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Poste Italiane

Management Reports Apr 26, 2021

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Management Reports

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Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Poste Italiane del 28 maggio 2021

RELAZIONI DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUI PUNTI 1, 2, 5, 6 DI PARTE ORDINARIA E SULL'UNICO PUNTO DI PARTE STRAORDINARIA

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL PRIMO ARGOMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DI PARTE ORDINARIA

Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020. Relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione. Deliberazioni relative. Presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Signori Azionisti,

in apposito fascicolo che sarà messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale e sul sito internet della Società nei termini di legge, cui pertanto si fa rinvio, sono contenuti (i) il progetto di bilancio di esercizio di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2020 – comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta (costituito dalla Società con effetto dal 2 maggio 2011, con delibera dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 14 aprile 2011 e il cui funzionamento è disciplinato da apposito regolamento disponibile sul sito della Società www.posteitaliane.it) – che chiude con un utile netto di 325 milioni di euro, e (ii) il bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2020, che chiude con un risultato netto di 1.206 milioni di euro, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2021. Tenuto conto di quanto precede, Vi sottoponiamo pertanto la seguente

Proposta

L'Assemblea di Poste Italiane S.p.A.:

  • esaminato il progetto di bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 con le relative relazioni del Consiglio di Amministrazione, del Collegio Sindacale e della Società di revisione legale;
  • preso atto della "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario", redatta ai sensi del D.Lgs. 254/16 e inclusa nella Relazione sulla gestione al 31 dicembre 2020, con la relativa relazione della Società di revisione legale;

preso atto del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 con le relative relazioni del Consiglio di Amministrazione e della Società di revisione legale;

delibera

di approvare il bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 di Poste Italiane S.p.A., comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta.

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL SECONDO ARGOMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DI PARTE ORDINARIA

Destinazione dell'utile di esercizio e distribuzione di riserve disponibili.

Signori Azionisti,

si ricorda che la politica dei dividendi – approvata dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 26 febbraio 2018 e comunicata al mercato nell'ambito della presentazione del piano strategico 2018-2022 – prevedeva (i) un livello del dividendo per l'esercizio 2017 pari a 0,42 euro per azione, e (ii) un aumento del 5% l'anno fino all'esercizio 2020.

In aggiunta a quanto sopra, si ricorda che nel corso del 2019 il Consiglio di Amministrazione ha aggiornato la suddetta politica dei dividendi, prevedendo altresì – nell'arco temporale quinquennale del Piano Strategico "Deliver 2022" – la distribuzione del dividendo annuale in due soluzioni: una tranche a titolo di acconto ed una tranche a titolo di saldo.

Alla luce di quanto precede, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta dell'11 novembre 2020, ha deliberato, ai sensi dell'art. 2433-bis del codice civile e dell'art. 26.3 dello Statuto sociale, la distribuzione di un acconto sul dividendo dell'esercizio 2020 pari a 0,162 euro per azione (per complessivi 211 milioni di euro circa), che è stato posto in pagamento, al lordo delle eventuali ritenute di legge, a decorrere dal 25 novembre 2020.

In considerazione dell'importo dell'acconto sul dividendo già distribuito e tenuto conto che l'utile netto consolidato del Gruppo Poste Italiane relativo all'esercizio 2020 risulta pari a circa 1.206 milioni di euro, in coerenza con la politica di distribuzione dei dividendi pattuita, si propone la distribuzione di un saldo del dividendo pari a 0,324 euro per azione, da mettere in pagamento nel mese di giugno 2021, secondo le date comunicate al mercato in data 28 gennaio 2021 in occasione della diffusione del calendario degli eventi societari dell'anno 2021 e, precisamente: (i) 23 giugno 2021, quale data di pagamento, (ii) 21 giugno 2021,

quale "data stacco", e (iii) 22 giugno 2021, quale record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso).

In tal modo il dividendo complessivo relativo all'esercizio 2020 risulta ammontare a 0,486 euro per azione, in aumento del 5% rispetto al dividendo di 0,463 euro per azione relativo all'esercizio 2019 ed in linea quindi con la sopra indicata politica dei dividendi.

Tenuto altresì conto che l'utile netto civilistico di Poste Italiane S.p.A. relativo all'esercizio 2020, disponibile per la distribuzione, ammonta a circa 273 milioni di euro, al fine di consentire la distribuzione del saldo del dividendo sopra indicato si prevede di utilizzare, in aggiunta all'utile civilistico, una somma riveniente dalla parziale distribuzione delle riserve distribuibili (la cui consistenza al 31 dicembre 2020 è pari a circa 1.015,7 milioni di euro), per un ammontare che sarà determinato al momento del pagamento del saldo del dividendo medesimo, sulla base delle azioni in circolazione alla data di "stacco cedola".

