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Rcs Mediagroup

Annual Report Apr 8, 2021

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Annual Report

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Relazione Finanziaria Annuale

al 31 dicembre 2020

RCS MediaGroup S.p.A. Via A.Rizzoli, 8 – 20132 Milano Capitale Sociale € 270.000.000,00 – Registro Imprese e Codice Fiscale/Partita IVA n. 12086540155 R.E.A. 1524326 Soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Cairo Communication S.p.A.

Composizione degli organi sociali 3
Sintetica descrizione del Gruppo 5
Informazioni relative agli azionisti 7
Principali dati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo RCS MediaGroup 8
Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo RCS MediaGroup 10
Andamento del Gruppo al 31 Dicembre 2020 11
Risorse Umane 19
Ambiente 22
Principali rischi e incertezze 23
Andamento economico delle Aree di attivita' 29
Principali dati economici, patrimoniali e finanziari di RCS MediaGroup S.p.A 46
Evoluzione prevedibile della gestione 51
Indicatori alternativi di performance 53
Informazioni sui contenziosi in essere 54
Altre Informazioni 56
Proposta di Delibera 59
Bilancio Consolidato 60
Prospetti contabili di Bilancio consolidato 61
Prospetto del Conto economico 62
Prospetto del Conto economico complessivo 63
Prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria 64
Rendiconto finanziario 65
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto 66
Note illustrative specifiche 67
Attestazione del Dirigente preposto e degli Organi Delegati 134
Bilancio d'esercizio135
Prospetti Contabili di RCS MediaGroup S.p.A136
Prospetto di Conto Economico 137
Prospetto di Conto Economico Complessivo 138
Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria 139
Rendiconto Finanziario 140
Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto141
Note illustrative Specifiche 143
Attestazione del Dirigente Preposto e degli Organi Delegati199
Allegati al bilancio consolidato200
Elenco partecipazioni del Gruppo al 31 dicembre 2020 201
Tassi di cambio rispetto all'Euro203
Conto Economico Consolidato per Trimestre 204
Prospetto del Conto economico ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006205
Prospetto della Situazione patrimoniale finanz. ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006206
Rapporti con Parti Correlate 207
Tavole allegate al bilancio di esercizio di RCS MediaGroup S.p.A. 209
Prospetto del Conto economico ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006210
Prospetto della Situazione patrimoniale finanz. ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006211
Dettaglio operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2020212
Elenco delle partecipazioni214
Elenco unità locali al 31 dicembre 2020 di RCS MediaGroup S.p.A218
Relazione della società di revisione sul bilancio consolidato
Relazione della società di revisione sul bilancio d'esercizio
Relazione del collegio sindacale

COMPOSIZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI

Consiglio di Amministrazione (*)

Urbano Roberto Cairo Presidente e Amministratore Delegato
Marilù Capparelli Consigliere
Carlo Cimbri Consigliere
Alessandra Dalmonte Consigliere
Diego Della Valle Consigliere
Uberto Fornara (**) Consigliere
Veronica Gava Consigliere
Gaetano Micciche' Consigliere
Stefania Petruccioli Consigliere
Marco Pompignoli (**) Consigliere
Stefano Simontacchi Consigliere
Marco Tronchetti Provera Consigliere

(*) Il Consiglio di Amministrazione, in carica alla data di approvazione della presente Relazione, è stato nominato con delibera dell'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 2 maggio 2019 ad eccezione del consigliere Stefano Simontacchi che è stato nominato con delibera dell'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 14 maggio 2019. Gli Amministratori sono in carica per gli esercizi 2019-2020-2021, e quindi sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2021.

(**) Amministratore con poteri delegati

Poteri delegati dal Consiglio di Amministrazione

Fermo restando il rispetto a livello interno delle funzioni e norme in materia di corporate governance adottate, il Consiglio di Amministrazione ha conferito al Presidente e Amministratore Delegato tutti i poteri per l'ordinaria amministrazione della Società, nonché una serie di poteri relativi alla gestione della stessa con limitazioni all'impegno e/o rischio economico assumibile per talune categorie di operazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì conferito al Consigliere Marco Pompignoli l'incarico di sovraintendere e supervisionare le funzioni amministrazione, finanza e controllo di gestione, affari legali e societari, procurement e sistemi informativi del Gruppo RCS, in coordinamento ed a supporto del Presidente del Consiglio di Amministrazione e Amministratore Delegato, conferendogli nell'ambito di tali funzioni una serie di poteri con limitazioni all'impegno e/o rischio economico assumibile per talune categorie di operazioni. Il Consigliere Marco Pompignoli è stato inoltre designato dal Consiglio di Amministrazione quale Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi.

Il Consiglio di Amministrazione ha conferito al Consigliere Uberto Fornara l'incarico di gestire l'attività ordinaria di concessionaria pubblicitaria di RCS conferendogli nell'ambito di tale incarico una serie di poteri con limitazioni all'impegno e/o rischio economico assumibile per talune categorie di operazioni. A seguito del conferimento del ramo d'azienda della Società relativo all'attività di concessionaria pubblicitaria in CAIRORCS MEDIA S.p.A., tali deleghe sono cessate in quanto attribuite da CAIRORCS MEDIA S.p.A..

Collegio Sindacale (*)

Enrico Maria Colombo Presidente
Marco Moroni Sindaco effettivo
Paola Tagliavini Sindaco effettivo
Guido Croci Sindaco supplente
Maria Pia Maspes Sindaco supplente
Piera Tula Sindaco supplente

(*) Il Collegio Sindacale in carica alla data di approvazione della presente Relazione, è stato nominato con delibera dell'Assemblea degli Azionisti tenutasi in data 26 aprile 2018. I Sindaci sono in carica per gli esercizi 2018-2019-2020 e quindi sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all'ultimo di tali esercizi.

Società di revisione (*)

Deloitte & Touche S.p.A.

(*) In carica sino all'Assemblea di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2026.

SINTETICA DESCRIZIONE DEL GRUPPO

RCS MediaGroup è tra i principali gruppi europei in ambito editoriale, leader nei quotidiani in Italia e Spagna, attivo nei magazine, nei libri, nella tv, nella radio e nei new media, oltre ad essere tra i primari operatori nel mercato della raccolta pubblicitaria e attivo nella distribuzione. È un riferimento nello sport business mediante la produzione di contenuti editoriali di alta qualità e l'organizzazione di grandi eventi sportivi.

Da luglio 2016, a seguito della positiva conclusione dell'offerta pubblica di acquisto e di scambio (OPAS) promossa sulle azioni di RCS MediaGroup S.p.A., Cairo Communication S.p.A. è divenuta controllante diretta di RCS MediaGroup S.p.A. su cui esercita anche la direzione e coordinamento a partire dal mese di dicembre 2019.

In un contesto globale caratterizzato da una evoluzione profonda dei mezzi di comunicazione, RCS MediaGroup è protagonista nel processo di trasformazione dell'editoria, forte dei principi e valori fondanti che la ispirano e della riconosciuta autorevolezza che caratterizza i suoi contenuti e marchi.

In Italia il Gruppo RCS edita il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, testate leader tra i quotidiani nazionali e sportivi, oltre alle edizioni locali e magazine settimanali e mensili, tra cui Amica, Dove, Oggi e Abitare e numerosi supplementi e inserti (settimanali e mensili) collegati alle due testate quotidiane. Fra questi si ricordano La Lettura, Corriere Salute, L'Economia, 7, Buone Notizie - L'impresa del Bene, Style Magazine, Living, Cook, Trovolavoro, Corriere Innovazione, IO Donna per il Corriere della Sera nonché SportWeek, Speciali G, Time Out e VcomeVolley per La Gazzetta dello Sport.

In Spagna il Gruppo è uno degli attori principali del settore dei media con il gruppo Unidad Editorial, che pubblica El Mundo, la testata Marca leader nell'informazione sportiva ed Expansiòn leader nell'informazione economica. Nel mercato dei periodici è presente con il femminile Telva e il portale Marca Coches y Motos, oltre ad alcuni altri supplementi come, Fuera de Serie, e Actualidad Economica.

Il Gruppo RCS organizza eventi sportivi di rilevanza mondiale, tra cui il Giro d'Italia, la Milano-Sanremo, Il Lombardia, la Tirreno Adriatico, l'UAE Tour, la Milano Marathon e The Color Run, e si propone come partner per l'ideazione e l'organizzazione di eventi attraverso l'agenzia RCS Live. È inoltre presente in Spagna nel settore delle scommesse on-line su calcio e sport con il sito Marca Apuestas.

Il Gruppo RCS mediante le attività di Sfera basate su un modello di business focalizzato sul settore della prima infanzia, con attività di stampa, on-line, direct marketing e fiere, è leader di mercato in Italia e Spagna ed è presente, inoltre, in Messico con modelli di business simili a quello italiano; in Francia e in Portogallo è presente con un'offerta esclusivamente digitale.

Si segnala l'attività nel comparto librario di Solferino - i libri del Corriere della Sera ed RCS Academy la business school del Gruppo RCS focalizzata su sei aree di specializzazione: Economia Innovazione e Marketing, Giornalismo e Comunicazione, Sport, Moda Lusso e Design, Arte Cultura e Turismo, Food & Beverage.

Nel settore della comunicazione radio televisiva RCS è presente in Italia sia con il canale televisivo satellitare Caccia e Pesca sia attraverso le web tv del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport. Anche in Spagna è presente con la prima radio sportiva nazionale Radio Marca, con la web tv di El Mundo e Marca ed emette attraverso il multiplex Veo i due canali di tv digitale Gol Television e Discovery Max, prodotti da terzi.

RCS MediaGroup è un primario operatore di raccolta pubblicitaria in Italia e Spagna in grado di offrire ai propri clienti un'ampia e diversificata offerta di comunicazione attraverso il prestigio delle testate del Gruppo, anche su innovativi mezzi di comunicazione quali digital edition, web, mobile, tablet ed avvalendosi di una recente vasta gamma di servizi e soluzioni di consumer engagement.

Si segnala che, con decorrenza 1° gennaio 2021, ha avuto efficacia il conferimento del ramo d'azienda relativo all'attività di raccolta pubblicitaria a favore di CAIRORCS Media S.p.A. (detenuta al 50% da RCS e al 50%

da Cairo) al fine di realizzare all'interno del Gruppo RCS e del Gruppo Cairo un'efficiente e unitaria gestione dell'attività di concessionaria pubblicitaria per la vendita degli spazi pubblicitari.

RCS MediaGroup detiene inoltre una partecipazione in m-dis Distribuzione Media S.p.A. e, tramite Unidad Editorial S.A., in Corporaciòn Bermont S.L., società leader rispettivamente nella distribuzione sul canale edicola in Italia e nella stampa dei quotidiani in Spagna.

Nel mese di febbraio 2021 RCS MediaGroup S.p.A. ha acquistato da De Agostini Editore S.p.A. e da Hearst Magazines Italia S.p.A. complessive n. 2.876.727 azioni di m-dis Distribuzione Media S.p.A, pari a un ulteriore 45% del capitale sociale della stessa arrivando a detenerne il 90% del capitale sociale.

INFORMAZIONI RELATIVE AGLI AZIONISTI

AZIONI 1

N° Azioni Ordinarie 521.864.957

VARIAZIONE PREZZI E VOLUMI (Azioni Ordinarie)

Fonte: Refinitiv 2020 2019
Prezzo max (€) 1,05 1,48
Data 3-gen 5-mar
Prezzo min.(€) 0,45 0,82
Data 29-ott 12-ago
Prezzo medio dicembre (€) 0,57 1,05
Volumi medi (mln) 0,46 0,73
Volumi max (mln) 3,19 4,04
Data 27-mag 2-dic
Volumi min (mln) 0,03 0,11
Data 17-lug 15-apr
Capitalizzazione (€ mln)
(al 31 dicembre)
296,3 525,0

COMPOSIZIONE AZIONARIATO 1

Si fa riferimento ai dati pubblicati sul sito CONSOB aggiornati nel mese di gennaio 2021.

Fonte: CONSOB AZIONISTA QUOTA % (*)
Urbano Cairo (**) 59,831
Mediobanca - Banca di Credito Finanziario S.p.A. 9,930
Diego Della Valle (**) 7,624
Unipol Gruppo S.p.A. (**) 4,891
China National Chemical Corporation (**) 4,732

(*) Le percentuali riportate derivano dalle comunicazioni rese dagli azionisti ai sensi dell'art. 120 del TUF dagli azionisti (soglie:3, nel caso in cui la società quotata non sia una PMI, 5,10,15,20,25,30,50,66.6 e 90 per cento). Pertanto, le percentuali potrebbero non risultare in linea con i dati elaborati e resi pubblici da fonti diverse, ove la variazione della partecipazione non avesse comportato obblighi di comunicazione in capo agli azionisti.

(**) Si precisa che tali azionisti sono al vertice della catena partecipativa e non sono azionisti diretti.

Fonte: CONSOB

1 Si rinvia per ulteriori informazioni alla Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI DEL GRUPPO RCS MEDIAGROUP

(in milioni di euro) 31/12/2020 31/12/2019
DATI ECONOMICI
Ricavi netti 749,5 923,6
EBITDA (1) 83,1 153,3
EBIT (1) 32,5 102,5
Risultato prima delle imposte e degli interessi di terzi 29,0 86,4
Imposte sul reddito 2,9 ( 17,6)
Risultato attività destinate a continuare 31,9 68,8
Risultato netto del periodo di Gruppo 31,7 68,5
Risultato per azione base delle attività destinate a continuare (in euro) 0,06 0,13
Risultato per azione diluito delle attività destinate a continuare (in euro) 0,06 0,13
31/12/2020 31/12/2019
DATI PATRIMONIALI
Capitale investito netto 526,1 587,7
di cui relativo a diritti d'uso ex IFRS 16 140,6 160,7
Indebitamento finanziario netto (1) 59,6 131,8
Debiti finanziari per leasing ex IFRS 16 154,9 175,3
Patrimonio netto 311,6 280,6

Dipendenti (numero medio) 3.217 3.279

(1) Per le definizioni di EBITDA, EBIT ed Indebitamento finanziario netto si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Il Bilancio Consolidato e il Progetto di Bilancio di Esercizio sono stati approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2021.

Per completezza informativa si riportano di seguito i principali dati economici del quarto trimestre:

(in milioni di euro) 4° trimestre 2020 % 4° trimestre 2019 % Differenza Differenza
A B A-B %
Ricavi netti 255,8 100,0 249,7 100,0 6,1 2,4%
Ricavi editoriali 87,3 34,1 102,3 41,0 (15,0) (14,7%)
Ricavi pubblicitari 127,9 50,0 116,6 46,7 11,3 9,7%
Ricavi diversi 40,6 15,9 30,8 12,3 9,8 31,8%
EBITDA 55,4 21,7 50,9 20,4 4,5 8,8%
Risultato operativo (EBIT) 40,5 15,8 38,0 15,2 2,5 6,6%
Risultato netto di periodo di Gruppo 39,3 15,4 27,8 11,1 11,5 41,4%

Nel 2020 lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati, che hanno avuto e stanno continuando ad avere conseguenze immediate sull'organizzazione e i tempi del lavoro nonché sull'attività del Gruppo.

Nella cosiddetta Fase 1 (lockdown), i provvedimenti adottati dalle autorità pubbliche hanno condotto alla chiusura delle attività non essenziali e a forti limitazioni dei movimenti della popolazione (se non autorizzati per motivi specifici).

Nell'ambito dell'attività relativa alla organizzazione di eventi sportivi, sono state rinviate le gare ciclistiche Strade Bianche, Tirreno Adriatico, Milano Sanremo, Giro di Sicilia e Giro d'Italia ed anche la Milano Marathon e alcuni mass events che erano in programma nel primo semestre.

A partire da fine febbraio le diffusioni dei quotidiani sportivi La Gazzetta dello Sport e Marca hanno risentito della sospensione dello sport "giocato".

La raccolta pubblicitaria nei quattro mesi marzo - giugno ha segnato un rallentamento sia in Italia che Spagna, con segnali di ripresa a partire dal mese di giugno. Il comparto dei libri è stato penalizzato dall'ordinanza di chiusura delle librerie, riaperte a partire da maggio in Italia e da giugno in Spagna.

L'emergenza sanitaria, oltre al grave impatto sociale, ha avuto e sta avendo ripercussioni anche sull'andamento dell'economia, determinando un contesto di generale incertezza.

In questo contesto il Gruppo ha mantenuto "accesa" tutta la sua offerta informativa venendo incontro al crescente bisogno del pubblico di essere informato, garantendo un servizio puntuale ai propri lettori e a tutte le edicole. Le edizioni quotidiane del Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca, El Mundo ed Expansion, i periodici e le piattaforme web e social del nostro Gruppo hanno svolto un ruolo centrale nell'informazione e nel racconto di questo difficile momento, mettendo al centro la propria vocazione di servizio pubblico, imparziale e puntuale e affermandosi come attori autorevoli dell'informazione televisiva, quotidiana e on-line, con importanti numeri di traffico e abbonamenti digitali.

In Italia, nel mese di maggio è iniziata la cosiddetta Fase 2 e in giugno la cosiddetta Fase 3, che hanno comportato una progressiva riduzione delle misure di contenimento della Fase 1, con la progressiva riapertura delle attività produttive e industriali e dei ristoranti, bar, ed attività commerciali, turistiche e di intrattenimento. In Spagna un analogo percorso di graduale riapertura si è avviato con un differimento temporale di alcune settimane.

Dal 20 giugno, dopo uno stop di tre mesi, è ripreso anche il campionato di calcio di Serie A. Nello stesso periodo sono sostanzialmente ripartiti i principali campionati nazionali europei, tra i quali la Liga spagnola.

La ripresa dello sport giocato in generale ha avuto e sta avendo un impatto positivo sulla diffusione de La Gazzetta dello Sport e Marca.

Nell'ambito dell'attività relativa alla organizzazione di eventi sportivi, RCS Sport è riuscita a ricollocare all'interno del calendario ciclistico internazionale 2020 le Strade Bianche, la Milano Sanremo, Il Lombardia, la Tirreno Adriatico e il Giro d'Italia (3-25 ottobre 2020). Tra gli eventi inizialmente programmati nel primo semestre la Milano Marathon e gli altri mass event sono stati rinviati al 2021.

Il contenimento dei contagi, che ha caratterizzato la fine del primo semestre e parte del terzo trimestre, ha determinato un progressivo miglioramento della situazione, che ha iniziato a manifestare effetti positivi a livello economico in generale e sulle attività del Gruppo.

Già dal mese di agosto in Spagna si è però registrata una ripresa del numero di casi di Coronavirus, con focolai inizialmente concentrati in Catalogna, Aragona e Paesi Baschi. A settembre la situazione si è ulteriormente aggravata, portando le comunità locali (regioni) a reintrodurre misure restrittive, quali la chiusura anticipata di alcune attività. L'evolversi della situazione emergenziale a fine ottobre ha portato il Governo a ripristinare lo stato di allerta e a limitare la mobilità nelle ore notturne e tra le regioni, introducendo ulteriori restrizioni alle attività commerciali.

Anche in Italia a partire dal mese di ottobre la curva del contagio ha ripreso a crescere, inducendo il Governo a limitare le attività ricreative e di ristorazione e gli sport amatoriali, nonché ad incentivare ulteriormente lo smart working ed il ricorso a forme flessibili e/o a distanza per l'organizzazione dell'attività didattica. Sono state poi adottate misure ancor più restrittive, da ultimo differenziate per zone di rischio (rossa, arancione, gialla), definite sulla base di una serie di indicatori in base ai quali vengono classificate le diverse regioni. Per le zone rosse le misure prevedono, tra l'altro, forti limitazioni agli spostamenti, salvo per comprovate esigenze, e la chiusura di bar, ristoranti e numerose categorie di attività commerciali.

Nel terzo e nel quarto trimestre 2020, grazie alle azioni implementate per il sostegno e lo sviluppo dei ricavi, così come per il contenimento dei costi, il Gruppo è riuscito a conseguire un margine operativo lordo (EBITDA), un risultato operativo (EBIT) e un risultato netto in crescita rispetto a quelli realizzati nel pari periodo 2019, andamento che deriva anche dal ricollocamento in ottobre (da maggio) del Giro d'Italia, confermando le aspettative comunicate a fine luglio 2020. In Italia nel quarto trimestre la raccolta pubblicitaria è aumentata rispetto a quella del trimestre analogo del 2019.

Anche l'inizio del 2021 si sta caratterizzando per la prosecuzione delle misure restrittive implementate dai Governi sia in Italia che in Spagna per il contenimento del contagio.

Il Gruppo monitora quotidianamente l'evolversi della situazione al fine di minimizzarne gli impatti sia in termini di salute e sicurezza sul lavoro sia in termini economici, patrimoniali e finanziari, mediante la definizione e implementazione di piani di azione flessibili e tempestivi.

RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULLA GESTIONE DEL GRUPPO RCS MEDIAGROUP

L'andamento dell'economia italiana ed internazionale nel corso del 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi. La risalita della curva dei contagi nel quarto trimestre del 2020 ha reso necessarie nuove misure, anche se meno severe rispetto a quelle applicate in primavera. Tutto ciò ha portato l'economia italiana a registrare una nuova contrazione nel quarto trimestre 2020, dopo il significativo recupero del terzo trimestre (con il PIL in crescita del 16% rispetto al trimestre precedente). Per l'intero 2020 si registra un decremento del PIL pari all'8,9% rispetto al +0,3% del 2019 (Fonte: ISTAT).

Situazione differente si riscontra nell'economia spagnola dove si è assistito a una crescita del PIL nel quarto trimestre 2020 dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Considerando la variazione su base annua in Spagna si evidenzia un decremento del prodotto interno lordo pari al 9,1% (Fonte: Istituto di statistica nazionale - INE).

In tale contesto il mercato pubblicitario italiano nell'arco del 2020 ha presentato una flessione degli investimenti pubblicitari del 15,3% rispetto all'esercizio 2019. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo del 24,1%, con i quotidiani in flessione del 16,2% ed i periodici del 36,6%. In contrazione anche il settore televisivo (-9,5%), il settore radio (-25%) e il comparto on-line (-0,8% esclusi search, social e over the top) rispetto allo stesso periodo del 2019 (Fonte: Nielsen gennaio-dicembre 2020).

In Spagna al 31 dicembre 2020 la raccolta pubblicitaria lorda ha segnato un decremento del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 (Fonte: i2p, Arce Media). Il mercato dei quotidiani ha evidenziato un calo del 26,4%, le riviste del 43,2% ed i supplementi del 53,2% rispetto al pari periodo del 2019. In flessione anche la performance nel segmento Internet (esclusi i social media, portali, search, etc) che registra un -11,2%. (Fonte: i2p, Arce Media).

In Italia i dati ADS hanno evidenziato per il periodo gennaio-dicembre 2020 una contrazione delle diffusioni cartacee dei principali quotidiani nazionali di informazione generale pari al 13,2%, attestandosi al -7,7% se si includono anche le copie digitali. Anche le diffusioni dei principali quotidiani sportivi si sono presentate in calo; nell'arco del 2020 hanno registrato, infatti, una flessione del 35,5% che si riduce al -33,3% considerando anche le copie digitali (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

In Spagna l'istituto di rilevazione OJD (relativamente al mercato delle diffusioni dei quotidiani), a causa dello stato di allerta decretato dal Governo (dal 14 marzo 2020 al 21 giugno 2020) e ai suoi effetti sulla diffusione, non ha proceduto alla pubblicazione dei dati di diffusione per il periodo aprile – giugno 2020. Le rilevazioni sono riprese a partire da luglio 2020. I dati progressivi sulle diffusioni a fine anno sul mercato spagnolo dei quotidiani di informazione generale presentano una contrazione complessiva del 21%. I quotidiani economici registrano una flessione pari al 22,1%. Lo stesso fenomeno si registra per il segmento dei quotidiani sportivi, in cui si rileva un decremento delle diffusioni del 27,9% (Fonte: OJD).

Nonostante questo difficile contesto, il Gruppo ha realizzato nel 2020 un EBITDA, pari a 83,1 milioni, anche per effetto di efficienze pari a 59,8 milioni. L'indebitamento finanziario netto è sceso a 59,6 milioni, in miglioramento di 72,2 milioni, confermando il trend di continuo miglioramento.

Nel corso del 2020 è proseguito costante l'impegno sul contenimento dei costi operativi e di struttura cui si è accompagnata una intensa attività di sviluppo editoriale con l'obiettivo di rafforzare la posizione competitiva nei business strategici del Gruppo.

ANDAMENTO DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020

Di seguito si riportano i principali dati economici ed i commenti.
-- -- -- -------------------------------------------------------------------- --
(in milioni di euro) Note di rinvio agli 31 dicembre 2020 % 31 dicembre 2019 % Differenza Differenza
schemi di bilancio
(1)
A B A-B %
Ricavi netti 749,5 100,0 923,6 100,0 (174,1) (18,9%)
Ricavi editoriali I 343,6 45,8 408,4 44,2 (64,8) (15,9%)
Ricavi pubblicitari I 312,8 41,7 384,5 41,6 (71,7) (18,6%)
Ricavi diversi (2) I 93,1 12,4 130,7 14,2 (37,6) (28,8%)
Costi operativi II (399,2) (53,3) (501,9) (54,3) 102,7 20,5%
Costo del lavoro III (257,3) (34,3) (264,5) (28,6) 7,2 2,7%
Accantonamenti per rischi IV (2,9) (0,4) (1,5) (0,2) (1,4) n.s
(Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi V (4,1) (0,5) (2,5) (0,3) (1,6) (64,0%)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN VI (2,9) (0,4) 0,1 0,0 (3,0) n.s
EBITDA (3) 83,1 11,1 153,3 16,6 (70,2) (45,8%)
Amm.immobilizzazioni immateriali VII (15,8) (2,1) (15,5) (1,7) (0,3)
Amm.immobilizzazioni materiali VIII (9,1) (1,2) (10,5) (1,1) 1,4
Amm. diritti d'uso su beni in leasing IX (22,5) (3,0) (23,2) (2,5) 0,7
Amm.investimenti immobiliari X (0,5) (0,1) (0,6) (0,1) 0,1
Altre (svalutazioni)/ripristini immobilizzazioni XI (2,7) (0,4) (1,0) (0,1) (1,7)
Risultato operativo (EBIT) (3) 32,5 4,3 102,5 11,1 (70,0)
Proventi (oneri) finanziari XII (9,3) (1,2) (16,0) (1,7) 6,7
Altri proventi (oneri) da attività/passività finanziarie XIII 5,8 0,8 (0,1) (0,0) 5,9
Risultato prima delle imposte 29,0 3,9 86,4 9,4 (57,4)
Imposte sul reddito XIV 2,9 0,4 (17,6) (1,9) 20,5
Risultato attività destinate a continuare 31,9 4,3 68,8 7,4 (36,9)
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse XV 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0
Risultato netto prima degli interessi di terzi 31,9 4,3 68,8 7,4 (36,9)
(Utile) perdita netta di competenza di terzi XVI (0,2) (0,0) (0,3) (0,0) 0,1
Risultato netto di periodo di Gruppo 31,7 4,2 68,5 7,4 (36,8)

(1) Tali note rinviano al prospetto sintetico di conto economico.

(2) I ricavi diversi accolgono prevalentemente i ricavi per attività televisive, per l'organizzazione di eventi e manifestazioni, per attività di vendita di liste clienti e di cofanetti, nonché per le attività di scommesse in Spagna.

(3) Per le definizioni di EBITDA ed EBIT si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Di seguito si riporta la variazione dei ricavi rispetto al 31 dicembre 2019.

Nel contesto sopra descritto, i ricavi netti consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2020 si attestano a 749,5 milioni, in decremento di 174,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, di cui -71,7 milioni i ricavi pubblicitari, - 64,8 milioni i ricavi editoriali e -37,6 milioni i ricavi editoriali diversi. Tale andamento è dipeso

principalmente dal calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi (-44,8 milioni), che hanno risentito della sospensione dello sport "giocato", e del calo della raccolta pubblicitaria (-71,7 milioni), oltre alla mancata realizzazione di alcuni eventi sportivi di massa (la Milano Marathon e alcuni mass events) differiti nell'esercizio 2021 e all'effetto del deconsolidamento della controllata spagnola Last Lap a seguito della sua cessione (-17,8 milioni).

Particolare rilevanza assumono i ricavi digitali realizzati dal Gruppo che al 31 dicembre 2020 ammontano a circa 172 milioni, segnando una crescita del 3% rispetto al pari periodo del 2019, portando l'incidenza sui ricavi complessivi al 23% (18% nel 2019).

I ricavi editoriali sono pari a 343,6 milioni e si confrontano con ricavi editoriali del 2019 pari a 408,4 milioni (-64,8 milioni). La variazione è sostanzialmente attribuibile ai seguenti fenomeni:

• il decremento di 32,9 milioni dei ricavi editoriali di Quotidiani Italia, dovuto essenzialmente al calo dei ricavi editoriali de La Gazzetta dello Sport (-31,6 milioni) in seguito principalmente, quale conseguenza del lockdown, alla sospensione degli eventi sportivi nel periodo, con conseguente effetto sul notiziario sportivo così come alla chiusura dei bar e alle limitazioni della consultazione dei quotidiani negli stessi . I ricavi editoriali del Corriere della Sera sono per contro complessivamente in crescita per 2,3 milioni per l'effetto trainante dei ricavi digitali (+5,9 milioni) e dei ricavi collaterali (+3,3 milioni). Il Corriere della Sera ha contenuto nel 2020 la riduzione delle diffusioni in edicola al - 6% rispetto al 2019 (Fonte: ADS gennaio-dicembre 2020: canali previsti dalla legge), che si confronta con una flessione complessiva del mercato di riferimento pari al -9,5%. A fine dicembre la customer base digitale totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e m-site) è risultata pari a 308 mila abbonamenti in crescita dell'81% rispetto al 2019. I principali indicatori di performance digitali confermano la rilevante posizione di RCS, con i brand Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport che si attestano nel periodo gennaio-dicembre 2020 rispettivamente a 29,5 milioni e a 14,1 milioni di utenti unici medi al mese e rispettivamente a 4,4 milioni e 2,3 milioni di utenti unici giornalieri medi al mese (Fonte: Audiweb 2.0).

I ricavi da prodotti collaterali del Corriere della Sera sono cresciuti rispetto al pari periodo 2019 anche per effetto di una serie di iniziative specifiche che hanno avuto buoni riscontri sui lettori. In contrazione i ricavi della casa editrice Solferino, penalizzati dall'ordinanza di chiusura delle librerie nel periodo di massima emergenza sanitaria.

Entrambi i quotidiani confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: ADS gennaio-dicembre 2020).

• il decremento di 30,2 milioni evidenziato dai ricavi editoriali di Unidad Editorial imputabile al calo generalizzato registrato nel mercato dei quotidiani accentuato, a partire dal mese di marzo, dal decremento delle vendite in edicola e dalla sospensione degli abbonamenti a causa del lockdown proclamato in Spagna il 14 marzo 2020 per via del COVID-19, solo parzialmente compensato dal buon andamento degli abbonamenti digitali.

La diffusione media giornaliera di El Mundo, Marca (che ha sofferto in particolar modo gli effetti della sospensione dello sport giocato e della chiusura dei bar) ed Expansion nel 2020 si attesta rispettivamente a 69 mila copie (incluse le copie digitali), circa 65 mila copie e circa 26 mila copie (Fonte interna). Marca e Expansiòn confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: OJD);

• i ricavi editoriali di Periodici Italia sono in calo di 2,9 milioni.

I ricavi editoriali per prodotti collaterali passano dai 61 milioni del 2019 ai 62,9 milioni del 2020, con un incremento complessivo di 1,9 milioni, riconducibile a Quotidiani Italia (+2,5 milioni), in particolare alla testata Corriere della Sera per effetto di maggiori lanci effettuati nel 2020 e di una diversa composizione del prodotto offerto.

I ricavi pubblicitari ammontano a 312,8 milioni e presentano un decremento di 71,7 milioni rispetto all'esercizio precedente. Tenuto anche conto dei ricavi pubblicitari realizzati tramite la concessionaria di Gruppo, la flessione è riconducibile a Unidad Editorial (-35,4 milioni), a Quotidiani Italia (-17,7 milioni), a Periodici Italia (-13,5 milioni) e ad Eventi Sportivi (-5 milioni). Tale andamento è originato essenzialmente dagli effetti sul mercato pubblicitario determinati dall'emergenza sanitaria.

I ricavi pubblicitari digitali raggiungono al 31 dicembre 2020 un'incidenza complessiva sui ricavi pubblicitari di Gruppo del 41,5% (33,6% al 31 dicembre 2019). I ricavi pubblicitari digitali dell'area Unidad Editorial in Spagna rappresentano oltre il 62% dei ricavi pubblicitari complessivi (del 51,2% al 31 dicembre 2019). Nel 2020, in Italia, i ricavi pubblicitari sui mezzi on-line di RCS sono cresciuti di circa il 20%.

I ricavi diversi ammontano a 93,1 milioni (130,7 milioni nell'esercizio 2019). La variazione di 37,6 milioni è riconducibile a Unidad Editorial (-25,8 milioni) per effetto principalmente del deconsolidamento di Last Lap a seguito della cessione della partecipazione (-17,8 milioni) e per la diminuzione dei ricavi delle scommesse sportive (Marca Apuestas), quale conseguenza della già commentata forte riduzione di eventi sportivi nell'esercizio. In contrazione i ricavi diversi del settore Pubblicità e Sport (-7,6 milioni) principalmente a causa del differimento di alcuni eventi sportivi al 2021. Il decremento dei ricavi diversi dell'area Periodici Italia (-4,5 milioni) è sostanzialmente riferito al Sistema Infanzia per la sospensione delle Fiere e di alcune attività di direct marketing. Risultano in calo anche i ricavi relativi alla vendita on-line dei viaggi di Dove Club.

In incremento i ricavi di RCS Academy, la business school del Gruppo che sta proseguendo il proprio piano di sviluppo adattandosi al contesto di riferimento.

Di seguito si riporta la variazione dell'EBITDA rispetto al 31 dicembre 2019.

L'EBITDA è pari a 83,1 milioni rispetto ai 153,3 milioni dell'esercizio 2019. Gli oneri e proventi non ricorrenti sono negativi per 15 milioni (negativi per 3,6 milioni nel 2019) e si riferiscono principalmente allo stanziamento di fondi relativi ad interventi sul personale. Escludendo gli oneri e proventi non ricorrenti, il margine operativo lordo si attesterebbe a 98,1 milioni, con una flessione sostanzialmente riconducibile ai sopra descritti effetti sui ricavi determinati dall'emergenza sanitaria, che hanno determinato una riduzione degli investimenti pubblicitari da parte dei clienti, un calo delle diffusioni dei quotidiani sportivi oltre allo slittamento nel 2021 di alcuni eventi sportivi.

Le attività di sviluppo ed arricchimento dell'offerta editoriale sono state affiancate da interventi tempestivi e straordinari sui costi effettuati anche per adeguare l'organizzazione aziendale al mutato contesto. I benefici di tali azioni di contenimento dei costi nel 2020 ammontano a circa 59,8 milioni, di cui 34 milioni in Italia e 25,8 milioni in Spagna.

(in milioni di euro) Ricavi EBITDA % sui ricavi EBIT % sui ricavi Ricavi EBITDA % sui ricavi EBIT % sui ricavi Quotidiani Italia 380,8 45,0 11,8% 32,7 8,6% 431,6 65,8 15,2% 56,4 13,1% Periodici Italia 71,0 4,0 5,6% 3,1 4,4% 90,2 9,3 10,3% 2,2 2,4% Pubblicità e Sport 247,3 17,0 6,9% 16,7 6,8% 286,8 28,4 9,9% 28,1 9,8% Unidad Editorial 203,7 15,5 7,6% 2,3 1,1% 295,0 48,3 16,4% 37,2 12,6% Altre attività Corporate 35,2 1,6 4,5% (22,3) (63,4)% 35,6 1,5 4,2% (21,4) (60,1)% Diverse ed elisioni (188,5) - n.a. - n.a. (215,6) - n.a. (0,0) n.a. Consolidato 749,5 83,1 11,1% 32,5 4,3% 923,6 153,3 16,6% 102,5 11,1% Progressivo al 31/12/2020 Progressivo al 31/12/2019

Nella seguente tabella sono riportati i risultati economici più significativi per area di business. Si rinvia alla "Relazione sull'andamento economico delle aree di attività" per un commento esteso di ricavi ed EBITDA:

In particolare, si evidenzia:

  • l'EBITDA dell'area Quotidiani Italia è in decremento di 20,8 milioni rispetto all'esercizio 2019 (-15,9 milioni escludendo gli oneri non ricorrenti dal confronto con il 2019), principalmente per la contrazione delle diffusioni de La Gazzetta dello Sport e per la flessione della raccolta pubblicitaria sul mezzo stampa. All'andamento contribuisce inoltre la diminuzione dei ricavi delle Attività Televisive. Si evidenziano gli effetti positivi delle iniziative volte al continuo ampliamento e arricchimento dell'offerta editoriale, il proseguimento delle azioni di contenimento costi e di promozione dell'efficienza dei processi aziendali, nonché un miglioramento della marginalità segnato dai prodotti collaterali;
  • l'EBITDA dell'area Pubblicità e Sport in decremento di 11,4 milioni. La variazione è principalmente riconducibile agli effetti sul mercato pubblicitario determinati dall'emergenza sanitaria e, in minor misura, allo slittamento nel 2021 di alcuni eventi sportivi;
  • l'EBITDA dell'area Periodici Italia in decremento di 5,3 milioni come conseguenza dei minori ricavi pubblicitari ed editoriali realizzati, solo in parte compensati dalle azioni messe in atto per il contenimento dei costi sia diretti sia di struttura;
  • l'EBITDA dell'area Unidad Editorial in flessione di 32,8 milioni rispetto all'esercizio 2019 (-24,7 milioni escludendo gli oneri non ricorrenti dal confronto con il 2019). La variazione deriva principalmente dalla riduzione dei ricavi mitigata dalle azioni di contenimento costi e di recupero efficienza, quali la razionalizzazione delle collaborazioni e delle consulenze, oltre alla rivisitazione delle tariffe dei fornitori ed all'attività di recovery plan;
  • l'EBITDA delle Altre attività Corporate in linea rispetto l'esercizio 2019. Escludendo dal confronto l'ammontare degli oneri e proventi non ricorrenti (sostanzialmente riferiti al costo del personale sia nell'esercizio 2020 sia nell'esercizio 2019), l'EBITDA migliorerebbe per 0,5 milioni.

Gli oneri netti non ricorrenti dell'esercizio 2020 ammontano complessivamente a 15 milioni (negativi per 3,6 milioni al 31 dicembre 2019), sono riferiti quasi esclusivamente al costo del personale.

Il costo del lavoro si riduce di 7,2 milioni (257,3 milioni nel 2020 contro i 264,5 milioni nel 2019). Il costo del lavoro ante oneri non ricorrenti (15,1 milioni dell'esercizio 2020 contro 2,7 milioni dell'esercizio 2019) presenta una riduzione di 19,6 milioni (con organici medi complessivamente in flessione di 62 unità) alla quale concorrono tutte le aree di attività del Gruppo.

Per un commento più esteso sulle risorse umane e sull'andamento degli organici, medi e puntuali, si rinvia al paragrafo Risorse Umane.

Gli oneri netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto al 31 dicembre 2020 ammontano a 2,9 milioni e si confrontano con proventi netti al 31 dicembre 2019 pari a 0,1 milioni. Nella voce sono compresi i risultati pro quota delle partecipate del gruppo m-dis Distribuzione Media S.p.A. e del gruppo Bermont.

Il risultato operativo (EBIT), positivo per 32,5 milioni, si confronta con un risultato al 31 dicembre 2019 pari a 102,5 milioni. Oltre a riflettere l'andamento dell'EBITDA, la variazione è determinata da minori

ammortamenti per 1,9 milioni in relazione al progressivo esaurirsi della vita utile di attività immateriali e materiali in gran parte riconducibili all'area Altre attività Corporate e alle attività televisive dell'area Quotidiani Italia, a cui si contrappongono maggiori svalutazioni di immobilizzazioni per 1,7 milioni.

Per il commento sulle Altre svalutazioni/ripristini si rinvia alla nota n. 23 delle Note illustrative specifiche.

Gli oneri finanziari netti risultano pari a 9,3 milioni (16 milioni al 31 dicembre 2019) Al miglioramento contribuiscono i minori interessi passivi netti su finanziamenti verso il sistema bancario (-1,3 milioni) principalmente per il minor indebitamento medio e proventi finanziari incassati dall'erario (2,4 milioni). Si evidenziano, inoltre, minori oneri bancari e minori oneri di attualizzazioni delle poste iscritte in bilancio.

I proventi netti da attività e passività finanziarie ammontano a 5,8 milioni (oneri per 0,1 milioni nel 2019) e si riferiscono alla plusvalenza realizzata mediante la cessione della partecipata spagnola Last Lap.

Le imposte dell'esercizio 2020 sono positive per 2,9 milioni (negative per 17,6 milioni al 31 dicembre 2019) per effetto anche di proventi di natura fiscale (rimborsi). Escludendo tale voce le imposte risulterebbero negative per 7 milioni, riferibili all'IRAP per 2,2 milioni, al reversal netto delle imposte anticipate per 3,7 milioni e per 1,9 milioni allo stanziamento delle imposte correnti dell'esercizio, parzialmente compensati da imposte esercizi precedenti positive per 0,8 milioni.

Per effetto dei fenomeni sopra descritti il risultato netto di Gruppo dell'esercizio 2020 risulta positivo per 31,7 milioni, e si confronta con il risultato netto positivo dell'esercizio 2019 pari a 68,5 milioni.

(in milioni di euro) 4° trimestre 2020 4° trimestre 2019
Ricavi EBITDA % sui ricavi EBIT % sui
ricavi
Ricavi EBITDA % sui
ricavi
EBIT % sui
ricavi
Quotidiani Italia 114,9 28,3 24,6% 25,5 22,2% 120,2 21,9 18,2% 23,3 19,4%
Periodici Italia 21,4 4,1 19,2% 3,9 18,2% 26,5 4,2 15,8% (1,9) (7,2)%
Pubblicità e Sport 117,4 20,6 17,5% 20,5 17,5% 78,0 2,3 2,9% 2,2 2,8%
Unidad Editorial 61,4 3,7 6,0% (1,8) (2,9)% 84,5 19,6 23,2% 17,2 20,4%
Altre attività Corporate 8,8 (1,3) (14,8)% (7,6) (86,4)% 11,1 2,9 26,1% (2,8) (25,2)%
Diverse ed elisioni (68,1) 0,0 n.a. (0,0) n.a. (70,6) 0,0 n.a. (0,0) n.a.
Consolidato 255,8 55,4 21,7% 40,5 15,8% 249,7 50,9 20,4% 38,0 15,2%

Per completezza informativa si riportano di seguito i principali dati economici del quarto trimestre:

Nel quarto trimestre 2020, rispetto al pari periodo del 2019, i ricavi netti, pari a 255,8 milioni, migliorano complessivamente di 6,1 milioni, in particolare i ricavi pubblicitari (+9,7%) e i ricavi editoriali diversi (+31,8%), controbilanciati da minori ricavi editoriali.

I maggiori ricavi, pubblicitari e diversi, derivano anche dal ricollocamento del Giro d'Italia, svolto nel mese di ottobre, rispetto al solito mese di maggio degli anni scorsi. Inoltre, i ricavi diversi risentono degli effetti del deconsolidamento di Last Lap (-8,5 milioni).

L'EBITDA è positivo per 55,4 milioni, in miglioramento di 4,5 milioni e l'EBIT è superiore per 2,5 milioni rispetto al quarto trimestre 2019. Il risultato netto di Gruppo del quarto trimestre 2020 si attesta a 39,3 milioni (27,8 milioni nel quarto trimestre 2019).

Le principali voci dello stato patrimoniale sono riepilogate nel prospetto che segue:

Note di rinvio agli
schemi di bilancio
31 dicembre
2020
% 31 dicembre
2019
%
(in milioni di euro) (1)
Immobilizzazioni Immateriali XVII 366,9 69,7 363,3 61,8
Immobilizzazioni Materiali XVIII 55,3 10,5 62,5 10,6
Diritti d'uso su beni in leasing XIX 140,6 26,7 160,7 27,3
Investimenti Immobiliari XX 16,2 3,1 19,5 3,3
Immobilizzazioni Finanziarie e Altre attività XXI 123,7 23,5 144,7 24,6
Attivo Immobilizzato Netto 702,7 133,6 750,7 127,7
Rimanenze XXII 17,8 3,4 23,3 4,0
Crediti commerciali XXIII 189,5 36,0 206,3 35,1
Debiti commerciali XXIV (179,4) (34,1) (198,7) (33,8)
Altre attività/passività XXV (64,1) (12,2) (55,7) (9,5)
Capitale d'Esercizio (36,2) (6,9) (24,8) (4,2)
Fondi per rischi e oneri XXVI (50,5) (9,6) (46,1) (7,8)
Passività per imposte differite XXVII (52,5) (10,0) (52,5) (8,9)
Benefici relativi al personale XXVIII (37,4) (7,1) (39,6) (6,7)
Capitale investito netto 526,1 100,0 587,7 100,0
Patrimonio netto XXX 311,6 59,2 280,6 47,7
Debiti finanziari a medio lungo termine XXXI 58,9 11,2 82,9 14,1
Debiti finanziari a breve termine XXXII 57,4 10,9 74,6 12,7
Passività finanziarie correnti per strumenti derivati XXXIV - - 0,2 0,0
Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati XXXIV 1,0 0,2 1,0 0,2
Attività finanziarie per strumenti derivati XXXV - - - -
Disponibilità e crediti finanziari a breve termine XXXVI (57,7) (11,0) (26,9) (4,6)
Indebitamento finanziario netto (2) 59,6 11,3 131,8 22,4
Debiti finanziari per leasing ex IFRS 16 XXXVII 154,9 29,4 175,3 29,8
Totale fonti finanziarie 526,1 100,0 587,7 100,0

(1) Tali note rinviano al prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) Per la definizione di Indebitamento finanziario netto si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Di seguito si commentano le principali variazioni che hanno interessato lo stato patrimoniale di Gruppo al 31 dicembre 2020 rispetto al 31 dicembre 2019.

Il capitale investito netto, pari a 526,1 milioni, presenta un decremento di 61,6 milioni, rispetto al 31 dicembre 2019, riconducibile all'attivo immobilizzato netto in calo di 48 milioni, all'incremento dei fondi (Fondi per rischi ed oneri, Passività per imposte differite e Benefici relativi al personale) per 2,2 milioni ed alla riduzione del capitale d'esercizio -11,4 milioni che passa dai 24,8 milioni negativi del 2019 ai 36,2 milioni negativi del 2020.

La contrazione dell'attivo immobilizzato netto, pari a 48 milioni, è riconducibile al decremento: per 21 milioni alle Immobilizzazioni Finanziarie e Altre attività, per 20,1 milioni ai Diritti d'uso su beni in leasing, per 7,2 milioni alle Immobilizzazioni Materiali e per 3,3 milioni agli Investimenti Immobiliari, mentre risultano in incremento netto per 3,6 milioni le Immobilizzazioni Immateriali.

In particolare:

• le immobilizzazioni immateriali mostrano un incremento complessivo di 3,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Tale variazione riflette investimenti per 19,8 milioni, ammortamenti per 15,8 milioni, nonché altri movimenti minori per 0,4 milioni. Gli investimenti sono attribuibili in maggior misura all'area Altre attività Corporate (11,4 milioni) e ad Unidad Editorial (6,3 milioni) ed in particolare riguardano l'acquisto e/o sviluppo di licenze software e infrastrutture per l'erogazione di servizi

digitali in ambito web e mobile a cui si aggiunge l'acquisto di diritti d'autore e nuovi investimenti in ambito Attività Televisive (0,9 milioni), relativi ai canali Caccia e Pesca;

  • le immobilizzazioni materiali e gli investimenti immobiliari complessivamente evidenziano una flessione pari a 10,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per effetto di ammortamenti pari a 9,6 milioni e di svalutazioni pari a 2,7 milioni (riferibili agli investimenti immobiliari dell'area Unidad Editorial), parzialmente compensati da investimenti effettuati per 2 milioni. Gli investimenti riguardano le immobilizzazioni materiali e sono principalmente costituiti dall'acquisto di altri beni per 1,1 milioni prevalentemente riconducibili ad Unidad Editorial e alle Altre attività Corporate, da migliorie su impianti per 0,5 milioni, per il rinnovo di impianti impiegati nel processo di spedizione dello stabilimento di Pessano con Bornago;
  • i diritti d'uso su beni in leasing evidenziano un decremento complessivo di 20,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione comprende principalmente ammortamenti per 22,5 milioni, incrementi per 4 milioni riferibili a nuovi contratti di locazione autovetture e decrementi per 1 milione, per la maggior parte riferibile alla chiusura di alcuni contratti di affitto immobili;
  • la voce immobilizzazioni finanziarie e altre attività al 31 dicembre 2020 ammonta a 123,7 milioni e si confronta con 144,7 milioni di immobilizzazioni finanziarie e altre attività al 31 dicembre 2019. Si evidenzia la flessione delle altre attività non correnti (14,7 milioni) e delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto (-2,8 milioni) riconducibile ai risultati economici delle partecipate.

Il capitale d'esercizio, al 31 dicembre 2020, risulta negativo per 36,2 milioni e si confronta con un capitale d'esercizio negativo di 24,8 milioni al 31 dicembre 2019, evidenziando un decremento di 11,4 milioni. Di seguito si evidenziano le principali variazioni:

  • le rimanenze passano dai 23,3 milioni del 31 dicembre 2019 ai 17,8 milioni del 31 dicembre 2020, in diminuzione di 5,5 milioni. La variazione è principalmente riferita alle giacenze di carta in Italia per il minor volume a magazzino e per il minor prezzo della carta registrato nel 2020 rispetto al 2019. Si registra inoltre una riduzione dei prodotti collaterali;
  • i crediti commerciali ammontano a 189,5 milioni e, rispetto al pari dato dell'esercizio 2019, presentano un decremento di 16,8 milioni, La variazione è attribuibile principalmente ai crediti commerciali di Unidad Editorial (-13,4 milioni) e di RCS MediaGroup area Quotidiani Italia, mentre risultano in aumento i crediti di Eventi Sportivi (+12,6 milioni), in relazione alla ri-pianificazione nella seconda parte dell'anno degli eventi sportivi organizzati;
  • i debiti commerciali sono pari a 179,4 milioni in riduzione di 19,3 milioni rispetto alla fine dell'esercizio 2019. Si evidenzia principalmente il decremento dei debiti di Unidad Editorial (-14,2 milioni), dell'area Quotidiani Italia (-12,1 milioni) e dell'area Periodici Italia (-5,9 milioni) e l'incremento di Eventi Sportivi (+13,9 milioni), determinato anch'esso, come sopra commentato per i crediti, dal diverso calendario eventi del 2020;
  • le altre attività e passività nette sono negative per 64,1 milioni, evidenziando maggiori passività nette per 8,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, negative per 55,7 milioni. Le attività presentano un decremento di 5,1 milioni prevalentemente dovuto alla riduzione del credito IVA e dei crediti per imposte correnti. Le passività presentano un incremento di 3,3 milioni, originato essenzialmente dall'aumento dei debiti verso dipendenti (4,3 milioni) in parte compensati dal decremento dei risconti passivi (-1,3 milioni) da minor debiti verso enti previdenziali per un milione.

I fondi, costituiti dai Fondi rischi e oneri, dal Fondo imposte differite e dai Benefici verso il personale complessivamente passano dai 138,2 milioni al 31 dicembre 2019 ai 140,4 milioni al 31 dicembre 2020, con un incremento di 2,2 milioni, essenzialmente per l'incremento netto dei fondi rischi (4,4 milioni) controbilanciati dalla riduzione dei benefici verso il personale (-2,2 milioni).

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si attesta a 59,6 milioni (131,8 milioni al 31 dicembre 2019). Il miglioramento è riconducibile principalmente al significativo apporto della gestione operativa, positiva per 98,4 milioni. Per maggiori informazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

Le passività finanziarie, ai fini IFRS 16, ammontano a 154,9 milioni al 31 dicembre 2020 (175,3 milioni al 31 dicembre 2019). La variazione è riconducibile principalmente ai pagamenti dei canoni di affitto di immobili. L'indebitamento finanziario netto complessivo, che comprende anche debiti finanziari per leasing (ex IFRS 16) è pari a 214,5 milioni (307,1 milioni al 31 dicembre 2019).

Di seguito si evidenzia il raccordo tra il patrimonio netto e il risultato d'esercizio di RCS MediaGroup S.p.A. con quelli del bilancio consolidato:

Situazione al 31/12/20 Situazione al 31/12/19
Patrimonio Risultato Patrimonio Risultato
Patrimonio netto e risultato di RCS Mediagroup S.p.A. 468,8 12,8 456,6 39,1
Eliminazione del valore complessivo di carico delle
partecipazioni e dei relativi ripristini, svalutazioni e dividendi
(218,4) 2,7 (222,6) (14,8)
Ammontare complessivo del patrimonio netto e dei risultati
pro quota delle partecipate 158,0 18,4 141,3 46,6
Rilevazione di allocazioni e avviamenti in consolidato 112,4 112,4 -
Imposte differite su scritture di consolidato (38,6) (2,2) (36,4) (2,4)
Eliminazione degli effetti di operazioni compiute tra società
consolidate (171,9) (171,9) -
Patrimonio netto e risultato di pertinenza del Gruppo 310,3 31,7 279,4 68,5
Patrimonio netto e risultato di pertinenza di terzi 1,3 0,2 1,2 0,3
Patrimonio netto e risultato 311,6 31,9 280,6 68,8

RISORSE UMANE

Il Gruppo RCS, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016 in attuazione della direttiva UE 2014/95, ha predisposto la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito DNF) che costituisce un documento distinto dalla Relazione Finanziaria Annuale, alla quale si rinvia per ulteriori informazioni relativamente, tra gli altri, alle tematiche di risorse umane.

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020, è stata redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" (il framework più diffuso al mondo per la rendicontazione di sostenibilità) e sottoposta ad esame limitato da parte di Deloitte & Touche S.p.A..

Ripartizione dei dipendenti per area geografica

L'organico puntuale al 31 dicembre 2020 del Gruppo RCS (3.134 persone, di cui 29 a tempo determinato) risulta inferiore al dato del 31 dicembre 2019 di 119 unità.

La flessione dell'organico è stata determinata dagli effetti derivanti dalle prime evidenze degli stati di riorganizzazione in atto (di cui al paragrafo successivo) e per il completamento delle politiche di efficientamento delle aree tradizionali a beneficio dello sviluppo degli asset digitali; si suddivide in riduzione di contratti a tempo determinato con alcune stabilizzazioni (saldo: -23 unità) e in riduzione di contratti a tempo indeterminato (saldo: -96 unità).

Di seguito si evidenziano gli organici puntuali ripartiti per area geografica.

Italia
31 dicembre
Spagna
31 dicembre
Altri paesi
31 dicembre
Totale
31 dicembre
2020 2019 2020 2019 2020 2019 2020 2019
Dirigente, Quadro, Impiegato 946 998 703 725 36 46 1.685 1.769
Direttore di Testata, Giornalista 747 755 506 496 2 3 1.255 1.254
Operaio 161 192 33 38 0 0 194 230
Totale consolidato 1.854 1.945 1.242 1.259 38 49 3.134 3.253

L'organico medio sul periodo gennaio-dicembre 2020 del Gruppo RCS risulta essere pari a 3.217 unità, inferiore di 62 unità rispetto al dato dell'esercizio 2019 (3.279 unità medie).

I dipendenti all'estero rappresentano nell'anno 2020 circa il 40% dell'organico medio complessivo del Gruppo.

Di seguito si evidenziano gli organici medi ripartiti per area geografica.

Italia
gen - dic
Spagna
gen - dic
Altri paesi
gen - dic
Totale
gen - dic
2020 2019 2020 2019 2020 2019 2020 2019
Dirigente, Quadro, Impiegato 993 1.004 690 720 41 47 1.724 1.771
Direttore di Testata, Giornalista 760 769 507 505 2 3 1.269 1.277
Operaio 187 192 37 39 0 224 231
Totale consolidato 1.940 1.965 1.234 1.264 43 50 3.217 3.279

Evoluzione dell'assetto organizzativo

RCS gestisce il proprio assetto organizzativo con l'obiettivo di supportare e agevolare lo sviluppo editoriale e l'attuazione delle nuove iniziative di business, ottimizzando al contempo la produttività e il conseguimento di efficienze, al fine di garantire al Gruppo sicurezza e competitività in tutti i contesti di mercato che sono particolarmente caratterizzati da evoluzioni e dinamicità legati al mutarsi dei fabbisogni dei clienti editoriali e pubblicitari.

Nel corso del 2020, RCS ha proseguito nell'attività di adozione di strutture organizzative funzionali al processo di transizione e di sviluppo del business digitale, di individuazione di nuove forme di ricavo e di aggiornamento delle modalità utili al fine di massimizzare i ricavi editoriali e pubblicitari. Sono poi proseguite le operazioni di riorganizzazione volte al conseguimento di sinergie tra le diverse aree aziendali, finalizzandole all'ottimizzazione e all'efficienza dei processi operativi.

Sviluppo competenze e formazione

Nel corso del 2020 il Gruppo RCS MediaGroup S.p.A. ha erogato circa 18 mila ore di formazione dedicate al monitoraggio della formazione obbligatoria per dispositivi di Legge e all'aggiornamento e sviluppo delle professionalità interne.

In linea con l'aggiornamento sugli sviluppi della normativa sono proseguiti i corsi per i temi della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Sono stati compiuti alcuni interventi formativi per l'accrescimento delle competenze per lo sviluppo digitale in ambito editoriale e nel campo della professionalità giornalistica.

Il complesso delle attività per erogare la formazione è stato condotto nelle condizioni particolari derivanti dagli effetti della pandemia per COVID-19, contemperando le esigenze con le difficoltà logistiche superate anche per effetto delle dotazioni tecnologiche disponibili.

La valutazione delle competenze è stata effettuata da Risorse Umane con i Responsabili d'area delle varie divisioni di business.

Le relazioni industriali

Sul fronte delle relazioni sindacali in Italia, nel corso del 2020 sono stati formalizzati alcuni accordi con le rappresentanze sindacali per un riequilibrio dei costi.

In riferimento alla Legge n. 160/2019 recante "Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2019-2021", RCS MediaGroup aveva dato avvio a partire da febbraio 2020 ai passaggi procedurali finalizzati al riconoscimento da parte del Ministero del Lavoro dello "stato di riorganizzazione aziendale in presenza di crisi" per i giornalisti e per il personale poligrafico e grafico di RCS MediaGroup S.p.A.. Tali piani di riorganizzazione aziendale si inserivano nel contesto della riorganizzazione dei processi editoriali proiettati allo sviluppo del digitale ed erano funzionali al conseguimento di una maggiore flessibilità così come all'ingresso di nuove competenze.

Le contrattazioni con le varie rappresentanze sindacali hanno riguardato l'intera platea aziendale. Con il "Corriere della Sera" è stato firmato un piano di accesso alla cassa integrazione a rotazione finalizzato al prepensionamento di 38 giornalisti della durata di due anni con decorrenza 11 maggio 2020. Con le RSU dei Grafici e Poligrafici di RCS MediaGroup è stato firmato un accordo con cassa integrazione a rotazione degli 844 dipendenti con contestuale accesso al prepensionamento di 175 unità sulle 844 dipendenti. Per lo stabilimento di Pessano con Bornago (MI) è stato raggiunto un accordo di cassa integrazione a rotazione finalizzato all'accesso al prepensionamento per 35 unità con decorrenza 1° luglio 2020 per la durata di 18 mesi. Inoltre, con il sindacato della "Gazzetta dello Sport" è stato raggiunto un accordo per un Contratto di Solidarietà di 7 mesi dal 1° giugno al 31 dicembre 2020 ad una percentuale massima del 17%, mentre con il sindacato della Periodici il Contratto di Solidarietà è iniziato il 6 luglio ed è terminato il 22 gennaio 2021 con una percentuale di poco meno il 17% per i capi Redattori e del 12,7% per le altre qualifiche contrattuali

Per quanto riguarda la popolazione dei Dirigenti e dei Direttori apicali con Contratto Giornalistico è stata messa in atto una riduzione a titolo di solidarietà volontaria, senza diminuzione della prestazione lavorativa,

con percentuali di riduzione dello stipendio in proporzione al reddito con una percentuale a crescere in corrispondenza degli stipendi, nella logica dell'equità e della progressività.

In tutte le Direzioni è proseguita l'attività di gestione della mobilità fra reparti e dell'introduzione di personale con specifiche competenze digitali per guidare la transizione del business

Nell'ambito della legislazione emergenziale derivata dalla cassa integrazione speciale dovuta alla pandemia sono stati raggiunti accordi con le rappresentanze sindacali di RCS Sport e di Trovolavoro per l'utilizzo di 9 settimane di cassa integrazione legata al COVID-19.

Unidad Editorial

In Unidad Editorial si è continuato a lavorare, pur con le limitazioni dettate dalla pandemia in atto, sulle direttrici usuali, con una particolare focalizzazione sulla crescita delle persone, il potenziamento del know how soprattutto verso i nuovi ambiti digitali, anche attraverso l'inserimento di nuove risorse a sostegno dei nuovi progetti di crescita del business.

Con l'obiettivo di perseguire il continuo miglioramento dell'efficacia e dell'efficienza dei processi, sono state inoltre effettuate diverse analisi e revisioni organizzative che hanno permesso, tra l'altro, di potenziare la mobilità interna come opportunità e strumento di crescita delle risorse. Parallelamente, si è continuato a lavorare alla valutazione del potenziale e dell'impegno delle risorse allo scopo di riconoscerne correttamente le competenze e il contributo alla creazione di valore con l'obiettivo di collocare le persone adeguate nelle posizioni chiave.

Nell'ambito della situazione eccezionale determinata dal COVID-19 sono stati formalizzati una serie di accordi sindacali con lo scopo di gestire la base di costo del personale e recuperare marginalità a seguito della riduzione dei volumi e dei ricavi generata dalla pandemia. Sono stati pertanto attivati gli strumenti previsti dalla normativa in essere (ERTE) a cui si è aggiunto l'impatto positivo derivante dalle riduzioni a titolo di solidarietà volontaria operate da parte della popolazione dirigenziale senza accesso agli ammortizzatori sociali.

A fine anno si è portata a termine una ristrutturazione delle edizioni locali di El Mundo, cambiando il modello di business per puntare definitivamente sul digitale.

AMBIENTE

Il Gruppo RCS anche nel corso dell'anno 2020 ha continuato a porre in essere ed implementare ulteriori azioni e processi organizzativi volti a garantire la sostenibilità ambientale coniugandola a quella economica nella consapevolezza che questi aspetti sono e saranno nel futuro sempre più legati strettamente tra loro.

I riflessi derivanti dalla pandemia tutt'ora in corso hanno obbligato a rimodulare ed a incrementare gli sforzi per limitare e contrastarne gli effetti. Conseguentemente le azioni volte al perseguimento della maggior tutela ambientale, nel corso dell'anno, sono state fortemente segnate dagli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria e dalle azioni messe in atto per contenere i contagi.

A causa della minor presenza di personale in sede a seguito delle azioni volte al contenimento della diffusione del contagio, della rimodulazione dei servizi mensa oltre che ai minori volumi prodotti negli stabilimenti, i consumi di energia si sono decrementati in misura significativa seppur controbilanciati dall'aumento degli stessi dovuto ad una diversa climatizzazione degli uffici imposta dai vincoli dell'emergenza sanitaria (utilizzo di aria primaria e non di riciclo).

Per maggiori dettagli ed ulteriori informazioni sugli impatti derivanti dalla pandemia nell'ambito delle tematiche ambientali, si rinvia alla Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.

Per quel che concerne la Relazione sull'ambiente del Gruppo RCS prevista dall'art 2428 c.c. si deve tener conto che tale disposizione va interpretata in modo armonico con le successive disposizioni del D.Lgs. 254/2016 riguardanti la suddetta Dichiarazione Non Finanziaria (DNF), come suggerito dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti contabili nel documento Relazione sulla Gestione emesso nel giugno 2018. Nella DNF al 31 dicembre 2020 sono rendicontate anche le specifiche tematiche trattate in precedenza dalla Relazione sull'ambiente, pertanto si rinvia ad essa per ogni eventuale approfondimento, precisando quanto segue:

  • il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup S.p.A. che approva la presente Relazione Finanziaria Annuale approva anche la DNF al 31 dicembre 2020 presentata in forma autonoma e separata;
  • tale dichiarazione di carattere non finanziario contiene informazioni ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto di diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso generato;
  • il perimetro di rendicontazione coincide con quello del Bilancio Consolidato al netto delle società escluse perché in liquidazione/non operative e delle società escluse perché ritenute non rilevanti ai fini di detta rendicontazione.

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020 è reperibile sul sito internet del Gruppo, al seguente indirizzo: www.rcsmediagroup.it, sezione 'Sostenibilità', e sarà oggetto di pubblicazione presso il Registro delle Imprese di Milano insieme alla Relazione Finanziaria Annuale.

PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE

Rischi relativi agli andamenti del contesto macro-economico

Le attività del Gruppo RCS si svolgono prevalentemente sul mercato europeo, principalmente in Italia e in Spagna, pertanto, i risultati del Gruppo sono esposti ai rischi indotti dall'andamento dell'economia in questi Paesi e dall'efficacia delle politiche economiche attivate dai diversi Governi.

L'andamento dell'economia italiana ed internazionale nel corso del 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati (come anche commentato nel paragrafo Principali dati economici, patrimoniali e finanziari del Gruppo RCS MediaGroup). Con riferimento al quarto trimestre 2020 l'economia italiana registra una nuova contrazione dopo il significativo recupero del terzo trimestre (con il PIL in crescita del 16% rispetto al trimestre precedente), a causa degli effetti economici delle nuove misure adottate per il contenimento dell'emergenza sanitaria. Tale risultato determina un ampliamento del calo tendenziale (ovvero rispetto allo stesso trimestre dell'anno precedente) del PIL che passa infatti dal -5,1% del terzo trimestre al - 6,6% del quarto trimestre. La variazione rispetto al trimestre precedente si attesta al -1,9%. Per l'intero 2020 si registra un decremento del PIL pari all'8,9% rispetto al +0,3% del 2019 (Fonte: ISTAT). Le aspettative di crescita per l'economia italiana nel triennio 2021-2023 vedrebbero l'incremento del PIL attestarsi al + 3,5% nell'esercizio 2021, al + 3,8% nel 2022 e al + 2,3% nel 2023 (Fonte: Bollettino Banca d'Italia gennaio 2021). La Commissione Europea stima per il 2021 una crescita del 3,4% e per il 2022 del 3,5% (Fonte: European Economic Forecast – Commissione Europea febbraio 2021).

In Spagna il PIL cresce nel quarto trimestre dello 0,4% rispetto al trimestre precedente. Considerando la variazione su base annua in Spagna si evidenzia un decremento del Prodotto Interno Lordo pari al 9,1% (Fonte: Istituto di statistica nazionale - INE). Le previsioni di crescita stimano una variazione del PIL pari a +5,6% per il 2021 e +5,3% per il 2022 (Fonte: European Economic Forecast - Commissione Europea febbraio 2021).

Rischi connessi all'emergenza sanitaria

Nel 2020 lo scenario nazionale e internazionale è stato caratterizzato dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati, che hanno avuto e stanno continuando ad avere conseguenze immediate sull'organizzazione e i tempi del lavoro nonché sull'attività del Gruppo.

Nella cosiddetta Fase 1 (lockdown), i provvedimenti adottati dalle autorità pubbliche hanno condotto alla chiusura delle attività non essenziali e a forti limitazioni dei movimenti della popolazione (se non autorizzati per motivi specifici).

L'emergenza sanitaria, oltre al grave impatto sociale, ha avuto e sta avendo ripercussioni anche sull'andamento dell'economia, determinando un contesto di generale incertezza.

In questo contesto il Gruppo ha mantenuto "accesa" tutta la sua offerta informativa venendo incontro al crescente bisogno del pubblico di essere informato, garantendo un servizio puntuale ai propri lettori e a tutte le edicole. Le edizioni quotidiane del Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca, El Mundo ed Expansion i periodici e le piattaforme web e social del nostro Gruppo hanno svolto un ruolo centrale nell'informazione e nel racconto di questo difficile momento, mettendo al centro la propria vocazione di servizio pubblico, imparziale e puntuale e affermandosi come attori autorevoli dell'informazione quotidiana e on-line, con importanti numeri di traffico e abbonamenti digitali.

In Italia, nel mese di maggio è iniziata la cosiddetta Fase 2 e in giugno la cosiddetta Fase 3, che hanno comportato una progressiva riduzione delle misure di contenimento della Fase 1, con la progressiva riapertura delle attività produttive e industriali e dei ristoranti, bar, ed attività commerciali, turistiche e di intrattenimento. In Spagna un analogo percorso di graduale riapertura si è avviato con un differimento temporale di alcune settimane.

Dal 20 giugno, dopo uno stop di tre mesi, è ripreso anche il campionato di calcio di Serie A. Nello stesso periodo sono sostanzialmente ripartiti i principali campionati nazionali europei, tra i quali la Liga spagnola.

La ripresa dello sport giocato in generale ha avuto e sta avendo un impatto positivo sulla diffusione de La Gazzetta dello Sport e Marca.

Nell'ambito dell'attività relativa alla organizzazione di eventi sportivi, RCS Sport è riuscita a ricollocare all'interno del calendario ciclistico internazionale 2020 le Strade Bianche, la Milano Sanremo, Il Lombardia, la Tirreno Adriatico e il Giro d'Italia (3-25 ottobre 2020). Tra gli eventi inizialmente programmati nel primo semestre la Milano Marathon e gli altri mass event sono rinviati al 2021.

Il contenimento dei contagi, che ha caratterizzato la fine del primo semestre e parte del terzo trimestre, ha determinato un progressivo miglioramento della situazione, che ha iniziato a manifestare effetti positivi a livello economico in generale e sulle attività del Gruppo.

Già dal mese di agosto in Spagna si è però registrata una ripresa del numero di casi di Coronavirus, con focolai inizialmente concentrati in Catalogna, Aragona e Paesi Baschi. A settembre la situazione si è ulteriormente aggravata, portando le comunità locali (regioni) a reintrodurre misure restrittive, quali la chiusura anticipata di alcune attività. L'evolversi della situazione emergenziale a fine ottobre ha portato il Governo a ripristinare lo stato di allerta e a limitare la mobilità nelle ore notturne e tra le regioni, introducendo ulteriori restrizioni alle attività commerciali.

Anche in Italia a partire dal mese di ottobre la curva del contagio ha ripreso a crescere, inducendo il Governo a limitare le attività ricreative e di ristorazione e gli sport amatoriali, nonché ad incentivare ulteriormente lo smart working ed il ricorso a forme flessibili e/o a distanza per l'organizzazione dell'attività didattica. Sono state poi adottate misure ancor più restrittive, da ultimo differenziate per zone di rischio (rossa, arancione, gialla), definite sulla base di una serie di indicatori in base ai quali vengono classificate le diverse regioni. Per le zone rosse le misure prevedono, tra l'altro, forti limitazioni agli spostamenti, salvo per comprovate esigenze, e la chiusura di bar, ristoranti e numerose categorie di attività commerciali.

L'inizio del 2021 si sta caratterizzando per la prosecuzione delle misure restrittive implementate dai Governi sia in Italia che in Spagna per il contenimento del contagio.

Il Gruppo monitora, quotidianamente l'evolversi della situazione al fine di minimizzarne gli impatti sia in termini di salute e sicurezza sul lavoro sia in termini economici, patrimoniali e finanziari, mediante la definizione e implementazione di piani di azione flessibili e tempestivi. Lo sviluppo della situazione, nonché i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, non sono al momento ancora prevedibili - in quanto dipendono, tra l'altro, dalla evoluzione dell'emergenza sanitaria così dall'efficacia delle misure pubbliche, anche economiche, nel frattempo implementate e che saranno implementate, e saranno oggetto di costante monitoraggio anche nel prosieguo dell'esercizio.

L'eventuale protrarsi dell'emergenza sanitaria potrebbe condizionare, anche significativamente, l'attività, le strategie e le prospettive del Gruppo.

Rischi relativi ai risultati del Gruppo

Il settore media sta conoscendo un incremento del grado di penetrazione di nuovi mezzi di comunicazione, in particolare internet, accompagnato da innovazioni tecnologiche che hanno determinato cambiamenti nella domanda dei consumatori, che in futuro potranno sempre più esprimere la richiesta di contenuti personalizzati, selezionandone anche direttamente le fonti. Potrà di conseguenza mutare la rilevanza relativa dei diversi media e la distribuzione della audience, con conseguente maggiore frammentazione della stessa. In particolare, l'evoluzione tecnologica ha progressivamente modificato le modalità di fruizione dei contenuti, verso media più interattivi/on demand, favorendo il passaggio del pubblico più giovane a forme di fruizione più personalizzate.

RCS monitora costantemente il grado di penetrazione dei nuovi mezzi così come l'evoluzione dei modelli di business relativi alla distribuzione dei contenuti disponibili per valutare l'opportunità di sviluppare diverse piattaforme distributive.

In questo contesto diventano particolarmente rilevanti le capacità di:

  • implementare un'organizzazione delle attività capace di adattarsi ai cambiamenti sempre più veloci dei mercati e dei consumatori;
  • di sviluppare tempestivamente un prodotto tecnologico all'avanguardia, immediato e funzionale.

L'attuale situazione del settore editoriale può condurre all'aggregazione di gruppi editoriali, con conseguente modifica degli assetti di mercato.

Pubblicità

Tra le attività del Gruppo la pubblicità rappresenta quasi la metà dei ricavi complessivi e, pur essendo caratterizzata da una marginalità generalmente più elevata rispetto agli altri business di RCS, risulta maggiormente esposta all'andamento del ciclo macroeconomico, amplificandone le tendenze e di conseguenza condizionando i risultati del Gruppo sia in Italia sia in Spagna. I mercati pubblicitari specifici nei quali opera RCS (Fonte Nielsen per l'Italia e i2p, Arce Media per la Spagna) presentano nel 2020 un andamento ancora sfavorevole con la pubblicità in flessione sia sul mezzo quotidiani (del 16,2% in Italia e del 26,4% in Spagna) sia sul mezzo periodici (del 36,6%in Italia e del 43,2% in Spagna).

Editoria tradizionale

Tra le attività del Gruppo è prevalente la vendita di prodotti editoriali rivolti ad un mercato influenzato, sia in Italia sia in Spagna, da una fase di cambiamento in corso da numerosi anni e indirizzata verso una sempre maggiore integrazione con sistemi di informazione on-line. Tale transizione determina tensione sulle diffusioni del prodotto cartaceo e la contestuale necessità di adottare appropriate strategie di sviluppo di nuovi prodotti e di valorizzazione del prodotto tradizionale.

Tuttavia, eventuali peggioramenti nel contesto macroeconomico potrebbero amplificare, come peraltro in parte già avvenuto in passato, tali aspetti.

On-line

Il comparto digitale può fornire un'attenuazione all'andamento pro-ciclico del mercato pubblicitario e contrastare la tendenza del mercato editoriale tradizionale, come sopra commentato, essendo caratterizzato (fin dal suo primo apparire) da una progressiva affermazione sia in Italia, sia in Spagna.

RCS in tale contesto ha sviluppato i propri ricavi digitali pubblicitari, fino a raggiungere nel 2020, il 41,5% del totale ricavi pubblicitari (in Spagna i ricavi pubblicitari digitali hanno raggiunto oltre il 60% del totale dei ricavi pubblicitari).

Anche sul fronte editoriale l'innovazione digitale e il rafforzamento delle piattaforme tecnologiche per lo sviluppo organico dei prodotti digitali hanno portato al grande sviluppo del traffico internet riferito ai principali siti del Gruppo e alla profilazione dei clienti, favorendo anche l'introduzione, lo sviluppo e il rafforzamento di forme di accesso digitale a pagamento (il cosiddetto paywall in Italia per il Corriere della Sera, G+ contenuti premium per La Gazzetta dello Sport e Freemium per il quotidiano El Mundo ed Espansión). L'esercizio 2020 si chiude con il numero record di 308 mila abbonamenti digitali al Corriere della Sera, oltre 138 mila abbonamenti in più rispetto all'esercizio 2019 con una crescita in termini percentuali dell'81%.

Il Gruppo RCS persegue e mantiene le proprie posizioni di leadership mediante investimenti editoriali e di marketing, piani di riorganizzazione orientati al digital first, avendo come obiettivo l'incremento della propria offerta sia con lo sviluppo di nuovi format sia con la creazione di nuovi eventi (da parte di RCS Sport) in abbinamento ai format esistenti.

Peraltro, si evidenzia come il segmento digitale sia caratterizzato da diverse tipologie di strumenti pubblicitari, costantemente in evoluzione, la cui offerta potrebbe incidere sulle preferenze della clientela con margini variabili in funzione dello strumento (mobile, pc) e con una concorrenza forte da parte degli OTT (over the top). RCS monitora costantemente l'evolversi di tale contesto per anticipare e/o adeguarsi ad eventuali cambiamenti. L'analisi e la comprensione delle strategie e delle iniziative messe in atto dai concorrenti (quali ad esempio il market place pubblicitario in Spagna) permettono il vaglio delle possibili operazioni da predisporre.

Tuttavia, con queste caratteristiche del mercato, potrebbero risultare modificate le prospettive delle attività del Gruppo, anche in presenza di una crescita globale del segmento di mercato on-line, con conseguente ricaduta negativa sui risultati del Gruppo.

Eventi Sportivi

Le attività del Gruppo correlate allo sport, ed in particolare all'organizzazione di eventi sportivi, sono caratterizzate da una marginalità apprezzabile ed in veloce sviluppo. Il business è caratterizzato da un andamento stagionale in correlazione alla cadenza degli eventi sportivi stessi. Tale fenomeno influenza direttamente il ciclo finanziario concentrando conseguentemente i flussi positivi in alcune parti dell'anno (coerenti alla data delle manifestazioni).

