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Dovalue

Annual Report Apr 7, 2021

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Annual Report

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doValue

RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2020

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Lettera agli azionisti 4 DoValue in breve 6 Business model 8 Mercato di riferimento 10 Approccio alla sostenibilità 12 Cariche sociali e Società di Revisione 16 Struttura del Gruppo 17

Prospetti contabili consolidati 58

Politiche contabili 72

Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 112 Informazioni sul Conto Economico Consolidato 142 Informazioni sui Rischi sulle relative politiche di copertura 152 Informativa di settore 166 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese 170

Operazioni con parti correlate 182

Allegati 188 Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato 192

Dichiarazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Nota integrativa

Informazioni

1

2

8

o rami d'azienda

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

INTRODUZIONE

doValue

RELAZIONI E BILANCIO CONSOLIDATO 2020

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239 www.doValue.it

LETTERA AGLI AZIONISTI 2
DOVALUE IN BREVE 4
BUSINESS MODEL 6
IL MERCATO DI RIFERIMENTO 7
APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITA' 8
CARICHE SOCIALI E SOCIETÀ DI REVISIONE 11
RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO 15
BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020 63
PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI 64
NOTA INTEGRATIVA 71
POLITICHE CONTABILI 71
INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 107
INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 130
INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA 139
INFORMATIVA DI SETTORE 152
OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA 154
OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 165
ALLEGATI 169
ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO 172
DICHIARAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO
RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE

INDICE

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti e stakeholder,

L'anno 2020 sarà ricordato nella storia come quello in cui la pandemia Covid-19 ha colpito la salute, il sistema sanitario e il sistema macroeconomico mondiale con effetti considerevoli e durevoli negli anni. In tale contesto di riferimento, il bilancio 2020 di doValue conferma la capacità del suo modello industriale di far fronte in modo efficace all'imprevedibilità dello scenario esterno. Stiamo assistendo, inoltre, alla dimostrazione dell'importanza sistemica delle attività di gestione di crediti e asset real estate, in grado di favorire un supporto alle banche ai fini di una rapida ripresa dell'erogazione del credito a beneficio di cittadini e imprese, agevolando e accelerando il percorso verso il ritorno alla crescita economica.

Nell'anno che ci lasciamo alle spalle, la Vostra società si è innanzitutto impegnata nel porre in essere in modo proattivo tutte le misure di prevenzione e gestione dell'emergenza pandemica globale, con l'obiettivo primario di salvaguardare la salute dei dipendenti. La piena operatività è stata assicurata dalla efficace applicazione di modalità di lavoro in remoto, agevolate dall'infrastruttura tecnologica del Gruppo, che ha permesso di limitare l'impatto negativo delle necessarie misure di contenimento della pandemia.

Il core business di doValue, il servicing di crediti bancari corporate, di dimensione mediogrande, assistiti da garanzia, e la gestione di asset immobiliari, presuppone il pieno funzionamento di servizi di pubblica utilità, tra cui i tribunali e quelli a supporto delle operazioni immobiliari. L'interruzione di tali servizi nel secondo trimestre, conseguente alle misure di contenimento della pandemia ha limitato le capacità operative di molte società del nostro settore, con un prevedibile riflesso sugli incassi e sullo sviluppo dei ricavi. Ciononostante, l'infrastruttura tecnologica di doValue, la flessibilità di taluni costi insita nel suo modello operativo insieme alla capacità di adottare nuove strategie di gestione, hanno permesso di chiudere l'anno con importanti livelli di profittabilità e una situazione patrimoniale estremamente solida, che ci ha permesso, e ci permetterà di continuare a guardare con fiducia alla crescita futura.

Nonostante le difficoltà causate dallo scenario esterno, il 2020 è stato caratterizzato da importanti successi sia sul fronte commerciale che sul fronte operativo.

Il mercato delle attività di servicing si è confermato particolarmente dinamico, con continuo interesse da parte dei principali gruppi bancari del Sud Europa alla prosecuzione di significativi piani di miglioramento della qualità dell'attivo, anche in preparazione del futuro previsto aumento dei tassi di default conseguenti alla pandemia. Gli investitori internazionali specializzati, principali clienti del Gruppo insieme alle banche, hanno quindi continuato a supportare tale processo con ingenti investimenti in portafogli di crediti o veicoli di cartolarizzazione degli stessi. In questo contesto, la Vostra società è riuscita ad assicurarsi più di 13 miliardi di euro di nuovi mandati di gestione, in termini di valore contabile lordo, confermando e in alcuni casi rafforzando la propria posizione di leadership in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro. Questo risultato, che supera gli obiettivi del piano industriale comunicato a novembre 2019, è particolarmente positivo se si considera il complesso scenario esterno nel quale è stato raggiunto e pone solide basi per la crescita futura.

Sul fronte operativo, sono stati raggiunti importanti traguardi relativamente all'evoluzione dell'infrastruttura tecnologica di front e back office, anche grazie ad una partnership con IBM in Italia, e all'integrazione delle società acquisite nel 2019, Altamira Asset Management, e nel

2020, doValue Greece (in precedenza denominata Eurobank FPS). Più nel dettaglio, hanno visto la luce le piattaforme digitali integrate di gestione immobiliare che, partendo dall'esperienza di Altamira in Spagna, Portogallo e Cipro, sono state estese ai mercati italiano e greco realizzando importanti sinergie per il Gruppo. Sul fronte dei sistemi informatici di gestione, sono stati inviati rilevanti cantieri di evoluzione, semplificazione e consolidamento, che favoriranno una fluida comunicazione tra le società del Gruppo e verso i nostri principali clienti, i quali sempre più operano con una prospettiva multi-mercato. Volano di questo progetto è una nuova struttura organizzativa, che ha premiato il talento presente nel Gruppo e ha creato considerevoli aree di coordinamento soprattutto sul fronte dello sviluppo commerciale e nella gestione delle operations.

Prosegue inoltre l'integrazione nel business model di doValue della dimensione ESG, rivolta alle istanze ambientali, sociali e di governance, che ci permettono di essere un corporate citizen responsabile e forniscono strumenti essenziali di gestione dei rischi e di individuazione di nuove opportunità, a partire da un sempre maggiore focus sulla gestione responsabile dei debitori, sulla protezione della privacy e sul raggiungimento di massimi livelli di soddisfazione di clienti e dipendenti. Nel corso del 2020, i nostri sforzi su questo fronte si sono riflessi in un miglioramento del rating ESG da parte di importanti agenzie specializzate.

Nel momento in cui vi sottoponiamo l'approvazione del bilancio 2020, lo scenario esterno mostra importanti segnali di ottimismo, conseguenti alla diffusione dei vaccini Covid-19 propedeutici ad un ritorno alla normalità. Gli effetti della pandemia avranno probabilmente ripercussioni nel lungo periodo sugli attivi dei principali istituti finanziari del sud Europa, consegnando a doValue e al settore del servicing l'importante compito di gestire in modo responsabile ed efficiente un probabile aumento di volumi di crediti deteriorati. La nostra esperienza ventennale, copertura capillare del Sud Europa e solida posizione patrimoniale rappresentano elementi distintivi che, ne siamo convinti, ci permetteranno di continuare ad essere partner preferenziali di banche e investitori, offrendo soluzioni integrate lungo tutta la catena del credito in ogni fase del ciclo economico.

Mi preme infine ringraziare i dipendenti del Gruppo e tutti gli stakeholder per il contributo fondamentale al raggiungimento dei risultati di creazione di valore.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Giovanni Castellaneta

DOVALUE IN BREVE

Con oltre 160 miliardi di asset in gestione e 20 anni di track record, doValue è il principale fornitore di servizi di asset non-performing (crediti e beni immobiliari) in Sud Europa. La mission di doValue è creare valore per banche e investitori e contribuire alla crescita favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.

  • 1 in Sud Europa, presente in 5 mercati

• doValue è leader di mercato in Italia, Spagna, Grecia e Cipro, mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita, in considerazione degli elevati livelli di asset non-performing e del forte interesse da parte di investitori internazionali

  • Aree di attività

• doValue fornisce servizi di gestione lungo tutto il ciclo di vita di gestione dei crediti e degli asset real estate

o Servicing di crediti performing e early arrears

o Servicing di crediti UTP (unlikely-to-pay)

o Servicing di crediti NPL (non-performing-loans)

o Servicing di asset immobiliari rivenienti da azioni di recupero di crediti nonperforming

o Servizi di fornitura di dati e altri Servizi ancillari all'attività di servicing

• doValue fornisce inoltre ulteriori servizi a supporto di investitori in asset nonperforming quali:

o Master Servicing e strutturazione di cartolarizzazioni

o Due Diligence

o Altri servizi ancillari quali la fornitura e la gestione dei dati relativi al credito - 3.200 dipendenti

• Il modello operativo di doValue prevede una capillare presenza territoriale e una profonda conoscenza delle peculiarità delle giurisdizioni nelle quali opera

  • Infrastruttura IT all'avanguardia

• Le attività di doValue sono governate da un'infrastruttura IT sviluppata in oltre 20 anni di esperienza

• Il patrimonio di dati che doValue mette a disposizione dei propri clienti permette di ottimizzare il processo di gestione del credito, migliorando le abilità predittive e la capacità di anticipare i trend di mercato

  • I clienti doValue

• Banche: attraverso contratti di lungo termine, che prevedono anche la gestione dei flussi futuri di NPE, doValue supporta alcuni dei principali istituti finanziari europei nell'ottimizzazione dei loro processi di gestione dei crediti problematici, migliorandone l'asset quality e accelerandone i percorsi di de-risking.

• Investitori specializzati: doValue supporta i principali investitori internazionali specializzati in asset non-performing nel raggiungimento dei propri obiettivi, offrendo un portafoglio completo di servizi di gestione dei loro investimenti sin dalla fase di due diligence e strutturazione.

KPIs

Nel corso degli ultimi anni, doValue ha registrato una forte espansione dei principali indicatori economico-finanziari, grazie sia a un percorso di crescita organica, sia a operazioni di M&A che ne hanno accelerato la diversificazione geografica e di prodotto, pur nell'ambito di un'attenta disciplina finanziaria.

BUSINESS MODEL

doValue fornisce un insieme di servizi integrati per la gestione di asset non-performing (crediti e asset real estate) ai suoi clienti (banche e investitori), con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di recupero di valore ("Servicing").

Tra i servizi offerti dal Gruppo, vi sono: (i) la ristrutturazione e la liquidazione del credito ("Special Servicing"), (ii) quelle di Master Servicing e strutturazione di cartolarizzazioni ("Master Servicing"), (iii) la commercializzazione, lo sviluppo e la gestione di asset real estate ("REO Servicing"), (iv) le attività di due diligence, (v) la gestione e la fornitura di dati e altri servizi a supporto del Servicing ("Servizi Ancillari").

Banche e investitori affidano a doValue la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà sia attraverso partnership di lungo termine, sia attraverso contratti spot nell'ambito delle varie operazione di investimento in portafogli di asset non performing. doValue viene scelta per alcune caratteristiche distintive quali: la propria esperienza ventennale, la tecnologia e efficienza di processo.

doValue è caratterizzata da un business model di servicer indipendente, aperto a tutte le banche e gli investitori specializzati del settore, che prevede un modello semplice di remunerazione basato su commissione fisse e variabili senza contemplare investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari - dunque "asset-light" e senza rischi diretti di bilancio.

Nell'ambito dei diversi asset non-performing, doValue si focalizza su quei segmenti in cui è possibile svolgere attività a più alto valore aggiunto quali: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzie immobiliari. In aggiunta, doValue è in grado di assistere le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing (Early Arrears e UTP) e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà riveniente da azioni di recupero del credito (REO).

IL MERCATO DI RIFERIMENTO

L'attività di servicing di asset non-performing (crediti e real estate) in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.

Nonostante le numerose cessioni effettuare dalle banche verso investitori professionali degli ultimi anni, lo stock di crediti non-performing in Europa, e le relative garanzie immobiliari, delle banche costituiscono un significativo mercato di riferimento per i servicer e continuano ad attrarre l'interesse degli investitori specializzati.

In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPL ratio superiori alla media e maggiore urgenza da parte delle istituzioni finanziarie a cedere portafogli di crediti o favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue.

Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita per il servicing di asset immobiliari.

Un importante indicatore della dinamicità del mercato è costituito dal volume di transazioni attese: cessioni di portafogli di asset da banche a investitori (mercato primario) oppure tra diversi investitori (mercato secondario). Tali transazioni solitamente si traducono in un coinvolgimento dei servicer da parte degli investitori professionali che non hanno capacità interne di servicing come le banche. Per il 2021-2022 si prevede un significativo volume di attività, stimabile in oltre 30-40 miliardi di euro in Italia, oltre 25 miliardi di euro in Spagna e Portogallo e oltre 25 miliardi tra Grecia e Cipro.

APPROCCIO ALLA SOSTENIBILITA'

Il Gruppo doValue si impegna ad integrare la sostenibilità nella propria strategia aziendale: perseguire un percorso di sostenibilità significa integrare valore economico-finanziario e valore sostenibile per generare valore condiviso.

doValue condivide con tutti gli Stakeholder la propria cultura della sostenibilità che da sempre si basa sui valori di integrità, responsabilità e rispetto delle persone.

Il Gruppo doValue opera nel rispetto dei più alti standard etici e morali. I valori riconosciuti nel Codice Etico di Gruppo impegnano tutte le persone a favorire comportamenti virtuosi basati su correttezza, trasparenza e rispetto verso tutti gli Stakeholder e la collettività dei Paesi in cui è presente.

Le iniziative di sostenibilità che il Gruppo promuove sono orientate alla creazione di:

  • Valore per i nostri Stakeholder
  • Valore per i nostri dipendenti
  • Valore sociale
  • Valore ambientale
Valore del Gruppo Valore sociale
€158 580
Gross Book Value - Portafoglio gestito Numero di beneficiari dello Spazio Mamme di
Save the Children in Italia
€ 21 1.600
Utile netto (esclusi oneri non ricorrenti) Aiuti alimentari donati alle famiglie in difficoltà in
collaborazione con la Onlus KYADA in Grecia
Valore per i dipendenti Valore ambientale
3.230 260 kg
numero dei dipendenti rifiuti all'anno catturati dai mari grazie al progetto
LifeGate PlasticLess® in Italia
57,9%
dipendenti di genere femminile 1.728 mq
aree boschive create nel Parco del Ticino, in
99,4% Italia, equivalenti a
contratti a tempo indeterminato 4.320 kg di CO2
compensate, grazie al Progetto Zero Impact®
oltre 42.000 Web di LifeGate
numero di ore di formazione erogate
42%
energia rinnovabile sul totale di energia elettrica
acquistata

I nostri Stakeholder

Alla luce del processo di internazionalizzazione e di riorganizzazione del Gruppo, doValue ha aggiornato l'analisi di materialità per individuare i temi rilevanti per il Gruppo e gli Stakeholder, ossia quegli aspetti che influiscono in modo significativo sulla capacità di creare valore nel breve, medio e lungo periodo.

In linea con l'anno precedente, le categorie di Stakeholder con cui il Gruppo si interfaccia nello svolgimento delle proprie attività sono le seguenti:

Matrice di materialità

Il Gruppo doValue ha aggiornato la matrice di materialità svolgendo un'analisi che ha portato all'identificazione di tredici temi rilevanti, valutati attraverso una Survey sottoposta al top management del Gruppo.

La rilevanza delle tematiche per gli Stakeholder è stata valutata dai clienti attraverso una Customer Satisfaction Survey e dai dipendenti mediante la People Engagement Survey.

La rappresentazione grafica della matrice di materialità fornisce una visione complessiva delle tematiche risultate maggiormente rilevanti dal processo di analisi condotto nel 2020.

Cariche sociali e società di revisione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente

Amministratore Delegato

Consiglieri

COLLEGIO SINDACALE

Presidente Sindaci effettivi

Sindaci supplenti

SOCIETÀ DI REVISIONE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Emanuela Da Rin Nunzio Guglielmino (4) (5) Giuseppe Ranieri Marella Idi Maria Villa

Chiara Molon (7)

Nicola Lorito(8)

Sonia Peron

Presidente Comitato per la Remunerazione Membro Comitato per la Remunerazione Presidente Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 MembroOrganismodi Vigilanzaex D.Lgs. 231/2001

(5) (6) (7) (8)

Correlate

conParti

Membro Comitato per le Nomine ComitatoRischiOperazioni

Presidente Comitato per le Nomine

(1)

(2)

(3)

(4)

Presidente e MembroComitatoRischieOperazioni

con Parti Correlate

11

STRUTTURA DEL GRUPPO

doValue è uno dei principali operatori in Sud Europa nei servizi per la gestione di crediti e asset immobiliari ("Servicing"), a favore di clienti Banche e Investitori, con asset in gestione per circa 158 miliardi di euro a fine 2020 (gross book value) in aumento di circa il 20% rispetto alla chiusura del periodo precedente (€131 miliardi di euro).

La composizione del Gruppo al 31 dicembre 2020, esposta nel grafico seguente, riflette il percorso di crescita e diversificazione realizzato in 20 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

La Capogruppo doValue S.p.A., società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S.1, svolge l'attività di Servicing di asset NPL e Real Estate, doData eroga servizi ancillari per

1 Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza

business information e Italfondiario (ITF) per Master Servicing e UTP. doValue coordina le attività delle controllate, che operano in un settore di business o in uno dei mercati in cui il Gruppo è presente.

doValue (già doBank) nasce dalla combinazione, nel 2016, dei due più grandi Credit Management Servicer italiani: UCCMB, originariamente parte del Gruppo UniCredit, e Italfondiario, attiva dal 2000 in partnership con primari investitori specializzati.

A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con un'offerta di collocamento conclusa in anticipo per il forte interesse dimostrato dagli investitori istituzionali, domestici e internazionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].

Tra il 2018 e il 2019 doValue attraversa una fase di forte espansione e profonda diversificazione, con l'ingresso prima nel mercato greco attraverso l'acquisizione di un mandato di gestione siglato con le quattro Banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del sud Europa, con l'acquisizione di Altamira Asset Management, Servicer attivo in Spagna, Portogallo e Cipro e leader nella gestione di asset real estate.

Nel mercato italiano lo sviluppo di doValue è proseguito con il conseguimento di nuovi mandati di gestione per conto di Banche e Investitori e con l'affermazione della leadership nel servicing di cartolarizzazioni assistite da garanzia statale "GACS".

A fine 2019 doValue annuncia l'acquisizione di Eurobank-FPS, Servicer greco con oltre €26 miliardi di asset in gestione, che ha permesso al Gruppo di raggiungere la leadership anche nel promettente mercato ellenico. Il perfezionamento dell'acquisizione di Eurobank-FPS, completato a giugno 2020, rappresenta un ulteriore passo in avanti nella realizzazione del business plan 2020-2022 del Gruppo, che punta al rafforzamento della leadership di doValue nel mercato del servicing in sud Europa, attraverso un modello di business "assetlight", che non prevede investimenti diretti in portafogli di asset e perseguendo una sempre maggiore diversificazione nella catena del valore del credito.

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL GRUPPO

I risultati di sintesi e gli indicatori economicopatrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

Attività del Gruppo

Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").

doValue è il primo servicer in sud Europa, con circa €158 miliardi di asset in gestione (gross book value) e 20 anni di track record.

Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altra, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

  • "NPL Servicing": attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing:
    • o Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari;
  • "Real Estate Servicing": attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui:
    • o "Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;
    • o "Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;
    • o "Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;
  • "UTP Servicing": attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle controllate Italfondiario regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario) e doValue Greece regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece);
  • "Early Arrears e performing loans servicing": attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di supportare il creditore e favorire una rapida transizione allo status di "performing";

  • Dati e Servizi ancillari: raccolta, elaborazione e fornitura di informazioni commerciali, immobiliari (attraverso la controllata doData) e legali che hanno ad oggetto i debitori e altri servizi strettamente connessi all'attività di recupero crediti, tra cui:
    • o "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;
    • o "Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;
    • o "Master legal": servizi preparatori e di coordinamento di attività a supporto del recupero del credito in via giudiziale, quando inclusa l'analisi documentale, la preparazione di opinioni legali e l'assistenza nella preparazione di azioni legali;
    • o "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, dove l'attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. L'attività viene svolta sottoscrivendo, in quote di minoranza, titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione.

doValue e Italfondiario, in qualità di Special Servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti alle due società sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 è stato assegnato a doValue anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello. Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook stabile da Standard & Poor's e Fitch.

Contesto macroeconomico generale

L'economia globale nel 2020 è stata fortemente impattata dalla pandemia Covid-19 ed ha subito una contrazione del PIL pari a circa il 3,5%. Si tratta della prima contrazione registrata a livello mondiale dal 2009 (anno della crisi globale finanziaria) e il più elevato calo del PIL dall'ultimo dopoguerra. Questa situazione è stata ancora più evidente nell'Area Euro (-7%) in cui i diversi paesi, non essendo riusciti a contenere in maniera mirata il virus, hanno dovuto ricorrere frequentemente alla pratica del "lockdown". Le recenti approvazioni di vaccini in via emergenziale contro il Covid-19 e l'inizio delle campagne vaccinali su scala globale stanno alimentando le speranze di un ritorno delle normali condizioni in cui si svolge l'attività economica, ma nuove ondate di contagi e nuove varianti, nonché difficoltà operative delle campagne di vaccinazioni di massa, potrebbero rendere più incerta e difficile la previsione del PIL nel 2021 alla data di approvazione del presente bilancio.

Tra i fattori che limitano la crescita, continuano a pesare possibili nuove restrizioni all'attività economica e al movimento delle persone per la gestione di successive ondate pandemiche, la debolezza del settore manifatturiero e fattori idiosincratici di lungo periodo come la bassa crescita della produttività e l'invecchiamento della popolazione.

Il settore del servicing di crediti e asset real estate in Europa nel 2020 ha continuato a beneficiare del supporto di volumi elevati di cessioni di asset e di maggiore impiego di servizi di outsourcing da parte di Banche e istituzioni finanziarie, supportate dal continuo e crescente interesse degli Investitori internazionali. Infatti, secondo l'EBA2, le banche europee hanno ridotto l'esposizione agli asset non performing del 10% nell'ultimo anno, fino a un valore di circa 528 miliardi portando l'NPE ratio al valore medio del 2,9% rispetto al 3,4% dei dodici mesi precedenti. Tuttavia tale riduzione non è avvenuta a ritmi omogenei nei vari paesi. Se ad esempio in Italia la percentuale di asset classificati come stage 3 (deteriorati) è passato dal 7,5% al 6,5%, in Grecia e Cipro tale incidenza risulta ancora elevata con valori rispettivamente superiori al 30% e al 20%. Proprio gli istituiti bancari di questi due paesi sono fra quelli che hanno ridotto in maniera più significativa il proprio NPE ratio grazie al ricorso alle cessioni.

Il contenimento degli asset deteriorati in uno scenario macroeconomico fortemente avverso è da inquadrarsi nel contesto di ampie e diffuse misure di sostegno all'economia nella forma di schemi per il mantenimento dell'occupazione (cassa integrazione, blocco dei licenziamenti, etc.), prestiti garantiti e moratorie. A giugno 2020, infatti, l'EBA riportava circa 870 miliardi di prestiti che beneficiavano di moratorie (circa il 7,5% dei prestiti a famiglie e società non finanziarie). L'uso delle moratorie è stato particolarmente diffuso a Cipro (il 50% degli attivi) e in Grecia (15% degli attivi). A tale fenomeno è dovuto il marcato incremento degli attivi classificati in stage 2 (posizioni per le quali il rischio è aumentato in maniera significativa) che tra il giugno 2019 e giugno 2020 sono passati dal 6,9% all'8,2% degli attivi. Circa il 17% dei prestiti che hanno beneficiato di moratorie sono stati classificati in stage 2.

2 Risk Assessment of the European Banking System - December 2020

L'esaurirsi di tali misure è possibile che porti a uno scivolamento di queste posizioni verso la categoria dei crediti deteriorati (stage 3). Tale dinamica sarà più o meno marcata a seconda delle condizioni macroeconomiche post moratoria e della gradualità con cui governi e banche ritireranno tali misure di sostegno all'economia.

Il Sud Europa si conferma ancor di più, dunque, un'area chiave per il settore del servicing. Dal 2014 al 2019 si sono registrate cessioni di asset non performing pari a oltre 220 miliardi di euro in Italia, 160 miliardi in Spagna e oltre 50 miliardi in Portogallo, Grecia e Cipro. Nel 2020 tale trend è continuato con cessioni pari a circa 31 miliardi in Italia, 15 miliardi in Grecia, 25 miliardi in Spagna e 5 miliardi a Cipro. Alla luce di quanto sopra, è prevedibile che l'attività di servicing continui a beneficiare delle iniziative adottate a livello comunitario a supporto di una più proattiva gestione degli NPL da parte delle istituzioni finanziarie in vista dei nuovi flussi che verranno generati dopo l'esaurirsi delle misure di sostegno all'economia post Covid-19. Il volume di transazioni che riguardano portafogli di crediti non performing continuerà ad essere supportato, in Italia, dalla Garanzia Cartolarizzazione Sofferenze ("GACS") e, in Grecia, dallo schema "Hercules", modellato sulla stessa falsa riga che ha già facilitato un'accelerazione dell'attività del mercato già dal 2020.

Principali dati del Gruppo

Le tabelle di seguito esposte riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono successivamente rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2020.

Principali dati economici consolidati 31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione € Variazione
%
Ricavi lordi 418.243 363.839 54.404 15%
Ricavi netti 368.081 323.682 44.399 14%
Costi operativi (253.734) (195.916) (57.818) 30%
EBITDA 114.347 127.766 (13.419) (11)%
EBITDA margin 27% 35% (8)% (22)%
Elementi non ricorrenti inclusi
nell'EBITDA¹⁾
(10.928) (12.676) 1.748 (14)%
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 125.275 140.442 (15.167) (11)%
EBITDA margin esclusi elementi non
ricorrenti
30% 39% (9)% (22)%
EBT 13.452 48.473 (35.021) (72)%
EBT margin 3,2% 13% (10)% (76)%
Risultato del periodo attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
(21.943) 21.425 (43.368) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo esclusi gli
elementi non ricorrenti 20.807 51.884 (31.077) (60)%

¹⁾ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A., di doValue Greece (ex Eurobank Financial Planning Services), costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo e costi riferibili alla contingenza Covid-19

(€/000)
Principali dati patrimoniali
consolidati
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Cassa e titoli liquidabili 132.486 128.162 4.324 3%
Attivita' immateriali 577.460 289.585 287.875 99%
Attività finanziarie 70.859 48.609 22.250 46%
Crediti commerciali 175.155 176.991 (1.836) (1)%
Attività fiscali 117.909 98.554 19.355 20%
Passività finanziarie 626.204 434.269 191.935 44%
Debiti commerciali 51.824 46.969 4.855 10%
Passività fiscali 105.549 28.170 77.379 n.s.
Altre passività 65.872 25.196 40.676 n.s.
Fondi rischi e oneri 55.110 30.305 24.805 82%
Patrimonio netto del Gruppo 164.396 206.740 (42.344) (20)%

I dati RESTATED al 31 dicembre 2019 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di Altamira Asset Management.

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, riassumiamo nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo.

(€/000)
KPIs 31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Gross Book Value (EoP) - Gruppo¹⁾ 157.686.703 157.600.134
Gross Book Value (EoP) - Italia 78.435.631 78.796.103
Incassi di periodo - Italia 1.386.817 1.893.198
Incassi LTM - Italia 1.386.817 1.893.198
Incassi LTM Italia - Stock 1.349.089 1.794.339
Incassi LTM / GBV EoP - Italia 1,8% 2,4%
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 1,9% 2,5%
Staff FTE / Totale FTE Gruppo 43% 38%
Incassi LTM / Servicing FTE - Italia 2,02 2,57
EBITDA 114.347 127.766
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (10.928) (12.676)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 125.275 140.442
EBITDA Margin 27% 35%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 30% 39%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo (21.943) 21.425
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
(42.750) (30.459)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
esclusi gli elementi non ricorrenti
20.807 51.884
Utile per azione (Euro) (0,28) 0,27
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) 0,26 0,66
Capex 19.735 8.086
EBITDA - Capex 94.612 119.680
Capitale Circolante Netto 123.331 130.022
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (410.556) (236.465)
Leverage (Debito netto / EBITDA LTM PF) 2,7x 1,3x

¹⁾ Al fine di rendere i dati del Gross Book Value (GBV) maggiormente confrontabili al 31/12/2019 è stato incluso il valore del Portafoglio Gestito di doValue Greece alla data di riferimento

Legenda

Gross Book Value EoP Gruppo/Italia: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo/Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo Gruppo/Italia: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi degli ultimi 12 mesi (LTM): sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento e vengono utilizzati nei periodi infrannuali per consentire un confronto omogeneo con il dato annuale.

