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Poste Italiane

Annual Report Apr 27, 2021

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE 2020

INDICE GENERALE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2020 5
1. INTRODUZIONE 6
LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO 6
PRESENTAZIONE DEL TERZO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE 9
2. HIGHLIGHTS 12
OUTPUT 2020 DEL PROCESSO DI CREAZIONE DI VALORE IN POSTE ITALIANE 12
GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE 14
3. MODELLO DI BUSINESS 18
AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE 18
IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE 21
ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020 28
SETTORI DI ATTIVITÀ E ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO 37
4. STRATEGIA 67
CONTESTO MACROECONOMICO 67
L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE 71
LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 73
IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE 79
5. RISCHI E OPPORTUNITÀ 85
LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE 85
IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE
ITALIANE 91
GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19 96
TEMI MATERIALI, RISCHI E MODALITÀ DI GESTIONE 103
OUTLOOK: LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI 119
6. PERFORMANCE 127
PERFORMANCE DEL TITOLO 127
IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19 129
PERFORMANCE ECONOMICHE DI GRUPPO E DELLE STRATEGIC BUSINESS UNIT 132
DIGITAL PROPERTIES, RETI TERZE E PRINCIPALI KPIs 165
ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO 167
ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO

BANCOPOSTA 177
PERFORMANCE ESG 192
INTEGRITÀ E TRASPARENZA 192
VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE 206
DIVERSITÀ E INCLUSIONE 239
SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE 249
CUSTOMER EXPERIENCE 264
INNOVAZIONE 277
DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA 289
FINANZA SOSTENIBILE 301
TAVOLE DEGLI INDICATORI 310
7. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE 353
8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI 357
PROPOSTE DELIBERATIVE 357
ALTRE INFORMAZIONI 357
APPENDICE 361
9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO 368
INTRODUZIONE 368
PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING 372
INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS (GRI CONTENT INDEX) 378
ALTRI STANDARD E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO
INTEGRATO 390
I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2020 402
1. PREMESSA 403
2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI

APPLICATI 404
3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO 442
4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020 446
5. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020 517
6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI 592
7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI 629
8. OPERAZIONI DI COPERTURA 636
9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA' 642
10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI" 649
11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI" 649
12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO 649
13. ULTERIORI INFORMAZIONI 651
14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2020 673
RELAZIONI E ATTESTAZIONI 802

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL 31 DICEMBRE 2020

1. INTRODUZIONE

LETTERA DEL PRESIDENTE E DELL'AMMINISTRATORE DELEGATO

Cari Azionisti,

a seguito di un anno intenso e complesso che ha condizionato le nostre vite e l'andamento dei mercati mondiali, è motivo di ulteriore orgoglio presentarVi il terzo Bilancio Integrato del Gruppo Poste Italiane.

L'emergenza sanitaria ha spinto al limite le condizioni di sopravvivenza delle imprese, impattando in maniera consistente buona parte dell'economia nazionale e sollevando forti disagi a livello sociale. Questa situazione impone alle aziende di agire rapidamente, di ripensare non solo i prodotti e i servizi, ma anche i modelli di business stessi, capaci di connettere persone, tecnologia, organizzazione e tutte le altre forme di capitale all'interno di un sistema flessibile e interattivo, in cui l'interazione stessa genera valore.

Le aziende che pongono al centro delle proprie strategie la sostenibilità potranno uscire meglio e più velocemente dalla crisi causata dal Covid-19. Questo vale soprattutto per quelle aziende che già in passato hanno cercato sempre un equilibrio tra crescita e rispetto degli equilibri sociali e ambientali. Chi ha integrato nei propri modelli di business la creazione di valore condiviso con il territorio avrà probabilità maggiori di ripresa e di successo rispetto a coloro che non lo hanno fatto.

In particolare, saranno l'innovazione e la digitalizzazione ad avere un ruolo determinante per la ripresa dell'economia e del tessuto sociale. La pandemia ha, infatti, accelerato i cambiamenti in corso che caratterizzano la cosiddetta "quarta rivoluzione industriale" con la rapida espansione dell'e-commerce, dell'istruzione online, della salute digitale e del lavoro a distanza. Gli effetti di questi cambiamenti – che perdureranno per molto tempo, anche dopo che la pandemia sarà risolta – stanno portando grandi benefici alle società, ma rischiano anche di creare o aggravare disuguaglianze, soprattutto nelle situazioni di divario digitale, che oggi rappresenta uno dei maggiori rischi a livello globale – insieme a quelli ambientali, come evidenziato anche al World Economic Forum di quest'anno.

Sostenibilità e innovazione diventano, quindi, i pilastri da cui far partire la ripresa e proprio su questi pilastri è stato fondato il nuovo Piano Strategico del Gruppo "2024 Sustain & Innovate". In continuità con il precedente, i cui obiettivi sono stati raggiunti con successo, il nuovo Piano si pone l'obiettivo di portare ad una crescita responsabile e guidare la sostenibilità e l'integrità sociale dell'Italia attraverso l'innovazione e la digitalizzazione ponendosi obiettivi finanziari, operativi e di sostenibilità. Tra questi ultimi, particolare importanza assumono gli obiettivi che il Gruppo si dà per il contrasto al cambiamento climatico nel breve, medio e lungo termine, con l'intenzione di diventare carbon neutral entro il 2030, contribuendo quindi in anticipo agli obiettivi europei in tale ambito.

Rispetto a quanto occorso nel 2020, a causa della pandemia da Covid-19 il Paese si è ritrovato ad affrontare situazioni completamente inaspettate e in questo scenario particolarmente impegnativo, con flessibilità, responsabilità e resilienza, il Gruppo ha rinnovato il proprio sostegno verso il territorio e la collettività, garantendo la continuità dei servizi e mettendo a disposizione dell'intero tessuto nazionale la propria rete

logistica. Nonostante l'emergenza sanitaria, nel 2020 Poste Italiane si è confermata leader nel settore finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, nonché la più grande Azienda italiana nel settore logistico.

Nel corso degli anni il Gruppo ha intrapreso un percorso di crescita costante che gli ha permesso di contraddistinguersi, soprattutto grazie alla capacità di adattare le proprie strutture operative alle esigenze di mercato, dimostrando, anche nelle fasi più critiche, di poter contare su una presenza capillare sul territorio e su competenze trasversali in grado di raggiungere l'intera Comunità e di intercettare i bisogni degli stakeholder. I risultati del 2020 evidenziano questa capacità di saper gestire i rischi e cogliere le opportunità, generando valore non solo per l'Azienda, ma per tutti gli stakeholder, attraverso un modello di business strutturato e una strategia chiara.

Sin dalla sua costituzione il Gruppo svolge un ruolo importante nella vita del Paese influenzandone positivamente l'economia, in termini di Prodotto Interno Lordo, gettito fiscale, occupazione e reddito delle famiglie, generando nel 2020 un fatturato di circa 10,5 miliardi di euro.

I risultati raggiunti sono frutto del corretto utilizzo di capitali finanziari e non-finanziari che consentono a Poste Italiane di generare outcome di tipo economico, ambientale e sociale per concorrere al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite (SDGs). Il processo di creazione del valore passa attraverso l'adozione di un modello di business sostenibile che permette l'ottimizzazione di tutti i suddetti capitali, integrando in maniera sinergica il Piano Industriale con gli obiettivi ESG. In questo modo l'Azienda è in grado di essere competitiva in un contesto economico e sociale in continuo mutamento.

A tal riguardo, attribuendo ai fattori sociali e ambientali la stessa importanza riconosciuta ai criteri di business, ci viene restituita una visione olistica dell'ambiente in cui operiamo. Le istanze dei diversi attori delle comunità in cui il Gruppo svolge le proprie attività, consentono una più completa e migliore valutazione dei rischi aziendali, grazie alla quale le imprese sono in grado di effettuare pianificazioni più accurate e di elaborare scenari di più ampia veduta. Per tali motivi, l'integrazione dei temi extra-finanziari risulta più che mai indispensabile per costruire strategie che consentano la creazione di valore economico nel lungo termine. Poste Italiane da tempo mette in campo il massimo impegno per consentire una perfetta integrazione degli aspetti di sostenibilità nel proprio business, il che significa adottare un processo di creazione del valore nel tempo fondato su un modello di business, una Governance e un Piano Strategico integrati con una prospettiva di sostenibilità, che consente di offrire sul mercato prodotti e servizi innovativi e creare impatti positivi su economia, ambiente e società.

Le attività di ascolto degli stakeholder assumono assoluta centralità per Poste Italiane, e rappresentano dei momenti utili a delineare il percorso di crescita e a consolidare solidi legami di fiducia e trasparenza con tutti i portatori di interesse. Per tali ragioni, l'Azienda organizza annualmente il Forum Multistakeholder, un evento istituzionale che rappresenta la massima espressione di dialogo e condivisione di idee. In questa sede, attraverso il coinvolgimento di tutte le categorie di stakeholder, il Gruppo identifica i temi materiali da includere nella sopracitata Strategia di Sostenibilità, che è fondata su otto Pilastri: Integrità e trasparenza, Valorizzazione delle persone, Diversità e inclusione, Sostegno al territorio e al Paese, Customer experience, Innovazione, Decarbonizzazione immobili e logistica e Finanza sostenibile.

Inoltre, è bene sottolineare che il successo del Gruppo si basa anche su investimenti continui in tecnologia e conoscenze tecniche. Poste Italiane ha infatti dimostrato una notevole capacità di innovare, riorganizzando i propri processi e strutture operative, e sviluppando un'offerta di prodotti e servizi progressivamente più ampia, in linea con le esigenze dei consumatori. Un elevato grado di innovazione è altresì essenziale, non solo per intercettare e rispondere in maniera adeguata alle esigenze degli stakeholder, ma anche per dare attuazione in maniera efficace ad una strategia che coinvolga in maniera trasversale tutti i livelli dell'organizzazione.

I numerosi riconoscimenti ottenuti in campo nazionale e internazionale sono la testimonianza del solido percorso intrapreso da Poste Italiane verso il raggiungimento della piena integrazione della sostenibilità all'interno della propria organizzazione. In continuità con il 2019, nel 2020 Poste Italiane ha confermato la sua presenza all'interno del Dow Jones Sustainability World Index, il più prestigioso indice di sostenibilità in cui sono incluse le società ritenute migliori al mondo nella gestione sostenibile del proprio business, e all'interno del più restrittivo segmento Europe. A questa, sono seguite altre importanti conferme in indici altrettanto prestigiosi: Bloomberg Gender-Equality Index (GEI), Euronext Vigeo-Eiris World 120 e FTSE4GOOD. Nel corso del periodo Poste Italiane è stata riconosciuta da CDP (ex Carbon Disclosure Project) come leader nella lotta al cambiamento climatico, figurando all'interno della fascia "Leadership" con rating A-. Inoltre, particolare rilevanza è assunta dal posizionamento all'interno della "Silver Class" nel Sustainability Yearbook 2021 di S&P Global, in considerazione della presenza del Gruppo come unica azienda italiana del settore finanziario e assicurativo ad essere stata premiata con tale riconoscimento.

I risultati raggiunti ci permettono di guardare con soddisfazione a quanto finora svolto e costituiscono un punto saldo della reputazione di Poste Italiane agli occhi della società e dei mercati. Il nostro percorso di Sostenibilità prosegue, consapevoli che solo attraverso un impegno costante e concreto nel raggiungimento di obiettivi comuni con i nostri stakeholder, si possano affrontare le nuove sfide di sviluppo sostenibile e creare valore condiviso per il Paese.

PRESENTAZIONE DEL TERZO BILANCIO INTEGRATO DEL GRUPPO POSTE ITALIANE

Il Bilancio Integrato di Poste Italiane giunge quest'anno alla sua terza edizione, proseguendo nel suo obiettivo di condividere con gli stakeholder il percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo in maniera chiara e completa, mettendo in risalto tutte le attività implementate per supportare la crescita del Paese e la creazione di valore condiviso.

Il presente documento rappresenta, infatti, uno strumento fondamentale per illustrare l'interazione tra il contesto esterno, la strategia, il modello di business e le forme di capitale finanziario e non-finanziario coinvolte nel processo di creazione di valore e dare conto delle performance raggiunte in termini economici, ambientali e sociali.

Per Poste Italiane, il Bilancio Integrato non è solo uno strumento di efficace rendicontazione agli stakeholder, ma è il risultato dell'adozione di un approccio integrato alla gestione aziendale, un "integrated thinking" che vede coesistenza di valutazioni finanziarie e di impatti di sostenibilità nelle decisioni aziendali. Questo approccio è ben rappresentato dal processo di creazione di valore di Poste Italiane, che ha come fondamento il modello di business.

Alla base di questo percorso di integrazione della sostenibilità nel business vi sono una serie di scelte strategiche, individuate nell'interesse sia dell'Azienda, sia dei diversi portatori d'interesse, e che sono incentrate sull'investimento nelle principali forme di capitale, quali: finanziario, umano, fisico-strutturale, intellettuale, sociale e naturale. Questi capitali rappresentano gli asset su cui si fonda il successo sostenibile dell'Azienda, ma anche sui quali la stessa impatta con le sue attività, contribuendo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

Per questo, per la prima volta, all'interno del documento viene rappresentata sempre la correlazione tra performance e capitali al fine di raccontare in maniera chiara come il modello di business contribuisce alla creazione di valore condiviso. A tal fine, a partire sempre da quest'anno si è voluto rappresentare l'output del processo di creazione di valore condiviso, che ha reso possibile il raggiungimento di molteplici risultati premianti che vengono illustrati all'interno del Capitolo 2 "Highlights".

documento i contenuti legati alla gestione del Covid-19 sono evidenziati dalla presente infografica:

Nonostante l'emergenza sanitaria, Poste Italiane ha proseguito il percorso di crescente integrazione della cultura della sostenibilità nelle strategie, nelle azioni e nelle decisioni prese dal Gruppo. A testimonianza dei progressi raggiunti e al fine di valorizzare l'impegno di tutti gli attori promoventi il cambiamento, all'interno del

presente Bilancio Integrato è stata inserita una specifica sezione atta a mostrare lo sviluppo del percorso di sostenibilità del Gruppo e i premi e i riconoscimenti ottenuti in ambito ESG.

Sul piano metodologico, consapevole della propria responsabilità verso gli stakeholder per una corretta rendicontazione, l'Azienda ha deciso di superare lo schema normativo vigente e di rafforzare il proprio modello di reporting aderendo ai più importanti framework internazionali di riferimento. Tale scelta nasce dalla volontà di trasparenza e accountability del Gruppo, nonché dall'obiettivo di intercettare tempestivamente le nuove tendenze relative alla rendicontazione non-finanziaria.

In coerenza con l'anno precedente, il Bilancio Integrato 2020 riporta al suo interno, integrata nella Relazione sulla Gestione, la Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario identificata al cap. 9 dello stesso. La DNF è stata redatta in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016 e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards") secondo l'opzione "in accordanceCore". Nel cap. 9, al paragrafo "Principi e criteri di reporting" è presente una tabella di raccordo che indica i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato, con lo scopo di rendere più semplice rintracciare tutte le informazioni di carattere non finanziario. Inoltre, tali contenuti vengono anche segnalati, per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

Il Bilancio Integrato è stato predisposto applicando il framework per l'Integrated Reporting pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC), inoltre, nella stesura del documento, sono stati fondamentali anche le indicazioni fornite da ESMA1 e CONSOB2 sulla rendicontazione relativa all'esercizio 2020, che indicavano quali dovessero essere le priorità per il reporting non-finanziario in un periodo caratterizzato da un'emergenza sanitaria. A tale proposito, entrambe le istituzioni hanno ribadito la necessità di continuare nelle azioni di contrasto al cambiamento climatico e nella trasparenza sugli approcci adottati su questo fronte. In linea con ciò, il Bilancio Integrato, anche quest'anno, descrive le modalità di gestione dei rischi e delle opportunità connesse alle attività del Gruppo secondo le raccomandazioni della Task Force on Climaterelated Financial Disclosure (TCFD) e vengono di conseguenza indicati i rischi e le opportunità legati al cambiamento climatico.

Il processo di rendicontazione rispetta perciò le esigenze di compliance, comunicazione esterna e posizionamento negli Indici di sostenibilità in cui Poste Italiane è coinvolta.

Il Gruppo dimostra, inoltre, di prestare una particolare attenzione alle crescenti richieste di informazioni da parte degli investitori per quanto riguarda la valutazione delle aziende secondo i criteri ESG. Per questo, gli indicatori del Bilancio Integrato 2020 sono riclassificati secondo gli standard SASB (Sustainability Accounting Standards Board). Poste Italiane inoltre si impegna nel prendere parte alla creazione di un framework condiviso ed universale per il reporting non-finanziario. Nel documento predisposto, a tal fine, vengono riportati anche gli indicatori relativi ai "material ESG metrics" presentati al World Economic Forum del gennaio 2020 nel documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation" aggiornato nel settembre dello stesso anno.

1 Documento ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2020 «European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports».

2 Richiamo di attenzione CONSOB n. 1/21 del 16 febbraio 2021.

Inoltre, per identificare il contributo di Poste Italiane al raggiungimento dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, è stato svolto un raccordo tra i target perseguiti dal Gruppo, gli indicatori GRI Standards e gli SDGs seguendo le indicazioni del documento "SDG Compass" sviluppato da GRI, UN Global Compact e WBCSD (World Business Council for Sustainable Development), approfondito da un'analisi dei singoli Obiettivi e relativi 169 target ad essi connessi.

Oltre al Bilancio Integrato, gli altri documenti che compongono la presente Relazione Finanziaria Annuale sono: il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il Bilancio separato di Poste Italiane comprensivo del Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, le connesse attestazioni ai sensi dell'art.154 bis comma 5 del D.Lgs. 58/1998 e le relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, e la Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance, che è da ritenersi parte integrante e alla quale si rimanda per ulteriori approfondimenti sugli assetti di Corporate Governance.

La presente Relazione Finanziaria Annuale, approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 24 marzo 2021, sarà resa disponibile al pubblico entro i termini previsti dalla normativa vigente (ossia, entro il 30 aprile 2021) sulla seguente pagina web:https://www.posteitaliane.it/it/bilanci-e-relazioni.html#/

Principali capitali collegati

GLI IMPATTI GENERATI DA POSTE ITALIANE

Attraverso il ruolo di leadership ricoperto nel settore logistica, finanziario, assicurativo e dei servizi di pagamento, Poste Italiane ricopre una funzione di primaria importanza nella creazione di valore economico sia per gli stakeholder direttamente impattati dall'attività d'impresa che per l'intero Sistema Paese.

In particolare, l'attività svolta da Poste Italiane permette di generare impatti su PIL, reddito da lavoro, occupazione e contributi alle PA. Gli impatti si possono distinguere in:

  • Impatti diretti: impatti generati dall'attività operativa svolta direttamente da Poste Italiane;
  • Impatti indiretti: impatti generati lungo la catena di fornitura grazie alla spesa per beni e servizi che Poste Italiane effettua nei confronti di fornitori italiani;
  • Impatti indotti: impatti generati dalla spesa per consumi che si realizza grazie al reddito guadagnato dai lavoratori occupati direttamente e indirettamente dal Gruppo.

Il processo di creazione di valore economico di Poste Italiane

Il Gruppo Poste Italiane nel 2020 ha generato impatti sul Paese in termini di Prodotto Interno Lordo (PIL) per un valore complessivo di 12,2 miliardi di euro e in termini di occupazione per un totale di circa 191 mila posti di lavoro e 2 miliardi di euro in termini di gettito fiscale. È possibile stimare, inoltre, che lungo la filiera produttiva sono stati coinvolti complessivamente 191 mila lavoratori. L'utilizzo di questa forza lavoro comporta la distribuzione di redditi ai lavoratori, per un totale di 7,4 miliardi di euro.

Indicatore significativo dell'impatto che l'Azienda ha sull'economia nazionale è il cosiddetto "moltiplicatore", fattore che mostra l'effetto leva generato dalla spesa per acquisti da fornitori locali. In base alle stime, la spesa di 1 milione di euro da parte di Poste Italiane è in grado di generare nell'economia impatti pari a 4,09 milioni di euro di PIL,

0,69 milioni di euro di gettito fiscale, 2,49 milioni di euro di reddito da lavoro e di occupare circa 64 persone nel sistema produttivo.

Di seguito si riportano due focus sull'area dei fornitori di Poste Italiane, rispettivamente gli impatti generati dai fornitori italiani nelle singole Aree Territoriali e i contributi indiretti originati dai fornitori PMI italiane.

Impatti generati nelle singole Aree Territoriali

Considerando la regione della sede legale dei fornitori, sono stati identificati gli impatti indiretti generati dagli stessi in ciascuna Area Territoriale nel 2020.

In riferimento alle varie zone esaminate, si riscontrano valori di Prodotto Interno Lordo compresi tra i 60 milioni e un miliardo di euro. Da ciò risulta un livello occupazionale non minore ad un migliaio di persone e un reddito da lavoro compreso tra i 40 e i 450 milioni di euro circa.

Impatti dei fornitori italiani PMI

Considerando i parametri definiti dalla Commissione Europea, sono stati identificati i fornitori italiani che si caratterizzano come Piccole e Medie Imprese (PMI) e gli impatti indiretti a questi riconducibili.

Nel 2020, le PMI hanno impattato sul livello del Prodotto Interno Lordo per un valore pari a 1,2 miliardi di euro, portando all'occupazione di 21.000 persone e ad una distribuzione di reddito di circa 567 milioni di euro. Infine, sono stati creati oltre 370 milioni di euro in termini di gettito fiscale.

Il valore economico generato e distribuito dal Gruppo Poste Italiane

Poste Italiane fornisce, inoltre, un quadro del valore economico generato e distribuito dall'Azienda ai propri stakeholder quali fornitori, dipendenti, finanziatori, comunità, Pubblica Amministrazione e azionisti. Tale valore rappresenta la ricchezza prodotta dall'Azienda e il relativo impatto sulle principali categorie di stakeholder, in conformità ai requisiti dello standard di rendicontazione 201-1 dei GRI Standards.

Nell'esercizio 2020, oltre l'88% della ricchezza aziendale prodotta è stata distribuita ai propri stakeholder; in particolare, dipendenti e fornitori rientrano tra le categorie di stakeholder che beneficiano maggiormente della ricchezza prodotta dall'Azienda, rispettivamente per il 55,9% e il 31,9% del valore distribuito totale.

3. MODELLO DI BUSINESS

AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020 SETTORI DI ATTIVITA' E ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO

AZIONARIATO E STRUTTURA ORGANIZZATIVA DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane è una società emittente titoli quotati sul Mercato Telematico Azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., a partire dal 27 ottobre 2015. Al 31 dicembre 2020 la Società è partecipata per il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), a sua volta controllata dal MEF, e per la residua parte da investitori istituzionali e retail. A ottobre 2020, la quota di investitori istituzionali che hanno perseguito i propri obiettivi di investimento integrando i criteri ESG3 risulta pari al 27%.

3 Investitori istituzionali di Poste Italiane S.p.A. che tengono in considerazione gli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance (Environment, Social, Governance - ESG) nelle proprie attività di investimento.

L'organizzazione di Poste Italiane S.p.A. prevede funzioni di business4 specializzate sulle principali aree di offerta che presidiano i 4 settori di business del Gruppo e due canali commerciali deputati alla vendita dei prodotti/servizi, cui si affiancano funzioni corporate di indirizzo, governo, controllo ed erogazione di servizi a supporto dei processi di business.

Con particolare riferimento a queste ultime, la funzione, Corporate Affairs, ricopre un ruolo fondamentale di indirizzo e coesione della compagine aziendale; al Responsabile Corporate Affairs è inoltre stata attribuita, nel mese di maggio 2020, la qualifica e l'incarico di Condirettore Generale.

Nel corso del primo semestre è stata costituita la nuova funzione Digital, Technology & Operations all'interno della quale sono confluite Sistemi Informativi, Chief Operating Office e la funzione Customer Experience Transformation e si è provveduto, inoltre, ad accentrare le attività e i processi di supporto informatico svolti a livello territoriale dalle funzioni di Mercato Privati e Posta, Comunicazione e Logistica. Per maggiori approfondimenti sugli obiettivi di tale riorganizzazione si rimanda a quanto descritto nel capitolo 6 "Performance", nella sezione "Qualità e Customer experience" del Pilastro di sostenibilità "Customer experience".

4 Si tratta delle tre funzioni di Poste Italiane: Posta, Comunicazione e Logistica per l'offerta di posta e pacchi, Pagamenti e Mobile per quella relativa a pagamenti e telefonia, BancoPosta quale intermediario collocatore dell'offerta finanziaria e assicurativa. Il quarto settore di business è presidiato dal Gruppo Assicurativo Poste Vita

È stato altresì definito l'assetto della funzione Posta, Comunicazione e Logistica con l'obiettivo di massimizzare l'integrazione fra rete postale e rete corriere espresso, sviluppare partnership per i servizi di logistica e delivery ad alto valore aggiunto ed efficientare i processi operativi, facendo leva sull'automazione.

In merito ai canali commerciali, nel corso del periodo è stato definito il nuovo modello di presidio commerciale focalizzando la funzione Mercato Privati sulla clientela Retail e accentrando la filiera commerciale, di presidio dell'intera clientela imprese, nell'ambito della funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione, come meglio dettagliato nel paragrafo "Rete commerciale Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione".

Un ulteriore intervento organizzativo ha riguardato la costituzione del Comitato Rete Uffici Postali con l'obiettivo di garantire la massima integrazione sulle tematiche relative all'evoluzione del piano degli Uffici Postali.

Nel primo trimestre 2021 sono state accentrate in Poste Italiane le funzioni di Risorse Umane e Organizzazione precedentemente operanti in ambito BancoPosta e nelle Società del Gruppo, con l'obiettivo di ricomporre la famiglia professionale Risorse Umane all'interno di un unico ambito organizzativo.

IL MODELLO DI BUSINESS DI POSTE ITALIANE

IL PURPOSE DI POSTE ITALIANE

Crescere responsabilmente grazie al decisivo contributo delle proprie persone per il successo sostenibile, l'innovazione, digitalizzazione e la coesione sociale del Paese

Il primo semestre del 2020 è stato un momento decisivo nella storia del Paese e dell'Azienda, i benefici della diversificazione del business e della resilienza operativa sono stati confermati nel contesto emergenziale che si è venuto a creare a causa della pandemia da Covid-19. Poste Italiane, grazie al suo modello di business, è stata in grado di garantire la continuità operativa, assicurando un servizio ininterrotto verso i propri stakeholder e mostrando una forte capacità di adattamento anche in un contesto critico e sfavorevole come quello attuale. In tale contesto, l'ampia collaborazione con le istituzioni nazionali è proseguita, mettendo a disposizione il know-how operativo dell'Azienda a supporto delle attività logistiche della Protezione Civile, fondamentali nello scenario emergenziale.

La figura che segue esemplifica l'interazione tra strategia, il processo di creazione di valore e le forme di capitale finanziario e non-finanziario che caratterizzano il modello di business di Poste Italiane.

Processo di creazione del valore in Poste Italiane

Le principali forme di capitale utilizzate da Poste Italiane per creare valore nel tempo

Il business di Poste Italiane si fonda su capitali caratterizzati da eterogeneità che hanno una propria identità e determinate qualità. Ciò permette sia di declinarli in modo specifico che misurarli attraverso indicatori di performance: la tabella che segue evidenzia le peculiarità di ogni capitale rimandando ai paragrafi del presente documento in cui ne viene fornita una più ampia descrizione.

Principali KPI per la misurazione degli Input e degli Outcome sui capitali utilizzati da Poste Italiane

CAPITALE DESCRIZIONE INDICATORI DI MISURAZIONE RIFERIMENTO AI PARAGRAFI
DEL BILANCIO
⦁ Fonti
di
finanziamento
e
modalità
di
impiego
delle
risorse finanziarie
INPUT:
⦁ Risorse del piano di continuità del business
⦁ Patrimonio netto e passivo
OUTCOME:
⦁ GRI 201-1 Valore economico generato,
distribuito e trattenuto
⦁ FS 11 Percentuale degli investimenti
sottoposti a screening negativo e/o positivo
su aspetti sociali/ambientali
⦁ Andamento patrimoniale e finanziario el
Gruppo
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
assicurazione
⦁ Tavole degli indicatori

⦁ Strutture, INPUT: ⦁ Impatti ambientali degli immobili
attrezzature e ⦁ Dati sulla flotta aziendale ⦁ Impatti ambientali della logistica
infrastrutture che ⦁ Dati sulla flotta per il trasporto aereo ⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti,
impattano su ⦁ GRI 102-7 Dimensione organizzativa servizi e processi
efficienza ed dell'organizzazione ⦁ Tavole degli indicatori
efficacia OUTCOME:
⦁ Numeri dei servizi digitali offerti
⦁ Numeri dei contatti gestiti
⦁ GRI 305 Emissioni
⦁ GRI 306 Rifiuti
⦁ GRI 305-4 Intensità delle emissioni di GHG
riferite alle strutture immobiliari
⦁ Rendicontazione scarichi idrici
⦁ Dematerializzazione delle pratiche e delle
transazioni corrispondenti
⦁ Proprietà INPUT: ⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
intellettuale, ⦁ Risorse del piano di continuità del business ⦁ Cybersecurity, Sicurezza Informatica e
sistema ⦁ GRI 205-1 Società analizzate per rischio Privacy
procedurale/
organizzativo,
corruzione e copertura dei processi a ⦁ Innovazione e digitalizzazione di prodotti,
reputazione rischio corruzione con interventi di audit servizi e processi
⦁ Formazione su procedure e politiche
relative all'anticorruzione
⦁ Tavole degli indicatori
⦁ 207-1 Approccio alla fiscalità
OUTCOME:
⦁ GRI
205-3
Segnalazioni
gestite
dal
comitato whistleblowing
⦁ GRI 418 Privacy dei clienti
⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza
informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della
sicurezza IT
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ GRI 415-1 Contributi politici
⦁ Conoscenze
competenze
e
del
INPUT:
⦁ GRI 102-8 Numero di dipendenti per
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
personale tipologia di contratto e genere ⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
⦁ GRI 401 Occupazione ⦁ Pari opportunità nei percorsi di carriera
⦁ GRI 403-5 Formazione dei lavoratori in ⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
⦁ Formazione e sviluppo del personale
materia di salute e sicurezza sul lavoro ⦁ Welfare e benessere del personale
⦁ GRI 404 Formazione e istruzione ⦁ Tavole degli indicatori
⦁ GRI 405 Diversità e Pari opportunità
⦁ GRI 412 Valutazione del rispetto dei diritti
umani
⦁ Numero dei partecipanti ai programmi di
sviluppo
⦁ Numero di ore di formazione medie annue
per dipendente
⦁ Programmi di formazione e sviluppo dei
dipendenti
OUTCOME:

Poste Italiane intende promuovere una disclosure completa ed efficace delle proprie performance che passa attraverso il Piano Strategico ESG che si basa su 8 Pilastri correlati ai 18 temi rilevanti.

PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
INTEGRITÀ E
TRASPARENZA
Lavorare con
trasparenza e
integrità

GRI 205 Anticorruzione

GRI 207 Imposte

GRI 415 Politica pubblica
Legalità e
integrazione
ESG nel
processo di
approvvigionam

Gare avviate in cui sono
considerati specifici
criteri ambientali

Gare avviate in cui sono
considerati specifici
criteri sociali
ento
GRI 301 Materiali
VALORIZZAZIONE
DELLE PERSONE
Formazione e
sviluppo del
personale

GRI 404 Formazione e
istruzione
Welfare e
benessere del
personale

GRI 102 Standard
Generali

GRI 401 Occupazione
Relazioni con le
parti sociali

GRI 402 Relazioni tra
lavoratori e management
Salute e
sicurezza sul
lavoro

GRI 403 Salute e
sicurezza sul lavoro
PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
DIVERSITÀ E
INCLUSIONE
Tutela dei diritti
umani in
Azienda

GRI 405 Diversità e pari
opportunità

GRI 412 Valutazione del
rispetto dei diritti umani

Pari opportunità
nei percorsi di
carriera

GRI 404 Formazione e
istruzione
SOSTEGNO AL
TERRITORIO E AL
PAESE
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio

GRI 203 Impatti
economici indiretti
Dialogo e
trasparenza con
le istituzioni

Contributi monetari
relativi ad attività aventi
capacità di influenzare le
politiche pubbliche
Inclusione
finanziaria

Incidenza dei nuovi clienti
nelle
categorie
più
a
rischio
di
esclusione
finanziaria sul totale delle
nuove acquisizioni
CUSTOMER
EXPERIENCE
Qualità e
Customer
experience

Qualità del Servizio
Universale

Esperienza dei clienti
negli Uffici Postali

Reclami dei clienti per
tipologia

Soddisfazione dei clienti

Conciliazioni
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica
e
Privacy

GRI 418 Privacy dei
clienti
INNOVAZIONE Innovazione e
digitalizzazione
di prodotti,
servizi e
processi

Numero dei servizi
digitali offerti

Numero delle transazioni
digitali

PILASTRO STRATEGIA TEMA
RILEVANTE
SDG PRINCIPALI INDICATORI DI
MISURAZIONE
CAPITALI IMPATTATI
DECARBONIZZAZION
E IMMOBILI E
LOGISTICA
Impatti
ambientali della
logistica

GRI 302 Energia

GRI 305 Emissioni

GRI 302 Energia
Impatti
ambientali degli
immobili

GRI 303 Acqua e
scarichi idrici

GRI 306 Rifiuti

GRI 305 Emissioni
FINANZA
SOSTENIBILE
Integrazione
ESG nelle
politiche di
investimento

FS 11 Percentuale di
asset
sottoposti
a
valutazione ESG
Integrazione
ESG nelle
politiche di
assicurazione

ASSETTO SOCIETARIO DEL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2020

Il Modello di Business di Poste Italiane viene implementato dalla struttura organizzativa del Gruppo e dalle sue società che attraverso le attività e i servizi proposti contribuiscono alla creazione di valore nel tempo. Il Gruppo al 31 dicembre 2020 possiede, direttamente e indirettamente, partecipazioni in 30 società e consorzi,

Principali capit collegati

di cui 16 vengono consolidate integralmente, 4 sono controllate e valutate a patrimonio netto, 4 sono collegate e valutate a patrimonio netto e 6 rappresentano partecipazioni di minoranza.

La seguente tabella descrive le attività delle società del Gruppo collocandole all'interno delle rispettive business unit, descritte all'interno del paragrafo "Settori di attività e organizzazione del Gruppo" al quale si rinvia per maggiori approfondimenti.

SDA Express Courier S.p.A. Operational Company del Gruppo che svoge prevalente attività a servizio de processi logistici. Opera altres sul mercato del Cornere
Espresso erogando soluzioni personalizzate per gestire qualunque tipologia di trasporto.
Postel S.p.A. Società che opera nel settore dei servizi di comunicazione per le aziende e la Publica Amministrazione, fornendo servizi di stampa e delivery,
soluzioni di Gestione elettronica Documentale (GeD), direct marketi e gestione sil web (portali) per consentire
l'esecuzione dei pagamenti online.
Poste Air Cargo S.r.l.
(già Mistral Air S.r.I.)
Società che svolge attività di trasporto aero comerciale, carqo-courier e assicura, come provider unico del Gruppo, la logisica aerea a supporto
delle operazioni di recapito di posta e pacchi.
Consorzio PosteMotori Consorzio senza scopo di lucro che svolge e rendicone del pagamento dei corrispettivi dovuti dall'utenza per le pratiche di
competenza del Dipartmento per i Trasporti del Mirastruture e dei Trasporti (es. niasco foglio rosa, emissione innovo validia
duplicato patenti, immatricolazioni, revisioni, ecc.).
Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. Consorzio che coordina le attività dei consorziati (Poste taliane, SDA, Poste Assicura) nel trasporto terrestre e aereo di
effetti postali, logistica integrata, stampa e imbustamentale, e-commerce, marketing e telemarketing,
PatentiViaPoste S.c.p.A. Società consortle senza scopo di lucro che svolge servizi di stampa centralizzata, consegna e recapto delle nuove patenti e duplicati delle carte di
circolazione.
CORRISPONDENZA
PACCHI E
Address Software S.r.I. Società che sviluppa, principalmente per Posteli software applicaliv per il trattamento di dati anagrafici e territoriali (nomalizzazione
indirizzi, data cleaning e geomarketing)
DISTRIBUZIONE Società di gestione e valorizzazione del patrimoniare di Poste Italiane, non strumentale; svolge attivita di trasformazione urbanistica ed
Europa Gestioni Inmobilizi S.p.A. Ediza, al fine dell'in commercalizzazione (nurve locazioni e vendide). Indite ha osme aspirente
"grossista" per il Gruppo Poste Italiane fino al 31 dicembre 2020
ItaliaCamp S.r.I. Organizzazione che sviluppa processi di impatto positivo per il Paese, creando connessioni tra Istituzioni, Aziende,
Associazionie Università.
Indabox S.r.I. Società che sviluppa sistemi informatici di supporto logistico al commercio via veb offrendo ai clienti un servizio di ritiro dei pacchi
acquistati online presso pubblici esercizi convenzionati.
Kipoint S.p.A. Società che offre, attaverso la rendita di spedizioni nazionali e internazionali, prodoti e servizi. Inolte, a seguio
della sottoscrizione del contratto con Grandi Stazioni, si ccupa dell'attività di deposito bagagi presso le principali stazioni l'erroviane.
Conio Inc. Società amercana di dirito californiano con sede a San Francisco che svolge attività di sevizi innovativ nell'ambito delle
vaute digitali. Controlla al 100% Conio Sr.I. che si occupa di risultati consistenti in soluzioni tecnologiche
innovative di pagamento elettronico (cripto-valute, bitcoin).
da sennder GmbH) sennorhalia S.1. (partecipta a 25% La Sciela di trasporto stradale su grama di lungo raggio nazionale Il modelo di business si forda su processi
fortemente digitalizzati e piattaforme IT proprietarie, creando una gestione ottimizzata dei processi e distanze percorse.
al 30% da Milkman S.p.A.) Società che svolge attività di consegna a domicilo per l'e-commerce tramite tecnologicamente evoluti, quali Scheduled
MLK Deiveries S.p.). (partecpata Delivery (consegra programata) che pensonalizzae la consegna segliendo la data e l'ora di ricezione e Some Day (sesso
giorno in cui si effettua l'acquisto) e di disporre di un ciatura. La Società utilizza in licenza esclusiva la tecnologia di
Milkman S.p.A.,
PostePay S.p.A. Sccietà che integra servizi di monetica e pagamento, agendo come Isliuto di MEL), a servizi di operatore mobile virtuale
(Mobile Virtual Network Operator - MVNO) con il brand PosteMobile,
Consorzio per i Servizi di Telefonia
Mobile S.c.p.A.
Consorzio per la fornitura dei servizi in piattaforna del "Postno "felematico", la telefonia mobile e servizi di messaggistica integrata (servizi
into dispositiv connessi a strument inanzian) esclusivamente per Poste ltaliane. Dal 1º ottobre 2020 ferogazione dei servizi in prattaroma
del "Postino Telematico" è passata in capo a Poste Italiane S.p.A.
PAGAMENTI E
MOBILE
Fsia Investimenti S.r.I. Società holding che detene il 57,42% di SIA , società che gestisce infrastruture ed eroga servizi tecnologici nelle aree dei pagamenti, della
monetica, dei servizi di rete e dei mercati dei capitali.
Tink AB Società svedese accreditata come operatore PSD2 presso l'FSA (Financial Supervisory Authority) e presente in più di 10 paesi europei (tra cu
l'italia). E' una delle principal piattaforme di open banche e istituzioni finanziarie soluzioni tecnologiche in ottica PSD2 .
Volante Technologies Inc. Società americana specializzata nello sviuzioni tecnologiche sotostanti i processi di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e
on-premise per l'accelerazione della trasformazione digitale e la modernizzazione dei servizi finanziari.
BancoPosta Fondi S.p.A. SGR Società di gestione colletiva del risparmio che opera attraverso l'intilizzione e la gestigne di investimento, nonché il servizio d
gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.
Anima Holding S.p.A. Holding di partecipazioni nel settore del rispamio gestito. Controlla al 100% la Anima SGR che a sua volta controlla al 100% Anima Asset
Management Ltd.
SERVIZI
FINANZIARI
MFM Holding LTD Società di gestione digitale del risparmio, specializzata in portafogli in ETF (Exchange Traded Funds),
SERVIZI
ASSICURATIVI
Poste Vita S.p.A. Compagnia assicurativa che svolge attività assicurativa e riassicurativa nei rami Vita
Poste Assicura S.p.A. Compagnia assicurativa che svolge attività per la protezione della persona (salute e infortuni), dei credito
(assicurazione di finanziamenti e mutui da eventi imprevisti).
Poste Insurance Broker S.r.l. Società di intermediazione assicurativa per l'esercizio dell'attività di distribuzione assicurativa e riassicurativa.
Poste Welfare Servizi S.r.l. Scoleta che svolge attirità di gestione integrativ, serviz di acquisizione e convalida banche dati, senzi e liquidazione delle presazioni
per conto di fondi sanitari privati, eroga inoltre servizi per la gestione dei prodotti Salute e weffare del Gruppo Poste Vita

OPERAZIONI SOCIETARIE INTERVENUTE NEL CORSO DELL'ANNO

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro nella società sennder Italia S.r.l., acquisendone una partecipazione del 75% (il 25% è detenuto da sennder GmbH). In data 25 febbraio 2020, sulla base degli accordi tra le parti e al fine di sostenere la crescita del business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro.

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato a un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 7,5 milioni di euro e portando la propria partecipazione nella società tedesca al 2,0% (1,8% su base fully diluted).

Infine, si segnala che, a seguito del raggiungimento da parte di sennder Italia di tutti i KPI finanziari e operativi prestabiliti dagli accordi tra Poste Italiane e sennder GmbH, a valle dell'approvazione del bilancio al 31.12.2020 da parte dell'Assemblea dei Soci, sarà effettuato un aumento di capitale al valore nominale riservato a sennder GmbH che incrementerà la quota detenuta in sennder Italia del 5% (dall'attuale 25% al 30%). A seguito di tale aumento, la quota di partecipazione diretta detenuta da Poste Italiane in sennder Italia passerà dal 75% al 70%.

Nel corso del primo trimestre 2020, nell'ambito degli accordi sottoscritti a dicembre 2019 con la società svedese Tink AB, una delle principali piattaforme di Open Banking5 in Europa, il Gruppo Poste Italiane ha aderito attraverso la controllata PostePay S.p.A., e con altri investitori, ad un aumento di capitale di Tink con un investimento di circa 20 milioni di euro, acquisendo una partecipazione pari al 5,1% del capitale sociale emesso, ovvero 4,8% su base fully diluted nel capitale di Tink. La sottoscrizione dell'aumento di capitale si è perfezionata il 10 marzo 2020. Successivamente, il 18 giugno 2020, PostePay ha partecipato a un nuovo aumento di capitale con un investimento di 0,63 milioni di euro, mantenendo inalterata la partecipazione del 4,8%. Tale aumento di capitale da parte di Tink è stato eseguito per finanziare parzialmente l'acquisizione della società spagnola Eurobits Technologies S.L competitor di Tink nel mercato delle soluzioni tecnologiche legate all'open banking e che annovera fra i suoi clienti le principali istituzioni finanziarie nel proprio mercato di riferimento. In data 11 dicembre 2020 PostePay ha partecipato a un nuovo aumento di capitale di Tink con un investimento di 1,5 milioni di euro, mantenendo pressoché invariata la partecipazione al capitale della società (4,7% su base fully diluted). Tale aumento di capitale è finalizzato all'ingresso nel capitale della società Eurazeo, primaria società di investimento europea con un portafoglio di asset in gestione di oltre 18 miliardi di euro.

5 L'Open Banking è un modello collaborativo tra più player di mercato, bancari e non, introdotto dalla PSD2 (la direttiva europea sui servizi di pagamento diventata attuativa a partire dal 14/09/2019) che, utilizzando piattaforme tecnologiche aperte, condividendo conoscenze, ambienti di lavoro, dati e base clientela, crea servizi e prodotti innovativi per il cliente finale e aumenta la competizione del mercato.

DISTRIBUZIONE

MLK Deliveries S.p.A.

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman S.p.A., specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries S.p.A., acquisendone una partecipazione del 70%. Il restante 30% di MLK Deliveries è posseduto da Milkman S.p.A.

MLK Deliveries è responsabile dello svolgimento dei servizi di consegna Same Day e Scheduled Delivery6 per il Gruppo Poste Italiane attraverso l'utilizzo in licenza esclusiva della tecnologia di Milkman, che a sua volta si è riposizionata come un puro provider tecnologico. Al contempo Poste Italiane ha acquisito una partecipazione di circa il 7% nel capitale sociale di Milkman partecipando a un aumento di capitale con un investimento di 5 milioni di euro. Infine, sono previste delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare il 100% di MLK e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce.

Tale operazione è in linea con gli obiettivi del Piano strategico ed è finalizzata a rafforzare il presidio dell'e-commerce nazionale.

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane, in linea con il Piano Strategico, ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di innovativi servizi di investimento digitali e di gestione del risparmio. L'accordo prevede che Poste Italiane distribuisca un servizio di gestione patrimoniale in Exchange Traded Funds (ETF) con 7 linee di investimento di cui 2 sviluppate esclusivamente per i propri clienti. In data 9 agosto 2019 Poste Italiane ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di GBP) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che sono state sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale ha previsto due fasi. Nella prima, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni di MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro, rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). Nella seconda, sono state sottoscritte ulteriori azioni MFM Holding per un valore complessivo di circa 9,6 milioni di euro, con un incremento della partecipazione fino al 14,10% dei diritti di voto (15,16% dei diritti patrimoniali). Quest'ultima si è perfezionata il 13 maggio 2020, con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità di vigilanza di Germania (Bafin) e Regno Unito (FCA).

6 I servizi "Same day" e "Scheduled" consentono rispettivamente all'e-Shopper di richiedere la consegna nello stesso giorno in cui effettua l'acquisto o in un giorno desiderato e in una fascia oraria specifica tra quelle disponibili.

PAGAMENTI E MOBILE

Volante Technologies Inc.

Nexive Group S.r.l.

In data 26 giugno 2020 PostePay ha sottoscritto gli accordi per la costituzione di una partnership strategica con Volante Technologies Inc. ("Volante"), società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sottostanti i processi di pagamento. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura a Poste Italiane in licenza perpetua della piattaforma di pagamento Volpay per l'abilitazione dei bonifici istantanei (SEPA Credit Transfer Instant) e di servizi di supporto per lo sviluppo di sistemi evoluti di pagamento basati su tecnologia QR Code, anche l'avvio di una collaborazione strategica di lungo periodo finalizzata allo sviluppo di nuove soluzioni nel mondo dei pagamenti per arricchire l'offerta verso i clienti del Gruppo Poste Italiane.

Nell'ambito di tali accordi PostePay ha inoltre aderito, con altri investitori, a un aumento di capitale di Volante con un investimento di circa 5 milioni di dollari. L'efficacia dell'operazione è datata 2 luglio 2020.

In data 16 novembre 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un accordo preliminare con la società olandese PostNL European Mail Holdings B.V. (di seguito "PostNL") e la società tedesca Mutares Holding – 32 GmbH (di seguito "Mutares Holding"), per l'acquisto dell'intero capitale sociale di Nexive Group S.r.l. (di seguito "Nexive").

In data 29 gennaio 2021 l'operazione è stata completata e Poste Italiane ha acquisito da PostNL e Mutares l'intero capitale sociale di Nexive a un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro.

Nexive è un operatore postale attivo in Italia con una quota di mercato di circa il 12% nella corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui (di cui circa il 5% posta c.d. descritta), e una quota di mercato dell'1% circa nei pacchi, pari a circa 8 milioni di pezzi consegnati nel 2019. Nel 2019 Nexive ha registrato un fatturato pro-forma di circa 200 milioni di euro e occupa 1.300 dipendenti e oltre 5.000 addetti delle società partner esterne.

L'acquisizione consentirà a Poste Italiane di sfruttare potenziali economie di scala derivanti dal consolidamento delle attività di Nexive, migliorando il livello di servizio per i clienti di entrambe le aziende.

L'operazione è stata effettuata ai sensi dell'art. 75 del D.L. del 14 agosto 2020 n.104 (convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020), che dispone che determinate operazioni di concentrazione siano considerate autorizzate previa indicazione all'AGCM di misure idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali che potrebbero essere gravose per l'utenza in conseguenza dell'operazione. L'operazione di acquisizione è stata autorizzata dall'AGCM con la prescrizione di alcune misure comportamentali in capo a Poste Italiane. La società invierà una relazione semestrale per il primo anno successivo al closing, e annuale per gli anni a seguire, sull'ottemperanza alle misure prescritte.

Prosegue

CORRISPONDENZA PACCHI E DISTRIBUZIONE

Continua
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Nexive Group
S.r.l.
Dal punto di vista strategico, in analogia a quanto avvenuto in altri Paesi
europei, la contrazione strutturale del mercato postale, ulteriormente
aggravata dagli effetti delle restrizioni assunte per fronteggiare l'emergenza
sanitaria, rende urgente un consolidamento nel settore della corrispondenza e
delle relative infrastrutture logistiche, a salvaguardia della sua sostenibilità, dei
livelli occupazionali e della disponibilità del servizio per i clienti. L'operazione
contribuirà alla sostenibilità del settore postale a beneficio degli azionisti, dei
lavoratori
del
settore,
dei
cittadini,
delle
imprese,
della
Pubblica
Amministrazione e dell'intero Paese.
CORRISPONDENZA
PACCHI E
DISTRIBUZIONE
Conio Inc. In data 7 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Conio Inc. ha
approvato un aumento di capitale di circa 13,8 milioni di dollari, finalizzato a
sostenere la crescita del business e gli ulteriori sviluppi tecnologici. A seguito
dell'adesione all'aumento di capitale da parte di un soggetto terzo, la
partecipazione al 31 dicembre 2020 di Poste Italiane è passata dal 19,7% al
17,6% non avendo quest'ultima aderito al suddetto aumento di capitale.
In data 23 dicembre 2020 Poste Italiane e BNL Gruppo BNP Paribas hanno
SERVIZI FINANZIARI BNL Finance siglato un accordo quadro vincolante per il rafforzamento della partnership nel
settore del credito assistito dalla cessione del quinto dello stipendio o della
pensione (c.d. "Crediti CQ"). L'accordo quadro prevede l'acquisizione da parte
di Poste Italiane di una partecipazione azionaria pari al 40% di BNL Finance,
società di BNL Gruppo BNP Paribas leader nel mercato dei Crediti CQ.
Lo schema dell'operazione prevede l'ingresso di Poste Italiane nel capitale di
BNL Finance successivamente alla scissione, da parte della stessa in favore
della controllante BNL S.p.A., delle attività fuori perimetro, costituite
principalmente da circa 2 miliardi di euro di crediti rispetto a un portafoglio
crediti complessivo di oltre 2,8 miliardi di euro a fine 2020.
BNL Finance, in qualità di fabbrica di prodotto, distribuirà i propri Crediti CQ
attraverso la rete degli Uffici Postali sulla base di un accordo commerciale di
durata decennale con Poste Italiane - Patrimonio BancoPosta, in continuità
con l'accordo commerciale esistente.
L'operazione è soggetta all'autorizzazione da parte delle Autorità di vigilanza
e il closing è previsto entro il primo semestre del 2021.

Altre operazioni infragruppo

Nell'ambito del percorso di efficientamento dei processi di Information Communication Technology del Gruppo Poste Italiane, mediante l'accentramento nella Capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate, si sono perfezionate nel corso del periodo le seguenti operazioni societarie:

  • cessione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT, in favore di Poste Italiane. L'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane del 12 dicembre 2019, ha avuto efficacia a decorrere dal 1° marzo 2020;

  • cessione del ramo d'azienda ICT di PostePay, dedicato ai servizi di telecomunicazione e Postino Telematico, in favore di Poste Italiane. L'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione di PostePay del 23 settembre 2020, ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2020.

Inoltre, in data 1°luglio 2020 è divenuta efficace l'operazione, deliberata dal Consiglio di Amministrazione del Consorzio Logistica Pacchi S.c.p.A. del 25 maggio 2020, di cessione del ramo d'azienda c.d. "CLP Mercato" a favore di Poste Italiane S.p.A., costituito dalle attività: 1) "Gamma BOX", ossia servizi di spedizione nazionale ed internazionale rivolti ad una clientela prevalentemente business, contrattualizzati attraverso la (ex) rete di vendita di SDA; 2) "Prodotto prepagato IoInvio", ossia la piattaforma di spedizioni online per invii nazionali ed internazionali UE, aperta sia a clienti retail, sia a clienti business che prevedono il pagamento contestuale. L'operazione mira alla concentrazione in seno alla Capogruppo dell'offerta commerciale "pacchi e corriere espresso", sia business

che retail, consentendo altresì a CLP di focalizzarsi sulle attività captive che rappresentano la sua mission principale.

Con atto notarile del 30 giugno 2020, SDA Express Courier S.p.A. ha ceduto il 5% delle azioni detenute nel Consorzio Logistica e Pacchi S.c.p.A. in favore della società Poste Assicura S.p.A..

Infine, in data 27 gennaio 2021, il CdA di Poste Italiane ha approvato la rimozione del vincolo di destinazione del Patrimonio BancoPosta inerente alle attività, ai beni e ai rapporti giuridici che costituiscono il c.d. "Ramo Debit". Tale operazione, da sottoporre alla definitiva approvazione dell'Assemblea Straordinaria degli Azionisti, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, avvia il completamento del processo di accentramento della monetica sull'IMEL PostePay S.p.A., mediante conferimento in favore di quest'ultima del "Ramo Debit". L'operazione è finalizzata a rendere anche le carte di debito collegate al conto BancoPosta un prodotto di PostePay S.p.A.. I correntisti BancoPosta, con tale operazione, potranno accedere alle più complete funzionalità che caratterizzano l'ecosistema di pagamento/incasso di Postepay, grazie all'integrazione delle funzionalità della carta di debito BancoPosta e senza che ciò comporti per la clientela modifiche delle condizioni economiche del prodotto. In data 4 febbraio 2021 l'Assemblea Straordinaria di PostePay ha deliberato, tra l'altro, l'aumento di capitale scindibile da sottoscrivere e liberare, entro il 30 settembre 2021, tramite conferimento in natura del Ramo Debit da parte di Poste Italiane.

Altre operazioni

In data 10 febbraio 2021 Nexi S.p.A., SIA S.p.A. ed i rispettivi principali azionisti hanno sottoscritto gli accordi vincolanti relativi alla potenziale fusione per incorporazione di SIA in Nexi. La sottoscrizione degli accordi vincolanti fa seguito alla firma di un memorandum of understanding annunciata in data 5 ottobre 2020.

In data 15 novembre 2020, inoltre, Nexi ha annunciato la sottoscrizione di un accordo vincolante con la società Nets per la fusione dei due gruppi. Al perfezionamento delle due operazioni, il nuovo gruppo nato dalla combinazione di Nexi e Nets risulterà essere uno dei leader a livello europeo.

Si evidenzia che al 31 dicembre 2020 Poste Italiane detiene una partecipazione indiretta in SIA del 17,22% tramite il possesso del 30% in FSIA, quest'ultima valutata a patrimonio netto nel bilancio consolidato del Gruppo e iscritta a un valore di circa 402 milioni di euro.

Gli accordi fra le parti prevedono che, prima del completamento della fusione di SIA in Nexi, venga eseguita la scissione del veicolo FSIA, a seguito della quale Poste Italiane deterrà direttamente la partecipazione in SIA.

Pertanto, a completamento della scissione di FSIA e delle fusioni sopra menzionate Poste Italiane deterrà una partecipazione diretta del 3,6% nel nuovo gruppo (5,2% nel caso di completamento della sola fusione di SIA in Nexi).

SETTORI DI ATTIVITÀ E ORGANIZZAZIONE DEL GRUPPO

OVERVIEW

L'attività del Gruppo, in coerenza con gli indirizzi strategici delineati nel Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate" approvato dal CdA il 18 marzo 2021 e presentato alla comunità finanziaria il 19 marzo 2021, è rappresentata da quattro Strategic Business Units (SBU - definite anche settori operativi all'interno dei Bilanci del Gruppo Poste Italiane): Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione; Pagamenti e Mobile; Servizi Finanziari; Servizi Assicurativi.

STRATEGIA COMMERCIALE OMNICANALE

La piattaforma multicanale integrata del Gruppo, prevede il presidio della clientela attraverso 3 canali:

  • • la rete fisica di Uffici Postali affiancata dall'articolazione commerciale specializzata sulla clientela business;
  • un'infrastruttura digitale costituita da tutte le digital properties del Gruppo, in grado di servire l'intera popolazione nazionale;
  • le reti terze, costituite da oltre 37 mila punti retail e frutto di accordi commerciali di partnership per la commercializzazione di prodotti e servizi del Gruppo.

I canali di contatto fisici con la clientela sono presidiati da due funzioni di

Poste Italiane dedicate alla commercializzazione dei prodotti/servizi e specializzati per tipologia di clientela: Mercato Privati e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione. A supporto dello sviluppo commerciale sono garantiti ulteriori presidi organizzativi da parte delle società del Gruppo.

RETE COMMERCIALE MERCATO PRIVATI

La funzione Mercato Privati gestisce il front end commerciale per il segmento retail e governa una rete di Macro Aree territoriali, Filiali e Uffici Postali che copre tutto il territorio nazionale.

575 mln di transazioni in ufficio postale nel 2020

12.765 Uffici Postali su tutto il territorio nazionale e circa 7.000 Uffici Postali aperti durante il lockdown

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Mercato Privati 6 473 6 618
Filiali 132 3.661 132 4.488
Uffici Postali 12.765 51.217 12.809 52.947

Il numero delle risorse (stabili e flessibili) è espresso in full time equivalent.

Nel corso del 2020 è stato sviluppato il nuovo modello commerciale che ha visto il superamento dell'organizzazione per canale/prodotto per favorire un modello che rafforza il presidio sul territorio e semplifica le interlocuzioni con le strutture territoriali. Con il nuovo assetto, sono state ridefinite le competenze geografiche delle funzioni Commerciali delle Macro aree Territoriali passando da 6 a 12.

Nuovo modello Hub & Spoke per supportare gli Uffici Postali più piccoli

Al fine di cogliere al meglio le potenzialità del territorio, è stato inoltre implementato un nuovo modello organizzativo della rete degli Uffici Postali che massimizza l'efficienza operativa e rafforza ulteriormente il presidio degli indicatori commerciali, operativi e gestionali. Tale nuovo modello è basato su una logica "Hub & Spoke7", che garantisce, in particolar modo agli Uffici Postali minori, efficienza e continuità operativa in caso di assenza di risorse, grazie alla creazione di bacini di Uffici Postali.

Al fine di generare maggior valore nella relazione con il cliente, cogliendone i relativi bisogni e migliorando l'esperienza degli stessi all'interno degli Uffici Postali, nel corso dell'ultimo trimestre dell'anno è stato avviato lo studio di soluzioni architettoniche che permettono di trasformare le postazioni attuali in sportelli relazionali per un nuovo modello di servizio che interesserà, nel 2021, circa 500 Uffici Postali caratterizzati da un'elevata pedonabilità. Inoltre, sempre nell'ottica di potenziare la relazione con il cliente utilizzando nuove modalità di interazione grazie alle nuove tecnologie, è stata avviata una sperimentazione che darà la possibilità alle figure di vendita di interloquire con il cliente, sia in presenza, sia da remoto, con benefici attesi sia in termini di esperienza dei clienti che di minori impatti ambientali.

Con riferimento alle azioni poste in campo dall'Azienda a tutela del personale e dei clienti rispetto alla pandemia in atto, si rinvia a quanto illustrato nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" e all'interno degli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo la cui trattazione è contenuta nel capitolo 6 "Performance".

7 Sistema di gestione e sviluppo delle reti nel quale le connessioni si realizzano, usando per analogia un'espressione riferita alla ruota della bicicletta, dallo spoke («raggio») verso l'hub («perno») e viceversa. Nel caso specifico, al Direttore dell'ufficio Hub è demandato il coordinamento delle risorse in termini di pianificazione delle presenze del personale e gestione delle sostituzioni in caso di assenze improvvise, nonché il supporto commerciale soprattutto sui prodotti venduti allo sportello.

RETE COMMERCIALE MERCATO IMPRESE E PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

La funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione di Poste Italiane garantisce il presidio commerciale e la vendita dei prodotti e servizi del Gruppo per le imprese e la Pubblica Amministrazione Centrale e Locale.

A partire da giugno 2020, il presidio commerciale dell'intera clientela imprese è stato unificato nella funzione denominata Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione.

La riorganizzazione va a sancire anche il cambiamento del modello di presidio del mercato, che passa a una sostanziale specializzazione della forza vendita per tipologia di prodotto e segmento di clientela. Il presidio viene garantito da:

  • 3 Macro Aree Vendita (Lombardia Nord Ovest, Centro Nord e Nord Est, Centro Sud) con responsabilità commerciale esclusiva dei ricavi di posta e comunicazione e di supporto commerciale alla forza vendita specialistica;
  • 2 Aree vendita dedicate alla gestione commerciale dei prodotti/servizi di logistica e pacchi e specializzate per industry (1. Health&Beauty, Elettronica e Informatica, Altri Settori; 2. Food&Grocery&Pet, Homeliving&Fashion, Platform&Solution Players);
  • 1 Area commerciale specializzata sull'offerta di prodotti finanziari e assicurativi sui grandi clienti business e Pubblica Amministrazione;
  • 1 Area commerciale per la Pubblica Amministrazione Centrale e quella Locale relativa a Regioni e Città Metropolitane;
  • 1 Area commerciale POE (Piccoli Operatori Economici) che garantirà l'integrazione della forza vendita dedicata al segmento Small Business per abilitare lo sviluppo di un nuovo modello di servizio.

Macro Aree Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione

CANALI DIGITALI WEB E APP

Oltre che negli Uffici Postali, i servizi del Gruppo sono garantiti anche attraverso i canali digitali (sito web poste.it e app), i quali nell'anno 2020 hanno evidenziato uno sviluppo significativo amplificato dall'emergenza Covid-19 e dalle connesse misure di restrizione agli spostamenti.

Per maggiori dettagli sulle performance del 2020, si rinvia al paragrafo "Digital Properties, Reti terze e principali KPIs" all'interno del Capitolo 6 "Performance".

RETI TERZE

Nella strategia omnicanale del Gruppo un ruolo cruciale è rappresentato dalle reti terze e dallo sviluppo registrato nel corso dell'anno 2020. Nel contesto di emergenza sanitaria le reti terze hanno rappresentato una valida alternativa alle reti proprie per l'accesso ai servizi transazionali.

Poste Italiane ha convenzionato un'ampia rete di punti retail (oltre 37 mila al 31 dicembre 2020). Di seguito l'elenco delle principali tipologie di accordi stipulati:

  • Reti di prossimità: partner che abilitano i propri punti di presenza sul territorio a offrire servizi Poste Italiane alla clientela consumer (es: tabaccai per il pagamento dei bollettini, per le ricariche delle Postepay, per l'accettazione/consegna dei pacchi), ENI per il pagamento di bollettini, API per la accettazione/consegna dei pacchi, DO (distribuzione organizzata) e GDO (grande distribuzione organizzata) per il pagamento dei bollettini;
  • Collocatori: partner, titolari di autorizzazione di Banca d'Italia, che vendono prodotti finanziari di Poste Italiane (es: Lottomatica, che vende full acquiring di Poste Italiane alla rete di tabaccai);
  • Abilitatori tecnologici: partner che abilitano, attraverso proprie piattaforme di servizi, Poste Italiane a vendere i propri prodotti a clienti "terzi" (iPratico, Team System per la vendita dell'acquiring);
  • Partner: soggetti giuridici che offrono ai propri associati/punti vendita l'acquisto di prodotti direttamente da Poste Italiane, attraverso stipula di "accordi quadro" (es: ENI e i relativi distributori per l'acquisto dell'acquiring).

Di seguito i prodotti distribuiti tramite il network delle reti terze:

  • Ricariche telefoniche
  • Ricariche Postepay
  • Bollettini
  • Acquiring
  • Accettazione, consegna di pacchi e relativi resi

ORGANIZZAZIONE DELLA RETE LOGISTICA

I servizi di corrispondenza e pacchi del Gruppo sono erogati attraverso 2 network logistici integrati e sinergici fra loro: il network della rete logistica postale per la gestione della corrispondenza, oggi evoluto per permettere anche la gestione dei pacchi di piccole dimensioni recapitati dai portalettere e il network della logistica dei pacchi che, sfruttando anche gli asset del corriere espresso del Gruppo SDA, è in grado di gestire tutte le tipologie di pacchi.

L'integrazione tra i due network è stata rafforzata nel corso del 2020 attraverso l'incremento dell'interscambio dei volumi dei pacchi di piccole dimensioni (c.d. "portalettabili" ovvero al di sotto dei 5 chili) utilizzando come criterio la convenienza economica. Il recapito di tali prodotti sul territorio italiano può essere effettuato in maniera indistinta dalla Rete Logistica Postale e dalla Rete Logistica dei Pacchi secondo un approccio dinamico, finalizzato a massimizzare l'efficienza per singola area territoriale.

Inoltre, nel corso del 2020, l'avvio delle attività di MLK Deliveries ha consentito l'attivazione di una terza rete di "ultimo miglio", specializzata nella consegna dei pacchi con servizi a valore aggiunto ("Same Day" - recapito in giornata e "Scheduled Delivery" - recapito programmato).

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA POSTALE

La rete logistica postale accetta, smista e recapita i prodotti di corrispondenza e i pacchi di piccole dimensioni. La rappresentazione che segue mostra, in sintesi, la catena del valore del processo logistico postale e i principali driver quantitativi.

Il modello di governo della rete logistica postale è strutturato su 6 Macro Aree Logistiche che coordinate centralmente, gestiscono al loro interno tutte le fasi della catena del valore: accettazione e raccolta, smistamento in partenza, trasporto, smistamento in arrivo e recapito. Tale modello permette al contempo di avere una gestione unica su tutto il territorio e di poterla declinare secondo ciascuna realtà specifica con interventi mirati.

Di seguito, il modello di presidio territoriale adottato.

L'evoluzione dell'organico dell'anno 2020, rappresentato nella tabella che segue, riflette un decremento in tutti gli ambiti organizzativi, ad eccezione del recapito, per effetto sia dell'ottimizzazione dei processi sia delle uscite favorite dalla normativa c.d. Quota 1008. Sul recapito si assiste ad un duplice effetto tale per cui le efficienze sono compensate da un maggior effort per la gestione del business pacchi.

Nel corso dell'anno si è, inoltre, verificata la confluenza organizzativa delle risorse IT verso la funzione Digital, Technology & Operations a seguito dell'accentramento in quest'ultima delle attività e dei processi di supporto informatico svolti a livello territoriale dalle funzioni Mercato Privati e Posta, Comunicazione e Logistica.

31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Unità Risorse Unità Risorse
Macro Aree Logistiche (*) 6 933 6 962
Centri di Smistamento 16 7.337 16 8.079
Centri Operativi 9 996 9 1.043
Centri di Recapito (**) 1.510 40.402 1.543 40.306
Totale 1.541 49.668 1.574 50.391

Tutti i dati relativi all'organico (stabile e flessibile) sono espressi in full time equivalent.

(*) Tali aree, pur coincidendo geograficamente con le Macro Aree Mercato Privati a partire dal 2018, mantengono organizzazioni separate dal punto di vista dei processi e delle competenze.

(**) Le risorse dedicate al Recapito includono 32.966 risorse con mansione portalettere e capo squadra recapito (31.376 al 31 dicembre 2019).

ATTIVITÀ DELLA RETE LOGISTICA PACCHI

I pacchi e i prodotti di corriere espresso di maggiori dimensioni vengono consegnati attraverso il network delle società controllate SDA Express Courier e sennder.

Il flusso logistico è di seguito rappresentato.

8 Misure economiche ex D.L. 28 gennaio 2019, n. 4 a sostegno del pre-pensionamento di lavoratori dipendenti e autonomi in possesso, nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021, di un'età anagrafica non inferiore a 62 anni e di un'anzianità contributiva non inferiore a 38 anni.

Accettazione
e Raccolta
Trasporto Smistamento Trasporto Smistamento Recapito
Linee di
pickup
Filiali/Agenzie Linee di trasporto
su strada
Filiali/Agenzie
200 B
ostoltaliane I a
E EF
Filiali/Agenzie
alless 10
HUB
SDA
00 -- 0-0
Linee di recapito
SDA L
Uffici Postali
Centro scambi internazionali
ELEMENTI PRINCIPALI DELLA RETE LOGISTICA
ACCETTAZIONE/RACCOLTA SMISTAMENTO TRASPORTO RECAPITO
• ~ 5.500 linee di pick-up
• 12.765 Uffici Postali
• ~ 88 Filiali/Agenzie
hub • 3 Hub automatizzati, 10 Mini • ~900 linee di trasporto su
strada
• ~ 5.500 linee di recapito

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Contesto di mercato

Il mercato postale sta attraversando una fase di profondi cambiamenti in gran parte riconducibili alla digitalizzazione, che influenza in modo diverso i volumi di lettere e di pacchi in circolazione: al continuo calo strutturale dei volumi di corrispondenza tradizionale, sostituiti da forme di comunicazione digitale (e-mail, messaggistica istantanea, ecc.), si accompagna un significativo aumento dei volumi di pacchi consegnati.

In aggiunta a tali trend, nel corso dell'anno si è registrato un calo ancora più significativo della corrispondenza rispetto ai trend storici per effetto del lockdown determinato dall'emergenza sanitaria, che ha provocato un rallentamento generale dell'economia italiana.

Con riferimento al comparto pacchi, la pandemia, come risultato del cambio delle abitudini di acquisto degli italiani, ha generato una accelerazione dei trend di crescita già previsti dal piano industriale 2018-2022.

Motore fondamentale della crescita del comparto pacchi si conferma l'e-commerce relativo principalmente ad articoli leggeri e di basso valore9. In particolare, in Italia, nell'anno 2020 si è registrato un volume dei pacchi procapite di 6 unità10 rispetto alle 4 unità del 2019.

Inoltre, la penetrazione dell'online sugli acquisti Retail è passata dal 4% del 2015 a oltre il 7% nel 2019, attestandosi nel 2020 a circa il 9%11 e presenta ancora margini di crescita rispetto ai tassi a doppia cifra fatti registrare dai principali Paesi europei. Poste Italiane si conferma tra i principali operatori nel settore con una quota di mercato nel segmento B2C passata dal 30% del 2017 al 37%12 nel 2020.

12 Fonte: Elaborazioni interne sulla base dei dati Cerved Databank, Netcomm.

9 Fonte: Report IPC e altri operatori postali/logistici.

10 Fonte: Elaborazioni interne, su dati Osservatorio eCommerce B2C - Politecnico Milano.

11 Fonte: Dati Osservatorio eCommerce B2C – Politecnico Milano/Netcomm.

CONTESTO NORMATIVO

EVOLUZIONE DELLO SCENARIO REGOLATORIO

Attività di periodo

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della SBU con l'indicazione del pilastro di riferimento della strategia di sostenibilità del Gruppo, la cui trattazione è contenuta all'interno del capitolo 6 "Performance". Si rinvia al corrispondente paragrafo per maggiori approfondimenti.

Comparto Attività di periodo Pilastro
Introdotti
nuovi
aeromobili
e
intensificate
le
connessioni aeree con il sud Italia
Acquisita una partecipazione in sennder Italia per
l'ottimizzazione delle attività di trasporto su gomma
Avvio operatività dei nuovi centri di smistamento
pacchi presenti nel centro e nord Italia
Evoluzione collaborazione con Amazon
Evoluzione collaborazione con Zalando

Pacchi Implementato il nuovo servizio Punto Poste Da Te,
che grazie a dei locker installati in condomini/sedi
aziendali permette il ritiro, la spedizione, ricariche
Postepay e sim in completa autonomia
Apportate integrazioni al servizio Poste Delivery: il
servizio di spedizione pacchi per privati e imprese
Implementato nuovo servizio Poste Delivery Web:
il servizio online che permette di spedire pacchi, di
massimo 30 kg, in tutta Italia e nel mondo
Acquisita partecipazione in MLK Deliveries per
garantire alla clientela servizi evoluti di recapito (es:
orario concordato)
Sviluppata una nuova collaborazione con Pharmap
per la consegna a domicilio dei farmaci
Implementato
nuovo
servizio
Poste
Delivery
Business l'offerta completa che prevede diversi
servizi dedicati al destinatario per lo sviluppo dell'e
commerce
Acquisita una partecipazione in Sengi Express
Limited per lo sviluppo del business dei pacchi con
provenienza dalla Cina
Corrispondenza Acquisito l'intero capitale sociale di Nexive, per la
razionalizzazione della catena del valore del
mercato della corrispondenza

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

-

Contesto di mercato

Gli ultimi dati disponibili13 sul mercato italiano delle carte di pagamento riflettono la forte riduzione dell'attività economica e dei consumi sui canali fisici conseguenti al lockdown dovuto all'emergenza sanitaria globale ed evidenziano un transato complessivo che, a settembre 2020, è stato pari a circa 186 miliardi di euro (-1,1% rispetto a settembre 2019).

Le carte di credito sono la tipologia più colpita, con una contrazione del transato del 13% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Le carte prepagate continuano a crescere a ritmi sostenuti con un transato in aumento del 16% e un volume delle transazioni in aumento del 19% rispetto ai primi nove mesi del 2019, anche grazie alle carte emesse per il Reddito di Cittadinanza, così come il transato e le transazioni con carte di debito che registrano una crescita rispettivamente del 2% e dello 0,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019.

Il numero di carte attive sul mercato supera i 91 milioni (+1% rispetto al 31 dicembre 2019) suddivise come segue: le carte di debito ammontano a oltre 46 milioni (+1,2% rispetto al 31 dicembre 2019), le carte prepagate a oltre 29 milioni (+1% rispetto al 31 dicembre 2019) e le carte di credito a oltre 15 milioni (+0,4% rispetto al 31 dicembre 2019).

Il mercato della telefonia Mobile, sulla base degli ultimi dati disponibili14, ha evidenziato una penetrazione delle linee mobili totali che si attesta a circa il 173% della popolazione, con una quota degli MVNO (Mobile Virtual Network Operator) pari al 16,1%15. Le linee complessive al 30 settembre 2020 sono pari a 104,1 milioni comprensive di 26,3 milioni di SIM Machine to Machine (M2M). In relazione alle quote di mercato, con una quota attorno al 4,2% PosteMobile rappresenta circa il 45,0% dei clienti complessivi degli operatori mobili virtuali.

Contesto normativo

13 Fonte: Elaborazioni e stime interne su dati Banca d'Italia (flussi delle segnalazioni di vigilanza)

14 Fonte: AGCom Osservatorio sulle Comunicazioni n. 4/2020, Report Operatori 15 Fonte: Stima interna PostePay - Amministrazione Pianificazione e Controllo

Attività di periodo

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della SBU con l'indicazione del pilastro di riferimento della strategia di sostenibilità del Gruppo, la cui trattazione è contenuta all'interno del Capitolo 6 "Performance". Si rinvia al corrispondente paragrafo per maggiori approfondimenti.

Comparto Attività di periodo Pilastro
Proseguita la commercializzazione di Postepay
Connect l'offerta che unisce la Carta prepagata
Postepay Evolution e la SIM PosteMobile in
un'unica app
Sviluppata la nuova offerta Postepay Connect
Back: per i Giga non consumati sono previsti fino a
4 euro al mese in cashback accreditati sulla Carta
Postepay Evolution
Sviluppata la nuova offerta Postepay PA: la
prepagata che permette agli Enti Pubblici di offrire
ai cittadini una carta di pagamento su cui
accreditare i fondi erogati dalla PA
Sviluppata la nuova offerta Postepay Digital: la
Carta prepagata digitale richiedibile in app e subito
attiva
Monetica Fornito supporto al Piano Italia Cashless volto a
incentivare i pagamenti elettronici

Ulteriormente sviluppata l'offerta Codice Postepay
che permette di fare pagamenti direttamente
dall'app inquadrando il QR Code
Ulteriormente implementata la collaborazione con
Lottomatica
Implementati i servizi di acquiring per la Pubblica
Amministrazione
Proseguita la partnership
con ENI attraverso
l'attivazione dei servizi di acquiring Postepay
Implementati servizi di acquiring in ambito trasporti
Incassi e pagamenti Consolidato il ruolo di Poste Italiane nel sistema
PagoPA
Implementato nuovo servizio di trasferimento fondi
in collaborazione con Western Union
Telecomunicazioni Sviluppato nuovo servizio PosteMobile Casa WEB,
la soluzione innovativa di connessione internet con
modem
autoinstallante,
trasportabile
e
connessione internet veloce fino a 300 Mbps
Proseguito lo sviluppo del servizio PosteMobile
Casa Standard, l'offerta di traffico voce per la casa
Proseguita
la
commercializzazione
dell'offerta
PosteMobile Casa Internet: l'offerta di traffico voce
e internet per la casa
Avviate collaborazioni con Open Fiber e TIM per lo
sviluppo dei servizi in fibra ottica mediante
tecnologie a banda ultralarga

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

-

CONTESTO DI MERCATO

Mercati finanziari

L'anno 2020 si chiude con performance positive su molte asset class, sia sui titoli governativi che su quelli più rischiosi. L'intervento monetario e quello fiscale hanno segnato il punto di inversione delle performance dei mercati nel 2020 e continueranno a dominare la scena nel corso del 2021 almeno finché l'economia reale non tornerà su un sentiero di crescita robusto. La diffusione della pandemia Covid-19 ha provocato in un primo momento una massiccia ricomposizione dei portafogli degli investitori verso attività più sicure. Nei mercati finanziari dei paesi avanzati, a partire dalla fine di febbraio 2020, forti turbolenze hanno investito tutti i comparti, in un contesto di elevata avversione al rischio per poi risalire con decisione nel secondo trimestre 2020. L'intervento di politica economica, con l'azione coordinata delle banche centrali e dei governi, ha favorito la discesa dei tassi di interesse e degli spread creditizi, nonché la risalita dei corsi azionari.

Nei mesi estivi i mercati azionari europei sono rimasti stazionari mentre, nei mercati americani e cinesi, il recupero è proseguito portando gli indici a superare i valori di inizio 2020. Il terzo trimestre 2020 è stato caratterizzato da quotazioni azionarie ancora al rialzo, anche se ad un ritmo più moderato del trimestre precedente, grazie alla conferma dei segnali di ripresa economica. In autunno è cambiato il trend dei mercati a causa dei timori di una seconda ondata di contagi più forte della prima e in anticipo rispetto alle attese. La fase di avversione al rischio ha coinvolto anche gli USA, principalmente per il mancato accordo sulle nuove misure di sostegno all'economia prima delle elezioni presidenziali, sebbene le quotazioni siano rimaste comunque superiori ai livelli di inizio 2020, grazie al forte rialzo dei titoli del settore tecnologico registrato nel corso dei mesi precedenti.

Negli ultimi due mesi del 2020, la scoperta dei vaccini Covid-19, le elezioni presidenziali negli USA e l'accordo per la Brexit hanno sostenuto le quotazioni azionarie, le quali sono risalite anche grazie al continuo miglioramento delle aspettative a breve termine. Negli Stati Uniti e in Giappone le quotazioni hanno superato i livelli precedenti la pandemia Covid-19, mentre restano ancora incompleti i recuperi nell'Area Euro. Nel periodo gennaio-dicembre 202016, lo S&P 500 e il Nikkei 225 hanno guadagnato rispettivamente il 15,86% e 16,01%, mentre l'EuroStoxx 50 ha perso il 4,72%.

L'azione congiunta delle banche centrali ha ridotto drasticamente la volatilità sul mercato monetario. Gli elevati livelli di liquidità disponibili a condizioni convenienti e la rimozione dal mercato, tramite il Quantitative Easing

16 Periodo dal 30/12/2019 al 30/12/2020

(QE)17, delle ingenti emissioni di titoli di stato governativi a breve termine hanno creato le condizioni per una normalizzazione dello spread tra i tassi di mercato LIBOR18, OIS19 e i tassi sui FED Funds20.

La decisione della Federal Reserve (FED) di procedere con acquisti massicci di titoli americani a breve termine e la successiva estensione dei programmi di acquisto anche ai bond emessi dagli Stati e dagli enti locali, ha infatti ridotto la pressione sugli intermediari e sui mercati, che non sembravano in grado di far fronte al forte aumento della domanda di liquidità. La BCE ha seguito la FED e l'utilizzo del PEPP (Pandemic Emergency Purchase Programme), su titoli di durata anche inferiore all'anno, stabilizzando definitivamente il mercato monetario. La strategia della BCE ha fornito un supporto anche ai BTP; i rendimenti dei titoli di Stato italiani, dopo avere oscillato su valori relativamente elevati, si sono infatti ridotti su tutte le scadenze dalla metà del mese di maggio 2020. Lo spread decennale tra BTP e Bund a fine dicembre 2020 si è così portato al di sotto dei valori di inizio anno (108 bps vs 159 bps) e il rendimento del BTP a 10 anni è sceso nei dodici mesi dall'1,41% a 0,54%.

La performance del mercato del credito, dopo lo shock e l'improvvisa illiquidità causati dalla pandemia, è stata dominata dalla progressiva ricerca di rendimento. La consapevolezza che le banche centrali manterranno il livello dei tassi bassi nel medio-lungo periodo ha generato un allungamento delle scadenze dei titoli emessi e gli acquisti delle banche centrali ne hanno assorbito una parte rilevante favorendo la compressione dei rendimenti tra i titoli con rating elevati e quelli di qualità inferiore.

Il 2020 è stato caratterizzato da un indebolimento pressoché generalizzato del dollaro con il cambio Euro-Dollaro che, nell'ultimo giorno di contrattazione dell'anno, si è spinto fin sopra l'1,23 da 1,11 di fine 2019. In apprezzamento pressoché generalizzato l'euro, sostenuto dall'immediata risposta alla crisi da parte dell'UE (Recovery Plan) e della BCE.

Di seguito una tabella che rappresenta i rendimenti puntuali espressi in termini percentuali di fine periodo dei BTP titoli di Stato e degli Interest Rate Swap21:

9M 2019 2019 1Q 2020 1H 2020 9M 2020 2020
BTP 10Y 0,82 1,41 1,52 1,26 0,87 0,54
SWAP 10Y (0,15) 0,20 (0,02) (0,17) (0,23) (0,26)
BTP 15Y 1,37 1,89 1,92 1,68 1,23 0,92
SWAP 15Y 0,07 0,46 0,16 0,00 -0,05 -0,08
BTP 30Y 1,91 2,47 2,44 2,22 1,75 1,42
SWAP 30Y 0,22 0,63 0.17 0,04 -0.01 -0,03

21 Fonte: Bloomberg

17 L'allentamento quantitativo (quantitative easing) è una misura non convenzionale di politica monetaria che consiste nell'acquisto di attività a sostegno della crescita economica e della deflazione.

18 Il LIBOR (London Interbank Offered Rate) rappresenta il tasso d'interesse a breve termine per le principali eurovalute sul mercato interbancario di Londra.

19 L'Overnight Index Swap (OIS) è uno swap, in cui l'acquirente paga il tasso fisso prefissato e incassa la media ponderata del tasso variabile E.O.N.I.A. (European Overnight Indexed Average) fissato giornalmente durante il periodo di riferimento. Il differenziale LIBOR-OIS (ovvero lo spread tra i due valori) è un'importante indicatore di mercato, in quanto misura il rischio e la liquidità del mercato monetario. Se il differenziale è elevato (quando il LIBOR è alto) è un'indicazione di poca propensione

a prestare denaro, mentre un basso spread indica un elevato livello di liquidità del mercato. 20 Tasso di interesse a brevissimo termine, sul mercato statunitense dei fondi federali, in cui si scambiano le riserve in eccesso detenute dalle aziende di credito presso la Riserva federale.

Sistema creditizio

Nell'anno 2020 l'attività creditizia ha registrato nel complesso un andamento positivo. Dalle statistiche provvisorie fornite dall'Associazione Bancaria Italiana (ABI22), a dicembre 2020 i prestiti al settore privato corretti per tener conto dei prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati, sono cresciuti del 3,9% su base annua (- 0,4% rispetto allo scorso anno) collocandosi a 1.721 miliardi di euro. A dicembre 2020, i prestiti a famiglie e imprese sono aumentati del 5,5% rispetto a un anno fa. I flussi di credito, che hanno principalmente riguardato le scadenze a medio e a lungo termine, riflettono la maggiore domanda connessa con l'incremento del fabbisogno di liquidità; relativamente ai mutui da parte delle famiglie, a dicembre 2020, la domanda è risultata in linea rispetto al mese precedente (+2,3 % la variazione su base annua), mentre il credito al consumo ha mostrato una lieve contrazione (-1,1% la variazione su base annua). A dicembre 2020, i depositi della clientela residente (in conto corrente, depositi rimborsabili con preavviso, depositi con durata prestabilita e pronti contro termine) sono aumentati del 10,3% su base annua (+162 miliardi di euro); la raccolta obbligazionaria ha continuato a ridursi registrando a dicembre 2020 un calo dell'8,6% (-1,9% a dicembre 2019). I tassi sulle diverse forme di raccolta da clientela hanno mostrato una sostanziale stazionarietà. Il tasso medio complessivo sui depositi si è stabilizzato a dicembre 2020 intorno allo 0,33%, in linea con i valori dei mesi precedenti.

Risparmio gestito

I dati Assogestioni evidenziano, al 31 dicembre 202023, patrimoni complessivamente pari a 2.421 miliardi di euro, rispetto ai 2.307 miliardi di euro di fine dicembre 2019 (+5,0%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +0,6% e delle performance pari a +4,4%). Con riferimento alle gestioni di portafoglio (Retail e Istituzionali), il patrimonio è risultato pari a circa 1.220 miliardi di euro (1.171 miliardi di euro di fine dicembre 2019, +4,2%, quale risultante del contributo negativo della raccolta pari a -1,3% e positivo delle performance pari a +5,5%). Con riferimento alle Gestioni collettive (fondi comuni di investimento aperti e chiusi), il patrimonio della clientela è

22 ABI - Economia e Mercati Finanziari-Creditizi - gennaio 2021

23 Dati mensili (preliminari) con riferimento a dicembre 2020; dati trimestrali (consolidati) con riferimento al 2019

passato da circa 1.136 miliardi di euro a fine dicembre 2019 a circa 1.201 miliardi di euro a fine dicembre 2020 (+5,8%). Relativamente ai soli Fondi comuni di investimento di tipo aperto, il patrimonio della clientela, a fine dicembre 2020, si è attestato a circa 1.133 miliardi di euro (circa 1.072 miliardi di euro a fine dicembre 2019), ovvero +5,7%, quale risultante del contributo positivo della raccolta pari a +2,2% e delle performance pari a +3,5%). In termini di raccolta netta, l'industria del risparmio gestito ha registrato, nel corso del 2020, un saldo complessivamente positivo per 14,6 miliardi di euro, rispetto ai 76,8 miliardi di euro dell'anno precedente (il risultato del 2019 è in larga parte riconducibile ad operazioni infragruppo di Poste Italiane).

Contesto normativo

Attività di periodo

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della SBU con l'indicazione del pilastro di riferimento della strategia di sostenibilità del Gruppo, la cui trattazione è contenuta all'interno del capitolo 6 "Performance". Si rinvia al corrispondente paragrafo per maggiori approfondimenti.

Comparto Attività di periodo Pilastro
Sviluppati nuovi Buoni Fruttiferi Postali
Risparmio Postale Proseguita la commercializzazione delle offerte
Supersmart
Implementata nuova soluzione per sottoscrivere
Buoni dedicati ai minori
Fornito servizio di cessione del credito d'imposta e
implementate nuove promozioni sul tema
Rafforzato canale di offerta digitale dei prodotti
conti correnti retail
Sviluppato il modello di servizio per la clientela
Premium
Conti correnti Implementate promozioni per i conti correnti
Business e PA
Sviluppato nuovo servizio di conto corrente per il
segmento Piccoli Operatori Economici

Sviluppati nuovi Fondi Comuni di investimento
Gestione del risparmio Rinnovata ed ampliata la gamma di polizze vita di
Ramo Primo e multiramo
Rinnovata e conclusa l'iniziativa di tutela Fondo
Obelisco
Evoluzione dell'offerta di Poste Italiane per far
fronte alla pandemia da Covid-19
Distribuzione di prodotti
di terzi
Implementato il prodotto di anticipazione del
trattamento di cassa integrazione e in deroga per i
clienti BancoPosta e Postepay Evolution
Sviluppate
nuove
iniziative
per
i
titolari
di
finanziamenti BancoPosta
Altre attività Rinnovata convenzione triennale con il Ministero
dell'Economia e delle Finanze (MEF)
per la
regolazione dei servizi di tesoreria e movimento
fondi per conto dello Stato
Sviluppato un nuovo modello di consulenza a
distanza
per
il
collocamento
di
prodotti
di
investimento

Altre informazioni

Banca d'Italia

Il 26 febbraio 2020, la Banca d'Italia ha avviato un'ispezione ordinaria e di carattere generale su BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, ai sensi dell'articolo 6-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Successivamente, in data 22 maggio 2020, l'Autorità ha comunicato l'interruzione dell'ispezione in relazione all'impossibilità, dovuta all'emergenza sanitaria in corso, di completare a distanza alcune attività di verifica e che per le suddette motivazioni, non è prevista la consegna di un rapporto ispettivo ordinario.

In data 5 maggio 2020, è pervenuta la comunicazione della Banca d'Italia contenente gli esiti delle verifiche di trasparenza dalla stessa condotte, dal 22 maggio al 19 luglio 2019, presso 24 Uffici Postali e la Sede Centrale, che hanno tra l'altro riguardato: la struttura organizzativa di BancoPosta, del Gruppo e della rete territoriale, la gestione dei rapporti con i partner esterni, la gestione dei disconoscimenti delle operazioni di pagamento. In

risposta ai riscontri della Banca d'Italia, la Società ha predisposto un piano contenente le misure correttive da porre in essere con indicazione delle modalità di attuazione e dei tempi previsti che è stato comunicato alla Banca stessa il 3 luglio 2020.

Con riferimento al Regolamento di attuazione degli articoli 4-undecies e 6, comma 1, lettere b) e c-bis del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, adottato dalla Banca d'Italia il 5 dicembre 2019 ai sensi dell'art. 23 comma 7, la Società incaricata della revisione legale del bilancio di Poste Italiane chiuso al 31 dicembre 2019 ha ottemperato ai nuovi obblighi normativi, inviando alla Banca d'Italia, in data 28 ottobre 2020, la Relazione Annuale in materia di deposito e sub deposito degli strumenti della clientela.

CONSOB

Nel mese di gennaio 2020, la CONSOB ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID II. La verifica ispettiva si è conclusa il 23 ottobre 2020. La Società è in attesa di riscontri da parte dell'Autorità.

Nel mese di luglio 2020, la CONSOB ha formalizzato una richiesta in merito alle verifiche condotte sui criteri di valorizzazione del Transaction Reporting. Il relativo riscontro è stato fornito il 24 agosto 2020.

Nel mese di dicembre 2020 la CONSOB ha avviato un'indagine tematica avente ad oggetto gli interventi adottati in materia di Environmental, Social e Governance (ESG). Il relativo riscontro è stato fornito il 15 febbraio 2021.

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per la presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente a oggetto il Libretto Smart. L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

IVASS

Nei mesi di maggio e settembre 2020, l'IVASS ha richiesto approfondimenti specifici sull'offerta RC Auto di Poste Italiane, con particolare riferimento al modello di business, prodotto e target di clientela. I riscontri sono stati forniti, rispettivamente, il 19 maggio e il 10 settembre 2020. A seguito della nota di risposta è stato effettuato apposito incontro con l'Autorità in data 18 settembre 2020.

Il 9 ottobre 2020, in vista dell'avvio del progetto pilota di proposizione di prodotti di protezione tramite call center esterno, sono stati comunicati all'IVASS i nominativi dei responsabili.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

-

CONTESTO DI MERCATO

Ramo Vita

Sulla base dei dati ufficiali disponibili alla fine del mese di dicembre 202024, la nuova produzione di polizze individuali e collettive sulla vita pari a 84,2 miliardi di euro alla fine di dicembre 2020 ha registrato una contrazione pari al 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2019. Ove si considerino anche i nuovi premi vita del campione delle imprese UE, il dato raggiunge 96,2 miliardi di euro, e risulta in diminuzione del 7,4% rispetto al 2019.

Analizzando i dati per ramo ministeriale, i premi di Ramo I ammontano alla fine di dicembre 2020 a 55,3 miliardi di euro, in flessione dell'11,6%, stante gli effetti dell'emergenza sanitaria, rispetto all'esercizio precedente. La contrazione è tuttavia più contenuta rispetto a quella registrata nel primo semestre 2020 (-19,8% in confronto all'analogo periodo del 2019).

Risulta in crescita (+3,4%), rispetto al dato del 2019, la performance dei prodotti di Ramo III riflessa in una raccolta pari alla fine del 2020 a 24,5 miliardi di euro mentre la raccolta di prodotti di capitalizzazione (pari a 1,7 miliardi di euro) registra a fine 2020 un sensibile decremento (-24,2%) rispetto all'anno precedente, dovuto alla flessione sia delle polizze individuali, che di quelle collettive. L'andamento dei nuovi premi afferenti alle polizze di malattia di lunga durata (Ramo IV), continua a essere contenuto (circa 68 milioni di euro), e risulta in lieve crescita (+0,2%) rispetto al valore 2019.

I nuovi contributi relativi alla gestione di fondi pensione registrano alla fine di dicembre 2020 una raccolta pari a 2,7 miliardi di euro segnando una crescita significativa (+72,4%) rispetto al 2019.

La modalità di versamento a premio unico continua a costituire la scelta maggiormente utilizzata dai contraenti, rappresentando il 94,8% del totale dei premi emessi e il 61,9% in termini di numero di polizze.

Con riferimento al canale distributivo, circa il 64,7% della nuova produzione è stata intermediata tramite sportelli bancari e postali, con un volume premi di circa 54,5 miliardi di euro in flessione (-9%) rispetto al 2019. Riguardo invece l'intero canale agenziale, il volume di nuovi affari distribuito ha raggiunto i 17 miliardi di euro alla fine di dicembre 2020, sostanzialmente in linea (+0,8%) rispetto al dato rilevato nel 2019 e con un'incidenza sul totale della raccolta intermediata pari al 20,1%.

Per quanto riguarda la raccolta di nuove polizze mediante il canale dei consulenti finanziari abilitati, si registrano premi per 11,3 miliardi di euro, in diminuzione (-7,3%) rispetto a quanto collocato nello scorso anno e con un'incidenza rispetto al totale dei premi intermediati pari al 13,5%.

24 Fonte: Ania Trends nuova produzione vita (dicembre 2020).

Infine, il canale broker e vendita a distanza registra una crescita alla fine del 2020 del 20,3% rispetto al 2019, con un volume di premi collocato pari a 1,4 miliardi di euro (pari all'1,7% del totale intermediato).

Premi da Variazione % 2020 vs
inizio anno 2019
55.313 -11.6%
24.544 3.4%
1.672 -24.2%
2.622 72.4%
୧୫ 0.2%
84.220 -6,5%
12.004 -13,4%
96.224 -7,4%

Ramo Danni

Per quanto attiene al mercato assicurativo danni, i premi totali del portafoglio diretto italiano, comprensivo anche della raccolta effettuata nel nostro Paese dalle imprese italiane e dalle rappresentanze di quelle estere, sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili (fonte: ANIA) alla fine del terzo trimestre del 2020, si sono attestati a 26,5 miliardi di Euro in lieve calo (-2,8%) rispetto al medesimo periodo del 2019 confermando il trend in diminuzione iniziato a partire dal mese di marzo ed attribuibile esclusivamente alla situazione emergenziale

legata al diffondersi del virus Covid-19 che ha pesantemente condizionato i processi di vendita e l'operatività delle imprese di assicurazione.

Questa contrazione è dovuta, in particolare, al forte calo del settore auto (-4,3%). Nello specifico, il ramo RC Autoveicoli e ramo Corpo veicoli terrestri hanno registrato una riduzione nella raccolta di premi rispettivamente del 5,0% e dell'1,2%.

Anche gli altri rami danni hanno registrato una brusca decelerazione. Se alla fine del terzo trimestre 2019 la crescita era pari al 5,0%, alla fine del terzo trimestre 2020 si è registrata una diminuzione dell'1,4%, soprattutto per effetto del calo registrato nel mese di aprile (-10,0%).

I rami con maggior peso in termini di premi contabilizzati che hanno risentito della variazione negativa sono stati: il ramo Infortuni con premi pari a 2,4 miliardi di euro, in diminuzione del 2,8%; il ramo Malattia con premi pari a 2,1 miliardi di euro che ha registrato una contrazione del 5,2%; il ramo RC generale con premi pari a 2,9 miliardi di euro in riduzione dello 0,3% e il ramo Perdite pecuniarie in contrazione del 25,0% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Una variazione positiva è stata registrata invece dai rami Incendio e Altri danni ai beni (rispettivamente +1,3% e +2,1%) e Tutela legale (+7,7).

Per quanto riguarda i canali distributivi, quello agenziale si conferma leader con una quota di mercato pari al 74,3% in lieve aumento rispetto ai dati registrati negli esercizi precedenti (74,1 % nel III trimestre del 2019). I broker rappresentano il secondo canale di distribuzione premi danni con una quota di mercato pari all'8,7% (8,3% nel medesimo periodo del 2019), mentre gli sportelli bancari e postali registrano una quota di mercato del 7,3% (7,9% a fine settembre 2019).

Per quanto riguarda la vendita diretta nel suo complesso (comprensiva della vendita a distanza, telefonica e internet), a fine settembre 2020 registra un'incidenza del 9,4% (in linea con il dato di fine settembre 2019). Il restante 0,3% è riferito ai premi intermediati dai consulenti finanziari abilitati.

Premi portafoglio diretto Danni per ramo di attività (7
(dati aggiornati a settembre 2020 in milioni di euro)
Premi da Variazione % III trim.
Premi per ramo (") inizio anno 2020 vs III trim. 2019
Totale settore auto 12.083 -4.3%
Altri rami danni 14.393 -1.4%
Totale rami danni 26.476 -2,8%
(1) Fonte: ANIA
.

(Dati aggiornati a settembre 2020)

Contesto normativo

Attività di periodo

Nella tabella seguente sono riportate le principali attività di periodo della SBU con l'indicazione del pilastro di riferimento della strategia di sostenibilità del Gruppo, la cui trattazione è contenuta all'interno del Capitolo 6 "Performance". Si rinvia al corrispondente paragrafo per maggiori approfondimenti.

Comparto Attività di periodo Pilastro
Sviluppato il nuovo prodotto Poste Nuovi Progetti
Futuri: una polizza multiramo che permette di
accedere alle opportunità offerte dai mercati
finanziari attraverso un approccio graduale
Implementato il nuovo prodotto Poste Progetti
Futuri Dinamica: la polizza multiramo per cogliere
le opportunità offerte dai mercati in modo graduale
dedicata alla clientela Affluent
Estese a tutti i sottoscrittori di una polizza salute le
garanzie diaria e rimborso spese mediche da
ricovero ospedaliero per Covid-19
Implementato
il
nuovo
prodotto
Postefuturo
Investimenti, l'offerta di Poste Italiane per investire
online i propri risparmi

Prodotti assicurativi

Commercializzata l'offerta Poste Guidare Sicuri a completamento dell'offerta del Gruppo nel ramo danni con il lancio di un prodotto "Motor"

ALTRE INFORMAZIONI

In data 14 dicembre 2020, l'IVASS ha avviato, su Poste Vita, una verifica ispettiva ordinaria sulla valutazione del governo, sulla gestione e sul controllo degli investimenti e dei rischi finanziari, le cui attività sono tutt'ora in corso.

4. STRATEGIA

CONTESTO MACROECONOMICO

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

CONTESTO MACROECONOMICO

Nel 2020, il ciclo economico internazionale è stato dominato dall'evoluzione della pandemia da Covid-19. Il virus ha obbligato molti governi ad attuare misure restrittive per contenere l'estensione dei contagi (es: lockdown), che hanno portato a un rapido e profondo calo dell'attività economica. La recessione è stata senza precedenti nella sua portata geografica, colpendo tutti i continenti, sia pure con intensità diversa. Le previsioni di dicembre 2020 dell'OCSE indicano una contrazione del PIL mondiale 2020 del 4,2%25.

Di fronte a questo scenario, la reazione di governi, banche centrali e Autorità di vigilanza è stata rapida ed eccezionale: ampi trasferimenti pubblici e riduzioni di imposte sono stati decisi in pressoché tutte le economie, di pari passo le banche centrali e le Autorità di vigilanza hanno introdotto una vasta gamma di misure per contrastare le tensioni sui mercati finanziari e sostenere l'erogazione dei prestiti alle famiglie e alle imprese. Dopo il crollo dell'attività economica nel primo semestre dell'anno, il miglioramento della situazione dei contagi ha consentito un allentamento progressivo delle misure restrittive e una significativa ripresa dei ritmi produttivi, con un rimbalzo del PIL globale nel terzo trimestre 2020. La ripresa economica, soprattutto tra le economie avanzate, è stata prevalentemente sorretta dai consumi privati, favoriti dalle generose misure di sostegno messe in atto al culmine della crisi. In considerazione della ripresa della domanda estera, le esportazioni nette dalle economie emergenti hanno a loro volta fornito un contributo positivo. Nel quarto trimestre 2020, la ripresa globale sembrava avviata a confermarsi, anche sulla scia del rapido recupero della Cina, ma l'aggravarsi del novero dei contagi nella maggior parte dei Paesi durante le ultime settimane del 2020, ha reso necessarie nuove misure di contenimento che hanno frenato la ripresa economica in atto. Il lockdown in molti casi è stato parziale, determinando effetti eterogenei nei settori produttivi. L'avvio delle campagne di vaccinazione e la persistenza di diversi segnali di recupero definiscono uno scenario moderatamente favorevole. Nel mese di novembre 2020 i volumi delle merci nel commercio mondiale hanno recuperato i livelli pre Covid-19 registrando una netta accelerazione rispetto al mese precedente (+0,7%). La situazione, tuttavia, resta dominata da una grande incertezza, come segnalato dall'indice Purchasing Managers' Index (PMI) globale sui nuovi ordinativi all'export che a dicembre 2020, dopo tre mesi di espansione, è tornato sotto la soglia di 50.

Il crollo dell'attività economica e del commercio mondiale ha generato un effetto depressivo sulla domanda petrolifera che, nella seconda parte dell'anno 2020, è stato in parte recuperato grazie alle aspettative di una ripresa e alla debolezza del dollaro: dal picco negativo dei 20 dollari al barile a fine aprile 2020, i prezzi del Brent si sono

Principali capitali collegati

25 Mglobale.it - Previsioni OCSE dicembre 2020

riportati intorno ai 50 dollari nel mese di dicembre 2020, sebbene ancora al di sotto degli standard precedenti all'esplosione dell'emergenza sanitaria da Covid-1926.

Nei paesi dell'Area Euro, dopo la prima ondata di contagi e il conseguente calo dell'attività economica nel primo (-3,7%) e secondo trimestre 2020 (-11,7%)27, a partire dal mese di agosto 2020 la curva dei contagi è ritornata a crescere lentamente, prima in Spagna, poi in Francia e in alcuni Paesi dell'Europa centrale e orientale. A settembre 2020, la seconda ondata pandemica era già in pieno sviluppo in tutto il continente, seppur con una diffusione diversa tra i paesi. Le misure di contenimento messe in atto sono state relativamente meno severe rispetto a quelle adottate durante la primavera del 2020, alle quali è seguito un impatto sugli indici di attività limitato ai servizi, che hanno subito un netto rallentamento in molti paesi dell'Area. Nel complesso il PIL è aumentato del 12,5%28 nel terzo trimestre 2020. Per il quarto trimestre, dopo il forte calo di novembre, l'indice Purchasing Managers' Index (PMI)29 composito dell'Eurozona di dicembre è leggermente salito da 45,3 a 49,830 e la BCE, nel suo ultimo bollettino economico, ha rilevato un significativo calo dell'attività, sebbene di misura molto inferiore rispetto a quello osservato nel secondo trimestre 2020, a causa della forte recrudescenza della pandemia e della necessaria reintroduzione, a partire dalla metà del mese di ottobre 2020, di misure di contenimento che hanno interessato principalmente il settore dei servizi. La stima preliminare Eurostat del PIL dell'Area Euro indica nel quarto trimestre 2020 una contrazione dello 0,7% congiunturale, determinando un calo per l'intero anno del 6,3%.

Gli Stati hanno saputo rispondere velocemente alla crisi tramite adeguate politiche economiche. Oltre alle misure anticicliche adottate, simili a quelle già sperimentate nell'ambito dei passati periodi di recessione, sono stati avviati interventi senza precedenti a livello sovranazionale. Il Next Generation EU (NGEU) ad opera dell'Unione Europea e il Pandemic Emergency Purchase Programme (PEPP) su iniziativa della BCE rappresentano delle novità sulla capacità di risposta comune ad uno shock che ha colpito tutti gli Stati membri. Il Next Generation EU è uno strumento di ripresa temporaneo da 750 miliardi di euro che consentirà di ottenere fondi sul mercato dei capitali. Tale strumento contribuirà a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia da Covid-19, per dare vita ad un'Europa post Covid-19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future. Il PEPP rappresenta invece una misura di politica monetaria non convenzionale avviata nel marzo 2020 per contrastare i gravi rischi prospettati dalla pandemia Covid-19 per il meccanismo di trasmissione della politica monetaria e le prospettive della zona euro. Il PEPP aveva una dotazione iniziale di 750 miliardi di euro, incrementata a giugno 2020 di 600 miliardi di euro. A dicembre 2020, i timori sui tempi di raggiungimento dell'immunità di gregge tramite la diffusione del vaccino e le incertezze sulle prospettive di allentamento delle restrizioni hanno indotto la Banca Centrale Europea ad adottare una politica monetaria espansiva aumentando la dotazione del PEEP di ulteriori 500 miliardi di euro31, con i quali procederà agli acquisti netti di titoli pubblici e privati fino a marzo 2022, mentre l'attività di reinvestimento degli acquisti è stata prorogata alla fine del 2023. A migliorare le prospettive economiche dell'Area Euro è stato l'accordo raggiunto alla fine del 2020 tra l'UE e il Regno Unito che garantirà lo scambio di beni senza dazi tra le due aree con reciproco vantaggio, mentre sono in corso i negoziati su alcuni aspetti relativi ai servizi, in particolare quelli finanziari.

26 Il Sole 24 Ore - Prezzo Petrolio Brent - dicembre 2020

27 Eurostat - GDP up by 12,5% and employment up by 1,0% in the euro area 28 Eurostat - GDP up by 12,5% and employment up by 1,0% in the euro area

29 Indice dei direttori degli acquisti: indicatore macroeconomico utilizzato nell'analisi del settore manifatturiero, dei servizi e delle costruzioni ed è il risultato di un'indagine condotta tra i direttori (Purchasing Managers) delle aziende prese a campione tramite sondaggi in relazione ai diversi aspetti che caratterizzano l'andamento dell'azienda (numero di impiegati, andamento della produzione, ordini ricevuti, prezzi, distribuzione e aspettative future). Il dato viene utilizzato per verificare le condizioni economiche dell'industria e fornisce una previsione sulla crescita o decrescita futura del settore.

30 Mglobale.it - Indice PMI eurozona dicembre 2020 31 European Central Bank - Pandemic Emergency Purchase Programme

L'Italia è stata investita dalla pandemia Covid-19 alla fine di febbraio 2020 in una fase ciclica complessivamente stagnante che si è rapidamente deteriorata. Le misure introdotte, indispensabili per contenere il contagio, hanno limitato le attività economiche e la libertà di movimento delle persone e hanno prodotto cali congiunturali sia nel primo trimestre 2020 (-5,5%) che nel secondo (-13%)32.

Da maggio 2020, l'attenuarsi della pandemia Covid-19 ha consentito la progressiva riapertura delle attività economiche. L'eccezionale ripresa dei ritmi produttivi del terzo trimestre 2020 ha generato una crescita del PIL del 15,9% su base congiunturale33; buona parte della flessione del primo semestre 2020 è stata recuperata e si è registrato un aumento della spesa per consumi delle famiglie del 12,1%. Di conseguenza, la propensione al risparmio si è attestata al 14,6%, in diminuzione di 4,4 punti percentuali sul trimestre precedente, ma in crescita di 6,5 punti percentuali rispetto al corrispondente trimestre del 201934.

La seconda ondata pandemica, iniziata nel mese di ottobre 2020, ha costretto il Governo all'imposizione di nuove misure di lockdown, anche se in modo diversificato tra le varie regioni. Nonostante il recupero del settore industriale, lo scenario è rimasto debole nei servizi, e specialmente nei comparti più esposti agli effetti della pandemia, quali quelli del commercio al dettaglio e dei trasporti, degli alloggi e della ristorazione. A dicembre 2020 l'indice composito del clima di fiducia delle imprese ha evidenziato un incremento più accentuato per i servizi di mercato e la manifattura, dove il miglioramento ha interessato tutte le componenti e con maggiore incisività le attese di produzione e gli ordini. Le costruzioni e soprattutto il commercio al dettaglio hanno invece registrato un calo dell'indice35. Per l'intero anno 2020 l'OCSE prevede una contrazione del 8,9%36 dell'economia italiana e l'inflazione, anche con riferimento alla componente di fondo, resta molto debole per il forte calo dei prezzi delle materie prime energetiche e la carenza di domanda aggregata: i prezzi al consumo sono scesi in media dello 0,1% rispetto al 201937.

In questo difficile contesto, gli effetti della pandemia sull'economia e sulla finanza pubblica hanno segnato un'interruzione nel miglioramento dei conti pubblici condizionandone fortemente gli andamenti. Secondo le stime ufficiali, il deficit delle Amministrazioni Pubbliche, dopo essere stato pari all'1,6% del PIL nel 2019, è atteso per il 2020 a un livello pari a circa il 10,8%, mentre il debito è atteso al 158% del prodotto 2020, in crescita rispetto al 134,7% del 2019. Dal mese di marzo 2020 si sono susseguiti numerosi provvedimenti legislativi anticrisi e revisioni nelle stime degli aggregati di finanza pubblica; si è trattato in larghissima parte di interventi di natura emergenziale, che hanno offerto sostegno temporaneo ai diversi soggetti economici (lavoratori, famiglie e imprese), grazie alla messa in opera di una vasta gamma di strumenti, quali l'istituzione di nuovi fondi e la disponibilità di contributi a fondo perduto, di crediti di imposta, di agevolazioni fiscali e di sostegni alla liquidità delle imprese. Tali provvedimenti sono stati possibili grazie all'applicazione, a livello europeo, della clausola generale di salvaguardia prevista dal Patto di stabilità e crescita che consente agli Stati membri, considerata la grave recessione nell'Area Euro e nell'intera Unione Europea causata dalla pandemia, di deviare temporaneamente dal percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine a condizione che non venga compromessa la sostenibilità di bilancio.

Le aspettative per i prossimi mesi mantengono un elevato grado di incertezza, sebbene le stime di crescita del 2021 riflettano la ripartenza dell'attività economica su scala globale, di pari passo con il progredire delle vaccinazioni e grazie alle misure di sostegno adottate in tutti i principali Paesi, soprattutto negli Stati Uniti dove è

32 ISTAT - III Trimestre 2020 - Conti Economici trimestrali - PIL, valore aggiunto, consumi, investimenti, domanda estera 33 Vedasi nota 32

34 ISTAT - III Trimestre 2020 - Conto trimestrale delle AP reddito e risparmio delle famiglie e profitti della società

35 ISTAT - Nota mensile sull'andamento dell'economia italiana - novembre/dicembre 2020 36 Mglobale.it - Previsioni OCSE dicembre 2020

37 Vedasi nota 35

atteso un imponente programma di sostegno fiscale. A queste ragioni di ottimismo, si contrappongono le incognite, che pesano soprattutto sull'Eurozona, legate all'efficacia e alla rapidità delle campagne di vaccinazione, alle nuove ondate di infezioni e alle possibili varianti del Covid-19. Le proiezioni macroeconomiche formulate a dicembre 2020 dagli esperti del FMI38 prevedono un aumento del PIL mondiale in termini reali del 5,5% nel 2021, per poi assestarsi al 4,2% nel 2022. Con la ripresa dell'attività economica, si auspica la ripartenza anche del commercio, che si stima crescerà di circa l'8% nel 2021. L'inflazione resterà molto bassa, al di sotto dei target fissati dalle banche centrali nelle economie avanzate (attorno all'1,5%) e sotto la media storica nei mercati emergenti (poco più del 4%). La Cina, unico grande Paese a non mostrare una recessione nel 2020, dovrebbe registrare un'accelerazione dell'8,1% nel 2021, mentre per altre economie la ripartenza sarà più lenta. In particolare, nell'Eurozona la ripresa sarà intorno al 4,2% e affidata anche al buon esito del programma Next Generation EU.

38 FMI outlook gennaio 2021

L'INTEGRAZIONE DELLA SOSTENIBILITÀ NELLA STRATEGIA DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane essere sostenibili significa definire una chiara strategia sulle tematiche ESG e integrarle in maniera strutturale negli obiettivi strategici definiti nel Piano "2024 Sustain & Innovate"39. Nell'arco del piano, sono previsti investimenti per 3,1 miliardi di euro nelle attività strategiche per raggiungere obiettivi finanziari.

Piano Strategico "2024 Sustain & Innovate"

L'obiettivo strategico del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è quello di accelerare la propria trasformazione da puro operatore di corrispondenza a operatore logistico completo, garantendo la sostenibilità economica e ambientale delle proprie operazioni. La realizzazione della strategia si basa sull'efficientamento delle reti distributive, ivi inclusa l'integrazione di Nexive, acquisita a fine 2020, il consolidamento della leadership nel mercato B2C e la crescita nei segmenti C2X e B2B grazie all'introduzione di offerte specifiche e di iniziative finalizzate al miglioramento della customer experience. Tramite l'implementazione di queste linee strategiche, il segmento mira al raggiungimento del pareggio operativo entro il 2024 ed un utile operativo nel 2025.

Ricavi: 3,9 miliardi di euro (2019:

3,5 miliardi), con un aumento dei
ricavi del comparto Pacchi e
Raddoppio del volume dei pacchi

un'attenuazione del calo del
smistati automaticamente.
comparto Corrispondenza.
Quota di mercato pacchi B2C:

Ricavi del comparto Pacchi: 2,0
38% entro il 2024.

miliardi di euro (2019: 0,85
Quota di mercato C2X: 57% entro

miliardi di euro).
il 2024 (2019: 41%).
OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
operativo entro il 2024. EBIT: atteso break-even

L'area Pagamenti e Mobile mira ad affermarsi come una piattaforma completa e omnicanale per i propri clienti, affiancando alle tradizionali linee di business dei pagamenti e delle telecomunicazioni l'offerta dedicata all'Energia dal 2022, mercato nel quale l'azienda entrerà sfruttandone la liberalizzazione. L'ampliamento dei prodotti, unitamente alla possibilità di poter sfruttare i canali fisici, digitali e le reti terze, permetterà di sfruttare appieno le opportunità di cross-selling della clientela, aumentando così il valore per Poste Italiane nel suo complesso.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI

39 Gli obiettivi finanziari e operativi riportati nelle tabelle si riferiscono al 2024.

⦁ Ricavi: 1,9 miliardi di euro (2019: 0,7 miliardi di euro).

  • ⦁ EBIT: 0,4 miliardi di euro (2019: 0,2 miliardi), con CAGR dell'1%.
  • ⦁ Portafoglio di PostePay Evolution atteso a 11,6 milioni di carte emesse.
  • ⦁ Transazioni su carte attese in aumento del 14% in CAGR, a 2,7 miliardi di euro.

Servizi Finanziari si pone come obiettivo un'ulteriore evoluzione del modello di servizio, affiancando al tradizionale modello fisico le opportunità fornite dall'innovazione tecnologica. Le priorità del Piano Strategico prevedono una crescita in ambito wealth management, grazie alla diversificazione dei portafogli dei clienti per ottimizzarne il profilo di rischio-rendimento, l'integrazione delle polizze danni all'interno del modello di consulenza ed un rinnovato focus sui prestiti, con particolare enfasi sul segmento CQS, anche grazie alle partnership siglate con primari operatori del settore.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
Ricavi: 5,9 miliardi di euro

(2019: 5,8 miliardi di euro).
EBIT: 0,7 miliardi di euro (2019:

0,9 miliardi di euro).
Common Equity Tier 1 Capital:

17%.
Attività finanziarie totali:

aumento a 615 miliardi di euro
da 569 miliardi di euro nel 2020,
con l'aumento della
penetrazione di prodotti vita.

Nei Servizi Assicurativi, Poste Italiane mira ad affermarsi come operatore assicurativo in grado di servire tutti i bisogni di investimento e protezione della clientela. Poste Vita ha l'obiettivo di confermarsi leader nel ramo vita, continuando ad offrire ai clienti prodotti sicuri e al contempo più profittevoli ed efficienti dal punto di vista del capitale. La strategia del ramo danni prevede, infine, l'aumento della profittabilità grazie all'offerta modulare, completata dall'assicurazione auto, fornita ai clienti senza assunzione di rischio grazie agli accordi distributivi siglati con primarie società di assicurazione italiane.

OBIETTIVI FINANZIARI OBIETTIVI OPERATIVI
Ricavi: 2,7 miliardi di euro

(2019: 1,7 miliardi di euro).
EBIT: 1,3 miliardi di euro (2019:

0,8 miliardi di euro).
Utile netto: 5% CAGR nel

periodo 2019-2024.
Solvency Ratio: >200%.
Premi lordi: 26,5 miliardi di euro

(2020: 16,7 miliardi di euro).
Raddoppio del premio medio

dell'offerta modulare.
8.000 uffici postali abilitati alla

vendita di polizze auto entro il
2024.

LA STRATEGIA DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane ha adottato una Strategia di Sostenibilità che si declina in un insieme di Politiche di Sostenibilità e in un Piano Strategico ESG, e che contribuisce al conseguimento degli obiettivi nazionali e sovranazionali di sviluppo sociale e ambientale. Nell'ambito del più ampio quadro strategico definito dal Gruppo, tale strategia si inserisce in maniera coerente con le attività e i criteri di business di Poste Italiane.

Le politiche adottate incorporano tutti i principi, gli obiettivi qualitativi e le differenti modalità di gestione, regolamentando in maniera sinergica le varie tematiche emerse dall'analisi di materialità e gli ambiti richiesti dal D.Lgs. 254/2016. Il Piano Strategico ESG include, invece, tutti gli obiettivi e target specifici, sia quantitativi che qualitativi, che il Gruppo si è posto in un'ottica di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità.

Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo

L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione delle seguenti politiche.

Politiche di Sostenibilità adottate da Poste Italiane

Politiche del Gruppo Poste Italiane Obiettivi della Politica

Strategia fiscale La Strategia si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di
valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo,
lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione
Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia
esso fiscale o reputazionale.
Politica aziendale in materia di
salute e sicurezza sul lavoro
La Politica definisce i principi e le modalità attuate dal Gruppo per tutelare e promuovere il
benessere psicofisico delle persone attraverso la prevenzione, la diffusione della cultura sulla
sicurezza e l'implementazione di sistemi di gestione.
Politica Integrata La Politica contiene l'impegno al rispetto puntuale delle norme vigenti e dei principi generali
da osservare in materia di gestione della qualità (UNI EN ISO 9001:2015) e della salute e
sicurezza sul lavoro (BS OHSAS 18001:2007), di prevenzione della corruzione (ISO
37001:2016), di gestione della sicurezza delle informazioni e dei sistemi informativi
(rispettivamente ISO/IEC 27001:2013 e ISO/IEC 20000:2011).
Politica sulle iniziative per la
comunità
La Politica contiene l'impegno a rispondere ai bisogni sociali del territorio e del Paese con
integrità e trasparenza, secondo procedure che hanno l'obiettivo di garantire l'efficacia delle
iniziative supportate, evitando ogni possibile conflitto di interesse.
Policy aziendale in materia di
protezione dei dati personali
La Politica del Gruppo Poste Italiane evidenzia come la protezione dei dati personali sia un
valore fondamentale a cui ogni Società del Gruppo deve ispirarsi nella propria attività
quotidiana. Il Gruppo tutela e promuove la salvaguardia dei dati personali e dei diritti degli
interessati, attraverso politiche e campagne di informazione e di sensibilizzazione per la tutela
dei dati.

Politiche del Gruppo Poste Italiane Obiettivi della Politica

Politica di Sostenibilità Ambientale
Politica di Investimento
Responsabile del Gruppo Poste
Vita
La Politica definisce i principi generali, gli obiettivi e le modalità di gestione degli impatti
ambientali del Gruppo e sancisce l'impegno di Poste Italiane a promuovere, nella sua catena
del valore, un uso efficiente delle risorse naturali e un'attenzione alla ricerca di soluzioni
innovative, a tutela della salvaguardia dell'ambiente.
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, Poste Vita definisce i principi che
consentono di includere considerazioni ESG nella gestione delle proprie attività
d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che gli emittenti, presenti nei propri
portafogli finanziari, hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee guida
riconosciute a livello nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di sostenibilità nei
tradizionali processi di investimento.
Politica di Assicurazione
Responsabile del Gruppo Poste
Vita
Attraverso la Politica di Assicurazione Responsabile, Poste Vita definisce i principi che
consentono di includere considerazioni di aspetti ESG nella gestione delle proprie attività
assicurative e aderire concretamente ai principi e alle linee guida riconosciute a livello
nazionale ed internazionale per l'integrazione di criteri di sostenibilità nei tradizionali processi
assicurativi.
Politica di Investimento
Responsabile di BancoPosta
Fondi S.p.A. SGR
Attraverso la Politica di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR definisce principi
che consentano di includere considerazioni ESG nella gestione delle proprie attività
d'investimento, contribuire positivamente agli impatti che le controparti presenti nei propri
portafogli finanziari hanno sulla comunità e aderire concretamente a principi e linee guida
riconosciute. La politica è stata aggiornata a gennaio 2021.
Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili BancoPosta Fondi
SGR
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di BancoPosta Fondi SGR definisce
misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un
rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, consentendo quindi di incorporare aspetti
di natura ambientale, sociale e di governance nel processo d'investimento.
Linea Guida in materia di esercizio
del diritto di voto ed attività di
engagement BancoPosta Fondi
SGR
La Linea Guida della SGR definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e internazionale e
promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un proficuo dialogo con gli
emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Linea Guida Politica di Gestione
del Dialogo con la Generalità degli
azionisti di Poste Italiane S.p.A. –
Engagement Policy
L'obiettivo della Politica è quello di disciplinare la gestione del dialogo con Investitori e altri
Operatori di Mercato adottata da Poste Italiane, con riferimento alle molteplici forme di
engagement che la Società pone in essere, sia che esse riguardino le attività ordinariamente
gestite dalle competenti funzioni aziendali (es. tenuta del sito internet), sia che contemplino
un dialogo diretto con i componenti del Consiglio di Amministrazione (c.d. "Shareholder
Director Engagement").

Politiche del Gruppo Poste Italiane Obiettivi della Politica

Linea Guida per l'investimento in
settori sensibili del Gruppo Poste
Vita
Linea guida in materia di esercizio
La Linea Guida per l'investimento in settori sensibili di Poste Vita S.p.A. definisce misure per
individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un rischio intrinseco
rilevante dal punto di vista ESG, consentendo quindi di incorporare aspetti di natura
ambientale, sociale e di governance nel processo d'investimento.
La Linea Guida della Compagnia definisce misure e procedure per esercitare i diritti di voto
del diritto di voto ed attività di
engagement del Gruppo Poste
Vita
conformemente ai principi di riferimento affermati in ambito nazionale e internazionale e
promuovere la corretta gestione di tematiche ESG attraverso un proficuo dialogo con gli
emittenti dei titoli presenti nei propri portafogli finanziari.
Politica in materia di diversità degli
organi di amministrazione e
controllo di Poste Italiane S.p.A.
Il documento fornisce indicazioni in ordine ad aspetti di diversità dei componenti del Consiglio
di Amministrazione e del Collegio Sindacale quali, l'età, il genere, l'etnia, la provenienza
geografica, il percorso formativo e professionale.
Politica aziendale in materia di
tutela e protezione dei Diritti
Umani
La Politica definisce un approccio chiaro sul tema dei diritti umani, più ampio di quello previsto
dalla legge e che consente di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai diritti umani in
tutte le loro forme, anche confermando l'impegno del Gruppo a perseguire un'attività di
investimento e di gestione socialmente responsabile.
Policy Diversity and Inclusion La Politica indica come il Gruppo Poste Italiane si sia impegnato nel sostegno dei valori della
diversità e dell'inclusione attraverso l'adozione di meccanismi societari, organizzativi e
gestionali improntati al rispetto dei diritti e della libertà delle persone.
In tale direzione, il percorso intrapreso mira ad evolvere le modalità di presidio delle tematiche
legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed integrazione della
"diversity" a una strategia proattiva per il superamento di ogni stereotipo culturale e per
identificare e risolvere i fattori che impediscono alle persone l'inclusione lavorativa.
Linea Guida di compliance per la
tutela della concorrenza e del
consumatore
La Linea Guida intende assicurare il rispetto delle regole in materia di concorrenza e di tutela
del consumatore, rafforzare la consapevolezza dell'importanza delle normative a riguardo,
consolidare un ambiente operativo e di controllo volto a mitigare il rischio di illeciti antitrust e
anticoncorrenziali, fornire una guida per prevenire azioni, comportamenti, omissioni che
violino le normative di tutela della concorrenza e di tutela dei consumatori, delineare strumenti
di monitoraggio che consentano di individuare eventuali violazioni.

Il Piano Strategico Environmental, Social e Governance (ESG) del Gruppo

Il Piano Strategico ESG di Poste Italiane si basa su 8 Pilastri riconducibili agli ambiti ESG rilevanti per il Gruppo. Grazie all'analisi di materialità, condotta durante il Multistakeholder Forum, è stato possibile identificare i temi rilevanti per il management e per gli stakeholder, da includere nella Strategia di Sostenibilità di Gruppo. Ogni Pilastro prevede obiettivi e target specifici che contribuisc ono al raggiungimento dei "Sustainable Development Goals" (SDGs) delle Nazioni Unite. Si rimanda al capitolo sulle Performance per la trattazione degli obiettivi, modalità di gestione e principali performance conseguite nei Pilastri del Piano Strategico ESG del Gruppo.

Il Piano "2024 Sustain & Innovate" mira a conseguire una crescita responsabile e accompagnare il percorso di sostenibilità e di inclusione sociale dell'Italia. Nel definire le scelte di investimento del Piano Strategico è stato valutato anche il contributo di ciascun intervento agli 8 Pilastri di Sostenibilità del Gruppo.

I Pilastri del Piano Strategico ESG di Poste Italiane a supporto del Piano "2024 Sustain & Innovate"

BOX – Reward Platform ESG

Poste Italiane con il nuovo Piano "2024 Sustain & Innovate" ha introdotto un nuovo modello flessibile e innovativo di "Reward Platform", con un approccio integrato che combina le strategie di Human Capital Development, di Environmental, Social & Governance (ESG) e di Financial Sustainability.

Poste Italiane è parte di un network di associazioni nazionali ed internazionali che si pone l'obiettivo di ricercare stimoli ed occasioni di confronto sui temi legati alla sostenibilità. In questo modo, il Gruppo è in grado di proporre una strategia coerente con l'evoluzione del contesto globale in materia ESG.

UN Global Compact: è la più grande iniziativa di sostenibilità corporativa al mondo. Un
appello alle aziende per allineare strategie e operazioni ai principi universali in materia di
diritti umani, lavoro, ambiente e anticorruzione e intraprendere azioni che promuovano gli
obiettivi della società. È un'iniziativa volontaria per attuare i principi di sostenibilità
universale e adottare misure per sostenere gli obiettivi delle Nazioni Unite.
Principles for Responsible Investment: i PRI sono un insieme di sei principi che indicano le
principali azioni da svolgere per l'investitore e offrono strumenti specifici (es. framework,
linee guida) finalizzati all'integrazione di fattori di natura ambientale, sociale e di governance
(ESG) all'interno delle politiche di investimento tradizionali.
Principles for Sustainable Insurance: i PSI sono un'iniziativa ad adesione volontaria,
supportata dalle Nazioni Unite, con lo scopo di affrontare i rischi e le opportunità connessi
a tematiche ESG nel settore assicurativo. Lanciati nel 2012, i PSI sono allineati e
costituiscono un completamento dei principi del UN Global Compact.
è l'entità delle Nazioni Unite dedicata all'uguaglianza di genere e
UN Women:
all'empowerment delle donne. UN Women è stata istituita per accelerare i progressi nel
soddisfare le loro esigenze in tutto il mondo. Supporta gli Stati membri delle Nazioni Unite
mentre definiscono gli standard globali per raggiungere l'uguaglianza di genere e collabora
con i governi e le società civili per progettare leggi, politiche, programmi e servizi necessari
per garantire che gli standard siano attuati efficacemente e vadano davvero a beneficio
delle donne e delle ragazze di tutto il mondo.

IL PERCORSO DI SOSTENIBILITÀ DI POSTE ITALIANE

Per Poste Italiane la sostenibilità è componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale e rappresenta un driver fondamentale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo.

In questo senso, Poste Italiane negli anni ha intrapreso un importante percorso di consolidamento della propria strategia di sostenibilità orientata alla creazione di valore condiviso per i propri stakeholder e allo sviluppo della propria reputazione.

Il Gruppo si è parallelamente impegnato nella diffusione di una cultura aziendale orientata verso tematiche di sostenibilità che trovano attuazione concreta attraverso la declinazione di tre direttrici principali - Reporting, Strategia e Governance. Tutto questo ha permesso in breve tempo di portare ad importanti trasformazioni evolutive e al raggiungimento di numerosi traguardi e riconoscimenti nazionali ed internazionali.

Il valore della reputazione e gli Indici di sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Consapevole che il valore generato da una azienda si basa sempre di più su capitali intangibili, Poste Italiane vede nella reputazione un asset fondamentale in grado di orientare le scelte dei suoi stakeholder. La buona valutazione che un'azienda si guadagna, infatti, accresce la fiducia nei suoi confronti aumentandone la competitività. Ancor più durante l'emergenza sanitaria, nel periodo più difficile della storia democratica del Paese, l'Azienda ha confermato la sua tradizionale vocazione di vicinanza al territorio con una serie di misure eccezionali, come il pagamento anticipato delle pensioni con turnazioni in ordine alfabetico, l'accordo con l'Arma dei Carabinieri per la consegna a domicilio della pensione agli over 75 e la collaborazione con le Istituzioni nella distribuzione delle mascherine alla popolazione. Il monitoraggio di RepTrak, piattaforma che misura la reputazione aziendale, nel mese di aprile 2020 ha ritenuto che il Gruppo abbia compiuto importanti passi in avanti grazie al miglioramento della qualità dei suoi servizi e all'attenzione prestata alle tematiche ESG.

Un altro importante indice della reputazione ottenuta da Poste Italiane è rappresentato dai molteplici premi e riconoscimenti conseguiti nel corso degli ultimi anni, che rafforzano maggiormente la sua immagine e confermano l'efficacia delle scelte strategiche intraprese.

Top Manager Reputation Nel 2020, è stata confermato il riconoscimento dell'Amministratore Delegato di Poste
Italiane, Matteo Del Fante, nella "Top 15" della classifica Top Manager Reputation, stilata
dall'Osservatorio permanente di Reputation Science sulla reputazione online dei vertici
delle aziende attive in Italia. L'Amministratore Delegato ha conquistato la settima
posizione in classifica.
Top Employer Italia 2021 Poste Italiane è azienda Top Employer Italia 2021, per il secondo anno consecutivo. Il
prestigioso riconoscimento è stato assegnato a Poste Italiane dal Top Employers Institute,
l'ente certificatore globale dell'eccellenza delle pratiche HR.
Best performance nei 500 Top Poste Italiane si posiziona al 39° posto nella classifica Global 500, avanzando di 12
Brand Finance posizioni rispetto all'anno precedente. L'analisi, condotta da Brand Finance, identifica i
brand più forti nell'influenzare le scelte dei consumatori e tiene conto anche della gestione
del marketing e dei ritorni nelle performance di business.
Nel 2020 Poste Italiane si è classificata al primo posto nella classifica mondiale per brand
1° nella Top 100 mondiale dei brand reputation stilata da Brand Finance per il settore assicurativo. L'indicatore Brand Strength
assicurativi Index (BSI) - che misura l'efficacia dell'immagine e della reputazione, analizza la gestione
e gli investimenti che influenzano il brand, la vicinanza al cliente, la soddisfazione dei
dipendenti e il ritorno economico – ha assegnato a Poste Italiane il primato complessivo,
con un punteggio di 85,5 e un rating corrispondente di AAA.
Premio Innovazione SMAU Poste Italiane viene premiata nel settore finanziario e logistico per aver individuato,
attraverso un ampio processo di scouting e analisi di aziende e start up in Italia e
all'estero, alcune realtà su cui investire, per integrare e sviluppare i propri servizi.

Premi e riconoscimenti ESG

Punto Poste da Te, Salvadanaio digitale e PosteMobile Creami WeBack prodotti dell'anno "Punto Poste Da Te", "Salvadanaio digitale" e "PosteMobile Creami WeBack" sono le soluzioni di Poste Italiane che hanno ottenuto il premio "Eletto prodotto dell'anno", importante riconoscimento alla capacità di innovazione di Poste Italiane, che ha saputo realizzare prodotti leader di mercato, centrali nella vita dei clienti. Leader nella comunicazione media Poste Italiane ha ottenuto lo special Prize "Bic-Best in Media Communication" nella sezione CSR (Corporate Social Responsibility), sistema integrato di misurazione della qualità della comunicazione sui media ideato da Eikon Strategic Consulting e Fortune Italia, per lo sforzo comunicativo durante l'emergenza sanitaria. Silver Class per la comunicazione Alla luce della ricerca ".trust" condotta da Lundquist, Poste Italiane è stata riconosciuta come esempio di eccellenza per la comunicazione verso gli stakeholder durante la pandemia da Covid-19 e per le piattaforme di informazione Postenews.it e Tg Poste, ottenendo il badge "Silver Class". 4° posizione Nell'ambito della 19esima edizione italiana della ricerca "Webranking", condotta da Lundquist in collaborazione con Comprend, sulla qualità e la trasparenza dell'attività di comunicazione digitale delle aziende, Poste Italiane si colloca in quarta posizione, avanzando di cinque gradini rispetto alla graduatoria 2019 per il settore insurance, ottenendo le "5 stars". In particolare, nell'edizione 2020 sono stati valutati la reazione delle imprese alla crisi, l'importanza del dialogo diretto con gli stakeholder e l'analisi dell'impatto sul business e sul futuro aziendale. Top 10 Socially Devoted Poste Italiane si è nuovamente collocata nella Top 10 delle aziende italiane, settore servizi, stilata da social bakers, una società di media marketing che ogni anno stila una classifica delle migliori aziende basata sul grado di interazione con i clienti sui social media, in particolare: tempi di risposta, percentuale di post che ricevono risposta, numero di risposte date e grado di soddisfazione percepito dagli user. Poste al top per i giovani Poste Italiane si è posizionata prima nel settore "Logistic & Supply Chain" e tra le prime 10 nel segmento "Business", all'interno della classica Most Attractive Employers Italy, elaborata annualmente da Universum Global, società svedese leader nell'employer branding, che ha preso in considerazione le valutazioni di 11.736 giovani professional e ha visto la partecipazione di 145 società. Con riferimento alle figure professionali, si è classificata terza per i "Law Young Professional" e al 21° posto per i "Professional Stem". Certificato d'eccellenza Poste Italiane nel 2020 ha ricevuto il Certificato d'eccellenza da parte di Universal Postal Union per i risultati raggiunti nella strategia di sviluppo sostenibile e per la riduzione delle emissioni inquinanti. In particolare, l'attestazione dell'UPU ha voluto premiare la capacità di Poste Italiane di fornire dati completi e accurati relativi alle emissioni dirette dell'azienda.

Oscar di Bilancio Poste Italiane si è aggiudicata l'Oscar di Bilancio per essersi distinta all'interno della
categoria "Grandi imprese FTSE MIB", presentando un Bilancio Integrato con un elevato
grado di maturità in termini di disclosure, qualità dell'informazione e chiarezza espositiva.
Fattore che ha contribuito alla vincita del riconoscimento, è l'avere predisposto un Bilancio
Integrato online, nel quale è spiegata, attraverso video e highlights, la strategia del
Gruppo in maniera chiara e sintetica. Lo strumento permette a Poste Italiane di rendere il
proprio bilancio fruibile ad ogni categoria di stakeholder.
Premio "2020 CSR Coup de Coeur" Nel 2020 Poste Italiane riceve il premio "2020 CSR Coup de Coeur" categoria dipendenti
da PostEurop, per il suo impegno nel promuovere programmi di inclusione lavorativa per
le donne vittime di violenza.
Miglior fondo in Italia FondoPoste è stato premiato come miglior fondo in Italia nel 2020. Il premio è stato
assegnato da IPE - Investment & Pensions Europe - una società indipendente editrice da
20 anni della principale pubblicazione europea dedicata ad investitori istituzionali e gestori
di fondi pensione.
Primo Posto al Financial Innovation
Italian Award
BancoPosta si è aggiudicata il primo posto nella categoria "risparmio" al "Financial
Innovation – Italian Award" promosso dall'Associazione Italiana Financial Innovation,
grazie alla funzionalità "Salvadanaio Digitale".
Poste Vita premiata agli Insurance
Awards Di Milano Finanza
La Società Poste Vita è stata premiata nella categoria "Compagnie di valore" agli
Insurance Awards di Milano Finanza, per avere raggiunto i migliori premi nel ramo vita e
per i maggiori investimenti effettuati nel 2019.
Premiato il prodotto "Poste Vivere
Protetti" di Poste Assicura
Nel 2021 il prodotto "Poste Vivere Protetti" della società del Gruppo Poste Assicura è
stato riconosciuto con il premio "2021 Celent Model Insurer Award for Customer
Experience Transformation", per la sua capacità di offrire ai clienti un'offerta multicanale
che raggruppi tutte le coperture in un'unica polizza.
Il Gruppo Poste Italiane tra i migliori
datori di lavoro per le donne
A seguito dell'analisi condotta dall'Istituto Tedesco Qualità ITQF in collaborazione con il
Media Partner La Repubblica Affari&Finanza, il Gruppo Poste Italiane ha ottenuto il
riconoscimento "Italy's Best Employers for Women 2021", figurando come uno dei 200
migliori datori di lavoro per le donne in Italia.