Altri

I risultati del Gruppo sono inoltre influenzati dall'andamento del prezzo delle materie prime, essenzialmente della carta e dai costi dell'energia. Eventuali rialzi nei costi di approvvigionamento potrebbero comportare effetti negativi sui risultati del Gruppo.

Gestione dei Rischi finanziari

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale. L'obiettivo del Gruppo è di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati rispetto all'attuale dinamica di offerta di credito bancario nel sistema Italia. Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche e alle procedure di gestione durante l'esercizio 2020 rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Al rischio di mercato e di business si aggiunge per il Gruppo RCS l'esposizione a una varietà di rischi finanziari: rischi di mercato (quali il rischio di tasso di interesse, e in minor misura rischio di cambio, mentre non è esposto al rischio di prezzo), rischio di liquidità e rischio di credito. Tali rischi sono commentati nella nota n. 14 delle Note illustrative specifiche della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Rischi connessi ai rapporti con i dipendenti, i fornitori e i clienti

Le attività del Gruppo comprendono prevalentemente attività editoriali, attività giornalistiche e attività di stampa.

Il Gruppo RCS, in qualche caso, al fine di rendere più efficiente la propria struttura di costo ha esternalizzato alcune funzioni tra cui, a titolo esemplificativo, le attività di stampa spagnole, e la distribuzione, rendendo maggiormente determinanti i rapporti di stretta collaborazione con i fornitori e l'attività di monitoraggio volta a garantire e preservare la qualità di quanto realizzato con l'ausilio dei fornitori esterni.

Su altri tipi di forniture, quali in particolare la carta, il principale rischio è quello legato al progressivo accentuarsi della concentrazione del mercato con conseguenti possibili difficoltà nell'approvvigionamento e tensioni sui prezzi (in particolare per la carta giornale rosa).

Alcuni rapporti con fornitori/clienti sono basati su contratti di licenza e/o sponsorizzazione, il cui mancato rinnovo alla scadenza od il rinnovo a condizioni meno favorevoli, potrebbe condurre ad effetti negativi sulla situazione economico finanziaria del Gruppo.

Il Gruppo è inoltre esposto nell'ambito della distribuzione alla configurazione territoriale dei punti vendita edicola. Una presenza delle stesse più o meno capillare sul territorio potrebbe generare impatti sulle attività stesse del Gruppo e incidere sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Per quel che concerne i rapporti con i dipendenti, astensioni dal lavoro o altre manifestazioni di conflittualità da parte di alcune categorie di lavoratori (in particolare giornalisti e poligrafici, tenuto conto della rapidità e frequenza del ciclo economico del prodotto in particolare del quotidiano e in alcuni casi anche dell'on-line), potrebbero determinare interruzioni e se protratte nel tempo disservizi tali da incidere sui risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi alla tutela dei brand

I brand del Gruppo costituiscono un patrimonio fondamentale per poter sviluppare le attività del Gruppo sia in ambito tradizionale (prodotto cartaceo) sia in ambito digitale. Il verificarsi di eventi dannosi per il prestigio insito nei brand potrebbe comportare perdita di profitti, nonché ripercuotersi sulla valutazione delle attività immateriali ad essi correlate.

Rischi connessi alla valorizzazione degli asset

Alla data del 31 dicembre 2020 il Gruppo detiene attività immateriali a vita indefinita per 327,1 milioni. In accordo con i principi contabili internazionali, il valore contabile delle attività immateriali deve essere oggetto di una valutazione da effettuarsi periodicamente mediante impairment test, per determinarne la recuperabilità (si veda anche la nota n.34 della presente Relazione Finanziaria Annuale). Tale test si basa su parametri finanziari e su stime dell'evoluzione delle attività cui sono legati gli asset, molto sensibili ai mercati finanziari ed economici. Le principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e le fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime sono commentati nella nota n. 12 della presente Relazione Finanziaria Annuale, cui si rinvia per maggiori dettagli. Al sensibile variare del contesto economico finanziario potrebbero evidenziarsi rilevanti scostamenti nei parametri e nelle previsioni così come stimati e utilizzati nell'impairment test. Qualora dette variazioni fossero negative si potrebbero configurare svalutazioni con impatti anche significativi sui risultati.

Rischi normativi e regolamentari

Il Gruppo RCS opera in un contesto regolamentare complesso sia in Italia sia all'estero. L'eventuale evolversi della normativa di riferimento con l'introduzione di nuove specifiche di legge anche fiscali o la modifica delle attuali, potrebbe comportare effetti anche significativi sia sul portafoglio delle attività del Gruppo, sia sulla governance societaria e sui processi interni di compliance, in contrasto con l'esigenza economica di semplificare i processi amministrativi e migliorare la qualità della reportistica di supporto al business, con conseguenti effetti negativi sui profitti.

Rischi correlati a privacy, protezione dei dati e cybersecurity

L'innovazione e il rafforzamento delle piattaforme tecnologiche e lo sviluppo organico di prodotti digitali e strategie "customer centric" portano ad un incremento dei rischi legati a cybersecurity e data protection. Il tema della tutela della privacy e della protezione dei dati personali è sempre più rilevante per il Gruppo e, in particolare nell'editoria, assume un ruolo chiave nel rapporto di fiducia con i propri lettori e utenti.

Inoltre, anche in ragione del recente rapido incremento dell'utilizzo di modalità di lavoro c.d. flessibile, attuato da numerose imprese in risposta all'emergenza sanitaria, si osserva a livello globale una crescita della frequenza e complessità degli attacchi informatici (malware, ransomware, utilizzo di tecniche di phishing e social engineering) aventi sia scopo estorsivo che di spionaggio industriale.

In tale contesto è necessario un costante presidio ed evoluzione dei sistemi di sicurezza informatica, che richiede un impegno economico crescente per far fronte ad attacchi sempre più sofisticati.

In considerazione della attualità del rischio, il Gruppo ha avviato l'introduzione di ulteriori strumenti e procedure di protezione.

A ciò si devono accompagnare regole e politiche rigorose e una cultura aziendale in linea con le più recenti normative che hanno esteso e consolidato la tutela dei diritti degli interessati.

Il Gruppo si è dotato di procedure e strumenti volti a garantire l'osservanza del Regolamento Europeo in materia di protezione dei dati personali EU 679/2016, nonché del D.Lgs 196/2003 come modificato dal D.Lgs. 101/2018 in Italia e della Ley Orgánica 3/2018 de Protección de Datos Personales y Garantía de los Derechos Digitales in Spagna del 5 dicembre 2018.

Rischi correlati al climate change

Il Gruppo RCS si caratterizza per una catena di fornitura centrata sull'approvvigionamento della materia prima "carta", con processi produttivi esternalizzati in Spagna ed in generale per i periodici e in Italia gestiti principalmente in via diretta per quanto attiene alla stampa quotidiana. Il processo distributivo dei prodotti editoriali cartacei nel 2020 è pure esternalizzato.

Per quel che concerne la produzione editoriale e la catena distributiva esternalizzata, il Gruppo RCS, oltre al rispetto della normativa vigente, ha adottato delle attente politiche di riguardo verso l'ambiente così come commentato nella DNF, cui si rinvia. Inoltre, il prodotto tradizionale sviluppato su carta sta progressivamente migrando su supporti digitali riducendo ancor di più i già contenuti impatti ambientali.

Per quel che concerne la propria catena di fornitura RCS ritiene fondamentale la gestione, operando adeguate selezioni anche sulla base della comprovata attenzione all'ambiente, come commentato nella già citata DNF.

Eventuali significativi cambiamenti climatici potrebbero anche pregiudicare l'equilibrio delle zone boschive, comportando impatti sul prezzo della materia prima e conseguenze sui risultati del Gruppo, nonché ripercuotersi sul sistema dei trasporti e quindi sulla catena distributiva, con effetti diretti sui ricavi del Gruppo. La collocazione geografica dell'approvvigionamento della carta (Nord Europa e Nord America) con riferimento al rischio di incendi boschivi e la tendenza alla progressiva sostituzione del prodotto tradizionale sviluppato su carta con il prodotto digitale con riferimento al rischio legato ai trasporti, riducono, e potrebbero mitigare anche in prospettiva, tali rischi.

Rischi connessi al management ed alle figure chiave

Il successo del Gruppo dipende anche dall'abilità dei propri amministratori esecutivi e degli altri componenti del management di gestire efficacemente il Gruppo ed i singoli settori di attività.

I direttori di testata hanno un ruolo rilevante con riferimento alle testate da loro dirette.

La perdita delle prestazioni di un amministratore esecutivo, direttore di testata o altra risorsa chiave senza un'adeguata sostituzione, nonché la difficoltà di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economici e finanziari del Gruppo.

Rischi connessi ai contenziosi

L'esposizione a rischi di vertenze legali del Gruppo RCS è coerente con le dimensioni e le attività del Gruppo. A titolo meramente esemplificativo si segnala che a differenza di altri settori economici, l'ambito editoriale nel quale opera il Gruppo RCS è caratterizzato da una maggiore esposizione al rischio di contenziosi civili e penali per diffamazioni a mezzo stampa. Tuttavia, tali contenziosi anche in quei casi dove RCS è stata riconosciuta soccombente, hanno dato luogo a risarcimenti di importo generalmente esiguo rispetto alle richieste originarie della controparte.

I contenziosi più significativi qualitativamente e materialmente, sono commentati nelle note relative alle Informazioni sui contenziosi in essere, cui si rinvia per una informativa più estesa. Le passività potenziali sono accantonate in bilancio nei Fondi per rischi ed oneri secondo i criteri descritti nella nota n. 8: "Criteri di Valutazione".

Rischi relativi a RCS MediaGroup S.p.A.

La società è esposta, nella sostanza, ai medesimi rischi e incertezze sopra descritti con riferimento al Gruppo RCS.

ANDAMENTO ECONOMICO DELLE AREE DI ATTIVITA'

QUOTIDIANI ITALIA

Profilo dell'area di attività

L'area Quotidiani Italia è prevalentemente dedicata all'attività di edizione, produzione e commercializzazione dei prodotti editoriali legati alle testate Corriere della Sera (Sistema Corriere) e La Gazzetta dello Sport (Sistema Gazzetta dello Sport). Comprende inoltre attività televisive per i canali satellitari Caccia e Pesca nonché attività di sviluppo digitale. Si segnala inoltre l'iniziativa editoriale Solferino - i libri del Corriere della Sera lanciata a partire dall'aprile 2018 e RCS Academy, business school lanciata nel 2019.

Il Sistema Corriere comprende il quotidiano nazionale, testata di informazione generale leader a livello nazionale, cui si aggiunge un articolato ed integrato sistema di mezzi di informazione su carta e digitali tra cui un network di testate locali, il settimanale 7, dorsi e supplementi tematici e di servizio, nonché l'intera offerta digitale formata dal sito corriere.it, la digital edition, il mobile, la sezione economia.corriere.it e le app.

Il Sistema La Gazzetta dello Sport include il quotidiano nazionale, testata leader nell'informazione sportiva italiana, il settimanale Sportweek, dorsi e supplementi tematici, il sito gazzetta.it, il network web di infotainment GazzaNet con notizie e dettagli sulle vicende delle principali squadre e degli atleti. Sono inoltre presenti due nuove sezioni del network: Gazzetta Motori dedicata al mondo dell'auto e dei motori e Gazzetta Active dedicata al mondo dello sport praticato.

Al settore Quotidiani Italia fanno capo anche le edizioni locali delle due testate quotidiane.

Il settore include anche le attività televisive riferite al settore delle emittenti televisive satellitari realizzate in Italia, su piattaforma SKY con i canali "Option" Caccia (canale 235) e Pesca (canale 236). A partire dal 1° luglio 2020 i canali Lei, Lei +1 e Dove hanno cessato la programmazione sulla piattaforma SKY.

Al settore Quotidiani Italia fanno capo inoltre le attività di classified tra cui Trovocasa e, tramite la società Trovolavoro S.r.l., il segmento di mercato dedicato alla ricerca di personale.

Concorre infine al risultato dell'area, per la parte di distribuzione dei quotidiani, la partecipata m-dis Distribuzione Media S.p.A. valutata con il metodo del patrimonio netto, attiva nella distribuzione dei prodotti editoriali delle aree Quotidiani Italia e Periodici Italia.

I principali dati economici

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione Variazione %
(in milioni di euro)
Ricavi editoriali 236,5 269,4 (32,9) (12,2)
Ricavi pubblicitari 128,6 146,4 (17,8) (12,2)
Ricavi diversi 15,7 15,8 (0,1) (0,6)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) 380,8 431,6 (50,8) (11,8)
EBITDA 45,0 65,8 (20,8) (31,6)

(1) I ricavi collaterali al 31 dicembre 2020, pari a 60,2 milioni, sono attribuibili per 57,3 milioni ai ricavi editoriali, per 2,9 milioni ai ricavi diversi (al 31 dicembre 2019 ammontavano complessivamente a 57,5 milioni ed erano attribuibili per 54,9 milioni ai ricavi editoriali e per 2,6 milioni ai ricavi diversi).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario nel 2020 presenta una contrazione del 15,3% rispetto al 2019. Per il mezzo stampa si registra un calo complessivo del 24,1%, con i quotidiani che segnano un -16,2% ed i periodici un -36,6%. Risultano in flessione anche il settore televisivo (-9,5%), il settore radio (-25%) e il comparto on-line (-0,8% esclusi search, social e over the top) sempre rispetto al 2019 (Fonte: Nielsen gennaio-dicembre 2020).

Sul fronte diffusionale in Italia continua anche nell'anno 2020 la tendenza non favorevole del mercato dei prodotti cartacei. I quotidiani di informazione generale registrano nel 2020 una contrazione delle diffusioni cartacee del 13,2% rispetto al 2019. Includendo anche le copie digitali, la flessione del mercato si riduce al 7,7% (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020). I quotidiani sportivi su carta segnano nel 2020 una contrazione del 35,5% rispetto al 2019; considerando anche le copie digitali la contrazione si attesta a - 33,3%. (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

L'Audience medio delle televisioni satellitari a pagamento nel trimestre ottobre / dicembre 2020 è in calo del 9,4 % rispetto al pari periodo dello scorso anno (Fonte interna da elaborazione dati Auditel – dati Audience Media Giornaliera - Live + Vosdal - calcolata su emittenti a pagamento rilevate), raggiungendo nel trimestre ottobre/dicembre 2020 una quota pari al 3,1% dell'audience totale della televisione (Fonte interna da elaborazione dati Auditel, Share - Live + Vosdal - calcolata su emittenti a pagamento rilevate).

Andamento della gestione

È proseguita anche nel 2020 l'intensa attività di arricchimento e potenziamento dell'offerta dei prodotti editoriali del Gruppo RCS sia sul canale digitale sia su quello tradizionale.

Con riferimento al Corriere della Sera:

  • il 13 febbraio è nata l'App de La Lettura, che rende disponibile il supplemento culturale del Corriere della Sera anche su smartphone e tablet;
  • nel mese di marzo sono state pubblicate alcune opere editoriali collaterali dedicate al tema del Coronavirus, tra cui: "50 domande sul coronavirus – Gli esperti rispondono" edito da Solferino, "Virus la grande sfida" di Roberto Burioni e "Nel contagio" di Paolo Giordano;
  • il 7 aprile, a un anno dal debutto di economia.corriere.it (sito dell'area economica di Corriere della Sera), è nato "Professionisti", un nuovo canale dedicato al mondo degli ordini professionali, delle casse previdenziali e delle Partite IVA;
  • nel mese di aprile il Corriere della Sera ha ideato alcune iniziative a sostegno della diffusione, tra cui il "Manifesto Tricolore" (opera in cartoncino plastificato firmata da Ugo Nespolo) e la bandiera tricolore;
  • nel mese di maggio la proposta di eventi di RCS è stata trasformata e reinventata con la nascita di "Digilive", una piazza virtuale per la realizzazione di eventi digitali. I principali eventi in palinsesto sono stati: Cook@Home (che anticipa "Cibo a regola d'arte"), #campbusadistanza (incontro digitale sui temi della scuola e della tecnologia), "Pianeta 2020" (interviste ed interventi sui temi della sostenibilità e del futuro del pianeta) e "Civil Week Lab" (dedicato alle persone, alla solidarietà e all'economia civile);
  • il 10 giugno Corriere Innovazione ha presentato una nuova versione on-line migliorata e semplificata, arricchita di firme e nuovi temi, introducendo anche "Innovazione TV", un canale capace di ospitare fino a 200 video, in particolare i "digital lunch" nei quali Massimo Sideri, editorialista del Corriere della Sera e responsabile editoriale del Corriere Innovazione, incontra personaggi di alto profilo capaci di rivolgersi agli ascoltatori in modo sempre chiaro e comprensibile sui temi della cultura dell'innovazione e sulla digitalizzazione della società;
  • l'11 giugno su corriere.it ha debuttato il quotidiano "Design News 2020" (firmato dai giornalisti di Living e Corriere della Sera), con incontri digitali di Casa Corriere: l'iniziativa ha come partner istituzionale il "Salone nel Mobile";
  • nel mese di luglio è nato Corriere Daily, il podcast del Corriere della Sera: ispirandosi alle esperienze del New York Times e del Guardian, un audio della durata di circa 20 minuti in cui le voci dei giornalisti del Corriere della Sera raccontano storie, persone e luoghi;
  • nel mese di settembre, ha avuto luogo la settima edizione dell'evento "Il tempo delle donne", dal titolo "RiGenerazioni", con la possibilità di partecipare direttamente agli incontri, con un numero di posti limitato dalla attuale situazione, o di seguirli in streaming su corriere.it e su iltempodelledonne.it. L'evento ha avuto un grande successo, registrando il tutto esaurito in Triennale Milano e oltre 12 milioni di view on-line;
  • il 30 settembre è uscito il primo numero di un ViviMilano rinnovato;

  • nel mese di ottobre è stato lanciato il nuovo canale verticale Cook.it: un sito dal design moderno, funzionale e intuitivo, che presenta interviste a personaggi famosi ed emergenti, una selezione sempre più accurata di locali, ristoranti e negozi, oltre a news, inchieste, libri del momento e notizie di attualità;

  • si sono inoltre svolti molteplici eventi in diretta streaming sulla piattaforma Digilive, tra i quali il 13 ottobre "Civil Week", dal 6 all'8 novembre "Cibo a regola d'arte", dall'11 al 12 novembre la quarta edizione de "L'Economia del Futuro", dal 13 al 15 novembre la seconda edizione de "Il tempo della salute", il 27 novembre il "Festival Innovatori 2021";
  • un importante riscontro in termini di sostegno della diffusione della testata si è avuto dalle numerose iniziative editoriali lanciate in particolare nell'ultimo trimestre dell'anno, tra le quali si segnalano in particolare: la collana "Salute - Le frontiere della medicina", la collana "I capolavori dell'arte", il libro di Liliana Segre, offerto in omaggio ai lettori del Corriere della Sera il 30 ottobre, la guida dedicata ai temi della ristrutturazione della casa, i tre dorsi da collezione (Orizzonti 2020), l'Agenda 2021 del Corriere della Sera che ha riscontrato un notevole apprezzamento dai lettori (più di 30.000 copie vendute).

Per quel che concerne La Gazzetta dello Sport:

  • nel mese di marzo è stato lanciato il nuovo sito CheAutoCompro.it, in collaborazione con Accenture Interactive, per gli utenti che stanno valutando l'acquisto di una nuova automobile;
  • nei mese di aprile e maggio La Gazzetta dello Sport ha ideato alcune iniziative legate al periodo dell'emergenza sanitaria e a sostegno della diffusione: il poster (4 maggio) che ha proposto da un lato la bandiera tricolore e dall'altro la prima pagina de La Gazzetta dello Sport del 10 luglio 2006 (vittoria dell'Italia ai Mondiali di calcio), il progetto "Inno all'Italia # ripartiamo dallo sport", i 5 poster dedicati ciascuno a due vittorie tra le più emozionanti dello sport italiano, dalle vittorie ai mondiali di calcio del 1934, 1938 e 1982 ai successi più importanti di campioni e campionesse;
  • nei mesi di aprile, in attesa di poter vivere il Giro d'Italia lungo le strade d'Italia, si è svolto il "Giro d'Italia Virtual by Enel";
  • in aprile inoltre, a supporto dell'industria automobilistica, è partita su web e carta la nuova iniziativa di Gazzetta Motori (sito editoriale motori che a marzo si è classificato primo davanti a player storici) denominata #riaccendiamoimotor con proposte, soluzioni e idee per far ripartire il mondo dell'auto, dando voce ai protagonisti del settore;
  • il 3 luglio è stata lanciata la nuova app de La Gazzetta dello Sport che propone l'offerta editoriale presente sul sito di Gazzetta con un'esperienza di fruizione ottimizzata e maggiormente personalizzata grazie alle molte funzionalità aggiuntive;
  • in occasione della ripresa dello sport, La Gazzetta dello Sport ha organizzato una serie di eventi e iniziative, tra cui l'evento "Sport is back" (16 luglio 2020) e la collana "I Miti dello Sport", composta da trenta volumi, dedicati ai campioni che hanno scritto le pagine leggendarie dello sport;
  • dal 9 all'11 ottobre si è tenuta la terza edizione del "Festival dello Sport", intitolata "We are the champions". Ha indossato una veste completamente digitale: teatri, sale e piazze di Trento non hanno ospitato fisicamente le manifestazioni per una massima attenzione verso l'emergenza Coronavirus, ma tutti gli incontri, talk show, interviste e camp sono stati fruibili senza limiti attraverso la piattaforma digitale Digilive. L'evento ha riscosso un grande successo, registrando oltre 6 milioni di video views;
  • il 14 dicembre La Gazzetta dello Sport ha assegnato i Gazzetta Sports Awards con il patrocinio del CONI, rappresentato dal suo Presidente Giovanni Malagò, e del Comitato Italiano Paralimpico. Sono stati premiati i migliori sportivi del 2020. Il Galà di premiazione ha raccolto oltre 1 milione di video views ed è stato trasmesso da La7 il 21 dicembre.

Nel mese di giugno, a 100 giorni dalla partenza del Giro d'Italia, è stata rilasciata una nuova versione del sito web del Giro d'Italia, una piattaforma che presenta una fruibilità semplice e veloce, contenuti dinamici, video, foto, percorsi, classifiche, iniziative speciali e la novità podcast.

Il 29 settembre è stata rilasciata una nuova App del Giro d'Italia, che permette di seguire la corsa in tempo reale su tablet e telefonini; è disponibile in quattro lingue (italiano, inglese, spagnolo e francese) ed è suddivisa in cinque sezioni (percorso, live, classifiche, squadre e notizie).

RCS Academy, la business school del Gruppo avviata nel 2019, ha proseguito durante tutto il 2020 il proprio piano di sviluppo, adattandosi al contesto di riferimento ed affrontando efficacemente le restrizioni imposte dalla pandemia COVID-19. E' stato subito effettuato ad inizio anno il passaggio alla versione digitale di tutte le attività; ciò ha consentito l'erogazione dell'intera didattica dei master in modalità on-line, così come lo svolgimento delle business conference in diretta live su Corriere.it.

Nel 2020 sono stati complessivamente erogati 27 master, di cui 9 avviati nel 2019 e completati nei primi mesi dell'anno, e 18 lanciati nel corso del 2020, tra i quali si segnala per il grande successo riscosso "Digital Marketing & Social Communication" e "Scrivere e fare giornalismo oggi: metodo Corriere", corso tenuto in collaborazione con i giornalisti del Corriere della Sera e giunto alla 4° edizione, prevista in avvio ad inizio 2021.

Nel 2020 sono state altresì complessivamente realizzate 18 iniziative di business conference, in modalità online talks, sui temi dell'energia, della sostenibilità e della finanza, in partnership con le principali imprese di mercato, per un totale di oltre 13 milioni di streaming video su Corriere.it e 5.300 partecipanti.

***

I ricavi consolidati al 31 dicembre 2020 dell'area Quotidiani Italia, pari a 380,8 milioni, risultano in calo di 50,8 milioni rispetto al pari periodo del 2019, determinato da minori ricavi pubblicitari per 17,8 milioni (- 12,2% rispetto al 31 dicembre 2019) e dai minori ricavi editoriali per 32,9 milioni (-12,2% rispetto al 31 dicembre 2019); sostanzialmente in linea i ricavi diversi.

I ricavi editoriali del settore Quotidiani Italia sono pari a 236,5 milioni in calo di 32,9 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (-12,2%), per effetto principalmente del calo dei ricavi diffusionali a mezzo stampa delle due testate (principalmente -31,1 milioni La Gazzetta dello Sport che ha risentito dell'assenza dello sport giocato durante il periodo del lockdown), e dei ricavi della casa editrice Solferino (-3,7 milioni), parzialmente compensati dalla crescita dei ricavi da opere collaterali e dei ricavi da abbonamenti digitali del Corriere della Sera rispettivamente pari a +3,3 milioni e +5,9 milioni.

Entrambi i quotidiani confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

Il Corriere della Sera nel 2020 si attesta a 264 mila copie medie diffuse includendo le copie digitali (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

Le diffusioni totali de La Gazzetta dello Sport nel 2020 sono pari a 98 mila copie medie, incluse le copie digitali (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

Per quanto riguarda il confronto con il mercato, per il canale edicola (canali previsti dalla legge) si segnala un andamento migliore del mercato per il Corriere della Sera il cui calo del 6% si confronta con il 9,5% segnato dal mercato (Fonte: ADS gennaio-dicembre).

A fine dicembre la customer base totale attiva per il Corriere della Sera (digital edition, membership e msite) è risultata pari a 308 mila abbonamenti in crescita dell'81% rispetto al 2019.

I principali indicatori di performance digitali confermano la rilevante posizione di mercato di RCS, con i brand Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport che si attestano nel periodo gennaio-dicembre 2020 rispettivamente a 29,5 milioni e a 14,1 milioni di utenti unici medi al mese e rispettivamente a 4,4 milioni e 2,3 milioni di utenti unici giornalieri medi al mese (Fonte: Audiweb 2.0).

I ricavi pubblicitari dell'area Quotidiani Italia sono pari a 128,6 milioni, in calo di 17,8 milioni (-12,2%) rispetto al 2019. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line è pari al 36,3% circa del totale dei ricavi pubblicitari dell'area e si confronta con l'incidenza del 28,6% del pari periodo 2019.

I ricavi pubblicitari digitali sono in crescita di 4,8 milioni rispetto al 2019, per effetto principalmente dell'incremento dei ricavi pubblicitari on-line della testata del Corriere della Sera (+6,6 milioni), che più che compensa la riduzione dei ricavi pubblicitari on-line della testata de La Gazzetta dello Sport (-1,3 milioni); si segnala inoltre l'incremento dei ricavi pubblicitari digitali nel secondo semestre 2020, rispetto al pari periodo 2019 (+7,4 milioni), sia sulla testata del Corriere della Sera per 5,4 milioni che sulla testata de La Gazzetta dello Sport per 2,2 milioni.

I ricavi diversi ammontano a 15,7 milioni, in linea rispetto al 31 dicembre 2019.

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L'EBITDA si attesta a 45 milioni e si raffronta con i 65,8 milioni del 31 dicembre 2019.

La flessione è principalmente dovuta all'effetto delle minori diffusioni de La Gazzetta dello Sport, alla flessione della raccolta pubblicitaria sul mezzo stampa e della contrazione della vendita di libri (Solferino). Gli oneri non ricorrenti netti pari a 5,2 milioni (prevalentemente correlati al processo di riorganizzazione in corso) al 31 dicembre 2020 si confrontano a 0,4 milioni al 31 dicembre 2019.

PERIODICI ITALIA

Profilo dell'area di attività

Le attività dell'area Periodici Italia comprendono le attività di edizione, produzione e commercializzazione di un'articolata offerta di prodotti editoriali. Il Sistema Periodici comprende le testate periodiche settimanali e mensili riguardanti l'area Femminili (IO Donna e Amica), l'area Arredamento e Architettura (Living e Abitare), l'area Familiari (Sistema Oggi) nonché l'area Viaggi & Lifestyle (Style Magazine, Dove). In ambito multimediale i periodici sono presenti con i siti di Living.corriere.it, Iodonna.it, Amica.it, Oggi.it, Doveviaggi.corriere.it, Style.corriere.it, Doveclub.it e Abitare.it, con le digital edition delle testate, e con le attività sui social di Amica, IoDonna, Dove, Living, Abitare, Style e Oggi.

L'area comprende inoltre attività on-line nel settore viaggi in modalità flash sales, a catalogo e tailor made con il marchio Dove Club.

Sono inclusi nell'area Periodici inoltre i Periodici Infanzia specializzati nel settore della prima infanzia con le testate Insieme, Io e il mio Bambino e StylePiccoli, oltre alla testata Imagine per l'Area Beauty e cosmetica, la distribuzione controllata di cofanetti contenenti prodotti campione assortiti per le mamme, l'organizzazione di eventi e fiere (Bimbinfiera), l'offerta di prodotti digitali (siti quimamme.it, stylepiccoli.it e digital edition delle testate) oltre a funzioni di direct marketing. Il gruppo Sfera con il suo modello di business focalizzato su attività di stampa, on-line, direct marketing e fiere, è leader di mercato in Italia e Spagna ed è presente inoltre in Messico con modelli di business simili a quello italiano; in Francia e in Portogallo è presente con un'offerta esclusivamente digitale.

Il sistema Periodici comprende anche l'attività della società MyBeautyBox S.r.l., brand e-commerce del Gruppo RCS dedicato al mondo della cosmetica.

Concorre al risultato dell'area, per la parte di distribuzione dei periodici, la partecipata m-dis Distribuzione Media S.p.A. valutata con il metodo del patrimonio netto, che si occupa della distribuzione dei prodotti editoriali.

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione Variazione %
(in milioni di euro)
Ricavi editoriali 31,3 34,2 (2,9) (8,5)
Ricavi pubblicitari 30,5 42,3 (11,8) (27,9)
Ricavi diversi 9,2 13,7 (4,5) (32,8)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) 71,0 90,2 (19,2) (21,3)
EBITDA 4,0 9,3 (5,3) (57,0)

I principali dati economici

(1) I ricavi collaterali al 31 dicembre 2020 sono pari a 3,7 milioni attribuibili per 3,6 ai ricavi editoriali e 0,1 ai ricavi pubblicitari (al 31 dicembre 2019 erano pari a 3,9 milioni interamente attribuibili ai ricavi editoriali).

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario sul mezzo stampa dei periodici risulta particolarmente penalizzato dalla crisi del sistema economico conseguente all'emergenza sanitaria, evidenziando nel 2020 un calo degli investimenti pubblicitari pari al 36,6% in un mercato che complessivamente registra una flessione del 15,3%. Per il comparto on-line la contrazione della raccolta pubblicitaria risulta pari al 0,8% (esclusi search, social e over the top - Fonte: Nielsen gennaio-dicembre 2020).

Il mercato diffusionale dei periodici, riferito alle testate dichiarate in ADS, evidenzia per i mensili un calo pari al 16,4% riferito alla diffusione delle copie cartacee e digitali progressive a novembre rispetto al pari periodo del 2019. Per i settimanali, lo stesso dato, aggiornato a dicembre 2020, fa registrare un calo pari al 11,1% (Fonte interna su base dati ADS).

L'andamento di mercato delle attività del settore infanzia dipende anche dalla continua diminuzione delle nascite sia in Italia sia in Spagna. Rispetto all'esercizio 2018, i bambini nati nel 2019 sono in calo sia in Italia (circa 420 mila), sia in Spagna (circa 360 mila) rispettivamente del - 4,5% e del -3,5%.

Secondo i dati provvisori ISTAT riferiti al periodo gennaio-agosto 2020 per l'Italia, le nascite sono 6.400 in meno rispetto al pari periodo 2019; senza tenere conto degli effetti della pandemia che si potranno osservare dal mese di dicembre 2020, l'Istat stima un calo, per il 2020, delle nascite di almeno10.000 unità (almeno - 2,4%). Per la Spagna si segnala un decremento delle nascite nel primo semestre 2020 del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (Fonte: Ine – Instituto Nacional de Estadistica)

Andamento della gestione

Gli effetti dell'emergenza sanitaria COVID-19 si sono fatti particolarmente sentire sull'area dei periodici, che ha dovuto fronteggiare il calo dei ricavi pubblicitari. Le diffusioni, a parte il mercato dei periodici "turismo", hanno registrato per contro andamenti in linea con gli anni precedenti. La riduzione delle diffusioni è dipesa soprattutto dalla decisione di ridurre i canali di diffusione "promozionali".

I ricavi consolidati dell'area Periodici a fine anno risultano pari a 71 milioni, inferiori di 19,2 milioni (- 21,3%) rispetto al 2019, principalmente per il decremento dei ricavi pubblicitari di -11,8 milioni, dei ricavi diversi di -4,5 milioni, e dei ricavi editoriali di -2,9 milioni.

La diminuzione dei ricavi editoriali (-2,9 milioni rispetto al dato del 2019) è in parte riferibile al Sistema Oggi che segna un calo del 13,7% delle copie diffuse (Fonte: interna su base dati ADS aggiornata a dicembre) ascrivibile in gran parte alla riduzione delle copie vendute in abbinamento con i quotidiani locali. Fa eccezione l'area dell'Enigmistica, che ha sviluppato vendite aggiuntive durante il periodo di lockdown, con ricavi in crescita di 0,2 milioni.

In calo anche le vendite di Dove (-14%, Fonte interna su base dati ADS aggiornata a novembre), la testata di viaggi e lifestyle di RCS ha risentito della crisi del turismo, uno dei settori più penalizzati dall'emergenza sanitaria.

I ricavi editoriali del Sistema Infanzia a dicembre 2020 si presentano in calo di 0,2 milioni rispetto al pari periodo del 2019: anche in questo caso, emergenza sanitaria da un lato e riduzione delle nascite dall'altro hanno avuto ripercussioni sulle diffusioni delle testate dell'area.

In questo contesto difficile le testate dell'area periodici hanno continuato a sviluppare progetti editoriali adattandoli alla nuova realtà e, a differenza di molti competitor, hanno mantenuto tutte le uscite con l'obiettivo di garantire ai lettori presenza senza interruzione in edicola, autorevolezza di contenuti e intrattenimento di qualità.

Oggi, in particolare, ha dedicato sin da febbraio ampio spazio all'informazione sulla pandemia, sia monitorando l'evoluzione della stessa e la ricerca scientifica sui vaccini, sia fornendo indicazioni su come proteggersi al meglio e abbassare il rischio di contagio. Sul fronte delle iniziative collaterali è stata sviluppata un'intensa attività connessa con l'emergenza sanitaria.

La testata Dove ha reiventato i contenuti editoriali privilegiando le destinazioni italiane e sostenendo un'idea di vacanza sicura e possibile.

Le testate di Design (Living e Abitare) hanno supportato con determinazione il settore di riferimento e, pur dovendo rinunciare all'evento centrale dell'anno (il Salone del Mobile di Milano), hanno rafforzato la loro presenza digitale partecipando ad eventi e manifestazioni on-line organizzate dalle fiere e dai distretti del design resistendo meglio di altri alla crisi anche alla luce della centralità assunta dall'abitazione e dall'idea stessa dell'abitare.

Amica e Style, pur in un contesto molto difficile, con gli eventi del mondo della moda pressoché azzerati, hanno continuato a proporre progetti editoriali creativi e di impatto.

Infine, IO Donna, la testata femminile allegata al Corriere della Sera, a differenza dei suoi competitor diretti, non ha rinunciato a nessuna uscita in edicola e ha inoltre sviluppato una serie di numeri tematici con il duplice obiettivo da un lato di offrire approfondimenti di qualità alle proprie lettrici e, dall'altro, di proporre una concreta 'reason why' agli inserzionisti per continuare a investire.

In questo contesto gli indicatori di performance digitale hanno continuato ad essere particolarmente positivi: IODonna.it nell'anno 2020 ha fatto registrare 3,1 milioni di utenti unici medi mensili, in crescita del 47% rispetto al 2019; Amica.it con 1,9 milioni di utenti unici medi mensili evidenzia un incremento del traffico del 36%. Il sito Oggi.it si attesta a 1,4 milioni di utenti unici medi mensili, mentre va segnalata la crescita degli utenti unici del sito Doveviaggi.it (il canale viaggi di corriere.it) che incrementa il traffico del 79% rispetto al pari periodo del 2019, raggiungendo circa 900 mila utenti unici medi mensili. In forte crescita anche Living.it (+42%) con circa 350 mila utenti unici (Fonte: Audiweb 2.0 a dicembre 2020).

I ricavi pubblicitari nel 2020 risultano complessivamente in calo di 11,8 milioni (-27,9%) rispetto all'anno precedente, si evidenzia nel quarto trimestre un minor calo (-22% nel confronto tra l'ultimo trimestre del 2020 verso l'analogo periodo del 2019) determinando un miglioramento del dato annuale rispetto a quanto rilevato nel consuntivo a settembre (-33%).

La raccolta pubblicitaria del Sistema Periodici, dopo il primo bimestre con segno positivo rispetto al pari periodo del 2019, ha subito un forte rallentamento a partire dal mese di marzo, conseguente all'emergenza sanitaria ed alle correlate misure restrittive.

La contrazione dei settori della moda, dei viaggi e dell'arredamento è stata determinante per il calo della raccolta pubblicitaria delle testate dell'Area Femminili (Io Donna e Amica), dell'area Viaggi & Lifestyle (Dove e Style) e dell'area Arredamento (Living e Abitare).

Il Sistema Infanzia evidenzia ricavi pubblicitari pari a 4,6 milioni e risultano in calo di 1,4 milioni concentrati sul mezzo stampa sia in Italia sia in Spagna, mentre sono in crescita i ricavi di Sfera Messico; sostanzialmente invariati rispetto all'anno precedente i ricavi digitali per effetto anche a nuovi prodotti digital-mag e video.

I ricavi diversi ammontano a 9,2 milioni, inferiori di 4,5 milioni rispetto al pari periodo del 2019, in particolare la sospensione delle fiere e delle attività di distribuzione dei cofanetti nelle maternità degli Ospedali sia in Italia sia in Spagna ha inciso significativamente sul calo del Sistema Infanzia (-3,6 milioni). Risultano in calo (-0,7 milioni) anche i ricavi relativi alla vendita on-line dei viaggi di Dove Club.

L'EBITDA dell'area alla fine del 2020 risulta positivo per 4 milioni, in flessione di 5,3 milioni rispetto al dato del 2019. Per far fronte al calo dei ricavi sono state messe in atto tempestive e decise misure di recovery pressoché su tutte le voci di costo ed in particolare sui costi di prodotto, sulle spese promozionali nonché sui costi struttura organizzativa, permettendo di mitigarne gli effetti negativi.

PUBBLICITÀ E SPORT

Profilo dell'area di attività

L'area Pubblicità e Sport è composta dalle attività di Pubblicità ed eventi e dalle attività di Eventi Sportivi, come di seguito commentato.

Pubblicità ed eventi diversi include le attività della divisione Pubblicità di RCS MediaGroup S.p.A., concessionaria di pubblicità del Gruppo RCS, e le attività facenti capo all'Agenzia RCS Live e RCS Studio.

La divisione Pubblicità comprende sia le attività di raccolta pubblicitaria in Italia del Gruppo RCS, con esclusione dei Periodici Infanzia, Classified e (per il primo semestre 2020) delle Attività Televisive dei canali Dove, Lei e Lei+, che operano direttamente tramite la propria concessionaria o tramite concessionarie di terzi, sia le attività di raccolta pubblicitaria di La7.it (sito della TV del gruppo Cairo Communication) e di LeiTV.it.

La raccolta pubblicitaria locale è affidata a sub-concessionarie in Toscana, Emilia-Romagna, Marche, La Spezia Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Veneto, Campania, Lazio, Calabria (PIEMME S.p.A.), Sicilia, Puglia, Basilicata ed infine le provincie di Brescia e Bergamo.

La divisione Pubblicità è anche concessionaria per editori terzi della raccolta pubblicitaria nazionale (su stampa e web) di alcune testate diffuse nel Sud Italia. Gli editori interessati sono: Società Editrice Sud o SES che edita la testata Gazzetta del Sud, Gazzetta Avvisi (inserto del venerdì anche on- line), Noi Magazine (inserto scuola del giovedì) e gazzettadelsud.it; Domenico Sanfilippo Editore che edita le testate La Sicilia e lasicilia.it; Sicilia Multimedia S.r.l. che edita Siciliaweb.it.; Giornale di Sicilia Editoriale Poligrafica che edita le testate Giornale di Sicilia e gds.it; Unione Sarda che edita la testata Unione Sarda e Unionesarda.it. Il 27 luglio 2020 si è concluso il rapporto con Editrice del Sud Edisud che edita le testate Gazzetta del Mezzogiorno e gazzettadelmezzogiorno.it;

L'agenzia eventi RCS Live si distingue per un approccio diretto, multimediale ed efficiente nell'ideazione, progettazione e realizzazione di eventi business to consumer, business to business e corporate.

RCS Studio è la struttura dedicata allo sviluppo del Content Marketing.

L'area Eventi Sportivi, costituita dalle società RCS Sport S.p.A. ed RCS Sports & Events S.r.l. (e dalle loro controllate RCS Sports and Events DMCC, Società Sportiva Dilettantistica RCS Active Team a.r.l. e Consorzio Milano Marathon S.r.l.), figura tra gli attori più importanti nel panorama italiano ed internazionale nell'organizzazione e gestione di eventi sportivi agonistici e di massa di primissimo livello in diverse discipline, sia a livello nazionale sia internazionale (tra i quali si segnalano il Giro d'Italia, la Milano Sanremo, la Tirreno Adriatico, Il Lombardia, l'UAE Tour nel ciclismo e la Milano Marathon e The Color Run nel running), mettendo a disposizione un'offerta completa e personalizzabile di servizi, nonché attività di raccolta pubblicitaria propria e per conto terzi.

* * *

Si segnala che in data 23 dicembre 2020 Cairo Communication e RCS hanno sottoscritto un accordo per disciplinare i termini e le condizioni di un'operazione di collaborazione societaria e commerciale per il conferimento in una società di nuova costituzione partecipata in misura paritetica, CAIRORCS MEDIA S.p.A., da parte di RCS e di Cairo Pubblicità dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria per, rispettivamente, le testate cartacee e on-line di RCS in Italia e le testate cartacee, televisive e on-line di Cairo Editore e La7, nonché, per entrambi i rami d'azienda, per alcuni mezzi di terzi.

L'efficacia dei conferimenti è prevista per il 1° gennaio 2021.

L'Operazione è finalizzata a realizzare un'efficiente e unitaria gestione dell'attività di concessionaria per la vendita degli spazi pubblicitari, massimizzando le sinergie a livello di gruppo.

I settori di attività della divisione Pubblicità di RCS e di Cairo Pubblicità sono, infatti, estremamente complementari tra loro e la concentrazione dell'attività di raccolta pubblicitaria in capo a CAIRORCS permetterà di offrire una proposta commerciale più ampia, presente contemporaneamente in tutti i principali comparti della comunicazione – dal web, ai periodici, alla televisione – nonché più efficace in quanto promossa congiuntamente e con una miglior penetrazione della clientela.

In particolare, l'integrazione delle attività delle concessionarie di pubblicità consentirà a RCS e Cairo Pubblicità di sfruttare i reciproci punti di forza sul mercato, attraverso lo sviluppo delle quote di mercato con riferimento ai clienti a oggi comuni tra le due società, nonché la condivisione di clienti esclusivisti o nei confronti dei quali esistono rapporti consolidati.

In aggiunta, l'Operazione consentirà di mettere in comune il patrimonio di esperienze e know-how di entrambe le società, sia per quanto riguarda la conoscenza dei modelli di acquisto dei propri clienti, sia per quanto riguarda l'individuazione di nuovi modelli di presidio del mercato, attraverso l'attivazione di processi di condivisione delle migliori pratiche industriali e commerciali.

I principali dati economici

(in milioni di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione Variazione %
Pubblicità ed eventi diversi 195,5 223,1 (27,6) (12,4)
Eventi Sportivi 51,8 63,7 (11,9) (18,7)
Totale ricavi vendite e prestazioni 247,3 286,8 (39,5) (13,8)
EBITDA 17,0 28,4 (11,4) (40,1)

Andamento del mercato

Il mercato pubblicitario lordo in Italia (Fonte: Nielsen) progressivo a dicembre 2020 evidenzia una flessione complessiva del -15,3%, rispetto al pari periodo 2019. Per mezzo: i quotidiani -16,2%, i periodici -36,6%, la televisione -9,5%, ed infine internet -0,8% (esclusi search, social e over the top).

Andamento della gestione

I ricavi dell'area al 31 dicembre 2020 sono pari a 247,3 milioni (286,8 milioni al 31 dicembre 2019) con una diminuzione di 39,5 milioni rispetto al 2019, essenzialmente riconducibile all'andamento dei ricavi pubblicitari in decremento di -31,9 milioni, mentre i ricavi diversi decrescono di -7,6 milioni. Alla flessione ha contribuito la mancata realizzazione, a causa dell'emergenza sanitaria, degli eventi sportivi di massa (-5,8 milioni tra ricavi diversi e pubblicitari).

Il decremento dei ricavi pubblicitari netti rispetto al pari periodo 2019 (-31,9 milioni) è riconducibile alla concessionaria pubblicitaria di Gruppo per -27,1 milioni e agli Eventi Sportivi per -4,8 milioni.

I ricavi pubblicitari netti per la concessionaria pubblicitaria di Gruppo nel 2020 evidenziano una riduzione di -27,1 milioni (-12,2%). Nel 2020 rispetto al 2019 il mezzo quotidiani comprensivo degli eventi registra una flessione di -20,9 milioni (-18,4%), il mezzo periodici di -15,5 milioni (-33,5%), in controtendenza il mezzo on-line con un incremento di 9,7 milioni (+16,1%).

La progressione del mezzo on-line è iniziata in giugno e nel terzo trimestre ha registrato un incremento complessivo di circa il +35%. A ottobre l'incremento è stato del + 20%, +31% a novembre e +40% a dicembre, determinando per il quarto trimestre un incremento complessivo del 30% (Fonte interna Ricavi Pubblicitari Netti).

I ricavi pubblicitari dell'area Eventi Sportivi si sono decrementati di -4,8 milioni rispetto al 2019 quale conseguenza dell'annullamento del programma dei mass events, interamente posticipato al 2021, e degli effetti dell'emergenza sanitaria sulle modalità di svolgimento delle corse ciclistiche professionistiche.

I ricavi diversi complessivi dell'area si decrementano rispetto al 2019 di -7,6 milioni riconducibili principalmente ad Eventi Sportivi (-7,1 milioni) per quanto sopra commentato.

Il calo dei ricavi è stato mitigato dagli effetti del significativo impegno, alla continua ricerca di riduzione dei costi e di nuove modalità di fruizione degli eventi sportivi anche in un momento tanto difficile. Solo per fare qualche esempio: sabato 21 marzo 2020 è stata realizzata l'iniziativa #iopedaloacasa, grazie alla quale gli

appassionati di ciclismo hanno potuto vivere un'esperienza unica, pedalando in forma virtuale gli ultimi 57 km della Milano Sanremo da Alassio a Sanremo, con i tre Capi, la Cipressa e il Poggio fino all'arrivo di via Roma. Dal 18 aprile al 10 maggio è stato organizzato il primo Giro d'Italia Virtual in 7 tappe, che ha visto la partecipazione di sei squadre professionistiche con atleti di primo livello e grandi ex corridori che si sono contesi la Maglia Rosa virtuale insieme ad appassionati di tutto il mondo contribuendo anche ad una raccolta fondi a favore della Croce Rossa Italiana. Il 23 e 24 maggio si è svolta la prima edizione di The Challenge of Stars, poi replicata in dicembre visto il successo ottenuto e trasmessa sui canali di Sky Sport: 16 ciclisti divisi in due categorie (velocisti e scalatori) si sono sfidati in una competizione ad eliminazione diretta fino alla finalissima che ha visto vincitori Giulio Ciccone tra gli scalatori e Fabio Jakobsen tra i velocisti.

L'EBITDA complessivo dell'area è pari a 17 milioni, in riduzione di -11,4 milioni rispetto al 2019.

UNIDAD EDITORIAL

Profilo dell'area di attività

Unidad Editorial è uno degli attori principali del settore editoriale nel mercato spagnolo, dove opera con numerosi media e marchi. È presente nei quotidiani e nei periodici, nell'editoria libraria, nel settore radiofonico, nell'organizzazione di eventi e conferenze, nella formazione accademica con i Master di giornalismo e nella distribuzione con prodotti del proprio portafoglio e altri prodotti nazionali ed internazionali attraverso la propria società di distribuzione Logintegral 2000 SAU. È inoltre titolare per il tramite della società Veo TV di un multiplex per la trasmissione televisiva digitale nazionale ed è presente nel settore delle scommesse sportive on-line con il sito Marca Apuestas.

Per quanto riguarda il portafoglio prodotti, il gruppo edita El Mundo, è leader nell'informazione sportiva attraverso il quotidiano Marca ed è leader nell'informazione economica con il quotidiano Expansión.

Ha una presenza importante anche nel mercato digitale con le pagine web e app elmundo.es, marca.com e expansión.com.

Nel mercato dei periodici è presente con il femminile Telva e il portale Marca Coches y Motos, oltre ad alcuni altri supplementi come, Fuera de Serie, e Actualidad Economica.

Nell'editoria libraria opera con la casa editrice La Esfera de los Libros.

Nella radio è presente con il marchio Radio Marca, prima radio sportiva nazionale.

Nella televisione digitale emette tramite il proprio multiplex due canali televisivi: Discovery Max e Gol Television, prodotti da terzi.

I principali dati economici

(in milioni di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione Variazione %
Ricavi editoriali 76,4 106,6 (30,2) (28,3)
Ricavi pubblicitari 91,7 127,0 (35,3) (27,8)
Ricavi diversi 35,6 61,4 (25,8) (42,0)
Totale ricavi vendite e prestazioni (1) 203,7 295,0 (91,3) (30,9)
EBITDA 15,5 48,3 (32,8) (67,9)

(1) I ricavi collaterali al 31 dicembre 2020 pari a 2,2 milioni sono attribuibili ai ricavi editoriali per 2,0 milioni e ai ricavi diversi per 0,2 milioni (al 31 dicembre 2019 erano pari a 2,4 milioni di cui 2,2 milioni riconducibili ai ricavi editoriali e 0,2 milioni ai ricavi diversi).

Andamento del mercato

Al 31 dicembre 2020 il mercato spagnolo della raccolta pubblicitaria lorda segna un decremento del 17,2% rispetto allo stesso periodo del 2019 (Fonte: i2p, Arce Media). Il mercato dei quotidiani evidenzia un calo del 26,4%, le riviste del 43,2%, i supplementi del 53,2% rispetto al pari periodo del 2019. In flessione anche la performance nel segmento Internet (esclusi i social media. portali, search, etc) che registra un -11,2%. (Fonte: i2p, Arce Media).

A dicembre 2020 l'andamento delle vendite sul mercato dei quotidiani è risultato in flessione rispetto all'esercizio 2019. I dati progressivi sulle diffusioni a dicembre (Fonte: OJD) sul mercato spagnolo dei quotidiani di informazione generale presentano una contrazione complessiva del 21%. I quotidiani economici registrano una flessione pari al 22,1%. Lo stesso fenomeno si registra per il segmento dei quotidiani sportivi, in cui si rileva un decremento delle diffusioni del 27,9%. Si segnala che a causa dell'allerta sanitaria in Spagna non sono stati pubblicati i dati di diffusione ufficiale per il periodo compreso tra il 14/03/2020 e il 30/06/2020.

Andamento della gestione

Nel corso del 2020 si è rafforzata l'offerta editoriale del Gruppo con il restyling di testate ed il lancio di nuovi prodotti sul mercato.

In particolare:

  • il 21 febbraio 2020 è stata presentata l'evoluzione della rivista mensile MarcaMotor in Marca Coches y motos, nuovo portale dedicato al mondo dei motori;
  • il 15 marzo 2020 El Mundo ha lanciato una nuova offerta editoriale della domenica, contraddistinta da una prima pagina formato broadsheet con approfondimenti e contenuti esclusivi, nonché da una sezione Salute mirata ad una esigenza crescente di informazione salutistica e sanitaria soprattutto in questo periodo. Inoltre, a centro giornale viene distribuito anche il supplemento Actualidad Economica, pubblicazione di informazione specializzata su investimenti e business in linea con i grandi periodici europei;
  • il 16 marzo 2020 Diario Medico e Correo Farmaceutico hanno rafforzato la loro presenza digitale unificando le due testate web in un'unica piattaforma per professionisti che operano nel settore sanitario. L'offerta cartacea passa da una frequenza settimanale per ogni testata a nove numeri speciali pubblicati in mesi selezionati per mantenere comunque una presenza fisica nel mercato;
  • il 18 marzo 2020 Expansiòn, ha lanciato il proprio modello a pagamento digitale, del tutto simile a quanto fatto per El Mundo alla fine del 2019 (modello Freemium), pubblicando una gran parte dei contenuti esclusivi del giornale oltre ad analisi ed approfondimenti;
  • durante il periodo di lockdown, El Mundo.es ha messo in campo una produzione di contenuti relativi al COVID-19 e alla situazione in Spagna intercettando il grande interesse informativo e determinando una crescita molto importante di traffico, raggiungendo, nel mese di dicembre con 23 milioni di utenti unici, la leadership assoluta in Spagna (Fonte: Comscore). Anche gli abbonamenti al modello pay sono cresciuti fortemente, superando, sempre, nel mese di dicembre, i 53 mila abbonamenti, per effetto anche del lancio di nuove newsletter a tema COVID-19 e di eventi digitali nei quali la partecipazione era ammessa solo per gli abbonati alla versione premium;
  • da aprile a giugno l'area Salud è risultata fondamentale per coprire l'informazione relativa alla pandemia COVID-19 a livello di politica e professione sanitaria, salute pubblica, ed investigazione scientifica principalmente con El Mundo e attraverso il portale Cuidate+ in Marca;
  • durante il periodo dello stato di allerta sanitario, Marca.com ha dato il via a una serie di tornei ed eventi legati al mondo degli esport, con streaming in diretta su marca.com e Twitch di tornei di FIFA, Fortnite e altri videogames di culto;
  • il 21 di giugno, giorno della fine dello stato di allerta sanitario, El Mundo ha pubblicato una Edizione Speciale '100 dìas de alarma' nel quale erano inclusi analisi, reportage e riflessioni relativi agli eventi e le conseguenze di quei 100 giorni;
  • a settembre Marca ha lanciato un nuovo strumento per l'edizione digitale che permette ai giornalisti di commentare le partite più importanti della stagione di calcio in maniera innovativa e simultanea arricchendo le dirette con contenuti editoriali addizionali (foto, video di propria produzione, integrazione con i social, etc);
  • nel mese di ottobre si è tenuto ad Alcalà de Henares il primo Foro Economico Internazionale di Espansión, realizzato in collaborazione con lo Studio Ambrosetti, in cui i principali esponenti dell'imprenditoria, della politica e dell'economia spagnola ed internazionale si sono incontrati per affrontare temi legati all'attuale situazione macroeconomica nazionale ed internazionale e dibattere sulle le sfide e le opportunità per le imprese e la società nell'era della pandemia; sul tema dell'uguaglianza nella società moderna; dell'economia circolare e di un futuro sostenibile come leva di innovazione e crescita; sulla costruzione di sistemi sanitari e medici resistenti e preparati per epoche incerte; sulla tecnologia come strumento sempre più fondamentale per affrontare le sfide future; la competitività europea nel nuovo assetto mondiale e come cambiano le relazioni internazionali;
  • nel mese di novembre, si è tenuta la seconda edizione del Marca Sport Weekend, il festival dello sport di Marca che per l'edizione 2020 si è svolta per lo più in digitale attraverso una piattaforma innovativa che replica virtualmente gli spazi fisici del festival. L'edizione, con il titolo "Campioni",

ha visto il coinvolgimento di diverse stelle del mondo dello sport internazionale per finire con la celebrazione della Nazionale spagnola di calcio nel decimo anniversario della Coppa del Mondo vinta in Sudafrica nel 2010;

  • dal 12 di novembre El Mundo ha lanciato una nuova campagna di newsletters permettendo di incrementane significativamente gli utenti registrati, nel breve lasso di tempo della campagna (dal 12 di novembre al 29 di dicembre): sono stati raggiunti i 330 mila registrati;
  • il 26 novembre è stato lanciato il portale Metropoli con nuova grafica e contenuti;
  • il 21 dicembre 2020 il quotidiano Marca ha celebrato l'importante evento calcistico il 'Premio Pichichi', quest'anno consegnato a Lionel Messi.

Radio Marca ha lanciato nuovi programmi e personaggi alla sua proposta editoriale, oltre a un progetto di digitalizzazione che permette di offrire soluzioni innovative per le diffusioni di contenuti in streaming e podcast.

Nel mese di dicembre El Mundo e Marca sono stati leader nei rispettivi settori in utenti unici (fonte Comscore) con El Mundo con un distacco di circa 2 milioni di browser unici rispetto a La Vanguardia e Marca con un vantaggio di circa 1 milione di utenti unici rispetto ad AS.

***

I ricavi consolidati di Unidad Editorial al 31 dicembre 2020, pari a 203,7 milioni, evidenziano un decremento di 91,3 milioni (-30,9% rispetto all'esercizio 2019, -24,9% a perimetro omogeneo considerando gli effetti sui ricavi della cessione nel 2020 della partecipata Last Lap), in particolare i ricavi editoriali di - 30,2 milioni, i ricavi pubblicitari di -35,3 milioni e i ricavi diversi di -25,8 milioni (-8 milioni al netto della discontinuità indotta della cessione della partecipazione Last Lap).

I ricavi digitali dell'area al 31 dicembre 2020 rappresentano 36,1% dei ricavi complessivi.

I ricavi editoriali al 31 dicembre 2020 si attestano a 76,4 milioni (106,6 milioni al 31 dicembre 2019). Il decremento di 30,2 milioni è imputabile al generalizzato calo registrato nel mercato dei quotidiani accentuato, a partire dal mese di marzo, dagli effetti della sospensione dello sport giocato sulle diffusioni di Marca, dal decremento delle vendite in edicola e dalla sospensione degli abbonamenti a causa del lockdown proclamato in Spagna il 14 marzo per via del COVID-19 e solo parzialmente compensato dal buon andamento degli abbonamenti digitali.

La diffusione media giornaliera di El Mundo a dicembre 2020 si attesta complessivamente a 69 mila copie, incluse le copie digitali (Fonte: interna).

Le diffusioni del quotidiano sportivo Marca evidenzia una diffusione media giornaliera di circa 65 mila copie comprese le copie digitali, (Fonte interna), ridottasi a seguito principalmente della sospensione degli eventi sportivi nel periodo quale conseguenza del lockdown.

Nel corso del 2020 Expansión registra una diffusione media giornaliera di circa 26 mila copie, comprese le copie digitali (Fonte interna).

Marca e Expansiòn confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: OJD);

Gli abbonamenti digitali sono cresciuti fortemente, superando, nel mese di dicembre i 53 mila abbonamenti per El Mundo e 24 mila abbonamenti per Expansion.

Nell'ambito dell'attività on-line gli utenti unici medi mensili di elmundo.es a dicembre 2020 hanno raggiunto i 23 milioni (Fonte: Comscore). A dicembre 2020 marca.com ha raggiunto 18 milioni di utenti unici medi mensili.

Il portale MarcaClaro, attivo in America Latina, ha permesso di registrare un'importante crescita degli utenti unici medi mensili del traffico (+35,7% verso lo stesso periodo del 2019).

Gli utenti unici medi mensili di expansión.com a dicembre 2020 hanno raggiunto i 7 milioni (Fonte: Comscore).

In tutti e tre i siti si evidenzia un'importante crescita degli accessi attraverso dispositivi mobile (fonte Omniture).

I ricavi pubblicitari ammontano a 91,7 milioni e registrano un decremento di 35,3 milioni -27,8% rispetto al 2019. La raccolta pubblicitaria complessiva sui mezzi on-line ha raggiunto un'incidenza pari al 62,8% del totale dei ricavi pubblicitari netti.

I ricavi diversi, pari a 35,6 milioni, risultano in decremento, rispetto all'anno 2019, di -25,8 milioni, principalmente per il deconsolidamento della società Last Lap (pari a 17,8 milioni) e la diminuzione dei ricavi delle scommesse sportive.

L'EBITDA al 31 dicembre 2020 è pari a 15,5 milioni e si confronta con un EBITDA del pari periodo 2019 pari a 48,3 milioni evidenziando un decremento di 32,8 milioni. L'EBITDA ante oneri non ricorrenti è pari a 26,2 milioni si confronta con un EBITDA di 50,9 milioni dello stesso periodo 2019. Gli oneri non ricorrenti netti, per complessivi 10,7 milioni, si riferiscono principalmente a piani di riorganizzazione sul personale.

Il calo dei ricavi è stato mitigato dalle azioni di contenimento costi e recupero di efficienza quali la razionalizzazione delle collaborazioni e delle consulenze e la rivisitazione delle tariffe dei fornitori e dall'attività di recovery plan.

ALTRE ATTIVITÀ CORPORATE

Profilo dell'area di attività

L'area comprende le strutture di servizio a supporto delle altre società e delle business unit del Gruppo. Tra queste si segnalano in particolare le attività di information technology, di amministrazione e fiscale, controllo di gestione, finanza e tesoreria, acquisti, legale e societario, amministrazione del personale e facility management, a servizio delle aree di business. A queste si aggiungono le strutture responsabili dell'indirizzo, controllo e coordinamento dell'intero Gruppo.

L'area sostiene con un contributo la Fondazione Corriere della Sera, la cui attività è finalizzata alla catalogazione e custodia degli archivi storici del Corriere della Sera, dei principali periodici del Gruppo RCS nonché alla valorizzazione del patrimonio archivistico e culturale attraverso un'intensa attività di dibattiti e convegni, pubblicazioni, mostre fotografiche e documentarie.

I principali dati economici

(in milioni di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione Variazione %
Ricavi editoriali - - - -
Ricavi diversi 35,2 35,6 (0,4) (1,1)
Totale ricavi vendite e prestazioni 35,2 35,6 (0,4) (1,1)
EBITDA 1,6 1,5 0,1 6,7

Andamento della gestione

L'EBITDA è positivo per 1,6 milioni, in miglioramento rispetto all'anno precedente di 0,1 milioni. La variazione positiva è dovuta ai benefici derivanti dalla costante riduzione di costi e dalla ricerca di efficienza in ogni area del Gruppo.

PRINCIPALI DATI ECONOMICI, PATRIMONIALI E FINANZIARI DI RCS MEDIAGROUP S.P.A.

RCS MediaGroup S.p.A. edita il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport, testate leader tra i quotidiani nazionali e sportivi, oltre ai magazine settimanali e mensili, tra cui Amica, Dove, Oggi e Abitare e numerosi supplementi e inserti (settimanali e mensili) collegati alle due testate quotidiane, tra cui La Lettura, Corriere Salute, L'Economia, 7, Buone Notizie – L'impresa del Bene, Style Magazine, Living, Cook, Corriere Innovazione, IO Donna, SportWeek, Speciali G., Time Out e VcomeVolley ed è inoltre leader nel settore della prima infanzia con una offerta che comprende stampa, on-line, e-commerce, direct marketing, eventi e fiere dedicate a tale settore.

Nel settore della comunicazione radio televisiva RCS MediaGroup opera in Italia con i canali televisivi satellitari Caccia e Pesca.

RCS MediaGroup, per il 2020, ha svolto attività di raccolta pubblicitaria in Italia come un primario operatore, in grado di offrire ai propri clienti un'ampia e diversificata offerta di comunicazione attraverso il prestigio delle testate del Gruppo RCS, anche su innovativi mezzi di comunicazione quali digital edition, web, mobile, tablet ed avvalendosi di una recente vasta gamma di servizi e soluzioni di consumer engagement. Inoltre, ha gestito la raccolta pubblicitaria nazionale (su stampa e web) anche per alcuni importanti editori terzi.

In data 23 dicembre 2020 Cairo Communication e RCS hanno sottoscritto un accordo per disciplinare i termini e le condizioni di un'operazione di collaborazione societaria e commerciale per il conferimento in una società di nuova costituzione partecipata in misura paritetica, CAIRORCS MEDIA S.p.A., da parte di RCS e di Cairo Pubblicità dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria per, rispettivamente, le testate cartacee e on-line di RCS in Italia e le testate cartacee, televisive e on-line di Cairo Editore e La7, nonché, per entrambi i rami d'azienda, per alcuni mezzi di terzi. L'efficacia dei conferimenti è avvenuta in data 1° gennaio 2021. Per maggiori informazioni sull'operazione di conferimento si rimanda a quanto commentato nei Fatti di rilievo dell'esercizio della presente Relazione finanziaria annuale.

Si segnala infine l'attività nel comparto librario di Solferino - i libri del Corriere della Sera ed RCS Academy la business school del Gruppo RCS caratterizzata da un'offerta innovativa e qualificata, focalizzata su sei aree di specializzazione: Giornalismo e Comunicazione; Economia Innovazione e Marketing; Arte Cultura e Turismo; Moda Lusso e Design; Food & Beverage; Sport.

Inoltre, RCS MediaGroup S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate, offrendo, in particolare, attività di information technology, di amministrazione e fiscale, finanza e tesoreria, acquisti, legale e societario, amministrazione del personale e facility management, a servizio delle diverse aree.

RCS MediaGroup S.p.A. chiude l'esercizio 2020 con un risultato netto positivo di 12,8 milioni (+39,1 milioni risultato netto del 2019).

Di seguito i risultati economici dell'esercizio riclassificati e confrontati con quelli dell'esercizio precedente:

(in milioni di euro) Note di rinvio Esercizio Esercizio
agli schemi di 2020 % 2019 % Differenza
bilancio separato
(2) A B A-B
Ricavi netti I 488,8 100,0 560,0 100,0 ( 71,2)
Ricavi diffusionali 267,8 54,8 303,7 54,2 ( 35,9)
Ricavi pubblicitari 199,6 40,8 229,7 41,0 ( 30,1)
Ricavi editoriali diversi 21,4 4,4 26,6 4,8 ( 5,2)
Costi operativi II ( 285,5) ( 58,4) ( 328,4) ( 58,6) 42,9
Costo del lavoro III ( 154,6) ( 31,6) ( 158,7) ( 28,3) 4,1
Accantonamenti per rischi IV ( 2,4) ( 0,5) 0,3 0,1 ( 2,7)
(Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e crediti diversi V ( 2,5) ( 0,5) ( 1,7) ( 0,3) ( 0,8)
EBITDA (1) 43,8 9,0 71,5 12,8 ( 27,7)
Amm.immobilizzazioni immateriali VI ( 10,0) ( 2,0) ( 9,9) ( 1,8) ( 0,1)
Amm.immobilizzazioni materiali VII ( 5,3) ( 1,1) ( 6,0) ( 1,1) 0,7
Amm.diritti d'uso su beni in leasing VIII ( 17,4) ( 3,6) ( 17,4) ( 3,1) -
Svalutazioni immobilizzazioni IX - - ( 1,1) ( 0,2) 1,1
Risultato operativo (EBIT) (1) 11,1 2,3 37,1 6,6 ( 26,0)
Proventi (oneri) finanziari netti X ( 0,8) ( 0,2) ( 4,4) ( 0,8) 3,6
Altri prov.on.attiv.e passiv.Finanz. XI ( 5,2) ( 1,1) 13,9 2,5 ( 19,1)
(Svalutazione)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie XII ( 0,1) ( 0,0) ( 0,1) 0,0 -
Risultato prima delle imposte 5,0 1,0 46,5 8,3 ( 41,5)
Imposte sul reddito XIII 7,8 1,6 ( 7,4) ( 1,3) 15,2
Risultato netto dell'esercizio 12,8 2,6 39,1 7,0 ( 26,3)

(1) Per le definizioni di EBITDA ed EBIT si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

(2) Tali note rinviano al prospetto di conto economico

I ricavi netti realizzati nell'esercizio 2020 ammontano a 488,8 milioni, evidenziando un decremento di 71,2 milioni rispetto all'esercizio 2019 (pari a 560 milioni) derivante principalmente dalla contrazione sia dei ricavi diffusionali sia di quelli pubblicitari. In diminuzione di 5,2 milioni i ricavi editoriali diversi.

In merito ai ricavi diffusionali, il decremento di 35,9 milioni, rispetto al 2019, è principalmente imputabile al calo delle diffusioni della testata sportiva La Gazzetta dello Sport a seguito della sospensione degli eventi sportivi, quale conseguenza del lockdown e delle misure restrittive messe in atto delle autorità (fra cui per esempio la chiusura dei bar). Anche i ricavi diffusionali dei periodici risultano in flessione, mentre risultano in crescita i ricavi diffusionali della testata Corriere della Sera, trainati dai ricavi da abbonamenti digitali e dai ricavi da collaterali. Entrambi i quotidiani confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

I ricavi pubblicitari sono pari a 199,6 milioni, in diminuzione di 30,1 milioni rispetto al 2019, quale conseguenza della flessione del mercato pubblicitario sul mezzo stampa segnato dagli effetti dall'emergenza sanitaria, in crescita l'on-line per circa 8,6 milioni.

I ricavi editoriali diversi sono pari a 21,4 milioni, in diminuzione di 5,2 milioni rispetto al 2019 (+26,6 milioni). La variazione è principalmente riferibile ai minori ricavi per abbonamenti televisivi satellitari e minori ricavi per il settore Sfera.

I costi operativi evidenziano un decremento di 42,9 milioni, attestandosi a 285,5 milioni (328,4 milioni nell'esercizio 2019). Concorrono alla contrazione oltre ai minori costi correlati conseguenti alla riduzione dei ricavi, gli effetti dell'intensificazione delle azioni di recupero di efficienza.

Il costo del lavoro ammonta a 154,6 milioni, in diminuzione di 4,1 milioni rispetto al 2019 (pari a 158,7 milioni) e comprende oneri netti di natura non ricorrente per complessivi 5,3 milioni (1,1 milioni di oneri netti non ricorrenti nel 2019) riferiti prevalentemente al processo di riorganizzazione in corso. Escludendo gli oneri netti non ricorrenti, il costo del lavoro del 2020 si ridurrebbe di 8,3 milioni rispetto al 2019.

L'EBITDA, tenuto conto degli effetti sopra riportati, risulta positivo per 43,8 milioni, che si raffronta con i +71,5 milioni del 2019. Escludendo l'effetto degli oneri netti non ricorrenti, l'EBITDA risulterebbe pari a 49,1 milioni rispetto ai +72,6 milioni del 2019.

L'EBIT, positivo per 11,1 milioni (positivo per 37,1 milioni nel 2019), include ammortamenti per complessivi 32,7 milioni, in diminuzione di 0,6 milioni rispetto ai 33,3 milioni del 2019.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 0,8 milioni, in diminuzione di 3,6 milioni (4,4 milioni di oneri finanziari netti nell'esercizio 2019) determinato da minori interessi passivi netti su finanziamenti per il minor indebitamento medio e proventi finanziari incassati dall'erario (2,3 milioni). Si evidenziano, inoltre, minori oneri bancari e minori oneri di attualizzazioni delle poste iscritte in bilancio.

Gli oneri netti da attività finanziarie ammontano a 5,2 milioni (proventi netti pari a 13,9 milioni nell'esercizio 2019, principalmente riferibili a dividendi percepiti sui risultati delle partecipate del 2018) e si riferiscono principalmente alla svalutazione della partecipata m-dis Distribuzione Media S.p.A. per allineamento del valore di carico alla corrispondente quota di patrimonio netto. In merito alla valutazione delle partecipazioni si rimanda alle note illustrative specifiche del Bilancio d'esercizio di RCS MediaGroup S.p.A..

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2020 sono positive per 7,8 milioni (onere netto di 7,4 milioni nel 2019) per effetto anche di proventi di natura fiscale (rimborsi). Escludendo tale voce, le imposte sul reddito risulterebbero negative per 2,1 milioni, riferibili all'accantonamento dell'IRAP dell'esercizio (1,7 milioni) e all'onere da consolidato fiscale (2,8 milioni) compensato dagli effetti positivi delle imposte anticipate e differite.

Le principali voci dello Stato Patrimoniale sono riepilogate nel prospetto che segue:

(in milioni di euro) Note di rinvio
agli schemi di
bilancio separato
31 dicembre
2020
% 31 dicembre
2019
%
(1)
Immobili, impianti e macchinari XIV 36,8 6,8 41,2 7,0
Attività immateriali XV 26,0 4,8 23,1 3,9
Diritti d'uso beni in leasing XVI 118,9 22,0 134,0 22,8
Investimenti immobiliari XVII 2,7 0,5 2,7 0,5
Immobilizzazioni finanziarie e Altre attività XVIII 415,2 76,7 437,6 74,4
Attivo immobilizzato netto 599,6 110,8 638,6 108,5
Rimanenze XIX 12,9 2,4 18,0 3,1
Crediti commerciali XX 136,5 25,2 152,9 26,0
Debiti commerciali XXI ( 104,4) ( 19,3) ( 123,1) ( 20,9)
Altre attività/passività XXII ( 35,7) ( 6,6) ( 33,4) ( 5,7)
Capitale d'Esercizio 9,3 1,7 14,4 2,4
Benefici relativi al personale XXIII ( 30,9) ( 5,7) ( 32,8) ( 5,6)
Fondi per rischi ed oneri XXIV ( 36,5) ( 6,7) ( 31,2) ( 5,3)
Passività per imposte differite XXV ( 0,4) ( 0,1) ( 0,6) ( 0,1)
Capitale Investito Netto 541,1 100,0 588,4 100,0
Patrimonio netto XXVI 468,8 86,6 456,6 77,6
Indebitamento finanziario netto (disponibilità) (2) XXVII ( 58,6) ( 10,8) ( 13,5) ( 2,3)
Debiti finanziari netti per leasing ex IFRS16 XXVIII 130,9 24,2 145,3 24,7
Totale fonti di finanziamento 541,1 100,0 588,4 100,0

(1) Tali note rinviano al prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

(2) Per la definizione di Indebitamento finanziario netto si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

L'attivo immobilizzato netto passa da 638,6 milioni al 31 dicembre 2019 a 599,6 milioni al 31 dicembre 2020, con una riduzione di 39 milioni, principalmente per minori diritti d'uso beni in leasing (-15,1 milioni) in maggior misura per effetto degli ammortamenti dell'esercizio, per minori immobilizzazioni finanziarie e altre attività (-22,4 milioni) e per minori immobili, impianti e macchinari (-4,4 milioni) a seguito degli ammortamenti registrati. In aumento le attività immateriali per 2,9 milioni per nuovi investimenti in software applicativi.

In merito alla movimentazione delle partecipazioni si segnala la svalutazione della partecipata m-dis Distribuzione Media S.p.A. (-4,5 milioni) al fine di allineare il valore di carico alla corrispondente quota di patrimonio netto e versamenti per copertura perdite per 0,8 milioni. Per maggiori dettagli si rimanda alle note illustrative specifiche del Bilancio d'esercizio di RCS MediaGroup S.p.A..

Il capitale d'esercizio al 31 dicembre 2020 risulta positivo per 9,3 milioni (positivo per 14,4 milioni al 31 dicembre 2019). La variazione di -5,1 milioni è principalmente riconducibile al decremento delle rimanenze, pari a 5,1 milioni, riferito sia al magazzino carta sia ai prodotti finiti, alla contrazione dei crediti commerciali (16,4 milioni) e dei debiti commerciali (18,7 milioni). Le altre attività e passività variano per complessivi 2,3 milioni.

I benefici relativi al personale diminuiscono a 30,9 milioni rispetto ai 32,8 milioni del 31 dicembre 2019. La riduzione di 1,9 milioni è essenzialmente riconducibile al minor valore del fondo TFR a seguito degli effetti del processo di riorganizzazione in corso.

I fondi per rischi e oneri si incrementano di 5,3 milioni, passando da 31,2 milioni al 31 dicembre 2019 a 36,5 milioni al 31 dicembre 2020. La variazione è riferibile principalmente ai fondi accantonati per la riorganizzazione del personale.

Il capitale investito netto è pari a 541,1 milioni, in diminuzione di 47,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (588,4 milioni) come sintesi degli effetti sopra citati.

Il patrimonio netto passa da 456,6 milioni al 31 dicembre 2019 a 468,8 milioni al 31 dicembre 2020. L'incremento di 12,2 milioni è principalmente riconducibile al risultato netto positivo dell'esercizio (12,8 milioni) parzialmente compensato dalla riduzione della riserva per TFR (-0,6 milioni).

La posizione finanziaria netta di RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2020 è attiva per 58,6 milioni, in miglioramento di 45,1 milioni, rispetto al 31 dicembre 2019. Si rileva il significativo contributo della gestione operativa per 56,6 milioni. Per maggiori informazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

Le passività finanziarie, ai fini IFRS 16, ammontano a 130,9 milioni al 31 dicembre 2020 (145,3 milioni al 31 dicembre 2019). La variazione è principalmente riconducibile ai pagamenti dei canoni di affitto di immobili.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In data successiva alla chiusura dell'esercizio, con decorrenza 1° gennaio 2021, ha avuto efficacia il conferimento in CAIRORCS Media (società detenuta pariteticamente da RCS e Cairo Pubblicità) del ramo d'azienda relativo all'attività di raccolta pubblicitaria. CAIRORCS Media sarà consolidata con il metodo del patrimonio netto. A inizio 2021 si è perfezionato anche l'acquisto del 45% di m-dis Distribuzione Media S.p.A., portando al 90% la quota di partecipazione di RCS. I valori economici e patrimoniali di m-dis verranno quindi consolidati integralmente a partire dal 2021.

Nel 2020, ed in particolare nel primo semestre dell'esercizio, i risultati del Gruppo sono stati impattati dalla diffusione del Coronavirus e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento poste in essere a partire da fine febbraio da parte delle autorità pubbliche dei paesi interessati.

