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Enel

Annual Report Apr 20, 2021

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Annual Report

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OPEN POWER FOR A BRIGHTER FUTURE.

WE EMPOWER SUSTAINABLE PROGRESS.

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2020

OPEN POWER FOR A BRIGHTER FUTURE.

RELAZIONE E BILANCIO DI ESERCIZIO DI ENEL SPA AL 31 DICEMBRE 2020

ENEL IS OPEN POWER

Open Power per risolvere alcune tra le più grandi sfide del nostro mondo.

  • Apriamo l'accesso all'energia a più persone.

  • Apriamo il mondo dell'energia alle nuove tecnologie.

  • Ci apriamo a nuovi usi dell'energia.

  • Ci apriamo a nuovi modi di gestire l'energia per la gente.

  • Ci apriamo a nuove partnership.

PURPO

Open power for a brighter future.

COM

POR TAM ENTI

We empower sustainable progress.

  • Prende decisioni nell'attività quotidiana e se ne assume le responsabilità.

  • Condivide le informazioni mostrandosi collaborativo e aperto al contributo degli altri.

  • Mantiene gli impegni presi, portando avanti le attività con determinazione e passione. > Modifica velocemente le sue priorità se cambia il contesto.

  • Porta i risultati puntando all'eccellenza.

  • Adotta e promuove comportamenti sicuri e agisce proattivamente per migliorare le condizioni di salute, sicurezza e benessere.

  • Si impegna per l'integrazione di tutti, riconoscendo e valorizzando le differenze individuali (cultura, genere, età, disabilità, personalità ecc.).

  • Nel suo lavoro è attento ad assicurare la soddisfazione dei clienti e/o dei colleghi, agendo con efficacia e velocità.

  • Propone nuove soluzioni e non si arrende di fronte a ostacoli o insuccessi.

  • Riconosce il merito dei colleghi e dà feedback che ne migliorano il contributo.

  • VALO RI
  • > Fiducia
  • > Proattività
  • > Responsabilità
  • > Innovazione

Michele Crisostomo

Francesco Starace

Presidente Amministratore Delegato e Direttore Generale

Lettera agli azionisti e agli stakeholder

Cari azionisti, cari stakeholder,

il nostro modello di business, sostenibile e pienamente integrato, ci ha permesso di massimizzare il valore condiviso con tutti i nostri stakeholder anche nel corso di un anno caratterizzato dalla recessione globale causata dalla pandemia di COVID-19, confermando il nostro ruolo guida nella transizione energetica.

Siamo il più grande operatore privato nelle energie rinnovabili al mondo, con 49 GW di capacità gestita, e la più grande società privata di distribuzione di energia elettrica a livello globale, con 74 milioni di utenti finali allacciati alle reti più avanzate al mondo nel grado di digitalizzazione. Gestiamo la più estesa customer base al mondo tra le società private con circa 70 milioni di clienti.

La nostra strategia di basare tutta la nostra attività sulle piattaforme digitali, insieme alla leadership industriale, ci consente di cogliere in maniera ottimale le opportunità derivanti dalla transizione energetica in atto in tutto il mondo.

Le solide performance economiche e in termini di sostenibilità che sono state espresse con continuità negli ultimi anni rafforzano la fiducia del mercato nei nostri confronti. Lo dimostra l'incremento di valore del 17% che il titolo Enel ha registrato nel corso dell'anno, sovraperformando sia l'indice settoriale (EURO STOXX Utilities: +10%) sia quello italiano (FTSE-MIB: -5%). La leadership di Enel nella sostenibilità è riconosciuta a livello mondiale anche dalla presenza del Gruppo in diversi importanti rating, indici e ranking di sostenibilità, tra cui: il rating "AAA" di MSCI e gli indici MSCI ESG Leaders; gli indici di sostenibilità del Dow Jones, World e Europe; la classifica del CDP Climate "A" List; il rating di Vigeo Eiris, in cui il Gruppo ha raggiunto la prima posizione tra tutti i settori, e l'indice Euronext Vigeo Eiris 120; il rating ESG di Refinitiv e l'indice di FTSE4Good, in entrambi come leader del settore. Inoltre, Enel è presente nei tre principali indici che monitorano la performance aziendale sulla diversità di genere: Bloomberg Gender Equality Index, Refinitiv Top 100 Diversity and Inclusion Index, Equileap Gender Equality Top 100 ranking.

Nel 2020 ci siamo confermati la prima utility europea per capitalizzazione di mercato e la seconda al mondo.

Il contesto macroeconomico

Il contesto economico mondiale nel 2020 è stato caratterizzato da una recessione senza precedenti, causata dalla pandemia di COVID-19. La crisi sanitaria e le restrizioni che ne sono derivate hanno avuto un impatto negativo su domanda e offerta, portando a una contrazione del PIL mondiale stimata intorno al 3,7% nel 2020.

Le ondate di contagi hanno avuto un forte impatto sull'Eurozona, che ha visto una caduta del PIL nell'anno stimata del 6,8%, e sugli Stati Uniti, dove la contrazione del PIL è stata del 3,5%.

In risposta a tale recessione, la Banca Centrale Europea ha perseguito una politica monetaria espansiva, mantenendo i principali tassi di interesse ai livelli minimi mediante programmi di acquisto di titoli di debito per l'emergenza pandemica. Dal canto suo, la Commissione Europea ha stanziato, tramite il "Next Generation EU", risorse per 750 miliardi di euro, suddivisi in prestiti e sussidi, ai Paesi membri.

Anche il Governo degli Stati Uniti ha promosso importanti politiche fiscali espansive a supporto delle famiglie e delle aziende e la Fed ha implementato un programma di acquisto di titoli di debito, pubblico e privato, illimitato.

In America Latina, l'andamento economico è stato fortemente influenzato della crisi pandemica e dalle conseguenti risposte dei singoli Paesi, che hanno delineato un quadro eterogeneo, esacerbando, in taluni casi, problemi strutturali pregressi. L'economia cilena è stata tra le più resilienti grazie al suo ampio grado di apertura, con le esportazioni trainate dalla ripresa cinese (PIL -6,1%), mentre in Brasile l'attività economica nel 2020 è stata supportata da un ampio programma di stimoli fiscali a sostegno delle famiglie (PIL -4,4%).

Nel corso del 2020 il mercato petrolifero è stato caratterizzato da forti movimenti in entrambe le direzioni, con prezzi del petrolio depressi durante il primo trimestre, a causa di una domanda debole, e in deciso rialzo nella seconda parte dell'anno grazie alla riapertura delle principali economie mondiali.

Anche il mercato del gas si è contraddistinto per una forte volatilità nel corso del 2020. Durante il primo semestre i riferimenti di tutti i principali hub europei hanno subíto una contrazione di quasi il 50% rispetto allo stesso periodo del 2019, mentre i prezzi dell'ultimo trimestre si sono riportati in linea con le medie del 2019.

Il prezzo della CO2 ha dimostrato ottime doti di resilienza. Le recenti conferme da parte della Commissione Europea circa il ruolo centrale dell'ETS nel raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione e neutralità climatica sostengono il mercato, lasciando i prezzi su un percorso di graduale crescita verso l'equilibrio di lungo termine.

I risultati economici

I risultati economici conseguiti nel 2020, frutto anche del nostro modello di business fondato sul ruolo centrale della digitalizzazione e delle piattaforme, strumenti fondamentali nell'affrontare l'emergenza pandemica, evidenziano la resilienza del Gruppo da un punto di vista sia operativo sia finanziario. Nonostante la crisi economica, il Gruppo ha proseguito il proprio percorso di crescita continuando a generare valore.

In particolare, l'esercizio 2020 si è chiuso con un EBITDA ordinario pari a 17,9 miliardi di euro, in linea con i risultati dello scorso anno. L'utile netto ordinario, sul quale viene calcolato il dividendo, ha raggiunto i 5,2 miliardi di euro, in crescita del 9% rispetto all'anno precedente. Il dividendo per il 2020 ammonta a circa 36 centesimi di euro per azione, in aumento dell'8% rispetto al 2019. Il rapporto FFO su debito netto, indice del livello di solidità finanziaria, ha raggiunto a fine anno il 25%. Il debito netto e pari a 45,4 miliardi di euro, inferiore alle previsioni precedentemente fornite al mercato.

Principali avvenimenti

Come nei precedenti anni, anche nel 2020 Enel ha raggiunto un nuovo record in termini di capacità di generazione da fonti rinnovabili, realizzando a livello globale 3.106 MW di nuova capacità rinnovabile, e ha nel contempo accresciuto la propria pipeline di progetti futuri in campo rinnovabile raggiungendo a fine anno i 180 GW in tutto il mondo.

La capacità installata consolidata rinnovabile ha raggiunto i 45 GW confermandosi maggiore di quella termoelettrica, in calo a circa 36 GW (-3,3 GW rispetto al 2019). Inoltre, il 2020 è stato il primo anno in cui, oltre alla capacità, anche la generazione rinnovabile del nostro perimetro consolidato, con 105,4 TWh, ha sorpassato quella termoelettrica. Si tratta di un passo importante nel cammino del Gruppo verso una matrice energetica più pulita e sostenibile e un'accelerazione del percorso di decarbonizzazione testimoniata anche dalla rapida riduzione delle emissioni specifiche di CO2, attestatesi a 214 gCO2eq/kWh, in decremento del 28% rispetto al valore del 2019.

Grazie agli investimenti sulle reti e al contestuale impulso sulla digitalizzazione di sistemi e processi, abbiamo continuato a migliorare la qualità del servizio offerto ai nostri clienti, riducendo del 12% la durata media delle interruzioni per ciascun cliente rispetto all'anno precedente, registrando un SAIDI globale pari a 258,9 minuti. Inoltre, con il progetto Grid Blue Sky, stiamo revisionando completamente il modello operativo delle reti di distribuzione. L'obiettivo è di realizzare, entro il 2022, un'unica piattaforma operativa globale, che abiliti una gestione integrata efficiente delle nostre reti in tutte le geografie in cui operiamo e che supporti lo sviluppo sostenibile del portafoglio di asset, al fine di massimizzarne il valore. I benefíci associati al progetto sono molteplici. Tra questi l'aumento del valore dell'offerta per i clienti, l'implementazione rapida di soluzioni innovative, l'incremento di efficienza dei nostri processi e la creazione di valore condiviso nei contesti in cui operiamo.

Nel corso del 2020 è proseguito lo sviluppo di infrastrutture di ricarica pubbliche e private per veicoli elettrici e, anche grazie agli accordi di interoperabilità, abbiamo superato i 185.000 punti di ricarica nel mondo. Il Gruppo ha inoltre supportato l'elettrificazione del trasporto pubblico grazie alla fornitura di stazioni di ricarica per bus elettrici ed Enel X chiude il 2020 con oltre 900 bus elettrici gestiti globalmente. Ci confermiamo inoltre leader anche per il numero di punti luce gestiti, a quota 2,8 milioni a livello mondiale. Abbiamo anche confermato la nostra capacità di assistere i clienti industriali nell'utilizzare l'energia in modo più efficiente, portando a 6,0 GW i servizi di gestione attiva della domanda e a 123 MW il totale delle batterie installate presso di essi o direttamente connesse alle reti di distribuzione e trasmissione.

In tema di trasformazione digitale, la decisione di migrare il 100% delle applicazioni sul cloud ha consentito a Enel di garantire la continuità di erogazione di servizi essenziali anche durante la pandemia. La digitalizzazione degli impianti e delle reti ha abilitato la gestione operativa da remoto riducendo in modo significativo il numero di interventi sul campo. Il completo passaggio sul cloud ha inoltre facilitato l'adozione delle misure di smart working continuativo per tutti i colleghi con attività gestibili in remoto. Tra aprile e dicembre 2020 circa il 53% dei colleghi ha lavorato in smart working, supportati dalla robustezza e resilienza delle infrastrutture digitali del Gruppo e dalle potenziate dotazioni informatiche messe a disposizione rapidamente ai colleghi che ne erano sprovvisti, in modo da abilitare in modo massivo il lavoro da casa.

Nell'ambito delle operazioni straordinarie, a dicembre 2020 l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Enel Américas ha deliberato la fusione per incorporazione di EGP Américas in Enel Américas, nonché la rimozione dei limiti statutari che attualmente non permettono a un singolo azionista di possedere oltre il 65% delle azioni con diritto di voto. Nel 2020 Enel Green Power North America ha chiuso, come parte della ristrutturazione della joint venture con General Electric, la vendita di 255 MW di capacità idroelettrica e di 27 MW di capacità eolica in Canada e di 25 MW di capacità idroelettrica negli Stati Uniti.

Dal punto di vista finanziario si registra l'emissione, in data 1° settembre 2020, di un'obbligazione ibrida perpetua equity-accounted per un importo di 600 milioni di euro, la prima di questo genere per un gruppo industriale italiano. Contestualmente, Enel ha inoltre lanciato un'offerta pubblica di acquisto volontaria sulle obbligazioni ibride con scadenza 2076 e nozionale di 250 milioni di sterline.

A ottobre, dopo l'emissione nel 2019 delle prime obbligazioni al mondo general purpose legate agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite, Enel ha lanciato con successo un "Sustainability-Linked Bond" da 500 milioni di sterline, primo nel suo genere in tale valuta. L'emissione è legata al conseguimento dell'obiettivo relativo alla percentuale di capacità installata consolidata da fonti rinnovabili, in linea con l'impegno a raggiungere gli SDG delle Nazioni Unite. Grazie al successo riscosso sul mercato, Enel ha ottenuto un vantaggio economico di circa 15 punti base rispetto agli strumenti finanziari di uguali caratteristiche, ma non legati al perseguimento degli SDG.

Strategia e previsioni per il 2021-2023

La transizione energetica, spinta dalla lotta al cambiamento climatico e agevolata dai processi di decarbonizzazione, elettrificazione dei consumi e digitalizzazione, sta rivoluzionando non solo il settore energetico ma tutti gli ambiti economici, in un mondo in cui il ruolo dell'energia elettrica sarà sempre più rilevante.

In tale contesto, diventa fondamentale estendere l'orizzonte temporale della visione strategica al medio e lungo termine. Guidato da questa intuizione, il Gruppo, a novembre 2020, ha presentato il nuovo Piano Strategico con una visione che arriva al 2030, mettendo al centro della strategia l'accelerazione della transizione energetica, che, nel consentire una crescita sostenibile e remunerativa, offre la prospettiva concreta di generare, al contempo, un significativo valore condiviso per tutti gli stakeholder e un adeguato rendimento per gli azionisti.

Con il nuovo Piano Strategico, il Gruppo ha indicato la direzione per i prossimi dieci anni, mobilitando circa 190 miliardi di euro tra investimenti diretti e di terze parti, al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati in un decennio che si preannuncia ricco di opportunità, da cogliere mediante due modelli di business complementari: il modello tradizionale di Ownership, basato su investimenti diretti a supporto dello sviluppo sostenibile di lungo termine, in cui le piattaforme contribuiscono alla crescita del business e alla massimizzazione del valore; e un nuovo modello di Stewardship, in cui l'utilizzo delle piattaforme abilita nuovi servizi, prodotti e know-how catalizzando investimenti di terzi.

Il Piano Strategico 2021-2023 si pone idealmente come primo passo di un percorso di crescita che abbraccia tutto il prossimo decennio. Le ambizioni del Gruppo si riflettono in un deciso incremento degli investimenti, sia diretti sia indiretti, mirati a consentire l'accelerazione dei trend di decarbonizzazione ed elettrificazione.

Nel periodo 2021-2023 il Gruppo prevede di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui 38 miliardi di euro attraverso il modello di Ownership, prevalentemente nella crescita e sul miglioramento delle reti e sullo sviluppo delle rinnovabili, e circa 2 miliardi di euro tramite quello di Stewardship, mobilitando al contempo 8 miliardi di euro di terze parti.

Tali investimenti permetteranno al Gruppo di incrementare la capacità rinnovabile gestita da circa 49 GW nel 2020 a circa 68 GW a fine 2023, arrivando ad avere, a fine 2023, circa il 70% di capacità associata a fonti rinnovabili.

Nelle reti di distribuzione, il Gruppo prevede di investire sul miglioramento della qualità del servizio e della resilienza delle reti, su nuove connessioni e digitalizzazione. L'accelerazione degli investimenti porterà a una crescita della Regulated Asset Base (RAB) di Gruppo del 14%, che raggiungerà circa 48 miliardi di euro nel 2023.

La parte rimanente degli investimenti previsti dal Piano sarà destinata ai business del retail e a Enel X, per supportare l'elettrificazione dei consumi tramite l'offerta di nuovi servizi "beyond commodity" attraverso piattaforme, generando un aumento del valore dei clienti B2C e B2B pari rispettivamente al 30% e al 45% e supportando il processo di decarbonizzazione delle città. A supporto di questi obiettivi, al 2023 si raggiungeranno circa 780.000 punti di ricarica, 10,6 GW di gestione attiva della domanda e 5.500 bus elettrici gestiti globalmente.

Circa il 90% degli investimenti 2021-2023 su base consolidata risulta in linea con gli SDG delle Nazioni Unite e si stima che tali investimenti saranno allineati ai criteri della tassonomia europea in una percentuale compresa tra l'80% e il 90%, visto il loro sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.

Questo testimonia come lo sviluppo sostenibile costituisca la base intrinseca della nostra strategia, contribuendo a orientare ogni nostra azione verso scelte e direzioni sempre più sostenibili e conseguentemente meno rischiose.

La strategia del Gruppo è allineata a un obiettivo di riduzione delle emissioni dirette di CO2 a 82 gCO2eq/kWh entro il 2030, -80% rispetto al 2017 secondo uno scenario che limiti il riscaldamento globale a 1,5 °C rispetto ai livelli preindustriali, come certificato dalla Science Based Targets initiative (SBTi), e alla neutralità in termini di emissioni entro il 2050.

Quanto ai risultati, il Gruppo prevede che, nel 2023, l'EBITDA ordinario raggiunga un valore compreso tra i 20,7 e i 21,3 miliardi di euro, con un CAGR del 5%-6% rispetto ai risultati conseguiti nel 2020. Al contempo, si prevede che l'utile netto ordinario si collochi tra i 6,5 e i 6,7 miliardi di euro, con un CAGR tra l'8% e il 9%. La intrinseca sostenibilità del nostro business model, unita alla determinazione nel conseguire gli obiettivi strategici, ha consentito a Enel di definire un dividendo per azione fisso garantito crescente nel periodo di Piano, che raggiungerà 0,43 euro per azione nel 2023.

LETTERA AGLI AZIONISTI E AGLI STAKEHOLDER 4

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Modello organizzativo di Enel 12
Gli azionisti di Enel 15
Organi sociali 16
Il titolo Enel 18
Attività di Enel SpA 21
Fatti di rilievo del 2020 22
Definizione degli indicatori
di performance
29
Andamento economico
finanziario di Enel SpA
30
Risultati delle principali società
controllate
36
Centralità delle persone 40
Ricerca e sviluppo 46
Principali rischi e opportunità 47
Prevedibile evoluzione
della gestione
53
Altre informazioni 55
Il sistema di incentivazione 57

CORPORATE GOVERNANCE

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari 60

BILANCIO DI ESERCIZIO

Prospetti contabili 64
Note di commento 71
Attestazione
dell'Amministratore Delegato
e del Dirigente preposto 164

RELAZIONI

Relazione del Collegio
Sindacale all'Assemblea
degli azionisti di Enel SpA
168
Relazione della Società
di revisione sul Bilancio 2020
di Enel SpA
184
Convocazione dell'Assemblea
ordinaria
190
Proposta di destinazione dell'utile
dell'esercizio e distribuzione
di riserve disponibili
191

1 RELAZIONE SULLA GESTIONE

La politica dei dividendi

Enel ha definito una politica dei dividendi semplice, prevedibile e interessante, determinando un dividendo garantito fisso e crescente fino al 2023.

Riassetto societario delle partecipazioni

In linea con il processo di semplificazione e ottimizzazione della struttura societaria del Gruppo, si è realizzata la razionalizzazione delle partecipazioni in Italia, Nord America e Centro e Sud America.

Debito formato da finanziamenti sostenibili

In linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework", è sempre più ampio il ricorso a strumenti di finanza sostenibile con KPI legati al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG).

1

3

4

MODELLO ORGANIZZATIVO DI ENEL

Il Gruppo Enel ha adottato un modello organizzativo a matrice articolato in:

  • quattro Linee di Business Globali, responsabili in tutte le geografie del Gruppo di sviluppare, costruire, operare e manutenere gli asset, svolgere le attività di trading, nonché sviluppare e gestire il portafoglio di nuovi prodotti e servizi (oltre alla commodity);

  • quattro Aree e due Paesi, responsabili di gestire le relazioni con i clienti, le istituzioni e le autorità regolatorie, le vendite di elettricità, gas e di nuovi prodotti e servizi a livello Paese; di fornire servizi e attività di staff alle Linee di Business Globali presenti nel Paese di riferimento, integrando le attività delle Linee di Business presenti nei Paesi;

  • due Funzioni Globali di Servizio, responsabili della gestione integrata di tutte le attività di Gruppo relative allo sviluppo e alla governance delle soluzioni digitali e agli acquisti.

La Holding è focalizzata sulle attività che presentano un rilevante contenuto di indirizzo, coordinamento e controllo nei confronti del Gruppo.

Tramite le sue Funzioni Administration, Finance and Control, People and Organization, Communications, Legal and Corporate Affairs, Innovation and Sustainability e Audit, la Holding ha l'obiettivo di:

  • gestire le attività che presentano un potenziale di creazione di valore significativo per il Gruppo;

  • gestire le attività aventi lo scopo di proteggere il Gruppo da eventi che potrebbero avere un impatto negativo in termini economici, di immagine, di continuità del business;

  • supportare il vertice aziendale e le Linee di Business/ Funzioni/Aree/Paesi nelle decisioni strategiche chiave in merito alle suddette attività e nel relativo controllo strategico.

La Holding esercita il proprio ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo sostanzialmente attraverso due modalità:

  • la gestione diretta in cui, oltre a svolgere il ruolo di indirizzo, coordinamento e controllo, ha anche un ruolo di responsabilità totale o prevalente nella esecuzione delle attività (es. finanza, M&A ecc.).

  • la gestione indiretta in cui ha un ruolo di indirizzo e supervisione, e l'esecuzione delle attività è essenzialmente delegata alle Linee di Business/Funzioni/Aree/Paesi sulla base di policy, processi e linee guida. Il ruolo di supervisione viene garantito attraverso processi di controllo ex post.

Inoltre, al fine di assicurare un efficace livello di coordinamento e sviluppo delle suddette attività, è previsto un riporto tra le Funzioni di Holding sopra definite e le corrispondenti Funzioni di staff a livello di Linea di Business/Funzione/Area/Paese. Tale riporto prevede che il Responsabile della Funzione di Holding gestisca congiuntamente al Responsabile della Linea di Business/Funzione/Area/Paese i processi di nomina, valutazione e sviluppo del responsabile della corrispettiva Funzione di Holding a livello di Linea di Business/Funzione/Area/Paese.

Ciascuna Funzione di Holding ha la responsabilità della definizione di policy, processi, procedure e assetto organizzativo, per quanto di propria competenza, per l'intero Gruppo.

Le Funzioni di Holding hanno anche il compito di assicurare e supervisionare la gestione delle famiglie professionali nelle rispettive Funzioni a livello Linea di Business/Funzione/Area/Paese.

Di seguito, in sintesi, le principali responsabilità attribuite alla Holding, da quest'ultima esercitate nel rispetto delle norme di diritto societario e dell'autonomia gestionale delle società controllate quotate e/o sottoposte a regime di separazione funzionale, vigenti nei vari Paesi.

Funzione Administration, Finance and Control

La Funzione Administration, Finance and Control ha la mission di:

  • gestire i processi di pianificazione strategica, pianificazione industriale, budgeting e reporting per il Gruppo; monitorare l'evoluzione dei risultati operativi e finanziari del Gruppo, identificando gli scostamenti e suggerendo le possibili azioni correttive;

  • supportare il Comitato Investimenti di Gruppo nella valutazione delle proposte di investimento;

  • condurre le operazioni M&A;

  • definire la struttura ottimale del capitale di Gruppo e la composizione del debito, gestire i finanziamenti, la liquidità e le relazioni con il sistema bancario internazionale, le istituzioni finanziarie, gli investitori e gli analisti, e gestire il rischio finanziario e le coperture assicurative per l'intero Gruppo;

  • assicurare la redazione del Bilancio di Enel S.p.A e definire le linee guida e le policy per la redazione dei bilanci delle società del Gruppo;

  • assicurare gli adempimenti fiscali per Enel S.p.A e la pianificazione fiscale, le linee guida e le policy per il Gruppo;

  • monitorare e controllare i rischi relativi alle commodity, finanziari e strategici e qualsiasi rischio che possa potenzialmente influenzare il valore del Gruppo, con l'obiettivo di assicurare l'ottimizzazione o la minimizzazione del loro impatto.

2

Corporate governance

3

4

Funzione People and Organization

Relazione sulla gestione

La Funzione People and Organization ha la mission di:

  • definire i modelli organizzativi in linea con le strategie di Gruppo, guidando i programmi di gestione del cambiamento;

  • gestire il budget e il piano pluriennale della Funzione a livello di Gruppo, definendo le linee guida e gli obiettivi; definire le linee guida del Gruppo per il processo di compensation e benefit; gestire le relazioni industriali;

  • sviluppare le competenze tecniche, professionali e manageriali del Gruppo in funzione delle esigenze del business, promuovendo integrazione trasversale e culturale;

  • definire le strategie e le linee guida del Gruppo per la gestione della salute, della sicurezza, dell'ambiente, della qualità e della security, assicurando la loro implementazione a livello Gruppo.

Funzione Communications

La Funzione Communications ha la mission di:

  • sviluppare e gestire a livello globale l'identità del marchio Enel, facendo leva sulle risorse, le competenze e le eccellenze operative del Gruppo;

  • gestire le relazioni con i media globali;

  • sviluppare e gestire la comunicazione interna dei contenuti locali e globali e definire le linee guida da applicare a livello di Paese;

  • gestire e ottimizzare i canali di comunicazione online di Gruppo, compresi i siti web e i social di Gruppo.

Funzione Legal and Corporate Affairs

La Funzione Legal and Corporate Affairs ha la mission di:

  • fornire assistenza e supporto legale a tutto il Gruppo, identificando e gestendo le tematiche legali e le attività di contenzioso e assicurando la conformità delle attività svolte dalle società del Gruppo rispetto alla legge e alla regolamentazione applicabile;

  • gestire il sistema di corporate governance e fornire consulenza in materia (incluse le relazioni con le Autorità di vigilanza del mercato finanziario e la gestione degli organi sociali e del sistema delle procure).

Funzione Innovation and Sustainability

La Funzione Innovation and Sustainability ha la mission di:

  • promuovere la condivisione e lo sviluppo di nuove idee su possibili modelli di business e nuove tecnologie, garantendo un monitoraggio strutturato sulle proposte dalla loro ricezione all'incubazione dell'idea fino alla sua valorizzazione finale, coordinando le varie Linee di Business Globali e Funzioni di Servizio;

  • promuovere e identificare potenziali startup e partnership, in collaborazione con le Linee di Business Globali e i Paesi;

  • promuovere, coordinare e supportare progetti innovativi tra le Linee di Business Globali;

  • promuovere e consolidare la strategia di Gruppo sull'innovazione e assicurare un'adeguata reportistica sulle attività di innovazione all'interno del Gruppo;

  • definire il Piano di Sostenibilità del Gruppo, fissando obiettivi specifici e monitorando il raggiungimento dei relativi risultati; curare i rapporti del Gruppo con gli organismi internazionali in materia di CSR, gestendo i progetti CSR/ CSV a livello di Gruppo.

Funzione Audit

La Funzione Audit ha la mission di:

  • › valutare sistematicamente e indipendentemente l'efficacia e l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno del Gruppo Enel;
  • › supportare ciascuna parte del Gruppo nel monitoraggio dei rischi e nell'identificazione di azioni di mitigazione.

GLI AZIONISTI DI ENEL

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Enel SpA ("Enel" o la "Società"), interamente sottoscritto e versato, risulta pari a 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2019. Si segnala che nel corso del 2020 la Società ha acquistato azioni proprie per un numero complessivo pari a 1.720.000, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel e/o di società da essa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI) per il 2020. Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente n. 3.269.152 azioni proprie, tutte a servizio dei Piani LTI per il 2019 e per il 2020.

Azionisti rilevanti

Al 31 dicembre 2020, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,081% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,029% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Composizione dell'azionariato

Enel è una società quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA, nella cui compagine sociale figurano i principali fondi d'investimento internazionali, compagnie di assicurazione, fondi pensione e fondi etici.

Gli investitori ESG (Environmental, Social and Governance) sono in continuo aumento: i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2020, circa il 14,6% del capitale sociale (vs 10,8% al 31 dicembre 2019), mentre gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 47,8% del capitale sociale (vs 43% al 31 dicembre 2019).

Composizione dell'azionariato a dicembre 2020

100% | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | | |

23,6% 14,1% 62,3%
MINISTERO
DELL'ECONOMIA
E DELLE FINANZE
INVESTITORI
RETAIL
INVESTITORI
ISTITUZIONALI

1

2

3

Relazioni

ORGANI SOCIALI Consiglio di Amministrazione

PRESIDENTE
Michele Crisostomo
AMMINISTRATORE DELEGATO
E DIRETTORE GENERALE
Francesco Starace
SEGRETARIO DEL CONSIGLIO
Silvia Alessandra Fappani
CONSIGLIERI
Cesare Calari
Costanza Esclapon de Villeneuve
Samuel Leupold
Albeo Marchi
Mariana Mazzucato
Mirella Pellegrini
Anna Chiara Svelto
2020 1
8
MEMBRI
MEMBRI
ESECUTIVI
NON ESECUTIVI
1 nel 2019
8 nel 2019
di cui 7 indipendenti(1)
7 nel 2019
GENERE 55,6% 44,4%
66,7% nel 2019
2020
5
UOMINI
6 nel 2019
4
33,3% nel 2019
DONNE
3 nel 2019
ETÀ <30 30-50 >50
0% 22% 78%
0% nel 2019
2020
0% nel 2019 100% nel 2019
visione strategica
COMPETENZE 3
1
9
4
1
9
5
1
9
legale e corporate governance comunicazione e marketing esperienza in ambito internazionale
3 1 6
1
9
1
9
1
9

ai sensi del Codice di Autodisciplina (Edizione 2018).

Collegio Sindacale

PRESIDENTE

Barbara Tadolini

SINDACI EFFETTIVI SINDACI SUPPLENTI

Maurizio De Filippo Francesca Di Donato Piera Vitali

Società di revisione

KPMG SpA

-

ASSETTO DEI POTERI

Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio è investito per statuto dei più ampi poteri per l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società e, in particolare, ha facoltà di compiere tutti gli atti che ritenga opportuni per l'attuazione e il raggiungimento dell'oggetto sociale.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Il Presidente ha per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale, presiede l'Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione e verifica l'attuazione delle deliberazioni del Consiglio stesso. Al Presidente sono inoltre riconosciute, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, alcune ulteriori attribuzioni di carattere non gestionale.

Amministratore Delegato

L'Amministratore Delegato ha anch'egli per statuto i poteri di rappresentanza legale della Società e la firma sociale ed è inoltre investito, in base a deliberazione consiliare del 15 maggio 2020, di tutti i poteri per l'amministrazione della Società, a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge, dallo Statuto o riservati al Consiglio di Amministrazione ai sensi della medesima deliberazione.

3

4

IL TITOLO ENEL

Enel e i mercati finanziari

Relazione sulla gestione

2020 2019
Margine operativo lordo per azione (euro) 1,65 1,74
Risultato operativo per azione (euro) 0,82 0,68
Risultato netto del Gruppo per azione (euro) 0,26 0,21
Risultato netto ordinario del Gruppo per azione (euro) 0,51 0,47
Dividendo unitario (euro) 0,358 0,328
Patrimonio netto del Gruppo per azione (euro) 2,79 2,99
Prezzo massimo dell'anno (euro) 8,57 7,21
Prezzo minimo dell'anno (euro) 5,23 5,08
Prezzo medio del mese di dicembre (euro) 8,17 6,89
Capitalizzazione borsistica(1) (milioni di euro) 83.110 70.047
Numero di azioni al 31 dicembre (milioni)(2) 10.167 10.167

(1) Calcolata sul prezzo medio del mese di dicembre.

(2) Il numero di azioni include n. 3.269.152 azioni proprie nel 2020 e n. 1.549.152 azioni proprie nel 2019.

Corrente (1) al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2018
Rating
Standard & Poor's Outlook STABLE STABLE STABLE STABLE
M/L termine BBB+ BBB+ BBB+ BBB+
Breve termine - - - -
Moody's Outlook STABLE POSITIVE POSITIVE STABLE
M/L termine Baa1 Baa2 Baa2 Baa2
Breve termine - - - -
Fitch Outlook STABLE STABLE STABLE STABLE
M/L termine A- A- A- BBB+
Breve termine F2 F2 F2 F2

(1) Dati aggiornati al 29 gennaio 2021.

Il contesto economico mondiale nel 2020 è stato fortemente impattato dalla pandemia da COVID-19 e dalle conseguenti restrizioni su mobilità, produzione e servizi. Tutto ciò ha causato una recessione su scala planetaria senza precedenti nella storia recente, portando a una contrazione del PIL mondiale stimata attorno al 4% su base annuale nel 2020.

Lo spettro della crisi ha spinto i Governi a misure fiscali e monetarie accomodanti per supportare i vari settori produttivi, il mercato del lavoro e la domanda interna.

In particolare, negli Stati Uniti sono stimati una contrazione del PIL del 3,5% e un aumento del tasso di disoccupazione di oltre l'8%, toccando i livelli storici della crisi finanziaria del 2008-2009. In risposta a tale recessione, il Governo ha promosso importanti politiche fiscali espansive a supporto delle famiglie e delle aziende.

Nell'Eurozona, la pandemia ha causato una caduta del PIL stimato del 6,8% e un'inflazione attestata allo 0,3% su base annuale nel 2020, lasciando molti Paesi in un regime deflazionistico. Il mercato del lavoro, tuttavia, si è mostrato più resiliente grazie ai sussidi ricevuti da molti Governi.

Sia la Fed che la BCE intendono tagliare i loro principali tassi di interesse fino a che l'inflazione non si sia stabilizzata intorno al 2%. Inoltre, a luglio il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo per il Next Generation EU, un piano di recupero che prevede 750 miliardi di euro di finanziamenti. Per quanto riguarda l'America Latina, la crisi pandemica e le diverse risposte dei singoli Governi hanno delineato un quadro macroeconomico piuttosto eterogeneo.

Il contesto economico mondiale del 2021 si presenta più ottimistico, seppur ancora gravato dalla pandemia da CO-VID-19. Le proiezioni di crescita dipenderanno significativamente dallo sviluppo di nuovi vaccini e dalla rapidità delle campagne vaccinali nei diversi Paesi.

La crisi ha impattato anche i mercati finanziari. I principali indici azionari europei hanno chiuso il 2020 negativamente; l'indice italiano FTSE-MIB -5,4%, l'indice spagnolo Ibex35 -15,5%, l'indice francese CAC40 -7,1%. In controtendenza il DAX30 tedesco (+3,5%).

Il settore delle utility dell'area euro (EURO STOXX Utilities) ha chiuso l'esercizio con un incremento del 9,8%.

Infine, per quanto riguarda il titolo Enel, il 2020 si è concluso con una quotazione di euro 8,276 per azione, con un incremento del 17,0% rispetto all'anno precedente, sovraperformando sia l'indice settoriale europeo sia quello italiano. Rispetto ai due indici sopra citati, si segnala che a fine anno 2020 Enel aveva un peso del 14,9% sul FTSE-MIB e del 21,7% sull'EURO STOXX Utilities.

Il 22 gennaio 2020 è stato liquidato un acconto sul dividendo pari a 0,16 euro relativo agli utili 2019 e il 22 luglio 2020 è stato pagato il saldo del dividendo per lo stesso esercizio per un importo pari a 0,168 euro. L'ammontare totale dei dividendi distribuiti nel corso del 2020 è stato pari a 0,328 euro per azione, circa il 17% in più rispetto ai 0,28 euro distribuiti nel 2019.

In relazione all'utile netto ordinario relativo all'esercizio 2020, il 20 gennaio 2021 è stato pagato un acconto sul dividendo per un importo pari a 0,175 euro per azione, mentre il pagamento del saldo del dividendo è previsto il 21 luglio 2021.

La prospettiva degli investitori sta cambiando rapidamente: i mutamenti in atto e le sfide che ci presenta il mondo di oggi stanno stravolgendo anche il modo di investire. Le società non sono più viste come sistemi chiusi, bensì come sistemi aperti che generano ricchezza, attraverso l'interazione con l'ambiente e le comunità nelle quali operano, e verso le quali sono responsabili.

In questo contesto il perseguimento da parte di Enel di una strategia che, attraverso la decarbonizzazione e le opportunità derivanti dall'elettrificazione, mira a creare valore per clienti, società e ambiente, è stato compreso e apprezzato dagli investitori istituzionali, la cui presenza nel capitale sociale di Enel al 31 dicembre 2020 ha raggiunto il massimo storico del 62,3% (vs 60,3% al 31 dicembre 2019), mentre la quota degli investitori individuali è scesa al minimo storico di 14,1% (vs 16,1% al 31 dicembre 2019). Rimane stabile al 23,6% la quota del Ministero dell'Economia e delle Finanze. Gli investitori ESG (Environmental, Social and Governance) sono in continuo aumento: i fondi SRI rappresentano, al 31 dicembre 2020, circa il 14,6% del capitale sociale (vs 10,8% al 31 dicembre 2019), mentre gli investitori firmatari dei PRI (Principles for Responsible Investment) rappresentano il 47,8% del capitale sociale (vs 43% al 31 dicembre 2019).

Per ulteriori informazioni si invita a visitare il sito web istituzionale (www.enel.com) alla sezione Investor Relations (https://www.enel.com/it/investitori/in-evidenza) e a scaricare l'app Enel "Investor Relations", dove sono disponibili dati economico-finanziari, presentazioni, aggiornamenti in tempo reale sull'andamento del titolo, informazioni relative alla composizione degli organi sociali e il regolamento delle Assemblee, oltre ad aggiornamenti periodici sui temi di corporate governance.

1

Sono anche disponibili punti di contatto specificamente dedicati agli azionisti individuali (numero telefonico: +39- 0683054000; indirizzo di posta elettronica: [email protected]) e agli investitori istituzionali (numero telefonico: +39-0683051; indirizzo di posta elettronica: investor. [email protected]).

Andamento titolo Enel e indici, EURO STOXX Utilities e FTSE-MIB dal 1° gennaio 2020 al 31 gennaio 2021 (base 100)

ATTIVITÀ DI ENEL SPA

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, definisce gli obiettivi strategici a livello di Gruppo e di società controllate e ne coordina l'attività. Le attività che Enel SpA, nell'ambito della propria funzione di indirizzo e coordinamento, presta nei confronti delle altre società del Gruppo, anche in relazione alla struttura organizzativa adottata dalla Società, possono essere così sintetizzate:

attività di Holding Functions connesse al coordinamento dei processi di governance a livello di Gruppo:

  • Administration, Finance and Control;

  • People and Organization;

  • Communications;

  • Legal and Corporate Affairs;

  • Innovation and Sustainability;

  • Audit.

Nell'ambito del Gruppo, Enel SpA sopperisce ai fabbisogni di liquidità principalmente con i flussi di cassa generati dalla gestione ordinaria e attraverso l'utilizzo di una pluralità di fonti di finanziamento, assicurando, inoltre, un'opportuna gestione delle eventuali eccedenze di liquidità.

Relazione sulla gestione

3

FATTI DI RILIEVO DEL 2020

Riassetto societario delle partecipazioni italiane

Il 1° gennaio 2020 si è realizzata la riorganizzazione delle partecipazioni di Enel nelle società italiane mediante il conferimento del ramo d'azienda denominato "Enel Italia". Attraverso tale operazione, in linea con il processo di semplificazione e ottimizzazione della struttura societaria del Gruppo già concluso o avviato nei principali Paesi di presenza, si intende procedere a una razionalizzazione della struttura societaria del Gruppo Enel in Italia, separando le risorse dedicate alla gestione dei diversi business italiani dalle funzioni globali e dalle partecipazioni estere.

Enel SpA all'esito del progetto controlla direttamente una sub-holding italiana – ruolo assunto dall'attuale Enel Italia SpA – che, a sua volta, detiene tutte le partecipazioni afferenti al perimetro nazionale.

In particolare, Enel ha conferito a Enel Italia un ramo d'azienda composto dalle partecipazioni nelle società Enel Energia SpA, Servizio Elettrico Nazionale SpA, e-distribuzione SpA e, al netto dei rami d'azienda globali trasferiti con operazioni di scissione, le partecipazioni di Enel Produzione SpA e di Enel Green Power Italia Srl (società di nuova costituzione destinata ad accogliere le attività italiane della scissa Enel Green Power SpA).

Il ramo conferito, del valore complessivo pari a 12.147 milioni di euro, comprende inoltre il personale di staff e quello dedicato ai servizi finanziari svolti a favore delle controllate italiane, una quota parte del debito verso Enel Finance International NV necessaria per dotare Enel Italia di una equilibrata struttura finanziaria e i contratti, i crediti e i debiti connessi alle componenti del ramo di cui sopra.

Scissione parziale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA

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In conformità al progetto di scissione approvato dall'Assemblea straordinaria della società scissa in data 3 ottobre 2019 e dal Consiglio di Amministrazione della società beneficiaria in data 24 ottobre 2019, il 17 gennaio 2020 si è perfezionato l'atto di scissione parziale di Enel Green Power SpA (EGP) in favore di Enel SpA.

Il compendio scisso ha determinato l'assegnazione, in favore di Enel, (i) delle partecipazioni totalitarie detenute da EGP in Enel North America Inc. ed Enel Green Power Development North America LLC, rappresentative dell'intero capitale sociale di queste ultime e (ii) di un contratto di finanziamento intercompany con Enel Finance International NV. La scissione, con efficacia giuridica, contabile e fiscale il 1° febbraio 2020, ha comportato una riduzione del patrimonio netto della società scissa alla data della relativa contabilizzazione per un importo pari a 1 milione di euro, pari al valore netto contabile del compendio scisso alla data del 30 giugno 2019.

Il CdA delibera l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino a un massimo di 1,5 miliardi di euro

In data 10 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari al controvalore di 1,5 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, comunitari e non comunitari, anche attraverso private placement.

Le nuove emissioni hanno la finalità di rifinanziare le obbligazioni ibride in circolazione per le quali, a partire da quest'anno, diventa esercitabile l'opzione di rimborso anticipato e, pertanto, consentono al Gruppo Enel di mantenere una struttura patrimoniale e finanziaria coerente con i criteri di valutazione delle agenzie di rating e di gestire attivamente le scadenze e il costo del debito.

Aumento della partecipazione nella controllata cilena Enel Chile SA

Nel mese di luglio 2020 Enel SpA ha incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Chile SA fino al 64,9% del capitale sociale, a seguito del regolamento di due operazioni di share swap stipulate a dicembre 2019 con un istituto finanziario per l'acquisizione fino al 3% del capitale sociale di Enel Chile, annunciate a suo tempo al mercato.

Le operazioni sopra indicate sono in linea con l'obiettivo annunciato dal Gruppo Enel di incrementare la propria partecipazione azionaria nelle società del Gruppo che operano in Sud America, riducendo così la presenza delle minoranze azionarie.

Aumento della partecipazione nella controllata cilena Enel Américas SA

Nel mese di agosto 2020 Enel SpA ha incrementato la propria partecipazione nella controllata cilena Enel Américas SA fino al 65% del capitale sociale, a seguito del regolamento di due operazioni di share swap stipulate ad aprile 2020 con un istituto finanziario per l'acquisizione fino al 2,7% del capitale sociale di Enel Américas SA, annunciate a suo tempo al mercato.

Le operazioni sopra indicate sono in linea con l'obiettivo annunciato dal Gruppo Enel di incrementare la propria partecipazione azionaria nelle società del Gruppo che operano in Sud America, riducendo così la presenza delle minoranze azionarie.

Programma di acquisto di azioni proprie, legato alla sostenibilità, a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine 2020

In data 29 luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione della Società, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 e nel rispetto dei relativi termini già comunicati al mercato, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie, per un numero di azioni pari a 1,72 milioni (il Programma), equivalenti a circa lo 0,017% del capitale sociale di Enel.

Il Programma è a servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020 destinato al management di Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2020), anch'esso approvato dall'Assemblea del 14 maggio 2020.

In linea con l'impegno di Enel per un modello di sviluppo sostenibile, l'incarico conferito prevede altresì un meccanismo premiale – riflesso nel prezzo al quale la Società riacquista le azioni dall'intermediario – legato al raggiungimento da parte del Gruppo Enel del valore target dell'obiettivo di performance del Piano LTI 2020 rappresentato dal rapporto tra la capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili e la capacità installata netta consolidata totale a fine 2022.

Nell'ambito di tale Programma sono state acquistate complessive n. 1.720.000 azioni Enel (pari allo 0,016918% del capitale sociale), al prezzo medio ponderato per il volume di 7,4366 euro per azione e per un controvalore complessivo di 12.790.870,154 euro.

Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Enel detiene complessivamente al 28 ottobre 2020 n. 3.269.152 azioni proprie, pari allo 0,032156% del capitale sociale.

Relazione sulla gestione

Corporate governance

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Relazioni

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Enel completa il rifinanziamento delle obbligazioni ibride

In esecuzione della delibera del 10 giugno 2020 del Consiglio di Amministrazione, Enel SpA, in data 1° settembre, ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo denominato in euro e destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 600 milioni di euro. L'operazione ha ricevuto richieste in esubero per più di sei volte l'offerta, per un ammontare superiore a 3,7 miliardi di euro.

Contestualmente, Enel ha lanciato un'offerta volontaria non vincolante (Tender Offer) volta al riacquisto e alla successiva cancellazione delle obbligazioni ibride con scadenza 2076.

A seguito della conclusione dell'offerta, avvenuta l'8 settembre, la Società ha riacquistato per cassa le suddette obbligazioni ibride per un ammontare complessivo pari a 250 milioni di sterline.

Le operazioni sono in linea con la strategia finanziaria del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2020-2022, che prevede il rifinanziamento di 13,8 miliardi di euro di debito al 2022 anche attraverso l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi.

Adesione del Gruppo Enel all'istituto del "Gruppo IVA" per il triennio 2021-2023

Nel settembre 2020 è stata formalizzata nei confronti dell'amministrazione finanziaria l'opzione per la costituzione del Gruppo IVA Enel; al Gruppo IVA aderiscono, dal 1° gennaio 2021, tutte le società italiane del Gruppo Enel legate da un rapporto di controllo di diritto – ex art. 2359, comma 1, n. 1) del codice civile – almeno dal 1º luglio del 2020. Tale regime di tassazione ha determinato la creazione di un nuovo soggetto autonomo passivo per l'Imposta sul Valore Aggiunto, che si sostituisce alle singole imprese del Gruppo per ciò che riguarda gli adempimenti relativi a tale imposta.

La capogruppo Enel SpA ha esercitato l'opzione triennale per il Gruppo IVA per il periodo 2021-2023; l'opzione si rinnova automaticamente per ciascun anno successivo, salvo revoca.

La disciplina dei rapporti tra la Capogruppo Enel SpA e tutte le società aderenti al Gruppo IVA è definita da apposito regolamento.

Riorganizzazione delle attività rinnovabili in Centro e Sud America

In data 22 settembre 2020 Enel SpA ha informato che il Consiglio di Amministrazione della sua controllata quotata cilena Enel Américas SA ha deliberato di avviare il processo funzionale all'approvazione di una fusione intesa a realizzare una riorganizzazione delle partecipazioni societarie del Gruppo Enel, con l'obiettivo di integrare in Enel Américas le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile). L'operazione, coerente con gli obiettivi strategici di Enel, consente un'ulteriore semplificazione della struttura societaria del Gruppo e allinea la struttura del business di Enel Américas al resto del Gruppo.

La riorganizzazione societaria prevede l'integrazione in Enel Américas degli attuali asset rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Argentina, Brasile, Colombia, Costa Rica, Guatemala, Panama e Perù, attraverso una serie di operazioni che si concluderanno con una fusione di tali asset in Enel Américas. Tale fusione, comportando un aumento della partecipazione di Enel in Enel Américas, richiederà una modifica dello Statuto sociale di quest'ultima da parte dell'Assemblea degli azionisti per rimuovere le limitazioni esistenti in base alle quali un singolo azionista non può detenere più del 65% dei diritti di voto. Tale Assemblea sarà inoltre chiamata ad approvare la fusione come operazione con parti correlate, ai sensi della normativa cilena di riferimento.

Enel ha espresso a Enel Américas, in via preliminare, un parere favorevole sulla suddetta riorganizzazione, a condizione che quest'ultima:

  • sia effettuata a termini e condizioni di mercato;

  • assicuri una posizione finanziaria di Enel Américas che sostenga lo sviluppo futuro del business delle energie rinnovabili nonché le prospettive di crescita di tale società.

Tale preliminare parere favorevole è subordinato alla valutazione da parte di Enel dei termini e delle condizioni definitive che saranno sottoposti all'approvazione dell'Assemblea degli azionisti di Enel Américas.

In particolare, in data 18 dicembre 2020, Enel ha informato che l'Assemblea straordinaria degli azionisti della controllata quotata cilena Enel Américas ha adottato nella giornata odierna le deliberazioni relative alla realizzazione dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare in Enel Américas le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (a esclusione del Cile). Inoltre, in data 17 dicembre 2020, Enel ha annunciato che, nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas, avrebbe lanciato una offerta pubblica di acquisto volontaria parziale per l'acquisizione delle azioni e delle American Depositary Shares (ADS) di Enel Américas, fino a un massimo del 10% dell'attuale capitale sociale della medesima società (l'OPA). L'O-PA sarà lanciata a un prezzo di 140 pesos cileni per azione (o nel caso degli ADS l'equivalente in dollari statunitensi al momento del settlement). Il lancio dell'OPA è effettivamente avvenuto a marzo 2021. L'OPA è inoltre soggetta alla regolamentazione cilena e statunitense e all'ulteriore disciplina applicabile.

Come annunciato al mercato il 13 novembre 2020, l'Assemblea straordinaria degli azionisti di Enel Américas è stata convocata per il 18 dicembre 2020 per deliberare in merito: (i) alla fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas, con conseguente aumento del capitale sociale di Enel Américas a servizio della fusione, nonché (ii) alla modifica dello Statuto sociale di Enel Américas al fine di rimuovere i limiti che attualmente non permettono a un unico azionista di possedere oltre il 65% delle azioni con diritto di voto. L'OPA rappresenta un'opportunità per gli azionisti di minoranza che intendono ridurre la propria partecipazione in Enel Américas a seguito del completamento della fusione. A tale riguardo, l'OPA offre agli azionisti l'opportunità di vendere le loro partecipazioni a un prezzo maggiore di quello di 109,8 pesos cileni per azione che Enel Américas offrirà, in conformità alla normativa cilena, agli azionisti dissenzienti che intendono esercitare il diritto di recesso. L'OPA non verrà lanciata qualora la fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas e la modifica dello Statuto sociale di Enel Américas non divengano efficaci entro il 31 dicembre 2021. Il corrispettivo complessivo dell'OPA, che si stima ammonti fino a un massimo di 1,2 miliardi di euro (calcolati al tasso di cambio del 16 dicembre 2020 di 895 pesos cileni per 1 euro), sarà finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente.

Il CdA di Enel delibera di cedere a Macquarie tra il 40% e il 50% del capitale di OpEn Fiber

In data 17 settembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA è stato informato della avvenuta ricezione dell'offerta vincolante inviata da Macquarie Infrastructure & Real Assets (di seguito, MIRA) per l'acquisto del 50% del capitale di OpEn Fiber SpA, posseduto da Enel.

Tale offerta prevede il riconoscimento di un corrispettivo pari a circa 2.650 milioni di euro, al netto dell'indebitamento, per l'acquisto della partecipazione sopra indicata, con meccanismi di aggiustamento ed "earn out".

Il Consiglio di Amministrazione di Enel ha preso atto dell'informativa ricevuta, rimanendo in attesa di essere aggiornato circa i dettagli che dovessero emergere a valle delle necessarie attività di approfondimento con MIRA sui contenuti dell'offerta pervenuta.

In data 17 dicembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Enel, riunitosi sotto la presidenza di Michele Crisostomo, ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% del capitale di OpEn Fiber a MIRA, conferendo all'Amministratore Delegato apposito mandato al riguardo.

In base all'offerta finale pervenuta da MIRA, il corrispettivo per la cessione del 50% del capitale di OpEn Fiber risulta pari a 2.650 milioni di euro ed è inclusivo del trasferimento a MIRA del 100% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a OpEn Fiber, comprensivo degli interessi maturati, per un controvalore stimato di circa 270 milioni di euro al 30 giugno 2021, data entro la quale si prevede che l'operazione possa essere finalizzata. In caso di cessione del 40% del capitale di OpEn Fiber, essendo prevista nell'offerta finale di MIRA una proporzionale riduzione dei valori sopra indicati, il corrispettivo per la cessione si attesta a 2.120 milioni di euro, la porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso a OpEn Fiber oggetto di trasferimento a MIRA risulta pari all'80%, e il relativo controvalore al 30 giugno 2021 è stimato in circa 220 milioni di euro. Il corrispettivo sopra indicato non tiene conto degli effetti potenzialmente connessi ai meccanismi di "earn out" appresso descritti, in quanto non quantificabili allo stato attuale.

L'offerta finale pervenuta da MIRA prevede che qualora il closing dell'operazione sia successivo al 30 giugno 2021, il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato a un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio 2021 e fino al closing stesso. L'offerta prevede inoltre il riconoscimento di due diversi "earn out" in favore di Enel, legati a eventi futuri e incerti. Un "earn out" è legato alla positiva Relazione sulla gestione

Bilancio di esercizio

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conclusione, con sentenza definitiva, del contenzioso instaurato da OpEn Fiber nei confronti di TIM SpA ("TIM") per condotta anticoncorrenziale posta in essere da quest'ultima. In particolare, tale "earn out" assicura il riconoscimento in favore di Enel del 75% del risarcimento netto che dovesse essere conseguentemente incassato da OpEn Fiber e si prevede che sia riconosciuto a Enel in funzione dei dividendi distribuiti da OpEn Fiber ai propri soci a qualsiasi titolo. L'"earn out" sarà calcolato in proporzione alla effettiva quota ceduta da Enel a MIRA.

L'altro "earn out" è invece legato alla creazione di valore derivante dall'eventuale realizzazione della cosiddetta "rete unica" a banda larga tra OpEn Fiber e TIM. Esso è basato sul criterio del rendimento per l'investitore e prevede che, nel caso in cui si verifichi un'operazione di trasferimento della partecipazione in OpEn Fiber detenuta da MIRA che determini un tasso di rendimento dell'investimento (IRR) superiore al 12,5%, venga riconosciuta a Enel una quota pari al 20% del valore realizzato da MIRA eccedente tale soglia, fino a un importo massimo pari a 500 milioni di euro in caso di cessione del 50% del capitale di OpEn Fiber e di 400 milioni di euro in caso di cessione del 40%.

La stipula del contratto di compravendita tra le parti è subordinata ad alcune condizioni, tra cui si segnalano:

  • l'autorizzazione a MIRA, rilasciata da parte di OpEn Fiber, a condividere con un numero ristretto di potenziali co-investitori le informazioni acquisite nel corso della due diligence svolta, al fine di realizzare la sindacazione del corrispettivo;

  • il mancato esercizio del diritto di prelazione che lo Statuto di OpEn Fiber riconosce in capo a CDP Equity SpA (CDPE, a sua volta socio al 50% di OpEn Fiber);

  • in caso di cessione del 50% del capitale di OpEn Fiber, la condivisione tra MIRA e CDPE della modifica di alcuni aspetti che regolano attualmente la governance di OpEn Fiber.

Il perfezionamento dell'operazione è poi a sua volta subordinato a una serie di condizioni, tra cui si segnalano:

  • l'ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di OpEn Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in OpEn Fiber;

  • l'ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a MIRA della partecipazione detenuta da Enel in OpEn Fiber (con particolare riguardo alla procedura in materia di golden power presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri e all'autorizzazione rilasciata dall'Autorità Antitrust comunitaria).

Emissione di un "Sustainability-Linked Bond" da 500 milioni di sterline

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In data 13 ottobre 2020, Enel Finance International NV ha collocato il primo "Sustainability-Linked Bond" del mercato in sterline, legato al conseguimento dell'obiettivo di sostenibilità di Enel relativo alla percentuale di capacità installata consolidata da fonti rinnovabili rispetto alla capacità installata consolidata totale, in linea con l'impegno a raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite.

L'emissione, garantita da Enel e rivolta a investitori istituzionali per un totale di 500 milioni di sterline, pari a circa 550 milioni di euro, ha ricevuto richieste in esubero per quasi sei volte, totalizzando ordini per un importo pari a circa 3 miliardi di sterline e una partecipazione significativa di Investitori Socialmente Responsabili (SRI), permettendo al Gruppo Enel di continuare a diversificare la propria base di investitori.

Enel sottoscrive un contratto di finanziamento per un "Sustainability-Linked Loan" da 1 miliardo di euro

In data 16 ottobre 2020 Enel SpA ha siglato un contratto di finanziamento da 1 miliardo di euro per un "Sustainability-Linked Loan" della durata di sei anni strutturato come club deal con scadenza al 15 ottobre 2026.

Questo finanziamento è destinato a soddisfare l'ordinario fabbisogno finanziario del Gruppo e segue l'adozione da parte di Enel di un "Sustainability-Linked Financing Framework" (Framework), in linea con i "Sustainability-Linked Bond Principles" dell'International Capital Market Association (ICMA) e con i "Sustainability-Linked Loan Principles" della Loan Market Association (LMA).

Il finanziamento è legato al Key Performance Indicator (KPI) relativo alla "Percentuale di capacità installata rinnovabile"

(ovvero la percentuale di capacità installata consolidata da fonti rinnovabili rispetto alla capacità installata consolidata totale) e al conseguimento di un Sustainability Performance Target (SPT) pari o superiore al 60% entro il 31 dicembre 2022 (al 30 giugno 2020 era pari al 51,9%). In base al livello di raggiungimento dell'SPT entro la data target, l'accordo prevede un meccanismo di step-up/step-down che modificherà lo spread applicato ai fondi prelevati dalla linea di credito, riflettendo così il valore della sostenibilità. Il finanziamento evidenzia l'impegno di Enel, primo operatore privato a livello mondiale per capacità installata rinnovabile, a contribuire al raggiungimento dell'obiettivo SDG 7.2, ovvero "Aumentare considerevolmente entro il 2030 la quota di energie rinnovabili nel mix energetico globale".

Consent solicitation rivolta ai portatori di alcuni prestiti obbligazionari ibridi

In data 23 ottobre 2020 Enel ha lanciato un'operazione di consent solicitation rivolta ai portatori di alcuni prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi emessi dalla Società, per un ammontare complessivo in circolazione pari a circa 1.797 milioni di euro, volta ad allineare i termini e le condizioni di questi ultimi a quelli del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo lanciato dalla stessa Enel lo scorso 1° settembre 2020.

Le Assemblee dei portatori delle obbligazioni in data 26 novembre 2020 hanno approvato le proposte di modifica dei termini e condizioni dei regolamenti delle obbligazioni. In particolare, le modifiche approvate prevedono, tra l'altro, che:

  • le obbligazioni, originariamente emesse con una scadenza determinata e di lungo periodo, diventeranno esigibili e pagabili e dovranno dunque essere rimborsate dalla Società solo in caso di scioglimento o liquidazione della stessa;

  • gli eventi di inadempimento, precedentemente previsti nei regolamenti e nella ulteriore documentazione che disciplina le obbligazioni, sono eliminati.

Traguardo storico per Enel, alla guida del Dow Jones Sustainability World Index per il 2020

In data 14 novembre 2020 la leadership mondiale di Enel nella sostenibilità è stata riconosciuta con il primo posto nel Dow Jones Sustainability World Index (DJSI World) di quest'anno, un traguardo mai raggiunto nei 17 anni di presenza dell'azienda nell'indice. Ancora una volta, nel processo di selezione del DJSI World, Enel si è distinta nella maggior parte dei 27 criteri valutati da SAM (la divisione globale di S&P che si occupa di ricerche sugli aspetti ESG – ambientali, sociali e di governance – acquisita nel 2020 da RobecoSAM, società collegata al gestore patrimoniale Robeco).

Nello specifico, la Società ha ottenuto un punteggio superiore a 90/100 in oltre il 70% dei criteri, tra i quali alcuni dei più significativi sono la strategia climatica e le opportunità di mercato, due criteri finalizzati a valutare la performance delle utility elettriche nel guidare la transizione verso un modello energetico a basse emissioni di CO2. Inoltre, a Enel è stata assegnata la prima posizione del DJSI Europe, nel settore "Electric Utilities", e la seconda a livello mondiale in tutta la famiglia dei Dow Jones Sustainability Indices per lo stesso settore.

Enel ha ottenuto risultati eccellenti anche in altri criteri relativi alla valutazione della gestione aziendale responsabile, tra cui la gestione dei rischi e delle crisi, la politica e la gestione ambientale, l'efficienza ecologica delle operazioni, le questioni legate alle risorse idriche, i diritti umani, lo sviluppo del capitale umano e la trasparenza sulle performance sociali e ambientali.

Anche Endesa, la controllata spagnola del Gruppo, è stata inclusa quest'anno nell'indice DJSI World, in cui è presente ininterrottamente da 20 anni. Enel ed Endesa sono due delle otto società ammesse all'indice a livello globale nel settore delle utility elettriche. Inoltre, Enel Américas, controllata sudamericana del Gruppo, è stata confermata nel Dow Jones Sustainability Emerging Markets Index e nel Dow Jones Sustainability MILA (Mercado Integrado Latinomericano) Pacific Alliance Index per il terzo anno consecutivo, e nel Dow Jones Sustainability Chile Index per il quarto anno consecutivo, mentre la controllata cilena Enel Chile è stata confermata per la terza volta in questi tre indici.

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Corporate governance

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Relazioni

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Enel riconosciuta leader mondiale della sostenibilità tra le imprese nell'edizione 2020 di Vigeo Eiris Universe

In data 2 dicembre 2020, per la prima volta in assoluto la leadership globale di Enel nel campo della sostenibilità è stata riconosciuta grazie all'assegnazione del primo posto, tra circa 5.000 imprese valutate, nell'edizione di quest'anno della classifica Vigeo Eiris (V.E). Il risultato senza precedenti, pari al doppio del punteggio medio raggiunto nella valutazione delle performance di sostenibilità, ha permesso a Enel di essere riconfermata nella revisione della seconda metà del 2020 dell'indice Euronext Vigeo Eiris World 120. Grazie ai dati forniti da V.E, l'indice Euronext Vigeo Eiris World 120 stila due volte l'anno la classifica delle 120 aziende più sostenibili tra le 1.500 principali società per capitale flottante in Nord America, Asia-Pacifico ed Europa. Enel ha mantenuto la sua posizione anche negli indici regionali Euronext Vigeo Eiris Europe 120 ed Eurozone 120, che comprendono rispettivamente le 120 imprese più sostenibili fra le 500 aziende con il maggiore capitale flottante in Europa e nell'Eurozona. Anche Endesa, la controllata spagnola del Gruppo, è stata inclusa in questi ultimi tre indici.

In particolare, V.E ha riconosciuto le performance eccezionali di Enel nello sviluppo della sua strategia ambientale, inclusi gli obiettivi ambientali specifici fissati per limitare le emissioni di gas a effetto serra e migliorare la qualità dell'aria, accelerando la decarbonizzazione del suo mix energetico e incrementando l'utilizzo delle rinnovabili. Dall'altro lato, Enel ha primeggiato anche in diversi criteri relativi alla gestione del capitale umano, inclusa la promozione delle relazioni sindacali, la non discriminazione e la diversità. Inoltre, hanno registrato risultati eccezionali anche diverse pratiche relative alla governance, tra cui il ruolo del Consiglio di Amministrazione nel supervisionare le performance di sostenibilità della Società.

COVID-19

L'esercizio 2020 è stato sostanzialmente contraddistinto dal diffondersi della pandemia da COVID-19 con periodi a più elevata contagiosità e mortalità in cui si sono rese necessarie misure drastiche di isolamento sociale (lockdown) e chiusura totale o parziale di tutte le attività economiche, sociali e sportive, oltre all'introduzione di nuovi bias comportamentali e l'adozione sistematica e rigorosa di dispositivi di protezione individuale.

I Paesi più colpiti sono stati inizialmente la Cina, l'Italia e la Spagna, cui progressivamente si sono aggiunti il Regno Unito, gli altri Paesi dell'Europa Centrale, gli Stati Uniti e i Paesi del Sud America (in particolare Brasile e Cile).