Nel 2020 Poste Italiane ha confermato la propria presenza in importanti indici di sostenibilità che rappresentano parametri utili sia per comunicare i risultati aziendali agli stakeholder, sia per valutare e migliorare la performance interna al Gruppo.

Da un lato, infatti, gli indici di sostenibilità sono studiati da azionisti e stakeholder in generale, per comparare l'andamento dell'azienda relativamente a tematiche ESG rispetto alle aziende sul mercato, dall'altro sono analizzati internamente dal management aziendale per sviluppare piani di investimento sostenibile per il Gruppo.

Indici di sostenibilità in cui è presente Poste Italiane

Nel 2020, Poste Italiane conferma la sua presenza all'interno del Dow Jones Sustainability
World Index (DJSI) e del più selettivo Dow Jones Sustainability Europe Index.
Poste Italiane è stata inclusa per il secondo anno consecutivo nei prestigiosi indici di
sostenibilità FTSE4Good. Gli indici FTSE4Good Europe e FTSE4Good Developed
includono le aziende che si distinguono per una gestione trasparente e l'applicazione di
criteri ESG. L'Azienda si è distinta in particolar modo nelle categorie: Human Rights &
Community; Labour Standards; Corporate Governance e Anti-Corruption.
L'Azienda si è posizionata all'interno della fascia "Leadership" con rating A- della classifica
annuale stilata da CDP (ex Carbon Disclosure Project), distinguendosi per la capacità di
rendicontare le emissioni e le iniziative introdotte per la riduzione del proprio impatto
ambientale e di adottare soluzioni adeguate di pianificazione strategica e di gestione dei
rischi e delle opportunità legate al clima, con riferimento all'intera catena del valore.
Poste Italiane si conferma al terzo posto a livello europeo nella valutazione delle proprie
performance ESG nel settore "Transports and Logistics" e si colloca al 47° posto a livello
mondiale. La valutazione ribadisce il posizionamento di Poste Italiane nell'indice Euronext
Vigeo-Eiris World 120 e negli indici regionali Euronext Vigeo Eurozone 120 ed Europe 120.
Poste Italiane entra per il secondo anno consecutivo nel Bloomberg Gender Equality Index
(GEI), l'indice di riferimento mondiale sulla parità di genere. L'Azienda è entrata nella top
five ottenendo un punteggio significativamente superiore a quello medio delle società
valutate nel GEI, che prende in considerazione 380 aziende di 11 settori produttivi con una
capitalizzazione di mercato combinata di 14 trilioni USD con sede in 44 paesi e regioni.
Nel 2020 Poste Italiane è entrata nella top five della classifica sulla gender equality delle
società appartenenti all'indice FTSE MIB della Borsa di Milano, stilata da Equileap.
Al Gruppo è stato riconosciuto in modo particolare l'impegno a supporto della paternità e
della maternità ed è stata premiata la trasparenza e la qualità delle informazioni rese
pubbliche.
Poste Italiane conferma la propria presenza nel Sustainability Yearbook 2021, l'Annuario
di sostenibilità pubblicato da S&P Global, che valuta le performance di sostenibilità delle
principali aziende a livello globale. Il Gruppo è stato premiato come Silver Class per
l'eccellente performance di sostenibilità. L'Azienda è l'unica italiana del settore finanziario
e assicurativo ad avere ottenuto tale riconoscimento.

Anche nel 2020 Poste Italiane entra nell'Integrated Governance Index, posizionandosi al
primo posto della top ten generale e della top five in materia ESG.
Il Gruppo Poste Italiane ha confermato il proprio rating pari a 1, considerato il massimo
della valutazione, negli ambiti Environment e Social, nel Institutional Shareholder Services
Inc. (ISS).
Poste Italiane riceve il rating "A" da MSCI una delle principali agenzie di valutazione delle
performance legate alla sostenibilità ESG.
Il Gruppo è stato premiato per i progressi compiuti in ambito di gestione del lavoro, per la
gestione responsabile dei propri investimenti, per le politiche adottate in materia di privacy
e sicurezza delle informazioni e per la strategia sul clima.

Principali capitali collegati

5. RISCHI E OPPORTUNITÀ

LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19

TEMI MATERIALI, RISCHI E MODALITA' DI GESTIONE

OUTLOOK: LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI

LA CORPORATE GOVERNANCE DI POSTE ITALIANE

ORGANI DI AMMINISTRAZIONE E CONTROLLO

Consiglio di Amministrazione (1)
Presidente Maria Bianca Farina
Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Del Fante
Consiglieri Giovanni Azzone
Bernardo De Stasio
Daniela Favrin
Davide lacovoni
Mimi Kung
Elisabetta Lunati
Roberto Rossi
Comitato Controllo
e Rischi (2)
Bernardo De Stasio (presidente)
Davide lacovoni
Roberto Rossi
Comitato
Remunerazioni (2)
Giovanni Azzone (presidente)
Daniela Favrin
Elisabetta Lunati
Comitato Nomine
e Corporate Governance (2)
Bernardo De Stasio (presidente)
Giovanni Azzone
Mimi Kung
Comitato Parti Correlate
e Soggetti Collegati (2)
Elisabetta Lunati (presidente)
Bernardo De Stasio
Mimi Kung
Comitato
Sostenibilità (2)
Daniela Favrin (presidente)
Davide lacovoni
Roberto Rossi
Collegio Sindacale (3)
Presidente
Mauro Lonardo
Sindaci effettivi Luigi Borrè
Anna Rosa Adiutori
Sindaci supplenti Alberto De Nigro
Maria Francesca Talamonti
Antonio Santi
Organismo di Vigilanza (4)
Presidente Carlo Longari
Componenti Paolo Casati (5)
Massimo Lauro
Magistrato della Corte dei Conti Delegato al controllo su Poste Italiane Piergiorgio Della Ventura (6)
Società di revisione Deloitte & Touche SpA (7)

L'assetto di Corporate Governance di Poste Italiane riflette le disposizioni contenute nel D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF) ove applicabili, le Disposizioni di Vigilanza emanate da Banca d'Italia applicabili a Poste Italiane in ragione delle attività condotte per il tramite del Patrimonio destinato BancoPosta, nonché le raccomandazioni del Codice di Autodisciplina delle società quotate promosso da Borsa Italiana vigente alla data del 31 dicembre 2020.

A partire dal primo gennaio 2021 è entrato in vigore il nuovo Codice di Corporate Governance in sostituzione del suddetto Codice di Autodisciplina. A tal proposito, il Consiglio di Amministrazione, in occasione della riunione del 17 dicembre 2020 ha approvato alcune misure per allineare l'assetto di Governance della Società al nuovo Codice di Corporate Governance.

Poste Italiane aderisce al nuovo Codice di Corporate Governance e adotta una Linea Guida Politica di Gestione del Dialogo con la Generalità degli azionisti di Poste Italiane S.p.A. – Engagement Policy

Tra le varie misure si segnala in particolare l'adozione della "Linea Guida Politica di Gestione del Dialogo con la Generalità degli azionisti di Poste Italiane S.p.A.Engagement Policy. Maggiori dettagli sono illustrati nella "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietariesercizio 2020".

Il modello di Governance adottato è di tipo tradizionale, caratterizzato dalla dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; la revisione legale dei conti è affidata a una Società di Revisione.

La gestione finanziaria di Poste Italiane è sottoposta al controllo della Corte dei Conti (legge 21 marzo 1958 n. 259); tale attività è svolta da un Magistrato della Corte dei Conti, che assiste alle sedute del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'Assemblea degli Azionisti ha il compito di nominare e revocare i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, nonché la Società di Revisione, prevedendone i compensi. Inoltre, l'Assemblea degli Azionisti approva il bilancio annuale, delibera sulle modifiche statutarie e sulle operazioni di carattere straordinario, quali aumenti di capitale, fusioni e scissioni nei casi in cui la legge esclude la competenza del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione è composto da nove membri (di cui otto non esecutivi e uno esecutivo) e si riunisce di norma con cadenza mensile per esaminare e deliberare in merito all'andamento della gestione, ai risultati consuntivi, alle proposte relative al modello organizzativo e a operazioni di rilevanza strategica. Nel corso dell'esercizio 2020 si è riunito 15 volte. Dei nove membri del Consiglio sei sono in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dal TUF, dallo Statuto sociale, nonché dal nuovo Codice di Corporate Governance.

In conformità a quanto disposto dal Codice Civile, il Consiglio di Amministrazione ha delegato parte delle proprie

competenze gestionali all'Amministratore Delegato e ha nominato al proprio interno, in linea con le indicazioni previste dal Codice di Autodisciplina (nonché dal nuovo Codice di Corporate Governance) e dalle disposizioni di vigilanza di Banca d'Italia, cinque Comitati (di un

Il 15 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione istituisce al suo interno un Comitato Sostenibilità

numero pari a quattro fino al mese di maggio 2020) con funzioni propositive e consultive: il Comitato Nomine e Corporate Governance, il Comitato Remunerazioni, il Comitato Controllo e Rischi (fino al mese di maggio 2020 denominato Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità), il Comitato Sostenibilità (costituito nel mese di maggio 2020) e il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. In particolare, il Comitato Sostenibilità ha il compito di coadiuvare

il Consiglio di Amministrazione, con funzioni istruttorie, di natura propositiva e consultiva, nel perseguire il successo sostenibile, anche attraverso il supporto nelle valutazioni e decisioni relative ai fattori ambientali, sociali e di governance, promuovendo la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali relative alla sostenibilità nelle strategie aziendali.

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione ha il ruolo di impulso e di vigilanza sul funzionamento del Consiglio di Amministrazione, ha la rappresentanza legale della Società e gli altri poteri previsti dallo Statuto sociale e dalla legge, nonché quelli conferitigli dal Consiglio di Amministrazione nell'adunanza del 15 maggio 2020.

L'Amministratore Delegato e Direttore Generale, cui riportano tutte le strutture organizzative di primo livello (con esclusione della Funzione Controllo Interno che riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione sotto la supervisione – con finalità di raccordo rispetto al Consiglio di Amministrazione – del Presidente), ha i poteri per l'amministrazione della Società a eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla legge e dallo Statuto e salvo i poteri che il Consiglio di Amministrazione si è riservato. All'Amministratore Delegato compete altresì la rappresentanza legale della Società nell'ambito dei poteri a lui delegati.

Il Collegio Sindacale è costituito da 3 membri effettivi e 3 membri supplenti. Ha il compito di vigilare sull'osservanza della Legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione e in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società e sul suo concreto funzionamento. Nel corso dell'esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 37 volte di cui 12 volte congiuntamente al Comitato Controllo e Rischi.

L'Organismo di Vigilanza è costituito da tre membri. È dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo, vigila sul funzionamento e sull'osservanza del Modello Organizzativo ex D.Lgs. n. 231/2001 e ne cura l'aggiornamento in relazione all'evolversi della struttura organizzativa e del contesto normativo di riferimento, mediante proposte motivate all'Amministratore Delegato, il quale provvede a sottoporle al Consiglio di Amministrazione.

La revisione legale dei conti è affidata per gli esercizi 2020-2028 alla Società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. per tutto il Gruppo. Il suddetto incarico è stato attribuito ai sensi del D.Lgs. 39/2010 di attuazione della direttiva 2006/43/CE e del Regolamento Europeo 537/2014 relativo agli enti di interesse pubblico e all'attività di revisione sugli enti di interesse pubblico, in vigore dal 17 giugno 2016.

Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" richiamato nella Relazione sulla gestione del Patrimonio BancoPosta, a cui si rimanda.

Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 delle Disposizioni di Vigilanza applicabili al Patrimonio BancoPosta, Poste Italiane, nell'esercizio dell'attività finanziaria presso il pubblico, è equiparabile ai fini dell'applicazione delle disposizioni sul governo societario - alle banche di maggiori dimensioni e complessità operativa.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rimanda al citato documento "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari – esercizio 2020".

CONTROLLO INTERNO

Aspetti di Governance

L'azione della funzione Controllo Interno per l'anno 2020 è proseguita in continuità con l'impostazione adottata nell'ultimo biennio ed è stata ispirata dalle seguenti linee strategiche:

  • sostenere la Governance di Gruppo;
  • promuovere creazione di valore ed efficienza;
  • salvaguardare il conseguimento degli obiettivi del Piano Industriale e la Sustainability.

La funzione è stata costantemente impegnata a potenziare l'efficacia e l'efficienza dell'attività di Internal Auditing, garantendo l'obiettività degli auditor e la conformità del proprio operato agli International Standards for the Professional Practice of Internal Audit (Standard), al Codice Etico e alla «Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane S.p.A.»40.

In occasione della riunione del 5 marzo 2020, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, sentito il parere preventivo dell'ex Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale, ha approvato il Piano di Audit 2020 della funzione Controllo Interno, elaborato, sulla base di un consolidato approccio metodologico, secondo una logica di valutazione sistemica rispetto al livello di rischiosità potenziale dei principali processi (compresi i rischi ex D.Lgs. 231/01) ed in coerenza con gli obiettivi aziendali.

Inoltre, l'attività della funzione, che è orientata al sostegno della Governance in tutta l'articolazione organizzativa aziendale e del Gruppo, assicura una valutazione integrata indipendente sui processi caratterizzati da rilevanti vincoli normativi (D.Lgs. 231/01, L. 262/05) e/o da specifiche prescrizioni di Vigilanza (Banca d'Italia, CONSOB, IVASS, COVIP, AGcom).

Il Piano annuale di Audit 2020, che risponde a logiche di Assurance verso gli Organi di Governo e Controllo e di Supporto al Management sulle tematiche di controllo interno, ha continuato a garantire elevati livelli di "copertura" (superiori al 20%) per oltre il 75% dei processi dell'Audit Universe nel triennio, molti dei quali in ottica di continuous auditing.

L'attività di audit ha interessato, in particolare, gli ambiti di erogazione di prodotti/servizi Assicurativi, Finanziari e Transazionali (su ca. 1.350 Uffici Postali), nonché i processi Postali e di Logistica. In aggiunta, è stata prevista e realizzata la copertura dei principali processi di gestione delle risorse aziendali quali l'IT (con audit su 12 processi/applicativi), gli immobili e gli acquisti (7 strutture), le risorse umane (oltre 40 strutture), i processi amministrativo-contabili (17 strutture) e vari ambiti di compliance (21 strutture).

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2020, la Funzione Controllo Interno ha presentato la Relazione di Valutazione dello SCIGR (Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi) che, a seguito di discussione, nonché sentito il parere dell'ex Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e del Collegio Sindacale, ha conseguito l'approvazione. La Relazione, elaborata in coerenza con i requisiti di autodisciplina delle società quotate e le disposizioni di vigilanza, ha tenuto conto degli esiti delle attività di audit effettuate sulla base dei Piani Audit di tutte le funzioni di Controllo coinvolte e del quadro generale dello SCIGR del Gruppo Poste Italiane, considerando gli impatti connessi agli interventi organizzativi adottati, alle evoluzioni intervenute ed agli eventi verificatisi nel corso dell'anno. La Relazione ha espresso la valutazione complessiva del Sistema di

40 Approvata dal CdA di Poste Italiane il 19 febbraio 2018.

Controllo Interno e Gestione dei Rischi del Gruppo Poste Italiane in modalità di "Positive Assurance", rilevando che, sulla base di quanto riscontrato, alla data della menzionata relazione e per il periodo di riferimento della stessa, tale sistema è risultato complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali.

La funzione Controllo Interno ed i controlli di terzo livello

Durante il 2020 le attività della funzione sono state svolte contemperando le limitazioni imposte dall'emergenza sanitaria Covid-19. Nonostante questo, facendo leva sulla strumentazione informatica a supporto, sono state quasi completamente realizzate le molteplici attività di audit previste dal Piano, privilegiando, laddove possibile, l'esecuzione da remoto di parte significativa delle verifiche e delle analisi preliminari e salvaguardando la continuità operativa.

Al 31 dicembre si registra un avanzamento complessivo leggermente superiore all'80% per l'audit di funzionamento, e pari al 96% per l'audit di disegno. In particolare, l'avanzamento è stato pari all'85% circa per i processi di erogazione di prodotti/servizi presso Uffici Postali con le attività di assurance e on demand e al 100% per i processi di Filiale, i processi amministrativo-contabili presso i Poli Amministrativi, i processi di gestione del patrimonio immobiliare, della manutenzione ed igiene ambientale presso le Aree Immobiliari.

Tuttavia, in considerazione degli impatti riscontrati per via dell'emergenza sanitaria, non è stato possibile recuperare/contenere completamente le inevitabili ripercussioni sulla realizzazione del Piano di Audit 2020. A tal proposito, sono state effettuate una serie di valutazioni considerando, ove possibile, le eventuali variazioni del profilo di rischio dei processi aziendali rappresentati dall'Audit Universe e il livello di realizzazione delle attività previste dal Piano al 31 dicembre 2020 si è attestato complessivamente sopra l'85%. Nonostante ciò, sui processi aziendali sono stati garantiti i livelli di copertura di audit necessari ad esprimere la Valutazione Complessiva del Sistema di Controllo Interno in ottica di "Positive Assurance".

Per un più efficace presidio del sistema di controllo di Gruppo, la funzione Controllo Interno di Poste Italiane ha pianificato e realizzato nel 2020 un incremento delle attività sulle Società del Gruppo prive della funzione di internal audit.

In continuità con l'anno precedente, per le Società del Gruppo maggiormente significative non dotate di una propria funzione di internal auditing, le suddette attività sono state regolate da appositi accordi attuativi sottoscritti con le Società SDA Express Courier, PosteAirCargo S.r.l. e Postel S.p.A..

Con riferimento a Postel S.p.A. e PosteAirCargo S.r.l., le attività espletate dalla funzione Controllo Interno hanno avuto la finalità di valutare il disegno ed il funzionamento del sistema di controllo di alcuni ambiti di processo oggetto di verifica; per quanto riguarda l'accordo con SDA, oltre alle suddette attività, anche per il 2020 sono state eseguite verifiche sui processi logistici presso le strutture territoriali e attività di Compliance alla legge 262/05.

Nel corso del periodo sono proseguiti, inoltre, i momenti di scambio informativo e di interazione con tutte le Società del Gruppo anche con l'obiettivo di progredire nell'allineamento sui principali riferimenti metodologici per lo svolgimento delle attività di audit e l'effettuazione delle connesse valutazioni sul sistema di controllo interno, al fine di offrire agli Organi di Governo e Controllo una rappresentazione di Gruppo sempre più integrata ed omogenea.

Nell'ambito del Disciplinare Esecutivo tra BancoPosta e la funzione Controllo Interno di Poste Italiane (biennio 2019 – 2020), sono state realizzate le attività di audit demandate presso strutture territoriali di rete (ad eccezione dei Centri Servizi Territoriali), canali di vendita di Poste Italiane connessi ad ambiti di natura finanziaria e assicurativa, nonché specifici IT audit aventi ad oggetto sistemi e processi informatici a supporto per l'erogazione

dei servizi e prodotti BancoPosta. Sempre in relazione al suddetto Disciplinare Esecutivo, sono stati generati i flussi informativi periodici verso la funzione Revisione Interna BancoPosta relativi all'avanzamento delle attività previste ed ai relativi esiti, nonché al monitoraggio dei livelli di servizio (KPI).

In continuità con il biennio precedente, infine, il Disciplinare Esecutivo ha recepito anche esigenze di audit espresse alla funzione Revisione Interna di BancoPosta dalle società finanziarie e assicurative del Gruppo Poste Italiane. In relazione agli impatti dovuti all'emergenza sanitaria, il piano delle attività demandate riguardanti le strutture di rete (Uffici Postali) è stato rimodulato all'85% circa di quanto inizialmente previsto e in tale misura pienamente realizzato.

IL SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

In un contesto caratterizzato da un'elevata complessità operativa e regolamentare e dall'esigenza di competere in modo sempre più efficiente nei mercati di riferimento, la gestione dei rischi e i relativi sistemi di controllo assumono un ruolo centrale nei processi decisionali, nell'ottica della creazione di valore nel lungo termine a beneficio non solo degli azionisti, ma anche in considerazione degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società.

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) di Poste Italiane è l'insieme di strumenti, procedure, regole e strutture organizzative volte a consentire una conduzione d'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi aziendali nonché a perseguire il successo sostenibile, mediante un adeguato processo di definizione di attori, compiti e responsabilità dei vari organi e funzioni di controllo e di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, così come attraverso la strutturazione di adeguati flussi informativi volti a garantire la circolazione delle informazioni.

Tale Sistema rappresenta un elemento fondamentale della Corporate Governance di Poste Italiane poiché consente al Consiglio di Amministrazione di guidare la Società perseguendo la creazione di valore nel lungo termine, definendo altresì la natura e il livello di rischio compatibili con gli obiettivi strategici, includendo nelle proprie valutazioni tutti gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica del successo sostenibile. In particolare, in linea con le principali leading practice che pongono particolare enfasi all'integrazione della sostenibilità nelle strategie, nella gestione dei rischi e nelle politiche di remunerazione, il SCIGR di Poste Italiane si pone l'obiettivo di contribuire al successo sostenibile della Società attraverso la definizione di ruoli e responsabilità in ambito ESG, dei flussi informativi tra gli attori coinvolti nel sistema di controllo interno e verso gli organi aziendali nonché delle modalità di gestione dei relativi rischi. Inoltre, per il raggiungimento di tale obiettivo la Società ha deciso di promuovere un dialogo con gli stakeholder rilevanti, al fine di assicurare un costante confronto sulle strategie d'impresa e sulla loro realizzazione.

Il SCIGR, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola su tre livelli di controllo e coinvolge una pluralità di attori presenti all'interno dell'organizzazione aziendale. I presidi di controllo di secondo livello, il cui ruolo consiste principalmente nel definire i modelli di gestione del rischio e nell'effettuare attività di monitoraggio, svolgono un ruolo determinante ai fini dell'integrazione e del funzionamento complessivo del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi.

Modello di Risk Management e analisi dei rischi

Poste Italiane ha implementato un sistema di gestione dei rischi basato sul framework di Enterprise Risk Management (ERM), finalizzato a fornire una visione organica e integrata e una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto. La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo ("SSRCG"), nell'ambito della funzione Corporate Affairs, ha il compito di garantire tali obiettivi, principalmente attraverso la definizione di un processo di risk management integrato che coinvolga in modo coordinato tutti gli attori del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e, in particolare, i diversi presidi di controllo specialistico di secondo livello, l'armonizzazione dei modelli e delle metriche rispetto ai criteri di Gruppo, il disegno e l'implementazione di strumenti comuni di analisi e gestione dei rischi. A tal ultimo riguardo, a partire dal 2018 è stata implementata la Piattaforma GRC di Gruppo (Governance, Risk & Compliance) di supporto al processo di risk management integrato. Lo strumento informatico consente l'analisi e la gestione dei rischi operativi, ex D.Lgs. 231/01, di frode, di sicurezza IT, strategici, ESG e reputazionali, nonché di compliance alle norme applicabili ai servizi finanziari e di pagamento. Inoltre, nel corso del 2020 la piattaforma è stata ulteriormente ampliata attraverso implementazioni

Principali capitali collegati

evolutive e migrazione di nuovi ambiti di rischio (fiscale, sicurezza fisica, Compliance Integrata, privacy, IT security, corruzione). Si realizza così lo strumento per la massima integrazione del processo di risk management di Gruppo, in grado di assicurare la condivisione delle metodologie di analisi dei rischi tra tutte le funzioni di presidio specialistico che operano al 2° livello di controllo, il miglioramento della comunicazione verso i vertici e gli organi aziendali e tra le funzioni di controllo, nonché la minimizzazione del rischio di informazioni carenti o ridondanti.

Di seguito si riportano i principali rischi connessi alle attività del Gruppo Poste Italiane.

Con particolare riferimento alle attività di assessment dei principali rischi di Poste Italiane, oltre alla consueta attività di analisi del contesto interno, quest'anno si è posta particolare attenzione al contesto esterno, anche in considerazione degli obiettivi generali del Paese per una ripresa economica sostenibile, così come definito dalle direttrici del piano Next Generation EU. In particolare, nell'identificazione e valutazione dei rischi sono stati considerati:

Pandemic risk assessment

i potenziali impatti della pandemia sull'effettivo raggiungimento degli obiettivi di piano anche in considerazione delle azioni implementate dalla Società in risposta all'emergenza sanitaria (cfr. Gestione della pandemia da covid-19)

Rischi Emergenti

i rischi emergenti che presentano potenziali impatti sia nelle strategie di Poste Italiane su un lungo orizzonte temporale (10-20 anni), nonché nei settori in cui opera il Gruppo (cfr. Outlook: la gestione dei rischi emergenti)

Temi materiali

le tematiche di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane attraverso il processo di analisi di materialità, nonché specifici approfondimenti su tematiche legate alla tutela dei diritti umani e al cambiamento climatico (cfr. Temi materiali, rischi e modalità di gestione)

Le attività di analisi dei principali rischi per Poste Italiane sono state svolte anche attraverso l'adozione delle common metrics definite dal WEF in considerazione del loro impatto rispetto al raggiungimento degli SDGs. In particolare, ciascun rischio è stato categorizzato in funzione di tali metriche, evidenziando altresì la correlazione rispetto ai Pilastri di Sostenibilità di Poste Italiane. Un esempio di tale attività di assessment è riportato nell'ambito del paragrafo, relativo ai rischi emergenti.

Principali capitali collegat

GESTIONE DELLA PANDEMIA DA COVID-19

Poste Italiane rappresenta una realtà unica in Italia per dimensioni, riconoscibilità, capillarità e fiducia da parte della clientela, e si costituisce come parte integrante del tessuto economico, sociale e produttivo del Paese. Il ruolo che ricopre nei confronti dell'intera nazione rende il Gruppo responsabile del benessere delle comunità in cui opera, con la convinzione che in un periodo così critico della storia italiana il proprio apporto possa rappresentare uno strumento prezioso al servizio dei cittadini e delle istituzioni. La pandemia da Covid-19, che da un lungo periodo si è insinuata nella quotidianità, ha colto il mondo intero di sorpresa, richiedendo grandi sforzi a tutti gli operatori economici per l'identificazione di soluzioni volte a garantire la salute delle persone e, nello stesso tempo, continuità al proprio business. Poste Italiane, in ottemperanza ai provvedimenti governativi in materia di contenimento del virus e distanziamento interpersonale, ha messo in atto diverse iniziative rese possibili grazie all'impegno di tutta l'organizzazione, fornendo il proprio contributo all'intero Paese. Il Gruppo ha ripensato le modalità di erogazione dei propri servizi, prendendo costantemente in considerazione le evoluzioni della situazione epidemiologica in atto e i conseguenti provvedimenti del Governo in materia. In primo luogo, l'Azienda ha ritenuto di fondamentale importanza garantire la salvaguardia della salute dei dipendenti, adottando forme di lavoro flessibili (c.d. smart working) e fornendo al personale tutti gli strumenti e attrezzature per svolgere in totale sicurezza il lavoro in presenza (es. DPI, pannelli di plexiglass ecc.), nei casi di attività incompatibili con il modello di lavoro da remoto, come per l'ambito postale e logistico.

Le azioni intraprese dal Gruppo risultano coerenti con i valori riconosciuti da Poste Italiane in relazione alla strategia di sostenibilità, fondata su otto Pilastri, nonché in linea con le raccomandazioni previste dal Global Compact Network Italia, dalle linee di indirizzo UN PRI (Principles for Responsible Investment) e dalle ulteriori indicazioni fornite dalle Nazioni Unite in relazione agli impatti dell'emergenza Covid-19 sugli SDGs41.

Le iniziative implementate dal Gruppo per mitigare gli effetti della pandemia da Covid-19, menzionate di seguito, sono oggetto di più approfondita trattazione all'interno dei relativi pilastri indicati e sono contrassegnate dalla presente infografica:

41 «Shared Responsability, Global Solidarity: responding to the socio-economic impacts of Covid-19», Marzo 2020

PERSONE DI POSTE ITALIANE

Capitale di input Iniziativa Pilastro
21 febbraio 2020 Istituzione del Comitato per la gestione del rischio
Coronavirus, organo finalizzato al governo unitario e coordinato a
livello nazionale delle azioni di contenimento e prevenzione
Introduzione di misure per ridurre il livello di potenzialità del contagio
(smart working, gestione delle trasferte, erogazione di iniziative
formative esclusivamente online)
Distribuzione costante di DPI al personale esposto e pulizia e
sanificazione dei luoghi di lavoro e della flotta aziendale
26 marzo 2020 Estensione polizza sanitaria dipendenti
23 luglio 2020 Sottoscrizione di un accordo annuale con le
Organizzazioni Sindacali che prevede la corresponsione di un Premio
di Risultato
Istituzione di un doppio canale di comunicazione per facilitare il flusso
di informazioni
18 dicembre 2020 Sottoscrizione di un Verbale di Accordo con le
Organizzazioni Sindacali per prorogare e disciplinare l'attività di smart
working
14 aprile 2020 Sottoscrizione Accordo con Assidipost
Federmanager per iniziative di solidarietà dei dirigenti
Garantita ai dipendenti la possibilità di sottoporsi a tampone
gratuitamente

Sottoscrizione di un Protocollo di intesa tra Poste Italiane e ACI su sicurezza alla guida e sostenibilità della mobilità

Convenzione tra Poste Italiane e Arma dei Carabinieri per erogazione e consegna domiciliare delle pensioni per i cittadini e individuazione di una modalità di pagamento delle pensioni in forma scaglionata; sinergie per la gestione di possibili assembramenti all'esterno degli Uffici Postali

Accordi con Amministrazioni Locali per la consegna delle mascherine alla popolazione e ascolto e vicinanza alle istituzioni per offrire soluzioni alle criticità emergenti

Collaborazioni con lo Stato italiano per l'erogazione del bonus Inps e per l'anticipazione del trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga ai clienti BancoPosta e Postepay Evolution

Implementazione di una piattaforma per favorire la campagna vaccinale

Supporto logistico per la consegna dei vaccini

Attività di comunicazione continua alle Istituzioni nazionali e locali con finalità di sensibilizzazione

Realizzazione di un ciclo di incontri "Atlante dei Territori", al fine di discutere delle aspirazioni e delle possibilità di cambiamento partendo dai temi della salute, della solidarietà, dell'abitare e delle fragilità territoriali delle aree interne

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FORNITORI
Capitale di input Iniziativa Pilastro
Assessment dei fornitori prevedendo l'analisi del rischio Covid-19
Trasparenza nella gestione e mantenimento delle relazioni con la
supply chain
Rispetto delle modalità e dei tempi di pagamento nei confronti dei
fornitori
Creazione di una nuova rete logistica di approvvigionamento ad hoc
per importare tutti i dispositivi di sicurezza necessari
Ingaggio di imprese specializzate per la sanificazione delle sedi
Acquisto e installazione in ogni sito logistico di bagni chimici per
esclusivo utilizzo dei corrieri esterni

TEMI MATERIALI, RISCHI E MODALITÀ DI GESTIONE

TEMI DI SOSTENIBILITÀ RILEVANTI PER POSTE ITALIANE

Al fine di comprendere al meglio le tematiche non-finanziarie che possono comportare rischi e opportunità nel raggiungimento degli obiettivi aziendali, Poste Italiane ha sviluppato un processo di analisi di materialità coerente con le disposizioni del D.Lgs. 254/16 e con gli standard di rendicontazione. A valle del processo si è reso possibile identificare le tematiche economiche, sociali e ambientali materiali che possono impattare in maniera sostanziale le fasi decisionali degli stakeholder e che interpretano un ruolo determinante nella definizione della strategia del Gruppo, tenendo conto della sua struttura, dell'estensione della rete servita e della diversificazione dei settori di mercato in cui opera.

Nello specifico, il percorso per la definizione dei temi materiali di Poste Italiane è stato strutturato in tre fasi principali e condotto in conformità con le indicazioni degli Standards Global Reporting Initiative (GRI Standards):

Al fine di confermare l'universo dei temi potenzialmente rilevanti per il settore e di guidare Poste Italiane nell'analisi di materialità, è stata svolta un'analisi interna ed esterna che ha preso in considerazione gli input provenienti da diverse fonti. In particolare, il perimetro dell'analisi interna ha coinvolto il Piano Strategico e il modello di gestione dei rischi di Gruppo, i risultati emersi dall'analisi di materialità svolta ai fini del Bilancio Integrato 2019 e dalle attività di stakeholder engagement condotte nel 2020; l'analisi esterna, invece, ha preso in considerazione le disposizioni provenienti dalle fonti normative e dalle principali linee guida di sostenibilità nel panorama internazionale, le richieste dei principali questionari elaborati da agenzie di rating di sostenibilità e le analisi dei trend in corso nei diversi settori di operatività del Gruppo.

La rilevanza dei temi identificati è stata definita grazie al diretto coinvolgimento dei portatori di interesse interni ed esterni, attraverso le iniziative di ascolto ed engagement promosse.

Il coinvolgimento degli stakeholder

Da sempre Poste Italiane è attenta nel prendere in considerazione le prospettive e le priorità mutevoli dei propri stakeholder, rendendoli parte integrante dei processi di definizione e gestione della propria strategia di sostenibilità, allo scopo di costruire con quest'ultimi solidi legami di fiducia e trasparenza. Questo contribuisce alla creazione di valore per tutti i soggetti coinvolti direttamente e indirettamente nella realtà di Poste Italiane, permettendo al Gruppo di maturare una buona reputazione nel contesto sociale in cui opera.

In conformità con le indicazioni dello Standard Internazionale AA1000-Stakeholder Engagement Standard (SES), l'Azienda ha realizzato un'accurata analisi delle categorie di stakeholder con i quali si relaziona nel corso dello svolgimento delle proprie attività, in particolar modo identificando i soggetti che maggiormente influenzano o che vengono a loro volta influenzati dal processo di raggiungimento degli obiettivi strategici di Gruppo.

A seguito della suddetta analisi, è stato possibile identificare sette macrocategorie di stakeholder: Azionisti e Investitori, Comunità e Territorio (associazioni di categoria, media, mondo accademico), Clienti (associazioni di consumatori), Enti ed Istituzioni (Autorità, Fondimpresa), Fornitori (Business Partner), Personale (persone di Poste Italiane, sindacati) e Ambiente.

Di seguito vengono riportate le macrocategorie di stakeholder identificate, indicando le specifiche modalità di coinvolgimento e comunicazione per ciascuna di esse.

Modalità di coinvolgimento degli stakeholder da parte di Poste Italiane

Categoria di stakeholder Principali modalità di coinvolgimento
Azionisti e Investitori Assemblea degli Azionisti; Relazione Corporate Governance; Relazioni finanziarie e

presentazioni periodiche; Roadshow e incontri dedicati; Sito web istituzionale;
Comunicati stampa.
Clienti Sistemi di customer experience; Indagini periodiche di soddisfazione.
Personale Strumenti di comunicazione interna (intranet aziendale, newsletter, mailing list,

Postenews, ecc.); Eventi interni ed esterni dedicati ai dipendenti; Incontri periodici;
Contrattazione di primo e secondo livello; Indagini periodiche di soddisfazione.
Fornitori e Business Partner Incontri specifici.
Enti e Istituzioni Convegni; Incontri specifici; Comunicazione istituzionale; Comunicazioni periodiche;

Organizzazione di eventi.
Comunità e Territorio Progetti in favore della collettività; Partnership; Comunicati stampa; Sponsorizzazioni,

Liberalità; Dialogo con le istituzioni locali; Contatti in occasione del lancio di progetti
rilevanti, Pubblicazione di documenti, interviste, eventi.
Ambiente Comunicati Stampa; Eventi dedicati; Partnership; Collaborazioni; Convegni.

Il Multistakeholder Forum 2020

Nell'ambito degli strumenti di dialogo con gli stakeholder implementati da Poste Italiane, uno dei più proficui in termini di comunicazione e confronto strategico sui temi di sostenibilità rilevanti per il settore è il Forum Multistakeholder, che si svolge con cadenza annuale.

Nonostante i limiti dettati dalla pandemia da Covid-19, la quarta edizione del Forum, svolta in modalità digitale, ha visto coinvolti più di 400 partecipanti e ha creato un'opportunità di riflessione e condivisione di idee e progetti utili alla creazione di valore condiviso con i principali stakeholder con cui Poste Italiane interagisce nello svolgimento delle proprie attività, permettendo di favorire

il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo. Nell'ambito dell'iniziativa, gli stakeholder secondo le tematiche materiali di loro interesse, individuate dai Pilastri fondamentali della sostenibilità definiti negli anni precedenti, hanno preso parte a tre diversi Focus Group. In particolare, le prime due sessioni hanno riguardato le tematiche materiali relative ai pilastri Integrità e trasparenza, Decarbonizzazione immobili e logistica, Customer experience, Innovazione, Valorizzazione delle persone, Sostegno al territorio e al Paese e Diversità e inclusione. Il terzo Focus Group è stato dedicato interamente al pilastro Finanza sostenibile con la finalità di condividere con gli stakeholder il tema dell'integrazione dei fattori ambientali, sociali e di governance all'interno delle politiche di investimento e di assicurazione del Gruppo.

I partecipanti sono stati chiamati ad esprimere la propria valutazione sui temi materiali potenzialmente rilevanti per l'Azienda tramite un tool digitale accessibile da smartphone e pc che ha favorito una visualizzazione istantanea e dinamica dei risultati.

A seguito del processo di coinvolgimento dei principali interlocutori sociali del Gruppo, è stato possibile rilevare, rispetto al 2019, una crescente importanza attribuita alle tematiche inerenti alla salute e alla sicurezza dei dipendenti sui luoghi di lavoro, alle pari opportunità nei percorsi di carriera e alla necessità di perseguire un'integrazione sempre più consistente delle tematiche ESG all'interno delle politiche di investimento e di assicurazione di Poste Italiane.

Box - Multistakeholder Forum: Sostenibilità e contrasto al Covid-19

A conclusione del quarto Forum Multistakeholder tenutosi a novembre 2020, a febbraio 2021 si è svolto in diretta streaming su Repubblica.it un evento pubblico finale che ha visto protagonisti il Vertice aziendale e un dibattito con esponenti rilevanti del mondo delle istituzioni, delle imprese, del mondo accademico e delle associazioni, su alcuni degli argomenti principali trattati nei focus group preparatori. All'evento hanno inoltre partecipato Maurizio Molinari, Direttore di Repubblica, e Fabio Bogo, Direttore di Green & Blue, quest'ultimo in qualità di moderatore. L'iniziativa ha rappresentato un momento utile per raccontare il ruolo della sostenibilità e la sua centralità, nelle declinazioni ambientale, sociale e di governance, all'interno della strategia di Poste Italiane, e per discutere del ruolo fondamentale che il Gruppo ha svolto e continua a svolgere nella lotta al Covid-19, aprendo il confronto ai diversi stakeholder.

La matrice di materialità

La matrice di materialità riportata di seguito esprime la sintesi delle priorità del management di Poste Italiane, del proprio personale e di tutte le categorie di portatori di interesse con cui il Gruppo interagisce nello svolgimento del proprio business. Al suo interno vengono identificati i diciotto temi maggiormente rilevanti e necessari ad assicurare la comprensione delle attività aziendali, del loro andamento e dei loro impatti economici, sociali e ambientali. L'ordine di priorità dei temi è stato definito tenendo conto della rilevanza strategica che ciascuno di questi assume per l'Azienda e la rilevanza percepita per gli stakeholder.

Ogni tema materiale identificato presenta un impatto che è direttamente generato dall'organizzazione, a esclusione dei temi "Impatti ambientali della logistica" e "Salute e sicurezza sul lavoro", le cui influenze derivano anche dai fornitori che operano per conto di Poste Italiane rispetto a una parte considerevole delle operazioni del Gruppo.

La matrice di materialità del Gruppo Poste Italiane

Descrizione dei temi materiali

Lavorare con trasparenza e
integrità
Predisporre adeguati presidi di controllo interno e diffondere nell'organizzazione una cultura
aziendale fondata sull'integrità, l'etica professionale e l'onestà per costruire rapporti di fiducia
con i propri stakeholder e condurre correttamente la propria attività con trasparenza in ogni
singola operazione, in particolare nella lotta alla corruzione attiva e passiva.
Salute e sicurezza sul
lavoro
Tutelare la salute, sicurezza e integrità psicofisica delle persone, anche con riferimento alla
qualità dei luoghi di lavoro, incoraggiando lo sviluppo di una solida cultura interna e aderendo
ai più alti standard nazionali e internazionali sul tema.
Formazione e sviluppo del
personale
Garantire ai propri dipendenti lo sviluppo continuo delle proprie conoscenze e competenze e
l'opportunità di raggiungere il pieno potenziale grazie a percorsi formativi tesi ad assicurare
la crescita e il rafforzamento del know-how in linea con le esigenze espresse dagli stessi e
dal mercato, anche per gestire al meglio eventuali cambiamenti di business/organizzativi.
Qualità e Customer
experience
Rispettare tempi e modalità di esecuzione delle attività (livello di servizio e performance) e
fornire al cliente un'esperienza di qualità che vada oltre la fruizione del prodotto o del servizio
tradizionale, costruendo anche una relazione di fiducia mediante l'attivazione di canali di
ascolto di aspettative, esigenze e soddisfazione dei clienti sui prodotti e servizi offerti e la
corretta gestione dei reclami.
Tutela dei diritti umani in
Azienda
Garantire la tutela dei diritti umani e la promozione di comportamenti non discriminatori
all'interno del Gruppo, anche attraverso l'adesione a standard riconosciuti, l'integrazione del
rischio di violazione nel modello di risk assessment di Gruppo e la valorizzazione di elementi
di diversità (in termini di diversi livelli di età, genere, conoscenze ed esperienze) che
favoriscano lo sviluppo di una cultura d'impresa e la risposta a nuove sfide e opportunità del
mercato.
Innovazione e
digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi
Contribuire alla modernizzazione del Paese e all'evoluzione tecnologica digitale mediante lo
sviluppo di nuovi prodotti e servizi e l'adozione di tecnologie digitali da integrare nei prodotti,
nei servizi e nei processi aziendali, al fine di essere pronti nel rispondere ai cambiamenti di
scenario, ai nuovi bisogni dei clienti e alle opportunità offerte dai mutamenti sociali ed

ambientali.
Pari opportunità nei percorsi
di carriera
Garantire le pari opportunità nello sviluppo delle carriere dei singoli, promuovendo percorsi di
crescita professionale a tutti i dipendenti indipendentemente dalle loro caratteristiche
personali (età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni
politiche e credenze religiose) secondo i principi di imparzialità e non discriminazione.
Dialogo e trasparenza con
le istituzioni
Promuovere un dialogo sistematico e trasparente con le istituzioni nazionali e locali,
improntato alla ricerca di soluzioni condivise che consentano di rispondere ai bisogni sociali
della comunità, incidere positivamente sul tessuto sociale nei territori in cui l'azienda opera e,
al tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità del business.
Supporto allo sviluppo
socio-economico del
territorio
Dare un contributo al benessere socio-economico del sistema Paese attraverso l'attivazione
di impatti diretti, indiretti e indotti sul territorio (es. in termini di PIL e occupazione) e l'avvio o
il sostegno ad attività a scopo sociale che rispondano ai bisogni espressi dalla società
individuati altresì mediante il dialogo e la collaborazione con il Terzo Settore.
Impatti ambientali della
logistica
Monitorare gli impatti ambientali delle attività di logistica e favorire un processo di
cambiamento orientato alla salvaguardia dell'ambiente tramite l'adozione di soluzioni meno
impattanti per l'erogazione dei servizi postali e logistici, quali: utilizzo di mezzi ibridi/elettrici,
razionalizzazione delle distanze percorse, corretta gestione dei rifiuti, sviluppo di infrastrutture
per la ricarica dei mezzi dei clienti.
Integrazione ESG nelle
politiche di investimento
Incorporare gli aspetti ESG all'interno del processo di investimento per gestire meglio i rischi
non-finanziari e considerare nuove opportunità d'investimento che supportino anche lo
sviluppo sostenibile e un futuro low-carbon.
Cybersecurity, Sicurezza
informatica e Privacy
Garantire la privacy dei dati dei clienti, tutelare la proprietà intellettuale e assicurare un
efficace sistema di gestione della sicurezza informatica e cybersecurity al fine di garantire la
continuità aziendale, proteggere il patrimonio informativo dell'azienda, dei suoi clienti e degli
altri stakeholder e la sicurezza delle transazioni.
Integrazione ESG nelle
politiche di assicurazione
Incorporare gli aspetti ESG all'interno delle politiche di assicurazione, delle strategie di
sviluppo dei prodotti assicurativi e delle comunicazioni con i clienti.
Welfare e benessere del
personale
Offrire ai dipendenti strumenti e modelli di lavoro moderni e flessibili in grado di rispondere a
specifici bisogni personali e garantire equilibrio tra vita privata e vita lavorativa (es. iniziative
di lavoro agile, trattamenti economici di miglior favore connessi alla tutela della maternità e
paternità, erogazione di benefit nel campo della sanità, ecc.).
Legalità e integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Improntare i propri processi di acquisto su comportamenti precontrattuali e contrattuali
orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza e adottare criteri di selezione,
valutazione e monitoraggio dei fornitori in grado di misurare la loro performance sociale e
ambientale, al fine di garantire alti livelli di funzionalità e qualità degli approvvigionamenti e
mitigare eventuali rischi ESG.
Impatti ambientali degli
immobili
Diffondere la cultura del rispetto dell'ambiente e adottare soluzioni concrete per la gestione
efficiente delle risorse energetiche, delle risorse idriche e dei rifiuti in ottica di economia
circolare, quali ad esempio: acquisto di energia rinnovabile, installazione di impianti per la
produzione di energia rinnovabile, progetti di efficientamento degli edifici, organizzazione
della raccolta differenziata, ecc.
Inclusione finanziaria Estendere l'offerta di prodotti e servizi finanziari alle categorie tradizionalmente escluse per
garantire l'accesso a servizi fondamentali per il sostentamento economico e rendere
l'esperienza di acquisto dei clienti più consapevole grazie a iniziative di educazione
finanziaria, in particolare in materia di risparmio, investimenti, pagamenti, previdenza e
assicurazione.
Relazioni con le parti sociali Considerare il dialogo con il personale e le rappresentanze sindacali fondamentale per
trovare
soluzioni
condivise
sui
temi
che
possono
avere
impatti
significativi
sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, un asset aziendale
fondamentale per l'Azienda.

Al fine di fornire una rappresentazione dei temi materiali in accordo alle indicazioni dell'International Framework, la valutazione degli stessi è stata fatta, oltre che nell'ottica della rilevanza in termini di impatto sulla strategia, la Governance, le performance e le prospettive future, anche in termini di probabilità di accadimento di tale impatto. La matrice riportata di seguito illustra la rilevanza dei temi materiali in termini di intensità e probabilità dell'accadimento degli impatti collegati agli stessi.

La matrice di impatto del Gruppo Poste Italiane

Interconnessione tra i temi materiali, rischi e modalità di gestione

Allo scopo di garantire l'integrazione delle dimensioni ambientale, sociale e di governance all'interno della strategia e nei processi aziendali, è stato realizzato un processo di correlazione tra i temi materiali individuati e i rischi potenziali, specificando gli stakeholder coinvolti, l'impatto su Poste Italiane e sugli stakeholder e le principali modalità di gestione adottate dal Gruppo.

Rischi non-finanziari associati ai temi materiali e modalità di gestione

Tema Eventi di rischio Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Lavorare con
trasparenza e
integrità
Comportamenti
contrari alle norme
di corretta gestione
del business
Personale;
Fornitori e
Business partner;
Comunità
finanziaria; Clienti;
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza
• Strategico
• Reputazionale
• Non
conformità alle
norme
• Economico • Rafforzamento
presidi
aziendali
su
tematiche
specifiche (es. modello di
gestione
dei
rischi
integrato,
modello
di
affidabilità
aziendale,
anticorruzione, ambiente,
ecc.)
Salute e sicurezza
sul lavoro
Incidenti / Infortuni
a lavoratori o
contrattisti sui
luoghi di lavoro
Persone di Poste
Italiane
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• Operativo
• Salute
e
sicurezza
• Analisi ed ottimizzazione
dei modelli organizzativi
della salute e sicurezza
sul lavoro
• Estensione
di
modelli
produttivi nei siti operativi
(es. lean manufacturing)
• Supporto
nell'implementazione
e
certificazione dei SGSSL
sia nelle unità produttive di
Poste Italiane S.p.A. sia
nelle Società del Gruppo
Formazione e
sviluppo del
personale
Inadeguatezza in
termini di qualità
del personale
Clienti; Persone di
Poste Italiane
• Strategico • Diritti umani • Rafforzamento del piano
di formazione annuale
• Promozione
delle
iniziative
di
comunicazione,
formazione
ed
informazione
per
aumentare engagement
Qualità e Customer
experience
Deterioramento dei
livelli di qualità
erogata e aumento
di reclami
Clienti; Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Comunità
finanziaria
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• Operativo
• Qualità
del
servizio
• Economico
• Rafforzamento
presidi
aziendali
su
tematiche
specifiche (es. qualità)
• Miglioramento prodotti e
servizi
• Evoluzione del modello di
assistenza clienti
• Gestione reclami
• Implementazione
del
Sistema di Gestione della
Qualità
Tutela dei diritti
umani in Azienda
Possibili
discriminazioni che
riguardano
lavoratori di Poste
Italiane (es.
genere, età,
orientamento
politico o sessuale,
stato civile, ecc.)
Persone di Poste
Italiane
• Strategico
• Reputazionale
• ESG
• Diritti umani • Responsabilità
organizzativa specifica
per la diversità e
l'inclusione
• Individuazione di possibili
interventi formativi per
creare "cultura" per tutto il
personale
• Introduzione di presidi di
controllo sulla tutela dei
Diritti umani, delle pari
opportunità della diversità
e dell'inclusione

Tema Eventi di rischio Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Innovazione e
digitalizzazione di
prodotti, servizi e
processi
Insufficiente
capacità di
innovazione in
ambito
multicanalità,
customer
experience e
digital
Comunità
finanziaria; Clienti;
Comunità e
Territorio
• Strategico • Qualità del
servizio
• Economico
• Responsabilità
organizzativa specifica
per lo sviluppo digitale
• Lancio iniziative digitali
• Partnership
e
collaborazioni con realtà
first mover
nel settore
digitale e tecnologico
Pari opportunità nei
percorsi di carriera
Scarsa
trasparenza nella
comunicazione e
applicazione di
driver oggettivi di
valutazione nei
percorsi di carriera
dei dipendenti
Persone di Poste
Italiane; Sindacati;
Organizzazioni dei
lavoratori non
riconosciute
• Strategico
• Reputazionale
• Diritti umani
• Qualità della
vita,
benessere
• Introduzione di presidi di
controllo sulla tutela dei
Diritti umani, delle pari
opportunità della diversità
e dell'inclusione
Dialogo e
trasparenza con le
istituzioni
Mancata
considerazione
delle aspettative
delle istituzioni
Autorità
Indipendenti di
Regolamentazione
e/o Vigilanza;
Istituzioni Europee
ed Internazionali;
Istituzioni
nazionali;
Associazioni di
consumatori e di
categoria
• Strategico
• Reputazionale
• Economico • Dialogo costante e
strutturato con enti e
istituzioni e accordi
condivisi di prossimità al
territorio
Supporto allo
sviluppo socio
economico del
territorio
Tensioni con le
comunità locali per
la ridefinizione del
modello di
business
Istituzioni territoriali • Strategico
• Reputazionale
• Qualità del
servizio
• Economico
• Dialogo costante e
strutturato con enti e
istituzioni e accordi
condivisi di prossimità al
territorio
Impatti ambientali
della logistica
Esternalità
ambientali delle
attività logistiche
(es. produzione di
emissioni
inquinanti)
Fornitori e
Business partner;
Ambiente
• ESG • Salute e
sicurezza
• Trasformazione della flotta
PCL in ottica green, anche
con
l'obiettivo
di
aumentare la capacità di
carico
• Ridisegno ed evoluzione
rete di recapito (es.
aumento numero linee di
recapito pomeridiane,
introduzione di consegne
presso lockers, Uffici
Postali e reti terze)
• Responsabilità
organizzativa specifica
per la gestione della flotta
aziendale
Integrazione ESG
nelle politiche di
investimento
Mancata
percezione del
rischio globale
delle operazioni e
perdita di
opportunità di
business
Comunità
finanziaria; Clienti
• Finanziario e
assicurativo
• ESG
• Economico
• Diritti umani
• Gestione dei rischi e delle
opportunità connessi a
fattori ambientali, sociali e
di governance (ESG)
all'interno dei tradizionali
processi di investimento

Tema Eventi di rischio Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e
Privacy
Aumento dei
disservizi legati
all'infrastruttura
tecnologica
Persone di Poste
Italiane; Media;
Clienti
• Economico
• Strategico
• Operativo
• Reputazionale
• Qualità del
servizio
• Economico
• Azioni in ambito privacy,
cybersecurity e business
continuity
• Investimenti nella
modernizzazione della
infrastruttura IT
Integrazione ESG
nelle politiche di
assicurazione
Mancata
percezione del
rischio globale
delle operazioni e
perdita di
opportunità di
business
Comunità
finanziaria; Clienti
• Finanziario e
assicurativo
• ESG
• Economico
• Diritti umani
• Gestione dei rischi e delle
opportunità connessi a
fattori ambientali, sociali e
di governance (ESG)
all'interno dei tradizionali
processi di assicurazione
Welfare e benessere
del personale
Inadeguatezza
della
programmazione
e/o attuazione dei
programmi di
welfare e
benessere riferiti al
personale
Persone di Poste
Italiane
• Strategico
• ESG
• Salute e
sicurezza
• Qualità della
vita,
benessere
• Programmi di
engagement del
personale (es.
programma employee
engagement, attivazione
piattaforma di welfare,
competence center
dell'assenteismo, ecc.)
• Incentivazione dell'utilizzo
degli strumenti di lavoro a
distanza
Legalità e
integrazione ESG
nel processo di
approvvigionamento
Comportamento
dei fornitori non in
linea con le
politiche di
sostenibilità di
Poste Italiane
Fornitori e
Business partner
• Strategico
• Operativo
• Reputazionale
• ESG
• Salute e
sicurezza
• Diritti umani
• Portale "Contratti aperti e
trasparenti"
• Centralizzazione in
Corporate delle attività di
acquisto delle società del
Gruppo
• Sistema di qualificazione
fornitori
Impatti ambientali
degli immobili
Aumento delle
emissioni derivanti
dalla gestione degli
immobili (es.
energy
management,
gestione dei rifiuti,
ecc.)
Ambiente; Persone
di Poste Italiane
• Economico
• Strategico
• Reputazionale
• ESG
• Salute e
sicurezza
• Responsabilità
organizzativa specifica
per la gestione degli
immobili
• Adozione di soluzioni per
l'efficientamento
energetico del patrimonio
immobiliare e l'utilizzo di
energie rinnovabili
• Implementazione del
Sistema di Gestione
ambientale per le società
del Gruppo
Inclusione
finanziaria
Insufficiente
considerazione
nell'accesso ai
servizi finanziari da
parte di specifiche
categorie di clienti
(es. anziani,
stranieri, ecc.)
Comunità
finanziaria; Clienti;
Enti e Istituzioni
• Strategico
• ESG
• Economico • Dialogo costante e
strutturato con enti e
istituzioni e accordi
condivisi di prossimità al
territorio
• Programma di
educazione finanziaria
digitale e postale
Relazioni con le
parti sociali
Conflittualità
sindacali
Sindacati;
Organizzazioni dei
lavoratori non
riconosciute;
Comunità
finanziaria
• Economico
• Strategico
• Operativo
• Reputazionale
• Economico
• Salute e
sicurezza
• Diritti umani
• Qualità della
• Dialogo costante con le
rappresentanze sindacali
• Implementazione di
progetti riorganizzativi nel
rispetto del quadro
normativo (CCNL e leggi)
e caratterizzati da impatti

Tema Eventi di rischio Stakeholder Impatto
potenziale su
Poste Italiane
Impatto
potenziale su
stakeholder
Principali modalità di
gestione
vita,
benessere
sociali governabili
• Gestione delle risorse in
linea con le disposizioni di
legge, le policy e le
procedure aziendali

Interconnessione tra temi materiali e metriche

Il Gruppo Poste Italiane adopera un processo decisionale integrato che prevede specifiche azioni finalizzate alla creazione di valore nel breve, medio e lungo termine e che prende in considerazione le connessioni e le interdipendenze tra le pluralità di fattori che influenzano la capacità dell'Azienda di creare valore durevole nel tempo. Il suddetto approccio consiste nella comprensione del grado di combinazione, correlazione e interdipendenza fra le tematiche che hanno un impatto rilevante sulle performance economiche, sociali e ambientali. A tal proposito, in linea con le indicazioni fornite dall'International Framework, di seguito vengono illustrate le interconnessioni esistenti tra i temi materiali per Poste Italiane e le principali metriche di misurazione adottate.

L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei rischi legati ai diritti umani

L'impegno di Poste Italiane ad assicurare il rispetto dei diritti umani – promosso sia nell'ambito delle proprie attività che nell'ambito di attività affidate ai terzi/condotte con i partner – è sancito all'interno della "Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani", tesa a strutturare un approccio chiaro sul tema che consenta di monitorare e gestire rischi e opportunità legati ai diritti umani in tutte le loro forme attraverso la sistematica applicazione ad ogni livello organizzativo e funzionale dell'Azienda, anche confermando l'impegno a perseguire un'attività di investimento e di gestione socialmente responsabile.

Al fine di incentivare lo sviluppo di una cultura d'impresa fondata sul rispetto e la valorizzazione della diversità e con l'intenzione di delineare un focus chiaro e strutturato su tale tema, Poste Italiane, in linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico e nella Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, si è dotata di una specifica Policy Diversity and Inclusion. L'obiettivo è quello di favorire la diversità in tutte le sue dimensioni per generare valore all'interno degli ambienti di lavoro, permettendo una migliore valutazione ed un miglior monitoraggio del rischio collegato al verificarsi di discriminazioni in Azienda.

Il modello di gestione dei rischi di Gruppo, coerentemente con le politiche adottate, prevede periodicamente l'identificazione delle attività aziendali e delle aree organizzative nelle quali potrebbe verificarsi un rischio di violazione dei diritti umani, applicando procedure di risk assessment. In particolare, i rischi legati ai diritti umani sono stati individuati e analizzati considerando diversi driver – in relazione a Poste Italiane (dipendenti) e terze parti (fornitori, sub-fornitori, clienti, comunità locali, comunità finanziaria) – che sono di seguito riportati. Inoltre, a fronte di tali rischi individuati e associati a ciascun driver, Poste Italiane prevede delle specifiche azioni di mitigazione.

Driver di rischio e azioni in ambito "Diritti Umani"

Driver di rischio

Driver di rischio Principali azioni e strumenti per la gestione del rischio

1. Dignità e rispetto Codice Etico di Gruppo

Modello 231

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
2. Libertà sindacale e protezione del
diritto sindacale
Costante e preventiva interlocuzione con le parti sociali

Diffusione a livello territoriale degli accordi nazionali

Studio e monitoraggio dell'evoluzione normativa e dottrinale in materia giuslavoristica
3. Libertà di associazione e
contrattazione collettiva
Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
4. Discriminazioni Codice Etico di Gruppo

Iniziative per le pari opportunità (es. percentuale di donne in posizione di responsabilità)

Iniziative per la tutela dei lavoratori (es. violenza sulle donne)

Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
5. Condizioni retributive e orario di
lavoro
Sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro che prevede trattamenti negoziati con le

Organizzazioni Sindacali e condizioni omogenee per tutti i lavoratori
Strumenti di previdenza integrativa

Piattaforma Welfare

Codice Etico di Gruppo

Sistemi di incentivazione e rewarding

Due diligence sui fornitori

Politiche Sociali

Formale accettazione, oltre che dei principi etico-sociali definiti all'interno del Codice Etico,

anche dei principi in materia di anticorruzione e di diritti umani da parte di fornitori,
subappaltatori e partner del Gruppo
Linee Guida Whistleblowing

Portale Whistleblowing
6. Formazione Iniziative formative e piani di formazione individuali per i dipendenti di Poste Italiane, sia in

relazione ai processi che ai prodotti
Percorsi, processi e servizi di formazione e sviluppo delle competenze

Raccolta feedback emersi durante le sessioni di formazione, funzionali all'ottimizzazione

dell'offerta
Promozione delle iniziative di comunicazione, formazione ed informazione per aumentare

engagement
7. Salute e sicurezza sui luoghi di
lavoro
Piani di competenze e responsabilità in materia di sicurezza sul lavoro e ambiente (HSE)

Piano e azioni di comunicazione

Diffusione e aggiornamento delle conoscenze/tecniche e normative nonché degli standard

comportamentali
Monitoraggio del fenomeno infortuni e analisi delle relative cause

Audit specifici presso i fornitori per la verifica delle condizioni dichiarate nel contratto

Evoluzione del presidio sicurezza sul lavoro (conseguimento della certificazione 18001,

realizzazione del "Sistema di Gestione Integrato", ecc.)
Portale Safety per la gestione delle tematiche legate alla salute e sicurezza dei lavoratori sui

luoghi di lavoro, oltre a riferimenti sulle principali novità normative e giurisprudenziali in materia
8. Privacy Gestione consensi

Adempimenti connessi all'applicazione del regolamento General Data Protection Regulation

(GDPR) e della normativa in materia di protezione dei dati personali
Azioni in ambito privacy (es. assessment Privacy, piano di adeguamento alla certificazione

"sigillo europeo per la protezione dei dati"; ecc.)
Interlocuzione con l'Autorità del Garante Privacy al fine di fornire informazioni e chiarimenti

Definizione e standardizzazione dei requisiti contrattuali per la conformità alla normativa

privacy

La gestione e la rendicontazione dei rischi legati al cambiamento climatico in base alle indicazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosures

L'estesa presenza di Poste Italiane sul territorio e il relativo impatto ambientale derivante dalle proprie attività, impone all'Azienda di adottare un approccio responsabile al fine di diminuire la propria impronta ambientale e contribuire alla transizione low-carbon dell'economia e dell'intero Paese.

L'Azienda è consapevole dei rischi che il cambiamento climatico può comportare per le proprie attività di business e ritiene pertanto importante identificare i potenziali impatti economici derivanti dalle mutazioni climatiche. Tale importanza è stata ribadita dal World Economic Forum nel Global Risk Report 2020 che individua i rischi climatici tra i primi cinque rischi a livello globale.

Istituita nel 2015 dal Financial Stability Board (FSB), la Task Force on Climate-related Financial Disclosures (TCFD) ha definito un insieme di raccomandazioni con l'obiettivo di guidare le società nella rendicontazione delle informazioni in maniera trasparente e completa sui rischi e le opportunità che il cambiamento climatico può comportare per le performance aziendali. In linea con i principali trend normativi e in risposta alle crescenti richieste da parte della comunità finanziaria e dei principali stakeholder, Poste Italiane rendiconta le informazioni relative al cambiamento climatico in base agli ambiti definiti dalla TCFD: Governance, Strategia, Gestione dei Rischi, Metriche e Obiettivi.

Tale sezione integra e completa le informazioni relative all'impegno, l'approccio e le iniziative a favore della riduzione dell'impatto ambientale fornite all'interno del Pilastro "Decarbonizzazione immobili e logistica".

Governance

L'assetto organizzativo e di Governance aziendale prevede ruoli e responsabilità specifiche per la gestione delle tematiche ambientali.

⦁ Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. approva le strategie e le linee guida in materia di sostenibilità sulla base di valutazioni che prendono in considerazione, tra gli altri, rischi e opportunità collegati al cambiamento climatico che possono assumere rilievo ai fini del più efficace posizionamento reputazionale del Gruppo Poste Italiane.

⦁ Il Comitato Sostenibilità (CSost) ha il compito di supportare, con funzioni istruttorie, propositive e consultive, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi della Società, tra cui quelli relativi al cambiamento climatico.

Nello specifico, nell'ambito delle sue funzioni, il CSost svolge un'attività specificatamente dedicata ai cambiamenti climatici. In particolare, il Comitato esamina, valuta e formula proposte in materia di strategia ambientale, sociale e di governance (quest'ultima intesa con riferimento alla sostenibilità) del Gruppo, ivi incluse le strategie

relative al cambiamento climatico, gli obiettivi annuali e traguardi da raggiungere, tenendo in considerazione i potenziali progetti su tali tematiche e monitorandone nel tempo l'attuazione. Inoltre, in coordinamento con il Comitato Controllo e Rischi, il CSost monitora i rischi e le opportunità legati al clima nonché tutte le iniziative intraprese dalla Società per far fronte a tali tematiche, dandone informativa al Consiglio di Amministrazione. A livello manageriale, i principali ruoli specifici sulle tematiche ambientali sono coperti dall'Amministratore Delegato e dalla funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo: l'AD di Poste Italiane S.p.A. è incaricato dell'istituzione, del mantenimento e dell'efficacia del Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), di formulare le strategie di sostenibilità legate alle tematiche ambientali e di presiedere alla loro attuazione verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia, sempre sulla base della valutazione dei rischi e delle opportunità collegati.

La funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., istituita nell'ambito della funzione Corporate Affairs:

  • definisce, in collaborazione con le funzioni coinvolte, gli indirizzi e gli obiettivi di sostenibilità e responsabilità sociale di impresa per il Gruppo, individuando il set di indicatori per il monitoraggio delle performance di sostenibilità, incluse specifiche metriche usate per il monitoraggio di rischi e opportunità ambientali, in linea con le best practice e con le linee guida internazionali in materia;
  • costituisce il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo, avvalendosi a tale scopo del contributo delle unità specialistiche a suo diretto riporto (c.d. "presidi diretti"), nonché degli altri presidi di rischio (c.d. "presidi indiretti") presenti in Poste Italiane e nelle società del Gruppo.

Infine, anche per i processi di investimento e di assicurazione sono stati istituiti presidi sulla corretta identificazione e gestione dei rischi e opportunità legati al clima. In particolare, relativamente agli investimenti, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita hanno istituito comitati che hanno la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente il rischio ESG (e, quindi, anche ambientale) dei portafogli e i criteri per la valutazione dei profili ESG degli emittenti.

In ambito assicurativo, invece, è la funzione Risk Office di Poste Vita ad avere la responsabilità di identificare, analizzare e valutare i segnali di cambiamento che provengono dalle diverse dimensioni dell'ambiente esterno e, in particolare, i fattori legati ai cambiamenti climatici. L'identificazione di tali segnali avviene in coordinamento con il "Comitato Prodotti – Valutazioni ESG" che ha la responsabilità di esaminare e valutare periodicamente i criteri per la definizione dei profili ESG e del catalogo prodotti della Compagnia.

OUTLOOK: LA GESTIONE DEI RISCHI EMERGENTI

Considerata la pervasività dei rischi emergenti, Poste Italiane ha ritenuto necessario inglobare e gestire gli stessi all'interno dei processi di risk management. I rischi emergenti considerati consistono in eventi esogeni con caratteristiche disruptive che possono minacciare il modello di business su un lungo orizzonte temporale (10-20 anni) e che sono potenziali game changer per il settore e il contesto di riferimento in cui operano le organizzazioni e solitamente sono caratterizzati da elementi, quali:

  • incertezza e visibilità: assenza di dati per analizzare il fenomeno e difficoltà nel reperire competenze, conoscenza e consapevolezza in merito agli effetti potenziali che gli emerging risk hanno sul proprio modello di business;
  • timing dei mutamenti: i mutamenti derivano da cambiamenti radicali del contesto esterno di riferimento (socio-ambientale, legislativo, tecnologico, abitudini, ecc.) alterando in modo distruttivo le routine su diversi fronti e con escalation temporali non prevedibili;
  • complessità gestionale: complessità crescente delle modalità di gestione. Non vi sono azioni di risposta immediate in quanto gli eventi sono derivanti da fattori esogeni fortemente interconnessi e con forti dipendenze sistemiche ed accelerazioni temporali.

Non adeguarsi a questi trend comporterà perdite di opportunità di business, riduzione dei ricavi, ricadute qualiquantitative in termini di mix dei propri dipendenti, sanzioni da parte delle Autorità di regolamentazione e controllo. Le tabelle che seguono sintetizzano, per ogni rischio emergente, i trend provenienti da fattori esogeni, i potenziali impatti significativi per Poste Italiane, le opportunità e le principali modalità di gestione.

INVECCHIAMENTO DELLA POPOLAZIONE: Aumento della longevità unito al basso tasso di natalità con conseguente modifica della distribuzione generazionale della clientela

ll processo di invecchiamento
Impatti negativi:
Il Gruppo, consapevole delle opportunità legate
della
popolazione
è
un
all'invecchiamento
della
popolazione
e
in
• Inadeguatezza dei prodotti offerti (es. piani
fenomeno già ben visibile nelle
considerazione del forte impatto del trend
tariffari per telefonia mobile) e dei servizi
economie
dell'area
euro,
demografico sui propri servizi, ha sviluppato
postali (es. eccessiva digitalizzazione dei
destinato ad accentuarsi nei
prodotti specifici per fasce di popolazione con
servizi) per le mutate esigenze dei
prossimi decenni, con una
bisogni in evoluzione (es. in relazione alla sempre
consumatori
riduzione della popolazione in
più crescente necessità di assistenza sanitaria
• Aumento degli oneri assicurativi sostenuti
età lavorativa rispetto a quella
integrativa, di copertura per gli infortuni, ecc.)
dal
Gruppo
correlati
alla
cura,
più anziana che invece tenderà
quali, ad esempio, il prodotto assicurativo
all'assistenza e alle spese previdenziali
ad aumentare.
"Posteprotezione
Infortuni
Senior
Più"
destinate agli anziani
specificamente dedicato alle persone di età
L'invecchiamento
potrebbe
• Difficoltà di sviluppare modelli previsionali
compresa tra i 59 e i 79 anni. Ogni prodotto offerto
influenzare in misura molto
attendibili che consentano al Gruppo di
dall'Azienda
è
sempre
accompagnato
da
prevedere le evoluzioni nel mercato
rilevante anche la crescita
informazioni chiare e fruibili a tutte le tipologie di
economica e avere un impatto
Opportunità:
clientela al fine di consentire loro di prendere
negativo
sulla
produttività.
sempre scelte consapevoli.
• Aumento delle opportunità di business
Tale
aspetto
è
accentuato
dovuto alle variazioni nei bisogni dei
anche dalla modifica degli
Inoltre, Poste Italiane ha lanciato Programma
consumatori,
basandosi
sul
equilibri tra popolazione attiva
"Silver
Economy"
dedicato
ai
senior,
con
soddisfacimento
delle
esigenze
della
e
popolazione
pensionata
l'obiettivo di gestire in un unico quadro sinergico
popolazione più matura
nonché dalla irregolare e poco
tutte le azioni del Gruppo dedicate a questo
• Aumento
della
domanda
di
prodotti
elevata capacità reddituale dei
importante segmento di popolazione. Si tratta di
assicurativi ramo vita e del ramo danni
più giovani con conseguenti
un pacchetto di servizi finanziari e di risparmio,
effetti sfavorevoli sul sistema
assicurativi,
di
telefonia,
di
spedizione
e
PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
consegna, soluzioni ideali studiate su misura per previdenziale.

Tuttavia, l'innalzamento dell'aspettativa di vita e l'aumento dell'età media potrebbero supportare la nascita di nuovi mercati e nuovi business.

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Operativi
  • Finanziari e Assicurativi

SBU Impattate:

  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari

la specifica clientela, ponendo Poste Italiane come interlocutore unico in grado di soddisfare diversi bisogni. Inoltre, il programma ha l'obiettivo di contribuire a migliorare la conoscenza degli strumenti finanziari e digitali, attraverso un percorso di formazione condotto da esperti finanziari e digitali di Poste Italiane.

È stato inoltre sviluppato un progetto pilota, "Maestri di Mestiere", finalizzato alla valorizzazione delle competenze delle risorse senior per favorire il passaggio di competenze ai professionisti junior.

Il Gruppo ha inoltre realizzato il prototipo di un device che risponda in modo immediato alle esigenze di questo specifico target di clientela, dotato di un'interfaccia semplice, in grado di connettere in modo immediato l'utente ai servizi dedicati (acquisti ricorrenti di prima necessità e medicinali; comunicazione semplificata con familiari e community; servizi postali; segnalazione pronto intervento).

EVOLUZIONE DELLA REGOLAMENTAZIONE: Inasprimento della normativa di riferimento applicabile

al business, con particolare riferimento alle variabili ambientali

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
L'aumento
del
livello
di
dettaglio e della complessità
degli adempimenti normativi
richiesti
dalle
competenti
Autorità
in
relazione
alle
regolamentazioni
emesse
richiedono
un
crescente
cambiamento
culturale
all'interno delle aziende, che
sono chiamate a rivedere le
proprie attività operative al fine
di adeguarsi alle sempre più
frequenti
e
pervasive
evoluzioni
della
normativa
nazionale
e
internazionale
Impatti negativi:
• Risposta non tempestiva alle richieste dei
regolatori (ad esempio, in materia di assetti
di
Governance,
finanza
responsabile,
ecc.), anche in considerazione della
complessità ed eterogeneità operativa del
Gruppo Poste Italiane
• Potenziali sanzioni a seguito di mancati
adeguamenti alle normative applicabili
• Crescente
impatto
della
mancata
conformità
alle
norme
sul
rischio
reputazionale, anche in considerazione del
ruolo economico e sociale di Poste Italiane
sul territorio
In considerazione della complessità di Poste
Italiane e dei numerosi settori di business nei
quali opera il Gruppo, nonché degli impatti legali
e reputazionali, l'Azienda ha definito un processo
di compliance integrata a livello di Gruppo, con lo
scopo specifico di presidiare - in modo strutturato
per ogni livello aziendale e con modalità
adeguate ad ogni settore di attività - i rischi di non
conformità cui il Gruppo è esposto, così dando
piena
attuazione
ai
principi
di
integrità,
trasparenza e legalità.
Nell'ambito del processo di Compliance Integrata,
Poste Italiane esegue un monitoraggio nel
applicabile.
Trend: Increasing
Rischi impattati:
• Compliance
• Operativo
• Reputazionale
• ESG
Opportunità:
• Lancio di prodotti che incentivino la
prevenzione e comportamenti responsabili
(es. soluzioni di investimento etiche)
• Potenziali evoluzioni normative a beneficio
del business
• Maggiore tempestività rispetto ai
competitor nell'adeguamento a normative
complesse
• Reindirizzamento/creazione di nuove aree
di business
continuo della normativa esterna rilevante per il
Gruppo e nella traduzione dell'insieme dei principi
normativi nel corpo di regole necessarie a
garantirne l'applicazione. L'inventario di tutte le
normative rilevanti per il Gruppo è gestito in modo
integrato sulla piattaforma GRC dedicata.
Poste Italiane, inoltre, partecipa ai tavoli tecnici e
di lavoro sull'evoluzione normativa, al fine di
assicurare l'analisi dell'evoluzione del quadro
normativo di riferimento, garantendone il corretto
recepimento, nonché rappresentare presso gli
organismi nazionali e internazionali la posizione
aziendale su tali tematiche, al fine di sostenere il
business aziendale.
SBU Impattate: Inoltre, al fine di adeguarsi alla regolamentazione
in tema ambientale e di rispondere alle esigenze

  • Corrispondenza, Pacchi e
  • Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

dei consumatori sempre più attenti ai temi della sostenibilità, Poste Italiane sta progressivamente adeguando i propri prodotti alle richieste normative in ambito ESG (prodotti di investimento sostenibile, prodotti di investimento responsabile, ecc.).

RISCHIO PANDEMICO: Diffusione di nuove pandemie a livello globale

POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
PRINCIPALI TREND POSTE ITALIANE RISCHIO

In un contesto mondiale sempre più globalizzato, la comparsa o la mutazione di virus e batteri può avere gravi impatti sul contesto macroeconomico, perturbando le economie nazionali e minando la salute della popolazione, con conseguenti impatti sull'operatività delle imprese e sul comportamento dei consumatori.

Trend: New

Rischi impattati:

  • Strategici
  • Operativi
  • Compliance
  • Reputazionali
  • Finanziari e Assicurativi
  • ESG

SBU Impattate:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Impatti negativi:

  • Possibili ricadute economiche legate ad una eventuale recessione globale, con conseguente riduzione dei consumi in relazione ai prodotti offerti da Poste Italiane e difficoltà nell'affrontare la ripresa
  • Adozione di nuovi modelli di lavoro che possono creare una maggiore esposizione agli attacchi informatici e all'utilizzo fraudolento dei dati
  • Difficoltà nella gestione tempestiva di nuove pandemie e impossibilità di garantire la continuità aziendale nell'erogazione dei propri servizi
  • Amplificazione e accelerazione degli effetti dei principali rischi esistenti o emergenti (es. interruzione delle catene di approvvigionamento necessarie all'esecuzione delle attività di business di Poste Italiane e gestione a distanza del personale)
  • Focalizzazione dell'attenzione sullo sviluppo della pandemia, con impatti reputazionali dovuti alla riduzione dell'impegno su tematiche ESG (es. riduzione degli investimenti in ambito ambientale)

Opportunità:

  • Aumento dell'efficienza e della produttività dovuta all'adozione di modelli di smart working e di soluzioni digitali a supporto del business
  • Accelerazione della transizione verso la digitalizzazione, con conseguente aumento della domanda dei prodotti digitali offerti da Poste Italiane
  • Aumento delle opportunità di business dovuto alle variazioni nei bisogni dei consumatori, basandosi sul soddisfacimento delle esigenze determinate dagli effetti della pandemia sull'evoluzione del contesto socioeconomico
  • Riduzione dei costi (es. trasferte; gestione immobiliare)

L'esperienza maturata nell'ultimo anno nell'ambito della gestione dell'emergenza sanitaria derivante dalla diffusione del Covid-19, ha permesso al Gruppo di sviluppare modalità operative che hanno consentito di ridurre notevolmente i potenziali impatti sulla continuità aziendale (es. misure organizzative di rimodulazione operatività per la rete di sportelli e per le attività logistico-postali; acquisto di portatili e software per l'esecuzione delle attività in modalità smart working; ampliamento e rafforzamento degli strumenti per la connessione da remoto, sospensione di trasferte). In particolare, il Gruppo è stato attivamente coinvolto in un monitoraggio costante dell'evoluzione del virus, che ha consentito una gestione proattiva dei relativi effetti anche a lungo termine attraverso investimenti su nuove tecnologie, sulla sicurezza delle infrastrutture IT e sulla formazione del personale, rendendo possibile l'erogazione dei servizi nel rispetto dei protocolli di sicurezza necessari a contrastare la diffusione del Covid-19. A tale scopo, sono stati altresì istituiti comitati e strutture di coordinamento responsabili di analizzare l'evoluzione della situazione contingente, assumere e attuare decisioni in merito a misure informative, organizzative e preventive per la Salute e Sicurezza dei Lavoratori.

Tali presidi, ormai parte dell'organizzazione e dell'operatività del Gruppo, potranno rappresentare risorse utili per la gestione di eventuali future condizioni di emergenza.

Con riferimento alla gestione di una nuova pandemia, il Gruppo può altresì far leva su alcuni specifici punti di forza legati alla diversificazione delle attività, alla sua multicanalità e alla crescita del comparto digitale, che assicurano il servizio anche fuori dai tradizionali Uffici Postali. La maggior parte dei ricavi complessivi del Gruppo non sono legati all'attività commerciale di breve termine e il business model di BancoPosta è capital light, non assumendo rischio di credito. Inoltre, l'attuale pandemia ha accelerato il percorso di digitalizzazione del Gruppo che ha, pertanto, non solo sviluppato prodotti e servizi digitali, sostenibili nel tempo, in ambito postale, assicurativo, finanziario e di pagamento, ma anche introdotto nuove modalità di vendita e di

comunicazione con i clienti migliorando ad esempio le prestazioni dell'Assistente Digitale Poste, tramite l'introduzione della voicebot, in grado di indirizzare numerose richieste di assistenza standardizzate e ripetitive, donando tempo prezioso ai dipendenti dell'area di Servizio di Assistenza Clienti per la gestione di situazioni più complesse ed emergenti.

Inoltre, Poste Italiane, contestualmente alla gestione dell'emergenza sanitaria, è orientata al perseguimento dello sviluppo sostenibile continuando ad investire in progetti volti al rafforzamento delle iniziative in ambito ESG. A tal proposito, nella sua costante attenzione alla Sostenibilità, il Gruppo ha deciso di aderire, insieme ad altri 110 firmatari tra associazioni, enti ed imprese, al Manifesto "Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l'Italia".

INNOVAZIONI TECNOLOGICHE: Conseguenze avverse per persone, imprese ed ecosistemi, dovute allo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative (es. disuguaglianze digitali, concentrazione del mercato digitale, ecc.)

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
La trasformazione digitale e i
progressi
tecnologici
non
hanno solo creato un ampio
spettro di vantaggi per le
società,
ma
hanno
anche
amplificato i rischi che devono
essere compresi e gestiti. In
particolare, lo sviluppo della
tecnologia è un processo che
genera impatti che si muovono
in
una
duplice
direzione:
positiva, per le innovazioni che
consentono
di
perseguire
soluzioni
più
efficienti
e
sostenibili; negativa, per le
conseguenze che robotica e
data center
possono avere
sull'ambiente, in termini di
emissioni
inquinanti
e
consumi energetici.
Impatti negativi:
• Incapacità di mantenere attrattività, a
causa dell'eccessiva digitalizzazione dei
prodotti e servizi offerti, verso parte della
clientela tradizionale di Poste Italiane e/o
potenziali clienti target non raggiungibili a
causa del digital divide
• Inadeguatezza dei prodotti standard per le
mutate esigenze dei consumatori
• Difficoltà
nel
rispondere
in
modo
tempestivo alle spinte digitali dei settori in
cui opera Poste Italiane
• Interruzione dei servizi digitali erogati da
Poste Italiane
• Sottrazione di informazioni sensibili per
Poste Italiane, con impatti economici,
reputazionali
e
di
compliance
(es.
sottrazione dei dati biometrici dei clienti
acquisiti per la gestione dei sistemi di
pagamento)
Attraverso un percorso di digitalizzazione dei
servizi, Poste Italiane intende rendere disponibili
soluzioni digitali integrate. In particolare, sarà
realizzata
una
«Piattaforma
digitale
di
comunicazione integrata» per supportare il
processo di comunicazione digitale tra cittadini,
aziende e PA, salvaguardando i cittadini in digital
divide.
Tra le azioni finalizzate a ridurre il digital divide,
già negli ultimi anni Poste Italiane ha intrapreso
un
percorso
di
educazione
digitale
della
cittadinanza,
realizzato
anche
attraverso
l'organizzazione di diversi incontri di formazione
con l'obiettivo di fornire un prezioso contributo
alla
digitalizzazione
dell'Italia.
Attraverso
il
programma, il Gruppo ha adottato un approccio
fortemente inclusivo, al fine di
facilitare e
agevolare l'utilizzo delle nuove tecnologie a tutti i
propri clienti e non solo.
Inoltre, in considerazione delle
attività svolte da Poste Italiane,
è necessario considerare che
la
e-substitution
sta
disegnando
un
nuovo
perimetro
del
mercato,
prodotto dagli sconfinamenti
del
mercato
digitale
(comunicazioni elettroniche) e
del
segmento
Pacchi
(soprattutto per effetto della
Opportunità:
• Maggiore capacità rispetto ai competitor
nella comprensione dei bisogni dei clienti,
anche con riferimento ai target in "digital
divide"
• Livelli di sicurezza delle infrastrutture IT più
elevati rispetto ai competitor
• Maggiore richiesta dei prodotti offerti da
Poste Italiane, grazie alla fiducia dei clienti
rispetto alla gestione delle tematiche
privacy e di sostenibilità
Inoltre, Poste Italiane ha investito in infrastrutture
e innovazione, puntando sulle conoscenze
tecnologiche e la digitalizzazione. In particolare,
Poste Italiane è uno dei 10 operatori impegnati in
Italia nel fornire l'identità digitale ai cittadini, il
cosiddetto "SPID" il Sistema Pubblico di Identità
Digitale. Questo servizio ha permesso di colmare
la
distanza
tra
i
cittadini
e
la
Pubblica
Amministrazione e rendere molte pratiche più
agevoli e veloci. Inoltre, il Gruppo è impegnato nel

facilitare il passaggio dai pagamenti fisici a quelli digitali, organizzando per i cittadini programmi di

alfabetizzazione digitale.

diffusione del commercio elettronico), nonché modifiche sulle abitudini e sui modelli di

comportamento
della
Nell'ambito della Cybersecurity Poste Italiane ha
popolazione. adottato
sistemi
e
tecnologie
avanzate,
maturando un impegno costante verso la
L'evoluzione tecnologica del sicurezza
delle
comunicazioni
digitali
e
il
business
e
il
ricorso
a
contrasto al crimine informatico. Per garantire
soluzioni digitali innovative, una migliore gestione, la responsabilità della
impone
un'attenzione
sicurezza informatica di Gruppo è stata affidata a
crescente agli aspetti di cyber un Chief Information Security Officer (CISO). Al
security. Gli attacchi ai sistemi fine di garantire adeguati livelli di riservatezza,
informatici
possono
integrità e disponibilità dei dati, delle informazioni
compromettere
le
e dei servizi erogati alla clientela, Poste Italiane
infrastrutture IT, consentendo ha inoltre sviluppato e adottato un apposito
di rubare o utilizzare i dati framework di sicurezza informatica.
dell'azienda e dei clienti o di
impiantare virus malware, al
fine di accedere ai fondi della
società e/o danneggiarne la
reputazione e il marchio.
Trend: Increasing
Rischi impattati:
• Operativi
• Strategici
• Compliance
• Reputazionali

SBU Impattate:

  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi
  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

CLIMATE CHANGE: Possibili impatti che i fenomeni legati al cambiamento climatico possono avere sul business di Poste Italiane

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
Nei
prossimi
decenni,
un
innalzamento
delle
temperature medie di 3 gradi
centigradi rispetto all'epoca
preindustriale
potrebbe
innescare
effetti
a
catena
disastrosi.
La
lotta
al
cambiamento
climatico,
Impatti negativi:
• Limitazioni nell'operatività aziendale di
Poste
Italiane
dovute
a
condizioni
climatiche estreme
• Inadeguatezza dei prodotti e servizi offerti
rispetto alle richieste dei consumatori
sempre più guidate dalle tematiche di
Poste Italiane analizza, tra gli altri, i rischi collegati
al climate change anche in relazione al lungo
periodo.
In particolare, il modello di risk management
adottato dal Gruppo, considera sia i possibili
impatti che i fenomeni legati al cambiamento
climatico (es. eventi climatici estremi, aumento
dunque, non è una opzione ma
una strada obbligata. Risulta,
pertanto,
necessario
considerare tali aspetti nella
definizione delle strategie e
delle attività operative delle
aziende.
sostenibilità
Opportunità:
• Aumento delle opportunità di business
dovuto alle variazioni nei bisogni dei
consumatori (es. sviluppo di servizi a
basse emissioni; sviluppo di prodotti
temperatura, innalzamento livelli dei mari, ecc.)
possono avere sul business di Poste Italiane
(impatto indiretto), sia quelli che le attività di Poste
Italiane possono avere sul clima (impatto diretto).
Il processo di identificazione e valutazione dei
rischi e delle modalità di gestione ambientale si
estende anche alle controparti (fornitori, business

Trend: Increasing

Rischi impattati:

  • Reputazionali
  • Operativi
  • Strategici
  • Compliance

SBU Impattate:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

d'investimento e di prodotti assicurativi per l'adattamento al clima)

  • Possibile accesso a nuovi mercati e nuovi segmenti di clientela che necessitano di copertura assicurativa
  • Vantaggi derivanti dalla maggiore affidabilità della catena di fornitura e della migliore capacità di Poste Italiane di operare in varie condizioni rispetto ai competitor

partner, altre società), impattando i processi di approvvigionamento e le eventuali operazioni di finanza straordinaria, prevedendo, tra l'altro, l'identificazione dei fornitori e dei partner che possono presentare rischi collegati alla salvaguardia dell'ambiente, anche attraverso un'analisi multidimensionale che prende in considerazione parametri, quali: possesso di certificazioni ambientali, di qualità e delle prestazioni energetiche e adozione di sistemi di gestione ambientale, standard etici di comportamento e Criteri Ambientali Minimi (CAM). La corretta identificazione e valutazione dei rischi e delle opportunità "climate-related" è assicurata anche dalle attività di ascolto degli stakeholder. Questi sono coinvolti periodicamente nell'ambito dei Forum Multistakeholder organizzati da Poste Italiane e hanno a disposizione un sistema di segnalazione che consente loro di portare all'attenzione dell'Azienda eventuali rischi percepiti.

Poste Italiane è impegnata attivamente nello sviluppo di prodotti/servizi esistenti con alternative che tengano conto dei criteri ESG (es. investimenti, assicurazioni) al fine di garantire un'offerta sempre più ampia di prodotti e servizi che integrano elevati standard etici e criteri ambientali (es. sviluppo di soluzioni assicurative che incentivano, da un lato, l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, sono funzionali a mitigare i rischi ESG). Nell'ambito della strategia che il Gruppo Poste Italiane ha avviato al fine di perseguire gli obiettivi definiti in materia di sostenibilità, acquista particolare rilevanza anche l'integrazione di principi ESG nei processi di investimento, attraverso investimenti in settori che contribuiscono agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile ("SDGs") (es. investimenti in bond inquadrabili nelle categorie "Green", "Social" e "Sustainable" in linea con gli standard e i principi definiti dall'International Capital Market Association).

Al fine di ridurre gli impatti diretti che le attività di Poste Italiane possono avere sul clima, il Gruppo sta costantemente avanzando nel ricorso a fonti energetiche che non utilizzano combustibili fossili (es. energia solare da pannelli fotovoltaici sugli immobili) e nella riduzione del consumo energetico (es. sostituzione delle lampade al neon e utilizzo di led), anche al fine di fronteggiare potenziali repentini cambiamenti di prezzi dell'energia. Tra gli altri, Poste Italiane, in coerenza con l'adesione all'Accordo di Parigi e al New Green Deal, si è posta l'ambizioso obiettivo di dare il suo contributo al raggiungimento degli obiettivi internazionali di carbon neutrality entro il 2030, in largo anticipo rispetto alla tempistica definita dall'Unione Europea.

Al fine di garantire l'operatività aziendale anche in caso di condizioni climatiche estreme, Poste Italiane ha adottato piani di business continuity e azioni finalizzate a prevenire danni fisici alle strutture. Inoltre, per il coordinamento di attività emergenziali e di ripristino, il Gruppo intrattiene il

dialogo con le istituzioni (es. Protezione Civile, Difesa Civile) e si Interfaccia con gli enti preposti e con gli organismi internazionali di protezione e difesa (es. partecipazione a esercitazioni o altre iniziative, ecc.).

EVOLUZIONE DEL SISTEMA DEI PAGAMENTI: Modifica dei comportamenti di acquisto dei consumatori in relazione agli strumenti di pagamento da utilizzare (es. criptovalute, fintech, ecc.) anche a causa dell'introduzione di nuove modalità di pagamento

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
L'accesso a internet e l'utilizzo
dei pagamenti elettronici si sta
diffondendo in tutto il mondo. I
consumatori che acquistano
online
cercano
anche
oltreconfine i prodotti e i
servizi desiderati e stanno
sviluppando nuove abitudini
ed
esigenze
orientate
all'utilizzo
di
soluzioni
di
pagamento elettronico.
Impatti negativi:
• Risposta non tempestiva di Poste Italiane
ai trend emergenti in ambito pagamenti con
conseguente perdita di quote di mercato
• Incapacità di mantenere attrattività verso la
clientela tradizionale, potenzialmente più
avversa ai canali digitali, per i servizi di
pagamento elettronici di Poste Italiane
• Aumento dei concorrenti di Poste Italiane
nel
settore
dei
pagamenti
(es.
organizzazioni
che
introducono
nuovi
sistemi di pagamento)
Al fine di fornire nuove soluzioni di pagamento e
di rispondere alle mutate esigenze dei propri
clienti, Poste Italiane sta sviluppando nuovi
servizi di pagamento digitale, intercettando e
guidando le abitudini dei clienti nell'ambito della
trasformazione digitale, attraverso la creazione di
prodotti e servizi innovativi e in grado di
semplificare la vita di tutti i giorni, quali ad
esempio:
• Postepay Connect, il primo prodotto integrato
Trend: Increasing
Rischi impattati:
• Operativi
• Strategici
• Reputazionale
• Compliance
SBU Impattate:
• Pagamenti e Mobile
Opportunità:

Adozione
di
strategie
di
crescente
personalizzazione dell'offerta di servizi di
pagamento

Adozione di nuove tecnologie estendibili
all'attuale target clienti di Poste Italiane

Segmentazione
e
differenziazione
dell'offerta, attraverso l'ampliamento del
target clienti di Poste Italiane (es. giovani)

Creazione di un'offerta specifica per i
clienti di Poste Italiane evoluti digitalmente

Lancio di nuovi prodotti (es. piattaforme e
strumenti per pagamenti con criptovalute)
in ambito pagamenti e mobile che consente di
gestire, tramite un'unica
app, i servizi di
telefonia e di pagamento in modo intuitivo e
sicuro;
• App Postepay, l'e-wallet che consente il
pagamento degli acquisti direttamente con lo
smartphone in tutti i negozi che accettano
pagamenti contactless, grazie alla recente
introduzione in app del servizio Google Pay;
• Codice Postepay, un'app che consente di
acquistare nei negozi utilizzando un QR Code
e di ottenere sconti e benefit presso i partner
convenzionati. La proposta di un'offerta di
acquiring completamente digitale, utilizzando i
codici QR, contribuirà ad accelerare la
trasformazione dell'Italia, passando dall'utilizzo
dei contanti nei pagamenti a soluzioni digitali,
utilizzando una tecnologia molto nota nei
principali mercati asiatici;
• Accordi di collaborazione con start up per lo
sviluppo di soluzioni innovative in ambito
servizi finanziari e pagamenti.

RIVOLUZIONE DELLA MOBILITÀ: Necessità di rivedere i modelli di business e le operazioni di recapito a causa dell'introduzione di nuovi modelli di mobilità, evoluzione tecnologica dei veicoli, sharing mobility

PRINCIPALI TREND POTENZIALI IMPATTI SIGNIFICATIVI PER
POSTE ITALIANE
PRINCIPALI MODALITÀ DI GESTIONE DEL
RISCHIO
Il
settore
dei
trasporti
è
soggetto
ad
una
trasformazione
profonda,
Impatti negativi:

Limitazione
dell'operatività
di
Poste
Italiane, con particolare riferimento alle
Poste Italiane, consapevole che i mezzi utilizzati
per lo svolgimento delle attività logistiche e di
recapito non si prestano a nessun tipo di

spinta prevalentemente dalle
innovazioni
tecnologiche
e
dall'impatto che il digitale sta
apportando alle abitudini, alle
esigenze e alle preferenze di
mobilità
di
passeggeri
e
imprese. Inoltre, lo shift verso
modalità
di
trasporto
più
attività di recapito, dovuta a restrizioni alla
circolazione (es. blocco mezzi inquinanti)

Limitata disponibilità di mezzi "green"
adeguati all'espletamento delle attività
logistiche e di recapito di Poste Italiane

Impatti negativi sull'ambiente e sulla
reputazione di Poste Italiane dovuti
all'utilizzo di mezzi inquinanti
ottimizzazione, negli ultimi anni sta procedendo
alla loro sostituzione con mezzi equivalenti a
trazione elettrica, migliorando la propria flotta per
ridurre le emissioni inquinanti in atmosfera. Tra le
società del settore utility, Poste Italiane dispone
di una delle più grandi flotte di veicoli commerciali
100% elettrici del Paese.
Il Gruppo ha stretto una partnership con Nissan
sostenibili, il controllo delle
emissioni
inquinanti
e
la
sostenibilità ambientale delle
grandi opere sono temi che
sempre
più
orientano
le
preferenze dei cittadini e le
scelte
degli
operatori
di
trasporto.
Opportunità:

Diminuzione di consumi energetici totali
del Gruppo da fonti non rinnovabili (es.
combustibili fossili)

Abbattimento delle emissioni connesse
all'utilizzo dei mezzi che compongono la
flotta aziendale

Gestione più snella ed efficiente delle
operations
per la fornitura di una nuova flotta di 70 furgoni full
electric che si aggiunge ai 1.000 veicoli elettrici
Free Duck che ogni giorno, da anni, consegnano
la posta nei centri urbani, percorrendo più di 2
milioni di chilometri ed evitando l'emissione di
oltre 300 tonnellate di CO2 rispetto all'utilizzo di
un tradizionale motociclo.
A questo si aggiungono circa 1.700 veicoli a
metano, più di 1.000 veicoli GPL e 41 mezzi ibridi.
Trend: Increasing Riduzione dei costi Infine, il Gruppo sta introducendo in diverse città
l'utilizzo di nuovi motocicli elettrici a tre ruote, per
Rischi impattati: rendere ecologica, agevole e sicura la consegna
dei pacchi e della corrispondenza da parte di
• Operativi
• Reputazionali
• Compliance
Poste Italiane. I nuovi tricicli sono alimentati
elettricamente al 100%, hanno una potenza di 4
kW che garantisce una velocità massima di 45
km/h, in linea con i limiti imposti dal codice della
SBU impattate: strada nei centri abitati,
e sono dotati di
un'autonomia energetica di circa 60 km, tale da
• Corrispondenza, Pacchi e
Distribuzione
permettere ai portalettere di consegnare la
corrispondenza giornaliera con una sola ricarica.
Per ogni nuovo mezzo Poste Italiane metterà in
funzione anche una nuova colonnina elettrica per
la ricarica, confermando la volontà di garantire
una maggiore sostenibilità ambientale su tutto il
territorio e permettere una sempre maggiore
diffusione della propria flotta elettrica su tutte le

Di seguito sono rappresentati i rischi emergenti che presentano potenziali impatti sul business di Poste Italiane, suddivisi in coerenza con le common metrics definite dal WEF in relazione al raggiungimento degli SDGs, nonché con riferimento all'orizzonte temporale nel quale si ritiene che gli effetti più significativi di tali rischi possano manifestarsi.

regioni italiane.

Principali capitali collegati

6. PERFORMANCE

PERFORMANCE DEL TITOLO IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19 PERFORMANCE ECONOMICHE DI GRUPPO E DELLE STRATEGIC BUSINESS UNIT SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI DIGITAL PROPERTIES, RETI TERZE E PRINCIPALI KPIs ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO ANDAMENTO POSTE ITALIANE SPA E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA PERFORMANCE ESG INTEGRITÀ E TRASPARENZA VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE DIVERSITÀ E INCLUSIONE SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE CUSTOMER EXPERIENCE INNOVAZIONE DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA FINANZA SOSTENIBILE

TAVOLE DEGLI INDICATORI

PERFORMANCE DEL TITOLO

Il valore del titolo Poste Italiane nel corso del 2020 è passato da 10,12 euro di inizio anno a 8,32 euro di fine dicembre, come effetto delle misure restrittive adottate per il contenimento della pandemia Covid-19. Nonostante ciò, il titolo ha raggiunto il massimo storico dalla data di quotazione di 11,51 euro nel mese di febbraio. Nello stesso periodo il FTSEMIB ha perso il 5%.

Dalla data della quotazione in Borsa (27 ottobre 2015) al 31 dicembre 2020, il titolo di Poste Italiane ha registrato un incremento del 23% (mentre l'indice FTSEMIB è sceso del 2%), garantendo un ritorno complessivo per gli azionisti (TSR) di +63,8%, mentre il principale indice di borsa italiano ha registrato una perdita del 15,8%.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 11 novembre 2020, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria di Poste Italiane S.p.A. al 30 giugno 2020, dell'andamento nel corso dei mesi successivi, della prevedibile evoluzione della gestione, nonché in linea con la dividend policy di Gruppo approvata nel corso dell'esercizio 2019, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020. A tal fine, la Società ha predisposto una Relazione e un Prospetto contabile ai sensi dell'articolo 2433-bis del Codice Civile, dai quali risulta che la situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Società consente tale distribuzione. Sui suddetti documenti è stato acquisito il parere della Società di Revisione. L'acconto pari a 0,162 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 25 novembre 2020, con "data stacco" della cedola n. 7 coincidente con il 23 novembre 2020 e record date (ossia data di legittimazione al pagamento del dividendo stesso) coincidente con il 24 novembre 2020.

Sulla base del numero delle azioni in circolazione alla data dell'11 novembre 2020, pari a 1.300.852.035, l'ammontare complessivo dell'acconto è risultato pari a 211 milioni di euro.

IMPATTI FINANZIARI DERIVANTI DALLA PANDEMIA COVID-19

A seguito delle raccomandazioni emanate dall'ESMA nel corso dell'anno 202042 in merito agli effetti economici derivanti dalla pandemia in corso, il presente paragrafo è volto a rappresentare in un'unica nota i suddetti effetti sulle performance economiche del Gruppo anche attraverso un confronto rispetto ai dati di consuntivo del periodo di comparazione.

Gli impatti economici sull'anno 2020 per il Gruppo sono stati rilevanti sia in termini di riduzione del fatturato, come conseguenza del rallentamento dell'operatività, coincidente in misura rilevante con il periodo di lockdown conseguente alla diffusione del Covid-19 che ha interessato il nostro Paese, sia di marginalità come conseguenza anche dei maggiori costi straordinari generati dalla pandemia. D'altra parte, si sono registrati, quale riflesso della riduzione dell'operatività e del ricorso allo smart working, alcuni effetti che hanno consentito di incidere significativamente sulla componente variabile della struttura dei costi del Gruppo.

In particolare, il risultato operativo e il risultato netto del Gruppo dell'esercizio hanno evidenziato uno scostamento negativo, non prevedibile nel Budget 2020 approvato nel mese di marzo 2020, rispetto all'esercizio precedente, rispettivamente del 14,1% (-250 milioni di euro) e del 10,2% (-136 milioni di euro). Tali risultati hanno risentito in maniera significativa dei fenomeni sopra descritti e dei relativi impatti sui ricavi e costi del periodo.

Nello specifico, sul conto economico si sono registrati i seguenti impatti:

  • flessione dei ricavi rispetto al 2019 (-4%, ovvero -434 milioni di euro), imputabile principalmente alla significativa flessione di operatività del secondo trimestre dell'anno (-13,1% pari a -352 milioni rispetto all'analogo periodo del 2019), per via delle severe misure restrittive imposte per contenere l'estensione dei contagi (lockdown). Con riferimento agli scostamenti registrati all'interno delle singole Strategic Business Units, si rimanda ai successivi paragrafi di commento dell'andamento economico delle SBU.
  • sul fronte dei costi operativi, nel pieno dell'emergenza sanitaria, la priorità del Gruppo è stata quella di tutelare la salute dei propri dipendenti e della clientela e supportare le istituzioni nella gestione della crisi. A tal fine, sono stati sostenuti nell'anno costi straordinari, pari a circa 106 milioni di euro per far fronte a spese straordinarie relative principalmente a:
    • a. l'acquisto di dispositivi di protezione individuale;
    • b. le spese di sanificazione dei locali, veicoli, impianti di meccanizzazione e per l'acquisto di plexiglass;
    • c. le spese sostenute dalla funzione Digital, Technology & Operations per gestire l'adozione massiva dello smart working dei dipendenti;
    • d. i costi di comunicazione e di sensibilizzazione alla sicurezza (pubblicità #iorestoacasa e campagna di Comunicazione Rientro in sicurezza);
    • e. le maggiori spese di vigilanza presso gli Uffici Postali per il frazionamento dei giorni del pagamento delle pensioni.

Per tener conto dei diversi scenari macroeconomici caratterizzati da maggiori profili di rischio e incertezza, a causa della pandemia in corso, all'interno dei modelli di valutazione delle perdite attese delle attività finanziarie del Gruppo

42 Public Statement ESMA 32-63-972 del 20 maggio 2020 richiamato da CONSOB il 16 luglio 2020, Public statement ESMA32- 63-1041 del 28 ottobre 2020 "European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports"; Richiamo di attenzione CONSB n. 1/21 del 16 febbraio 2021.

sono state rilevate, tra l'altro, rettifiche di valore per 14 milioni di euro su titoli in portafoglio e per circa 11 milioni di euro su crediti commerciali.

L'emergenza sanitaria ha generato per contro, minori costi variabili legati al rallentamento delle attività e minori costi legati all'adozione per oltre 16.000 dipendenti dello smart working. Le principali voci di costi per servizi che nell'anno sono diminuite rispetto al 2019 e la cui riduzione può essere, in gran parte, ricondotta agli effetti del Covid-19 sono le spese per servizi del personale (principalmente per trasferta e mensa), spese per movimentazione fondi, spese per utenze energetiche e idriche, ecc.

Il cambiamento dei processi operativi e dei modelli di lavoro (es: smart working) introdotti dall'emergenza, renderanno strutturali, almeno in parte, tali risparmi di costo.

Anche sul costo del lavoro si sono registrati evidenti risparmi rispetto al 2019 e attribuibili in parte all'emergenza sanitaria. In particolare, nel periodo rilevano recuperi di costi per 57 milioni di euro attraverso il ricorso al Fondo di Solidarietà (Cassa Integrazione Guadagni), nonché la decisa riduzione di taluni elementi del costo del personale quali principalmente la riduzione volontaria del 50% dell'incentivazione manageriale MBO e il ricorso a prestazioni lavorative straordinarie non necessarie a causa della ridotta attività svolta durante il lockdown.

Con riferimento alle performance finanziarie, il valore delle disponibilità liquide è ampiamente in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 31 dicembre 2020 la liquidità libera del Gruppo gestita dalla SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammonta a oltre 2,3 miliardi di euro (di cui 2,2 miliardi di euro riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 2,5 miliardi di euro. Nel corso dell'anno 2020, al fine di disporre di ulteriore liquidità e far fronte a eventuali scenari avversi legati alla pandemia Covid-19, la Capogruppo ha stipulato tre finanziamenti a medio termine per 750 milioni di euro (due dei quali rimborsati anticipatamente nei mesi di novembre e dicembre per complessivi 500 milioni di euro e il restante di 250 milioni di euro rimborsato nel mese di gennaio 2021). Inoltre, ha utilizzato linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 660 milioni di euro, dei quali 250 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2020. Infine, nel mese di dicembre 2020, nell'ambito del programma EMTN – Euro Medium Term Note la Capogruppo ha collocato presso la Borsa del Lussemburgo un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.

Relativamente agli aspetti patrimoniali, in conseguenza del particolare contesto dovuto all'emergenza Covid-19, il Gruppo ha revisionato il piano degli investimenti per verificarne la coerenza con le caratteristiche peculiari della "nuova normalità" (es.: distanziamento sociale, preferenza verso soluzioni full digital, ecc.) e per tenere in considerazione la ridotta capacità produttiva dei fornitori. Gli investimenti dell'anno pari a 680 milioni di euro hanno pertanto registrato una flessione di circa il 7% rispetto allo scorso esercizio.

Inoltre, il contesto di mercato caratterizzato dalla pandemia ha influenzato il comportamento della clientela orientandola verso prodotti a maggiore liquidità, pertanto nell'anno si è assistito a un notevole incremento della raccolta netta sui depositi (12,7 miliardi di euro al 31 dicembre 2020) e a maggiori giacenze sui conti correnti (+5,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019) con un conseguente incremento dell'operatività in titoli della SBU Servizi Finanziari.

Il Gruppo ha confermato nell'anno la propria solidità patrimoniale riflessa nel valore degli indicatori CET 1 ratio di BancoPosta e Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo che, al 31 dicembre 2020, si attestano rispettivamente al 18,1% (18,3% al 31 dicembre 2019) e al 267%43 (276% al 31 dicembre 2019). Relativamente all'evoluzione

43 Valore inclusivo dell'erogazione dei dividendi alla Capogruppo per un ammontare pari a 429 milioni di euro (Cda di

nell'anno in corso, il contesto di riferimento è ancora caratterizzato da elevata incertezza. I caratteri e le tempistiche della ripresa dipendono dalle evoluzioni nella diffusione del virus e delle correlate misure restrittive dei governi per arginare i contagi nonché dalla velocità ed efficacia della campagna vaccinale.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione dello scenario macroeconomico al fine di valutare tempestivamente i potenziali effetti sull'operatività e adeguare i comportamenti e le linee di azione. La resilienza dei propri business, l'elevata integrità finanziaria e solidità patrimoniale e il consistente capitale reputazionale assicurano la continuità operativa. Tale prerogativa è confermata anche dagli obiettivi e dai trend, di breve e medio termine, contenuti nel Piano Strategico "2024 Sustain & Innovate" approvato dal CdA il 18 marzo 2021.

Al netto dell'erogazione dei dividendi a favore della Capogruppo il valore del Solvency Ratio al 31 dicembre 2020 si attesta a 279%.

approvazione del progetto di bilancio Poste Vita del 23 marzo 2021, Assemblea che delibererà la ripartizione dell'utile prevista per il 28 aprile 2021). Il valore del Solvency Ratio soggetto al processo di revisione annuale, sarà comunicato a IVASS entro il 20 maggio 2021.

PERFORMANCE ECONOMICHE DI GRUPPO E DELLE STRATEGIC BUSINESS UNIT

ANDAMENTO ECONOMICO DEL GRUPPO

In un contesto di mercato caratterizzato dal perdurare di bassi tassi di rendimento dei titoli di stato (cfr. paragrafo SBU Servizi Finanziari - Contesto di Mercato) il Gruppo ha adeguato la propria strategia di gestione del portafoglio titoli Bancoposta anche con riferimento alla gestione pro-attiva delle significative plusvalenze latenti. Per riflettere correttamente tali modifiche è stata rivista la modalità di presentazione delle componenti economiche della business unit Servizi Finanziari, mediante la classificazione nei ricavi del conto economico degli oneri derivanti da operatività finanziaria in precedenza esposti tra i costi. Al fine di consentire un confronto omogeneo, si è proceduto ad adeguare alla nuova esposizione il valore dei ricavi del 2019.

In un anno caratterizzato dall'emergenza sanitaria e dalla crisi sociale ed economica generate dalla pandemia da Covid-19, il Gruppo ha realizzato performance economico-finanziarie solide e resilienti. Lo scostamento negativo che emerge dal confronto con i risultati del 2019 è imputabile principalmente alla significativa flessione di operatività del secondo trimestre dell'anno.

Ricavi 10,5 € mld EBIT 1,5 € mld Utile Netto 1,2 € mld

La prima parte dell'anno è stata infatti quella maggiormente impattata dalle severe misure restrittive imposte per far fronte all'emergenza; nel secondo semestre ogni segmento di business ha dimostrato tangibili segnali di ripresa che hanno portato il Gruppo a conseguire, nell'anno, un risultato operativo di 1,5 miliardi di euro e un utile netto di 1,2 miliardi di euro.

2019 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
RICAVI DA MERCATO 10.960 10.526 (434) =4,0%
COSTITO TALI 9.186 9.002 (184) -2,0%
EBIT 1.774 1.524 (250) -14,1%
EBIT Margin % 16,2% 14,5%
UTILE NETTO 1.342 1.206 (136) -10,2%
UTILE NETTO PER AZIONE 1,03 0,93 (0,10) -10,2%
CAPEX 734 680 (54) -7,3%
% sui ricavi 6,7% 6,5%

I ricavi da mercato del Gruppo ammontano a 10,5 miliardi di euro, segnando una flessione di 434 milioni di euro rispetto al 2019 (-4,0%). La variazione complessiva dei ricavi risente significativamente dell'effetto lockdown che ha comportato un sensibile calo di operatività nella prima parte dell'anno.

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

In particolare, nell'arco dei 12 mesi si evidenzia una variazione positiva dei ricavi della sola Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile, per 74 milioni di euro (+11,1%) rispetto al 2019, grazie alla crescita significativa del comparto delle Telecomunicazioni e della buona performance del comparto Monetica. Le altre Strategic Business Unit registrano ricavi in flessione rispetto al precedente esercizio e in particolare: la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione evidenzia una contrazione dell'8,3%, ovvero -292 milioni di euro; le Strategic Business Unit Servizi Finanziari e Assicurativi registrano una contrazione dei ricavi rispettivamente di 190 milioni di euro (-3,7%) e di 26 milioni di euro (-1,6%) rispetto al 2019.

Il quarto trimestre dell'anno conferma il trend positivo di ripresa avuto nel terzo trimestre con ricavi che sono risultati in crescita (+1,4% pari a +40 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo del 2019. Tale variazione è imputabile sia all'eccezionale sviluppo del comparto pacchi che, nel corso dell'ultimo trimestre, ha più che compensato la flessione della corrispondenza contribuendo a una crescita dell'1,4% (pari a + 13 milioni di euro) dei ricavi della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, sia alla conferma del trend di crescita dei ricavi della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile (+15,2%, pari a +28 milioni di euro) la quale ha beneficiato, nel periodo, dell'accelerazione dei pagamenti digitali. I comparti dei servizi Finanziari e Assicurativi hanno registrato nel corso del quarto trimestre dell'anno ricavi sostanzialmente stabili rispetto all'analogo periodo del 2019.

MASSE GESTITE/AMMINISTRATE (miliardi di euro)

* Comprende la capitalizzazione degli interessi

Nel corso del 2020 le masse gestite/amministrate, che ammontano a 569 miliardi di euro, sono aumentate del 6,1% (33 miliardi di euro) rispetto ai 536 miliardi di euro del 31 dicembre 2019, sia per effetto della raccolta netta (+17,8 miliardi di euro) sia per l'effetto performance (+14,7 miliardi di euro). Si evidenzia in particolare il positivo andamento della raccolta netta dei conti correnti (+12,7 miliardi di euro) e le performance positive dei comparti

569 € mld Masse gestite/amministrate 15 € mld raccolta netta retail

assicurativo (che riflettono in parte le variazioni di fair value degli strumenti finanziari) e risparmio postale. La raccolta 2020 beneficia dell'anticipo del pagamento delle pensioni decisa dal Governo a fronte dell'emergenza sanitaria, che ha generato circa 3 miliardi di euro aggiuntivi su conti correnti postali e libretti della clientela del Gruppo.

I costi totali passano da 9.186 milioni di euro del 2019 a 9.002 milioni di euro nel 2020, in decremento del 2%, principalmente per effetto del minore costo del lavoro, in parte controbilanciato dai maggiori costi per beni e servizi (+235 milioni di euro), legati principalmente alle spese straordinarie sostenute per il contenimento del Covid-19 (106 milioni di euro), nonché alla crescita dei costi variabili correlati alla crescita dei business (+190 milioni di euro) legati al business Telco e al recapito dei pacchi. I costi per ammortamenti e svalutazioni si riducono passando da 774 milioni di euro del 2019 a 700 milioni di euro del 2020. La variazione risente dei minori ammortamenti registrati nel periodo a seguito della ridefinizione della vita utile residua dei principali cespiti aziendali del Gruppo e del relativo valore residuo a far data da gennaio 2020, in coerenza con quanto previsto dai principi contabili di riferimento (IAS 16, IAS 40). A seguito di tale revisione, gli ammortamenti del Gruppo risultano inferiori di circa 120 milioni di euro rispetto agli esercizi precedenti. Gli altri costi registrano una variazione negativa di 86 milioni di euro rispetto al 2019 principalmente dovuta alle liberazioni effettuate sui fondi rischi del Patrimonio separato BancoPosta a fronte di una complessiva revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati nonché, per la conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per i fondi immobiliari ("Europa Immobiliare I" e "Obelisco").

Per maggiori dettagli, si rimanda a quanto riportato alle Note dei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

COSTO DEL LAVORO

Il costo complessivo del lavoro registra un decremento di 258 milioni di euro (-4,4%) rispetto all'esercizio 2019. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente ordinaria che passa da 5.561 milioni di euro del 2019 a 5.204 milioni di euro del 2020, per effetto principalmente della riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 4.500 FTE medi in meno rispetto al 2019) e del ricorso al Fondo di Solidarietà (Cassa Integrazione Guadagni) per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Alla riduzione della componente ordinaria concorrono inoltre i

minori costi per incentivazione manageriale MBO e altre indennità varie, in particolare straordinario, come conseguenza della ridotta attività svolta durante il lockdown.

La flessione della componente ordinaria è stata in parte controbilanciata dall'incremento del costo per incentivi all'esodo che passa da 342 milioni di euro del 2019 a 434 milioni di euro del 2020 accantonati al fine di accelerare il processo di ristrutturazione industriale del Gruppo.

EBIT (in milioni di euro)

Il risultato operativo (EBIT) consolidato si attesta a 1.524 milioni di euro e registra una diminuzione di 250 milioni di euro (-14,1%) rispetto allo scorso esercizio (1.774 milioni di euro). L'effetto congiunto della contrazione dei ricavi correlata alle misure restrittive legate alla pandemia, e dei maggiori costi sostenuti per la salvaguardia dei dipendenti e dei clienti, hanno sensibilmente penalizzato i risultati della prima parte dell'anno. L'inversione del trend negativo, avviata a partire dal terzo trimestre, con una crescita sia dei ricavi che del risultato operativo, è continuata anche nel quarto trimestre che è risultato il miglior trimestre dell'anno (+46 milioni di euro di EBIT pari a +19,6% rispetto al 2019).

Alla crescita del risultato operativo del quarto trimestre, oltre alla dinamica dei ricavi (+40 milioni di euro), ha contribuito la flessione dei costi (-6 milioni di euro rispetto all'analogo periodo del 2019) a conferma dell'efficacia delle iniziative di gestione messe in atto dal Gruppo, nonostante i costi sostenuti per la gestione della pandemia Covid-19 (25 milioni di euro) e i maggiori costi per incentivi all'esodo per accelerare l'efficientamento organizzativo del Gruppo (+94 milioni di euro).

L'utile del periodo si attesta a 1.206 milioni di euro, in diminuzione del 10,2% rispetto al 2019 (1.342 milioni di euro) ed è positivamente influenzato dagli effetti fiscali derivanti dall'adesione al regime del "Patent box"44 (80 milioni di euro) e dall'agevolazione ACE45 (Aiuto alla Crescita Economica) per 16 milioni di euro.

44 Agevolazione fiscale di durata quinquennale introdotta nell'ordinamento italiano nel 2015 che consiste nella esclusione dalla formazione del reddito imponibile complessivo di una quota di reddito derivante dall'utilizzo di alcuni asset immateriali. 45 Il regime ACE (Aiuto alla Crescita Economica) si sostanzia nella possibilità di dedurre annualmente dal reddito d'impresa un onere figurativo pari al rendimento correlato all'aumento di capitale proprio rispetto a quello esistente al termine dell'esercizio in corso al 31.12.2010.

Il quarto trimestre del 2020 si attesta a 308 milioni di euro e registra un risultato netto in crescita di 49 milioni di euro (+18,7%) rispetto al quarto trimestre dell'esercizio precedente.

SINTESI DELL'ANDAMENTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNIT

Di seguito vengono rappresentati i principali risultati economici per Strategic Business Unit.

Nell'arco dei 12 mesi si evidenzia una variazione positiva dei ricavi della sola Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile, per 74 milioni di euro (+11,1%) rispetto al 2019, grazie alla crescita significativa del comparto delle Telecomunicazioni e della buona performance del comparto Monetica. Le altre Strategic Business Unit, seppure in progressiva ripresa nel corso della seconda parte dell'anno grazie alle efficaci azioni commerciali poste in essere, registrano nell'arco dell'anno ricavi in flessione rispetto al precedente esercizio.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione passano da 3.492 milioni di euro del 2019 a 3.201 milioni di euro del 2020 (-8,3%) ed evidenziano minori ricavi della corrispondenza tradizionale (-558 milioni di euro, pari al -22,7%), mitigati solo in parte dalla crescita del comparto pacchi (+307 milioni di euro, pari al +36,1%), grazie alle performance positive del segmento B2C, trainato dallo sviluppo dell'ecommerce.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile del 2020 ammontano a 737 milioni di euro e segnano un incremento di 74 milioni di euro (+11,1%) rispetto al 2019. Nello specifico, sia il comparto delle Telecomunicazioni che quello della Monetica segnano una crescita dei ricavi rispettivamente di 45 milioni di euro (+18,6%) e 35 milioni di euro (+10,5%), in parte limitata dai minori ricavi dei servizi di Incasso e Pagamento imputabili alla sospensione del pagamento dei tributi correlata all'emergenza sanitaria.

I ricavi da mercato della Strategic Business Unit Servizi Finanziari ammontano a 4.945 milioni di euro e registrano una contrazione di 190 milioni di euro rispetto a 5.135 milioni di euro realizzati nel corso del 2019 (-3,7%). La

distribuzione di prodotti di finanziamento e i servizi di incasso e pagamento risultano le categorie che hanno registrato la maggiore flessione dei ricavi rispetto allo scorso esercizio, mostrando una riduzione dei volumi e delle commissioni unitarie di distribuzione i primi e una riduzione dei volumi sui bollettini i secondi.

La Strategic Business Unit Servizi Assicurativi ha contribuito nel corso del 2020 alla formazione dei ricavi di Gruppo con 1.643 milioni di euro, in diminuzione dell'1,6% rispetto al precedente esercizio, i quali sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.500 milioni di euro mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 132 milioni di euro.

EBIT (in milioni di euro)

Nel 2020 il risultato operativo di Gruppo si attesta a 1.524 milioni di euro e mostra una riduzione di 250 milioni di euro rispetto lo scorso anno. La flessione delle performance operative ha avuto impatti su tutte le Strategic Business Unit a eccezione della Strategic Business Unit Servizi di Pagamento e Mobile la quale registra nell'anno 2020 un risultato operativo di 259 milioni di euro, in aumento di 18 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio, grazie all'accelerazione nell'utilizzo dei pagamenti digitali e a una base clienti fidelizzata nel comparto TLC.

Per maggiori approfondimenti sulle performance delle singole Strategic Business Unit si rinvia ai paragrafi dedicati nel proseguo del capitolo.

STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

Le performance dell'anno della Strategic Business Unit riflettono l'accelerazione del declino della corrispondenza tradizionale influenzata dagli effetti del lockdown e i cui risultati sono solamente in parte controbilanciati dalla crescita sostenuta registrata nel comparto pacchi.

CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 2019 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 3.492 3.201 (292) -8,3%
Ricavi da altri settori 4.723 4.633 (90) -1,9%
Ricavi totali 8.215 7.833 (382) -4,6%
Costi 8.491 8.349 (142) -1,7%
Costi vs altri settori 72 73 1 +1,9%
Costi totali 8.562 8.422 (141) -1,6%
EBIT (347) (588) (241) -69,5%
EBIT Margin % -4,2% -7,5%
RISULTATO NETTO (306) (419) (113) -36,8%
Principali KPI 2019 2020 VARIAZIONI
Corrispondenza e pacchi
Ricavi/FTE (in migliaia di euro)
64 63 (1) -1,2%
Pacchi portalettabili (volumi in milioni) 51,6 74,0 22 43,6%
Nuova Rete Punto Poste (numero di Lockers e punti di ritiro alternativi) 6.288 10.799 4.511 71,7%
Distribuzione
Numero Uffici Postali 12.809 12.765 (44) -0,3%
Numero di clienti (in milioni) 35,1 35,0 (0,1) -0,3%
Sale dedicate alla consulenza 6.725 6.782 57 0,8%
Rete ATM Postamat 7.727 7.957 230 3,0%

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

I Ricavi da mercato passano da 3.492 milioni di euro del 2019 a 3.201 milioni di euro del 2020 ed evidenziano minori ricavi della corrispondenza tradizionale (-558 milioni di euro, pari al -22,7% rispetto al 2019), e maggiori ricavi del comparto pacchi (+307 milioni di euro, pari al +36,1%, rispetto all' esercizio precedente), soprattutto grazie alle performance positive del segmento B2C.

La flessione dei ricavi del settore registrata nei primi mesi dell'anno 2020 si è acuita a partire dal mese di marzo per via del lockdown imposto per fronteggiare la pandemia e del sensibile calo di operatività che ne è susseguito nel secondo trimestre, con il progressivo peggioramento delle performance del settore. Nel terzo trimestre 2020 si è assistito a una ripresa nonostante la variazione dei ricavi abbia continuato ad avere segno negativo nel confronto con l'analogo periodo del precedente anno; l'inversione del trend negativo si è avuta nell'ultimo trimestre dell'anno nel quale i ricavi da mercato del segmento hanno registrato una crescita rispetto al quarto trimestre del 2019 (+13 milioni di euro, +1,4%). Tale andamento è il risultato dell'effetto congiunto delle performance particolarmente positive registrate nel comparto pacchi (+141 milioni di euro di ricavi pari a +55,8% rispetto al quarto trimestre 2019), imputabili principalmente alla crescita delle attività del Gruppo nel segmento B2C (+76,8% di volumi rispetto al quarto trimestre 2019), e della conferma del declino della corrispondenza tradizionale con ricavi in flessione nell'ultimo trimestre dell'anno di 103 milioni di euro (-16,5%).

Corrispondenza

Posta Indescritta: Servizio standard di spedizioni con recapito in cassetta postale.

Posta Descritta: Recapito alla persona con attestazione di avvenuta spedizione e tracciatura dell'invio per la clientela retail e business. Tale categoria comprende in particolare: la raccomandata, l'assicurata e l'atto giudiziario.

Direct Marketing: Servizio per l'invio da parte delle aziende e delle Pubbliche Amministrazioni di comunicazioni a contenuto pubblicitario, promozionale o informativo.

Servizi Integrati: Offerte Integrate e personalizzate per specifici segmenti di clientela, in particolare la Pubblica Amministrazione, le grandi aziende e gli studi professionali. Il servizio integrato più rilevante è il Servizio Integrato Notifica, per la gestione dell'intero processo di notifica degli atti amministrativi e giudiziari (es. le violazioni al Codice della Strada).

Altro: Servizi per l'editoria, servizi multicanale, stampa, gestione documentale, altri servizi di base. La voce include, inoltre, le Integrazioni tariffarie relative a ricavi da mercato commercializzati a tariffe scontate ai sensi di legge e il Compenso per il Servizio Postale Universale (include anche le compensazioni relative al Pacco ordinario).

I risultati dei servizi di Corrispondenza conseguiti dal Gruppo nell'anno 2020 evidenziano una riduzione dei volumi e dei ricavi rispettivamente del 16,7% (-456 milioni di invii) e del 22,7% (-558 milioni di euro) rispetto allo scorso anno. La citata riduzione delle attività, seguita alle severe misure restrittive imposte dal lockdown della prima parte dell'anno, ha accelerato il processo di e-substitution della corrispondenza tradizionale. Tale calo è distribuito indistintamente su tutte le famiglie di prodotto. Anche nel quarto trimestre i volumi complessivi diminuiscono (- 13,2%) anche se a un ritmo più lento rispetto al terzo trimestre dell'anno.

Nel dettaglio, la Posta Indescritta e Descritta evidenziano una riduzione dei volumi rispettivamente del 13% e del 28,2% e una flessione dei ricavi del 16,4% e del 29,8% rispetto al 2019; la Posta Descritta nel quarto trimestre 2020 mostra un miglioramento del trend rispetto alla prima parte dell'anno grazie alla ripresa delle spedizioni di una parte della clientela business. Anche la Posta Indescritta rileva nel quarto trimestre 2020 un andamento in miglioramento rispetto alle performance registrate nei precedenti trimestri dell'anno.

Il Direct Marketing registra nell'anno una flessione dei volumi del 37,8% (-170 milioni di invii) e una correlata riduzione dei ricavi del 34,7% (-40 milioni di euro). Tale flessione è legata alla contrazione degli invii di posta commerciale da parte dei clienti.

I volumi dei Servizi integrati presentano nell'anno una decrescita del 60,2% rispetto al 2019 (circa 17 milioni di minori invii) e una riduzione dei ricavi del 55,9% (-94 milioni di euro) dovuta all'interruzione degli invii di cartelle esattoriali, alla riduzione delle multe a fronte della limitata circolazione, nonché alla sospensione del pagamento dei tributi locali.

La voce Altro, che accoglie anche i servizi di stampa e imbustamento commercializzati da Postel, mostra una flessione dei volumi del 6,4% (-54 milioni di pezzi) rispetto al 2019, per effetto del calo del mercato delle stampe determinato dal rallentamento dell'economia italiana e dei volumi dell'editoria. I ricavi corrispondenti accolgono anche le integrazioni tariffarie sul servizio editoriale (-5 milioni di euro rispetto al 2019), in riduzione per il calo degli invii legati all'editoria. Il compenso per l'Onere del Servizio Universale del 2020 ammonta a 262 milioni di euro, in linea con il ricavo del 2019.

B2B: acronimo di Business to Business. Servizi per le spedizioni da azienda ad azienda. Offerta che punta su qualità e affidabilità, con opzioni di consegna con tempi definiti, spedizioni prevalentemente multicollo.

B2C: acronimo di Business to Consumer. Un'offerta modulare creata per l'e-commerce con scelta di servizi accessori.

C2X: individua i pacchi di tipo "Consumer-to-Consumer/Business", ovvero i pacchi inviati dai consumatori sia ad altri consumatori sia a imprese.

ALTRO: include le spedizioni internazionali, le partnership con operatori logistici, i servizi dedicati (per esigenze specifiche di P.A., Assicurazioni, Banche e Grandi Clienti), commesse di logistica integrata, e altri ricavi.

Il comparto pacchi ha avuto nel corso dell'anno uno sviluppo significativo, con una variazione positiva sia in termini di volumi che di ricavi, rispettivamente del +41,7% (+62 milioni di invii) e +36,1% (+307 milioni di euro) rispetto allo scorso esercizio.

L'andamento eccezionale dei ricavi del quarto trimestre dell'anno (+55,8%, pari a +141 milioni di euro rispetto all'analogo trimestre del 2019) in tutti i segmenti, con una media giornaliera di pacchi consegnati di 1 milione di invii e con un picco di circa 1,3 milioni di invii medi nel mese di dicembre,

Record di 210 mln nel volume dei pacchi e raggiungimento del 37% di market share

ha consentito di superare la flessione registrata nel comparto della corrispondenza nello stesso periodo,

generando una crescita dei ricavi della Strategic Business Unit rispetto all'analogo periodo del 2019 (+13 milioni di euro, +1,4%).

Nell'anno 2020 il comparto ha beneficiato, come già anticipato, del forte impulso che le misure restrittive imposte hanno dato allo sviluppo dell'e-commerce e alle attività del Gruppo nel segmento B2C, il quale è sviluppato grazie alla crescente propensione agli acquisti online della popolazione. In particolare, il settore B2C ha realizzato ricavi per 603 milioni di euro, in crescita del 57,3% rispetto al 2019, a fronte di 149 milioni di spedizioni realizzate (+59,7%), in ulteriore accelerazione rispetto ai primi nove mesi dell'anno. L'andamento dei ricavi del B2C ha permesso di compensare la riduzione dei ricavi registrata nel corso dell'anno nel comparto B2B (-6 milioni di euro di ricavi rispetto al 2019), segmento maggiormente impattato dal lockdown per via della chiusura delle attività produttive e che, nel corso del quarto trimestre 2020, ha mostrato un'accelerazione del trend di ripresa avviato nel corso del trimestre precedente.

Alle ottime performance dei ricavi del comparto pacchi sull'anno concorre la commessa aggiudicata a Poste Italiane dal Ministero degli Interni per la consegna alle scuole dei dispositivi di protezione individuale (oltre 1,5 miliardi di mascherine distribuite nel corso del 2020).

COSTI (in milioni di euro)

I Costi, comprensivi di ammortamenti e svalutazioni, ammontano a 8.422 milioni di euro con una riduzione di 141 milioni di euro (-1,6%) rispetto all'esercizio precedente, essenzialmente riconducibile alla riduzione del costo del lavoro. Quest'ultimo si attesta a 5.539 milioni di euro con una riduzione di 242 milioni di euro (-4,2% rispetto al 2019), ascrivibile principalmente alla riduzione degli organici mediamente impiegati (circa 4.400 FTE in meno) nonché al ricorso al Fondo di Solidarietà (Cassa Integrazione Guadagni) per fronteggiare l'emergenza sanitaria. Tali variazioni sul costo ordinario sono in parte compensate dai maggiori costi per incentivo all'esodo al fine di accelerare il processo di ristrutturazione industriale del Gruppo.

I costi per beni e servizi (+178 milioni di euro rispetto al 2019) risentono sia delle maggiori spese sostenute per garantire la sicurezza dei clienti e dei dipendenti impegnati nelle attività operative sul territorio e per far fronte

all'emergenza sanitaria (+106 milioni di euro), sia della crescita dei costi variabili prevalentemente legati allo sviluppo del business pacchi. Tale crescita è stata parzialmente controbilanciata da minori costi legati prevalentemente a servizi per il personale (principalmente per trasferta e mensa), spese per la movimentazione del contante per gli Uffici Postali, spese per utenze energetiche e idriche, ecc.

Si evidenzia, infine, una decrescita della voce ammortamenti e svalutazioni di circa 58 milioni di euro (-8% rispetto al 2019), imputabile principalmente alla rivisitazione della vita utile e del valore residuo di alcuni cespiti del Gruppo, come descritto nel paragrafo di commento ai risultati economici del Gruppo e approfondito nelle note dei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

Alla luce di quanto rappresentato, la Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione presenta un risultato operativo per l'esercizio 2020 negativo per 588 milioni di euro, in peggioramento di 241 milioni di euro rispetto al 2019 (-347 milioni di euro). Il quarto trimestre del 2020 mostra un risultato operativo che, seppur negativo (-344 milioni di euro), presenta una variazione positiva (+7 milioni di euro) rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente (-351 milioni di euro).

QUALITÀ DEI PRODOTTI RIENTRANTI NEL SERVIZIO UNIVERSALE

Di seguito si riportano i risultati della qualità conseguiti in relazione ai prodotti rientranti nel Servizio Universale e i cui obiettivi sono definiti dall'AGCom. L'Autorità ne verifica il rispetto e pubblica annualmente i risultati. L'andamento della qualità per l'esercizio 2020 rispetto agli obiettivi e all'esercizio precedente risente evidentemente degli effetti causati dall'emergenza sanitaria. Ciononostante si evidenzia comunque il raggiungimento e superamento dei target di riferimento dell'anno per la quasi totalità dei prodotti.

Posta 1 Prioritaria
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2020
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Posta 4 Ordinaria Posta Massiva Posta Raccomandata Posta Assicurata Poste Delivery Standard
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99,9%
2019

STRATEGIC BUSINESS UNIT PAGAMENTI E MOBILE

Le performance della SBU si confermano positive sia in termini di ricavi, che crescono nei comparti monetica e telecomunicazioni, sia in termini di risultato operativo. Risultato netto in flessione per via di proventi finanziari non ricorrenti registrati nel 2019. La maggiore operatività delle carte di pagamento, anche grazie all'utilizzo dei canali online, e la crescita della customer base nella telefonia hanno mitigato gli effetti negativi derivanti dall'emergenza sanitaria.

PAGAMENTI E MOBILE 2019 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 664 737 +74 +11,1%
Ricavi da altri settori 375 341 (34) -9,0%
Ricavi totali 1.039 1.079 +40 +3,8%
Costi 380 435 +55 +14,4%
Costi vs altri settori 418 385 (32) -7,8%
Costi totali 798 820 +22 +2,8%
EBIT 241 259 +18 +7,3%
EBIT Margin % 23,2% 24,0%
UTILE NETTO 272 194 (78) -28,6%
Principali KPI
Monetica
2019 2020 VARIAZIONI
1
Valore Transato totale ("on us" e "off us") delle carte (in milioni di euro)
41.944 48.761 6.817 16,3%
2
Valore Transato totale ("off us") delle carte (in milioni di euro)
33.062 38.563 5.501 16,6%
3
Numero di Carte (in milioni)
28,7 28,9 0,2 0,8%
di cui Carte Postepay (in milioni) 21,5 21,7 0,2 1,1%
4
di cui Carte Postepay Evolution (in milioni)
7,2 7,7 0,5 6,9%
Numero transazioni delle carte (in milioni) 1.439 1.561 122 8,5%
di cui numero transazioni e-commerce ( in milioni ) 250 397 147,1 58,9%
TLC
SIM PosteMobile fisse e mobili (stock in migliaia) 4.416 4.623 207 4,7%
di cui Sim mobile (in migliaia) 4.215 4.380 165 3,9%
di cui Sim Casa (in migliaia) 200 243 42 21,1%

1 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento interni e esterni ("on us" e "off us").

2 Transato relativo ai pagamenti effettuati con Postamat e Postepay su circuiti di pagamento esterni ("off us").

3 Include Carte Postepay e Carte di debito.

4 Comprensivo dei clienti business.

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Incassi e pagamenti: servizio di pagamento dei tributi tramite accettazione dei modelli F23 e F24; trasferimento fondi per l'invio di denaro all'estero tramite Moneygram e Western Union, bonifici postagiro e domiciliazioni effettuati da Postepay Evolution, pagamenti sul sistema PagoPA. Monetica: carte prepagate (ricariche, pagamenti, prelievi, canone, emissione), carte di debito (postamat - interchange

fee su transato delle carte); servizi di acquiring (fee su transato, canoni e servizi) legati alla fornitura di POS (mobile, fisico, virtuale) per l'accettazione di pagamenti tramite carte (debito, credito, prepagate).

TLC: telefonia mobile (ricavi da traffico, e da vendita di telefonini e router da corner di Ufficio Postale) e telefonia fissa (offerta PosteMobile Casa).

I ricavi totali del 2020 ammontano a 1.079 milioni di euro ed evidenziano una crescita di 40 milioni di euro rispetto al 2019 (+3,8%) ascrivibile all'apporto positivo del comparto delle Telecomunicazioni nonché alla performance del comparto della Monetica in parte limitati dalla flessione dei ricavi dei servizi di Incasso e Pagamento.