L'emergenza sanitaria, oltre al grave impatto sociale, ha avuto e sta avendo ripercussioni sull'organizzazione e i tempi del lavoro, sull'attività del Gruppo e sull'andamento dell'economia, determinando un contesto di generale forte incertezza.

In un primo momento i provvedimenti adottati dalle autorità pubbliche hanno condotto alla chiusura delle attività non essenziali e a forti limitazioni dei movimenti della popolazione (lockdown). Prima dell'estate 2020 è poi iniziata una fase di progressiva riduzione delle misure di contenimento e riapertura delle attività produttive e industriali.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha comunque sempre mantenuto "accesa" tutta la sua offerta informativa venendo incontro al crescente bisogno del pubblico di essere informato, garantendo un servizio puntuale ai propri lettori e a tutte le edicole. Le edizioni quotidiane del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport, in Italia e di El Mundo, Marca ed Expansion in Spagna, i periodici e le piattaforme web e social del Gruppo, stanno svolgendo un ruolo centrale nell'informazione e nel racconto di questo difficile momento, mettendo al centro la propria vocazione di servizio pubblico, imparziale e puntuale e affermandosi come attori autorevoli dell'informazione quotidiana, cartacea e on-line, in particolare per il brand Corriere della Sera che nel 2020 ha registrato 29,5 milioni di utenti unici medi mensili e 4,4 milioni di utenti unici giornalieri medi al mese, rispetto rispettivamente ai 24,8 milioni e 2,6 milioni del 2019 (fonte Audiweb 2.0). Anche la customer base digitale totale attiva per il Corriere della Sera, che a fine dicembre ha raggiunto circa 308 mila abbonamenti, è in crescita dell'81% rispetto al dato di fine 2019. In Spagna, elmundo.es anche nel mese di dicembre è risultato leader dell'informazione on-line con 23 milioni di utenti unici medi mensili (Fonte: Comscore) ed ha superato i 53 mila abbonamenti digitali.

Il contenimento dei contagi, che ha caratterizzato la fine del primo semestre e parte del terzo trimestre, ha determinato un progressivo miglioramento della situazione, che ha iniziato a manifestare effetti positivi a livello economico in generale e sulle attività del Gruppo.

Già dal mese di agosto in Spagna si è però registrata una ripresa del numero di casi di Coronavirus e l'evolversi della situazione emergenziale a fine ottobre ha portato le autorità a ripristinare lo stato di allerta e a limitare la mobilità nelle ore notturne e tra le regioni, introducendo restrizioni alle attività commerciali.

Anche in Italia, a partire dal mese di ottobre la curva del contagio ha ripreso a crescere, inducendo le autorità a limitare le attività ricreative e di ristorazione e gli sport amatoriali, nonché ad incentivare ulteriormente lo smart working ed il ricorso a forme flessibili e/o a distanza per l'organizzazione dell'attività didattica. Sono state poi adottate misure ancor più restrittive, differenziate per zone di rischio (rossa, arancione rafforzato, arancione, gialla, bianca), definite sulla base di una serie di indicatori in base ai quali vengono classificate le diverse regioni. Per le zone rosse le misure prevedono, tra l'altro, forti limitazioni agli spostamenti, salvo per comprovate esigenze, e la chiusura di bar, ristoranti e numerose categorie di attività commerciali.

Nel secondo semestre 2020, grazie alle azioni implementate per il sostegno e lo sviluppo dei ricavi, così come per il contenimento dei costi, il Gruppo è comunque riuscito a conseguire un margine operativo lordo (EBITDA), risultato operativo (EBIT) e risultato netto di pertinenza del Gruppo in crescita rispetto a quelli realizzati nel pari periodo 2019, andamento che deriva anche dal ricollocamento in ottobre (da maggio) del Giro d'Italia, confermando le aspettative comunicate a fine luglio 2020. Nel mese di ottobre RCS Sport è riuscita a portare a termine con un importante sforzo organizzativo il Giro d'Italia, con l'arrivo a Milano il 25 ottobre.

Anche l'inizio del 2021 si sta caratterizzando per la prosecuzione delle misure restrittive implementate dalle autorità, sia in Italia che in Spagna, per il contenimento dell'emergenza sanitaria. In particolare, in Italia nelle

ultime settimane la curva del contagio ha ripreso a crescere comportando l'aumento del numero delle regioni classificate nelle fasce di maggior rischio e l'introduzione di alcune nuove misure specifiche. Per contro è stata avviata e sta procedendo la campagna vaccinale, che sta conoscendo un'accelerazione, la cui riuscita potrà portare ad un miglioramento della situazione.

Lo sviluppo della situazione e i suoi potenziali effetti sulla evoluzione della gestione, che saranno oggetto di costante monitoraggio anche nel prosieguo dell'esercizio, non sono al momento ancora prevedibili in quanto dipendono, tra l'altro, dall'evoluzione dell'emergenza sanitaria nei prossimi mesi così come dall'efficacia delle misure pubbliche, anche economiche, nel frattempo implementate e che saranno implementate.

In ogni caso, il Gruppo ritiene di disporre di leve gestionali adeguate per contrastare gli effetti dell'emergenza sanitaria anche nel 2021 e confermare quindi le proprie prospettive di medio-lungo periodo.

In considerazione delle azioni già messe in atto e di quelle previste, in assenza di un inasprimento delle misure per il contenimento del contagio, prolungamento della loro durata, o significativo ampliamento delle regioni classificate nelle più alte fasce di rischio, il Gruppo ritiene che sia possibile porsi l'obiettivo di conseguire nel 2021 margini (EBITDA) in crescita rispetto a quelli realizzati nel 2020 ed una conseguente ulteriore significativa riduzione dell'indebitamento finanziario.

L'evoluzione dell'emergenza sanitaria e della situazione generale dell'economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Al fine di consentire una migliore valutazione dell'andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo RCS, in aggiunta agli indicatori finanziari convenzionali previsti dagli IFRS vengono presentati alcuni indicatori alternativi di performance che non devono, comunque, essere considerati sostitutivi di quelli convenzionali previsti dagli IFRS. Di seguito sono forniti, in linea con la raccomandazione CESR/05- 178b pubblicata il 3 novembre 2005, i criteri utilizzati per la costruzione dei principali indicatori alternativi di performance che il management ritiene utili al fine del monitoraggio dell'andamento del Gruppo.

EBITDA: corrisponde al risultato operativo ante ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni. Comprende proventi ed oneri da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto in quanto le società collegate e joint ventures detenute sono considerate di natura operativa rispetto all'attività del Gruppo RCS. Tale indicatore è utilizzato dal Gruppo RCS come target per il controllo di gestione interno e nelle presentazioni esterne (agli analisti e agli investitori) e rappresenta una unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo RCS.

EBITDA ante oneri/proventi non ricorrenti: corrisponde all'EBITDA sopra definito ante componenti di reddito (positivi e/o negativi) derivanti da eventi o da operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero da quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

EBIT- Risultato Operativo: da intendersi come Risultato ante imposte, al lordo di "Proventi (Oneri) finanziari" e di "Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie".

Posizione Finanziaria Netta (o indebitamento finanziario netto): rappresenta un valido indicatore della struttura finanziaria del Gruppo RCS. È determinato quale risultante dei debiti finanziari correnti e non correnti al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e delle attività finanziarie correnti, nonché delle attività finanziarie non correnti relative agli strumenti derivati, escludendo le passività finanziarie (correnti e non correnti) relative ai leasing.

Posizione Finanziaria Netta (o indebitamento finanziario netto) complessiva/o comprende anche le passività finanziarie relative ai leasing.

INFORMAZIONI SUI CONTENZIOSI IN ESSERE

Eventi RCS Sport

Con riferimento ai suddetti eventi si rimanda a quanto descritto nelle precedenti Relazioni Finanziarie Annuali pubblicate negli anni dal 31 dicembre 2013 al 31 dicembre 2019. Si riporta di seguito l'aggiornamento dei vari eventi ancora pendenti:

(i) per quel che concerne il procedimento penale instaurato a seguito dell'atto di querela depositato da RCS Sport in data 10 ottobre 2013 nel quale RCS è costituita parte civile nei confronti di alcuni imputati, con sentenza del 19 settembre 2019 il Tribunale di Milano ha condannato in primo grado un ex dipendente di RCS Sport alla pena di 8 anni e 8 mesi di reclusione (per truffa, calunnia e malversazione ai danni dello Stato) e assolto gli altri imputati. Il Tribunale ha altresì condannato l'ex dipendente al risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali a favore di RCS, da liquidarsi in separato giudizio civile;

(ii) per quel che concerne l'impugnazione dei licenziamenti intimati all'ex Amministratore Delegato e all'ex Direttore Generale, sono ancora pendenti i due ricorsi in Cassazione, uno presentato da RCS nei confronti dell'ex Amministratore Delegato e il secondo invece dall'ex Direttore Generale nei confronti di RCS;

(iii) nel corso del 2020 sono state definite transattivamente le azioni promosse nei confronti dell'Istituto Bancario presso cui era intrattenuto un rapporto di conto corrente da parte del Consorzio Milano Marathon e da parte dell'Associazione Sportiva Dilettantistica Milano City Marathon, nonché dalle altre associazioni.

Complesso immobiliare di via Solferino

Con riferimento al c.d. complesso immobiliare di via Solferino, RCS è parte di un contenzioso che concerne l'operazione, negoziata e conclusa nel 2013, avente a oggetto la vendita dalla Società al fondo speculativo immobiliare "Delphine" degli immobili siti in Milano, via Solferino 28-Via San Marco 21-Via Balzan 3 (collettivamente l'"Immobile") e di contestuale locazione degli stessi da parte di RCS (l'"Operazione"). In data 9 novembre 2018, RCS - dopo approfondite analisi svolte con il supporto di consulenti – ha depositato domanda di arbitrato presso la Camera Arbitrale di Milano, con la quale ha chiesto, fra l'altro, la dichiarazione di nullità dei contratti per mezzo dei quali l'operazione è stata perfezionata nonché la condanna di Delphine alla restituzione dell'Immobile e dei canoni di locazione medio tempore percepiti e, in ogni caso, al risarcimento dei danni. In data 9 gennaio 2019, il fondo Delphine, tramite la sua società di gestione Kryalos SGR S.p.A., si è costituito in arbitrato con Memoria Difensiva, mediante la quale ha contestato la giurisdizione e/o la competenza del Collegio Arbitrale, la fondatezza delle domande di RCS e ha avanzato domanda di risarcimento per responsabilità ex art. 96 c.p.c. Successivamente, le parti hanno scambiato memorie difensive e documenti, precisando le rispettive conclusioni. In data 26 maggio 2020 il Collegio Arbitrale ha depositato un lodo parziale e non definitivo (il "Lodo Parziale") e una contestuale ordinanza istruttoria. Il Lodo Parziale ha anzitutto rigettato tutte le eccezioni pregiudiziali e preliminari sollevate dall'acquirente, e ha affermato la competenza del Collegio Arbitrale a decidere la controversia. Lo stesso Lodo Parziale ha rigettato le domande di nullità e rescissione di RCS e, pertanto, ha ritenuto che i contratti con cui è stata conclusa l'Operazione restino validi; ove risultino accertate le circostanze dedotte da RCS a fondamento della propria azione (i.e le condizioni di difficoltà economica o finanziaria di RCS all'epoca in cui si svolsero le trattative e furono conclusi i contratti; la sproporzione dei vantaggi ottenuti dall'acquirente con l'Operazione; la consapevolezza dell'acquirente di entrambi tali aspetti) può invece trovare applicazione una tutela di tipo obbligatorio, nella forma di un risarcimento del danno in favore di RCS. Pertanto, al fine di accertare la sussistenza di detti requisiti, il Collegio Arbitrale, con ordinanza contestuale al citato Lodo Parziale, ha disposto due consulenze tecniche d'ufficio, una in materia contabile e una in materia estimativa, rinviando al lodo definitivo la decisione in merito a: (i) la domanda di RCS di risarcimento del danno, relativamente alla quale sono state disposte le consulenze tecniche già sopra menzionate; (ii) la domanda di RCS di rimborso dei costi e risarcimento del danno per violazione della clausola compromissoria da parte di Kryalos (la quale ha agito, assieme ai Fondi Blackstone, innanzi alla Supreme Court of the State of New York); (iii) la domanda di RCS di interessi e rivalutazione sulle somme sub (i) e (ii) supra; (iv) la domanda di

Kryalos per asserita responsabilità di RCS ai sensi dell'art. 96 c.p.c.; (v) le contrapposte domande delle Parti di condanna al pagamento delle spese dell'arbitrato. In data 23 giugno 2020 il termine di deposito del lodo è stato prorogato fino al 31 maggio 2021.

In data 20 novembre 2018, RCS ha ricevuto dal fondo Delphine, dalla sua controllante Sforza Holdco S.à r.l., da Blackstone Real Estate Advisory L.P., nonché da undici entità indicate quali soci indiretti di Sforza HoldCo S. à r.l., atto di citazione ("complaint") davanti alla Corte Suprema di New York. Gli attori affermano che RCS avrebbe tenuto un comportamento illegittimo e inadempiente (in particolare, per aver contestato il titolo di proprietà sull'Immobile e aver interferito nelle trattative di vendita dello stesso, asseritamente in corso con un terzo) e chiedono l'accertamento della validità dei contratti per mezzo dei quali l'Operazione è stata perfezionata e la condanna di RCS al risarcimento dei danni, che non vengono quantificati salvo genericamente indicarli in misura superiore a USD 500 mila. RCS si è costituita in giudizio chiedendo la "dismissione" della causa ("dismiss"), prima ancora di aprire la fase di trattazione e istruttoria ("trial"), per carenza di giurisdizione della Corte Suprema di New York; in subordine, la società ha chiesto la "sospensione" ("stay") della causa a New York in attesa dell'esito dell'Arbitrato in Italia, essendo quest'ultimo l'unico organo avente competenza a decidere sulla validità o invalidità dell'Operazione. RCS ha altresì chiesto la dismissione della causa per infondatezza in diritto delle domande degli attori. In data 24 aprile 2019, la Corte Suprema di New York ha deciso la sospensione ("stay") della causa a New York in attesa dell'esito dell'arbitrato in Italia.

In data 23 maggio 2019, gli stessi attori hanno convenuto in giudizio davanti alla Corte Suprema di New York anche il Presidente di RCS, dott. Urbano Cairo, nei cui confronti vengono avanzate domande risarcitorie che non vengono quantificate salvo genericamente indicarli in misura superiore a USD 500 mila sulla base delle medesime circostanze di fatto su cui si fondano le identiche domande avanzate nei confronti di RCS. Anche quest'ultima controversia è allo stato sospesa in attesa dell'esito dell'arbitrato in Italia.

In considerazione del fatto che il Presidente ha agito e agisce quale legale rappresentante di RCS, in nome, per conto e nell'interesse della stessa, nonché in esecuzione di una delibera del Consiglio di Amministrazione, RCS si è impegnata a tenere indenne il Presidente da ogni eventuale costo o danno a questi derivante a seguito delle contestazioni giudiziali e stragiudiziali avanzate in merito all'Operazione e per gli atti compiuti in esecuzione di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione.

La Società, acquisite le valutazioni dei propri consulenti legali, ha ritenuto che non sussistano i presupposti per l'iscrizione di fondi rischi.

***

Con riferimento al contratto di compravendita di RCS Libri S.p.A., descritto nelle Relazioni Finanziarie Annuali 2016 - 2019, e all'earn-out ivi previsto, si segnala che sono state attivate e sono tutt'ora in corso le procedure necessarie ad accertare la sussistenza (o meno) dei presupposti all'erogazione di tale earn-out e, in tal caso, alla sua determinazione, così come stabilito nel contratto di cessione.

ALTRE INFORMAZIONI

Attività di Ricerca e sviluppo

Per il commento si rinvia alla nota 34 della presente Relazione Finanziaria Annuale, precisando che eventuali attività di ricerca sono imputate a conto economico in linea con quanto prescritto dai Principi contabili internazionali.

Azioni proprie

Al 31 dicembre 2020 risultano in portafoglio n. 4.480.962 azioni proprie (di cui n. 43.702 poste a disposizione degli azionisti terzi di RCS Investimenti S.p.A. in seguito alla fusione per incorporazione di quest'ultima società con RCS MediaGroup S.p.A.), che corrispondono complessivamente allo 0,86% dell'intero capitale sociale.

Azioni delle società controllanti

Al 31 dicembre 2020 non esistono in portafoglio azioni di società controllanti detenute direttamente o tramite società fiduciaria o tramite interposta persona. Nel corso dell'esercizio non sono state acquistate o alienate azioni di società controllanti né direttamente né tramite società fiduciaria o tramite interposta persona.

Rapporti con le parti correlate

Per l'analisi delle operazioni concluse con parti correlate si rimanda a quanto descritto nei commenti alle poste di bilancio. Per le disposizioni procedurali adottate in materia di operazioni con parti correlate, anche con riferimento a quanto previsto dall'art. 2391 bis codice civile, in essere nel corso dell'esercizio 2020, si rinvia alla procedura adottata da RCS MediaGroup S.p.A. ai sensi del Regolamento approvato dalla CONSOB con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche pubblicata sul sito internet della Società www.rcsmediagroup.it nella sezione "Governance" e di cui viene anche fornita informativa nella Relazione sul Governo societario e gli Assetti proprietari.

Fatti di rilievo dell'esercizio

Per l'elenco dei fatti di rilievo dell'esercizio si rimanda a quanto descritto alla nota n. 5 delle Note illustrative specifiche.

Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Per l'elenco dei fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio si rimanda a quanto descritto alla nota n. 6 delle Note illustrative specifiche.

Disposizioni di cui agli articoli 15 e 18 del Regolamento Mercati CONSOB

In relazione all'adempimento delle disposizioni di cui agli artt. 15 e 18 del Regolamento Mercati, come modificato dalla delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017, in merito alle condizioni per la quotazione di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea - precisato rientrare nell'alveo di applicazione dell'art. 15 tre società controllate (nessuna di esse risulta superare i parametri di significativa rilevanza di carattere individuale richiamati in virtù della suddetta disposizione), si segnala l'adeguamento rispetto alle condizioni indicate dal comma 1 del predetto art. 15 e la presenza di disposizioni procedurali volte ad assicurarne il mantenimento.

Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari (Art. 123-bis del decreto legislativo 24 febbraio 1998 N.58)

La Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari, contenente le informazioni sull'adesione da parte di RCS MediaGroup S.p.A. al Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. nonché le ulteriori informazioni di cui ai commi 1 e 2 dell'art. 123-bis del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58, è pubblicata nei termini previsti anche sul sito internet della Società www.rcsmediagroup.it - Sezione Governance.

Adesione al processo di semplificazione normativa adottato con delibera CONSOB n.18079 del 20 gennaio 2012. Informativa ai sensi degli artt. 70, comma 8, e 71 comma 1-bis, del regolamento CONSOB n.11971/99 e successive modifiche

Con effetto a decorrere dal 7 agosto 2012 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup S.p.A. ai sensi dell'art. 3 della Delibera CONSOB n. 18079 del 20 gennaio 2012 e in relazione alle disposizioni degli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB n. 11971/1999 e successive modifiche ha deliberato di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dal predetto regolamento CONSOB in occasione delle operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Direzione e Coordinamento

A partire dal mese di dicembre 2019, la Società è soggetta a direzione e coordinamento (come definita dall'art. 2497 e ss. del codice civile) di Cairo Communication S.p.A.. L'attività di direzione e coordinamento svolta da Cairo Communication S.p.A. nel corso dell'esercizio ha riguardato l'attività di raccolta pubblicitaria che, fino al 31 dicembre 2020, è stata svolta internamente dalla Società. In data 23 dicembre 2020, la Società, Cairo Pubblicità S.p.A. e Cairo Communication S.p.A. hanno sottoscritto un contratto che disciplina un'operazione di collaborazione societaria e commerciale avente a oggetto, tra l'altro, il conferimento (divenuto efficace il 1° gennaio 2021) in una società partecipata in misura paritetica da RCS e Cairo Pubblicità S.p.A. del ramo di azienda di RCS avente a oggetto la concessionaria pubblicitaria e dell'azienda di Cairo Pubblicità, al fine di creare un unico soggetto concessionario per l'attività di gestione e vendita degli spazi pubblicitari per il Gruppo RCS e il Gruppo Cairo (per maggiori informazioni si rinvia al paragrafo n. 5 Principali fatti di rilievo dell'esercizio della presente Relazione Finanziaria Annuale).

I rapporti con Cairo Communication S.p.A. e le imprese soggette alla sua attività di Direzione e Coordinamento, sono indicati nelle note illustrative specifiche e in particolare nella nota n. 16 Rapporti con parti correlate del Bilancio Consolidato e nella nota n. 47 Attività di direzione e coordinamento del Bilancio Separato di RCS MediaGroup S.p.A..

Attestazione di cui all'art. 2.6.2, comma 8, del Regolamento di Borsa

Ai sensi dell'art. 2.6.2, comma 8, del Regolamento dei Mercati Organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A., il Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2021 ha attestato che non sussistono le condizioni che inibiscono la quotazione di azioni di società controllate soggette a direzione e coordinamento di altra società di cui all'art. 16 del Regolamento CONSOB 20249 del 28 dicembre 2017. In particolare, la Società: (i) adempiuto agli obblighi di pubblicità previsti dall'articolo 2497-bis del codice civile; (ii) un'autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela e i fornitori; (iii) non ha in essere con Cairo Communication S.p.A. (o con altra società controllata da Cairo Communication S.p.A. diversa dal gruppo facente capo alla Società) un rapporto di tesoreria accentrata. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione della Società è composto in maggioranza da amministratori indipendenti e il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e il Comitato Remunerazione e Nomine sono composti esclusivamente da amministratori indipendenti.

Milano, 18 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente e Amministratore Delegato

Urbano Cairo

PROPOSTA DI DELIBERA

Signori Azionisti,

sottoponiamo alla Vostra approvazione (a) il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, costituito dal prospetto della situazione patrimoniale finanziaria, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto e dalle note illustrative specifiche, con i relativi allegati, che chiude con un utile netto di Euro 12.827.758,24, e la presente Relazione sulla Gestione che lo accompagna, nonché (b) la proposta di destinare, tenuto conto in particolare di quanto previsto dall'art. 23 comma 1 dello Statuto sociale, l'intero utile netto di esercizio sopra citato e parte di utili netti di esercizi precedenti come segue:

• agli Azionisti, a titolo di dividendo, l'importo di Euro 0,03 per ciascuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse pertanto le azioni proprie in portafoglio a quella data.

In virtù di quanto sopra, Vi proponiamo di assumere la seguente deliberazione:

"L'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup S.p.A.

  • − esaminata la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
  • − preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A.;
  • − esaminato il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, nel progetto presentato dal Consiglio di Amministrazione, che evidenzia un utile netto di Euro 12.827.758,24;

delibera

(a) di approvare:

    1. la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione;
    1. il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 che chiude con un utile netto di Euro 12.827.758,24, presentato dal Consiglio di Amministrazione, nel suo complesso e nelle singole appostazioni, con gli stanziamenti e gli accantonamenti proposti;
  • (b) di approvare la distribuzione agli azionisti di un dividendo di Euro 0,03, al lordo delle ritenute di legge, per ciascuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di stacco cedola, escluse pertanto le azioni proprie in portafoglio a quella data, distribuendo l'intero utile di esercizio di Euro 12.827.758,24 e attingendo per la parte residuale agli utili netti di esercizi precedenti;

e di mettere in pagamento il suddetto dividendo per azione a partire dal 19 maggio 2021 con stacco cedola n. 3 del 17 maggio 2021 e data di legittimazione al pagamento, ai sensi dell'articolo 83- terdecies TUF, 18 maggio 2021.

Milano, 18 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente e Amministratore Delegato

Urbano Cairo

BILANCIO CONSOLIDATO

PROSPETTI CONTABILI DI BILANCIO CONSOLIDATO

Prospetto del Conto economico (*)

in milioni di euro Note 2020 Progressivo al 31 dicembre
2019
I Ricavi delle vendite 15 749,5 923,6
II Incremento immobilizzazioni per lavori interni - -
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 40 (1,8) 1,9
II Consumi materie prime e servizi 17 (398,7) (504,1)
III Costi per il personale 18 (257,3) (264,5)
II Altri ricavi e proventi operativi 19 14,1 15,8
II Oneri diversi di gestione 20 (12,8) (15,5)
II Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti commerciali e diversi - -
IV Accantonamenti 51 (2,9) (1,5)
V (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi 21 (4,1) (2,5)
VI Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto 22 (2,9) 0,1
VII Ammortamenti attività immateriali 23 (15,8) (15,5)
VIII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 23 (9,1) (10,5)
IX Amm. diritti d'uso su beni in leasing 23 (22,5) (23,2)
X Ammortamenti investimenti immobiliari 23 (0,5) (0,6)
XI (Svalutazione) / Ripristino immobilizzazioni 23 (2,7) (1,0)
Risultato operativo 32,5 102,5
XII Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo 24 0,7 0,3
XII Proventi finanziari 24 2,9 0,6
XII Oneri finanziari 24 (12,9) (16,9)
XIII Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 25 5,9 0,2
XIII Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti e altre attività finanziarie - -
XIII (Svalutazione)/Ripristino di crediti e altre attività finanziarie 26 (0,1) (0,3)
Risultato ante imposte 29,0 86,4
XIV Imposte sul reddito 27 2,9 (17,6)
Risultato attivita destinate a continuare 31,9 68,8
XV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse - -
Utile/(perdita) dell'esercizio 31,9 68,8
Attribuibile a:
XVI Utile/(perdita) attribuibile ai terzi 28 0,2 0,3
Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo 31,7 68,5
Utile/(perdita) dell'esercizio 31,9 68,8
Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro 29 0,06 0,13
Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro 29 0,06 0,13
Risultato delle attività destinate alla dismissione
e dismesse per azione base in euro 29 - -
Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse per azione diluito in euro 29 - -

(*) Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e dei proventi ed oneri di natura non ricorrente sul Conto economico sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nella sezione "Allegati al Bilancio Consolidato" e sono ulteriormente descritti rispettivamente nelle note n. 16 e n. 30.

Prospetto del Conto economico complessivo

(in milioni di euro) Note Progressivo al 31 dicembre
Risultato del periodo 2020
31,9
2019
68,8
Altre componenti di conto economico complessivo:
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute estere - -
Riclassifica a conto economico di utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute estere - -
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 31 ( 0,4) ( 0,7)
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi di cassa 31 0,6 0,6
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto
Effetto fiscale
31 -
-
-
-
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno successivamente riclassificati nell'utile/(perdita) d'esercizio :
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti 31 ( 1,1) ( 2,9)
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti relativa alle imprese valutate con il metodo del patrimonio netto
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value degli altri strumenti rappresentativi di capitale
31 -
-
-
( 0,1)
Effetto fiscale 31 0,2 0,7
Totale altre componenti di conto economico complessivo (0,7) (2,4)
Totale conto economico complessivo 31,2 66,4
Totale conto economico complessivo attribuibile a:
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota terzi 0,2 0,2
(Perdita)/Utile Totale Conto economico complessivo quota gruppo 30,9 66,2
Totale conto economico complessivo 31,1 66,4

Prospetto della Situazione patrimoniale finanziaria (*)

(in milioni di euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
ATTIVITA'
XVIII Immobili, impianti e macchinari 31 55,3 62,5
XIX Diritti d'uso su beni in leasing 32 140,6 160,7
XX Investimenti Immobiliari 33 16,2 19,5
XVII Attività immateriali 34 366,9 363,3
XXI Partecipazioni in società collegate e joint venture 35 34,7 37,5
XXI Altri strumenti di capitale non correnti 36 2,4 2,0
XXXV Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
XXI Crediti finanziari non correnti 38 0,3 1,0
XXI Altre attività non correnti 39 2,0 16,7
XXI Attività per imposte anticipate 27 84,3 87,5
Totale attività non correnti 702,7 750,7
XXII Rimanenze 40 17,8 23,3
XXIII Crediti commerciali 41 189,5 206,3
XXV Crediti diversi e altre attività correnti 42 26,2 28,3
XXV Attività per imposte correnti 27 3,1 6,0
XXXV Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
XXXVI Crediti finanziari correnti 43 6,9 13,9
XXXVI Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 43 50,8 13,0
Totale attività correnti 294,3 290,8
Attività non correnti destinate alla dismissione - -
TOTALE ATTIVITA' 997,0 1.041,5
PASSIVITÀ EPATRIMONIO NETTO
XXX Capitale sociale 44 270,0 270,0
XXX Altri strum.finanz.rappres.patrimonio - -
XXX Azioni proprie 46 (26,6) (26,6)
XXX Riserve 45/46/47 (6,4) (6,2)
XXX Utili (perdite) portati a nuovo 41,6 (26,3)
XXX Utile (perdita) dell'esercizio 31,7 68,5
Totale patrimonio netto di gruppo 310,3 279,4
XXX Patrimonio netto di terzi 1,3 1,2
Totale 311,6 280,6
XXXI Debiti e passività non correnti finanziarie 43 58,9 82,9
XXXVII Passività non correnti per contratti di locazione (1) 43 131,2 150,9
XXXIV Passività finanziarie per strumenti derivati 37 1,0 1,0
XXVIII Benefici relativi al personale 50 37,4 39,6
XXVI Fondi per rischi e oneri 51 26,7 15,0
XXVII Passività per imposte differite 27 52,5 52,5
XXV Altre passività non correnti 52 1,0 0,9
Totale Passività non correnti 308,7 342,8
XXXII Debiti verso banche 43 0,6 8,8
XXXII Debiti finanziari correnti 43 56,8 65,8
XXXVII Passività correnti per contratti di locazione (1) 43 23,7 24,4
XXXIV Passività finanziarie per strumenti derivati 37 - 0,2
XXV Passività per imposte correnti 27 1,1 0,6
XXIV Debiti commerciali 53 179,4 198,7
XXVI Quote a breve term.fondi rischi e oneri 51 23,8 31,1
XXV Debiti diversi e altre passività correnti 54 91,3 88,5
Totale passività correnti 376,7 418,1
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TOTALEPASSIVITÀ EPATRIMONIO NETTO 997,0 1.041,5

(*) Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sullo Stato patrimoniale consolidato sono evidenziati nell'apposito schema di Stato patrimoniale riportato nella sezione "Allegati al Bilancio Consolidato" e sono ulteriormente descritti nella nota n. 16.

Rendiconto finanziario (*)

(in milioni di euro) Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
A) Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte 29,0 86,4
Ammortamenti e svalutazioni 23 50,6 50,8
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie (8,2) (0,2)
Oneri (proventi) partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 22 2,9 (0,1)
Dividendi da partecipate valutate con il metodo del patrimonio netto - 1,4
Svalutazioni di attività finanziarie immobilizzate 26 0,1 0,3
Risultato netto gestione finanziaria 24 9,3 16,0
- di cui verso parti correlate (0,5) (0,2)
Incremento (decremento) dei benefici relativi al personale e fondi per rischi e oneri 0,8 (2,5)
Variazioni del capitale circolante 6,0 (5,0)
- di cui verso parti correlate 4,7 ( 2,0)
Imposte sul reddito (pagate) / incassate 7,9 ( 9,8)
Totale 98,4 137,3
B) Flussi di cassa della gestione di investimento
Investimenti in partecipazioni ( 0,5) -
Investimenti in immobilizzazioni (15,9) (16,4)
Variazioni di altre attività non correnti 14,6 -
Corrispettivi per la dismissione di partecipazioni 4,0 0,8
Corrispettivi dalla vendita di immobilizzazioni 0,1 0,1
Totale 2,3 (15,5)
Free cash flow (A+B) 100,7 121,8
C) Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie 55 (26,7) (46,7)
- di cui verso parti correlate 7,3 ( 19,3)
Interessi finanziari netti incassati (pagati) (7,6) (12,3)
- di cui verso parti correlate 0,5 0,2
Dividendi corrisposti dalla Capogruppo 48 - ( 31,0)
Dividendi corrisposti a terzi dalle società controllate 48 (0,1) (0,1)
Passività per beni in leasing 55 (20,3) (26,4)
Totale (54,7) (116,5)
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed equivalenti (A+B+C) 46,0 5,3
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio 4,2 (1,1)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio 50,2 4,2
Incremento (decremento) dell'esercizio 46,0 5,3
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così dettagliate 4,2 (1,1)
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così dettagliate
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 55 13,0 12,5
Debiti correnti verso banche 55 (8,8) (13,6)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio 50,2 4,2
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 55 50,8 13,0
Debiti correnti verso banche 55 (0,6) (8,8)
Incremento (decremento) dell'esercizio 46,0 5,3

(*) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto (1)

(in milioni di euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Azioni
proprie
(*)
Riserva
facoltativa
Equity
transaction
Altre
Riserve
Utili (perdite)
portati a nuovo
(**)
Utile (perdita)
di esercizio
Patrimonio
netto
consolidato di
gruppo
Patrimonio
netto di
terzi
Patrimonio
netto
Nota 44 Nota 45 Nota 46 Nota 45 Nota 46 Nota 47
Saldi al 31/12/2018 270,0 54,0 (26,9) 87,3 (143,0) (2,3) (71,1) 85,2 253,2 1,3 254,5
Effetti lordi derivanti
dall'applicazione dell'IFRS 16
- - - - - - (12,7) - (12,7) - (12,7)
Effetti fiscali derivanti
dall'applicazione dell'IFRS 16
- - - - - - 3,6 - 3,6 - 3,6
Saldi al 1/1/2019 270,0 54,0 (26,9) 87,3 (143,0) (2,3) (80,2) 85,2 244,1 1,3 245,4
Delibera Assemblea ordinaria del
2 maggio 2019:
- destinazione del risultato esercizio
2018 a dividendo
- - - - - - (31,0) (31,0) - (31,0)
- destinazione del residuo a nuovo - - - - - - 54,2 (54,2) - -
Equity transaction - 0,1 - - 0,1 (0,1) -
Dividendi corrisposti a minority
interests
(0,1) (0,1)
Altri movimenti - - 0,3 - - - (0,3) - -
Variazioni patrimonio netto di terzi - - - - - - - (0,1) (0,1)
Totale conto economico
complessivo
- - - - - (2,3) - 68,5 66,2 0,2 66,4
Saldi al 31/12/2019
Delibera Assemblea ordinaria del
29 aprile 2020:
270,0 54,0 (26,6) 87,3 (142,9) (4,6) (26,3) 68,5 279,4 1,2 280,6
- destinazione del risultato esercizio
2019 a nuovo
- - - - - - 68,5 (68,5) - - -
Equity transaction - - - - 0,6 - (0,6) - - - -
Dividendi corrisposti a minority
interests
- - - - - - - - - (0,1) (0,1)
Totale conto economico
complessivo
- - - - - (0,8) - 31,7 30,9 0,2 31,1
Saldi al 31/12/2020 270,0 54,0 (26,6) 87,3 (142,3) (5,4) 41,6 31,7 310,3 1,3 311,6

(1) Il commento alla disponibilità e distribuibilità delle riserve di patrimonio netto (previsto dall'articolo 2427 comma 7bis del codice civile) è riportato nello schema integrativo delle variazioni di patrimonio netto del Bilancio Separato di RCS MediaGroup S.p.A.

(*) Al 31 dicembre 2020 comprende n 43.702 azioni poste a disposizione degli azionisti terzi della società RCS Investimenti S.p.A. in seguito alla fusione per incorporazione di quest'ultima società in RCS MediaGroup S.p.A.

(**) Comprensivi di 5,2 milioni di utili portati a nuovo indisponibili e da destinare come previsto dallo Statuto vigente della controllata RCS Sport S.p.A.

NOTE ILLUSTRATIVE SPECIFICHE

FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI SULLE POSTE DI BILANCIO

1. Informazioni societarie

RCS MediaGroup S.p.A. è una società per azioni, cui fa capo il Gruppo RCS ed è soggetta, a partire dal 12 dicembre 2019, ad attività di direzione e coordinamento di Cairo Communication S.p.A.. È quotata al Mercato MTA, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana S.p.A., ha sede legale in Milano, Via Angelo Rizzoli, n. 8, iscritta in data 6 marzo 1997 al Registro delle Imprese di Milano al numero 12086540155 (codice ISIN: IT0004931496). RCS MediaGroup è un gruppo editoriale internazionale multimediale attivo nel settore dei quotidiani, dei periodici, dei libri, dei new media e della tv digitale e satellitare, oltre ad organizzare eventi sportivi di altissima rilevanza a livello mondiale ed essere tra i primari operatori in Italia ed in Spagna della raccolta pubblicitaria e della distribuzione di prodotti editoriali. Inoltre, tramite il Gruppo Unidad Editorial è presente anche nel comparto della radiofonia.

Le principali attività del Gruppo sono descritte alla nota n. 15 "Informativa dei settori operativi".

La principale società controllata direttamente da RCS MediaGroup S.p.A. è Unidad Editorial S.A. che opera prevalentemente nel mercato spagnolo.

Al 31 dicembre 2020 il bilancio consolidato comprende 40 imprese controllate direttamente e indirettamente consolidate con il metodo integrale (45 al 31 dicembre 2019). Per maggiori dettagli sulle partecipazioni si rimanda all'allegato "Elenco Partecipazioni di Gruppo al 31 dicembre 2020".

Il Bilancio Consolidato di RCS MediaGroup S.p.A., per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2021, che ne ha autorizzato la pubblicazione.

L'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è U.T. Communications S.p.A con sede legale in Via Montenapoleone 8, Milano. L'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più piccolo di imprese di cui l'impresa fa parte in quanto impresa controllata è Cairo Communication S.p.A., società quotata al Mercato STAR, con sede legale in Corso Magenta 55, Milano.

2. Forma e contenuto

Il bilancio consolidato del Gruppo RCS è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, come meglio illustrato nella nota n. 8 della presente Relazione Finanziaria Annuale.

Le società consolidate, a partire dall'esercizio 2006, hanno volontariamente adottato i principi contabili internazionali, con eccezione di alcune società italiane e di società estere, per le quali i bilanci vengono ritrattati in appositi financial reporting package, per adeguarli ai soli fini del Bilancio Consolidato di Gruppo ai principi IFRS. Il Bilancio Consolidato del gruppo Unidad Editorial è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards.

Per l'elenco esaustivo delle partecipazioni a consolidamento integrale, si rimanda all'allegato "Elenco Partecipazioni di Gruppo al 31 dicembre 2020".

Pertanto, il bilancio consolidato di Gruppo comprende i bilanci al 31 dicembre 2020 di RCS MediaGroup S.p.A., delle società controllate ed il bilancio consolidato del gruppo Unidad Editorial e per alcune società (per le ragioni sopra descritte) il suddetto financial reporting package predisposto al 31 dicembre 2020.

La revisione legale del bilancio consolidato è svolta da Deloitte & Touche S.p.A..

La valuta di presentazione del presente bilancio consolidato è l'Euro, utilizzato come valuta funzionale dalla maggior parte delle società del Gruppo.

Ove non differentemente indicato, tutti gli importi sono espressi in milioni di Euro.

3. Schemi di bilancio

Di seguito si elencano gli schemi del bilancio consolidato di Gruppo:

  • il prospetto della situazione patrimoniale finanziaria in base al quale le attività e passività sono classificate distintamente in correnti e non correnti;
  • il prospetto del conto economico dove proventi ed oneri sono classificati per natura;
  • il prospetto del conto economico complessivo dove sono evidenziate le variazioni di patrimonio netto generate da transazioni diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il rendiconto finanziario secondo lo schema del metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile d'esercizio ante imposte è stato depurato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria;
  • il prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato dove sono evidenziate le variazioni intervenute nel patrimonio netto con i soci e la destinazione dell'utile, nonché le variazioni generate da transazioni diverse da quelle con gli Azionisti.

Si precisa infine che, con riferimento alla delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati in schemi di bilancio separati (contenuti negli Allegati al Bilancio Consolidato) i rapporti significativi con parti correlate e le partite non ricorrenti.

4. Variazioni dell'area di consolidamento

Nel corso del 2020 le seguenti società consolidate con il metodo integrale sono uscite dal perimetro di consolidamento:

Last Lap S.L. (ceduta)
Last Lap Organiçao de eventos S.L. (ceduta)
RCS Factor S.r.l. in liquidazione (liquidata)
Sfera Direct S.L.U. (liquidata)
A Esfera dos Livros S.L.U. (fusa in La Esfera de los Libros S.L.)

Si segnala inoltre che nel dicembre 2020 è entrata nel perimetro di consolidamento la società CAIRORCS Media S.p.A. attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale sociale. Tale società viene consolidata con il metodo del patrimonio netto.

5. Fatti di rilievo dell'esercizio

  • In data 26 marzo 2020 il Consiglio di Amministrazione di RCS MediaGroup S.p.A., riunitosi sotto la presidenza di Urbano Cairo, ha esaminato e approvato i risultati al 31 dicembre 2019.
  • In data 29 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup, presieduta da Urbano Cairo ha adottato le seguenti deliberazioni:
  • ha approvato all'unanimità il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 e respinto la proposta di distribuzione di dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione della Società; l'utile netto dell'esercizio è pertanto portato interamente a nuovo;
  • ha approvato la Politica di Remunerazione per l'esercizio 2020 contenuta nella Sezione Prima della Relazione sulla Remunerazione ed espresso parere favorevole sulla Sezione Seconda della Relazione sulle Remunerazione.

Si ricorda che, in data 21 aprile 2020, il socio Cairo Communication S.p.A. aveva comunicato la decisione di esprimere voto contrario alla citata proposta di distribuzione del dividendo al fine di rafforzare la Società nel contrasto agli effetti della perdurante emergenza sanitaria.

Nel corso dell'Assemblea il Presidente, in considerazione delle difficoltà economiche per molte famiglie determinate dal protrarsi dell'emergenza sanitaria, ha anche comunicato la sua richiesta alla Società di azzerare il proprio compenso fisso (come indicato nella Relazione sulla Remunerazione) per i quattro mesi marzo – aprile – maggio – giugno 2020 (pari a Euro 500 mila), chiedendo alla Società la disponibilità a devolvere un pari importo di Euro 500 mila per la distribuzione in beneficenza, per il tramite di un ente che sarà individuato, di 5 mila buoni spesa da 100 Euro ciascuno.

In data 23 dicembre 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ("RCS") e Cairo Communication S.p.A. ("Cairo Communication") hanno reso noto di aver sottoscritto un accordo quadro che disciplina i termini e le condizioni di un'operazione di collaborazione societaria e commerciale (l'"Operazione") articolata nel conferimento in una nuova società denominata CAIRORCS MEDIA S.p.A. ("CAIRORCS"), da parte di RCS e di Cairo Pubblicità S.p.A. ("Cairo Pubblicità") dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria per, rispettivamente, le testate cartacee e on-line di RCS in Italia (il "Ramo di Azienda RCS") e le testate cartacee, televisive e on-line di Cairo Editore e La7 (il "Ramo di Azienda Cairo"), nonché, per entrambi i rami d'azienda, per alcuni mezzi di terzi.

L'Operazione è finalizzata a realizzare, all'interno del Gruppo RCS e del Gruppo Cairo, un'efficiente e unitaria gestione dell'attività di concessionaria pubblicitaria per la gestione e la vendita degli spazi pubblicitari, da concentrarsi in capo ad un unico soggetto al fine di massimizzare le sinergie a livello di gruppo. CAIRORCS è partecipata in misura paritetica da RCS e da Cairo Pubblicità.

Il Ramo di Azienda RCS e il Ramo di Azienda Cairo sono stati oggetto, nell'ambito dei conferimenti in natura in CAIRORCS, di valutazioni, rispettivamente, da parte di KPMG Advisory S.p.A., quanto a RCS, ed Ernst&Young Advisory S.p.A., quanto a Cairo Pubblicità, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2343-ter, comma secondo, lettera b), del codice civile.

L'Operazione costituisce un'operazione con Parte Correlata, ai sensi del Regolamento CONSOB 17221/2010 e della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto RCS e Cairo Pubblicità sono sottoposte al comune controllo, ai sensi degli articoli 93 del TUF e 2359, comma 1, n. 1, del codice civile, di Cairo Communication, titolare, rispettivamente, di una partecipazione rappresentativa del 59,69% del capitale sociale e dei diritti di voto di RCS e dell'intero capitale sociale di Cairo Pubblicità.

L'Operazione si configura, inoltre, quale operazione di "maggiore rilevanza" tra parti correlate, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del Regolamento CONSOB 17221/2010 e del paragrafo E della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto, considerando il valore complessivo del Ramo di Azienda RCS oggetto del Conferimento RCS e i rapporti di debito/credito afferenti il Ramo di Azienda RCS non oggetto di conferimento, quali risultanti al 30 giugno 2020, risultano superati gli indici di rilevanza dell'attivo e delle passività previsti dall'Allegato 3 del Regolamento CONSOB 17221/2010.

La sottoscrizione dell'Accordo Quadro è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione di RCS in data 23 dicembre 2020, previo motivato parere favorevole espresso dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, in funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, in data 19 dicembre 2020.

L'Accordo Quadro è stato sottoscritto in data 23 dicembre 2020 ed eseguito in pari data e i conferimenti del Ramo di Azienda Cairo e del Ramo di Azienda RCS sono divenuti efficaci il 1° gennaio 2021.

La Società ha predisposto un Documento Informativo relativo a operazione di maggiore rilevanza con parti correlate, che è stato messo a disposizione del pubblico, nel termine previsto dall'articolo 5, comma 3 del Regolamento CONSOB 17221/2010, presso la sede sociale di RCS, sul sito internet

della Società (www.rcsmediagroup.it) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "EMARKET STORAGE" () in data 30 dicembre 2020.

Il paragrafo "Informazioni sui contenziosi in essere" comprende una descrizione aggiornata del contenzioso relativo al complesso immobiliare di via Solferino.

6. Fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio

Nel mese di febbraio 2021 RCS MediaGroup S.p.A. ha acquistato da De Agostini Editore S.p.A. e da Hearst Magazines Italia S.p.A. complessive n. 2.876.727 azioni di m-dis Distribuzione Media S.p.A., pari a un ulteriore 45% del capitale sociale della stessa arrivando a detenere il 90% del capitale sociale della società. m-dis Distribuzione Media S.p.A. è una società leader nella distribuzione sul canale edicola.

7. Principi di consolidamento

Le società controllate indicate nell'allegato "Elenco Partecipazioni di Gruppo al 31 dicembre 2020" sono consolidate integralmente a partire dalla data di acquisizione, ovvero dalla data in cui il Gruppo ne acquisisce il controllo e cessano di essere consolidate alla data in cui se ne perde il controllo. Il Gruppo ha il controllo di una società quando in virtù del proprio rapporto con l'entità detiene il controllo sulle attività rilevanti della stessa, è esposto ai rendimenti variabili, e detenendo diritti su tali rendimenti, ha nel contempo la capacità di influenzarli esercitando il proprio potere sull'entità stessa.

I risultati economici delle imprese controllate acquisite o cedute nel corso dell'esercizio sono inclusi nel conto economico consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulle società.

Le società sulle quali si esercita un controllo congiunto con altri Soci, e le società collegate o comunque sottoposte ad influenza notevole sono state consolidate con il metodo del patrimonio netto.

I principi contabili adottati sono sostanzialmente omogenei per le società incluse nel consolidato e i relativi bilanci sono redatti al 31 dicembre 2020.

Si elencano di seguito i principali criteri adottati nel metodo di consolidamento integrale.

Gli utili derivanti da operazioni tra società controllate non ancora realizzate nei confronti dei terzi, come pure le partite di credito e di debito, di costi e ricavi tra società consolidate, se di importo significativo, sono eliminati.

I dividendi distribuiti da società consolidate sono eliminati dal conto economico e sommati agli utili degli esercizi precedenti, se ed in quanto da essi prelevati.

Le quote di patrimonio netto di terzi e di utile o (perdita) di competenza di terzi sono esposte in una apposita voce del patrimonio netto, distintamente dal patrimonio netto di Gruppo mentre nel conto economico complessivo l'utile o perdita del periodo viene suddiviso tra terzi e Gruppo. Gli avviamenti emersi in sede di consolidamento integrale sono stati iscritti senza esercizio dell'opzione full goodwill ovvero senza iscrizione del goodwill delle minoranze.

Le attività destinate alla vendita, per le quali è altamente probabile la cessione entro i successivi dodici mesi, qualora le altre condizioni previste dall'IFRS 5 siano rispettate, tenuto conto della materialità degli importi, vengono classificate in accordo con quanto stabilito da tale principio e pertanto una volta consolidate integralmente, le attività ad esse riferite sono classificate in un'unica voce, definita "Attività destinate alla

dismissione", le passività ad esse correlate sono iscritte in un'unica linea dello stato patrimoniale, nella sezione delle passività, ed il relativo margine di risultato è riportato nel conto economico nella linea "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

Con riferimento alle operazioni intercorse con imprese valutate a patrimonio netto, gli utili e le perdite sono eliminati in misura pari alla percentuale di partecipazione del Gruppo nella collegata, ad eccezione del caso in cui le perdite non realizzate costituiscano l'evidenza di una riduzione nel valore dell'attività trasferita.

I bilanci delle società controllate estere espressi in valuta diversa dall'Euro, in sede di consolidamento, sono convertiti adottando per i dati patrimoniali il cambio puntuale a fine esercizio e per le componenti di reddito del conto economico il cambio medio dell'esercizio. Le differenze cambio risultanti vengono iscritte in una riserva separata di patrimonio denominata Riserva di Conversione.

Le modifiche nella quota di interessenza che non costituiscono una perdita di controllo o si riferiscono a partecipate già sottoposte a controllo, sono trattate come equity transaction e quindi classificate nel patrimonio netto.

8. Criteri di valutazione

Il presente bilancio, redatto in conformità a quanto disposto dalla CONSOB con delibera n. 11971/1999 e successive modifiche, tra cui in particolare quelle introdotte dalle delibere n. 14990 del 14 aprile 2005 e n. 15519 del 27 luglio 2006, contiene i prospetti contabili e le note esplicative ed integrative consolidati di Gruppo, elaborati adottando i principi contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards" (IFRS), tutti gli "International Accounting Standards" (IAS) e tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Standards Interpretations Committee" (IFRS IC, già IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC).

In particolare, si rileva che gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento ad eccezione di quanto eventualmente riportato nella nota n. 9.

In coerenza con quanto richiesto dal documento n. 2 del 6 febbraio 2009 emesso congiuntamente da Banca d'Italia, CONSOB e ISVAP, si precisa che il bilancio consolidato del Gruppo RCS al 31 dicembre 2020 è redatto in base al presupposto della continuità aziendale.

Nonostante il difficile contesto economico e finanziario generale, principalmente originato dalla pandemia da COVID-19, si ritiene che non sussistano incertezze significative (come definite nel paragrafo 25 dello IAS 1) con riferimento all'utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Nel formulare tali conclusioni, si è tenuto in considerazione (i) il fatto che nel 2020 il Gruppo ha generato cassa e ridotto significativamente l'indebitamento finanziario netto rispetto all'esercizio precedente in particolare per il contributo della gestione operativa (si veda la nota n. 43 della presente Relazione Finanziaria Annuale) e (ii) in ogni caso il Gruppo dispone sia di linee di finanziamenti a medio termine sia di affidamenti bancari disponibili e non utilizzati.

Con riferimento alla comunicazione CONSOB n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, si ricorda inoltre che il Gruppo non detiene in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi, e non è pertanto esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni di mercato dei suddetti titoli.

A seguito di misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 si segnalano i seguenti contributi:

  • contributi a fondo perduto pari a Euro 30.619 destinati agli operatori IVA dei settori economici interessati dalle nuove misure restrittive (Decreto Legge del 19/05/2020 n. 34 e Decreto Legge del 28/10/2020 n.137);
  • credito d'imposta pari a Euro 83.930 per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione (Decreto Legge del 19/05/2020 n.34).

Si segnala inoltre, che il Gruppo ha beneficiato dell'esenzione del saldo e primo acconto IRAP, nei limiti ed alle condizioni previste dall'art.24 del Decreto Legge del 19/05/2020 n.34.

Ai sensi dell'art. 1 commi da 125 a 129 della Legge 4 agosto 2017 n. 124, relativamente agli obblighi di pubblicazione di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni, e dell'art. 3-quater, comma 2, del decreto legge n. 135/2018 (decreto semplificazioni), gli Enti erogatori sono tenuti a pubblicare i contributi sul Registro nazionale degli aiuti, accessibile al seguente indirizzo: www.rna.gov.it/sites/PortaleRNA/it\_IT/trasparenza in materia di aiuti di Stato e di aiuti de minimis.

Si evidenzia inoltre che non sono stati considerati gli importi inerenti a transazioni commerciali realizzate nell'esercizio che prevedono un corrispettivo.

***

I bilanci sono stati predisposti sulla base del criterio convenzionale del costo storico, salvo che per la valutazione di alcune delle attività e passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti derivati, nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Nella presente sezione vengono riepilogati i più significativi criteri di valutazione adottati dal Gruppo RCS.

Ricavi

I ricavi sono rilevati a conto economico quando sono soddisfatti i criteri previsti dall'IFRS 15. In particolare:

  • i ricavi per cessione di beni si considerano conseguiti e sono rilevati al lordo dell'aggio di distribuzione nel momento del passaggio del controllo convenzionalmente coincidente:
  • con la data di pubblicazione per i quotidiani e periodici, iscritti al valore ragionevolmente stimato sulla base di un contratto estimatorio,
  • e con la data di spedizione per le pubblicazioni librarie, iscritte al netto delle rese ragionevolmente stimate;
  • i ricavi relativi alla vendita di abbonamenti sono rilevati sulla base delle pubblicazioni relative al periodo di competenza ed effettivamente spedite;
  • i ricavi per la vendita di spazi pubblicitari su mezzi tradizionali sono rilevati in base alla data di pubblicazione delle testate;
  • i ricavi pubblicitari realizzati nel comparto digitale sono rilevati al momento della diffusione o pubblicazione del messaggio che normalmente (banner) coincide con la data di pubblicazione;
  • i ricavi per le sponsorizzazioni di eventi sportivi e per l'organizzazione di eventi sono rilevati alla data dell'evento, tenuto conto della limitata estensione temporale attribuibile a tali eventi;
  • i ricavi per servizi sono riconosciuti alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • i ricavi relativi ai canoni di leasing operativi sono riconosciuti a quote costanti lungo la durata del contratto;
  • le royalties sono riconosciute alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • i dividendi sono rilevati alla data in cui sorge il diritto al credito ovvero alla data della delibera assembleare.

I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.

Costi

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati come componenti del risultato d'esercizio nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale che regola i ricavi e quando non hanno requisiti per la contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale. I costi sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferiti risultano soddisfatte.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione. Gli interessi sono rilevati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I proventi e gli oneri finanziari sono esposti nella nota n. 24 secondo le categorie identificate dall'IFRS 9 e secondo le modalità richieste dall'IFRS 7.

Imposte sul reddito

Le imposte del periodo rappresentano la somma delle imposte correnti, differite e anticipate.

Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali di paese e tenendo conto delle esenzioni applicabili e dei crediti di imposta eventualmente spettanti. Più in particolare viene effettuato il calcolo tenendo conto degli effetti più rilevanti in termini di variazioni fiscali nonché, per le società soggette al regime di tassazione del consolidato nazionale, dei proventi che emergono per effetto delle perdite fiscali di periodo compensate e compensabili con oneri derivanti da imponibili fiscali positivi.

Le imposte differite o anticipate sono determinate in relazione alle differenze temporanee tra i valori dell'attivo e del passivo consolidati, rispetto ai valori riconosciuti ai fini fiscali nei bilanci di esercizio delle società consolidate, nonché in relazione alle perdite fiscali degli esercizi pregressi deducibili dal reddito imponibile. Sono valutate secondo le aliquote (desumibili dalla normativa vigente alla data di bilancio) che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale.

Le imposte anticipate sono iscritte quando è probabile che siano disponibili redditi imponibili sufficienti per l'utilizzo dell'attività fiscale differita. Il valore delle imposte anticipate viene riesaminato ad ogni chiusura di periodo e viene ridotto nella misura in cui non risulti più probabile che sufficienti utili fiscali possano rendersi disponibili in futuro per l'utilizzo di tutto o parte di tale attività.

Le imposte differite non sono attualizzate.

Utile per azione

L'utile per azione base è determinato come rapporto tra il risultato di periodo di pertinenza del Gruppo attribuibile alle azioni ordinarie ed il numero medio ponderato di azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario redatto con metodo indiretto presenta i flussi finanziari dell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento e finanziaria, con indicazione separata dei flussi di cassa generati dalle attività destinate alla dismissione e dismesse. Le disponibilità liquide ed equivalenti sono espresse al netto dei conti correnti bancari passivi. I flussi di cassa della gestione operativa comprendono anche gli esborsi sostenuti per il pagamento di oneri non ricorrenti. Non comprendono i proventi e gli oneri finanziari, classificati tra i flussi di cassa della gestione finanziaria. I pagamenti relativi alle passività per leasing sono compresi nei flussi di cassa della gestione finanziaria. Nel rendiconto finanziario sono evidenziati separatamente i flussi di cassa originati da rapporti con parti correlate.

Immobili, impianti e macchinari

Immobili impianti e macchinari sono attività rilevate in bilancio in quanto soddisfano il requisito di produrre probabili futuri benefici economici per il Gruppo, e di avere un costo attendibilmente stimato.

Sono iscritti in bilancio al costo di acquisto (comprensivo degli oneri accessori), se acquisiti separatamente, o di produzione (comprensivo degli oneri diretti e indiretti di produzione), se prodotti internamente, o al valore equo alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale. I beni destinati alla vendita vengono classificati a parte tra le attività non correnti destinate alla vendita e non vengono più ammortizzati, ma svalutati qualora il loro fair value sia inferiore al costo iscritto in bilancio.

I beni Immobili impianti e macchinari sono sistematicamente ammortizzati (ad eccezione della componente relativa ai terreni e dei beni destinati alla vendita). Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata; per i beni acquisiti nell'esercizio le aliquote vengono applicate pro-rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno. La vita utile ed il criterio di ammortamento sono rivisti periodicamente e ove si riscontrino rilevanti cambiamenti rispetto alle assunzioni adottate in precedenza, la quota di ammortamento viene rettificata con il metodo prospettico.

I costi sostenuti per migliorie vengono iscritti come attività solo se potranno essere recuperati tramite i benefici economici futuri attesi e risultino attendibilmente stimabili. Le spese di manutenzione ordinaria sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui vengono sostenute.

Eventuali costi di smantellamento vengono stimati e portati ad incremento del bene in contropartita ad un fondo oneri di smantellamento. Vengono poi ammortizzati sulla durata residua della vita utile del cespite di riferimento.

Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o in quanto svalutato integralmente quando non sussista alcun beneficio economico futuro atteso dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico all'atto della suddetta eliminazione e classificati come altri ricavi e proventi operativi o oneri diversi di gestione.

Gli immobili, impianti e macchinari vengono valutati in presenza di indicatori d'impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie".

Investimenti Immobiliari

Nella voce sono compresi gli immobili posseduti per percepire canoni di affitto o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambi i motivi, dando origine a flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività possedute dal Gruppo.

Gli investimenti immobiliari sono iscritti al costo, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e (ad eccezione della componente relativa ai terreni) sono sistematicamente ammortizzati. Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata. Per i beni acquisiti nell'esercizio, le aliquote vengono applicate pro-rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno.

I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo se sono attendibilmente stimabili e potranno essere recuperati tramite futuri benefici economici attesi ad essi associabili.

Le ri-classifiche ad investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali: la cessazione dell'utilizzo diretto, l'avvio di un contratto di leasing operativo con terzi o il completamento dei lavori di costruzione o sviluppo immobiliare. Le ri-classifiche da investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali l'inizio dell'utilizzo diretto.

Gli investimenti immobiliari vengono valutati in presenza di indicatori d'impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie".

Attività immateriali

Le attività immateriali sono risorse chiaramente identificabili e controllabili dal Gruppo, dalle quali sono attesi benefici economici futuri per il Gruppo. Sono iscritti al costo di acquisto se acquisiti separatamente, sono capitalizzati al fair value alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale.

Non sono capitalizzati costi pubblicitari, costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, nonché marchi e testate costituiti internamente.

Le altre attività immateriali generate internamente derivanti dallo sviluppo dei prodotti del Gruppo sono invece iscritte nell'attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • l'attività è identificabile;
  • è probabile che l'attività creata genererà benefici economici futuri;
  • i costi dell'attività possono essere misurati attendibilmente.

Le immobilizzazioni aventi vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in ogni singolo periodo per tener conto della residua possibilità di utilizzazione.

Gli avviamenti e le immobilizzazioni aventi vita utile indefinita non sono sottoposti ad ammortamento, bensì a periodiche verifiche per identificare eventuali perdite di valore, così come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie". Qualora il valore recuperabile risulti inferiore al carrying amount, l'attività iscritta viene congruamente svalutata.

Il maggior valore attribuito ad una attività immateriale a vita definita, iscritto in applicazione dell'IFRS 3, a seguito dell'acquisizione di una partecipazione in sede di primo consolidamento, viene ammortizzato e assoggettato ad impairment test in presenza di indicatori di perdita durevole di valore. Qualora il maggior valore sia attribuito ad immobilizzazioni immateriali a vita indefinita, non viene ammortizzato. Tali attività sono assoggettate ad impairment test, così come previsto dallo IAS 36.

La vita utile ed il criterio di ammortamento sono rivisti periodicamente e, in presenza di rilevanti cambiamenti rispetto alle valutazioni precedenti, l'immobilizzazione stessa può passare da vita indefinita a vita definita o viceversa e, nel caso di attività a vita definita, la quota di ammortamento può essere modificata con il metodo prospettico. Il Gruppo ritiene di trovarsi in presenza di un segnale di trigger event quando una immobilizzazione a vita indefinita a seguito di tale riesame viene classificata tra le immobilizzazioni a vita definita.

Inoltre, qualora si sostengano oneri aventi benefici economici futuri senza che per essi tuttavia si identifichino i requisiti per l'iscrizione di attività immateriali, tali oneri sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti, ovvero nel caso di acquisto di beni nel momento in cui si ha il controllo dei beni stessi e nel caso di servizi nel momento in cui il servizio è reso.

Diritti d'uso su beni in leasing e passività per contratti di locazione

Il Gruppo detiene immobili, impianti e macchinari (prevalentemente immobili e auto aziendali ad uso dei dipendenti) utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing si determina se il contratto è, o contiene, un leasing. Tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Alla data di decorrenza del contratto di leasing si rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante (Diritto d'uso) e una passività del leasing.

Il diritto d'uso è valutato inizialmente al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per i pagamenti già corrisposti alla data di decorrenza al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi per lo smantellamento, la rimozione, il ripristino dell'attività sottostante. I Diritti d'uso sono successivamente ammortizzati a quote costanti sul periodo più breve fra la durata del leasing e la vita utile stimata delle attività consistenti nel diritto di utilizzo.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Tali pagamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di

indebitamento incrementale coerente con la maturity dei contratti sottostanti quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile. I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti. Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

L'identificazione della durata del contratto di leasing (lease term) corrisponde al periodo non annullabile del contratto (non cancellable period), unitamente ai periodi coperti da un'opzione di rinnovo o risoluzione anticipata del contratto, il cui esercizio, di cui si detiene il controllo, è considerato "ragionevolmente certo".

Il Gruppo applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

Una modifica del contratto di affitto si verifica quando c'è una variazione dell'oggetto del contratto di locazione, o dei pagamenti relativi al contratto d'affitto, che non faceva parte dei termini e delle condizioni originali del contratto d'affitto. In questo caso, il diritto d'uso e il debito per contratti d'affitto vengono aggiornati di conseguenza.

RCS applica l'emendamento che permette, al verificarsi di determinate condizioni, di non considerare gli eventuali sconti sul pagamento dei canoni derivanti dagli effetti del COVID-19 come una modifica del contratto originario; pertanto, le suddette modifiche sono contabilizzate a riduzione dei canoni d'affitto rilevati a conto economico come se il contratto non fosse modificato.

Le componenti dei contratti o i contratti stessi la cui locazione è riconducibile ad un contratto di servizi o ad una concessione di licenza, sono stati esclusi dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

Sono stati identificati contratti di sublocazione riconducibili agli immobili in uso. Il Gruppo RCS in qualità di locatore a terzi di spazi immobiliari ha identificato detti contratti come leasing operativo. Nel mese di dicembre 2019 l'IFRS Interpretation Committee ha pubblicato le proprie conclusioni relative ad una Agenda Decision riguardante il Lease Term e, a corredo, la vita utile delle Migliorie su beni di terzi. Le conclusioni delle analisi effettuate nel corso del 2020 dal Gruppo su tale interpretazione non hanno evidenziato impatti significativi sulla determinazione dei Diritti d'uso e delle Passività/Attività finanziare per beni in leasing.

Aggregazioni aziendali e avviamento

Le aggregazioni aziendali sono contabilizzate usando il metodo dell'acquisizione (acquisition method), in base al quale le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'impresa acquisita, che rispettano le condizioni per l'iscrizione secondo l'IFRS 3, sono rilevate al fair value alla data in cui il Gruppo ottiene effettivamente il controllo dell'acquisita. Vengono quindi stanziate imposte differite e anticipate sulle rettifiche di valore apportate ai pregressi valori contabili per allinearli a tale valore.

L'applicazione del metodo dell'acquisizione per la sua stessa complessità prevede una prima fase di determinazione provvisoria dei valori correnti delle attività, passività e passività potenziali acquisite, tale da consentire una prima iscrizione dell'operazione nel bilancio consolidato di chiusura dell'esercizio in cui è stata effettuata l'aggregazione. Tale prima iscrizione viene completata e rettificata entro i dodici mesi dalla data di acquisizione. Modifiche al corrispettivo iniziale che derivano da eventi o circostanze successive alla data di acquisizione sono rilevate nel prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio.

L'avviamento viene rilevato come la differenza tra:

a) la sommatoria:

  • del corrispettivo trasferito;
  • dell'ammontare delle interessenze di minoranza, valutato aggregazione per aggregazione al proquota delle attività nette identificabili attribuibile a terzi e valutate in conformità all'IFRS 3;
  • e, in una aggregazione realizzata in più fasi, del fair value delle interessenze precedentemente detenute nell'acquisita, rilevando nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio l'eventuale utile o perdita risultante.

b) il fair value netto delle attività identificabili acquisite e le passività identificabili assunte.

L'ammontare delle interessenze di minoranza può essere calcolato come la percentuale spettante alle minoranze del fair value di cui al punto b) o, nel caso si applichi l'opzione del full goodwill, come la percentuale spettante ai terzi del fair value complessivo dell'azienda desumibile dalla quotazione dell'acquisita, tenuto conto anche di eventuali premi di maggioranza corrisposti dal Gruppo RCS. Se alla data di acquisizione il fair value dell'acquisita non è desumibile da un prezzo quotato in un mercato attivo di titoli azionari verranno usate altre tecniche di valutazione in linea con quanto disposto dai principi contabili internazionali. L'applicazione dell'opzione full goodwill può essere effettuata anche per una singola aggregazione senza necessità di estendere l'opzione a tutte le altre aggregazioni rilevate in bilancio. Al 31 dicembre 2020 i goodwill del Gruppo RCS sono calcolati senza applicazione dell'opzione full goodwill.

Se, ultimata la determinazione del fair value di attività, passività e passività potenziali, il valore di cui al precedente punto b) eccede la sommatoria di cui al precedente punto a), non si è in presenza di un avviamento e tale eccedenza viene accreditata nel prospetto di conto economico, come provento non ricorrente.

I costi connessi all'aggregazione non fanno parte del corrispettivo trasferito e sono pertanto rilevati nel prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio.

L'avviamento viene periodicamente riesaminato per verificarne la recuperabilità tramite il confronto con il maggiore tra il fair value e il value in use, calcolato come sommatoria dei flussi di cassa futuri attualizzati generati dall'investimento sottostante. Le perdite di valore dell'avviamento sono iscritte immediatamente a conto economico e non sono ripristinabili.

Al fine dell'analisi di congruità, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è allocato, alla data di acquisizione, alle singole unità generatrici di flussi di cassa del Gruppo, o ai gruppi di unità generatrici di flussi che dovrebbero beneficiare dalle sinergie dell'aggregazione, indipendentemente dal fatto che altre attività o passività del Gruppo siano assegnate a tali unità o raggruppamenti di unità. Ogni unità o gruppo di unità a cui l'avviamento è allocato:

  • rappresenta il più piccolo gruppo identificabile di attività producente flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti dai flussi di cassa finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività;
  • non è più ampio dei settori operativi identificati sulla base dall'IFRS 8 settori operativi.

Quando l'avviamento è allocato ad una unità generatrice di flussi (gruppo di unità generatrici di flussi) e parte dell'attività interna a tale unità viene ceduta, l'avviamento associato all'attività ceduta è incluso nel valore contabile dell'attività contribuendo alla determinazione dell'utile o della perdita derivante dalla cessione. L'avviamento ceduto in tali circostanze è misurato sulla base dei valori relativi dell'attività ceduta e della porzione di unità mantenuta in essere.

Quando la cessione riguarda una società controllata, la differenza tra il prezzo di cessione e le attività nette, unitamente alle differenze di conversione accumulate e all'avviamento residuo è rilevata a conto economico.

In sede di prima adozione degli IFRS, il Gruppo ha scelto di non applicare l'IFRS 3 alle acquisizioni effettuate prima della data di transizione agli IAS/IFRS, pertanto gli avviamenti generati su acquisizioni antecedenti tale data sono stati mantenuti ai valori risultanti dall'applicazione dei principi contabili italiani e sono assoggettati periodicamente ad impairment test. Le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2004 al 31 dicembre 2008 (antecedenti alla data di applicazione anticipata dell'IFRS 3 Revised 2008) sono sempre riflesse in bilancio con le modalità previste dall'applicazione dell'IFRS 3 (2004). Le principali differenze di trattamento si riferiscono ai costi accessori precedentemente capitalizzati ed ora rilevati nel prospetto dell'utile (perdite) dell'esercizio, al trattamento delle modifiche del corrispettivo iniziale a seguito di eventi intervenuti successivamente all'acquisizione e alla valutazione a fair value dell'interessenza precedentemente detenuta nella partecipazione.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non finanziarie sono analizzate al fine di verificare l'esistenza di indicatori di un'eventuale riduzione del loro valore.

Nel caso dell'avviamento, delle altre attività immateriali a vita indefinita e delle attività immateriali non ancora disponibili per l'uso, tale valutazione viene fatta almeno annualmente, anche in assenza di indicatori di impairment. Nel caso di immobilizzazioni materiali nonché di partecipazioni e di attività immateriali a vita definita, la valutazione del valore di recupero viene fatta ogni qual volta dall'analisi periodica svolta ad ogni data di riferimento del bilancio, si evidenzino trigger event.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione e il valore d'uso del bene.

Ai fini dell'esecuzione del test di impairment il valore contabile è rappresentato dalle singole attività o dalle CGU di riferimento. Il valore contabile delle CGU oggetto di test è costituito dal capitale investito netto (definito come patrimonio netto più posizione finanziaria netta), incrementato degli avviamenti e delle testate allocate.

Il fair value è determinato con riferimento al prezzo di mercato dell'attività, o di una attività identica, quotato in un mercato attivo, al netto dei costi di dismissione. In assenza di una quotazione di mercato vengono utilizzati metodi di stima basati su dati rilevabili sul mercato.

Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (l'attività oggetto di impairment), o da un'aggregazione di beni (c.d. cash generating unit), nonché dal valore che ci si attende dalla dismissione al termine della sua vita utile. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come le più piccole aggregazioni che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili o gruppi di unità generatrici di flussi finanziari, che traggono benefici da sinergie di aggregazione.

Se il valore recuperabile come sopra determinato risultasse inferiore al valore dell'attività iscritta in bilancio, l'attività verrebbe immediatamente rettificata e allineata al valore recuperabile tramite rilevazione in conto economico di una svalutazione. Le perdite di valore di una CGU sono imputate in primo luogo a riduzione del valore contabile dell'eventuale avviamento allocato alla stessa e poi a riduzione dei valori contabili delle altre attività della CGU, in proporzione al loro valore contabile. Se successivamente la perdita di valore di una attività diversa dall'avviamento si riducesse o venisse meno, il valore contabile dell'attività verrebbe ripristinato sino alla nuova stima del valore recuperabile e nel limite del valore dell'attività iscritto antecedentemente in bilancio. Anche il ripristino di valore viene registrato a conto economico.

Partecipazioni in società collegate e joint venture

Le società collegate sono entità sulle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non avendone il controllo o il controllo congiunto. Per influenza notevole si intende il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata senza averne il controllo o il controllo congiunto.

Una joint venture è rappresentata da un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, per cui le decisioni sulle attività rilevanti richiedono il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società collegate e joint-venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto, in base al quale la partecipata al momento dell'acquisizione viene iscritta al costo, rettificato successivamente per la frazione di spettanza delle variazioni di patrimonio netto della partecipata stessa.

L'eccedenza del costo di acquisizione rispetto alla percentuale spettante al Gruppo del fair value delle attività, passività e passività potenziali identificabili della partecipata alla data di acquisizione, resta inclusa nel valore di carico dell'investimento. Il minor valore del costo di acquisizione rispetto alla percentuale di spettanza del Gruppo del fair value delle attività e passività identificabili della partecipata alla data di acquisizione è accreditato a conto economico nell'esercizio.

Le quote di risultato derivanti dall'applicazione di tale metodo di consolidamento sono iscritte a conto economico nella voce "Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del patrimonio netto".

Le perdite delle collegate eccedenti la quota di possesso del gruppo nelle stesse non sono rilevate a meno che il Gruppo non abbia assunto una obbligazione per la copertura delle stesse.

Nel caso in cui una società collegata o joint-venture rilevi rettifiche con diretta imputazione al patrimonio netto e/o nel prospetto del conto economico complessivo, il Gruppo iscrive a sua volta la relativa quota di pertinenza nel patrimonio netto e ne dà rappresentazione, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni del patrimonio netto e/o nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo.

Un'eventuale perdita per riduzione di valore rilevata ai sensi dello IAS 36 non è riconducibile all'avviamento né alla valutazione a fair value di attività iscritte nel bilancio della partecipazione, bensì al valore della partecipazione nel suo complesso. Pertanto, qualsiasi ripristino di valore è rilevato integralmente nei limiti del costo della partecipazione inizialmente iscritto e nella misura desumibile dal risultato dell'impairment test.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di produzione o di acquisto (comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e al netto di sconti e abbuoni commerciali) e il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto è determinato con il metodo del costo medio ponderato. Per l'adeguamento delle rimanenze ai presumibili valori netti di realizzo si tiene conto dei prezzi di mercato e delle spese di vendita. L'adeguamento delle rimanenze iscritte al valore netto di realizzo così stimato viene effettuato tramite l'iscrizione di fondi portati a diretta diminuzione dell'attività.

Crediti e altre Attività finanziarie

I crediti (ad eccezione dei crediti commerciali) e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, più, (nel solo caso di un'attività finanziaria classificata al fair value con variazioni imputate a conto economico), gli oneri accessori di acquisizione. Facendo eccezione alla regola generale, i crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo della transazione se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa.

Il management determina la classificazione delle attività finanziarie (per la cui composizione si veda nota n. 13 - Strumenti finanziari: informazioni integrative), in funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari. Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute secondo un modello di business il cui obiettivo e quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

La valutazione di tali attività finanziarie è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati.

I crediti e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell'attività. Tale stanziamento è calcolato utilizzando il modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (expected credit losses), che esamina le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione all'esperienza storica e ai dati statistici, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

Il Gruppo RCS evidenzia crediti commerciali prevalentemente con scadenza entro i dodici mesi iscritti in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo ammortizzato. Nel caso in cui il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

Le attività denominati in valuta estera sono convertiti al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) – Strumenti di capitale In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in società con quote inferiori al 20% nelle quali il Gruppo RCS non esercita un'influenza significativa, irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale. Gli utili e le perdite derivanti dalle successive variazioni del fair value, come anche le eventuali plusvalenze e minusvalenze realizzate in fase di cessione di tali attività finanziarie, non transitano mai dal Conto economico. Pertanto, solo i dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Poiché tale opzione è definitiva e può essere esercitata investimento per investimento, eventuali eccezioni in fase di prima iscrizione verranno evidenziate nella nota di commento alla voce.

In caso di titoli negoziati su mercati attivi, il fair value è determinato facendo riferimento alla quotazione rilevata al termine delle negoziazioni del giorno di chiusura dell'esercizio.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, ma che sono detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle attività classificate in questa categoria sono iscritti a conto economico. Al 31 dicembre 2020 il Gruppo RCS non detiene Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

I derivati sono classificati nella categoria "Derivati di copertura" se soddisfano i requisiti per l'applicazione del c.d. hedge accounting, altrimenti, pur essendo effettuati con intento di gestione dell'esposizione al rischio, sono rilevati come "Derivati non di copertura".

Coerentemente con quanto consentito dall'IFRS 9, il Gruppo RCS si è avvalso dell'opzione temporanea di continuare ad applicare le modalità ed i requisiti stabiliti per l'hedge accounting dallo IAS 39, antecedentemente in vigore, e così definire la relazione di efficacia della copertura relativa allo strumento finanziario derivato. In particolare, gli strumenti finanziari sono contabilizzati secondo le modalità adottate dal Gruppo per l'hedge accounting, solo quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata (test di efficacia).

L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno ad ogni data di riferimento del bilancio) ed è misurata comparando le variazioni di fair value dello strumento di copertura con quelle dell'elemento coperto per il test di efficacia retrospettico; la metodologia applicata per lo svolgimento del test di efficacia prospettico prevede la costruzione dei cash flow scontati aggregata per anno dello strumento coperto e del derivato designato a copertura.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), la parte efficace delle variazioni del fair value dei derivati è rilevata tra le componenti di conto

economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte inefficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) d'esercizio. Qualora lo strumento derivato sia ceduto o non si qualifichi più come efficace copertura dal rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, o il verificarsi della operazione sottostante non sia più considerata altamente probabile, la quota della riserva da cash flow hedge a esso relativa è immediatamente riversata a conto economico.