I Governi dei diversi Paesi hanno adottato numerose misure di contenimento, essenzialmente volte alla restrizione dei liberi spostamenti delle persone, come per esempio lockdown selettivi o chiusure anticipate dei locali pubblici per limitare gli assembramenti. Sui servizi essenziali e di pubblica utilità numerosi sono stati gli interventi regolatori per i quali rimandiamo ai paragrafi successivi relativi ai quadri regolamentari adottati nei vari Paesi per le diverse Linee di Business.

A tale riguardo, il Gruppo, già dal primo trimestre, ha emanato linee guida volte ad assicurare il rispetto dei provvedimenti introdotti in ambito locale e intrapreso numerose azioni al fine di adottare le procedure più idonee a prevenire e/o mitigare gli effetti del contagio in ambito lavorativo. Per ulteriori approfondimenti si rimanda ai paragrafi relativi al COVID-19 inclusi alla nota 2 del Bilancio di esercizio.

DEFINIZIONE DEGLI INDICATORI DI PERFORMANCE

Al fine di illustrare i risultati economici della Società analizzandone la struttura patrimoniale e finanziaria, sono stati predisposti distinti schemi riclassificati diversi dai prospetti previsti dai princípi contabili IFRS-EU adottati dal Gruppo e da Enel SpA e contenuti rispettivamente nel Bilancio consolidato e nel Bilancio di esercizio. Tali schemi riclassificati contengono indicatori di performance alternativi rispetto a quelli risultanti direttamente dagli schemi del Bilancio consolidato e del Bilancio di esercizio e che il management ritiene utili ai fini del monitoraggio dell'andamento del Gruppo e della Capogruppo, nonché rappresentativi dei risultati economici e finanziari prodotti dal business.

In merito a tali indicatori, il 3 dicembre 2015 la CONSOB ha emesso la Comunicazione n. 92543/15 che rende applicabili gli orientamenti emanati il 5 ottobre 2015 dalla European Securities and Markets Authority (ESMA) circa la loro presentazione nelle informazioni regolamentate diffuse o nei prospetti pubblicati a partire dal 3 luglio 2016. Questi orientamenti, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR (CESR/05-178b), sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell'ambito d'applicazione della direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l'affidabilità e la comprensibilità.

Nel seguito sono forniti, in linea con le comunicazioni sopra citate, i criteri utilizzati per la costruzione di tali indicatori.

Margine operativo lordo: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al "Risultato operativo" gli "Ammortamenti e impairment".

Attività immobilizzate nette: determinate quale differenza tra le "Attività non correnti" e le "Passività non correnti" a esclusione:

  • delle "Attività per imposte anticipate";

  • dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti";

  • dei "Finanziamenti a lungo termine";

  • dei "Benefíci ai dipendenti";

  • dei "Fondi rischi e oneri (quota non corrente)";

  • delle "Passività per imposte differite".

Capitale circolante netto: definito quale differenza tra le "Attività correnti" e le "Passività correnti" a esclusione:

  • della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral" e degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";

  • delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";

  • dei "Finanziamenti a breve termine" e delle "Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine";

  • dei "Fondi rischi e oneri (quota corrente)";

  • degli "Altri debiti finanziari" inclusi nelle "Altre passività correnti".

Capitale investito lordo: determinato quale somma algebrica delle "Attività immobilizzate nette" e del "Capitale circolante netto", delle "Passività per imposte differite" e delle "Attività per imposte anticipate.

Capitale investito netto: determinato quale somma algebrica del "Capitale investito lordo" e dei "Fondi rischi e oneri.

Indebitamento finanziario netto: rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:

  • dai "Finanziamenti a lungo termine" e dai "Finanziamenti a breve termine e quote correnti dei finanziamenti a lungo termine" e tenendo conto dei "Debiti finanziari a breve" inclusi nelle "Altre passività correnti";

  • al netto delle "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti";

  • al netto della "Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine", dei "Cash collateral" e degli "Altri crediti finanziari" inclusi nelle "Altre attività finanziarie correnti";

  • al netto dei "Crediti finanziari diversi" inclusi nelle "Altre attività finanziarie non correnti".

Più in generale, l'indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto nel paragrafo 127 delle raccomandazioni CESR/05-054b, attuative del regolamento 809/2004/CE e in linea con le disposizioni CONSOB del 28 luglio 2006 per la definizione della posizione finanziaria netta, dedotti i crediti finanziari non correnti.

Relazione sulla gestione

Relazioni

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ANDAMENTO ECONOMICO-FINANZIARIO DI ENEL SPA

Risultati economici

La gestione economica di Enel SpA degli esercizi 2020 e 2019 è sintetizzata nel seguente prospetto:

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 116 104 12
Altri ricavi e proventi 12 10 2
Totale 128 114 14
Costi
Acquisti di materiali di consumo - - -
Servizi e godimento beni di terzi 171 150 21
Costo del personale 118 111 7
Altri costi operativi 13 - 13
Totale 302 261 41
Margine operativo lordo (174) (147) (27)
Ammortamenti e impairment 189 235 (46)
Risultato operativo (363) (382) 19
Proventi/(Oneri) finanziari netti e da partecipazioni
Proventi da partecipazioni 3.148 5.548 (2.400)
Proventi finanziari 1.591 1.276 315
Oneri finanziari 2.172 1.700 472
Totale 2.567 5.124 (2.557)
Risultato prima delle imposte 2.204 4.742 (2.538)
Imposte (122) (50) (72)
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.326 4.792 (2.466)

I ricavi delle vendite e delle prestazioni si riferiscono ai ricavi per prestazioni di servizi manageriali rese alle società controllate, ai ricavi per servizi di assistenza informatica e ai ricavi per altre prestazioni. La variazione positiva di 12 milioni di euro è da ricondurre ai ricavi relativi ai servizi informatici (pari a 27 milioni di euro), che compensano la riduzione dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (10 milioni di euro) e dei ricavi per altre prestazioni (5 milioni di euro). Gli altri ricavi e proventi si riferiscono essenzialmente, sia nell'esercizio corrente sia in quello a raffronto, al riaddebito dei costi per personale di Enel SpA in distacco presso altre società del Gruppo.

I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi riguardano prestazioni ricevute da terzi per 63 milioni di euro e da società del Gruppo per 108 milioni di euro.

Le prestazioni da terzi sono riferite principalmente a servizi di comunicazione, prestazioni professionali e tecniche, consulenze strategiche, di direzione e organizzazione aziendale, prestazioni legali e notarili nonché a servizi informatici. Le prestazioni da società del Gruppo sono riferibili essenzialmente alle controllate Enel Global Services Srl ed Enel Italia SpA e sono relative a servizi di assistenza sistemica e applicativa, a servizi manageriali, ai servizi connessi alla gestione degli automezzi a uso promiscuo e altri servizi connessi alla persona, nonché a costi per personale di alcune società del Gruppo in distacco presso Enel SpA.

Gli altri costi operativi presentano un incremento di 13 milioni di euro conseguentemente alla rilevazione, nell'esercizio precedente, del rilascio di parte del fondo vertenze e contenzioso.

Il margine operativo lordo, negativo per 174 milioni di euro, presenta rispetto al periodo a raffronto una variazione negativa di 27 milioni di euro, da ricondurre principalmente all'incremento dei costi per servizi e godimento beni di terzi e degli altri costi operativi, in parte compensata dalla variazione positiva dei ricavi delle vendite e delle prestazioni.

Gli ammortamenti e impairment, pari a 189 milioni di euro, registrano un decremento di 46 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

La voce accoglie essenzialmente le rettifiche di valore delle partecipazioni nelle società controllate E-Distribuţie Muntenia SA per 97 milioni di euro ed E-Distribuţie Banat SA per 39 milioni di euro, effettuate per tenere conto della mutata situazione patrimoniale e finanziaria delle stesse a seguito della distribuzione di dividendi straordinari nel corso dell'esercizio. Tale voce, inoltre, risente degli adeguamenti di valore delle partecipazioni nelle società controllate Enel Global Thermal Generation Srl (20 milioni di euro), Enel Power SpA (3 milioni di euro), Enel Global Services Srl (1 milione di euro) ed Enel Investment Holding BV (1 milione di euro), effettuati al fine di riflettere la situazione economico-patrimoniale delle società.

Nel 2019 gli ammortamenti e impairment erano pari a 235 milioni di euro e si riferivano principalmente a rettifiche di valore delle partecipazioni detenute in società controllate in Romania e in Russia.

Gli ammortamenti, pari a 28 milioni di euro, sono riferiti alle attività materiali per 4 milioni di euro e alle attività immateriali per 24 milioni di euro.

Il risultato operativo, negativo per 363 milioni di euro, è in miglioramento di 19 milioni di euro rispetto al 2019. Tale variazione è da ricondurre alla diminuzione delle rettifiche di valore effettuate nel 2020 sulle partecipazioni.

I proventi da partecipazioni, pari a 3.148 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi deliberati dalle società controllate e collegate per 3.106 milioni di euro, dalle società a controllo congiunto per 41 milioni di euro e da altre partecipate per 1 milione di euro. Rispetto all'esercizio precedente, i proventi da partecipazioni diminuiscono di 2.400 milioni di euro, per effetto del conferimento delle partecipazioni nelle società operative italiane avvenuto all'inizio del periodo a favore di Enel Italia SpA.

Gli oneri finanziari netti ammontano a 581 milioni di euro e riflettono essenzialmente gli oneri finanziari netti derivanti da strumenti derivati per 328 milioni di euro e gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario (651 milioni di euro), compensati in parte dalle differenze positive di cambio (224 milioni di euro) e dagli altri proventi da attività finanziarie (184 milioni di euro).

Rispetto al precedente esercizio, gli oneri finanziari netti aumentano di 157 milioni di euro, per effetto della variazione negativa degli oneri finanziari netti da strumenti derivati (406 milioni di euro) e della variazione positiva degli altri oneri finanziari netti, pari a 249 milioni di euro. Tale variazione risente dell'incremento delle differenze positive di cambio (220 milioni di euro) e degli interessi attivi su attività finanziarie (26 milioni di euro), della riduzione delle differenze negative di cambio (95 milioni di euro), in parte compensati dalla diminuzione degli altri proventi finanziari (71 milioni di euro) e dell'aumento degli altri oneri finanziari (18 milioni di euro).

Le imposte sul reddito dell'esercizio evidenziano un risultato positivo di 122 milioni di euro, per effetto principalmente alla riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, dovuta all'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate, e alla deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Rispetto al precedente esercizio, la variazione positiva di 72 milioni di euro è da ricondurre alla riduzione del reddito imponibile IRES stimato.

Il risultato netto dell'esercizio si attesta a 2.326 milioni di euro, a fronte di un utile dell'esercizio precedente di 4.792 milioni di euro. La variazione di 2.466 milioni di euro è da ricondurre principalmente alla riduzione dei proventi da partecipazioni conseguente alla riorganizzazione delle partecipazioni nelle società operative italiane conferite a Enel Italia SpA.

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Analisi della struttura patrimoniale

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Attività immobilizzate nette:
- attività materiali e immateriali 121 77 44
- partecipazioni 50.622 47.858 2.764
- altre attività/(passività) non correnti nette (757) (480) (277)
Totale 49.986 47.455 2.531
Capitale circolante netto:
- crediti commerciali 241 255 (14)
- altre attività/(passività) correnti nette (1.340) (1.219) (121)
- debiti commerciali (92) (84) (8)
Totale (1.191) (1.048) (143)
Capitale investito lordo 48.795 46.407 2.388
Fondi diversi:
- benefíci ai dipendenti (200) (216) 16
- fondi rischi e oneri e imposte differite nette 162 145 17
- attività per imposte anticipate 337 336 1
Totale (38) (71) 33
Attività non correnti classificate come possedute per la vendita 669 - 669
Capitale investito netto 49.426 46.336 3.090
Patrimonio netto 30.743 29.586 1.157
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 18.683 16.750 1.933

L'incremento delle attività immobilizzate nette è riferito essenzialmente:

per 2.764 milioni di euro all'incremento del valore delle partecipazioni, sulle quali hanno influito sostanzialmente le seguenti operazioni: la ripatrimonializzazione della società controllata Enel Green Power SpA per 4.100 milioni di euro; l'incremento della partecipazione al capitale delle società controllate cilene Enel Américas SA ed Enel Chile SA a seguito del regolamento delle operazioni di share swap per un importo rispettivamente pari a 876 milioni di euro e 149 milioni di euro. Hanno inoltre influito le rettifiche di valore delle partecipazioni detenute in E-Distribuţie Muntenia SA, in E-Distribuţie Banat SA, in Enel Global Thermal Generation Srl, in Enel Power SpA, in Enel Global Services Srl, in Enel Investment Holding BV e in Empresa Propietaria de la Red e la riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto OpEn Fiber SpA (556 milioni di euro al 31 dicembre 2019);

  • per 44 milioni di euro alla movimentazione delle attività materiali e immateriali conseguente principalmente agli investimenti (70 milioni di euro) e agli ammortamenti dell'esercizio (28 milioni di euro);

  • per 277 milioni di euro all'incremento della voce "Attività/ (Passività) non correnti nette" per effetto essenzialmente dell'incremento del valore dei contratti derivati passivi non correnti (227 milioni di euro) e del decremento del valore dei contratti derivati attivi non correnti (55 milioni di euro).

Il capitale circolante netto registra un incremento di 143 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione è riferibile:

  • per 121 milioni di euro all'incremento della voce "Altre attività/(passività) correnti nette" per effetto principalmente della diminuzione dei crediti verso le società del Gruppo;

  • per 14 milioni di euro al decremento dei crediti commercial verso le società del Gruppo;

  • per 8 milioni di euro all'incremento dei debiti commerciali, principalmente verso le società del Gruppo.

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2020 è pari a 49.426 milioni di euro ed è coperto dal patrimonio netto per 30.743 milioni di euro e dall'indebitamento finanziario netto per 18.683 milioni di euro.

Il patrimonio netto, pari a 30.743 milioni di euro, è in aumento di 1.157 milioni di euro rispetto al precedente esercizio.

Analisi della struttura finanziaria

In particolare, tale variazione è principalmente riferibile alla rilevazione dell'utile complessivo dell'esercizio 2020 (pari a 2.266 milioni di euro), alla distribuzione del saldo dividendo dell'esercizio 2019 (complessivamente pari a 1.708 milioni di euro) e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 (complessivamente pari a 1.779 milioni di euro), all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 592 milioni di euro e alla riconduzione a strumenti ibridi di capitale, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni di tre prestiti obbligazionari ibridi precedentemente emessi, per un valore di 1.794 milioni di euro, al netto dei costi di transazione.

L'indebitamento finanziario netto a fine esercizio è pari a 18.683 milioni di euro, con un'incidenza sul patrimonio netto pari al 60,8% (56,6% a fine 2019).

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Indebitamento a lungo termine:
- finanziamenti bancari 1.000 402 598
- obbligazioni 5.139 7.707 (2.568)
- altri finanziamenti da contratti di leasing 1 1 -
- finanziamenti ricevuti da società controllate 11.157 6.096 5.061
Indebitamento a lungo termine 17.297 14.206 3.091
Crediti finanziari verso terzi (273) (194) (79)
Indebitamento netto a lungo temine 17.024 14.012 3.012
Indebitamento/(Disponibilità) a breve termine:
- quota a breve dei finanziamenti a lungo termine 820 1.102 (282)
- indebitamento a breve verso banche 4 130 (126)
- cash collateral ricevuti 242 403 (161)
Indebitamento a breve termine 1.066 1.635 (569)
- quota a breve dei crediti finanziari a lungo termine (1) (1) -
- altri crediti finanziari a breve (4) (3) (1)
- cash collateral versati (1.584) (1.286) (298)
- posizione finanziaria netta a breve verso società del Gruppo 4.309 6.546 (2.237)
- disponibilità presso banche e titoli a breve (2.127) (4.153) 2.026
Indebitamento/(Disponibilità) netto a breve termine 1.659 2.738 (1.079)
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO 18.683 16.750 1.933

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Relazioni

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L'indebitamento finanziario netto registra un incremento di 1.933 milioni di euro, come risultato di una maggiore esposizione debitoria netta a lungo termine per 3.012 milioni di euro, parzialmente compensata da un minore indebitamento finanziario netto a breve termine per 1.079 milioni di euro. Le principali operazioni finanziarie effettuate nel corso del 2020 sono state:

  • › l'incremento dei finanziamenti ricevuti da società controllate, rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2019, per effetto di tre nuovi Loan Agreement con Enel Finance International NV per un valore complessivo di 6.000 milioni di euro, per l'acquisizione di finanziamenti ricevuti da Enel Green Power SpA a seguito della scissione parziale del ramo di attività relative al Nord America per 1.358 milioni di euro, parzialmente compensati dalla cessione di finanziamenti a Enel Italia SpA per 2.250 milioni di euro nell'ambito del conferimento del ramo Italia;
  • › il rimborso di due prestiti obbligazionari, giunti a scadenza, per 410 milioni di euro e per nominali 400 milioni di sterline (controvalore di 438 milioni di euro);
  • › il rimborso, in virtù di una tender offer per nominali 250 milioni di sterline (controvalore di 274 milioni di euro), volta al riacquisto e alla successiva cancellazione, delle obbligazioni ibride in scadenza a settembre 2076 aventi un importo pari a 500 milioni di sterline;

  • › il rimborso di un finanziamento bancario, giunto a scadenza, per 150 milioni di euro;

  • › la riconduzione a strumenti ibridi di capitale di tre prestiti obbligazionari subordinati ibridi, per un valore complessivo di 1.797 milioni di euro, che sono stati oggetto dell'operazione di consent solicitation, volta ad allineare i termini e le condizioni di tali prestiti alle condizioni del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo;
  • › la sottoscrizione di un finanziamento bancario SDG Linked del valore di 1.000 milioni di euro con scadenza 2026.

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 2.127 milioni di euro, presentano un decremento di 2.026 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, per l'effetto congiunto delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni, delle minori entrate di cassa per dividendi, a seguito del conferimento delle partecipazioni italiane, e delle uscite di cassa determinate dalle attività di finanziamento, in parte compensate dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa.

Si rimanda al paragrafo seguente "Flussi finanziari" per maggiori dettagli.

Flussi finanziari

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 4.153 2.007 2.146
Cash flow da attività operativa 4.499 3.995 504
Cash flow da attività di investimento/disinvestimento (3.784) (2.399) (1.385)
Cash flow da attività di finanziamento (2.741) 550 (3.291)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 2.127 4.153 (2.026)

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 2.741 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente della variazione netta negativa dei debiti finanziari (5.638 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (3.334 milioni di euro) e dei rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (1.346 milioni di euro), in parte compensati dalle nuove emissioni dei finanziamenti a lungo termine (7.001 milioni di euro) e dalla liquidità generata dall'emissione delle obbligazioni ibride perpetue (588 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 3.784 milioni di euro ed è stato essenzialmente generato dall'aumento delle partecipazioni nel capitale delle controllate cilene Enel Américas SA ed Enel Chile SA a seguito del regolamento di operazioni di share swap (876 milioni di euro Enel Américas SA e 149 milioni di euro Enel Chile SA), dalla ripatrimonializzazione di Enel Green Power SpA per complessivi 4.100 milioni di euro e dai versamenti in conto capitale a favore della società a controllo congiunto OpEn Fiber SpA per 113 milioni di euro, in parte compensati dalle operazioni di riorganizzazione che hanno interessato le partecipazioni italiane e nel Nord America per complessivi 1.525 milioni di euro.

I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 4.499 milioni di euro (pari a 3.995 milioni di euro nel 2019), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate per 3.139 milioni di euro, in diminuzione rispetto al precedente esercizio per effetto del conferimento delle partecipazioni delle società italiane, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2020 si attestano a 2.127 milioni di euro (4.153 milioni di euro al 1° gennaio 2020).

Relazione sulla gestione

3

Relazioni

4

RISULTATI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ CONTROLLATE

Bilancio Ricavi Costi Margine operativo lordo
31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
Enel Produzione SpA Separato 4.461 5.743 3.711 5.083 750 660
e-distribuzione SpA Separato 7.511 7.661 3.680 3.751 3.831 3.910
Servizio Elettrico Nazionale SpA Separato 6.248 7.790 5.779 7.395 469 395
Enel Global Trading SpA Separato 13.173 24.944 12.884 24.966 289 (22)
Enel Green Power SpA Separato 239 1.205 283 803 (44) 402
Enel X Srl Separato 101 67 124 98 (23) (31)
Enel Investment Holding BV Separato 2 2 2 3 - (1)
Enelpower SpA Separato - - - 1 - (1)
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 127 36 130 40 (3) (4)
Enel Energia SpA Separato 13.272 14.047 11.379 12.127 1.893 1.920
Enel Iberia SLU Separato 31 27 43 26 (12) 1
Endesa SA Consolidato 17.579 20.158 13.796 16.317 3.783 3.841
Enel Italia SpA Separato 770 1.396 698 1.222 72 174
Enel Innovation Hubs Srl Separato 7 5 6 5 1 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl Separato 396 62 389 80 7 (18)
Enel Global Services Srl Separato 828 - 762 - 66 -
Enel Finance International NV Separato - - 5 3 (5) (3)
Enel Holding Finance Srl Separato - - - - - -
Enel Rinnovabili Srl Separato - - - - - -
Enel North America Inc. Consolidato 1.291 976 595 346 696 630
Enel Américas SA Consolidato 10.679 12.787 7.917 9.219 2.762 3.568
Enel Chile SA Consolidato 2.863 3.523 1.857 2.183 1.006 1.339
E-Distribuţie Banat SA Separato 111 110 75 81 36 29
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 104 99 66 72 38 27
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 185 183 124 129 61 54
Enel Energie Muntenia SA Separato 585 585 539 577 46 8
Enel Energie SA Separato 596 572 549 558 47 14
14 1 2
Enel Romania SA Separato 13 16 12
Enel Russia PJSC Consolidato 539 913 427 704 112 209
Proventi/(Oneri)
finanziari netti e da
partecipazioni
Risultato ante-imposte Imposte Risultato netto
31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
(524) (143) (461) (1.104) 73 (318) (534) (786)
(388) (391) 1.983 2.239 530 653 1.453 1.586
(19) (15) 224 169 74 53 150 116
(5) 1 269 (66) 80 (20) 189
(27) (45) (459) 37 (30) (9) (429)
(1) 10 (34) (31) (10) (5) (24)
- - -
(1)
- - -
- - -
(1)
- - -
- - (8) (5) 2 - (10)
(24) (47) 1.271 1.379 380 352 891 1.027
1.061 865 1.049 866 (136) (170) 1.185 1.036
(98) (169) 1.788 230 388 50 1.400
2.656 (4) 2.659 21 21 18 2.638
- - 1 - - - 1
(1) - 5
(19)
5 (1) -
(3) - 2 - 4 - (2)
300 152 295 149 78 69 217
- - - - - - -
- - - - - - -
(134) (217) 220 128 64 (16) 156
(267) (337) 1.531 2.149 496 211 1.035
(110) (189) (148) 480 (90) 78 (58) 1.938
1 5 18 10 3 3 15
(1) 2 19 8 3 3 16
2 8 17 12 4 2 13
- (2) 27 (10) 5 - 22
1 1 32 (1) 5 2 27
- (1) 1 - - - 1
- 1 70 31 10 22 60
1 6 (4) 10 (1) 4 (3)

2

Corporate governance

3

4

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Enel Produzione SpA Separato 6.186 7.030 1.631 1.544
e-distribuzione SpA Separato 19.922 19.201 4.685 5.132
Servizio Elettrico Nazionale SpA Separato 172 178 2.389 2.863
Enel Global Trading SpA Separato 371 185 6.566 7.827
Enel Green Power SpA Separato 2.200 12.271 907 1.327
Enel X Srl Separato 419 665 109 88
Enel Investment Holding BV Separato 1 1 6 7
Enelpower SpA Separato 3 3 38 39
Enel Global Thermal Generation Srl Separato 14 9 153 51
Enel Energia SpA Separato 882 825 3.577 3.971
Enel Iberia Srl Separato 20.555 20.579 1.497 1.455
Endesa SA Consolidato 25.828 25.881 6.234 6.100
Enel Italia Srl Separato 24.788 771 3.676 885
Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 26 24
Enel Global Infrastructure and Networks Srl Separato 13 10 408 77
Enel Global Services Srl Separato 196 - 470 -
Enel Finance International NV Separato 31.843 25.327 5.005 11.972
Enel Holding Finance Srl Separato 1.798 1.974 2 2
Enel Rinnovabli Srl Separato 3.765 - 904 -
Enel North America Inc. Consolidato 8.361 6.529 577 401
Enel Américas SA Consolidato 16.915 20.654 5.036 5.860
Enel Chile SA Consolidato 7.890 8.103 1.177 1.206
E-Distribuţie Banat SA Separato 382 356 108 300
E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 358 340 44 148
E-Distribuţie Muntenia SA Separato 918 885 244 581
Enel Energiie Muntenia SA Separato 75 76 167 224
Enel Energie SA Separato 26 22 185 202
Enel Romania SA Separato 5 14 17 18

Enel Russia PJSC Consolidato 648 665 227 376 875 1.041 274 262 160 239 441 541 875 1.041 Enel Insurance NV Separato 466 516 337 353 803 869 289 300 246 296 268 273 803 869

Milioni di euro Bilancio Attività non correnti Attività correnti Totale attività Passività non correnti Passività correnti Patrimonio netto Totale patrimonio netto e passività al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 Enel Produzione SpA Separato 6.186 7.030 1.631 1.544 7.817 8.574 3.513 1.399 1.573 3.902 2.731 3.274 7.817 8.574 e-distribuzione SpA Separato 19.922 19.201 4.685 5.132 24.607 24.333 12.461 12.669 7.593 6.962 4.553 4.702 24.607 24.333 Servizio Elettrico Nazionale SpA Separato 172 178 2.389 2.863 2.561 3.041 53 87 2.280 2.760 228 194 2.561 3.041 Enel Global Trading SpA Separato 371 185 6.566 7.827 6.937 8.012 444 154 6.126 7.288 367 570 6.937 8.012 Enel Green Power SpA Separato 2.200 12.271 907 1.327 3.107 13.598 2.303 4.495 296 3.034 508 6.069 3.107 13.598 Enel X Srl Separato 419 665 109 88 528 753 7 4 335 222 186 525 528 753 Enel Investment Holding BV Separato 1 1 6 7 7 8 - - - - 7 8 7 8 Enelpower SpA Separato 3 3 38 39 41 41 5 5 9 9 27 27 41 41 Enel Global Thermal Generation Srl Separato 14 9 153 51 167 60 29 6 122 47 16 7 167 60 Enel Energia SpA Separato 882 825 3.577 3.971 4.459 4.796 88 111 3.107 3.299 1.264 1.386 4.459 4.796 Enel Iberia Srl Separato 20.555 20.579 1.497 1.455 22.052 22.035 3.765 4.110 1.377 1.217 16.910 16.708 22.052 22.035 Endesa SA Consolidato 25.828 25.881 6.234 6.100 32.062 31.981 16.042 15.679 8.555 8.465 7.465 7.837 32.062 31.981 Enel Italia Srl Separato 24.788 771 3.676 885 28.464 1.656 9.328 422 4.256 798 14.881 436 28.464 1.656 Enel Innovation Hubs Srl Separato - - 26 24 26 24 - - 3 2 23 22 26 24 Enel Global Infrastructure and Networks Srl Separato 13 10 408 77 421 87 24 14 368 62 29 11 421 87 Enel Global Services Srl Separato 196 - 470 - 666 - 23 - 609 - 34 - 666 - Enel Finance International NV Separato 31.843 25.327 5.005 11.972 36.848 37.299 30.448 30.975 4.284 4.454 2.116 1.870 36.848 37.299 Enel Holding Finance Srl Separato 1.798 1.974 2 2 1.800 1.976 - - - - 1.800 1.976 1.800 1.976 Enel Rinnovabli Srl Separato 3.765 - 904 - 4.669 - 1 - - - 4.668 - 4.669 - Enel North America Inc. Consolidato 8.361 6.529 577 401 8.938 6.930 2.766 2.165 2.461 1.433 3.711 3.332 8.938 6.930 Enel Américas SA Consolidato 16.915 20.654 5.036 5.860 21.951 26.514 7.598 9.612 5.931 5.998 8.422 10.904 21.951 26.514 Enel Chile SA Consolidato 7.890 8.103 1.177 1.206 9.067 9.309 3.745 3.636 1.199 1.234 4.123 4.439 9.067 9.309 E-Distribuţie Banat SA Separato 382 356 108 300 490 656 137 124 54 57 299 475 490 656 E-Distribuţie Dobrogea SA Separato 358 340 44 148 402 488 130 122 45 45 227 321 402 488 E-Distribuţie Muntenia SA Separato 918 885 244 581 1.162 1.467 341 318 139 139 682 1.010 1.162 1.467 Enel Energiie Muntenia SA Separato 75 76 167 224 242 300 15 12 84 146 143 141 242 300 Enel Energie SA Separato 26 22 185 202 211 224 6 4 88 127 117 93 211 224 Enel Romania SA Separato 5 14 17 18 22 32 3 12 15 17 4 3 22 32 Enel Russia PJSC Consolidato 648 665 227 376 875 1.041 274 262 160 239 441 541 875 1.041 Enel Insurance NV Separato 466 516 337 353 803 869 289 300 246 296 268 273 803 869

Relazione sulla gestione

3

Relazioni

4

CENTRALITÀ DELLE PERSONE

Il personale di Enel SpA al 31 dicembre 2020 è pari a 762 persone. Il saldo tra assunzioni e cessazioni a fine anno mostra un segno positivo, con 11 persone in più.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media

dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2020.

N.
Consistenza media Consistenza puntuale
2020 2019 2020-2019 al 31.12.2020
Manager 147 146 1 143
Middle manager 352 345 7 400
White collar 226 250 (24) 219
Totale 725 741 (16) 762

La tabella seguente evidenzia la variazione delle consistenze nel corso del periodo.

Consistenze al
31.12.2019
Assunzioni Cessazioni Mobilità in entrata Mobilità in uscita Consistenze al
31.12.2020
751 49 15 105 128 762

Formazione e sviluppo

Nel contesto della pandemia da COVID-19, Enel è intervenuta tempestivamente con misure idonee a garantire la sicurezza del personale e attivando, allo stesso tempo, la modalità di smart working per oltre 37.000 persone nei Paesi di presenza del Gruppo. Un intervento su scala globale reso possibile dall'esperienza di smart working iniziata in Italia già dal 2016 e poi gradualmente estesa in tutto il Gruppo e dalla trasformazione tecnologica avviata nel 2014 che ha portato a integrare la digitalizzazione nella strategia aziendale rendendo Enel la prima azienda di servizi di pubblica utilità completamente in cloud.

L'adozione dello smart working ha anche significato mettere a disposizione delle persone gli strumenti essenziali per lavorare da casa, assicurare la circolazione delle informazioni e un'efficace organizzazione delle attività. Sono state inoltre attivate iniziative per supportare il passaggio alla nuova realtà digitale, promuovere una cultura del lavoro basata su autonomia, delega e fiducia, e favorire una migliore gestione del tempo sostenendo il benessere delle persone e delle loro famiglie.

La crescente automazione e l'evoluzione tecnologica aprono nuovi scenari per il Gruppo e per le sue persone e determinano la necessità di nuovi profili tecnici e professionali e il contemporaneo superamento di altri.

In questo contesto si rafforzano dunque i programmi di reskilling e upskilling, mirati, i primi, all'apprendimento di abilità e competenze che consentono alle persone di ricoprire posizioni e ruoli differenti da quelli precedenti; i secondi, invece, allo sviluppo di percorsi di formazione e di empowerment che permettono un miglioramento dello svolgimento del proprio ruolo, accrescendo le competenze esistenti nella posizione attuale. In particolare, Enel ha firmato a dicembre 2020 un accordo con le Organizzazioni sindacali per la realizzazione di un piano formativo di upskilling e reskilling in Italia, che prevede oltre 40 percorsi formativi e il coinvolgimento di più di 20.000 persone. Le iniziative previste vanno dalla digital transformation per personale operativo e commerciale, ai progetti di job sha-

dowing quale innovativa modalità di apprendimento, passando per attività di reskilling che interessano competenze tecnico-professionali e culturali.

Sono state inoltre intraprese iniziative di external skilling, in ottica di stewardship – gestione responsabile delle relazioni con gli stakeholder esterni di Enel – che prevedono l'accompagnamento e la crescita di persone esterne all'azienda (istituzioni, organismi esterni, fornitori) per l'acquisizione di nuove competenze. Tra queste rientrano le iniziative rivolte a studentesse degli ultimi due anni delle scuole superiori al fine di favorire la cultura e l'avvicinamento alle Facoltà tecnico-scientifiche (STEM).

Enel promuove attività formative per le proprie persone in quanto elemento fondante per garantirne un costante sviluppo. Ha trattato percorsi volti a favorire l'evoluzione del proprio talento, la valorizzazione delle passioni e delle attitudini personali e lo sviluppo di nuovi linguaggi promuovendo anche la nascita di formatori interni (train the trainer). Nel 2020 sono state erogate più di 2,7 milioni di ore di formazione, in leggera crescita rispetto all'anno precedente nonostante la quasi totale remotizzazione della formazione a causa della pandemia Covid-19. Ciò è stato possibile grazie al potenziamento dei tool digitali e della piattaforma E-Ducation, che hanno garantito l'accessibilità diffusa dei contenuti e una maggiore cultura della digitalizzazione per l'apprendimento. I percorsi formativi hanno riguardato tematiche legate ai comportamenti, aspetti tecnici, sicurezza, nuove competenze e alla cultura digitale.

Il costo complessivo del training sostenuto nel 2020 dal Gruppo ammonta a oltre 18 milioni di euro(1) .

In un contesto del lavoro in veloce cambiamento, accelerato dalla crisi pandemica, il Gruppo si è posto l'ambizioso obiettivo di promuovere nei prossimi anni la digital sustainability attraverso una serie di iniziative di formazione che illustrino tutte quelle tecnologie che consentono alle proprie persone di lavorare e coesistere con l'ambiente circostante in modo sostenibile.

Per quanto concerne invece le azioni di Sviluppo della persona, si noti che il processo di Valutazione delle Performance, quantitative e qualitative, nel 2020 ha coinvolto il personale del Gruppo, a differenti livelli, in modo fluido. In particolare, nella Campagna di Valutazione Performance 2019, conclusa nel luglio 2020, è stato coinvolto il 100% delle persone eleggibili. Per la prossima Campagna 2020 – che si terrà a cavallo tra l'anno solare 2020 e il 2021 – è stata prevista una revisione del processo che prevede il potenziamento delle specificità individuali e la valorizzazione dei talenti e delle inclinazioni delle persone.

Ascolto e miglioramento del benessere organizzativo

Alla luce della digitalizzazione delle relazioni come effetto della pandemia da COVID 19, è in corso di revisione il Canale di Ascolto. Pertanto nel 2020 è stato avviato un progetto dedicato a rendere più costanti e dinamiche le modalità di coinvolgimento diretto, per la definizione di piani di azione volti al miglioramento del benessere organizzativo. È stata lanciata la survey "Open Listening: un'intervista per costruire il nostro futuro", alla quale ha risposto il 70% della popolazione aziendale, in cui è stato chiesto alle persone di immaginare il futuro del lavoro nell'era "new normal": dalle modalità di lavoro da remoto, agli spazi di lavoro, dalle nuove tecnologie al benessere psicologico e fisico fino ai nuovi modelli per la leadership del futuro. Rispetto al totale dei rispondenti, il 93,5% ha dichiarato un alto livello di coinvolgimento (tasso di People Engagement). Nel corso del 2021 verranno predisposti piani d'azione mirati, globali e specifici sui vari target identificati.

Diversità e inclusione

L'impegno di Enel su diversità e inclusione è iniziato nel 2013 con l'emissione della Policy Diritti Umani, cui è seguita nel 2015 la Policy globale Diversità e Inclusione, pubblicata in concomitanza con l'adesione di Enel ai princípi del WEP (Women's Empowerment Principles) promossi da UN Global Compact e UN Women e in coerenza con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell'ONU. Nel 2019 è stata pubblicata la Policy Global Workplace Harassment che esplicita il principio del rispetto dell'integrità e della dignità individuale sul luogo di lavoro e affronta il tema delle molestie sessuali e delle molestie legate a discriminazioni i cui princípi sono richiamati nella dichiarazione pubblica "Statement against harassment in the workplace".

L'approccio di Enel si fonda sui princípi fondamentali, enunciati nella Policy Diversità e Inclusione di non discriminazione, pari opportunità e uguale dignità per tutte le forme di diversità, inclusione e bilanciamento tra vita privata e vita professionale. L'applicazione della citata Policy ha consentito lo sviluppo di iniziative globali e locali che toccano in modo prioritario le dimensioni di genere, disabilità, età, nazionalità e la diffusione della cultura dell'inclusione a tutti

(1) Il consuntivo dei costi tiene conto della rilevazione sul conto specifico del training del sistema New Primo. Questo include tutti i costi esterni di formazione e allo stato attuale è l'unica forma disponibile di dato certificato da sistema sui costi del training.

3

Relazioni

4

i livelli e contesti organizzativi.

Relazione sulla gestione

L'avanzamento delle politiche D&I è monitorato periodicamente attraverso un processo di reporting globale che misura l'andamento di un articolato set di KPI su tutte le dimensioni di interesse ai fini interni ed esterni. In particolare, sul tema del genere Enel si è data due obiettivi pubblici: assicurare un'equa rappresentanza dei due generi nelle fasi iniziali dei processi di selezione (50% al 2021) e aumentare il numero di donne manager e middle manager. Nel 2020 la presenza delle donne nei processi di selezione è stata del 44% con un trend crescente rispetto agli anni precedenti (42% al 2019) e l'incremento delle donne manager e middle manager è stato del 6%.

La presenza delle donne manager in continua crescita negli ultimi anni è accompagnata da un contestuale incremento dell'indice di Equal Remuneration Ratio(2 ) (ERR) che nel 2020 risulta pari all'83,3%, in leggero miglioramento rispetto all'83,2% del 2019 (equivalente all'82,4% a parità di tassi di cambio vs l'euro). Tali risultati sono l'evidenza delle azioni gestionali di valorizzazione delle donne nei ruoli apicali, i cui effetti saranno pienamente apprezzabili nel medio-lungo periodo, considerando anche la dinamica generazionale.

Salute e sicurezza sul lavoro

Enel considera la salute, la sicurezza e l'integrità psicofisica delle persone il bene più prezioso da tutelare in ogni momento della vita, al lavoro come a casa e nel tempo libero, e si impegna quindi a sviluppare e promuovere una solida cultura della sicurezza che garantisca un ambiente di lavoro sano e la tutela di tutti coloro che lavorano con e per il Gruppo. La tutela della salute e sicurezza propria e delle persone con cui si interagisce è una responsabilità di chiunque lavori in Enel. Per questo, come previsto nella Stop Work Policy del Gruppo, tutti sono tenuti a segnalare e fermare tempestivamente qualsiasi situazione a rischio o comportamento non sicuro. L'impegno costante di ognuno, l'integrazione della sicurezza nei processi aziendali e nella formazione, la segnalazione e l'analisi puntuale di tutte le evidenze, mancati infortuni, osservazioni di sicurezza, non conformità, controlli, il rigore nella selezione e nella gestione delle ditte appaltatrici la condivisione trasversale delle esperienze e best practice nel Gruppo, nonché il confronto con i top player internazionali, sono gli elementi fondanti della cultura della sicurezza in Enel. Tali valori, sono parte del progetto SHE, avviato nel 2018 e che nel 2020 è stato ulteriormente rafforzato. Il progetto prevede il coinvolgimento delle persone del Gruppo e dei fornitori con iniziative riguardanti la sicurezza, la salute e l'ambiente, ed è finalizzato alla crescita continua insieme con i nostri contrattisti, al miglioramento operativo e alla sicurezza su attrezzature, strumenti e processi.

La sicurezza è fortemente integrata nei processi di appalto e le performance delle imprese vengono monitorate sia in fase preventiva, tramite il sistema di qualificazione, sia in fase di esecuzione del contratto, attraverso numerosi processi di controllo e strumenti come il Supplier Performance Management (SPM). Nel corso del 2020 sono stati ulteriormente migliorati e integrati in tutti i contratti con gli HSE Terms, condizioni vincolanti che le imprese devono sottoscrivere al momento dell'assegnazione lavori. Il documento, unico per il Gruppo, definisce gli obblighi in materia di salute, sicurezza e aspetti ambientali significativi che l'appaltatore deve rispettare e deve far rispettare ai suoi subappaltatori durante l'esecuzione delle attività. Inoltre, nel corso dell'anno è stato dato un notevole impulso ai "Safety Supplier Assessment", specifiche verifiche sui temi di sicurezza svolte nella sede dei fornitori e presso i loro cantieri, eseguiti in fase di qualifica per ogni nuovo fornitore nei casi in cui emergano criticità (infortuni gravi o mortali) o basso punteggio nella valutazione SPM. Nel 2020, nonostante l'emergenza COVID-19, sono stati realizzati complessivamente 1.185 Contractor Assessment.

Nel 2020 l'indice di frequenza infortuni FR del personale Enel è diminuito attestandosi a circa 0,599 infortuni per ogni milione di ore lavorate (-33% rispetto al 2019), a conferma della efficacia della strategia attuata e delle politiche in materia di sicurezza poste in atto nel Gruppo. Nel corso del 2020 si sono verificati rtunio mortale, in Brasile, che ha coinvolto un dipendente del Gruppo Enel, e 8 infortuni mortali a carico degli appaltatori (5 in Brasile e 1 rispettivamente in Italia, Spagna e Colombia). Le cause di questi 9 infortuni mortali sono principalmente associate a incidenti di tipo elettrico. Infine, nel corso del 2020 si sono verificati 3 infortuni a dipendenti del Gruppo Enel e 20 a carico degli appaltatori, principalmente di tipo meccanico, che hanno avuto un esito di tipo "High Consequence".

Le attività di formazione e sensibilizzazione sulle temati-

(2) ERR (Equal Remuneration Ratio) = fisso + variabile donne manager/fisso + variabile uomini manager.

che relative alla tutela della salute e sicurezza sono per Enel un elemento fondante della cultura della sicurezza in Enel. Diverse sono state le campagne di comunicazione realizzate nel corso dell'anno su aree di specifica attenzione per l'azienda; contemporaneamente sono state erogate circa 903.802 ore di formazione su tematiche safety a personale Enel.

Il Gruppo Enel ha definito un sistema strutturato di gestione della salute, basato su misure di prevenzione per sviluppare una cultura aziendale orientata alla promozione della salute psico-fisica e del benessere organizzativo e all'equilibrio tra vita personale e professionale. In quest'ottica, il Gruppo realizza campagne di sensibilizzazione globali e locali per promuovere stili di vita sani, sponsorizza programmi di screening volti a prevenire l'insorgenza di malattie e garantisce la fornitura di servizi medici. In particolare, è prevista una policy per la prevenzione di malattie locali e supporto in caso di malattie o incidenti all'estero; esiste, inoltre, un'applicazione per smartphone con le indicazioni delle informazioni di viaggio, una linea guida sulle vaccinazioni e una una polizza di assicurazione globale per tutti i colleghi che viaggiano all'estero. Il Gruppo Enel mette in atto un processo sistematico e continuo di identificazione e valutazione dei rischi da stress lavoro correlato, in accordo con la Policy Stress at Work Prevention and Wellbeing at Work Promotion, per la prevenzione, l'individuazione e la gestione dello stress in situazioni lavorative, fornendo anche una serie di indicazioni volte a promuovere la cultura del benessere organizzativo.

Nell'ambito del Gruppo è attivo, inoltre, un monitoraggio costante delle evoluzioni epidemiologiche e sanitarie, allo scopo di implementare piani di misure preventive e protettive della salute dei dipendenti e di chi opera per il Gruppo, sia a livello locale sia a livello globale. Fin dall'inizio dell'emergenza Covid-19 a febbraio 2020, Enel si è attivata per tutelare la salute di tutti i colleghi e garantire la continuità della fornitura di energia elettrica alle comunità in cui opera. Sono state create una task force globale e, in ciascun Paese di presenza Enel, task force locali, attraverso le quali monitorare l'andamento dell'epidemia con indicatori dedicati e adottare immediatamente tutte le misure di prevenzione necessarie. Visto il perdurare dell'emergenza Covid-19 e la sua diffusione su scala globale, alla fine del 2020 nell'ambito della Funzione HSEQ di Holding è stata costituita l'unità HSE Emergency Management, dedicata alle emergenze di Salute, Sicurezza e Ambiente, con l'obiettivo di integrare il processo di gestione delle emergenze HSE nell'organizzazione aziendale e assicurare l'integrazione e il continuo allineamento nella definizione della strategia e nella gestione degli eventi emergenziali a livello di Linea di Business e di Paese.

Sin dall'inizio della pandemia sono stati attivati nuovi modelli

operativi per minimizzare il rischio di contagio e sono stati implementati protocolli specifici di prevenzione, riadattando in modo dinamico il piano di attività e le misure definite in relazione allo sviluppo della pandemia a livello globale. Per tutti i colleghi che svolgevano attività cosiddette "remotizzabili", sin dall'inizio dell'emergenza è stato attivato il regime di lavoro in smart working. Per le unità operative (circa 13.000 colleghi), necessariamente rimaste in campo, sono state applicate misure stringenti di contenimento del contagio attraverso la suddivisione delle squadre in nuclei più piccoli (cellule elementari) e l'adozione di misure di segregazione temporale e/o fisica. Sono stati condotti stress test sulle infrastrutture critiche con lo scopo di verificarne il funzionamento in base a diversi possibili scenari di contagio. Sono state attivate iniziative di informazione e formazione ai dipendenti sulle misure di prevenzione da adottare. Enel ha invitato, inoltre, i propri fornitori su scala globale a intraprendere tutte le azioni ritenute opportune al fine di garantire la tutela della salute dei propri lavoratori e la limitazione del contagio. In tutti i principali Paesi di presenza Enel sono stati realizzati programmi di vaccinazione antinfluenzale, come misura di prevenzione sanitaria.

Relazioni responsabili con le comunità

Il 2020 è stato segnato dall'emergenza sanitaria, che ha determinato ricadute e conseguenze di natura socio-economica a livello globale. Gli effetti economici della crisi hanno ampliato vulnerabilità e diseguaglianze anche nelle comunità in cui il Gruppo opera, ma grazie al capillare e forte radicamento con il territorio è stato possibile identificare misure di sostegno immediato alle urgenze sanitarie e socio-economiche. Dall'Europa all'America Latina, dall'Asia all'Africa e Australia, il Gruppo Enel ha adottato circa 450 progetti di sostenibilità come risposta immediata su due principali aree di intervento:

  • contenimento dell'emergenza sanitaria con iniziative di aiuto alle strutture ospedaliere e di assistenza alla cittadinanza in prima linea;

  • supporto al rilancio economico delle comunità attraverso programmi di sostegno alla sicurezza alimentare, sviluppo della microimprenditorialità, servizi dedicati ai clienti vulnerabili e formazione professionale e scolastica a distanza.

La conoscenza delle specificità locali e l'ascolto costante delle esigenze degli stakeholder hanno inoltre permesso di sviluppare azioni concrete rispetto al nuovo contesto, considerate le mutate condizioni determinate dalle restrizioni quali il distanziamento sociale e i divieti di spostamento e Relazione sulla gestione

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la molteplicità di realtà economiche, sociali e culturali in cui Enel opera e di cui è parte integrante con la gestione dei suoi asset. Iniziative specifiche si sono focalizzate su piani locali di sviluppo socio-economico con soluzioni mirate per stimolare la ripresa economica, attraverso sviluppo di marketplace locali, servizi specifici dedicati ai clienti vulnerabili e azioni volte al contrasto alla povertà energetica e di inclusione sociale per le categorie più deboli della popolazione facendo leva sull'accesso alle nuove tecnologie e su approcci di economia circolare.

L'attenzione continua ai fattori sociali e ambientali, unita all'obiettivo di contribuire al progresso economico e sociale delle comunità, permette di creare valore nel lungo termine per l'azienda e per le comunità in cui opera favorendo un nuovo modello di sviluppo equilibrato che non lasci indietro nessuno. Un modello declinato lungo l'intera catena del valore: analizzando le necessità delle comunità fin dalle fasi di sviluppo di nuovi business; tenendo in considerazione i fattori sociali e ambientali nella realizzazione di cantieri sostenibili; gestendo gli asset e gli impianti per renderli piattaforme di sviluppo sostenibile dei territori in cui si trovano. Ulteriore evoluzione è costituita dall'estensione di tale approccio anche nel disegno, nello sviluppo e nella fornitura di servizi e prodotti energetici, contribuendo a costruire comunità sempre più sostenibili.

Nel 2020 Enel ha sviluppato oltre 2.100 progetti con 8 milioni di beneficiari(3) , contribuendo concretamente allo sviluppo e alla crescita sociale ed economica dei territori. I progetti di accesso all'energia economica, affidabile, sostenibile e moderna (SDG 7) a oggi hanno riguardato 9,8

(3) Per beneficiari si intendono le persone a favore delle quali viene realizzato un progetto. Enel considera i soli beneficiari diretti relativi all'anno corrente. Il numero dei beneficiari considera le attività e i progetti svolti in tutte le aree in cui il Gruppo opera (per il solo perimetro della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario il numero di beneficiari non comprende le società consolidate con metodo equity, le fondazioni e le Onlus del Gruppo, e le società per le quali è stato applicato il meccanismo di BSO - Build, Sell and Operate).

milioni di persone(4) , quelli a favore dello sviluppo economico e sociale delle comunità (SDG 8) hanno raggiunto i 3 milioni di beneficiari(5) mentre delle iniziative per promuovere un'educazione di qualità (SDG 4) hanno beneficiato 2,3 milioni di persone(6) .

Leva fondamentale per realizzare questi progetti è il ricorso a circa 1.000 partnership con imprese sociali, organizzazioni no profit, startup e istituzioni operanti a livello sia locale sia internazionale e che promuovono lo sviluppo del territorio attraverso interventi innovativi e su misura. Costante è la ricerca di idee e soluzioni di innovazione sociale attraverso l'ecosistema di Open Innovability® basato sull'apertura e sulla condivisione tramite diversi strumenti come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing (openinnovability.com) e la rete di Innovation Hub.

Il progresso compiuto in termini di contributo del Gruppo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDG) ha permesso inoltre a Enel di rivedere i propri obiettivi al 2030, raddoppiando il numero di persone che intende beneficiare attraverso progetti per garantire un'istruzione di qualità (SDG 4: target 5 milioni di beneficiari al 2030) e quelli di accesso all'energia (SDG 7: target di 20 milioni di beneficiari al 2030). Viene inoltre confermato il committment verso iniziative volte a promuovere la crescita economica, duratura, inclusiva e sostenibile (SDG 8: target di 8 milioni di beneficiari al 2030).

Catena di fornitura sostenibile

Le prestazioni dei fornitori, oltre a garantire i necessari standard qualitativi, devono andare di pari passo con l'impegno di adottare le migliori pratiche in termini di diritti umani e condizioni di lavoro, di salute e sicurezza sul lavoro, di responsabilità ambientale ed etica. In Enel, le procedure di approvvigionamento sono volte a garantire la qualità delle prestazioni nel massimo rispetto dei princípi di economicità, efficacia, tempestività e correttezza e trasparenza. Il processo di acquisto svolge un ruolo centrale nella creazione del valore nelle sue diverse forme (sicurezza, necessarie anche per integrare nelle valutazioni gli aspetti ambientali, sociali e di governance: il sistema di qualificazione, la definizione delle condizioni generali di contratto, il sistema di Supplier Performance Management (SPM). Il sistema globale di qualificazione dei fornitori di Enel (al 31 dicembre 2020 circa 12.000 qualificazioni attive) consente, infatti, una valutazione accurata delle imprese che intendono partecipare alle procedure di appalto, attraverso l'analisi dei requisiti tecnici, economico-finanziari, legali, ambientali, di salute e sicurezza, di diritti umani ed etici e di onorabilità, e rappresenta una garanzia per l'azienda. Per quanto riguarda il processo di gara e di contrattazione, è proseguito l'impegno di Enel per introdurre aspetti legati alla sostenibilità nei processi di gara, attraverso l'introduzione di uno specifico "K di sostenibilità", che tenga conto di fattori ambientali, sociali e di safety dei fornitori; sono inoltre previste specifiche clausole contrattuali in tutti i contratti di lavori, servizi e forniture in materia di sostenibilità, tra le quali il rispetto e la protezione dei diritti umani e il rispetto degli obblighi etico-sociali. Il sistema SPM è finalizzato invece al monitoraggio delle prestazioni dei fornitori in termini di qualità, tempestività e sostenibilità in esecuzione del contratto.

Sono, inoltre, proseguite le attività per una sempre maggiore integrazione dei temi ambientali, sociali e di governance nella strategia della catena di fornitura, creando valore condiviso con i fornitori. Tra queste, si segnalano gli incontri e le iniziative di informazione degli appaltatori in materia di sostenibilità, con specifico riferimento alla tutela della salute e sicurezza.

(4) Dati cumulati 2015-2020 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 7 a oggi.

(5) Dati cumulati 2015-2020 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 8 a oggi.

(6) Dati cumulati 2015-2020 sul numero totale beneficiari raggiunti su SDG 4 a oggi.

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Relazioni

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RICERCA E SVILUPPO

Relazione sulla gestione

Enel SpA non svolge direttamente attività di ricerca e sviluppo in quanto, nell'ambito del Gruppo, tale attività viene svolta da alcune società controllate e collegate.

Innovazione e digitalizzazione

Innovazione e digitalizzazione sono per Enel elementi chiave della propria strategia, per crescere in un contesto in veloce trasformazione, garantendo elevati standard di sicurezza, business continuity ed efficienza operativa, e consentendo così nuovi usi dell'energia, nuovi modi di gestirla e renderla accessibile a sempre più persone.

In particolare, la gestione dei dati riveste un ruolo fondamentale per sostenere il processo decisionale con l'elaborazione e l'applicazione dell'advanced analytics e per dare vita a nuove sinergie. La trasformazione digitale di Enel si basa su pillar (Asset, Clienti, Persone), enabler (Piattaforme, Cloud, Cybersecurity) e approcci per collegare pillar ed enabler (Agile, Data-driven). Robotica, intelligenza artificiale, cyber security, Big Data e cloud sono tra gli elementi principali su cui Enel sta investendo, confermando quindi la digitalizzazione come una delle dimensioni chiave del Piano Strategico 2021-2023 a supporto dello sviluppo del business. La strategia digitale si sta orientando, infatti, verso la massimizzazione dei margini e la riduzione dei costi operativi, per facilitare la transizione energetica.

Enel, inoltre, opera attraverso un modello di Open Innovability®, un ecosistema basato sulla condivisione che permette di connettere le aree dell'azienda con startup, partner industriali, piccole e medie imprese, centri di ricerca, università tramite diversi sistemi come, per esempio, le piattaforme di crowdsourcing e la rete di Innovation Hub. L'azienda ha all'attivo numerosi accordi di partnership di innovazione che, oltre ai campi d'azione tradizionali legati alle energie rinnovabili e alla generazione convenzionale, hanno promosso lo sviluppo di nuove soluzioni per l'e-mobility, le microgrid, l'efficienza energetica e l'industrial Internet of Things (IoT).

La strategia di innovazione di Enel fa leva sulla piattaforma online di crowdsourcing openinnovability.com e su una rete globale di 10 Innovation Hub (di cui 3 sono anche Lab) e 22 Lab (di cui 3 dedicati alle startup) che consolida il nuovo modello di collaborazione con le startup e le PMI. Queste ultime propongono soluzioni innovative e nuovi modelli di business ed Enel mette a disposizione le proprie competenze, le strutture per il collaudo e una rete globale di partner per supportarne lo sviluppo e l'eventuale scale-up. Gli Hub sono situati negli ecosistemi di innovazione più rilevanti per il Gruppo (Catania, Pisa, Milano, Silicon Valley, Boston, Rio de Janeiro, Madrid, Mosca, Santiago del Cile, Tel Aviv), gestiscono relazioni con tutti gli attori coinvolti nelle attività di innovazione e costituiscono la principale fonte di scouting di startup e PMI innovative. I Lab (tra i quali quelli di Milano, Pisa, Catania, San Paolo, Haifa e Be'er Sheva sono i più rappresentativi) consentono alle startup di sviluppare e testare le proprie soluzioni insieme alle Linee di Business.

Nel corso del 2020, grazie al posizionamento del Gruppo negli ecosistemi innovativi e al consolidamento della rete degli Hub e Lab, sono stati organizzati più di 40 bootcamp su diverse aree tecnologiche e le attività di scouting delle startup si sono estese a due nuove geografie (Canada e Australia). A Be'er Sheva (Israele) è stato aperto il nuovo FinSec Lab, grazie a Enel X e Mastercard, rivolto allo sviluppo di startup early stage in ambito FinTech e cyber security. Tutto questo ha permesso a Enel di incontrare più di 2.600 startup e di lanciare più di 70 nuove collaborazioni, nonostante la pandemia.

Sempre maggiore rilevanza assumono le attività per la promozione e sviluppo della cultura dell'innovazione e dell'imprenditorialità all'interno dell'azienda, attraverso le Innovation Accademy e il progetto degli Innovation Ambassadors.

Inoltre, nel 2020 sono proseguite le attività delle "innovation community", che coinvolgono diverse aree e professionalità all'interno dell'azienda. Energy storage, blockchain, droni, realtà aumentata e virtuale, additive manufacturing, intelligenza artificiale, "wearables" (dispositivi indossabili), robotica e green hydrogen sono gli ambiti e le tecnologie affrontate all'interno di tali comunità. Negli ultimi anni, per esempio, Enel ha intensificato l'uso dei droni nelle attività di monitoraggio e manutenzione dei propri asset, ispezionando campi solari, parchi eolici, dighe e bacini idroelettrici, componenti chiuse negli impianti tradizionali e le linee di distribuzione, con l'obiettivo di aumentare l'efficienza dei processi di esercizio e manutenzione e soprattutto di ridurre l'esposizione a rischi dei lavoratori. Inoltre, i sistemi di accumulo, oltre a garantire il supporto continuo alle attività di business correnti, consentono l'apertura a nuove frontiere di business sostenibile.

Al 2020 sono stati investiti 111 milioni di euro (comprensivi del costo del personale) in innovazione (spese di Ricerca e Sviluppo).

PRINCIPALI RISCHI E OPPORTUNITÀ

Enel SpA, nella propria funzione di holding industriale, è esposta nella sostanza ai medesimi rischi connessi al business del Gruppo, nonché a quelli più specifici di carattere finanziario correlati alla funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo.

Il modello di risk governance adottato da Enel SpA è in linea con i modelli più accreditati nel contesto internazionale e ha come obiettivi:

› l'attuazione di un sistema integrato e diffuso per la ge-

stione e il controllo dei rischi (SIGR);

  • › la rappresentazione organica e univoca dei principali rischi (catalogo dei rischi);
  • › l'adozione di processi, strumenti e metodologie che abilitano l'adozione di decisioni consapevoli che tengano conto della natura e del livello dei rischi e che ne colgano, al contempo, le relative opportunità.

In linea con il catalogo dei rischi di Gruppo, i rischi sono classificati in sei categorie: Strategici, Finanziari, Operativi, Governance & Culture, Tecnologia Digitale e di Compliance. Per contenere e/o ottimizzare l'esposizione a tali rischi, Enel svolge una serie di attività di analisi, misurazione, monitoraggio e gestione degli stessi.

Si descrivono di seguito le principali tipologie di rischio cui è esposta Enel SpA.

Rischi strategici

Rientrano in questa categoria i rischi dettagliati nei seguenti paragrafi.

||||||||| || |||||| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Evoluzioni legislative e regolatorie

|||||||| || ||||||| ||||||||||| ||||||||||| || |||||| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| |||||||||| || |||||| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Il Gruppo si trova a operare in mercati regolamentati e il cambiamento delle regole di funzionamento dei vari sistemi, nonché le prescrizioni e gli obblighi che li caratterizzano, influiscono sull'andamento della gestione dovuti all'aumento della complessità aziendale e dei risultati della Holding.

A fronte dei rischi che possono derivare da fattori regolatori, si è operato per intensificare i rapporti con gli organismi di governo e regolazione locali adottando un approccio di trasparenza, comunicazione, collaborazione e proattività nell'affrontare e rimuovere le fonti di instabilità dell'assetto legislativo e regolamentare. In tale contesto Enel ha deciso di istituire specifiche Funzioni aziendali che monitorano le tematiche rilevanti legate all'evoluzione normativa e regolamentare a livello locale, nazionale e internazionale.

Tendenze macroeconomiche e geopolitiche

Il Gruppo mantiene una forte presenza internazionale, con circa il 50% dei ricavi generati all'estero e in diverse valute di riferimento. I flussi di cassa e gli asset aziendali sono pertanto esposti, oltre che alla variazione del contesto macroeconomico e finanziario globale, a fattori di rischio idiosincratico, quali: volatilità dei cambi e mutamento delle condizioni economiche, politiche, sociali e finanziarie 2

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nei vari Paesi di presenza. Rischi globali relativi a eventuali pandemie, come quella del 2020 relativa al Covid-19 che si è repentinamente estesa su scala mondiale deteriorando significativamente le prospettive di crescita nel breve-medio termine, o crisi che possano influenzare la continuità di approvvigionamento di materiali o materie prime, le migrazioni, le attività produttive dei singoli Paesi, sono parimenti considerati dati gli impatti strettamente legati alle matrici economiche, sociali e anche energetiche dei singoli Paesi.

Cambiamenti climatici

Relazione sulla gestione

Per identificare in maniera strutturata e coerente con le raccomandazioni della TCFD le principali tipologie di rischio e di opportunità e gli impatti sul business a esse associati, è stato adottato un framework che rappresenta in maniera esplicita le principali relazioni tra variabili di scenario e tipologie di rischio e opportunità, indicando le modalità di gestione strategiche e operative che considerano anche misure di mitigazione e adattamento.

Si identificano due principali macrocategorie di rischi/opportunità: quelle derivanti dall'evoluzione delle variabili fisiche e quelle derivanti dall'evoluzione degli scenari di transizione.

I rischi fisici derivanti dal cambiamento climatico si possono classificare come fenomeni acuti (ovvero eventi estremi) e cronici: i primi sono legati al verificarsi di condizioni meteoclimatiche di estrema intensità, i secondi a cambiamenti graduali ma strutturali nelle condizioni climatiche. Gli eventi estremi potrebbero esporre a potenziale indisponibilità di asset e infrastrutture, costi di ripristino, disagi per i clienti ecc. Il mutamento cronico delle condizioni climatiche potrebbe esporre, invece, il Gruppo ad altri rischi od opportunità: per esempio, variazioni strutturali della temperatura potrebbero provocare variazioni della domanda elettrica ed effetti sulla produzione, mentre variazione della piovosità o ventosità potrebbero impattare il business del Gruppo in termini di minore o maggiore producibilità.

Con riferimento al processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile e caratterizzato da una progressiva elettrificazione e riduzione delle emissioni di CO2, coerentemente con la strategia di decarbonizzazione del Gruppo, esistono rischi ma soprattutto opportunità legati sia al mutamento del contesto regolatorio e normativo, sia ai trend di sviluppo tecnologico, di elettrificazione e ai conseguenti sviluppi di mercato, con potenziali effetti anche sui prezzi delle commodity e dell'energia.

Panorama competitivo

I mercati e i business nei quali il Gruppo è presente sono interessati da processi di progressiva e crescente competizione ed evoluzione, da un punto vista sia tecnologico sia di regolamentazione, con tempistiche differenti da Paese a Paese.

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Come risultato di questi processi, Enel è esposta a una crescente pressione competitiva ed, essendo l'elettricità il vettore di questo secolo, la competizione aumenta anche a opera di settori contigui, offrendo, d'altro canto, la possibilità alle utility di poter affacciarsi su nuovi business.

Enel è presente nell'intera catena del valore dell'elettricità e ha portafoglio di attività diversificato sia in termini di tecnologie di generazione sia in termini di aree geografiche, settori e mercati in cui opera. Questa diversificazione, dal momento che costituisce un importante fattore di mitigazione, viene costantemente monitorata al fine di indirizzare e supportare le linee guida di sviluppo strategico.

Rischi finanziari

Nell'esercizio della sua attività la Società è esposta a diversi rischi di natura finanziaria, anche in considerazione della funzione di tesoreria centrale svolta per il Gruppo che, se non opportunamente mitigati, possono direttamente influenzarne il risultato. Essi includono il rischio di tasso di cambio, il rischio di tasso di interesse, il rischio di credito e controparte e il rischio di liquidità. ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

|||||||||||||||||||||||||||||||||||||| || ||||||| ||||||||||| ||||||||||| || |||||| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| ||||||||| || |||||| |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||| Enel ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di specifici Comitati interni cui spettano le attività di indirizzo strategico e di supervisione della gestione dei rischi, nonché la definizione e l'applicazione di specifiche policy che definiscono i ruoli e le responsabilità per i processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi nel rispetto del principio della separazione organizzativa fra le strutture preposte alla gestione e quelle responsabili del monitoraggio e del controllo dei rischi.