Incassi degli ultimi 12 mesi (LTM) Stock Italia: sono i recuperi dei dodici mesi precedenti alla data di riferimento riferiti al portafoglio di

Stock gestito.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi e il GBV di fine periodo del portafoglio complessivamente gestito. L'indicatore rappresenta una ulteriore metrica rispetto agli incassi di periodo e LTM in valore assoluto, relativa al tasso di efficacia dei recuperi, ovvero il rendimento del portafoglio in gestione in termini di incassi annui e di conseguenza di commissioni attive da gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM lordi riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito. Rispetto alla precedente metrica Incassi LTM/GBV, tale indicatore rappresenta il tasso di efficacia dei recuperi "normalizzato" rispetto all'ingresso di nuovi portafogli nel corso dell'esercizio di riferimento.

Staff FTE/Totale FTE: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo fulltime. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

Incassi LTM/Servicing FTE Italia: rapporto tra il totale degli incassi LTM e il numero di dipendenti che svolgono attività di servicing. L'indicatore fornisce una indicazione relativa al tasso di efficienza dei recuperi, ovvero il rendimento di ogni singolo dipendente specializzato nell'attività di servicing in termini di incassi annui effettuati sul portafoglio conferito in gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in capitale fisso, attività materiali, immateriali e finanziarie ("Capex"), congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche per finanziamenti e di debiti verso la clientela per i conti correnti aperti presso il Gruppo.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA degli ultimi dodici mesi pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento. Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2020

RISULTATI ECONOMICI

La tabella confronta il conto economico consolidato gestionale al 31 dicembre 2020 con quello al 31 dicembre 2019. Si precisa che i valori al 31 dicembre 2020 includono la contribuzione relativa ai mesi da giugno 2020 di doValue Greece (in precedenza Eurobank Financial Planning Services) il cui closing si è perfezionato in data 5 giugno 2020.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Ricavi di Servicing: 383.790 325.890 57.900 18%
di cui: Ricavi NPE 316.150 268.059 48.091 18%
di cui: Ricavi REO 67.640 57.831 9.809 17%
Ricavi da co-investimento 429 564 (135) (24)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 34.024 37.385 (3.361) (9)%
Ricavi lordi 418.243 363.839 54.404 15%
Commissioni passive NPE (22.147) (19.854) (2.293) 12%
Commissioni passive REO (17.407) (12.675) (4.732) 37%
Commissioni passive Ancillari (10.608) (7.628) (2.980) 39%
Ricavi netti 368.081 323.682 44.399 14%
Spese per il personale (172.921) (133.658) (39.263) 29%
Spese amministrative (80.813) (62.258) (18.555) 30%
Totale "di cui IT" (26.440) (20.297) (6.143) 30%
Totale "di cui Real Estate" (5.484) (5.193) (291) 6%
Totale "di cui SG&A" (48.889) (36.768) (12.121) 33%
Totale costi operativi (253.734) (195.916) (57.818) 30%
EBITDA 114.347 127.766 (13.419) (11)%
EBITDA margin 27% 35% (8)% (22)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹⁾ (10.928) (12.676) 1.748 (14)%
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 125.275 140.442 (15.167) (11)%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 30% 39% (9)% (22)%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (62.638) (63.008) 370 (1)%
Accantonamenti netti (11.272) (10.732) (540) 5%
Saldo rettifiche/riprese di valore 162 815 (653) (80)%
Utile/perdita da partecipazioni (2) - (2) n.s.
EBIT 40.597 54.841 (14.244) (26)%
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al
fair value (3.729) 1.091 (4.820) n.s.
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (23.416) (7.459) (15.957) n.s.
EBT 13.452 48.473 (35.021) (72)%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT²⁾ (25.461) (23.664) (1.797) 8%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 38.913 72.138 (33.225) (46)%
Imposte sul reddito (36.596) (23.987) (12.609) 53%
RISULTATO DEL PERIODO (23.144) 24.486 (47.630) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 1.201 (3.061) 4.262 (139)%
RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI
AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO (21.943) 21.425 (43.368) n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (47.872) (30.850) (17.022) 55%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo attribuibile ai Terzi
(5.122) (391) (4.731) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti 20.807 51.884 (31.077) (60)%
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli
elementi non ricorrenti
3.921 - 3.921 n.s.
Utile per azione (in euro) (0,28) 0,27 (0,6) n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in
euro) 0,26 0,66 (0,40) (60)%

¹⁾ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati al progetto di acquisizione di Altamira Asset Management S.A., di doValue Greece (ex Eurobank Financial Planning Services), costi del progetto di riorganizzazione del Gruppo e costi riferibili alla contingenza Covid-19

²⁾ Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, (ii) oneri finanziari relativi al contenzioso fiscale Altamira, (iii) delta fair value della Put Option e dell'Earn-Out nonché a (iv) imposte

Portafoglio in gestione

A fine dicembre 2020 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €157,7 miliardi, in crescita del 20% rispetto al dato di fine 2019 (€131,5 miliardi), grazie ai nuovi mandati ed ai flussi relativi a contratti di lungo periodo acquisiti nel corso dell'anno nonché per l'inclusione del portafoglio gestito da doValue Greece, in seguito all'acquisizione perfezionata il 5 giugno scorso. Tali dati testimoniano da una parte la grande capacità del Gruppo che, anche in un anno caratterizzato da una pandemia, è stato in grado di realizzare un grande sforzo dal punto di vista commerciale e dall'altra l'ottima scelta strategica di diversificazione attuato nel corso dell'ultimo biennio con le acquisizioni effettuate sul mercato spagnolo prima e greco poi.

Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre 2020.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito è stata caratterizzata dalle seguenti dinamiche relative ai flussi da nuovi clienti per €8,6 miliardi così composti:

  • nuovi contratti di Altamira Asset Management per complessivi €5,1 miliardi, nello specifico:
    • o un contratto con Alpha Bank a Cipro da circa €4,2 miliardi, annunciato in data 14 ottobre 2019 e il cui on-boarding è stato completato a fine marzo 2020;
    • o un portafoglio per complessivi €0,8 miliardi rinveniente da una cartolarizzazione di crediti aggiudicata da un investitore in Spagna;
    • o un contratto con Banco Santander in Portogallo per servizi di intermediazione immobiliare per la gestione degli asset del cliente (servizi REO) per un valore complessivo di circa €0,1 miliardi;
  • nuovi contratti di doValue e Italfondiario per complessivi €3,1 miliardi, nello specifico:
    • o un accordo con Unicredit Group per circa €1,1 miliardi, annunciato in data 14 dicembre 2020 che prevede la gestione esclusiva di un portafoglio di crediti leasing NPL;
    • o un accordo di servicing con Iccrea Banca da circa €2,0 miliardi che prevede la gestione in qualità di Master e Special Servicer di un portafoglio di nonperforming loans caratterizzato da una prevalenza di posizioni con garanzia

immobiliare;

o nuovi mandati vinti dalla controllata Italfondiario per la gestione esclusiva in qualità di Servicer di un portafoglio di crediti unlikely-to-pay (UTP) per circa €0,4 miliardi.

Ai flussi su elencati se ne aggiungono ulteriori €4,4 miliardi rivenienti da clienti esistenti così composti:

  • nuovi mandati per €0,9 miliardi rinvenienti dai contratti flusso con UniCredit (Italia) per circa €0,8 miliardi e da Credit Agricole per circa €0,1 miliardi;
  • nuovi mandati per €2,7 miliardi rinvenienti dai contratti flusso con Banco Santander (Spagna), Alpha Bank (Cipro) e Cooperative Central Bank (CCB, Cipro);
  • nuovi mandati per €0,8 miliardi rivenienti dal contratto flusso con Eurobank in Grecia.

Oltre a ciò, nel corso del periodo in esame si è proceduto con la presa in carico del portafoglio gestito da Eurobank Financial Planning Services SA (di seguito anche "FPS"), la cui ragione sociale è stata modificata in doValue Greece a seguito dell'acquisizione da parte di doValue, pari a €26,4 miliardi.

In decremento del GBV, si registrano nel periodo cessioni per complessivi €3,4 miliardi: quanto ad €1,6 miliardi da parte di una banca cliente italiana e quanto ad €1,8 da parte di una banca cliente in Grecia.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già descritto per effetto di nuovi mandati aggiudicati nel corso dell'anno e attualmente in fase di onboarding per un totale di circa €3,2 miliardi così composti:

  • portafoglio ICON in Grecia, per un valore complessivo di circa €2,6 miliardi per il quale è stata annunciata la firma di un Memorandum of Understanding con Bain Capital Credit;
  • Portafoglio MARINA a Cipro, per un valore complessivo di circa €0,7 miliardi per il quale è stata annunciata la firma di un Memorandum of Understanding con Bain Capital Credit.

I grafici di seguito rappresentano la composizione del portafoglio gestito in termini di diversificazione geografica, di tipologia di asset/business e di principali clienti:

Gli incassi e le vendite di Gruppo durante il periodo in esame ammontano a €4,3 miliardi, contro i €3,9 miliardi fatti registrare al 31 dicembre 2019. L'aumento è essenzialmente attribuibile al pieno contributo dei contratti di Altamira e dei sette mesi dei contratti di FPS (non presente nel 2019). La ripartizione geografica degli incassi è la seguente: €1,4 miliardi in "Italia", €1,8 miliardi in "Iberia" (Spagna e Portogallo) e €1,1 miliardi in "Grecia & Cipro".

Risultati economici

Con l'obiettivo primario di salvaguardare la salute dei dipendenti, doValue ha adottato in modo proattivo tutte le misure di prevenzione e gestione dell'emergenza legata all'epidemia di Coronavirus indicate dai Decreti governativi che si sono susseguiti nel tempo e dalle autorità sanitarie di riferimento. La piena operatività del Gruppo è stata, e continua ad essere, assicurata dall'efficace applicazione di modalità di lavoro in remoto secondo le norme in vigore. Le misure di contenimento della diffusione del Coronavirus, adottate in tutti i mercati del Gruppo soprattutto nel secondo trimestre dell'anno 2020, hanno comunque causato l'interruzione di importanti servizi necessari allo svolgimento delle attività di servicing di crediti e asset real estate, tra cui principalmente i tribunali e i servizi a supporto delle operazioni immobiliari.

Ciò nonostante nel corso del 2020, il Gruppo doValue ha registrato Ricavi Lordi pari a €418,2 milioni, in aumento del 15% rispetto ai €363,8 milioni del 2019, principalmente per la piena contribuzione ai risultati di periodo di Altamira Asset Management, consolidata invece solo a partire dal terzo trimestre nei risultati comparativi e, grazie al contributo della controllata doValue Greece acquisita nello scorso mese di giugno. Si segnala che il quarto trimestre dell'anno ha contribuito con €137,4 milioni (contro €130,5 del precedente esercizio) pari al 33% dell'intero fatturato annuale (36% nel 2019). Questo conferma il trend positivo di normalizzazione delle attività del Gruppo che erano state maggiormente impattate dalla diffusione del Coronavirus nel corso del secondo trimestre 2020 e la capacità dello stesso di far fronte con tempestività alle mutate condizioni di mercato grazie ad un modello flessibilie di business. Infatti il secondo semestre 2020 ha fatto registrare circa il 60% dei ricavi dell'esercizio pari a circa €253 milioni (69% e €252 milioni nel 2019).

In termini aggregati pro-forma, includendo gli effetti delle acquisizioni di Altamira Asset Management e doValue Greece dall'inizio di ogni periodo di competenza, i ricavi si attesterebbero a €472,9 milioni evidenziando quindi una flessione pari a circa il 26% rispetto ai €635,3 milioni che sarebbero stati fatti registrare nel corso del 2019. Tale flessione è legata agli effetti del Coronavirus sull'attività economica generale e sulle attività di servicing in particolare. Tale andamento negativo, concentrato nel secondo trimestre 2020 in virtù della piena applicazione delle misure di "lockdown" in Sud Europa, ha registrato un progressivo miglioramento a partire dal mese di giugno 2020.

I ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €383,8 milioni, evidenziano un incremento del 18% rispetto all'anno precedente, quando erano stati registrati ricavi pari a €325,9 milioni. L'esercizio 2020 ha beneficiato del contributo di FPS (periodo giugno-dicembre) pari a €71,6 milioni e del pieno contributo di Altamira Asset Management in ambito sia NPE che Real Estate per €180,4 milioni rispetto a €130,6 milioni del periodo di raffronto, in cui la contribuzione è stata limitata al solo secondo semestre. L'aumento dei ricavi registrato nel 2020 sarebbe ancora superiore escludendo dal raffronto la componente legata ad indennità percepite per le cessioni di portafoglio operate principalmente da tre banche clienti, concentrati in modo particolare nel primo e terzo trimestre 2019.

L'andamento positivo delle base fee in ambito NPE (in crescita di circa l'80% rispetto allo stesso periodo del 2019), pur in un contesto di sostanziale stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è legato a due fattori:

  • la maggiore rilevanza di questa componente di ricavo, in termini assoluti e di fee media, nei mercati del Sud Europa dove operano Altamira e doValue Greece rispetto all'Italia, elemento in grado di rafforzare ulteriormente la visibilità futura dei ricavi del Gruppo, in particolare nell'attuale contesto esterno caratterizzato da maggiore incertezza a causa degli effetti del Coronavirus;
  • lo sviluppo delle attività della controllata doValue Hellas, che ha in carico la gestione di un portafoglio NPL da €1,4 miliardi affidato dalle quattro Banche sistemiche greche;

Sul segmento "Italia" in ambito NPL si segnala che gli incassi degli ultimi 12 mesi in rapporto al Gross Book Value di fine periodo, espressi dall'indicatore "Incassi LTM/GBV (EoP)" – si attestano all'1,8%, in flessione rispetto al 2,4% fatto registrare nel corso del 2019 per l'impatto negativo,

di natura temporanea, del Coronavirus sull'attività di recupero; escludendo i nuovi mandati in gestione, l'indicatore "Incassi LTM Stock/GBV Stock (EoP)" si attesta all' 1,9% registrando una diminuzione analoga rispetto al 2,5% raggiunto nel 2019. Tali risultanze sono chiaramente la conseguenza degli effetti legati all'emergenza epidemiologica in atto, che non ha permesso nel periodo a cavallo tra il secondo e terzo trimestre una effettiva e completa operatività del Gruppo.

I ricavi da co-investimento includono l'apporto di €429 mila (€564 mila nel 2019) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. Più significativo, invece, risulta il contributo dei ricavi da prodotti ancillari e attività minori, pari a €34,0 milioni (€37,4 milioni a dicembre 2019), che si originano:

  • sul perimetro Italia principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali;
  • sul perimetro Altamira specialmente da servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.

Tali ricavi rappresentano l'8% del totale dei ricavi lordi del periodo mentre nell'esercizio precedente la loro incidenza era stata pari al 10% circa, confermandosi quindi una fonte stabile di ricavi per il Gruppo.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Ricavi NPE 316.150 268.059 48.091 18%
Ricavi REO 67.640 57.831 9.809 17%
Ricavi da co-investimento 429 564 (135) (24)%
Ricavi da prodotti ancillari e altre
attività minori
34.024 37.385 (3.361) (9)%
Ricavi lordi 418.243 363.839 54.404 15%
Commissioni passive NPE (22.147) (19.854) (2.293) 12%
Commissioni passive REO (17.407) (12.675) (4.732) 37%
Commissioni passive Ancillari (10.608) (7.628) (2.980) 39%
Ricavi netti 368.081 323.682 44.399 14%

I Ricavi Netti, pari a €368,1 milioni, sono in aumento del 14% rispetto ai €323,7 milioni del 2019.

Nel periodo si segnalano:

  • l'incremento rispetto all'anno precedente delle commissioni passive NPE, che registrano un aumento complessivo del 12% (€22,1 milioni nel 2020 e €19,9 milioni nel 2019), legato esclusivamente all'allargamento dell'area di consolidamento ad Altamira e FPS. Considerando la sola doValue, rispetto al 2019, si rileva invece una flessione del 44% delle suddette commissioni, in linea con l'obiettivo di ridurre il ricorso a servizi di outsourcing e grazie agli interventi di razionalizzazione messi in atto nel corso dell'anno;
  • I'inclusione nel perimetro di consolidamento delle commissioni passive del servicing REO, pari a €17,4 milioni (€12,7 milioni nel 2019), legate alle maggiori masse in gestione rinvenienti dall'acquisizione di Altamira Asset Management, coerenti con l'andamento del business;
  • le commissioni passive su business ancillari si attestano a €10,6 rispetto a €7,6 milioni del 2019 sempre come conseguenza diretta del consolidamento di Altamira Asset Management per l'intero periodo in esame. Considerando la sola doValue tali commissioni registrano un lieve aumento, da €4,8 milioni del precedente esercizio ad €5,2 milioni del 2020.

I costi operativi, pari a €253,7 milioni, evidenziano un incremento complessivo del 30% rispetto al precedente esercizio, in cui si attestarono a €195,9 milioni. Tale incremento è interamente legato al più ampio perimetro di consolidamento per l'inclusione di Altamira e di doValue

Greece come detto in precedenza.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Spese per il personale (172.921) (133.658) (39.263) 29%
Spese amministrative (80.813) (62.258) (18.555) 30%
di cui: IT (26.440) (20.297) (6.143) 30%
di cui: Real Estate (5.484) (5.193) (291) 6%
di cui: SG&A (48.889) (36.768) (12.121) 33%
Totale costi operativi (253.734) (195.916) (57.818) 30%
EBITDA 114.347 127.766 (13.419) (11)%
di cui: Elementi non ricorrenti
inclusi nell'EBITDA
di cui: EBITDA esclusi gli elementi
(10.928) (12.676) 1.748 (14)%
non ricorrenti 125.275 140.442 (15.167) (11)%

Più in dettaglio, la crescita di €57,8 milioni è imputabile per €39,3 milioni ai costi del personale e per €18,6 milioni ai costi amministrativi. Escludendo l'effetto del consolidamento di Altamira e di doValue Greece, si registra una significativa contrazione dei costi, in flessione complessivamente del 20% attestandosi a €112,2 milioni contro gli €139,4 milioni di fine 2019 (- €27,3 milioni), a testimonianza dell'efficacia della strategia di contenimento costi in atto, concentrata in particolare sulla componente variabile dei costi del personale che vede diminuire il proprio peso sul totale costi del personale.

I costi del personale sono in crescita del 29% rispetto al 2019 e si attestano a €172,9 milioni (€133,7 milioni nel precedente esercizio). Escludendo l'impatto della quota di Altamira e di doValue Greece, si registra una significativa flessione del 21% (-€20,6 milioni) imputabile ad un duplice effetto:

  • riduzione della componente variabile della retribuzione di periodo, per l'impatto negativo, di natura temporanea, del Coronavirus sulle performance raggiunte rispetto ai target previsti;
  • riduzione del numero di risorse in perimetro, a seguito della prosecuzione del piano di efficienza dei costi previsto dal Business Plan 2019-2022.

I costi amministrativi sono aumentati del 30% rispetto al 2019 e raggiungono €80,8 milioni rispetto a €62,3 milioni del precedente esercizio. Anche in questo caso, escludendo il contributo di Altamira e di doValue Greece, si osserva una riduzione del 17% (-€6,7 milioni), legata a:

  • pieno effetto dei progetti già annunciati in sede di Piano 2018 e volti al raggiungimento di una maggiore efficienza nella gestione dei processi operativi (in particolare IT e Business Process Outsourcing),
  • focus elevato sulle attività di cost management,
  • razionalizzazione del numero di sedi/uffici locali direttamente gestiti, che ha visto la chiusura tra settembre ed ottobre 2019 di 8 sedi locali, a fronte dell'apertura della nuova sede a Verona e di 6 uffici sui quali sono stati attivati contratti di co-working.

Si segnala che tali poste hanno recepito gli effetti della cessione a Dock Joined in Tech (controllata da IBM) del ramo di azienda di doSolutions per la gestione dei sistemi IT del Gruppo avvenuta con decorrenza 1 luglio 2020 con una durata decennale.

Inoltre, per far fronte al manifestarsi dell'epidemia da Covid-19, l'azienda ha messo in atto un piano organico di ulteriore razionalizzazione dei costi operativi, utilizzando a pieno la flessibilità dei costi insita nel business model di doValue.

In continuità con i due esercizi precedenti, tra i costi operativi di periodo sono dunque stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.

Tali elementi non ricorrenti, la cui fattispecie era pertanto già presente nel precedente esercizio per €12,7 milioni, ammontano a €10,9 milioni e si riferiscono principalmente a costi relativi:

  • (i) al progetto di acquisizione del servicer doValue Greece per le attività di financial advisory e due diligence sottese all'acquisizione;
  • (ii) ai costi connessi alla fusione tra doValue Greece e doValue Greece Holding;
  • (iii) al progetto di acquisizione del servicer Altamira Asset Management per una componente relativa a bonus differiti del management team della stessa;
  • (iv) al progetto di riorganizzazione del Gruppo previsto nell'ambito del Business Plan 2018-2020 e interventi di razionalizzazione sui processi di business del perimetro di Altamira;
  • (v) ai costi sostenuti per far fronte all'emergenza epidemiologica in atto.

L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha evidenziato una flessione dell'11% attestandosi a €125,3 milioni (€140,4 milioni nel 2019) e un margine del 30% sui ricavi (38,6% nel periodo di raffronto). La diminuzione dell'EBITDA (-€15,2 milioni), è in larga parte riconducibile agli impatti derivanti dall'epidemia Coronavirus, che ha impedito, a partire da marzo, il regolare svolgimento delle attività di recupero, come ad esempio la citata chiusura dei tribunali e della maggiore parte dei servizi a supporto delle operazioni immobiliari. Come per i ricavi, anche l'EBITDA di periodo beneficia del contributo del quarto trimestre dell'anno, in cui il Gruppo ha registrato un EBITDA esclusi gli oneri ricorrenti pari a €49 milioni, paragonabile quindi con l'omologo periodo dell'esercizio precedente in assenza di Covid-19.

In termini aggregati, includendo gli effetti delle acquisizioni di Altamira Asset Management e doValue Greece dall'inizio di gennaio 2019, l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti, pari a €153,3 milioni, sarebbe inferiore del 42% rispetto ai €265,1 milioni di EBITDA del precedente esercizio, per le citate dinamiche legate agli effetti delle misure di contenimento del Coronavirus.

Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €114,3 milioni, inferiore dell'11% circa rispetto allo stesso dato del 2019 (€127,8 milioni) con un quarto trimestre che contribuisce per €46,3 milioni (€48,9 milioni per il periodo omologo dell'esercizio precedente).

L'EBIT del Gruppo si attesta a €40,6 milioni contro €54,8 milioni del 2019. Il trend riflette, in linea con le attese, gli ammortamenti di attività immateriali legati all'acquisizione di Altamira Asset Management e di doValue Greece. L'EBT è pari a €13,4 milioni contro €48,5 milioni dello stesso periodo dell'esercizio precedente, inclusivo degli oneri finanziari connessi con il finanziamento sottoscritto per l'acquisizione di Altamira e degli interessi passivi connessi al finanziamento bridge-to-bond per l'acquisizione di doValue Greece poi sostituito dal prestito obbligazionario emesso in data 4 agosto 2020.

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
EBITDA 114.347 127.766 (13.419) (11)%
Rettifiche di valore nette su attività
materiali e immateriali
(62.638) (63.008) 370 (1)%
Accantonamenti netti (11.272) (10.732) (540) 5%
Saldo rettifiche/riprese di valore 162 815 (653) (80)%
EBIT 40.597 54.841 (14.244) (26)%
Risultato netto di attività e passività
finanziarie valutate al fair value
(3.729) 1.091 (4.820) n.s.
Interessi e commissioni derivanti da
attività finanziaria
(23.416) (7.459) (15.957) n.s.
EBT 13.452 48.473 (35.021) (72)%

(€/000)

Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per €25,5 milioni riferibili a:

  • €6,2 milioni di costi per incentivi all'esodo;
  • €0,4 milioni rilascio fondi 2019 relativi ad un contenzioso verso Sareb;
  • €1,7 milioni di time value della put option e dell'earn-out (per €1,3 milioni correlati

all'operazione Altamira e €0,4 milioni di time value dell'earn-out legato all'operazione doValue Greece);

  • €4 milioni di oneri finanziari aggiuntivi riconducibili alla controllata Altamira legati ad un contenzioso fiscale in essere con l'Autorità Fiscale Spagnola (per maggiori dettagli si rimanda al commento sui fondi rischi e oneri);
  • costi non ricorrenti presenti nei costi operativi sopra menzionati.

Le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €62,6 milioni, sostanzialmente in linea con il dato "restated" del 2019 e pari a €63,0 milioni. La voce include principalmente le rettifiche di valore sui contratti di servicing del perimetro Altamira e doValue Greece (in base al calcolo provvisorio effettuato in sede di Purchase Price Allocation (PPA)), oltre l'ammortamento degli stessi, classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali, in linea con le peculiarità del mercato del servicing spagnolo che, in passato, ha visto i principali operatori investire in contratti pluriennali di gestione di asset.

Il saldo della voce, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso derivanti dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione a seguito dell'introduzione dal 1° gennaio 2019 del principio IFRS 16. L'importo che influenza l'esercizio 2020 ammonta a €10,3 milioni, mentre l'impatto nel 2019 era stato pari a €5,7 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per effetto degli investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri risultano pari a €11,3 milioni, con un incremento rispetto all'esercizio precedente pari a circa €0,5 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo erogati al personale dipendente (€6,2 milioni riconosciuti a dipendenti in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che hanno aderito al piano avviato dalla Società, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2020-2022, parzialmente compensato da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti oltre che accantonamenti prudenziali relativi ad alcune cause minori in corso.

Il risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value registra un risultato negativo pari a €3,7 milioni e rileva un decremento rispetto al periodo precedente di circa €5 milioni, quando la voce era risultata positiva per €1,1 milioni. Tale variazione è riconducibile quasi esclusivamente alla svalutazione delle notes delle cartolarizzazioni Cairo e delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).

Gli interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €23,4 milioni in aumento rispetto a €7,5 milioni del 2019 e riflettono gli oneri finanziari riconducibili alla controllata Altamira legati all'operazione di acquisizione oltre che gli oneri aggiuntivi connessi ad un contenzioso fiscale in essere con l'Autorità Fiscale Spagnola (per maggiori dettagli si rimanda al commento sui fondi rischi e oneri), i maggiori oneri legati al prestito obbligazionario legato all'acquisizione di doValue Greece nonché gli effetti dell'allargamento dell'area di consolidamento.

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
EBT 13.452 48.473 (35.021) (72)%
Imposte sul reddito (36.596) (23.987) (12.609) 53%
Risultato di periodo (23.144) 24.486 (47.630) n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 1.201 (3.061) 4.262 (139)%
Risultato del periodo attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
(21.943) 21.425 (43.368) n.s.

(€/000)

Le imposte sul reddito del periodo risultano pari a €36,6 milioni; tale posta di bilancio è influenzata principalmente della controllata spagnola Altamira a seguito sia della mancata iscrizione – in attesa della definizione di un nuovo piano industriale - delle imposte differite attive a copertura della perdita di periodo oltre che dei maggiori oneri fiscali connessi ad un

contenzioso in essere con l'Autorità Fiscale Spagnola (per maggiori dettagli si rimanda al commento sui fondi rischi e oneri).

Il tax rate, calcolato escludendo l'importo delle componenti non ricorrenti e normalizzando gli effetti delle imposte anticipate di Altamira SA e quello del canone DTA, risulta pari al 25%, contro il 26% dello stesso periodo del 2019. In tal senso risulta evidente il peso delle controllate estere sul tax rate normalizzato, potendo le stesse godere di un onere fiscale complessivo inferiore rispetto a quello applicato alle società italiane.