Indipendentemente dal tipo di classificazione gli strumenti derivati sono valutati al fair value, determinato mediante tecniche di valutazione basate su dati di mercato.

In particolare, tale valore è determinato avvalendosi di appositi strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (i.e. tassi di interesse, di cambio e volatilità), rilevati alle singole date di valutazione e confrontati con quanto comunicato dalle controparti.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti finanziari effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano liquidi e soggetti ad un limitato rischio di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dallo IFRS 9 come richiesto dall'IFRS 7 e riportato nella nota n. 13, le disponibilità liquide sono state classificate, con riguardo al relativo rischio di credito, nella categoria nelle Attività finanziarie al costo ammortizzato, mentre all'interno del rendiconto finanziario consolidato, le disponibilità liquide, come sopra definite, sono esposte al netto degli scoperti bancari.

Debiti e altre passività

I debiti e altre passività sono inizialmente rilevate al fair value, che sostanzialmente coincide con quanto incassato o da incassare, al netto dei costi di transazione. Il management determina la classificazione delle passività, identificate nella nota n. 13, secondo i criteri definiti dall'IFRS 9 e ripresi dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, tali debiti sono valutati in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, definite dal Principio contabile IFRS 9. In particolare, si evidenzia che nel Gruppo RCS sono classificati nella categoria del costo ammortizzato ad eccezione degli strumenti derivati per i quali si rinvia al paragrafo specifico.

La valutazione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è effettuata al costo ammortizzato ossia rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo, applicando un tasso che azzera la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi è adottato il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato.

Per quel che concerne la modificazione dei termini contrattuali di una passività finanziaria il Gruppo valuta quando tale modifica possa configurarsi come "sostanziale" dando così luogo ad una derecognition contabile della passività finanziaria. Nel caso in cui la modifica non abbia natura sostanziale ("modification") la passività finanziaria non si estingue ed il Gruppo rileva a conto economico l'utile o la perdita derivante da tale modifica.

I debiti e altre passività comprendono debiti commerciali, i debiti finanziari e i debiti verso banche, nonché le altre passività. Questi hanno, per la maggior parte, scadenza entro i dodici mesi e/o maturano congrui interessi pertanto non sono attualizzati.

I debiti denominati in valuta estera sono allineati al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

Patrimonio netto

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto al costo originario. Gli utili e le perdite derivanti da eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell'esercizio in cui sono approvati dall'assemblea degli azionisti o dal Consiglio di Amministrazione nel caso di acconto sul dividendo ai sensi dell'art.2433-bis del codice civile.

Benefici relativi al personale

Il trattamento di fine rapporto delle società italiane con almeno 50 dipendenti è da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita: i relativi benefici maturati sono versati ai fondi di previdenza. Per le società italiane aventi meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto è un piano a benefici definiti. Tutti i piani a benefici definiti sono valutati con criteri attuariali: gli utili e le perdite attuariali sono classificati nel conto economico complessivo, mentre le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri finanziari netti sono rilevati nel conto economico. Il processo di valutazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie è effettuato con l'ausilio di attuari professionisti esterni.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione e/o della data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che il Gruppo razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Nella stima è riflessa implicitamente una componente finanziaria nel caso di ipotesi di estinzione dell'obbligazione nel lungo termine. Pertanto, se tale componente è significativa e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo, connesso al maturare nel tempo della componente finanziaria, è imputato a conto economico alla voce "Oneri finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali o a beni in leasing ai sensi dell'IFRS 16 (es. smantellamento e ripristino siti) il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce: la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale (o diritto d'uso) alla quale l'onere stesso si riferisce.

Laddove si preveda il rimborso di un onere per il quale è stato iscritto un accantonamento, per esempio in base a un contratto assicurativo, tale rimborso è riconosciuto come un'attività in bilancio solo quando il rimborso è virtualmente certo.

Attività e passività destinate alla dismissione

Le voci attività e passività destinate alla dismissione includono rispettivamente le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) e le passività ad esse associate la cui vendita è altamente probabile nell'arco temporale di un anno in base ad uno specifico piano ed il cui valore contabile verrà recuperato pertanto principalmente con un'operazione di vendita anziché con l'uso continuativo. Tali voci sono valutate al minore tra il valore netto contabile cui tali attività e passività erano iscritte e il fair value diminuito dei costi prevedibili di dismissione. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la dismissione, i relativi ammortamenti sono sospesi. Eventuali perdite derivanti da tale valutazione sono rilevate nella voce "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

Conversione delle poste in valuta

Il bilancio consolidato è presentato in Euro, che è la valuta funzionale e di presentazione adottata da RCS MediaGroup S.p.A.. Ciascuna impresa del Gruppo definisce la propria valuta funzionale, che è utilizzata per valutare le voci comprese nei singoli bilanci. Le transazioni in valuta estera sono rilevate inizialmente al tasso di cambio (riferito alla valuta funzionale) in essere alla data della transazione. Le attività e passività monetarie, denominate in valuta estera, sono riconvertite nella valuta funzionale al tasso di cambio in essere alla data di chiusura del bilancio. Le poste non monetarie valutate al costo storico in valuta estera sono convertite usando i tassi di cambio in vigore alla data iniziale di rilevazione della transazione. Le poste non monetarie iscritte al valore equo in valuta estera sono convertite usando il tasso di cambio alla data di determinazione di tale valore.

Alla data di chiusura del bilancio, le attività e passività delle società controllate che adottano una valuta funzionale diversa dall'Euro, sono convertite nella valuta di presentazione del bilancio consolidato del Gruppo al tasso di cambio di fine esercizio, e il loro conto economico è convertito usando il cambio medio dell'esercizio. Le differenze di cambio derivanti dalla conversione sono rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo e sono esposte separatamente in una apposita riserva del patrimonio netto. Al momento della dismissione di una di tali società controllate, le differenze di cambio cumulate ad essa relative sono riclassificate dal patrimonio netto e riconosciute a conto economico.

9. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2020

Di seguito si elencano gli emendamenti, le interpretazioni e i miglioramenti in vigore dal 1° gennaio 2020, applicati per la prima volta dal Gruppo:

  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 Definizione di rilevante. Le modifiche forniscono una nuova definizione di rilevanza in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e ha introdotto il concetto di "informazione occultata" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "occultata" se è descritta in modo tale da avere, per gli utilizzatori principali dei bilanci, un effetto analogo a quello dell'omissione o dell'errata indicazione della medesima informazione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS7 denominato "Riforma degli indici per la determinazione dei tassi di interesse". Le modifiche forniscono una serie di espedienti, che si applicano a tutte le relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalla riforma del benchmark dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è influenzata se la riforma genera incertezze sulla tempistica e/o sull'entità dei flussi di cassa basati su parametri di riferimento dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della

corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

• In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "COVID-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto, i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 ma il Gruppo si è avvalso della possibilità di applicare in via anticipata tale modifica al 1° gennaio 2020. L'applicazione dell'esenzione è limitata alle modifiche dei pagamenti dei canoni fino al 30 giugno 2021 e ove finalizzate a mitigare gli effetti del COVID-19. L'adozione di tale emendamento ha comportato un beneficio iscritto a riduzione dei canoni d'affitto rilevati a conto economico per complessivi 2,4 milioni.

10. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall'UE, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo.

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2 che contiene emendamenti ai seguenti standard:

  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Al momento si stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio consolidato del Gruppo.

11. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'UE ed applicabili dagli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021

Di seguito si elencano, con indicazione della data di decorrenza, gli emendamenti non ancora omologati e non adottati anticipatamente dal Gruppo e per i quali sono in corso le valutazioni su eventuali impatti:

  • Emendamento all'IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
  • Emendamento allo IAS 1 Classificazioni di passività correnti e non correnti: Le modifiche si applicheranno a partire dal 2023 con metodo retroattivo. È permessa l'applicazione anticipata.

  • Emendamento allo IAS 16: non consente di dedurre dal costo dell'immobilizzazione l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l'asset fosse pronto per l'uso (fase di test dell'attività). Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico. Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.

  • Emendamento allo IAS 37: chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita (non solo i costi incrementali ma anche tutti i costi che l'entità non può evitare avendo stipulato il contratto). Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.
  • Annual Improvements 2018-2020: modifiche sono apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 Leases. Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.

12. Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività, sia nella valutazione delle passività potenziali. Le stime e le assunzioni effettuate si basano sull'esperienza storica e su altri fattori rilevanti. Gli eventi futuri potrebbero, pertanto, non confermare pienamente tali dati stimati. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente rilevati in bilancio.

Come richiesto dalle linee guida e dagli orientamenti presenti nei più recenti documenti pubblicati da CONSOB e ESMA, alla luce della situazione di incertezza risultante dalla pandemia COVID-19 e dalla conseguente emergenza sanitaria, si ricorda che le stime al 31 dicembre 2020 sono state effettuate basandosi su assunzioni relative al futuro caratterizzate da un rilevante grado di incertezza (come anche commentato alla nota n. 34 "Attività immateriali" della presente Relazione Finanziaria Annuale cui si rimanda), utilizzando ipotesi di riferimento aggiornate che riflettono i presunti futuri impatti derivanti dalla diffusione del Coronavirus i cui potenziali effetti, per entità e durata, saranno oggetto di costante monitoraggio nel prossimo divenire. Pertanto, è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2020, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano gli avviamenti, le altre attività immateriali a vita utile indefinita, nonché le imposte anticipate e la stima sulla recuperabilità dei crediti.

Per determinare se vi sono perdite di valore dell'avviamento e delle altre attività a vita utile indefinita è necessario stimare il valore d'uso dell'unità generatrice di cassa (cash generating unit - CGU) alla quale gli assets sono allocati o il valore d'uso delle altre attività a vita utile indefinita. La determinazione del valore d'uso richiede la stima dei flussi di cassa che l'impresa si attende verranno prodotti, nonché la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione. Come meglio descritto nella nota n. 34, le principali incertezze che potrebbero influenzare tale stima riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g) e le ipotesi assunte nello sviluppo dei flussi di cassa attesi, quest'ultime a loro volta influenzate in misura significativa dall'andamento del mercato editoriale e del più generale contesto macroeconomico.

Dati stimati si riferiscono inoltre alla stima dei ricavi realizzati con contratto estimatorio (quotidiani e periodici), alla stima dei fondi rischi e oneri e vertenze legali, delle rese a pervenire (libri), dei fondi svalutazione crediti e degli altri fondi svalutazione, con particolare riguardo alle stime riguardanti le valutazioni di magazzino, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti. Stime sono inoltre richieste per valutare la recuperabilità delle imposte differite.

Descrizione degli impatti della pandemia COVID-19 sul conto economico (ex Richiamo di attenzione n. 8/20 del 16-7-2020 di CONSOB)

Per le finalità informative previste dalle comunicazioni di ESMA, CONSOB e IOSCO, in termini di impatto della pandemia COVID-19 sulle operation, è da rilevare innanzitutto come il Gruppo non sia in grado di distinguere puntualmente, nell'ambito della riduzione complessiva delle grandezze economiche rilevate nel 2020 rispetto al 2019, quale sia la componente direttamente attribuibile alla pandemia. In ogni caso le principali variazioni dei ricavi e dei margini sotto riportati sono riconducibili in modo preponderante agli effetti della pandemia.

I ricavi diffusionali dei quotidiani sportivi La Gazzetta dello Sport e Marca hanno risentito della sospensione dello sport "giocato", quale conseguenza del lockdown, e delle misure restrittive adottate dalle autorità con conseguenti effetti sui notiziari sportivi e chiusura dei bar. Tutto ciò ha comportato una flessione dei ricavi stimata in circa 44,8 milioni.

Le edizioni quotidiane del Corriere della Sera e de La Gazzetta dello Sport, in Italia e di El Mundo, Marca ed Expansión in Spagna, i periodici e le piattaforme web e social del Gruppo, in questo contesto hanno svolto un ruolo centrale nell'informazione e nel racconto di questo difficile momento, mettendo al centro la propria vocazione di servizio pubblico, imparziale e puntuale, affermandosi come attori autorevoli dell'informazione quotidiana e on-line. I volumi di traffico digitali sono stati in crescita significativa. Anche la customer base digitale totale attiva per il Corriere della Sera ha raggiunto i 308 mila abbonamenti segnando una crescita dell'81% rispetto al 2019.

I ricavi pubblicitari del 2020 sono risultati in flessione, rispetto al 2019, per complessivi 71,7 milioni, principalmente per gli effetti determinati dall'emergenza sanitaria. In particolare, nel primo semestre, la flessione complessiva dei ricavi pubblicitari è risultata pari a 76,9 milioni, contrazione determinata anche dalla mancata realizzazione di alcuni importanti eventi sportivi realizzati in seguito nel corso del secondo semestre.

Anche i ricavi diversi hanno segnato un recupero nella seconda parte dell'anno in relazione alla differente tempistica della realizzazione degli eventi sportivi. Per il 2020 la flessione dei ricavi diversi, rispetto al 2019, è pari a 7,8 milioni, in particolare per il differimento di alcuni eventi sportivi di massa al 2021, a cui si aggiungono minori ricavi diversi per 4,5 milioni dell'area Periodici per la sospensione delle Fiere (Sistema Infanzia) e di alcune attività di direct marketing.

Anche l'area Libri (Italia e Spagna) ha registrato una flessione dei ricavi a seguito degli effetti indotti dalla pandemia (chiusura dei punti vendita), pari a 5,8 milioni.

La flessione dei ricavi è stata accompagnata dalla flessione dei costi variabili diretti, in particolare carta inchiostri, trasporti, lavorazioni industriali, nonché i costi di realizzazione degli eventi sportivi.

In questo contesto il Gruppo ha progressivamente rivisto l'organizzazione del lavoro in considerazione dei volumi di attività e degli impatti sui prodotti editoriali, quotidiani e periodici, derivanti dal blocco delle attività sportive, sociali e ricreative che costituiscono parte del notiziario.

Sono stati implementati interventi su tutte le voci di costo, quali ad esempio quelli volti al contenimento dei costi del borderò e delle collaborazioni, in particolare per i supplementi, gli speciali e le edizioni locali e sono stati aperti diversi tavoli negoziali per adeguare la struttura del costo del lavoro.

In tale contesto, in Italia, sono già stati conclusi alcuni accordi sindacali per lo smaltimento delle ferie arretrate, la messa in cassa integrazione parziale - nel trimestre maggio-luglio - del personale impiegatizio di RCS, la cassa integrazione del personale dell'area organizzazione eventi sportivi. Direttori e dirigenti hanno dato su base volontaria dato la loro disponibilità ad una riduzione di parte dello stipendio, per i mesi da maggio a dicembre 2020. Anche in Spagna in Unidad Editorial, sono stati aperti diversi tavoli sindacali volti a negoziare un piano temporaneo per dare flessibilità alla forza lavoro. Lo strumento a cui si è fatto principalmente ricorso prevede l'accesso per i dipendenti agli ammortizzatori sociali. Gli interventi hanno riguardato sostanzialmente tutta la popolazione aziendale. Per il personale direttivo sono state previste riduzioni su base volontaria della retribuzione senza ricaduta sull'orario di lavoro e senza accesso agli ammortizzatori sociali.

Tali interventi hanno portato nel 2020 a risparmi per complessivi 42,1 milioni, quasi triplicati rispetto agli interventi programmati nell'anno ante COVID-19. Il Gruppo nel corso del 2020 ha conseguito complessivamente efficienze per 59,8 milioni.

13. Strumenti finanziari: informazioni integrative

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dall'IFRS 9, come richiesto dall'IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al costo ammortizzato delle Attività/passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati e degli Altri strumenti di capitale valutati al fair value. Per il valore equo si rimanda alle note illustrative delle singole poste.

Stato patrimoniale

Categorie di Strumenti finanziari Note Valore contabile
al 31/12/2020
Valore contabile
al 31/12/2019
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti finanziari non correnti 38 0,3 1,0
Altre attività non correnti 39 2,0 1,9
Crediti commerciali 41 189,5 206,3
Crediti diversi e altre attività correnti 42 11,5 11,5
Crediti finanziari correnti 43 6,9 13,9
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 43 50,8 13,0
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico
Derivati non di copertura - -
Altri strumenti di capitale non correnti - -
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo
Altri strumenti di capitale non correnti 36 2,4 2,0
Derivati di copertura - -
Totale 263,4 249,6
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
Debiti e passività non correnti finanziarie 43 58,9 82,9
Altre passività non correnti - -
Passività non correnti per contratti di locazione 43 131,2 150,9
Debiti verso banche 43 0,6 8,8
Debiti finanziari correnti 43 56,8 65,8
Debiti commerciali 53 179,4 198,7
Debiti diversi e altre passività correnti 54 31,2 23,0
Passività correnti per contratti di locazione 43 23,7 24,4
Passività finanziarie al fair value con variazione a conto economico
Derivati non di copertura - -
Passività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo
Derivati di copertura 37 1,0 1,2
Totale 482,8 555,7

Nella categoria "Attività finanziarie" sono classificate:

  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo;
  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • crediti commerciali;

  • crediti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: crediti verso l'Erario, crediti verso Enti Previdenziali, anticipi ad autori, crediti per contributi statali ed i risconti attivi;

  • altre attività non correnti, dalle quali, ai fini della rappresentazione in oggetto è escluso il versamento a titolo di anticipo sul trattamento di fine rapporto;
  • crediti finanziari correnti e non;
  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Nella categoria "Passività finanziarie" sono classificate:

  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • debiti commerciali;
  • debiti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: debiti verso l'Erario, dediti verso Enti Previdenziali, risconti passivi ed il debito per ferie maturate e non godute;
  • debiti finanziari correnti e non correnti;
  • passività finanziarie per contratti di locazione;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo.

Nelle Attività finanziarie valutate al fair value a conto economico complessivo sono classificati gli Altri strumenti di capitale in quanto il Gruppo ha adottato l'opzione di valutare lo strumento al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale finanziaria al fair value l'IFRS7 richiede che tali valori siano classificati sulla base della gerarchia di livelli che evidenzi i valori utilizzati per la determinazione del fair value.

I livelli sono distinti in:

Livello 1: Prezzi quotati (non rettificati) sui mercati attivi per attività o passività identiche;

Livello 2: Dati di input diversi dai prezzi quotati (di cui al livello 1) osservabili per l'attività o la passività sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi);

Livello 3: Dati di input relativi all'attività o alla passività non basati su dati di mercato osservabili.

Di seguito si evidenziano le attività e le passività al 31 dicembre 2019 e 2020 che sono valutate al fair value per livello gerarchico.

Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti finanziari al 31 dicembre 2020 Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value inputato a conto economico complessivo
Altri strumenti rappresentativi di capitale 37 0,3 - 2,1 2,4
Totale 0,3 - 2,1 2,4
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value inputato a conto economico complessivo
Derivati di copertura 38 - 1,0 - 1,0
Totale - 1,0 - 1,0
Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti finanziari al 31 dicembre 2019 Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value inputato a conto economico complessivo
Altri strumenti rappresentativi di capitale 37 0,4 - 1,6 2,0
Totale 0,4 - 1,6 2,0
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività finanziarie al fair value inputato a conto economico complessivo
Derivati di copertura 38 - 1,2 - 1,2
Totale - 1,2 - 1,2

La tabella sotto riportata evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio nelle poste classificate come livello 3:

Attività finanziarie di livello 3
Saldo al 31/12/2019 1,6
Incrementi/acquisti/aumenti di capitale 0,4
Decrementi/cessioni
Utili/(perdite) rilevate tra le altre componenti di conto economico complessivo 0,1
Trasferimenti da e verso il livello 3
Saldo al 31/12/2020 2,1

Effetti economici degli strumenti finanziari ai fini dell'IFRS 7

In conformità all'IFRS 7, si riportano di seguito gli effetti prodotti a conto economico e a conto economico complessivo con riferimento a ciascuna categoria di strumenti finanziari in essere nel Gruppo nel biennio 2020-2019, che comprendono principalmente gli utili e le perdite derivanti dall'acquisto e dalla vendita di attività o passività finanziarie nonché dalle variazioni di valore degli strumenti finanziari valutati al fair value e dagli interessi attivi/passivi maturati sulle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

La tabella di seguito evidenzia gli effetti sul prospetto di conto economico e sul prospetto del conto economico complessivo relativi agli strumenti finanziari in ambito IFRS 9.

Note 31/12/2020 31/12/2019
Utili netti /(perdite nette) rilevati su attività o passività finanziarie valutate al fair value nell'utile (perdita)
d'esercizio
Altri strumenti di capitale:
di cui dividendi - -
di cui utili/(perdite) da variazione di fair value - -
di cui utili/(perdite) da eliminazione contabile - -
Utili netti/(perdite nette) rilevati su passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Passività finanziarie:
di cui utili/(perdite) da eliminazione contabile - -
di cui utili/(perdite) da rinegoziazione - -
Utili netti/(perdite nette) rilevati su attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Svalutazione crediti commerciali e diversi, compresi i ripristini 21 (4,1) (2,5)
Utili (perdite) derivanti dall'eliminazione contabile di crediti commerciali e diversi (costo ammortizzato) - -
Utili (perdite) derivanti dall'eliminazione contabile di crediti e altre attività finanziarie al costo ammortizzato - -
Svalutazione di crediti e altre attività finanziarie, compresi i ripristini 26 (0,1) (0,3)
Utili netti/(perdite nette) rilevati su investimenti in strumenti rappresentativi di capitale valutati al fair value
rilevato nel conto economico complessivo
Altri strumenti di capitale:
di cui dividendi
- -
di cui utili/(perdite) da variazione di fair value
di cui utili/(perdite) da eliminazione contabile
36 - (0,1)
- -
Utili netti/(perdite nette) su derivati cash flow hedge
Derivati di copertura:
di cui utili/(perdite) inputati a conto economico complessivo (*) 37 0,2 (0,1)
di cui utili/(perdite) rilevati a conto economico 24 (0,7) (0,6)
Interessi attivi/(passivi) al tasso d'interesse effettivo, maturati sulle attività/passività finanziarie non al FVTPL
Interessi attivi su:
Crediti/finanziamenti al costo ammortizzato 24 0,7 0,3
Interessi passivi su
Passività finanziarie al costo ammortizzato 24 (2,6) (3,6)
Passività per contratti di locazione 24 (3,1) (3,5)
Spese e commissioni non incluse nel tasso di interesse effettivo
di competenza di attività finanziarie:
Crediti/finanziamenti al costo ammortizzato - -
Derivati al FVOCI - -
di competenza di passività finanziarie:
Passività finanziarie al costo ammortizzato 24 (1,6) (1,8)
Derivati al FVOCI - -
(*) I valori sono espressi non considerando l'effetto fiscale.

(*) I valori sono espressi non considerando l'effetto fiscale.

Per un maggiore dettaglio sulle caratteristiche degli strumenti finanziari in portafoglio, nonché degli utili e perdite associati si rimanda alle specifiche note illustrative.

14. Gestione del capitale e dei rischi finanziari

Il Gruppo gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale. L'obiettivo del Gruppo è di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale. Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche e alle procedure di gestione durante l'esercizio 2020 rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Per quel che concerne i rischi finanziari il Gruppo RCS è esposto ai rischi del mercato (quali il rischio di tasso di interesse, e in minor misura rischio di cambio, mentre non è esposto al rischio di prezzo), al rischio di liquidità e al rischio di credito. Il Gruppo monitora costantemente i rischi finanziari connessi alle proprie attività. Di seguito vengono commentati i diversi rischi finanziari cui è esposto il Gruppo RCS.

Rischio di tasso

Il rischio di tasso d'interesse consiste in possibili ed eventuali maggiori oneri finanziari derivanti da una sfavorevole ed inattesa variazione dei tassi d'interesse. Il Gruppo è esposto a tale rischio in considerazione delle proprie passività finanziarie a tasso variabile.

La gestione del rischio di tasso d'interesse è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo del Gruppo mitigare l'esposizione al rischio di tasso definendo un adeguato mix tra passività a tasso variabile e a tasso fisso ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati;
  • nel rispetto dei limiti operativi, la gestione del rischio di tasso d'interesse è attuata dalla Funzione "Amministrazione e Finanza" che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati con finalità speculative, ossia non volto a perseguire il predetto obiettivo, salvo in casi di comprovata opportunità e previa formale autorizzazione del Consiglio di Amministrazione;
  • la Funzione "Amministrazione e Finanza" informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti periodicamente e con diverse modalità, utilizzando peraltro un report sullo stato del portafoglio derivati e un report di analisi dell'andamento della posizione finanziaria netta.

Al 31 dicembre 2020 la quota parte dei debiti contrattualmente coperti a tasso fisso ante IFRS 16, o trasformata tramite Interest Rate Swap (IRS), è pari circa al 51% (al 31 dicembre 2019 era pari al 68%).

Con riferimento al 31 dicembre 2020 l'obiettivo di copertura è stato perseguito mediante IRS stipulati con primarie istituzioni finanziarie ad elevato rating. In merito si rammenta che, nel caso degli IRS si ha la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso (o viceversa) tramite lo scambio periodico, con la controparte finanziaria, della differenza fra gli interessi a tasso fisso (tasso Swap) e gli interessi a tasso variabile, entrambi calcolati sul valore nozionale contrattuale. Non sono stati stipulati nuovi contratti di copertura tassi nel corso del 2020.

RCS è in linea con quanto richiesto dal Regolamento UE n. 648/2012 per gli strumenti derivati OTC (over the counter), già dalla sua entrata in vigore in Italia e in ogni Paese dell'Europa (il cosiddetto Regolamento EMIR). Il suddetto Regolamento ha introdotto l'obbligo di segnalazione delle operazioni effettuate su strumenti finanziari derivati, eseguite sia su un mercato regolamentato sia sul mercato OTC, ad un Trade Repository, cioè un soggetto terzo che ha il compito di raccogliere e conservare in modo centralizzato le registrazioni ricevute dalle controparti negoziali affinché siano accessibili alle autorità di vigilanza.

Si rinvia alle note n. 37 e n. 43 per l'informativa dettagliata sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di Bilancio.

Sensitivity analysis

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso, con l'indicazione degli impatti a Conto Economico e Patrimonio Netto, così come richiesto dal principio IFRS 7. Tale sensitivity è stata condotta assumendo una variazione parallela di +/-1% nelle curve dei tassi di riferimento per singola divisa.

Analisi di sensitività del rischio di tasso su poste a
tasso variabile
Sottostante Incremento/
Riduzione dei tassi di
interesse sottostanti
Impatti a Conto
Economico
Impatti a
Patrimonio Netto
2020 (62,2) 1% (0,3) 1,4
2019 (135,8) 1% (0,4) 2,5
2020 (62,2) -1% 0,0 (1,5)
2019 (135,8) -1% 0,1 (2,6)

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo detiene strumenti finanziari debitori a tasso variabile. Si segnala l'utilizzo di derivati su tassi di interesse che consentono la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile compresi nella sensitivity analysis riguardano le disponibilità liquide, i crediti e i debiti finanziari a breve e medio e lungo termine e i derivati su tasso in portafoglio. L'analisi è stata condotta evidenziando:

  • la variazione negli interessi attivi e passivi nel corso dell'esercizio attribuibile a possibili e ragionevoli variazioni nei tassi di interesse di attività e passività a tasso variabile detenute nel corso dell'esercizio;
  • l'impatto contrario rispetto all'ipotetica variazione dei tassi in termini di variazione di fair value dei derivati su tasso rilevato a Patrimonio Netto (per la componente di copertura oltre l'esercizio di competenza) e a Conto Economico nell'ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di Bilancio. Al 31 dicembre 2020 i contratti di copertura in essere sul rischio tasso di interesse hanno un nozionale pari a 60 milioni (110 milioni nel 2018) e si riferiscono unicamente ad Interest Rate Swap, così come nel 2019.

Nessun impatto è rilevato in relazione agli strumenti finanziari a tasso fisso, non evidenziando in Bilancio rilevanti attività o passività finanziarie con flussi di interessi definiti.

Il risultato dell'analisi effettuata al 31 dicembre 2020, con riferimento ai fattori di rischio che generano esposizioni significative, ha mostrato come riportato nella tabella sopra esposta, nell'ipotesi di incremento del livello dei tassi di interesse, potenziali oneri a conto economico di 0,3 milioni (oneri per 0,4 milioni per l'esercizio 2019) ed un incremento del patrimonio netto per 1,4 milioni (2,5 milioni per l'esercizio 2019). Nell'ipotesi di una riduzione dei tassi di interesse, che tiene conto delle previsioni contrattuali, ove presenti, in relazione all'applicabilità di tassi negativi, non ha evidenziato effetti sul conto economico (proventi pari a 0,1 milioni per l'esercizio 2019) ed un decremento del patrimonio netto per 1,5 milioni (decremento di 2,6 milioni per l'esercizio 2019).

Rischio di cambio

Il rischio di cambio può essere definito come l'insieme degli effetti indotti sui valori iscritti in bilancio di attività o passività da variazioni nei tassi di cambio.

Il Gruppo RCS, pur avendo una presenza a livello internazionale, non evidenzia una rilevante esposizione al rischio di cambio in quanto l'Euro è la valuta funzionale delle principali aree di business del Gruppo.

L'esposizione al rischio di cambio è determinata principalmente da alcune posizioni commerciali e finanziarie.

Come nel caso della gestione del rischio tasso di interesse, anche la gestione del rischio di cambio è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo del Gruppo mitigare gli effetti indotti da un andamento sfavorevole dei tassi di cambio ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati;
  • nel rispetto dei limiti operativi stabiliti, la gestione del rischio di cambio è attuata dalla Funzione "Amministrazione e Finanza" che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati per finalità speculative, ovvero non volti a perseguire il predetto obiettivo;
  • la Funzione "Amministrazione e Finanza" informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti mediante report sullo stato del portafoglio derivati;
  • al fine di garantire la coerenza tra i flussi valutari derivanti dall'attività commerciale e quelli generati dagli strumenti finanziari di copertura il Gruppo può ricorrere ad operazioni di roll-over e di unwinding.

I derivati di cambio, sebbene gestionalmente di copertura, in quanto posti in essere coerentemente alle strategie approvate di risk management, non sono contabilmente trattati dal Gruppo in hedge accounting.

Le posizioni identificate sono coperte attraverso l'utilizzo di strumenti derivati, nella fattispecie contratti di acquisto a termine di valuta, il cui valore nozionale al 31 dicembre 2020 risulta pari a circa 0,7 milioni (riferibile ad un contratto di acquisto a termine di Dollari contro Euro).

Sensitivity analysis

La valuta verso la quale il Gruppo evidenzia una maggiore esposizione al rischio di cambio è il dirham degli Emirati Arabi Uniti.

Per ciò che riguarda l'esposizione verso il dirham, la posizione debitoria netta è pari a un controvalore in Euro di 2,2 milioni. Un apprezzamento del 10% dell'Euro sul dirham avrebbe quindi determinato, a livello consolidato, un utile pari a circa 0,2 milioni (utile pari a circa 0,1 milioni nel 2019 con una posizione debitoria netta pari a 0,5 milioni).

Nel caso opposto di apprezzamento del 10% del dirham verso l'Euro, si sarebbe determinato un impatto economico di pari importo e di segno contrario.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere in relazione alle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica, anche al fine di, se del caso, rimborsare finanziamenti in scadenza.

Il Gruppo gestisce la liquidità su base accentrata (per le principali controllate tramite sistemi di cash management) nel rispetto degli obiettivi e delle strategie definiti dal management.

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo dispone di linee di credito a medio lungo termine non utilizzate che consentono una rilevante flessibilità nella gestione dei fabbisogni conseguenti delle attività operative.

Si segnala inoltre che la generazione di cassa dell'esercizio ha determinato la riduzione significativa dell'esposizione finanziaria netta.

Liquidity analysis

Le seguenti tabelle riassumono il profilo temporale delle attività e delle passività finanziarie e commerciali del Gruppo RCS al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019, sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente (comprensivi di capitale e di interessi anche se non maturati alla data di bilancio) non attualizzati.

Nel caso di assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo le posizioni in conti correnti bancari sono state inserite nella prima fascia temporale.

Il Gruppo continua a monitorare l'andamento e la possibile evoluzione dei mercati del credito e dei capitali, per pianificare le azioni necessarie per una corretta gestione di tali scadenze.

2020

Analisi delle scadenze anno 2020 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
a vista 0 - 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1-2 anni 2-5 anni oltre i 5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi 43,3 127,3 3,0 0,2 - - 173,8
Crediti verso società del gruppo 0,6 15,1 - - - - 15,7
Crediti diversi e altre attività (di natura commerciale o finanziaria) 12,9 1,1 0,3 0,1 0,1 0,2 14,6
Crediti finanziari verso società del gruppo 6,0 - - - - - 6,0
Derivati di copertura - - - - - - -
Derivati non di copertura - - - - - - -
Disponibilità liquide 50,8 - - - - - 50,8
Attività finanziarie comprese nelle Attività destinante alla dismissione - - - - - - -
Totale attività finanziarie 113,7 143,5 3,3 0,3 0,1 0,2 261,0
Passività Finanziarie
Debiti commerciali verso terzi 95,2 74,1 - - - - 169,3
Debiti verso società del gruppo 4,5 5,6 - - - - 10,1
Debiti finanziari verso terzi 0,6 45,0 12,8 25,5 35,3 - 119,1
Debiti finanziari verso società del gruppo 0,8 - - - - - 0,8
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 31,2 - - - - - 31,2
Passività per contratti di locazione - 14,2 12,4 24,9 48,6 69,4 169,5
Derivati impliciti in passività finanziarie - - - - - - -
Derivati di copertura - 0,2 0,2 0,5 0,1 - 1,0
Derivati non di copertura - - - - - - -
Debiti finanziarii compresi nelle Passività destinante alla dismissione - - - - - - -
Impegni irrevocabili all'erogazione di finanziamenti - - - - - - -
Totale passività finanziarie 132,3 139,1 25,5 50,9 83,9 69,4 501,0

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2020 e pertanto non è riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

2019

Analisi delle scadenze anno 2019 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
a vista 0 - 6 mesi 6 mesi - 1 anno 1-2 anni 2-5 anni oltre i 5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi 42,4 138,8 3,6 - - - 184,8
Crediti verso società del gruppo 4,9 16,4 0,3 - - - 21,6
Crediti diversi e altre attività (di natura commerciale o finanziaria) 13,5 0,6 0,5 0,8 0,1 0,2 15,6
Crediti finanziari verso società del gruppo 12,5 - - - - - 12,5
Derivati di copertura - - - - - - -
Derivati non di copertura - - - - - - -
Disponibilità liquide 13,0 - - - - - 13,0
Attività finanziarie comprese nelle Attività destinante alla dismissione - - - - - - -
Totale attività finanziarie 86,3 155,8 4,4 0,8 0,1 0,2 247,6
Passività Finanziarie
Debiti commerciali verso terzi 98,2 88,7 - - - - 186,9
Debiti verso società del gruppo 3,6 8,2 - - - - 11,8
Debiti finanziari verso terzi 8,8 55,3 13,0 25,9 61,0 - 164,0
Debiti finanziari verso società del gruppo - - - - - - -
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 22,9 - - - - - 22,9
Passività per contratti di locazione - 15,1 12,5 24,3 57,7 83,4 193,0
Derivati impliciti in passività finanziarie - - - - - - -
Derivati di copertura - 0,3 0,3 0,4 0,2 - 1,1
Derivati non di copertura - - - - - - -
Debiti finanziarii compresi nelle Passività destinante alla dismissione - - - - - - -
Impegni irrevocabili all'erogazione di finanziamenti - - - - - - -
Totale passività finanziarie 133,5 167,6 25,8 50,5 119,0 83,4 579,8

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2019 e pertanto non è riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito può essere definito come la possibilità di incorrere in una perdita finanziaria per inadempienza in capo alla controparte dell'obbligazione contrattuale.

L'esposizione al rischio di credito del Gruppo mostra la seguente distribuzione per unità di business:

Concentrazione rischio di Credito per area di business Valore contabile al
31/12/2020
% %
Quotidiani Italia 29,8 11,4% 37,3 15,1%
Periodici Italia 10,4 4,0% 12,9 5,2%
Pubblicità e Sport 132,5 50,8% 118,7 47,9%
Unidad Editorial 38,3 14,7% 57,0 23,0%
Altre Attività Corporate 50,0 19,2% 21,7 8,7%
Totale 261,0 100% 247,6 100%

La gestione del credito commerciale è affidata alla responsabilità delle singole società del Gruppo, nel rispetto degli obiettivi economici, delle strategie commerciali prefissate e delle procedure operative del Gruppo, che limitano la vendita di prodotti o servizi ai clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali. L'analisi dei nuovi clienti e l'affidabilità degli stessi, espressa attraverso il rating finanziario attribuito, viene generalmente attuata attraverso un sistema automatico di valutazione dell'affidabilità creditizia, soggetto a revisioni periodiche che ne confermano e/o migliorano la capacità predittiva. Il modello di elaborazione del rating applicato all'Italia è basato sul così detto modello dell'"expected default frequency" elaborato da primario gruppo di informazione e analisi finanziaria. Anche il gruppo Unidad Editorial si avvale di un sistema di valutazione della clientela e di attribuzione di un rating finanziario, assimilabile a quello italiano.

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione del virus COVID-19 e dalle misure restrittive per il suo contenimento, che hanno condizionato, la situazione sociale ed economica di riferimento.

In questo difficile contesto rispetto al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 segnaliamo la contrazione del valore dei crediti commerciali (evidenziati nella tabella sotto riportata) quale conseguenza del calo dei ricavi rilevato nel corso dell'esercizio. Il Fondo svalutazione crediti si è incrementato a seguito dell'accantonamento per svalutazione su crediti riveniente da una generale maggiore esposizione al rischio di insolvenza, a cui si sono aggiunti gli accantonamenti di alcune specifiche posizioni creditorie.

Le tabelle seguenti, relative all'esercizio 2020 e 2019, forniscono informazioni circa la qualità creditizia delle attività finanziarie in portafoglio secondo lo schema previsto dall'IFRS 9, nonché la massima esposizione creditizia:

Rating 2020 Crediti
commerciali
Crediti finanziari
non correnti
lifetime ECL
Crediti
finanziari
correnti
Altre attività
non correnti
12 mesi ECL
Crediti diversi
e altre attività
correnti
Disponibilità
liquide
Totale
Rating A (rischio basso) 40,8 0,0 0,0 0,0 0,1 0,0 40,9
Rating B (rischio medio) 98,1 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 98,1
Rating C (rischio alto) 17,3 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 17,3
Rating Z (not rated) (1) 69,6 3,9 7,1 2,0 21,5 50,8 154,9
Totale valore lordo 225,8 3,9 7,1 2,0 21,6 50,8 311,2
Svalutazione (36,3) (3,6) (0,2) 0,0 (10,1) - (50,2)
Totale netto 189,5 0,3 6,9 2,0 11,5 50,8 261,0
Garanzie reali (e altri strumenti di
attenuazione del rischio di credito)
0,7 - - - - - 0,7

(1) La fascia dei crediti con attribuzione Rating Z è costituita principalmente da crediti verso enti pubblici, clienti esteri e clientela diffusa.

Rating 2019 Crediti
commerciali
Crediti finanziari
non correnti
lifetime ECL
Crediti
finanziari
correnti
Altre attività
non correnti
12 mesi ECL
Crediti diversi
e altre attività
correnti
Disponibilità
liquide
Totale
Rating A (rischio basso) 37,8 0,0 0,2 0,1 0,4 1,4 39,9
Rating B (rischio medio) 146,2 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 146,2
Rating C (rischio alto) 24,5 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0 24,5
Rating Z (not rated) (1) 31,3 4,7 13,7 1,8 21,2 11,6 84,3
Totale valore lordo 239,8 4,7 13,9 1,9 21,6 13,0 294,9
Svalutazione (33,5) (3,7) 0,0 0,0 (10,1) - (47,3)
Totale netto 206,3 1,0 13,9 1,9 11,5 13,0 247,6
Garanzie reali (e altri strumenti di
attenuazione del rischio di credito)
0,7 - - - - - 0,7

(1) La fascia dei crediti con attribuzione Rating Z è costituita principalmente da crediti verso enti pubblici, clienti esteri e clientela diffusa.

Il fondo svalutazione crediti commerciali al 31 dicembre 2020 è pari a 36,3 milioni (33,5 milioni al 31 dicembre 2019).

La percentuale di incidenza del fondo svalutazione crediti commerciali al 31 dicembre 2020 rispetto all'ammontare del credito lordo è pari al 16% (14% al 31 dicembre 2019) in incremento per effetto dei maggiori accantonamenti riferiti in particolare all'area Pubblicità del gruppo Unidad Editorial.

La seguente tabella evidenzia le percentuali di svalutazione applicate, al 31 dicembre 2020, ai crediti commerciali sulla base della fascia di scaduto.

Rating (1) Non scaduti 1- 30 gg 31-60 gg 61-90 gg 91-180 gg 181-360 gg 361-540 gg 541-720 gg >720gg
Rating A (rischio basso) 0,13% 3% 6% 8% 10% 20% 30% 40% 50%
Rating B (rischio medio) 0,55% 5% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%
Rating C (rischio alto) 1,72% 8% 10% 12% 15% 40% 60% 70% 80%
Rating E (enti pubblici) 1,45% 1% 1% 1% 2% 5% 10% 20% 30%
Rating Z (not rated) 1,12% 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%

(1) Le percentuali sopra esposte sono valide per l'Italia; mentre la Spagna adotta percentuali di svalutazione specifiche che tengono conto del rischio paese.

L'ammontare complessivo delle attività finanziarie oggetto di esecuzione forzata, pari a 0,5 milioni, è totalmente svalutato a bilancio e si riferisce a crediti commerciali.

Rischio di prezzo

Il Gruppo non è esposto a significativi rischi di prezzo relativi a strumenti finanziari che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9.

15. Informativa dei settori operativi

In applicazione dell'IFRS 8, di seguito vengono riportati gli schemi relativi alle informazioni per settori di attività. RCS ha identificato i diversi settori di attività oggetto di informativa, sulla base degli elementi che il management utilizza per prendere le proprie decisioni operative ovvero sulla reportistica interna che è regolarmente rivista dal management del più alto livello decisionale operativo al fine dell'allocazione delle risorse ai diversi segmenti di attività e al fine delle analisi di performance.

I dati patrimoniali di settore, in particolare il valore del totale delle attività per ciascun settore oggetto di informativa, non costituiscono attualmente valori forniti periodicamente al più alto livello decisionale operativo. Tale dettaglio non viene quindi fornito nelle presenti note illustrative specifiche in accordo con l'emendamento dell'IFRS 8 - Settori operativi, in vigore dal 1° gennaio 2010.

Il Gruppo ha utilizzato una combinazione di fattori nell'identificare le aree oggetto di informativa tra cui i beni e servizi offerti dal settore e l'area geografica. Ogni settore è caratterizzato da proprie strutture e da manager responsabili.

Le aree di attività al 31 dicembre 2020 sono pertanto: Quotidiani Italia, Periodici Italia, Pubblicità e Sport, Unidad Editorial, Altre attività Corporate. I prodotti e i servizi da cui ciascuna area oggetto di informativa ottiene i ricavi sono dettagliati nella presente Relazione Finanziaria Annuale nella parte dedicata al commento sull'andamento economico delle aree di attività, nei paragrafi de Il profilo dell'area di attività. I criteri di aggregazione per costituire tali aree sono i medesimi adottati nell'esercizio 2019.

I principi contabili con cui i dati di settore oggetto di informativa sono esposti nelle note sono coerenti con quelli adottati nella predisposizione della presente Relazione Finanziaria Annuale. I rapporti infrasettoriali riguardano principalmente lo scambio di beni, le prestazioni di servizi e sono regolati a condizioni di mercato, tenuto conto della qualità dei beni ceduti e/o dei servizi prestati.

Sono in corso valutazioni sui segmenti operativi a seguito delle recenti operazioni societarie (CAIRORCS Media S.p.A.e m-dis Distribuzione Media S.p.A.).

Dati al 31 dicembre 2020

Altre poste in
(in milioni di euro) Settori operativi riconciliazione
Progressivo al 31/12/2020 Quotidiani
Italia
Periodici
Italia
Pubblicità e
Sport
Unidad
Editorial
Altre attività
Corporate
Elisioni / rettifiche TOTALE
Ricavi editoriali 236,5 31,3 - 76,4 - (0,6) 343,6
Ricavi pubblicitari 128,6 30,5 214,3 91,7 - (152,3) 312,8
Ricavi diversi 15,7 9,2 33,0 35,6 35,2 (35,6) 93,1
Ricavi per settore 380,8 71,0 247,3 203,7 35,2 (188,5) 749,5
Ricavi infrasettoriali (127,2) (26,0) (0,4) (1,3) (33,6)
Ricavi netti 253,6 45,0 246,9 202,4 1,6 749,5
Risultato operativo per settore 32,7 3,1 16,7 2,3 (22,3) - 32,5
- di cui proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN (1,0) (0,1) - (1,8) - (2,9)
Proventi (oneri) finanziari (9,3)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 5,8
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate 0,0
Risultato ante imposte 29,0
Imposte sul reddito 2,9
Risultato attivita destinate a continuare 31,9
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse 0,0
Risultato del periodo 31,9
Risultato del periodo di terzi (0,2)
Risultato del periodo di gruppo 31,7

Dati al 31 dicembre 2019

(in milioni di euro) Settori operativi Altre poste in
riconciliazione
Progressivo al 31/12/2019 Quotidiani
Italia
Periodici
Italia
Pubblicità e
Sport
Unidad
Editorial
Altre attività
Corporate
Elisioni / rettifiche TOTALE
Ricavi editoriali 269,4 34,2 - 106,6 - (1,8) 408,4
Ricavi pubblicitari 146,4 42,3 246,1 127,0 - (177,3) 384,5
Ricavi diversi 15,8 13,7 40,7 61,4 35,6 (36,5) 130,7
Ricavi per settore 431,6 90,2 286,8 295,0 35,6 (215,6) 923,6
Ricavi infrasettoriali (143,2) (36,5) (0,2) (2,0) (33,7)
Ricavi netti 288,4 53,7 286,6 293,0 1,9 923,6
Risultato operativo per settore 56,4 2,2 28,1 37,2 (21,4) (0,0) 102,5
- di cui proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN (0,4) 0,0 0,0 0,5 0,0 0,1
Proventi (oneri) finanziari (16,0)
Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie (0,1)
- di cui dividendi da partecipazioni immobilizzate -
Risultato ante imposte 86,4
Imposte sul reddito (17,6)
Risultato attivita destinate a continuare 68,8
Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse -
Risultato del periodo 68,8
Risultato del periodo di terzi (0,3)
Risultato del periodo di gruppo 68,5

Informazioni in merito all'area geografica

Anno 2020 Italia Spagna Altri paesi Totale
Ricavi netti 535,5 207,6 6,4 749,5
Anno 2019 Italia Spagna Altri paesi Totale
Ricavi netti 614,0 300,1 9,5 923,6

Informazioni in merito ai principali clienti

Si segnala che nell'esercizio 2020 non risultano ricavi realizzati verso un singolo cliente non appartenente al Gruppo per un valore superiore al 10% dei ricavi del Gruppo.

16. Rapporti con parti correlate

Ultimate Parent Company del Gruppo è U.T. Communications S.p.A., società controllante di Cairo Communication S.p.A., divenuta a sua volta controllante diretta di RCS MediaGroup S.p.A.. La quota di capitale sociale di RCS MediaGroup S.p.A. detenuta da Cairo Communication S.p.A. al 31 dicembre 2020 è pari a 59,693% (59,831% comprensivo anche della quota di possesso direttamente detenuta al 31 dicembre 2020 da U.T. Communications S.p.A. – Fonte CONSOB).

Ciò premesso ed in linea con i criteri utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, sono state identificate come parti correlate:

  • le entità controllanti dirette e indirette di RCS MediaGroup S.p.A., le loro controllate, anche in via congiunta e le loro collegate;
  • le entità controllate (i cui rapporti sono eliminati nel processo di consolidamento) e le entità a controllo congiunto nonché collegate di RCS MediaGroup S.p.A.;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche (key manager), i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

Sono stati individuati come key manager del Gruppo: gli Amministratori, i Sindaci, l'Amministratore Delegato, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché gli ulteriori Dirigenti con Responsabilità Strategiche di RCS MediaGroup S.p.A. e della controllante Cairo Communication S.p.A., riportati nelle rispettive relazioni sulla remunerazione.

Si forniscono i dettagli suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce. Sono esclusi i rapporti infragruppo eliminati nel processo di consolidamento.

Rapporti patrimoniali
(in milioni di euro)
Crediti
commerciali
Crediti finanziari
correnti
Debiti
finanziari
correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre pass. correnti
Impegni
Società controllanti 0,1 - - 0,4 - -
Società a controllo congiunto 13,7 6,0 0,8 1,6 - -
Società collegate 0,2 - - 6,2 - -
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - - - - - -
Altre consociate (1) 0,6 - - 1,6 - -
Altre Parti Correlate (2) 0,5 - - - 2,7 3,3
Totale 15,1 6,0 0,8 9,8 2,7 3,3
Totale Gruppo RCS 189,5 6,9 56,8 179,4 91,3 26,1
Incidenza parti correlate sul totale Gruppo RCS 8,0% 87,0% 1,4% 5,5% 3,0% 12,6%
(1)
Comprendono le società controllate, collegate e a controllo congiunto di Cairo Communication S.p.A. e U.T. Communication S.p.A.

(2) Si riferisce principalmente a transazioni con figure aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti e società da essi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

Rapporti economici
(in milioni di euro)
Ricavi delle
vendite
Consumi
materie prime
e servizi
Costi per il
personale
Altri ricavi e
proventi
operativi
Proventi
finanziari
(Svalutazione) /
Ripristino di
crediti e altre
attività
Società controllanti 0,1 (0,5) - 0,9 -
Società a controllo congiunto (1) 224,1 (69,3) - 1,0 0,5
Società collegate 0,1 (15,3) - - - 0,2
Fondo Integrativo previdenza dirigenti - (0,0) (0,3) - -
Altre consociate (2) 1,1 (4,5) - 0,6 -
Altre Parti Correlate (3) 0,7 (4,0) (4,0) - -
Totale 226,1 (93,6) (4,3) 2,5 0,5 0,2
Totale Gruppo RCS 749,5 (398,6) (257,3) 14,1 2,9 (0,1)
Incidenza parti correlate sul totale Gruppo RCS 30,2% 23,5% 1,7% 17,7% 17,2% n.a.

(1) I ricavi delle vendite pari a 224,1 milioni sono realizzati verso clienti tramite la distribuzione della società m-dis Distribuzione Media S.p.A..

(2) Comprendono le società controllate, collegate e a controllo congiunto di Cairo Communication S.p.A. e U.T. Communication S.p.A.

(3) Si riferisce principalmente a transazioni con figure aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti e società da essi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

I rapporti intercorsi con le imprese controllanti, collegate, le entità a controllo congiunto e altre consociate riguardano principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, nonché rapporti di natura fiscale e sono regolati a condizioni di mercato tenuto conto della qualità dei beni e servizi prestati.

I rapporti verso le società controllanti comprendono ricavi per 0,1 milioni, consumi materie e servizi per 0,5 milioni, altri proventi operativi per 0,9 milioni, crediti commerciali per 0,1 milioni e infine debiti commerciali per 0,4 milioni. Riguardano principalmente proventi per l'affitto di spazi adibiti ad uso ufficio, per riaddebiti di costi del personale RCS distaccato presso il gruppo Cairo nonché costi per indagini di mercato.

I rapporti verso le società sottoposte a controllo congiunto si riferiscono alla società m-dis Distribuzione Media S.p.A. ed alle sue controllate, verso la quale il Gruppo ha conseguito ricavi delle vendite pari a 224,1 milioni; sono stati inoltre sostenuti costi per consumi materie e servizi per 69,3 milioni, altri ricavi e proventi operativi per 1 milione e proventi finanziari per 0,5 milioni. I rapporti patrimoniali riguardano crediti commerciali per 13,7 milioni, crediti e attività finanziarie correnti per 6 milioni, debiti correnti finanziari per 0,8 milioni e infine debiti commerciali per 1,6 milioni.

Tra le società collegate i rapporti commerciali più rilevanti riguardano le società del gruppo Bermont cui è demandata l'attività di stampa dei quotidiani di Unidad Editorial (complessivamente: 6,2 milioni di debiti commerciali e 14,7 milioni di consumi materie e servizi).

I rapporti economici e patrimoniali con "Altre consociate" si riferiscono ad operazioni con le società del gruppo Cairo (in particolare: consumi materie prime e servizi per 4,5 milioni, ricavi delle vendite ed altri ricavi e proventi operativi per complessivi 1,7 milioni, crediti commerciali per 0,6 milione e 1,6 milioni di debiti commerciali). I ricavi e gli altri proventi operativi riguardano principalmente la vendita di spazi pubblicitari e ricavi per riaddebiti di costi del personale RCS con attività operativa presso il gruppo Cairo; i costi sostenuti riguardano principalmente l'acquisto di spazi pubblicitari nell'ambito del contratto di concessione pubblicitaria per l'on-line di La7, nonché pubblicità per la promozione di iniziative del Gruppo RCS e costi per l'acquisto di servizi tecnici a supporto delle attività televisive del Gruppo RCS.

I rapporti con "Altre parti correlate", oltre a includere i compensi relativi alle figure con responsabilità strategica come più avanti commentato, comprendono ricavi delle vendite per 0,7 milioni e crediti commerciali per 0,5 milioni realizzati principalmente con le società del gruppo Della Valle per la vendita di spazi pubblicitari.

***

In data 23 dicembre 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ("RCS") e Cairo Communication S.p.A. ("Cairo Communication") hanno reso noto di aver sottoscritto un accordo quadro che disciplina i termini e le condizioni di un'operazione di collaborazione societaria e commerciale (l'"Operazione") articolata nel

conferimento in una nuova società denominata CAIRORCS MEDIA S.p.A. ("CAIRORCS"), da parte di RCS e di Cairo Pubblicità S.p.A. ("Cairo Pubblicità") dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria per, rispettivamente, le testate cartacee e on-line di RCS in Italia (il "Ramo di Azienda RCS") e le testate cartacee, televisive e on-line di Cairo Editore e La7 (il "Ramo di Azienda Cairo"), nonché, per entrambi i rami d'azienda, per alcuni mezzi di terzi.

L'Operazione è finalizzata a realizzare, all'interno del Gruppo RCS e del Gruppo Cairo, un'efficiente e unitaria gestione dell'attività di concessionaria pubblicitaria per la gestione e la vendita degli spazi pubblicitari, da concentrarsi in capo ad un unico soggetto al fine di massimizzare le sinergie a livello di gruppo. CAIRORCS è partecipata in misura paritetica da RCS e da Cairo Pubblicità.

Il Ramo di Azienda RCS e il Ramo di Azienda Cairo sono stati oggetto, nell'ambito dei conferimenti in natura in CAIRORCS, di valutazioni, rispettivamente, da parte di KPMG Advisory S.p.A., quanto a RCS, ed Ernst&Young Advisory S.p.A., quanto a Cairo Pubblicità, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2343-ter, comma secondo, lettera b), del codice civile.

L'Operazione costituisce un'operazione con Parte Correlata, ai sensi del Regolamento CONSOB 17221/2010 e della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto RCS e Cairo Pubblicità sono sottoposte al comune controllo, ai sensi degli articoli 93 del TUF e 2359, comma 1, n. 1, del codice civile, di Cairo Communication, titolare, rispettivamente, di una partecipazione rappresentativa del 59,69% del capitale sociale e dei diritti di voto di RCS e dell'intero capitale sociale di Cairo Pubblicità.

L'Operazione si configura, inoltre, quale operazione di "maggiore rilevanza" tra parti correlate, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del Regolamento CONSOB 17221/2010 e del paragrafo E della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto, considerando il valore complessivo del Ramo di Azienda RCS oggetto del Conferimento RCS e i rapporti di debito/credito afferenti il Ramo di Azienda RCS non oggetto di conferimento, quali risultanti al 30 giugno 2020, risultano superati gli indici di rilevanza dell'attivo e delle passività previsti dall'Allegato 3 del Regolamento CONSOB 17221/2010.

La sottoscrizione dell'Accordo Quadro è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione di RCS in data 23 dicembre 2020, previo motivato parere favorevole espresso dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, in funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, in data 19 dicembre 2020.

L'Accordo Quadro è stato sottoscritto in data 23 dicembre 2020 ed eseguito in pari data e i conferimenti del Ramo di Azienda Cairo e del Ramo di Azienda RCS sono divenuti efficaci il 1° gennaio 2021.

La Società ha predisposto un Documento Informativo relativo a operazione di maggiore rilevanza con parti correlate, che è stato messo a disposizione del pubblico, nel termine previsto dall'articolo 5, comma 3 del Regolamento CONSOB 17221/2010, presso la sede sociale di RCS, sul sito internet della Società (www.rcsmediagroup.it) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "EMARKET STORAGE" () in data 30 dicembre 2020.

***

Consolidato fiscale ai fini IRES. Nel corso del 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi dell'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale introdotto con il D.lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003, al fine di conseguire una tassazione fiscale calcolata su una base imponibile unificata, con conseguente immediata compensabilità dei crediti di imposta e delle perdite fiscali di periodo. I rapporti infragruppo, originati dall'adozione del consolidato fiscale nazionale, si ispirano ad obiettivi di neutralità e parità di trattamento. Le società aderenti al Consolidato Fiscale Nazionale, dove la società consolidante è RCS MediaGroup S.p.A., dal periodo d'imposta 2020 risultano essere: Trovolavoro S.r.l., RCS Sport S.p.A., RCS Produzioni Padova S.p.A., Sfera Service S.r.l., Blei S.r.l. in liquidazione, RCS Edizioni Locali S.r.l., RCS Produzioni S.p.A., Digital Factory S.r.l., RCS Produzioni Milano S.p.A. e infine le società RCS Sports & Events S.r.l. e Mybeautybox S.r.l..

Consolidato IVA. Nel corso del 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi della particolare disciplina del Consolidato IVA di Gruppo RCS, evidenziando un saldo a debito pari a 1,4 milioni. RCS MediaGroup S.p.A. ha fatto confluire nel consolidato IVA del Gruppo RCS, per l'esercizio 2020, un proprio saldo a debito pari a 12,6 milioni.

Sono di seguito fornite le informazioni in forma aggregata riguardanti i compensi relativi ai key manager come sopra identificati:

(valori in milioni di euro) Consumi materie
prime e servizi
Costi per il
personale
Debiti diversi e altre
pass. correnti
Consiglio di Amministrazione (3,8) - 1,9
Collegio Sindacale (0,2) - 0,2
Dirigenti con responsabilità strategica - (4,0) 0,6
Totale parti correlate (4,0) (4,0) 2,7
Totale Gruppo RCS (398,7) (257,3) 91,3
Incidenza parti correlate sul totale Gruppo RCS 1,0% 1,6% 3,0%

I costi per il personale accolgono i compensi corrisposti alle figure con responsabilità strategiche sotto forma di retribuzione per 4 milioni. I costi per il personale relativi a parti correlate incidono sul totale dei costi del personale per l'1,6%.

Si evidenziano inoltre impegni verso figure con responsabilità strategica per le quali si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.rcsmediagroup.it, nonché impegni verso altre parti correlate come meglio descritto nella nota n. 56 della presente Relazione Finanziaria Annuale.

17. Consumi materie prime e servizi

Ammontano a 398,7 milioni e comprendono i costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e merci pari a 90,1 milioni, i costi per servizi, pari a 290,5 milioni, nonché costi di godimento di beni di terzi pari a 18,1 milioni. Si rileva che la voce nell'esercizio 2020 presenta oneri non ricorrenti pari a 0,5 milioni (stesso valore nell'esercio precedente) in particolare nella linea costi per servizi. Di seguito si commenta la composizione della voce:

Costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci

Nel dettaglio successivo si evidenzia l'andamento dei costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Consumo carta 40,8 58,0 (17,2)
Acquisto prodotti finiti 22,9 32,8 (9,9)
Acquisto altro materiale 14,8 16,5 (1,7)
Acquisto spazi pubblicitari 11,5 13,2 (1,7)
Accantonamento f.do sval.rimanenze 0,1 0,2 (0,1)
Totale 90,1 120,7 (30,6)

La voce presenta un saldo pari a 90,1 milioni in decremento di 30,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Tale variazione sconta minori costi inerenti il consumo di carta (-17,2 milioni) e la contrazione dell'acquisto di prodotti finiti (-9,9 milioni). Il consumo carta si decrementa nell'area Quotidiani Italia (-9,3 milioni), Unidad Editorial (-5,5 milioni), e Periodici Italia (-2,4 milioni) in conseguenza della riduzione del prezzo della materia prima e del calo delle diffusioni legato all'emergenza sanitaria in corso. L'acquisto prodotti finiti si riduce principalmente sull'area Unidad Editorial (-9,2 milioni) come conseguenza del calo delle diffusioni sopra descritto.

Ai fini di quanto previsto dall'art. 188 del Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge del 17/07/2020 n. 77 e dall'art. 4, commi da 182 a 186 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004) e visto il DPCM del 21.12.2004 n. 318, si evidenzia che la spesa sostenuta nell'anno 2019 per l'acquisto della carta che può usufruire del credito d'imposta ammonta a 26,7 milioni.

Si precisa che l'efficacia della disciplina agevolativa è ancora soggetta all'autorizzazione delle competenti autorità europee.

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Lavorazioni di terzi 48,2 67,3 (19,1)
Pubblicità, promozioni, merchandising 23,5 31,0 (7,5)
Costi di distribuzione 87,1 105,9 (18,8)
Servizi diversi 43,8 49,5 (5,7)
Collaboratori e corrispondenti 27,7 32,1 (4,4)
Prestazioni professionali e consulenze 17,9 21,5 (3,6)
Provvigioni passive 15,0 16,4 (1,4)
Postelegrafoniche 3,5 3,5 0,0
Viaggi e soggiorni 4,3 7,5 (3,2)
Manutenzioni e ammodernamenti 6,2 8,3 (2,1)
Costi per energia e forza motrice 7,5 8,6 (1,1)
Emolumenti agli amministratori e sindaci 4,1 3,6 0,5
Assicurazioni 1,7 1,6 0,1
Totale 290,5 356,8 (66,3)

La voce presenta un saldo pari a 290,5 milioni in decremento di 66,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. A tale variazione contribuiscono pressoché tutte le tipologie di spesa. Le differenze più significative si riferiscono ai costi di distribuzione (-18,8 milioni) in riduzione sia in Quotidiani Italia (-13,6 milioni), sia in Unidad Editorial (-3,2 milioni) conseguenti al calo delle diffusioni in edicola. Altra voce in significativo decremento sono le lavorazioni di terzi (complessivamente in calo di 19,1 milioni) come conseguenza principalmente della riduzione delle copie vendute e della sospensione della pubblicazione di alcune riviste e supplementi dell'area Unidad Editorial. In riduzione infine le spese per pubblicità, promozioni e merchandising (-7,5 milioni) e i costi per collaboratori e corrispondenti (-4,4 milioni) che comprendono, come sopra accennato, oneri non ricorrenti per 0,5 milioni.

Costi di godimento di beni di terzi

I costi di godimento di beni di terzi ammontano a 18,1 milioni in decremento di 8,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Tale variazione per 2,4 milioni (di cui 1,6 milioni usufruiti da RCS MediaGroup e 0,8 milioni da Unidad Editorial) deriva dal fatto che nell'esercizio il Gruppo ha beneficiato di una temporanea riduzione dei canoni di locazione di immobili a seguito della pandemia COVID-19. Inoltre, la variazione è imputabile a Unidad Editorial (-3,5 milioni) per effetto dei minori diritti letterari acquistati. La voce, come già accennato, comprende i costi per lo sfruttamento di diritti letterari e dei fotoservizi, nonché le royalties riconosciute per la vendita di prodotti collaterali abbinati al Corriere della Sera ed a La Gazzetta dello Sport. Nella voce sono inoltre compresi canoni di locazione relativi ai contratti per leasing short term e low cost pari a 3,4 milioni, esclusi dall'applicazione del principio IFRS 16.

18. Costi del personale

I costi del personale ammontano a 257,3 milioni (264,5 milioni al 31 dicembre 2019) e presentano un decremento di 7,2 milioni comprensivo di oneri e proventi non ricorrenti per 15,1 milioni (oneri e proventi non ricorrenti pari a 2,7 milioni lo scorso esercizio). Gli oneri non ricorrenti sono correlati alle ristrutturazioni in atto nel Gruppo RCS. Escludendo tali oneri, il confronto evidenzierebbe un decremento netto pari a 19,6 milioni, determinato da una riduzione del costo del lavoro in tutte le aree del Gruppo, in particolare in Unidad Editorial (-9,3 milioni) e in Quotidiani Italia (-6,9 milioni).

La voce Costi del personale presenta il seguente dettaglio:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Salari e stipendi 180,1 194,8 (14,7)
Oneri sociali 58,1 60,9 (2,8)
Benefici ai dipendenti 10,2 10,5 (0,3)
Altri oneri e proventi 8,9 (1,7) 10,6
Totale 257,3 264,5 (7,2)

La ripartizione del numero medio di dipendenti per categoria è la seguente:

Categoria Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Dirigenti/impiegati 1.724 1.771 (47)
Giornalisti 1.269 1.277 (8)
Operai 224 231 (7)
Totale 3.217 3.279 (62)

Per ulteriori dettagli sugli organici si rinvia al paragrafo Risorse Umane inserito nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

19. Altri ricavi e proventi operativi

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Recupero costi 3,4 5,2 (1,8)
Proventi per contributi 2,3 1,0 1,3
Recupero ordinario fondo rischi - - -
Proventi da leasing operativi 3,9 3,0 0,9
Vendita rese scarti e materiale vario 1,3 2,8 (1,5)
Altri ricavi 3,2 3,8 (0,6)
Totale 14,1 15,8 (1,7)

La voce pari a 14,1 milioni risulta complessivamente in decremento di 1,7 milioni rispetto all'esercizio precedente. La variazione è determinata principalmente dall'effetto contrapposto tra i maggiori proventi per contributi ricevuti (+1,3 milioni, comprensivi di una stima prudenziale relativa al contributo sull'acquisto e consumo carta agevolato per l'anno 2019 ai sensi di quanto previsto dall'art. 188 del Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge del 17/07/2020 n. 77) cui si contrappongono minori recuperi costi e minori proventi per rese, scarti e materiale vario (complessivamente -3,3 milioni). Al 31 dicembre 2020 la voce presenta proventi non ricorrenti per 0,5 milioni (zero al 31 dicembre 2019) collegati alla definizione transattiva di un giudizio. Al netto dei proventi non ricorrenti, il decremento della voce risulterebbe pari a 2,2 milioni.

20. Oneri diversi di gestione

Di seguito viene presentato il dettaglio:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Altri oneri di gestione 5,9 7,9 (2,0)
Oneri tributari 5,1 5,6 (0,5)
Montepremi concorsi 1,8 2,0 (0,2)
Totale 12,8 15,5 (2,7)

La voce oneri diversi di gestione pari a 12,8 milioni si decrementa di 2,7 milioni rispetto all'esercizio precedente per effetto principalmente della riduzione della voce Altri oneri di gestione (-2 milioni) e degli oneri tributari (-0,5 milioni) imputabile all'area Pubblicità e Sport e Periodici Italia.

La voce altri oneri di gestione include i margini positivi retrocessi ai soci delle coedizioni editoriali realizzate dall'area Quotidiani Italia, nonché quote associative, contributi, spese di rappresentanza, liberalità, oneri per transazioni, penali e sanzioni.

21. (Svalutazione) e ripristino di crediti commerciali e diversi

Tale voce risulta pari a 4,1 milioni (2,5 milioni al 31 dicembre 2019). L'incremento pari a 1,6 milioni è imputabile principalmente all'area Unidad Editorial (0,8 milioni), all'area Quotidiani Italia (-0,5 milioni) e all'area Pubblicità e Sport (-0,3 milioni al netto di proventi non ricorrenti pari a 1,5 milioni e imputabili al recupero di fondi eccedenti). Per un'analisi più dettagliata del rischio di credito di rinvia alla nota n. 14.

22. Quote proventi (oneri) da valutazione delle partecipazioni con il metodo del patrimonio netto

Gli oneri netti da partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto sono pari a 2,9 milioni al 31 dicembre 2020 (provento di 0,1 milioni al 31 dicembre 2019).

Nella voce sono compresi i risultati pro quota delle partecipate: in particolare del gruppo Bermont (negativo per 1,8 milioni di cui 0,5 milioni classificati negli oneri non ricorrenti), nonché i risultati del gruppo m-dis Distribuzione Media pari a -1,1 milioni (-0,4 milioni al 31 dicembre 2019).

23. Ammortamenti e svalutazioni/ripristini delle immobilizzazioni

Risultano pari a 50,6 milioni, in decremento di 0,2 milioni rispetto ai 50,8 milioni registrati nello scorso esercizio. La voce comprende le seguenti tipologie di ammortamento e svalutazioni:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ammortamenti attività immateriali 15,8 15,5 0,3
Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 9,1 10,5 (1,4)
Ammortamenti diritti d'uso su beni in leasing 22,5 23,2 (0,7)
Ammortamenti investimenti immobiliari 0,5 0,6 (0,1)
Svalutazioni / (Ripristini di valore) 2,7 1,0 1,7
Totale 50,6 50,8 (0,2)

L'incremento degli ammortamenti delle attività immateriali pari a 0,3 milioni è determinato dall'effetto contrapposto fra i maggiori ammortamenti dell'area Altre attività Corporate (+1,2 milioni) dovuti, fra l'altro, all'acquisto di nuove licenze software, e i minori ammortamenti dell'area Quotidiani Italia ed in particolare delle attività televisive (-0,8 milioni) per effetto dei minori investimenti in produzioni esecutive e diritti audiovisivi a seguito della chiusura in corso d'anno dei canali satellitari Dove e Lei.

Gli ammortamenti di immobili impianti e macchinari si decrementano di 1,4 milioni, come conseguenza principalmente dell'esaurirsi della vita utile di impianti e macchinari di stampa dell'area Quotidiani Italia (-1 milione), nonché di arredi, e hardware vario dell'area Altre attività Corporate (-0,2 milioni).

Gli ammortamenti di investimenti immobiliari sono in linea rispetto all'esercizio 2019.

Le svalutazioni/(ripristini di valore) al 31 dicembre 2020 sono pari 2,7 milioni e si riferiscono agli investimenti immobiliare dell'area Unidad Editorial (un milione al 31 dicembre 2019).

24. Interessi attivi calcolati con il criterio dell'interesse effettivo, proventi e oneri finanziari

Si riepilogano nelle tabelle seguenti il dettaglio delle voci interessi attivi calcolati con il criterio dell'interesse effettivo, proventi e oneri finanziari.

Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Interessi attivi su depositi bancari - - -
Interessi crediti immobilizzati - - -
Interessi attivi crediti bt 0,7 0,3 0,4
Totale interessi attivi calcolati utilizzando il criterio
dell'interesse effettivo 0,7 0,3 0,4
Proventi finanziari:
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Utili su cambi 0,5 0,4 0,1
Proventi su derivati - - -
Proventi finanziari diversi a bt 2,4 0,2 2,2
Totale Proventi finanziari 2,9 0,6 2,3
Oneri finanziari:
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Interessi passivi verso banche - (0,1) 0,1
Interessi passivi su finanziamenti (2,6) (3,5) 0,9
Interessi passivi su passività per contratti di locazione (3,1) (3,5) 0,4
Perdite su cambi (0,7) (0,7) -
Oneri su derivati (0,7) (0,6) (0,1)
Oneri finanziari diversi (5,8) (8,5) 2,7
Totale Oneri finanziari (12,9) (16,9) 4,0
Totale complessivo (9,3) (16,0) 6,7

Il totale complessivo degli interessi attivi calcolati con il criterio dell'interesse effettivo e dei proventi e oneri finanziari è pari 9,3 milioni (16 milioni al 31 dicembre 2019). Al miglioramento contribuiscono i minori interessi passivi netti su finanziamenti verso il sistema bancario (-1,3 milioni) principalmente per il minor indebitamento medio e proventi finanziari incassati dall'erario (2,4 milioni). Si evidenziano, inoltre, minori oneri bancari in Spagna e minori oneri di attualizzazioni delle poste iscritte in bilancio.

25. Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie

Gli Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie presentano al 31 dicembre 2020 un saldo positivo pari a 5,9 milioni (0,2 milioni al 31 dicembre 2019) interamente imputabile alla plusvalenza realizzata con la cessione della partecipata spagnola Last Lap.

26. (Svalutazione) ripristino di crediti e altre attività finanziarie

La voce presenta un saldo negativo pari a 0,1milioni (-0,3 milioni al 31 dicembre 2019).

27. Imposte sul Reddito

Le imposte rilevate a conto economico sono le seguenti:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Imposte correnti: 6,6 (1,2) 7,8
- Imposte sul reddito 8,8 2,6 6,2
- Irap (2,2) (3,8) 1,6
Imposte anticipate/differite: (3,7) (16,4) 12,7
- Anticipate (3,7) (15,3) 11,6
- Differite - (1,1) 1,1
Totale imposte 2,9 (17,6) 20,5

Le imposte dell'esercizio 2020 sono positive per 2,9 milioni (negative per 17,6 milioni al 31 dicembre 2019) anche per effetto di proventi di natura fiscale (rimborsi). Escludendo tale voce le imposte risulterebbero negative per 7 milioni, riferibili all'IRAP per 2,2 milioni, al reversal netto delle imposte anticipate per 3,7 milioni e per 1,9 milioni allo stanziamento delle imposte correnti dell'esercizio, parzialmente compensati da imposte esercizi precedenti positive per 0,8 milioni.

La variazione delle imposte rispetto al 31 dicembre 2020 è positiva per 20,5 milioni ed è commentata dalla tabella della riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico sotto riportata. Il decremento dell'IRAP pari a 1,6 milioni è principalmente riferibile ai minori risultati economici.

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato prima delle imposte 29,0 86,4
Imposte sul reddito teoriche (7,0) (20,7)
Effetto netto differenze permanenti (1) 1,5 7,8
Effetto utilizzo perdite fiscali 0,0 1,7
Effetto netto differenze temporanee deducibili e tassabili 3,6 9,8
Imposte relative ad esercizi precedenti 10,7 4,0
Imposte correnti 8,8 2,6
IRES - imposte differite/anticipate (3,8) (16,1)
Imposte sul redditto iscritte in bilancio (esclusa IRAP correnti e differite) 5,0 (13,5)
IRAP - imposte correnti (2,2) (3,8)
IRAP - imposte differite/anticipate 0,1 (0,3)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 2,9 (17,6)

(1) Comprende anche la differenza tra l'aliquota teorica italiana e le aliquote delle società estere.

Per una migliore comprensione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico, non si tiene conto dell'IRAP in quanto, essendo questa un'imposta con una base imponibile diversa dall'utile ante imposte, genererebbe degli effetti distorsivi tra un esercizio e l'altro, pertanto le imposte teoriche sono state determinate applicando solo l'aliquota fiscale vigente in Italia (IRES pari al 24% nel 2020 e nel 2019) al Risultato prima delle imposte.

Si riportano di seguito le attività e le passività per imposte correnti:

Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Attività per imposte correnti 3,1 6,0 (2,9)
Passività per imposte correnti (1,1) (0,6) (0,5)
Totale 2,0 5,4 (3,4)

Le attività per imposte correnti al netto delle passività presentano un decremento pari a 3,4 milioni rispetto all'esercizio precedente, principalmente riferibili a RCS MediaGroup S.p.A. (1,5 milioni) e al gruppo Unidad Editorial (2,5 milioni).

Vengono analizzate di seguito le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite:

31/12/2019 Iscritte a conto economico nella voce imposte Riconosciute a
patrimonio netto
Riclassifiche 31/12/2020
anticipate/differite correnti
Attività per imposte anticipate
-Perdite fiscali riportabili a nuovo 33,0 (5,7) - - 0,2 27,5
-Fondi rettificativi dell'attivo patrimoniale 3,1 0,9 - - - 4,0
-Fondi rischi ed oneri 6,0 1,6 - - - 7,6
-Costi a deducibilità differita - 0,4 - - 0,7 1,1
-Fiscalità differita da regime di trasparenza fiscale - - - - - -
-Immobilizzazioni immateriali e materiali 7,6 (0,6) - - (0,7) 6,3
-Valutazione strumenti finanziari derivati 0,3 - - - - 0,3
-Interessi passivi 17,8 (0,2) - - - 17,6
-Altri 19,7 - - 0,2 - 19,9
Totale imposte anticipate 87,5 (3,6) 0,2 0,2 84,3
Passività per imposte differite
-Immobilizzazioni immateriali e materiali (52,2) - - - - (52,2)
-Altri (0,3) - - - - (0,3)
Totale imposte differite (52,5) - - - - (52,5)
Totale Netto 35,0 (3,6) - 0,2 0,2 31,8

La contabilizzazione delle imposte anticipate è effettuata sulla base delle previsioni di reddito imponibile attese negli esercizi futuri e complessivamente ammonta a 84,3 milioni di cui 23,7 milioni riferibili a RCS MediaGroup S.p.A. e 58,3 milioni relativi al gruppo Unidad Editorial. Con particolare riferimento alle imposte anticipate relative al gruppo Unidad Editorial, la valutazione dell'iscrivibilità e della recuperabilità del valore al 31 dicembre 2020 è stata effettuata sulla base della stima dei redditi imponibili ricavabili dal piano 2021-2025 (che tengono conto dei possibili impatti della pandemia COVID-19) approvato ed estrapolando da quest'ultimo la base di calcolo per le proiezioni dei successivi esercizi. Peraltro, l'ammontare delle perdite fiscali riportabili a nuovo a fronte delle quali non sono state iscritte imposte anticipate è di importo significativo. Alla luce del contesto di incertezza sono state condotte analisi di sensitività sul business plan usato per la verifica di recuperabilità delle imposte anticipate iscritte in Spagna in linea con quanto fatto nell'ambito del test di impairment. Tali analisi di sensitività non hanno evidenziato criticità rispetto alla complessiva recuperabilità delle imposte anticipate iscritte.