La governance dei rischi finanziari prevede, inoltre, la definizione di un sistema di limiti operativi, per ogni rischio,

periodicamente monitorati dalle unità deputate al controllo dei rischi. Il sistema di limiti costituisce un supporto alle decisioni del management finalizzato al raggiungimento degli obiettivi tenendo sempre conto del trade off rischio/ opportunità.

Per un maggiore approfondimento sulla gestione dei rischi finanziari si rimanda alla nota 33 "Risk management" del Bilancio di esercizio.

Tasso di interesse

La Società è esposta al rischio che variazioni del livello dei tassi di interesse comportino variazioni inattese degli oneri finanziari netti o del valore di attività e passività finanziarie valutate al fair value.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva principalmente dalla variabilità delle condizioni di finanziamento, in caso di accensione di un nuovo debito, e dalla variabilità dei flussi di cassa relativi agli interessi prodotti dalla porzione di debito a tasso variabile.

La politica di gestione del rischio di tasso di interesse mira al contenimento degli oneri finanziari e della loro volatilità mediante l'ottimizzazione del portafoglio di passività finanziarie e la stipula di contratti finanziari derivati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la struttura del debito con un adeguato livello di flessibilità che garantisca il mantenimento della solidità e dell'equilibrio della struttura finanziaria.

Tasso di cambio

In ragione della diversificazione geografica e dell'accesso ai mercati internazionali per l'emissione di strumenti di debito, la Società è esposta al rischio che variazioni dei tassi di cambio tra la divisa di conto e le altre divise generino variazioni inattese delle grandezze economiche e patrimoniali riportate nei rispettivi bilanci di esercizio.

L'esposizione al rischio di tasso di cambio è principalmente legata al dollaro statunitense e deriva dai flussi di cassa relativi a investimenti, a dividendi derivanti da consociate estere, a flussi relativi alla compravendita di partecipazioni e dalle attività e passività finanziarie.

La politica di gestione del rischio di tasso di cambio è orientata alla copertura sistematica delle esposizioni alle quali è soggetta la Società.

Appositi processi operativi garantiscono la definizione e l'attuazione di opportune strategie di hedging, che tipicamente prevedono l'impiego di contratti finanziari derivati stipulati sui mercati OTC.

Il controllo del rischio attraverso specifici processi e indicatori consente di limitare i possibili impatti finanziari avversi e, al contempo, di ottimizzare la gestione dei flussi di cassa dei portafogli gestiti.

Rischio di credito e controparte

La Società è esposta al rischio di credito e controparte, inteso come l'eventualità che un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni di natura finanziaria, causi effetti avversi sul valore atteso della posizione creditoria.

L'esposizione al rischio di credito e di controparte è riconducibile sostanzialmente alle attività di negoziazione di strumenti derivati, depositi bancari e più in generale di strumenti finanziari.

La mitigazione del rischio è perseguita attraverso la diversificazione di portafoglio (prediligendo controparti con merito creditizio elevato) nonché l'adozione di specifici framework contrattuali standardizzati che prevedono clausole di mitigazione del rischio (per es., netting) ed eventualmente lo scambio di cash collateral.

Il processo di controllo basato su specifici indicatori di rischio e, dove possibile, di limiti consente di assicurare che gli impatti economico-finanziari, legati a possibile deterioramento del merito creditizio, siano contenuti entro livelli sostenibili.

Grazie alla politica di gestione e monitoraggio del rischio adottata da Enel, non si rilevano variazioni significative delle esposizioni finanziarie e dello standing creditizio delle controparti dovute a impatti COVID-19.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società, pur essendo solvibile, non sia in grado di far fronte tempestivamente ai propri impegni, o che sia in grado di farlo solo a condizioni economiche sfavorevoli a causa di situazioni di tensione o crisi sistemica (per es., credit crunch, crisi del debito sovrano ecc.) o della mutata percezione della sua rischiosità da parte del mercato.

Tra i fattori che definiscono la rischiosità percepita dal mercato, il merito creditizio, assegnato a Enel dalle agenzie di rating, riveste un ruolo determinante poiché influenza la sua possibilità di accedere alle fonti di finanziamento e le relative condizioni economiche. Un peggioramento di tale merito creditizio potrebbe, pertanto, costituire una limitazione all'accesso al mercato dei capitali e/o un incremento del costo delle fonti di finanziamento, con conseguenti effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria di Enel.

Nel corso del 2020 il profilo di rischio di Enel non ha subíto

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variazioni rispetto al 2019. Pertanto, al termine dell'esercizio, il rating di Enel è pari a: (i) "BBB+" con outlook stabile secondo Standard & Poor's; (ii) "A-" con outlook stabile secondo Fitch; (iii) "Baa2" con outlook positivo secondo Moody's. Si rileva che il 15 gennaio 2021 l'agenzia Moody's ha aggiornato il rating di Enel portandolo a Baa1. L'upgrade del rating riflette i progressi realizzati nel miglioramento del profilo di rischio aziendale del Gruppo, come risultato dei continui investimenti in reti ed energie rinnovabili, della maggiore diversificazione geografica e della focalizzazione sul finanziamento centralizzato.

La politica di gestione del rischio di liquidità di Enel è finalizzata al mantenimento di disponibilità liquide sufficienti a far fronte agli impegni attesi per un determinato orizzonte temporale senza far ricorso a ulteriori fonti di finanziamento, nonché al mantenimento di una riserva prudenziale di liquidità, sufficiente a far fronte a eventuali impegni inattesi. Inoltre, al fine di rispettare gli impegni di medio e lungo termine, Enel persegue una strategia di gestione dell'indebitamento che prevede una struttura diversificata delle fonti di finanziamento, cui ricorre per la copertura dei propri fabbisogni finanziari, e un profilo di scadenze equilibrato. Con riferimento agli effetti provocati dalla pandemia, gli indici di rischio di liquidità di Enel si sono mantenuti al di sotto dei limiti fissati per l'anno 2020.

Tecnologia Digitale ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

I rischi ricondotti in questa categoria sono descritti nei seguenti paragrafi. ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Cyber security

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In tale contesto, il rischio di cyber security rappresenta la possibilità che attacchi informatici compromettano i sistemi informativi aziendali (gestionali e industriali) avendo come principale conseguenza l'interruzione dei servizi erogati, la sottrazione di informazioni sensibili, con impatti sia economici sia reputazionali.

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Gli attacchi informatici sono cambiati radicalmente negli ultimi anni: il numero è cresciuto esponenzialmente, così come il loro grado di complessità e impatto, risultando sempre più difficile identificarne la fonte in modo tempestivo. Nel caso di Enel, ciò è dovuto ai numerosi contesti in cui questo si trova a operare (dati, industria e persone), una circostanza che deve essere sommata alla complessità intrinseca e all'interconnessione delle risorse che, peraltro, nel corso degli anni sono state sempre più integrate nei quotidiani processi operativi.

Enel ha adottato un modello olistico di governance relativo alla cyber security, che si applica ai settori IT (Information Technology), OT (Operational Technology) e IoT (Internet of Things). Il framework si basa sull'impegno del top management, sulla direzione strategica globale, sul coinvolgimento di tutte le aree di business nonché delle unità impegnate nella progettazione e gestione dei sistemi. Esso si sforza, inoltre, di utilizzare le tecnologie di punta del mercato, di progettare processi aziendali ad hoc, di rafforzare la consapevolezza informatica da parte delle persone e di recepire i requisiti normativi relativi alla sicurezza informatica.

In aggiunta, Enel ha definito e adottato una metodologia di gestione del rischio per la sicurezza informatica basata su approcci "risk-based" e "cyber security by design", rendendo così l'analisi dei rischi aziendali il passo fondamentale di tutte le decisioni strategiche. Enel ha, inoltre, creato il proprio Cyber Emergency Readiness Team (CERT), al fine di rispondere e gestire in modo proattivo eventuali incidenti nel campo della sicurezza informatica.

Digitalizzazione, efficacia IT e continuità del servizio

Enel sta effettuando una completa trasformazione digitale della gestione dell'intera catena del valore dell'energia, sviluppando nuovi modelli di business e digitalizzando i suoi processi aziendali. Una conseguenza di tale trasformazione digitale è che Enel è via via sempre più esposta a rischi legati al funzionamento dei sistemi IT (Information Technology) implementati in tutta l'azienda, che potrebbero condurre a interruzioni del servizio, perdite di dati e, conseguentemente, a un aumento dei costi operativi con impatti significativi a livello reputazionale, economici e finanziari.

Il presidio di tali rischi è garantito da una serie di misure interne sviluppate dall'unità Global Digital Solutions, responsabile di guidare la trasformazione digitale di Enel; tale unità ha predisposto un sistema di controllo interno che, introducendo punti di controllo lungo tutta la catena del valore dell'Information Technology, consente di evitare il concretizzarsi di rischi relativi ad aspetti quali la realizzazione di servizi non aderenti alle esigenze del business, la mancanza di implementazione di adeguate misure di sicurezza e le interruzioni di servizio. Il sistema di controllo interno all'unità Global Digital Solutions presidia sia le attività svolte internamente sia quelle affidate a collaboratori e provider esterni. Enel sta inoltre promuovendo la diffusione di cultura e competenze digitali, al fine di guidare con successo la trasformazione digitale e minimizzare i rischi associati. |||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Rischi operativi ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

I rischi inclusi nella categoria dei rischi operativi per Enel SpA sono connessi a:

  • › Persone e organizzazione;
  • › Ambiente;
  • › Procurement, logistica e supply chain. ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Persone e organizzazione

Le profonde trasformazioni del settore energetico, caratterizzate da una forte spinta tecnologica, richiedono la presenza di nuovi profili e competenze professionali, nonché un importante cambiamento di carattere culturale e organizzativo. Le organizzazioni devono orientarsi verso nuovi modelli di business, agili e flessibili. Politiche di valorizzazione delle diversità e di gestione e promozione dei talenti diventano elementi chiave in aziende che stanno gestendo la transizione e che hanno una presenza geografica diffusa. Enel pone le persone che lavorano in azienda al centro del proprio modello di business: la gestione del capitale umano costituisce una priorità cui sono legati specifici obiettivi. Tra questi, i principali sono: lo sviluppo di capacità e di competenze digitali rese necessarie dalla Quarta Rivoluzione Industriale, nonché la promozione di programmi di reskilling e upskilling per i dipendenti al fine di supportare la transizione energetica; il corretto coinvolgimento dei dipendenti rispetto al purpose aziendale, che garantisce migliori risultati a fronte di una maggiore soddisfazione per le persone; lo sviluppo di sistemi di valutazione dell'ambiente lavorativo e delle performance; la diffusione della politica di diversità e inclusione, nonché di una cultura organizzativa inclusiva fondata sui princípi di non discriminazione e pari opportunità, driver fondamentale affinché tutti possano apportare il proprio contributo.

L'impegno di Enel nel sviluppare e diffondere la metodologia agile all'interno dei processi aziendali, efficacemente testata negli anni passati, ha contribuito a potenziare la resilienza e la flessibilità dei modelli organizzativi in risposta all'all'emergenza pandemica da COVID-19.

Ambiente

Nell'ultimo anno, in linea con una tendenza ormai consolidata, si è registrata una crescente sensibilità da parte di tutta la collettività rispetto ai rischi legati a modelli di sviluppo che generano impatti ambientali e che sfruttano risorse naturali scarse (tra cui molte materie prime ma anche l'acqua).

Le istituzioni, in risposta a queste esigenze, aggiornano le normative ambientali in senso più restrittivo, ponendo vincoli sempre più stringenti allo sviluppo di nuove iniziative industriali e, nei settori considerati più impattanti, favoriscono o impongono il superamento di tecnologie considerate non più sostenibili.

In questo contesto, le aziende di ciascun settore, e le aziende leader su tutte, sempre più consapevoli che i rischi ambientali sono sempre più anche rischi economici, sono chiamate a un accresciuto impegno e una maggiore responsabilità nell'individuazione e adozione di soluzioni tecniche e modelli di sviluppo innovativi e sostenibili.

Enel ha posto il requisito di una efficace prevenzione e minimizzazione degli impatti e dei rischi ambientali quale elemento fondamentale e discriminante alla base di ogni progetto, lungo il suo intero ciclo di vita.

L'adozione di Sistemi di Gestione Ambientale certificati ai sensi della ISO 14001, in tutte le divisioni del Gruppo, garantisce l'adozione di politiche e procedure strutturate per l'identificazione e la gestione dei rischi e delle opportunità ambientali associate a ogni attività aziendale. Un piano di controlli strutturato abbinato ad azioni e obiettivi di miglioramento ispirato alle migliori pratiche ambientali, con requisiti superiori rispetto a quelli richiesti dalle normative, mitiga il rischio di impatti negativi sulla qualità dell'ambiente e sugli ecosistemi coinvolti e quindi di incorrere a danni reputazionali e contenziosi legali.

Contribuiscono inoltre la molteplicità delle azioni per il raggiungimento degli sfidanti obiettivi di miglioramento ambientale fissati da Enel, riguardanti per esempio le emissioni atmosferiche, i rifiuti prodotti e i consumi idrici, soprattutto in aree a elevato water stress.

Relazione sulla gestione

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Relazioni

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Con particolare riferimento al rischio di scarsità idrica, esso è mitigato direttamente dalla strategia di sviluppo di Enel basata sulla crescita della generazione da fonti rinnovabili che sostanzialmente non sono dipendenti dalla disponibilità di acqua per il loro esercizio. Particolare attenzione è poi posta agli asset presenti in aree a elevato livello di water stress, con l'obiettivo di individuare soluzioni tecnologiche per ridurre i consumi.

Infine, la collaborazione costante con le autorità locali di gestione dei bacini idrografici consente di adottare le strategie condivise più efficaci per la gestione sostenibile degli asset di generazione idroelettrica.

Procurement, logistica e supply chain

I processi di acquisto e i relativi documenti di governance costituiscono un sistema strutturato di norme e punti di controllo che consentono di coniugare il raggiungimento degli obiettivi strategici con il rispetto dei princípi fondamentali espressi nel Codice Etico, nell'Enel Global Compliance Program, nel Piano Tolleranza Zero e nella Policy Diritti Umani, senza rinunciare alla promozione di iniziative volte a uno sviluppo economico sostenibile.

Le procedure che governano i processi di approvvigionamento sono tutte volte a garantire comportamenti orientati al massimo rispetto di valori chiave quali lealtà, professionalità, collaborazione, trasparenza e tracciabilità dei processi decisionali.

Tali princípi sono stati declinati nei processi e nei presidi organizzativi di cui Enel, in via di autoregolamentazione, ha deciso di dotarsi allo scopo di instaurare rapporti di fiducia con tutti i propri stakeholder, al fine di definire relazioni stabili e costruttive volte a garantire la competitività economica nel rispetto della tutela del lavoro minorile, le condizioni di salute e sicurezza sul lavoro e la responsabilità ambientale.

In questo senso, il sistema procedurale degli acquisti prevede pressoché sistematicamente lo strumento della gara, assicurano la massima concorrenza e pari opportunità di accesso a tutti gli operatori che siano in possesso dei requisiti tecnici, economico/finanziari, ambientali, di sicurezza, dei diritti umani, legali ed etici.

L'approvvigionamento con affidamento diretto e senza procedura competitiva può avvenire solamente in casi eccezionali, opportunamente motivati, nel rispetto della normativa vigente in materia.

Il sistema di qualificazione fornitori costituisce una garanzia per il processo di approvvigionamento, perché consente

di interpellare le imprese ritenute idonee a partecipare alle procedure di approvvigionamento, in quanto ritenuti di accertata affidabilità e in linea con la propria visione strategica e i medesimi valori. |||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Al processo di qualificazione fa da completamento il processo di Supplier Performance Management, volto a monitorare le performance dei fornitori sulla correttezza dei comportamenti in sede di gara, qualità, puntualità e sostenibilità nell'esecuzione del contratto. |||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

L'efficacia della gestione del rischio della supply chain viene monitorata attraverso alcuni indicatori di performance, per i quali si definiscono soglie che indirizzano la definizione della strategia di approvvigionamento. ||||||||| || |||||| ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||

Compliance

Rischi connessi alla protezione dei dati personali

Nell'era della digitalizzazione e della globalizzazione dei mercati, la strategia di business di Enel si è focalizzata nell'accelerare il processo di trasformazione verso un modello di business basato su piattaforma digitale, attraverso un approccio data driven e incentrato sul cliente, che si sta implementando lungo l'intera catena del valore.

Ciò implica una naturale esposizione ai rischi legati alla protezione dei dati personali, anche in considerazione della sempre più corposa normativa in materia di privacy, la cui inadeguata attuazione può causare perdite economiche o finanziarie e danni reputazionali.

Al fine di gestire e mitigare questo rischio, Enel ha adottato un modello di governance globale di dati personali mediante l'attribuzione di ruoli privacy a tutti i livelli (inclusa la nomina dei Responsabili della Protezione dei Dati personali - RPD a livello globale e di Paese) nonché strumenti di compliance digitale per mappare applicativi e processi e gestire rischi rilevanti ai fini della protezione dei dati personali nel rispetto delle specificità delle normative di settore locali.

PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE

La pandemia da COVID-19 ha profondamento impattato non solo le attività economiche a livello globale, ma anche il modo di vivere e di lavorare delle persone nel corso del 2020.

In questo contesto, la diversificazione geografica del Gruppo, il suo modello di business integrato lungo la catena del valore, una struttura finanziaria solida e un elevato livello di digitalizzazione hanno permesso a Enel di mostrare una notevole resilienza, che si è riflessa nei risultati economico-finanziari dell'esercizio.

A novembre 2020 il Gruppo ha presentato il Piano Strategico, fornendo anche una visione dell'evoluzione del business nei prossimi dieci anni.

In particolare, il nuovo Piano Strategico descrive l'adozione di due modelli di business: quello tradizionale, detto di "Ownership", in cui le piattaforme digitali sono promotrici del business a sostegno della redditività degli investimenti, e il modello di "Stewardship", che catalizza investimenti di terzi in collaborazione con Enel, o nell'ambito di piattaforme generatrici di business.

Attraverso questi due modelli di business, nel periodo 2021- 2030 Enel investirà oltre 150 miliardi di euro con il modello di business di Ownership e ulteriori 10 miliardi di euro circa con il modello di business di Stewardship, mobilitando nel contempo ulteriori 30 miliardi di euro circa provenienti da terzi. A fronte di tali investimenti si prevede che tra il 2020 e il 2030 l'EBITDA ordinario del Gruppo crescerà in termini di CAGR del 5%-6%, con un utile netto ordinario in crescita del 6%-7% in termini di CAGR.

Promuovendo i processi di decarbonizzazione, elettrificazione e migrazione su piattaforma, il Gruppo prevede anche di creare valore condiviso e sostenibile per tutti gli stakeholder, per esempio:

  • perseguendo una riduzione dell'80% delle emissioni dirette di CO2 rispetto al 2017 secondo una strategia che risparmierà l'estrazione di circa 200 milioni di barili di petrolio equivalenti;

  • facendo risparmiare ai consumatori circa il 25% sul totale delle loro bollette energetiche ottenendo, allo stesso tempo, un abbattimento delle loro emissioni;

  • investendo in digitalizzazione e nella creazione di piattaforme per offrire un livello di servizio tre volte superiore a quello attuale, con l'indice di durata media delle interruzioni del sistema (SAIDI - System Average Inter-

ruption Duration Index) che scenderà a circa 100 minuti nel 2030;

generando oltre 240 miliardi di euro di prodotto interno lordo nei Paesi di presenza del Gruppo, mediante investimenti locali in generazione ed elettrificazione.

Nel periodo 2021-2023 il Gruppo prevede invece di investire direttamente circa 40 miliardi di euro, di cui 38 miliardi di euro tramite il modello di business di Ownership, e circa 2 miliardi di euro tramite il modello di business di Stewardship, mobilitando nel contempo 8 miliardi di euro provenienti da terzi.

Per quanto riguarda gli investimenti pianificati nel quadro del modello di business di Ownership:

  • oltre la metà sarà dedicata alla Global Power Generation, con circa 17 miliardi di euro destinati all'incremento della capacità da energie rinnovabili, che salirà a 60 GW su base consolidata nel 2023;

  • circa il 43% sarà dedicato alle Infrastrutture e Reti. Si prevede infatti che l'accelerazione degli investimenti porterà a un incremento della RAB di Gruppo, che raggiungerà 48 miliardi di euro nel 2023;

  • l'importo restante sarà dedicato al business Clienti: si prevede che il customer value del segmento Business to Consumer aumenterà di circa il 30%, a fronte di un aumento del 45% circa di quello del segmento Business to Business, grazie all'eliminazione delle tariffe regolamentate, principalmente in Italia, e al trend di elettrificazione dei consumi energetici che promuoverà i servizi "beyond commodity".

Per quanto concerne gli investimenti nel modello di business di Stewardship, saranno principalmente dedicati alle energie rinnovabili, oltre che a fibra, e-transport e servizi di flessibilità.

Oltre il 90% degli investimenti di Enel su base consolidata sarà in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite. Inoltre, in linea con i calcoli iniziali di Enel, tra l'80% e il 90% dei suoi investimenti su base consolidata sarà allineato ai criteri della tassonomia europea grazie al suo sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.

Inoltre, per il periodo di Piano Enel ha definito una politica di dividendi semplice, prevedibile e interessante: gli azionisti riceveranno un dividendo per azione (DPS) fisso, garantito e crescente nei prossimi tre anni, con l'obiettivo di raggiungere i 0,43 euro per azione al 2023.

Nel 2021 sono previsti:

  • l'accelerazione degli investimenti nelle energie rinnovabili, soprattutto in America Latina e Nord America, a supporto della crescita industriale e nell'ambito delle politiche di decarbonizzazione seguite dal Gruppo;

  • una crescita degli investimenti finalizzati al miglioramento della qualità e della resilienza delle reti di distri-

buzione, specialmente in Italia e America Latina, nonché alla loro ulteriore digitalizzazione;

l'incremento degli investimenti dedicati all'elettrificazione dei consumi, soprattutto in Italia, con l'obiettivo di valorizzare la crescita della base clienti, nonché al continuo efficientamento, sostenuto dalla creazione di piattaforme globali di business.

Sulla base di quanto sopra esposto, qui di seguito si ricordano gli obiettivi economico-finanziari su cui si basa il Piano 2021-2023 del Gruppo.

OBIETTIVI FINANZIARI

Relazione sulla gestione

Crescita dell'utile 2020 (1) 2021 2022 2023 CAGR
2020-2023
EBITDA ordinario (€mld) 17,9 18,7-19,3 19,7-20,3 20,7-21,3 +5%/+6%
Utile netto ordinario (€mld) 5,2 5,4-5,6 5,9-6,1 6,5-6,7 +8%/+9%
Dividendo per azione (€) 0,358 0,38 0,40 0,43 ~7%

(1) La politica dei dividendi per l'esercizio 2020 prevede il pagamento di un dividendo pari all'importo più elevato tra 0,35 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo.

ALTRE INFORMAZIONI

Società controllate estere extra UE

Si attesta che alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione del Bilancio di Enel SpA relativo all'esercizio 2020 – vale a dire al 18 marzo 2021 – sussistono nell'ambito del Gruppo Enel le "condizioni per la quotazione delle azioni di società controllanti società costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea" (le "Società controllate estere extra UE") dettate dall'art. 15 del Regolamento Mercati approvato con delibera CONSOB n. 20249 del 28 dicembre 2017 (il "Regolamento Mercati").

In particolare, si segnala al riguardo che:

  • in applicazione dei parametri di significativa rilevanza ai fini del consolidamento richiamati nell'art. 15, comma 2, del Regolamento Mercati, sono state individuate nell'ambito del Gruppo Enel 40 Società controllate estere extra UE cui la disciplina in questione risulta applicabile in base ai dati del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2019;

  • trattasi, in particolare, delle seguenti società: 1) Ampla Energia e Serviços SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas); 2) Celg Distribuição SA - Celg D (società brasiliana del perimetro Enel Américas); 3) Cimarron Bend Wind Holdings I LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 4) Codensa SA ESP (società colombiana del perimetro Enel Américas); 5) Companhia Energética do Ceará - Coelce (società brasiliana del perimetro Enel Américas); 6) EGPNA Preferred Wind Holdings LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 7) Eletropaulo Metropolitana Eletricidade de São Paulo SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas); 8) Emgesa SA ESP (società colombiana del perimetro Enel Américas); 9) Empresa Distribuidora Sur SA - Edesur (società argentina del perimetro Enel Américas); 10) Empresa Eléctrica Panguipulli SA (società fusa per incorporazione in data 1° luglio 2020 in Parque Eólico Taltal SpA, società a sua volta fusa per incorporazione in data 1° agosto 2020 in Almeyda Solar SpA, società a sua volta fusa per incorporazione in data 1° gennaio 2021 in Enel Green Power Chile SA); 11) Enel Américas SA (società cilena direttamente controllata da Enel SpA); 12) Enel Brasil SA (società brasiliana del perimetro Enel Américas); 13) Enel Chile SA (società cilena direttamente controllata

  • da Enel SpA); 14) Enel Distribución Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile); 15) Enel Distribución Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas); 16) Enel Finance America LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 17) Enel Fortuna SA (società panamense del perimetro EGP Américas); 18) Enel Generación Chile SA (società cilena del perimetro Enel Chile); 19) Enel Generación Costanera SA (società argentina del perimetro Enel Américas); 20) Enel Generación El Chocón SA (società argentina del perimetro Enel Américas); 21) Enel Generación Perú SAA (società peruviana del perimetro Enel Américas); 22) Enel Green Power Brasil Participações Ltda (società brasiliana del perimetro EGP Américas); 23) Enel Green Power Chile SA (società fusa per incorporazione in data 4 marzo 2020 in Enel Green Power del Sur SpA, ridenominata Enel Green Power Chile SA); 24) Enel Green Power Chile SA (già Enel Green Power del Sur SpA, società cilena del perimetro Enel Chile); 25) Enel Green Power Diamond Vista Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 26) Enel Green Power México S de RL de Cv (società messicana del perimetro Enel Green Power); 27) Enel Green Power Perú SAC (società peruviana del perimetro EGP Américas); 28) Enel Green Power Rattlesnake Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 29) Enel Green Power RSA (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power); 30) Enel Green Power RSA 2 (RF) (Pty) Ltd (società sudafricana del perimetro Enel Green Power); 31) Enel Kansas LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 32) Enel North America Inc. (società statunitense direttamente controllata da Enel SpA); 33) Enel Perú SAC (società peruviana del perimetro Enel Américas); 34) Enel Russia PJSC (società russa direttamente controllata da Enel SpA); 35) Enel X North America Inc. (società statunitense del perimetro Enel North America); 36) Geotérmica del Norte SA (società cilena del perimetro Enel Chile); 37) High Lonesome Wind Power LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 38) Red Dirt Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 39) Rock Creek Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America); 40) Thunder Ranch Wind Project LLC (società statunitense del perimetro Enel North America);
  • lo Stato patrimoniale e il Conto economico di tutte le società sopra indicate, quali inseriti nel reporting package utilizzato ai fini della redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2020, verranno messi a disposizione del pubblico da parte di Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. a) del Regolamento Mercati) almeno 15 giorni prima della data prevista per lo svolgimento dell'Assemblea ordinaria annuale – che verrà convocata per l'approvazione del Bilancio di esercizio 2020 di Enel SpA – contestualmente ai prospetti riepilogativi dei dati essenziali

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Bilancio di esercizio

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dell'ultimo bilancio della generalità delle società controllate e collegate (ai sensi di quanto al riguardo disposto dall'art. 77, comma 2 bis, del Regolamento Emittenti approvato con delibera CONSOB n. 11971 del 14 maggio 1999);

  • gli statuti, la composizione e i poteri degli organi sociali di tutte le società sopra indicate sono stati acquisiti da parte di Enel SpA e sono tenuti a disposizione della CONSOB, in versione aggiornata, ove da parte di quest'ultima fosse avanzata specifica richiesta di esibizione a fini di vigilanza (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. b) del Regolamento Mercati);

  • è stato verificato da parte di Enel SpA che tutte le società sopra indicate:

  • forniscono al revisore della Capogruppo Enel SpA le informazioni necessarie al revisore medesimo per condurre l'attività di controllo dei conti annuali e infrannuali della stessa Enel SpA (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-i), del Regolamento Mercati);
  • dispongono di un sistema amministrativo-contabile idoneo a far pervenire regolarmente alla direzione e al revisore della Capogruppo Enel SpA i dati economici, patrimoniali e finanziari necessari per la redazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel (secondo quanto previsto dall'art. 15, comma 1, lett. c)-ii), del Regolamento Mercati).

Approvazione del Bilancio

L'Assemblea per l'approvazione del Bilancio, così come previsto dall'art. 9.2 dello Statuto di Enel SpA, è convocata entro 180 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale. L'utilizzo di tale termine rispetto a quello ordinario di 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio sociale, consentito dall'art. 2364, comma 2 del codice civile, è motivato dalla circostanza che la Società è tenuta alla redazione del Bilancio consolidato.

Informativa sugli strumenti finanziari

Con riferimento all'informativa sugli strumenti finanziari richiesta dall'art. 2428, comma 2, n. 6 bis del codice civile, si rinvia a quanto illustrato nelle note 32 "Strumenti finanziari", 33 "Risk management", 34 "Derivati ed hedge accounting" e 35 "Fair value measurement".

Operazioni con parti correlate

Per quanto attiene all'informativa sulle parti correlate e il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate, si rinvia a quanto illustrato nella specifica nota 37.

Azioni proprie

Alla data del 31 dicembre 2020, le azioni proprie sono rappresentate da n. 3.269.152 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 1.549.152 al 31 dicembre 2019), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di 23 milioni di euro.

Operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 la Società non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali nel corso dell'esercizio 2020. A tal proposito, sono definite come tali le operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza dell'informazione, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Per quanto attiene ai fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio, si rinvia a quanto illustrato di seguito nella specifica nota 42.

IL SISTEMA DI INCENTIVAZIONE

La Politica in materia di remunerazione di Enel per l'esercizio 2020, adottata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per le Nomine e le Remunerazioni e approvata dall'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020, è stata definita tenendo conto delle migliori pratiche nazionali e internazionali, delle indicazioni emerse dal voto favorevole dell'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2019 sulla Politica in materia di remunerazione per il 2019 nonché degli esiti di un'analisi di benchmark relativa al trattamento retributivo del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale e degli Amministratori non esecutivi di Enel per il mandato 2017-2019 predisposta dal consulente indipendente Willis Towers Watson.

In linea con le raccomandazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle società quotate (edizione 2018), la Politica in materia di remunerazione per il 2020 è volta ad attrarre, motivare e fidelizzare le risorse in possesso delle qualità professionali più adeguate per gestire con successo l'azienda, a incentivare il raggiungimento degli obiettivi strategici e la crescita sostenibile dell'azienda, nonché ad allineare gli interessi del management all'obiettivo prioritario della creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel medio-lungo periodo e a promuovere la missione e i valori aziendali.

La Politica in materia di remunerazione per il 2020 prevede per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche (DRS):

  • una componente fissa;

  • una componente variabile di breve termine (MBO), da riconoscere in funzione del raggiungimento di specifici obiettivi di performance. In particolare:

  • per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale l'MBO 2020 prevede i seguenti obiettivi annuali di performance:

    • utile netto ordinario consolidato;
  • Group Opex;

  • funds from operations/indebitamento finanziario netto consolidato;
  • gestione emergenza da COVID-19: remotizzazione delle attività;
  • sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • per i DRS i rispettivi MBO individuano obiettivi annuali, specifici e oggettivi, legati al business di riferimento e differenziati a seconda delle funzioni e responsabilità attribuite;
  • una componente variabile di lungo termine, legata alla partecipazione ad appositi piani di incentivazione di durata pluriennale (Piani LTI). L'adozione dei piani di incentivazione di lungo termine destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile è stata deliberata con cadenza annuale dall'Assemblea degli azionisti di Enel SpA a partire dall'esercizio 2019. Ciascuno dei piani di incentivazione approvati prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società (Azioni) ai rispettivi beneficiari, secondo quanto illustrato nella nota 49 del Bilancio consolidato, cui si rimanda per maggiori dettagli sui piani di incentivazione e sui programmi di acquisto di Azioni proprie a servizio di tali piani. In particolare, per il 2020 tale componente è legata alla partecipazione al Piano LTI 2020.

Per ulteriori informazioni sul contenuto della Politica in materia di remunerazione per il 2020 si rinvia alla "Relazione sulla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2020 e sui compensi corrisposti nel 2019", disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com).

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche del Piani LTI si rinvia al Documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti"), messo a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata, rispettivamente, all'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 (Piano LTI 2020) e del 16 maggio 2019 (Piano LTI 2019).

2 CORPORATE GOVERNANCE

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO E GLI ASSETTI PROPRIETARI

Nel corso del 2020 il sistema di corporate governance di Enel SpA è risultato conforme ai princípi contenuti nel Codice di Autodisciplina delle società quotate(1) , nella edizione di luglio 2018, cui la Società ha aderito, e alle best practice internazionali.

Il sistema di governo societario adottato da parte di Enel e del Gruppo societario che a essa fa capo risulta essenzialmente orientato all'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo termine, nella consapevolezza della rilevanza sociale delle attività in cui il Gruppo è impegnato e della conseguente necessità di considerare adeguatamente, nel relativo svolgimento, tutti gli interessi coinvolti.

In conformità a quanto previsto dalla legislazione italiana in materia di società con azioni quotate, l'organizzazione della Società si caratterizza per la presenza:

› di un Consiglio di Amministrazione incaricato di provvedere in ordine alla gestione sociale;

(1) Available on the website of Borsa Italiana (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2018clean.pdf).

  • › di un Collegio Sindacale chiamato a vigilare: (i) circa l'osservanza della legge e dello Statuto, nonché sul rispetto dei princípi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali; (ii) sul processo di informativa finanziaria, nonché sull'adeguatezza della struttura organizzativa, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile della Società; (iii) sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti; e, infine, (iv) sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina;
  • › dell'Assemblea dei soci, competente a deliberare tra l'altro – in sede ordinaria o straordinaria – in merito: (i) alla nomina e alla revoca dei componenti il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale e circa i relativi

compensi ed eventuali azioni di responsabilità; (ii) all'approvazione del Bilancio e alla destinazione degli utili; (iii) all'acquisto e all'alienazione di azioni proprie; (iv) alla politica in materia di remunerazione e alla sua attuazione; (v) ai piani di azionariato; (vi) alle modificazioni dello Statuto sociale; (vii) alle operazioni di fusione e scissione; (viii) all'emissione di obbligazioni convertibili.

L'attività di revisione legale dei conti risulta affidata a una società specializzata iscritta nell'apposito registro, nominata dall'Assemblea dei soci su proposta motivata del Collegio Sindacale.

Per informazioni dettagliate sul sistema di corporate governance si rinvia alla Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Enel, pubblicata sul sito internet della Società (www.enel.com, sezione "Governance").

3 BILANCIO DI ESERCIZIO

Risultato netto dell'esercizio a 2.326 milioni di euro

Il risultato risente dei minori proventi da partecipazioni conseguente alla riorganizzazione delle partecipazioni nelle società operative italiane conferite a Enel Italia SpA.

Acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 pari a 1.779 milioni di euro

In linea con la politica dei dividendi annunciata al mercato che prevede per l'esercizio 2020 un dividendo pari a 0,358 euro per azione, l'acconto sul dividendo è stato pari a 0,175 euro per azione.

Obbligazione ibride perpetue

Emissione del nuovo prestito obbligazionario ibrido perpetuo di 600 milioni di euro e riconduzione a strumenti di capitale di tre prestiti obbligazionari precedentemente emessi per complessivi 1.797 milioni di euro.

PROSPETTI CONTABILI

Conto economico

Euro Note
2020 2019
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Ricavi
Ricavi delle vendite e delle prestazioni 4.a 116.175.032 116.162.588 104.504.176 104.492.126
Altri ricavi e proventi 4.b 11.642.191 11.317.703 9.589.158 9.091.161
[Subtotale] 127.817.223 114.093.334
Costi
Acquisti di materiali di consumo 672.725 647.536 487.991 349.025
Servizi e godimento beni di terzi 5.a 171.405.582 108.524.257 150.449.539 85.349.767
Costo del personale 5.b 117.733.791 110.633.596
Ammortamenti e impairment 5.c 188.690.503 234.691.731
Altri costi operativi 5.d 12.595.075 576.583 393.616 1.431.265
[Subtotale] 491.097.676 496.656.473
Risultato operativo (363.280.453) (382.563.139)
Proventi da partecipazioni 6 3.148.370.771 3.147.532.252 5.548.170.676 5.547.425.512
Proventi finanziari da contratti derivati 7 1.143.550.898 557.110.979 1.002.848.044 369.421.833
Altri proventi finanziari 8 446.954.283 221.164.853 272.744.977 262.878.487
Oneri finanziari da contratti derivati 7 1.472.211.436 336.785.118 924.758.695 313.240.676
Altri oneri finanziari 8 699.775.150 152.072.619 774.794.614 133.846.909
[Subtotale] 2.566.889.366 5.124.210.388
Risultato prima delle imposte 2.203.608.913 4.741.647.249
Imposte 9 (122.351.614) (49.946.780)
UTILE DELL'ESERCIZIO 2.325.960.527 4.791.594.029

Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio

Euro Note
2020 2019
Utile dell'esercizio 2.325.960.527 4.791.594.029
Altre componenti di Conto economico complessivo riclassificabili a Conto economico nei periodi
successivi (al netto delle imposte)
Quota efficace delle variazioni di fair value della copertura di flussi finanziari (52.894.590) (114.549.683)
Variazione di fair value dei costi di hedging 5.991.685 30.359.461
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto riclassificabili a Conto economico nei
periodi successivi
(46.902.905) (84.190.222)
Altre componenti di Conto economico complessivo non riclassificabili a Conto economico nei
periodi successivi (al netto delle imposte)
Variazione di fair value di partecipazioni in altre imprese (11.462.237) -
Rimisurazione delle passività per piani a benefíci ai dipendenti (1.525.965) (5.165.403)
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto non riclassificabili a Conto economico nei
periodi successivi
(12.988.202) (5.165.403)
Utili e perdite rilevati direttamente a patrimonio netto 23 (59.891.107) (89.355.625)
UTILE COMPLESSIVO RILEVATO NELL'ESERCIZIO 2.266.069.420 4.702.238.404

Stato patrimoniale

Euro Note
ATTIVITÀ al 31.12.2020 al 31.12.2019
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari 10 7.949.635 10.154.014
Attività immateriali 11 113.303.284 67.472.830
Attività per imposte anticipate 12 336.886.263 336.116.632
Partecipazioni 13 50.622.587.197 47.858.258.402
Derivati finanziari attivi non correnti 14 890.373.351 318.976.872 944.746.850 331.507.012
Altre attività finanziarie non correnti 15 280.263.365 270.460.845 199.542.903 191.250.000
Altre attività non correnti 16 127.590.612 107.775.760 127.202.083 118.441.604
[Totale] 52.378.953.707 49.543.493.714
Attività correnti
Crediti commerciali 17 240.797.578 241.790.428 255.376.422 256.545.598
Crediti per imposte sul reddito 18 197.139.713 162.234.654
Derivati finanziari attivi correnti 14 128.419.355 117.568.211 142.921.282 15.663.520
Altre attività finanziarie correnti 19 2.649.954.133 1.023.712.279 2.882.607.896 1.552.107.943
Altre attività correnti 20 660.655.255 620.672.572 795.766.151 758.688.886
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 2.126.512.961 4.152.553.138
[Totale] 6.003.478.995 8.391.459.543
Attività non correnti classificate come
possedute per la vendita 22 668.617.876 -
TOTALE ATTIVITÀ 59.051.050.578 57.934.953.257
Euro Note
PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ al 31.12.2020 al 31.12.2019
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale 10.166.679.946 10.166.679.946
Riserva azioni proprie (3.269.152) (1.549.152)
Strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 2.385.529.628 -
Altre riserve 11.300.253.202 11.366.383.938
Utili/(Perdite) accumulati 6.346.833.602 4.889.078.236
Utile dell'esercizio (1) 546.791.537 3.164.925.237
TOTALE PATRIMONIO NETTO 23 30.742.818.763 29.585.518.205
Passività non correnti
Finanziamenti a lungo termine 24 17.296.666.278 11.156.597.285 14.205.554.748 6.095.372.221
Benefíci ai dipendenti 25 200.000.795 216.400.519
Fondi rischi e oneri 26 14.665.522 18.467.326
Passività per imposte differite 12 149.176.256 162.935.484
Derivati finanziari passivi non correnti 14 1.762.837.887 4.390.181 1.536.090.045 8.893.614
Altre passività non correnti 27 19.218.194 8.453.536 21.485.222 8.433.792
(Subtotale) 19.442.564.932 16.160.933.344
Passività correnti
Finanziamenti a breve termine 24 5.303.284.362 5.057.198.692 8.367.245.530 7.833.812.748
Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine 24 820.437.782 46.307.451 1.102.224.916 46.307.116
Fondo rischi e oneri 26 10.709.189 9.569.605
Debiti commerciali 28 91.990.760 49.542.499 83.699.918 41.438.261
Derivati finanziari passivi correnti 14 257.732.025 10.848.849 182.695.923 75.705.470
Altre passività finanziarie correnti 29 228.295.701 52.919.651 233.773.304 22.585.007
Altre passività correnti 31 2.153.217.064 157.694.024 2.209.292.512 159.554.006
(Subtotale) 8.865.666.883 12.188.501.708
TOTALE PASSIVITÀ 28.308.231.815 28.349.435.052
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVITÀ 59.051.050.578 57.934.953.257

(1) L'utile dell'esercizio, pari a 2.326 milioni di euro (4.792 milioni di euro nel 2019), è esposto al netto dell'acconto sul dividendo pari a 1.779 milioni di euro (1.627 milioni di euro nel 2019).

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

Capitale sociale e riserve (nota 23)
Euro Capitale sociale Riserva da
sovrapprezzo
azioni
Riserva azioni
proprie
Strumenti
di capitale
obbligazioni
ibride
perpetue
Riserva legale Riserve ex lege n. 292/1993
Al 1° gennaio 2019 10.166.679.946 7.496.016.063 - - 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - (8.950.847) (1.549.152) - - -
Riparto utile 2018:
- distribuzione dividendi - - - - - -
- - - - - -
- utili portati a nuovo
Acconto dividendo 2019 (1) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo rilevato
nell'esercizio:
- utili e perdite rilevati direttamente a
patrimonio netto - - - - - -
- altre variazioni - - - - - -
- utile dell'esercizio - - - - - -
Al 31 dicembre 2019 10.166.679.946 7.487.065.216 (1.549.152) - 2.033.335.988 2.215.444.500
Al 1° gennaio 2020 10.166.679.946 7.487.065.216 (1.549.152) - 2.033.335.988 2.215.444.500
Acquisto azioni proprie - (11.070.869) (1.720.000) - - -
Strumenti di capitale - obbligazioni
ibride perpetue - - - 2.385.529.628 - -
Riparto utile 2019:
- distribuzione dividendi - - - - - -
- utili portati a nuovo - - - - - -
Acconto sul dividendo 2020 (2) - - - - - -
Utile/(Perdita) complessivo rilevato
nell'esercizio:
- utili e perdite rilevati direttamente
a patrimonio netto
- altre variazioni
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- utile dell'esercizio - - - - - -

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 12 novembre 2019 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2020.

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021.

Totale
patrimonio netto
Utile
dell'esercizio
Utili/(Perdite)
accumulati
Riserva da
valutazione di
attività finanziarie
FVOCI
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari costi di
hedging
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di cash
flow hedge
Riserva da
rimisurazione della
passività/(attività)
netta per piani a
benefíci ai dipendenti
Altre riserve
diverse
27.943.184.395 2.032.826.328 4.279.339.236 11.342.491 (52.328.932) (275.210.488) (32.550.876) 68.290.139
(10.499.999) - - - - - - -
(1.423.335.193) (1.423.335.193) - - - - - -
(609.491.136) 609.491.136 - - - - -
(1.626.420.927) (1.626.668.791) 247.864 - - - - -
(89.355.625) - - - 30.359.461 (114.549.683) (5.165.403) -
351.525 - - - - - - 351.525
4.791.594.029 4.791.594.029 - - - - - -
29.585.518.205 3.164.925.237 4.889.078.236 11.342.491 (21.969.471) (389.760.171) (37.716.279) 68.641.664
29.585.518.205 3.164.925.237 4.889.078.236 11.342.491 (21.969.471) (389.760.171) (37.716.279) 68.641.664
(12.790.869) - - - - - - -
2.385.529.628 - - - - - - -
(1.707.741.973) (1.708.002.231) 260.258 - - - - -
- (1.456.923.006) 1.456.923.006 - - - - -
(1.778.596.888) (1.7 79.168.990) 572.102 - - - - -
(59.891.107) - - (11.462.237) 5.991.685 (52.894.590) (1.525.965) -
4.831.240 - - - - - - 4.831.240
2.325.960.527 2.325.960.527 - - - - - -

Totale al 31 dicembre 2020 10.166.679.946 7.475.994.347 (3.269.152) 2.385.529.628 2.033.335.988 2.215.444.500 73.472.904 (39.242.244) (442.654.761) (15.977.786) (119.746) 6.346.833.602 546.791.537 30.742.818.763

Rendiconto finanziario

Euro Note
2020 2019
di cui con parti
correlate
di cui con parti
correlate
Risultato prima delle imposte 2.203.608.913 4.741.647.249
Rettifiche per:
Ammortamenti e impairment 5.c 187.393.237 234.691.731
Effetti adeguamento cambi attività e passività in
valuta
(161.484.379) 107.461.448
Accantonamenti ai fondi 24.741.690 5.934.471
Dividendi da società controllate, collegate e altre
imprese
6 (3.148.370.772) (3.147.532.252) (5.548.170.676) (5.547.425.512)
(Proventi)/Oneri finanziari netti 738.983.753 (289.418.094) 310.383.994 (186.189.129)
Cash flow da attività operativa prima delle
variazioni del capitale circolante netto
(155.127.558) (148.051.783)
Incremento/(Decremento) fondi 37.477.938 (37.912.022)
(Incremento)/Decremento di crediti commerciali 17 15.517.789 14.755.171 (64.493.367) (67.233.076)
(Incremento)/Decremento di attività/passività
finanziarie e non
2.678.635.243 (11.892.687) 424.428.904 (496.710.339)
Incremento/(Decremento) di debiti commerciali 28 (72.990.729) (41.438.261) 1.321.014 (1.792.384)
Interessi attivi e altri proventi finanziari incassati 938.590.213 495.343.556 607.913.769 422.500.856
Interessi passivi e altri oneri finanziari pagati (1.295.589.597) (345.716.038) (1.229.947.164) (301.313.857)
Dividendi incassati da società controllate, collegate,
altre imprese
6 3.139.090.049 3.138.318.088 5.012.873.210 5.012.128.046
Imposte pagate (consolidato fiscale) (786.689.066) (571.067.083)
Cash flow da attività operativa (a) 4.498.914.282 3.995.065.478
Investimenti in attività materiali e immateriali 10-11 (71.186.806) (48.040.125)
Investimenti in partecipazioni 13 (5.237.814.213) (5.226.214.213) (2.351.358.222) (2.351.358.222)
Disinvestimenti da operazioni straordinarie 1.525.290.346 -
Cash flow da attività di investimento/
disinvestimento (b)
(3.783.710.673) (2.399.398.347)
Finanziamenti a lungo termine assunti nel periodo 24 7.001.087.179 6.000.010.907 3.843.950.000 3.500.000.000
Finanziamenti a lungo termine rimborsati nel
periodo
24 (1.345.935.177) (46.318.097) (2.813.331.892) (1.500.000.000)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a lungo (2.534.914.450) (2.833.455.259) (352.054.165) (178.003.827)
Variazione netta dei debiti/(crediti) finanziari a breve (3.102.612.039) (2.217.883.412) 2.727.456.229 2.255.855.395
Dividendi e acconti sui dividendi pagati 23 (3.334.165.058) (2.845.332.266)
Emissione strumenti di capitale 23 588.086.628 -
Riduzione di capitale e riserve per acquisto azioni
proprie 23 (12.790.869) (10.499.999)
Cash flow da attività di finanziamento (c) (2.741.243.786) 550.187.907
Incremento/(Decremento) disponibilità liquide e
mezzi equivalenti (a+b+c)
(2.026.040.177) 2.145.855.038
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio
dell'esercizio
21 4.152.553.138 2.006.698.099
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
21 2.126.512.961 4.152.553.137

NOTE DI COMMENTO

1. Forma e contenuto del Bilancio

La società Enel SpA ha sede in Italia, a Roma, in viale Regina Margherita 137 ed è quotata dal 1999 sul Mercato Telematico Azionario organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA. Enel è una multinazionale dell'energia e uno dei principali operatori integrati globali nei settori dell'elettricità e del gas, con un particolare focus su Europa e America Latina. La Società Enel SpA, in qualità di Capogruppo, ha predisposto il Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2020, presentato in apposito e separato fascicolo. La pubblicazione del presente Bilancio di esercizio è stata autorizzata dagli Amministratori in data 18 marzo 2021. Il presente Bilancio è assoggettato a revisione legale da parte di KPMG SpA.

Base di presentazione

Il Bilancio relativo all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 rappresenta il Bilancio separato della Capogruppo Enel SpA ed è stato predisposto in conformità ai princípi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS e International Financial Reporting Standards - IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) alle interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC), riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio. L'insieme di tutti i princípi e interpretazioni di riferimento sopraindicati è di seguito definito "IFRS-EU".

Il presente Bilancio è stato predisposto in attuazione del

comma 3 dell'art. 9 del decreto legislativo n.38 del 28 febbraio 2005.

Il Bilancio di esercizio è costituito dal Conto economico, dal Prospetto dell'utile complessivo rilevato nell'esercizio, dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle relative Note di commento.

Nello Stato patrimoniale la classificazione delle attività e passività è effettuata secondo il criterio "corrente/non corrente" con separata presentazione delle attività classificate come possedute per la vendita e delle passività incluse in un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita. Le attività correnti, che includono le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, sono quelle destinate a essere realizzate, cedute o consumate nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio; le passività correnti sono quelle per le quali è prevista l'estinzione nel normale ciclo operativo della Società o nei 12 mesi successivi alla chiusura dell'esercizio.

Il Conto economico presenta una classificazione dei costi in base alla loro natura, con separata presentazione dell'utile (perdita) netto delle continuing operations e di quello delle discontinued operations.

Il Rendiconto finanziario è preparato utilizzando il metodo indiretto, con separata presentazione del flusso di cassa da attività operativa, da attività di investimento e da attività di finanziamento associato alle discontinued operations.

Per maggiori dettagli sui flussi di cassa del rendiconto finanziario, si rimanda alla nota relativa ai "Flussi finanziari" della Relazione sulla gestione.

Il Bilancio è redatto nella prospettiva della continuità aziendale applicando il metodo del costo storico, a eccezione delle voci di bilancio che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci, e delle attività non correnti e dei gruppi in dismissione classificati come posseduti per la vendita che sono valutati al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. La valuta utilizzata per la presentazione degli schemi di bilancio è l'euro, valuta funzionale della Società, e i valori riportati nelle note di commento sono espressi in milioni di euro, salvo quando diversamente indicato.

Il Bilancio fornisce informativa comparativa del precedente esercizio.

2. Princípi contabili e criteri di valutazione

2.1 Focus su tematiche non finanziarie

Informativa relativa al cambiamento climatico

Il Gruppo sta progredendo nel suo impegno a guidare la transizione energetica, in linea con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi (COP21) e gli Obiettivi di Sostenibilità Globale (Sustainable Development Goals) fissati dalle Nazioni Unite. In particolare, il Gruppo è pienamente impegnato nello sviluppo di un modello di business sostenibile di lungo termine, coerente con gli obiettivi dell'Accordo di Parigi di raggiungere una riduzione delle emissioni di CO2 e di contenere l'aumento medio della temperatura globale al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali. Sin dal 2019 il Gruppo ha ufficialmente ribadito questo impegno, rispondendo all'appello ad agire delle Nazioni Unite ed essendo l'unica azienda italiana a firmare l'impegno di limitare l'aumento delle temperature globali a 1,5 °C e di raggiungere emissioni zero entro il 2050.

Questi obiettivi rappresentano la base per il Piano Strategico 2021-2030 presentato a novembre 2020, che si fonda sulla leadership da parte del Gruppo del processo di transizione energetica attraverso la de-carbonizzazione del suo mix di generazione, l'elettrificazione dei consumi, nonché la creazione di piattaforme digitali per lo sviluppo di nuovi modelli di business e operativi.

Per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie relative agli argomenti legati al cambiamento climatico, si rimanda alla nota 2.2 "Utilizzo di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.

Informativa relativa alla pandemia da Covid-19

Data la complessità dell'attuale contesto, la Società ha monitorato attentamente l'evoluzione della pandemia da COVID-19 riguardo alle principali aree di interesse e nei principali Paesi in cui opera, in linea con le raccomandazioni dell'ESMA, contenute nei public statements(1) pubblicati nei mesi di marzo, maggio, luglio e ottobre 2020, e della CONSOB, di cui ai "Richiami di attenzione" n. 6/20 del 9 aprile 2020, n. 8/20 del 16 luglio 2020 e n. 1/21 del 16 febbraio 2021.

La Società ha analizzato gli impatti della pandemia da CO-VID-19 sulle attività di business, sulla situazione patrimoniale e finanziaria nonché sulla performance economica, che sono anche riflessi nelle ipotesi sottostanti il Piano Industriale del Gruppo, identificando altresì i principali rischi e incertezze cui risulta esposto, come riportato nella nota "Principali rischi e opportunità" della Relazione sulla gestione.

Coerentemente con l'informativa di cui ai precedenti paragrafi della Relazione sulla gestione, il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 fornisce ulteriori specifiche informazioni riguardanti la pandemia da COVID-19, basate su peculiari circostanze aziendali e sulla disponibilità di informazioni affidabili, al fine di evidenziare il suo impatto sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Società.

A tale proposito, per ulteriori dettagli sulle implicazioni finanziarie della pandemia da COVID-19, si rimanda alla nota 2.2 "Uso di stime e giudizi del management" e alle note relative a voci specifiche.

2.2 Uso di stime e giudizi del management

La redazione del presente Bilancio, in applicazione degli IFRS-EU, richiede che il management prenda decisioni ed effettui stime e assunzioni che possono aver effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio e sulla relativa informativa, nonché sulle attività e passività potenziali alla data di riferimento. Le stime e i giudizi del management si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie; essi vengono adottati quando il valore contabile delle attività e passività non è facilmente desumibile da altre fonti. I risultati che si consuntiveranno, pertanto, potrebbero differire da tali stime. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi a Conto economico, qualora la revisione interessi solo quell'esercizio. Nel caso in cui, invece, la stessa interessi esercizi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nell'esercizio in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.

Al fine di una migliore comprensione del Bilancio, di seguito, sono indicate le principali voci di bilancio interessate dall'uso di stime contabili e le fattispecie che risentono di una significativa componente del giudizio del management, evidenziando le principali assunzioni utilizzate nel loro processo di valutazione, nel rispetto dei sopra richia-

(1) ESMA 71-99-1290 dell'11 marzo 2020; ESMA 32-63-951 del 25 marzo 2020; ESMA 31-67-742 del 27 marzo 2020; ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020; ESMA 32-61-417 del 21 luglio 2020 ed ESMA 32-63-1041 del 28 ottobre 2020.

mati princípi contabili internazionali. La criticità insita in tali valutazioni è determinata, infatti, dal ricorso ad assunzioni e/o a giudizi professionali relativi a tematiche per loro natura incerte.

Le modifiche delle condizioni alla base delle assunzioni e dei giudizi adottati potrebbero determinare un impatto significativo sui risultati successivi.

Inoltre, per quanto riguarda gli impatti della pandemia da COVID-19, le previsioni in merito alla futura evoluzione dell'attuale contesto macroeconomico, finanziario e di business in cui opera la Società si caratterizzano per un elevato grado di incertezza, che si riflette sulle valutazioni e sulle stime effettuate dal management riguardo ai valori contabili delle attività e delle passività interessate da maggiore volatilità. A tale riguardo, nei paragrafi seguenti sono fornite informazioni specifiche sulle stime e i giudizi delle aree di bilancio maggiormente interessate dalla pandemia da COVID-19, anche sulla base delle informazioni disponibili al 31 dicembre 2020 e considerando lo scenario in continua evoluzione.

Per quanto riguarda gli effetti delle tematiche legate al cambiamento climatico, la Società ha ritenuto che il cambiamento climatico rappresenti un elemento implicito nell'applicazione delle metodologie e dei modelli utilizzati per effettuare stime nella valutazione e/o misurazione di alcune voci contabili. Inoltre, la Società ha tenuto conto degli impatti del cambiamento climatico nei giudizi significativi fatti dal management.

Uso di stime

Recuperabilità delle partecipazioni

La Società valuta almeno annualmente la presenza di indicatori di impairment di ciascuna partecipazione, coerentemente con la propria strategia di gestione delle entità legali all'interno del Gruppo e, qualora si manifestino, assoggetta a impairment test tali attività. I processi e le modalità di valutazione e determinazione del valore recuperabile di ciascuna partecipazione sono basate su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento all'identificazione di indicatori di impairment, alla previsione della loro redditività futura per il periodo del business plan di Gruppo, alla determinazione dei flussi di cassa normalizzati alla base della stima del valore terminale e alla determinazione dei tassi di crescita di lungo periodo e di attualizzazione applicati alle previsioni dei flussi di cassa futuri.

Impairment delle attività non finanziarie

Attività quali immobili, impianti e macchinari e attività immateriali subiscono una riduzione di valore quando il loro valore contabile supera il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto dei costi di dismissione, e il valore d'uso.

Le verifiche del valore recuperabile vengono svolte secondo i criteri previsti dallo IAS 36 e più dettagliatamente descritti nelle specifiche note di riferimento.

Nel determinare il valore recuperabile, la Società applica generalmente il criterio del valore d'uso. Per valore d'uso si intende il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede abbiano origine dall'attività oggetto di valutazione, attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. I flussi finanziari futuri attesi utilizzati per determinare il valore d'uso si basano sul più recente Piano Industriale, approvato dal management, contenente le previsioni di volumi, ricavi, costi operativi e investimenti. Queste previsioni coprono il periodo dei prossimi tre anni; per gli esercizi successivi, si tiene conto:

  • › delle ipotesi sull'evoluzione di lungo termine delle principali variabili considerate nel calcolo dei flussi di cassa, nonché della vita media utile residua degli asset o della durata delle concessioni, in base alle specificità dei business;
  • › di un tasso di crescita a lungo termine pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Il valore recuperabile è sensibile alle stime e alle assunzioni utilizzate per la determinazione dell'ammontare dei flussi di cassa e ai tassi di attualizzazione applicati. Tuttavia, possibili variazioni negli assunti di base su cui si basano tali calcoli potrebbero produrre differenti valori recuperabili. L'analisi di ciascuno dei gruppi di attività non finanziarie è unica e richiede alla direzione aziendale l'uso di stime e ipotesi considerate prudenti e ragionevoli in relazione alle specifiche circostanze.

Nello scenario attuale, l'analisi degli indicatori di riduzione di valore è diventata ancora più importante in quanto si è cercato anche di valutare se l'impatto della pandemia da COVID-19 abbia potuto ridurre il valore contabile di alcune attività non finanziarie al 31 dicembre 2020. Per questo motivo, la Società ha attentamente considerato gli effetti della pandemia da COVID-19 nel determinare l'esistenza di eventuali indicazioni di impairment per le attività non finanziarie.

Inoltre, in linea con il suo modello di business e nel contesto dell'accelerazione della decarbonizzazione del mix di generazione e di guida del processo di transizione energetica, la Società ha anche attentamente valutato se le tematiche legate al cambiamento climatico abbiano inciso sulle ipotesi ragionevoli e sostenibili utilizzate per stimare

le proiezioni dei flussi finanziari.

Le informazioni sulle principali assunzioni utilizzate per stimare il valore recuperabile delle attività con riferimento agli impatti relativi alla pandemia da COVID-19 e al cambiamento climatico nonché quelle relative alle variazioni di tali assunzioni sono fornite nelle specifiche note di riferimento.

Perdite attese su attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese sui crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

I fondi per perdite attese sulle attività finanziarie si basano su assunzioni riguardanti il rischio di default e le perdite attese. Nel formulare tali assunzioni e selezionare gli input per il calcolo della perdita attesa, il management utilizza il proprio giudizio professionale, basato sulla propria esperienza storica, sulle condizioni di mercato attuali, oltre che su stime prospettiche alla fine di ciascun periodo di riferimento del bilancio.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

In particolare, per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti (c.d. "contract assets") e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente alla vita residua del credito, generalmente pari a 12 mesi.

Sulla base dello specifico mercato di riferimento e del quadro normativo applicabile, nonché delle aspettative di recupero oltre i 90 giorni, per tali crediti, ai fini del calcolo delle perdite attese è applicata principalmente una definizione di default pari a 180 giorni di scaduto, in quanto, in base alle valutazioni del management, è considerato quale indicatore maggiormente rappresentativo dell'incremento significativo del rischio di credito. Di conseguenza, le attività finanziarie scadute da oltre 90 giorni non sono generalmente considerate in default, fatta eccezione per alcuni specifici settori commerciali regolamentati.

Per i crediti commerciali e le attività derivanti da contrat-

ti con i clienti, la Società applica prevalentemente un approccio collettivo basato sul raggruppamento dei crediti in cluster. La Società adotta un approccio analitico solo per i crediti commerciali che il management considera singolarmente significativi e in presenza di specifiche informazioni sull'incremento significativo del rischio di credito.

In caso di valutazioni individuali, la PD è ottenuta prevalentemente da provider esterni.

Diversamente, in caso di valutazioni su base collettiva, i crediti commerciali sono raggruppati in base alle caratteristiche di rischio di credito condivise e informazioni sullo scaduto, considerando una specifica definizione di default. Si presuppone che le attività derivanti da contratti con i clienti presentino sostanzialmente le stesse caratteristiche di rischio dei crediti commerciali, a parità di tipologie contrattuali.

Al fine di misurare la ECL per i crediti commerciali su base collettiva, nonché per le attività derivanti da contratti con i clienti, la Socetà considera le seguenti assunzioni riguardo ai parametri sottostanti:

  • › la PD, ipotizzata pari al tasso medio di default, è calcolata per cluster e considerando dati storici di almeno 24 mesi;
  • › la LGD è funzione dei tassi di recupero di ciascun cluster, attualizzata in base al tasso di interesse effettivo;
  • › l'EAD è stimata pari al valore contabile alla data di riferimento del bilancio al netto dei depositi di cassa, comprese le fatture emesse ma non scadute e le fatture da emettere.

I dettagli degli assunti chiave e degli input utilizzati sono commentati nella nota 32 "Strumenti finanziari".

Determinazione del fair value di strumenti finanziari

Il fair value degli strumenti finanziari è determinato sulla base di prezzi direttamente osservabili sul mercato, ove disponibili, o, per gli strumenti finanziari non quotati, utilizzando specifiche tecniche di valutazione (principalmente basate sul present value) che massimizzano input osservabili sul mercato. Nelle rare circostanze ove ciò non fosse possibile, gli input sono stimati dal management tenendo conto delle caratteristiche degli strumenti oggetto di valutazione.

In conformità con il principio contabile internazionale IFRS 13, la Società include la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value degli strumenti finanziari derivati per la corrispondente misura del rischio

controparte, applicando la metodologia riportata alla nota 35 "Fair value measurement". Variazioni nelle assunzioni effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti, soprattutto nel contesto attuale nel quale i mercati sono volatili e le prospettive economiche altamente incerte e in grado di cambiare rapidamente a causa dell'incertezza dell'impatto economico della pandemia da COVID-19.

Piani pensionistici e altri piani per benefíci e altre prestazioni post-pensionamento

Una parte dei dipendenti della Società beneficia di piani pensionistici che offrono prestazioni previdenziali basate sulla storia retributiva e sui rispettivi anni di servizio. Alcuni dipendenti beneficiano, inoltre, della copertura di altri piani di benefíci post-pensionamento.

I calcoli dei costi e delle passività associate a tali piani sono basati su stime effettuate da consulenti attuariali, che utilizzano una combinazione di fattori statistico-attuariali, tra cui dati statistici relativi agli anni passati e previsioni dei costi futuri. Sono inoltre considerati come componenti di stima gli indici di mortalità e di recesso, le ipotesi relative all'evoluzione futura dei tassi di sconto, dei tassi di crescita delle retribuzioni, dei tassi inflazionistici, nonché l'analisi dell'andamento tendenziale dei costi dell'assistenza sanitaria.

Tali stime potranno differire sostanzialmente dai risultati effettivi, per effetto dell'evoluzione delle condizioni economiche e di mercato, di incrementi/riduzione dei tassi di recesso e della durata di vita dei partecipanti, oltre che di variazioni dei costi effettivi dell'assistenza sanitaria.