Tutto ciò premesso, considerato che:

  • la riserva legale eccede la misura massima pari ad un quinto del capitale sociale (secondo quanto previsto dall'articolo 2430, comma 1, cod. civ.); e
  • come previsto dall'art. 8.3 del Regolamento del Patrimonio BancoPosta (il cui testo è disponibile sul sito internet della Società www.posteitaliane.it), tenuto conto dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, l'Assemblea delibera – anche su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e nel dettaglio: (i) della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale e quindi, (ii) della quota residuale, ivi inclusa la parte dell'utile di cui al punto precedente non allocata al patrimonio destinato;

sottoponiamo alla Vostra approvazione la seguente

Proposta

L'Assemblea di Poste Italiane S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

    1. di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta di 628.795.707 euro come segue:
    2. a "Riserva di utili" per 50.000.000 euro;
    3. a disposizione della Società per l'eventuale distribuzione per 578.795.707 euro;
    1. di destinare l'utile netto dell'esercizio 2020 di Poste Italiane S.p.A., pari a 324.755.377 euro come segue:
    2. 2.1) alla sopra indicata "Riserva di utili", afferente il Patrimonio BancoPosta, per 50.000.000 euro;
    3. 2.2) a riserva non disponibile per 1.896.981 euro;
    4. 2.3) alla distribuzione in favore degli Azionisti per il residuo di 272.858.396 euro;
    1. alla luce di quanto precede, di distribuire un dividendo complessivo di 0,486 euro per azione a valere (i) sull'utile netto dell'esercizio 2020 di Poste Italiane S.p.A., disponibile per la distribuzione, pari a 272.858.396, e (ii) per il residuo, per un ammontare che sarà determinato al momento del pagamento del saldo del dividendo, sulla base delle azioni in circolazione alla data di "stacco cedola", mediante utilizzo di somme rivenienti dalla parziale distribuzione delle riserve distribuibili (ammontante al 31 dicembre 2020 a complessivi 1.015.712.369 euro);
    1. di distribuire il predetto dividendo di 0,486 euro per azione come segue:
    2. l'importo di 0,162 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a copertura dell'acconto sul dividendo messo in pagamento a decorrere dal 25 novembre 2020, previo stacco in data 23 novembre 2020 della cedola n. 7 e record date (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.) coincidente con il 24 novembre 2020, per un importo complessivo di 210.738.030 euro;
    3. l'importo di 0,324 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 21 giugno 2021, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo;

  1. di porre in pagamento l'indicato saldo del dividendo dell'esercizio 2020 di 0,324 euro per azione ordinaria – al lordo delle eventuali ritenute di legge – a decorrere dal 23 giugno 2021, con "data stacco" della cedola n. 8 coincidente con il 21 giugno 2021 e record date (ossia, data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso, ai sensi dell'art. 83-terdecies del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 e dell'art. 2.6.6, comma 2, del Regolamento dei Mercati organizzati e gestiti da Borsa Italiana S.p.A.), coincidente con il 22 giugno 2021.

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL QUINTO ARGOMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DI PARTE ORDINARIA

Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari.

Signori Azionisti,

siete stati convocati in sede ordinaria per discutere e deliberare – secondo quanto indicato dall'art. 114-bis, comma 1, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 – in merito all'approvazione dei seguenti Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, i cui schemi sono stati definiti dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Comitato Remunerazioni.

In particolare, si tratta dei seguenti sistemi incentivanti (insieme anche i "Piani"):

  • 1) Piano ILT Performance Share 2021-2023;
  • 2) Piano di incentivazione a breve termine 2021 basato su strumenti finanziari, per il personale più rilevante del Patrimonio BancoPosta.

Si segnala che entrambi i Piani prevedono l'attribuzione di Diritti a ricevere Azioni di Poste Italiane S.p.A. a favore dei beneficiari.

Per tale motivo, entrambi i Piani risultano qualificabili quali piani di compenso basati su strumenti finanziari ai sensi dell'art. 114-bis, comma 1, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.

In base a quanto previsto dall'art. 84-bis, comma 1, della Deliberazione Consob 14 maggio 1999, n. 11971, le caratteristiche dei Piani sono descritte in dettaglio in un apposito documento informativo messo a disposizione contestualmente alla presente relazione e al quale si rinvia.