I ricavi da mercato si attestano a 737 milioni di euro segnando un incremento di 74 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio (+11,1%).

Nel dettaglio, i ricavi della Monetica, pari a 374 milioni di euro a dicembre 2020, mostrano una variazione positiva di 35 milioni di euro rispetto a dicembre 2019 (+10,5%). Tale incremento è attribuibile alla maggiore operatività e ai maggiori canoni delle carte prepagate e ai maggiori ricavi legati alla vendita di servizi di acquiring e alla relativa crescita del transato.

I ricavi da mercato da Incassi e Pagamenti pari a 79 milioni di euro presentano una flessione del 7,5% (-6 milioni di euro) rispetto allo scorso anno. La diminuzione è ascrivibile prevalentemente ai minori ricavi da F23/F24 a seguito dello slittamento di alcune scadenze fiscali introdotto dal c.d. D.L. Rilancio (come convertito dalla Legge 17 luglio 2020, n.77). Tale variazione è compensata solo in parte dai maggiori ricavi da bonifici emessi dalle Postepay Evolution e dal nuovo servizio di pagamenti Pago PA46.

46 PagoPA è una nuova modalità per eseguire, tramite i Prestatori di Servizi di Pagamento (PostePay S.p.A.) i pagamenti verso la Pubblica Amministrazione in modalità standardizzata.

I ricavi da mercato del comparto Telecomunicazioni ammontano a 284 milioni di euro, in aumento rispetto ai 240 milioni di euro del 2019 (+18,6%). Il risultato positivo è dovuto sia all'aumento dei ricavi della Telefonia Mobile, sia della Telefonia Fissa, che ha visto aumentare la customer base attiva su entrambi i segmenti.

La dinamica dei ricavi relativa al solo quarto trimestre 2020 riflette ricavi da mercato in crescita di 28 milioni di euro (+15,2%) per il contributo positivo del comparto Monetica (+18 milioni di euro pari a +20,1% rispetto all'analogo trimestre del 2019) con ricavi legati all'utilizzo delle carte di pagamento in crescita principalmente per l'incremento del volume delle transazioni. Si confermano inoltre le ottime performance già registrate nei trimestri precedenti dal settore telecomunicazioni (+7 milioni di euro, ovvero +10,3%) legati alla fidelizzazione della base clienti, e la ripresa dei ricavi da servizi di incasso e pagamento (+3 milioni di euro, +10,6%).

Al 31 dicembre 2020 lo stock complessivo delle Carte prepagate e delle Carte di debito è pari a 28,9 milioni, in lieve aumento rispetto al 31 dicembre 2019 (+0,9%) con un transato complessivo in crescita di circa 5,547 miliardi di euro (+16,6%), grazie all'effetto trainante delle carte prepagate.

Nel dettaglio, le carte Postepay ammontano alla fine del 2020 a 21,7 milioni (+1% rispetto alle 21,5 milioni di Postepay del 2019); di queste, le carte Postepay Evolution, pari a circa 7,7 milioni a dicembre 2020, evidenziano una crescita del 6,9% rispetto all'esercizio precedente. Nel corso del 2020 le carte Postepay hanno sviluppato un transato complessivo48 per pagamenti di circa 22,1 miliardi di euro (+27% rispetto ai 17,4 miliardi del 2019).

In ambito Acquiring a fronte di un numero di POS installati al 31 dicembre 2020 di circa 151,1 mila (+18%, ovvero +22,9 mila POS installati rispetto al 31 dicembre 2019), il transato registrato nell'anno è stato di circa 18,9 miliardi di euro (+6% pari a + 1 miliardo di euro, rispetto al 2019).

In ambito Telecomunicazioni, la base clienti relativa ai servizi di telefonia mobile, al 31 dicembre 2020, è rappresentata da circa 4,4 milioni di linee, in crescita del 3,9% rispetto al 2019. Con riferimento ai servizi di telefonia fissa, l'offerta "PosteMobile Casa" presenta una crescita del 21,1% rispetto lo scorso anno (243 mila linee a fine dicembre 2020 rispetto alle 200 mila linee alla fine del 2019).

47 Transato "not on us"

48 Transato "off us" (non include le transazioni in Ufficio Postale).

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

I costi totali comprensivi di ammortamenti e svalutazioni ammontano a 820 milioni di euro in crescita del 2,8% rispetto ai 798 milioni di euro del 2019. In particolare, i costi verso terzi per beni e servizi aumentano di 55 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente per effetto dei maggiori costi variabili da traffico inerenti ai servizi di telecomunicazioni fisse-mobili e di quelli legati all'operatività delle carte.

Gli altri costi aumentano di 8 milioni di euro principalmente per le liberazioni one-off del 2019 di fondi rischi ed oneri.

Alla luce dei risultati descritti, l'andamento economico della Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile evidenzia un risultato della gestione operativa dell'anno che si attesta a 259 milioni di euro, in crescita del 7,3% rispetto allo scorso esercizio.

La gestione finanziaria dell'anno, seppur positiva (8 milioni di euro), diminuisce di 91 milioni di euro rispetto allo scorso esercizio nel quale il risultato della stessa beneficiava di 88 milioni di euro riferiti ai proventi relativi alla rivalutazione della partecipazione in SIA S.p.A., già detenuta da FSIA Investimenti, a seguito dell'acquisizione del controllo esclusivo (step up acquisition) e al provento derivante dall'esercizio delle opzioni di acquisto del 7,934% delle azioni di SIA S.p.A. detenute da UniCredit e Intesa Sanpaolo.

Il settore chiude con un risultato netto di 194 milioni di euro in diminuzione del 28,6% (-78 milioni di euro) rispetto al 2019. Al netto della partita suddetta componente non ricorrente pari a 88 milioni di euro, il risultato netto della SBU registra una crescita di 10 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI FINANZIARI

I risultati economici della SBU dell'anno si confermano solidi sebbene in leggera flessione rispetto all'esercizio precedente. La ripresa dei ricavi iniziata a partire dal mese di giugno è continuata costantemente nella seconda parte dell'anno con ricavi dell'ultimo trimestre in linea all'analogo trimestre del 2019.

Il CET 1 ratio a dicembre 2020 si è attestato al 18,1% a conferma della solidità patrimoniale di BancoPosta.

SERVIZI FINANZIARI 2019 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 5.135 4.945 (190) -3,7%
Ricavi da altri settori 691 665 (25) -3,7%
Ricavi totali 5.826 5.610 (215) -3,7%
Costi 151 87 (64) -42,6%
Costi vs altri settori 4.801 4.658 (142) -3,0%
Costi totali 4.951 4.745 (207) -4,2%
EBIT 874 866 (9) -1,0%
EBIT Margin % 15,0% 15,4%
UTILE NETTO 640 647 +7 +1,1%
Principali KPI 2019 2020 VARIAZIONI
Masse Gestite/Amministrate (in miliardi di euro) 536 569 33 6,1%
Raccolta netta (in milioni di euro) 2.950 17.827 14.878 504,4%
Plusvalenze/minusvalenze latenti (in milioni di euro) 1.115 4.653 3.539 317,5%
Plusvalenze nette (in milioni di euro) 339 365 26 7,7%
Conti Correnti (giacenza media del periodo in miliardi di euro) 61,9 67,4 5,5 8,9%
Rendimento complessivo raccolta1 2,57% 2,30%
Risparmio Postale (giacenza media in miliardi di euro) 310,4 315,6 5,3 1,7%
Finanziamenti (erogato in milioni di euro) 3.583 2.932 (651,5) -18,2%

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

Distribuzione prodotti terzi: Distribuzione di prodotti erogati/emessi da partner terzi (finanziamenti, mutui, prestiti, carte di credito, ecc.).

Servizi di incasso e pagamento: Bollettini, incassi e pagamenti PP.AA., trasferimento fondi e servizi accessori conti correnti.

Gestione del risparmio: Gestione collettiva del risparmio attraverso fondi comuni di investimento e gestione di portafogli individuali relativi a mandati istituzionali riferibili al Gruppo.

Raccolta risparmio postale: Raccolta del risparmio tramite Buoni Fruttiferi Postali e Libretti Postali emessi da Cassa Depositi e Prestiti.

Interessi attivi netti: Ricavi da impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti postali al netto di interessi passivi e altri oneri da operatività finanziaria.

Plusvalenze Nette: Plusvalenze da vendita di titoli del Portafoglio BancoPosta al netto di minusvalenze

I Ricavi da mercato 2020 ammontano a 4.945 milioni di euro e registrano una contrazione di 190 milioni di euro rispetto ai 5.135 milioni di euro realizzati nel 2019 (-3,7%). Nel dettaglio, l'esercizio in esame evidenzia: (i) Interessi Attivi netti in leggera flessione rispetto all'esercizio 2019 (-3,1%), essenzialmente per effetto dei minori rendimenti causati dallo scenario di mercato con tassi in diminuzione e soltanto parzialmente mitigati dall'incremento degli impieghi per via delle maggiori giacenze sui depositi dei clienti; (ii) Plusvalenze nette pari a 365 milioni di euro in crescita di 26 milioni di euro rispetto ai 339 milioni di euro del 2019 (+7,7%).

I ricavi derivanti dal servizio di raccolta del Risparmio Postale si attestano a 1.851 milioni di euro, in crescita del 2,9% (+51 milioni di euro) rispetto al 2019, in relazione alla maggiore raccolta dei Buoni Fruttiferi Postali a campagna, mentre i ricavi relativi ai servizi di incasso e pagamento risultano pari a 904 milioni di euro, in flessione rispetto al precedente esercizio del 9,4% (-94 milioni di euro), prevalentemente a causa dei minori volumi sui bollettini postali. Nell'ambito di tale voce risultano anche iscritti, in via residuale, proventi rinvenienti dall'appuramento definitivo di partite precedentemente iscritte tra le passività, a seguito di un processo di revisione complessiva di stime.

Con riferimento ai ricavi da distribuzione di prodotti terzi, che si attestano a 191 milioni di euro, in diminuzione di 122 milioni di euro rispetto ai 313 milioni di euro del 2019, tale variazione è da ricondurre prevalentemente ad una diminuzione dei volumi dei prestiti personali distribuiti nel periodo e alla riduzione delle commissioni unitarie di distribuzione.

Il quarto trimestre 2020 della SBU Servizi Finanziari mostra ricavi da mercato sostanzialmente in linea rispetto al quarto trimestre 2019 (-2 milioni di euro), per l'effetto congiunto della crescita del valore delle plusvalenze nette (+48 milioni di euro), compensata dalla flessione sia dei ricavi da distribuzione di prodotti di finanziamento (-37 milioni di euro), imputabili principalmente alle minori erogazioni di prestiti personali, sia di quelli degli interessi attivi netti (-15 milioni di euro), per effetto dei minori tassi di interesse soltanto parzialmente mitigati dall'incremento degli impieghi.

GIACENZA MEDIA DEI CONTI CORRENTI (in miliardi di euro)

Al 31 dicembre 2020, la giacenza media dei conti correnti si incrementa passando da 61,9 miliardi di euro a 67,4 miliardi di euro. Tale aumento, pari a 5,5 miliardi di euro, è da ricondurre prevalentemente al positivo contributo della clientela Retail e Postepay (+5,4 miliardi di euro) e della clientela Corporate (+0,4 miliardi di euro). Per contro si registra un minor ricorso all'operatività in RE.PO49 (-0,3 miliardi di euro).

49 I RE.PO (Repurchase Agreement), sono contratti pronti contro termine che consistono in una vendita di titoli a pronti e contestuale impegno di riacquisto a termine (per la controparte, in un simmetrico impegno di acquisto a pronti e vendita a termine).

COMPOSIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI (in miliardi di euro)

* Include liquidità sul Buffer ed esclude la liquidità di poste italiane

Il portafoglio titoli in cui è impiegata la raccolta da clientela privata sui conti correnti postali, del valore nominale di circa 59,7 miliardi di euro, è costituito per circa 56,7 miliardi di euro da titoli di Stato italiani a reddito fisso e per circa 3 miliardi di euro da titoli di debito emessi da Cassa Depositi e Prestiti (garantiti dallo Stato italiano).

L'anno 2020 è stato caratterizzato da un'elevata volatilità di mercato, in seguito alla quale si sono prontamente adeguate le strategie di investimento e di copertura dei rischi.

In particolare, i primi mesi dell'anno sono stati caratterizzati da mercati piuttosto stabili, in linea con la fine dell'esercizio 2019. In tale scenario, è stato attuato la gran parte del programma di realizzazione delle plusvalenze previste per l'anno 2020 e si è proseguito con la realizzazione della strategia di efficientamento del portafoglio in asset swap già iniziato a fine 2019, migliorando il profilo reddituale degli interessi previsto nel precedente Piano Strategico (Deliver 2022). A partire dal mese di marzo 2020, a causa dell'emergenza sanitaria, si è assistito ad un progressivo incremento della volatilità su tutti i mercati mondiali con un aumento degli spread governativi; in questo periodo, il programma di investimento ha presentato volumi molto importanti, sia in considerazione dell'elevato livello dei rendimenti, sia per l'eccezionale incremento della raccolta dei conti correnti rispetto alle aspettative. Tenuto conto del progressivo restringimento dello spread del secondo semestre 2020, è stato ripreso il programma di ristrutturazione della porzione di portafoglio titoli in asset swap e la gestione si è concentrata sul completamento del programma di realizzazione delle plusvalenze previste per l'anno 2020 e sull'avvio di quello del prossimo anno eseguendo vendite forward con valuta 2021.

Inoltre, il contesto di mercato caratterizzato da tassi di interesse ai minimi storici ha avuto l'effetto di ridurre il rendimento medio dei titoli in portafoglio e di aumentarne marginalmente la Duration. L'impatto in termini assoluti della riduzione dei rendimenti sugli interessi prodotti dal portafoglio è stato, tuttavia, parzialmente compensato dall'incremento delle giacenze medie nel periodo considerato. Gli impieghi della raccolta da clientela pubblica (c.d. "Depositi presso il MEF") sono tendenzialmente in linea con lo scorso anno, ma sono stati caratterizzati da una minore redditività a causa della contrazione dei tassi di mercato.

RISPARMIO POSTALE (giacenza media in milioni di euro*)

Al 31 dicembre 2020 la Raccolta Netta del Risparmio Postale si attesta a -572 milioni di euro, in aumento di 2.882 milioni di euro rispetto al precedente esercizio. Tale incremento è da ricondurre alla maggior raccolta netta registrata sui Libretti dovuta all'emergenza sanitaria e al contesto di mercato che hanno influenzato il comportamento della clientela, orientandola maggiormente all'utilizzo di prodotti di liquidità.

Relativamente ai Buoni Fruttiferi Postali si registra una Raccolta Netta inferiore rispetto a quella dell'anno precedente, da ricondurre all'elevato ammontare dei rimborsi effettuati sui Buoni Fruttiferi Postali giunti in scadenza, fermo restando un incremento di 5,5 miliardi di euro della Raccolta Lorda rispetto al 2019. La giacenza media dei Buoni Fruttiferi Postali, rispetto all'esercizio precedente, mostra un significativo incremento legato alla capitalizzazione degli interessi, che ha più che compensato la diminuzione della giacenza media dei Libretti Postali.

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

* La voce comprende costi per beni e servizi, rettifiche/riprese di valore e altri costi e oneri.

I Costi totali del settore si attestano a 4.745 milioni di euro, in diminuzione rispetto ai 4.951 milioni di euro del 2019 (-207 milioni di euro, -4,2%), prevalentemente per effetto di minori costi relativi ai Disciplinari Esecutivi riferibili alla rete commerciale, a fronte della riduzione delle attività. Gli altri costi registrano una variazione negativa principalmente dovuta alle liberazioni dei fondi rischi di BancoPosta a seguito della revisione di stima di alcuni rischi legati all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, nonché per la conclusione delle iniziative volontarie di tutela della clientela collegate ai fondi "Europa Immobiliare I" e "Obelisco".

Le performance della SBU si confermano resilienti con un risultato della gestione operativa che si attesta, a fine 2020, a 866 milioni di euro in lieve diminuzione (-1%) rispetto al precedente esercizio, nonostante uno scenario di mercato caratterizzato da tassi decrescenti e le restrizioni poste in essere per fronteggiare l'emergenza sanitaria che hanno comportato una minore operatività.

Tenuto conto della gestione finanziaria (negativa per 9 milioni di euro) e delle Imposte del periodo pari a 210 milioni di euro (queste ultime beneficiano per 23 milioni di euro dell'effetto derivante dall'adesione al regime del Patent Box), il settore chiude con un risultato netto di 647 milioni di euro, registrando un aumento rispetto al precedente esercizio dell'1,1% (+7 milioni di euro).

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta dovuto prevalentemente all'effetto della pandemia, si è assistito ad un aumento della giacenza sui conti. Inoltre, anche la variazione dello scenario di mercato (diminuzione dello spread) ha avuto impatto sull'ammontare delle attività, incrementando, per i titoli valutati a fair value, il relativo valore.

Di conseguenza il Leverage Ratio ha evidenziato, in corso d'anno, valori in discesa, posizionandosi a dicembre 2020 al 2,65%.

Il CET 1 ratio a dicembre 2020 si è attestato al 18,1%, confermando la solidità patrimoniale e registrando una lieve contrazione, rispetto a fine 2019, prevalentemente correlata alla diminuzione dei tassi di interesse, che hanno determinato l'aumento dei collateral versati alle controparti di transazioni in derivati di copertura.

Per le informazioni di dettaglio sulle diverse aree di rischio e sulle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020.

STRATEGIC BUSINESS UNIT SERVIZI ASSICURATIVI

Il risultato operativo della SBU dell'anno si conferma solido anche se in lieve flessione rispetto al precedente anno e riflette l'analogo andamento registrato nei ricavi. Il Solvency Ratio al 267% alla fine dell'esercizio conferma la solvibilità del Gruppo assicurativo.

SERVIZI ASSICURATIVI 2019 2020 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi da mercato 1.669 1.643 (26) -1,6%
Ricavi da altri settori 1 1 n.s.
Ricavi totali 1.670 1.644 (25) -1,5%
Costi 165 133 (32) -19,5%
Costi vs altri settori ਧਰੇਰੇ 523 +25 +4.9%
Costi totali 664 656 (8) -1,1%
EBIT 1.006 983 (18) -1,8%
EBIT Margin % 60,2% 60,1%
UTILE NETTTO 737 784 +47 +6,4%
Principali KPI 2019 2020 VARIAZIONI
Riserve tecniche nette Gruppo Poste Vita (in miliardi di euro) 140.2 153.7 13.5 9,6%
Solvency Ratio 276% 267%
Ramo Vita 2019 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Vita (in milioni di euro) 1
di cui: Rami I-IV-V
di cui: Ramo III
17.732
15.793
1.939
16.661
14.661
2.000
(1.071)
(1.132)
61
-6,0%
-7,2%
3,1%
Incidenza premi Multiramo sul totale 35% 34%
Plusvalenze latenti (in miliardi di euro) 11.6 17,9 6,4 55,2%
Lapse Rate 2.8% 2.5%
Ramo Danni 2019 2020 VARIAZIONI
Premi lordi contabilizzati - Danni (in milioni di euro) 1 240.2 239.6 (1) -0.3%
Loss ratio2 32,7% 48,0%
Expenses ratio (vista ANIA) 28,9% 28.0%
Combined ratio (vista ANIA)* 61,6% 76.0%

RICAVI DA MERCATO (in milioni di euro)

*Include Poste Welfare Servizi e altri ricavi

L'andamento economico della Strategic Business Unit Servizi Assicurativi evidenzia nell'anno 2020 un risultato della gestione operativa (EBIT) che si attesta a 988 milioni di euro, in diminuzione dell'1,8% rispetto al 2019 (1.006 milioni di euro).

I ricavi da mercato passano da 1.669 milioni di euro del 2019 a 1.643 milioni di euro del 2020 (-1,6%) e sono essenzialmente riconducibili al business Vita che ha contribuito con 1.500 milioni di euro, mentre la contribuzione del ramo Danni ammonta a 132 milioni di euro, al netto dei ricavi di Poste Welfare Servizi 50 e degli altri ricavi.

In particolare, i ricavi netti Vita diminuiscono rispetto al precedente esercizio dello 0,7% (-10 milioni di euro). Tale variazione è effetto principalmente della flessione della raccolta lorda (-1,1 miliardi di euro rispetto al 2019) che ha determinato minori ricavi da caricamenti (-37 milioni di euro) e minori ricavi da margine protezione Vita (-14 milioni di euro); compensa in parte il calo dei ricavi l'evoluzione delle altre riserve tecniche (+28 milioni di euro).

Cresce il margine finanziario (+13 milioni rispetto al 2019) che beneficia dell'incremento delle masse medie gestite.

I ricavi netti Danni si attestano a 132 milioni di euro in diminuzione del 10,5% rispetto al 2019, principalmente per l'evoluzione della riserva tecnica e oneri da liquidazione sinistri, che nel 2020 ha avuto minori rilasci straordinari rispetto al 2019. Tale variazione negativa è in parte mitigata dalla crescita del business, soprattutto del comparto welfare, con premi lordi di competenza in crescita di 13 milioni di euro (+6%).

Il quarto trimestre 2020 presenta ricavi sostanzialmente in linea rispetto al quarto trimestre 2019 (+€1 milione, +0,1%). I ricavi netti Vita crescono di €12 milioni principalmente per l'andamento delle altre riserve tecniche (+€43 milioni), che risentono di maggiori accantonamenti sulla riserva spese avuti nel precedente esercizio, mentre si riduce il margine finanziario (-€ 30 milioni), per via di condizioni di mercato non favorevoli. I ricavi netti danni registrano una flessione di €12 milioni, principalmente dovuta alla evoluzione della riserva tecnica e oneri da liquidazione sinistri.

50 Poste Welfare Servizi, è l'azienda del Gruppo Poste Italiane che offre servizi di assistenza sanitaria. Le attività di Poste Welfare Servizi sono focalizzate negli ambiti del management e outsourcing amministrativo di Fondi Sanitari, gestione di un Network Sanitario delle strutture convenzionate, servizi ICT per istituzioni pubbliche e private. A partire da novembre del 2015, è entrata a far parte del Gruppo Poste Vita, come complemento strategico dell'offerta assicurativa sui temi del welfare sanitario.

La raccolta del business Vita e Danni è rappresentata nella tabella che segue:

PREMI LORDI CONTABILIZZATI (in milioni di euro)

La raccolta lorda Vita e Danni ha risentito nei mesi di marzo e aprile 2020 delle restrizioni connesse all'emergenza sanitaria.

La raccolta lorda del business Vita ammonta a 16,7 miliardi di euro in diminuzione del 6% (-1.071 milioni di euro) rispetto al 2019, con un mix di prodotti che si è mantenuto stabile rispetto al precedente esercizio e con i prodotti Multiramo e Rivalutabili che hanno contribuito rispettivamente con il 34% e con il 66% della raccolta lorda Vita complessiva. Nel quarto trimestre la raccolta lorda ha beneficiato dell'allentamento delle limitazioni alla circolazione delle persone, registrando premi per 4,4 miliardi di euro, superiori di 0,4 miliardi di euro rispetto allo stesso trimestre del 2019.

I premi lordi contabilizzati del business Danni ammontano a 237 milioni di euro in leggera flessione rispetto al 2019 con una minor raccolta della linea Protezione Pagamenti (-42,4%, -20 milioni di euro). Tale diminuzione è stata mitigata dall'aumento della raccolta sui comparti Welfare (+23,2%, +15 milioni di euro) e su Protezione Beni e Persona. La nuova polizza modulare "Poste Vivere Protetti" integra le coperture di protezione della clientela retail, per tutelare la loro salute, casa e gli animali domestici. I moduli e le relative coperture possono essere sempre aggiunti o eliminati al variare delle necessità dei clienti e le coperture, che sono indicate nella polizza, formano

sempre un unico contratto. I contratti sottoscritti per tale nuova offerta modulare al 31 dicembre 2020 ammontano a 114 mila.

RACCOLTA NETTA VITA 2020 (in milioni di euro)

La raccolta netta del business Vita, si attesta a 5,6 miliardi di euro e si mantiene positiva sui portafogli di Gestione Separata51 e Fondi interni52.

Il tasso di riscatto rilevato è pari a 2,5%, in diminuzione rispetto al 2019 (pari al 2,8%).

52 Il Fondo Interno rappresenta una tipologia di gestione degli investimenti interno a una società in cui i premi investiti confluiscono nel patrimonio societario (quote azionarie), I premi, al netto dei costi, sono convertiti in quote, investite in azioni o obbligazioni.

51 La gestione separata identifica un portafoglio di investimenti, appositamente creato dalla Compagnia di assicurazione, nel quale confluiscono i premi dei Clienti che sottoscrivono una polizza vita (prodotti di "Ramo I") che si rivalutano in base ai risultati della gestione.

RISERVE TECNICHE NETTE (in milioni di euro)

Le riserve tecniche del business Vita si attestano a 153,5 miliardi di euro e crescono di 13,5 miliardi di euro rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per effetto della crescita delle riserve matematiche (+7,2 miliardi di euro), supportate dalla raccolta netta positiva e dell'andamento della Deferred Policyholder Liabilities (+6,4 miliardi di euro) che accoglie le variazioni di fair value degli strumenti finanziari posti a copertura delle polizze emesse. Si evidenzia nell'anno una crescita significativa delle riserve afferenti alle polizze multiramo (+76,2%) correlata allo sviluppo di tale comparto. Le riserve tecniche afferenti al ramo Danni, al netto delle cessioni in riassicurazione, ammontano alla fine del periodo a 212 milioni di euro (236 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione), in crescita del 17,9% rispetto al dato rilevato alla fine del 2019 (180 milioni di euro; 207 milioni di euro al lordo delle cessioni in riassicurazione).

MOVIMENTAZIONE RISERVE TECNICHE NETTE VITA (in milioni di euro)

RIPARTIZIONE PORTAFOGLIO INVESTIMENTI

Nel 2020, in coerenza con l'ultima asset allocation approvata della Compagnia, è continuato il processo, avviato nel 2019, di diversificazione del portafoglio che mira a una riduzione della concentrazione del rischio Italia e si è concretizzato nella vendita di titoli governativi italiani53, a favore di asset class che presentano una minore correlazione a tale rischio (titoli corporate Investment Grade).

All'interno dei fondi multi-asset, la diversificazione si è manifestata con una riduzione della concentrazione del rischio legato ai titoli governativi globali.

COSTI TOTALI (in milioni di euro)

53 All'interno dell'asset class Italy Govies è inclusa la liquidità finanziaria della Compagnia (liquidità in attesa di essere conferita ai Gestori delle varie asset class). Nel 2019 l'incidenza di tale liquidità sull'intero portafoglio è stata di circa lo 0.14% mentre nel 2020 tale incidenza è stata dello 0.43%.

I costi totali ammontano a 656 milioni di euro, in diminuzione di 8 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La cessione dei rami d'azienda Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT in favore di Poste Italiane, che ha avuto efficacia il 1° marzo 2020 ha determinato una riduzione del costo del lavoro, degli ammortamenti e degli altri costi operativi in favore di una crescita dei costi verso altri settori per i servizi IT resi dalla Capogruppo. La variazione dei costi verso altri settori risente inoltre delle minori provvigioni corrisposte a BancoPosta per le attività di distribuzione, incasso e mantenimento a seguito della riduzione della raccolta lorda.

L'utile netto dell'anno pari a 784 milioni di euro, in aumento rispetto allo scorso esercizio (737 milioni di euro), beneficia dall'effetto fiscale positivo derivante dall'adesione al regime del "Patent Box" (57 milioni di euro).

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO

In un contesto di mercato di estrema volatilità e incertezza e tenuto conto della proposta di distribuzione di dividendi di 429 milioni di euro inclusa nel progetto di bilancio della Compagnia a favore della Capogruppo (Cda di Poste Vita del 23 marzo 2021 e Assemblea di approvazione del bilancio prevista per il 28 aprile 2021), il Solvency Ratio si attesta a 267%54, in leggera diminuzione rispetto al 276% rilevato a dicembre 2019 (-9 p.p.), e continua a mantenersi a livello ampiamente superiore rispetto ai vincoli regolamentari e all'aspirazione del management (200%).

La variazione del periodo è dovuta al lieve decremento dei fondi propri disponibili (-5 p.p.) a seguito delle dinamiche sull'andamento dello spread (-40 bps spread Btp-Swap a 10 anni) che hanno compensato la riduzione dei tassi di interesse (-46 bps tasso Swap a 10 anni) e all'ipotesi di erogazione dei dividendi nel 2021 a favore della Capogruppo pari a 429 milioni di euro. Si evidenzia inoltre un lieve incremento del requisito di capitale (-4 p.p.)

54 Il dato tiene conto del dividendo che erogherà la Compagnia alla Capogruppo a seguito del processo annuale di revisione e che verrà comunicato ad IVASS entro il 20 maggio 2021. Al netto dell'erogazione del dividendo a favore della Capogruppo, il Solvency Ratio del Gruppo al 31.12.2020 si attesta a 279%.

dovuto a maggiori rischi di mercato, controparte e operativi, non del tutto mitigati dalla diminuzione dei rischi di sottoscrizione Vita, per via della riduzione del rischio di riscatto.

L'inclusione delle misure transitorie sulle riserve tecniche approvate nel corso del 2019, determina un aumento dei fondi propri ammissibili consentendo un aumento del Solvency Ratio a 299% al 31 dicembre 2020 (312% al 31 dicembre 2019).

ANDAMENTO SOLVENCY RATIO DEL QUARTO TRIMESTRE 2020

La variazione dell'ultimo trimestre 202055 (+17 p.p.) è dovuta ai seguenti fattori:

  • incremento dei fondi propri disponibili (+15 p.p.), a seguito delle dinamiche positive dell'andamento dello spread (-29 bps) che hanno compensato la riduzione dei tassi di interesse (-3 bps)
  • ipotesi di erogazione dei dividendi nel 2021 a favore della Capogruppo pari a 429 milioni di euro
  • riduzione del requisito patrimoniale di solvibilità (+2 p.p.) dovuta ai minori rischi di mercato, controparte e operativi, parzialmente compensata dall'incremento dei rischi di sottoscrizione vita.

55 Il dato tiene conto del dividendo che erogherà la Compagnia alla Capogruppo a seguito del processo annuale di revisione e che verrà comunicato ad IVASS entro il 20 maggio 2021.

DIGITAL PROPERTIES, RETI TERZE E PRINCIPALI KPIs

RETI TERZE

Come già anticipato nel capitolo relativo al modello di business, cresce la rilevanza delle reti fisiche alternative all'Ufficio Postale per l'erogazione dei prodotti/servizi del Gruppo, che ha rappresentato una valida alternativa per i clienti durante l'emergenza sanitaria.

In fondo al paragrafo, la tabella che mostra i valori dei principali KPIs del 2020 rispetto al 2019.

DIGITAL PROPERTIES

Il Gruppo, anche in coerenza con le nuove linee strategiche del Piano Industriale "2024 Sustain & Innovate", ha posto in essere un programma di "trasformazione digitale" di tutti i suoi modelli di servizio e di offerta al fine di garantire ai propri 90 mln di transazioni sui canali digitali e 115 mln su reti terze nel 2020

clienti esperienze di contatto di eccellenza full digital, da affiancare e a complemento rispetto agli asset fisici degli Uffici Postali e della rete dei portalettere. Tale programma ha subito una decisa accelerazione nel corso del 2020, in considerazione degli effetti dell'emergenza sanitaria in corso, per rendere disponibile alla clientela un'ampia accessibilità ai prodotti del Gruppo in condizioni di assoluta sicurezza e, se richiesto, senza la necessità di presenza presso gli Uffici Postali.

Contesto di mercato

Con riferimento al mercato Digital56, in Italia sono più di 50 milioni le persone che accedono online (oltre 1 milione le persone che si sono connesse ad internet per la prima volta nel corso del 2020, un incremento del 2,2% rispetto al 2019) e 41 milioni quelle presenti ed attive sui canali social (oltre 2 milioni di nuovi utenti, un incremento quasi del 6% rispetto al 2019). Il 97% degli italiani utilizza uno smartphone ed il 74% un computer desktop o laptop, mentre quasi raddoppia la penetrazione di device per la smart home nelle case degli Italiani (14% di penetrazione nel 2020 rispetto al 8% del 2019). Per quanto concerne l'e-commerce, nel 2020 in Italia si è speso il 24% in più rispetto al 2019 nel mondo dei consumer goods.

Digital Properties e principali KPIs nel Gruppo Poste Italiane

I canali digitali web e app di Poste Italiane costituiscono il punto di accesso ai servizi online per 27,1 milioni di utenti retail (20,8 milioni al 31 dicembre 2019) e si posizionano sia come canali di vendita diretta che di post vendita. La media giornaliera degli utenti web e app è stata di oltre 3 milioni (2 milioni gli utenti medi giornalieri nel 2019). In aumento anche le transazioni del canale digitale, che hanno raggiunto 90,3 milioni per un valore transato di 22,2 miliardi di euro (57,1 milioni di transazioni nell'anno 2019 per un valore transato di 15,6 miliardi di euro). Le digital properties del Gruppo includono, oltre al sito web istituzionale le seguenti app:

56 Fonte:https://wearesocial.com/it/blog/2021/02/digital-2021---i-dati-italiani

Di seguito le performance dei principali KPIs dei canali digitali e delle reti terze del 2020 con il confronto rispetto al 2019.

Principali KPI's Digital e reti terze (B2B2C) 20220 2019 A
KPI's Digital + B2B2C
Ricavi Digital+Reti Terze/ricavi di Gruppo ("addressable perimeter") 12% 8%
Interazioni digital+contact center+B2B2C/Interazioni totali giornaliere 50% 40%
Transazioni digital + B2B2C/Totale transazioni 27% 17%
KPI's Digital
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste Italiane (in milioni) 27,1 20,8 6,3 30,3%
Utenti giornalieri (web e app) (in milioni)2 3.0 2,0 1,0 50,0%
Numero transazioni Digitali - Consumer (in milioni) 90.3 57,1 33,2 58,1%
Download App (in milioni) 48.1 30,8 17,3 56,2%
Poste Italiane Digital e-Wallets (in milioni) 7,4 5,4 2,0 37,0%
I dentità digitali (numero in milioni) 12,2 4,1 8,1 197,6%
I dentità digitali Private (numero in milioni) 6,6 0,6 6,0 n.S.
Clienti abilitati al digitale (%) 3 57,7% n.d. n.s. n.s.
Clienti che usano i servizi Poste in digitale (%) 4 14,9% n d ns. n.s.
KPI's Reti terze (B2B2C)
Volumi bollettini (in milioni) 64,3 48,6 15,7 32,3%
Ricariche Postepay (in milioni) 48,9 42,1 6,8 16,2%
Ricariche Postemobile (in milioni) 10,7 8,9 1,8 20,2%
Pacchi consegnati (in milioni) 1,9 0,6 1,3 > 200%

Al 31 dicembre 2020 il web ha registrato volumi di traffico superiori rispetto al periodo pre-pandemia passando da una media di circa 0,7 milioni di visitatori giornalieri nei mesi di gennaio e febbraio 2020 a una media di circa 1,04 milioni di visitatori nel periodo marzo-dicembre

12 mln di identità digitali rilasciate per permettere l'accesso a piattaforme e servizi della PA

2020; anche le app mostrano volumi in crescita, passando da 1,65 a 2,06 milioni di visitatori giornalieri. Il numero medio di transazioni effettuate sui canali digitali è pari a circa 8 milioni di transazioni mensili (+42% rispetto periodo antecedente l'emergenza sanitaria) mentre aumenta il valore del transato passando da una media di 1,4 miliardi di euro nei mesi di gennaio e febbraio 2020 a una media di 1,9 miliardi di euro nel periodo marzo-dicembre 2020.

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL GRUPPO

Dati in milioni di euro 31 dicembre
2019
31 dicembre
2020
Variazioni
CAPITALE IMMOBILIZZATO 4.578 4.735 +157 +3%
CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 1.494 2.484 +990 +66%
CAPITALE INVESTITO LORDO 6.072 7.219 +1.147 +19%
FONDI DIVERSI E ALTRE ATTIVITA'/PASSIVITA' (2.041) (2.532) (491) -24%
CAPITALE INVESTITO NETTO 4.031 4.687 +656 +16%
PATRIMONIO NETTO 9.698 11.507 +1.809 +19%
POSIZIONE FINANZIARIA NETTA (5.667) (6.820) (1.153) -20%
Posizione finanziaria netta della SBU
Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
815 1.874 +1.059 +130%

Il Capitale immobilizzato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 si attesta a 4.735 milioni di euro, segnando un incremento di 157 milioni di euro rispetto alla fine dell'esercizio 2019. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno concorso investimenti per 680 milioni di euro e un incremento dei Diritti d'uso per stipula di nuovi contratti rientranti nel perimetro di applicazione dell'IFRS 16 pari a 201 milioni di euro, parzialmente compensati da ammortamenti per 700 milioni di euro. Concorrono al saldo della voce, le partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto per complessivi 615 milioni di euro, pressoché interamente riferibili agli investimenti in Anima Holding S.p.A. e FSIA Investimenti S.r.l.

Con riferimento alla partecipazione in Anima Holding S.p.A., sulla base delle risultanze del test non è emersa la necessità di apportare ulteriori rettifiche di valore, oltre l'effetto negativo di 19 milioni di euro sul risultato economico consolidato già rilevato nel corso del 2020.

Gli investimenti del Gruppo nel 2020 ammontano a 680 milioni di euro ed evidenziano un decremento del 7% rispetto al 2019 (-54 milioni di euro). In conseguenza del particolare contesto dovuto all'emergenza sanitaria. il Gruppo ha revisionato il piano degli investimenti per verificarne la coerenza con le caratteristiche peculiari della "nuova normalità" (es.: distanziamento sociale, preferenza verso soluzioni full digital, ecc.) e per tenere in considerazione la ridotta capacità produttiva dei fornitori.

In linea con quanto previsto nel programma di investimenti 2018 – 2022 a supporto degli obiettivi di Piano Strategico, circa il 79% degli Investimenti di Gruppo (536 milioni di euro) sono stati destinati al processo di trasformazione della Strategic Business Unit dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

In particolare, nell'ambito di tale Strategic Business Unit è proseguito l'ammodernamento delle strutture di recapito, di automazione dei centri di smistamento e di rinnovamento degli impianti di smistamento dei pacchi e della corrispondenza.

Nell'ultimo trimestre del 2020 relativamente alle attività di smistamento e rinnovamento impianti, sono entrate in produzione due nuove linee degli impianti cd "Mixed Mail" dedicati alla corrispondenza, presso i centri di Catania e Milano Peschiera Borromeo. In particolare, sul sito di Catania è stata rinnovata completamente l'infrastruttura tecnologica ed è stata riposizionata e riqualificata l'area uffici, aumentando la superficie operativa di oltre 1.500 mq.

Relativamente al business pacchi, invece, nel mese di novembre è stato inaugurato il nuovo centro di smistamento del Centro Italia sito a Passo Corese in prossimità di Roma, dotato di avanzate tecnologie e progettato nel rispetto degli standard ESG del Gruppo e in grado di lavorare in modalità automatica oltre 140 mila pacchi al giorno. Il nuovo impianto, avviato e utilizzato parzialmente alla fine del 2020 per supportare i volumi dei pacchi durante il "Peak period57", entrerà completamente a regime entro il primo trimestre del 2021.

Inoltre, è stato attivato un nuovo centro di smistamento "piccoli pacchi " presso Milano Malpensa, totalmente gestito dalla controllata SDA.

57 Periodo dell'anno nel quale il volume dei pacchi consegnati ha registrato il picco.

Sono continuate le attività di rinnovo della flotta aziendale che hanno portato, già nel primo trimestre, al completamento della fornitura dei mezzi a due ruote Euro4 (a tutt'oggi circa 2.000 nuovi mezzi) e al rafforzamento della flotta green, che rappresenta uno degli obiettivi di Poste italiane per ridurre in maniera significativa le emissioni inquinanti. Inoltre, la particolare conformazione dei veicoli a tre ruote a basso impatto ambientale, ne aumenta la stabilità e la sicurezza per il conducente e permette l'installazione di uno speciale baule che aumenta la quantità di pacchi e lettere trasportabili e che consente di sostenere l'incremento del volume dei pacchi consegnati a seguito dell'importante sviluppo dell'e-commerce. È stata completata la fornitura di 850 mezzi elettrici a tre ruote prevista per il 2020. Inoltre, nel corso del 2020, si è proceduto alla creazione di 2 Centri di Distribuzione (Imperia e Viareggio) "Full Green", che utilizzano quindi esclusivamente mezzi elettrici a 3 e 4 ruote.

Per far fronte all'emergenza sanitaria sono stati abilitati tutti gli strumenti necessari per assicurare la continuità dell'operatività da remoto. Questo ha portato alla distribuzione di PC Portatili, all'adozione massiva di Office 365 e Teams, e all'attivazione di connessioni VPN e di un Service Desk dedicato. Inoltre sono stati rivisti i processi per la messa in sicurezza delle attività al fine di garantire la continuità operativa dei servizi erogati attraverso gli Uffici Postali, i Portalettere e il Customer Care (attivazione Voice Bot per il pagamento delle pensioni, remotizzazione delle attività del Call center e Back Office da remoto) e ottimizzare la gestione delle code e le prenotazioni servizi presso gli Uffici Postali.

Nell'ambito degli interventi di natura IT sono proseguite le attività di innovazione e trasformazione delle architetture applicative e infrastrutturali per l'erogazione dei servizi tra cui il progetto "Cloud" con l'obiettivo di migrare le piattaforme tecnologiche del comparto di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione su infrastrutture Cloud.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Finanziari sono stati complessivamente realizzati 63 milioni di euro di investimenti e hanno riguardato principalmente interventi per la digitalizzazione, la semplificazione dei processi e il miglioramento della customer experience in ottica multicanalità. In particolare, sono stati attuati interventi volti ad abilitare il processo di vendita a distanza sul canale digitale, oltre che per i prodotti di Risparmio Postale, anche su prodotti assicurativi e sui fondi comuni di investimento.

Per il dettaglio degli ulteriori investimenti realizzati nel corso dell'anno si rinvia a quanto illustrato nella sezione delle attività di periodo nel paragrafo di commento alle performance della SBU dei Servizi Finanziari.

Gli investimenti cha hanno interessato la Strategic Business Unit dei Servizi di Pagamenti e Mobile ammontano a 58 milioni di euro e mirano ad accrescere la competitività sul mercato, migliorare la qualità dell'offerta e la user experience dei clienti. In ambito Monetica e Pagamenti, è stata completata la migrazione di tutto lo stock carte gestito da PostePay al nuovo standard di autenticazione 3DS 2.0, introdotto nell'ambito della direttiva PSD2. Il nuovo protocollo consente di migliorare la user experience del cliente che effettua acquisti online con la propria carta, rendendo l'autenticazione più dinamica e sicura perché basata sull'utilizzo della Strong Customer Authentication58. È stato inoltre rilasciato il nuovo front-end commerciale, che abilita la vendita del prodotto Codice Postepay59 secondo una logica multicanale (vendita fisica, Ufficio Postale e vendita online). In ambito incassi e pagamenti, sono stati completati gli sviluppi per l'estensione del servizio paperless ai canali online del Gruppo, per

59 Codice Postepay è un nuovo servizio di pagamenti digitali via QR Code integrato nell'App Postepay. Il cliente può pagare in modo facile e veloce semplicemente inquadrando il codice Postepay e autorizzando il pagamento direttamente in app.

58 La Strong Customer Authentication impone che tutte le operazioni di pagamento elettronico, e alcune operazioni a distanza che comportino un rischio di frode, vengano confermate e autorizzate combinando due o più fattori di autenticazione, scelti tra qualcosa che solo chi effettua l'operazione possiede (un'app su un dispositivo mobile o una chiave che genera codici OTP), oppure un elemento di inerenza, cioè qualcosa che contraddistingue univocamente l'utente (l'impronta digitale, la geometria del volto, o un'altra caratteristica biometrica).

consentire il pagamento del bollettino senza il supporto cartaceo attraverso l'inserimento del solo codice identificativo univoco della bolletta.

Nella Strategic Business Unit dei Servizi Assicurativi sono proseguiti gli interventi a sostegno dello sviluppo e del miglioramento funzionale/infrastrutturale dei più importanti sistemi di supporto al business per 23 milioni di euro. Sul ramo Vita gli investimenti hanno interessato i sistemi di gestione del portafoglio e, nell'ultima parte dell'anno, è stato avviato lo stream progettuale per l'elaborazione del nuovo modello interno per il calcolo dei requisiti patrimoniali ai fini Solvency 2. Il Gruppo Poste Vita ha inoltre continuato a effettuare investimenti per lo sviluppo della nuova area riservata, per l'ottimizzazione della gestione dei sinistri e per l'adeguamento al nuovo principio contabile IFRS 17.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2020 ammonta a 2.484 milioni di euro e si incrementa di 990 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2019. A tale variazione hanno concorso principalmente:

  • Altri crediti e attività con un incremento di 261 milioni di euro, riconducibile per 111 milioni di euro all'incremento dei crediti per sostituto d'imposta relativi all'operatività delle SBU Servizi Assicurativi e Servizi Finanziari e per 82 milioni di euro all'incremento dei crediti verso enti previdenziali e assistenziali (include le somme relative al Fondo di Solidarietà presso INPS per le somme anticipate ai lavoratori durante i periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19);
  • Altre passività con un decremento di 314 milioni di euro, relativi principalmente a minori debiti verso il personale e istituti di previdenza per 154 milioni di euro (include il pagamento di incentivi all'esodo e il pagamento a tutto il personale dipendente dell'una-tantum a copertura della vacatio del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro 2019), a minori debiti tributari per 69 milioni di euro (in larga parte riconducibili alla riduzione dei debiti per imposte sulle riserve tecniche assicurative, parzialmente compensati dall'aumento dei debiti per imposta di bollo) e a minori debiti relativi alla gestione BancoPosta in seguito al definitivo appuramento di partite pregresse per 76 milioni di euro;
  • un incremento dei Crediti commerciali di 204 milioni di euro (in larga parte riconducibile all'incremento dei crediti legati alla crescita del business pacchi), compensati da un incremento dei Debiti commerciali di 210 milioni di euro;
  • Crediti netti per imposte correnti con un incremento di 396 milioni di euro riconducibile essenzialmente al pagamento del saldo dell'esercizio precedente e dell'acconto dell'esercizio corrente, agli effetti positivi derivanti dall'adesione al regime del "Patent Box" e dal beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE).

Il saldo dei Fondi diversi e delle Altre attività/passività al 31 dicembre 2020 ammonta a 2.532 milioni di euro e si decrementa di 491 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per effetto dei maggiori debiti netti per imposte differite per 418 milioni di euro, in larga parte ascrivibili alla variazione negativa del fair value degli strumenti finanziari classificati nella categoria FVTOCI. A tale voce, inoltre, contribuisce il saldo dei Fondi per rischi e oneri che si attesta a 1.396 milioni di euro (1.218 milioni di euro a fine dicembre 2019) ed è comprensivo del Fondo di incentivazione agli esodi per 576 milioni di euro (421 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il saldo comprende altresì il Fondo rischi operativi relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito SBU Servizi Finanziari per 139 milioni di euro (241 milioni al 31 dicembre 2019) e il Fondo rischi vertenze con terzi per 267 milioni di euro (313 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il Patrimonio netto al 31 dicembre 2020 ammonta a 11.507 milioni di euro e, rispetto al 31 dicembre 2019, registra un incremento di 1.809 milioni di euro. La variazione intervenuta nel periodo risente principalmente dell'utile del periodo di 1.206 milioni di euro e dell'incremento della riserva di fair value di 1.276 milioni di euro (a seguito delle oscillazioni positive di valore degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI, al netto delle vendite effettuate nel periodo, detenuti principalmente dalla SBU Servizi Finanziari), parzialmente compensati dalla distribuzione di dividendi per complessivi 613 milioni di euro, di cui 402 milioni di euro a valere sull'utile 2019 e 211 milioni di euro a titolo di acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020.

Posizione Finanziaria Netta del Gruppo (dati in milioni di euro)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2020 è in avanzo di 6.820 milioni di euro, in aumento di 1.153 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un avanzo di 5.667 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso principalmente una gestione operativa positiva per 2,1 miliardi di euro (di cui 1.206 milioni di euro riferibili all'utile del periodo) e l'incremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI detenuti dalla SBU Servizi Finanziari relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge per 1,7 miliardi di euro, parzialmente compensati dalla variazione negativa del capitale circolante per circa 1 miliardo di euro, investimenti per 680 milioni di euro e dalla distribuzione di dividendi per complessivi 613 milioni di euro.

Con riferimento agli strumenti finanziari detenuti dalla SBU Servizi Finanziari, l'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio è positiva per circa 5,3 miliardi di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per positivi 1,9 miliardi di euro per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per positivi 3,4 miliardi di euro per la parte coperta, compensata dalla variazione negativa di fair value degli strumenti derivati di fair value hedging. Al 31 dicembre 2020 il saldo complessivo dei derivati in fair value hedge è negativo per 8,1 miliardi di euro (5,4 miliardi al 31 dicembre 2019). Inoltre, nell'ambito di tali operazioni di copertura, a seguito della variazione negativa degli strumenti derivati, la Capogruppo ha incrementato a favore delle controparti Depositi in garanzia per circa 2,3 miliardi di euro.

Al 31 dicembre 2020, la SBU Servizi Finanziari è, inoltre, inclusiva delle seguenti variazioni patrimoniali rispetto al 31 dicembre 2019:

• un incremento della raccolta su conti correnti postali per 10,5 miliardi di euro;

  • un incremento dei debiti verso istituzioni finanziarie per 3,3 miliardi di euro, in larga parte ascrivibile a operazioni in pronti contro termine passive e a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzate entrambe ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione;
    • un incremento netto dei titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato per 8,2 miliardi di euro (inclusa la variazione positiva a Conto economico per 1,7 miliardi di euro relativa alla parte coperta da strumenti di fair value hedge);
    • un incremento netto dei titoli a reddito fisso classificati nella categoria FVTOCI per 5,8 miliardi di euro; l'oscillazione complessiva del fair value del periodo è positiva per 3,6 miliardi di euro;
    • un decremento del deposito presso il MEF per 0,3 miliardi di euro.

Posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione (dati in milioni di euro)

La Posizione Finanziaria Netta della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione al 31 dicembre 2020 è in disavanzo di 1.874 milioni di euro, in peggioramento di 1.059 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un disavanzo di 815 milioni di euro). Al netto delle passività finanziarie per leasing previste dal principio contabile IFRS 16 per 1.211 milioni di euro, la Posizione Finanziaria Netta presenta un disavanzo di 663 milioni di euro (avanzo di 436 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

In dettaglio la sua evoluzione riflette:

  • una gestione operativa positiva per 512 milioni di euro: il risultato negativo del periodo per 419 milioni di euro è più che compensato dagli ammortamenti del periodo per 667 milioni di euro e dalla variazione positiva dei fondi per rischi e oneri per 301 milioni di euro;
  • un incremento del capitale circolante netto per 681 milioni di euro imputabile principalmente all'incremento dei crediti commerciali (circa 222 milioni di euro) legato all'evoluzione del business pacchi e degli altri crediti verso terzi (circa 135 milioni di euro) che includono le somme relative al Fondo di Solidarietà presso INPS anticipate ai lavoratori durante i periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-
    1. La variazione è infine imputabile anche al decremento dei debiti verso il personale (circa 155 milioni di euro) che include il pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio del CCNL per l'anno 2019;
  • nuovi investimenti per 658 milioni di euro;

  • un flusso monetario positivo netto da dividendi di 76 milioni di euro incluso nella voce "Variazione equity e altro": i dividendi incassati dalle altre business unit per 689 milioni di euro (nessun dividendo pagato da Poste Vita nel periodo in coerenza con le raccomandazioni degli Organismi di Vigilanza) sono sostanzialmente compensati dai dividendi pagati agli azionisti per 613 milioni di euro (di cui 211 milioni di euro relativi all'acconto del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020);
  • altri incrementi dell'indebitamento per 308 milioni di euro incluso nella voce "Variazione equity e altro", dovuti principalmente a passività finanziarie per nuovi contratti di leasing per 203 milioni di euro rientranti nel regime di applicazione dell'IFRS 16. La variazione include infine l'opzione di acquisto delle quote di minoranza di MLK Deliveries SpA per 49 milioni di euro.

I Debiti rappresentati nella Posizione Finanziaria Netta della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione si riferiscono principalmente a:

  • finanziamento bancario a medio termine per 250 milioni di euro, rimborsato a gennaio 2021;
  • utilizzo di una linea di credito uncommited per finanziamento a breve termine per 250 milioni di euro;
  • finanziamento tramite operazione di pronti contro termine su titoli di Stato per circa 413 milioni di euro;
  • finanziamento BEI di 173 milioni di euro in scadenza a marzo 2026;
  • finanziamento BEI di 400 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2026;
  • private placement per circa 50 milioni di euro in scadenza ad ottobre 2023;
  • due prestiti obbligazionari senior unsecured emessi il 10 dicembre 2020 per un valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro, il primo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2024 e il secondo da 500 milioni di euro in scadenza a dicembre 2028.

DEBITI FINANZIARI* AL 31 DICEMBRE 2020

(dati in milioni di euro)

1 Prestiti obbligazionari senior unsecured, ovvero non subordinati e non garantiti, emessi nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di Poste Italiane, quotati presso la Borsa di Lussemburgo e collocati presso investitori istituzionali.

2 Emissione obbligazionaria collocata presso investitori istituzionali in forma privata.

3 Finanziamenti bancari con durata originaria superiore ai 18 mesi. 4 Finanziamenti erogati dalla BEI- Banca Europea degli investimenti, con durate di medio lungo termine, destinati alla

realizzazione di specifici programmi di investimento che rispondano a criteri di eligibilità individuati dalla banca. 5 Finanziamenti bancari con durate di breve termine, erogati a valere su linee di credito a revoca (uncommitted).

Posizione finanziaria netta ESMA della Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazioni
A. Liquidità (2.254) (851) (1.403) -164,9%
B. Crediti finanziari correnti (425) (135) (290) -214,8%
C. Debiti bancari correnti 665 1 664 -
D. Debiti per leasing correnti 212 215 (3) -1,4%
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 0 - - -
F. Altri debiti finanziari correnti 17 15 2 13,3%
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 894 231 663 287,0%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.785) (755) (1.030) -136,4%
I. Debiti bancari non correnti 823 573 250 43,6%
L. Obbligazioni emesse 1.046 50 996 n.s.
M. Debiti per leasing non correnti 999 1.036 (37) -3,6%
N. Altri debiti non correnti 51 18 33 183,3%
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 2.919 1.677 1.242 74,1%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.134 922 212 23,0%
Attività finanziarie non correnti (97) (474) 377 79,5%
Posizione Finanziaria Netta 1.037 448 589 131,5%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 837 367 470 128,1%
Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori 1.874 815 1.059 129,9%

n.s.: non significativo

Le Disponibilità liquide e le linee di credito esistenti sono ampiamente in grado di coprire le esigenze finanziarie previste. In particolare, al 31 dicembre 2020 le disponibilità liquide della SBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione ammontano a 2,3 miliardi di euro (di cui 2,2 miliardi di euro riferibili alla Capogruppo), mentre gli affidamenti committed e uncommitted non utilizzati a sostegno della liquidità ammontano complessivamente a circa 2,5 miliardi di euro.

Di seguito la rappresentazione della liquidità della Capogruppo al 31 dicembre 2020 (ad esclusione del Patrimonio Bancoposta).

Per maggiori dettagli circa le linee di credito e la liquidità disponibile del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020, si rimanda a quanto riportato nel Bilancio consolidato alla nota 6 - Analisi e Presidio dei rischi - Rischi finanziari - Rischio liquidità.

ANDAMENTO DI POSTE ITALIANE S.P.A. E RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

  • ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE S.P.A.
  • ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE S.P.A.
  • RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

ANDAMENTO ECONOMICO DI POSTE ITALIANE S.p.A.

Conto economico riclassificato

(dati in milioni di euro) 2020 2019 Variazioni
Ricavi e proventi 8.226 8.541 (315) -3,7%
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria 516 384 132 34,4%
Altri ricavi e proventi 299 478 (179) -37,4%
Ricavi 9.041 9.403 (362) -3,8%
Costo del lavoro totale 5.446 5.702 (256) -4,5%
Altri costi operativi 2.644 2.170 474 21,8%
Costi 8.090 7.872 218 2,8%
EBITDA 951 1.531 (580) -37 ,9%
Ammortamenti e svalutazioni 622 674 (52) -7,7%
EBIT 330 857 (527) -61,5%
EBIT MARGIN 3,7% 9,1%
Proventi/(oneri) finanziari 2 (34) 36 105,9%
Utile lordo 333 823 (490) -59,5%
Imposte 8 162 (154) -95,1%
Utile netto 325 661 (336) -50,8%

I ricavi totali conseguiti da Poste Italiane S.p.A. nel 2020 ammontano a 9.041 milioni di euro in diminuzione del 3,8% rispetto all'esercizio precedente (9.403 milioni di euro nel 2019) principalmente ascrivibile alla variazione della voce Ricavi e Proventi e in particolare alla flessione dei ricavi per i servizi BancoPosta, a causa della minore operatività correlata alla pandemia da Covid-19. I decrementi maggiori si sono registrati nei ricavi derivanti dalle commissioni di collocamento dei prodotti di finanziamento e dalle commissioni su bollettini di c/c postale.

I costi totali, al netto degli Ammortamenti e svalutazioni, passano da 7.872 milioni di euro del 2019 a 8.090 milioni di euro del 2020, segnando un aumento del 2,8%, per effetto dei maggiori costi per beni e servizi (+464 milioni di euro) legati principalmente alle spese straordinarie sostenute per il contenimento del Covid-19 (106 milioni di euro) e ai maggiori costi per i servizi resi dalla controllata SDA Express Courier SpA per lo sviluppo del business pacchi. Tali variazioni sono in parte compensate dal minore costo del lavoro.

La voce ammortamenti e svalutazioni si riduce di 52 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente principalmente per via dei minori ammortamenti rilevati in seguito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati.

Il costo complessivo del lavoro registra un decremento di 256 milioni di euro (-4,5%) rispetto all'esercizio 2019. Tale variazione è imputabile alla riduzione della componente ordinaria sulla quale incidono i seguenti fattori: la riduzione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio rispetto al 2019, ovvero circa 4,4 mila FTE in meno, i minori costi per incentivazione manageriale MBO e altre indennità varie, in particolare straordinario, conseguenza della ridotta attività svolta durante il lockdown, il ricorso al Fondo di solidarietà per fronteggiare l'emergenza

sanitaria (57 milioni di euro). La flessione della componente ordinaria è in parte compensata dall'incremento del costo per incentivi all'esodo al fine di accelerare il processo di ristrutturazione industriale del Gruppo.

Le imposte sul reddito passano da 162 milioni di euro del 2019 a 8 milioni di euro nel 2020 beneficiando dell'effetto positivo per 38 milioni di euro, di natura non ricorrente e relativo, per 23 milioni di euro, all'adesione al regime del "Patent box" riferito agli esercizi 2015-2019 e per 15 milioni di euro al beneficio fiscale connesso all'ACE (Aiuto alla Crescita Economica) riferito agli esercizi 2015-2016.

Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2020 ha conseguito un Utile netto di 325 milioni di euro (661 milioni di euro nel 2019).

ANDAMENTO PATRIMONIALE E FINANZIARIO DI POSTE ITALIANE S.p.A.

31 dicembre 31 dicembre Variazioni
(dati in milioni di euro) 2020 2019
Immobilizzazioni materiali 2.017 1 930 87 4.59
Immobilizzazioni immateriali 718 562 156 27.89
Attività per diritti d'uso 1.034 1.119 (85) -7.69
Partecipazioni 2.215 2.204 11 0.59
Capitale immobilizzato 5.984 5.815 169 2,99
Crediti commerciali e Altri crediti e attività 5 484 4.845 639 13.29
Debiti commerciali e Altre passività (5.111) (4.559) (552) -12.19
Crediti (Debiti) per imposte correnti 137 (153) 290 189,59
Totale capitale circolante netto 510 133 377 283,59
Capitale investito lordo 6.494 5.948 546 9,29
Fondi per rischi e oneri (1.309) (1.130) (179) -15.89
Trattamento di fine rapporto (1.003) (1.107) 104 9.49
Crediti((Debiti) per imposte anticipate/differite (403) 8 (411) n.s
Capitale investito netto 3.779 3.719 60 1,69
Patrimonio netto 7.239 6.328 911 14,49
di cui Utile di periodo 325 661 (336) -50,89
di cui Riserva di fair value 2.191 976 1.215 124.59
Passività finanziarie 99.285 79.080 20.205 25.69
Attività finanziarie (92.325) (76.180) (16.145) -21,29
Cassa e depositi BancoPosta (6.391) (4.303) (2.088) -48.59
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.029) (1.206) (2.823) -234,19
Posizione finanziaria netta (3.460) (2.609) (851) -32,69

Capitale investito netto e relativa copertura

La struttura patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. presenta al 31 dicembre 2020 un Capitale investito netto di 3.779 milioni di euro (3.719 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il Capitale immobilizzato si attesta a 5.984 milioni di euro ed evidenzia un incremento di 169 milioni di euro rispetto alla situazione di fine esercizio 2019. Alla formazione del Capitale immobilizzato hanno altresì concorso investimenti in immobilizzazioni materiali e immateriali per 613 milioni di euro, in parte compensati da ammortamenti e svalutazioni per 422 milioni di euro. La voce Attività per diritti d'uso registra una variazione negativa di 85 milioni di euro che tiene principalmente conto alle acquisizioni dell'esercizio per 135 milioni di euro e ad ammortamenti del periodo pari a 198 milioni di euro. Il valore delle partecipazioni evidenzia un incremento di 11 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente imputabile all'effetto congiunto dell'acquisto delle partecipazioni nelle società MLK Deliveries SpA e sennder Italia Srl e della svalutazione della partecipazione in Anima Holding S.p.A. a seguito delle risultanze del test di impairment svolto sulla stessa.

Il Capitale circolante netto al 31 dicembre 2020 si attesta a 510 milioni di euro e si incrementa di 377 milioni di euro rispetto a fine esercizio 2019 principalmente per il decremento dei debiti verso il personale (include gli incentivi e le altre partite legate al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019), e per l'incremento del saldo dei crediti per imposte correnti al netto dei relativi debiti essenzialmente riconducibile al pagamento del saldo dell'esercizio precedente e dell'acconto dell'esercizio corrente, agli effetti positivi derivanti dall'adesione al regime del "Patent Box" e dal beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), al netto degli accantonamenti dell'esercizio e degli effetti del consolidato fiscale (incremento debito).

Il saldo dei Fondi per rischi e oneri si attesta a 1.309 milioni di euro (1.130 milioni di euro a fine dicembre 2019) e tiene conto principalmente del Fondo di incentivazione agli esodi per 574 milioni di euro (419 milioni di euro al 31 dicembre 2019) che riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanza Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022.

Il saldo accoglie altresì il Fondo oneri del personale per 227 milioni di euro (63 milioni di euro a fine dicembre 2019) ed è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti al costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (220 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (29 milioni di euro) e per passività definite (27 milioni di euro).

Il Fondo rischi operativi relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta e pari a 131 milioni di euro al 31 dicembre 2020 registra una variazione in diminuzione rispetto al saldo di 232 milioni del 31 dicembre 2019. La variazione dell'esercizio risente principalmente degli assorbimenti a conto economico per 88 milioni di euro dovuti al venir meno di passività identificate in passato e si riferiscono principalmente alla revisione delle stime correlate alla ricostruzione dei partitari operativi alla data di costituzione della Società e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo Europa Immobiliare I e Obelisco.

Il saldo netto passivo dei Crediti (Debiti) per imposte anticipate/differite è pari a 403 milioni (saldo netto attivo di 8 milioni di fine 2019); la variazione è in larga parte ascrivibile all'effetto fiscale netto negativo sulla variazione positiva della riserva di fair value degli investimenti in titoli disponibili per la vendita (incremento di debiti per imposte differite).

Il Patrimonio netto ammonta a 7.239 milioni di euro e si incrementa di 911 milioni di euro in relazione principalmente alla movimentazione della riserva di fair value (+1.215 milioni di euro) in cui sono riflesse le oscillazioni (positive e/o negative) da valutazione degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI nonché all'utile netto conseguito nell'esercizio pari a 325 milioni di euro. Tali variazioni incrementative del Patrimonio sono state parzialmente compensate dalla distribuzione del saldo dividendi a valere sull'utile 2019 per 402 milioni di euro e dall'anticipo, a titolo di acconto di parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020. L'acconto pari a 211 milioni di euro è stato distribuito in data 25 novembre 2020 (dividendo unitario pari a euro 0,162 euro).

Posizione finanziaria netta ESMA di Poste Italiane S.p.A.

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazioni
A. Liquidità (2.159) (753) (1.406) -186.7%
B. Crediti finanzian correnti (495) (201) (294) -146,3%
C. Debiti bancari correnti 663 663 n.S.
D. Debiti per leasing correnti 187 190 n.s.
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1 0 n.S.
F. Altri debiti finanziari correnti 735 509 226 44,4%
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F 1.586 700 886 126,6%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.068) (254) (814) -320,5%
I. Debiti bancari non correnti 823 5/3 250 43,6%
L. Obbligazioni emesse 1.046 50 996 n.s.
M. Debiti per leasing non correnti 878 959 (81) -8,4%
N. Altri debiti non correnti 6 19 (13) -68,4%
O. Posizione finanziaria netta non corrente (I+L+M+N) 2.753 1.601 1.152 72,0%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O 1.685 1.347 338 25,1%
Attività finanziarie non correnti (377) (740) 363 49.1%
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 1.308 607 701 115,5%
Crediti e Debiti finanziari intergestori 898 647 251 38,8%
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato inclusi i rapporti
intergestori
2.206 1.254 952 75.9%

RELAZIONE SULLA GESTIONE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

GOVERNANCE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Con riferimento alla Governance del Patrimonio BancoPosta, le regole di organizzazione, gestione e controllo che ne disciplinano il funzionamento sono contenute nel "Regolamento del Patrimonio BancoPosta" approvato dall'Assemblea straordinaria del 14 aprile 2011 e da ultimo modificato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018. Per effetto dell'emanazione da parte di Banca d'Italia il 27 maggio 2014 di un aggiornamento delle Disposizioni di Vigilanza prudenziali per le banche, al Patrimonio si applicano le disposizioni previste per gli istituti di credito sull'assetto organizzativo e di Governance, sul sistema contabile e dei controlli e sugli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

Per ogni ulteriore approfondimento sugli assetti di Corporate Governance si rinvia alla "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" di Poste Italiane approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata sul sito internet della Società, nella sezione Governance.

BancoPosta è altresì dotata di un "Regolamento organizzativo e di funzionamento" approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, il cui ultimo aggiornamento è del 12 maggio 2020, che descrive il modello di funzionamento di BancoPosta, il suo assetto organizzativo e le correlate responsabilità assegnate alle diverse funzioni, nonché i processi di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta. Il processo di "Governo degli Affidamenti e delle Esternalizzazioni" del Patrimonio BancoPosta, già oggetto di rivisitazione nel 2018, è stato ulteriormente irrobustito nel corso del 2019 e del 2020 con riferimento agli ambiti normativo, organizzativo, di presidio delle attività affidate e/o esternalizzate, nell'ottica di un miglioramento della qualità dei processi.

Nel corso del 2020 sono proseguiti i Comitati Operativi, attivati nel 2019, sulle Funzioni affidate (Digital, Technology & Operations, Mercato Privati, Sicurezza Informatica, Movimento Fondi, ecc.) e su quelle esternalizzate con le società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR, che presta il servizio di gestione finanziaria del Patrimonio BancoPosta e PostePay S.p.A., che gestisce per BancoPosta prodotti quali bollettini, bollo auto, RAV,

bonifici, domiciliazioni, Postagiro, vaglia, incassi domiciliati, Eurogiro, carte di debito, carte Libretto e la piattaforma dei pagamenti, con l'obiettivo di rafforzare le modalità di presidio e di interlocuzione.

Nel mese di marzo 2020 a valle dell'approvazione del Piano di Audit da parte del Consiglio di Amministrazione, è stato sottoscritto un addendum al Disciplinare con Controllo Interno ed è proseguito parallelamente l'aggiornamento del Registro delle Esternalizzazioni, che vale sia per i nuovi accordi, sia per gli accordi già in essere.

Inoltre, sono stati sottoscritti ulteriori quattro Addendum ai seguenti Disciplinari Esecutivi: i) Corporate Affairs/Immobiliare, a seguito della costituzione della funzione Fleet Management nonché della riallocazione di alcuni spazi relativamente alla Business Continuity Management; ii) Digital, Technology & Operations sia per la parte relativa ai Sistemi Informativi, al fine di aggiornare i KPI e includere i nuovi servizi di PSD2, sia per quella relativa ai servizi di Customer Operation, per aggiornarne i KPI; iii) Corporate Affairs/Sicurezza Informatica, per aggiornarne i KPI.

Nel mese di maggio 2020 sono state avviate le attività relative al rinnovo per il biennio 2021-2022 dei Disciplinari Esecutivi in scadenza a dicembre 2020. Nel mese di ottobre 2020 i documenti relativi ai Disciplinari Esecutivi di funzioni essenziali o importanti sono stati inviati, secondo i termini della normativa vigente, a Banca d'Italia per la comunicazione preventiva.

Per il biennio 2021-2022 è stato introdotto un nuovo Disciplinare relativo all'affidamento dei servizi di BCM (Business Continuity Management) alla funzione Corporate Affairs ed è stato posto in essere un significativo ampliamento delle attività affidate alla funzione Risorse Umane e Organizzazione, il cui affidamento è stato riclassificato, a partire dal 2021, in Funzione Essenziale o Importante. Inoltre, sono stati affinati i KPI e introdotti nuovi indicatori, in parte già oggetto di monitoraggio gestionale nei Comitati Operativi con le funzioni affidatarie. La valorizzazione dei Disciplinari Esecutivi BancoPosta è stata oggetto di un parere di congruità da parte di una società esterna.

In coerenza con le strategie aziendali, che prevedono la graduale e completa estensione dei servizi finanziari sui canali digitali in ottica fully digital e di multicanalità, BancoPosta, unitamente al rafforzamento delle progettualità in ambito servizi di investimento digitali (nell'ambito dei quali si colloca l'acquisizione nel 2019 di una partecipazione di minoranza in MFM Holding Ltd, soggetto indipendente di gestione del risparmio specializzato in portafogli ETF) ha sviluppato i servizi digitali nell'ambito dei pagamenti al fine di attivare nuove funzionalità di AISP ("Account Information Service Providers") e di PISP (Payment Initiation Service Providers) in coerenza con le previsioni normative della PSD2.

Le attività di fornitura dei relativi servizi tecnologici sono state affidate alla funzione Digital Technology & Operations estendendo il relativo Disciplinare. Quest'ultima ha esternalizzato parte delle attività alla società svedese Tink AB (partecipata tramite la Società PostePay S.p.A. al 5,03%). Inoltre nel mese di settembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato il progetto di esternalizzazione per i nuovi service del trattamento del contante, con avvio fissato per il primo trimestre 2021.

Nel rispetto delle normative di settore di riferimento, a BancoPosta è attribuito il ruolo di coordinamento della Società del Gruppo BancoPosta Fondi SGR.

ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Principali indicatori 2020 2019
CET 1 CAPITAL 1 2.449 2.388
CET 1 RATIO 2 18,1% 18,3%
ROA 3 0,6% 0,7%
ROE 4 26,2% 25,6%
Margine interesse / Margine intermediazione 5 29,0% 29,1%
Costi operativi / Margine intermediazione 6 84% 84%

(1) Il CET 1 Capital include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

(3) Il ROA (Return On Assets). Rappresenta il rapporto tra il risultato d'esercizio e il totale attivo del periodo. (2) Il CET 1 Ratio esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto ai requisiti patrimoniali di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio).

(4) Il ROE (Return On Equity) è il rapporto tra il Risultato dell'esercizio e il Patrimonio Netto dedotti il Risultato dell'esercizio e le Riserve da valutazione

(5) Il Margine di interesse / Margine di intermediazione costituisce il contributo fornito dalla redditività della gestione raccolta/impieghi rispetto all'Attività di intermediazione.

(6) Il Cost / Income ratio è il rapporto intercorrente tra i Costi operativi e il Margine di intermediazione.

Gli indicatori sopra richiamati risentono delle peculiarità del Patrimonio BancoPosta e del fatto che i valori riconosciuti alle Funzioni di Poste Italiane sono classificati nella voce "Spese Amministrative"; tali indicatori, pertanto, non devono essere valutati in valore assoluto o in confronto con il mercato, ma unicamente nel tempo.

ANDAMENTO ECONOMICO

Conto economico

(dati in milioni di euro) 2020 2019 Variazioni
Interessi attivi e proventi assimilati 1.587 1.640 (53) -3,2%
Interessi passivi e oneri assimilati (89) (74) (15) -20,3%
Margine di interesse 1.498 1.566 (68) -4,3%
Commissioni attive 3.582 3.794 (212) -5,6%
Commissioni passive (292) (335) 43 12,8%
Commissioni nette 3.290 3.459 (169) -4,9%
Dividendi e proventi simili - - - n.s.
Risultato netto dell'attività di negoziazione 6 (11) 17 154,5%
Risultato netto dell'attività di copertura (2) (4) 2 50,0%
Utili/(Perdite) da cessione di attività/passività finanziarie 365 339 26 7,7%
Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
2 26 (24) -92,3%
Margine di intermediazione 5.159 5.375 (216) -4,0%
Spese amministrative (4.444) (4.538) 94 2,1%
Altri proventi/(oneri) di gestione 67 32 35 109,4%
Oneri operativi netti (4.377) (4.506) 129 2,9%
Risultato netto della gestione operativa 782 869 (87) -10,0%
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 69 (16) 85 n.s.
Rettifiche/riprese di valore nette per deterioramento di crediti (22) (9) (13) -144,4%
Risultato corrente al lordo delle imposte 829 844 (15) -1,8%
Imposte sul reddito dell'esercizio (200) (233) 33 14,2%
Utile netto 629 611 18 2,9%

Il Margine di interesse si attesta a 1.498 milioni di euro e segna una diminuzione del 4,3% (-68 milioni di euro), riconducibile principalmente al minor rendimento degli impieghi in titoli e alla minore remunerazione dei depositi fruttiferi presso il MEF. Gli interessi attivi pari a 1.587 milioni di euro in calo del 3,2% rispetto ai 1.640 milioni di euro dell'anno precedente (-53 milioni di euro) accolgono inoltre i proventi derivanti dalle operazioni in pronti contro termine e dalle collateralizzazioni su derivati.

Gli Interessi passivi sono invece riconducibili a rapporti di conto corrente, operazioni in pronti contro termine e collateralizzazioni di operazioni in derivati e ammontano a 89 milioni di euro, in crescita di 15 milioni di euro rispetto al dato del precedente esercizio (74 milioni di euro).

Le Commissioni nette si attestano a 3.290 milioni di euro ed evidenziano una riduzione del 4,9% (-169 milioni di euro) rispetto al 2019 ascrivibile principalmente alla diminuzione delle Commissioni attive pari a 3.582 milioni di euro, in flessione del 5,6% rispetto ai 3.794 milioni di euro dell'anno precedente (-212 milioni di euro). A fronte di una performance positiva del Risparmio Postale con ricavi in crescita di circa il 3% rispetto all'anno precedente, l'esercizio 2020 registra variazioni in diminuzione dei ricavi correlati principalmente ai prodotti di finanziamento, come conseguenza dei minori volumi di prestiti personali erogati e della riduzione delle commissioni unitarie di distribuzione, nonché ai servizi di incasso e pagamento per via della riduzione dei volumi dei bollettini. L'andamento delle commissioni attive è parzialmente compensato dalle minori commissioni passive registrate nell'anno rispetto all'ammontare del 2019 (-43 milioni di euro) principalmente imputabile ai minori costi connessi al contratto di service sottoscritto con PostePay S.p.A.

L'Utile netto da cessione di Attività finanziarie si attesta a 365 milioni di euro in crescita rispetto ai 339 milioni di euro dell'anno precedente (+7,7%).

Il Risultato netto delle attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico accoglie per circa 2 milioni di euro l'oscillazione del fair value relativo ad azioni Visa Incorporated. L'oscillazione del fair value delle 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, oggetto del contratto di vendita a termine stipulato nel corso del 2019 (data regolamento 1° marzo 2021), è risultata negativa per 5 milioni di euro ed è stata rilevata nella voce Risultato netto dell'attività di negoziazione. Quest'ultima, accoglie inoltre proventi da realizzo di strumenti derivati per 11 milioni di euro per la copertura (gestionale) della remunerazione del deposito presso il MEF della raccolta pubblica.

Gli Oneri operativi netti, che includono spese per il personale pari a 34 milioni di euro, altre spese amministrative per 4.410 milioni di euro e altri proventi di gestione complessivamente positivi per 67 milioni di euro, registrano una diminuzione di 129 milioni di euro, rispetto all'esercizio precedente, riconducibile prevalentemente ai minori costi relativi all'affidamento di funzioni da parte di BancoPosta a Poste Italiane.

La voce Accantonamenti netti a Fondi per rischi e oneri presenta un saldo positivo per 69 milioni di euro. Tale valore risente delle attività di revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio Postale emessi in anni passati e tiene conto, inoltre, della conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo immobiliare "Obelisco" e "Europa Immobiliare I".

La voce rettifiche e riprese di valore nette per rischio di credito, nel 2020, pari a 22 milioni di euro (9 milioni di euro al 31 dicembre 2019, -13 milioni di euro) riflette la svalutazione dei crediti e di attività di natura finanziaria.

Tenuto conto delle imposte del periodo, pari a 200 milioni di euro la cui variazione rispetto allo scorso esercizio (- 34 milioni di euro) beneficia dell'effetto derivante dall'adesione al regime del "Patent Box" (23 milioni di euro), l'utile netto del patrimonio BancoPosta dell'esercizio si attesta a 629 milioni di euro, in crescita del 2,9% rispetto al precedente esercizio (611 milioni di euro).

Numero medio in Full Time Equivalent 2020 2019
Dirigenti 33 32
Quadri 296 304
Impiegati 81 90
Totale 410 426

RISORSE DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA

Al 31 dicembre 2020, la Funzione BancoPosta risulta articolata in 11 funzioni di II livello, di cui 3 funzioni di Marketing: Affluent, Business e Pubblica Amministrazione, Mass Market; 1 funzione dedicata alla formazione in aula della rete di vendita per l'offerta dei servizi finanziari e assicurativi: Marketing Territoriale; 4 funzioni di Staff: Amministrazione e Rendiconto Separato, HR Business Partner BancoPosta, Pianificazione, Controllo e Analisi Dati, Governo Outsourcing e Business Support; 3 Funzioni di Controllo: Compliance, Revisione Interna e Risk Management.

Il 2020 è stato caratterizzato da alcuni ulteriori assestamenti organizzativi coerenti con la focalizzazione dell'intermediario sul ruolo di regia nel processo di sviluppo e distribuzione dei prodotti, in raccordo con le Società del Gruppo, nonché di indirizzo verso la rete di vendita. Tali variazioni hanno riguardato la ridefinizione dei perimetri di responsabilità della funzione Marketing Territoriale e la ridefinizione dei perimetri di responsabilità interni alla funzione Affluent, in ottica di maggiore sinergia e focalizzazione nelle attività di analisi delle caratteristiche e dei bisogni della clientela.

Inoltre, nel 2020 le risorse della Funzione BancoPosta sono state destinatarie di corsi di formazione di tipo tecnico specialistico, normativo/obbligatorio e comportamentale/manageriale per un totale di circa 38 mila ore erogate in aula, webinar o tramite piattaforma e-learning.

A seguito dell'avvio della pandemia Covid-19, Poste Italiane ha attuato rilevanti misure dirette a tutelare la sicurezza e salute del Personale BancoPosta (smart working per la quasi totalità dell'organico, fornitura costante di dispositivi di protezione individuale, sanificazione straordinaria dei locali della sede direzionale, ecc). Per maggiori approfondimenti sul complesso delle iniziative intraprese dal Gruppo Poste Italiane a tutela dei propri dipendenti si rimanda a quanto descritto nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" al paragrafo "Gestione della pandemia da Covid-19".

Gestione patrimoniale e finanziaria

Stato patrimoniale

Voci dell'attivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazioni
Cassa e disponibilità liquide 6.404 4.314 2.090 48,4%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 72 70 2 2,9%
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività complessiva 42.638 36.799 5.839 15,9%
Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 52.028 39.792 12.236 30,7%
Derivati di copertura 78 73 5 6,8%
Attività fiscali 130 312 (182) -58,3%
Altre attività 2.631 2.492 139 5,6%
Totale dell'attivo 103.981 83.852 20.129 24,0%
Voci del passivo
(dati in milioni di euro)
31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazioni
Passività finanziarie valutate al Costo ammortizzato 86.110 70.379 15.731 22,4%
Passività finanziarie di negoziazione 20 15 5 33,3%
Derivati di copertura 8.243 5.552 2.691 48,5%
Passività fiscali 979 662 317 47,9%
Altre passività 3.153 2.953 200 6,8%
Trattamento di fine rapporto del personale 3 3 - 0,0%
Fondi per rischi e oneri 213 327 (114) -34,9%
Riserve da valutazione 2.278 1.083 1.195 n.s.
Riserve 2.353 2.267 86 3,8%
Utile netto 629 611 18 2,9%
Totale del passivo e del Patrimonio netto 103.981 83.852 20.129 24,0%

Le voci dell'Attivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalla Cassa e disponibilità liquide, dalle Attività finanziarie nonché dai Derivati di copertura, dalle Attività fiscali e dalle Altre Attività.

La voce Cassa e disponibilità liquide ammonta al 31 dicembre 2020 a 6.404 milioni di euro (4.314 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +2.090 milioni di euro) e include, per un totale di 3.042 milioni di euro, la liquidità presso gli Uffici Postali e presso le società di trasporto valori, nonché le giacenze sul conto presso Banca d'Italia destinato ai regolamenti interbancari per 3.362 milioni di euro in aumento di 2.548 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. La variazione della voce riflette principalmente l'incremento della raccolta in conti correnti (da correlare alla pandemia Covid-19) che ha dato luogo a temporanee eccedenze di liquidità sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari, e non ancora investite.

Le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto Economico pari a 72 milioni di euro, sono riconducibili principalmente a 32.059 azioni Visa Incorporated (serie C) e a 2.199 azioni Visa Incorporated (serie A).

La voce Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla Redditività Complessiva, ammonta a 42.638 milioni di euro (36.799 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +5.839 milioni di euro) ed è riconducibile a investimenti in titoli di Stato italiani. Il saldo si incrementa principalmente per effetto della variazione positiva di fair value relativa ai titoli in portafoglio, nonché dell'ulteriore operatività in titoli avvenuta nell'esercizio.

Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestano a 52.028 milioni di euro (39.792 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +12.236 milioni di euro) e sono riconducibili a investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano per 33.255 milioni di euro (25.064 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +8.191 milioni di euro) e a crediti diversi per 18.773 milioni di euro (14.728 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +4.045 milioni di euro).

Con riferimento alle Attività finanziarie relative agli investimenti in titoli di Stato di emissione italiana e in titoli garantiti dallo Stato italiano, l'aumento della consistenza tiene conto, anche in questo caso, principalmente della variazione positiva di fair value relativa a titoli coperti con derivati di fair value hedge, nonché all'ulteriore operatività in titoli avvenuta nell'esercizio.

Le Attività Finanziarie riferibili a crediti diversi includono principalmente: (i) impieghi e depositi presso il MEF per 9.327 milioni di euro (7.558 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +1.769 milioni di euro); (ii) depositi a garanzia per 7.494 milioni di euro (5.660 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +1.834 milioni di euro); (iii) crediti commerciali per 987 milioni di euro (843 milioni di euro al 31 dicembre 2019); (iv) crediti relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati incassi e pagamenti con terzi per il tramite di Poste Italiane per 901 milioni di euro (650 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +251 milioni di euro).

I Derivati di copertura, con fair value positivo al 31 dicembre 2020, ammontano a 78 milioni di euro in aumento rispetto ai 73 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

La voce Attività fiscali risulta pari a 130 milioni di euro, in diminuzione di 182 milioni di euro rispetto ai 312 milioni di euro registrati al 31 dicembre 2019 per effetto delle movimentazioni delle imposte anticipate intervenute nell'esercizio 2020 correlate alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, nonché al fondo per rischi e oneri.

Le Altre Attività, 2.631 milioni di euro al 31 dicembre 2020, sono riferibili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta e a partite in corso di lavorazione con regolazione successiva alla chiusura dell'esercizio.

Le principali voci del Passivo dello Stato Patrimoniale sono rappresentate dalle Passività finanziarie, dai Derivati di copertura, dalle Passività fiscali, dalle Altre Passività e dai Fondi.

Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato si attestano a 86.110 milioni di euro (70.379 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +15.731 milioni di euro) e accolgono: (i) debiti verso clientela per 75.295 milioni di euro (63.193 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +12.102 milioni di euro) riconducibili alla raccolta effettuata mediante conti correnti e a operazioni in pronti contro termine; (ii) debiti verso banche per 10.815 milioni di euro (7.186 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +3.629 milioni di euro) riferibili, anche in questo caso, a rapporti di conto corrente e a operazioni in pronti contro termine.

Le passività finanziarie di negoziazione, pari a 20 milioni di euro, rappresentano prevalentemente il fair value del contratto di vendita a termine di azioni ordinarie Visa Incorporated, stipulato nel corso del 2019.

I Derivati di copertura relativi a titoli in portafoglio, con fair value negativo, ammontano a 8.243 milioni di euro (5.552 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +2.691 milioni di euro).

La voce Passività fiscali si attesta a 979 milioni di euro, in aumento di 317 milioni di euro, rispetto ai 662 milioni di euro di fine esercizio 2019, per effetto delle movimentazioni delle imposte differite intervenute nell'esercizio 2020 correlate alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le Altre Passività, pari 3.153 milioni di euro (2.953 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +200 milioni di euro), sono prevalentemente imputabili a partite di natura tributaria a titolo di sostituto d'imposta, a partite in corso di lavorazione, nonché a debiti verso Poste Italiane per prestazioni di servizi effettuati e regolati tramite disciplinari esecutivi.

Il Fondo Trattamento di fine rapporto del personale, pari a circa 3 milioni di euro, risulta in linea rispetto al valore del 31 dicembre 2019.

I Fondi per rischi, che accolgono stanziamenti per far fronte a vertenze e oneri con il personale, clienti e terzi in genere, nonché a rischi di varia natura derivanti dall'operatività in ambito BancoPosta, ammontano a 213 milioni di euro, in diminuzione di 114 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019. La variazione di tale voce risente delle attività di revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del Risparmio Postale emessi in anni passati e tiene conto, inoltre, della conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo immobiliare "Obelisco" e "Europa Immobiliare I".

Il Patrimonio Netto BancoPosta al 31 dicembre 2020 si attesta a 5.260 milioni di euro (3.961 milioni di euro al 31 dicembre 2019, +1.299 milioni di euro, +32,8%) e accoglie: (i) la Riserva per il Patrimonio BancoPosta, pari a 1.210 milioni di euro (in linea con il dato al 31 dicembre 2019); (ii) la Riserva degli utili conseguiti negli esercizi precedenti, pari a 1.143 milioni di euro (+85 milioni di euro, a seguito della delibera assembleare del 15 maggio 2020 di destinazione dell'utile 2019 del patrimonio BancoPosta); (iii) le Riserve da valutazione, pari a 2.278 milioni di euro, in cui è riflessa principalmente la variazione di valore delle riserve delle Attività finanziarie al 31 dicembre 2020; (iv) il Risultato netto conseguito nell'esercizio pari a 629 milioni di euro. La variazione del Patrimonio Netto è da correlare principalmente alla variazione della voce Riserve di valutazione (+1.195 milioni di euro rispetto ai 1.083 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Controlli interni e gestione dei rischi del Patrimonio BancoPosta

Sistema dei controlli interni

Gli elementi che in BancoPosta caratterizzano l'Ambiente di controllo60, inteso come il contesto generale nel quale le risorse aziendali svolgono le attività ed espletano le proprie responsabilità, sono principalmente rappresentati da:

  • il Codice Etico di Gruppo;
  • il Modello Organizzativo ex D. Lgs. 231/2001 e le relative procedure aziendali predisposte;
  • la struttura organizzativa di BancoPosta, costituita da organigrammi, ordini di servizio, comunicazioni e procedure organizzative, che attribuiscono alle funzioni compiti e responsabilità;
  • il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, che disciplina rispettivamente l'affidamento di attività del Patrimonio a Funzioni di Poste Italiane in termini di processi decisionali, contenuto minimo dei Disciplinari esecutivi, livelli di servizio, flussi informativi e modalità di controllo, nonché l'esternalizzazione di Funzioni Aziendali di BancoPosta a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte;
  • la Linea Guida sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR) che descrive ruoli e attività delle Funzioni di controllo del Patrimonio BancoPosta, nonché le modalità di coordinamento e i flussi informativi tra queste e le Funzioni di controllo di Poste Italiane e i flussi informativi verso gli organi aziendali;
  • il sistema di deleghe utilizzato, che prevede l'attribuzione di poteri ai responsabili di funzione in relazione alle attività svolte.

Con riguardo all'assetto del BancoPosta, il modello organizzativo in essere prevede funzioni di controllo fornite dei requisiti di autonomia e indipendenza, secondo quanto previsto dalla specifica normativa di Vigilanza della Banca d'Italia: Risk Management, Compliance e Revisione Interna. È inoltre previsto che BancoPosta, anche nell'ambito dei controlli, si avvalga dell'apporto delle altre funzioni di Poste Italiane, in linea con il Regolamento del processo di affidamento e di esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta sopra citato.

La Revisione Interna BancoPosta ha predisposto nei primi mesi del 2021 la Relazione annuale 2020, documento finalizzato a fornire periodica informativa agli Organi aziendali in merito alla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del complessivo sistema dei controlli di BancoPosta.

La Relazione, sulla base dei risultati del lavoro complessivamente condotto dalla funzione e indicato nel Piano di Audit 2020, riporta inoltre gli esiti degli accertamenti effettuati sulle attività affidate da BancoPosta a funzioni di Poste Italiane tramite i Disciplinari Esecutivi nonché sulle attività affidate in outsourcing a fornitori esterni all'azienda.

60 Rappresenta una delle componenti più rilevanti del sistema dei controlli interni, ovvero l'insieme organico di regole, procedure e strutture organizzative, finalizzato a prevenire o limitare le conseguenze di risultati inattesi e consentire il raggiungimento degli obiettivi strategici, operativi, di conformità alle leggi e ai regolamenti applicabili, di corretta e trasparente informativa interna ed esterna.

La Relazione annuale, presentata al Collegio Sindacale e al Consiglio di Amministrazione, è inviata alla Banca d'Italia. La specifica sezione relativa ai servizi di investimento è invece oggetto di invio alla CONSOB.

Tali attività di consuntivazione sono state svolte, avvalendosi anche dei risultati della funzione Controllo Interno di Poste Italiane cui sono demandate, in base a uno specifico Disciplinare esecutivo, le attività di IT audit e l'esecuzione delle verifiche presso le strutture territoriali e canali di vendita di Poste Italiane connesse ai processi e prodotti di BancoPosta.

La Revisione Interna ha, inoltre, elaborato il Piano di Audit annuale (2021) e pluriennale (2021-2023) basati su un processo di risk assessment orientato a garantire un'adeguata copertura del Business Process Model di BancoPosta, in relazione ai rischi, agli aspetti evolutivi del business, alle tematiche normative, agli assetti organizzativi del Patrimonio. Tali Piani sono oggetto di illustrazione al Collegio Sindacale e posti all'attenzione del Consiglio di Amministrazione.

Sistema di gestione dei rischi

BancoPosta è dotata di un'autonoma funzione di Risk Management responsabile di garantire, tra l'altro, in raccordo con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo di Poste Italiane S.p.A., una visione integrata, a consuntivo e in chiave prospettica, del contesto di rischiosità e dell'adeguatezza patrimoniale e organizzativa del Patrimonio destinato. La funzione assicura una puntuale valutazione del profilo di rischio dei prodotti finanziari collocati, fornendo adeguata consulenza e supporto alle unità operative e di business coinvolte nel processo di produzione e collocamento dei prodotti e predisponendo la necessaria informativa periodica. Nel corso del 2020, è stato aggiornato il Risk Appetite Framework (RAF) e sono stati presentati al Collegio Sindacale, al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione, la Relazione annuale sul 2019 e il Programma di attività per il 2020, nonché il Resoconto Internal Capital Adequacy Assessment Process (ICAAP)61 e l'Informativa al pubblico sui rischi riferita all'esercizio 2019; trimestralmente, inoltre, gli organi sociali sono stati informati circa l'evoluzione del profilo di rischio effettivo, rispetto alla propensione definita. Le principali tipologie di rischi cui il Patrimonio è esposto nell'esercizio della propria attività tipica sono rappresentate da:

  • rischio di credito (compreso controparte);
  • rischio di mercato (compreso il rischio di tasso sul portafoglio bancario);
  • rischio di liquidità;
  • rischio operativo.

Per quanto concerne l'evoluzione dei rischi rilevanti, l'esercizio 2020 è stato caratterizzato da una iniziale riduzione dei rendimenti dei titoli di stato italiani fino a febbraio 2020, e da una successiva risalita, nel mese di marzo 2020, causata prevalentemente dall'incertezza sui mercati dovuta all'emergenza Covid-19, che ha fatto registrare livelli superiori al 2%. Tale crescita dei rendimenti si è in seguito invertita per merito degli interventi della BCE, fino a registrare un livello prossimo allo 0,5% al 31 dicembre 2020.

61 Banca d'Italia definisce i processi interni di determinazione dell'adeguatezza patrimoniale nelle Disposizioni Di Vigilanza per le Banche Parte Prima – Recepimento Direttiva CRD IV Titolo III – Processo Di Controllo Prudenziale Capitolo 1 – Processo Di Controllo Prudenziale

L'evoluzione dei tassi e dello spread ha determinato una variazione delle plusvalenze nette a livello di portafoglio da circa 1 miliardo di euro a fine 2019 a oltre 4,5 miliardi di euro a dicembre 2020. Lo spread BTP-Bund a fine 2020 ha chiuso a 111 bps, circa 49 bps in meno rispetto a fine 2019.

Al fine di mantenere l'obiettivo aziendale di un Leverage Ratio tendenzialmente pari al 3% sono in corso le valutazioni sulle misure ritenute più idonee per il rafforzamento dei mezzi propri di BancoPosta.

Il CET 1 ratio a dicembre 2020 si è attestato al 18,1%, confermando la solidità patrimoniale e registrando una contrazione prevalentemente correlata al calo dei tassi di interesse, che hanno determinato l'aumento dei collateral versati alle controparti di transazioni in derivati di copertura.

Per quanto riguarda il rischio di tasso di interesse sul portafoglio bancario nel 2020, in continuità con l'esercizio precedente, BancoPosta è risultata esposta, in termini di valore economico, ad un flattening della curva dei tassi; l'entità dell'esposizione misurata con il modello interno è risultata in media sempre inferiore al 14% del patrimonio di vigilanza, livello ampiamente coerente con gli obiettivi di propensione al rischio fissati per l'esercizio.

Per quanto concerne, infine, i rischi operativi, nel 2020 Poste Italiane ha completato le iniziative di tutela dei clienti che hanno registrando performance negative sui Fondi immobiliari sottoscritti nel periodo 2002-2005, ed ha monitorato attentamente le controversie con la clientela relative al rendimento di alcune serie di Buoni Fruttiferi Postali collocati in passato, adeguando gli accantonamenti prudenziali a fondi rischi.

Il Consiglio di Amministrazione della Società, nella seduta del 24 marzo 2021, ha approvato l'aggiornamento delle Linee Guida della Gestione Finanziaria, in coerenza con il nuovo Piano Industriale 2021-2024.

Per le informazioni di dettaglio delle diverse aree di rischio e delle metodologie utilizzate per la misurazione e la prevenzione dei rischi medesimi, si fa rinvio ad altre sezioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2020.

Eventi di rilievo del Patrimonio BancoPosta successivi al 31 dicembre 2020

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2020 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

Evoluzione prevedibile della gestione del Patrimonio BancoPosta

Nel corso del 2021, proseguirà il processo di digitalizzazione dell'offerta dei Prodotti del Risparmio Postale volto a migliorare la customer experience; in particolare verranno avviate iniziative che prevedono l'invio di suggerimenti personalizzati nell'area riservata web del cliente con la possibilità di sottoscrivere i prodotti del Risparmio Postale tramite le procedure di acquisto sui canali digitali web e app.

In linea con le evoluzioni normative previste dalla PSD2, nel corso del 2021 verranno rilasciati i servizi di Account Information Services Providers (AISP) e Payment Initiation Service Providers (PISP), che permetteranno rispettivamente di aggregare i conti di banche diverse all'interno delle piattaforme digitali di Poste Italiane e di effettuare pagamenti a valere su altri conti correnti posseduti dalla clientela.

Nella specifica attività di distribuzione dei prestiti BancoPosta, nel corso del 2021 sarà lanciato un prodotto Prestito BP Online e verranno ulteriormente implementate le funzionalità di customer engagement, rendendo disponibili proposte automatiche di finanziamento ad alto livello di personalizzazione e nuovi canali accessibili da remoto per prendere appuntamento, presso gli Uffici Postali, con consulenti specializzati. Inoltre, con l'obiettivo di rafforzare il modello multipartnership, si darà avvio ad una nuova collaborazione con Santander, al fine di offrire alla clientela prodotti sempre più competitivi e rispondenti alle aspettative della predetta.

Nel corso dell'anno corrente è previsto il conferimento da parte di BancoPosta del ramo d'azienda relativo alle carte di debito in favore di PostePay S.p.A. Tale operazione avverrà a seguito della rimozione del vincolo di destinazione dal Patrimonio BancoPosta.

Per il segmento Business e Pubblica Amministrazione, nell'ambito dei conti correnti, nel primo quadrimestre 2021 sarà lanciato il nuovo conto corrente dedicato al segmento Piccoli Operatori Economici (POE), denominato "BancoPosta Business Link": tale specifica offerta presenterà, tra l'altro, una piattaforma online rinnovata e una nuova app. Relativamente all'acquisto del credito di imposta, l'offerta di Poste Italiane verrà ulteriormente ampliata con l'acquisto di nuovi crediti, tra cui quelli relativi ai canoni di locazione adibiti ad uso non abitativo e con l'avvio del servizio rivolto alla clientela Corporate (grandi imprese).

Per ogni altro ulteriore approfondimento si rimanda all'Evoluzione prevedibile della gestione della SBU Servizi finanziari e a quella del Gruppo Poste Italiane.

Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate del Patrimonio BancoPosta sono riportate nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020 (Rendiconto Separato del Patrimonio BancoPosta – Nota Integrativa – Parte H).

Prospetto integrativo

Lo Stato patrimoniale di Poste Italiane S.p.A. comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta, redatto ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies della Legge n. 10 di conversione del D.L. 29 dicembre 2010 n. 225 che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale della società".

Rapporti intergestori

I Rapporti intergestori, intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane in esso non comprese, sono rappresentati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020 (Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta - Nota Integrativa - Parte A).

PERFORMANCE ESG

INTEGRITÀ E TRASPARENZA

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato
attuazione
2020
Outcome
Certificare le principali società del
Gruppo secondo lo standardISO
37001
% di società rilevanti
del Gruppo certificate
ISO 37001
100% entro il 2022 2018 50% Q DECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Umano Accrescere la formazione del
personale sui principi etici del
Gruppo (tra cui il rispetto dei Diritti
Umani)
% dei dipendenti del
Gruppo coinvolti
100% entro il 2022 2018 1
95,4%
Intellettuale Verificare aspetti ESG nel processo
di qualifica dei fornitori
% dei fornitori
appartenenti a
categorie
merceologiche
significative qualificati
secondo criteri ESG
100% entro il 2022 2018 40% RESPONSIBLE
CONSUMPTION
NO PRODUI
Fisico/Strutturale Svolgere audit di sostenibilità (ESG)
nella catena di fornitura
% dei fornitori
qualificati del Gruppo
sottoposti ad audit di
sostenibilità
100% entro il 2022 2018 1
35%
PEACE, JUSTICI
AND STRON
NSTITUTIO
Realizzazione della nuova
Piattaforma Integrata Antifrode
(PIAF) che coniuga obiettivi di
prevenzione delle frodi con il
miglioramento della soddisfazione
della clientela
% prodotti finanziari
assicurativi, digitali
100% entro il 2024 2020 New
Definizione di parametri ESG nei
requisiti di partecipazione e nei
criteri di valutazione delle offerte
tecniche di gara
% delle categorie
merceologiche
100% entro il 2024 2020 New

Lavorare con trasparenza e integrità

Poste Italiane riconosce l'etica e la trasparenza come i valori fondanti dell'identità aziendale dai quali la stessa trae origine e che supportano l'Azienda nella guida di un business responsabile e nella gestione delle relazioni con gli stakeholder in maniera diretta e onesta. L'osservanza delle normative, delle politiche e dei codici di condotta interni ed esterni, il rispetto delle regole e la più rigorosa correttezza sono di rilevanza strategica per il Gruppo e costituiscono le basi per scongiurare una qualsiasi casistica di conflitto che può crearsi tra interessi aziendali e personali.

Principali capitali collegati

BOX - Il Modello 231 punto di riferimento per il percorso di integrità e trasparenza del Gruppo Poste Italiane

A seguito dell'introduzione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D.Lgs. 231/2001, in accordo con i principi di integrità, trasparenza e legalità che guidano l'operato dell'Azienda, Poste Italiane ha intrapreso un percorso virtuoso di controllo e gestione dei rischi. Tale percorso prevede il coinvolgimento di tutti i dipendenti, con l'obiettivo di creare una maggiore consapevolezza riguardo i comportamenti da adottare, le iniziative e le scelte. Il workshop intitolato "Il fenomeno corruttivo e i presidi del Modello 231", tenutosi a fine ottobre 2020, ha avuto luogo per diffondere i principi portanti presenti della cultura aziendale che guidano la strategia del Gruppo. Tale workshop ha realizzato un focus sul Modello organizzativo 231 e su come il modello abbia permesso di dare vita a un percorso strutturato di controllo e organizzazione che guida la strategia di sostenibilità di Poste Italiane in un'ottica sempre crescente di trasparenza aziendale.

Al fine di definire con chiarezza i valori e il ruolo sociale con i quali l'Azienda contribuisce ai processi di coesione, inclusione e sostenibilità del Paese, nonché le regole di comportamento nell'espletamento delle attività professionali, il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un Codice Etico destinato agli amministratori, agli organi di controllo, al management, a tutti i dipendenti e a coloro che operano, direttamente o indirettamente, stabilmente o temporaneamente, per perseguire gli obiettivi di Poste Italiane. Il Codice viene divulgato a tutti i livelli dell'organizzazione con l'obiettivo di diffonderne i valori, anche attraverso iniziative di formazione e informazione in quanto l'Azienda richiede che tutti i soggetti cui il documento viene destinato prendano conoscenza del suo contenuto.

Nel Codice sono sanciti i principi che ispirano la cultura, i comportamenti e la modalità di fare impresa dell'Azienda e dei suoi stakeholder, quali il principio di legalità, imparzialità ed equità, rispetto e valorizzazione delle persone, trasparenza e completezza, riservatezza, qualità, diligenza e professionalità. Nel documento Poste Italiane sancisce il proprio impegno verso l'adozione di criteri di condotta che escludano conflitti di interessi col Gruppo e che promuovano la capacità di assumere decisioni coerenti con gli obiettivi aziendali; criteri atti ad evitare corruzione, riciclaggio e terrorismo e che favoriscano comportamenti integri, nel rispetto della salute e della sicurezza dei lavoratori e nella tutela della privacy di tutti i destinatari del Codice.

A complemento del Codice Etico, l'Azienda si è dotata di una Politica Integrata di Gruppo, che rispecchia e documenta l'impegno assunto verso tutti i suoi stakeholder, per migliorare le proprie prestazioni e, allo stesso tempo, costruire e sviluppare relazioni di fiducia con gli stessi all'interno di un percorso di generazione e condivisione di valore per l'Azienda nonché per le comunità in cui opera, in un'ottica di continuità e di conciliazione dei relativi interessi.

Inoltre, Poste Italiane si è dotata di un sistema di segnalazione e di un Comitato Etico con il compito di gestire le segnalazioni e le violazioni. A tal proposito, il Gruppo ha introdotto la "Linea Guida-Sistema di segnalazione delle violazioni (Whistleblowing)", documento volto a disciplinare il sistema attraverso il quale possono essere effettuate delle segnalazioni da parte del personale e di soggetti terzi, con riferimento ad atti o fatti riferibili a violazioni di norme, interne e/o esterne, nonché di comportamenti illeciti o fraudolenti che possano determinare, in modo diretto o indiretto, un danno economico-patrimoniale o di immagine per l'Azienda. Il Gruppo ha messo a disposizione dei destinatari delle Linee guida un Portale di riferimento, la cui gestione è affidata al Comitato Whistleblowing, che assolve, inoltre, alle funzioni di Comitato Etico e risulta incaricato di ricevere, esaminare e valutare le comunicazioni pervenute. Il Comitato Whistleblowing prevede l'attribuzione del ruolo di Presidente ad un professionista esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza e la presenza permanente, all'interno del Comitato, della struttura di Governo dei Rischi di Gruppo/Presidio 231, al fine di garantire una costante valutazione della rilevanza delle segnalazioni pervenute.

BOX – Nasce il sito del Bilancio Integrato

Con l'obiettivo di dare la più ampia diffusione dei risultati annuali sia all'interno che all'esterno dell'Azienda, sul sito internet di Poste Italiane è stata sviluppata un'intera sezione dedicata alla Relazione. In particolare, si è deciso di puntare su uno strumento multimediale innovativo, in grado di presentare, attraverso una veste grafica navigabile fluida ed immediata, i risultati economico finanziari e di porre allo stesso tempo enfasi sul percorso di sostenibilità intrapreso dal Gruppo. Il nuovo portale costituisce un mezzo per ampliare il target di pubblico, utilizzando innovative modalità e strumenti di comunicazione, promuovendo la complementarietà tra le versioni offline e online della Relazione Finanziaria e allineando la comunicazione dei progetti e delle politiche di CSR alle best practice della comunicazione digitale nazionali e internazionali. L'intento è di condividere con tutti gli stakeholder l'evoluzione delle attività realizzate a supporto della creazione di valore. È stata scelta una soluzione "full html" in cui tutti i contenuti del Bilancio sono stati trasportati nella versione online con la massima accuratezza e attenzione alla user experience del cliente nella navigazione, con una user interface chiara e accattivante.

Il sistema interno di segnalazione delle violazioni di Poste Italiane è ulteriormente rafforzato dalle disposizioni previste dal Modello di Organizzazione Gestione e Controllo, redatto ai sensi del D.Lgs. 231/01 e approvato dal Consiglio di Amministrazione nel primo trimestre del 2021. Con riferimento alla gestione e al monitoraggio dei rischi aziendali, l'Azienda nell'ambito del proprio Sistema di Controllo interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), ha adottato e implementato un sistema di gestione che, attraverso una visione organica e integrata, è in grado di fornire una risposta univoca ed efficace ai rischi a cui il Gruppo è esposto, definendo in questo modo un processo di risk management integrato.

In questo contesto si inserisce inoltre il modello di compliance integrata, adottato dall'Azienda, che consente di creare sinergie operative tra i diversi presidi specialistici dei rischi di compliance e di garantire una Governance unitaria nella gestione degli stessi, anche grazie ad una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità degli attori coinvolti nelle attività del processo.

BOX – BancoPosta Fondi SGR ottiene la certificazione ISO 37001

A conferma dell'attenzione che il Gruppo Poste Italiane riserva verso i temi di trasparenza e di controllo dei rischi ed in linea con gli obiettivi strategici ESG, la certificazione ISO 37001 in materia di anticorruzione è stata estesa a BancoPosta Fondi SGR, prima società di gestione del risparmio ad ottenere tale riconoscimento. La certificazione è stata ottenuta al termine di un processo di analisi e verifica dei processi e del sistema di gestione integrato e riguarda le attività di istituzione e gestione di Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari (OICVM) e il servizio di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti.

A testimonianza dell'impegno di Poste Italiane in relazione alla diffusione dei principi di integrità, alla prevenzione della corruzione e alla compliance normativa, nel corso del 2020 l'Azienda ha adottato un Programma di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore a livello di Gruppo e ha redatto la "Linea Guida di compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" elemento fondante del Programma.

Il documento fornisce indicazioni sulla disciplina della tutela della concorrenza e del consumatore e definisce le regole di comportamento che tutti i membri degli organi sociali, i dirigenti, i dipendenti, nonché tutti coloro che operano per il conseguimento dello scopo e degli obiettivi del Gruppo, devono osservare. In particolare, gli obiettivi sanciti dal documento riguardano: la garanzia del rispetto delle regole in materia di concorrenza e di tutela del consumatore, di cui non è tollerata alcuna violazione, il rafforzamento della consapevolezza e la diffusione della conoscenza circa l'importanza delle normative a tutela della concorrenza e del consumatore; il consolidamento di un ambiente operativo e di controllo che mitighi il rischio di commissione di illeciti antitrust e anticoncorrenziali nonché di violazione delle norme a tutela del consumatore; fornire una guida per prevenire azioni, comportamenti e omissioni che violino le normative in materia di tutela della concorrenza e di tutela dei consumatori, e delineare gli strumenti di monitoraggio che consentano di individuare eventuali violazioni.

BOX Poste Italiane e Guardia di Finanza insieme per garantire legalità e trasparenza

In continuità con le iniziative volte a promuovere una crescente attenzione verso le tematiche di trasparenza e legalità, nel 2020 Poste Italiane ha rafforzato la collaborazione con la Guardia di Finanza, firmando un Protocollo d'intesa per il contrasto alla criminalità economica e finanziaria.

L'accordo vede il Gruppo concretamente impegnato verso la lotta all'evasione, all'elusione e alle frodi fiscali, agli illeciti in materia di spesa pubblica, al riciclaggio, alla falsificazione e alle frodi concernenti i sistemi di pagamenti. L'Azienda intende, infatti, mettere a disposizione della Guardia di Finanza il proprio patrimonio informativo, in particolare, i dati presenti nel sistema "Identity Check", utili per combattere gli illeciti.

Con questa iniziativa Poste Italiane riconosce, ancora una volta, il proprio ruolo di responsabilità verso l'interesse pubblico e si impegna a tutelare l'intera comunità a salvaguardia della legalità.

Obiettivo del Gruppo è diffondere i temi di integrità e trasparenza e a tal fine investe in attività di formazione e

informazione per i propri dipendenti proponendo seminari e corsi in tema di trasparenza, integrità e anticorruzione, comunicando i propri principi agli stakeholder tramite la diffusione del Codice Etico, delle Politiche e delle Linee Guida.

Nel 2020 Poste Italiane ha confermato il proprio rating di legalità ricevendo dall'AGCM il massimo punteggio di tre stelle, rientrando nel 7% delle aziende che hanno ottenuto tale riconoscimento

BOX Poste Italiane ottiene l'attestazione ISO 26000

Nel 2020 Poste Italiane ha ottenuto l'attestato di verifica (assurance Statement) UNI ISO 26000, uno standard internazionale per l'adozione di strategie di sviluppo sostenibile e di promozione di scelte e comportamenti virtuosi in ambito ESG (ambientale, sociale, Governance). L'attività di valutazione, alla quale Poste Italiane si è sottoposta volontariamente, è stata svolta dall'organismo indipendente DNV GL - Business Assurance che ha analizzato l'intero perimetro organizzativo del Gruppo attraverso i sette pilastri che ispirano le linee guida UNI ISO 26000: Governance, diritti umani, rapporti e condizioni di lavoro, ambiente, corrette prassi gestionali, aspetti specifici relativi agli utenti/consumatori, coinvolgimento e sviluppo della comunità. Al buon esito dell'attività svolta, DNV GL ha rilasciato a Poste Italiane un attestato di verifica che riconosce l'impegno e la matura consapevolezza dell'Azienda rispetto alle

diverse dimensioni della Responsabilità Sociale delle Imprese. In particolare, il Gruppo Poste Italiane si è distinto per la capacità di identificare e rivedere periodicamente le priorità su cui concentrarsi, integrandole nelle strategie di gruppo e tenendo conto dei rischi potenziali; la capacità di tenere conto nei propri processi strategici, decisionali e operativi, delle istanze di tutti gli stakeholder di riferimento, integrandole nel proprio sistema di Governance; la capacità di programmare e comunicare le azioni di responsabilità sociale intraprese in modo trasparente e continuativo.

Politiche di trasparenza in materia fiscale

A gennaio 2020 sia Poste Italiane che la controllata Poste Vita risultano ammesse al regime di Adempimento Collaborativo con l'Amministrazione finanziaria, riconoscimento assegnato previa valutazione positiva condotta dall'Agenzia delle Entrate, sul sistema di rilevazione, gestione, controllo e mitigazione del rischio fiscale. Tale istituto, previsto dalla Legge Delega per la riforma del sistema fiscale italiano (Legge 23/2014) ed introdotto in Italia con il D.Lgs. 128/2015, si pone l'obiettivo di instaurare un rapporto di fiducia e di collaborazione con l'Amministrazione Finanziaria con l'obiettivo di aumentare il livello di certezza sulle questioni fiscali rilevanti mediante un'interlocuzione costante e preventiva sulle situazioni suscettibili di generare rischi fiscali. L'ammissione di Poste Italiane all'Adempimento Collaborativo consolida il percorso ispirato ai valori di etica, integrità e trasparenza anche in campo finanziario e fiscale.

Il Tax Control Risk Framework di Poste Italiane

Poste Italiane ha sviluppato il proprio sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, che, inserito nel più ampio Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi (SCIGR), presenta, in linea con il dettato normativo e le best practice di riferimento, i seguenti requisiti:

  • la Strategia Fiscale in cui il Gruppo ha definito i propri obiettivi e l'approccio adottato nella gestione della variabile fiscale. La Strategia Fiscale si configura quale insieme di principi e regole volti a promuovere la diffusione di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale;
  • un sistema di deleghe, ruoli e responsabilità in merito ai processi di rilevazione, misurazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale, definiti all'interno di una specifica Linea Guida, nonché declinati dettagliatamente nelle relative procedure operative e nella mappa dei rischi fiscali (i.e. Tax Risk Assessment);
  • l'adattamento ai principali cambiamenti che riguardano l'Azienda, comprese le modifiche della legislazione fiscale;
  • l'invio con cadenza annuale, di una relazione agli organi di gestione contenente gli esiti dei controlli effettuati ed eventuali piani di azione da attuare per rimediare alle carenze emerse dal monitoraggio. Tale relazione, inoltre, viene inviata all'Agenzia delle Entrate ai fini della valutazione del Tax Control Framework.

Il Gruppo Poste Italiane, in linea con la propria strategia di sostenibilità e in linea con i valori enunciati all'interno del Codice Etico di Gruppo, ha da sempre gestito la variabile fiscale nel pieno rispetto dei principi di onestà,

correttezza e osservanza della normativa tributaria, caratterizzata da comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale. A tal fine il Gruppo si è dotato di una Strategia Fiscale62 nell'ambito della quale l'Azienda ha definito i propri obiettivi:

  • gestire la variabile fiscale tutelando gli interessi di tutti gli stakeholder, incluso il Governo, gli azionisti, i dipendenti e la comunità in cui si opera, anche a livello locale, essendo consapevole che il gettito derivante dai tributi costituisce una delle principali fonti di contribuzione allo sviluppo economico e sociale del Paese;
  • operare sempre in conformità alla normativa tributaria con riguardo sia alla lettera delle norme sia alla ratio sottesa, monitorando e presidiando le novità normative, anche mediante continue interlocuzioni con le istituzioni a ciò preposte a livello nazionale e internazionale;
  • assumere decisioni in materia tributaria in linea con le best practice a livello nazionale ed internazionale
    • e con le linee guida dettate dagli organismi di settore, nonché in coerenza con i propri obiettivi strategici e con la propria propensione al rischio;
  • promuovere la diligenza professionale nella gestione delle attività e dei processi a rilevanza fiscale, nonché garantire che le relative procedure siano appropriate;
  • Poste Italiane e la controllata Poste Vita sono state ammesse al regime di Adempimento Collaborativo con l'Amministrazione finanziaria
  • assicurare un'adeguata formazione tecnica a tutti i dipendenti coinvolti nella gestione degli adempimenti e delle attività a rilevanza fiscale;
  • istituire flussi informativi completi e accurati verso gli organi di gestione e le Autorità Fiscali;
  • favorire lo sviluppo di relazioni costruttive, professionali e trasparenti con le Autorità Fiscali, basate sui concetti di integrità, collaborazione e fiducia reciproca.

Il sistema di gestione e controllo del rischio fiscale implementato dal Gruppo prevede che il top management sia costantemente informato sulle conseguenze fiscali derivanti da tutte le operazioni strategiche e operative di business, pianificate e da realizzare, assicurando in questo modo che ogni decisione presa in materia fiscale sia coerente con la strategia fiscale di Poste Italiane e che la funzione Fiscale sia coinvolta nella valutazione preliminare dell'impatto fiscale delle suddette operazioni. La funzione Fiscale risulta articolata in sette aree alle quali vengono assegnati dei ruoli e delle responsabilità ben distinte e sono: Pianificazione Fiscale e Business Support, Gestione del Rischio Fiscale, Processi e Procedure, Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta, Reddito d'Impresa, Imposte Indirette, Tributi Locali e Contenzioso e IVA e Adempimenti Informatici.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., previo parere del Comitato Controllo e Rischi è responsabile della valutazione dell'adeguatezza e dell'efficacia del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi. A tal fine, con specifico riferimento al sistema di gestione e controllo del rischio fiscale, il Consiglio di Amministrazione, supportato da un'adeguata attività istruttoria del Comitato Controllo e Rischi esamina con

62 La Strategia Fiscale di Poste Italiane S.p.A. è disponibile sul sito internet del Gruppo al link www.posteitaliane.it/it/strategiafiscale.html

cadenza almeno annuale la relazione, predisposta dal responsabile della funzione Fiscale, contenente gli esiti dell'esame periodico del suddetto sistema.

Poste Italiane si coordina inoltre con le società del Gruppo al fine di garantire che le stesse operino in conformità con la normativa fiscale vigente e in coerenza con il sistema di gestione e controllo dei rischi di Gruppo.

Come già ribadito in occasione dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo, il Gruppo Poste Italiane si impegna ad instaurare con le Autorità Fiscali rapporti improntati alla massima trasparenza e collaborazione impegnandosi a:

  • comunicare in maniera chiara e trasparente all'Agenzia delle Entrate le eventuali modifiche nella strategia fiscale, nella pianificazione fiscale di medio e lungo periodo e i possibili rischi connessi alle operazioni più rilevanti;
  • fornire informazioni corrette, accurate e puntuali e rispondere tempestivamente alle domande e alle richieste di informazioni pervenute da parte dell'Agenzia delle Entrate;
  • risolvere tempestivamente eventuali problemi prima della presentazione delle dichiarazioni fiscali, e, qualora successivamente emergano delle divergenze, definire con l'Agenzia delle Entrate un accordo per la risoluzione delle stesse.

Il Gruppo Poste Italiane a seguito dell'ingresso nel regime di Adempimento Collaborativo si è dotato di un corpo procedurale ben strutturato a presidio della tematica in modo da disciplinare le modalità di gestione del rischio fiscale ed includendo in tale corpus di procedure le attività, i controlli e i ruoli e le responsabilità definite all'interno dei processi.

Poste Italiane ha inoltre previsto tra le responsabilità della funzione Fiscale il monitoraggio degli aggiornamenti della normativa di riferimento. Nello specifico l'unità Normativa, Studi e Sostituzione d'Imposta (NSSI), facente parte della funzione Fiscale, ha come compito quello di: presidiare l'evoluzione del sistema tributario nazionale, comunitario e internazionale, al fine di proporre interventi atti a garantire gli interessi del Gruppo e l'ottimizzazione degli adempimenti operativi, garantire le attività di studio, interpretazione e diffusione della normativa a carattere fiscale valutandone, in collaborazione con le funzioni interne/Società del Gruppo, gli impatti sull'Azienda e sul Gruppo. A tal fine l'unità NSSI grazie allo scambio continuo con le strutture operative di riferimento riceve suggerimenti e input che vanno così a dare maggiore consistenza alle azioni poste in essere in materia. Nell'ambito del monitoraggio della normativa, l'unità Processi e Procedure assicura, in raccordo con le altre funzioni interne, l'analisi degli impatti sui processi e sui sistemi derivanti dall'evoluzione della normativa in materia fiscale, definendo i connessi piani di adeguamento. L'unità Gestione del Rischio Fiscale infine monitora, con riferimento ai piani di adeguamento sviluppati dall'unità Processi e Procedure, la corretta esecuzione dei controlli e delle attività connesse.

Tax Risk Assessment

Nel corso dell'esercizio 2020 è stato effettuato l'aggiornamento del Tax Risk Assessment, che ha comportato una revisione dell'universo dei rischi fiscali di Poste Italiane, sia in termini di rischi esistenti che nella valutazione degli stessi, nonché un rinnovamento delle attività e dei relativi presidi di controllo, anche al fine di sfruttare potenziali

sinergie con altri sistemi di controllo presenti in azienda. In generale, la revisione del Tax Risk Assessment ha riguardato i seguenti punti:

  • introduzione, eliminazione e modifica della mappa dei rischi fiscali dovuta all'evoluzione della normativa tributaria, alla revisione dei rischi in ottica di miglioramento continuo e al cambiamento della struttura societaria di Poste Italiane;
  • aggiornamento della valutazione quali/quantitativa della totalità dei rischi fiscali. In particolare, per l'esecuzione di tale attività è stato previsto l'utilizzo della nuova metodologia di risk assessment sviluppata nel corso del 2020;
  • aggiornamento delle attività e dei relativi presidi di controllo individuati a mitigazione dei rischi fiscali in funzione dell'evoluzione della normativa tributaria, di eventuali carenze nel disegno dei controlli rilevate nel corso delle attività di testing ovvero in ottica di miglioramento continuo al fine di garantire l'efficientamento e l'armonizzazione dei sistemi di controllo in essere in Poste Italiane, nonché aumentare la consapevolezza dei control owner circa le modalità di esecuzione del controllo.

Nel corso dell'esercizio 2020 è stata eseguita la prima attività di monitoraggio di tutti i controlli a presidio dei rischi previsti nell'ambito del sistema di gestione e controllo del rischio fiscale di Poste Italiane.

Comunicazione e formazione sulle tematiche fiscali

Nel corso dell'esercizio 2020 è stato realizzato un incontro informativo rivolto alle figure apicali di Poste Italiane, nonché ai responsabili delle funzioni deputate all'espletamento di attività e controlli a rilevanza fiscale, volto ad illustrare gli aspetti essenziali e peculiari del regime di Adempimento Collaborativo. Tale iniziativa si inquadra nel novero delle iniziative destinate al rafforzamento e alla continua diffusione all'interno di Poste Italiane di valori di onestà, correttezza e di osservanza della normativa tributaria favorendo, in tal modo, lo sviluppo di comportamenti collaborativi e trasparenti nei confronti dell'Amministrazione Finanziaria e dei terzi, al fine di minimizzare ogni impatto sostanziale in termini di rischio sia esso fiscale o reputazionale, anche in coerenza con gli standard definiti dalla funzione di Governo dei Rischi di Gruppo.

La funzione Fiscale, in accordo con quanto affermato nella Strategia Fiscale e conscia del ruolo fondamentale che riveste la formazione in una materia caratterizzata dal rapido susseguirsi di mutamenti, forma e supporta tutto il personale coinvolto nella gestione di attività a rilevanza fiscale, non limitandosi alle sole risorse dedicate specificatamente alla materia tributaria, onde garantire che tutti gli addetti abbiano la giusta competenza ed esperienza per adempiere alle proprie responsabilità.

Nel corso dell'esercizio 2020, i corsi erogati da parte degli addetti della funzione Fiscale hanno riguardato i seguenti temi:

  • la via fiscale al recupero dei crediti di lavoro dopo il Decreto Rilancio;
  • formazione base sui principali adempimenti IVA in Poste Italiane;
  • l'Imposta sul Valore Aggiunto nel sistema;
  • corso interno DAC 6;
  • presentazione piattaforma "GRC-RSA Archer".

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Nel corso dell'esercizio 2021, invece, compatibilmente con l'emergenza sanitaria in atto, sono in corso di pianificazione degli eventi formativi nei seguenti ambiti:

  • corsi di aggiornamento sulle evoluzioni della normativa tributaria, rivolti al personale delle funzioni responsabili dell'assolvimento degli adempimenti tributari e più in generale della gestione della variabile fiscale;
  • corsi base di fiscalità per i nuovi addetti, aventi come obiettivo quello di sviluppare e rafforzare le competenze fiscali di questi ultimi;
  • corsi di perfezionamento, sia in ambito fiscale sia in tema di sistemi di controllo interno, rivolti al personale deputato all'esecuzione dei controlli di secondo livello al fine di accrescerne l'efficacia.

Legalità e integrazione ESG nel processo di approvvigionamento

Principali capitali collegati

Poste Italiane promuove una gestione responsabile della catena di fornitura per garantire sostenibilità, funzionalità e tracciabilità degli approvvigionamenti. L'Azienda garantisce il rispetto delle normative vigenti e delle direttive aziendali ed impronta i propri processi di acquisto su rapporti precontrattuali e contrattuali orientati al pieno rispetto della legalità e della trasparenza, ponendo un'attenzione centrale sul rispetto degli accordi, delle modalità e dei tempi di pagamento nei confronti di questi. Il Gruppo si assicura di includere, all'interno del proprio parco, fornitori in possesso di adeguate caratteristiche di qualità e in grado di assicurare la tutela dei lavoratori e il rispetto degli standard ambientali.

Poste Italiane garantisce a ogni fornitore pari opportunità e la possibilità di competere nelle procedure di affidamento. I fornitori partecipanti sono tenuti al rispetto della normativa in materia di concorrenza, sia comunitaria che nazionale, astenendosi da comportamenti anticoncorrenziali o comunque non etici e contrari alle regole a tutela della concorrenza. Il Gruppo Poste Italiane richiede ai propri fornitori, compresi eventuali subappaltatori, nonché ai propri partner, di accettare, formalmente, i principi ispiratori e i criteri di condotta del Gruppo, descritti nel Codice Etico e nelle Politiche di Gruppo.

Poste Italiane richiede ai propri fornitori di aderire ai principi e alle norme di condotta espressi nel Codice Etico, ed indaga la presenza di requisiti in linea con tematiche ESG attraverso audit di sostenibilità

Nel corso del 2020 si è proceduto, in continuità con il 2019, ad un aggiornamento ed un adeguamento delle procedure interne che disciplinano il processo di acquisto, sia per gli appalti soggetti al Codice dei Contratti Pubblici, sia per gli appalti esclusi dall'ambito di applicazione del Codice. In occasione dell'aggiornamento della "Procedura predisposizione autorizzazione ed emissione delle richieste di acquisto", sono stati disciplinati i "tempi obiettivo" per l'invio delle RdA da parte delle funzioni richiedenti, come strumento di garanzia del rispetto dei tempi di delivery attesi, funzionale ad assicurare la continuità dei servizi ricorrenti e l'avvio dei nuovi progetti. Nel 2020 è stata emessa la "Procedura gestione della fase di esecuzione contrattuale", che norma le attività connesse all'esecuzione e gestione dei contratti passivi stipulati dal Gruppo Poste Italiane, identificando ruoli e responsabilità coinvolte.

Insieme al Regolamento Interno per le Procedure di Affidamento degli Appalti di Lavori, Servizi e Forniture (approvato a novembre 2017 e modificato a luglio 2019) e al Codice dei Contratti Pubblici, le procedure costituiscono documenti di tutela di Governance e compliance normativa degli affidamenti di Poste Italiane. La Capogruppo ha registrato un costante e massivo ricorso a procedure competitive che garantiscono vantaggi concorrenziali per l'Azienda e assicurano ai fornitori imparzialità, trasparenza e pari opportunità di collaborazione. Al fine di garantire una gestione efficiente e integrata della catena di fornitura e migliorare i rapporti con i fornitori, promuovendo riservatezza, autenticità, concorrenzialità, integrità e disponibilità di scambio dei dati, gli acquisti vengono gestiti attraverso il Portale Acquisti "Poste-procurement", piattaforma web utilizzata per tutte le attività di procurement e per la gestione dell'Albo Fornitori.

La Funzione Governo dei Rischi di Gruppo in ambito Corporate Affairs ha il compito di individuare tutti gli elementi di rischio necessari a garantire la verifica dei requisiti di affidabilità e onorabilità tramite l'analisi dei profili societari, finanziari e patrimoniali di società ed esponenti e dei loro rapporti con il Gruppo Poste Italiane. In particolare, il rapporto con i fornitori può generare rischi strategici e reputazionali. Obiettivo del risk management è quello di limitare i rischi derivanti da operazioni con terzi, garantire un'adeguata rotazione dei fornitori e minimizzare le perdite derivanti dalla inesigibilità dei crediti, attraverso un processo di monitoraggio continuo del grado di esposizione al rischio. Potenziare le attività di prevenzione di fenomeni illeciti, attraverso l'analisi integrata di informazioni interne ed esterne, consente di rilevare relazioni dirette e indirette che evidenzino possibili criticità. Inoltre, per via dell'emergenza sanitaria, l'Azienda ha incluso nel processo di valutazione dei propri fornitori l'analisi del rischio Covid-19 tenendo conto, sia del settore specifico di appartenenza attraverso la classificazione delle attività economiche adottata dall'Istituto Nazionale di Statistica Italiano per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico (c.d. codice ATECO), sia delle linee guida di aprile 2020 predisposte dalla task force Governo-INAIL ai fini della valutazione dei settori produttivi.

Qualifica dei fornitori

L'Azienda, in linea con la normativa vigente (art. 134 dell'attuale Codice dei Contratti Pubblici), ha istituito sin dal 2006 un proprio Albo Fornitori, con l'obiettivo di semplificare le procedure di affidamento, assicurando omogeneità tra i soggetti selezionati in ciascun ambito merceologico e trasparenza verso il mercato. La formazione e la gestione dell'Albo è regolata dal Disciplinare dell'Albo dei Fornitori, che regolamenta il Sistema di Qualificazione nell'Albo Fornitori, e dal Regolamento del Sistema di Qualificazione che disciplina il sistema e il procedimento di qualificazione di ciascuna categoria merceologica. L'accesso all'Albo Fornitori, per ognuna delle categorie merceologiche, può avvenire in qualsiasi momento con la presentazione dell'istanza corredata della documentazione richiesta.

A tutti i fornitori che fanno richiesta di qualificazione all'Albo Fornitori è richiesto il possesso, oltre che di requisiti generali (di ordine morale e di idoneità professionale) anche di requisiti speciali di natura economico-finanziaria e tecnico-organizzativa. In questo modo il Gruppo mira a rafforzare la Governance del processo di acquisto.

Inoltre, nei rapporti con fornitori di lavori, servizi e forniture, Poste Italiane opera sulla base di clausole contrattuali standard che sono oggetto di continuo aggiornamento in considerazione delle nuove disposizioni normative e di particolari esigenze manifestate dal cliente interno. Questo permette di velocizzare i tempi di contrattualizzazione ed assicura una Governance sulle tematiche più rilevanti.

In linea con i principi di trasparenza, Poste Italiane si impegna a fornire un elevato livello di disclosure del proprio processo di procurement. Ai sensi della legge n. 190/2012 intitolata "Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione", il Gruppo pubblica, periodicamente, le informazioni relative alle procedure di affidamento indicate dalla legge e, in maniera volontaria, anche le procedure di acquisto non espressamente citate nella normativa.

Per farlo, è stato creato il portale "Contratti aperti e trasparenti", consultabile sul sito web dell'Azienda.

Selezione dei fornitori

Il Gruppo rivolge particolare attenzione agli aspetti sociali e ambientali relativi alla gestione della propria catena di fornitura, con la convinzione che lo sviluppo di relazioni trasparenti e durevoli con i fornitori, la massima attenzione alla qualità, al rispetto dell'ambiente, alla sicurezza e alle implicazioni di tipo sociale nel processo di approvvigionamento, rappresentino principi utili, non solo a migliorare costantemente il

servizio offerto alla propria clientela, ma anche a perseguire un obiettivo di interesse pubblico per l'intero Sistema Paese63.

A tal proposito, sono previsti specifici criteri ambientali e sociali nel processo di selezione dei fornitori, nei requisiti di partecipazione, nei parametri di valutazione dell'offerta tecnica e/o nelle condizioni contrattuali, delle procedure di gara espletate nell'anno.

La crescente attenzione del Gruppo verso le tematiche ESG è dimostrata dai numeri realizzati. Nel 2020, infatti, si registra un incremento di 27 punti percentuali, rispetto al 2019, di gare espletate sulla base di criteri ambientali (75,9% vs 49,1%) ed un aumento di 16 punti percentuali, rispetto all'anno precedente, di procedure espletate sulla base di criteri sociali (74,1% vs 57,7%).

Grazie alla dematerializzazione e digitalizzazione del ciclo passivo: 50.000 documenti dematerializzati. 25% del tempo di attraversamento delle gare risparmiato

75,9% dei fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Numero di gare espletate sulla base di criteri ambientali +27 punti percentuali rispetto al 2019

Numero di gare espletate sulla base di criteri sociali +16 punti percentuali rispetto al 2019

63 Nell'anno 2020, si registrano zero casi di non conformità dei fornitori alle politiche ambientali e alle politiche sui diritti del lavoro.

In linea con l'azione di rafforzamento continuo della strategia di approvvigionamento basata sulla selezione di prodotti e fornitori in grado di garantire le migliori performance di sostenibilità, con l'istituzione nel dicembre 2019 della funzione Green Procurement, è stato avviato il processo volto all'integrazione stabile di parametri di sostenibilità nella valutazione tecnica delle offerte. In tale ambito, sono stati identificati – e proposti in occasione del Multistakeholder Forum 2020 – i principali parametri di riferimento per la valutazione delle offerte, in relazione agli aspetti Environmental, Social e Governance e di innovazione sostenibile, con l'obiettivo di dare seguito alla definizione di un processo strutturato di monitoraggio del grado di sostenibilità della catena di fornitura, attraverso l'identificazione di specifici indicatori. Inoltre, in continuità con i precedenti anni, Poste Italiane ha recepito i criteri previsti dal Green Public Procurement (GPP - Acquisti verdi della Pubblica Amministrazione) al fine di coniugare la sostenibilità in termini di riduzione degli impatti ambientali e la razionalizzazione dei costi, applicando, dove previsto, le indicazioni sui "Criteri Ambientali Minimi" (CAM), stabiliti con appositi Decreti Ministeriali.

Il percorso intrapreso in ambito acquisti ricomprende l'inclusione degli aspetti ambientali, sociali e di governance, andando a indagare il possesso di requisiti specifici mediante audit di sostenibilità a cui i fornitori verranno sottoposti. La metodologia è contraddistinta dall'adozione di un approccio fortemente personalizzato, che si traduce nella definizione di un questionario ad hoc per settore e dimensione, e nella definizione di un processo di scoring strutturato in tre diversi livelli, che prevede l'attribuzione di un rating per ciascun rischio rilevante, per ogni dimensione analizzata e un rating ESG totale. Tali elementi garantiscono i seguenti punti di forza al modello:

  • valutazione focalizzata sui rischi ESG rilevanti del fornitore, grazie all'utilizzo di un questionario specifico per ciascun settore economico (ottica risk-based);
  • solidità dell'analisi derivante dall'utilizzo di un algoritmo quantitativo che garantisce l'attribuzione di un rating fortemente rappresentativo del livello di copertura del rischio garantito dal fornitore;
  • visione del rischio a più livelli, con la possibilità di analizzare il rischio ESG a livello aggregato, a livello di singola dimensione E/S/G e a livello di singolo rischio;
  • chiara identificazione delle aree di miglioramento sulla base del rating attribuito alle modalità di gestione dei singoli rischi;
  • compilazione agevolata del questionario, caratterizzato da risposte multiple chiuse con l'obiettivo di facilitare e renderne immediata la compilazione;
  • affidabilità e riconoscibilità della metodologia proposta, basata su studi riconosciuti a livello internazionale che costituiscono rinomate best practice in relazione all'ambito oggetto di analisi;

• spendibilità del modello proposto da parte di Poste Italiane, che può valutare di renderlo un modello proprietario e proporlo sul mercato una volta registrato con apposito marchio.

Allo scopo di sensibilizzare maggiormente nel tempo i propri fornitori e accompagnarli in un percorso di crescita sostenibile, Poste Italiane prevede una progressiva introduzione negli anni di parametri ambientali e sociali nelle proprie gare, assicurando, quindi, un graduale ampliamento degli ambiti richiesti, della copertura e del peso dei criteri ESG sul punteggio di gara.