Tali differenze potranno avere un impatto significativo sulla quantificazione della spesa previdenziale e degli altri oneri a questa collegati.

Per quanto riguarda la pandemia da COVID-19, la Società ha attentamente analizzato i possibili impatti della crisi economica generata dalla pandemia sulle ipotesi attuariali utilizzate nella valutazione delle passività attuariali e delle attività a servizio dei piani.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito, che vengono rilevati come passività fiscale.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Per maggiori dettagli riguardo i fondi rischi e oneri, si rinvia alla nota 26 "Fondi rischi e oneri".

La nota 40 "Attività e passività potenziali" fornisce anche informazioni riguardo alle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Contenziosi

La Società è parte in diversi procedimenti civili, amministrativi e fiscali, collegati al normale svolgimento delle proprie attività, che potrebbero generare passività di importo significativo, per i quali non è sempre oggettivamente possibile prevedere l'esito finale. La valutazione dei rischi legati ai suddetti procedimenti è basata su elementi complessi che per loro natura implicano il ricorso a giudizio degli Amministratori, anche tenendo conto degli elementi acquisiti da parte di consulenti esterni che assistono la Società, con riferimento alla loro classificazione tra le passività potenziali ovvero tra le passività.

Sono stati costituiti fondi destinati a coprire tutte le passività significative per i casi in cui i legali abbiano constatato la probabilità di un esito sfavorevole e una stima ragionevole dell'importo della perdita, la nota 40 fornisce l'informativa delle passività potenziali maggiormente significative per la Società.

Leasing

Quando il tasso di interesse implicito nel leasing non può essere determinato facilmente, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale alla data di decorrenza del leasing per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Tale tasso corrisponde a quello che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un con-

testo economico simile. In assenza di input osservabili, la Società stima il tasso di finanziamento marginale sulla base di assunzioni che riflettono la durata e le condizioni contrattuali del leasing e su altre stime specifiche.

L'aspetto dell'IFRS 16 che ha richiesto il maggior ricorso al giudizio professionale da parte della Società riguarda la determinazione del tasso di finanziamento marginale, per la stima del valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere al locatore. In tale contesto, l'approccio della Società per la determinazione del tasso di finanziamento marginale è basato sulla valutazione delle tre seguenti componenti chiave: il tasso privo di rischio, che considera i flussi contrattuali dei pagamenti per il leasing in valuta, il contesto economico al momento della negoziazione del contratto di leasing e la sua durata; l'aggiustamento per il credit spread, al fine di calcolare un tasso di finanziamento marginale specifico per il locatario tenendo conto dell'eventuale garanzia della Società capogruppo o di altre garanzie sottostanti; le rettifiche inerenti al contratto di leasing specifico, per riflettere nel calcolo del tasso di finanziamento marginale il fatto che il tasso di attualizzazione è direttamente collegato al tipo di attività sottostante, anziché a un tasso di finanziamento marginale generico. In particolare, il rischio di insolvenza per il locatore è mitigato dal suo diritto a reclamare l'attività sottostante.

Recupero di imposte anticipate

Al 31 dicembre 2020 il Bilancio di esercizio comprende attività per imposte anticipate, connesse alla rilevazione di perdite fiscali o di crediti d'imposta utilizzabili in esercizi successivi e a componenti di reddito a deducibilità tributaria differita, per un importo il cui recupero negli esercizi futuri è ritenuto dagli Amministratori altamente probabile. La recuperabilità delle suddette imposte anticipate è subordinata al conseguimento di redditi imponibili futuri sufficientemente capienti per l'assorbimento delle predette perdite fiscali e per l'utilizzo dei benefíci delle altre attività per imposte anticipate.

Significativi giudizi del management sono richiesti per determinare l'ammontare dell'imposte anticipate che possono essere rilevate in bilancio, in base alla tempistica e all'ammontare dei redditi imponibili futuri nonché alle future strategie di pianificazione fiscale e alle aliquote fiscali vigenti al momento del loro riversamento. Tuttavia, nel momento in cui si dovesse constatare che la Società non sia in grado di recuperare negli esercizi futuri la totalità o una parte delle imposte anticipate rilevate, la conseguente rettifica verrà imputata al Conto economico dell'esercizio in cui si verifica tale circostanza.

La recuperabilità delle attività per imposte anticipate è riesaminata a ogni chiusura di periodo; le attività per imposte anticipate non rilevate in bilancio sono nuovamente valutate a ogni data di riferimento del bilancio al fine di verificare le condizioni per la loro rilevazione.

Laddove previsto, la Società ha monitorato le tempistiche di recuperabilità delle imposte anticipate nonché quelle relative all'annullamento delle differenze temporanee deducibili, se presenti, come conseguenza della maggiore incertezza causata dalla pandemia da COVID-19.

Giudizi del management

Valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 10, il controllo è ottenuto quando la Società è esposta, a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal rapporto con la società partecipata e ha la capacità di incidere su tali rendimenti, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla società partecipata. Il potere è definito come la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in virtù di diritti sostanziali esistenti.

L'esistenza del controllo non dipende esclusivamente dal possesso della maggioranza dei diritti di voto, ma, piuttosto, dai diritti sostanziali di ciascun investitore sulla società partecipata. Conseguentemente, è richiesto il giudizio del management per valutare specifiche situazioni che determinino diritti sostanziali che attribuiscono alla Società il potere di dirigere le attività rilevanti della società partecipata in modo da influenzarne i rendimenti.

Ai fini dell'assessment sul requisito del controllo, il management analizza tutti i fatti e le circostanze, inclusi gli accordi con gli altri investitori, i diritti derivanti da altri accordi contrattuali e dai diritti di voto potenziali (call option, warrant, put option assegnate ad azionisti minoritari ecc.). Tali altri fatti e circostanze possono risultare particolarmente rilevanti nell'ambito di tale valutazione soprattutto nei casi in cui la Società detiene meno della maggioranza dei diritti di voto, o diritti similari, della società partecipata.

Inoltre, anche se detiene più della metà dei diritti di voto di un'altra società, la Società considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti nel valutare se controlla la società partecipata.

La Società riesamina l'esistenza delle condizioni di controllo su una partecipata quando i fatti e le circostanze indichino che ci sia stata una variazione di uno o più elementi considerati per la verifica della sua esistenza.

Si segnala, infine, come, nella valutazione dell'esistenza dei requisiti del controllo non siano state riscontrate situazioni di controllo de facto.

Valutazione dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di accordo a controllo congiunto

Secondo le previsioni del principio contabile IFRS 11, un accordo a controllo congiunto è un accordo nel quale due o più parti detengono il controllo congiunto.

Si ha il controllo congiunto unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Un accordo a controllo congiunto si può configurare come una joint venture o una joint operation. Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto vantano diritti sulle attività nette dell'accordo. Per contro, una joint operation è un accordo a controllo congiunto nel quale le parti che detengono il controllo congiunto hanno diritti sulle attività e obbligazioni per le passività relative all'accordo.

Ai fini di determinare l'esistenza del controllo congiunto e il tipo di accordo a controllo congiunto, è richiesto il giudizio del management, che deve valutare i diritti e gli obblighi derivanti dall'accordo. A tal fine il management considera la struttura e la forma legale dell'accordo, i termini concordati tra le parti nell'accordo contrattuale e, quando rilevanti, altri fatti e circostanze.

La Società riesamina l'esistenza del controllo congiunto quando i fatti e le circostanze indicano che c'è stata una variazione di uno o più elementi precedentemente considerati per la verifica dell'esistenza del controllo congiunto e del tipo di controllo congiunto.

Valutazione dell'esistenza dell'influenza notevole su una società collegata

Le partecipazioni in imprese collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia quelle in cui si ha il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche. In linea generale, si presume che la Società abbia un'influenza notevole quando la stessa detiene una partecipazione di almeno il 20% sul capitale della partecipata.

Al fine di determinare l'esistenza dell'influenza notevole è richiesto il giudizio del management che deve valutare tutti i fatti e le circostanze.

Classificazione e valutazione delle attività finanziarie

Alla data di rilevazione iniziale, al fine di classificare le attività finanziarie, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, il management valuta le caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento unitamente al modello di business adottato per gestire le attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa.

Al fine di valutare le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento, il management effettua "SPPI test" a livello di singolo strumento per determinare se lo stesso generi flussi di cassa che rappresentano solamente pagamento di capitale e interessi, effettuando specifiche valutazioni sulle clausole contrattuali degli strumenti finanziari così come analisi quantitative, qualora necessarie.

Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Hedge accounting

L'hedge accounting è applicato ai derivati al fine di riflettere in bilancio gli effetti delle strategie di risk management. A tale scopo, la Società documenta all'inception della transazione, la relazione tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, così come l'obiettivo e la strategia di risk management. Inoltre, la Società valuta, sia all'inception della relazione sia su base sistematica, se gli strumenti di copertura sono altamente efficaci nel compensare le variazioni nel fair value o nei flussi di cassa degli elementi coperti.

Sulla base del giudizio degli Amministratori, la valutazione dell'efficacia basata sull'esistenza di una relazione economica tra gli strumenti di copertura e gli elementi coperti, sulla dominanza del rischio di credito sulle variazioni di valore e sull'hedge ratio, così come la misurazione dell'inefficacia, è valutata mediante un'assessment qualitativo o un calcolo quantitativo, a seconda degli specifici fatti e circostanze e delle caratteristiche degli strumenti di copertura e degli elementi coperti.

In relazione alle coperture dei flussi di cassa di transazioni future, il management valuta e documenta che le stesse sono altamente probabili e presentano una esposizione alle variazioni dei flussi di cassa che impatta il Conto economico.

Inoltre, nel corso dell'esercizio, la Società ha attentamente monitorato gli eventuali effetti delle incertezze legate alla pandemia da COVID-19 sulle proprie relazioni di copertura. Per maggiori dettagli sulle assunzioni chiave sulla valutazione dell'efficacia e la misurazione dell'inefficacia, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Leasing

Considerata la complessità richiesta per la valutazione dei contratti di leasing, unita alla loro durata a lungo termine, l'applicazione dell'IFRS 16 impone un significativo ricorso al giudizio professionale. In particolare, ciò è stato necessario per:

› applicare la definizione di leasing a fattispecie tipiche dei settori in cui opera la Società;

  • › identificare la componente di servizio nell'ambito dei contratti di leasing;
  • › valutare eventuali opzioni di rinnovo e di risoluzione previste nei contratti al fine di determinare la durata del leasing, esaminando congiuntamente la probabilità di esercizio di tali opzioni e qualsiasi significativa miglioria sulle attività sottostanti;
  • › identificare eventuali pagamenti variabili che dipendono da indici o tassi per determinare se le variazioni di questi ultimi possano avere un impatto sui futuri pagamenti per il leasing nonché sull'ammontare dell'attività consistente nel diritto di utilizzo;
  • › stimare il tasso di attualizzazione per calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing; per ulteriori dettagli sulle ipotesi usate per la stima di questo tasso si rinvia al paragrafo "Uso di stime".

Incertezza sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito

La Società determina se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti nonché se riportare l'effetto dell'incertezza usando il metodo dell'importo più probabile o il metodo del valore atteso, scegliendo quello che, secondo le sue proiezioni, meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

La Società effettua un significativo ricorso al giudizio professionale nell'identificare le incertezze sui trattamenti ai fini delle imposte sul reddito e riesamina i giudizi e le stime effettuate in presenza di un cambiamento dei fatti e delle circostanze che potrebbe modificare le sue previsioni sull'accettabilità di un determinato trattamento fiscale oppure sulla stima degli effetti dell'incertezza, o entrambi.

2.3 Princípi contabili significativi

Parti correlate

Per parti correlate si intendono principalmente quelle che condividono con Enel SpA il medesimo soggetto controllante, le società che direttamente o indirettamente, attraverso uno o più intermediari, controllano, sono controllate, oppure sono soggette a controllo congiunto da parte di Enel SpA e quelle nelle quali la medesima detiene una partecipazione tale da poter esercitare un'influenza notevole. Nella definizione di parti correlate rientrano, inoltre, quelle entità che gestiscono piani di benefíci post-pensionistici per i dipendenti di Enel SpA o di sue società correlate (nello specifico, i fondi pensione FOPEN e FONDENEL), nonché i Sindaci e i loro stretti familiari, i dirigenti con responsabilità strategiche e i loro stretti familiari, di Enel SpA e di società da questa controllate. I dirigenti con responsabilità strategiche sono coloro che hanno il potere e la responsabilità, diretta o indiretta, della pianificazione, della direzione, del controllo delle attività della Società e comprendono i relativi Amministratori.

Società controllate, collegate e joint venture

Il controllo è ottenuto quando la Società è esposta o ha diritto ai rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la partecipata, indipendentemente dalla natura della loro relazione formale, e ha la capacità, attraverso l'esercizio del proprio potere sulla partecipata, di influenzarne i rendimenti.

Le società collegate sono quelle in cui la Società esercita un'influenza notevole, ossia il potere di partecipare alla determinazione delle decisioni circa le politiche finanziarie e gestionali della società partecipata senza esercitare il controllo o il controllo congiunto su queste politiche.

Una joint venture è un accordo a controllo congiunto nel quale la Società detiene il controllo congiunto e vanta diritti sulle attività nette dell'accordo. Per controllo congiunto si intende la condivisione del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni riguardanti le attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.

Le partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo di acquisto. Il costo è rettificato per eventuali perdite di valore; queste ultime sono successivamente ripristinate qualora vengano meno i presupposti che le hanno determinate; il ripristino di valore non può eccedere il costo originario.

Nel caso in cui la perdita di pertinenza di Enel SpA ecceda il valore contabile della partecipazione e la partecipante sia obbligata ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata o comunque a coprirne le perdite, l'eventuale eccedenza rispetto al valore contabile è rilevata in un apposito fondo del passivo nell'ambito dei fondi rischi e oneri.

In caso di cessione, senza sostanza economica, di una partecipazione a una società sotto controllo comune, l'eventuale differenza tra il corrispettivo ricevuto e il valore di carico della partecipazione è rilevata nell'ambito del patrimonio netto.

Conversione delle poste in valuta

Le transazioni in valute diverse dalla valuta funzionale sono

contabilizzate, al momento della rilevazione iniziale, al tasso di cambio a pronti in essere alla data dell'operazione.

Successivamente, le attività e le passività monetarie denominate in valuta diversa dalla valuta funzionale sono convertite usando il tasso di cambio di chiusura (ossia, il tasso di cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio).

Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta estera, iscritte al costo storico, sono convertite usando il tasso di cambio in essere alla data di iniziale rilevazione dell'operazione. Le attività e le passività non monetarie denominate in valuta, iscritte al fair value, sono convertite utilizzando il tasso di cambio alla data di determinazione del fair value. Le differenze di cambio eventualmente emergenti sono rilevate a Conto economico.

Nel determinare il tasso di cambio a pronti da utilizzare per la rilevazione iniziale dell'attività, del costo o del ricavo (o parte di essi) connessi all'eliminazione contabile di un'attività o passività non monetaria derivante dal pagamento o dal ricevimento di un anticipo in valuta estera, la data dell'operazione è quella in cui la Società rileva inizialmente l'attività o la passività non monetaria relativa all'anticipo.

Qualora vi siano più anticipi versati o ricevuti, la Società determina la data dell'operazione per ciascun anticipo versato o ricevuto.

Misurazione del fair value

Per tutte le valutazioni al fair value e per la relativa informativa integrativa, così come richiesto o consentito dai princípi contabili internazionali, la Società applica l'IFRS 13. Il fair value rappresenta il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività nell'ambito di una transazione ordinaria posta in essere tra operatori di mercato, alla data di valutazione (c.d. "exit price").

La valutazione al fair value suppone che l'operazione di vendita dell'attività o di trasferimento della passività abbia luogo nel mercato principale, ossia nel mercato in cui ha luogo il maggior volume e livello di transazioni per l'attività o la passività. In assenza di un mercato principale, si suppone che la transazione abbia luogo nel mercato più vantaggioso al quale la Società ha accesso, vale a dire il mercato suscettibile di massimizzare i risultati della transazione di vendita dell'attività o di minimizzare l'ammontare da pagare per trasferire la passività.

Il fair value di un'attività o di una passività è determinato utilizzando le assunzioni che gli operatori di mercato prenderebbero in considerazione per definire il prezzo dell'attività o della passività, assumendo che gli stessi agiscano secondo il loro migliore interesse economico. Gli operatori di mercato sono acquirenti e venditori indipendenti, informati, in grado di concludere una transazione per l'attività o la passività e motivati, ma non obbligati o diversamente indotti a perfezionare la transazione.

Nella misurazione del fair value, la Società tiene conto delle caratteristiche delle specifiche attività o passività, in particolare:

  • › per le attività non finanziarie considera la capacità di un operatore di mercato di generare benefíci economici impiegando l'attività nel suo massimo e migliore utilizzo o vendendola a un altro operatore di mercato capace di impiegarla nel suo massimo e migliore utilizzo;
  • › per le passività e gli strumenti rappresentativi di capitale proprio, il fair value include l'effetto del cosiddetto "non-performance risk", ossia il rischio che la Società non sia in grado di adempiere alle proprie obbligazioni, compreso tra l'altro anche il rischio di credito proprio della Società;
  • › nel caso di gruppi di attività e passività finanziarie gestiti sulla base della propria esposizione netta ai rischi di mercato o al rischio di credito, è ammessa la misurazione del fair value su base netta.

Nella misurazione del fair value delle attività e delle passività, la Società utilizza tecniche di valutazione adeguate alle circostanze e per le quali sono disponibili dati sufficienti per valutare il fair value stesso, massimizzando l'utilizzo di input osservabili e riducendo al minimo l'utilizzo di input non osservabili.

Immobili, impianti e macchinari

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo, al netto del fondo ammortamento e di qualsiasi perdita per riduzione di valore accumulata. Tale costo è comprensivo dei costi accessori direttamente attribuibili per portare il bene nel luogo e nelle condizioni necessarie alla sua messa in funzione per l'uso per cui è stato acquistato.

I costi sostenuti successivamente all'acquisto sono rilevati a incremento del valore contabile dell'elemento cui si riferiscono, qualora sia probabile che i futuri benefíci associati al costo sostenuto per sostituire una parte del bene affluiscano alla Società e il costo dell'elemento possa essere determinato attendibilmente. Tutti gli altri costi sono rilevati nel Conto economico nell'esercizio in cui sono sostenuti.

Gli immobili, impianti e macchinari, al netto del valore residuo, sono ammortizzati a quote costanti in base alla vita utile stimata del bene, che è riesaminata con periodicità annuale; eventuali cambiamenti sono riflessi prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando il bene è disponibile all'uso. La vita utile stimata dei principali immobili, impianti e macchinari è la seguente:

Periodo di ammortamento
Migliorie su beni di terzi Minore tra il termine del contratto e la vita
utile residua
Fabbricati civili 40 anni
Altri beni 7 anni

I terreni non sono ammortizzati in quanto elementi a vita utile illimitata.

I beni rilevati nell'ambito degli immobili, impianti e macchinari sono eliminati contabilmente o al momento della loro dismissione (ossia, alla data in cui il destinatario ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione.

Leasing

La Società detiene beni materiali utilizzati nello svolgimento della propria attività aziendale, attraverso contratti di leasing. Alla data di inizio del leasing, la Società determina se il contratto è, o contiene, un leasing.

La Società applica la definizione di leasing prevista dall'I-FRS 16 ai contratti stipulati o modificati il 1° gennaio 2019 o in data successiva; tale definizione è soddisfatta quando il contratto trasferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività sottostante per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Di converso, in caso di contratti stipulati prima del 1° gennaio 2019, la Società ha determinato se l'accordo era o conteneva un leasing conformemente all'IFRIC 4.

Alla data di decorrenza o alla modifica di un contratto che contiene una componente leasing e una o più ulteriori componenti leasing o non leasing, la Società ripartisce il corrispettivo del contratto tra ciascuna componente leasing in base ai rispettivi prezzi a sé stanti.

La Società rileva un'attività consistente nel diritto di utilizzo dell'attività sottostante e una passività del leasing alla data di decorrenza del contratto (ossia, la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso).

L'attività consistente nel diritto di utilizzo rappresenta il diritto del locatario a utilizzare l'attività sottostante per la durata del leasing; la sua valutazione iniziale è al costo, che comprende l'importo iniziale della passività del leasing rettificato per tutti i pagamenti dovuti per il leasing corrisposti alla data di decorrenza o precedentemente al netto degli incentivi di leasing ricevuti, più gli eventuali costi diretti iniziali sostenuti e una stima dei costi per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino dell'attività sottostante o del sito in cui è ubicata.

La passività del leasing è inizialmente valutata al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing da corrispondere lungo la durata del leasing. Nel calcolare il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing, la Società utilizza il tasso di finanziamento marginale del locatario alla data di dercorrenza del leasing quando il tasso di interesse implicito del leasing non è facilmente determinabile.

I pagamenti variabili dovuti per il leasing che non dipen-

dono da un indice o da un tasso sono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

Dopo la data di decorrenza, la passività del leasing è valutata al costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo e rideterminata al verificarsi di taluni eventi.

La Società applica l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing a breve termine ai propri contratti con durata uguale o inferiore a 12 mesi dalla data di decorrenza. Applica, inoltre, l'eccezione alla rilevazione prevista per i leasing nei quali l'attività sottostante è di "modesto valore" e il cui importo è stimato come non significativo. Per esempio, la Società detiene in leasing alcune attrezzature per ufficio (ossia, PC, stampanti e fotocopiatrici) che sono considerate di modesto valore. I pagamenti dovuti per i leasing a breve termine e per i leasing in cui l'attività sottostante è di modesto valore sono rilevati come costo a quote costanti per la durata del leasing.

La Società espone le attività consistenti nel diritto di utilizzo che non soddisfano la definizione di investimento immobiliare nella voce "Immobili, impianti e macchinari" e le passività del leasing nei "Finanziamenti".

Conformemente con le disposizioni del principio, la Società espone separatamente gli interessi passivi sulle passività del leasing nella voce "Altri oneri finanziari" e le quote di ammortamento delle attività consistenti nel diritto di utilizzo nella voce "Ammortamenti e altri impairment".

Attività immateriali

Le attività immateriali riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefíci economici futuri. Sono rilevate al costo di acquisto o di produzione interna, quando è probabile che dal loro utilizzo vengano generati benefíci economici futuri e il relativo costo può essere attendibilmente determinato.

Il costo è comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione necessari a rendere le attività disponibili per l'uso.

I costi di sviluppo sono rilevati come attività immateriale solo quando la Società può dimostrare la fattibilità tecnica di completamento dell'attività immateriale, nonché di avere la capacità, l'intenzione e la disponibilità di risorse per completare l'attività per utilizzarla o venderla.

I costi di ricerca sono rilevati a Conto economico.

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono esposte al netto del fondo di ammortamento e delle eventuali perdite di valore accumulate.

L'ammortamento è calcolato a quote costanti in base alla

vita utile stimata, che è riesaminata con periodicità almeno annuale; eventuali cambiamenti dei criteri di ammortamento sono applicati prospetticamente. L'ammortamento ha inizio quando l'attività immateriale è disponibile per l'uso. Di conseguenza, le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso non sono ammortizzate ma sono sottoposte a verifica annuale di recuperabilità (impairment test).

Le attività immateriali della Società sono a vita utile definita. Le attività immateriali si riferiscono a software applicativi a titolo di proprietà con vita utile prevista tra tre e cinque anni. Le attività immateriali sono eliminate contabilmente o al momento della loro dismissione (alla data in cui il ricevente ne ottiene il controllo) o quando nessun beneficio economico futuro è atteso dal loro utilizzo o dismissione. L'eventuale utile o perdita, rilevato a Conto economico, è determinato come differenza tra il corrispettivo netto derivante dalla dismissione, determinato secondo le previsioni dell'I-FRS 15 in merito al prezzo dell'operazione, e il valore netto contabile dell'attività eliminata.

Impairment delle attività non finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, le attività non finanziarie sono analizzate al fine di verificare l'esistenza di indicatori di un'eventuale riduzione del loro valore.

Le attività immateriali con vita utile indefinita e le attività immateriali non ancora disponibili per l'uso sono sottoposte a verifica per riduzione di valore annualmente o più frequentemente in presenza di indicatori che facciano ritenere che le suddette attività possano aver subíto una riduzione di valore.

Se esiste indicazione di una riduzione di valore, il valore recuperabile di ciascuna attività interessata è stimato sulla base dell'utilizzo dell'attività e della sua dismissione futura, conformemente al più recente Piano Industriale del Gruppo. Per la stima del valore recuperabile, si rimanda al paragrafo "Uso di stime".

Il valore recuperabile è calcolato con riferimento a una singola attività, a meno che l'attività non sia in grado di generare flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività o gruppi di attività.

Qualora il valore contabile dell'attività sia superiore al suo valore recuperabile, è riconosciuta una perdita di valore rilevata a Conto economico nella voce "Ammortamenti e impairment".

Se vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività è ripristinato con imputazione a Conto economico, nella voce "Ammortamenti e impairment", nei limiti del valore netto contabile che l'attività in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e se fossero stati effettuati gli eventuali relativi ammortamenti.

Strumenti finanziari

Per strumenti finanziari si intende qualsiasi contratto che dia origine a un'attività finanziaria per un'entità e a una passività finanziaria o a uno strumento rappresentativo di capitale per la controparte; sono rilevati e valutati secondo lo IAS 32 e l'IFRS 9.

Un'attività o una passività finanziaria è rilevata quando, e solo quando, la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento (trade date).

I crediti commerciali derivanti da contratti con la clientela, nell'ambito di applicazione dell'IFRS 15, sono inizialmente valutati al prezzo dell'operazione (come definito nell'IFRS 15) se tali crediti non contengono una componente finanziaria significativa o quando la Società applica l'espediente pratico consentito dall'IFRS 15.

Diversamente, la Società valuta inizialmente le attività finanziarie diverse dai crediti summenzionati al loro fair value più, nel caso di un'attività finanziaria non al fair value rilevato a Conto economico, i costi di transazione.

Le attività finanziarie sono classificate, alla data di rilevazione iniziale, come attività finanziarie al costo ammortizzato, al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo e al fair value rilevato a Conto economico, sulla base sia del modello di business adottato dal Gruppo sia delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa dello strumento.

A tal fine, la verifica finalizzata a stabilire se lo strumento generi flussi di cassa rappresentativi esclusivamente di pagamenti di capitale e interessi (SPPI) è definita "SPPI test" e viene eseguita a livello di singolo strumento.

Il modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie riguarda il modo in cui la stesa gestisce le proprie attività finanziarie al fine di generare flussi di cassa. Il modello di business determina se i flussi di cassa deriveranno dall'incasso degli stessi in base al contratto, dalla vendita delle attività finanziarie o da entrambi.

Ai fini della valutazione successiva, le attività finanziarie sono classificate in tre categorie:

  • › attività finanziarie al costo ammortizzato (strumenti di debito);
  • › attività finanziarie designate al fair value rilevato tra le altre componenti di Conto economico complessivo senza riciclo degli utili e perdite cumulati all'atto dell'eliminazione contabile (strumenti di capitale); e
  • › attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico.

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Sono classificati in tale categoria principalmente i crediti commerciali, gli altri crediti e i crediti finanziari.

Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono detenute in un modello di business il cui obiettivo è quello di incassare i flussi di cassa contrattuali e i cui termini contrattuali

prevedono, a date specifiche, pagamenti di flussi di cassa rappresentati esclusivamente da capitale e interessi sul capitale da rimborsare.

Tali attività sono inizialmente rilevate al fair value, eventualmente rettificato dei costi di transazione e, successivamente, valutate al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo, e sono soggette a impairment.

Gli utili e le perdite da cancellazione contabile dell'attività, da modifica o da rettifica per impairment sono rilevati a Conto economico.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI) strumenti di capitale

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Gli utili e le perdite di tali attività finanziarie non saranno mai riciclati a Conto economico. La Società può trasferire l'utile o la perdita cumulata all'interno del patrimonio netto. Gli strumenti di capitale designati al fair value rilevato a Conto economico complessivo non sono assoggettati a impairment.

I dividendi su tali investimenti sono rilevati a Conto economico a meno che non rappresentino chiaramente un recupero di una parte del costo dell'investimento.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

In tale categoria sono classificati principalmente: titoli, partecipazioni in altre società, investimenti finanziari detenuti in fondi detenuti per la negoziazione e attività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico all'atto della rilevazione iniziale.

Le attività finanziarie classificate al fair value rilevato a Conto economico sono:

  • › attività finanziarie con flussi di cassa che non sono rappresentati esclusivamente da pagamenti di capitale e interesse, indipendentemente dal modello di business;
  • › attività finanziarie detenute per la negoziazione in quanto acquistate o detenute principalmente al fine di essere vendute o riacquistate entro breve termine;
  • › strumenti di debito designati all'atto della rilevazione iniziale, in base all'opzione prevista dall'IFRS 9 (fair value option) se tale scelta elimina, o riduce in misura significativa, un accounting mismatch;
  • › strumenti derivati, compresi i derivati impliciti, detenuti per la negoziazione o non designati come efficaci strumenti di copertura.

Tali attività finanziarie sono inizialmente rilevate al fair value, e successivamente gli utili e le perdite derivanti da variazioni del loro fair value sono rilevati a Conto economico.

In questa categoria sono incluse anche le partecipazioni in società quotate che la Società non ha designato irrevocabilmente come al fair value rilevato a OCI. Anche i dividendi su partecipazioni in società quotate sono rilevati fra gli altri proventi nel prospetto di Conto economico quando viene definito il diritto al pagamento.

Le attività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono ugualmente valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Impairment delle attività finanziarie

A ciascuna data di riferimento del bilancio, la Società rileva un fondo per le perdite attese su: i crediti commerciali e altre attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, gli strumenti di debito valutati al fair value rilevato a Conto economico complessivo, le attività derivanti da contratti con i clienti e tutte le altre attività rientranti nell'ambito di applicazione dell'impairment.

In base all'IFRS 9, dal 1° gennaio 2018 la Società applica un nuovo modello di impairment basato sulla determinazione delle perdite attese (ECL) utilizzando un approccio forward looking. In sostanza, il modello prevede:

  • › l'applicazione di un unico framework di riferimento a tutte le attività finanziarie;
  • › la rilevazione delle perdite attese su base continuativa e l'aggiornamento dell'importo di tali perdite alla fine di ogni esercizio, in modo da riflettere le variazioni di rischio di credito dello strumento finanziario;
  • › la valutazione delle perdite attese sulla base di tutte le informazioni ragionevolmente ottenibili senza costi eccessivi, in relazione agli eventi passati, alle condizioni correnti e alle previsioni sulle condizioni future.

Per i crediti commerciali, le attività derivanti da contratti con i clienti e i crediti per leasing, compresi quelli con una componente finanziaria significativa, la Società applica l'approccio semplificato, calcolando le perdite attese su un periodo corrispondente alla vita residua del credito, generalmente pari a 12 mesi.

Per tutte le attività finanziarie diverse da crediti commerciali, attività derivanti da contratti con i clienti e crediti per leasing, la Società applica l'approccio generale in base all'IFRS 9, basato sulla valutazione di un incremento significativo del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale. Secondo tale approccio, il fondo perdite attese su attività finanziarie è rilevato per un ammontare pari alle perdite attese per l'intera vita residua del credito, se il rischio di credi-

to su tali attività finanziarie è aumentato significativamente, rispetto al momento della rilevazione iniziale, considerando tutte le informazioni ragionevolmente dimostrabili, ivi inclusi i dati prospettici.

Se, alla data di riferimento del bilancio, il rischio di credito sulle attività finanziarie non è aumentato in modo significativo rispetto alla rilevazione iniziale, la Società misura il fondo per perdite attese per un importo pari alle perdite attese a 12 mesi.

Per le attività finanziarie per cui, alla data di riferimento del precedente esercizio, la Società aveva rilevato un fondo perdite attese pari alle perdite attese sull'intera vita residua dello strumento, la Società rileva un fondo di importo pari alle perdite attese a 12 mesi qualora la condizione di incremento significativo del rischio di credito venga meno.

La Società rileva a Conto economico, come perdita o ripristino di valore, l'importo delle perdite (o rivalutazioni) attese necessarie per rettificare il fondo perdite attese alla data di riferimento del bilancio ai sensi dell'IFRS 9.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Tale categoria comprende depositi disponibili a vista o a brevissimo termine, così come gli investimenti finanziari a breve termine e ad alta liquidità prontamente convertibili in un ammontare noto di cassa e soggetti a un irrilevante rischio di variazione di valore.

Passività finanziarie al costo ammortizzato

Tale categoria comprende principalmente finanziamenti, debiti commerciali, passività dei leasing finanziari e strumenti di debito.

Le passività finanziarie diverse dagli strumenti derivati sono rilevate quando la Società diviene parte delle clausole contrattuali dello strumento e sono valutate inizialmente al fair value rettificato dei costi di transazione direttamente attribuibili. Successivamente, le passività finanziarie sono valutate con il criterio del costo ammortizzato, utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo.

Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Le passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico includono le passività finanziarie detenute per la negoziazione e le passività finanziarie designate al momento della rilevazione iniziale al fair value rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie sono classificate come "detenute per la negoziazione" quando sono assunte con la finalità di un loro riacquisto a breve termine. In questa categoria sono compresi anche gli strumenti finanziari derivati stipulati dalla Società e non designati quali strumenti di copertura in base all'IFRS 9. I derivati impliciti scorporati dal contratto ospite sono anch'essi classificati come al fair value rilevato a Conto economico a eccezione del caso in cui il derivato implicito è designato come efficace strumento di copertura.

Gli utili o le perdite delle passività al fair value rilevato a Conto economico sono rilevati a Conto economico.

Le passività finanziarie che all'atto della iscrizione iniziale sono designate come al fair value rilevato a Conto economico sono designate come tali alla data di prima rilevazione, solo se i criteri dell'IFRS 9 sono rispettati.

In tal caso, la parte della variazione di fair value attribuibile al proprio rischio di credito è rilevata nell'ambito del Conto economico complessivo.

La Società non ha designato alcuna passività finanziaria al fair value rilevato a Conto economico, alla rilevazione iniziale. Le passività finanziarie che si qualificano come corrispettivi potenziali sono anche esse valutate al fair value rilevato a Conto economico.

Derecognition delle attività e passività finanziarie

Le attività finanziarie sono eliminate contabilmente ogni qualvolta si verifichi una delle seguenti condizioni:

  • › il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa connessi all'attività è scaduto;
  • › la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e benefíci connessi all'attività, trasferendo i suoi diritti a ricevere flussi di cassa dall'attività oppure assumendo un'obbligazione contrattuale a riversare i flussi di cassa ricevuti a uno o più eventuali beneficiari in virtù di un contratto che rispetta i requisiti previsti dall'IFRS 9 (c.d. "pass through test");
  • › la Società non ha né trasferito né mantenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefíci connessi all'attività finanziaria ma ne ha trasferito il controllo.

Le passività finanziarie sono eliminate contabilmente quando sono estinte, ossia quando l'obbligazione contrattuale è adempiuta, cancellata o prescritta.

Quando una passività finanziaria esistente viene sostituita da un'altra verso lo stesso creditore a condizioni sostanzialmente diverse, o le condizioni di una passività esistente sono sostanzialmente modificate, tale sostituzione o modifica viene trattata come un'eliminazione contabile della passività originaria e la rilevazione di una nuova passività. La differenza tra i rispettivi valori contabili è rilevata a Conto economico.

Strumenti finanziari derivati

Un derivato è uno strumento finanziario o un altro contratto:

› il cui valore cambia in relazione alle variazioni in un parametro definito "sottostante", quale tasso di interesse,

prezzo di un titolo o di una merce, tasso di cambio in valuta estera, indice di prezzi o di tassi, rating di un credito o altra variabile;

  • › che richiede un investimento netto iniziale pari a zero, o minore di quello che sarebbe richiesto per contratti con una risposta simile ai cambiamenti delle condizioni di mercato;
  • › che è regolato a una data futura.

Gli strumenti derivati sono classificati come attività o passività finanziarie a seconda del fair value positivo o negativo e sono classificati come "detenuti per la negoziazione" all'interno di "Altri modelli di business" e valutati al fair value rilevato a Conto economico, a eccezione di quelli designati come efficaci strumenti di copertura.

Per maggiori dettagli sull'hedge accounting, si rinvia alla nota 34.1 "Hedge accounting".

Tutti i derivati detenuti per la negoziazione, sono classificati come attività e passività correnti.

I derivati non detenuti per la negoziazione, ma valutati al fair value rilevato a Conto economico in quanto non si qualificano per l'hedge accounting, e i derivati designati come efficaci strumenti di copertura sono classificati come correnti o non correnti in base alla loro data di scadenza e all'intenzione della Società di detenere o meno tali strumenti fino alla scadenza.

Compensazione di attività e passività finanziarie

La Società compensa attività e passività finanziarie quando:

  • › esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare i valori rilevati in bilancio; e
  • › vi è l'intenzione o di compensare su base netta o di realizzare l'attività e regolare la passività simultaneamente.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e discontinued operations

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono classificate come possedute per la vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo.

Tale criterio di classificazione è applicabile solo se le attività non correnti (o gruppi in dismissione) sono disponibili per la vendita immediata nelle loro condizioni attuali e la vendita è altamente probabile.

Quando la Società è coinvolta in un piano di vendita che comporta la perdita dell'attività e sono soddisfatti i requisiti previsti dall'IFRS 5, tutte le attività e le passività della controllata sono classificate come possedute per la vendita indipendentemente se la Società manterrà, dopo la vendita, una partecipazione non di controllo nella società stessa.

La Società applica alle partecipazioni, o quote di partecipazioni, in società collegate o joint venture tali criteri di classificazione previsti dall'IFRS 5. La parte residua della partecipazione in società collegate o joint venture che non è stata classificata come posseduta per la vendita è contabilizzata con il metodo del patrimonio netto fino alla dismissione della parte classificata come posseduta per la vendita.

Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) e le passività incluse in gruppi in dismissione classificate come posseduti per la vendita sono presentate separatamente dalle altre attività e passività dello Stato patrimoniale.

Gli importi presentati per le attività non correnti o per le attività e passività di un gruppo in dismissione classificati come posseduti per la vendita non sono riclassificati o ripresentati per i periodi a raffronto.

Immediatamente prima della classificazione iniziale delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) come possedute per la vendita, i valori contabili dell'attività (o del gruppo) sono valutati in conformità allo specifico principio contabile di riferimento applicabile a tali attività o passività. Le attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita sono valutate al minore tra il valore contabile e il relativo fair value, al netto dei costi di vendita. Le perdite di valore per qualsiasi iniziale o successivo impairment dell'attività (o gruppo in dismissione) al fair value al netto dei costi di vendita e i ripristini di impairment sono rilevate a Conto economico nell'ambito delle continuing operations.

Se i criteri di classificazione non sono più soddisfatti, la Società non classifica più le attività (o il gruppo in dismissione) come possedute per la vendita. In questo caso tali attività sono valutate al minore tra:

  • › il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita; e
  • › il suo valore recuperabile calcolato alla data della successiva decisione di non vendere, che è pari al maggiore tra il suo fair value al netto dei costi di dismissione e il suo valore d'uso.

Ogni rettifica al valore contabile dell'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è rilevata nell'ambito del risultato delle continuing operations.

Una discontinued operation è una componente della So-

cietà che è stata dismessa, o classificata come posseduta per la vendita, e:

  • › rappresenta un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività,
  • › fa parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività; o
  • › è una società controllata acquisita esclusivamente al fine della sua vendita.

La Società espone, in una voce separata del Conto economico, un unico importo rappresentato dal totale:

  • › degli utili o delle perdite delle discontinued operations al netto degli effetti fiscali; e
  • › della plusvalenza o minusvalenza, al netto degli effetti fiscali, rilevata a seguito della valutazione al fair value al netto dei costi di vendita, o della dismissione delle attività (o gruppo in dismissione) che costituiscono la discontinued operation.

I corrispondenti ammontari sono ripresentati nel Conto economico per i periodi a raffronto, cosicché l'informativa si riferisca a tutte le discontinued operations entro la data di riferimento dell'ultimo bilancio presentato. Se il Gruppo cessa di classificare un componente come posseduto per la vendita, i risultati del componente precedentemente esposto in bilancio tra le discontinued operations sono riclassificati e inclusi nell'ambito del risultato delle continuing operations per tutti gli esercizi presentati in bilancio.

Benefíci ai dipendenti

La passività relativa ai benefíci riconosciuti ai dipendenti ed erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti o per altri benefíci a lungo termine erogati nel corso dell'attività lavorativa è determinata, separatamente per ciascun piano, sulla base di ipotesi attuariali stimando l'ammontare dei benefíci futuri che i dipendenti hanno maturato alla data di riferimento (attraverso il metodo di proiezione unitaria del credito). In maggior dettaglio, il valore attuale dei piani a benefíci definiti è calcolato utilizzando un tasso determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento di bilancio, di titoli obbligazionari di aziende primarie. Se non esiste un mercato profondo di titoli obbligazionari di aziende primarie nella valuta in cui l'obbligazione è espressa, viene utilizzato il corrispondente tasso di rendimento dei titoli pubblici.

La passività, al netto delle eventuali attività a servizio del piano, è rilevata per competenza lungo il periodo di maturazione del diritto. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

Se le attività a servizio del piano eccedono il valore attuale della relativa passività a benefíci definiti, il surplus viene rilevato come attività (nei limiti dell'eventuale massimale).

Con riferimento alle passività (attività) per i piani a benefíci

definiti, gli utili e le perdite attuariali derivanti dalla valutazione attuariale delle passività, il rendimento delle attività a servizio del piano (al netto degli associati interessi attivi) e l'effetto del massimale di attività – asset ceiling – (al netto dei relativi interessi) sono rilevati nell'ambito delle altre componenti del Conto economico complessivo (OCI), quando si verificano. Per gli altri benefíci a lungo termine, i relativi utili e perdite attuariali sono rilevati a Conto economico.

In caso di modifica di un piano a benefíci definiti o di introduzione di un nuovo piano, l'eventuale costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate (past service cost) è rilevato immediatamente a Conto economico.

Inoltre, la Società è impegnata in piani a contribuzione definita per effetto dei quali paga contributi fissi a una entità distinta (un fondo) e non avrà un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi se il fondo non disponesse di risorse sufficienti a pagare tutti i benefíci ai dipendenti relativamente all'attività lavorativa svolta nell'esercizio corrente e in quelli precedenti. Tali piani sono generalmente istituiti con lo scopo di incrementare le prestazioni pensionistiche successivamente alla fine del rapporto di lavoro. I costi relativi a tali piani sono rilevati a Conto economico sulla base della contribuzione effettuata nel periodo.

Termination benefit

Le passività per benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro derivano o dalla decisione da parte della Società di concludere il rapporto di lavoro con un dipendente prima della normale data di pensionamento oppure dalla scelta volontaria di un dipendente di accettare un'offerta, da parte della Società, di tali benefíci in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. L'evento che dà origine a tale obbligazione è la cessazione del rapporto di lavoro piuttosto che l'esistenza di tale rapporto. I benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione anticipata del rapporto di lavoro sono rilevati nella data più immediata tra le seguenti:

  • › il momento in cui la Società non può più ritirare l'offerta di tali benefíci; e
  • › il momento in cui la Società rileva i costi di una ristrutturazione che rientra nell'ambito di applicazione dello IAS 37 e implica il pagamento di benefíci dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro.

Tali passività sono valutate sulla base della natura del beneficio concesso. In particolare, quando i benefíci concessi rappresentano un miglioramento di altri benefíci successivi alla conclusione del rapporto di lavoro riconosciuti ai dipendenti, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per tale tipologia di benefíci. Altrimenti, se si prevede che i benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio, la relativa

passività è valutata secondo le disposizioni previste per i benefíci a breve termine; se si prevede che non saranno liquidati interamente entro 12 mesi dalla data di riferimento del bilancio, la relativa passività è valutata secondo le disposizioni previste per gli altri benefíci a lungo termine.

Pagamenti basati su azioni

La Società attua operazioni con pagamento basato su azioni regolate con strumenti rappresentativi di capitale nell'ambito della politica in materia di remunerazione adottata per l'Amministratore Delegato e Direttore Generale e per i dirigenti con responsabilità strategiche.

Gli ultimi piani di incentivazione di lungo termine prevedono l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura azionaria e da una componente monetaria.

Al fine di regolare la componente azionaria mediante l'assegnazione gratuita di azioni Enel, è stato approvato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio di tali piani. Per ulteriori dettagli circa i piani di incentivazione basati su azioni, si rinvia alla nota 36 "Pagamenti basati su azioni".

La Società rileva i servizi resi dai dipendenti come costo del personale e stima indirettamente il loro valore, e il corrispondente incremento del patrimonio netto, facendo riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale (ossia, azioni Enel) alla data di assegnazione.

Tale fair value si basa sul prezzo di mercato osservabile delle azioni Enel (sulla Borsa di Milano), tenendo conto dei termini e delle condizioni in base ai quali le azioni sono stati assegnate (a eccezione delle condizioni di maturazione escluse dalla misurazione del fair value).

Il costo di queste operazioni con pagamento basato su azioni è riconosciuto a Conto economico, con contropartita a una specifica voce di patrimonio netto, lungo il periodo in cui le condizioni di servizio e di rendimento sono soddisfatte (periodo di maturazione).

Il costo complessivamente rilevato è rettificato a ogni data di riferimento del bilancio fino alla data di maturazione per riflettere la migliore stima disponibile alla Società del numero di strumenti rappresentativi di capitale per i quali ci si attende che le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato saranno soddisfatte, cosicché l'importo rilevato alla fine si basa sul numero di strumenti rappresentativi di capitale che effettivamente soddisfanno le condizioni di servizio e quelle di rendimento diverse dalle condizioni di mercato alla data di maturazione.

Non è rilevato alcun costo per i premi che alla fine non

maturano perché non sono state soddisfatte le condizioni di rendimento diverse da quelle di mercato e/o le condizioni di servizio. Per contro, le operazioni sono considerate maturate indipendentemente dal fatto che siano soddisfatte le condizioni di mercato o di non maturazione, purché siano soddisfatte tutte le altre condizioni di rendimento e/o di servizio.

Fondi rischi e oneri

I fondi per rischi e oneri sono rilevati quando, alla data di riferimento, in presenza di un'obbligazione legale o implicita, derivante da un evento passato, è probabile che per soddisfare l'obbligazione si renderà necessario un esborso di risorse il cui ammontare è stimabile in modo attendibile. Se l'effetto è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi a un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette la valutazione corrente del mercato del costo del denaro in relazione al tempo e, se applicabile, il rischio specifico attribuibile all'obbligazione. Quando l'accantonamento è attualizzato, l'adeguamento periodico del valore attuale dovuto al fattore temporale è riflesso nel Conto economico come onere finanziario.

Laddove si supponga che tutte le spese, o una parte di esse, richieste per estinguere un'obbligazione vengano rimborsate da terzi, l'indennizzo, se virtualmente certo, è rilevato come un'attività distinta.

I fondi non comprendono passività per riflettere le incertezze sui trattamenti ai fini dell'imposta sul reddito che vengono rilevati come passività fiscale.

Per i contratti i cui costi non discrezionali necessari per adempiere alle obbligazioni assunte sono superiori ai benefíci economici che si suppone siano ottenibili dal contratto (contratti onerosi), la Società rileva un accantonamento pari al minore tra il costo necessario all'adempimento e qualsiasi risarcimento o sanzione derivante dall'inadempienza del contratto.

Le variazioni di stima degli accantonamenti al fondo sono riflesse nel Conto economico dell'esercizio in cui avviene la variazione.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La Società rileva i ricavi derivanti da contratti con clienti in modo da rappresentare fedelmente il trasferimento dei beni e servizi promessi ai clienti, per un ammontare che riflette il corrispettivo al quale la Società si aspetta di avere diritto in cambio dei beni e dei servizi forniti. La Società applica questo principio cardine utilizzando il modello costituito da cinque fasi (step) previsto dall'IFRS 15:

  • › individuazione del contratto con il cliente (step 1);
  • › individuazione delle obbligazioni di fare (step 2);
  • › determinazione del prezzo dell'operazione (step 3);
  • › ripartizione del prezzo dell'operazione (step 4);
  • › rilevazione dei ricavi (step 5).

La Società rileva i ricavi quando (o man mano che) ciascuna obbligazione di fare è soddisfatta con il trasferimento del bene o servizio promesso al cliente, ovvero quando il cliente ne acquisisce il controllo.

Proventi e oneri finanziari da derivati

I proventi e oneri finanziari da derivati includono:

  • › proventi e oneri da derivati valutati al fair value rilevato a Conto economico sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio;
  • › proventi e oneri da derivati di fair value hedge sul rischio di tasso di interesse;
  • › proventi e oneri da derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di interesse e tasso di cambio.

Altri proventi e oneri finanziari

Per tutte le attività e passività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le attività finanziarie che maturano interessi classificate come al fair value rilevato a Conto economico complessivo, gli interessi attivi e passivi sono rilevati utilizzando il metodo del tasso di interesse effettivo. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri stimati lungo la vita attesa dello strumento finanziario, od, ove opportuno un periodo più breve, al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria.

Gli interessi attivi sono rilevati nella misura in cui è probabile che i benefíci economici affluiranno alla Società e il loro ammontare possa essere attendibilmente valutato. Gli altri proventi e oneri finanziari includono anche le variazioni di fair value di strumenti finanziari diversi dai derivati.

Dividendi

I dividendi sono rilevati quando è stabilito il diritto incondizionato a ricevere il pagamento.

I dividendi e gli acconti sui dividendi pagabili agli azionisti della Società sono rappresentati come movimento del patrimonio netto alla data in cui sono approvati, rispettivamente, dall'Assemblea degli azionisti e dal Consiglio di Amministrazione.

Imposte sul reddito

Imposte correnti sul reddito

Le imposte correnti sul reddito dell'esercizio, iscritte tra i "debiti per imposte sul reddito" al netto degli acconti versati, ovvero nella voce "crediti per imposte sul reddito" qualora il saldo netto risulti a credito, sono determinate in base alla stima del reddito imponibile e in conformità alle disposizioni in vigore.

In particolare, tali debiti e crediti sono determinati applicando le aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento del bilancio.

Le imposte correnti sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Imposte sul reddito differite e anticipate

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali applicando l'aliquota fiscale in vigore alla data in cui la differenza temporanea si riverserà, determinata sulla base delle aliquote fiscali previste da provvedimenti promulgati o sostanzialmente promulgati alla data di riferimento.

Le passività fiscali differite sono rilevate in relazione alle differenze temporanee imponibili, salvo che tali passività derivino dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o in riferimento a differenze temporanee imponibili riferibili a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, quando la Società è in grado di controllare i tempi dell'annullamento delle differenze temporanee ed è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si annullerà.

Le attività per imposte anticipate si riferiscono a tutte le differenze temporanee deducibili, nonché al riporto a nuovo di perdite fiscali e di crediti d'imposta non utilizzati. Per i dettagli riguardo alla recuperabilità di tali attività, si rimanda allo specifico paragrafo nell'ambito delle stime. Le imposte sul reddito differite e anticipate sono rilevate nel Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci rilevate al di fuori del Conto economico che sono riconosciute direttamente a patrimonio netto.

Le attività per imposte anticipate e le passività fiscali differite sono compensate solo se esiste un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima Autorità Fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta oppure su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente, in ciascun esercizio successivo nel quale si prevede che siano regolati o recuperati ammontari significativi di passività o di attività fiscali differite.

Nella definizione di incertezza, andrà considerato se un dato trattamento fiscale risulterà accettabile per l'Autorità Fiscale. Se si ritiene probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale (con il termine "probabile" inteso come "più verosimile che non"), allora la Società rileva e valuta le proprie imposte correnti o differite attive e passive applicando le disposizioni dello IAS 12.

Di converso, se la Società ritiene che non sia probabile che l'Autorità Fiscale accetti il trattamento fiscale ai fini dell'imposta sul reddito, la Società dovrà riflettere l'effetto di tale incertezza avvalendosi del metodo che meglio prevede la risoluzione del trattamento fiscale incerto. La Società deve decidere se prendere in considerazione ciascun trattamento fiscale incerto separatamente o congiuntamente a uno o più trattamenti fiscali incerti, scegliendo l'approccio che meglio prevede la soluzione dell'incertezza. Nel valutare se e in che modo l'incertezza incide sul trattamento fiscale, la Società ipotizza che l'Autorità fiscale accetti o meno un trattamento fiscale incerto presumendo che la stessa, in fase di verifica, controllerà gli importi che ha il diritto di esaminare e che sarà a completa conoscenza di tutte le relative informazioni. La Società riflette l'effetto dell'incertezza nel determinare le imposte correnti e differite, usando il metodo del valore atteso o dell'importo più probabile, a seconda di quale metodo meglio prevede la soluzione dell'incertezza.

Poiché le posizioni fiscali incerte si riferiscono alla definizione di imposte sul reddito, la Società espone le attività/ passività fiscali incerte come imposte correnti o imposte differite.

3. Nuovi princípi contabili, modifiche e interpretazioni

La Società ha adottato le seguenti modifiche ai princípi esistenti con data di efficacia dal 1° gennaio 2020.

  • › "Modifiche all'IFRS 3 Definizione di un'attività aziendale", emesso a ottobre 2018 per aiutare le società a determinare se un insieme integrato di attività e beni acquisito sia o meno un'attività aziendale. In particolare, le modifiche chiariscono che un'attività aziendale, considerata come un insieme integrato di attività e beni, deve includere almeno un fattore di produzione e un processo sostanziale che, insieme, contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare output. Pertanto, le modifiche chiariscono che un'attività aziendale non può esistere senza includere i fattori di produzione e i processi sostanziali necessari per creare gli output. La definizione di "output", così come modificata, si focalizza sui beni e servizi forniti ai clienti, sui proventi da investimenti e altri proventi, ed esclude i rendimenti sotto forma di minori costi e altri benefíci economici.
  • › "Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8 - Definizione di rilevante", emesso a ottobre 2018 per allineare la definizione di "rilevanza" fra princípi e il Conceptual Framework for Financial Reporting, e per chiarire alcuni aspetti della sua definizione. La nuova definizione prevede quanto segue: "un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, i quali forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio". Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono che:
  • l'"occultamento dell'informazione" riguarda situazioni per le quali l'effetto, per gli utilizzatori principali dei bilanci, è analogo a quello dell'omissione o errata indicazione dell'informazione la cui rilevanza è valutata nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme;
  • gli "utilizzatori primari dei bilanci", ai quali tali bilanci sono diretti, sono "investitori, finanziatori e altri creditori esistenti e potenziali" che devono fare affidamento su bilanci redatti per scopi di carattere generale per gran parte delle informazioni finanziarie

di cui hanno bisogno; e

  • la "rilevanza" dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, presa singolarmente o in combinazione con altre informazioni, nel contesto del bilancio; una errata indicazione dell'informazione è rilevante se si può ragionevolmente presumere che influenzerà le decisioni adottate dagli utilizzatori principali dei bilanci.
  • › "Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, e all'IFRS 7 Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse", emesso a settembre 2019. Le modifiche: (i) prevedono delle deroghe temporanee che consentano alle relazioni di copertura di continuare durante il periodo di incertezza fino a quando non saranno definiti tassi alternativi privo di rischio dalla Interbank Offered Rates (IBORs) Reform; e (ii) richiedono di fornire informative aggiuntive sulle relazioni di copertura che sono direttamente influenzate dalle incertezze. Al riguardo, va notato che la riforma impatterà la valutazione al fair value, gli effetti delle relazioni di copertura e i risultati finanziari netti appena saranno definiti i tassi alternativi.
  • › "Modifiche ai riferimenti al Quadro concettuale negli IFRS", emesso a marzo 2018. Il documento delinea le modifiche ai princípi interessati al fine di aggiornare i riferimenti al Revised Conceptual Framework. Tali modifiche accompagnano l'ultima versione del Revised

Conceptual Framework for Financial Reporting, emesso a marzo 2018 e applicabile dal 1° gennaio 2020, che prevede alcuni concetti nuovi, definizioni e criteri di rilevazione aggiornati, nonché chiarimenti su alcuni concetti importanti. Le modifiche principali includono:

  • l'aumento della rilevanza della gestione delle risorse economiche da parte del management ai fini dell'informativa finanziaria;
  • il ripristino della prudenza come componente a supporto della neutralità;
  • la definizione di entità che redige il bilancio (reporting entity), che può essere un'entità legale o parte di essa;
  • la revisione delle definizioni di attività e passività;
  • la rimozione della soglia di probabilità ai fini della recognition e l'aggiunta, al contempo, di linee guida per la derecognition;
  • l'aggiunta di linee guida su diverse basi di valutazione; e
  • l'affermazione che l'utile o la perdita è il principale indicatore di performance e che, in linea di principio, ricavi e costi nelle altre componenti di Conto economico complessivo devono essere riciclati a Conto economico qualora ciò aumenti la rilevanza o la rappresentazione fedele del bilancio.

L'applicazione di queste modifiche non ha comportato impatti significativi nel presente Bilancio di esercizio.

Informazioni sul Conto economico

Ricavi

4.a Ricavi delle vendite e delle prestazioni - Euro 116 milioni

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" sono composti come riportato di seguito.

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Ricavi delle vendite e delle prestazioni
Società del Gruppo 116 104 12
Terzi - - -
Totale ricavi delle vendite e delle prestazioni 116 104 12

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" si riferiscono a prestazioni di assistenza e consulenza rese alle società controllate e al riaddebito di oneri di competenza delle controllate stesse.

La variazione positiva di 12 milioni di euro è da ricondurre ai ricavi per servizi informatici (27 milioni di euro), che compensano la riduzione dei ricavi per prestazioni di servizi manageriali (10 milioni di euro) e dei ricavi per altre prestazioni (5 milioni di euro).

I "Ricavi delle vendite e delle prestazioni" possono essere suddivisi per area geografica come di seguito:

Costi

5.a Servizi e godimento beni di terzi - Euro 171 milioni

I costi per prestazioni di servizi e godimento beni di terzi sono ripartiti come di seguito dettagliato.

  • › 64 milioni di euro in Italia (70 milioni di euro nel 2019);
  • › 29 milioni di euro in Europa Paesi UE (17 milioni di euro nel 2019);
  • › 1 milioni di euro in Europa Paesi extra UE (2 milioni di euro nel 2019);
  • › 22 milioni di euro in Altri Paesi (15 milioni di euro nel 2019).

4.b Altri ricavi e proventi - Euro 12 milioni

Gli "Altri ricavi e proventi" si riferiscono essenzialmente, sia nell'esercizio corrente sia in quello precedente, al personale in distacco.

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Costi per servizi 165 140 25
Costi per godimento beni di terzi 6 10 (4)
Totale servizi e godimento beni di terzi 171 150 21

I "Costi per servizi" si riferiscono a servizi resi da terzi per 62 milioni di euro (64 milioni di euro nel 2019) e da società del Gruppo per 103 milioni di euro (76 milioni di euro nel 2019).

I costi per servizi resi da società del Gruppo registrano un incremento pari a 27 milioni di euro, da ricondursi essenzialmente per 21 milioni di euro alle spese per servizi di assistenza sistemica e applicativa e per 3 milioni di euro

ai costi per servizi manageriali.

I "Costi per godimento beni di terzi" sono rappresentati essenzialmente da costi per godimento di beni di proprietà della controllata Enel Italia SpA.

5.b Costo del personale - Euro 118 milioni

I costi sostenuti per il personale risultano composti come di seguito riportato.

Milioni di euro
Note 2020 2019 2020-2019
Salari e stipendi 68 66 2
Oneri sociali 22 22 -
Benefíci successivi al rapporto di lavoro 25 6 6 -
Altri benefíci a lungo termine 25 14 7 7
Pagamenti basati su azioni 2 - 2
Altri costi e altri piani di incentivazione 6 10 (4)
Totale costo del personale 118 111 7

Il "Costo del personale" ammonta complessivamente a 118 milioni di euro con un incremento pari a 7 milioni di euro rispetto al 2019, riferibile principalmente ai costi per i piani per benefíci a lungo termine assegnati ai dipendenti. Il costo pari a 2 milioni di euro relativo ai pagamenti basati su azioni si riferisce alla componente azionaria dei Piani di incentivazione a lungo termine 2019 e 2020 assegnati dalla Capogruppo ai propri dipendenti.

Nel prospetto che segue è evidenziata la consistenza media dei dipendenti per categoria di appartenenza, confrontata con quella del periodo precedente, nonché la consistenza effettiva al 31 dicembre 2020.

N. Consistenza media Consistenza puntuale
2020 2019 2020-2019 al 31.12.2020
Manager 147 146 1 143
Middle manager 352 345 7 400
White collar 226 250 (24) 219
Totale 725 741 (16) 762

5.c Ammortamenti e impairment - Euro 189 milioni

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Ammortamenti delle attività materiali 4 5 (1)
Ammortamenti delle attività immateriali 24 22 2
Impairment 161 211 (50)
Ripristini di valore - 3 (3)
Totale ammortamenti e impairment 189 235 (46)

La voce "Impairment" si riferisce alle rettifiche di valore effettuate sulle partecipazioni detenute nelle società controllate E-Distribuţie Muntenia SA (97 milioni di euro) ed E-Distribuţie Banat SA (39 milioni di euro), per tenere conto della mutata situazione patrimoniale e finanziaria delle società a seguito della distribuzione di dividendi straordinari e agli adeguamenti di valore delle società controllate Enel Global Thermal Generation Srl (20 milioni di euro), Enel Power SpA (3 milioni di euro), Enel Global Services Srl (1 milione di euro) ed Enel Investment Holding BV (1 milione di euro), effettuati per tenere conto dell'at-

tuale situazione economico-patrimoniale delle società. Nel 2019 la voce "Ripristini di valore" accoglieva l'adeguamento di valore positivo della società controllata Enel Global Trading SpA (3 milioni di euro).

Per i dettagli sui criteri adottati per la determinazione della perdita di valore relativamente alle partecipazioni detenute in E-Distribuţie Muntenia SA ed E-Distribuţie Banat SA, si rinvia alla successiva nota 13 "Partecipazioni".

5.d Altri costi operativi - Euro 13 milioni

La voce "Altri costi operativi" presenta un incremento di

13 milioni di euro rispetto al valore rilevato nel 2019. Tale variazione positiva risente della rilevazione, nell'esercizio precedente, del rilascio di parte del fondo vertenze e contenzioso.

6. Proventi da partecipazioni - Euro 3.148 milioni

I proventi da partecipazioni, pari a 3.148 milioni di euro, si riferiscono ai dividendi e agli acconti sui dividendi deliberati nel 2020 dalle società controllate e collegate per 3.106 milioni di euro, dalle società a controllo congiunto per 41 milioni di euro e dalle altre imprese per 1 milione

di euro.

Rispetto all'esercizio precedente, i proventi da partecipazioni diminuiscono di 2.400 milioni di euro per effetto del conferimento delle società italiane avvenuto all'inizio del periodo a favore di Enel Italia SpA.

A fine periodo risultavano da incassare gli acconti sul dividendo dell'esercizio 2020 deliberati dalle società controllate Enel Iberia SLU (475 milioni di euro) ed Enel Américas SA (39 milioni di euro) che sono stati totalmente incassati nei mesi di gennaio e febbraio 2021.

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Dividendi da imprese controllate e collegate 3.106 5.506 (2.400)
Enel Iberia SLU 983 1.245 (262)
Enel Green Power SpA 667 237 430
Enel Américas SA 440 270 170
Enel Italia SpA 392 15 377
E-Distribuţie Muntenia SA 256 - 256
Enel Chile SA 185 175 10
E-Distribuţie Banat SA 95 - 95
E-Distribuţie Dobrogea SA 54 - 54
Enel Russia PJSC 20 39 (19)
Enel Energie Muntenia SA 14 - 14
Enel Produzione SpA - 245 (245)
e-distribuzione SpA - 1.507 (1.507)
Enel Energia SpA - 1.698 (1.698)
Servizio Elettrico Nazionale SpA - 75 (75)
Dividendi da imprese a controllo congiunto 41 41 -
Rusenergosbyt LLC 41 41 -
Dividendi da altre imprese 1 1 -
Empresa Propietaria de la Red SA 1 1 -
Totale proventi da partecipazioni 3.148 5.548 (2.400)

7. Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati - Euro (328) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato.

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Proventi finanziari da contratti derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 978 661 317
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 978 661 317
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 166 342 (176)
- proventi da derivati di cash flow hedge 71 208 (137)
- proventi da derivati al fair value rilevato a Conto economico 95 134 (39)
Totale proventi finanziari da contratti derivati 1.144 1.003 141
Oneri finanziari da contratti derivati:
- posti in essere nell'interesse di società del Gruppo: 860 666 194
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 860 666 194
- posti in essere nell'interesse di Enel SpA: 612 259 353
- oneri da derivati di cash flow hedge 277 77 200
- oneri da derivati al fair value rilevato a Conto economico 335 182 153
Totale oneri finanziari da contratti derivati 1.472 925 547
TOTALE PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI DA CONTRATTI DERIVATI (328) 78 (406)

Gli oneri finanziari netti da contratti derivati su tassi e cambi riflettono essenzialmente gli oneri finanziari netti da strumenti derivati posti in essere nell'interesse di Enel SpA.