Tutto ciò premesso, sottoponiamo alla Vostra approvazione la seguente

Proposta

L'Assemblea di Poste Italiane S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione e il documento informativo sui Piani predisposto ai sensi dell'art. 84-bis, comma 1, della Deliberazione Consob 14 maggio 1999, n. 11971,

delibera:

    1. di approvare i Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari, le cui caratteristiche sono descritte nel documento informativo predisposto ai sensi dell'art. 84-bis, comma 1, della Deliberazione Consob 14 maggio 1999, n. 11971 e messo a disposizione del pubblico presso la sede sociale, sul meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket STORAGE" () e sul sito internet della Società;
  • 2. di attribuire al Consiglio di Amministrazione, con facoltà di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione dei Piani, da esercitare nel rispetto di quanto indicato nel relativo documento informativo. A tal fine, il Consiglio di Amministrazione potrà provvedere, a titolo esemplificativo e non esaustivo, alla esecuzione di tali Piani nonché all'approvazione dei regolamenti di attuazione dei Piani stessi.

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SUL SESTO ARGOMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DI PARTE ORDINARIA

Approvazione del rapporto fra la componente variabile e quella fissa della remunerazione per il personale più rilevante del Patrimonio Destinato denominato "BancoPosta" (Patrimonio BancoPosta)

Signori Azionisti,

Vi abbiamo convocati in Assemblea ordinaria per sottoporVi la proposta di approvazione di un rapporto più elevato tra la componente variabile e quella fissa della remunerazione rispetto al rapporto 1:1.

Alla luce di quanto precede, è sottoposta all'odierna Assemblea degli Azionisti la proposta di innalzamento del rapporto tra componente variabile e componente fissa per il personale più rilevante (o Material Risk Takers) del Patrimonio BancoPosta, non appartenente alle funzioni di controllo, da un massimo dell'1:1 ad un massimo del 2:1. Il livello massimo effettivo per singolo destinatario potrà essere fissato, di anno in anno, su livelli inferiori coerentemente con le responsabilità del ruolo, l'impatto dello stesso sugli obiettivi strategici del Patrimonio BancoPosta, il mantenimento di un adeguato livello di competitività della struttura retributiva e il progressivo consolidamento delle performance.

Di seguito, sono riportati i ruoli interessati alla proposta di innalzamento, specificando le funzioni di appartenenza e la numerosità massima delle risorse coinvolte:

Amministratore Delegato e Direttore Generale, Responsabile BancoPosta e Senior Management (Material Risk Takers identificati tra i responsabili delle

1

principali funzioni di business nell'ambito del Patrimonio BancoPosta), per un massimo di 10 individui si prevede il limite del 2:1;

Funzioni responsabili di rischi specifici: altri Material Risk Takers, non appartenenti al Senior Management, che hanno una responsabilità di un'unità operativa/aziendale rilevante, per un massimo di 10 individui si prevede il limite dell'1,5:1.

Si evidenzia come l'adozione di un rapporto 2:1 tra la remunerazione variabile e quella fissa viene declinato in modo tale da non impattare sulla solidità del capitale, né sulla capacità di BancoPosta di continuare a rispettare tutte le regole prudenziali applicabili, considerato, in particolare, il numero limitato di risorse per le quali si richiede tale innalzamento.

La richiesta di adozione di un rapporto massimo del 2:1 è collegata a una politica di remunerazione e incentivazione che riflette e promuove una gestione sana e prudente del rischio, considera indicatori di performance risk adjusted e non incoraggia una assunzione di rischi superiori alle soglie di tolleranza definite nel Risk Appetite Framework, oltre ad essere in linea con la strategia, gli obiettivi, i valori e gli interessi a lungo termine di BancoPosta e del Gruppo Poste Italiane.

In tale ambito, le ragioni della richiesta di tale adeguamento sono da individuare nella volontà di motivare le risorse al raggiungimento degli obiettivi del Patrimonio BancoPosta, abilitando la possibilità di attivare una strategia di remunerazione fortemente improntata sull'allineamento con risultati duraturi e sostenibili e, nel contempo, flessibile per attrarre e mantenere competenze chiave e incentivare al conseguimento di obiettivi coerenti con la strategia di rischio declinata nel Piano Strategico, in linea con la prassi più diffusa delle società peer, nonché sul mercato italiano e internazionale e senza impattare sui costi fissi.