Il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €20,8 milioni, rispetto ai €51,9 milioni dell'esercizio precedente e in significativo miglioramento, grazie alla ripresa evidenziata nel secondo semestre 2020, rispetto al risultato negativo registrato a giugno, pari a €6,1 milioni. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è negativo per €21,9 milioni, rispetto al risultato positivo pari a €21,4 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

SEGMENT REPORTING

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di Altamira, e successivamente di FPS (oggi doValue Greece), ha portato a rivedere la modalità in cui il Management valuta e analizza il proprio business passando da una segmentazione per clienti e linee di business ad una di tipo geografico.

Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Grecia e Cipro e Iberia (Spagna e Portogallo).

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli oneri non ricorrenti) di periodo dei segmenti di business indicati.

Nel corso del 2020 i ricavi lordi ammontano a €418,2 milioni e l'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti si attesta a €125,3 milioni.

Il segmento "Italia" contribuisce per il 27% all'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti totale di Gruppo (contro il 37% del segmento "Iberia" e 36% del segmento "Grecia & Cipro"), mentre l'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti è inferiore sul segmento "Italia" (23%) rispetto alle altre due regioni geografiche, che risultano pari al 41% su "Grecia e Cipro" e 29% su "Iberia".

Esercizio 2020
Conto Economico Gestionale Consolidato
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Totale
Ricavi di Servicing 127.550 110.886 145.354 383.790
di cui NPL 127.550 100.810 87.790 316.150
di cui REO - 10.076 57.564 67.640
Ricavi da co-investimento 429 - - 429
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 19.086 1.614 13.324 34.024
Ricavi lordi 147.065 112.500 158.678 418.243
Commissioni passive NPL (7.930) (2.641) (11.576) (22.147)
Commissioni passive REO - (1.512) (15.895) (17.407)
Commissioni passive ancillari (5.259) - (5.349) (10.608)
Ricavi netti 133.876 108.347 125.858 368.081
Spese per il personale (76.690) (42.815) (52.440) (171.945)
Spese amministrative (23.559) (19.770) (27.532) (70.861)
di cui IT (11.232) (4.469) (9.919) (25.620)
di cui Real Estate (1.935) (2.584) (941) (5.460)
di cui SG&A (10.392) (12.717) (16.672) (39.781)
Totale costi operativi (100.249) (62.585) (79.972) (242.806)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 33.627 45.762 45.886 125.275
EBITDA Margin esclusi gli elementi non
ricorrenti
23% 41% 29% 30%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi
non ricorrenti
27% 37% 37% 100%

(€/000)

(€/000)
Conto Economico Gestionale Consolidato
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Totale
Ricavi di Servicing
Esercizio 2020 127.550 110.886 145.354 383.790
Esercizio 2019 restated 195.291 22.226 108.373 325.890
Variazione (67.741) 88.660 36.981 57.900
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari e
altre attività minori
Esercizio 2020 19.515 1.614 13.324 34.453
Esercizio 2019 restated 24.271 5.858 7.820 37.949
Variazione (4.756) (4.244) 5.504 (3.496)
Commissioni passive
Esercizio 2020 (13.189) (4.153) (32.820) (50.162)
Esercizio 2019 restated (19.064) (1.686) (19.407) (40.157)
Variazione 5.875 (2.467) (13.413) (10.005)
Spese per il personale
Esercizio 2020
(76.690) (42.815) (52.440) (171.945)
Esercizio 2019 restated (96.507) (8.988) (28.118) (133.613)
Variazione
Spese amministrative
19.817 (33.827) (24.322) (38.332)
Esercizio 2020 (23.559) (19.770) (27.532) (70.861)
Esercizio 2019 restated (26.791) (5.170) (17.667) (49.628)
Variazione 3.232 (14.600) (9.865) (21.233)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2020 33.627 45.762 45.886 125.275
Esercizio 2019 restated 77.199 12.241 51.002 140.442
Variazione (43.572) 33.521 (5.116) (15.167)
EBITDA Margin esclusi gli elementi non
ricorrenti
Esercizio 2020 23% 41% 29% 30%
Esercizio 2019 restated 35% 44% 44% 39%
Variazione -12% -3% -15% -9%

Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, maggiormente in linea con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Assoluta
Variazione
%
Cassa e titoli liquidabili 132.486 128.162 4.324 3%
Attività finanziarie 70.859 48.609 22.250 46%
Attivita' materiali 36.176 23.904 12.272 51%
Attivita' immateriali 577.460 289.585 287.875 99%
Attività fiscali 117.909 98.554 19.355 20%
Crediti commerciali 175.155 176.991 (1.836) (1)%
Attività in via di dismissione 30 10 20 n.s.
Altre attività 16.485 14.378 2.107 15%
TOTALE ATTIVO 1.126.560 780.193 346.367 44%
Passività finanziarie: debiti verso banche 543.042 364.627 178.415 49%
Altre passività finanziarie 83.162 69.642 13.520 19%
Debiti commerciali 51.824 46.969 4.855 10%
Passività fiscali 105.549 28.170 77.379 n.s.
TFR 16.341 8.544 7.797 91%
Fondi rischi e oneri 55.110 30.305 24.805 82%
Altre passività 65.872 25.196 40.676 n.s.
TOTALE PASSIVO 920.900 573.453 347.447 61%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 145.162 144.219 943 1%
Azioni proprie (103) (184) 81 (44)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo (21.943) 21.425 (43.368) n.s.
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE
AGLI AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO 164.396 206.740 (42.344) (20)%
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO
ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
CAPOGRUPPO 1.085.296 780.193 305.103 39%
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AI TERZI 41.264 - 41.264 n.s.
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.126.560 780.193 346.367 44%

I dati RESTATED al 31 dicembre 2019 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di Altamira Asset Management.

Le Attività finanziarie passano da €48,6 milioni a €70,9 milioni con un aumento di €22,3 milioni. Di seguito si espone la tabella che dettaglia la composizione della voce.

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Al fair value con impatto a CE 63.644 33.588 30.056 89%
Titoli di debito 36.741 4.619 32.122 n.s.
OICR 26.857 28.923 (2.066) (7)%
Titoli di capitale 46 46 - n.s.
Al costo ammortizzato 7.215 15.021 (7.806) (52)%
Crediti verso banche diversi da conti
correnti e depositi a vista 75 86 (11) (13)%
Crediti verso clientela 7.140 14.935 (7.795) (52)%
TOTALE 70.859 48.609 22.250 46%

I titoli di debito registrano un aumento di €32,1 milioni costituito principalmente da:

  • €20,6 milioni per la sottoscrizione di titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais le cui notes mezzanine e junior sono state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e risultano già rivendute nella prima metà di febbraio 2021 registrando un utile da realizzo;
  • €12,8 milioni relativi a titoli mezzanine di cartolarizzazioni NPE Cairo assistite da garanzie statali ("Asset Protection Scheme", noto anche come "Hercules"), simili alla struttura GACS in Italia, acquisite il 5 giugno 2020 nell'ambito dell'operazione di aggregazione aziendale di doValue Greece descritta successivamente nei Fatti di rilievo del periodo.

Tra le componenti di attività finanziarie al costo ammortizzato, i crediti verso clientela registrano un decremento pari a €7,3 milioni derivante da rientro parziale dell'investimento di natura opportunistica e non ricorrente effettuato a fine 2019 su un portafoglio di crediti nonperforming.

L'aumento delle attività materiali pari a €12,3 milioni risente principalmente della contribuzione della nuova società acquisita doValue Greece che apporta un ammontare di €9,1 milioni all'interno della voce; la residua parte di incremento è da riferirsi al rinnovo del contratto della sede di Las Rozas (Madrid) di Altamira Spagna per €8,2 milioni, e alla conseguente iscrizione dei diritti d'uso in applicazione del principio IFRS 16 Leasing, ridimensionati dalla quota dii ammortamento di competenza dell'esercizio.

Le attività immateriali passano da €289,6 milioni a €577,5 milioni con un significativo aumento pari a €287,9 milioni per effetto dell'operazione di acquisizione dell'80% del capitale sociale di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece, avvenuta in data 5 giugno 2020; questa acquisizione ha comportato l'incremento del valore delle attività intangibili per €324,2 milioni. In particolare, in base al calcolo provvisorio effettuato in sede di Purchase Price Allocation (PPA), la valorizzazione al fair value delle attività immateriali acquisite ammonta a €255,7 milioni (€244,5 milioni al 31 dicembre 2020 al netto della quota di ammortamento di competenza dalla data di acquisizione), riconducibile ai contratti di servicing attivi, oltre a €68,5 milioni allocati ad avviamento.

La voce include inoltre i saldi al 31 dicembre 2020 relativi agli asset riferibili all'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019, allocati in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva:

  • €8,5 milioni relativi a software;

  • €37,4 milioni relativi al marchio di Altamira;

  • €79,4 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono per €75 milioni circa la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo con importanti banche e società e per €4,4 milioni la componente di backlog & database;

  • €124,1 milioni relativi all'avviamento.

I saldi delle voci software, marchio ed altre attività immateriali sono al netto degli ammortamenti di competenza del periodo.

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED Variazione € Variazione %
Software 20.259 18.543 1.716 9%
Marchi 37.502 41.081 (3.579) (9)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 2.807 2.291 516 23%
Avviamento 192.992 124.499 68.493 55%
Altre attività immateriali 323.900 103.171 220.729 n.s.
TOTALE 577.460 289.585 287.875 99%

Le attività fiscali al 31 dicembre 2020 sono di seguito dettagliate:

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Variazione
Variazione
%
Attivita' per imposte correnti 6.977 1.141 5.836 n.s.
Acconti 8.085 1.812 6.273 n.s.
Passività fiscali (1.108) (671) (437) 65%
Attivita' per imposte anticipate 94.700 90.740 3.960 4%
Svalutazioni su crediti 49.344 49.329 15 0%
Perdite fiscali riportabili in futuro 16.821 13.082 3.739 29%
Immobili, impianti e macchinari /
attività immateriali
21.369 22.637 (1.268) (6)%
Altre attività / Altre passività 42 112 (70) (63)%
Accantonamenti 7.124 5.580 1.544 28%
Altri crediti di natura fiscale 16.232 6.673 9.559 143%
TOTALE 117.909 98.554 19.355 20%

L'incremento registrato nelle attività per imposte anticipate si riferisce principalmente all'ingresso di doValue Greece nel perimetro di consolidamento.

Di seguito la composizione delle passività fiscali:

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED Variazione € Variazione %
Imposte dell'esercizio 6.538 7.853 (1.315) (17)%
Passività per imposte differite 77.466 15.345 62.121 n.s.
Altri debiti di natura fiscale 21.545 4.972 16.573 n.s.
TOTALE 105.549 28.170 77.379 n.s.

L'incremento di €62,1 milioni registrato tra le Passività per imposte differite si riferisce quasi esclusivamente all'effetto derivante dall'operazione di aggregazione aziendale doValue Greece e in particolare esso risulta dalla Purchase Price Allocation provvisoria come effetto fiscale degli aggiustamenti apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

Al 31 dicembre 2020 le passività finanziarie – debiti verso banche ammontano a €543 milioni, ed includono i debiti finalizzati all'acquisizione di Altamira nel 2019 e di doValue Greece nel 2020. In particolare, per la prima acquisizione il costo ammortizzato residuo del Facility Loan a fine 2020 ammonta a €284,2 milioni, mentre per l'acquisizione di doValue Greece è stato sottoscritto un prestito obbligazionario senior garantito il cui debito residuo ammonta a €258,8 milioni.

Le altre passività finanziarie alla fine del 2020 sono di seguito dettagliate:

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED Variazione € Variazione %
Passività per leasing 28.793 18.027 10.766 60%
Earn-out 29.894 17.417 12.477 72%
Put option su minority 24.011 33.194 (9.183) (28)%
Derivati di copertura 454 367 87 24%
Altre passività finanziarie 10 637 (627) (98)%
TOTALE 83.162 69.642 13.520 19%

Le passività per leasing accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per Earn-out si riferisce (i) all'operazione su Altamira per €17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di Eurobank FPS (ora doValue Greece) per €12,4 milioni il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze di Altamira con scadenza a giugno 2021.

I fondi rischi e oneri evidenziano un incremento di €24,8 milioni rispetto ai saldi di fine 2019 a fronte dell'effetto combinato dell'ingresso di doValue Greece per €2,8 milioni nonché di nuovi accantonamenti, di utilizzi e rilasci su controversie sia giudiziali che stragiudiziali definite nel periodo, su fondi per incentivazioni al personale e su controversie fiscali. Nell'esercizio 2020 è stato incremento il fondo per €29,2 milioni, con riferimento ad una ispezione generale dell'Autorità Fiscale Spagnola in corso presso la controllata Altamira sull'imposta sui redditi per gli anni 2014 e 2015, sulla base delle nuove informazioni raccolte dalla Società per il tramite dei consulenti fiscali e dopo gli incontri tenutisi con l'Autorità Fiscale stessa; per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio e alla Nota 15 delle Informazioni sullo Stato Patrimoniale consolidato.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED Variazione € Variazione %
Controversie legali 42.836 18.671 24.165 129%
Oneri del personale 6.112 7.359 (1.247) (17)%
Altri 6.162 4.275 1.887 44%
TOTALE 55.110 30.305 24.805 82%

Le altre passività ammontano a €65,9 milioni e rilevano un incremento di €40,7 milioni dovuto principalmente all'ingresso di doValue Greece nel perimetro di consolidamento. In particolare tale aumento, in applicazione del principio contabile IFRS15, è riferibile alla contabilizzazione del pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021, pari ad €31 milioni.

(€/000)

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Crediti commerciali 175.155 176.991
Debiti commerciali (51.824) (46.969)
TOTALE 123.331 130.022

Il dato di periodo si attesta a €123,3 milioni rispetto a €130,0 di dicembre 2019 con un miglioramento quindi di €6,7 milioni pari al 5%. È da segnalare che rispetto al periodo comparativo, nell'area di consolidamento è stata aggiunta doValue Greece e che nonostante questo il dato aggregato risulta in diminuzione. Questo testimonia la particolare attenzione che il Gruppo ha posto in essere su queste poste e sulla conseguente generazione di cassa a supporto del processo di crescita. Questi aspetti positivi sono anche frutto della scelta strategica di diversificazione geografica del business che ha permesso al Gruppo di crescere a livello di fatturato ma contemporaneamente di poter usufruire di migliorativi flussi di cassa rivenienti dalle aree estere.

Tale risultato è ancora più apprezzabile in un anno caratterizzato dalla crisi epidemiologica in atto e con livelli di fatturato comunque in crescita del 15% rispetto all'anno precedente.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

31/12/2020 31/12/2019
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 132.486 128.162
B Liquidità (A) 132.486 128.162
C Debiti bancari correnti (80.998) (79.683)
D Obbligazioni emesse - correnti (5.374) -
E Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C )+(D) 46.114 48.479
F Debiti bancari non correnti (203.198) (284.944)
G Obbligazioni emesse - non correnti (253.472) -
H Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) (410.556) (236.465)

La posizione finanziaria netta al fine 2020 si attesta a €410,6 milioni contro €236,5 milioni a fine 2019 (e €411,1 milioni a settembre 2020).

Tale posta risente dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS che è stata finanziata tramite un prestito obbligazionario senior garantito di €265,0 milioni.

La cassa disponibile è pari a €132,5 milioni in aumento rispetto a €128,2 milioni di fine 2019 permettendo quindi l'elasticità necessaria di cui il Gruppo necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, alla data del 31 dicembre 2020, il Gruppo dispone di €80 milioni di linee committed interamente disponibili a supporto della liquidità totale.

La Posizione Finanziaria netta corrente si mantiene positiva per €46,1 milioni (€48,5 milioni a fine 2019) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva.

È da segnalare che il valore al 31 dicembre 2020 risulta influenzato in modo transitorio dalla citata sottoscrizione di titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais avvenuta negli ultimi giorni dell'anno. A seguito della rivendita di detti titoli, nel mese di febbraio 2021, la posizione finanziaria netta migliora di oltre €21 milioni.

IL CASH FLOW GESTIONALE

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
EBITDA 114.347 127.766
Investimenti (19.735) (8.352)
EBITDA-Capex 94.612 119.414
% di EBITDA 83% 93%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni 3.098 5.926
Variazione del CNN (Capitale Circolante Netto) 15.645 22.397
Variazione di altre attività/passività 6.555 (23.031)
Cash Flow Operativo 119.910 124.706
Imposte pagate (IRES/IRAP) (15.324) (12.370)
Oneri finanziari (17.807) (6.950)
Free Cash Flow 86.779 105.386
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie (24.938) (10.807)
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi (234.057) (356.878)
Dividendi liquidati (1.875) (42.264)
Flusso di cassa netto del periodo (174.091) (304.563)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (236.465) 68.098
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (410.556) (236.465)
Variazione della posizione finanziaria netta (174.091) (304.563)

Il Cash Flow Operativo di periodo si attesta a €119,9 milioni (€124,7 milioni nel 2019) e rappresenta l'evidenza positiva della strategia di diversificazione geografica del business e dell'attenta gestione del capitale circolante (con generazione di cassa pari a €15,6 milioni) che il Gruppo ha messo in atto. Tale risultato è ancora più apprezzabile se rapportato al valore dell'EBITDA realizzato (€114,3 milioni) e delle difficoltà operative affrontate in un anno segnato dalla pandemia.

Nel corso del 2020 l'esborso legato al pagamento delle imposte è stato pari a €15,3 milioni, che si raffronta con gli €12,4 milioni fatti registrare nel corso del periodo precedente.

Gli oneri finanziari pagati per €17,8 milioni (€7 milioni nel 2019) risentono del maggior indebitamento medio registrato a seguito delle linee attivate a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo.

Le dinamiche su esposte determinano quindi un Free Cash Flow di periodo pari a €86,8 milioni contro €105,4 milioni dei dodici mesi del 2019.

Gli investimenti in attività finanziarie ammontano a €24,9 milioni (€10,8 milioni nel 2019) ed includono essenzialmente:

  • l'investimento di €14,2 milioni nei titoli mezzanine e junior di 3 cartolarizzazioni con un perimetro di €7,5 miliardi di NPE ("Progetto Cairo"), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme", noto anche come "Hercules");
  • l'investimento di €20,6 milioni in notes mezzanine e junior di una cartolarizzazione relativa a NPE per €1,6 miliardi (il "Progetto Relais");
  • il recupero di €7,3 milioni su un investimento di natura opportunistica e non ricorrente, effettuato su un portafoglio di crediti non-perfoming in gestione.

Gli Investimenti Partecipativi ammontano ad €234,1 milioni e riflettono l'esborso legato all'acquisizione del servicer doValue Greece effettuato a giugno 2020.

I Dividendi liquidati sono pari a €1,9 milioni e riflettono la quota parte dei dividend erogati ai Soci terzi da parte della controllata Spagnola Altamira.

Il Flusso di Cassa netto negativo del periodo si attesta quindi a €174,1 milioni in netto miglioramento rispetto agli €304,6 milioni dello scorso periodo.

Fatti di rilievo intervenuti nel periodo

AVVIO DELLA GESTIONE DI NUOVI PORTAFOGLI CREDITI

Nel corso dell'anno, le principali operazioni sul portafoglio gestito hanno visto la presa in carico e/o la firma di circa €13 miliardi di nuovi mandati. Tra i mandati di rilievo si segnalano l'onboarding dei crediti di Alpha Bank a Cipro, l'accordo con UniCredit Group per la gestione esclusiva di un portafoglio di crediti leasing NPL di circa 1,6 miliardi di euro, un nuovo mandato relativo ad un portafoglio NPL originato in Spagna e rilevato da uno dei principali clienti di doValue nel mercato locale per €1,1 miliardi , un nuovo mandato relativo ad un portafoglio NPL originato in Grecia e rilevato da Bain Capital Credit pari a €2,6 miliardi (Progetto Icon) e l'avvio di un fondo UTP multi-originator (Efesto Fund) per il quale Italfondiario agirà come special servicer per crediti UTP pari a €430 milioni circa.

In aggiunta si segnalano circa €4,4 miliardi di nuovi flussi di crediti affidati in gestione da clienti esistenti su contratti pluriennali sottoscritti in Spagna, Italia, Grecia e Cipro.

ACQUISIZIONE DI EUROBANK FINANCIAL PLANNING SERVICING (FPS), ORA DOVALUE GREECE

Il 5 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione di doValue ha reso noto di aver perfezionato l'acquisizione di una partecipazione dell'80% nel capitale di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece. La restante quota del 20% continua ad essere detenuta da Eurobank.

Tale acquisizione è avvenuta per il tramite di una società veicolo – doValue Greece Holding partecipata al 100% da doValue; la quale è stata successivamente incorporata in doValue Greece a fine dicembre 2020, tramite un'operazione di fusione inversa.

L'operazione prevede anche la gestione in esclusiva dei flussi futuri di Early Arrears e NPE (Non-Performing Exposures) originati da Eurobank in Grecia per un periodo di 10 anni, consolidando così il ruolo di doValue quale partner strategico di lungo termine di una Banca sistemica.

Il corrispettivo riconosciuto da doValue è pari a circa €211 milioni, modificato rispetto a €248 milioni (€310 milioni per il 100%) indicato all'epoca dell'annuncio dell'operazione, per riflettere quanto contrattualmente previsto circa la posizione di cassa di FPS, il portafoglio di servicing effettivo a fine 2019 e i benefici economici netti maturati nel corso del 2020. Inoltre, l'Operazione prevede un Earn-out fino a €50 milioni (€40 milioni per l'80% acquisito da doValue), legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni. Gli eventuali pagamenti dell'Earn-out non saranno dovuti prima del 2024 e saranno legati al raggiungimento di performance superiori alle attuali aspettative di business plan.

L'operazione è stata finanziata con una linea di credito bancaria sottoscritta da un pool di istituti finanziari nazionali e internazionali, e strutturata come un bridge verso finanziamenti a lungo termine senza ammortamento (di tipo "bullet"), pari a €265,0 milioni. Tale finanziamento è stato poi completamente rifinanziato nell'agosto 2020 tramite l'emissione di un prestito obbligazionario.

Nell'ambito di tale operazione sono state inoltre sottoscritte per complessivi €14,2 milioni quote di titoli Mezzanine e Junior emessi da tre SPV di cartolarizzazione crediti con titoli senior assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme", noto anche come "Hercules").

ASSEMBLEA ORDINARIA E STRAORDINARIA DEGLI AZIONISTI

In data 26 maggio 2020 si è svolta l'Assemblea Ordinaria e Straordinaria degli azionisti, in unica convocazione.

Per la parte straordinaria l'Assemblea ha modificato gli articoli 4 e 5 dello statuto sociale. Le modifiche in questione (i) consentono, nei limiti ammessi dalla legge, la pubblicazione e divulgazione di informazioni relative agli immobili che sono oggetto di attività stragiudiziali poste in essere dalla Società (art. 4); e (ii) attribuiscono al Consiglio di Amministrazione delega ad aumentare il capitale sociale, in una o più volte e, in ogni caso, in via scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi degli artt. 2443 e 2441, comma 4, secondo periodo, del Codice Civile, vale a dire a pagamento e in denaro, mediante emissione, anche in più tranche, di un numero di azioni ordinarie non superiore al 10% del numero complessivo di azioni doValue in circolazione alla data di eventuale esercizio della delega (art. 5).

Per la parte ordinaria, l'Assemblea ha

  • approvato il Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2019 e il Bilancio di esercizio di doValue S.p.A. destinando l'intero utile d'esercizio ad utili portati a nuovo;
  • approvato la Relazione sulla remunerazione e il Piano incentivante 2020;
  • autorizzato il Consiglio di Amministrazione per l'acquisto di azioni proprie e al compimento di atti di disposizione sulle medesime. In conformità alla normativa applicabile e con modalità tali da garantire la parità di trattamento degli azionisti, la delibera riguarda l'acquisto, in una o più operazioni, sino a un massimo di n. 8.000.000 di azioni ordinarie della società, pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.

Per maggiori informazioni si rimanda al sito internet della Società, www.dovalue.it sezione "Governance – Assemblea degli Azionisti".

EMISSIONE BOND

In data 4 agosto 2020 doValue ha completato con successo l'emissione del suo primo prestito obbligazionario senior garantito per un importo complessivo in linea capitale pari a €265 milioni ad un tasso fisso pari al 5,00% annuo, con prezzo di emissione pari al 98,913%, riservato a investitori istituzionali (le "Obbligazioni"). Le Obbligazioni sono state ammesse a quotazione sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF organizzato e gestito dalla Borsa del Lussemburgo.

I proventi derivanti dall'emissione delle Obbligazioni (unitamente a parte della liquidità di cassa) sono stati utilizzati da doValue per il rimborso totale anticipato del cd. finanziamento bridge, di tipologia senior e garantito, per un importo pari a €265 milioni (e interessi maturati) concessi alla Società in data 3 giugno 2020, nel contesto dell'acquisizione di FPS. Le Obbligazioni sono garantite da Altamira Asset Management ("Altamira") e doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Le Obbligazioni sono inoltre garantite attraverso garanzie reali costituite da pegni su partecipazioni sociali e cessioni a scopo di garanzia dei crediti della Società derivanti da alcuni finanziamenti infragruppo.

ASSEGNAZIONE DI CORPORATE RATING DA S&P E FITCH

In data 10 luglio 2020 la società ha reso noto che le agenzie di rating S&P Global Ratings e Fitch Ratings hanno entrambe assegnato a doValue il Corporate Rating "BB" con outlook stabile.

doValue ritiene che i rating confermino la leadership del Gruppo nel mercato europeo, la presenza di contratti di gestione di lungo termine e un solido profilo di crescita della

profittabilità.

ESTERNALIZZAZIONE DI FUNZIONI VERSO IBM

In data 3 luglio 2020 la società ha comunicato di aver scelto IBM come partner per l'innovazione tecnologica e la gestione dell'ICT e dei processi di back office delle attività italiane. Attraverso la società controllata Dock Joined in tech, IBM svilupperà una cognitive data platform, grazie alla quale doValue potrà supportare tutti i clienti della filiera del credito con servizi a valore aggiunto basati sui dati dando seguito alle iniziative recentemente annunciate in questo ambito.

L'accordo prevedeva la cessione a Dock del ramo di azienda doSolutions, l'IT & Operations company del Gruppo doValue, dedicato ai servizi informatici ed al Back Office. La rimanente parte del personale di doSolutions è stata successivamente integrata in doValue. Nell'ambito della stessa operazione il 19 novembre 2020 è stato iscritto presso i competenti Registri delle Imprese l'atto di fusione per incorporazione della controllata doSolutions S.p.A. in doValue S.p.A. stipulato il 16 novembre scorso, il cui progetto di fusione era stato approvato dai rispettivi Consigli di Amministrazione in data 7 settembre 2020. Per effetto della fusione, la società incorporante doValue S.p.A. è subentrata in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo a doSolutions S.p.A. Gli effetti contabili e fiscali decorrono, invece, dal 1° gennaio 2020.

STIPULA ATTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI DOVALUE GREECE HOLDING IN DOVALUE GREECE

E' stato stipulato in data 11 dicembre 2020 l'atto di fusione per incorporazione della controllata doValue Greece Holding Single Member Société Anonyme ("HoldCo") in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme ("doValue Greece", già Eurobank FPS Loan and Credit Claim Management Company S.A.).

L'operazione di fusione inversa rientrava negli accordi previsti dalla documentazione contrattuale sottoscritta nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece.

Per effetto della predetta fusione, con l'iscrizione nel registro delle imprese greco, doValue è divenuta azionista diretto (con una quota dell'80%) di doValue Greece che, in qualità di società incorporante e successore universale, è subentrata automaticamente ai sensi di legge in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo ad HoldCo con effetti contabili e fiscali decorrenti dal 1° settembre 2020.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio si è verificato il seguente evento significativo che ha comportato una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.

ACCERTAMENTO FISCALE CHE HA INTERESSATO LA CONTROLLATA ALTAMIRA ASSET MANAGEMENT

Nell'ambito di un'ispezione fiscale ancora in corso condotta dall'Amministrazione finanziaria spagnola su Altamira Asset Management Holding ("AAMH"), veicolo riconducibile ai precedenti soci del gruppo Altamira e non rientrante nel gruppo doValue, e Altamira Asset Management ("AAM") per gli esercizi 2014 e 2015, nel mese di marzo 2021 AAM è stata informata da Funzionari spagnoli circa un diverso approccio da parte delle autorità fiscali nel calcolo della base imponibile, rispetto a quello seguito a suo tempo dalla società in base alla normativa vigente, principalmente per quanto riguarda la deducibilità fiscale delle spese e degli oneri finanziari sostenuti da AAM e AAMH a seguito dell'acquisizione di AAM da parte di AAMH da Banco Santander.