La variazione negativa di 406 milioni di euro, rispetto a quanto rilevato nel precedente esercizio, è determinata dall'incremento degli oneri finanziari netti da derivati stipulati nell'interesse di Enel SpA, sia per derivati di cash flow hedge (337 milioni di euro), sia per derivati al fair value rilevato a Conto economico (192 milioni di euro), sia su tassi di interesse sia su tassi di cambio, compensati in parte dall'incremento dei proventi finanziari netti da derivati posti in essere nell'interesse di società del Gruppo (123 milioni di euro).

I risultati netti, rilevati nel 2020, su derivati sia di copertura sia di trading si riferiscono prevalentemente alla copertura del rischio di cambio

Per maggiori dettagli sui derivati, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari" e alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni

8. Altri proventi/(oneri) finanziari netti - Euro (253) milioni

Il dettaglio è di seguito specificato:

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Altri proventi finanziari
Interessi attivi
Interessi attivi su attività finanziarie a lungo termine 13 10 3
Interessi attivi su attività finanziarie a breve termine 26 3 23
Totale 39 13 26
Differenze positive di cambio 224 4 220
Proventi FVH - adeguamento posta coperta - 1 (1)
Altro 184 255 (71)
Totale altri proventi finanziari 447 273 174
Altri oneri finanziari
Interessi passivi
Interessi passivi su finanziamenti bancari 45 21 24
Interessi passivi su prestiti obbligazionari 453 493 (40)
Interessi passivi su altri finanziamenti 153 133 20
Totale 651 647 4
Differenze negative di cambio 26 121 (95)
Interessi passivi su piani a benefíci definiti e altri benefíci a lungo termine relativi al personale 1 3 (2)
Altro 22 4 18
Totale altri oneri finanziari 700 775 (75)
TOTALE ALTRI PROVENTI/(ONERI) FINANZIARI NETTI (253) (502) 249

Gli altri oneri finanziari netti riflettono essenzialmente gli interessi passivi sull'indebitamento finanziario pari a 651 milioni di euro e le differenze negative di cambio per 26 milioni di euro, parzialmente compensati dalle differenze positive di cambio per 224 milioni di euro, dagli altri proventi finanziari relativi alle garanzie rilasciate nell'interesse delle altre società del Gruppo per 184 milioni di euro e da interessi attivi su attività finanziarie sia a breve sia a lungo termine, complessivamente pari a 39 milioni di euro.

Il decremento degli oneri finanziari netti, pari a 249 milioni di euro, risente principalmente dell'incremento delle differenze positive di cambio (220 milioni di euro) e degli interessi attivi su attività finanziarie (26 milioni di euro) unitamente alla riduzione delle differenze negative di cambio (95 milioni di euro), parzialmente compensati dalla diminuzione degli altri proventi finanziari (71 milioni di euro) e dell'aumento degli altri oneri finanziari (18 milioni di euro).

9. Imposte - Euro (122) milioni

Milioni di euro
2020 2019 2020-2019
Imposte correnti (122) (60) (62)
Imposte anticipate 4 6 (2)
Imposte differite (4) 4 (8)
Totale imposte (122) (50) (72)

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2020 risultano complessivamente positive per 122 milioni di euro, per effetto principalmente della riduzione della base imponibile IRES rispetto al risultato civilistico ante imposte, per l'esclusione del 95% dei dividendi percepiti dalle società controllate e della deducibilità degli interessi passivi di Enel SpA in capo al consolidato fiscale di Gruppo in base alle disposizioni in materia di IRES (art. 96 del TUIR).

Nella tabella che segue viene rappresentata la riconciliazione dell'aliquota fiscale teorica con quella effettiva.

Milioni di euro
2020 Incidenza % 2019 Incidenza %
Risultato ante imposte 2.204 4.742
Imposte teoriche IRES 529 24,0% 1.138 24,0%
Minori imposte:
- dividendi da partecipazione incassati (718) -32,6% (1.265) -26,7%
- dividendi da partecipazione non incassati (6) -0,3% (7) -0,1%
- utilizzo fondi (12) -0,5% (16) -0,3%
- altre (3) -0,1% - -
Maggiori imposte:
- svalutazioni/(rivalutazioni) dell'esercizio 39 1,8% 50 1,1%
- accantonamento ai fondi 9 0,4% 9 0,2%
- sopravvenienze passive 8 0,4% 1 -
- altre 14 0,6% 7 0,1%
Totale imposte correnti sul reddito (IRES) (140) -6,4% (83) -1,8%
IRAP - - - -
Imposte estere 1 - 2 -
Differenza su stime imposte anni precedenti (11) -0,5% (5) -0,1%
Ritenute definitive su dividendi da partecipazioni estere 28 1,3% 26 0,5%
Totale fiscalità differita - - 10 0,2%
- di cui effetto variazione aliquota - - - -
- di cui movimenti dell'anno (1) - 12 -
- di cui differenza stime anni precedenti 1 - (2) -
TOTALE IMPOSTE SUL REDDITO (122) -5,5% (50) -1,1%

Informazioni sullo Stato patrimoniale

Attivo

10. Immobili, impianti e macchinari

- Euro 8 milioni

Il dettaglio e la movimentazione delle attività materiali rela-

tivi agli esercizi 2019 e 2020 sono di seguito rappresentati.

Impianti e Attrezzature
industriali e
Altri Migliorie
su immobili
Immob.
in corso
Milioni di euro Terreni Fabbricati macchinari commerciali beni di terzi e acconti Totale
Costo storico 1 3 3 5 26 41 1 80
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (21) (40) - (71)
Consistenza al 31.12.2018 1 1 - - 5 1 1 9
IFRS 16 al 1° gennaio 2019 - 2 - - 1 - - 3
Investimenti - - - - - - - -
Ammortamenti - - - - (1) (1) - (2)
Totale variazioni - 2 - - - (1) - 1
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (2) (3) (5) (22) (41) - (73)
Consistenza al 31.12.2019 1 3 - - 5 - 1 10
Investimenti - - - - - - - -
Ammortamenti - (1) - - (1) - - (2)
Totale variazioni - (1) - - (1) - - (2)
Costo storico 1 5 3 5 27 41 1 83
Fondo ammortamento - (3) (3) (5) (23) (41) - (75)
Consistenza al 31.12.2020 1 2 - - 4 - 1 8

Gli "Immobili, impianti e macchinari" risultano complessivamente pari a 8 milioni di euro ed evidenziano, rispetto all'esercizio precedente, un decremento di 2 milioni di euro da riferirsi agli ammortamenti rilevati nello stesso periodo.

11. Attività immateriali - Euro 113 milioni

Le "Attività immateriali", tutte a vita utile definita, sono di seguito rappresentate.

Milioni di euro Diritti di brevetto industriale
e di utilizzazione delle opere
dell'ingegno
Altre
attività immateriali
in corso
Totale
Consistenza al 31.12.2018 30 17 47
Investimenti 30 12 42
Passaggi in esercizio 17 (17) -
Ammortamenti (22) - (22)
Totale variazioni 25 (5) 20
Consistenza al 31.12.2019 55 12 67
Investimenti 23 47 70
Passaggi in esercizio - - -
Ammortamenti (24) - (24)
Totale variazioni (1) 47 46
Consistenza al 31.12.2020 54 59 113

I "Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno", pari a 54 milioni di euro (55 milioni di euro nel 2019), sono relativi in prevalenza a costi sostenuti per l'acquisto di software applicativi a titolo di proprietà e per le manutenzioni evolutive sugli stessi. L'ammortamento è calcolato a quote costanti in relazione alle residue possibilità di utilizzazione (mediamente in tre esercizi). Gli investimenti, pari a 23 milioni di euro, hanno riguardato progetti di Information Tech-

12. Attività per imposte anticipate e Passività per imposte differite - Euro 337 milioni ed euro 149 milioni

Nel seguito vengono dettagliati i movimenti delle "Attività per imposte anticipate" e delle "Passività per imposte differite" per tipologia di differenze temporali.

nology connessi agli sviluppi digital per l'informatizzazione di processi aziendali, di compliance e di reporting delle Funzioni della Holding, in particolare nelle aree Administration, Finance and Control, Legal and Corporate Affairs, Health and Safety, Communications, Innovation and Sustainability e Audit. Le "Altre attività immateriali in corso" sono pari a 59 milioni di euro, presentando un incremento di 47 milioni di euro dovuto agli investimenti effettuati nel corso del periodo.

Milioni di euro al 31.12.2019 Increm./(Decrem.)
con imputazione a
Conto economico
Increm./(Decrem.)
con imputazione a
patrimonio netto
al 31.12.2020
Totale Totale
Attività per imposte anticipate
Natura delle differenze temporanee:
- accantonamenti per rischi e oneri e perdite di valore 3 - - 3
- strumenti finanziari derivati 282 - 5 287
- altre partite 51 (5) 1 47
Totale attività per imposte anticipate 336 (5) 6 337
Passività per imposte differite
Natura delle differenze temporanee:
- valutazione strumenti finanziari 153 - (10) 143
- altre partite 10 (4) - 6
Totale passività per imposte differite 163 (4) (10) 149
Attività per imposte anticipate su IRES risultanti anche dopo
un'eventuale compensazione
173 - - 188

Le "Attività per imposte anticipate", pari a 337 milioni di euro (336 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si riferiscono essenzialmente alla fiscalità anticipata connessa alla valutazione al fair value delle operazioni di cash flow hedge. Le "Passività per imposte differite" sono pari a 149 milioni di euro (163 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e registrano un decremento di 14 milioni di euro, dovuto essenzialmente alla rilevazione delle imposte differite relativa alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari di cash flow hedge.

Il valore delle imposte anticipate e differite è stato determinato applicando l'aliquota IRES del 24%.

13. Partecipazioni - Euro 50.622 milioni

Il seguente prospetto riassume i movimenti intervenuti nell'esercizio per ciascuna partecipazione, con i corrispondenti valori di inizio e fine esercizio, nonché l'elenco delle partecipazioni possedute nelle società controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese.

Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni

1 2 3 4

Costo (Svalutazioni) Altre
variazioni
IFRIC 11 e
Valore a Quota di Apporti in
conto capitale
e a copertura
Acquisizioni/
(Cessioni)
(Liquidazioni)/
Milioni di euro originario Rivalutazioni IFRS 2 bilancio possesso % perdite (Rimborsi)
A) Imprese controllate Al 31.12.2019
Enel Produzione SpA 4.978 (676) 5 4.307 100,0 - -
e-distribuzione SpA 6.329 - 2 6.331 100,0 - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 110 - - 110 100,0 - -
Enel Global Trading SpA 1.401 (205) 1 1.197 100,0 - -
Enel Green Power SpA 6.467 - 2 6.469 100,0 4.100 -
Enel X Srl 588 - - 588 100,0 - -
Enel Investment Holding BV 4.497 (4.488) - 9 100,0 - -
Enelpower SpA 189 (159) - 30 100,0 - -
Enel Global Thermal Generation Srl 16 - - 16 100,0 - -
Enel Energia SpA 1.321 (8) - 1.313 100,0 - -
Enel Iberia SLU 13.713 - - 13.713 100,0 - -
Enel Italia SpA 543 (41) 3 505 100,0 - -
Enel Innovation Hubs Srl 70 (54) - 16 100,0 - -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 42 - - 42 100,0 - -
Enel Finance International NV 599 - - 599 25,0 - -
Enel Holding Finance Srl 1.976 - - 1.976 100,0 - -
Enel Américas SA 4.839 - - 4.839 57,3 - 876
Enel Chile SA 2.522 - - 2.522 61,9 - 149
E-Distribuţie Banat SA 421 (132) - 289 51,0 - -
E-Distribuţie Dobrogea SA 261 - - 261 51,0 - -
E-Distribuţie Muntenia SA 952 - - 952 78,0 - -
Enel Energie Muntenia SA 330 - - 330 78,0 - -
Enel Energie SA 208 - - 208 51,0 - -
Enel Romania SA 15 - - 15 100,0 - -
Enel Russia PJSC 442 (110) - 332 56,4 - -
Enel Insurance NV 252 - - 252 100,0 - -
Enel Green Power Chile SA - - - - - - -
Enel Global Services Srl - - - - 100,0 - -
Enel Green Power Italia Srl - - - - 100,0 - -
Enel North America Inc. - - - - - - -
Enel Green Power North America Development LLC - - - - - - -
Vektör Enerjí Üretím AŞ - - - - 100,0 - -
Enel Green Power Américas SpA - - - - - - -
Enel Rinnovabili Srl - - - - - - -
Totale controllate 53.081 (5.873) 13 47.221 4.100 1.025
B) Imprese a controllo congiunto
OpEn Fiber SpA 556 - - 556 50,0 113 -
Rusenergosbyt LLC 41 - - 41 49,5 - -
Totale controllo congiunto 597 - - 597 113 -
C) Imprese collegate
CESI SpA 23 - - 23 42,7 - -
Totale collegate 23 - - 23 - -
D) Altre imprese
Empresa Propietaria de la Red SA 5 12 - 17 11,1 - -
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - - - - 11,1 - -
Compañía de Transmisión del Mercosur Ltda - - - - - - -
Elcogas SA in liquidazione 5 (5) - - 4,3 - -
Idrosicilia SpA - - - - 1,0 - -
Totale altre imprese 10 7 - 17 - -

TOTALE PARTECIPAZIONI 53.711 (5.866) 13 47.858 4.213 1.025 (3.841) 2.209 (669) (173) 2.764 56.648 (6.039) 13 50.622

conto capitale
(Cessioni)
variazioni
e a copertura
(Liquidazioni)/
Costituzioni
Fusioni
Rettifiche di
Saldo
Costo
(Svalutazioni)
IFRIC 11 e
Valore a
perdite
(Rimborsi)
Conferimenti
Scissioni
Riclassifiche
valore
movimenti
originario
Rivalutazioni
IFRS 2
bilancio
Movimenti del 2020
Al 31.12.2020
-
-
(4.287)
(20)
-
-
(4.307)
671
(676)
5
-
-
(6.331)
-
-
-
(6.331)
(2)
-
2
-
-
(110)
-
-
-
(110)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.401
(205)
1
1.197
4.100
-
-
(8.561)
-
-
(4.461)
2.006
-
2
2.008
-
-
-
(318)
-
-
(318)
270
-
-
270
-
-
-
-
-
(1)
(1)
4.497
(4.489)
-
-
-
-
-
-
(3)
(3)
189
(162)
-
-
-
-
21
-
(20)
1
37
(20)
-
-
-
(1.313)
-
-
-
(1.313)
8
(8)
-
-
-
-
-
-
-
-
13.713
-
-
13.713
-
-
12.147
100
-
-
12.247
12.790
(41)
3
12.752
-
-
-
-
-
-
-
70
(54)
-
-
-
-
17
-
-
17
59
-
-
-
-
-
-
-
-
-
599
-
-
599
-
-
-
(176)
-
-
(176)
1.800
-
-
1.800
-
876
-
-
-
-
876
5.715
-
-
5.715
-
149
-
-
-
-
149
2.671
-
-
2.671
-
-
-
-
-
(39)
(39)
421
(171)
-
250
-
-
-
-
-
-
-
261
-
-
261
-
-
-
-
-
(97)
(97)
952
(97)
-
855
-
-
-
-
-
-
-
330
-
-
330
-
-
-
-
-
-
-
208
-
-
208
-
-
-
-
-
-
-
15
-
-
-
-
-
-
-
-
-
442
(110)
-
332
-
-
-
-
-
-
-
252
-
-
252
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
40
-
(1)
39
40
(1)
-
-
-
(3.852)
3.852
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.490
-
-
2.490
2.490
-
-
2.490
-
-
(95)
95
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.669
-
-
4.669
4.669
-
-
4.669
4.100
1.025
(3.841)
2.209
-
(161)
3.332
56.574
(6.034)
13
50.553
113
-
-
-
(669)
-
(556)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
41
-
-
113
-
-
-
(669)
-
(556)
41
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23
-
-
-
-
-
-
-
-
-
23
-
-
-
-
-
-
-
(12)
(12)
5
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
5
(5)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(12)
(12)
10
(5)
-
4.213
1.025
(3.841)
2.209
(669)
(173)
2.764
56.648
(6.039)
13
50.622

Si riporta di seguito la movimentazione delle partecipazioni intervenuta nel corso dell'esercizio 2020.

Milioni di euro
Incrementi
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Italia Srl 3.852
Scissione parziale di Enel X SpA a favore di Enel Italia SpA 149
Scissione parziale di Enel Produzione SpA a favore di Enel Global Thermal Generation SpA 20
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Services Srl 40
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel X Srl 32
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Infrastructure and Networks Srl 17
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Green Power SpA 9
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Thermal Generation SpA 1
Aumento di capitale a favore di Enel Italia SpA 12.147
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel North America Inc. 2.018
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Development NA LLC 95
Conferimento di Enel Green Power Development NA LLC a favore di Enel North America Inc. 95
Incremento della partecipazione in Enel Américas SA tramite operazione di share swap 876
Incremento della partecipazione in Enel Chile SA tramite operazione di share swap 149
Scissione parziale di Enel Holding Finance Srl a favore di Enel North America Inc. 176
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel North America Inc. 200
Apporto in conto capitale a favore di OpEn Fiber SpA 113
Apporto in conto capitale a favore di Enel Green Power SpA 4.100
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Italia Srl 49
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Rinnovabili Srl 4.669
Totale incrementi 28.807
Decrementi
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Italia Srl (3.852)
Scissione parziale di Enel X SpA a favore di Enel Italia SpA (149)
Scissione parziale di Enel Produzione SpA a favore di Enel Global Thermal Generation SpA (20)
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Services Srl (39)
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel X Srl (32)
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Infrastructure and Networks Srl (17)
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Green Power SpA (9)
Scissione parziale di Enel Italia SpA a favore di Enel Global Thermal Generation SpA (1)
Conferimento a Enel Italia SpA della partecipazione di e-distribuzione SpA (6.331)
Conferimento a Enel Italia SpA della partecipazione di Enel Produzione SpA (4.287)
Conferimento a Enel Italia SpA della partecipazione di Enel Green Power Italia Srl (3.852)
Conferimento a Enel Italia SpA della partecipazione di Enel Energia SpA (1.313)
Conferimento a Enel Italia SpA della partecipazione di Servizio Elettrico Nazionale SpA (110)
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Development NA LLC (95)
Scissione parziale di Enel Holding Finance Srl a favore di Enel North America Inc. (176)
Scissione parziale di Enel X Srl a favore di Enel North America Inc. (200)
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Italia Srl (49)
Scissione parziale di Enel Green Power SpA a favore di Enel Rinnovabili Srl (4.669)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in E-Distribuţie Banat SA (39)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in E-Distribuţie Muntenia SA (97)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Global Thermal Generation Srl (20)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Global Service Srl (1)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Power SpA (3)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Enel Investment Holding BV (1)
Adeguamento di valore della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA (12)
Riclassifica di OpEn Fiber SpA tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" (669)
Totale decrementi (26.043)
SALDO MOVIMENTI 2.764

Nel corso dell'esercizio 2020 il valore delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese ha registrato un incremento di 2.764 milioni di euro a seguito:

  • › del conferimento, in data 1° gennaio 2020, a favore della controllata Enel Italia SpA, del ramo d'azienda denominato "Enel Italia", che ha determinato:
  • la scissione parziale, in data 1° gennaio 2020, di Enel Green Power SpA a favore di Enel Green Power Italia Srl, del ramo di attività italiane per un valore pari a 3.852 milioni di euro;
  • la scissione parziale, in data 1° gennaio 2020, di Enel X SpA a favore di Enel Italia SpA, del ramo di attività italiane per un valore pari a 149 milioni di euro;
  • la scissione parziale, in data 1° gennaio 2020, finalizzata a separare le attività italiane da quelle global di Enel Produzione SpA a favore di Enel Global Thermal Generation Srl del ramo d'azienda rappresentato dalle Unità "Engineering and Construction" e "Innovability" per un valore complessivo pari a 20 milioni di euro;
  • la scissione dei rami Global Digital Solutions e Global Procurement da Enel Italia SpA, per un valore complessivo pari a 98 milioni di euro, a favore di Enel Global Infrastructure and Networks Srl (17 milioni di euro), Enel Global Services Srl (40 milioni di euro), Enel X Srl (32 milioni di euro), Enel Green Power SpA (9 milioni di euro), Enel Global Thermal Generation Srl, Enel Global Trading SpA;
  • il conferimento a Enel Italia SpA delle partecipazioni totalitarie detenute nelle società e-Distribuzione SpA (per 6.331 milioni di euro), Enel Energia SpA (per 1.313 milioni di euro), Servizio Elettrico Nazionale SpA (per 110 milioni di euro) e, al netto dei rami d'azienda globali trasferiti con le operazioni di scissione sopra descritte, delle partecipazioni di Enel Produzione SpA (per 4.287 milioni di euro) e di Enel Green Power Italia Srl (per 3.852 milioni di euro);
  • l'aumento del capitale di Enel Italia SpA, per un valore complessivo pari a euro 12.147 milioni. Attraverso tale operazione, in linea con il processo di semplificazione e ottimizzazione della struttura societaria del Gruppo già concluso o avviato nei principali Paesi di presenza, Enel SpA controlla direttamente la sub-holding italiana – ruolo assunto da Enel Italia SpA – che, a sua volta, detiene tutte le partecipazioni afferenti al perimetro nazionale;
  • › della scissione parziale di Enel Green Power SpA in favore di Enel SpA, in data 1° febbraio 2020, delle partecipazioni totalitarie detenute in Enel North America Inc. (sino all'8 ottobre 2019 denominata Enel Green Power North America Inc.), per un valore pari a 2.018 milioni di

euro, e in Enel Green Power Development North America LLC, per un valore pari a 95 milioni di euro, rappresentativo dell'intero capitale sociale di queste ultime;

  • › del conferimento in data 1° marzo 2020 a favore di Enel North America Inc. della partecipazione in Enel Green Power Development North America LLC per un valore di 95 milioni di euro;
  • › dell'incremento della partecipazione al capitale della controllata cilena quotata Enel Américas SA al 65% dal precedente 57,26%, a seguito del perfezionamento delle operazioni di share swap stipulate con un istituto finanziario nel giugno 2019 per acquisire fino a un massimo del 5% del capitale di Enel Américas, come annunciato a suo tempo al mercato, e del regolamento delle operazioni di share swap stipulate nel 2020 per l'acquisizione di un ulteriore 2,7% del capitale al fine di raggiungere la massima partecipazione attualmente consentita dallo Statuto di Enel Américas, pari al 65%, per un corrispettivo complessivamente pagato pari complessivamente a 876 milioni di euro;
  • › dell'incremento della partecipazione al capitale della controllata cilena quotata Enel Chile SA al 64,93% dal precedente 61,93%, per un valore pari a 149 milioni di euro, a seguito del regolamento di due operazioni di share swap stipulate a dicembre 2019 con un istituto finanziario per l'acquisizione fino al 3% del capitale sociale di Enel Chile, annunciate a suo tempo al mercato;
  • › della scissione parziale transfrontaliera, in data 1° giugno 2020, di Enel Holding Finance Srl mediante assegnazione a favore di Enel North America Inc. della partecipazione societaria detenuta in Enel Finance America LLC rappresentativi dell'intero capitale sociale, per 176 milioni di euro;
  • › della scissione parziale transfrontaliera, in data 1° giugno 2020, di Enel X Srl mediante assegnazione a favore di Enel North America Inc. delle partecipazioni societarie detenute nella società statunitense Enel X North America Inc. e nella società canadese Enel X Canada Ltd per un valore complessivo pari a 200 milioni di euro;
  • › dei versamenti in conto capitale a favore di OpEn Fiber SpA, società a controllo congiunto con CDP Equity SpA, di un importo complessivo pari a 113 milioni di euro al fine di supportare gli investimenti necessari per la realizzazione del Piano Industriale della società medesima;
  • › della ripatrimonializzazione della società controllata Enel Green Power SpA in data 1° agosto 2020 per un importo pari a euro 3.200 milioni di euro e in data 29 settembre 2020 per un importo pari a 900 milioni di euro mediante versamento di liquidità, da destinare ad apposita riserva di patrimonio netto disponibile;
  • › della scissione parziale, in data 1° ottobre 2020, di Enel Green Power SpA mediante assegnazione del ramo

d'azienda afferente alle attività e passività relative ad alcuni impianti di produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile, eolica e idroelettrica, a favore di Enel Green

Power Italia Srl, controllata di Enel Italia SpA, per un valore complessivo pari a 49 milioni di euro;

  • › della scissione parziale, in data 14 dicembre 2020, di Enel Green Power SpA mediante assegnazione del compendio scisso rappresentato da alcune partecipazioni in Centro e Sud America a favore di Enel Rinnovabili Srl, società di diritto italiano interamente controllata da Enel SpA originata per effetto della scissione, per un valore complessivo pari a 4.669 milioni di euro;
  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di E-Distribuţie Muntenia SA per 97 milioni di euro per tenere conto della mutata situazione patrimoniale e finanziaria della società a seguito della distribuzione di dividendi straordinari;
  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di E-Distribuţie Banat SA per 39 milioni di euro per tenere conto della mutata situazione patrimoniale e finanziaria della società a seguito della distribuzione di dividendi straordinari;
  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di Enel Global Thermal Generation Srl per 20 milioni di euro per tenere conto dell'attuale situazione economico-patrimoniale della società;
  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di Enel Power SpA per 3 milioni di euro in data 31 dicembre 2020 per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;
  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di Enel Global Services Srl per 1 milione di euro in data 31 dicembre 2020 per tenere conto dell'attuale situazione economico-patrimoniale della società;

  • › dell'adeguamento di valore della partecipazione di Enel Investment Holding BV per 1 milione di euro in data 31 dicembre 2020 per tenere conto della situazione economico-patrimoniale della società;

  • › dell'adeguamento della valutazione al fair value della partecipazione detenuta in Empresa Propietaria de la Red SA, pari a 12 milioni di euro, per tenere conto dell'andamento delle proiezioni finanziarie per il periodo 2021-2042;
  • › della riclassifica tra le "Attività non correnti classificate come possedute per la vendita" della partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto OpEn Fiber, pari a 669 milioni di euro, conseguentemente all'offerta vincolante pervenuta da Macquarie Infrastructure & Real Assets (MIRA) per l'acquisto del 50% del capitale di OpEn Fiber SpA posseduto da Enel, a fronte della quale il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% del capitale posseduto.

Secondo quanto previsto dall'IFRS 2, il valore delle partecipazioni nelle società controllate coinvolte nel Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 e 2020 è stato incrementato del valore corrispondente al fair value della componente azionaria di competenza dell'esercizio in contropartita a specifiche riserve di patrimonio netto. Nel caso di assegnazione di strumenti di capitale in favore di dipendenti di controllate indirette, è stato incrementato il valore della partecipazione nella controllata diretta.

Nella tabella che segue vengono riportate le assunzioni che hanno caratterizzato la perdita di valore relativamente alle partecipazioni detenute in E-Distribuţie Muntenia SA, E-Distribuţie Banat SA e di Empresa Propietaria de la Red SA.

Milioni di euro Costo
originario
Tasso di
crescita (1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax (2)
Periodo
esplicito
flussi di
cassa
Terminal
value (3)
Costo
originario
Tasso
di crescita (1)
Tasso di
sconto
WACC
pre-tax (2)
Periodo
esplicito
flussi
di cassa
Terminal
value (3)
al 31.12.2020 al 31.12.2019
E-Distribuţie Muntenia SA 952 2,70% 7,00% 3 anni Perpetuità n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.
E-Distribuţie Banat SA 289 2,70% 7,00% 3 anni Perpetuità 421 2.6% 6.3% 5 anni Perpetuità
Empresa Propietaria de la
Red SA
18 2,00% 10,20% 22 anni Perpetuità n.a. n.a. n.a. n.a. n.a.

(1) Tasso di crescita perpetua del flusso di cassa dopo il periodo esplicito.

(2) Il WACC pre-tax è calcolato con il metodo iterativo: il tasso di sconto che permette che il valore d'uso calcolato con i flussi pre-tax sia equivalente a quello calcolato con flussi post-tax scontati al WACC post-tax.

(3) Il valore del terminal value è stato stimato attraverso una rendita perpetua o una rendita attesa annua a rendimento crescente per gli anni indicati in colonna.

La stima del valore recuperabile delle partecipazioni iscritto in bilancio attraverso i test di impairment è stata effettuata determinando l'equity value delle partecipazioni in esame mediante una stima del valore d'uso basata sull'utilizzo di modelli discounted cash flow, che prevedono la stima dei flussi di cassa attesi e l'applicazione di un appropriato tasso di attualizzazione, determinato utilizzando input di mercato quali tassi risk-free, beta e market risk premium. Ai fini del confronto con il valore di carico delle partecipazioni, l'enterprise value risultante dalla stima dei flussi di cassa futuri è stato convertito in equity value decurtandolo della posizione finanziaria netta della partecipazione. I flussi di cassa sono stati determinati sulla base delle migliori informazioni disponibili al momento della stima e desumibili per il periodo esplicito dal Piano Industriale triennale per il periodo 2021-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, in data 23 novembre 2020, contenente le previsioni in ordine ai volumi, ai ricavi, ai costi operativi, agli investimenti, agli assetti industriali e commerciali, nonché all'andamento delle principali variabili macroeconomiche (inflazione, tassi di interesse nominali e tassi di cambio) e delle commodity. Si segnala che il periodo esplicito dei flussi di cassa preso in considerazione per l'impairment test di tali partecipazioni varia in funzione delle specificità e dei cicli economici dei business relativi alle diverse partecipazioni. Il valore terminale invece è stato stimato come rendita perpetua o rendita annua con un tasso di crescita nominale pari alla crescita di lungo periodo della domanda elettrica e/o dell'inflazione (in funzione del Paese di appartenenza e del business) e comunque non eccedente il tasso medio di crescita nel lungo termine del mercato di riferimento.

Relativamente alle partecipazioni detenute nelle società Enel Green Power SpA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie Muntenia SA, Enel Energie SA, Enel Romania SA, Enel Russia PJSC, Rusenergosbyt LLC, Enel Global Infrastructure and Networks Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA, OpEn Fiber SpA, il valore in bilancio è ritenuto recuperabile ancorché individualmente superiore rispetto al patrimonio netto al 31 dicembre 2020 di ciascuna delle società partecipate. Si ritiene infatti che tale circostanza non è da considerarsi un indicatore di perdita di valore durevole della partecipazione ma un temporaneo disallineamento tra i due valori. In particolare, per le società Enel Green Power SpA, E-Distribuţie Dobrogea SA, Enel Energie Muntenia SA, Enel Energie SA, Enel Romania SA, Enel Russia PJSC, Rusenergosbyt LLC, Enel Global Infrastructure and Networks Srl, Enel X Srl, Enel Global Trading SpA e OpEn Fiber SpA la differenza negativa tra il carrying amount delle partecipazioni e il patrimonio netto delle stesse ha rappresentato un trigger event, a seguito del quale è stato determinato mediante esercizio di impairment il valore dell'equity value delle partecipazioni in considerazione dei flussi di cassa futuri attesi. A esito di tale esercizio è emerso un maggior valore non riflesso nel patrimonio netto contabile tale da confermare la piena recuperabilità del valore delle partecipazioni. Si rileva, a tale proposito, che le partecipazioni oggetto di analisi hanno superato i test di impairment.

I certificati azionari relativi alle partecipazioni in società controllate italiane detenute da Enel SpA sono presso il Monte dei Paschi di Siena, in conto deposito titoli a custodia.

Nel prospetto che segue è riportata la composizione del capitale sociale e del patrimonio netto di ciascuna delle partecipazioni in imprese controllate, a controllo congiunto, collegate e in altre imprese al 31 dicembre 2020.

1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni
Sede legale Valuta Capitale sociale Patrimonio
netto (milioni
di euro)
Utile/(Perdita)
ultimo esercizio
(milioni di euro)
Quota di
possesso %
Valore a
bilancio
(milioni di
euro)
A) Imprese controllate
Enel Global Trading SpA Roma EUR 90.885.000 367 189 100,0 1.197
Enel Green Power SpA Roma EUR 272.000.000 508 (429) 100,0 2.008
Enel X Srl Roma EUR 1.050.000 186 (24) 100,0 270
Enel Investment Holding BV Amsterdam EUR 1.000.000 7 - 100,0 8
Enelpower SpA Milano EUR 2.000.000 27 - 100,0 27
Enel Global Thermal Generation Srl Roma EUR 11.000.000 16 (10) 100,0 17
Enel Iberia SLU Madrid EUR 336.142.500 16.910 1.185 100,0 13.713
Enel Italia SpA Roma EUR 100.000.000 14.881 2.638 100,0 12.752
Enel Innovation Hubs Srl Roma EUR 1.100.000 23 1 100,0 16
Enel Global Infrastructure and
Networks Srl Roma EUR 10.100.000 29 - 100,0 59
Enel Finance International NV Amsterdam EUR 1.478.810.371 2.116 217 25,0 599
Enel Holding Finance Srl Roma EUR 10.000 1.800 - 100,0 1.800
Enel Américas SA Santiago USD 9.783.875.314 8.422 1.035 65,0 5.715
Enel Chile SA Santiago CLP 3.882.103.470.184 4.123 (58) 64,9 2.671
E-Distribuţie Banat SA Timisoara RO 382.158.580 490 15 51,0 250
E-Distribuţie Dobrogea SA Costanza RO 280.285.560 402 16 51,0 261
E-Distribuţie Muntenia SA Bucarest RO 271.635.250 1.162 13 78,0 855
Enel Energie Muntenia SA Bucarest RO 37.004.350 242 22 78,0 330
Enel Energie SA Bucarest RO 140.000.000 211 27 51,0 208
Enel Romania SA Judetul Ilfov RO 200.000 22 1 100,0 15
Enel Russia PJSC Ekaterinburg RUB 35.371.898.370 441 60 56,4 332
Enel Insurance NV Amsterdam EUR 60.000 268 (3) 100,0 252
Enel Green Power Chile SA Santiago USD 1.197.691.313 808 38 - -
Enel Global Services Srl Roma EUR 10.000 34 (2) 100,0 39
Enel North America Inc. Andover USD 50 3.711 156 100,0 2.490
Vektör Enerjí Üretím AŞ Istanbul TRY 3.500.000 (7) (2) 100,0 -
EGP Américas SpA Santiago USD 12.000 - - 100,0 -
Enel Rinnovabili Srl Roma EUR 10.000 4.668 - 100,0 4.669
B) Imprese a controllo congiunto
OpEn Fiber SpA Milano EUR 250.000.000 978 4 50,0 -
Rusenersgobyt LLC Mosca RUB 18.000.000 15 90 49,5 41
C) Imprese collegate
CESI SpA Milano EUR 8.550.000 118 (16) 42,7 23
D) Altre imprese
Empresa Propietaria de la Red SA Panama USD 58.500.000 126 7 11,1 5
Red Centroamericana de
Telecomunicaciones SA
Panama USD 2.700.000 (4) (2) 11,1 -
Compañía de Transmisión del
Mercosur SA
Buenos Aires ARS 2.025.191.313 - 2 - -
Elcogas SA in liquidazione Puertollano EUR 809.690 (113) 5 4,3 -
Idrosicilia SpA Milano EUR 22.520.000 - - 1,0 -

Le "Partecipazioni in altre imprese" al 31 dicembre 2020 sono tutte riferite a società non quotate. In fase di transizione all'IFRS 9 è stata applicata l'opzione ammessa dal nuovo principio di valutare queste attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo.

La partecipazione in Elcogas SA è stata completamente svalutata nel 2014 e dal 1° gennaio 2015 la società, di cui si possiede il 4,3%, è ancora in liquidazione. Anche il relativo credito partecipativo di 6 milioni di euro, concesso nel 2014, è stato svalutato per tenere conto delle perdite accumulate.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Partecipazioni in società non quotate valutate al FVOCI 5 17
Empresa Propietaria de la Red SA 5 17
Red Centroamericana de Telecomunicaciones SA - -
Compañía de Transmisión del Mercosur SA - -
Elcogas SA in liquidazione - -
Idrosicilia SpA - -

14. Derivati - Euro 890 milioni, euro 128 milioni, euro 1.763 milioni, euro 258 milioni

Milioni di euro Non correnti Correnti
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Attività finanziarie - Derivati 890 945 128 143
Passività finanziarie - Derivati 1.763 1.536 258 183

Per maggiori dettagli sulla natura, la rilevazione e la classificazione dei derivati, che sono inclusi nelle attività e passività finanziarie, si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari" e 34 "Derivati ed hedge accounting".

15. Altre attività finanziarie non correnti - Euro 280 milioni

La composizione di tale voce è di seguito riportata.

Milioni di euro
Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Risconti attivi finanziari 7 6 1
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 273 194 79
Totale 280 200 80

I "Risconti attivi finanziari" si riferiscono alla quota residua dei costi di transazione sulla linea di credito revolving di 10 miliardi di euro, stipulata il 18 dicembre 2017, di durata quinquennale, tra Enel SpA, Enel Finance International NV e Mediobanca. La voce accoglie la quota non corrente di tali costi e il rilascio a Conto economico è in funzione della tipologia della fee e della durata della linea.

15.1 Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento - Euro 273 milioni

Milioni di euro
Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Crediti finanziari 32.1.1 270 191 79
Altri crediti finanziari 3 3 -
Totale 273 194 79

La variazione positiva della voce "Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento" è prevalentemente dovuta all'erogazione di un nuovo finanziamento alla società a controllo congiunto OpEn Fiber SpA, al fine di dotarla delle risorse necessarie alla realizzazione degli investimenti previsti dal Piano Industriale in relazione al progetto nazionale per lo sviluppo di una rete di fibra ottica a banda ultralarga.

16. Altre attività non correnti - Euro 128 milioni

La voce accoglie le partite di seguito descritte.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Crediti tributari 20 9 11
Crediti verso società controllate per accollo PIA 108 118 (10)
Totale altre attività non correnti 128 127 1

La voce "Crediti tributari" accoglie principalmente il credito, pari a 11 milioni di euro, derivante dal calcolo definitivo della Withholding Tax applicata sui dividendi di Enel Américas SA di competenza dell'esercizio 2019 ed erogati nell'esercizio 2020, unitamente al credito residuo emerso in seguito alla presentazione delle istanze di rimborso per le maggiori imposte sui redditi versate, per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. Le suddette istanze sono state presentate da Enel SpA per proprio conto per l'esercizio 2003 mentre per le annualità 2004-2011 sono state presentate sia per proprio conto sia in qualità di società consolidante.

La voce "Crediti verso società controllate per accollo PIA" si riferisce ai crediti derivanti dall'accollo da parte delle società del Gruppo delle rispettive quote di competenza della previdenza integrativa aziendale (PIA). I termini dell'accordo prevedono che le società del Gruppo accollanti rimborseranno i costi per estinguere l'obbligazione a benefíci definiti, che sorge in capo alla Capogruppo ed è iscritta alla voce "Benefíci ai dipendenti".

Sulla base delle previsioni attuariali formulate secondo le correnti assunzioni, la quota esigibile oltre il 5° anno dei "Crediti verso società controllate per accollo PIA" è stimata pari a 40 milioni di euro (53 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

17. Crediti commerciali - Euro 241 milioni

La voce è composta come di seguito illustrato.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Crediti commerciali:
- verso imprese controllate 227 238 (11)
- verso clienti terzi 14 17 (3)
Totale 241 255 (14)

I crediti commerciali verso imprese controllate si riferiscono principalmente ai servizi di indirizzo e coordinamento e alle altre attività svolte da Enel SpA a favore delle società del Gruppo. I crediti verso clienti terzi sono riferiti a prestazioni di diversa natura.

I crediti commerciali verso imprese controllate sono di se-

guito dettagliati per società.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Imprese controllate
Enel Brasil SA 42 33 9
e-distribuzione SpA 26 23 3
Enel Global Services Srl 12 - 12
Enel Energia SpA 10 8 2
E-Distribuţie Muntenia SA 9 9 -
EDistribución Redes Digitales SL 8 27 (19)
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 8 -
Enel Russia PJSC 7 13 (6)
E-Distribuţie Banat SA 6 5 1
Endesa SA 6 7 (1)
Enel Green Power SpA 6 13 (7)
Enel Green Power Hellas SA 6 4 2
Enel Distribución Chile SA 6 4 2
E-Distribuţie Dobrogea SA 5 4 1
Enel Green Power Italia Srl 5 - 5
Enel North America Inc. 5 1 4
Enel Produzione SpA 5 6 (1)
Enel Chile SA 4 3 1
Enel Romania Srl 4 4 -
Enel Américas SA 4 6 (2)
Endesa Energía SA 3 3 -
Enel Distribución Perú SAA 3 6 (3)
Enel Generación Perú SAA 3 6 (3)
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 3 2 1
Servizio Elettrico Nazionale SpA 2 3 (1)
Endesa Generación SA 2 - 2
Enel Generación Chile SA 2 4 (2)
Enel Green Power Chile SA 2 - 2
Enel Green Power North America Inc. 2 - 2
Enel Italia SpA 2 20 (18)
Gas y Electricidad Generación SAU 2 2 -
Altre 17 14 3
Totale 227 238 (11)

Nella seguente tabella si riportano i crediti commerciali suddivisi per area geografica.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Italia 73 79 (6)
Europa - UE 70 84 (14)
Europa - extra UE 9 14 (5)
Altri 89 78 11
Totale 241 255 (14)
Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Crediti tributari 27 21 6
Altri crediti verso società del Gruppo 621 758 (137)
Crediti verso altri 13 17 (4)

Totale 661 796 (135)

Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019 Crediti finanziari verso società del Gruppo: - crediti finanziari a breve termine (conto corrente intersocietario) 32.1.1 748 1.288 (540) Crediti finanziari verso terzi: - quota corrente dei crediti finanziari a lungo 1 1 - - altri crediti finanziari 4 3 1

  • cash collateral per accordi di marginazione su derivati OTC 32.1.1 1.584 1.286 298 Totale 2.337 2.578 (241)

19.1 Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento – Euro 2.337 milioni

La voce "Altre attività finanziarie correnti" si riferisce essenper interessi e altre competenze derivanti dai contratti di

debitamento" si rimanda alla nota 19.1. zialmente ai crediti maturati verso le società del Gruppo

Per la voce "Altre attività finanziarie correnti incluse nell'in-

  1. Altre attività correnti - Euro 661 milioni La composizione di tale voce al 31 dicembre 2020 è di seservizi finanziari per 239 milioni di euro (240 milioni di euro al 31 dicembre 2019), a ratei attivi finanziari correnti per 61 milioni di euro (48 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e a risconti attivi finanziari correnti per 11 milioni di euro (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

18. Crediti per imposte sul reddito - Euro 197 milioni

I crediti per imposte sul reddito al 31 dicembre 2020 am-

19. Altre attività finanziarie correnti - Euro 2.650 milioni

Milioni di euro

Milioni di euro

guito descritta.

La voce accoglie le partite di seguito dettagliate.

montano a 197 milioni di euro e si riferiscono essenzialmente al credito IRES della Società per la stima delle imposte dell'esercizio 2020 (140 milioni di euro).

Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019

Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 2.337 2.578 (241) Altre attività finanziarie correnti 313 305 8 Totale 2.650 2.883 (233) I "Crediti tributari", pari a 27 milioni di euro, si riferiscono essenzialmente al credito residuo dell'acconto IVA 2020 per 22 milioni di euro e a crediti pregressi per imposte sul reddito per 4 milioni di euro.

Gli "Altri crediti verso società del Gruppo" sono relativi essenzialmente ai crediti per l'acconto sul dividendo deliberato nel 2020 dalle società controllate Enel Iberia SLU ed Enel Américas SA (rispettivamente pari a 475 milioni di

21. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - Euro 2.127 milioni

Le disponibilità liquide sono di seguito dettagliate.

euro e 39 milioni di euro) e incassati nei mesi di gennaio e di febbraio 2021, ai crediti tributari IRES verso le società del Gruppo aderenti all'istituto del consolidato fiscale nazionale (77 milioni di euro) nonché ai crediti per IVA verso le società controllate aderenti all'IVA di Gruppo (29 milioni di euro). I "Crediti verso altri", pari a 13 milioni di euro al 31 dicembre 2020, presentano un decremento di 4 milioni rispetto a quanto rilevato nel 2019 (17 milioni di euro).

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Depositi bancari e postali 2.127 4.153 (2.026)
Denaro e valori in cassa - - -
Totale 2.127 4.153 (2.026)

Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti, pari a 2.127 milioni di euro, presentano un decremento di 2.026 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019, per l'effetto congiunto delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni, delle minori entrate di cassa per dividendi, a seguito del conferimento delle partecipazioni italiane, e delle uscite di cassa determinate dalle attività di finanziamento, in parte compensate dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa.

Nel corso dell'esercizio il cash flow da attività di finanziamento ha assorbito liquidità per 2.741 milioni di euro. Tale risultato risente principalmente della variazione netta negativa dei debiti finanziari (5.638 milioni di euro), del pagamento dei dividendi (3.334 milioni di euro) e dei rimborsi dei finanziamenti a lungo termine (1.346 milioni di euro), in parte compensati dalle nuove emissioni dei finanziamenti a lungo termine (7.001 milioni di euro) e dalla liquidità generata dall'emissione delle obbligazioni ibride perpetue (588 milioni di euro).

Il cash flow da attività di investimento ha assorbito liquidità per 3.784 milioni di euro ed è stato essenzialmente generato dall'aumento delle partecipazioni nel capitale delle controllate cilene Enel Américas SA ed Enel Chile SA a seguito del regolamento di operazioni di share swap (876 milioni di euro Enel Américas SA e 149 milioni di euro Enel Chile SA), dalla ripatrimonializzazione di Enel Green Power SpA per complessivi 4.100 milioni di euro, dai versamenti in conto capitale a favore della società a controllo congiunto OpEn Fiber SpA per 113 milioni di euro, in parte compensati dalla liquidità generata dalle operazioni di riorganizzazione che hanno interessato le partecipazioni italiane e nel Nord America per complessivi 1.525 milioni di euro.

I citati fabbisogni derivanti dall'attività di finanziamento e di investimento sono stati fronteggiati sia dall'apporto del cash flow generato dall'attività operativa che, positivo per 4.499 milioni di euro (pari a 3.995 milioni di euro nel 2019), riflette essenzialmente l'incasso dei dividendi dalle società partecipate per 3.139 milioni di euro, in diminuzione rispetto al precedente esercizio per effetto del conferimento delle partecipazione delle società italiane, sia dall'utilizzo delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti, che al 31 dicembre 2020 si attestano a 2.127 milioni di euro (4.153 milioni di euro al 1° gennaio 2020).

22. Attività non correnti classificate come possedute per la vendita - Euro 669 milioni

Tra le attività non correnti classificate come possedute per la vendita è stata riclassificata la partecipazione detenuta nella società a controllo congiunto OpEn Fiber, pari a 669 milioni di euro, conseguentemente all'offerta vincolante pervenuta da Macquarie Infrastructure & Real Assets (MIRA) per l'acquisto del 50% del capitale di OpEn Fiber SpA, posseduto da Enel.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, riunitosi in data 17 dicembre, ha deliberato di avviare le procedure finalizzate alla cessione di un minimo del 40% e fino al 50% del capitale posseduto.

Passivo

23. Patrimonio netto - Euro 30.743 milioni

Il patrimonio netto è pari a 30.743 milioni di euro, in aumento di 1.157 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. Tale variazione è principalmente riferibile:

  • › all'utile complessivo rilevato nell'esercizio pari a 2.266 milioni di euro;
  • › alla distribuzione del saldo del dividendo dell'esercizio 2019 nella misura di 0,168 euro per azione (complessivamente pari a 1.708 milioni di euro), così come deliberato dall'Assemblea degli azionisti in data 14 maggio 2020, e dell'acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (0,175 euro per azione per complessivi 1.779 milioni di euro);
  • › all'emissione di obbligazioni ibride perpetue per 592 milioni di euro e alla riconduzione a strumenti ibridi di capitale, per effetto della modifica dei relativi termini e condizioni, di tre prestiti obbligazionari ibridi precedentemente emessi, per un valore di 1.794 milioni di euro, al netto dei costi di transazione.

Capitale sociale - Euro 10.167 milioni

Al 31 dicembre 2020 il capitale sociale di Enel SpA, interamente sottoscritto e versato, risulta pari ad 10.166.679.946 euro, rappresentato da altrettante azioni ordinarie del valore nominale di 1 euro ciascuna. L'indicato importo del capitale di Enel SpA risulta quindi invariato rispetto a quello registrato al 31 dicembre 2019.

Al 31 dicembre 2020, in base alle risultanze del libro dei Soci e tenuto conto delle comunicazioni inviate alla CON-SOB e pervenute alla Società ai sensi dell'art. 120 del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, nonché delle altre informazioni a disposizione, gli azionisti in possesso di una partecipazione superiore al 3% del capitale della Società risultavano il Ministero dell'Economia e delle Finanze (con il 23,585% del capitale sociale), BlackRock Inc. (con il 5,081% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio) e Capital Research and Management Company (con il 5,029% del capitale sociale, posseduto a titolo di gestione del risparmio).

Riserva azioni proprie - Euro (3) milioni

Alla data del 31 dicembre 2020, le azioni proprie sono rappresentate da n. 3.269.152 azioni ordinarie di Enel SpA del valore nominale di 1 euro (n. 1.549.152 al 31 dicembre 2019), acquistate tramite un intermediario abilitato per un valore complessivo di 23 milioni di euro.

La differenza tra l'ammontare del corrispettivo pagato e il valore nominale è rilevato a riduzione del patrimonio netto, nella riserva sovrapprezzo azioni.

In data 14 maggio 2020 l'Assemblea degli azionisti ha approvato il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020 destinato al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2020) conferendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri occorrenti alla sua concreta attuazione.

In data 29 luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione dell'autorizzazione conferita e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di 1.720.000 azioni a servizio del Piano LTI 2020, equivalenti allo 0,016918% del capitale sociale di Enel; nel periodo compreso dal 3 settembre al 28 ottobre 2020 la Società ha quindi acquistato il suddetto quantitativo di azioni al prezzo medio ponderato di 7,4366 euro per azione e per un controvalore complessivo di circa 13 milioni di euro.

Le azioni proprie acquistate al servizio del Piano LTI 2020 si aggiungono alle azioni acquistate al servizio del Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 pari a n. 1.549.152 al prezzo medio ponderato di 6,7779 euro per azione per un controvalore complessivo di 10 milioni di euro.

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 2357 ter comma 2 del codice civile, le azioni proprie non concorrono alla distribuzione del dividendo.

Obbligazioni ibride perpetue - Euro 2.386 milioni di euro

La voce accoglie il valore nominale, al netto dei costi di transazione, del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo denominato in euro destinato a investitori istituzionali, emesso nel mese di settembre per un valore complessivo di 592 milioni di euro.

Comprende inoltre il valore dei prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi emessi dalla Società che sono stati oggetto dell'operazione di consent solicitation lanciata in ottobre e conclusasi in novembre volta ad allineare i termini e le condizioni di tali prestiti alle condizioni del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo sopra indicato.

Tali obbligazioni, classificabili come strumenti di capitale, sono iscritte al netto dei costi di transazione per un valore complessivo pari a 1.794 milioni di euro.

Altre riserve - Euro 11.300 milioni

Riserva da sovrapprezzo azioni - Euro 7.476 milioni

La riserva sovrapprezzo azioni al 31 dicembre 2020 risulta pari a 7.476 milioni di euro, in diminuzione di 11 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente per effetto dell'acquisto di azioni proprie al servizio del Piano LTI 2020.

Riserva legale - Euro 2.034 milioni

La riserva legale, pari al 20,0% del capitale sociale, non presenta variazioni rispetto al precedente esercizio.

Riserva ex lege n. 292/1993 - Euro 2.215 milioni

Evidenzia la quota residua delle rettifiche di valore effettuate in sede di trasformazione di Enel da ente pubblico a società per azioni.

In caso di distribuzione si rende applicabile il regime fiscale previsto per le riserve di capitale ex art. 47 del TUIR.

Altre riserve diverse - Euro 73 milioni

La voce comprende la riserva per contributi in conto capitale di 19 milioni di euro che riflette il 50% dei contributi acquisiti da enti pubblici e organismi comunitari, in forza di leggi, per la realizzazione di nuove opere (ai sensi dell'art. 55 del decreto del Presidente della Repubblica n. 917/1986) rilevati a patrimonio netto al fine di usufruire del beneficio di sospensione della tassazione, oltre alla riserva stock option di 29 milioni di euro e altre riserve per 20 milioni di euro. Sono comprese inoltre le riserve costituite per rilevare il controvalore della componente azionaria assegnata ai dipendenti della Società e delle società controllate nell'ambito dei Piani Long-Term Incentive 2019 e 2020 per un valore pari a 5 milioni di euro.

Riserva da valutazione di strumenti finanziari - Euro (459) milioni

La voce al 31 dicembre 2020 è costituita dalle riserve da valutazione di strumenti finanziari derivati di cash flow hedge e di costi di hedging negative per 459 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 145 milioni di euro).

Riserva da rimisurazione della passività/(attività) netta per piani a benefíci ai dipendenti - Euro (39) milioni

Al 31 dicembre 2020 la riserva per piani a benefíci ai dipendenti è pari a 39 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale positivo pari a 10 milioni di euro). La riserva accoglie gli utili e le perdite attuariali rilevate direttamente a patrimonio netto, non essendo più applicabile il cosiddetto "corridor approach" secondo la nuova versione del principio contabile "IAS 19 - Benefíci per i dipendenti".

Di seguito viene riportata una tabella che evidenzia i movimenti delle riserve da valutazione di strumenti finanziari e da rimisurazione delle passività/attività per piani a benefíci definiti avvenuti nel corso degli esercizi 2019 e 2020.

Milioni di euro Utili/(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci a
Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
Utili/(Perdite)
lordi rilevati
a patrimonio
netto
nell'esercizio
Rilasci a
Conto
economico
lordi
Imposte Altre
movimentazioni
al
01.01.2019
al
31.12.2019
al
31.12.2020
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari di
cash flow
hedge
(275) 205 (328) 20 (12) (390) (214) 17 147 (3) (443)
Riserve da
valutazione
di strumenti
finanziari
di costi di
hedging
(53) 23 - 8 - (22) 8 (2) - - (16)
Riserva da
valutazione
attività
finanziarie
FVOCI
11 - - - - 11 - - - (11) -
Riserva da
rimisura
zione della
passività/
(attività) netta
per piani a
benefíci ai
dipendenti
(32) (7) - 2 - (37) (2) - - - (39)
Utili/(Per- dite) rilevati
direttamente
a patrimonio
netto
(349) 221 (328) 30 (12) (438) (527) 15 147 (14) (498)

Utili e perdite accumulati - Euro 6.346 milioni

Nell'esercizio 2020 la voce ha presentato una variazione in aumento di 1.457 milioni di euro per effetto di quanto de-

Utile dell'esercizio - Euro 547 milioni

L'utile dell'esercizio 2020, al netto dell'acconto sul dividendo 2020 di 0,175 euro per azione (per complessivi 1.779 liberato dall'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020, che ha previsto la destinazione a "utili accumulati" della quota residua del risultato positivo dell'esercizio 2019.

milioni di euro), è pari a 547 milioni di euro.

Di seguito si riporta la tabella che evidenzia la disponibilità e distribuibilità delle riserve.

Milioni di euro
al 31.12.2020 Possibilità di
utilizzare
Quota
disponibile
Capitale sociale 10.167
Riserve di capitale:
- riserva da sovrapprezzo azioni 7.476 ABC 7.476
- riserva azioni proprie (3)
- strumenti di capitale - obbligazioni ibride perpetue 2.386
Riserve di utili:
- riserva legale 2.034 B
- riserva ex lege n. 292/1993 2.215 ABC 2.215
- riserve da valutazione di strumenti finanziari (459)
- riserva attività finanziarie FVOCI -
- riserva contributi in conto capitale 19 ABC 19
- riserva stock option 29 ABC 29 (1) (2)
- riserva componente azionaria LTI 5
- riserva da rimisurazione delle passività per piani a benefíci ai dipendenti (39)
- altre 20 ABC 20
Utili/(Perdite) accumulati 6.346 ABC 6.346
Totale 30.196 16.105
di cui quota distribuibile 16.102

A: aumento di capitale.

B: per copertura perdite.

C: per distribuzione ai soci.

(1) Relativi a opzioni non più esercitabili.

(2) Non è distribuibile per un importo pari a 3 milioni di euro relativi alle opzioni assegnate dalla Capogruppo ai dipendenti di società controllate e non più esercitabili.

Non sussistono limitazioni alla distribuzione delle riserve a norma dell'art. 2426, comma 1, n. 5 del codice civile, in quanto non vi sono costi d'impianto e di ampliamento e costi di ricerca e sviluppo non ammortizzati, ovvero deroghe di cui all'art. 2423, comma 4 del codice civile.

Si evidenzia che nei precedenti tre esercizi una parte della riserva disponibile denominata "utili e perdite accumulati" è stata utilizzata per un importo pari a 142 milioni di euro per la distribuzione di dividendi a favore degli azionisti.

Gli obiettivi di Enel nella gestione del capitale sono ispirati alla creazione di valore per gli azionisti, alla garanzia degli interessi degli stakeholder e alla salvaguardia della continuità aziendale, nonché al mantenimento di un adeguato livello di patrimonializzazione che consenta un economico accesso a fonti esterne di finanziamento tese a supportare adeguatamente lo sviluppo dell'attività del Gruppo.

23.1 Dividendi

La tabella seguente evidenzia i dividendi distribuiti dalla società nell'esercizio 2019 e 2020.

Ammontare distribuito (milioni di euro) Dividendo per azione (euro)
Dividendi pagati nel 2019
Dividendi relativi al 2018 2.847 0,28
Acconto sul dividendo 2019 (1) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi pagati nel 2019 2.847 0,28
Dividendi pagati nel 2020
Dividendi relativi al 2019 3.334 0,328
Acconto sul dividendo 2020 (2) - -
Dividendi straordinari - -
Totale dividendi pagati nel 2020 3.334 0,328

(1) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 12 novembre 2019 e messo in pagamento a decorrere dal 22 gennaio 2020 (Acconto dividendo per azione 0,16 euro per complessivi 1.627 milioni di euro).

(2) Deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (Acconto dividendo per azione 0,175 euro per complessivi 1.779 milioni di euro).

Il dividendo dell'esercizio 2020, pari a 0,358 euro per azione, per un ammontare complessivo di 3.640 milioni di euro (di cui 0,175 euro per azione, per complessivi 1.779 milioni di euro a titolo di acconto), verrà proposto all'Assemblea degli azionisti del 20 maggio 2021 in unica convocazione. Il presente Bilancio non tiene conto degli effetti della distribuzione ai soci del dividendo dell'esercizio 2020, se non per il debito verso gli azionisti per l'acconto sul dividendo 2020, deliberato dal Consiglio di Amministrazione del 5 novembre 2020 per un importo massimo potenziale di 1.779 milioni di euro e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 al netto della quota spettante alle 3.269.152 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" del 19 gennaio 2021.

23.2 Gestione del capitale

Gli obiettivi identificati dalla Società nella gestione del capitale sono la salvaguardia della continuità aziendale, la creazione di valore per gli stakeholder e il supporto allo sviluppo del Gruppo. In particolare, la Società persegue il mantenimento di un adeguato livello di capitalizzazione che permetta di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e l'accesso a fonti esterne di finanziamento anche attraverso il conseguimento di un rating adeguato. In tal contesto, la Società gestisce la propria struttura di capitale ed effettua aggiustamenti alla stessa, qualora i cambiamenti delle condizioni economiche lo richiedano. Non vi sono state modifiche sostanziali agli obiettivi, alle politiche o ai processi nel corso dell'esercizio 2020.

A tal fine, la Società monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento in rapporto al patrimonio netto, la cui situazione al 31 dicembre 2020 e 2019 è sintetizzata nella seguente tabella.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Posizione finanziaria non corrente (17.297) (14.206) (3.091)
Posizione finanziaria corrente netta (1.659) (2.738) 1.079
Crediti finanziari non correnti e titoli a lungo termine 273 194 79
Indebitamento finanziario netto (18.683) (16.750) (1.933)
Patrimonio netto 30.743 29.586 1.157
Indice debt/equity (0,61) (0,57) (0,04)
1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni

24. Finanziamenti - Euro 17.297 milioni, euro 820 milioni, euro 5.303 milioni

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Finanziamenti a lungo termine 17.297 14.206 820 1.102
Finanziamenti a breve termine - - 5.303 8.367

Per maggiori dettagli sulla natura, rilevazione e classificazione dei finanziamenti si rimanda alla nota 32 "Strumenti finanziari".

25. Benefíci ai dipendenti - Euro 200 milioni

La Società riconosce ai dipendenti varie forme di benefíci individuati nelle prestazioni connesse a trattamento di fine rapporto di lavoro, indennità per mensilità aggiuntive e indennità sostitutiva del preavviso, premi di fedeltà, previdenza integrativa aziendale, assistenza sanitaria, indennità aggiuntiva contributi FOPEN, contributi FOPEN superiori al limite fiscalmente deducibile e piani di incentivazione al personale.

La voce accoglie gli accantonamenti destinati a coprire i benefíci dovuti al momento della cessazione del rapporto di lavoro o successivamente al rapporto di lavoro per piani a benefíci definiti nonché altri benefíci a lungo termine spettanti ai dipendenti in forza di legge, di contratto o per altre forme di incentivazione ai dipendenti.

Le obbligazioni, in linea con le previsioni dello IAS 19, sono state determinate sulla base del "metodo della proiezione unitaria del credito".

Nel seguito si evidenziano la variazione intervenuta nell'esercizio delle passività attuariali e la riconciliazione delle stesse con le passività rilevate in bilancio rispettivamente al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019.

Milioni di euro 2020 2019
Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale Benefíci
pensionistici
Assistenza
sanitaria
Altri
benefíci
Totale
VARIAZIONI NELLA PASSIVITÀ
ATTUARIALE
Passività attuariale al 1° gennaio 166 35 15 216 174 40 17 231
Costo previdenziale relativo alle
prestazioni di lavoro correnti
- 1 14 15 - - 7 7
Interessi passivi 1 - - 1 2 - - 2
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi demografiche
1 - - 1 - - - -
Perdite/(Utili) attuariali risultanti da
variazioni nelle ipotesi finanziarie
1 - - 1 6 - - 6
Rettifiche basate sull'esperienza
passata
2 (2) - - 5 (3) - 2
Costo relativo alle prestazioni di
lavoro passate
- - - - - - - -
Perdite/(Utili) al momento
dell'estinzione
- - - - - - - -
Contributi del datore di lavoro - - - - - - - -
Contributi dei partecipanti al piano - - - - - - - -
Pagamenti per estinzioni - - - - - - - -
Altri pagamenti (20) (2) (10) (32) (21) (2) (9) (32)
Altri movimenti - - (2) (2) - - - -
Passività attuariale al 31 dicembre 151 32 17 200 166 35 15 216
Milioni di euro
2020 2019
Perdite/(Utili) rilevati a Conto economico
Costo previdenziale 15 7
Interessi passivi 1 2
Perdite/(Utili) al momento dell'estinzione - -
Totale 16 9
Milioni di euro
2020 2019
Perdite/(Utili) da rimisurazione rilevati nelle OCI
Perdite/(Utili) attuariali sui piani a benefíci definiti 2 8
Altre variazioni - -
Totale 2 8

Il costo relativo alle prestazioni di lavoro correnti per benefíci ai dipendenti relativo al 2020, pari a 15 milioni di euro (7 milioni nel 2019), è rilevato tra i costi del personale, mentre gli interessi passivi derivanti dall'attualizzazione delle passività risultano pari a 1 milione di euro (2 milioni di euro nel 2019). Tali costi presentano una riduzione rispetto all'anno precedente dovuta principalmente al conferimento del ramo "Italia" avvenuto il 1° gennaio 2020.

Le principali assunzioni, determinate in coerenza con l'esercizio precedente, utilizzate nella stima attuariale delle passività per benefíci ai dipendenti sono di seguito riportate.

2020 2019
Tasso di attualizzazione 0,00%-0,50% 0,00%-0,70%
Tasso di incremento delle retribuzioni 0,50%-2,50% 0,70%-2,70%
Tasso di incremento costo spese sanitarie 1,50% 2,50%

Di seguito si riporta un'analisi di sensitività che illustra gli effetti sulla passività per assistenza sanitaria definiti a seguito di variazioni, ragionevolmente possibili alla fine dell'esercizio, delle singole ipotesi attuariali rilevanti adottate nella stima della predetta passività.