Principali capitali collegati

VALORIZZAZIONE DELLE PERSONE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2020
Outcome
Garantire la formazione continua di tutti i dipendenti Ore di formazione erogate 25 milioni entro il 2024 2018 14,3 mln di ore
del Gruppo
Incrementare la quota di quadri e impiegati coinvolti
nei piani di sviluppo MLAB (Managerial LAB per la
valorizzazione dei quadri con ulteriori potenzialità di
crescita) e POP (Programma di Orientamento
Professionale che intercetta e sviluppa giovani
talenti)
% dei quadri e % degli impiegati
coinvolti nei piani di sviluppo
20% dei quadri e 25% degli
impiegati entro il 2022
2018 13% impiegati (POP)
9,5% manager
(MLAB)
3 AND WELL-BEING
Certificare le principali società del Gruppo secondo lo % delle unità produttive del Gruppo
standard ISO 45001
certificate 100% entro il 2021 2018 100%
Aumentare il numero delle iniziative di prevenzione
per i dipendenti
Numero di iniziative +40% entro il 2021 2019 18 iniziative QUALITY
Aumentare il numero delle iniziative di orientamento
scolastico e professionale a favore dei figli dei
dipendenti
Numero di iniziative +15% entro il 2022 2019 8 iniziative EDUCATION
Sociale-relazionale Aumentare il numero delle partecipazioni a
programmi di potenziamento delle soft skill
sviluppate in occasione di attività di cura
Numero di iscrizioni + 20% entro il 2021 2019 27%
Umano Diminuire il numero di infortuni sul lavoro dei
dipendenti del Gruppo
Numero infortuni -740 eventi nell'area PCL entro il
2024
2020 New GENDER
10
EQUALITY
Diminuire l'Indice di Frequenza degli infortuni sul
lavoro dei dipendenti del Gruppo
Indice di frequenza infortuni -8% entro il 2024 2020 New
Mantenimento Sistemi di Gestione della Salute e
Sicurezza sul lavoro e relative certificazioni ISO 45001
di Poste Italiane e delle principali Società del Gruppo
% delle unità del Gruppo Poste
Italiane con un SGSSL certificato
100% ogni anno 2020 New O DECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Monitoraggio ambientale per la determinazione della
concentrazione media annua di gas radon nell'aria,
finalizzato alla valutazione del rischio di esposizione a
radiazioni ionizzanti, conformemente al D.Lgs.
101/2020
% edifici di Poste Italiane
monitorati
100% entro il 2024 2020 New
Implementazione di un nuovo modello di welfare
aziendale: sviluppo di programmi di screening per la
prevenzione di patologie e programmi di welfare
aziendale per la tutela della salute e della sicurezza
del personale di Poste Italiane e finalizzati allo stato
di benessere e well-being del medesimo personale
% dipendenti coinvolti 100% entro il 2024 2020 New

Formazione e sviluppo del personale

Il Gruppo Poste Italiane, consapevole che il capitale umano sia un elemento determinante per la creazione di vantaggio competitivo e per il raggiungimento degli obiettivi aziendali, ritiene fondamentale investire nella promozione di percorsi formativi per il proprio personale, identificando la formazione come un fattore chiave per garantire lo sviluppo continuo delle competenze professionali e personali e per valorizzare al meglio ciascuna Persona del Gruppo. In quest'ottica, la Capogruppo si impegna nel proporre dei percorsi di formazione per i propri dipendenti anche sviluppando nuove metodologie formative e di knowledge sharing che hanno agevolato e garantito nel contesto emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19 la continuità di apprendimento.

All'interno del proprio Codice Etico, l'Azienda manifesta la volontà di riconoscere e valorizzare il contributo di ogni singolo dipendente, impegnandosi a garantire a ciascuno di questi, indistintamente, un trattamento paritario nelle opportunità lavorative e nell'avanzamento professionale.

Il Gruppo vede nella formazione continua ed innovativa del suo Personale una importante leva per raggiungere un vantaggio competitivo sul mercato

Le attività di formazione si inseriscono in un progetto più ampio delineato nel Piano "2024 Sustain & Innovate" che prevede l'erogazione di circa 25 milioni di ore di formazione nel quinquennio 2020-2024, in linea con i principi aziendali e con le esigenze del mercato, della clientela e delle normative. Con l'obiettivo di assicurare il regolare svolgimento dei corsi di formazione, nel 2015 è stata costituita la Corporate University, una funzione delle Risorse Umane suddivisa e articolata in diverse Academy specializzate per contenuti di business sulla base delle differenti competenze da coltivare. La funzione ha il compito di definire e garantire l'intero processo di formazione (compreso il training operativo), avvalendosi anche di strutture territoriali, i meccanismi di funzionamento e le ownership organizzative sulle attività di formazione e di training operativo, secondo logiche orientate a garantire e assicurare l'efficacia, l'efficienza e la conformità dei risultati attesi, introducendo e prevedendo specifici indicatori di controlli di qualità e della efficacia della formazione.

Nel 2020, nel contesto emergenziale dovuto alla pandemia da Covid-19, la Corporate University ha rimodulato il piano formativo mettendo a disposizione dei dipendenti un'offerta formativa interamente online, resa possibile anche grazie al recente avvio della nuova piattaforma di formazione

5,9 milioni di ore di formazione erogate nel 2020

(HCM Oracle). Contestualmente, Poste Italiane ha adottato il pacchetto Microsoft Office365 in tutta l'Azienda, consentendo la realizzazione di corsi di formazione in modalità Webinar o Virtual Classroom, assicurando la continuità della didattica offerta ai dipendenti. Per garantire trasversalmente la conoscenza dello strumento Teams (e in generale della suite O365) è stato erogato il percorso formativo Adoptions Office 365. Grazie alla resilienza dimostrata dal Gruppo Poste Italiane nel difficile contesto emergenziale, nel 2020 sono state erogate complessivamente circa 5,9 milioni di ore di formazione. Tra le azioni formative del 2020 si menzionano il catalogo formativo di Soft e Digital Skill, il percorso formativo sul tema Business Continuity e Gestione delle Emergenze, il percorso formativo sul tema Smart working e il percorso formativo di Educazione finanziaria.

Il modello formativo di Poste Italiane si articola su tre dorsali:

  • formazione di base, erogata a tutta la popolazione aziendale, indipendentemente dal ruolo ricoperto, finalizzata allo sviluppo di una cultura aziendale condivisa su tematiche di interesse trasversale (educazione finanziaria, competenze digitali, formazione linguistica);
  • formazione di ruolo, finalizzata alla proposizione di contenuti formativi specialistici erogati alle diverse figure professionali in funzione dello specifico ruolo ricoperto per mantenere e migliorare la performance nello svolgimento delle proprie mansioni;
  • formazione per lo sviluppo, finalizzata alla proposizione di contenuti formativi «ad hoc» destinati alle migliori risorse inserite in percorsi di sviluppo per supportarle a ricoprire ruoli di maggiore complessità.

Nel corso del periodo, al fine di valorizzare il patrimonio interno di conoscenze, la Corporate University ha dedicato particolare attenzione alla costituzione e allo sviluppo della Faculty interna, il corpo didattico di Poste Italiane costituito da colleghi esperti, accuratamente selezionati e formati per diventare trainer e progettisti didattici e mettere a disposizione le loro competenze e la loro passione per la formazione e la crescita di altri colleghi, che alla fine del 2020 ha raggiunto un ammontare di 500 risorse.

Nel 2020 erogate: 37.000 ore di formazione di tipo manageriale 2.584.400 ore di tipo tecnicospecialistica 3.253.500 ore di formazione in ambito compliance

Per il monitoraggio delle azioni formative e della rendicontazione nei confronti delle funzioni di controllo della formazione obbligatoria, il Gruppo ha previsto di effettuare dei monitoraggi periodici sull'avanzamento del piano di formazione in termini di ore, partecipazioni, dorsali di intervento, trend e monitoraggio sulla fruizione per specifiche campagne formative in erogazione, garantendo dei flussi informativi periodici alle funzioni aziendali e di controllo interne ed esterne. Inoltre, il Gruppo Poste Italiane riserva particolare attenzione alle attività di formazione in materia di compliance normativa, con un totale di 3,250 milioni di ore erogate nel 2020. Di seguito si menzionano le principali iniziative implementate.

BOX La formazione in materia di compliance

D.Lgs 231/2001

Da ottobre 2020 è in erogazione il nuovo corso online "Il Decreto 231 nell'etica di impresa", che descrive, attraverso le vicende dei suoi protagonisti, i contenuti generali del D.Lgs. 231/2001 e gli strumenti che Poste Italiane ha adottato per essere conforme ai principi e alle disposizioni previste dal Decreto stesso. Il corso rientra nell'ambito della formazione obbligatoria ed è pertanto destinato a tutto il personale del Gruppo Poste Italiane ad eccezione di coloro che ricoprono il ruolo di portalettere, che saranno invece destinatari degli stessi contenuti formativi in modalità documentale. L'iniziativa formativa illustra tematiche generali del Decreto 231 di interesse anche per le Società controllate, nonostante questo, resta comunque ferma la responsabilità di ciascuna Controllata di valutare eventuali ulteriori esigenze formative su tale materia, in considerazione delle specifiche attività svolte dal proprio personale dipendente e delle peculiarità operative e organizzative della Società stessa.

Sicurezza informatica

Avviato a gennaio 2020, il corso online "Sicurezza informatica" illustra gli ambiti più delicati del tema, evidenziando la sua importanza in relazione ai numerosi aspetti della vita professionale su cui ha impatto. Il corso è inoltre valido

ai fini del raggiungimento delle 30 ore annuali di aggiornamento professionale obbligatorio per gli addetti all'Intermediazione Assicurativa (Regolamento IVASS n. 40/2018).

Antiriciclaggio e antiterrorismo

Avviato a partire da aprile 2020, il corso online "La Normativa Antiriciclaggio", disponibile sulla nuova piattaforma HCM Learning, si propone di far acquisire al personale le conoscenze necessarie per operare, con consapevolezza e nell'assoluto rispetto delle disposizioni di legge, in tutte le fasi in cui si articola il sistema di prevenzione e contrasto del riciclaggio. Il corso è parte integrante del Piano Antiriciclaggio, ed è valido ai fini del raggiungimento delle 60 ore per la formazione base e delle 30 ore annuali di aggiornamento professionale obbligatorio, per gli addetti all'Intermediazione Assicurativa (Regolamento IVASS n. 40/2018); per le risorse che operano nel comparto investimenti (consulenti/informatori) è valido sia per il percorso delle 60 ore ESMA, che per il percorso formativo di aggiornamento 30 ore, regolato dagli Orientamenti ESMA/2015/1886 del 22 marzo 2016 e dal nuovo Regolamento intermediari pubblicato da CONSOB 20307 del 15 febbraio 2018.

Sostenibilità e policy aziendali

In tale ambito si riportano due corsi:

  • "Gestione Documentale", avviato a febbraio 2020 e destinato a tutto il personale di Sede Centrale di Poste Italiane, fino ai terzi livelli organizzativi, descrive la procedura "Gestione documenti", fondamentale per far sì che il Sistema Normativo Aziendale di Poste Italiane raggiunga gli obiettivi che si propone. Il Sistema Normativo disciplina da una parte i principi di riferimento, l'architettura e il ciclo di vita dei documenti normativi e, dall'altra, i ruoli e le responsabilità dei diversi attori coinvolti nel processo di gestione dei documenti. È dunque essenziale che questi attori, per la redazione o aggiornamento dei documenti aziendali, conoscano e applichino le regole definite dalla Procedura "Gestione documenti";
  • "Impresa e tutela dei diritti umani", lanciato a settembre 2020 con l'obiettivo di promuovere e diffondere i Principi Guida adottati dalle Nazioni Unite su imprese e diritti umani. L'iniziativa si è strutturata in 11 moduli ed è stata rivolta a tutto il personale, ad esclusione dei portalettere, ai quali il corso è stato presentato in forma documentale.

Merci pericolose (normativa ADR)

Al fine di garantire la compliance normativa dei servizi erogati da Poste Italiane relativamente al trasporto di dangerous good (merci pericolose), è in erogazione da gennaio 2020 il corso online "La normativa ADR: panoramica e modalità di applicazione in Poste Italiane". L'iniziativa formativa offre una panoramica sull'Accordo europeo relativo al trasporto internazionale su strada delle merci pericolose, definito con il termine ADR. A partire dall'analisi di cosa disciplina l'accordo ADR, vengono descritte le modalità con cui tale accordo trova applicazione in Poste Italiane. L'iniziativa è destinata alle seguenti figure:

  • figure operanti nei centri di distribuzione, come portalettere, addetti alla movimentazione interna dei pacchi, responsabili dei centri di distribuzione, addetti alle emergenze, addetti ai trasporti, responsabili della qualità e preposti;
  • figure operanti nei centri di smistamento, come addetti allo smistamento manuale e meccanizzato dei pacchi, addetti alla accettazione delle merci, comprese quelle conferite da Grandi Clienti, preposti, responsabili dei centri di smistamento e addetti alle emergenze;

• figure operanti in Ufficio Postale, come operatori di sportello che accettano pacchi, addetti alla movimentazione interna dei pacchi, direttori di Ufficio Postale, preposti e addetti alle emergenze.

Le principali iniziative di formazione manageriale hanno riguardato maggiormente gli aspetti di:

  • innovazione ed economics, con riferimento ai temi di Industry 4.0 e digital mindset attraverso incontri periodici con esperti di fama internazionale su temi di business e accesso a piattaforme esterne per la proposizione delle best practice di mercato;
  • engagement, con riferimento ai temi di ispirazione e visioning attraverso percorsi "ispirativi" periodici con testimonial esterni sui comportamenti organizzativi manageriali (gestione della complessità, coraggio, energia, inclusione, ecc.), accompagnati da momenti successivi di approfondimento specifici attraverso la formula del "laboratorio didattico";
  • leadership, per lo sviluppo delle capacità comunicative dei manager e al quale si sono aggiunti percorsi formativi di tipo esperienziale, in sinergia con le principali business school italiane, per lo sviluppo delle capacità di gestione delle situazioni complesse, orientamento ai risultati, lettura del contesto, generazione del contesto e pensiero complesso.

Sono proseguite nel 2020 le iniziative dedicate ai neo-dirigenti per sviluppare competenze chiave quali visione sistemica, centralità del cliente, capacità di lavorare in team, leadership, orientamento cooperativo, decisione in contesti complessi, innovazione. Particolare attenzione è stata dedicata infine a diffondere una crescente sensibilità e consapevolezza del valore delle differenze e dell'inclusione attraverso un percorso denominato "Diversity&Inclusion", che prevede iniziative formative a sostegno della politica aziendale in temi di genere, interculturalità, disabilità e generazioni.

Sulla base delle linee guida definite dalla Capogruppo, le società controllate recepiscono le procedure adeguandole alle proprie dimensioni e al proprio contesto organizzativo ed operativo, al fine di sviluppare ed estendere le conoscenze dell'organizzazione e patrimonializzare l'esperienza aziendale.

BOX Lo sviluppo diversificato delle competenze nel Gruppo Poste Italiane

Corrispondenza Pacchi e Distribuzione

Oltre ai programmi formativi di aggiornamento delle competenze e di verifica delle stesse (coerenti alle disposizioni normative IVASS e ESMA abilitanti i processi di consulenza e vendita) è stato sviluppato un importante progetto dedicato a migliorare la proposizione commerciale da remoto per la nuova Offerta a Distanza al cliente in ambito Mercato Privati. Il Gruppo ha inoltre investito molto per sviluppare le competenze digitali del front end sui processi e sui nuovi prodotti offerti alla clientela, in particolare, con un focus sui pagamenti digitali (Codice). Per quanto riguarda il comparto logistico, sono proseguite le attività formative dedicate ai portalettere e sono state avviate attività formative a supporto della profonda trasformazione dei processi logistici, connessa all'implementazione e alla diffusione di metodi e strumenti della Lean Production, per sostenere lo sviluppo di una cultura del servizio basata sul miglioramento continuo. Al centro dei programmi di formazione continua, il Gruppo ha assicurato il supporto nel mantenimento e rafforzamento delle technical skills e lo sviluppo delle competenze nei vari ruoli Corporate.

Servizi finanziari

Nell'ambito dei servizi finanziari, il Gruppo si è impegnato a garantire lo sviluppo delle competenze del personale operante nella funzione BancoPosta a supporto delle nuove esigenze espresse dal mercato con particolare riferimento all'approfondimento delle competenze tecniche specialistiche ed un importante rafforzamento delle soft e digital skills. La formazione ha riguardato l'ambito normativo a supporto del Business, l'ambito tecnico specialistico e l'ambito di formazione comportamentale manageriale, quest'ultima attività formativa in particolare incentrata sul rafforzamento dei comportamenti organizzativi utili ad affrontare l'emergenza sanitaria da Coronavirus.

Servizi assicurativi

L'obiettivo perseguito con riferimento ai servizi assicurativi è stato quello di garantire la formazione e l'aggiornamento delle competenze delle diverse figure professionali presenti nel Gruppo Poste Vita (Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi) sia in ottica di adeguamento alle nuove modalità di lavoro da remoto (strumenti e sistemi di collaboration) sia in conformità a normative specifiche di settore nonché di formazione di natura obbligatoria (sicurezza sul lavoro).

Pagamenti e Mobile

All'interno della Business Unit Pagamenti e Mobile, prosegue il processo di Change Management e di Innovazione già intrapreso negli esercizi precedenti, a partire dalla nascita di PostePay. Nell'ambito del progetto sono previsti interventi di remote learning, attività esperienziali virtuali, pillole di micro-learning, project-work interfunzionali, focalizzati sulle quattro capabilities alla base del nuovo mindset: Managing Chaos, Critical Thinking, Cp-makership eTake Action con azioni specifiche sui diversi target aziendali.

Il Gruppo ha ritenuto di fondamentale importanza nel percorso formativo garantire la continuità degli aggiornamenti professionali e l'acquisizione di know-how specialistico e di base con erogazione principalmente in modalità online, con una forte attenzione ad iniziative nell'ambito della compliance normativa, della sicurezza sul lavoro e della formazione linguistica di base, oltre che in relazione alla prossima adozione del nuovo sistema SAP ONE ERP S4/HANA.

Poste Italiane ha mostrato il suo impegno nell'erogare formazione a supporto dei processi di certificazione Qualità e Anticorruzione e per il rispetto degli obblighi normativi.

Il miglioramento continuo delle performance

Poste Italiane effettua un costante monitoraggio sui seguenti principali indicatori: qualità (attraverso questionari in cui viene indagato il grado di soddisfazione dei dipendenti rispetto alle varie dimensioni dell'offerta), efficacia (attraverso test di apprendimento a fine attività formativa) ed efficienza (calcolata come l'abilità di raggiungere i suddetti obiettivi, tramite un coerente uso delle risorse economiche e organizzative disponibili e la qualità percepita dai dipendenti).

Già a partire dal 2019 il Gruppo Poste Italiane ha attivato uno studio volto a correlare la formazione con i KPI di business aziendali, definendo in questo modo un ulteriore livello di valutazione dell'efficacia della formazione secondo i canoni previsti dal Modello del Processo di valutazione del ROI.

Il sistema di sviluppo

La Funzione Sviluppo e Performance Management sostiene la crescita del business attraverso la valorizzazione di tutte le persone appartenenti alla realtà di Poste Italiane, cogliendone le potenzialità, sviluppandone il talento, sostenendone la motivazione, consolidandone l'esperienza attraverso opportunità di crescita. L'insieme di queste azioni sono il vero motore del cambiamento verso la centralità della persona e la valorizzazione delle capacità di ciascun individuo.

Il Sistema di Sviluppo di Poste Italiane, ormai consolidato, si fonda sui seguenti tre pillar che integrano un insieme articolato di processi, strumenti e metodologie:

    1. Scouting: per mappare i bacini delle risorse di talento e pianificarne lo sviluppo in relazione al differente livello di spendibilità sulle posizioni target;
    1. Pianificazione manageriale: per identificare priorità di sviluppo in ottica di successione e di contenimento del rischio manageriale;
    1. Sviluppo: per accompagnare le persone nella loro crescita e accelerarne lo sviluppo di competenze in relazione alle necessità aziendali e di business.

Gli obiettivi generali perseguiti nell'anno 2020 in materia di sviluppo delle persone sono stati fortemente condizionati dall'imprevedibile scenario dovuto al Covid-19. Si è provveduto dunque a rivedere le priorità e a riprogettare, con modalità innovative e studiate ad hoc, le principali attività previste nel piano per garantire continuità ai processi esistenti. Grazie alla rivisitazione, prevalentemente in chiave digitale, dei principali percorsi di sviluppo è stato possibile:

  • valorizzare le persone e il loro sviluppo professionale per creare una pipeline di talenti a vari livelli di seniority, attraverso la conoscenza delle loro esperienze, competenze, attitudini, potenzialità e motivazioni;
  • accelerare l'evoluzione di processi, sistemi e strumenti digitali per promuovere nuovi modi di lavorare, interagire e collaborare;
  • supportare i progetti di sviluppo della leadership con particolare riferimento ai programmi rivolti all'inclusione femminile;
  • contribuire agli obiettivi di trasformazione del business attraverso iniziative progettate ad hoc;
  • migliorare l'engagement e la motivazione attraverso processi di partecipazione in una logica "bottom- up".

BOX Libera il tuo talento

Nel corso del 2020 si è conclusa la prima edizione di "Libera il tuo talento", il contest creativo lanciato dall'Amministratore Delegato Matteo Del Fante e rivolto a tutti i colleghi di Poste Italiane. L'iniziativa è pensata per permettere a tutto il personale dell'Azienda di proporre idee su temi rilevanti per il business. Il progetto rientra nel quadro più ampio delle iniziative aziendali finalizzate a promuovere la partecipazione attiva e la cultura dell'innovazione. 300 dipendenti attraverso la condivisione di esperienze, competenze, curiosità, inventiva e visione, si sono confrontati sul tema della sostenibilità ambientale che è stato l'argomento di questa prima edizione. Il progetto si è sviluppato in vari step che hanno visto la formazione di gruppi di lavoro costituitisi da remoto per proporre idee innovative sul tema oggetto del contest. Circa 60 progetti presentati nella prima fase, poi selezionati e indirizzati nelle fasi successive. Dopo i vari step di selezione, - 6 team finalisti hanno proseguito il percorso attraverso la formazione in aula sulle metodologie di lavoro agile e Design Thinking, che hanno consentito un lavoro di team "non convenzionale", finalizzato all'approfondimento delle idee di partenza. Con il supporto di tutor inter-funzionali, ogni gruppo ha prodotto un business plan ed un video-pitch, che sono stati oggetto di una accurata valutazione da parte della giuria tecnica e del Comitato Innovazione. Il lavoro svolto dai team, nonostante le difficoltà dovute al delicato momento storico che ha influenzato ritmi e modalità di lavoro, è stato di altissimo livello. Durante l'evento finale, svolto in digital conference, sono stati mostrati i video pitch ed ogni team ha potuto ricevere un feedback dal rappresentante della funzione aziendale maggiormente impattata dal progetto. Il primo posto è stato assegnato al Team 22 con il progetto "Green Eticket", un'idea che serve a consolidare fra i clienti una semplice pratica quotidiana per eliminare lo spreco di carta, digitalizzando la prenotazione in Ufficio Postale attraverso sms o l'app. Secondo classificato il progetto "Green & Go", basato su un programma di educazione e incentivo alla guida ecosostenibile con il fine di ridurre le emissioni di CO2. Al terzo posto, invece, l'idea riguardante lo sviluppo di giardini sui tetti degli immobili.

La valorizzazione delle persone e la promozione dello sviluppo professionale sono state perseguite attraverso la messa in campo, in chiave digitale, dei programmi di scouting finalizzati a intercettare potenziale, capacità e skills in grado di alimentare le pipeline dei talenti a vari livelli dell'organizzazione. I programmi sono stati costruiti intorno ad una struttura portante digitale che attraversa e supporta tutte le fasi di processo. Le piattaforme create ad hoc consentono un accesso ottimale da tutti i digital device in ambito fisso e mobile. La digitalizzazione dei programmi, oltre che a renderne più efficienti i tempi di erogazione, ha comportato una riduzione dell'impatto ambientale degli stessi, in termini di emissione di CO2. e di azzeramento della carta.

La riprogettazione ha riguardato prevalentemente le seguenti iniziative:

  • POP: è il processo di intercettazione di giovani potenziali con limitata seniority aziendale, inseriti, in base a criteri predefiniti, in un processo di assessment ed orientamento professionale, funzionale alla crescita verso ruoli di area quadri. Il processo è gestito da Assessor interni certificati per condurre in modalità interamente digitale le sessioni di assessment e di successivo sviluppo. Nel 2020 sono state realizzate 19 edizioni, con la partecipazione di 108 giovani impiegati, equamente divisi per genere.
  • MLAB: è il processo di intercettazione di solidi professionisti e manager, con una consolidata esperienza nel ruolo di quadro da sviluppare su posizioni di maggiore complessità, il percorso è stato interamente

rivisitato in chiave digital, realizzando nel corso dell'anno 14 edizioni con la partecipazione di 82 Quadri, equamente divisi per genere.

Entrambi i programmi sono stati valutati in maniera positiva dai partecipanti, in termini di livello di utilità, di grado di professionalità degli assessor e di gradimento degli strumenti informatici messi a disposizione per la fruizione.

Nel corso del 2020 è stata avviata la rivisitazione in chiave evolutiva del Performance Management, che negli ultimi anni si è consolidato come uno dei processi di sviluppo più capillarmente diffusi in Azienda, coinvolgendo il 100% della popolazione aziendale, con numeriche uniche nel panorama delle aziende italiane. L'attuale contesto esterno più sfidante, che richiede crescente ingaggio e motivazione delle persone, unito alle nuove sfide sociali e sanitarie, ha contribuito a spingere verso il cambiamento, mettendo in primo piano i concetti di responsabilità, autonomia e flessibilità, driver del nuovo processo. La sua evoluzione è stata resa possibile dall'introduzione di una nuova piattaforma tecnologica con nuove funzionalità e strumenti mirati, quali ad esempio l'auto-assegnazione degli obiettivi, l'autovalutazione ed il feedback continuo.

Sono state attuate specifiche iniziative finalizzate a sostenere l'evoluzione della cultura aziendale e delle attitudini manageriali in parallelo alla trasformazione di mercato ed organizzativa. Tra queste, l'Azienda ha avviato un programma di "Digital HR Transformation", proponendo un'offerta formativa interamente online adeguata e coerente con il nuovo modo di lavorare, approfondimento sui temi della Blockchain, della Cultura Lean e Data Analysis, e altri interamente dedicati alla nuova Offerta a Distanza al cliente, con l'obiettivo di supportare il personale di Mercato Privati nella presentazione di proposte commerciali da remoto.

In linea con i progetti di sviluppo della leadership è proseguito il progetto Mentoring, che contribuisce alla costruzione della Comunità di Pratica della Leadership e che, rispetto al 2019, ha visto duplicarsi il numero di manager donne in qualità di Mentor. Il Mentoring è il luogo di diffusione delle best practice manageriali ed occasione di confronto con role model diversificati e consiste in un processo di accompagnamento in cui il Mentor supporta il Mentee nel perseguimento dei suoi obiettivi professionali, offrendogli consigli, incoraggiamenti e occasioni di confronto. Nel corso del 2020 sono stati coinvolti complessivamente 90 Mentor e 150 Mentee.

L'Individual Business Coaching è un ulteriore strumento a supporto della crescita manageriale, complementare ai percorsi di Mentoring. Il programma è stato gestito da un digital backbone portante, che permette di gestire da remoto tutte le fasi del processo. L'iniziativa è rivolta ai Manager che assumono responsabilità più ampie, che hanno prospettive di ampliamento del ruolo nel breve termine o che hanno un potenziale da rafforzare in ottica di investimento futuro. Nel 2020 sono stati coinvolti complessivamente 98 partecipanti. A rafforzamento dei servizi dedicati alla persona, oltre al coaching e al mentoring, è stato attivato un percorso di Counselling a supporto di alcune figure manageriali impiegate nei territori più esposti all' emergenza Covid-19.

Il percorso è stato articolato in due incontri individuali, dedicati sia al sostegno personale per visualizzare le modalità con le quali è stata affrontata l'emergenza, che a livello manageriale, per acquisire consapevolezza e capitalizzare gli insegnamenti, fornendo supporti concreti e pratici per affrontare il futuro. Nel 2020 sono stati coinvolti complessivamente 51 partecipanti.

La funzione Risorse Umane è sempre più rivolta al cliente, con l'obiettivo di permettere l'evoluzione dei processi, sistemi e strumenti operativi, per affrontare le nuove sfide. In questo ampio contesto di trasformazione del business

attraverso formazione e progetti ad hoc, si inserisce "Percorsi di sviluppo sul territorio", iniziativa che, in linea con quanto fatto nel 2019, vede un percorso di formazione interna ed itinerante sui temi dello sviluppo organizzativo, visto a 360° come bussola per le scelte gestionali, di crescita professionale e di carriera. La piattaforma "Office 365 – Teams" è stata lo strumento di supporto principale per la realizzazione di molte attività di progetto. Nel 2020 il progetto ha coinvolto complessivamente 69 partecipanti.

BOX – "Insourcing e reimpiego": ecco come Poste Italiane valorizza le proprie risorse

Nel corso degli ultimi anni, Poste Italiane ha avviato un percorso di trasformazione legato alla digitalizzazione

di prodotti, servizi e processi, e alla diversificazione degli investimenti in nuove aree di business, che ha determinato l'esigenza di nuove competenze e risorse all'interno del Gruppo. Per questo motivo, allo scopo di valorizzare il capitale umano presente in azienda, Poste Italiane a fine 2020 ha avviato il progetto "insourcing e reimpiego", che realizza un ricollocamento delle risorse impiegate in settori produttivi per i quali il numero dei dipendenti è superiore al reale fabbisogno, in attività nuove o strategiche. L'adesione all'iniziativa è su base volontaria ed è supportata da un percorso formativo orientato allo sviluppo delle competenze necessarie a rendere efficace il collocamento all'interno dei nuovi settori di operatività. Inoltre, il progetto rappresenta uno strumento utile per il reimpiego dei "lavoratori in condizioni di fragilità" che, non potendo svolgere le proprie mansioni in sede a causa dell'emergenza sanitaria in corso, hanno la possibilità di svolgere attività differenti.

Poste Italiane è da sempre attenta all'ascolto attivo delle proprie persone per migliorare il loro modo di stare in Azienda. Per questo motivo la Community NoidiPoste negli anni è diventata un affermato canale di comunicazione interna volto a creare, favorire e migliorare l'interazione tra l'Azienda e i suoi Dipendenti, facilitare la condivisione e la gestione di richieste di informazioni, promuovere la cultura aziendale, sostenere la brand reputation, incoraggiare i Dipendenti a partecipare attivamente alla vita aziendale.

Welfare e benessere del personale

L'Azienda pone da sempre il benessere dei suoi dipendenti al centro dei propri interessi con l'obiettivo di migliorare costantemente la loro condizione e quella delle loro famiglie. Nel 2020 il Gruppo si è impegnato ad assumere una maggiore responsabilità nella cura del benessere delle persone che lavorano in Azienda, attraverso azioni volte a consolidare il sistema di welfare e riservando una crescente attenzione agli aspetti legati alla tutela delle fragilità, alla conciliazione, al sostegno alle giovani generazioni e ai temi ad alta rilevanza inclusiva. A causa dell'emergenza sanitaria numerose attività svolte sono state rimodulate e realizzate in modalità online, sperimentando così nuove forme di interazione e coinvolgimento del personale su tutto il territorio nazionale.

Il Gruppo pone al centro della propria strategia di welfare la persona e i suoi bisogni, implementando iniziative che mirano a favorire il benessere dei dipendenti e delle loro famiglie

Gli interventi promossi mirano a stimolare un miglioramento dello stato di benessere dei dipendenti, a consentire condizioni di vita più agevoli e a favorire prestazioni lavorative migliori. Promuovendo queste attività il Gruppo vuole aumentare e rafforzare l'engagement del proprio personale, considerato da sempre elemento cardine che assicura un clima aziendale positivo e che garantisce il benessere sociale e livelli di produttività in linea con gli obiettivi di business.

Durante il corso del 2020, il Gruppo ha rafforzato i canali di comunicazione con i propri dipendenti, offrendo una semplificazione dei servizi utili alla vita lavorativa e di tutti i giorni del personale. In un contesto caratterizzato dal distanziamento sociale, stimolare le relazioni interpersonali tra i dipendenti è stato fondamentale per mantenere alto il senso di appartenenza aziendale.

89 lavoratori riconosciuti con la "Stella al merito del lavoro" in ragione della particolare perizia e laboriosità nel loro operato.

BOX – NoidiPoste, l'innovativo canale in mobilità a supporto dei dipendenti di Poste Italiane

NoidiPoste è l'app dedicata al personale del Gruppo Poste Italiane e, dal 2020, anche agli ex dipendenti, che intende connettere tra loro colleghi ed ex colleghi, raccontare l'azienda e agevolare i servizi da essa offerti. Rappresenta il canale di comunicazione aziendale con più accessi, contando una media di oltre 3,5 milioni di view al mese, pari ad oltre il 60% delle visualizzazioni totali della intranet aziendale. Raggiungendo 100mila download nel 2020, l'applicazione si è confermata uno strumento indispensabile per la vita professionale e personale dei dipendenti, arricchendosi di nuovi servizi tra cui: ferie (oltre 600mila accessi mensili), cedolino, job posting, buoni pasto, rubrica e TG Poste, con una media di 18.000 utenti al giorno. Inoltre, sono stati integrati i servizi Buoni pasto e job posting, permettendo rispettivamente di consultare il saldo residuo della propria carta Ticket Restaurant e di potersi candidare ad una nuova posizione lavorativa direttamente tramite device.

L'app non è solo uno strumento informativo, ma si propone di essere anche un canale d'ascolto: nella sezione "La tua opinione conta" vengono proposti survey ad hoc su diversi temi per conoscere l'opinione della Community e orientare gli sviluppi dei servizi pensati per migliorare la vita professionale del personale.

Si tratta di un percorso di coinvolgimento delle persone di Poste Italiane in attività di ascolto e di confronto, con differenti modalità, con l'obiettivo di valorizzare interessi personali, promuovere nuove occasioni di aggregazione, scoprire esigenze e idee su iniziative, prodotti e servizi, analizzare il punto di vista della Community rispetto ai cambiamenti che interessano l'Azienda.

Dal lancio dell'iniziativa sono state somministrate 16 survey su differenti tematiche (dal welfare al mobility management, dalla comunicazione a nuovi prodotti e servizi di Poste Italiane), per oltre 25mila questionari compilati.

Nel 2020 in particolare sono state erogate 5 survey:

- "DilloaNoidiPoste 2020"

Il tuo contributo è importante per la nostra azienda: partecipa anche tu alla community dedicata alla cocreazione e al miglioramento di prodotti e servizi di Poste Italiane;

-"Poste Guidare Sicuri"

Survey dedicata a Poste Guidare Sicuri, la nuova offerta di protezione Auto riservata ai Dipendenti e Pensionati del Gruppo Poste Italiane;

-"Volontariato di impresa: indagine interna promossa da Sodalitas e Poste Italiane"

In virtù della collaborazione con la Fondazione Sodalitas, con la quale l'azienda collabora da molti anni sulle tematiche di Responsabilità Sociale d'Impresa e del welfare sociale, prende il via l'indagine sul Volontariato d'Impresa;

-"Indagine sulla mobilità casa-lavoro 2020"

Indagine annuale che analizza le abitudini si spostamento casa-lavoro dei dipendenti, per individuare, nel medio e lungo termine, soluzioni di mobilità sostenibile per ridurre le emissioni di CO2 nell'interesse dei dipendenti e della collettività;

-"Continuiamo insieme"

Indagine d'ascolto per conoscere esperienze e aspettative rispetto alla comunicazione dell'azienda in questi mesi di emergenza sanitaria.

Grazie alle indagini e ai sondaggi presentati ai dipendenti, l'App NoidiPoste ha aumentato le sue funzionalità, tra cui il servizio Ferie (600mila accessi in media ogni mese) e quello Social media. L'app consente inoltre la visione quotidiana del TG Poste, la nuova iniziativa di comunicazione diretta ai dipendenti lanciata nel 2020.

In continuità con il percorso di coinvolgimento delle persone del Gruppo, l'iniziativa è stata estesa a tutto il personale che quotidianamente si interfaccia con i clienti retail e business delle funzioni MP, MIPA, PCL e DTO, e a tutte le persone dell'Azienda che collaborano al fine di strutturare le nuove offerte di prodotti e modelli di servizio delle Business Unit e delle Società del Gruppo Poste Italiane. Per proseguire nel percorso di engagement con tutta la popolazione aziendale, a novembre 2020 è stata rilasciata la funzionalità che avvisa gli utenti, tramite notifica, della risposta da parte dell'account di Comunicazione interna o di un collega a un commento pubblicato sull'intranet o sull'app. A dimostrare l'alto livello di coinvolgimento del personale sono i numeri: più di 70mila commenti ricevuti, di cui oltre 16 mila nel 2020. Durante l'emergenza sanitaria, l'interazione sui canali digitali di Poste Italiane ha registrato oltre 7mila commenti, consentendo la diffusione di informazioni utili a favorire la sicurezza, a tutelare le categorie più a rischio e a gestire gli uffici al meglio.

In questa ottica di rafforzamento del rapporto con i propri dipendenti, Poste Italiane ha messo in campo progetti e metodologie innovative volte ad intensificare le attività di comunicazione interna all'Azienda, ottenendo molteplici riconoscimenti a livello internazionale.

Distribuite 180.000 copie cartacee del mensile Poste News; realizzati 5.130 articoli e registrate una media di 40.000 visite al mese sul sito Postenews

BOX – App Postenews

A febbraio 2021 è stata lanciata l'App Postenews, un modo semplice e veloce per rimanere sempre in contatto con la realtà di Poste Italiane, attraverso un palinsesto di notizie quotidiane con servizi e reportage video delle

realtà interne al Gruppo e non solo. L'applicazione offre aggiornamenti su tematiche di logistica, risparmio, economia, istituzioni, sicurezza, previdenza, ambiente e digitale, permettendo, inoltre, di seguire il TG Poste, che quotidianamente fornisce le notizie più importanti dell'attualità e di Poste Italiane. L'app prevede una sezione dedicata ai Piccoli

Comuni, dove ogni giorno vengono pubblicate notizie riguardanti le piccole comunità, mettendo in risalto le diverse realtà territoriali, i volti e le storie che raccontano lo strettissimo rapporto tra le donne e gli uomini del Gruppo con le loro comunità di riferimento e le istituzioni.

BOX – TG Poste, la nuova iniziativa di comunicazione di Poste Italiane

Alla luce del periodo di emergenza sanitaria dettato dal virus Covid-19, il Gruppo ha implementato un nuovo strumento di comunicazione rivolto al dialogo e al coinvolgimento dei dipendenti, per stringere il legame ed aumentare il senso di appartenenza all'Azienda. L'iniziativa ha previsto la nascita di un telegiornale di Poste Italiane, in onda quotidianamente e fruibile sulla intranet

aziendale, sull'app e in diretta streaming attraverso la sezione Postenews del sito Poste.it e sugli schermi degli Uffici Postali. "L'Italia cambia, TG Poste la racconta" è il claim dell'iniziativa, che propone notizie dentro e fuori l'Azienda: l'attualità e la rassegna stampa, le notizie di Borsa e del titolo Poste Italiane, le notizie dei vari settori dell'Azienda e le interviste con i manager. L'iniziativa intende essere un nuovo spazio che integra i contenuti aziendali con il linguaggio del giornalismo, offrendo in questo modo una conoscenza approfondita del Gruppo. TG Poste va in onda da uno studio tv tecnologico e innovativo allestito all'interno della sede centrale di Roma EUR.

Conciliazione vita lavorativa e privata

L'Azienda identifica nell'equilibrio tra la vita lavorativa e quella privata una fonte di benessere per i propri dipendenti. In questa ottica, il Gruppo ha rafforzato l'attenzione alla dimensione sociale e familiare dei lavoratori,

per supportare il ruolo genitoriale, con un'azione integrata che ha previsto percorsi di orientamento per i giovani e di sostegno a favore delle famiglie.

BOX- Piattaforma di intrattenimento educativo per i figli dei dipendenti

L'Azienda ha rafforzato l'attenzione alla dimensione sociale e familiare dei propri dipendenti per supportare il ruolo genitoriale e ha lanciato, ad ottobre 2020, una piattaforma online di intrattenimento "Virtual Academy" rivolta ai figli dei dipendenti nella fascia d'età fino agli 11 anni. Un progetto che ha offerto contenuti educativi e di accompagnamento allo studio ed ha introdotto spazi di ascolto con sessioni di counseling personalizzati per i genitori, curati da esperti del settore per affrontare le problematiche quotidiane della vita familiare. Nei tre mesi di attività, il numero degli iscritti è stato di oltre 500 dipendenti, distribuiti su tutto il territorio nazionale, con accesso ai contenuti che ha superato le 2.000 fruizioni complessive. Un programma di welfare educativo che ha valorizzato la componente digitale dell'apprendimento e che si è evoluta coerentemente con l'esigenza di ripartenza e di coinvolgimento attivo delle famiglie.

Nell'ambito delle azioni a supporto della flessibilità spazio-temporale della prestazione e del rafforzamento degli strumenti di welfare che consentono la conciliazione delle esigenze personali e familiari con quelle professionali, è stata estesa la sperimentazione dello smart working ad ulteriori ambiti organizzativi, aumentando l'engagement dei dipendenti e rendendo più efficienti i processi di lavoro, coerentemente con i percorsi di Digital Transformation e di Change Management intrapresi dall'Azienda.

BOX Sostegno alla genitorialità

Nel 2020 è proseguito il servizio aziendale di asilo nido presso le sedi di Roma e Bologna, dedicato ai figli dei dipendenti del Gruppo e a una parte di utenti terzi provenienti da enti comunali. Il servizio, esteso ad oltre 90 famiglie, a seguito della pandemia da Covid-19 e delle prescrizioni istituzionali derivanti dal lockdown, ha avuto una sospensione temporanea da marzo a luglio che è stata integrata con modalità virtuali volte a garantire la continuità didattica a sostegno della crescita dei bambini e della conciliazione familiare. Il servizio è ripreso dal mese di settembre, in linea con le indicazioni organizzative e gestionali di prevenzione e tutela della salute delineate dagli organi competenti. Il progetto educativo, caratterizzato dall'attenzione ai valori dell'eco-sostenibilità e interculturalità, è stato affiancato dall'introduzione di nuove modalità di dialogo finalizzate a favorire l'alleanza educativa con le famiglie per rispondere alle reali esigenze del momento, attraverso modalità di comunicazione innovative. In particolare, sono stati realizzati, anche in modalità online, seminari di sostegno alla genitorialità su tematiche di attualità ed è stata attivata una nuova piattaforma web di gestione e comunicazione interattiva con le famiglie sulle attività del nido, prevedendo una camera virtuale e la semplificazione dei processi amministrativi.

Salute e prevenzione

Nel corso del periodo sono state implementate una serie di iniziative di sensibilizzazione che hanno avuto come oggetto la prevenzione di malattie, l'individuazione dei principali fattori di rischio e le buone pratiche per uno stile di vita salutare, abbinando a tali progetti l'erogazione di servizi specialistici gratuiti di carattere nazionale mirati alla prevenzione oncologica presso le sedi aziendali o presso presidi medici esterni. A causa della situazione

contingente causata dal Covid-19, il servizio svolto nelle sedi aziendali è stato riorganizzato e rimodulato nel rispetto delle normative vigenti al fine di garantire la sicurezza della popolazione partecipante all'iniziativa.

BOX –Poste Italiane lancia "Poste Centro Medico"

In linea con il programma di salute e prevenzione, Poste Italiane ha lanciato il "Poste Centro Medico", centro d'eccellenza per visite specialistiche e di servizi diagnostici per la prevenzione, la cura e il benessere dei dipendenti. La prima apertura a Roma, presso la sede centrale del Gruppo, si inserisce nel più

ampio disegno di attenzione e tutela della salute della popolazione aziendale, e accoglierà i migliori specialisti delle più importanti strutture sanitarie nazionali, assicurando una prestazione medica che risponde pienamente ai bisogni e alle esigenze dell'utenza. Poste Centro Medico è stato pensato come primo centro in Italia per la community NoidiPoste, ma si estende anche ai familiari dei dipendenti, attraverso tariffe ancora più vantaggiose per coloro che hanno aderito alla copertura del Piano Sanitario.

Nel mese di dicembre 2020, l'Azienda ha avviato una campagna di test anti Covid-19 garantendo a tutti dipendenti la possibilità di sottoporsi gratuitamente al tampone a partire dal 12 marzo 2021. Attraverso le numerose misure adottate, Poste Italiane ha confermato la sua tradizionale vocazione di vicinanza al territorio. Ogni persona del Gruppo, adottando un comportamento corretto e seguendo responsabilmente le indicazioni del Governo, collabora e si rende parte attiva nel contrasto alla diffusione del virus e nella salvaguardia della vita propria e di quella altrui, tutelando allo stesso tempo il futuro dell'Azienda e ancor più del Paese.

BOX – L'Azienda vicina ai dipendenti nell'emergenza sanitaria

Allo scopo di rafforzare le misure di tutela della salute dei lavoratori nel periodo di emergenza sanitaria, è stata prevista, per il personale non dirigente aderente al Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa Poste Vita Fondo Salute, un'integrazione gratuita delle prestazioni sanitarie. In particolare, sia l'opzione Base che quella Plus del suddetto Piano Sanitario sono state integrate con specifiche coperture dedicate a coloro che abbiano contratto l'infezione al virus Covid-19. Nel dettaglio, è stata prevista una diaria da ricovero per positività al Covid-19 pari a 100€ al giorno fino a un massimo di 45 giorni; una diaria per terapia intensiva pari a 200€ al giorno, fino a un massimo di 21 giorni, e un indennizzo forfettario di 1000€ in caso di isolamento domiciliare. Tali tutele, che si riferiscono anche al nucleo familiare, sono state estese gratuitamente fino a fine marzo 2021 a prescindere dal pacchetto sanitario sottoscritto.

Alle sopraindicate coperture, si aggiungono quelle relative alle spese sostenute per i tamponi antigenici e molecolari. In particolare, Poste Italiane ha previsto, con efficacia retroattiva, un rimborso per i tamponi propedeutici all'accesso alle prestazioni previste dal Piano Sanitario, per i tamponi per sospetta patologia Covid-19 (fino ad un massimo di 40€ per ogni tampone effettuato) e un rimborso per fine quarantena (fino ad un massimo di 40€). Il Massimo rimborso per anno/assistito è di 600€, il costo rimborsato andrà a scalare il massimale di 600€ previsto per la garanzia "visite specialistiche ambulatoriali".

Tutte le coperture integrative sopraindicate sono riconosciute purché, al momento dell'evento, l'assistito e l'eventuale nucleo familiare, siano iscritti al Fondo Sanitario. In ottica di welfare integrato, tali iniziative integrano la campagna di test diagnostici Covid-19 promossa da Poste Italiane.

Poste Italiane ha predisposto un fondo di assistenza sanitaria integrativo per il personale non dirigente e le Società del Gruppo. Il piano, rafforzando il sistema di benessere aziendale, integra le prestazioni erogate dal Servizio Sanitario Nazionale con una rete di servizi, competenze e professionalità di alto livello. Inoltre, in considerazione della progressiva importanza che il welfare assume con il termine dell'attività lavorativa e il sopraggiungimento dell'età matura, Poste Italiane garantisce ai pensionati del Gruppo la possibilità di continuare ad usufruire delle garanzie di Poste Vita Fondo Salute.

BOX - I corsi online del "Piano Salute"

Nel corso del 2020 sono state implementate azioni di sensibilizzazione ad uno stile di vita salutare. In questa ottica è stata prevista l'erogazione di un ciclo di seminari online rivolti ai dipendenti ed ai loro familiari, mirati ad accrescere la cultura legata all'importanza della prevenzione primaria attraverso incontri con esperti, che hanno toccato temi di grande rilevanza quali ad esempio i virus e le epidemie e il legame tra nutrizione e la prevenzione delle principali patologie dovute a stili di vita non corretti. Di particolare rilievo è stato l'appuntamento che ha previsto l'esplorazione del tabagismo rivolto principalmente agli adolescenti, con l'obiettivo di fare comprendere con chiarezza quali sono i danni provocati dal consumo di tabacco.

Inoltre, in continuità con quanto fatto nel 2019, ai portalettere vengono fornite divise che seguono i principi di ergonomia, design e qualità dei materiali. Tali divise presentano la certificazione "green" OEKO – TEX Standard 100, a garanzia della salute del personale e della tutela dell'ambiente, che assicura l'attento controllo ecologico e salutare del prodotto.

Nel corso del 2020 è stata sviluppata una nuova funzionalità da installare sui palmari in dotazione ai portalettere che consente di inviare una richiesta volontaria di soccorso in caso di necessità di intervento medico, attraverso la pressione prolungata di un tasto fisico o di un tasto virtuale. La segnalazione viene inviata alla SR Milano per le verifiche del caso e l'eventuale invio dei soccorsi. Inoltre, in considerazione della presenza all'interno della rete

degli Uffici Postali di circa 4.200 Uffici Postali mono-operatore e circa 3.000 Uffici Postali bi-operatore, presso i quali si verificano condizioni di lavoro in "solitudine", allo scopo di individuare eventuali situazioni di malore ed attivare tempestivamente i relativi soccorsi, è stato progettato e messo a gara un dispositivo di rilevazione automatica del

+30.000 portalettere dotati di app richiesta soccorso e +7.200 operatori Uffici Postali impattati dal sistema automatico di rilevazione malore

malore (assenza movimento, uomo a terra), installato all'interno degli Uffici Postali da inizio 2021.

Cultura e istruzione

Attraverso il proprio piano di welfare, il Gruppo Poste Italiane mira a contribuire alla valorizzazione di una visione intergenerazionale, associata, laddove possibile, ad analisi mirate relative al genere, all'età, alle caratteristiche professionali e alla situazione familiare delle persone coinvolte nelle iniziative. In tale contesto, l'Azienda sviluppa azioni di orientamento scolastico e professionale dedicate ai figli dei dipendenti, come per esempio i percorsi STEAMcamp (Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arte e Matematica), per ragazzi di età compresa tra gli 11 e 15 anni, che permettono di sperimentare l'innovazione e le competenze distintive per i mestieri del futuro. Il progetto STEAMcamp online è stato progettato e realizzato come un percorso laboratoriale volto a sviluppare la capacità di creare nuovi mondi, ideare giochi, immaginare storie ed esplorare nuove realtà. A conclusione dell'esperienza, sono stati implementati nuovi percorsi "STEAMcampFamily" pensati per coinvolgere non solo i figli, ma anche i genitori, nella riflessione sulle professioni del domani e sul cambiamento del presente. STEAMcamp Family ha avuto l'obiettivo di rafforzare i processi di "giunzione'' generazionale «genitori-figli» rispetto al gap digitale generato dall'avvento delle nuove tecnologie.

Nell'ambito delle iniziative a sostegno delle nuove generazioni sono state, inoltre, realizzate azioni di orientamento scolastico a favore dei figli dei dipendenti - frequentanti il 3° e il 4° superiore - e di ragazzi provenienti da realtà sociali vulnerabili, attraverso il programma Next Generation, in cui i giovani hanno partecipato ad un hackathon e ad un innovation hub, sfidandosi sui temi dell'innovazione digitale. La sfida lanciata dall'Azienda, dal titolo "Next Generation: POST-iamoci" ha avuto l'obiettivo di stimolare riflessioni e idee volte a migliorare la relazione genitorifigli-nonni, valorizzando la dimensione intergenerazionale e la componente inclusiva del mondo digitale. Si è trattato di una modalità di coworking virtuale fra studenti e professionisti di azienda per favorire la contaminazione degli stili generazionali.

In tema di scambio multiculturale, sono state assegnate borse di studio per soggiorni all'estero riservate ai figli meritevoli dei dipendenti, sostenute interamente dall'Azienda per promuovere l'importanza dell'educazione internazionale e dell'interculturalità. A causa dell'emergenza sanitaria le borse estive sono state sospese e saranno erogate nel corso del 2021.

Inoltre, ai servizi alla persona, è stato previsto l'accesso a condizioni agevolate a prodotti e servizi per i dipendenti e le loro famiglie, con particolare attenzione allo sviluppo di soluzioni dedicate alle aree del sostegno alla conciliazione e al supporto della preparazione didattica e linguistica, rivolta ai figli dei dipendenti e mirata al conseguimento di certificazioni riconosciute a livello internazionale. Inoltre, durante il periodo estivo sono stati proposti centri diurni per bambini e ragazzi presso strutture dedicate.

Ai fini dello sviluppo e gestione delle principali iniziative di welfare, il Gruppo si è dotato nel tempo di specifiche procedure e policy interne. Poste Italiane inoltre, intercetta ciclicamente la nascita di nuovi fabbisogni, anche attraverso la partecipazione a network interaziendali e a tavoli di lavoro tematici per lo sviluppo di benchmark e lo scambio di buone pratiche avvalendosi di questionari e survey, interni ed esterni, per la rilevazione del gradimento da parte dei dipendenti.

Benefit finanziari e non finanziari per il personale

Benefit finanziari

Di seguito si elencano i principali benefit finanziari corrisposti al personale dirigente.

  • Assicurazione sulla vita e copertura per disabilità e invalidità: l'Azienda stipula, nell'interesse del dirigente, una polizza assicurativa che garantisca una somma aggiuntiva rispetto alla normale retribuzione nei casi di morte, invalidità permanente e infortunio occorso anche non in occasione di lavoro.
  • Assistenza sanitaria: l'azienda contribuisce al finanziamento del Fondo Sanitario FASI e ulteriori casse integrative al fine del riconoscimento di prestazioni aggiuntive al Servizio Sanitario Nazionale.
  • Pensione: l'azienda contribuisce al finanziamento del Fondo di Previdenza Complementare PREVINDAI al fine del riconoscimento di prestazioni pensionistiche integrative alla previdenza obbligatoria.

Sono di seguito elencati i principali benefit finanziari spettanti al personale non dirigente.

  • Congedo parentale: trattamento di miglior favore rispetto a quanto previsto dalla legge (art. 43 CCNL).
  • Assistenza sanitaria: l'Azienda prevede un Piano sanitario integrativo con contributo a carico della Società per il pacchetto "Base" (art. 79 CCNL).
  • Pensione: versamento del contributo al FondoPoste a carico dell'Azienda (art.79 CCNL).

Benefit non finanziari

A completamento del pacchetto remunerativo, il Gruppo Poste Italiane prevede, per i Dirigenti e determinate tipologie di quadri, alcuni benefici non finanziari addizionali, nel rispetto delle normative applicabili e tenendo conto delle prassi di mercato. Tali benefit sono disciplinati da specifiche linee guida, che dispongono l'applicazione di criteri comuni per segmenti di popolazione omogenei. Esempi di benefit non finanziari attribuiti ai dirigenti sono la company car a uso promiscuo e il check up medico, previsto anche per i responsabili di struttura.

Nel corso del periodo è proseguita, inoltre, la fase di commercializzazione dell'offerta RC Auto "Poste Guidare Sicuri" sul target Dipendenti, Pensionati e familiari del Gruppo Poste Italiane e proseguono le attività per il lancio dell'offerta sul libero mercato.

Relazioni con le parti sociali

In un'ottica di impegno verso il benessere e la tutela dei diritti dei lavoratori, Poste Italiane ritiene fondamentale mantenere un dialogo costante con i rappresentanti dei lavoratori sia in condizioni di gestione ordinaria, sia nel caso di significativi cambiamenti organizzativi.

Principali capitali collegati

La gestione del dialogo con le parti sociali avviene attraverso incontri periodici con le OO.SS. Con l'obiettivo di garantire il rispetto della normativa vigente, il Gruppo stipula con quest'ultime e per i propri dipendenti accordi regolati dalle procedure di contrattazione previste dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro (CCNL) e dal Testo Unico sulla Rappresentanza, facilitando la creazione di un clima aziendale positivo. Attraverso il suddetto approccio, l'Azienda è in grado di garantire soluzioni adeguate ed eque sui temi che possono avere impatti significativi sull'organizzazione, sul business e, in particolare, sul capitale umano, asset fondamentale per l'Azienda.

In conformità con la normativa vigente, il Gruppo si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori e la loro libertà di associazione e contrattazione collettiva e, come sancito dal Codice Etico di Poste Italiane, assicura imparzialità e indipendenza di riferimento per la promozione dei propri rapporti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.).

Il Gruppo mantiene un dialogo costante con le parti sociali e si impegna ad assicurare il benessere e la tutela dei diritti dei suoi lavoratori

Nel caso di cambiamenti organizzativi significativi (processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione e/o trasformazione aziendale) che comportino conseguenze sul piano sociale con ricadute sulle condizioni di lavoro, il Gruppo fa riferimento alla contrattazione collettiva nazionale, che prevede una specifica procedura di confronto tra l'Azienda e le

Organizzazioni Sindacali nazionali stipulanti il CCNL. In particolare, l'Azienda è tenuta a fornire alle OO.SS. nazionali stipulanti il CCNL una informazione preventiva, con indicazione contestuale della data dell'avvio del confronto, che ha l'obiettivo di ricercare possibili soluzioni per governare gli effetti sociali. Il confronto negoziale si esaurisce entro e non oltre i 25 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi alla data fissata dall'Azienda per il primo incontro, durante i quali l'Azienda non può dare luogo all'attuazione dei progetti previsti e le OO.SS. si astengono da ogni azione diretta. Decorsi 25 giorni, in caso di esito negativo del predetto confronto, le Parti possono assumere le proprie autonome determinazioni. In caso di esito positivo, invece, l'Azienda fornisce apposita informativa alle competenti strutture territoriali delle OO.SS.. Prima dell'avvio del confronto a livello territoriale, è previsto che si svolga la consultazione delle RSU (Rappresentanza sindacale unitaria) che si dovrà concludere entro e non oltre 13 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, dalla data di sottoscrizione dell'ipotesi di accordo. Successivamente, le Parti si incontrano a livello territoriale (regionale) per effettuare un esame congiunto, da concludersi entro i 7 giorni lavorativi, comprensivi del sabato, successivi al termine della consultazione delle RSU.

Emergenza sanitaria da Covid-19

Nel corso del mese di marzo 2020, a seguito del diffondersi dell'emergenza epidemiologica relativa al Covid-19, l'Azienda e le OO.SS. hanno sottoscritto alcuni accordi finalizzati a garantire, mediante l'adozione di misure di prevenzione, la sicurezza delle persone e il contenimento del virus.

Il 23 marzo 2020, al fine di monitorare l'evolversi della situazione ed adottare misure straordinarie per dare concreta attuazione ai provvedimenti volta per volta assunti dalle competenti Autorità, è stato istituito a livello nazionale un Comitato OPN (Organismo Paritetico Nazionale per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro) con il compito di applicare e verificare le regole individuate dal "Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del virus Covid-19 negli ambienti di lavoro" sottoscritto da Governo e Parti Sociali il 14 marzo 2020. Il Comitato OPN opera in stretta sinergia con gli Organismi Paritetici Regionali al fine di valorizzare la conoscenza delle specificità territoriali e nell'intento di favorire un efficace e tempestivo coordinamento tra centro e territorio. A tal proposito, il Comitato ha posto particolare attenzione alle misure di sicurezza idonee a consentire lo svolgimento dell'attività lavorativa (es. dotazione mascherine, gel, guanti, rispetto della distanza interpersonale, pulizia e sanificazione), favorendo il ricorso allo smart working e rimodulando le attività lavorative per ridurre il più possibile la presenza dei lavoratori in servizio e quindi la loro concentrazione all'interno dei luoghi di lavoro. Inoltre, al fine di adottare un approccio integrato alla valutazione e gestione del rischio connesso all'emergenza pandemica, l'Azienda, d'intesa con le Segreterie Nazionali delle Organizzazioni Sindacali e con il Comitato OPN, ha predisposto specifici Protocolli distinti per i principali ambiti organizzativi nonché le integrazioni dei DVR delle Unità Produttive e le relative Istruzioni Operative di Sicurezza, aggiornati in funzione delle diverse disposizioni normative intervenute e coerenti con la Linea Guida emanata dall'INAIL.

Sempre in data 23 marzo 2020 è stato sottoscritto un ulteriore Accordo che, tenuto conto della rimodulazione organizzativa aziendale, ha temporaneamente sospeso tutte le azioni in materia di politiche attive del lavoro da riattivare non appena le condizioni lo permetteranno. Al riguardo, tenuto conto del progressivo allentamento delle misure di restrizione disposte dal Governo e della graduale riattivazione dei processi aziendali, nel corso del mese di maggio 2020 l'Azienda ha riattivato alcune leve di politiche attive quali le trasformazioni da part-time a full-time in ambito nazionale, l'interpellanza portalettere verso il sud Italia ed il job posting sportelleria.

In data 29 luglio 2020 sono state definite, nell'ambito di un accordo con tutte le Organizzazioni Sindacali, le leve di politiche attive e le relative numeriche valide per l'anno 2020. L'intesa prevede, per Mercato Privati, 500 assunzioni di operatori di sportello part-time (250 FTE), 440 proposte di conversioni da part-time in full-time (220 FTE), 220 proposte di mobilità volontaria nazionale, 480 sportellizzazioni e 650 assunzioni di specialisti. Per quanto riguarda Posta, Comunicazione e Logistica, 1.000 proposte di conversioni da part-time in full-time (500 FTE), 700 proposte di mobilità volontaria nazionale e un numero di stabilizzazioni di contratti a tempo determinato che saranno definiti sulla base dei posti (part-time/full-time) che non saranno coperti o che si scopriranno per effetto dei processi di conversioni e o mobilità.

In data 22 dicembre 2020, tenuto conto dell'imminente naturale scadenza degli Accordi sottoscritti in materia di Politiche Attive del Lavoro, le Parti, con riferimento alle stabilizzazioni previste dall'intesa del 29 luglio 2020, hanno sottoscritto un accordo per prorogare al 30 aprile 2021 le assunzioni a tempo indeterminato per attività di Recapito. Inoltre, ferma restando la necessità di soddisfare le esigenze organizzative dell'Azienda e confermando le numeriche complessive previste per il 2020 relativamente al processo di stabilizzazioni, in via straordinaria le Parti hanno condiviso di adottare ulteriori misure utili, da un lato, a cogliere le opportunità di piena occupazione del

personale attualmente in regime part-time (trasformazioni part-time/full-time) e, dall'altro, ad agevolare ulteriormente i processi di mobilità sulla direttrice nord/sud (interpellanza di trasferimento).

In data 30 aprile l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto l'accordo in materia di ricorso al Fondo di Solidarietà per i dipendenti delle Aziende del Gruppo che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane. L'attivazione del Fondo di Solidarietà, che rappresenta lo strumento di ammortizzazione sociale alternativo alla Cassa Integrazione Guadagni, consentirà di coprire le assenze conseguenti alla sospensione o riduzione dell'attività lavorativa, connesse alle esigenze di procedere alla sanificazione degli ambienti di lavoro, nonché quelle derivanti dai tempi di fornitura dei dispositivi di protezione/sicurezza. Per tali assenze l'Azienda si è resa disponibile a garantire il 100% della retribuzione fissa e continuativa spettante, facendosi carico di integrare il trattamento economico che il Fondo di Solidarietà riconosce negli importi massimi previsti per gli ammortizzatori sociali; i periodi saranno considerati utili anche ai fini della maturazione degli istituti economici e normativi diretti, indiretti, immediati e differiti (es. ferie, PIR, Ex Festività, ratei di 13^ e 14^, TFR) e non determineranno decurtazioni di punteggio nelle procedure di Mobilità territoriale e nazionale. Con la medesima intesa è stato definito che il personale avrà tempo fino al 30 settembre 2021 per recuperare i permessi concessi dall'Azienda per venire incontro alle esigenze dei dipendenti che, in relazione all'emergenza sanitaria, si siano trovati nell'impossibilità di svolgere la prestazione lavorativa (figli minori di 14 anni, familiari conviventi in situazioni di disabilità o immunodepressione, soppressione dei mezzi di trasporto pubblico, ecc.). In alternativa al recupero, i lavoratori interessati potranno optare, su loro richiesta, per la fruizione di ferie, PIR o permessi per festività soppresse.

In data 21 dicembre 2020 l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un ulteriore accordo che, in applicazione delle disposizioni di cui all'art. 12 del D.L. n. 137/2020 (cd. Decreto Ristori), prevede la possibilità di accedere ulteriormente alle prestazioni del Fondo di Solidarietà, individuando espressamente le molteplici casistiche che ne consentano l'accesso. Anche in questo caso, l'Azienda integrerà la prestazione erogata dal Fondo fino al raggiungimento del 100% della retribuzione ordinariamente spettante a ciascun lavoratore per ogni giornata di effettiva sospensione/riduzione dell'attività e i periodi di sospensione dell'attività lavorativa saranno utili ai fini previdenziali, alla maturazione dei ratei relativi alle mensilità aggiuntive e del TFR, nonché alle quote di Premio di Risultato, e non verranno computati ai fini delle graduatorie per la mobilità volontaria.

Inoltre, con riferimento all'arco temporale intercorrente tra la fine della prima fase di ricorso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà di cui all'Accordo del 30 aprile 2020 e la data di riferimento prevista, nell'ambito dell'accesso al Fondo, dal Verbale del 21 dicembre 2020, l'Azienda si farà carico dei periodi di mancata prestazione riconducibili alle fattispecie di lavoratori definiti "positivi a lungo termine", per i quali la ASL o il medico di base, trascorsi almeno 21 giorni di isolamento, abbiano rilasciato il certificato di rientro in comunità e che tuttavia, in assenza di tampone negativo, non abbiano potuto riprendere il servizio presso la sede; oppure, dei lavoratori che siano risultati positivi al Covid-19 e che si siano successivamente negativizzati, ma che non abbiano potuto riprendere servizio in sede per ritardi nel parere del MCT, a causa dei quali i lavoratori abbiano fruito di permessi a recupero o permessi non retribuiti.

Il 14 aprile 2020, l'Azienda ha sottoscritto con Assidipost-Federmanager un accordo sulle iniziative di sostegno nei confronti delle istituzioni maggiormente impegnate nell'emergenza sanitaria e nei confronti dei colleghi e delle loro famiglie colpiti dal contagio. L'accordo ha previsto che i dirigenti, su base volontaria, avrebbero potuto donare parte della propria retribuzione lorda e giornate di ferie. L'Azienda, a fronte della disponibilità manifestata dai dirigenti, integrerà le donazioni con un proprio contributo.

Il 30 dicembre 2020, è stata sottoscritta con Assidipost-Federmanager una intesa in virtù della quale, in via anticipatoria rispetto alla destinazione definitiva delle somme raccolte per effetto del suindicato accordo di aprile, viene devoluto, entro il primo semestre 2021, un importo pari a € 40.000 in favore di ciascun nucleo familiare dei colleghi deceduti a causa del Covid-19.

Al fine di tutelare le persone contagiate dal Covid-19, sono state ampliate le coperture offerte ai dipendenti dal Fondo Sanitario di Gruppo, indipendentemente dalla tipologia di pacchetto sottoscritto, e estese anche al loro nucleo familiare, qualora incluso nelle coperture sanitarie. In data 1 dicembre 2020 e 14 dicembre 2020 l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto intese che prevedono non solo l'ulteriore proroga delle prestazioni integrative erogate dal Fondo fino al 31 marzo 2021, ma anche la possibilità di rimborsare a tutti i lavoratori e ai loro familiari iscritti i tamponi nei casi in cui i medesimi siano propedeutici per accedere alle prestazioni previste dal Fondo, nonché nei casi di sospetta patologia Covid-19 nel rispetto di determinati limiti e condizioni anche in modo retroattivo.

In data 10 luglio 2020, l'Azienda e le Organizzazioni Sindacali hanno sottoscritto un accordo che ha prorogato fino al 30 settembre 2020 la possibilità di adottare il modello del lavoro agile, attivato in relazione all'emergenza sanitaria relativa al Covid-19. L'intesa ha inoltre previsto che, per effettive esigenze organizzative, possono essere disposti dei "rientri" in sede preventivamente comunicati dal Responsabile tenendo comunque conto delle esigenze di tutela della salute del lavoratore, nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di distanziamento sociale e salubrità degli ambienti di lavoro. L'accordo sottoscritto riguarda tutte le Aziende del Gruppo Poste Italiane che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane S.p.A.. In data 8 ottobre, tenuto conto del perdurare della fase emergenziale, è stato convenuto di prorogare le modalità di utilizzo del lavoro agile nel Gruppo Poste Italiane fino al 31 gennaio 2021, anche in coerenza con le previsioni di cui al Decreto Legge 125/2020.

Con il Verbale di Accordo del 18 dicembre 2020 le Parti hanno confermato la valenza dell'istituto del lavoro agile quale modello organizzativo strutturale che permette di coniugare le esigenze personali e familiari con quelle professionali e di tutelare nel contempo i dipendenti che si trovano in particolari condizioni di fragilità, nel rispetto della produttività aziendale e in un'ottica di maggiore focalizzazione degli obiettivi e responsabilizzazione sui risultati, e hanno condiviso la regolamentazione del lavoro agile nelle aziende del Gruppo che applicano il CCNL per il personale non dirigente di Poste Italiane S.p.A.. L'intesa prevede che i lavoratori possano richiedere su base volontaria di svolgere la prestazione lavorativa in modalità "agile" con cadenza di massimo 3 giorni a settimana e 13 giorni al mese, individuando altresì il luogo in cui prestare l'attività per le giornate oggetto di pianificazione. Tale limite non trova applicazione per l'Assistenza Clienti e il Back Office in ambito DTO per i quali, in ragione della particolare natura delle attività presidiate, saranno individuate soluzioni organizzative che consentano comunque l'alternanza tra lo svolgimento della prestazione lavorativa da remoto e il rientro in sede. L'accordo, che prevede una fase transitoria in ragione dell'emergenza sanitaria ancora in atto, ha vigenza fino al 31 dicembre 2021; prima della scadenza l'Azienda e le OO.SS. hanno fin d'ora previsto uno specifico incontro per effettuare un approfondimento complessivo sulla materia e valutare le modalità di prosecuzione dell'intesa stessa, anche alla luce del confronto sul rinnovo del CCNL. Tale intesa, che tiene conto dei risultati della sperimentazione avviata nel 2019 in alcuni ambiti organizzativi, poi diffusamente implementata a seguito dell'emergenza sanitaria per Covid-19, è coerente con l'art. 27 del CCNL 30 novembre 2017 che ha introdotto l'istituto del lavoro agile nel Gruppo Poste Italiane, individuandolo quale soluzione di flessibilità organizzativa che consente ai dipendenti, attraverso l'uso delle tecnologie e nel rispetto degli obiettivi assegnati, di lavorare in tempi e spazi diversi rispetto a quelli abitualmente stabiliti.

Politiche attive del lavoro

Il Gruppo concretizza il proprio impegno verso rapporti volti al benessere e alla tutela dei diritti dei lavoratori, sottoscrivendo accordi sule politiche del lavoro. Le Parti, infatti, in data 13 giugno 2018, hanno raggiunto un'intesa con la quale sono state individuate le modalità e i criteri di gestione delle dinamiche degli organici per il triennio 2018-2020. In particolare, nel periodo di riferimento, sono previste nuove assunzioni pari a 6.000 dipendenti, a fronte di un numero di esodi volontari di lavoratori con contratto a tempo indeterminato pari ad almeno 15.000 dipendenti. Le leve gestionali e organizzative necessarie per far fronte alla copertura dei fabbisogni aziendali sono state individuate nei seguenti istituti:

  • assunzione a tempo indeterminato di lavoratori che abbiano reso prestazione lavorativa con contratto a termine;
  • assunzioni da mercato esterno, prevalentemente mediante contratto di apprendistato professionalizzante;
  • trasformazioni da part-time in full-time;
  • mobilità volontaria.

Con riferimento alle iniziative mirate a garantire la copertura e la piena operatività del servizio di recapito, in data 20 febbraio 2020 le Parti hanno sottoscritto un accordo per l'attivazione della clausola elastica speciale per il personale part-time, ai sensi del vigente CCNL.

Il 7 luglio 2020 è stata raggiunta un'intesa con le Organizzazioni sindacali che ha definito, in coerenza con i precedenti accordi di riorganizzazione che hanno interessato la funzione, le modalità di gestione delle ricadute occupazionali derivanti dall'implementazione del nuovo modello organizzativo della filiera commerciale di Mercato Privati. Tale modello si focalizza su una logica geografica e di potenziamento del presidio delle attività commerciali a livello di Filiale, passando da un impianto definito sui singoli canali/comparti a un modello territoriale che si pone l'obiettivo di soddisfare le complessive esigenze dei clienti, pur mantenendo un supporto commerciale dedicato su specifici prodotti/servizi (Finanziamenti e Protezione) a livello di Macro Area. La realizzazione del progetto è monitorata attraverso tavoli sindacali di verifica sia nazionali che territoriali.

Alla fine del mese di luglio 2020 l'Azienda ha presentato alle Organizzazioni Sindacali una nuova classificazione degli Uffici Postali, coerente sia con le modifiche intervenute nelle caratteristiche della rete sia con le nuove esigenze di business, nonché un nuovo modello organizzativo della rete stessa, basato su una logica "Hub & Spoke". Al riguardo, il 22 luglio 2020 le Parti hanno sottoscritto un verbale che definisce l'avvio di una fase sperimentale sui due progetti sopra citati, coinvolgendo un campione di 6 filiali. Con l'accordo del 4 novembre 2020, preso atto dell'esito della sperimentazione, le Parti hanno esteso il nuovo modello organizzativo "Hub & Spoke" e i nuovi criteri di classificazione degli Uffici Postali all'intero territorio nazionale, definendo contemporaneamente i criteri per la gestione delle conseguenti ricadute occupazionali.

Il 20 novembre 2020 le Parti hanno raggiunto un'intesa per avviare le attività di mappatura e misurazione finalizzate all'elaborazione della nuova "formula per la misurazione della prestazione del portalettere" per la funzione Posta, Comunicazione e Logistica, ovvero l'algoritmo che, prendendo a riferimento le attività svolte dal portalettere e le relative tempistiche, ne definisce la bilanciata prestazione giornaliera. Inoltre, con riferimento alle stabilizzazioni per lo svolgimento di attività di produzione presso i Nodi di Rete, è stato definito che le stesse, per la prima fase, consisteranno in assunzioni a tempo indeterminato con contratto part-time con riduzione della prestazione lavorativa su base annua (ex verticale). Le Parti hanno poi condiviso che per le assunzioni in ambito recapito con

contratto part-time previste degli accordi sulle Politiche Attive, la prestazione lavorativa sarà collocata nei periodi 1° luglio / 30 settembre e 1° novembre / 31 gennaio, anziché dal 15 giugno al 15 settembre e dal 15 novembre al 15 febbraio. È stata infine nuovamente e ulteriormente confermata dall'Azienda la disponibilità ad avvalersi dell'istituto della Clausola Elastica.

Il 3 dicembre 2020 l'Azienda e le OO.SS. hanno approfondito le prime risultanze del progetto organizzativo "Insourcing e Reimpiego", che prevede l'orientamento aziendale ad internalizzare processi e attività riconducibili agli ambiti di Assistenza Clienti e utenti interni, di Back Office e di supporto al business.

Al fine di fornire pronta risposta alle esigenze di potenziamento del livello di presidio della clientela da parte del front end di Mercato Privati, in data 14 gennaio 2021 è stato sottoscritto un Accordo con il quale l'Azienda ha confermato che, ferme restando le numeriche convenute per l'anno 2020, sarà velocizzato il completamento delle sportellizzazioni residue e delle assunzioni di Operatori di Sportello part-time. Inoltre, le Parti hanno condiviso di attivare ulteriori leve di politiche attive del lavoro ed in particolare 300 clausole elastiche speciali e per i territori caratterizzati da maggiori criticità, 100 assunzioni di personale part-time da considerarsi quale anticipazione degli interventi di politiche attive del lavoro che saranno definiti per Mercato Privati per l'anno 2021.

Altre intese

Nel corso del 2020 è proseguita l'attività dell'Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione del personale che, attraverso un lavoro di approfondimento tecnico, ha supportato l'elaborazione, la presentazione e l'attivazione dei progetti formativi, nonché la sottoscrizione di accordi per consentire all'Azienda di accedere ai finanziamenti erogati da Fondimpresa e dal Fondo di Solidarietà. Particolare attenzione è stata riservata alla formazione online e alla sua finanziabilità, in considerazione dell'importante ruolo che tale modalità formativa ha assunto nel contesto della situazione emergenziale connessa alla diffusione del virus Covid-19, nonché del maggiore ricorso alla stessa da parte dell'Azienda per rispettare le indicazioni governative e per garantire le necessarie misure di sicurezza e tutela della salute dei dipendenti. Per i medesimi motivi, l'Organismo ha altresì approfondito la possibilità dell'utilizzo dello strumento del lavoro agile per favorire lo svolgimento delle iniziative formative.

Il 23 luglio 2020 è stata sottoscritta dalle OO.SS. e validata dal Coordinamento Nazionale delle RSU l'intesa sul premio di risultato per Poste Italiane e per le Società del Gruppo Poste Vita, Poste Assicura, EGI, BancoPosta Fondi SGR e PostePay. L'accordo ha vigenza annuale e permette di valorizzare l'apporto dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi aziendali per il 2020. Nell'ambito dell'intesa è stata confermata la possibilità per il lavoratore di destinare, tutto o parte del premio di risultato, al Fondo Aperto di Assistenza Integrativa Poste Vita, al Fondo Poste ovvero ad altri fondi pensionistici complementari oppure optare per servizi Welfare ad elevato impatto sociale. Rispetto alla precedente edizione la crescita degli aderenti al programma è stata del 48%.

Nel mese di gennaio 2020 è stato avviato il confronto, tutt'ora in corso, con le Organizzazioni Sindacali per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. In tale ambito sono state istituite tre commissioni finalizzate alla revisione del testo contrattuale con riferimento al sistema di relazioni industriali e dei diritti sindacali, alla disciplina del rapporto di lavoro e al sistema di assistenza sanitaria integrativa. In attesa della definizione del rinnovo del CCNL, il 18 febbraio 2020 è stato sottoscritto un accordo per il

riconoscimento di un importo, erogato nel mese di aprile 2020, a titolo di spettanza contrattuale omnicomprensiva a copertura dell'intero anno 2019.

L'11 febbraio 2020, a seguito della disponibilità di Poste Welfare Servizi ad applicare il CCNL di Poste Italiane in luogo di quello del Commercio, le Parti hanno raggiunto un'intesa che ha definito il trattamento economico e normativo da applicare ai propri lavoratori nonché a quelli interessati, a partire dal 1° marzo 2020, dalla cessione del ramo d'azienda afferente alle attività di gestione ICT di Poste Welfare Servizi in favore di Poste Italiane.

Organismi partecipativi a composizione mista Azienda e Organizzazioni Sindacali

Poste Italiane, insieme alle Organizzazioni Sindacali, ha costituito a livello nazionale organismi paritetici bilaterali su tematiche che hanno una rilevanza anche sul piano della sostenibilità, tra cui:

  • Comitato per l'attuazione dei principi di parità di trattamento e uguaglianza di opportunità, con l'obiettivo di "implementare e rafforzare una cultura attenta alla diversità, anche di genere, tramite azioni positive tese a realizzare esempi di buone prassi nell'ambito del Gruppo e rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono la realizzazione delle pari opportunità". In tale contesto, il Comitato tratterà tematiche afferenti all'integrazione ed inclusione delle persone con disabilità nonché quelle relative agli altri fattori di discriminazione.
  • Ente Bilaterale per la Formazione e Riqualificazione Professionale, attraverso il quale le Parti promuovono congiuntamente attività in tema di formazione e di riqualificazione professionale, sia con riguardo a quanto previsto dal Testo Unico in materia di salute e sicurezza sul lavoro, sia con riferimento a eventuali processi di riorganizzazione/ristrutturazione/trasformazione aziendale, ovvero all'introduzione di innovazioni tecnologiche.
  • Organismi Paritetici per la Salute e la Sicurezza sui Luoghi di Lavoro, è altresì continuata l'attività dell'Organismo in ordine all'uniforme e corretta applicazione degli orientamenti inerenti a salute e sicurezza dei lavoratori, con particolare riguardo ai temi relativi ai nuovi criteri per la valutazione del rischio da stress correlato al lavoro con il fine di "attuare misure volte a promuovere il miglioramento della salute e della sicurezza dei lavoratori". A fine 2018, si è insediato l'Osservatorio Paritetico sulla Sanità Integrativa che svolge un ruolo di proposta e monitoraggio delle prestazioni offerte dal Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa.

Impegno collettivo

In linea con i valori di solidarietà, vicinanza alle persone e attenzione alla sostenibilità aziendale, tenendo conto dello sforzo collettivo senza precedenti in cui è impegnato l'intero Paese a fronte del virus SARS-COV-2, Poste Italiane ha decurtato del 50%

Decurtato il 50% del bonus MBO a favore della lotta alla pandemia

il bonus "Management By Objectives 2020" per tutto il proprio management, a favore della lotta alla pandemia.

In aggiunta, Poste Italiane e le Organizzazioni Sindacali nazionali hanno sottoscritto un accordo per l'istituzione dell'"Ora Etica" a favore del Dipartimento della Protezione Civile. Tale iniziativa consente ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane di donare, a seguito di una formale adesione, l'importo equivalente alla retribuzione netta di un'ora

di lavoro, attraverso una trattenuta sulla busta paga. Il Gruppo Poste Italiane, a sua volta, contribuirà all'iniziativa attraverso una donazione pari alla somma raccolta tra i dipendenti.

Principali capitali collegati

Salute e sicurezza sul lavoro

La tutela della salute e della sicurezza sul lavoro è un valore fondamentale al quale tutte le persone devono ispirarsi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane. A tal fine, il Gruppo Poste Italiane ha individuato responsabilità organizzative e si è dotata di policy

Nel 2020, sono state erogate circa 224 mila ore di formazione in materia di Sicurezza sul lavoro.

specifiche per garantire un adeguato presidio di tutti gli aspetti inerenti alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Il Gruppo adotta tutte le misure necessarie per ridurre incidenti, infortuni sul lavoro e malattie professionali, promuovendo il benessere psicofisico delle persone attraverso politiche e programmi di prevenzione e campagne di informazione e sensibilizzazione.

La Politica Integrata e la Politica aziendale in materia di salute e sicurezza sul lavoro definiscono gli elementi cardine dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro adottati, tra cui:

  • la continua valutazione dei rischi e la definizione/aggiornamento delle regole e procedure collegati;
  • la garanzia che le innovazioni e le trasformazioni dei processi lavorativi si accompagnino sempre a obiettivi di salute e sicurezza dei lavoratori;
  • l'adeguamento tempestivo a tutte le variazioni e agli aggiornamenti normativi;
  • l'individuazione di ruoli e responsabilità all'interno dell'organizzazione e l'assegnazione delle risorse necessarie alla pianificazione e realizzazione dei programmi finalizzati al raggiungimento degli obiettivi;
  • l'efficace e trasparente comunicazione che assicuri la diffusione di tutte le informazioni utili ai fini della prevenzione, comprese le misure di cooperazione e coordinamento con le imprese appaltatrici;
  • il periodico riesame del sistema di gestione da parte dell'alta direzione per valutare la correttezza e l'efficacia in un'ottica di miglioramento continuo.

Poste Italiane ha a cuore una cultura della sicurezza in Azienda per ridurre il fenomeno infortunistico e promuovere il miglioramento continuo dei sistemi di gestione adottati

Il costante monitoraggio e controllo del fenomeno infortunistico ha contribuito, anche nel 2020, a realizzare diverse iniziative nel campo della prevenzione e sicurezza dei lavoratori e della tutela dell'ambiente in cui si svolge l'attività professionale. In tale ottica, i Sistemi di Gestione della sicurezza sul lavoro, adottati già da tempo in armonia con la normativa vigente, confermano la convinzione che un efficace sistema di gestione consente, sia di coordinare in modo organico e sistematico la sicurezza dei lavoratori, sia di implementare e sviluppare la politica di sicurezza aziendale monitorando i rischi di tutti i processi operativi.

Il Gruppo Poste Italiane effettua una valutazione dei rischi indagando tutte le situazioni di potenziale pericolo correlate ai processi alle mansioni e ai luoghi di lavoro e, una volta individuato il relativo impatto assegna a ciascun fattore analizzato il livello di rischio associato. Tale valutazione viene effettuata sulla base della modalità di

.

svolgimento del lavoro e dell'esposizione del personale ad eventuali rischi associati, considerando inoltre le eventuali misure di tutela già a presidio della mansione, nel rispetto dei criteri definiti dalle norme tecniche vigenti, standard tecnici e norme di buona tecnica e linee guida aziendali.

Il controllo sistematico di tutti i possibili pericoli applicabili e correlabili ai luoghi e processi di lavoro è garantito dalla preliminare compilazione di una check list allegata alla procedura aziendale "Gestione Documento di Valutazione dei Rischi". Il Datore di Lavoro si avvale delle competenze del Servizio di Prevenzione e Protezione per presidiare ed eseguire la valutazione dei rischi con conseguente redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) nonché di tutte le relazioni tecniche specialistiche di riferimento.

Oltre alla formazione obbligatoria impartita a tutte le Persone, vengono trasmesse, in forma controllata, le Istruzioni Operative di Sicurezza (IOS) in cui vi è la descrizione dei pericoli applicabili ai processi di lavoro di interesse e le misure organizzative, preventive e protettive, finalizzate alla riduzione del livello del rischio corrispondente. Le IOS contengono una descrizione dettagliata dei ruoli e dei compiti di tutti i principali attori della gestione della sicurezza, e inoltre prevedono l'obbligo (derivante dal D.Lgs 81/08) per i Lavoratori di segnalare al Preposto e/o al Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza competente la presenza di eventuali pericoli o situazioni pericolose su lavoro, così come i Preposti ed i Dirigenti Delegati hanno l'obbligo di acquisire tali segnalazione e di agire in coerenza con le procedure aziendali individuate per la gestione di tali criticità secondo i tempi e le modalità corrispondenti al livello di rischio ad esse associabili. Data la rilevanza che la tematica assume per il Gruppo Poste Italiane, sono stati adottati dei meccanismi di informazione, formazione e addestramento per tutti i lavoratori, al fine di gestire adeguatamente (ovvero secondo quanto previsto dalle misure di tutela riportate nel Documento di Valutazione dei Rischi nonché nelle procedure aziendali di riferimento) eventuali situazioni di lavoro da cui possano derivare lesioni o malattie professionali.

L'analisi dei near-miss e degli incidenti verificatisi sul lavoro viene effettuata coerentemente con i processi specifici codificati nell'ambito dei sistemi di gestione della salute e sicurezza adottati. Ciascuna unità produttiva della Capogruppo e le Società del Gruppo svolgono inoltre delle attività di indagine e monitoraggio continuo degli incidenti ed in particolare del fenomeno infortunistico ai fini della individuazione e dell'eliminazione, o comunque della gestione, dei fattori che possono generare infortuni, in un'ottica di miglioramento continuo.

Il Gruppo, al fine di garantire per tutti i lavoratori i massimi standard di sorveglianza sanitaria si è dotato di un network di medici competenti che nell'ambito di specifici perimetri territoriali, effettuano quanto previsto dall'art.41 del D.Lgs 81/08 (visite, sopralluoghi, riunioni periodiche e consulenze). Il network viene coordinato da un medico competente coordinatore che supporta i Datori di Lavoro e il Servizio di Prevenzione e Protezione per gli aspetti di Governance della sorveglianza sanitaria. L'attività di sorveglianza sanitaria su tutto il territorio nazionale nel 2020 ha evidenziato una flessione rispetto al precedente anno a causa dello stato di emergenza sanitaria nazionale che ha determinato un iniziale blocco. A partire dal mese di maggio 2020, la normativa ha previsto la possibilità di ripresa prevedendo, contestualmente, la differibilità di alcune categorie di visita ed introducendo la sorveglianza sanitaria eccezionale per i soggetti cosiddetti iper-suscettibili rispetto ad un possibile contagio da virus SARS-COV-2, nonché una verifica di idoneità preventiva al rientro post malattia da Covid-19.

Tra i principali attori della gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro vi sono le figure dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS), che come previsto dal D.Lgs. 81/08 vengono eletti direttamente dai lavoratori. I Rappresentanti del Gruppo Poste Italiane sono stati eletti nell'ambito delle rappresentanze sindacali aziendali e vengono periodicamente consultati sia in fase di redazione del Documento di Valutazione dei Rischi sia in occasione di variazioni organizzative o di processo che possano determinare un impatto per la salute e

sicurezza sul lavoro o, ancora, a seguito dell'introduzione di nuove metodologie di valutazione del rischio. L'importanza di adottare una consultazione adeguata, tempestiva e preventiva con i Rappresentanti risiede nella possibilità di ricevere un parere esperto e di accogliere proposte aziendali in tema di sicurezza e salute sul lavoro per il puntuale adempimento degli obblighi legislativi e per il miglioramento continuo della salute e della sicurezza dei lavoratori.

Il Gruppo promuove il confronto tra i lavoratori e la parte datoriale e ciò avviene attraverso l'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) e gli Organismi Paritetici Regionali (OPR), comitati ai quali partecipano le rappresentanze datoriali, sindacali e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RRLLS), a livello sia nazionale che territoriale. L'Azienda, attraverso i Comitati, promuove il coinvolgimento di tutte le parti interessate per condividere iniziative in materia di salute e sicurezza sul lavoro, per avviare il processo di consultazione dei RRLLS sulla valutazione del rischio nonché per affrontare specifici temi di salute e sicurezza emersi anche da segnalazioni da parte dei lavoratori. Le sedute degli Organismi Paritetici non seguono un calendario prestabilito ma sono convocate ogniqualvolta ne emerga la necessità.

Poste Italiane S.p.A. stanzia ogni anno budget dedicati alla realizzazione dei piani di miglioramento per gli aspetti legati alla salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Nel corso del 2020 sono stati effettuati investimenti per la manutenzione del patrimonio immobiliare e per il miglioramento continuo degli aspetti impiantistico strutturali dello stesso. Altrettanta rilevanza assumono le risorse impiegate per la gestione e manutenzione della flotta aziendale, per la realizzazione delle campagne di formazione, informazione, addestramento, per le attività di verifica/controllo in materia di salute e sicurezza, di sorveglianza sanitaria e lo sviluppo e manutenzione dei sistemi/applicativi a supporto della gestione della tematica.

BOX - Certificazione BS OHSAS 18001

Nel 2020 Poste Italiane ha ottenuto la certificazione del Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul Lavoro (SGSSL), in conformità alla norma BS OHSAS 18001, nelle unità produttive del Gruppo Mercato Privati, Posta Comunicazione Logistica, Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione, BancoPosta e Chief Operating Office. Il modello di gestione BS OHSAS 18001, oggi ISO 45001, costituisce uno dei pilastri di Poste Italiane, poiché consente di controllare e mitigare i rischi aziendali connessi alla salute e alla sicurezza del lavoro. In tal modo, continua l'estensione del Modello di Organizzazione e Gestione Integrato dei diversi "Sistemi di Gestione Aziendali", che persegue gli obiettivi di soddisfazione dei clienti, degli stakeholder e, nello specifico, della sicurezza dei dipendenti e lavoratori di Poste Italiane sui luoghi di lavoro, secondo le linee guida strategiche aziendali.

Poste Italiane ha definito un piano pluriennale di adozione su tutto il perimetro aziendale delle certificazioni in materia di salute e sicurezza. Nel 2020 si è completato l'iter di certificazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro di tutte le unità produttive della Capogruppo, secondo i piani e gli obiettivi strategici fissati. Anche le Società del Gruppo hanno come obiettivo sia l'adozione, sia la certificazione dei sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro. Al 2020 le principali Società del Gruppo certificate sono: EGI S.p.A., Poste Vita S.p.A., PosteAssicura S.p.A., SDA S.p.A.; Postel S.p.A., Poste Air Cargo S.r.l., Bancoposta Fondi S.p.A., Postepay S.p.A.). L'obiettivo è quindi il conseguimento ed il mantenimento della certificazione di tutte le unità produttive di Poste Italiane S.p.A. e delle Società del Gruppo.

Nell'ambito del proprio sistema di gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro vengono effettuate delle verifiche periodiche e dei controlli in ciascuna unità produttiva della Capogruppo e nelle Società del Gruppo. In particolare, le attività di verifica e controllo effettuate dall'Azienda si articolano su:

  • audit sui sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (nell'ambito dei quali vengono inclusi i controlli lato ambiente) con l'obiettivo di verificare la conformità dei sistemi con le norme di riferimento;
  • verifiche operative e sensibilizzazione in ambito salute e sicurezza del personale operante nei siti, in particolare attività di verifica operativa nei Centri di Recapito e negli Uffici Postali mirata alla valutazione dello stato complessivo in termini di sicurezza infrastrutturale, impiantistica e di processo di lavoro;
  • Technical Audit, attività di controllo mirata ad analizzare e valutare lo stato di conformità SSL dei siti, con particolare riferimento agli aspetti di carattere impiantistico/strutturale.

Diversi sono i sistemi adottati dal Gruppo per attuare il monitoraggio ed il controllo dell'efficacia delle politiche in materia di salute e sicurezza adottate. Tra questi:

  • GISLA (Gestione Informatica Sicurezza sul Lavoro e Ambiente)
  • Piattaforma Docent per la gestione della formazione
  • GIW per la gestione informatica Infortuni

  • SSA (Safety Self Assessment)
  • Real Gimm (quota parte per la gestione delle manutenzioni impattanti lato salute e sicurezza)
  • File Maker (quota parte per la gestione dei lavori immobiliari impattanti lato salute e sicurezza)
  • EDVR (gestione elettronica dei Documenti di Valutazione dei Rischi)

Le performance e gli obiettivi stabiliti nell'ambito delle verifiche vengono costantemente monitorati e rianalizzati in occasione del Riesame della Direzione previsto nell'ambito dei sistemi di gestione della salute e sicurezza adottati. Tra le attività svolte da parte dell'Azienda per il raggiungimento degli obiettivi nell'ambito del proprio sistema di gestione, figurano la formazione continua dei lavoratori, campagne di sensibilizzazione e coinvolgimento del personale, interventi di miglioramento impiantistico-strutturale dei siti, il miglioramento continuo e certificazione dei sistemi di gestione, monitoraggio dei rischi in relazione ai processi e ai luoghi di lavoro, realizzazione dei piani di miglioramento e le attività di controllo periodico rispetto alla normativa vigente.

BOX - Poste Italiane firma un Protocollo d'Intesa con l'Automobile Club d'Italia

In linea con l'attenzione di Poste Italiane verso tematiche di sicurezza sul lavoro, a ottobre 2020 l'Azienda ha firmato un Protocollo d'Intesa con l'Automobile Club d'Italia (ACI) con lo scopo di formare i dipendenti riguardo i temi di sicurezza stradale e guida sicura e rinnovare, entro il 2022, l'intero parco mezzi aziendale, abbattendo le emissioni di oltre il 40%. L'accordo raggiunto tra le parti prevede la creazione di campagne di comunicazione tematiche e la programmazione di corsi, stage e giornate di sensibilizzazione per garantire una sempre maggiore sicurezza sul lavoro al personale Poste Italiane. L'iniziativa intrapresa con ACI ha definito uno step importante per il percorso di sostenibilità dell'Azienda, riflettendo la crescente sensibilità del Gruppo alle tematiche di sicurezza sul lavoro e di mobilità sostenibile.

Lo scenario emergenziale presentatosi nel corso del 2020 ha comportato la necessità di adottare delle misure di prevenzione ancor più cautelative nell'ottica di poter garantire la salute e la sicurezza di tutte le Persone ma allo stesso tempo assicurare la continuità degli adempimenti previsti dalla normativa e dagli standard internazionali in materia come la formazione obbligatoria e la sorveglianza sanitaria. Con riferimento alla formazione in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, in considerazione dell'emergenza, è sorta la necessità di riprogettare e adattare in modalità di formazione a distanza (FAD) i pacchetti formativi, al fine di garantire il distanziamento sociale. A tal riguardo il Gruppo ha avviato l'implementazione della modalità di fruizione a distanza attraverso l'utilizzo delle piattaforme di formazione e-learning per i corsi previsti dall'Accordo Conferenza Stato – Regioni, consentendo dunque il proseguimento delle attività, fatta eccezione per la formazione pratica/addestrativa delle squadre di emergenza.

L'Azienda oltre alla formazione obbligatoria, ha ritenuto di gran rilievo assicurare la prosecuzione della progettazione e redazione dei vademecum rivolti ai Lavoratori e ai Preposti e Dirigenti, implementando una massiccia campagna di comunicazione rivolta a tutti i dipendenti sulle misure di igiene e prevenzione in relazione al contagio da Covid-19 reso disponibile attraverso tutti i canali interni (intranet, mailing, bacheche aziendali, flyers ecc.). Le misure di prevenzione e mitigazione adottate hanno permesso, anche in uno scenario emergenziale di tale entità, l'erogazione di circa 224 mila ore di formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Il Gruppo Poste Italiane, in attuazione delle normative di riferimento per la gestione dell'emergenza, ha attivato un protocollo di sorveglianza sanitaria eccezionale assicurando l'assistenza medica e sanitaria ai lavoratori cosiddetti

"iper-suscettibili" ovvero maggiormente esposti a rischio di contagio, in virtù di caratteristiche quali: età e stato di salute a prescindere dall'esposizione a rischi specifici di settore. Tale sorveglianza è stata implementata grazie al network di medici competenti ingaggiati su tutto il territorio nazionale e che hanno supportato i dipendenti rientranti nella categoria degli iper-suscettibili con indicazioni/prescrizioni utili per il contenimento del rischio di contagio. Tra le diverse iniziative di prevenzione e protezione introdotte dall'Azienda se ne evidenziano due che nel corso del 2020 hanno in particolare consentito di attuare un importante monitoraggio del livello di rischio da contagio derivante dal virus SARS-COV-2:

  • indagine epidemiologica, su base volontaria, con uso di test sierologici su campioni di popolazione aziendale, attraverso la quale si è meglio compreso la diffusione della malattia nell'ambito del contesto lavorativo del Gruppo in uno specifico territorio (Lazio). La campagna, che ha rappresentato uno strumento importante anche in termini di prevenzione non solo per il Gruppo, ma più in generale per il Sistema Paese, è stata realizzata in collaborazione con il Policlinico Universitario del Campus Biomedico, realtà sanitaria di rilievo sia sotto il profilo scientifico che ospedaliero;
  • il progetto di screening massivo con uso di tamponi rapidi, volto alla prevenzione in attesa del vaccino, denominato «Work in safety way», e che prevede la somministrazione, su base volontaria, a tutti i dipendenti del Gruppo di tamponi rapidi di tipo naso faringeo utili ad intercettare i casi probabili di positività.

La verifica e l'applicazione delle misure di tutela adottate per la mitigazione del rischio di contagio sono eseguite dal Comitato di Crisi Rischio Coronavirus, istituito in data 21 febbraio 2020 in linea con l'art. 13 del Protocollo anticontagio del 24 aprile 2020 (Allegato 6 del DPCM 26 aprile 2020) condiviso tra tutte le Parti Sociali, e attraverso uno specifico accordo nell'ambito dell'Osservatorio Paritetico Nazionale (OPN) per la salute e sicurezza sul lavoro. Il Comitato, presieduto dall'Amministratore Delegato e dal Condirettore Generale di Poste Italiane, cui partecipano, oltre alle strutture tecniche di riferimento, tutti i Datori di Lavoro ex art. 2 lettera b) del D.Lgs 81/08 del Gruppo Poste Italiane, si riunisce costantemente e, in funzione dell'analisi dell'evoluzione della situazione contingente, assume decisioni in merito a misure informative, organizzative e preventive per la salute e sicurezza dei lavoratori, attuandole tempestivamente. Poste Italiane si è dotata degli strumenti organizzativi necessari per la realizzazione di una linea di azione unitaria ed orchestrata a livello nazionale sulle misure di contenimento e prevenzione per fronteggiare l'emergenza sanitaria globale. Per la gestione dell'emergenza sono state individuate in ambito Corporate Affairs due strutture di coordinamento delle attività del Gruppo: Tutela Aziendale e Immobiliare, che a loro volta si sono avvalse delle altre funzioni operative del Gruppo coinvolgendo circa 500 persone nella Direzione Centrale e sul territorio.

In tutti gli immobili dell'Azienda, e in particolare per l'intera rete degli Uffici Postali e dei centri di distribuzione della corrispondenza, è stata effettuata una completa opera di pulizia e disinfezione delle superfici con igienizzanti a base di cloro e alcool e ingaggiando imprese specializzate per la

sanificazione, attraverso un cronoprogramma serrato che ha interessato centinaia di diverse sedi ogni giorno. Come da Protocollo aziendale negli uffici nei quali sono stati riscontrati casi di positività al virus è stata effettuata, prima della riapertura al pubblico, una profonda sanificazione secondo i più elevati standard con l'utilizzo di prodotti con ipoclorito di sodio, ozono o perossido di idrogeno. Sono inoltre stati attivati i dispositivi per la sanificazione della flotta aziendale, che, attraverso micro-

Implementato un piano di pulizie e sanificazione che ha impattato in due cicli 13.000 siti e 67.000 veicoli aziendali

Effettuati 5.583 interventi sugli impianti di condizionamento per efficientare il sistema di ricambio dell'aria e sanificati 67.500 filtri al mese

nebulizzazione di soluzioni disinfettati, sono in grado di sanificare a fondo le superfici interne dei mezzi di lavoro. L'Azienda ha provveduto all'acquisto e installazione in ogni sito logistico di bagni chimici per esclusivo utilizzo dei

corrieri esterni, e ha proceduto con l'installazione di videocamere termiche per individuare la temperatura corporea nella sede centrale (controllo della temperatura per tutte le aree di accesso obbligato presso la sede direzionale di Roma EUR che ospita oltre 6.000 dipendenti), nell'intera rete degli Uffici Postali, negli uffici logistici aperti al pubblico e in tutti gli altri ambienti di lavoro con più di 150 dipendenti, inclusi gli HUB logistici. Con uno straordinario impegno sia produttivo che organizzativo, sono state realizzate e montate in

Inviate a tutti i dipendenti 21 mail, 4 videomessaggi dell'Amministratore Delegato e realizzate 18 locandine sul tema Covid-19; inoltrate ai sindacati oltre 60 comunicazioni e raggiunte 1 mln di visualizzazioni su internet

16.500 dipendenti

tempi record barriere in plexiglass sostenibile (polimetilmetacrilato - PMMA), pannelli protettivi installati in tutti gli Uffici Postali che ne erano sprovvisti e schermi protettivi per consulenti e corner Postepay, per proteggere staff e clienti, nonché ulteriori 300 barriere nei centri di accettazione dedicati alla clientela business. Inoltre, tutti gli operatori di sportello in attività, così come i portalettere e i corrieri, hanno ricevuto in dotazione tutti i dispositivi di sicurezza necessari.

Nel giro di poche settimane Poste Italiane è stata protagonista di una riorganizzazione straordinaria che ha portato all'adozione del lavoro agile da parte di circa 16.500 dipendenti, circa l'81% delle risorse che operano in funzioni di staff centrale e territoriale. Per garantire una gestione accurata delle Lavoro agile per

nuove modalità di lavoro, all'interno della funzione Risorse Umane è stata

costituita una apposita task force che ha avuto il compito di coordinare il processo di riorganizzazione. L'impegno che ha dimostrato Poste Italiane nell'agevolare il lavoro da remoto si è tradotto in una vera e propria "immersione" tecnologica e formativa, sono stati forniti oltre 3.000 nuovi PC a domicilio e per la prima volta l'Azienda ha consentito ai dipendenti la possibilità di utilizzare i propri dispositivi personali secondo la pratica del Bring Your Own Device (BYOD), che prevede la possibilità di accedere alle risorse informative aziendali anche attraverso dispositivi di proprietà del dipendente, purché siano garantite condizioni di sicurezza su tali dispositivi.

L'Azienda, in linea con la regolamentazione di riferimento, ha sospeso tutti i corsi di formazione che richiedevano la partecipazione in presenza e ha previsto l'annullamento di tutti gli eventi pubblici interni ed esterni, la sospensione delle trasferte internazionali, nazionali, infra-regionali e regionali, salvo indifferibilità delle stesse e la sospensione dell'accesso a terzi (consulenti, prestatori di servizio e visitatori) nelle sedi direzionali, oltre che la chiusura dei bar interni e delle mense aziendali. Per agevolare il flusso delle informazioni e consentire ai colleghi che lavorano sul territorio di segnalare con regolarità le specifiche esigenze di ciascun ufficio, è stato attivato un doppio canale di informazione: un portale web dedicato per consentire una verifica puntuale delle azioni predisposte dall'Azienda a livello centrale e un numero verde per richiedere informazioni aggiuntive.

Nell'ambito delle relazioni commerciali, l'Azienda ha provveduto a comunicare l'informativa di riferimento in merito alla gestione del rischio da contagio, tramite la cartellonistica di riferimento recante le linee guida di comportamento e attraverso comunicazioni formali nell'ambito dell'azione di coordinamento tra le parti interessate (lavoratori e clienti) che il Datore di Lavoro esercita attraverso il Servizio di Prevenzione e Protezione aziendale, redigendo il

Documento di valutazione dei rischi da Interferenze. Tale documento, la cui redazione coinvolge tutte le parti interessate, interne ed esterne all'Azienda, integra le misure di tutela previste per le specifiche attività lavorative con ulteriori azioni di mitigazione di rischi derivanti dall'interazione con i clienti.

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Targot Baseline Stato attuazione
2020
Outcome
Aumentare il coinvolgimento di donne nei piani sviluppo del personale rispetto
di sviluppo del personale
% di donne coinvolte nei piani di
alla media raggiunta nel biennio
2016-2018
4% entro il 2022 2019 14%
Adottare una specifica strategia per garantire il
rafforzamento della rappresentanza di genere
femminile nella copertura delle posizione di
middle management
% di donne nelle posizioni di
middle management
2% entro il 2022 2019 0.6%
Investire sui programmi di mentorship per lo
sviluppo di un nuovo stile di leadership in linea
con le politiche di gender equality
% di mentor donne formate 50% entro il 2021 2019 Nel 2020 sono
state formate 41
donne (+407%)
QUALITY
EDUCATION
Umano Incrementare i programmi di mentoring allo
scopo di favorire la cooperazione
generazionale e lo scambio dei saperi
% di mentor a supporto delle
giovani generazioni
+15% entro il 2021 2019 Oltre il 50% di
mentor a
supporto delle
nuove
generazioni
GENDER
5
EQUALITY
Implementare programmi strutturati di ascolto
attraverso survey e community finalizzati alla
rilevazione dei fabbisogni delle diverse
generazioni
nº survey realizzate 2 entro il 2022 2019
Sociale-relazionale Rafforzare le misure di caring nei confronti di
colleghi con malattie croniche elo con gravi
patologie attraverso piani di sensibilizzazione
aziendale e la disponibilità di servizi finalizzati
all'inclusione
% del target rilevato raggiunto
dalle misure di caring individuate
40% entro il 2022 2019 Survey destinata
a tutta la
popolazione
aziendale per
individuare il
target
REDUCED
INEQUALITIES
Estendere il servizio di sottotitolatura a tutti i
video realizzati e pubblicati sulla intranet
% dei video pubblicati sui canali
digitali dotati di sottotitoli
100% entro il 2021 2019 80%
Employer branding specifico su Diversity and
Inclusion, in sinergia con le Università
Numero università coinvolte 4 entro il 2022 2019 1
1 800
Definire campagne formative e di
comunicazione volte al superamento di
stereotipi e pregiudizi (unconscious bias)
nº di piani di comunicazione e
sensibilizzazione realizzati
2 entro il 2022 2019 1
Realizzare azioni formative e di
sensibilizzazione sulla tutela dei Diritti Umani
% della popolazione aziendale 60% entro il 2021 2019 31,4%
Definire campagne di ascolto e di
comunicazione per far evolvere la
consapevolezza e la cultura aziendale sui temi
della Diversity and Inclusion
nº campagne di comunicazione 3 campagne di comunicazione
integrate (interna/esterna)
n° survey realizzate sulla intranet
integrate
5 survey entro il 2021
2019 1
Creare una Community ad hoc sulla Diversity
and Inclusion per diffondere a tutti i livelli
dell'organizzazione una crescente sensibilità e
consapevolezza sul valore della diversità e
inclusione.
% popolazione aziendale
coinvolta
100% entro il 2022 2020 New
Certificazione Equal Salary Ottenimento certificazione entro il 2022 2020 New

Tutela dei diritti umani in Azienda

Poste Italiane, da sempre al fianco del Paese, è consapevole di poter svolgere un ruolo importante nell'affermazione dei principi di sviluppo sostenibile tra le imprese. A tal fine il Gruppo si è dotato, oltre che di un Codice Etico, di un corpus di policy e linee guida aziendali in materia di tutela e protezione dei diritti umani, quali: la Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani; la Politica in materia di Diversità degli Organi di Amministrazione e Controllo e la Policy Diversity and Inclusion a sostegno del valore della diversità e della cultura inclusiva in azienda.

Principali capitali collegati

Poste Italiane si propone come soggetto economico attivo nella salvaguardia del benessere delle persone che lavorano nell'Azienda e per l'Azienda, e di quelle che vivono nella comunità in cui opera. In quest'ottica, il Gruppo assume responsabilità sempre maggiori nella salvaguardia dei diritti umani, rispettando e divulgando attivamente i principi previsti dalla normativa e dagli standard emanati da organizzazioni internazionali di riferimento.

Poste Italiane ha aderito alla CEO Guide for Human Rights, l'associazione nazionale dei professionisti impegnati nella gestione della sostenibilità nelle imprese

Il Gruppo, all'interno della sua Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, in linea con il Codice Etico del Gruppo, sancisce l'impegno dell'Azienda per la tutela dei diritti di tutte le persone ricomprese all'interno della propria catena del valore, con particolare attenzione verso alcune categorie di stakeholder come lavoratori propri, fornitori e partner, comunità locali, clienti, migranti, bambini, persone con disabilità, persone vittime di discriminazione e qualsivoglia forma di violenza. All'interno del documento viene descritto l'impegno del Gruppo nel voler allineare i processi aziendali ai principali standard e best practice internazionali, nel farsi promotrice dei principi in essa sanciti e nel rendicontare periodicamente l'andamento delle performance raggiunte, in termini di modalità di gestione e monitoraggio, rischi identificati e azioni di gestione e mitigazione. L'impegno di Poste Italiane si concentra inoltre sulla prevenzione e sul ripudio di ogni forma di discriminazione e violenza e di lavoro forzato o minorile, intensificando l'interesse aziendale nel promuovere il benessere della persona.

Obiettivo primario per il Gruppo è quello di incentivare lo sviluppo di una cultura d'impresa fondata sul rispetto e sulla valorizzazione della diversità che, in tutte le sue forme e manifestazioni e ai diversi livelli dell'organizzazione, è considerata una delle più grandi risorse che dà valore all'Azienda nel suo complesso. La gestione consapevole delle diversità in chiave inclusiva, oltre a creare valore sociale condiviso, determina un vantaggio competitivo per l'intero Gruppo ed è di fatto un elemento abilitante per il coinvolgimento e il commitment delle persone negli obiettivi aziendali.

I programmi per la promozione della diversità e dell'inclusione sociale si inseriscono in un contesto più ampio che punta a garantire la valorizzazione delle differenze dei singoli e la promozione di modelli organizzativi equilibrati che possano stimolare il dialogo e far emergere le caratteristiche di ciascuna persona, favorendo la riduzione di situazioni di fragilità individuale.

Tale percorso punta allo sviluppo e all'evoluzione delle modalità di presidio delle tematiche legate alla diversità, passando da un approccio volto alla tutela ed integrazione della diversità a una strategia proattiva per il superamento delle barriere e la risoluzione dei fattori che possano impedire l'inclusione lavorativa degli individui.

Poste Italiane, in linea con quanto già affermato all'interno del Codice Etico di Gruppo e nella Politica Aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani, ha voluto delineare chiaramente all'interno di una specifica Policy Diversity and Inclusion l'approccio dell'Azienda in termini di missione, strategia e pratiche messe in atto per stimolare un ambiente di lavoro collaborativo, solidale e aperto ai contributi di tutta la popolazione aziendale, indipendentemente da qualsiasi diversità li contraddistingua. Il Gruppo vuole in tal senso contribuire ad alimentare e accrescere la fiducia delle Persone e delle comunità in cui opera, e favorire la diversità in tutte le sue dimensioni per poter cogliere al massimo le opportunità che ne possono derivare, generando valore all'interno degli ambienti di lavoro e ottenendo, di conseguenza, un vantaggio competitivo sul business.

Il Gruppo vede nella diversità un valore da proteggere e incoraggiare con azioni concrete e pervasive in tutti i processi organizzativi e gestionali, basandosi sul rispetto e sul valore delle persone, affinché ognuno si senta incluso e possa dare il meglio di sé. In particolare, la Politica definisce le 4 dimensioni della diversità per Poste Italiane:

Genere

L'Azienda dà valore all'equilibrio di genere e al superamento di ogni stereotipo, discriminazione o pregiudizio, per creare le migliori condizioni in cui ogni persona possa esprimersi al meglio. Il Gruppo Poste Italiane si impegna ad un rafforzamento crescente delle iniziative di sensibilizzazione a tutti i livelli e si fa promotore di politiche e azioni volte a favorire le pari opportunità, la conciliazione tra i tempi di vita e quelli di lavoro, la condivisione delle responsabilità familiari e la rimozione di potenziali ostacoli, ivi inclusi quelli connessi all'orientamento sessuale.

Generazioni

L'Azienda riconosce e valorizza strategie integrate per lo sviluppo e la gestione dei bisogni delle differenti generazioni che convivono all'interno dell'organizzazione. In tale ottica, in considerazione delle prospettive demografiche e dei relativi impatti sul turnover aziendale, le politiche puntano a favorire il dialogo e il confronto intergenerazionale.

Disabilità

Il Gruppo riconosce pari opportunità a tutte le sue persone indipendentemente dalle disabilità sensoriali, cognitive e motorie. In tale contesto, si impegna a realizzare misure concrete per favorire l'inserimento e l'inclusione delle persone con disabilità, valorizzandone appieno il talento e le competenze in Azienda e contribuendo in tal modo all'abbattimento di barriere culturali, sensoriali e fisiche.

Interculturalità

L'Azienda si impegna a favorire e mettere a sistema il mix di culture diverse al proprio interno attraverso la promozione di una visione interculturale e aperta al confronto multilivello, improntata alla cooperazione organizzativa e sociale.

La Società, per favorire la declinazione operativa dei contenuti della Policy, ha costituito dei gruppi di lavoro interfunzionali per ciascuna dimensione individuata: genere, generazioni, disabilità e interculturalità, con il compito di sviluppare un piano strutturato di iniziative, associate ad indicatori di performance, in linea con gli obiettivi strategici di riferimento.

BOX- Percorsi formativi sugli unconscious bias

Per promuovere l'inclusione come percorso culturale capace di generare valore sociale, è stato avviato un ciclo di incontri formativi manageriali dedicati agli "unconscious bias" per gestire in modo efficace le distorsioni cognitive basate su pregiudizi e stereotipi culturali. Il percorso, che ha coinvolto manager operanti nelle funzioni centrali e territoriali, ha lo scopo di creare conoscenza e consapevolezza condivisa attraverso cui i partecipanti saranno chiamati a farsi ambasciatori, nella propria realtà, di un approccio inclusivo che valorizzi la diversità attraverso l'esempio e le azioni quotidiane. Al fine di sensibilizzare tutti i livelli organizzativi sono stati organizzati dei corsi online rivolti all'intero personale sulle tematiche del pregiudizio, degli stereotipi, della discriminazione e gli automatismi mentali che possono condizionare le scelte, ragionando su come identificarli, smontarli e ridurli.

I programmi di diversità e inclusione di Poste Italiane, in linea con quanto previsto nella Politica aziendale, saranno monitorati mediante indicatori elaborati annualmente in raccordo e collaborazione con la funzione Governo Rischi di Gruppo in ambito Corporate Affairs in coerenza con le linee guida evolutive del piano di sostenibilità aziendale. A tal fine, verrà istituita una task force interfunzionale costituita da rappresentanti di tutte le funzioni aziendali interessate, per apprezzare scenari, obiettivi e metriche di valutazione, da rendere visibili e trasparenti in documenti aziendali pubblici, da divulgare sia all'interno del contesto organizzativo che agli stakeholder, attraverso i principali canali di comunicazione interna ed esterna.

La Politica è resa disponibile a tutti gli stakeholder sul sito web dell'Azienda, e comunicata a tutto il personale dipendente grazie a specifiche sessioni formative, sulla base dei ruoli e delle responsabilità. Con riferimento all'aggiornamento, questa viene valutata almeno annualmente alla luce delle evidenze emerse dagli assessment e dal monitoraggio delle tendenze nazionali e internazionali.

BOX - L'impegno continuo sui diritti umani per un'Azienda più inclusiva e sostenibile

Poste Italiane, in qualità di leader del settore e di attore che contribuisce attivamente alla crescita del tessuto sociale ed economico del Paese, riveste un ruolo essenziale non solo nel rispettare i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, ma anche nella definizione, attuazione e promozione di strategie volte allo sviluppo di tali pratiche e alla diffusione di una sempre maggiore consapevolezza a livello nazionale. Poste Italiane si prefigge l'obiettivo, attraverso la formazione, di promuovere la conoscenza e la diffusione dei principi guida adottati dal Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite quali valori, storia, strumenti giuridici, sistemi di protezione, responsabilità delle aziende e delle istituzioni. In quest'ottica, nel mese di settembre, in continuità con il workshop di formazione manageriale "Business e Diritti Umani: il ruolo delle Imprese per lo sviluppo sostenibile" iniziato a gennaio 2020, si è attivato il corso online su "Impresa e Tutela dei Diritti Umani" destinato a tutto il personale. Il corso online è stato progettato da Responsabilità Sociale d'impresa, Welfare e Corporate University, sulla base dei contenuti forniti da SIOI (Società Italiana per l'Organizzazione Internazionale).

Le tematiche legate alla diversità e all'inclusione sono gestite dalla funzione People Care e Diversity Management, introdotta nel 2019 in ambito Risorse Umane e Organizzazione che, in coordinamento con la funzione Governo dei Rischi di Gruppo, opera come attivatore e promotore del cambiamento culturale e organizzativo. L'Azienda, inoltre, mantiene attiva la sua partecipazione a tavoli di lavoro interaziendali su tali tematiche valorizzando le collaborazioni con primarie associazioni di settore.

Inoltre, per garantire un allineamento ai trend e alle best practice di mercato è stato istituto il Centro Studi HR anche ai fini della condivisione, socializzazione di esperienze e introduzione di approcci innovativi a sostegno della cultura inclusiva. Il Centro Studi si confronta con altre aziende, associazioni ed istituzioni per verificare l'evoluzione delle migliori pratiche.

Con l'"Accordo Quadro sulle molestie e la violenza nei luoghi di lavoro" l'Azienda sancisce il proprio impegno e dovere nel mantenere un ambiente di lavoro in cui sia garantito per ciascuna persona, il rispetto, la dignità e siano favorite le relazioni interpersonali basate su principi di eguaglianza e di reciproca correttezza, non tollerando alcuna forma di molestia o di violenza all'interno del luogo di lavoro.

In linea con quanto definito dal Protocollo di Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità, sottoscritto dal Gruppo ormai da diversi anni, Poste Italiane si impegna a promuovere campagne di awareness efficaci e incisive sugli aspetti della violenza di genere e a monitorarne l'impatto sul territorio: sui monitor dei 7000 sportelli Postamat ATM, a tale proposito, sono visibili i messaggi istituzionali di sensibilizzazione su tali temi e vengono ricordati il numero verde 1522 e l'app per la prevenzione e il contrasto ai fenomeni di violenza, stalking e maltrattamento.

A tal proposito, in continuità con quanto fatto nel 2019 con le due principali organizzazioni di tutela operanti a livello nazionale, la Rete antiviolenza "D.i.Re." e l'associazione di volontariato "Telefono Rosa", è stato avviato il modello integrato di intervento a favore dell'autonomia economica e lavorativa delle donne vittime di violenza attraverso

l'attivazione di un fondo ad hoc alimentato da apposite risorse deliberate nel corso del 2020 dal Comitato sponsorizzazioni ed erogazioni liberali del Gruppo. Tale progettualità si basa sulla realizzazione di percorsi professionalizzanti retribuiti finalizzati all'inserimento lavorativo delle donne in uscita dai centri antiviolenza

Poste Italiane premiata "2020 CSR Coup de Coeur" per la promozione di percorsi finalizzati

all'indipendenza economica delle donne vittime di violenza

presenti sul territorio nazionale. Poste Italiane da un lato sostiene economicamente i percorsi di riqualificazione e di inserimento lavorativo, dall'altro, attraverso la sensibilizzazione della catena di fornitura del Gruppo, permette l'individuazione di posizioni lavorative a cui si può rispondere con professionalità selezionate dai centri antiviolenza.

In continuità con l'intenzione di rendere indipendenti le donne vittime di violenza dal punto di vista economico, è stato lanciato il piano di attività 2021 per garantire alle donne anche un'autonomia abitativa. L'iniziativa prevede di destinare alcuni immobili patrimoniali del Gruppo invenduti in esito alle aste ad alloggi sociali per donne in uscita dai percorsi di violenza. A inizio 2021 sono già stati individuate dieci unità abitative da adibire a tale scopo.

Diversità e inclusione sono valori che Poste Italiane ritiene di primaria importanza, e che promuove e ricerca anche

nell'ambito degli organi di Amministrazione, per questo il Gruppo si è dotato di una "Politica in materia di diversità degli organi di Amministrazione e controllo", che costituisce il documento con cui l'Azienda dichiara la sua responsabilità ad adottare una prospettiva di tale valore.

44,4% del CdA della Capogruppo è composto da donne

La Politica individua i criteri per una composizione quali-quantitativa del Consiglio di Amministrazione funzionale ad un efficace assolvimento dei compiti e delle responsabilità affidati all'organo di gestione, attraverso la presenza di persone che assicurino una sufficiente diversità di punti di vista e competenze, necessari per una buona comprensione degli affari attuali, dei rischi e delle opportunità, riferibili all'attività aziendale a lungo termine.

Fermi restando i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza, nonché le situazioni di incompatibilità e/o decadenza previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto sociale, la Politica affronta i temi relativi a età e anzianità di carica, genere e provenienza geografica ed esperienze internazionali, mantenendo saldi i requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza e le situazioni di incompatibilità e/o decadenza, previsti dalla legge, dalle disposizioni regolamentari e dallo Statuto Sociale.

Il Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza di una società specializzata nel settore, effettua annualmente la

Board Review, un'autovalutazione in linea con una procedura che prevede la conduzione di interviste, anche tramite l'ausilio di specifici questionari, con i singoli amministratori oltreché con i sindaci effettivi e il segretario del Consiglio di Amministrazione. Il rilascio di un rapporto

46% dell'incidenza femminile tra quadri e dirigenti nel 2020

finale è a cura della società incaricata ed è destinato a formare oggetto di esame e condivisione con il CdA nella sua collegialità. La Board Review effettuata nei primi mesi del 2020 ha fatto emergere un profilo adeguatamente bilanciato e valorizzato in linea con le disposizioni di legge in materia e con le recenti evoluzioni di prassi qualitative dell'organo amministrativo in termini di esperienze, di diversità declinata nelle varie accezioni e di competenze professionali, le quali risultano bilanciate per garantire una copertura efficace del ruolo all'interno del Consiglio e dei Comitati.

Pari opportunità nei percorsi di carriera

Poste Italiane considera il rispetto della persona e il suo sviluppo professionale valori imprescindibili ed è consapevole che le capacità relazionali, intellettive, organizzative e tecniche di ogni dipendente rappresentino una risorsa strategica per il Gruppo. L'Azienda promuove la diffusione di una cultura d'impresa inclusiva volta a garantire il rispetto delle pari opportunità, considerando il valore di ogni persona a prescindere dal suo genere, a ridurre situazioni di fragilità individuale e a valorizzare la diversità di pensiero, considerata una risorsa fondamentale per lo sviluppo e la crescita aziendale.

Principali capitali collegati

All'interno del Codice Etico, il Gruppo racconta la propria attenzione verso una gestione e crescita equa del potenziale intellettuale delle proprie risorse umane, in linea con i criteri di merito e i risultati conseguiti, garantendo parità di trattamento e condannando qualsiasi forma di discriminazione. In quest'ottica, la selezione delle Persone è effettuata sulla base delle professionalità e delle competenze nel rispetto delle esigenze aziendali,

indipendentemente dalle loro caratteristiche personali - età, genere, orientamento sessuale, disabilità, origine etnica, nazionalità, opinioni politiche e credenze religiose - secondo il principio di imparzialità.

Lo sviluppo e la valorizzazione delle competenze distintive delle persone, in tutte le sue forme e manifestazioni, ai diversi livelli dell'organizzazione rappresentano leve strategiche fondamentali a sostegno della crescita del business di Gruppo.

Valorizzare le diversità è fondamentale per aumentare il coinvolgimento delle Persone negli obiettivi aziendali, la cui buona gestione crea un vantaggio competitivo per l'Azienda e genera valore sociale condiviso.

Obiettivo del Gruppo è valorizzare le diversità, garantire un costante dialogo con i propri dipendenti e promuovere una cultura d'impresa inclusiva che condanni ogni forma di discriminazione

Da diversi anni Poste Italiane è tra i sostenitori della "Carta per le Pari Opportunità e l'Uguaglianza sul Lavoro", una dichiarazione di intenti sottoscritta volontariamente da imprese di tutte le dimensioni per la diffusione di una cultura aziendale e di politiche delle risorse umane inclusive, libere da discriminazioni e pregiudizi, capaci di valorizzare i talenti in tutta la loro diversità. La Carta promuove una serie di valori orientati alla creazione di un ambiente di lavoro che possa favorire l'inclusione e il pluralismo, in cui vengano riconosciute pari opportunità a ciascun individuo e dove le competenze individuali siano valorizzate. Il Gruppo, riconoscendo tali valori, si impegna a promuovere l'equità e la coesione sociale, stimolando, di conseguenza, la crescita sostenibile dell'Azienda.

Poste Italiane mantiene fede al proprio impegno per la valorizzazione della diversità, continuando ad attuare quanto già previsto dal Protocollo d'Intesa con il Ministero delle Pari Opportunità per realizzare una più efficace e comune azione di comunicazione, sensibilizzazione e diffusione per:

  • promuovere iniziative volte alla tutela e piena affermazione dei Diritti Umani, nonché alla prevenzione e al contrasto di ogni forma di sfruttamento degli esseri umani e della tratta delle persone;
  • promuovere la completa attuazione delle politiche in materia di pari opportunità tra uomo e donna, con particolare riferimento alle materie della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro e delle carriere;
  • prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sessuale e di genere, lo stalking e ogni altra forma di violenza e di maltrattamento a danno di donne e minori;
  • prevenire e rimuovere tutte le forme di discriminazione per cause direttamente o indirettamente fondate sul sesso, la razza o l'origine etnica, la religione o le convinzioni personali, l'età, l'orientamento sessuale e l'identità di genere.

Supporto alla maternità e alla paternità

In un ambito di sensibilizzazione culturale sull'importanza della presenza delle donne nel mondo del lavoro e sul sostegno alla genitorialità attiva, prosegue nel 2020, l'iniziativa "MAAM", programma

Il progetto MAAM ha visto nel 2020 la partecipazione di circa 700 dipendenti

digitale mirato al rafforzamento delle capacità connesse all'esperienza della genitorialità utili anche al momento del rientro al lavoro.

L'iscrizione a MAAM è rivolta sia a donne in maternità che ai neogenitori (madri e padri) di bambini da 0 a 3 anni, nonché ai manager coinvolti dal proprio collaboratore. Sono circa 700 le mamme e i papà che nel 2020 hanno partecipato al programma, con un aumento della partecipazione maschile pari a + 15% rispetto al 2019. L'iniziativa è sostenuta da una community online che permette a madri e padri di confrontarsi sulla genitorialità e sul percorso MAAM in un ambiente protetto e stimolante, integrando le varie esperienze attraverso un sistema relazionale di oltre 5.500 partecipanti di varie aziende, facilitando il processo di apprendimento, allenamento e sviluppo delle competenze. Infine, per valorizzare le competenze consolidate, utili per un efficace rientro o attività sul lavoro, il programma Multiply consente uno scambio su base volontaria, fra il responsabile e il dipendente per la valorizzazione delle competenze. MAAM si propone quindi di contribuire a diffondere, a tutti i livelli, un modello di cultura orientata all'inclusione delle donne nel mondo del lavoro e a favorire la genitorialità attiva per entrambi i genitori.

Il programma proseguirà anche nel 2021, sotto il nome di "Lifeed" e sarà fruibile da tutti i dispositivi.

Poste Italiane è entrata nella top five della classifica sulla parità di genere delle società appartenenti all'indice FTSE MIB della Borsa di Milano stilata da Equileap

Sviluppo leadership femminile

Poste Italiane intende promuovere tematiche di parità di genere e la crescita professionale di donne, all'interno dell'Azienda. In questa ottica, il Gruppo è socio sostenitore dal 2012 di Valore D, l'associazione di imprese che promuove la diversità, il talento e la leadership femminile a sostegno di un maggior equilibrio di genere. Tale collaborazione ha permesso di partecipare ad interventi di formazione manageriale, skill building, role model, progetti di mentorship interaziendali per promuovere la crescita professionale delle donne verso ruoli manageriali, di collaborare a tavoli di lavoro interaziendali sui temi del diversity management, della conciliazione e dell'occupazione femminile nonché di offrire testimonianze a programmi di induction ed ispirazione a favore di giovani studenti delle scuole medie.

Nel 2020, l'Azienda ha aderito, per il secondo anno consecutivo, al programma InspirinGirls, promosso da Valore D con il patrocinio del Ministero dell'Istruzione. Il progetto ha l'obiettivo di favorire modelli di riferimento liberi da stereotipi di genere, attraverso il dialogo tra studenti delle scuole medie e le cosiddette "role model". Durante la chiusura delle scuole, a causa dell'emergenza sanitaria da Covid-19, gli eventi in presenza sono stati convertiti in modalità online attraverso spazi virtuali dedicati a docenti, studenti e role model.

La grande attenzione che Poste Italiane riserva alle pari opportunità e allo sviluppo della figura femminile in Azienda ha portato il Gruppo ad essere riconosciuto come uno tra migliori datori di lavoro per le donne in Italia. A sancirlo è stata la ricerca "Italy's Best Employers for Women 2021" realizzata dall'Istituto Tedesco Qualità ITQF in collaborazione con il Media Partner La Repubblica Affari&Finanza. I 200 migliori datori di lavoro per le donne in Italia sono stati individuati ascoltando il web in modo innovativo e impiegando l'intelligenza artificiale. In particolare, i risultati di tale studio sono l'esito di un'ampia analisi per la quale sono stati considerati 45 argomenti tra i quali donne, pari opportunità e lavoro.

Alleanza fra le generazioni

Poste Italiane intende promuovere lo scambio di competenze tra diverse generazioni. In coerenza con questa visione, sono state realizzate due edizioni del programma "FishBowl generation", un format innovativo che ha

avuto l'obiettivo di sviluppare un percorso di ascolto su valori guida, linguaggi, comportamenti prevalenti e stili di relazione adottati nei contesti professionali da colleghi con diversa età anagrafica, per l'emersione di prassi e modalità utili a favorire l'alleanza tra le diverse generazioni. Durante le due edizioni hanno partecipato circa 120 dipendenti. L'analisi ha consentito di ottenere una prima ricognizione rappresentativa di comportamenti e pratiche di riferimento da rinforzare e da diffondere nei contesti di lavoro, per favorire la vicinanza e la relazione attiva tra le diverse generazioni che esistono in Azienda.

Inoltre, è stato previsto il corso formativo online "Gestione delle Emozioni" aperto a tutti i dipendenti, il cui obiettivo è quello di intraprendere un percorso di consapevolezza sull'impatto delle emozioni e delle azioni in chiave intergenerazionale, per affrontare ostacoli e attivare risorse utili a promuovere lo scambio tra persone di generazioni diverse.

BOX – 4Weeks4Inclusion

Nell'ambito delle iniziative avviate per favorire l'inclusione e la tutela della diversità in Azienda, nel mese di novembre Poste Italiane ha partecipato al "4Weeks4Inclusion", una iniziativa interaziendale che per quattro settimane ha coinvolto il personale di 27 grandi società italiane sui temi della diversità e dell'inclusione. L'obiettivo, perseguito attraverso webinar, laboratori digitali e gruppi creativi online tematici, è quello di creare consapevolezza e condividere le pratiche di inclusione adottate dalle varie aziende, legate alle dimensioni di genere, generazionali, disabilità, vulnerabilità e interculturalità. Poste Italiane ha fornito il proprio contributo all'iniziativa realizzando un seminario sul welfare sociale che ha avuto la finalità di approfondire come le iniziative di volontariato aziendale e l'apertura alle realtà sociali e al territorio possano innescare virtuosi processi inclusivi. Inoltre, in occasione della giornata per l'eliminazione della violenza contro le donne, l'Azienda ha coordinato e successivamente diffuso internamente un webinar, dedicato al tema della prevenzione delle molestie nei luoghi di lavoro, quale spazio di riflessione per rafforzare la sensibilità verso i segnali di disagio nell'ambiente di lavoro.

Valorizzazione del personale con disabilità

In linea con l'intento di valorizzare la diversità e l'inclusione sociale, l'Azienda ha sviluppato un'iniziativa sperimentale diretta all'assunzione di personale non udente con la piena conoscenza della lingua dei segni italiana, da inserire negli Uffici Postali delle principali città metropolitane in sportelli dedicati ai clienti con lo stesso tipo di disabilità. Inoltre, Poste Italiane prevede l'utilizzo di interpreti LIS per rendere fruibili nel linguaggio dei segni i messaggi e le notizie più rilevanti presenti nei canali di comunicazione digitale e per supportare l'attività di formazione o lo svolgimento dei colloqui gestionali con i colleghi non udenti.

In questa ottica inclusiva, nel 2020 il Gruppo ha continuato l'azione di abbattimento di barriere architettoniche dei propri uffici nei Comuni con meno di 5000 abitanti, al fine di renderli più facilmente accessibili da tutti.

Sostegno alla fragilità

Nell'ambito delle iniziative di caring rivolte ai dipendenti con situazioni di fragilità, è stato avviato un progetto di ricerca interaziendale realizzato in collaborazione con Fondazione Lavoroperlapersona, finalizzato a promuovere l'inclusività sociale e lavorativa di tutti i dipendenti affetti da gravi patologie ed a supportare l'azienda nell'individuazione di azioni dirette a consentire a tali lavoratori di poter continuare a svolgere al meglio la propria attività lavorativa. L'obiettivo della ricerca è stato quello di intraprendere un percorso di ascolto per individuare le principali implicazioni di natura culturale, organizzativa e gestionale legate ad una condizione di vulnerabilità e a

rilevare la sensibilità sul tema di tutte le persone che lavorano in Azienda. Il programma ha previsto la realizzazione, in una prima fase, di focus group di ricognizione, coordinati dai ricercatori della Fondazione che hanno coinvolto un panel di colleghi con una grave patologia, i loro capi e i referenti Risorse Umane. Sono state successivamente raccolte, attraverso survey su base volontaria ed in forma anonima, le percezioni e le esperienze dell'intera popolazione aziendale. L'iniziativa, che consegue alla sperimentazione del progetto PosteHelp avviato nelle regioni Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia, consentirà la programmazione e lo sviluppo di azioni di risposta coerenti con le esigenze reali della popolazione aziendale.

Inoltre, è stato previsto un corso relativo alla Gestione delle fragilità, aperto a tutto il personale, al fine di avere una visione condivisa del tema a livello aziendale. Il programma propone pillole video sulle principali tematiche riguardanti disabilità e fragilità che si vivono in famiglia, come la gestione del tempo e dello spazio, il life balance e i momenti di pausa.

BOX – Il sostegno di Poste Italiane alla colletta alimentare

Anche per il 2020 l'Azienda ha aderito alla Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, l'iniziativa organizzata da Banco Alimentare Onlus che permette di donare parte della propria spesa a chi ne ha bisogno. Poste Italiane, in relazione alla riorganizzazione dell'iniziativa dovuta all'emergenza sanitaria,

ha partecipato mettendo a disposizione la propria rete di comunicazione per dare maggiore valorizzazione alle nuove modalità di raccolta.

SOSTEGNO AL TERRITORIO E AL PAESE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2020
Outcome
Proseguire i progetti di inclusione e
educazione finanziaria, postale e
Nº Aventi 258 entro il 2021 2020 New POVERTY
ЛУРАН
digitale
Certificare il servizio di consulenza
finanziaria e le competenze delle
persone che agiscono secondo lo
standardISO 22222
% dei consulenti finanziari
certificati ISO 22222
100% entro il 2022 2018 Formati 500
consulenti
O ECONOMIC GROWTH
Fisico/Strutturale
Sociale-relazionale
Programmi di Educazione Finanziaria,
Postale e Digitale nei Piccoli Comuni
Nº Aventi 193 eventi entro il 2020 2019 programmi di
educazione
finanziaria
postale sono
stati effettuati
per 484 piccoli
comuni
SUSTAINABLE CITI
AND COMMUNITIES

== 1
合国国国
10 INEQUALITIES
Servizi di pagamento e POS gratuiti per
i Piccoli Comuni
Nº POS 250 entro il 2020 2019 465 POS 6 AND STRONG
Aumentare il sostegno del Gruppo a
iniziative rientranti nella categoria
«benesseree inclusione sociale»
% di investimenti «benessere e
inclusione sociale»
+10% entro il 2021 2019 26 iniziative

Supporto allo sviluppo socio-economico del territorio

Principali capitali collegati

Da sempre l'Azienda accompagna quotidianamente le comunità locali in cui è presente verso processi di modernizzazione e digitalizzazione, promuovendo il benessere dei cittadini e lo sviluppo socio-economico con l'obiettivo di creare un impatto positivo sulla comunità attraverso iniziative di inclusione sociale organiche e diffuse. Grazie alla rete capillare di Uffici Postali, il Gruppo si impegna a promuovere il benessere dei cittadini e a indirizzare il Paese verso il progresso e l'innovazione attraverso lo sviluppo di prodotti e servizi di alta qualità. L'Azienda rivolge una maggiore attenzione verso le categorie più vulnerabili, a causa delle loro condizioni fisiche, psichiche, familiari, economiche, etniche e sociali. Il Gruppo promuove, infatti, un approccio inclusivo e di dialogo costante con i cittadini, le istituzioni e le associazioni del Terzo Settore, sia a livello locale che in ambito nazionale, in un continuo processo di conciliazione dei relativi e legittimi interessi.