Nell'ambito del suddetto procedimento di accertamento fiscale sono emersi profili di rischiosità nella stima delle passività fiscali pregresse di AAM, potenzialmente passibili anche di sanzioni applicabili dall'Autorità Fiscale Spagnola, che solo in data 24 marzo 2021, a seguito di un confronto tra AAMH, AAM e l'Autorità Spagnola è stato possibile quantificare in termini di impatti economico-finanziari.

L'Autorità Fiscale Spagnola ha dato infatti disponibilità in tale contesto al raggiungimento di un accordo per la definizione completa delle pendenze fiscali senza applicazione di sanzioni e interessi che prevedrebbe un esborso complessivo di circa €34 milioni (l'"Accordo").

L'Accordo è soggetto ad alcune condizioni, tra le quali, il buon esito della procedura amministrativa fiscale che prevede: (a) il riscontro formale dell'Autorità atteso nei prossimi giorni; (b) la formalizzazione della proposta da parte dell'Autorità, che si ipotizza potrebbe arrivare nel corso del mese di aprile; (c) il parere dell'Officina Tecnica – autorità amministrativa superiore spagnola – sull'accordo transattivo che dovrebbe intervenire entro fine maggio.

Tali circostanze hanno comportato un incremento del fondo già contabilizzato al 31 dicembre 2019 per la sopracitata verifica fiscale (pari a €4,6 milioni) con un impatto sul conto economico 2020 di €29,2 milioni (€25,2 milioni di maggiori oneri fiscali e €4 milioni di oneri

finanziari aggiuntivi su arretrati fiscali) in applicazione del principio contabile IFRIC 23 "Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito" e IAS 8 "Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori". Entrambe le poste di conto economico consolidato sono state classificate gestionalmente come componenti non ricorrenti in quanto si riferiscono ad eventi eccezionali verificatisi prima dell'acquisizione di AAM da parte di doValue.

Si precisa che AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità nei termini sopra indicati e sebbene la formalizzazione dell'accordo con l'Autorità Fiscale Spagnola non sia ancora stata completata al momento dell'approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione, si ritengono tali importi adeguati a fronteggiare integralmente ogni responsabilità derivante dalla verifica fiscale, nonché dai conseguenti ricalcoli della base imponibile per il periodo 2016-2019.

Tutti i suddetti oneri fiscali derivano dalla struttura originariamente posta in essere nel 2013 e 2014 per l'acquisizione di AAM da parte dei precedenti soci (Apollo, CCPIB e Adia). Al momento dell'acquisizione di AAM da AAMH, doValue ha coperto il rischio di passività potenziali, comprese quelle fiscali, ottenendo dichiarazioni e garanzie dal venditore e integrandole con una specifica copertura assicurativa. A fronte dell'intero importo relativo alla verifica fiscale di cui sopra, doValue attiverà la polizza assicurativa sottoscritta al momento dell'acquisizione e le ulteriori protezioni contrattuali. La richiesta di indennizzo farà seguito alla liquidazione dell'importo all'Autorità Fiscale Spagnola e sulla base degli approfondimenti effettuati, anche tramite specifiche consulenze legali, si rileverebbe la recuperabilità di tali esborsi finanziari.

L'esborso finanziario correlato alla definizione del contenzioso fiscale nel corso del 2021 risulta fronteggiato da adeguata liquidità disponibile e non comporta criticità nel mantenimento dei covenant finanziari.

Si elencano di seguito gli ulteriori fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio che il Gruppo doValue considera non rettificativi (non adjusting event) ai sensi dello IAS 10.

ISCRIZIONE ATTO DI FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI DOVALUE GREECE HOLDING IN DOVALUE GREECE

A seguito dell'autorizzazione di Banca di Grecia rilasciata in data 9 novembre 2020, l'atto di fusione per incorporazione della controllata doValue Greece Holding Single Member Société Anonyme ("HoldCo") in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme ("doValue Greece", già Eurobank FPS Loan and Credit Claim Management Company S.A.), stipulato in data 11 dicembre 2020 è stato iscritto presso il competente registro delle imprese greco (General Electronic Commercial Registry - G.E.MI.).

L'operazione di fusione inversa rientrava negli accordi previsti dalla documentazione contrattuale sottoscritta nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece.

Per effetto della predetta fusione, doValue è divenuto azionista diretto (con una quota dell'80%) di doValue Greece che, in qualità di società incorporante e successore universale, è subentrata automaticamente ai sensi di legge in tutti i rapporti giuridici attivi e passivi facenti capo ad HoldCo. Gli effetti contabili e fiscali decorrono dal 1° settembre 2020.

AGGIORNAMENTO CORPORATE RATING DA PARTE DI FITCH

In data 18 febbraio Fitch Rating ha confermato il rating di lungo termine (IDR) di BB con outlook stabile and il rating di breve termine a B. Il rating del prestito obbligazionario senior garantito è stato confermato a BB.

Evoluzione prevedibile della gestione

L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del Coronavirus, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone un approccio cauto sull'andamento di breve periodo, in un contesto di limitata visibilità e pur in presenza di buone indicazioni rinvenienti dall'andamento degli incassi nella seconda parte del 2020, in miglioramento rispetto al secondo trimestre 2020.

In particolare, nonostante la continuità operativa di doValue in tutti i suoi mercati e il miglioramento progressivo delle condizioni di mercato nella seconda parte dell'anno, il Gruppo continua a monitorare con attenzione la ridotta attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere, insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. Tuttavia osserva un progressivo miglioramento delle condizioni che si avviano verso una fase di stabilizzazione e normalizzazione.

La stagionalità degli incassi del Gruppo, concentrata sull'ultimo trimestre dell'anno, la significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing, il piano incentivante dei dipendenti e il supporto degli incentivi statali al costo del personale, rappresentano elementi che hanno mitigato gli impatti negativi del 2020 in vista di una potenziale piena ripresa nel corso del 2021.

Infine, si ritiene che il business model di doValue sia in grado di rispondere alle diverse fasi del ciclo economico con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi, rispettivamente in fase di contrazione o espansione del ciclo stesso, in coerenza con la mission del Gruppo di supportare Banche, Investitori, aziende e privati in tutte le fasi della gestione del credito, favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.

Principali rischi e incertezze

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del coronavirus, comportano ancora elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche più stabili rispetto a quanto accaduto nel corso del 2020.

Nonostante il 2020 sia stato il periodo più condizionato dagli effetti negativi dell'emergenza sanitaria Covid-19 e dei relativi impatti sulle attività economiche mondiali, il Gruppo ha generato un Ebitda di 114,3 milioni di euro che esclusi gli elementi non ricorrenti è pari a oltre 125 milioni di euro. Il Gruppo ha una liquidità disponibile a fine dicembre di oltre 130 milioni di euro e linee di credito non utilizzate di ulteriori 90,5 milioni di euro, di cui €80 milioni di linee committed. Infine nel corso del 2020 il Gruppo ha ottenuto nuovi mandati di gestione crediti per circa 8,6 miliardi di euro e nuovi crediti in gestione da accordi esistenti per circa 4,4 miliardi di euro.

CONTINUITA' AZIENDALE

Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio al 31 dicembre 2020, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

  • o in particolare si è tenuto conto delle previsioni in merito agli scenari macro-economici e sanitari caratterizzati dall'espansione della pandemia da Covid-19 e delle relative sue varianti, nonché dagli interventi governativi e comunitari e ai relativi potenziali impatti sul Gruppo come più in dettaglio esposte al successivo paragrafo "Impatti ed effetti dell'epidemia Covid-19";
  • o con riferimento al Business Plan utilizzato per la verifica di sostenibilità degli attivi patrimoniali, come illustrato in dettaglio nel citato successivo paragrafo, il Gruppo ha aggiornato i target di piano tenendo conto dei risultati registrati nel corso del 2020 e stimando gli impatti futuri del Covid-19, nell'ipotesi di un rientro a condizioni di normalità a partire dal 2021;
  • o nella valutazione sono stati considerati la solida dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria e la confermata capacità di generazione di flussi di cassa, nonché le caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • o si è tenuto conto infine del costante apporto di nuovi contratti per gestione di nuovi portafogli registrati nell'anno 2020 e confermato nei primi mesi del 2021

Dalle analisi condotte e in base alle assumptions sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

L'azione doValue

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2020, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi dell'anno con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro Covid-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO.

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12,3. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Da marzo 2020, invece, il titolo ha cominciato a sotto-performare il paniere dei titoli italiani comparabili a seguito dell'avvio delle prime misure di contenimento della pandemia Covid-19. Il titolo ha risentito particolarmente sia per la liquidità, che in un contesto di marcata volatilità, accentua i movimenti al ribasso del titolo, sia per una maggiore sensibilità del business

di doValue alle misure di lockdown (chiusura dei tribunali). Dopo l'annuncio del vaccino il titolo doValue ha sostanzialmente recuperato interamente la sottoperformance rispetto all'indice, cominciando a performare meglio nella prima parte del 2021.

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura 4,92 14/07/2017
Prezzo massimo di chiusura 14,27 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura 9,65 30/12/2020
Ultimo prezzo ufficiale 9,65 30/12/2020
Numero di azioni in circolazione 80.000.000 30/12/2020
di cui azioni proprie 651.542 30/12/2020
Capitalizzazione 772.000.000 30/12/2020
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) 765.712.620 30/12/2020

Impatti ed effetti dell'epidemia Covid-19

L'emergenza sanitaria di rilevanza internazionale dichiarata nel mese di gennaio 2020 dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) quale conseguenza della diffusione del coronavirus, e tuttora in corso, ha provocato nel periodo un sensibile rallentamento e in alcuni casi l'interruzione dell'attività economica e commerciale in molteplici settori.

Persistono condizioni di turbolenza dei mercati, che amplificano il livello di incertezza delle stime circa le possibili evoluzioni in termini di impatto economico derivanti dalla diffusione del Coronavirus, nel mondo, in Europa ed in Italia. Si conferma pertanto che gli scenari macroeconomici di breve periodo saranno soggetti ad evoluzioni e dinamiche al momento non precisamente quantificabili anche se esiste una maggiore stabilità rispetto al 2020 nel mercato di riferimento.

Il Gruppo doValue, a partire dalla fine di febbraio, ha attivato prontamente il Comitato di Business Continuity & Crisis Management in sessione di crisi al fine di assumere le decisioni conseguenti all'evoluzione della situazione. Le principali misure tempo per tempo assunte sono state mirate a sostenere i propri dipendenti e collaboratori, sia in Italia che all'estero, nella gestione dell'emergenza Covid-19, tutelandone in primis la salute e il benessere, consentendo al contempo di mantenere il contatto con l'organizzazione:

  • blocco delle trasferte e incoraggiamento delle riunioni da remoto;
  • analisi sullo smart working al fine di verificare il fabbisogno tecnologico in termini di dotazioni (laptop e smartphone) e di capacity dei server e delle linee di rete dati in accesso ai Data Center, con istituzione di presidi di monitoraggio della rete di comunicazione e dei sistemi di accesso dall'esterno per garantire un tempestivo intervento in caso di criticità;

  • autorizzazione allo smart working, progressivamente esteso a tutte le filiali italiane nonché alle sedi estere delle controllate;
  • consegna delle dotazioni informatiche, con potenziamento del servizio di service desk, per garantire una maggiore rapidità di consegna e un più adeguato servizio di supporto e consulenza telefonico;
  • adozione di nuovi sistemi di cd. "unified communication" come Skype e Microsoft Team cosi da facilitare i meetings e le video call fra gli utenti in smart working;
  • attivazione di corsi e seminari on-line relativi allo smart working per supportare il personale a gestire il cambiamento operativo al meglio;
  • erogazione di sessioni formative online su temi di health & safety correlati al Covid-19.

Tali misure hanno fatto sì che la quasi totalità delle aziende in Italia e all'estero abbia potuto continuare ad operare in modalità smart working assicurando la piena operatività del business e di tutti i processi critici, in condizioni di elevata sicurezza per le persone.

Conclusa la fase di massima sicurezza e avviata la graduale riapertura delle Sedi operative, sia in Italia che all'estero, a tutela della salute, della sicurezza e del benessere delle persone, sono state poste in essere anche ulteriori specifiche iniziative:

  • installazione di dispenser di prodotti igienizzanti all'interno di tutte le sedi;
  • affissione di locandine e avvertenze relative al decalogo di comportamento, per minimizzare i rischi di contagio da Covid-19 in tutte le aree comuni e punti di ristoro ed emanazione di un adeguato Protocollo di Sicurezza aziendale;
  • sanificazione delle Sedi e dotazione dei dispositivi di protezione individuali (guanti e mascherine) da consegnare giornalmente ai colleghi;
  • predisposizione della rilevazione della temperatura all'entrata;
  • riorganizzazione degli spazi e delle modalità di acceso ai locali in fasi e gruppi, al fine di garantire il distanziamento minimo obbligatorio tra le persone.

Per quanto riguarda le società Italiane appartenenti al gruppo con CCNL Credito, è stata presentata domanda di accesso al Fondo di Solidarietà, per riduzione delle attività causate dall'emergenza Covid-19 stabilendo un monte ore a copertura della riduzione.

La domanda di concessione del trattamento ha riguardato il periodo dal 4 maggio 2020 al 28 agosto 2020 per una durata massima di 9 settimane e l'erogazione dell'assegno ordinario ai dipendenti aventi diritto è stata anticipata dall'azienda.

Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate da Consob in data 16 febbraio 2021 (Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 - Oggetto: Covid-19 - misure di sostegno all'economia - Richiamo di attenzione sull'informativa da fornire), e alle linee guida dell'ESMA, si forniscono di seguito le principali informazioni finanziarie utili alla comprensione degli effetti della pandemia sul business della società.

Valutazioni ai sensi dello IAS 36 "Riduzione di valore delle attività"

Con riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, si rappresenta preliminarmente che la consistenza iniziale delle attività immateriali che rappresentano il valore dei contratti di servicing pluriennali e l'avviamento legati all'operazione di acquisizione Altamira, sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2019, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di Purchase Price Allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2020, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento (per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda").

A fronte dell' acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), conclusasi il 5 giugno 2020, (anch'essa descritta più in dettaglio nel citato capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda") si è proceduto ad effettuare un esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) provvisorio, in base al quale sono state identificate attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate e conseguente avviamento. I relativi valori di prima iscrizione in bilancio sono stati

determinati in base alla valutazione, effettuata contestualmente alla redazione del presente bilancio, della stima del fair value delle attività nette di doValue Greece che tiene conto delle informazioni utili a fini valutativi disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento. Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato; tale processo è da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della controllata.

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia Altamira che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2020, come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA in data 28 ottobre 2020 nel Public Statement "European common enforcement priorities for 2020 IFRS annual financial reports".

A tal fine sono state pertanto preliminarmente identificate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia&Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL ed in particolare su Altamira Asset Management e su doValue Greece oltre che dei dati di budget relativi al 2021. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile. Tale calcolo ha determinato l'evidenza di una differenza sempre positiva tra il valore d'uso degli stessi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo.

Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2020, il modello ha evidenziato in entrambi i casi una capienza del valore recuperabile a sostegno del goodwill, confermando l'assenza di perdite di valore. (per maggiori dettagli informativi si rimanda alla sezione Nota Integrativa, paragrafi Politiche contabili e Nota 1 Attività immateriali).

Incertezze e rischi significativi connessi al Covid-19

Le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del Coronavirus, comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi organizzativi posti in atto a garanzia della continuità operativa, le molteplici iniziative di contenimento costi poste in essere, e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussistano ad oggi rischi di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente bilancio.

Impatti dell'epidemia Covid-19 sul conto economico

Gli effetti diretti della pandemia Covid-19 e delle misure di lockdown attuate dai governi europei hanno provocato delle difficoltà operative per il settore in cui opera il Gruppo e la visibilità sull'andamento di breve periodo rimane pertanto limitata. Ciò nonostante, i tribunali, strumentali alla gestione del credito sia giudiziale che stragiudiziale, sono stati progressivamente riaperti da metà maggio e i livelli di attività giudiziaria, sebbene ancora al di

sotto del normale, mostrano volumi progressivamente crescenti, rappresentando un segnale comunque positivo, seppure in un contesto di incertezza. Di conseguenza, l'andamento degli incassi fino a fine 2020 risulta in linea con gli scenari previsti dal Gruppo e mostrano un miglioramento nell'ultimo trimestre rispetto al trimestre precedente. I risultati per il 2020 sono risultati superiori alle aspettative di consensus al momento della pubblicazione. Il Gruppo nel 2020 ha conseguito i seguenti risultati (rispetto al 2019):

  • Incassi, pari a circa €4,3 miliardi (€3,9 miliardi nel 2019);
  • Ricavi lordi pari a €418,2 milioni (€363,8 milioni nel 2019);
  • EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €125,3 milioni (€140,4 milioni nel 2019).

Gli effetti legati al Covid-19 sul conto economico sono riflessi nella già citata flessione dei ricavi, a parità di contribuzione di ogni controllata. D'altra parte, sono stati registrati anche minori costi del personale nella componente variabile legata alle minori performance raggiunte rispetto ai target previsti.

Si segnala inoltre che sono state sostenute spese non ricorrenti relative al Covid-19 per un ammontare di circa €0,8 milioni comprendenti:

  • costi per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuali (quali mascherine, guanti ed igienizzanti);
  • spese per adeguare i locali alle nuove norme sul distanziamento;
  • costi di attivazione dello smart-working.

In termini di Portafoglio Gestito (GBV) doValue, nonostante l'attuale contesto, nel 2020 ha stipulato nuovi mandati di servicing con investitori per un GBV pari a €8,6 miliardi oltre ai flussi rivenienti dai contratti di gestione a lungo termine per €4,4 miliardi, a testimonianza della solidità dell'attuale pipeline del mercato del Servicing in Sud Europa. Sotto il profilo dei costi, il modello di business del Gruppo si è dimostrato flessibile e in grado di offrire un ulteriore livello di protezione nello scenario attuale.

Informazioni relative agli impatti del Covid-19 sulla pianificazione strategica e sulle stime e assumptions sottostanti le traiettorie finanziarie, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa

Alla data della presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, in considerazione del persistere di condizioni di turbolenza del mercato legate anche alla pandemia Covid-19, che impediscono di stimarne con relativa accuratezza le possibili evoluzioni in termini di impatto economico, risulta prematuro poter definire una revisione del piano industriale complessivo. Tuttavia, al fine di porre in essere una verifica della sostenibilità dei valori iscritti all'attivo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo in tale clima di incertezza, la società ha approntato una ipotesi degli impatti futuri del Covid-19 sui target di piano, che sono stati aggiornati tenendo conto delle contrazioni registrate nei flussi di ricavo provenienti dai portafogli in gestione nel corso del 2020, sperimentando una graduale e progressiva ripresa operativa nella seconda parte dell'anno e stimando un rientro a condizioni di normalità a partire dal 2021, fino al ritorno ad una situazione di cash flow pre-crisi Covid-19 negli anni successivi, unitamente ad interventi di contenimento dei costi previsti a budget.

Tali ipotesi risultano coerenti con il business model di doValue, che risulta in grado di adeguarsi alle fasi di contrazione o espansione del ciclo economico, reagendo con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi.

Da sottolineare come l'andamento dell'EBITDA e le azioni in termini di costi abbiano consentito al Gruppo di proteggere e far crescere il flusso di cassa, con una liquidità a disposizione per circa €132,5 milioni e linee di credito per 90,5 milioni di euro non utilizzate a fine 2020, di cui €80 milioni di linee committed. Di conseguenza, al 31 dicembre 2020 il Gruppo doValue ha fatto registrare una leva finanziaria (rapporto tra indebitamento finanziario netto di Gruppo ed EBITDA consolidato) pari a 2,7x, il cui valore non supera i parametri previsti dai covenants finanziari.

Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 31 dicembre 2020 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 1,74% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 26,79%.

Al 31 dicembre 2020, il residuo 72,40% delle azioni risulta collocato sul mercato e lo 0,81% è costituito da n. 651.542 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €103 mila detenute dalla Capogruppo medesima.

L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2020 risultano in portafoglio n. 651.542 azioni proprie, pari allo 0,81% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €103 mila e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del patrimonio netto nella voce Azioni proprie e nella voce Altre riserve è inclusa la prevista riserva patrimoniale di pari importo.

L'Assemblea ordinaria del 26 maggio 2020 ha autorizzato l'acquisto di azioni proprie sul mercato sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare.

LE ATTIVITA' DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono approvate nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 13 febbraio 2020.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito

www.doValue.it.

Con riferimento al perimetro delle parti correlate del Gruppo si rende noto che esso si è modificato in prossimità della chiusura del precedente esercizio per effetto dell'acquisizione da parte di SoftBank Group Corp. ("SoftBank" o "SBG") di Fortress Investment Group LLC ("Fortress"). Grazie al completamento dell'operazione, SBG e le sue società interamente controllate, detengono la titolarità delle azioni Fortress la quale a sua volta è riconducibile al socio con maggior diritto di voto di doValue, Avio S.à r.l.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob recante le disposizioni in materia di operazioni con parti correlate (adottato dalla Consob con delibera n.17221 del 12 marzo 2010 e successivamente modificato con delibera n.17389 del 23 giugno 2010) si segnala che:

  • a) in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A. in data 13 febbraio 2020, nel corso del 2020 non è stata conclusa alcuna operazione di maggior rilevanza;
  • b) nel corso 2020 non sono state effettuate operazioni con parti correlate, così come definite ai sensi dell'articolo 2427, comma 22-bis, del codice civile, a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo;
  • c) nel corso del 2020 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo nel periodo di riferimento.

Per ulteriori informazioni relative alle operazioni con parti correlate si rimanda alla specifica sezione della Nota Integrativa.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8 e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6 e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del patrimonio netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Patrimonio
Netto
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
Netto
Risultato
dell'esercizio
Bilancio d'esercizio doValue S.p.A. 222.805 7.831 180.165 38.507
Eliminazione del valore di carico delle
partecipazioni consolidate:
- differenza tra il valore di carico e valore del PN
contabile delle partecipate (36.765) - 5.137 -
- risultati conseguiti dalle partecipate al netto delle
quote di minoranza
- (12.570) - 33.409
Storno dei dividendi - (20.429) - (21.300)
Altre rettifiche di consolidamento 299 3.225 13 (29.191)
Bilancio consolidato Gruppo doValue 186.339 (21.943) 185.315 21.425

Roma, lì 30 marzo 2021 Il Consiglio di Amministrazione

PROSPETTO DI RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO E IL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO CIVILISTICO (€/000)

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Ricavi NPE 316.150 268.034
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 314.045 266.941
di cui: Ricavi diversi 2.105 1.093
Ricavi REO 67.640 57.831
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 56.682 57.299
di cui: Ricavi diversi 10.958 532
Ricavi di UTP - 25
di cui: Ricavi da contratti con i clienti
Ricavi da co-investimento
-
429
25
564
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 429 564
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 34.024 37.385
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 15 26
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 6.573 6.557
di cui: Ricavi diversi 27.864 31.107
di cui: Costi dei servizi resi (388) (597)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (40) 292
Ricavi lordi 418.243 363.839
Commissioni passive NPE (22.147) (19.854)
di cui: Costi dei servizi resi
di cui: Ricavi diversi
(22.146)
(1)
(19.860)
6
Commissioni passive REO (17.407) (12.675)
di cui: Costi dei servizi resi (17.407) (12.675)
Commissioni passive Ancillari (10.608) (7.628)
di cui: Costi dei servizi resi (5.349) (2.780)
di cui: Spese amministrative (5.177) (4.439)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (82) (409)
Ricavi netti 368.081 323.682
Spese per il personale (172.921) (133.658)
di cui: Costo del personale (172.935) (133.674)
di cui: Ricavi diversi
Spese amministrative
14
(80.813)
16
(62.258)
di cui: Costo del personale (3.899) (3.688)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (3.899) (3.688)
di cui: Spese amministrative (77.779) (59.818)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (26.493) (20.297)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (5.482) (5.163)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (45.804) (34.358)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (6) (130)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: Real Estate (2) (30)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A (4) (100)
di cui: Ricavi diversi
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT
930
53
1.413
-
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 877 1.413
di cui: Costi dei servizi resi (59) (35)
di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A (59) (35)
Totale "di cui IT" (26.440) (20.297)
Totale "di cui Real Estate" (5.484) (5.193)
Totale "di cui SG&A" (48.889) (36.768)
Totale costi operativi (253.734) (195.916)
EBITDA 114.347 127.766
EBITDA margine 27% 35%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
(10.928)
125.275
(12.676)
140.442
EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti 30% 39%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (62.638) (63.008)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (62.638) (63.008)
Accantonamenti netti (11.272) (10.732)
di cui: Costo del personale (6.596) (7.193)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.329) (2.440)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 192 (369)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (1.039) (730)
di cui: Spese amministrative (1.500) -
Saldo rettifiche/riprese di valore 162 815
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 14 (64)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,26 0,66
Utile per azione (in euro) (0,28) 0,27
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi non ricorrenti 3.921 -
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli
elementi non ricorrenti
20.807 51.884
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
ai Terzi
(5.122) (391)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (47.872) (30.850)
CAPOGRUPPO (21.943) 21.425
RISULTATO DEL PERIODO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 1.201 (3.061)
RISULTATO DEL PERIODO (23.144) 24.486
di cui: Imposte sul reddito (34.877) (22.167)
di cui: Spese amministrative (1.719) (1.820)
Imposte sul reddito (36.596) (23.987)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 38.913 72.138
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (25.461) (23.664)
EBT 13.452 48.473
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni 2 -
di cui: Costi dei servizi resi (232) (88)
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari
(23.416)
(23.186)
(7.459)
(7.371)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (3.729) 1.091
value (3.729) 1.091
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair
EBIT 40.597 54.841
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni (2) -
Utile/perdita da partecipazioni (2) -
di cui: Ricavi diversi 148 879

PROSPETTO DI RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO RICLASSIFICATO E LO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO CIVILISTICO(€/000)

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Cassa e titoli liquidabili 132.486 128.162
Disponibilità liquide e depositi a breve 132.486 128.162
Attività finanziarie 70.859 48.609
Attività finanziarie non correnti 64.961 48.609
Attività finanziarie correnti 5.898 -
Attivita' materiali 36.176 23.904
Immobili, impianti e macchinari 36.121 23.767
Rimanenze 55 137
Attivita' immateriali 577.460 289.585
Attività immateriali 577.460 289.585
Attività fiscali 117.909 98.554
Imposte differite attive 94.702 90.740
Altre attività correnti 1.333 6.673
Attività fiscali
Crediti commerciali
21.874
175.155
1.141
176.991
Crediti commerciali 175.155 176.991
Attività in via di dismissione 30 10
Attività destinate alla vendita 30 10
Altre attività 16.485 14.378
Altre attività correnti 14.840 14.272
Altre attività non correnti 1.645 106
TOTALE ATTIVO 1.126.560 780.193
Passività finanziarie: debiti verso banche 543.042 364.627
Prestiti e finanziamenti non correnti 456.670 284.944
Prestiti e finanziamenti correnti 86.372 79.683
Altre passività finanziarie 83.162 69.642
Prestiti e finanziamenti non correnti 6 637
Prestiti e finanziamenti correnti 4 -
Altre passività finanziarie non correnti 31.380 43.923
Altre passività finanziarie correnti 51.772 25.082
Debiti commerciali 51.824 46.969
Debiti Commerciali 51.824 46.969
Passività fiscali
Debiti tributari
105.549
28.083
28.170
12.825
Imposte differite passive 77.466 15.345
TFR 16.341 8.544
Benefici a dipendenti 16.341 8.544
Fondi rischi e oneri 55.110 30.305
Fondi rischi e oneri 55.110 30.305
Altre passività 65.872 25.196
Altre passività correnti 65.872 25.196
TOTALE PASSIVO 920.900 573.453
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 145.162 144.219
Riserva da valutazione (215) (13)
Altre riserve 145.377 144.232
Azioni proprie (103) (184)
Azioni proprie (103) (184)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (21.943) 21.425
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo (21.943) 21.425
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI AZIONISTI DELLA
CAPOGRUPPO
164.396 206.740
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AGLI
AZIONISTI DELLA CAPOGRUPPO 1.085.296 780.193
PATRIMONIO NETTO ATTRIBUIBILE AI TERZI 41.264 -
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 41.264 -
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 1.126.560 780.193