Milioni di euro

Incremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Decremento
0,5% tasso di
attualizzazione
Incremento
0,5% tasso
di inflazione
Incremento
0,5% delle
retribuzioni
Incremento 0,5%
delle pensioni
in corso di
erogazione
Incremento
1% costi
assistenza
sanitaria
Incremento di 1
anno dell'aspettativa
di vita dipendenti in
forza e pensionati
Piani medici:
ASEM
(2) 2 (2) - - 5 34

26. Fondi rischi e oneri - Euro 25 milioni

I "Fondi rischi e oneri" sono destinati a coprire le passività potenziali ritenute probabili che potrebbero derivare alla Società da vertenze giudiziali e da altro contenzioso, senza considerare gli effetti delle vertenze che si stima abbiano un esito positivo e di quelle per le quali un eventuale onere non sia ragionevolmente quantificabile.

Nel determinare l'entità del fondo si considerano sia gli oneri presunti che potrebbero derivare da vertenze giudiziali e da altro contenzioso intervenuti nell'esercizio, sia l'aggiornamento delle stime sulle posizioni sorte in esercizi precedenti e non riguardanti i rami aziendali conferiti.

La movimentazione dei fondi rischi e oneri è di seguito riportata.

Rilevazione a Conto economico
Milioni di euro Accantonamenti Rilasci Utilizzi Altri movimenti Totale
al 31.12.2019 al 31.12.2020
di cui quota
corrente
Fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi:
- contenzioso legale 4 2 (1) - - 5 2
- altri 6 - - - - 6 4
Totale fondo contenzioso,
rischi e oneri diversi
10 2 (1) - - 11 6
Fondo oneri per incentivi all'esodo 18 2 - (6) - 14 5
TOTALE FONDI RISCHI E ONERI 28 4 (1) (6) - 25 11

L'incremento del fondo relativo al contenzioso legale, pari a 1 milione di euro, riflette sostanzialmente la stima dell'onere a fronte dei contenziosi sorti nell'esercizio e l'aggiornamento delle posizioni sorte negli esercizi precedenti.

Il suddetto fondo è riferito principalmente a cause di lavoro. Il fondo rischi e oneri altri, pari a 6 milioni di euro, risulta invariato rispetto all'esercizio precedente.

La variazione in diminuzione del fondo per incentivi all'esodo del personale, pari a 4 milioni di euro, risente degli utilizzi dell'esercizio.

27. Altre passività non correnti - Euro 19 milioni

Le "Altre passività non correnti", pari a 19 milioni di euro (21 milioni di euro al 31 dicembre 2019) sono riferite al debito residuo verso le società del Gruppo, inizialmente rilevato in seguito alla presentazione da parte di Enel SpA, in qualità di società consolidante, delle istanze di rimborso per le annualità 2004-2011, per le maggiori imposte sui redditi versate per effetto della mancata deduzione parziale dell'IRAP nella determinazione del reddito imponibile IRES. La contropartita di tale debito verso le società controllate ha trovato rilevazione tra i crediti tributari non correnti (nota 16).

La voce accoglie, inoltre, la quota non corrente dei risconti passivi relativi ad up-front realizzati alla stipula di alcuni contratti derivati di cambio di copertura per 8 milioni di euro (10 milioni di euro al 31 dicembre 2019), stipulati in anni precedenti, il cui rilascio a Conto economico viene effettuato sulla base di un piano di ammortamento per tutta la durata del derivato stesso.

28. Debiti commerciali - Euro 92 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Debiti commerciali:
- verso terzi 43 43 -
- verso società del Gruppo 49 41 8
Totale 92 84 8

I "Debiti commerciali" accolgono prevalentemente i debiti per le forniture di servizi, nonché quelli relativi a prestazioni diverse per le attività svolte nel corso dell'esercizio 2020, e sono costituiti da debiti verso terzi per 43 milioni di euro (43 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e da debiti verso

società del Gruppo per 49 milioni di euro (41 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

I debiti commerciali verso imprese controllate al 31 dicembre 2020 sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro

al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Imprese controllate
Enel Italia SpA 7 10 (3)
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 6 3 3
Enel Innovation Hubs Srl 6 - 6
Enel Global Services Srl 5 - 5
Enel Green Power SpA 4 1 3
Enel Iberia Srl 4 4 -
Endesa SA 2 4 (2)
Enel Global Trading SpA 1 9 (8)
Enel Produzione SpA 1 1 -
Altre 13 9 4
Totale 49 41 8

Nella seguente tabella sono riportati i debiti commerciali suddivisi per area geografica di destinazione.

Milioni di euro

al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Fornitori
Italia 68 63 5
Europa - UE 19 15 4
Europa - extra UE 1 1 -
Altri 4 5 (1)
Totale 92 84 8

29. Altre passività finanziarie correnti - Euro 228 milioni

Le "Altre passività finanziarie correnti" sono riferite principalmente a interessi passivi maturati sull'indebitamento in essere a fine esercizio.

Milioni di euro Note
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Passività finanziarie differite 32.2.1 216 225 (9)
Altre partite 32.2.1 12 9 3
Totale 228 234 (6)

In particolare, le "Passività finanziarie differite" si riferiscono principalmente a interessi passivi di competenza del periodo maturati sui debiti finanziari, mentre le "Altre partite" accolgono principalmente i debiti verso le banche e verso le società del Gruppo, maturati al 31 dicembre 2020, liquidabili nel periodo successivo, connessi a oneri finanziari realizzati su derivati di copertura su cambio commodity posti in essere nell'interesse delle società del Gruppo.

30. Posizione finanziaria netta e crediti finanziari e titoli a lungo termine - Euro 18.683 milioni

La tabella seguente mostra la ricostruzione dell'indebitamento finanziario netto a partire dalle voci presenti nello schema di Stato patrimoniale.

Milioni di euro

Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Finanziamenti a lungo termine 24 17.297 14.206 3.091
Finanziamenti a breve termine 24 5.303 8.367 (3.064)
Quota corrente dei finanziamenti a lungo termine 24 820 1.102 (282)
Altre attività finanziarie non correnti incluse nell'indebitamento 15.1 273 194 79
Altre attività finanziarie correnti incluse nell'indebitamento 19.1 2.337 2.578 (241)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21 2.127 4.153 (2.026)
Totale 18.683 16.750 1.933

Si evidenzia di seguito la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 in linea con la disposizione CONSOB del 28 luglio 2006, riconciliata con l'indebitamento finanziario netto come riportato nella Relazione sulla gestione.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
di cui con
parti correlate
Depositi bancari e postali 2.127 4.153 (2.026)
Liquidità 2.127 4.153 (2.026)
Crediti finanziari correnti 2.337 748 2.578 1.288 (241)
Debiti bancari correnti (4) (130) 126
Quota corrente dei debiti finanziari non correnti (820) (1.102) 282
Altri debiti finanziari correnti (5.299) (5.057) (8.237) (7.834) 2.938
Debiti finanziari correnti (6.123) (9.469) 3.346
Posizione finanziaria corrente netta (1.659) (2.738) 1.079
Debiti bancari non correnti (1.000) (402) (598)
Obbligazioni emesse (5.139) (7.707) 2.568
Finanziamenti non bancari (leasing) (1) (1) -
Altri debiti non correnti (11.157) (6.096) (5.061)
Debiti finanziari non correnti (17.297) (14.206) (3.091)
Posizione finanziaria non corrente (17.297) (14.206) (3.091)
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA
come da disposizione CONSOB
(18.956) (16.944) (2.012)
Crediti finanziari non correnti 273 270 194 191 79
INDEBITAMENTO FINANZIARIO NETTO (18.683) (16.750) (1.933)

31. Altre passività correnti - Euro 2.154 milioni

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Debiti tributari 184 337 (153)
Totale 2.154 2.209 (55)
Altri 1.787 1.687 100
Debiti verso clienti per depositi cauzionali e rimborsi 1 2 (1)
Debiti verso istituti di previdenza 7 7 -
Debiti verso il personale, associazioni ricreative e assistenziali 17 17 -
Debiti diversi verso società del Gruppo 158 159 (1)
Debiti tributari 184 337 (153)

I "Debiti tributari", pari a 184 milioni di euro, sono relativi essenzialmente ai debiti verso l'Erario per imposte IRES riferite alle società aderenti al consolidato fiscale nazionale (179 milioni di euro).

La voce "Debiti diversi verso società del Gruppo", pari a 158 milioni di euro, si riferisce per 106 milioni di euro a debiti generati dal consolidato fiscale IRES (44 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e per 51 milioni di euro a debiti generati dall'IVA di Gruppo (110 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il decremento di 1 milione di euro riflette l'andamento delle sopra riportate posizioni debitorie.

I debiti "Altri", pari a 1.787 milioni di euro, includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti per un importo pari a 1.779 milioni di euro, dovuti ai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2020, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (0,175 euro per azione per l'esercizio 2020; 0,16 euro per azione per l'esercizio 2019).

32. Strumenti finanziari

32.1 Attività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle attività finanziarie previste dallo IFRS 9, distinte tra attività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2020
al 31.12.2019
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Attività finanziarie a costo ammortizzato 32.1.1 273 194 5.460 7.793
Attività finanziarie a FVOCI 32.1.2
Partecipazioni in altre società 5 17 - -
Totale attività finanziarie a FVOCI 5 17 - -
Attività finanziarie a FVTPL
Derivati attivi a FVTPL 34 323 340 128 143
Totale attività finanziarie a FVTPL 323 340 128 143
Derivati attivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 567 605 - -
Totale derivati attivi designati come strumenti di copertura 567 605 - -
TOTALE 1.168 1.156 5.588 7.936

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati attivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati e hedge accouting".

32.1.1 Attività finanziarie al costo ammortizzato

La tabella seguente espone i finanziamenti e i crediti per natura, suddivisi in attività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 Note al 31.12.2020 al 31.12.2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - - 21 2.127 4.153
Crediti commerciali - - 17 241 255
Crediti finanziari verso società del Gruppo
Crediti su conto corrente intersocietario - - 19.1 748 1.288
Altri crediti finanziari - - 239 240
Totale crediti finanziari verso società del Gruppo - - 987 1.528
Crediti finanziari verso terzi
Crediti finanziari
15.1
270 191 - -
Quote correnti dei crediti finanziari a lungo - - 1 1
Cash collateral per accordi di marginazione
su derivati OTC
- - 19.1 1.584 1.286
Altri crediti finanziari 3 3 5 10
Totale crediti finanziari verso terzi 273 194 1.590 1.297
Altri crediti - - 515 560
TOTALE 273 194 5.460 7.793

Le variazioni principali rispetto all'esercizio 2019 riguardano:

  • › le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti", che si sono decrementate di 2.026 milioni di euro, per l'effetto congiunto delle operazioni straordinarie del periodo riguardanti investimenti in partecipazioni, delle minori entrate di cassa per dividendi, a seguito del conferimento delle partecipazioni italiane, e delle uscite di cassa determinate dalle attività di finanziamento, in parte compensate dal cash flow generato dall'ordinaria gestione operativa;
  • › i "Crediti finanziari verso società del Gruppo", in decremento di 541 milioni di euro per effetto della variazione dei crediti vantati sul conto corrente intersocietario intrattenuto con le società del Gruppo;
  • › i maggiori cash collateral versati alle controparti per l'operatività su contratti derivati per 298 milioni di euro;
  • › gli "Altri crediti", in diminuzione di 45 milioni di euro dovuti alla variazione dei crediti per dividendi da incassare dalle società controllate.

Impairment delle attività finanziarie

al costo ammortizzato

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 sono pari a 5.733 milioni di euro e sono rilevate al netto del fondo perdite attese, pari a 11 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

L'impairment calcolato sulle disponibilità liquide e mezzi equivalenti e sugli altri crediti ha rilevato una perdita attesa non rilevante.

La perdita attesa (Expected Credit Loss, ECL) – calcolata utilizzando la probabilità di default (PD), la perdita in caso di default (LGD) e l'esposizione al rischio in caso di default (EAD) – è la differenza fra i flussi finanziari dovuti in base al contratto e i flussi finanziari attesi (comprensivi dei mancati incassi) attualizzati usando il tasso di interesse effettivo originario.

La verifica della variazione del rischio di credito è stata effettuata su:

  • › base individuale, in presenza di crediti valutabili singolarmente in base alle informazioni disponibili;
  • › base collettiva negli altri casi.

La tabella seguente riporta le perdite attese per ogni classe di attività finanziaria misurata al costo ammortizzato.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Valore
contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale Valore
contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Totale
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 2.127 - 2.127 4.153 - 4.153
Crediti commerciali 246 5 241 260 5 255
Crediti finanziari verso società del Gruppo 987 - 987 1.529 1 1.528
Crediti finanziari verso terzi 1.869 6 1.863 1.497 6 1.491
Altri crediti 515 - 515 560 - 560
Totale 5.744 11 5.733 7.999 12 7.987

La tabella seguente indica la movimentazione del fondo perdite attese su crediti finanziari e commerciali:

Milioni di euro Fondo perdite attese
Crediti finanziari Crediti commerciali
Individuale Collettivo Totale Individuale Collettivo Totale
01.01.2019 IFRS 9 7 - 7 - 5 5
Impairment - - - - - -
Utilizzi - - - - - -
Rilasci - - - - - -
Totale al 31.12.2019 IFRS 9 7 - 7 - 5 5
Impairment - - - - 1 1
Utilizzi - - - - - -
Rilasci 2 - 2 - - -
Totale al 31.12.2020 IFRS 9 5 - 5 - 6 6

32.1.2 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico complessivo (FVOCI)

In tale categoria sono principalmente classificate le partecipazioni in società non quotate irrevocabilmente designate come tali al momento della rilevazione iniziale.

Le partecipazioni in altre imprese, pari a 5 milioni di euro, sono rappresentate essenzialmente dalla partecipazione detenuta da Enel SpA nella società Empresa Propietaria de la Red SA.

Al 31 dicembre 2020 il fair value della partecipazione è stato oggetto di adeguamento per un valore di 12 milioni di euro, per tenere conto dell'andamento delle proiezioni finanziarie del periodo 2021-2042.

32.1.3 Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati attivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

122

32.2 Passività finanziarie per categoria

La tabella seguente indica il valore contabile di ciascuna categoria delle passività finanziarie previste dallo IFRS 9, distinte tra passività finanziarie correnti e non correnti, esponendo separatamente i derivati di copertura e i derivati misurati al fair value rilevato a Conto economico.

Milioni di euro Non corrente Corrente
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 32.2.1 17.297 14.206 8.007 11.192
Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico
Derivati passivi al FVTPL 34 324 342 218 178
Totale 324 342 218 178
Derivati passivi designati come strumenti di copertura
Derivati di cash flow hedge 34 1.439 1.194 40 5
Totale 1.439 1.194 40 5
TOTALE 19.060 15.742 8.265 11.375

Per maggiori dettagli sulla rilevazione e classificazione dei derivati passivi correnti e non correnti si rimanda alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value, si prega di far riferimento alla nota 35 "Fair value measurement".

32.2.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

La tabella seguente espone le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato per natura, suddivise in passività finanziarie correnti e non correnti.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Note al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Finanziamenti a lungo termine 24 17.297 14.206 820 1.102
Finanziamenti a breve termine - - 24 5.303 8.367
Debiti commerciali - - 28 92 84
Altre passività correnti - - 31 1.792 1.639
Totale 17.297 14.206 8.007 11.192

Le altre passività correnti includono i debiti relativi ai dividendi da corrispondere agli azionisti pari a 1.779 milioni di euro, dovuti essenzialmente ai debiti per l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2020, deliberato dal Consiglio di Amministrazione di Enel SpA nella seduta del 5 novembre 2020 e messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021 (0,175 euro per azione per l'esercizio 2020; 0,16 euro per azione per l'esercizio 2019).

Finanziamenti

Finanziamenti a lungo termine (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi) - Euro 18.117 milioni Il debito a lungo termine, relativo a prestiti obbligazionari, a finanziamenti bancari nonché a finanziamenti ricevuti da società del Gruppo, in euro e in altre valute, incluse le quote in scadenza entro i 12 mesi (pari a 820 milioni di euro), ammonta al 31 dicembre 2020 a 18.117 milioni di euro. La tabella seguente indica il valore nominale, il valore contabile e il fair value dei finanziamenti a lungo termine al 31 dicembre 2020, inclusa la quota in scadenza nei 12 mesi successivi, aggregati per tipologia di finanziamento e di tasso di interesse. Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi del Gruppo.

Milioni di euro Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota con
scadenza oltre
i 12 mesi
Fair
value
Valore
nominale
Valore
contabile
Quota
corrente
Quota con
scadenza
oltre i 12 mesi
Fair
value
Valore
contabile
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Obbligazioni:
- tasso fisso 4.619 4.545 278 4.267 5.804 7.735 7.602 878 6.725 9.073 (3.057)
- tasso variabile 982 982 110 872 1.047 1.010 1.010 27 982 966 (28)
Totale 5.601 5.527 388 5.139 6.851 8.745 8.612 905 7.707 10.039 (3.085)
Finanziamenti
bancari:
- tasso fisso - - - - - - - - - - -
- tasso variabile 1.385 1.385 385 1.000 1.398 552 552 150 402 554 833
Totale 1.385 1.385 385 1.000 1.398 552 552 150 402 554 833
Altri finanziamenti:
- da contratti di
leasing a tasso fisso
2 2 1 1 2 2 2 1 1 2 -
Totale 2 2 1 1 2 2 2 1 1 2 -
Finanziamenti da
società del Gruppo:
- tasso fisso 5.558 5.558 - 5.558 5.992 2.300 2.300 - 2.300 2.655 3.258
- tasso variabile 5.645 5.645 46 5.599 5.706 3.841 3.841 46 3.796 4.023 1.804
- da contratti di
leasing a tasso fisso
- - - - - 1 1 - - 1 (1)
Totale 11.203 11.203 46 11.157 11.698 6.142 6.142 46 6.096 6.679 5.061
Totale finanziamenti
a tasso fisso
10.179 10.105 279 9.826 11.796 10.038 9.905 879 9.026 11.731 200
Totale finanziamenti
a tasso variabile
8.012 8.012 541 7.471 8.151 5.403 5.403 223 5.180 5.543 2.609

TOTALE 18.191 18.117 820 17.297 19.949 15.441 15.308 1.102 14.206 17.274 2.809

Per maggiori informazioni sull'analisi delle scadenze dei finanziamenti si rinvia alla nota 33 "Risk management", e sui livelli del fair value alla nota 35 "Fair value measurement".

Viene di seguito rappresentato l'indebitamento finanziario a lungo termine per valuta di origine con l'indicazione del tasso di interesse.

FINANZIAMENTI A LUNGO TERMINE PER VALUTA E TASSO DI INTERESSE

Milioni di euro Saldo contabile Valore
nominale
Tasso medio di
interesse in vigore
Tasso di interesse
effettivo in vigore
al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2020
Euro 12.268 15.996 16.052 2,2% 2,2%
Dollari statunitensi 1.305 1.197 1.204 7,6% 8,0%
Sterline inglesi 1.735 924 935 6,0% 6,2%
Totale valute non euro 3.040 2.121 2.139
TOTALE 15.308 18.117 18.191

La movimentazione del valore nominale dell'indebitamento a lungo termine è riepilogata nella seguente tabella.

Milioni di euro Valore
nominale
Rimborsi Nuove
emissioni
Altre
movimentazioni
Differenze di
cambio
Valore nominale
al 31.12.2019 al 31.12.2020
Obbligazioni 8.745 (1.148) - (1.797) (199) 5.601
Finanziamenti bancari 552 (150) 1.000 - (17) 1.385
Finanziamenti non bancari 2 (1) 1 - - 2
Finanziamenti da società del Gruppo 6.142 (46) 6.000 (893) - 11.203
Totale 15.441 (1.345) 7.001 (2.690) (216) 18.191

Rispetto al 31 dicembre 2019, il valore nominale dell'indebitamento a lungo termine presenta nel complesso un incremento di 2.750 milioni di euro, dovuto principalmente:

  • › all'aumento dei finanziamenti bancari generato dalla sottoscrizione di un nuovo contratto di finanziamento per 1.000 milioni di euro, in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework", solo parzialmente compensato dal rimborso di un prestito a tasso variabile di 150 milioni scaduto nel mese di aprile 2020;
  • › all'aumento dei finanziamenti da società del Gruppo per effetto di tre nuovi Loan Agreement con Enel Finance International per complessivi 6.000 milioni di euro, solo parzialmente compensato dalle altre movimentazioni dei prestiti intercompany. Le altre movimentazioni si riferiscono alla cessione di finanziamenti a Enel Italia SpA per 2.250 milioni di euro nell'ambito del conferimento

del ramo Italia al netto dell'acquisizione di finanziamenti da Enel Green Power SpA a seguito della scissione parziale del ramo di attività relative al Nord America.

Si evidenzia che le altre movimentazioni, pari a 1.797 milioni di euro, fanno riferimento a tre prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi in euro, emessi dalla Società nel 2013 e nel 2018, oggetto, nel corso del 2020, dell'operazione di consent solicitation volta ad allineare i termini e le condizioni di tali obbligazioni a quelli del prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo lanciato dalla stessa Enel lo scorso 1° settembre 2020; la modifica dei termini e delle condizioni ha comportato la variazione del trattamento contabile di tali obbligazioni che vengono rilevate come strumenti rappresentativi del capitale.

La tabella seguente indica le caratteristiche dei finanziamenti bancari posti in essere nell'esercizio 2020.

NUOVE EMISSIONI DI FINANZIAMENTI

Tipo di finanziamento Emittente Data di
emissione
Importo
finanziato
(milioni di euro)
Valuta Tasso di interesse
(%)
Tipo di tasso di
interesse
Scadenza
Finanziamenti bancari
Enel SpA 26.10.2020 500 Euro Euribor 6M + 1% Tasso variabile 15.10.2026
Enel SpA 27.11.2020 500 Euro Euribor 6M + 1% Tasso variabile 15.10.2026
Totale 1.000

Nel mese di ottobre 2020 Enel ha sottoscritto con un pool di banche un contratto di finanziamento da 1.000 milioni di euro per un "Sustainability-Linked Loan" della durata di sei anni legato al conseguimento dell'obiettivo di sostenibiltà del Gruppo relativo alla percentuale di capacità installata da fonti rinnovabili rispetto alla capacità installata totale.

I principali debiti finanziari a lungo termine di Enel SpA contengono i covenant tipici della prassi internazionale. Tali indebitamenti sono rappresentati principalmente dalle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes, dalle emissioni di strumenti obbligazionari non convertibili, subordinati ibridi (i c.d. "Bond Ibridi"), dal Revolving Facility Agreement sottoscritto in data 18 dicembre 2017 da Enel SpA ed Enel Finance International NV con un pool di banche, per un importo fino a 10 miliardi di euro, dai "Sustainability-Linked Loan" facility agreement sottoscritti da Enel SpA il 15 maggio 2020 e il 15 ottobre 2020 con un pool di banche, rispettivamente per un importo fino a 5 miliardi di euro e fino a 1 miliardo di euro, e dai contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA con UniCredit SpA.

I principali covenant relativi alle emissioni obbligazionarie effettuate nell'ambito del programma di Global/Euro Medium Term Notes di Enel SpA ed Enel Finance International NV (inclusi i c.d. "Green Bonds" di Enel Finance International NV, garantiti da Enel SpA, utilizzati per finanziare i c.d. "eligible green projects" del Gruppo) e quelli relativi ai prestiti obbligazionari emessi da Enel Finance International NV sul mercato americano, garantiti da Enel SpA, possono essere riassunti come segue:

  • › clausole di "negative pledge", in base alle quali l'emittente e il garante non possono creare o mantenere in essere (se non per effetto di disposizione di legge) ipoteche, pegni o altri vincoli, su tutti o parte dei propri beni o ricavi, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, a meno che gli stessi vincoli non siano estesi pariteticamente o pro quota ai prestiti obbligazionari in questione;
  • › clausole di "pari passu", in base alle quali i titoli obbligazionari e le relative garanzie costituiscono diretto, incondizionato e non garantito obbligo dell'emittente e del garante, sono senza preferenza tra loro e sono almeno allo stesso livello di "seniority" degli altri prestiti, non subordinati e non garantiti, presenti e futuri, dell'e-

mittente e del garante;

› clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un evento di inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario dell'emittente, del garante o delle società rilevanti, si verifica un inadempimento anche sui prestiti obbligazionari in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

A partire dal 2019 Enel Finance International NV ha emesso sul mercato europeo (nell'ambito del programma di emissioni obbligazionarie Euro Medium Term Notes - EMTN) e sul mercato americano alcuni prestiti obbligazionari "sostenibili", entrambi garantiti da Enel SpA, legati al raggiungimento di alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG) delle Nazioni Unite che contengono gli stessi covenant degli altri prestiti obbligazionari della stessa tipologia. I principali covenant relativi ai Bond Ibridi di Enel SpA, incluso il Bond Ibrido "perpetuo" – emesso nel settembre 2020 – che prevede il rimborso in caso di scioglimento o liquidazione della Società, possono essere riassunti come segue:

  • › clausole di subordinazione, in base alle quali ciascuno strumento obbligazionario ibrido è subordinato a tutte le altre emissioni obbligazionarie dell'emittente e ha un livello di "seniority" pari a quello degli altri strumenti finanziari ibridi emessi e superiore a quello degli strumenti di "equity";
  • › divieto di fusione con un'altra società e divieto di vendita o locazione di tutti o di una parte sostanziale dei propri asset a un'altra società, a meno che quest'ultima non subentri in tutte le obbligazioni in essere dell'emittente.

I principali covenant previsti nel Revolving Facility Agreement e negli altri contratti di finanziamento sottoscritti da Enel SpA, similari nella loro struttura, possono essere riassunti come segue:

  • › clausola di "negative pledge", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società rilevanti non possono creare o mantenere in essere ipoteche, pegni o altri vincoli su tutti o parte dei propri beni o attività, a garanzia di determinati indebitamenti finanziari, fatta eccezione per i vincoli espressamente ammessi;
  • › clausole sulle "disposals", in base alle quali il debitore e, in alcuni casi, le società controllate di Enel non possono compiere atti di disposizione di tutti o di una parte rilevante dei propri beni o attività, fatta eccezione per gli

atti di disposizione espressamente ammessi;

  • › clausole di "pari passu", in base alle quali gli impegni di pagamento del debitore hanno lo stesso livello di "seniority" degli altri suoi obblighi di pagamento non garantiti e non subordinati;
  • › clausole di "change of control" che trovano applicazione nel caso in cui (i) Enel divenga controllata da uno o più soggetti diversi dallo Stato italiano ovvero (ii) Enel o una delle società da essa controllate conferiscano una rilevante porzione delle attività del Gruppo a soggetti a esso esterni tale che l'affidabilità del Gruppo, sotto il profilo finanziario, risulti significativamente compromessa. Il verificarsi di una delle suddette ipotesi può dare luogo (a) alla rinegoziazione dei termini e delle condizioni del finanziamento o (b) al rimborso anticipato obbligatorio del finanziamento da parte del debitore;
  • › clausole di "cross default", in base alle quali, nel caso si verifichi un inadempimento (superiore a specifiche soglie di rilevanza) su un determinato indebitamento finanziario del debitore o delle società rilevanti, si verifica

un inadempimento anche sui finanziamenti in questione che possono diventare immediatamente esigibili.

Tutti gli indebitamenti finanziari presi in considerazione prevedono gli "events of default" tipici della prassi internazionale, quali, per esempio, insolvenza, procedure concorsuali e cessazione dell'attività d'impresa.

Nessuno dei covenant sopra considerati risulta a oggi disatteso.

Si precisa infine che Enel SpA ha rilasciato nell'interesse di Enel Green Power e delle sue controllate alcune garanzie, a fronte degli impegni assunti nell'ambito dei contratti di finanziamento passivi. Tali garanzie e i relativi contratti di finanziamento includono, anche a carico di Enel SpA, in qualità di garante, taluni covenant ed "events of default" tipici della prassi internazionale.

Struttura del debito a lungo termine dopo la copertura

La tabella indica l'effetto della copertura del rischio di cambio sulla struttura del debito a lungo termine lordo (incluse le quote in scadenza nei 12 mesi successivi).

Milioni di euro al 31.12.2020 al 31.12.2019
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura del
debito dopo
la copertura
Struttura iniziale del debito Debito
coperto
Struttura del
debito dopo
la copertura
Valore
contabile
Valore
nominale
% Valore
contabile
Valore
nominale
%
Euro 15.996 16.052 88,2% 2.139 18.191 12.268 12.376 80,2% 3.065 15.441
Dollari statunitensi 1.197 1.204 6,6% (1.204) - 1.305 1.315 8,5% (1.315) -
Sterline inglesi 924 935 5,2% (935) - 1.735 1.750 11,3% (1.750) -
Totale 18.117 18.191 100,0% - 18.191 15.308 15.441 100,0% - 15.441

La tabella seguente indica l'effetto della copertura sul rischio di tasso di interesse sull'ammontare lordo dei debiti a lungo termine in essere alla data di riferimento del bilancio.

DEBITI LORDI A LUNGO TERMINE

al 31.12.2020 al 31.12.2019
Prima della copertura Dopo la copertura Prima della copertura Dopo la copertura
%
Tasso variabile 44,0% 37,0% 35,0% 26,3%
Tasso fisso 56,0% 63,0% 65,0% 73,7%
Totale 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Finanziamenti a breve termine - Euro 5.303 milioni

La tabella seguente indica i finanziamenti a breve termine

al 31 dicembre 2020, distinti per natura.

al 31.12.2019 2020-2019
4 130 (126)
242 403 (161)
246 533 (287)
5.057 7.834 (2.777)
5.057 7.834 (2.777)
5.303 8.367 (3.064)
al 31.12.2020

Si precisa che il fair value dei finanziamenti correnti è equivalente al loro valore contabile in quanto l'effetto dell'attualizzazione non è significativo.

32.2.2 Passività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico (FVTPL)

In tale categoria sono esclusivamente rilevati i derivati passivi correnti e non correnti relativi, principalmente, alle operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo per i quali si rimanda alla nota 34.2 "Derivati al fair value through profit or loss".

32.2.3 Utili/(Perdite) netti

La tabella seguente presenta gli utili e le perdite nette per categoria di strumento finanziario, escludendo i derivati.

Milioni di euro Utili/(Perdite) netti di cui: Impairment/
Ripristini di impairment
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020
Attività finanziarie misurate al costo ammortizzato 234 252 -
Attività finanziarie a FVOCI 1 1 -
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (505) (747) -

Per informazioni su utili e perdite netti su strumenti finanziari derivati, si rinvia alla nota 7 "Proventi/(Oneri) finanziari netti da contratti derivati".

  1. Risk management

Rischi finanziari

La Società, nello svolgimento della propria attività, è esposta a una varietà di rischi finanziari quali il rischio di tasso di interesse, il rischio tasso di cambio, il rischio di credito e controparte e il rischio di liquidità.

Enel SpA ha adottato un sistema di governance dei rischi finanziari che prevede la presenza di Comitati interni e l'impiego di apposite policy e limiti operativi. L'obiettivo è quello di mitigare opportunamente i rischi finanziari al fine di evitare variazioni inattese sul risultato economico senza precludersi, nel contempo, la possibilità di cogliere eventuali opportunità.

Tasso di interesse e di cambio

Enel SpA, nell'esercizio dell'attività di holding industriale, è esposta al rischio di oscillazione dei tassi di interesse e dei tassi di cambio.

Il rischio di tasso di interesse e il rischio di tasso di cambio nascono principalmente dalla presenza di strumenti finanziari. Le principali passività finanziarie detenute dalla Società comprendono i prestiti obbligazionari, i finanziamenti bancari, i debiti verso altri finanziatori, i derivati, i depositi in denaro ricevuti a garanzia di contratti derivati (cash collateral) nonché i debiti commerciali. Lo scopo principale di tali strumenti finanziari è quello di finanziare l'attività della Società.

Le principali attività finanziarie, detenute dalla Società comprendono i crediti finanziari, i derivati, i depositi in denaro forniti a garanzia di contratti derivati (cash collateral), le disponibilità liquide e i depositi a breve termine, nonché i crediti commerciali. Per maggiori dettagli, si rinvia alla nota 32 "Strumenti finanziari".

La fonte dell'esposizione al rischio di tasso di interesse e di tasso di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Enel SpA, inoltre, in qualità di Capogruppo, accentra parte delle attività di tesoreria e di accesso ai mercati finanziari per quanto concerne la conclusione di contratti derivati di natura finanziaria su tassi e cambi. Nell'ambito di tali attività, Enel SpA effettua nei confronti delle società del Gruppo attività di intermediazione con il mercato assumendo posizioni, anche rilevanti in termini di nozionale, che però per la stessa non rappresentano fonte di esposizione ai rischi suddetti.

Nel corso del 2020 non è stato rilevato alcun superamento dei valori soglia definiti dal Regolatore per l'attivazione degli obblighi di clearing previsti dal regolamento EMIR (European Market Infrastructure Regulation) n. 648/2012 del Parlamento Europeo.

Nel prosieguo si dà evidenza delle consistenze delle operazioni su strumenti finanziari derivati in essere al 31 dicembre 2020, indicando per ciascuna classe di strumenti il valore nozionale. Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Tasso di interesse

Il rischio di tasso di interesse è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino in seguito a variazioni nel livello di mercato dei tassi di interesse. Per la Società il rischio di tasso di interesse si manifesta come variazione nei flussi connessi al pagamento degli interessi sulle passività finanziarie indicizzate a tasso variabile, come variazione delle condizioni economiche nella negoziazione dei nuovi strumenti di debito, nonché come variazioni avverse del valore di attività/passività finanziarie valutate al fair value, tipicamente strumenti di debito a tasso fisso.

La gestione del rischio di tasso di interesse ha il duplice obiettivo di ridurre l'ammontare di indebitamento soggetto alla variazione dei tassi di interesse e di contenere il costo della provvista, limitando la volatilità dei risultati.

Tale obiettivo viene raggiunto attraverso la diversificazione strategica del portafoglio di passività finanziarie per tipologia contrattuale, durata nonché condizioni di tasso e modificando il profilo di rischio di specifiche esposizioni attraverso la stipula di strumenti finanziari derivati OTC, principalmente interest rate swap.

Si evidenzia di seguito il valore nozionale dei contratti in essere a fine esercizio.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Derivati su tasso di interesse
Interest rate swap 7.061 8.470
Totale 7.061 8.470

La scadenza di tali contratti non eccede la scadenza della passività finanziaria sottostante cosicché ogni variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi di tali contratti è bilanciata da una corrispondente variazione nel fair value e/o nei flussi di cassa attesi della posizione sottostante.

I contratti di interest rate swap prevedono tipicamente lo scambio periodico di flussi di interesse a tasso variabile contro flussi di interesse a tasso fisso, entrambi calcolati su un medesimo capitale nozionale di riferimento.

Il valore nozionale degli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 7.061 milioni di euro (8.470 milioni di euro al 31 dicembre 2019), è relativo per 2.540 milioni di euro a operazioni di copertura riferite alla propria quota di indebitamento e per 4.521 milioni di euro a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato e intermediate per un corrispondente valore di nozionale con le società stesse. La variazione in diminuzione del valore nominale complessivo è dovuta sostanzialmente ai seguenti fenomeni:

  • › chiusura anticipata di interest rate swap di pre-hedge negoziati per conto di Enel Finance International per un ammontare complessivo pari a 1.000 milioni di euro;
  • › 409 milioni di euro a fronte di interest rate swap giunti a naturale scadenza o ridotti per effetto delle quote di ammortamento.

Per maggiori dettagli sui derivati su tasso di interesse, si prega di far riferimento alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

L'ammontare dell'indebitamento a tasso variabile che non è oggetto di copertura del rischio di tasso di interesse rappresenta il principale elemento di rischio a causa del potenziale impatto negativo sul Conto economico, in termini di maggiori oneri finanziari, nel caso di un eventuale aumento del livello dei tassi di interesse di mercato.

Al 31 dicembre 2020 il 44% (35% al 31 dicembre 2019) dell'indebitamento finanziario lordo a lungo termine è espresso a tassi variabili. Tenuto conto di efficaci relazioni di copertura dei flussi finanziari connessi al rischio di tasso di interesse (in base a quanto previsto dall'IFRS 9), l'indebitamento finanziario lordo a lungo termine, al 31 dicembre 2020, risulta essere coperto per il 63% rispetto all'esposizione (coperto per il 73,7% al 31 dicembre 2019). Il rapporto risulta sostanzialmente invariato ove si considerassero nel rapporto anche quei derivati, ritenuti di copertura sotto il profilo gestionale ma che non hanno tutti i requisiti necessari per essere considerati tali anche da un punto di vista contabile.

Analisi di sensitività del tasso di interesse

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di interesse sul valore delle poste di bilancio relative al portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dalla traslazione parallela in aumento e in diminuzione nella curva dei tassi di interesse di riferimento alla data di bilancio.

Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

al 31.12.2020 al 31.12.2019
Impatto a Conto
economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto (al lordo delle imposte) Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Punti
base
Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento Incremento Decremento
Variazione degli oneri finanziari
sul debito lordo a lungo
termine a tasso variabile dopo
le coperture 25 17 (17) - - 10 (10) - -
Variazione del fair value degli
strumenti finanziari derivati
classificati non di copertura
25 6 (6) - - 30 (30) - -
Variazione del fair value degli
strumenti finanziari derivati
designati come strumenti di
copertura
Cash flow hedge 25 - - 52 (52) - - 39 (39)
Fair value hedge 25 - - - - - - - -

Milioni di euro

Tasso di cambio

Il rischio tasso di cambio è il rischio che il fair value o i flussi finanziari futuri di uno strumento finanziario fluttuino a seguito di variazioni nel livello di mercato dei tassi di cambio. Per Enel SpA la principale fonte di rischio di tasso di cambio deriva dalla presenza di strumenti finanziari monetari denominati in una valuta diversa dall'euro, principalmente prestiti obbligazionari emessi in valuta estera.

L'esposizione al rischio di cambio non ha subíto variazioni rispetto al precedente esercizio.

Per maggiori dettagli si prega di far riferimento alla nota 32 "Strumenti finanziari".

Al fine di minimizzare l'esposizione al rischio di oscillazione dei tassi di cambio la Società pone in essere, tipicamente sul mercato over the counter (OTC), diverse tipologie di contratti derivati e in particolare currency forward e cross currency interest rate swap, la cui scadenza non eccede quella dell'esposizione sottostante.

I currency forward sono contratti con i quali le controparti

concordano lo scambio di due flussi di capitale denominati in divise diverse, a una determinata data futura e a un certo tasso di cambio (c.d. "strike"); tali contratti possono prevedere la consegna effettiva dei due flussi (deliverable forward) o la corresponsione del differenziale tra il tasso di cambio strike e il livello del cambio prevalente sul mercato alla scadenza (non deliverable forward).

I cross currency interest rate swap sono utilizzati per trasformare una passività a lungo termine denominata in divisa estera, a tasso fisso o variabile, in un'equivalente passività denominata in euro, a tasso variabile o fisso. Oltre ad avere i nozionali di riferimento denominati in divise diverse, tali strumenti differiscono dagli interest rate swap in quanto prevedono sia lo scambio periodico di flussi di interesse sia lo scambio finale dei flussi di capitale.

Nella seguente tabella viene fornito, alla data del 31 dicembre 2020 e del 31 dicembre 2019, il valore nozionale delle operazioni in essere suddivise per tipologia di posta coperta.

Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Derivati su cambi
Forward: 5.164 6.064
- forward a copertura del rischio cambio connesso alle commodity 4.472 4.225
- forward a copertura dei flussi futuri 389 1.146
- altri contratti forward 303 693
Cross currency interest rate swap 3.050 4.193
Totale 8.214 10.257

In particolare, si evidenziano:

  • › contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 4.472 milioni di euro, relativi per 2.236 milioni di euro alla copertura del rischio cambio connesso al processo di approvvigionamento di commodity energetiche da parte delle società del Gruppo intermediate in modo speculare con il mercato;
  • › contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 389 milioni di euro, connessi alla copertura del rischio cambio relativo ad altri flussi attesi in valute diverse dall'euro, di cui 214 milioni di euro conclusi con il mercato;
  • › contratti di currency forward per un ammontare nozionale complessivo di 303 milioni di euro, di cui 152 milioni di euro conclusi con il mercato e relativi alla copertura del rischio cambio derivante da spese per investimenti (121 milioni di euro) e, in minor misura, da spese operative;

› contratti di cross currency interest rate swap per un ammontare nozionale di 3.050 milioni di euro finalizzati alla copertura del rischio cambio dell'indebitamento, proprio o di società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro.

Per maggiori dettagli sui derivati su cambi si rinvia alla nota 34 "Derivati ed hedge accounting".

In base all'analisi dell'indebitamento, si rileva che l'11,8% dell'indebitamento a lungo termine lordo è espresso in valute diverse dall'euro.

Tenuto conto delle operazioni di copertura dal rischio di tasso di cambio e della quota di indebitamento in valuta estera che è espressa nella valuta di conto o nella valuta funzionale della società, l'indebitamento risulta essere interamente coperto mediante operazioni di cross currency interest rate swap.

Analisi di sensitività del rischio di cambio

La Società effettua l'analisi di sensitività attraverso la stima degli effetti della variazione nel livello dei tassi di cambio sul portafoglio in strumenti finanziari.

In particolare, l'analisi di sensitività misura il potenziale impatto di scenari di mercato sia a patrimonio netto, per la componente di copertura dei derivati in cash flow hedge, sia a Conto economico per i derivati in fair value hedge, sul fair value degli strumenti finanziari derivati e sulla quota parte di indebitamento lordo a lungo termine non coperto da strumenti finanziari derivati.

Tali scenari sono rappresentati dall'apprezzamento/deprezzamento del tasso di cambio dell'euro verso tutte le divise estere rispetto al valore rilevato alla data di bilancio. Non ci sono variazioni rispetto al periodo precedente nei metodi e nelle assunzioni utilizzate nell'analisi di sensitività. Mantenendo costanti tutte le altre variabili, il risultato prima delle imposte è impattato come segue.

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Impatto a Conto economico
(al lordo delle imposte)
Impatto a patrimonio netto
(al lordo delle imposte)
Tasso
di cambio
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Apprezza
mento euro
Deprezza
mento euro
Variazione degli
oneri finanziari
sul debito lordo a
lungo termine a
tasso variabile in
valuta estera dopo
le coperture
10% - - - - - - - -
Variazione del
fair value degli
strumenti finanziari
derivati classificati
non di copertura
10% 3 (3) - - (9) 11 - -
Variazione del fair
value degli stru
menti finanziari
derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge 10% - - (271) 331 - - (364) 445
Fair value hedge 10% - - - - - - - -

Credito e Controparte

Il rischio di credito è rappresentato dall'eventualità di un peggioramento del merito creditizio delle controparti di operazioni finanziarie che determina effetti avversi sulla posizione creditoria. La Società è esposta al rischio di credito nell'ambito dell'attività finanziaria, ivi inclusa l'operatività in strumenti derivati (su sottostanti tipicamente finanziari), i depositi con banche e società finanziarie, le transazioni in valuta estera e la negoziazione di altri strumenti finanziari.

Le fonti dell'esposizione al rischio di credito non hanno subíto variazioni rilevanti rispetto al precedente esercizio. La gestione del rischio di credito da parte della Società è fondata sulla selezione delle controparti tra le primarie istituzioni finanziarie nazionali e internazionali con elevato standing creditizio considerate solvibili sia dal mercato sia da valutazioni interne, diversificando le esposizioni tra le stesse. Il monitoraggio delle esposizioni creditizie e del relativo rischio di credito è effettuato periodicamente dalle unità deputate al controllo dei rischi nell'ambito delle policy e procedure definite dalla governance dei rischi di Gruppo, anche al fine di individuare tempestivamente le eventuali azioni di mitigazione da porre in essere.

In tale ambito generale, Enel SpA ha peraltro sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, in grado di mitigare significativamente l'esposizione al rischio di controparte.

CREDITI FINANZIARI

Milioni di euro
Staging Base per la rilevazione del
fondo perdite attese
Loss rate medio
(PD*LGD)
Valore contabile
lordo
Fondo perdite
attese
Valore netto
al 31.12.2020
Performing 12 m ECL 0,18% 2.857 5 2.852
Underperforming Lifetime ECL - - - -
Non-performing - - - -
Totale 2.857 5 2.852

CREDITI COMMERCIALI E ALTRI CREDITI: VALUTAZIONE COLLETTIVA

Milioni di euro al 31.12.2020
Loss rate medio (PD*LGD) Valore contabile lordo Fondo perdite attese Valore netto
Crediti commerciali
Crediti commerciali non scaduti - - -
Crediti commerciali scaduti:
- più di 180 giorni (credit impaired) 2,44% 246 6 240
Totale crediti commerciali 246 6 240
Altri crediti
Altri crediti non scaduti 515 - 515
Altri crediti scaduti - - -
Totale altri crediti 515 - 515
TOTALE 761 6 755

Liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio che la Società possa incorrere in difficoltà di adempimento alle proprie obbligazioni associate a passività finanziarie che sono regolate tramite cassa o altre attività finanziarie.

Gli obiettivi di gestione del rischio di liquidità sono:

  • › garantire un adeguato livello di liquidità per la Società, minimizzando il relativo costo opportunità;
  • › mantenere una struttura del debito equilibrata in termini di profilo di maturity e fonti di finanziamento.

Nel breve periodo, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un adeguato livello di liquidità e risorse incondizionatamente disponibili, ivi comprese disponibilità liquide e depositi a breve termine, le linee di credito committed disponibili e un portafoglio di attività altamente liquide.

Nel lungo termine, il rischio di liquidità è mitigato garantendo un profilo di maturity del debito equilibrato, la diversificazione delle fonti di finanziamento in termini di strumenti, mercati, valute e controparti.

Al 31 dicembre 2020 Enel SpA aveva a disposizione complessivamente 2.127 milioni di euro di disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.153 milioni di euro al 31 dicembre 2019), nonché linee di credito committed per 9.208 milioni di euro interamente disponibili, di cui 6.350 milioni di euro con scadenza oltre un anno (6.350 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Maturity analysis

La seguente tabella sintetizza il profilo temporale del piano di scadenza del debito a lungo termine della Società.

Milioni di euro Scadenza entro
Meno di 3 mesi Da 3 mesi a 1 anno Da 1 a 2 anni Da 2 a 5 anni Maggiore di 5 anni
Obbligazioni:
- tasso fisso - 278 - 2.609 1.658
- tasso variabile - 110 97 291 484
Totale - 388 97 2.900 2.142
Finanziamenti bancari:
- tasso fisso - - - - -
- tasso variabile - 385 - - 1.000
Totale - 385 - - 1.000
Finanziamenti non bancari:
- da contratti di leasing a tasso fisso - 1 1 - -
Totale - 1 1 - -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso - - 71 1.460 4.027
- tasso variabile 23 23 46 138 5.415
- da contratti di leasing a tasso fisso - - - - -
Totale 23 23 117 1.598 9.442
TOTALE 23 797 215 4.498 12.584

Compensazione di attività e passività finanziarie

La seguente tabella espone le attività e le passività finanziarie nette di bilancio. In particolare, si evidenzia che non esistono posizioni in derivati compensate in bilancio, in quanto non è intenzione della Società procedere alla regolazione netta delle posizioni attive e passive. Come previsto dalle attuali normative di mercato e a garanzia delle operazioni in derivati, Enel SpA ha sottoscritto con le principali istituzioni finanziarie con cui opera accordi di marginazione che prevedono lo scambio di cash collateral, ripartiti come in tabella.

Milioni di euro al 31.12.2020
(a) (b) (c)=(a)-(b) (d) (e)=(c)-(d)
Importi correlati non compensati
in bilancio
(d)(i),(d)(ii) (d)(iii)
Valore lordo
delle attività/
(passività)
finanziarie
rilevate
Valore lordo delle
attvità/(passività)
finanziarie rilevate
compensate in
bilancio
Valore netto delle
attività/(passività)
finanziarie esposte
in bilancio
Strumenti
finanziari
Quota Valore netto
delle attività/
(passività) finanziarie
garantita da cash
collateral
Valore netto
delle attività/
(passività)
finanziarie
ATTIVITÀ FINANZIARIE
Derivati attivi:
- sul rischio di tasso di interesse 254 - 254 - (455) (201)
- sul rischio di cambio 765 - 765 - (133) 632
- altro 5 - 5 - - 5
Totale derivati attivi 1.024 - 1.024 - (588) 436
TOTALE ATTIVITÀ FINANZIARIE 1.024 - 1.024 - (588) 436
PASSIVITÀ FINANZIARIE
Derivati passivi:
- sul rischio di tasso di interesse (811) - (811) - 783 (28)
- sul rischio di cambio (1.210) - (1.210) - 1.147 (63)
Totale derivati passivi (2.021) - (2.021) - 1.930 (91)
TOTALE PASSIVITÀ FINANZIARIE (2.021) - (2.021) - 1.930 (91)
TOTALE ATTIVITÀ/(PASSIVITÀ)
FINANZIARIE NETTE
(997) - (997) - 1.342 345

34. Derivati ed hedge accounting

Le tabelle seguenti indicano, il valore nozionale e il fair value dei derivati attivi e passivi, per tipologia di relazione di copertura e rischio coperto, suddivisi rispettivamente in attività e passività finanziarie correnti e non correnti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'ammontare in base al quale i flussi di cassa sono scambiati. Questo importo può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate convertite in euro moltiplicando il valore nozionale per il prezzo fissato). Gli importi denominati in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company.

Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI ATTIVI al
31.12.2020
al
31.12.2019
al
31.12.2020
al
31.12.2019
2020-2019 al
31.12.2020
al
31.12.2019
al
31.12.2020
al
31.12.2019 2020-2019
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di cambio
1.473 2.008 567 605 (38) - - - - -
Totale cash flow
hedge
1.473 2.008 567 605 (38) - - - - -
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.261 3.452 254 329 (75) - 13 - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
896 484 69 11 58 1.786 2.546 128 90 38
- altro - - - - - - 358 - 53 (53)
Totale derivati al
FVTPL
3.157 3.936 323 340 (17) 1.786 2.917 128 143 (15)
TOTALE DERIVATI
ATTIVI
4.630 5.944 890 945 (55) 1.786 2.917 128 143 (15)
Milioni di euro Non corrente Corrente
Valore nozionale Fair value Valore nozionale Fair value
DERIVATI PASSIVI al
31.12.2020
al
31.12.2019
al
31.12.2020
al
31.12.2019
2020-2019 al
31.12.2020
al
31.12.2019
al
31.12.2020
al
31.12.2019 2020-2019
Derivati designati
come strumenti di
copertura
Cash flow hedge:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.440 1.440 469 284 185 - - - - -
- sul rischio di
tasso di cambio
670 1.291 970 910 60 463 470 40 5 35
Totale cash flow
hedge
3.110 2.731 1.439 1.194 245 463 470 40 5 35
Derivati al FVTPL:
- sul rischio di
tasso di interesse
2.261 3.452 255 330 (75) 100 113 87 79 8
- sul rischio di
tasso di cambio
896 495 69 12 57 1.826 2.962 131 99 32
Totale derivati al
FVTPL
3.157 3.947 324 342 (18) 1.926 3.075 218 178 40
TOTALE DERIVATI
PASSIVI
6.267 6.678 1.763 1.536 227 2.389 3.545 258 183 75

34.1 Hedge accounting

I contratti derivati sono rilevati inizialmente al fair value, alla data di negoziazione del contratto, e successivamente sono rimisurati al loro fair value. Il metodo di rilevazione degli utili e delle perdite relativi a un derivato è dipendente dalla designazione dello stesso quale strumento di copertura, e in tal caso dalla natura dell'elemento coperto.

L'hedge accounting è applicato ai contratti derivati stipulati al fine di ridurre i rischi di tasso di interesse, rischio di cambio e rischio di prezzo delle commodity quando sono rispettati tutti i criteri previsti dall'IFRS 9.

All'inception della transazione, la Società deve documentare la relazione di copertura distinguendo tra strumenti di copertura ed elementi coperti, nonché tra strategia e obiettivi di risk management. Inoltre, la Società documenta, all'inception e successivamente su base sistematica, la propria valutazione in base alla quale gli strumenti di copertura risultano altamente efficaci a compensare le variazioni di fair value e dei flussi di cassa degli elementi coperti. Per le transazioni altamente probabili designate come elementi coperti di una relazione di cash flow hedge, la Società valuta e documenta il fatto che tali operazioni sono altamente probabili e presentano un rischio di variazione dei flussi finanziari che impatta sul Conto economico.

In relazione alla natura dei rischi cui è esposta, la Società designa i derivati come strumenti di copertura in una delle seguenti relazioni di copertura:

  • › cash flow hedge
  • › fair value hedge.

Per maggiori dettagli sulla natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui la Società è esposta si rimanda alla nota 33 "Risk management".

Affinché una relazione di copertura risulti efficace deve soddisfare i seguenti criteri:

  • › esistenza di una relazione economica tra lo strumento di copertura e l'elemento coperto;
  • › l'effetto del rischio di credito non prevale sulle variazioni di valore risultanti dalla relazione economica;
  • › l'hedge ratio definito al momento della designazione iniziale risulta pari a quello utilizzato a fini di gestione del rischio (ossia, stessa quantità dell'elemento coperto che l'entità effettivamente copre e stessa quantità dello strumento di copertura che l'entità effettivamente utilizza per coprire l'elemento coperto).

In base ai requisiti dell'IFRS 9, l'esistenza di una relazione economica è verificata dalla Società mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, in base alle circostanze seguenti:

› se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata mediante un'analisi qualitativa;

› diversamente, se il rischio sottostante dello strumento di copertura e dell'elemento coperto non è lo stesso, l'esistenza di una relazione economica sarà dimostrata attraverso un metodo quantitativo oltre all'analisi qualitativa sulla natura della relazione economica (ossia, regressione lineare).

Per dimostrare che l'andamento dello strumento di copertura è in linea con quello dell'elemento coperto, saranno analizzati diversi scenari.

Per la copertura del rischio di prezzo delle commodity, l'esistenza di una relazione economica si desume da una matrice di ranking che definisce, per ciascuna possibile componente di rischio, un set di tutti i derivati standard disponibili sul mercato classificati in base alla loro efficacia nella copertura del rischio considerato.

Al fine di valutare gli effetti del rischio di credito, la Società valuta l'esistenza di misure di mitigazione del rischio (costituzione di garanzie, break up clause, master netting agreement ecc.).

La Società ha stabilito un hedge ratio di 1:1 per tutte le relazioni di copertura (inclusa la copertura del rischio di prezzo su commodity) per cui il rischio sottostante il derivato di copertura è identico al rischio coperto, al fine di ridurre al minimo l'inefficacia della copertura.

L'inefficacia della copertura è valutata mediante un'analisi qualitativa o un calcolo quantitativo, a seconda delle circostanze:

  • › se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura corrispondono e non si rilevano ulteriori fonti di inefficacia incluso il credit risk adjustment sul derivato di copertura, la relazione di copertura è considerata pienamente efficace sulla base di un'analisi qualitativa;
  • › se i critical term dell'elemento coperto e dello strumento di copertura non corrispondono o si rileva almeno una fonte di inefficacia, l'inefficacia della copertura sarà quantificata applicando il metodo del "dollar offset" cumulativo usando il derivato ipotetico. Tale metodo confronta le variazioni di fair value dello strumento di copertura e del derivato ipotetico tra la data di riferimento del bilancio e la data di inizio della copertura.

Le principali cause di inefficacia delle coperture possono essere le seguenti:

  • › basis difference (ossia, i fair value o flussi finanziari dell'elemento coperto dipendono da una variabile diversa dalla variabile che causa la variazione del fair value o dei flussi finanziari nello strumento di copertura);
  • › differenze di timing (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si verificano o sono regolati a date diverse);
  • › differenze di quantità o di importo nozionale (ossia, l'elemento coperto e lo strumento di copertura si basano

su quantità o importi nozionali diversi);

  • › altri rischi (ossia, le variazioni del fair value o dei flussi finanziari di uno strumento di copertura o elemento coperto sono collegate a rischi diversi dal rischio specifico oggetto di copertura);
  • › rischio di credito (ossia, il rischio di credito di controparte impatta diversamente sulle variazioni del fair value degli strumenti di copertura e dell'elemento coperto).

Cash flow hedge

Il cash flow hedge è applicato con l'intento di coprire la Società dall'esposizione al rischio di variazioni dei flussi di cassa attesi attribuibili a un rischio specifico associato a un'attività, una passività o una transazione prevista altamente probabile che potrebbe impattare il Conto economico.

La quota efficace delle variazioni del fair value dei derivati, che sono designati e si qualificano di cash flow hedge, è rilevata a patrimonio netto tra le "altre componenti di Conto economico complessivo (OCI)". L'utile o la perdita relativa alla quota di inefficacia è rilevata immediatamente a Conto economico.

Gli importi rilevati a patrimonio netto sono rilasciati a Conto economico nel periodo in cui l'elemento coperto impatta il Conto economico (per es., quando si verifica la vendita attesa oggetto di copertura).

Se l'elemento coperto comporta l'iscrizione di un attività non finanziaria (ossia, terreni, impianti e macchinari o magazzino ecc.) o di una passività non finanziaria, o di una transazione prevista altamente probabile oggetto di copertura relativa a un'attività o passività non finanziaria diventa un impegno irrevocabile cui si applica il fair value hedge, l'importo cumulato a patrimonio netto (ossia, riserva cash flow) sarà stornato e incluso nel valore iniziale (ossia, costo o altro valore contabile) dell'attività o passività coperte (ossia, "basis adjustment").

Quando uno strumento di copertura giunge a scadenza o è venduto, oppure quando la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, gli utili e le perdite cumulati rilevati a patrimonio netto fino a tale momento rimangono sospesi a patrimonio netto e saranno rilevati a Conto economico quando la transazione futura sarà definitivamente rilevata a Conto economico. Quando una transazione prevista non è più ritenuta probabile, gli utili o perdite rilevati a patrimonio netto sono rilasciati immediatamente a Conto economico.

Per le relazioni di copertura che utilizzano i forward come strumento di copertura, in cui solo la variazione di valore dell'elemento spot è designata come strumento di copertura, la contabilizzazione dei punti forward (a Conto economico piuttosto che OCI) viene definita caso per caso. Tale approccio è applicato dalla Società per la copertura del rischio di cambio sugli investimenti delle società operanti nel business delle rinnovabili.

Diversamente, nei rapporti di copertura che utilizzano il cross currency interest rate swap come strumento di copertura, la Società separa i basis spread della valuta estera, nella designazione del derivato di copertura, e li rileva nel Conto economico complessivo (OCI) nella riserva costi di hedging.

Con specifico riferimento alle coperture di cash flow hedge del rischio di prezzo delle commodity, allo scopo di migliorare la coerenza delle stesse alla strategia di risk management, la Società applica un approccio dinamico di hedge accounting basato su specifici requisiti di liquidità (c.d. "Liquidity Based Approach").

Tale approccio richiede di designare le coperture mediante l'utilizzo dei derivati più liquidi disponibili sul mercato e di sostituirli con altri, più efficaci nella copertura del rischio in oggetto.

Coerentemente con la strategia di risk management, il Liquidity Based Approach consente il roll-over di un derivato attraverso la sostituzione dello stesso con un nuovo derivato, non solo in caso di scadenza, ma anche nel corso della relazione di copertura, se e solo se il nuovo derivato soddisfa entrambi i seguenti requisiti:

  • › rappresenta una best proxy rispetto al vecchio derivato, in termini di ranking;
  • › soddisfa specifici requisiti di liquidità.

Il soddisfacimento dei predetti requisiti è verificato trimestralmente.

Alla data del roll-over, la relazione di copertura non viene discontinuata. Pertanto, a partire da tale data, le variazioni di fair value efficaci del nuovo derivato dovranno essere rilevate in contropartita al patrimonio netto (ossia, riserva di cash flow hedge), mentre le variazioni di fair value del vecchio derivato dovranno essere rilevate a Conto economico. Attualmente la Società utilizza tali relazioni di copertura al fine di minimizzare la volatilità del Conto economico.

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e associati rischi

Overview

Gli indici di riferimento basati sui mercati interbancari (Interbank Offered Rates, "IBOR") rappresentano tassi di riferimento ai quali le banche possono prendere in prestito fondi nel mercato interbancario su base non garantita, per un dato periodo che va dall'overnight ai 12 mesi, in una determinata divisa.

Negli anni recenti ci sono stati vari casi di manipolazione di tali tassi da parte delle banche che contribuiscono al loro calcolo, e per questa ragione gli enti regolatori nel mondo hanno iniziato una fondamentale riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, che include la sostituzione di alcuni indici di riferimento con tassi di riferimento alternativi privi di rischio ("riforma IBOR").

In un contesto di significativa incertezza che riguarda la tempistica e i metodi di transizione nei vari Paesi, la Società sta finalizzando la valutazione dell'impatto sui contratti dopo averne definito il perimetro globale in termini di numerosità e di valore nominale attraverso una raccolta dei dati sia dei Paesi sia delle Linee di Business. Inoltre, stanno iniziando a essere implementate modifiche contrattuali seguendo un graduale processo che continuerà nel 2021, soggetto a variabilità basata sull'evoluzione della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sui tassi di riferimento alternativi privi di rischio connessi alla liquidità di mercato.

Derivati

Per scopi di gestione del rischio la Società detiene interest rate swap e cross currency interest rate swap che sono designati, per la maggior parte, come relazioni di copertura di cash flow hedge, con solo una parte minoritaria designata come relazioni di copertura di tipo fair value hedge.

Gli interest rate swap e cross currency interest rate swap sono essenzialmente indicizzati o all'Euribor o al LIBOR in dollari statunitensi o sterline. Gli strumenti derivati della Società sono gestiti tramite contratti principalmente basati su accordi quadro definiti dall'ISDA (International Swaps and Derivatives Association).

L'ISDA ha rivisto i suoi contratti standardizzati alla luce della riforma degli indici di riferimento e prevede di modificare le definizioni ISDA 2006 relative ai tassi variabili per includere clausole di sostituzione, applicabili alla dismissione permanente di alcuni indici di riferimento chiave. L'ISDA ha pubblicato un supplemento per modificare le definizioni ISDA 2006 (ISDA Fallback supplement) e un protocollo per facilitare le modifiche multilaterali così da includere le modifiche alle definizioni dei tassi variabili nelle transazioni in derivati stipulate prima dell'entrata in vigore del supplemento (ISDA Fallback protocol). La Società sta valutando se aderire o meno al suddetto protocollo, monitorando anche se altre controparti stiano aderendo. In caso di cambiamento del piano o se ci fossero controparti che non aderiscono al protocollo, la Società negozierebbe bilateralmente con loro circa l'inclusione di nuove clausole di sostituzione.

Relazioni di copertura

La Società ha valutato l'impatto dell'incertezza dovuta alla riforma IBOR sulle relazioni di copertura al 31 dicembre 2020 con riferimento sia agli strumenti di copertura sia agli elementi coperti. Sia gli elementi coperti che gli strumenti di copertura della Società cambieranno parametrizzazione passando da indici di riferimento basati su mercati interbancari (IBOR) a tassi sostitutivi di riferimento privi di rischio (RFR) come risultato delle modifiche contrattuali che saranno efficaci durante il 2021. In particolare, per gli strumenti di copertura indicizzati all'Euribor il tasso sostitutivo sarà basato sull'Euro STR (Euro Short-Term Rate), mentre per quelli indicizzati al LIBOR in dollari statunitensi e sterline la nuova indicizzazione sarà basata rispettivamente al SOFR (Secured Overnight Financing Rate) e al SONIA (Sterling Overnight Index Average).

L'esposizione più significativa della Società è riferita all'Euribor, insieme a importanti esposizioni anche al LIBOR in sterline e dollari statunitensi; tuttavia è sicuramente dal lato euro che l'incertezza sulle tempistiche del processo di sostituzione è più alta.

Comunque, anche se la Società si aspetta che gli indici di riferimento basati su mercati interbancari cessino di esistere dopo la fine del 2021, esiste incertezza sulla tempistica e sulle modalità di sostituzione di tali indici con riferimento sia ai connessi elementi coperti sia agli strumenti di copertura. La Società sta quindi applicando le modifiche all'IFRS 9 emesso a settembre 2019 a quelle relazioni di copertura direttamente impattate dalla riforma IBOR.

Le relazioni di copertura impattate dalla riforma IBOR potrebbero incorrere in un'inefficacia attribuibile alle aspettative degli attori di mercato riguardo al momento in cui avverrà il passaggio dagli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse basati sui mercati interbancari a quelli alternativi. Questa transizione potrebbe avvenire in tempi diversi per gli elementi coperti e gli strumenti di copertura e portare alla rilevazione di inefficacia; in ogni caso la Società lavorerà per applicare il meccanismo di sostituzione nello stesso momento.

L'esposizione della Società riferita alle relazioni di copertura impattate dalla riforma IBOR, per le quali sono state applicate le eccezioni previste dalle modifiche all'IFRS 9 emesse a settembre 2019, ammonta a 3.952 milioni di euro in termini di valore nozionale degli strumenti di copertura al 31 dicembre 2020. Inoltre, la ripartizione dei valori nozionali degli strumenti di copertura per tasso IBOR è la seguente:

1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni
Milioni di euro Valore nozionale
al 31.12.2020
Strumenti di copertura
GBP LIBOR 1.225
USD LIBOR 185
Euribor 2.542
Totale 3.952

Fair value hedge

Il fair value hedge è utilizzato dalla Società per la copertura delle variazioni del fair value di attività, passività o impegni irrevocabili, che sono attribuibili a un rischio specifico e potrebbero impattare il Conto economico.