28. Risultato dell'esercizio di terzi

Qui di seguito la composizione del risultato di esercizio di terzi:

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Unidad Editorial S.A. (0,1) (0,2)
Sfera France S.A.S. (0,1) (0,1)
Totale (0,2) (0,3)

29. Risultato per azione

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Risultato dell'esercizio di Gruppo delle attività destinate a continuare (in milioni di euro) 31,7 68,5
Risultato dell'esercizio delle attività destinate alla dismissione e dismesse (in milioni di euro) 0,0 0,0
Numero azioni ordinarie 521.864.957 521.864.957
Numero azioni proprie (media ponderata) (4.481.581) (4.481.581)
Numero azioni ordinarie in circolazione (media ponderata) 517.383.376 517.383.376
Risultato per azione base delle attività destinate a continuare in euro 0,06 0,13
Risultato per azione diluito delle attività destinate a continuare in euro 0,06 0,13
Risultato per azione base delle attività destinate alla dismissione e dismesse in euro 0,00 0,00
Risultato per azione diluito delle attività destinate alla dismissione e dismesse in euro 0,00 0,00

30. Proventi (oneri) non ricorrenti

In accordo alla Delibera CONSOB n. 15519 si riportano di seguito i principali componenti di reddito (positivi e/o negativi) derivanti da eventi od operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente ovvero derivanti quelle operazioni o fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

Oneri non Proventi non Totale di
ricorrenti ricorrenti Totale Bilancio Incidenza
Costi per il personale (15,1) (15,1) (257,3) 5,9%
Consumi materie prime e servizi (0,5) (0,5) (398,7) 0,1%
Altri ricavi e proventi operativi 0,5 0,5 14,1 3,5%
(Svalutazione) e ripristino di crediti commerciali e diversi 1,5 1,5 (4,1) -36,6%
Accantonamenti (0,9) (0,9) (2,9) 31,0%
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del P.N. (0,5) (0,5) (2,9) 17,2%
Proventi finanziari 2,4 2,4 2,9 82,8%
Imposte sul reddito 9,9 9,9 2,9 n.s.
Totale (oneri) / proventi (17,0) 14,3 (2,7)

La voce Proventi (oneri) non ricorrenti al 31 dicembre 2020 presenta complessivamente oneri non ricorrenti pari a 17 milioni prevalentemente riconducibili al costo del personale (15,1 milioni) afferente alle diverse aree di attività del Gruppo e proventi non ricorrenti, pari a 14,3 milioni, dovuti principalmente a imposte sul reddito per 9,9 milioni.

Al 31 dicembre 2019 la voce presentava oneri non ricorrenti per complessivi 4 milioni prevalentemente riconducibili al costo del personale (2,8 milioni).

31. Immobili impianti e macchinari

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

DESCRIZIO NE Terreni e Beni
immobili
Impianti Attrezzature Altri beni Immobiliz
zazioni in corso
Totale
Costo 54,4 195,7 6,2 111,5 0,1 367,9
(Svalutazioni)/Ripristini di valore (25,0) (1,0) (0,7) (26,7)
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 54,4 170,7 5,2 110,8 0,1 341,2
Incrementi 0,2 0,5 0,1 1,1 0,1 2,0
(Svalutazioni)/Ripristini di valore
Alienazioni/Dismissioni (0,1) (0,1)
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento (0,3) (0,8) (1,1)
Altri movimenti 0,1 (0,1)
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 54,6 170,9 5,3 111,1 0,1 342,0
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 (29,3) (138,5) (5,0) (105,9) (278,7)
Ammortamenti (1,8) (5,6) (0,1) (1,6) (9,1)
Alienazioni/Dismissioni 0,1 0,1
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento 0,3 0,7 1,0
Altri movimenti
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 (31,1) (143,8) (5,1) (106,7) (286,7)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 25,1 32,2 0,2 4,9 0,1 62,5
Incrementi 0,2 0,5 0,1 1,1 0,1 2,0
(Svalutazioni)/Ripristini di valore
Alienazioni/Dismissioni
Ammortamenti (1,8) (5,6) (0,1) (1,6) (9,1)
Differenze di cambio
Variazione area di consolid. (0,1) (0,1)
Altri movimenti 0,1 (0,1)
SALDI NETTI AL 31/12/2020 23,5 27,1 0,2 4,4 0,1 55,3

I terreni non vengono assoggettati ad ammortamento. Vengono però sottoposti a perizia in presenza di indicatori di impairment.

Le altre immobilizzazioni materiali iscritte in bilancio sono ammortizzate sulla base della valutazione della vita utile di ogni singolo cespite, applicando le seguenti aliquote percentuali:

Beni immobili da 2% a 20% Impianti da 5% a 20% Attrezzature da 12% a 25% Altri beni da 7% a 50%

Non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Terreni e beni immobili

La voce presenta un saldo al 31 dicembre 2020 pari a 23,5 milioni (25,1 milioni al 31 dicembre 2019); comprende i beni immobili pari a 10,5 milioni e i terreni pari a 5,8 milioni, riferibili principalmente ai fabbricati industriali e civili di proprietà ed in particolare al complesso industriale di Pessano con Bornago. Sono inoltre comprese le migliorie pari a 7,2 milioni sugli uffici in locazione di via Rizzoli e via Solferino e su altri fabbricati industriali in locazione (in particolare gli stabilimenti di stampa di Roma e Padova).

Gli investimenti pari a 0,2 milioni sono principalmente imputabili a migliorie sull'immobile in locazione di via Rizzoli al fine di adibire nuovi spazi destinati alla business school RCS Academy.

Impianti

La voce impianti ammonta a 27,1 milioni (32,2 milioni al 31 dicembre 2019). Il decremento dell'esercizio pari a 5,1 milioni è imputabile ad ammortamenti dell'esercizio per 5,6 milioni cui si contrappongono nuovi investimenti per 0,5 milioni realizzati principalmente negli impianti di stampa dell'area Quotidiani Italia ed in particolare per lo stabilimento di Pessano con Bornago.

Altri beni

La voce presenta un decremento di 0,5 milioni con un saldo pari a 4,4 milioni. E' composta principalmente da server e storage per archiviazione dati a supporto dei sistemi editoriali e gestionali, personal computer, apparecchiature elettroniche varie, nonché mobili e arredi. La variazione comprende nuove acquisizioni per 1,1 milioni cui si contrappongono decrementi dovuti ad ammortamenti per 1,6 milioni. Gli investimenti sono attribuibili alle Altre attività Corporate (0,6 milioni) e al gruppo Unidad Editorial (0,5 milioni) e sono relativi all'acquisto di apparecchiature informatiche quali PC, server, notebook, smartphone, tablet, di apparecchiature audiovisive nonché mobili e arredi.

32. Diritti d'uso su beni in leasing

Di seguito si riporta il dettaglio relativo alla movimentazione dei diritti d'uso nel corso dell'esercizio 2020:

DESCRIZIO NE Diritti d'uso
Beni immobili
Diritti d'uso
Impianti
Diritti d'uso
Altri beni
Diritti d'uso
Autovetture
Totale
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 173,9 0,9 0,1 8,8 183,7
Incrementi 0,7 0,1 3,2 4,0
Svalutazioni
Decrementi (1,0) (0,8) (0,1) (0,9) (2,8)
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento (0,7) (0,2) (0,9)
Altri movimenti (0,1) (0,1)
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 172,9 0,1 10,9 183,9
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 (20,4) (0,5) (0,1) (2,0) (23,0)
Ammortamenti (19,9) (0,2) (2,4) (22,5)
Decrementi 0,3 0,6 0,1 0,8 1,8
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento 0,2 0,1 0,3
Altri movimenti 0,1 0,1
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 (39,8) (0,1) 0,1 (3,5) (43,3)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 153,5 0,4 6,8 160,7
Incrementi 0,7 0,1 3,2 4,0
Svalutazioni
Decrementi (0,7) (0,2) (0,1) (1,0)
Ammortamenti (19,9) (0,2) (2,4) (22,5)
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento (0,5) (0,1) (0,6)
Altri movimenti
SALDI NETTI AL 31/12/2020 133,1 0,0 0,1 7,4 140,6

I diritti d'uso su beni in leasing presentano un saldo pari a 140,6 milioni al 31 dicembre 2020 (160,7 milioni al 31 dicembre 2019) e riguardano, prevalentemente, i contratti di locazione di beni immobili (pari a 133,1 milioni al 31 dicembre 2020) utilizzati dal Gruppo soprattutto come spazi ad uso ufficio. Il decremento nell'esercizio pari a 20,1 milioni è determinato da ammortamenti per 22,5 milioni a cui si aggiungono altri decrementi e variazioni dell'area di consolidamento per complessivi 1,6 milioni. A tali decrementi si contrappongono gli investimenti realizzati nell'esercizio pari a 4 milioni riconducibili prevalentemente a contratti di locazione autovetture per 3,2 milioni e a contratti di locazioni di beni immobili vari per 0,7 milioni.

Il leasing, oltre agli ammortamenti sopra indicati, ha originato i seguenti impatti di conto economico:

(in milioni di euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Low cost leases e short term 17 (3,4) (5,3)
Proventi da sconti (COVID-19) 17 2,4
Proventi da leasing operativi 19 3,9 3,0
Oneri finanziari 24 (3,1) (3,5)

Per quanto riguarda l'analisi delle scadenze delle passività per contratti di leasing si rinvia alla nota 14 delle presenti Note illustrative specifiche.

Le scadenze dei pagamenti per leasing operativi da ricevere sono le seguenti:

Scadenze dei pagamenti per leasing operativi da ricevere 31/12/2020
Canoni futuri per leasing operativi attivi:
- esigibili entro un anno 3,1
- esigibili entro due anni 2,2
- esigibili entro tre anni 1,2
- esigibili entro quattro anni 0,1
- esigibili entro cinque anni
- esigibili oltre cinque anni -
Totale 6,6

Si segnala che alcuni lease in cui il Gruppo è locatario contengono termini di pagamento variabili legati ad indici dei prezzi al consumo per rivalutazioni monetarie. La ripartizione dei pagamenti dei leasing è la seguente:

31/12/2020
Pagamenti fissi 2,6
Pagamenti variabili 20,8
Totale pagamenti 23,4

I pagamenti variabili rappresentano circa l'89% dei pagamenti derivanti da lease sostenuti dal Gruppo.

33. Investimenti immobiliari

Saldi netti al 31/12/2019 19,5
Incrementi
(Svalutazioni)/Ripristini di valore (2,7)
Alienazioni
Ammortamenti (0,5)
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento
Altri movimenti (0,1)
Saldi netti al 31/12/2020 16,2

La voce, pari a 16,2 milioni, è attribuibile al gruppo Unidad Editorial per 13,6 milioni ed RCS MediaGroup S.p.A. per 2,6 milioni. Si riferisce ad edifici di tipo industriale al momento non utilizzati presenti nelle città di Madrid (Parco Industriale Meco – Torrejon de Ardoz), Torino (via Reiss Romoli) e Piacenza (via Don Minzoni). Si decrementa complessivamente per 3,3 milioni principalmente per effetto di svalutazioni pari a 2,7 milioni riferibili all'area Unidad Editorial e per ammortamenti pari a 0,5 milioni.

34. Attività immateriali

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

VITA UTILE DEFINITA VITA UTILE INDEFINITA
DESCRIZIO NE Diritti di utilizzo
delle opere
dell'ingegno
Concessioni,
licenze marchi e
simili
Attività
immateriali in
corso e acconti
Concessioni,
licenze marchi e
simili
Avviamenti TO TALE
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 34,7 295,3 0,5 456,0 43,9 838,9
Incrementi da acquisizioni 1,3 18,1 0,4 19,8
Incrementi prodotti internamente
Decrementi (2,7) (17,5) (20,2)
(Svalutazioni)/Ripristini di valore
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento (0,2) (0,4) (0,6)
Altri movimenti (0,5) (0,5) (1,0)
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 33,1 295,4 0,4 456,0 43,5 836,9
'FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 (33,7) (261,0) (151,2) (21,2) (475,6)
Ammortamenti (1,2) (14,6) (15,8)
Decrementi 2,7 17,5 20,2
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento 0,2 0,2
Altri movimenti 1,0 1,0
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 (32,0) (257,1) (151,2) (21,2) (470,0)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 1,0 34,3 0,5 304,8 22,7 363,3
Incrementi 1,3 18,1 0,4 19,8
Incrementi prodotti internamente
Decrementi
Ammortamenti (1,2) (14,6) (15,8)
(Svalutazioni)/Ripristini di valore
Differenze di cambio
Variazione area di consolidamento (0,4) (0,4)
Altri movimenti 0,5 (0,5)
SALDI NETTI AL 31/12/2020 1,1 38,3 0,4 304,8 22,3 366,9

Le Attività immateriali a vita utile definita vengono ammortizzate in relazione alla loro vita utile, mediamente così stimata:

Diritti di utilizzo opere dell'ingegno da 2 a 5 anni
Concessioni, licenze e marchi e diritti simili da 2 a 30 anni
Altre attività immateriali da 3 a 10 anni

Costi di sviluppo

Il Gruppo sostiene costi per lo sviluppo di applicazioni informatiche classificati direttamente nella voce Concessioni, licenze e marchi. Altri costi sostenuti legati ad attività di innovazione sono stati imputati a conto economico.

Diritti di utilizzo opere dell'ingegno

Ammontano a 1,1 milioni (un milione al 31 dicembre 2019) con un incremento di 0,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione è determinata da ammortamenti per 1,2 milioni cui si contrappongono nuovi investimenti per 1,3 milioni. Quest'ultimi sono attribuibili per 0,9 milioni alle attività televisive dell'area Quotidiani Italia per l'acquisto di diritti relativi a produzioni di opere audiovisive trasmesse sul canale satellitare Caccia e Pesca nonché al gruppo Unidad Editorial (0,4 milioni) per l'acquisto di diritti letterari.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

Concessioni licenze, marchi e diritti simili comprendono attività a vita definita ed attività a vita indefinita, come di seguito commentato.

Vita utile definita

La voce ammonta a 38,3 milioni ed evidenzia rispetto al 31 dicembre 2019 un incremento di 4 milioni. Nella variazione della voce sono compresi ammortamenti per 14,6 milioni, nuovi investimenti per 18,1 milioni e riclassifiche dalle immobilizzazioni in corso per 0,5 milioni. Gli investimenti sono attribuibili in maggior misura all'area Altre attività Corporate (11,4 milioni) e riguardano l'acquisto di licenze software a supporto delle attività del Gruppo e nuovi sviluppi sui siti internet (principalmente corriere.it e gazzetta.it e le relative digital edition dei due quotidiani). Sono stati inoltre sviluppati progetti di digital advertising e di e-commerce nonché infrastrutture varie. Sono stati realizzati nuovi investimenti anche nell'area Unidad Editorial (6,3 milioni) per l'acquisto di licenze software e sviluppo progetti in ambito digitale e nell'area Quotidiani Italia, in particolare dal settore Attività Televisive (0,2 milioni), per acquisto di diritti televisivi utilizzati sul canale Caccia e Pesca.

Vita utile indefinita

La voce ammonta al 31 dicembre 2020 a 304,8 milioni ed è interamente composta da attività facenti capo alla controllata spagnola Unidad Editorial, ovvero: la testata El Mundo (110,3 milioni), la licenza televisiva per il digitale terrestre di VEO Television (11,7 milioni), e altre attività immateriali (1,2 milioni) tra cui la frequenza radiofonica di Saragozza. A partire dall'esercizio 2017 sono state classificate in questa voce la testata del quotidiano sportivo Marca, e la testata del quotidiano economico Expansiòn (per complessivi 181,6 milioni).

El Mundo, la cui prima edizione risale all'ottobre 1989, in poco meno di quattro anni è divenuto uno dei quotidiani nazionali a maggiore diffusione; è una testata caratterizzata inoltre dalla sempre più crescente rilevanza del mezzo internet in termini di lettori a testimonianza della progressiva integrazione tra le attività editoriali tradizionali e le attività multimediali.

Marca è stata fondata nel 1938 divenendo leader di mercato nel settore dei quotidiani sportivi spagnoli, con notizie riguardo a qualunque tipologia di sport. Specifica attenzione è dedicata al calcio, lo sport più popolare, ma sono altresì presenti articoli e notizie per sport nazionali e internazionali di qualunque genere. In particolare, è stato il primo quotidiano in Spagna a dedicare un'apposita sezione al mondo dei motori nelle sue varie declinazioni. Nel 1995 è stato lanciato marca.com al fine di sfruttare la notorietà della testata sul canale internet. Il sito è al momento il primo portale d'informazione sportiva per numero contatti in Spagna. In partnership con Claro, società attiva nel settore delle comunicazioni in America Latina, nel 2017 è stato lanciato il nuovo portale Marca in Messico cui si sono aggiunti nel 2018 i portali in Colombia e Argentina e nel giugno 2019 il portale Marca Claro USA negli Stati Uniti.

Expansiòn è stata fondata nel 1986 ed è leader nel settore dei quotidiani economico finanziari della Spagna sia per numero di lettori, sia per dimensione di raccolta pubblicitaria expansion.com è un modello di comunicazione on-line con articoli e servizi aventi ad oggetto materie finanziarie economiche nonché legislative.

I suddetti asset all'atto dell'iscrizione nei bilanci, hanno dato origine ad imposte differite, classificate nelle passività per imposte differite. Il rilascio di tali imposte, per i beni a vita indefinita, verrà effettuato in futuro in caso di cessione o svalutazione dell'attività. Le aliquote applicate sono sempre aggiornate all'aliquota fiscale in vigore nel paese di riferimento.

Attività immateriali in corso e acconti

La voce è pari a 0,4 milioni e presenta un decremento pari a 0,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Gli investimenti dell'esercizio ammontano a 0,4 milioni imputabili per 0,3 milioni all'area Altre attività Corporate per progetti software in corso di realizzazione. Si evidenziano riclassifiche nella voce concessioni licenze e marchi per 0,5 milioni, relativi ad investimenti realizzati dall'area Altre attività Corporate completati nell'esercizio in corso.

Avviamenti

La voce, pari a 22,3 milioni, è in decremento di 0,4 milioni. Nella voce sono compresi l'avviamento relativo a Sfera (7,7 milioni), l'avviamento della società RCS Produzione Padova S.p.A. (2,4 milioni) e di RCS Digital Ventures S.r.l. fusa nel novembre 2019 in RCS MediaGroup S.p.A. (1,1 milioni).

Nella voce sono compresi anche gli avviamenti emersi in sede di primo consolidamento o identificati in via residuale, dopo l'allocazione ai maggiori valori inespressi di attività, passività e passività potenziali delle società consolidate. Si riferiscono in particolare alla controllata spagnola Unidad Editorial in seguito all'acquisizione del gruppo Recoletos (valore residuo pari a 9 milioni in decremento di 0,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 a seguito dell'effetto della cessione della controllata Last Lap), all'avviamento di Editoriale del Mezzogiorno (2,1 milioni) fusa nel mese di dicembre 2019 in RCS Edizioni Locali S.r.l..

Impairment test

Gli avviamenti e le attività immateriali a vita indefinita non sono ammortizzati, ma vengono sottoposti alla verifica del valore recuperabile (test di impairment) ogni qualvolta si è in presenza di fatti o circostanze che possono far presumere un rischio di impairment e comunque, almeno annualmente.

Di seguito vengono riportate le cash generating unit a cui sono stati attribuiti gli avviamenti e le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita:

Avviamenti Concessioni, licenze e marchi
Settori CGU 31/12/2020 31/12/2019 31/12/2020 31/12/2019
Quotidiani Italia Quotidiani 5,6 5,6
Unidad Editorial Unidad Editorial 9,0 9,4 304,8 304,8
Periodici Italia Sfera 7,7 7,7 - -
Totale 22,3 22,7 304,8 304,8

Gli avviamenti sono valutati al maggiore tra il fair value ed il value in use. Al 31 dicembre 2020 il management ha effettuato le proprie valutazioni utilizzando il value in use.

Il value in use ai fini del test di impairment viene determinato secondo i requisiti richiesti dallo IAS 36; considerando anche le indicazioni di ESMA, Banca d'Italia, CONSOB e Isvap nonché le linee guida e gli orientamenti presenti nei più recenti documenti pubblicati a seguito della pandemia COVID-19.

La determinazione del valore recuperabile delle attività a vita utile indefinita avviene mediante la stima dei flussi finanziari futuri che deriveranno dall'uso continuativo degli assets, applicando un tasso di attualizzazione che ne riflette i rischi specifici. Per gli avviamenti e per le attività a vita utile indefinita i cui flussi di cassa non siano largamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività, tale valutazione viene effettuata valutando il valore recuperabile delle cash generating unit cui gli stessi sono attribuiti.

Di seguito si riportano le assunzioni chiave utilizzate nell'effettuazione dei relativi impairment test:

CGU Anni di previsione
esplicita
Metodologia di calcolo
del valore terminale
rendita adottata
Tasso di crescita
previsto
"g"
Tasso medio di attualizzazione
al netto delle imposte
31/12/2020 31/12/2019 31/12/2020 31/12/2019 2020/2019 31/12/2020 31/12/2019 *
Unidad Editorial 5 anni 5 anni perpetua perpetua 0 7,51% 7,67%
Sfera 5 anni 3 anni perpetua perpetua 0 7,13% 7,72%
Quotidiani 1 anno 1 anno perpetua perpetua 0 7,13% 7,86%

* I tassi di attualizzazione, riportati nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, sono ante applicazione dell'IFRS 16.

Le cash generating unit rappresentano singole unità generatrici di flussi finanziari o gruppi di unità generatrici di flussi finanziari, che traggono benefici da sinergie di aggregazione.

La suddivisione delle attività del Gruppo in cash generating unit ed i criteri di identificazione delle stesse sono confermati rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

Per le cash generating unit sono state confermate inoltre, in continuità con lo scorso esercizio, la durata complessiva dell'orizzonte temporale (perpetua), nonché il tasso di crescita (g).

Il periodo di previsione esplicita della cash generating unit è compreso tra 1 e 5 anni. In considerazione del fatto che gli effetti della pandemia COVID-19 possono ritenersi in via prevalente transitori e non permanenti, per la cash generating unit Sfera è stato esteso il periodo di previsione esplicita da 3 a 5 anni allo scopo di consentire l'apprezzamento degli effetti del riassorbimento della crisi.

Le principali assunzioni che il management ha utilizzato per la stima del valore d'uso riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g), le attese di variazione dei ricavi e dei costi operativi (EBITDA) durante il periodo assunto per il calcolo.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri esprime il costo medio ponderato del capitale (WACC) post tax, composto da una media ponderata per la struttura finanziaria dei seguenti elementi:

  • il costo del capitale di rischio determinato come il rendimento delle attività prive di rischio, sommato al prodotto ottenuto moltiplicando il Beta con il premio per il rischio più il Firm Specific Risk Premium;
  • il costo del debito finanziario.

Il rendimento delle attività prive di rischio è stato assunto pari al rendimento di un titolo di stato del paese della CGU di riferimento (valore medio ad un anno), con durata coerente con l'orizzonte di valutazione. Il Beta è stato calcolato con riferimento al valore medio di un campione di società comparabili. Il premio per il rischio è pari al premio per il rendimento storico aggiuntivo richiesto per l'equity di un paese industrializzato rispetto ai titoli di stato, mentre il Firm Specific Risk Premium è il premio aggiuntivo, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni, anche con riferimento alle dimensioni del Gruppo.

Il costo del debito finanziario dell'entità è determinato dal tasso EurIRS con durata pari a 10 anni (valore medio ad un anno), cui si aggiunge lo spread per il debito.

La struttura finanziaria (Debt/equity) utilizzata è stata definita in relazione a quanto desunto dall'analisi delle società comparabili, utilizzando il dato mediano della struttura finanziaria del campione di riferimento (Fonte: S&P Capital IQ).

Il tasso di attualizzazione applicato è stato determinato al netto delle imposte (post-tax).

Il tasso di crescita dei flussi finanziari adottato per la previsione del flusso di cassa al termine del periodo esplicito (g) è stato ipotizzato in termini nominali pari a zero (negativo in termini reali in presenza di inflazione), in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate lo scorso esercizio.

I flussi di cassa espliciti sono stati sviluppati sulla base dei piani predisposti, eventualmente modificati al solo fine di renderli aderenti ai requisiti richiesti dallo IAS 36. Gli impairment test sono stati approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione in via autonoma e anticipata rispetto all'approvazione del bilancio consolidato del Gruppo RCS. Si evidenzia, che nella redazione dei business plans sono stati considerati anche i possibili impatti della pandemia da COVID-19 sulle prospettive economiche delle varie attività del Gruppo e in particolare sono stati analizzati gli effetti, differenziandoli in relazione alla durata dell'impatto (di breve, medio o lungo periodo), valutando anche se eventualmente alcuni effetti potessero essere ritenuti strutturali.

*** Particolare rilievo assume l'impairment test relativo alla cash generating unit Unidad Editorial, le cui attività immateriali sono complessivamente pari a 336,1 milioni, di cui 313,8 milioni a vita indefinita, pari all'85,5% del totale delle attività immateriali del Gruppo RCS (86,5% lo scorso esercizio).

Considerata la significatività del valore di carico di tale CGU ed in coerenza con quanto già effettuato lo scorso esercizio, la predisposizione dell'impairment test della cash generating unit Unidad Editorial è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza. I flussi di cassa per gli anni della previsione esplicita sono stati sviluppati sulla base del Budget 2021 e del piano (2022-2025) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial in data 2 marzo 2021.

Le previsioni economiche alla base del test di impairment sono state formulate prendendo come base di riferimento gli ultimi parametri disponibili da fonti ufficiali e relativi sia alle aspettative macroeconomiche di medio periodo della Spagna (Fonti: Banco Espana, FMI, Governo), sia alle tendenze attese dei mercati in cui il gruppo Unidad Editorial opera, ovvero Media e Publishing e Internet (Fonti: ArceMedia; I2P elaborato da Media Hot Line, PWC) integrate da specifiche ipotesi di business formulate dal management di Unidad Editorial, anche in relazione al posizionamento ed alla specificità dei prodotti di Unidad Editorial.

Le linee guida strategiche prevedono per i prossimi esercizi l'incremento dei ricavi digitali e pubblicitari, tenendo anche conto della contrazione degli stessi avvenuta nel corso del 2020, il potenziamento dell'area eventi e ulteriori iniziative di sviluppo. Per quel che concerne i costi, oltre al consolidamento delle efficienze conseguite nel 2020, è previsto il proseguimento delle azioni di contenimento degli stessi. Il contributo delle efficienze all'EBITDA è previsto, negli anni di previsione esplicita, in graduale diminuzione. La stima del terminal value tiene conto di un EBITDA normalizzato.

Il metodo del discounted cash flow applicato alla cash generating unit, (effettuato sia escludendo gli effetti dell'applicazione dell'IFRS 16, sia comprendendoli) conferma ampiamente il valore contabile.

Il WACC applicato è pari a 7,51%, in crescita di 5 punti base rispetto al 7,46% (post IFRS 16) del 31 dicembre 2019 (il WACC ante IFRS 16 era pari a 7,67%).

Sono state effettuate analisi di sensitività (parte integrante delle valutazioni di Unidad Editorial), esponendo la variazione dell'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile che si sarebbe prodotta al variare del WACC e del (g) rate.

A seguito di un rialzo del WACC (per esempio di oltre 1 punto percentuale) non si sarebbe in presenza di un impairment.

Così come suggerito dall'ESMA è stata anche effettuata l'analisi sulla sensitività del risultato del test di impairment a variazioni dell'EBITDA per l'orizzonte temporale esplicito.

Anche a seguito di una variazione negativa del 15% dell'EBITDA negli anni di previsione esplicita, non si sarebbe in presenza di un impairment.

Alla luce del contesto di generale incertezza conseguente alla emergenza sanitaria in atto, sono state condotte anche analisi di sensitività maggiormente conservative - in termini di riduzione dei flussi di cassa e di incremento del WACC - al fine di verificare la sostenibilità del valore di carico della CGU Unidad Editorial. Tali analisi di sensitività hanno evidenziato che anche in presenza di tali variazioni non si genererebbero perdite di valore.

Anche le testate di Unidad Editorial sono state valutate con il metodo dell'Unlevered Discounted Cash Flow ed utilizzando l'impostazione metodologica e i parametri finanziari applicati alla CGU Unidad Editorial.

***

L'esito dell'impairment test effettuato sulle testate ha evidenziato un value in use maggiore del valore di carico delle singole testate.

Anche per le testate, alla luce del contesto di generale incertezza, sono state effettuate analisi di sensitività maggiormente conservative in termini di riduzione dei flussi di cassa e di incremento del WACC, dalle quali non sono emerse particolari criticità.

Pur in presenza di un value in use maggiore del valore di carico delle stesse, in relazione alle seguenti considerazioni:

  • l'attuale contesto macroeconomico è sensibilmente impattato dall'emergenza sanitaria legata al diffondersi del COVID-19 rendendo ancora incerto l'evolversi dei mercati di riferimento anche in Spagna;
  • il valore recuperabile delle testate è sensibile rispetto a variazioni di marginalità e di tasso;

  • la crescita della redditività dipende in misura significativa da iniziative digitali e dovrà essere riconfermata e misurata nel corso dei prossimi esercizi, in quanto il mercato dell'editoria digitale è in continua evoluzione e i relativi andamenti futuri sono ancora di difficile previsione;

  • il mercato delle diffusioni tradizionali è previsto ancora in calo nel periodo di piano (fonte PWC);
  • il valore dei tassi di rendimento sui titoli di stato spagnoli si conferma particolarmente basso per cui una inversione di tendenza potrebbe modificare anche significativamente i valori recuperabili delle testate;

il Gruppo ha ritenuto di non rilevare, in questo esercizio, un ripristino di valore delle testate sottoposte al test, che erano state oggetto di svalutazione negli esercizi precedenti.

***

La cash generating unit Sfera presenta immobilizzazioni immateriali per un valore complessivo di 7,9 milioni pari al 2,2% del totale delle immobilizzazioni immateriali di Gruppo (di cui 7,7 milioni di avviamenti).

Il WACC utilizzato per la valutazione è quello specifico di ogni paese nel quale opera la CGU (Italia, Spagna, Francia e Messico) e mediamente pari al 7,13% (calcolato quale media della rilevanza delle attività nei diversi paesi). Il decremento rispetto al 31 dicembre 2019 è riconducibile alla contrazione dei livelli del risk free rate (tassi dei titoli di stato a lungo termine in diminuzione in tutti i paesi in cui opera la CGU), alla riduzione del livello degli Interest Rate Swap (IRS) a lungo termine, alla componente di mercato del costo del debito, al differente rapporto debt/equity, nonché dalla rilevanza assunta dai diversi paesi nella valutazione.

La discontinuità creata dalla crisi sanitaria del 2020 ha determinato una contrazione significativa dei ricavi anche a seguito della riduzione degli investimenti pubblicitari da parte di alcuni importanti clienti.

In un contesto di mercato difficile, acuito dagli effetti della crisi pandemica, Sfera ha reagito con tempestività, implementando un deciso cambiamento organizzativo realizzato attraverso il coordinamento di tutte le attività da parte di Sfera Spagna e con il conseguimento di importanti sinergie di costo (con impatti importanti sul costo del lavoro). Il percorso avviato nel 2019 ha subito un'accelerazione ed intensificazione nel corso del 2020.

Il risparmio dei costi diretti e di struttura effettuato specificatamente per fronteggiare la situazione economico-sanitaria è stato realizzato, oltre che attraverso l'accentramento organizzativo sopra indicato, anche tramite: la riduzione delle edizioni delle testate, la sospensione sia delle attività fieristiche in Italia e Spagna sia delle attività di televendita in Spagna.

Nelle proiezioni di piano 2021-2025 si stima un recupero più marcato di ricavi e margine nei primi anni (triennio 2021-2023), grazie agli sviluppi digitali e alla trasformazione organizzativa già avviata, con effetti contenuti di recupero di marginalità per gli anni successivi (2024 e 2025). I ricavi non recupereranno comunque negli anni di Piano i livelli pre-COVID, mentre la marginalità sarà ripristinata, per effetto del significativo contenimento dei costi, della ricerca di sinergie e del recupero di efficienza, solo a partire dalla seconda parte del piano (2023-2025), pertanto i risultati del 2021 si prevedono ancora significativamente impattati negativamente dagli effetti della pandemia.

La stima del terminal value tiene conto di un EBITDA normalizzato.

Il metodo del discounted cash flow conferma il valore contabile.

Sono state effettuate analisi di sensitività esponendo la variazione dell'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile che si sarebbe prodotta al variare del WACC e del (g) rate; in presenza di un rialzo del WACC di un quarto di punto percentuale il value in use risulterebbe allineato ai valori contabili.

***

Le restanti immobilizzazioni immateriali a vita indefinita sono pari complessivamente a 5,6 milioni e fanno parte della cash generating unit Quotidiani Italia e rappresentano l'1,5% del totale delle immobilizzazioni immateriali del Gruppo. Il metodo del discounted cash flow applicato alla cash generating unit, utilizzando

l'EBIT di budget 2021, e applicando il WACC di riferimento della CGU pari al 7,13%, con g rate pari a zero nominale, conferma ampiamente il valore contabile.

35. Partecipazioni in società collegate e joint venture

Le partecipazioni in società collegate e joint venture, entrambe valutate con il metodo del patrimonio netto, ammontano complessivamente a 34,7 milioni (37,5 milioni al 31 dicembre 2019).

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Note Partecipazioni in
joint ventures
Partecipazioni in
società collegate
Totale
Saldi al 31/12/2019 4,3 33,2 37,5
Risultato società valutate a patrimonio netto 22 (1,1) (1,8) (2,9)
Acquisizioni/ copertura perdite - 0,1 0,1
Cessioni/liquidazioni - - -
Altri movimenti - - -
Dividendi distribuiti - - -
Saldi al 31/12/2020 3,2 31,5 34,7

Le partecipazioni in joint ventures, pari a 3,2 milioni (4,3 milioni al 31 dicembre 2019), includono principalmente la partecipazione in m-dis Distribuzione Media S.p.A. e le sue controllate. La voce si decrementa per il risultato netto negativo per 1,1 milioni conseguito nell'esercizio.

Le partecipazioni in imprese collegate ammontano a 31,5 milioni (33,2 milioni al 31 dicembre 2019), includono principalmente la partecipazione nel gruppo Corporacion Bermont . La voce diminuisce a seguito del risultato negativo conseguito nell'esercizio dal gruppo Corporacion Bermont (-1,8 milioni, comprensivo di oneri non ricorrenti per 0,5 milioni).

Qui di seguito si riportano i dati al 31 dicembre 2020 relativi alle principali joint venture e alle collegate:

2020 Totale Attività
Correnti
Totale Attività
Immobilizzate
Totale Passività
Correnti
Totale Passività
Non Correnti
Totale Patrimonio
Netto
Joint Venture (1) 91,3 10,4 88,8 3,3 9,6
Societa Collegate (1) 26,7 65,6 4,9 0,9 86,4
2020 Totale Ricavi Costi Operativi Risultato attività
destinate a
continuare
Risultato del
periodo
Totale conto
economico
complessivo
Joint Venture (1) 65,9 (66,8) (3,6) (3,6) (3,6)
Societa Collegate (1) 30,8 (26,4) (1,3) (1,3) (1,3)

(1) Dati tratti da bilanci in corso di approvazione.

36. Altri strumenti di capitale non correnti

Al 31 dicembre 2020 la voce Altri strumenti di capitale non correnti ammonta a 2,4 milioni in incremento di 0,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (2 milioni).

Nella voce sono classificati i titoli e le partecipazioni che non sono di controllo, di collegamento o di trading. Al 31 dicembre 2020 ammontano a 2,4 milioni e comprendono, tra gli importi più rilevanti, 0,6 milioni relativi ad Ansa Società Cooperativa (0,6 milioni al 31 dicembre 2019), 0,4 milioni relativi ad Immobiliare Editrice Giornali S.r.l. (0,4 milioni al 31 dicembre 2019).

Nell'importo sono anche ricompresi 0,2 milioni relativi a H-Farm S.p.A. (0,2 milioni al 31 dicembre 2019), 0,1 milioni relativi a Digital Magics S.p.A. (0,2 milioni al 31 dicembre 2019), quotate alla borsa italiana.

L'incremento netto della voce rispetto ai valori del 31 dicembre 2019 pari a 0,4 milioni, è originato dall'acquisto delle quote di capitale della società spagnola Nuevo MarketPlace S.L. da parte di Unidad Editorial SA.

37. Attività e passività finanziarie per strumenti derivati

Nella voce sono inclusi gli strumenti finanziari derivati. Tali operazioni vengono iscritte a fair value come attività o passività finanziarie.

Di seguito si riportano le principali tipologie evidenziando le finalità di copertura o di negoziazione, per cui sono stati sottoscritti i contratti derivati.

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Note Attività Passività Attività Passività
Interest Rate Cap per copertura flussi di cassa
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa (1,0) (1,0)
Non correnti - (1,0) - (1,0)
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa - (0,2)
Forward Foreign Exchange Contract di negoziazione
Correnti - - - (0,2)
Totale 13 - (1,0) - (1,2)

Di seguito si riportano le scadenze dei nozionali dei derivati di tasso:

Descrizione Valore nozionale in
essere
Parametro Tasso 0-6 mesi 6 mesi -
1 anno
1-2 anni 2-5 anni Oltre i 5 anni
IRS 60,0 Euribor
3 mesi
0,152% (40,0) (20,0) -
Totale 60,0 (40,0) (20,0) -

L'ammontare nozionale degli Interest Rate Swap al 31 dicembre 2020 è pari a 60 milioni (al 31 dicembre 2019 i derivati di copertura erano pari a 110 milioni).

Il tasso fisso medio contrattuale degli Interest Rate Swap per tutta la durata dei contratti è lo 0,152%, il parametro di riferimento del tasso variabile è l'Euribor a tre mesi.

I contratti stipulati da RCS MediaGroup, si riferiscono a Interest Rate Swap, a copertura dell'esposizione al rischio di tasso del debito a breve ed a medio lungo termine, principalmente rappresentato dalle linee Term e Revolving del finanziamento. Nel corso dell'anno non sono stati stipulati nuovi contratti di copertura sui tassi di interesse.

L'operazione di copertura del rischio cambio in essere al 31 dicembre 2020 ha la seguente scadenze:

Acquisti a termine di negoziazione 0-6 mesi 6 mesi -1 anno 1-2 anni 2-5 anni Oltre i 5 anni
Dollari americani 0,7
Totale 0,7

Al 31 dicembre 2019 non erano in essere operazioni a copertura del rischio di cambio.

Gli strumenti sopraesposti, relativi alla copertura dell'esposizione del rischio tasso di interesse e del rischio di cambio, sono stati negoziati con finalità di copertura. Gli strumenti derivati di copertura del rischio di cambio, sebbene posti in essere per fini di copertura coerentemente alle strategie approvate di risk management, anche considerata la contenuta materialità degli importi sono stati trattati contabilmente come strumenti di negoziazione. Gli strumenti derivati di copertura del rischio tasso d'interesse, in coerenza con i principi contabili internazionali, sono stati sottoposti ai test di efficacia (prospettici e retrospettivi) per

verificare l'aderenza degli stessi agli specifici requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per le operazioni di copertura.

Tipologia di Fair Value Importo rilevato nel
Coperture
copertura
Rischio coperto 31/12/2020 31/12/2019 Variazione Conto economico
complessivo (1)
Copertura PFN IRS Rischio tasso interesse (1,0) (1,2) 0,1 0,1
Totale (1,0) (1,2) 0,1 0,1

(1) I valori sono espressi non considerando l'effetto fiscale

Qui di seguito si riporta la tabella con la suddivisione per valuta dell'indebitamento finanziario netto complessivo a fine esercizio:

31/12/2020 31/12/2019
Euro 64,2 136,1
Dollaro Statunitense (0,5) (0,3)
Sterlina Inglese (0,1) (0,1)
Franco Svizzero (0,0) (0,1)
Dirham Emirati Arabi (3,6) (3,7)
Peso Messicano (0,4) (0,3)
Totale Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 59,6 131,8

Inoltre, in ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS7 si riporta nella tabella sottostante un'analisi della movimentazione della Riserva di Cash Flow Hedge negli ultimi due esercizi con indicazione separata degli importi rilevati a patrimonio netto come incremento/decremento dell'efficacia di periodo e dei valori trasferiti a conto economico a copertura dei flussi sottostanti.

Saldo al 31 dicembre 2018 (1) (1,1)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva 0,3
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa (1,0)
- decrementi per storno di efficacia positiva dal P/N e imputazione di provento a C/E -
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo in C/E 0,6
Saldo al 31 dicembre 2019 (1) (1,2)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva -
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa (0,4)
- decrementi per storno di efficacia positiva dal P/N e imputazione di provento a C/E -
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo in C/E 0,6
Saldo al 31 dicembre 2020 (1) (1,0)

(1) La riserva di Cash flow hedge dettagliata nella tabella rispetto a quanto indicato nelle variazioni di patrimonio netto consolidato, non considera gli effetti fiscali.

La Riserva di Cash Flow Hedge è la risultante degli effetti della copertura dei flussi attesi dei finanziamenti sottostanti di cui di seguito si riporta il periodo di manifestazione, coincidente con la relativa manifestazione economica.

Gli esborsi attesi rappresentano gli interessi sulla massa debitoria coperta, calcolati utilizzando la curva dei tassi di mercato coerente con la valutazione del mark to market degli strumenti di copertura. L'esposizione sulla quale sono calcolati gli esborsi netti per oneri finanziari tiene conto dei volumi e delle scadenze contrattuali dei derivati di copertura.

31 Dicembre 2020
Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale Flussi attesi 1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni
oltre i 5 anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile (1,3) (0,6) (0,5) (0,2)
-
Totale (1,3) (0,6) (0,5) (0,2)
-
31 Dicembre 2019
Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale Flussi attesi 1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni
oltre i 5 anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile (2,9) (1,2) (0,7) (1,0)
-
Totale (2,9) (1,2) (0,7) (1,0)
-

38. Crediti finanziari non correnti

La voce pari a 0,3 milioni presenta un decremento di 0,7 milioni rispetto all'esercizio precedente principalmente per la riclassifica a breve termine della quota di credito in scadenza.

Il fair value dei finanziamenti a lungo termine verso terzi è stimato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa futuri al tasso di mercato. Di seguito si riporta il confronto del valore contabile con il fair value.

Valore contabile Fair value Variazione
31/12/2020 31/12/2019 31/12/2020 31/12/2019 valore contabile fair value
Finanziamenti a lungo termine verso terzi 3,8 4,5 0,3 1,0 (0,7) (0,7)
Fondo Svalutazione Crediti Finanziari (3,5) (3,5) - - 0,0 0,0
Finanziamenti a lungo termine verso collegate 0,1 0,2 (0,1) 0,0
Fondo svalutazione Crediti Finanziari v/collegate (0,1) (0,2) 0,1 0,0
Totale 0,3 1,0 0,3 1,0 (0,7) (0,7)

Nella tabella seguente si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti finanziari, stimato secondo il metodo lifetime expected credit losses:

Fondo Svalutazione Crediti finanziari
Saldo al 31/12/2019 3,7
Trasferimenti a 12 mesi ECL -
Trasferimenti a vita intera ECL -
Trasferimenti a vita intera ECL attività deteriorate -
Riclassifica -
Svalutazione/(ripristino) di crediti finanziari (0,1)
Saldo finale 31/12/2020 3,6

39. Altre attività non correnti

La voce Altre attività non correnti, pari a 2 milioni si confronta con 16,7 milioni.

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Depositi cauzionali attivi 1,9 1,8 0,1
Depositi bancari vincolati 0,1 0,1 -
Risconti attivi - l.t. - 0,1 (0,1)
Crediti v/erario l.t. - 14,7 (14,7)
Totale 2,0 16,7 (14,7)

Le seguenti voci sono esposte nella nota 13 (come richiesto dall'IFRS7). Non sono considerati in ambito IFRS 7 i risconti e i crediti verso erario a lungo termine.

Valore contabile
Descrizione 31/12/2020 31/12/2019
Depositi cauzionali attivi 1,9 1,8 0,1
Depositi bancari vincolati 0,1 0,1 -
Totale 2,0 1,9 0,1

Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

40. Rimanenze

Di seguito si riportano i valori delle principali classi di rimanenze, con evidenza del fondo di svalutazione stanziato per allineare il costo delle giacenze ai valori di mercato:

Saldi lordi al
31/12/2020
Fondo
svalutazione
Saldi netti al
31/12/2020
Saldi lordi al
31/12/2019
Fondo
svalutazione
Saldi netti al
31/12/2019
Variazione
Materie prime, sussidiarie e di consumo 15,0 0,8 14,2 19,2 0,5 18,7 (4,5)
Prodotti in corso di lavorazione 1,5 - 1,5 1,4 - 1,4 0,1
Prodotti finiti e merci 3,5 1,4 2,1 4,5 1,3 3,2 (1,1)
Totale 20,0 2,2 17,8 25,1 1,8 23,3 (5,5)

La voce presenta rispetto al 31 dicembre 2019 un decremento di 5,5 milioni essenzialmente attribuibile alle rimanenze di carta, inchiostri e altri materiali di consumo, nonché ai prodotti finiti.

Le minori giacenze di carta, riconducibili per 4,1 milioni a RCS MediaGroup S.p.A., sono originate sia dai minori approvvigionamenti effettuati nel corso del primo semestre rispetto ai consumi, sia dalla diminuzione del prezzo della carta registrata nel 2020 rispetto all'esercizio precedente.

Il magazzino prodotti finiti presenta un decremento di 1,1 milioni principalmente attribuibile ai collaterali di Quotidiani Italia.

Si presentano sostanzialmente stabili le rimanenze dei prodotti in corso di lavorazione (+0,1 milioni).

Si riporta il dettaglio delle rimanenze suddiviso per settore d'attività:

Descrizione Materie Prime sussidiarie
e di consumo
Prodotti in corso di
lavoraz. e semilav.
Prodotti finiti Rimanenze al
31/12/2020
Quotidiani Italia 10,0 1,1 1,0 12,1
Periodici Italia 1,9 0,3 0,3 2,5
Unidad Editorial 2,3 0,1 0,8 3,2
Totale 14,2 1,5 2,1 17,8

In particolare il dettaglio della voce di conto economico "variazione delle rimanenze" è il seguente:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Variazioni prodotti in corso lavorazione (0,5) 0,1 (0,6)
Variazione prodotti finiti (1,4) 1,8 (3,2)
Variazione Materie prime sussisidiarie e di consumo (1) (4,5) 2,5 (7,0)
Totale Variazioni rimanenze prodotti finiti, semilavorati (6,4) 4,4 (10,8)

(1) Tali valori sono anche classificati alla voce costi per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci.

41. Crediti commerciali

La ripartizione dei crediti per tipologia è la seguente:

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Crediti verso clienti 208,9 218,1 (9,2)
Fondo svalutazione (35,1) (33,4) (1,7)
Crediti verso clienti netti 173,8 184,7 (10,9)
Crediti verso società del Gruppo 16,9 21,7 (4,8)
F.do svalutazione crediti v/ società del Gruppo (1,2) (0,1) (1,1)
Crediti netti verso altre società del Gruppo 15,7 21,6 (5,9)
Totale 189,5 206,3 (16,8)

I crediti commerciali sono esposti al netto delle rese attese (di quotidiani e periodici) pari a 23,9 milioni (29,1 milioni di rese attese nell'esercizio precedente).

I crediti verso società del Gruppo si riferiscono principalmente ai rapporti intrattenuti con la società collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A..

Per il commento al rischio di credito si rinvia alla nota n. 14.

I crediti commerciali ammontano a 189,5 milioni in decremento di 16,8 milioni rispetto ai 206,3 milioni del 31 dicembre 2019. Si evidenzia:

  • il decremento di 13,4 milioni riconducibile a Unidad Editorial, come conseguenza dei minori ricavi dell'esercizio;
  • la flessione di 7,7 milioni riferibili a Quotidiani Italia, principalmente per minori crediti verso la collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A. (-4,5 milioni) e per minori crediti afferenti alle Attività Televisive (-2,5 milioni);
  • la flessione di 2,3 milioni nell'area Periodici Italia principalmente per il decremento dei ricavi;
  • l'incremento netto di 6,6 milioni attribuibile a Pubblicità e Sport. Il settore Eventi Sportivi presenta un incremento di 12,6 milioni originati dal differente calendario delle manifestazioni sportive organizzate in Italia a seguito dell'emergenza sanitaria. Tale incremento è in parte compensato dai minori crediti commerciali del settore Pubblicità (-6 milioni) per effetto sia del decremento dei ricavi rispetto l'esercizio 2019 sia del recupero dello scaduto e del contenzioso.

Qui di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

Fondo Svalutazione Crediti commerciali
Saldo finale 31/12/2018 32,5
Utilizzo (1,5)
Svalutazione/(ripristino) di crediti commerciali 2,5
Saldo finale 31/12/2019 33,5
Utilizzo (1,3)
Svalutazione/(ripristino) di crediti commerciali 4,1
Saldo finale 31/12/2020 36,3

Il fondo svalutazione crediti commerciali si incrementa di 2,8 milioni rispetto all'esercizio precedente attestandosi a 36,3 milioni.

Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

42. Crediti diversi e altre attività correnti

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Anticipi ad agenti 9,4 10,2 (0,8)
Fondo svalutazione anticipi ad agenti (1,2) (1,2) -
Anticipi ad agenti netti 8,2 9,0 (0,8)
Crediti diversi 5,2 5,7 (0,5)
Fondo svalutazione crediti diversi (4,9) (4,9) -
Crediti diversi netti 0,3 0,8 (0,5)
Anticipi a fornitori 6,7 5,2 1,5
Fondo svalutazione anticipi a fornitori (4,0) (4,0) -
Anticipi a fornitori netti 2,7 1,2 1,5
Anticipi ad autori 1,2 0,8 0,4
Anticipi a dipendenti 0,2 0,5 (0,3)
Anticipi a collaboratori 0,1 - 0,1
Crediti verso Erario 3,5 6,0 (2,5)
Crediti verso Enti Previdenziali 0,6 0,7 (0,1)
Crediti per contributi stato 1,4 - 1,4
Risconti attivi 7,4 8,7 (1,3)
Diritti di recupero prodotti per rese libri da clienti 0,6 0,6 -
Totale 26,2 28,3 (2,1)

La voce crediti diversi e altre attività correnti presenta un decremento pari a 2,1 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente originato dal decremento dei Crediti verso Erario (-2,5 milioni) per Crediti IVA e dei Risconti attivi (-1,3 milioni), parzialmente compensato dai Crediti per contributi statali (+1,4 milioni).

Il fondo svalutazione relativo ai crediti soggetti a IFRS 7 non ha subito movimentazioni nel periodo.

Le seguenti voci sono esposte nella nota 13 (come richiesto dall'IFRS7).

Valore contabile
Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Anticipi ad agenti netti 8,2 9,0 (0,8)
Crediti diversi netti 0,3 0,8 (0,5)
Anticipi a fornitori netti 2,7 1,2 1,5
Anticipi a dipendenti 0,2 0,5 (0,3)
Anticipi a collaboratori 0,1 - 0,1
Totale 11,5 11,5 0,0

Non sono considerati in ambito IFRS7 per il 2020 i Crediti verso l'Erario e Crediti verso Enti Previdenziali (complessivamente pari a 4,1 milioni), i Risconti attivi (7,4 milioni), i Crediti per contributi statali (1,4 milioni), gli anticipi ad autori ed i diritti di recupero per rese libri da clienti per complessivi 1,8 milioni.

Il valore contabile di queste attività riflette il fair value.

43. Indebitamento finanziario netto complessivo

Di seguito si espone il dettaglio dell'indebitamento a valore contabile e a fair value.

Confronto valore contabile – fair value

Valore contabile Fair Value
31/12/2020 31/12/2019 31/12/2020 31/12/2019
A Disponibilità liquide (50,8) (13,0) (50,8) (13,0)
B Crediti finanziari correnti (6,9) (13,9) (6,9) (13,9)
C Debiti verso banche correnti 0,6 8,8 0,6 8,8
D Debiti finanziari correnti 56,8 65,8 56,8 65,8
E Passività finanziarie correnti per strumenti derivati 0,0 0,2 0,0 0,2
F Indebitamento (disponibilità) finanziario corrente (C+D+E) 57,4 74,8 57,4 74,8
G Indebitamento (disponibilità) finanziario corrente netto (A+B+F) (0,3) 47,9 (0,3) 47,9
H Debiti e passività non correnti finanziarie 58,9 82,9 58,9 82,9
I Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati 1,0 1,0 1,0 1,0
L Indebitamento (disponibilità) finanziario non corrente (H+I) 59,9 83,9 59,9 83,9
M Indebitamento (disponibilità) finanziario netto (G+L) (1) 59,6 131,8 59,6 131,8
N Passività non correnti per contratti di locazione 131,2 150,9 n.a. n.a.
O Passività correnti per contratti di locazione 23,7 24,4 n.a. n.a.
P Indebitamento (diponibilità) finanziario netto complessivo (M+N+O) (1) 214,5 307,1 n.a. n.a.

(1) Per la definizione di Indebitamento finanziario netto e Indebitamento finanziario netto complessivo si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

L'indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2020 si attesta a 59,6 milioni (131,8 milioni al 31 dicembre 2019). Il miglioramento è principalmente riconducibile al significativo apporto della gestione operativa, positiva per 98,4 milioni. Per maggiori informazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

Al 31 dicembre 2020 la Linea di Credito A (Term amortizing) è pari a 75 milioni e la Linea di Credito Revolving (dell'importo di 125 milioni) è utilizzata per 10 milioni.

Il Contratto di Finanziamento prevede per il 31 dicembre 2020 un unico covenant costituito da una soglia massima di Leverage Ratio (PFN/EBITDA ante IFRS 16 e ante oneri/proventi non ricorrenti) pari a 3,00x.

Al 31 dicembre 2020 il Leverage Ratio risulta essere pari a circa 0,8x (in ulteriore contrazione rispetto a 1,0x rilevato al 31 dicembre 2019).

Il tasso medio annuo delle posizioni di natura finanziaria al 31 dicembre 2020 è pari circa all'1,7% per il rendimento degli impieghi e all'1,3% per il costo della provvista. Il costo della provvista recepisce l'effetto economico dei derivati di copertura.

44. Capitale sociale

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è pari a 270 milioni ed è rimasto invariato rispetto al 31 dicembre 2019. È suddiviso in n. 521.864.957 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale. Al 31 dicembre 2020 risultano in portafoglio n. 4.480.962 azioni proprie ordinarie (di cui n. 43.702 poste a disposizione degli azionisti terzi di RCS Investimenti S.p.A. in seguito alla fusione per incorporazione di quest'ultima società con RCS MediaGroup S.p.A. nel dicembre del 2017), corrispondente allo 0,86% dell'intero capitale sociale.

Numero Azioni emesse Azioni ordinarie in
circolazione
Azioni proprie ordinarie Totale
Al 31/12/2019 517.383.170 4.481.787 521.864.957
Azioni attribuite in concanbio a seguito della fusione
per incorporazione di RCS Investimenti S.p.A. 825 (825)
Al 31/12/2020 517.383.995 4.480.962 521.864.957

Le principali caratteristiche delle azioni ordinarie sono costituite dalla pienezza dei diritti di voto, dal diritto di presenziare alle assemblee ordinarie e straordinarie e di partecipare alla ripartizione degli utili netti e al patrimonio netto al momento della liquidazione. I titoli sono nominativi.

RCS MediaGroup S.p.A. nell'esercizio 2020 non ha distribuito dividendi (31 milioni al 31 dicembre 2019).

45. Riserva legale e Riserva facoltativa

La riserva legale al 31 dicembre 2020 è pari a 54 milioni (invariata rispetto al 31 dicembre 2019). Si ricorda che tale riserva viene alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento, di un importo pari ad un quinto del capitale sociale.

La riserva facoltativa, pari a 87,3 milioni è una riserva disponibile ed invariata rispetto l'esercizio precedente.

46. Azione proprie e "Equity Transaction"

La riserva per azioni proprie è pari a 26,6 milioni, portata a riduzione del patrimonio netto della società, è rimasta invariata rispetto al 31 dicembre 2019.

La riserva per equity transaction rappresenta il maggior valore pagato per l'acquisizione di quote di minoranza rispetto al valore contabile delle corrispondenti quote di patrimonio netto acquisite ed è classificato a detrazione del patrimonio netto del Gruppo, per complessivi 142,3 milioni (in riduzione di 0,6 milioni rispetto all'esercizio precedente).

47. Altre Riserve

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Riserva da valutazione (2,9) (2,1) (0,8)
Riserva cash flow hedge (0,8) (0,9) 0,1
Riserva attività finanziarie al FVOCI (1,7) (1,6) (0,1)
Totale (5,4) (4,6) (0,8)

La voce Altre Riserve comprende:

  • la riserva da valutazione al 31 dicembre 2020 è negativa per 2,9 milioni (negativa per 2,1 milioni al 31 dicembre 2019) ed è costituita:
  • dalla riserva di conversione (negativa per 0,3 milioni), utilizzata per registrare le differenze di cambio emergenti dalla traduzione in Euro dei bilanci di controllate estere;
  • dalla rilevazione di utili e perdite attuariali nell'ambito del processo di attuarizzazione del trattamento di fine rapporto pari a -3,5 milioni nonché il relativo effetto fiscale positivo per 0,9 milioni;
  • la riserva di cash flow hedge presenta un saldo negativo pari a 0,8 milioni (negativa per 0,9 milioni al 31 dicembre 2019) e comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio netto come desunti dalla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di tasso, nonché l'effetto fiscale positivo pari a 0,3 milioni (invariato rispetto al 31 dicembre 2019);
  • la riserva da attività finanziarie valutate al fair value through other comprehensive income (OCI) è negativa per 1,7 milioni (1,6 milioni al 31 dicembre 2019). Comprende gli effetti derivanti dalla valutazione degli "Altri strumenti di capitale non correnti". È stata costituita nell'esercizio 2018 a seguito dell'entrata in vigore del principio contabile IFRS 9

Si segnala l'eventualità di un'apposizione di un vincolo (per 9,4 milioni) alle riserve di patrimonio netto a seguito del perfezionamento dell'esercizio dell'opzione per il riallineamento dei valori ai sensi dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

48. Dividendi corrisposti

Nell'esercizio 2020 sono stati corrisposti dividenti per 0,1 milioni agli azionisti di minoranza di una società controllata. Nell'esercizio 2019 erano stati distribuiti dividendi per complessi 31,1 milioni: 31 milioni agli azionisti di RCS MediaGroup S.p.A., 0,1 milioni agli azionisti di minoranza di una società controllata.

In data 29 aprile 2020 l'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup S.p.A. ha respinto la proposta di distribuzione di dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione della Società. Si ricorda infatti che, in data 21 aprile 2020, il socio Cairo Communication S.p.A. aveva comunicato la decisione di esprimere voto contrario alla citata proposta di distribuzione del dividendo al fine di rafforzare la Società nel contrasto agli effetti della perdurante emergenza sanitaria.

Dividendi pagati nel periodo 31/12/2020 31/12/2019
Dividendi corrisposti agli azionisti di RCS MediaGroup S.p.A. - 31,0
Dividendi corrisposti ad azionisti di minoranza di società controllate 0,1 0,1
Totale 0,1 31,1

49. Effetto fiscale relativo alle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

L'effetto fiscale relativo agli utili e perdite delle altre componenti di conto economico complessivo è così composto:

Progressivo al 31 dicembre 2020 Progressivo al 31 dicembre 2019
(Onere)/ (Onere)/
Beneficio Beneficio
Altre componenti di conto economico complessivo: Valore lordo fiscale Valore netto Valore lordo fiscale Valore netto
Riclassificabili nell'utile (perdita) d'esercizio :
Utili (perdite) derivanti dalla conversione dei bilanci in valute estere - - - - - -
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa 0,2 - 0,2 (0,1) - (0,1)
Quote delle componenti di conto economico complessivo delle partecipate valutate con il metodo del
patrimonio netto - - - - - -
Non riclassificabili nell'utile (perdita) d'esercizio :
(Perdita)/ utile attuariale su piani a benefici definiti ( 1,1) 0,2 ( 0,9) ( 2,9) 0,7 ( 2,2)
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti relativa alle imprese valutate con il metodo del patrimonio
netto - - - - - -
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a FVOCI degli strumenti rappresentativi di capitale - - - ( 0,1) - ( 0,1)
Totale altre componenti di conto economico complessivo (0,9) 0,2 (0,7) (3,1) 0,7 (2,4)

50. Benefici relativi al personale

La voce include il valore attuariale dei benefici previsti per i dipendenti successivamente alla fine del rapporto di lavoro.

Accantonamenti a conto economico
Descrizione Saldi al
31/12/2019
Costo relativo alle
Costo del lavoro
prestazioni di lavoro
da calcoli
correnti
attuariali
(Proventi)
Oneri
finanziari
Utilizzi (Utili)/perdite attuariali
rilevate a Conto
Economico Complessivo
Saldi al
31/12/2020
Accantonamento trattamento di fine rapporto 38,9 0,7 (0,4) 0,3 (3,8) 1,0 36,7
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili 0,7 0,7
Totale 39,6 0,7 (0,4) 0,3 (3,8) 1,0 37,4

Il trattamento di fine rapporto (36,7 milioni) rappresenta una forma di retribuzione del personale, a corresponsione differita, rinviata alla fine del rapporto di lavoro. Essa matura in proporzione alla durata del rapporto stesso e per l'impresa costituisce un elemento aggiuntivo del costo per acquisire il fattore lavoro.

Il trattamento di quiescenza e simili (0,7 milioni) è principalmente un riconoscimento dovuto, previsto dal contratto dirigenti dell'area Quotidiani Italia, determinato in base all'anzianità aziendale, avente come base di calcolo la retribuzione degli ultimi ventiquattro mesi. L'erogazione del fondo è rinviata alla cessazione del rapporto di lavoro.

La valutazione dei fondi è stata effettuata con l'assistenza di attuari indipendenti.

Si riporta di seguito l'indicazione degli importi contabilizzati a conto economico e a conto economico complessivo nell'esercizio 2019 con riferimento ai piani sopradescritti:

Accantonamenti a conto economico
Esercizio 2019 Costo relativo alle Costo del lavoro da (Proventi) Oneri (Utili)/perdite attuariali rilevate a
Conto Economico Complessivo
prestazioni di lavoro calcoli attuariali finanziari
Accantonamento trattamento di fine rapporto 0,8 (0,5) 0,6 2,9
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili
Totale 0,8 (0,5) 0,6 2,9

Il tasso di attualizzazione fa riferimento all'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7-10 years con durata media finanziaria coerente con quella del collettivo oggetto di valutazione. I tassi attesi di incremento salariale sono correlati ai previsti tassi di inflazione.

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso di attualizzazione al suo variare di un delta +/- 0,5%.

Analisi di sensitività del tasso di attualizzazione 2020 + 0,5% - 0,5%
Trattamento di fine rapporto 36,7 35,3 38,1
Trattamento di quiescienza e simili 0,7 0,6 0,7
Totale 37,4 35,9 38,8

51. Fondi rischi ed oneri

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Descrizione Saldi al
31/12/2019
Accantonamenti
lordi
Recuperi Accantona
menti netti
Costo del
personale
Altre movi
mentazioni
Utilizzi Riclassifiche
e att.zione
Saldi al
31/12/2020
A lungo termine:
Fondo vertenze legali 4,6 3,1 (0,6) 2,5 - - (0,3) (1,1) 5,7
Altri fondi per rischi ed oneri 10,4 0,4 (1,0) (0,6) (0,4) - (0,4) 12,0 21,0
Totale a lungo termine 15,0 3,5 (1,6) 1,9 (0,4) - (0,7) 10,9 26,7
A breve termine:
Fondo vertenze legali 8,1 0,3 (1,7) (1,4) (1,8) 1,1 6,0
Altri fondi per rischi ed oneri 20,5 2,7 (0,3) 2,4 4,9 (1,1) (12,0) 14,7
Fondo rese a pervenire libri 2,5 - 0,6 3,1
Totale a breve termine 31,1 3,0 (2,0) 1,0 4,9 0,6 (2,9) (10,9) 23,8
Totale Fondi Rischi 46,1 6,5 (3,6) 2,9 4,5 0,6 (3,6) - 50,5

I fondi per rischi ed oneri si incrementano di 4,4 milioni passando da 46,1 milioni al 31 dicembre 2019 a 50,5 milioni al 31 dicembre 2020.

Gli accantonamenti netti pari a 2,9 milioni sono composti da accantonamenti per 6,5 milioni e recuperi per 3,6 milioni. Gli accantonamenti comprendono stanziamenti per vertenze legali pari a 3,4 milioni, per indennità di clientela pari a 0,3 milioni e accantonamenti per rischi vari (2,8 milioni) riferiti prevalentemente a RCS MediaGroup e Unidad Editorial. I recuperi sono essenzialmente originati dalla conclusione con esiti favorevoli di vertenze legali (2,3 milioni) e da recuperi di rischi diversi riferibili alle diverse aree del Gruppo. Gli ulteriori accantonamenti al netto dei relativi recuperi, classificati nel costo del personale, si riferiscono per 5,1 milioni ad oneri non ricorrenti.

Gli utilizzi pari a 3,6 milioni sono riconducibili per 2,1 milioni alla definizione di vertenze legali, per 0,9 milioni a oneri relativi al personale, cui si aggiungono 0,6 milioni di utilizzi vari.

Le altre movimentazioni comprendono la stima delle rese a pervenire relative a libri venduti.

***

La voce "Altri fondi per rischi ed oneri", al 31 dicembre 2020 ammonta complessivamente a 35,7 milioni. Le principali componenti di questa voce sono:

  • Fondi relativi al personale, per la maggior parte riconducibili agli oneri per l'uscita di personale e alla risoluzione di rapporti di lavoro subordinato, per 15,8 milioni;
  • Fondi rischi, attribuibili principalmente alle aree Altre attività Corporate, Pubblicità e Sport e Unidad Editorial, per complessivi 17,6 milioni;
  • Indennità di clientela, da corrispondere ad agenti al termine del rapporto di collaborazione, per 2,3 milioni.

Il fondo rese a pervenire rappresenta la stima delle rese ragionevolmente attese sulla vendita di libri.

Il fondo per vertenze legali è relativo a probabili oneri derivanti da controversie in essere con terzi e agli oneri legali relativi e riguardano, cause civili, cause di lavoro e querele riconducibili all'attività delle redazioni.

***

In conformità a quanto disposto dai principi contabili internazionali la quota a lungo termine dei fondi rischi è stata sottoposta ad attualizzazione per tener conto della componente finanziaria implicitamente inclusa, utilizzando un tasso pari a circa lo 0,035% per il fondo indennità clientela. Il fondo rischi specifici e il fondo vertenze legali non sono stati attualizzati in quanto i tassi di rifermento, per la durata media attesa dei fondi, sono negativi.

L'analisi di sensitivity sul rischio tasso di attualizzazione, assumendo una variazione parallela di +/- 0,5% non ha evidenziato effetti significativi.

Per completezza si rinvia anche al commento sulle "Informazioni sui contenziosi in essere" riportato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo RCS della presente Relazione Finanziaria.

52. Altre passività non correnti

La voce, sostanzialmente stabile rispetto all'esercizio precedente, è pari a 1 milione.

Non si rilevano nella voce passività non correnti aventi natura finanziaria. In applicazione a quanto richiesto dall'IFRS 7 non sono considerati i debiti di natura fiscale.

53. Debiti commerciali

Descrizione Note 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti verso fornitori 139,5 156,4 (16,9)
Debiti verso autori 0,8 0,4 0,4
Debiti verso agenti 17,4 16,8 0,6
Debiti verso collaboratori 6,0 6,6 (0,6)
Debiti verso società controllanti 0,4 - 0,4
Debiti verso società collegate e a controllo congiunto 7,8 9,5 (1,7)
Debiti verso società consociate 1,9 2,3 (0,4)
Anticipi da abbonati 5,3 6,4 (1,1)
Anticipi da clienti 0,3 0,3 -
Totale 13 179,4 198,7 (19,3)

I debiti commerciali presentano, rispetto al 31 dicembre 2019, una flessione per complessivi 19,3 milioni riflessa in quasi tutte le aree del Gruppo ad eccezione del settore Eventi Sportivi a seguito della calendarizzazione nel secondo semestre 2020 degli eventi sportivi in conseguenza dell'emergenza sanitaria.

Le principali voci in decremento risultano essere i debiti verso fornitori (-16,9 milioni), i debiti verso società collegate e a controllo congiunto (-1,7 milioni), gli anticipi da abbonati (-1,1 milioni). In particolare, la diminuzione della voce debiti verso fornitori è originata da Unidad Editorial (-12,8 milioni), da Quotidiani Italia (-10,7 milioni), da Periodici Italia (-5,6 milioni) parzialmente compensata dall'incremento di Eventi Sportivi (+14 milioni).

Il valore contabile dei debiti commerciali iscritti in bilancio riflette il fair value, anche ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 7.

54. Debiti diversi e altre passività correnti

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti verso dipendenti 32,4 28,1 4,3
Debiti verso l'erario 15,8 16,2 (0,4)
Debiti verso enti previdenziali 11,8 12,8 (1,0)
Risconti passivi 22,6 23,9 (1,3)
Debiti diversi 8,2 6,5 1,7
Cauzioni passive 0,5 1,0 (0,5)
Totale 91,3 88,5 2,8

La voce presenta un incremento di 2,8 milioni rispetto all'esercizio precedente, originato dai debiti netti verso dipendenti (+4,3 milioni) e dai debiti diversi (+1,7 milioni). Tale aumento è parzialmente compensato dal decremento delle restanti voci di debito, tra le quali si evidenziano i minori risconti passivi (-1,3 milioni) e i minori debiti verso enti previdenziali (-1 milione).

L'incremento dei debiti netti verso dipendenti (+4,3 milioni) è riferibile all'area Unidad Editorial (+ 7,7 milioni) a seguito del piano di riorganizzazione del personale. Tale aumento è parzialmente compensato dalla flessione dei debiti per ferie maturate e non godute di Quotidiani Italia (-2,5 milioni) e di Periodici Italia (-0,4 milioni).

Le seguenti voci sono esposte nella nota 13 (come richiesto dall'IFRS7). Il valore contabile di tali passività riflette il fair value.

Valore contabile
Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Debiti verso dipendenti 22,7 15,5 7,2
Debiti diversi 8,0 6,5 1,5
Cauzioni passive 0,5 1,0 (0,5)
Totale 31,2 23,0 8,2

Non vengono considerati i debiti verso l'erario ed i debiti verso enti previdenziali (27,6 milioni). Il valore dei debiti verso dipendenti differisce da quanto esposto in bilancio, in quanto non comprende il debito per ferie maturate e non godute, pari a 9,7 milioni, che ai fini dell'IFRS 7 non viene considerato, così come i risconti (22,6 milioni) e una parte dei debiti diversi (0,2 milioni).

55. Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie espressa nel rendiconto finanziario

Si riportano di seguito le variazioni dei debiti finanziari e delle altre attività finanziarie. La tabella consente di riconciliare i flussi monetari espressi nel rendiconto finanziario con il totale delle variazioni registrate, per il periodo in esame, nel "Prospetto sintetico della situazione patrimoniale finanziaria".

Descrizione (1) 31/12/2019 Flussi di Variazioni non monetarie 31/12/2020
cassa Incrementi netti leases Sconti Covid 19 Altre variazioni
Debiti finanziari 148,7 (34,3) - - 1,3 115,7
Crediti finanziari correnti (13,9) 7,6 - - ( 0,6) (6,9)
Derivati passivi 1,2 - - - ( 0,2) 1,0
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre
(attività) finanziarie 136,0 (26,7) - 0,0 0,5 109,8
Disponbilità liquide 13,0 37,8 - - - 50,8
Debiti correnti verso banche (8,8) 8,2 - - - (0,6)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4,2 46,0 - - - 50,2
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto 131,8 (72,7) - 0,0 0,5 59,6
Passività per beni in leasing 175,3 (20,3) 2,9 (2,4) (0,6) 154,9

(1) I valori algebrici riportati nella tabella sono coerenti con le variazioni presenti nel rendiconto finanziario.

Si evidenzia che i debiti verso banche in conto corrente, come previsto dai principi contabili internazionali, concorrono alla variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

56. Impegni

Di seguito si elencano le principali garanzie prestate. Gli andamenti nell'esercizio 2020 delle principali garanzie prestate sono i seguenti:

  • Le fidejussioni e gli avalli prestati ammontano complessivamente a 12,1 milioni in decremento di 0,6 milioni rispetto all'anno precedente. La voce comprende fidejussioni prestate a favore dell'Amministrazione Pubblica e di altri enti pubblici per manifestazioni di concorsi a premi, concessioni e contenziosi.
  • Le altre garanzie sono pari a 8,9 milioni, in incremento di 6,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente a seguito di nuove garanzie rilasciate a favore dell'Agenzia delle Entrate per Crediti IVA (+ 6 milioni). La voce inoltre comprende la manleva rilasciata a favore dell'Agenzia per lo Sviluppo dell'Editoria e a favore di SIAE per rimborsi ricevuti.
  • Gli impegni ammontano a 5,1 milioni, in diminuzione di 1,7 milioni rispetto all'esercizio precedente. La voce comprende gli impegni contrattuali (esistenti e potenziali) anche relativi al personale; questi ultimi (pari a 3,3 milioni) si riferiscono unicamente ad accordi in vigore al 31 dicembre 2020 soggetti a clausole contrattuali a quella data sotto il controllo esclusivo di RCS e sono sottoscritti con parti correlate. Per ulteriori informazioni circa gli impegni verso le figure con responsabilità strategica di RCS MediaGroup S.p.A. si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata sul sito internet www.rcsmediagroup.it.

Si evidenzia che nell'ambito delle cessioni o conferimenti di partecipazioni o rami d'azienda effettuate il Gruppo RCS ha concesso garanzie prevalentemente di natura fiscale, previdenziale e lavoristica ancora attive. Tali garanzie sono state rilasciate secondo usi e condizioni di mercato.

57. Informazioni ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete.

(in milioni di euro) Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Corrispettivi di competenza
dell'esercizio 2020
Revisione Contabile Deloitte & Touche S.p.A. RCS MediaGroup S.p.A. 0,4
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate italiane 0,1
Deloitte Network Società controllate estere 0,3
Servizi di attestazione (1) Deloitte & Touche S.p.A. Società italiane 0,0
Deloitte Network Società controllate estere 0,0
Altri servizi (1) Deloitte Network Società controllate estere 0,0
Totale 0,8

(1) I servizi di attestazione si riferiscono alla Dichiarazione Consolidata dei Dati Non Finanziari (34 mila Euro). Gli altri servizi (8 mila Euro) sono prestati a favore di alcune società spagnole.

Milano, 18 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente e Amministratore Delegato

Urbano Cairo

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E DEGLI ORGANI DELEGATI

Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Urbano Cairo in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, e Roberto Bonalumi in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di RCS MediaGroup S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.

    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stata effettuata sulla base del processo definito da RCS MediaGroup S.p.A., in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission quale framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 di RCS MediaGroup S.p.A.:
    • a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.
  • 3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese, incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Milano, 18 marzo 2021

Il Presidente e Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei

Urbano Cairo documenti contabili societari Roberto Bonalumi

BILANCIO D'ESERCIZIO

PROSPETTI CONTABILI DI RCS MEDIAGROUP S.P.A.

Prospetto di Conto Economico (^)

(valori in euro) Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
I Ricavi delle vendite 12 488.844.899 560.039.701
Ricavi diffusionali 267.815.950 303.727.875
Ricavi pubblicitari 199.582.415 229.683.334
Ricavi editoriali diversi 21.446.534 26.628.492
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 14 ( 1.362.279) 2.092.194
II Acquisti e consumi materie prime e servizi 15 ( 297.251.949) ( 345.842.809)
Acquisti e consumi materie prime e merci ( 68.246.540) ( 83.005.175)
Costi per servizi ( 216.508.410) ( 247.306.918)
Costi per godimento beni di terzi ( 12.496.999) ( 15.530.716)
III Costi per il personale 16 ( 154.592.264) ( 158.736.268)
II Altri ricavi e proventi operativi 17 19.177.955 21.705.788
II Oneri diversi di gestione 18 ( 6.119.359) ( 6.449.832)
IV Accantonamenti 40 ( 2.423.750) 332.702
V (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi 19 ( 2.451.358) ( 1.670.424)
VI Ammortamenti attività immateriali 20 ( 9.983.377) ( 9.857.454)
VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 20 ( 5.304.313) ( 6.013.669)
VIII Ammortamenti diritti d'uso su beni in leasing 20 ( 17.448.701) ( 17.439.560)
IX Svalutazione immobilizzazioni 20 - ( 1.094.694)
Risultato operativo 11.085.504 37.065.675
X Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo 21 4.197.603 4.756.183
X Interessi e altri proventi finanziari 21 2.491.372 448.526
X (Oneri) finanziari 21 ( 7.511.458) ( 9.617.541)
XI Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 22 ( 5.131.226) 13.986.879
XII (Svalutaz)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie 23 ( 61.687) ( 119.473)
Risultato ante imposte 5.070.108 46.520.249
XIII Imposte sul reddito 24 7.757.650 ( 7.416.860)
Risultato dell'esercizio 12.827.758 39.103.389

(^) Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e dei proventi ed oneri di natura non ricorrente sul Conto economico sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nella sezione "Allegati al Bilancio di esercizio" e sono ulteriormente descritti rispettivamente nelle note n. 13 e n. 25.