63

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

Prospetti contabili consolidati

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(€/000)
31/12/2019
NOTE 31/12/2020 RESTATED
ATTIVITA' NON CORRENTI:
Attività immateriali 1 577.460 289.585
Immobili, impianti e macchinari 2 36.121 23.767
Attività finanziarie non correnti 3 64.961 48.609
Imposte differite attive 4 94.702 90.740
Altre attività non correnti 5 1.646 106
Totale attività non correnti 774.890 452.807
ATTIVITÀ CORRENTI:
Rimanenze 6 55 137
Attività finanziarie correnti 5.898 -
Crediti commerciali 7 175.155 176.991
Attività fiscali 8 21.874 1.141
Altre attività correnti 5 16.172 20.945
Disponibilità liquide e depositi a breve 9 132.486 128.162
Totale attività correnti 351.640 327.376
Attività destinate alla dismissione 10 30 10
TOTALE ATTIVITÀ 1.126.560 780.193
PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione (215) (13)
Altre riserve 145.377 144.232
Azioni proprie (103) (184)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo (21.943) 21.425
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo 11 164.396 206.740
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 41.264 -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 205.660 206.740
PASSIVITÀ NON CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti non correnti 12 456.676 285.581
Altre passività finanziarie non correnti 13 31.380 43.922
Benefici ai dipendenti 14 16.341 8.544
Fondi rischi e oneri 15 55.110 30.305
Imposte differite passive 4 77.466 15.345
Totale passività non correnti 636.973 383.697
PASSIVITA' CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti correnti 12 86.376 79.683
Altre passività finanziarie correnti 13 51.772 25.083
Debiti commerciali 16 51.824 46.969
Debiti tributari 8 28.083 12.825
Altre passività correnti 17 65.872 25.196
Totale passività correnti 283.927 189.756
TOTALE PASSIVITA' 920.900 573.453
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA' 1.126.560 780.193

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(€/000)
31/12/2019
NOTE 31/12/2020 RESTATED
Ricavi da contratti con i clienti 20 377.300 330.796
Ricavi diversi 21 42.018 35.071
Totale ricavi 419.318 365.867
Costi dei servizi resi 22 (45.582) (36.037)
Costo del personale 23 (183.430) (144.554)
Spese amministrative 24 (86.175) (66.075)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 25 64 (617)
Ammortamenti e svalutazioni 26 (63.663) (63.803)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 27 (2.329) (2.439)
Totale costi (381.115) (313.525)
RISULTATO OPERATIVO 38.203 52.342
(Oneri)/Proventi finanziari 28 (26.471) (5.690)
Utili (Perdite) da partecipazioni 1 -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 11.733 46.652
Imposte sul reddito 29 (34.877) (22.166)
RISULTATO NETTO DERIVANTE DALL'ATTIVITA' DI
FUNZIONAMENTO (23.144) 24.486
RISULTATO DEL PERIODO (23.144) 24.486
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo (21.943) 21.425
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (1.201) 3.061
Utile per azione 30
di base (0,28) 0,27
diluito (0,28) 0,27

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' CONSOLIDATA COMPLESSIVA

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
RISULTATO DEL PERIODO (23.144) 24.486
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a
conto economico:
Piani a benefici definiti (82) (460)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico:
Copertura dei flussi finanziari
Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
(66)
-
(575)
(4)
TOTALE ALTRE COMPONENTI REDDITUALI AL NETTO DELLE
IMPOSTE (148) (1.039)
REDDITIVITÀ COMPLESSIVA (23.292) 23.447
di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti della
Capogruppo
(22.091) 21.432
di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi (1.201) 2.015

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

AL 31/12/2020

(€/000)

Modifica
saldi
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio Patrimonio
Netto
Esistenze
al 31/12
anno
precedente
Esistenze
al 1/1
Operazioni sul patrimonio netto Redditività attribuibile
agli
Azionisti
Patrimonio
Netto
attribuibile
ai Terzi al
Totale
Patrimonio
Netto al
apertura Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
complessiva
al periodo
della
Capogruppo
al periodo
periodo periodo
Capitale sociale 41.280 - 41.280 - - - - - - - 41.280 26.933 68.213
Riserve da valutazione (13) - (13) - - (54) - - - (148) (215) (21) (236)
Altre riserve
- Riserve da utili e/o in sospensione
d'imposta
18.606 - 18.606 38.793 - 3 - 3.680 - - 61.082 - 61.082
- Altre 127.292 - 127.292 (190) - (42.143) - (664) - - 84.295 11.676 95.971
Azioni proprie (184) - (184) - - - - 81 - - (103) - (103)
Risultato del periodo 38.318 - 38.318 (38.603) - 285 - - - (21.943) (21.943) 2.676 (19.267)
Patrimonio Netto attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
225.299 - 225.299 - - (41.909) - 3.097 - (22.091) 164.396 205.660
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi - - - - - 10.785 - - 31.680 (1.201) 41.264 41.264
TOTALE PATRIMONIO NETTO 225.299 - 225.299 - - (31.124) - 3.097 31.680 (23.292) 164.396 41.264 205.660

AL 31/12/2019

(€/000)

Esistenze
al 1/1
Allocazione risultato
esercizio precedente
Variazioni dell'esercizio Patrimonio
Netto
Esistenze
al 31/12
anno
precedente
Modifica
saldi
apertura
Operazioni sul patrimonio netto Redditività attribuibile
agli
Azionisti
Patrimonio
Netto
attribuibile
Totale
Patrimonio
Netto al
Riserve Dividendi e
altre
destinazioni
Variazioni
di riserve
Emissione
nuove
azioni
Stock
options
Variazioni
interessenze
partecipative
complessiva
al periodo
della
Capogruppo
al periodo
ai Terzi al
periodo
periodo
Capitale sociale 41.280 - 41.280 - - - - - - - 41.280 - 41.280
Riserve da valutazione 591 - 591 - - - - - - (604) (13) - (13)
Altre riserve
- Riserve da utili e/o in sospensione
d'imposta
- Altre
13.993
126.331
-
-
13.993
126.331
-
14.576
-
-
-
(14.863)
-
-
4.613
1.248
-
-
-
-
18.606
127.292
-
-
18.606
127.292
Azioni proprie (246) - (246) - - - - 62 - - (184) - (184)
Risultato del periodo 50.840 - 50.840 (14.576) (36.264) - - - - 38.318 38.318 - 38.318
Patrimonio Netto attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
232.789 - 232.789 - (36.264) (14.863) - 5.923 - 37.714 225.299 - 225.299
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi - - - - - (17.848) - - 14.787 3.061 - - -
TOTALE PATRIMONIO NETTO 232.789 - 232.789 - (36.264) (32.711) - 5.923 14.787 40.775 225.299 - 225.299

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO - METODO INDIRETTO -

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
ATTIVITA' OPERATIVA
Risultato di periodo ante imposte 11.733 46.652
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi
finanziari netti: 97.485 84.441
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per la
negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value con
impatto a conto economico 1.997 (1.738)
Ammortamenti e svalutazioni 63.663 63.476
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 8.775 8.830
(Oneri)/Proventi finanziari 19.952 7.947
Costi per pagamenti basati su azioni 3.098 5.926
Variazioni nel capitale circolante: 14.612 22.398
Variazione dei crediti commerciali 15.319 11.364
Variazione dei debiti commerciali (707) 11.034
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: (24.179) (9.808)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value
-
(31.998)
999
2.485
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 7.819 (13.292)
Altre variazioni: (698) (40.847)
Interessi pagati (9.316) (6.568)
Pagamento imposte sul reddito (13.356) (10.549)
Altre variazioni altre attività /altre passività 21.974 (23.730)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' OPERATIVA 98.953 102.836
ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
Vendita di rimanenze 154 408
Vendita di immobili, impianti e macchinari - 12
Acquisto di immobili, impianti e macchinari (7.123) (1.424)
Acquisto di attività immateriali (12.874) (6.929)
Acquisto di società controllate e di rami d'azienda (234.599) (356.878)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI INVESTIMENTO (254.442) (364.811)
ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO
Distribuzione dividendi e altre finalità
Accensione finanziamenti
(1.875)
252.574
(42.264)
405.747
Rimborso finanziamenti (83.067) (41.500)
Pagamenti del capitale di passività per leasing (7.819) (5.477)
FLUSSI FINANZIARI NETTI DA ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO 159.813 316.506
FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO 4.324 54.531
RICONCILIAZIONE
Disponibilità liquide e depositi a breve 128.162 73.631
FLUSSI FINANZIARI NETTI DEL PERIODO 4.324 54.531
CASSA E DISPONIBILITA' LIQUIDE ALLA FINE DEL PERIODO 132.486 128.162

Politiche contabili

NOTA INTEGRATIVA

POLITICHE CONTABILI

Parte generale

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:

• The Conceptual Framework for Financial Reporting;

• Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;

• i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);

• i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2020.

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154 bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • la Nota Integrativa;

ed è corredato della Relazione sulla gestione del Gruppo.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli

specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" della presente Nota Integrativa.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo, e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi, adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

La Direttiva 2013/50/UE - che modifica la Direttiva 2004/109/CE (cd. "Direttiva sulla trasparenza") - stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2020 tutte le Relazioni Finanziarie annuali consolidate di emittenti di titoli negoziati sui mercati regolamentati dovranno essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. L'obiettivo è quello di predisporre i bilanci consolidati in un formato che fornisca i dati strutturati richiesti da regolatori e analisti, consentendo ai redattori di mantenere il pieno controllo sul layout e sulla relativa presentazione. Il compito di elaborare norme tecniche di regolamentazione per specificare tale formato è stato conferito all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Securities and Markets Authority - ESMA), che ha pubblicato l'European Single Electronic Format (ESEF).

In data 29/05/2019 è stato pubblicato il Regolamento UE 2018/815 che ha introdotto l'obbligo del formato elettronico unico (ESEF) per le relazioni finanziarie annuali.

A livello nazionale, la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. 31 dicembre 2020 n. 183), pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 1 marzo 2021, prevede, all'art. 3, comma 11 sexies, che le disposizioni del Regolamento ESEF troveranno applicazione alle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021, pertanto per le relazioni finanziarie relative all'esercizio sociale che chiude il 31 dicembre 2020 non vige l'obbligo di preparazione e pubblicazione secondo le previsioni del Regolamento ESEF.

Il Gruppo doValue, in conformità a quanto precede, ha pertanto posticipato la redazione del Bilancio consolidato nel formato elettronico unico (ESEF) al 2021.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono state utilizzate le situazioni contabili al 31 dicembre 2020 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2020 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il patrimonio netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il

pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al patrimonio netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del patrimonio netto di Gruppo.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

– se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;

– se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

  • detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure
  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • o la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;
    • o la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;
    • o l'esistenza di transazioni significative;
    • o lo scambio di personale manageriale;
    • o la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del patrimonio netto

Con il metodo del patrimonio netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del patrimonio netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 31 dicembre 2020 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del patrimonio netto.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di

consolidamento:

Rapporto di partecipazione
Denominazione imprese Sede
legale e
operativa
Paese Tipo di
rapporto
(1)
Impresa
partecipante
Quota
%
Disponibilità
voti % (2)
1. doValue S.p.A. (già doBank S.p.A.) Verona Italia Controllante
2. Italfondiario S.p.A. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l.
doValue Hellas Credit and Loan Servicing
Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. S.A. Atene Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
5. Altamira Asset Management S.A. Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 85% 85%
6. Altamira Asset Management Portugal, Unip.
Lda. (Portugal)
Lisbona Portogallo 1 Altamira Asset
Management S.A.
100% 100%
7. Altamira Asset Management Cyprus limited Nicosia Cipro 1 Altamira Asset
Management S.A.
100% 100%
8. doValue Cyprus Limited Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. +
Altamira AM S.A.
94%+6% 94%+6%
9. dovalue Greece Loans and Credits Claim
Management Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
10. doValue Greece Real Estate Services
azionista unico Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto
nell'assemblea ordinaria
2 = influenza dominante nell'assemblea
ordinaria
3 = accordi con altri soci
4 = altre forme di controllo
5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1,
del "decreto legislativo 136/2015"
6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2,
del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Variazioni nell'area diconsolidamento

Come riportato nei fatti di rilievo intervenuti nel periodo della Relazione sulla gestione del Gruppo, il 2020 ha visto l'ingresso nel perimetro di consolidamento di una nuova società estera con sede in Grecia.

Il 5 giugno 2020 è stata infatti perfezionata l'acquisizione dell'80% di Eurobank-FPS (ora doValue Greece) per il tramite di una società veicolo, doValue Greece Holding, istituita a maggio 2020 e controllata al 100%. Quest'ultima è successivamente stata fusa per incorporazione inversa nella società controllata doValue Greece a dicembre 2020.

Inoltre, a fine settembre 2020 è stata costituita in Grecia la controllata al 100%, doValue Greece Real Estate Services, per la gestione di asset immobiliari.

Si rileva infine che a luglio 2020 è stato concluso il processo liquidatorio di Altamira Asset Management Hellas Single-Member Company, partecipata al 100% da parte della spagnola Altamira Asset Management S.A..

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area diconsolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di

consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2020 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura dell'esercizio e fino all'approvazione del presente bilancio si è verificato un evento significativo tale da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato.

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi, rettificativi e non, intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio.

ALTRI ASPETTI

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza del perdurare del complesso scenario economico e sanitario che a seguito dell'espansione della pandemia da Covid-19 e delle relative sue varianti, nonché degli interventi governativi e comunitari, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono stati considerati la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate all'attuale situazione emergenziale. Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione gestione del Gruppo.

Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2020. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, gli effetti economici derivanti dalla pandemia Covid-19 e le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui il Gruppo si troverà ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto economico nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset del Gruppo. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di

servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

Sono incluse nel prezzo dell'operazione in tutto o in parte l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo variabile non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Alla fine dell'esercizio vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente Bilancio consolidato la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 43% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2020 ed è pari al 10% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato. Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dal contratto di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo della presente Nota Integrativa relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo della presente Nota Integrativa dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita indefinita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte a seguito dell'acquisizione di Altamira Asset Management S.A. (Altamira) e delle sue controllate nel mese di giugno 2019, si precisa che tali attività trascorsi i 12 mesi dalla data di acquisizione, risultano valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva descritta nella sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda". Mentre, con riferimento alle attività immateriali iscritte a seguito dell'acquisizione di Eurobank FPS (ora doValue Greece) nel mese di giugno 2020, si precisa che tali attività risultano valorizzate in base alla Purchase Price Allocation provvisoria descritta nella medesima sezione, cui si fa rimando. Tali valori di prima iscrizione in bilancio sono stati determinati in base alla valutazione, effettuata contestualmente alla redazione del presente bilancio, della stima del fair value delle attività nette di doValue Greece che tiene conto delle informazioni utili a fini valutativi disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento. Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è tuttora in corso e non si ritiene ancora completato; tale processo è da concludersi entro un anno dalla data di acquisizione della controllata.

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia Altamira che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività" ed in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA in data 28 ottobre 2020 nel Public Statement "European common enforcement priorities for 2020 IFRS annual financial reports".

Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2020 in dipendenza dell'allocazione di PPA definitiva di Altamira e della PPA provvisoria di doValue Greece e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.

A tal fine sono state preliminarmente identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL ed in particolare su Altamira Asset Management e su doValue Greece oltre che dei dati di budget relativi al 2021. Tale informativa risulta contenuta nel più ampio scenario prospettico del Gruppo descritto nella Relazione sulla gestione al paragrafo "Impatti ed effetti dell'epidemia Covid-19" cui si fa rimando, in conformità alle citate indicazioni emanate dall'ESMA nel suo Pubblic Statement di ottobre 2020.

Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.

Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali, sono stati utilizzati:

  • Per la stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di Servicing: il Multi-Period Excess Earnings Method in base al quale è possibile stimare i benefici economici dell'attività immateriale nell'arco di più esercizi identificando i flussi di cassa generati dall'uso di tale attività e deducendo, da questi, un onere periodico corrispondente alla remunerazione per l'utilizzo di beni complementari che concorrono a generare i suddetti redditi (contributory asset charge o CAC).
  • Per la stima del valore recuperabile del Brand Name connesso all'operazione Altamira: il Relief-from-royalty method in base al quale è possibile determinare il valore di una attività immateriale attraverso la somma dei flussi netti relativi alle royalties che la società prevede di ottenere per un determinato periodo di tempo a fronte della cessione in licenza del marchio

Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):

$$WACC = K_d (1 - t_d) \frac{D}{D + E} + K_e \frac{E}{D + E}$$

dove

  • , costo del debito;
  • , costo dell'equity;
  • , aliquota fiscale;
    • , peso della componente debito sulla struttura finanziaria;
    • , peso della componente equity sulla struttura finanziaria.

IL COSTO DELL'EQUITY

Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, K_e, per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso

del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).

In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:

E(R_j )=R_f+β_j∙[E(R_M )-R_f ]

dove

E(R_M ), rendimento atteso dell'indice di mercato azionario;

R_f, tasso di rendimento risk-free;

β_j, coefficiente beta.

In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente: K_e=R_f+β∙ERP

dove

K_e, cost of equity;

R_f, tasso di rendimento risk-free;

β, coefficiente beta (misura del c.d. rischio sistematico);

ERP, equity risk premium, premio per il rischio di mercato azionario, E(R_M )-R_f.

Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico paese, si è provveduto a:

  • 1) stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del United States Treasury decennale, misurato al 31 dicembre 2020;
  • 2) stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento, e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";
  • 3) stimare l'equity risk premium, calcolato come il country risk premium (inteso come ratingbased default spread) del paese specifico moltiplicato per il rapporto tra la volatilità del mercato azionario rispetto a quella dei titoli di stato del paese specifico stesso, utilizzando come fonte i dati forniti dalla New York University (Professor Damodaran database);
  • 4) utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, = + ∙ ;
  • 5) imputare un costo del debito (Kd) pari al tasso di interesse dell'ultima acquisizione;
  • 6) Calcolare il WACC sulla base della stuttura finanziaria obiettivo, secondo la formula WACC = E/(D+E)*Ke + D/(D+E)*Kd, dove E e D rappresentano Equity e Debito della struttura finanziaria.

Il test condotto mediante i suddetti modelli, non ha fatto emergere perdite di valore dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).

Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2020, è stata utilizzata la seguente procedura.

Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.

Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del:

  • valore attuale degli utili futuri generati nell'orizzonte temporale prescelto;
  • valore terminale, ovvero il valore della società al termine del periodo di previsione analitica dei flussi.

Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.

Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di

tecniche valutative quali il CAPM.

Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, in considerazione del fatto che il businness attribuibile alle due CGU alle quali è stato allocato è attribuibile a più di uno specifico paese, si è provveduto a:

  • 1) stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del United States Treasury decennale, misurato al 31 dicembre 2020;
  • 2) stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento, e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";
  • 3) stimare l'equity risk premium, calcolato come il country risk premium (inteso come ratingbased default spread) del paese specifico moltiplicato per il rapporto tra la volatilità del mercato azionario rispetto a quella dei titoli di stato del paese specifico stesso, utilizzando come fonte i dati forniti dalla New York University (Professor Damodaran database);
  • 4) utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, K_e=R_f+β∙ERP;
  • 5) imputare un costo del debito (Kd) pari al tasso di interesse dell'ultima acquisizione;
  • 6) Calcolare il WACC sulla base della struttura finanziaria obiettivo, secondo la formula WACC = E/(D+E)*Ke + D/(D+E)*Kd, dove E e D rappresentano Equity e Debito della struttura finanziaria.

Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.

La metodologia sopra descritta ha evidenziato in entrambi i casi una differenza positiva tra il valore recuperabile e il valore netto contabile, che conferma l'assenza di perdite di valore (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Derivati di copertura

Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività finanziarie correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Nuovi principicontabili

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2020 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendment to IFRS 16 Leases Covid 19- Related Rent Concessions, issued on 28 May 2020 (applicazione dal 1° giugno 2020);
  • Amendments to IFRS 3 Business Combinations, issued on 22 October 2018 (applicazione dal 1° gennaio 2020);
  • Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform, issued on 26 September 2019 (applicazione dal 1° gennaio 2020)
  • Amendments to IAS 1 and IAS 8: Definition of Material, issued on 31 October 2018 (applicazione dal 1° gennaio 2020)
  • Amendments to References to the Conceptual Framework in IFRS Standards, issued on 29 March 2018 (applicazione dal 1° gennaio 2020).

In data 28 ottobre 2020 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati dovranno focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2020, con particolare attenzione in merito agli impatti derivanti dal Covid 19.

La Consob in data 16 febbraio 2021 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 1/21): Covid-19 - misure di sostegno all'economia.

Al 31 dicembre 2020 si rilevano infine i seguenti nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2021 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare):

  • Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2, issued on 27 August 2020 (applicazione dal 1° gennaio 2021)
  • Amendments to IFRS 4 Insurance Contracts deferral of IFRS19, issued on 25 June 2020 (applicazione dal 1° gennaio 2021)

Infine di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • IFRS 17 Insurance Contracts, issued on 18 May 2017; including Amendments to IFRS 17, issued on 25 June 2020 (applicazione dal 1° gennaio 2023);
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date, issued on 23 January 2020 and 15 July 2020 respectively (applicazione dal 1° gennaio 2023);
  • Amendments to
    • IFRS 3 Business Combinations;
    • IAS 16 Property, Plant and Equipment;
    • IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets
    • Annual Improvements 2018-2020
    • (applicazione dal 1° gennaio 2022)
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies, issued on 12 February 2021 (applicazione dal 1° gennaio 2023);
  • Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates, issued on 12 February 2021(applicazione dal 1° gennaio 2023).

Parte relativa alle principali voci di bilancio

Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti da operazioni di aggregazione aziendale esterne.

L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.

Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

Criteri di valutazione

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva

alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Il Gruppo, ha definito nel "Manuale "Impairment Test" ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Immobili, impianti e macchinari

Criteri di iscrizione e di classificazione

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative

relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

  • Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;
  • ovvero
  • Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.

Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata.

La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di

cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

Spese per migliorie su beni di terzi

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

Partecipazioni

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.

Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione Area e metodi di consolidamento dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

Attività finanziarie

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Criteri di classificazione

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi

finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell").

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI); - le quote di O.I.C.R.;

  • gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Criteri di valutazione

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti.

Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e, per i titoli di debito, al prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato.

Criteri di classificazione

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al

paragrafo precedente;

i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente (casistica non presente attualmente in bilancio).

Criteri di valutazione

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;

  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico

strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

Rimanenze

La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.

Criteri di valutazione

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

Crediti commerciali e Altre attività correnti

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui sopra.

Fiscalità corrente e differita

Criteri di iscrizione

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere

secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;

  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);
    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;
    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;
    • eccetto i casi in cui:
      • o l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
      • o nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee;
    • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa)
      • eccetto i casi in cui:
        • le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
        • il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.

Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

Criteri di valutazione

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES l'aliquota al 24% e per Italfondiario l'addizionale di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.

Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre

contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

Criteri di cancellazione

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

Attività destinate alla vendita

Il Gruppo classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte.

La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita.

Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.

Prestiti e Finanziamenti e altre passività finanziarie

Criteri di iscrizione e di classificazione

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

Criteri di valutazione

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con

variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

Criteri di cancellazione

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

Fondi per rischi ed oneri

Criteri di iscrizione

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente, principalmente il compenso variabile.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.

Criteri di valutazione

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

Criteri di cancellazione

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

Benefici a dipendenti

Criteri di classificazione

I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:

  • benefici successivi al rapporto di lavoro;
  • altri benefici a lungo termine.

I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:

  • i programmi a contribuzione definita sono piani di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, in base ai quali sono versati dei contributi fissi, senza che vi sia un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi, se non sussistono attività sufficienti ad onorare tutti i benefici;
  • i programmi a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita.

In tale contesto, In Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

  • il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come un piano a contribuzione definita, che non necessita di calcolo attuariale. Le quote maturate possono essere destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS.
  • il TFR maturato alla data indicata al punto precedente permane invece come piano a prestazione definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.

Criteri di iscrizione e valutazione

Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.

Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente.

I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".

I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di patrimonio netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation).

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.

I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.

Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).

Ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").

Criteri di iscrizione

Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.

In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:

• se le commissioni vengono pagate una tantum al fine di remunerare la fornitura di un servizio che si è verificato "in un determinato momento", saranno riconosciute come ricavi quando sono ricevute;

• se la commissione viene pagata nel corso del tempo al fine di remunerare un servizio che viene fornito nel corso del tempo, essa sarà riconosciuta come ricavo al momento della ricezione.

Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione,

viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.

In occasione della predisposizione del bilancio annuale o infrannuale, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Criteri di valutazione

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:

a) corrispettivo variabile;

b) limitazione delle stime del corrispettivo variabile;

  • c) esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa;
  • d) corrispettivo non monetario; e
  • e) corrispettivo da pagare al cliente.

Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.

Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:

  • Commissione base, di perfomance e di extra-performance: legata rispettivamente agli asset in gestione ed al raggiungimento di target di incasso;
  • Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a discrezionalità del cliente.

Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.

In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il

Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto.

Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.

Relativamente ai punti d) ed e), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

Dividendi

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

Costi

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

Altre informazioni

Azioni proprie

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.

Ratei e risconti

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

Pagamenti basati su azioni

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di patrimonio netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di

chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o a una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

Costo ammortizzato

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment).

Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori, e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • o prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;
    • o parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;
    • o parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato.
  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

Livelli di fair value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value.

Non sono presenti alla data di redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

Asset Backed Securities

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

Titoli di capitale

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono

state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto. Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

Fondi di Investimento

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

Interest Rate Swaps (IRS)

Per la determinazione del fair value degli IRS è utilizzata la tecnica definita net discounted cash flow analysis.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

Discounted cash flow

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

Market Approach

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente.

Gerarchia del fair value

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

Gerarchia del fair value: attività e passività valutate al fair value su base ricorrente - ripartizione per livelli di fair value

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente (i) il valore residuo delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli, (ii) il valore delle notes riconducibili alla cartolarizzazione Relais, le cui notes mezzanine e junior sono state acquistate negli ultimi giorni dell'anno 2020 e risultano già rivendute nella prima metà di febbraio 2021; (iii) il valore delle notes riconducibili alle cartolarizzazioni Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece e (iv) nelle Quote O.I.C.R., il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 28 quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi.

Le passività finanziarie accolgono, al Livello 3, (i) l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira, (ii) l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di Eurobank FPS (ora doValue Greece), il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni e (ii) il fair value della passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze con scadenza in esercizi futuri.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel livello 3.

Il livello 2 delle "Altre passività finanziarie" accoglie il fair value dei contratti derivati posti a copertura del Facility Loan stipulato per finanziare l'acquisto della partecipazione in Altamira e per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente della medesima partecipata.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Livello Livello Livello Livello Livello Livello
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le
componenti di conto economico
1
-
2
-
3
63.644
1
-
2
-
3
33.588
Quote OICR - - 26.857 - - 28.923
Titoli di debito - - 36.741 - - 4.619
Titoli di capitale - - 46 - - 46
TOTALE - - 63.644 - - 33.588
Altre passività finanziarie - 454 53.905 - 367 50.611
Earn-out - - 29.894 - - 17.417
Derivati di copertura - 454 - - 367 -
Put option su minority - - 24.011 - - 33.194
TOTALE - 454 53.905 - 367 50.611

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attivo

NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.

(€/000)

Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Altre
attività
immateriali
Totale
31/12/2020
Totale
31/12/2019
RESTATED
Esistenze iniziali lorde 113.677 44.125 2.291 137.969 201.552 499.614 18.107
Riduzioni di valore iniziali (95.133) (5.766) - - (57.835) (158.734) (11.260)
Esistenze iniziali nette 18.544 38.359 2.291 137.969 143.717 340.880 6.847
Rettifiche esistenze iniziali - 2.742 - (13.470) (17.546) (28.274) -
Aumenti 15.653 3 526 68.493 256.001 340.676 315.388
Acquisti
Operazioni di aggregazione
9.912 3 2.695 - 261 12.871 6.928
aziendale (esistenze lorde) 3.632 - 1 68.493 255.740 327.866 308.468
Riprese di valore - - - - - - -
Altre variazioni 2.109 - (2.170) - - (61) (8)
Diminuzioni (13.938) (3.602) (10) - (58.272) (75.822) (32.650)
Vendite
Operazioni di aggregazione
(172) - (10) - - (182) -
aziendale (riduzioni di valore) (3.437) - - - - (3.437) -
Ammortamenti (10.408) (3.583) - - (35.274) (49.265) (32.650)
Perdita di valore
Trasferimenti alle attività in via di
- - - - - - -
dismissione - - - - - - -
Altre variazioni 79 (19) - - (22.998) (22.938) -
ESISTENZE FINALI LORDE 129.158 46.870 2.807 192.992 440.007 811.834 333.495
Riduzioni di valore finali (108.899) (9.368) - - (116.107) (234.374) (43.910)
ESISTENZE FINALI NETTE 20.259 37.502 2.807 192.992 323.900 577.460 289.585

La consistenza iniziale delle attività immateriali che rappresentano principalmente il valore dei contratti di servicing pluriennali e l'avviamento legati all'operazione di acquisizione Altamira, sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2019, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2020, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" e "Altre variazioni" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

L'acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), conclusasi il 5 giugno 2020, trova i suoi effetti all'interno delle voci "Operazione di aggregazione aziendale". In particolare, con l'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) provvisorio sono state identificate attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate, il cui fair value provvisorio ammonta a €255,7 milioni. Inoltre, sono stati allocati ad avviamento €68,5 milioni.