Le variazioni di fair value di derivati che si qualificano e sono designati come strumenti di copertura sono rilevate a Conto economico, coerentemente con le variazioni di fair value dell'elemento coperto che sono attribuibili al rischio coperto. Se la copertura non soddisfa più i criteri per l'applicazione dell'hedge accounting, l'adeguamento del valore contabile dell'elemento coperto, per il quale viene utilizzato il metodo del tasso di interesse effettivo, è ammortizzato a Conto economico lungo la vita residua dell'elemento coperto.

Attualmente la Società non utilizza tali relazioni di copertura. Per maggiori informazioni sulla valutazione al fair value dei contratti derivati, si veda la nota 35 "Fair value measurement".

34.1.1 Relazione di copertura per tipologia di rischio di credito

Rischio di tasso di interesse

La tabella seguente espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura sul rischio di tasso di interesse sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019, suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - - 500 1.940 2.440
Tasso di interesse medio IRS 1,63 1,22
Milioni di euro
Al 31.12.2019 2020 2021 2022 2023 2024 Oltre Totale
Interest rate swap
Valore nozionale - - - - - 1.440 1.440
Tasso di interesse medio IRS 2,32

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. I derivati di cash flow hedge sono relativi alla copertura di alcuni prestiti obbligazionari a tasso variabile emessi a partire dal 2001 e di finanziamenti bancari a tasso variabile negoziati nel corso del 2020.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di tasso di interesse al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al al al al al al al al
31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
Derivati di cash flow hedge - - - - 2.440 1.440 (469) (284)
Interest rate swap - - - - 2.440 1.440 (469) (284)

Il peggioramento del fair value dei derivati rispetto al precedente esercizio è dovuto principalmente alla riduzione generalizzata della curva nel tratto a medio-lungo termine dei tassi di interesse verificatasi nel corso del 2020.

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge di copertura tasso di interesse.

Milioni di euro Fair value Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di interesse al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre
Fair value positivo - - - - - - -
Fair value negativo (469) (38) (41) (61) (60) (52) (215)

Gli impatti degli strumenti di copertura del rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono di seguito dettagliati.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2020
Interest rate swap 2.440 (469) (469)
Al 31.12.2019
Interest rate swap 1.440 (284) (284)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di tasso di interesse sullo Stato patrimoniale sono di seguito riportati.

Milioni di euro Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash flow
hegde
Riserva costi di
hedging
Fair value
utilizzato per
la misurazione
dell'inefficacia del
periodo
Riserva cash flow
hegde
Riserva costi di
hedging
2020 2019
Finanziamenti a
tasso variabile
469 (469) - 284 (284) -
Totale 469 (469) - 284 (284) -

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di tasso nel Conto economico e nelle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale utile/
perdita rilevato
a OCI utile/
(perdita)
Parte off
market rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
utile/perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI a Conto
economico
Voce nel Conto
economico
di profitto o
perdita
Al 31.12.2020
Finanziamenti a tasso variabile (88) - - 9 oneri finanziari
Totale al 31.12.2020 (88) - - 9
Al 31.12.2019
Finanziamenti a tasso variabile (139) - - 11 oneri finanziari
Totale al 31.12.2019 (139) - - 11

Rischio di tasso di cambio

La seguente tabella espone il valore nozionale e il tasso medio degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019, suddivisi per scadenza.

Milioni di euro
Al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale 463 - 1.019 - - 1.327 2.809
Valore nozionale CCS EUR-USD 185 - 1.019 - - - 1.204
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,13 1,34
Valore nozionale CCS EUR-GBP 278 - - - 1.327 1.605
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,82 0,68
Milioni di euro
Al 31.12.2019 2020 2021 2022 2023 2024 Oltre Totale
Cross currency interest rate swap
Valore nozionale totale 470 202 - 1.113 - 1.637 3.422
Valore nozionale CCS EUR-USD - 202 - 1.113 - - 1.315
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/USD 1,13 1,34
Valore nozionale CCS EUR-GBP 470 587 - - - 1.397 2.454
Tasso di cambio contrattuale medio EUR/GBP 0,85 0,82 0,69

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value degli strumenti di copertura del rischio di cambio sulle transazioni in essere al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 per tipologia di elemento coperto.

Milioni di euro Fair value Valore nozionale Fair value Valore nozionale
Attività Passività Attività Passività
Strumento di copertura Elemento coperto al 31.12.2020 al 31.12.2019
Cross currency interest rate
swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso fisso
567 (995) 2.624 602 (915) 3.567
Cross currency interest rate
swap
Finanziamenti in valuta
estera a tasso variabile
- (15) 185 3 - 202
Totale 567 (1.010) 2.809 605 (915) 3.769

I cross currency interest rate swap in essere a fine esercizio e designati come strumenti di copertura presentano una relazione di copertura di cash flow hedge con l'elemento coperto. In particolare, tali derivati sono relativi alla copertura di prestiti obbligazionari in valuta estera a tasso fisso nonché alla copertura di un finanziamento in dollari statunitensi a tasso variabile stipulato nel 2017 con Bank of America.

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value dei derivati di copertura del rischio di cambio al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019, suddivisi per tipologia di relazione di copertura.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019 al 31.12.2020 al 31.12.2019
Derivati di cash flow
hedge 1.676 2.008 567 605 1.133 1.761 (1.010) (915)
Cross currency interest
rate swap 1.676 2.008 567 605 1.133 1.761 (1.010) (915)

Al 31 dicembre 2020 i cross currency interest rate swap presentano un valore nozionale pari a 2.809 milioni di euro (3.769 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un fair value complessivamente negativo pari a 443 milioni di euro (negativo per 310 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La riduzione del valore nozionale, pari a 960 milioni di euro, è dovuta alla naturale scadenza di cross currency interest rate swap per un ammontare pari 470 milioni di euro, alla chiusura anticipata di cross currency interest rate swap per 294 milioni di euro e all'andamento del cambio dell'euro rispetto al dollaro statunitense e alla sterlina inglese. L'impatto degli strumenti di copertura del rischio di cambio sullo Stato patrimoniale è di seguito esposto.

Milioni di euro Valore nozionale Valore contabile Fair value utilizzato per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Al 31.12.2020
Cross currency interest rate swap 2.809 (443) (431)
Al 31.12.2019
Cross currency interest rate swap 3.769 (310) (281)

Gli impatti degli elementi coperti esposti al rischio di cambio sullo Stato patrimoniale sono di seguito riportati.

Milioni di euro Fair value utilizzato per la
misurazione dell'inefficacia
del periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
Fair value utilizzato
per la misurazione
dell'inefficacia del periodo
Riserva cash
flow hegde
Riserva costi
di hedging
2020 2019
Finanziamenti
a tasso fisso in
valuta estera
407 (407) (21) 283 (283) (30)
Finanziamenti a
tasso variabile in
valuta estera
15 (15) - (2) 2 1
Totale 422 (422) (21) 281 (281) (29)

La seguente tabella espone l'effetto della copertura di cash flow hedge di cambio sul Conto economico e sulle altre componenti dell'utile complessivo.

Milioni di euro Totale Utile/
Perdita
rilevato a OCI
utile/(perdita)
Inefficacia
rilevata
a Conto
economico
Voce di Conto
economico
nel prospetto
dell'utile/
perdita
Costi di
hedging
Importo
riclassificato
da OCI
a Conto
economico
Voce nel
Conto
economico
di profitto o
perdita
Al 31.12.2020
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera (123) - 8 123 proventi
finanziari
proventi
Finanziamenti a tasso variabile in valuta estera (12) - - 12 finanziari
Totale al 31.12.2020 (135) - 8 136
Al 31.12.2019
Finanziamenti a tasso fisso in valuta estera 341 - 23 (329) proventi
finanziari
Finanziamenti a tasso variabile in valuta estera 4 - - (10) proventi
finanziari
Totale al 31.12.2019 345 - 23 (339)

Nella tabella seguente sono indicati i flussi di cassa attesi negli esercizi futuri relativi ai derivati di cash flow hedge sul rischio di tasso di cambio.

Milioni di euro Fair value
Distribuzione dei flussi di cassa attesi
Derivati CFH su tasso di cambio al 31.12.2020 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre
Fair value positivo 567 53 52 134 32 32 334
Fair value negativo (1.010) (83) (45) (44) (44) (43) (664)

34.1.2 Impatto dei derivati di cash flow hedge a patrimonio netto al lordo dell'effetto fiscale

Milioni di euro Costi di
hedging
Variazioni
lorde del fair
value rilevate
a patrimonio
netto
Variazioni
lorde del
fair value a
Conto eco
nomico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico -
Inefficacia
Costi di
hedging
Variazioni lorde
del fair value rile
vate a patrimo
nio netto
Variazioni lorde
del fair value a
Conto econo
mico
Variazioni
lorde del fair
value a Conto
economico -
Inefficacia
al 31.12. 2020 al 31.12.2019
Copertura dei tassi
di interesse
- (88) 9 - - (139) 11 -
Copertura del tasso
di cambio
17 (135) 136 - 23 345 (339) -
Derivati di hedging 17 (223) 145 - 23 206 (328) -

34.2 Derivati al fair value through profit or loss

La tabella seguente espone il valore nozionale e il fair value

dei derivati al FVTPL in essere al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 per ciascun tipo di rischio.

Milioni di euro Valore nozionale Fair value attività Valore nozionale Fair value passività
al al al al al al al al
31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di interesse 2.261 3.465 254 329 2.361 3.565 (342) (410)
Interest rate swap 2.261 3.465 254 329 2.361 3.565 (342) (410)
Derivati FVTPL sul rischio di
tasso di cambio 2.682 3.030 197 100 2.722 3.457 (199) (111)
Forward 2.562 2.818 193 87 2.602 3.245 (195) (96)
Cross currency interest rate
swap 120 212 4 13 120 212 (4) (15)
Derivati FVTPL su altro - 358 - 53 - - - -
Equity swap - 358 - 53 - -
Totale derivati FVTPL 4.943 6.853 451 482 5.083 7.022 (541) (521)

Al 31 dicembre 2020 i derivati al fair value through profit or loss su tassi di interesse, cambio e altro presentano un valore nozionale complessivamente pari a 10.026 milioni di euro (13.875 milioni di euro al 31 dicembre 2019) e un fair value complessivamente negativo pari a 90 milioni di euro (negativo per 39 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Gli interest rate swap in essere a fine esercizio, pari a 4.622 milioni di euro, sono relativi, principalmente, a operazioni di copertura dell'indebitamento delle società del Gruppo verso il mercato (per 2.361 milioni di euro) e intermediate con le società stesse per 2.261 milioni di euro.

Il valore nozionale complessivo evidenzia una riduzione, rispetto al precedente esercizio, pari a 2.408 milioni di euro. In particolare, si rileva che la riduzione delle operazioni verso mercato per 1.204 milioni di euro, rispetto al precedente esercizio, è imputabile principalmente ai seguenti fenomeni: › riclassifica di 1.000 milioni di euro di valore nozionale,

passati da "Passività finanziarie - Derivati di trading" a "Passività finanziarie - Derivati di cash flow hedge", e relativi a interest rate swap a copertura di un nuovo finanziamento bancario stipulato nel corso del 2020;

› 204 milioni di euro a fronte di interest rate swap giunti a naturale scadenza o ridotti per effetto delle quote di ammortamento.

I contratti forward verso il mercato, per un ammontare nozionale di 2.602 milioni di euro (3.242 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si riferiscono principalmente a operazioni in derivati OTC posti in essere al fine di mitigare il rischio di cambio connesso al prezzo delle commodity energetiche nell'ambito del relativo processo di approvvigionamento da parte delle società del Gruppo e intermediate in modo speculare con il mercato, ai flussi attesi in valute diverse dalla moneta di conto connessi all'acquisizione di commodity non energetiche e di beni d'investimento nel settore delle energie rinnovabili e delle infrastrutture e reti (contatori digitali di ultima generazione), ai flussi attesi in valute diverse dall'euro relativi ai costi operativi della fornitura di servizi cloud, nonché ai flussi attesi in divisa estera conseguenti agli acconti su dividendi deliberati dalle società controllate. Le variazioni del valore nozionale e del fair value, rispetto al precedente esercizio, sono connesse alla normale operatività. I cross currency interest rate swap, per un ammontare nozionale di 120 milioni di euro (212 milioni di euro al 31 dicembre 2019), si riferiscono alle operazioni di copertura del rischio cambio dell'indebitamento delle società del Gruppo, denominato in valuta diversa dall'euro, e intermediate in modo speculare con il mercato. La riduzione del valore nozionale dei cross currency interest rate swap pari a 92 milioni di euro è imputabile pressoché integralmente al cross currency interest rate swap giunto a naturale scadenza nel mese di giugno 2020.

35. Fair value measurement

La Società determina il fair value in conformità all'IFRS 13 ogni volta che tale misurazione è richiesta dai princípi contabili internazionali.

Il fair value rappresenta il valore stimato di scambio che si percepirebbe per la vendita di un'attività finanziaria o si riceverebbe per l'acquisto di una passività finanziaria. La sua stima migliore è il prezzo di mercato, ossia il suo prezzo corrente, pubblicamente disponibile ed effettivamente negoziato su un mercato liquido e attivo.

Il fair value delle attività e delle passività è classificato in una gerarchia del fair value che prevede tre livelli, definiti come segue, in base agli input e alle tecniche di valutazione utilizzati per valutare il fair value:

› Livello 1: prezzi quotati (non modificati) su mercati attivi per attività o passività identiche cui la Società può accedere alla data di valutazione;

  • › Livello 2: input diversi da prezzi quotati di cui al Livello 1 che sono osservabili per l'attività o per la passività, sia direttamente (come i prezzi) sia indirettamente (derivati da prezzi);
  • › Livello 3: input per l'attività e la passività non basati su dati osservabili di mercato (input non osservabili).

In questa nota sono fornite le disclosure con l'obiettivo di valutare quanto segue:

  • › per le attività e le passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale dopo la rilevazione iniziale, su base ricorrente o non ricorrente, le tecniche di valutazione e gli input utilizzati per elaborare tali valutazioni; e
  • › per le valutazioni ricorrenti al fair value effettuate utilizzando input significativi non osservabili (Livello 3), l'effetto delle valutazioni sull'utile (perdita) di esercizio o sulle altre componenti di Conto economico complessivo del periodo.

A tale scopo:

  • › le valutazioni ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale alla fine di ogni periodo;
  • › le valutazioni non ricorrenti al fair value di attività o passività sono quelle che gli IFRS richiedono o permettono nello Stato patrimoniale in particolari circostanze.

Il fair value di un contratto derivato è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali per gli strumenti scambiati in mercati regolamentati. Il fair value degli strumenti non quotati in mercati regolamentati è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio contabile (quali tassi di interesse, tassi di cambio, volatilità) attualizzando i flussi di cassa attesi in base alle curve dei tassi di interesse e convertendo in euro gli importi espressi in divise diverse dall'euro utilizzando i tassi di cambio forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Per i contratti relativi a commodity, la valutazione è effettuata utilizzando, ove disponibili, quotazioni relative ai medesimi strumenti di mercato sia regolamentati sia non regolamentati.

In conformità con i nuovi princípi contabili internazionali, la Società ha introdotto nel corso del 2013 la misura del rischio di credito, sia della controparte (Credit Valuation Adjustment o CVA) sia proprio (Debit Valuation Adjustment o DVA), al fine di poter effettuare l'aggiustamento del fair value per la corrispondente misura del rischio controparte. In particolare, la Società misura il CVA/DVA utilizzando la tecnica di valutazione basata sulla Potential Future Exposure dell'esposizione netta di controparte e allocando, successivamente, l'aggiustamento sui singoli strumenti finanziari che lo costituiscono. Tale tecnica si avvale unicamente di input osservabili sul mercato. Variazioni nelle assunzioni

effettuate nella stima dei dati di input potrebbero avere effetti sul fair value rilevato in bilancio per tali strumenti.

Il valore nozionale di un contratto derivato è l'importo in base al quale sono scambiati i flussi; tale ammontare può essere espresso sia in termini di valore monetario sia in termini di quantità (quali, per es., tonnellate, convertite in euro moltiplicando l'ammontare nozionale per il prezzo fissato).

Gli ammontari espressi in valute diverse dall'euro sono convertiti in euro applicando i tassi di cambio ufficiali di fine periodo forniti da World Markets Refinitiv (WMR) Company. Gli importi nozionali dei derivati qui riportati non rappresentano necessariamente ammontari scambiati fra le parti e di conseguenza non possono essere considerati una misura dell'esposizione creditizia della Società.

Per gli strumenti di debito quotati il fair value è determinato utilizzando le quotazioni ufficiali. Per gli strumenti di debito non quotati il fair value è determinato mediante modelli di valutazione appropriati per ciascuna categoria di strumento finanziario e utilizzando i dati di mercato relativi alla data di chiusura dell'esercizio, ivi inclusi gli spread creditizi di Enel.

35.1 Attività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di attività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Attività non correnti Attività correnti
Note Fair value al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di cambio 34 567 - 567 - - - - -
Totale cash flow hedge 567 - 567 - - - - -
Fair value hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 - - - - - - - -
Totale fair value hedge - - - - - - - -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 254 - 254 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 69 - 69 - 128 - 128 -
- altro - - - - - - 5 -
Totale fair value through profit or loss 323 - 323 - 128 - 133 -
TOTALE 890 - 890 - 128 - 133 -

35.2 Passività valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di

passività valutata al fair value nello Stato patrimoniale, su base ricorrente e non ricorrente, la valutazione al fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata la valutazione al fair value.

Milioni di euro Passività non correnti Passività correnti
Note Fair value al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair value al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Derivati
Cash flow hedge:
- sul rischio di tasso di interesse 34 469 - 469 - - - - -
- sul rischio di tasso di cambio 34 970 - 970 - 40 - 40 -
Totale cash flow hedge 1.439 - 1.439 - 40 - 40 -
Fair value through profit or loss:
- sul rischio di tasso di interesse 34 255 - 255 - 87 - 87 -
- sul rischio di tasso di cambio 34 69 - 69 - 131 - 131 -
Totale fair value through profit or loss 324 - 324 - 218 - 218 -
TOTALE 1.763 - 1.763 - 258 - 258 -

35.3 Passività non valutate al fair value nello Stato patrimoniale

Nella tabella che segue sono esposti, per ogni classe di passività non valutata al fair value nello Stato patrimoniale, ma per la quale il fair value deve essere indicato, il fair value alla fine del periodo e il livello nella gerarchia del fair value in cui è stata classificata tale valutazione.

Milioni di euro PASSIVITÀ
Note Fair value al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Obbligazioni:
- tasso fisso
32.2.1
5.804 5.804 - -
- tasso variabile
32.2.1
1.047 52 995 -
Totale obbligazioni 6.851 5.856 995 -
Finanziamenti bancari:
- tasso fisso - - - -
- tasso variabile
32.2.1
1.398 - 1.398 -
Totale finanziamenti bancari 1.398 - 1.398 -
Finanziamenti non bancari:
- contratti di leasing a tasso fisso 2 - 2 -
Totale finanziamenti non bancari 2 - 2 -
Finanziamenti da società del Gruppo:
- tasso fisso
32.2.1
5.992 - 5.992 -
- tasso variabile 5.706 - 5.706 -
- contratti di leasing a tasso fisso - - - -
Totale finanziamenti da società del Gruppo 11.698 - 11.698 -
TOTALE 19.949 5.856 14.093 -

36. Pagamenti basati su azioni

A partire dall'esercizio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel SpA ("Enel" o la "Società") ha deliberato con cadenza annuale l'adozione di piani di incentivazione di lungo termine destinati al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile; in particolare, ciascuno dei piani di incentivazione approvati prevede, subordinatamente al raggiungimento di specifici obiettivi di performance, l'assegnazione di azioni ordinarie della Società (Azioni) ai rispettivi beneficiari, secondo quanto di seguito illustrato.

Piano Long-Term Incentive 2020

In data 14 maggio 2020 l'Assemblea degli azionisti di Enel ha approvato il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2020 destinato al management della stessa Enel e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2020), conferendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri occorrenti alla sua concreta attuazione.

In particolare, il Piano LTI 2020 è rivolto all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevede l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura monetaria e da una componente azionaria.

Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare, in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dal Piano stesso, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Il Piano LTI 2020 prevede inoltre che, rispetto al totale dell'incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni (i) per l'Amministratore Delegato/Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato.

L'effettiva corresponsione dell'incentivo legato al Piano LTI 2020 è subordinata al raggiungimento degli obiettivi di performance di seguito indicati nel corso del triennio 2020-2022 (c.d. "performance period").

Obiettivo di performance Peso
TSR medio (1) Enel vs TSR medio dell'indice EURO STOXX Utilities - UEM nel periodo 2020-2022 50%
ROACE cumulato nel triennio 2020-2022 25%
Capacità installata netta consolidata da fonti rinnovabili/Capacità installata netta consolidata totale a fine 2022 15%
Emissioni di grammi di CO2 per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2022 (2) 10%

(1) Il Total Shareholder Return (TSR) medio di Enel e dell'indice EURO STOXX Utilities - UEM viene calcolato nel periodo di tre mesi che precedono l'inizio e il termine del performance period (1° gennaio 2020 - 31 dicembre 2022), al fine di sterilizzare l'eventuale volatilità presente sul mercato.

(2) Emissioni legate alla produzione degli impianti del Gruppo.

Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo sarà erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel 2023 e per il restante 70% nel 2024.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche del Piano LTI 2020 si rinvia al documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti"), messo a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata all'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020.

In data 29 luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea degli azionisti del 14 maggio 2020 e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di 1.720.000 Azioni proprie a servizio del Piano LTI 2020, equivalenti allo 0,017% circa del capitale sociale di Enel; nel periodo compreso tra il 3 settembre e il 28 ottobre 2020 la Società ha quindi acquistato il suddetto quantitativo di Azioni proprie al prezzo medio ponderato di 7,4366

euro per Azione e per un controvalore complessivo di circa 12.790.870 euro. Alla data di assegnazione del Piano sono state attribuite n. 1.635.307 Azioni.

Piano Long-Term Incentive 2019

In data 16 maggio 2019, l'Assemblea degli azionisti di Enel ha approvato il Piano di incentivazione di lungo termine per il 2019 destinato al management della stessa e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile (Piano LTI 2019), conferendo al Consiglio di Amministrazione tutti i poteri occorrenti alla sua concreta attuazione. Anche il Piano LTI 2019 è rivolto all'Amministratore Delegato/Direttore Generale di Enel e ai manager del Gruppo Enel che occupano le posizioni più direttamente responsabili dei risultati aziendali o considerate di interesse strategico e prevede l'assegnazione ai destinatari di un incentivo rappresentato da una componente di natura azionaria e da una componente monetaria.

Il suddetto incentivo – determinato, al momento dell'assegnazione, in un valore base calcolato in rapporto alla remunerazione fissa del singolo destinatario – può variare in funzione del livello di raggiungimento di ciascuno degli obiettivi di performance triennali previsti dal Piano stesso, da zero fino a un massimo del 280% ovvero del 180% del valore base nel caso, rispettivamente, dell'Amministratore Delegato/Direttore Generale ovvero degli altri destinatari.

Il Piano LTI 2019 prevede inoltre che, rispetto al totale incentivo effettivamente maturato, il premio sia interamente corrisposto in Azioni (i) per l'Amministratore Delegato/ Direttore Generale, fino al 100% del valore base assegnato e (ii) per gli altri destinatari, fino al 50% del valore base assegnato.

L'effettiva corresponsione dell'incentivo legato al Piano LTI 2019 è subordinata al raggiungimento degli obiettivi di performance di seguito indicati nel corso del triennio 2019- 2021 (c.d. "performance period").

Obiettivo di performance Peso
TSR medio (1) Enel vs TSR medio dell'indice EURO STOXX Utilities - UEM nel periodo 2019-2021 50%
ROACE cumulato nel triennio 2019-2021 40%
Emissioni di grammi di CO2 per kWh equivalente prodotto dal Gruppo nel 2021 (2) 10%

(1) Il Total Shareholder Return (TSR) medio di Enel e dell'indice EURO STOXX Utilities - UEM viene calcolato nel periodo di un mese che precede l'inizio e il termine del performance period (1° gennaio 2019 - 31 dicembre 2021), al fine di sterilizzare l'eventuale volatilità presente sul mercato.

(2) Emissioni legate alla produzione degli impianti del Gruppo.

Qualora tali obiettivi siano raggiunti, l'incentivo sarà erogato ai destinatari – sia per la componente azionaria sia per quella monetaria – per il 30% nel 2022 e per il restante 70% nel 2023.

Per ulteriori informazioni sulle caratteristiche del Piano LTI 2019 si rinvia al Documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84 bis del Regolamento adottato dalla CONSOB con delibera del 14 maggio 1999 n. 11971 ("Regolamento Emittenti"), messo a disposizione del pubblico nella sezione del sito internet della Società (www.enel.com) dedicata all'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2019.

In data 19 settembre 2019 il Consiglio di Amministrazione, in attuazione dell'autorizzazione conferita l'Assemblea degli azionisti del 16 maggio 2019 e nel rispetto dei relativi termini e condizioni, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di Azioni proprie a servizio del Piano LTI 2019 per un ammontare massimo di 10.500.000 euro e per un numero di Azioni non superiore a 2.500.000; nel periodo compreso tra il 23 settembre e il 2 dicembre 2019 la Società ha quindi acquistato n. 1.549.152 Azioni proprie (equivalenti allo 0,015% circa del capitale sociale) al prezzo medio ponderato di 6,7779 euro per Azione e per un controvalore complessivo di circa 10.499.999 euro. Alla data di assegnazione del Piano LTI 2019 sono state attribuite n. 1.538.547 Azioni.

Per effetto degli acquisti effettuati a servizio del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020, al 31 dicembre 2020 Enel detiene complessivamente n. 3.269.152 Azioni proprie, pari allo 0,032% circa del capitale sociale.

Di seguito vengono riportate le principali caratteristiche del Piano LTI 2019 e del Piano LTI 2020.

Piani di incentivazione azionaria Enel 2019 e 2020

Data di assegnazione Performance period Verifica raggiungimento
obiettivi
Erogazione
Piano LTI 2019 12.11.2019(2) 2019-2021 2022(3) 2022-2023
Piano LTI 2020 17.09.2020(4) 2020-2022 2023(5) 2023-2024

Le seguenti informazioni riguardano gli strumenti rappresentativi di capitale assegnati durante gli esercizi 2019 e 2020.

2020 2019
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value per azione alla
data di assegnazione
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Numero azioni
assegnate
alla data di
assegnazione
Fair value per
azione alla data di
assegnazione
Numero di azioni
potenzialmente
erogabili
Piano LTI 2019 - - 1.529.182 1.538.547 6,983 1.538.547
Piano LTI 2020 1.635.307 7,380 1.635.307

Il fair value di tali strumenti rappresentativi di capitale è misurato sulla base del prezzo di mercato delle azioni Enel alla data di assegnazione(6).

I costi totali del Gruppo rilevati a Conto economico ammontano a 5 milioni di euro nell'esercizio 2020 (0,3 milioni di euro nel 2019).

Il costo relativo alla componente azionaria è determinato con riferimento al fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati ed è rilevato lungo la durata del vesting period in contropartita alle riserve di patrimonio netto.

Non ci sono state cancellazioni o modifiche che hanno interessato il Piano LTI 2020 e/o il Piano LTI 2019.

  • (2) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione dell'11 novembre 2019).
  • (3) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2021 la Società procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2019.
  • (4) La data si riferisce alla riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari (tenuto conto della proposta formulata dal Comitato per le Nomine e le Remunerazioni nella riunione del 16 settembre 2020).
  • (5) In occasione dell'approvazione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel al 31 dicembre 2022 la Società procederà alla verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi di performance del Piano LTI 2020.
  • (6) Con riferimento al Piano LTI 2019, la data di assegnazione si riferisce al 12 novembre 2019, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2019 ai destinatari.
  • Con riferimento al Piano LTI 2020, la data di assegnazione si riferisce al 17 settembre 2020, ovverosia alla data della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha approvato modalità e tempi di assegnazione del Piano LTI 2020 ai destinatari.

37. Informativa sulle parti correlate

Le parti correlate sono state individuate sulla base di quanto disposto dai princípi contabili internazionali e dalle disposizioni CONSOB emanate in materia.

Le operazioni compiute da Enel SpA con società controllate riguardano principalmente le prestazioni di servizi, la provvista e l'impiego di mezzi finanziari, la copertura di rischi assicurativi, l'attività di assistenza in materia di organizzazione e gestione del personale, legale e societaria, nonché l'indirizzo e il coordinamento delle attività amministrative e fiscali.

Tutte le operazioni fanno parte dell'ordinaria gestione, sono effettuate nell'interesse della Società e sono regolate a condizione di mercato, cioè alle condizioni che si sarebbero applicate tra due parti indipendenti.

Si ricorda infine che, nell'ambito delle regole di corporate governance di cui si è dotato il Gruppo Enel, descritte dettagliatamente nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari disponibile sul sito internet della Società (www.enel.com), sono state previste le condizioni per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza nonché di correttezza procedurale e sostanziale.

In merito all'informativa sulla retribuzione dei dirigenti con responsabilità strategiche, prevista dallo IAS 24, si rimanda all'apposita Sezione I "Politica in materia di remunerazione dei componenti il Consiglio di Amministrazione, del Direttore Generale, dei dirigenti con responsabilità strategiche e dei componenti il Collegio Sindacale. Procedure per l'adozione della politica e l'attuazione della medesima" inclusa nella relazione sulla remunerazione e pubblicata sul sito di Enel all'indirizzo https://www.enel.com/it/investitori/governance/remunerazioni.

Nel corso del mese di novembre 2010 il Consiglio di Amministrazione di Enel SpA ha approvato (e successivamente aggiornato) una procedura che disciplina l'approvazione e l'esecuzione delle operazioni con parti correlate poste in essere da Enel SpA, direttamente ovvero per il tramite di società controllate. Tale procedura (reperibile all'indirizzo https://www.enel.com/it/investitori/governance/statuto-regolamenti-politiche) individua una serie di regole volte ad assicurare la trasparenza e la correttezza, sia sostanziale sia procedurale, delle operazioni con parti correlate ed è stata adottata in attuazione di quanto disposto dall'art. 2391 bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB. Si segnala che nel corso dell'esercizio 2020 non sono state realizzate operazioni con parti correlate per le quali fosse necessario procedere all'inserimento in bilancio dell'informativa richiesta dal Regolamento adottato in materia con delibera CONSOB n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche e integrazioni.

Di seguito si evidenziano i rapporti di natura commerciale, finanziaria e diversi tenuti dalla Società con le proprie parti correlate.

1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni

Rapporti commerciali e diversi

ESERCIZIO 2020

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2020 al 31.12.2020 2020 2020
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP 1 - - - - 1
E-Distribuţie Banat SA 6 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 5 - - - - 1
E-Distribuţie Muntenia SA 9 - - - - 1
Edistribución Redes Digitales SL 8 3 - - - 7
e-distribuzione SpA 119 67 - - - 25
Emgesa SA - - - - - 1
Endesa Energía SA 3 3 - 1 - 3
Endesa Generación SA 2 1 - - - 3
Endesa Medios Y Sistemas SL 1 - - 1 - 1
Endesa Operaciones Y Servicios Comerciales SL - - - - - 1
Endesa Red SA 1 - - - - -
Endesa SA 6 2 - - - 7
Enel Américas SA 43 - - - - 1
Enel Brasil SA 42 1 - 1 - 11
Enel Chile SA 4 - - - - 1
Enel Distribución Chile SA 6 - - - - 1
Enel Distribución Perú SAA 3 - - - - 1
Enel Energie SA 1 - - - - -
Enel Energia SpA 24 26 - - - 9
Enel Finance America LCC 1 - - - - -
Enel Generación Chile SA 2 - - - - 2
Enel Generacion Costanera SA 1 - - - - 1
Enel Generación Perú SAA 3 - - - - 1
Enel Generación Piura SA 1 - - - - -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 8 6 - 3 - 1
Enel Global Services Srl 14 5 - 63 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 4 1 - 1 - -
Enel Global Trading SpA 32 4 - - - 1
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SL 1 - - - - 1
Enel Green Power Hellas SA 6 - - - 1
Enel Green Power Italia Srl 6 1 - - - 5
Enel Green Power North America Inc. 2 - - - - 2
Enel Green Power Romania Srl 1 1 - - - 1
Enel Green Power Rus LLC 1 - - - - -
Enel Green Power SpA 7 22 - 3 - 7
Enel Iberia SLU 476 5 - 3 - 1
Enel Innovation Hubs Srl - 6 - 7 - -
Enel Italia SpA 16 7 - 27 - 2
Enel North America Inc. 5 1 - - - 3
Enel Produzione SpA 43 20 - - - 4
Enel Romania Srl 4 2 - - - 2
Enel Russia PJSC 7 1 - - - 1
Enel Servicii Comune SA 1 - - - - 1
Enel Sole Srl - - - - - 1
Enel X Italia Srl - - - - - 1
Enel X Mobility Srl - 2 - - - -
Enel X Srl 2 5 - - - 4
Enel.si Srl - 2 - - - -
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - 1
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - -
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - 1
Servizio Elettrico Nazionale SpA 12 21 - - - 2
Slovenské elektrárne AS 13 - - - - 1
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - - - 1
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale 969 216 - 110 - 126
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 1 - - - - 1
GSE 1 - - - - -
Totale 2 - - - - 1
TOTALE GENERALE 971 216 - 110 - 127

ESERCIZIO 2019

Costi Ricavi
Milioni di euro Crediti Debiti Beni Servizi Beni Servizi
al 31.12.2019 al 31.12.2019 2019 2019
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Central Geradora Termelétrica Fortaleza SA 1 - - - - -
Codensa SA ESP - 1 - - - -
E-Distribuţie Banat SA 5 - - - - 1
E-Distribuţie Dobrogea SA 4 - - - - 1
E-Distribuţie Muntenia SA 9 - - - - 1
e-distribuzione SpA 197 6 - - - 23
Endesa Distribución Eléctrica SL 27 3 - - - 6
Endesa Energía SA 3 2 - 1 - 2
Endesa Generación SA - 1 - 1 - 1
Endesa Red SA 2 - - - - -
Endesa SA 7 4 - - - 3
Enel Américas SA 69 - - - - 1
Enel Brasil SA 33 - - - - 10
Enel Chile SA 23 - - - - 2
Enel Distribución Chile SA 4 - - - - 2
Enel Distribución Perú SAA 6 - - - - 1
Enel Energia SpA 40 54 - - - 10
Enel Generación Chile SA 4 - - - - 2
Enel Generación Costanera SA 1 - - - - -
Enel Generación Perú SAA 6 - - - - 1
Enel Generación Piura SA 1 - - - - -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 3 5 - 3 - 1
Enel Global Thermal Generation Srl 1 3 - 2 - -
Enel Global Trading SpA 1 33 - - - 2
Enel Green Power Chile SA 2 - - - - -
Enel Green Power España SL 1 - - - - -
Enel Green Power Hellas 4 - - - - -
Enel Green Power North America Inc. 1 1 - - - 1
Enel Green Power Romania Srl - 1 - - - -
Enel Green Power SpA 13 2 - 1 - 13
Enel Iberia SLU 476 4 - 3 - -
Enel Innovation Hubs Srl - - - 4 - -
Enel Italia SpA 25 10 - 70 - 9
Enel Produzione SpA 106 3 - - - 6
Enel Romania Srl 4 2 - - - 1
Enel Russia PJSC 13 - - - - 3
Enel Sole Srl (1) 6 - - - -
Enel X Italia Srl 2 9 - - - -
Enel X Srl 3 4 - - - 3
Enel.si Srl - 2 - - - -
Energía Nueva Energía Limpia México S de RL de Cv 1 - - - - -
Gas y Electricidad Generación SAU 2 - - - - 1
Rusenergosbyt LLC 1 - - - - -
Servizio Elettrico Nazionale SpA 7 50 - - - 3
Slovenské elektrárne AS 16 - - - - -
Unión Eléctrica de Canarias Generación SAU 1 1 - 1 - 1
Vektör Enerjí Üretím AŞ 8 - - - - -
Totale 1.132 207 - 86 - 111
Altre parti correlate
Fondazione Centro Studi Enel 1 - - - - 2
GSE 1 1 - - - -
Monte dei Paschi di Siena - 1 - 1 - -
Totale 2 2 - 1 - 2
TOTALE GENERALE 1.134 209 - 87 - 113
1 2 3 4
Relazione sulla gestione Corporate governance Bilancio di esercizio Relazioni

Rapporti finanziari

ESERCIZIO 2020

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2020 2020
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 1 - - - -
E-Distribuţie Banat SA - - - - - 95
E-Distribuţie Dobrogea SA - - - - - 54
E-Distribuţie Muntenia SA - - - - - 256
e-distribuzione SpA 12 - 4.115 - 14 -
Empresa Propietaria de la Red SA - - - - - 1
Enel Américas SA - - - - - 440
Enel Chile SA - - - - - 185
Enel Energia SpA 4 - 1.379 - 4 -
Enel Energie Muntenia SA - - - - - 14
Enel Finance America LLC - - 1.251 - 1 -
Enel Finance International NV 63 13.532 39.044 254 186 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 39 - 23 - 1 -
Enel Global Services Srl 226 - 2 3 9 -
Enel Global Thermal Generation Srl 79 - 7 - - -
Enel Global Trading SpA 188 166 1.506 209 349 -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd 1 - 33 - - -
Enel Green Power Brasil Participações Ltd 82 - 2.523 - (4) -
Enel Green Power Chile SA - - 1 - - -
Enel Green Power Colombia SAS 3 - 133 - 2 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 7 - - -
Enel Green Power Development Srl - 2 - - - -
Enel Green Power Hellas SA - - 60 - 1 -
Enel Green Power Italia Srl 2 - 634 - 2 -
Enel Green Power International BV - - - - - -
Enel Green Power México S de RL de Cv 71 - 2.150 - 33 -
Enel Green Power Panama SA - - 8 - - -
Enel Green Power Perú SA 19 - 87 - 7 -
Enel Green Power Romania Srl 1 - 29 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 31 - - - 9 -
Enel Green Power RUS LLC - - 50 - - -
Enel Green Power South Africa - - 876 - - -
Enel Green Power SpA 28 177 847 19 24 667
Enel Holding Finance Srl - 2 - - - -
Enel Iberia SLU - - - - - 983
Enel Innovation Hubs Srl - 19 1 - - -
Enel Italia SpA 255 1.495 2.019 4 80 392
Enel North America Inc. 29 - 11.686 - 29 -
Enel Produzione SpA 6 - 1.214 - 8 -
Enel Rinnovabili Srl - 897 - - - -
Enel Russia PJSC - - - - - 20
Enel Sole Srl 1 - 296 - 1 -
Enel X international Srl 30 - - - - -
Enel X Italia Srl - - 2 - - -
Enel X Mobility Srl - - 53 - - -
Enel X North America Inc. 1 - 36 - - -
Enel X Polska Sp. Zo.o. - - 16 - - -
Enel X Srl 241 - - - 1 -
Enel X UK Limited - - 9 - - -
Enel.si Srl 1 - 15 - - -
Enelpower SpA - 37 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 5 - - -
Nuove Energie Srl 16 - 85 - 1 -
OpEn Fiber SpA 295 - 16 - 13 -
Parque Eólico Pampa SA 1 - 20 - 1 -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA 6 - 1.197 - 6 -
TOTALE GENERALE 1.731 16.328 71.435 489 778 3.148

ESERCIZIO 2019

Milioni di euro Crediti Debiti Garanzie Oneri Proventi Dividendi
al 31.12.2019 2019
Imprese controllate, a controllo congiunto e collegate
Concert Srl - 1 - - - -
e-distribuzione SpA 163 53 4.476 16 104 1.507
Enel Américas SA - - - - - 270
Enel Chile SA - - - - - 175
Enel Energia SpA 8 2.291 1.946 - 8 1.698
Enel Finance America LLC - - 751 - - -
Enel Finance International NV 148 11.307 38.584 207 162 -
Enel Global Infrastructure and Networks Srl 26 - 17 - 1 -
Enel Global Thermal Generation Srl 24 - - - - -
Enel Global Trading SpA 30 230 1.631 160 114 -
Enel Green Power South Africa - - 1.088 - - -
Enel Green Power Australia (Pty) Ltd - - 35 - - -
Enel Green Power Brasil Participações Ltd 85 - 3.370 - 45 -
Enel Green Power Chile SA - - 2 - - -
Enel Green Power Colombia SAS - - 201 - 1 -
Enel Green Power Costa Rica SA - - 8 - - -
Enel Green Power Development Srl - 2 - 1 - -
Enel Green Power Hellas SA - - 93 - 1 -
Enel Green Power México S de RL de Cv 37 - 2.720 - 37 -
Enel Green Power North America Inc. 36 - 9.082 - 20 -
Enel Green Power Panama SA - - 3 - - -
Enel Green Power Perú SA 13 - 106 - 8 -
Enel Green Power Romania Srl - - 30 - - -
Enel Green Power RSA (Pty) Ltd 22 - - - 11 -
Enel Green Power RUS LLC - - 50 - - -
Enel Green Power SpA 267 - 1.679 12 49 237
Enel Holding Finance Srl - 2 - - - -
Enel Iberia SLU - - - - - 1.245
Enel Innovation Hubs Srl - 23 1 - - -
Enel Italia SpA 3 42 254 3 5 15
Enel Produzione SpA 658 7 1.548 46 42 245
Enel Russia PJSC - - - - - 39
Enel Sole Srl 1 16 335 - 1 -
Enel Trade Romania Srl - - 7 - - -
Enel X North America Inc. - - 37 - - -
Enel X international Srl 8 - - - - -
Enel X Italia Srl - 19 6 - - -
Enel X Mobility Srl - 56 53 - - -
Enel X Polska Sp. Zo.o. - - 11 - - -
Enel X Srl 174 - - - 1 -
Enel X UK Limited - - 13 - - -
Enel.si Srl 23 - 19 - 1 -
Enelpower SpA - 34 - - - -
EnerNOC Ireland Limited - - 8 - - -
Nuove Energie Srl 12 - 85 - 1 -
OpEn Fiber SpA 207 - 19 - 10 -
Parque Eólico Pampa - - 22 2 4 -
Rusenergosbyt LLC - - - - - 41
Servizio Elettrico Nazionale SpA 146 - 1.217 - 6 75
TOTALE GENERALE 2.091 14.083 69.507 447 632 5.547

Di seguito si evidenzia l'incidenza dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari.

INCIDENZA SULLA SITUAZIONE PATRIMONIALE

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
al 31.12.2020 al 31.12.2019
Attività
Derivati - non correnti 890 319 35,8% 945 332 35,1%
Altre attività finanziarie non correnti 280 270 96,4% 200 191 95,5%
Altre attività non correnti 128 108 84,4% 127 118 92,9%
Crediti commerciali 241 242 - 255 257 -
Derivati - correnti 128 118 92,2% 143 16 11,2%
Altre attività finanziarie correnti 2.650 1.024 38,6% 2.883 1.552 53,8%
Altre attività correnti 661 621 93,9% 796 759 95,4%
Passività
Finanziamenti a lungo termine 17.297 11.157 64,5% 14.206 6.095 42,9%
Derivati - non correnti 1.763 4 0,2% 1.536 9 0,6%
Altre passività non correnti 19 8 42,1% 21 8 38,1%
Finanziamenti a breve termine 5.303 5.057 95,4% 8.367 7.834 93,6%
Debiti commerciali 92 50 54,3% 84 41 48,8%
Derivati - correnti 258 11 4,3% 183 76 41,5%
Altre passività finanziarie correnti 228 53 23,2% 234 23 9,8%
Altre passività correnti 2.154 158 7,3% 2.209 160 7,2%

INCIDENZA SUL RISULTATO ECONOMICO

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2020 2019
Ricavi 128 127 99,2% 114 113 99,1%
Servizi e altri costi operativi 302 110 36,4% 261 86 33,0%
Proventi da partecipazioni 3.148 3.148 100,0% 5.548 5.547 100,0%
Proventi finanziari da contratti derivati 1.144 557 48,7% 1.003 369 36,8%
Altri proventi finanziari 447 221 49,4% 273 263 96,3%
Oneri finanziari da contratti derivati 1.472 337 22,9% 925 313 33,8%
Altri oneri finanziari 700 152 21,7% 775 134 17,3%

INCIDENZA SUI FLUSSI FINANZIARI

Milioni di euro Totale Correlate Incidenza % Totale Correlate Incidenza %
2020 2019
Cash flow da attività operativa 4.500 (203) -4,5% 3.995 (1.098) -27,5%
Cash flow da attività di investimento/
disinvestimento
(3.674) (5.226) 142,2% (2.399) (2.351) 98,0%
Cash flow da attività di finanziamento (2.852) (5.051) - 550 578 -

38. Erogazioni pubbliche - Informativa ex art. 1, commi 125-129, legge n. 124/2017

Ai sensi dell'art. 1, commi 125 e 126, della legge n. 124/2017 e successive modificazioni, di seguito sono indicate le informazioni in merito alle erogazioni ricevute da enti e amministrazioni pubbliche italiane, nonché le erogazioni concesse da Enel SpA e dalle società controllate consolidate integralmente a imprese, persone ed enti pubblici e privati. L'informativa tiene conto: (i) delle erogazioni ricevute da soggetti pubblici/entità statali italiani; e (ii) delle erogazioni concesse da parte di Enel SpA e delle controllate del Gruppo a soggetti pubblici o privati residenti o stabiliti in Italia.

L'informativa di seguito presentata include le erogazioni di importo superiore a 10.000 euro, effettuate dal medesimo soggetto erogante nel corso del 2020, anche tramite una pluralità di transazioni economiche. Il criterio di rilevazione utilizzato è quello c.d. "di cassa".

Ai sensi delle disposizioni dell'art. 3 quater del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, convertito dalla legge 11 febbraio 2019, n. 12, per le erogazioni ricevute si rinvia alle indicazioni contenute nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato di cui all'art. 52 della legge 24 dicembre 2012, n. 234. Per quanto attiene alle erogazioni concesse, sono di seguito indicate le fattispecie rilevanti.

Euro
Soggetto beneficiario Importo erogato Descrizione del contributo versato
Elettrici senza frontiere Onlus 40.000 Erogazione liberale per energia dello sviluppo
Enel Cuore Onlus 1.000.000 Contributo anno 2020
European University Institute 105.000 Erogazione liberale a sostegno delle attività di ricerca
Fondazione Accademia Nazionale "Santa Cecilia" 650.000 Erogazione liberale per progetti culturali anno 2020
Fondazione Centro Studi Enel 50.000 Erogazione liberale 2020
Fondazione MAXXI 600.000 Erogazione liberale per progetti culturali anno 2020
Fondazione Teatro del Maggio Musicale 400.000 Erogazione liberale per progetti culturali anno 2020
OECD International Energy Agency (IEA) 150.000 Erogazione liberale 2019 e 2020
Responsible Business Alliance Foundation 50.000 Erogazione liberale 2020
Stichting Global Reporting Initiative 40.000 Erogazione liberale 2020
Università Commerciale Luigi Bocconi 130.000 Erogazione liberale a sostegno di borse di studio
Totale erogazioni effettuate 3.215.000

39. Impegni contrattuali e garanzie

Milioni di euro
al 31.12.2020 al 31.12.2019 2020-2019
Fideiussioni e garanzie prestate a:
- terzi 18 25 (7)
- imprese controllate 71.735 69.507 2.228
Totale 71.753 69.532 2.221

Le fideiussioni prestate a terzi riguardano sostanzialmente una fideiussione bancaria a favore del Banco Centroamericano de Integración Económica (BCIE) per un controvalore di 18 milioni di euro acquisita a seguito della fusione per incorporazione di Enel South America in Enel SpA nell'esercizio 2017.

Le altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate si riferiscono:

  • › per 36.305 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura di emissioni obbligazionarie sui mercati europei e internazionali;
  • › per 11.686 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel North America Inc.;

  • › per 6.580 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse delle diverse società del perimetro Enel Green Power per lo sviluppo di nuovi progetti in linea con il Piano Industriale;

  • › per 3.448 milioni di euro alle garanzie rilasciate alla BEI (Banca Europea per gli Investimenti), per finanziamenti concessi a e-distribuzione SpA, Enel Produzione SpA, Enel Green Power SpA, Enel Green Power Italia Srl, Enel Green Power Perú Ltd, Enel Sole Srl ed Enel X Mobility Srl;
  • › per 2.739 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse di Enel Finance International NV a copertura del programma di Euro commercial paper;
  • › per 955 milioni di euro a garanzie emesse nell'interesse

della società di diritto americano Enel Finance America LLC, a copertura del programma di commercial paper presso il mercato nordamericano;

  • › per 1.407 milioni di euro a garanzie in favore di Cassa Depositi e Prestiti emesse nell'interesse di e-distribuzione SpA, beneficiaria del mutuo Enel Efficienza Rete II;
  • › per 1.150 milioni di euro a una garanzia rilasciata da Enel SpA all'Acquirente Unico, nell'interesse di Servizio Elettrico Nazionale SpA, per le obbligazioni assunte nell'ambito del contratto di acquisto di energia elettrica;
  • › per 939 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore dell'INPS nell'interesse di varie società del Gruppo, i cui dipendenti hanno aderito alla manovra strutturale di adeguamento dell'organico (art. 4 legge n. 92/2012);
  • › per 583 milioni di euro a garanzie rilasciate all'amministrazione finanziaria per l'adesione alla procedura "IVA di Gruppo", nell'interesse delle società Enel Italia SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel Green Power Italia Srl ed Enel Sole Srl;
  • › per 786 milioni di euro a garanzie rilasciate a Terna nell'interesse di e-distribuzione SpA, Enel Global Trading SpA, Enel Produzione SpA, Enel X Italia Srl, Enel Green Power Italia Srl ed Enel Energia relative alle "Convenzioni per il servizio di trasmissione dell'energia elettrica";
  • › per 306 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di Snam Rete Gas nell'interesse di Enel Global Trading SpA, Enel.si Srl, Enel Produzione SpA e Nuove Energie Srl per "capacità di trasporto gas";
  • › per 300 milioni di euro a controgaranzie rilasciate in favore delle banche che hanno garantito il Gestore dei Mercati Energetici, nell'interesse di Enel Global Trading SpA e di Enel Produzione SpA;
  • › per 50 milioni di euro a garanzie rilasciate in favore di RWE Supply & Trading GmbH e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "Acquisti di energia elettrica";
  • › per 50 milioni di euro a una garanzia rilasciata a E.ON Energy Trading nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "attività di trading sul mercato elettrico";
  • › per 32 milioni di euro a una garanzia rilasciata in favore di Wingas GmbH & CO.KG e nell'interesse di Enel Global Trading SpA per "forniture di gas";
  • › per 37 milioni di euro alla garanzia rilasciata nell'interesse di Enel Italia SpA in favore di Excelsia Nove per il corretto adempimento degli obblighi derivanti dai contratti di locazione;
  • › per 4.383 milioni di euro a garanzie rilasciate a beneficiari diversi nel quadro delle attività di assistenza finanziaria svolta dalla Holding nell'interesse delle società controllate.

Rispetto al 31 dicembre 2019, l'incremento delle altre fideiussioni e garanzie rilasciate nell'interesse di società controllate è principalmente ascrivibile all'aumento delle commercial paper in linea con i target di liquidità che l'azienda si è prefissata.

Si evidenzia inoltre che Enel SpA, in qualità di controllante, ha concesso a favore di alcune società del Gruppo lettere di patronage essenzialmente relative a operazioni di cessione di crediti.

40. Attività e passività potenziali

Procedimento antitrust Enel Energia e Servizio Elettrico Nazionale

Con provvedimento notificato in data 11 maggio 2017, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) ha avviato, con contestuale svolgimento di ispezioni, un procedimento per presunto abuso di posizione dominante nei confronti di Enel SpA (Enel), Enel Energia SpA (EE) e Servizio Elettrico Nazionale SpA (SEN). Il procedimento è stato avviato sulla base di segnalazioni effettuate dall'Associazione italiana di Grossisti di Energia e Trader (AIGET), dalla società Green Network SpA (GN), nonché sulla base di alcune segnalazioni di singoli consumatori. Secondo le contestazioni formulate dall'AGCM, il Gruppo Enel, in quanto integrato nella distribuzione e nella vendita sul mercato tutelato, avrebbe posto in essere, in una fase cruciale del processo di liberalizzazione dei mercati retail dei clienti domestici e non domestici allacciati in bassa tensione, una serie di condotte commerciali non replicabili, suscettibili di ostacolare i propri concorrenti non integrati e di avvantaggiare EE, la propria società attiva sul mercato libero.

In data 20 dicembre 2018 l'AGCM ha adottato il provvedimento finale, successivamente notificato alle parti in data 8 gennaio 2019, con il quale ha disposto l'irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria di 93.084.790,50 euro nei confronti delle società Enel, SEN ed EE, per violazione dell'art. 102 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea (TFUE).

La condotta contestata consisterebbe nell'adozione di una strategia volta a escludere i concorrenti dal mercato libero della fornitura retail, realizzata dalle società operative del Gruppo, e in particolare da EE, che si avvalevano del consenso privacy rilasciato per finalità commerciali per veicolare le proprie offerte in ambito infragruppo, al fine di contattare i clienti di SEN ancora forniti sul mercato tutelato.

Relativamente alle ulteriori contestazioni mosse con il provvedimento di avvio del procedimento e riguardanti

l'organizzazione e lo svolgimento delle attività di vendita all'interno dei punti fisici sul territorio (Punti Enel e Punti Enel Negozi Partner) e alle politiche di winback denunciate da GN, l'AGCM è giunta alla conclusione che le evidenze istruttorie non abbiano fornito un quadro probatorio sufficiente a imputare alle società del Gruppo alcuna condotta abusiva.

Avverso il provvedimento le società coinvolte hanno presentato ricorso per l'annullamento dello stesso avanti al TAR Lazio. La decisione del TAR, depositata in data 17 ottobre 2019, in parziale accoglimento dei ricorsi presentati da SEN ed EE, ha rideterminato il periodo dell'abuso in 1 anno e 9 mesi, in luogo dell'originario periodo di 5 anni e 5 mesi di cui al provvedimento sanzionatorio dell'AGCM, imponendo a detta Autorità di rideterminare la sanzione secondo i criteri specificati in motivazione. Il TAR ha invece respinto il ricorso di Enel, relativo ai soli motivi della presunta responsabilità solidale della Capogruppo con SEN ed EE, senza quindi autonomi effetti economici rispetto all'esigenza di rideterminare la sanzione. Con provvedimento del 27 novembre 2019, l'AGCM ha rideterminato la sanzione quantificandola in 27.529.786,46 euro.

Le sentenze del TAR sono state impugnate in appello avanti al Consiglio di Stato dalle tre società del gruppo Enel ed è stata presentata, sempre al Consiglio di Stato, istanza cautelare per la sospensiva del provvedimento di rideterminazione della sanzione adottato dall'AGCM. In sede di udienza cautelare, svoltasi il 20 febbraio 2020, non si è proceduto alla discussione di detta istanza, in considerazione della intervenuta fissazione da parte del Consiglio di Stato dell'udienza per la discussione del merito della controversia al 21 maggio dello stesso anno.

A seguito di detta udienza di merito, con un'ordinanza del 20 luglio 2020, il Consiglio di Stato (accogliendo una domanda subordinata delle difese delle tre società), previa riunione dei tre giudizi, ha sospeso il giudizio e disposto il rinvio pregiudiziale dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea (CGUE) ai sensi dell'art. 267 TFUE, formulando alcuni quesiti volti a chiarire l'interpretazione del concetto di "abuso di posizione dominante" da applicarsi al caso di specie. L'11 e il 18 settembre 2020 la CGUE ha notificato, rispettivamente, a EE e SEN e a Enel, l'avvio del procedimento ai sensi dell'art. 267 TFUE. Le società hanno quindi presentato memorie e si è ora in attesa del proseguimento del relativo iter procedimentale.

Nelle more dell'avvio del procedimento avanti alla CGUE, Enel, EE e SEN hanno presentato un'ulteriore istanza cautelare per la sospensione dell'esecutività della sentenza del TAR impugnata e del provvedimento di rideterminazione della sanzione.

All'esito dell'udienza cautelare, svoltasi l'11 novembre 2020, con tre distinte ordinanze di identico testo, pubblicate il 16 novembre successivo, il Consiglio di Stato ha accolto l'istanza di sospensiva delle società Enel interessate e, a garanzia del pagamento della sanzione all'eventuale esito finale sfavorevole per Enel del giudizio, ha richiesto il rilascio di una fideiussione a prima richiesta in favore dell'A-GCM corrispondente a quello della sanzione sospesa per il tramite delle ordinanze cautelari emesse.

Successivamente, con separato provvedimento, il Consiglio di Stato ha fissato per l'11 novembre 2021 anche la data della discussione finale di merito del ricorso in appello, stimando che entro detta data possa essere ripreso il giudizio sospeso. La società è quindi in attesa della decisione finale.

Contenzioso BEG

A seguito di un procedimento arbitrale avviato in Italia dalla società BEG SpA (BEG), Enelpower SpA (Enelpower) ha ottenuto nel 2002 un lodo favorevole, confermato nel 2010 da una pronuncia della Corte di Cassazione, con cui è stata integralmente rigettata la domanda risarcitoria in relazione al presunto inadempimento di Enelpower di un accordo per la costruzione di una centrale idroelettrica in Albania. Successivamente BEG, attraverso la propria controllata Albania BEG Ambient Shpk (ABA), società di diritto albanese, ha avviato in Albania un giudizio contro Enelpower ed Enel SpA (Enel), in relazione alla medesima questione, ottenendo dal Tribunale Distrettuale di Tirana una decisione, confermata dalla Cassazione albanese, che condanna Enelpower ed Enel al risarcimento di un danno extracontrattuale di circa 25 milioni di euro per il 2004 e di un ulteriore danno, non quantificato, per gli anni successivi. ABA, in virtù di tale decisione, ha chiesto il pagamento a Enel di oltre 430 milioni di euro.

Con sentenza del 16 giugno 2015, si è concluso il primo grado dell'ulteriore giudizio intrapreso da Enel ed Enelpower dinanzi al Tribunale di Roma, teso a ottenere l'accertamento della responsabilità di BEG per avere aggirato la pronuncia del lodo reso in Italia a favore di Enelpower mediante le predette iniziative assunte dalla controllata ABA. Con tale azione, Enelpower ed Enel chiedevano la condanna di BEG a risarcire il danno in misura pari alla somma che Enel ed Enelpower dovessero essere tenute a corrispondere ad ABA in caso di esecuzione della sentenza albanese. Con la suddetta sentenza il Tribunale di Roma ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva di BEG ovvero, in via gradata, la inammissibilità della domanda per difetto di interesse ad agire di Enel ed Enelpower, in quanto la sentenza albanese non è ancora stata dichiarata esecutiva in alcun Paese, con compensazione delle spese del giudizio. Enel ed Enelpower hanno proposto appello avverso la citata sentenza di primo grado avanti alla Corte d'Appello

di Roma, chiedendone l'integrale riforma. L'udienza, fissata il 18 febbraio 2021, è stata rinviata all'11 novembre 2021. Il 5 novembre 2016 Enel ed Enelpower hanno promosso un giudizio dinanzi alla Corte di Cassazione albanese, chiedendo la revocazione della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana in data 24 marzo 2009. Il procedimento è tuttora pendente.

Procedimenti intrapresi da Albania BEG Ambient Shpk (ABA) per il riconoscimento della sentenza emessa dal Tribunale distrettuale di Tirana il 24 marzo 2009

ABA aveva avviato due procedimenti di exequatur dinanzi ai tribunali dello Stato di New York e d'Irlanda volti a ottenere il riconoscimento della sentenza albanese in tali Paesi. Entrambi i procedimenti si sono conclusi favorevolmente per Enel ed Enelpower, rispettivamente, in data 23 febbraio e 26 febbraio 2018. Pertanto, non esistono procedimenti allo stato pendenti né in Irlanda, né nello Stato di New York.

Francia

Nel febbraio 2012 ABA ha convenuto Enel ed Enelpower davanti al Tribunal de Grande Instance di Parigi (TGI) per ottenere il riconoscimento in Francia della sentenza albanese. Enel ed Enelpower si sono costituite in giudizio contestando tale iniziativa.

Successivamente all'instaurazione del giudizio dinanzi al TGI, sempre su iniziativa di ABA, tra il 2012 e il 2013 sono stati notificati a Enel France alcuni provvedimenti di sequestro conservativo presso terzi (Saise Conservatoire de Créances) di eventuali crediti vantati da Enel nei confronti di Enel France.

Il 29 gennaio 2018 il TGI ha emesso una decisione favorevole a Enel ed Enelpower negando ad ABA il riconoscimento e l'esecuzione in Francia della sentenza del Tribunale di Tirana per insussistenza dei requisiti richiesti dal diritto francese ai fini dell'exequatur. In particolare, fra l'altro, il TGI ha statuito che: (i) la sentenza albanese contrasti con un giudicato preesistente, nella specie il lodo arbitrale del 2002 e (ii) costituisca una frode alla legge la circostanza che BEG abbia cercato di ottenere in Albania ciò che non è riuscita a ottenere nel giudizio arbitrale italiano, riproponendo la medesima domanda tramite ABA. ABA ha proposto appello avverso la citata sentenza. L'udienza dinanzi la Corte d'Appello di Parigi si è tenuta il 2 febbraio 2021 e si è in attesa dell'emissione della decisione.

Olanda

A fine luglio 2014 ABA ha promosso dinanzi al Tribunale

di Amsterdam un procedimento per ottenere il riconoscimento e l'esecuzione della decisione albanese in Olanda. Il 29 giugno 2016 il Tribunale ha depositato la sentenza, con cui: (i) ha statuito che la sentenza albanese soddisfa i requisiti per il riconoscimento e l'esecuzione nei Paesi Bassi; (ii) ha ordinato a Enel ed Enelpower di pagare euro 433.091.870,00 ad ABA, oltre spese e accessori per euro 60.673,78; (iii) ha respinto la richiesta di ABA di dichiarare la sentenza provvisoriamente esecutiva.

Il 29 giugno 2016, Enel ed Enelpower hanno presentato appello avverso la sentenza di primo grado del Tribunale di Amsterdam emessa nella stessa data. Successivamente, in data 27 settembre 2016, anche ABA ha presentato appello avverso la decisione del Tribunale del 29 giugno 2016 per chiedere la riforma della sua parziale soccombenza nel merito. In data 11 aprile 2017 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto la richiesta avanzata da Enel ed Enelpower di riunire i due procedimenti di appello.

Con decisione del 17 luglio 2018 la Corte d'Appello di Amsterdam ha accolto l'appello proposto da Enel ed Enelpower e ha quindi dichiarato che la sentenza albanese non può essere riconosciuta ed eseguita nei Paesi Bassi. La Corte d'Appello ha ritenuto la decisione albanese arbitraria e manifestamente irragionevole e pertanto contraria all'ordine pubblico olandese. Per questi motivi, la Corte non ha considerato necessario analizzare gli ulteriori argomenti di Enel ed Enelpower.

Il procedimento dinanzi alla Corte d'Appello è quindi proseguito relativamente alla domanda subordinata avanzata da ABA nell'ambito del procedimento di appello, volta a ottenere che la Corte accerti il merito della controversia oggetto del contenzioso in Albania e in particolare l'asserita responsabilità extracontrattuale di Enel ed Enelpower in merito alla mancata costruzione della centrale in Albania. Il 3 dicembre 2019 la Corte d'Appello di Amsterdam ha emesso una sentenza con la quale ha annullato la sentenza di primo grado del 29 giugno 2016, rigettando ogni pretesa avanzata da ABA. La Corte è giunta a questa conclusione dopo aver affermato la propria giurisdizione sulla domanda subordinata di ABA e aver analizzato nuovamente il merito della causa ai sensi del diritto albanese. Pertanto, Enel ed Enelpower non sono tenute a versare alcuna somma ad ABA che, al contrario, è stata condannata dalla Corte d'Appello a rimborsare alle società appellanti i danni sofferti per aver subíto sequestri conservativi illegittimi, da quantificarsi nell'ambito di un apposito procedimento, e le spese del procedimento di primo grado e di appello. In data 3 marzo 2020 ABA ha depositato un ricorso dinanzi alla Corte Suprema olandese avverso la sentenza della Corte d'Appello.

Il 3 aprile 2020 Enel ed Enelpower si sono costituite dinanzi alla Corte Suprema. A seguito dello scambio di memorie tra le parti, il 17 luglio 2020 la Corte Suprema ha assegnato all'Avvocato Generale termine per rendere il suo parere sul caso. In data 5 febbraio 2021, l'Avvocato Generale ha emesso un parere favorevole a Enel ed Enelpower concludendo per il rigetto del ricorso proposto da ABA. In data 19 febbraio 2021 ABA ha presentato una risposta al parere dell'Avvocato Generale. Si è in attesa dell'emissione della decisione.