Prospetto di Conto Economico Complessivo

(valori in euro) Esercizio
2020
Esercizio
2019
Utile/(perdita) dell'esercizio 38 12.827.758 39.103.389
Altre componenti di conto economico complessivo:
- saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio
Utili (perdite) su copertura flussi di cassa ( 440.567) ( 651.179)
Riclassificazione a conto economico di utili (perdite) su copertura flussi
di cassa 574.981 568.823
Effetto fiscale su copertura flussi di cassa ( 32.259) 19.765
- non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio
(Perdita)/utile attuariale su piani a benefici definiti ( 773.000) ( 2.246.725)
Effetto fiscale su attuarizz. Piani a benefici definiti 185.520 539.214
Utili (perdite) derivanti dalla valutazione a fair value degli altri
strumenti rappresentativi di capitale ( 59.000) ( 117.339)
Totale altre componenti di conto economico complessivo ( 544.325) ( 1.887.441)
Totale conto economico complessivo 12.283.433 37.215.948

Prospetto della Situazione Patrimoniale Finanziaria (^)

(valori in euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
ATTIVITA'
XIV Immobili, impianti e macchinari 26 36.766.713 41.175.609
XVI Diritti d'uso beni in leasing 27 118.940.464 133.987.180
XVII Investimenti immobiliari 28 2.717.040 2.731.101
XV Attività immateriali 29 26.028.074 23.094.901
XVIII Partecipazioni valutate al costo 30 388.725.617 393.006.842
XVIII Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti 31 1.647.732 1.706.732
XVIII Crediti finanziari non correnti 32 440.396 440.396
XVIII Altre attività non correnti 33 628.886 15.366.837
XVI Attività finanziarie non correnti per contratti di locazione 28 9.423.809 10.434.922
XVIII Attività per imposte anticipate 24 23.727.574 27.082.532
Totale attività non correnti 609.046.305 649.027.052
XIX Rimanenze 34 12.939.650 17.985.153
XX Crediti commerciali 35 136.459.637 152.876.534
XXII Crediti diversi e altre attività correnti 36 17.412.687 17.894.396
XXII Attività per imposte correnti 24 1.845.137 5.535.604
XXVI Crediti finanziari correnti 37 216.009.705 247.040.218
XVI Attività finanziarie correnti per contratti di locazione 28 1.003.101 989.814
XXVII Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 37 37.276.503 647.915
Totale attività correnti 422.946.420 442.969.634
Attività non correnti destinate alla vendita - -
TO TALE ATTIVITA' 1.031.992.725 1.091.996.686
PASSIVITÀ EPATRIMO NIO NETTO
Capitale sociale 38 270.000.000 270.000.000
Azioni proprie 38 ( 26.591.829) ( 26.596.725)
Riserve 38 145.085.595 145.629.920
Utili (perdite) portati a nuovo 38 67.515.159 28.416.667
Utile (perdita) dell'esercizio 38 12.827.758 39.103.389
XXVI Totale patrimonio netto 468.836.683 456.553.251
XXVII Debiti finanziari non correnti 37 58.877.129 82.931.126
XXVIIIPassività non correnti per contratti di locazione 27 122.244.480 137.519.507
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 37 1.014.559 970.609
XXIII Benefici relativi al personale 39 30.851.742 32.799.421
XXIV Fondi per rischi e oneri 40 22.290.780 9.048.985
XXV Passività per imposte differite 24 428.165 629.397
XXII Debiti diversi e altre passività non correnti 41 1.915.970 1.771.530
Totale passività non correnti 237.622.825 265.670.575
XXVII Debiti verso banche 38 - 8.753.730
XXVII Debiti finanziari correnti 38 134.780.592 141.376.072
XXVIIIPassività correnti per contratti di locazione 28 19.102.761 19.216.317
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 38 - 178.364
XXII Passività per imposte correnti 24 3.334.194 6.600.707
XXI Debiti commerciali 42 104.448.526 123.057.922
XXIV Quote a breve term.fondi rischi e oneri 40 14.200.664 22.193.760
XXII Debiti diversi e altre passività correnti 43 49.666.480 48.395.988
Totale passività correnti 325.533.217 369.772.860
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TO TALEPASSIVITÀ EPATRIMO NIO NETTO 1.031.992.725 1.091.996.686

(^) Ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate e dei proventi ed oneri di natura non ricorrente sullo Stato patrimoniale sono evidenziati nell'apposito schema di stato patrimoniale riportato nella sezione "Allegati al Bilancio di esercizio" e sono ulteriormente descritti rispettivamente nella nota n. 13.

Rendiconto Finanziario (^)

(Valori in milioni di Euro) Note Esercizio
2020
Esercizio
2019
A)
Flussi di cassa della gestione operativa
Risultato attività destinate a continuare al lordo delle imposte 5,1 46,5
Ammortamenti e svalutazioni 20 32,7 34,4
(Plusvalenze) minusvalenze e altre poste non monetarie ( 1,5) -
Svalutazioni/rivalutazioni di attivo immobilizzato netto 23 5,2 2,0
- di cui verso parti correlate 5,3 1,9
Risultato netto Gestione finanziaria (inclusi dividendi percepiti) 21 0,8 ( 11,4)
- di cui verso parti correlate ( 3,9) ( 20,0)
Incremento (decremento) dei fondi 2,3 ( 2,2)
Variazioni del capitale circolante 0,6 ( 3,2)
- di cui verso parti correlate ( 5,4) ( 1,2)
Imposte sul reddito (pagate) incassate 11,4 3,3
Totale 56,6 69,4
B)
Flussi di cassa della gestione di investimento
Investimenti in partecipazioni (al netto dei dividendi ricevuti) ( 0,9) 14,8
- di cui verso parti correlate ( 0,9) 14,8
Investimenti in immobilizzazioni ( 9,7) ( 11,4)
Variazioni di altre attività non correnti 14,6 -
Corrispettivi della vendita di immobilizzazioni 0,2 -
Corrispettivi della vendita e liquidazione di partecipazioni - 0,9
Totale 4,2 4,3
Free cash flow (A+B) 60,8 73,7
C) Flussi di cassa della gestione finanziaria
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie 44 ( 0,8) ( 17,5)
- di cui verso parti correlate 35,0 5,1
Interessi finanziari incassati/pagati 0,6 ( 2,0)
- di cui verso parti correlate 3,9 4,5
Dividendi corrisposti - ( 31,0)
Passività per beni in leasing 44 ( 15,2) ( 18,4)
Totale ( 15,4) ( 68,9)
Incremento (decremento) netto delle disponibilità liquide ed
equivalenti (A+B+C) 45,4 4,8
Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio ( 8,1) ( 12,9)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio 37,3 ( 8,1)
Incremento (decremento) dell'esercizio 45,4 4,8

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE DEL RENDICONTO FINANZIARIO

(Valori in milioni di Euro)

Disponibilità liquide ed equivalenti all'inizio dell'esercizio, così
dettagliate ( 8,1) ( 12,9)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 0,6 0,4
Debiti correnti verso banche ( 8,7) ( 13,3)
Disponibilità liquide ed equivalenti alla fine dell'esercizio 37,3 ( 8,1)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 37,3 0,6
Debiti correnti verso banche - ( 8,7)
Incremento (decremento) dell'esercizio 45,4 4,8

(^) Anche ai sensi della Delibera CONSOB n. 15519 del 27 luglio 2006. Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Prospetto delle Variazioni di Patrimonio Netto

(valori in milioni di euro) Capitale Riserva
legale
Azioni
proprie
Riserva di
attività
finanziarie
al FVOCI
Riserva
cash flow
hedge
Riserva
attuarizzazio
ne TFR
Riserva da
fusione
Riserva
facoltativa
Utili
(perdite)
portati a
nuovo
Utile
(perdita) di
esercizio
Patrimonio
netto
Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38 Nota 38
Saldi al 31/12/2018 270,0 54,0 ( 26,9) 0,4 ( 0,8) ( 0,1) 0,3 87,3 25,2 41,9 451,3
Destinazione dell'utile netto di esercizio 31.12.2018 di RCS MediaGroup
S.p.A.:
- a utili (perdite) a nuovo 10,9 ( 10,9) -
- a dividendi ( 31,0) ( 31,0)
- riserva da fusione Digicast S.p.A. e RCS Digital Ventures S.r.l. 6,5 6,5
- riclassifica tra riserve 0,1 0,2 ( 0,3) -
- concambio azioni proprie con ex azioni di RCS Investimenti 0,3 ( 0,3) -
- applicazione IFRS 16 al 1° gennaio 2019 ( 7,4) ( 7,4)
Totale conto economico complessivo ( 0,1) ( 0,1) ( 1,7) 39,1 37,2
Saldi al 31/12/2019 270,0 54,0 ( 26,6) 0,4 ( 0,9) ( 1,6) 6,5 87,3 28,4 39,1 456,6
Destinazione dell'utile netto di esercizio 31.12.2019 di RCS MediaGroup
S.p.A.:
- a utili (perdite) a nuovo 39,1 ( 39,1) -
Totale conto economico complessivo ( 0,1) 0,1 ( 0,6) 12,8 12,2
Saldi al 31/12/2020 270,0 54,0 ( 26,6) 0,3 ( 0,8) ( 2,2) 6,5 87,3 67,5 12,8 468,8

Le note costituiscono parte integrante del presente Bilancio.

Si rimanda agli appositi allegati per maggiori dettagli.

Nel prospetto seguente, si evidenzia la disponibilità e la possibile distribuzione delle riserve che compongono il Patrimonio Netto, così come previsto dall'art. 2427, 7-bis) del Codice Civile:

Patrimonio Netto Importo Disponibilità Distribuibilità Riepilogo degli utilizzi
(valori in milioni di euro) per copertura
perdite
per altre
ragioni
Capitale 270,0 B
Riserva legale 54,0 B
Azioni proprie (26,6)
Riserva da cash flow hedge (0,8)
Riserva attuarizzazione TFR (2,2)
Riserva facoltativa 87,3 A,B,C 84,3
Riserva da fusione 6,5 A,B,C 6,5
Riserva di attività finanziarie al FVOCI 0,3
Utili a nuovo da esercizi precedenti 67,5 A,B,C 40,9
Utile (perdita) dell'esercizio 12,8 A,B,C 12,8
Totale 468,8 144,5 - -

Legenda:

A: per aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per distribuzione ai Soci

NOTE ILLUSTRATIVE SPECIFICHE

FORMA, CONTENUTO E ALTRE INFORMAZIONI SULLE POSTE DI BILANCIO

1. Informazioni societarie

Il bilancio di RCS MediaGroup S.p.A. (di seguito anche "la Società") per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 18 marzo 2021, che ne ha autorizzato la pubblicazione e sarà sottoposto all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti.

RCS MediaGroup S.p.A. è una società per azioni, cui fa capo il Gruppo RCS ed è soggetta ad attività di direzione e coordinamento di Cairo Communication S.p.A..

RCS MediaGroup S.p.A., oltre all'attività di direzione e coordinamento delle società controllate, all'offerta di servizi centralizzati e della gestione finanziaria, svolge la propria attività nell'ambito delle principali attività operative editoriali, televisive e pubblicitarie del Gruppo RCS.

L'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più grande di imprese di cui la Società fa parte in quanto impresa controllata è U.T. Communications S.p.A. con sede legale in Via Montenapoleone 8, Milano dove è altresì disponibile la copia del bilancio consolidato

L'impresa che redige il bilancio consolidato dell'insieme più piccolo di imprese di cui la Società fa parte in quanto impresa controllata è Cairo Communication S.p.A. con sede legale in Corso Magenta 55, Milano dove è altresì disponibile la copia del bilancio consolidato

2. Forma e contenuto

Il bilancio dell'esercizio 2020 rappresenta il bilancio separato di RCS MediaGroup S.p.A. predisposto in conformità dei principi contabili Internazionali (IAS/IFRS), emessi o rivisti dall'International Accounting Standard Board, omologati e adottati dall'Unione Europea.

Il presente bilancio d'esercizio è stato sottoposto a revisione legale; l'attività di revisione legale è svolta da Deloitte & Touche S.p.A. ai sensi del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n.39 e del Regolamento (UE) n. 537/214. La durata dell'incarico è di nove esercizi (2018 – 2026) come previsto dall'art. 17 comma 1 del Decreto citato.

La valuta funzionale del presente bilancio è l'Euro, utilizzato anche come valuta di presentazione nel bilancio consolidato del Gruppo RCS.

Ove non differentemente indicato, gli importi inclusi nelle note illustrative sono espressi in valuta Euro.

3. Schemi di bilancio

RCS MediaGroup S.p.A. ha adottato:

  • il prospetto della situazione patrimoniale finanziaria in base al quale le attività e passività sono classificate distintamente in correnti e non correnti;
  • il prospetto di conto economico dove i proventi e gli oneri sono classificati per natura;
  • il prospetto di conto economico complessivo dove sono evidenziate le variazioni di patrimonio netto generate da transazioni diverse da quelle con gli Azionisti;
  • il rendiconto finanziario secondo lo schema del metodo indiretto, per mezzo del quale l'utile d'esercizio ante imposte è stato depurato dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria;
  • il prospetto delle variazioni di patrimonio netto in base al quale sono classificate distintamente le singole riserve con la loro movimentazione e le operazioni effettuate con gli Azionisti.

Si precisa infine che, con riferimento alla delibera CONSOB n.15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati in schemi di bilancio separati (contenuti negli Allegati al Bilancio di esercizio) i rapporti significativi con parti correlate e le partite non ricorrenti.

4. Fatti di rilievo dell'esercizio

Per i fatti di rilievo dell'esercizio si rinvia a quanto riportato nella nota n. 5 delle Note illustrative specifiche al Bilancio consolidato.

5. Criteri di valutazione

Il presente bilancio, redatto in conformità a quanto disposto dalla CONSOB con delibera n. 11971/1999 e successive modifiche, tra cui in particolare quelle introdotte dalle delibere n. 14990 del 14 aprile 2005 e n. 15519 del 27 luglio 2006, contiene i prospetti contabili e le note esplicative ed integrative della Capogruppo RCS MediaGroup S.p.A., elaborati adottando i principi contabili internazionali IFRS emessi dallo IASB (International Accounting Standards Board) e adottati dall'Unione Europea. Per IFRS si intendono tutti gli "International Financial Reporting Standards" (IFRS), tutti gli "International Accounting Standards" (IAS) e tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Standards Interpretations Committee" (IFRS IC, già IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC).

In particolare si rileva che gli IFRS sono stati applicati in modo coerente a tutti i periodi presentati nel presente documento ad eccezione di quanto eventualmente riportato nella nota n. 6.

In coerenza con quanto richiesto dal documento n. 2 del 6 febbraio 2009 emesso congiuntamente da Banca d'Italia, CONSOB e ISVAP, si precisa che il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è redatto in base al presupposto della continuità aziendale.

Nonostante il difficile contesto economico e finanziario generale, principalmente originato dalla pandemia da COVID-19, si ritiene che non sussistano incertezze significative (come definite nel paragrafo 25 dello IAS 1) con riferimento all'utilizzo del presupposto della continuità aziendale. Nel formulare tali conclusioni, si è tenuto in considerazione (i) il fatto che nel 2020 la Società ha generato cassa aumentando significativamente la posizione finanziaria netta positiva rispetto all'esercizio precedente, in particolare per il contributo della gestione operativa (si veda la nota n. 37 del presente bilancio d'esercizio) e (ii) in ogni caso la Società dispone sia di linee di finanziamenti a medio termine sia di affidamenti bancari disponibili e non utilizzati.

Con riferimento alla comunicazione CONSOB n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, si ricorda inoltre che la Società non detiene in portafoglio titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali e da enti governativi, e non è pertanto esposto ai rischi derivanti dalle oscillazioni di mercato dei suddetti titoli.

A seguito di misure urgenti in materia di salute, sostegno al lavoro e all'economia, nonché di politiche sociali connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 si segnalano i seguenti contributi:

• credito d'imposta pari a Euro 28.297, per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione (Decreto Legge del 19/05/2020 n.34).

Si segnala inoltre, che la Società ha beneficiato dell'esenzione del saldo e primo acconto IRAP, nei limiti ed alle condizioni previste dall'art.24 del Decreto Legge del 19/05/2020 n.34.

Ai sensi dell'art. 1 commi da 125 a 129 della Legge 4 agosto 2017 n. 124, relativamente agli obblighi di pubblicazione di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni, e dell'art. 3-quater, comma 2, del decreto legge n. 135/2018 (decreto semplificazioni), gli Enti erogatori sono tenuti a pubblicare i contributi sul Registro nazionale degli aiuti, accessibile al seguente indirizzo: www.rna.gov.it/sites/PortaleRNA/it\_IT/trasparenza in materia di aiuti di Stato e di aiuti de minimis.

Si evidenzia inoltre che non sono stati considerati gli importi inerenti a transazioni commerciali realizzate nell'esercizio che prevedono un corrispettivo.

I bilanci sono stati predisposti sulla base del criterio convenzionale del costo storico, salvo che per la valutazione di alcune delle attività e passività finanziarie, ivi inclusi gli strumenti derivati, nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value.

Nella presente sezione vengono riepilogati i più significativi criteri di valutazione adottati da RCS MediaGroup S.p.A..

Ricavi

I ricavi sono rilevati a conto economico quando sono soddisfatti i criteri previsti dall'IFRS 15, in particolare:

  • i ricavi per cessione di beni si considerano conseguiti e sono rilevati al lordo dell'aggio di distribuzione nel momento del passaggio del controllo convenzionalmente coincidente:
  • con la data di pubblicazione per i quotidiani e periodici, iscritti al valore ragionevolmente stimato sulla base di un contratto estimatorio,
  • e con la data di spedizione per le pubblicazioni librarie, iscritte al netto delle rese ragionevolmente stimate;
  • i ricavi relativi alla vendita di abbonamenti sono rilevati sulla base delle pubblicazioni relative al periodo di competenza ed effettivamente spedite;
  • i ricavi per la vendita di spazi pubblicitari su mezzi tradizionali sono rilevati in base alla data di pubblicazione delle testate;
  • i ricavi pubblicitari realizzati nel comparto digitale sono rilevati al momento della diffusione o pubblicazione del messaggio che normalmente (banner) coincide con la data di pubblicazione;
  • i ricavi per servizi sono riconosciuti alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • i ricavi relativi ai canoni di leasing operativi sono riconosciuti a quote costanti lungo la durata del contratto;
  • le royalties sono riconosciute alla data di loro maturazione, come definita nei rispettivi contratti;
  • i dividendi sono rilevati alla data in cui sorge il diritto al credito ovvero alla data della delibera assembleare.

I ricavi sono esposti al netto di resi, sconti ed abbuoni.

Costi

I costi e gli altri oneri operativi sono rilevati come componenti del risultato d'esercizio nel momento in cui sono sostenuti in base al principio della competenza temporale che regola i ricavi e quando non hanno requisiti per la contabilizzazione come attività nello stato patrimoniale. I costi sono esposti al netto di resi, sconti e abbuoni.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati quando vi è la ragionevole certezza che saranno ricevuti e tutte le condizioni ad essi riferiti risultano soddisfatte.

Proventi e oneri finanziari

I proventi e gli oneri finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione. Gli interessi sono rilevati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.

I proventi e gli oneri finanziari sono esposti nella nota n. 11 secondo le categorie identificate dall'IFRS 9 e secondo le modalità richieste dall'IFRS 7.

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito rappresentano la somma delle imposte correnti, differite e anticipate.

Le imposte correnti vengono iscritte e determinate sulla base di una realistica stima del reddito imponibile in conformità alle vigenti normative fiscali.

L'onere o il provento per imposte sul reddito, di competenza dell'esercizio, è determinato in base alla normativa vigente.

RCS MediaGroup S.p.A. ha aderito all'istituto del consolidato fiscale nazionale, introdotto con il D. Lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003 in qualità di società consolidante.

Tale istituto consente di determinare una base imponibile unica sommando sia i redditi che le perdite di tutte le società partecipanti.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulla base delle differenze fiscali temporanee originate dalla differenza tra i valori di bilancio attivi e passivi ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali. In particolare le attività fiscali differite sono iscritte solo se è probabile che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potrà essere utilizzata la differenza temporanea deducibile, mentre le passività fiscali differite devono essere rilevate per tutte le differenze temporanee imponibili. Sono valutate secondo le aliquote fiscali vigenti che si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività fiscale o sarà estinta la passività fiscale. Il valore delle imposte anticipate iscritte in bilancio è oggetto di una verifica annuale.

Rendiconto finanziario

Il rendiconto finanziario redatto con metodo indiretto presenta i flussi finanziari dell'esercizio classificandoli tra attività operativa, di investimento o finanziaria, con indicazione separata dei flussi di cassa generati dalle attività destinate alla dismissione e dismesse. Le disponibilità liquide ed equivalenti sono espresse al netto dei conti correnti bancari passivi. I flussi di cassa della gestione operativa comprendono anche gli esborsi sostenuti per il pagamento di oneri non ricorrenti. Non comprendono gli oneri finanziari, classificati tra i flussi di cassa della gestione finanziaria. I pagamenti relativi alle passività per leasing sono compresi nei flussi di cassa della gestione finanziaria. Nel rendiconto finanziario sono evidenziati separatamente i flussi di cassa originati da rapporti con parti correlate.

Immobili, impianti e macchinari

Immobili impianti e macchinari sono attività rilevate in bilancio in quanto soddisfano il requisito di produrre probabili futuri benefici economici per la Società, e di avere un costo attendibilmente stimato.

Sono iscritti in bilancio al costo di acquisto (comprensivo degli oneri accessori), se acquisiti separatamente, o di produzione (comprensivo degli oneri diretti e indiretti di produzione), se prodotti internamente, o al valore equo alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale. I beni destinati alla vendita vengono classificati a parte tra le attività non correnti destinate alla vendita e non vengono più ammortizzati, ma svalutati qualora il loro fair value sia inferiore al costo iscritto in bilancio.

I beni Immobili impianti e macchinari sono sistematicamente ammortizzati (ad eccezione della componente relativa ai terreni e dei beni destinati alla vendita). Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata; per i beni acquisiti nell'esercizio le

aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno. La vita utile ed il criterio di ammortamento sono rivisti periodicamente e ove si riscontrino rilevanti cambiamenti rispetto alle assunzioni adottate in precedenza, la quota di ammortamento viene rettificata con il metodo prospettico.

I costi sostenuti per migliorie vengono iscritti come attività solo se potranno essere recuperati tramite i benefici economici futuri attesi e risultino attendibilmente stimabili. Le spese di manutenzione ordinaria sono imputate a conto economico nell'esercizio in cui vengono sostenute.

Eventuali costi di smantellamento vengono stimati e portati ad incremento del bene in contropartita ad un fondo oneri di smantellamento. Vengono poi ammortizzati sulla durata residua della vita utile del cespite di riferimento.

Un bene materiale viene eliminato dal bilancio al momento della vendita o in quanto svalutato integralmente quando non sussista alcun beneficio economico futuro atteso dal suo uso o dismissione. Eventuali perdite o utili (calcolati come differenza tra i proventi netti della vendita e il valore contabile) sono inclusi a conto economico all'atto della suddetta eliminazione e classificati come altri ricavi e proventi operativi o oneri diversi di gestione.

Gli immobili, impianti e macchinari vengono valutati in presenza di indicatori d'impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie".

Investimenti Immobiliari

Nella voce sono compresi gli immobili posseduti per percepire canoni di affitto o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambi i motivi, dando origine a flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle alte attività possedute dalla Società.

Gli investimenti immobiliari sono iscritti al costo, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione (ad eccezione della componente relativa ai terreni) e sono sistematicamente ammortizzati. Il processo di ammortamento avviene a quote costanti sulla base di aliquote ritenute rappresentative della vita utile stimata. Per i beni acquisiti nell'esercizio, le aliquote vengono applicate pro rata temporis, tenendo conto dell'effettivo utilizzo del bene in corso d'anno.

I costi sostenuti per migliorie vengono imputati ad incremento dei beni interessati solo se sono attendibilmente stimabili e potranno essere recuperati tramite futuri benefici economici attesi ad essi associabili.

Le riclassifiche ad investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali: la cessazione dell'utilizzo diretto, l'avvio di un contratto di leasing operativo con terzi o il completamento dei lavori di costruzione o sviluppo immobiliare. Le riclassifiche da investimento immobiliare avvengono quando, e solo quando, vi è cambiamento d'uso evidenziato da eventi quali l'inizio dell'utilizzo diretto.

Gli investimenti immobiliari vengono valutati in presenza di indicatori d'impairment per identificare eventuali perdite di valore come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie".

Attività immateriali

Le attività immateriali sono risorse chiaramente identificabili e controllabili dalla Società, dalle quali sono attesi benefici economici futuri per la Società. Sono iscritti al costo di acquisto se acquisiti separatamente, sono capitalizzati al fair value alla data di acquisizione se acquisiti attraverso operazioni di aggregazione aziendale.

Non sono capitalizzati costi pubblicitari, costi di impianto e ampliamento, costi di ricerca, nonché marchi e testate costituiti internamente.

Le altre attività immateriali generate internamente derivanti dallo sviluppo dei prodotti della Società sono invece iscritte nell'attivo, solo se tutte le seguenti condizioni sono rispettate:

  • l'attività è identificabile;
  • è probabile che l'attività creata genererà benefici economici futuri;
  • i costi di sviluppo dell'attività possono essere misurati attendibilmente.

Le immobilizzazioni aventi vita utile definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in ogni singolo periodo per tener conto della residua possibilità di utilizzazione.

Gli avviamenti e le immobilizzazioni aventi vita utile indefinita non sono sottoposti ad ammortamento, bensì a periodiche verifiche per identificare eventuali perdite di valore, così come descritto nel paragrafo "Perdite di valore delle attività non finanziarie". Qualora il valore recuperabile risulti inferiore al carrying amount, l'attività iscritta viene congruamente svalutata.

Il maggior valore attribuito ad una attività immateriale a vita definita, iscritto in applicazione dell'IFRS 3, a seguito dell'acquisizione di una partecipazione in sede di primo consolidamento, viene ammortizzato e assoggettato ad impairment test in presenza di indicatori di perdita durevole di valore. Qualora il maggior valore sia attribuito ad immobilizzazioni immateriali a vita indefinita, non viene ammortizzato. Tali attività sono assoggettate ad impairment test, così come previsto dallo IAS 36.

La vita utile ed il criterio di ammortamento sono rivisti periodicamente e, in presenza di rilevanti cambiamenti rispetto alle valutazioni precedenti, l'immobilizzazione stessa può passare da vita indefinita a vita definita o viceversa e, nel caso di attività a vita definita, la quota di ammortamento può essere modificata con il metodo prospettico. La Società ritiene di trovarsi in presenza di un segnale di trigger event quando una immobilizzazioni a vita indefinita a seguito di tale riesame viene classificata tra le immobilizzazioni a vita definita.

Inoltre qualora si sostengano oneri aventi benefici economici futuri senza che per essi tuttavia si identifichino i requisiti per l'iscrizione di attività immateriali, tali oneri sono imputati a conto economico nel momento in cui sono sostenuti, ovvero nel caso di acquisto di beni nel momento in cui si ha il controllo dei beni stessi e nel caso di servizi nel momento in cui il servizio è reso.

Diritti d'uso su beni in leasing e passività per contratti di locazione

La Società detiene immobili, impianti e macchinari (prevalentemente immobili e auto aziendali ad uso dei dipendenti) utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing si determina se il contratto è, o contiene, un leasing. Tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Alla data di decorrenza del contratto di leasing si rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante (Diritto d'uso) e una passività del leasing.

Il diritto d'uso è valutato inizialmente al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per i pagamenti già corrisposti alla data di decorrenza al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi per lo smantellamento, la rimozione, il ripristino dell'attività sottostante. I Diritti d'uso sono successivamente ammortizzati a quote costanti sul periodo più breve fra la durata del leasing e la vita utile stimata delle attività consistenti nel diritto di utilizzo.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Tali pagamenti sono attualizzati utilizzando un tasso di indebitamento incrementale coerente con la maturity dei contratti sottostanti quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile. I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipendono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti. Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

L'identificazione della durata del contratto di leasing (lease term) corrisponde al periodo non annullabile del contratto (non cancellable period), unitamente ai periodi coperti da un'opzione di rinnovo o risoluzione anticipata del contratto, il cui esercizio, di cui si detiene il controllo, è considerato "ragionevolmente certo".

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

Una modifica del contratto di affitto si verifica quando c'è una variazione dell'oggetto del contratto di locazione, o dei pagamenti relativi al contratto d'affitto, che non faceva parte dei termini e delle condizioni

originali del contratto d'affitto. In questo caso, il diritto d'uso e il debito per contratti d'affitto vengono aggiornati di conseguenza.

RCS applica l'emendamento che permette, al verificarsi di determinate condizioni, di non considerare gli eventuali sconti sul pagamento dei canoni derivanti dagli effetti del COVID-19 come una modifica del contratto originario; pertanto, le suddette modifiche sono contabilizzate a riduzione dei canoni d'affitto rilevati a conto economico come se il contratto non fosse modificato.

Le componenti dei contratti o i contratti stessi la cui locazione è riconducibile ad un contratto di servizi o ad una concessione di licenza, sono stati esclusi dall'ambito di applicazione dell'IFRS 16.

Sono stati identificati contratti di sublocazione riconducibili agli immobili in uso. La Società in qualità di locatore a terzi di spazi immobiliari ha identificato detti contratti come leasing operativo. Nel mese di dicembre 2019 l'IFRS Interpretation Committee ha pubblicato le proprie conclusioni relative ad una Agenda Decision riguardante il Lease Term e, a corredo, la vita utile delle Migliorie su beni di terzi. Le conclusioni delle analisi effettuate nel corso del 2020 dalla Società su tale interpretazione non hanno evidenziato impatti significativi sulla determinazione dei Diritti d'uso e delle Passività/Attività finanziare per beni in leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

La Società valuta l'esistenza di perdite di valore (c.d. impairment test) per le attività iscritte in bilancio (immobilizzazioni materiali, immateriali e partecipazioni) ad ogni data di riferimento del bilancio. Nel caso dell'avviamento, delle altre attività immateriali a vita indefinita e delle attività immateriali non ancora disponibili per l'uso, tale valutazione viene fatta dalla Società almeno annualmente, anche in assenza di indicatori di impairment. Nel caso di immobilizzazioni materiali nonché di partecipazioni e di attività immateriali a vita definita, la valutazione del valore recuperabile viene fatta ogni qual volta dall'analisi periodica svolta ad ogni data di riferimento del bilancio, si evidenzino trigger events.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione e il valore d'uso del bene.

Ai fini dell'esecuzione del test d'impairment il valore contabile delle CGU oggetto di test è costituito dal capitale investito netto, ovvero dal patrimonio netto rettificato della posizione finanziaria netta.

Il fair value è determinato con riferimento al prezzo di mercato dell'attività, o di una attività identica, quotato in un mercato attivo, al netto dei costi di dismissione. In assenza di una quotazione di mercato vengono utilizzati metodi di stima basati su dati rilevabili sul mercato.

Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene (l'attività oggetto di impairment), o da un'aggregazione di beni (c.d. cash generating unit), nonché dal valore che ci si attende dalla dismissione al termine della sua vita utile. Le cash generating unit sono state individuate coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come le più piccole aggregazioni che generano flussi di cassa autonomi, derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili o gruppi di unità generatrici di flussi finanziari che traggono benefici da sinergie di aggregazione.

Se il valore recuperabile come sopra determinato risultasse inferiore al valore dell'attività iscritta in bilancio, l'attività verrebbe immediatamente rettificata e allineata al valore recuperabile tramite rilevazione in conto economico di una svalutazione. Se successivamente la perdita di valore di una attività diversa dall'avviamento si riducesse o venisse meno, il valore contabile dell'attività verrebbe ripristinato sino alla nuova stima del valore recuperabile e nel limite del valore dell'attività iscritto antecedentemente in bilancio. Anche il ripristino di valore viene registrato a Conto Economico.

Partecipazioni in controllate, collegate e joint-ventures

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint-ventures sono valutate con il metodo del costo ed in presenza di evidenze di perdita di valore assoggettate ad impairment test, al fine di verificare che non vi siano eventuali perdite di valore. Tale test viene effettuato ogni volta in cui vi sia l'evidenza di una probabile perdita di valore delle partecipazioni. Il metodo di valutazione utilizzato è effettuato sulla base del Discounted Cash Flow, applicando il metodo descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività" o del fair value, calcolato come l'ammontare ottenibile dalla vendita della partecipazione in una libera transazione tra parti consapevoli e disponibili, dedotti i costi della dismissione. Qualora si evidenziasse la necessità di procedere ad una svalutazione, questa verrà addebitata a conto economico nell'esercizio in cui è rilevata.

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di produzione o di acquisto (comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e al netto di sconti e abbuoni commerciali) e il valore netto di presumibile realizzo desumibile dall'andamento del mercato. Il costo di acquisto è determinato con il metodo del costo medio ponderato. Per l'adeguamento delle rimanenze ai presumibili valori netti di realizzo si tiene conto dei prezzi di mercato e delle spese di vendita. L'adeguamento delle rimanenze iscritte al valore netto di realizzo così stimato viene effettuato tramite l'iscrizione di fondi portati a diretta diminuzione dell'attività.

Crediti e altre Attività finanziarie

I crediti (ad eccezione dei crediti commerciali) e le altre attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, più, (nel solo caso di un'attività finanziaria classificata al fair value con variazioni imputate a conto economico), gli oneri accessori di acquisizione. Facendo eccezione alla regola generale, i crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo della transazione se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa.

Il management determina la classificazione delle attività finanziarie (per la cui composizione si veda nota n. 13 - Strumenti finanziari: informazioni integrative), in funzione delle caratteristiche dello strumento e del modello di business adottato per la relativa gestione, nelle seguenti categorie:

  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti tra le altre componenti dell'utile complessivo (di seguito anche OCI);
  • attività finanziarie valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari. Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute secondo un modello di business il cui obiettivo e quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

La valutazione di tali attività finanziarie è effettuata secondo il criterio del costo ammortizzato, rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo ossia applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Le perdite sono iscritte a conto economico al manifestarsi di perdite di valore o quando i finanziamenti e i crediti sono contabilmente eliminati.

I crediti e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono assoggettati ad impairment e quindi iscritti al valore di presumibile realizzo (fair value), mediante lo stanziamento di uno specifico fondo svalutazione portato a diretta detrazione del valore dell'attività. Tale stanziamento è calcolato utilizzando il modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (expected credit losses), che esamina le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione all'esperienza storica e ai dati statistici, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Qualora nei periodi successivi vengano meno le motivazioni delle precedenti svalutazioni, il valore delle attività viene ripristinato fino a concorrenza del valore che sarebbe derivato dall'applicazione del costo ammortizzato, se non fosse stata effettuata la svalutazione.

La Società evidenzia crediti commerciali prevalentemente con scadenza entro i dodici mesi iscritti in bilancio al loro valore nominale, quale approssimazione del costo ammortizzato. Nel caso in cui il pagamento preveda termini superiori alle normali condizioni di mercato e il credito non maturi interessi, è presente una componente finanziaria implicita nel valore iscritto in bilancio, che viene pertanto attualizzato, addebitando a conto economico lo sconto.

Le attività denominati in valuta estera sono convertiti al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) – Strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in società con quote inferiori al 20% nelle quali la Società non esercita un'influenza significativa, irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale. Gli utili e le perdite derivanti dalle successive variazioni del fair value, come anche le eventuali plusvalenze e minusvalenze realizzate in fase di cessione di tali attività finanziarie, non transitano mai dal Conto economico. Pertanto, solo i dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Poiché tale opzione è definitiva e può essere esercitata investimento per investimento, eventuali eccezioni in fase di prima iscrizione verranno evidenziate nella nota di commento alla voce.

In caso di titoli negoziati su mercati attivi, il fair value è determinato facendo riferimento alla quotazione rilevata al termine delle negoziazioni del giorno di chiusura dell'esercizio.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, ma che sono detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine. Gli utili e le perdite derivanti dalla valutazione al fair value relativi alle attività classificate in questa categoria sono iscritti a conto economico. Al 31 dicembre 2020 la Società non detiene Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

I derivati sono classificati nella categoria "Derivati di copertura" se soddisfano i requisiti per l'applicazione del c.d. hedge accounting, altrimenti, pur essendo effettuati con intento di gestione dell'esposizione al rischio, sono rilevati come "Derivati non di copertura".

Coerentemente con quanto consentito dall'IFRS 9, la Società si è avvalsa dell'opzione temporanea di continuare ad applicare le modalità ed i requisiti stabiliti per l'hedge accounting dallo IAS 39, antecedentemente in vigore, e così definire la relazione di efficacia della copertura relativa allo strumento finanziario derivato. In particolare gli strumenti finanziari sono contabilizzati secondo le modalità adottate dalla Società per l'hedge accounting, solo quando la relazione tra il derivato e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata (test di efficacia).

L'efficacia delle operazioni di copertura è documentata sia all'inizio dell'operazione sia periodicamente (almeno ad ogni data di riferimento del bilancio) ed è misurata comparando le variazioni di fair value dello strumento di copertura con quelle dell'elemento coperto per il test di efficacia retrospettico; la metodologia applicata per lo svolgimento del test di efficacia prospettico prevede la costruzione dei cash flow scontati aggregata per anno dello strumento coperto e del derivato designato a copertura.

Quando i derivati di copertura coprono il rischio di variazione del fair value degli strumenti oggetto di copertura (fair value hedge), i derivati sono rilevati al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Quando i derivati coprono i rischi di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura (cash flow hedge), la parte efficace delle variazioni del fair value dei derivati è rilevata tra le componenti di conto economico complessivo e presentata nella riserva di copertura dei flussi finanziari. La parte inefficace delle variazioni del fair value dello strumento finanziario derivato viene rilevata immediatamente nell'utile/(perdita) d'esercizio. Qualora lo strumento derivato sia ceduto o non si qualifichi più come efficace copertura dal rischio a fronte del quale l'operazione era stata accesa, o il verificarsi della operazione sottostante non sia più considerata altamente probabile, la quota della riserva da cash flow hedge a esso relativa è immediatamente riversata a conto economico.

Indipendentemente dal tipo di classificazione gli strumenti derivati sono valutati al fair value, determinato mediante tecniche di valutazione basate su dati di mercato.

In particolare, tale valore è determinato avvalendosi di appositi strumenti di pricing alimentati sulla base dei parametri di mercato (i.e. tassi di interesse, di cambio e volatilità), rilevati alle singole date di valutazione e confrontati con quanto comunicato dalle controparti.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le disponibilità liquide e mezzi equivalenti comprendono il denaro in cassa, i depositi bancari e postali a vista e investimenti finanziari effettuati nell'ambito dell'attività di gestione della tesoreria, che abbiano scadenza a breve termine, che siano molto liquidi e soggetti ad un rischio insignificante di cambiamenti di valore.

Sono iscritte al valore nominale.

Ai fini della classificazione degli strumenti finanziari secondo i criteri definiti dall'IFRS 9 come richiesto dall'IFRS 7 e riportato nella nota n. 11, le disponibilità liquide sono state classificate, con riguardo al relativo rischio di credito, nella categoria delle Attività finanziarie al costo ammortizzato, mentre all'interno del rendiconto finanziario, le disponibilità liquide, come sopra definite, sono esposte al netto degli scoperti bancari.

Debiti e altre passività

I debiti e altre passività sono inizialmente rilevate al fair value, che sostanzialmente coincide con quanto incassato o da incassare, al netto dei costi di transazione. Il management determina la classificazione delle passività, identificate nella nota n. 11, secondo i criteri definiti dall'IFRS 9 e ripresi dall'IFRS 7 al momento della loro prima iscrizione.

Successivamente all'iscrizione iniziale, tali debiti sono valutati in relazione alla loro classificazione all'interno di una delle categorie, definite dal Principio contabile IFRS 9. In particolare si evidenzia che nella Società sono classificati nella categoria del costo ammortizzato ad eccezione degli strumenti derivati per i quali si rinvia al paragrafo specifico.

La valutazione delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è effettuata al costo ammortizzato ossia rilevando a conto economico gli interessi calcolati al tasso di interesse effettivo, applicando un tasso che rende nulla la somma dei valori attuali dei flussi di cassa netti generati dallo strumento finanziario. Nel caso di strumenti con scadenza entro i dodici mesi è adottato il valore nominale come approssimazione del costo ammortizzato.

Per quel che concerne la modificazione dei termini contrattuali di una passività finanziaria la Società valuta quando tale modifica possa configurarsi come "sostanziale" dando così luogo ad una derecognition contabile della passività finanziaria. Nel caso in cui la modifica non abbia natura sostanziale ("modification") la passività finanziaria non si estingue e la Società rileva a conto economico l'utile o la perdita derivante da tale modifica.

I debiti e altre passività comprendono debiti commerciali, i debiti finanziari e i debiti verso banche, nonché le altre passività. Questi hanno, per la maggior parte, scadenza entro i dodici mesi e/o maturano congrui interessi pertanto non sono attualizzati.

I debiti denominati in valuta estera sono allineati al cambio di fine esercizio e gli utili o le perdite derivanti dall'adeguamento sono imputati a conto economico.

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte in riduzione del patrimonio netto al costo originario. Gli utili e le perdite derivanti da eventuali vendite successive sono rilevati come movimenti di patrimonio netto.

Benefici relativi al personale

Il trattamento di fine rapporto delle società italiane con almeno 50 dipendenti è da considerarsi un piano a benefici definiti esclusivamente per le quote maturate anteriormente al 1° gennaio 2007 (e non ancora liquidate alla data di bilancio), mentre successivamente a tale data esso è assimilabile ad un piano a contribuzione definita: i relativi benefici maturati sono versati ai fondi di previdenza. Per le società italiane aventi meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto è un piano a benefici definiti. Tutti i piani a benefici definiti sono valutati con criteri attuariali: gli utili e le perdite attuariali sono classificati nel conto economico complessivo, mentre le componenti di costo legate alla prestazione lavorativa e gli oneri

finanziari netti sono rilevati nel conto economico. Il processo di valutazione, fondato su ipotesi demografiche e finanziarie è effettuato con l'ausilio di attuari professionisti esterni.

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione e/o della data di sopravvenienza.

Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della miglior stima dell'ammontare che la Società razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Nella stima è riflessa implicitamente una componente finanziaria nel caso di ipotesi di estinzione dell'obbligazione nel lungo termine. Pertanto se tale componente è significativa e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al maturare nel tempo della componente finanziaria, è imputato a conto economico alla voce "Oneri finanziari".

Quando la passività è relativa ad attività materiali (es. smantellamento e ripristino siti) il fondo è rilevato in contropartita all'attività cui si riferisce: la rilevazione dell'onere a conto economico avviene attraverso il processo di ammortamento dell'immobilizzazione materiale alla quale l'onere stesso si riferisce.

Laddove si preveda il rimborso di un onere per il quale è stato iscritto un accantonamento, per esempio in base a un contratto assicurativo, tale rimborso è riconosciuto come un'attività in bilancio solo quando il rimborso è virtualmente certo.

Attività e passività destinate alla vendita

Le voci attività e passività destinate alla dismissione includono rispettivamente le attività non correnti (o gruppi di attività in dismissione) e le passività ad esse associate la cui vendita è altamente probabile nell'arco temporale di un anno in base ad uno specifico piano ed il cui valore contabile verrà recuperato pertanto principalmente con un'operazione di vendita anziché con l'uso continuativo. Tali voci sono valutate al minore tra il valore netto contabile cui tali attività e passività erano iscritte e il fair value diminuito dei costi prevedibili di dismissione. Dalla data in cui tali attività sono classificate nella categoria delle attività non correnti possedute per la dismissione, i relativi ammortamenti sono sospesi. Eventuali perdite derivanti da tale valutazione sono rilevate nella voce "Risultato delle attività destinate alla dismissione e dismesse".

6. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni entrati in vigore a partire dal 1° gennaio 2020

Di seguito si elencano gli emendamenti, le interpretazioni e i miglioramenti in vigore dal 1° gennaio 2020, applicati per la prima volta dalla Società:

  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato l'emendamento allo IAS 1 e allo IAS 8 Definizione di rilevante. Le modifiche forniscono una nuova definizione di rilevanza in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio. La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e ha introdotto il concetto di "informazione occultata" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "occultata" se è descritta in modo tale da avere, per gli utilizzatori principali dei bilanci, un effetto analogo a quello dell'omissione o dell'errata indicazione della medesima informazione. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio di esercizio della Società.
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento all'IFRS 9, allo IAS 39 e all'IFRS7 denominato "Riforma degli indici per la determinazione dei tassi di interesse". Le modifiche forniscono una serie di espedienti, che si applicano a tutte le relazioni di copertura che sono direttamente interessate

dalla riforma del benchmark dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è influenzata se la riforma genera incertezze sulla tempistica e/o sull'entità dei flussi di cassa basati su parametri di riferimento dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio di esercizio della Società.

  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare un business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output.

L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio di esercizio della Società.

• In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "COVID-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al COVID-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto, i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Tale modifica si applica ai bilanci aventi inizio al 1° giugno 2020 ma la Società si è avvalsa della possibilità di applicare in via anticipata tale modifica al 1° gennaio 2020. L'applicazione dell'esenzione è limitata alle modifiche dei pagamenti dei canoni fino al 30 giugno 2021 e ove finalizzate a mitigare gli effetti del COVID-19. L'adozione di tale emendamento ha comportato un beneficio iscritto a riduzione dei canoni d'affitto rilevati a conto economico per complessivi 1,6 milioni.

7. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni omologati dall'UE, non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dalla Società

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2 che contiene emendamenti ai seguenti standard:

  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Al momento si stanno valutando i possibili effetti dell'introduzione di questo emendamento sul bilancio di esercizio della Società.

8. Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora omologati dall'UE ed applicabili dagli esercizi che iniziano dopo il 1° gennaio 2021

Di seguito si elencano, con indicazione della data di decorrenza, gli emendamenti non ancora omologati e non adottati anticipatamente dalla Società e per i quali sono in corso le valutazioni su eventuali impatti:

  • Emendamento all'IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
  • Emendamento allo IAS 1 Classificazioni di passività correnti e non correnti: Le modifiche si applicheranno a partire dal 2023 con metodo retroattivo. È permessa l'applicazione anticipata.
  • Emendamento allo IAS 16: non consente di dedurre dal costo dell'immobilizzazione l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti prima che l'asset fosse pronto per l'uso (fase di test dell'attività). Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno rilevati a conto economico. Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.
  • Emendamento allo IAS 37: chiarisce quali voci di costo si devono considerare per valutare se un contratto sarà in perdita (non solo i costi incrementali ma anche tutti i costi che l'entità non può evitare avendo stipulato il contratto). Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.
  • Annual Improvements 2018-2020: modifiche sono apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples che accompagnano l'IFRS 16 Leases. Le modifiche si applicheranno a partire dal 2022.

9. Principali scelte valutative nell'applicazione dei principi contabili e fonti di incertezza nell'effettuazione delle stime

Principali fattori di incertezza nell'effettuazione delle stime

La redazione del bilancio di esercizio e delle note illustrative ha richiesto l'utilizzo di stime e assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività, sia nella valutazione delle passività potenziali. Le stime e le assunzioni effettuate si basano sull'esperienza storica e su altri fattori rilevanti. Gli eventi futuri potrebbero, pertanto, non confermare pienamente tali dati stimati. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ciascuna variazione sono immediatamente rilevati in bilancio.

Come richiesto dalle linee guida e dagli orientamenti presenti nei più recenti documenti pubblicati da CONSOB e ESMA, alla luce della situazione di incertezza risultante dalla pandemia COVID-19 e dalla conseguente emergenza sanitaria, si ricorda che le stime al 31 dicembre 2020 sono state effettuate basandosi su assunzioni relative al futuro caratterizzate da un rilevante grado di incertezza (come anche commentato alla nota n. 34 "Attività immateriali" al Bilancio consolidato della presente Relazione Finanziaria Annuale cui si rimanda), utilizzando ipotesi di riferimento aggiornate che riflettono i presunti futuri impatti derivanti dalla diffusione del Coronavirus i cui effetti, per entità e durata, saranno oggetto di costante monitoraggio. Pertanto, è possibile che nei prossimi esercizi, al concretizzarsi di risultati diversi rispetto alle stime effettuate per il bilancio al 31 dicembre 2020, si possano rendere necessarie rettifiche anche significative ai valori di bilancio oggetto di valutazione, tra i quali si evidenziano le partecipazioni, gli avviamenti, le altre attività immateriali a vita utile indefinita, nonché le imposte anticipate e la stima sulla recuperabilità dei crediti.

Per determinare se vi sono perdite di valore delle partecipazioni, degli avviamenti e delle altre attività a vita utile indefinita è necessario stimare il valore d'uso dell'unità generatrice di cassa (cash generating unit - CGU) alla quale gli assets sono allocati o il valore d'uso delle altre attività a vita utile indefinita. La determinazione del valore d'uso richiede la stima dei flussi di cassa che l'impresa si attende verranno prodotti, nonché la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione. Come meglio descritto nella

nota n. 34 al Bilancio consolidato, le principali incertezze che potrebbero influenzare tale stima riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g) e le ipotesi assunte nello sviluppo dei flussi di cassa attesi, quest'ultime a loro volta influenzate in misura significativa dall'andamento del mercato editoriale e del più generale contesto macroeconomico.

La valutazione sui dati stimati si riferisce inoltre alla stima dei ricavi realizzati con contratto estimatorio (quotidiani e periodici), alla stima dei fondi rischi e oneri e vertenze legali, delle rese a pervenire (libri), dei fondi svalutazione crediti e degli altri fondi svalutazione, con particolare riguardo alle stime riguardanti le valutazioni di magazzino, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti. Stime sono inoltre richieste per valutare la recuperabilità delle imposte differite.

In merito agli impatti della pandemia COVID-19 sul conto economico, come richiamato dal documento ESMA del 28-10-2020 e dalla CONSOB del 16-02-2021, si rimanda a quanto descritto nelle Note illustrative specifiche del Bilancio consolidato alla nota n. 12.

10. Gestione del capitale e dei rischi finanziari

La Società gestisce la struttura del capitale e i rischi finanziari in coerenza con la struttura dell'attivo patrimoniale. L'obiettivo della Società è di mantenere nel tempo un rating creditizio e livelli degli indicatori di capitale adeguati e coerenti con la struttura dell'attivo patrimoniale. Nessuna variazione è stata apportata agli obiettivi, alle politiche e alle procedure di gestione durante l'esercizio 2020 rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

RCS MediaGroup S.p.A. fornisce un servizio di tesoreria accentrata di Gruppo anche tramite l'utilizzo di un servizio di Cash Pooling cosiddetto 'Zero Balance'. Ne consegue che i fabbisogni di liquidità delle società del Gruppo sono soddisfatti da RCS MediaGroup S.p.A..

Al rischio di mercato e di business si aggiunge per la Società l'esposizione a una varietà di rischi finanziari: rischi di mercato (quali il rischio di tasso di interesse, e in minor misura rischio di cambio, mentre non è esposto al rischio di prezzo), rischio di liquidità e rischio di credito. La Società monitora costantemente i rischi finanziari connessi alle proprie attività e a quelle relative alle proprie società controllate.

Rischio di tasso

Il rischio di tasso d'interesse consiste in possibili ed eventuali maggiori oneri finanziari derivanti da una sfavorevole ed inattesa variazione dei tassi d'interesse. La Società è esposta a tale rischio in considerazione delle proprie passività finanziarie a tasso variabile.

La gestione del rischio di tasso d'interesse è regolata da specifiche policy che definiscono gli obiettivi di risk management, i limiti, i ruoli e le responsabilità delle diverse funzioni coinvolte all'interno del processo. In particolare:

  • è obiettivo della Società mitigare l'esposizione al rischio di tasso definendo un adeguato mix tra passività a tasso variabile e a tasso fisso ricorrendo, ove necessario, a strumenti derivati;
  • nel rispetto dei limiti operativi, la gestione del rischio di tasso d'interesse è attuata dalla Funzione "Amministrazione e Finanza" che elabora le strategie per la copertura dell'esposizione individuata e le sottopone all'approvazione dell'alta direzione;
  • non è ammesso l'utilizzo di strumenti derivati con finalità speculative, ossia non volto a perseguire il predetto obiettivo, salvo in casi di comprovata opportunità e previa formale autorizzazione del Consiglio di Amministrazione;
  • la Funzione "Amministrazione e Finanza" informa l'alta direzione in merito alla gestione attuata e ai risultati conseguiti periodicamente e con diverse modalità utilizzando peraltro un report sullo stato del portafoglio derivati e un report di analisi dell'andamento della posizione finanziaria netta.

Al 31 dicembre 2020 la quota parte dei debiti della Società contrattualmente coperti tasso fisso ante IFRS 16, o trasformata tramite Interest Rate Swap (IRS), è pari circa al 31% (al 31 dicembre 2019 era pari al 47%). La

copertura, a livello di Gruppo (perimetro di applicazione della copertura ritenuto rilevante), è pari circa al 51% (al 31 dicembre 2019 era pari al 68%).

Con riferimento al 31 dicembre 2020 l'obiettivo di copertura è stato perseguito mediante i contratti derivati sopra individuati stipulati con primarie istituzioni finanziarie ad elevato rating. In merito si rammenta che, nel caso degli IRS si ha la trasformazione del tasso variabile in tasso fisso (o viceversa) tramite lo scambio periodico, con la controparte finanziaria, della differenza fra gli interessi a tasso fisso (tasso Swap) e gli interessi a tasso variabile, entrambi calcolati sul valore nozionale contrattuale. . Non sono stati stipulati nuovi contratti di copertura tassi nel corso del 2020.

RCS è in linea con quanto richiesto dal Regolamento UE n. 648/2012 sugli strumenti derivati OTC (Over The Counter), già dalla sua entrata in vigore in Italia e in ogni Paese dell'Europa (il cosiddetto Regolamento EMIR), che ha introdotto l'obbligo di segnalazione delle operazioni effettuate su strumenti finanziari derivati, eseguite sia su un mercato regolamentato sia sul mercato OTC, ad un Trade Repository, cioè un soggetto terzo che ha il compito di raccogliere e conservare in modo centralizzato le registrazioni ricevute dalle controparti alle negoziazioni affinché siano accessibili alle autorità di vigilanza.

Si rinvia alla nota n. 37 per l'informativa dettagliata sul fair value degli strumenti finanziari derivati in essere alla data di Bilancio e per la tabella di riepilogo del rischio sul tasso di interesse.

Sensitivity analysis

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso, con l'indicazione degli impatti a Conto Economico e Patrimonio Netto, così come richiesto dal principio IFRS 7. Tale sensitivity è stata condotta assumendo una variazione parallela di +/-1% nelle curve dei tassi di

riferimento per singola divisa.

(Valori in milioni di Euro)
Analisi di sensitività del rischio di tasso
su poste a tasso variabile
Sottostante Incremento/Riduzione dei tassi di
interesse sottostanti
Impatti a Conto
Economico
Impatti a
Patrimonio
Netto
2020 56,8 1% 0,1 1,4
2019 10,4 1% 0,3 2,5
2020 56,8 -1% (1,1) (1,5)
2019 10,4 -1% (1,2) (2,6)

Al 31 dicembre 2020 la Società detiene esclusivamente strumenti finanziari a tasso variabile. Si segnala l'utilizzo di derivati su tassi di interesse che consentono la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Gli strumenti finanziari a tasso variabile compresi nella sensitivity analysis riguardano le disponibilità liquide, i crediti e i debiti finanziari a breve e medio e lungo termine e i derivati su tasso in portafoglio. L'analisi è stata condotta evidenziando:

  • la variazione negli interessi attivi e passivi nel corso dell'esercizio attribuibile a possibili e ragionevoli variazioni nei tassi di interesse di attività e passività a tasso variabile detenute nel corso dell'esercizio;
  • l'impatto speculare e contrario rispetto all'ipotetica variazione dei tassi in termini di variazione di fair value dei derivati su tasso rilevato a Patrimonio Netto (per la componente di copertura oltre l'esercizio di competenza) e a Conto Economico nell'ipotesi di variazione istantanea della curva dei tassi di interesse alla data di Bilancio. Al 31 dicembre 2020 i contratti di copertura in essere sul rischio tasso di interesse hanno un nozionale pari a 60 milioni (110 milioni nel 2019): e si riferiscono unicamente ad Interest Rate Swap.

Alcun impatto è rilevato in relazione agli strumenti finanziari a tasso fisso, non evidenziando in Bilancio rilevanti attività o passività finanziarie con flussi di interessi definiti.

Il risultato dell'analisi effettuata al 31 dicembre 2020, con riferimento ai fattori di rischio che generano esposizioni significative, ha mostrato, nell'ipotesi di incremento del livello dei tassi di interesse di un punto percentuale, potenziali proventi a conto economico di 0,1 milioni (proventi per 0,3 milioni per l'esercizio 2019) ed un incremento del patrimonio netto per 1,4 milioni (2,5 milioni per l'esercizio 2019). Nell'ipotesi di una pari riduzione dei tassi di interesse, ha rilevato potenziali oneri a conto economico di 1 milione (oneri per 1,2 milioni per l'esercizio 2019) ed un decremento del patrimonio netto per 1,5 milioni (2,6 milioni per l'esercizio 2019).

Il risultato asimmetrico a conto economico della sensitivity è riconducibile al fatto che in presenza di tassi negativi, il margine al massimo può essere azzerato.

Si segnala che in relazione alla funzione di tesoreria accentrata svolta da RCS MediaGroup, la stessa vanta crediti finanziari verso le società del Gruppo; questo incide sugli esiti della sensitività stessa, anche in relazione alla dimensione delle coperture ritenendo rilevante l'esposizione finanziaria di Gruppo.

Rischio di cambio

Il rischio di cambio può essere definito come l'insieme degli effetti negativi indotti sui valori iscritti in bilancio di attività o passività da variazioni dei tassi di cambio.

RCS MediaGroup S.p.A. evidenzia minime esposizioni al rischio di cambio (transattivo ed economico) in quanto i flussi di cassa commerciali sono principalmente denominati in euro.

I derivati di cambio, sebbene gestionalmente di copertura, in quanto posti in essere coerentemente alle strategie approvate di risk management, non sono contabilmente trattati dal Gruppo in hedge accounting.

Le posizioni identificate sono coperte attraverso l'utilizzo di strumenti derivati, nella fattispecie contratti di acquisto a termine di valuta.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere in relazione alle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella corretta tempistica, anche al fine di, se del caso, rimborsare finanziamenti in scadenza. La Società gestisce la liquidità su base accentrata (per le principali controllate tramite sistemi di cash management) nel rispetto degli obiettivi e delle strategie definiti dal management.

Liquidity analysis

Le seguenti tabelle riassumono il profilo temporale delle attività e delle passività finanziarie e commerciali della Società al 31 dicembre 2020 ed al 31 dicembre 2019, sulla base dei pagamenti previsti contrattualmente (comprensivi di capitale e di interessi anche se non maturati alla data di bilancio) non attualizzati.

Nel caso di assenza di una data predefinita di rimborso i flussi sono stati inseriti tenendo conto della prima data nella quale potrebbe essere richiesto il pagamento. Per questo motivo le posizioni in conti correnti bancari sono state inserite nella prima fascia temporale.

La Società continua a monitorare l'andamento e la possibile evoluzione dei mercati del credito e dei capitali, per pianificare le azioni necessarie per una corretta gestione di tali scadenze.

Analisi delle scadenze anno 2020 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
(Valori in milioni di Euro) a vista < 6 mesi 6> <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi 18,3 91,5 2,3 - - - 112,1
Crediti comm.li verso società del gruppo 5,9 18,4 - - - - 24,3
Attività per contratti di locazione - 0,6 0,6 1,2 3,5 5,7 11,6
Crediti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 9,4 - - 0,1 0,1 0,2 9,8
Crediti finanziari c/c infragruppo 5,9 212,6 - - - - 218,5
Disponibilità Liquide 37,3 - - - - - 37,3
Totale attività finanziarie 76,8 323,1 2,9 1,3 3,6 5,9 413,6
Passività finanziarie
Debiti commerciali verso terzi (66,4) (26,0) - - - - (92,4)
Debiti finanziari - (43,0) (12,8) (25,5) (35,2) - (116,5)
Passività per contratti di locazione - (11,6) (10,1) (20,3) (44,1) (69,4) (155,5)
Debiti comm.li verso società del gruppo (4,5) (7,5) - - - - (12,0)
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) (15,5) - - - - - (15,5)
Debiti finanziari intercompany (20,7) (60,1) - - - - (80,8)
Derivati di copertura - (0,2) (0,2) (0,5) (0,1) - (1,0)
Totale passività finanziarie (107,1) (148,4) (23,1) (46,3) (79,4) (69,4) (473,7)

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2020 e pertanto non riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

Analisi delle scadenze anno 2019 (1) Scadenza flussi contrattuali (interessi e capitale)
(Valori in milioni di Euro) a vista < 6 mesi 6> <1 anno 1-2 anni 2-5 anni >5 anni Totale
Attività Finanziarie
Crediti commerciali verso terzi 22,2 95,7 3,1 - - - 121,0
Crediti comm.li verso società del gruppo 11,7 19,9 0,3 - - - 31,9
Attività per contratti di locazione - 1,1 3,5 6,9 11,5
Crediti diversi (di natura commerciale o finanziaria) 10,9 - - - - - 10,9
Crediti finanziari c/c infragruppo 26,7 221,6 - - - - 248,3
Disponibilità Liquide 0,6 - - - - - 0,6
Totale attività finanziarie 72,1 337,2 3,4 1,1 3,5 6,9 424,2
Passività finanziarie
Debiti commerciali verso terzi (75,0) (33,6) - - - - (108,6)
Debiti finanziari (8,7) (55,2) (13,1) (25,9) (61,0) - (163,9)
Passività per contratti di locazione - (10,5) (8,7) (17,0) (42,7) (77,8) (156,7)
Debiti comm.li verso società del gruppo (5,7) (8,8) - - - - (14,5)
Debiti diversi (di natura commerciale o finanziaria) (14,1) - - - - - (14,1)
Debiti finanziari intercompany (16,6) (59,0) - - - - (75,6)
Derivati di copertura - (0,3) (0,3) (0,3) (0,2) - (1,1)
Totale passività finanziarie (120,1) (167,4) (22,1) (43,2) (103,9) (77,8) (534,5)

(1) Il totale dei valori riportati include gli interessi previsti non ancora maturati al 31 dicembre 2019 e pertanto non riconducibile ai dati del prospetto della situazione patrimoniale finanziaria.

Rischio di credito

Il rischio di credito può essere definito come la possibilità di incorrere in una perdita finanziaria per inadempienza in capo alla controparte dell'obbligazione contrattuale.

L'esposizione al rischio di credito di RCS MediaGroup S.p.A. è riferibile a crediti commerciali e finanziari. Per quanto attiene alla gestione di eventuale liquidità, la stessa è lasciata in deposito presso controparti bancarie di elevato standing. A ciò si aggiungono i crediti di natura finanziaria concessi a società del Gruppo, nell'ambito della gestione accentrata della Finanza.

I crediti commerciali sono rilevati in bilancio al netto delle svalutazioni e delle rese a pervenire.

La gestione del credito commerciale è affidata alla responsabilità delle divisioni, nel rispetto degli obiettivi economici, delle strategie commerciali prefissate e delle procedure operative del Gruppo, che limitano la vendita di prodotti o servizi ai clienti senza un adeguato profilo di credito o garanzie collaterali.

L'analisi dei nuovi clienti e l'affidabilità degli stessi, espressa attraverso il rating finanziario attribuito, viene generalmente attuata mediante un sistema automatico di valutazione dell'affidabilità creditizia. I crediti sono regolarmente gestiti anche nel corso dell'esercizio, per ridurre i ritardi nei pagamenti e prevenire perdite significative.

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione del virus COVID-19 e dalle misure restrittive per il suo contenimento, che hanno condizionato, come più volte descritto nella presente Relazione, la situazione sociale ed economica di riferimento.

In questo difficile contesto rispetto al precedente esercizio segnaliamo la contrazione del valore dei crediti commerciali quale conseguenza del calo dei ricavi rilevato nel corso dell'esercizio. Inoltre è stato adeguato il Fondo svalutazione crediti dove oltre all'incremento dell'accantonamento per svalutazione su crediti riveniente da una generale maggiore esposizione al rischio di insolvenza, si segnala l'accantonamento su alcune specifiche posizioni creditorie deteriorate.

Per quanto attiene ai crediti finanziari le operazioni di investimento della liquidità e le transazioni in derivati sono effettuate con controparti bancarie di elevato standing.

La tabella seguente fornisce informazioni circa la qualità creditizia delle attività finanziarie in portafoglio secondo lo schema previsto dall'IFRS 9, nonché la massima esposizione creditizia:

Saldi al 31 dicembre 2020

Rating Crediti
commerciali (1)
Crediti
finanziari non
correnti
lifetime ECL
Crediti
finanziari
correnti
Attività
finanziarie
per
contratti di
locazione
Altre attività
non correnti
12 mesi ECL
Crediti diversi e altre
attività correnti
Disponibilità
liquide
Totale
Rating A (rischio basso) 12,5 12,5
Rating B (rischio medio) 84,0 84,0
Rating C (rischio alto) 10,6 10,6
Rating E Enti pubblici 0,0 0,0
Rating Z (not rated) 40,2 4,0 217,4 10,4 0,6 14,6 37,3 324,5
Totale crediti lordi 147,3 4,0 217,4 10,4 0,6 14,6 37,3 431,6
Fondo svalutazione crediti (10,8) (3,6) (1,4) 0,0 (6,4) 0,0 (22,2)
Totale credito netti 136,5 0,4 216,0 10,4 0,6 8,2 37,3 409,4

Saldi al 31 dicembre 2019

Rating Crediti
commerciali (1)
Crediti
finanziari non
correnti
lifetime ECL
Crediti
finanziari
correnti
Attività
finanziarie
per
contratti di
locazione
Altre attività
non correnti
12 mesi ECL
Crediti diversi e altre
attività correnti
Disponibilità
liquide
Totale
Rating A (rischio basso) 18,3 18,3
Rating B (rischio medio) 117,2 117,2
Rating C (rischio alto) 20,6 20,6
Rating E Enti pubblici 0,0 0,0
Rating Z (not rated) 6,7 4,1 248,2 11,4 0,7 15,7 0,6 287,4
Totale crediti lordi 162,8 4,1 248,2 11,4 0,7 15,7 0,6 443,5
Fondo svalutazione crediti (9,9) (3,7) (1,2) 0,0 (6,4) 0,0 (21,2)
Totale credito netti 152,9 0,4 247,0 11,4 0,7 9,3 0,6 422,3

(1) L'esposizione dei crediti commerciali, ai fini dell'IFRS 7 limitatamente alla fattispecie del contratto estimatorio, viene effettuata al netto delle rese attese.

(2) La fascia dei crediti con attribuzione Rating Z è costituita principalmente da crediti verso società controllate e in minor misura da crediti verso enti pubblici.

Il fondo svalutazione crediti commerciali al 31 dicembre 2020 è pari a 10,8 milioni (9,9 milioni al 31 dicembre 2019) e per il commento si rimanda alla successiva nota n. 35.

La percentuale di incidenza del fondo svalutazione crediti commerciali al 31 dicembre 2020 rispetto all'ammontare del credito lordo è pari al 7,3% (6,1% nel 2019). L'aumento dell'incidenza è principalmente correlato al contesto attuale di crisi generalizzata derivante dagli effetti conseguenti alla pandemia ed alle correlate misure restrittive.

I crediti complessivamente risultano in decremento rispetto allo scorso esercizio. Si segnala una riduzione, pari a 31 milioni, dei crediti finanziari correnti infragruppo, relativi in via prevalente alla gestione accentrata dei fabbisogni del Gruppo e un incremento delle disponibilità liquide per 36,7 milioni.

La seguente tabella evidenzia le percentuali di svalutazione applicate, al 31 dicembre 2020, ai crediti sulla base della fascia di scaduto.

Rating Non scaduti 1- 30 gg 31-60 gg 61-90 gg 91-180 gg 181-360 gg 361-540 gg 541-720 gg >720gg
Rating A (rischio basso) 0,13% 3% 6% 8% 10% 20% 30% 40% 50%
Rating B (rischio medio) 0,55% 5% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%
Rating C (rischio alto) 1,72% 8% 10% 12% 15% 40% 60% 70% 80%
Rating E (enti pubblici) 1,45% 1% 1% 1% 2% 5% 10% 20% 30%
Rating Z (not rated) 1,12% 6% 8% 10% 12% 30% 40% 50% 60%

Si segnala che l'ammontare delle attività finanziarie che pur essendo state svalutate totalmente nel corso dell'esercizio sono ancora oggetto di esecuzione forzata è pari a 0,1 milioni riferiti interamente ai crediti commerciali.

Rischio di prezzo

RCS MediaGroup S.p.A. non è esposta a significativi rischi di prezzo relativi a strumenti finanziari che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9.

11. Strumenti finanziari: informazioni aggiuntive

Nella tabella che segue sono riportati i valori contabili per ogni classe identificata dall'IFRS 9, come richiesto dal principio IFRS 7.

Tale valore contabile coincide generalmente con la valutazione al costo ammortizzato delle Attività/passività finanziarie, ad eccezione degli strumenti derivati e degli Altri strumenti di capitale valutati al fair value. Per il valore equo si rimanda alle note illustrative delle singole poste.

Valore Contabile
Note 31/12/2020 31/12/2019
(Valori in milioni di Euro)
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo
Altri strumenti di capitale - partecipazioni 31 1,6 1,7
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti commerciali 35 136,5 152,9
Crediti finanziari correnti 37 216,0 247,0
Attività finanziarie correnti e non correnti per contratti di locazione 27 10,4 11,4
Disponibilità liquide 37 37,3 0,6
Crediti diversi e altre attività correnti 36 8,2 9,3
Crediti finanziari non correnti 32 0,5 0,4
Crediti diversi e altre attività non correnti 33 0,6 0,7
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 411,1 424,0
PASSIVITA' FINANZIARIE
Passività al costo ammortizzato
Debiti commerciali 42 104,4 123,0
Debiti v/banche 37 - 8,8
Debiti finanziari correnti 37 134,8 141,4
Debiti finanziari non correnti 37 58,9 82,9
Debiti diversi e altre passività correnti 43 15,5 14,1
Passività correnti per contratti locazione 27 19,1 19,2
Passività non correnti per contratti locazione 27 122,2 137,5
Passività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo
Debiti finanziari correnti (strumenti derivati di copertura) 37 - 0,2
Debiti finanziari non correnti (strumenti derivati di copertura) 37 1,0 1,0
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE 455,9 528,1

Nella categoria "Attività finanziarie" sono classificate:

  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • attività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo;
  • attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • crediti commerciali;
  • crediti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: crediti verso l'Erario, crediti verso Enti Previdenziali, anticipi ad autori, crediti per contributi statali ed i risconti attivi;
  • altre attività non correnti, dalle quali, ai fini della rappresentazione in oggetto è escluso il versamento a titolo di anticipo sul trattamento di fine rapporto;
  • crediti finanziari correnti e non;
  • disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

Nella categoria "Passività finanziarie" sono classificate:

  • passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, tra cui:
  • debiti commerciali;
  • debiti diversi, dai quali, ai fini della rappresentazione in oggetto sono esclusi: debiti verso l'Erario, dediti verso Enti Previdenziali, risconti passivi ed il debito per ferie maturate e non godute;
  • debiti finanziari correnti e non correnti;
  • passività finanziarie per contratti di locazione;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico;
  • passività finanziarie valutate al fair value imputato a conto economico complessivo.

Nelle Attività finanziarie valutate al fair value a conto economico complessivo sono classificati gli Altri strumenti di capitale in quanto la Società ha adottato l'opzione di valutare lo strumento al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti di conto economico complessivo.

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale finanziaria al fair value l'IFRS7 richiede che tali valori siano classificati sulla base della gerarchia di livelli che evidenzi i valori utilizzati per la determinazione del fair value.

I livelli sono distinti in:

Livello 1: Prezzi quotati (non rettificati) sui mercati attivi per attività o passività identiche;

Livello 2: Dati di input diversi dai prezzi quotati (di cui al livello 1) osservabili per l'attività o la passività sia direttamente (come nel caso dei prezzi) sia indirettamente (cioè in quanto derivati dai prezzi);

Livello 3: Dati di input relativi all'attività o alla passività non basati su dati di mercato osservabili.

Di seguito si evidenziano le attività e le passività al 31 dicembre 2020 e 2019 che sono valutate al fair value per livello gerarchico.

Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti finanziari al 31 dicembre 2020
(Valori in milioni di Euro) Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo - - - -
Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti
Partecipazioni 31 0,2 - 1,4 1,6
Hedging derivatives - - - -
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 0,2 - 1,4 1,6
PASSIVITA' FINANZIARIE
Hedging derivatives 38 - 1,0 - 1,0
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE - 1,0 - 1,0

Gerarchia di valutazione del fair value per categorie di strumenti finanziari al 31 dicembre 2019

(Valori in milioni di Euro) Note Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
ATTIVITA' FINANZIARIE
Attività finanziarie al fair value imputate a conto economico complessivo - - - -
Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti
Partecipazioni 30 0,4 - 1,3 1,7
Hedging derivatives - - - -
TOTALE ATTIVITA' FINANZIARIE 0,4 - 1,3 1,7
PASSIVITA' FINANZIARIE
Hedging derivatives 37 - 1,1 - 1,1
TOTALE PASSIVITA' FINANZIARIE - 1,1 - 1,1

La tabella sotto riportata evidenzia le variazioni intervenute nel corso dell'esercizio nelle poste classificate come livello 3:

Saldo al
31/12/2019
utile /(perdita)
rilevata a conto
economico
Incrementi/
acquisti
Decrementi/
vendite
Utili e delle perdite rilevati
tra le altre componenti di
conto economico complessivo
Trasferimenti
da e verso il
livello 3
Saldo al
31/12/2020
1,3 - - - 0,1 - 1,4

Effetti economici e di patrimonio netto degli strumenti finanziari ai fini dell'IFRS 7

In conformità all'IFRS 7, si riportano di seguito gli effetti prodotti a Conto Economico e Patrimonio Netto con riferimento a ciascuna categoria di strumenti finanziari in essere nella Società nel biennio 2020-2019, che comprendono principalmente gli utili e le perdite derivanti dall'acquisto e dalla vendita di attività o passività finanziarie nonché dalle variazioni di valore degli strumenti finanziari valutati al fair value e dagli interessi attivi/passivi maturati sulle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

La tabella di seguito evidenzia gli effetti economici e di patrimonio netto relativi agli strumenti finanziari in ambito IFRS 9.

(Valori in milioni di Euro) Note 2020 2019
Utili netti/ (perdite) nette rilevati su strumenti finanziari (0,8) 15,1
Derivati di copertura 21 (0,6) (0,7)
- di cui utili/perdite imputati a PN 0,1 (0,1)
- di cui utili/(perdite) rilevati a conto economico (0,7) (0,6)
Utili/(perdite) su altri strumenti rappresentativi di capitale 22 (0,1) 15,8
- di cui dividendi da partecipazioni - 15,5
- di cui proventi diversi su partecipazioni - 0,3
Utili/(perdite) su crediti/finanziamenti 21 (0,1) -
Interessi attivi/passivi (al tasso interno di rendimento) maturati sulle
attività/passività finanziarie non al Fair Value Through Profit Loss (1,8) (3,2)
Interessi attivi su 21 4,2 4,8
- crediti/finanziamenti 4,2 4,8
Interessi passivi su 21 (6,0) (8,0)
- passività finanziarie (6,0) (8,0)
Spese e commissioni non incluse nel tasso di interesse effettivo (0,6) (0,7)
di competenza di attività finanziarie 21 (0,6) (0,7)
- crediti/finanziamenti (0,6) (0,7)
Accantonamenti per svalutazione di attività finanziarie (2,5) (1,7)
- Crediti/finanziamenti 19 (2,5) (1,7)

Per un maggiore dettaglio sulle caratteristiche degli strumenti finanziari in portafoglio nonché degli utili e perdite associati si rimanda alle relative note illustrative specifiche.

I valori riportati nelle tabelle e note successive sono espressi in milioni di Euro, salvo ove diversamente indicato.

12. Ricavi netti

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ricavi diffusionali 267,8 303,7 (35,9)
Ricavi pubblicitari 199,6 229,7 (30,1)
Ricavi editoriali diversi 21,4 26,6 (5,2)
Totale 488,8 560,0 (71,2)

I ricavi netti realizzati nell'esercizio 2020 ammontano a 488,8 milioni e si confrontano con 560 milioni, dell'esercizio 2019.

Il decremento dei ricavi diffusionali di 35,9 milioni, rispetto al 2019, è principalmente imputabile al calo delle diffusioni della testata sportiva La Gazzetta dello Sport a seguito della sospensione degli eventi sportivi, quale conseguenza del lockdown e delle misure restrittive messe in atto delle autorità (fra cui per esempio la chiusura dei bar). Anche i ricavi diffusionali dei periodici risultano in flessione, mentre risultano in crescita i ricavi diffusionali della testata Corriere della Sera, trainati dai ricavi da abbonamenti digitali e dai ricavi da collaterali. Entrambi i quotidiani confermano a dicembre 2020 la loro posizione di leadership diffusionale nei rispettivi segmenti di mercato (Fonte: dati ADS gennaio-dicembre 2020).

I ricavi pubblicitari sono pari a 199,6 milioni, in diminuzione di 30,1 milioni rispetto al 2019, quale conseguenza della flessione del mercato pubblicitario sul mezzo stampa segnato dagli effetti dall'emergenza sanitaria, da segnalare la crescita on-line per circa 8,6 milioni.