Obiettivo del Gruppo è avere un impatto positivo sull'intero territorio nazionale, sfruttando la vicinanza ai cittadini per offrire prodotti e servizi inclusivi, nell'interesse del benessere della comunità

In un'ottica di vicinanza al territorio e alla collettività, il Gruppo ha adottato una Politica sulle Iniziative per la Comunità nella quale è descritto l'impegno dell'Azienda verso la promozione di interventi di natura socioeconomica nel territorio nazionale. La Politica segue quanto già affermato dal Codice Etico, dalla Politica Integrata di Gruppo in termini di anticorruzione e dalla Politica in materia di Diritti Umani, sottolineando l'attenzione della Società verso le categorie di persone più vulnerabili e i bisogni della collettività. Al tal fine, l'Azienda, coinvolgendo i propri stakeholder e mantenendo un dialogo continuo con essi, riesce a creare valore condiviso nel lungo periodo.

La Politica descrive le maggiori aree di intervento verso le quali il Gruppo si rivolge, che, in linea con quelle descritte nella Politica dei Diritti Umani, riguardano una maggiore integrazione delle categorie più a rischio di esclusione attraverso prodotti e servizi dedicati, cultura e istruzione, sostenibilità economica e connessione sociale, attraverso la collaborazione con le amministrazioni centrali e locali, il Terzo Settore e le Comunità per soddisfare i bisogni delle categorie più svantaggiate.

Box – Poste Italiane partner del ciclo di incontri "Atlante dei Territori"

A giugno 2020 è stato avviato il ciclo di incontri "Atlante dei Territori", presentato da Poste Italiane e Fondazione Giangiacomo Feltrinelli in forma virtuale e strutturato in quattro tappe per discutere delle aspirazioni e delle possibilità di cambiamento a partire dai grandi temi della salute, della solidarietà, dell'abitare e delle fragilità territoriali delle aree interne. La crisi legata alla pandemia ha sottolineato con più chiarezza divari, fragilità e contraddizioni fra e nei territori e ha fatto emergere la necessità di abbracciare modelli di sviluppo più resilienti, sostenibili e inclusivi. I vari incontri hanno accolto le testimonianze di ricercatori, amministratori locali, operatori della salute, del sociale e artisti che, mettendo in luce esperienze e racconti dei propri territori, hanno favorito il dialogo e la condivisione di modelli alternativi per la ripartenza.

Poste Italiane si impegna inoltre a contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile definiti all'interno dell'Agenda 2030 dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, nel dettaglio: porre fine ad ogni forma di

povertà (SDG 1); fornire un'educazione di qualità, equa e inclusiva e opportunità di apprendimento per tutti (SDG 4); incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti (SDG 8); ridurre le disuguaglianze (SDG 10).

In coerenza con quanto sancito dal Codice Etico e con i valori definiti all'interno delle linee guida dell'Azienda, gli investimenti a favore della comunità vengono realizzati nel pieno rispetto dei principi di integrità e trasparenza. La procedura che disciplina i processi aziendali sull'adesione ad iniziative di sponsorizzazioni e donazioni stabilisce le modalità attraverso le quali Poste Italiane può eseguire attività di sponsorizzazione e erogazione liberale a favore di partner, enti, associazioni e istituzioni locali che operano sul territorio. I contributi, come riporta inoltre la Politica Integrata, non devono essere strumentalizzati al fine di celare atti di corruzione o di qualsiasi altra condotta non in linea con i principi del Gruppo. L'elargizione dei contributi da parte dell'Azienda è un processo che viene sottoposto ad una due diligence di rilevanza delle iniziative, notorietà del potenziale partner, allineamento con gli obiettivi aziendali e benefit attesi. Il Comitato Sponsorizzazioni ed Erogazioni Liberali valuta tutte le richieste di sponsorizzazione e le erogazioni liberali ed è presieduto da un Presidente esterno dotato di elevati requisiti di professionalità, onorabilità e indipendenza.

Per procedere all'erogazione materiale del contributo viene valutata la coerenza dell'iniziativa con il contenuto contrattuale, il regolare svolgimento delle attività, nonché la corretta esecuzione degli obblighi contrattuali.

Poste Italiane ha adottato uno strumento di monitoraggio che permette l'individuazione di KPI specifici per misurare i benefici che le iniziative hanno generato sia per la comunità che per il business adottando come riferimento lo standard di classificazione e misurazione proposto nel modello del London Benchmarking Group (LBG model), il quale stabilisce dei criteri specifici per gestire, misurare e rendicontare il coinvolgimento nella comunità, secondo principi di trasparenza e partecipazione.

Box – Poste Italiane al fianco della Regione Lazio per la riqualificazione di un'area del fiume Tevere In continuità con le iniziative di sostegno al contesto sociale in cui opera, a dicembre 2020 Poste Italiane

insieme alla Regione Lazio ha presentato il progetto di riqualificazione di un'area del fiume Tevere. Il progetto presentato dal Gruppo prevede la riqualificazione ambientale e paesaggistica dell'area, in un'ottica di rilancio del Tevere e delle zone circostanti. Al termine dei lavori, la nuova area sarà fruibile dalle scuole primarie e secondarie per visite guidate attraverso percorsi culturali focalizzati sulla storia delle comunicazioni e del sistema postale italiano, e per attività all'aperto in

Nel 2020, l'attenzione di Poste Italiane nei confronti della comunità e del territorio si è concentrata sulla lotta alla diffusione del virus SARS-COV-2, sugli aiuti al territorio per ridurre gli impatti negativi dovuti alle misure imposte dall'emergenza sanitaria globale, sulla vicinanza ai piccoli comuni e alle nuove generazioni.

Lo stato di emergenza relativo alla pandemia da Covid-19 ha avuto impatti anche sul calendario di eventi di cui Poste Italiane è sponsor. Il Gruppo, con l'obiettivo di mantenere comunque gli impegni assunti, ha proposto ai Partner, ove possibile, modalità alternative che potessero ugualmente garantire un presidio sul territorio; concretizzate mediante l'utilizzo di soluzioni digitali e rimodulando i progetti in modalità remota.

Box – Poste Italiane aderisce al progetto "adotta una Casa Buona"

Nell'ambito delle iniziative volte al sostegno delle categorie di persone più deboli, Poste Italiane ha aderito al progetto "Adotta una Casa Buona" promosso da "La Caramella Buona Onlus", associazione che da 24 anni è attiva sul territorio per la prevenzione e la repressione degli abusi sui minori e sulle donne. L'adesione al progetto ha permesso al Gruppo di adottare una casa di prima accoglienza in provincia di Frosinone, incrementando l'ospitalità gratuita di mamme e bambini che si trovano in situazioni di emergenza e pericolo.

Box - Poste Italiane consegna i farmaci a domicilio

Grazie all'accordo con 4k s.r.l., la società leader nella consegna del farmaco a domicilio, Poste Italiane mette a disposizione la propria capillarità e la propria rete logistica per offrire un servizio fondamentale alle categorie di persone che non hanno la possibilità di uscire di casa: i cittadini, grazie all'iniziativa, possono ordinare, presso la propria farmacia di fiducia, farmaci a domicilio, che vengono recapitati in modalità instant, entro 90 minuti.

Il servizio è attivo su Bergamo, Bologna, Brescia, Carpi, Catania, Como, Ferrara, Genova, Imola, Livorno, Mestre, Milano, Modena, Padova, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Savona, Teramo, Torino, Varese e Vicenza. Per Poste Italiane questo accordo sigla l'entrata nel settore Pharma, che permette di allargare la catena del valore del Gruppo.

Vicino ai Piccoli Comuni

Poste Italiane mira ad essere, attraverso la rete capillare di Uffici Postali, un collegamento tra le istituzioni, il territorio e i servizi del Paese. Il Gruppo contribuisce alla crescita dei Piccoli Comuni italiani, fornendo una

copertura Wi-Fi gratuita, una flotta green per il servizio postale e l'abbattimento di barriere architettoniche degli Uffici Postali. Il Gruppo Poste Italiane ha ribadito la propria vicinanza alle comunità che

Zero Uffici Postali chiusi nel 2020

popolano il tessuto nazionale italiano partecipando, in qualità di sponsor, all'Assemblea dell'organizzazione Uncem (Unione Nazionale Comuni Comunità ed Enti Montani), tenutasi in modalità online a fine ottobre 2020. Nel corso della discussione sono state affrontate le tematiche di green-economy, innovazione e digitalizzazione, strumentali per il superamento dei divari digitali, sociali e territoriali. L'Azienda, nella figura di Giuseppe Lasco, Condirettore Generale del Gruppo, ha partecipato alla discussione fornendo la propria testimonianza sul percorso di sostegno al territorio e ai Piccoli Comuni che Poste Italiane ha intrapreso negli ultimi anni.

Box – Impegno verso i Piccoli Comuni-Azioni concrete

Grazie alla propria presenza capillare sul territorio nazionale, Poste Italiane è punto di riferimento per la comunità, soprattutto nelle aree considerate periferiche, verso le quali si impegna ad offrire servizi puntuali, presenza fisica e vicinanza ai cittadini. In linea con il programma di rilancio del Paese e in continuità con i sette impegni prefissati nel 2019, Poste Italiane ha promosso diverse iniziative per il sostegno dei Piccoli Comuni. Per il rafforzamento infrastrutturale fisico-digitale, nel 2020 il Gruppo si è impegnato a non chiudere nessun Ufficio Postale, operazione in controtendenza al trend di mercato che vede, invece, la chiusura di esercizi commerciali in piccole realtà; inoltre, Poste Italiane ha continuato l'installazione di cassette postali nei Piccoli Comuni, contando complessivamente 9.857 nuove installazioni in 4.778 Comuni, e 300 cassette Postali Smart, in 231 comuni. Con la volontà di ridurre il digital divide, sono stati installati 5.692 spot Wi-Fi, raggiungendo così l'obiettivo di coprire il 100% dei Piccoli Comuni.

Nel corso del 2020 sono stati inoltre installati 1.327 nuovi ATM, dislocati in 1.320 Comuni; installati 7.096 impianti di videosorveglianza in 2.584 Comuni e abilitate 2.830 scuole in 2.280 Comuni al programma "Risparmio che fa scuola". In aggiunta, presso la sede centrale di Poste Italiane, all'interno della funzione Corporate Affairs, è stato istituito un Ufficio dedicato a supporto dei Piccoli Comuni, raggiungibile attraverso l'indirizzo email [email protected], a cui gli amministratori possono fare riferimento per richiedere informazioni e promuovere iniziative.

In merito all'ampliamento dei servizi, in continuità con il 2019, nei Comuni senza Ufficio Postale è possibile accedere ai principali servizi del Gruppo tramite la prestazione a domicilio dei Portalettere, inoltre grazie all'accordo con la Federazione Italiana Tabaccai stipulato nel 2018, è possibile trovare PuntiPosta presso i Tabacchi. In aggiunta, sono stati installati locker "PuntoPoste da te" per ritiro spedizione e resi, pagamenti di bollettini postali e il ritiro della corrispondenza.

Per garantire una sostenibilità economica e sociale, anche nei Piccoli Comuni si è mirato al rinnovamento dei mezzi di trasporto verso soluzioni a ridotto impatto ambientale, arrivando a contare, nel 2020, 1.308 Comuni serviti dalla flotta green.

Box – I Portalettere raccontano i Piccoli Comuni

Durante il 2020 il programma di Rai Uno "Linea Verde Radici" ha raccontato la vita nei piccoli Borghi italiani, mostrandone la gastronomia, gli usi e i costumi. In ogni puntata, il giornalista è accompagnato da un portalettere di Poste Italiane che lo guida alla scoperta delle bellezze del luogo.

I portalettere raccontano del solido rapporto con la gente e delle caratteristiche dei luoghi visitati.

Il coinvolgimento dei postini nella vita quotidiana dei territori è testimonianza dell'impegno di Poste Italiane verso i Piccoli Comuni.

Cresco Awards città sostenibili 2020

Nell'ottica di vicinanza alle realtà più periferiche, nel 2020 il Gruppo ha partecipato al premio "Cresco Awards Città Sostenibili 2020", promosso da Fondazione Sodalitas in collaborazione con ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e con il patrocinio della Commissione Europea e del Ministero dell'Ambiente. Il premio mette in risalto l'impegno dei comuni italiani in merito alle tematiche di sviluppo sostenibile dei territori. I piccoli comuni vincitori hanno promosso attività ecosostenibili e di partecipazione attiva dei cittadini.

Valori ritrovati: un progetto di economia circolare

In continuità con il Protocollo di Intesa stipulato con Caritas nel 2018, e rinnovato nel 2019 per ulteriori 5 anni, prosegue nel 2020 l'iniziativa "Valori ritrovati", un progetto di economia circolare che ha lo scopo di destinare i così detti "colli anonimi" o "colli abbandonati", a famiglie che ne hanno bisogno, tramite gli "Empori della Solidarietà", il circuito di supermercati gestito da Caritas che fornisce gratuitamente prodotti di prima necessità. L'iniziativa propone una soluzione concreta di preservazione del valore e di ridistribuzione dello stesso, rafforzando, in questo modo, la vicinanza del Gruppo al territorio.

In continuità con il 2019, a settembre 2020 alcuni beni non reclamati sono stati venduti nei "Mercatini dei Valori ritrovati", gestiti interamente da volontari, tra cui alcuni dipendenti di Poste Italiane. Il ricavato ha contribuito alla creazione di un fondo di solidarietà che ha l'obiettivo di sostenere l'inclusione lavorativa di adulti in difficoltà.

Volontariato d'impresa

L'emergenza da Coronavirus ha avuto conseguenze dannose sul benessere psicologico delle persone, arrecando stati di malessere aggravati dal contesto di isolamento provocato dal lockdown. Patologie come ansia e depressione sono state ancor più amplificate in chi ha vissuto una situazione di estremo disagio, come nel caso delle persone colpite dal violento terremoto dell'Italia centrale del 2016. Poste Italiane e Croce Rossa Italiana, nell'ambito del Progetto "Sentieri di Prossimità", hanno messo a disposizione delle popolazioni delle quattro regioni

colpite dal terremoto dei team costituiti da psicologi e assistenti sociali. I Comitati delle regioni del cratere hanno stampato migliaia di copie del volantino per promuovere il servizio di supporto e i volontari li hanno distribuiti casa per casa nello svolgimento dei loro servizi, come la consegna di spesa e farmaci. Il progetto, che fino allo scoppio della pandemia si svolgeva direttamente sul territorio, è stato gestito grazie alla tecnologia. Gli esperti sono stati contattati direttamente via telefono da chi necessitava aiuto e grazie anche al servizio di assistenza h24 di Croce Rossa Italiana, è stato possibile raggiungere più utenti in stato di bisogno. Al termine della pandemia, sarà inoltre attivata la formazione di volontari di Poste Italiane sulle operazioni di soccorso quali la rianimazione cardiopolmonare, l'uso di defibrillatori e le manovre pediatriche salvavita. Verranno installati nelle zone del cratere sismico 100 defibrillatori del tipo semiautomatico conosciuto come DAE (defibrillatore automatico esterno) localizzati all'esterno di 95 uffici postali, che rappresenteranno punti strategici di riferimento in caso di emergenza. L'obiettivo del Gruppo Poste Italiane è quello di non lasciare indietro nessuno, in particolare nelle zone in cui la popolazione ha già subito la sensazione dell'isolamento e dell'abbandono a causa del violento terremoto del 2016.

A dicembre 2020, Poste Italiane ha aderito al progetto "Riscriviamo il futuro", la campagna ideata da Save the Children per offrire educazione, opportunità e speranza ai bambini e agli adolescenti durante l'emergenza sanitaria. Attraverso un ambizioso programma su tutto il territorio nazionale, il Gruppo e Save the Children hanno assunto l'impegno di supportare circa 100.000 bambini e adolescenti fino ai 17 anni che vivono in quartieri deprivati o che provengono dalle zone maggiormente colpite dalla pandemia, offrendo loro momenti di apprendimento e di socialità. Parallelamente, sono stati predisposti dei percorsi di genitorialità dedicati alle famiglie che più hanno subito gli effetti della crisi, con l'obiettivo di migliorare il benessere e l'ambiente di vita dei più piccoli.

Nonostante le grandi difficoltà che hanno caratterizzato il lavoro di tutti gli operatori economici a causa dell'emergenza da Covid-19, Poste Italiane è stata in grado di fornire una importante risposta al territorio.

Il progetto P.A.I.N.T.

In coerenza con le iniziative di supporto ai Piccoli Comuni, a novembre 2020 è ripartito il progetto P.A.I.N.T. (Poste e Artisti Insieme Nel Territorio), a seguito di un periodo di interruzione dovuto all'emergenza sanitaria. Il progetto, avviato nel 2018, prevede la riqualificazione e il decoro delle pareti esterne degli uffici postali da parte di street artist di tutta Italia. L'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere la creatività degli artisti, educare alla bellezza e rendere, allo stesso tempo, gli Uffici Postali più accoglienti e vicini ai territori che li ospitano. Inoltre, attraverso P.A.I.N.T. il Gruppo conferma la propria sensibilità verso la tutela dell'ambiente adottando, per la realizzazione dei murales, delle tecnologie a base di materiali naturali che contribuiscono a ridurre le emissioni inquinanti.

Dal progetto, sono stati realizzati 8 docufilm, trasmessi su Sky Arte, che raccontano la creazione delle varie opere. Vicino ai giovani

Con l'obiettivo di avvicinare il mondo accademico ad una grande realtà aziendale italiana, nasce l'accordo di partnership tra Poste Italiane e Fondazione Politecnico di Milano. I due attori hanno dato vita ad una challenge che ha visto come protagonisti gli studenti. Nello specifico, la sfida ha impegnato 150 studenti, 9 tutor di Poste Italiane e 6 tutor universitari nella ricerca di idee innovative sui temi Green & Sustainability, New Urban Logistic Model e Smart City. L'attività di mentoring ha decretato vincitore il progetto "Yellow Footprint", un'idea che delinea lo Smart Office del futuro, puntando sulla trasformazione di Poste Italiane in una digital company. Crescente autonomia digitale dei clienti, definizione di partnership con società promotrici della sostenibilità ambientale e sociale e la rivisitazione in ambito green di alcuni spazi dell'Azienda, sono le direttrici fornite dai giovani studenti vincitori.

BOX - "Assunzioni e training: le migliori risposte per valorizzare i giovani"

Lo shock economico causato dalla pandemia ha messo in seria crisi le economie di tutto il mondo. Poste Italiane si è mossa in controtendenza, offrendo uno sguardo carico di speranza sul futuro. Le assunzioni, infatti, non si sono fermate, il Gruppo non solo si è impegnato per non interrompere la produttività, ma allo stesso tempo ha offerto nuove opportunità occupazionali. Solo nei primi sei mesi del 2020 sono stati inseriti nel ruolo di Specialisti Consulenti Finanziari e Specialisti Consulenti Mobili circa 180 neolaureati. Per loro è stato previsto un piano formativo di inserimento sul ruolo a distanza, con vari step articolati in diverse modalità didattiche: webinar, affiancamento on the job, e-learning. Il Welcome Day, in modalità digitale, è stata l'occasione per condividere con i nuovi colleghi una panoramica sull'azienda, sulle peculiarità del ruolo del consulente, sulla necessaria relazione di fiducia per instaurare rapporti duraturi con la clientela.

Dialogo e trasparenza con le istituzioni

Principali capitali collegati

Il servizio offerto da Poste Italiane e la presenza capillare del Gruppo sull'intero territorio nazionale, richiedono una collaborazione costante con le istituzioni nazionali e locali intesa a promuovere iniziative condivise nell'interesse della collettività, favorendo la condivisione di progetti di sviluppo economico e sociale e la conoscenza delle attività del Gruppo nonché la posizione di Poste Italiane in merito a tematiche rilevanti di carattere legislativo.

Da sempre, Poste Italiane intrattiene rapporti strutturati e costanti con le Autorità e le Istituzioni, attraverso un dialogo sistematico e trasparente, promuovendo la fattiva e corretta collaborazione, nel rispetto della più rigorosa osservanza delle disposizioni di legge, dei provvedimenti regolamentari e attenendosi ai principi di correttezza, professionalità, collaborazione e trasparenza definiti all'interno del Codice Etico di Gruppo.

Poste Italiane promuove un dialogo trasparente, corretto, professionale e collaborativo con le Istituzioni, al fine di promuovere iniziative socio-economiche nell'interesse della Comunità e della continuità del Business

La collaborazione con le Istituzioni centrali è intesa ad instaurare un dialogo e un confronto continuo e a promuovere progetti di sviluppo socio-economico condivisi nell'interesse della collettività. La relazione a carattere legislativo permette di valutare l'impatto e le possibili conseguenze di una determinata normativa, offrendo elementi di riflessione utili per la decisione. Inoltre, l'attività è volta a fare conoscere la posizione aziendale in relazione a tematiche di interesse del decisore pubblico.

Nel 2020 il dialogo con le istituzioni centrali si è svolto in maniera continuativa a trasparente. L'Azienda ha presentato i propri interessi su diverse tematiche, anche aventi rilevanza legislativa, promuovendo un approccio propositivo e proattivo. Durante l'anno, il dialogo con le istituzioni si è concentrato sull'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia da Covid-19 dove l'Azienda, attraverso il dialogo legislativo e l'analisi dei provvedimenti riguardanti l'emergenza epidemiologica, si è dedicata al supporto delle funzioni competenti, nell'assunzione delle relative misure a sostegno delle attività di business e a tutela della salute dei dipendenti, dei clienti e della collettività.

La sinergia tra la mission del Gruppo e le istituzioni permette di instaurare accordi e partnership strategiche a favore della collettività, che consentono la realizzazione di investimenti e iniziative volti all'offerta di servizi integrati innovativi, alla promozione della capillarità della rete postale per una tempestiva condivisione dei piani di programmazione e alla predisposizione di team territoriali che si focalizzano su tematiche specifiche64. Gli incontri vengono formalizzati all'interno dei report raccolti su base mensile.

La promozione del dialogo con le istituzioni locali permette a Poste Italiane di assumere un ruolo attivo all'interno

della Comunità e favorisce la condivisione di progetti di sviluppo territoriale. L'obiettivo è, quindi, quello di contribuire a fornire un servizio efficiente alla cittadinanza, per soddisfare i bisogni sociali dei clienti e, al tempo stesso, accrescere la competitività e la continuità

325 incontri con amministratori locali

del business del Gruppo. A tal fine, nel corso del 2020 è stata promossa l'interlocuzione con i Rappresentanti delle istituzioni locali, al fine di aumentare la conoscenza e la fiducia verso l'Azienda.

Tra le principali istituzioni centrali e organi di regolamentazione e vigilanza con cui l'Azienda si interfaccia vi sono l'Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni (AGCom), il Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE), il Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF), il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAE) e il Dipartimento per le Politiche Europee della Presidenza del Consiglio dei Ministri. A tal proposito, nell'ambito dei rapporti intrattenuti con il MEF, in data 20 febbraio 2020 il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato il rinnovo della Convenzione triennale 2020-2022 che ha l'obiettivo di regolare i servizi di tesoreria e movimento fondi per conto dello Stato.

A livello europeo e internazionale, inoltre, il Gruppo intrattiene rapporti con il Parlamento Europeo, la Commissione Europea, la Universal Postal Union (UPU), PostEurope, European Centre of Employers and Enterprises providing Public services (CEEP), International Post Corporation (IPC) e altre istituzioni e associazioni dei settori in cui opera. Il Gruppo è impegnato in attività di coordinamento, rappresentanza e monitoraggio dell'agenda politica a livello europeo e internazionale all'interno dei principali organi sopracitati e al rilascio di informazioni per finalità di carattere normativo a livello nazionale, europeo ed internazionale, nonché alla formulazione di proposte di modifiche ed integrazioni del quadro normativo e regolatorio di riferimento.

Il dialogo e la collaborazione con le istituzioni durante l'emergenza

Il 2020 è stato un anno insolito e completamente inaspettato, un periodo difficile pieno di paura e incertezze che ha costretto tutto il mondo a cambiare le proprie abitudini e che ha evidenziato l'importanza della solidarietà e della vicinanza al territorio e ai cittadini. In un anno così complesso, Poste Italiane ha proseguito il costante dialogo con le istituzioni, ricercando soluzioni condivise che consentissero di rispondere ai bisogni sociali della comunità. Il Gruppo ha attivato sin da subito contatti con gli organismi governativi deputati alla gestione della crisi, sedendo stabilmente all'interno del Comitato operativo della Protezione Civile, gestendo le relazioni con le Prefetture e le Forze dell'ordine interessate a livello locale, partecipando come operatore centrale del sistema economicofinanziario del Paese alle riunioni del CODISE, la struttura per il coordinamento delle crisi operative della piazza

64 Poste Italiane aderisce a Confindustria sulla base di una specifica convenzione che regola le modalità di adesione, i vantaggi derivanti dallo status di associato e la definizione del regime contributivo. L'attuale convenzione per il triennio 2020-2022 prevede, tra l'altro, iniziative strategiche volte a promuovere una nuova cultura di impresa che comporti modelli e scelte di business orientati all'innovazione e alla sostenibilità economica e sociale. Per l'anno 2020, il supporto di Poste Italiane è stato pari a circa 3,2 milioni di euro.

finanziaria italiana presieduto dalla Banca d'Italia, e del COBAN, il Comitato per la continuità operativa della distribuzione di banconote in euro.

Poste Italiane si è posta al fianco dei cittadini durante la prima ondata dell'emergenza sanitaria, collaborando con lo Stato italiano per l'erogazione del bonus Inps e anticipando il trattamento di cassa integrazione ordinaria e in deroga ai clienti BancoPosta e Postepay Evolution che ne hanno fatto richiesta, siglando una partnership ad hoc con BNL Finance. In accordo con diverse Regioni, in milioni di case le mascherine sono state distribuite gratuitamente attraverso il servizio postale e, in occasione degli esami di maturità, per conto della Protezione Civile il Gruppo ha consegnato i dispositivi di protezione in 3.600 scuole su tutto il territorio nazionale.

BOX - La piattaforma di Poste Italiane per favorire la campagna vaccinale

Allo scopo di contribuire alla realizzazione della campagna vaccinale, a febbraio 2021 Poste Italiane ha lanciato la nuova piattaforma per la tracciatura e la somministrazione dei vaccini contro il Coronavirus, mettendo a disposizione della nazione le proprie strutture logistiche e informatiche. La piattaforma consente ai cittadini delle regioni aderenti ai sistemi di Poste Italiane di effettuare la prenotazione per il vaccino online, tramite call center, recandosi al Postamat e inserendo la propria tessera sanitaria, oppure direttamente tramite i palmari conferiti in dotazione ai portalettere. La piattaforma di somministrazione è già attiva in 6 Regioni: Sicilia, Marche, Calabria, Abruzzo, Basilicata e Lombardia.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha sottoscritto con l'Arma dei Carabinieri una convenzione grazie alla quale tutti i cittadini di età pari o superiore a 75 anni hanno potuto richiedere di ricevere gratuitamente le prestazioni previdenziali presso il proprio domicilio, delegando i Carabinieri al ritiro. L'accordo si è inserito nel più ampio sforzo messo in campo dai due partner istituzionali per contrastare la diffusione del Covid-19 e mitigarne gli effetti, attraverso l'adozione di misure straordinarie volte ad evitare spostamenti di persone, in particolare dei soggetti a rischio maggiore. Inoltre, l'Azienda ha richiesto esplicitamente al MEF, la Protezione Civile, il Ministero del Lavoro, l'Inps e la Banca d'Italia di individuare una modalità di pagamento delle pensioni in forma scaglionata.

Al fine di garantire la gestione di possibili assembramenti all'esterno degli Uffici Postali, Poste Italiane ha stipulato contratti con oltre 500 istituti di vigilanza e preso contatti con tutti i prefetti, la Polizia Postale, l'Arma dei Carabinieri e la Protezione Civile. In aggiunta, il Gruppo ha portato avanti una costante attività di comunicazione con le istituzioni nazionali e locali, indirizzate ai sindaci e ai prefetti di tutti i territori del Paese con la finalità di sensibilizzare la cittadinanza (oltre 26 mila

80 prefetture (75% del totale) contattate per intensificare i controlli negli Uffici Postali e +6.000 tablet dotati di un canale di comunicazione diretto con l'Arma dei Carabinieri

comunicazioni dirette a sindaci e prefetti), con particolare focus sulle "zone rosse".

BOX - Poste Italiane in prima linea per la consegna dei vaccini

Con la flotta da terra più grande d'Italia, Poste Italiane si è messa a servizio del Paese per la consegna di vaccini.

Nei primi mesi del 2021, infatti, la società SDA di Poste Italiane ha consegnato più di 1.500.000 dosi di vaccino. Al fine di continuare la distribuzione, la flotta del Gruppo è stata rafforzata con 8 nuovi mezzi refrigerati (a capacità aumentata a 8 metri

Consegnate più di 1.500.000 dosi di vaccino dalla flotta del Gruppo

cubi), a fronte dei 17 già in suo possesso. A garanzia della corretta gestione della catena del freddo, tutte le spedizioni sono state imballate in contenitori isotermici professionali, in grado di mantenere la

temperatura a -2'°C per un tempo superiore a 36 ore. Inoltre, i veicoli sono stati dotati di due tipi di celle frigorifere: uno capace di garantire una temperatura a 0 a 10°C, l'altro di mantenere la temperatura tra -20° e +40°C.

Questo intervento per il bene del Paese dimostra, da un lato, le capacità logistiche e organizzative del Gruppo in grado di raggiungere i cittadini italiani, dall'altro, un grande impegno sociale nei confronti dell'intera Comunità.

Nel 2020, a seguito delle difficoltà accentuate dall'emergenza sanitaria da Covid-19, Poste Italiane ha voluto rafforzare il suo impegno verso le persone che in ragione di specifiche condizioni personali o fisiche, non hanno un accesso diretto ai prodotti e servizi fondamentali necessari per il proprio sostentamento economico e il benessere sociale e ciò è stato reso possibile grazie alla rete capillare che la porta ad essere da sempre vicina alla comunità.

Nella Politica aziendale in materia di tutela e protezione dei Diritti Umani il Gruppo esprime il proprio sostegno alla tutela dei diritti delle comunità locali, garantendo: accessibilità e inclusione, impegnandosi a raggiungere con i propri prodotti e servizi i territori e le categorie che potrebbero non avere accesso agli stessi. Contestualmente, intende impegnarsi in iniziative volte alla divulgazione e al sostegno del diritto allo studio, sostenibilità economica e connessione sociale, affrontando, grazie alla propria rete di risorse, bisogni derivanti da forme di svantaggio.

Grazie alla presenza capillare su tutto il territorio nazionale, Poste Italiane è vicina alla comunità e si impegna verso di essa, garantendo prodotti e servizi accessibili a tutti e che mirano all'inclusione sociale

Poste Italiane monitora le proprie iniziative e la propria offerta di prodotti e servizi attraverso iniziative di dialogo continue e strutturate quali, ad esempio, l'attività di confronto organizzata annualmente con i principali stakeholder al fine di monitorare le esigenze delle comunità e il relativo grado di soddisfazione in merito ai prodotti e servizi offerti. Attraverso principi di serietà, affidabilità, ed eticità, Poste Italiane fornisce offerte dedicate a tutte le categorie di clienti a cui si rivolge, a seconda delle specifiche esigenze.

Durante il 2020, per sostenere la comunità sul piano finanziario, Poste Italiane ha accolto migliaia di richieste di sospensione dei mutui BancoPosta e delle rate dei finanziamenti BancoPosta per piccole e medie imprese e lavoratori autonomi con partita Iva. In particolare, in accordo con le banche finanziatrici, è stata data la possibilità ai titolari di mutui BancoPosta, di utilizzare il Fondo di solidarietà gestito da Consap, per i mutui prima casa, fino ad un massimo di 18 mesi con un contributo che copre il 50% degli interessi maturati durante il periodo di sospensione mentre, per quelli che non rientrano nei requisiti richiesti dal Fondo, è stata prevista la possibilità di sospensione del mutuo ipotecario per un massimo di 12 mesi.

Nel corso del periodo il Gruppo ha proseguito il programma di rilancio del Risparmio Postale accompagnato dal miglioramento della qualità e dell'efficienza dei servizi offerti al cliente, anche attraverso lo sviluppo del canale digitale. Nello specifico, è stata ampliata l'operatività online sui conti correnti BancoPosta per l'acquisto dei Buoni Fruttiferi Postali in modalità h24, 7 giorni su 7, ed è stata ampliata la gamma d'offerta, attraverso il lancio di nuovi Buoni Fruttiferi Postali che incontrano le diverse esigenze della clientela di Poste Italiane, in prevalenza sottoscrivibile anche attraverso il canale online. Tra i suddetti Buoni, si menzionano:

  • Buono Rinnova, prodotto destinato al re-investimento di Buoni scaduti, che per la prima volta è stato reso sottoscrivibile online;
  • Buono per Ripartire, con rendimento premiale e dedicato in prevalenza alla clientela che presenta un interesse di investimento in un arco temporale di medio-lungo termine (durata massima di 16 anni);
  • Buono Soluzione Eredità, riservato ai beneficiari di procedimenti successori conclusi in Poste Italiane, sottoscrivibile solo in Ufficio Postale;
  • Buono Obiettivo 65, dedicato alla clientela che ha intenzione di integrare i propri redditi futuri attraverso una rendita certa dai 65 agli 80 anni di età.

Per far fronte all'emergenza Covid-19 e al fine di agevolare la clientela di Poste Italiane nella gestione a distanza dei prodotti del Risparmio Postale, sono state attivate due nuove modalità di sottoscrizione o proposizione:

  • Vendita telefonica, attraverso la quale i clienti per il tramite del proprio consulente possono sottoscrivere o rimborsare a distanza Buoni Fruttiferi Postali;
  • Suggerimenti di Risparmio Postale, attraverso i quali i clienti possono ricevere una proposta di sottoscrizione nella propria area riservata di Buoni e Offerta Supersmart, concordata anche con il supporto del proprio consulente.

Allo scopo di sensibilizzare tutti i cittadini all'utilizzo del canale digitale, tenendo conto anche del contesto emergenziale, nel corso dell'anno sono state lanciate diverse campagne di comunicazione volte a promuovere l'operatività online del Risparmio Postale.

Infine, sempre nell'ottica di migliorare la customer experience e favorire la gestione dei prodotti per i minori anche sul canale digitale, è stata implementata una sezione dedicata con la possibilità per i genitori di effettuare versamenti e sottoscrivere Buoni dedicati ai minori dematerializzati utilizzando il proprio conto corrente BancoPosta e/o il proprio Libretto Smart.

Box – L'offerta di Poste Italiane cresce per far fronte alla pandemia

Nel corso del 2020, per via della pandemia da Covid-19 sono state emanate numerose disposizioni legislative volte a introdurre misure urgenti a sostegno delle imprese in difficoltà, nonché in materia di accesso al credito, a tutela di famiglie, micro, piccole e medie imprese. In tale contesto, congiuntamente ai partner per i quali sono distribuiti i prodotti di finanziamento, il Gruppo Poste Italiane ha garantito l'applicazione di tutte le iniziative previste dalla normativa, in aggiunta a quelle intraprese su base volontaria e promosse da singoli intermediari o Associazioni di categoria. L'Azienda ha esteso la propria offerta lanciando diverse promozioni sui finanziamenti BancoPosta dedicati alla clientela Retail, supportate anche da campagne di comunicazione specifiche, come quella denominata "Riparti Italia", al fine di dare un nuovo impulso alla difficile congiuntura economica del Paese. In particolare, con riferimento ai prestiti, durante l'ultimo trimestre del 2020 è stata realizzata la campagna "Black Friday", allo scopo di garantite un accesso al credito più vantaggioso, e avviata la promozione "Ristrutturazione", in coerenza con le disposizioni governative sugli incentivi fiscali in tema di interventi per l'efficientamento energetico. A supporto delle piccole attività imprenditoriali, aziende individuali e società di persona, è stata resa attiva, fino a fine marzo 2021, una promozione che ha previsto la riduzione del tasso annuo nominale (TAN) sull'offerta di prestiti Small Business con finalità di liquidità. Inoltre, in partnership con Mediocredito Centrale, è stata avviata l'offerta di un finanziamento chirografario a medio/lungo termine, assistito dalla Garanzia del Fondo Centrale in misura pari al 100%, come previsto dal Decreto Liquidità e convertito nella Legge del 5 giugno 2020 n.40, destinato alle micro, piccole e medie imprese italiane (incluse le ditte individuali), la cui attività sia stata danneggiata a causa dell'emergenza Covid-19.

In un'ottica di inclusione digitale e finanziaria, e in linea con gli obiettivi del Paese, Poste Italiane si è qualificata come uno dei 10 operatori impegnati in Italia nel fornire l'identità digitale ai cittadini, il cosiddetto Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID) che ha l'obiettivo di fornire agli utenti un sistema di login unico con cui accedere a tutti i servizi della Pubblica Amministrazione. A fine dicembre 2020 risultano attive circa 11,9 milioni di identità SPID, con una crescita del +190% rispetto allo stesso periodo del 2019. Il Gruppo detiene oltre l'80% delle identità rilasciate nel Sistema Pubblico di Identità Digitale. Grazie a SPID, con un'unica password si possono ottenere prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, accesso alla rete Wi-Fi pubblica e pratiche d'impresa permettendo così di colmare la distanza tra i cittadini e la Pubblica Amministrazione e rendendo diverse procedure più agevoli e veloci.

Inclusione finanziaria e digitale di senior e giovani

Al fine di rafforzare la vicinanza aziendale alle varie fasce di clienti, il Gruppo ricerca continuamente soluzioni innovative per i prodotti e i servizi offerti. Nell'ottica di rendere pienamente accessibili i propri prodotti a tutte le categorie, ed in linea con i principi di cultura e istruzione, nel 2020 Poste Italiane si è impegnata nel ridurre il digital divide, offrendo corsi di formazione in materia digitale. Data l'impossibilità di erogare corsi in presenza, a causa dell'emergenza sanitaria, il Gruppo ha proposto "pillole" di formazione online, e dei CyberSecQuiz per permettere agli users di testare le proprie conoscenze sulla sicurezza informatica.

Nella medesima modalità sono state proposte pillole di formazione finanziaria, per permettere ai cittadini di formarsi e informarsi, in modo da essere capaci di scelte consapevoli. In continuità con le iniziative orientate alla promozione dell'inclusione finanziaria, Poste Italiane ha partecipato alla quinta edizione de "Il Salone dei

Pagamenti", tenutasi in modalità online a inizio novembre 2020. L'evento ha rappresentato un'occasione utile per fornire il punto di vista dell'Azienda riguardo al tema del digital gap, illustrando l'impegno costante del Gruppo nell'ambito dei pagamenti digitali e nel favorire la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

BOX - Poste Italiane partecipa al "Mese dell'educazione finanziaria"

Nell'ambito della terza edizione del "Mese dell'Educazione Finanziaria" (#OttobreEdufin2020), promossa dal "Comitato per la programmazione e il coordinamento delle attività di educazione finanziaria", Poste Italiane ha partecipato all'iniziativa realizzando 6 webinar di approfondimento sul tema e mettendo a disposizione, attraverso la pagina web "Edufin", una collana didattica di dieci video pillole. I 6 webinar intitolati "L'economia personale e familiare" hanno posto il focus sulle tematiche di pianificazione finanziaria, previdenza complementare, protezione, risparmio e investimenti e sul ruolo del consulente, con l'obiettivo di fornire degli strumenti utili in ottica di money management e prendere maggiormente coscienza dei bisogni e delle esigenze che emergono dalle dinamiche del vivere quotidiano.

In merito all'avvicinamento dei giovani al mondo finanziario, in continuità con il 2019, è proseguita l'iniziativa "il Risparmio che fa scuola", programma rivolto agli studenti che pone l'attenzione sul tema del risparmio multidimensionale come valore e strumento di progresso e di sviluppo personale.

Il programma è in linea con l'obiettivo del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) di potenziare le conoscenze economicofinanziarie degli studenti di ogni ordine e grado.

Gli argomenti proposti per il 2020, così come quelli del 2019, si sono sviluppati su tre aree tematiche trattate con approccio laboratoriale, multidisciplinare e multimediale: il risparmio a livello personale; la condivisione; la qualità della vita a livello globale.

Per tutti i docenti è stato previsto un corso di formazione gratuito di 25 ore in modalità e-learning sul tema "Il risparmio dinamico e multidimensionale e la Cittadinanza Economica", di supporto alla realizzazione del percorso.

La cessione del credito d'imposta

Il Gruppo, in linea con quanto previsto dal "Decreto Rilancio" (D.L. n. 34/2020 convertito con modifiche nella L. n.

77/2020), a settembre 2020 ha lanciato un servizio che consente a privati, imprese e liberi professionisti di cedere i propri crediti di imposta a Poste Italiane, permettendo loro di ottenere la relativa liquidità in un'unica soluzione, direttamente sul conto corrente BancoPosta.

15.000 richieste per la cessione del credito di imposta

In particolare, Poste Italiane prevede la cessione del Superbonus 110%, degli altri Bonus edilizi, del Bonus Vacanze delle strutture ricettive e, da febbraio 2021, di canoni di locazione, sanificazione e acquisto DPI e adeguamento degli ambienti di lavoro.

Il servizio si può richiedere online sul sito poste.it attraverso le credenziali dell'internet banking o in tutti gli Uffici Postali ed ha un processo di richiesta semplice ed immediato. È inoltre prevista la possibilità di simulare in tempo reale il valore dei propri crediti, utilizzando un simulatore presente sia sul sito, in area pubblica, che in Ufficio Postale.

Il lancio del servizio è stato accompagnato da una promozione che prevede, per i clienti che aprono un Conto BancoPosta fino al 31 dicembre 2021 ed effettuano la Cessione, l'azzeramento del canone del conto corrente per 6 mesi a partire dal mese di accredito.

CUSTOMER EXPERIENCE

Qualità e Customer experience

Principali capitali collegati

Poste Italiane pone la soddisfazione del cliente come obiettivo centrale delle proprie politiche di qualità, riservando ai momenti di ascolto un ruolo fondamentale nel processo di orientamento verso tutta la propria clientela. Il Gruppo si adopera costantemente per il miglioramento della qualità dei propri prodotti e servizi, con l'obiettivo di garantire un'esperienza unica e distintiva alla clientela e, nello stesso tempo, soddisfare pienamente le loro aspettative. In uno scenario in continua evoluzione, permeato dai device mobili, le piattaforme di social networking, l'e-commerce e il multichannel, per le aziende risulta necessario stabilire rapporti di fiducia e complicità con la propria clientela, al fine di intercettare ogni cambiamento nelle esigenze e comportamenti di quest'ultimi.

In riferimento a quanto detto, il Codice Etico del Gruppo fornisce indicazione dei valori che guidano tutto il personale aziendale verso una corretta e proficua gestione del rapporto con i clienti, quali: competenza, cortesia, trasparenza, correttezza e imparzialità. In questo modo Poste Italiane assicura alla propria clientela un'informativa esauriente e accurata sui prodotti e servizi offerti, in maniera tale da consentire scelte consapevoli ed evitare di creare aspettative improprie.

Poste Italiane garantisce una customer experience di alto livello, offrendo prodotti e servizi di qualità e basando il rapporto con i propri clienti su fiducia ed ascolto, così da intercettare e soddisfare i bisogni emergenti

Nello svolgimento delle proprie attività, l'Azienda monitora e contribuisce continuamente al progresso della qualità erogata e della qualità percepita dal cliente. In merito al primo aspetto, gli obiettivi e le performance dei servizi erogati da Poste Italiane sono monitorati attraverso un sistema di KPI che abbraccia tutte le prestazioni e i prodotti delle diverse business unit, e che fornisce al management una proiezione dei progressi e dei trend in atto attraverso reportistiche periodiche. Un esempio è rappresentato dal monitoraggio continuativo dei tempi di attesa nell'Ufficio Postale attraverso il gestore attese, con la possibilità di intervenire in tempo reale per mezzo di un sistema di alert. A tal proposito, i progetti di digitalizzazione implementati dal Gruppo hanno contribuito notevolmente ad aumentare la qualità dei servizi erogati. Rispetto al valore attribuito dall'Azienda alla qualità percepita dalla clientela, Poste Italiane prevede da lungo tempo un obiettivo di Customer experience per tutti i destinatari del programma "Management By Objectives" (MBO). Nello specifico, per l'Amministratore Delegato, la funzione Controllo Interno e tutte le funzioni di staff, è stato assegnato l'indicatore "Customer experience Gruppo Poste Italiane", un indicatore composto che rileva la qualità percepita dai clienti in merito ai più importanti prodotti, servizi e canali del Gruppo. In aggiunta, con il fine di conseguire progressi sempre più significativi in merito alla Customer experience, l'Azienda ha adottato un modello di ascolto che permette di identificare le azioni prioritarie da implementare attraverso l'analisi delle risposte istantanee ricevute dai clienti rispetto alle carenze riscontrate nel rapporto con i prodotti e servizi della Società durante il proprio customer journey.

BOX – Poste Italiane verso un modello di platform company

Nel 2020 è stata costituita la nuova funzione Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di realizzare un ecosistema di soluzioni di prodotti e servizi innovativi che, in logica di piattaforma, aggreghi servizi ed esperienze d'uso dei clienti, massimizzandone la soddisfazione e abilitando al contempo meccanismi sincroni, tra le componenti IT ed operation, per poter così rispondere rapidamente ed efficacemente ai bisogni di business. La funzione, in ottica di miglioramento continuo della customer experience garantisce lo sviluppo e l'eccellenza operativa delle attività di assistenza clienti e delle lavorazioni di back office nonché la progettazione, lo sviluppo e il funzionamento dei sistemi IT a supporto dei processi e servizi aziendali con l'obiettivo finale di semplificare la catena del valore andando nella direzione del modello di platform company. La nuova funzione cura, inoltre, il monitoraggio e il miglioramento continuo della customer satisfaction, garantendo i processi di rilevazione delle problematiche ricorrenti e l'individuazione delle motivazioni che scaturiscono tali mancanze, per poi indirizzarle nell'ambito del processo di continuous improvement. All'interno della neo-costituita funzione sono confluite Sistemi Informativi, Chief Operating Office e la funzione Customer Experience Transformation. Inoltre, si è provveduto ad accentrare le attività e i processi di supporto informatico svolti a livello territoriale dalle funzioni di Mercato Privati e Posta, Comunicazione e Logistica, allo scopo di rafforzarne il governo e garantirne una sempre maggiore efficacia ed efficienza.

Un ulteriore passo verso una maggiore soddisfazione del cliente è stato reso possibile attraverso l'adozione di uno strumento di Customer Feedback Management che consente di inviare ai clienti sondaggi relativi alla qualità

percepita, mettendo rapidamente a disposizione delle strutture competenti le risposte ottenute ed evidenziando le tematiche più ricorrenti sottolineate dalla clientela. Attraverso questo strumento a ottobre 2020 è stata avviata un'iniziativa che permette agli operatori, tramite un link presente nei sistemi di sportello, di accedere alla compilazione di un questionario nel quale viene

237 azioni di miglioramento individuate tra luglio e dicembre 2020

richiesto di raccontare l'esperienza vissuta quotidianamente all'interno dell'ufficio postale. In questo modo sono state raccolte numerose segnalazioni rispetto alle procedure, agli ambienti, alla formazione e agli orari di apertura. Nel 2020 è stata inoltre attivata una Task Force Qualità e Customer experience, trasversale all'Azienda, con il fine di presidiare attivamente le criticità segnalate dai clienti e indirizzare azioni correttive.

In aggiunta è bene sottolineare che il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane esprime il grado di propensione al rischio connesso alla mancata soddisfazione delle esigenze della clientela anche con riferimento a indicatori relativi alla

-23% di reclami annuali pervenuti rispetto al 2019

Customer experience, come per esempio il tasso di reclamo e la Customer experience Gruppo Poste Italiane.

Il monitoraggio puntuale della qualità erogata e percepita dal cliente, sia a livello relazionale che transazionale, rappresenta lo strumento per ottimizzare le proprie attività operative, garantendo prodotti e servizi con elevati standard qualitativi.

Box - Poste Italiane dalla parte del cliente: nasce l'Hub Resi a Bologna

Poste Italiane considera la soddisfazione dei propri clienti un punto fondamentale per la creazione di valore nel lungo termine. Tale ragione ha portato l'Azienda a identificare una struttura dedicata ai "colli anomali", ovvero quell'insieme di pacchi danneggiati o restituiti perché non conformi all'ordine inizialmente formulato. L'Hub Resi di Bologna, inaugurato a luglio 2020, nasce quindi con la finalità di esaurire in maniera più rapida e organizzata tutte le richieste di sostituzione o rimborso, quantificate da Poste Italiane per circa 40.000 spedizioni giornaliere, concorrendo all'incremento del valore erogato dai servizi del Gruppo.

Indicativo della volontà dell'Azienda di soddisfare le esigenze dei clienti è l'impiego di circa 1200 risorse di Qualità della funzione Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, distribuite a livello territoriale e centrale, che effettuano attività mirate di misurazione, prevenzione e miglioramento per il conseguimento degli obiettivi aziendali.

Nel 2020 Poste Italiane ha fatto confluire il sistema di raccolta e gestione dei reclami all'interno della struttura Servizi di Assistenza Clienti. Tale struttura presenta un modello finalizzato a rendere l'assistenza una leva competitiva a supporto del business e dello

33 mln

contatti gestiti nel 2020 (+18% rispetto al 2019)

sviluppo della relazione con il cliente, con l'obiettivo di indirizzarne le aspettative attraverso una serie di soluzioni personalizzate. Poste Italiane ha portato avanti negli anni il progetto con lo scopo di costruire una customer journey di assistenza per ogni segmento di business, consentendo nel tempo una gestione più efficiente dell'esperienza del cliente con la progressiva adozione di strumenti tecnologici innovativi. La graduale introduzione all'interno dei

Servizi di Assistenza Clienti dell'intelligenza artificiale, nel 2019 ha consentito a Poste Italiane di sviluppare lo strumento "Assistente Digitale di Poste Italiane", che ha permesso di migliorare e semplificare l'interazione dei clienti con l'Azienda, guidandoli e fornendo loro informazioni e assistenza in caso di complicazioni nell'utilizzo dei servizi del Gruppo. In considerazione del significativo incremento del numero di contatti gestiti da Poste Italiane nel 2020 per via della pandemia da Covid-19, l'Assistente Digitale si è rivelato indispensabile, contribuendo positivamente alla possibilità di gestire tali numeri.

Box - L'Assistente Digitale di Poste Italiane si evolve

Poste, l'Assistente Digitale di Poste Italiane, è lo strumento sviluppato con l'obiettivo di migliorare e semplificare l'interazione tra cliente e azienda grazie all'utilizzo di tecnologie di intelligenza artificiale. Nei primi mesi del 2020 è stata implementata la nuova funzionalità VoiceBot, un sistema basato sulla guida vocale in grado di fornire indicazioni e risposte in maniera immediata e facilmente comprensibile. A seguito di questi sviluppi, Poste Italiane ha integrato l'utilizzo dell'assistente digitale con la piattaforma di messaggistica istantanea WhatsApp e ha previsto l'estensione delle sue funzionalità anche in app e attraverso i canali social.

Poste è in grado di indirizzare numerose richieste di assistenza standardizzate e ripetitive, donando tempo prezioso ai dipendenti dell'area di Servizio di Assistenza Clienti per la gestione di situazioni più complesse ed emergenti, e rivelandosi particolarmente utile durante il periodo di lockdown per via delle numerose pratiche pervenute.

La Politica Integrata del Gruppo Poste Italiane riserva particolare attenzione al tema della qualità. Infatti, tale Politica documenta l'impegno del Gruppo per la continua integrazione della qualità all'interno della strategia di sviluppo aziendale, affinché tutti i processi che concorrono alla progettazione, allo sviluppo e alla realizzazione di un prodotto o servizio siano oggetto di mappatura nell'ambito dei sistemi di gestione della qualità.

Il Gruppo Poste Italiane attribuisce un'importanza essenziale alla costruzione di rapporti con i clienti che siano orientati alla ricerca della massima trasparenza e correttezza, richiedendo alle proprie persone un costante impegno per la soddisfazione delle loro aspettative. Con l'obiettivo di conseguire tali finalità, la Politica Integrata di Gruppo in materia di qualità dispone che le società del Gruppo, nell'ambito della propria autonomia e indipendenza, recepiscano i principi contenuti al suo interno, adeguandoli alle proprie dimensioni, al proprio contesto organizzativo e operativo e alle eventuali disposizioni normative (es. settori Finanziario e Assicurativo).

Allo scopo di garantire il massimo dell'efficacia e dell'efficienza dei processi, delle attività e delle risorse, Poste Italiane ha adottato un Sistema di Gestione Integrato che riunisce gli aspetti più significativi di tutti i sistemi di gestione adoperati dal Gruppo, con l'obiettivo di allineare i processi aziendali e rendere sempre più flessibile la distribuzione capillare delle procedure aziendali. Nello specifico, Poste Italiane S.p.A. ha implementato un efficace Sistema di Gestione della Qualità, in conformità alla norma UNI EN ISO 9001:2015, attraverso cui svolge le proprie attività secondo i seguenti principi:

  • mantenere un'adeguata qualità delle prestazioni, in particolare garantendo l'efficienza, la continuità del servizio nel rispetto dei requisiti richiesti;
  • mantenere adeguati i servizi offerti ai clienti;
  • rispettare i tempi e ottimizzare il rapporto costo/qualità dei prodotti/servizi.

Il Sistema di Gestione della Qualità permette a Poste Italiane di conseguire il continuo miglioramento delle prestazioni e accrescere lo standard di competitività dell'Azienda sul mercato, assicurando attraverso le proprie funzioni la massima soddisfazione delle aspettative dei clienti. Lo stesso Sistema, infatti, rappresenta uno strumento fondamentale per definire le regole e i limiti applicabili al controllo di qualità a tutti i livelli. Eventuali anomalie sono debitamente registrate e segnalate grazie alla realizzazione di specifici audit e verifiche periodiche.

Rispetto alla qualità del servizio e dei prodotti offerti, il modello gestionale si fonda sul dialogo con i clienti con il fine di instaurare un rapporto di sintonia e identificare i loro bisogni per soddisfarli al meglio. Tale attenzione è caratterizzata da:

  • condivisione con il Vertice aziendale di reportistiche periodiche riguardanti indicatori di qualità erogata;
  • rilevazione del livello di Customer experience relativa alle varie business unit, misurato due volte l'anno mediante la rilevazione del Net Promoter Score (NPS), indicativa del livello di soddisfazione del cliente. Si tratta di survey con metodologia CATI (Computer-Assisted Telephone Interviewing) che un istituto di ricerca esterno svolge su campioni di clienti rappresentativi dell'universo di riferimento. In continuità con quanto fatto nel 2019, il Gruppo ha ulteriormente perfezionato le attività di ascolto a caldo della clientela attraverso i molteplici touch point per i servizi postali, finanziari e assicurativi. Una volta l'anno, inoltre, la misurazione dell'NPS avviene anche nell'ambito dei competitor più rappresentativi dei business del Gruppo Poste Italiane;
  • monitoraggio del grado di soddisfazione dei clienti e raccolta di opinioni e suggerimenti per individuare opportunità di miglioramento con l'ausilio dell'indicatore Customer Effort Score (CES), applicato sui canali del Gruppo (Uffici Postali, call center e web), che permette di analizzare quanto facilmente e con quale tempistica l'Azienda risolve i problemi;
  • adeguata gestione dei reclami, finalizzata a individuare e porre rimedio, attraverso gli interventi correttivi necessari, alle cause che hanno provocato il disagio, in un'ottica di miglioramento continuo dei processi aziendali.

Poste Italiane considera la gestione dei reclami un'attività fondamentale nel percorso di interazione con il cliente, in quanto il loro regolare monitoraggio e gestione può rappresentare un indicatore strumentale a definire il livello di servizio dell'Azienda. In aggiunta, costituisce un elemento che concorre alla valutazione e gestione dei rischi operativi e reputazionali e, in particolare, dei rischi di non conformità e di condotta. L'analisi dell'andamento dei reclami viene comunicata ai vertici aziendali attraverso sistemi di reporting specifici che le varie società del Gruppo svolgono con cadenza settimanale e mensile. Sotto questo aspetto, è bene sottolineare che ogni società del Gruppo Poste Italiane ha implementato procedure specifiche che definiscono i principi e le modalità di gestione dei reclami, sottoposte periodicamente ad approvazione dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

Il dialogo con le Associazioni dei Consumatori

Poste Italiane conferisce fondamentale importanza al confronto, su piccola e larga scala, con le Associazioni dei Consumatori. L'accordo quadro siglato con queste nel 2011, e rinnovato nel 2018, ha consentito di rafforzare nel tempo la qualità dei prodotti e dei servizi offerti, adottando un approccio orientato a un confronto costruttivo e trasparente fra le parti. Attraverso l'istituzione del "Cantiere Consumatori", il gruppo di lavoro e di consultazione permanente costituito da un singolo rappresentante di ogni Associazione e da esponenti del Gruppo, si è reso possibile individuare le migliori soluzioni per conciliare le esigenze dell'Azienda con quelle dei clienti nell'ambito delle iniziative aziendali con un impatto considerevole su quest'ultimi.

All'interno della suddetta sede, Poste Italiane ha la possibilità di anticipare alle Associazioni dei Consumatori i futuri prodotti e servizi, potendo così raccogliere feedback e valutazioni utili per il perfezionamento della propria offerta.

Box - Dialogare significa innovare: nasce il Punto Poste da te

A giugno 2020, dall'elaborazione degli spunti ottenuti grazie al dialogo costante tra Poste Italiane e le Associazioni dei Consumatori, è nato il "Punto Poste da te", uno sportello digitale che può essere installato dentro qualsiasi spazio chiuso che si presti al servizio. La nuova creazione del Gruppo è un chiaro esempio di servizio che si adatta alle necessità dei cittadini, consentendo a questi ultimi di gestire le spedizioni e i pagamenti direttamente da casa o dall'ufficio, migliorando la qualità del servizio e di conseguenza l'esperienza del cliente con Poste Italiane. Il servizio innovativo e interamente digitale ha ricevuto il premio all'innovazione "Eletto prodotto dell'anno 2020", basato esclusivamente sul voto dei consumatori, per la categoria servizi spedizione e ritiro.

Nel corso dell'esperienza con il Cantiere sono nate molte iniziative di successo, come per esempio la newsletter "Dialogando con i consumatori", strumento informativo rivolto ai rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori, nato con l'obiettivo di diffondere i temi affrontati e le iniziative promosse nel tavolo di discussione. La newsletter, disponibile anche nell'apposita sezione del sito aziendale del Gruppo, fornisce informazioni sulle principali novità del mondo Poste Italiane e agisce da volano per ottenere nuovi spunti e segnalazioni, contribuendo a rafforzare il rapporto di collaborazione che caratterizza da sempre le due realtà. Inoltre, a dicembre 2020, si è tenuta in modalità webinar la dodicesima edizione di "Dialogando con i consumatori", l'annuale campagna di incontri organizzata con i rappresentanti territoriali delle Associazioni dei Consumatori. L'iniziativa si è svolta in sinergia con Consumers' Forum, un'associazione indipendente che collabora per la gestione degli aggiornamenti formativi dei Conciliatori e che conferisce gli attestati ai corsi di aggiornamento. L'evento è stato strutturato in 5 incontri che hanno coinvolto complessivamente 220 rappresentanti territoriali delle Associazioni, con il fine di fornire l'aggiornamento formativo ai conciliatori delle Associazioni e dell'Azienda, come previsto dalla normativa di settore.

Allo scopo di garantire un efficiente utilizzo dei prodotti offerti dal servizio postale universale (D. Lgs. 261/99) e descrivere gli obiettivi di qualità che l'Azienda si impegna a conseguire, il Gruppo mette a disposizione all'interno del proprio sito web "La Carta dei Servizi Postali".

In aggiunta, al fine di guidare il consumatore anche nelle fasi di acquisto online, Poste Italiane, mette a sua disposizione il manuale "E@sy commerce", realizzato in collaborazione con diciannove Associazioni dei Consumatori e Netcomm, il Consorzio del Commercio elettronico italiano al quale aderiscono i più importanti operatori nazionali del settore e-commerce.

Iniziative intraprese a supporto dei clienti per far fronte all'emergenza Covid-19

Poste Italiane ha adottato misure stringenti e allineate alle disposizioni normative emesse dal Governo, con l'obiettivo di tutelare la salute dei lavoratori e dei propri clienti e di garantire allo stesso tempo un servizio essenziale per la vita del Paese. Il Gruppo ha proceduto a rimodulare l'operatività della rete degli Uffici Postali al fine di garantire i più elevati standard di tutela della salute, assicurando, al fine di limitare gli spostamenti, l'apertura di un Ufficio Postale, almeno un giorno a settimana, in ciascuna zona dando continuità all'erogazione dei servizi (es. recapito, riscossione delle pensioni, ecc.). A tal proposito, il Gruppo ha sottoscritto accordi per il mantenimento della garanzia dei servizi, come ad esempio quello siglato con l'AGCom, che prevede la possibilità di immettere in cassetta tutta la posta a firma o in alternativa ritirarla presso gli Uffici Postali ma con un tempo di giacenza raddoppiato rispetto alla procedura standard.

In aggiunta alla segnaletica ordinaria, che definisce i comportamenti da adottare al fine di ridurre il rischio da contagio, è stata applicata della segnaletica orizzontale sul pavimento (linee di distanza) al fine di indicare il corretto distanziamento da mantenere all'interno dei siti postali. Poste Italiane ha avviato attività di comunicazione per i clienti anche tramite campagne pubblicitarie e comunicazioni digitali (mail, intranet e push app), e all'esterno di ogni ufficio sono state affisse delle informative a disposizione della clientela per comunicare le azioni adottate dall'Azienda per il contenimento del virus e nel dettaglio su: attività di sanificazione, comportamenti da adottare indicati dalle Autorità sanitarie, modalità di accesso scaglionato negli uffici, distanze di sicurezza da mantenere e il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione. Inoltre, sono stati implementati nuovi canali per la denuncia di sinistri per agevolare sempre di più i clienti e dipendenti del Gruppo, in aggiunta al canale cartaceo già disponibile, per velocizzare le pratiche ed evitare spostamenti durante l'emergenza sanitaria. In particolare, sono stati resi disponibili i seguenti nuovi canali: da Area Riservata (accedendo con le proprie credenziali al sito posteassicura.it); da canale telefonico (contattando il Contact Center al numero 800.13.18.11) e da canale mail (inviando la denuncia o il Modulo di denuncia sinistro interamente compilato alla casella di posta elettronica [email protected]).

Al fine di garantire e fornire un ulteriore supporto ai cittadini il Gruppo ha attivato un processo per la semplificazione delle pratiche di successione, offrendo, in prima battuta, il servizio ai cittadini delle Regioni maggiormente colpite dalla pandemia, quali Lombardia, Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta ed estendendolo poi a tutto il territorio. Il servizio permette di avviare online la pratica attraverso una modalità semplificata evitando così di recarsi più volte all'Ufficio Postale. Con questa richiesta il cittadino ottiene la Dichiarazione di Credito, il documento necessario per la presentazione della dichiarazione di successione all'Agenzia delle Entrate. Una volta che la dichiarazione di credito è stata ricevuta online, l'erede o il legittimato può recarsi nell'Ufficio Postale selezionato per la presentazione della dichiarazione di successione insieme ai documenti originali, riducendo in maniera notevole i tempi dell'intera richiesta.

Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy

Principali capitali collegati

In un panorama mondiale in cui la tecnologia assume un ruolo determinante per lo sviluppo e la continuità del business aziendale, Poste Italiane ritiene necessaria l'adozione di sistemi di sicurezza efficaci a protezione del patrimonio informativo aziendale, scongiurando la possibilità che le proprie infrastrutture informatiche possano subire attacchi e conseguenti violazioni di dati. Attraverso i propri sistemi di sicurezza informatica, il Gruppo assicura il corretto funzionamento e l'erogazione dei propri servizi e garantisce la riservatezza dei dati e delle informazioni, impedendo qualunque tipologia di accesso a soggetti non autorizzati.

Poste Italiane si impegna a garantire la protezione dei dati e le informazioni dell'Azienda, dei clienti e degli altri stakeholder dotandosi di sistemi di protezione tecnologicamente avanzati e adottando le

misure previste dalle normative di riferimento

In tale ottica, la funzione Corporate Affairs - Sicurezza Informatica effettua mensilmente valutazioni del rischio cyber aziendale, adottando una metodologia che valuta il rischio da un punto di vista puramente tecnologico,

basandosi sulle verifiche tecniche di sicurezza svolte sui singoli applicativi o su gruppi di questi. In particolare, Poste Italiane mette in atto tre tipologie di attività di sicurezza preventive:

  • Vulnerability Assessment, è il processo di identificazione, misurazione e prioritizzazione delle vulnerabilità di un sistema. Viene eseguita con appositi tool due volte l'anno per ogni applicativo;
  • Code Review (Statica e Dinamica), rappresenta il processo di controllo del codice sorgente di un'applicazione per verificare che siano presenti i controlli di sicurezza corretti e che funzionino come previsto. Attraverso appositi tool, viene effettuata la verifica sia del codice sorgente (cd. "CR Statica") che del codice in esecuzione (cd. "CR Dinamica");
  • Penetration Test, è il processo di valutazione della sicurezza di un sistema o di una rete tramite la simulazione di attacchi che puntano ad accedere indebitamente al sistema. Essendo un'attività onerosa in termini di tempo, viene eseguita su un perimetro specifico di applicazioni.

A seguito delle suddette attività, l'Azienda effettua la valutazione del rischio cyber prendendo in considerazione due principali dimensioni, la Severity e la Confidence. La prima indica il livello di gravità delle vulnerabilità cyber; la seconda, invece, indica il livello di affidabilità del valore di cyber risk e dipende dal grado di copertura delle verifiche effettuate, in termini di numero totale di analisi completate. A valle di tutto il processo di analisi vengono elaborati dei Piani di Rientro, ovvero le principali misure correttive necessarie a colmare i gap di sicurezza individuati nel corso delle varie analisi, comprese quelle tecniche. In passato la gestione dei Piani di Rientro relativi alle differenti attività di sicurezza ha coinvolto l'apporto di più funzioni del Gruppo Poste Italiane. Nel 2020, allo scopo di rendere il processo più snello ed efficiente, l'Azienda ha sviluppato un tool per la gestione centralizzata dei Piani di Rientro derivanti da Penetration Test, Secure Code Review, Statica e Dinamica, analisi del rischio informatico, audit o rilievi da certificazioni ISO. In tale ottica, durante l'anno il Gruppo ha dato vita a una serie di ulteriori iniziative:

  • ha elaborato un Security Planning, definendo e attuando una metodologia per la pianificazione delle verifiche tecniche di sicurezza (Penetration Test, Code Review Statica e Dinamica) derivanti da requisiti normativi/contrattuali e dal processo di Security By Design;
  • ha esteso il perimetro di analisi del Cyber Risk agli ambiti BancoPosta, PostePay, Poste Vita, Poste Assicura, Poste Welfare Servizi e ad ulteriori perimetri di compliance/sicurezza;
  • ha istituito il Comitato di Sicurezza Informatica – DTO, un tavolo periodico di lavoro tra le funzioni Sicurezza Informatica e Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di programmare e indirizzare le attività di sicurezza in maniera congiunta e identificare le aree di miglioramento.

Covid-19: gestione integrata e continuità operativa dello smart working

Nell'ambito della gestione degli impatti derivanti dal contesto emergenziale, Poste Italiane ha preso in considerazione, sin dalle prime fasi della pandemia, gli aspetti di sicurezza, a partire dai quali sono stati definiti i driver utilizzati per l'attuazione delle strategie di sicurezza informatica.

A tal proposito, con riferimento alle attività di monitoraggio e di verifica della sicurezza, Poste Italiane ha posto in essere una serie di interventi e presidi per la gestione in sicurezza dell'emergenza Covid-19, garantendo continuità al proprio modello di smart working. In particolare:

  • monitoraggio continuo del numero dei collegamenti VPN, tipologia, finalità e sicurezza degli accessi remoti alla intranet aziendale;
  • monitoraggio del livello di aggiornamento, patching e sicurezza dei sistemi operativi utilizzati, sia per i PC/laptop aziendali che per i dispositivi BYOD (Bring Your Own Device);
  • monitoraggio degli accessi di terze parti e dei relativi aspetti di sicurezza;
  • monitoraggio degli accessi di AdS (Amministratori di Sistema) e dei relativi aspetti di sicurezza;
  • verifica ed eventuale blocco di connessioni remote provenienti da indirizzi IP stranieri e/o non attendibili in termini di sicurezza.

Computer Emergency Response Team (CERT)

Al fine di garantire a livello di Gruppo il presidio delle attività di cybersecurity e data protection, e contrastare in maniera attiva la criminalità informatica, nel 2013 Poste Italiane ha istituito una realtà organizzativa ad hoc che prende il nome di CERT (Computer Emergency Response Team). La squadra, al cui interno sono presenti una serie di esperti di sicurezza informatica, esplica le proprie funzioni operando in tempo reale, 24 ore su 24, per la prevenzione dei rischi, la gestione degli incidenti informatici che colpiscono i sistemi aziendali e l'elaborazione di azioni in risposta ad eventi di tipo cibernetico, rafforzando in questo modo la capacità di difesa dell'intero Gruppo. In aggiunta, allo scopo di creare una cultura diffusa su tutto il tessuto nazionale con riferimento ai temi di sicurezza

informatica, il CERT assume il compito di creare momenti di sensibilizzazione, sia all'interno che all'esterno dell'Azienda. L'organizzazione si pone all'interno di una più ampia rete di strutture similari, di taratura nazionale e internazionale, con cui interagisce costantemente per condividere informazioni, indicatori di compromissione e modelli di attacco in generale. In tale contesto Poste Italiane collabora con la struttura CNAIPIC (Centro Nazionale Anticrimine Informatico per la Protezione delle Infrastrutture Critiche) della Polizia Postale.

Il CERT ha strutturato i propri servizi in maniera tale da assicurare la protezione complessiva del business di Poste Italiane, agendo su una serie di livelli:

  • perimetro esterno, che previene attacchi raccogliendo e scambiando informazioni su minacce e vulnerabilità che possono colpire i servizi del Gruppo;
  • perimetro interno, che protegge le infrastrutture aziendali e risponde a potenziali emergenze informatiche.

BOX – Progetto di Educazione digitale

Nel corso del 2020 Poste Italiane ha erogato, in presenza e attraverso webinar, i contenuti base introduttivi al mondo tecnologico e digitale con un focus su IOT, sicurezza ed etica. In particolare, il progetto di Educazione Digitale ha avuto l'obiettivo di contribuire alla trasformazione digitale in atto nel Paese e ridurre il digital divide. Il primo ciclo tematico è stato dedicato alla cybersecurity attraverso la collaborazione dei colleghi del CERT di Poste Italiane che quotidianamente garantiscono e vigilano sulla sicurezza dei sistemi aziendali. Le tematiche affrontate hanno riguardato vari aspetti tra cui la gestione dei dati, la crittografia e le password fino ad arrivare ad argomenti di grande attualità quali la blockchain. I partecipanti hanno potuto proporre i loro quesiti attraverso la chat sciogliendo così dubbi riguardanti le tematiche di cybersecurity. Infine, al termine della sessione, è stato proposto un questionario stimolando in tal modo lo sviluppo di ulteriori contenuti tematici tra i partecipanti.

A testimonianza dell'esemplare attenzione e sicurezza che Poste Italiane riserva verso i propri clienti e il personale, operano il Business Control Center e il patto sulla sicurezza con la Polizia Postale, nonché gli accordi siglati con le istituzioni e le azioni di prevenzione portate avanti quotidianamente.

Il Business Control Center è l'area della Sede Centrale nella quale avvengono i controlli dei processi di business di Poste Italiane, essa si colloca come il fulcro tecnologico aziendale. A tale struttura sono affidati una serie di compiti, i quattro principali sono:

  • il controllo real-time, 24 ore su 24, dei servizi erogati dal Gruppo;
  • la tutela della sicurezza dei clienti all'interno degli Uffici Postali e del personale in tutte le sedi di lavoro;
  • il contrasto alle frodi e ai crimini informatici;
  • la sperimentazione dei servizi offerti dall'Azienda.

All'interno dell'organizzazione sono presenti sette sale di controllo tecnologicamente all'avanguardia che garantiscono, attraverso il proprio operato, l'erogazione in sicurezza dei servizi di Poste Italiane e la corretta comunicazione a favore dei clienti.

Nello stesso tempo, al conseguimento degli ottimi risultati ottenuti dal Gruppo in materia di sicurezza informatica, un ruolo rilevante è attribuito allo storico rapporto collaborativo tra la Polizia Postale e delle Comunicazioni e Poste Italiane. Per far fronte ai cambiamenti intervenuti negli scenari e alle nuove tipologie di eventi malevoli, nel corso degli anni l'Azienda ha dovuto riadeguare rapidamente le proprie operazioni, in particolar modo con riferimento ai sistemi di pagamento per l'e-commerce e ai servizi finanziari e assicurativi, per i quali è risultato necessario intensificare l'attività di controllo e di aggiornamento delle strutture fisiche e informatiche di security. Nel dettaglio, il suddetto accordo con la Polizia Postale ha previsto attività di prevenzione e contrasto degli illeciti afferenti i prodotti e processi produttivi dei servizi offerti dal Gruppo Poste Italiane; attività di vigilanza negli Uffici Postali durante i periodi di pagamento programmati, l'istituzione di task-force con il compito di analizzare le nuove metodologie di frode informatica, nonché lo sviluppo di nuovi strumenti di cybersecurity.

Protezione dei dati personali

Al fine di garantire la piena compliance alla normativa in materia di protezione dei dati personali e, in particolare, alle disposizioni previste dal General Data Protection Regulation (GDPR), il Gruppo ha potenziato il proprio sistema normativo aziendale il cui punto di riferimento è rappresentato dalla Policy Aziendale in Materia di Protezione Dati Personali e dalle Linee Guida Privacy e Sistema di Gestione della protezione dei dati personali, quest'ultima introdotta con l'obiettivo di garantire una gestione dei dati uniforme a livello di Gruppo. In particolare, la Linea Guida illustra il modello privacy aziendale, i principi di Privacy by Design e Privacy by Default, che stabiliscono la necessità da parte dell'Azienda di assicurare un'adeguata protezione dei dati personali fin dalla progettazione dei prodotti/servizi e dei sistemi informatici e di garantire il rispetto della normativa privacy in via predefinita nei processi di raccolta e trattamento dei dati, nonché i principali processi adottati dal Gruppo Poste Italiane e le relative responsabilità, con l'obiettivo di assicurare una corretta gestione dei rischi in materia di protezione dei dati personali.

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di un sistema di norme e linee guida atte a garantire un elevato livello di protezione dei dati personali degli interessati, compresi clienti, dipendenti e fornitori, favorendo lo sviluppo di una cultura della riservatezza

Per ottemperare a tali obblighi e garantire il miglioramento continuo del sistema di gestione, Poste Italiane ha definito un Framework Privacy capace di evidenziare le principali aree di interesse su cui porre l'attenzione, i relativi presidi organizzativi e tecnici sviluppati, e di offrire con continuità il monitoraggio dei progressi raggiunti.

In linea con quanto disposto dal GDPR, Poste Italiane prevede la figura del Data Protection Officer, quale esperto di privacy che assume la responsabilità di osservare, valutare e indirizzare la gestione del trattamento dei dati personali.

Inoltre, la Funzione Privacy, istituita con il compito di assicurare il corretto utilizzo dei dati personali e l'adempimento dei principi e delle regole che ne sono alla base, garantisce un presidio unico a livello di Gruppo per tutte le responsabilità relative alle tematiche di privacy e supervisiona lo sviluppo del suddetto framework. Tale struttura opera al fine di assicurare la conformità del sistema alle disposizioni normative, in particolar modo con riferimento a quelle sancite dall'entrata in vigore del GDPR, facendosi carico del controllo del processo di riesame della direzione a livello di Gruppo, come disposto all'art. 32. La Funzione Privacy, attraverso l'esplicazione delle proprie mansioni, garantisce anche l'impulso al continuous improvement. Al suo interno, inoltre, opera il Centro Servizi Privacy, il cui compito è quello di rappresentare un punto di riferimento unico in materia privacy per i clienti e di raccogliere e gestire in maniera efficiente e centralizzata tutte le istanze che pervengono da quest'ultimi, come ad esempio le richieste di accesso, rettifica o integrazione ai dati personali e di variazione dei consensi espressi, monitorandone altresì l'andamento al fine di identificare eventuali opportunità di perfezionamento dei processi aziendali.

L'approccio focalizzato verso il miglioramento continuo, la peculiare gestione delle richieste dei clienti e la corretta compliance alle disposizioni normative, hanno consentito al Centro Servizi Privacy di ottenere la certificazione del proprio sistema di gestione per la sicurezza delle informazioni in accordo allo standard ISO 27001.

INNOVAZIONE

Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2020
Outcome
Progetto Groon-ticket % di Uffici Postali abilitati 100% entro il 2021 2020 New
Installare cassette postali SMART Numero di cassette postali SMART 10.500 entro il 2025 2019 ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
347
Incrementare le transazioni digitali
effettuate da app o da web
Numero transazioni digitali 100 millioni entro il 2022 2019 90,3 milioni
Incrementare i download delle app
Postepay e Poste Mobile
Numero download 10% entro il 2022 2019 26%
Incrementare il numero di Postepay EVO Numero di Postepay EVO 11,6 milioni entro il 2024 2019 7,7 milioni
Incrementare il numero di carte
biodegradabili
Numero di carte biodegradabili 16 milioni entro il 2024 2020 New
Incrementare il numero di transazioni
tramite carta (inclusi i prelievi e le
ricariche)
Numero di transazioni 2,7 miliardi entro il 2024 2019 1,6 miliard O DECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Fisico/Strutturale Aumentare il numero di pagamenti per beni Numero di pagamenti online
e servizi online
894 millioni entro il 2024 2019 397 millioni
Incrementare le transazioni digitali per i
diversi prodotti del Gruppo Pl
Numero di transazioni digitali ambito
servizi finanziari, assicurativi e di
pagamenti
50% entro il 2024 2020 New
Intellettuale Incremento merchant abilitati ad accettare
pagamenti con Codice
Numero merchant apilitati 500,000 entro il 2024 2019 70.5
Dematerializzazione Processo
Emissione/Pagamento/Rimborso Vaglia a
sportello
% di UP in cui si dematerializzano i
processi
100% in roll out 2020 New INDUSTRY, INNOVATION
AND INFRASTRUCTURE
Finanziario Sostituzione di tutte le divise del personale Numero divise del personale operativo 40.000 (tutti di addetti) entro il
operativo PCL
PCI, sostituite 2022 2020 New
Incrementare i Wallet Postepay Numero di Wallet Postepay 10,5 milioni entro il 2024 2019 7.4 milioni
Digitalizzazione processi di back office % delle risorse impattate dal nuovo
BPM e dal reengineering dei processi
in ambito back office
65% entro il 2021 2020 New
Incrementare il livello di automazione dei
processi di back office
% delle risorse di back office
supportate da processi digitali
automatizzati
75% entro il 2024 2020 New
Progetto RDS-Richiesta Digitale dei Servizi Numero app realizzale Sviluppo app entro il 2021 2020 New
Digitalizzazione Ricevuta Cliente Digitalizzazione ricevuta cliente Digitalizzazione ricevuta
cartacea entro il 2021
2020 New
Multicanalità integrata su prodotti
assicurativi protezione
Creazione di funnel di pre-vendita e
vendita
Creazione di funnel di pre-
vendita e vendita di prodotti
protezione entro il 2021
2020 New
Sviluppo canali di pre-vendita e vendita di
prodotti e servizi in ottica di multicanalità
% di nuovi funnel realizzati in
multicanalità
75% entro il 2024 2020 New

Principali capitali collegati

La ricerca del successo sostenibile ha portato grandi cambiamenti all'interno del panorama competitivo mondiale, inducendo le imprese a pensare i propri prodotti, servizi e processi, in maniera differente. Per questo motivo, Poste Italiane identifica l'innovazione e la digitalizzazione come due driver fondamentali per il progresso strategico, impegnandosi a integrare i propri prodotti e servizi anche con quelli di terze parti, in modo da poter offrire soluzioni tecnologiche all'avanguardia. Attraverso questi driver, il Gruppo si pone come motore di innovazione e digitalizzazione del Paese, garantendo l'accessibilità e la funzionalità della propria offerta a tutti i cittadini e favorendo la connessione con il tessuto imprenditoriale e la Pubblica Amministrazione.

Nel corso della pandemia da Covid-19 l'Azienda ha implementato una serie di soluzioni tecnologiche che hanno permesso ai 35 milioni di clienti del Gruppo di continuare a usufruire dei propri prodotti e servizi, malgrado i disagi causati dall'emergenza sanitaria. In particolare, in maniera rapida ed efficace, Poste Italiane è riuscita a integrare i propri servizi tradizionali con nuove proposte maggiormente focalizzate su un approccio digitale.

Per Poste Italiane l'innovazione rappresenta il volano per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile

BOX – La risposta tecnologica di Poste Italiane all'emergenza sanitaria

Con l'obiettivo di contribuire al miglioramento della sanità pubblica e limitare l'accesso fisico dei cittadini presso i centri ospedalieri o ambulatori, a ottobre 2020 Postel S.p.A., società del Gruppo Poste Italiane, ha lanciato "Smart Screening", un servizio di ausilio per invitare i cittadini a partecipare ai programmi massivi di screening sanitari in auto-prelievo. L'innovativa soluzione dedicata alle ASL prevede la predisposizione e la consegna a domicilio dell'invito e del KIT di auto-prelievo, interamente a carico di Postel. Le tecnologie messe in campo dalla Società, quali le etichette RFID e le smart label, permettono di assicurare la massima affidabilità dei campioni. In particolare, le provette e le buste, dotate di micro-antenne RFID, attraverso un "varco elettronico" predisposto presso i centri di raccolta ASL, consentono di verificarne il corretto abbinamento e, nel caso, di segnalare possibili errori di associazione tra busta e campione. Il rilevatore ottico raccoglie i dati automaticamente e popola il gestionale del laboratorio con i codici dei campioni, garantendo la corretta operatività del servizio. A seguito degli esami effettuati, Postel predispone l'invio degli esiti, e in caso di positività, inoltra un nuovo invito a presentarsi presso la ASL per eseguire approfondimenti diagnostici, trattamenti sanitari e nuovi test.

Innovazione e digitalizzazione dei prodotti e servizi

Il costante impegno nella ricerca di soluzioni digitali innovative e la capacità di integrare nuovi modelli di business ha permesso al Gruppo di conseguire importanti risultati per lo sviluppo del proprio business e per la creazione, attraverso la rivisitazione dei propri prodotti e servizi, di valore condiviso per la società e per il Paese.

Pagamenti e conti correnti

In ottica pagamenti, Poste Italiane ha intrapreso una serie di iniziative che vedono i clienti in una posizione centrale, orientando tutti gli sforzi verso il continuo miglioramento dell'esperienza nella fruizione dei servizi messi a disposizione e nell'accesso all'offerta in una logica sempre più omnicanale. Nonostante la contrazione del mercato, il 2020 ha visto il rafforzamento della crescita dei pagamenti digitali per Poste Italiane, grazie alla costruzione nel tempo di un ecosistema di servizi di incasso e pagamento digitali messi a disposizione della clientela, sia essa consumer, business o PA, fruibili sia attraverso la rete fisica che mediante i canali app e web.

In particolare, nell'ambito della monetica le attività del Gruppo hanno contribuito allo sviluppo e al lancio di nuovi servizi e prodotti sempre più avanzati e innovativi, quali la Postepay Digital e il Codice e alla realizzazioni di importanti partnership in ambito acquiring. Si è inoltre avviato il processo di sviluppo delle nuove piattaforme di Open Banking che mirano a rendere le infrastrutture di Poste Italiane sempre più aperte, garantendo alla clientela un servizio sempre più completo e integrato.

Nell'ambito del comparto incassi, è andato consolidandosi il ruolo di Poste Italiane all'interno del sistema PagoPA, con l'estensione dell'offerta e dei servizi rivolti alla Pubblica Amministrazione Centrale e Locale sui canali digitali (web e app).

BOX – PostePay e Volante Technologies per l'innovazione nei pagamenti istantanei

Nel mese di agosto 2020, PostePay ha annunciato una nuova partnership con Volante Technologies, fornitore globale di soluzioni di pagamento e messaggistica finanziaria su cloud e on-premise. L'intesa ha rafforzato ulteriormente il programma di modernizzazione dei servizi di pagamento del Gruppo Poste Italiane attraverso l'implementazione della piattaforma di Open Banking e consentendo pagamenti istantanei, fornendo anche un nuovo gateway di accesso alle reti interbancarie tradizionali. L'architettura di micro-servizi, nativa sul cloud della suite VolPay di Volante, conferisce al Gruppo la possibilità di supportare i canali di pagamento già esistenti e promuoverne di nuovi, offrendo alti livelli di resilienza ed estensibilità. Ne risulta, dunque, un'infrastruttura di elaborazione dei pagamenti end-to-end moderna e scalabile che permette di fornire agli oltre 14 milioni di clienti titolari di conti presso Poste Italiane un'esperienza e un servizio di assistenza sempre più evoluti, e che, grazie alla costante innovazione, garantisce un vantaggio strategico nel quadro in evoluzione determinato dalle norme della direttiva europea PSD2.

Sul fronte del risparmio digitale, un'evoluzione è stata rappresentata dal lancio del Salvadanaio Digitale sull'App BancoPosta. Questa funzionalità, attraverso la gestione digitale del libretto Smart, del Conto BancoPosta e/o della prepagata Postepay Evolution, permette al cliente di accantonare delle somme e raggiungere dei micro-obiettivi di spesa e/o risparmio. Il servizio è stato eletto prodotto dell'anno 2020 per la categoria "Servizi Gestione Spese" grazie alla sua innovatività e alla capacità di incontrare e soddisfare le esigenze dei clienti. Attraverso l'implementazione del Salvadanaio Digitale, Poste Italiane intende stimolare l'educazione al risparmio, fidelizzare i clienti e attrarne di nuovi, stimolando anche le fasce di clienti più giovani. Nell'ambito dei Libretti è proseguita la proposizione di Offerte Supersmart, dedicate ai clienti che apportano nuova liquidità, attivabili esclusivamente sui canali digitali. Inoltre, per supportare l'attività di raccolta sui canali digitali (web e app) e aumentare la customer

base, è stata data la possibilità di aprire un libretto Smart65 direttamente in App BancoPosta. Tramite la stessa applicazione è stata inoltre introdotta la possibilità di aprire un conto BancoPosta direttamente da device, scegliendo la tipologia (opzioni "Start Giovani", "Start" e "Medium") e seguendo le istruzioni fornite dall'applicazione. Il conto viene aperto in pochi giorni e attivato sin da subito. Nell'ambito del modello di servizio "Premium", dedicato ai clienti ad alta patrimonializzazione ed esigenze sofisticate, è stata introdotta la possibilità di gestire e fornire una consulenza a distanza al termine della quale il cliente ha la possibilità di firmare i documenti necessari mediante firma elettronica avanzata attraverso l'area dedicata del sito di Poste Italiane.

Nel comparto dei conti correnti Business e Pubblica Amministrazione, nel corso del 2020 si è proceduto a realizzare la stessa promozione, già implementata per la clientela retail e correlata alla cessione del credito d'imposta. Fino alla fine del mese di dicembre 2020 è stata attiva la promozione che ha previsto il rimborso delle spese di tenuta conto per i clienti che sottoscrivevano, anche non contestualmente, l'apertura del conto corrente

BancoPosta Affari con abbinato il servizio Postepay "Codice" o il servizio di acquiring "Tandem POS Fisico" (che consente l'accettazione di pagamenti con carte di credito, di debito o prepagate anche in modalità contactless).

14,4 milioni di download dell'App Postepay

Nel corso dell'anno sono inoltre proseguite le attività propedeutiche al lancio di un nuovo conto corrente, mediante un'offerta modulare, destinato al segmento Piccoli Operatori Economici (POE).

L'intento del Gruppo è quello di offrire sempre di più servizi avanzati e digitali in modo da affiancare ai canali tradizionali soluzioni nuove, dedicate a tutte le tipologie di clientela.

Nel corso del 2020 Poste Italiane ha promosso l'utilizzo degli ATM in alternativa allo sportello per il ritiro del contante e l'utilizzo di tutti i canali digitali e le app per effettuare le varie operazioni. In questo scenario di grande evoluzione digitale, come anticipato si colloca lo sviluppo di una offerta sempre più orientata alla lotta al contante e all'utilizzo della moneta elettronica. A tal proposito, la ricerca e gli sforzi messi in campo dal Gruppo, anche a supporto delle iniziative promosse dal Governo, hanno consentito il lancio di una serie di ulteriori nuovi prodotti e servizi:

- Postepay Digital, il nuovo prodotto prepagato full digital. Attraverso l'App Postepay, in maniera semplice e intuitiva, è possibile ottenere la nuova carta dematerializzata, idonea per i pagamenti online, pagamenti di trasporti, pagamenti attraverso QR code nelle attività convenzionate o Google Pay per i possessori di uno smartphone Android abilitato. Il nuovo prodotto aziendale permette, inoltre, di associarvi un codice IBAN e abilitare in questo modo il pagamento e la ricezione di bonifici, accreditare lo stipendio o domiciliare le utenze;

  • Postepay PA, la prepagata interamente dedicata alla Pubblica Amministrazione, che ha consentito, sin dal suo lancio, la possibilità di gestire i fondi e i contributi da erogare ai cittadini per far fronte all'emergenza Covid-19;
  • Postepay Green, la nuova carta prepagata biodegradabile, composta da materiali di origine biologica a minore impatto ambientale, riservata ai ragazzi dai 10 ai 17 anni. La prepagata consente

65 Il Libretto Smart è una versione del Libretto Nominativo Ordinario che consente ai clienti di effettuare operazioni dispositive anche attraverso il sito internet poste.it e l'App BancoPosta. Ai titolari di Libretto Smart è inoltre riconosciuta la possibilità di effettuare specifiche operazioni, come l'attivazione di Offerte Supersmart o il trasferimento di denaro da/verso un altro proprio libretto o conto corrente BancoPosta tramite girofondi.

ai giovani clienti di effettuare pagamenti in totale sicurezza e velocità, e ai genitori di controllare le transazioni e ricaricare rapidamente la carta attraverso il sistema di "paghetta";

  • Codice Postepay, il nuovo servizio con relativa app dedicata, consente agli esercenti di gestire i pagamenti attraverso QR code, rappresentando una soluzione di incasso semplice e sicura per professionisti, artigiani e piccoli operatori economici del territorio. Il pagamento tramite Codice, consentito anche all'interno degli Uffici Postali, nel mese di luglio 2020 è stato esteso alle carte di debito BancoPosta e, a dicembre 2020, il servizio è stato integrato con una promozione che permette di ricevere un cashback per ciascuna transazione effettuata. Inoltre, nel corso dell'ultimo trimestre del 2020 è stato avviato il processo di vendita online per consentire l'acquisto del servizio Codice in modalità self, oltre alla modalità che prevede la generazione in Ufficio Postale di liste di utenti interessati al servizio (lead) che vengono successivamente contrattualizzati attraverso i referenti commerciali o il contact center.
  • La carta Postepay Evolution si è arricchita a dicembre 2020 della possibilità di inviare denaro, mediante la partnership con Western Union, non solo tramite App Postepay, ma anche da canale web verso oltre 200 Paesi.

BOX – Poste Italiane a supporto del Piano Italia Cashless

A partire dal mese di dicembre 2020, PostePay supporta il Governo nell'attuazione del Piano Italia Cashless volto a incentivare i pagamenti elettronici e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente. Il programma prevede un rimborso del 10% sugli acquisti effettuati con carte o app di pagamento in negozi fisici con strumenti di pagamento elettronici e viene erogato in modalità cashback. A tal proposito, è stata rilasciata la nuova funzionalità dell'App Postepay che consente al cliente di registrare le proprie carte prepagate Postepay e di debito BancoPosta al Cashback di Stato e di visualizzare le transazioni effettuate, nonché l'ammontare del cashback maturato.

Sempre con particolare attenzione al mondo business, in ambito acquiring, con riferimento alla collaborazione avviata dal Gruppo con Lottomatica Italia Servizi, è pienamente operativo dall'inizio del 2020 il servizio di accettazione dei pagamenti bill payments effettuati sui circa 54 mila punti vendita della rete. Inoltre, da gennaio 2020, è attivo il canale per il collocamento a distanza da parte di Cartalis IMEL SpA del servizio di acquiring Postepay POS fisico su tutta la rete dei tabaccai affiliati. Nel mese di dicembre 2020 inoltre è stata avviata anche l'abilitazione dei punti vendita Lottomatica all'accettazione dei pagamenti bill payments tramite Codice nonché il collocamento, da parte Cartalis di Codice sulla rete dei tabaccai affiliati per la gestione degli altri pagamenti. Nel corso del 2020 è proseguita la partnership con ENI attraverso l'attivazione presso le stazioni di servizio aderenti all'offerta, dei servizi di acquiring Postepay anche in modalità digitale tramite la soluzione Paga con Postepay presente all'interno dell'app Eni Station. Inoltre, in ambito trasporti, a settembre 2020 è stato avviato il servizio di accettazione delle carte di pagamento tramite il servizio di acquiring di PostePay presso i POS fisici di Trenitalia e nell'ambito del servizio di acquiring e-commerce virtual POS Corporate, sono stati rilasciati i servizi MO.TO. (Mail

Con riferimento ai servizi di acquiring per la digitalizzazione delle modalità di pagamento della Pubblica Amministrazione, è stata completata l'attivazione del servizio di acquiring Postepay degli Archivi Notarili di Stato

Order/Telephone Order) per l'accettazione dei pagamenti con carta tramite canale telefonico, i pagamenti con

salvataggio dati carta (Card on File) ed i pagamenti ricorrenti.

e della Guardia di Finanza e, a partire da novembre 2020, la soluzione di fornitura di 3.500 terminali «Mobile POS» presso i nuclei radiomobili e/o stazioni dell'Arma dei Carabinieri.

Infine, durante i primi mesi del 2021 PostePay ha annunciato la volontà di ampliare la propria collaborazione con BANCOMAT S.p.A., attivando anche la licenza issuing a complemento di quella già operativa in ambito acquiring per l'accettazione delle suddette carte da parte degli Uffici Postali, degli ATM Postamat, nonché dei merchant convenzionati con Postepay. L'iniziativa inoltre intende dare una ulteriore accelerazione al processo di digitalizzazione dei pagamenti. A tal proposito, l'ambito della collaborazione sarà ulteriormente esteso anche ai servizi digitali tramite app, con l'obiettivo di far convergere i servizi di pagamento e di scambio di denaro P2P attualmente presenti nelle app di Postepay e di BANCOMAT Pay.

BOX – Postepay Standard e Postepay Evolution scalano le classifiche per qualità e servizi

Nel 2020 Postepay Standard si è posizionata al primo posto della classifica stilata da OF (Osservatorio Finanziario), venendo individuata come la migliore prepagata in versione standard. I servizi extra che caratterizzano l'offerta di Postepay Standard hanno permesso alla carta di BancoPosta di vincere l'edizione 2020, abbandonando la terza posizione del 2019. Tra le novità più significative, OF ha sottolineato il lancio di Codice Postepay, per acquistare nei negozi utilizzando il QR Code e la possibilità di ottenere sconti e benefit presso i partner convenzionati; le funzionalità di controllo e sicurezza gestibili in autonomia direttamente dall'applicazione, come per esempio il blocco della carta sui portali di e-commerce, il blocco della funzionalità contactless per prevenire le frodi, e il servizio di Geocontrol per limitare l'operatività della carta in determinate aree geografiche. Inoltre, l'Osservatorio Finanziario ha premiato Postepay Evolution come migliore Carta Conto per i numerosi servizi extra bancari legati al suo utilizzo che hanno ottenuto il punteggio più alto all'interno della specifica classifica qualitativa. In particolare, OF, oltre alle funzionalità di cui dispone anche Postepay Standard, ha menzionato i servizi come la possibilità di disattivare la funzione contactless e di personalizzare i massimali di prelievo e pagamento via app, il mini-prestito con somme disponibili direttamente sulla carta e l'offerta Postepay Connect, che unisce al servizio di carta conto quello di telefonia attraverso una SIM mobile.

Incassi

Nell'ambito del comparto incassi, le attività del 2020 sono state orientate al consolidamento del ruolo di Poste Italiane nel sistema PagoPA66. In tale contesto, da gennaio 2020, in linea con la roadmap per la trasformazione digitale dei pagamenti per la Pubblica Amministrazione, il Gruppo ha fornito la possibilità di pagare le cartelle esattoriali (ex RAV) tramite i propri servizi, veicolando il processo verso il sistema PagoPA. Inoltre, la funzionalità delle app digitali è stata ulteriormente estesa per pagare il Bollo auto.

A partire da maggio 2020, anche PostePay S.p.A., in aggiunta a BancoPosta, si è accreditata direttamente come prestatore di servizi di pagamento sul sistema PagoPA ed è pertanto possibile effettuare i pagamenti tramite il servizio PagoPA su tutti i canali digitali, presso gli Uffici Postali e attraverso i Portali degli Enti creditori, anche per avvisi di pagamento a valere su conti correnti bancari.

In riferimento alla collaborazione avviata con Western Union67, nel mese di dicembre è stato lanciato il servizio di trasferimento fondi per i possessori di Postepay Evolution, prevedendo la possibilità di inviare denaro online 24 ore su 24, 7 giorni su 7 verso oltre 200 Paesi e territori, prelevabili dal destinatario presso un'agenzia Western Union.

Mobile

Con l'obiettivo di migliorare e consolidare i servizi mobile, nel corso del 2020 Poste Italiane, attraverso la controllata PostePay S.p.A., ha siglato accordi con Open Fiber e TIM per permettere di portare ai privati e alle aziende soluzioni avanzate di connettività internet. Grazie a questi accordi il Gruppo

fornirà al Paese servizi in fibra ottica mediante tecnologie a banda ultra-larga, con l'obiettivo di ridurre sempre di più il digital divide tra le diverse aree del 4,8 milioni di download dell'App PosteMobile

Paese. Alle intese con Open Fiber e TIM si aggiungono una serie di ulteriori novità, che hanno consentito a Poste Italiane di confermarsi come operatore di spicco anche all'interno del settore delle telecomunicazioni:

  • Postepay Connect Back, un servizio mobile con l'esclusiva funzionalità di cashback. I clienti che sottoscrivono l'offerta ricevono mensilmente, per i Giga del piano tariffario non consumati, uno sconto in cashback, accreditato direttamente sulla Carta Postepay Evolution e utilizzabile per qualsiasi tipologia di spesa;
  • PosteMobile Casa WEB, la soluzione innovativa di connessione internet per la casa basata su tecnologia wireless 4G. Il nuovo servizio è acquistabile esclusivamente online e l'installazione non necessita dell'intervento di un tecnico, garantendo un traffico dati senza limiti con elevate performance (velocità fino a 300 Mbps) e un modem Wi-Fi incluso in comodato d'uso gratuito;
  • Servizi di Telefonia Mobile in App Postepay, in modo da consentire ai clienti la facile consultazione e gestione di tutte le informazioni della propria SIM PosteMobile direttamente da app.

67 Servizio di trasferimento di denaro all'estero. Per approfondimenti si rinvia al sito: https://www.poste.it/prodotti/westernunion.html

66 Il sistema PagoPA è l'insieme di regole, standard, strutture organizzative e infrastrutture tecnologiche messe a disposizione da PagoPA S.p.A. per garantire l'interconnessione e l'interoperabilità tra le Pubbliche Amministrazioni ed i Prestatori di Servizi di Pagamento (PSP) abilitati, al fine di consentire i pagamenti elettronici a favore degli Enti Creditori.

Durante il corso dell'anno è proseguito l'arricchimento della gamma d'offerta PosteMobile Casa Standard con l'offerta voice only e dell'offerta "voice&data" PosteMobile Casa Internet che, lanciata da PostePay a fine 2019, ha consentito di ampliare il mercato target attraverso una soluzione caratterizzata da flessibilità e convenienza. L'offerta è infatti realizzata integralmente su rete radiomobile e ciò conferisce al cliente la massima flessibilità nell'utilizzo del servizio dati che può essere fruito ovunque, purché il modem Wi-Fi sia collegato a una presa elettrica. Inoltre, è proseguita anche la commercializzazione di Postepay Connect che, integrando la carta Postepay Evolution e SIM PosteMobile in un'unica app, si è confermata un'offerta unica e distintiva sul mercato italiano. A partire dal mese di maggio 2020, i clienti possono procedere, tramite l'App Postepay, con la richiesta in modalità completamente digitale.

Pacchi e distribuzione

Nel 2020 Poste Italiane si è impegnata per rendere ancora più efficienti e in linea con la domanda di mercato i propri sistemi di trasporto. Il Gruppo ha proseguito lo sviluppo delle connessioni aeree per favorire la consegna dei pacchi entro 24 ore in tutta Italia, in particolare Sicilia e Sardegna, presentando all'attivo 9 collegamenti aerei, di cui due introdotti nel primo trimestre 2020 sull'HUB aereoportuale di Fiumicino (direzione Catania e Cagliari). Durante il "peak period" di fine anno, per rispondere alle crescenti esigenze di distribuzione dei prodotti ecommerce, è stata incrementata la flotta aerea da 8 a 11 mezzi, permettendo così di irrobustire ulteriormente le connessioni con il sud Italia e le isole, generando un aumento di voli settimanali del 40% rispetto ai traffici standard.

BOX – La joint venture che digitalizza il trasporto delle merci

Nell'ambito del programma di ottimizzazione del trasporto su gomma a lungo raggio, Poste Italiane ha stabilito nel 2020 una joint venture con sennder, leader europeo nella digitalizzazione del trasporto merci. La partnership copre l'intero settore dei trasporti a carico completo e la movimentazione di colli e lettere tra tutti gli hub di smistamento e distribuzione di Poste Italiane. Tale iniziativa consente all'Azienda di proporsi come operatore di trasporto, sia nel mercato italiano che estero, beneficiando di economie di scala e di ottimizzazione tecnologica e realizzando un modello operativo full-tracked e full-digital, in linea con le esigenze dell'e-commerce. In aggiunta, garantisce al Gruppo la riduzione delle proprie emissioni di CO2, grazie all'impiego di veicoli con carburanti alternativi. La joint venture assicurerà a Poste Italiane un risparmio annuo di circa 100 mln € sulle spese per trasporti a carico completo.

In un'ottica di sviluppo del business, nel corso del primo trimestre del 2021, sono diventati operativi a pieno regime il centro di smistamento del Centro Italia sito in prossimità di Roma e quello situato nel Nord Italia.

Per quanto riguarda l'area recapito, è proseguito lo sviluppo delle potenzialità della collaborazione con Amazon in coerenza con la strategia di Poste Italiane di crescita nel comparto logistico legato agli acquisti da e-commerce. In tale ambito si inserisce anche la rete Punto Poste per il ritiro degli acquisti online e la consegna di resi, composta da circa 10.800 punti di ritiro alternativi (di cui circa 350 locker e 10.450 collect point, in prevalenza Tabaccai), che si aggiungono agli Uffici Postali. In particolare, nell'ambito dell'accordo sottoscritto con il nuovo partner - Italiana Petroli – nel mese di ottobre 2020 sono stati attivati 34 punti della rete di distributori. Dal mese di settembre 2020, su tutti i collect point della rete Punto Poste e negli Uffici Postali è attivo, per i clienti Amazon, il servizio Reverse Paperless che consente all'e-shopper di consegnare la propria spedizione di reso semplicemente mostrando il codice identificativo senza necessità di stampare la Lettera di Vettura. Nell'ambito della partnership con Zalando, dal mese di luglio la rete Click & Collect di Poste Italiane è attiva, oltre che per la gestione dei resi, anche per le

spedizioni di andata, permettendo a tutti i clienti che acquistano dal sito e-commerce la possibilità di ritirare i propri acquisti presso l'Ufficio Postale o punto di ritiro alternativo. Inoltre, in un'ottica di crescente flessibilità delle spedizioni, l'Azienda ha sviluppato la funzionalità Scegli Tu, che permette al destinatario di una spedizione di gestirne e personalizzarne la consegna anche quando è in transito.

BOX – Poste Italiane acquisisce l'operatore logistico cinese Sengi Express

Nel 2021 Poste Italiane ha acquisito il 51% del capitale votante di Sengi Express Limited, società posseduta interamente da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong. Per la prima volta nella storia di Poste Italiane l'acquisizione ha determinato l'ingresso di una società estera nel Gruppo, consentendo di sviluppare il proprio business B2C a livello internazionale e di consolidare e spedire in Italia i volumi acquistati in Cina dai consumatori italiani. Sengi Express è un punto di riferimento per i merchant dell'e-commerce cinese presenti sul mercato italiano, collocandosi come leader nella creazione e nella gestione di soluzioni logistiche cross-border. Inoltre, nell'ambito della collaborazione e in linea con l'evoluzione delle esigenze degli e-shopper, è stata avviata la sperimentazione della tracciatura E2E (End to End) delle spedizioni, che permette di verificare sul sito di Poste Italiane lo status della spedizione per la prima volta lungo tutta la supply chain, anche oltre i confini del territorio italiano.

Con riferimento alle soluzioni dedicate alle imprese, è stata lanciata Poste Delivery Business, la nuova gamma d'offerta di corriere espresso completa, flessibile e con servizi dedicati all'e-commerce che unisce l'expertise del corriere espresso SDA con la capillarità del network di Poste Italiane. Poste Delivery Business si compone di servizi distinti in funzione della velocità di consegna, della destinazione e di una vasta gamma di servizi accessori, per personalizzare la fase di consegna in base alle esigenze del cliente. L'opzione Reverse (sia express che standard) permette di restituire gli acquisti negli Uffici Postali, nei Punto Poste e Scegli Tu, attraverso un sistema di notifiche proattive, consentendo ai destinatari di adeguare il luogo e la data di consegna della spedizione alle proprie esigenze. Infine, con l'Offerta Prepagata orientata alle piccole imprese, è possibile pagare le spedizioni attraverso un borsellino elettronico con importi di ricarica liberi.

Rispetto alla clientela consumer, il Gruppo ha lanciato Poste Delivery Web, il servizio online che permette di spedire pacchi, di massimo 30 kg, in tutta Italia e nel mondo, in modo semplice, moderno e flessibile. A seguito della registrazione e del pagamento della spedizione attraverso il sito web o app, chi desidera spedire un pacco può recarsi in Ufficio Postale e mostrare il codice 2D generato dal sistema al momento di pagamento, o usufruire del servizio paperless, consegnando il pacco direttamente ad un corriere.

In relazione allo sviluppo di servizi di consegna innovativi e tecnologicamente evoluti nell'ambito della logistica di "ultimo miglio", a seguito dell'acquisizione di una partecipazione del 70% nella società MLK Deliveries S.p.A., il Gruppo ha integrato all'interno della propria offerta i servizi di consegna Same Day (recapito in giornata) e Scheduled Delivery (recapito programmato), quest'ultimo già attivo nelle principali città italiane. Inoltre, è stato lanciato il servizio di consegna a domicilio dei farmaci in grandi città e in comuni medio–piccoli, che il Gruppo offre anche in modalità instant (entro 90 minuti dall'acquisto) in collaborazione con Pharmap.

Con l'acquisizione dell'intero capitale sociale di Nexive Group, finalizzata nel mese di gennaio 2021, Poste Italiane si è assicurata la possibilità di consolidare il settore della corrispondenza e delle relative infrastrutture logistiche a salvaguardia della sua sostenibilità. L'operazione conduce ad un rafforzamento della posizione del Gruppo sul

mercato, rappresentando Nexive il secondo operatore postale in Italia, con una quota di mercato del 12% per la consegna della corrispondenza, pari a circa 350 milioni di volumi annui gestiti.

Innovazione e digitalizzazione dei processi

La rivoluzione digitale intrapresa da Poste Italiane negli ultimi anni ha coinvolto non solo la propria offerta, ma anche i processi attraverso l'evoluzione del proprio modello di distribuzione in ottica omnicanale che garantisce all'Azienda la possibilità di erogare i servizi in maniera agile e al passo con i bisogni della clientela. Il roll-out della strategia omnicanale, tramite l'estensione del footprint fisico e il potenziamento dei canali digitali, ha permesso un'inversione radicale dei propri paradigmi, investendo l'organizzazione a tutti i livelli di business. In questo scenario, la recente pandemia ha favorito l'accelerazione dello shift verso modelli di business che fanno leva su una strategia omnicanale, sostenuta da un modello operativo liquido e aperto che combina intensità tecnologica, orchestrazione di dati a servizio dell'ecosistema e operation digitali e customer oriented. Tale modello operativo ha permesso all'Azienda di rispondere rapidamente ai cambiamenti intervenuti nel mercato facendo leva su un modello di business innovativo e sostenibile, basato su piattaforme digitali che sfruttano le opportunità derivanti dall'innovazione tecnologica per creare prodotti e servizi nuovi e personalizzati, aprendo nuovi canali di comunicazione con i propri clienti in grado di offrire un'esperienza seamless e in linea con le loro esigenze.

La digital era ha consacrato le platform company come modelli di business disruptive e vincenti, caratterizzati da fattori critici di successo come l'utilizzo combinatorio di tecnologie esponenziali, centralità del cliente, piattaforme aperte e facilmente integrabili, garanzia di affidabilità e sicurezza, fattori in grado di sostenere i mercati durante la pandemia.

In tale scenario, Poste Italiane ha l'opportunità di diventare la Distribution Platform of Choice del Sistema Italia, affiancando i cittadini nei bisogni della vita quotidiana, favorendo la crescita del tessuto produttivo e promuovendo la semplificazione della Pubblica Amministrazione.

La Distribution Platform of Choice deve indirizzare le esigenze emergenti del Sistema Paese, soddisfacendo i bisogni e mettendo in connessione cittadini, imprese e Pubblica Amministrazione, attraverso una Tech Ops Liquid Engine in grado di abilitare l'evoluzione del business, articolata su quattro ambiti.

Rispetto alla trasformazione, è bene sottolineare che è resa possibile solo attraverso lo sviluppo di partnership strategiche che possano contribuire ad accelerare la digitalizzazione del Paese, coadiuvate da un cambiamento culturale che coinvolga tutte le persone, sotto una serie di aspetti:

  • cultura: è necessaria l'istituzione di una cultura generativa nella quale le persone siano spinte ad avere un forte orientamento al cliente e al miglioramento continuo;
  • collaborazione: strumenti di collaborazione adeguati permettono la nascita di comunità interne che evolvono autonomamente e che generano valore per l'intero ecosistema aziendale;
  • improvement: il continuous improvement deve far parte del DNA di tutti i dipendenti allo scopo di anticipare le esigenze del cliente;
  • agile: l'adozione di metodi agili, non solo sulla catena produttiva, permette di rispondere rapidamente ai cambi che un mondo fortemente digitale impone dall'esterno;
  • skill: rafforzamento delle competenze interne attraverso l'inserimento di risorse specializzate (es. architetti, ingegneri del software ecc.) per internalizzare le competenze e consentire la realizzazione inhouse delle piattaforme strategiche per il business, attraverso la costituzione di fabbriche specializzate IT anche dislocate sul territorio.

Nel corso dell'anno il Gruppo ha lavorato per il rafforzamento del canale di vendita digitale, ottimizzando i processi di acquisto in logica "one click to buy" e ampliando la gamma di prodotti e servizi acquistabili direttamente attraverso il web.

Alla base di tale percorso sussistono una serie di obiettivi che il Gruppo si è posto per farsi protagonista della transizione digitale del Paese:

  • valorizzare la rete degli Uffici Postali, integrandola con reti B2B2C di partner, in sinergia con il potenziamento dei canali digital;
  • ottimizzare le soluzioni digitali, favorendo l'inclusione e lo sviluppo dell'economia digitale, al fine di rispondere alle diverse esigenze dei clienti di ogni fascia di età;
  • ampliare l'addressable market verso clienti smart con esigenze di connettività dati;
  • consolidare il ruolo dell'Azienda come interlocutore chiave per la Pubblica Amministrazione.

BOX – L'hackathon sull'innovazione per le giovani generazioni

In linea con le azioni a sostegno delle giovani generazioni già intraprese dall'Azienda, è stato realizzato nel corso del 2020, in collaborazione con il Consorzio-ELIS, un percorso formativo a distanza rivolto ai figli dei dipendenti e agli studenti di tre istituti scolastici presenti in contesti socio-culturali di periferia a Bologna, Roma e Napoli-Scampia. L'Hackaton "Next Generation" è l'iniziativa volta a fornire ai ragazzi del 3° e 4° superiore gli strumenti necessari per maturare le competenze distintive per i mestieri del futuro. Circa 40 studenti hanno così avuto l'opportunità di mettersi alla prova su temi di interesse sociale e aziendale in grado di stimolare le caratteristiche fondamentali per l'employability: la creatività, la capacità di lavorare in gruppo ed il problem solving. L'iniziativa ha visto vincitore il gruppo che ha presentato l'idea "Trova un Modo (TuM)", un'applicazione che funziona da contenitore per informazioni e tutorial con modalità di lettura e spiegazione semplificata. A seguito della gara è stato istituito un "Innovation hub", aperto alla partecipazione dei figli dei dipendenti che frequentano il 3° e il 4°

superiore, con la finalità di mettere in atto l'idea dei vincitori. Il percorso si è strutturato in 9 incontri per una durata complessiva di 36 ore, prevedendo al termine un attestato di partecipazione per tutti i ragazzi coinvolti.

Nel corso del 2020 il Gruppo ha sviluppato processi snelli che semplificano l'interazione con i clienti e l'operatività interna, rendendo automatizzati una buona parte dei processi operativi di larga scala, in un'ottica di miglioramento e velocizzazione del servizio al cliente.

Consolidando la propria capillarità territoriale, attraverso l'innovazione digitale Poste Italiane è in grado di connettere il Paese nel nuovo hybrid world

BOX – Poste Italiane e Microsoft per l'innovazione del Gruppo e la competitività del Paese

Nel 2020 Poste Italiane e Microsoft Italia hanno annunciato una partnership che mira a proseguire il percorso di trasformazione

digitale avviato dall'Azienda e che favorisce la fornitura di servizi avanzati e digitali per le imprese italiane e la Pubblica Amministrazione. Il nuovo accordo ruota attorno a tre ambiti strategici di collaborazione. In primo luogo, la creazione di una "Piattaforma di Ecosistema per le PMI" volta a promuovere la trasformazione digitale delle aziende motore dell'economia del Paese. La piattaforma metterà a disposizione del mercato servizi congiunti da parte di Poste Italiane e Microsoft per creare applicazioni locali e su misura utilizzando soluzioni semplici e sicure. In tale contesto, le organizzazioni di piccole e medie dimensioni potranno dotarsi della tecnologia necessaria per gestire il loro business in maniera digitale e crescere, raggiungendo nuovi mercati. Oltre a offrire servizi innovativi, le due aziende aiuteranno le PMI con progetti di formazione sulle nuove competenze digitali richieste. Il secondo ambito dell'accordo stabilisce lo sviluppo di una Piattaforma Nazionale di Cloud Ibrido che combina i pilastri dell'architettura DataCenter di Poste Italiane con le soluzioni cloud Microsoft Azure, per permettere al mondo delle aziende private e della Pubblica Amministrazione di intraprendere percorsi di trasformazione digitale e di modernizzazione dei servizi pubblici. Grazie al modello ibrido è possibile definire quali informazioni e applicazioni risiedono nel cloud pubblico e quali restano nel cloud privato, con una gestione semplificata e unificata tra questi due mondi che permetterà di avere i massimi vantaggi dai due approcci. Tale modello permette inoltre di garantire in qualsiasi momento la possibilità di spostare le applicazioni da cloud pubblici a privati e viceversa, sulla base di un criterio etico e sicuro della gestione dei dati. In questa ottica Poste Italiane e Microsoft svilupperanno un'offerta congiunta di servizi cloud ibridi per le piccole medie e grandi organizzazioni. L'intesa ha previsto, inoltre, il lancio di un Hybrid Cloud Competence Center per favorire l'accelerazione dell'adozione delle soluzioni cloud computing. Il terzo punto della strategia pone il focus sul processo di trasformazione digitale del Gruppo: l'adozione della tecnologia Microsoft permetterà a Poste Italiane di accelerare la trasformazione delle applicazioni esistenti e di creare nuove applicazioni cloud native con tempi di sviluppo ridotti e soluzioni agili per rispondere alle esigenze attuali e future dei clienti. Il Gruppo adotterà le piattaforme cloud di Modern Workplace per la collaborazione e la condivisione delle informazioni con tutte le figure aziendali allo scopo di guidare il cambiamento culturale sul fronte dei nuovi modelli di lavoro, anche alla luce delle esigenze emerse con l'emergenza Covid-19. Un aspetto fortemente innovativo è rappresentato dall'evoluzione continua dei canali di relazione con la clientela che condurrà fino allo sviluppo di soluzioni di Artificial intelligence, come la creazione di servizi chatbot per rispondere in modo più efficiente e puntuale alle richieste dei clienti.

DECARBONIZZAZIONE IMMOBILI E LOGISTICA

Stato attuazione
Principali capitali Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline 2020 Outcome
Ridurre le emissioni totali del
Gruppo in linea con gli obiettivi
dell'Accordo sul Clima di Parigi e
tCO2e
contribuire al contenimento del
riscaldamento globale a 1.5°C
Raggiungere la Carbon Neutrality
NettCO2e
-30% entro il 2025 2020 New
0% entro il 2030 2020 New
Diminuire le emissioni della flotta
di recapito postale
% di emissioni prodotte -40% entro il 2022 2019 -3%
Incrementare la quota di veicoli a
ridotto impatto ambientale
(elettrici, ibridi, basso emissivi) di
Nexive, SDA, Milkman
tCO2e -15% entro il 2025 2020 New 3 AND WELL-BEING
6 CLEAN HEATER
W
Naturale Incrementare la quota di veicoli a
ridotto impatto ambientale (ibridi,
basso emissivi) di sennder
tCO2e -8% entro il 2025 2020 New AFFORDABLE AND
J RESPONSIBLI
111
Fisico/Strutturale Utilizzo di energia elettrica
proveniente da fonti rinnovabili
% di energia elettrica
consumata
≥ 98% entro il 2024 2020 New F
Sostituire il parco mezzi aziendale
con veicoli a ridotto impatto
ambientale
Nº di mezzi aziendali a ridotto
impatto ambientale introdotti
27.800 entro il 2022 2019 863 13 CUNATE
B
Introdurre soluzioni di Smart
Buildingsull'intero patrimonio
immobiliare del Gruppo
GWh di energia consumata -8GWh entro il 2024 2020 New
Aumentare la produzione di GWh
di energia rinnovabile utilizzabile
in autoconsumo
GWh di energia rinnovabile
prodotta
+20GWh entro il 2024 2020 New
Rendere Carbon Neutral un
edificio di grandi dimensioni
Edifici Carbon Neutral 0 tCO2e nette di un CS
entro il 2023
2020 New
Mantenimento delle certificazioni Processi corporate certificati
ISO 14001 e ISO 50001
ISO 14001 e ISO 50001 100% entro il 2021 Ogni anno New

Impatti ambientali degli immobili

Principali capitali collegati

Il Gruppo Poste Italiane riconosce la propria responsabilità nella creazione di valore sostenibile per le comunità in cui opera, in cui la dimensione ambientale ricopre un ruolo chiave. A tal fine, il Gruppo riconosce all'interno del Codice Etico di Gruppo il suo impegno per la salvaguardia dell'ambiente attraverso un utilizzo consapevole delle risorse e soluzioni innovative che permettano la minimizzazione degli impatti ambientali.

Obiettivo dell'Azienda è ridurre la propria impronta ecologica diffondendo una cultura di tutela dell'ambiente e incentivando comportamenti consapevoli nell'uso dell'energia, delle risorse idriche e nella gestione dei rifiuti

Poste Italiane, consapevole che servizi e prodotti di alta qualità non possono prescindere dall'adesione a regolamenti in materia ambientale ed energetica, opera in conformità alle leggi e alla regolamentazione applicabile aderendo agli obiettivi nazionali, europei e internazionali in tema di sviluppo sostenibile.

L'Azienda ha centralizzato in un'unica funzione dedicata il presidio degli ambiti di responsabilità ambientale collegati al patrimonio immobiliare, con il compito di garantire la conformità delle prassi del Gruppo con le disposizioni normative vigenti in tema di uso di energia, il monitoraggio e la misurazione dei consumi e l'individuazione delle fonti di risparmio.

In coerenza con gli Obiettivi ESG dell'Azienda e con particolare focus sulla Decarbonizzazione degli immobili, il Gruppo Poste Italiane si è impegnato in una serie di azioni virtuose. Per citarne alcune: ha adottato veicoli elettrici in sostituzione di quelli endotermici e ha installato le rispettive colonnine per ricaricarli. Inoltre, il Gruppo si è dedicato all'aumento di produzione di energie rinnovabili e ha dato avvio a nuovi contratti pluriennali per gas ed energia elettrica con ENI e Acea, in questo modo la fornitura di elettricità continuerà a provenire, come per i contratti precedenti, da fonti rinnovabili. Consapevole che la riduzione dell'impatto ambientale passa per il monitoraggio dello stesso, l'impegno di Poste Italiane prosegue con l'installazione di strumenti di raccolta dati e di piattaforme gestionali di controllo dei consumi e delle fatture utilities.

L'Azienda, a partire dal 2019 si è dotata di una Politica di Sostenibilità Ambientale cui obiettivo è quello di formalizzare e comunicare agli stakeholder l'impegno del Gruppo per la riduzione, ove possibile, degli impatti ambientali generati dalle proprie attività operative e in particolare, quelle provenienti dall'utilizzo degli immobili e dalle attività logistiche e di trasporto. Il Gruppo, all'interno del documento riunisce inoltre i Principi e le iniziative, in materia di sostenibilità ambientale, verso cui indirizza il proprio impegno.

La Politica si struttura su diversi Principi che sanciscono l'approccio dell'Azienda in materia di sostenibilità ambientale. Nel dettaglio: efficienza nell'uso delle risorse, innovazione a supporto di un'economia low-carbon, prevenzione e riduzione dell'impatto, promozione della cultura dell'ambiente.

Box – Poste aderisce al Green Deal

Poste Italiane ha aderito, insieme ad altri 110 firmatari tra associazioni enti ed imprese, al Manifesto "Uscire dalla pandemia con un nuovo Green Deal per l'Italia", promosso dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile. L'iniziativa è nata dalla volontà di rilanciare l'economia in chiave green, dopo il pesante colpo subito dalla pandemia causata dal virus SARS-COV-2. Il Gruppo, date le gravi condizioni generate dall'emergenza sanitaria, auspica la realizzazione di un nuovo Green Deal, un ambizioso progetto europeo per un'economia avanzata, decarbonizzata e circolare. L'Azienda ritiene che tale progetto sia la via da seguire per una più forte e duratura ripresa che valorizzi le attività votate alla decarbonizzazione e alla circolarità dei modelli di produzione, distribuzione e consumo. Il Manifesto, siglato dai suoi sottoscrittori, è stato inviato alle istituzioni italiane ed europee.

A riprova dell'attenzione che Poste Italiane ripone nella riduzione del proprio impatto ambientale, dopo aver ottenuto negli anni precedenti la certificazione del sistema di gestione ambientale delle società Postel S.p.A. e SDA S.p.A., nel 2020, ottiene la certificazione del sistema di gestione ambientale dei processi di progettazione, indirizzo, controllo e coordinamento dei Servizi Postali e Finanziari secondo lo standard internazionale UNI EN ISO 14001. La certificazione è stata rilasciata da parte dell'ente IMQ-CSQ, uno degli organismi di certificazione accreditati più autorevoli a livello internazionale.

Lo sviluppo di un Sistema di Gestione Ambientale implementato e certificato ai sensi della norma UNI EN ISO 14001 consente di gestire e monitorare in modo sistemico gli aspetti ambientali inerenti ai processi, in ottica di efficienza e miglioramento delle performance ambientali, costituendo inoltre un valido strumento a supporto del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità definiti dal Gruppo. Nell'ottica del miglioramento continuo, l'Azienda ha in programma di sviluppare una serie di iniziative per la tutela dell'ambiente, il cui filo conduttore rimane la riduzione degli impatti e la sensibilizzazione sulla tematica.

Gli obiettivi e i principi espressi all'interno della Politica di Sostenibilità Ambientale vengono resi attuativi attraverso l'individuazione di tre aree di intervento nell'ambito delle quali sono state sviluppate delle azioni specifiche riportate di seguito nel dettaglio:

  • Riduzione degli impatti ambientali determinati dalle proprie attività operative:
  • ottimizzazione dei consumi di energia e riduzione delle emissioni in atmosfera degli immobili, attraverso l'approvvigionamento da fonti rinnovabili e l'investimento in soluzioni di efficienza energetica, quali sistemi di monitoraggio dei consumi, utilizzo di sistemi di illuminazione eco-efficienti e altri apparati elettrici/elettronici a basso consumo;
  • riduzione delle emissioni in atmosfera incentivando modalità di trasporto green per le attività logistiche e per la mobilità del personale, anche mettendo a disposizione dei dipendenti una flotta aziendale composta da mezzi ibridi ed elettrici;
  • riduzione del consumo di materie e corretta gestione dei rifiuti, in particolare attraverso il contenimento del consumo di carta ottenuto anche grazie al ricorso alla dematerializzazione dei documenti e attraverso la massimizzazione della quota di rifiuti avviabile a riciclo/riutilizzo;
  • riduzione dei consumi idrici.
  • Integrazione degli aspetti ambientali nei prodotti e servizi offerti:

  • implementazione dei processi di digitalizzazione dei beni e servizi offerti, nella consapevolezza che lo strumento dell'innovazione digitale possa generare potenzialmente valore condiviso tra Azienda e stakeholder, contribuendo a ridurre le pressioni sull'ambiente e sostenere la redditività aziendale;
  • valutazione dei rischi e delle opportunità di carattere ambientale nelle scelte d'investimento e nella gestione delle attività assicurative allo scopo di dare un contributo importante per lo sviluppo sostenibile del Paese.
  • Sensibilizzazione alla cultura ambientale di dipendenti e soggetti terzi:
  • coinvolgimento dei dipendenti in programmi e iniziative che hanno ad oggetto la tutela dell'ambiente naturale e l'ecologia, in particolare anche mediante il sostegno e la partecipazione attiva della rete di volontariato aziendale di Poste Italiane;
  • supporto a iniziative per la tutela e il recupero del patrimonio ambientale, la formazione e l'informazione su tematiche ambientali;
  • dialogo e collaborazione con enti e associazioni nazionali e internazionali per la definizione e l'adozione di modelli, politiche e strategie tesi a contrastare il cambiamento climatico e il consumo inefficiente di risorse;
  • valutazione dei rischi e delle modalità di gestione ambientale adottate dalle controparti (fornitori, business partner, altre società) nei processi di approvvigionamento e nelle eventuali operazioni di finanza straordinaria.

Inoltre, in ottica di sostenibilità ambientale, il Gruppo si propone di incrementare la produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso lo sviluppo di soluzioni fotovoltaiche e microeoliche, e di contribuire all'assorbimento di CO2 ed altre emissioni climalteranti attraverso la piantumazione di aree verdi nei terreni ed immobili di Poste Italiane. L'efficacia dell'approccio di Poste Italiane viene verificata attraverso procedure di identificazione e valutazione periodica dei rischi all'interno e all'esterno del Gruppo, un sistema di segnalazione delle violazioni, un sistema sanzionatorio e attraverso numerose attività di dialogo con gli stakeholder.

In linea con quanto previsto dalla norma anche Postel S.p.A. e SDA, le due società coinvolte in via prioritaria nel processo di certificazione, hanno definito delle specifiche politiche ambientali.

Politica Qualità, Ambiente Salute e Sicurezza di Postel S.p.A.: nella quale Postel S.p.A., oltre a definire gli obiettivi alla base della propria condotta aziendale, si impegna a garantire la protezione dell'ambiente, inclusa la prevenzione dell'inquinamento ed altri impegni specifici, attraverso l'uso responsabile delle risorse e la tutela della biodiversità, rilevanti per il proprio contesto.

Politica della Qualità, dell'Ambiente e della Salute e Sicurezza del Lavoro di SDA S.p.A.: nella quale SDA S.p.A. racchiude i principi che disciplinano e garantiscono una corretta gestione delle tematiche legate alla tutela dell'ambiente, della salute e sicurezza sul luogo di lavoro e della qualità. In riferimento ai temi ambientali, la Società si impegna nella tutela dell'ambiente, con particolare riferimento alla prevenzione dell'inquinamento, del consumo eccessivo di risorse naturali che possono derivare dalle attività svolte e nel recuperare e riutilizzare i rifiuti prodotti piuttosto che procedere con lo smaltimento degli stessi.

Box - Nuove piantumazioni di Poste Italiane

Nel 2020 Poste Italiane ha aderito alla celebrazione della Giornata Mondiale dell'Ambiente, rinnovando il suo impegno nei confronti della salvaguardia degli ecosistemi e del cambiamento climatico, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 dell'ONU. Per l'occasione è stata effettuata una mappatura di tutti i terreni disponibili nei siti di proprietà dell'Azienda, con l'obiettivo di realizzare iniziative di piantumazione e riforestazione delle specie arboree più adeguate. Nel mese di novembre 2020, Poste Italiane ha riqualificato le aree verdi di tre Uffici Postali lombardi attraverso la piantumazione di 91 alberi, selezionati tra le specie più idonee alla filtrazione dei principali fattori inquinanti e all'assorbimento di anidride carbonica.

Nell'ottica di adottare un comportamento virtuoso dal punto di vista ambientale, il Gruppo considera l'efficienza energetica uno degli elementi principali per poter coniugare crescita economica e sviluppo sostenibile e riconduce la propria strategia in ambito ambientale alle seguenti aree di intervento:

Fonti rinnovabili. Al fine di promuovere le fonti rinnovabili, Poste Italiane ha puntato alla diffusione del fotovoltaico integrato negli edifici, realizzando infrastrutture orientate a ridurre la dipendenza da fonti fossili. Il Gruppo, in ottica

di riduzione del prelievo di energia elettrica dalla rete nazionale e dei relativi costi complessivi di approvvigionamento, ha previsto l'aumento del proprio parco di autoproduzione con l'installazione di pannelli fotovoltaici sui propri immobili. A tal proposito, nel 2020 è stata aggiudicata una gara europea del valore di € 32,2 Mln per l'implementazione di 622 installazioni di impianti

Oltre il 95% del fabbisogno di energia elettrica del Gruppo proviene da fonti 100% rinnovabili, certificate Garanzie di Origine

fotovoltaici. Per l'approvvigionamento di energia elettrica Poste Italiane si impegna a ridurre al massimo il proprio impatto. Una quota dell'energia è, quindi, prodotta dagli impianti fotovoltaici di proprietà. Più del 95% del fabbisogno del Gruppo nel 2020 è stato acquisito tramite la Società del Gruppo Europa Gestioni Immobiliari, con una percentuale pari al 100% da fonti rinnovabili certificate attraverso Garanzie di Origine. Nel 2020 è entrato in attività il nuovo Hub di Roma dotato di impianto fotovoltaico di potenza 220 kWp ed è stato avviato il progetto per la realizzazione di impianti fotovoltaici sul nuovo Hub SDA di Milano.

Smart building. Gli immobili sono responsabili di circa il 60% dell'energia consumata e del 31% delle emissioni dirette di CO2 del gruppo. Al fine di ridurre al minimo gli impatti ambientali degli immobili, in termini di emissioni prodotte e risorse utilizzate, nasce Smart Building. Il progetto prevede un sistema unico di supervisione in termini di Building and Energy Management System (Bems) e consente la gestione integrata di oltre 2.000 edifici di Poste Italiane per ottimizzare gli impianti e l'efficientamento energetico. Questo permette, da un lato il monitoraggio di tutti i consumi, dall'altro, di attuare gestioni automatiche centralizzate basate sui parametri ambientali per ottimizzare i consumi, mantenendo condizioni di comfort ottimali.

Ottimizzazione energetica. In tema di efficientamento energetico, Poste Italiane ha aderito al Progetto Platoon, finanziato dalla Comunità Europea con i fondi del programma Horizon 2020. Il progetto prevede lo sviluppo di una piattaforma digitale che, utilizzando tecnologie di elaborazione distribuita e di analisi dei dati per la gestione

16 dei 220 edifici di Poste Italiane di Roma selezionati come "set" per il test del Progetto "Platoon"

real-time ottimizzata del sistema energetico, fornisce un efficace supporto agli esperti del settore. Attualmente in

Azienda, i tecnici EGE (Esperti Gestione Energetica) sono dodici, tre centrali e nove territoriali che per acquisire queste competenze hanno seguito un percorso di certificazione che ne garantisce la professionalità e le competenze anche sul mercato esterno. L'obiettivo dell'analisi non è solo quello di ottimizzare l'utilizzo dell'energia e identificare i comportamenti da modificare, ma anche individuare le opportunità per ridurre le necessità di manutenzione e le interruzioni del servizio, ad esempio attraverso un uso più efficiente dei sistemi di climatizzazione, di illuminazione e l'impiego dell'intelligenza artificiale per la previsione degli interventi di manutenzione. Dei 220 edifici di Poste Italiane che si trovano nell'area del Comune di Roma, 16 sono stati selezionati come "set" per il test del Progetto Platoon. Gli impianti di raffreddamento e riscaldamento installati nei locali genereranno dati per la piattaforma "intelligente" di Platoon che suggerirà le azioni per diminuire i numeri di guasti e ridurre i costi di manutenzione. La stessa logica riguarderà il consumo legato all'illuminazione di ogni edificio allo scopo di pianificare azioni di ottimizzazione e rilevare le anomalie.

Illuminazione a LED. Nel 2020 Poste Italiane ha continuato ad investire sulle smart technologies. In particolare, il Gruppo ha puntato, negli anni, sulla installazione di illuminazione a tecnologia LED. In particolare, durante il 2020, il Gruppo ha proseguito

~10 milioni investiti in progetti per ridurre l'impatto ambientale

la conversione a LED dell'illuminazione arrivando a coprire il 56% dei mq di Poste Italiane, aggiungendo 40.000 pezzi rispetto al 2019.

Incentivazione di comportamenti virtuosi. Nell'ottica di una gestione sempre più efficiente e sostenibile dei processi operativi e, quindi, di una conseguente riduzione dei rifiuti prodotti, il Gruppo ha avviato e mantiene progetti per il riutilizzo "virtuoso" di beni e apparecchiature/attrezzature ritenute obsolete, ma che possono ancora avere una "seconda vita". Tali beni e apparecchiature sono quindi sottratti dal ciclo di gestione dei rifiuti e "ceduti" a terzi per il riutilizzo.

Box – Poste Italiane al 50° Anniversario della "Giornata della Terra"

Il Gruppo Poste Italiane ha aderito alla celebrazione della Giornata della Terra, la più importante ricorrenza internazionale sulla sostenibilità e la protezione dell'ambiente, istituita dalle Nazioni Unite nel 1970. Nel 2020 l'evento ha compiuto il 50° anniversario e ha visto Poste Italiane confermare il suo impegno nella lotta al cambiamento climatico, promuovendo il costante sviluppo di soluzioni innovative in grado di tutelare il capitale naturale. Il Gruppo integra le tematiche ambientali nella strategia aziendale, negli investimenti, nelle analisi del rischio e delle opportunità e in ottica di trasparenza e accountability rendiconta le performance ambientali secondo le raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Diclosure (TFCD), con l'obiettivo di monitorare i propri impatti e ridurre l'impronta ambientale a favore di un utilizzo sostenibile delle risorse naturali.

Box – Mese verde, Poste Italiane rinnova l'attenzione ai temi dell'ambiente

L'impegno per l'ambiente è uno dei Pilastri della strategia di sostenibilità di Poste Italiane e trova concretezza in una serie di azioni messe in pratica nella quotidianità aziendale.

In continuità con gli scorsi anni il 20 marzo ha avuto luogo il Mese verde, finalizzato alla conoscenza delle buone pratiche green. Di seguito viene riportato il decalogo del Mese verde di Poste Italiane per il 2021:

Tema del Mese verde di Poste Italiane, accompagnato sui social dall'hashtag #meseverdeposte, per il 2021 è stato il territorio di prossimità, ossia come è cambiato e come abbiamo vissuto soprattutto in una fase delicata come questa il rapporto con ciò che ci è più vicino nell'ambito del nostro quartiere, paese o città.

Il Gruppo ha dato evidenza di una serie di iniziative che l'Azienda ha e sta portando avanti in diversi ambiti, dalla mobilità sostenibile alla valorizzazione del territorio, per promuovere un approccio consapevole ai temi ambientali e arrivare all'obiettivo "zero emissioni" fissato per il 2030.

L'attenzione di Poste Italiane verso l'ambiente, si estende ai materiali stampa e di consumo interni ed esterni, promuovendo l'uso di prodotti certificati e riciclabili. Con riferimento alla carta destinata agli stabilimenti di stampa massiva del Gruppo, in continuità con il 2019, gli approvvigionamenti si sono orientati su prodotti certificati FSC (Forest Stewardship Council) per circa 12.000 tonnellate di carta. Il marchio di certificazione FSC garantisce una gestione forestale rispettosa dell'ambiente, socialmente utile ed economicamente sostenibile.

Gli acquisti dedicati ai materiali di consumo relativi alla carta in risme per uso interno al Gruppo, la fornitura di etichette, gli imballi, la modulistica e cartoni, così come gli acquisti di consumabili originali e rigenerati per stampanti, recepiscono, ove applicabili, i "Criteri Ambientali Minimi". Nell'ambito del progetto volto a sostituire i tradizionali materiali di plastica vergine con materiali eco-sostenibili, inserito nel più ampio contesto di riduzione dell'impatto ambientale e tutela delle tematiche ESG, nel 2020, attraverso confronti competitivi, sono stati stipulati quattro accordi quadro per la fornitura di circa 70 milioni di tasche adesive e buste per corriere espresso realizzate con una percentuale di plastica riciclata tra il 60% ed il 70%. In linea con l'impegno verso l'uso di materiali riciclabili, è stato avviato un progetto di sostituzione delle tradizionali credit card con carte realizzate in materiali sostenibili, come ad esempio la nuova Postepay Green, composta all'82% da acido polilattico di origine biologica.

