AI Terminal

MODULE: AI_ANALYST
Interactive Q&A, Risk Assessment, Summarization
MODULE: DATA_EXTRACT
Excel Export, XBRL Parsing, Table Digitization
MODULE: PEER_COMP
Sector Benchmarking, Sentiment Analysis
SYSTEM ACCESS LOCKED
Authenticate / Register Log In

Banco BPM SpA

Management Reports Apr 23, 2021

4282_10-k_2021-04-23_70f084ca-ac21-418d-a3fe-100d544717a4.pdf

Management Reports

Open in Viewer

Opens in native device viewer

Relazione e Bilancio 2020

ProFamily S.p.A.

Sede Legale in Milano - Via Massaua 6 Capitale Sociale Euro 43.000.000 – versato Euro 43.000.000 Registro Imprese di Milano e Codice fiscale 10884890962 Partita IVA 10537050964 - Società partecipante al Gruppo IVA Banco BPM

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente: Carlo Frascarolo
Amministratore
Delegato:
Massimo Maria Dorenti
Consiglieri: Marco Aldeghi
Luigi Olmo

COLLEGIO SINDACALE

Presidente: Claudia Clementina Oddi
Sindaci effettivi: Anna Maria Sanchirico
Giuseppe Viganò
Sindaci supplenti: Paolo Giovanelli
Luca Zoani

Il Consiglio di Amministrazione, approvato il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, delibera di convocare l'Assemblea dei Soci per il giorno 12 aprile 2021 in audioconferenza ai sensi di quanto previsto dall'art. 106, comma 2, del Decreto Legge n.18 del 17 marzo 2020, con il seguente ordine del giorno:

  • Bilancio al 31 dicembre 2020, relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione, relazione del Collegio Sindacale, relazione della Società di revisione. Delibere inerenti e conseguenti.

RELAZIONE SULL' ANDAMENTO DELLA GESTIONE

Signori Soci,

Il mercato del Credito al Consumo in Italia

Il Mercato del Credito al Consumo nel corso del 2020 ha subito un significativo rallentamento: la diffusione del Covid-19 e la conseguente crisi economica con il blocco per alcuni mesi delle attività produttive e del commercio al dettaglio hanno avuto rilevanti ripercussioni. Come infatti riportato dall'Osservatorio mensile di ASSOFIN al 31 Dicembre 2020, il comparto in Italia ha registrato una decrescita del 24,5%, vs lo stesso periodo del 2019, al netto delle carte opzione/rateali. Comprendendo anche le carte opzioni/rateali il 2020 si chiude con una contrazione dei flussi erogati del 21,1% rispetto al 2019.

Con l'arrivo della seconda ondata di contagi, i flussi di credito al consumo, dopo un'inziale ripresa (il minimo era stato toccato nel mese di aprile, superato il quale si era attenuato il trend di riduzione), hanno mostrato un nuovo peggioramento, sebbene con cali più contenuti rispetto a quelli registrati in primavera.

Complessivamente nel terzo trimestre si sono osservati segnali di recupero, con crescita a doppia cifra per alcune tipologie di prodotti. In particolare luce positiva i finanziamenti per auto/moto sostenuti da ecoincentivi, nonché i finanziamenti destinati agli acquisti di mobili/arredamenti.

In dettaglio, il settore auto nel periodo gennaio/dicembre 2020 che per volumi ha sempre trainato il Mercato Finalizzato nel suo complesso, ha registrato una flessione significativa del 27,93% per quanto concerne le nuove immatricolazioni (fonte UNRAE). Il Mercato Auto potrebbe tuttavia registrare un'inversione di tendenza nel 2021 grazie al sistema degli incentivi statali che verranno messi a disposizione nel tempo, ad un possibile aumento della domanda di veicoli per trasporto privato, alla crescita del segmento delle auto elettrificate (ibride, ibride plug-in e 100% elettriche) e al potenziamento già in atto delle vendite Online.

Pur con una variazione negativa sul periodo gennaio/dicembre 2020 vs 2019 (-8,7% su valore delle operazioni) si è registrata progressivamente una ripresa delle erogazioni in ambito cessione del quinto dello stipendio/pensione trainata dal comparto pubblici e pensionati. Si è assistito infine ad una contrazione significativa in ambito prestiti personali che nello stesso periodo gennaio/dicembre 2020 vs 2019 su valore delle operazioni hanno subito un decremento del 33,6% (Fonte Osservatorio mensile ASSOFIN al 31 dicembre 2020 e Osservatorio del Credito al Consumo – ASSOFIN, CRIF e PROMETEIA).

Il contesto economico: la pandemia Covid-19 L'esercizio 2020 è stato caratterizzato dall'emergenza sanitaria internazionale per l'epidemia Coronavirus. Al fine di contenere la diffusione della malattia e limitare i decessi, sono state attuate misure pubbliche di igiene e diversi tipi di misure di contenimento. In particolare, l'estensione di misure di forte limitazione ai movimenti personali e l'interruzione imposta ad interi settori di attività economica in molte zone ha provocato un brusco calo della domanda di beni e servizi, accompagnata da un'analoga flessione dal lato dell'offerta. Il calo dell'occupazione è stato relativamente contenuto anche grazie ai provvedimenti governativi varati per proteggere i posti di lavoro. La BCE ha varato un piano senza precedenti in termini di entità delle risorse impegnate per contrastare le tensioni sui mercati finanziari. I governi europei a livello individuale, pur con differenze dovute anche alla diversa situazione delle finanze pubbliche di ciascun paese, hanno adottato

estensive misure volte a sanare le situazioni di emergenza, sostenere il mercato del lavoro ed i redditi delle famiglie e garantire la liquidità del sistema produttivo, in particolare attraverso schemi di garanzia pubblica dei prestiti bancari alle imprese.

L'impatto della crisi sanitaria è risultato fortemente asimmetrico sui diversi settori economici, caratterizzati da differenti livelli di indebitamento e fasi del ciclo economico, in funzione dell'esposizione dei singoli comparti di attività ai lockdown ed al distanziamento sociale. I settori più colpiti, indipendentemente dal Paese interessato, sono stati il turismo, i servizi alle famiglie (esclusi quelli erogati tramite canali virtuali), il settore immobiliare commerciale, i settori delle materie prime. I comparti manifatturieri, in generale, sono stati colpiti in misura minore. Poco numerosi i settori che hanno beneficiato della pandemia, ad esempio i settori dell'Alimentare e Bevande, delle Telecomunicazioni, dell'Healthcare.

L'emergenza sanitaria ha impattato in misura molto rilevante anche il nostro Paese, fra i primi ad imporre misure generalizzate di distanziamento sociale e di chiusura di rilevanti comparti produttivi. Per fronteggiare questa situazione eccezionale, anche il Governo italiano ha approntato progressivamente un articolato insieme di misure espansive, a sostegno del reddito di famiglie e lavoratori, delle imprese e del sistema sanitario. I provvedimenti principali rivolti alle famiglie riguardano il rafforzamento degli ammortizzatori sociali, il finanziamento di congedi speciali e l'ampliamento dei permessi retribuiti per i lavoratori. Le misure relative alle imprese mirano, invece a finanziare il rilascio di garanzie pubbliche per importi rilevanti e introdurre una moratoria straordinaria, per garantire liquidità, oltre a concedere contributi a fondo perduto per le partite iva che hanno subito cali rilevanti del fatturato e a ridurre il carico fiscale.

ProFamily
e il mercato del
credito al consumo
Per analizzare la performance
commerciale di ProFamily
nel 2020 vs
2019 va necessariamente fatta una premessa. L'attuale ProFamily nasce
dalla scissione avvenuta il 27 giugno 2019 che ha formalizzato la
cessione dell'accordo distributivo dei Prestiti Personali destinati ai
correntisti
ex
BPM
a
favore
di
Agos

Gruppo
Crédit
Agricole,
mantenendo la "nuova" ProFamily la stessa struttura organizzativa e
distributiva (Filiali dirette ed Agenti) del comparto Trade.
Ciò detto, analizzando tutte le erogazioni conseguite dalla rete Trade di
ProFamily nel 2020 la Società chiude l'anno con una decrescita del
11,7% vs 2019 (Fonte Direz. Commerciale ProFamily) che risulta essere
più contenuta quindi rispetto a quanto conseguito dal Mercato di
riferimento.
In particolare, nel settore dei finanziamenti Auto, le erogazioni di
ProFamily segnano una decrescita del 9,7%, nell'Altro Finalizzato del
13,7%, nel Prestito Personale del 28,7% e nel comparto della Cessione
del Quinto del 14,2% (Fonte Direz. Commerciale Profamily).
L'andamento della
gestione
ProFamily S.p.A. (codice fiscale 10884890962) è una società di nuova
costituzione che prende vita dalla scissione della vecchia legal entity
ProFamily S.p.A. (codice fiscale 09646131004) con decorrenza dal 27
giugno 2019. Per la nuova legal entity ProFamily S.p.A. quindi l'esercizio
2020 è stato il primo esercizio completo di operatività, nonostante la
Società operi in piena continuità con la precedente entity, proseguendo
le attività correlate all'erogazione del business del credito al consumo
mediante la propria rete distributiva, costituita ormai da 10 anni.
  • l'impegno di Banco BPM S.p.A. a provvedere, nel rispetto delle tempistiche concordate, con una operazione di fusione per incorporazione nella Capogruppo ai sensi dell'art. 2505 del cod. civ. di ProFamily S.p.A. mediante

  • la cessazione dei rapporti in essere tra ProFamily S.p.A. ed i propri agenti e distributori, nonché la cessazione dell'operatività commerciale tramite le proprie filiali dirette.

Per quanto riguarda gli adempimenti sopra citati il termine concordato è quello del 30 giugno 2021. Nel corso dell'anno 2021 la Capogruppo Banco BPM avvierà l'iter per conseguire la fusione per incorporazione di ProFamily entro le tempistiche concordate. Il CdA dell'8 febbraio 2021 chiamato ad esprimersi su questo Progetto di Bilancio, dovrà anche deliberare la fusione della Società nella Capogruppo Banco BPM.

In attesa della definizione degli accordi con Crédit Agricole avvenuta solo a fine esercizio, la Società si è concentrata durante l'anno sulla gestione dei mandati agenziali in essere, piuttosto che sullo sviluppo di nuovi mandati.

L'esercizio 2020 si conclude con un utile di Euro 11,9 milioni. In un contesto in cui il diffondersi nel mondo del Covid-19 e l'impatto delle misure prese dal Governo per il controllo dell'epidemia hanno avuto una forte ripercussione su tutte le attività produttive, ProFamily S.p.A. continua a mantenere sotto controllo la già ottima qualità del portafoglio e a limitare gli impatti negativi sul comparto commerciale.

La Società propone un catalogo prodotti che ricopre la quasi totalità delle esigenze del credito al consumo: nella gamma rientrano infatti i prestiti finalizzati (auto, mobili, servizi, prodotti innovativi quali le energie rinnovabili), i prestiti personali ed i prestiti garantiti, quali la delegazione di pagamento o la cessione del quinto. La Società distribuisce anche i mutui di Capogruppo oltre al leasing di Alba Leasing.

ProFamily S.p.A. ha chiuso l'esercizio 2020 con una rete di 7 sportelli diretti, di cui 3 sedi dell'Area Territoriale di riferimento (situati a Milano, Bologna e Roma) oltre agli sportelli di Bari, Genova, Brescia e Firenze, ed una rete indiretta di 33 punti vendita con 33 mandati agenziali in essere.

Per potere confrontare la performance commerciale di ProFamily, la produzione dell'esercizio precedente va gestionalmente analizzata aggregando la produzione del secondo semestre 2019 attribuita alla nuova entità con l'attività commerciale della "vecchia" ProFamily del comparto Trade. È in quest'ottica che i risultati conseguiti nel 2019 sono osservati.

Secondo tale assunto nel 2020 la Società ha erogato Euro 514,4 milioni di prestiti, con una riduzione rispetto all'anno precedente del 12%; tale riduzione è interamente giustificata dagli impatti economici conseguenti alle misure anti Covid-19 (fonte: Report Gestionale a Dicembre 2020).

Il risultato del periodo è influenzato dalla crisi economica che è scaturita dal diffondersi dell'epidemia Covid-19. I maggiori effetti economici sono dovuti alla sospensione delle attività produttive industriali e commerciali, nonché dalle misure di confinamento disposte dai DPCM a

partire dal mese di marzo. Il business del finalizzato si è fermato a causa della chiusura dei dealer convenzionati, mentre il business diretto dei prestiti personali e del corporate è venuto meno per la chiusura delle filiali al pubblico. Il portafoglio in essere continua a maturare gli interessi a conto economico, ma è venuto a mancare il contributo upfront delle commissioni di istruttoria originato dai nuovi prestiti erogati durante i mesi di lockdown.

La produzione che ha maggiormente risentito della crisi è quella del periodo da metà marzo a metà maggio (Euro 22,5 milioni di erogato a marzo con riduzione del 56% rispetto al mese precedente, Euro 3,6 milioni ad aprile con sostanziale azzeramento del new business e ripresa a maggio con Euro 34,7 milioni di erogato); dal mese di giugno, invece, vi è stata una ripresa, con un parziale recupero delle richieste di finanziamento precedentemente bloccate. I mesi finali dell'anno mostrano una nuova riduzione dovuta all'aumento della curva dei contagi ed al rinnovo delle misure di confinamento (Euro 43,4 milioni di erogato a novembre con riduzione del 25% sul mese precedente ed Euro 38,3 milioni a dicembre con una ulteriore riduzione del 12%).

In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale e nazionale nonché sull'operatività delle imprese, ProFamily, in osservanza alle normative vigenti, ha posto in essere, tra le altre, un'articolata serie di interventi finalizzati al sostegno della propria clientela. ProFamily ha aderito alle moratorie Assofin e ABI nonché alle moratorie del "Decreto Cura Italia" soprattutto per le PMI: al 31 dicembre 2020 il totale delle richieste di moratoria in stock che sono state accolte è di 5.676 per un importo di rate coinvolte pari a Euro 62,7 milioni.

La Società, di concerto con la Capogruppo, ha inoltre implementato una serie di soluzioni organizzative ed informatiche, in particolare sviluppando - anche per i propri dipendenti - la modalità di lavoro in "smart working", volte a garantire la continuità della regolare attività bancaria.

La rete commerciale diretta di ProFamily S.p.A. nell'anno 2020 ha collocato prestiti per Euro 385,2 milioni nel settore automotive con una riduzione del 10% rispetto al precedente esercizio, Euro 69,0 milioni nell'altro finalizzato in riduzione del 14% sul 2019, Euro 24,5 milioni nei prestiti personali in diminuzione del 29% ed Euro 35,7 milioni nelle cessioni del quinto e nei prestiti con delegazione di pagamento in calo del 14% sull'anno precedente. Le convenzioni con le fonti d'affari che hanno generato business nel corso dell'anno risultano 2.342.

Per integrare ed aumentare il valore della propria offerta, ProFamily S.p.A. prevede l'affiancamento di prodotti assicurativi ai prodotti finanziari: il catalogo include le classiche polizze credit protection di supporto ai prestiti, oltre ad assicurazioni stand alone soprattutto dedicate al settore automotive. Il volume d'affari dei premi assicurativi intermediati dalla Società nell'anno ammonta ad oltre Euro 16 milioni.

L'attenta valutazione del credito in fase di analisi della pratica e l'attività della struttura dedicata al recupero dei crediti hanno permesso il contenimento delle insolvenze ed il raggiungimento di una significativa qualità di portafoglio; il costo del credito a dicembre 2020 (misurato come costo delle svalutazioni rapportato all'outstanding) ammonta a 0,72%, in linea con i valori dei precedenti anni nonostante l'attuale situazione di crisi e molto contenuto rispetto ai valori del mercato di riferimento per effetto dell'attenta selezione delle fonti d'affari e sul

modello di business che predilige settori a basso livello di rischio.

ProFamily ha avviato nel corso dell'anno i lavori per una nuova auto
cartolarizzazione: il 10 ottobre 2020 è stato conferito un volume di
crediti di Euro 960,9
milioni al nuovo veicolo ProFamily SPV S.r.l.
(cod.fisc. 05037400263), veicolo costituito il 12 settembre 2019. Il
portafoglio che è stato conferito, analogamente con la precedente
cartolarizzazione del 2015, è composto di prestiti auto, finalizzati e
personali omogenei e in bonis
(escluse le cessioni del quinto e le
delegazioni di pagamento). Nella prima parte del 2021 sarà prevista
l'emissione dei titoli associati al portafoglio conferito.
Si ricorda che Banco BPM, dal settembre 2018, ha esercitato l'opzione
per la costituzione del Gruppo IVA, come definito dagli articoli da 70-bis
a 70-duodecies DPR 633/1972, a partire dall'esercizio d'imposta 2019,
opzione alla quale aveva aderito anche la "vecchia ProFamily". L'attuale
ProFamily, nata dalla nota operazione di scissione, non ha esercitato tale
opzione nell'anno di costituzione; l'inclusione della Società nel Gruppo
IVA è stato formalizzato ed è effettivo a decorrere dal 1 gennaio 2020.
Il personale L'esercizio 2020 si chiude con un organico composto da 104 unità, di cui
58 dipendenti a payroll e 46 distacchi dal Gruppo.
Nell'ambito delle 104 risorse, 31 sono localizzate sulla rete commerciale,
mentre le strutture centrali assorbono 73 unità, di cui circa un terzo
impegnati nella valutazione dei crediti.
Delle 104 risorse si registrano 4 dirigenti (di cui 2 distaccati), 31 quadri
e funzionari (di cui 10 distaccati) e 69 impiegati (di cui 34 distaccati).
Attività di ricerca e
sviluppo
ProFamily S.p.A., pur non effettuando direttamente attività di ricerca e
sviluppo, dispone di una piattaforma tecnologica capace di supportare
tutti i servizi finanziari che rientrano nella propria strategia e di gestire
in modo flessibile le peculiarità dei diversi canali distributivi (filiali
dirette, agenti in attività finanziaria). Gli applicativi utilizzati sono
oggetto
di
continui
miglioramenti
per
adeguare
il
sistema
alle
caratteristiche dell'operatività commerciale di ProFamily S.p.A., alle
modifiche normative ed alla necessità di governo dei rischi. Grazie a
questo
sforzo,
la
Società
può
affrontare
il
mercato
in
maniera
competitiva, con un'offerta di servizi ampia ed articolata.
Prevenzione e
mitigazione del
rischio
La Società è iscritta nel registro degli intermediari di cui all'Ex art. 106
del
Testo
Unico
Bancario;
l'oggetto
sociale
è
la
concessione
di
finanziamenti, riscossione dei crediti ceduti e servizi di cassa e
pagamento ai sensi dell'art 2 commi 3,6 e 6 bis nella legge del 30 aprile
1999, n. 130 in materia di cartolarizzazione dei crediti. La Società è
inoltre abilitata alla intermediazione di prodotti assicurativi: ProFamily
S.p.A. fronteggia, pertanto, rischi rivenienti dalla propria attività quale
intermediario finanziario e assicurativo.
Il Consiglio d'Amministrazione è stato tenuto costantemente aggiornato
circa
gli
interventi
svolti
nell'anno
riguardanti
il
modello
di
Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.
Lgs. 231/2001,
peraltro già oggetto di aggiornamento da parte del nuovo Organismo di
Vigilanza nominato nell'anno 2018. L'ulteriore rivisitazione del modello
mira a renderlo maggiormente coerente ai principi ispiratori di Gruppo.
In quanto attualmente iscritta nell'elenco previsto dall'art. 106 del Testo
Unico Bancario, e facente parte di un gruppo bancario, ProFamily S.p.A.
non è tenuta alla definizione di un processo ICAAP (Internal Capital
Adequacy Assessment Process); tale processo è comunque in essere in
quanto la Società è parte del Gruppo Banco BPM e la definizione dei

rischi cui è sottoposta e dei presidi a mitigazione degli stessi, nonché il calcolo, la verifica e predisposizione del requisito patrimoniale rientrano nel processo consolidato coordinato dal Risk Management della Capogruppo.

La Società ha accentrato le Funzioni di Controllo di secondo livello sulla Capogruppo nominandone altresì i relativi referenti; tali funzioni hanno pertanto il compito di recepire e predisporre, in conformità a quelli di Capogruppo, idonei regolamenti al fine di assicurare una costante gestione e monitoraggio del rischio.

Rischio di tasso di interesse: l'erogazione di finanziamenti alla clientela, principalmente a tasso fisso, genera un rischio tasso di interesse. Al fine di minimizzare tale rischio, la Società ogni mese raccoglie il funding presso la Capogruppo attraverso una serie di finanziamenti a tasso fisso che replicano la struttura delle scadenze dei crediti concessi alla clientela nel periodo. Tale portafoglio di finanziamenti garantisce un'efficace copertura dal rischio di tasso.

ProFamily S.p.A. si è dotata di uno specifico applicativo di Asset Liability Management, integrato coi sistemi della Capogruppo, per il monitoraggio del rischio di tasso e di liquidità. Tale strumento permette l'analisi di specifici indicatori che consentono di monitorare gli effetti economici a fronte di variazioni della curva dei tassi.

Rischio di credito: le operazioni di finanziamento alla clientela espongono la Società al rischio di credito. Per una corretta valutazione del merito creditizio ProFamily S.p.A. si avvale dell'ausilio di:

• griglie di scoring adattate alle specificità dei singoli segmenti di portafoglio;

• informazioni derivanti dai credit bureau comunemente utilizzati nel settore;

• informazioni interne nonché rating interni sulla clientela là dove disponibili all'interno del Gruppo Banco BPM.

Tali sistemi generano informazioni di sintesi finalizzate ad ottimizzare le attività di valutazione del merito creditizio in coerenza con le politiche di credito adottate.

Il credito è infine soggetto a costante monitoraggio andamentale che consente l'ottimizzazione delle politiche creditizie coerentemente con le strategie di rischio.

Si segnala inoltre che le griglie di scoring sono state rivisitate nell'anno in corso; è stata inoltre effettuata una calibrazione delle PD per verificarne la congruità anche ai fini della nuova normativa IFRS 9.

Rischio di liquidità: la provvista rimane assicurata dai finanziamenti concessi da Banco BPM S.p.A..

I saldi di liquidità sono costantemente monitorati dalle funzioni che gestiscono il rischio in parola utilizzando i dati previsionali di business.

Rischio operativo: ProFamily S.p.A., con decorrenza dal 2017 opera in conformità al metodo TSA (Traditional Standardized Approach) ed ha pertanto adottato un sistema di rilevazione, valutazione, mitigazione e monitoraggio dei rischi operativi conforme alle indicazioni di Capogruppo. Tale sistema di autovalutazione dei rischi inerenti l'attività svolta ha sia lo scopo di contenere le perdite reali, sia quello di

monitorare e mitigare i potenziali rischi connessi al business.

Il metodo utilizzato è quello del Self Risk Assessment ed è analogo a quello attualmente in uso presso la Capogruppo: ne sono stati infatti replicati strumenti e metodologia. Il Self Risk Assessment si avvale della partecipazione dei responsabili di funzione che vengono intervistati ed invitati ad individuare i potenziali rischi inerenti i processi da questi presidiati, le possibili cause di tali rischi e la combinazione di frequenza e gravità. Per ciascun processo indagato sono individuate le aree di maggior rischio. Per ogni specifico rischio sono analizzati i controlli esistenti al fine di mitigare i rischi stessi e valutare quelli residui.

La Società ha definito un livello oltre il quale il rischio residuo non può essere tollerato. Al ricorrere di ipotesi di rischio non tollerato, la Società, attraverso il Comitato Rischi, intraprende azioni inibitorie o di mitigazione. Trimestralmente si provvede a redigere idoneo report a cura della Funzione Reclami al fine di fornire agli Organi di vertice ed agli Organi di controllo, con periodicità differenziate, dettagliata documentazione in merito agli eventi conflittuali eventualmente emersi.

Con cadenza annuale il Consiglio di Amministrazione è rendicontato sugli esiti del processo e sulla casistica dei rischi operativi verificatisi.

Boundary risk: ProFamily S.p.A. associa a tale rischio quello relativo all'inadempimento da parte degli intermediari del canale Trade. Tali soggetti sono sottoposti a monitoraggio ex ante ed ex post il convenzionamento. In particolare, gli agenti sono soggetti ad un sistema di controllo continuo.

Le Funzioni operative e di controllo utilizzano nella corrente operatività un sistema informatico che integra i software forniti dai più importanti fraud data provider italiani. I modelli di monitoraggio sono stati correttamente applicati e tradotti in report definiti dalla Funzione Crediti (vintage analysis, delinquency report ecc.) assicurando un controllo tempestivo sull'andamento dell'operatività e verificando la coerenza del rischio assunto rispetto alle aspettative della Società.

L'intero sistema di gestione del rischio controparte è integrato nel sistema dei controlli interni e specificamente nelle procedure di risk check e di monitoraggio rete e fonti d'affari.

Rischio reputazionale: tale rischio è gestito attraverso un serrato controllo dell'attività degli intermediari e dello sviluppo di nuovi prodotti o mercati ed attraverso un puntuale riscontro ai reclami. Il Comitato Rischi vigila sulla corretta operatività nel rispetto delle azioni individuate alla minimizzazione del rischio reputazionale.

Rischio di conformità: La Funzione è accentrata presso la Capogruppo ed ha adottato i regolamenti della stessa. Il Regolamento si applica in riferimento alle normative previste dalle vigenti indicazioni di Vigilanza.

Presidi e controlli interni ProFamily S.p.A. ha adottato il sistema di controlli interni di Capogruppo.

Secondo il Sistema dei Controlli Interni, i controlli di primo livello sono esercitati sotto la responsabilità delle Funzioni operative con la finalità di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni, in applicazione e nel rispetto del principio della segregazione delle funzioni.

L'attività di Revisione Interna prevista dalle Disposizioni di Vigilanza è

svolta dalla Funzione Audit del Banco BPM, sulla base di un accordo di outsourcing stipulato tra ProFamily e Banco BPM, tramite la conduzione di attività di verifica e monitoraggio – in loco e a distanza – presso le strutture centrali e le unità periferiche di ProFamily.

La Funzione Audit della Capogruppo ha la responsabilità, da un lato, di controllare, in un'ottica di terzo livello, il regolare andamento dell'operatività e l'evoluzione dei rischi e, dall'altro, di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, portando all'attenzione degli organi aziendali i possibili miglioramenti al processo di gestione dei rischi, nonché agli strumenti di misurazione e controllo degli stessi, anche con riferimento al RAF. L'Audit di Capogruppo conduce le proprie verifiche sulla controllata ProFamily principalmente attraverso le strutture Audit Credito, Audit Processi di Governance, Audit Rete ma altresì attraverso le altre strutture.

Nel corso del 2020 la Funzione Audit ha formalizzato gli esiti di attività di verifica focalizzate su ambiti sia creditizi (Follow-up in materia di Concessione di finanziamenti - Polizze assicurative), sia di governo, misurazione del rischio e supporto (Business Continuity e Disaster Recovery; Sistemi di incentivazione e remunerazione; Amministratori di Sistema - Privacy) ed altresì presso la rete diretta di ProFamily. Gli interventi si sono conclusi con valutazioni in fascia positiva. La Funzione Audit monitora costantemente le attività di risoluzione dei rilievi che risultano aperti.

Con l'approvazione da parte del Consiglio d'Amministrazione del modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.Lgs. 231/2001, è stata avviata l'operatività dell'Organismo di Vigilanza.

I controlli dell'Organismo di Vigilanza sono armonicamente coordinati nell'ambito del sistema dei controlli interni attraverso opportuni flussi informativi.

Come ulteriore prevenzione dei reati indicati nel D. Lgs. n. 231/2001, la Società ha, inoltre, adottato il Codice Etico in coerenza con le indicazioni della Capogruppo.

La Società ha nominato il Responsabile del Servizio di Prevenzione e ha provveduto alla stesura di un piano di valutazione dei rischi. Sono stati nominati il Preposto e il Medico Competente così come previsto dalla normativa. Sono state adottate misure generali di tutela e misure

necessarie per la sicurezza e la salute dei lavoratori.

Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 81/08 (Tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro)

Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 196/2003 (Privacy) ProFamily S.p.A., in conformità al GDPR in vigore, ha nominato nel 2018 il Responsabile del trattamento privacy identificato nel Responsabile Compliance di Capogruppo; inoltre ha definito principi di riferimento e modalità organizzative per disciplinare le attività in ambito di Protezione dei Dati Personali. Sono stati identificati i Responsabili interni ed esterni ed i trattamenti effettuati con strumenti elettronici godono di misure di sicurezza allineate agli standard definiti dalla Capogruppo.

Adempimenti ai sensi del D. Lgs. 231/2007 (Antiriciclaggio)

La Società nell'agosto 2015 ha esternalizzato la Funzione Antiriciclaggio presso la Capogruppo nominando quale referente interno il Responsabile della Funzione di Compliance ed ha provveduto alla nomina del Responsabile, attribuendogli altresì la qualifica di Responsabile della Segnalazione di Operazioni Sospette.

Adempimenti ai sensi del D.Lgs. 231/2001 (Disciplina della responsabilità amministrativa della Società)

Sono stati definiti ruoli e responsabilità per tutte le funzioni aziendali interessate nell'ambito del Modello Antiriciclaggio adottato, è stato svolto il processo di autovalutazione del rischio di riciclaggio e inoltre sono stati ulteriormente implementati i sistemi informativi aziendali a supporto delle fasi di identificazione ed adeguata verifica della clientela, di segnalazione e registrazione delle operazioni.

Rapporti con la controllante e le altre Società del Gruppo Informativa sull'attività di Direzione e Coordinamento Si segnala che, ai sensi degli art. 2497 e seguenti del Codice Civile, ProFamily S.p.A. è sottoposta all'attività di Direzione e Coordinamento della controllante Banco BPM S.p.A.. Nel corso dell'anno, i rapporti intercorsi con la controllante e con le altre Società che sono soggette alla medesima attività di Direzione e Coordinamento hanno consentito alla Società di beneficiare degli indirizzi strategici della Controllante. Informativa sui rapporti esistenti con la Società controllante e con le altre Società collegate I rapporti con la controllante e le altre Società del Gruppo, improntati in un clima di proficua collaborazione e tutti regolati a condizioni sostanzialmente analoghe a quelle eventualmente riscontrabili sul mercato, sono evidenziati nella nota integrativa. Azioni proprie ProFamily S.p.A. non detiene azioni proprie. La Società non detiene né direttamente né tramite fiduciarie, quote del capitale della Società controllante o di altre Società del Gruppo. I risultati di bilancio I fatti aziendali trovano riscontro nelle risultanze di Stato Patrimoniale e di Conto Economico di seguito evidenziate. Sia gli schemi di bilancio, sia i prospetti di nota integrativa rappresentano la situazione dei conti della Società al 31 dicembre 2020. Rispetto a tale situazione viene fornita una informativa comparativa con i risultati dell'esercizio precedente, anno in cui la Società di nuova costituzione risulta operativa solo dal 27 giugno 2019, per cui i dati economici rappresentati hanno competenza limitata al solo secondo semestre. In tale ottica vanno pertanto lette le variazioni. La valutazione dei crediti riflette pertanto gli effetti della pandemia in conseguenza dell'aggiornamento dello scenario macroeconomico conseguente al Covid-19. Stato Patrimoniale • Il totale dell'attivo raggiunge complessivamente Euro 1.396,7 milioni, in incremento di Euro 5,8 milioni sull'esercizio precedente. La voce più importante è quella delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che ammontano ad Euro 1.385,5 milioni, in aumento di Euro 6,8 milioni sul saldo del 2020; • il valore dei crediti verso la clientela ammonta a Euro 1.382,3 milioni. Di tale stock le esposizioni lorde corrispondono a Euro 1.429,0 milioni e sono svalutate per Euro 46,7 milioni con una copertura totale del portafoglio del 3,3%. Il portafoglio in bonis ammonta a Euro 1.377,5 milioni mentre le attività deteriorate corrispondono a Euro 4,8 milioni. I crediti verso le banche ammontano a Euro 3,2 milioni;

• le immobilizzazioni materiali ammontano ad Euro 1,8 milioni; le

componenti di maggiore importanza sono date dal right of use degli affitti (IFRS 16) che ammonta ad Euro 0,9 milioni e dalle spese pluriennali su beni di terzi per Euro 0,6 milioni. Le immobilizzazioni immateriali hanno un saldo di Euro 1,0 milioni di cui il software è la componente più importante (Euro 0,9 milioni). Entrambi i saldi sono in riduzione rispetto all'esercizio precedente in quanto non sono stati fatti investimenti significativi nell'anno 2020, se non quelli dettati da esigenze normative;

• le altre attività ammontano a Euro 3,1 milioni; la voce contiene principalmente crediti verso l'erario per Euro 1,5 milioni (bollo virtuale) e i crediti verso le Compagnie assicurative per Euro 0,8 milioni;

• Il totale del passivo al netto del patrimonio netto ammonta a Euro 1.299,8 milioni, in riduzione di Euro 6,1 milioni sull'esercizio precedente. La voce col saldo maggiore è relativa alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato il cui valore ammonta a Euro 1.273,7 milioni. Tali passività corrispondono ad esposizioni finanziarie verso la Capogruppo: i finanziamenti in essere con il Banco BPM ammontano al 31 dicembre 2020 ad Euro 1.180 milioni. Si registra inoltre una posizione debitoria di Euro 92,8 milioni sui conti correnti presso la Capogruppo. Infine, le passività legate a contratti di affitto (IFRS 16) ammontano ad Euro 0,9 milioni;

• le altre passività ammontano a Euro 19,7 milioni; il saldo contiene essenzialmente: i debiti verso fornitori, intermediari e compagnie assicurative per Euro 3,4 milioni, le fatture da ricevere per Euro 9,8 milioni, i debiti verso gli enti previdenziali e fiscali (IRPEF, INPS, ritenute) per Euro 0,7 milioni e i debiti verso la Capogruppo per il consolidato fiscale che ammontano a Euro 1,5 milioni;

• il patrimonio netto è pari complessivamente a Euro 96,8 milioni ed è composto da un capitale sociale di Euro 43,0 milioni, da Euro 41,9 milioni di riserve, a fronte degli utili degli anni precedenti e dei versamenti effettuati dall'azionista unico, e da un utile dell'esercizio in corso che ammonta a Euro 11,9 milioni.