Relativamente alla voce Software, si fa riferimento alle licenze software per computer che derivano dalla contribuzione della Società in quanto in sede di PPA provvisoria non è stato

attribuito un fair value essendo state acquisite e non generate internamente.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Operazioni realizzate durante il periodo" del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

La quota di ammortamento, riferita alle altre attività immateriali sorte in sede di PPA provvisoria, di competenza dalla data di acquisizione fino al 31 dicembre 2020 ammonta ad €11,2 milioni.

La voce include inoltre i saldi al 31 dicembre 2020 relativi agli asset riferibili all'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019, allocati in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva e al netto degli ammortamenti di competenza del periodo:

  • €8,5 milioni relativi a software;
  • €37,4 milioni relativi al marchio di Altamira;

  • €79,4 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono per €75 milioni circa la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo con importanti banche e società e per €4,4 milioni la componente di backlog & database;

  • €124,1 milioni relativi all'avviamento.

Gli ulteriori incrementi dell'esercizio sono riferiti a nuovi sviluppi software prevalentemente riferibili all'applicativo gestionale delle posizioni non-performing. Gli sviluppi tecnologici resi operativi nell'esercizio sono stati classificati tra i Software (€2,2 milioni) e anche in questo caso si tratta in particolare di implementazioni volte al miglioramento degli applicativi dedicati al recupero crediti e al business.

Le diminuzioni con impatto economico dell'anno sono ascrivibili alle quote di ammortamento di periodo. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di Altamira e doValue Greece, si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di periodo di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nel periodo.

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia Altamira che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2020, come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", in conformità alle indicazioni emanate dall'ESMA in data 28 ottobre 2020 nel Public Statement "European common enforcement priorities for 2020 IFRS annual financial reports".

A tal fine sono state pertanto preliminarmente identificate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Cipro e Grecia, e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL ed in particolare su Altamira Asset Management e su doValue Greece oltre che dei dati di budget relativi al 2021. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile. Tale calcolo ha determinato l'evidenza di una differenza sempre positiva tra il valore d'uso degli stessi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo.

La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di

Altamira:

(€/000)

Net present value Net book value Impairment
SLAs 97.474 53.270
Brand 42.131 37.433 -
Database 4.377 4.377 -
Software 8.012 8.012 -
Other Intangible - Spain & Portugal 151.994 103.092 -
SLAs 26.815 21.501 -
Software 485 485 -
Other Intangible - Greece & Ciprus 27.300 21.986 -
Total Other Intangibles 179.294 125.079 -

Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore provvisorio attribuito agli asset intangibili di doValue Greece.

(€/000)

Net present value Net book value Impairment
SLAs - Greece 286.866 244.503 -
Total Other Intangibles 286.866 244.503 -

Per quanto riguarda il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2020, il modello ha evidenziato in entrambi i casi una capienza del valore recuperabile a sostegno del goodwill, confermando l'assenza di perdite di valore.

Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale Totale
31/12/2020 31/12/2019
Esistenze iniziali lorde 25.004 2.289 12.126 5.055 44.474 11.358
Riduzioni di valore iniziali (7.172) (1.649) (9.642) (2.244) (20.707) (7.632)
Esistenze iniziali nette 17.832 640 2.484 2.811 23.767 3.726
Rettifiche esistenze iniziali 1 - - - 1 11.749
Aumenti 20.893 620 (1.619) 13.603 33.497 15.599
Acquisti 9.284 14 1.958 6.354 17.610 5.698
di cui: Diritto d'uso 9.251 - - 5.318 14.569 (4.604)
Operazioni di aggregazione 12.104 606 1.499 2.195 16.404 7.636
aziendale
Spese per migliorie
- - - 61 61 -
capitalizzate
Altre variazioni
(495) - (5.076) 4.993 (578) 2.265
Diminuzioni (21.971) (750) 1.312 (10.620) (32.029) (7.307)
Vendite - - (7) (1.483) (1.490) (12)
Operazioni di aggregazione (3.919) (595) (1.431) (1.379) (7.324) -
aziendale
Ammortamenti
(9.296) (155) (953) (2.969) (13.373) (7.329)
di cui: Diritto d'uso (8.853) - - (2.032) (10.885) 5.741
Altre variazioni 97 - 3.703 (2.757) 1.043 34
ESISTENZE FINALI LORDE 45.898 2.909 10.500 17.175 76.482 38.694
Riduzioni di valore finali (20.290) (2.399) (8.323) (9.349) (40.361) (14.927)
ESISTENZE FINALI NETTE 25.608 510 2.177 7.826 36.121 23.767

Nel corso del 2020 il Gruppo ha rilevato incrementi di attività per €17,6 milioni prevalentemente derivanti da nuovi diritti d'uso sugli immobili e sull'infrastruttura hardware del Gruppo. L'incremento legato alle operazioni di aggregazione aziendale esterne si riferisce agli immobili, impianti e macchinari di doValue Greece pari a €9,1 milioni.

Tali incrementi vengono compensati dalla quota degli ammortamenti di competenza dell'esercizio.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

NOTA 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie diverse dalle disponibilità liquide possedute dal Gruppo.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Attività finanziarie non correnti 64.961 48.609
Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto
economico
63.644 33.588
Quote OICR 26.857 28.923
Titoli di debito 36.741 4.619
Titoli di capitale 46 46
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.317 15.021
Crediti verso clientela 1.242 14.935
Crediti verso banche 75 86
Attività finanziarie correnti 5.898 -
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 5.898 -
Crediti verso clientela 5.898 -
TOTALE 70.859 48.609

Tra le Attività finanziarie non correnti vengono incluse le quote di O.I.C.R. che si riferiscono all'importo versato negli anni precedenti a fronte della sottoscrizione di residue 28 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2020 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad €1,2 milioni. Il fair value di tali quote viene determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo.

I titoli di debito registrano un aumento di €32,1 milioni giustificato principalmente per €12,8 milioni dalla sottoscrizione di titoli ABS riconducibili alle cartolarizzazioni Cairo le cui notes mezzanine sono state acquisite nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece) e per €20,6 milioni dalla sottoscrizione di titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais le cui notes mezzanine e junior sono state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e risultano già rivendute nella prima metà di febbraio 2021 registrando un utile da realizzo.

L'ulteriore residuo di €3,3 milioni è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli. La variazione negativa del valore rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuta principalmente alla diminuzione del nozionale outstanding registrato nel periodo per effetto dell'incasso delle notes.

La valorizzazione delle notes Relais riflette il valore di acquisizione sostenuto a fine anno, mentre i titoli Cairo, Romeo SPV e Mercuzio Securitisation sopra citati sono stati valutati tramite la metodologia del Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value.

I titoli di capitale sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione concessa dal nuovo principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.

Il decremento di periodo dei crediti verso clientela è riferibile in prevalenza (circa €7,3 milioni) ad incassi registrati a fronte di un portafoglio non performing, la cui quota residua (€5,9 milioni) è stata classificata tra le attività correnti poiché si ritiene che lo smobilizzo completo avverrà nella prima parte del 2021, e alla cessione (€520 mila) di un credito UTP, entrambi acquistati nel 2019 nell'ambito di operazioni opportunistiche e non ricorrenti.

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale).

A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la legge di bilancio 2019.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2020 ha tenuto conto del Piano industriale 2021-2023 stressato al ribasso a causa della pandemia Covid-19, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta.

Nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €3,4 milioni in relazione alla perdita fiscale registrata da doValue e dalla controllata Italfondiario nonché ad accantonamenti e svalutazioni, mentre €2,2 milioni derivano dall'ingresso nel perimetro di consolidamento di doValue Greece. Tale incremento è stato parzialmente compensato dal recupero della componente di fiscalità anticipata per €2,6 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito

recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;

presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore, recependo ai fini IRES la nuova aliquota al 24% e applicando solo ad Italfondiario l'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP, doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria al 31 dicembre 2020. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive Composizione

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019
Svalutazioni su crediti (C.E.) 49.344 49.329
Perdite fiscali riportabili in futuro (C.E.) 16.821 13.082
Accantonamenti in contropartita P.N. 625 502
Accantonamenti fondo rischi e oneri (C.E.) 4.573 4.929
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali (C.E.) 21.369 22.637
Spese amministrative (C.E.) 1.926 149
Altre attività / passività (C.E.) 44 112
TOTALE 94.702 90.740

Variazione

(€/000)
Contropartita Contropartita Totale Totale
C.E. P.N. 31/12/2020 31/12/2019
Esistenze iniziali 90.238 502 90.740 81.406
Rettifica saldi iniziali 157 - 157 -
Aumenti 6.241 123 6.364 35.749
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 3.316 35 3.351 2.920
- Relative a precedenti esercizi 35 - 35 -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Riprese di valore - - - -
- Altre 3.281 35 3.316 2.920
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali 264 - 264 -
Altre variazioni 551 - 551 88
Operazioni di aggregazione aziendale 2.110 88 2.198 32.741
Diminuzioni (2.559) - (2.559) (26.415)
Imposte anticipate annullate nell'esercizio (2.561) - (2.561) (26.415)
- Rigiri (2.548) - (2.548) (13.753)
- Svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre (13) - (13) (12.662)
Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
Altre variazioni 2 - 2 -
TOTALE 94.077 625 94.702 90.740

Imposte differite passive Composizione

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Accantonamenti in contropartita C.E 77.446 15.325
Accantonamenti in contropartita P.N. 20 20
TOTALE 77.466 15.345

Variazione

(€/000)

Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale
31/12/2020
Totale
31/12/2019
RESTATED
Esistenze iniziali nette 24.866 20 24.886 21
Rettifica saldi iniziali (9.541) - (9.541) -
Aumenti 66.918 - 66.918 16.109
Imposte differite rilevate nell'esercizio 5.540 - 5.540 1
- Relative a precedenti esercizi - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre 5.540 - 5.540 1
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - - -
Altre variazioni - - - 19
Operazioni di aggregazione aziendale 61.378 - 61.378 16.089
Diminuzioni (4.797) - (4.797) (785)
Imposte differite annullate nell'esercizio (4.797) - (4.797) (765)
- Rigiri - - - (765)
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre (4.797) - (4.797) -
Riduzioni di aliquote fiscali - - - -
Altre variazioni - - - (20)
TOTALE 77.446 20 77.466 15.345

L'importo delle imposte differite passive riferito ad operazioni di aggregazione aziendale, ora rilevato nel dato del 31 dicembre 2019 Restated, deriva dagli effetti della definizione della Purchase Price Allocation di Altamira e, in particolare, all'effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

La riga delle "Rettifiche saldi iniziali" evidenzia l'adjustment effettuato ai fini delle esistenze iniziali al 1/1/2020. Si rimanda per ulteriori dettagli alla sezione "Rettifiche Retrospettive" del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

La voce "Operazioni di aggregazione aziendale" al 31 dicembre 2020 accoglie l'ammontare derivante dall'operazione di aggregazione aziendale doValue Greece e in particolare esso risulta dall'esercizio di Purchase Price Allocation provvisorio come effetto fiscale degli aggiustamenti apportati ai valori di ingresso in consolidamento della società acquisita.

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Altre attività non correnti 1.646 106
Altre attività correnti 16.172 20.945
Ratei / Risconti attivi 2.126 2.779
Partite relative al personale dipendente 2.171 2.253
Crediti per anticipi 9.154 6.115
Crediti tributari 1.335 6.673
Altre partite 1.386 3.125
TOTALE 17.818 21.051

La voce registra una diminuzione di periodo prevalentemente legata ai crediti di natura tributaria nonché all'incasso di altre partite.

La componente dei crediti per anticipi risulta particolarmente influenzata dall'ingresso di doValue Greece per €3,8 milioni.

Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali, di cui relativi a doValue Greece per €0,6 milioni.

NOTA 6 – RIMANENZE

La voce al 31 dicembre 2020 ammonta a €55 mila (€137 mila al 31 dicembre 2019) e si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo costituito dal valore di 2 immobili. Nel corso dell'esercizio sono stati ceduti 3 immobili con una riduzione delle rimanenze dal 31 dicembre 2019 di €82 mila.

NOTA 7 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019 ¹⁾
Crediti 176.857 179.387
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 96.712 106.003
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 80.145 73.384
Accantonamenti (1.702) (2.396)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (1.702) (2.396)
TOTALE 175.155 176.991

¹⁾ I dati relativi all'esercizio precedente sono stati riesposti per garantire un confronto omogeneo

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La riduzione nell'anno dei crediti, tenendo conto che l'ingresso in perimetro di doValue Greece contribuisce nel 2020 per €41,7 milioni, è frutto dell'impegno del Gruppo a migliorare i processi di fatturazione e collection dei propri ricavi. L'andamento risulta inoltre particolarmente positivo poiché è stato conseguito nonostante gli impatti negativi derivanti dall'epidemia di Coronavirus, a conferma della resilienza del business model del Gruppo doValue.

Gli accantonamenti per perdite su crediti sono diminuiti per effetto della definizione di alcuni specifici stanziamenti emersi nel 2019 su alcuni clienti.

NOTA 8 – ATTIVITÀ FISCALI E DEBITI TRIBUTARI

Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019.

Attività fiscali

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Crediti per imposte correnti 6.977 1.141
Iva a credito 14.897 -
TOTALE 21.874 1.141

L'incremento della voce, il cui totale ammonta a €21,9 milioni rispetto ad €1,1 milioni del 31 dicembre 2019, è riconducibile all'ingresso nel Gruppo di doValue Greece per €10,1 milioni (credito IVA), al credito per imposte correnti della Capogruppo doValue per circa €6 milioni ed al credito IVA di €3,2 milioni iscritto da Altamira Spagna.

Debiti tributari

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Debiti per imposte correnti 6.538 3.217
Iva a debito 17.574 5.249
Ritenute d'acconto da versare e altri 3.971 4.359
TOTALE 28.083 12.825

Anche per i debiti tributari l'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2019 è prevalentemente da riferirsi all'ingresso di doValue Greece nel perimetro di consolidamento, il cui ammontare per questa voce incide per €15,7 milioni.

NOTA 9 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €132,5 milioni, con un incremento di €4,3 milioni rispetto al saldo di €128,2 milioni al 31 dicembre 2019, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.

NOTA 10 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITA' ASSOCIATE

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di tre special purpose vehicle (SPV) di prossima cessione a terze parti.

31/12/2020
31/12/2019
ATTIVITA' NON CORRENTI:
Attività immateriali
-
-
Immobili, impianti e macchinari
-
-
Partecipazioni in società collegate e jount venture
-
-
Attività finanziarie non correnti
30
10
Imposte differite attive
-
-
Altre attività non correnti
-
-
Totale attività non correnti
30
10
ATTIVITA' CORRENTI:
Rimanenze
-
-
Attività finanziarie correnti
-
-
Crediti commerciali
-
-
Attività fiscali
-
-
Altre attività correnti
-
-
Disponibilità liquide e depositi a breve
-
-
Totale attività correnti
-
-
TOTALE ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE
30
10
PASSIVITA' NON CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti non correnti
-
-
Altre passività finanziarie non correnti
-
-
Benefici a dipendenti
-
-
Fondi rischi e oneri
-
-
Imposte differite passive
-
-
Totale passività non correnti
-
-
PASSIVITA' CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti correnti
-
-
Altre passività finanziarie correnti
-
-
Debiti commerciali
-
-
Debiti tributari
-
-
Altre passività correnti
-
-
Totale passività correnti
-
-
TOTALE PASSIVITA' ASSOCIATE AD ATTIVITA' DESTINATE ALLA
-
-
(€/000)
DISMISSIONE

Passivo e patrimonio netto

NOTA 11 – PATRIMONIO NETTO

31/12/2020 31/12/2019
Capitale sociale (in migliaia di euro) 41.280 41.280
Numero di azioni ordinarie 80.000.000 80.000.000
Valore nominale azioni ordinarie 0,52 0,52
Azioni proprie (in migliaia di euro) 103 184
Numero di azioni proprie 651.542 1.164.174

Le Altre riserve risultano così composte:

(€/000) 31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 61.080 18.607
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva da utili a nuovo 29.647 (9.145)
Riserva statutaria acquisto azioni proprie 103 184
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 10.848 7.086
Altre reserve 84.297 125.625
Riserva straordinaria 102.970 102.970
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 579
Riserva connessa a Share Based Payments 6.185 6.849
Riserva di consolidamento (21.412) 19.688
Riserva negativa per iscrizione put option su minority (15.518) (14.787)
TOTALE 145.377 144.232

Nel complesso la voce evidenzia un incremento di circa €1,1 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • €38,5 milioni di incremento della riserva da utili a nuovo come conseguenza dell'attribuzione a nuovo degli utili conseguiti nel 2019 deliberata nell'Assemblea degli Azionisti del 26 maggio 2020. Si segnala che all'interno di tale voce risultano contabilizzati €9,1 milioni riconducibili alla riserva indisponibile costituita in applicazione dell'art.6, comma 2, del D.Lgs. 38/2005;

  • €41,1 milioni di diminuzione della riserva di consolidamento per effetto di €18,8 milioni a fronte

dell'iscrizione nella riserva di consolidamento dell'adjustment del risultato di esercizio 2019 in base alle risultanze definitive relative alla PPA di Altamira Asset Management e per €22,7 milioni come conseguenza dell'operazione di aggregazione aziendale di doValue Greece. In particolare tale variazione fa riferimento al conguaglio prezzo pagato dalla Capogruppo doValue in seguito alla fusione inversa di doValue Greece Holding, società veicolo controllata al 100% da doValue per il tramite della quale è stata perfezionata l'acquisizione nella doValue Greece stessa. Tale conguaglio prezzo è stato definito nello Share Purchase Agreement ed è finalizzato a ristabilire, in seguito alla fusione inversa, la percentuale di possesso in doValue Greece pari all'80% da parte di doValue ed al 20% da parte di Eurobank;

  • €731 mila di aumento della riserva negativa legata all'iscrizione della passività finanziaria per l'opzione di acquisto di interessenze di minoranza ai sensi dello IAS 32, per la quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi relativo all'acquisizione Altamira. Si rimanda anche alla specifica sezione operazioni di aggregazione riguardanti imprese e rami d'azienda;

  • €3,1 milioni di incremento netto delle riserve Share Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 a seguito della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni; la politica di remunerazione citata ha comportato una riduzione delle azioni proprie che sono state utilizzate per far fronte ai compensi in azione consuntivati. La riduzione del periodo ammonta a €81,1 mila;

Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2020 si attestano a -€215 mila, (- €13 mila al 31 dicembre 2019) ed includono le componenti della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19 e della valutazione al fair value dei contratti derivati (Interest rate swap) posti a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira. La voce è stata influenzata dall'ingresso di doValue Greece per -€279 mila.

NOTA 12 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

(€/000)

Tasso Interesse % Scadenza 31/12/2020 31/12/2019
Prestiti e finanziamenti non correnti 456.676 285.581
Finanziamenti bancari 1,75% 2024 203.198 284.944
Debiti versi altri finanziatori 6 637
Obbligazioni 5,0% 2025 253.472 -
Prestiti e finanziamenti correnti 86.376 79.683
Finanziamenti bancari 2,5% 2021 80.998 79.683
Debiti verso altri finanziatori 4 -
Obbligazioni 5,0% 2021 5.374 -
TOTALE 543.052 365.264

Il saldo dei prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2020 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti:

  • €284,2 milioni per il Facility Loan a 5 anni sottoscritto nel 2019 per un importo nominale iniziale di €415,0 milioni per l'acquisizione di Altamira e per il rifinanziamento del suo indebitamento pre-esistente. Il prestito prevede un rimborso su base semestrale e il tasso variabile pari al 2,5% al 31 dicembre 2020; quest'ultimo è basato sull'Euribor a 6 mesi a cui va aggiunto un margine legato ad alcuni covenants finanziari il cui monitoraggio è previsto su base trimestrale;
  • €258,8 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 al tasso annuo del 5% per una linea capitale di €265,0 milioni ed utilizzato per rimborsare il finanziamento ponte (bridge) nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece. Le obbligazioni avranno scadenza al 4 agosto 2025 e sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa

del Lussemburgo.

Al fine di coprire la variabilità del tasso è altresì prevista una copertura tramite strumenti di cashflow hedge che sono stati attivati nel corso del terzo trimestre 2019.

Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento.

NOTA 13 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Altre passività finanziarie non correnti 31.380 43.922
Passività per leasing 18.761 10.671
Earn-out 12.405 -
Put option su minority - 33.194
Derivati di copertura 214 57
Altre passività finanziarie correnti 51.772 25.083
Passività per leasing 10.032 7.356
Earn-out 17.489 17.417
Put option su minority 24.011 -
Derivati di copertura 240 310
TOTALE 83.152 69.005

La passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione dell'esercizio delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta tra le altre passività finanziare correnti è legata alla quota del prezzo di acquisizione di Altamira (€17,5 milioni) mentre quella inscritta tra le non correnti, €12,4 milioni, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece ed è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

La put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto della residua quota di minoranza di Altamira con scadenza a fine giugno 2021. La valutazione dell'opzione è aggiornata rispetto alla situazione contabile di Altamira alla fine dell'esercizio 2020 ed include l'effetto attualizzazione.

La voce derivati di copertura è costituita da Interest Rate Swap (IRS) che la società ha sottoscritto con primari istituti di credito, con decorrenza dal 28 giugno 2019 e scadenza in data 22 marzo 2024.

Tali contratti si riferiscono alla copertura del rischio di oscillazione del tasso di interesse sui contratti di finanziamento rappresentati in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti". Gli IRS in questione sono in ammortamento, con un valore nozionale iniziale complessivo pari a €311 milioni e residuo al 31 dicembre 2020 pari a €217,9 milioni.

Il fair value di tali contratti derivati è negativo e pari complessivamente ad €0,5 milioni. Essendo state soddisfatte le condizioni di copertura dei contratti derivati con i finanziamenti sottostanti, gli stessi sono stati contabilizzati con la metodologia dell'hedging accounting con rilevazioni delle variazioni del fair value in contropartita alle riserve di patrimonio netto di cash flow hedge. Tale valore è interamente allocato nella riserva di patrimonio netto essendo sempre stata rispettata la finalità di copertura.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2020.

Note 31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
9 A Cassa 5 8
9 B Conti correnti e depositi a breve 132.481 128.154
- C Titoli detenuti per la negoziazione - -
D Liquidità (A)+(B)+(C ) 132.486 128.162
3 E Attività finanziarie correnti 5.898 -
12 F Debiti bancari correnti - -
12 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (80.998) (79.683)
12, H Altri debiti finanziari correnti (51.776) (25.083)
13 I Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (132.774) (104.766)
J Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 5.610 23.396
12 K Finanziamento bancario, non corrente (203.198) (284.944)
- L Obbligazioni emesse (258.846) -
12, M Altri debiti non correnti (31.386) (44.559)
13 N Indebitamento finanziario non corrente (493.430) (329.503)
(K)+(L)+(M)
O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (487.820) (306.107)

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €410,6 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €77,3 milioni. Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
A Indebitamento finanziario netto (487.820) (306.107)
Altri debiti finanziari correnti 51.776 25.083
Altri debiti non correnti 31.386 44.559
Attività finanziarie correnti (5.898) -
B Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 77.264 69.642
C Posizione finanziaria netta (A)+(B) (410.556) (236.465)

NOTA 14 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale e piani denominati "Premi di anzianità". Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria.

In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:

Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato

Tasso di sconto 0,50%
Tasso di incremento salariale 2,60%
Tasso di inflazione 0,90%
Mortalità IPS55
Invalidità Social Security Rates
Anticipazione del TFR 1,5% annuo in aggiunta ai tassi di turnover utilizzati
Età di pensionamento In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria
Pensionamento anticipato In accordo ai requisiti previsti dall'Assicurazione Generale Obbligatoria

Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:

Tasso di sconto 1,07%
Tasso di incremento salariale da 0,5% a 2,26%
Tasso di inflazione 1,26%

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019
Esistenze iniziali 8.544 9.577
Aumenti 10.832 3.900
Accantonamento dell'esercizio 777 150
Altre variazioni 10.055 3.750
Decrementi (3.035) (4.933)
Liquidazioni effettuate (1.758) (1.604)
Altre variazioni (1.277) (3.329)
ESISTENZE FINALI 16.341 8.544

Le altre variazioni in aumento si riferiscono prevalentemente ai dati relativi all'acquisizione di Eurobank-FPS, ora doValue Greece.

NOTA 15 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000)
Totale Fondi in contropartita a "Accantonamenti a FRO" Fondi in contropartita ad
altre voci
Controversie
legali e
fiscali
Controversie
stragiudiziali
e altri fondi
rischi
Fondi su
altri
impegni
e altre
garanzie
rilasciate
Totale Fondi in
contropartita a
"Accantonamenti
a FRO"
Passività
potenziali
per il
personale
Controversie
fiscali
Totale Totale
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Esistenze iniziali 14.035 4.272 3 18.310 7.359 - 25.669 20.754
Rettifica saldi iniziali - - - - - 4.636 4.636 151
Aumenti
Accantonamento
dell'esercizio
Variazioni dovute al
2.267
1.753
(41)
3.176
3.124
(12)
-
-
-
5.443
4.877
(53)
6.937
3.229
5
29.348
29.348
-
41.728
37.454
(48)
24.252
11.460
(6)
passare del tempo e a
modifiche del tasso di
sconto
Operazioni di
555 - - 555 3.528 - 4.083 10.061
aggregazione aziendale
Altre variazioni - 64 - 64 175 - 239 2.737
Diminuzioni
Rilascio eccedenze
dell'esercizio
(7.450)
(1.325)
(1.289)
(1.171)
-
-
(8.739)
(2.496)
(8.184)
(888)
-
-
(16.923)
(3.384)
(14.852)
(2.630)
Utilizzo nell'esercizio per
pagamenti
(5.950) (79) - (6.029) (7.226) - (13.255) (8.914)
Altre variazioni (175) (39) - (214) (70) - (284) (3.308)
ESISTENZE FINALI 8.852 6.159 3 15.014 6.112 33.984 55.110 30.305

La voce Controversie legali e fiscali, con accantonamento in contropartita ad accantonamenti a FRO, contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in diminuzione di €5,2 milioni a fronte del maggior impatto sulla definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti a fronte di nuove controversie. In particolare ha inciso su questa diminuzione l'utilizzo per €4,6 milioni di un fondo stanziato da Altamira nel 2019 a fronte di una controversia con un proprio cliente la quale è stata definita nel corso del 2020.

La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi passa da €4,3 milioni a €6,2 milioni e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

La voce Passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili e premi MBO. Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale. La diminuzione del periodo pari a complessivi €1,2 milioni deriva principalmente da un'azione di contenimento costi attuata dal management al fine di far fronte al contingente periodo di contrazione ricavi dovuto alla recente pandemia di Covid-19.

Tra i fondi per Controversie fiscali, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, risulta ancora iscritto un ammontare di originari €4,6 milioni (aggiornato nel 2020 in €4,8 milioni per la capitalizzazione dei relativi interessi) riferito ad un contenzioso fiscale aperto nel corso del 2019 per la controllata Altamira su dichiarazioni di imposta riferite ad esercizi precedenti l'acquisizione da parte di doValue. La quota prevalente di tale importo (€4,1 milioni), verrà rimborsata dal venditore di Altamira in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione. In aggiunta, in relazione all'ispezione generale in corso presso la controllata, sull'imposta sui redditi per gli anni 2014 e 2015, tenendo conto delle informazioni raccolte dalla Società alla data di redazione del presente bilancio per il tramite dei

consulenti fiscali, dopo gli incontri tenutisi con l'Autorità Fiscale Spagnola nel mese di marzo 2021, sì è proceduto ad un ulteriore accantonamento per un importo di €29,2 milioni. Per maggiori dettagli si veda quanto di seguito riportato in tema di contenziosi fiscali.