La proposta sarà considerata approvata dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti secondo la maggioranza prevista dalle disposizioni di Banca d'Italia.

Tutto ciò premesso, sottoponiamo alla Vostra approvazione la seguente

2

Proposta

L'Assemblea di Poste Italiane S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione,

delibera

di approvare il rapporto fra la componente variabile e quella fissa della remunerazione per il personale più rilevante del Patrimonio Destinato denominato "BancoPosta" (Patrimonio BancoPosta), non appartenente alle funzioni di controllo, fino ad un massimo del 2:1.

RELAZIONE DEL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE SULL'UNICO ARGOMENTO ALL'ORDINE DEL GIORNO DI PARTE STRAORDINARIA

Modifica del Patrimonio BancoPosta conseguente alla rimozione del vincolo di destinazione relativamente a attività, beni e rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente le carte di debito. Deliberazioni inerenti e conseguenti.

Signori Azionisti,

siete stati convocati in seduta straordinaria per deliberare sulla modifica del Patrimonio Destinato denominato "BancoPosta" (di seguito, per brevità, il "Patrimonio BancoPosta" o "BancoPosta") consistente nella rimozione del vincolo di destinazione allo stesso Patrimonio BancoPosta nei confronti delle attività, delle passività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente il portafoglio delle circa n. 7,2 milioni di carte di debito attualmente emesse da BancoPosta e dei relativi rapporti contrattuali (diseguito, per brevità, il "Ramo d'Azienda"), indicati in apposito elenco denominato "Beni e Rapporti Giuridici del Ramo d'Azienda" (allegato 1 alla presente relazione, che riflette la consistenza del Ramo d'Azienda alla data del 30 settembre 2020).

A seguito di detto svincolo dal Patrimonio BancoPosta, il Ramo d'Azienda è destinato ad essere trasferito da Poste Italiane, tramite conferimento in natura a liberazione di aumento del capitale già appositamente deliberato dalla conferitaria, a PostePay S.p.A. (di seguito, per brevità, "PostePay" o la "Conferitaria"),società interamente controllata da Poste Italiane (di seguito, per brevità, il "Conferimento") e, pertanto, l'elenco delle attività, delle passività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il Ramo d'Azienda sarà aggiornato in vista del Conferimento, per rifletterne la consistenza a una data più prossima a quella del Conferimento stesso, anche al fine di consentire il rispetto del termine di cui all'art. 2343‐ ter, secondo comma, lett. b), cod. civ.; la Conferitaria provvederà a sua volta a far confluire

il Ramo d'Azienda nel proprio Patrimonio Destinato IMEL (di seguito, per brevità, il "Patrimonio IMEL"), accrescendolo.

In proposito, si evidenzia che il Patrimonio IMEL è stato costituito nell'ambito della Conferitaria a far data dal 1° ottobre 2018 – a seguito del conferimento in suo favore all'epoca effettuato da parte di Poste Italiane del ramo d'azienda inerente la monetica e i servizi di pagamento – e attraverso di esso la Conferitaria opera, a decorrere da tale data, quale Istituto di Moneta Elettronica "ibrido", secondo quanto previsto dalla normativa di settore in materia.

La valorizzazione al 30 settembre 2020 del Ramo d'Azienda di cui si propone lo svincolo dal Patrimonio BancoPosta che formerà oggetto del Conferimento è stata definita sulla base di una valutazione, riferita a tale data (sulla base dunque della situazione patrimoniale del Ramo d'Azienda al 30 settembre 2020), effettuata da un esperto che ha dichiarato la propria indipendenza e la propria professionalità (la società di consulenza "Partners Consulenti e Specialisti Associati S.p.A." o anche "Partners S.p.A.").

In vista del Conferimento, la situazione patrimoniale del Ramo d'Azienda sarà aggiornata al 30 aprile 2021 e, sulla base della situazione patrimoniale così aggiornata, sarà rilasciata da parte di Partners S.p.A. apposita perizia ai sensi dell'art. 2343‐ter, secondo comma, lett. b), cod. civ. (la "Perizia"), ai fini della stipula dell'atto di Conferimento (al quale la Perizia verrà allegata). Non si prevedono significativi scostamenti di valore del Ramo d'Azienda rispetto alle risultanze della valutazione riferita al 30 settembre 2020. La situazione patrimoniale del Ramo d'Azienda così aggiornata alla data del 30 aprile 2021 sarà utilizzata in occasione del successivo Conferimento, la cui efficacia è prevista alla data del 1° ottobre 2021, ovvero ad altra data che sarà deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane.