Conto Economico • Il margine d'intermediazione dell'esercizio raggiunge Euro 44,9 milioni. A tale valore contribuiscono:

  • Il margine di interesse ammonta ad Euro 36,2 milioni ed è formato da Euro 47,4 milioni di interessi attivi maturati dallo stock del portafoglio crediti e da Euro 11,2 milioni di interessi passivi riconosciuti alla Capogruppo per i finanziamenti erogati. - Le commissioni nette ammontano a Euro 8,8 milioni; il valore delle commissioni attive è di Euro 9,7 milioni ed è costituito dalle provvigioni upfront generate dai finanziamenti erogati, mentre le commissioni passive ammontano a Euro 1,0 milioni.

• Le rettifiche di valore dei crediti ammontano a Euro 9,7 milioni. La metodologia di calcolo delle svalutazioni prevede la segmentazione del portafoglio crediti in diverse categorie omogenee di prodotto; per ognuna di queste categorie sono definite percentuali di accantonamento da applicare al credito residuo sulla base del ritardo dei pagamenti. Nel mese di novembre è stato cancellato un volume di crediti in sofferenza pari ad Euro 5,4 milioni; tale portafoglio era interamente svalutato e la cancellazione non ha portato alcun effetto a conto economico.

• Le spese amministrative sostenute dalla Società nell'esercizio ammontano a Euro 17,5 milioni. La voce è così composta:

  • le spese per il personale di ProFamily S.p.A. sono pari a Euro 7,5 milioni, di cui Euro 4,0 milioni sono relative al personale dipendente, Euro 3,5 milioni è il costo del personale distaccato;

  • le altre spese amministrative della Società ammontano a Euro 10,0 milioni.

La componente principale, che costituisce il 41% del totale delle spese amministrative, è rappresentata dai compensi professionali e servizi di terzi che ammontano a Euro 4,1 milioni ed includono, nella maggior parte della loro composizione, i servizi consortili da parte del Gruppo e i servizi in outsourcing relativi all'attività degli enti esterni di recupero, back-office, contact center, help-desk e archiviazione digitale.

Altra componente rilevante è quella delle spese legali e di esazione, di cui gran parte relative alle azioni sui crediti non performing e verso convenzionati inadempienti, che ammontano a Euro 3,0 milioni (30% del totale).

Il costo delle spese bancarie per la presentazione degli incassi SDD e l'allineamento dei mandati Seda è in aumento ed ammonta ad Euro 1,1 milioni (11% del totale).

Altra componente di rilevanza significativa è rappresentata dai costi per la manutenzione e noleggio dei software e degli hardware, per un totale di Euro 0,8 milioni (8% del totale); tale voce è costituita dalle spese del motore decisionale e delle griglie di scoring e dai canoni dei software per la manutenzione e il supporto del sistema gestionale.

Data la particolare situazione che prospetticamente prevede la cessazione dell'operatività commerciale nel 2021, la Società ha limitato le spese di marketing; la cifra spesa nell'anno 2020 ammonta a Euro 0,1 milioni (1% del totale) di gran lunga inferiore rispetto alle cifre spese negli anni precedenti.

• Gli altri oneri e proventi di gestione sono positivi ed ammontano a Euro 4,7 milioni e sono principalmente composti da recuperi presso la clientela di spese amministrative (costi d'incasso e di postalizzazione);

• La voce degli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammonta a Euro 3,1 milioni. A fronte dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato S.p.A., la Società ha predisposto un apposito fondo a copertura degli oneri stimati per la chiusura dei rapporti commerciali, per la chiusura delle filiali dirette ed elementi a queste ultime connessi. La Società ha provveduto altresì ad aggiornare il fondo dedicato ai potenziali impatti economici derivanti dalle disposizioni di Banca d'Italia (emanate il 4 dicembre 2019) sul rimborso anticipato nel credito ai consumatori. Il fondo stima su base probabilistica i potenziali rimborsi di quote upfront sui prestiti in essere nel portafoglio crediti al 31 dicembre 2020. Nessun fondo è stanziato invece sulle estinzioni anticipate antecedenti la data di emissione delle disposizioni di Banca d'Italia ritenendo che non ricorrano i presupposti giuridici.

• L'utile dell'operatività corrente al lordo delle imposte ammonta complessivamente a Euro 17,9 milioni;

• L'utile netto dell'esercizio ammonta ad Euro 11,9 milioni.

Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio

Non si rileva alcun fatto significativo da segnalare. Pur non costituendo un evento successivo ai sensi dello IAS 10, si segnala che il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2021, oltre ad esprimersi in merito alla approvazione del presente progetto di bilancio al 31 dicembre 2020,

sarà chiamato anche a deliberare la fusione per incorporazione di ProFamily S.p.A. in Banco BPM S.p.A., in osservanza dei già richiamati accordi con Crédit Agricole il cui perfezionamento è previsto per il primo semestre 2021; sempre in tale contesto, nei primi mesi dell'anno, la Società provvederà ad inviare il recesso a tutti gli agenti della rete commerciale, come previsto dai citati accordi.

Evoluz. prevedibile della gestione Nel corso del 2021 è stato avviato uno specifico progetto per il conseguimento entro le tempistiche concordate degli obiettivi già citati previsti nell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 da Banco BPM SpA con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato S.p.A., con conseguente run-off del business del credito al consumo; sempre in tale contesto, come già richiamato nel paragrafo "Fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell'esercizio", si colloca infatti l'esame da parte del Consiglio di Amministrazione della delibera di fusione della Società in Banco BPM.

È in fase di conclusione con Finance di Capogruppo la cartolarizzazione degli attivi, già conferiti al veicolo ProFamily SPV a dicembre 2020, con l'emissione delle notes ed il rating delle agenzie. Tale attività, in analogia con la precedente cartolarizzazione, ha l'obiettivo di ottimizzare il funding del Gruppo Banco BPM.

Con particolare riferimento agli effetti del Coronavirus, si evidenzia che nel mese di gennaio 2021 la situazione di emergenza continua a fare sentire i propri effetti sulle attività produttive. Una valutazione delle potenziali conseguenze negative sull'attività economica internazionale e domestica e quindi dei riflessi sull'andamento di ProFamily è estremamente aleatoria e le conseguenze economiche generali e specifiche per la Società non possono essere stimate in modo attendibile.

Signori Soci,

a conclusione di questa relazione si evidenzia che:

  • la Società ha chiuso l'esercizio 2020 con un utile, al netto delle imposte, che ammonta ad Euro 11.905.858;

Nell'invitarVi ad approvare il bilancio, si propone di:

  • destinare il 5% dell'utile dell'esercizio, per un importo pari ad Euro 595.293 a riserva legale;
  • destinare la quota rimanente dell'utile, pari ad Euro 11.310.565 a riserva di utili portati a nuovo.

STATO PATRIMONIALE, CONTO ECONOMICO, PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA, PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DI PATRIMONIO NETTO E RENDICONTO

STATO PATRIMONIALE
VOCI DELL'ATTIVO
(valori in Euro) 31.12.2020 31.12.2019
10. Cassa e disponibilità liquide 224 118
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.385.464.134 1.378.699.865
a) crediti verso banche 3.176.374 39.338.326
b) crediti verso società finanziarie
c) crediti verso clientela 1.382.287.760 1.339.361.539
80. Attività materiali 1.833.941 2.566.302
90. Attività immateriali 969.115 1.368.258
100. Attività fiscali 5.291.048 5.965.424
a) correnti 130,500
b) anticipate 5.291.048 5.834.924
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
120. Altre attività 3.112.979 2.261.343
Totale Attivo 1.396.671.441 1.390.861.310
VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO
(valori in Euro) 31.12.2020 31.12.2019
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.273.720.056 1.279.882.344
a) debiti 1.273.720.056 1.279.882.344
b) titoli in circolazione
60. Passività fiscali 742.108 199.131
a) correnti 742.108 199.131
b) differite
70. Passività associate ad attività in via di dismissione
80. Altre passività 19.688.486 22.963.393
90. Trattamento di fine rapporto del personale 68.685 51.795
100. Fondi per rischi e oneri: 5.609.027 2.821.815
a) impegni e garanzie rilasciate
b) quiescenza e obblighi simili
c) altri fondi per rischi e oneri 5.609.027 2.821 815
110. Capitale 43.000.000 43.000.000
120. Azioni proprie (-)
130. Strumenti di capitale
140. Sovrapprezzi di emissione
150. Riserve 41.946.278 36.230.999
160. Riserve da valutazione (9.057) (3.445)
170. Utile (Perdita) d'esercizio 11.905.858 5.715.279
Totale Passivo e Patrimonio Netto 1.396.671.441 1.390.861.311
CONTO ECONOMICO
VOCI
(valori in Euro) 31.12.2020 31.12.2019
10. Interessi attivi e proventi assimilati 47.391.733 23.830.147
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 47.391.733 23.830.147
20. Interessi passivi e oneri assimilati (11.228.245) (5.753.420)
30. Margine di interesse 36.163.488 18.076.727
40. Commissioni attive 9.740.954 5.381.742
50. Commissioni passive (983.606) (509.414)
60. Commissioni nette 8.757.348 4.872.328
120. Margine di intermediazione 44.920.836 22.949.055
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (9.739.102) (4.786.899)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (9.739.102) (4.786.899)
150. Risultato netto della gestione finanziaria 35.181.734 18.162.156
160. Spese amministrative: (17.472.293) (10.326.926)
a) spese per il personale (7.477.460) (4.475.285)
b) altre spese amministrative (9.994.833) (5.851.641)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri
a) impegni e garanzie rilasciate
(3.089.594) (598.767)
b) altri accantonamenti netti (3.089.594) (598.767)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (867.759) (438.926)
190. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (516.350) (326.335)
200. Altri proventi e oneri di gestione 4.711.615 1.967.113
210. Costi operativi (17.234.381) (9.723.841)
260. Utile (Perdita) dell'attività corrente al lordo delle imposte 17.947.353 8.438.315
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (6.041.495) (2.723.036)
280. Utile (Perdita) dell'attività corrente al netto delle imposte 11.905.858 5.715.279
300. Utile (Perdita) dell'esercizio 11.905.858 5,715.279
VOCI 31.12.2020 31.12.2019
10. Utile (Perdita) d'esercizio 11.905.858 5.715.27
Altre componenti reddituali al netto delle imposte
senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
30. complessiva
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico
(variazioni del proprio merito creditizio)
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (5.612) (4.889)
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
90. Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a
conto economico
100. Copertura di investimenti esteri
110. Differenze di cambio
120. Copertura dei flussi finanziari
130. Strumenti di copertura (elementi non designati)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
160. Quota delle riserve di valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio
netto
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte (5.612) (4.889)
180. Redditività complessiva (Voce 10 + 170) 11.900.246 5.710.39
Il Presidente
del Consiglio di Amministrazione
istratore
Importo
A. ATTIVITÀ OPERATIVA 31.12.2020 31.12.2019
1. Gestione 24.560.260 11.368.575
- risultato d'esercizio (+/-) 11.905.858 5.715.279
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre
attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+)
- rettifiche di valore nette per rischio di credito (+/-) 9.739.102 4,786.899
- rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 1.384.109 512.133
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 598.767
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 742.108 199.131
- rettifiche di valore nette delle attività operative cessate al netto
dell'effetto fiscale (+/-)
- altri aggiustamenti (+/-)
789.083
(53.637.277
(443.633)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (37.469.503)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione
- attività finanziarie designate al fair value
- altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
(53.460.017) (36.760.274)
- altre attività (177.260) (709.229)
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie (6.832.224) 49.426.265
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (6.162.288) 37.820.768
- passività finanziarie di negoziazione
- passività finanziarie designate al fair value
- altre passività (669.936) 11.605.497
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (35.909.241) 23.325.338
B. ATTIVITÀ DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da
- vendite di partecipazioni
- dividendi incassati su partecipazioni
- vendite di attività materiali
- vendite di attività immateriali
- vendite di rami di azienda
2. Liquidità assorbita da (252.605)
- acquisti di partecipazioni (166.554)
- acquisti di attività materiali
- acquisti di attività immateriali (135.398) (4.965)
- acquisti di rami di azienda (117.207) (161.589)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (252.605) (166.554)
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale
- distribuzione dividendi e altre finalità
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di prowista
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO
(36.161.846) 23.158.784
RICONCILIAZIONE 31.12.2020 31.12.2019
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 39.338.444 16.179.660
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio (36.161.846) 23.158.784
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei gambi
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio, 3.176.598 39.338.444
Il Presidente Nmministratore Delegato
del Consiglio of Amministrazione

2. Parte A – POLITICHE CONTABILI

A.1 Parte generale

Sezione 1 - Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali

Il presente bilancio d'esercizio, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, è redatto secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB) e le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002.

Per l'interpretazione e l'applicazione dei principi contabili internazionali si è fatto riferimento ai seguenti documenti, seppur non omologati dalla Commissione Europea:

  • Quadro sistematico per la preparazione e presentazione del bilancio ("Conceptual Framework");
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a completamento dei principi contabili emanati.

I principi contabili applicati per la redazione del presente bilancio sono quelli in vigore al 31 dicembre 2020 (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC e IFRIC).

Per una panoramica sui principi contabili e sulle relative interpretazioni omologati dalla Commissione Europea, la cui applicazione è prevista per l'esercizio 2020 o per gli esercizi futuri si fa rinvio alla successiva "Sezione 4 – Altri Aspetti" nella quale sono altresì illustrati i principali impatti per la Società. Tra gli allegati al bilancio consolidato è riportato l'elenco dei principi IAS/IFRS omologati (inclusi i documenti interpretativi denominati SIC ed IFRIC) in vigore al 31 dicembre 2020.

Si sono inoltre considerate, per quanto applicabili, le comunicazioni degli Organi di Vigilanza (Banca d'Italia, BCE, EBA, Consob ed ESMA) ed i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI), con i quali sono state fornite raccomandazioni sull'informativa da riportare in bilancio, su taluni aspetti di maggior rilevanza in ambito contabile o sul trattamento contabile di particolari operazioni. Con riferimento alle interpretazioni fornite dai citati Organi, relativamente agli effetti contabili derivanti dalla crisi sanitaria Covid-19, si fa rinvio a quanto illustrato nel paragrafo "Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19" contenuto nella successiva "Sezione 4 – Altri Aspetti".

Sezione 2 - Principi generali di redazione

Il bilancio di esercizio è costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni di patrimonio netto, dal rendiconto finanziario e dalla nota integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione.

Per la predisposizione degli schemi di bilancio ed il contenuto della nota integrativa, la Società ha applicato le disposizioni fornite da Banca d'Italia ne "Il bilancio degli Intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" del 30 novembre 2018. Sono state inoltre considerate le ulteriori richieste trasmesse dal citato Organo di Vigilanza, con la Comunicazione del 28 gennaio 2021 intitolata "Integrazioni al provvedimento "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" aventi ad oggetto gli impatti del Covid-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS", nonché gli altri documenti richiamati nella Sezione 4 "Altri Aspetti".

Gli schemi di bilancio riportano, oltre al dato contabile al 31 dicembre 2020, l'informativa comparativa relativa all'ultimo bilancio approvato al 31 dicembre 2019.

Il presente bilancio è redatto adottando l'Euro come moneta di conto.

Gli importi degli schemi di bilancio sono espressi in unità di Euro, mentre i dati riportati nelle tabelle di nota integrativa sono espressi – qualora non diversamente indicato – in migliaia di Euro.

Il bilancio è redatto con intento di chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, finanziaria e il risultato economico dell'esercizio.

Se le informazioni richieste dai principi contabili internazionali e dalle disposizioni contenute nelle citate Disposizioni sono ritenute non sufficienti a dare una rappresentazione veritiera e corretta, nella nota integrativa sono fornite informazioni complementari necessarie allo scopo.

Se, in casi eccezionali, l'applicazione di una disposizione prevista dai principi contabili internazionali fosse incompatibile con la rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico, essa non sarebbe applicata. Nella nota integrativa si spiegherebbero i motivi della eventuale deroga e la sua influenza sulla rappresentazione della situazione patrimoniale, di quella finanziaria e del risultato economico.

Il bilancio è redatto nel rispetto dei seguenti principi generali:

Continuità aziendale: il bilancio è redatto utilizzando criteri propri di un'impresa in funzionamento Si rinvia al paragrafo "Continuità aziendale" della Sezione 4 – Altri Aspetti per una disamina più approfondita.

Rilevazione per competenza economica: il bilancio è redatto secondo il principio della rilevazione per competenza economica ad eccezione dell'informativa sui flussi finanziari.

Coerenza di presentazione: la presentazione e la classificazione delle voci nel bilancio sono mantenute costanti da un esercizio all'altro a meno che un principio o un'interpretazione non richieda un cambiamento nella presentazione o che un'altra presentazione o classificazione non sia ritenuta più appropriata tenuto conto di quanto previsto dallo IAS 8. In quest'ultimo caso, nella nota integrativa viene fornita l'informativa riguardante i cambiamenti effettuati rispetto all'esercizio precedente.

Rilevanza e aggregazione: gli schemi di stato patrimoniale e di conto economico sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri arabi), da sottovoci (contrassegnate da lettere) e da ulteriori dettagli informativi (i "di cui" delle voci e delle sottovoci). Le voci, le sottovoci e i relativi dettagli informativi costituiscono i conti del bilancio. Gli schemi sono conformi a quelli definiti dalla Banca d'Italia nelle disposizioni per "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari" del 30 novembre 2018. Ai suddetti schemi possono essere aggiunte nuove voci se il loro contenuto non è riconducibile ad alcuna delle voci già previste dagli schemi e solo se si tratta di importi di rilievo. Le sottovoci previste dagli schemi possono essere raggruppate quando ricorre una delle due seguenti condizioni: a) l'importo delle sottovoci sia irrilevante;

b) il raggruppamento favorisce la chiarezza del bilancio; in questo caso la nota integrativa contiene distintamente le sottovoci oggetto di raggruppamento.

Nello stato patrimoniale, nel conto economico e nel prospetto della redditività complessiva non sono indicati i conti che non presentano importi né per l'esercizio al quale si riferisce il bilancio né per quello precedente.

Prevalenza della sostanza sulla forma: le operazioni e gli altri eventi sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Compensazione: le attività e le passività, i proventi e i costi non vengono compensati a meno che ciò non sia consentito o richiesto da un principio contabile internazionale o da una sua interpretazione o da quanto disposto dalle citate disposizioni del 30 novembre 2018.

Informazioni comparative: per ogni conto dello stato patrimoniale e del conto economico viene fornita l'informazione comparativa relativa all'esercizio precedente, a meno che un principio contabile o una interpretazione non consentano o prevedano diversamente. I dati relativi all'esercizio precedente possono essere opportunamente adattati, ove necessario, al fine di garantire la comparabilità delle informazioni relative all'esercizio in corso. L'eventuale non comparabilità, l'adattamento o l'impossibilità di quest'ultimo sono segnalati e commentati nella nota integrativa.

La nota integrativa è suddivisa in parti (A-Politiche contabili, B-Informazioni sullo stato patrimoniale, C-Informazioni sul conto economico, D-Altre informazioni).

Ogni parte della nota è articolata in sezioni, ciascuna delle quali illustra un singolo aspetto della gestione.

Le incertezze sull'utilizzo di stime nella predisposizione del bilancio di esercizio

Di seguito l'informativa prevista dal principio contabile internazionale IAS 1 paragrafo 125 e dalle raccomandazioni contenute nei Documenti Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 2 del 6 febbraio 2009 e n. 4 del 3 marzo 2010, in conformità con gli standard espositivi e le casistiche evidenziate dalla Capogruppo ove applicabili.

L'applicazione di alcuni principi contabili implica necessariamente il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali.

Le assunzioni alla base delle stime formulate tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari. A tale proposito si evidenzia che la situazione causata dall'attuale crisi economica e finanziaria ha reso necessarie assunzioni riguardanti l'andamento futuro caratterizzate da significativa incertezza.

Proprio in considerazione della situazione d'incertezza non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, potrebbero non trovare conferma nei futuri scenari in cui la Società si troverà ad operare. I risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero pertanto differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio e potrebbero conseguentemente rendersi necessarie rettifiche a oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Al riguardo si evidenzia che le stime di bilancio potrebbero dover essere riviste a seguito dei mutamenti nelle circostanze sulle quali le stesse erano fondate, in seguito a nuove informazioni o alla maggiore esperienza registrata.

Di seguito si elencano i processi di stima considerati maggiormente critici al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della società:

  • determinazione dell'impairment dei crediti erogati iscritti nell'attivo patrimoniale;
  • stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate;
  • stima dei fondi per rischi e oneri;
  • stima delle obbligazioni relative ai benefici a favore dei dipendenti.

L'elenco dei processi valutativi sopra riportati viene fornito al solo fine di consentire al lettore di bilancio una migliore comprensione delle principali aree d'incertezza, ma non è inteso in alcun modo a suggerire che assunzioni alternative, allo stato attuale, potrebbero essere più appropriate. In aggiunta, le valutazioni di bilancio sono formulate sulla base del presupposto della continuità aziendale, in quanto non sono stati individuati rischi che possano compromettere l'ordinato svolgimento dell'attività aziendale.

L'informativa sui rischi, con particolare riferimento al rischio di liquidità, è contenuta nella Parte D – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

Sezione 3 – Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa non si segnalano fatti e circostanze intervenute successivamente al 31 dicembre 2020 - data di riferimento del bilancio d'esercizio - e fino al 08 febbraio 2021, data di approvazione del progetto di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione tale di avere un impatto sulla situazione patrimoniale ed economica al 31 dicembre 2020.

Non si rileva alcun fatto significativo da segnalare. Pur non costituendo un evento successivo ai sensi dello IAS 10, si segnala che il Consiglio di Amministrazione dell'8 febbraio 2021, oltre ad esprimersi in merito alla approvazione del presente progetto di bilancio al 31 dicembre 2020, sarà chiamato anche a deliberare la fusione per incorporazione di ProFamily S.p.A. in Banco BPM S.p.A., in osservanza dei già richiamati accordi con Crédit Agricole.

Sezione 4 - Altri aspetti

Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19

Tra i principali fattori di incertezza che potrebbero incidere sugli scenari futuri in cui la Società si troverà ad operare devono essere consideratigli effetti negativi sull'economia globale e italiana direttamente o indirettamente collegati all'epidemia da Coronavirus (Covid-19).

La diffusione della pandemia Covid-19 e le sue implicazioni per la salute pubblica, per l'attività economica e per il commercio potranno, infatti, influire negativamente sulla crescita dell'economia italiana e di quella globale. Al momento la dimensione del fenomeno risulta essere incerta in quanto dipenderà dall'evoluzione della pandemia, a sua volta influenzata dalla rapidità e dall'efficacia della campagna vaccinale, e da come riusciranno a riprendersi le attività produttive dopo gli eventi che hanno caratterizzato il 2020, ovvero il lockdown rigido imposto dal Governo nel primo semestre (da marzo a maggio) e la seconda chiusura più blanda decisa a seguito del peggioramento registrato nei dati sanitari a partire dal mese di ottobre. Detta ripresa sarà anche in funzione dell'efficacia e dell'estensione temporale delle misure di sostegno monetarie, fiscali e sociali intraprese dalle competenti autorità (Governi, BCE, Unione Europea).

La visione che si sta consolidando alla data di redazione del bilancio è che le misure di contenimento del virus e i diversi interventi pubblici messi in atto siano tali da consentire una graduale ripresa delle attività produttive; in particolare, dopo l'aumento dei contagi degli ultimi mesi è previsto che l'epidemia torni gradualmente sotto controllo nel corso del 2021 e che l'emergenza sanitaria sia completamente superata entro il 2022.

Fino a quando il quadro della crisi e degli interventi nazionali ed europei non assumerà contorni maggiormente definiti, l'inclusione nelle stime di bilancio degli effetti del Covid-19 risulterà essere un esercizio particolarmente complesso, in quanto detti effetti dipenderanno da una serie di variabili ad oggi non prevedibili, se non con un certo margine di incertezza.

Il carattere straordinario della crisi in corso trova testimonianza nei documenti emanati a partire dal mese di marzo 2020, dalle diverse Autorità regolamentari e di vigilanza (di seguito per semplicità le "Autorità") e dagli standard setter, finalizzati a fornire indicazioni e interpretazioni su come applicare quanto previsto dai principi contabili internazionali nel contesto del Covid-19, anche con l'obiettivo di evitare lo sviluppo di effetti pro-ciclici ma nel contempo di assicurare una corretta e trasparente informativa e misurazione dei rischi. Nei citati documenti viene altresì richiamata l'attenzione sulla necessità di fornire informazioni aggiornate sui rischi legati al Covid-19 che possono avere un impatto sulla situazione economico-patrimoniale e finanziaria, sulle eventuali azioni intraprese o pianificate per mitigare detti rischi ed un'indicazione dei potenziali impatti rilevanti per la stima dell'andamento futuro.

Nella seguente tabella si fornisce un elenco dei principali documenti emanati alla data di redazione del presente bilancio, relativamente alle principali tematiche contabili impattate da Covid-19:

Autorità/Tipo
documento
Data Titolo
International Accounting Standard Board (IASB)
Statement 27/03/20 IFRS 9 and Covid-19. Accounting for expected credit losses applying IFRS
9 Financial instrument in the light of current uncertainty resulting from the
covid-19 pandemic
Banca Centrale Europea (BCE)
Comunicazione 20/03/20 ECB Banking Supervisor provides further flexibility to banks in reaction to
coronavirus
Lettera BCE 01/04/20 IFRS 9 in the context of the coronavirus (Covid-19) pandemic
Lettera BCE 04/12/20 Identification and measurement of credit risk in the context of the
coronavirus (Covid-19) pandemic
European Banking Authority (EBA)
Statement 25/03/20 Statement on the application of the prudential framework regarding Default,
Forbearance and IFRS 9 in the light of Covid-19 measures
Guideline 02/04/20 Guideline on legislative and non-legislative moratoria on loan repayments
applied in the light of the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/02)
Guideline 25/06/20 Guideline amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non
legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19
crisis (EBA/GL/2020/08)
Guideline 02/12/20 Guideline amending Guidelines EBA/GL/2020/02 on legislative and non
legislative moratoria on loan repayments applied in the light of the Covid-19
crisis (EBA/GL/2020/15)
Guideline 02/06/20 Guidelines on reporting and disclosure of exposures subject to measures
applied in response to the Covid-19 crisis (EBA/GL/2020/07)
European Securities and Market Authority (ESMA)
Raccomandazione 11/03/20 ESMA recommends action by financial market participant for Covid-19
impact
Statement 25/03/20 Accounting implication of the Covid-19 outbreak on the calculation of
expected credit losses in accordance with IFRS 9 (ESMA32-63-951)
Statement 20/05/20 Implication of the Covid-19 outbreak on the half-yearly financial reports
(ESMA32-63-972)
Statement 28/10/20 European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports
(ESMA32-63-1041)
Commissione Nazionale per la Società e la Borsa (CONSOB)
Richiamo di attenzione 09/04/20 Covid-19 - Richiamo di attenzione sull'informativa finanziaria
Richiamo di attenzione 16/07/20 Covid-19 - Richiamo di attenzione sull'informativa finanziaria
International Organization of Securities Commissions (IOSCO)
Statement 03/04/20 IOSCO Statement on Application of Accounting Standards during the
Covid-19 Outbreak

In particolare, le tematiche contabili rilevanti nel contesto della crisi Covid-19, su cui si sono concentrati i suddetti documenti in quanto presuppongono l'impiego di valutazioni soggettive, possono essere così elencate:

  • classificazione dei crediti interessati da interventi di moratoria, in base alle indicazioni fornite dall'International Accounting Standard Board (IASB), dalla Banca Centrale Europea (BCE), dall'European Banking Authority (EBA), dall'European Securities and Market Authority (ESMA);
  • misurazione delle perdite attese sulle esposizioni creditizie in grado di incorporare le previsioni degli scenari macroeconomici futuri e gli effetti delle garanzie statali, sulla base di quanto rappresentato dallo IASB, dall'EBA, dall'ESMA e dalla BCE;
  • informativa al mercato sugli effetti registrati dalla crisi sanitaria e su quelli prospettici nonché sulle misure intraprese e su quelle programmate per affrontare la crisi, in base alle indicazioni fornite negli statement e nei richiami di attenzione di ESMA, della Commissione Nazionale per la Società e la Borsa (CONSOB), dell'International Organization of Securities Commissions (IOSCO);
  • valutazione e determinazione dell'impairment per le attività non finanziarie, le cui aspettative sono contenute nei documenti di ESMA e CONSOB.

Per ProFamily l'unica tematica contabile di rilievo, di seguito illustrata, ai fini dell'analisi degli impatti Covid-19 e dei relativi elementi di incertezza riguarda gli interventi di moratoria che, ad ogni modo, si collocano nel più ampio panorama delle misure di sostegno adottate a livello di Gruppo.

Interventi di moratoria e relativa classificazione

ProFamily ha concesso diverse misure di sostegno alle famiglie ed alle imprese, sia in virtù di quanto previsto dai decreti governativi (D.L. 18/2020 emanato il 17 marzo 2020 "Misure di potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale e di sostegno economico per famiglie, lavoratori e imprese connesse all'emergenza epidemiologica da Covid-19", c.d. "Cura Italia"), sia in base ad iniziative bilaterali inquadrabili nell'ambito degli accordi ABI. Tali misure sono finalizzate a fornire sostegno alle controparti che sono state colpite dalla sospensione o dalla limitazione delle attività economiche conseguenti alla crisi Covid-19, mediante la sospensione dei pagamenti.

I suddetti interventi di moratoria:

  • non hanno comportato di regola la classificazione dell'esposizione tra quelle "oggetto di misure di concessione" (c.d. "misure di forbearance"), trattandosi di interventi finalizzati a mitigare i rischi di natura sistemica e non le esigenze specifiche di un singolo debitore;
  • non hanno determinato una classificazione automatica dell'esposizione nello Stadio 2 ai fini dell'impairment IFRS 9, in quanto dette misure non esprimono necessariamente un significativo incremento del rischio di credito;
  • non rappresentano un trigger automatico per la classificazione ad inadempienza probabile.

A tal riguardo si segnala che la concessione delle moratorie in esame potrebbe rendere maggiormente difficile l'individuazione dei segnali di deterioramento e comportare, nel breve periodo, un ritardo nella classificazione tra le esposizioni deteriorate, per effetto del congelamento dei giorni di past due in vigenza del periodo di moratoria, con conseguente sottostima delle perdite attese.

Diviene quindi centrale il governo del rischio di credito mediante la definizione di adeguate misure di sostegno ed il tempestivo monitoraggio delle posizioni con significativo incremento di rischio di credito.

Da ultimo per le informazioni quantitative sulle misure di sostegno concesse dal Gruppo al 31 dicembre 2020, in termini di esposizioni lorde, rettifiche di valore (complessive e dell'esercizio), trasferimenti tra stadi si fa rinvio alle seguenti tabelle:

  • "4.5a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive" della "Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", contenuta nella "Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale" della presente Nota integrativa;
  • "8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relative a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione" della "Sezione 8 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" contenuta nella "Parte C – Informazioni sul conto economico" della presente Nota integrativa;
  • "5.a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)" e "6.4a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti", contenuta tra le informazioni quantitative della sezione dedicata al rischio di credito della "Parte D – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura" della presente Nota integrativa.

Modifiche contrattuali derivanti da Covid-19

1. Modifiche contrattuali e cancellazione contabile (IFRS 9)

Come in precedenza illustrato, in risposta all'emergenza sanitaria, ProFamily ha intrapreso una serie di interventi a sostegno della propria clientela, attraverso la concessione di moratorie sui finanziamenti in essere (sospensione rate e/o allungamento delle scadenze).

Per quanto riguarda il relativo trattamento contabile si ritiene che le suddette misure siano inquadrabili nella fattispecie prevista dal principio contabile IFRS 9 relativa alle "rinegoziazione di attività finanziarie", che ricorre qualora le condizioni contrattuali originarie siano modificate per volontà delle parti. In tal caso occorre verificare se l'attività finanziaria debba continuare ad essere rilevata in bilancio o se, in caso contrario, si debba procedere a cancellare l'originaria attività finanziaria rilevando un nuovo strumento finanziario.