Rischi connessi ai contenziosi legali in essere

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative, alle liti giuslavoristiche.

I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da specifiche policy interne in argomento.

Rischi connessi ai contenziosi fiscali in essere

L'Amministrazione Finanziaria spagnola ha in corso un'ispezione fiscale sulla controllata Altamira e sulla precedente controllante Asset Management Holding ("AAMH") per gli esercizi 2014 e 2015. In data 24 marzo 2021 Altamira è stata informata dai Funzionari spagnoli circa un diverso approccio da parte delle autorità fiscali nel calcolo della base imponibile, rispetto a quello seguito a suo tempo dalla Società in base alla normativa vigente, principalmente per quanto riguarda la deducibilità fiscale delle spese e degli oneri finanziari sostenuti da Altamira e AAMH a seguito dell'acquisizione di Altamira da parte di AAMH da Banco Santander.

Tali circostanze hanno comportato un incremento del fondo già contabilizzato per la sopracitata verifica fiscale con un impatto sul conto economico 2020 di €29,2 milioni (€25,2 milioni di maggiori oneri fiscali e €4 milioni di oneri finanziari aggiuntivi su arretrati fiscali).

Si precisa che, sebbene la verifica fiscale non sia ancora stata completata al momento dell'approvazione del progetto di bilancio, si ritengono tali importi adeguati a fronteggiare integralmente ogni responsabilità derivante dalla verifica fiscale, nonché dai conseguenti ricalcoli della base imponibile per il periodo 2016-2019.

Tutti i suddetti oneri fiscali derivano dalla struttura originariamente posta in essere nel 2013 e 2014 per l'acquisizione di Altamira da parte dei precedenti soci (Apollo, CCPIB e Adia). Al momento dell'acquisizione di Altamira da AAMH, doValue ha coperto il rischio da passività potenziali, comprese quelle fiscali, ottenendo dichiarazioni e garanzie e integrandole con una specifica copertura assicurativa. A fronte dell'intero importo relativo alla verifica fiscale di cui sopra verrà quindi attivata la polizza assicurativa sottoscritta al momento dell'acquisizione e le ulteriori protezioni contrattuali. La richiesta di indennizzo farà seguito alla liquidazione dell'importo all'Autorità Fiscale Spagnola e sulla base degli approfondimenti effettuati, anche tramite specifiche consulenze legali, si rileverebbe la recuperabilità di tali esborsi finanziari.

Per maggiori dettagli si rimanda alla Relazione sulla gestione del Gruppo nella sezione dei Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo.

NOTA 16 – DEBITI COMMERCIALI

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 30.262 31.392
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 21.562 15.577
TOTALE 51.824 46.969

Il dato del 2020 rileva un incremento di €4,9 milioni dei debiti commerciali nonostante l'ingresso nell'esercizio dei valori di doValue Greece pari a €16,9 milioni al 31 dicembre 2020, a dimostrazione di un progressivo efficientamento della gestione del capitale circolante con una riduzione nelle tempistiche medie di pagamento in linea con l'accorciamento dei tempi di incasso dei crediti commerciali che pure evidenziano un trend in ribasso nonostante l'allargamento del perimetro di consolidamento.

NOTA 17 – ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

Al 31 dicembre 2020 si rileva un incremento per €40,7 milioni dovuto principalmente a:

  • €31 milioni riconducibili, anche in questo caso, all'ingresso di doValue Greece nel perimetro di consolidamento. Tale importo, iscritto tra i "ratei/risconti passivi" in applicazione del principio contabile IFRS15, è riferibile al pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021;

  • €5,4 milioni per debiti riferiti ad incassi provenienti da un investimento effettuato da doValue a fine anno 2019 su un portafoglio di crediti non-performing;

  • €6,0 milioni riferibili ad una anticipazione finanziaria da parte di un cliente della controllata Altamira.

Tali incrementi vengono parzialmente compensati da riduzioni rilevate nelle partite debitorie verso il personale dipendente per €3,5 milioni.

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Somme da riconoscere a terzi 3.488 2.841
Debiti relativi al personale 7.959 11.472
di cui dipendenti 7.900 11.380
di cui Amministratori e Sindaci 59 92
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 4.266 4.902
Partite in corso di lavorazione 14.804 3.288
Altre partite 2.037 2.245
Ratei / Risconti passivi 33.318 448
TOTALE 65.872 25.196

NOTA 18 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

La Relazione sulla Politica in Materia di remunerazione 2020 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2019 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di doValue il 26 maggio 2020.

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • una parte della remunerazione variabile derivante dal Sistema MBO dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") con opportunità di variabile massimo del 200% rispetto alla remunerazione fissa viene erogata in azioni. Ciò nel presupposto che sia stata conseguita un'over performance nell'ambito del sistema MBO, con il conseguente riconoscimento di una remunerazione variabile fino al limite del 200% della remunerazione fissa.

La componente variabile della remunerazione sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese di luglio.

La quota variabile differita è soggetta ad una dilazione temporale che varia da 2,5 per i DIRS a 5 anni per l'Amministratore Delegato.

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di Accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.

Per le azioni attribuite up-front è previsto un periodo di retention di 1,5 anni per i DIRS e di 2 anni per l'Amministratore Delegato, mentre per le restanti quote differite è previsto un anno di

retention che decorre dal momento della loro maturazione.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile in oggetto è determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 3 mesi precedenti la data di attribuzione. Per la remunerazione fissa in azioni dell'Amministratore Delegato, il prezzo di riferimento è invece determinato utilizzando la media dei prezzi di borsa nei 30 giorni precedenti la data di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.dovalue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

La quota imputata a conto economico per la parte di competenza del 2020 al netto dei rilasci (€0,7 milioni) è pari a €3,1 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di patrimonio netto.

NOTA 19 – LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

(€/000)
Impianti Altre Totale Totale
Fabbricati
Mobili
elettronici attività
materiali
31/12/2020 31/12/2019
Esistenze iniziali 16.686 - - 1.154 17.840 16.685
Rettifica saldi iniziali - - - - - -
Aumenti 16.804 - - 5.999 22.803 6.980
Acquisti 9.251 - - 5.318 14.569 4.604
Altre variazioni 7.553 - - 681 8.234 2.376
Diminuzioni (9.252) - - (2.061) (11.313) (5.825)
Ammortamenti (8.853) - - (2.032) (10.885) (5.741)
Altre variazioni (399) - - (29) (428) (84)
ESISTENZE FINALI 24.238 - - 5.092 29.330 17.840

L'incremento relativo ai fabbricati si riferisce prevalentemente alla sottoscrizione di un nuovo contratto di affitto per la sede di Altamira a Madrid per la durata di 6 anni, mentre gli acquisti delle altre attività materiali si riferiscono prevalentemente a diritti d'uso di server informatici per una durata di 3 anni.

Le altre variazioni accolgono invece i diritti d'uso di doValue Greece alla data di ingresso in consolidamento.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo: (€/000)

31/12/2020 31/12/2019
Esistenze iniziali 18.028 16.560
Aumenti 20.113 7.034
Nuove passività 11.142 3.967
Oneri finanziari 580 716
Altre variazioni 8.391 2.351
Decrementi (9.348) (5.566)
Pagamenti (7.819) (5.477)
Altre variazioni (1.529) (89)
ESISTENZE FINALI 28.793 18.028
di cui: Passività per leasing non correnti 18.761 10.673
di cui: Passività per leasing correnti 10.032 7.355

Le nuove passività sono legate agli incrementi dei diritti d'uso sopra citati per il rinnovo di contratti su alcune sedi e per l'infrastruttura tecnologica, mentre le movimentazioni indicate nelle altre variazioni si riferiscono ai dati relativi all'acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece). Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

31/12/2020 31/12/2019
Ammortamenti dei diritti d'uso (10.885) (5.741)
Oneri finanziari sulle passività per leasing (580) (716)
TOTALE (11.465) (6.457)

Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:

(€/000)
31/12/2020
Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) (89)
Costi per leasing di attività di modesto valore (249)
Totale (338)

Come indicato nella parte dedicata alle Politiche Contabili, tra i nuovi principi contabili entrati in vigore nel 2020 è incluso l'amendement all'IFRS 16 Covid-19 Related Rent Concessions in modo da facilitare i locatari nell'applicazione della guida dell'IFRS con riferimento alle modifiche contrattuali direttamente derivanti dalla pandemia Covid-19, come ad esempio riduzioni di affitti nella forma di sospensione dell'affitto o riduzione per un periodo di tempo, potenzialmente seguito da un incremento delle rate nei periodi futuri.

In tali casi, secondo l'espediente pratico previsto dall'amendement citato, il locatario ha la possibilità di scegliere di non valutare se una riduzione dei canoni derivante dal Covid-19 sia una modifica contrattuale del leasing. In tal caso il locatario che fa tale scelta contabilizza il cambiamento nei pagamenti nello stesso modo in cui avrebbe contabilizzato tale modifica sulla base dell'IFRS 16, se tale cambiamento non fosse una modifica del leasing.

A tal proposito il Gruppo ha applicato l'espediente pratico per alcuni immobili relativi a sedi minori con un impatto a conto economico nel 2020 pari a circa €38 mila.

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

NOTA 20 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000)

31/12/2020 31/12/2019
Servizi di servicing su mandato 207.197 178.533
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 113.498 95.009
Servizi immobiliari su mandato 56.605 57.254
TOTALE 377.300 330.796

La voce, complessivamente, registra un incremento del 14% rispetto al 2019, grazie all'apporto di Altamira Asset Management, che, rispetto all'esercizio precedente aveva contribuito nel solo secondo semestre e grazie al contributo della controllata doValue Greece acquisita nello scorso mese di giugno.

In particolare, il contributo di doValue Greece nel 2020 rispetto alla voce Servizi di servicing su mandato, ammonta a €52,5 milioni e registra complessivamente un incremento del 16% rispetto al 2019, mentre con riferimento alla voce Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione il suo apporto è pari a €18,2 milioni.

I Servizi immobiliari su mandato derivano quasi esclusivamente dalle società del gruppo Altamira ed evidenziano una riduzione di fatturato se si considera che il 2019 beneficiava di un solo semestre di consolidamento delle società.

Obbligazioni di fare

Servizi di servicing su mandato e per operazioni di cartolarizzazione

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente infatti riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Servizi immobiliari su mandato

Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.

Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente.

Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

2020 Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su 40.711 79.972 103.756 (17.242) 207.197
mandato
Servizi di servicing per
92.249 21.249 - - 113.498
operazioni di cartolarizzazione
Servizi immobiliari su mandato
- 10.076 56.281 (9.752) 56.605
Totale ricavi 132.960 111.297 160.037 (26.994) 377.300
2019 Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su 106.087 16.851 64.655 (9.060) 178.533
mandato
Servizi di servicing per
95.009 - - - 95.009
operazioni di cartolarizzazione
Servizi immobiliari su mandato
- 6.101 62.041 (10.888) 57.254
Totale ricavi 201.096 22.952 126.696 (19.948) 330.796

NOTA 21 – RICAVI DIVERSI

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Servizi amministrativi / Corporate Services Provider 5.254 10.336
Servizi informativi 4.733 5.416
Recupero spese 1.133 7.032
Due diligence & Advisory 8.810 8.063
Servizi immobiliari ancillari 18.375 1.673
Altri ricavi 3.713 2.551
TOTALE 42.018 35.071

La voce Ricavi Diversi rileva una variazione in aumento del 20% rispetto all'esercizio precedente. L'incremento è principalmente riconducibile al pieno contributo di Altamira Asset Management nell'esercizio 2020 rispetto al periodo di raffronto, in cui è stato limitato al solo secondo semestre; la principale voce impattata è stata quella relativa ai servizi immobiliari ancillari.

I servizi amministrativi/CSP sono erogati principalmente da doValue, mentre i servizi informativi dalla società doData.

La voce relativa al recupero spese nell'esercizio deriva principalmente dal contributo di doValue e il suo ridimensionamento rispetto al 2019 è dovuto principalmente alla diversa incidenza, a partire dall'esercizio in corso, di tale tipologia di ricavi nell'ambito di un contratto di servicing.

NOTA 22 – COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Costi per gestione pratiche in mandato (28.739) (22.900)
Spese di brokeraggio (15.875) (12.673)
Costi per servizi vari (968) (464)
TOTALE (45.582) (36.037)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un incremento del 26% rispetto all'esercizio precedente imputabile all'allargamento dell'area di consolidamento ad Altamira, che ha contribuito per l'intero esercizio 2020, ed a doValue Greece, a partire da giugno 2020.

Escludendo il contributo di queste ultime, il costo per i servizi resi del perimetro Italia si è ridotto del 43% rispetto al 2019, in coerenza con la flessione dei ricavi di servicing per effetto delle minori performance fees legate in particolare agli effetti della pandemia tuttora in atto ed in linea con

l'obiettivo di ridurre il ricorso dei servizi di outsourcing.

NOTA 23 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000)
31/12/2020
Personale dipendente (177.565) (136.895)
Amministratori e sindaci (4.479) (7.148)
Altro personale (1.386) (511)
TOTALE (183.430) (144.554)

Numeromediodeidipendentiper categoria

31/12/2020 31/12/2019
Personale dipendente 2.863 1.816
a) Dirigenti 133 83
b) Quadri direttivi 995 709
c) Restante personale dipendente 1.735 1.024
Altro personale 56 12
TOTALE 2.919 1.828

La voce registra una flessione del 22% a parità di perimetro, ossia escludendo Altamira e doValue Greece. Questa flessione è conseguenza sia di una riduzione della componente variabile della retribuzione di periodo per l'impatto negativo, seppur temporaneo, del Coronavirus sulle performance del personale dipendente rispetto agli obiettivi previsti, sia di azioni mirate all'ottimizzazione del numero di risorse in perimetro. Tra queste azioni si fa principalmente riferimento alla cessione di ramo d'azienda di doSolutions a Dock Joined in Tech (controllata da IBM) per la gestione dei sistemi IT del Gruppo con decorrenza 1 luglio 2020 che ha visto l'uscita dal perimetro di circa 140 persone.

Il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo che verranno erogati al personale dipendente (€6,2 milioni riconosciuti a dipendenti in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che ha aderito al piano avviato dalla società, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2020-2022.

Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

NOTA 24 – SPESE AMMINISTRATIVE

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Consulenze esterne (30.455) (19.137)
Information Technology (29.918) (23.882)
Servizi Amministrativi e logistici (6.279) (3.543)
Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza (3.622) (5.453)
Assicurazioni (2.067) (1.439)
Imposte indirette e tasse (2.564) (2.074)
Servizi postali, cancelleria (1.776) (1.839)
Spese indirette relative al personale (1.734) (2.391)
Recupero crediti (604) (1.306)
Utenze (1.760) (1.065)
Pubblicità e marketing (3.595) (2.092)
Altre spese (1.801) (1.854)
TOTALE (86.175) (66.075)

La voce rileva un incremento del 30% rispetto al periodo precedente, mentre, escludendo Altamira e doValue Greece, si registra una flessione del 3% da attribuire al contenimento complessivo dei costi prevalentemente riferiti al raggiungimento di una maggiore efficienza nella gestione dei processi operativi (in particolare IT e Business Process Outsourcing) ed alla razionalizzazione del numero di sedi/uffici locali direttamente gestiti, con l'attivazione di contratti di co-working.

NOTA 25 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
Insussistenza di attività 205 (308)
Altri oneri (141) (309)
TOTALE 64 (617)

NOTA 26 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Attività immateriali (49.265) (55.646)
Ammortamenti (49.265) (55.646)
Immobili, impianti e macchinari (13.373) (7.344)
Ammortamenti (13.373) (7.344)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13 (63)
Rettifiche di valore (13) (78)
Riprese di valore 26 15
Rimanenze - (20)
Perdita di valore - (20)
Crediti commerciali (1.038) (730)
Rettifiche di valore (1.038) (730)
TOTALE (63.663) (63.803)

La voce registra un saldo sostanzialmente in linea con il dato "restated" del 2019, che include gli effetti economici dei valori delle attività immateriali determinati in sede di Purchase Price Allocation (PPA) definitiva di Altamira.

I dati del 2020 includono la quota di ammortamento di ciascun contratto di servicing, iscritto tra le "altre attività immateriali", e derivante sia dalla valutazione dell'operazione di acquisizione di Altamira, sia dalla valutazione provvisoria dell'acquisizione di doValue Greece. Per quest'ultima operazione, conclusa il 5 giugno 2020, il processo di definizione della Purchase Price Allocation (PPA) risulta infatti non ancora concluso.

Dal 2019 la voce è inoltre influenzata dall'introduzione dello standard IFRS 16, per gli ammortamenti sui diritti d'uso che per il 2020 incidono per un importo pari a €10,9 milioni.

NOTA 27 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

31/12/2020 31/12/2019
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali e
fiscali
(1.712) 1.325 (387) (2.358) 266 (2.092)
di cui: Controversie del
personale
(340) 31 (309) (407) 38 (369)
Controversie
stragiudiziali e altri fondi
(3.113) 1.171 (1.942) (2.239) 1.909 (330)
rischi
Accantonamenti su altri
impegni e altre garanzie
- - - (17) - (17)
rilasciate
TOTALE
(4.825) 2.496 (2.329) (4.614) 2.175 (2.439)

La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, esclusi quelli per benefici per dipendenti (classificate nel costo per il personale) e quelli per i contenziosi fiscali (classificati nelle imposte sul reddito), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e

contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

Al 31 dicembre 2020 la voce evidenzia un saldo negativo di €2,3 milioni, in sostanziale allineamento rispetto al dato del 2019 (€2,4 milioni), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e dagli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.

In particolare gli accantonamenti del 2020 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi coprono sostanzialmente:

  • oneri per consulenze per €1,5 milioni;

  • rischi conseguenti agli obblighi di indennizzo rivenienti da uno specifico Settlement Agreement commerciale stipulato nel corso del 2019 per €1,1 milioni;

  • altri rischi operativi a valere sui contratti di servicing per €0,5 milioni.

I rilasci (€2,5 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.

NOTA 28 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Proventi finanziari 599 720
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 429 567
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 35 44
Altri proventi finanziari 135 109
Oneri finanziari (25.073) (8.147)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (17.878) (6.948)
Oneri da derivati di copertura (323) (193)
Altri oneri finanziari (6.872) (1.006)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a CE
(1.997) 1.737
Titoli di debito (1.425) 688
Quote O.I.C.R. (572) 1.049
TOTALE (26.471) (5.690)

I proventi finanziari includono prevalentemente i ricavi derivanti dai titoli ABS Romeo e Mercuzio, in diminuzione rispetto al 2019 "restated" in dipendenza del progressivo rimborso del valore outstanding.

Gli oneri finanziari (€18,2 milioni) comprendono gli oneri connessi al finanziamento acceso a fine giugno 2019 per l'acquisizione di Altamira cui si riferiscono anche gli oneri da derivati di copertura, relativi ad Interest Rate Swap (IRS) sul medesimo finanziamento; nell'esercizio il costo ha inoltre subìto un incremento per effetto degli oneri derivanti dal prestito obbligazionario emesso per far fronte all'acquisizione di doValue Greece.

Gli altri oneri finanziari includono la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16 la cui applicazione decorre dal 1° gennaio 2019 nonché gli effetti di time value legati all'iscrizione della put-option su Altamira. L'incremento della voce è principalmente riconducibile per €4 milioni agli oneri finanziari aggiuntivi connessi al contenzioso fiscale in essere presso la controllata Altamira, per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 15 - Fondi Rischi e Oneri delle Informazioni sullo Stato Patrimoniale consolidato.

La variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE è attribuibile quasi esclusivamente alla svalutazione delle notes delle cartolarizzazioni Cairo nonché delle quote del fondo di investimento Italian Recovery Fund (già Atlante II).

NOTA 29 – IMPOSTE SUL REDDITO

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Imposte correnti (10.633) (10.431)
Variazione imposte esercizi precedenti (24.906) 5.254
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio 394 1
Variazione imposte anticipate 1.010 (23.593)
Variazione imposte differite (742) 6.603
TOTALE (34.877) (22.166)

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €34,9 milioni, registrando un incremento di €12,7 milioni rispetto all'esercizio precedente "restated", nonostante nel 2019 si fosse registrato l'adeguamento one-off pari a €10,8 milioni della consistenza DTA della Capogruppo doValue alle nuove aliquote proprie delle società commerciali utilizzate per il calcolo delle imposte correnti. La variazione imposte di esercizi precedenti al 31 dicembre 2020 risente per €25,2 milioni dei maggiori oneri fiscali connessi al contenzioso in essere presso la controllata Altamira (per maggiori dettagli si rimanda alla Nota 15 - Fondi Rischi e Oneri delle Informazioni sullo Stato Patrimoniale consolidato).

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITA' IN FUNZIONAMENTO
Tasso teorico applicabile
11.733
24%
46.652
24%
Imposte teoriche (2.816) (11.196)
- Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica 1.216 (1.253)
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti (1.869) (387)
- Costi fiscalmente non deducibili - differenze permanenti (3.428) (2.841)
- IRAP (680) (4.390)
- Anni precedenti e cambiamenti di aliquota (25.420) (2.377)
- Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità
anticipata/differita (2.594) 383
- Valutazione delle società collegate - (8)
- Altre differenze 714 (97)
Imposte sul reddito registrate in conto economico (34.877) (22.166)

NOTA 30 – UTILE PER AZIONE

(€/000)
31/12/2020 31/12/2019
RESTATED
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
[A]
(21.943) 21.425
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini del
calcolo dell'utile (perdita) per azione
base [B] 79.049.423 78.673.251
diluito [C] 79.049.423 78.673.251
Utile (perdita) per azione (in euro)
base [A/B] (0,28) 0,27
diluito [A/C] (0,28) 0,27

L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.

INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.

Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità.

Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue prevede l'accentramento presso la Capogruppo delle Funzioni Aziendali di Controllo di secondo livello (i.e. Dirigente Preposto, Antiriciclaggio) e di terzo livello (i.e. Internal Audit). Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue prevede altresì la presenza di Funzioni Aziendali con compiti di controllo, che consistono nell'insieme delle Strutture/Funzioni coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni, a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, quali Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo. Tale scelta è originata dall'esigenza di attuare, unitamente a un forte coordinamento strategico, anche un altrettanto incisivo coordinamento nel Sistema dei Controlli Interni di Gruppo. Le Funzioni Aziendali di Controllo di Gruppo (Funzione Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto) sono indipendenti dal punto di vista organizzativo e nettamente separate dalle altre unità organizzative, dispongono dell'autorità, delle risorse economiche e fisiche, nonché delle competenze necessarie per lo svolgimento dei loro compiti. Riportano gerarchicamente agli Organi con funzioni di supervisione strategica e di gestione della Capogruppo doValue S.p.A. – nello specifico, le Funzioni Aziendali di Controllo di secondo livello riportano all'Amministratore Delegato, mentre la Funzione Aziendale di Controllo di terzo livello riporta al Consiglio di Amministrazione – e funzionalmente agli Organi con funzioni di supervisione strategica delle Società del Gruppo, nonché coordinano le proprie attività con gli Organi di controllo delle stesse.

È previsto che le Funzioni Aziendali di Controllo includano nei rispettivi piani di attività, ciascuna per la propria mission, verifiche e/o attività di consulenza a livello consolidato volte ad accertare la rispondenza dei comportamenti delle Controllate in relazione agli indirizzi impartiti dalla Capogruppo nell'ambito della direzione e coordinamento nonché delle normative specifiche loro applicabili.

La responsabilità primaria della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità è rimessa agli organi di governo, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione, cui spettano compiti di pianificazione strategica, gestione, valutazione e monitoraggio del complessivo Sistema dei Controlli Interni. In tale ambito, in particolare, l'Amministratore Delegato riveste altresì il ruolo di Amministratore incaricato a sovrintendere alle funzionalità del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ai sensi del Codice di Autodisciplina. È compito invece del Collegio Sindacale vigilare sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni accertandosi dell'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promovendo eventuali interventi correttivi.

La struttura del Sistema dei Controlli Interni del Gruppo è articolata su tre livelli:

i controlli di terzo livello, affidati alla funzione Internal Audit collocata all'interno della Direzione Controlli Interni, sono mirati a valutare periodicamente la completezza, la funzionalità, l'adeguatezza e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni in relazione alla natura e all'intensità dei rischi delle esigenze aziendali,

individuando, altresì, eventuali violazioni delle misure organizzative adottate dal Gruppo;

  • i controlli di secondo livello, in capo alla Funzione Antiriciclaggio (collocata all'interno della Direzione Controlli Interni) e a quella del Dirigente Preposto, hanno l'obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati nonché di garantire la conformità dell'operatività aziendale alle disposizioni di Legge (incluse quelle di autoregolamentazione) ed ai Regolamenti Interni. Oltre che l'adeguatezza del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario;
  • i controlli di primo livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono in capo alle funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Consiglio di Amministrazione ed Organismo di Vigilanza

Il Consiglio di Amministrazione assicura l'efficace attuazione del modello del Sistema dei Controlli Interni, mediante valutazione e approvazione delle azioni necessarie per implementarlo o modificarlo. Per l'individuazione di tali azioni, il Consiglio di Amministrazione si avvale del supporto dell'Organismo di Vigilanza.

Il Consiglio di Amministrazione, sentito il parere dell'Organismo di Vigilanza, modifica il modello del Sistema dei Controlli Interni qualora siano state individuate significative violazioni delle prescrizioni in esso contenute che ne evidenziano l'inadeguatezza, anche solo parziale, a garantire l'efficace prevenzione dei reati di cui al D.Lgs. 231/2001 e aggiorna, in tutto o in parte, i contenuti del modello qualora intervengano mutamenti nell'organizzazione, nell'attività o nel contesto normativo di riferimento

L'efficace e concreta attuazione del Sistema dei Controlli Interni è garantita altresì dall'Organismo di Vigilanza, nell'esercizio dei poteri di iniziativa e di controllo allo stesso conferiti sulle attività svolte dalle singole Funzioni Aziendali, nonché dagli organi aziendali e dai responsabili delle varie Funzioni Aziendali, i quali propongono, alle competenti Funzioni le modifiche delle procedure di loro competenza, quando tali modifiche appaiano necessarie per l'efficace attuazione del sistema. Le procedure e le modifiche alle stesse devono essere tempestivamente comunicate all'Organismo di Vigilanza.

È facoltà comunque dell'Organismo di Vigilanza apportare le variazioni ritenute necessarie ai protocolli fornendone informativa al Consiglio di Amministrazione e proporre variazioni ai flussi informativi da /verso l'Organismo di Vigilanza.

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.

Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale della Capogruppo sono attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.

Direzione Controlli Interni

La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali.

Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli Interni la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:

  • l'adeguatezza, funzionalità, affidabilità e conformità dei processi aziendali di business e di supporto e l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
  • il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Funzione Internal Audit

La Funzione Internal Audit di Gruppo a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, ha la mission di assicurare il coordinamento a livello unitario del governo dei

rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico della Capogruppo – e garantire nel continuo una valutazione di sintesi dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali. La Funzione Internal Audit di Gruppo è incaricata di:

  • assicurare un'azione di sorveglianza costante ed indipendente sul regolare andamento dell'operatività e dei processi della Capogruppo e delle Controllate, con l'obiettivo di prevenire o rilevare l'insorgere di comportamenti o situazioni anomale e rischiose;
  • effettuare la valutazione del Sistema dei Controlli Interni, la funzionalità degli stessi e l'idoneità a garantire l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, la salvaguardia del valore delle attività e la protezione dalle perdite, l'affidabilità e l'integrità delle informazioni contabili e gestionali, la conformità delle operazioni sia alle politiche stabilite dagli organi di governo aziendali che alle normative interne ed esterne;
  • supportare la governance aziendale e assicurare una tempestiva e sistematica informativa sullo stato del sistema dei controlli e sulle risultanze dell'attività svolta agli Organi aziendali;
  • supportare direttamente l'Organismo di Vigilanza ai fini dell'espletamento dei propri compiti di vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Sistema dei Controlli Interni.