Si ricorda, in proposito, che:

il Patrimonio BancoPosta è stato costituito – per l'esercizio, da parte di Poste Italiane, esclusivamente delle attività di bancoposta, come disciplinate dal D.P.R. 14 marzo 2001, n. 144 e s.m.i. – con delibera dell'Assemblea straordinaria di Poste Italiane del 14 aprile 2011;

la competenza ad apportare modifiche al Patrimonio BancoPosta è posta dal vigente statuto di Poste Italiane in capo all'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane, in sede straordinaria.

Le motivazioni riguardanti la sopra illustrata proposta di modifica del Patrimonio BancoPosta (e il successivo Conferimento da parte di Poste Italiane a PostePay del Ramo d'Azienda, destinato poi a confluire, come detto, nel Patrimonio IMEL) sono riconducibili all'intendimento di rendere le carte di debito collegate al conto BancoPosta un prodotto "emesso" e gestito da PostePay, al fine di consentire ai correntisti di BancoPosta di beneficiare, ad integrazione delle caratteristiche tipiche di una carta di debito, di ulteriori e avanzate funzionalità connesse alle attività di pagamento,senza comportare modifiche nelle condizioni economiche della carta e del conto corrente nel suo complesso.

In tal modo si intende altresì realizzare il completamento del percorso di accentramento e specializzazione dell'offerta dei servizi di pagamento da parte di Poste Italiane nel Patrimonio IMEL, integrando le attività inerenti la monetica e i servizi di pagamento, che, come evidenziato in precedenza, hanno formato oggetto di svincolo dal Patrimonio BancoPosta e successivo conferimento da parte di Poste Italiane in favore di PostePay nel 2018.

Ove approvata dall'Assemblea, la modifica del Patrimonio BancoPosta sopra illustrata spiegherà la sua efficacia una volta decorso utilmente il termine di cui all'art. 2447‐quater, secondo comma, cod. civ., a far tempo dalla successiva data di efficacia del Conferimento del Ramo d'Azienda, prevista, come sopra indicato, alla data del 1° ottobre 2021, ovvero ad altra data che sarà deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane.

Per effetto del Conferimento, con riguardo a tutti i rapporti contrattuali che risultano direttamente connessi con l'oggetto del Ramo d'Azienda – e, in particolare, con specifico riferimento ai rapporti in essere relativi alle carte di debito – PostePay subentrerà a BancoPosta, ai sensi dell'art. 2558 c.c., quale parte contrattuale.

Il valore di mercato del Ramo d'Azienda espresso nella valutazione sopra menzionata effettuata da Partners S.p.A. risulta inferiore alla soglia di rilevanza del 10% prevista dalle Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta, per cui non si è reso necessario da parte dello

stesso BancoPosta l'avvio dell'iter di autorizzazione nei confronti della Banca d'Italia, ai fini della rimozione dal vincolo di destinazione.

Ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza bancaria applicabili agli IMEL, la descritta operazione di Conferimento del Ramo d'Azienda in favore di PostePay ha invece formato oggetto di comunicazione preventiva da parte di quest'ultima alla Banca d'Italia, la quale – nella comunicazione rilasciata in data 23 aprile 2021 – non ha formulato osservazioni in merito all'operazione.

Tenuto conto di quanto precede, Vi sottoponiamo pertanto la seguente

Proposta

L'Assemblea di Poste Italiane S.p.A., esaminata la relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione:

delibera

  • 1) di approvare la proposta di modifica del Patrimonio BancoPosta relativamente alla rimozione del vincolo di destinazione nei confronti delle attività, delle passività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il ramo d'azienda inerente il portafoglio delle circa n. 7,2 milioni di carte di debito attualmente emesse da BancoPosta e dei relativi rapporti contrattuali – indicati sinteticamente e in forma aggregata in apposito elenco denominato "Beni e Rapporti Giuridici del Ramo d'Azienda", allegato alla relazione del Consiglio d'Amministrazione che verrà allegata al verbale della presente Assemblea straordinaria di Poste Italiane – con la previsione che tale modifica spieghi la sua efficacia una volta scaduto utilmente il termine di cui all'art. 2447‐quater, secondo comma, cod. civ., a far tempo dalla successiva data di efficacia del conferimento del detto ramo d'azienda da parte di Poste Italiane S.p.A. in favore di PostePay S.p.A., prevista al 1° ottobre 2021, ovvero ad altra data che sarà deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.;
  • 2) di dare mandato all'Amministratore Delegato, con facoltà di sub‐delega, di approvare e introdurre nella presente deliberazione le modificazioni, integrazioni o soppressioni che dovessero risultare necessarie od opportune ai fini della relativa iscrizione nel registro delle imprese o su richiesta della Banca d'Italia, attribuendogli inoltre,sempre con facoltà

di subdelega, tutti i poteri occorrenti alla concreta attuazione della presente deliberazione.