A tal fine, occorre valutare se le modifiche dei termini contrattuali della rinegoziazione siano sostanziali o meno. Nel dettaglio:

  • in presenza di modifiche sostanziali, l'entità deve eliminare contabilmente lo strumento finanziario oggetto di modifica e procedere all'iscrizione di una nuova attività finanziaria sulla base delle nuove previsioni contrattuali (cosiddetto "derecognition accounting");
  • in presenza di rinegoziazioni considerate non sostanziali, l'entità deve rideterminare il valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, sulla base del tasso originario dell'esposizione esistente prima della rinegoziazione. La differenza tra il suddetto valore lordo ed il valore contabile lordo antecedente la modifica è rilevata a conto economico nella voce 140 "Utili (Perdite) da modifiche contrattuali senza cancellazioni" (cosiddetto "modification accounting").

Le modifiche contrattuali in esame, comportando un mero slittamento dei pagamenti, devono ritenersi non sostanziali e quindi da trattare contabilmente in base al "modification accounting".

Al riguardo si deve precisare che le moratorie concesse da ProFamily prevedono l'applicazione di interessi corrispettivi conteggiati sul debito residuo per l'intero periodo di sospensione dei pagamenti. Gli interessi sono pagati alla scadenza della rata originaria, in caso di sospensione della sola quota capitale, o a partire dalla fine del periodo di moratoria, in caso di sospensione dell'intera rata. Tale modalità applicativa implica che il valore attuale dell'esposizione post rinegoziazione sia sostanzialmente allineato al valore attuale dell'esposizione ante rinegoziazione.

2. Modifiche del principio contabile IFRS 16

Con Regolamento (UE) n. 1434 del 9 ottobre 2020 sono state omologate le modifiche al principio IFRS 16, relative al trattamento contabile delle concessioni sui canoni connesse al Covid-19. In risposta alla crisi epidemiologica in atto, le suddette modifiche forniscono, infatti, un espediente pratico in base al quale le riduzioni temporanee e/o le sospensioni di pagamento di affitti relativi al periodo

che va dall'inizio dell'epidemia fino al 30 giugno 2021, in conseguenza diretta del Covid-19, possono non essere contabilizzate in base alle regole contabili della "lease modification". Dette modifiche sono in vigore a partire dai bilanci dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, salvo applicazione anticipata.

In base a quanto stabilito dal principio IFRS 16, in caso di variazione delle condizioni contrattuali originarie di un contratto di leasing, si renderebbe necessario modificare il piano di ammortamento del leasing ("lease modification") con conseguente rideterminazione della passività. Con le modifiche in esame è invece concesso, quale espediente pratico, di trattare i canoni non corrisposti alla stregua di un pagamento variabile, da rilevare quale minor costo a conto economico, senza dover necessariamente ricalcolare la passività finanziaria.

Le tre condizioni che devono essere presenti per poter applicare la semplificazione in esame sono le seguenti:

  • l'ammontare dei canoni del contratto di leasing rivisto non deve differire in modo sostanziale rispetto all'ammontare dei canoni precedentemente previsti;
  • le concessioni devono riguardare esclusivamente i canoni relativi a periodo che va dall'inizio della pandemia al 30 giugno 2021;
  • tutti gli altri termini contrattuali devono rimanere sostanzialmente invariati.

Al riguardo si deve precisare che per ProFamily la semplificazione in oggetto non è rilevante ai fini della redazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Termini di approvazione e pubblicazione del bilancio

Il progetto di bilancio di ProFamily S.p.A. è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta dell'08 febbraio 2021 e sarà sottoposto all'approvazione da parte dell'Assemblea dei Soci convocata per il 12 aprile 2021.

Revisione contabile

Il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 è sottoposto a revisione contabile a cura della società di revisione PricewaterhouseCoopers SpA, con sede legale in Milano, Piazza Tre Torri n. 2, iscritta al Registro dei Revisori Legali presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione dell'incarico conferito a detta società per gli esercizi 2019-2027 nell'atto di scissione del 27 giugno 2019, anche atto costitutivo della nuova Società.

Consolidato fiscale nazionale

L'art. 1 del D.Lgs. 344/03 ha modificato il testo unico delle imposte sui redditi, D.P.R. 917/86, introducendo con gli art. da 117 a 129 l'istituto del consolidato fiscale nazionale in base ai principi contenuti nell'art. 4, comma 1 della legge di delega 7 aprile 2003 n. 80. La disposizione di cui all'art. 4 citato ha previsto la determinazione in capo alla Società consolidante di un'unica base imponibile, con opzione facoltativa delle Società partecipanti.

Il contratto di consolidamento fiscale del Gruppo Banco BPM, sottoscritto in data 27/10/2017, tra la società consolidante e la scissa ProFamily Spa ha piena efficacia anche per la neo costituita ProFamily S.p.A., in quanto la scissione parziale e proporzionale intervenuta non ha determinato l'interruzione della tassazione di gruppo ai sensi del comma 4 dell'articolo 11 del DM 1 marzo 2018. La neo costituita ProFamily S.p.A. ha mantenuto nei confronti della società consolidante i medesimi diritti e doveri contrattuali, nessuno escluso ed in ogni sua parte, che la scissa ProFamily S.p.A. aveva acquisito a seguito della sottoscrizione del suddetto contratto di consolidamento fiscale.

Continuità Aziendale

Come indicato nella Sezione 2 – Principi generali di redazione, il bilancio è redatto utilizzando criteri propri di un'azienda in funzionamento e quindi nell'ottica della continuità dell'attività aziendale. Al riguardo si segnala che secondo quanto previsto dagli accordi intercorsi tra il Gruppo Banco BPM ed il Gruppo Crédit Agricole è prevista per il primo semestre del 2021 l'operazione di fusione per incorporazione di ProFamily in Banco BPM, con conseguente run-off del business del credito al consumo.

Ne consegue che eventuali effetti derivanti dalla cessazione dell'attività e dalla prospettata operazione di fusione, in sede di redazione del presente bilancio, sono stati opportunamente considerati nella valutazione delle attività e delle passività in coerenza con quanto peraltro previsto dai principi contabili IAS/IFRS.

Nuovi principi contabili/interpretazioni o modifiche di quelli esistenti approvati dallo IASB/IFRIC

Di seguito si riporta un'illustrazione dei nuovi principi contabili o delle modifiche ai principi esistenti approvati dallo IASB, nonché delle nuove interpretazioni o modifiche di quelle esistenti, pubblicate dall'IFRIC, con evidenza separata di quelli applicabili nell'esercizio 2020 da quelli adottabili negli esercizi successivi.

Principi contabili IAS/IFRS e relative interpretazioni SIC/IFRIC omologati e da applicare obbligatoriamente ai fini della redazione del bilancio 2020

Regolamento (UE) n. 2075 del 29 novembre 2019 – "IFRS Conceptual Framework - Modifiche"

.

Il Regolamento in esame ha omologato il documento "Modifiche al Conceptual Framework", emanato dallo IASB a marzo 2018, al fine modificare i riferimenti contenuti in alcuni principi ed interpretazioni al precedente Conceptual Framework, sostituendoli con il nuovo Conceptual Framework.

Si ricorda che il Conceptual Framework non è un principio contabile e pertanto non è oggetto di omologazione, mentre il documento in oggetto è oggetto di omologazione, in quanto va a modificare alcuni IAS/IFRS.

Regolamento (UE) n. 2104 del 29 novembre 2019 – "Definizione di Rilevante - Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8"

Con il Regolamento in esame è stato omologato il documento "Definizione di Rilevante - Modifiche allo IAS 1 e allo IAS 8", pubblicato dallo IASB ad ottobre 2018. Le modifiche hanno l'obiettivo di chiarire la definizione di "Rilevante", al fine di aiutare le società a comprendere se un'informativa sia rilevante ai fini delle decisioni degli utilizzatori dei bilanci.

Regolamento (UE) n. 551 del 21 aprile 2020 - "Definizione di un'attività aziendale" – Modifiche all'IFRS 3

Il Regolamento ha l'obiettivo di chiarire se una transazione rappresenti un'acquisizione di un'attività aziendale ("business"), in base alle definizioni contenute nel principio IFRS 3.

Regolamento (UE) n. 1434 del 9 ottobre 2020 – "Concessioni sui canoni connesse alla Covid-19" - Modifiche all'IFRS 16

Il Regolamento, in vigore a partire dai bilanci dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente salvo applicazione anticipata, fornisce un espediente pratico, conseguente agli impatti della crisi epidemiologica in atto, che consente ai locatari di non contabilizzare come "lease modification" le riduzioni temporanee e/o le sospensioni di pagamento di affitti relativi al periodo che va dall'inizio dell'epidemia fino al 30 giugno 2021, in conseguenza diretta del Covid-19.

Ai fini della redazione del bilancio 2020, il Gruppo non si è tuttavia avvalso di tale semplificazione, come illustrato nel precedente paragrafo "Rischi, incertezze e impatti dell'epidemia Covid-19" contenuto nella presente sezione, a cui pertanto si fa rinvio per ulteriori dettagli.

Regolamento (UE) n. 34 del 15 gennaio 2020 – "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse"

Per completezza di informativa si segnala che in data 15 gennaio 2020 è stato pubblicato il Regolamento UE n. 34 che ha omologato le modifiche dei principi contabili IFRS 9, IAS 39 e IFRS 7, emanate dallo IASB in data 26 settembre 2019, nell'ambito del progetto di "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse" (di seguito anche "Riforma Ibor"). Trattasi, in particolare, della prima fase della riforma, ossia della fase dedicata alla ricerca delle soluzioni per ridurre gli effetti sul bilancio correlati ai potenziali impatti nel periodo precedente la sostituzione dei tassi benchmark con i nuovi tassi (cosiddetta fase "pre-placement issues").

Per le modifiche in esame, applicabili obbligatoriamente a partire dal 1° gennaio 2020, il Gruppo Banco BPM si è avvalso di un'applicazione anticipata fin dal bilancio al 31 dicembre 2019, con l'obiettivo di escludere qualsiasi elemento di incertezza nella misurazione dell'efficacia delle relazioni di copertura correlato alla sostituzione dei tassi di interesse, ma per ProFamily non vi erano stati impatti non avendo derivati di copertura.

La riforma IBOR prevede, oltre alla prima fase, una seconda fase finalizzata ad esaminare i possibili impatti conseguenti all'effettiva applicazione dei nuovi tassi di interesse (cosiddetta fase "replacement issues"), conclusasi con la pubblicazione del Regolamento (UE) n. 25/2021, illustrato nel successivo paragrafo.

Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC omologati, la cui applicazione decorre successivamente al 31 dicembre 2020

Di seguito si fornisce evidenza dei principi o delle modifiche la cui applicazione decorre successivamente al 31 dicembre 2020 e per i quali la Società, laddove previsto, non si è avvalsa di un'applicazione anticipata.

Regolamento (UE) n. 2097 del 15 dicembre 2020 – "Proroga dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9" - Modifiche all'IFRS 4

Il Regolamento prevede una modifica all'IFRS 4 finalizzata ad evitare possibili problematiche contabili temporanee derivanti dello sfasamento tra la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 Strumenti finanziari e la data di entrata in vigore dell'IFRS 17 Contratti assicurativi. In particolare, le modifiche all'IFRS 4 prorogano la scadenza dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 2023 al fine di allineare la data di entrata in vigore dell'IFRS 9 al nuovo IFRS 17. Le citate modifiche sono applicabili dal 1° gennaio 2021. Per la Società non sono previsti impatti diretti non svolgendo attività assicurativa.

Regolamento (UE) n. 25 del 13 gennaio 2021 – "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse - Fase 2" - Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16

Come in precedenza illustrato, il Regolamento in esame rappresenta la seconda fase del progetto di riforma dei tassi di interesse IBOR, con la quale sono state introdotte alcune modifiche ritenute necessarie per la gestione degli impatti conseguenti all'effettiva sostituzione dei tassi.

In maggior dettaglio, le modifiche sono finalizzate a fornire alcuni espedienti pratici volti a minimizzare gli effetti della sostituzione degli indici benchmark, con particolare riferimento alle tematiche correlate al trattamento contabile delle modifiche dei flussi contrattuali degli strumenti finanziari e dei contratti di leasing e a quelle correlate alla gestione delle operazioni di copertura esistenti finalizzate a consentirne la loro prosecuzione. E' inoltre richiesta specifica disclosure sullo stato di avanzamento della transizione ai nuovi tassi di riferimento alternativi.

Tali modifiche sono applicabili obbligatoriamente dal 1° gennaio 2021, salvo applicazione anticipata, per la quale il Gruppo non si è tuttavia avvalso.

Allo stato attuale non sono previsti impatti significativi per il Gruppo Banco BPM correlati all'applicazione del regolamento in esame, tenuto anche conto del fatto che le suddette modifiche hanno come finalità quella di minimizzare gli effetti contabili conseguenti alla riforma dei tassi di interesse.

Principi contabili IAS/IFRS e interpretazioni SIC/IFRIC emanati dallo IASB/IFRIC, in attesa di omologazione

Si riepilogano di seguito i principi, le interpretazioni o modifiche che sono stati approvati dallo IASB, ma in attesa di omologazione.

IFRS 17 "Contratti Assicurativi" e Modifiche all'IFRS 17

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha emanato il nuovo principio contabile IFRS 17 che disciplina i contratti emessi dalle compagnie di assicurazione e la cui applicazione è prevista a partire dal 1° gennaio 2021. In data 15 novembre 2018 lo stesso IASB ha proposto il differimento dell'entrata in vigore del principio al 1° gennaio 2022 con contestuale estensione fino al 2022 dell'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 concessa alle compagnie assicurative, in modo che IFRS 9 ed IFRS 17 possano essere applicati nello stesso momento.

In data 25 giugno 2020 è stata emanata una modifica all'IFRS 17, che non ne ha intaccato i principi di base ma che rappresenta un ausilio nell'implementazione e una semplificazione nella disclosure della performance finanziaria; la modifica in esame ha inoltre disposto il rinvio al 1° gennaio 2023 della prima applicazione dell'IFRS 17. Per la Società non si segnalano impatti diretti non svolgendo attività assicurativa.

Modifiche allo IAS 1 "Classificazione delle passività in correnti e non correnti"

In data 23 gennaio 2020 è stato emanato l'emendamento allo IAS 1 "Classificazione delle passività in correnti e non correnti"; in data 3 giugno 2020 lo IASB ha approvato il differimento delle modifiche al

1° gennaio 2023, inizialmente previsto per l'esercizio 2022. L'emendamento in esame chiarisce che la classificazione delle passività tra correnti e non correnti dipende dai diritti esistenti alla fine del periodo di riferimento. Anche in relazione a tale modifica non sono attesi impatti per la Società.

Modifiche a IFRS 3, IAS 16 e IAS 37 / Ciclo di miglioramenti annuali (IFRS 3, IAS 16 e IAS 37)

In data 14 maggio 2020 sono state approvate dallo IASB alcune limitate modifiche all'IFRS 3, IAS 16 e IAS 37, nonché il ciclo di miglioramenti annuali di alcuni principi (IFRS 1, IFRS 9, IAS 41 e gli esempi illustrativi all'IFRS 16) finalizzati a correggere sviste o conflitti tra gli standard.

Le Modifiche saranno applicabili dal 1° gennaio 2022. Tenuto conto del tenore degli emendamenti in esame, alla luce delle valutazioni in corso, non si prevedono impatti per la Società.

Sono in corso a livello di Capogruppo le analisi finalizzate a comprendere gli impatti dei sopramenzionati principi.

A.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

Di seguito si riportano i principi contabili, dettagliati per voce di bilancio, che sono stati per la predisposizione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020, con riferimento alle fasi di classificazione, iscrizione, valutazione e cancellazione delle diverse poste dell'attivo e del passivo, così come per le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi. Detti principi risultano allineati a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato comparativo al 31 dicembre 2019.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti. All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie classificate nella presente categoria sono rilevate al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, comprensivo degli eventuali costi e proventi direttamente attribuibili allo strumento stesso.

Nello specifico, la prima iscrizione di un credito avviene alla data di erogazione sulla base del fair value dello strumento finanziario. Quest'ultimo è normalmente pari all'ammontare erogato, o al prezzo di sottoscrizione, comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo credito e determinabili sin dall'origine dell'operazione, ancorché liquidati in un momento successivo. Sono esclusi i costi che, pur avendo le caratteristiche suddette, sono oggetto di rimborso ad opera della controparte debitrice o sono inquadrabili tra i normali costi interni di carattere amministrativo.

Nel caso in cui non vi sia coincidenza tra la data di sottoscrizione del contratto di credito e quella di erogazione delle somme pattuite, si provvede ad iscrivere un impegno ad erogare fondi che sarà oggetto di chiusura in sede di effettiva erogazione delle somme.

Criteri di classificazione

Nella presente categoria sono rilevate le attività finanziarie (finanziamenti e titoli di debito) qualora siano soddisfatte entrambe le seguenti condizioni:

  • l'obiettivo del loro possesso è rappresentato dalla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect");
  • i relativi flussi contrattuali sono rappresentati unicamente da pagamenti di capitale e interessi sul capitale da restituire (ossia che prevedono il superamento del cosiddetto "SPPI test").

In particolare, vi rientrano gli impieghi concessi a clientela, a società finanziarie e a banche - in qualsiasi forma tecnica - ed i titoli di debito che rispettano i requisiti illustrati precedentemente. Nella categoria in esame rientrano, infine, i crediti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le attività finanziarie in esame sono valutate al costo ammortizzato, pari al valore di prima iscrizione diminuito dei rimborsi di capitale, diminuito o aumentato dell'ammortamento -

calcolato col metodo del tasso di interesse effettivo - della differenza tra l'ammontare erogato e quello rimborsabile a scadenza, riconducibile tipicamente ai costi/proventi imputati direttamente al singolo credito.

Il tasso di interesse effettivo è individuato calcolando il tasso che eguaglia il valore attuale dei flussi futuri dell'attività, per capitale ed interesse, all'ammontare erogato inclusivo dei costi/proventi ricondotti all'attività. La stima dei flussi finanziari deve tenere conto di tutte le clausole contrattuali che possono influire sugli importi e sulle scadenze, senza considerare invece le perdite attese sull'attività. Tale modalità di contabilizzazione, utilizzando una logica finanziaria, consente di distribuire l'effetto economico, lungo la vita residua attesa dell'attività, di tutti i costi di transazione, commissioni, premi o sconti considerati parte integrante del tasso di interesse effettivo. Il metodo del costo ammortizzato non viene utilizzato per le attività la cui breve durata fa ritenere trascurabile l'effetto dell'applicazione della logica di attualizzazione. Dette attività vengono valorizzate al costo storico e gli eventuali costi/proventi agli stessi riferibili sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale del credito. Analogo criterio di valorizzazione viene adottato per le attività senza una scadenza definita o a revoca.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tenere conto dell'eventuale fondo a copertura delle perdite attese. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale le citate attività sono infatti assoggettate ad impairment con l'obiettivo di stimare le perdite attese di valore relative al rischio di credito (cosiddette "ECL - Expected Credit Losses"). Dette perdite sono rilevate a conto economico nella voce "130. Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito". Qualora si dovesse riscontrare l'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero, l'esposizione lorda è oggetto di stralcio (cosiddetto "write-off"): in tal caso, si procederà a ridurre l'esposizione lorda per l'ammontare ritenuto non recuperabile, in contropartita dello storno del fondo a copertura delle perdite attese e delle perdite di valore di conto economico, per la parte non coperta dal fondo. Per ulteriori dettagli sul trattamento contabile dei "write off" si fa rinvio a quanto illustrato nel successivo paragrafo relativo ai "criteri di cancellazione".

In maggior dettaglio, il modello di impairment prevede la classificazione delle attività in tre distinti "Stage" (Stage 1, Stage 2, Stage 3), in funzione dell'evoluzione del merito creditizio del debitore, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese:

  • Stage 1: vi rientrano le attività finanziarie non deteriorate (performing) per le quali non si sia osservato un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla data di rilevazione iniziale oppure il cui rischio di credito sia ritenuto basso. L'impairment è basato sulla stima di perdita attesa avente a riferimento un orizzonte temporale pari ad un anno (perdita attesa che risulti da eventi di default sull'attività finanziaria che siano ritenuti possibili entro un anno dalla data di riferimento);
  • Stage 2: vi rientrano le attività finanziarie non deteriorate (performing) che hanno subito un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto alla rilevazione iniziale cosiddetto SICR – "Significant Increase in Credit Risk"). L'impairment è commisurato alla stima della perdita attesa avente a riferimento un orizzonte temporale pari all'intera vita residua dell'attività finanziaria;
  • Stage 3: rappresentato dalle attività finanziarie deteriorate caratterizzate da una probabilità di default pari al 100%, da valutare sulla base di una stima della perdita attesa lungo tutta la vita dello strumento.

Per le attività performing le perdite attese vengono determinate secondo un processo collettivo in funzione di alcuni parametri di rischio rappresentati dalla probabilità di default (PD), dal tasso di perdita in caso di default (LGD) e dal valore dell'esposizione (EAD), derivanti dai modelli interni di calcolo del rischio di credito regolamentare opportunamente adeguati per tenere conto dei requisiti specifici previsti dalla normativa contabile.

Per le attività deteriorate, ossia per le attività per le quali oltre ad un incremento significativo del rischio di credito siano state riscontrate evidenze oggettive di perdita di valore, le perdite di valore sono quantificate sulla base di un processo valutazione - analitica o forfettaria in base a categorie omogenee di rischio - volto a determinare il valore attuale dei previsti flussi futuri recuperabili, scontati sulla base del tasso di interesse effettivo originario o di una sua ragionevole approssimazione, laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile.

Nel novero delle attività deteriorate rientrano le esposizioni alle quali è stato attribuito lo status di sofferenza, inadempienza probabile o di scaduto/sconfinante da oltre novanta giorni secondo le definizioni stabilite dalle vigenti segnalazioni di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 217 "Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, per gli Istituti di pagamento e per gli IMEL") e richiamate da Banca d'Italia nelle disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile prevista dall'IFRS 9 in termini di evidenze oggettive di impairment.

Per le posizioni a tasso fisso, il tasso effettivo originario utilizzato per l'attualizzazione dei previsti flussi di recupero, determinato come in precedenza illustrato, rimane invariato nel tempo ancorché intervenga una modifica del tasso contrattuale imputabile a difficoltà finanziarie del debitore.

Per le posizioni a tasso di interesse variabile, il tasso utilizzato per l'attualizzazione dei flussi è oggetto di aggiornamento relativamente ai parametri di indicizzazione (esempio Euribor), mantenendo invece costante lo spread originariamente fissato.

Il valore originario delle attività finanziarie viene ripristinato negli esercizi successivi, a fronte di un miglioramento della qualità creditizia dell'esposizione rispetto a quella che ne aveva comportato la precedente svalutazione. La ripresa di valore è iscritta nel conto economico alla stessa voce e, in ogni caso, non può superare il costo ammortizzato che l'attività avrebbe avuto in assenza di precedenti rettifiche.

Per approfondimenti sul modello di impairment si fa rinvio a quanto riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".

Per le esposizioni deteriorate, classificate in Stage 3, gli interessi di competenza sono calcolati sulla base del costo ammortizzato, ossia sulla base del valore dell'esposizione - determinato in base al tasso di interesse effettivo - rettificato delle perdite attese.

Per le esposizioni deteriorate che non maturano interessi contrattuali, quali le sofferenze, detto interesse corrisponde ai ripristini di valore connessi all'attualizzazione delle previsioni di recupero, per effetto del semplice passaggio del tempo.

Criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando le attività finanziarie vengono cedute trasferendo sostanzialmente tutti i rischi/benefici ad esse connessi.

Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse.

Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

Per quanto riguarda le attività finanziarie deteriorate, la cancellazione può avvenire a seguito della presa d'atto dell'irrecuperabilità dell'esposizione e la conseguente conclusione del processo di recupero (cancellazione definitiva), e comporta la riduzione del valore nominale e del valore lordo contabile del credito. Tale fattispecie ricorre in presenza di accordi transattivi perfezionati con il debitore che comportano una riduzione del credito (accordi di saldo e stralcio) oppure in presenza di situazioni specifiche quali, a titolo di esempio:

  • l'intervenuta sentenza passata in giudicato che dichiara estinto una parte o l'intero credito;
  • la chiusura di procedura concorsuale o esecutiva sia nei confronti del debitore principale sia nei confronti dei garanti;
  • la conclusione di tutte le possibili azioni giudiziali e stragiudiziali per il recupero del credito;
  • il perfezionamento di una restrizione ipotecaria di un bene in garanzia, con conseguente cancellazione del credito garantito dall'ipoteca oggetto di restrizione, in assenza di ulteriori garanzie specifiche o di ulteriori azioni percorribili per il recupero dell'esposizione.

Tali specifiche situazioni possono comportare una cancellazione totale o parziale dell'esposizione ma non implicano necessariamente una rinuncia al diritto giuridico di recuperare il credito.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero, pur continuando con le azioni volte al loro recupero. Detto stralcio viene

effettuato nell'esercizio in cui il credito o parte di esso è considerato non recuperabile – pur senza chiusura della pratica legale – e può avvenire prima che siano concluse definitivamente le azioni giudiziarie intraprese nei confronti del debitore e dei garanti per il recupero del credito. Esso non implica la rinuncia al diritto giuridico di recuperare il credito e viene effettuato qualora la documentazione creditizia contenga ragionevoli informazioni finanziarie da cui emerga l'impossibilità del debitore di rimborsare l'importo del debito. In tal caso il valore lordo nominale del credito rimane invariato, ma il valore lordo contabile viene ridotto di un ammontare pari all'importo oggetto di stralcio che può essere riferito all'intera esposizione o ad una quota parte della stessa. L'importo stralciato non può essere oggetto di successive riprese, di valore a seguito di una variazione migliorativa delle previsioni di recupero, ma unicamente a seguito di recuperi da incasso.

Criteri di riclassifica

Le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato possono essere riclassificate nelle categorie delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico". Detta riclassifica può avvenire nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie. Il valore di trasferimento è rappresentato dal fair value alla data della riclassifica, con effetti prospettici a partire da tale data. Gli utili o le perdite risultanti dalla differenza tra il costo ammortizzato dell'attività finanziaria e il relativo fair value sono rilevati:

  • a conto economico in caso di riclassifica tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico";
  • a patrimonio netto, in un'apposita riserva da valutazione, in caso di riclassifica tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

Attività materiali

Criteri di iscrizione

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo che comprende, oltre al prezzo di acquisto, tutti gli eventuali oneri accessori direttamente imputabili all'acquisto e alla messa in funzione del bene. Le spese di manutenzione straordinaria, che comportano un incremento dei benefici economici futuri, vengono imputate ad incremento del valore dei cespiti, mentre gli altri costi di manutenzione ordinaria sono rilevati a conto economico.

Per le attività materiali rappresentate dai diritti d'uso il valore di iscrizione iniziale corrisponde alla somma della passività per il leasing (valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale), dei pagamenti per leasing corrisposti precedentemente o alla data di decorrenza del leasing, dei costi diretti iniziali e degli eventuali costi per lo smantellamento o il ripristino dell'attività sottostante il leasing.

Criteri di classificazione

Le attività materiali comprendono gli impianti tecnici, i mobili e gli arredi e le attrezzature di qualsiasi tipo che si ritiene di utilizzare in un arco temporale superiore ad un esercizio. Nel dettaglio, le attività detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi sono classificate come "attività materiali ad uso funzionale" e iscritte secondo lo IAS 16. Sono inoltre iscritti in questa voce i diritti d'uso di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi (c.d. Right of Use).

La voce include infine le migliorie e le spese incrementative sostenute su beni di terzi; trattasi dei costi di ristrutturazione di immobili presi in affitto sostenuti al fine di renderli idonei all'uso per il quale sono destinati. Nel dettaglio, le spese di miglioria che rappresentano attività materiali identificabili e separabili, sono oggetto di classificazione nella specifica categoria a cui si riferiscono (ad esempio impianti tecnici, attrezzature). Diversamente, le spese di miglioria che non risultano identificabili o separabili dall'immobile, quali le opere murarie, sono portati ad incremento del diritto d'uso, rilevato in base alle previsioni dell'IFRS 16.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente all'iscrizione iniziale, le attività materiali, di proprietà o acquisite tramite diritti d'uso, sono valutate al costo, dedotti eventuali ammortamenti e perdite di valore.

Le attività materiali sono sistematicamente ammortizzate lungo la loro vita utile, adottando come criterio di ammortamento il metodo a quote costanti.

Per le migliorie su beni di terzi, rappresentate da attività materiali identificabili e separabili, l'ammortamento è determinato secondo la vita utile di tali attività, come in precedenza illustrato. Diversamente, per le migliorie non identificabili e separabili dall'immobile oggetto di leasing l'ammortamento viene effettuato secondo il periodo più breve tra quello in cui le migliorie e le spese incrementative possono essere utilizzate e la durata residua del contratto di leasing, comprensivo del periodo di rinnovo, qualora vi siano evidenze in tal senso.

I diritti d'uso acquisiti con il leasing sono valutati al costo al netto degli ammortamenti e delle perdite di valore cumulati. Il valore così determinato può essere soggetto ad adeguamento in caso di rimisurazione della relativa passività, come previsto dall'IFRS 16.

Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, se esiste qualche indicazione che dimostri che un'attività possa aver subito una perdita di valore, si procede al confronto tra il valore di carico del cespite ed il suo valore di recupero, pari al maggiore tra il fair value, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il valore d'uso del bene, inteso come il valore attuale dei flussi futuri originati dal cespite. Le eventuali rettifiche vengono rilevate a conto economico alla voce "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali". Qualora vengano meno i motivi che hanno portato alla rilevazione della perdita, si dà luogo ad una ripresa di valore contabilizzata nella stessa voce, che non può superare il valore che l'attività avrebbe avuto, al netto degli ammortamenti calcolati in assenza di precedenti perdite di valore.

Criteri di cancellazione

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione o quando il bene è permanentemente ritirato dall'uso e dalla sua dismissione non sono attesi benefici economici futuri. Le plusvalenze e le minusvalenze derivanti dallo smobilizzo o dalla dismissione delle attività materiali sono determinate come differenza tra il corrispettivo netto di cessione e il valore contabile del bene e sono rilevate nel conto economico alla stessa data in cui sono eliminate dalla contabilità.

I diritti d'uso acquisiti con il leasing sono eliminati dallo stato patrimoniale al termine della durata del contratto di leasing.

Attività immateriali

Criteri di iscrizione

Le attività immateriali sono iscritte al costo, rettificato per eventuali oneri accessori, solo se è probabile che i benefici economici attribuibili all'attività si realizzino e che il costo della stessa attività possa essere determinato in modo attendibile. In caso contrario, il costo dell'attività immateriale è rilevato a conto economico nell'esercizio in cui è sostenuto.

Criteri di classificazione

Le attività immateriali sono attività non monetarie, identificabili e prive di consistenza fisica, originate da diritti legali o contrattuali, possedute per essere utilizzate in un periodo pluriennale, dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri, il cui costo può essere misurato attendibilmente. Tra le attività immateriali sono inclusi i software ed il marchio dell'azienda.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Successivamente all'iscrizione iniziale le attività immateriali a vita utile definita sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti complessivi e delle perdite di valore eventualmente verificatesi. Il costo delle attività immateriali a vita utile definita è ammortizzato a quote costanti sulla base della relativa vita utile. Il processo di ammortamento inizia quando il bene è disponibile per l'uso e cessa dal momento in cui l'attività è eliminata contabilmente.

Le attività immateriali la cui vita utile è indefinita, come il marchio, sono iscritte al costo al netto delle perdite di valore eventualmente verificatesi.

Per tali attività non si procede all'ammortamento, ma solamente alla periodica verifica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio. Ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale, in presenza di evidenze di perdite di valore, si procede alla stima del valore di recupero dell'attività. L'ammontare della perdita, rilevato a conto economico, è pari alla differenza tra il valore contabile dell'attività ed il valore recuperabile.

Criteri di cancellazione

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale al momento della dismissione e qualora non siano più attesi benefici economici futuri.

Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione

Criteri di classificazione

Vengono classificate nella voce dell'attivo "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" - e in quella del passivo "Passività associate ad attività in via di dismissione" - le attività/passività non correnti ed i gruppi di attività/passività per le quali il loro valore contabile sarà presumibilmente recuperato mediante la vendita anziché attraverso l'uso continuativo.

Per essere classificate nelle predette voci, le attività o passività (o gruppo in dismissione) devono essere immediatamente disponibili per la vendita e devono essere riscontrati programmi attivi e concreti tali da far ritenere come altamente probabile la loro dismissione entro un anno rispetto alla data di classificazione come attività in via di dismissione.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

In seguito alla classificazione nella suddetta categoria, tali attività sono valutate al minore tra il loro valore contabile ed il relativo fair value, al netto dei costi di vendita, fatta eccezione per alcune tipologie di attività - riconducibili ad esempio a tutti gli strumenti finanziari rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 - per le quali il principio IFRS 5 prevede si debba continuare ad applicare i criteri valutativi del principio contabile di riferimento.