Poste Italiane pone attenzione alla propria catena di fornitura in tutti i settori in cui opera. Con riferimento agli acquisti immobiliari, gli affidamenti di pulizia ed igiene ambientale vengono svolti nel rispetto del Green Public

Procurement con l'adozione dei "Criteri Ambientali Minimi" contenuti nel D.M. 24/05/2012. Nel 2020 la totalità delle gare inerenti i servizi di pulizia, igiene ambientale e lavori è stata disposta nel rispetto dei CAM. Anche gli affidamenti in concessione dei servizi di ristorazione presso i complessi immobiliari rispettano i principi del Green Public Procurement per garantire l'erogazione di un servizio di ristorazione aziendale a ridotto impatto ambientale caratterizzato, in termini di processi e contenuti, dal rispetto di tutti gli aspetti della sostenibilità ambientale, economica e sociale.

Il Gruppo premia la fornitura di derrate alimentari, quali prodotti BIO, IGP, DOP, pesca sostenibile, in percentuale superiore ai quantitativi minimi prescritti dai "Criteri Minimi Ambientali. In questo ambito, Poste Italiane si impegna a coinvolgere nella catena di fornitura dei prodotti alimentari destinati alla mensa e bar anche fornitori locali che garantiscano prodotti certificati IGP, DOC, DOP. Inoltre, dal 2019 il Gruppo ha avviato un processo di deplastificazione delle mense aziendali con lo scopo di ridurre in maniera significativa il proprio impatto derivante dall'utilizzo di materiali plastici. L'albo dei fornitori prevede un sistema di qualificazione per ambiti regionali per aree territoriali. Tale sistema, nell'ambito degli appalti di lavori, nello specifico quelli aventi per oggetto interventi di natura edile-impiantistica, favorisce la presenza di manodopera locale e la fornitura di materiale a chilometro zero. In questo modo l'Azienda è in grado, da un lato di contenere i costi di approvvigionamento, dall'altro di ridurre il proprio impatto ambientale, riducendo, per esempio le emissioni di anidride carbonica.

Impatti ambientali della logistica

Poste Italiane, presente capillarmente su tutto il territorio nazionale, è consapevole del ruolo distintivo che ha nella creazione di valore all'interno del Paese e della potenziale incidenza che può avere nella riduzione degli impatti ambientali. Per questi motivi, l'Azienda fa dell'impegno verso la tutela ambientale e la riduzione di impatto della logistica uno dei suoi punti cardine.

Principali capitali collegati

Gli obiettivi del Gruppo, in relazione alla riduzione dell'impatto ambientale sulla logistica, nel 2020 si sono concentrati sulla riduzione delle emissioni di CO2, attraverso il passaggio a mezzi di trasporto più sostenibili. Il Gruppo ha dimostrato il proprio impegno nel raggiungimento di tale obiettivo grazie all'implementazione di una serie di attività che hanno portato al risparmio di oltre 12.680 tonnellate di CO2, confermando il trend positivo riguardante la riduzione delle emissioni inquinanti relative agli spostamenti casa-lavoro e generando così un risparmio di circa 9,8 milioni di euro in termini di costi esterni evitati. Le iniziative intraprese a supporto della mobilità sostenibile concorrono inoltre alla sensibilizzazione e alla diffusione tra i dipendenti del Gruppo di un nuovo stile di vita orientato alla riduzione degli impatti ambientali.

In linea con l'approccio dell'Azienda volto a privilegiare l'uso efficiente di fonti rinnovabili e la razionalizzazione del consumo di energia da fonti fossili, a partire dal 2018 le due principali strategie aziendali che hanno portato benefici in termini di sostenibilità ambientale sono riconducibili al nuovo modello di piano di evoluzione green della flotta aziendale e al piano di recapito "Joint Delivery". In merito al piano per rendere la flotta aziendale sempre più "verde", Poste Italiane ha acquistato 663 tricicli elettrici ed installato le relative colonnine di ricarica. Inoltre, Poste Italiane si è aggiudicata la gara di procurement per l'acquisto di 5000 tricicli termici Euro 5, cui inflottamento avverrà nel 2021.

La flotta green raggiunge così il 14,2% del totale della flotta di Poste Italiane: si contano circa 2.800 mezzi bifuel non elettrici fra auto e furgoni e circa 2.000 moto a bassa emissione. Gli interventi sono in linea con l'obiettivo di raggiungere i 27.800 esemplari entro il 2022, per ridurre del 40% le emissioni della flotta.

La funzione "Fleet Management" istituita a gennaio 2019 allo scopo di indicare, gestire ed organizzare le strategie aziendali nel settore dei veicoli, ha il compito di definire e assicurare la Governance, le linee guida e gli strumenti idonei per ottenere i migliori servizi relativi all'intero parco veicoli di Poste Italiane e delle Società del Gruppo.

BOX – L'impegno di Poste Italiane per una mobilità sostenibile

In linea con quanto previsto dalla Politica, l'Azienda si impegna a sensibilizzare i dipendenti sul tema della responsabilità ambientale, promuovendo numerosi eventi in ambito di Mobility Management con la finalità di migliorare gli spostamenti casa-lavoro del personale, promuovendo l'uso di trasporto pubblico, car-pooling, mobilità alternativa e collettiva a basso impatto ambientale e in relazione all'ottimizzazione delle aree di ingresso e parcheggio delle sedi aziendali. Poste Italiane ritiene, infatti, che la gestione degli spostamenti sistematici del proprio personale dipendente costituisca un elemento chiave in grado di ridurre esternalità negative. In questa ottica, il Gruppo si impegna a monitorare, annualmente, l'impatto ambientale generato dagli spostamenti casa-lavoro.

Nel corso del 2020 è stata lanciata in via sperimentale la campagna "PostePedala", l'iniziativa rivolta ai dipendenti del Gruppo Poste Italiane utilizzatori sistematici della bicicletta nello spostamento casa-lavoro, appartenenti alla sede di Roma. L'iniziativa ha l'obiettivo di sensibilizzare i dipendenti all'utilizzo della bicicletta negli spostamenti home-work, promuovendo la creazione di una community di bikers.

Il Modello proposto dall'Azienda all'interno del piano "Joint Delivery" permette di ripensare in modo radicale la rete di recapito e il modello di funzionamento grazie all'implementazione del nuovo stile di consegna, che prevede il

passaggio da un assetto a rete unica a un assetto a due reti, le quali si differenziano per modalità, frequenza di consegna e tipologia di prodotto gestito. Questo permette di ridurre i chilometri percorsi per le attività di recapito tradizionali e di ridurre il fabbisogno di flotta marciante.

La joint venture stabilita nel 2020 tra Poste Italiane e sennder, leader europeo nella digitalizzazione del trasporto merci, ha proprio come obiettivo primario l'efficienza del trasporto e la riduzione dell'impatto ambientale della logistica. 11,7 milioni di km risparmiati grazie alla riduzione di viaggi "non necessari"

7.300 tonnellate di anidride carbonica risparmiata grazie ai veicoli LNG

Grazie all'impiego del 10% di veicoli con alimentazione a LNG (gas naturale liquefatto), infatti, è stato possibile ridurre le emissioni di CO2 di 7.300 tonnellate.

Nel corso del 2020, un anno segnato da una pandemia globale e da lockdown con chiusure dei negozi fisici, le vendite online e il delivery si sono dimostrati i migliori alleati, infatti, anche nella realtà di Poste Italiane, l'ecommerce e la consequenziale consegna di pacchi hanno registrato un aumento notevole rispetto ai precedenti anni. L'accordo siglato tra Poste Italiane e la startup Milkman ha avuto proprio l'obiettivo di incrementare il livello di servizio di consegna a domicilio e renderlo adatto alle esigenze del consumatore finale. Decidere insieme al destinatario il giorno di consegna, e avere la possibilità di riprogrammarla in caso di imprevisto, consentono di risparmiare tempo e viaggi inutili, con conseguente risparmio anche in termini di carburante.

BOX – Poste Italiane al Green Postal Day 2020

Poste Italiane ha partecipato alla seconda edizione del "Green Postal Day", iniziativa organizzata dall'International Post Corporation per valorizzare il contributo degli operatori postali alla riduzione delle emissioni di CO2 e alla lotta globale contro i cambiamenti climatici. Nel 2020 l'IPC (la società di servizi tecnologici innovativi cui aderiscono 25 operatori postali nel mondo) ha dedicato il Green Postal Day al lavoro svolto dagli operatori postali durante l'emergenza Covid-19 per garantire il servizio di recapito di corrispondenza e pacchi, alla luce del formidabile sviluppo dell'e-commerce nel corso della pandemia, assicurando al tempo stesso la massima attenzione alla sostenibilità e alla riduzione dell'impatto ambientale.

Per quanto riguarda il processo di selezione dei fornitori, Poste Italiane ha voluto integrare all'interno del processo di selezione anche criteri che possano permettere un monitoraggio dell'impatto ambientale indiretto. L'Azienda effettua una verifica di idoneità tecnico-professionale dei propri fornitori andando a richiedere, ai fini della qualifica, il possesso di specifici requisiti, tra cui la composizione e tipologia di mezzi in flotta. Tra i requisiti obbligatori richiesti ai trasportatori sulla totalità dei veicoli utilizzati per l'espletamento dei servizi, si richiede che la flotta risponda agli standard europei sulle emissioni inquinanti con classe non inferiore a EURO6 e che i semirimorchi boxati o telonati XL provvisti di cavo TIR siano dotati di sistema di rilevazione GPS in grado di trasmettere tutte le rilevazioni sulla posizione dei mezzi.

BOX – Il True Value del Piano di Rinnovo della flotta

Consapevole dell'"impronta ecologica" generata da un servizio di consegna che copre tutto il territorio nazionale in maniera capillare, nel 2019 il Gruppo ha voluto compiere un significativo passo in avanti, impegnandosi ad implementare un Piano di Rinnovo che prevede la sostituzione, entro il 2022, dell'intero parco veicoli con modelli di nuova generazione a propulsione elettrica, ibrida ed endotermica a basse emissioni. Il Piano, inoltre, prevede la sostituzione di mezzi a due ruote con tricicli e i quadricicli, che porterà benefici sia in termini di capacità di carico (incremento volumetria) sia in termini di safety (grazie alla maggiore stabilità del mezzo a tre ruote rispetto agli attuali motocicli a due ruote).

I nuovi veicoli garantiranno una riduzione dei consumi energetici, minori emissioni in atmosfera, una maggiore sicurezza e una maggiore capacità di carico per la consegna. Al fine di misurare il valore generato dall'introduzione dei nuovi veicoli della flotta, Poste Italiane ha adottato una metodologia di valutazione degli investimenti che unisce la tradizionale prospettiva finanziaria con la prospettiva di sostenibilità, nell'ottica di una pianificazione strategica integrata che consente di creare valore condiviso tra Azienda e territorio. Tale metodologia prevede la quantificazione degli impatti economici, ambientali e sociali che un determinato progetto o attività genera per l'impresa e per la collettività. Successivamente, tali impatti sono monetizzati attraverso l'utilizzo di proxy finanziarie disponibili in letteratura, al fine di poterli ricondurre ad una unità di misura omogenea (monetaria) e permettere, dunque, una rappresentazione complessiva del valore generato.

Una volta identificati, gli impatti sono stati misurati e quantificati in termini monetari tramite proxy finanziarie. La figura che segue rappresenta i risultati dell'analisi sotto forma del "True Value bridge", ovvero la rappresentazione grafica degli impatti netti della flotta green rispetto ad una flotta tradizionale. I valori positivi rappresentano i costi evitati, mentre i valori negativi rappresentano i costi aggiuntivi generati dalla flotta green rispetto a quella as-is.

In accordo al modello calcolato la nuova flotta green genererà valore per la collettività (True Value) pari a +25 €/Mln rispetto alla flotta tradizionale, durante il suo totale periodo di operatività. In particolare, l'80% è rappresentato da danni evitati grazie ai minori impatti ambientali della flotta green rispetto alla flotta as-is derivanti dalla riduzione del 40% delle emissioni di CO2, equivalente a 2.500 auto in meno in circolazione. Il restante 20% è rappresentato dalla somma di costi evitati grazie alla minore congestione stradale e alla maggior sicurezza dei nuovi veicoli garantite dai nuovi mezzi. Tricicli e quadricicli elettrici, infatti, presentando dimensioni ridotte, potranno muoversi più agilmente nel traffico, non generando impatti sulla congestione stradale e potranno portare ad un minor tasso di incidentalità e minori infortuni.

Nell'acquisto di servizi logistici, il Gruppo pone particolare attenzione alle tematiche di sostenibilità, selezionando e premiando i fornitori in linea con le tematiche ambientali, sociali e di governance di cui il Gruppo Poste Italiane si fa promotore. In particolare, per i servizi di trasporto è previsto un punteggio che premia l'eco-sostenibilità per fornitori che prevedono veicoli con classi di emissioni di CO2 più contenute.

Per le calzature e i Dispositivi di Protezione Individuale viene richiesto che i prodotti osservino i "Criteri Ambientali Minimi" di riferimento e sono valorizzate, in termini di punteggio tecnico assegnato, le offerte che mirano alla riciclabilità degli imballaggi. Inoltre, in linea con i servizi sopracitati, negli acquisti di impianti tecnologici di smistamento pacchi e lettere vengono valorizzate le offerte che presentano un basso assorbimento energetico nell'utilizzo.

In uno scenario globale in cui, nelle prime fasi della pandemia, i dispositivi di protezione individuale erano di difficile reperimento, Poste Italiane ha messo in campo il massimo sforzo per la creazione di una rete logistica di approvvigionamento ad hoc, attivando dei canali di distribuzione in tutto il mondo per poter garantire una fornitura adeguata e continuativa dei dispositivi di protezione per i propri dipendenti.

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FINANZA SOSTENIBILE

Principali capitali Outcome
Obiettivi Indicatore (KPI) Target Baseline Stato attuazione
2020
Inserimento graduale di una
componente ESG nei prodotti
d'investimento di Poste Vita
% di prodotti Poste Vita con
elementi ESG
100% entro il 2024 2020 New
Aumentare gli investimenti di
BancoPosta Fondi SGR che
prevedono l'integrazione di criteri
ESG
% del totale degli
AUM dei Fondi in
collocamento con:
· benchmark
composti da
Indici ESG
per i Fondi a
benchmark;
· politiche di
investimento
che prevedono
specifici criteri
di selezione
degli strumenti
finanziari legati a
fattori ESG per
i Fondi privi di
benchmark.
50% entro il 2022 2019 14,6% O DECENT WORK AND
O ECONOMIC GROWTH
Monitoraggio della carbon footprint
dei portafogli di investimento
% delle gestioni attive 100% entro il 2021 2020 New
Finanziario Nuova offerta protezione/copertura
assicurativa per green building
N° prodotti assicurativi per
green building
Lancio e diffusione del
prodotto sul mercato
entro il 2021
2020 New PARTNERSHIPS
FOR THE GOALS
Favorire l'inclusione finanziaria delle
categorie sociali più vulnerabili
(rischio di non autosufficienza e
clientela Senior)
Sviluppo offerta per categorie Lancio dei prodotti entro
sociali più vulnerabili
il 2021 2020 New
Favorire la proposizione di coperture % dei nuovi prodotti vita offerti
di protezione su polizze di
Investimento finalizzate a mitigare l
rischi sulla salute del clienti,
riducendo l'impatto socio-
economico di tali eventi
alla clientela masse affluent
che prevedono la presenza di 100% entro il 2021
coperture per malattia grave e
invalidità permanete
2020 New
Monitorare il rating ESG degli
emittenti presenti nei portafogli
gestiti direttamente
% degli emittenti sotto
monitoraggio ESG
100% entro il 2020 2019 100%
Sviluppo di un'offerta dedicata alle
persone con fragilità
Sviluppo offerta per persone Sviluppo dell'offerta sul
con fragilità
mercato entro il 2022 2020 New
Richiedere l'adozione della Politica
di Investimento Responsabile di
Poste Vita ai gestori terzi
% dei gestori terzi coinvolti 100% entro il 2020 2019 100%
Sviluppo di una nuova offerta salute
dedicata ai dipendenti e pensionati
del Gruppo Poste Italiane aderenti al
Fondo Poste Italiane
N° di prodotti definiti Definizione di un
prodotto entro il 2020
2019 Definizione e
condivisione
della struttura
di un prodotto

Principali capitali collegati

Integrazione ESG nelle politiche di investimento

Con il passare degli anni la finanza sostenibile ha assunto un ruolo progressivamente centrale all'interno del settore finanziario, portando all'introduzione di nuovi meccanismi finalizzati alla promozione di investimenti in prodotti e progetti che hanno il beneficio di generare degli impatti positivi per la società.

A gennaio 2021 Morningstar ha posizionato BancoPosta Fondi SGR tra i migliori 50 asset manager europei della categoria "small"

Principali capitali collegati

BOX – Il nuovo Regolamento UE 2019/2088

Il Gruppo ha recepito le disposizioni e adeguato il proprio operato alle norme del nuovo Regolamento UE 2019/2088 in materia di trasparenza ESG, applicabile dal 10 marzo 2021. Il suddetto Regolamento mira a rendere omogenee le informazioni nei confronti della clientela circa i rischi di sostenibilità e la promozione dei fattori ambientali, sociali e di governance nelle attività di investimento, ponendo a carico degli intermediari che prestano il servizio di consulenza l'obbligo di informare in via precontrattuale e continuativa gli investitori finali sui profili ESG.

A tal riguardo Poste Italiane, da anni impegnata ad integrare i criteri ESG all'interno dei processi di investimento di Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, declina i principi di sostenibilità in tutti i settori in cui opera, compreso quello finanziario. Il Gruppo crede fermamente nel mercato degli investimenti sostenibili, consapevole che, attraverso l'attuazione di efficaci processi di investimento, i settori del risparmio gestito e quello assicurativo possono aiutare a proteggere la società, promuovere l'innovazione e sostenere la crescita economica.

Poste Italiane integra i criteri ESG nelle proprie scelte di investimento, promuovendo in maniera sostenibile lo sviluppo economico e sociale del Gruppo e dell'intero Sistema

Paese

In tale ottica, dal 2019 le società Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR sono firmatarie dei Principles for Responsible Investments (PRI), la rete internazionale di investitori, promossa dalle Nazioni Unite, che ha l'obiettivo di sensibilizzare gli operatori economici ad incorporare tematiche ambientali, sociali e di governance, all'interno dei propri investimenti, proponendo una visione a lungo termine nell'interesse dei firmatari, dell'economia, dell'ambiente e della società. Aderendo ai sei principi del PRI, il Gruppo si è impegnato formalmente ad integrare le tematiche ESG all'interno delle proprie politiche, nell'analisi e nei processi decisionali riguardanti gli investimenti.

Poste Italiane è convinta, infatti, che l'inclusione di tali tematiche nei processi di investimento sia necessaria per perseguire performance sostenibili nel lungo periodo, ridurre il rischio dei portafogli e agire con trasparenza e integrità.

La finanza sostenibile risulta determinante per la mobilitazione dei capitali utili al raggiungimento degli obiettivi sostenibili in ambito

internazionale, e contribuisce anche alla ripresa sostenibile dagli impatti dovuti alla pandemia da Covid-19.

A tal proposito, nel corso del 2020 Poste Italiane ha rafforzato il proprio impegno sui temi della finanza responsabile, unendosi al gruppo di investitori che hanno sottoscritto la lettera aperta per una ripresa sostenibile,

indirizzata ai leader europei. Promossa da PRI, CDP, UNEPFI e dal network di investitori impegnati sul fronte del cambiamento climatico nell'ambito di Investor Agenda, l'iniziativa ha l'obiettivo di promuovere una sustainable recovery dall'emergenza sanitaria attraverso l'implementazione di azioni e progetti in favore della transizione verso un'economia a emissioni zero, in linea con il raggiungimento dell'obiettivo dell'Unione Europea di avere un impatto neutrale sul clima entro il 2050.

Nel corso del 2020 BancoPosta Fondi SGR ha approvato la nuova versione della Linea Guida in materia di esercizio del diritto di voto ed attività di engagement recependo i Principi italiani di Stewardship per l'esercizio dei diritti amministrativi e di voto nelle società quotate promossi da Assogestioni

BOX – Poste Italiane aderisce all' Investor Statement on Coronavirus Response

Nel contesto di crisi legato alla pandemia da Covid-19, PRI ha promosso una lettera aperta rivolta alla comunità imprenditoriale nella quale si chiede di adottare misure di welfare aziendale con l'obiettivo di mitigare gli effetti sociali dell'emergenza sanitaria. All'iniziativa Investor Statement on Coronavirus Response, che rappresenta la prima mossa collettiva degli investitori nel mondo, il Gruppo Poste Italiane ha aderito attraverso le società Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, insieme ad altri 335 asset owner e asset manager internazionali, rappresentativi di circa 9.500 miliardi di dollari di asset. Con tale adesione, in linea con la strategia di Finanza Sostenibile, l'Azienda intende ribadire il proprio impegno nella dimensione sociale della sostenibilità, che avviene a partire dal mantenimento dei livelli occupazionali, dalla tutela della salute e della sicurezza dei dipendenti e della clientela, da una gestione finanziaria sostenibile e dalla previsione di congedi retribuiti, a supporto delle persone dell'Azienda e delle comunità di riferimento.

Entrambe le società ritengono indispensabile l'adesione a principi e standard condivisi a livello internazionale che fungono da linee guida per la definizione del proprio approccio di investitori responsabili. Tali adesioni permettono a BancoPosta Fondi SGR e a Poste Vita di partecipare a iniziative di rilievo sul tema dell'integrazione di criteri ESG nei processi d'investimento, offrendo un'importante opportunità per il dialogo e la condivisione delle migliori pratiche diffuse tra i principali attori dei settori di operatività. Tra le varie, è bene menzionare l'adesione a Access to Nutrition Index, una importante iniziativa per sensibilizzare il settore ad affrontare la doppia sfida nutrizionale globale di ipernutrizione e denutrizione, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'ONU.

BOX – European Alliance for a Green Recovery: Poste Italiane in campo per la costruzione di piani di investimento green

Il Gruppo, in linea con la strategia di sostenibilità ambientale, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR, ha aderito all'iniziativa promossa dal PRI unendosi all'appello rivolto da Stati membri, imprenditori, ricercatori e organizzazioni non governative dell'Unione Europea a sostegno di un Green Recovery Plan. Per Poste Italiane gli investimenti necessari alla ripresa economica devono innescare un modello economico più resiliente, protettivo ed inclusivo: tutti requisiti che richiedono un'economia costruita intorno a principi green. Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR hanno dunque aderito all'European Alliance for a Green Recovery, lanciata dalla Commissione Parlamentare Europea per l'Ambiente, per promuovere la costruzione di piani di investimento verdi insieme a più di 50 business leader del settore finanziario e assicurativo e ai fondi di investimento di 10 Paesi europei. Poste Italiane riconosce l'importanza di allineare

la ripresa economica con la transizione ecologica e si impegna a proporre le soluzioni di investimento necessarie per rilanciare l'economia in chiave green, in linea con l'accordo di Parigi COP21.

Le politiche di investimento responsabile adottate da BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita prevedono il principio

della valutazione degli investimenti, analizzando il profilo ambientale, sociale e di governance dei vari emittenti di asset presenti in portafoglio e dei gestori collegati. In questo modo, il Gruppo si propone di gestire in maniera sostenibile ed efficace i propri investimenti e, nello stesso tempo, fornisce una risposta pronta e in linea con le esigenze ambientali e sociali delle comunità in cui opera. A tal proposito, le stesse politiche prevedono l'esclusione, dal panorama dei potenziali investimenti, di emittenti

I portafogli di BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint (impronta di carbonio), con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi

che operano direttamente nella produzione di armi bandite dalle Convenzioni ONU e che violano i principi umanitari fondamentali, quali uranio impoverito, mine anti-uomo, armi biologiche, bombe a grappolo, laser accecanti, armi incendiarie, fosforo bianco, armi a frammentazione invisibile e armi chimiche. Inoltre, le due società del Gruppo hanno rispettivamente adottato una linea guida che disciplina gli investimenti in settori sensibili. I documenti definiscono misure per individuare, valutare e monitorare l'esposizione ad attività che presentano un rischio intrinseco rilevante dal punto di vista ESG, indirizzando l'integrazione di aspetti di natura ambientale, sociale e di governance nei processi di investimento. In particolare, le linee guida si inseriscono nell'ambito dell'individuazione di attività e settori sensibili dal punto di vista ESG, definendo appositi e dettagliati processi d'investimento, con riferimento, nello specifico, agli emittenti coinvolti nell'ambito dei combustibili fossili, del carbone, dei test sugli animali e nella violazione della tutela dei diritti umani.

Box – Climate Action 100+

Il Gruppo Poste Italiane, in linea con la strategia di decarbonizzazione e in attuazione delle linee guida per l'esercizio del diritto di voto ed attività di engagement e per l'investimento in settori sensibili, attraverso le partecipate Poste Vita e BancoPosta Fondi SGR è entrato a far parte di Climate Action 100+, un'iniziativa di engagement collaborativo internazionale senza precedenti per sensibilizzare i più grandi emittenti di gas a effetto serra a livello mondiale sulle tematiche del climate change. L'iniziativa si focalizza sui temi del rischio climatico e della perdita di biodiversità per le attività e mira a mitigare gli effetti del cambiamento climatico causati da settori economici chiave. BancoPosta Fondi SGR partecipa come "collaborating investor" alle attività di dialogo con la società Kinder Morgan, società identificata come target di engagement, tra quelle attualmente disponibili all'interno dell'iniziativa, in base alla Linea Guida per l'investimento in settori sensibili, perché coinvolta nell'ambito dei combustibili fossili. In generale, l'obiettivo è quello di rendere gli investimenti europei più ambiziosi e adeguati alla sfida di una transizione ecologica e climatica che poggia su tre capisaldi: ambizione climatica per aumentare la quota di finanziamenti dedicati al clima del Recovery Fund, criteri climatici stringenti per indirizzare gli investimenti e una lista di esclusione delle attività anti-clima da non finanziare.

Il monitoraggio ESG

Nell'ambito delle proprie Politiche di Investimento Responsabile, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita prevedono un puntuale e strutturato processo di monitoraggio degli investimenti in portafoglio, finalizzato all'analisi dei profili ESG degli asset presenti. Attraverso i principi e i processi adottati, le due società del Gruppo perseguono l'obiettivo

di strutturare un profilo ESG complessivo sui propri investimenti che sia in linea con le best practice di settore, attraverso valutazioni effettuate da info-provider specializzati esterni e riconosciuti a livello internazionale. A tal proposito, la collaborazione pluriennale avviata con Vigeo Eiris, agenzia di rating ESG di fama mondiale specializzata sulle tematiche sociali e ambientali, prevede che i portafogli di BancoPosta e Poste Vita vengano periodicamente sottoposti ad analisi ESG per valutarne il grado di responsabilità sociale, e della carbon footprint (impronta di carbonio), con l'obiettivo di mitigare eventuali rischi. Le suddette valutazioni vengono effettuate in linea con standard, linee guida e norme riconosciute a livello internazionale, divulgate da organizzazioni come l'ONU, gli ILO e l'OCSE, e riguardano sia gli emittenti imprese, che gli emittenti Paese.

BOX – Il monitoraggio dei profili ESG del portafoglio investimenti

Per quanto riguarda il Gruppo Poste Vita, nel 2020 il punteggio ESG medio ponderato del portafoglio investimenti è risultato essere pari a 51/100 per gli emittenti imprese e 77/100 per gli emittenti Paesi. I risultati ottenuti risultano essere superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 39/100 per gli investimenti in imprese (equity + corporate bond) e Universo Paesi di Vigeo Eiris pari a 59/100 per gli investimenti governativi, confermando l'elevato grado di qualità degli investimenti del Gruppo in termini di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET (Carbon Footprint Energy Transition), il carbon footprint medio ponderato del proprio portafoglio è risultato essere pari a 4.509.271 tCO2e, con uno score di Transizione Energetica di 51/100 per gli emittenti imprese. Entrambi gli indicatori superano il livello del benchmark Ishares MSCI World ETF (4.964.124 tCO2e, score 40/100). In ultimo, il CFET degli investimenti governativi è risultato pari a 429.327.492 tCO2e.

Con riferimento a BancoPosta Fondi SGR, il punteggio medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette ed indirette dell'Azienda (120 bn/€ di asset) è risultato essere pari a 51/100 per gli emittenti imprese e 77/100 per gli emittenti Paesi. Anche per BancoPosta Fondi SGR i punteggi sono superiori rispetto alla performance ESG dei benchmark di riferimento, Ishares MSCI World ETF pari a 39/100 per gli investimenti in imprese (equity + corporate bond) e Universo Paesi di Vigeo Eiris pari a 59/100 per gli investimenti governativi. Tale risultato conferma, anche in questa sede, l'importante livello di qualità degli investimenti del Gruppo in ambito di sostenibilità. Rispetto all'analisi CFET, il carbon footprint medio ponderato dei portafogli relativi alle gestioni dirette e indirette dell'Azienda (120 bn/€ di asset) è risultato essere pari a 4.686.804 tCO2e, con uno score di Transizione Energetica di 50/100 per gli emittenti imprese. Entrambi gli indicatori hanno decretato come risultante un punteggio superiore al benchmark Ishares MSCI World ETF (4.964.124 tCO2e, score 40/100). Il CFET degli investimenti governativi, invece, è pari a 429.327.492 tCO2e.

Prodotti ESG

Fondi Green

Nell'attuale portafoglio di Poste Vita rientra l'investimento nel fondo di Real Estate denominato Diamond Eurozone Office (DEO), il quale ha ottenuto la massima valutazione in termini di sostenibilità da parte di GRESB, organizzazione internazionale che analizza e confronta gli investimenti Real Estate in ottica, sociale e di governance (ESG) in tutto il mondo. Il Fondo DEO ha raggiunto una valutazione di cinque stelle, conquistando il titolo di Fondo Green e un punteggio complessivo di 86/100 e piazzandosi al dodicesimo posto tra i 64 fondi non quotati dell'area Euro nel settore Uffici. Poste Vita, inoltre, detiene in via esclusiva il Fondo Diamond Core, fondo di investimento immobiliare il cui asset sottostante è un immobile che gode della certificazione LEED Gold e che ha ricevuto una linea di credito classificata come "Green Loan", nonché il primo finanziamento green nel settore immobiliare italiano. Inoltre, sono attualmente presenti investimenti in fondi di investitori istituzionali con un forte orientamento verso la sostenibilità ambientale: un cenno particolare al fondo Tages Helios, specializzato in investimenti nel settore fotovoltaico, al fondo F2i III, gestito dal primo operatore in Italia nella produzione di energia da fonti rinnovabili, e al fondo Ambienta II, la cui politica di investimento è strettamente ispirata ai criteri di contenimento dell'impatto sull'inquinamento e di efficienza nell'utilizzo delle risorse da parte delle società target. Infine, anche nel ramo assicurativo è stato introdotto un prodotto assicurativo d'investimento il cui fondo assicurativo interno è gestito secondo un benchmark con una marcata componente di indici ESG: in particolare, il 20% degli investimenti azionari è gestito con un indice che mira ad una riduzione significativa delle emissioni di carbonio in confronto al livello globale, in un'ottica di transizione ad un'economia a basse emissioni.

Fondi ESG best-in-class

È stato lanciato a gennaio 2020 Poste Investo Sostenibile, il nuovo fondo comune di investimento socialmente responsabile il cui paniere di titoli su cui indirizza gli investimenti è selezionato con un'attenzione specifica ai fattori ambientali, sociali e di governance (ESG), coniugando le migliori opportunità di remunerazione con l'applicazione di stringenti parametri legati al profilo di sostenibilità degli emittenti. Il fondo si distingue anche per la presenza di un benchmark composto da indici che sono essi stessi "sostenibili", in quanto costituiti da una ristretta platea di titoli selezionati sulla base di criteri ESG. Ciò permette di rappresentare in modo chiaro, trasparente ed oggettivo l'universo di riferimento del proprio investimento, senza far venire meno la discrezionalità del gestore.

Per quanto riguarda il Risparmio Amministrato, nei mesi di luglio e novembre 2020, Poste Italiane ha partecipato ai collocamenti del BTP Futura, legato all'andamento del PIL italiano e lanciato nell'ambito delle misure adottate dal Governo per far fronte all'emergenza sanitaria da Covid-19.

Il Gruppo ha inoltre sviluppato un nuovo prodotto dal nome "Postefuturo Investimenti", con il fine di assicurare maggiore flessibilità ai propri clienti nelle operazioni di investimento. La soluzione rappresenta una gestione patrimoniale costruita in collaborazione con Moneyfarm, leader nella gestione degli investimenti, e che prevede sette linee diverse di investimento prive di commissioni, assicurando l'accessibilità all'offerta anche alle fasce di utenza con capacità di spesa ridotta. Con riferimento al prodotto, l'Azienda ha promosso il servizio PAC (Piano di Accumulo), nonché la profilazione e ri-profilazione della clientela ai sensi della direttiva MiFID. Oltre ai suddetti prodotti, nell'ambito del comparto del risparmio gestito è stata avviata la distribuzione anche di due nuovi Fondi Comuni di investimento che hanno la potenzialità di contribuire alla crescita e al benessere del Paese, ossia "BancoPosta Focus Digital 2025", riedizione dell'omonimo Fondo, incentrato sul potenziale dei settori della

tecnologia dell'informazione e della robotica, di cui Anima SGR è il gestore delegato, e "BancoPosta Rinascimento", Fondo PIR (Piano Individuale di Risparmio) che permette agli investitori di cogliere le opportunità offerte dall'economia reale italiana.

Principali capitali collegati

Integrazione ESG nelle politiche di assicurazione

All'interno del settore assicurativo è in corso un crescente interesse verso la gestione dei rischi connessi agli aspetti ambientali, sociali e di governance. Le motivazioni sono riconducibili all'importanza attribuita alla corretta ed efficace attuazione dei processi di risk management anche da parte degli operatori del settore, che attraverso il loro operato hanno la possibilità di proteggere la comunità e di contribuire allo sviluppo sostenibile della società, fornendo il proprio apporto per il progresso del Paese. Poste Vita è consapevole di questo potenziale e ha deciso di integrarlo nel business attraverso una serie di principi, obiettivi e processi contenuti all'interno della propria Politica di Assicurazione Responsabile. Tale Politica descrive l'approccio dell'Azienda nella gestione dei rischi e delle opportunità connessi a fattori ambientali, sociali e di governance (ESG) nell'ambito dei tradizionali processi di assicurazione. A riprova di tale impegno, dal 2019 il Gruppo Poste Vita è firmatario dei Principles for Sustainable Insurance promossi dalle Nazioni Unite, la cui sottoscrizione impegna formalmente l'Azienda a includere nei propri processi decisionali i criteri di sostenibilità rilevanti per il settore assicurativo, avviando anche percorsi di collaborazione con clienti e partner per accrescere la consapevolezza sull'ambito e promuovendo sinergie con enti e istituzioni con l'obiettivo di determinare un'azione diffusa e coesa sulle tematiche ESG. Tale approccio consente a Poste Vita di ottenere un vantaggio competitivo in termini operativi e reputazionali, determinando la creazione e diffusione di valore per i propri stakeholder e l'intero Paese.

Attraverso le proprie azioni e principi, il Gruppo Poste Vita ambisce a diventare un modello di impegno per la diffusione di una cultura sostenibile all'interno del settore assicurativo

La Politica aziendale espone il principio della valutazione sistemica delle variabili di contesto ambientali, sociali ed economiche che presentano un impatto potenziale sulle persone, con l'obiettivo di garantire un'adeguata gestione dei rischi consistenti in un'ottica di continuità del business nel lungo termine. L'orientamento perseguito consente a Poste Vita di cogliere tutte le opportunità che emergono dagli scenari di mercato e che permettono lo sviluppo di prodotti

Il Gruppo Poste Vita firmatario dei Principles for Sustainable Insurance

assicurativi innovativi e sostenibili con impatti a livello sociale e ambientale. Al fine di garantire la concreta efficacia delle proprie iniziative, la Politica include, inoltre, articolati processi di gestione e monitoraggio attraverso la definizione di ruoli e strumenti predeterminati.

Il percorso intrapreso ha portato il Gruppo Poste Italiane ad occupare il primo posto nella classifica mondiale per brand reputation stilata da Brand Finance per il settore assicurativo nel 2020. L'indicatore Brand Strength Index (BSI), che misura l'efficacia dell'immagine e della reputazione della Società, analizza la gestione e gli investimenti che influenzano il brand, la vicinanza al cliente, la soddisfazione dei dipendenti e il ritorno economico, ha assegnato a Poste Italiane il

Primato complessivo di Poste Italiane per l'indicatore Brand Strength Index (BSI), con un punteggio di 85,5 e un rating AAA

primato complessivo, con un punteggio di 85,5 e un rating corrispondente di AAA. Il risultato ottenuto rispecchia la qualità dell'offerta di prodotti e servizi assicurativi e la rapidità di adattamento e la resilienza che l'Azienda ha mostrato nell'affrontare le nuove sfide e i bisogni inattesi legati all'emergenza sanitaria globale da Covid-19.

Prodotti assicurativi con valore sociale e ambientale

Attraverso la definizione e commercializzazione dei propri prodotti, Poste Vita, compatibilmente con gli obiettivi aziendali, persegue l'obiettivo di valorizzare il ruolo sociale della protezione assicurativa e renderla inclusiva facilitandone l'accessibilità economica. L'Azienda, per perseguire questo scopo, sviluppa soluzioni assicurative che, da un lato incentivano l'adozione di comportamenti sostenibili e responsabili da parte dei propri assicurati e, dall'altro, risultano funzionali alla mitigazione dei rischi ESG. In fase di sviluppo della propria offerta, Poste Vita si impegna ad includere categorie sociali più vulnerabili che necessitano di maggiori attenzioni, come le fasce più giovani e quelle più anziane, e le persone con particolari patologie. Nello specifico, in ambito piani pensionistici individuali, Poste Vita offre particolari forme complementari, accessibili anche alle generazioni più giovani, che si trovano a dover colmare un gap previdenziale consistente, riducendo la differenza fra la pensione obbligatoria di base attesa e quanto necessario a garantire un tenore di vita dignitoso. Tra le offerte assicurative maggiormente riconosciute dalla clientela è bene menzionare il prodotto "Poste Vivere Protetti", la cui operatività è continuata lungo il 2020 e che ha l'obiettivo di fornire una soluzione integrata e modulare di protezione, assistenza e servizi nelle aree della persona, beni e patrimonio. A tal proposito, nel corso dell'anno, l'App BancoPosta ha esteso le proprie funzionalità con l'inserimento di una sezione dedicata alle Polizze di protezione distribuite da Poste Assicura. In questo modo, in un'ottica di perfezionamento del servizio, tutti i titolari di polizze hanno la possibilità di visualizzare il riepilogo delle caratteristiche del prodotto assicurativo sottoscritto, di attivare servizi aggiuntivi, come la richiesta di riscatto parziale o totale prima della scadenza, oppure richiedere la liquidazione di una polizza prossima alla scadenza. Inoltre, il Gruppo ha adeguato il proprio modello di tipo go to market agli standard della "nuova normalità", attraverso l'adozione di un modello di consulenza a distanza tramite contatto telefonico, finalizzato al collocamento di polizze Vita di Ramo Primo, esteso successivamente anche alla distribuzione dei prodotti del Risparmio Postale. Tale opzione, opportunamente affiancata alla proposizione presso gli Uffici Postali, offre un approccio multicanale utile per rafforzare e semplificare la relazione con il cliente, oltre a rappresentare un'alternativa per le fasce di clientela più esposte al rischio Covid-19 e per le quali è opportuno limitare la presenza fisica negli Uffici Postali.

Il Gruppo Poste Vita ha proseguito nel corso dell'anno il percorso di evoluzione della gamma Multiramo con il lancio di "Poste Nuovi Progetti Futuri", che permette di accedere alle opportunità offerte dai mercati finanziari attraverso un approccio graduale. A luglio 2020, l'offerta è stata ulteriormente arricchita con lo sviluppo di "Poste Progetti Futuri Dinamica", nuova polizza multiramo dedicata alla clientela Affluent.

BOX – Poste Progetti Futuri Dinamica

Nell'ambito dei prodotti assicurativi, a luglio 2020 è stata lanciata la nuova polizza multiramo "Poste Progetti Futuri Dinamica" che consente un accesso graduale ai mercati, con l'obiettivo di salvaguardare la redditività dell'investimento dei clienti dalla volatilità di mercato, includendo opzioni di investimento responsabile secondo i criteri Enviromental, Social e Governance (ESG). Il prodotto offre un range di profili di investimento ampio tra cui scegliere, in base alle aspettative di rendimento, la propensione al rischio e l'orizzonte temporale di investimento del cliente. Il Premio investito viene distribuito in una combinazione predefinita di partenza costituita per il 100% dalla Gestione Interna Separata PostaValore Più e per lo 0% nel Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Soluzione Sostenibile, il nuovo fondo ESG. Poste Vita effettua trasferimenti automatici mensili di durata massima di 18 mesi per effetto dei quali aumenta l'investimento senza garanzia di rendimento o di restituzione del capitale allocato nel Fondo Interno e diminuisce quello nella Gestione Interna Separata (cd. Riallocazione graduale). Al termine del servizio, l'investimento sarà suddiviso secondo la Combinazione Predefinita Target costituita per il 40% nella Gestione Separata PostaValore Più e per il 60% nel Fondo Interno Assicurativo Poste Vita Soluzione Sostenibile.

TAVOLE DEGLI INDICATORI

Le tabelle che seguono raccolgono gli indicatori degli standard del Global Reporting Initiative insieme ad altri indicatori che Poste Italiane ritiene importante pubblicare per illustrare la propria performance, distinti in base agli 8 Pilastri della Strategia del Gruppo.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio (*)

2018 2019 2020
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Operation Area Manager 6 26 6 19 6 19
Filiali 64 730 67 740 66 798
Totale 70 756 73 759 72 817

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo SDA S.p.A.

[GRI 102-7] Capillarità sul territorio(*)

2018 2019 2020
Unità Risorse Unità Risorse Unità Risorse
Centri Operativi Territoriali 10 519 10 498 10 534

(*) I dati riportati fanno riferimento alla società del Gruppo Postel S.p.A.

[GRI 201-1] Valore economico generato, distribuito e trattenuto

Valore economico generato (milioni di euro) 2018 2019 2020
Valore economico generato dal Gruppo 10.863 11.182 10.628
Valore economico distribuito (milioni di euro) 2018 2019 2020
Valore economico distribuito agli stakeholder 9.418 9.634 9.382
- Fornitori 3.118 2.742 2.994
- Dipendenti 5.584 5.608 5.249
- Finanziatori 43 51 53
- Pubblica Amministrazione 92 624 447
- Comunità 5 7 7
- Azionisti 576 602 632
Valore economico trattenuto (milioni di euro) 2018 2019 2020

Valore economico trattenuto dal Gruppo 1.445 1.548 1.246

Integrità e trasparenza

[GRI 205-1] Società analizzate per rischio corruzione(*) e copertura(**) dei processi a rischio corruzione con interventi di audit

2018 2019 2020
Numero totale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
18 16 16
Numero totale delle società del Gruppo 25 25 24
Percentuale delle società del Gruppo analizzate per rischi legati alla
corruzione
72 64 66
Percentuale di copertura dei processi a rischio corruzione con interventi
di audit (***)
Alta copertura 68 87 86
Media copertura 19 13 9
Bassa copertura 13 - 5

(*) L'analisi per rischio corruzione delle società del Gruppo è stata svolta nell'ambito delle valutazioni per la definizione del Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D.lgs. 231/2001.

(**) La copertura rappresenta l'incidenza complessiva delle attività di audit sui processi aziendali.

(***) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A.

[GRI 205-3] Segnalazioni gestite dal comitato whistleblowing

2018 2019 2020
Segnalazioni gestite 230 214 274
di cui in ambito corruzione 7 4 3(*)
di cui risultate fondate - - -
di cui in approfondimento sull'ambito corruzione - 1 -

(*) Per le segnalazioni in ambito 3 esposti sono stati valutati potenzialmente rilevanti ai fini della corruzione; in particolare le 3 segnalazioni sono risultate prive di fondamento, di cui 1 esposto con riferimento al 31 dicembre 2019 è stato chiuso nel corso del 2020.

Casi di corruzione e concussione e azioni correttive

Numero di casi di corruzione e concussione e azioni
correttive u.m. 2018 2019 2020

Casi di corruzione e concussione
-
- -
Formazione su procedure e politiche relative all'anticorruzione
2018 2019 2020
Totale dipendenti 40.060 73.081 80.529
di cui:
Dirigenti 471 441 428
Quadri 6.383 11.944 12.413
Impiegati 33.206 60.696 67.688

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri ambientali(*)

2018 2019 2020(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri ambientali 34,1 49,1 75,9

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici aspetti ambientali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. ISO 14001, ISO 50001, veicoli ibridi/elettrici, veicoli a basso impatto ambientale, Criteri Ambientali Minimi, utilizzo di materiali riciclabili nelle forniture, certificazione FSC, ecc.).

(**) Per il 2020 il perimetro del dato comprende Poste Italiane e le società del Gruppo, al netto delle neoacquisite sennder Italia e MLK Deliveries poiché, a valle degli approfondimenti condotti e dei rilievi emersi circa i modelli di approvvigionamento, il dato - ai fini della rendicontazione - non risulta applicabile, in quanto non aderente all'indicatore, al perimetro e ai criteri consolidati. Il rafforzamento del presidio finalizzato all'aumento del grado di sostenibilità della catena di fornitura ha consentito un significativo incremento delle performance ambientali. L'indice 2020 registra un incremento pari al 26,8 punti percentuali rispetto al dato 2019.

Gare avviate in cui sono considerati specifici criteri sociali (*)

2018 2019 2020(**)
Percentuale gare espletate sulla base di criteri sociali 45,5 57,7 74,1

(*) L'analisi afferisce a procedure di gara di importo superiore alle soglie comunitarie e risulta funzionale ad individuare le gare che presentino specifici aspetti sociali nell'oggetto, nelle specifiche tecniche o nei criteri di partecipazione e/o valutazione (es. SA8000, OHSAS 18001, misure di contrasto al Covid-19, adozione di Codici etici di condotta, ecc.).

(**) Per il 2020 il perimetro del dato comprende Poste Italiane e le società del Gruppo, al netto delle neoacquisite sennder Italia e MLK Deliveries poiché, a valle degli approfondimenti condotti e dei rilievi emersi circa i modelli di approvvigionamento, il dato - ai fini della rendicontazione - non risulta applicabile, in quanto non aderente all'indicatore, al perimetro e ai criteri consolidati. Il rafforzamento del presidio finalizzato all'aumento del grado di sostenibilità della catena di fornitura ha consentito un significativo incremento delle performance sociali. L'indice 2020 registra un incremento di 16,4 punti percentuali rispetto al dato 2019.

[GRI 301-1] Materiali usati per peso o volume

Tipologia di materiali/
materie prime (kg)
2018 2019 2020(**)
Rinnovabili 29.862.153 29.210.299 28.856.114
Carta 23.739.303 21.676.215 17.563.176
Cartone 2.303.294 2.896.414 4.033.481
Legno 3.819.556 4.637.670 7.259.458
Non Rinnovabili 2.205.485 2.446.097 3.019.096
Plastica 1.793.553 1.928.405 2.576.816
Inchiostri/toner 59.784 61.146 35.172
Colle 6.465 6.061 4.022
Altro(*) 345.683 450.485 403.086
Totale 32.067.638 31.656.396 31.875.211

(*) La voce "Altro" contiene i seguenti materiali: etichette, sacchi e sigilli, spago da imballo e buste di sicurezza.

(**) Per il 2020 si rileva la riduzione dei volumi di carta, inchiostri/toner e colle, per effetto del processo di digitalizzazione e conseguente flessione del business di stampa; parimenti i materiali consumabili in uso agli uffici, risentono degli effetti determinati dalle misure restrittive di presenza, adottate per il contenimento dall'emergenza Covid-19.

In aumento l'approvvigionamento di legno, cartone e plastica, in correlazione alla crescita dei volumi in ambito e-commerce.

Pratiche anti-concorrenziali

Ammontare delle sanzioni u.m. 2018 2019 2020
Sanzioni per pratiche anti - 5.000.000
competitive/violazioni antitrust -

Fornitori dotati di un sistema di gestione ambientale certificato ISO 14001 o EMAS

Percentuale di fornitori u.m. 2019 2020
Percentuale di fornitori qualificati dotati di sistema
di gestione ambientale certificato ISO 14001 o % 49,1 75,9
EMAS

[GRI 207-4] Rendicontazione delle informazioni di natura fiscale(*) (**)

Dati di natura fiscale (in milioni di €) 2018 2019 2020
Ricavi da vendite a terze parti 29.717 32.760 30.019

Ricavi da operazioni infragruppo con altre
giurisdizioni fiscali
- - -
Utili/perdite ante imposte 1.490 1.872 1.576
Attività materiali diverse da disponibilità
liquide e equivalenti
2.129 2.199 2.330
Imposte sul reddito definite sulla base del
criterio di cassa(***)
318 232 796
Imposte sul reddito delle società maturate
sugli utili/perdite
91 530 370

(*) Gruppo Poste Italiane ricade nella giurisdizione italiana.

(**) I dati si riferiscono alle seguenti entità: Poste Italiane S.p.A., Poste Vita S.p.A., BancoPosta Fondi SGR S.p.A., Europa Gestioni Immobiliari S.p.A., Consorzio Logistica Pacchi SCPA, SDA Express Courier S.p.A., Postel S.p.A., Postepay S.p.A., Consorzio Per I Servizi Di Telefonia SCPA, Poste Air Cargo S.r.l., Poste Assicura S.p.A., Patentivia Poste SCPA, Consorzio Poste Motori, Poste Welfare Servizi S.r.l., Poste Insurance Broker S.r.l., MLK Deliveries S.p.A., sennder Italia S.r.l..

(***) Per il 2020 la differenza è dovuta sostanzialmente a due macro fenomeni: 1) applicazione dell'agevolazione Patent Box nel 2020 sulla base della conclusione di accordi con l'Agenzia delle Entrate; 2) effetto permanente della rideterminazione dell'ACE.

Valorizzazione delle persone

2018 2019 2020
Tipologia di
contratto
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Contratto Stabile(**) 55.980 66.819 122.799 54.174 65.362 119.536 51.366 62.775 114.141
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione
55.256 66.122 121.378 53.512 64.691 118.204 50.784 62.123 112.907
Servizi Finanziari (***) 252 258 510 234 230 463 246 231 476
Servizi Assicurativi 276 273 549 261 281 542 207 269 476
Pagamenti e Mobile 197 165 362 167 161 327 130 152 282
Contratto
Flessibile(***) 5.681 3.858 9.539 4.216 2.693 6.909 5.898 3.544 9.442
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e Distribuzione 5.680 3.857 9.537 4.211 2.688 6.899 5.898 3.542 9.440
Servizi Finanziari - - - - - - - 1 1
Servizi Assicurativi 1 1 2 4 5 9 - 1 1
Pagamenti e Mobile - - - 1 - 1 - - -
Totale 61.661 70.677 132.338 58.390 68.055 126.445 57.264 66.319 123.583

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di contratto e genere, distinti per linea di business (*)

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

(**) Include i dipendenti a tempo indeterminato e i contratti di apprendistato.

(***) Include i dipendenti a tempo determinato e i contratti di somministrazione lavoro.

2018 2019 2020
Tipologia di
impiego
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Full-time 60.166 66.748 126.914 56.680 63.884 120.564 55.636 62.194 117.830
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 59.441 66.076 125.517 56.015 63.235 119.250 55.055 61.563 116.618
Distribuzione
Servizi Finanziari 251 246 497 233 218 451 245 221 466
Servizi
Assicurativi 277 265 542 265 274 539 207 260 467
Pagamenti e
Mobile 197 161 358 167 157 324 129 150 279
Part-time 2.737 6.507 9.244 3.113 6.847 9.960 2.948 6.798 9.746
di cui:
Corrispondenza,
Pacchi e 2.736 6.471 9.207 3.111 6.811 9.922 2.946 6.768 9.714
Distribuzione
Servizi Finanziari 1 18 19 1 16 17 1 14 15
Servizi
Assicurativi - 12 12 - 15 15 - 13 13
Pagamenti e
Mobile - 6 6 1 5 6 1 3 4
Totale 62.903 73.255 136.158 59.793 70.731 130.524 58.584 68.992 127.576

[GRI 102-8] Numero di dipendenti per tipologia di impiego e genere, distinti per linea di business (*)

(*) Dati espressi in Headcount.

Distribuzione dei dipendenti per titolo di studio (*)

2018 2019 2020
Laurea (%) 12,9 15,1 17
Diploma (%) 70,8 70,3 69,2
Licenza media (%) 16,1 14,5 13,7
Licenza elementare
(%) 0,1 0,1 0,1
Totale (%) 100 100 100

(*) Le percentuali sono calcolate relativamente al solo personale stabile in Headcount.

Numero di partecipanti ai programmi di sviluppo

Programmi di Sviluppo 2018 2019 2020
Assessment del potenziale 427 400 190
Percorsi di mentoring e coaching 109 136 374
Sviluppo competenze e innovazione 481 1.895 105
Totale 1.017 2.431 669

[GRI 404-1] Numero di ore di formazione medie annue per dipendente

2018 2019 2020
Categoria
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 26 27 26 43 46 44 45 52 47
Quadri 60 77 68 68 83 75 83 103 92
Impiegati 16 22 20 30 37 34 34 45 40
Totale dipendenti 22 28 25 35 42 39 41 51 46

Giornate di formazione medie per dipendente

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Giornate di
formazione medie 3,7 4,6 4,2 5,9 7,0 6,5 6,8 8,4 7,7
erogate ai dipendenti

Ore per tipologia di formazione(*)

Tipologia formazione 2018 2019 2020
Manageriale 77.200 33.700 37.000
Tecnico - specialistica 966.700 1.875.200 2.584.400
Compliance 2.357.000 3.159.400 3.253.500
Totale 3.400.900 5.068.400 5.874.900

(*)Valori arrotondati per coerenza con i valori comunicati lo scorso anno.

Programmi di formazione e sviluppo dei dipendenti

Programmi di formazione e sviluppo 2018 2019 2020
Full Time Equivalent (FTE) 132.338 126.445 123.583
Ore medie di formazione e sviluppo 25,85 40,25 47,61
Spesa totale per programmi di formazione e
sviluppo (in euro)
6.322.559 7.709.433 7.020.250
Spesa media per programmi di formazione e
sviluppo (in euro)
48 61 57
Percentuale di posizioni aperte occupate da
dipendenti interni (%)(*)
72 39 35

(*) La percentuale di posizioni aperte occupate da dipendenti interni è riferita alla Capogruppo.

Numero totale dei nuovi assunti suddivisi per genere(*)

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Nuovi assunti
suddivisi per genere
608 516 1.124 3.157 2.148 5.305 1.153 1.023 2.176
Percentuale dei
nuovi assunti
suddivisi per genere
54 46 100 60 40 100 53 47 100

(*) I dati sono espressi in Full Time Equivalent (FTE).

[401-2] Benefit forniti ai dipendenti a tempo pieno che non sono forniti ai dipendenti temporanei o parttime

Benefit finanziari 2018 2019 2020
Contratti a
tempo
Contratti a
tempo
Contratti a
tempo
Contratti a
tempo
Contratti a
tempo
Contratti a
tempo
indeterminato determinato indeterminato determinato indeterminato determinato
part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo part tempo
time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno time pieno
Assicurazione SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
sulla vita
Assistenza SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*) SI (**) SI SI (*)
sanitaria
Copertura per la
disabilità e SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*) SI (*)
l'invalidità

Congedo
parentale
SI (**) SI (**) SI
(**)
SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**) SI (**)
Pensione SI (**) SI SI
(**)
SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI SI (**) SI

(*) Da intendersi con riferimento al personale Dirigente.

(**) Da intendersi con riferimento al personale non Dirigente.

Evoluzione del personale

2018 2019 2020
Tasso di turnover totale (%)(*) 4,80 7,30 6,90
Tasso di turnover volontario (%)(*) 4,20 6,80 6,30
Costi medi per FTE assunto (in euro) (**) 34.900 36.300 36.200

(*) Il tasso di turnover è stato calcolato rapportando i dipendenti cessati nell'anno n (FTE)/dipendenti totali dell'anno n-1. Il tasso di turnover volontario è dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n-1.

Il tasso di turnover calcolato rapportando i dipendenti cessati dell'anno n (FTE) / dipendenti totali anno n è pari a 5,0 per il 2018, 7,5 per il 2019 e 7,2 per il 2020; il tasso di turnover volontario, dato dai dipendenti cessati dell'anno n volontariamente (FTE) / dipendenti totali dell'anno n è pari a 4,4 per il 2018, 7,0 per il 2019 e 6,6 per il 2020.

(**) Il costo pro capite medio annuo delle assunzioni riguarda tutte le tipologie contrattuali (tempi indeterminati, contratti a tempo determinato e dirigenti). Il pro capite tiene conto dei seguenti elementi: retribuzione fissa, retribuzione accessoria (premio di risultato, straordinario, indennità varie, ecc.) a cui si aggiungono prevalentemente i contributi/tfr sui primi due elementi. Il dato relativo al costo medio per FTE assunto si riferisce alla Capogruppo.

Contenziosi (*)

2018 2019 2020
Contenziosi con i
dipendenti 956 489 533

(*) I trend periodici fanno registrare un lieve incremento nella misura di circa il 9% del contenzioso e infatti, nel periodo di riferimento, sono state registrate 533 nuove vertenze rispetto alle 489 cause del 2019. Sul fronte della "costituzione del rapporto di lavoro" si registra un consistente incremento. Infatti, le nuove controversie, tutte riferite a Poste Italiane S.p.A., sono 122 (quelle del 2019 erano 26), di cui 72 vertenze sono in materia di CTD e 32 per Lavoro Temporaneo. Quanto allo "svolgimento del rapporto di lavoro", si rileva che le vertenze incardinate nel 2020 sono 313 di cui 309 riferite a Poste Italiane S.p.A.. In questo ambito si è registrato rispetto al 2019 (n. cause 357) un decremento del 12%. Per quanto attiene, infine, alla "risoluzione del rapporto di lavoro", le nuove controversie sono 98, di cui 93 riferite a Poste Italiane. Anche in questo ambito si registra, rispetto al 2019 (n. cause 106), un lieve decremento nella misura di circa il 7%.

[GRI 403-8] Lavoratori coperti da un sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

Dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 61.320 72.394 133.714 58.571 70.145 128.716 57.328 68.410 125.738
% dipendenti coperti
dal sistema 98 99 99 99 99 99 99 99 99

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

Dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 60.557 72.104 132.661 58.341 70.006 128.347 57.223 68.349 125.572
% dipendenti coperti
dal sistema 97 99 98 98 99 99 99 99 99

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto a audit interno.

Dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero dipendenti
coperti dal sistema 4.242 4.022 8.264 4.813 4.237 9.050 57.213 68.344 125.557
% dipendenti coperti
dal sistema 7 6 6 8 6 7 98 99 99

(*) Numero totale dei lavoratori dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia stato sottoposto a audit o certificato da terze parti indipendenti (es. in linea con la norma ISO 45001).

Lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero lavoratori
non dipendenti
coperti dal sistema 751 73 824 816 261 1.077 1.461 297 1.758

% lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema 100 100 100 100 100 100 100 100 100

(*) Numero totale dei lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro.

Lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero lavoratori
non dipendenti
coperti dal sistema 366 46 412 452 246 698 533 255 788
% lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema 49 63 50 55 94 65 36 86 45

(*) Numero totale di lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia sottoposto a audit interno.

Lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema(*)
2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Numero lavoratori
non dipendenti
coperti dal sistema 481 35 516 560 224 784 678 247 925
% lavoratori non
dipendenti coperti
dal sistema 64 48 63 69 86 73 46 83 53

(*) Numero totale dei lavoratori non dipendenti coperti da un sistema di gestione della salute e della sicurezza sul lavoro che sia stato sottoposto a audit o certificato da terze parti indipendenti (es. certificate ISO 45001).

[GRI 403-9] Infortuni sul lavoro

Infortuni sul lavoro che comprendono i casi di Covid-19

Lavorator 2018 2019 2020
i
dipendent
i
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Infortuni(*) 4.000 4.349 8.349 3.777 4.229 8.006 3.547 3.851 7.398

di cui:
sul lavoro 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623 3.185 3.325 6.510
in itinere 569 964 1.533 527 856 1.383 362 526 888
Decessi 7 2 9 5 - 5 19 3 22
di cui:
sul lavoro 5 1 6 5 - 5 18 2 20
in itinere 2 1 3 - - - 1 1 2
Infortuni
sul lavoro
con gravi
consegue
nze 1.178 1.315 2.493 1.036 1.192 2.228 965 1.072 2.037
di cui:
sul lavoro 977 970 1.947 850 913 1.763 838 871 1.709
in itinere 201 345 546 186 279 465 127 201 328
Numero
totale
di ore 93.136.1 102.157. 195.293. 90.873.0 101.412. 192.285. 82.616.3 91.067.2 173.683.
lavorate 10 148 259 04 859 863 88 28 616
Tasso di
decessi
risultanti
da
infortuni
sul lavoro 0,05 0,01 0,03 0,06 0,00 0,03 0,22 0,02 0,12
Tasso di
infortuni
sul lavoro
con gravi
consegue
nze (**) 10,49 9,50 9,97 9,35 9,00 9,17 10,14 9,56 9,84
Tasso di
infortuni
sul lavoro
registrabi
li(***) 36,84 33,14 34,90 35,76 33,26 34,44 38,55 36,51 37,48

(*) Con riferimento al 2020, il numero totale di infortuni è influenzato dai lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 953 uomini e 1.089 donne, per un totale di 2.042 eventi considerati come infortuni sul lavoro. (**) Infortunio sul lavoro che porta a un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi. Esclude i decessi. (***) n. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

Tasso di assenteismo che comprende i casi di Covid-19

2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 680.216 915.293 1.595.509 642.081 900.625 1.542.706 812.284 1.181.694 1.993.978
Infortuni 122.408 140.366 262.774 115.217 133.999 249.216 123.111 134.636 257.747
o
Stress - - - - - - - - -
Altro - - - - - - - - -
(specific
are)
Ricover
o/Conva
lescenz
a
Tasso di 4,60 5,14 4,89 4,21 4,93 4,60 5,45 6,48 6,00
assentei
smo (*)

Numero di assenze dei dipendenti per tipologia

(*) n. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti.

Infortuni sul lavoro al netto dei casi Covid-19

Lavorator 2018 2019 2020
i
dipendent Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
i
Infortuni(*) 4.000 4.349 8.349 3.777 4.229 8.006 2.594 2.762 5.356
di cui:
sul lavoro 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623 2.232 2.236 4.468
in itinere 569 964 1.533 527 856 1.383 362 526 888
Decessi 7 2 9 5 - 5 3 2 5
di cui:
sul lavoro 5 1 6 5 - 5 2 1 3
in itinere 2 1 3 - - - 1 1 2
Infortuni
sul lavoro
con gravi
consegue
nze 1.178 1.315 2.493 1.036 1.192 2.228 758 833 1.591
di cui:

sul lavoro 977 970 1.947 850 913 1.763 631 632 1.263
in itinere 201 345 546 186 279 465 127 201 328
Numero
totale
di ore 93.136.1 102.157. 195.293. 90.873.0 101.412. 192.285. 82.616.3 91.067.2 173.683.
lavorate 10 148 259 04 859 863 88 28 616
Tasso di
decessi
risultanti
da
infortuni
sul lavoro 0,05 0,01 0,03 0,06 0,00 0,03 0,02 0,01 0,02
Tasso di
infortuni
sul lavoro
con gravi
consegue
nze (**) 10,49 9,50 9,97 9,35 9,00 9,17 7,64 6,94 7,27
Tasso di
infortuni
sul lavoro
registrabi
li(***) 36,84 33,14 34,90 35,76 33,26 34,44 27,02 24,55 25,72

(*) Con riferimento al 2020, il numero totale di infortuni non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 953 uomini e 1.089 donne, per un totale di 2.042 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

(**) Infortunio sul lavoro che porta a un danno da cui il lavoratore non può riprendersi, non si riprende o non è realistico prevedere che si riprenda completamente tornando allo stato di salute antecedente l'incidente entro 6 mesi. Esclude i decessi. (***) n. di infortuni sul lavoro/ore lavorate * 1.000.000. Il tasso è calcolato relativamente al personale stabile e flessibile.

Tasso di assenteismo al netto dei casi di Covid-19

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Malattia 680.216 915.293 1.595.509 642.081 900.625 1.542.706 710.757 1.033.470 1.744.228
Infortuni 122.408 140.366 262.774 115.217 133.999 249.216 91.373 98.251 189.624
o
Stress - - - - - - - - -
Altro - - - - - - - - -
(specific
are)
Ricover
o/Conva
lescenz
a
Tasso di 4,60 5,14 4,89 4,21 4,93 4,60 4,67 5,57 5,16
assentei
smo (*)

Numero di assenze dei dipendenti per tipologia

(*) n. di giorni di assenza per malattia e infortunio/giorni lavorativi * 100. Il tasso è calcolato relativamente al solo personale stabile e non include i dirigenti.

Infortuni sul lavoro dei lavoratori non dipendenti

Lavoratori 2018 2019 2020
non
dipendenti
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Infortuni 49 17 66 116 44 160 87 23 110
di cui:
sul lavoro 42 11 53 105 30 135 85 14 99
in itinere 7 6 13 11 14 25 2 9 11
Decessi - - - - - - - - -
di cui:
sul lavoro - - - - - - - - -
in itinere - - - - - - - - -
Infortuni sul
lavoro con
gravi 10 - 10 - - - - - -
conseguenz
e
di cui:
sul lavoro 6 - 6 - - - - - -

in itinere 4 - 4 - - - - - -
Numero
totale
di ore 2.363.41 725.47 3.088.89 5.965.22 701.54 6.666.77 6.773.97 798.14 7.572.12
lavorate 9 6 5 4 9 3 8 6 4
Tasso di
decessi
risultanti da - - - - - - - - -
infortuni sul
lavoro
Tasso di
infortuni sul
lavoro con
gravi 2,54 - 1,94 - - - - - -
conseguenz
e
Tasso di
infortuni
sul lavoro 17,77 15,16 17,16 17,6 42,76 20,25 12,55 17,54 13,07
registrabili

Infortuni per tipologia che comprendono i casi di Covid-19

Lavoratori
dipendenti
2018 2019 2020
Infortunio per Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
tipologia
Caduta da
motomezzo 978 571 1.549 990 605 1.595 741 412 1.153
Incidente con mezzo
aziendale 340 305 645 423 335 758 296 237 533
Investito da auto 20 20 40 7 18 25 9 7 16
Incidente con mezzo
privato 32 36 68 20 37 57 16 21 37
Caduta e/o
movimento
inopportuno 1.047 1.394 2.441 841 1.338 2.179 593 958 1.551
Aggressione 276 335 611 300 348 648 186 212 398
Movimentazione
manuale carichi 182 116 298 163 148 311 91 73 164
Rapina 96 111 207 66 87 153 21 53 74

Schiacciamento
contusione 169 165 334 363 371 734 249 231 480
Altre cause(*) 291 332 623 77 86 163 983 1.121 2.104
Totale 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623 3.185 3.325 6.510

(*) Con riferimento al 2020, il dato prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 953 uomini e 1.089 donne, per un totale di 2.042 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Infortuni per tipologia al netto dei casi di Covid-19

Lavoratori
dipendenti
2018 2019 2020
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da
motomezzo 978 571 1.549 990 605 1.595 741 412 1.153
Incidente con mezzo
aziendale 340 305 645 423 335 758 296 237 533
Investito da auto 20 20 40 7 18 25 9 7 16
Incidente con mezzo
privato 32 36 68 20 37 57 16 21 37
Caduta e/o
movimento
inopportuno 1.047 1.394 2.441 841 1.338 2.179 593 958 1.551
Aggressione 276 335 611 300 348 648 186 212 398
Movimentazione
manuale carichi 182 116 298 163 148 311 91 73 164
Rapina 96 111 207 66 87 153 21 53 74
Schiacciamento
contusione 169 165 334 363 371 734 249 231 480
Altre cause(*) 291 332 623 77 86 163 30 32 62
Totale 3.431 3.385 6.816 3.250 3.373 6.623 2.232 2.236 4.468

(*) Con riferimento al 2020, il dato non prende in considerazione i lavoratori dipendenti che hanno contratto il virus da Covid-19, nella misura di 953 uomini e 1.089 donne, per un totale di 2.042 eventi considerati come infortuni sul lavoro.

Lavoratori non
dipendenti
2018 2019 2020
Infortunio per
tipologia
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Caduta da
motomezzo 6 0 6 5 0 5 3 0 3

Incidente con mezzo
aziendale 20 1 21 14 1 15 39 1 40
Investito da auto 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Incidente con mezzo
privato 1 0 1 1 0 1 3 0 3
Caduta e/o
movimento
inopportuno 3 0 3 0 0 0 5 0 5
Aggressione 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Movimentazione
manuale carichi 8 10 18 7 26 33 6 9 15
Rapina 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Schiacciamento
contusione 4 0 4 2 0 2 6 0 6
Altre cause 0 0 0 76 3 79 23 4 27
Totale 42 11 53 105 30 135 85 14 99

Dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza

2019 2020
Totale dipendenti formati su tematiche di Salute e Sicurezza 60.065 39.315

Numero di casi di non conformità alle norme sul lavoro

2019 2020
Numero di casi di non conformità alle norme
sul lavoro - -

Diversità e inclusione

[GRI 405-1] Composizione e suddivisione del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. per genere e fascia di età(*)

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo DonnaTotale
Componenti organi
di Governo 5 4 9 5 4 9 5 4 9
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni - 2 2 - 2 2 - 1 1
> 50 anni 5 2 7 5 2 7 5 3 8
Componenti organi
di Governo (%) 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100 55,6 44,4 100
< 30 anni - - - - - - - - -
30 – 50 anni - 50 22,2 - 50 22,2 - 25 11
> 50 anni 100 50 77,8 100 50 77,8 100 75 88,9

(*) Dati espressi in Headcount.

[GRI 405-1] Inquadramento professionale dei dipendenti per genere e fascia di età(*)

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 506 167 673 515 160 675 519 159 678
< 30 anni
(%) - - - - - - 0,2 - 0,2
30 – 50
anni (%) 36,2 40,1 37,1 38 39 39 35 40 36
> 50 anni
(%) 63,8 59,9 62,9 62 61 61 65 60 64
Quadri 8.154 7.045 15.199 7.816 6.897 14.713 7.763 6.945 14.708
< 30 anni
(%) 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,3 0,2 0,2
30 – 50
anni (%) 37,3 39,4 38,3 41 42 42 45 44 44
> 50 anni
(%) 62,4 60,4 61,4 58 58 58 55 56 55
Impiegati 53.001 63.465 116.466 50.059 60.998 111.057 48.982 59.215 108.197
< 30 anni
(%) 7,8 4,4 6,0 9 5 7 11 6 8
30 – 50
anni (%) 42,5 46,3 44,6 44 46 45 46 46 46

> 50 anni
(%) 49,7 49,3 49,5 46 49 48 42 48 46
Totale 61.661 70.677 132.338 58.390 68.055 126.445 57.264 66.319 123.583

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent (FTE) stabile e flessibile.

[GRI 405-1] Numero di dipendenti distinti per altri indicatori di diversità

2018 2019 2020
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dipendenti con
disabilità 4.126 2.420 6.546 3.669 2.312 5.981 3.383 2.202 5.585

Diversità

Presenza di donne per categoria (%)
(*)
2018 2019 2020
Posizioni manageriali 30,3 30 31,9
Top management(**) 19,7 20,2 17,3
Junior management(***) 32,1 31,6 33,6
Revenue-generating functions (****) 31,4 32,4 32

(*) Le percentuali fanno riferimento alla presenza delle donne su posizioni organizzative formalizzate in ambito Poste Italiane e Società del Gruppo.

(**) Include le posizioni di primo e secondo livello organizzativo in Poste Italiane, gli Amministratori Delegati e i Direttori Generali delle principali Società del Gruppo e i loro diretti riporti.

(***) Include le posizioni manageriali diverse dal Top Management.

(****) Include le posizioni organizzative in ambito Mercato Privati (MP) e Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione (MIPA).

[GRI 404-3] Percentuale di dipendenti che ricevono valutazioni regolari sui risultati e sullo sviluppo della carriera, per genere e per categoria dipendente(*)

2018 2019 2020
Categoria
dipendenti (%)
Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale Uomo Donna Totale
Dirigenti 92 97 93 93 99 95 96 100 97
Quadri 98 98 98 98 98 98 99 98 99
Impiegati 87 91 89 84 89 87 83 89 86
Totale 88 91 90 86 90 88 85 90 88

(*) I dati riportati si riferiscono al personale stabile, l'esclusione del personale flessibile dal processo di valutazione delle prestazioni è dovuta al fatto che il ciclo di vita annuale del processo di valutazione delle prestazioni non è conciliabile con i tempi dei contratti flessibili. Nella tabella sono inclusi anche i dati delle Società del Gruppo ad eccezione dei dati di Poste Air Cargo, in quanto non è possibile effettuare una comparazione dei livelli professionali per diversità di contratto. I dati 2020 inoltre non includono ca.

7.700 risorse che risultano "Non Valutabili" per lunga assenza dall'ambito lavorativo (oltre 6 mesi). Tali risorse rientrano comunque nella fase di Assegnazione obiettivi per l'attribuzione degli obiettivi per l'anno successivo.

[GRI 412-1] Attività sottoposte a valutazione sul rispetto dei diritti umani

2018 2019 2020
Società del Gruppo
Numero delle società del Gruppo sottoposte a valutazione sul 24
rispetto dei diritti umani 25
25
Numero totale delle società del Gruppo 25 25 24
Percentuale totale delle società del Gruppo sottoposte a valutazione 100 100 100
sul rispetto dei diritti umani

Sostegno al territorio e al Paese

Tipologia di attività (in migliaia di euro) 2018 % 2019 % 2020 %
Erogazioni liberali (*) 146,5 3 760,8 12 213 5
Investimenti nelle comunità (**) 1.400,4 26 2.508,9 39 760,8 20
Iniziative commerciali (***) 3.860,2 71 3.180,7 49 2.938,9 75
Totale 5.407,1 100 6.450,5 100 3.912,7 100
Suddivisione per finalità (in migliaia di euro)
Iniziative commerciali 3.860,2 71 3.180,8 49 2.938,9 75
Iniziative socio-culturali 1.546,9 29 3.269,8 51 973,8 25
di cui:
Arte, cultura e diffusione di conoscenze (migliaia di
euro)
806,5 15 1.475,3 23 180,2 4
Benessere e inclusione sociale (migliaia di euro) 450,5 8 1.152,1 18 532,4 14
Formazione e sviluppo del sapere (migliaia di
euro)
289,9 5 642,4 10 261,2 7

[GRI 203-1] Contributi ad attività filantropiche e/o ad attività di cittadinanza d'impresa68

(*) Erogazioni liberali: contributi occasionali erogati a supporto di organizzazioni benefiche.

(**) Investimenti nelle comunità: spese destinate ad interventi di medio-lungo termine a supporto della comunità in collaborazione con organizzazioni non profit, e istituzioni locali.

(***) Iniziative commerciali: iniziative di business con effetti benefici a favore della comunità (ad es. attività di sponsorizzazione, donazione episodiche di beni aziendali ed altri asset aziendali. I dati riportati si riferiscono unicamente alla spesa destinata al contributo a supporto della comunità; non sono inclusi, ad esempio i costi legati alle campagne pubblicitarie e/o attività di marketing relative alle iniziative commerciali).

2018 2019 2020(*)
Conciliazioni
discusse
prodotti Postali Retail
su 795 654 753
di cui conciliate (%) 89 86,7 88,45
Conciliazioni
discusse
prodotti Postali Business
su 98 115 387
di cui conciliate (%) 88 96,52 93
Conciliazioni
discusse
prodotti BancoPosta
su 553 219 166
di cui conciliate (%) 43 62,1 72,9
Conciliazioni
discusse
prodotti PosteMobile
su 53 40 43
di cui conciliate (%) 85 80 86

Conciliazioni

68 Nel 2020 gli oneri di gestione relativi alle attività filantropiche e/o di cittadinanza d'impresa sono pari a più di 1.500.000 euro.

Conciliazioni
discusse
su
Fondo
Immobiliare
IRS
(n.
- - -
domande)
di cui conciliate (%) - - -
Totale conciliazioni discusse 1.499 1.568 1.709
di cui conciliate (%) 72 73,98 85,14

(*) Nel 2020 si distinguono la procedura su prodotti Postali Retail e quella su prodotti Postali Business, registrando più casi discussi rispetto al 2019, rispettivamente il +15% e +236%, mentre si registra un decremento della procedura BancoPosta (- 24%).

[FS14] Gli ATM per l'inclusione

ATM 2018 2019 2020
ATM dotati di tastiere per ipovedenti e non vedenti 7.279 7.728 7.958
di cui:
ATM dotati di guida vocale 6.307 7.020 7.384
Totale 7.279 7.728 7.958

[FS14] Uffici Postali per l'integrazione culturale

Uffici Postali 2018 2019 2020
Monoetnici 2 2 2
Multietnici 25 27 27
Numero clienti serviti 3.297.724 3.399.110 2.322.361
Totale operazioni effettuate 5.518.522 5.511.870 3.514.631

Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle nuove acquisizioni

Nuove aperture di conti correnti retail 2018 2019 2020
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 24,9 24,2 27
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 23,8 25,9 24,7
(over 65)
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi 17,9 16,4 16,4
italiani"
Nuove aperture di Postepay standard (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 35,7 28,8 23,6
(under 35)
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 7,6 9,4 11,6
(over 65)

Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi
italiani" 12,3 9,5 8,4
Nuove aperture di Postepay Evolution (*)
Incidenza % dei titolari di conto corrente giovani 46,4 42,7
(under 35) 37,4
Incidenza % dei titolari di conto corrente senior 5,6 6,9
(over 65) 9,4
Incidenza % dei titolari di conto corrente "nuovi
italiani" 22,1 20,1 20,7

(*) Per le sottoscrizioni delle Postepay standard ed Evolution sono esclusi i rinnovi avvenuti nell'anno.

Customer experience

L'esperienza dei clienti negli Uffici Postali

2018 2019 2020(*)
Tempo medio di attesa negli Uffici Postali (min) 9,57 10,95 8,3
Clienti serviti entro 15 minuti (%) 80,6 77,9 84,35
Soddisfazione dei clienti per il tempo di attesa (1-10) 8 8 7,8
Soddisfazione complessiva dei clienti per l'esperienza nell'Ufficio Postale 8,7 8,7 8,4

(*) I dati relativi al "Tempo medio di attesa negli Uffici Postali" e "Clienti serviti entro 15 minuti" con riferimento al 2020, si riferiscono unicamente al primo bimestre in quanto, a causa dell'emergenza sanitaria globale, sono state modificate dall'Azienda le modalità di accesso in Ufficio Postale, in linea con quanto previsto dalle norme applicabili, per garantire la salute e sicurezza all'interno degli stessi.

Reclami dei clienti per tipologia(*)

Uffici Postali 2018 2019 2020(**)
Reclami pervenuti 10.323 11.698 9.176
Tempo medio di risposta (gg.) 21 11 14
Corrispondenza
Reclami pervenuti 89.596 98.119 54.188
Tempo medio di risposta (gg.) 20 19 22
Pacchi
Reclami pervenuti 108.372 186.234 123.571
Tempo medio di risposta (gg.) 17 12 19
Servizi Finanziari
Reclami pervenuti 96.410 123.901 136.217
Tempo medio di risposta (gg.) 9 4 6
Servizi Assicurativi
Reclami pervenuti 2.975 2.938 7.056
Tempo medio di risposta (gg.) 12 13 28
Istruttorie avviate dall'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni 169 185 300
PosteMobile
Reclami pervenuti telefonia mobile 16.045 17.750 8.430
Tempo medio di risposta (gg.) 4 6 2
Reclami pervenuti telefonia fissa 939 1.110 1.191
Tempo medio di risposta (gg.) 10 3 4

(*) I dati sui reclami sono relativi ai ticket aperti per i quali è richiesto l'intervento delle strutture di back office.

(**) In ambito logistico, ad eccezione della Posta Descritta, si riscontra un miglioramento dei tassi di reclamo su tutti i prodotti (compresi i Pacchi). In ambito finanziario, il fenomeno reclami fa riferimento prevalentemente a casi di disconoscimenti su transazioni online. Con riferimento all'ambito assicurativo, l'incremento è legato alla liquidazione premi ed identificazione del beneficiario.

Numero contatti gestiti(*)

Contact Center 2018 2019 2020
Numero contatti gestiti (mln) 24 28 33

(*) Il trend in aumento nel 2020 è dovuto alla crescita dei contatti sui servizi di pagamento digitale. L'utilizzo di tecnologie con intelligenza artificiale ha permesso una più agevole ed efficiente gestione del numero di contatti.

Soddisfazione dei Clienti (*)

Clienti soddisfatti (%) 2018 2019 2020
Clienti soddisfatti a seguito di indagini di "Customer Experience" 81,4 82,7 82,1
Copertura del dato 100 100 100

(*) La customer experience delle Business Unit viene misurata due volte l'anno (giugno e novembre) da un istituto di ricerca esterno attraverso survey di Net Promoter Score utilizzate per la misurazione della consigliabilità dei prodotti e servizi di Poste Italiane.

Per quanto riguarda i canali, l'indicatore misurato è il Customer Effort Score che rileva la facilità di accesso ai servizi.

I campioni di clienti coinvolti dall'indagine di customer experience sono rappresentativi dell'universo di riferimento.

Le Business Unit coinvolte nell'analisi di customer experience sono: BancoPosta (Consumer, PMI e Grandi Clienti); Posta Comunicazione e Logistica (PMI e Grandi Clienti); Poste Vita (Consumer). I canali di vendita e assistenza coinvolti sono rispettivamente il canale Uffici Postali (UP) e il Contact Center (CC).

In riferimento alla metodologia utilizzata nella misurazione della customer satisfaction, le survey prevedono una scala di valutazione del livello di soddisfazione da 1 a 10. Le percentuali riportate includono i clienti che hanno risposto 7-8 e 9-10 alle survey somministrate. I punteggi 9-10 NPS/CES riflettono rispettivamente i clienti "promotori" (NPS) ed "entusiasti" (CES).

Reclami mensili

u.m. 2018 2019 2020
Reclami mensili pervenuti 27.055 36.813 28.319

Risorse del piano di continuità del business(*)

2018 2019 2020
Investimenti (milioni di euro) 7,8 4,2 2
Esercitazioni (**) 4 4 3
Persone coinvolte 180 180 162
Servizi su Mainframe (servizi Open in elaborazione) coperti da
piani di disaster recovery (%)
100 100 100

(*) I dati si riferiscono a Poste Italiane S.p.A., PostePay S.p.A., BancoPosta Fondi S.p.A. SGR.

(**) Le esercitazioni hanno coinvolto tutte le applicazioni che risiedono sul sistema centrale Mainframe di Poste Italiane, oltre alle applicazioni residenti in ambiente Open, incluse nel perimetro dei servizi finanziari di BancoPosta. L'emergenza sanitaria ha imposto una diversa modalità di svolgimento delle esercitazioni di disaster recovery, passando da una gestione in presenza ad una gestione in smart working.

[GRI 418-1] Violazione della privacy e perdita dei dati

2018 2019 2020
Reclami ricevuti per violazione della privacy 22 50 57
di cui:
reclami ricevuti da terzi e riconosciuti dall'organizzazione 22 49 57
reclami ricevuti da parte di organismi di regolamentazione - 1 -
Fuoriuscite, furti di dati dei clienti, perdite dei dati dei clienti identificati 205 321 468

Sicurezza IT e violazioni della sicurezza informatica

Incidenti e violazioni IT 2018 2019 2020(*)
Numero totale di violazioni di sicurezza informatica/incidenti di
cybersecurity 16 33 74
Numero totale di violazioni della sicurezza informatica che 6
hanno coinvolto la sicurezza dei consumatori 9 7
Ammontare totale di multe/sanzioni pagate in relazione a
violazioni della sicurezza delle informazioni e altri incidenti di - - -
sicurezza informatica (euro)

(*) Il 2020 conta un numero di incidenti incrementato del 124% circa, rispetto al dato registrato nel 2019. Tale aumento è attribuibile all'adozione di processi e procedure semiautomatizzate per l'individuazione della compromissione di credenziali dei dipendenti di Poste Italiane utilizzate principalmente da remoto. Tali eventi sono frutto dell'adozione su larga scala del lavoro agile, in ragione della situazione emergenziale in essere. Il numero di incidenti relativi a compromissione delle credenziali, rilevati durante i monitoraggi effettuati dai presidi di sicurezza IT, rappresenta circa l'80% degli incidenti totali rilevati nell'anno. Il 93% degli incidenti di sicurezza sono riferibili alla Capogruppo, per via del numero rilevante di asset e servizi presenti, e del processo di accentramento dei servizi IT.

Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT

Clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT u.m. 2019 2020(*)
Numero di clienti coinvolti in violazioni della sicurezza IT 755 3.789

(*) Il numero di utenti impattati nel 2020 è legato principalmente ad un unico evento, riferibile alla società Poste Welfare Servizi.

Innovazione

Numeri dei servizi digitali (dati in milioni)

2018 2019 2020
Clienti registrati ai canali digitali (web e app) di Poste 17,6 20,8 27,1
Italiane
Identità digitali rilasciate 2,6 4,1 12,2
Download App Postepay 8,5 11,2 14,4
Download App BancoPosta 4,1 6,1 8,3
Download App Ufficio Postale 3,1 4,6 6,8
Download App PosteID 2,5 4,8 13,8
Download App PosteMobile 3,4 4,1 4,8
Operazioni effettuate dai canali digitali consumer (web
e app) 47,9 57,1 90,3

La dematerializzazione delle pratiche e transazioni corrispondenti

2018 2019 2020
Tipologie di pratiche(*) N.
Pratic
he
%
dematerializz
ate
N.
Pratiche
%
dematerializzate
N.
Pratich
e
%
dematerializzate
Buoni 1.643 92 1.958 94 1.828 96
Conti Correnti 359 93 327 93 376 94
Libretti 773 94 746 94 629 95
Postepay Evolution 1.715 97 1.519 98 2.129 97
Full Acquiring - - 13 4 17 4
Polizze Vita 540 79 739 82 592 93
Polizze danni - - 149 76 147 88
MiFID 3.292 83 3.320 87 1.909 92
PosteMobile 955 78 1.123 82 857 82
Consulenza guidata - - 1.436 79 1.214 89
Finanziamenti - - 177 78 391 88
Fondi - - - - 119 85
Totale Pratiche (**) 9.277 88 11.507 88 10.209 92

(*) Dati in migliaia

(**) I volumi totali assoluti delle pratiche gestite hanno subito una flessione, rispetto al dato registrato nel 2019, dovuta allo stato di emergenza sanitaria nazionale. Si evidenzia un aumento delle percentuali di dematerializzazione.

In ambito PostePay sono state attivate le dematerializzazioni di Postepay standard, Junior e IO Studio. Inoltre, nel corso del 2020 è stata avviata la dematerializzazione di Fondi.

Transazioni corrispondenti 2018 2019 2020
Totale Transazioni (milioni di euro) 33,5 33,1 29,9
Totale Transazioni elettroniche (milioni di euro) 32,4 32,0 29,1
Transazioni dematerializzate (%) 96,7 96,8 97,4

Decarbonizzazione immobili e logistica

2018 2019 2020
Consumi carburante
da
fonte
non
2.034.554 2.180.838 2.417.825
rinnovabile (GJ)
di cui:
GPL 31.381 32.033 28.578
Gasolio 807.178 857.792 774.974
Gas metano(**) 695.450 677.286 828.820
Jet fuel 343.341 403.770 543.464
Benzina 157.205 209.956 241.990
Consumi di energia
da
fonte
non
93.603 84.183 80.411
rinnovabile (GJ)
di cui:
Energia
termica
(teleriscaldamento) 20.862 23.122 27.164
Energia
elettrica
approvvigionata dalla 72.741 61.061 53.247
rete nazionale
Consumi di energia
da fonte rinnovabile 1.742.370 1.697.666 1.536.576
(GJ)
di cui:
Energia
elettrica
autoprodotta
da
5.907 5.521 6.213
fotovoltaico
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.736.463 1.692.145 1.530.362
d'origine
Consumi di energia
totali (GJ) 3.870.527 3.962.688 4.034.811
di cui:
da fonti rinnovabili 1.742.370 1.697.666 1.536.576
da fonti non rinnovabili 2.128.157 2.265.022 2.498.235

[GRI 302-1] Consumi energetici interni al Gruppo (*)

(*) Comprende l'energia riferita alle strutture Immobiliari e quella collegata al business della logistica su gomma e posta via aerea. Fonte fattori di conversione in GJ: GHG Protocol e Linee Guida DEFRA 2020.

(**) I valori del 2018 e del 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting. Il trend, decrescente negli ultimi due anni, riscontra un leggero incremento nel 2020, in parte riconducibile agli effetti causati dall'emergenza sanitaria globale da Covid-19.

[GRI 302-2] Consumi energetici esterni al Gruppo

2018 2019 2020
Totale
consumi
energia
esterni
al
1.774.660 2.270.147 2.384.452
Gruppo(*) (GJ)
di cui:
Gasolio 1.395.456 1.881.742 2.168.237
Benzina - - 29
Gas Metano - - 64
GPL 113 101 174
Jet fuel 379.090 388.304 215.948

(*) Il target atteso per l'anno 2020 è pari a 1.698.000 GJ (471.800 MWh) per l'energia totale da fonti rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione) e 4.488.000 GJ (1.365.000MWh) per l'energia totale da fonti non rinnovabili (interna ed esterna all'organizzazione).

[GRI 303-3] Prelievo idrico(*)

2018(***) 2019(***) 2020(***)
Totale prelievi idrici (Ml) (**) 1.926,462 1.955,768 1.824,983
di cui:
Acque di superficie - - -
Acque sotterranee 1,23 5,935 3,963
Acqua di mare - - -
Acqua prodotta - - -
Risorse idriche di terze parti 1.925,232 1.949,833 1.821,019

(*) La gestione degli scarichi idrici è affidata ad enti terzi che allo stato attuale non sono in grado di rilevare la quantità di acqua utilizzata da parte dell'Azienda destinata al riciclo.

(**) Il target atteso per l'anno 2020 è pari a 1.963 megalitri.

(***) I dati degli anni 2018 e 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

2018 2019 2020
Acqua
dolce
(≤1.000
mg/l di
solidi
disciolti
totali) (*)
Altre
tipologie di
acqua
(>1.000
mg/l di solidi
disciolti
totali)
Acqua
dolce
(≤1.000
mg/l di
solidi
disciolti
totali)
Altre
tipologie di
acqua
(>1.000
mg/l di
solidi
disciolti
totali)
Acqua
dolce
(≤1.000
mg/l di
solidi
disciolti
totali)
Altre
tipologie di
acqua
(>1.000 mg/l
di solidi
disciolti
totali)
Totale prelievi idrici (Ml) - - - - 1.824,983 0
di cui:
Acque di superficie - - - - 0 0

Acque sotterranee - - - - 3,963 0
Acqua di mare - - - - 0 0
Acqua prodotta - - - - 0 0
Risorse idriche di terze parti - - - - 1.821,019 0

(*) Acqua con una concentrazione di solidi disciolti totali pari o inferiore a 1.000 mg/l.

Rendicontazione scarichi idrici

Scarichi idrici (mc) 2018(*) 2019(*) 2020(*)
Totale scarichi idrici 1.926.462 1.955.768 1.824.983

(*) I dati degli anni 2018 e 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting.

[GRI 305-1] Emissioni GHG dirette totali (Scope 1); [GRI 305-2] Emissioni GHG indirette totali (Scope 2);
[GRI 305-3] Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)
2018 2019 2020
Emissioni
dirette
Scope 1(*) (tCO2 e) 139.125 148.077 159.308
di cui:
GPL 1.914 1.959 1.828
Gasolio 57.154 59.979 55.044
Gas metano(****) 44.968 43.452 46.817
Jet fuel 25.020 29.205 39.376
Benzina 10.068 13.483 16.243
Emissioni indirette –
Scope 2 (tCO2 e) (**) 11.601 10.317 9.257
di cui:
Energia termica 1.972 2.053 2.365
Energia elettrica 9.629 8.264 6.892
Emissioni indirette --
Scope 3 (tCO2 e) (***) 126.440 156.202 169.656
di cui:
Gasolio 98.808 131.575 153.993
Gas metano - - 4
Benzina - - 2
GPL 6,9 6,2 11,1
Jet fuel 27.626 24.621 15.646

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: GPL per il 2018 1,51 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018), per il 2019 1,52 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019) e per il 2020 1,56 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020). Gasolio per il 2018 2,63 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018), per il 2019 2,69 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019) e per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020). Gas Metano per il 2018 2,04 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2018), per il 2019 2,03 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2019) e per il 2020

2,02 kg CO2 e/m3 (fonte DEFRA 2020). Benzina per il 2018 2,2 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018), per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019) e per il 2020 2,17 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020). Il target atteso per l'anno 2020 è pari a 142.600 tCO2 e. (**) Poste Italiane acquista certificati di garanzia di origine rinnovabile per una quota pari a circa il 95% dei propri consumi di energia elettrica. I GRI Sustainability Reporting Standards prevedono due metodologie di calcolo delle emissioni dello Scope 2, il "Location-based method" e il "Market-based method". Il "Market-based method" (metodologia utilizzata da Poste Italiane) si basa sulle emissioni di CO2 emesse dai fornitori di energia da cui l'organizzazione acquista, tramite un contratto, energia elettrica (in questo caso certificati di garanzia di origine da fonte rinnovabile dell'energia) e per il restante 5% fattori di emissione della rete elettrica nazionale (fattore di emissione per il calcolo del "Market-based method": per il 2020, 0,466 KgCO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2019, per il 2019 0,487 KgCO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2018, per il 2018 0,476 KgCO2 e/kWh, fonte European Residual Mixes 2017). Fattori di emissione utilizzati per la conversione dell'energia termica in CO2e: per il 2018 0,18 Kg CO2 e/kWh, per il 2019 0,17 Kg CO2 e/kWh e per il 2020 0,17 Kg CO2 e/kWh. Il target atteso per l'anno 2020 è pari a 10.600 tCO2 e.

Il metodo "Location-based", invece, si basa sui fattori di emissione medi relativi alla generazione di energia regionali, subnazionali o nazionali. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni di Gruppo di Scope 2 nel 2018 183.486 tCO2 e, nel 2019 177.855 tCO2 e, nel 2020 150.168 tCO2 e (fattore di emissione per il calcolo del "Location-based method": 0,336 KgCO2 e/kWh, fonte: elaborazione ISPRA 2020).

(***) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in CO2e: Jet fuel per il 2018 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2018), per il 2019 2,21 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2019) e per il 2020 2,54 kg CO2 e/l (fonte DEFRA 2020).

(****) I valori del 2018 e del 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting. Il trend, decrescente negli ultimi due anni, riscontra un leggero incremento nel 2020, in parte riconducibile agli effetti causati dall'emergenza sanitaria globale da Covid-19.

2018 2019 2020
Rifiuti per
tipologia (t)
Rifiuti
gener
ati
Rifiuti
recuper
ati
Rifiuti
smalt
iti
Rifiuti
generat
i
Rifiuti
recuper
ati
Rifiuti
smalt
iti
Rifiuti
gener
ati
Rifiuti
recuperati
Rifiuti
smaltiti(**)
Totale
rifiuti
28.54 26.468,9 2.076, 28.708, 27.869,9 838,8 28.583
(t) 5,6 8 8 8 ,3 28.081,4 501,9
di cui:
12.474 5,4
Carta/cartone ,2 12.468,8
1.060,
Plastica 2 1.060,2 0
Legno 8.532,
3 8.532,3 0
6.516,
Altro 6 6.020 496,6

[GRI 306-3] Rifiuti generati [GRI 306-4] Rifiuti recuperati [GRI 306-5] Rifiuti smaltiti (*)

(*) I dati relativi alle quantità dei rifiuti prodotti provengono dalle società che forniscono il servizio di smaltimento.

(**) Il target atteso per il 2020 per la produzione di rifiuti destinati allo smaltimento (discarica, incenerimento e ad altro tipo di smaltimento) è pari a 1.000 tonnellate.

2018 2019 2020
Peso totale dei rifiuti
pericolosi recuperati In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
(t)
Preparazione al
riutilizzo 0 0
Riciclo 0 267,8
Altre operazioni di
recupero 0 0
Totale 0 267,8
Totale rifiuti
pericolosi recuperati 339,7 151 267,8
2018 2019 2020
Peso totale dei rifiuti
non pericolosi
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
recuperati (t)
Preparazione al
riutilizzo 0 0
Riciclo 0 27.813,6
Altre operazioni di
recupero 0 0
Totale 0 27.813,6
Totale rifiuti non 26.129,2 27.718,9 27.813,6
2018 2019 2020
Peso totale dei rifiuti
pericolosi smaltiti (t)
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
Smaltimento in
discarica
0 0,5
Incenerimento 0 0,1
Altro tipo di
smaltimento
0 23,7
Totale 0 24,3
Totale rifiuti
pericolosi smaltiti
756,4 89 24,3

2018 2019 2020
Peso totale dei rifiuti
non pericolosi
smaltiti (t)
In loco Fuori sede In loco Fuori sede In loco Fuori sede
Smaltimento in
discarica
0 101,9
Incenerimento 0 1,8
Altro tipo di
smaltimento
0 373,9
Totale 0 477,6
Totale rifiuti non
pericolosi smaltiti
1.320,4 749,88 477,6

[GRI 302-1] Consumi energetici interni riferiti alle strutture immobiliari per fonte

2018 2019 2020
Consumi carburante da
fonte non rinnovabile 745.711 718.445 871.256
(GJ)
di cui:
GPL 9.094 7.785 10.314
Gasolio 87.904 91.358 78.693
Gas metano(*) 648.712 619.301 782.249
Consumi di energia da
fonte non rinnovabile 93.603 84.183 80.411
(GJ)
di cui:
Energia
termica
(teleriscaldamento) 20.862 23.122 27.164
Energia
elettrica
approvvigionata dalla rete 72.741 61.061 53.247
nazionale
Consumi di energia da 1.741.421 1.696.698 1.535.358
fonte rinnovabile (GJ)
di cui:
Energia
elettrica
autoprodotta
da
5.907 5.521 6.213
fotovoltaico
Energia
elettrica
certificata
garanzia
1.735.514 1.691.177 1.529.145
d'origine

Consumi
energetici
totali (GJ) 2.580.734
2.499.325
2.487.024
di cui:
da fonti rinnovabili 1.741.421 1.696.698 1.535.358
da fonti non rinnovabili 839.313 802.628 951.666

(*) I valori del 2018 e del 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting. Il trend, decrescente negli ultimi due anni, riscontra un leggero incremento nel 2020, in parte riconducibile agli effetti causati dall'emergenza sanitaria globale da Covid-19.

[GRI 305-1; GRI 305-2] Emissioni dirette e indirette di CO2 e riferite alle strutture immobiliari

2018 2019 2020
Emissioni dirette – Scope
1 (tCO2 e)
48.725 46.596 50.435
di cui
GPL 555 476 660
Gasolio 6.224 6.388 5.589
Gas metano(*) 41.946 39.732 44.186
Emissioni
indirette
Scope
2 (market based)
11.601 10.317 9.257
(tCO2 e)
di cui:
Energia elettrica 9.629 8.264 6.892
Energia termica 1.972 2.053 2.365

(*) I valori del 2018 e del 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting. Il trend, decrescente negli ultimi due anni, riscontra un leggero incremento nel 2020, in parte riconducibile agli effetti causati dall'emergenza sanitaria globale da Covid-19. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni riferibili alle strutture immobiliari di Scope 2 nel 2018 183.294 tCO2 e, nel 2019 177.758 tCO2 e, nel 2020 150.054 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia esterni ed emissioni di CO2 riferite alle strutture immobiliari

2018 2019 2020
Totale
energia
esterna
al
Gruppo
(GJ)
113 101 159
Emissioni indirette – 6,9 6,2 10,2
Scope 3 (tCO2 e)

[GRI 305-4] Intensità delle emissioni di GHG riferite alle strutture immobiliari

2018 2019 2020
Totale emissioni GHG
Scope 1 (Kg CO2e)(*) 48.725.412 46.595.757 50.435.444

Totale emissioni GHG 10.317.138 9.257.089
Scope 2 (Kg CO2e) 11.600.918
Totale emissioni GHG 6.889 6.200 10.200
Scope 3 (Kg CO2e)
Metri quadrati degli 5.470.000 5.479.089 5.469.439
immobili del Gruppo (m2)
Intensità delle emissioni
dirette e indirette GHG 11,029 10,387 10,914
Scope 1 e Scope 2(*)
Intensità delle altre
emissioni indirette di 0,001 0,001 0,002
GHG Scope 3

(*) I valori del 2018 e del 2019 sono stati aggiornati a seguito di un affinamento del sistema di reporting. Il trend, decrescente negli ultimi due anni, riscontra un leggero incremento nel 2020, in parte riconducibile agli effetti causati dall'emergenza sanitaria globale da Covid-19.

Peso dei consumi di energia elettrica riferiti alle strutture immobiliari per tipologia di business (%)

2018 2019 2020(*)
Uffici Postali 55 55 47
Uffici direzionali 14 14 16
Impianti
industriali
(centri
di
14 14 14
meccanizzazione
postale)
Centri Logistici per il 13 13 12
recapito
Data Center 4 4 11

(*) A partire dal 2020, all'interno dell'indicatore vengono considerati i valori di tutto il Gruppo e classificati edifici per funzionalità simili a quelli di Poste Italiane (ad esempio Impianti industriali non solo CMP, ma anche stamperie Postel).

Costi totali dell'energia acquistata per le strutture immobiliari

2018 2019 2020
Spesa energetica 95.380.683 101.273.851 85.717.548
totale (€) (*)
(*) Il target atteso per l'anno 2020 è pari a 102.534.000 euro.

Risparmi totali o profitti complessivi ottenuti grazie ai programmi di risparmio energetico

Programmi che hanno generato un risparmio (€) 2020
Progetto LED 2.551.886
Programma di efficientamento energetico 724.996
Smart Building 148.153

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
Programmi che hanno generato un profitto (€) 2020
Impianti fotovoltaici 194.934

Dati sulla flotta aziendale

2018 2019 2020
Totale
chilometri
percorsi 342.508.496 350.665.071 336.266.255
Totale veicoli 34.102 33.477 32.791
di cui:
veicoli tradizionali 29.786 29.119 28.133(*)
veicoli alternativi 4.316 4.358 4.658
di cui:
biciclette 324 324 324(*)
veicoli elettrici 1.129 1.149 1.448(*)
auto ibride 88 79 79(*)
veicoli
alimentati
a
1.727(*)
benzina-metano 1.705 1.726
veicoli
alimentati
a
1.080 1.080(*)
benzina-GPL 1.070
veicoli
alimentati
a
-
gasolio-metano - -
veicoli
alimentati
a
GPL - - -
percentuale
veicoli
14,2
alternativi (%) 12,6 13,1

(*) Con riferimento alla Capogruppo e principalmente per i mezzi in proprietà, rispetto alle percorrenze, in caso di mancanza del dato a sistema, i KM sono stati stimati in media per i veicoli in uso e metà della media per i veicoli in corso di dismissione.

[GRI 302-1; GRI 305-1; GRI 305-2] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della flotta aziendale su gomma

2018 2019 2020
Totale consumi
energia (GJ) 946.453 1.059.592 1.004.322
di cui:
Gasolio 719.274 766.434 696.281(*)
Gas metano 46.737 57.985 46.570(*)
GPL 22.287 24.248 18.264(*)
Benzina 157.205 209.956 241.990
Energia elettrica
certificata garanzia 950 968 1.217
d'origine

Emissioni dirette –
Scope 1 (t CO2 e) 65.379 72.276 69.497
Emissioni indirette –
Scope 2 (t CO2 e) - - -

(*) La diminuzione dei consumi di carburante (Gasolio, GPL e Gas metano) è dovuta ad una minore percorrenza chilometrica per via dell'emergenza da Covid-19 - ma anche a una maggiore esternalizzazione dei servizi di trasporto conseguente all'uscita di c.a. 350 autisti di Poste Italiane. Applicando il metodo Location-based il totale delle emissioni riferibili alla flotta aziendale su gomma di Scope 2 nel 2018 95 tCO2 e, nel 2019 97 tCO2 e, nel 2020 114 tCO2 e.

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni di CO2 e della logistica su gomma in appalto

2018 2019 2020
Totale
consumi
energia
esterni
al
1.395.456 1.881.742 2.168.345
Gruppo(*) (GJ)
Emissioni indirette –
Scope 3 (tCO2 e) 98.808 131.575 154.000

(*) I mezzi della logistica su gomma in appalto sono alimentati quasi interamente a gasolio. Per il 2020 l'aumento dei consumi (prevalentemente di gasolio) è attribuibile a una maggiore esternalizzazione dei servizi di trasporto causata da un'uscita di c.a. 350 autisti di Poste Italiane e a un incremento dei volumi delle spedizioni.

Dati sulla flotta per il trasporto aereo

2018 2019 2020
Numero mezzi 23 15 13
Mail (ore) 4.823 6.799 8.644
Charter (ore) 2.799 158 21

[GRI 302-1; GRI 305-1] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter

2018 2019 2020
Totale
energia
interna
al
Gruppo
343.341 403.770 543.464
(GJ)
Emissioni dirette – 25.020 29.205 39.376
Scope 1 (tCO2 e)

[GRI 302-2; GRI 305-3] Consumi di energia ed emissioni del trasporto aereo postale e charter in appalto

2018 2019 2020
Totale
energia
esterna
al
Gruppo
379.090 388.304 215.948
(GJ)
Emissioni indirette –
Scope 3 (tCO2 e) 27.626 24.621 15.646

Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di logistica

2019 2020
Totale Emissioni di carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 1 (tNOx) (*)
262,92 243,94
Gas metano 1,58 1,27
GPL 1,33 0,57
Gasolio 218,97 199,37
Benzina 24,89 21,00
Jet Fuel 16,15 21,74

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in NOx: gas metano 0,0273 t NOx/TJ. GPL 0,0311 t NOx/TJ. Gasolio per autovetture 0,2360 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,32 t NOx/TJ, per autocarri pesanti 0,3455 t NOx/TJ. Benzina per autovetture 0,0658 t NOx/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0742 t NOx/TJ, per motocicli 0,1283 t NOx/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 40 g NOx/GJ. fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

2019 2020
Totale
Emissioni
di
carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 1 (tSO2)
(*)
38,92 52,22
Gasolio 0,26 0,24
Benzina 0,08 0,06
Jet Fuel 38,58 51,92

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in SO2: gasolio 0,0003 SO2/TJ. Benzina 0,0003 t SO2/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 96 gSOx/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

2019 2020
Totale
Emissioni
di
carburante da fonte non
rinnovabile – Scope 1 (VOC)
(*)
109,52 119,29
Gas metano 3,30 2,65
GPL 1,66 0,71
Gasolio 6,41 5,58
Benzina 96,95 108,72
Jet Fuel 1,21 1,63

(*) Fattori di emissione utilizzati per la conversione dei combustibili in VOC: gas metano 0,0558 t VOC/TJ. GPL 0,0439 t VOC/TJ. Gasolio per autovetture 0,0036 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,0113 t VOC/TJ, autocarri pesanti 0,0126 t VOC/TJ. Benzina per autovetture 0,2177 t VOC/TJ, per veicoli commerciali leggeri 0,1190 t VOC/TJ, per motocicli 0,9418 t VOC/TJ. Fonte: ISPRA, Banca dati fattori di emissione medi del trasporto stradale in Italia. Jet fuel 3 g NMVOC/GJ. Fonte: ISPRA, Fattori di emissione per le sorgenti di combustione stazionarie in Italia.

Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di logistica

2019 2020
Totale
Emissioni
di
carburante da fonte non 625,19 734,33
rinnovabile – Scope 3 (tNOx)
Gasolio 625,19 725,68
Jet fuel - 8,64
Gas metano - ≃0(*)
GPL - ≃0(*)
Benzina - ≃0(*)

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

2019 2020
Totale
Emissioni
di
carburante da fonte non 0,65 21,38
rinnovabile – Scope 3 (tSO2)
Gasolio 0,65 0,75
Benzina - ≃0(*)
Jet fuel - 20,63

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

2019 2020
Totale
Emissioni
di
carburante da fonte non 22,44 26,91
rinnovabile – Scope 3 (VOC)
Gasolio 22,44 26,26
Gas metano - ≃0(*)
GPL - ≃0(*)
Benzina - ≃0(*)
Jet fuel - 0,65

(*) Il dato presenta un valore prossimo allo 0, ma concorre ugualmente alla determinazione del totale.

Business Travel

2018 2019 2020
Totale emissioni tCO2 e 10.475 10.616 6.569
Auto 7.427 7.947 5.965
Benzina 2.044 2.135 2.214
Gasolio 5.383 5.812 3.751

Treno 511 470 92
Aereo 2.537 2.199 512
internazionali - short haul 243 170 94
internazionali - long haul 229 357 7
nazionali (domestic) 2.065 1.672 411

Employee commuting

2019 2020
Totale emissioni tCO2 e 31.787(*) 13.929(**)

(*) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 36 dislocate in 19 città del territorio nazionale, per un campione di 25.558 risorse totali.

(**) Il valore indicato si riferisce alla stima delle emissioni inquinanti generate dagli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente di Poste Italiane applicato nelle sedi che constano oltre 300 risorse che, allo stato, si attestano a n. 38 dislocate in 18 città del territorio nazionale, per un campione di 24.316 risorse totali.

7. EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

L'anno 2020 si è dimostrato un anno di eccezionale complessità per via delle ripercussioni che l'emergenza sanitaria ha avuto e continua ad avere sul fronte sociale ed economico.

Il Gruppo ha adottato, sin dai primi giorni dell'emergenza, comportamenti idonei a far fronte allo scenario di crisi che si stava delineando e ha proattivamente posto in essere tempestive iniziative volte a salvaguardare la salute dei dipendenti e dei clienti. È stata garantita la continuità dei servizi essenziali presso gli Uffici Postali e il recapito della corrispondenza e dei pacchi durante i mesi più critici della prima "ondata epidemica".

Le scelte attuate nell'ambito del Piano Strategico Deliver 2022, hanno permesso al Gruppo di adattarsi rapidamente ai nuovi trend emergenti quali lo sviluppo dell'e-commerce e dei pagamenti digitali. La riconfigurazione dei propri processi operativi e di business, supportati dai nuovi modelli di lavoro, e lo sviluppo delle modalità di accesso e fruizione multicanale ai servizi offerti, congiuntamente a un'efficace gestione dei costi, hanno consentito al Gruppo di raggiungere nell'anno 2020 risultati finanziari positivi, eccezionali in alcuni comparti (risparmio postale, pacchi, monetica), e di mantenere un'elevata solidità patrimoniale.

In un anno caratterizzato da un'emergenza sanitaria senza precedenti, il Gruppo ha confermato il suo ruolo di operatore sistemico a livello nazionale, un'azienda flessibile e resiliente, non solo con riferimento alla performance economico-finanziaria, ma anche in relazione alla responsabilità sociale e di solidarietà che ha dimostrato. La Convenzione con l'Arma dei Carabinieri per l'erogazione e la consegna domiciliare delle pensioni per cittadini con età superiore a 75 anni, la distribuzione di oltre 1,5 miliardi di mascherine nelle scuole di tutta la Nazione, l'apertura di canali interattivi di comunicazione con tutte le Istituzioni e organismi deputati alla gestione della crisi e i relativi accordi per il mantenimento della garanzia dei servizi, il ruolo attivo nella distribuzione dei vaccini, sono solo alcune delle iniziative intraprese a fianco e a supporto delle Istituzioni.

I rilevanti investimenti in tecnologia e logistica hanno accelerato il percorso di trasformazione del Gruppo, innovando il modello di business e i processi operativi, le strategie adottate per l'ampliamento dell'offerta dei

prodotti e servizi e in generale il processo di creazione di valore. Intercettare i bisogni e guidare il cambiamento nelle abitudini della clientela, si rivela elemento centrale, anche per il futuro, per il percorso di crescita economica del Gruppo e del Paese.

In data 19 marzo Poste Italiane ha presentato il nuovo Piano Strategico "2024 Sustain & Innovate" che mira a confermare il ruolo dell'azienda quale "pilastro strategico" per il Paese, con una rinnovata attenzione all'efficace gestione dei costi e alla crescente integrazione dei temi di sostenibilità nelle strategie aziendali.

La visione per il futuro è chiara: massimizzare il valore della principale rete distributiva omnicanale d'Italia, facendo leva sulla accresciuta reputazione e la confermata fiducia della clientela, come risorse chiave per lo sviluppo sostenibile del business di Poste Italiane.

Le attività del Gruppo mirano a creare un impatto positivo per i clienti, le comunità e tutte le parti interessate, promuovendo integrità, trasparenza e una gestione etica e responsabile. L'Azienda investe nelle proprie persone per costruire un ambiente di lavoro inclusivo che garantisca pari opportunità.

L'implementazione della strategia del piano "2024 Sustain & Innovate" è declinata sulle 4 Strategic Business Unit del Gruppo e prevede:

Strategic Business Unit Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

  • L'evoluzione della rete logistica con riferimento all'intera catena del valore al fine di cogliere il pieno potenziale derivante dal crescente mercato dei pacchi che genererà nell'orizzonte di piano oltre il 50% dei ricavi totali della SBU, grazie al consolidamento della leadership nel B2C e alla crescita nel B2B.
  • Il completamento del nuovo modello di servizio nel comparto C2X; l'ingresso in nuovi segmenti di mercato (pharma e food) oggi presidiati in parte; lo sviluppo dell'operatività fuori dal territorio nazionale sfruttando l'acquisizione dell'operatore cinese Sengi Express.
  • L'incremento della produttività attraverso il potenziamento e l'integrazione delle proprie reti distributive a sostegno dell'offerta.

  • La modernizzazione e automazione dei processi logistici facendo leva sulle partnership strategiche realizzate nel corso del 2020 con gli attori specializzati e innovativi nella value chain logistica (sennder, MLK Deliveries).
  • L'integrazione con il Gruppo Nexive, con la valorizzazione di sinergie, garantendo la salvaguardia della sostenibilità del mercato della corrispondenza e dei livelli di servizio per i clienti.

Strategic Business Unit Servizi Finanziari

  • L'incremento della capacità attrattiva del risparmio e la promozione di una asset allocation diversificata e coerente con i fabbisogni dei clienti, facendo leva sulla piattaforma omnicanale, sullo sviluppo del numero e della professionalità dei consulenti e su una sempre crescente attenzione alla segmentazione della clientela.
  • L'integrazione di coperture assicurative nell'offerta di prodotti di investimento, soddisfacendo contestualmente le esigenze di risparmio e di protezione dei clienti.
  • Il completamento della digitalizzazione del portafoglio di offerta prodotti.
  • L'estensione e customizzazione dell'offerta dei prodotti anche grazie al ricorso a nuove partnership e allo sviluppo di quelle esistenti.

Strategic Business Unit Servizi Assicurativi

  • Il consolidamento della leadership nel ramo Vita mediante un ribilanciamento progressivo della raccolta verso prodotti che, pur nel prioritario rispetto delle esigenze e caratteristiche della clientela, risultino anche capital light. Tali prodotti (Multiramo) sono caratterizzati da un profilo di rischio moderato, con potenziali ritorni sugli investimenti maggiormente attrattivi.
  • L'impegno e il contributo per la riduzione della "sottoassicurazione" in Italia, attraverso la prosecuzione, nel comparto Danni, di un percorso di crescita redditizia e sostenibile con lo sviluppo di un'offerta modulare e integrabile delle varie coperture che compongono le diverse linee di protezione personalizzate in base alle esigenze di ogni cliente.
  • La progressiva penetrazione del mercato RC Auto e lo sviluppo del welfare.

Strategic Business Unit Pagamenti e Mobile

  • L'evoluzione continua del modello di business combinando le offerte in ambito pagamenti, telecomunicazioni e – nel prossimo futuro – energia.
  • Il consolidamento della leadership nei pagamenti digitali, attraverso l'introduzione di servizi a valore aggiunto per agire come facilitatore del mercato, collegando clienti, PMI e Pubbliche Amministrazioni.
  • L'offerta di soluzioni di pagamento integrate, innovative e flessibili sui canali online e la diffusione del "Codice Postepay" quale modalità di pagamento rapida e Covid-free.
  • Il lancio di una nuova carta di debito Postepay, totalmente biodegradabile, che offrirà le stesse funzionalità della carta prepagata migliorando la customer experience.

• L'arricchimento dell'offerta di telefonia, sia fissa che mobile, incrementando la penetrazione del canale online. In particolare è previsto l'ingresso nel mercato della fibra ultrabroadband (banda ultralarga), grazie agli accordi con TIM e Open Fiber siglati nel 2020.

Il nuovo piano "2024 Sustain & Innovate" fissa un percorso di innovazione e consolidamento che il Gruppo è pronto a intraprendere, forte della propria omnicanalità, della relazione con la clientela e della consapevolezza del proprio ruolo sistemico per il Paese. L'impegno che sarà profuso per questa crescita "sostenibile" tiene in considerazione un progressivo miglioramento della situazione emergenziale nel corso del 2021 in cui Poste Italiane continuerà ad affrontare la crisi, forte della resilienza economica e finanziaria dimostrata nel 2020.

8. PROPOSTE DELIBERATIVE E ALTRE INFORMAZIONI

PROPOSTE DELIBERATIVE

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di approvare il progetto di Bilancio dell'esercizio 2020 di Poste Italiane S.p.A. (comprendente il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta), corredato dalla Relazione degli Amministratori sulla gestione.

In coerenza con la vigente politica di distribuzione dei dividendi, si prospetta al Consiglio di Amministrazione di proporre all'Assemblea ordinaria degli Azionisti:

  • di destinare l'utile del Patrimonio BancoPosta pari a 628.795.707 euro, come segue:
    • a "Riserva di utili" per 50.000.000 euro;
    • a disposizione di Poste Italiane per l'eventuale distribuzione per 578.795.707 euro.
  • di destinare l'utile netto dell'esercizio 2020 di Poste Italiane S.p.A. di 324.755.377 euro, come segue:
    • a "Riserve di utili" afferenti al Patrimonio BancoPosta per 50.000.000 euro;
    • a Riserva denominata "Risultati portati a nuovo", quota non disponibile alla distribuzione, per 1.896.98169 euro;
    • alla distribuzione in favore degli Azionisti per il residuo di 272.858.396 euro.
  • Alla luce di quanto precede, distribuire un dividendo di 0,486 euro per azione a valere (i) sull'utile dell'esercizio di Poste Italiane S.p.A. disponibile per la distribuzione pari a 272.858.396 euro e (ii) per il residuo, per un ammontare che sarà determinato al momento della distribuzione, sulla base delle azioni in circolazione alla data di stacco cedola, mediante l'utilizzo di somme rinvenienti dalla parziale distribuzione della Riserva distribuibile denominata "Risultati portati a nuovo".
  • Di distribuire il predetto dividendo di 0,486 euro per azione come segue:
    • l'importo di 0,162 euro per ognuna delle azioni ordinarie risultate in circolazione alla data di "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio, a titolo di acconto sul dividendo, già messo in pagamento a decorrere dal 25 novembre 2020 per un importo complessivo di 210.738.030 euro;
    • l'importo di 0,324 euro per ognuna delle azioni ordinarie che risulteranno in circolazione il 21 giugno 2021, data prevista per lo "stacco cedola", escluse le azioni proprie in portafoglio a tale data, a titolo di saldo del dividendo.

ALTRE INFORMAZIONI

EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI AL 31 DICEMBRE 2020

Gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento della Relazione Finanziaria Annuale 2020 sono descritti negli altri paragrafi del documento. Per eventuali ulteriori approfondimenti si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

69 L'ammontare di 1.896.981 euro si riferisce al provento indisponibile alla distribuzione rilevato a Conto economico per la valutazione a fair value delle azioni Visa Preferred Stock che – in applicazione del D.Lgs. 38/2005 – non può essere oggetto di distribuzione fino al suo effettivo realizzo.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Per il dettaglio dei rapporti patrimoniali ed economici con parti correlate si rimanda ai Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

OPERAZIONI DI MAGGIORE RILEVANZA

Di seguito si riporta il dettaglio delle operazioni di maggiore rilevanza ai fini del Regolamento CONSOB adottato con Delibera n.17221/2010.

Nell'ambito dell'operatività con Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese S.p.A., autorizzata dal Consiglio di Amministrazione in data 27 giugno 2019, previo parere favorevole del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati, sono state realizzate, nell'anno 2020, 18 operazioni di pronti contro termine passivi, 3 operazioni in Interest Rate Swap di copertura del rischio di tasso e 41 operazioni di compravendita titoli di Stato.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione del 2 aprile 2020 ha deliberato il rinnovo dei seguenti accordi con la società controllata PostePay: l'accordo di service sui prodotti di pagamento emessi da BancoPosta verso PostePay S.p.A., il cui valore, per la durata triennale del contratto, è stato stimato in circa 880 milioni di euro; e l'accordo di promozione e collocamento dei prodotti emessi da PostePay S.p.A., il cui valore, per la durata triennale del contratto, è stato stimato in circa 574 milioni di euro. Il Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ha espresso parere favorevole sulle operazioni in quanto di maggiore rilevanza ai fini della normativa Banca d'Italia. Gli accordi con PostePay S.p.A. sono stati sottoscritti in data 15 maggio 2020.

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A., nella riunione dell'11 novembre 2020 ha approvato la sottoscrizione di un accordo quadro con la società controllata SDA Express Courier S.p.A. per la gestione dei pacchi nazionali e internazionali, il cui valore massimo stimato è pari a circa 1.334 milioni di euro per la durata biennale dell'accordo. L'operazione ha beneficiato, in assenza di interessi significativi di altre Parti Correlate e Soggetti Collegati, dell'esenzione dall'applicazione delle procedure deliberative del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati. L'Accordo è stato sottoscritto in data 17 dicembre 2020.

PROSPETTO DI RACCORDO CON IL PN

Il Prospetto di raccordo tra il risultato e il Patrimonio netto della Capogruppo e gli analoghi valori del Gruppo al 31 dicembre 2020, comparativo con quello al 31 dicembre 2019, sono riportati nei Bilanci di Poste Italiane al 31 dicembre 2020 (Note delle voci di Bilancio del Gruppo Poste Italiane – Patrimonio netto).

OPERAZIONI ATIPICHE E INUSUALI

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006, il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali70 nel corso dell'esercizio 2020.

70 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di Bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

Poste Italiane, in linea con gli orientamenti pubblicati il 5 ottobre 2015 dall'European Securities and Markets Authority (ESMA/2015/1415), presenta in questo Resoconto, in aggiunta ai dati economico-patrimoniali e finanziari previsti dagli International Financial Reporting Standards (IFRS), alcuni indicatori da questi ultimi derivati, che forniscono al management un ulteriore parametro per la valutazione delle performance conseguite dal Gruppo. In relazione alle indicazioni ESMA del 17 aprile 2020 sulle modalità di rappresentazione degli Indicatori Alternativi di Performance alla luce degli impatti della pandemia (ESMA32-51-370) richiamate nel Documento del 28 ottobre 2020 (ESMA 32-63-1041), si fa rinvio alle sezioni della presente Relazione sulla Gestione nelle quali è fornita disclosure sull'impatto del Covid-19 sull'operatività e sulla performance aziendale, su come abbia influenzato le ipotesi e le stime utilizzate nella determinazione degli input degli indicatori, sul livello di incertezza e sulle misure adottate o che continueranno ad essere adottate per affrontare l'epidemia.

Gli indicatori alternativi di performance utilizzati sono:

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle Rimanenze, dei Crediti commerciali e degli Altri crediti e attività, dei Crediti per imposte correnti, dei Debiti commerciali e Altre passività e dei Debiti per imposte correnti.

Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE IMMOBILIZZATO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma delle immobilizzazioni materiali, immateriali, e delle Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CAPITALE INVESTITO NETTO: è un indicatore patrimoniale rappresentato dalla somma del Capitale immobilizzato, del Capitale circolante netto, dei Crediti per imposte anticipate, dei Debiti per imposte differite, dei Fondi per rischi e oneri, del TFR. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

CET 1 CAPITAL: è un indicatore che include il Capitale di costituzione e le Riserve di Utili non distribuiti (capitale primario), tenuto conto del regime transitorio (Regolamento 2017/2395 EU).

CET 1 RATIO: è il coefficiente che esprime l'adeguatezza del capitale primario rispetto all'esposizione ai rischi di Pillar 1 (operativi, credito, controparte, cambio). Rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) e il totale Risk Weighted Assets – RWA.

COMBINED RATIO: è un indicatore di redditività che misura l'incidenza percentuale dei costi complessivi per sinistri e spese rispetto al valore dei premi di competenza e ai premi lordi contabilizzati nel periodo ed è calcolato come la somma del Loss ratio e dell'Expense ratio.

DIVIDENDO UNITARIO: rappresenta la somma di dividendi pagati dalla società per ogni azione in circolazione. È calcolato come Dividendi pagati/Numero azioni in circolazione.

EBIT (Earning before interest and taxes): è un indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale.

EBIT margin: rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato come rapporto tra il Margine Operativo (EBIT) e i Ricavi Totali. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

EBITDA (Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization): è un indicatore che evidenzia il risultato prima degli effetti della gestione finanziaria e di quella fiscale, nonché degli ammortamenti e svalutazioni delle immobilizzazioni.

EXPENSE RATIO: è calcolato come il rapporto fra il totale delle spese (Costi di funzionamento e Provvigioni di competenza) e i Premi lordi contabilizzati.

LAPSE RATE (Tasso di riscatto): è la misura indiretta del grado di fidelizzazione della clientela. Rappresenta l'incidenza % dei riscatti avvenuti nel periodo rispetto allo stock di riserve matematiche di inizio periodo.

È calcolato come percentuale Riscatti/Riserve matematiche (linearizzato su 12 mesi).

LEVERAGE RATIO: è il rapporto tra il Capitale di Classe 1 (Cet 1 Capital) ed il totale attivo di bilancio quest'ultimo comprensivo dei correttivi per derivati e per le esposizioni fuori bilancio.

LOSS RATIO: è un indicatore di economicità della gestione tecnica di una compagnia di assicurazione operante nel ramo danni ed è calcolato come il rapporto tra gli Oneri per sinistri (comprensivi delle spese di liquidazione) e i Premi lordi di competenza.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DEL GRUPPO: è la somma delle Attività finanziarie, della Cassa e Depositi BancoPosta, delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti, delle Riserve tecniche assicurative (esposte al netto delle Riserve tecniche a carico dei riassicuratori) e delle Passività finanziarie. Tale indicatore è anche presentato distintamente per ciascuna Strategic Business Unit.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE: è la somma delle voci di seguito elencate, esposte secondo lo schema raccomandato dall'ESMA European Securities and Markets Authority (documento n. 319 del 2013): Passività finanziarie al netto dei rapporti intersettoriali, Attività finanziarie correnti al netto dei rapporti intersettoriali, Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA STRATEGIC BUSINESS UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE ex IFRS 16: è calcolata come posizione finanziaria netta della Strategic Business Unit Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione escludendo le passività finanziarie per leasing (IFRS 16).

RENDIMENTO MEDIO PORTAFOGLIO ESCLUSE PLUSVALENZE (%): è il rendimento medio del portafoglio calcolato come rapporto tra interessi attivi e giacenza media dei conti correnti (escludendo le plusvalenze).

RWA (Risk Weighted Assets): è l'indicatore che esprime la rischiosità dell'attivo secondo i requisiti normativi dettati da Basilea. Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativi un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

TOTAL ASSETS: è il totale attivo di Stato patrimoniale del Patrimonio Destinato BancoPosta.

TSR (Total Shareholder Return): misura il tasso di rendimento annuo per un investitore (ritorno complessivo dell'investimento per l'azionista) ed è calcolato sommando all'incremento del prezzo del titolo, in un determinato intervallo temporale, l'effetto dei dividendi per azione corrisposti nello stesso periodo.

UTILE PER AZIONE: è la parte dell'utile netto di una società quotata concessa a ciascuna delle azioni ordinarie in circolazione. È calcolato come rapporto tra l'utile netto del Gruppo e il n. delle azioni in circolazione.