Funzione Antiriciclaggio

La Funzione Antiriciclaggio (AML) sovraintende le attività di prevenzione e gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, verificando nel continuo l'idoneità delle procedure interne in materia anche per le finalità di cui al D.Lgs. 231/2001. La funzione Antiriciclaggio supporta direttamente l'attività di controllo dell'Organismo di Vigilanza, monitorando nel tempo l'efficacia delle regole e dei principi di comportamento indicati nel Sistema dei Controlli Interni e collaborando, insieme alle altre funzioni per quanto di loro competenza, all'aggiornamento del Sistema dei Controlli Interni, per quel che concerne in particolare la gestione dei rischi in materia di antiriciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Porta altresì all'attenzione dell'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica di secondo livello, con particolare riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti, nonché monitorando che le funzioni competenti portino a termine le azioni di mitigazione individuate a fronte di tali criticità.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto ha la responsabilità, prevista dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.

Il Dirigente Preposto comunica periodicamente ai competenti Organi Aziendali delle Società del Gruppo le attività svolte con evidenza di eventuali punti di attenzione e delle azioni intraprese per il loro superamento.

Il Dirigente Preposto comunica – nell'ambito della propria relazione annuale – il perimetro delle società e dei processi sensibili oggetto di test svolti, specificando le eventuali valutazioni quantitative e qualitative che hanno portato ad una variazione degli stessi rispetto alla puntuale applicazione delle regole metodologiche.

Comunica inoltre gli esiti delle valutazioni di affidabilità ed adeguatezza del sistema dei controlli interni sull'informativa contabile e finanziaria, funzionali alle attestazioni richieste dalla normativa.

Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio della Capogruppo, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.

Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle

risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale.

Altre Funzioni Aziendali con compiti di controllo

Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di Capogruppo coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le funzioni Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo.

Compliance &DPO

Compliance & DPO è responsabile di curare la rilevazione e il monitoraggio del rischio di non conformità alle norme negli ambiti di propria competenza (e.g. protezione dei dati personali, anticorruzione), fornendo consulenza e supporto alle strutture operative e di business, nonché predisponendo la necessaria informativa periodica agli Organi Aziendali.

Operational Risk Management

La Funzione ha il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.

Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse; per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie" riportato nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio".

Al 31 dicembre 2020, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

La tabella sottostante riassume il profilo di scadenza delle passività finanziarie del Gruppo sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente e non attualizzati.

(€/000)

al 31 dicembre 2020

A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5 anni Totale
Prestiti e finanziamenti - 5.374 81.002 456.676 - 543.052
Finanziamenti bancari - - 80.998 203.198 - 284.196
Debiti versi altri finanziatori - - 4 6 - 10
Obbligazioni - 5.374 - 253.472 - 258.846
Altre passività finanziarie 35 706 48.905 28.743 4.763 83.152
Passività per leasing 35 706 7.165 20.716 171 28.793
Earn-out - - 17.489 7.813 4.592 29.894
Put option su minority - - 24.011 - - 24.011
Derivati di copertura - - 240 214 - 454
Debiti commerciali 4.237 27.470 20.111 6 - 51.824
Altre passività 5.806 21.795 34.368 3.903 - 65.872
TOTALE 10.078 55.345 184.386 489.328 4.763 743.900

al 31 dicembre 2019

A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5 anni Totale
Prestiti e finanziamenti - - 79.683 285.581 - 365.264
Finanziamenti bancari - - 79.683 284.944 - 364.627
Debiti versi altri finanziatori - - - 637 - 637
Altre passività finanziarie 15 75 24.478 43.828 609 69.005
Passività per leasing 15 75 6.751 10.577 609 18.027
Earn-out - - 17.417 - - 17.417
Put option su minority - - - 33.194 - 33.194
Derivati di copertura - - 310 57 - 367
Debiti commerciali 4.212 21.146 21.611 - - 46.969
Altre passività 4.917 14.944 5.335 - - 25.196
ESISTENZE FINALI 9.144 36.165 131.107 329.409 609 506.434

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.

Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.

Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse il Gruppo ha fatto ricorso alla sottoscrizione di Interest Rate Swaps (IRSs), dove il Gruppo concorda di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza di ammontare tra il tasso fisso e il tasso variabile calcolata facendo riferimento a un importo concordato di capitale nozionale. Questi swap sono designati a copertura dell'indebitamento sottostante.

I delta fair value degli strumenti derivati al 31 dicembre 2020, pari a -€66 mila, sono stati rilevati direttamente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse oggetto di copertura è l'Euribor 6M ed il dettaglio degli strumenti finanziari oggetto di copertura è riportato in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti", mentre il dettaglio degli strumenti di copertura è riportato in Nota 13 "Altre passività finanziarie".

Con riferimento alla sensitività del tasso di interesse, se si considerasse una variazione ragionevolmente possibile nella misura di 50 punti base sul costo dei debiti e finanziamenti, non vi sarebbero effetti sul risultato d'esercizio.

OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS (ora doValue Greece), a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da Italfondiario) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni.

Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo.

In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations della Capogruppo è istituita l'U.O. Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.

La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue.

La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.

Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

  • alla raccolta, registrazione e monitoraggio delle segnalazioni di rischio operativo provenienti dalle strutture di workout e da altre strutture aziendali;
  • alla raccolta di dati interni di perdita operativa
  • alla definizione ed implementazione di indicatori di rischio operativo sulle aree di maggior rilievo per l'attività aziendale.

Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti.

Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.

Similarmente, nella controllata Italfondiario, iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del TUB nonché all'Albo degli istituti di pagamento di cui all'art. 114 – septies TUB, è in essere un framework di risk management compliant con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di Banca d'Italia, che prevede per la gestione del rischio operativo processi di rilevazione non dissimili da quelli della Capogruppo.

(€/000)

Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al patrimonio netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.

Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto, di seguito esposto.

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Prestiti e finanziamenti (Nota 12) 543.052 365.264
Altre passività finanziarie (Nota 13) 83.152 69.005
Debiti commerciali (Nota 16) 51.824 46.969
Altre passività (Nota 17) 65.872 25.196
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) (132.486) (128.162)
Debito netto (A) 611.414 378.272
Patrimonio netto 164.396 206.740
Capitale e debito netto (B) 775.810 585.012
Gearing ratio (A/B) 79% 65%

Il gearing ratio del 2020 è in crescita rispetto a quello del 2019 per effetto dell'indebitamento a fronte dell'acquisizione di Eurobank-FPS, ora doValue Greece.

Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.

31/12/2020 31/12/2019 RESTATED
Indebitamento finanziario netto (Nota 13) 487.820 306.107
Debiti commerciali (Nota 16) 51.824 46.969
Altre passività (Nota 17) 65.872 25.196
Attività finanziarie correnti (Nota 3) 5.898 -
Debito netto (A) 611.414 378.272

Informativa di settore

INFORMATIVA DI SETTORE

PREMESSA

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Region, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

A seguito delle ultime acquisizioni societarie in ambito europeo (Altamira a fine giugno 2019 e doValue Greece – già Eurobank FPS – il 5 giugno 2020), si è delineata una suddivisione del business per area geografica all'interno della zona sud europea.

(€/000)
2020 Italia Grecia &
Cipro
Spagna &
Portogallo
Elisioni
infrasettore
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 132.960 111.297 160.037 (26.994) 377.300
Ricavi diversi 15.884 908 28.067 (2.841) 42.018
Totale ricavi 148.844 112.205 188.104 (29.835) 419.318
Costi dei servizi resi (8.220) (4.541) (32.821) - (45.582)
Costo del personale (79.859) (44.649) (59.927) 1.005 (183.430)
Spese amministrative (36.805) (19.666) (25.976) (3.728) (86.175)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 64 - (20) 20 64
Ammortamenti e svalutazioni (11.299) (12.187) (75.667) 35.490 (63.663)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.608) (100) 379 - (2.329)
Totale costi (138.727) (81.143) (194.032) 32.787 (381.115)
RISULTATO OPERATIVO 10.117 31.062 (5.928) 2.952 38.203
(Oneri)/Proventi finanziari (14.801) (1.453) (13.752) 3.535 (26.471)
Utili (Perdite) da partecipazioni 27 - (26) - 1
Dividendi e proventi simili 10.625 - 8.320 (18.945) -
RISULTATO ANTE IMPOSTE 5.968 29.609 (11.386) (12.458) 11.733
Imposte sul reddito 4 (6.880) (25.026) (2.975) (34.877)
RISULTATO NETTO DERIVANTE
DALL'ATTIVITA' DI FUNZIONAMENTO 5.972 22.729 (36.412) (15.433) (23.144)
Proventi (Oneri) netti di attività destinate
alla dismissione - - - - -
RISULTATO DEL PERIODO 5.972 22.729 (36.412) (15.433) (23.144)
TOTALE ATTIVITÀ (886.040) (437.793) (327.554) 524.827 (1.126.560)
TOTALE PASSIVITÀ 641.896 277.355 306.227 (304.578) 920.900

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE

RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Operazioni realizzate durante il periodo

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Si considerano anche le operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE ESTERNE

Eurobank-FPS

Il 5 giugno 2020 il Gruppo doValue ha acquisito l'80% del capitale di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece.

Tale acquisizione è avvenuta per il tramite di una società – doValue Greece Holding partecipata al 100% da doValue S.p.A., la quale è stata successivamente incorporata nella partecipata nel mese di dicembre 2020, tramite un'operazione di fusione inversa, si veda il paragrafo successivo "Operazioni di aggregazione interne" per maggiori dettagli.

Il fair value provvisorio delle attività nette di FPS alla data di acquisizione3 è riportato di seguito:

(€/000)
Fair value
riconosciuto in
sede di
acquisizione (*)
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 255.937
di cui Altre attività immateriali 255.937
> contratti di servicing (SLA) 255.937
Immobili, impianti e macchinari 9.080
Attività finanziarie non correnti 210
Imposte differite attive 2.199
Altre attività non correnti 315
267.741
ATTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali 14.520
Attività fiscali 5.039
Altre attività correnti 537
Disponibilità liquide e depositi a breve 3.518
TOTALE ATTIVITÀ 23.614
291.355
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Altre passività finanziarie non correnti 8.391
Benefici a dipendenti 9.927
Fondi rischi e oneri 555
Imposte differite passive 61.378
80.251
PASSIVITA' CORRENTI
Debiti commerciali 5.561
Debiti tributari 4.053
Altre passività correnti 8.445
18.059
TOTALE PASSIVITA' 98.310
TOTALE ATTIVITA' NETTE IDENTIFICABILI AL FAIR VALUE 193.045
Interessenze di minoranza valutate al fair value (38.609)
Avviamento derivante dall'acquisizione (provvisorio)* 68.486
CORRISPETTIVO DELL'ACQUISIZIONE 222.922

Earn-out (12.006) CORRISPETTIVO PAGATO DELL'ACQUISIZIONE 210.916 (*) La valutazione al fair value delle attività nette è da considerarsi ancora provvisoria e pertanto potrebbe dover essere

successivamente rettificata, con un adeguamento corrispondente dell'avviamento, entro un anno dall'operazione, conformemente a quanto previsto dall'IFRS 3R.

3 L'attribuzione della differenza tra il corrispettivo per l'acquisizione e il valore netto contabile delle attività e passività è stata effettuata rilevando tali attività e le passività al loro fair value al 31 maggio 2020, in considerazione della vicinanza temporale del closing dell'operazione e al fatto che in questo breve lasso temporale non si sono rilevati eventi significativi che avrebbero modificato il fair value delle attività e passività della partecipata.

Con l'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) provvisorio sono state identificate:

  • attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione dei portafogli di esposizioni deteriorate; e
  • workforce, considerata parte dell'avviamento ai sensi dell'IFRS 3R. Tale valore è stato calcolato al fine di identificarne il contributo relativamente ai contratti di Special e Master Servicing.

Le altre attività immateriali, iscritte in bilancio della Società alla data di riferimento, fanno riferimento a licenze software per computer, a cui non è stato attribuito un fair value in quanto acquisite e non generate internamente.

Il fair value provvisorio delle attività immateriali legate ai contratti di servicing ammonta a € 255,7 milioni ed è riconducibile a 7 contratti.

La determinazione del fair value provvisorio dei contratti è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi. Il tasso di attualizzazione, corrispondente al costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital "WACC"), che esprime il rendimento atteso delle risorse finanziarie impiegate nella Società (a titolo di capitale di rischio e debito) sulla base della struttura finanziaria presa a riferimento, è a pari al 10,6% dove il costo del debito è pari a 2,55% ed il costo dell'equity è pari a 8,04%.

(€/000)

Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
Disponibilità nette acquisite con la controllata 3.518
Corrispettivo pagato (210.916)
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (207.398)
Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione (207.398)

È inoltre previsto il pagamento di un prezzo differito (Earn-out) legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni. Gli eventuali pagamenti dell'Earn-out non saranno dovuti prima del 2024 e saranno legati al raggiungimento di performance superiori alle attuali aspettative di business plan.

La quota di earn-out, che al 31 dicembre 2020 ammonta ad €12 milioni (al netto degli oneri finanziari), è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13.

La tabella di seguito riassume i risultati derivanti dell'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) secondo l'approccio del partial goodwill:

(€/000)
Partial Goodwill - Purchase Price Allocation
Corrispettivo dell'acquisizione (80%) 222.922
(-) Patrimonio netto (80%) (505)
Eccedenza corrispettivo dell'acquisizione 222.417
Fair value attività immateriali identificabili 255.741
(-) DTL (61.378)
(-) Aggiustamenti di fair value delle passività (1.949)
Totale attività nette identificabili al fair value 192.414
Avviamento dopo PPA 68.486
Interessenza di minoranza 38.483

In considerazione del fatto che la data di acquisizione di doValue Greece è avvenuta ad inizio giugno 2020, essa ha contribuito per sette mesi all'utile netto del Gruppo.

I costi di transazione pari a € 5,2 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato nella voce spese amministrative.

Acquisizione del 49% di Altamira Cyprus

Nel mese di settembre 2020 Altamira Asset Management ha acquisito il 49% di Altamira Asset Management Cyprus per un prezzo di €4,5 milioni portando così la sua percentuale di controllo al 100%.

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE INTERNE

Fusione per incorporazione doSolutions

In seguito all'accordo di cessione di luglio 2020 del ramo di azienda doSolutions, società del Gruppo dedicata ai servizi informatici ed al Back Office, a Dock Joined in Tech (IBM), la rimanente parte del personale di doSolutions è stata successivamente fusa per incorporazione in doValue. L'iscrizione dell'atto di fusione presso i competenti Registri delle Imprese è avvenuta in data 19 novembre 2020 e gli effetti contabili e fiscali decorrono, invece, dal 1° gennaio 2020.

Fusione per incorporazione doValue Greece Holding

In data 11 dicembre 2020, a seguito dell'autorizzazione di Banca di Grecia rilasciata in data 9 novembre 2020, è stato stipulato l'atto di fusione per incorporazione di doValue Greece Holding in doValue Greece. L'efficacia contabile e fiscale della fusione decorre dal 1° settembre 2020.

doValue Greece Holding era la società veicolo controllata al 100% da doValue, per il tramite della quale doValue ha acquisito l'80% delle azioni con diritto di voto di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece.

L'operazione di fusione inversa rientrava negli accordi previsti dalla documentazione contrattuale sottoscritta con il venditore Eurobank S.A. nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece.

A seguito della suddetta operazione di fusione e dell'esecuzione degli accordi tra le parti, connessi in particolare al rapporto di concambio, doValue è divenuto azionista diretto (con una quota dell'80%) di doValue Greece mentre Eurobank S.A. detiene il restante 20%.

Operazioni realizzate dopo la chiusura del periodo

Dopo il 31 dicembre 2020 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.

Rettifiche retrospettive

Nel corso del 2020 sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.

Tali rettifiche retrospettive sono riflesse all'interno degli aggiustamenti "restatement" allo stato patrimoniale ed al conto economico del 31 dicembre 2019, il cui raccordo con quanto pubblicato nel Bilancio Consolidato 2019 viene di seguito esposto.

TOTALE PATRIMONIO NETTO E

PASSIVITA'

(€/000)
AGGIUSTAMENTI 31/12/2019
ATTIVITA' NON CORRENTI: 31/12/2019 RESTATEMENT RESTATED
Attività immateriali 340.879 (51.294) 289.585
Immobili, impianti e macchinari 23.767 - 23.767
Attività finanziarie non correnti 48.609 - 48.609
Imposte differite attive 90.740 - 90.740
Altre attività non correnti 106 - 106
Totale attività non correnti 504.101 (51.294) 452.807
ATTIVITÀ CORRENTI:
Rimanenze 137 - 137
Crediti commerciali 176.991 - 176.991
Attività fiscali 1.141 - 1.141
Altre attività correnti 20.145 800 20.945
Disponibilità liquide e depositi a breve 128.162 - 128.162
Totale attività correnti 326.576 800 327.376
Attività destinate alla dismissione 10 - 10
TOTALE ATTIVITÀ 830.687 (50.494) 780.193
PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 41.280 - 41.280
Riserva da valutazione (13) - (13)
Altre riserve 145.898 (1.667) 144.231
Azioni proprie (184) - (184)
Risultato del periodo attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
38.318 (16.892) 21.426
Patrimonio Netto attribuibile agli
Azionisti della Capogruppo
225.299 (18.559) 206.740
TOTALE PATRIMONIO NETTO 225.299 (18.559) 206.740
PASSIVITÀ NON CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti non correnti 285.581 - 285.581
Altre passività finanziarie non correnti 43.922 - 43.922
Benefici ai dipendenti 8.544 - 8.544
Fondi rischi e oneri 25.669 4.636 30.305
Imposte differite passive 24.886 (9.541) 15.345
Totale passività non correnti 388.602 (4.905) 383.697
PASSIVITA' CORRENTI:
Prestiti e finanziamenti correnti 79.683 - 79.683
Altre passività finanziarie correnti 47.477 (22.394) 25.083
Debiti commerciali 46.969 - 46.969
Debiti tributari 17.461 (4.636) 12.825
Altre passività correnti 25.196 - 25.196
Totale passività correnti 216.786 (27.030) 189.756
TOTALE PASSIVITA' 605.388 (31.935) 573.453

830.687 (50.494) 780.193

31/12/2019 AGGIUSTAMENTI
RESTATEMENT
31/12/2019
RESTATED
Ricavi da contratti con i clienti 330.796 - 330.796
Ricavi diversi 35.071 - 35.071
Totale ricavi 365.867 - 365.867
Costi dei servizi resi (36.037) - (36.037)
Costo del personale (144.554) - (144.554)
Spese amministrative (66.075) - (66.075)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione (617) - (617)
Ammortamenti e svalutazioni (40.786) (23.017) (63.803)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri (2.439) - (2.439)
Totale costi (290.508) (23.017) (313.525)
RISULTATO OPERATIVO 75.359 (23.017) 52.342
(Oneri)/Proventi finanziari (5.975) 285 (5.690)
RISULTATO ANTE IMPOSTE 69.384 (22.732) 46.652
Imposte sul reddito (28.005) 5.839 (22.166)
RISULTATO NETTO DERIVANTE DALL'ATTIVITA'
DI FUNZIONAMENTO
41.379 (16.893) 24.486
RISULTATO DEL PERIODO 41.379 (16.893) 24.486
di cui: Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo 38.318 (16.893) 21.425
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 3.061 - 3.061

Altamira

Il 27 giugno 2019 il Gruppo ha acquisito l'85% delle azioni con diritto di voto di Altamira Asset Management S.A. (Altamira), uno dei principali servicer di Non Performing Loans e Real Estate assets, con una presenza in Spagna, Portogallo, Cipro e Grecia.

Di seguito si espone il fair value definitivo, determinato al 30 giugno 2020 a distanza di un anno dalla data di acquisizione, delle attività nette di Altamira alla data di acquisizione.

Fair value
riconosciuto in sede
di acquisizione
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 206.986
di cui Altre attività immateriali 149.720
> contratti di servicing (SLA) 140.330
> backlog & database 9.390
di cui Software 14.457
di cui Marchi 42.809
Immobili, impianti e macchinari 7.638
Imposte differite attive 47.991
262.615
ATTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali 89.530
Attività fiscali 2.121
Altre attività correnti 1.595
Disponibilità liquide e depositi a breve 45.315
138.561
TOTALE ATTIVITÀ 401.176
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 144.708
Altre passività finanziarie non correnti 1.885
Fondi rischi e oneri 4.979
Imposte differite passive 37.180
188.752
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 40.155
Altre passività finanziarie correnti 3.075
Debiti commerciali 14.088
Debiti tributari 16.578
Altre passività correnti 10.024
83.920
TOTALE PASSIVITA' 272.672
TOTALE ATTIVITA' NETTE IDENTIFICABILI AL FAIR VALUE 128.504
Interessenze di minoranza valutate al fair value (19.275)
Avviamento derivante dall'acquisizione 124.064
CORRISPETTIVO DELL'ACQUISIZIONE 233.293
Earn-out (17.199)
CORRISPETTIVO PAGATO DELL'ACQUISIZIONE 216.094

Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è stato completato a fine giugno 2020, a distanza di un anno dall'operazione ed entro i termini previsti dai principi contabili internazionali.

Tale processo, ha condotto all'individuazione dell'adeguata allocazione del goodwill nonché delle appropriate CGU generatrici dei flussi di cassa.

In occasione della definizione di questi valori, è stato anche rivisto il fair value dell'Earn-out il quale è stato iscritto tra le altre passività finanziarie, come descritto nella Nota 13.

Di seguito si espone una tabella di confronto tra i valori provvisori esposti al 31 dicembre 2019 e i valori definitivi aggiornati al 30 giugno 2020 e rendicontati nella tabella precedente.

Fair value di
acquisizione
provvisorio
esposto al 31
dicembre 2019
Nuova
valutazione
Fair value di
acquisizione
definitivo
esposto al 30
giugno 2020
ATTIVITA' NON CORRENTI
Attività immateriali 221.793 (14.807) 206.986
di cui Altre attività immateriali 167.268 (17.548) 149.720
> contratti di servicing (SLA) 157.933 (17.603) 140.330
> backlog & database 9.335 55 9.390
di cui Software 14.457 - 14.457
di cui Marchi 40.068 2.741 42.809
Immobili, impianti e macchinari 7.638 - 7.638
Imposte differite attive 32.739 15.252 47.991
262.170 445 262.615
ATTIVITÀ CORRENTI
Crediti commerciali 89.530 - 89.530
Attività fiscali 2.121 - 2.121
Altre attività correnti 1.595 - 1.595
Disponibilità liquide e depositi a breve 45.315 - 45.315
138.561 - 138.561
TOTALE ATTIVITÀ 400.731 445 401.176
PASSIVITÀ NON CORRENTI
Prestiti e finanziamenti
Altre passività finanziarie non correnti
Fondi rischi e oneri
144.708
1.885
4.979
-
-
-
144.708
1.885
4.979
Imposte differite passive 25.631 11.549 37.180
177.203 11.549 188.752
PASSIVITA' CORRENTI
Prestiti e finanziamenti 40.155 - 40.155
Altre passività finanziarie correnti 3.075 - 3.075
Debiti commerciali 14.088 - 14.088
Debiti tributari 16.578 - 16.578
Altre passività correnti 10.024 - 10.024
83.920 - 83.920
TOTALE PASSIVITA'
TOTALE ATTIVITA' NETTE IDENTIFICABILI AL FAIR
261.123 11.549 272.672
VALUE 139.608 (11.104) 128.504
Interessenze di minoranza valutate al fair value (20.941) 1.666 (19.275)
Avviamento derivante dall'acquisizione 137.534 (13.470) 124.064
CORRISPETTIVO DELL'ACQUISIZIONE 256.201 (22.908) 233.293
Earn-out (39.307) 22.108 (17.199)

CORRISPETTIVO PAGATO DELL'ACQUISIZIONE 216.894 (800) 216.094

Alla data di acquisizione, il fair value delle attività immateriali legate ai contratti di servicing e a backlog & database di Altamira ammonta rispettivamente a € 140,3 milioni ed € 9,4 milioni. La differenza tra il fair value provvisorio e il valore di iscrizione di questi due elementi è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi.

Relativamente al marchio Altamira esso risulta iscritto nel bilancio della società ad un valore di carico pari a € 38,8 milioni e, tramite la valutazione effettuata applicando il metodo Income approach – Relief-from-royalty method, il fair value ed esso attribuito ammonta a € 42,8 milioni.

I costi della transazione pari a € 9,1 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato al 31 dicembre 2019 nella voce spese amministrative.

La tabella che segue espone i flussi di cassa definitivi dell'acquisizione.

(€/000)
Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione
Disponibilità nette acquisite con la controllata 45.315
Corrispettivo pagato (221.015)
Price adjustment 4.921
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (170.779)
Rifinanziamento del debito della controllata (184.863)
Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione (355.642)

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.dovalue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali.

Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITA' STRATEGICHE

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2020.

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

31/12/2020
Benefici a breve termine per i dipendenti 3.882
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 119
Pagamenti basati su azioni 2.562
Totale 6.563

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2020 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2020 oltre che le voci di conto economico, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

Voci di Stato
Patrimoniale
Società
controllante
Società controllate
non consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Crediti commerciali
Immobili, impianti e
- - - - -
5.165
5.165
macchinari - - - - -
1.172
1.172
TOTALE ATTIVITA' - - - - -
6.337
6.337
Debiti commerciali
Altre passività
- - - - -
48
48
finanziarie correnti - - - - -
109
109
TOTALE PASSIVITA' - - - - -
157
157

(€/000)

Voci di Conto Economico Società
controllante
Società
controllate
non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Ricavi da contratti con clienti - - - - - 8.736 8.736
Ricavi diversi - - - - - 2.996 2.996
Spese amministrative - - - - - (456) (456)
Spese del personale - - - - - (3) (3)
(Oneri)/Proventi finanziari - - - - - 408 408
Ammortamenti e svalutazioni
Accantonamenti a fondi rischi e
- - - - - (1.326) (1.326)
oneri - - - - - (2) (2)
TOTALE - - - - - 10.353 10.353

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: il Gruppo svolge attività di "Master Servicing e Strutturazione", ossia servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Alcuni di questi veicoli, in particolare quelli collegati a Softbank, rientrano nel perimetro delle parti correlate e per il 2020 l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €8,6 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €1,4 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €3,7 milioni al 31 dicembre 2020; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui il Gruppo possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €3,4 milioni di attività finanziarie e €427 mila a fronte di proventi finanziari;

  • Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma. Tale contratto è contabilizzato ai sensi dell'IFRS 16 con ammortamenti per €1,3 milioni e oneri finanziari per €32 mila; nell'esercizio si registrano anche spese amministrative legate a tali immobili per €456 mila. Le contropartite patrimoniali sono rilevate tra gli immobili, impianti e macchinari (€1,2 milioni), tra le altre passività finanziarie (€1,3 milioni), e tra i debiti commerciali (€ 44 mila);

  • FIG LLC: doValue svolge attività di due diligence nei confronti della società e nel 2020 ha maturato ricavi per €675 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €709 mila a fine anno;

  • Reoco: doValue svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi nell'anno per €952 mila e crediti commerciali per €529 mila.

169

ALLEGATI

Attestazioni e relazioni al bilancio consolidato trimestrale abbreviato

COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

(€)
doValue S.p.A. Società controllate
Tipologia di servizi Soggetto che
ha erogato il
servizio
Corrispettivo
dell'esercizio in
Euro (IVA e
spese escluse)
Soggetto che
ha erogato il
servizio
Corrispettivo
dell'esercizio
in Euro (IVA e
spese
Revisione contabile EY S.p.A. 238.250 BDO, Network
EY (*)
escluse)
287.648
Servizi di attestazione: 36.000 14.500
Verifiche per sottoscrizione
dichiarazioni fiscali
EY S.p.A. 6.000 BDO, Network
EY (**)
14.500
Dichiarazione Non Finanziaria EY S.p.A. 30.000 -
Altri servizi EY S.p.A. 145.000 -
Totale 419.250 302.148
(*) BDO per € 25.500,00

(**) BDO per € 4.000,00

Allegati

EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017

La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.

Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.

Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata.

Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020.

Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.

(€)
Tipo di contributo Importo
Fondo occupazione 77.500
Contributi formazione Fondo Banche 281.378
Sgravi contributivi per conciliazione vita lavoro 105.050
Totale 463.928

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

-

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-

-

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-

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-

196 doValue Relazioni e bilancio consolidato 2020

www.doValue.it

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