Nell'ipotesi in cui i beni in dismissione siano ammortizzabili, a decorrere dall'esercizio di classificazione tra le attività non correnti in via di dismissione cessa il processo di ammortamento.

I proventi e gli oneri riconducibili a gruppi di attività e passività in via di dismissione, qualora riconducibili alla fattispecie delle attività operative cessate ("discounted operations" ai sensi dell'IFRS 5) sono esposti nel conto economico nella voce "290. Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" mentre quelli relativi a singole attività non correnti in via di dismissione sono iscritti nella voce di conto economico più idonea.

Criteri di cancellazione

Le attività ed i gruppi di attività non correnti in via di dismissione sono eliminati dallo stato patrimoniale al momento della dismissione.

Fiscalità corrente e differita

Le voci includono rispettivamente le attività fiscali correnti ed anticipate e le passività fiscali correnti e differite relative alle imposte sul reddito.

Le imposte sul reddito, calcolate nel rispetto della vigente normativa fiscale, sono contabilizzate in base al criterio della competenza, coerentemente con la rilevazione in bilancio dei costi e dei ricavi che le hanno generate. Esse rappresentano pertanto l'onere fiscale, pari al saldo fra la fiscalità corrente e quella anticipata e differita, relativo al reddito dell'esercizio. Le imposte sul reddito sono rilevate nel conto economico (voce "270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente") ad eccezione di quelle relative a partite addebitate o accreditate direttamente a patrimonio netto, per le quali la rilevazione della relativa fiscalità avviene, per coerenza, a patrimonio netto (ossia nella voce 160 "Riserve da valutazione").

In particolare, le passività (attività) fiscali correnti, dell'esercizio in corso e di quelli precedenti, riflettono l'ammontare delle imposte sul reddito che ci si aspetta di pagare (recuperare) nei confronti

delle autorità fiscali, in base ad una stima prudente, applicando le aliquote fiscali e la normativa fiscale vigente alla data di riferimento del bilancio (situazione infrannuale). Le attività e le passività fiscali correnti sono esposte nello stato patrimoniale a saldi compensati, qualora il regolamento avverrà sulla base del saldo netto, per l'esistenza di un diritto legale alla compensazione.

Le imposte anticipate e differite sono calcolate sulle differenze temporanee, senza limiti temporali, tra i valori contabili ed i valori fiscali delle singole attività o passività. Le attività per imposte anticipate sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, nella misura in cui esiste la probabilità del loro recupero, valutata sulla base della capacità della società interessata e del Gruppo, per effetto dell'esercizio dell'opzione relativa al c.d. "consolidato fiscale", di generare con continuità redditi imponibili positivi nei futuri esercizi, tenuto altresì conto delle disposizioni fiscali tempo per tempo vigenti, come ad esempio la Legge 214/2011 che prevede, a certe condizioni, la trasformabilità in crediti di talune attività per imposte anticipate. Le passività per imposte differite sono iscritte in bilancio o nella situazione infrannuale, con le sole eccezioni delle attività iscritte in bilancio per un importo superiore al valore fiscalmente riconosciuto e delle riserve in sospensione d'imposta, per le quali è ragionevole ritenere che non saranno effettuate d'iniziativa operazioni che ne comportino la tassazione. Le attività e le passività iscritte per imposte anticipate e differite vengono sistematicamente valutate per tenere conto sia di eventuali modifiche intervenute nelle norme o nelle aliquote, sia di eventuali diverse situazioni soggettive delle società del Gruppo.

Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato

Criteri di iscrizione

La prima iscrizione delle passività in esame avviene all'atto della ricezione delle somme raccolte o del regolamento dei titoli di debito emessi e viene effettuata sulla base del relativo fair value, normalmente pari all'ammontare incassato o al prezzo di emissione, aumentato degli eventuali costi/proventi aggiuntivi direttamente attribuibili alla singola operazione di provvista o di emissione e non rimborsati dalla controparte creditrice. Sono esclusi i costi interni di carattere amministrativo. I debiti per leasing vengono iscritti sulla base del valore attuale dei canoni futuri ancora da pagare per la durata contrattuale attualizzati in base al tasso di interesse implicito dell'operazione oppure, se non determinabili, del tasso marginale di finanziamento.

Criteri di classificazione

La voce delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprende le sottovoci "Debiti" e "Titoli in circolazione" ed è costituita dalle varie forme di provvista interbancaria, con società finanziarie e con clientela.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dal locatario nell'ambito di operazioni di leasing e i debiti di funzionamento connessi con la fornitura di servizi finanziari come definiti nel Testo Unico Bancario e nel Testo Unico della Finanza.

Criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziarie emesse, al netto degli eventuali rimborsi e/o riacquisti, vengono valutate al costo ammortizzato col metodo del tasso di interesse effettivo. Fanno eccezione le passività a breve termine, ove il fattore temporale risulti trascurabile, le quali rimangono iscritte per il valore incassato ed i cui costi eventualmente imputati sono attribuiti a conto economico in modo lineare lungo la durata contrattuale della passività.

I debiti per leasing devono essere rideterminati in caso di modifica nei pagamenti dovuti (lease modification); l'impatto della rideterminazione andrà registrato in contropartita all'attività per il diritto d'uso.

Criteri di cancellazione

Le passività finanziarie sono cancellate dal bilancio o dalla situazione infrannuale quando risultano scadute o estinte.

Fondi per rischi ed oneri

Criteri di classificazione

Fondi per rischi e oneri: impegni e garanzie rilasciate

La sottovoce in esame accoglie i fondi per rischio di credito a fronte degli impegni ad erogare fondi e delle garanzie rilasciate che sono soggetti alle regole di svalutazione (impairment) ai sensi dell'IFRS 9, al pari di quanto previsto per le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e per le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". Per approfondimenti sul modello di impairment si fa rinvio a quanto riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Modalità di determinazione delle perdite di valore di attività finanziarie (impairment)".

In aggiunta, sono inclusi nella sottovoce anche i fondi per rischi ed oneri costituiti a fronte di altre tipologie di impegni e di garanzie rilasciate che, in virtù delle proprie peculiarità, non rientrano nell'ambito applicativo dell'impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Fondi per rischi e oneri: quiescenza e obblighi simili

Nella sottovoce "Fondi di quiescenza e obblighi simili" figurano i fondi a prestazioni definite, ovvero i fondi di previdenza per i quali è stata rilasciata una garanzia sulla restituzione del capitale e/o sul rendimento a favore dei beneficiari, come riportato nel successivo paragrafo "Altre informazioni - Trattamento di fine rapporto e altri benefici per i dipendenti". I benefici che dovranno essere erogati in futuro sono valutati da un attuario esterno, utilizzando il "metodo della proiezione unitaria del credito", come richiesto dallo IAS 19.

Gli utili e le perdite attuariali, definiti quale differenza tra il valore di bilancio della passività ed il valore attuale degli impegni a fine periodo, sono contabilizzati per l'intero importo direttamente a patrimonio netto nella voce "Riserve da valutazione".

Fondi per rischi e oneri: altri fondi per rischi e oneri

Nella sottovoce "Altri fondi per rischi ed oneri" sono compresi gli stanziamenti a fronte degli esborsi stimati per obbligazioni legali o implicite derivanti da eventi passati. Tali esborsi possono essere di natura contrattuale, come ad esempio gli stanziamenti per il sistema incentivante al personale e per incentivi all'esodo del personale, gli indennizzi previsti da clausole contrattuali al verificarsi di determinati eventi, o di natura risarcitoria e/o restitutoria, come quelli a fronte di perdite presunte sulle cause passive, incluse le azioni revocatorie, gli esborsi stimati a fronte dei reclami della clientela per l'attività di intermediazione in titoli, i contenziosi di natura fiscale.

Criteri d'iscrizione, di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività di ammontare o scadenza incerti e sono rilevati in bilancio se:

  • esiste un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile del probabile esborso futuro.

L'importo rilevato come accantonamento rappresenta la migliore stima dell'esborso finanziario necessario per assolvere all'obbligazione esistente alla data di riferimento del bilancio e riflette i rischi e le incertezze insite nei fatti e nelle circostanze esaminate. Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando i tassi correnti di mercato. L'accantonamento e l'effetto dell'attualizzazione sono rilevati a conto economico nella voce "170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri", così come l'incremento del fondo per effetto del passare del tempo.

I fondi accantonati sono riesaminati ad ogni data di riferimento del bilancio e rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando l'impiego di risorse, atte a produrre benefici economici per adempiere all'obbligazione, diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

In aggiunta, ciascun fondo è utilizzato unicamente per far fronte a quelle uscite per le quali è stato originariamente costituito.

Qualora non sia ritenuto probabile l'esborso di risorse finanziarie per adempiere all'obbligazione, non è necessario rilevare alcun accantonamento di bilancio; in tal caso si rende necessario fornire nella nota integrativa adeguata informativa sul possibile rischio di soccombenza, a meno che la probabilità di impiegare risorse sia ritenuta remota oppure il fenomeno non risulti rilevante.

Altre informazioni

a) Contenuto di altre voci di bilancio

Cassa e disponibilità liquide

La voce comprende le valute aventi corso legale, comprese le banconote e le monete divisionali estere.

La voce è iscritta per il valore facciale. Per le divise estere il valore facciale viene convertito in euro al cambio di chiusura della data di fine periodo.

Altre attività

Nella presente voce sono iscritte le attività non riconducibili nelle altre voci dell'attivo dello stato patrimoniale. La voce può includere a titolo esemplificativo:

  • i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • i crediti connessi alla fornitura di beni o servizi non finanziari;
  • le partite fiscali debitorie diverse da quelle rilevate nella voce "100. Attività fiscali".

Possono anche figurarvi eventuali rimanenze (di "saldo debitore") di partite viaggianti e sospese non attribuite ai conti di pertinenza, purché di importo complessivamente irrilevante.

Altre passività

Nella presente voce figurano le passività non riconducibili nelle altre voci del passivo dello stato patrimoniale.

La voce include a titolo esemplificativo:

  • gli accordi di pagamento che l'IFRS 2 impone di classificare come debiti;
  • i debiti connessi con il pagamento di forniture di beni e servizi non finanziari;
  • i ratei passivi diversi da quelli da capitalizzare sulle pertinenti passività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15;
  • le partite fiscali creditorie varie diverse da quelle rilevate nella voce "60. Passività fiscali" connesse, ad esempio, all'attività di sostituto d'imposta.

Trattamento di fine rapporto del personale e altri benefici per i dipendenti

Ai sensi dello IAS 19 i benefici ai dipendenti comprendono tutte le tipologie di retribuzione previste, in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti o in virtù della cessazione del rapporto di lavoro, che in particolare si suddividono in:

  • benefici a breve termine (diversi da quelli per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede vengano liquidati entro 12 mesi dalla fine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa;
  • benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro come ad esempio trattamento di fine rapporto e fondi di quiescenza;
  • benefici per la cessazione del rapporto di lavoro dovuti ai dipendenti a seguito della decisione dell'azienda di concludere il rapporto di lavoro prima della data di pensionamento;
  • benefici a lungo termine (diversi da quelli per la cessazione del rapporto di lavoro) che si prevede vengano liquidati lungo un arco temporale superiore ai 12 mesi dalla fine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato l'attività lavorativa.

Di seguito si riporta il trattamento dei "Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro".

Il TFR dei dipendenti viene considerato come Defined Benefit Plan ai sensi dello IAS 19, per cui l'ammontare già maturato deve essere proiettato al futuro per stimare l'importo da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro e poi attualizzato utilizzando il metodo della "Proiezione unitaria

del credito" (projected unit credit method) per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. Il calcolo deve riguardare solo il TFR già maturato per servizi lavorativi già prestati e dovrà tener conto degli incrementi salariali futuri.

L'importo contabilizzato come passività è quindi pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, incrementato dell'interesse annuo maturato sul valore attuale degli impegni a inizio anno, calcolato utilizzando il tasso di attualizzazione degli esborsi futuri adottato per la stima della passività al termine dell'esercizio precedente e rettificato della quota degli utili/perdite attuariali.

Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro viene determinato in base ai rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di obbligazioni di aziende primarie con durata media residua pari a quella della passività oggetto di valutazione.

Riserve da valutazione

Nella presente voce figura la riserva da valutazione relativa agli utili (perdite) attuariali su piani a benefici definiti.

Capitale e azioni proprie

La voce capitale include l'importo delle azioni emesse al netto dell'importo dell'eventuale capitale sottoscritto ma non ancora versato alla data di bilancio o della situazione infrannuale. La voce è esposta al lordo delle eventuali azioni proprie detenute dalla società. Queste ultime vengono iscritte in bilancio a voce propria come componente negativa del patrimonio netto.

b) Illustrazione di altri trattamenti contabili significativi

Dividendi e riconoscimento dei ricavi e dei costi

Ricavi derivanti da contratti con la clientela (IFRS 15)

I ricavi sono flussi lordi di benefici economici che affluiscono all'entità come corrispettivo per l'obbligazione di trasferire al cliente una vasta gamma di beni e servizi rientranti nell'ordinaria attività. Ai sensi dell'IFRS 15 l'entità deve riconoscere i ricavi in base al compenso che ci si attende di ricevere a fronte dei beni e dei servizi forniti nell'ambito dell'attività ordinaria. Nel dettaglio, il riconoscimento dei ricavi deve avvenire sulla base dei seguenti cinque passi:

  • identificazione del contratto, definito come un accordo avente sostanza commerciale tra due o più parti in grado di generare diritti ed obbligazioni;
  • individuazione delle singole obbligazioni ("performance obligations") contenute nel contratto;
  • determinazione del prezzo della transazione, ossia il corrispettivo atteso per il trasferimento al cliente dei beni o dei servizi;
  • allocazione del prezzo della transazione a ciascuna "performance obligation", sulla base dei prezzi di vendita della singola obbligazione ("stand-alone selling price");
  • riconoscimento dei ricavi allocati alla singola obbligazione quando la stessa viene regolata, ossia quando il cliente ottiene il controllo dei beni e dei servizi. Detto riconoscimento tiene conto del fatto che alcuni servizi possono essere resi in uno specifico momento oppure nel corso di un periodo temporale.

I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati al conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione. Nel dettaglio, i ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico:

  • in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o il servizio promesso, o
  • nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o il servizio promesso.

L'obbligazione di fare si considera adempiuta quando il cliente acquisisce il controllo del bene o del servizio trasferito.

Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi. Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto può variare a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, premi di rendimento o altri elementi analoghi. La variabilità del corrispettivo può altresì dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere successivamente stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa.

Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, a fronte del ricavo riconosciuto a conto economico si rende necessario rilevare una passività, da stimare in funzione dei previsti futuri rimborsi (cosiddetta "refund liability"). La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.

Costi

I costi relativi all'ottenimento e all'adempimento dei contratti con la clientela sono rilevati nel conto economico nei periodi nei quali sono contabilizzati i corrispondenti ricavi; i costi che non presentano una diretta associazione con i ricavi sono imputati immediatamente a conto economico.

Ricavi e costi relativi a strumenti finanziari

Con riferimento ai proventi ed oneri relativi alle attività/passività finanziarie si precisa che:

  • gli interessi sono rilevati pro-rata temporis sulla base del tasso di interesse contrattuale o di quello effettivo nel caso di applicazione del costo ammortizzato. In quest'ultimo caso, eventuali costi e proventi marginali, ritenuti parte integrante del rendimento dello strumento finanziario, sono considerati nel tasso di interesse effettivo e rilevati tra gli interessi. La voce interessi attivi (ovvero interessi passivi) comprende anche i differenziali o i margini, positivi (o negativi), maturati sino alla data di riferimento del bilancio, relativi a contratti derivati finanziari:
  • di copertura di attività e passività che generano interessi;
  • classificati nello stato patrimoniale nel portafoglio di negoziazione, ma gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value (Fair value Option) che generano interessi;
  • connessi gestionalmente con attività e passività classificate nel portafoglio di negoziazione e che prevedono la liquidazione di differenziali o di margini a più scadenze;
  • gli interessi di mora, eventualmente previsti in via contrattuale, sono contabilizzati a conto economico solo al momento del loro effettivo incasso;
  • i dividendi sono rilevati a conto economico nel momento in cui sorge il diritto legale ad incassarli, e quindi nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e ne matura il diritto a ricevere il relativo pagamento;
  • gli utili e le perdite conseguenti alla prima iscrizione al fair value degli strumenti finanziari sono riconosciuti a conto economico, in sede di rilevazione dell'operazione, sulla base della differenza tra il corrispettivo pagato o incassato ed il fair value dello strumento stesso, solamente quando il fair value è determinabile facendo riferimento a transazioni di mercato correnti ed osservabili sul mercato oppure attraverso tecniche di valutazione i cui input siano parametri di mercato osservabili; diversamente, detti utili e perdite sono distribuiti nel tempo tenuto conto della natura e della durata dello strumento;
  • gli utili e le perdite derivanti dalla cessione di strumenti finanziari sono riconosciuti nel conto economico al momento di perfezionamento della vendita, con relativo trasferimento dei rischi e dei benefici, sulla base della differenza tra il corrispettivo incassato ed il valore di iscrizione degli strumenti stessi.

Pagamenti basati su azioni

La Società non ha in essere accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali, partecipando però ai sistemi di incentivazione deliberati dalla Capogruppo con propri strumenti patrimoniali.

Per completezza informativa si precisa che, si tratta di pagamenti a favore dei dipendenti, come corrispettivo dell'attività lavorativa prestata, regolati con strumenti rappresentativi del capitale, che consistono, ad esempio, nell'assegnazione di:

  • diritti a sottoscrivere aumenti di capitale a pagamento (stock option);
  • diritti a ricevere azioni al raggiungimento di determinati obiettivi.

Si precisa che i piani di incentivazione per il personale più rilevante, che prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo si configurano come piani "equity settled" in accordo con le previsioni dell'IFRS 2. Tali pagamenti basati su azioni sono rilevati nel conto economico nella voce "Spese per il personale" in contropartita di un incremento delle "Riserve" di patrimonio netto consolidato e nel patrimonio netto della Capogruppo.

ProFamily ha contabilizzato il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico 160. "Spese amministrative: Spese per il personale" in contropartita di un incremento della voce dello stato patrimoniale passivo 100. "Fondi per rischi ed oneri" in quanto i piani di incentivazione per il personale più rilevante prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo che verrà regolato dalle singole controllate e, pertanto, si configurano come operazioni "cash settled".

Cartolarizzazioni – cancellazione dal bilancio delle attività finanziarie cedute

Nelle operazioni di cartolarizzazione, la cessione delle attività finanziarie ad una società veicolo, anche se pro soluto, è tale da comportarne la cancellazione dal bilancio (cosiddetta "derecognition"), soltanto nell'ipotesi in cui vi sia un sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento di rischi e benefici, le attività cedute vengono cancellate qualora la società non mantenga alcun tipo di controllo sulle stesse. Diversamente, non si procede ad alcuna derecognition dal bilancio qualora la società abbia mantenuto i rischi ed i benefici associati al portafoglio cartolarizzato, ancorché ceduto pro-soluto, per il tramite, ad esempio, della sottoscrizione integrale della tranche dei titoli junior, ossia dei titoli che sopportano il rischio delle prime perdite, o dell'assunzione di esposizioni analoghe. Conseguentemente, nel bilancio della società originator i crediti ceduti devono continuare a rimanere iscritti in bilancio come "Attività cedute e non cancellate", mentre il corrispettivo incassato dalla cessione deve essere rilevato in contropartita di un debito verso la società veicolo, al netto dei titoli sottoscritti dalla società stessa.

Leasing

L'IFRS 16 definisce il leasing come quel contratto, o parte di un contratto, in base al quale il locatore concede al locatario il diritto di utilizzare un bene identificato (c.d. ROU - "Right Of Use") per un certo periodo di tempo in cambio di un determinato corrispettivo. Gli elementi chiave per definire se un contratto, o una sua parte, rispetti la definizione di leasing sono rappresentati dal fatto che il bene sia identificato, che il locatario abbia il diritto di controllare l'utilizzo dello stesso e di riceverne sostanzialmente tutti i benefici economici.

Per ProFamily si illustra la sola contabilizzazione dal punto di vista del locatario, che rappresenta l'unica fattispecie di leasing presente in bilancio.

Contabilizzazione nel bilancio del locatario

Per la Società, che agisce nella veste di locatario, il modello contabile IFRS 16 prevede la rilevazione nella situazione patrimoniale di una passività sulla base del valore attuale dei canoni futuri da pagare per la durata contrattuale in contropartita dell'iscrizione, tra le attività, del diritto d'uso del bene oggetto del contratto di leasing.

Nel dettaglio, la data di rilevazione iniziale dell'attività e della passività nella situazione patrimoniale della società corrisponde alla data di decorrenza del contratto, ovvero alla data in cui l'attività viene resa disponibile al locatario.

A tale data il locatario rileva:

  • tra le "Attività materiali", l'attività per il diritto d'uso, determinata dalla somma dei seguenti valori:
  • valore attuale dei pagamenti futuri (valore della passività iscritta);
  • costi diretti iniziali (come ad esempio i costi per agenti);

  • canoni di leasing pagati in anticipo (maxicanone);

  • stima di eventuali costi per la rimozione e il ripristino, rilevati in ottemperanza allo IAS 37;
  • al netto di eventuali incentivi al leasing ricevuti dal locatore;
  • tra le "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", la passività finanziaria, pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing. Il tasso di attualizzazione utilizzato è pari al tasso di interesse marginale ("incremental borrowing rate") alla data di stipula del contratto. Tale tasso è stato identificato in quello utilizzato ai fini gestionali ed esprime il costo medio del funding del Gruppo Banco BPM sia di tipo secured che unsecured, considerato nello scaglione temporale in cui ricade la scadenza del contratto.

Nell'identificare un contratto di leasing, ProFamily si avvale della facoltà concessa dall'IFRS 16 di non considerare i contratti "short term", ossia quelli aventi una scadenza inferiore ai 12 mesi, e quelli "low value" ossia aventi un valore dei beni a nuovo inferiore a 5.000 euro. Tale facoltà può essere fatta valere contratto per contratto; in tal caso, i costi dei canoni vengono registrati direttamente a conto economico al momento della maturazione.

Con riferimento alla durata del leasing, oltre al periodo non annullabile in cui la Società non può sottrarsi dal pagamento dei canoni, vengono considerate le opzioni di proroga qualora sia ritenuto ragionevolmente certo il loro esercizio da parte della Società, tenuto conto di tutti i fatti e le circostanze. In particolare, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà del locatario di rinnovare la locazione al termine del primo periodo la Società considera la durata iniziale del contratto di affitto (es. durata di 12 anni per i contratti di affitto 6 anni + 6 anni) e, decorsa tale durata, il successivo primo periodo di rinnovo (es. successivi 6 anni), laddove non vi siano evidenze ragionevoli che possano portare ad un ulteriore periodo di rinnovo o, viceversa, alla fine del contratto. Inoltre si assume che il contratto di leasing venga rinnovato nel successivo periodo qualora nei 18 mesi antecedenti la scadenza del primo periodo o del successivo rinnovo il locatario non abbia dato disdetta al locatore.

Successivamente all'iscrizione:

  • il diritto d'uso deve essere valutato al costo in base allo IAS 16 ed oggetto di ammortamento ed eventuale impairment lungo la durata del contratto o la vita utile del bene;
  • la passività viene valutata al costo ammortizzato, ovvero viene incrementata a seguito della maturazione degli interessi passivi e progressivamente ridotta per effetto del pagamento dei canoni.

In caso di modifica nei pagamenti dovuti per il leasing, la passività deve essere rideterminata, in contropartita all'attività per diritto d'uso. La modifica può determinare l'iscrizione di un leasing separato (se aumenta l'oggetto del contratto in essere) oppure la modifica del contratto esistente (cosiddetta "lease modification"). In presenza di una "lease modification" si rende necessario rilevare la variazione del debito per leasing alla data di efficacia della modifica, in contropartita dell'attività relativo al diritto d'uso, ad eccezione degli utili e delle perdite derivanti dalla cancellazione (parziale o totale) della locazione che confluiscono a conto economico.

Modalità di determinazione delle perdite di valore degli strumenti finanziari IFRS 9 (impairment)

Ad ogni data di bilancio o di situazione infrannuale, i finanziamenti classificati nelle voci delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" devono essere assoggettate ad un processo di impairment, finalizzato a stimare le perdite di valore attese per rischio di credito (cosiddette "ECL – Expected Credit Losses").

Aspetti generali del modello di impairment

Secondo il modello di calcolo delle Expected Credit Losses le perdite devono essere registrate non solo facendo riferimento alle oggettive evidenze di perdite di valore già manifestatesi alla data di valutazione, ma anche sulla base dell'aspettativa di perdite di valore future non ancora verificatesi. In particolare, il modello ECL prevede che i sopracitati strumenti debbano essere classificati in tre distinti "Stage", in funzione della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale, a cui corrispondono diversi criteri di misurazione delle perdite attese. Nel dettaglio:

  • Stage 1: accoglie le attività finanziarie performing, originate o acquisite, per le quali non si osserva un significativo deterioramento del rischio di credito ("SICR – Significant Increase in Credit Risk") rispetto alla data di rilevazione iniziale;
  • Stage 2: accoglie le attività finanziarie performing che alla data di valutazione hanno registrato un significativo deterioramento del rischio di credito (SICR) rispetto alla prima iscrizione, sebbene non deteriorate;
  • Stage 3: comprende tutte le esposizioni per le quali si riscontrino uno o più eventi in grado di impattare negativamente sui flussi finanziari (evidenze di impairment), ossia le esposizioni che sono considerate come deteriorate.

Per le esposizioni rientranti nello Stage 1 la perdita attesa viene contabilizzata, alla data di rilevazione iniziale e ad ogni data di reporting successiva, su un orizzonte temporale fino a un anno; per quelle riconducibili allo Stage 2 e 3 le perdite attese vengono rilevate in un orizzonte temporale che considera tutta la vita residua dello strumento (lifetime).

Per la società, il perimetro delle esposizioni classificate nello Stage 3 corrisponde a quello delle esposizioni deteriorate, individuate sulla base delle definizioni stabilite dalle vigenti segnalazioni di vigilanza (Circolare di Banca d'Italia n. 217 "Manuale per la compilazione delle Segnalazioni di Vigilanza per gli Intermediari Finanziari, per gli Istituti di pagamento e per gli IMEL") e richiamate da Banca d'Italia nelle disposizioni relative a "Il bilancio degli intermediari IFRS diversi dagli intermediari bancari", in quanto ritenute coerenti con la normativa contabile IAS/IFRS, in termini di evidenze oggettive di impairment. In base alle citate disposizioni, il perimetro delle esposizioni deteriorate corrisponde all'aggregato "Non Performing Exposure", definito dal Regolamento UE 2015/227 con il quale è stato recepito l'ITS dell'EBA "Implementing Technical Standards (ITS) on Supervisory reporting on Forbearance and Non-Performing exposure" (EBA/ITS/2013/03/rev1 24/7/2014).

Nel dettaglio, le richiamate circolari individuano le seguenti categorie di attività deteriorate:

  • Sofferenze: rappresentano il complesso delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla società;
  • Inadempienze probabili ("unlikely to pay"): rappresentano le esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali si ritiene improbabile che, senza il ricorso ad azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore adempia integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene effettuata in maniera indipendente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie, quali il mancato rimborso, ma è legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore (ad esempio, una crisi del settore industriale in cui opera il debitore);
  • Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: le esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, presentano una posizione scaduta e/o sconfinante da più di 90 giorni, secondo le soglie di significatività previste dalla citata normativa. Per le società del Gruppo Banco BPM le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento alla posizione del singolo debitore.

In aggiunta, la normativa di Banca d'Italia, in linea con gli standard dell'EBA, ha introdotto la definizione di "esposizioni oggetto di concessione" (cosiddette "Forborne Exposure"). Trattasi in particolare delle esposizioni beneficiarie di misure di tolleranza, che consistono in concessioni, in termini di modifica e/o di rifinanziamento di un preesistente credito, nei confronti di un debitore esclusivamente in ragione di, o per prevenire, un suo stato di difficoltà finanziaria che potrebbe avere effetti negativi sulla sua capacità di adempiere agli impegni contrattuali originariamente assunti, e che non sarebbero state concesse ad un altro debitore con analogo profilo di rischio non in difficoltà finanziaria. Dette concessioni devono essere identificate a livello di singola linea di credito e possono riguardare esposizioni di debitori classificati sia nello status performing che nello status non performing (deteriorato).

Per le esposizioni con misure di forbearance, classificate tra le inadempienze probabili, il ritorno tra le esposizioni performing, ed in particolare tra le esposizioni dello "Stage 2", può avvenire solo dopo che sia trascorso un anno dal momento della concessione (cosiddetto "probation period") e che siano soddisfatte tutte le altre condizioni previste dal paragrafo 157 dell'ITS dell'EBA.

In ogni caso, le esposizioni rinegoziate non devono essere considerate forborne quando il debitore non si trovi in una situazione di difficoltà finanziaria: trattasi di rinegoziazione concesse per motivi commerciali.

Perdite di valore su strumenti finanziari performing

  • Per le attività finanziarie performing, ossia per quelle attività non considerate deteriorate come in precedenza definite, si rende necessario valutare, a ciascuna reporting date, a livello di singolo rapporto, la presenza di un significativo deterioramento del rischio creditizio (SICR – "Significant Increase in Credit Risk"), tramite confronto tra il rischio di credito associato allo strumento finanziario all'atto della valutazione e quello al momento iniziale dell'erogazione o dell'acquisizione. Tale confronto viene effettuato assumendo a riferimento sia criteri quantitativi che qualitativi. Più in dettaglio, al fine di accertare l'esistenza di un significativo deterioramento della qualità creditizia ed il conseguente passaggio dello strumento finanziario dallo Stage 1 allo Stage 2, il Gruppo Banco BPM ha individuato i seguenti criteri ("Stage Assignment"): criteri quantitativi relativi, basati su osservazioni statistiche, ritenute espressione di intervenuto significativo incremento del rischio di credito nel tempo;
  • criteri qualitativi assoluti, rappresentati dall'identificazione di trigger event o dal superamento di soglie assolute nell'ambito del processo di monitoraggio del credito;
  • backstop indicators, ovvero fattori di "delinquency" del credito, la cui manifestazione fa presumere che si sia verificato un significativo incremento del rischio di credito, a meno di evidenze contrarie.

Con riferimento a criteri quantitativi, il modello sviluppato dal Gruppo assume come riferimento il parametro della probabilità di default lifetime (PDL) misurato alla data di valutazione (reference date) ed il medesimo parametro misurato alla data di origine (origination date). Il rapporto tra i suddetti parametri è definito come "Lifetime PD Ratio" (LPDR).

Lo sviluppo del modello ha altresì comportato l'individuazione di specifiche soglie interne di variazione tra le due citate probabilità, differenziate per i seguenti driver:

  • segmento di rischio;
  • classe di Rating;
  • vita residua.

La misurazione della variazione del rischio di credito avviene quindi confrontano il parametro "Lifetime PD Ratio – LPDR" della singola esposizione, come sopra definito, e le soglie interne appositamente stimate. Il superamento delle suddette soglie costituisce espressione di un significativo incremento del rischio di credito ed il conseguente trasferimento della singola linea dallo Stage 1 allo Stage 2. Tale metodologia è quindi basata su un approccio relativo, in quanto l'allocazione tra lo Stage 1 e lo Stage 2 è guidata dalla variazione del rischio di credito intervenuta rispetto alla data di origination.

Per quanto riguarda il funzionamento del modello, le società del Gruppo Banco BPM hanno deciso di adottare un modello di riclassificazione da Stage 2 a Stage 1 di tipo simmetrico: nei casi in cui le condizioni scatenanti il significativo deterioramento del rischio di credito cessino di sussistere ad una data di valutazione successiva, lo strumento finanziario torna ad essere misurato in base alla perdita attesa misurata su un orizzonte temporale di dodici mesi. Si precisa inoltre, che in caso di rientro tra le esposizioni performing dallo Stage 3, non è previsto alcun passaggio obbligatorio dei rapporti della controparte in Stage 2. La classificazione negli stadi delle esposizioni performing (Stage 1 o Stage 2) dipenderà dall'applicazione automatica del framework di Stage assignment.

Nel caso di esposizioni oggetto di concessione (forbearance) un eventuale ritorno al calcolo della perdita attesa a un anno avviene nel rispetto del cosiddetto "probation period", in linea con le tempistiche previste nel citato ITS dell'EBA recepito nelle disposizioni di vigilanza.

Una volta definita l'allocazione nei diversi stadi di rischio creditizio, le perdite attese (ECL) vengono determinate, attribuendo alla singola operazione o tranche di titolo, i seguenti parametri di rischio:

  • PD (Probabilità di Default): rappresenta la probabilità che un'esposizione performing possa migrare nello status di deteriorato, nell'orizzonte temporale di un anno;
  • LGD (Loss Given Default): trattasi della percentuale di perdita in caso default;
  • EAD ( Exposure At Default), ossia l'esposizione al momento del default.

Le rettifiche di valore per perdite attese sono quindi quantificate come prodotto tra i parametri di PD, LGD ed EAD.