Ramo d'azienda Carte di Debito al 30/09/2020

Allegato alla Relazione illustrativa del Consiglio di Amministrazione sull'unico punto all'ordine del giorno di parte straordinaria

POSTE ITALIANE - PATRIMONIO BANCOPOSTA RAMO D'AZIENDA "DEBIT" DETTAGLIO SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30.09.2020

ATTIVO (importi in euro) SCHEDE Attività non correnti Crediti per Imposte Anticipate Scheda 1 84.601 Attività correnti Attività finanziarie Scheda 2 3.590.555 TOTALE ATTIVO 3.675.156

POSTE ITALIANE - PATRIMONIO BANCOPOSTA RAMO D'AZIENDA "DEBIT"

DETTAGLIO SITUAZIONE PATRIMONIALE AL 30.09.2020

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO (importi in euro) SCHEDE
Patrimonio Netto 500.000 Scheda 3
Passività non correnti
Fondo oneri vs il personale 3.584 Scheda 4
TFR 12.226 Scheda 5
Fondo vertenze 293.366 Scheda 6
Totale Passività non correnti 309.17
6
Passività correnti
Debiti vs il personale 15.099 Scheda 7
Risconto Passivo Canoni 2.850.881 Scheda 8
Totale Passività correnti 2.865.980
TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 3.675.156

Ramo azienda DEBIT

Crediti per imposte anticipate

Sono le imposte relative alle differenze temporanee che emergono dal confronto fra il valore contabile e il valore riconosciuto ai fini fiscali e si riferiscono a:

  • Fondo Vertenze Terzi

  • Fondo Oneri Personale

Le aliquote teoriche utilizzate sono:

  • 24% IRES

  • 4,49% IRAP

Ramo azienda DEBIT

Attività finanziarie

Gli asset che fanno parte del Ramo sono riconducibili a Crediti di natura finanziaria, vantati da PostePay Patrimonio Destinato IMEL nei confronti di Poste Italiane, finalizzati a fronteggiare le passività del ramo.

Ramo azienda DEBIT

Patrimonio netto del Ramo d'Azienda

Rappresenta la dotazione patrimoniale del ramo per fronteggiare gli ulteriori rischi emergenti in capo a Postepay Patrimonio Destinato IMEL a fronte dell'operazione di conferimento.

Ramo azienda DEBIT

Fondo oneri vs personale

Il fondo è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro di competenza, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione.

Ramo azienda DEBIT

Trattamento di fine rapporto

E' la passività accumulata delle quote di TFR maturate dal personale destinato al ramo d'azienda DEBIT fino al 31 dicembre 2006 (dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS, in base alle opzioni esercitate dai singoli dipendenti). Per il dettaglio delle risorse si veda l'Allegato C - Elenco del personale quadri e impiegati.

Ramo azienda DEBIT

Fondo Vertenze

Il fondo, di importo pari a euro 293.366, è costituito a copertura delle prevedibili passività relative a contenziosi di varia natura con terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a eventuali penali e indennizzi nei confronti della clientela. Per il dettaglio si veda in Allegato B - Elenco del contenzioso civile.

Ramo azienda DEBIT

Debiti vs il personale

Le passività in oggetto sono riferite al personale dedicato al Ramo d'azienda Debit (per il dettaglio, si veda in Allegato C - Elenco del personale quadri e impiegati)

Ramo azienda DEBIT

Risconto Passivo Canoni

Sono rappresentati dal risconto dei canoni carta incassati anticipatamente e rilevati nel conto economico per euro 2.850.881.