I ricavi editoriali diversi sono pari a 21,4 milioni, in diminuzione di 5,2 milioni rispetto al 2019 (+26,6 milioni). La variazione è principalmente riferibile ai minori ricavi per abbonamenti televisivi satellitari e minori ricavi per il settore Sfera.

13. Rapporti con parti correlate

Ultimate Parent Company della Società è U.T. Communications S.p.A., società controllante di Cairo Communication S.p.A., divenuta a sua volta controllante diretta di RCS MediaGroup S.p.A.. La quota di capitale sociale di RCS MediaGroup S.p.A. detenuta da Cairo Communication S.p.A. al 31 dicembre 2020 è pari a 59,693% (59,831% comprensivo anche della quota di possesso direttamente detenuta al 31 dicembre 2020 da U.T. Communications S.p.A. – Fonte CONSOB).

RCS MediaGroup S.p.A. è soggetta, a partire dal 12 dicembre 2019, ad attività di direzione e coordinamento di Cairo Communication S.p.A..

Ciò premesso sono state identificate come parti correlate:

  • le entità controllanti dirette e indirette di RCS MediaGroup S.p.A., le loro controllate, anche in via congiunta e le loro collegate;
  • le entità controllate e le entità a controllo congiunto nonché collegate di RCS MediaGroup S.p.A.;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche (key manager), i loro familiari stretti ed eventuali società da questi direttamente o indirettamente controllate o sottoposte a controllo congiunto od influenza notevole.

Sono stati individuati come key manager della Società: gli Amministratori, i Sindaci, l'Amministratore Delegato, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, nonché gli ulteriori Dirigenti con Responsabilità Strategiche di RCS MediaGroup S.p.A. e della controllante Cairo Communication S.p.A., riportati nelle rispettive relazioni sulla remunerazione.

In data 23 dicembre 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ("RCS") e Cairo Communication S.p.A. ("Cairo Communication") hanno reso noto di aver sottoscritto un accordo quadro che disciplina i termini e le condizioni di un'operazione di collaborazione societaria e commerciale (l'"Operazione") articolata nel conferimento in una nuova società denominata CAIRORCS MEDIA S.p.A. ("CAIRORCS"), da parte di RCS e di Cairo Pubblicità S.p.A. ("Cairo Pubblicità") dei rispettivi rami d'azienda relativi alle attività di raccolta pubblicitaria per, rispettivamente, le testate cartacee e online di RCS in Italia (il "Ramo di Azienda RCS") e le testate cartacee, televisive e online di Cairo Editore e La7 (il "Ramo di Azienda Cairo"), nonché, per entrambi i rami d'azienda, per alcuni mezzi di terzi.

L'Operazione è finalizzata a realizzare, all'interno del Gruppo RCS e del Gruppo Cairo, un'efficiente e unitaria gestione dell'attività di concessionaria pubblicitaria per la gestione e la vendita degli spazi pubblicitari, da concentrarsi in capo ad un unico soggetto al fine di massimizzare le sinergie a livello di gruppo. CAIRORCS è partecipata in misura paritetica da RCS e da Cairo Pubblicità.

Il Ramo di Azienda RCS e il Ramo di Azienda Cairo sono stati oggetto, nell'ambito dei conferimenti in natura in CAIRORCS, di valutazioni, rispettivamente, da parte di KPMG Advisory S.p.A., quanto a RCS, ed Ernst&Young Advisory S.p.A., quanto a Cairo Pubblicità, ai sensi e per gli effetti dell'articolo 2343-ter, comma secondo, lettera b), del codice civile.

L'Operazione costituisce un'operazione con Parte Correlata, ai sensi del Regolamento Consob 17221/2010 e della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto RCS e Cairo Pubblicità sono sottoposte al comune controllo, ai sensi degli articoli 93 del TUF e 2359, comma 1, n. 1, del codice civile, di Cairo Communication, titolare, rispettivamente, di una partecipazione rappresentativa del 59,69% del capitale sociale e dei diritti di voto di RCS e dell'intero capitale sociale di Cairo Pubblicità.

L'Operazione si configura, inoltre, quale operazione di "maggiore rilevanza" tra parti correlate, ai sensi dell'articolo 8, comma 1, del Regolamento Consob 17221/2010 e del paragrafo E della Procedura per le Operazioni con Parti Correlate adottata da RCS, in quanto, considerando il valore complessivo del Ramo di Azienda RCS oggetto del Conferimento RCS e i rapporti di debito/credito afferenti il Ramo di Azienda RCS non oggetto di conferimento, quali risultanti al 30 giugno 2020, risultano superati gli indici di rilevanza dell'attivo e delle passività previsti dall'Allegato 3 del Regolamento Consob 17221/2010.

La sottoscrizione dell'Accordo Quadro è stata approvata con delibera del Consiglio di Amministrazione di RCS in data 23 dicembre 2020, previo motivato parere favorevole espresso dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, in funzione di Comitato per le Operazioni con Parti Correlate, in data 19 dicembre 2020. L'Accordo Quadro è stato sottoscritto in data 23 dicembre 2020 ed eseguito in pari data e i conferimenti del Ramo di Azienda Cairo e del Ramo di Azienda RCS sono divenuti efficaci il 1° gennaio 2021.

La Società ha predisposto un Documento Informativo relativo a operazione di maggiore rilevanza con parti correlate, che è stato messo a disposizione del pubblico, nel termine previsto dall'articolo 5, comma 3 del Regolamento Consob 17221/2010, presso la sede sociale di RCS, sul sito internet della Società (www.rcsmediagroup.it) e sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "EMARKET STORAGE" () in data 30 dicembre 2020.

***

Di seguito si rappresentano tali rapporti suddivisi per linee di bilancio, con l'incidenza degli stessi sul totale di ciascuna voce.

Partecipazioni valutate
al costo
Crediti
finanziari
non correnti
Attività
finanziarie
non correnti
per contratti
di locazione
Crediti
commerciali
Crediti finanziari
correnti
Attività finanziarie
correnti per
contratti di
locazione
Società controllanti - 0,1 -
Società controllate 384,9 0,1 9,4 8,9 209,9 1,0
Società collegate 3,8 - - 14,0 6,0 -
Altre consociate - 0,6 -
Altre parti correlate (1) - - - 0,4 - -
Totale parti correlate 388,7 0,1 9,4 24,0 215,9 1,0
Totale di bilancio 388,7 0,4 9,4 136,5 216,0 1,0
Incidenza 100,00% 25,00% 100,00% 17,58% 99,95% 100,00%
Debiti diversi e
altre passività
non correnti
Debiti
finanziari
correnti
Passività per
imposte
correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Impegni
Società controllante - - - 0,4 - -
Società controllate 0,9 79,9 2,3 8,4 - 23,2
Società collegate - 0,8 - 1,6 - -
Altre consociate - - - 1,5 - -
Altre parti correlate (1) - - - - 2,7 1,4
Totale parti correlate 0,9 80,7 2,3 11,9 2,7 24,6
Totale di bilancio 1,9 134,8 3,3 104,4 49,7 44,3
Incidenza 47,37% 59,87% 69,70% 11,40% 5,43% 55,53%
Ricavi Consumi
materie
prime e
servizi
Costi per il
personale
Altri ricavi
e proventi
operativi
Interessi attivi
calcolati
utilizzando il
criterio
dell'interesse
effettivo
Oneri
finanziari
Altri proventi
(oneri) da
attività e
passività
finanziarie
(Svalutazione)/
ripristino di
crediti e altre
attività
finanziarie
Società controllanti 0,1 ( 0,5) - 0,9 - - - -
Società controllate 6,1 ( 49,3) - 8,0 3,5 ( 0,2) ( 0,7) 0,1
Società collegate 224,1 ( 69,3) - 0,9 0,6 - ( 4,4) -
Altre consociate 1,0 ( 4,3) - 0,5 - - - -
Fondo integrativo previdenza dirigenti - ( 0,3) - - - - -
Colleganti e loro controllanti - - - - - - - -
Altre parti correlate (1) 0,7 ( 4,0) ( 3,2) - - - - -
Totale parti correlate 232,0 ( 127,4) ( 3,5) 10,3 4,1 ( 0,2) ( 5,1) 0,1
Totale di bilancio 488,8 ( 297,3) ( 154,6) 19,2 4,2 ( 7,5) ( 5,1) ( 0,1)
Incidenza 47,46% 42,85% 2,26% 53,65% 97,62% 2,67% 100,00% -100,00%

(1) Si riferisce principalmente a rapporti con dirigenti aventi responsabilità strategiche e loro familiari stretti, di cui a successivo dettaglio.

Si rimanda ad apposito allegato per l'analisi dettagliata dei rapporti con le parti correlate, intervenuti nel corso dell'intero esercizio.

I rapporti intrattenuti da RCS MediaGroup S.p.A. con imprese controllate e collegate hanno riguardato principalmente lo scambio di beni, la prestazione di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, nonché rapporti di natura fiscale.

Le operazioni riguardano la gestione ordinaria e sono avvenute a condizioni di mercato, ciò anche tenuto conto del livello di servizio prestato o ricevuto, nel rispetto di procedure volte a garantire la correttezza sostanziale dell'operazione.

I rapporti verso le società controllanti comprendono ricavi per 1 milione, costi per servizi per 0,5 milioni, crediti commerciali per 0,1 milioni e debiti commerciali per circa 0,4 milioni.

RCS MediaGroup S.p.A. ha prestato i servizi amministrativi, fiscali, gestione crediti, assistenza in materia legale e societaria e in operazioni di finanza e tesoreria, servizi di amministrazione del personale e assicurativi, servizi relativi agli acquisti ed alla logistica, servizi di comunicazione e assistenza per il Servizio di Prevenzione e Protezione, servizi informatici e di assistenza per l'area digitale, servizi di facility management e servizi generali alle società controllate e collegate italiane ed estere, per gran parte soggette a direzione e coordinamento da parte di RCS MediaGroup S.p.A., al fine di ottimizzare le risorse disponibili, in una logica di convenienza economica per il Gruppo RCS.

RCS MediaGroup S.p.A. ha avuto rapporti di natura commerciale relativamente a spazi attrezzati per uffici e aree operative, oltre ad alcuni contratti di affitto, con le controllate RCS Produzioni S.p.A., RCS Produzioni Milano S.p.A., RCS Produzioni Padova S.p.A., RCS Sport S.p.A., RCS Sports & Events S.r.l., Trovolavoro S.r.l., Sfera Service S.r.l., Blei S.r.l. in liquidazione, RCS Edizioni Locali S.r.l., SSD Active Team S. a r.l. e con la collegata m-dis Distribuzione Media S.p.A..

RCS MediaGroup S.p.A. ha acquistato spazi pubblicitari dalle controllate, RCS Edizioni Locali, Trovolavoro S.r.l., Unidad Editorial S.A., oltre a società del gruppo Cairo.

RCS MediaGroup S.p.A. si avvale dei servizi distributivi prestati da m-dis Distribuzione Media S.p.A., quest'ultima non sottoposta a direzione e coordinamento da parte di RCS MediaGroup S.p.A., relativamente alla distribuzione in Italia dei prodotti attraverso il canale edicola.

RCS MediaGroup S.p.A. si è avvalsa della società Logintegral 2000 S.a. (facente parte del gruppo Unidad Editorial) per la distribuzione dei propri quotidiani sul territorio spagnolo.

RCS MediaGroup S.p.A. ha fornito servizi di lavorazioni e stampa alla controllata RCS Edizioni Locali S.r.l. ed ha ricevuto l'analogo servizio da RCS Produzioni S.p.A., RCS Produzioni Milano S.p.A. e RCS Produzioni Padova S.p.A..

Inoltre sono stati individuati negli Amministratori, nei Sindaci, nell'Amministratore Delegato, nel Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e nei Dirigenti con responsabilità strategiche di RCS MediaGroup S.p.A. e della controllante Cairo Communication S.p.A., le figure per le quali sono di seguito fornite le informazioni relative alle retribuzioni nelle varie forme in cui sono corrisposte e ripartite per linea di bilancio.

Costi per
servizi
Costi per il
personale
Debiti diversi e altre
passività correnti
Impegni
Consiglio di Amministrazione - emolumenti 3,8 - 1,9 -
Collegio Sindacale - emolumenti 0,2 - 0,2 -
Dirigenti con responsabilità strategiche - 3,2 0,6 1,4
Totale parti correlate 4,0 3,2 2,7 1,4
Totale di bilancio 216,5 154,6 49,7 44,3
Incidenza 1,85% 2,07% 5,43% 3,16%

I rapporti intercorsi con le società controllate, collegate e altre imprese del Gruppo RCS sono indicati nel contesto delle note illustrative specifiche in sede di commento delle singole voci dello Stato Patrimoniale e del Conto Economico.

Consolidato fiscale ai fini IRES Nel corso del 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi dell'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale introdotto con il D. Lgs. n. 344 del 12 dicembre 2003, che consente di determinare una tassazione fiscale calcolata su una base imponibile unificata, con conseguente immediata compensabilità dei crediti di imposta e delle perdite fiscali di periodo.

I rapporti infragruppo, originati dall'adozione del consolidato fiscale nazionale, si ispirano ad obiettivi di neutralità e parità di trattamento.

Consolidato IVA Nel corso del 2020 RCS MediaGroup S.p.A. ha continuato ad avvalersi della particolare disciplina del Consolidato IVA di Gruppo RCS, evidenziando un saldo a debito pari a 1,4 milioni. RCS MediaGroup S.p.A. ha fatto confluire nel consolidato IVA del Gruppo RCS, per l'esercizio 2020, un proprio saldo a debito pari a 12,6 milioni.

14. Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso di lavorazione

La variazione delle rimanenze complessivamente è negativa per 1,4 milioni ed è riferibile ai prodotti in corso di lavorazione ed ai prodotti finiti. Si segnala l'accantonamento al fondo svalutazione prodotti finiti per 0,2 milioni.

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Var.riman. prodotti corso di lavorazione (0,5) 0,1 (0,6)
Accant. fondo svalutaz.prodotti finiti (0,2) (1,2) 1,0
Variazione rimanenze prodotti fini (0,7) 3,2 (3,9)
Totale (1,4) 2,1 (3,5)

15. Acquisti e consumi materie e servizi

Acquisti e consumi materie prime e merci

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Acquisto carta 30,6 49,0 (18,4)
Acquisto spazi pubblicitari 16,5 21,7 (5,2)
Acquisto prodotti finiti 12,4 11,1 1,3
Acquisto altro materiale 4,5 3,9 0,6
Variazione rimanenze materie prime, sussidiarie e merci 3,9 (2,7) 6,6
Accantonamento fondo svalutazione rimanenze materiali 0,3 - 0,3
Totale 68,2 83,0 (14,8)

La riduzione complessiva che si rileva negli acquisti e consumi di materie prime e merci rispetto all'esercizio 2019 è pari a 14,8 milioni ed è principalmente imputabile ai minori costi per acquisto carta (-18,4 milioni), principalmente per il calo delle diffusioni determinate in via prevalente dagli effetti dell'emergenza sanitaria in corso, a cui si aggiunge la riduzione del prezzo della carta. Si evidenziano, inoltre, minori costi per acquisto spazi pubblicitari (-5,2 milioni). Di segno contrario nel 2020 rispetto al 2019 la variazione delle rimanenze materie prime, a seguito della diminuzione del magazzino prodotti carta (+6,6 milioni l'effetto dei due anni di riferimento: 2020 e 2019).

Ai fini di quanto previsto dall'art. 188 del Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge del 17/07/2020 n. 77 e dall'art. 4, commi da 182 a 186 della legge 24 dicembre 2003, n. 350 (legge finanziaria 2004) e visto il DPCM del 21.12.2004 n. 318, si evidenzia che la spesa sostenuta nell'anno 2019 per l'acquisto della carta che può usufruire del credito d'imposta ammonta a circa 25,9 milioni. Si precisa che l'efficacia della disciplina agevolativa è ancora soggetta all'autorizzazione delle competenti autorità europee.

Costi per servizi

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Spese di trasporto 76,8 93,1 ( 16,3)
Lavorazioni c/o terzi 53,5 58,1 ( 4,6)
Collaboratori e corrispondenti 18,6 20,5 ( 1,9)
Spese promo pubblicitarie 13,7 16,6 ( 2,9)
Provvigioni passive ed altri oneri su vendite 12,5 11,5 1,0
Prestazioni professionali e consulenze 10,7 10,5 0,2
Spese servizi diversi 6,4 8,7 ( 2,3)
Emolumenti agli amministratori e sindaci 4,0 3,4 0,6
Utenze 3,4 4,1 ( 0,7)
Spese postali 2,8 2,8 -
Manutenzioni 2,6 2,9 ( 0,3)
Servizi per indagini di mercato 1,9 2,9 ( 1,0)
Servizi informatici 1,9 2,7 ( 0,8)
Prestazioni di personale comandato 1,9 1,3 0,6
Agenzie di informazione 1,7 1,6 0,1
Viaggi e soggiorni 1,2 3,5 ( 2,3)
Servizi per il personale 1,3 1,6 ( 0,3)
Assicurazioni 1,1 1,0 0,1
Prestazioni per manifestazioni sportive - 0,3 ( 0,3)
Spese e commissioni bancarie 0,5 0,2 0,3
Totale 216,5 247,3 ( 30,8)

I costi per servizi ammontano a 216,5 milioni e si riducono per 30,8 milioni, rispetto all'esercizio 2019. Concorrono alla contrazione, oltre ai minori costi conseguenti alla riduzione dei ricavi, gli effetti dell'intensificazione delle azioni di recupero di efficienza.

Si segnala che, in ottemperanza al D. Lgs 39/2010, i corrispettivi per la revisione legale del presente bilancio ammontano complessivamente a 0,4 milioni (0,4 milioni nel 2019).

Costi per godimento beni di terzi

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Diritti 9,7 10,6 (0,9)
Locazioni 3,7 4,6 (0,9)
Affitti (0,9) 0,3 (1,2)
Totale 12,5 15,5 (3,0)

I costi di godimento di beni di terzi ammontano a 12,5 milioni in decremento di 3 milioni rispetto al 2019. Tale variazione, oltre ai minori costi per diritti, comprende il beneficio di una temporanea riduzione dei canoni di locazione di immobili a seguito della pandemia COVID-19.

16. Costi per il personale

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Salari e stipendi 109,4 115,1 (5,7)
Oneri sociali 35,5 37,1 (1,6)
Benefici ai dipendenti 8,3 8,4 (0,1)
Altri costi/recuperi (3,9) (3,0) (0,9)
Oneri (proventi) non ricorrenti 5,3 1,1 4,2
Totale 154,6 158,7 (4,1)

I costi per il personale ammontano a 154,6 milioni, in diminuzione rispetto al 2019 (158,7 milioni) e comprendono oneri netti di natura non ricorrente per complessivi 5,3 milioni (non ricorrenti netti per 1,1 milioni nel 2019) riferiti prevalentemente al processo di riorganizzazione in corso. Escludendo gli oneri netti non ricorrenti, il costo per il personale si ridurrebbe di 8,3 milioni rispetto al 2019.

La ripartizione del numero medio di dipendenti per categoria è la seguente:

Categoria Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Dirigenti, quadri e impiegati 886 896 (10)
Direttori di testata e giornalisti 651 658 (7)
Operai 47 50 (3)
Totale 1.584 1.604 (20)

Il numero medio dei dipendenti risulta in diminuzione rispetto al dato del 2019, a seguito dell'avvio del piano di prepensionamento della popolazione grafica e poligrafica che ha comportato 72 uscite negli ultimi mesi dell'anno 2020 e dall'effetto generale delle azioni di riorganizzazione ed efficienza nella direzione di acquisire e potenziare nuove competenze per lo sviluppo degli asset digitali e di diversificazione dei ricavi.

17. Altri ricavi e proventi

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Recupero costi 5,1 6,1 (1,0)
Affitti attivi 4,2 4,2 -
Proventi per contributi 2,1 0,9 1,2
Ricavi per riaddebito di costi per il personale 3,3 3,0 0,3
Vendita rese scarti e materiale vario 2,9 4,6 (1,7)
Altri ricavi 1,2 1,8 (0,6)
Proventi da coedizioni 0,4 1,1 (0,7)
Totale 19,2 21,7 (2,5)

Gli "Altri ricavi e proventi" ammontano a 19,24 milioni in diminuzione rispetto al 2019 (pari a 21,7 milioni). Si segnalano minori recuperi costi e minori vendite di materiali di scarto della produzione, compensati dai maggiori proventi per contributi, comprensivi di una stima prudenziale relativa al contributo sull'acquisto e consumo carta agevolato per l'anno 2019 ai sensi di quanto previsto dall'art. 188 del Decreto-legge del 19/05/2020 n. 34 convertito con modificazioni dalla Legge del 17/07/2020 n. 77.

18. Oneri diversi di gestione

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Altri oneri di gestione 4,5 5,3 (0,8)
Oneri tributari 1,2 0,9 0,3
Oneri da coedizioni 0,4 0,2 0,2
Totale 6,1 6,4 (0,3)

Gli "Oneri diversi di gestione" ammontano a 6,1 milioni e si decrementano di 0,3 milioni rispetto al 2019. La variazione è principalmente riconducibile ai minori costi per spese di rappresentanza.

19. (Svalutazione) / ripristino di crediti commerciali e diversi

Ammontano a -2,5 milioni e riflettono svalutazioni a fronte di rischi di insolvenza su crediti commerciali. Nello scorso esercizio la svalutazione crediti era pari a 1,7 milioni.

L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dalla diffusione del virus COVID-19 e dalle misure restrittive per il suo contenimento, che hanno condizionato la situazione sociale ed economica. Conseguentemente il Fondo svalutazione crediti ha recepito un maggior accantonamento riveniente da una generale maggiore esposizione al rischio di insolvenza, a cui si sono aggiunte alcune specifiche posizioni creditorie deteriorate.

20. Ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Ammortamenti attività immateriali 10,0 9,9 0,1
Ammortamenti immobili,impianti e macchinari 5,3 6,0 (0,7)
Ammortamenti diritti d'uso su beni in leasing 17,4 17,4 -
Svalutazioni/Ripristini di valore - 1,1 (1,1)
Totale 32,7 34,4 (1,7)

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e immateriali ammontano complessivamente a 32,7 milioni (34,4 milioni nell'esercizio 2019).

Non si segnalano svalutazioni nell'esercizio. In merito alla valutazione degli avviamenti si rimanda alla successiva nota n. 29 per maggiori dettagli.

21. Proventi (oneri) finanziari

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Interessi su crediti a bt verso società del Gruppo 4,0 4,5 ( 0,5)
Interessi attiviti su attività per contratti di locazione 0,2 0,2 -
Inter. attivi su altri crediti a bt - 0,1 ( 0,1)
Totale Interessi attivi calc. util. il criterio
dell'interesse effettivo 4,2 4,8 ( 0,6)
Utili su cambi 0,1 0,1 -
Interessi su crediti verso erario 2,4 0,3 2,1
Totale proventi finanziari diversi dai precedenti 2,5 0,4 2,1
Perdite su cambi ( 0,2) ( 0,1) ( 0,1)
Interessi passivi verso banche - ( 0,1) 0,1
Interessi passivi su finanziamenti a lt ( 1,2) ( 1,7) 0,5
Interessi passivi su finanziamenti a bt ( 1,3) ( 1,7) 0,4
Interessi passivi verso società del Gruppo ( 0,2) ( 0,2) -
Oneri su derivati ( 0,7) ( 0,6) ( 0,1)
Oneri finanziari diversi ( 0,7) ( 0,8) 0,1
Interessi passivi su passività per contratti di locazione ( 2,8) ( 3,1) 0,3
Oneri da attualizzazione ( 0,4) ( 1,3) 0,9
Totale oneri finanziari ( 7,5) ( 9,6) 2,1
Totale proventi (oneri) finanziari ( 0,8) ( 4,4) 3,6

Gli oneri finanziari netti complessivamente evidenziano un saldo di 0,8 milioni (4,4 milioni nel 2019), determinato da minori interessi passivi netti su finanziamenti principalmente per il minor indebitamento medio e proventi finanziari incassati dall'erario (2,4 milioni). Si evidenziano, inoltre, minori oneri bancari e minori oneri di attualizzazioni delle poste iscritte in bilancio.

22. Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Dividendi - 15,5 (15,5)
Svalutazioni (5,1) (1,9) (3,2)
Altri proventi (oneri) da attività finanziarie - 0,3 (0,3)
Totale (5,1) 13,9 (19,0)

Gli altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie evidenziano solo 5,1 milioni di svalutazioni, principalmente riferite alle partecipazioni, di cui 4,5 milioni per m-dis Distribuzione Media S.p.A. e 0,7 milioni per Trovolavoro S.r.l.. Si rinvia alla successiva nota n. 30 per maggiori dettagli.

23. (Svalutazione)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie

Ammontano a -0,1 milioni (-0,1 milioni nel 2019) e si riferiscono alla svalutazione parziale di un finanziamento concesso a società terza.

24. Imposte sul reddito

Le imposte rilevate a conto economico in applicazione delle aliquote vigenti (24% IRES e 5,57% IRAP) sono le seguenti:

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019 Variazione
Imposte esercizi precedenti: 10,1 4,0 6,1
- IRES 10,1 4,0 6,1
Imposte correnti: (4,5) (0,7) (3,8)
- IRES (2,8) 2,0 (4,8)
- IRAP (1,7) (2,7) 1,0
Imposte anticipate/differite: 2,2 (10,7) 12,9
- Anticipate 2,0 (10,8) 12,8
- Differite 0,2 0,1 0,1
Totale imposte 7,8 (7,4) 15,2

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2020 evidenziano un provento netto pari a 7,8 milioni anche per effetto di proventi di natura fiscale (rimborsi). Escludendo tale voce, le imposte risulterebbero negative per 2,1 milioni, riferibili all'onere da consolidato fiscale (2,8 milioni) e all'accantonamento IRAP dell'esercizio (1,7 milioni), in parte compensati dagli effetti delle imposte anticipate e differite.

Si riportano di seguito le attività e le passività per imposte correnti:

Descrizione 31/12/2020 31/12/2019 Variazione
Attività per imposte correnti 1,8 5,5 (3,7)
Passività per imposte correnti (3,3) (6,6) 3,3
Totale attività al netto di passività per imposte correnti ( 1,5) ( 1,1) ( 0,4)

Le passività al netto delle attività per imposte correnti, pari a 1,5 milioni, sono prevalentemente composte da debiti relativi ai rapporti infragruppo nell'ambito del Consolidato Fiscale Nazionale (2,2 milioni), dal debito IRES di periodo al netto degli acconti versati (0,7 milioni), in parte compensati dal credito IRAP per acconti versati al netto del debito di periodo (1,0 milioni) e da altri crediti tributari (0,4 milioni).

Vengono analizzate di seguito le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite:

31/12/2019 Iscritte a conto
economico
Riconosciute a
patrimonio
netto
Altre Variazioni 31/12/2020
Attività per imposte anticipate
-Perdite fiscali riportabili a nuovo 11,4 - - (5,3) 6,1
-Fondi rettificativi dell'attivo patrimoniale 3,1 0,7 - - 3,8
-Fondi rischi ed oneri 5,2 1,5 - - 6,7
-Costi a deducibilità differita 0,5 0,2 - (0,1) 0,6
-Attuarizzazione fondi benefici al personale 0,7 - 0,2 - 0,9
-Immobilizzazioni immateriali e materiali 5,7 (0,3) - - 5,4
-Altre 0,5 (0,2) - (0,1) 0,2
Totale imposte anticipate 27,1 1,9 0,2 (5,5) 23,7
Passività per imposte differite
-Immobilizzazioni immateriali e materiali (0,3) 0,2 - - (0,1)
-Attualizzazione fondi rischi e oneri (0,3) - - - (0,3)
Totale imposte differite (0,6) 0,2 - - (0,4)
Totale netto 26,5 2,1 0,2 (5,5) 23,3

Le attività fiscali differite rilevate alla data di chiusura dell'esercizio rappresentano gli importi di probabile realizzazione, sulla base delle stime del management, del reddito imponibile futuro, tenuto conto degli effetti derivanti dalla partecipazione al consolidato fiscale.

La riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo iscritto in bilancio e l'onere fiscale teorico è la seguente:

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Risultato prima delle imposte 5,1 46,5
Imposte sul reddito teoriche (1,2) (11,2)
Effetto netto differenze permanenti 0,5 5,1
Effetto utilizzo perdite fiscali - 1,6
Effetto differenze temporanee tassabili (7,1) (5,0)
Effetto differenze temporanee deducibili 5,0 11,5
Imposte relative ad esercizi precedenti IRES 10,1 4,1
IRES - Imposte correnti 7,3 6,1
IRES - imposte differite 2,0 (10,6)
Imposte sul redditto iscritte in bilancio ( esclusa IRAP correnti e differite) 9,3 (4,5)
IRAP - imposte correnti (1,7) (2,7)
IRAP - imposte differite 0,2 (0,2)
Imposte sul reddito iscritte in bilancio (correnti e differite) 7,8 (7,4)

L'effetto sulle imposte delle differenze permanenti è positivo per 0,5 milioni e si riferisce principalmente al beneficio per l'utilizzo dell'ACE (Aiuto alla Crescita Economica), pari a 1,6 milioni, ridotto dall'effetto della svalutazione delle partecipazioni (1,2 milioni).

Le differenze di carattere temporaneo sono per la maggior parte riferibili agli accantonamenti ed utilizzi dei fondi rischi ed oneri.

25. Proventi (oneri) non ricorrenti

Costi per
servizi
Costi per il
personale
Interessi e
altri proventi
finanziari
Imposte sul
reddito
Totale
(0,1) (5,3) - - (5,4)
- - 2,4 9,9 12,3
(0,1) (5,3) 2,4 9,9 6,9
(216,5) (154,6) 2,5 7,8 (360,8)
0,0% 3,4% 96,0% 126,9% (1,9)%

Gli oneri e proventi di natura non ricorrente ammontano complessivamente a 6,9 milioni di proventi netti e si riferiscono principalmente per 9,9 milioni a proventi su imposte e per 5,3 milioni ad oneri per il personale, riferibili a processi di riorganizzazione aziendale in corso.

Al 31 dicembre 2019 si rilevavano oneri netti non ricorrenti pari a 0,9 milioni.

26. Immobili, impianti e macchinari

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

Descrizione Terreni Beni
Immobili
Migliorie su
beni
immobili
Impianti e
migliorie
Attrezzatur
e
Altri beni Immobiliz
z. in corso
Totale
Costo 5,8 16,3 31,6 100,7 2,9 69,8 0,1 227,2
Svalutazioni - - - (14,4) - - - (14,4)
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 5,8 16,3 31,6 86,3 2,9 69,8 0,1 212,8
Incrementi - 0,1 0,1 - - 0,6 - 0,8
Decrementi - - - - - (0,1) - (0,1)
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 5,8 16,4 31,7 86,3 2,9 70,3 0,1 213,5
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/19 - (5,4) (23,3) (72,1) (2,9) (67,9) - (171,6)
Ammortamenti - (0,5) (1,3) (2,6) - (0,9) - (5,3)
Decrementi - - - - 0,1 - 0,1
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/20 - (5,9) (24,6) (74,7) (2,9) (68,7) - (176,8)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 5,8 10,9 8,3 14,2 - 1,9 0,1 41,2
Incrementi - 0,1 0,1 - - 0,6 - 0,8
Ammortamenti - (0,5) (1,3) (2,6) - (0,9) - (5,3)
SALDI NETTI AL 31/12/2020 5,8 10,5 7,1 11,6 - 1,6 0,1 36,8

I terreni non vengono assoggettati ad ammortamento.

Le altre immobilizzazioni materiali iscritte in bilancio sono ammortizzate sulla base della valutazione della vita utile di ogni singolo cespite, applicando le seguenti aliquote percentuali:

Beni immobili da 2% a 5%
Migliorie su beni immobili da 5% a 6%
Impianti da 10% a 30%
Migliorie su impianti da 5% a 20%
Attrezzature da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 25%

Non sono stati capitalizzati oneri finanziari.

Gli "Immobili, impianti e macchinari", pari a 36,8 milioni, presentano un decremento di 4,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, attribuibile principalmente agli ammortamenti dell'esercizio (5,3 milioni). Si segnalano incrementi per 0,8 milioni, di cui 0,6 milioni per acquisto di altri beni.

Terreni

La voce comprende il terreno relativo al complesso industriale sito in Pessano con Bornago (3,4 milioni) e del campo sportivo in via Cefalù a Milano (2,4 milioni).

Beni immobili

La voce comprende il complesso industriale di Pessano con Bornago (9,8 milioni) e i fabbricati civili di Milano siti in via Rizzoli e via Cefalù (per complessivi 0,7 milioni). Il decremento che si rileva rispetto al 31 dicembre 2019, pari a 0,5 milioni, è riferito alla quota di ammortamento dell'esercizio.

Migliorie su beni immobili

La voce si riferisce alla capitalizzazione di migliorie sugli stabilimenti dei poli di stampa di Padova e Roma, sugli edifici di via Rizzoli e via Solferino a Milano. L'incremento di 0,1 milioni è riferito principalmente agli edifici di via Rizzoli. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2019, pari a 1,3 milioni, è imputabile alla quota di ammortamento dell'esercizio.

Impianti e migliorie su impianti e attrezzature

Le voci "Impianti e migliorie su impianti e attrezzature" sono principalmente costituiti dai beni acquisiti in locazione finanziaria inerenti le linee produttive di Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport. Il decremento rispetto al 31 dicembre 2019, pari a 2,6 milioni, è imputabile alla quota di ammortamento dell'esercizio.

Altri beni

La voce comprende principalmente mobili e arredi per 0,6 milioni e macchine elettroniche per 1 milione. Rispetto al 31 dicembre 2019, si registrano incrementi per 0,6 milioni, principalmente riferibili ad acquisti di nuovi personal computer, notebook, tablet, server e telefoni cellulari, oltre agli ammortamenti per 0,9 milioni.

27. Diritti d'uso su beni in leasing

Di seguito si riporta il dettaglio relativo alla movimentazione dei diritti d'uso dal 1° gennaio 2020 al 31 dicembre 2020:

DESCRIZIO NE Diritti d'uso Beni
immobili
Diritti d'uso
Impianti
Diritti d'uso Altri
beni
Diritti d'uso
Autovetture
Totale
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 142,1 0,8 0,1 8,3 151,3
Incrementi 0,5 0,0 0,0 2,7 3,2
Decrementi (0,7) (0,8) (0,1) (0,8) (2,4)
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 141,9 0,0 0,0 10,2 152,2
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 (15,0) (0,4) (0,1) (1,8) (17,3)
Ammortamenti (15,0) (0,2) 0,0 (2,3) (17,5)
Decrementi 0,1 0,6 0,1 0,7 1,5
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 (29,9) 0,0 0,0 (3,4) (33,2)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 127,1 0,4 0,0 6,5 134,0
Incrementi 0,5 0,0 0,0 2,7 3,2
Decrementi (0,6) (0,2) 0,0 (0,1) (0,8)
Ammortamenti (15,0) (0,2) 0,0 (2,3) (17,5)
SALDI NETTI AL 31/12/2020 112,0 0,1 0,0 6,8 118,9

I diritti d'uso su beni in leasing ammontano a 118,9 milioni al 31 dicembre 2020 (134 milioni al 31 dicembre 2019) e riguardano prevalentemente i contratti di locazione di beni immobili (112 milioni al 31 dicembre 2020), utilizzati dalla Società soprattutto come spazi ad uso ufficio.

Gli incrementi dell'esercizio, pari a 3,2 milioni, sono riconducibili ai nuovi contratti di locazione autovetture (2,7 milioni) e all'effetto di rivalutazione ISTAT di alcuni canoni di locazione immobili (0,5 milioni).

I decrementi dell'esercizio, per complessivi 18,3 milioni, sono principalmente riconducibili alle quote di ammortamento.

Il leasing, oltre agli ammortamenti sopra indicati, ha originato i seguenti impatti di conto economico:

(in milioni di euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Low cost leases e short term (1,2) (2,1)
Proventi da sconti (COVID-19) 1,6 0,0
Proventi da leasing operativi 4,2 4,2
Proventi finanziari 0,2 0,2
Oneri finanziari (2,8) (3,1)

Per quanto riguarda l'analisi delle scadenze delle passività per contratti di leasing si rinvia alla nota 10 delle presenti Note illustrative specifiche.

Le scadenze dei pagamenti per leasing operativi da ricevere sono le seguenti:

Scadenze dei pagamenti per leasing operativi da ricevere 31/12/2020
Canoni futuri per leasing operativi attivi:
- esigibili entro un anno 3,4
- esigibili entro due anni 2,5
- esigibili entro tre anni 1,7
- esigibili entro quattro anni 1,3
- esigibili entro cinque anni 1,3
- esigibili oltre cinque anni 0,3
Totale 10,5

Si segnala che alcuni lease in cui la società è locataria contengono termini di pagamento variabili legati ad indici dei prezzi al consumo per rivalutazioni monetarie. La ripartizione dei pagamenti dei leasing è la seguente:

31/12/2020
Pagamenti fissi 2,5
Pagamenti variabili 16,6
Totale pagamenti 19,1

I pagamenti variabili rappresentano circa l'87% dei pagamenti derivanti da lease sostenuti dalla Società.

28. Investimenti immobiliari

Descrizione Investimenti immobiliari
Terreno Immobile Totale
Costo 3,8 9,2 13,0
Svalutazioni (1,5) (6,8) (8,3)
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 2,3 2,4 4,7
Incrementi - - -
Decrementi - - -
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 2,3 2,4 4,7
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 - (2,0) (2,0)
Ammortamenti - - -
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 - (2,0) (2,0)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 2,3 0,4 2,7
Incrementi - - -
Decrementi - - -
Ammortamenti - - -
SALDI NETTI AL 31/12/2020 2,3 0,4 2,7

29. Attività immateriali

I movimenti intervenuti nell'esercizio sono i seguenti:

VITA UTILE DEFINITA VITA UTILE INDEFINITA
Descrizione Diritti di brevetto
industriale e
opere ingegno
Concessioni,
licenze, marchi e
simili
Attività
immateriali in
corso e acconti
Altre attività immateriali Totale
Costo 16,6 229,6 0,5 65,6 312,3
Svalutazioni (0,2) (7,5) - (56,8) (64,5)
CO STO STO RICO AL 31/12/2019 16,4 222,1 0,5 8,8 247,8
Incrementi 0,9 11,8 0,3 - 13,0
Decrementi (2,7) (17,4) - - (20,1)
Riclassifiche - 0,5 (0,5) - -
CO STO STO RICO AL 31/12/2020 14,6 217,0 0,3 8,8 240,7
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2019 (15,6) (209,2) - - (224,8)
Ammortamenti (0,9) (9,0) - - (9,9)
Decrementi 2,7 17,2 - - 19,9
Altri movimenti - 0,1 - - 0,1
FO NDO AMMO RTAMENTO AL 31/12/2020 (13,8) (200,9) - - (214,7)
SALDI NETTI AL 31/12/2019 0,8 12,9 0,5 8,8 23,0
Incrementi 0,9 11,8 0,3 - 13,0
Decrementi - (0,2) - - (0,2)
Ammortamenti (0,9) (9,0) - - (9,9)
riclassifiche - 0,5 (0,5) - -
Altri movimenti - 0,1 - - 0,1
SALDI NETTI AL 31/12/2020 0,8 16,1 0,3 8,8 26,0

Le attività immateriali a vita definita vengono ammortizzate in relazione alla loro vita utile, mediamente così stimata:

Diritti di brevetto industriale 5 anni
Diritti per produzioni esecutive e produzioni interne 2 anni
Concessioni, licenze e marchi da 3 anni a 5 anni
Altre attività immateriali 5 anni

Diritti di brevetto industriale e opere ingegno

Il saldo netto al 31 dicembre 2020 è pari a 0,8 milioni e si riferisce ai diritti su produzioni esecutive dei canali satellitari Caccia e Pesca. La quota d'ammortamento dell'esercizio è pari a 0,9 milioni.

Concessioni, licenze, marchi e simili

La voce comprende principalmente le licenze d'uso dei software applicativi e delle relative consulenze evolutive, oltre ai diritti per produzioni audiovisive dei canali satellitari Caccia e Pesca.

Si evidenziano incrementi, pari a 11,8 milioni, relativi principalmente all'acquisto di licenze e sviluppo di piattaforme web per progetti e sviluppi digitali, riferiti a corriere.it e gazzetta.it, e ammortamenti dell'esercizio, pari a 9 milioni.

Altre attività immateriali

Le altre attività immateriali si riferiscono all'avviamento relativo alla cash generating unit Sfera (7,7 milioni) e all'avviamento relativo a Youreporter iscritto a seguito della fusione di RCS Digital Ventures.

La Società ogniqualvolta si è in presenza di fatti o circostanze che possono far presumere un rischio di impairment e comunque almeno annualmente, rivede il valore contabile dei suddetti avviamenti per accertare che siano iscritti ad un valore non superiore a quello recuperabile, determinato utilizzando il valore d'uso emergente dai rispettivi impairment test.

Le principali assunzioni che il management ha utilizzato per la stima del valore d'uso riguardano il tasso di attualizzazione (WACC), il tasso di crescita (g), le attese di variazione dei ricavi e dei costi operativi (EBITDA) durante il periodo assunto per il calcolo.

Il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa futuri esprime il costo medio ponderato del capitale (WACC) post tax, composto da una media ponderata per la struttura finanziaria dei seguenti elementi:

  • il costo del capitale di rischio determinato come il rendimento delle attività prive di rischio, sommato al prodotto ottenuto moltiplicando il Beta con il premio per il rischio, più il Firm Specific Risk Premium;
  • il costo del debito finanziario.

Il rendimento delle attività prive di rischio è stato assunto pari al rendimento di un titolo di stato del paese della CGU di riferimento (valore medio ad un anno), con durata coerente con l'orizzonte di valutazione. Il Beta è stato calcolato con riferimento al valore medio di un campione di società comparabili. Il premio per il rischio è pari al premio per il rendimento storico aggiuntivo richiesto per l'equity di un paese industrializzato rispetto ai titoli di stato, mentre il Firm Specific Risk Premium è il premio aggiuntivo, finalizzato a ricondurre nella valutazione il rischio di execution degli obiettivi insiti nelle previsioni, anche con riferimento alle dimensioni del Gruppo.

Il costo del debito finanziario dell'entità è determinato dal tasso EurIRS con durata pari a 10 anni (valore medio ad un anno), cui si aggiunge lo spread per il debito

La struttura finanziaria (Debt/equity) utilizzata è stata definita in relazione a quanto desunto dall'analisi delle società comparabili, utilizzando il dato mediano della struttura finanziaria del campione di riferimento ante IFRS 16 (Fonte: S&P Capital IQ).

Il tasso di attualizzazione applicato è stato determinato al netto delle imposte (post-tax).

Il tasso di crescita dei flussi finanziari adottato per la previsione del flusso di cassa al termine del periodo esplicito (g) è stato ipotizzato in termini nominali pari a zero (negativo in termini reali in presenza di inflazione), in analogia a quanto utilizzato nelle valutazioni effettuate lo scorso esercizio.

Di seguito si evidenziano le principali assunzioni relative allo sviluppo delle previsioni esplicite dei flussi di cassa attesi e gli esiti dei test di impairment.

In merito all'avviamento di Sfera (pari a 7,7 milioni), i parametri utilizzati per la valutazione del test di impairment sono stati: WACC applicato pari a 7,13%, calcolato con riferimento alla rilevanza delle attività nei diversi paesi in cui opera la cash generating unit.

La discontinuità creata dalla crisi sanitaria del 2020 ha determinato una contrazione significativa dei ricavi anche a seguito della riduzione degli investimenti pubblicitari da parte di alcuni importanti clienti.

In un contesto di mercato difficile, acuito dagli effetti della crisi pandemica, Sfera ha reagito con tempestività, implementando un deciso cambiamento organizzativo realizzato attraverso il coordinamento di tutte le attività da parte di Sfera Spagna e con il conseguimento di importanti sinergie di costo (con impatti importanti sul costo del lavoro). Il percorso avviato nel 2019, ha subito un'accelerazione ed intensificazione nel corso del 2020.

Il risparmio dei costi diretti e di struttura effettuato specificatamente per fronteggiare la situazione economico-sanitaria è stato realizzato, oltre che attraverso l'accentramento organizzativo sopra indicato, anche tramite: la riduzione delle edizioni delle testate, la sospensione sia delle attività fieristiche in Italia e Spagna sia dell'attività di televendita in Spagna.

Nelle proiezioni di piano 2021-2025 si stima un recupero più marcato di ricavi e margine nei primi anni (triennio 2021-2023), grazie agli sviluppi digitali e alla trasformazione organizzativa già avviata; con effetti contenuti di recupero di marginalità per gli anni successivi (2024 e 2025). I ricavi non recupereranno comunque negli anni di Piano i livelli pre-COVID, mentre la marginalità sarà ripristinata, per effetto del

significativo contenimento dei costi, della ricerca di sinergie e del recupero di efficienza, solo a partire dalla seconda parte del piano (2023-2025), pertanto i risultati del 2021 si prevedono ancora significativamente impattati negativamente dagli effetti della pandemia.

La stima del terminal value tiene conto di un EBITDA normalizzato.

Il metodo del discounted cash flow conferma il valore contabile.

Sono state effettuate analisi di sensitività esponendo la variazione dell'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile che si sarebbe prodotta al variare del WACC e del (g) rate, in presenza di un rialzo del WACC di un quarto di punto percentuale il value in use risulterebbe allineato ai valori contabili.

30. Partecipazioni valutate al costo

L'elenco delle partecipazioni valutate al costo, comprensivo della movimentazione dei rispettivi valori di carico avvenuta nel corso dell'esercizio, è riportato in allegato alle presenti note.

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Imprese controllate Imprese collegate Totale
Saldi al 31/12/2019 384,8 8,2 393,0
Incrementi 0,8 0,1 0,9
Altri movimenti - - -
Svalutazioni (0,7) (4,5) (5,2)
Saldi al 31/12/2020 384,9 3,8 388,7

Gli incrementi dell'esercizio si riferiscono al versamento per copertura perdite a favore della controllata Trovolavoro S.r.l. per 0,8 milioni e al versamento per il 50% del Capitale Sociale in CAIRORCS Media S.p.A..

I decrementi dell'esercizio si riferiscono alle svalutazioni, per complessivi 5,2 milioni, di cui 4,5 milioni riferite a m-dis Distribuzione Media S.p.A. e per 0,7 milioni a Trovolavoro S.r.l.. Tali svalutazioni sono state effettuate al fine di allineare il valore di carico al corrispondente valore di patrimonio netto.

In merito alla valutazione delle partecipazioni, in presenza di evidenze di perdita di valore delle stesse, si è proceduto alla verifica della recuperabilità dei valori iscritti in bilancio tramite lo svolgimento di impairment test.

Assume particolare rilievo il test della partecipata Unidad Editorial SA, detenuta direttamente per il 99,99%. Il valore di carico di Unidad Editorial SA, rappresenta circa l'86% del totale valori di carico delle partecipazioni possedute.

Considerata la significatività del valore di carico di tale CGU ed in coerenza con quanto già effettuato lo scorso esercizio, la predisposizione dell'impairment test della cash generating unit Unidad Editorial è stata effettuata con l'assistenza di una primaria società di consulenza. I flussi di cassa per gli anni della previsione esplicita sono stati sviluppati sulla base del Budget 2021 e del piano (2022-2025) approvato dal Consiglio di Amministrazione di Unidad Editorial in data 2 marzo 2021. La stima del terminal value tiene conto di un EBITDA normalizzato.

Relativamente alle previsioni esplicite, alle analisi condotte ed ai parametri utilizzati ai fini dei calcoli del test si rimanda a quanto descritto nella nota n. 34 del bilancio consolidato. L'esito del test evidenzia un equity value della partecipata Unidad Editorial superiore rispetto ai valori di carico iscritti in RCS MediaGroup S.p.A..

Sono state effettuate analisi di sensitività esponendo la variazione dell'eccedenza del valore recuperabile rispetto al valore contabile che si sarebbe prodotta al variare del WACC e del (g) rate.

A seguito di un rialzo del WACC di 0,50 punti percentuali non si sarebbe in presenza di un impairment. Così come suggerito dall'ESMA è stata anche effettuata l'analisi sulla sensitività del risultato del test di impairment a variazioni dell'EBITDA per l'orizzonte temporale esplicito.

Anche a seguito di una variazione negativa del 15% dell'EBITDA negli anni di previsione esplicita, non si sarebbe in presenza di un impairment.

Alla luce del contesto di generale incertezza conseguente alla emergenza sanitaria in atto, sono state condotte anche analisi di sensitività maggiormente conservative - in termini di riduzione dei flussi di cassa e di incremento del WACC - al fine di verificare la sostenibilità del valore di carico della partecipazione. Tali analisi di sensitività hanno evidenziato che anche in presenza di tali variazioni non si genererebbero perdite di valore.

Pur in presenza di un equity value maggiore del valore di carico della partecipazione, tenuto conto delle medesime considerazioni descritte sempre alla nota n. 34 del bilancio consolidato, la Società ha ritenuto di non rilevare, in questo esercizio, un ripristino di valore della partecipazione.

31. Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti

Al 31 dicembre 2020 la voce Altri strumenti di capitale non correnti ammonta a 1,6 milioni (1,7 milioni al 31 dicembre 2019).

Nella voce sono classificati i titoli e le partecipazioni che non sono di controllo, di collegamento o di trading. Al 31 dicembre 2020 i valori comprendono, tra le altre, 0,6 milioni relativi ad Ansa S.r.l. (0,6 milioni al 31 dicembre 2019), 0,4 milioni relativi a Immobiliare Editori Giornali S.r.l. (0,4 milioni al 31 dicembre 2019) e 0,3 milioni a Cefriel S.c a r.l. (0,2 milioni al 31 dicembre 2019).

Nei valori sono anche ricompresi 0,2 milioni relativi a H-Farm S.p.A. (0,2 milioni al 31 dicembre 2019) e 0,1 milioni relativi a Digital Magics S.p.A. (0,2 milioni al 31 dicembre 2019), società quotate alla Borsa Italiana.

32. Crediti finanziari non correnti

I crediti finanziari non correnti, pari a 0,4 milioni, si riferiscono principalmente alla quota a medio/lungo termine di un finanziamento concesso a società terza (0,4 milioni al 31 dicembre 2019).

33. Altre attività non correnti

Descrizione Saldi al Saldi al
31/12/2020 31/12/2019
Depositi cauzionali attivi 0,5 0,5 -
Depositi bancari vincolati 0,1 0,2 ( 0,1)
Risconti attivi a lungo termine - 0,1 ( 0,1)
Crediti verso Erario a lungo termine - 14,6 ( 14,6)
Totale 0,6 15,4 ( 14,8)

Le altre attività non correnti ammontano a 0,6 milioni in diminuzione di 14,8 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (15,4 milioni).

34. Rimanenze

Di seguito si riportano i valori delle principali classi di rimanenze, con evidenza del fondo svalutazione rilevato per allineare il costo al valore di mercato:

Materie prime,
sussidiari e di
Prodotti in corso di
lavorazione
Prodotti finiti e
merci
Totale
consumo
Saldi lordi al 31-12-2019 15,1 1,3 3,4 19,8
Fondo svalutazione (0,5) (1,3) (1,8)
Saldi netti al 31-12-2019 14,6 1,3 2,1 18,0
Saldi lordi al 31-12-2020 11,2 1,4 2,5 15,1
Fondo svalutazione (0,8) (1,4) (2,2)
Saldi netti al 31-12-2020 10,4 1,4 1,1 12,9
Variazione (4,2) 0,1 (1,0) (5,1)

Il decremento delle rimanenze che si registra rispetto alla fine dell'esercizio precedente (5,1 milioni) è principalmente riconducibile alle materie prime, sussidiarie e di consumo (-4,2 milioni) per minori approvvigionamenti rispetto ai consumi, nonché per la diminuzione del prezzo di acquisto della carta, oltre ai prodotti finiti (-1 milione) riferiti principalmente ai prodotti dei collaterali. Il fondo svalutazione delle rimanenze è pari a 2,2 milioni (1,8 milioni al 31 dicembre 2019).

35. Crediti commerciali

La ripartizione dei crediti per tipologia è la seguente:

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2020 31/12/2019
Crediti verso clienti 122,3 131,7 ( 9,4)
Rese attese ( 0,5) ( 1,0) 0,5
Fondo svalutazione crediti ( 9,6) ( 9,8) 0,2
Crediti verso clienti - valori netti 112,2 120,9 ( 8,7)
Crediti verso controllate 9,0 10,6 ( 1,6)
Crediti verso collegate 38,3 41,7 ( 3,4)
Crediti verso controllanti 0,1 0,1 -
Crediti verso altre società del Gruppo 0,6 1,3 ( 0,7)
Rese attese vs società collegate ( 22,5) ( 21,6) ( 0,9)
Fondo svalutaz.crediti commerciali vs soc. del Gruppo ( 1,2) ( 0,1) ( 1,1)
Crediti verso società del Gruppo - valori netti 24,3 32,0 ( 7,7)
Totale 136,5 152,9 ( 16,4)

I crediti commerciali al 31 dicembre 2020 sono pari a 136,5 milioni in diminuzione di 16,4 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. Il decremento è principalmente correlato alla riduzione dei ricavi, imputabile sia ai minori crediti verso clienti (8,7 milioni) sia ai minori crediti verso società del Gruppo (7,7 milioni).

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è stato utilizzato nel corso dell'esercizio per 1,8 milioni e si è incrementato di 1,6 milioni al fine di adeguarlo alla rischiosità dei crediti stessi.

Di seguito si riporta la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (sia verso terzi sia verso società del Gruppo):

Fondo svalutazione Crediti Commerciali
Saldo finale 31/12/2018 (9,1)
Utilizzo 0,9
Svalutazione/(ripristino) di crediti commerciali (1,7)
Saldo finale 31/12/2019 (9,9)
Utilizzo 1,8
Svalutazione/(ripristino) di crediti commerciali (2,7)
Saldo finale 31/12/2020 (10,8)

36. Crediti diversi e altre attività correnti

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2020 31/12/2019
Crediti verso Erario 0,1 0,8 ( 0,7)
Crediti verso Enti Previdenziali 0,4 0,3 0,1
Crediti per contributi stato 1,3 - 1,3
Crediti verso dipendenti - 0,2 ( 0,2)
Crediti diversi 0,6 0,5 0,1
Fondo svalutazione crediti diversi ( 0,5) ( 0,4) ( 0,1)
Crediti diversi netti 0,1 0,1 -
Crediti diversi verso collegate 0,7 0,7 -
Fondo svalutazione crediti diversi vs soc. del Gruppo ( 0,7) ( 0,7) -
Crediti diversi verso soc.gruppo netti - - -
Totale crediti diversi 1,9 1,4 0,5
Anticipi a fornitori 4,7 4,5 0,2
Fondo svalutazione anticipi autori ( 4,0) ( 4,0) -
Anticipi a fornitori netti 0,7 0,5 0,2
Anticipi ad autori 2,2 1,1 1,1
Fondo svalutazione anticipi autori ( 1,0) ( 0,3) ( 0,7)
Anticipi ad autori netti 1,2 0,8 0,4
Anticipi ad agenti 8,6 9,6 ( 1,0)
Fondo svalutazione anticipi agenti ( 1,2) ( 1,2) -
Anticipi ad agenti netti 7,4 8,4 ( 1,0)
Risconti attivi 6,1 6,6 ( 0,5)
Diritti di recupero prodotti per rese libri da clienti 0,1 0,2 ( 0,1)
Totale altre attività correnti 15,5 16,5 ( 1,0)
Totale 17,4 17,9 ( 0,5)

I crediti diversi e le altre attività correnti si decrementano complessivamente di 0,5 milioni rispetto al 31 dicembre 2019, principalmente per gli anticipi verso agenti (-1 milione), per i crediti verso l'Erario (-0,7 milioni) e per i risconti attivi (-0,5 milioni). Di segno contrario i crediti per contributi (+1,3 milioni) e gli anticipi netti ad autori (+0,4 milioni).

Non vengono considerati in ambito IFRS 7 i crediti verso l'Erario, i crediti verso Enti Previdenziali e i risconti attivi, pertanto il valore dei "crediti diversi e altre attività correnti" al 31 dicembre 2020 ammonterebbe complessivamente a 9,5 milioni (10,2 milioni al 31 dicembre 2019). Il valore contabile di queste attività in ambito IFRS 7 riflette il fair value.

37. Posizione finanziaria netta

Attività e passività finanziarie per strumenti derivati

Nella voce sono inclusi gli strumenti finanziari derivati. Tali operazioni vengono iscritte a fair value come attività o passività finanziarie.

Di seguito si riportano le principali tipologie.

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
ATTIVITA' PASSIVITA' ATTIVITA' PASSIVITA'
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa - 1,0 - 1,0
NON CORRENTI - 1,0 - 1,0
Interest Rate Swap per copertura flussi di cassa - - - 0,1
CORRENTI - - - 0,1
TOTALE - 1,0 - 1,1

Gli strumenti relativi al rischio di tasso di interesse (Interest Rate Swap) sono stati negoziati con finalità di copertura e sono sottoposti al test di efficacia per verificare l'aderenza degli stessi agli specifici requisiti richiesti dai principi contabili internazionali per le operazioni di copertura.

Per quanto riguarda gli strumenti derivati di RCS MediaGroup S.p.A. il test di efficacia è stato svolto considerando l'esposizione debitoria del finanziamento a medio lungo termine.

Di seguito si riporta il dettaglio dell'indebitamento evidenziando il valore contabile e il fair value.

Confronto valore contabile - fair value

Valore contabile Fair Value
31/12/2020 31/12/2019 31/12/2020 31/12/2019
A Disponibilità liquide (37,3) (0,6) (37,3) (0,6)
B Crediti finanziari correnti (216,0) (247,1) (216,0) (247,1)
C Debiti verso banche correnti 0,0 8,8 0,0 8,8
D Debiti finanziari correnti 134,8 141,4 134,8 141,4
E Passività finanziarie correnti per strumenti derivati 0,0 0,1 0,0 0,1
F Indebitamento (disponibilità) finanziario corrente (C+D+E) 134,8 150,3 134,8 150,3
G Indebitamento (disponibilità) finanziario corrente netto (A+B+F) (118,5) (97,4) (118,5) (97,4)
H Debiti e passività non correnti finanziarie 58,9 82,9 58,9 82,9
I Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati 1,0 1,0 1,0 1,0
L Indebitamento (disponibilità) finanziario non corrente (H+I) 59,9 83,9 59,9 83,9
M Indebitamento (disponibilità) finanziario netto (G+L) (58,6) (13,5) (58,6) (13,5)
N Passività nette non correnti per contratti di locazione 112,8 127,1 n.a. n.a.
O Passività nette correnti per contratti di locazione 18,1 18,2 n.a. n.a.
P Indebitamento (disponibilità) finanziario netto complessivo (M+N+O) 72,3 131,8 n.a. n.a.
Indebitamento finanziario netto verso parti correlate 145,7 182,7
Incidenza > 100% > 100%

(1) Per la definizione di Indebitamento finanziario netto e Indebitamento finanziario netto complessivo si rinvia al paragrafo "Indicatori alternativi di performance" della presente Relazione Finanziaria Annuale.

La posizione finanziaria netta di RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2020 è attiva per 58,6 milioni, in miglioramento di 45,1 milioni, rispetto al 31 dicembre 2019. Si rileva il significativo contributo della gestione operativa per 56,6 milioni. Per maggiori informazioni si rimanda al rendiconto finanziario.

Si segnala che il Contratto di Finanziamento prevede per il 31 dicembre 2020 un unico covenant costituito da una soglia massima di Leverage Ratio (PFN/EBITDA ante IFRS 16 e ante oneri/proventi non ricorrenti) pari a 3,0x.

Al 31 dicembre 2020 il Leverage Ratio risulta essere pari a 0,8x (in ulteriore contrazione rispetto a circa 1,0x rilevato al 31 dicembre 2019).

I valori contenuti nelle Attività Finanziarie (253,3 milioni) sono costituiti da:

  • depositi e conti correnti bancari per un importo di 37,3 milioni (valore al 31 dicembre 2019: 0,6 milioni);
  • finanziamenti e posizioni attive in conti correnti infragruppo relativi a società del Gruppo RCS per un importo complessivo di 215,9 milioni (valore al 31 dicembre 2018: 246,8 milioni);
  • crediti finanziari per un importo pari a 0,1 milioni (0,3 milioni al 31 dicembre 2019).

I valori contenuti nelle Passività Finanziarie (194,7 milioni) sono costituiti da:

  • debiti verso banche a breve termine per un importo di 54 milioni (valore al 31 dicembre 2019: 74,6 milioni), per finanziamento bancario;
  • debiti verso banche a medio/lungo termine pari a 58,9 milioni (valore al 31 dicembre 2019: 82,9 milioni);
  • finanziamenti passivi e posizioni passive in conti correnti infragruppo relativi a società del Gruppo RCS per un importo complessivo di 80,7 milioni, i (valore al 31 dicembre 2019: 75,6 milioni);
  • passività finanziarie per strumenti derivati per un importo di 1 milione (valore al 31 dicembre 2019: 1,1 milioni).

I metodi di valutazione del fair value sono riepilogati di seguito con riferimento alle principali categorie di strumenti finanziari, cui sono stati applicati:

  • strumenti derivati: sono stati adottati gli usuali modelli di calcolo basati sui valori di mercato dei tassi di interesse per scadenza, per le differenti divise e dei corrispondenti rapporti di cambio;
  • posizioni attive e passive: sono state applicate le modalità di calcolo utilizzate per i derivati sui tassi di interesse, opportunamente adattate.

Nel valutare il fair value delle passività sia a breve che a medio lungo termine è stato considerato l'impatto del diverso contesto finanziario sul livello del credit spread.

La composizione della posizione finanziaria netta (disponibilità netta) per valuta è la seguente:

Valuta 31/12/2020 31/12/2019
Euro 58,0 13,1
Dollari americani 0,5 0,3
Sterline inglesi 0,1 -
Franchi svizzeri - 0,1
Totale posizione finanziaria netta 58,6 13,5

Di seguito si riportano le scadenze dei derivati di tasso al 31 dicembre 2020:

Descrizione Valore
nozionale
Range
Parametro
% < 6 mesi 6 mesi
< x <
1 anno
1-2 anni 2-5 anni > 5 anni
Copertura flussi di cassa
da variabile a fisso
60,0 Euribor 3m 0,152 - - (40,0) (20,0) -
IRS 60,0 - - (40,0) (20,0) -

L'utilizzo di derivati su tassi di interesse consente la trasformazione delle posizioni debitorie a tasso variabile in tasso fisso.

Si segnala che la strategia di copertura è posta in essere a livello di esposizione finanziaria di Gruppo.

In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS7 si evidenzia la sintesi dei dati richiesti per il "cash flow hedge":

Tipologia di Fair Value Importo a
Coperture copertura Rischio coperto 31/12/20 31/12/19 PN
Copertura finanziamenti IRS Rischio tasso interesse (1,0) (1,1) 0,1
Totale (1,0) (1,1) 0,1

Inoltre, si riporta nella tabella sottostante un'analisi della movimentazione dell'esercizio della Riserva di Cash Flow Hedge, classificata a Patrimonio Netto come incremento/decremento dell'efficacia di periodo e dei valori trasferiti a Conto Economico a copertura dei flussi sottostanti.

Totale
Saldo iniziale (1,2)
+ incrementi per rilevazione di nuova efficacia positiva -
- decrementi per rilevazione di nuova efficacia negativa (0,4)
+ incrementi per storno di efficacia negativa dal P/N e imputazione a costo a C/E 0,6
Saldo finale (1,0)

Si segnala che i valori rappresentati nelle tabelle precedenti, relativamente alla Riserva di Cash Flow Hedge, sono espressi al lordo dei relativi effetti fiscali, che al 31 dicembre 2020 ammontano complessivamente a 0,2 milioni.

La riserva di Cash Flow Hedge è finalizzata alla copertura dei flussi attesi dei finanziamenti sottostanti di cui di seguito si riporta il periodo di manifestazione, coincidenti con la relativa manifestazione economica.

Gli esborsi attesi rappresentano gli interessi della massa debitoria coperta, calcolati utilizzando l'ipotetica curva dei tassi coerente con la valutazione del mark to market degli strumenti di copertura. Per il finanziamento si è tenuto conto dei volumi e delle scadenze contrattuali analoghe ai derivati negoziati a copertura.

31 dicembre 2020

(importi in milioni di euro)

Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale flussi
attesi
1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5
anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile ( 1,3) ( 0,6) ( 0,5) ( 0,2) -
31 dicembre 2019
(importi in milioni di euro)
Analisi manifestazione flussi sottostanti Totale flussi
attesi
1 anno 1-2 anni 2 - 5 anni oltre i 5
anni
Rischio di tasso
Esborsi attesi per interessi a tasso variabile ( 2,9) ( 1,2) ( 0,7) ( 1,0) -

Il tasso medio annuo delle posizioni di natura finanziaria al 31 dicembre 2020 è pari all'1,54% per il rendimento degli impieghi e dello 0,94% per il costo della provvista. Il costo della provvista recepisce l'effetto economico dei derivati di copertura.

38. Capitale sociale e riserve

Il capitale sociale è suddiviso in n. 521.864.957 azioni ordinarie prive dell'indicazione del valore nominale. Al 31 dicembre 2020 risultano in portafoglio n. 4.480.962 azioni proprie ordinarie (di cui n. 43.702 non disponibili essendo al servizio delle operazioni di concambio derivanti dalla fusione di RCS MediaGroup S.p.A. con la controllata RCS Investimenti S.p.A., avvenuta al 31 dicembre 2017), corrispondente allo 0,86% dell'intero Capitale Sociale.

Numero Azioni emesse Azioni ordinarie in
circolazione
Azioni proprie in
portafoglio
Totale
Al 31/12/2019 517.383.170 4.481.787 521.864.957
azioni concambiate nel 2020 825 (825) -
Al 31/12/2020 517.383.995 4.480.962 521.864.957

Il Capitale Sociale è interamente costituito da azioni ordinarie, a cui spetta la pienezza dei diritti di voto. Le azioni ordinarie attribuiscono ai loro possessori il diritto di presenziare alle assemblee ordinarie e straordinarie e di partecipare alla ripartizione degli utili netti e al Patrimonio Netto al momento della liquidazione. I titoli sono nominativi.

La natura e lo scopo delle riserve presenti in Patrimonio Netto possono essere così riassunte:

  • Riserva Legale (pari a 54 milioni): la riserva legale è alimentata dalla obbligatoria destinazione di una somma non inferiore ad un ventesimo degli utili netti annuali, fino al raggiungimento di un importo pari ad un quinto del Capitale Sociale. Al 31 dicembre 2020 la riserva legale è pari a un quinto del capitale sociale.
  • Azioni proprie (pari a -26,6 milioni): vengono portate a riduzione del Patrimonio Netto della Società.
  • Riserva di Cash Flow Hedge (pari a -0,8 milioni): comprende gli effetti rilevati direttamente a Patrimonio Netto relativi alla valutazione a fair value degli strumenti finanziari derivati a copertura dei flussi per variazioni di tasso e di cambio. La Riserva Cash Flow Hedge è esposta al netto dei relativi effetti fiscali. Al 31 dicembre 2019 era negativa per 0,9 milioni.

  • Riserva da attuarizzazione TFR (pari a -2,2 milioni): è stata costituita a partire dal 1° gennaio 2013 in ottemperanza a quanto previsto dall'emendamento al principio contabile IAS 19. Al 31 dicembre 2019 era pari a -1,6 milioni.

  • Riserva da fusione (pari a +6,5 milioni): comprende gli effetti positivi derivanti dalla fusione di società controllate, tra cui Digicast e RCS Digital Ventures fuse nel 2019.
  • Riserva facoltativa (pari a 87,3 milioni): trattasi di una riserva disponibile costituita mediante riduzione parziale del capitale sociale (come da delibera assembleare del 26 aprile 2018).
  • Riserva di attività finanziarie al FVOCI (Fair value through other comprehensive income), pari a +0,3 milioni: comprende la valutazione al fair value degli altri strumenti rappresentativi di capitale non corrente. Al 31 dicembre 2019 era pari a +0,4 milioni.
  • Utili (perdite) portati a nuovo (pari a 67,5 milioni): includono, da un lato, la riserva per azioni proprie in portafoglio (pari a 26,6 milioni) e, dall'altro, gli effetti di prima applicazione derivanti dal principio contabile IFRS 9 (applicato nel 2018) e IFRS 16 (applicato nel 2019). Al 31 dicembre 2019 era pari a 28,4 milioni. L'incremento di 39,1 milioni rispetto alla fine dello scorso esercizio è riferibile al risultato netto del 2019 che è stato riportato a nuovo.

Si segnala l'eventualità di un'apposizione di un vincolo (per 9,3 milioni) alle riserve di patrimonio netto a seguito del perfezionamento dell'esercizio dell'opzione per il riallineamento dei valori ai sensi dell'art. 110 del D.L. 104/2020.

L'Assemblea degli Azionisti di RCS MediaGroup S.p.A. del 29 aprile 2020 ha deliberato di portare a nuovo il risultato netto dell'esercizio 2019, pari a Euro 39.103.388,76.

Per il dettaglio e la movimentazione nell'esercizio delle Riserve di patrimonio si rinvia al prospetto di variazione del patrimonio netto.

Al 31 dicembre 2020 si rileva un utile netto pari a Euro 12.827.758,24.

39. Benefici relativi al personale

Descrizione Saldi al
31/12/2019
Accantonamenti Utilizzi Attuarizzazione Saldi al
31/12/2020
Trattamento di fine rapporto 32,2 0,4 (3,0) 0,6 30,2
Fondo quiescenza e similari 0,6 - - 0,1 0,7
Totale 32,8 0,4 (3,0) 0,7 30,9

La voce include il valore attuariale dell'effettivo debito verso i dipendenti. Il trattamento di fine rapporto, pari a 30,2 milioni, rappresenta una forma di retribuzione del personale, a corresponsione differita, rinviata alla fine del rapporto di lavoro.

Il fondo per trattamento di quiescenza (0,7 milioni) è un riconoscimento dovuto, previsto dal Contratto Dirigenti Quotidiani, determinato in base all'anzianità aziendale. L'erogazione del fondo è rinviata alla cessazione del rapporto di lavoro.

La valutazione del trattamento di fine rapporto è stata affidata ad un attuario indipendente.

Indichiamo di seguito gli importi contabilizzati a conto economico e patrimonio netto con riferimento ai piani sopradescritti:

Esercizio 2020
Costo relativo alle
prestazioni di lavoro
correnti
(Proventi)
oneri
finanziari
Costo del
lavoro da
calcoli
attuariali
(Utili) perdite
attuariali rilevate a
conto economico
complessivo
Totale
Accantonamento trattamento di fine rapporto 8,7 0,2 (0,4) 0,8 9,3
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili - - - - -
Totale 8,7 0,2 (0,4) 0,8 9,3
Costo relativo alle
prestazioni di lavoro
correnti
(Proventi)
oneri
finanziari
Esercizio 2019
Costo del
lavoro da
calcoli
attuariali
(Utili) perdite
attuariali rilevate a
conto economico
complessivo
Totale
Accantonamento trattamento di fine rapporto 8,8 0,5 (0,4) 2,2 11,1
Accantonamento trattamento di quiescienza e simili - - - - -
Totale 8,8 0,5 (0,4) 2,2 11,1

Principali ipotesi attuariali utilizzate nel calcolo:

Il tasso di sconto fa riferimento all'indice per l'Eurozona Iboxx Corporate AA 7-10 years con durata media finanziaria coerente con quella del collettivo oggetto di valutazione. I tassi attesi di incremento salariale sono correlati ai previsti tassi di inflazione.

Si segnala che in merito all'accantonamento per trattamento di fine rapporto, nella tabella sopra evidenziata, relativamente all'esercizio 2020, sono compresi 7,6 milioni riferiti a versamenti presso i fondi di previdenza e 0,7 milioni riferiti a contributi e ritenute di Legge.

Nella tabella seguente sono esposti i risultati della sensitivity analysis sul rischio di tasso di attualizzazione al suo variare di un delta +/- 0,5%.

Analisi di sensitività del tasso di sconto 2020 + 0,5% - 0,5%
Trattamento di fine rapporto 30,3 29,0 31,1
Trattamento di quiescienza e simili 0,6 0,6 0,7
Totale 30,9 29,6 31,8

40. Fondi rischi ed oneri

La movimentazione dell'esercizio è la seguente:

Descrizione Saldi al
31/12/2019
Accantona
menti
Utilizzi /
Rilasci
Attualizza
zione
Riclassifiche Saldi al
31/12/2020
A lungo termine:
Fondo vertenze legali 3,9 2,9 (0,7) - (0,9) 5,2
Altri fondi per rischi ed oneri 5,1 0,1 (1,5) - 13,4 17,1
Totale a lungo termine 9,0 3,0 (2,2) - 12,5 22,3
A breve termine:
Fondo vertenze legali 4,6 0,1 (1,4) - 0,9 4,2
Altri fondi per rischi ed oneri 15,9 6,2 (0,8) - (13,4) 7,9
Fondi per rese a pervenire 1,7 0,4 - - - 2,1
Totale a breve termine 22,2 6,7 (2,2) - (12,5) 14,2
TOTALE FONDI RISCHI 31,2 9,7 (4,4) - - 36,5

Il "fondo vertenze legali" è relativo a controversie in essere con terzi, prevalentemente derivanti dall'esercizio dell'attività editoriale della Società e comprende cause civili, querele e cause lavoro. Gli

accantonamenti dell'esercizio si riferiscono a cause civili, lavoro e querele. Gli utilizzi e rilasci sono principalmente riferibili alla chiusura di cause civili e querele.

Gli "altri fondi per rischi ed oneri" comprendono passività potenziali afferenti l'attività operativa e passività per il personale.

Tra le passività potenziali afferenti l'attività operativa si segnalano: fondi relativi a vertenze con Enti Previdenziali, fondi per indennità di clientela da corrispondere al termine del rapporto di collaborazione e per la parte rimanente a fondi per rischi di natura diversa.

Le passività potenziali riferite al personale si riferiscono per la maggior parte agli oneri per l'uscita di personale, alla risoluzione di rapporti di lavoro subordinato e agli eventuali rinnovi contrattuali di Legge.

Gli accantonamenti degli altri fondi per rischi ed oneri si riferiscono principalmente ai piani di prepensionamento a seguito della riorganizzazione del personale in corso.

La voce "Utilizzi/Rilasci", negli altri fondi per rischi e oneri, fa riferimento a utilizzi principalmente riferiti alle uscite di personale per il prosieguo dell'attività di riorganizzazione della Società. Si segnalano rilasci di quote eccedenti accantonate in precedenti esercizi anche relativamente ai fondi per vertenze legali.

Per completezza si rinvia anche al commento sulle "Informazioni sui contenziosi in essere" riportato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione del Gruppo RCS della presente Relazione Finanziaria Annuale.

41. Debiti diversi e altre passività non correnti

I debiti diversi e altre passività non correnti, pari a 1,9 milioni (1,8 milioni al 31 dicembre 2019), comprendono principalmente debiti di natura fiscale.

42. Debiti commerciali

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2020 31/12/2019
Debiti v/agenti 16,0 15,8 0,2
Debiti v/autori 0,8 0,4 0,4
Debiti v/collaboratori 4,8 5,4 ( 0,6)
Debiti commerciali v/controllate 8,4 9,7 ( 1,3)
Debiti commerciali v/collegate 1,6 2,6 ( 1,0)
Debiti commerciali v/controllanti 0,4 0,1 0,3
Debiti commerciali v/consociate 1,6 2,1 ( 0,5)
Debiti v/fornitori 69,2 84,9 ( 15,7)
Anticipi da abbonati 1,6 2,0 ( 0,4)
Totale 104,4 123,0 ( 18,6)

I debiti commerciali si decrementano complessivamente di 18,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione è principalmente riconducibile ai minori debiti verso fornitori (15,7 milioni) principalmente a seguito dei minori costi operativi, in parte correlato ai minori ricavi e in parte per le continue incisive azioni di efficienza, e a minori debiti verso società controllate e collegate (per complessivi 2,3 milioni).

Il valore contabile dei debiti commerciali iscritti in bilancio riflette il fair value, anche ai sensi dell'applicazione dell'IFRS 7.

43. Debiti diversi e altre passività correnti

Descrizione Saldi al Saldi al Variazione
31/12/2020 31/12/2019
Debiti v/Erario 8,4 6,2 2,2
Debiti v/Enti Previdenziali 8,7 9,3 ( 0,6)
Debiti v/dipendenti 15,4 17,9 ( 2,5)
Debiti diversi 7,6 5,9 1,7
Cauzioni passive 0,1 0,1 -
Debiti diversi verso società controllate - 0,1 ( 0,1)
Risconti passivi 9,5 8,9 0,6
Totale 49,7 48,4 1,3

I debiti diversi e altre passività correnti, pari a 49,7 milioni, risultano in aumento di 1,3 milioni rispetto al 31 dicembre 2019 (48,4 milioni). Si evidenziano minori debiti verso dipendenti (2,5 milioni) e minori debiti verso Enti Previdenziali (0,6 milioni), controbilanciati da maggiori debiti verso l'Erario (2,2 milioni), debiti diversi (1,7 milioni) e risconti passivi (0,6 milioni) a seguito del diverso piano editoriale sulle uscite dei collaterali.

Non sono considerati in ambito IFRS 7 i debiti verso l'Erario, i debiti verso Enti Previdenziali, i risconti passivi, oltre al valore del debito per ferie (pari a 7,5 milioni al 31 dicembre 2020 e 9,8 milioni al 31 dicembre 2019) all'interno dei debiti verso dipendenti. Pertanto il valore dei debiti diversi e altre passività correnti al 31 dicembre 2020 ammonterebbe complessivamente a 15,6 milioni (14,2 milioni al 31 dicembre 2019).

Il valore contabile di tali debiti è rappresentativo del loro fair value.

Si segnala infine che i debiti per ferie maturate non godute dei giornalisti, per i quali il tempo di utilizzo previsto è a lungo termine, sono stati attualizzati applicando un tasso pari allo 0,529%.