I modelli utilizzati per la stima di tali parametri fanno leva sugli omologhi parametri utilizzati ai fini regolamentari, apportando specifici adattamenti per tenere conto dei differenti requisiti e finalità tra la normativa contabile e quella prudenziale. In linea con il modello di impairment IFRS 9, i principali adeguamenti sono finalizzati a:

  • rimuovere i margini di conservativismo richiesti ai soli fini prudenziali;
  • tenere conto delle condizioni del ciclo economico corrente (PiT Point-in-Time) in sostituzione di una misurazione dei parametri lungo il ciclo economico (TTC – Through the cycle) richiesta ai fini regolamentari;
  • introdurre informazioni previsionali riguardanti la futura dinamica dei fattori di macroeconomici (Forward looking) ritenuti potenzialmente in grado di influenzare la situazione del debitore;
  • estendere i parametri di rischio ad una prospettiva pluriennale, tenendo conto della durata dell'esposizione creditizia da valutare (lifetime).

Nel dettaglio, le PD calcolate lungo la vita dello strumento sono ottenute sulla base delle PD regolamentari, che considerano l'intero ciclo economico TTC, opportunamente calibrate, mediante modelli satellite, per riflettere i tassi di inadempienza in base alle condizioni correnti (PiT) e prospettiche (forward looking).

I valori di LGD sono assunti pari ai tassi di recupero regolamentari calcolati lungo il ciclo economico (TTC), opportunamente adattati al fine di rimuovere alcuni margini di conservativismo presenti nei modelli regolamentari, rappresentati dai costi indiretti e dalla componente legata al ciclo economico avverso (cosiddetta componente "down turn"), nonché per riflettere i più attuali tassi di recupero (PiT) e le aspettative circa i futuri trend (forward looking). Per la determinazione delle EAD lifetime, l'esposizione ad ogni data futura di pagamento è rappresentata dal debito residuo, sulla base del piano di ammortamento, maggiorato delle eventuali rate impagate/scadute.

Le previsioni degli indicatori macroeconomici (forward looking) sono quantificati sulla base di tre possibili scenari futuri ai quali sono assegnate le rispettive probabilità di accadimento, determinate internamente dal Gruppo. In maggior dettaglio, accanto allo scenario "baseline" ritenuto maggiormente probabile, sono stati elaborati uno scenario migliorativo e uno scenario peggiorativo.

Da ultimo, per la stima delle perdite attese lungo la vita dello strumento, l'arco temporale di riferimento è rappresentato dalla data di scadenza contrattuale; per gli strumenti senza scadenza, la stima delle perdite attese fa riferimento ad un orizzonte temporale di un anno rispetto alla data di reporting.

Come già fatto nel corso del 2019, anche nell'anno 2020 sono state condotte, mediante l'ausilio di una società specializzata nel settore del credito, analisi trimestrali sulle PD lifetime ed LGD del portafoglio di ProFamily Trade finalizzate a sottoporre a verifica le coperture. Il modello è stato revisionato con le nuove variabili macroeconomiche fornite da Capogruppo aggiornate all'ultima data disponibile. Il risultato che ne è emerso ha confermato l'ottima tenuta delle percentuali di svalutazione in uso che sono risultati, per tutti e tre gli stage, più che capienti.

Per quanto riguarda lo staging, l'analisi – che ingloba anche degli elementi andamentali osservabili sul Sistema informativo Creditizio - ha permesso di rilevare un set di pratiche che, benché non avessero ancora manifestato arretrati, sono state valutate con significativo incremento del rischio, per cui si è provveduto a riclassificarle da stage 1 a stage 2.

Perdite di valore su strumenti finanziari deteriorati

Come in precedenza illustrato, per le attività finanziarie deteriorate, alle quali è associata una probabilità di default del 100%, l'ammontare delle rettifiche di valore per le perdite attese relative a ciascun credito è pari alla differenza tra il valore di bilancio (situazione infrannuale) dello stesso al momento della valutazione (costo ammortizzato), ed il valore attuale dei previsti flussi di cassa futuri, calcolato applicando il tasso di interesse effettivo originario o una sua ragionevole approssimazione laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile. I flussi finanziari sono stimati sulla base delle previsioni di recupero attese lungo l'intera durata dell'attività (lifetime), tenuto conto del presumibile valore di realizzo delle eventuali garanzie.

Al fine della stima dei previsti flussi incassati e relativa tempistica, i crediti in esame sono oggetto di un processo di valutazione analitica.

In funzione dello status di deterioramento e della tipologia di esposizione, la determinazione del valore di recupero viene effettuata prendendo come riferimento un approccio "going concern" piuttosto che "gone concern".

L'approccio going concern trova applicazione qualora si ritenga che l'attività operativa del debitore possa continuare a generare, in un futuro prevedibile, flussi di cassa da utilizzare per il pagamento dei debiti finanziari verso tutti i creditori, sulla base dei piani di rimborso previsti. L'approccio in esame prevede, quale fonte di rimborso, la redditività disponibile proveniente dall'attività operativa del cliente o da altre fonti finanziarie, nonché il corrispettivo stimato derivante dall'escussione delle eventuali garanzie reali o personali (per la quota parte non coperta dalla redditività disponibile). La valutazione della redditività disponibile deve essere condotta in modo prudenziale mediante analisi differenti in funzione della tipologia di clientela e dei dati acquisiti dalla stessa.

L'approccio gone concern viene utilizzato qualora si riscontri o si profili la cessazione dell'attività operativa del cliente e prevede quale principale fonte di rimborso, il corrispettivo derivante dell'escussione delle garanzie reali (pegno o ipoteca), come avviene per tutte le esposizioni classificate nello status di sofferenza. In aggiunta, devono essere valutati i possibili flussi di rimborso rivenienti da beni aggredibili di proprietà del soggetto debitore o degli eventuali garanti fideiussori.

A.4 Informativa sul Fair Value

Informazioni di natura qualitativa

Il fair value è definito come il prezzo che verrebbe percepito per la vendita di un'attività o pagato per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato, alle condizioni correnti alla data di valutazione nel mercato principale o nel mercato più vantaggioso (prezzo di uscita). Sottostante alla misurazione del fair value vi è la presunzione che l'entità si trovi in una situazione di continuità aziendale (going concern), ossia che si trovi in una situazione pienamente operativa e che non intenda quindi liquidare o ridurre sensibilmente la propria operatività o intraprendere operazioni a condizioni sfavorevoli. Il fair value non è quindi l'importo che l'entità riceverebbe o pagherebbe in caso di operazioni forzose o vendite sottocosto.

Il fair value è un criterio di valutazione di mercato e non specificatamente riferito alle stime circa i possibili flussi di cassa futuri elaborati dalla singola entità; il fair value deve infatti essere determinato adottando le assunzioni che gli operatori di mercato utilizzerebbero nella determinazione del prezzo dell'attività e della passività, presumendo che essi agiscano nel migliore dei modi al fine di soddisfare il proprio interesse economico.

Ai fini della misurazione al fair value delle attività e passività, finanziarie e non, il principio IFRS 13 definisce una triplice gerarchia di fair value, basata sulla fonte e sulla qualità degli input utilizzati:

  • Livello 1: gli input sono rappresentati dai prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche;
  • Livello 2: gli input sono rappresentati:
  • dai prezzi quotati in mercati attivi per attività e passività similari;
  • dai prezzi quotati in mercati non attivi per attività o passività identiche o similari;
  • da parametri osservabili sul mercato o corroborati da dati di mercato (ad esempio, tassi di interesse, spread creditizi, volatilità implicite, tassi di cambio) ed utilizzati nella tecnica di valutazione;
  • Livello 3: gli input utilizzati non sono osservabili sul mercato.

A.4.1 Livelli di Fair Value 2 e 3: tecniche di valutazione e input utilizzati

Uno strumento finanziario viene classificato nei livelli 2 e 3 in assenza di prezzi quotati in mercati attivi. La classificazione nel livello 2 piuttosto che nel livello 3 è invece determinata in base all'osservabilità sui mercati degli input significativi utilizzati ai fini della determinazione del fair value.

Uno strumento finanziario deve essere classificato nella sua interezza in un unico livello; pertanto, qualora nella tecnica di valutazione siano impiegati input appartenenti a diversi livelli, l'intera valutazione deve essere classificata in corrispondenza del livello della gerarchia in cui è classificato l'input di più basso livello, qualora sia ritenuto significativo per la determinazione del fair value nel suo complesso.

Conseguentemente, nei casi in cui nella valutazione di uno strumento finanziario sono utilizzati sia input osservabili sul mercato (livello 2) sia input non osservabili (livello 3), se quest'ultimo è ritenuto significativo, come meglio definito di seguito, lo strumento è classificato nel livello 3 della gerarchia del fair value.

Attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Non sono presenti in bilancio attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente.

Attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente

Non sono presenti in bilancio attività non finanziarie valutate al fair value su base ricorrente.

Attività e passività finanziarie valutate in bilancio al costo ammortizzato

Per le attività e passività finanziarie iscritte in bilancio in base al costo ammortizzato, classificate nelle categorie contabili delle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e delle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", la determinazione del fair value è rilevante ai soli fini informativi, in linea alle disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IFRS 7. In particolare:

  • per gli impieghi a medio-lungo termine "performing" (prevalentemente finanziamenti rappresentati da mutui e leasing), il fair value è determinato sulla base dei flussi di cassa, opportunamente rettificati per le perdite attese, in funzione dei parametri PD e LGD. Detti flussi sono attualizzati sulla base di un tasso di interesse di mercato rettificato per tenere conto di un premio ritenuto espressivo dei rischi e delle incertezze. Per i suddetti finanziamenti il fair value è interamente classificato in corrispondenza del livello 3 della gerarchia di fair value;
  • per gli impieghi "deteriorati" (sofferenze, inadempienze probabili, past due), il fair value è assunto convenzionalmente pari al valore netto di bilancio ed è esposto nel livello 3 della gerarchia di fair value. Al riguardo si segnala che, in tempi recenti, il mercato italiano degli NPL (Non Performing Loans) ha visto il perfezionamento di significative transazioni di cessioni di crediti deteriorati. I prezzi delle citate transazioni hanno tuttavia risentito delle peculiari caratteristiche dei crediti ceduti e della variabilità dei rendimenti richiesti dalle controparti acquirenti. Il fair value determinato in base alle suddette transazioni sarebbe pertanto caratterizzato da un'elevata dispersione di valori, tali da rendere non oggettiva l'individuazione di un valore di riferimento da assumere ai fini dell'informativa di bilancio; per tale motivo, il fair value dei crediti deteriorati è stato posto convenzionalmente pari al valore di bilancio;
  • per i crediti e i debiti a vista o a breve termine, il valore di bilancio viene considerato una buona approssimazione del fair value come consentito dal principio contabile IFRS 7. Il relativo fair value, che è convenzionalmente posto pari al valore di bilancio, è ricondotto in corrispondenza del livello 3.

Con riferimento agli impieghi a medio-lungo termine performing e per quelli deteriorati si deve precisare che i metodi e le assunzioni utilizzati per la stima del fair value sono frutto di valutazioni soggettive (livello 3); per tale ragione, il fair value riportato in bilancio, ai soli fini di disclosure, potrebbe risultare significativamente diverso rispetto ai valori determinati per finalità differenti così come potrebbe non risultare comparabile con quello fornito da altre istituzioni finanziarie.

Informazioni di natura quantitativa

A.4.5 Gerarchia del fair value

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

Attività/Passività non misurate al fair value o Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
misurate al fair value su base non ricorrente VB L1 L2 L3 VB L1 L2 L3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.385.464 1.340.517 1.378.700 1.383.986
Totale 1.385.464 1.340.517 1.378.700 1.383.986
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.273.720 1.269.481 1.279.882 1.263.168
Totale 1.273.720 1.269.481 1.279.882 1.263.168

Legenda:

VB=Valore di bilancio L1 = Livello 1

L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

Attività e passività non valutate al fair value

Non sono presenti in bilancio attività e passività finanziarie non valutate al fair value classificate in corrispondenza del livello 1 e del livello 2 della gerarchia di fair value.

Le attività e le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, classificate sostanzialmente tra i rapporti creditizi verso banche e clientela sono classificate nel livello 3, in quanto:

  • il fair value è stato determinato sulla base di parametri non osservabili, prevalentemente riconducibili alle stime delle perdite attese determinate in base ad indicatori non osservabili sul mercato; o
  • non si è proceduto ad una misurazione del fair value in quanto ritenuto essere approssimativamente pari al valore di bilancio, come consentito dal principio contabile IFRS 7.

Per le citate tipologie di strumenti finanziari, la selezione delle tecniche e dei parametri utilizzati nella stima del fair value da indicare in bilancio ai soli fini di disclosure, nonché l'apprezzamento in merito alla rilevanza degli input non osservabili, richiedono significativi elementi di giudizio; non si può quindi escludere che un differente apprezzamento di tali parametri o il ricorso a tecniche di valutazione alternative possano condurre a valori di fair value significativamente differenti, anche in funzione delle diverse finalità per le quali gli stessi sono stati determinati.

A.5 Informativa sul c.d. "Day one profit/loss"

Ai sensi dell'IFRS 7 paragrafo 28 si rappresenta che alla data di bilancio non si rilevano impatti derivanti dal cosiddetto "Day one Profit/Loss", inteso come differenza tra il fair value al momento della rilevazione iniziale (prezzo della transazione) e l'importo determinato a quella data utilizzando una tecnica di valutazione, dal momento che la società non detiene strumenti finanziari diversi dalle attività/passività finanziarie valutate al costo ammortizzato.

3.Parte B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

Tutti i dati della nota integrativa, se non diversamente indicato, sono da intendersi in migliaia di Euro.

ATTIVO

Sezione 1 – Cassa e disponibilità liquide – Voce 10

La cassa di ProFamily a dicembre 2020 ammonta ad Euro 224.

Sezione 4 – Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3 Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
L1 L2 L3
1. Depositi e conti correnti
2. Finanziamenti:
2.1 Pronti contro termine
2.2 Finanziamenti per leasing
2.3 Factoring
- pro s
olvendo
- pro soluto
2.4 Altri finanziamenti
3. Titoli di debito
3.1 titoli strutturati
3.2 altri titoli di debito
4. Altre attività
3.176 3.176 39.338 39.338
Totale 3.176 3.176 39.338 39.338

Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

L'importo si riferisce per Euro 329 mila a rapporti di c/c intrattenuti con Banco BPM S.p.A. e Euro 2.847 mila per rapporti di c/c intrattenuti con Banco Posta.

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso società finanziarie

Fattispecie non presente.

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Composizione Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L
1
L
2
L
3
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
L
1
L
2
L
3
1. Finanziamenti
1.1 Finanziamenti per leasing
di cui: senza opzione finale d'acquisto
1.2 Factoring
-pro-solvendo
-pro-soluto
1.3 Credito al consumo 1.376.912 4.535 1.336.500 1.334.198 4.353 1.343.837
1.4 Carte di credito
1.5 Prestiti su pegno
1.6 Finanziamenti concessi in relazione ai servizi
di pagamento prestati
1.7 Altri finanziamenti
di cui: da escussione di garanzie e impegni
2. Titoli di debito
2.1 titoli strutturati
2.2 altri titoli di debito
3. Altre attività 593 248 841 668 143 811
Totale 1.377.505 4.783 1.337.341 1.334.866 4.496 1.344.648

Legenda:

L1 = Livello 1 L2 = Livello 2

L3 = Livello 3

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

Tipologia operazioni/Valori Totale
31.12.2020
31.12.2019
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Primo e
secondo
stadio
Terzo
stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
1. Titoli di debito
a) Amministrazioni pubbliche
b) Società non finanziarie
2. Finanziamenti verso:
a) Amministrazioni pubbliche
b) Società non finanziarie 61.569 111 59.542 223
c) Famiglie 1.314.158 4.424 1.273.809 4.130
3. Altre attività 1.778 248 1.515 143
Totale 1.377.505 4.783 1.334.866 4.496

4.5 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore
complessive
Primo stadio di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off parziali
complessivi *
Titoli di debito
Finanziamenti
Altre attività
1.324.006 62.548
608
41.432
404
4.949 4.693
15
36.897
156
Totale 31.12.2020 1.324.006 63.156 41.836 4.949 4.708 37.053
Totale 31.12.2019 1.254.440 89.539 37.608 4.645 4.468 33.112
di cui: attività finanziarie
impaired acquisite o originate

*Valore da esporre a fini informativi

4.5a Finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive

Valore lordo Rettifiche di valore
complessive
Primo stadio di cui: Strumenti con
basso rischio di credito
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Write-off parziali
complessivi*
1. Finanziamenti
oggetto di concessione
conforme con le GL
2. Finanziamenti oggetto di altre
misure di concessione
3. Nuovi finanziamenti
209
54.163
208
9.173
1.246 1
240
43
1.420
990
Totale 31.12.2020 54.372 9.381 1.246 241 1.463 990

* Valore da esporre a fini informativi

4.6 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: attività garantite

Fattispecie non presente.

Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80

8.1 Attività materiali a uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo

Attività/Valori Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Attività di proprietà 310 459
a) terreni
b) fabbricati
c) mobili 128 173
d) impianti elettronici
e) altre 182 286
2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing 1.524 2.107
a) terreni
b) fabbricati 1.456 2.074
c) mobili
d) impianti elettronici
e) altre 68 33
Totale 1.834 2.566
di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

8.2 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al costo

Fattispecie non presente.

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate

Fattispecie non presente.

8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value

Fattispecie non presente.

8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione

Fattispecie non presente.

8.6 Attività materiali a uso funzionale: variazioni annue

Terreni Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
A. Esistenze iniziali lorde 2518 944 93 1214 4.769
A.1 Riduzioni di valore totali nette 444 771 93 895 2.203
A.2 Esistenze iniziali nette 2.074 173 - 319 2.566
B. Aumenti: 5 131 136
B.1 Acquisti 5 5
B.2 Spese per migliorie capitalizzate
B.3 Riprese di valore
B.4 Variazioni positive di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
B.5 Differenze positive di cambio
B.6 Trasferimenti da immobili detenuti
a scopo di investimento
B.7 Altre variazioni 131 131
C. Diminuzioni: 618 50 200 868
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti 618 44 200 862
C.3 Rettifiche di valore da
deterioramento imputate a:
6 6
a) patrimonio netto
b) conto economico 6 6
C.4 Variazioni negative di fair value
imputate a:
a) patrimonio netto
b) conto economico
C.5 Differenze negative di cambio
C.6 Trasferimenti a:
a) attività materiali detenute a
scopo di investimento
b) attività non correnti e gruppi di
attività in via di dismissione
C.7 Altre variazioni
D. Rimanenze finali nette 1.456 128 250 1.834
D.1 Riduzioni di valore totali nette 1.062 821 93 1.095 3.071
D.2 Rimanenze finali lorde 2.518 949 93 1.345 4.905
E. Valutazione al costo 1.456 128 250 1.834

Sezione 9 – Attività immateriali – Voce 90

9.1 Attività immateriali: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Voci/Valutazione Attività valutate
al costo
Attività valutate
al fair value
Attività
valutate al
Attività valutate al
fair value
1. Avviamento costo
2. Altre Attività immateriali:
2.1 di proprietà 969 1.368
- generate internamente
- altre 969 1.368
2.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing
Totale 2 969 1.368
3. Attività riferibili al leasing finanziario:
3.1 beni inoptati
3.2 beni ritirati a seguito di risoluzione
3.3 altri beni
Totale 3
Totale (1 + 2 + 3) 969 1.368
Totale 969 1.368

9.2 Attività immateriali: variazioni annue

Totale
A. Esistenze iniziali 1.368
B. Aumenti: 117
B.1 Acquisti 117
B.2 Riprese di valore
B.3 Variazioni positive di fair value
- a patrimonio netto
- a conto economico
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni: 516
C.1 Vendite
C.2 Ammortamenti 516
C.3 Rettifiche di valore
- a patrimonio netto
- a conto economico
C.4 Variazioni negative di fair value
- patrimonio netto
- conto economico
C.5 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 969

9.3 Attività immateriali: altre informazioni

Le attività immateriali sono composte per la quasi totalità da software (licenze d'uso di applicativi e sviluppi di nuove funzionalità). Si segnala altresì che non vi sono attività immateriali costituite in garanzia di propri debiti ne impegni per l'acquisto di attività immateriali.

Sezione 10 – Attività fiscali e passività fiscali – Voce 100 dell'attivo e Voce 60 del passivo

10.1 Attività fiscali: correnti e anticipate: composizione

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Crediti Erario per Addizionale IRES 130
Totale imposte correnti 130
Benefici ai dipendenti
Svalutazione crediti deducibili in esercizi successivi
Fondi per rischi e oneri
Perdite di esercizi precedenti
Costi deducibili in esercizi successivi
Avviamento
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Altre poste di bilancio
4.609
674
8
5.347
484
4
Totale imposte anticipate 5.291 5.835
Totale complessivo voce 100 5.291 5.965

10.2 Passività fiscali: correnti e differite: composizione

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Accantonamento per IRAP
Accantonamento per adizionale IRES
531
211
199
Totale imposte correnti 742 199
Plusvalenze da cessione immobili
Attività finanziarie
Passività finanziarie
Altre poste di bilancio
Totale imposte differite
Totale complessivo voce 60 742 199

Gli acconti versati nel corso dell'esercizio con riferimento all'addizionale IRES, pari a Euro 209 mila, e all'IRAP, pari a Euro 621, sono stati compensati con il debito verso l'Erario, dovuto per imposte correnti, generando un saldo a debito pari Euro 742 mila.

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del conto economico)

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Esistenze iniziali 5.833 5.467
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
381 378
c) riprese di valore
d) altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
381 378
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
927 12
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla
L.214/2011
b) altre
927 12
4. Importo finale 5.287 5.833

10.3.1 Variazioni delle imposte anticipate di cui alla L.214/2011 (in contropartita del conto economico)

Totale Totale
31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 5.347 5.347
2. Aumenti
3. Diminuzioni 738
3.1 Rigiri 738
3.2 Trasformazione in crediti d'imposta
a) derivante da perdite d'esercizio
b) derivante da perdite fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 4.609 5.347

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del conto economico)

Fattispecie non presente.

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Esistenze iniziali 2
2. Aumenti
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a) relative a precedenti esercizi
b) dovute al mutamento di criteri contabili
2 2
c) altre 2 2
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
3. Diminuzioni
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio
a) rigiri
b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
c) dovute al mutamento di criteri contabili
d) altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
4. Importo finale 4 2

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del patrimonio netto)

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del patrimonio netto)

Fattispecie non presente

Sezione 12 - Altre attività – Voce 120

12.1 Altre attività: composizione

31.12.2020 31.12.2019
Risconti attivi 13 137
Crediti verso fornitori 217 96
Crediti verso Erario 1.539 174
Depositi cauzionali 19 19
Crediti verso Società del Gruppo 9 9
Diversi 1.316 1.826
Totale 3.113 2.261

La voce "Crediti verso Erario" è composta per la quasi totalità da un credito relativo all'imposta di bollo assolta in modalità virtuale pari a Euro 1.524 mila. La voce "Diversi" include Euro 800 mila per crediti verso compagnie di assicurazione per attività di intermediazione.

PASSIVO

Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Voce 10

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Voci verso
banche
verso
società
finanziarie
verso
clientela
verso
banche
verso
società
finanziarie
verso
clientela
1. Finanziamenti
1.1 Pronti contro termine
1.180.000 1.255.000
1.2 Altri finanziamenti 1.180.000 1.255.000
2. Debiti per leasing 88 855 301 1.040
3. Altri debiti 92.777 23.541
Totale 1.272.865 855 1.278.842 1.040
Fair value - livello1
Fair value - livello2
Fair value - livello3 1.268.626 855 1.262.128 1.040
Totale Fair value 1.268.626 855 1.262.128 1.040

Sezione 6 – Passività fiscali - Voce 60

Si veda quanto illustrato alla sezione 10 - Attività fiscali e passività fiscali dell'attivo.

Sezione 8 - Altre passività - Voce 80

8.1 Altre passività: composizione

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Accantonamenti di spese in attesa di fatture dai fornitori 9.792 11.247
Accantonamenti a fronte spese per il personale 6 43
Debiti verso Erario per IVA da versare 25
Debiti verso Erario per ritenute da versare 348 423
Debiti verso Erario per altri 21 12
Debiti verso Enti previdenziali per contributi da versare 318 368
Debiti verso fornitori 1.073 1.577
Debiti verso assicurazioni * 1.346 2.762
Risconti passivi 63 114
Ratei passivi 23 3
Debiti vs Capogruppo per consolidato fiscale ** 1.514 2.159
Debiti verso Società del Gruppo 1.670 1.804
Somme a disposizione di Terzi 2.305 2.067
Diversi 1.209 359
Totale 19.688 22.963

(*) L'importo si riferisce ai premi assicurativi ricevuti dalla clientela per polizze sottoscritte da riversare alle compagnie di assicurazione.

(**) La Società, in qualità di controllata, ha aderito per il triennio 2019-2021 all'istituto del consolidato fiscale nazionale.

Sezione 9 - Trattamento di fine rapporto del personale - Voce 90

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
A. Esistenze iniziali 52 39
B. Aumenti 17 13
B1. Accantonamenti dell'esercizio 9 6
B2. Altre variazioni in aumento 8 7
C. Diminuzioni
C1. Liquidazioni effettuate
C2. Altre variazioni in diminuzione -
D. Rimanenze finali 69 52

Dal 2006, con la riforma della previdenza complementare, il Trattamento di Fine Rapporto è costituito dalle quote che restano in azienda, vale a dire quelle maturate fino al momento della scelta operata dal dipendente in merito alla destinazione futura della propria competenza. L'importo di Trattamento di Fine Rapporto calcolato ai sensi dell'art. 2120 del c.c. ammonta al 31 dicembre 2020 a Euro 45 mila.

Per la determinazione del valore di bilancio del Trattamento di Fine Rapporto sono stati utilizzati i seguenti principali dati relativi ai singoli dipendenti, riferiti al 31 dicembre 2020 e individuati per codice matricola:

  • La data di nascita del dipendente;
  • La data di assunzione in azienda e la data di prima assunzione (anzianità INPS);
  • Il codice qualifica (dirigente, quadro, impiegato);
  • Anticipi liquidati alla data del bilancio.

Inoltre per la determinazione del TFR al 31 dicembre 2020 si è tenuto conto delle variabili attuariali, demografiche e finanziarie.

Per quanto riguarda le prime, il tasso di mortalità è stato ricavato dal "Tavole IPS55", il tasso di invalidità dal "Tavole INPS – 2000", mentre il turnover è stato stimato nella misura del 1,5%.

Per quanto riguarda le seconde è stato stimato un tasso di attualizzazione del 0,72%, ricavato come media ponderata dei tassi della curva Eur Composite AA al 31.12.2020, utilizzando come pesi i rapporti tra l'importo pagato e anticipato per ciascuna scadenza e l'importo totale da pagare e anticipare fino all'estinzione della popolazione considerata.

Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

Voci/valori Importo
31.12.2020
Importo
31.12.2019
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie
rilasciate
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate
3. Fondi di quiescenza aziendali
4. Altri fondi per rischi ed oneri 5.609 2.822
4.1. controversie legali e fiscali 749 795
4.2. oneri del personale 450 753
4.3. altri 4.410 1.274
Totale 5.609 2.822

Gli altri fondi sono composti dall'indennità suppletiva di clientela nei confronti della rete agenziale per Euro 1.327 mila, da un fondo di Euro 3.083 mila stanziato a seguito dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato, relativo agli oneri stimati che ProFamily verrà a sostenere, tra cui ad esempio, la chiusura delle filiali dirette e l'interruzione dei rapporti commerciali, per i quali sono in corso delle interlocuzioni che, nel rispetto delle tempistiche e delle modalità previste dal contratto, già precedentemente richiamato, si concluderanno nel prossimo futuro.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi
per rischi ed
oneri
Totale
A. Esistenze iniziali 2.822 2.822
B. Aumenti
B.1 Accantonamento dell'esercizio 3.609 3.609
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
B.4 Altre variazioni
C. Diminuzioni
C.1 Utilizzo dell'esercizio 822 822
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto
C.3 Altre variazioni
D. Rimanenze finali 5.609 5.609

Sezione 11 – Patrimonio – Voci 110, 120, 130, 140, 150, 160 e 170

11.1 Capitale: composizione

Tipologie Importo
31.12.2020
Importo
31.12.2019
1. Capitale
1.1 Azioni ordinarie
1.2 Altre azioni
43.000
43.000
43.000
43.000
Totale
43.000
43.000

Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è formato da n. 43 milioni di azioni ordinarie da 1 Euro cadauna. L'azionista, socio unico, è Banco BPM S.p.A..

11.2 Azioni proprie: composizione

Fattispecie non presente.

11.3 Strumenti di capitale: composizione

Fattispecie non presente.

11.4 Sovrapprezzi di emissione: composizione

Fattispecie non presente.

11.5 Altre informazioni

Ai sensi dell'articolo 2427 comma 7 bis del c.c., le riserve sono interamente utilizzabili e distribuibili. L'analisi della composizione del Patrimonio netto è la seguente:

Riepilogo utilizzazioni
effettuate negli ultimi tre
esercizi
Tipologie Importo Possibilità di
utilizzo
Quota
disponibile
Per
copertura
perdite
Per altre
ragioni
Capitale sociale 43.000 = =
Riserva legale 2.874 B 2.874
Versamenti in conto capitale 9.861 A, B 9.861
Utili a nuovo e altre riserve 29.211 A, B, C 23.781
Riserve da valutazione (9) = =

Legenda: A per aumento di capitale; B per copertura perdite; C per distribuzione ai soci. In base a quanto disposto dall'art. 2427del Codice Civile, comma 22-septies, si riporta la destinazione dell'utile 2020:

  • 5% a riserva legale, pari ad Euro 595 mila;
  • la quota rimanente a riserva di utili portati a nuovo, per un importo pari a Euro 11.311 mila.

4.Parte C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

Tutti i dati della nota integrativa, se non diversamente indicato, sono da intendersi in migliaia Euro.

Sezione 1 – Interessi - Voci 10 e 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Titoli
di debito
Finanziamenti Altre
operazioni
Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto a conto a
conto economico
2. Attività finanziarie valutate al
fair value con impatto sulla
reddit
ivit
à c
omples
s
iva
3. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
47.392 47.392 23.830
3.
1 Credit
i vers
o banc
he
3.
2.
Credit
i vers
o s
oc
iet
à finanz
iarie
3.
3.
Credit
i vers
o c
lient
ela
47.392 47.392 23.830
4. Derivati di copertura
5. Altre Attività
6. Passività finanziarie
Totale 47.392 47.392 23.830
di cui: interessi attivi su attività
finanziarie impaired
di cui: interessi attivi su leasing

Gli interessi verso clientela sono comprensivi della maturazione dei costi/proventi accessori relativi ai finanziamenti riconducibili e determinabili sin dall'origine e distribuiti nel tempo con il metodo del costo ammortizzato.

1.2 Interessi attivi e proventi assimilati: altre informazioni

Gli interessi attivi si riferiscono esclusivamente alle competenze derivanti dall'erogazione di finanziamenti nell'ambito del credito al consumo.

Nell'ambito del costo ammortizzato rientrano le principali seguenti componenti:

  • commissioni passive corrisposte a fonti di affari;
  • provvigioni attive relative all'intermediazione di prodotti assicurativi.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre
operazioni
Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Passività finanziarie valutate
al costo ammortizzato:
1.
1 debit
i vers
o banc
he
11.220 11.220 5.749
1.
2 debit
i vers
o s
oc
iet
à finanz
iarie
1.
3 debit
i vers
o c
lient
ela
8 8 4
1.4 titoli in circolazione
2. Passività finanziarie di
negoziazione
3. Passività finanziarie designate
al fair value
4. Altre passività
5. Derivati di copertura
6. Attività finanziarie
Totale 11.228 11.228 5.753
di cui: interessi passivi relativi ai
debiti per leasing
8 8 4

Gli interessi passivi si riferiscono quasi esclusivamente alle competenze maturate sui finanziamenti ricevuti da Banco BPM S.p.A..

Sezione 2 – Commissioni - Voci 40 e 50

2.1 Commissioni attive: composizione

Dettaglio Totale Totale
31.12.2020 31.12.2019
a) Operazioni di leasing
b) Operazioni di factoring
c) Credito al consumo 9.430 5.173
d) Garanzie rilasciate
e) Servizi di: 134 96
- gestione fondi per conto terzi
- intermediazione in cambi
- distribuzione prodotti 134 96
- altri
f) Servizi di incasso e pagamento
g) Servicing in operazioni
di cartolarizzazioni 177 113
h) Altre commissioni
Totale 9.741 5.382

La componente principale è riconducibile alla commissione di istruttoria pratica, non ricompreso nel costo ammortizzato in quanto considerato recupero dei costi sostenuti in fase di valutazione del merito creditizio e dell'erogazione.

2.2 Commissioni passive: composizione

Dettaglio/Settori Totale Totale
31.12.2020 31.12.2019
a) Garanzie ricevute
b) Distribuzione di servizi da terzi
c) Servizi di incasso e pagamento
d) Altre commissioni: 984 509
- Credito al consumo 460 197
- Altre 524 312
Totale 984 509

L'importo di Euro di 524 mila riguarda commissioni passive relative a servizi di terzi ed alla gestione pratiche assicurative.