Allegato A - Elenco carte di debito*

TIPOLOGIA CARTA PER OFFERTA COMMERCIALE N° RAPPORTI GIRIDICI
BANCOPOSTA IMPRESA MICRO V. 1 602
CCBP‐AFFARI 6
CCBP‐IMPRESA 371
CCBP‐PA 62
CCBP‐PMI 20
CCBP‐SOHO 143
BANCOPOSTA IMPRESA MICRO V. 2 233
BASE 3
CCBP‐AFFARI 3
CCBP‐IMPRESA 166
CCBP‐PA 8
CCBP‐PMI 19
CCBP‐SOHO 34
BANCOPOSTA IMPRESA MICRO V. 3 23.138
BASE 30
CCBP‐AFFARI 223
CCBP‐IMPRESA 10.211
CCBP‐OFFICE 3
CCBP‐PA 1.429
CCBP‐PMI 2.605
CCBP‐SOHO 8.601
CC‐CURATELE 16
NULL 20
BANCOPOSTA IMPRESA MICRO V.4 24.910
BASE 4.369
CCBP‐AFFARI 9
CCBP‐IMPRESA 12.293
CCBP‐PA 1.920
CCBP‐PMI 109
CCBP‐SOHO 6.210
CARTA BANCOPOSTA 6.042.493
CC‐BASE‐BP 3.722
CCBP‐AFFARI 1
CCBP‐CLICK 721.830
CCBP‐CONSNEW 387.035
CCBPCONSUMER 960.065
CCBP‐IMPRESA 2
CCBP‐OFFICE 2
CCBP‐PMI 5
CCBP‐RETAIL 3.969.065
CCBP‐SOHO 16
NULL 750
POSTAMAT CLICK PAYPASS 76.418
CCBP‐CLICK 76.386
CCBP‐CONSNEW 2
NULL 30
POSTAMAT OFFICE MICRO‐IN PROPR 252.835
CCBP‐AFFARI 109.910
CCBP‐IMPRESA 39
CCBP‐OFFICE 7.364
CCBP‐PA 6
CCBP‐PMI 135.068
CCBP‐RETAIL 1
CCBP‐SOHO 39
CC‐SERVIZIO 1
NULL 407
POSTAMAT OFFICE V.4 EMV‐IN PRO 18.655
CCBP‐AFFARI 6.062
CCBP‐IMPRESA 13
CCBP‐OFFICE 1.253
CCBP‐PA 2
CCBP‐PMI 11.315
CCBP‐SOHO 6
NULL 4
POSTAMAT PAYPASS 832.503
CC‐BASE‐BP 296
CCBP‐CONSNEW 54
CCBPCONSUMER 115
CCBP‐RETAIL 831.483
CCBP‐SOHO 1
NULL 554
TOTALE COMPLESSIVO 7.271.787

* L'elenco di tutte le carte di debito è stato aggregato tenendo conto della tipologia di carta di debito emessa e del listino di conto corrente cui la carta è associato

Allegato B - Elenco del contenzioso civile

POSIZIONE PRATICA AUTORITA'
GIUDIZIARIA
SEDE AUTORITA
2020/7866 GIUDICE DI PACE CASSINO
2020/6020 GIUDICE DI PACE ROCCADASPIDE
2019/16342 GIUDICE DI PACE AGROPOLI
2019/21351 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2019/16964 GIUDICE DI PACE PALERMO
2019/9843 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2014/5159 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2013/11307 GIUDICE DI PACE AVELLINO
2019/4505 GIUDICE DI PACE TORRE
ANNUNZIATA
2019/17439 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2019/16585 GIUDICE DI PACE SALERNO
2019/12780 GIUDICE DI PACE NOLA
2017/20112 GIUDICE DI PACE SAN SEVERO
2019/4467 GIUDICE DI PACE CASTELNUOVO DI
GARFAGNANA
2019/15966 GIUDICE DI PACE REGGIO CALABRIA
2019/7378 GIUDICE DI PACE AFRAGOLA
2016/17576 TRIBUNALE ROMA
2019/2577 GIUDICE DI PACE SANTA MARIA
CAPUA VETERE
2019/20126 GIUDICE DI PACE MARIGLIANO
2020/3901 GIUDICE DI PACE PIEDIMONTE
MATESE
2020/11614 GIUDICE DI PACE IMOLA
2019/15926 GIUDICE DI PACE MISTRETTA
2020/7398 GIUDICE DI PACE PISA
2016/18623 GIUDICE DI PACE ISCHIA
2020/11753 GIUDICE DI PACE BARI
POSIZIONE PRATICA AUTORITA'
GIUDIZIARIA
SEDE AUTORITA
2020/6242 GIUDICE DI PACE CASERTA
2019/9909 GIUDICE DI PACE ROMA
2019/22059 GIUDICE DI PACE BARRA (RIONE DI
NAPOLI)
2018/14440 GIUDICE DI PACE ROCCADASPIDE
2019/15232 GIUDICE DI PACE LECCE
2019/5041 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2019/16785 GIUDICE DI PACE SANTA MARIA
CAPUA VETERE
2018/3137 GIUDICE DI PACE SANT'ANASTASIA
2019/8410 GIUDICE DI PACE MARANO DI NAPOLI
2019/20498 GIUDICE DI PACE ARIENZO
2020/3559 GIUDICE DI PACE SARNO
2016/8704 GIUDICE DI PACE TRINITAPOLI
2019/7474 GIUDICE DI PACE ROMA
2020/14570 GIUDICE DI PACE VELLETRI
2020/9642 GIUDICE DI PACE VELLETRI
2019/20950 GIUDICE DI PACE COSENZA
2019/3855 GIUDICE DI PACE POMIGLIANO
D'ARCO
2019/10107 GIUDICE DI PACE BUCCINO
2020/10864 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2019/13392 GIUDICE DI PACE MARANO DI NAPOLI
2019/17199 TRIBUNALE PESARO
2019/21319 TRIBUNALE SALERNO
2009/2296 TRIBUNALE SALERNO
2019/17616 TRIBUNALE VELLETRI
2018/13405 TRIBUNALE ROMA
2019/7491 TRIBUNALE LECCE