APPENDICE

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

CONTO ECONOMICO CONSOLIDA TO RICLASSIFICA TO 2020 2019 VARIAZIONI 4Q 2020 4Q 2019 VARIAZIONI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 10.526 10.960 (434) -4,0% 2.964 2.924 40 1,4%
di cui
Servizi di Corrispondenza, pacchi e distribuzione 3.201 3.492 (292) -8,3% 950 937 13 1,4%
Servizi di Pagamento e mobile 737 664 74 11,1% 215 187 28 15,2%
Servizi Finanziari 4.945 5.135 (190) -3,7% 1.349 1.351 (2) -0.1%
di cui plusvalenze nette 365 339 26 7.7% 131 84 48 56,7%
Servizi Assicurativi 1.643 1.669 (26) -1.6% 451 450 1 0.1%
Costi 8.302 8.412 (109) -1,3% 2.502 2.491 11 0,4%
di cui.
Costo del lavoro totale 5.638 5.896 (258) -4,4% 1.760 1.776 (15) -0,8%
di cui costo del lavoro ordinario 5.204 5.561 (356) -6,4% 1.341 1.452 (111) -7,7%
di cui incentivi all'esodo 434 342 93 27,1% 423 328 94 28,8%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (1) (6) 5 88.0% (3) (5) 2 31,8%
Altri costi operativi 2.664 2.515 149 5,9% 741 715 26 3,7%
EBITDA 2.224 2.548 (325) -12,7% 463 433 29 6,7%
Ammortamenti e svalutazioni 700 774 (75) -9.7% 183 200 (17) -8,4%
EBIT 1.524 1.774 (250) -14,1% 280 234 46 19,6%
EBIT Margin 14,5% 16,2% 9,4% 8,0%
Proventi/(Oneri) finanziari 52 ට අ (46) -47,1% 25 76 (51) -66,9%
Utile lordo 1.576 1.873 (296) -15.8% 305 310 ( રી -1,6%
Imposte 370 530 (160) -30,2% (3) 51 (54) -106,0%
Utile netto 1.206 1.342 (136) -10,2% 308 259 49 18,7%
Utile netto per azione (€) 0.93 1,03 (0,10) -10,2% 0,24 0.20 0,04 18,7%

CONTRIBUZIONE DELLE STRATEGIC BUSINESS UNITS AL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

2020 Corrispondenza, pacchi Pagamenti e mobile
e distribuzione
Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed elisioni Totale
(dati in milioni di euro)
Totale ricavi 7.833 1.079 5.610 1.644 (5.641) 10.526
Ricavi da terzi 3.201 737 4,945 1.643 10.526
Ricavi infrasettoriali 4.633 341 665 (5.641)
Totale costi 8.422 820 4.744 656 (5.641) 9.002
Costo del lavoro totale 5.539 25 40 33 5.638
di cui costo del lavoro ordinario 5.108 25 39 32 5.204
di cui incentivi all'esodo 432 0 1 1 434
di cui vertenze e altre partite straordinarie (1) 0 0 0 (1)
Altri costi operativi 2.143 384 46 92 2.664
Ammortamenti e svalutazioni 667 25 0 8 (1) 700
Costi infrasettoriali 73 385 4.658 523 (5.640)
EBIT ( ਦੇ 888) 259 866 988 1.524
EBIT MARGIN -7,5% 24,0% 15,4% 60,1% 14,5%
Proventi/(Oneri) finanziari 12 8 (9) 41 52
Utile lordo (577) 267 857 1.029 1.576
Imposte (158) 73 210 245 370
Utile netto (419) 194 647 784 1.206

CONTO ECONOMICO PER STRATEGIC BUSINESS UNITS

CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS VARIAZIONI VARIAZIONI
UNIT CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE 2020 2019 4Q 2020 4Q 2019
(dati in milioni di euro)
Ricavi 7.833 8.215 (382) -4,6% 2.203 2.156 47 2,2%
Corrispondenza 1.897 2.456 (558) -22,7% 520 623 (103) -16,5%
Pacchi 1.159 852 307 36.1% 395 253 141 55,8%
Altri ricavi 144 185 (41) -22,0% 35 60 (25) -42,1%
Ricavi infrasettoriali 4.633 4.723 (90) -1,9% 1.253 1.219 34 2,8%
Costi 7.755 7.838 (83) -1,1% 2.370 2.321 49 2,1%
di cui.
Costo del lavoro totale 5.539 5.782 (242) -4,2% 1.736 1.746 (11) -0,6%
di cui costo del lavoro ordinario 5.108 5.448 (340) -6,2% 1.317 1.423 (107) -7,5%
di cui incentivi all'esodo 432 340 92 27,2% 422 328 95 28,9%
di cui vertenze e altre partite straordinarie (1) (6) 5 88,2% (3) (5) 2 33,4%
Altri costi operativi 2.143 1.985 158 8,0% 615 557 58 10,5%
Costi infrasettoriali 73 72 1 1,9% 19 18 1 6,1%
EBITDA 78 377 (299) -79,3% (167) (165) (2) -1.1%
Ammortamenti e svalutazioni 667 724 (57,7) -8.0% 178 186 (8) -4,5%
EBIT (288) (347) (241) -69,5% (344) (351) 7 1,9%
EBIT Margin -7,5% -4,2% -15,6% -16,3%
Proventil (Oneri) finanziari 12 (36) 48 131,9% 6 (43) 49 114,3%
Utile lordo (577) (384) (193) -50,4% (338) (394) રેર 14,1%
Imposte (158) (11) (80) - 104, 1% (96) (98) 2 1,7%
Utile netto (419) (306) (113) -36,8% (242) (296) 54 18,1%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS 2020 2019 VARIAZIONI 4Q 2020 4Q 2019 VARIAZIONI
UNIT PA GAMENTI E MOBILE
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.079 1.039 40 3,8% 296 280 16 5,6%
M onetica 374 338 35 10,5% 110 91 18 20, 1%
Altri pagamenti 79 86 (6) -7,5% 32 29 3 10,6%
TLC 284 240 45 18,6% 74 67 7 10,3%
Ricavi infrasettoriali 341 375 (34) -9,0% 81 ਰੋਪ (13) -13,5%
Costi 795 771 24 3,1% 229 212 17 7,9%
di cui
Costo del lavoro totale 25 31 (6) -19,0% 6 8 (1) -18,7%
di cui costo del lavoro ordinario 25 31 (6) -18,5% 6 7 (1) -16,5%
di cui incentivi all'esodo 0 0 (0) n. S. 0 0 (0) n. S.
Altri costi operativi 384 322 62 19,3% 115 101 14 13,6%
Costi infrasettoriali 385 418 (32) -7,8% 108 103 4 4.3%
EBITDA 284 268 16 6,0% 67 68 (1) -1,7%
Ammortamenti e svalutazioni 25 27 (2) -5,6% 4 7 (3) -42,4%
TOIT วัน 244 40 7 20 9 00

CONTO ECONOMICO DELLA STRATIEGIC BUSINESS 2020 2019 VARIAZIONI 40 2020 4Q 2019 VARIAZIONI
UNIT SERVIZI FINANZIARI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 5.610 5.826 (215) -3,7% 1.535 1.522 13 0.8%
Plusvalenze nette 365 339 26 7.7% 131 84 48 56.7%
Interessi attivi netti 1.537 1.585 (48) -3.1% 374 389 (15) -3.8%
Raccolta risparmio postale 1.851 1.799 51 2,9% 474 469 5 1.0%
Servizi di Incasso e Pagamento 904 998 (94) -9,4% 296 299 (3) -0.9%
Distribuzione di prodotti di terzi 191 313 (122) -39,0% 48 85 (37) -43.4%
Gestione del risparmio 97 100 (3) -2,9% 25 25 (0) -0.1%
Ricavi infrasettoriali 665 691 (25) -3.7% 186 171 15 8.6%
Costi 4.744 4.951 (207) -4.2% 1.248 1.274 (26) -2,1%
di cui:
Costo del lavoro totale 40 43 (3) -7,3% 11 11 (0) -3,0%
di cui costo del lavoro ordinario 39 42 (3) -6,5% 10 11 (0) -3,0%
di cui incentivi all'esodo 1 2 (0) -26,6% 0 0 (0) -3,3%
Altri costi operativi 46 107 (61) -57,2% (13) 18 32) n. S
Costi infrasettoriali 4.658 4.801 (142) -3,0% 1.251 1.245 6 0,5%
EBITDA 866 875 (9) -1,0% 287 248 39 15,8%
Ammortamenti e svalutazioni 0 0 0 3,9% 0.0 0.0 0 20,6%
EBIT 866 874 (B) -1,0% 287 248 39 15,8%
EBIT Margin 15,4% 15,0% 18,7% 16,3%
Proventil (Oneri) finanziari (a) 6 (15) n.s. 3 11 (8) -76, 1%
Utile lordo 857 881 (24) -2,7% 289 258 31 12,0%
Imposte 210 240 (30) -12,7% 49 58 (a) -15,2%
Utile netto 647 640 7 1.1% 240 200 40 19,9%
CONTO ECONOMICO DELLA STRATEGIC BUSINESS 2020 2019 VARIAZIONI 40 2020 4Q 2019 VARIAZIONI
UNIT SERVIZI ASSICURATIVI
(dati in milioni di euro)
Ricavi 1.644 1.670 (25) -1,5% 452 450 1 0,3%
Up Front Vita 302 339 (37) -11.0% 81 73 9 12,0%
M argine Finanziario Vita 1.144 1.131 13 1,2% 314 344 (30) -8,8%
M argine Protezione Vita 28 42 (14) -32,6% 6 15 (10) -62,9%
Variazione altre riserve tecniche e altri proventi/oneri tecnici 26 (1) 28 n. S. 18 (24) 43 n. S.
Ricavi netti Vita 1.500 1.511 (10) -0,7% 419 408 12 2,8%
Premi assicurativi 235 222 13 5,8% દવે 58 1 1.4%
Variazione riserve tecniche e oneri da liquidazione sinistri (102) (66) (37) -55,9% (34) (20) (14) -69,2%
Risultato della Riassicurazione (4) (12) ਰੇ 70,6% 1 0 1 n. S.
Proventi netti Danni 3 3 (0) -14,6% 1 2 (0) -13,2%
Ricavi netti Danni 132 148 (16) -10,5% 28 40 (12) -30,6%
Altri ricavi e proventi 10 10 (0) -3,4% 2 1 49,5%
Ricavi infrasettoriali 1 1 119,2% 1 0 1 n. S.
648 640 8 1,2% 176 168 8 4,9%
Costi
di cui
Costo del lavoro totale 33 40 (7) -17,3% 8 11 (3) -28,2%
di cui costo del lavoro ordinario 32 40 (8) -19,5% 8 11 (3) -28,2%
di cui incentivi all'esodo 1 0 1 n. S. 0 0 0
Altri costi operativi 92 102 (10) -9.6% 25 30 (14) -36,3%
Costi infrasettoriali 523 499 25 4,9% 143 118 26 21,6%
di cui provvigioni 463 470 (7) -1.4% 126 110 16 14, 4%
EBITDA 996 1.029 (33) -3,2% 276 282 (7) -2,4%
Ammortamenti e svalutazioni 8 24 (15) -65,8% 1 6 (5) -81,3%
EBIT 988 1.006 (18) -1,8% 274 276 (2) -0,6%
EBIT Margin 60,1% 60,2% 60,7% 61,3%
Proventi/(Oneri) finanziari 41 30 12 39,3% 14 15 (1) -5,0%
Utile lordo 1.029 1.035 (6) -0.6% 289 291 (2) -0,9%
Imposte 245 298 (54) -17.9% 27 73 (46) -63,3%

SINTESI PATRIMONIALE

CAPITALE INVESTITO NETTO E RELATIVA COPERTURA

(dati in milioni di euro) 31 dicembre 2020 31 dicembre 2019 Variazioni
Immobilizzazioni materiali 2.165 2.059 106 5,1%
Immobilizzazioni immateriali 755 648 107 16,5%
Attività per diritti d'uso 1.200 1.254 (54) -4,3%
Partecipazioni 615 617 (2) -0,3%
Capitale immobilizzato 4.735 4.578 157 3,4%
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 7 468 6.978 490 7,0%
Debiti commerciali e Altre passività (5.158) (5.262) 104 2,0%
Crediti (Debiti) per imposte correnti 174 (222) 396 n.s.
Capitale circolante netto 2.484 1.494 990 66,3%
Capitale investito lordo 7.219 6.072 1.147 18,9%
Fondi per rischi e oneri (1.396) (1.218) (178) -14,6%
Trattamento di fine rapporto (1.030) (1.135) 105 9,3%
Crediti/(Debiti) per imposte anticipate/differite (106) 312 (418) n.s.
Capitale investito netto 4.687 4.031 656 16,3%
Patrimonio netto 11.507 9.698 1.809 18,7%
1.207 1.342 -10,1%
di cui Utile di periodo (135)
di cui Riserva di fair value 2 294 1.018 1.276 125,3%
Passività finanziarie 98.230 79.516 18.714 23,5%
Riserve tecniche assicurative nette 153.740 140.203 13.537 9,7%
Attività finanziarie (247.883) (218.934) (28.949) -13,2%
Cassa e depositi BancoPosta (6.391) (4.303) (2.088) -48,5%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (4.516) (2.149) (2.367) -110,1%
Posizione finanziaria netta (6.820) (5.667) (1.153) -20,3%
Cornspondenza, Pagamenti e Servizi Servizi Elisioni e
31 dicembre 2020 pacchi e Mobile finanziari assicurativi rettifiche Consolidato
(dati in milioni di euro) distribu zione
I mmobilizzazioni materiali 2 140 22 1 2 2 165
I mmo bilizzazioni immateriali 736 1 18 755
Attività per diritti d'uso 1.176 7 2 24 (9) 1.200
Partecipazioni 1.434 402 210 157 (1.588) 615
Capitale immobilizzato
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze
5.486
3.143
432
518
213
3.089
201
2.582
(1.597)
(1.864)
4.735
7.468
Debiti commerciali e Altre passività (3.202) (719) (2.455) (644) 1.862 (5. 158)
Crediti (Debiti) per imposte correnti 137 (1) (1) 39 174
Capitale circolante netto 78 (202) 633 1.977 (2) 2.484
Capitale investito lordo 5.564 230 846 2.178 (1.599) 7.219
Fondi per rischi e oneri (1.156) (a) (214) (17) (1.396)
Trattamento di fine rapporto (1.022) (2) (3) (3) (1.030)
Creditil (Debiti) per imposte anticipate/differite 470
3.856
14
233
(849)
(220)
259
2.417
(1.599) (106)
4.687
Capitale investito netto
Patrimonio netto
1.982 543 5.281 5.290 (1.589) 11.507
di cui Utile di periodo (418) 194 647 784 1.207

31 dicembre 2019
( dati in milioni di euro)
Corrispondenza,
pacchi e
distribu zione
Pagamenti e
Mobile
Servizi
finanziari
Servizi
assicurativi
Elisioni e
rettifiche
Consolidato
I mmobilizzazioni materiali 2 023 25 1 10 2.059
I mmobilizz azioni immateriali 576 21 51 648
Attività per diritti d'uso 1.218 9 1 27 (1) 1.254
Partecipazioni 1.434 393 221 157 (1.588) 617
Capitale immobilizzato 5.251 448 223 245 (1.589) 4.578
Crediti commerciali, Altri crediti e attività e Rimanenze 2720 233 2.843 2.428 (1.246) 6.978
Debiti commerciali e Altre passività (3.048) (398) (2.078) (984) 1.246 (5.262)
Crediti (Debiti) per imposte correrti (149) (ਰੇ) 1 (65) (222)
Capitale circolante netto (477) (174) 766 1.379 1.494
Capitale investito lordo 4.774 274 089 1.624 (1.589) 6.072
Fondi per rischi e oneri (857) (10) (330) (21) (1.218)
Trattamento di fine rapporto (1.126) (3) (3) (3) (1.135)
Creditil (Debiti) per imposte anticipate/differite 392 16 (349) 253 312
Capitale investito netto 3.183 277 307 1.853 (1.589) 4.031
Patrimonio netto 2.368 479 3.987 4.452 (1.588) 9.698
di cui Utile di periodo (306) 271 640 737 1.342
di cui Riserva di fair value 6 971 41 1.018
Passività finanziarie 3.061 5.539 78.219 295 (7.598) 79.516
Riserve tecniche assicurative nette 140,203 140.203
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (77.078) (141.936) 7.120 (218.934)
Cassa e depositi BancoPosta (4.303) (4.303)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149)
Posizione finanziaria netta 84 રે (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)
Cornspondenza, Pagamenti e Servizi Servizi Elisioni e
Variazioni 2020 vs 2019 pacchi e mobile fınanziarı assicurativi rettifiche Consolidato
distribuzione
(dati in milioni di euro)
I mmobilizzazioni materiali 117 106
I mmobilizzazioni immateriali 160 (3)
(20)
(8)
(33)
107
Attività per diritti d'uso (42) (2) 1 (3) (8) (54)
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ 1445 100

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA DELLA SBU CORRISPONDENZA, PACCHI E DISTRIBUZIONE

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA ESMA 31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
Variazioni
(dati in milioni di euro)
A. Liquidità (2.254) (851) (1.403) -164,9%
B. Crediti finanziari correnti (425) (135) (290) -214,8%
C. Debiti bancari correnti 665 664
D. Debiti per leasing correnti 212 215 (3) -1,4%
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 0
F. Altri debiti finanziari correnti 17 15 2 13.3%
G. Posizione finanziana corrente (C+D+E+F) 894 231 663 287,0%
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.785) (755) (1.030) -136,4%
I. Debiti bancari non correnti 823 573 250 43,6%
L. Obbligazioni emesse 1.046 50 096 n.s.
M. Debiti per leasing non correnti ට රිගි බිහිර 1.036 (37) -3,6%
N. Altri debiti non correnti 51 18 33 183,3%
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 2.919 1.677 1.242 74,1%
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.134 922 212 23,0%
Attività finanziarie non correnti (97) (474) 377 79,5%
Posizione Finanziaria Netta 1.037 448 589 131,5%
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 837 367 470 128,1%
Posizione Finanziaria Netta inclusi i rapporti con gli altri settori 1.874 815 1.059 129,9%
D.O. DOD PIO DI TOGTUD

DATI SALIENTI DELLE PRINCIPALI SOCIETÀ DEL GRUPPO

Postel SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Ricavi, proventi e altri 181.509 198.068 (16.559) (8,4)
Risultato operativo 3.196 1.411 1.785 n.s.
Risultato netto 1.926 383 1.543 n.s.
Investimenti 7.802 7.220 582 8,1
Patrimonio netto 85.507 83.798 1.709 2,0
Organico stabile - medio 971 1.007 (36) (3,6)
Organico flessibile - medio 46 37 9 24,3
SDA Express Courier SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Ricavi, proventi e altri 935.410 683.863 251.547 36,8
Risultato operativo 68.655 (38.500) 107.155 n.s.
Risultato netto 45.457 (32.091) 77.548 n.s.
Investimenti 37.307 32.243 5.064 15,7
Patrimonio netto 59.488 14.177 45.311 n.s.
Organico stabile - medio 1.036 1.214 (178) (14,7)
Organico flessibile - medio 51 55 (4) (7,3)

n.s.: non significativo

Europa Gestioni Immobiliari SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Ricavi, proventi e altri 82.223 97.764 (15.541) (15,9)
Risultato operativo 2.188 2.844 (656) (23,1)
Risultato netto 262 755 (493) (65,3)
Investimenti 97 475 (378) (79,6)
Patrimonio netto 238.669 238.413 256 0,1
Organico stabile - medio 31 29 2 6,9
Organico flessibile - medio - - - -
Poste Air CarGo Srl Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Ricavi, proventi e altri 64.137 49.035 15.102 30,8
Risultato operativo 2.574 1.648 926 56,2
Risultato netto 1.880 395 1.485 n.s.
Investimenti 79 42 37 88,1
Patrimonio netto 3.023 1.213 1.810 n.s.
Organico stabile - medio 91 84 7 8,3
Organico flessibile - medio 4 4 - 0,0

n.s.: non significativo

BancoPosta Fondi SpA SGR Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Commissioni attive 116.446 115.872 574 0,5
Commissioni nette 50.581 44.874 5.707 12,7
Risultato netto 20.477 16.145 4.332 26,8
Impieghi finanziari (liquidità + titoli) 71.125 56.812 14.313 25,2
Patrimonio netto 51.785 47.516 4.269 9,0
Organico stabile - medio 61 47 15 31,4
Organico flessibile - medio - - - -

La società, al 31 dicembre 2020, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 16 milioni di euro.

Poste Vita SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Premi assicurativi (**) 16.661.052 17.732.079 (1.071.027) (6,0)
Risultato netto 740.158 680.403 59.755 8,8
Attività finanziarie 155.528.546 141.575.299 13.953.247 9,9
Riserve tecniche assicurative 153.557.571 140.053.883 13.503.688 9,6
Patrimonio netto 5.083.885 4.294.623 789.262 18,4
Organico stabile - medio 355 394 (39) (9,9)
Organico flessibile - medio 2 5 (3) (60,0)

(*)I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel Bilancio d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione

Poste Assicura SpA (*) Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Premi assicurativi (**) 236.535 222.451 (14.084) 6,3
Risultato netto 38.942 49.346 (10.404) (21,1)
Attività finanziarie 424.018 361.260 62.758 17,4
Riserve tecniche assicurative 236.014 206.709 29.305 14,2
Patrimonio netto 237.467 194.730 42.737 21,9
Organico stabile - medio 66 62 4 6,5
Organico flessibile - medio - - - -

(*)I dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nel Bilancio

(**) I Premi sono esposti al lordo delle cessioni in riassicurazione. d'esercizio redatto in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani.

PostePay SpA Variazioni
(migliaia di euro) Esercizio 2020 Esercizio 2019 Valori %
Ricavi, proventi e altri 1.078.109 1.032.799 45.310 4,4
Risultato operativo 257.267 241.395 15.872 6,6
Risultato netto 184.560 172.636 11.924 6,9
Investimenti 22.158 29.561 (7.403) (25,0)
Patrimonio netto 436.915 382.223 54.692 14,3
Organico stabile - medio 310 321 (11) (3,4)
Organico flessibile - medio - 1 (1) (100,0)

La società, al 31 dicembre 2020, ha deliberato la distribuzione di dividendi per 140 milioni di euro.

9. DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF o la "Dichiarazione") 2020 di Poste Italiane è stata redatta in accordo al Piano Strategico ESG del Gruppo che si basa su 8 Pilastri fondamentali di sostenibilità riconducibili agli ambiti ambientale (E), sociale (S) e governance (G), il cui obiettivo è la creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder.

La conformità alle disposizioni del D.Lgs. 254/2016 (il Decreto) è garantita, oltre che dalle informazioni contenute nel presente Capitolo, anche tramite il rinvio ad altre sezioni del Bilancio Integrato e altri documenti societari, qualora le informazioni siano già in essi contenute o a cui si rimanda per ulteriori approfondimenti. Nello specifico:

  • il modello aziendale di gestione e organizzazione è illustrato nei paragrafi "L'integrazione della sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane", "Modello di business" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane", nei quali viene descritto il modo in cui l'organizzazione, grazie alle attività di business, genera i risultati che mirano a raggiungere gli obiettivi strategici e creare valore nel breve, medio e lungo termine;
  • la gestione dei rischi, attuata attraverso il modello di Risk Management di Gruppo (RMG) basato sul framework Enterprise Risk Management (ERM), è descritta nei paragrafi "Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane" e "Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane" in cui vengono descritti con maggior dettaglio i principali rischi non finanziari associati ai temi materiali, i possibili impatti e le relative modalità di gestione;
  • le politiche aziendali sono descritte all'interno del paragrafo "Le Politiche di Sostenibilità del Gruppo" che definiscono i principi e le regole generali di comportamento inderogabili che devono ispirare le attività svolte da Poste Italiane. Inoltre, all'interno del capitolo "Performance" vengono riportati, in corrispondenza dei relativi paragrafi legati a ciascun tema materiale, gli obiettivi strategici e le modalità operative con cui realizzarli;
  • le performance sono illustrate nei paragrafi del capitolo "Performance" in cui sono rappresentate le principali iniziative dell'anno e nel paragrafo "Tavole degli indicatori" sono riportati i risultati dell'ultimo triennio.

La tabella di raccordo che segue evidenzia i contenuti informativi richiesti dal Decreto e il relativo posizionamento all'interno del Bilancio Integrato o in altri documenti societari.

Inoltre, i contenuti relativi alla DNF, come precedentemente indicato, vengono anche segnalati per renderli facilmente identificabili, dalla presente infografica:

Principali capitali collegat

AMBITI DEL D.LGS. 254/2016

CAPITOLI/PARAGRAFI RELATIVI ALLA DNF

TEMI E APPROFONDIMENTI IN ALTRI DOCUMENTI 2020

Modello di gestione aziendale e organizzazione

[Art. 3, comma 1, lettera a]

  • Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane
  • L'integrazione della sostenibilità nella Strategia di Poste Italiane
  • Modello di business
  • Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi integrato di Poste Italiane

societario ‐ Organizzazione della Società • 6.Consiglio di

Relazione sulla Corporate Governance

Amministrazione; 6.1 Attuale composizione e durata in carica

• 3. Modello di governo

    1. Comitati
    1. Collegio Sindacale
    1. Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi; 9.2 Modello di organizzazione, gestione e controllo ex D.Lgs. n.231/2001
Politiche
praticate

Le Politiche di Sostenibilità
del Gruppo
dall'impresa
Output 2020 del processo di
[Art. 3, comma
1, lettera b]
creazione di valore in Poste
Italiane

Performance
Principali rischi
e relative
modalità di
gestione

Temi di sostenibilità rilevanti
per Poste Italiane
Relazione sulla
9.
Sistema
di
controllo

Il sistema di controllo interno
e gestione dei rischi integrato
di Poste Italiane
Corporate
Governance
interno e di gestione dei
rischi

[Art. 3, comma

Lotta alla
corruzione
attiva e passiva
[Art. 3, comma
1]

Lavorare con trasparenza e
integrità

Legalità e integrazione ESG

nel
processo
di
9.
Sistema
di
controllo
Relazione sulla
interno e di gestione dei
approvvigionamento
Corporate Governance
rischi

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Tutela dei diritti umani in
Azienda

Pari opportunità nei percorsi
Personale
[Art. 3, comma
1]
di carriera

Formazione e sviluppo del
personale

Welfare
e benessere del
personale

Relazioni con le parti sociali

Salute e sicurezza sul lavoro

Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
Rispetto
dei
diritti umani

Tutela dei diritti umani in
Azienda
[Art. 3, comma
1]

Pari opportunità nei percorsi
di carriera

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione
Ambiente
[Art. 3, comma

Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento
1]
Impatti
ambientali
degli
immobili


Impatti
ambientali
della
logistica

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione

Il valore economico generato
e
distribuito
dal
Gruppo
Poste Italiane

Legalità e integrazione ESG
nel
processo
di
approvvigionamento

Supporto allo sviluppo socio
economico del territorio
Sociale
Dialogo e trasparenza con le
istituzioni
[Art. 3, comma
1]

Inclusione finanziaria

Qualità
e
Customer
Experience

Innovazione
e
digitalizzazione di prodotti,
servizi e processi

Cybersecurity,
Sicurezza
informatica e Privacy

Integrazione
ESG
nelle
politiche di investimento

Integrazione
ESG
nelle
politiche di assicurazione

PRINCIPI E CRITERI DI REPORTING

La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (di seguito DNF) di Poste Italiane è stata predisposta in conformità al D.Lgs. 254/2016 e in accordo agli standard più diffusi a livello internazionale: i GRI Standards della Global Reporting Initiative secondo l'opzione "in accordanceCore", pubblicati dal Global Reporting Initiative (GRI). Inoltre, all'interno della DNF 2020, per finalità diverse da quella di ottemperare ai requisiti del D.Lgs. 254/2016, sono stati integrati ulteriori KPI specifici per il settore in cui il Gruppo opera, prendendo in considerazione gli indicatori pubblicati dal GRI - Financial Services e dal Sustainability Accounting Standards Board (SASB). Tali indicatori sono chiaramente identificati nella tabella a pag.391-395 e sono da considerarsi aggiuntivi rispetto all'informativa predisposta in conformità ai GRI Standards per rispondere alle richieste del D.lgs 254/16. Poste Italiane ha inoltre provveduto a rendicontare l'informativa Covid-19 che ESMA71 e CONSOB72 hanno richiesto agli emittenti di fornire nelle Relazioni finanziarie annuali e nelle Dichiarazioni di carattere non finanziario 2020.

La Dichiarazione è inclusa nella Relazione sulla Gestione che, a sua volta, è contenuta nella Relazione Finanziaria Annuale 2020 e costituisce il Bilancio Integrato di Poste Italiane, redatto sulla base dei principi contenuti nell'International Framework pubblicato dall'International Integrated Reporting Council (IIRC).

La DNF è stata oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A. in data 24 marzo 2021 ai sensi dell'art. 3, comma 10, del Decreto. La DNF, ad eccezione dell'informativa relativa ai requisiti SASB, WEF, TCFD, SDGs, è stata sottoposta a giudizio di conformità ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 Revised - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information", emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB)) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che si esprime con apposita "Relazione della società di Revisione" riportata di seguito nel documento.

Per la definizione dei contenuti della DNF sono stati seguiti i principi di rendicontazione dei GRI Standards, tra cui il principio di materialità per l'identificazione degli aspetti significativi da rendicontare (per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo "Temi di sostenibilità rilevanti per Poste Italiane"). In particolare, in considerazione del principio di rilevanza, il grado di approfondimento con cui i diversi argomenti sono trattati nella rendicontazione è stato determinato in base al loro peso negli obiettivi e nelle strategie del Gruppo Poste Italiane e alla loro rilevanza per gli stakeholder, determinati attraverso un processo strutturato di analisi di materialità che ha coinvolto il vertice aziendale e gli stakeholder del Gruppo attraverso attività di coinvolgimento specifiche.

Per ciascun tema materiale è stato riportato il modello aziendale di gestione e organizzazione, le politiche comprese quelle di dovuta diligenza, i risultati conseguiti tramite di esse e alcuni indicatori di prestazione di carattere non finanziario.

Le informazioni e i dati inclusi nel presente documento sono riferiti all'anno 2020 e i trend di performance al triennio 2018–2020, laddove disponibili. Le informazioni qualitative e quantitative derivano dai sistemi

Principali capitali collegati

71 Documento ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2020 «European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports».

72 Richiamo di attenzione CONSOB n. 1/21 del 16 febbraio 2021.

informativi aziendali del Gruppo e da un sistema di reporting non-finanziario appositamente implementato per soddisfare i requisiti del Decreto. I dati sono stati elaborati mediante calcoli puntuali e, ove specificatamente indicato, mediante stime. In particolare i dati stimati riguardano alcune voci dei consumi energetici interni ed esterni all'organizzazione - i dati sui consumi di energia elettrica (per la salvaguardia e relativi ai Data Center non gestiti direttamente), del gas metano, di gasolio, GPL e del teleriscaldamento delle strutture immobiliari del Gruppo - e dei consumi idrici che sono stati calcolati considerando i costi sostenuti e la tariffa media. I consumi collegati alla logistica sono tutti stimati sulla base delle percorrenze e/o dal consumo medio dei mezzi e dal carico trasportato, a eccezione delle auto dedicate alla logistica di ultimo miglio. In aggiunta, è bene segnalare che nel documento i numeri riportati in milioni di euro hanno subito degli arrotondamenti; ne consegue dunque che la somma degli importi arrotondati potrebbe non coincidere con il totale arrotondato. Nel corso del periodo, a valle della definizione del nuovo Piano Industriale di Poste Italiane, sono stati aggiornati i target e gli obiettivi di Gruppo.

Tutti gli indicatori GRI Standards rendicontati sono riportati nel GRI Content Index della presente sezione a partire da pagina 378.

Tutti i dati si riferiscono alle sole società consolidate con il metodo integrale per la reportistica finanziaria, come indicato nella tabella "Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente". Le eccezioni a questo perimetro sono esplicitamente riportate all'interno del documento. All'interno della DNF è utilizzato il termine Poste Italiane, Gruppo o Azienda per indicare il "Gruppo Poste Italiane".

La tabella seguente delinea le relazioni tra gli ambiti del Decreto, i temi materiali di Poste Italiane e i GRI Standards corrispondenti e illustra, per ogni tema materiale, il relativo impatto generato sia all'interno che all'esterno dell'organizzazione.

Tabella di correlazione tra ambiti del Decreto, temi materiali di sostenibilità per Poste Italiane e GRI Standards.

Ambiti
del
D.lgs.
254/201
6
Temi materiali GRI
Standards
Perimetro interno Perimetro
esterno
Tipologia
di impatto
Lotta alla
corruzione attiva
e passiva
Lavorare con
trasparenza e
integrità
GRI 205

Anticorruzione
GRI 207 Imposte

GRI 415 Politica

pubblica
Gruppo Poste Italiane Fornitori

e
Business
Partner
Enti e

Istituzion
i
Clienti

Azionisti

e
Investito
ri
Generat
o dal
Gruppo
Pari opportunità
nei percorsi di
carriera
GRI 404

Formazione e
istruzione
GRI 405 Diversità

e pari opportunità
Gruppo Poste
Italiane
Enti
e

Istituzion
i
Azionisti

e
Investito
ri
Generat
o
dal
Gruppo
Formazione e
sviluppo del
personale
GRI 404

Formazione e
istruzione
Gruppo Poste
Italiane
Clienti

Enti
e

Istituzion
i
Azionisti

e
Investito
ri
Generat
o
dal
Gruppo
Personale Welfare e
benessere del
personale
GRI 401

Occupazione
Gruppo Poste
Italiane
Enti
e

Istituzion
i
Azionisti

e
Investito
ri
Generat
o
dal
Gruppo
Relazioni con le
parti sociali
GRI 402 Relazioni

tra lavoratori e
management
Gruppo Poste
Italiane
Enti e

Istituzion
i
Generat
o dal
Gruppo
Salute e
sicurezza sul
lavoro
GRI 403 Salute e

sicurezza sul
lavoro
Gruppo Poste
Italiane
Fornitori

e
Business
Partner
Generat
o
dal
Gruppo

Rispetto dei
diritti umani
Tutela dei diritti
umani in Azienda
GRI 405 Diversità

e pari opportunità
GRI 412

Valutazione del
rispetto dei diritti
umani
Gruppo Poste
Italiane
Enti
e

Istituzion
i
Azionisti

e
Investito
ri
Fornitori

e
Business
Partner
Comunit

à
e
Territorio
Enti
e

Istituzion
i
Azionisti

e
Investito
ri
Clienti
Generat
o
dal
Gruppo
Legalità e
integrazione
ESG nel
processo di
approvvigionam
ento
GRI 301 Materiali
Gruppo Poste
Italiane
Fornitori

e
Business
Partner
Generat
o
dal
Gruppo
e
direttam
ente
conness
o
attravers
o
una
relazion
e
di
busines
s
Ambiente Impatti
ambientali degli
immobili
GRI 302 Energia

GRI 303 Acqua e

scarichi idrici
GRI 305

Emissioni
GRI 306 Rifiuti
Gruppo Poste
Italiane
Ambient

e
Enti
e

Istituzion
i
Comunit

à
e
Territorio
Generat
o
dal
Gruppo
e
correlat
o
al
Gruppo
tramite i
suoi
rapporti
commer
ciali
Impatti
ambientali della
logistica
GRI 302 Energia

GRI 305

Emissioni
Gruppo Poste
Italiane
Ambient

e
Fornitori

e
Business
Partner
Generat
o
dal
Gruppo

Integrazione
ESG nelle
politiche di
investimento
FS 11 Percentuale

di beni oggetto di
vaglio ambientale
o sociale positivo
e negativo
Gruppo Poste
Italiane


Azionisti
e
Investitor
i
Comunità
e
Territorio
Ambiente
Generat
o
dal
Gruppo
Integrazione
ESG nelle
politiche di
assicurazione
FS 11 Percentuale

di beni oggetto di
vaglio ambientale
o sociale positivo
e negativo
Gruppo Poste
Italiane


Azionisti
e
Investitor
i
Comunità
e
Territorio
Ambiente
Generat
o
dal
Gruppo

INDICE DEI CONTENUTI GRI-STANDARDS (GRI CONTENT INDEX)

GRI
Standard
Numero e descrizione dell'indicatore Sezione
GRI 101: Foundation 2016
GRI 102: INFORMATIVA GENERALE
GRI
102:
Profilo dell'organizzazione
Informativa
generale
102-1 Nome dell'organizzazione Relazione
sulla
Gestione:
Lettera
del
Presidente
e
dell'Amministratore Delegato (p.6-8)
102-2 Attività, marchi, prodotti e servizi Relazione sulla Gestione: Settori di attività e organizzazione del
Gruppo (p.37-66)
102-3 Luogo della sede principale Relazione Finanziaria Annuale: Premessa (p.403)
102-4 Luogo delle attività Relazione sulla Gestione: Strategia Commerciale Omnicanale
(p.38-44)
102-5 Proprietà e forma giuridica Relazione sulla Gestione: Modello di business (p.18-66)
102-6 Mercati serviti Relazione sulla Gestione: Settori di attività e organizzazione del
Gruppo (p. 37-66); Strategia Commerciale Omnicanale (p. 38-44)
102-7 Dimensione dell'organizzazione Relazione sulla Gestione: Andamento di Poste Italiane S.p.A. e
Relazione sulla gestione del patrimonio Bancoposta (p.177-182);
Tavole degli indicatori (p. 310-311)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I:
Struttura di Governance e Assetti Proprietari (p.1-8)
102-8 Informazioni sui dipendenti e gli altri lavoratori Capitolo 6. Performance - Tavole degli indicatori (p.315-316)
102-9 Catena di fornitura Relazione sulla Gestione: Legalità e integrazione ESG nel
processo di approvvigionamento (p.201-205)
102-10 Modifiche significative all'organizzazione e alla
sua catena di fornitura
Relazione sulla Gestione: Operazioni Societarie Intervenute nel
corso dell'anno (p-31-36); Azionariato e struttura organizzativa di
Poste Italiane (p.18-20)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: Sezione I:
Struttura di Governance e Assetti Proprietari (p.1-8)
102-11 Principio de precauzione L'approccio precauzionale richiamato dal principio 15 della
Dichiarazione di Rio delle Nazioni Unite è applicato da Poste
Italiane a protezione dell'ambiente nello sviluppo e all'introduzione
di nuovi prodotti e servizi e nella pianificazione di nuove attività
operative.

Relazione sulla Gestione: La gestione e la rendicontazione dei
rischi legati al cambiamento climatico in base alle indicazioni della
Task Force on Climate related Financial Disclosures (p.116-118)
102-12 Iniziative esterne Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental, Social
e Governance (ESG) del Gruppo (p.76-77)
102-13 Adesione ad associazioni Relazione sulla Gestione: Il Piano Strategico Environmental, Social
e Governance (ESG) del Gruppo (p.76-77); Dialogo e trasparenza
con le istituzioni (p.256-259)
Strategia
102-14 Dichiarazione di un alto dirigente Relazione
sulla
Gestione:
Lettera
del
Presidente
e
dell'Amministratore Delegato (p. 6-8)
102-15 Impatti chiave, rischi e opportunità Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione
dei Rischi Integrato di Poste Italiane (p.91-95); Temi materiali, rischi
e modalità di gestione (p.103-115); La gestione e la
rendicontazione dei rischi legati al cambiamento climatico in base
alle indicazioni della Task Force on Climate related Financial
Disclosures (p.116-118); Outlook: la gestione dei rischi emergenti
(p.119-126)
Etica e Integrità
102-16
Valori,
principi,
e
norme
di
standard
comportamento
Relazione sulla Gestione: Modello di risk management e analisi dei
rischi (p.91-95); Lavorare con trasparenza e integrità (p.193-201)
Corporate Governance
102-18 Struttura della governance Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e Controllo
(p.85-90)
Relazione sulla Gestione: La gestione e la rendicontazione dei
rischi legati al cambiamento climatico in base alle indicazioni della
Task Force on Climate related Financial Disclosures (p.116-118)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo e rischi (già comitato controllo, rischi e
sostenibilità) (p.25-31); 7.3 Comitato sostenibilità (p.31-33)
102-19 Delega dell'autorità
102-20 Responsabilità a livello esecutivo per temi
economici, ambientali e sociali
102-21 Consultazione degli stakeholder
su temi
Relazione sulla Gestione: La Corporate Governance di Poste
Italiane (p.85-90); Modello di risk management e analisi dei rischi
(p.91-95); Il Multistakeholder Forum 2020 (p.105-106)
economici, ambientali e sociali
102-22 Composizione del massimo organo di governo e
relativi comitati
Relazione sulla Gestione: Organi di Amministrazione e Controllo
(p.85-90); Capitolo 6. Tavole degli indicatori (p.329); Link:
https://www.posteitaliane.it/it/consiglio-di-amministrazione.html
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo e rischi (già comitato controllo, rischi e
sostenibilità) (p.25-31); 7.3 Comitato sostenibilità (p.31-33)

102-23 Presidente del massimo organo di governo Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato (p.15-16)
102-24 Nomina e selezione del massimo organo di
governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.
Consiglio di Amministrazione, 6.1 Attuale composizione e durata in
carica (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.9-10); 6.8
Amministratori indipendenti (p.17-19); 6.10 Valutazione del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati
(p.20-21); 6.11 Politiche di diversità (ex art. 123-bis, comma 2, lett.
d) TUF) (p.22-23)
102-25 Conflitti di interessi Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 14. Altre
procedure di governo societario (ex art. 123-bis, comma 2, lett. a),
TUF (p.56-61)
102-26 Ruolo del massimo organo di governo nello
stabilire finalità, valori e strategie
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.6
Amministratore Delegato (p.15-16); 7.2 Comitato controllo e rischi
(già comitato controllo, rischi e sostenibilità) (p.25-31); 7.3 Comitato
sostenibilità (p.31-33)
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione
dei Rischi Integrato di Poste Italiane (p.91-95)
102-27 Conoscenza collettiva del massimo organo di
governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo
e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.12-14); 6.8
Amministratori indipendenti (p.17-19); 6.10 Valutazione del
funzionamento del consiglio di amministrazione e dei comitati
(p.20-21)
102-28 Valutazione delle performance del massimo
organo di governo
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.10
Valutazione del funzionamento del consiglio di amministrazione e
dei comitati (p.20-21)
102-29
Identificazione
e
gestione
degli
impatti
economici, ambientali e sociali
Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione
dei Rischi Integrato di Poste Italiane (p.91-95)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.3 Ruolo
e funzioni (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) (p.12-14)
102-30 Efficacia dei processi di gestione del rischio Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione
dei Rischi Integrato di Poste Italiane (p.91-95)
102-31 Riesame dei temi economici, ambientali, e
sociali
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 7.2
Comitato controllo e rischi (già comitato controllo, rischi e
sostenibilità) (p.25-31); 7.3 Comitato sostenibilità (p.31-33)
102-33 Comunicazione delle criticità Relazione sulla Gestione: Il Sistema di Controllo Interno e Gestione
dei Rischi Integrato di Poste Italiane (p.91-95)
Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 5.5
Partecipazione azionaria dei dipendenti: meccanismi di esercizio
dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF) (p.5); 7.2
Comitato controllo e rischi (già comitato controllo, rischi e
sostenibilità) (p.25-31); 7.3 Comitato sostenibilità (p.31-33)
102-36 Processo per determinare la retribuzione Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari: 6.12
Compensi (p.23)
Coinvolgimento degli stakeholder

102-40 Elenco dei gruppi di stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
(p.104-106)
102-41 Accordi di contrattazione collettiva Relazione sulla Gestione: Relazioni con le parti sociali (p.224-231)
102-42 Individuazione e selezione degli stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
(p.104-106)
102-43 Modalità di coinvolgimento degli stakeholder Relazione sulla Gestione: Il coinvolgimento degli stakeholder
(p.104-106)
102-44 Temi e criticità chiave sollevati Relazione sulla Gestione: Il Multistakeholder Forum 2020 (p.105-
106)
Pratiche di rendicontazione
102-45 Soggetti inclusi nel bilancio consolidato Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)
102-46 Definizione del contenuto del report e perimetri
dei temi
Relazione sulla Gestione: Temi materiali, rischi e modalità di
gestione (p.103-126); Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)
102-47 Elenco dei temi materiali Relazione sulla Gestione: Temi materiali, rischi e modalità di
gestione (p.103-126)
102-48 Revisione delle informazioni Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401). Non sono state effettuate
riesposizioni rispetto ai dati dell'esercizio precedente, salvo dove
espressamente esplicitato.
102-49 Modifiche nella rendicontazione Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401). Non sono state effettuate
riesposizioni rispetto ai dati dell'esercizio precedente, salvo dove
espressamente esplicitato.
102-50 Periodo di rendicontazione Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)
102-51 Data del report più recente Bilancio Integrato 2019 (maggio 2020)
102-52 Periodicità della rendicontazione Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)
102-53 Contatti per richiedere informazioni riguardanti il
report
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulle tematiche e gli
indicatori riportati all'interno del presente Bilancio, contattare:
Poste Italiane S.p.A.
Funzione Corporate Affairs/Governo dei Rischi di Gruppo
Viale Europa, 190
00144 Roma – Italia
102-54
Dichiarazione
sulla
rendicontazione
in
conformità ai GRI Standards
Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)

102-55 Indice dei contenuti GRI Relazione sulla Gestione: Indice dei contenuti GRI-Standards (GRI
Content Index (p.378-389)
102-56 Assurance esterna Relazione sulla Gestione: Capitolo 9. Dichiarazione consolidata di
carattere non finanziario (p.368-401)
GRI Standard Numero e descrizione Sezione Note/omissioni
dell'indicatore
Temi materiali
GRI 200: INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICI
Performance economica
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: Il valore
economico generato e distribuito dal
Gruppo Poste Italiane (p.17); La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane (p.73-78); La matrice di
materialità (p.106-109); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
GRI 103: Informativa generale 103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
sull'approccio manageriale 103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
GRI 201: Performance 201-1 Valore economico Capitolo 6. Tavole degli indicatori
Economiche direttamente generato e distribuito (p.310-311)
Impatti economici indiretti
103-1 Spiegazione del tema Relazione sulla Gestione: La matrice
materiale e del relativo perimetro di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Supporto
allo
sviluppo
socio-economico
del
territorio
(p.250-256);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
GRI 103: Informativa generale 103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
sull'approccio manageriale 103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
GRI 203: Impatti economici 203-1 Investimenti infrastrutturali e Capitolo 6. Tavole degli indicatori
indiretti servizi finanziati (p.332)
Anticorruzione
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Integrità
e
trasparenza (p.192-205); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
GRI 205: Anticorruzione 205-1 Operazioni valutate per i
rischi legati alla corruzione
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.311)

306-4 Rifiuti non destinati a
smaltimento
306-5 Rifiuti destinati allo
smaltimento
Valutazione ambientale dei fornitori
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Legalità
e
integrazione ESG nel processo di
approvvigionamento
(p.201-205);
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.312-313); Tabella di correlazione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.374-377)
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
GRI 400: INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALI
Occupazione
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Welfare
e
benessere del personale (p.216-223);
Tabella di correlazione tra ambiti del
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
Decreto, temi materiali di sostenibilità
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
GRI 401: Occupazione 401-2 Benefit previsti per i
dipendenti a tempo pieno, ma non
per i dipendenti part-time o con
contratto a tempo determinato
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.318-319)
Relazioni industriali
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane (p.73-78); Relazioni con le
parti sociali (p.224-231); Tabella di
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)

GRI 402: Relazioni tra
lavoratori e management
402-1 Periodo minimo di preavviso
per cambiamenti operativi
Per Poste Italiane e per le Società del
Gruppo firmatarie del CCNL Poste
Italiane:
4 settimane (25 giorni lavorativi
successivi alla data fissata per il primo
incontro con le OO.SS., comprensivi
del sabato) per il confronto a livello
nazionale; più 2 settimane (13 giorni
lavorativi, comprensivi del sabato) per
la validazione dell'eventuale intesa da
parte del Coordinamento RSU; più
eventuale
settimana
(7
giorni
lavorativi, comprensivi del sabato) per
il confronto a livello territoriale.
SDA: il CCNL prevede, all'art. 44, in
caso di cessione, trasformazione o
cessazione dell'Azienda, la procedura
prevista dall'art. 47 della Legge 229
dicembre 1990 n. 428 elevando il
termine di comunicazione alle OO.SS.
a 40 giorni se il trasferimento
d'azienda
riguarda
più
di
60
dipendenti.
Salute e sicurezza PWS: 4 (25 giorni)
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
403-1 Sistema di gestione della
salute e sicurezza sul lavoro Relazione sulla Gestione: La matrice
403-2 Identificazione dei pericoli, di
materialità
(p.106-109);
La
valutazione dei rischi e indagini
sugli incidenti
Strategia di Sostenibilità di Poste
403-3 Servizi di medicina del lavoro Italiane (p.73-78); Salute e sicurezza
sul lavoro (p.231-238); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
GRI 403 (2018): Salute e 403-4 Partecipazione e
consultazione dei lavoratori e
Poste Italiane e GRI Standards
sicurezza sul lavoro comunicazione in materia di salute (p.374-377)
e sicurezza sul lavoro
403-5 Formazione dei lavoratori in
materia di salute e sicurezza sul
lavoro
403-6 Promozione della salute dei
lavoratori
403-7 Prevenzione e mitigazione
degli impatti in materia di salute e

sicurezza sul lavoro all'interno delle
relazioni commerciali
403-8 Lavoratori coperti da un
sistema di gestione della salute e
sicurezza sul lavoro
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.320-321)
403-9 Infortuni sul lavoro Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.321-328)
Formazione e istruzione
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane (p.73-78); Formazione e
sviluppo del personale (p.207-215);
Pari opportunità nei percorsi di
carriera
(p.244-248);
Tabella
di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
404-1 Ore medie di formazione
annua per dipendente
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.317)
GRI 404: Formazione e
istruzione
404-3 Percentuale di dipendenti
che ricevono una valutazione
periodica delle performance e dello
sviluppo professionale
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.330-331)
Diversità e pari opportunità
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane (p.73-78); Tutela dei diritti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
sue componenti
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
umani in Azienda (p.240-244); Tabella
di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
GRI 405: Diversità e pari
opportunità
405-1 Diversità negli organi di
governo e tra i dipendenti
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.329-330)
Valutazione sui diritti umani
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Lavorare
con
trasparenza e integrità (p.193-201);
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-3 Valutazione delle modalità di Legalità e integrazione ESG nel
processo
di
approvvigionamento
(p.201-205); Tabella di correlazione
gestione
412-1 Attività che sono state
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.374-377)

Valutazione sociale dei fornitori
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Legalità
e
integrazione ESG nel processo di
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
approvvigionamento
(p.201-205);
Tabella di correlazione tra ambiti del
Decreto, temi materiali di sostenibilità
per Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
Privacy dei clienti
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Cybersecurity,
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
Sicurezza
Informatica
e
Privacy
(p.271-276); Tabella di correlazione
tra ambiti del Decreto, temi materiali di
sostenibilità per Poste Italiane e GRI
Standards (p.374-377)
GRI 418: Privacy dei clienti 418-1 Denunce comprovate
riguardanti le violazioni della
privacy dei clienti e perdita di dati
dei clienti
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.337)
Active ownership
GRI 103: Informativa generale
sull'approccio manageriale
103-1 Spiegazione del tema
materiale e del relativo perimetro
Relazione sulla Gestione: La matrice
di
materialità
(p.106-109);
La
103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane (p.73-78); Integrazione ESG
nelle politiche di investimento (p.302-
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
307); Integrazione ESG nelle politiche
di assicurazione (p.307-309); Tabella
di correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
FS11 Percentuale degli
investimenti sottoposti a screening
negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
Nel corso del 2020, Poste Vita e
BancoPosta Fondi SGR - le Società
del Gruppo Poste Italiane operanti nel
settore degli investimenti - hanno
sottoposto i propri portafogli alla
valutazione sociale ed ambientale da
parte
di
un
ente
terzo.
Tale
valutazione ha riguardato il 97%
dell'AuM complessivo di Poste Vita e
il 96,7% dell'AuM complessivo di
BancoPosta Fondi SGR.
Comunità locali
GRI 103: Informativa generale 103-1 Spiegazione del tema Relazione sulla Gestione: La matrice
sull'approccio manageriale materiale e del relativo perimetro di
materialità
(p.106-109);
La

103-2 La modalità di gestione e le
sue componenti
Strategia di Sostenibilità di Poste
Italiane
(p.73-78);
Inclusione
103-3 Valutazione delle modalità di
gestione
finanziaria
(p.259-263); Tabella di
correlazione tra ambiti del Decreto,
temi materiali di sostenibilità per
Poste Italiane e GRI Standards
(p.374-377)
FS14 Iniziative per migliorare
l'accesso ai servizi finanziari per le
persone svantaggiate
Capitolo 6. Tavole degli indicatori
(p.333)

ALTRI STANDARD E LINEE GUIDA DI RIFERIMENTO PER LA REDAZIONE DEL BILANCIO INTEGRATO

Le tabelle di correlazione riportate nella presente sezione: "Towards common metrics and cosistent reporting of sustainable value creation del World Economic Forum e gli indicatori GRI", "Indicatori SASB e indicatori del Bilancio Integrato" e "SDGs e GRI Standards" non sono sottoposte a giudizio di conformità ("limited assurance engagement").

TABELLA DI CORRELAZIONE TRA IL DOCUMENTO "TOWARDS COMMON METRICS AND CONSISTENT REPORTING OF SUSTAINABLE VALUE CREATION" DEL WORLD ECONOMIC FORUM E GLI INDICATORI GRI PRESENTI NEL BILANCIO INTEGRATO

A settembre 2020 è stata pubblicata la versione aggiornata del documento "Towards Common Metrics and Consistent Reporting of Sustainable Value Creation", presentato a Gennaio 2020 durante il World Economic Forum di Davos, che definisce un set di indicatori universali per le performance ESG applicabili da tutte le aziende, a prescindere dall'area di business, con lo scopo di rendere le disclosure non finanziarie più facilmente comparabili. Gli indicatori sono organizzati in quattro pilastri: Governance, Planet, People e Prosperity. Prendendo in considerazione le indicazioni fornite dal documento, sono evidenziati nella tabella che segue le "material ESG metrics" rendicontate all'interno del presente Bilancio Integrato.

PILASTRO TEMA DESCRIZIONE Indicatori GRI presenti nelle
Sezioni di Bilancio
Governing Purpose Definizione dello scopo GRI 102-26
Quality of Governing Body Composizione del Board GRI 102-22
GRI 405-1
Impatto dei problemi materiali sugli
stakeholder
GRI 102-21
Governance Stakeholder engagement GRI 102‑43
GRI 102-47
Ethical behavior Anticorruzione GRI 205-3
Politica Pubblica GRI 415-1
Risk and opportunity oversight Integrare i rischi e le opportunità nel
processo di business
GRI 102-15
Planet Climate change Emissioni Greenhouse Gas (GHG) GRI 305:1-3
GRI 405-1
People Dignity and equality Diversità e inclusione (%) GRI 412-1

Principali capitali collegati

Valutazione sul rispetto dei diritti
umani, impatto del reclamo e
schiavitù moderna (#,%)
Health and Well Being Salute e sicurezza (%) GRI 403-9
GRI 403-6
Skills for the Future Formazione fornita (#) GRI 404-1
Prosperity Employment and wealth generation Contributo economico GRI 201-1
GRI-203-1
Community and social vitality Totale di tasse pagate GRI 201-1

TABELLA DI RACCORDO TRA INDICATORI SASB E INDICATORI DEL BILANCIO INTEGRATO DI POSTE ITALIANE

GRI (Global Reporting Initiative) e SASB (Sustainability Accounting Standards Board) rappresentano gli standard più riconosciuti a livello internazionale per la definizione delle strategie e dei sistemi di reporting di sostenibilità. In considerazione della crescente rilevanza della rendicontazione SASB per gli investitori è stata evidenziata nella seguente tavola di raccordo la corrispondenza con gli indicatori utilizzati nel Bilancio Integrato 2020.

SASB BILANCIO INTEGRATO 2020
Tema Indicatore Riferimento ai paragrafi/indicatori
Settore – INSURANCE
Transparent Information & Fair Advice for ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Qualità e Customer experience
Customers FN-IN-270a
⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
FN-IN-410a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
Incorporation of ESG Factors in investimento
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
Investment Management assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
Policies Designed to Incentivize
Responsible Behavior
FN-IN-410b ⦁ Prodotti ESG
⦁ Prodotti assicurativi con valore sociale e
ambientale
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
FN-IN-450a ⦁ La gestione e la rendicontazione dei rischi
Environmental Risk exposure legati al cambiamento climatico in base alle
indicazioni della Task Force on Climate
related Financial Disclosures
Systemic Risk Management FN-IN-550a ⦁ Outlook: la gestione dei rischi emergenti
Settore – ASSET MANAGEMENT
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
Transparent Information & Fair Advice for FN-AC-270a ⦁ Qualità e Customer experience
Customers ⦁ Reclami mensili
⦁ Reclami dei clienti per tipologia
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Diversità e inclusione
⦁ Inquadramento professionale dei dipendenti
per genere e fascia di età
⦁ Numero di dipendenti distinti per altri indicatori
Employee Diversity & Inclusion FN-AC-330a di diversità
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di impiego
e genere, distinti per linea di business
⦁ Numero di dipendenti per tipologia di contratto
e genere, distinti per linea di business
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
investimento
Incorporation of ESG Factors in ⦁ Integrazione ESG nelle politiche di
Investment Management & Advisory FN-AC-410a assicurazione
⦁ Percentuale degli investimenti sottoposti a
screening negativo e/o positivo su aspetti
sociali/ambientali
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
⦁ L'impegno di Poste Italiane nella gestione dei
rischi legati ai diritti umani
Business Ethics FN-AC-510a ⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni
gestite
dal
comitato
whistleblowing

⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Systemic Risk Management FN-AC-550a ⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi
Settore – AIR FREIGHT & LOGISTICS
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Decarbonizzazione immobili e logistica
⦁ Emissioni GHG dirette totali (Scope 1)
Greenhouse Gas Emissions TR-AF-110a ⦁ Emissioni GHG indirette totali (Scope 2)
⦁ Intensità delle emissioni di GHG riferite alle
strutture immobiliari
⦁ Consumi energetici interni al Gruppo
⦁ Consumi energetici esterni al Gruppo
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Altre emissioni dirette derivanti dall'attività di
Air Quality TR-AF-120a logistica
⦁ Altre emissioni indirette derivanti dall'attività di
logistica
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Relazioni con le parti sociali
Labor Practices FN-AC-510a ⦁ Tutela dei diritti umani in Azienda
⦁ Numero di contenziosi con i dipendenti
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
TR-AF-320a ⦁ Salute e sicurezza sul lavoro
Employee Health & Safety ⦁ Tipologia di infortuni, tasso di infortuni sul
lavoro registrabili, tasso di infortuni sul lavoro
con gravi conseguenze, tasso di assenteismo
e tasso di decessi risultanti da infortuni sul
lavoro del Gruppo
Supply Chain Management TR-AF-430a ⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane

⦁ Impatti ambientali della logistica
⦁ Altre emissioni GHG indirette totali (Scope 3)
Settore – COMMERCIAL BANKS
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi
⦁ Cybersecurity, Sicurezza Informatica e Privacy
⦁ Violazione della privacy e perdita dei dati
Data Security FN-CB-230a ⦁ Sicurezza IT e violazioni della sicurezza
informatica
⦁ Numero di clienti coinvolti in violazioni della
sicurezza IT
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
⦁ Inclusione finanziaria
⦁ Incidenza dei nuovi clienti nelle categorie più a
Financial Inclusion & Capacity Building FN-CB-240a rischio di esclusione finanziaria sul totale delle
nuove acquisizioni
⦁ Gli ATM per l'inclusione
⦁ Uffici Postali per l'integrazione culturale
⦁ La Strategia di Sostenibilità di Poste Italiane
FN-AC-510a ⦁ Lavorare con trasparenza e integrità
Business Ethics ⦁ Società analizzate per rischio corruzione e
copertura dei processi a rischio corruzione con
interventi di audit
⦁ Segnalazioni
gestite
dal
comitato
whistleblowing

⦁ Pratiche anti-concorrenziali
⦁ Formazione su procedure e politiche relative
all'anticorruzione
⦁ Casi di corruzione e concussione e azioni
correttive
⦁ Contributi politici
⦁ Approccio alla fiscalità
Systemic Risk Management FN-AC-550a ⦁ Modello di risk management e analisi dei rischi

TABELLA DI RACCORDO SDG E INDICATORI GRI STANDARDS

SDG
Tema
Indicatore GRI
Goal 1 – Povertà Zero Accesso ai servizi finanziari FS14
Fiscalità
207-1
207-2
ovunque nel mondo Sradicare la povertà in tutte le sue forme e 207-3
207-4
Qualità dell'aria

305-1
305-2
305-3
Goal 3 – Salute e benessere Gestione dei rifiuti


306-1
306-2
306-3
306-4
Garantire una vita sana e promuovere il
benessere di tutti a tutte le età.
Salute e sicurezza sul lavoro



306-5
403-2
403-3
403-6
403-9
Goal 4 – Istruzione di qualità Formazione
e
istruzione
professionale
404-1
Garantire un'istruzione di qualità, inclusiva ed
equa, e promuovere opportunità di
apprendimento continua per tutti.
Goal 5 – Uguaglianza di genere Parità di genere negli organi
di governo

102-22
102-24
Investimenti in infrastrutture 203-1

Principali capitali collegati

Raggiungere l'uguaglianza di genere e
l'autodeterminazione di tutte le donne e

Parità di genere nella

404-1
ragazze formazione dei dipendenti
401-2

404-3

Parità di genere

405-1

Prelievo
sostenibile

303-1
Goal 6 – Acqua pulita e igiene dell'acqua
303-2

303-3

Gestione dei rifiuti

306-1
Garantire la disponibilità e la gestione
306-2
sostenibile di acqua e servizi igienici per tutti.
306-3

306-5
Goal 7 – Energia pulita e
Efficienza energetica

302-1
accessibile
302-2

Energia rinnovabile

302-1

302-2
Garantire l'accesso all'energia a prezzo
accessibile, affidabile, sostenibile e moderna
per tutti.
Goal 8 – Lavoro dignitoso e
crescita economica

Accesso ai servizi finanziari

FS14

Informazioni sui dipendenti

102-8
Promuovere una crescita economica
duratura, inclusiva e sostenibile, la piena
occupazione e il lavoro dignitoso per tutti.

Accordi contrattazione
collettiva

102-41

Investimenti in infrastrutture

201-1

Efficienza
nei
materiali
utilizzati

301-1

Efficienza energetica

302-1

302-2

Guadagni, salari e benefici

401-2


Relazioni tra lavoratori e
management

402-1

Salute e sicurezza sul lavoro

403-1

403-2

403-3

403-4

403-5

403-7

403-8

403-9

Formazione e istruzione

404-1
professionale
404-3

Diversità e pari opportunità

405-1
Goal 9 – Industria,
Investimenti in infrastrutture

201-1
innovazione e infrastrutture
203-1

Costruire un'infrastruttura resiliente, promuovere l'industrializzazione inclusiva e sostenibile e sostenere l'innovazione.

Goal 10 – Ridurre le
disuguaglianze
Finanza responsabile FS11
Informazioni sui dipendenti 102-8
Sviluppo economico in aree
ad alta povertà
203-1
Fiscalità
207-1
207-2
207-3

207-4
Equa formazione dei
dipendenti
404-1
404-3

Ridurre le disuguaglianze all'interno dei e fra

i Paesi.

Goal 11 – Città e comunità Investimenti in infrastrutture 203-1
sostenibili
Gestione dei rifiuti 306-4
306-5
Rendere le città e gli insediamenti umani
inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.
Uso efficiente / riciclo dei
materiali
301-1
Efficienza energetica 302-1
302-2
Goal 12 – Consumo e produzioni Prelievi idrici per fonte 303-1
responsabili 303-3
Qualità dell'aria 305-1
Garantire modelli di consumo e produzione 305-2
sostenibili. 305-3
Gestione dei rifiuti 306-1
306-2
306-3
306-4
306-5
Goal 13 – Agire per il clima Efficienza energetica 302-1
302-2
Emissioni GHG 305-1
305-2
Adottare misure urgenti per combattere i 305-3
cambiamenti climatici e le loro 305-4

conseguenze.

Goal 14 – La vita
sott'acqua
Conservare e utilizzare in modo sostenibile

Acidificazione degli oceani
Gestione dei rifiuti






305-1
305-2
305-3
305-4
306-1
306-3
306-5
gli oceani, i mari e le risorse marine.
Goal 15 – La vita sulla terra
Degrado delle foreste


305-1
305-2
305-3
305-4
Proteggere, ripristinare e promuovere l'uso
sostenibile degli ecosistemi terrestri, gestire
in modo sostenibile le foreste, contrastare la
desertificazione, arrestare e invertire il
degrado dei suoli e fermare la perdita di
biodiversità.
Gestione dei rifiuti
306-3
306-5
Parità di genere negli organi
di governo

102-22
102-24
Goal 16 - Pace, giustizia e
istituzioni forti
Promuovere società pacifiche e inclusive
orientate allo sviluppo sostenibile, garantire
a tutti l'accesso alla giustizia e costruire
istituzioni efficaci, responsabili e inclusive a
tutti i livelli.
Anticorruzione
205-1
205-3
Salute e sicurezza sul lavoro
403-9
403-4
Politica pubblica 415-1
Protezione della Privacy 418-1

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Goal 17 - Partenariato globale Fiscalità 207-1
per lo sviluppo sostenibile 207-2
207-3
207-4
Rafforzare le modalità di attuazione e
rilanciare il partenariato globale per lo
sviluppo sostenibile

I BILANCI DI POSTE ITALIANE AL 31 DICEMBRE 2020

1. PREMESSA

Poste Italiane SpA (di seguito anche la "Capogruppo"), società derivante dalla trasformazione dell'Ente Pubblico Poste Italiane disposta dalla Delibera del CIPE n. 244 del 18 dicembre 1997, ha sede legale in Roma (Italia), viale Europa n. 190.

Dal 27 ottobre 2015, le azioni di Poste Italiane sono quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA). Al 31 dicembre 2020 la Società è partecipata per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale. L'attività di indirizzo e gestione su Poste Italiane SpA è esercitata dal MEF. Al 31 dicembre 2020, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari al 0,4026% del capitale sociale).

L'attività del Gruppo Poste Italiane (di seguito anche il "Gruppo") consiste nell'espletamento del Servizio Universale Postale in Italia e nell'offerta di prodotti e servizi integrati di comunicazione, logistici, finanziari e assicurativi su tutto il territorio nazionale attraverso una rete di circa 13 mila Uffici Postali.

Le modalità di valutazione e rappresentazione del business del Gruppo sono ricondotte a quattro macroaree (cd. Settori operativi): (i) settore della Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, (ii) settore dei Pagamenti e Mobile, (iii) settore dei Servizi finanziari e (iv) settore dei Servizi assicurativi.

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre le attività della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane S.p.A. che operano a favore degli altri settori in cui opera il Gruppo.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA. A partire dal 2020, e in coerenza con le modifiche organizzative che nel corso del 2019 hanno visto la confluenza delle attività di presidio dei canali digitali all'interno del Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è stata aggiornata la denominazione del Settore Pagamenti Mobile e Digitale in Pagamenti e Mobile.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività del Patrimonio Bancoposta che comprendono la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento (affidati in outsourcing al settore Pagamenti e Mobile), l'intermediazione in cambi, la promozione e il collocamento di finanziamenti da banche e altri intermediari finanziari abilitati, la prestazione di servizi di investimento e alle attività della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi riguarda l'attività di Poste Vita SpA, operante nel settore assicurativo Vita principalmente dei Rami ministeriali I, III e V, e delle sue controllate dirette Poste Assicura SpA, operante nel settore Danni e Poste Welfare Servizi Srl che svolge attività strumentale al settore in commento.

La presente Sezione della Relazione Finanziaria Annuale (I bilanci di Poste Italiane) comprende il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, il bilancio separato di Poste Italiane SpA e il Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, riferiti all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 e redatti in euro, moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera.

Il bilancio consolidato del Gruppo è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio consolidato, dal Conto economico complessivo consolidato, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato e dalle Note al Bilancio. Tutti i valori indicati nei prospetti contabili e nelle note sono espressi in milioni di euro, salvo diversamente indicato.

Il bilancio separato di Poste Italiane SpA è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio, dal Conto economico complessivo, dal Prospetto di movimentazione del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalle Note al Bilancio. I valori indicati nei prospetti contabili sono espressi in euro (salvo il Rendiconto finanziario che è espresso in migliaia di euro), mentre quelli indicati nelle note sono espressi in milioni di euro salvo diversamente indicato.

Per il bilancio consolidato e il bilancio separato sono previsti note comuni per la trattazione di tematiche identicamente riferite sia al Gruppo che a Poste Italiane SpA. Le tematiche in commento riguardano, nello specifico:

  • la modalità di presentazione del bilancio e i principi contabili adottati;
  • l'informativa sulle fonti e le modalità di determinazione del fair value;
  • l'informativa sui rischi finanziari e sulle operazioni di copertura;
  • la sintesi sui principali procedimenti in corso e rapporti con le Autorità alla data del 31 dicembre 2020;
  • e, in generale, talune ulteriori informazioni richieste dai principi contabili, la cui presentazione in un'unica sezione si è ritenuto permetta una migliore lettura (ad es. posizione finanziaria netta, dati salienti delle partecipazioni detenute, ecc.).

Al Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta, redatto secondo le specifiche regole di presentazione dell'informativa finanziaria stabilite dalla normativa bancaria di riferimento, che costituisce parte integrante del bilancio separato di Poste Italiane SpA, è dedicata una trattazione distinta nell'ambito della presente Sezione.

2. MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI, METODOLOGIE E PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

2.1 CONFORMITA' AGLI IAS/IFRS

I conti annuali sono redatti secondo i princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del Decreto Legislativo n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano.

Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2020, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

2.2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DEI BILANCI

I princípi contabili riflettono la piena operatività del Gruppo e di Poste Italiane SpA nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste Italiane, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal piano strategico "2024 Sustain & Innovate" approvato dal CdA nell'adunanza del 18 Marzo 2021.

Nello schema di Stato patrimoniale è stato adottato il criterio "corrente/non corrente"73. Nel Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio è stato adottato il criterio di classificazione basato sulla natura delle componenti di costo; il dettaglio relativo agli interessi attivi calcolati utilizzando il criterio dell'interesse effettivo, nonché degli utili e delle perdite derivanti dall'eliminazione contabile di attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (di cui allo IAS 1 - Presentazione del bilancio paragrafo 82) è riportato nella sezione 5.3 Note al Conto economico. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto74.

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nei presenti conti annuali sono uniformi a quelli di predisposizione dei conti annuali al 31 dicembre 2019.

L'informativa fornita nei presenti bilanci annuali nonché i principi contabili adottati sono conformi agli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei e degli standard setter (ESMA, CONSOB e IFR Foundation)75 pubblicate nel corso dell'esercizio 2020 e 2021 al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, fortemente influenzato dalla pandemia. I riflessi contabili prodotti dal rispetto di tali raccomandazioni sono descritti nella sezione 2.5 - Uso di stime.

Nella redazione dei conti annuali si è tenuto conto delle disposizioni CONSOB contenute nella Delibera n. 15519 del 27 luglio 2006 e nella Comunicazione n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006.

Come previsto dalla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, negli schemi di Stato patrimoniale, Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e Rendiconto finanziario sono evidenziati gli ammontari delle posizioni o transazioni con parti correlate. Inoltre, nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio sono rappresentati, ove esistenti e qualora di importo significativo, i proventi e oneri derivanti da operazioni non ricorrenti ovvero da fatti che non si ripetono frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività. Informazioni di dettaglio in merito agli eventi ed operazioni non ricorrenti, inclusa la loro incidenza sulla situazione patrimoniale e finanziaria, sul risultato economico nonché sui flussi finanziari della società e/o del gruppo, sono fornite nel paragrafo "Eventi o operazioni significative non ricorrenti".

Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2019, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.

A riguardo, si segnala che nell'ambito del Prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio consolidato, è stata rivista la modalità di presentazione delle componenti positive e negative di reddito relative al business finanziario, al fine di consentire una lettura convergente con la rappresentazione prevista dal bilancio bancario secondo la normativa Banca d'Italia; tale modalità di presentazione garantisce, peraltro, una maggiore coerenza anche rispetto all'attuale esposizione delle componenti positive e negative di reddito relative al business assicurativo. Nel dettaglio, e in conformità con quanto previsto dallo IAS 1, nel prospetto di Conto economico consolidato al 31 dicembre 2020 è stata inserita la voce "Ricavi netti per servizi finanziari", definita come la somma dei "Ricavi

75 Public statement ESMA32-63-951 del 25 marzo 2020 "Accounting implications of the COVID-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9"; Documento IASB del 27 marzo 2020 "IFRS 9 and Covid-19 - Accounting for expected credit losses applying IFRS 9-Financial Instruments in the light of current uncertainty resulting from the covid-19 pandemic"; Public statement ESMA32-63-1041 del 28 ottobre 2020 "European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports"; Richiamo di attenzione CONSB n. 1/21 del 16 febbraio 2021.

73 Le attività correnti includono attività (come rimanenze e crediti commerciali) che vengono vendute utilizzate o realizzate come parte del normale ciclo operativo, anche quando non è previsto che esse siano realizzate entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio (IAS 1 par. 68).

74 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

da servizi finanziari" e degli "Oneri derivanti da operatività finanziaria", in precedenza separatamente rappresentati rispettivamente tra i "Ricavi netti della gestione ordinaria" e tra i costi, a concorrenza del Risultato operativo e di intermediazione76. Al fine di assicurare lo stesso set informativo previsto dalle precedenti Relazioni finanziarie, la voce è contestualmente corredata del dettaglio informativo delle singole componenti positive e negative che contribuiscono al margine esposto.

Ai sensi dell'art. 2447-septies del Codice Civile, a seguito della costituzione nell'esercizio 2011 del Patrimonio destinato esclusivamente all'esercizio dell'attività Bancoposta, i beni e i rapporti compresi in tale Patrimonio sono distintamente indicati nello Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA, in apposito prospetto integrativo, e nelle relative note del bilancio.

Con riferimento all'interpretazione e applicazione dei princípi contabili internazionali di nuova pubblicazione o che sono stati oggetto di revisione, nonché per la trattazione degli aspetti fiscali77 le cui interpretazioni dottrinali e giurisprudenziali non possono ancora ritenersi esaustive, si è fatto riferimento ai prevalenti orientamenti della migliore dottrina in materia: eventuali futuri orientamenti e aggiornamenti interpretativi troveranno riflesso nei successivi esercizi, secondo le modalità di volta in volta previste dai princípi contabili di riferimento.

2.3 PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI

I conti annuali del Gruppo Poste Italiane sono stati redatti applicando il criterio del costo, salvo nei casi in cui è obbligatoria l'applicazione del criterio del fair value ("valore equo").

Di seguito si riportano i princípi contabili adottati all'interno del Gruppo Poste Italiane per la valutazione e rappresentazione delle principali voci di bilancio.

Immobili, impianti e macchinari

Gli Immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo d'acquisto o di costruzione al netto degli ammortamenti accumulati e delle eventuali perdite di valore. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla costruzione all'asset, incluso - ove identificabile e misurabile - quello relativo ai dipendenti coinvolti nella fase di relativa progettazione e/o predisposizione all'uso. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisizione o costruzione di immobili, impianti e macchinari sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. Gli oneri sostenuti per le manutenzioni e le riparazioni di natura ordinaria e/o ciclica sono direttamente imputati al Conto economico dell'esercizio di competenza. La capitalizzazione dei costi per l'ampliamento, ammodernamento o miglioramento degli elementi strutturali di proprietà o in uso da terzi è effettuata nei limiti in cui essi rispondano

77 In relazione agli aspetti fiscali, l'Amministrazione Finanziaria ha fornito interpretazioni ufficiali sistematiche solo su alcuni degli effetti derivanti dalle disposizioni fiscali contenute nel D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, nella Legge n. 244 del 24 dicembre 2007 (Legge Finanziaria 2008), e nel Decreto Ministeriale del 1° aprile 2009, di attuazione della Finanziaria 2008, in relazione alle numerose modifiche intervenute in tema di IRES e IRAP, mentre il Decreto del MEF dell'8 giugno 2011 contiene disposizioni di coordinamento tra i principi contabili internazionali adottati con regolamento UE ed entrati in vigore nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2009 e il 31 dicembre 2010, nonché regole di determinazione della base imponibile dell'IRES e dell'IRAP. Inoltre, ai nuovi principi sono applicate le regole contenute nei decreti fiscali di endorsement emanati dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, in applicazione di quanto previsto dalla Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 (Decreto milleproroghe).

76 Le singole componenti che contribuiscono ai ricavi netti per servizi finanziari continueranno, nell'ambito del Prospetto dell'utile (perdita) di esercizio consolidato, a movimentare le medesime voci presentate fino al 2019 e ad essere separatamente rappresentate sotto la nuova voce di ricavo. L'impostazione non comporta alcuna variazione delle misure chiave del bilancio quali il Risultato operativo e di intermediazione e l'Utile netto.

ai requisiti per essere separatamente classificati come attività o parte di un'attività, applicando il criterio del component approach, secondo il quale ciascuna componente suscettibile di un'autonoma valutazione della stimata vita utile e del suo valore è contabilizzata e ammortizzata distintamente.

Il valore di prima iscrizione è rettificato dall'ammortamento sistematico, calcolato a quote costanti dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto all'uso, in funzione della stimata vita utile. I terreni non sono ammortizzati. Nel corso dell'esercizio 2020, nell'ambito del più ampio processo di aggiornamento del Piano industriale che ha previsto, tra l'altro, un'analisi strategica del patrimonio del Gruppo, è stata svolta, con il supporto tecnico/specialistico di un soggetto terzo, una complessa attività di valutazione e articolazione del portafoglio immobiliare in cluster omogenei che ha reso necessario l'aggiornamento delle vite utili e valori residui di talune categorie degli attivi immobilizzati. Per il dettaglio in merito alla vita utile delle principali classi di Immobili, impianti e macchinari del Gruppo e per l'analisi degli effetti derivanti dalla suddetta attività, si rinvia alla Nota 2.5 – Uso di stime.

Gli immobili e i relativi impianti e macchinari fissi che insistono su terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione stessa, sono iscritti, in base alla rispettiva natura, tra gli Immobili, impianti e macchinari e ammortizzati in quote costanti nel periodo più breve tra la vita utile del bene e la durata residua della concessione.

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36 – Riduzione di valore delle attività; al riguardo, si rimanda alla trattazione delle riduzioni di valore degli asset).

Gli utili e le perdite derivanti da cessioni o dismissioni di cespiti sono determinati per differenza fra il ricavo di vendita e il valore netto contabile dell'attività dismessa o alienata, e sono imputati al Conto economico del periodo di competenza.

Investimenti immobiliari

Gli Investimenti immobiliari riguardano immobili posseduti al fine di percepire canoni di locazione o conseguire un apprezzamento del capitale investito, o per entrambi i motivi, che generano pertanto flussi finanziari ampiamente indipendenti dalle altre attività. Agli investimenti immobiliari sono applicati i medesimi princípi e criteri adottati per gli Immobili, impianti e macchinari. Per il dettaglio in merito alla vita utile degli Investimenti immobiliari del Gruppo, si rinvia alla Nota 2.5 – Uso di stime.

Attività immateriali

Le Attività immateriali sono costituite da elementi non monetari, identificabili e privi di consistenza fisica, controllabili e atti a generare benefíci economici futuri. Il valore di iniziale iscrizione è rettificato per gli ammortamenti cumulati, nei casi in cui è previsto un processo d'ammortamento, e per le eventuali perdite di valore.

In particolare, i Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono valutati inizialmente al costo di acquisto. Tale costo è incrementato per gli oneri direttamente correlati all'acquisto o alla predisposizione all'utilizzo dell'asset. Gli interessi passivi che il Gruppo dovesse sostenere per finanziamenti specificamente finalizzati all'acquisto di Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono capitalizzati unitamente al valore dell'asset; tutti gli altri interessi passivi sono invece rilevati come oneri finanziari nel Conto economico dell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso. Il

piano di ammortamento prevede un metodo di ripartizione lineare, in modo da distribuire il costo sostenuto per l'acquisto del diritto lungo il periodo più breve tra quello di atteso utilizzo e la durata dei relativi contratti, a partire dal momento in cui il diritto acquisito diviene esercitabile.

Nell'ambito dei Diritti di brevetto industriale e di utilizzazione delle opere dell'ingegno, di licenze e di diritti simili sono rilevati i costi direttamente associati alla produzione interna di prodotti software unici e identificabili e che genereranno benefíci economici futuri con orizzonte temporale superiore a un anno. I costi diretti includono – ove identificabile e misurabile – l'onere relativo ai dipendenti coinvolti nello sviluppo software. I costi sostenuti invece per la manutenzione dei prodotti software sviluppati internamente sono imputati al Conto economico nell'esercizio di competenza. L'ammortamento ha inizio nel momento in cui l'attività è disponibile all'uso e si estende, sistematicamente e in quote costanti, in relazione alla sua stimata vita utile (di norma in 3 anni). Gli eventuali costi di ricerca non sono mai capitalizzati.

Tra le attività immateriali del Gruppo, l'Avviamento è costituito dall'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto al fair value netto alla data di acquisto di attività e passività che costituiscono aziende o rami aziendali. Se relativo alle partecipazioni valutate al Patrimonio netto, è incluso nel valore delle partecipazioni stesse. L'avviamento non è soggetto ad ammortamento sistematico, bensì al test periodico finalizzato a rilevare un'eventuale perdita per riduzione di valore (cd. impairment test, ai sensi dello IAS 36). Tale test viene effettuato con riferimento all'unità organizzativa generatrice dei flussi finanziari (di seguito anche cash generating unit o CGU) cui attribuire l'avviamento. La metodologia adottata per l'effettuazione del test e gli effetti contabili dell'eventuale riduzione di valore è descritta al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Contratti di leasing

Alla stipula del contratto, è valutata l'effettiva esistenza di una componente di leasing. Il contratto è, o contiene un leasing se in cambio di un corrispettivo conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'attività è di norma specificata in quanto esplicitamente indicata nel contratto ovvero nel momento in cui è disponibile per essere utilizzata dal cliente. Il diritto di controllo è invece valutato in base al diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività e al diritto di decidere sul relativo utilizzo. Nel corso della vita contrattuale, la valutazione iniziale è rivista solo a fronte di cambiamenti delle condizioni del contratto, con impatto sostanziale sul diritto di controllo dell'attività sottostante. Se il contratto di leasing contiene anche una componente non leasing, quest'ultima viene separata e trattata secondo il principio contabile di riferimento. Tuttavia, nel caso in cui la separazione non sia conseguibile in base a criteri oggettivi, la componente di leasing e quella di non leasing sono sottoposte congiuntamente alla disciplina contabile del leasing.

Alla data di inizio del contratto è iscritto un diritto di utilizzo dell'asset oggetto di leasing, pari al valore iniziale della corrispondente passività di leasing, più i pagamenti dovuti prima o contestualmente alla data di decorrenza contrattuale (ad es. spese di agenzia). Successivamente tale diritto d'utilizzo è valutato al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore. L'ammortamento inizia alla data di decorrenza del leasing, e si estende nel più breve tra la durata contrattuale e la vita utile dell'asset sottostante.

La passività per il leasing è inizialmente iscritta al valore attuale dei canoni di leasing non pagati alla data di decorrenza contrattuale78, attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale, definito per durata di

- i pagamenti variabili dovuti per il leasing che dipendono da un indice o un tasso, valutati inizialmente utilizzando

78 I pagamenti inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing comprendono:

- i pagamenti fissi, al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere;

finanziamento e per ciascuna società del Gruppo. Successivamente, la passività di leasing viene ridotta per riflettere i canoni di leasing pagati e incrementata per riflettere gli interessi sul valore che residua.

La passività per leasing viene rideterminata (con conseguente adeguamento del diritto d'uso) in caso di modifica:

  • della durata del leasing (ad es. nel caso di risoluzione anticipata del contratto, o di proroga della data scadenza);
  • della valutazione di un'opzione di acquisto dell'attività sottostante; in tali casi i pagamenti dovuti per il leasing saranno rivisti sulla base della durata rivista del leasing e per tener conto della variazione degli importi da pagare nel quadro dell'opzione di acquisto;

• dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, derivante da una variazione dell'indice o tasso utilizzato per determinare i pagamenti (es. ISTAT) ovvero per effetto di una ricontrattazione delle condizioni economiche. Solo nel caso di una variazione significativa della durata del leasing o dei futuri pagamenti dovuti per il leasing, il valore residuo della passività di leasing viene rideterminato facendo riferimento al tasso di finanziamento marginale vigente alla data della modifica; in tutti gli altri casi, la passività di leasing è rideterminata utilizzando il tasso di sconto iniziale.

Qualora eventi o cambiamenti di situazione indichino che il valore di carico del diritto d'uso non possa essere recuperato, tale asset è sottoposto a verifica per rilevare eventuali perdite di valore secondo le disposizioni previste dal principio contabile di riferimento IAS 36 - Riduzione di valore delle attività.

Il Gruppo si avvale della facoltà concessa dal principio di non applicazione delle nuove disposizioni ai contratti di breve termine (con durata non oltre i dodici mesi) e a contratti in cui la singola attività sottostante sia di basso valore (fino a 5.000 euro); per tali contratti, il Gruppo continua a rilevare linearmente a Conto economico i canoni di leasing in contropartita di debiti commerciali di breve termine.

Riduzione di valore di attività

A ciascuna data di riferimento di bilancio, le Attività materiali e immateriali con vita definita sono analizzate al fine di identificare l'esistenza di eventuali indicatori di riduzione del loro valore (ai sensi dello IAS 36). Se si manifesta la presenza di tali indicatori, si procede alla stima del valore recuperabile delle attività interessate. Il valore recuperabile di un'attività è il maggiore tra il suo fair value, ridotto dei costi di vendita, e il suo valore d'uso, laddove quest'ultimo è il valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per tale attività. Nel determinare il valore d'uso, i flussi finanziari futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto che riflette la valutazione corrente di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo dell'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Il valore d'uso delle attività che non generano flussi finanziari indipendenti è determinato in relazione alla cash generating unit (CGU) cui tale attività appartiene.

Prescindendo dal riscontro di eventuali indicatori di riduzione di valore, viene effettuato l'impairment test almeno una volta l'anno per le seguenti specifiche attività:

Non sono invece inclusi nel valore iniziale della passività per leasing i pagamenti variabili che non dipendono da un indice o da un tasso. Tali pagamenti sono rilevati come un costo nel prospetto di Conto Economico, nel periodo in cui l'evento o la condizione che genera l'obbligazione si verifica.

un indice o un tasso alla data di decorrenza (es. adeguamenti ISTAT);

- il prezzo di esercizio dell'opzione di acquisto, se il locatario ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione.

  • attività immateriali con una vita utile indefinita o che non sono ancora disponibili: tale verifica può essere fatta in qualsiasi momento durante un esercizio, a patto che avvenga nello stesso momento ogni anno;
  • l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale.

L'eventuale riduzione di valore di un'attività/CGU, riscontrata nel caso e nella misura in cui il valore recuperabile risulti inferiore al valore di iscrizione in bilancio, viene immediatamente rilevata e imputata a Conto economico come svalutazione. In particolare, nel caso in cui l'eventuale impairment riguardi l'avviamento e risulti superiore al relativo valore di iscrizione in bilancio, l'ammontare residuo viene allocato alle attività incluse nella cash generating unit cui l'avviamento è attribuito, in proporzione al loro valore di carico79. Se, in un periodo successivo, vengono meno i presupposti per una svalutazione precedentemente effettuata, il valore contabile dell'attività/CGU, a eccezione dell'avviamento, è ripristinato con imputazione a Conto economico, nei limiti del valore netto di carico che l'attivo in oggetto avrebbe avuto se non fosse stata effettuata la svalutazione e fossero stati effettuati gli ammortamenti.

Partecipazioni

Nell'ambito del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane, le partecipazioni in società controllate non significative (individualmente e in aggregato) e non consolidate, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole, cd. "società collegate", e in società a controllo congiunto sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. Si veda inoltre la nota 2.4 - Criteri e metodologie di consolidamento.

Nell'ambito del bilancio separato di Poste Italiane SpA, le partecipazioni in imprese controllate e collegate sono iscritte al costo (comprensivo dei costi accessori di diretta imputazione) rettificato per eventuali perdite di valore. In presenza di eventi che ne fanno presumere una riduzione, il valore delle partecipazioni in imprese controllate e collegate è oggetto di verifica di recuperabilità. Eventuali perdite di valore (ovvero successivi ripristini) sono rilevate nelle medesime modalità e limiti descritti per le Attività materiali e immateriali al paragrafo "Riduzione di valore di attività".

Strumenti finanziari

In conformità all'IFRS 9 – Strumenti finanziari, la classificazione delle attività e passività finanziarie è determinata al momento della loro iniziale rilevazione in contabilità, che avviene al relativo fair value, in funzione dello scopo per cui essi sono stati acquisiti. La data di rilevazione contabile degli acquisti e delle vendite di strumenti finanziari è determinata per categorie omogenee e corrisponde al momento in cui il Gruppo si impegna ad acquistare o vendere l'attività (data di negoziazione o Transaction date), ovvero, come nel caso dell'operatività del BancoPosta, alla data di regolamento (Settlement date)80. Le variazioni di fair value intervenute tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse in bilancio.

I crediti commerciali sono, invece, iscritti al prezzo di transazione ai sensi dell'IFRS 15 - Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

79 Laddove l'ammontare dell'eventuale rettifica di valore non fosse assorbito interamente dal valore contabile della attività/CGU, ai sensi dello IAS 36 nessuna passività è rilevata, a meno che non risulti integrata una fattispecie di passività prevista da principi contabili internazionali diversi dallo IAS 36.

80 Ciò è possibile trattandosi di operazioni effettuate in mercati organizzati (c.d. regular way).

Le Attività finanziarie sono classificate al momento della prima iscrizione in una delle seguenti categorie sulla base del modello di business definito per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali delle stesse:

• Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model Held to Collect - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale (Solely Payments of Principal and Interest). Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (Other Comprehensive Income - OCI)

Tale categoria accoglie le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model Held to Collect and Sell - HTC&S) e i cui termini contrattuali prevedono a determinate date flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (Solely Payments of Principal and Interest).

Tali attività finanziarie sono valutate al fair value e, fino a quando non sono eliminate contabilmente o riclassificate, gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo. Fanno eccezione gli utili e le perdite per riduzione di valore e gli utili e le perdite su cambi, rilevati a Conto economico nell'esercizio di competenza. Se l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, l'utile/(perdita) cumulato precedentemente rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato nel Conto economico.

All'interno di tale categoria sono compresi anche gli strumenti rappresentativi di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option). Tale opzione prevede esclusivamente la rilevazione a Conto economico dei soli dividendi.

• Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico

Tale categoria accoglie: (a) le attività finanziarie acquisite principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); (b) le attività designate al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; (c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico; (d) gli strumenti derivati, salvo la parte efficace di quelli designati come strumenti di copertura dei flussi di cassa cash flow hedge. Le attività finanziarie appartenenti alla categoria in oggetto sono valutate al fair value e le relative variazioni sono imputate a Conto economico. I derivati valutati al fair value con variazioni di valore imputate al Conto economico sono trattati come attività o passività, a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

La classificazione come "correnti" o "non correnti" delle Attività finanziarie valutate al Costo ammortizzato e delle Attività finanziarie valutate al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo dipende dalla scadenza contrattuale dello strumento, posto che sono rilevate nelle attività correnti quelle il cui realizzo è atteso entro dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio. Le Attività finanziarie valutate al fair value rilevato a Conto economico sono, invece, classificate come "correnti" se detenute per la negoziazione, oltre che se ne è prevista la cessione entro dodici mesi rispetto alla data di bilancio.

Per le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo, le perdite attese sono rilevate nel risultato economico d'esercizio secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)": (i) le perdite attese sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono oggetto di accantonamento in un apposito fondo rettificativo (ii) le perdite attese sulle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, sono rilevate nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di fair value iscritta nel patrimonio netto. Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario. Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato (stage 3) ossia sulla base del valore dell'esposizione – determinato in base al tasso di interesse effettivo – rettificato delle perdite attese.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale. Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo. Relativamente ai crediti commerciali è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Nella circostanza molto rara in cui l'entità decida di modificare il proprio business model, le attività finanziarie precedentemente contabilizzate sono riclassificate nella nuova categoria contabile; gli effetti della riclassifica sono rilevati solo prospetticamente, e non devono quindi essere rideterminati gli utili/perdite e interessi rilevati in precedenza. Di seguito sono descritti gli effetti derivanti dalle riclassifiche:

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato a Conto economico, il fair value dell'attività è rilevato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite

risultanti dalla eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati direttamente a Conto economico;

  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al Costo ammortizzato, il fair value alla data della riclassificazione diventa il nuovo valore contabile lordo;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al Costo ammortizzato a quella al fair value rilevato nelle Altre componenti di conto economico complessivo, il fair value è valutato alla data della riclassificazione. Gli utili o le perdite risultanti dall'eventuale differenza tra il precedente costo ammortizzato e il fair value sono rilevati nelle altre componenti di conto economico complessivo. Il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese su crediti non sono rettificati a seguito della riclassificazione;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al Costo ammortizzato, l'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è eliminato dal patrimonio netto rettificando il fair value dell'attività finanziaria alla data della riclassificazione. Di conseguenza, l'attività finanziaria è valutata come se fosse sempre stata valutata al costo ammortizzato, non rettificando il tasso di interesse effettivo e la valutazione delle perdite attese;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato a Conto economico a quella al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, è mantenuta la valutazione al fair value;
  • se l'attività finanziaria viene riclassificata dalla categoria al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo a quella al fair value rilevato a Conto economico continua ad essere valutata al fair value. L'utile (perdita) cumulato rilevato precedentemente nelle altre componenti di conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto a conto economico alla data della riclassificazione.

Le Attività finanziarie sono rimosse dallo Stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa dallo strumento si è estinto ovvero sono stati sostanzialmente trasferiti tutti i rischi e benefíci relativi allo strumento stesso o il relativo controllo. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e dei benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. Infine, le attività cedute sono cancellate dal bilancio nel caso in cui venga mantenuto il diritto contrattuale a ricevere i flussi di cassa delle stesse, ma contestualmente venga assunta un'obbligazione contrattuale a pagare detti flussi ad un soggetto terzo, senza ritardo e solamente nella misura di quelli ricevuti.

In aggiunta, per le attività finanziarie deteriorate la cancellazione può avvenire a seguito di stralcio delle stesse (cosiddetto "write off"), a seguito della presa d'atto dell'insussistenza di ragionevoli aspettative di recupero (es. prescrizione).

Le Passività finanziarie, relative a finanziamenti, debiti commerciali e altre obbligazioni a pagare, sono valutate al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei prestiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato. Le passività finanziarie sono classificate nelle passività correnti, salvo che si abbia un diritto incondizionato a differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio.

Quando obbligatoriamente previsto dal principio contabile (ad esempio in caso di strumenti derivati passivi) ovvero quando si decide irrevocabilmente di designare tali strumenti al fair value (fair value option), le passività

finanziarie sono valutate al fair value rilevato a Conto economico. In quest'ultimo caso le variazioni di fair value attribuibili alla variazione del proprio rischio di credito (Own Credit Risk) sono rilevate direttamente a Patrimonio netto, a meno che tale trattamento non crei o ampli un'asimmetria contabile, mentre l'ammontare residuo delle variazioni di fair value delle passività sarà rilevato a Conto economico.

Le passività finanziarie vengono rimosse dal bilancio al momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

Con riguardo alle operazioni in Hedge Accounting il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9, e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39. In conformità a tale principio, alla data di stipula del contratto gli Strumenti derivati sono contabilizzati al fair value e, se non soddisfano i requisiti per la contabilizzazione quali strumenti di copertura, le variazioni del fair value rilevate successivamente alla prima iscrizione sono separatamente contabilizzate nel Conto economico dell'esercizio.

Se, invece, gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value continuano a seguire le regole previste dallo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione di seguito indicate.

Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge81

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate al Conto economico. Quando la copertura non è perfettamente "efficace", ossia sono rilevate differenze tra le suddette variazioni, la parte non "efficace" rappresenta un onere o provento separatamente iscritto tra le componenti del reddito dell'esercizio.

Lo IAS 39 consente che l'oggetto di copertura dal fair value possa essere individuato non solo in una singola attività o passività finanziaria ma anche in un importo monetario, riveniente da una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possa essere utilizzato per ridurre le oscillazioni da fair value degli strumenti oggetto di copertura al modificarsi dei tassi di interesse di mercato (cd. copertura generica o macrohedging). Non possono essere oggetto di copertura generica importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture classiche di fair value (microhedging), una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura, e se i risultati effettivi siano all'interno dell'intervallo richiesto dallo IAS 39.

Cash flow hedge82

82 Copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

81 Copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico.

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto la cui movimentazione è rappresentata nelle Altre componenti di Conto economico complessivo (Riserva da cash flow hedge). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nel Conto economico del periodo considerato. Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura, la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per esempio, acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva da cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita al Conto economico dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva da cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dai presenti bilanci. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Crediti acquisiti in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020

I crediti acquistati in riferimento al decreto rilancio n. 34/2020 (poi convertito con Legge n. 77 del 17 luglio 2020) non essendo identificabile un framework contabile direttamente applicabile a tale fattispecie, nel rispetto di quanto previsto dallo IAS 8, si è proceduto a definire un accounting policy idonea a fornire un'informativa rilevante e attendibile volta a garantire una rappresentazione fedele della posizione finanziaria, reddituale e dei flussi di cassa e che rifletta la sostanza economica e non la mera forma dell'operazione. Sulla base delle analisi svolte e dei documenti pubblicati dai principali organismi di vigilanza italiani (Documento congiunto Banca d'Italia, IVASS e CONSOB), sebbene alla fattispecie non sia direttamente applicabile la definizione di attività finanziaria presente nello IAS 32, dal momento che:

• all'inception sorge, nel bilancio del cessionario, un asset così come definito dal Conceptual Framework

  • il loro utilizzo può essere effettuato per compensare un debito usualmente estinto in denaro (debiti di imposta), nonché essere scambiati con altre attività finanziarie a condizioni che possono essere potenzialmente favorevoli all'entità
  • può essere identificato un business model (Hold to Collect, Hold to Collect and Sell)

è stato sviluppato un modello contabile basato sull'IFRS 9, e conseguentemente, i crediti vengono iscritti alla data di acquisto al loro fair value (coincidente con il prezzo pagato) e valutati successivamente sulla base del costo ammortizzato.

Classificazione dei crediti e debiti del Patrimonio BancoPosta

I crediti e i debiti del Patrimonio BancoPosta sono considerati aventi natura di attività e passività finanziarie se attinenti alle attività caratteristiche di raccolta e impiego del Bancoposta, ovvero ai servizi delegati dalla clientela. Le contropartite dei costi e dei ricavi operativi, se non liquidate o ricondotte a forma propria secondo quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 272 del 30 luglio 2008 - Matrice dei conti, sono iscritte nell'ambito dei debiti e crediti commerciali.

Own use exemption

I principi previsti per la rilevazione e valutazione degli strumenti finanziari sono applicati anche ai contratti derivati di acquisto e vendita di elementi non finanziari che possono essere regolati tramite disponibilità liquide o altri strumenti finanziari, ad eccezione di quei contratti che sono stati sottoscritti e continuano a essere posseduti per la consegna di un elemento non finanziario secondo le esigenze di acquisto, vendita o uso della società che li stipula (cd. Own use exemption). Tale eccezione è applicata nella rilevazione e valutazione dei contratti di acquisto a termine di energia elettrica effettuati dalla controllata EGI SpA se le condizioni di seguito riportate sono rispettate:

  • vi sia la consegna fisica del bene oggetto del contratto;
  • non vi sia la possibilità di compensare le transazioni di acquisto e vendita;
  • l'operazione deve essere effettuata sulla base delle aspettative di acquisto e/o vendita o per esigenze d'uso.

Imposte

Le Imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le Imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Fanno eccezione a tale principio le imposte differite relative a differenze temporanee rivenienti dalle partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, nel caso in cui il Gruppo sia in grado di controllare i loro tempi di annullamento o è probabile che le differenze non si annullino (IAS 12 paragrafi 39 e 40). Inoltre, in conformità con lo IAS 12, a fronte dell'avviamento che deriva da un'aggregazione aziendale non sono rilevate passività fiscali differite.

Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate al Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate al Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente

alla specifica voce del Patrimonio netto. Le attività e le passività fiscali, nonché quelle differite relative alle imposte sul reddito, sono compensate quando esse sono applicate dalla medesima Autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta, che ha il diritto legalmente esercitabile di compensare gli importi rilevati e che intende esercitare tale diritto. Pertanto, la passività fiscale in maturazione in periodi intermedi più brevi di quello di imposta, ancorché iscritta nei debiti, non è compensata con i corrispondenti crediti per acconti versati o ritenute subite.

La fiscalità del Gruppo e la sua rappresentazione contabile tengono conto degli effetti derivanti dall'adesione di Poste Italiane SpA all'istituto del Consolidato Fiscale Nazionale, per il quale è stata esercitata l'opzione a norma di legge unitamente alle seguenti società controllate: Poste Vita SpA, SDA Express Courier SpA, Poste Air Cargo Srl, Postel SpA, Europa Gestioni Immobiliari SpA, Poste Welfare Servizi Srl, Poste Assicura SpA, BancoPostaFondi SpA SGR, PostePay SpA e, dal 20 novembre 2020, Poste Insurance Broker Srl. La materia è disciplinata da un Regolamento di Gruppo basato sul principio della neutralità e della parità di trattamento, con il quale si intende garantire che le società che aderiscono al consolidamento fiscale non siano in alcun modo penalizzate dalla sua istituzione. In particolare, con l'adozione del Consolidato Fiscale, la posizione debitoria della Capogruppo nei confronti dell'Erario è determinata a livello consolidato sulla base del carico fiscale o delle perdite fiscali di ciascuna società aderente, tenuto conto anche delle ritenute da esse subite e degli acconti versati. Poste Italiane SpA iscrive il proprio debito per IRES, eventualmente rettificato per tenere conto degli effetti (positivi o negativi) derivanti dalle rettifiche di consolidamento fiscale. Quando le diminuzioni o gli aggravi d'imposta derivanti da tali rettifiche sono da attribuire alle società che aderiscono al Consolidato, Poste Italiane SpA attribuisce alle suddette società le diminuzioni o gli aggravi d'imposta. Il beneficio economico derivante dalla compensazione delle perdite fiscali, cedute alla consolidante dalle società aderenti al Consolidato Fiscale, è riconosciuto integralmente da Poste Italiane SpA. Le imposte e tasse non correlate al reddito sono incluse tra gli Altri costi e oneri.

Rimanenze

Le Rimanenze di magazzino sono valutate al minore tra costo d'acquisto o produzione e valore netto di realizzo. Relativamente ai beni fungibili e alle merci destinate alla vendita, il costo è determinato con il metodo del costo medio ponderato, mentre per i beni non fungibili il costo di riferimento è quello specifico sostenuto al momento dell'acquisto. A fronte dei valori così determinati, ove necessario, sono effettuati accantonamenti per tenere conto delle rimanenze obsolete o a lenta rotazione. Quando vengono meno le circostanze che precedentemente avevano causato la rilevazione dei sopra indicati accantonamenti, o quando vi sono chiare indicazioni di un aumento nel valore netto di realizzo, gli accantonamenti sono stornati in tutto o in parte, nella misura in cui il nuovo valore contabile sia il minore tra costo di acquisto o produzione e il valore netto di realizzo alla data di riferimento del bilancio. Le attività non sono invece rilevate nello Stato patrimoniale quando è stata sostenuta una spesa per la quale, alla luce delle migliori informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio, è ritenuto improbabile che i benefici economici affluiranno al Gruppo successivamente alla chiusura dell'esercizio.

Per le unità immobiliari destinate alla vendita83, qualora presenti, il costo è rappresentato dal fair value di ciascun singolo bene al momento dell'acquisto, incrementato di eventuali oneri accessori direttamente

83 Si tratta di unità immobiliari detenute dalla società EGI SpA, non iscritte negli Investimenti Immobiliari perché acquisite per la vendita o alla stessa successivamente destinate.

imputabili all'acquisizione, mentre il valore netto di realizzo è determinato sulla base del prezzo stimato di vendita in normali condizioni di mercato, al netto dei costi diretti di vendita.

Le commesse su ordinazione di terzi, di durata pluriennale, sono valutate con il metodo della percentuale di completamento, determinata utilizzando il criterio del costo sostenuto (cost to cost)84. .

Certificati ambientali (Quote di emissione)

Con riferimento alle imprese del Gruppo interessate dalla relativa disciplina85, i Certificati ambientali (o Quote di emissione) rappresentano uno strumento di incentivazione nella riduzione di emissioni di gas a effetto serra, introdotto nel sistema normativo italiano ed europeo dal Protocollo di Kyoto, con l'obiettivo di realizzare un miglioramento delle tecnologie utilizzate nella produzione di energia e nei processi industriali.

Il sistema comunitario European Emission Trading System, istituito per la gestione e lo scambio delle quote di emissione, fissa un limite massimo per le emissioni di gas a effetto serra da prodursi nel corso di un anno a livello europeo, cui corrisponde il rilascio a titolo gratuito, da parte delle Autorità nazionali competenti, di un determinato numero di quote di emissione. Nel corso dell'anno, a seconda delle effettive emissioni di gas a effetto serra prodotte rispetto ai limiti massimi consentiti, ciascuna azienda ha facoltà di vendere ovvero acquistare a titolo oneroso quote di emissione sul mercato.

In conformità a quanto disciplinato dall'OIC "Le quote di emissione di gas a effetto serra", oltre che alla best practice di riferimento per i principali IAS adopter il trattamento contabile è quello che segue.

Il rilascio gratuito delle quote di emissione comporta l'impegno a produrre, nell'anno di riferimento, un quantitativo di emissioni di gas a effetto serra proporzionale alle quote di emissione ricevute: di tale impegno, commisurato al valore di mercato delle quote di emissione al momento dell'assegnazione, è data informativa nelle note al bilancio. A fine anno, l'impegno è ridotto o azzerato in proporzione alle emissioni di gas a effetto serra effettivamente prodotte e l'eventuale relativo valore residuo, se presente, è indicato nelle Ulteriori informazioni del Bilancio. L'acquisto a titolo oneroso o la vendita di quote di emissione sono rilevati nel Conto economico dell'esercizio in cui hanno luogo. A fine anno, eventuali quote di emissione in surplus derivanti da acquisti a titolo oneroso sono rilevate tra le rimanenze finali al minore tra il costo e il valore netto di realizzo. Eventuali quote di emissione in surplus derivanti da assegnazioni gratuite non rilevano ai fini del computo delle rimanenze finali. In caso di eventuali quote di emissione in deficit l'onere e la corrispondente passività sono rilevati al termine dell'esercizio di competenza al valore di mercato.

Aggregazioni aziendali

Le operazioni di aggregazioni aziendali sono rilevate utilizzando il metodo dell'acquisizione (acquisition method). Il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è pari alla somma dei fair value, alla data di

84 Secondo tale criterio i costi effettivi sostenuti a una certa data sono rapportati ai costi totali stimati. La percentuale così calcolata viene applicata al totale dei ricavi stimati, ottenendo il valore da attribuire ai ricavi maturati alla data.

85 La società controllata Poste Air Cargo Srl.

acquisizione, delle attività trasferite, delle passività sostenute, nonché delle eventuali interessenze emesse dall'acquirente. I costi direttamente attribuibili all'operazione sono rilevati a Conto economico.

Il corrispettivo trasferito è allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisita ai relativi fair value alla data di acquisizione.

È rilevata come Avviamento ed iscritta tra le Attività immateriali l'eventuale eccedenza positiva tra:

  • la somma del corrispettivo trasferito, valutato al fair value alla data di acquisizione, dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza, e, in caso di aggregazioni aziendali realizzate in più fasi, del fair value alla data di acquisizione delle interessenze nell'acquisita precedentemente possedute dall'acquirente; e
  • il valore netto degli importi, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte identificabili nell'acquisita valutate al fair value.

In caso di differenza negativa, tale eccedenza rappresenta l'utile derivante da un acquisto a condizioni favorevoli e viene rilevata a Conto economico.

Qualora in sede di redazione del bilancio il fair value delle attività, delle passività e delle passività potenziali derivanti dall'operazione possa essere determinato solo provvisoriamente, l'aggregazione aziendale è rilevata utilizzando tali valori provvisori. Le eventuali rettifiche, derivanti dal completamento del processo di valutazione, sono rilevate con effetto retroattivo entro dodici mesi dalla data di acquisizione.

Nel caso di aggregazione aziendale realizzata in più fasi, le interessenze detenute in precedenza nell'acquisita sono rimisurate al fair value alla nuova data di acquisizione e l'eventuale differenza (positiva o negativa) è rilevata a Conto economico o nel Conto economico complessivo se appropriato.

Cassa e depositi BancoPosta

Il denaro e i valori in cassa presso gli Uffici Postali e i depositi bancari funzionali alle attività del Patrimonio BancoPosta sono esposti separatamente dalle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti in quanto rivenienti dalla raccolta assoggettata a vincolo di impiego, o da anticipazioni concesse dalla Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate.

Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le Disponibilità liquide e mezzi equivalenti includono prevalentemente la cassa, i depositi a vista presso le banche, le somme che al 31 dicembre 2020 risultano temporaneamente depositate dalla Capogruppo presso il MEF e altri investimenti a breve termine prontamente liquidabili (trasformabili in disponibilità liquide entro novanta giorni dalla data di acquisto). Eventuali scoperti di conto corrente sono iscritti nelle passività correnti.

Attività non correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la vendita e attività operative cessate (discontinued operations)

In conformità all'IFRS 5, le attività non correnti, i gruppi in dismissione e eventuali discontinued operations sono valutati al minore tra il loro valore contabile e il rispettivo fair value, al netto dei costi di vendita.

Quando è previsto che, con elevata probabilità, il valore contabile di un'attività non corrente, o di un gruppo in dismissione, siano recuperati, nelle loro condizioni attuali, principalmente con un'operazione di vendita o altra forma di dismissione, anziché con il loro uso continuativo, e la transazione avrà verosimilmente luogo nel breve termine, l'attività, o il gruppo in dismissione, sono classificati come posseduti per la vendita e per la dismissione nelle apposite voci dello Stato patrimoniale. L'operazione è ritenuta altamente probabile, quando il Consiglio di

Amministrazione della Capogruppo, o, per quanto di competenza, di una entità controllata, si è impegnato in un programma per la dismissione dell'attività (o del gruppo in dismissione), e sono state avviate le attività per individuare un acquirente e completare il programma. Le operazioni di vendita comprendono le permute di attività non correnti con altre attività non correnti laddove lo scambio abbia sostanza commerciale.

Le attività non correnti e le attività nette dei gruppi in dismissione possedute per la vendita e la dismissione costituiscono discontinued operations se, alternativamente: i) rappresentano un importante ramo autonomo di attività o area geografica di attività, ii) fanno parte di un unico programma coordinato di dismissione di un importante ramo autonomo di attività o un'area geografica di attività, ovvero, iii) sono una controllata acquisita esclusivamente in funzione di una rivendita. I risultati delle discontinued operations, nonché l'eventuale plusvalenza/minusvalenza realizzata a seguito della dismissione, sono indicati distintamente nel Conto economico in un'apposita voce, al netto dei relativi effetti fiscali. I valori economici delle discontinued operations sono indicati anche per gli esercizi posti a confronto.

Qualora l'impegno al programma di dismissione sia assunto dopo la data di chiusura del bilancio d'esercizio, e/o l'attività o il gruppo in dismissione possono essere oggetto della transazione solo in condizioni diverse da quelle attuali, la riclassifica non ha luogo e viene fornita adeguata informativa.

Se, successivamente alla data di redazione del bilancio, un'attività (o gruppo in dismissione) non soddisfa più i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita, la stessa dovrà essere oggetto di riclassifica previa valutazione al minore tra:

  • il valore contabile prima che l'attività (o gruppo in dismissione) fosse classificata come posseduta per la vendita, rettificato per tutti gli ammortamenti, svalutazioni o ripristini di valore che sarebbero stati altrimenti rilevati se l'attività (o il gruppo in dismissione) non fosse stata classificata come posseduta per la vendita;
  • la somma recuperabile calcolata alla data in cui è stata presa la decisione successiva di non vendere.

Qualsiasi rettifica necessaria del valore contabile di un'attività non corrente che cessa di essere classificata come posseduta per la vendita è inclusa nell'utile (perdita) d'esercizio derivante dalle attività operative in esercizio (continuing operations) nel periodo in cui i criteri per essere classificata come posseduta per la vendita non sono più soddisfatti. Se una singola attività o passività è rimossa da un gruppo in dismissione classificato come posseduto per la vendita, le rimanenti attività e passività del gruppo in dismissione da vendere continuano a essere valutate come un unico gruppo soltanto se lo stesso soddisfa i criteri per essere classificato come posseduto per la vendita.

Patrimonio netto

Capitale sociale

Il Capitale sociale è rappresentato dal capitale sottoscritto e versato di Poste Italiane SpA. I costi strettamente correlati all'emissione di nuove azioni sono imputati in riduzione del Capitale sociale, al netto dell'eventuale effetto fiscale differito.

Riserve

Sono costituite da riserve di capitale o di utili. Includono, tra le altre, la Riserva per il Patrimonio BancoPosta che costituisce le dotazioni iniziale e successive del Patrimonio destinato, giuridicamente autonomo, del Bancoposta, la Riserva legale della Capogruppo, la Riserva da fair value relativa alle partite contabilizzate con

tale criterio con contropartita nel Patrimonio netto e la Riserva da cash flow hedge, relativa alla rilevazione della quota "efficace" delle coperture in essere alla data di riferimento del bilancio.

Risultati portati a nuovo

Riguardano i risultati economici dell'esercizio in corso e degli esercizi precedenti, per la parte non distribuita né imputata a riserva o a copertura di perdite, gli utili e le perdite attuariali derivanti dal calcolo della passività per TFR, nonché i trasferimenti da altre riserve di patrimonio quando viene meno il vincolo al quale erano sottoposte. Nel Bilancio consolidato, inoltre, la voce accoglie eventuali effetti derivanti da operazioni con azionisti di minoranza.

Contratti assicurativi

I principi e i criteri di classificazione e valutazione di seguito esposti si riferiscono specificamente all'operatività delle compagnie assicurative del Gruppo Poste Italiane.

I contratti sono distinti e valutati in base alla prevalenza della loro natura fra assicurativi e finanziari. I contratti emessi dalla compagnia Poste Vita SpA sono relativi ai Rami Vita. Dal 2010 è operativa nei Rami Danni la compagnia Poste Assicura SpA.

Secondo le disposizioni dell'IFRS 4, sono considerati assicurativi quei contratti che trasferiscono un rischio assicurativo significativo. Tali contratti sono contabilizzati e valutati secondo i principi utilizzati per la redazione del bilancio civilistico osservando le disposizioni normative e i regolamenti applicabili 86.

Un rischio assicurativo è significativo se, e soltanto se, un evento assicurato potrebbe indurre l'assicuratore a corrispondere benefici economici aggiuntivi significativi in una qualsiasi circostanza, escluse quelle che non hanno alcun effetto identificabile sull'aspetto economico dell'operazione; ciò anche se l'evento assicurato è estremamente improbabile. Il principio contabile di riferimento non fornisce indicazione specifica in merito al livello di significatività, pertanto rimane a carico delle compagnie assicurative del Gruppo la definizione di una soglia oltre la quale l'esborso aggiuntivo nel caso in cui si verifichi l'evento assicurato possa generare il trasferimento di un rischio assicurativo significativo87.

La separazione di un contratto, classificato come assicurativo, in componente di deposito e componente assicurativa è obbligatoria in alcune circostanze e facoltativa in altre. In caso di separazione, che può avvenire solo nel rispetto di determinate condizioni, la componente di deposito rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9, mentre la componente assicurativa rientra nell'ambito di applicazione dell'IFRS 4. Le compagnie assicurative del Gruppo non effettuano tale disaggregazione.

I criteri di classificazione e valutazione delle principali fattispecie esistenti nel Gruppo sono i seguenti.

Contratti classificati come assicurativi in base alle disposizioni dell'IFRS 4: si riferiscono alle polizze Vita di Ramo I, Ramo V, alle polizze di Ramo III qualificate come contratti assicurativi e ai contratti dei Rami Danni. Tali prodotti sono classificati tra i ricavi e rilevati nel modo che segue:

86 Nel dettaglio si fa riferimento alle disposizioni previste dai Decreti Legislativi n. 173/2997 e n. 209/2005 nonché dai Regolamenti ISVAP n. 16, n. 21 e n. 22 (modificato ed integrato dal provvedimento ISVAP del 29 gennaio 2010 n. 2771, dal provvedimento ISVAP del 17 novembre 2010 n. 2845 e dal provvedimento IVASS del 6 dicembre 2016 n. 53). 87 Tale soglia, definita aggregando i singoli contratti in categorie omogenee in base alla natura del rischio trasferito alla Compagnia, è stata identificata dal Consiglio d'Amministrazione di Poste Vita SpA in misura pari al 5%.

  • i premi, contabilizzati al momento della sottoscrizione, vengono iscritti tra le componenti positive di reddito; comprendono, al netto degli annullamenti, gli importi maturati nell'esercizio per premi annuali, unici o pluriennali, derivanti da contratti di assicurazione in essere alla data di bilancio;
  • a fronte delle componenti positive di reddito dovute ai premi, è accantonato alle riserve tecniche l'importo degli impegni verso gli assicurati, calcolati analiticamente per ciascun contratto con il metodo prospettico, sulla base di assunzioni attuariali appropriate per fronteggiare tutti gli impegni in essere. Le variazioni delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono iscritti con il relativo segno tra le componenti positive di reddito.

Contratti relativi alle Gestioni separate e contenenti un elemento di partecipazione discrezionale agli utili88 (c.d. DPF, Discretionary Participation Feature come definito nell'Appendice A all'IFRS 4): l'IFRS 4 rimanda, come illustrato in precedenza, alla disciplina contabile prevista dai principi nazionali; trattasi, in particolare, di contratti classificati come "finanziari", ma contabilizzati come "assicurativi" con le seguenti modalità:

  • i premi, la variazione delle riserve tecniche e gli oneri relativi ai sinistri sono rilevati in modo analogo a quanto previsto per i contratti assicurativi sopra descritti;
  • le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati sono loro attribuite e rilevate nelle riserve tecniche (passività differite verso gli assicurati) secondo il meccanismo dello shadow accounting (IFRS 4.30).

La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione del metodo dello shadow accounting si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio. Per la determinazione della quota da rilevare nella specifica passività differita verso gli assicurati si tiene conto altresì, per ciascuna Gestione separata, delle clausole contrattuali, dei livelli di minimo garantito a suo tempo concessi e delle eventuali garanzie finanziarie offerte.

Fondi per rischi e oneri

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefíci economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a conto economico. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno

88 Partecipazione, da parte degli assicurati, ai rendimenti realizzati dalla Gestione separata. Sono classificati in tale categoria i contratti relativi al Ramo Vita e riferiti ai prodotti di Ramo I e Ramo V che prevedono clausole di rivalutazione della prestazione assicurata parametrate ai rendimenti realizzati da una gestione separata

stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Gruppo in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, il Gruppo si avvale della facoltà prevista dai principi contabili di riferimento di fornire un'informativa limitata.

Benefíci ai dipendenti

I cd. Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia. L'ammontare, non attualizzato, dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al

dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo viene rilevato, per competenza, nel Costo del lavoro.

I cd. Benefíci successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefíci definiti

Nei piani a benefíci definiti rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'articolo 2120 del Codice Civile.

Per effetto della riforma sulla previdenza complementare, per tutte le aziende con almeno 50 dipendenti, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefíci definiti di cui è debitrice l'azienda nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 200689. Nel caso invece di aziende con meno di 50 dipendenti, le quote di TFR in maturazione continuano a incrementare interamente la passività accumulata dall'azienda.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del benefício da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il metodo della proiezione unitaria (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta in bilancio è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (quali: la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (quali: il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Nel caso di aziende con almeno 50 dipendenti, poiché l'azienda non è debitrice delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e le perdite attuariali definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Gruppo a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri

89 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo al Gruppo sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito fondo di previdenza complementare.

attuariali appena descritti, sono imputati direttamente nelle Altre componenti di Conto economico complessivo.

• Piani a contribuzione definita

Nei piani a contribuzione definita rientra il TFR limitatamente alle quote maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di Previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati al Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd. Benefíci dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando l'impresa si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze Sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per Altri benefici a lungo termine è basata anche sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, con strumenti rappresentativi di capitale, o con altri strumenti finanziari. I beni o servizi ricevuti o acquisiti tramite un'operazione con pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equitysettled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione);

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile, nel Costo del lavoro.

Traduzione di voci espresse in valuta diversa dall'euro

Le transazioni in valuta diversa da quella di conto vengono tradotte in euro in base ai tassi di cambio correnti alla data della transazione. Gli utili e perdite su cambi, risultanti dalla chiusura delle transazioni in oggetto e dalla traduzione ai cambi di fine esercizio delle poste attive/passive monetarie denominate in valuta diversa da quella di conto, vengono imputate al Conto economico.

Riconoscimento dei ricavi

In conformità all'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti, i ricavi sono rilevati per rappresentare il trasferimento di merci o servizi promessi al cliente, nella misura che riflette il corrispettivo a cui ci si aspetta di avere diritto in cambio del trasferimento stesso (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

  • Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
  • identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
  • determinazione del prezzo di transazione;
  • in caso di offerte cumulative (c.d. "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (c.d. "Stand Alone Selling Price");
  • rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    • "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    • "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, il principio dispone di identificare e quantificare le cd. componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) per includerle ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), per le quali l'IFRS 15 prevede una disciplina

contabile innovativa rispetto alla preesistente: tali componenti negative di reddito sono rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

I costi incrementali relativi all'ottenimento del contratto sono capitalizzati e ammortizzati lungo la vita utile del contratto, se superiore ai 12 mesi, mentre i costi sostenuti per l'ottenimento del contratto che non sono costi incrementali, sono spesati nel momento in cui sostenuti. I costi per l'adempimento delle obbligazioni connesse al contratto, qualora non disciplinati da altri standard (IAS 2 - Rimanenze, IAS 16 - Immobili, impianti e macchinari o IAS 38 - Attività immateriali), devono essere capitalizzati solo se sono soddisfatti tutti i seguenti criteri:

  • sono direttamente attribuibili al contratto (non sono capitalizzabili i costi generali e amministrativi);
  • consentono di disporre di nuove o maggiori risorse;
  • si prevede che siano recuperabili.

Il Gruppo rileva l'obbligazione di trasferire al cliente beni o servizi per i quali è stato ricevuto dal cliente un corrispettivo (o per i quali è dovuto l'importo del corrispettivo) classificato come passività derivante da contratto.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata tra i Ricavi e proventi nell'ambito dei Ricavi per servizi finanziari. Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Per il dettaglio in merito alla distinzione tra i ricavi provenienti dai contratti con i clienti rilevati in un determinato momento oppure nel corso del tempo si rimanda alla sezione 5.3 Note al Conto economico.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in presenza di una delibera formale di attribuzione da parte del soggetto erogante e solo se vi è, in base alle informazioni disponibili alla data di chiusura dell'esercizio, la ragionevole certezza che il progetto oggetto di agevolazione venga effettivamente realizzato e portato a compimento secondo i requisiti approvati dal soggetto erogante stesso. I contributi pubblici sono rilevati nel Conto economico alla voce Altri ricavi e proventi, secondo le seguenti modalità: i contributi in conto esercizio, in proporzione ai costi di progetto effettivamente sostenuti, rendicontati e approvati all'ente erogatore; i contributi in conto capitale, in proporzione agli ammortamenti sostenuti dei cespiti acquisiti per la realizzazione del progetto e i cui costi sono stati rendicontati e approvati all'ente erogatore.

Proventi e oneri finanziari

Gli interessi sono rilevati per competenza sulla base del metodo degli interessi effettivi, utilizzando cioè il tasso di interesse che rende finanziariamente equivalenti tutti i flussi in entrata e in uscita che compongono una determinata operazione.

I dividendi sono rilevati nei Proventi finanziari quando sorge il diritto a riscuoterli ossia, di norma, all'atto della delibera di distribuzione da parte dell'Assemblea degli Azionisti dell'impresa partecipata. Diversamente, i dividendi da società controllate sono rilevati nella voce Altri ricavi e proventi.

Utile per azione

Nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane gli utili per azione sono così determinati:

Base: L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie di Poste Italiane SpA in circolazione durante l'esercizio.

Diluito: Alla data di redazione del bilancio consolidato non esistono strumenti finanziari emessi aventi potenziali effetti diluitivi90.

Parti correlate

Per Parti correlate interne si intendono le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA. Per Parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Gruppo e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come Parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con Parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

2.4 CRITERI E METODOLOGIE DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane include il Bilancio di Poste Italiane SpA e dei soggetti sui quali la Capogruppo esercita il controllo direttamente o indirettamente, ai sensi dell'IFRS 10, a partire dalla data in cui lo stesso è stato acquisito e sino alla data in cui cessa. Il Gruppo controlla un'entità quando ha contemporaneamente:

  • il potere sull'entità oggetto di investimento;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con l'entità oggetto di investimenti;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti.

Il controllo è esercitato sia in forza del possesso diretto o indiretto delle azioni con diritto di voto, sia per effetto dell'esercizio di un'influenza dominante espressa dal potere di determinare, anche indirettamente, in forza di accordi contrattuali o legali, le scelte finanziarie e gestionali dell'entità, ottenendone i benefici relativi,

90 L'utile diluito per azione è calcolato per tener conto nell'esercizio di riferimento dell'effetto diluitivo di titoli potenzialmente convertibili in azioni ordinarie della Capogruppo. Il calcolo è dato dal rapporto tra il risultato netto della Capogruppo, rettificato per tener conto degli eventuali oneri o proventi della conversione, al netto dell'effetto fiscale, e la media ponderata delle azioni in circolazione, determinata ipotizzando la conversione di tutti i titoli aventi potenziale effetto diluitivo.

prescindendo da rapporti di natura azionaria. Al fine della determinazione del controllo, si tiene conto dell'esistenza di potenziali diritti di voto esercitabili alla data di bilancio.

I bilanci oggetto di consolidamento sono redatti al 31 dicembre 2020, e ove necessario, sono opportunamente rettificati per uniformarli ai princípi contabili della Capogruppo.

Non rientrano nell'area di consolidamento, e pertanto non sono consolidati con il metodo integrale, i bilanci delle società controllate la cui inclusione non produrrebbe effetti significativi, singolarmente e cumulativamente, da un punto di vista sia quantitativo sia qualitativo ai fini di una corretta rappresentazione della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo.

I criteri adottati per il consolidamento integrale delle partecipate sono i seguenti:

  • le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle partecipate consolidate integralmente sono assunti linea per linea, attribuendo ai soci di minoranza, ove presenti, la quota di Patrimonio netto e del Risultato netto del periodo di loro spettanza; tali voci sono indicate separatamente nell'ambito del Patrimonio netto e del Conto economico consolidato;
  • le operazioni di aggregazione di imprese in forza delle quali viene acquisito il controllo di un'entità sono contabilizzate applicando il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"). Il costo di un'aggregazione aziendale è rappresentato dal valore corrente ("fair value") alla data di acquisto delle attività cedute, delle passività assunte, degli strumenti di capitale emessi e di ogni altro onere accessorio direttamente attribuibile; la differenza tra il prezzo di acquisizione e il valore corrente delle attività e passività acquistate, dopo aver verificato la corretta misurazione dei valori correnti delle attività e passività acquisite e del costo di acquisizione, se positiva, è iscritta nelle Attività immateriali alla voce "Avviamento", ovvero, se negativa, è imputata al Conto economico;
  • le acquisizioni di quote di minoranza relative a entità delle quali esiste già il controllo sono considerate operazioni sul Patrimonio netto; in assenza di un principio contabile di riferimento, il Gruppo procede alla imputazione a Patrimonio netto dell'eventuale differenza fra il costo di acquisizione e la relativa frazione di Patrimonio netto acquisita;
  • gli utili e le perdite, derivanti da operazioni effettuate tra società consolidate integralmente e non ancora realizzati nei confronti di terzi, sono eliminati, se significativi, come pure i reciproci rapporti di debito e credito, i costi e i ricavi, nonché gli oneri e i proventi finanziari;
  • gli utili o le perdite derivanti dalla cessione di quote di partecipazione in società consolidate sono imputati a Conto economico per l'ammontare corrispondente alla differenza fra il prezzo di vendita e la corrispondente frazione di Patrimonio netto consolidato ceduta.

Le partecipazioni in società controllate non significative, in società nelle quali il Gruppo ha un'influenza notevole (che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50%), di seguito "società collegate", e in joint venture sono valutate con il metodo del Patrimonio netto. All'atto dell'acquisizione della partecipazione contabilizzata con il metodo del Patrimonio netto, qualsiasi differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza della entità nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata è contabilizzata come illustrato di seguito:

  • a) l'avviamento relativo a una società collegata o a una joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione; l'ammortamento di tale avviamento non è consentito;
  • b) nella determinazione del valore iniziale della partecipazione nell'entità, qualunque eccedenza della quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto delle attività e passività identificabili della partecipata,

rispetto al costo della partecipazione, è inclusa come provento nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.

Successivamente all'acquisizione, inoltre, adeguate rettifiche sono apportate alla quota d'interessenza della entità all'utile (perdita) d'esercizio della collegata o della joint venture, al fine di tener conto, per esempio, dell'ammortamento delle attività ammortizzabili in base ai rispettivi fair value (valori equi) alla data di acquisizione, e delle eventuali perdite di valore dell'avviamento o degli immobili, impianti e macchinari. Inoltre, il metodo del Patrimonio netto prevede che:

  • gli utili o le perdite di pertinenza del Gruppo sono imputati a Conto economico dalla data in cui l'influenza notevole o il controllo ha avuto inizio fino alla data in cui l'influenza notevole o il controllo cessa; nel caso in cui, per effetto delle perdite, la società valutata con il metodo in oggetto manifesti un Patrimonio netto negativo, il valore di carico della partecipazione è annullato e l'eventuale eccedenza di pertinenza del Gruppo, laddove quest'ultimo si sia impegnato ad adempiere a obbligazioni legali o implicite dell'impresa partecipata, o comunque a coprirne le perdite, è imputata ad apposito fondo del passivo; le variazioni patrimoniali delle società valutate con il metodo del Patrimonio netto non rappresentate dal risultato di Conto economico sono imputate direttamente in rettifica delle riserve di Patrimonio netto;
  • gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni eseguite tra la Capogruppo/società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

Nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha concluso le seguenti operazioni di aggregazioni aziendali a seguito delle quali ha acquisito il controllo delle entità.

sennder Italia Srl

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH, il 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro nella società sennder Italia srl acquisendone una partecipazione del 75% (il 25% è detenuto da sennder GmbH). In data 25 febbraio 2020, per sostenere le esigenze di business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro.

Di seguito il valore contabile delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Valore
contabile
Attività nette acquisite
Immobili, impianti e macchinari
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Trattamento di fine rapporto
Debiti commerciali e altri debiti
149
332
224
(18)
(639)
Totale attività nette acquisite 48
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 12
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo 36
Avviamento 219
Corrispettivo totale 255

Di seguito i valori economici della società acquisita inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 31
dicembre 2020
Ricavi 126.606
Risultato operativo 1.346
Utile/(perdita) di periodo 929

MLK Deliveries SpA

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman SpA, specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries SpA, acquisendone una partecipazione del 70%; il residuo 30% è detenuto da Milkman SpA.

L'acquisizione prevede, inoltre, delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA.

A seguito di tale acquisizione, nel bilancio consolidato sono state rilevate:

  • le quote di Patrimonio netto di terzi;
  • la passività finanziaria stimata per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria trovano contropartita nel Conto economico di Gruppo.

Di seguito il valore contabile delle attività acquisite e delle passività assunte alla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Valore
contabile
Attività nette acquisite
Attività immateriali 193
Immobili, impianti e macchinari 49
Crediti commerciali, altri crediti e altre attività 755
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.000
Trattamento di fine rapporto (145)
Debiti commerciali e altri debiti (878)
Totale attività nette acquisite 14.974
Rettifiche da PPA (193)
Totale attività nette acquisite post rettifiche PPA 14.781
Patrimonio netto di pertinenza di terzi 4.434
Quota delle attività nette acquisite dal Gruppo 10.346
Avviamento 4.654
Corrispettivo totale 15.000

Di seguito i valori economici della società acquisita inclusi nel Conto economico consolidato dalla data di acquisizione:

(migliaia di euro)
Dalla data di acquisizione al 31
dicembre 2020
Ricavi 14.037
Risultato operativo (3.671)
Utile/(perdita) di periodo (2.787)

Alla data di redazione della presente relazione finanziaria annuale la differenza definitiva tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3 in proporzione agli importi rilevati delle attività nette identificabili acquisite, è pari rispettivamente a:

  • sennder Italia Srl: 219 migliaia di euro e
  • MLK Deliveries SpA: 4.654 migliaia di euro.

Tale differenza è stata iscritta interamente nella voce Avviamento.

Nella seguente tabella si rappresenta il numero delle società controllate per criterio di consolidamento e di valutazione:

Società controllate 31/12/2020 31/12/2019
Consolidate con il metodo integrale 16 15
Valutate con il metodo del Patrimonio netto 4 4
Totale società 20 19

Nel corso dell'esercizio, oltre alle operazioni descritte in precedenza, che hanno portato all'ingresso nell'area di consolidamento delle controllate sennder Italia e MLK Deliveries, si è conclusa la liquidazione della Poste Tributi ScpA con la conseguente cancellazione dal Registro delle Imprese.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate consolidate integralmente e delle società valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nella Nota 13 Ulteriori informazioni – Dati salienti delle partecipazioni.

2.5 USO DI STIME

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nei bilanci in commento possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sui bilanci in commento, tenuto altresì conto (in linea con le richieste ESMA e dei relativi richiami di CONSOB91) degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione pandemica connessa al Covid-19, che ha influito in maniera decisa sul contesto economico e sociale e che rende difficile effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del mercato e del Gruppo Poste Italiane.

Ricavi e crediti verso lo Stato

La contabilizzazione dei ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato e delle Pubbliche Amministrazioni è effettuata per ammontari corrispondenti a quanto effettivamente maturato, sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. Il contesto normativo di riferimento è tuttavia suscettibile di modifiche e, come talvolta accaduto in passato, possono intervenire circostanze tali da comportare cambiamenti nelle stime effettuate nei precedenti bilanci con effetti sul Conto economico. Il complesso processo di definizione delle partite creditorie,

91 Public statement ESMA32-63-951 del 25 marzo 2020, Public statement ESMA32-63-1041 del 28 ottobre 2020 e Richiamo di attenzione Consob n.1/21 del 16 febbraio 2021.

non ancora del tutto completato, non consente di escludere che, in esito a futuri provvedimenti normativi o a seguito della finalizzazione di contratti scaduti e in corso di rinnovo, i risultati economici dei periodi successivi a quello chiuso il 31 dicembre 2020 possano riflettere variazioni delle stime formulate.

Al 31 dicembre 2020, i crediti maturati dal Gruppo Poste Italiane nei confronti delle amministrazioni pubbliche centrali e locali ammontano a circa 629 milioni di euro (693 milioni di euro al 31 dicembre 2019), al lordo delle svalutazioni.

Il riepilogo delle posizioni creditorie nei confronti della Pubblica Amministrazione è riportato nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Crediti 31.12.2020 31.12.2019
Onere Servizio Universale 31 31
Remunerazione raccolta su c/c 30 28
Servizi delegati 5 15
Rimborso di riduzioni tariffarie elettorali 1 1
Altro 2 2
Crediti commerciali vs MEF 69 77
Operazioni con azionisti:
Credito annullamento Dec. CE 16/07/08 39 39
Totale crediti verso MEF 108 116
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: Presidenza del Consiglio dei Ministri per agev.ni editoriali 67 50
Cred. vs Ministeri ed enti pubblici: MISE 82 80
Altri crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 315 390
Crediti commerciali vs Pubbliche Amministrazioni 464 520
Altri crediti e attività:
Crediti diversi vs Pubblica Amministrazione 1 1
Crediti su rimborso IRES 55 55
Crediti su rimborso IRAP 1 1
Crediti per imposte correnti e relativi interessi 56 56
Totale Crediti vs. MEF e Pubblica Amministrazione 629 693

Al 31 dicembre 2020, i Fondi svalutazione crediti rilevati tengono conto delle partite prive di copertura nel Bilancio dello Stato e delle condizioni di incertezza delle posizioni scadute nei confronti della Pubblica Amministrazione. Per ulteriori approfondimenti si rimanda alle note A8 – Crediti commerciali e A9 – Altri crediti e attività.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

Fondi per rischi e oneri

Il Gruppo accerta nei Fondi per rischi e oneri le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e, in genere, gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, gli effetti economici di pignoramenti subìti e non ancora definitivamente assegnati, nonché i

prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione dei presenti bilanci.

Impairment e stage allocation degli strumenti finanziari

Ai fini del calcolo dell' impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima da parte del Gruppo Poste Italiane sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, invece, il Gruppo Poste Italiane non applica la cd. stage allocation in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment, per tali poste di Bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni

Sul valore degli avviamenti e sugli altri attivi immobilizzati sono svolti i test di impairment previsti dallo IAS 36 – Riduzione di valore delle attività. L'effettuazione dei test comporta l'assunzione di stime che dipendono da fattori variabili nel corso del tempo, con conseguenti effetti anche significativi rispetto alle valutazioni effettuate negli esercizi precedenti.

L'attuale contesto, caratterizzato da una significativa volatilità delle principali grandezze di mercato e da una profonda aleatorietà delle aspettative economiche, ulteriormente aggravata dalla pandemia in corso, nonché il declino del mercato postale in cui il Gruppo opera, rendono complesse l'elaborazione di previsioni economico/finanziarie attendibili.

Per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2020, si è fatto riferimento alle risultanze dei piani delle unità organizzative (CGU) interessate o comunque alle più recenti previsioni disponibili (salvo quanto di seguito precisato). È stato, ove previsto, applicato il metodo DCF (Discounted Cash Flow) ai valori risultanti. Per la determinazione dei valori d'uso, il NOPLAT (Net Operating Profit Less Adjusted Taxes) è stato capitalizzato utilizzando un appropriato tasso di crescita e attualizzato utilizzando il relativo WACC (Weighted Average Cost of Capital) determinato coerentemente al Settore Operativo di riferimento e tenuto conto delle migliori prassi di mercato.

I test di impairment eseguiti al 31 dicembre 2020 si riferiscono a:

CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione

In considerazione del perdurare di risultati economici negativi, del declino del mercato postale nonché dell'attuale scenario macroeconomico caratterizzato dall'emergenza sanitaria da COVID-19,, la CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione è stata oggetto di impairment test al fine di determinare un valore d'uso confrontabile con il complessivo valore di bilancio del capitale investito netto.

La profonda trasformazione subita negli ultimi anni dal perimetro Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione derivante dal cambiamento in Operational Company delle società SDA Express Courier e PosteAir Cargo, dall'acquisto delle società sennder Italia e MLK Deliveries, nonché dal percorso di accentramento nella Capogruppo delle principali funzioni di staff, ha portato il management a rivisitare l'approccio metodologico utilizzato per l'esecuzione dei test di impairment che, a partire dall'esercizio in commento, e in coerenza con quanto rappresentato al mercato, è stato eseguito a livello consolidato includendo al suo interno le società rientrati nel medesimo settore operativo

Per stimare il valore d'uso della CGU si è fatto riferimento alle previsioni economiche del Piano strategico "2024 Sustain & Innovate" approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA in data 18 marzo 2021. Nella determinazione del terminal value, calcolato sulla scorta dell'ultimo anno di previsione esplicita, si è proceduto alla normalizzazione del reddito. Inoltre, si è fatto riferimento ai prezzi di trasferimento con cui è previsto che il Patrimonio BancoPosta remunererà i servizi resi dalla rete commerciale di Poste Italiane. E' stato utilizzato un tasso di crescita di lungo periodo dell'1,23% e un WACC del 4,14%. L'analisi ha permesso di concludere positivamente sulla congruità dei valori di bilancio così come le relative analisi di sensitività sulle variabili significative che hanno confermato i valori contabili.

Inoltre, nella valutazione degli attivi immobilizzati del settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione sono stati considerati gli eventuali effetti sui valori d'uso, ove taluni immobili, in futuro, risultassero non più impiegati nel processo produttivo, mantenendo talune svalutazioni cautelativamente effettuate in passato. Il fair value complessivo del patrimonio immobiliare della Capogruppo utilizzato nella produzione di beni e servizi, come risultante dalle perizie immobiliari effettuate, continua a risultare superiore al valore di bilancio. Con particolare riferimento alle unità immobiliari adibite a Uffici Postali e a centri di meccanizzazione e smistamento, la valutazione, coerentemente con il passato, ha tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale cui Poste Italiane SpA è soggetta, dell'inscindibilità dei flussi di cassa generati dal complesso delle unità immobiliari adibite a tale servizio, diffuso obbligatoriamente e capillarmente sul territorio prescindendo dalla redditività teorica delle diverse localizzazioni, dell'unicità del processo produttivo dedicato, nonché della sovrapposizione delle attività produttive postali e finanziarie nell'ambito degli stessi punti vendita, costituiti dagli Uffici Postali. Su tali basi, il valore d'uso per la Capogruppo dei Terreni e Fabbricati strumentali può considerarsi relativamente insensibile alla fluttuazione del valore commerciale degli immobili e, in particolari situazioni critiche di mercato, per determinate unità immobiliari, può risultare anche significativamente superiore al mero valore commerciale, senza che tale fenomenologia influisca negativamente sui flussi di cassa e sulla redditività complessiva del segmento Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione.

Partecipazione in Anima Holding SpA

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in Anima Holding SpA, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili 2021-2022, un tasso di crescita di lungo periodo dello 0,92% (1,14% al 31 dicembre 2019) e un costo del capitale proprio (ke) del 6,51% (rispetto al 7,54% utilizzato al 31 dicembre 2019).

Al 31 dicembre 2020 non è emersa la necessità di apportare ulteriori rettifiche di valore, oltre alle rettifiche negative di 19 milioni di euro sul risultato economico consolidato e di 11 milioni di euro sul risultato di Poste Italiane SpA, già rilevate nel corso del 2020.

Partecipazione in FSIA Investimenti Srl

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in FSIA Investimenti Srl, in assenza di previsioni economiche attendibili di medio periodo, al 31 dicembre 2020 è stato determinato il fair value della partecipazione (livello 3 della gerarchia) mediante l'utilizzo del metodo dei multipli di mercato. Per l'individuazione del multiplo di mercato si è fatto riferimento a studi su società comparabili realizzati da primarie banche d'investimento. Il multiplo utilizzato è stato pari a 12x riferito all'EBITDA 2021. Il risultato del test non ha evidenziato criticità.

Partecipazione in Poste Welfare Servizi srl

Con riferimento al test di impairment della partecipazione in Poste Welfare Servizi Srl, il valore d'uso è stato determinato prendendo in considerazione le previsioni disponibili per gli anni 2021-2024, un tasso di crescita di lungo periodo dell'1,23% e un WACC del 4,14%. Sulla base delle risultanze del test, al 31 dicembre 2020 non è emersa la necessità di rettificare il valore di carico della partecipazione.

Ammortamento delle Attività materiali e immateriali

Il costo è ammortizzato in quote costanti lungo la vita utile stimata di ciascuna attività. La vita utile economica è determinata nel momento in cui le attività vengono acquistate ed è basata sull'esperienza storica per analoghi investimenti, condizioni di mercato e anticipazioni riguardanti eventi futuri che potrebbero avere un impatto, tra i quali le variazioni nella tecnologia. L'effettiva vita economica, pertanto, può differire dalla vita utile stimata. Per effetto dell'analisi strategica effettuata sul patrimonio immobiliare del Gruppo nel corso del 2020, con il supporto tecnico-specialistico di un soggetto terzo, è stata revisionata, in coerenza con i principi contabili di riferimento, la vita economico-tecnica residua di talune categorie di cespiti ed è stato rideterminato il relativo valore residuo.

La vita utile delle principali classi di cespiti del Gruppo, rideterminata per effetto delle suddette analisi, è dettagliata nella seguente tabella:

Immobili, impianti e macchinari Anni
(fino al 31 dicembre 2019)
Anni
(dal 1° gennaio 2020)
Fabbricati 25-33 40-59
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 20 18-31
Impianti 4-10 8-23
Costruzioni leggere 10 10
Attrezzature 3-10 3-10
Mobili e arredi 3-8 3-8
Macchine d'ufficio elettriche ed elettroniche 3-10 3-10
Automezzi, autovetture e motoveicoli 4-10 4-10
Migliorie su beni di terzi durata stimata della locazione* durata stimata della locazione*
Altri beni 3-5 3-5

(*) Ovvero, vita utile della miglioria apportata, se inferiore alla durata stimata della locazione

Investimenti immobiliari Anni
(fino al 31 dicembre 2019)
Anni
(dal 1° gennaio 2020)
Immobili 25-33 39-42
Migliorie strutturali su immobili di proprietà 20 17-18

Gli ammortamenti del Gruppo per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, calcolati in accordo ai valori rideterminati a partire dal 1° gennaio, risultano inferiori per circa 120 milioni di euro rispetto agli ammortamenti che sarebbero stati determinati sulla base delle previsioni relative alle vite utili e valori residui stimate negli esercizi precedenti.

Per i beni gratuitamente devolvibili, siti in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, nei casi in cui, nelle more della formalizzazione del rinnovo, la concessione stessa sia scaduta, l'eventuale ammortamento integrativo tiene conto della probabile durata residua di mantenimento dei diritti acquisiti in virtù dell'interesse pubblico delle produzioni svolte, da stimarsi in base agli accordi quadro stipulati o in corso di stipula con il Demanio, allo stato delle trattative con gli enti concedenti e all'esperienza storica.

Imposte differite attive

La contabilizzazione delle Imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta di bilancio.

Riserve tecniche assicurative

La valutazione delle Riserve tecniche assicurative è basata su stime elaborate da attuari interni alla compagnia Poste Vita SpA, dipendenti da diverse e rilevanti assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria, nonché dalle previsioni dei flussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di assicurazione stipulati da Poste Vita e Poste Assicura e in essere alla data di chiusura dell'esercizio.

Al fine di verificare la congruità delle riserve tecniche è periodicamente eseguito il Liability Adequacy Test (cd. "LAT"), atto a misurare la capacità dei futuri flussi finanziari derivanti dai contratti assicurativi di coprire le passività nei confronti dell'assicurato92. Il test LAT è condotto prendendo in considerazione il valore attuale dei cash flow futuri, ottenuti proiettando i flussi di cassa attesi generati dal portafoglio in essere alla data di chiusura dell'esercizio sulla base di appropriate ipotesi sulle cause di decadenza (mortalità, rescissione, riscatto, riduzione) e sull'andamento delle spese. Se necessario, le riserve tecniche vengono adeguate e il relativo ammontare è imputato al Conto economico.