Sezione 8 - Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito - Voce 130

8.1 Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Operazioni/Componenti reddituali Terzo stadio Primo e Totale
31.12.2019
Primo e
secondo stadio
Write-off Altre secondo
stadio
Terzo stadio
1. Crediti verso banche
2. Crediti verso società finanziarie
3. Crediti verso clientela
Crediti impaired acquisiti o originati
- per leasing
- per factoring
- per credito al consumo
- altri crediti
Altri crediti
- per leasing
769 405 12.057 (226) (3.266) 9.739 4.787
- per factoring
- per credito al consumo
- prestiti su pegno
- altri crediti
769 405 12.008
49
(224)
(2)
(3.266) 9.692
47
4.765
22
Totale 769 405 12.057 (226) (3.266) 9.739 4.787

8.1a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al costo ammortizzato oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione

Rettifiche di valore nette
Terzo stadio
Operazioni/Componenti reddituali Primo e secondo
stadio
Write-off Altre Totale
31.12.2020
1. Finanziamenti oggetto di concessione
conforme con le GL
40 40
2. Finanziamenti oggetto di altre misure di
concessione
940 918 1.858
3. Nuovi finanziamenti
Totale 980 918 1.898

Sezione 10 - Spese amministrative - Voce 160

10.1 Spese per il personale: composizione

Tipologia di spese/Valori Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1) Personale dipendente 3.827 2.798
a) salari e stipendi 2.675 2.004
b) oneri sociali 747 549
c) indennità di fine rapporto 167 107
d) spese previdenziali
e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale 9 6
f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- a contribuzione definita
- a benefici definiti
g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: 81 60
- a contribuzione definita 81 60
- a benefici definiti
h) altri benefici a favore dei dipendenti 148 72
2) Altro personale in attività
3) Amministratori e Sindaci 195 107
4) Personale collocato a riposo
5) Recuperi di spesa per dipendenti distaccati presso altre aziende
6) Rimborsi di spesa per dipendenti distaccati presso la società 3.455 1.570
Totale 7.477 4.475

10.2 Numero medio dei dipendenti ripartiti per categoria

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1) Personale dipendente 58 62
- impiegati 35 35
- quadri direttivi 21 24
- dirigenti 2 3
2) Altro personale 46 42
Totale 104 104

10.3 Altre spese amministrative: composizione

Voci / componenti Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
- Manutenzione e noleggio hardware e software e trasmissione dati 839 487
- Fitti passivi 74
- Pulizie locali 48 13
- Postali, telegrafiche, telefoniche e telex 151 146
- Spese viaggio 20 55
- Canoni di noleggio auto 74 136
- Cancelleria e stampati 4 4
- Compensi professionali e servizi di terzi 4.121 2.447
- Spese esattori 1.471 519
- Spese legali 1.483 691
- Premi di assicurazione 11 29
- Spese pubblicitarie 136 197
- Contributi associativi 25 136
- Manutenzioni varie 9 3
- Spese rappresentanza 36
- Spese visure e certificazioni 85 42
- Spese bancarie 1.145 693
- Compensi Società di Revisione 110 108
- Spese vitto e alloggio dipendenti e spese mediche 5 12
- Altre spese 63 25
Sub-Totale A 9.874 5.779
Imposte e Tasse
- Bolli corrisposti al fisco 69 40
- Altre imposte e tasse 52 33
Sub-Totale B 121 73
Totale A + B 9.995 5.852

Sezione 11 – Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri – Voce 170

11.1 Accantonamenti netti per rischio di credito relativo a impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: composizione

Fattispecie non presente.

11.2 Accantonamenti netti relativi ad altri impegni e garanzie rilasciate: composizione

Fattispecie non presente.

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi ed oneri: composizione

Totale Totale
31.12.2020 31.12.2019
Accant. Fondo indennità suppletiva clientela 240 190
Accant. Fondo dismissione filiali 1.103
Accant. Altri Fondi 1.747 409
Totale 3.090 599

La voce degli accantonamenti netti a fondi per rischi e oneri ammonta a Euro 3,1 milioni. A seguito dell'"Amendment Agreement" firmato il 18 dicembre 2020 con le controparti Crédit Agricole SA, Crédit Agricole Consumer Finance SA, e Agos-Ducato, la Società ha predisposto un apposito fondo a fronte degli oneri stimati che ProFamily verrà a sostenere, tra cui ad esempio, l'interruzione dei rapporti commerciali e la chiusura delle filiali dirette. Si veda per ulteriori chiarimenti, anche quanto riportato in Nota Integrativa nella Sezione 10 – Fondi per rischi e oneri – Voce 100 del passivo.

Sezione 12 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali – Voce 180

12.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali: composizione

Attività/componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato netto
( a + b - c )
A. Attività materiali
A.1 Ad uso funzionale 862 6 868
- di proprietà
- diritti d'uso acquisiti con
147 6 153
il leasing
A.2 Detenute a scopo di investimento
- di proprietà
- diritti d'uso acquisiti con
il leasing
715 715
A.3 Rimanenze
Totale 862 6 868

Sezione 13 – Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali – Voce 190

13.1 Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali. composizione

Attività/Componente reddituale Ammortamento
(a)
Rettifiche di valore
per deterioramento
(b)
Riprese di
valore
(c)
Risultato netto
( a + b - c )
1. Attività immateriali diverse
dall'avviamento
2.
3.
1.1 di proprietà
1.2 diritti d'uso acquisiti con il leasing
Attività riferibili al leasing finanziario
Attività concesse in leasing operativo
516 516
Totale 516 516

Sezione 14 – Altri proventi e oneri di gestione – Voce 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

Voci / componenti Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Altri oneri di gestione
- Penali 1 2
- Oneri autocartolarizzazione 178 305
- Sopravvenienze passive non riconducibili 503 346
Totale 682 653

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

Voci / componenti Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Altri proventi di gestione
- Recupero spese legali 180 120
- Recupero spese incasso 4.823 2.329
- Sopravvenienze attive non riconducibili 52 13
- Altri 339 158
5.394 2.620

Sezione 19 - Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente - Voce 270

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
1. Imposte correnti (-) (5.430) (3.089)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) (65)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+)
3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti
d'imposta di cui alla L.214/2011 (+)
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (546) 366
5. Variazione delle imposte differite (+/-)
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (6.041) (2.723)

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

Esercizio 2020
Componenti reddituali/Settori IRES IRAP
Imponibile Imposte Imponibile Imposte
Utile (Perdita) prima delle imposte 17.947
Onere fiscale teorico 27,5% 4.935
Valore della produzione netta 20.848
Onere fiscale teorico 5,57% 1.161
Differenze temporanee deducibili in esercizi successivi 1.339 368
Differenze temporanee di esercizi precedenti annullate (2.918) (802)
Differenze che non si riverseranno negli esercizi successivi
Variazioni negative d'imponibile permanenti (845) (232)
Imponibile fiscale 15.523
Imposte correnti IRES 4.269
Imponibile IRAP 20.848
Imposte correnti IRAP 1.161

Per l'esercizio 2020 l'aliquota fiscale in vigore applicabile è determinata sommando le aliquote fiscali nominali dell'IRES (27,5%) e dell'IRAP (5,57%).

Sezione 21 - Conto economico: altre informazioni

21.1 - Composizione analitica degli interessi attivi e delle commissioni attive

Interessi attivi Commissioni attive Totale Totale
Voci/Controparte Banche Società
finanziarie
Clientela Banche Società
finanziarie
Clientela 31.12.2020 31.12.2019
1. Leasing finanziario
- beni immobili
- beni mobili
- beni strumentali
- beni immateriali
2. Factoring
- su crediti correnti
- su crediti futuri
- su crediti acquistati a titolo
definitivo
- su crediti acquistati al di
sotto del valore originario
- per altri finanziamenti
3. Credito al consumo
- prestiti personali
- prestiti finalizzati
- cessione del quinto
4. Prestiti su pegno
5. Garanzie e impegni
- di natura commerciale
- di natura finanziaria
47.392
5.678
36.158
5.556
9.430
492
8.464
474
56.822
6.170
44.622
6.030
29.040
3.526
22.309
3.205
Totale 47.392 9.430 56.822 29.040

Oltre alle fattispecie sopra esposte si segnalano commissioni attive pari a Euro 176 mila per attività di servicing svolte nell'ambito dell'operazione di cartolarizzazione, Euro 18 mila per la distribuzione di mutui e Euro 116 mila per altri servizi di terzi.

21.2 - Altre informazioni

Fattispecie non presente.

5.Parte D – ALTRE INFORMAZIONI

Sezione 1 - Riferimenti specifici sull'operatività svolta

C. CREDITO AL CONSUMO

C.1 - Composizione per forma tecnica

Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Valore
lordo
Rettifiche di
valore
Valore
netto
Valore
lordo
Rettifiche di
valore
Valore
netto
1. Non deteriorate 1.386.554 (9.642) 1.376.912 1.343.294 (9.096) 1.334.198
- prestiti personali
- prestiti finalizzati
- cessione del quinto
72.500
1.163.794
150.260
(1.080)
(7.896)
(666)
71.420
1.155.898
149.594
88.120
1.107.398
147.776
(976)
(7.466)
(654)
87.144
1.099.932
147.122
2. Deteriorate 41.432 (36.897) 4.535 37.374 (33.021) 4.353
Prestiti personali
- sofferenze
- inadempienze probabili
- esposizioni scadute deteriorate
Prestiti finalizzati
8.752
502
922
(8.752)
(328)
(454)
-
174
468
7.926
685
927
(7.926)
(492)
(398)
-
193
529
- sofferenze
- inadempienze probabili
- esposizioni scadute deteriorate
Cessione del quinto
23.569
1.736
2.907
(23.563)
(1.185)
(1.495)
6
551
1.412
20.131
2.276
3.318
(20.127)
(1.595)
(1.715)
4
681
1.603
- sofferenze
- inadempienze probabili
- esposizioni scadute deteriorate
251
1.485
1.308
(235)
(724)
(161)
16
761
1.147
252
884
975
(234)
(438)
(96)
18
446
879
Totale 1.427.986 (46.539) 1.381.447 1.380.668 (42.117) 1.338.551

C.2 - Classificazione per vita residua e qualità

Finanziamenti
non deteriorati
Finanziamenti
deteriorati
Fasce temporali Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
Totale
31.12.2020
Totale
31.12.2019
- fino a 3 mesi 5.641 4.773 294 198
- oltre 3 mesi e fino a 1 anno 54.974 51.537 215 239
- oltre 1 anno e fino a 5 anni 904.047 851.482 2.405 2.710
- oltre 5 anni 412.250 426.406 1.621 1.206
- durata indeterminata
Totale 1.376.912 1.334.198 4.535 4.353

D. GARANZIE RILASCIATE E IMPEGNI

D.13 – Attività costituite a garanzie di proprie passività e impegni

ProFamily S.p.A. non ha in bilancio attività iscritte a garanzia di proprie passività.

Sezione 2 – Operazioni di cartolarizzazione, informativa sulle entità strutturate non consolidate contabilmente (diverse dalle società veicolo per la cartolarizzazione) e operazioni di cessione delle attività

C. OPERAZIONI DI CESSIONE

C.1 - Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazioni di natura qualitativa

In data 16 dicembre 2020 ProFamily S.p.A. ha ceduto alla società veicolo ProFamily SPV S.r.l. un portafoglio per un valore pari a circa 958,5 milioni nell'ambito di una nuova operazione di autocartolarizzazione con sottostante crediti al consumo bonis derivanti da prestiti finalizzati e prestiti

personali (con l'esclusione di "cessione del quinto"). Nel corso del primo trimestre del 2021 la società veicolo emetterà alcune classi di titoli obbligazionari che verranno sottoscritte dalla società cedente.

Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni
di cartolarizzazione
di cui: oggetto
di contratti di vendita
con patto di riacquisto
di cui: deteriorate Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni
di cartolarizzazione
di cui: oggetto di contratti
di vendita con patto di
riacquisto
Attività finanziarie
detenute per la negozazione
1. Ttitoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Finanziamenti
4. Derivati
Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate
al fair value
1. Ttitoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Finanziamenti
Attività finanziarie
designate al fair value
1. Ttitoli di debito
2. Finanziamenti
Attività finanziarie
valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
1. Ttitoli di debito
2. Titoli di capitale
3. Finanziamenti
Attività finanziarie
valutate al costo ammortizzato
1. Ttitoli di debito
2. Finanziamenti 910.878 910.878 136
Totale 31.12.2020 910.878 910.878 136
Totale 31.12.2019

Sezione 3 - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura

ProFamily S.p.A. in osservanza alle norme di vigilanza riservate agli intermediari finanziari iscritti al nuovo "Albo Unico" di cui all'art. 106 del TUB, opera nel rispetto dei tre ordini della disciplina del "Basel Committee", comunemente indicati come pilastri (pillars):

• il primo pilastro, introduce il concetto di requisito patrimoniale, necessario per fronteggiare i rischi tipici dell'attività finanziaria (rischio di credito, di controparte, di mercato, di cambio e operativi); ai fini del primo pilastro, a seguito di un assessment sui rischi da fronteggiare, ProFamily S.p.A. effettua il calcolo del requisito patrimoniale per il rischio di credito utilizzando il metodo standard e per il rischio operativo utilizzando il metodo base.

• il secondo pilastro, richiede una strategia e un processo di controllo, dell'adeguatezza patrimoniale attuale e prospettica, convalidata dall'autorità di vigilanza, chiamata a ratificare o integrare il modello di Risk management e Supervision approntato dalla società stessa; il controllo prudenziale relativo al pillar II si svolge a livello consolidato. ProFamily S.p.A. ha recepito la Direttiva di Gruppo in materia di Processo Interno di Valutazione dell'Adeguatezza Patrimoniale e ha fornito alla Capogruppo le indicazioni per la redazione del Rendiconto ICAAP per il Gruppo Banco BPM.

• il terzo pilastro, introduce gli obblighi di informativa al pubblico riguardante l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei relativi sistemi di controllo; tali obblighi sono assolti su base consolidata.

Premessa

ProFamily S.p.A. è un intermediario finanziario iscritto nel nuovo "Albo Unico" di cui all'art. 106 del Testo Unico Bancario, ed ha ad oggetto sociale la concessione di finanziamenti. ProFamily S.p.A. ha inoltre ottenuto l'abilitazione alla intermediazione di prodotti assicurativi. ProFamily S.p.A. fronteggia pertanto rischi rivenienti dalla propria attività quale Intermediario Finanziario e Assicurativo.

ProFamily S.p.A. ha adottato un completo Sistema di Controlli idoneo a rispondere alle esigenze di contenimento dei rischi; tale Sistema si basa su criteri di sorveglianza propedeutici alla definizione di politiche / procedure di gestione del rischio che, attraverso appropriate attività di misurazione, monitoraggio e controllo, permettono l'attenuazione del rischio in essere. A quanto sopra vanno aggiunte le prassi di costante controllo esplicate dal personale coinvolto.

L'attività è stata contraddistinta dall'adozione di una strategia commerciale consona al particolare momento congiunturale, ed è orientata al raggiungimento di obiettivi prioritari, quali lo sviluppo e la contestuale gestione del rischio di credito, anche attraverso modelli di valutazione e approvazione del credito stesso. Lo sviluppo commerciale è comunque soggetto ad una attenta valutazione e verifica delle fonti d'affari prima del convenzionamento e ad un monitoraggio continuo della qualità delle stesse.

Impatti derivanti dalla pandemia Covid-19

In tale contesto, caratterizzato da pesanti ripercussioni sull'economia mondiale e nazionale nonché sull'operatività delle imprese, ProFamily, in osservanza alle normative vigenti, ha posto in essere, tra le altre, un'articolata serie di interventi finalizzati al sostegno della propria clientela. ProFamily ha aderito alle moratorie Assofin e ABI nonché alle moratorie del "Decreto Cura Italia" soprattutto per le PMI: al 31 dicembre 2020 il totale delle richieste di moratoria in stock che sono state accolte è di 5.676.

Le strutture della società hanno gestito tutte le richieste di moratoria pervenute dalla clientela con la massima tempestività.

Le richieste di moratoria accolte hanno riguardato esclusivamente la gestione dei prestiti in essere mediante l'accodamento di un numero definito di rate (rate intere o solo quota capitale, col mantenimento della quota interessi secondo il piano d'ammortamento originario) e non l'erogazione di nuovo credito, per cui non sono state necessarie modifiche sostanziali alle politiche di valutazione e accettazione in ingresso.

3.1 RISCHIO DI CREDITO

INFORMAZIONI DI NATURA QUALITATIVA

1. Aspetti generali

Si rimanda a quanto specificato nel paragrafo precedente.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi e 2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

La Società ha accentrato su Capogruppo la funzione di Risk Management e si è dotata di una regolamentazione del credito, contenuta in documenti di processo e procedure informatiche, coerente con le strategie di sviluppo ed il modello di business adottato.

2.1.1 Poteri di credito

L'intero processo riguardante il credito, dalla fase di istruttoria a quella di erogazione, nonché a quella di monitoraggio delle posizioni, risulta essere regolato, nei suoi tratti essenziali, dal Consiglio di Amministrazione e dal Comitato Politiche di Credito nei limiti dei poteri conferitigli.

In base al Sistema dei Controlli, come principio generale, tutte le concessioni di credito alle diverse controparti devono essere autorizzate da un soggetto/organo, che disponga degli idonei poteri, precedentemente attribuitigli. La modalità con la quale viene esercitata la concessione del credito è riesaminata periodicamente, tenendo conto della qualifica e dell'esperienza dei soggetti con potere decisionale.

Per perseguire gli obiettivi di miglioramento della qualità del portafoglio, l'intero processo del credito è stato oggetto dei seguenti interventi:

  • i) continua implementazione degli automatismi di erogazione del credito;
  • ii) aggiornamento delle griglie di scoring;
  • iii) monitoraggio continuo delle fonti di affari al fine di un'accurata selezione delle stesse, in base alla rischiosità rilevata;
  • iv) costituzione di strumenti di rilevazione di moral hazard della clientela e della rete, ed affinamento dei processi di recupero crediti, al fine di migliorarne l'efficacia e l'efficienza;
  • v) adozione di provvedimenti di mitigazione dei rischi in caso di concentrazione.

2.1.2 Soggetti coinvolti nella gestione del rischio di credito

In base al Sistema dei Controlli Interni, sono di seguito elencate le strutture coinvolte nell'attività creditizia con le specifiche competenze. L'operatività è segmentata sulla base delle peculiarità dei singoli segmenti di prodotto distribuiti.

2.1.3 La funzione Credito

La Funzione Politiche di Credito opera sotto la responsabilità del Responsabile Crediti e Monitoraggio , ha il compito di applicare le regole per la valutazione del merito creditizio coerentemente alla strategia di rischio definita dalla Società, di definire le metodologie di misurazione del rischio, di verificare il rispetto dei limiti complessivi stabiliti per l'assunzione dei relativi rischi, e di accertare la coerenza dell'operatività delle singole linee di prodotto con gli obiettivi di rischio-rendimento stabiliti.

La Funzione elabora e predispone i cosiddetti "metodi di studio" per la valutazione del merito creditizio della clientela, ed analizza e realizza le procedure di score che, su base statistica, sintetizzano molteplici elementi informativi sui soggetti analizzati integrando informazioni provenienti da diverse fonti (credit bureau esterni, rating di gruppo, informazioni integrative derivanti dalle fonti d'affari). Le regole di credito sono opportunamente differenziate per i singoli prodotti distribuiti e per il canale distributivo utilizzato.

2.1.4 La funzione Processing

Partecipa attivamente al processo di concessione del credito provvedendo all'approvazione della pratica previa valutazione del merito creditizio in modo coerente con le politiche di credito. Si avvale dei "metodi di studio", previsti e realizzati dalla Funzione Crediti, integrandoli, negli aspetti indeterminati, con le informazioni aziendali e infragruppo. Fornisce all'Amministrazione le informazioni necessarie all'erogazione del credito.

L'organizzazione interna della Funzione è strutturata in gradi di delibera, per cui il personale opera in funzione del rischio potenziale da assumere. Per elevati livelli di rischio i poteri di delibera arrivano alla Direzione.

Al fine di incrementare il livello di specializzazione, la Funzione Processing è strutturata in isole suddivise secondo le varie categorie di prodotto (Prestiti Personali Agenti, Prestiti Personali Captive, Finalizzato, Cessione del Quinto).

2.1.5 La funzione Amministrazione

A fronte della valutazione del merito creditizio e dell'approvazione del finanziamento effettuate dalle funzioni precedentemente illustrate, l'Amministrazione eroga le somme inviando i bonifici sul circuito.

La funzione, nell'ambito delle attività relative al bilancio d'esercizio e alle segnalazioni di vigilanza si occupa della classificazione dei crediti mediante procedure automatiche che, in maniera oggettiva, classificano i clienti secondo lo status di rischio (bonis, scaduto, scaduto deteriorato, inadempienza probabile, sofferenza).

A presidio del rischio di credito la Funzione Amministrazione, congiuntamente alla funzione Pianificazione e Controllo, certifica l'ammontare delle svalutazioni.

2.1.6 La funzione Recupero Crediti

La Funzione Recupero Crediti opera sotto la responsabilità del Responsabile Crediti e Monitoraggio, controlla e governa l'attività di recupero mediante la gestione delle relative politiche di azione sulla clientela e la definizione dei criteri con cui le società esterne attivano il recupero sulla clientela stessa. Inoltre, facendo uso di strumenti rilevatori di anomalie nei comportamenti della clientela e della rete, la funzione gestisce tecnicamente tutti gli interventi anche su fattispecie ad alto rischio, come le posizioni in sofferenza, indicando e/o coordinando, con le strutture convenzionate e/o con i legali esterni, le azioni esecutive e cautelari.

Il processo di recupero si articola in gradi di intensità crescente che iniziano con lettere di sollecito di pagamento, interventi telefonici e visite domiciliari, fino ad arrivare livelli di recupero più elevato che prevedono azioni giudiziali tramite studi legali esterni.

Il Responsabile della Funzione, per le pratiche per le quali decade il beneficio del termine (DBT), dopo aver espletato le azioni di recupero specializzato mediante studi legali esterni, attiva il processo di passaggio a perdita. Infine, in base alle deleghe conferite, il Responsabile della Funzione può anche, secondo le autonomie previste, effettuare degli ammortamenti definitivi delle posizioni accettando delle somme a "stralcio". Tale attività non è effettuata su posizioni in bonis, ma solo su posizioni già "deteriorate".

Con cadenza periodica, la funzione rilascia dei report statistici sui risultati dell'attività, e fornisce delle analisi di performance e di strategia utilizzata.

2.3. Tecniche di mitigazione del rischio di credito

ProFamily S.p.A. mira a minimizzare il rischio di credito a diversi livelli e in più funzioni:

  • in sede di erogazione, misurando il rischio credito potenziale attraverso il motore decisionale che attribuisce uno scoring d'accettazione, sia attraverso le informazioni acquisite dai Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), sia attraverso informazioni complementari fornite dalle fonti d'affari o della rete d'intermediazione. Mediante l'organizzazione posta in essere, la diversa rischiosità rilevata è soggetta all'approvazione dei diversi livelli aziendali, cui sono attribuiti i poteri di credito;
  • in sede di monitoraggio andamentale, mediante le analisi specifiche effettuate dalla funzione Credito, che consente la taratura dei motori decisionali;
  • in sede di recupero, mediante le attività poste in essere dalla funzione specifica.

2.4 Attività finanziarie deteriorate

2.4.1 Modello di rilevazione del rischio e percentuali di copertura

Il modello adottato da ProFamily S.p.A. per la copertura del rischio credito si basa sulle informazioni, desunte dai comportamenti della clientela creditrice, relative alla puntualità dell'adempimento nel pagamento delle rate. Partendo da tali informazioni, il portafoglio crediti viene classificato in 9 fasce di arretrato sulla base del numero dei pagamenti in arretrato (da nessuna rata in ritardo ad oltre 7 rate non pagate).

Per la rilevazione del mancato adempimento sono necessari circa 10 giorni per qualsiasi forma di pagamento (per la cessione del quinto è riconosciuta una franchigia superiore in relazione alla particolarità del prodotto).

La copertura del rischio credito viene effettuata sulla base della considerazione che il numero delle rate in ritardo esprime, con diretta correlazione, la probabilità che il credito passi a sofferenza. Ogni pratica viene associata alla propria fascia di ritardo e per ogni fascia di ritardo viene operata una svalutazione percentuale di carattere forfettario, (percentuale di copertura) differenziata per canale distributivo (Captive/Trade) e per tipologia di prodotto (Prestiti Personali/Prestiti Finalizzati/ Cessione del Quinto). La svalutazione è applicata al credito rilevato alla fine del mese di riferimento della chiusura contabile (credito residuo e scaduto impagato).

La società ha in essere un processo di verifica delle coperture e dello staging in linea con il principio IFRS9, mediante un metodo di confronto. In particolare l'analisi condotta su dicembre 2020, come già quella del periodo precedente, ha rilevato che le attuali coperture sui 3 stage sono più che adeguate per una prudente copertura del rischio di credito. La Società, alla luce dei risultati emersi, ha ritenuto opportuno mantenere l'attuale livello di provisioning sul rischio di credito in quanto maggiormente conservativo. L'analisi ha anche valutato una sensitivity sull'ECL basata su 3 diversi scenari e l'attuale provisioning che la Società ha deciso di mantenere risulta capiente anche nell'eventualità di uno scenario pessimistico. Per quanto riguarda lo staging, l'analisi ha permesso di rilevare un set di pratiche che, benché non avessero ancora manifestato arretrati, sono state valutate con significativo incremento del rischio, per cui si è provveduto a riclassificarle da stage 1 a stage 2. E' in corso la validazione del modello da parte delle competenti strutture di Capogruppo. Per quanto riguarda gli

scenari che sono stati analizzati, a titolo di mera sensitivity, riportiamo come sarebbe variato il saldo delle svalutazioni, rispettivamente, in caso di ponderazione al 100% dello scenario pessimistico (Euro 38,4 milioni), al 100% dello scenario base (Euro 36,4 milioni) e al 100% dello scenario ottimistico (Euro 35 milioni).

Il modello di svalutazione

L'applicazione dei modelli di perdita di valore sugli strumenti finanziari performing in ProFamily è distinta per i seguenti due portafogli:

  • prestiti personali a clientela del Gruppo Banco BPM originati dalla rete Captive (residuale);
  • prestiti e cessioni originate dalla rete Trade degli sportelli diretti ed indiretti.

Per quanto concerne il portafoglio residuale dei prestiti personali Captive, la Capogruppo fornisce su base trimestrale le percentuali di svalutazione da applicare ai crediti performing in stage 1 e stage 2 trattandosi di clientela di Banco BPM. Tali percentuali sono determinate secondo modelli sviluppati dalla capogruppo che nel corso dell'esercizio sono stati oggetto di opportuna rivisitazione al fine di tenere in opportuna considerazione gli effetti rivenienti dalla situazione determinata dalla pandemia Covid-19.

Per i prestiti e le cessioni originate dalla rete Trade, le percentuali di svalutazione adottate sono differenziate per stage IFRS 9, per rate in ritardo e per prodotto. Per ogni tipologia di prodotto esiste un modello di accantonamento specifico che definisce la quota da accantonare per i prestiti regolari coi pagamenti (nessun giorno di ritardo) fino a definire progressivamente la svalutazione da applicare ai prestiti in sofferenza. Le percentuali di accantonamento variano da un minimo di 0,36% (prestiti finalizzati) e 0,25% per la cessione del quinto fino ad arrivare alla completa svalutazione del credito (100% di accantonamento) sulle sofferenze e, in generale, sui prestiti che hanno oltre le 7 rate non pagate.

2.4.2. Classificazione dei crediti

Sempre in base al ritardo nei pagamenti delle rate, i crediti sono uniformemente classificati come di seguito dettagliato, anche in base ai parametri definiti dalla normativa in vigore. Procedure seguite e metodologie utilizzate nella gestione e nel controllo delle attività finanziarie deteriorate.

Sofferenze: il passaggio a sofferenza avviene in corrispondenza della decadenza del beneficio del termine, come regola generale al superamento di 210 giorni di ritardo, a partire dal primo giorno del mese successivo. Con la decadenza del beneficio del termine, si interrompe la maturazione degli interessi contrattuali, le varie voci del credito (capitale residuo, interessi, spese, etc.) sono consolidate, decorre quindi il conteggio degli interessi di mora, ed il credito viene svalutato integralmente. La decadenza del beneficio del termine può essere effettuata anche prima del raggiungimento della predetta soglia, sulla base di una valutazione analitica della singola posizione deteriorata.

Inadempienze probabili: rientrano in tale categoria le posizioni non classificate in sofferenza, per le quali si ritiene che, senza il ricorso ad azioni specifiche di recupero crediti, il debitore possa adempiere integralmente alle sue obbligazioni; rientrano in tale classificazione le posizioni precedentemente classificate come "incaglio" e comunque quelle posizioni che hanno superato 150 giorni continuativi di ritardo ed hanno uno scaduto superiore al 10% sul saldo in essere.

Scaduto deteriorato: l'approccio utilizzato è per debitore. Rientrano in tale categoria le posizioni non classificate in sofferenza e inadempienza probabile, con un debito scaduto in via continuativa da oltre 90 giorni e con il maggiore tra i due seguenti valori, pari o superiori alla soglia del 5%:

• quota scaduta sull'intera esposizione del debitore alla data di riferimento della segnalazione;

• media giornaliera delle quote scadute sull'intera esposizione.

Attività in bonis

Esposizioni in bonis: rientrano in tale categoria le altre esposizioni non classificate nelle categorie sopra indicate.

Le svalutazioni determinate secondo le percentuali attribuite alle singole pratiche, seguono la classificazione dei crediti come sopra. In base alle disposizioni di Banca d'Italia sono riepilogate nelle rettifiche di valore di portafoglio tutte le rettifiche sulle attività in bonis, e nelle rettifiche di valore specifiche quelle sulle attività deteriorate.

I crediti "forborne"

Come previsto dagli ITS emanati dall'EBA e recepiti da Banca d'Italia, la classificazione dei crediti prevede una nuova categoria, trasversale rispetto alle altre categorie creditizie, relativa alle forborne exposures: rientrano in tale classificazione i crediti caratterizzati da una difficoltà finanziaria del debitore per i quali la Società ha accordato una concessione (misura di forbearance). Operativamente si è definito che le funzioni di Recupero e Contact Center, dopo avere accertato la difficoltà finanziaria del cliente ed accordato una concessione relativa al prestito in essere mediante specifiche azioni di post-vendita, categorizzano la posizione a forborne mediante apposito flag sul sistema.

INFORMAZIONI DI NATURA QUANTITATIVA

La situazione rappresentata nella tabella seguente evidenzia il rapporto percentuale tra le rettifiche di valore (specifiche e di portafoglio) e l'esposizione lorda dei crediti al 31 dicembre 2020, in matrice per forma tecnica e status di rischio.

La percentuale complessiva di copertura si colloca al 3,27%. Si precisa che le percentuali di copertura sono influenzate sia dalle politiche di gestione dei crediti in sofferenza, che prevedono il passaggio a perdita solo dopo aver espletato tutte le attività di recupero stragiudiziale, sia dal mancato ricorso alla cessione dei crediti a terzi. La percentuale di copertura dei crediti in bonis è pari a 0,70%; dei crediti scaduti è pari al 40,40%; delle inadempienze probabili è pari al 59,36% mentre delle sofferenze è pari al 100%, le stesse risultano essere interamente coperte.

Prestiti personali Prestiti Finalizzati Cessione e delegazione TOTALE
Bonis 1,53% 0,68% 0,38% 0,70%
Scaduto 48,24% 51,43% 9,16% 40,40%
Inadempienze probabili 65,38% 68,29% 48,84% 59,36%
Sofferenza 100,00% 99,97% 93,10% 99,93%
Copertura tot. 11,99% 2,86% 1,18% 3,27%

Percentuale di copertura per prodotto e status di rischio al 31 dicembre 2020

Per quanto riguarda i Prestiti Finalizzati, la percentuale di copertura riflette lo sviluppo commerciale indirizzato verso settori merceologici caratterizzati da un basso profilo di rischio.

I dati relativi alla Cessione del Quinto includono anche la delegazione di pagamento e considerano la presenza delle coperture assicurative a mitigazione del rischio di controparte (per la Cessione).

1. Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre
esposizioni
non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 22 1.631 3.130 24.487 1.356.194 1.385.464
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie designate al fair value
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 31.12.2020 22 1.631 3.130 24.487 1.356.194 1.385.464
Totale 31.12.2019 21 1.405 3.069 30.694 1.343.511 1.378.700

2. Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)

Deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale (esposizione netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie designate al fair value
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
5. Attività finanziarie in corso di dismissione
41.836 (37.053) 4.783 1.390.338 (9.657) 1.380.681 1.385.464
Totale 31.12.2020
Totale 31.12.2019
41.836
37.607
(37.053)
(33.112)
4.783
4.495
1.390.338
1.383.318
(9.657)
(9.113)
1.380.681
1.374.205
1.385.464
1.378.700

*Valore da esporre a fini informativi

3. Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da 1 giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno a
30 giorni
Da oltre 30
giorni fino a
90 giorni
Oltre 90
giorni
1.
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2.
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
8.699 7.458 8.329 8 122 4.245
3.
Attività finanziarie in corso di dismissione
Totale 31.12.2020 8.699 7.458 8.329 8 122 4.245
Totale 31.12.2019 11.657 8.569 10.467 8 36 4.201

4. Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

Causali/
stadi di rischio
Rettifiche di valore complessive
Di cui:attività
finanziarie
Attività rientranti
Attività rientranti
Attività rientranti
impaired
nel primo stadio
nel secondo stadio
nel terzo stadio
acquisite o
originate
Accantonamenti
complessivi su impegni
a erogare fondi e
garanzie finanziarie
rilasciate
Totale
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
di cui: svalutazioni individuali di cui: svalutazioni collettive Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Rettifiche complessive iniziali (4.646) (4.646) (4.467) (4.467) (33.112) (33.112) (42.225)
Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate
Cancellazioni diverse dai write-off
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-)
Modifiche contrattuali senza cancellazioni
Cambiamenti della metodologia di stima
Write-off non rilevati direttamente a conto economico
Altre variazioni
(303) (303) (240)
(1)
(1) (240) (8.791)
5.022
(172)
(8.791)
5.022
(172)
(9.334)
5.022
(173)
Rettifiche complessive finali (4.949) (4.949) (4.708) (4.708) (37.053) (37.053) (46.710)
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off
Write-off rilevati direttamente a conto economico
(11)
405
(11)
405
(11)
405

5. Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio (valori lordi e nominali)

Valori lordi / valore nominale
Portafogli/stadi di rischio Trasferimenti tra primo e
Trasferimenti tra secondo
secondo stadio
e terzo stadio
Trasferimenti tra primo e
terzo stadio
Da primo
stadio a
secondo stadio
Da secondo
stadio a primo
stadio
Da secondo
stadio a
terzo stadio
Da terzo stadio
a secondo
stadio
Da primo
stadio a terzo
stadio
Da terzo
stadio a primo
stadio
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 50.488 10.778 6.717 110 7.548 188
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
3. Attività finanziarie in corso di dismissione
4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
Totale 31.12.2020 50.488 10.778 6.717 110 7.548 188
Totale 31.12.2019 77.334 4.332 4.159 321 13.391 290

5.a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)

Valori lordi
Trasferimenti tra primo e Trasferimenti tra secondo e terzo Trasferimenti tra primo e
Portafogli/stadi di rischio secondo stadio stadio terzo stadio
Da primo stadio
a secondo
Da secondo
stadio a primo
Da secondo stadio Da terzo stadio
a secondo
Da primo
stadio a terzo
Da terzo
stadio a primo
stadio stadio a terzo stadio stadio stadio stadio
A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato 6.599 4.364 404 4 801 17
A.1 oggetto di concessione conforme con le GL 205 21
A.2 oggetto di altre misure di concessione 6.394 4.343 404 4 801 17
A.3 nuovi finanziamenti
B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
B.1 oggetto di concessione conforme con le GL
B.2 oggetto di altre misure di concessione
B.3 nuovi finanziamenti
Totale 31.12.2020 6.599 4.364 404 4 801 17

6. Esposizioni creditizie verso clientela, verso banche e verso società finanziarie

6.1 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso banche e società finanziarie: valori e netti

Tipologie esposizioni/valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
Esposizione Write-off
Deteriorate deteriorate
Non
complessive e
accantonamenti
complessivi
Netta parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA
a) Sofferenze
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
b) Inadempienze probabili
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
c) Esposizioni scadute deteriorate
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
d) Esposizioni scadute non deteriorate
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
e) Altre esposizioni non deteriorate
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni
3.176 3.176
Totale A -
3.176
3.176 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Non deteriorate
Totale B - - - -
-
Totale ( A + B ) -
3.176
-
3.176
-

*Valore da esporre a fini informativi

6.2 Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Fattispecie non presente.

6.2bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

Fattispecie non presente.

6.3 Esposizioni creditizie per cassa verso banche e società finanziarie: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Fattispecie non presente.

Esposizione
lorda
Rettifiche di
Tipologie esposizioni/valori Deteriorate deteriorate
Non
valore
complessive e
accantonamenti
complessivi
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA
a) Sofferenze 32.572 (32.550) 22
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 731 (731)
b) Inadempienze probabili 4.013 (2.382) 1.631
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 9 (3) 6
c) Esposizioni scadute deteriorate 5.251 (2.121) 3.130
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 84 (49) 35
d) Esposizioni scadute non deteriorate 28.566 (4.079) 24.487
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 427 (95) 332
e) Altre esposizioni non deteriorate 1.358.596 (5.578) 1.353.018
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni 1.067 (103) 964
Totale A 41.836 1.387.162 (46.710) 1.382.288 -
B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO
a) Deteriorate
b) Non deteriorate
Totale B - - - -
-
Totale ( A + B ) 41.836 1.387.162 (46.710) 1.382.288 -

6.4 Esposizioni creditizie e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

*Valore da esporre a fini informativi

6.4a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti

Tipologie finanziamenti/valori Esposizione
lorda
Rettifiche di
valore
complessive e
accantonamenti
complessivi
Esposizione
Netta
Write-off
parziali
complessivi*
A. Finanziamenti in sofferenza: 683 (678) 5
a) Oggetto di concessione conforme con le GL
b) Oggetto di altre misure di concessione 683 (678) 5
c) Nuovi finanziamenti
B. Finanziamenti in inadempienze probabili: 43 (25) 18
a) Oggetto di concessione conforme con le GL
b) Oggetto di altre misure di concessione 43 (25) 18
c) Nuovi finanziamenti
C. Finanziamenti scaduti deteriorati: 520 (287) 233
a) Oggetto di concessione conforme con le GL
b) Oggetto di altre misure di concessione 520 (287) 233
c) Nuovi finanziamenti
D. Altri finanziamenti scaduti non deteriorati: 5.349 (1.269) 4.080
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 36 (12) 24
b) Oggetto di altre misure di concessione 5.313 (1.257) 4.056
c) Nuovi finanziamenti
E. Altri finanziamenti non deteriorati: 58.405 (435) 57.970
a) Oggetto di concessione conforme con le GL 381 (32) 349
b) Oggetto di altre misure di concessione 58.024 (403) 57.621
c) Nuovi finanziamenti
Totale (A+B+C+D+E) 65.000 (2.694) 62.306

* Valore da esporre a fini informativi

6.5 Esposizioni creditizie verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 28.308 4.014 5.285
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 13.423 9.257 16.085
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate 1.024 2.191 15.499
B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate 11.937 6.913 351
B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.5 altre variazioni in aumento 462 153 235
C. Variazioni in diminuzione (9.159) (9.258) (16.119)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate (28) (441) (2.778)
C.2 write-off (5.427)
C.3 incassi (3.247) (1.142) (1.818)
C.4 realizzi per cessioni
C.5 perdite da cessione
C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate (3) (7.675) (11.523)
C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.8 altre variazioni in diminuzione (454)
D. Esposizione lorda finale 32.572 4.013 5.251
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 9 223

6.5bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni oggetto di concessioni lorde distinte per qualità creditizia

Causali/Qualità Esposizioni
oggetto di
concessioni:
deteriorate
Esposizioni
oggetto di
concessioni:
non deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale 695 551
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento 419 2.328
B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni
B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni
B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate
190 2.193
135
B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione
B.5 altre variazioni in aumento
229
C. Variazioni in diminuzione (290) (1.385)
C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni
C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni
C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate
C.4 write-off
(135)
(37)
(190)
C.5 incassi
C.6 realizzi per cessioni
C.7 perdite da cessione
C.8 altre variazioni in diminuzione
(114)
(4)
(266)
(929)
D. Esposizione lorda finale 824 1.494
  • di cui: esposizioni cedute non cancellate

6.6 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizioni scadute
deteriorate
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
Totale di cui:
esposizioni
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali (28.287) (614) (2.610) (27) (2.215) (20)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
B. Variazioni in aumento (12.147) (154) (343) 0 (145) (29)
B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.2 altre rettifiche di valore (11.994) (138) (328) (141) (29)
B.3 perdite da cessione
B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.6 altre variazioni in aumento (153) (16) (15) (4)
C. Variazioni in diminuzione 7.884 37 571 24 239 -
C.1 riprese di valore da valutazione 571 24 239
C.2 riprese di valore da incasso 2.457
C.3 utili da cessione
C.4 write-off 5.427 37
C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 altre variazioni in diminuzione
D. Rettifiche complessive finali (32.550) (731) (2.382) (3) (2.121) (49)
- di cui: esposizioni cedute non cancellate 3 92
  • 7. Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni
  • 7.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)
Classi di rating esterni
Esposizioni classe
1
classe
2
classe
3
classe
4
classe
5
classe
6
Senza rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.428.998 1.428.998
- Primo stadio 1.324.005 1.324.005
- Secondo stadio 63.157 63.157
- Terzo stadio 41.836 41.836
B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
C. Attività finanziarie in corso di dismissione
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Totale (A + B + C) 1.428.998 1.428.998
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate
- Primo stadio
- Secondo stadio
- Terzo stadio
Totale (D)
Totale (A + B + C + D) 1.428.998 1.428.998

7.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating interni (valori lordi)

La Società per la valutazione del merito creditizio non si avvale di rating esterni né elabora una scala di rating interni da associare alle esposizioni verso la clientela.

La concessione del credito è effettuata tramite l'utilizzo di un motore decisionale. basato su griglie di scoring. che stima il potenziale livello di rischiosità. I modelli utilizzati sono predisposti da società specialistiche che hanno implementato uno schema di accettazione basato su aspetti sociologici ed andamentali desunti dalla performance del portafoglio; tali modelli sono soggetti a revisione periodica da parte della funzione di validazione di Capogruppo.

8. Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute

Fattispecie non presente.

9. Concentrazione del credito

9.1 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di attività economica della controparte

Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/settore controparte Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale (esposizione netta)
1. Attività finanziarie valutate al
costo ammortizzato
- Società finanziarie
- Società non finanziarie
- Famiglie
2. Attività finanziarie in corso di
dismissione
- Società finanziarie
- Società non finanziarie
- Famiglie
4
2.748
39.084
(2)
(2.391)
(34.660)
2
357
4.424
4.369
62.700
1.323.269
(5)
(541)
4.364
62.159
(9.111) 1.314.158
4.366
62.516
1.318.582
Totale 31.12.2020 41.836 (37.053) 4.783 1.390.338 (9.657) 1.380.681 1.385.464

9.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio per settore di area geografica della controparte

Deteriorate Non deteriorate
Area geografica Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive
Esposizione netta Totale (esposizione netta)
NORD OVEST
NORD EST
CENTRO
SUD
ISOLE
ESTERO
10.217
6.364
9.153
10.231
5.871
(9.026)
(5.500)
(8.053)
(9.107)
(5.367)
1.191
864
1.100
1.124
504
419.561
305.721
291.884
208.952
164.191
29
(2.679)
(1.831)
(2.213)
(1.667)
(1.267)
416.882
303.890
289.671
207.285
162.924
29
418.073
304.754
290.771
208.409
163.428
29
Totale 31.12.2020 41.836 (37.053) 4.783 1.390.338 (9.657) 1.380.681 1.385.464

9.3 Grandi esposizioni

Non vi sono esposizioni al riguardo.

10. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di credito

La Società opera attraverso un modello di credito integrato in un processo informatico denominato credit scoring gestito con l'ausilio di un motore decisionale, pur considerando l'operatore quale ultimo ed ineludibile soggetto titolare del potere di valutazione; tale adozione consente modifiche ed integrazioni al processo di valutazione delle pratiche. Sono state adottate 6 griglie di scoring aventi un puntuale potere discriminante.

ProFamily si è dotata di griglie di scoring differenziate ad hoc per macro-categorie di prodotto. In funzione dello sviluppo del business, le griglie potranno ulteriormente essere modificate e adattate alle effettive caratteristiche della clientela e dei canali distributivi mediante un processo di monitoraggio

periodico (back testing) al fine di individuare eventuali scostamenti dalle caratteristiche di base e prevedere deterioramenti della qualità del portafoglio creditizio (stress testing).

La gestione dei cut-off e dei conseguenti livelli di accettazione risponde a criteri di dinamicità e di relazione dei profili di rischio in entrata. Le strategie di cut-off sono definite dalla Funzione Politiche di Credito mediante modelli statistici in grado di sintetizzare il tasso di accettazione come fattore esplicativo, anche se non vincolante, delle dinamiche di rischio di ciascuna "area di business".

I modelli di accettazione del rischio adottati dalla Società sono approvati periodicamente e rivalidati dalla struttura Validazione Interna di Capogruppo nel processo annuale di monitoraggio. Le scorecard in vigore sono state validate dalla Funzione competente della Capogruppo anche nel 2019.

3.2 RISCHI DI MERCATO

3.2.1 RISCHIO DI TASSO DI INTERESSE

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Il rischio di tasso di interesse si sostanzia nel potenziale impatto che variazioni inattese dei tassi di interesse di mercato determinano sugli utili correnti (cash flow risk) e sul valore del patrimonio netto della Società (fair value risk).

Il rischio di tasso di interesse viene misurato sia dal punto di vista reddituale sia dal punto di vista patrimoniale.

Dal punto di vista reddituale, il rischio di tasso di interesse deriva dalla possibilità che una variazione inattesa dei tassi di interesse produca una riduzione del margine di interesse, e quindi degli utili della Società. Tale rischio dipende dunque da:

  • sfasamento nella struttura temporale degli impieghi e della raccolta, nel caso delle poste a tasso fisso;
  • disallineamento dei periodi di revisione delle condizioni di tasso, nel caso delle poste a tasso variabile.

Dal punto di vista patrimoniale, il rischio di tasso di interesse deriva dalla possibilità che una variazione inattesa dei tassi di interesse produca una variazione negativa nei valori di tutte le poste di bilancio, con conseguente impatto destabilizzante sul patrimonio della Società.

Le principali fonti del rischio di tasso di interesse si possono schematizzare come segue:

  • repricing risk: rischio derivante dai mismatch temporali di scadenza e riprezzamento delle attività e delle passività;
  • optionality risk: rischio derivante da opzioni implicite nelle poste del Banking Book.

Il Gruppo monitora, sia a livello consolidato che di singola Legal Entity, l'esposizione del portafoglio bancario a variazioni avverse dei tassi di interesse, sia dal punto di vista reddituale che patrimoniale. La misurazione del rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario avviene utilizzando

metodologie integrate di Asset and Liability Management (ALM). In particolare, le misure di rischio utilizzate sono:

  • la variazione del margine di interesse atteso a seguito di uno shock parallelo della curva dei tassi spot di +/– 100 basis points (prospettiva reddituale);
  • la variazione del valore economico a seguito di uno shock parallelo della curva dei tassi spot di +/–100 basis points (prospettiva patrimoniale), così come definito nel Secondo Pilastro di Basilea II.

L'impatto sul margine di interesse è dovuto sia al reinvestimento / rifinanziamento, a nuove condizioni di mercato, delle quote capitale in scadenza (rischio di reinvestimento / rifinanziamento), sia alla variazione della componente cedolare (rischio di riprezzamento, per la sola operatività a tasso variabile). L'impatto sul margine di interesse viene ottenuto mappando le poste in corrispondenza delle date effettive di rischio, ovvero la data di pagamento delle quote capitale per le operazioni a tasso fisso e la data di repricing successiva al cut-off per le operazioni a tasso variabile. Tale approccio, noto come repricing gap, presuppone l'adozione di un orizzonte temporale di riferimento (gapping period), posto uguale ad un anno secondo le best practice di mercato.

L'impatto sul valore economico viene misurato secondo un approccio di full evaluation, ovvero come la variazione di fair value delle poste mappate in ciascuna fascia temporale conseguente ad uno shock parallelo della curva dei tassi spot.

Le metodologie utilizzate per l'analisi di sensitività al rischio di tasso di interesse includono anche la modellizzazione comportamentale delle estinzioni anticipate (sulla base di dati storici e di mercato viene stimato un tasso di pre-payment per ciascuna forma tecnica).

Nella propria operatività, ProFamily S.p.A., mediante l'erogazione di finanziamenti alla clientela (principalmente a tasso fisso), è esposta al rischio di tasso di interesse per il mismatch di scadenze e repricing tra attivo e passivo.

Al fine di minimizzare tale mismatch, ProFamily S.p.A. mensilmente raccoglie il funding necessario presso Banco BPM S.p.A. attraverso una serie di finanziamenti a tasso fisso che replicano la struttura delle erogazioni del periodo. Per questo si avvale di:

  • strumenti di analisi della curva delle scadenze e del mix tra tasso fisso e variabile degli impieghi da coprire;
  • strumenti di simulazione per verificare l'effetto di determinate strategie di copertura sul portafoglio ed il rispetto dei limiti prefissati;
  • modelli statistici di prepayments per prodotto da utilizzare come fattori correttivi delle scadenze del piano di ammortamento.

Mediante l'erogazione di tali finanziamenti, il rischio di tasso d'interesse sulla durata originaria dei prestiti erogati è sostanzialmente neutralizzato in capo a ProFamily S.p.A..

Si precisa, infine, che la Società non detiene al momento, né ha mai detenuto, contratti derivati, titoli azionari o obbligazionari.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Voci/Durata residua A vista Fino a 3 mesi Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Da oltrte 5 anni
fino a 10 anni
Oltre i 10 anni indeterminata
Durata
1. Attività
1.1 Titoli di debito
1.2 Crediti
1.3 Altre attività
14.426 96.819 99.438 184.379 880.939 109.410 53
2. Passività
2.1 Debiti
2.2 Titoli di debito
2.3 Altre passività
92.777 134 380.116 165.162 635.531
3. Derivati finanziari
Opzioni
3.1 Posizioni lunghe
3.2 Posizioni corte
Altri derivati
3.3 Posizioni lunghe
3.4 Posizioni corte

2. Modelli e altre metodologie per la misurazione e gestione del rischio di tasso di interesse

L'esposizione al rischio di tasso di interesse dal punto di vista reddituale viene misurata dalla variazione del margine di interesse atteso su un orizzonte temporale di un anno a seguito di uno shock parallelo sulla curva dei tassi spot di +/- 100 basis points.

La tabella seguente riporta i risultati della stima di tale variazione al 31 dicembre 2020.

Dati in milioni di Euro
Variabile Dato al 31 dicembre 2020
Sensitivity del margine di interesse +100bps 1,18
Sensitivity del margine di interesse -100bps -0,32

L'esposizione al rischio di tasso di interesse dal punto di vista patrimoniale viene misurata dalla variazione del valore economico (fair value) a seguito di uno shock parallelo sulla curva dei tassi spot di +/- 100 basis points.

La tabella seguente riporta i risultati della stima di tale variazione al 31 dicembre 2020.

Dati in milioni di Euro
Variabile Dato al 31 dicembre 2020
Sensitivity del valore economico +100bps -6,74
Sensitivity del valore economico -100bps 1,47

Nella tabella seguente si riporta l'assorbimento patrimoniale corrispondente ad uno shock di +/- 100 bps, ovvero la massima perdita di fair value in rapporto al patrimonio di vigilanza.

Variabile Dato al 31 dicembre 2020
Assorbimento Patrimoniale +100bps -8,03%
Assorbimento Patrimoniale - 100bps 1,75%

3.2.2 RISCHIO DI PREZZO

Non esistono a bilancio attività finanziarie e partecipazioni sensibili al rischio di prezzo.

3.2.3 RISCHIO DI CAMBIO

Non esistono a bilancio attività soggette al rischio di cambio.

3.3 RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

ProFamily S.p.A. ha adottato un sistema di autovalutazione dei rischi inerenti l'attività svolta in conformità a quello di Capogruppo, sia allo scopo di contenere le perdite reali, sia al fine di monitorare e mitigare i potenziali rischi correlati al proprio business. L'autovalutazione svolta pre scissione sulla vecchia ProFamily, soddisfa anche l'esigenza, avvertita dalla nuova Società di indirizzare secondo logiche di efficienza e diligenza, lo sviluppo e la definizione dei processi prima del loro graduale consolidamento.

Il metodo utilizzato (Self Risk Assessment) è pertanto analogo a quello attualmente in uso presso la Capogruppo; ne sono stati infatti, replicati strumenti e metodologia. L'intera attività è stata svolta in costante collaborazione con la funzione Operational Risk di Capogruppo. Il Self Risk Assessment si avvale della partecipazione dei responsabili di Funzione che vengono intervistati ed invitati ad individuare i potenziali rischi inerenti i processi da loro presidiati, le possibili cause di tali rischi e la combinazione di frequenza e gravità.

Il responsabile di Funzione viene invitato ad assegnare un punteggio alle combinazioni di cause e di rischi, (infatti un rischio potenzialmente grave può essere ritenuto accettabile per la scarsa attitudine al suo verificarsi), e viceversa, un rischio di basso/medio impatto, ma potenzialmente frequente, può essere valorizzato con un punteggio elevato. Una volta determinata la combinazione frequenzagravità, viene chiesto di individuare un'azione di mitigazione per limitare il verificarsi del rischio.

I risultati del Self Risk Assessment vengono sottoposti alla validazione del responsabile della Direzione a cui risponde la funzione intervistata. Una volta validata, l'intera documentazione, comprensiva della mappatura, della metodologia e della sintesi dei risultati, viene sottoposta al vaglio ed all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

Nel contesto del Sistema di Controlli, e col funzionamento delle procedure esistenti per identificare e gestire i rischi operativi, ProFamily S.p.A., interagendo con la Capogruppo, è in grado di individuare gli ambiti in cui la gestione risulta adeguata, e quelli sui quali occorre agire in maniera prioritaria.

Informazioni di natura quantitativa

La Società ha provveduto ad aggiornare il fondo dedicato ai potenziali impatti economici derivanti dalle disposizioni di Banca d'Italia (emanate il 4 dicembre 2019) sul rimborso anticipato nel credito ai consumatori. Il fondo stima su base probabilistica i potenziali rimborsi di quote upfront sui prestiti in

essere nel portafoglio crediti al 31 dicembre 2020. Nessun fondo è stanziato invece sulle estinzioni anticipate antecedenti la data di emissione delle disposizioni di Banca d'Italia.

3.4 RISCHIO DI LIQUIDITA'

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Il rischio di liquidità è il rischio derivante dalla potenziale incapacità della Società di far fronte a tutte le scadenze previste o di poterle onorare, ma ad un costo eccessivo. Il monitoraggio del rischio di liquidità nell'ambito di ProFamily S.p.A. fa riferimento alla fattispecie di rischio secondo il quale la Tesoreria possa trovarsi in situazioni future di eccessiva o insufficiente liquidità, con la necessità di investire o di reperire fondi a tassi sfavorevoli rispetto a quelli di mercato.

Il modello di governo, gestione e controllo della liquidità del Gruppo Banco BPM e del relativo rischio, principalmente nella sua accezione di funding liquidity risk è regolato dalla Policy di Liquidità del Gruppo.

E' opportuno sottolineare che la fonte di approvvigionamento per la Società è costituita da raccolta attraverso Banco BPM S.p.A.. Il rischio di liquidità è quindi trasferito sulle strutture del Gruppo e costantemente monitorato dalla Capogruppo. La struttura di raccolta/impiego, molto lineare, è fondata sulla copertura totale dei prestiti erogati tramite finanziamenti concessi da Banco BPM S.p.A. nell'ambito di un fido deliberato dalla Capogruppo.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Voci/Scaglioni temporali A vista Da oltre 1 giorno
a 7 giorni
Da oltre 7 giorni
a 15 giorni
Da oltre 15 giorni
a 1 mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3 mesi
fino a 6 mesi
Da oltre 6 mesi
fino ad 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 3 anni
Da oltre 3 anni
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indeterminata
Attività per cassa
A.1 Titoli di stato
A.2 Altri titoli di debito
A.3 Finanziamenti 11.816 108 9.448 23.755 79.243 114.752 210.619 560.923 280.697 101.094
A.4 Alte attività
Passività per cassa
B.1 Debiti verso:
- Banche 92.777 199 228 455 1.732 382.614 168.545 435.000 200.000
- Società finanziarie
- Clientela
81 81 162 457 74
B.2 Titoli di debito
B.3 Altre passività
Operazioni "fuori bilancio"
C.1 Derivati finanziari con
scambio di capitale
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.2 Derivati finanziari senza
scambio di capitale
- Differenziali positivi
- Differenziali negativi
C.3 Finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.4 Impegni irrevocabili a
erogare fondi
- Posizioni lunghe
- Posizioni corte
C.5 Garanzie finanziarie
rilasciate
C.6 Garanzie finanziarie ricevute

Per durata residua contrattuale, sia per le attività che per le passività, si intende la durata residua rispetto alla scadenza prevista nei singoli piani di rimborso dei finanziamenti, senza considerare eventuali clausole di estinzione anticipata.

Sezione 4 - Informazioni sul patrimonio

4.1 Il patrimonio dell'impresa

4.1.rmazioni di natura qualitativa

L'atto di scissione del 27 giugno 2019, anche atto costitutivo della Società, ha assegnato un capitale sociale di Euro 43 milioni, ad oggi interamente versato. Il capitale sociale al 31 dicembre 2020 è formato da n. 43 milioni di azioni ordinarie da 1 Euro cadauna. L'azionista, socio unico, è Banco BPM S.p.A..

4.1.2 Informazioni di natura quantitativa

4.1.2.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

Voci/valori Importo
31.12.2020
Importo
31.12.2019
1. Capitale 43.000 43.000
2. Sovrapprezzo di emissione
3. Riserve
- di utili
a) legale
b) statutaria
2.875 2.589
c) azioni proprie
d) altre
- altre
29.210
9.861
23.781
9.861
4. (Azioni proprie)
5. Riserve da valutazione
- Titoli di capitale designati al fair value con
impat
t
o s
ulla reddit
ivit
à c
omples
s
iva
- Copertura di titoli di capitale designati al fair
value con impatto sulla redditività complessiva
- A
t
t
ivit
à finanz
iarie (divers
e dai t
it
oli di c
apit
ale)
valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
- A
t
t
ivit
à mat
eriali
- A
t
t
ivit
à immat
eriali
- Copert
ura di inves
t
iment
i es
t
eri
- Copertura dei flussi finanziari
- Strumenti di copertura (elementi non designati)
- Differenze di cambio
- A
t
t
ivit
à non c
orrent
i e gruppi di at
t
ivit
à in via di dis
mis
s
ione
- P
as
s
ivit
à finanz
iarie des
ignat
e al fair value con impatto
a c
ont
o ec
onomic
o (variaz
ioni del merit
o c
redit
iz
io)
- Leggi s
pec
iali di rivalut
az
ione
- Ut
ili/
perdit
e at
t
uariali relat
ivi a piani previdenz
iali
a benefici definiti
- Quot
a delle ris
erve da valut
az
ione relat
ive a
part
ec
ipaz
ioni valut
at
e al pat
rimonio net
t
o
(9) (3)
6. Strumenti di capitale
7. Utile (Perdita) dell'esercizio 11.906 5.715
Totale 96.843 84.943

4.2 I Fondi propri e i coefficienti di vigilanza

4.2.1 Fondi propri

4.2.1.rmazioni di natura qualitativa

Il calcolo del patrimonio di vigilanza è stato effettuato sulla base dei risultati del Conto Economico e dei saldi patrimoniali secondo le istruzioni emanate da Banca d'Italia contenute nella circolare n° 288 del 3 aprile 2015 "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari" e successivi aggiornamenti.

Il patrimonio di vigilanza ed i coefficienti patrimoniali sono calcolati sulla base dei valori del bilancio d'esercizio e quindi determinati con l'applicazione dei principi contabili internazionali IAS/IFRS.

Il patrimonio di vigilanza è calcolato come somma algebrica di componenti positive e negative in relazione alla quantità patrimoniale riconosciuta ad ognuno di essi. Esso è poi composto da tre macro componenti, il capitale primario di classe 1 (Tier1), il capitale aggiuntivo di classe 1 (Additional Tier1) e il capitale di classe 2 (Tier 2).

Nel bilancio d'esercizio di ProFamily S.p.A. non sussistono componenti che rientrano nel patrimonio supplementare per cui il patrimonio base coincide con quello di vigilanza.

Ai fini del calcolo del capitale primario di classe 1, l'utile dell'esercizio 2020 non è stato computato.

4.2.1.2 Informazioni di natura quantitativa

Importo
31.12.2020
Importo
31.12.2019
A. Patrimonio di base prima dell'applicazione dei filtri prudenziali 83.968 77.859
B. Filtri prudenziali del patrimonio base:
B.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
B.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negativi (-)
C. Patrimonio di base al lordo degli elementi da dedurre (A + B)
D. Elementi da dedurre dal patrimonio di base
83.968 77.859
E. Totale patrimonio di base (TIER 1) (C - D) 83.968 77.859
F. Patrimonio supplementare prima dell'applicazione dei filtri prudenziali
G. Filtri prudenziali del patrimonio supplementare:
G.1 Filtri prudenziali IAS/IFRS positivi (+)
G.2 Filtri prudenziali IAS/IFRS negaitivi (-)
H. patrimonio supplementare al lordo degli elementi da dedurre (F+G)
I. Elementi da dedurre dal patrimonio supplementare
L. Totale patrimonio supplementare (TIER 2) (H - I)
M. Elementi da dedurre dal totale patrimonio di base e supplementare
N. Patrimonio di vigilanza (E + L - M) 83.968 77.859

4.2.2 Adeguatezza patrimoniale

4.2.2.rmazioni di natura qualitativa

ProFamily S.p.A. è una società finanziaria operante nel settore del credito al consumo. La tipologia dei prestiti erogati ricopre i prestiti personali, i prestiti finalizzati, i prestiti auto, i prestiti con delegazione di pagamento e la cessione del quinto. Ciò determina l'esposizione della finanziaria al rischio di credito, al rischio di tasso sul portafoglio dei crediti e al rischio operativo. L'attività core è rivolta alle persone fisiche oltre, in parte assolutamente marginale, alle piccole aziende. L'esposizione nei confronti della clientela e l'esposizione nei confronti del singolo soggetto è marginale sul totale (inferiore all'1% e comunque sempre inferiore al valore assoluto di 1 milione di Euro). Tale portafoglio può essere quindi classificato al dettaglio (retail).

Di seguito sono indicate le metodologie di calcolo adottate per il calcolo del requisito patrimoniale sui rischi di primo pilastro:

Rischio di credito: metodologia standardizzata semplificata
Rischio operativo: metodo standard

La metodologia standardizzata semplificata rappresenta una versione semplificata del metodo standard in quanto non è previsto l'utilizzo delle valutazioni delle agenzie di rating.

Per quanto riguarda il rischio di credito, la Società utilizza un coefficiente pari al 6% (al posto dell'8%) in quanto intermediario finanziario che non raccoglie risparmio tra il pubblico (Cap 5 sez.3 par. 3 della Circolare 216 di Banca d'Italia).

Ai fini della determinazione del requisito per il rischio operativo, ProFamily S.p.A. utilizza il metodo Standardizzato (Traditional Standardized Approach). Tale metodo calcola il requisito patrimoniale applicando al margine d'intermediazione coefficienti regolamentari distinti per ciascuna delle linee di business in cui è suddivisa l'attività aziendale.

Il requisito patrimoniale complessivo si determina come somma dei requisiti relativi alle singole tipologie di rischio (building block).

4.2.2.2 Informazioni di natura quantitativa

A seguito dell'iscrizione di ProFamily S.p.A. nell'Albo di cui all'art. 106 del TUB, la Società ha applicato le "Disposizioni di vigilanza per gli intermediari finanziari" disciplinate nella Circolare n. 288 emanata in data 3 aprile 2015 dalla Banca d'Italia. La citata Circolare prevede, per tutti gli intermediari iscritti, la rimozione del beneficio del 25% degli RWA per le società appartenenti al Gruppo Bancario.

La seguente tabella illustra il calcolo dei requisiti patrimoniali di vigilanza ed i coefficienti di vigilanza rapportati alle attività di rischio:

Categorie/Valori Importi
non
ponderati
Importi
ponderati/
requisiti
31.12.2020 31.12.2019 31.12.2020 31.12.2019
A. ATTIVITA' DI RISCHIO
A.1 Rischio di credito e di controparte 1.394.968 1.388.708 1.065.492 1.032.091
B. REQUISITI PATRIMONIALI DI VIGILANZA
B.1 Rischio di credito e di controparte 63.917 61.913
B.2 Requisito per la prestazione dei servizi di pagamento
B.3 Requisito a fronte dell'emissione di moneta elettronica
B.4 Requisiti prudenziali specifici 6.638 5.767
B.5 Totale requisiti prudenziali 70.555 67.680
C. ATTIVITA' DI RISCHIO E COEFFICIENTI DI VIGILANZA
C.1 Attività di rischio ponderate 1.176.148 1.128.227
C.2 Patrimonio di base/Attività di rischio ponderate (Tier 1 capital ratio) 7,14% 6,90%
C.3 Patrimonio di vigilanza/Attività di rischio ponderate (Total capital ratio) 7,14% 6,90%

La società presenta un surplus patrimoniale di Euro 13,4 milioni. Il Tier 1 capital ratio del 31 dicembre 2020 ammonta a 7,14%.

Computando i 11,9 milioni di Euro di utile dell'esercizio 2020 nel patrimonio di vigilanza, il Tier 1 capital ratio salirebbe a 8,15% con un surplus di patrimonio di Euro 25,3 milioni.