POSIZIONE PRATICA AUTORITA'
GIUDIZIARIA
SEDE AUTORITA
2019/21308 TRIBUNALE PALMI
2020/7130 TRIBUNALE NAPOLI
2019/16138 TRIBUNALE CATANIA
2019/3631 TRIBUNALE NAPOLI
2013/32480 TRIBUNALE NAPOLI NORD
2019/2870 TRIBUNALE CASTROVILLARI
2019/9111 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2018/29820 GIUDICE DI PACE BARRA (RIONE DI
NAPOLI)
2014/12594 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2017/4302 GIUDICE DI PACE VALLO DELLA
LUCANIA
2018/29259 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2015/15602 GIUDICE DI PACE BRINDISI
2015/6523 TRIBUNALE TORINO
2020/14481 GIUDICE DI PACE LECCE
2019/15742 GIUDICE DI PACE AGROPOLI
2020/8185 GIUDICE DI PACE ROMA
2019/5749 GIUDICE DI PACE VELLETRI
2018/3150 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2017/11830 GIUDICE DI PACE SALERNO
2017/7293 GIUDICE DI PACE MARANO DI NAPOLI
2016/2778 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2016/12850 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2020/8195 GIUDICE DI PACE BARI
2015/8400 GIUDICE DI PACE BRINDISI
2016/8667 TRIBUNALE NAPOLI
2016/12850 GIUDICE DI PACE NAPOLI
POSIZIONE PRATICA AUTORITA'
GIUDIZIARIA
SEDE AUTORITA
2019/4742 GIUDICE DI PACE RODI GARGANICO
2020/12694 GIUDICE DI PACE ACERRA
2015/2419 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2014/23451 GIUDICE DI PACE POZZUOLI
2017/3787 GIUDICE DI PACE CAVA DE TIRRENI
2019/9833 GIUDICE DI PACE VITERBO
2018/4116 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2014/14816 TRIBUNALE ROMA
2017/13421 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2018/24919 GIUDICE DI PACE MARANO DI NAPOLI
2018/29916 GIUDICE DI PACE MARIGLIANO
2018/11773 GIUDICE DI PACE NAPOLI
2016/8667 TRIBUNALE NAPOLI
2015/17206 TRIBUNALE NAPOLI NORD
2013/7837 GIUDICE DI PACE CASERTA
2019/10558 GIUDICE DI PACE MARSALA
2015/2837 TRIBUNALE ROMA
2020/2417 GIUDICE DI PACE GENOVA
2012/7156 TRIBUNALE NAPOLI
2010/6744 CORTE DI APPELLO NAPOLI
2019/7018 GIUDICE DI PACE FIRENZE
2018/21570 GIUDICE DI PACE BRINDISI
2020/59 TRIBUNALE NOCERA
INFERIORE
2017/9453 TRIBUNALE CASSINO
2012/22080 CORTE DI APPELLO ROMA
2016/18026 TRIBUNALE ENNA

2017/15064
TRIBUNALE
BARI
2017/15012
GIUDICE DI PACE
TRANI
2018/11763
CORTE DI APPELLO
TORINO

Allegato C - Elenco del personale quadri e impiegati

Matricola
1 0246398
2 0279375

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