Lussemburgo

In Lussemburgo, sempre su iniziativa di ABA, sono stati notificati a J.P. Morgan Bank Luxembourg SA alcuni sequestri conservativi presso terzi di eventuali crediti vantati da Enel. Parallelamente, ABA ha avviato un procedimento volto a riconoscere in tale Stato la sentenza del Tribunale di Tirana. Il procedimento si trova ancora in fase di svolgimento e nessun provvedimento giudiziario è stato assunto.

Arbitrato Kino - Messico

In data 16 settembre 2020 è stata notificata a Kino Contractor SA de Cv (Kino Contractor), Kino Facilities Manager SA de Cv (Kino Facilities) ed Enel SpA una domanda di arbitrato presentata da Parque Solar Don José SA de Cv, Villanueva Solar SA de Cv e Parque Solar Villanueva Tres SA de Cv (insieme, le "Società di Progetto"), nella quale le Società di Progetto lamentano la violazione (i) da parte di Kino Contractor di alcune previsioni dell'EPC Contract e (ii) da parte di Kino Facilities di alcune previsioni dell'Asset Management Agreement, entrambi i contratti relativi ai progetti solari di proprietà delle tre società attrici.

Enel SpA – la quale è garante delle obbligazioni di Kino Contractor e Kino Facilities derivanti dai predetti contratti – è stata altresì chiamata in arbitrato, ma senza che fossero state avanzate nei suoi confronti specifiche domande.

Le Società di Progetto, nelle quali Enel Green Power SpA è azionista minoritario, sono controllate da Caisse de Dépôt et Placement du Québec (CDPQ) e CKD Infraestructura México SA de Cv (CKD IMh). Il procedimento si trova nella fase preliminare ed è in corso la costituzione del Tribunale Arbitrale. La pretesa economica è allo stato preliminarmente quantificata in circa 140 milioni di dollari statunitensi, mentre le Società di Progetto hanno preliminarmente quantificato la loro pretesa in circa 15,4 milioni di dollari statunitensi.

41. Princípi contabili di futura applicazione

Di seguito l'elenco dei princípi e delle modifiche ai princípi e alle interpretazioni la cui data di efficacia per la Società è successiva al 31 dicembre 2020.

"Amendment to IFRS 16: COVID 19-related rent con-

cessions", emesso il 28 maggio 2020 al fine di consentire ai locatari di non contabilizzare concessioni sui canoni (sospensione dei canoni, dilazioni dei pagamenti dovuti per il leasing, riduzioni di canoni per un periodo di tempo, eventualmente seguite da aumenti dei canoni di locazione in periodi futuri) come modifiche del leasing se sono una diretta conseguenza della pandemia di COVID-19 e soddisfano determinate condizioni. Secondo l'IFRS 16, una modifica del leasing è una modifica dell'oggetto o del corrispettivo di un leasing non prevista nei termini e nelle condizioni contrattuali originarie del leasing; pertanto, le concessioni sui canoni sarebbero modifiche del leasing, a meno che non fossero previste nel contratto originale del leasing. La modifica si applica solo ai locatari, mentre i locatori sono tenuti ad applicare le disposizioni attuali dell'IFRS 16. La modifica, che si applica retrospettivamente a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° giugno 2020 o successivamente, non è stata adottata anticipatamente dalla Società.

  • › "Amendments to IAS 1 Classification of Liabilities as Current or Non-current", emesso a gennaio 2020. Le modifiche interessano le previsioni dello IAS 1 relativamente alla presentazione delle passività. Più nel dettaglio, le modifiche chiariscono:
  • i criteri per classificare una passività come corrente o non corrente, specificando cosa si intende per diritto di una società a differire il regolamento e che tale diritto deve esistere alla fine dell'esercizio;
  • che la classificazione non è influenzata dalle intenzioni o aspettative del management su quando una società eserciterà il suo diritto di differire il regolamento di una passività;
  • che esiste un diritto di differire solo se la società soddisfa le condizioni specificate nel contratto di prestito alla fine dell'esercizio, anche se il creditore non verifica la conformità fino a una data successiva; e
  • che il regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di liquidità, strumenti rappresentativi di capitale, altri beni o servizi.

Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

› "Amendments to IFRS 3 - Reference to the Conceptual Framework", emesso a maggio 2020. Le modifiche intendono sostituire un riferimento alle definizioni di attività e passività fornite dal Revised Conceptual Framework for Financial Reporting emesso a marzo 2018 (Conceptual Framework) senza modificare in modo significativo le sue disposizioni.

Le modifiche hanno anche aggiunto all'IFRS 3 una disposizione in base alla quale, relativamente alle operazioni e altri eventi che rientrano nell'ambito di applicazione dello "IAS 37 - Accantonamenti, passività e attività potenziali" o "IFRIC 21 - Tributi", un acquirente applica, invece del Conceptual Framework, i suddetti princípi per identificare le passività che ha assunto in un'aggregazione aziendale. Infine, le modifiche chiariscono le linee guida esistenti nell'IFRS 3 per le attività potenziali acquisite in un'aggregazione aziendale, specificando che, se non è sicuro che un'attività esista alla data di acquisizione, la possibile attività non si qualifica per la rilevazione contabile. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente.

  • › "Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use", emesso a maggio 2020. Le modifiche vietano alle società di dedurre dal costo di un elemento di immobili, impianti e macchinari qualsiasi provento derivante dalla vendita di elementi prodotti mentre si porta tale bene nel luogo e nelle condizioni necessarie al funzionamento nel modo inteso dalla direzione aziendale. Al contrario, una società deve rilevare i proventi derivanti dalla vendita di tali elementi e i costi relativi alla loro produzione a Conto economico. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • › "Amendments to IAS 37 Onerous Contracts Costs of Fulfilling a Contract", emesso a maggio 2020. Le modifiche specificano quali costi una società include nella determinazione del costo necessario all'adempimento di un contratto al fine di valutare se il contratto è oneroso. A tal fine, il "costo necessario all'adempimento" di un contratto comprende i costi che si riferiscono direttamente al contratto; questi ultimi possono essere o costi incrementali necessari per l'adempimento di tale contratto oppure un'allocazione di altri costi che si riferiscono direttamente all'adempimento del contratto. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • › "Annual improvements to IFRS Standards 2018-2020", emesso a maggio 2020. Il documento apporta principalmente modifiche ai seguenti princípi:
  • "IFRS 1 Prima Adozione degli International Finan-

cial Reporting Standards"; la modifica semplifica l'applicazione dell'IFRS 1 per una società partecipata (controllata, collegata e joint venture) che diventa neo-utilizzatrice degli IFRS dopo la sua controllante/partecipante. In particolare, se la società partecipata adotta gli IFRS dopo la sua controllante/partecipante e applica l'IFRS 1.D16 (a), allora tale società partecipata può scegliere di misurare le differenze cumulative di conversione per tutte le gestioni estere agli importi inclusi nel Bilancio consolidato della controllante/partecipante, basato sulla data di transizione di quest'ultima agli IFRS;

  • "IFRS 9 Strumenti Finanziari"; con riferimento alle commissioni incluse nel test del "10 per cento" per la derecognition delle passività finanziarie, la modifica chiarisce quali sono le commissioni che una società include nel valutare se i termini di una passività finanziaria (nuova o modificata) siano sostanzialmente diversi dai termini della passività finanziaria originaria. In particolare, queste commissioni includono solo quelle pagate o ricevute tra il debitore e il creditore, comprese le commissioni pagate o ricevute dal debitore o dal creditore per conto dell'altro;
  • "IFRS 16 Leasing"; l'International Accounting Standards Board ha modificato l'Esempio illustrativo 13 che accompagna l'"IFRS 16 - Leasing". In particolare, la modifica elimina la probabile confusione nell'applicazione dell'IFRS 16 per il modo in cui l'Esempio illustrativo 13 aveva illustrato i requisiti per gli incentivi al leasing. In effetti, l'esempio includeva un rimborso per migliorie su beni di terzi senza fornire una spiegazione sul fatto che il rimborso soddisfacesse la definizione di incentivo al leasing. La modifica rimuove dall'esempio l'illustrazione del rimborso relativa a migliorie su beni di terzi.

Le modifiche devono essere applicate prospetticamente, previa approvazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2022 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

› "Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, and IFRS 16 - Interest Rate Benchmark Reform - Phase 2", emesso ad agosto 2020. Le modifiche integrano quelle emesse nel 2019 (Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 1) e affrontano temi che potrebbero influire sull'informativa finanziaria dopo che un indice di riferimento è stato riformato o sostituito con un tasso di riferimento alternativo per effetto della riforma. Gli obiettivi delle modifiche della Fase 2 sono di assistere le società: (i) nell'appli-

care gli IFRS quando vengono apportate modifiche ai flussi finanziari contrattuali o alle relazioni di copertura a causa della riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse; e (ii) nel fornire informazioni utili agli utilizzatori del bilancio. Inoltre, quando le esenzioni della Fase 1 cessano di essere applicabili, le società sono tenute a modificare la documentazione della relazione di copertura per riflettere i cambiamenti richiesti dalla riforma IBOR entro la fine dell'esercizio durante il quale vengono apportate le modifiche (tali modifiche non costituiscono una cessazione della relazione di copertura). Gli importi accumulati nella riserva di cash flow hedge, quando si modifica la descrizione di un elemento coperto nella documentazione della relazione di copertura, si ritengono basati sul tasso di riferimento alternativo in base al quale sono determinati i flussi finanziari futuri coperti. Le modifiche richiederanno di fornire informazioni aggiuntive circa l'esposizione della società ai rischi derivanti dalla Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse e sulle relative attività di gestione del rischio. Le modifiche saranno applicabili a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2021 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

  • › "Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2 - Disclosure of Accounting Policies", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel decidere quali princípi contabili illustrare in bilancio. Le modifiche allo IAS 1 richiedono alle società di fornire informazioni sui princípi contabili rilevanti, piuttosto che su quelli significativi. Una guida su come applicare il concetto di materialità all'informativa sui princípi contabili è fornita dalle modifiche all'IFRS Practice Statement 2. Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.
  • "Amendments to IAS 8 Definition of Accounting Estimates", emesso a febbraio 2021. Le modifiche hanno lo scopo di supportare le società nel distinguere tra cambiamenti nei princípi contabili e cambiamenti nelle stime contabili; la definizione di cambiamenti nelle stime contabili è sostituita con una definizione di stime contabili come "importi monetari che in bilancio sono soggetti a incertezza nella misurazione". Le modifiche saranno applicabili, previa omologazione, a partire dagli esercizi che hanno inizio il 1° gennaio 2023 o successivamente. È consentita un'applicazione anticipata.

La Società sta valutando i potenziali effetti derivanti dalla futura applicazione delle nuove disposizioni.

42. Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell'esercizio

Moody's migliora il rating a lungo termine di Enel a "Baa1"

In data 15 gennaio 2021 Moody's Investors Service (Moody's) ha annunciato di aver migliorato il rating sul debito a lungo termine di Enel SpA portandolo a "Baa1" rispetto al precedente "Baa2". Tra i principali elementi che hanno portato all'upgrade, Moody's ha individuato i seguenti:

  • › bassa volatilità degli utili sostenuta dalle grandi dimensioni e dalla diversificazione geografica;
  • › stabilità degli utili garantita dal business regolato delle reti e dalla generazione contrattualizzata, che rappresentano l'80% dell'EBITDA del Gruppo;
  • › solidità finanziaria, con un indice funds from operations (FFO)/net debt superiore al 20%.

Fusione di Enel Rinnovabili Srl in EGP Américas SpA

In data 1° febbraio 2021 si è realizzata la fusione per incorporazione transfrontaliera di Enel Rinnovabili Srl nella società di diritto cileno, anch'essa interamente controllata da Enel SpA, EGP Américas SpA.

La fusione si inquadra nell'ambito del più ampio progetto di riorganizzazione delle partecipazioni societarie del Gruppo Enel con l'obiettivo di integrare in Enel Américas SA le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo in Centro e Sud America, escluso il Cile, ed è propedeutica alla successiva fusione per incorporazione di EGP Américas in Enel Américas SA ai sensi del diritto cileno.

Alla data di efficacia della fusione il valore contabile della partecipazione di Enel SpA nella società EGP Américas SpA risultava pari a 4.669 milioni di euro.

Il CdA di Enel delibera l'emissione di prestiti obbligazionari ibridi fino ad un massimo di 3 miliardi di euro

In data 25 febbraio 2021 il Consiglio di Amministrazione ha autorizzato l'emissione da parte di Enel SpA, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, anche di natura perpetua, per un importo massimo pari al controvalore di 3 miliardi di euro, da collocare esclusivamente presso investitori istituzionali, europei ed extra europei, anche attraverso private placement.

Emissione di nuove obbligazioni ibride per un ammontare complessivo di 2,25 miliardi di euro

In data 4 marzo 2021 la Società ha lanciato con successo sul mercato europeo l'emissione di un prestito obbligazionario non convertibile subordinato ibrido perpetuo multitranche denominato in euro destinato a investitori istituzionali, per un ammontare complessivo pari a 2,25 miliardi di euro (le "Nuove obbligazioni").

La nuova emissione rafforza e ottimizza la struttura patrimoniale del Gruppo con una componente incrementale di obbligazioni ibride, contribuendo così a sostenere la crescita del Gruppo delineata nel Piano Strategico 2021- 2023, che prevede investimenti diretti per circa 40 miliardi di euro nel periodo.

L'emissione è effettuata in esecuzione della delibera del 25 febbraio 2021 del Consiglio di Amministrazione della Società, il quale ha autorizzato l'emissione da parte di Enel, entro il 31 dicembre 2021, di uno o più prestiti obbligazionari non convertibili subordinati ibridi, per un importo massimo pari a 3 miliardi di euro.

Enel sottoscrive la più grande linea di credito revolving "sustainability-linked"

In data 5 marzo 2021 Enel e la sua società controllata di diritto olandese Enel Finance International NV (EFI) hanno sottoscritto la più grande linea di credito revolving "sustainability-linked" per un ammontare di 10 miliardi di euro e una durata di cinque anni.

La linea di credito, che sarà utilizzata per soddisfare il fabbisogno finanziario del Gruppo, è legata al Key Performance Indicator relativo alle emissioni dirette di gas a effetto serra (emissioni di CO2 equivalente Scope 1 del Gruppo derivanti dalla produzione di elettricità e calore), contribuendo al raggiungimento dell'Obiettivo di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (Sustainable Development Goal - SDG) 13 "Lotta contro il cambiamento climatico" e in linea con il "Sustainability-Linked Financing Framework" del Gruppo, rispetto al quale Vigeo Eiris ha rilasciato una Second-Party Opinion.

La linea di credito sostituisce la precedente linea di credito revolving da 10 miliardi di euro firmata da

Enel ed EFI nel dicembre 2017. La nuova linea di credito presenta un costo complessivo inferiore rispetto alla precedente linea.

Offerta pubblica di acquisto volontaria parziale per le azioni e le American Depositary Shares di Enel Américas SA

Nell'ambito dell'operazione di riorganizzazione societaria volta a integrare le attività rinnovabili non convenzionali del Gruppo Enel in Centro e Sud America (escluso il Cile) nella controllata quotata cilena Enel Américas SA, in data 15 marzo la Società, come preannunciato al mercato, ha lanciato un'offerta pubblica di acquisto volontaria parziale sulle azioni ordinarie e sulle American Depositary Shares (ADS) di Enel Américas, fino a un massimo di 7.608.631.104 azioni (comprese le azioni rappresentate da ADS), pari al 10% del capitale sociale a quella data della medesima società (l'OPA).

In particolare, l'OPA si è articolata in un'offerta pubblica di acquisto volontaria negli Stati Uniti e in un'offerta pubblica di acquisto volontaria in Cile.

Il periodo d'offerta ha avuto inizio il 15 marzo e si è concluso il 13 aprile 2021.

L'OPA era condizionata all'efficacia della fusione per incorporazione di EGP Américas SpA in Enel Américas SA, che si è realizzata il 1° aprile 2021.

Il corrispettivo complessivo massimo di circa 1.065,2 miliardi di pesos cileni (pari a circa 1,2 miliardi di euro(7) è stato finanziato dai flussi di cassa della gestione corrente e dalla capacità di indebitamento esistente.

A seguito del completamento dell'offerta pubblica di acquisto parziale volontaria e del perfezionamento della fusione di EGP Américas, Enel possiede circa l'82,3% del capitale sociale attualmente in circolazione di Enel Américas.

(7) Calcolati al tasso di cambio del 12 marzo 2021 di 853,44 pesos cileni per 1 euro.

43. Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB"

I corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 riconosciuti da Enel SpA e dalle sue controllate al 31 dicembre 2020 alla Società di revisione e alle entità appartenenti al suo network a fronte di prestazioni di servizi sono riepilogati nella tabella che segue, redatta secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB".

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
(milioni di euro)
Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 1,4
- entità della rete KPMG -
di cui:
Servizi di attestazione - KPMG SpA 0,8
- entità della rete KMPG -
di cui:
Altri servizi - KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 2,2
Società controllate da Enel SpA
di cui:
Revisione contabile - KPMG SpA 3,3
- entità della rete KPMG 8,0
di cui:
Servizi di attestazione - KPMG SpA 0,4
- entità della rete KPMG 0,9
di cui:
Altri servizi - KPMG SpA -
- entità della rete KPMG -
Totale 12,6
TOTALE 14,8

Attestazione dell'Amministratore Delegato e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari relativa al Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2020, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n. 11971

  1. I sottoscritti Francesco Starace e Alberto De Paoli, nella qualità rispettivamente di Amministratore Delegato e di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154 bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

a. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

b. l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA nel corso del periodo compreso tra il 1° gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020.

    1. Al riguardo si segnala che:
  • a. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Enel SpA è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello "Internal Controls – Integrated Framework" emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission ("COSO");
  • b. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta inoltre che il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2020:
  • a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.
    1. Si attesta infine che la relazione sulla gestione, che correda il Bilancio di esercizio di Enel SpA al 31 dicembre 2020, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Roma, 18 marzo 2021

Francesco Starace Amministratore Delegato di Enel SpA

STARACE/ FRANCESCO/2 016130577A37 Digitally signed by STARACE/ FRANCESCO/2016130 577A37 Date: 2021.03.18 08:28:47 +01'00'

Alberto De Paoli

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel SpA

ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI Firmato digitalmente da ALBERTO MARIA

GIUSEPPE DE PAOLI ND: dnQualifier=2017503298228, c=IT, o=GRUPPO ENEL/00811720580, serialNumber=TINIT-DPLLRT65R01G388C, title=GRUPPO ENEL, sn=DE PAOLI, givenName=ALBERTO MARIA GIUSEPPE, cn=ALBERTO MARIA GIUSEPPE DE PAOLI Data: 2021.03.18 08:04:34 +01'00'

Relazione del Collegio Sindacale all'Assemblea degli azionisti di Enel SpA

–RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DI ENEL S.P.A. CONVOCATA PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI ESERCIZIO 2020 (ai sensi dell'art. 153 del Decreto Legislativo n. 58/1998)

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2020 abbiamo svolto nell'ambito di Enel S.p.A. (nel prosieguo indicata anche come "Enel" o la "Società") l'attività di vigilanza prevista dalla legge. In particolare, ai sensi del combinato disposto dell'art. 149, comma 1 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Testo Unico della Finanza") e dell'art. 19, comma 1 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39, così come modificato dal Decreto Legislativo 17 luglio 2016, n. 135 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Decreto 39/2010"), abbiamo vigilato circa:

  • l'osservanza della legge e dello statuto, nonché il rispetto dei princìpi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali;
  • il processo di informativa finanziaria e l'adeguatezza del sistema amministrativocontabile della Società, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione;
  • la revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati nonché circa l'indipendenza della Società di revisione legale dei conti;
  • l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • l'adeguatezza della struttura organizzativa della Società, per gli aspetti di nostra competenza;
  • le modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dalla edizione 2018 del Codice di Autodisciplina delle società quotate (d'ora in avanti, per brevità, indicato come "Codice di Autodisciplina"), cui la Società ha aderito fino al mese di marzo 2021 (1 );
  • l'adeguatezza delle disposizioni impartite da parte della Società alle proprie controllate per consentire a Enel di adempiere regolarmente agli obblighi di informativa al pubblico previsti dalla legge.

Nello svolgimento degli opportuni controlli e verifiche sui profili e sugli ambiti di attività sopra evidenziati non abbiamo riscontrato particolari criticità.

Tenuto conto delle indicazioni fornite dalla CONSOB (i) con Comunicazione DEM/1025564 del 6 aprile 2001 e successivi aggiornamenti e, da ultimo, (ii) nel richiamo di attenzione 1/21 del 16 febbraio 2021, riferiamo e segnaliamo in particolare quanto segue:

(1 ) Nel mese di marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha difatti completato l'adozione delle misure intese ad assicurare il recepimento da parte di Enel delle novità contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato nel mese di gennaio 2020.

  • abbiamo vigilato circa l'osservanza della legge e dello statuto e non abbiamo osservazioni da formulare al riguardo;
  • abbiamo ricevuto dall'Amministratore Delegato, con periodicità trimestrale e anche attraverso la nostra partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione di Enel, adeguate informazioni sull'attività svolta, sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle sue controllate. Possiamo dare atto che le azioni deliberate e poste in essere sono state conformi alla legge e allo statuto e non sono state manifestamente imprudenti, azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale. Per la descrizione delle caratteristiche delle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale esaminate, si rimanda a quanto riferito nella Relazione sulla gestione al Bilancio della Società e al Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2020 (nell'ambito del capitolo "Fatti di rilievo del 2020");
  • non abbiamo riscontrato l'esistenza di operazioni atipiche o inusuali svolte con terzi, con società del Gruppo o con altre parti correlate;
  • nel capitolo "Informativa sulle parti correlate", inserito nelle note di commento al Bilancio dell'esercizio 2020 della Società, gli Amministratori indicano adeguatamente le principali operazioni effettuate dalla Società con parti correlate, essendo queste ultime individuate sulla base dei princìpi contabili internazionali e delle disposizioni emanate in materia dalla CONSOB. A tale capitolo rinviamo per quanto attiene all'individuazione della tipologia delle operazioni in questione e dei relativi effetti economici, patrimoniali e finanziari. Sono ivi richiamate, inoltre, le modalità procedurali adottate per assicurare che le operazioni con parti correlate vengano effettuate nel rispetto di criteri di trasparenza, nonché di correttezza procedurale e sostanziale. Si dà atto che le operazioni ivi indicate sono state poste in essere nel rispetto delle modalità di approvazione ed esecuzione previste nell'apposita procedura – adottata nel rispetto di quanto disposto dall'art. 2391-bis del codice civile e dalla disciplina attuativa dettata dalla CONSOB – descritta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020. Le operazioni con parti correlate riportate nelle note di commento al Bilancio dell'esercizio 2020 della Società sono riconducibili all'ordinaria gestione, sono state effettuate nell'interesse della Società e regolate a condizioni di mercato;
  • la Società ha dichiarato di avere redatto il Bilancio individuale dell'esercizio 2020 al pari di quello dell'esercizio precedente – in conformità ai princìpi contabili internazionali IAS-IFRS (nonché alle interpretazioni emesse al riguardo dall'IFRIC e dal SIC) riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio 2020, nonché in base a quanto disposto dal

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Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e ai relativi provvedimenti attuativi. Il Bilancio individuale dell'esercizio 2020 della Società, inoltre, è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e applicando il metodo del costo storico, ad eccezione delle voci che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value, come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci del Bilancio stesso. Nelle note di commento al Bilancio individuale sono riportati analiticamente i princìpi contabili e i criteri di valutazione adottati, accompagnati dalla indicazione dei princìpi applicati per la prima volta nel 2020 che, secondo quanto ivi indicato, non hanno comportato impatti significativi nell'esercizio di riferimento. Il Bilancio individuale 2020 della Società è stato sottoposto a revisione legale da parte della Società di revisione KPMG S.p.A. che, ai sensi dell'art. 14 del Decreto 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa, anche con riferimento alla coerenza della Relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il Bilancio della Società nonché alla relativa conformità alle norme di legge. La relazione di KPMG S.p.A. include inoltre:

  • una illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del Bilancio individuale; e
  • la dichiarazione, resa ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del Decreto 39/2010, relativa alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della Relazione sulla gestione;
  • la Società ha dichiarato di avere redatto anche il Bilancio consolidato dell'esercizio 2020 del Gruppo Enel – al pari di quello dell'esercizio precedente – in conformità ai princìpi contabili internazionali IAS-IFRS (nonché alle interpretazioni emesse al riguardo dall'IFRIC e dal SIC) riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002 e in vigore alla chiusura dell'esercizio 2020, nonché in base a quanto disposto dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38 e ai relativi provvedimenti attuativi. Il Bilancio consolidato dell'esercizio 2020 del Gruppo Enel è redatto nella prospettiva della continuità aziendale e applicando il metodo del costo storico, ad eccezione delle voci che secondo gli IFRS-EU sono rilevate al fair value (come indicato nei criteri di valutazione delle singole voci) e delle attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita, che sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita. Nelle note di commento al Bilancio consolidato sono riportati analiticamente i princìpi contabili e i criteri di valutazione adottati, accompagnati dalla indicazione dei princìpi applicati per la prima volta nel 2020 che, secondo quanto ivi indicato, non hanno comportato impatti significativi nell'esercizio di riferimento. Il Bilancio consolidato dell'esercizio 2020 del Gruppo Enel è stato anch'esso sottoposto a revisione legale da parte della Società di revisione KPMG S.p.A. che, ai sensi dell'art. 14 del Decreto

39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, ha espresso nella propria relazione un giudizio senza rilievi né richiami di informativa, anche con riferimento alla coerenza della Relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari con il Bilancio consolidato nonché alla relativa conformità alle norme di legge. La relazione di KPMG S.p.A. include inoltre:

  • una illustrazione degli aspetti chiave della revisione contabile del Bilancio consolidato; e
  • le dichiarazioni, rese ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del Decreto 39/2010 e dell'art. 4 del Regolamento Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018 (di attuazione del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254), relative rispettivamente alla mancata identificazione di errori significativi nei contenuti della Relazione sulla gestione e alla verifica dell'avvenuta approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario.

Per gli incarichi a essa conferiti, la Società di revisione KPMG S.p.A. ha altresì emesso le relazioni sulla revisione dei bilanci relativi all'esercizio 2020 delle più rilevanti società italiane del Gruppo Enel senza rilievi. Inoltre, nel corso degli incontri periodici con i rappresentanti della Società di revisione KPMG S.p.A., questi ultimi non hanno evidenziato criticità relative ai reporting packages delle principali società estere del Gruppo Enel, selezionati dai revisori stessi in base al piano di lavoro predisposto per la revisione del Bilancio consolidato del Gruppo Enel, tali da fare emergere rilievi da riportare nel giudizio sul Bilancio medesimo;

  • tenuto conto delle raccomandazioni formulate dall'Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati ("ESMA") in data 21 gennaio 2013 (confermate, da ultimo, nel Public Statement del 28 ottobre 2020), intese ad assicurare un'adeguata trasparenza delle metodologie adottate da parte delle società quotate nell'ambito delle procedure di impairment test sull'avviamento, nonché in linea con quanto raccomandato dal documento congiunto Banca d'Italia – CONSOB – ISVAP n. 4 del 3 marzo 2010 e alla luce delle indicazioni da ultimo fornite dalla stessa CONSOB nella Comunicazione n. 7780 del 28 gennaio 2016, la rispondenza della procedura di impairment test alle prescrizioni del principio contabile internazionale IAS 36 ha formato oggetto di espressa approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società, previo parere favorevole rilasciato al riguardo dal Comitato controllo e rischi, nel mese di febbraio 2021, in data anteriore rispetto a quella di approvazione dei documenti di Bilancio relativi al 2020;
  • abbiamo esaminato la proposta del Consiglio di Amministrazione di destinazione dell'utile dell'esercizio 2020 e di distribuzione di riserve disponibili e non abbiamo osservazioni al riguardo;

  • il Consiglio di Amministrazione della Società, a seguito delle opportune verifiche effettuate da parte del Comitato controllo e rischi e di codesto Collegio Sindacale nel mese di marzo 2021, ha attestato in sede di approvazione del Bilancio dell'esercizio 2020 la perdurante osservanza, nell'ambito del Gruppo Enel, della disciplina dettata dalla CONSOB (nell'art. 15 del c.d. "Regolamento Mercati", approvato con Deliberazione n. 20249 del 28 dicembre 2017) in materia di trasparenza contabile, di adeguatezza della struttura organizzativa e del sistema dei controlli interni che le società controllate, costituite e regolate dalla legge di Stati non appartenenti all'Unione Europea, devono rispettare affinché le azioni di Enel possano rimanere quotate nei mercati regolamentati italiani;

  • abbiamo vigilato, per quanto di nostra competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società (e, più in generale, del Gruppo Enel nel suo insieme) tramite l'acquisizione di informazioni dai responsabili delle competenti funzioni aziendali e incontri con i Collegi Sindacali ovvero con gli equivalenti organismi di controllo di alcune delle principali società del Gruppo Enel, italiane ed estere, al fine del reciproco scambio di dati e informazioni rilevanti. Al riguardo si segnala che la struttura organizzativa del Gruppo Enel è basata, a partire dalla seconda metà dell'esercizio 2014, su una matrice Global Business Lines/Geografie e – tenuto conto delle modifiche intervenute da ultimo nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021 – si articola in: (i) Global Business Lines, cui è affidato il compito di gestire e sviluppare gli asset, ottimizzandone le prestazioni e il ritorno sul capitale investito, nelle varie aree geografiche di presenza del Gruppo. Le Global Business Lines sono suddivise in: Global Power Generation, Global Energy and Commodity Management, Global Infrastructure and Networks ed Enel X; (ii) Paesi e Regioni, cui è affidato, nell'ambito di ciascuna area geografica di presenza del Gruppo, il compito di gestire le relazioni con organi istituzionali, autorità regolatorie, media e altri stakeholder locali, nonché di promuovere lo sviluppo della base clienti con riferimento alle attività di vendita di energia elettrica e gas, fornendo altresì supporto in termini di attività di staff e altri servizi alle Global Business Lines e adottando adeguati standard in materia di security, safety e ambientale. Paesi e Regioni sono suddivisi in: Italia, Iberia, Europa, America Latina, Nord America, nonché Africa, Asia e Oceania; (iii) Funzioni Globali di Servizio, cui è affidato il compito di gestire le attività di information and communication technology (Global Digital Solution) e gli acquisti a livello di Gruppo (Global Procurement); (iv) Funzioni di Holding, cui è affidato tra l'altro il compito di gestire i processi di governance a livello di Gruppo, così suddivise: Amministrazione, Finanza e Controllo, Risorse Umane e Organizzazione, Comunicazione, Affari Legali e Societari, Audit, Innovazione e Sostenibilità. Riteniamo che il modello organizzativo sopra descritto sia adeguato a supportare lo sviluppo strategico della Società e del Gruppo Enel e risulti altresì coerente con le esigenze di controllo;

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  • nel corso degli incontri con i Collegi Sindacali ovvero con gli equivalenti organismi di controllo di alcune delle principali società del Gruppo Enel, italiane ed estere, non sono emerse risultanze di significatività tale da dovere essere riportate nella presente relazione;
  • abbiamo vigilato sull'indipendenza delle Società di revisione che si sono avvicendate nel corso del 2020 (vale a dire EY S.p.A. e KPMG S.p.A.), avendo ricevuto in data odierna da KPMG S.p.A. (che è subentrata a EY S.p.A. a decorrere dalle verifiche concernenti la relazione finanziaria semestrale consolidata 2020 di Enel) specifica conferma scritta circa la sussistenza di tale requisito (secondo quanto previsto dall'art. 6, paragrafo 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e dal paragrafo 17 del principio di revisione internazionale (ISA Italia) 260) e avendo discusso i contenuti di tale dichiarazione con il socio responsabile della revisione; a tale riguardo abbiamo inoltre vigilato – così come previsto dall'art. 19, comma 1, lett. e) del Decreto 39/2010 – circa la natura e l'entità dei servizi diversi dall'incarico principale di revisione legale dei conti prestati alla Società e alle altre società del Gruppo Enel da parte delle indicate Società di revisione che si sono avvicendate nel corso del 2020 e delle entità appartenenti ai rispettivi network. Si segnala che i corrispettivi spettanti a KPMG S.p.A. e alle entità del relativo network sono indicati nelle note di commento al Bilancio individuale della Società. In seguito alle verifiche effettuate, il Collegio Sindacale ritiene che non esistano criticità in ordine all'indipendenza delle indicate Società di revisione che si sono avvicendate nel corso del 2020.

Abbiamo tenuto periodiche riunioni con gli esponenti delle medesime Società di revisione, ai sensi dell'art. 150, comma 3 del Testo Unico della Finanza, nel corso delle quali non sono emerse risultanze di significatività tale da dovere essere riportate nella presente relazione.

Con specifico riguardo a quanto previsto dall'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, la Società di revisione KPMG S.p.A. ha presentato in data odierna al Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio 2020, la "relazione aggiuntiva" sui risultati della revisione legale dei conti svolta, dalla quale non emergono difficoltà significative incontrate nell'ambito della revisione stessa, né carenze significative concernenti il sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria e/o il sistema contabile di Enel tali da fare emergere rilievi da riportare nel giudizio sul bilancio individuale e consolidato. Il Collegio Sindacale provvederà a trasmettere tempestivamente tale relazione al Consiglio di Amministrazione, corredata da proprie eventuali osservazioni, secondo quanto previsto dall'art. 19, comma 1, lett. a) del Decreto 39/2010.

Alla data della presente relazione la medesima Società di revisione non ha elaborato la lettera di suggerimenti (c.d. "management letter") riferita all'esercizio 2020;

  • abbiamo vigilato sul processo di informativa finanziaria, sull'adeguatezza del sistema amministrativo-contabile della Società e sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, nonché sul rispetto dei principi di corretta amministrazione nello svolgimento delle attività sociali e non abbiamo osservazioni da formulare al riguardo. Abbiamo svolto le relative verifiche mediante l'ottenimento di informazioni da parte del responsabile della Funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Società (tenuto conto del ruolo di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari rivestito dall'interessato), nonché attraverso l'esame della documentazione aziendale e l'analisi dei risultati del lavoro svolto dalle Società di revisione che si sono avvicendate nel corso del 2020 (vale a dire EY S.p.A. e KPMG S.p.A.). L'Amministratore Delegato e il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Enel hanno attestato con apposita relazione, con riferimento al Bilancio individuale dell'esercizio 2020 della Società: (i) l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio stesso; (ii) la conformità del contenuto del Bilancio medesimo ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nell'Unione Europea ai sensi del Regolamento (CE) n. 1606/2002; (iii) la corrispondenza del Bilancio in questione alle risultanze dei libri e delle scritture contabili e la sua idoneità a rappresentare in maniera veritiera e corretta la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società; (iv) che la Relazione sulla gestione, che correda il Bilancio, comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione della Società, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui quest'ultima è esposta. Nella citata relazione è stato altresì segnalato che l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio individuale della Società è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria (supportata anche dagli esiti del c.d. "testing indipendente", affidato ad una qualificata società di consulenza e – solo per i controlli ITGC - Information Technology General Controls – alla funzione Audit della Società), e che dalla valutazione di detto sistema non sono emersi aspetti di rilievo. Analoga relazione di attestazione risulta redatta con riguardo al Bilancio consolidato del Gruppo Enel per l'esercizio 2020;
  • abbiamo vigilato sull'adeguatezza ed efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, principalmente mediante la costante partecipazione del responsabile della Funzione Audit della Società alle riunioni del Collegio Sindacale e tenendo circa la metà delle riunioni congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi, nonché grazie a periodici incontri con l'organismo chiamato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello organizzativo e gestionale adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001. Alla luce delle verifiche

effettuate e in assenza di significative criticità rilevate, si ha motivo di ritenere che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi sia adeguato ed efficace; si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nel mese di febbraio 2021, ha espresso una valutazione conforme sul punto e ha altresì riconosciuto, nel mese di novembre 2020, la compatibilità dei principali rischi connessi agli obiettivi strategici indicati nel Piano industriale 2021-2023 con una gestione dell'impresa coerente con i medesimi obiettivi;

  • nel corso del 2020 non sono pervenuti esposti al Collegio Sindacale né denunce di fatti ritenuti censurabili ai sensi dell'art. 2408 cod. civ.;
  • abbiamo vigilato sulle modalità di concreta attuazione del Codice di Autodisciplina, verificando la conformità del sistema di corporate governance di Enel alle raccomandazioni espresse da tale Codice. Una dettagliata informativa sul sistema di corporate governance della Società è contenuta nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020.

Nel mese di febbraio 2020 e, da ultimo, nel mese di giugno 2020, abbiamo avuto modo di verificare che il Consiglio di Amministrazione, nel valutare l'indipendenza dei propri componenti non esecutivi, ha correttamente applicato i criteri individuati nel Codice di Autodisciplina e il principio della prevalenza della sostanza sulla forma ivi indicato, avendo seguito a tal fine una procedura di accertamento trasparente, le cui caratteristiche sono descritte nella indicata Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020.

Per quanto riguarda la c.d. "autovalutazione" dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio Sindacale nel mese di febbraio 2020 ha accertato la sussistenza dei relativi requisiti di cui al Testo Unico della Finanza e al Codice di Autodisciplina in capo a tutti i Sindaci effettivi.

Nell'ultimo scorcio dell'esercizio 2020 e durante i primi due mesi del 2021 il Collegio Sindacale ha effettuato, con il supporto di una società di consulenza indipendente, una valutazione della dimensione, della composizione e del funzionamento del Collegio stesso (c.d. "board review"), come già accaduto con riferimento agli esercizi 2018 e 2019 e in analogia a quanto accade per il Consiglio di Amministrazione fin dal 2004. Trattasi di una best practice che il Collegio Sindacale ha inteso adottare pur in assenza di una specifica raccomandazione del Codice di Autodisciplina e seguendo le modalità della "peer-to-peer review", ossia mediante la valutazione non solo del funzionamento dell'organo nel suo insieme, ma anche dello stile e del contenuto del contributo fornito da ciascuno dei Sindaci. Gli esiti della board review riferita all'esercizio 2020 rivelano unanimità di giudizi espressi dai Sindaci riguardo ad una piena adeguatezza della dimensione, della composizione e del funzionamento del Collegio Sindacale. Rispetto alle risultanze emerse l'anno precedente, risulta

confermato che l'organo di controllo ha saputo adottare modalità di funzionamento efficaci ed efficienti nonché allineate al quadro normativo di riferimento.

  • Si segnala che, nel corso della fase istruttoria che ha preceduto l'adozione da parte del Consiglio di Amministrazione di Enel delle misure intese ad assicurare il recepimento delle novità contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato nel mese di gennaio 2020, il Collegio Sindacale, nel mese di dicembre 2020, ha invitato il Consiglio di Amministrazione a tenere conto di alcuni orientamenti intesi ad assicurare un ottimale funzionamento dei Comitati consiliari. In particolare, è stato auspicato da parte del Collegio Sindacale che il compito di coadiuvare il Consiglio di Amministrazione nell'istruire il procedimento di board review fosse affidato ad un solo Comitato consiliare e che, nell'ambito dei regolamenti organizzativi dei Comitati stessi, la previsione di competenze da esercitare congiuntamente fosse limitata per quanto possibile ( 2 ). Si segnala che il Consiglio di Amministrazione, in sede di adozione delle misure intese ad assicurare il recepimento da parte di Enel delle novità contenute nel Codice italiano di Corporate Governance pubblicato nel mese di gennaio 2020, ha tenuto conto degli indicati orientamenti espressi dal Collegio Sindacale;
  • nel corso del 2020 il Collegio Sindacale ha avuto, inoltre, modo di partecipare ad un apposito programma di "induction", che si è articolato in 17 incontri ed è stato organizzato dalla Società per fornire un'adeguata conoscenza dei settori di attività in cui opera il Gruppo Enel, nonché delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, dell'andamento dei mercati e del quadro normativo di riferimento. Per un'analisi delle tematiche trattate in occasione delle varie sessioni di "induction", si rinvia a quanto indicato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020;
  • abbiamo vigilato sull'applicazione delle disposizioni del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (d'ora in avanti, per brevità, indicato come il "Decreto 254"), concernente la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e gruppi di grandi dimensioni. Nello svolgimento di tale attività, abbiamo vigilato sull'adeguatezza del sistema organizzativo, amministrativo e di rendicontazione e controllo predisposto dalla Società al fine di consentire una corretta rappresentazione, nell'ambito della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2020, dell'attività del Gruppo Enel, dei suoi risultati e dei suoi impatti con riguardo ai temi

( 2 ) Ciò in quanto l'attribuzione di compiti istruttori in via congiunta ad una pluralità di Comitati consiliari, la somma dei cui componenti rappresenti più della metà dei membri del Consiglio di Amministrazione, può ad avviso del Collegio Sindacale – tenuto conto del potere non solo consultivo, ma anche propositivo dei Comitati stessi – riflettersi negativamente sull'autonomia valutativa del Consiglio di Amministrazione e, quindi, alterare il corretto funzionamento del metodo collegiale.

di natura non finanziaria richiamati dall'art. 3, comma 1 del Decreto 254, non avendo osservazioni da formulare al riguardo. Si segnala che la Società di revisione KPMG S.p.A. alla data della presente relazione non ha ancora rilasciato, ai sensi dell'art. 3, comma 10 del Decreto 254 e dell'art. 5 del Regolamento Consob n. 20267 del 18 gennaio 2018, l'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite nella medesima dichiarazione consolidata di carattere non finanziario rispetto a quanto richiesto dalla normativa vigente. Si segnala comunque che in occasione degli incontri con KPMG S.p.A. la Società di revisione non ha evidenziato criticità a tale riguardo di significatività tale da dovere essere riportate nella presente relazione;

  • la Società, sin dalla quotazione delle proprie azioni in Borsa, ha adottato un apposito regolamento (modificato da ultimo nel mese di settembre 2018) per la gestione interna e il trattamento delle informazioni riservate, contenente anche le procedure per la comunicazione all'esterno di documenti e informazioni concernenti la Società e il Gruppo, con particolare riferimento alle informazioni privilegiate; tale regolamento (consultabile sul sito internet aziendale) contiene adeguate disposizioni indirizzate alle società controllate per consentire a Enel di adempiere regolarmente agli obblighi di informativa al pubblico previsti dalla legge, ai sensi dell'art. 114, comma 2 del Testo Unico della Finanza;
  • la Società ha adottato altresì fin dal 2002 e successivamente aggiornato, da ultimo nel mese di febbraio 2021, un Codice Etico (anch'esso consultabile sul sito internet aziendale), che esprime gli impegni e le responsabilità etiche nella conduzione degli affari, regolando e uniformando i comportamenti aziendali su standard improntati alla massima trasparenza e correttezza verso tutti gli stakeholder;
  • con riferimento alle previsioni del Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 che ha introdotto nell'ordinamento giuridico italiano un regime di responsabilità amministrativa (ma di fatto penale) a carico delle società per alcune tipologie di reati commessi dai relativi amministratori, dirigenti o dipendenti nell'interesse o a vantaggio delle società stesse – Enel ha adottato fin dal luglio 2002 un modello organizzativo e gestionale articolato in una "parte generale" e in diverse "parti speciali", dedicate alle diverse tipologie di reati individuati dal Decreto Legislativo n. 231/2001 e che il modello stesso intende prevenire. Per una descrizione delle modalità di adattamento di tale modello alle caratteristiche delle varie società italiane del Gruppo, nonché per un'indicazione delle finalità dell'"Enel Global Compliance Program" indirizzato alle società estere del Gruppo, si rinvia a quanto indicato nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari per l'esercizio 2020. L'organismo chiamato a vigilare sul funzionamento e l'osservanza del modello stesso, nonché a curare il suo aggiornamento adotta una composizione collegiale. Si segnala che nel mese di luglio 2020 il Consiglio di Amministrazione ha provvedo al rinnovo dei componenti di tale organismo, che continua ad essere composto da tre membri

esterni dotati nel loro insieme di specifiche competenze professionali in materia di organizzazione aziendale e diritto penale d'impresa. Il Collegio Sindacale ha ricevuto adeguate informazioni sulle principali attività svolte nel corso del 2020 da parte del medesimo organismo di vigilanza, anche in occasione di incontri svoltisi con i relativi componenti; dall'esame di tali attività non è emersa evidenza di fatti e/o situazioni da menzionare nella presente relazione;

  • nel corso dell'esercizio 2020 il Collegio Sindacale ha rilasciato i seguenti pareri:
  • un parere favorevole (nella riunione del 28 gennaio 2020) in merito al Piano di Audit 2020, secondo quanto previsto dall'art. 7.C.1, lett. c) del Codice di Autodisciplina;
  • un parere favorevole (nella riunione del 2 luglio 2020) ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del codice civile, in merito alla misura dei compensi da riconoscere ai componenti dei vari Comitati costituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, a seguito del rinnovo di tale ultimo organo da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2020 e tenuto conto di quanto previsto al riguardo dalla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2020 approvata con voto vincolante dall'Assemblea medesima;
  • un parere favorevole (nella medesima riunione del 2 luglio 2020) sull'indennità di presenza da riconoscere in favore del Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Enel per la partecipazione alle adunanze degli organi sociali;
  • un parere favorevole (nella riunione del 7 ottobre 2020) ai sensi dell'art. dell'art. 2389, comma 3, cod. civ., in merito alle determinazioni relative al trattamento economico e normativo dei Vertici societari, tenuto conto di quanto previsto al riguardo dalla politica in materia di remunerazione di Enel per il 2020 approvata con voto vincolante dall'Assemblea degli Azionisti del 14 maggio 2020;
  • apposita informativa sugli emolumenti fissi e variabili maturati nel corso dell'esercizio 2020, in ragione dei rispettivi incarichi, da coloro che hanno rivestito il ruolo di Presidente del Consiglio di Amministrazione, di Amministratore Delegato/Direttore Generale e dagli altri Amministratori, nonché sugli strumenti retributivi loro attribuiti, è contenuta nella seconda sezione della Relazione sulla politica in materia di remunerazione per il 2021 e sui compensi corrisposti nel 2020 di cui all'art. 123-ter del Testo Unico della Finanza (nel prosieguo, per brevità, "Relazione sulla remunerazione"), approvata dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato per le nomine e le remunerazioni, in data 15 aprile 2021 e che sarà pubblicata nel rispetto dei termini di legge. Si dà atto che gli strumenti retributivi in questione sono allineati alla best practice, in quanto rispettano il principio del legame con adeguati obiettivi di performance, anche di natura non finanziaria, e perseguono l'obiettivo della creazione di valore per gli azionisti in un orizzonte di lungo periodo.

Si rileva che le proposte al Consiglio di Amministrazione in merito all'adozione di tali strumenti retributivi e alla determinazione dei relativi parametri sono state elaborate dal Comitato per le nomine e le remunerazioni – costituito da soli Amministratori indipendenti – avvalendosi delle analisi di benchmark effettuate, anche su scala internazionale, da una società di consulenza indipendente. Si fa altresì presente che nella medesima seconda sezione della Relazione sulla remunerazione è contenuta, nel rispetto della normativa CONSOB di riferimento, apposita informativa sugli emolumenti maturati nel corso dell'esercizio 2020 anche da parte dei componenti dell'organo di controllo e dei dirigenti con responsabilità strategiche (per questi ultimi in forma aggregata).

Il Collegio Sindacale ha inoltre vigilato sul processo di elaborazione della politica in materia di remunerazione per il 2021 – compiutamente descritta nella prima sezione della Relazione sulla remunerazione – senza riscontrare criticità. Ha formato oggetto di verifica, in particolare, la coerenza delle diverse misure previste da tale politica rispetto (i) alle disposizioni della Direttiva (UE) 2017/828, come recepite nell'ordinamento italiano, (ii) alle raccomandazioni del Codice italiano di Corporate Governance pubblicato nel mese di gennaio 2020, nonché (iii) alle risultanze dell'analisi di benchmark effettuate, anche su scala internazionale, da una società di consulenza indipendente di cui il Comitato per le nomine e le remunerazioni ha ritenuto di avvalersi.

Come segnalato nella prima sezione della Relazione sulla remunerazione, nel corso della predisposizione della politica in materia di remunerazione per il 2021 il Collegio Sindacale – tenuto anche conto di quanto raccomandato in proposito dal Comitato italiano per la Corporate Governance – ha richiesto alla indicata società di consulenza indipendente di effettuare un'ulteriore analisi di benchmark, intesa ad accertare l'adeguatezza del trattamento retributivo riconosciuto ai componenti del medesimo organo di controllo. Tale analisi è stata effettuata sulla base dei dati riportati nella documentazione pubblicata in occasione della stagione assembleare 2020 dagli emittenti facenti parte di un peer group composto – a differenza di quello utilizzato per l'analoga analisi relativa al Consiglio di Amministrazione – esclusivamente da società italiane appartenenti all'indice FTSE MIB ( 3 ); le funzioni che l'ordinamento italiano attribuisce al Collegio Sindacale differenziano infatti quest'ultimo dagli organi con funzioni di controllo previsti dai sistemi di governance monistico e dualistico comunemente adottati in altri Paesi. Ai fini della individuazione del peer group il consulente, d'intesa con il Collegio Sindacale, ha convenuto di escludere alcune società industriali appartenenti all'indice FTSE MIB caratterizzate da assetti

( 3 ) Di tale peer group fanno parte le seguenti 19 società: A2A, Atlantia, Banco BPM, BPER Banca, Eni, Generali, Hera, Leonardo, Mediobanca, Nexi, Pirelli, Poste Italiane, Prysmian, Saipem, Snam, Terna, TIM, Unicredit e Unipol.

proprietari concentrati, valutando al contempo alcune società dell'indice FTSE MIB appartenenti al mondo dei financial services.

L'analisi in questione ha evidenziato che, sulla base dei dati al 31 dicembre 2019, Enel si colloca rispetto al peer group sopra i riferimenti massimi per quanto riguarda la capitalizzazione, sopra il nono decile per quanto riguarda i ricavi e poco al di sotto del nono decile per quanto concerne il numero di dipendenti.

Dall'analisi medesima è emerso che – a fronte, quindi, di un posizionamento assai elevato di Enel rispetto alle società ricomprese nel panel in termini di capitalizzazione, ricavi e numero di dipendenti – la remunerazione del Presidente del Collegio Sindacale e degli altri Sindaci effettivi si colloca poco al di sopra della mediana del peer group. L'analisi in questione ha inoltre evidenziato che nel corso del 2019 mediamente i collegi sindacali delle società appartenenti al panel sono risultati composti da quattro sindaci effettivi a fronte dei tre membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel, e hanno svolto 26 riunioni a fronte delle 17 riunioni tenute dal Collegio Sindacale di Enel. Sotto tale ultimo profilo, si segnala tuttavia che nel corso del 2020 il Collegio Sindacale di Enel ha tenuto 27 riunioni, con un aumento significativo rispetto al precedente esercizio.

Sulla base dell'analisi in questione, è quindi emerso che il livello di competitività dei compensi previsti per il Presidente e i membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel risulta sostanzialmente analogo a quello previsto per gli Amministratori non esecutivi, con riferimento all'emolumento loro riconosciuto in qualità di Consiglieri. È stato tuttavia evidenziato da parte del consulente che si riscontra rispetto agli Amministratori non esecutivi una minore correlazione dei compensi riconosciuti ai componenti del Collegio Sindacale rispetto all'entità dell'impegno loro richiesto. Al riguardo, occorre infatti considerare che i compensi complessivamente riconosciuti agli Amministratori non esecutivi tengono anche conto della loro eventuale partecipazione ai Comitati consiliari, mentre i membri del Collegio Sindacale prendono parte regolarmente alle riunioni di tali Comitati senza essere remunerati per tale attività, che risulta necessaria in quanto funzionale all'espletamento dei compiti di vigilanza loro attribuiti dalla legge.

Si segnala infine che dall'analisi di benchmark è emersa un'evidente correlazione tra la competitività dei compensi offerti dalle società del peer group ai rispettivi collegi sindacali e il differente impegno lavorativo loro richiesto, quale risulta dal numero di riunioni svolte nel corso del 2019. Al contempo, l'analisi medesima ha evidenziato che l'entità del trattamento retributivo riconosciuto al Presidente e ai membri effettivi del Collegio Sindacale di Enel risulta sostanzialmente in linea con quanto attualmente previsto dalla maggior parte delle società del peer group in cui si riscontra una significativa partecipazione, diretta e/o indiretta, del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

L'attività di vigilanza è stata svolta dal Collegio Sindacale nell'esercizio 2020 nel corso di 27 riunioni (12 delle quali tenute in forma congiunta con il Comitato controllo e rischi), nonché con la partecipazione alle 16 riunioni del Consiglio di Amministrazione e, per il tramite del Presidente o di uno o più dei suoi membri, alle 12 riunioni del Comitato per le nomine e le remunerazioni, alle 4 riunioni del Comitato parti correlate e alle 11 riunioni del Comitato per la corporate governance e la sostenibilità. Alle riunioni del Collegio Sindacale, così come a quelle del Consiglio di Amministrazione, ha partecipato il Magistrato della Corte dei Conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria della Società.

Nel corso di detta attività e sulla base delle informazioni ottenute dalla Società di revisione KPMG S.p.A. non sono state rilevate omissioni e/o fatti censurabili e/o irregolarità o, comunque, fatti significativi tali da richiedere la segnalazione alle Autorità di vigilanza ovvero menzione nella presente relazione.

Il Collegio Sindacale rileva, infine, che, alla data della presente Relazione, è ancora in corso una imponente emergenza sanitaria su scala mondiale dovuta alla pandemia da COVID-19. Le Autorità italiane hanno introdotto rilevanti limitazioni alla libertà di circolazione all'interno del territorio nazionale per contenere il contagio, disponendo tra l'altro divieti di assembramento.

In tale contesto il Collegio Sindacale, in ottemperanza alle suddette misure di contenimento della pandemia da COVID-19, ha tenuto la quasi totalità delle proprie riunioni – a partire dall'adunanza del 26 febbraio 2020 – esclusivamente mediante l'utilizzo di sistemi di audio/video conferenza da parte di tutti i partecipanti, che hanno comunque assicurato l'identificazione degli stessi e lo scambio di documentazione – secondo quanto previsto dall'art. 25.4 dello Statuto sociale – e, più in generale, il corretto espletamento delle funzioni da parte dell'organo di controllo.

Il Collegio Sindacale segnala altresì che il Consiglio di Amministrazione della Società ha convocato l'Assemblea ordinaria degli Azionisti per il 20 maggio 2021 in unica convocazione, prevedendo che – alla luce dell'evolversi dell'emergenza sanitaria connessa alla pandemia da COVID-19 e tenuto conto di quanto previsto in materia di svolgimento delle assemblee di società dall'art. 106, comma 4, del Decreto Legge 17 marzo 2020, n. 18, convertito con modificazioni dalla Legge 24 aprile 2020, n. 27 ( 4 ) – essa si svolga secondo modalità che consentano ai Soci di intervenirvi esclusivamente tramite il rappresentante designato dalla Società di cui all'art. 135-undecies del Testo Unico sulla Finanza, al quale gli Azionisti potranno conferire anche deleghe o subdeleghe ai sensi dell'art. 135-novies del medesimo Testo Unico, in deroga rispetto a quanto

( 4 ) La cui applicabilità è stata da ultimo prorogata fino al 31 luglio 2021 dall'articolo 3, comma 6, del Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183, convertito con modificazioni con Legge 26 febbraio 2021, n. 21.

previsto dall'art. 135-undecies, comma 4, dello stesso Testo Unico. Il Collegio Sindacale vigilerà affinché in occasione dell'indicata Assemblea i diritti dei Soci possano essere regolarmente esercitati, nei limiti consentiti dalle peculiari modalità previste per il relativo svolgimento.

Il Collegio Sindacale continuerà a svolgere anche nel corso del 2021 la propria attività di vigilanza in stretto coordinamento con il Consiglio di Amministrazione e con la Società di revisione, per verificare gli impatti economici e finanziari per la Società e il Gruppo Enel determinati dalla pandemia da COVID-19.

Il Collegio Sindacale, a seguito dell'attività di vigilanza svolta e in base a quanto emerso nello scambio di dati e informazioni con la Società di revisione KPMG S.p.A., Vi propone di approvare il Bilancio della Società al 31 dicembre 2020 in conformità a quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione.

Roma, 16 aprile 2021 Il Collegio Sindacale

Dott.ssa Barbara Tadolini Presidente

Avv. Romina Guglielmetti – Sindaco

____________________ Prof. Claudio Sottoriva – Sindaco

Relazione della Società di revisione sul Bilancio 2020 di Enel SpA

Aspetto chiave Procedure di revisione in risposta
all'aspetto chiave
Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020
include partecipazioni pari a €50.622 milioni.
Le procedure di revisione svolte hanno
incluso:
Gli amministratori hanno effettuato i test di
impairment sul valore contabile iscritto alla
data di bilancio delle partecipazioni che
presentavano indicatori di un'eventuale
riduzione del loro valore.
comprensione della procedura adottata
nella predisposizione dei test di
impairment approvata dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data
25 febbraio 2021;
Il valore recuperabile delle partecipazioni,
basato sul valore d'uso, è stato determinato
dagli amministratori mediante il metodo
dell'attualizzazione dei flussi finanziari attesi
("Discounted Cash Flows").
comprensione del processo di
predisposizione del Business Plan
approvato dal Consiglio di
Amministrazione della Società in data
23 novembre 2020 (il "Business Plan");
Tale metodo è caratterizzato da un elevato
grado di complessità e dall'utilizzo di stime,
per loro natura incerte e soggettive, circa:
analisi della ragionevolezza delle
principali assunzioni utilizzate dagli
amministratori nella predisposizione del
- i flussi finanziari attesi, determinati
tenendo conto dell'andamento
economico generale e del settore di
appartenenza, dei flussi finanziari
consuntivati negli ultimi esercizi e dei
Business Plan:
confronto tra i flussi finanziari utilizzati ai
fini dei test di impairment ed i flussi
finanziari previsti nel Business Plan;
tassi di crescita previsionali;
i parametri finanziari utilizzati ai fini della
determinazione del tasso di
attualizzazione.
analisi degli scostamenti maggiormente
significativi tra i dati inclusi nei piani
economico-finanziari degli esercizi
precedenti ed i relativi dati consuntivi al
fine di comprendere l'accuratezza del
processo di stima adottato;
Per tali ragioni abbiamo considerato la
recuperabilità delle partecipazioni un aspetto
chiave dell'attività di revisione.
coinvolgimento di esperti del network
KPMG nell'esame della ragionevolezza
dei test di impairment e delle relative
assunzioni, anche attraverso il confronto
con dati e informazioni esterni:
esame dell'appropriatezza della
presentazione in bilancio e
dell'adeguatezza dell'informativa fornita
nelle note di commento in relazione alle

Convocazione dell'Assemblea ordinaria

L'Assemblea degli azionisti è convocata in sede ordinaria per il giorno 20 maggio 2021, in unica convocazione, alle ore 14:00, in Roma, in via Pietro de Coubertin n. 30, per discutere e deliberare sul seguente

ORDINE DEL GIORNO

    1. Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario relativa all'esercizio 2020.
    1. Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili.
    1. Autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie, previa revoca dell'autorizzazione conferita dall'Assemblea ordinaria del 14 maggio 2020. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
    1. Piano 2021 di incentivazione di lungo termine destinato al management di Enel SpA e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del codice civile.
    1. Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti: 5.1 Prima sezione: relazione sulla politica di remunerazione per il 2021 (deliberazione vincolante); 5.2 Seconda sezione: relazione sui compensi corrisposti nel 2020 (deliberazione non vincolante).

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Michele Crisostomo

Proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio e distribuzione di riserve disponibili

Signori azionisti,

si ricorda che la politica dei dividendi contemplata dal Piano Strategico 2020-2022 (illustrato alla comunità finanziaria nel mese di novembre 2019) prevede, con specifico riferimento ai risultati dell'esercizio 2020, la corresponsione agli azionisti di un dividendo complessivo pari all'importo più elevato tra 0,35 euro per azione e il 70% del risultato netto ordinario del Gruppo Enel realizzato nel medesimo esercizio, da corrispondere in due tranche, con pagamento programmato nei mesi di gennaio, a titolo di acconto, e di luglio, a titolo di saldo.

Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 5 novembre 2020, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433 bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 pari a 0,175 euro per azione, che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 20 gennaio 2021. A tale acconto sul dividendo non hanno concorso le n. 3.269.152 azioni proprie in portafoglio alla "record date" del 19 gennaio 2021. In concreto, quindi, l'acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 effettivamente distribuito agli azionisti è ammontato a 1.778.596.888,95 euro, mentre un importo di 572.101,60 euro è stato destinato alla riserva "utili accumulati" a fronte delle azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" sopra indicata.

Si segnala che l'utile netto ordinario di Gruppo relativo all'esercizio 2020 risulta pari a circa 5.197 milioni di euro (a fronte di un risultato netto di pertinenza del Gruppo pari a circa 2.610 milioni di euro). Pertanto, e pertanto il pay-out sopra indicato, pari al 70% dell'utile netto ordinario di Gruppo, ammonta a circa 3.640 milioni di euro, cui corrisponde un dividendo per azione pari a 0,358 euro; tale importo risulta quindi superiore rispetto al minimo di 0,35 euro per azione, previsto con riferimento ai risultati dell'esercizio 2020 dalla indicata politica dei dividendi.

Tenuto conto dell'importo dell'acconto sul dividendo già distribuito, il Consiglio di Amministrazione Vi propone la distribuzione di un saldo del dividendo pari a 0,183 euro per azione (per un importo complessivo massimo pari a circa 1.861 milioni di euro, secondo quanto appresso indicato), da mettere in pagamento nel mese di luglio 2021.

Tenuto altresì conto che l'utile netto civilistico di Enel SpA relativo all'esercizio 2020 ammonta a circa 2.326 milioni di euro, si prevede di destinare alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" (complessivamente ammontante, al 31 dicembre 2020, a circa 6.346 milioni di euro) per un ammontare pari a circa 1.322 milioni di euro.

Tutto ciò premesso, e considerato che la riserva legale già ammonta alla misura massima pari a un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'art. 2430, comma 1, del codice civile), sottoponiamo alla Vostra approvazione il seguente.

ORDINE DEL GIORNO

L'Assemblea di Enel SpA, esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

DELIBERA

    1. di destinare come segue l'utile netto dell'esercizio 2020 di Enel SpA, pari a 2.325.960.527,21 euro:
  • › alla distribuzione in favore degli azionisti:
    • 0,175 euro per ognuna delle 10.163.410.794 azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola" (tenuto conto delle 3.269.152 azioni proprie risultate in portafoglio alla "record date" indicata nel presente punto elenco), a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 20 gennaio 2021, previo stacco in data 18 gennaio 2021 della cedola n. 33 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 19 gennaio 2021, per un importo complessivo pari a 1.778.596.888,95 euro;
    • 0,053 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 19 luglio 2021 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), a titolo di saldo del dividendo, per un importo complessivo massimo pari a

538.834.037,14 euro;

  • › alla riserva denominata "utili accumulati" la parte residua dell'utile stesso, per un importo complessivo minimo di 8.529.601,12 euro, che potrà incrementarsi in relazione al saldo del dividendo non distribuito a fronte delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera;
    1. di destinare inoltre alla distribuzione in favore degli azionisti, sempre a titolo di saldo del dividendo, una parte della riserva disponibile denominata "utili accumulati" appostata nel Bilancio di Enel SpA (complessivamente ammontante, al 31 dicembre 2020, a circa 6.346 milioni euro), per un importo di 0,130 euro per ognuna delle 10.166.679.946 azioni ordinarie che risulteranno in circolazione alla data di "stacco cedola" del 19 luglio 2021 (al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" indicata nel punto 3 della presente delibera), per un importo complessivo massimo pari a 1.321.668.392,98 euro;
    1. di porre in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, il saldo del dividendo di 0,183 euro per azione ordinaria (di cui 0,053 euro a titolo di distribuzione di parte dell'utile residuo dell'esercizio 2020 e 0,130 euro a titolo di parziale distribuzione della riserva disponibile denominata "utili accumulati") – al netto delle azioni proprie che risulteranno in portafoglio alla "record date" appresso indicata – a decorrere dal 21 luglio 2021, con "data stacco" della cedola n. 34 coincidente con il 19 luglio 2021 e "record date" (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83 terdecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana SpA) coincidente con il 20 luglio 2021.

Concept design e realizzazione HNTO

Revisione testi postScriptum di Paola Urbani

Il presente fascicolo forma parte integrante della Relazione finanziaria annuale di cui all'art. 154 ter, comma 1, Testo Unico della Finanza (decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58)

Pubblicazione fuori commercio

A cura di Comunicazione Enel

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© Enel SpA 00198 Roma, Viale Regina Margherita, 137

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