Sezione 5 - Prospetto analitico della redditività complessiva

Importo
lordo
Fiscalità Importo
netto
10.Utile (Perdita) d'esercizio x x 11.906
Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a) Variazione di fair value
b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio)
a) Variazione di fair value
b) Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulle altre componenti reddituali
a) variazione di fair value (strumento coperto)
b) variazione di fair value (strumento di copertura)
50. Attività materiali
60. Attività immateriali
70. Piani a benefici definiti (8) 2 (6)
80. Attività non correnti in via di dismissione
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico
2 2
Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico:
110. Coperture di investimenti esteri
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
120. Differenze di cambio
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) Altre variazioni
130. Copertura dei flussi finanziari
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati)
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) altre variazioni
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
a) variazioni di fair value
b) rigiro a conto economico
c) altre variazioni
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto
a) variazioni di fair value
b) rigido a conto economico
- rettifiche da deterioramento
- utili/perdite da realizzo
c) - altre variazioni
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico
190. Totale altre componenti reddituali (8) 2 (6)
200. Redditività complessiva (10+190) (8) 2 11.900

Sezione 6 – Operazioni con parti correlate

Si ritiene utile riportare la definizione di parte correlata prevista dallo IAS 24.

Parti correlate

Una parte è correlata ad un'entità se:

  • (a) direttamente od indirettamente, attraverso uno o più intermediari, la parte:
  • controlla l'entità, ne è controllata, oppure è soggetta al controllo congiunto (ivi comprese le entità controllanti, le controllate e le consociate);
  • detiene una partecipazione nell'entità tale da poter esercitare un'influenza notevole su quest'ultima;
  • o controlla congiuntamente l'entità;
  • (b) la parte è una società collegata (secondo la definizione dello IAS 28 Partecipazioni in società collegate) dell'entità;
  • (c) la parte è una Joint Venture in cui l'entità è una partecipante;
  • (d) la parte è uno dei dirigenti con responsabilità strategiche dell'entità o della sua controllante;
  • (e) la parte è uno stretto familiare di uno dei soggetti di cui ai punti (a) o (d);
  • (f) la parte è un'entità controllata, controllata congiuntamente o soggetta ad influenza notevole di uno dei soggetti di cui ai punti (d) o (e), ovvero tali soggetti detengono, direttamente od indirettamente una quota significativa di diritti di voto;
  • (g) la parte è un fondo pensionistico per i dipendenti dell'entità, o di una qualsiasi entità ad essa correlata.

Un'operazione con una parte correlata è un trasferimento di risorse, servizi od obbligazioni fra parte correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano familiari stretti di un soggetto quei familiari che ci si attende possano influenzare, o essere influenzati, dal soggetto interessato nei loro rapporti con l'entità. Essi possono includere:

  • (a) il convivente ed i figli del soggetto;
  • (b) i figli del convivente;
  • (c) le persone a carico del soggetto o del convivente.

Sulla base delle definizioni sopra riportate sono state individuate le seguenti parti correlate:

  • amministratori e dirigenti con responsabilità strategica;
  • collegio sindacale.

6.rmazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Vengono di seguito indicati i compensi spettanti per competenza:

Consiglio di Amministrazione Euro 138 mila; Collegio Sindacale Euro 57 mila; Dirigente con responsabilità strategica Euro 326 mila (*).

(*) comprensivo dell'intero incentivo 2020 allo stato stimato quale importo massimo riconoscibile. In aderenza alle previsioni della Policy 2020, gli incentivi sono in quota parte differiti su un periodo

pluriennale; le singole quote differite matureranno dal 2022 in poi subordinatamente alla positiva verifica delle condizioni di accesso tempo per tempo previste.

6.2 Crediti e garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci

Non vi sono in essere crediti o garanzie rilasciate a favore di amministratori e sindaci.

6.3 Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Si riportano nel seguito i saldi patrimoniali ed economici relativi ad operazioni con le società del Gruppo.

Stato patrimoniale
(Importi in migliaia di Euro)
Società
controllante
Altre Società
del Gruppo
Altre Società
collegate
Totale
Attivo
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato:
a) crediti verso banche 330 330
80. Attività materiali 94 94
120. Altre attività 9 268 277
Passivo
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato:
a) debiti (1.272.865) (1.272.865)
80. Altre passività (3.179) (1) (553) (3.733)
Conto economico
(Importi in migliaia di Euro)
Società
controllante
Altre Società
del Gruppo
Altre Società
collegate
Totale
10. Interessi attivi e proventi assimilati
20. Interessi passivi ed oneri assimilati (11.220) (11.220)
40. Commissioni attive 18 176 194
50. Commissioni passive (59) (59)
160. Spese amministrative:
a) spese per il personale (3.518) (10) (3.528)
b) alt
re s
pes
e amminis
t
rat
ive
(2.085) (2.085)
180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali (207) (207)
200. Altri proventi e oneri di gestione (178) (178)
Totale (17.071) (12) (17.083)

Sezione 7 – Informativa sul Leasing

Locatario

Informazioni qualitative

Nel perimetro IFRS 16 di ProFamily rientrano i contratti di locazione delle unità immobiliari destinate all'attività commerciale (filiali) e di sede, che rappresentano più del 99% dei diritti d'uso relativi al leasing. Marginali risultano gli altri contratti, relativi al noleggio della flotta delle auto aziendali. I contratti di leasing a breve termine o di modesto valore sono contabilizzati secondo quanto previsto dal par. 6 dell'IFRS 16. I relativi costi sono indicati nella tabella 12.3 "Altre spese amministrative: composizione".

Informazioni quantitative

Secondo quanto previsto dalla Circolare 262 di Banca d'Italia, nel seguito vengono riepilogate le informazioni richieste dal principio contabile IFRS 16, relative ai contratti nei quali il Gruppo risulta essere locatario, contenute nella presente Nota integrativa consolidata, nelle sezioni di seguito indicate:

  • le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing sono contenute nella Parte B, Attivo sezione 8 tabella 8.1 "Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività valutate al costo";
  • le informazioni sui debiti per leasing sono contenute nella Parte B, Passivo sezione 1 tabella 1.1 "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti";
  • le informazioni sugli interessi passivi sui debiti per leasing sono contenute nella Parte C sezione 1 – tabella 1.3 "Interessi passivi e oneri assimilati: composizione";
  • le informazioni sugli ammortamenti dei diritti d'uso e le relative classi di attività sono contenute nella Parte C, sezione 12 tabella 12.1 "Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali: composizione".

Sezione 8 – Altri dettagli informativi

Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

ProFamily S.p.A. non ha in essere accordi di pagamento basati su azioni proprie, ma partecipa, in qualità di società controllata, ai Piani di remunerazione e incentivazione su strumenti patrimoniali deliberati dalla Capogruppo Banco BPM.

Per maggiore dettaglio si riportano nel paragrafo successivo le informazioni di natura qualitativa legate ai pagamenti basati su propri strumenti patrimoniali del Gruppo Banco BPM.

A. Informazioni di natura qualitativa

1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

1.1 Remunerazione collegata a sistemi di incentivazione: piani di compensi basati su azioni

Banco BPM S.p.A., in qualità di Capogruppo, predispone l'annuale Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di politiche e prassi di remunerazione e incentivazione della Banca d'Italia (Circolare n. 285/2013, 25° aggiornamento del 23 ottobre 2018, Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione"), dell'art.123-ter del Decreto Legislativo 58/1998 ("Testo Unico della Finanza" o "TUF") e successive modificazioni e dell'art. 84-quater della delibera Consob n.11971/1999 e successive modificazioni ("Regolamento Emittenti").

Le politiche di remunerazione ("Policy"), definiscono — nell'interesse di tutti gli stakeholder — i principi cardine dei sistemi di remunerazione e incentivazione del personale del Gruppo con l'obiettivo, da un lato, di favorire il perseguimento delle strategie, degli obiettivi e dei risultati di

lungo periodo, in coerenza con il quadro generale di politiche di governo e di gestione dei rischi e con i livelli di liquidità e patrimonializzazione, dall'altro, di attrarre e mantenere nel Gruppo soggetti aventi professionalità e capacità adeguate alle esigenze d'impresa, a vantaggio della competitività e del buon governo, perseguendo l'equità interna e verso il mercato del lavoro esterno.

E' inoltre scopo delle politiche di remunerazione del Gruppo garantire un'adeguata remunerazione a fronte di una performance durevole, che permetta, al contempo, di valorizzare il personale, riconoscere il contributo individuale al raggiungimento dei risultati e disincentivare condotte non improntate a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela e di rispetto delle norme o che propendano verso un'eccessiva esposizione al rischio o inducano a violazioni normative.

La remunerazione del personale dipendente del Gruppo prevede una componente variabile (incentivo) collegata al sistema di incentivazione con periodicità annuale; il cui riconoscimento è subordinato alla contestuale positiva verifica di predefinite condizioni di accesso (cancelli) costituite da indicatori di: adeguatezza patrimoniale, adeguatezza della liquidità e di redditività. Successivamente alla verifica dei cancelli, ma in via anticipata rispetto alle eventuali erogazioni, l'ammontare delle risorse economiche effettivamente disponibile è determinato in ragione dei risultati economici conseguiti (coefficiente di rettifica finanziario), nonché di indicatori qualitativi di natura non finanziaria (coefficiente di rettifica non finanziario), in entrambi i casi inclusi e monitorati, in coerenza con il quadro di propensione al rischio del Gruppo, nell'ambito del Risk Appetite Framework.

L'incentivo del personale più rilevante1 identificato per l'anno è suddiviso in una quota up-front e in quote differite.

La quota up-front, da attribuire entro il mese di luglio dell'anno successivo a quello di competenza, a prescindere dal beneficiario è pari al:

  • 60% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui esso sia inferiore a 430 mila euro;
  • 40% dell'incentivo riconosciuto, nei casi in cui esso sia pari o superiore a 430 mila euro.

Il valore di 430 mila euro rappresenta per il Gruppo il livello di remunerazione variabile di importo particolarmente elevato, determinato in coerenza al criterio stabilito dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia2 .

Il 50% della quota up-front dell'incentivo è riconosciuto in azioni ordinarie Banco BPM.

Le quote differite sono costituite da:

  • cinque quote annue di pari importo differite nel periodo quinquennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front e da attribuire entro il mese di luglio di ciascun anno, per il 55% in azioni ordinarie Banco BPM, per il personale più rilevante apicale3 , indipendentemente dall'importo dell'incentivo riconosciuto, e per il personale più rilevante ricompreso nei diretti riporti dell'Amministratore Delegato di Banca Akros e di Banca Aletti & C. Banca d'Investimento Mobiliare, nel caso in cui l'importo dell'incentivo riconosciuto sia pari o superiore a 430 mila euro;
  • tre quote annue di pari importo, differite nel periodo triennale successivo all'anno di maturazione della quota up-front e da attribuire entro il mese di luglio di ciascun anno, per il 50% in azioni ordinarie Banco BPM, per il personale più rilevante non indicato al punto precedente.

Per le azioni maturate è previsto un periodo di retention (vincolo alla vendita) di un anno, sia per quelle up-front, sia per le differite; per queste ultime il periodo di retention decorre dal momento in cui la remunerazione differita è maturata. La maturazione delle quote azionarie avviene unitamente alle rispettive quote monetarie, mentre l'effettiva entrata in possesso da parte del beneficiario avviene al termine del periodo di retention.

Sia la quota up-front, sia le quote differite sono soggette a meccanismi di malus e di claw-back, così come declinati nella Policy.

1 Soggetti la cui attività professionale ha, o può avere, un impatto rilevante sul profilo di rischio del Gruppo.

2 Cfr. Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2, Sezione III, Paragrafo 2: "Per importo di remunerazione variabile particolarmente elevato si intende il minore tra: i) il 25 per cento della remunerazione complessiva media degli high earners italiani, come risultante dal più recente rapporto pubblicato dall'EBA; ii) 10 volte la remunerazione complessiva media dei dipendenti della banca".

3 Per personale più rilevante apicale, per Capogruppo l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale (ove nominato), i Condirettori Generali e i vertici operativi e direttivi, i responsabili della prima linea manageriale non inclusi tra le funzioni aziendali di controllo e a diretto riporto dell'Amministratore Delegato o del Consiglio di Amministrazione, per Aletti & C. Banca d'Investimento Mobiliare e Banca Akros l'Amministratore Delegato.

Inoltre, in coerenza con le prassi del sistema bancario nazionale e nel rispetto dello spirito delle disposizioni vigenti, nei casi in cui l'incentivo riconosciuto risulti inferiore o pari alla soglia di rilevanza di 50 mila euro e contestualmente inferiore o pari a un terzo della componente fissa della remunerazione individuale, esso è erogato in contanti e in un'unica soluzione; tale previsione non riguarda il personale più rilevante di fascia alta4 (ivi compreso quello apicale) e coloro effettivamente interessati5 da un rapporto tra la remunerazione variabile e fissa superiore al 100%, a cui pertanto è sempre applicata integralmente la norma in termini di differimento e di attribuzione di azioni.

L'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 4 aprile 2020 ha approvato, ai sensi dell'articolo 114-bis del TUF e dell'articolo 84-bis del Regolamento Emittenti, il piano di compensi basati su azioni del Banco BPM S.p.A., così come definito nel Documento Informativo allo scopo predisposto dal Consiglio di Amministrazione in data 18 febbraio 2020, sulla base della Policy; il Piano Annuale prevede la valorizzazione di una quota della componente variabile della remunerazione al personale più rilevante del Gruppo, da corrispondersi mediante assegnazione di azioni ordinarie di Banco BPM S.p.A. a valere sul sistema di incentivazione annuale 2020.

Oltre al piano di compensi basati su azioni del Banco BPM S.p.A., l'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 4 aprile 2020 ha approvato:

  • la Politica in materia di remunerazione 2020 Sezione I della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti del personale del Gruppo bancario Banco BPM – 2020;
  • i criteri per la determinazione dell'importo eventualmente da accordare in caso di conclusione anticipata del rapporto di lavoro di tutto il Personale, ivi compresi i limiti fissati a detto importo in termini di annualità di remunerazione fissa.

La medesima Assemblea si è inoltre espressa con voto non vincolante sulla Sezione II della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti del personale del Gruppo bancario Banco BPM – 2020.

Per maggiori informazioni di dettaglio si rinvia a quanto contenuto nei documenti di seguito indicati: Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2020 (Sezione I e Sezione II) e Documento Informativo su Piano di compensi basato su azioni - Short term incentive 2020, disponibili sul sito internet www.bancobpm.it (sezione Corporate Governance - Politiche di Remunerazione).

1.2 Piani compensi basati su azioni di esercizi precedenti

Il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM in data 6 febbraio 2020 ha deliberato l'apertura dei cancelli di accesso al Sistema di Incentivazione 2019 nonché:

  • l'attuazione del Piano 2019 già approvato dall'Assemblea Ordinaria dei Soci di Banco BPM in data 6 aprile 2019;
  • l'accesso alle quote differite di incentivi di competenza degli esercizi 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 relative a piani di compensi basati su azioni, in corso di validità e approvati sulla base di precedenti delibere assembleari di Banco BPM e dell'ex Banca Popolare di Milano Scarl.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni a valere sui Piani sopra descritti, si rinvia ai rispettivi documenti informativi predisposti ai sensi dell'art. 84-bis del Regolamento Emittenti, depositati presso la Sede sociale, Borsa Italiana S.p.A. e a disposizione del pubblico, tra l'altro, sul sito internet del Banco BPM S.p.A. all'indirizzo www.bancobpm.it (dal 2017: sezione Corporate Governance — Politiche di Remunerazione; per gli anni precedenti: sezione Corporate Governance — Assemblea Soci — Assemblea Soci Ante Fusione).

4 Per personale più rilevante di fascia alta, l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, (ove nominato), i Condirettori Generali e i Responsabili della prima linea manageriale di Capogruppo, l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, il Condirettore Generale e il Vice Direttore Generale (ove presenti) di Aletti & C. Banca d'Investimento Mobiliare, Banca Akros e ProFamily.

5 Ex ante.

1.3 Importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro

In determinati casi di risoluzione del rapporto di lavoro, è facoltà unilaterale della Capogruppo pattuire — subordinatamente alle condizioni e secondo le modalità definite nella Policy — eventuali importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro (per il personale più rilevante, "golden parachute") che possono essere riconosciuti nella misura massima di 24 mensilità di remunerazione fissa (esclusa l'indennità di mancato preavviso determinata secondo quanto stabilito dalla legge) ed entro il limite massimo di euro 2,4 milioni (lordo dipendente).

Il riconoscimento di importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro è subordinato alla positiva verifica delle condizioni, relative all'esercizio precedente, di adeguatezza patrimoniale e della liquidità; esso è inoltre determinato considerando ogni elemento ritenuto rilevante e in ogni caso:

  • − i risultati positivi conseguiti nel tempo;
  • − le circostanze che hanno portato alla risoluzione, tenendo conto dell'interesse dell'azienda anche al fine di evitare l'alea di un giudizio;
  • − i ruoli svolti e/o le cariche ricoperte nel corso del rapporto di lavoro, intesi anche nel senso di rischi assunti dal soggetto;
  • − la durata del rapporto di lavoro e del ruolo;
  • − il risparmio che consegue dalla conclusione anticipata del rapporto di lavoro.

L'erogazione avviene secondo le medesime modalità previste per il sistema di incentivazione annuale, definite nelle politiche di remunerazione vigenti al momento della cessazione, con riferimento all'ultimo ruolo per il quale è valutata la concessione dell'importo, ferme restando le specificità previste dalle Disposizioni di Vigilanza della Banca d'Italia; pertanto l'erogazione avviene:

  • per il restante personale (ossia per il personale non rilevante), in contanti e in un'unica soluzione;
  • per il personale più rilevante (golden parachute):
  • in una quota up-front, pari al 60%, nei casi in cui l'importo sia inferiore all'importo particolarmente elevato stabilito nelle politiche di remunerazione vigenti al momento del riconoscimento, o pari al 40%, nei restanti casi;
  • in cinque quote annue differite di pari importo, per il personale più rilevante apicale, indipendentemente dall'importo riconosciuto, e per il personale più rilevante ricompreso nei diretti riporti dell'Amministratore Delegato delle banche italiane controllate, nel caso in cui l'importo riconosciuto sia pari o superiore all'importo particolarmente elevato stabilito nelle politiche di remunerazione vigenti al momento del riconoscimento, o in tre quote differite nei restanti casi;
  • la quota up-front matura alla cessazione del rapporto di lavoro ed è attribuita nei limiti temporali previsti dagli accordi individuali; le quote differite maturano annualmente, la prima decorsi dodici mesi dalla data di erogazione della quota up-front, le successive a pari distanza temporale dalla maturazione della quota precedente;
  • in riferimento alla quota up-front, per il 50% in contanti e per il 50% in azioni ordinarie Banco BPM;
  • in riferimento a ciascuna quota differita, la componente in azioni ordinarie Banco BPM è pari al 55%, nei casi in cui si applica il differimento in cinque anni, o al 50%, nei restanti casi;
  • per le azioni maturate è previsto un periodo di retention (vincolo alla vendita) di un anno; per le quote differite il periodo di retention decorre dal momento in cui la remunerazione differita è maturata. La maturazione delle quote azionarie avviene unitamente alle rispettive quote monetarie, mentre l'effettiva entrata in possesso da parte del beneficiario avviene al termine del periodo di retention. Il prezzo di carico delle azioni assegnate, sia della quota up-front, sia delle quote differite, sarà pari al cosiddetto valore normale, corrispondente alla media aritmetica dei prezzi ufficiali rilevati nei trenta giorni di calendario precedenti la data in cui ciascuna quota sarà resa disponibile mediante il trasferimento nel dossier titoli del beneficiario. Eventuali diritti e/o dividendi matureranno esclusivamente con riferimento al periodo successivo al trasferimento nel dossier titoli del beneficiario.

L'erogazione degli importi per la conclusione anticipata del rapporto di lavoro, sia per il personale più rilevante, sia per il restante personale, avviene solo in assenza di accertati comportamenti fraudolenti o di colpa grave messi in atto da colui che sia cessato. L'accertamento di tali comportamenti, la cui valutazione in merito alla significatività della colpa è effettuata dal Consiglio di Amministrazione di

Capogruppo, per i soggetti da esso direttamente nominati, o dall'Amministratore Delegato di Capogruppo, per i restanti soggetti, implica l'annullamento delle quote non ancora erogate (malus) e la restituzione di quelle già attribuite (claw-back); tale valutazione avviene dal momento della loro maturazione fino ai successivi cinque anni.

B. Informazioni di natura quantitativa

2. Altre informazioni

In relazione ai sistemi di incentivazione deliberati dalla Capogruppo, ProFamily ha stanziato nell'esercizio i seguenti importi, a titolo di bonus riconosciuto in azioni per il personale rilevante (l'Amministratore Delegato):

• 9 mila Euro per Sistema di Incentivazione 2020.

Le società controllate, tra cui ProFamily, contabilizzano il costo di competenza del periodo nella voce di conto economico 160a. "Spese amministrative: Spese per il personale" in contropartita di un incremento della voce dello stato patrimoniale passivo 100. "Fondi per rischi ed oneri" in quanto i piani di incentivazione per il personale più rilevante prevedono il pagamento basato su azioni della Capogruppo che verrà regolato dalle singole controllate e, pertanto, si configurano come operazioni "cash settled".

2. ALLEGATI

DATI DI SINTESI E INDICI ECONOMICO - FINANZIARI DELL'IMPRESA CAPOGRUPPO

Di seguito vengono riportati i dati di sintesi e i principali indici del Banco BPM S.p.A. calcolati sulla base dei prospetti contabili riclassificati.

(milioni di euro) 2019 2018
Dati economici
Margine finanziario 2.105,4 2.729,1
Commissioni nette 1.667,1 1.741,3
Proventi operativi 4.073,5 4.748,1
Oneri operativi (2.377,0) (2.508,1)
Risultato della gestione operativa 1.696,5 2.240,0
Risultato dell'operatività corrente al lordo delle imposte 1.184,4 (248,1)
Utile (Perdita) dell'esercizio 942,5 (151,6)
(milioni di euro) 31/12/2019 31/12/2018
Dati patrimoniali
Totale dell'attivo 163.563,3 158.980,4
Finanziamenti verso clientela (netti) 105.798,8 103.760,8
Attività finanziarie e derivati di copertura 33.672,0 34.219,9
Patrimonio netto 10.937,6 9.036,6
Attività finanziarie della clientela
Raccolta diretta 110.627,0 108.831,8
Raccolta indiretta 77.269,8 73.143,0
- Risparmio gestito 48.100,2 45.669,2
- Fondi comuni e Sicav 33.851,6 31.529,0
- Gestioni patrimoniali mobiliari e in fondi 741,1 909,1
- Polizze assicurative 13.507,5 13.231,1
- Risparmio amministrato 29.169,5 27.473,7
Dati della struttura
Numero medio dei dipendenti e altro personale (*) 19.878 18.846
Numero degli sportelli bancari 1.752 1.748

ELENCO DEI PRINCIPI CONTABILI IAS/IFRS OMOLOGATI DALLA COMMISSIONE EUROPEA AL 31 DICEMBRE 2020

Principi contabili Regolamento omologazione
modifiche
IAS 1 Presentazione del bilancio 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 494/2009; 243/2010; 149/2011; 475/2012;
1254/2012; 1255/2012; 301/2013; 2113/2015; 2406/2015; 1905/2016;
IAS 2 Rimanenze 2067/2016; 1986/2017; 2075/2019; 2104/2019
1126/2008 70/2009; 1255/2012; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017
IAS 7 Rendiconto finanziario 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 494/2009; 243/2010; 1254/2012; 1174/2013;
1986/2017; 1990/2017
IAS 8 Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed
errori
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 2067/2016; 2075/2019; 2104/2019
IAS 10
IAS 12
Fatti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio
Imposte sul reddito
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1142/2009; 1255/2012; 2067/2016; 2104/2019
1126/2008 1274/2008; 495/2009; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013;
1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 1989/2017; 412/2019
IAS 16 Immobili, impianti e macchinari 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 1255/2012; 301/2013, 28/2015;
2113/2015; 2231/2015; 1905/2016; 1986/2017
IAS 19 Benefici per i dipendenti 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 475/2012; 1255/2012; 29/2015; 2343/2015; 402/2019
IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa
sull'assistenza pubblica
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 475/2012; 1255/2012; 2067/2016
IAS 21 Effetti delle variazioni dei cambi delle valute estere 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 494/2009; 149/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012;
2067/2016; 1986/2017
IAS 23 Oneri finanziari 1126/2008 1260/2008; 70/2009; 2113/2015; 2067/2016; 1986/2017; 412/2019
IAS 24
IAS 26
Informativa di bilancio sulle operazioni con parti correlate
Rilevazione e rappresentazione in bilancio di fondi
pensione
1126/2008 1126/2008 1274/2008, 632/2010; 475/2012; 1254/2012; 1174/2013; 28/2015
IAS 27 Bilancio separato 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 494/2009;1254/2012; 1174/2013; 2441/2015
IAS 28 Partecipazioni in società collegate e joint venture 1126/2008 1274/2008; 70/2009, 494/2009, 495/2009; 1254/2012; 1255/2012; 2441/2015;
1703/2016; 2067/2016; 182/2018; 237/2019
IAS 29 Rendicontazione contabile in economie iperinflazionate 1126/2008 1274/2008; 70/2009
IAS 32 Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009, 494/2009; 495/2009;1293/2009; 149/2011;
475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1256/2012; 301/2013; 1174/2013;
1905/2016; 2067/2016; 1986/2017
IAS 33 Utile per azione 1126/2008 1274/2008; 494/2009; 495/2009; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 2067/2016
IAS 34 Bilanci intermedi 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 149/2011; 475/2012; 1255/2012; 301/2013;
1174/2013; 2343/2015; 2406/2015; 1905/2016; 2075/2019; 2104/2019
IAS 36 Riduzione di valore delle attività 1126/2008 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 495/2009; 243/2010; 1254/2012; 1255/2012;
1374/2013; 2113/2015; 1905/2016; 2067/2016
IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali 1126/2008 1274/2008; 495/2009; 28/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017;
2075/2019; 2104/2019
IAS 38 Attività immateriali 1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 70/2009; 495/2009; 243/2010; 1254/2012; 1255/2012;
28/2015; 2231/2015; 1905/2016; 1986/2017; 2075/2019
IAS 39 Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione (ad
eccezione di talune disposizioni relative alla
1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 494/2009; 495/2009; 824/2009; 839/2009;
1171/2009; 243/2010; 149/2011; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013;
contabilizzazione delle operazioni di copertura) (*) 1375/2013; 28/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 34/2020; 25/2021
(**)
IAS 40 Investimenti immobiliari 1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 1361/2014; 2113/2015; 1905/2016;
1986/2017; 400/2018
IAS 41
IFRS 1
Agricoltura
Prima adozione dei principi contabili internazionali
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 1255/2012; 2113/2015; 1986/2017
1126/2008 1260/2008; 1274/2008; 69/2009; 70/2009; 254/2009; 494/2009; 495/2009;
1136/2009; 1164/2009; 550/2010; 574/2010; 662/2010; 149/2011; 1205/2011;
475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 183/2013; 301/2013; 313/2013; 1174/2013;
2173/2015; 2343/2015; 2441/2015; 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017;
IFRS 2 Pagamenti basati sulle azioni 182/2018; 519/2018; 1595/2018
1126/2008 1261/2008; 495/2009; 243/2010; 244/2010; 1254/2012; 1255/2012; 28/2015;
IFRS 3 Aggregazioni aziendali 2067/2016; 289/2018; 2075/2019
1126/2008 495/2009; 149/2011; 1254/2012; 1255/2012; 1174/2013; 1361/2014; 28/2015;
IFRS 4 Contratti assicurativi 1905/2016; 2067/2016; 1986/2017; 412/2019; 2075/2019; 551/2020
1126/2008 1274/2008; 494/2009; 1165/2009; 1255/2012; 1905/2016; 2067/2016;
1986/2017; 1988/2017; 2097/2020 (); 25/2021 ()
IFRS 5 Attività non correnti possedute per la vendita e attività
operative cessate
1126/2008 1274/2008; 70/2009; 494/2009; 1142/2009; 243/2010; 475/2012;
1254/2012;1255/2012; 2343/2015; 2067/2016
IFRS 6 Esplorazione e valutazione delle risorse minerarie 1126/2008 2075/2019
IFRS 7 Strumenti finanziari: informazioni integrative 1126/2008 1274/2008; 53/2009; 70/2009; 495/2009; 824/2009; 1165/2009; 574/2010;
149/2011; 1205/2011; 475/2012; 1254/2012; 1255/2012; 1256/2012;
1174/2013; 2343/2015; 2406/2015; 2067/2016; 1986/2017; 34/2020; 25/2021
IFRS 8 Settori operativi (**)
1126/2008 1274/2008; 243/2010; 632/2010; 475/2012; 28/2015
IFRS 9 Strumenti finanziari 2067/2016 1986/2017; 498/2018; 34/2020; 25/2021 (**)
IFRS 10 Bilancio consolidato 1254/2012 313/2013; 1174/2013; 1703/2016
IFRS 11
IFRS 12
Accordi a controllo congiunto
Informativa sulle partecipazioni in altre entità
1254/2012 313/2013; 2173/2015; 412/2019
1254/2012 313/2013; 1174/2013; 1703/2016; 182/2018
IFRS 13 Valutazione del fair value 1255/2012 1361/2014; 2067/2016; 1986/2017
IFRS 15 Ricavi provenienti da contratti con i clienti 1905/2016 1986/2017; 1987/2017
IFRS 16 Leasing 1986/2017 1434/2020; 25/2021(**)

(*) Con l'entrata in vigore dell'IFRS 9 "Strumenti finanziari" lo IAS 39 rimane in vigore solo per la parte relativa alla contabilizzazione delle operazioni di copertura di fair value. (**) Regolamenti omologati alla data di approvazione del bilancio, ma applicabili successivamente al 1° gennaio 2021

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il servizio Compensi
(Euro/000)
Revisione contabile PricewaterhouseCoopers S. p. A. 80
Servizi di attestazione
Altri servizi
Totale 80

Relazione della società direvisione indipendente aisensi degli articoli 14 e 19 bis del DLgs 2ygennaio 2010, n° 39

AI Socio Unico di ProFamily SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di ProFamily SpA Qa Società), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa al bilancio che include anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa perl'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs n° 136/15.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità aisensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacaleperil bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 43 del DLgs n° 136/15 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errorisignificativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

PricewaterhouseCoopers SpA

Sede legale: Milano 20145 PiazzaTre Torri 2 Tel. 02 77851 Fax 02 7785240 Capitale Sociale Euro 6.890.000,00 i.v. C.F. e P.IVA e Reg. Imprese Milano Monza Brianza Lodi 12979880155 Iscritta al n0 119644 del Registro dei Revisori Legali - Altri Uffici: Ancona 60131 Via Sandro Totti 1 Tel. 071 2132311 - Bari 70122 Via Abate Gimma 72 Tel. 0S0 5640211 - Bergamo 24121 Largo Belotti 5 Tel. 035 229691 - Bologna 40126 Via Angelo Finelli 8 Tel. 051 61S6211 - Brescia 25121 Viale Duca d'Aosta 28 TeL 030 3697501 - Catania 95129 Corso Italia 302 Tel. 095 7532311 - Firenze 50121 Viale Gramsci 15 Tel. 055 2482811 - Genova 16121 Piazza Piccapietra 9 Tel. 010 29041 - Napoli 80121Via dei Mille 16 Tel. 081 36181 - Padova 35138 Via Vicenza 4 Tel. 049 873481 - Palermo 90141 Via Marchese Ugo 60 Tel. 091349737 - Parma 43121 Viale Tanara 20/A Tel. 0521275911 - Pescara 65127 Piazza Ettore Troilo 8 Tel. 085 4545711 - Roma 00154 Largo Pochetti 29 Tel. 06 570251 - Torino 10122 Corso Palestre 10 Tel. 011556771 - Trento 38122 Viale della Costituzione 33 TeL 0461 237004 - Treviso 31100 Viale Felissent 90 Tel. 0422 696911 - Trieste 34125 Via Cesare Battisti 18 Tel. 040 3480781 - Udine 33100 Via Poscolle 43 TeL 0432 25789 -Varese 21100 ViaAlbuzzi 43 Tel. 0332 285039 - Verona 37135Via Fi-ancia 21/C TeL 045 8263001 - Vicenza 36100 Piazza Pontelandolfo 9 TeL 0444 393311

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per Tinterruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione deH'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società direvisioneperla revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatorisulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione intemazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale pertutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza deH'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli

elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;

• abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa rinformativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio aisensi delVarticolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10

Gli amministratori di ProFamily SpA sono responsabili perla predisposizione della relazione sulla gestione della Società al 31 dicembre 2020, incluse la sua coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la sua conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione con il bilancio d'esercizio della ProFamily SpA al 31 dicembre 2020 e sulla conformità della stessa alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione è coerente con il bilancio d'esercizio di ProFamily SpA al 31 dicembre 2020 ed è redatta in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 19 marzo 2021

PricewaterhouseCoopers SpA

Talk to a Data Expert

Have a question? We'll get back to you promptly.