44. Variazione netta dei debiti finanziari e di altre attività finanziarie espressa nel rendiconto finanziario

Si riportano di seguito le variazioni dei debiti finanziari e delle altre attività finanziarie. La tabella consente di riconciliare i flussi monetari espressi nel rendiconto finanziario con il totale delle variazioni registrate, per il periodo in esame, nel "Prospetto sintetico della situazione patrimoniale finanziaria".

Variazioni non monetarie
Descrizione (1) 31/12/2019 Flussi di
cassa
Incrementi
netti leases
Sconti
Covid 19
Variazioni
fair value
Altre variazioni
non monetarie
31/12/2020
Debiti finanziari 224,3 (31,7) 1,1 193,7
Crediti finanziari correnti (247,1) 30,9 0,2 (216,0)
Derivati passivi 1,2 (0,2) 1,0
Variazione netta dei debiti finanziari e di altre
(attività) finanziarie (21,6) (0,8) 0,0 (0,2) 1,3 (21,3)
Disponbilità liquide (0,6) (36,7) (37,3)
Debiti correnti verso banche 8,7 (8,7) 0,0
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 8,1 (45,4) 0,0 0,0 0,0 (37,3)
Indebitamento (disponibilità) finanziario netto (13,5) (46,2) 0,0 (0,2) 1,3 (58,6)
Passività nette per beni in leasing 145,3 (15,2) 2,4 (1,6) 130,9

(1) I valori algebrici riportati nella tabella sono coerenti con le variazioni presenti nel rendiconto finanziario.

Si evidenzia che i debiti verso banche in conto corrente, come previsto dai principi contabili internazionali, concorrono alla variazione delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

45. Impegni

Di seguito si elencano i principali impegni:

  • Le fidejussioni bancarie prestate ammontano complessivamente a 20,6 milioni e sono rappresentate da fidejussioni rilasciate a terzi (3,3 milioni) principalmente per compensazione IVA di Gruppo e a società del Gruppo RCS (17,3 milioni) principalmente per crediti di firma.
  • Le fidejussioni assicurative a favore di terzi, per complessivi 2,3 milioni, si riferiscono a fidejussioni rilasciate principalmente per manifestazioni di concorsi a premi.
  • Le altre garanzie prestate ammontano a complessivi 8,9 milioni, di cui 6 milioni si riferiscono a garanzie rilasciate a favare di alcune controllate per compensazione IVA di Gruppo e per 2,9 milioni e si riferiscono a manleve rilasciate a favore dell'Agenzia per lo Sviluppo dell'Editoria S.r.l. e a favore di SIAE per rimborsi ricevuti.
  • Gli impegni ammontano a 3,2 milioni e comprendono impegni contrattuali (esistenti e potenziali) anche relativi al personale; questi ultimi si riferiscono unicamente ad accordi in vigore al 31 dicembre 2020 soggetti a clausole contrattuali a quella data sotto il controllo esclusivo di RCS e sono sottoscritti con parti correlate per 1,4 milioni. Per ulteriori informazioni circa gli impegni verso le figure con responsabilità strategica di RCS MediaGroup S.p.A. si rimanda a quanto descritto nella Relazione sulla Remunerazione pubblicata si sito internet www.rcsmediagroup.it.

Si evidenzia inoltre che nell'ambito delle cessioni o conferimenti di partecipazioni o rami d'azienda effettuate, la Società ha concesso garanzie prevalentemente di natura fiscale, previdenziale e lavoristiche ancora attive. Tali garanzie sono state rilasciate secondo usi e condizioni di mercato.

Relativamente agli immobili in locazione la previsione degli incassi futuri, derivanti da contratti di sublocazione, ammonta a complessivi circa 14,1 milioni (di cui circa 10,2 milioni verso società del Gruppo RCS).

46. Informazioni ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione, resi alla sola RCS MediaGroup S.p.A. dalla Società di revisione e da società appartenenti alla sua rete (si segnala che, nell'ambito della relazione sulla gestione relativa al bilancio consolidato, sono presenti informazioni relative a servizi resi anche alle società controllate).

Soggetto che ha erogato il
servizio
Corrispettivi di
competenza
dell'esercizio 2020
Deloitte & Touche S.p.A. 0,4
Deloitte & Touche S.p.A. 0,0
Deloitte & Touche S.p.A. -
0,4

(1) I servizi di attestazione si riferiscono alla Dichiarazione Consolidata dei Dati Non Finanziari (19 mila euro)

47. Attività di direzione e coordinamento

La Società RCS MediaGroup S.p.A. è soggetta ad attività di direzione e coordinamento da parte di Cairo Communication S.p.A. di cui, di seguito, si riporta l'ultimo bilancio d'esercizio approvato, ovvero quello relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019, come previsto dall'articolo 2497 e ss. del Codice Civile.

I rapporti con Cairo Communication S.p.A. e le imprese soggette alla sua attività di Direzione e Coordinamento, sono indicati nelle note illustrative specifiche e in particolare nella nota n. 17 Rapporti con parti correlate del Bilancio Consolidato e nella nota n. 13 Rapporti con parti correlate del Bilancio Separato.

Pertanto, come richiesto dall'articolo 2497- bis del codice civile, vengono esposti, nel seguente prospetto riepilogativo, i dati essenziali della controllante, estratti dal relativo Bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Si precisa che Cairo Communication S.p.A. redige il bilancio consolidato di Gruppo.

Per un'adeguata e completa comprensione della situazione patrimoniale e finanziaria di Cairo Communication S.p.A. al 31 dicembre 2019, nonché del risultato economico conseguito dalla società nell'esercizio chiuso a tale data, si rinvia alla lettura del bilancio che, corredato della relazione della società di revisione, è disponibile nelle forme e nei modi previsti dalla legge.

CAIRO COMMUNICATION S.p.A.

STATO PATRIMONIALE

ATTIVITA'

(in Euro) 31/12/2019
Attività non correnti 362.657.042
Attività correnti 45.224.060
Attivà non correnti destinate alla vendita -
TOTALE ATTIVITA' 407.881.102
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
(in Euro) 31/12/2019
Patrimonio netto 255.051.062
Passività non correnti 45.473.578
Passività correnti 107.356.462
Passività associate ad attività non correnti destinate alla dismissione -
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 407.881.102
CONTO ECONOMICO
Esercizio
(in Euro) 2019
Ricavi netti 6.734.187
Altri ricavi e proventi operativi 864.482
Costi per servizi ( 3.334.881)
Costi per godimento beni di terzi ( 270.026)
Costi per il personale ( 3.245.692)
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni ( 778.461)
Altri costi operativi ( 210.719)
RISULTATO OPERATIVO ( 241.110)
Proventi (oneri) finanziari netti ( 551.376)
Proventi (oneri) da partecipazioni 23.050.436
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 22.257.950
Imposte sul reddito ( 138.234)
RISULTATO NETTO DELLE ATTIVITA' IN CONTINUITA'
Risultato netto delle attività cessate
22.119.716
142.001

FATTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Per i fatti di rilievo successivi alla chiusura dell'esercizio si rinvia a quanto riportato nella Relazione degli Amministratori sulla gestione.

Milano, 18 marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione:

Il Presidente e Amministratore Delegato

Urbano Cairo

ATTESTAZIONE DEL DIRIGENTE PREPOSTO E DEGLI ORGANI DELEGATI

Attestazione del Bilancio di esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

    1. I sottoscritti, Urbano Cairo, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, e Roberto Bonalumi, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di RCS MediaGroup S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso dell'esercizio 2020.
    1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 è stata effettuata sulla base del processo definito da RCS MediaGroup S.p.A., in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission quale framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.
  • 3 Si attesta, inoltre, che:
    • 3.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di RCS MediaGroup S.p.A.:
    • a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
    • 3.2 la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposta.

Milano, 18 marzo 2021

Il Presidente e Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione dei

Urbano Cairo documenti contabili societari Roberto Bonalumi

ALLEGATI AL BILANCIO CONSOLIDATO

ELENCO PARTECIPAZIONI DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020

Società consolidate con il metodo integrale

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
Quota %
gruppo
SOCIETA'
PARTECIPANTE
Area Geografica - Italia
Blei S.r.l. in liquidazione Milano Pubblicità Euro 1.548.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Consorzio Milano Marathon S.r.l. Milano Servizi Euro 20.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
Digital Factory S.r.l. Milano Televisivo Euro 500.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
MyBeautyBox S.r.l. Milano Multimediale Euro 10.000,00 60,00 RCS Mediagroup S.p.A. 60,00
RCS Edizioni Locali S.r.l Milano Editoriale Euro 1.002.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni Milano S.p.A. Milano Produzione Euro 1.000.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni Padova S.p.A. Milano Produzione Euro 500.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Produzioni S.p.A. Roma Produzione Euro 1.000.000,00 100,00 RCS MediaGroup S.p.A. 100,00
RCS Sport S.p.A. Milano Servizi Euro 100.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Sports & Events S.r.l. Milano Servizi Euro 10.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Sfera Service S.r.l. Milano Servizi Euro 52.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Società Sportiva Dilettantistica RCS Active Team a r.l. Milano Servizi Euro 10.000,00 100,00 RCS Sport S.p.A. 100,00
Trovolavoro S.r.l. Milano Pubblicità Euro 674.410,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Area Geografica - Spagna
Canal Mundo Radio Cataluna S.L. Barcelona Radiofonico Euro 3.010,00 99,98 Unidad Editorial S.A. 99,99
Corporación Radiofónica Informacion y Deporte S.L.U. Madrid Radiofonico Euro 900.120,00 99,99 Unedisa Comunicaciones S.L.U. 100,00
Ediciones Cónica S.A. Madrid Editoriale Euro 432.720,00 99,39 Unidad Editorial S.A. 99,40
Ediservicios Madrid 2000 S.L.U. Madrid Editoriale Euro 601.000,00 99,99 Unidad Editorial Revistas S.L.U. 100,00
La Esfera de los Libros S.L. Madrid Editoriale Euro 48.000,00 74,99 Unidad Editorial S.A. 75,00
Información Estadio Deportivo S.A. Sevilla Editoriale Euro 154.339,91 84,96 Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U 84,97
Logintegral 2000 S.A.U. Madrid Distribuzione Euro 500.000,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unedisa Comunicaciones S.L.U. Madrid Multimediale Euro 610.000,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. Madrid Multimediale Euro 1.100.000,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unedisa Telecomunicaciones de Levante S.L. Valencia Multimediale Euro 3.010,00 51,15 Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. 51,16
Unidad Editorial S.A. Madrid Editoriale Euro 125.896.898,00 99,99 RCS Mediagroup S.p.A. 99,99
Unidad Liberal Radio S.L. Madrid Multimediale Euro 10.000,00 54,99 Unidad Editorial S.A. 55,00
Unidad de Medios Digitales S.L. Madrid Pubblicitá Euro 3.000,00 50,00 Unidad Editorial S.A. 50,00
Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. Madrid Multimediale Euro 4.423.043,43 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Informaciòn Economica S.L.U. Madrid Editoriale Euro 102.120,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Ediciones Locales, S.L. Valencia Editoriale Euro 1.732.345,00 98,44 Unidad Editorial S.A. 87,23
Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. 11,22
Unidad Editorial Formacion S.L.U. Madrid Televisivo Euro 1.693.000,00 99,99 Unedisa Telecomunicaciones S.L.U. 100,00
Unidad Editorial Informaciòn General S.L.U. Madrid Editoriale Euro 102.120,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Juegos S.A. Madrid Multimediale Euro 100.000,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Unidad Editorial Revistas S.L.U. Madrid Editoriale Euro 1.195.920,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Veo Television S.A. Madrid Televisivo Euro 769.824,00 99,99 Unidad Editorial S.A. 100,00
Feria Bebe S.L. Barcellona Editoriale Euro 10.000,00 100,00 Sfera Editores Espana S.L. 100,00
Sfera Editores Espana S.L. Barcellona Editoriale Euro 174.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
Area Geografica - Altri Paesi
Sfera Editores Mexico S.A. Colonia Anzures Editoriale/Servizi MXN 34.661.200,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 99,9997
Sfera Service Srl 0,0003
Sfera France SAS Parigi Editoriale Euro 240.000,00 66,70 Sfera Editores Espana S.L. 66,70
Hotelyo S.A. Chiasso Digitale CHF 100.000,00 100,00 RCS Mediagroup S.p.A. 100,00
RCS Sports and Events DMCC Dubai Servizi Euro 20.077,00 100,00 RCS Sports & Events S.r.l. 100,00

Società consolidate con il metodo del Patrimonio Netto

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI
ATTIVITA'
VALUTA CAPITALE
SOCIALE
SOCIETA'
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Area Geografica - Italia
Quibee S.r.l. Torino Digitale Euro 15.873,02 RCS Mediagroup S.p.A. 37,00
CAIRORCS Media S.p.A. Milano Pubblicità Euro 100.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 50,00
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. Milano Distribuzione Euro 6.392.727,00 RCS MediaGroup S.p.A. 45,00
Consorzio C.S.E.D.I. Milano Distribuzione Euro 103.291,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 20,00
GD Media Service S.r.l. Milano Distribuzione Euro 789.474,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 29,00
Liguria press S.r.l. Genova Distribuzione Euro 240.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 40,00
MDM Milano Distribuzione Media S.r.l. Milano Distribuzione Euro 611.765,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 56,00
Pieroni Distribuzione S.r.l. Milano Distribuzione Euro 750.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 51,00
TO-dis S.r.l. Milano Distribuzione Euro 510.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 100,00
Trento Press Service S.r.l. Trento Distribuzione Euro 260.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 42,50
Iniziativa Immobiliare Due S.r.l. Milano Immobiliare Euro 500.000,00 Inimm Due S.à.r.l. 100,00
Area Geografica - Spagna
Corporacion Bermont S.L. Madrid Stampa Euro 21.003.100,00 Unidad Editorial S.A. 37,00
Bermont Catalonia S.A. Barcelona Stampa Euro 60.101,21 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Bermont Impresion S.L. Madrid Stampa Euro 321.850,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Calprint S.L. Valladolid Stampa Euro 1.856.880,00 Corporacion Bermont S.L. 39,58
Escuela de Cocina Telva S.L. Madrid Formazione Euro 61.000,00 Ediciones Cónica S.A. 50,00
Impresiones y distribuciones de Prensa Europea S.A. Madrid Stampa Euro 60.101,21 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Lagar S.A. Madrid Stampa Euro 150.253,03 Corporacion Bermont S.L. 60,00
Bermont Impresion S.L. 40,00
Madrid Deportes y Espectáculos S.A. (in liquidazione) Madrid Multimediale Euro 600.000,00 Unidad Editorial Informaciòn Deportiva S.L.U. 30,00
Newsprint Impresion Digital S.L. Tenerife Stampa Euro 93.000,00 TF Print S.A. 50,00
Omniprint S.A. Santa Maria del
Cami
Stampa Euro 2.790.000,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Radio Salud S.A. Barcelona Radiofonico Euro 200.782,08 Unedisa Comunicaciones S.L.U. 30,00
Recoprint Dos Hermanas S.L.U. Madrid Stampa Euro 2.052.330,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Recoprint Güimar S.L.U. Madrid Stampa Euro 1.365.140,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Recoprint Impresiòn S.L.U. Madrid Stampa Euro 3.010,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Recoprint Pinto S.L.U. Madrid Stampa Euro 3.652.240,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Recoprint Rábade S.L.U. Madrid Stampa Euro 1.550.010,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
Recoprint Sagunto S.L.U. Madrid Stampa Euro 2.281.920,00 Corporacion Bermont S.L. 100,00
TF Press S.L. Santa Cruz de
Tenerife
Stampa Euro 3.005,06 Corporacion Bermont S.L. 100,00
TF Print S.A. Santa Cruz de
Tenerife
Stampa Euro 1.382.327,84 Corporacion Bermont S.L. 75,00
Bermont Impresion S.L. 25,00
Unidad Liberal Radio Madrid S.L. Madrid Multimediale Euro 10.000,00 Unidad Editorial S.A. 45,00
Libertad Digital S.A. 55,00
Area Geografica - Altri Paesi
Inimm Due S.à.r.l. Lussemburgo Immobiliare Euro 240.950,00 RCS MediaGroup S.p.A. 20,00

Società valutate al fair value

RAGIONE SOCIALE SEDE LEGALE SETTORE DI ATTIVITA' VALUTA SOCIETA'
CAPITALE SOCIALE
PARTECIPANTE
% di possesso
diretta
Area Geografica - Italia
Ansa Società Cooperativa Roma Editoriale Euro 10.783.361,63 RCS Mediagroup S.p.A. 4,38
Cefriel S.c.a r.l. Milano Ricerca Euro 1.173.393,00 RCS Mediagroup S.p.A. 5,46
Consorzio Edicola Italiana Milano Digitale Euro 60.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 16,67
Consuledit S.c.a r.l. in liquidazione Milano Editoriale Euro 20.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 19,55
Digital Magics S.p.A. Milano Multimediale Euro 7.415.086,00 RCS Mediagroup S.p.A. 0,39
Fantaking Interactive S.r.l. Brescia Digitale Euro 10.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 15,00
Giorgio Giorgi S.r.l . Calenzano (FI) Distribuzione Euro 1.000.000,00 M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 5,00
H-Farm S.p.A. Roncade (TV) Servizi Euro 8.924.165,00 RCS MediaGroup S.p.A 0,52
Immobiliare Editori Giornali S.r.l. Roma Editoriale Euro 830.462,00 RCS MediaGroup S.p.A 7,49
ItaliaCamp S.r.l. Roma Servizi Euro 10.000,00 RCS MediaGroup S.p.A 3,00
Mach 2 Libri S.r.l. in liquidazione Milano Editoriale Euro 646.250,00 RCS MediaGroup S.p.A 19,09
Mperience S.r.l. Roma Digitale Euro 31.856,00 RCS Mediagroup S.p.A. 1,68
Premium Publisher Network (Consorzio) Milano Pubblicità Euro 19.425,77 RCS Mediagroup S.p.A. 20,51
SportPesa Italy S.r.l. Milano Multimediale Euro 10.000,00 RCS MediaGroup S.p.A. 25,00
The Gira s.r.l. Milano Servizi Euro 11.111,11 RCS Sports & Events S.r.l. 9,25
Area Geografica - Spagna
Cronos Producciones Multimedia S.L.U. Madrid Editoriale Euro 3.010,00 Libertad Digital Television S.A. 100,00
13 TV S.A Madrid Multimediale Euro 3.462.247,80 Unidad Editorial S.A. 0,14
Digicat Sis S.L. Barcelona Radiofonico Euro 3.200,00 Radio Salud S.A. 25,00
Libertad Digital Publicidad y Marketing S.L.U Madrid Pubblicità Euro 3.010,00 Libertad Digital S.A. 100,00
Libertad Digital S.A. Madrid Multimediale Euro 2.582.440,00 Unidad Editorial S.A. 1,16
Libertad Digital Television S.A. Madrid Televisivo Euro 2.600.000,00 Libertad Digital S.A. 99,66
Medios de Azahar S.A. Castellon Servizi Euro 825.500,00 Unidad Editorial Ediciones Locales, S.L 6,12
Palacio del Hielo S.A. Madrid Multimediale Euro 185.741,79 Unidad Editorial S.A. 8,53
Suscribe S.L. Palma de Mallorca Editoriale Euro 300.000,00 Logintegral 2000 S.A.U. 15,00
Wouzee Media S:L Madrid Multimediale Euro 14.075,00 Unidad Editorial S.A. 10,00
Nuevo MarketPlace S.L. Madrid Multimediale Euro 2.003.318,00 Unidad Editorial S.A. 9,98
Area Geografica - Altri Paesi
Yoodeal Ltd
Crowborough Digitale GBP 150.000,00 RCS Mediagroup S.p.A. 2,00

TASSI DI CAMBIO RISPETTO ALL'EURO

I principali tassi di cambio applicati nella conversione dei bilanci espressi in divisa estera sono i seguenti :

Cambio
puntuale
31.12.2020
Cambio
medio
Anno 2020
Cambio
puntuale
31.12.2019
Cambio
medio
Anno 2019
Franco Svizzero CHF 1,08020 1,07050 1,08540 1,11240
Peso Messicano MXN 24,41600 24,51940 21,22020 21,55650
Dirham Emirati Arabi AED 4,50650 4,19470 4,12570 4,11130

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO PER TRIMESTRE

(in milioni di Euro) 1°trimestre 2°trimestre 3°trimestre 4°trimestre Esercizio
2020 2019 2020 2019 2020 2019 2020 2019 2020 2019
Ricavi netti 171,3 206,2 148,3 269,3 174,2 198,4 255,8 249,7 749,5 923,6
Ricavi diffusionali 88,4 101,5 75,7 98,4 92,3 106,3 87,3 102,3 343,6 408,4
Ricavi pubblicitari 62,9 77,8 58,1 120,1 63,9 69,9 127,9 116,6 312,8 384,5
Ricavi editoriali diversi 20,0 26,9 14,5 50,8 18,0 22,2 40,6 30,8 93,1 130,7
Costi operativi (98,3) (115,9) (80,7) (137,2) (98,0) (115,2) (122,3) (133,6) (399,2) (501,9)
Costo del lavoro (70,5) (67,3) (60,8) (68,6) (54,7) (62,1) (71,3) (66,5) (257,3) (264,5)
Accantonamenti per rischi (0,4) (0,7) (0,6) (0,9) (0,1) (1,2) (1,8) 1,2 (2,9) (1,5)
Svalutazione crediti (1,3) 0,2 0,8 (1,3) (0,8) (0,9) (2,8) (0,5) (4,1) (2,5)
Proventi (oneri) da partecipazioni metodo del PN (0,5) 0,1 (0,2) 0,2 0,0 (0,8) (2,2) 0,6 (2,9) 0,1
EBITDA 0,3 22,6 6,8 61,5 20,6 18,2 55,4 50,9 83,1 153,3
Ammortamenti immobilizzazioni immateriali (3,9) (4,3) (3,7) (4,0) (3,9) (3,4) (4,3) (3,8) (15,8) (15,5)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali (2,4) (2,8) (2,3) (2,7) (2,2) (2,5) (2,2) (2,4) (9,1) (10,5)
Amm. diritti d'uso su beni in leasing (5,7) (5,5) (5,6) (6,2) (5,6) (6,0) (5,5) (5,5) (22,5) (23,2)
Ammortamenti investimenti immobiliari (0,1) (0,1) (0,2) (0,2) (0,1) (0,2) (0,2) (0,2) (0,5) (0,6)
Altre svalutazioni immobilizzazioni - - - - - - (2,7) (1,0) (2,7) (1,0)
Risultato operativo (11,8) 9,9 (5,0) 48,4 8,8 6,1 40,5 38,0 32,5 102,5
Proventi (oneri) finanziari netti (3,2) (3,9) (2,5) (4,4) (3,0) (3,9) (0,5) (3,7) (9,3) (16,0)
Proventi (oneri) da attività/passività finanziarie 5,8 - 0,1 - - - (0,2) (0,2) 5,8 (0,1)
Risultato prima delle imposte (9,2) 6,0 (7,4) 44,0 5,8 2,2 39,8 34,1 29,0 86,4
Imposte sul reddito 3,0 (1,0) 1,6 (10,5) (1,4) (0,0) (0,3) (6,2) 2,9 (17,6)
Risultato attività destinate a continuare (6,2) 5,0 (5,8) 33,5 4,4 2,2 39,5 27,9 31,9 68,8
Risultato delle attività destinate alla dismissione - - - - - - - - - -
Risultato netto prima degli interessi di terzi (6,2) 5,0 (5,8) 33,5 4,4 2,2 39,5 27,9 31,9 68,8
(Utile) perdita netta di competenza di terzi 0,1 (0,1) (0,1) - 0,0 0,1 (0,2) (0,1) (0,2) (0,3)
Risultato netto di periodo (6,1) 4,9 (5,9) 33,5 4,4 2,3 39,3 27,8 31,7 68,5

PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

Progressivo al 31 dicembre
in milioni di euro Note 2020 2019
I Ricavi delle vendite 15 749,5 923,6
- di cui verso parti correlate 16 226,1 264,0
II Incremento immobilizzazioni per lavori interni - -
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 40 ( 1,8) 1,9
II Consumi materie prime e servizi 17 ( 398,7) ( 504,1)
- di cui verso parti correlate 16 ( 93,6) ( 107,3)
- di cui non ricorrenti 30 ( 0,5) ( 0,5)
III Costi per il personale 18 ( 257,3) ( 264,5)
- di cui verso parti correlate 16 ( 4,3) ( 4,6)
- di cui non ricorrenti 30 ( 15,1) ( 2,7)
II Altri ricavi e proventi operativi 19 14,1 15,8
- di cui verso parti correlate 16 2,5 2,5
- di cui non ricorrenti 30 0,5 -
II Oneri diversi di gestione 20 ( 12,8) ( 15,5)
II Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti commerciali e diversi - -
IV Accantonamenti 51 ( 2,9) ( 1,5)
- di cui non ricorrenti 30 ( 0,9) ( 0,4)
V (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi 21 ( 4,1) ( 2,5)
- di cui non ricorrenti 30 1,5 -
Quote proventi (oneri) da valutazione partecipazioni con il metodo del
VI patrimonio netto 22 ( 2,9) 0,1
- di cui non ricorrenti 30 ( 0,5) -
VII Ammortamenti attività immateriali 23 ( 15,8) ( 15,5)
VIII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 23 ( 9,1) ( 10,5)
IX Amm. diritti d'uso su beni in leasing 23 ( 22,5) ( 23,2)
X Ammortamenti investimenti immobiliari 23 ( 0,5) ( 0,6)
XI Svalutazione / Ripristino immobilizzazioni 23 ( 2,7) ( 1,0)
Risultato operativo 32,5 102,5
XII Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo 24 0,7 0,3
XII Proventi finanziari 2 2,9 0,6
- di cui verso parti correlate 16 0,5 0,2
- di cui non ricorrenti 30 2,4
XII Oneri finanziari 24 ( 12,9) ( 16,9)
XIII Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 25 5,9 0,2
XIII Utili (perdite) da eliminazione contabile di crediti e altre attività finanziarie - -
XIII (Svalutazione)/Ripristino di crediti e altre attività finanziarie 26 ( 0,1) ( 0,3)
- di cui verso parti correlate 16 0,2
Risultato ante imposte 29,0 86,4
XIV Imposte sul reddito 27 2,9 ( 17,6)
- di cui non ricorrenti 30 9,9
Risultato attivita destinate a continuare 31,9 68,8
XV Risultato attività destinate alla dismissione e dismesse - -
Utile / (perdita) dell'esercizio 31,9 68,8
Attribuibile a :
XVI Utile/(perdita) attribuibile ai terzi 28 0,2 0,3
Utile/(perdita) attribuibile ai soci della Capogruppo 31,7 68,5
Utile / (perdita) dell'esercizio 31,9 68,8
Risultato delle attività destinate a continuare per azione base in euro 29 0,06 0,13
Risultato delle attività destinate a continuare per azione diluito in euro 29 0,06 0,13
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione base in
euro 29 - -
Risultato delle attività destinate a dismissione e dismesse per azione diluito in
euro 29 - -

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(in milioni di euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
ATTIVITA'
XVIII Immobili, impianti e macchinari 31 55,3 62,5
XIX Diritti d'uso su beni in leasing 32 140,6 160,7
XX Investimenti Immobiliari 33 16,2 19,5
XVII Attività immateriali 34 366,9 363,3
XXI Partecipazioni in società collegate e joint venture 35 34,7 37,5
XXI Altri strumenti di capitale non correnti
XXXV Attività finanziarie per strumenti derivati
36
37
2,4
-
2,0
-
XXI Crediti finanziari non correnti 38 0,3 1,0
XXI Altre attività non correnti 39 2,0 16,7
XXI Attività per imposte anticipate 27 84,3 87,5
Totale attività non correnti 702,7 750,7
XXII Rimanenze 40 17,8 23,3
XXIII Crediti commerciali 41 189,5 206,3
- di cui verso parti correlate 16 15,1 20,4
XXV Crediti diversi e altre attività correnti 42 26,2 28,3
XXV Attività per imposte correnti 27 3,1 6,0
XXXV Attività finanziarie per strumenti derivati 37 - -
XXXVI Crediti finanziari correnti 43 6,9 13,9
- di cui verso parti correlate 16 6,0 12,5
XXXVI Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 43 50,8 13,0
Totale attività correnti 294,3 290,8
Attività non correnti destinate alla dismissione - -
TOTALE ATTIVITA' 997,0 1.041,5
PASSIVITÀ EPATRIMONIO NETTO
XXX Capitale sociale 44 270,0 270,0
XXX Altri strum.finanz.rappres.patrimonio - -
XXX Azioni proprie 46 (26,6) (26,6)
XXX Riserve 45/46/47 (6,4) (6,2)
XXX Utili (perdite) portati a nuovo 41,6 (26,3)
XXX Utile (perdita) dell'esercizio 31,7 68,5
Totale patrimonio netto di gruppo 310,3 279,4
XXX Patrimonio netto di terzi 1,3 1,2
Totale
XXXI Debiti e passività non correnti finanziarie
43 311,6
58,9
280,6
82,9
XXXVII Passività non correnti per contratti di locazione 43 131,2 150,9
XXXIV Passività finanziarie per strumenti derivati 37 1,0 1,0
XXVIII Benefici relativi al personale 50 37,4 39,6
XXVI Fondi per rischi e oneri 51 26,7 15,0
XXVII Passività per imposte differite 27 52,5 52,5
XXV Altre passività non correnti 52 1,0 0,9
Totale Passività non correnti 308,7 342,8
XXXII Debiti verso banche 43 0,6 8,8
XXXII Debiti finanziari correnti 43 56,8 65,8
- di cui verso parti correlate 0,8 -
XXXVII Passività correnti per contratti di locazione 43 23,7 24,4
XXXIV Passività finanziarie per strumenti derivati 37 - 0,2
XXV Passività per imposte correnti 27 1,1 0,6
XXIV Debiti commerciali 53 179,4 198,7
- di cui verso parti correlate 16 9,8 11.4
XXVI Quote a breve term.fondi rischi e oneri 51 23,8 31,1
XXV Debiti diversi e altre passività correnti 54 91,3 88,5
- di cui verso parti correlate 16 2,7 1,7
Totale passività correnti 376,7 418,1
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TOTALEPASSIVITÀ EPATRIMONIO NETTO 997,0 1.041,5

RAPPORTI CON PARTI CORRELATE

Società controllanti
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali Debiti commerciali
Cairo Communication S.p.A. 0,1 0,4
U.T. Communication S.p.A. - -
TOTALE 0,1 0,4
Società a controllo congiunto
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali Crediti finanziari
correnti
Debiti commerciali Debiti finanziari
correnti
m-Dis Distribuzione Media S.p.A. 13,7 4,6 1,6 -
To-dis S.r.l. - - - 0,8
MDM Milano Distribuzione Media S.r.l. - 1,4 - -
TOTALE 13,7 6,0 1,6 0,8
Società collegate
Rapporti patrimoniali
Crediti commerciali Debiti Commerciali
Bermont Impresion S.L. (Gruppo Bermont) - 2,1
Recoprint Dos hermanas S.L.U. (Gruppo Bermont) - 1,0
Recoprint Sagunto S.L.U. (Gruppo Bermont) - 0,8
Bermont Catalonia S.A. (Gruppo Bermont) - 0,7
Recoprint Ràbade S.L.U. (Gruppo Bermont) - 0,7
TF Print S.a. (Gruppo Bermont) - 0,5
Omniprint S.A. (Gruppo Bermont)
Iniziativa Immobiliare Due S.r.l.
- 0,4
0,2
TO TALE 0,2 6,2
Altre Consociate (1)
Rapporti Patrimoniali
Crediti commerciali Debiti commerciali
Società del gruppo Cairo 0,6 1,6
TO TALE 0,6 1,6
(1) Comprendono le società controllate, collegate e a controllo congiunto di Cairo Communications S.p.A. e U.T. Communication S.p.A.
Altre Parti Correlate (1)
Rapporti Economici e Patrimoniali
Ricavi delle vendite Crediti commerciali
Società del gruppo Della Valle 0,6 0,5
Società del gruppo Pirelli 0,1
TO TALE 0,7 0,5

(1) Non sono inclusi i compensi/impegni relativi alle figure con responsabilità strategica il cui dettaglio è compreso nella nota n. 16 Rapporti con parti correlate

Società controllanti Altri ricavi e proventi
Rapporti economici Ricavi delle vendite Consumi materie prime e servizi operativi
Cairo Communication S.p.A. 0,1 (0,5) 0,9
U.T. Communication S.p.A. - - -
TOTALE 0,1 (0,5) 0,9
Società a controllo congiunto
Rapporti economici
Ricavi delle vendite Consumi materie
prime e servizi
Altri ricavi e proventi
operativi
Proventi finanziari
m-Dis Distribuzione Media S.p.A. 224,1 (69,3) 1,0 0,5
TOTALE 224,1 (69,3) 1,0 0,5
Società collegate
Rapporti economici
Ricavi delle vendite Consumi materie prime e
servizi
(Svalutazione) /
Ripristino di crediti
e altre attività
Bermont Impresion S.L. (Gruppo Bermont) - (5,4)
Recoprint Dos hermanas S.L.U. (Gruppo Bermont) - (2,3)
Recoprint Sagunto S.L.U. (Gruppo Bermont)
Bermont Catalonia S.a. (Gruppo Bermont)
-
-
(1,8)
(1,7)
Recoprint Rábade S.L.U. (Gruppo Bermont) - (1,5)
TF Print S.A. (Gruppo Bermont) - (1,1)
Omniprint S.A. (Gruppo Bermont) - (0,9)
Radio Salud S.A. 0,1 (0,6)
Calprint S.l. (Gruppo Bermont) - (0,1)
Inimm Due S.à.r.l. 0,2
TO TALE 0,1 (15,3) 0,2
Altre Consociate (1)
Rapporti Economici
Ricavi delle vendite Consumi materie prime e
servizi
Altri ricavi e proventi
operativi
Società del gruppo Cairo 1,1 (4,5) 0,6
TO TALE 1,1 (4,5) 0,6
(1) Comprendono le società controllate, collegate e a controllo congiunto di Cairo Communication S.p.A. e U.T. Communications S.p.A.
Fondo Integrativo Previdenza Dirigenti (FIPDIR) Costi per il
personale
RCS Medigroup S.p.A. (0,3)
TO TALE (0,3)
Impegni e garanzie verso parti correlate
Società controllanti -
Società collegate -
Altre consociate -
Altre Parti Correlate 3,3
Totale 3,3

TAVOLE ALLEGATE AL BILANCIO DI ESERCIZIO DI RCS MEDIAGROUP S.P.A.

PROSPETTO DEL CONTO ECONOMICO AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(valori in euro) Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
I Ricavi delle vendite 12 488.844.899 560.039.701
Ricavi diffusionali 267.815.950 303.727.875
- di cui verso parti correlate 13 223.291.589 259.784.624
Ricavi pubblicitari 199.582.415 229.683.334
- di cui verso parti correlate 13 2.110.153 3.007.764
Ricavi editoriali diversi 21.446.534 26.628.492
- di cui verso parti correlate 13 6.554.151 9.686.089
II Variazione delle rimanenze prodotti finiti, semilavorati e prodotti in corso 14 ( 1.362.279) 2.092.194
II Acquisti e consumi materie prime e servizi 15 ( 297.251.949) ( 345.842.809)
Acquisti e consumi materie prime e merci ( 68.246.540) ( 83.005.175)
- di cui verso parti correlate 13 ( 19.890.762) ( 24.012.306)
- di cui non ricorrenti 25 ( 104.740) -
Costi per servizi ( 216.508.410) ( 247.306.918)
- di cui verso parti correlate 13 ( 107.606.264) ( 119.814.812)
Costi per godimento beni di terzi ( 12.496.999) ( 15.530.716)
- di cui verso parti correlate 13 ( 3.970) ( 29.388)
III Costi per il personale 16 ( 154.592.264) ( 158.736.268)
- di cui verso parti correlate 13 ( 3.560.171) ( 3.625.513)
- di cui non ricorrenti 25 ( 5.279.679) ( 1.075.676)
II Altri ricavi e proventi operativi 17 19.177.955 21.705.788
- di cui verso parti correlate 13 10.332.209 10.521.571
- di cui non ricorrenti 25 - 150.000
II Oneri diversi di gestione 18 ( 6.119.359) ( 6.449.832)
- di cui verso parti correlate 13 ( 2.251) ( 21.826)
IV Accantonamenti 40 ( 2.423.750) 332.702
V (Svalutazione)/ripristino di crediti commerciali e diversi 19 ( 2.451.358) ( 1.670.424)
VI Ammortamenti attività immateriali 20 ( 9.983.377) ( 9.857.454)
VII Ammortamenti immobili, impianti e macchinari 20 ( 5.304.313) ( 6.013.669)
VIII Ammortamenti diritti d'uso su beni in leasing 20 ( 17.448.701) ( 17.439.560)
IX Svalutazione immobilizzazioni 20 - ( 1.094.694)
Risultato operativo 11.085.504 37.065.675
X Interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo 21 4.197.603 4.756.183
- di cui verso parti correlate 13 4.135.991 4.671.112
X Interessi e altri proventi finanziari 21 2.491.372 448.526
- di cui verso parti correlate 13 232 120
- di cui non ricorrenti 25 2.360.271 -
X (Oneri) finanziari 21 ( 7.511.458) ( 9.617.541)
- di cui verso parti correlate 13 ( 202.278) ( 180.739)
XI Altri proventi ed oneri da attività e passività finanziarie 22 ( 5.131.226) 13.986.879
- di cui verso parti correlate 13 ( 5.131.226) 13.985.419
XII (Svalutaz)/ripristino di crediti e altre attività finanziarie 23 ( 61.687) ( 119.473)
- di cui verso parti correlate 13 149.971 162.268
Risultato ante imposte 5.070.108 46.520.249
XIII Imposte sul reddito 24 7.757.650 ( 7.416.860)
- di cui non ricorrenti 25 9.893.015 -
Risultato dell'esercizio 12.827.758 39.103.389

PROSPETTO DELLA SITUAZIONE PATRIMONIALE FINANZIARIA AI SENSI DELLA DELIBERA CONSOB N. 15519 DEL 27 LUGLIO 2006

(valori in euro) Note 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
ATTIVITA'
XIV Immobili, impianti e macchinari 26 36.766.713 41.175.609
XVI Diritti d'uso beni in leasing 27 118.940.464 133.987.180
XVII Investimenti immobiliari 28 2.717.040 2.731.101
XV Attività immateriali 29 26.028.074 23.094.901
XVIII Partecipazioni valutate al costo 30 388.725.617 393.006.842
- di cui verso parti correlate 13 388.725.617 393.006.842
XVIII Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti 31 1.647.732 1.706.732
XVIII Crediti finanziari non correnti 32 440.396 440.396
- di cui verso parti correlate 13 113.600 113.600
XVIII Altre attività non correnti 33 628.886 15.366.837
XVI Attività finanziarie non correnti per contratti di locazione 28 9.423.809 10.434.922
- di cui verso parti correlate 13 9.423.809 10.434.922
XVIII Attività per imposte anticipate 24 23.727.574 27.082.532
Totale attività non correnti 609.046.305 649.027.052
XIX Rimanenze 34 12.939.650 17.985.153
XX Crediti commerciali 35 136.459.637 152.876.534
- di cui verso parti correlate 13 24.021.442 30.873.669
XXII Crediti diversi e altre attività correnti 36 17.412.687 17.894.396
- di cui verso parti correlate 13 40.744 42.034
XXII Attività per imposte correnti 24 1.845.137 5.535.604
- di cui verso parti correlate 13 47.186 3.371.079
XXVI Crediti finanziari correnti 37 216.009.705 247.040.218
- di cui verso parti correlate 13 215.893.902 246.750.709
XVI Attività finanziarie correnti per contratti di locazione 28 1.003.101 989.814
- di cui verso parti correlate
XXVII Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
13
37
1.003.101
37.276.503
989.814
647.915
Totale attività correnti 422.946.420 442.969.634
Attività non correnti destinate alla vendita - -
TO TALE ATTIVITA' 1.031.992.725 1.091.996.686
PASSIVITÀ EPATRIMO NIO NETTO
Capitale sociale 38 270.000.000 270.000.000
Azioni proprie 38 ( 26.591.829) ( 26.596.725)
Riserve 38 145.085.595 145.629.920
Utili (perdite) portati a nuovo 38 67.515.159 28.416.667
Utile (perdita) dell'esercizio 38 12.827.758 39.103.389
XXVI Totale patrimonio netto 468.836.683 456.553.251
XXVII Debiti finanziari non correnti 37 58.877.129 82.931.126
XXVIIIPassività non correnti per contratti di locazione 27 122.244.480 137.519.507
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 37 1.014.559 970.609
XXIII Benefici relativi al personale 39 30.851.742 32.799.421
XXIV Fondi per rischi e oneri 40 22.290.780 9.048.985
XXV Passività per imposte differite 24 428.165 629.397
XXII Debiti diversi e altre passività non correnti 41 1.915.970 1.771.530
- di cui verso parti correlate 13 915.980 858.483
Totale passività non correnti 237.622.825 265.670.575
XXVII Debiti verso banche 38 - 8.753.730
XXVII Debiti finanziari correnti 38 134.780.592 141.376.072
- di cui verso parti correlate 13 80.735.605 75.566.161
XXVIIIPassività correnti per contratti di locazione 28 19.102.761 19.216.317
XXVII Passività finanziarie per strumenti derivati 38 - 178.364
XXII Passività per imposte correnti 24 3.334.194 6.600.707
- di cui verso parti correlate 13 2.258.950 6.554.631
XXI Debiti commerciali 42 104.448.526 123.057.922
- di cui verso parti correlate 13 11.872.800 14.276.489
XXIV Quote a breve term.fondi rischi e oneri 40 14.200.664 22.193.760
XXII Debiti diversi e altre passività correnti 43 49.666.480 48.395.988
- di cui verso parti correlate 13 2.761.805 1.839.192
Totale passività correnti 325.533.217 369.772.860
Passività associate ad attività destinate alla dismissione - -
TO TALEPASSIVITÀ EPATRIMO NIO NETTO 1.031.992.725 1.091.996.686

Dettaglio operazioni con parti correlate al 31 dicembre 2020

(valori in migliaia di euro)
Nome della società Partecipazioni
valutate al
costo
Crediti
finanziari non
correnti
Attività
finanziarie non
correnti per
contratti di
locazione
Crediti
commerciali
Crediti diversi
e altre attività
correnti
Attività per
imposte
correnti
Crediti
finanziari
correnti
Attività
finanziarie
correnti per
contratti di
locazione
Debiti diversi e
altre passività
non correnti
Debiti
finanziari
correnti
Passività per
imposte
correnti
Debiti
commerciali
Debiti diversi e
altre passività
correnti
Garanzie e
Impegni
Società controllanti
Cairo Communication Spa - - - 137 0 - - - - - - (409) - -
Totale società controllanti - - - 137 0 - - - - - - (409) - -
Società controllate - - - - - - - - - - - - - -
Trovolavoro S.r.l. 987 - - 168 (0) - - - - (925) (324) (58) (3) -
RCS Sport S.p.A. 15.820 - - 3.339 (0) - (10) - (104) (15.820) (558) - - 4.950
SSD RCS Active Team S.r.l. - - - 53 - - - - - (1.754) - (7) - -
Unidad Editorial S.a. 334.483 - - 1.216 31 - 209.245 - - - - (238) - 11.000
RCS Sports and Events DMCC - - - 0 - - - - - - - - - 4.381
RCS Sports & Events S.r.l. 3.778 - - 1.267 0 - - - - (35.028) (507) (339) (4) -
Sfera Service S.r.l. 52 - - 207 - - - - - (522) (3) (43) - -
Sfera Editores Espana S.l. 177 - - 674 - - 84 - - - - (83) - -
Sfera Editores Mexico S.a. 1.135 - - 289 - - - - - - - - - -
Blei Srl In Liquidazione 1.996 - - 4 - - - - (139) (2.328) (30) - - -
RCS Produzioni Padova S.p.A. 2.142 - 3.474 72 - - - 368 (74) (4.215) (32) (632) - 270
Logintegral 2000 S.a. - - - 9 - - - - - - - - - -
Consorzio Milano Marathon - - - 2 - - - - - (2.726) - - - -
La Esfera De Los Libros S.l.U - - - - 1 - - - - - - - - -
Digital Factory S.r.l. - - - (0) - - - - - (620) (354) - - 46
RCS Produzioni Milano S.p.A. 9.891 - - 295 - 32 545 - - - - (1.813) (41) 2.231
RCS Produzioni S.p.A. 3.044 - 5.950 160 - 15 - 635 (257) (2.384) - (936) - 324
Rcs Edizioni Locali S.r.l. 11.264 - - 948 4 - - - (342) (13.525) (446) (4.235) - -
Ediciones Cónica S.A. - - - 1 - - - - - - - - - -
Unidad Editorial Revistas SLU - - - 3 - - - - - - - - - -
Unidad Editorial Juegos S.A. - - - 47 - - - - - - - - - -
MyBeautyBox S.r.l. 25 114 - 31 - - - - - (61) (6) - - -
Hotelyo S.A. 131 - - 137 - - - - - - - (10) - -
Totale società controllate 384.926 114 9.424 8.923 34 47 209.864 1.003 (916) (79.907) (2.259) (8.395) (48) 23.201
Società collegate - - - - - - - - - - - - - -
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. 3.600 - - 13.723 6 - 4.652 - - - - (1.570) - -
CAIRORCS Media S.p.A. 50 - - - - - - - - - - - - -
MDM Milano Distribuzione Media - - - 11 - - 1.377 - - - - - - -
To-Dis S.r.l. - - - - - - - - - (828) - - - -
Iniziativa Immobilare 2 S.r.l. - - - 217 - - - - - - - - - -
Quibee S.r.l. 150 - - - - - - - - - - - - -
Totale società collegate 3.800 - - 13.951 6 - 6.030 - - (828) - (1.570) - -
Altre consociate - - - - - - - - - - - - - -
Cairo Pubblicita' Spa - - - 201 - - - - - - - (367) - -
Cairo Editore Spa - - - 37 - - - - - - - (10) - -
Cairo Publishing Srl - - - (0) - - - - - - - - - -
La7 Spa - - - 301 - - - - - - - (1.106) - -
Il Trovatore Srl - - - - - - - - - - - (16) - -
Torino Fc Spa - - - 33 - - - - - - - - - -
Totale Altre consociate - - - 573 - - - - - - - (1.499) - -
FipDir - Fondo integrativo
previdenza dirigenti - - - - - - - - - - - - (3) -
Consiglio di Amministrazione - - - - - - - - - - - - (1.900) -
Collegio Sindacale - - - - - - - - - - - - (214) -
Dirigenti con responsabilità
strategiche - - - - - - - - - - - - (596) 1.414
Gruppo Pirelli & C. S.p.A. - - - 10 - - - - - - - - - -
Gruppo Della Valle - - - 428 - - - - - - - - - -
Totale altre parti correlate - - - 438 - - - - - - - - (2.714) 1.414
Totali in bilancio 388.726 114 9.424 24.021 41 47 215.894 1.003 (916) (80.736) (2.259) (11.873) (2.762) 24.615
NB : i segni negativi equivalgono a "passività", mentre i segni positivi equivalgono ad "attività"
Nome della società Ricavi
diffusionali
Ricavi
pubblicitari
Ricavi editoriali
diversi
Costi per
acquisto
materie prime
Costi per
servizi
Costi godimento
beni di terzi
Costi per il
personale
Altri ricavi e
proventi
operativi
Oneri diversi di
gestione
Interessi attivi
calcolati
utilizzando il
criterio
dell'interesse
effettivo
Interessi e altri
proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Altri proventi ed
oneri da attività
e passività
finanziarie
(Svalutaz)/ripri
stino di crediti e
altre attività
finanziarie
Società controllanti
Cairo Communication Spa - (10) (50) - 549 - - (904) - - - - - -
Totale società controllanti - (10) (50) - 549 - - (904) - - - - - -
Società controllate - - - - - - - - - - - - - -
Trovolavoro S.r.l. (1) (108) (261) - 148 - - (90) - - - 0 651 -
RCS Sport S.p.A. (8) - (1.388) - - - - (568) - (23) - 24 - -
SSD RCS Active Team S.r.l. - - (176) - 7 - - 3 - - - 2 - -
Unidad Editorial S.a. - (0) (20) 1.015 255 - - (2.083) - (3.269) - 1 - -
RCS Sports and Events DMCC - - (95) - - - - (182) - - - - - -
RCS Sports & Events S.r.l. - (403) (975) 220 151 - - (420) - - - 103 - -
Sfera Service S.r.l. - - (66) - 98 - - (253) - - - 0 - -
Sfera Editores Espana S.l. - - (241) - 337 - - - - (2) - 0 - -
Blei Srl In Liquidazione - - (13) - - - - - - - - 7 28 -
RCS Produzioni Padova S.p.A. - - (148) - 5.098 - - (30) - (83) - 11 - -
Logintegral 2000 S.a. (314) - - - 207 - - - - - - - - -
Consorzio Milano Marathon - - (7) - - - - - - - - 7 - -
Digital Factory S.r.l. - - - - - - - - - - - 1 - -
RCS Produzioni Milano S.p.A. - - (388) 162 18.073 - - (1.936) - (54) - 0 - -
RCS Produzioni S.p.A. - - (153) 108 6.370 - - (395) - (141) - 4 - -
Rcs Edizioni Locali S.r.l. (3) - (1.274) 15.947 1.035 1 - (1.801) - (0) - 40 - -
Ediciones Cónica S.A. - - (9) - - 3 - - - - - - - -
Unidad Editorial Revistas SLU - - (22) - - - - - - - - - - -
Unidad Editorial Juegos S.A. - - - - - - - (168) - - - - - -
MyBeautyBox S.r.l. - - (44) - - - - (59) - - - 0 - -
Hotelyo S.A. - - (17) - - - - - 2 - - - - -
Totale società controllate (326) (511) (5.297) 17.453 31.778 4 - (7.982) 2 (3.572) - 201 679 -
Società collegate - - - - - - - - - - - - - -
M-Dis Distribuzione Media S.p.A. (222.957) (68) (1.073) - 69.312 - - (994) - (498) (0) 0 4.453 -
MDM Milano Distribuzione Media - - - (3) - - - - - (21) - 0 - -
To-Dis S.r.l. - - - - - - - - - (14) - 1 - -
Inimm Due S.a.r.l. - - - - - - - - - (30) - - - 150
Iniziativa Immobilare 2 S.r.l. - - - - - - - 43 - - - - - -
Totale società collegate (222.957) (68) (1.073) (3) 69.312 - - (951) - (564) (0) 1 4.453 150
Altre consociate - - - - - - - - - - - - - -
Cairo Pubblicita' Spa - (391) (48) 25 1.229 - - (207) - - - - - -
Cairo Editore Spa - (41) (11) 3 9 - - (76) - - - - - -
Cairo Publishing Srl - - - (0) - - - - - - - - - -
La7 Spa (9) (420) (75) 2.413 624 - - (212) - - - - - -
Il Trovatore Srl - - - - 67 - - - - - - - - -
Torino Fc Spa - (0) - - - - - - - - - - - -
Totale Altre consociate (9) (853) (134) 2.441 1.928 - - (495) - - - - - -
FipDir - Fondo integrativo
previdenza dirigenti
- - - - 19 - 319 - - - - - - -
Consiglio di Amministrazione - - - - 3.794 - - - - - - - - -
Collegio Sindacale - - - - 206 - - - - - - - - -
Dirigenti con responsabilità
strategiche - - - - - - 3.241 - - - - - - -
Gruppo Pirelli & C. S.p.A. - (14) - - 20 - - - - - - - - -
Gruppo Della Valle - (655) - - - - - - - - - - - -
Totale altre parti correlate - (669) - - 4.040 - 3.560 - - - - - - -
Totali in bilancio (223.292) (2.110) (6.554) 19.891 107.606 4 3.560 (10.332) 2 (4.136) (0) 202 5.131 150
NB : i segni negativi equivalgono a "ricavi", mentre i segni positivi equivalgono a "costi"

Elenco delle partecipazioni

Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Imprese controllate
Unidad Editorial S.a. - Madrid
Al 31/12/19 (valore di consolidato) 123,9 17,5 122,0 99,99 1 334,5
Al 31/12/20 (valore di consolidato) 123,9 (10,9) 111,2 99,99 (a) 1 334,5
Trovolavoro S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 (valore di consolidato) 0,7 (0,6) 0,8 100,00 1 0,8
- Versamento conto copertura perdite 0,8
- Svalutazioni (0,6)
Al 31/12/20 (valore di consolidato) 0,7 (0,6) 1,0 100,00 (a) 1 1,0
RCS Sport S.p.A. - Milano
Al 31/12/19 0,1 5,1 12,1 100,00 100.000 15,9
Al 31/12/20 0,1 5,2 17,3 100,00 (a) 100.000 15,9
RCS Produzioni Padova S.p.A. - Milano
Al 31/12/19 0,5 0,4 2,8 100,00 500.000 2,1
Al 31/12/20 0,5 0,4 3,1 100,00 (a) 500.000 2,1
Digital factory S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 0,5 0,6 1,3 100,0 1 0,0
Al 31/12/20 0,5 0,0 1,3 100,0 (a) 1 0,0
My BeautyBox S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 0,0 (0,0) 0,0 60,0 1 0,0
Al 31/12/20 0,0 (0,0) 0,0 60,0 (a) 1 0,0
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
RCS Produzioni Milano S.p.A. - Milano
Al 31/12/19 1,0 0,7 10,9 100,00 1.000.000 9,9
Al 31/12/20 1,0 0,7 11,7 100,00 (a) 1.000.000 9,9
RCS Edizioni Locali S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 1,0 0,4 11,5 100,00 1 11,3
Al 31/12/20 1,0 (0,2) 11,2 100,00 (a) 1 11,3
RCS Sports&Events S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 0,0 11,2 15,9 100,0
-
1 3,8
Al 31/12/20 0,0 9,6 25,4 100,00 (a) 1 3,8
Sfera Service S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 0,1 0,1 0,3 100,00 1 0,1
Al 31/12/20 0,1 0,0 0,4 100,00 (a) 1 0,1
Sfera Editores Espana S.l. - Barcellona
Al 31/12/19 0,2 0,0 1,4 100,00 1 0,2
Al 31/12/20 0,2 (0,3) 1,1 100,00 (a) 1 0,2
Sfera Editores Mexico S.a. - Colonia Anzures
Al 31/12/19 2,1 (0,4) (0,1) 99,99 205.980 1,1
Al 31/12/20 2,1 (0,1) (0,1) 99,99 (a) 205.980 1,1
Hotelyo S.A. - Chiasso
Al 31/12/19 0,1 (0,1) 0,2 100,00 100.000 0,1
Al 31/12/20 0,1 (0,2) 0,0 100,00 (a) 100.000 0,1
Blei S.r.l. in liquidazione - Milano
Al 31/12/19 1,5 (0,0) 2,0 100,00 1 2,0
Al 31/12/20 1,5 (0,0) 2,0 100,00 (a) 1 2,0
Totale valore di carico "imprese controllate" al 31/12/20 385,0
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio % di Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Imprese collegate e a controllo congiunto
m-dis Distribuzione Media S.p.A. - Milano
Al 31/12/19 6,4 1,5 9,5 45,00 2.876.727 8,1
- Svalutazioni (4,5)
Al 31/12/20 6,4 (2,2) 7,3 45,00 (a) 2.876.727 3,6
Inimm Due S.à.r.l. - Lussemburgo
Al 31/12/19 0,2 (0,3) (0,9) 20,00 1.928 0,0
Al 31/12/20 0,2 (0,3) (1,2) 20,00 (c) 1.928 0,0
Quibee S.r.l. - Torino
Al 31/12/19 0,0 (0,0) 0,1 37,00 - 0,1
Al 31/12/20 0,0 (0,0) 0,1 37,00 (b) - 0,1
CAIRORCS Media S.p.A. - Milano
- Versamento per aumento di capitale nel dicembre 2020 50,00 0,1
Al 31/12/20 0,1 0,0 0,1 50,00 - 0,1
Totale valore di carico "imprese collegate" al 31/12/20 3,8
Altri strumenti rappresentativi di capitale non correnti
SportPesa Italy S.r.l. - Milano
Al 31/12/19 0,0 (14,4) (1,4) 25,00 1 (0,0)
Al 31/12/20 0,0 (14,4) (1,4) 25,00 (c) 1 (0,0)
Immobiliare Editori Giornali S.r.l. - Roma
Al 31/12/19 0,8 (0,1) 5,0 7,49 1 0,4
- Adeguamento al fair value (0,0)
Al 31/12/20 0,8 (0,1) 5,0 7,49 (c) 1 0,4
ItaliaCamp S.r.l. - Roma
Al 31/12/19
0,0 0,3 0,9 3,00 1 0,0
Al 31/12/20 0,0 0,3 0,9 3,00 (c) 1 0,0
H-Farm S.p.A. - Roncade
Al 31/12/19 8,9 (6,2) 21,3 0,75 673.333 0,2
Al 31/12/20 8,9 (6,2) 17,3 0,75 (b) 673.333 0,2
Mach 2 Libri S.p.A. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/19 0,6 ( 10,2) ( 13,1) 19,09 23.864 0,0
Al 31/12/20 0,6 1,0 (4,7) 19,09 (b) 23.864 0,0
Vital Stream Holding Inc - Irvine, CA, USA
Al 31/12/19 n.d. n.d. n.d. 0,03 8.998 0,0
Al 31/12/20 n.d. n.d. n.d. 0,03 8.998 0,0
Cardio Now - Encinitas, CA, USA
Al 31/12/19 n.d. n.d. n.d. n.d. - 0,0
Al 31/12/20 n.d. n.d. n.d. n.d. - 0,0
Risultato
Denominazione e sede sociale Capitale ultimo Patrimonio %
di
Numero Valore
(Valori in milioni di Euro) Sociale esercizio netto possesso azioni/quote di carico
Ansa S.r.l. - Roma
Al 31/12/19 10,8 0,9 14,1 4,38 5 0,6
Al 31/12/20 10,4 0,2 13,8 4,38 (b) 5 0,6
Premium Publisher Network (Consorzio) - Milano
Al 31/12/19 - - - 20,51 1 0,0
Al 31/12/20 - - - 20,51 (b) 1 0,0
Consuledit S.c.ar.l. (in liquidazione) - Milano
Al 31/12/19
- - (0,1) 19,55 1 0,0
Al 31/12/20 - - (0,1) 19,55 (c) 1 0,0
Cefriel S.c.ar.l. - Milano
Al 31/12/19 1,2 0,8 4,3 5,46 1 0,2
- Adeguamento al fair value 0,1
Al 31/12/20 1,2 1,1 5,3 5,46 (b) 1 0,3
Consorzio Edicola Italiana - Milano
Al 31/12/19 0,0 0,0 0,0 16,67 1 0,0
Al 31/12/20 0,0 0,0 0,0 16,67 (b) 1 0,0
Mperience S.r.l. - Roma
Al 31/12/19 2,2 0,0 2,3 1,68 1 0,0
Al 31/12/20 2,2 0,0 2,3 1,68 (d) 1 0,0
Fantaking Interactive S.r.l. - Brescia
Al 31/12/19 0,0 0,0 0,0 15,00 1 0,0
Al 31/12/20 0,0 0,0 0,0 15,00 (c) 1 0,0
Yoodeal LTD - Crowborough
Al 31/12/19
0,2 0,0 0,0 2,00 1 0,0
Al 31/12/20 0,2 0,0 0,0 2,00 (e) 1 0,0
Digital Magics S.p.A. - Milano
Al 31/12/19 7,4 0,4 19,8 0,39 29.200 0,2
- Adeguamento al fair value (0,1)
Al 31/12/20 7,4 0,4 19,8 0,39 (c) 29.200 0,1

(a) Valori previsionali riferiti al bilancio 31/12/2020

(b) Valori riferiti al bilancio 31/12/2019

(c) Valori riferiti al bilancio 31/12/2018

(d) Valori riferiti al bilancio 31/12/2017

(e) Valori riferiti al bilancio 31/03/2018

Elenco unità locali al 31 dicembre 2020 di RCS MediaGroup S.p.A.

Via San Marco n.21 20121 MILANO
Via Solferino n.28 20121 MILANO
Via A. Rizzoli n.9 20132 MILANO
Via Cefalù n.40 20151 MILANO
Galleria San Federico n. 16 10121 TORINO
Piazza Piccapietra n.73/8 16121 GENOVA
Piazza Libertà n.10 24121 BERGAMO
Via Francesco Crispi n.3 25121 BRESCIA
Via Codignola n.20 50018 SCANDICCI
Viale dei Mille n.9 50131 FIRENZE
Via Benedetto Croce n.23 73100 LECCE
Vico II San Nicola alla Dogana 80123 NAPOLI
Via Campania n.59 00187 ROMA

(risultanti dalle dichiarazioni verso l'Agenzia delle Entrate)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della RCS MediaGroup S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo RCS MediaGroup (il "Gruppo"), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2020, dal prospetto del conto economico, dal prospetto del conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative specifiche al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società RCS MediaGroup S.p.A. (di seguito anche la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220.00 i.v.

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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Impairment test dell'avviamento e delle altre attività immateriali a vita utile indefinita
Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 include attività immateriali a
vita utile indefinita per Euro 327,1 milioni, di cui Euro 22,3 milioni relativi
all'avviamento ed Euro 304,8 milioni relativi prevalentemente alle testate
facenti capo alla CGU Unidad Editorial.
La recuperabilità delle suddette attività immateriali è verificata dagli
Amministratori almeno annualmente e ogni volta che si manifestano
indicatori di potenziale riduzione di valore, confrontando il valore
contabile con la stima del valore recuperabile attraverso un test di
impairment.
Gli Amministratori, anche avvalendosi per quanto attiene alla CGU Unidad
Editorial dell'assistenza di una primaria società di consulenza, hanno
determinato il valore recuperabile dell'avviamento e delle altre attività
immateriali a vita utile indefinita, stimando il valore d'uso con la
metodologia della attualizzazione dei flussi finanziari futuri attesi. A tal
fine gli Amministratori hanno individuato il periodo di previsione esplicita
per le diverse CGU e hanno determinato il valore terminale delle predette
attività immateriali come descritto nelle note illustrative specifiche.
La metodologia utilizzata per l'impairment test è caratterizzata da un
elevato grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura
incerte e soggettive, con riferimento ai seguenti elementi:

i flussi finanziari attesi, la cui determinazione è influenzata dalle
previsioni sull'andamento economico generale e dei mercati di
riferimento, dai flussi finanziari consuntivati dal Gruppo negli ultimi
esercizi e dai tassi di crescita previsti, tenuto conto degli impatti attesi
della pandemia da COVID-19 sulle prospettive del Gruppo;

i parametri utilizzati ai fini della determinazione di un appropriato
tasso di attualizzazione (WACC);
il tasso di crescita di lungo periodo (g-rate).
All'esito dello svolgimento del test di impairment non sono state rilevate
perdite di valore.
Per quanto riguarda la CGU Unidad Editorial non sono state apportate
rettifiche ai valori di carico delle testate che erano state oggetto di
svalutazione in esercizi precedenti, come illustrato nelle note illustrative
specifiche in cui sono descritte anche le considerazioni sulla cui base il
Gruppo ha ritenuto che non sussistessero le condizioni per il ripristino dei
valori delle testate.
Alla luce dell'attuale contesto di generale incertezza, il Gruppo ha inoltre

effettuato delle analisi di sensitività considerando variazioni in termini di riduzione dei flussi di cassa e di incremento del WACC più estese rispetto a quanto effettuato antecedentemente alla pandemia.

In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'avviamento e delle
altre attività immateriali a vita utile indefinita, della soggettività e della
aleatorietà insita nelle stime dei flussi di cassa attesi e delle variabili
chiave del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test
di tali attività immateriali un aspetto chiave della revisione del bilancio
consolidato del Gruppo.
La nota 34 "Attività immateriali" riporta l'informativa sull'impairment test.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto, tra le altre, le seguenti
procedure avvalendoci anche del supporto di esperti del network Deloitte:

esame delle modalità usate dagli Amministratori per la determinazione
del valore recuperabile analizzando i metodi e le assunzioni utilizzate
per lo sviluppo dell'impairment test;

comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo su tale
processo;

verifica della conformità ai principi contabili di riferimento della
metodologia adottata dagli Amministratori per il test di impairment;
valutazione delle competenze, delle capacità e dell'obiettività

dell'esperto coinvolto dagli Amministratori ai fini della predisposizione
del test di impairment relativo alla CGU Unidad Editorial;
analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la

formulazione delle previsioni dei flussi di cassa e delle considerazioni
degli Amministratori relative alla CGU Unidad Editorial, riportate nelle
note illustrative specifiche;

analisi di dati di settore e ottenimento delle informazioni da noi
ritenute necessarie dalla Direzione;

analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto alle previsioni
formulate a seguito dell'insorgere della pandemia, al fine di valutare la
natura degli stessi e l'attendibilità del processo di pianificazione;

valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e
del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate);

verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle CGU;

verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU;

esame delle sensitivity analysis predisposte dalla Direzione;

verifica dell'adeguatezza dell'informativa di bilancio e della sua
conformità rispetto a quanto previsto dal principio contabile IAS 36.
Recuperabilità delle attività per imposte anticipate del Gruppo Unidad Editorial
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il Gruppo iscrive attività per imposte anticipate per Euro 84,3 milioni di cui
Euro 58,3 milioni riconducibili al Gruppo Unidad Editorial. Tali imposte
anticipate sono relative a perdite fiscali e a differenze temporanee di
tassazione per le quali, in base alla normativa spagnola, sono previste
delle limitazioni all'utilizzo rispetto all'imponibile fiscale di ciascun
esercizio.

della revisione

4

Gli Amministratori hanno valutato la recuperabilità di tali attività sulla
base delle previsioni dei redditi imponibili futuri rivenienti dal piano
quinquennale (2021-2025) per il periodo esplicito, che tiene conto degli
impatti attesi della pandemia da COVID-19, ed estrapolando da
quest'ultimo i redditi imponibili attesi per gli esercizi successivi.
Alla luce dell'attuale contesto di generale incertezza, sono state condotte
delle analisi di sensitività all'esito delle quali non sono emerse criticità
rispetto alla complessiva recuperabilità delle imposte anticipate iscritte.
In considerazione della consuntivazione di perdite fiscali negli esercizi
precedenti, delle peculiarità della normativa spagnola, nonché della
soggettività e aleatorietà insita nelle stime dei redditi imponibili futuri,
abbiamo considerato la recuperabilità delle attività per imposte anticipate
del Gruppo Unidad Editorial un aspetto chiave della revisione del bilancio
consolidato del Gruppo.
La nota 27 "Imposte sul Reddito" riporta l'informativa sulle attività per
imposte anticipate del Gruppo.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto, tra le altre, le seguenti
procedure:

comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo per la
verifica della rilevazione e della recuperabilità delle attività per imposte
anticipate;

esame delle modalità usate dagli Amministratori per verificare la
recuperabilità delle attività per imposte anticipate;
analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la

formulazione delle previsioni dei redditi imponibili futuri;

verifica della coerenza dei redditi imponibili futuri con il piano
quinquennale del Gruppo Unidad Editorial redatto dalla Direzione e
con le proiezioni per i successivi esercizi;

analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto alle previsioni
formulate a seguito dell'insorgere della pandemia, al fine di valutare la
natura degli stessi e l'attendibilità del processo di pianificazione;

esame delle differenze temporanee deducibili e delle perdite fiscali che
hanno generato la rilevazione di imposte anticipate;

analisi della correttezza delle aliquote applicate e del calcolo aritmetico
delle imposte anticipate;

esame della sensitivity analysis predisposta dalla Direzione;

verifica dell'adeguatezza dell'informativa di bilancio e della sua
conformità al principio contabile IAS 12.
Riconoscimento dei ricavi pubblicitari
Descrizione
dell'aspetto chiave
Il Gruppo iscrive nel conto economico consolidato per l'esercizio chiuso al
31 dicembre 2020 ricavi pubblicitari per Euro 312,8 milioni derivanti

31 dicembre 2020 ricavi pubblicitari per Euro 312,8 milioni derivanti prevalentemente dai ricavi realizzati su mezzi tradizionali e nel comparto

digitale. I ricavi per la vendita di spazi pubblicitari attraverso mezzi
tradizionali sono rilevati in base alla data di pubblicazione sulle testate
mentre i ricavi pubblicitari realizzati nel comparto digitale sono rilevati al
momento della diffusione o pubblicazione del messaggio sulle edizioni
digitali dei predetti mezzi.
Riteniamo che il riconoscimento dei ricavi pubblicitari, con particolare
riferimento all'accuratezza degli stessi, sia un aspetto chiave della
revisione del bilancio consolidato del Gruppo in considerazione della
significatività dei ricavi pubblicitari, della numerosità e della varietà di
condizioni contrattuali applicate ai clienti e della complessità dei sistemi
informatici di rilevazione dei ricavi.
La nota 15 "Informativa dei settori operativi" del bilancio consolidato
riporta l'informativa sui ricavi del Gruppo mentre i criteri di rilevazione
sono descritti nel paragrafo "Ricavi" incluso nella nota 8 "Criteri di
valutazione".
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto, tra le altre, le seguenti
procedure:
comprensione del processo e dei controlli rilevanti in essere per la

rilevazione dei ricavi pubblicitari e verifica dell'efficacia operativa di
questi ultimi, inclusi i controlli informatici, avvalendoci anche di IT
specialists del network Deloitte;

verifica della concordanza tra le vendite di spazi pubblicitari
dell'esercizio 2020, risultanti dal sistema gestionale di rilevazione degli
stessi, con i ricavi pubblicitari iscritti in bilancio;

analisi sull'andamento delle principali componenti (volumi e prezzi) dei
ricavi pubblicitari nell'esercizio 2020 e nei primi mesi del 2021;

verifiche, su base campionaria, delle transazioni di vendita tramite
analisi dei documenti sottostanti;

verifica dell'adeguatezza dell'informativa di bilancio fornita dagli
Amministratori e della sua conformità al principio contabile IFRS 15.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella

redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo RCS MediaGroup S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;

  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della RCS MediaGroup S.p.A. ci ha conferito in data 26 aprile 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della RCS MediaGroup S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

7

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori della RCS MediaGroup S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Giacomo Bellia Socio

Milano, 8 aprile 2021

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della RCS MediaGroup S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio della Società RCS MediaGroup S.p.A. (di seguito anche la "Società"), costituito dalla situazione patrimoniale finanziaria al 31 dicembre 2020, dal prospetto di conto economico, dal prospetto di conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note illustrative specifiche di bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Impairment test delle partecipazioni valutate al costo

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 include partecipazioni valutate al
costo per Euro 388,7 milioni, riferite per Euro 334,5 milioni alla
partecipazione detenuta in Unidad Editorial S.A. il cui valore di carico
rappresenta quindi circa l'86% del totale delle partecipazioni valutate al
costo.
La recuperabilità delle partecipazioni è verificata dagli Amministratori
almeno annualmente ed ogni volta che si manifestano indicatori di
potenziale riduzione di valore, confrontando il valore contabile con la stima
del valore recuperabile attraverso un test di impairment.
Gli Amministratori, anche avvalendosi dell'assistenza di una primaria società
di consulenza per quanto attiene la partecipazione detenuta in Unidad
Editorial S.A., hanno determinato il valore recuperabile delle partecipazioni,
stimando il valore d'uso con la metodologia della attualizzazione dei flussi
finanziari futuri attesi. A tal fine gli Amministratori hanno considerato un
periodo di previsione esplicita per le diverse partecipazioni e hanno
determinato il valore terminale delle medesime come descritto nelle note
illustrative specifiche.
La metodologia utilizzata per l'impairment test è caratterizzata da un elevato
grado di complessità e dall'utilizzo di stime, per loro natura incerte e
soggettive, con riferimento ai seguenti elementi:

i flussi finanziari attesi, la cui determinazione è influenzata dalle previsioni
sull'andamento economico generale e dei mercati di riferimento, dai
flussi finanziari consuntivati dalle partecipate negli ultimi esercizi e dai
tassi di crescita previsti, tenuto conto degli impatti attesi della pandemia
da COVID-19 sulle prospettive delle partecipate;

i parametri utilizzati ai fini della determinazione di un appropriato tasso di
attualizzazione (WACC);

il tasso di crescita di lungo periodo (g-rate).
All'esito dello svolgimento del test di impairment è stata rilevata una perdita
di valore per complessivi Euro 5,2 milioni, di cui Euro 4,5 milioni riferita alla
società collegata M-DIS Distribuzione Media S.p.A. ed Euro 0,7 milioni alla
società controllata Trovolavoro S.r.l Con riferimento alla partecipazione
detenuta in Unidad Editorial S.A., non sono state apportate rettifiche al
valore di carico che era stato oggetto di svalutazione in esercizi precedenti,
come illustrato nelle note illustrative specifiche in cui sono descritte anche le

considerazioni sulla cui base la Società ha ritenuto che non sussistessero le

condizioni per il ripristino del valore della partecipazione.

Alla luce dell'attuale contesto di generale incertezza, la Società ha inoltre
effettuato delle analisi di sensitività considerando variazioni in termini di
riduzione dei flussi di cassa e di incremento del WACC più estese rispetto a
quanto effettuato antecedentemente alla pandemia.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare delle partecipazioni, della
soggettività e della aleatorietà insita nelle stime dei flussi di cassa attesi e
delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo considerato
l'impairment test delle partecipazioni valutate al costo un aspetto chiave
della revisione del bilancio d'esercizio della Società.
La nota 30 "Partecipazioni valutate al costo" riporta l'informativa
sull'impairment test.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto, tra le altre, le seguenti
procedure, avvalendoci anche del supporto di esperti del network Deloitte:

esame delle modalità usate dagli Amministratori per la determinazione
del valore recuperabile analizzando i metodi e le assunzioni utilizzate per
lo sviluppo dell'impairment test;

comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società su tale
processo;
verifica della conformità ai principi contabili di riferimento della

metodologia adottata dagli Amministratori per l'impairment test;

valutazione delle competenze, delle capacità e dell'obiettività
dell'esperto coinvolto dagli Amministratori ai fini della predisposizione
dell'impairment test relativo alla partecipazione detenuta in Unidad
Editorial S.A.;

analisi della ragionevolezza delle principali assunzioni adottate per la
formulazione delle previsioni dei flussi di cassa;

analisi di dati di settore e ottenimento delle informazioni da noi ritenute
necessarie dalla Direzione;

analisi degli scostamenti dei dati consuntivi rispetto alle previsioni
formulate a seguito dell'insorgere della pandemia, al fine di valutare la
natura degli stessi e l'attendibilità del processo di pianificazione;

valutazione della ragionevolezza del tasso di attualizzazione (WACC) e del
tasso di crescita di lungo periodo (g-rate);

verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle partecipazioni;

esame delle sensitivity analysis predisposte dalla Direzione;

verifica dell'adeguatezza dell'informativa di bilancio fornita dagli
Amministratori e della sua conformità rispetto a quanto previsto dal
principio contabile IAS 36.
Riconoscimento dei ricavi pubblicitari
Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
La Società iscrive nel conto economico per l'esercizio chiuso al 31
dicembre 2020 ricavi pubblicitari per Euro 199,6 milioni derivanti dai ricavi
realizzati su mezzi tradizionali e nel comparto digitale. I ricavi per la
vendita di spazi pubblicitari attraverso mezzi tradizionali sono rilevati in
base alla data di pubblicazione sulle testate mentre i ricavi pubblicitari
realizzati nel comparto digitale sono rilevati al momento della diffusione o
pubblicazione del messaggio sulle edizioni digitali dei predetti mezzi.
Riteniamo che il riconoscimento dei ricavi pubblicitari, con particolare
riferimento all'accuratezza degli stessi, sia un aspetto chiave della
revisione del bilancio d'esercizio della Società in considerazione della
significatività dei ricavi pubblicitari, della numerosità e della varietà di
condizioni contrattuali applicate ai clienti e della complessità dei sistemi
informatici di rilevazione dei ricavi.
La nota 12 "Ricavi netti" del bilancio d'esercizio riporta l'informativa sui
ricavi della Società mentre i criteri di rilevazione sono descritti nel
paragrafo "Ricavi" incluso nella nota 5 "Criteri di valutazione".
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo svolto, tra le altre, le seguenti
procedure:

comprensione del processo e dei controlli rilevanti in essere per la
rilevazione dei ricavi pubblicitari e verifica dell'efficacia operativa di
questi ultimi, inclusi i controlli informatici, avvalendoci anche di IT
specialists del network Deloitte;

verifica della concordanza tra le vendite di spazi pubblicitari
dell'esercizio 2020, risultanti dal sistema gestionale di rilevazione degli
stessi, con i ricavi pubblicitari iscritti in bilancio;

analisi sull'andamento delle principali componenti (volumi e prezzi) dei
ricavi pubblicitari nell'esercizio 2020 e nei primi mesi del 2021;
verifiche, su base campionaria, delle transazioni di vendita tramite

analisi dei documenti sottostanti;

verifica dell'adeguatezza dell'informativa di bilancio fornita dagli
Amministratori e della sua conformità al principio contabile IFRS 15.

Altri aspetti

Ai sensi dell'art. 2497-bis, comma primo, del Codice Civile, la RCS MediaGroup S.p.A. ha indicato di essere soggetta a direzione e coordinamento da parte della Cairo Communication S.p.A. e, pertanto, ha inserito nelle note illustrative specifiche i dati essenziali dell'ultimo bilancio di tale società. Il nostro giudizio sul bilancio della RCS MediaGroup S.p.A. non si estende a tali dati.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;

  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;

  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della RCS MediaGroup S.p.A. ci ha conferito in data 26 aprile 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

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RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della RCS MediaGroup S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari della RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio della RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio della RCS MediaGroup S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Giacomo Bellia Socio

Milano, 8 aprile 2021

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