Pagamenti basati su azioni

92 A titolo esemplificativo, con riferimento alla gestione Vita, l'approccio adottato per la quantificazione delle poste tecniche utili ai fini dell'implementazione del LAT consiste nella costruzione, per ogni linea di prodotto, di un modello di calcolo che replichi gli impegni economici (probabilizzati) a carico della Compagnia assicurativa del Gruppo sull'intero orizzonte di proiezione coincidente con la durata residua dei contratti. Le proiezioni sui flussi di cassa futuri tengono conto delle condizioni generali e speciali di polizza, con particolare riferimento alla struttura temporale dei premi, delle prestazioni assicurate, dei pagamenti per sinistro, scadenze o riscatti, nonché delle clausole di rivalutazione e di qualsiasi altra opzione contrattuale presente. Le ipotesi future esprimono stime attendibili delle probabilità di uscita per le diverse cause, che producono un impatto sui flussi di cassa futuri del rendimento degli investimenti, della quota di partecipazione degli assicurati, dei livelli delle spese di acquisto e di gestione.

Come meglio descritto nella Nota 14 - Ulteriori informazioniAccordi di pagamento basati su azioni, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura dei presenti bilanci, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani; a questo fa eccezione la valutazione del Piano di Stock Option "ESOP2020" della società MLK Deliveries SpA per la quale ci si è basati sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione dei presenti bilanci.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza di ciascuna azienda del Gruppo e della best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

Determinazione della passività per leasing

Per la determinazione della passività finanziaria per leasing, il Gruppo ha scelto di far riferimento a un tasso di indebitamento marginale ("Incremental Borrowing Rate" o "IBR") determinato in linea con un ipotetico finanziamento che sarebbe stato ottenuto nel contesto economico corrente, e definito per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili. In particolare, il singolo IBR tiene conto del Risk free rate individuato in base a fattori quali il contesto economico, la valuta, la scadenza contrattuale, e del Credit spread che riflette l'organizzazione e la struttura finanziaria delle società. L'IBR associato all'inizio del contratto sarà oggetto di rivisitazione in occasione di ogni lease modification, ossia di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali nell'evolversi dell'accordo (es. durata del contratto o importo dei futuri pagamenti dovuti per il leasing). La tabella degli IBR definita per gruppi di contratti con durata residua simile e per società di riferimento simili, è oggetto di periodico monitoraggio e aggiornata almeno una volta nel corso dell'esercizio.

Con riferimento invece alla determinazione della durata contrattuale alla data di inizio del contratto o che residua ad una data successiva (nel caso di modifiche sostanziali e significative delle condizioni contrattuali) e, in particolare, per gli accordi di locazione immobiliare, il Gruppo ricorre ad un approccio valutativo che si basa in primis sulla durata prevista dall'obbligazione così come pattuita e formalizzata nell'accordo tra le Parti e/o dal quadro legislativo di riferimento (Legge n. 392 del 27 luglio 1978), e ne può prevedere un'estensione temporale per effetto di un esercizio interpretativo/predittivo di fatti, circostanze e intendimenti futuri anche strategici sia del locatario che del locatore. Ne deriva un set di regole per la determinazione del lease term, da applicare agli immobili in locazione previamente ricondotti a tre distinti cluster: immobili la cui localizzazione è soggetta a vincoli normativi e immobili ad alto valore commerciale, immobili ad uso civile come le foresterie destinate al personale dipendente e dirigente, e immobili strumentali altri.

La determinazione del lease term per tutti gli altri accordi di leasing coincide invece con la durata prevista dall'obbligazione pattuita tra le parti, compatibilmente con i futuri intendimenti nel voler/poter traguardare la fine

e le esperienze acquisite.

Opzioni su quote di minoranza93

Come riportato nella Nota 2.4 – Criteri e metodologie di consolidamento, nell'ambito dell'operazione che ha portato alla detenzione del 70% del capitale di MLK Deliveries SpA, sono previste opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane di acquistare l'ulteriore 30% della società, il cui prezzo di esercizio è determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA. Nel bilancio consolidato è stata rilevata (oltre la quota di Patrimonio netto di pertinenza dei terzi), una passività finanziaria, per tener conto del possibile esercizio delle opzioni, in contropartita del Patrimonio netto di Gruppo, il cui valore dipende da stime effettuate internamente e che potrebbero variare anche significativamente nell'esercizio in corso e in quelli futuri. Le variazioni successive di valore della passività finanziaria troveranno contropartita nel Conto economico di Gruppo.

2.6 PRINCIPI CONTABILI E INTERPRETAZIONI DI NUOVA E DI PROSSIMA APPLICAZIONE

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2020

  • Modifiche ai riferimenti al Conceptual Framework nel corpo degli IFRS. Le modifiche aggiornano alcuni dei riferimenti e delle citazioni negli standard e nelle interpretazioni IFRS che fanno riferimento al Conceptual Framework rivisto o specifichino la versione del Conceptual Framework a cui si riferiscono.
  • Modifiche allo IAS 1 - Presentazione del bilancio e allo IAS 8 - Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori finalizzate a chiarire la definizione di "rilevante" al fine di rendere più facile per le imprese formulare giudizi sulla rilevanza delle informazioni nelle note al bilancio. È stato inoltre introdotto il concetto di "obscured information" il quale chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.
  • Modifiche all'IFRS 9 - Strumenti finanziari, allo IAS 39 - Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione e all'IFRS 7 - Strumenti finanziari: informazioni integrative con le quali sono state introdotte deroghe temporanee e limitate all'applicazione delle disposizioni in materia di contabilizzazione delle operazioni di copertura in modo tale che le imprese possano continuare a

93 Un contratto d'opzione che consente all'entità di acquistare le partecipazioni dei soci di minoranza di una controllata in cambio di disponibilità liquide o altre attività finanziarie, dà origine nel bilancio consolidato ad una passività finanziaria per il valore attuale dell'importo da corrispondere. Ogni variazione della passività finanziaria che dovesse intervenire dalla data di iscrizione è contabilizzata con contropartita differente a seconda che si tratti di:

azionisti di minoranza direttamente interessati all'andamento del business della società controllata relativamente al passaggio dei rischi e dei benefici sulle quote soggette all'opzione. Uno tra gli indicatori dell'esistenza di tale interesse è dato dalla valutazione al fair value del prezzo d'esercizio dell'opzione. Oltre alla presenza di tale indicatore, il Gruppo procede a una valutazione caso per caso dei fatti e delle circostanze che caratterizzano le transazioni in essere. In tale fattispecie, il valore attualizzato dell'opzione viene inizialmente dedotto dalle Riserve di Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione transitano da Conto economico.

azionisti di minoranza non direttamente interessati all'andamento del business (es. prezzo d'esercizio dell'opzione predeterminato). Il prezzo d'esercizio dell'opzione, debitamente attualizzato, viene dedotto dal corrispondente importo di Capitale e Riserve di pertinenza di terzi. Eventuali successivi cambiamenti nella valutazione del prezzo d'esercizio dell'opzione seguono la stessa logica, senza impatti a Conto economico.

rispettare le disposizioni presumendo che gli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti non siano modificati a seguito della riforma dei tassi interbancari (Interest Rate Benchmark Reform)94. Le deroghe sono finalizzate ad evitare eventuali interruzioni delle operazioni di copertura dovuti alla riforma dei tassi di interesse.

• Modifiche all'IFRS 3 - Aggregazioni aziendali che forniscono chiarimenti in merito alla definizione di attività aziendale al fine di rendere più facile l'attuazione pratica.

Si segnala inoltre che in data 12 ottobre 2020 è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea una modifica al principio contabile IFRS 16 - Leasing - Concessioni sui canoni connesse al COVID-19. Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. L'applicazione di tale modifica, disposta a partire dal 1° giugno 2020 per gli esercizi finanziari che hanno avuto inizio il 1° gennaio 2020 o successivamente, non ha avuto riflessi nella presente Relazione finanzia annuale né si attendono effetti significativi dalla sua futura applicazione.

Principi contabili e interpretazioni di prossima applicazione

Quanto di seguito esposto è applicabile a partire dal 1° gennaio 2021:

  • Modifiche all'IFRS 4 - Contratti assicurativi con le quali è prevista la proroga fino al 1° gennaio 2023 per l'esenzione temporanea all'applicazione dell'IFRS 9 da parte delle imprese di assicurazione e dei conglomerati finanziari che svolgono principalmente attività assicurativa. Le entità che hanno deciso di avvalersi di tale esenzione, potranno pertanto continuare ad applicare lo IAS 39 anziché l'IFRS 9 fino a tale data (coincidente con la presunta data di entrata in vigore del nuovo principio IFRS 17 sui contratti assicurativi).
  • Modifiche a taluni principi contabili a seguito della riforma dei tassi interbancari. Le modifiche previste, il cui obiettivo è quello di tenere conto delle conseguenze dell'effettiva sostituzione degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse esistenti con tassi di riferimento alternativi, si riferiscono ai seguenti standard:
    • o IFRS 9-Strumenti finanziari introduce un espediente pratico per la contabilizzazione dei cambiamenti della base su cui sono calcolati i cash flow contrattuali di attività e passività finanziarie, al fine di consentire l'adeguamento del tasso di interesse effettivo evitando così la modifica del valore contabile;
    • o IAS 39-Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione prevede delle esenzioni relative alla cessazione delle relazioni di copertura che potrebbero intervenire a seguito della riforma;
    • o IFRS 7-Strumenti finanziari: informazioni integrative richiede disclosure aggiuntiva al fine di consentire ai lettori del bilancio di comprendere meglio l'effetto della riforma sui tassi di interesse benchmark, sugli strumenti finanziari e sulla strategia di risk management di un'entità;

94 La riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse si riferisce alla riforma, che riguarda l'intero mercato, di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, inclusa la sostituzione di un indice di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse con un tasso di riferimento alternativo, quale quello risultante dalle raccomandazioni contenute nella relazione del Consiglio per la stabilità finanziaria del luglio 2014 «Reforming Major Interest Rate Benchmarks»

  • o IFRS 4-Contratti assicurativi consente alle società assicurative che hanno scelto di rinviare l'adozione dell'IFRS 9, di applicare le modifiche intervenute sullo IAS 39 necessarie per adeguarsi alla riforma dei tassi;
  • o IFRS 16-Leasing consente di modificare i contratti di locazione che si riferiscono specificamente ad un tasso IBOR per fare riferimento ad un tasso alternativo derivante dalla riforma dei tassi.

Infine, alla data di approvazione dei bilanci in commento, risultano emessi dallo IASB ma non ancora omologati dalla Commissione Europea taluni princípi contabili, emendamenti ed interpretazioni:

  • Modifiche allo IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Noncurrent and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date;Modifiche allo IAS 1 - Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies;
  • Modifiche allo IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates;
  • Modifiche allo IAS 16 Property, Plant and Equipment: Proceeds before Intended Use;
  • Modifiche allo IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: Onerous Contracts-Cost of Fulfilling a Contract;
  • Modifiche all'IFRS 3 Business Combinations: Reference to the Conceptual Framework;
  • Modifiche all'IFRS 16 Leases: Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021;
  • IFRS 17 Insurance Contracts;
  • Annual Improvements 2018-2020 che prevedono modifiche ai seguenti standard:
    • o IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards,
    • o IFRS 9 Financial Instruments,
    • o IAS 41 Agriculture
    • o Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

I riflessi che tali principi, emendamenti e interpretazioni di prossima applicazione potranno eventualmente avere sull'informativa finanziaria del Gruppo Poste Italiane sono ancora in corso di approfondimento e valutazione. Con particolare riferimento all'IFRS17, in ambito Poste Vita è stata avviata un'attività progettuale volta a determinare gli impatti connessi alla futura applicazione del nuovo principio.

3. EVENTI DI RILIEVO INTERCORSI NELL'ESERCIZIO

3.1 PRINCIPALI OPERAZIONI SOCIETARIE

sennder Italia Srl

Nell'ambito della collaborazione con il vettore digitale tedesco sennder GmbH in data 12 febbraio 2020 Poste Italiane ha sottoscritto un aumento di capitale per 255 mila euro nella società sennder Italia Srl, acquisendone una partecipazione pari al 75% del capitale sociale (il 25% è detenuto da sennder GmbH). Inoltre, in data 25 febbraio 2020, sulla base degli accordi tra le parti e al fine di sostenere le esigenze di business in fase di start up, Poste Italiane ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per 3 milioni di euro. (Per i dettagli contabili, patrimoniali ed economici, della partecipazione acquisita si rinvia al paragrafo 2.4 – Criteri e metodologie di consolidamento).

sennder Gmbh

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato a un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 7,5 milioni di euro e portando la propria partecipazione nella società tedesca al 2,0% (1,8% su base fully diluited).

Partnership con Tink AB

Nell'ambito degli accordi sottoscritti a dicembre 2019 con la società svedese Tink AB, una delle principali piattaforme di open banking95 in Europa, nel primo trimestre 2020 il Gruppo Poste Italiane ha aderito attraverso la controllata PostePay SpA e, con altri investitori, ad un aumento di capitale di Tink con un investimento di circa 20 milioni di euro, acquisendo una partecipazione pari al 5,1% del capitale sociale emesso, ovvero 4,8% su base fully diluted nel capitale di Tink. La sottoscrizione dell'aumento di capitale si è perfezionata il 10 marzo 2020.

Successivamente, il 18 giugno 2020, PostePay ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale con un investimento di 0,63 milioni di euro, mantenendo inalterata la partecipazione del 4,8%. Tale aumento di capitale da parte di Tink è stato eseguito per finanziare parzialmente l'acquisizione della società spagnola Eurobits Technologies S.L competitor di Tink nel mercato delle soluzioni tecnologiche legate all'open banking e che annovera fra i suoi clienti le principali istituzioni finanziarie nel proprio mercato di riferimento.

In data 11 dicembre 2020 Postepay ha partecipato ad un nuovo aumento di capitale di Tink con un investimento di 1,5 milioni di euro, mantenendo pressoché invariata la partecipazione al capitale della società (4,7% su base fully diluted).

MLK Deliveries SpA

Nell'ambito della collaborazione con la start up tecnologica Milkman SpA, specializzata nella gestione della logistica di "ultimo miglio" dei servizi evoluti di consegna in Italia, Poste Italiane in data 24 aprile 2020 ha

95 L'open banking è una condivisione di dati tra diversi attori dell'ecosistema bancario. Con l'entrata in vigore della direttiva europea sui pagamenti digitali PSD2, le banche europee sono obbligate ad aprire le proprie API (Application Program Interface) a società del fintech (tecnologia applicata alla finanza) e altre aziende che si occupano di prodotti e servizi finanziari. Questo consentirà alle società esterne (le cosiddette terze parti) l'accesso ai dati di pagamento aumentando la competizione.

sottoscritto un aumento di capitale per 15 milioni di euro nella società MLK Deliveries SpA, acquisendone una partecipazione del 70%. Il restante 30% di MLK Deliveries è posseduto da Milkman SpA. Al contempo Poste Italiane ha acquisito una partecipazione di circa il 7% nel capitale sociale di Milkman partecipando ad un aumento di capitale con un investimento di 5 milioni di euro. Sono previste, inoltre, delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. (Per i dettagli contabili, patrimoniali ed economici, della partecipazione acquisita si rimanda al paragrafo 2.4 – Criteri e metodologie di consolidamento).

Partnership con MFM Investments Ltd (Moneyfarm)

Il 2 agosto 2019 Poste Italiane ha avviato una partnership con la società di gestione digitale del risparmio MFM Investments Ltd (Moneyfarm) per l'offerta di servizi innovativi di investimento digitali e di gestione del risparmio. Nell'ambito di tale partnership Poste Italiane, in data 9 agosto 2019, ha sottoscritto un contratto con MFM Holding Ltd (società che controlla il 100% di Moneyfarm) che prevede un aumento di capitale da parte di quest'ultima per un valore di circa 40 milioni di euro (36 milioni di sterline) mediante l'emissione di azioni privilegiate convertibili che saranno sottoscritte da Poste Italiane, in qualità di lead investor, e da Allianz Asset Management GmbH (l'azionista di minoranza di riferimento di Moneyfarm Holding Ltd). L'operazione di aumento di capitale è stata articolata due fasi. Nella prima fase, conclusasi nel mese di agosto 2019, Poste Italiane ha sottoscritto azioni MFM Holding Ltd per un valore complessivo di 15 milioni di euro rappresentative del 9,70% dei diritti di voto (10,36% dei diritti patrimoniali). Nella seconda, sono state sottoscritte ulteriori azioni MFM Holding per un valore complessivo di circa 9,6 milioni di euro, con un incremento della partecipazione fino al 14,10% dei diritti di voto (15,16% dei diritti patrimoniali). Quest'ultima si è perfezionata il 13 maggio 2020, con l'ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte delle Autorità di vigilanza di Germania (Bafin) e Regno Unito (FCA).

Partnership con Volante Technologies Inc

In data 26 giugno 2020 PostePay ha sottoscritto gli accordi per la costituzione di una partnership strategica con Volante Technologies Inc ("Volante"), società americana specializzata nello sviluppo di soluzioni tecnologiche sottostanti i processi di pagamento. Tali accordi prevedono, oltre alla fornitura a Poste Italiane in licenza perpetua della piattaforma di pagamento Volpay per l'abilitazione dei bonifici istantanei (SEPA Credit Transfer Instant) e l'evoluzione dei pagamenti basati su QR Code, anche l'avvio di una collaborazione strategica di lungo periodo finalizzata allo sviluppo di nuove soluzioni nel mondo dei pagamenti per arricchire l'offerta verso i clienti del Gruppo Poste Italiane.

Nell'ambito di tali accordi Postepay ha inoltre aderito, con altri investitori, ad un aumento di capitale di Volante con un investimento di circa 5 milioni di dollari, a fronte di una partecipazione pari al 3,5% del capitale sociale emesso, ovvero 2,9% su base fully diluted. L'efficacia dell'operazione è datata 2 luglio.

Nexive Group Srl

In data 16 novembre 2020 Poste Italiane SpA ha sottoscritto un accordo preliminare ("Accordo") con la società olandese PostNL European Mail Holdings B.V. ("PostNL") e la società tedesca Mutares Holding – 32 GmbH ("Mutares Holding"), per l'acquisto da parte di Poste Italiane dell'intero capitale sociale di Nexive Group Srl ("Nexive").

In data 29 gennaio 2021, l'operazione è stata completata e Poste Italiane ha acquisito da PostNL e Mutares l'intero capitale sociale di Nexive ad un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro.

L'operazione è stata effettuata ai sensi dall'art. 75 del DL 14 agosto 2020 n.104 (convertito in Legge n. 126 del 13 ottobre 2020), che dispone che determinate operazioni di concentrazione siano considerate autorizzate previa indicazione all'AGCM di misure idonee a prevenire il rischio di imposizione di prezzi o altre condizioni contrattuali che potrebbero essere gravose per l'utenza in conseguenza dell'operazione.

BNL Finance

In data 23 dicembre 2020, Poste Italiane SpA e BNL Gruppo BNP Paribas hanno siglato un accordo quadro vincolante per il rafforzamento della partnership nel settore del credito assistito dalla cessione del quinto dello stipendio o della pensione (c.d. "Crediti CQ"). L'accordo quadro prevede l'acquisizione da parte di Poste Italiane di una partecipazione azionaria pari al 40% in BNL Finance, società di BNL Gruppo BNP Paribas, leader nel mercato dei crediti CQ, per un corrispettivo pari a 40 milioni di euro.

Lo schema dell'operazione prevede l'ingresso di Poste Italiane nel capitale di BNL Finance successivamente alla scissione, da parte della stessa in favore della controllante BNL SpA, delle attività fuori perimetro, costituite principalmente da circa 2 miliardi di euro di crediti rispetto ad un portafoglio crediti complessivo di oltre 2,8 miliardi a fine 2020.

BNL Finance, in qualità di fabbrica di prodotto, distribuirà i propri Crediti CQ attraverso la rete degli Uffici Postali sulla base di un accordo commerciale di durata decennale con Poste Italiane -– Patrimonio BancoPosta, in continuità con l'accordo commerciale esistente.

L'operazione è soggetta all'autorizzazione da parte delle Autorità di vigilanza e il closing è previsto entro la fine del primo semestre del 2021.

Sengi Express Limited

In data 19 gennaio 2021, Poste Italiane SpA e Cloud Seven Holding Limited hanno siglato un accordo quadro vincolante per il rafforzamento della partnership nel mercato dell'e-commerce tra la Cina e l'Italia. L'accordo quadro prevede l'acquisizione da parte di Poste Italiane del 51% del capitale votante di Sengi Express Limited ("Sengi Express"), società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong. Sengi Express è una società leader nella creazione e nella gestione di soluzioni logistiche cross-border per i merchant dell'e-commerce cinese attivi sul mercato italiano, con un fatturato pro-forma di circa 80 milioni di euro nel 2020. Il closing dell'operazione si è perfezionato il 1° marzo 2021.

Nel corso dell'esercizio 2020 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie.

  • A decorrere dal 1° marzo 2020 ha avuto efficacia l'operazione di cessione dei rami di azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT, in favore di Poste italiane. L'operazione rientra nell'ambito del processo di efficientamento dei processi ICT del Gruppo Poste, mediante accentramento nella Capogruppo della gestione dei sistemi informativi delle società controllate.
  • In data 19 maggio 2020 l'Assemblea di Poste Tributi ScpA in liquidazione ha deliberato l'approvazione del Bilancio finale di liquidazione della Società e in data 26 maggio 2020 è avvenuta la cancellazione dal Registro delle Imprese.

  • In data 25 maggio 2020 il Consiglio di Amministrazione del Consorzio Logistica Pacchi ScpA ha deliberato la cessione del ramo cd. "CLP Mercato" a favore di Poste Italiane SpA L'operazione ha efficacia con decorrenza 1° luglio 2020.
  • In data 30 giugno 2020 il Consiglio di Amministrazione di SDA Express Courier SpA ha deliberato la cessione del 5% delle azioni detenute nel Consorzio Logistica e Pacchi ScpA in favore della società Poste Assicura SpA. L'efficacia dell'operazione decorre dal 30 giugno 2020.
  • In data 23 settembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di PostePay SpA ha deliberato la cessione del ramo di azienda ICT, dedicato ai servizi di Telecomunicazione e Postino Telematico, in favore di Poste Italiane SpA. L'operazione ha avuto efficacia a decorrere dal 1° ottobre 2020.
  • In data 7 dicembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Conio Inc. ha approvato un aumento di capitale di circa 13,8 milioni di dollari, che ha visto l'ingresso nell'azionariato della società di un nuovo socio. La partecipazione al 31 dicembre 2020 di Poste Italiane è passata dal 19,7% al 17,6% non avendo quest'ultima aderito al suddetto aumento.
  • In data 27 gennaio 2021, il CdA di Poste Italiane ha approvato la modifica del Patrimonio BancoPosta conseguente alla rimozione del vincolo di destinazione nei confronti delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il Ramo Debit, da sottoporre alla definiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente; in data 4 febbraio 2021, l'Assemblea Straordinaria di PostePay ha deliberato, tra l'altro, l'aumento di capitale scindibile da sottoscrivere e liberare entro il 30 settembre 2021 tramite conferimento in natura del Ramo Debit da parte di Poste Italiane.

3.2 ALTRI EVENTI DI RILIEVO

Nel corso dell'esercizio 2020 sono intervenuti i seguenti, ulteriori fatti di rilievo:

Poste Italiane SpA: acconto dividendo 2020

Il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane in data 11 novembre 2020, alla luce dell'andamento della situazione economica e finanziaria della Capogruppo nel primo semestre del 2020 e in linea con la prassi prevalente, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020. L'acconto pari a 0,162 euro per azione, al lordo delle eventuali ritenute di legge, è stato messo in pagamento a decorrere dal 25 novembre 2020, per complessivi 211 milioni di euro.

Poste Italiane SpA: emissione prestito obbligazionario

Nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di Poste Italiane da Euro 2 miliardi, con un rating "BBB" da Standard and Poor's e "Baa3" da Moody's, la Capogruppo ha emesso un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due trance, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali La prima trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10 con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. lI titoli sono quotati sul mercato regolamentato gestito dalla Borsa di Lussemburgo.

4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020

4. GRUPPO POSTE ITALIANE – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020

4.1 PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(milioni di euro)
ATTIVO Note 31
dicembre
2020
di cui
parti
correlate
31
dicembre
2019
di cui
parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 2.134 - 2.015 -
Investimenti immobiliari [A2] 31 - 44 -
Attività immateriali [A3] 755 - 648 -
Attività per diritti d'uso [A4] 1.200 - 1.254 -
Partecipazioni valutate con il metodo del
Patrimonio netto [A5] 615 615 617 617
Attività finanziarie [A6] 217.877 3.879 194.207 4.522
Crediti commerciali [A8] 2 - 5 -
Imposte differite attive [C13] 1.123 - 1.199 -
Altri crediti e attività [A9] 3.868 2 3.729 1
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori 54 - 58 -
Totale 227.659 203.776
Attività correnti
Rimanenze [A7] 165 - 140 -
Crediti commerciali [A8] 2.373 582 2.166 664
Crediti per imposte correnti [C13] 187 - 52 -
Altri crediti e attività [A9] 1.060 3 938 2
Attività finanziarie [A6] 30.006 7.617 23.569 7.220
Cassa e depositi BancoPosta [A10] 6.391 - 4.303 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A11] 4.516 1.992 2.149 495
Totale 44.698 33.317
TOTALE ATTIVO 272.357 237.093

PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 31
dicembre
di cui
parti
31
dicembre
di cui
parti
2020 correlate 2019 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B2] 1.306 - 1.306 -
Riserve [B4] 3.909 - 2.646 -
Azioni proprie (40) - (40) -
Risultati portati a nuovo 6.327 - 5.786 -
Totale Patrimonio netto di Gruppo 11.502 9.698
Patrimonio netto di terzi 5 - 0 -
Totale 11.507 9.698
Passività non correnti
Riserve tecniche assicurative [B5] 153.794 - 140.261 -
Fondi per rischi e oneri [B6] 625 59 501 58
Trattamento di fine rapporto [B7] 1.030 - 1.135 -
Passività finanziarie [B8] 18.366 241 13.964 132
Imposte differite passive [C13] 1.229 - 887 -
Altre passività [B10] 1.576 - 1.525 -
Totale 176.620 158.273
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B6] 771 13 717 12
Debiti commerciali [B9] 1.837 56 1.627 98
Debiti per imposte correnti [C13] 13 - 274 -
Altre passività [B10] 1.745 74 2.110 74
Passività finanziarie [B8] 79.864 4.373 64.394 4.820
Totale 84.230 69.122
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 272.357 237.093

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio
2020
di cui
parti
correlate
Esercizio
2019
di cui
parti
correlate
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.201 400 3.492 498
Ricavi da pagamenti e mobile [C2] 737 48 664 59
Ricavi netti da servizi finanziari [C3] 4.945 2.017 5.134 1.993
Ricavi da servizi finanziari
Oneri derivanti da operatività finanziaria
5.151
(206)
2.022
(5)
5.213
(79)
1.998
(5)
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni
delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
[C4] 1.643 15 1.669 16
Premi assicurativi 16.865 - 17.913 -
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.065 15 5.478 16
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a
sinistri
(18.767) - (21.463) -
Oneri derivanti da operatività assicurativa (520) - (259) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 10.526 10.959
Costi per beni e servizi [C5] 2.523 159 2.287 169
Costo del lavoro [C6] 5.638 75 5.896 50
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 700 - 774 -
Incrementi per lavori interni [C8] (37) - (31) -
Altri costi e oneri [C9] 103 3 200 3
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito,
crediti e altre attività
[C10] 75 2 59 -
Risultato operativo e di intermediazione 1.524 1.774
Oneri finanziari [C11] 75 3 73 2
Proventi finanziari [C11] 123 - 105 -
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C12] 1 - 46 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti - 46
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
[A5] 5 - 112 -
di cui proventi (oneri) non ricorrenti - 88
Risultato prima delle imposte 1.576 1.872
Imposte sul reddito [C13] 370 - 530 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (96) -
UTILE DELL'ESERCIZIO 1.206 1.342
di cui Quota Gruppo 1.207 1.342
di cui Quota di spettanza di Terzi (1) -
Utile per azione [B1] 0,927 1,032
Utile diluito per azione 0,927 1,032

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio
2020
Esercizio
2019
Utile/(Perdita) d'esercizio 1.206 1.342
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di debito valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] 2.016 1.767
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B4] (263) (244)
Incremento/(Decremento) per perdite attese 7 (2)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value d'esercizio [tab. B4] (28) 95
Trasferimenti a Conto economico [tab. B4] 5 (59)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da,
Patrimonio netto da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
dell'esercizio
(495) (445)
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del
patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale)
- (1)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita)
d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nel periodo 17 1
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto - -
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B7] (5) (70)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da,
Patrimonio netto da non riclassificare nel Prospetto
dell'utile/(perdita) d'esercizio
1 20
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del
patrimonio netto (al netto dell'effetto fiscale)
- -
Totale delle altre componenti di Conto economico
complessivo
1.255 1.062
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO
DELL'ESERCIZIO
2.461 2.404
di cui Quota Gruppo 2.462 2.404
di cui Quota di spettanza di Terzi (1) -

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(milioni di euro)

Patrimonio netto
Riserve Totale
Patrimonio
netto di
Gruppo
Capitale e
riserve di
Terzi
Totale
Patrimonio
netto
Capitale
sociale
Azioni
proprie
Riserva
Legale
Riserva per
il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
Cash flow
hedge
Riserva da
partecipazi
oni valutate
con il
metodo del
patrimonio
netto
Riserva
piani di
incentiva
zione
Saldo al 1°
gennaio 2019
1.306 - 299 1.210 (69) 89 2 - 5.268 8.105 - 8.105
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - - - 1.087 26 (1) - 1.292 2.404 - 2.404
Piani di
incentivazione
- - - - - - - 2 - 2 - 2
Dividendi
distribuiti
- - - - - - - - (574) (574) - (574)
Acconto dividendi - - - - - - - - (200) (200) - (200)
Altre variazioni - (40) - - - - 1 - - (39) - (39)
Saldo al 31
dicembre 2019
1.306 (40) 299 1.210 1.018 115 2 2 5.786 9.698 - 9.698
Totale conto
economico
complessivo
dell'esercizio
- - - - 1.276 (17) - - 1.203 (*)
2.462
(1) 2.461
Dividendi
distribuiti
- - - - - - - - (402) (402) - (402)
Acconto dividendi - - - - - - - - (211) (211) - (211)
Operazioni con
azionisti di
minoranza
- - - - - - - - (49) (49) - (49)
Piani di
incentivazione
- - - - - - - 4 - 4 - 4
Variazione
perimetro di
consolidamento
- - - - - - - - - - 6 6
Saldo al 31
dicembre 2020
1.306 (40) 299 1.210 2.294 98 2 6 6.327 11.502 5 11.507

* La voce comprende l'utile dell'esercizio (quota Gruppo) di 1.207 milioni di euro e le perdite attuariali sul TFR di 4 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(milioni di euro)
Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio
dell'esercizio 2.149 3.195
Risultato prima delle imposte 1.576 1.872
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 700 774
Impairment avviamento [tab. A3] - -
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B6] 566 394
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B6] (388) (696)
Accantonamento per trattamento fine rapporto [tab. B7] 2 1
Trattamento di fine rapporto [tab. B7] (120) (140)
(Plusvalenze)/Minusvalenze per disinvestimenti (2) 1
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [tab. C12] - 46
(Dividendi) [tab. C11.1] - -
Dividendi incassati - -
(Proventi Finanziari da realizzo) [tab. C11.1] (1) (7)
(Proventi Finanziari per interessi) [tab. C11.1] (108) (94)
Interessi incassati 112 95
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C11.2] 62 68
Interessi pagati (28) (23)
Perdite e svalutazioni /(Recuperi) su crediti [tab. C10] 61 62
Imposte sul reddito pagate [tab. C13.3] (823) (252)
Altre variazioni 7 (104)
Flusso di cassa generato dall'attività di es. prima delle [a] 1.616 1.997
variazioni del circolante
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [tab. A7] (26) (4)
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività
(262)
(162)
(40)
(16)
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 209 43
Incremento/(Decremento) Altre passività (436) (197)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione
del capitale circolante [b] (677) (214)
Incremento/(Decremento) passività da operatività 14.469 7.980
finanziaria, pagamenti e monetica, assicurativa
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività
finanziarie da operatività finanziaria, pagamenti e
(15.961) (10.904)
monetica, assicurativa
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi
BancoPosta [tab. A10] (2.088) (984)
Incremento/(Decremento) delle riserve tecniche 7.813 7.456
assicurative nette
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie (3.255) (4.211)
Liquidità generata /(assorbita) da attività/passività
finanziarie dell'operatività finanziaria, pagamenti e
[c] 978 (663)
monetica assicurativa
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
[d]=[a+b+c] 1.917 1.120
- di cui parti correlate (39) 248
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (300) (391)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (1) (1)
Attività immateriali [tab. A3] (379) (342)

Partecipazioni (1) (15)
Altre attività finanziarie (35) (17)
Disinvestimenti:
Imm.li, imp.ti e macchinari, inv.imm.ri ed attività dest.
alla vendita 6 4
Partecipazioni - 1
Altre attività finanziarie 109 29
Flusso di cassa netto da/(per) attività di [e] (601) (732)
investimento
- di cui parti correlate (28) 3
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo
termine [tab. B8.4] 1.248 573
(Incremento)/Decremento crediti finanziari - -
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve [tab. B8.4] 415 (1.193)
(Acquisto)/Cessione azioni proprie - (40)
Dividendi pagati [B3] (613) (774)
Altre operazioni con azionisti di minoranza 1 -
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e
operazioni con gli azionisti
[f] 1.051 (1.434)
- di cui parti correlate (388) (492)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] 2.367 (1.046)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
[tab. A11] 4.516 2.149
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine
dell'esercizio
[tab. A11] 4.516 2.149
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti vincolati alla
fine dell'esercizio (1.705) (884)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti non
vincolati alla fine dell'esercizio
2.811 1.265

4.2 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (2.134 milioni di euro)

Nel 2020 la movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e comm.li
Migliorie beni di
terzi
Altri beni Immobilizz. in
corso e acconti
Totale
Costo 76 3.055 2.296 331 567 1.969 89 8.383
Fondo ammortamento - (1.984) (1.886) (293) (350) (1.777) - (6.290)
Fondo svalutazione - (56) (10) (1) (9) (2) - (78)
Saldo al 1° gennaio 2020 76 1.015 400 37 208 190 89 2.015
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 37 68 12 45 58 80 300
Riclassifiche - 27 31 - 10 9 (65) 12
Dismissioni - - - - (1) - (1) (2)
Ammortamento - (27) (46) (13) (39) (85) - (210)
(Svalutazioni) / Riprese di valore - 20 - - 1 (1) 20
Saldo al 31 dicembre 2020 - 57 53 (1) 16 (19) 14 120
Costo 76 3.160 2.354 340 616 1.987 103 8.636
Fondo ammortamento - (2.052) (1.892) (303) (384) (1.813) (6.444)
Fondo svalutazione - (36) (9) (1) (8) (4) - (58)
Saldo al 31 dicembre 2020 76 1.072 453 36 224 170 103 2.134

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2020 comprende attività della Capogruppo site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 44 milioni di euro.

Gli investimenti del 2020 per 300 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 37 milioni di euro relativi principalmente a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali e Uffici direzionali dislocati sul territorio (15 milioni di euro), di locali di staff (13 milioni di euro) e locali di smistamento posta e pacchi (9 milioni di euro);
  • 68 milioni di euro per impianti, di cui le voci più significative sono riferite alla Capogruppo e individuabili in 39 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 11 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 8 milioni di euro per l'installazione di ATM;
  • 45 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (22 milioni di euro) e la parte strutturale (22 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 58 milioni di euro relativi ad Altri beni, di cui 42 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage e 13 milioni di euro sostenuti da PostePay SpA principalmente per l'acquisto di apparecchiature elettroniche per i servizi relativi al postino telematico (5 milioni di euro), per i dispositivi "PosteMobile Casa" (5 milioni di euro) e apparati destinati alle offerte di telefoni a noleggio (1 milione di euro).

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 80 milioni di euro, di cui 51 milioni di euro sostenuti dalla Capogruppo e riferibili per 29 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva, 8 milioni di euro per la dotazione e manutenzione dell'infrastruttura attiva e passiva della rete di sicurezza e telesorveglianza dei siti e 7 milioni di euro per l'acquisizione di impianti industriali di lavorazione pacchi.

Le riclassifiche da Immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 65 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in particolare sono riferiti alla Capogruppo per la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione (33 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier SpA principalmente per la messa in produzione del nuovo impianto di smistamento automatizzato dell'Hub di Centro, entrato nel processo produttivo nel mese di dicembre 2020 (19 milioni di euro).

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (31 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. La movimentazione è la seguente:

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)

Esercizio 2020

Costo 139
Fondo ammortamento (95)
Fondo svalutazione -
Saldo al 1° gennaio 44
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Riclassifiche (12)
Dismissioni (1)
Ammortamento (1)
Totale variazioni (13)
Costo 86
Fondo ammortamento (55)
Fondo svalutazione -
Saldo al 31 dicembre 31
Fair value al 31 dicembre 75

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2020 è rappresentato per 64 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi di servizio ai sensi della Legge 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda96.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché il Gruppo mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime.

96 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di livello 2.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (755 milioni di euro)

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)
Diritti di brevetto
ind.le e di utilizz.
opere d'ingegno,
concessioni, licenze,
marchi e simili
Immobilizz. in corso e
acconti
Avviamento Altre Totale
Costo 3.354 221 120 106 3.801
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (2.951) - (102) (100) (3.153)
Saldo al 1° gennaio 2020 403 221 18 6 648
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 245 131 5 3 384
Riclassifiche 190 (190) - - -
Cessazioni e Dismissioni - (1) - - (1)
Ammortamenti e svalutazioni (273) - - (3) (276)
Saldo al 31 dicembre 2020 162 (60) 5 - 107
Costo 3.790 161 125 109 4.185
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (3.225) - (102) (103) (3.430)
Saldo al 31 dicembre 2020 565 161 23 6 755

Nel 2020 il valore netto e la movimentazione delle Attività immateriali sono i seguenti:

Gli investimenti del 2020 in Attività immateriali ammontano a 384 milioni di euro e comprendono circa 33 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori sviluppati all'interno del Gruppo, principalmente relativi a costi del personale (26 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte del Gruppo.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, concessioni, licenze, marchi e simili di 245 milioni di euro, prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito delle acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività della Capogruppo principalmente volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (80 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (39 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (24 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (10 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica (6 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 190 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

La voce Avviamento è dettagliata come di seguito:

tab. A3.1 - Avviamento
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
SBU Servizi assicurativi
Poste Welfare Servizi Srl 18 18
SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione
MLK Deliveries SpA 5 -
sennder Italia Srl - -
Totale 23 18

La voce pari a 23 milioni di euro è riferita agli avviamenti allocati alla SBU Servizi Assicurativi e alla SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione.

Sul valore dell'avviamento relativo alla SBU Servizi Assicurativi, riferito alla controllata Poste Welfare Servizi Srl, sono state svolte le analisi previste dallo IAS 36 e, sulla base delle informazioni disponibili e degli impairment test eseguiti, non è emersa la necessità di svalutare l'avviamento iscritto.

Il valore dell'avviamento riconducibile alla SBU Corrispondenza, pacchi e distribuzione comprende la differenza definitiva tra il corrispettivo riconosciuto all'alienante e il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili acquisite e delle passività identificabili assunte, valutata in conformità all'IFRS 3, per le acquisizioni della Capogruppo delle controllate MLK Deliveries SpA e sennder Italia Srl, entrambe effettuate nel corso del primo semestre 2020. Tale differenza è pari rispettivamente a 4.654 migliaia di euro e 219 migliaia di euro. Per i dettagli delle operazioni si rimanda al paragrafo 2.4 – Criteri e metodologie di consolidamento. Con riferimento all'Impairment test su avviamenti e unità generatrici di flussi di cassa si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime.

A4 – ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.200 milioni di euro)

Immobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.285 135 18 43 1.481
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (146) (60) (5) (16) (227)
Saldo al 1° gennaio 2020 1.139 75 13 27 1.254
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni per nuovi contratti 139 38 5 19 201
Rettifiche 2 - - - 2
Cessazioni contrattuali (25) - (1) - (26)
Ammortamenti e svalutazioni (146) (67) (6) (12) (231)
Saldo al 31 dicembre 2020 (30) (29) (2) 7 (54)
Costo 1.399 173 22 60 1.654
Ammortamenti e svalutazioni cumulati (290) (127) (11) (26) (454)
Saldo al 31 dicembre 2020 1.109 46 11 34 1.200

tab. A4 - Movimentazione Attività per diritti d'uso (milioni di euro)

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono alla Capogruppo (135 milioni di euro) e riguardano nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (83 milioni di euro), il noleggio di veicoli aziendali (42 milioni di euro) e il noleggio di attrezzature informatiche (10 milioni di euro) e alla controllata SDA Express Courier (65 milioni di euro) principalmente per nuovi contratti e rinnovo contratti esistenti di natura immobiliare. La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nel periodo in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

A5 - PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO (615 milioni di

euro)

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Partecipazioni in imprese collegate 613 615
Partecipazioni in imprese controllate 2 2
Totale 615 617

tab. 5.1 - Movimentazione delle partecipazioni

Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al 01.01.20 Incrementi /
(Decrementi)
valutazione a equity Rett. dividendi Saldo al 31.12.2020
in imprese collegate
Anima Holding SpA 221 - (3) (8) 210
Fsia Investimenti Srl 393 1 8 - 402
Totale imprese collegate 615 1 5 (8) 613
in imprese controllate
Kipoint SpA 1 - 1 - 2
Indabox Srl 1 - (1) - -
Totale imprese controllate 2 - - - 2
Totale 617 1 5 (8) 615

La voce Partecipazioni in imprese collegate (valutate col metodo del patrimonio netto) si riferisce principalmente alle società Anima Holding e FSIA Investimenti Srl.

Le variazioni dell'esercizio della collegata Anima Holding sono riconducibili all'adeguamento netto negativo del valore di carico per circa 11 milioni di euro, di cui:

  • un incremento di 16 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata tra il 30 settembre 2019 e il 30 settembre 2020, data dell'ultimo bilancio disponibile;
  • un decremento di 8 milioni di euro per effetto dei dividendi percepiti a valere sul risultato dell'esercizio 2019;
  • una rettifica per impairment di 19 milioni di euro, rilevata nel corso del 1° semestre 2020, a seguito dell'esecuzione del test di impairment effettuato sul valore dell'avviamento implicito nel valore della partecipazione

Le variazioni dell'esercizio della collegata FSIA Investimenti sono riconducibili all'adeguamento netto positivo del valore di carico per circa 9 milioni di euro di cui:

  • o un incremento di 1,5 milioni di euro relativo al versamento in conto capitale effettuato dalla Capogruppo in data 23 giugno 2020;
  • o un incremento di 8 milioni di euro per la quota di pertinenza dei risultati economici conseguiti dalla partecipata al netto dell'ammortamento degli attivi immateriali identificati in sede di purchase price allocation.

In seguito alle operazioni che hanno portato FSIA Investimenti Srl, alla fine dell'esercizio 2019, ad acquisire il controllo esclusivo di SIA SpA (step up acquisition), si è reso necessario per la stessa FSIA avviare un nuovo processo di allocazione del prezzo di acquisto delle attività e delle passività di SIA alla data dell'acquisizione

del controllo, in linea con quanto previsto dall'IFRS 3 – Aggregazioni aziendali97. Si riportano di seguito i valori degli asset immateriali e dell'avviamento individuati in sede di purchase price allocation con distinzione dei valori rivenienti dalla nuova allocazione (saldo al 1° gennaio 2020) rispetto ai valori originari.

FSIA Investimenti Srl (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
01.01.20
Saldo al
31.12.19
Valori di
acquisizione
Attività Immateriali 172 184 83 116
Customer relationship 123 125 46 55
Backlog 39 46 25 36
Software 10 13 12 24
Imposte differite passive (48) (51) (23) (30)
Avviamento 358 358 254 254

Nel corso dell'esercizio 2018 Poste Italiane SpA ha provveduto all'affrancamento ai fini fiscali, ex art. 15, comma 10 ter D.L. 185 del 2008, dei maggiori valori risultanti dalle note al bilancio consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2017, attribuiti all'avviamento e alle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione in FSIA Investimenti Srl.

Ai fini dell'esercizio dell'opzione è stata versata nel 2018 un'imposta sostitutiva (IRES e IRAP) di circa 32 milioni di euro pari al 16% degli importi riferibili ai valori affrancati di circa 198 milioni di euro. Nello specifico, l'importo affrancato, riferito ai valori emersi in sede di acquisizione della partecipazione avvenuta nell'esercizio 2017 è così composto:

(milioni di euro)
Avviamento 103
Customer relationship 48
Backlog 32
Softw are 15
Totale 198
Imposta sostitutiva versata 32

L'imposta sostitutiva versata è stata iscritta fra i crediti per imposte correnti.

L'elenco e i dati salienti delle società controllate, a controllo congiunto e collegate valutate con il criterio del Patrimonio netto sono forniti nelle Ulteriori Informazioni – Dati Salienti delle partecipazioni (Nota 14).

97 Nel corso dell'esercizio 2020 è stato rideterminato, nel reporting package di FSIA predisposto in coerenza con principio contabile di riferimento IFRS 10 – Bilancio consolidato ai fini del bilancio consolidato di Poste Italiane, il valore degli asset immateriali e dell'avviamento rispetto a quanto individuato in sede dell'originaria purchase price allocation.

A6 - ATTIVITA' FINANZIARIE (247.883 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie

(milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 33.465 17.212 50.677 25.260 14.903 40.163
Attività finanziarie al FVTOCI 144.256 12.455 156.711 131.560 8.284 139.844
Attività finanziarie al FVTPL 40.081 335 40.416 37.318 378 37.696
Strumenti finanziari derivati 75 4 79 69 4 73
Totale 217.877 30.006 247.883 194.207 23.569 217.776
Attività finanziarie per settore di operatività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
OPERATIVITA' FINANZIARIA 68.436 22.976 91.412 58.285 16.934 75.219
Attività finanziarie al costo ammortizzato 31.596 16.994 48.590 23.637 14.607 38.244
Attività finanziarie al FVTOCI 36.693 5.978 42.671 34.508 2.323 36.831
Attività finanziarie al FVTPL 72 - 72 71 - 71
Strumenti finanziari derivati 75 4 79 69 4 73
OPERATIVITA' ASSICURATIVA 149.308 6.472 155.780 135.448 6.385 141.833
Attività finanziarie al costo ammortizzato 1.811 68 1.879 1.586 156 1.742
Attività finanziarie al FVTOCI 107.488 6.069 113.557 96.615 5.851 102.466
Attività finanziarie al FVTPL 40.009 335 40.344 37.247 378 37.625
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE 97 425 522 474 135 609
Attività finanziarie al costo ammortizzato 58 17 75 37 25 62
Attività finanziarie al FVTOCI 39 408 447 437 110 547
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - - - - - -
OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA 36 133 169 - 115 115
Attività finanziarie al costo ammortizzato - 133 133 - 115 115
Attività finanziarie al FVTOCI 36 - 36 - - -
Totale 217.877 30.006 247.883 194.207 23.569 217.776

Le Attività finanziarie sono di seguito commentate per ciascuna tipologia di operatività:

  • Operatività finanziaria, in cui sono rappresentate le attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta e della società BancoPosta Fondi SpA SGR;
  • Operatività assicurativa, in cui sono rappresentate le attività finanziarie della compagnia Poste Vita SpA e della sua controllata Poste Assicura SpA;
  • Operatività postale e commerciale, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dalla Capogruppo (diverse da quelle detenute dal BancoPosta) e le altre attività finanziarie delle società operanti in ambito postale e commerciale;
  • Operatività pagamenti e monetica, in cui sono rappresentate le attività finanziarie detenute dal Patrimonio IMEL.

OPERATIVITA' FINANZIARIA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 13.180 25.064 38.244
Acquisti 9.734 9.734
Variaz. per costo ammortizzato - (92) (92)
Trasf.ti riserve di PN - - -
Variazioni del fair value a CE - 1.708 1.708
Var.ni per op. di CFH (*) - - -
Variazioni per impairment (1) (7) (8)

Variazioni per impairment (1) (7) (8) Variazioni nette 1.362 1.362 Effetti delle vendite a CE - 63 63 Ratei - 235 235 Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (3.451) (3.451) Altre variazioni 795 - 795 Saldo al 31 dicembre 2020 15.336 33.254 48.590

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - 1 1 - - -
Crediti - 15.335 15.335 - 13.180 13.180
Depositi presso il MEF
Crediti
-
-
7.336
7.340
7.336
7.340
-
-
7.064
7.066
7.064
7.066
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (4) (4) - (3) (3)
Altri crediti finanziari - 7.999 7.999 - 6.116 6.116
Totale - 15.336 15.336 - 13.180 13.180

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 364 milioni di euro stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 360 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 363 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La voce Crediti include:

Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati a un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato98. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Nel corso dell'esercizio 2020, nella fase di incremento dei rendimenti a seguito dell'inizio della pandemia, la Capogruppo ha stipulato contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni.

98 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e per il restante 50% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.

Altri crediti finanziari, relativi per 7.494 milioni di euro a depositi in garanzia per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex).

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, detenuti dal Patrimonio BancoPosta, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 26.157 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 33.254 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.380 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 17.485 milioni di euro, incrementato di 4.389 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa. I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 15 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Al 31 dicembre 2020 il fair value99 di tali titoli è di 34.760 milioni di euro (comprensivo di 235 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

La variazione di fair value a Conto economico per l'importo positivo di 1.708 milioni di euro si riferisce alle variazioni di valore dei titoli oggetto di copertura di fair value hedge intervenuta nell'esercizio.

In tale portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2020 il valore di bilancio è pari a 3.300 milioni di euro).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

99 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 31.188 milioni di euro e di Livello 2 per 3.572 milioni di euro.

tab. A6.2- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)

Titoli a reddito fisso

Saldo al 1° gennaio 2020 36.831
Acquisti 15.983
Trasf.ti riserve di PN (224)
Variaz. per costo ammortizzato (42)
Variazioni del fair value a PN 1.946
Variazioni del fair value a CE 1.698
Var.ni per op. di CFH (*) (49)
Effetti delle vendite a CE 302
Ratei 293
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (14.067)
Saldo al 31 dicembre 2020 42.671

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 33.600 milioni di euro, detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 3.644 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 1.946 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 1.698 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2020 ammonta a 18 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 14 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

tab. A6.3 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 - 71 71
Acquisti - -
Variazioni del fair value vs CE - 1 1
Variazioni nette - -
Ratei - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - -
Saldo al 31 dicembre 2020 - 72 72

Azioni

La voce in commento si riferisce:

  • per 34 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,853100 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Tali azioni sono infatti convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 38 milioni di euro, al fair value di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di cento azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 1 milione di euro ed è rilevata a conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Stante il tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2020, le azioni privilegiate di VISA Incorporated (serie A e C) detenute in portafoglio, corrispondono a 439.600 azioni ordinarie di VISA Incorporated.

Nel corso dell'esercizio 2019, la Capogruppo ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 5 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

I movimenti degli strumenti derivati rilevati nel periodo sono i seguenti:

tab. A6.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati
(milioni di euro)
Cash flow hedging Fair value hedging FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Interest rate swaps Acquisti a termine
Interest rate swaps
Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 - - 1.280 (36) 1.670 (4) 25.690 (5.439) - - - (15) 28.640 (5.494)
Incrementi/(decrementi) * 100 4 2.645 (71) 50 40 9.214 (3.434) 165 11 - (6) 12.174 (3.456)
Proventi/(Oneri) a CE ** - - - - - - - (2) - - - - - (2)
Operazioni completate *** (100) (4) (1.857) 53 - (36) (3.870) 764 (165) (11) - 1 (5.992) 767
Saldo al 31 dicembre 2020 - - 2.068 (54) 1.720 - 31.034 (8.111) - - - (20) 34.822 (8.185)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - 268 - 725 68 1.220 11 - - - - 2.213 79
Strumenti derivati passivi - - 1.800
-
(54) 995 (68) 29.814 (8.122) - - - (20) 32.609 (8.264)

* Gli incrementi/(decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

** I Proventi ed Oneri imputati a Conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

*** Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

100 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Le operazioni di cash flow hedge in interest rate swap e per vendite a termine si riferiscono a titoli al FVTOCI per un nominale rispettivamente di 1.720 milioni di euro e di 2.068 milioni di euro.

Gli strumenti di copertura del rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 27 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 15.420 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.714 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 3.434 milioni di euro, tenuto conto della variazione positiva netta di fair value di 3.405 milioni di euro dei titoli coperti (tab. A6.1 e A6.2) al netto di 29 milioni di euro per i differenziali pagati;
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 900 milioni di euro. Tali operazioni, stipulate nel corso dell'esercizio 2020, permettono di trasformare a tasso variabile parte dell'operatività in pronti contro termine consentendo di ridurre l'esposizione al rischio di tasso di interesse, il fair value al 31 dicembre 2020 non è significativo.

Nell'esercizio in commento la Capogruppo ha effettuato le seguenti operazioni:

  • acquisti a termine e regolazione per un nominale di 100 milioni di euro;
  • vendite a termine per un nominale di 2.645 milioni di euro e regolazione per 1.857 milioni di euro, di cui 1.280 milioni di euro in essere al 1° gennaio 2020;
  • nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 50 milioni di euro;
  • nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 9.214 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 900 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 3.870 milioni di euro.

Inoltre, la Capogruppo ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 165 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a bloccare il rendimento, per l'esercizio 2020, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A6.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 11 milioni di euro (tab. C.3.1.1).

OPERATIVITA' ASSICURATIVA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.5 - Movimentazione attività finanziarie al costo ammortizzato (milioni di euro)
----------------------------------------------------------------------- -------------------
Finanziamenti e
crediti
Titoli a reddito fisso Totale
1.742
Saldo al 1° gennaio 2020 13 1.729
Acquisti 251 251
Variaz. per costo ammortizzato - 3 3
Variazioni del fair value a CE - - -
Var.ni per op. di CFH - - -
Variazioni per impairment - - -
Variazioni nette 8 8
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei - 18 18
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (143) (143)
Saldo al 31 dicembre 2020 21 1.858 1.879

Crediti

I crediti finanziari ammontano a 21 milioni di euro e si riferiscono principalmente a crediti per commissioni di gestione dei fondi interni di Poste Vita.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 esprimono un valore di bilancio pari a 1.858 milioni di euro. I titoli nella categoria in esame si riferiscono esclusivamente al patrimonio libero delle società Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA. Al 31 dicembre 2020 il fair value101 di tali titoli è di 2.191 milioni di euro.

I titoli a reddito fisso rilevati al costo ammortizzato sono rettificati per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 1 milione di euro (invariato rispetto al 31 dicembre 2019).

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo:

tab. A6.6- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)

Totale
Titoli a reddito fisso Altri investimenti
Saldo al 1° gennaio 2020 101.928 539 102.467
Acquisti 19.416 - 19.416
Trasf.ti riserve di PN (178) - (178)
Variaz. per costo ammortizzato 141 - 141
Variazioni del fair value a PN 5.974 1 5.975
Variazioni del fair value a CE 8 - 8
Var.ni per op. di CFH - - -
Effetti delle vendite a CE 21 - 21
Ratei 752 - 752
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (15.045) - (15.045)
Saldo al 31 dicembre 2020 113.017 540 113.557

101 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 1.875 milioni di euro e di Livello 2 per 316 milioni di euro.

Tali strumenti finanziari hanno registrato una variazione positiva di fair value per 5.975 milioni di euro, di cui una quota di 5.899 milioni di euro, dovuta principalmente a proventi da valutazione di titoli detenuti da Poste Vita SpA, è stata retrocessa agli assicurati e rilevata nell'apposita riserva tecnica con il meccanismo dello "shadow accounting", e una quota di 76 milioni di euro si è riflessa in una corrispondente variazione positiva dell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2020 tali titoli si riferiscono a investimenti detenuti principalmente da Poste Vita SpA per 112.762 milioni di euro (valore nominale di 96.549 milioni di euro) rappresentati da strumenti emessi da Stati e primarie società europee. I titoli in commento sono destinati prevalentemente alla copertura di prodotti collegati alle Gestioni separate, e pertanto i relativi utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting. La voce in commento comprende obbligazioni emesse dalla CDP SpA per un fair value di 605 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 5.982 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 5.974 milioni di euro (5.899 milioni di euro retrocessi agli assicurati) relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 8 milioni di euro relativo alla parte coperta.

L'impairment cumulato al 31 dicembre 2020 ammonta a 59 milioni di euro pressoché interamente retrocesso agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting (al 31 dicembre 2019 la svalutazione era pari a 37 milioni di euro pressoché interamente retrocessa agli assicurati con il meccanismo dello shadow accounting).

Altri investimenti

Al 31 dicembre 2020 sono costituiti per 540 milioni di euro da un private placement del tipo Costant Maturity Swap di Cassa Depositi e Prestiti classificato nella categoria FVTOCI. L'incremento di fair value registrato nel periodo di 1 milione di euro è stato retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting. Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico:

tab. A6.7 - Movimentazione attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Titoli a reddito fisso Quote fondi comuni
d'investimento
Azioni Altri investimenti Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 - 1.500 35.927 177 21 37.625
Acquisti 843 5.583 163 - 6.589
Variazioni del fair value vs CE - 27 847 4 1 879
Variazioni nette 15 15
Effetti delle vendite a CE - (6) (33) (15) - (54)
Ratei - 26 - - - 26
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (398) (4.209) (129) - (4.736)
Saldo al 31 dicembre 2020 15 1.992 38.115 200 22 40.344

Crediti

La voce in commento si riferisce a conferimenti a titolo di sottoscrizione e a richiami di capitale su fondi comuni di investimento dei quali ancora non sono state emesse le corrispondenti quote.

Titoli a reddito fisso

Al 31 dicembre 2020, i titoli a reddito fisso pari a 1.992 milioni di euro sono costituiti per 50 milioni di euro da BTP stripped e Zero Coupon e per 1.942 milioni di euro da strumenti corporate emessi da primari emittenti. Gli strumenti finanziari corporate per 1.584 milioni di euro sono posti a copertura dei prodotti collegati a Gestioni

separate, per 285 milioni di euro sono posti a copertura di polizze di Ramo III e per i rimanenti 73 milioni di euro si riferiscono al patrimonio libero della Compagnia.

Quote fondi comuni di investimento

Al 31 dicembre 2020 le quote di fondi comuni di investimento pari a 38.115 milioni di euro sono poste a copertura di prodotti collegati a Gestioni separate di Ramo I per circa 33.789 milioni di euro, a copertura di polizze di Ramo III per 4.320 milioni di euro e per i rimanenti 6 milioni di euro a investimenti del patrimonio libero della compagnia (si veda al riguardo anche quanto riportato nella Nota 13 – Ulteriori informazioni – Entità strutturate non consolidate). Nel periodo in commento sono stati effettuati investimenti netti nei fondi per 1.374 milioni di euro e il fair value ha subito un incremento di circa 847 milioni di euro, effetto quasi interamente retrocesso agli assicurati di Ramo I con il meccanismo dello shadow accounting. Al 31 dicembre 2020 gli investimenti a prevalente composizione azionaria ammontano a 34.830 milioni di euro, le quote di fondi comuni immobiliari ammontano a 1.959 milioni di euro mentre gli investimenti in fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria sono pari a 1.326 milioni di euro.

Azioni

Le Azioni ammontano a 200 milioni di euro, e sono effettuati a fronte di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate e di Ramo III. La variazione del periodo è da attribuirsi all'effetto congiunto di investimenti netti per circa 34 milioni di euro, effetti delle vendite per circa 15 milioni di euro e un incremento di fair value per circa 4 milioni di euro.

Altri investimenti

Gli Altri investimenti ammontano a 22 milioni di euro e si riferiscono a un titolo del tipo Costant Maturity Swap della Cassa Depositi e Prestiti (valore nominale 22 milioni di euro) posto a copertura dei prodotti collegati a Gestioni separate.

Strumenti finanziari derivati

Al 31 dicembre 2020 Poste Vita ha in essere vendite a termine di fair value hedge su BTP per un nozionale di 1.260 milioni di euro. Il valore del derivato in commento, al 31 dicembre 2020, è negativo per 10 milioni di euro, interamente retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting, in quanto riferito a strumenti finanziari inclusi nelle gestioni separate.

OPERATIVITA' POSTALE E COMMERCIALE

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono a finanziamenti e crediti finanziari per un importo di

75 milioni di euro. Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.8 - Finanziamenti e crediti al costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Finanziamenti 21 - 21 - - -
Crediti 37 17 54 37 25 62
Depositi in garanzia - 15 15 - 23 23
Vs. acquirenti alloggi di servizio 3 2 5 4 2 6
Vs. Altri 34 20 54 33 20 53
Fondo svalutazione crediti finanziari - (21) (21) - (20) (20)
Totale 58 17 75 37 25 62

La voce Finanziamenti di 21 milioni di euro si riferisce al prestito concesso alla collegata FSIA Investimenti Srl il 23 giugno 2020 e rimborsabile in un'unica soluzione il 29 settembre 2023, allo scopo di estinguere il Finanziamento Banche sottoscritto dalla società e finanziare l'operatività corrente.

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi per 11 milioni di euro a somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap e per 4 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso.

I crediti verso Altri sono relativi per 50 milioni di euro al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017102.

102 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

tab. A6.9- Movimentazione attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 524 23 547
Acquisti - 15 15
Trasf.ti riserve di PN - - -
Variaz. per costo ammortizzato - - -
Variazioni del fair value a PN (6) 7 1
Variazioni del fair value a CE (11) - (11)
Var.ni per op. di CFH - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Ratei 5 - 5
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (105) (5) (110)
Saldo al 31 dicembre 2020 407 40 447

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo

Titoli a reddito fisso

La voce accoglie BTP per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge. Nel mese di novembre 2020 sono giunti a scadenza titoli per un valore nominale di 100 milioni di euro.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è negativa per 6 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento sono indicati nella nota 13 – Ulteriori informazioni.

Azioni

La voce comprende:

  • per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014;
  • per 25 milioni di euro la partecipazione in MFM Investments Ltd acquisita in data 9 agosto 2019 per la prima trance di 15 milioni di euro e in data 13 maggio 2020 per la seconda trance di 9,6 milioni di euro;
  • per 10 milioni di euro la partecipazione in sennder GmbH acquisita in data 11 novembre 2019.
  • per 5 milioni di euro la partecipazione di Milkman SpA acquisita in data 24 aprile 2020.

Infine, in data 9 aprile 2020 la società Innovazione e Progetti ScpA, già in liquidazione, è stata cancellata dal registro delle imprese.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 7 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Le operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2020, sono descritte nella nota 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes103 il cui valore, al 31 dicembre 2020, è pari a zero.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.10 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

Esercizio 2020
Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
Fair value vs.
conto
economico
Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 (6) (16) - (22)
Incrementi/(decrementi) (1) - - (1)
Proventi / (Oneri) a CE - - - -
Operazioni completate (*) 2 11 - 13
Saldo al 31 dicembre 2020 (5) (5) - (10)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - - -
Strumenti derivati passivi (5) (5) - (10)

* Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di Interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2020 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.8 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2020, allo 0,703%;
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Capogruppo ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da tre contratti di swap stipulati nel corso dell'esercizio 2020, di cui due in essere al 31 dicembre, a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl per il triennio 2020-2022.

103 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

OPERATIVITA' PAGAMENTI E MONETICA

Attività finanziarie al Costo ammortizzato

Le attività finanziarie al costo ammortizzato si riferiscono esclusivamente a crediti finanziari del Patrimonio IMEL per un importo di 133 milioni di euro.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Le attività finanziarie al fair value rilevato nella altre componenti di Conto economico complessivo di 36 milioni di euro si riferiscono agli investimenti nelle società Tink AB per 32 milioni di euro e Volante per 4 milioni di euro (si veda al riguardo anche quanto riportato nella nota 4.1 – Principali operazioni societarie). L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 10 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

A7 - RIMANENZE (165 milioni di euro)

tab. A7 - Rimanenze
Descrizione Saldo al 31.12.19 Variazioni economiche Riclassifiche Saldo al 31.12.2020
Immobili destinati alla vendita 123 5 - 128
Prodotti in corso di lav.ne, semilavorati, finiti e merci 9 - 2 11
Materie prime, sussidiarie e di consumo 8 20 (2) 26
Totale 140 25 - 165

Gli immobili destinati alla vendita sono integralmente riferiti ad una porzione del portafoglio immobiliare di EGI SpA, il cui fair value104 al 31 dicembre 2020 è di circa 297 milioni di euro.

La variazione della voce materie prime, sussidiarie e di consumo si riferisce principalmente ai dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati nel corso dell'esercizio in commento e che verranno utilizzati nell'esercizio 2021.

A8 - CREDITI COMMERCIALI (2.375 milioni di euro)

tab. A8 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2020
Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività non
correnti
Attività
correnti
-
Totale
-
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 2 2.331 2.333 5 2.113 2.118
Crediti vs. Controllante (MEF) - 36 36 - 45 45
Crediti vs. imprese controllate, collegate e a controllo congiunto - 1 1 - 1 1
Anticipi a fornitori - 5 5 - 7 7
Totale 2 2.373 2.375 5 2.166 2.171

Crediti verso clienti

tab. A8.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività non
correnti
Attività correnti -
-
Totale
-
-
Attività non
correnti
Attività
correnti
Totale
Ministeri
ed Enti Pubblici
- 464 -
464
-
- 520 520
Cassa Depositi e Prestiti - 432 432 - 451 451
Crediti per pacchi, corriere espresso e pacco celere - 624 624 - 327 327
Corrispondenti esteri - 455 455 - 357 357
Crediti per servizi SMA e altri servizi a valore aggiunto - 228 228 17 240 257
Crediti per conti correnti con saldo debitore - 42 42 - 38 38
Crediti per altri servizi BancoPosta - 84 84 - 105 105
Crediti verso altri clienti 2 546 548 1 587 588
Fondo svalutazione crediti verso clienti - (544) (544) (13) (512) (525)
Totale 2 2.331 2.333 5 2.113 2.118

Nel dettaglio105:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi Integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 108 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 81 milioni di euro106, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da

104 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

105 Al 31 dicembre 2020 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 11 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

106 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello

Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MiSE e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado.

  • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 67 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
  • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 67 milioni di euro, di cui 53 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 24 milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel primo semestre 2020, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, nel corso dell'esercizio, su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Ulteriori 17 milioni di euro, privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato, sono interamente svalutati. Nel mese di febbraio 2021 sono stati incassati 11 milioni di euro, non disponibili, relativi alle integrazioni tariffarie praticate nel terzo trimestre 2020.
  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 25 milioni di euro.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2020.
  • I crediti per Pacchi, corriere espresso e pacco celere si riferiscono alle spedizioni svolte dalla Capogruppo e ai servizi prestati dalla controllata SDA Express Courier SpA.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) e altri servizi a valore aggiunto si riferiscono al servizio di Posta Massiva e altri servizi a valore aggiunto.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: 91 milioni di euro vantati da Postepay SpA principalmente per la vendita di servizi in abbonamento TLC, servizi di Acquiring, altri servizi resi a clienti operanti nel settore delle telecomunicazioni, nel settore dei circuiti di pagamento e nel settore del money transfer 47 milioni di euro per il servizio Posta Time, per 33 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Contest, per 27 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Target, 24 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, 19 milioni di euro per servizi telegrafici, 19 milioni di euro relativi al servizio di Raccomandata Market e 14 milioni di euro relativi al servizio di notifica atti giudiziari.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute107 e a sollecitare le richieste di stanziamento..

Sviluppo Economico (82 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

107 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti dalla Capogruppo con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.

tab. A8.2 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 30 28
Remunerazione raccolta su c/c 5 15
Riduz. tariffarie/Agevolaz. elett. 1 1
Altri 2 2
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (32)
Totale 36 45

Nel dettaglio:

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono così composti:

tab. A8.2.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 31

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020. In data 1° dicembre 2020, la Commissione Europea ha approvato le compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico previste dal nuovo Contratto di Programma, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui, in quanto ritenute pienamente in linea con le pertinenti norme UE in materi di aiuti di Stato.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

rendicontazione bollettini.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2020 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2020 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A9 - ALTRI CREDITI E ATTIVITA' (4.928 milioni di euro)

tab. A9 - Altri crediti e attività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Descrizione Note Attività non
correnti
Attività correnti -
-
Totale
-
-
Attività non
correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 3.759 545 4.304 3.645 548 4.193
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 176 176 - 94 94
Crediti per accordi CTD 57 79 136 66 81 147
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 78 78 - 79 79
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 12 12 - 12 12
Crediti decreto rilancio 34/2020 29 6 35 - - -
Crediti tributari - 67 67 - 17 17
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES - 47 47 - 47 47
Crediti diversi 25 194 219 19 205 224
Fondo svalutazione crediti verso altri (2) (144) (146) (1) (145) (146)
Totale 3.868 1.060 4.928 3.729 938 4.667

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, si riferiscono principalmente:
    • per 2.262 milioni di euro ai crediti non correnti per l'anticipazione di Poste Vita SpA, per gli esercizi 2014-2019, delle ritenute e delle imposte sostitutive sui capital gain delle polizze Vita108;
    • per 1.496 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione e di polizze assicurative dei Rami III e V dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2020109; un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali o delle polizze assicurative, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B10.3);
    • per 320 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2021 e da recuperare dalla clientela di Poste Italiane;
    • per 118 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che Poste Italiane SpA assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali si riferiscono per 57 milioni di euro a somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri

108 Dell'ammontare complessivo in commento, una quota di 250 milioni di euro, determinata con riferimento alle riserve risultanti alla data del 31 dicembre 2020, non è stata ancora versata ed è iscritta tra gli Altri debiti tributari (tab. B10.3). 109 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

dipendenti e che, a seguito dell'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile 2020 e del 21 dicembre 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.

  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale complessivo residuo di 136 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. La voce comprende un credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, Poste Italiane si riserva l'adozione di tutte le misure necessarie per la migliore tutela dei propri diritti.
  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte a Poste Italiane SpA nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti decreto rilancio n. 34/2020 si riferiscono ai crediti acquisiti negli ultimi mesi dell'esercizio 2020 in base alle prescrizioni del citato decreto poi convertito con modificazioni dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020. Tali crediti saranno utilizzati per compensare, negli anni dal 2021 al 2030, debiti di natura tributaria, previdenziale o fiscale sulla base di quanto previsto dall'Agenzia delle Entrate con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES, quasi totalmente della Capogruppo, si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2020 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 55 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. d.l. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nella determinazione del Fondo svalutazione crediti verso altri.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (6.391 milioni di euro)

tab. A10 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Denaro e valori in cassa 3.027 3.487
Depositi bancari 3.364 816
Totale 6.391 4.303

Le disponibilità presso gli Uffici Postali, esclusivamente relative alle attività del Patrimonio BancoPosta, sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali stessi. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Il Denaro e i valori in cassa sono giacenti presso gli Uffici Postali (1.198 milioni di euro) e presso le Società di service110 (1.829 milioni di euro) che svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato. L'incremento della voce Depositi bancari è riconducibile a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari, e non ancora investite.

A11 - DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (4.516 milioni di euro)

tab. A11 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.19
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.503 1.638
Depositi presso il MEF 1.991 495
Denaro e valori in cassa 22 16
Totale 4.516 2.149

Il saldo delle disponibilità liquide al 31 dicembre 2020 comprende disponibilità vincolate per circa 1.705 milioni di euro, di cui 929 milioni di euro si riferiscono a risorse sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", raccolte presso la clientela e assoggettate al vincolo d'impiego, 718 milioni di euro costituiti da liquidità posta a copertura di riserve tecniche assicurative, 24 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A8), 21 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura e 13 milioni di euro per gestioni di incassi in contrassegno e altri vincoli.

110 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 – PATRIMONIO NETTO (11.507 milioni di euro)

La seguente tabella rappresenta il raccordo tra il Patrimonio netto e il risultato della Capogruppo e il Patrimonio netto e il risultato consolidato:

tab. B1 - Raccordo del Patrimonio Netto (milioni di euro)
Patrimonio netto
31.12.20
Variazioni
patrimoniali
Esercizio 2020
Risultato Esercizio
2020
Patrimonio netto
31.12.19
Bilancio Poste Italiane SpA 7.239 586 325 6.328
Saldo dei risultati delle società partecipate consolidate
-
6.319 - 1.035 5.284
-
Valutazione delle partecipazioni con il metodo del Patrimonio netto
120 - 5 115
Saldo delle riserve FV e CFH delle società partecipate
-
103 61 - 42
-
Differenze attuariali su TFR società partecipate
(6) (1) - (5)
Provvigioni da ammortizzare Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA
-
(34) - 3 (37)
-
Effetti da operazioni tra società del Gruppo
(75) - - (75)
-
Eliminazione dividendi infragruppo
(2.464) - (164) (2.300)
-
Eliminazione rettifiche di valore di partecipazioni consolidate
598 - 12 586
-
Ammortamento sino al 1°gennaio 2004/ Impairment Avviamento
(156) - - (156)
Impairment gruppi di attività in dismissione
-
(40) - - (40)
Rilevazione delle passività per opzioni d'acquisto
-
(46) (49) 3 -
Altre rettifiche di consolidamento
-
(56) - (12) (44)
Patrimonio netto del Gruppo 11.502 597 1.207 9.698
-
Patrimonio netto di Terzi
(escluso risultato)
6 6 - -
-
-
Risultato di Terzi
(1) - (1) -
Patrimonio netto di Terzi 5 6 (1) -
TOTALE PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO 11.507 603 1.206 9.698

Al 31 dicembre 2020 l'utile per azione è di 0,927 euro (1,032 euro al 31 dicembre 2019), calcolato come rapporto tra l'utile dell'esercizio di 1.206 milioni di euro e il numero delle azioni in circolazione pari a 1.300.852.035.

B2 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale di Poste Italiane SpA è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da CDP, per il 29,3% dal MEF e, per la residua parte, da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2020, la Capogruppo possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari al 0,4026% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate, non sono state emesse azioni privilegiate.

B3 – OPERAZIONI CON GLI AZIONISTI

Come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2020, in data 24 giugno 2020 la Capogruppo ha distribuito dividendi per 402 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,309) quale saldo per l'esercizio 2019, tenuto conto dell'acconto di 200 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,154) già pagato nel mese di novembre 2019. Inoltre, in data 11 novembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020. L'acconto pari a 211 milioni di euro è stato distribuito in data 25 novembre 2020 (dividendo unitario pari a euro 0,162 euro).

B4 – RISERVE (3.909 milioni di euro)

tab. B4 - Riserve (milioni di euro)
Riserva legale Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva fair value Riserva Cash
Flow Hedge
Riserva da
partecipazioni
valutate con il
metodo del
patrimonio netto
Riserva piani di
incentivazione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 299 1.210 1.018 115 2 2 2.646
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - 2.033 (28) - - 2.005
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (576) 7 - - (569)
Trasferimenti a Conto economico da realizzo - - (263) 5 - - (258)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 75 (1) - - 74
Incremento/(Decremento) per perdite attese - - 7 - - - 7
Quota di risultato delle società valutate con il metodo del patrimonio netto (al
netto dell'effetto fiscale)
- - - - - - -
-
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto
- - 1.276 (17) - - 1.259
Ricl. a riserve relative a gruppi di attività e passività in dismissione - - - - - - -
Piani di incentivazione - - - - - 4 4
Altre variazioni - - - - - - -
Saldo al 31 dicembre 2020 299 1.210 2.294 98 2 6 3.909

Il dettaglio è il seguente:

  • la riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2020 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 2.033 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.946 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Finanziaria del Gruppo;
    • per 76 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Assicurativa del Gruppo;
    • per 1 milione di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Postale e Commerciale del Gruppo;
    • per 10 milioni di euro alla variazione positiva netta del valore degli strumenti nell'ambito dell'Operatività Pagamenti e Mobile del Gruppo.
  • la riserva di cash flow hedge, riferita alla Capogruppo, rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2020 la variazione negativa netta di fair value di complessivi 28 milioni di euro che è intervenuta sulla riserva si riferisce principalmente agli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta.
  • la riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni di periodo relative al piano di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e al piano di incentivazione a breve termine MBO, effettuata sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

PASSIVO

B5 - RISERVE TECNICHE ASSICURATIVE (153.794 milioni di euro)

Riguardano gli impegni delle controllate Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA nei confronti degli assicurati, comprensivi delle passività differite risultanti dall'applicazione del meccanismo dello shadow accounting e sono così composte:

tab. B5 - Riserve tecniche assicurative (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Riserve matematiche 129.796 123.820
Riserve per somme da pagare 801 663
Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 4.975 3.930
Altre Riserve 17.986 11.641
per spese di gestione 70 79
passività differite verso gli assicurati 17.916 11.562
Riserve tecniche danni 236 207
Totale 153.794 140.261

Le Riserve tecniche a carico dei riassicuratori sono esposte nell'attivo del bilancio e ammontano complessivamente a 54 milioni di euro.

Il dettaglio delle variazioni intervenute è riportato nella tabella inerente la Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri, nelle note al Conto economico consolidato.

La riserva per passività differite verso gli assicurati accoglie le quote di utili e perdite da valutazione di competenza degli assicurati, agli stessi attribuite secondo il meccanismo dello shadow accounting. In particolare, il valore della riserva in commento deriva dalla traslazione agli assicurati, secondo i principi contabili di riferimento adottati, degli utili e delle perdite da valutazione al 31 dicembre 2020 del portafoglio degli investimenti a FVTOCI e, in via residuale, di quelli classificati nel Fair value rilevato a Conto economico.

B6 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.396 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B6 - Movimentazione Fondi per rischi e oneri nell'esercizio 2020 (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 1°
gennaio 2020
Accant.ti Oneri
finanziari
Assorbimenti
a Conto
economico
Utilizzi Saldo al
31.12.20
Fondo rischi operativi 241 26 - (88) (40) 139
Fondo vertenze con terzi 313 30 - (43) (33) 267
Fondo vertenze con il personale (1) 54 12 - - (16) 50
Fondo oneri del personale 68 223 - (29) (32) 230
Fondo di incentivazione agli esodi 421 416 - - (261) 576
Fondo oneri fiscali/previdenziali 22 1 - (3) (2) 18
Altri fondi per rischi e oneri 99 25 - (4) (4) 116
Totale 1.218 733 - (167) (388) 1.396
Analisi complessiva Fondi per rischi e oneri:
- quota non corrente 501 625
- quota corrente 717 771
1.218 1.396

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 8 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo prevalentemente a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato e frodi. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 26 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli assorbimenti a Conto economico sono dovuti al venir meno di passività identificate in passato e si riferiscono principalmente alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo Europa Immobiliare I e Obelisco. Gli utilizzi sono riconducibili principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Obelisco che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti di 12 milioni di euro riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali tenuto conto sia dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito a giudizi.
  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (223 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (29 milioni di euro) e per passività definite (32 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che il Gruppo si è impegnato irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2019 è stato utilizzato nell'esercizio in commento per 261 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali/previdenziali è stato stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria e previdenziale.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali i rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Capogruppo risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori, frodi e oneri da sostenere per opere di bonifica su terreni di proprietà.

B7 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.030 milioni di euro)

Nel 2020 la movimentazione delle passività in commento è la seguente:

tab. B7 - Movimentazione TFR (milioni di euro)

Esercizio 2020

Saldo al 1° gennaio 1.135
Costo relativo alle prestazioni correnti 2
Componente finanziaria 8
Effetto (utili)/perdite attuariali 5
Utilizzi dell'esercizio (120)
Saldo al 31 dicembre 2020 1.030

Il costo relativo alle prestazioni correnti è rilevato nel costo del lavoro mentre la componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli Oneri finanziari.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B7.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2020
Tasso di attualizzazione 0,300%
Tasso di inflazione 1,500%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

tab. B7.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2020
Mortalità ISTAT 2018 differenziata per sesso
Tassi di inabilità Tavola INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di Turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Tasso di anticipazione Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B7.3 - (Utili)/perdite attuariali 31.12.2020
TFR
Variazione ipotesi demografiche -
Variazione ipotesi finanziarie 22
Altre variazioni legate all'esperienza (17)
Totale 5

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali.

tab. B7.4 - Analisi di sensitività

31.12.2020
TFR
Tasso di inflazione +0,25% 1.044
Tasso di inflazione -0,25% 1.016
Tasso di attualizzazione +0,25% 1.008
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.053
Tasso di turnover +0,25% 1.028
Tasso di turnover -0,25% 1.032

Di seguito si forniscono ulteriori informazioni riguardanti il TFR.

tab. B7.5 - Altre informazioni
31.12.2020
Service Cost previsto 1
Duration media del Piano a benefici definiti 8,76
Turnover medio dei dipendenti per anno 0,146%

B8 - PASSIVITA' FINANZIARIE (98.230 milioni di euro)

tab. B8 - Passività finanziarie Saldo al 31.12.20 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Passività finanziarie al costo ammortizzato 10.174 79.727 89.901 8.424 64.344 72.768
Debiti per conti correnti postali - 58.810 58.810 - 48.317 48.317
Finanziamenti 9.154 7.727 16.881 7.364 4.296 11.660
Obbligazioni 1.046 - 1.046 50 - 50
Debiti vs. istituzioni finanziarie 8.108 7.727 15.835 7.314 4.296 11.610
Debiti per leasing 1.019 216 1.235 1.060 219 1.279
MEF conto tesoreria dello Stato - 3.588 3.588 - 4.542 4.542
Altre passività finanziarie - 9.387 9.387 - 6.970 6.970
Passività finanziarie al FVTPL 46 - 46 - - -
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 46 - 46 - - -
Strumenti finanziari derivati 8.146 137 8.283 5.540 50 5.590
Cash flow hedging 53 73 126 76 31 107
Fair Value hedging 8.093 44 8.137 5.449 18 5.467
Fair Value vs. conto economico - 20 20 15 1 16
Totale 18.366 79.864 98.230 13.964 64.394 78.358

Debiti per conti correnti postali

Rappresentano la raccolta diretta Bancoposta. Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2020 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2021.

Finanziamenti

Salvo le garanzie indicate nelle note che seguono, i finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano le società del Gruppo al rispetto di determinati ratios economici e finanziari, o al mantenimento dei livelli minimi di rating. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato

accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge111

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi dalla Capogruppo nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due trance, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value112 del prestito al 31 dicembre 2020 è di 1.004 milioni di euro;
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A6 – Attività finanziarie. Il fair value113 del prestito al 31 dicembre 2020 è di 51 milioni di euro.
tab. B8.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine 7.285 7.476 14.761 6.741 4.295 11.036
Fin.to BEI TF scad. 12/03/26 173 - 173 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/26 400 - 400 400 - 400
Altri finanziamenti 250 250 500 - - -
Ratei di interesse - 1 1 - 1 1
Totale 8.108 7.727 15.835 7.314 4.296 11.610

Debiti verso istituzioni finanziarie

TV: Finanziamento a tasso variabile. TF: Finanziamento a tasso fisso

Per i debiti verso istituzioni finanziarie sono in essere clausole standard di negative pledge114.

Al 31 dicembre 2020 sono in essere debiti per 15.123 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine poste in essere dalla Capogruppo con primari operatori finanziari e Controparti Centrali per un nominale complessivo di 13.856 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 7.083 milioni di euro a Long Term RePo e per 8.040 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi a investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di

114 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie migliori o privilegi, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori preesistenti.

111 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori.

112 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

113 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

collateralizzazione. Al 31 dicembre 2020 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 900 milioni di euro sono oggetto di operazioni di Fair Value Hedge con la finalità di copertura del rischio di tasso in interesse. Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 362 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il fair value115 dei pronti contro termine in commento al 31 dicembre 2020 ammonta a 14.743 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2020 il fair value116 dei due finanziamenti BEI di complessivi 573 milioni di euro è di 604 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2020 il fair value117 del finanziamento a medio e lungo termine, rimborsato anticipatamente nel mese di gennaio 2021, è di 258 milioni di euro.

Per le informazioni relative alle linee di credito e alla liquidità disponibile del Gruppo Poste al 31 dicembre 2020, si rimanda a quanto riportato nella nota 6 - Analisi e Presidio dei rischi – Rischi finanziari - Rischio liquidità.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2020 ammonta a 1.235 milioni di euro. Il totale dei flussi finanziari per leasing in uscita, nell'esercizio 2020, ammonta a 248 milioni di euro.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B8.2 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 3.602 3.602 - 4.397 4.397
Saldo flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (192) (192) - (47) (47)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 159 159 - 158 158
Debiti per rischi operativi - 19 19 - 34 34
Totale - 3.588 3.588 - 4.542 4.542

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B8.2.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 3.603 3.603 - 4.397 4.397
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 670 670 - 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (670) (670)
Totale - 3.602 3.602 - 4.397 4.397

Il decremento della voce Anticipazioni nette, rispetto al 31 dicembre 2019, è dovuto principalmente al pagamento anticipato, effettuato negli ultimi giorni lavorativi del mese di dicembre, del rateo di pensione di

115 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

116 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

117 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

gennaio per effetto di quanto previsto dall'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 680 del 10 dicembre 2020 al fine ottemperare alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Il Saldo dei flussi per la gestione del risparmio postale, positivo di 192 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2020, il saldo è rappresentato da un credito di 146 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 46 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 19 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione Bancoposta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Altre passività finanziarie

Le altre passività finanziarie sono iscritte ad un valore che approssima il relativo fair value.

tab. B8.3 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per gestione carte prepagate - 6.979 6.979 - 5.053 5.053
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 917 917 - 668 668
per depositi in garanzia - 392 392 - 112 112
per assegni vidimati - 382 382 - 140 140
per altre partite in corso di lavorazione - 186 186 - 246 246
per altri importi da riconoscere a terzi - 149 149 - 164 164
per importi da accreditare alla clientela - 139 139 - 168 168
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 135 135 - 255 255
per RAV, F23, F24 e bolli auto - 79 79 - 139 139
altri - 29 29 - 26 26
Totale - 9.387 9.387 - 6.970 6.970

Le passività per gestione carte prepagate si riferiscono alla controllata PostePay SpA.

L'incremento della voce Trasferimento fondi nazionali e internazionali è dovuta principalmente al maggior ricorso della clientela all'utilizzo dei vaglia e dei bonifici negli ultimi giorni del mese di dicembre.

I Debiti per depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza

La voce si riferisce alla stima del corrispettivo (opzioni di acquisto e vendita) che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali della MLK Deliveries SpA.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce in oggetto intervenute nell'esercizio 2020 sono commentate nella nota A6 – Attività finanziarie.

Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riporta la tabella di riconciliazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento come richiesto dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B8.4- Variazione delle passività finanziarie derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro)

Descrizione Saldo al
31.12.19
Flusso di cassa
da/(per) attività
di
finanziamento
Flusso di cassa
netto da /(per)
attività
operativa (*)
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.20
Finanziamenti 11.660 1.908 2.516 797 16.881
Obbligazioni 50 996 - - 1.046
Debiti vs. istituzioni finanziarie 11.610 912 2.516 797 15.835
Debiti per leasing 1.279 (248) - 204 1.235-
Altre passività finanziarie 6.970 3 2.368 46 9.387
Totale 19.909 1.663 4.884 1.047 27.503

(*) L'importo totale di 4.884 milioni di euro è compreso nel flusso di cassa da/(per) attività operativa il cui saldo nel Rendiconto Finanziario è pari a 1.917 milioni di euro e si riferisce a finanziamenti e altre passività finanziarie non rientranti in attività di finanziamento.

B9 - DEBITI COMMERCIALI (1.837 milioni di euro)

tab. B9 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Debiti verso fornitori 1.368 1.274
Passività derivanti da contratti 461 345
Debiti verso imprese controllate 2 1
Debiti verso imprese collegate 6 7
Totale 1.837 1.627

Debiti verso fornitori

tab. B9.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Fornitori Italia 1.217 1.129
Fornitori estero 17 34
Corrispondenti esteri (1) 134 111
Totale 1.368 1.274

(1) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Passività derivanti da contratti

tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti
tab. B9.2 - Movimentazione Passività derivanti da contratti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 1 gennaio
2020
Variazione per
rilevazione dei ricavi
del periodo
Altre variazioni Saldo al 31 dicembre
2020
Anticipi e acconti da clienti 274 (1) 108 381
Altre passività derivanti da contratti 48 (74) 78 53
Passività per commissioni da retrocedere 20 43 (39) 24
Passività per sconti su volumi 3 - (1) 3
Totale 345 (31) 147 461

Anticipi e acconti da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte dei servizi da eseguire ed elencati di seguito:

tab. B9.2.1 - Anticipi e acconti da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.19
Anticipi da corrispondenti esteri 275 196
Affrancatura meccanica 40 38
Anticipi per Editoria da PCM [tab. A8.1] 24 -
Spedizioni senza affrancatura 17 16
Spedizioni in abbonamento postale 6 6
Altri servizi 19 18
Totale 381 274

Le Altre passività derivanti da contratti si riferiscono principalmente a canoni su carte Postamat e carta "Postepay Evolution" riscossi anticipatamente.

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° Gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B10 - ALTRE PASSIVITA' (3.321 milioni di euro)

tab. B10 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso il personale 19 696 715 21 786 807
Debiti verso ist. di previdenza e sicurezza sociale 26 442 468 30 500 530
Altri debiti tributari 1.496 504 2.000 1.370 699 2.069
Debiti diversi 29 67 96 94 93 187
Ratei e risconti passivi 6 36 42 10 32 42
Totale 1.576 1.745 3.321 1.525 2.110 3.635

Debiti verso il personale

tab. B10.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale -
Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 210 210 - 219 219
per incentivi 19 380 399 21 358 379
per permessi e ferie maturate e non godute - 45 45 - 56 56
per altre partite del personale - 61 61 - 153 153
Totale 19 696 715 21 786 807

La riduzione della voce Altre partite del personale è dovuta al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019, avvenuto nel mese di aprile 2020.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività correnti Totale Passività non
correnti
Passività correnti Totale
Debiti verso INPS 1 335 336 2 393 395
Debiti verso fondi pensione - 87 87 - 87 87
Debiti verso INAIL 25 - 25 28 - 28
Debiti verso altri Istituti - 20 20 - 20 20
Totale 26 442 468 30 500 530

Il decremento della voce Debiti verso INPS è in parte dovuto al pagamento della componente contributiva dell'una-tantum sopra menzionata.

Altri debiti tributari

tab. B10.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debito per imposta di bollo 1.496 52 1.548 1.370 8 1.378
Debito per imposta sulle riserve assicurative - 250 250 - 487 487
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 95 95 - 92 92
Debito per IVA - 41 41 - 39 39
Debito per imposta sostitutiva - 31 31 - 36 36
Ritenute su c/c postali - 10 10 - 10 10
Debiti tributari diversi - 25 25 - 27 27
Totale 1.496 504 2.000 1.370 699 2.069

In particolare:

  • Il Debito per imposta di bollo accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2021 ai sensi della nota 3 bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce prevalentemente a quanto maturato al 31 dicembre 2020 sui buoni fruttiferi postali in circolazione e sulle polizze assicurative dei Rami III e V ai sensi della normativa richiamata nella nota A9 - Altri crediti e attività.
  • Il Debito per imposta sulle riserve assicurative si riferisce a Poste Vita SpA ed è commentato nella nota A9.
  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalle Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei mesi di gennaio e febbraio 2021.

Debiti diversi

tab. B10.4 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20
Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale Passività non
correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta - 5 5 74 8 82
Depositi cauzionali 12 8 20 12 1 13
Altri debiti 17 54 71 8 84 92
Totale 29 67 96 94 93 187

Il decremento della voce Debiti diversi della gestione BancoPosta rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto all'appuramento di partite pregresse risultante da un processo di revisione complessivo di stime completatosi nell'esercizio in commento, con conseguenti effetti positivi rilevati a Conto economico.

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

4.3 NOTE AL CONTO ECONOMICO

RICAVI PROVENIENTI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

Ricavi provenienti da contratti con i clienti
Ricavi provenienti da contratti con i clienti (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro [C1] 3.201 3.492
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.132 3.439
rilevati in un determinato momento 259 509
rilevati nel corso del tempo 2.873 2.930
Ricavi da pagamenti e mobile [C2] 737 664
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 737 664
rilevati in un determinato momento 241 287
rilevati nel corso del tempo 497 377
Ricavi netti da servizi finanziari [C3] 4.945 5.135
Ricavi da servizi finanziari 5.151 5.213
Oneri derivanti da operatività finanziaria (206) (79)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.847 3.033
rilevati in un determinato momento 315 412
rilevati nel corso del tempo 2.532 2.621
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi a sinistri [C4] 1.643 1.669
Premi assicurativi 16.865 17.913
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.065 5.478
Variazione riserve tecniche assicurative a oneri relativi a sinistri (18.768) (21.463)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (520) (259)
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 9 9
rilevati in un determinato momento - -
rilevati nel corso del tempo 9 9
Totale 10.526 10.960

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da corrispondenza, pacchi e altro sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo. Inoltre, i ricavi non provenienti da contratti con clienti sono contabilizzati secondo i principi contabili internazionali IFRS 16 – Leasing e IAS 20 – Contabilizzazione dei contributi pubblici e informativa sull'assistenza pubblica.
  • I Ricavi da servizi di pagamenti e mobile si riferiscono ai:
    • servizi di monetica relativi principalmente all'emissione di carte Postepay rilevati at point in time all'atto dell'emissione e i servizi ad esse correlate rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente. In tali servizi sono ricomprese le interchange fees riconosciute dai circuiti internazionali sulle operazioni di pagamento con carte di debito rilevate over time;
    • servizi di telefonia di rete mobile e fissa, in cui sono ricompresi: i ricavi da "offerte standard di TLC services" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione dell'offerta di traffico (voce, SMS e dati) al cliente; i ricavi relativi alla vendita della offerta fissa "PosteMobile Casa" rilevati over time sulla base del metodo degli output in ragione del canone addebitato al cliente; i ricavi relativi alle fee per l'attivazione della sim, rilevati at point in time al momento della consegna della sim al cliente. Nell'ambito del Gruppo Poste Italiane i soli contratti relativi ai servizi di telefonia mobile e fissa presentano in taluni casi un bundle costituito da due performance obligation a cui allocare lo

sconto implicito sulla base del relativo fair value. Tuttavia, i ricavi derivanti da questa tipologia di offerta non sono significativi rispetto alla totalità dei ricavi derivanti da servizi di pagamenti e mobile;

• servizi di pagamento relativi ai ricavi per accettazione F23 e F24 rilevati over time in ragione del livello del servizio reso.

• I Ricavi netti da servizi finanziari si riferiscono a:

  • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
  • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli, ecc.) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
  • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
  • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari.

C1 – RICAVI DA CORRISPONDENZA, PACCHI E ALTRO (3.201 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C1 - Ricavi da corrispondenza, pacchi ed altro (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Corrispondenza 1.582 2.134
Pacchi 1.160 852
Altri Ricavi 144 185
Totale ricavi da mercato 2.886 3.171
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 53 59
Totale ricavi 3.201 3.492

I Ricavi da mercato mostrano una flessione derivante dal decremento dei ricavi derivanti dalla Corrispondenza, solo parzialmente compensata dall'incremento dei ricavi del comparto Pacchi, principalmente dovuto all'incremento delle spedizioni relative all'e-commerce. Tale andamento riflette le criticità emerse in seguito all'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020 e approvato dalla Commissione Europea che ha stabilito che la compensazione statale concessa alla Società è in linea con le norma UE in materia di aiuti di Stato.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria118 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti a Poste Italiane a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova parziale copertura nel Bilancio dello Stato 2020.

C2 – RICAVI DA SERVIZI DI PAGAMENTI E MOBILE (737 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:
tab. C2 - Ricavi da servizi di pagamenti e mobile
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Monetica 376 338
Commissioni su emissione e utilizzo carte prepagate 301 277
Commissioni per acquiring 3 2
Altre commissioni 72 59
Mobile 283 240
Servizi di pagamento 77 86
Commissioni di incasso e rendicontazione 1 2
Commissioni per accettazione F23 e F24 47 61
Servizi di trasferimento fondi 29 23
Altri ricavi e proventi 1 -
Totale 737 664

Sono costituiti dai ricavi dei servizi di telefonia Mobile e dai ricavi da prodotti di monetica e servizi di pagamento resi da PostePay SpA.

118 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea..

C3 – RICAVI NETTI DA SERVIZI FINANZIARI (4.945 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:
----------------------------- --
tab. C3 - Ricavi netti da servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Ricavi per servizi finanziari 4.532 4.766
Proventi derivanti da operatività finanziaria 516 384
Altri ricavi e proventi 103 63
Oneri derivanti da operatività finanziaria (206) (79)
Totale 4.945 5.134

I ricavi da servizi finanziari sono costituiti dai servizi resi principalmente nell'ambito del Patrimonio BancoPosta della Capogruppo e della controllata BancoPosta Fondi SGR.

La voce Altri ricavi e proventi accoglie gli effetti connessi all'appuramento di partite precedentemente iscritte tra le passività, risultanti da un processo di revisione complessivo di stime completatosi nell'esercizio in commento.

Il dettaglio dei Ricavi da servizi finanziari è il seguente:

tab. C3.1 - Ricavi per servizi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.851 1.799
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.590 1.635
Ricavi dei servizi di c/c 396 417
Commissioni su bollettini di c/c postale 297 390
Collocamento prodotti di finanziamento 168 294
Proventi dei servizi delegati 103 97
Commissioni gestione fondi SGR 97 100
Servizi di trasferimento fondi 16 21
Altro 14 13
Totale 4.532 4.766

I Ricavi per servizi finanziari mostrano una flessione rispetto all'esercizio 2019 a causa dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono ai ricavi derivanti dalle commissioni su bollettini di c/c postale e alle commissioni di collocamento dei prodotti di finanziamento.

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione scaduta al 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:

tab. C3.1.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Proventi degli impieghi in titoli 1.546 1.570
Interessi su titoli al costo ammortizzato 649 535
Interessi su titoli al FVOCI 894 1.012
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 21 4
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (58) (27)
Interessi su operazioni di pronti contro termine 40 46
Proventi degli impieghi presso il MEF 43 64
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 32 64
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 11 -
Altri proventi 1 1
Totale 1.590 1.635

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie.

I proventi degli impieghi presso il MEF, riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto, le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela, le commissioni su carte di debito annuali e quelle relative alle transazioni.
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite dalla Capogruppo per l'attività di collocamento di prestiti personali e mutui erogati da terzi.
tab. C3.2 - Proventi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Proventi da attività finanziarie al FVOCI
Utili realizzati
399
399
353
353
Proventi da strumenti di capitale al FVPL 8 27
Utili da valutazione 8 25
Utili realizzati - 2
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato 102 -
Utili realizzati 102 -
Remunerazione della liquidità propria iscritta nei proventi finanziari
Utili su cambi 6 4
Utili realizzati 6 4
Proventi diversi 1 -
Totale 516 384

I proventi diversi derivanti da operatività finanziaria rilevano un incremento di 132 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente dovuto a maggiori utili da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+46 milioni

di euro) e al costo ammortizzato (+102 milioni di euro) in parte compensati dai minori utili da valutazione al fair value degli strumenti rilevati a Conto economico (-17 milioni di euro).

tab. C3.3 - Oneri derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilveato a Conto economico 6 15
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
5
1
15
-
Oneri da attività finanziarie al FVTOCI 97 3
Perdite da realizzo 97 3
Oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico 6 -
Perdite da valutazione
Perdite da realizzo
5
1
-
Oneri da attività finanziarie al costo ammortizzato 38 11
Perdite da realizzo 38 11
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge
Perdite da valutazione
3
3
4
4
Perdite su cambi 5 -
Perdite da valutazione 5 -
Interessi passivi 51 46
a favore della clientela 3 11
su operazioni di pronti contro termine 6 9
verso Controllante 6 5
su depositi in garanzia 36 21
Totale 206 79

Gli Oneri derivanti da operatività finanziaria rilevano un incremento di 127 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019, principalmente per effetto delle maggiori perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+94 milioni di euro) e al costo ammortizzato (+27 milioni di euro).

C4 – RICAVI DA SERVIZI ASSICURATIVI AL NETTO DELLE VARIAZIONI DELLE RISERVE TECNICHE E ONERI RELATIVI A SINISTRI (1.643 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C4 - Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione
Esercizio 2020
Esercizio 2019
Premi assicurativi 16.865 17.913
Proventi derivanti da operatività assicurativa 4.065 5.478
Variazione riserve tecniche assicurative e oneri relativi a sinistri (18.767) (21.463)
Oneri derivanti da operatività assicurativa (520) (259)
Totale 1.643 1.669

Il dettaglio dei Premi assicurativi con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.1 - Premi assicurativi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Ramo I 15.898 15.702
Ramo III 681 1.939
Ramo IV e V 82 91
Premi lordi "vita" 16.661 17.732
Premi ceduti in riassicurazione (10) (12)
Premi netti "vita" 16.651 17.720
Premi danni 235 222
Premi ceduti in riassicurazione (21) (29)
Premi netti "danni 214 193
Totale 16.865 17.913

I Premi lordi Vita ammontano a 16.661 milioni di euro, in diminuzione del 6% rispetto all'esercizio precedente, con una significativa contribuzione dei prodotti Multiramo, per effetto principalmente dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020.

Sebbene marginale rispetto al totale della raccolta netta, la contribuzione dei premi netti afferenti il segmento Danni risulta in crescita passando dai 193 milioni di euro del 2019 agli attuali 214 milioni di Euro.

Il dettaglio dei Proventi da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.2 - Proventi derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Proventi da attività finanziarie al Costo ammortizzato
Interessi
5
5
4
4
Proventi da attività finanziarie al FVPL 1.501 2.669
Interessi 351 418
Utili da valutazione 1.096 2.171
Utili realizzati 54 80
Proventi da attività finanziarie al FVOCI 2.481 2.741
Interessi 2.397 2.526
Utili realizzati 84 215
Proventi diversi 78 64
Totale 4.065 5.478

Il decremento dei Proventi derivanti da operatività assicurativa (-1.413 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019) è principalmente riconducibile al calo degli Utili da valutazione da attività finanziarie al FVTPL a seguito delle negative dinamiche dei mercati finanziari al 31 dicembre 2020 rispetto al 31 dicembre 2019 condizionate dalla nota emergenza sanitaria. Tali utili da valutazione, connessi pressoché esclusivamente agli investimenti inclusi nelle gestioni separate, sono stati quasi interamente retrocessi agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Il dettaglio della variazione delle riserve tecniche e degli oneri relativi ai sinistri con la distinzione di quelli ceduti in riassicurazione è il seguente:

tab. C4.3 - Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Somme pagate 10.896 13.966
Variazione delle Riserve matematiche 5.999 4.421
Variazione della Riserva per somme da pagare 138 (117)
Variazione delle Altre riserve tecniche 599 1.862
Variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati 1.045 1.278
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione vita 18.677 21.410
Quota a carico dei riassicuratori gestione vita (3) (7)
Totale variazione riserve tecniche e oneri relativi a sinistri gestione danni 102 65
Quota a carico dei riassicuratori gestione danni (8) (5)
Totale 18.768 21.463

La voce Variazione delle Riserve tecniche assicurative e oneri relativi ai sinistri accoglie principalmente:

  • le somme pagate nell'esercizio da Poste Vita SpA per sinistri, riscatti, scadenze e spese di liquidazione per la gestione dei sinistri;
  • la variazione delle Riserve matematiche per l'incremento degli impegni a favore degli assicurati;
  • la variazione delle Altre riserve tecniche riconducibile integralmente alla variazione registrata nel periodo della riserva DPL, correlata alla valutazione dei titoli compresi nelle gestioni separate e classificati nella categoria FVTPL;
  • la variazione delle Riserve tecniche allorché il rischio dell'investimento è sopportato dagli assicurati cd. Classe D.

Il dettaglio degli Oneri da operatività assicurativa è il seguente:

tab. C4.4 - Oneri derivanti da operatività assicurativa (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Oneri da attività finanziarie al FVPL 380 121
Perdite da valutazione 213 69
Perdite da realizzo 167 52
Oneri da attività finanziarie al FVOCI 71 98
Interessi 7 5
Perdite da realizzo 64 93
Rettifiche/(riprese) di valore nette per risc. credito 22 (4)
Altri oneri 47 44
Totale 520 259

L'incremento degli Oneri derivanti da operatività assicurativa (+261 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019) è imputabile principalmente alle dinamiche negative dei mercati finanziari registrate nel corso dell'esercizio 2020, che hanno dato luogo alla rilevazione di Oneri da attività finanziarie al FVTPL pari a 380 milioni di euro rispetto ai 121 milioni di euro dell'esercizio 2019.

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C5 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.523 milioni di euro)

tab. C5 - Costi per beni e servizi
(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Costi per servizi 2.262 2.086
Godimento beni di terzi 98 77
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 163 124
Totale 2.523 2.287

I Costi per beni e servizi si incrementano di complessivi 236 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente per le spese straordinarie sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria (106 milioni di euro per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale, schermi plexiglass, spese per sanificazioni, pulizie straordinarie dei locali, spese di comunicazione, ecc.) e per i maggiori costi variabili legati allo sviluppo del business e in particolare quello dei pacchi.

Costi per servizi

tab. C5.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 816 677
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 243 239
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 202 217
Servizi di telefonia mobile per la clientela 171 119
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito 121 121
Spese per servizi del personale 116 137
Utenze energetiche e idriche 110 125
Pulizia, smaltimento e vigilanza 110 74
Servizio movimento fondi 79 89
Pubblicità e propaganda 65 63
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 55 58
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 52 49
Commissioni per attività di gestione patrimoni 37 32
Consulenze varie e assistenze legali 21 23
Servizi di stampa e imbustamento 19 20
Compensi e spese sindaci 1 1
Altro 44 42
Totale 2.262 2.086

Godimento beni di terzi

tab. C5.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)
-- -- ------------------------------------- -------------------
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Noleggi apparecchiature e licenze software 61 54
Affitto immobili e spese accessorie 14 8
Veicoli in full rent 2 2
Altri costi per godimento di beni di terzi 21 13
Totale 98 77

Nei costi per godimento beni di terzi, 20 milioni di euro si riferiscono a leasing di di breve durata e 15 milioni di euro a leasing di modesto valore.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C5.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)
------------------------------------------------------------ -------------------
Descrizione Nota Esercizio 2020 Esercizio 2019
Materiale di consumo, pubblicitario e beni destinati alla vendita 136 68
Carburanti, lubrificanti e combustibili 47 52
Stampa francobolli e carte valori 4 7
SIM card e scratch card 1 1
Var.ne rimanenze prodotti in corso, semil., finiti e merci [tab. A7] - (1)
Var.ne rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo [tab. A7] (20) -
Var.ne immobili destinati alla vendita [tab. A7] (5) (3)
Totale 163 124

L'incremento dei materiali di consumo è da attribuire all'emergenza sanitaria che ha reso necessario l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (quali mascherine, guanti, gel detergenti e disinfettanti) al fine di garantire il mantenimento dell'operatività sia presso gli uffici postali che presso le sedi di lavorazione e smistamento della posta.

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.638 milioni di euro)

Il costo del lavoro include le spese per il personale comandato o distaccato presso altre amministrazioni, i cui recuperi sono iscritti nella voce Altri ricavi e proventi, ed è così ripartito per natura:

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2020 Esercizio 2019
Salari e stipendi 3.869 4.122
Oneri sociali 1.114 1.200
TFR: costo relativo alle prestazioni correnti [tab. B7] 1 1
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 240 250
Contratti di somministrazione/a progetto 22 17
Compensi e spese amministratori 2 2
Incentivi all'esodo 20 17
Accantonamenti (rilasci) netti per vertenze con il personale [tab. B6] 7 4
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B6] 416 370
Recuperi del personale per vertenze (8) (10)
Pagamenti basati su azioni 6 12
Altri costi (recuperi di costo) del personale (51) (89)
Totale 5.638 5.896

Il Costo del lavoro segna un decremento di 258 milioni di euro complessivi rispetto all'esercizio 2019, principalmente riconducibile alla componente ordinaria del costo del lavoro sulla quale incide la riduzione degli organici mediamente impiegati nel periodo (circa 4.500 FTE in meno rispetto all'esercizio 2019). La riduzione è altresì influenzata dal ricorso al Fondo di solidarietà i cui effetti stimati ammontano a circa 57 milioni di euro. La flessione della componente ordinaria è stata in parte compensata dall'incremento del costo per incentivi all'esodo.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al Fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti a tempo indeterminato del Gruppo è il seguente:

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

Numero medio Numero puntuale
Unità Esercizio 2020 Esercizio 2019 31.12.20 31.12.19
Dirigenti 697 674 675 675
Quadri 14.838 15.078 14.704 14.705
Aree operative 96.397 103.181 92.689 98.975
Aree di base 4.954 2.175 4.641 4.168
Tot. unità tempo indeterminato (*) 116.886 121.108 112.709 118.523

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 124.695 (nell'esercizio 2019: 129.243).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (700 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Ammortamenti Immobili impianti e macchinari 210 324
Fabbricati strumentali 27 112
Impianti e macchinari 46 75
Attrezzature industriali e commerciali 13 9
Migliorie beni di terzi 39 40
Altri beni 85 88
Svalutazioni/assorbimento sval.ni/rettifiche Immobili, impianti e macchinari (20) (4)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 4
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 231 222
Immobili strumentali 146 149
Flotta aziendale 67 60
Veicoli a uso promiscuo 6 5
Altri beni 12 8
Svalutazioni/assorbimento svalutazioni/rettifiche diritto d'uso 2 -
Ammortamenti e Svalutazioni di Attività immateriali 276 228
Diritti di brev.ind.le e diritti di utiliz.opere ing., concessioni licenze, marchi e simili
Altre
273
3
224
4
Totale 700 774

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un decremento di 74 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente riconducibile ai minori ammortamenti (-120 milioni di euro) rilevati in seguito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime), parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti di attività immateriali (+48 milioni di euro) derivanti del completamento e messa in funzione di nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

C8 - INCREMENTI PER LAVORI INTERNI (37 milioni di euro)

La voce è così composta:

tab. C8 - Incrementi per lavori interni (milioni di euro)
Descrizione Nota Esercizio 2020 Esercizio 2019
Immobili impianti e macchinari: [A1] 4 6
per Costi per beni e servizi 3 5
per Costo del lavoro 1 1
Attività immateriali: [A3] 33 25
per Costi per beni e servizi 5 8
per Costo del lavoro 26 16
per Ammortamenti 2 1
Totale 37 31

C9 - ALTRI COSTI E ONERI (103 milioni di euro)

La composizione del saldo degli Altri costi e oneri è la seguente:

tab. C9 - Altri costi e oneri (milioni di euro)

Descrizione Nota Esercizio 2020 Esercizio 2019
Manifestazione rischi operativi 39 34
Rapine subite
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi
Altre perdite operative del BancoPosta
6
1
32
4
-
30
Accantonamenti netti ai (rilasci netti dai) fondi rischi e oneri (54) 21
per vertenze con terzi [tab. B6] (13) 7
per rischi operativi [tab. B6] (62) 12
per altri rischi e oneri [tab. B6] 21 2
Minusvalenze 1 2
IMU, TARSU/TARI/TARES e altre imposte e tasse 61 98
Altri costi correnti 56 45
Totale 103 200

Il decremento degli Altri costi e oneri di 97 milioni di euro è principalmente riconducibile ai rilasci netti dei fondi rischi e oneri (-54 milioni di euro) per i quali si rimanda alla nota B6 – Fondi per rischi e oneri.

C10 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI, E ALTRE ATTIVITA' (75 milioni di euro)

tab. C10 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Svalutazioni nette e perdite su crediti e altre attività (assorbimenti del fondo svalutazione) 61 62
Svalutazione (riprese di valore) crediti verso clienti 48 48
Svalutazione (riprese di valore) crediti diversi 13 14
Svalutazione (riprese di valore) crediti dell'operatività finanziaria 1 -
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI 6 (2)
Svalutazione (riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato 7 (1)
Totale 75 59

L'incremento di 16 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 è principalmente riconducibile a maggiori svalutazioni su titoli al FVTOCI e titoli al costo ammortizzato (+14 milioni di euro) in parte compensate da minori svalutazioni degli altri crediti. Le stime sono state in parte influenzate dall'effetto della crisi innescata dall'emergenza sanitaria in corso. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

C11 – PROVENTI (123 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (75 milioni di euro)

Le voci Proventi e Oneri da strumenti finanziari si riferiscono ad attività diverse da quelle tipiche del Bancoposta e delle società operanti nel settore finanziario e/o del settore assicurativo.

Proventi finanziari

tab. C11.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Proventi da attività finanziarie FVOCI 38 36
Interessi
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging
Proventi da realizzo
48
(11)
1
40
(11)
7
Proventi da attività finanziarie al costo ammortizzato
Interessi
56
56
54
54
Proventi da attività finanziarie FVPL 3 3
Proventi da passività finanziarie FVPL 2 -
Altri proventi finanziari 9 8
Proventi finanziari su crediti attualizzati 3 4
Interessi di mora 20 15
Svalutazione crediti per interessi di mora
Altri proventi
(19)
5
(15)
4
Utili su cambi 15 4
Totale 123 105

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2020 i proventi finanziari al netto dei proventi da realizzo e degli utili su cambi ammontano complessivamente a 108 milioni di euro (94 milioni di euro nell'esercizio 2019).

Oneri finanziari

tab. C11.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Oneri sulle passività finanziarie 40 41
su prestiti obbligazionari 1 10
su debiti verso istituzioni finanziarie 11 2
su debiti per leasing 26 28
da strumenti finanziari derivati 2 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B7] 8 17
Altri oneri finanziari 14 9
Perdite su cambi 13 5
Totale 75 73

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2020 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 62 milioni di euro (68 milioni di euro nell'esercizio 2019).

C12 – RETTIFICHE/(RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE (1 milioni di euro)

tab. C12 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Rettifiche/(riprese) di valore su altre attività 1 1
Svalutazione credito per interessi attivi su rimborso IRES - 46
Totale 1 46

La voce al 31 dicembre 2019 accoglieva la svalutazione del credito per interessi attivi su rimborso IRES, si veda al riguardo quanto riportato nella nota A9 – Altri crediti e attività.

C13 - IMPOSTE SUL REDDITO (370 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24% dal 1° gennaio 2017, mentre l'aliquota media teorica IRAP del Gruppo del 6,01%119. Il dettaglio delle imposte sul reddito dell'esercizio è il seguente.

tab. C13 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 350 97 447 464 141 605
Imposte differite attive (72) (11) (83) 33 13 46
Imposte differite passive 6 - 6 (94) (27) (121)
Totale 284 86 370 403 127 530

Le imposte sul reddito registrano un decremento di 160 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente e comprendono l'effetto positivo di complessivi 96 milioni di euro, di natura non ricorrente, relativo, per 81 milioni di euro al "Patent Box", riferito agli esercizi 2015-2019, di cui 58 milioni rilevati dalle compagnie Poste Vita e Poste Assicura e 23 milioni di euro dalla Capogruppo. Gli accordi per il riconoscimento del contributo economico sono stati stipulati con l'Agenzia delle Entrate in data 16 dicembre 2020 per Poste Vita, 21 dicembre 2020 per Poste Italiane e 22 dicembre 2020 per Poste Assicura. I residui 15 milioni di euro si riferiscono al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito agli esercizi 2015-2016 per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione.

Il tax rate dell'esercizio 2020, ante rilevazione dei proventi di natura non ricorrente è del 29,56%; il tax rate effettivo dell'esercizio ammonta invece a 23,49%.

tab. C13.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 1.577 1.873
Imposta teorica 378 24,0% 449 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Rettifiche valutazioni partecipazioni con il metodo del patrimonio netto (1) -0,07% (26) -1,44%
Riallineamento valori civilistici/fiscali e imposte esercizi precedenti (4) -0,24% (19) -1,01%
Sopravvenienze passive indeducibili 7 0,42% 6 0,33%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti (10) -0,61% 6 0,30%
Imposte indeducibili 4 0,28% 4 0,22%
Utili realizzati su partecipazioni - 0,00% - -0,02%
Altre (10) -0,67% (17) -0,84%
Imposta effettiva (ante effetto fiscale Patent Box e ACE) 364 23,10% 403 21,54%
Effetto fiscale Patent Box e ACE (80) -5,07% - 0,00%
Imposta effettiva 284 18,03% 403 21,54%

119 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti passivi, del 4,20% per le imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori, del 4,65% per le banche e gli altri soggetti finanziari e del 5,90% per le imprese di assicurazioni (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

tab. C13.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP (milioni di euro)

Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 1.577 1.873
Imposta teorica 95 6,01% 109 5,84%
Effetto delle variazioni in aumento (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Costo del personale indeducibile 13 0,84% 14 0,72%
Acc.ti netti a fondi rischi e oneri e svalut.ne crediti 1 0,09% 7 0,38%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - -0,01% 2 0,11%
Rettifiche valutazioni partecipazioni con il metodo del patrimonio netto - -0,02% (5) -0,27%
Riallineamento valori civilistici/discali e imposte esercizi precedenti (4) -0,29% (1) -0,05%
Altre (3) -0,17% 1 0,04%
Imposta effettiva (ante effetto fiscale Patent Box) 102 6,46% 127 6,77%
Effetto fiscale Patent Box (16) -1,00% - 0,00%
Imposta effettiva 86 5,46% 127 6,77%

Imposte correnti

tab. C13.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)

Imposte correnti 2020
Descrizione IRES IRAP
Crediti/
(Debiti)
Crediti/
(Debiti)
Totale
Saldo al 1° gennaio (160) (62) (222)
Pagamenti 631 192 823
per acconti dell'esercizio corrente 428 113 541
per saldo esercizio precedente 203 79 282
Accantonamenti a Conto Economico (350) (97) (447)
imposte correnti (430) (113) (543)
Effetto fiscale Patent Box e ACE 80 16 96
Accantonamenti a Patrimonio Netto 1 - 1
Altro 19 - 19
Saldo al 31 dicembre 141 33 174
di cui:
Crediti per imposte correnti 143 44 187
Debiti per imposte correnti (2) (11) (13)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versate sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima Autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2020 comprendono:

• il credito di 87 milioni di euro determinato dagli acconti IRES e IRAP versati e dall'effetto positivo derivante dal beneficio fiscale del Patent Box per gli esercizi 2017-2019 (53 milioni di euro complessivi, di cui 38

milioni relativo alle compagnie Poste Vita e Poste Assicura e 15 milioni di euro alla Capogruppo) al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio;

  • crediti per complessivi 43 milioni di euro (di cui 20 milioni rilevati dalle compagnie Poste Vita e Poste Assicura e 23 milioni di euro dalla Capogruppo), relativi all'adesione al regime del Patent Box e al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE) riferiti agli esercizi 2015-2016. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative
  • il credito per imposta sostitutiva di 27 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Capogruppo nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl (come meglio descritto nella nota A5 – Partecipazioni valutate col metodo del patrimonio netto);
  • crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sulla corretta applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • il residuo credito IRES di 8 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A9).

Imposte differite

tab. C13.4 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Imposte differite attive 1.123 1.199
Imposte differite passive (1.229) (887)
Totale (106) 312

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C13.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Saldo al 1° gennaio 312 667
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto economico 77 74
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio netto (495) (429)
Saldo al 31 dicembre (106) 312

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C13.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive

Descrizione Attività materiali
e immateriali
Provv.ni da
ammortiz.
Attività e
passività
finanziarie
Fondi a
copertura
perdite attese
Fondi per
rischi e oneri
Attualiz
zazione
Fondo TFR
Riserve
tecniche
assicurative
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 50 15 233 100 263 38 408 92 1.199
Proventi/(Oneri) imputati a Conto economico 1 (1) - 3 74 - 18 (12) 83
Proventi/(Oneri) imputati a Patrimonio netto - - (159) - - - - - (159)
Saldo al 31 dicembre 2020 51 14 74 103 337 38 426 80 1.123

tab. C13.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive

Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 846 41 887
Oneri/(Proventi) imputati a Conto economico
Oneri/(Proventi) imputati a Patrimonio netto
(7)
336
13
-
6
336
Saldo al 31 dicembre 2020 1.175 54 1.229

I movimenti delle Imposte differite attive e passive rilevati nell'esercizio e riferiti direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C13.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
-- ------------------------------------------------------------ ------------------- --
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
Riserva fair value per attività finanziarie al FVOCI (501) (435)
Riserva cash flow hedging per strumenti derivati di copertura 6 (10)
Utili/(Perdite) attuariali da TFR - 16
Totale (495) (429)

4.4 - INFORMATIVA PER SETTORI OPERATIVI

Settori operativi identificati, coerenti con i nuovi indirizzi strategici del Gruppo riflessi nel Piano strategico "2024 Sustain & Innovate" sono quelli relativi a:

  • Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione
  • Pagamenti e Mobile
  • Servizi Finanziari
  • Servizi Assicurativi

Il Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione comprende oltre alle attività di gestione della corrispondenza e dei pacchi anche quelle relative alla rete distributiva e alle funzioni corporate di Poste Italiane SpA che operano a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta e degli altri settori in cui opera il Gruppo. Al riguardo, è stato predisposto un apposito Disciplinare Operativo Generale approvato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, che, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento del Patrimonio destinato, individua le attività in esame e stabilisce i criteri di valorizzazione dei rispettivi contributi apportati.

Il Settore dei Servizi Pagamenti e Mobile comprende le attività di gestione dei pagamenti, dei servizi di monetica e dei servizi di telefonia mobile e fissa da parte della società Postepay SpA. A partire dal 2020, e in coerenza con le modifiche organizzative che nel corso del 2019 hanno visto la confluenza delle attività di presidio dei canali digitali all'interno del Settore dei Servizi di Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è stata aggiornata la denominazione del Settore Pagamenti Mobile e Digitale in Pagamenti e Mobile.

Il Settore dei Servizi Finanziari si riferisce alle attività di gestione del Patrimonio BancoPosta e della BancoPosta Fondi SpA SGR.

Il Settore dei Servizi Assicurativi attiene alle attività svolte dal Gruppo Poste Vita.

La misura economica del risultato conseguito da ogni settore è il Risultato operativo e di intermediazione. Tutte le componenti reddituali presentate nell'informativa sui Settori operativi sono valutate utilizzando gli stessi criteri contabili applicati per la redazione del presente bilancio consolidato.

I risultati che seguono, esposti separatamente coerentemente con la visione del Management e in ottemperanza ai principi contabili di riferimento, devono essere letti congiuntamente in un'ottica di integrazione dei servizi offerti dalla Rete commerciale nell'ambito dei business afferenti a tutti e quattro i settori operativi definiti, anche tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale.

(milioni di euro)
Esercizio 2020 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e Mobile Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.201 737 4.945 1.643 - 10.526
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.634 341 665 1 (5.641) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 7.835 1.078 5.610 1.644 (5.641) 10.526
Ammortamenti e svalutazioni (667) (25) (1) (8) 1 (700)
Costi non monetari (60) (5) 33 (3) - (35)
Totale costi non monetari (727) (30) 32 (11) 1 (735)
Risultato operativo e di intermediazione (588) 258 866 988 - 1.524
Proventi/(oneri) finanziari (35) - (7) 90 - 48
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività - - - (1) - (1)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- 8 (3) - - 5
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 46 1 1 (48) - -
Imposte dell'esercizio 158 (73) (210) (245) - (370)
Utile/(perdita) dell'esercizio (419) 194 647 784 - 1.206
Attività 12.867 8.735 104.229 160.243 (13.717) 272.357
Attività non correnti 7.002 484 70.254 152.302 (2.383) 227.659
Attività correnti 5.865 8.251 33.975 7.941 (11.334) 44.698
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - - -
Passività 10.885 8.193 98.948 154.953 (12.129) 260.850
Passività non correnti 4.519 304 18.290 154.300 (793) 176.620
Passività correnti 6.366 7.889 80.658 653 (11.336) 84.230
Passività associate ad attività in dismissione - - - - - -
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 658 20 1 1 -
-
680
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 402 210 - 615
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.132 737 2.847 9 - 6.726
Rilevazione in un determinato momento 259 241 315 - - 815
Rilevazione nel corso del tempo 2.873 497 2.532 9 - 5.911
(milioni di euro)
Esercizio 2019 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e Mobile Servizi Finanziari Servizi Assicurativi Rettifiche ed
elisioni
Totale
Ricavi netti della gestione ordinaria da terzi 3.492 664 5.134 1.669 - 10.959
Ricavi netti della gestione ordinaria da altri settori 4.723 375 691 1 (5.790) -
Ricavi netti della gestione ordinaria 8.215 1.039 5.825 1.670 (5.790) 10.959
Ammortamenti e svalutazioni (724) (27) - (24) 1 (774)
Costi non monetari (77) (4) (46) (7) - (134)
Totale costi non monetari (801) (31) (46) (31) 1 (908)
Risultato operativo e di intermediazione (347) 241 874 1.006 - 1.774
Proventi/(oneri) finanziari (40) - (5) 77 - 32
(Rettifiche)/riprese di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (46) - - - - (46)
Proventi/(Oneri) da valutazione di partecipazioni
con il metodo del Patrimonio netto
- 99 13 - - 112
Proventi/(oneri) finanziari da altri settori 49 - (1) (48) - -
Imposte dell'esercizio 78 (69) (241) (298) - (530)
Utile/(perdita) dell'esercizio (306) 271 640 737 - 1.342
Attività 10.704 6.437 85.279 146.263 (10.432) 238.251
Attività non correnti 7.032 464 60.177 138.477 (2.374) 203.776
Attività correnti 3.672 5.973 25.102 7.786 (8.058) 34.475
Attività non correnti e gruppi di attività in dismissione - - - - - -
Passività 8.336 5.958 81.292 141.811 (8.844) 228.553
Passività non correnti 3.135 298 14.869 140.967 (996) 158.273
Passività correnti 5.201 5.660 66.423 844 (7.848) 70.280
Passività associate ad attività in dismissione - - - - - -
Altre informazioni
Investimenti in Attività materiali e immateriali 685 25 1 23 - 734
Partecipazioni valutate con il metodo del Patrimonio netto 3 393 221 - - 617
di cui Ricavi terzi provenienti da contratti con i clienti 3.439 664 3.033 9 - 7.145
Rilevazione in un determinato momento 509 287 412 - - 1.208
Rilevazione nel corso del tempo 2.930 377 2.621 9 - 5.937

L'informativa in merito alle aree geografiche, definite in funzione della sede delle società appartenenti al Gruppo oppure dell'ubicazione della clientela del Gruppo stesso, non è significativa. Al 31 dicembre 2020 tutte le entità consolidate integralmente hanno sede in Italia e la clientela è localizzata principalmente in Italia: i ricavi verso clienti esteri non rappresentano una percentuale rilevante dei ricavi totali.

Le Attività sono quelle impiegate dal settore nello svolgimento della propria attività caratteristica o che possono essere ad esso allocate in funzione di tale attività.

Rapporti patrimoniali ed economici con entità correlate

La componente dei saldi patrimoniali ed economici di bilancio riferibile a entità correlate è esposta di seguito.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e
mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb. comm.li Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
1
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
FSIA Srl
-
21
- -
-
-
-
-
-
7 -
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.340 145 12 1.991 3.592 4 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.863 433 - - - 1 -
Gruppo Enel - 24 - - - 4 -
Gruppo Eni - 2 - - - 9 -
Gruppo Leonardo - 1 - - - 25 -
Gruppo Montepaschi 248 4 - 1 1.018 - -
Altre correlate esterne 50 13 - - 3 4 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (26) (40) (7) - - - -
Totale 11.496 582 5 1.992 4.614 56 74

Al 31 dicembre 2020, i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2019 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.19
Denominazione Attività
Finanz.
Cred. comm.li Altre attività
Altri crediti
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Passività
finanz.
Deb.
comm.li
Altre pass.
Controllate
Address Software Srl
Kipoint SpA
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
1
1
-
-
Collegate
Gruppo Anima Holding
Indabox
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
7
-
-
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.066 191 3 495 4.546 9 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 4.508 453 - - - 1 -
Gruppo Enel - 25 - - - 4 -
Gruppo Eni - 8 - - - 10 -
Gruppo Equitalia - - - - - - -
Gruppo Leonardo - 1 - - - 47 -
Gruppo Montepaschi 143 9 - - 400 - -
Altre correlate esterne 49 16 - - 5 18 66
F.do svalutaz. vs correlate esterne (24) (39) - - - - -
Totale 11.742 664 3 495 4.952 98 74

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2020 Saldo al 31.12.20 (milioni di euro)
Ricavi
-
Costi
-
-
-
-
Investimenti
-
Spese correnti
-
Denominazione Ricavi e proventi Ricavi da
pagamenti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al netto
delle variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
-
-
Immob., imp.
-
e macchin.
Attività
immateriali
-
-
Costi per
-
beni e servizi
-
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
-
Rettifiche/(riprese
) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
Controllate
Kipoint SpA - - - - - - - 2 - - - - -
Collegate
Gruppo Anima Holding
FSIA Srl
3
-
- - - -
-
-
-
-
-
27
-
-
-
-
-
- - -
-
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 313 48 93 - - 1 - 2 - - 5 2 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 2 - 1.921 15 - - - 7 - - - - 2
Gruppo Enel 40 - 4 - - - - 25 - - - - -
Gruppo Eni 12 - 2 - - - - 29 - - - - -
Gruppo Equitalia - - - - - - - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - 13 32 - - - - -
Gruppo Montepaschi 16 - 2 - - - - - - - - - -
Altre correlate esterne 14 - - - - - - 34 75 1 - - -
Totale 400 48 2.022 15 - 1 13 159 75 1 5 2 3

Al 31 dicembre 2020, gli Accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne al Gruppo e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a circa 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019).

Rapporti economici con entità correlate nell'esercizio 2019
Saldo al 31.12.19
Ricavi
-
Ricavi e
proventi
Ricavi da
pagamenti e
mobili
Ricavi da
servizi
finanziari
Ricavi da servizi
assicurativi al
netto delle
variazioni delle
riserve tecniche e
oneri relativi a
sinistri
Proventi
finanziari
Immob.,
imp. e
macchin.
Attività
immateriali
-
Costi per
-
beni e servizi
-
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Oneri
derivanti da
operatività
finanziaria
-
Rettifiche/(ripre
se) di valore su
strumenti di
debito, crediti e
altre attività
Oneri
finanziari
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
2
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3
-
- - - -
-
-
-
-
-
25
4
-
-
-
-
- - -
-
349 58 124 - - - - - - 1 5 - 1
3 - 1.873 16 - - - 6 - - - 1 1
59 1 - - - - - 31 - - - - -
19 - - - - - - 35 - - - - -
- - - - - - 3 21 - - - - -
22 - 1 - - - - - - - - - -
43 - - - - - - 44 50 1 - - -
498 59 1.998 16 - - 3 169 50 2 5 1 2
-
-
-
-
-
-
-
-
Investimenti -
-
Costi Spese correnti -

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne, riferibili alla Capogruppo, è riassunta per rilevanza di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del servizio universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.

  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
Descrizione Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Totale voce
di bilancio
Totale
entità
correlate
Incidenza
(%)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie
Crediti commerciali
247.883
2.375
11.496
582
4,6
24,5
217.776
2.171
11.742
664
5,4
30,6
Altri crediti e attività
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
4.928 5 0,1 4.667 3 0,1
Fondi per rischi e oneri
Passività finanziarie
Debiti commerciali
4.516
1.396
98.230
1.837
1.992
72
4.614
56
44,1
5,2
4,7
3,0
2.149
1.218
78.358
1.627
495
70
4.952
98
23,0
5,7
6,3
6,0
Altre passività 3.321 74 2,2 3.635 74 2,0
Passività associate ad attività in dismissione - n.a. n.a.
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Rapporti economici
Ricavi da servizi di posta, pacchi e commerciali
Ricavi da servizi di pagamento e mobile
Ricavi netti da servizi finanziari
3.201
737
4.945
400
48
2.017
12,5
6,5
40,8
3.492
664
5.134
498
59
1.993
14,3
8,9
38,8
Ricavi da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle
riserve tecniche e oneri relativi a sinistri
1.643 15 0,9 1.669 16 1,0
Costi per beni e servizi
Costo del lavoro
Altri costi e oneri
Oneri finanziari
Proventi finanziari
2.523
5.638
103
75
123
159
75
3
3
-
6,3
1,3
2,9
4,0
n.a.
2.287
5.896
200
73
105
169
50
3
2
-
7,4
0,8
1,5
2,7
n.a.
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni
1.917
(601)
(39)
(28)
n.a.
4,7
1.120
(732)
248
3
22,1
n.a.
con gli azionisti 1.051 (388) n.a. (1.434) (492) 34,3

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo della Capogruppo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde dei Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Competenze con pagamento a breve/medio termine 10.625 7.351
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 544 237
Altri benefici con pagamento a lungo termine 3.162 842
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro - 854
Pagamenti basati su azioni 2.176 3.104
Totale 16.507 12.388
Compensi e spese sindaci (migliaia di euro)
Denominazione Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Compensi 1.164 1.235
Spese 12 45
Totale 1.176 1.280

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Capogruppo ammontano, per l'esercizio 2020, a circa 96 migliaia di euro. Nella determinazione delle competenze non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a Dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2020 le società del Gruppo non sono creditrici per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

La Capogruppo e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 Luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

5. POSTE ITALIANE SPA – BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2020

-

5.1 PROSPETTI DI BILANCIO

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
ATTIVO Note 31 dicembre
2020
di cui parti
correlate
31 dicembre
2019
di cui parti
correlate
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari [A1] 1.986.743.453 - 1.886.540.623 -
Investimenti immobiliari [A2] 30.687.475 - 44.128.398 -
Attività immateriali [A3] 718.601.813 - 561.731.422 -
Attività per diritti d'uso [A4] 1.033.550.702 - 1.119.172.897 -
Partecipazioni [A5] 2.214.927.360 2.214.927.360 2.204.509.011 2.204.509.011
Attività finanziarie BancoPosta [A6] 68.406.294.179 3.287.955.544 58.251.783.573 3.934.272.101
Attività finanziarie [A7] 377.272.520 334.658.403 740.256.035 299.846.801
Crediti commerciali [A9] 665.532 - 5.342.396 -
Imposte differite attive [C12] 578.754.129 - 674.374.767 -
Altri crediti e attività [A10] 1.575.661.316 1.586.649 1.434.680.477 1.465.574
Totale 76.923.158.479 66.922.519.599
Attività correnti
Rimanenze [A8] 21.099.271 - - -
Crediti commerciali [A9] 2.983.421.633 1.467.425.998 2.385.157.946 1.138.628.308
Crediti per imposte correnti [C12] 142.699.497 - 45.551.784 -
Altri crediti e attività [A10] 902.315.974 44.291.307 1.020.012.494 259.081.401
Attività finanziarie BancoPosta [A6] 23.046.288.863 7.667.988.635 16.985.734.851 7.269.242.445
Attività finanziarie [A7] 494.656.142 69.986.697 201.153.077 66.578.886
Cassa e depositi BancoPosta [A11] 6.390.872.209 - 4.302.784.484 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti [A12] 4.029.413.235 1.992.153.562 1.206.344.232 494.646.677
Totale 38.010.766.824 26.146.738.868
TOTALE ATTIVO 114.933.925.303 93.069.258.467
31 dicembre di cui parti 31 dicembre di cui parti
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO Note 2020 correlate 2019 correlate
Patrimonio netto
Capitale sociale [B1] 1.306.110.000 - 1.306.110.000 -
Azioni proprie (39.999.994) - (39.999.994) -
Riserve [B2] 3.819.911.251 - 2.617.378.839 -
Risultati portati a nuovo
Totale
2.153.083.896
7.239.105.153
- 2.444.407.492
6.327.896.337
-
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 578.215.975 58.654.291 433.333.017 58.175.681
Trattamento di fine rapporto [B5] 1.003.134.681 - 1.107.576.437 -
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 15.426.111.473 234.329.405 12.262.575.528 123.088.330
Passività finanziarie [B7] 2.752.442.336 45.326.831 1.600.683.086 46.662.705
Imposte differite passive [C12] 981.429.453 - 665.691.092 -
Altre passività [B9] 1.534.388.905 15.155 1.505.000.678 5.070.470
Totale 22.275.722.823 17.574.859.838
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri [B4] 730.570.386 12.804.269 697.112.713 12.316.411
Debiti commerciali [B8] 2.121.325.455 824.344.244 1.598.377.722 497.270.191
Debiti per imposte correnti [C12] 5.682.281 - 199.316.209 -
Altre passività [B9] 1.455.279.361 212.994.212 1.455.449.570 109.149.934
Passività finanziarie BancoPosta [B6] 79.519.833.708 12.023.409.221 64.515.976.368 10.394.940.206
Passività finanziarie [B7] 1.586.406.136 734.667.067 700.269.710 509.569.892
Totale 85.419.097.327 69.166.502.292
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 114.933.925.303 93.069.258.467

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2020

ATTIVO
Note
ELISIONI
TOTALE
DESTINATO
BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
1.986.743.453
-
-
1.986.743.453
Investimenti immobiliari
30.687.475
-
-
30.687.475
Attività immateriali
718.601.813
-
-
718.601.813
Attività per diritti d'uso
1.033.550.702
-
-
1.033.550.702
Partecipazioni
2.214.927.360
-
-
2.214.927.360
Attività finanziarie BancoPosta
[A5]
-
68.406.294.179
-
68.406.294.179
Attività finanziarie
377.272.520
-
-
377.272.520
Crediti commerciali
665.532
-
-
665.532
Imposte differite attive
[C12]
449.120.844
129.633.285
-
578.754.129
Altri crediti e attività
[A8]
101.529.749
1.474.131.567
-
1.575.661.316
Totale
6.913.099.448
70.010.059.031
-
76.923.158.479
Attività correnti
21.099.271
-
-
Rimanenze
21.099.271
Crediti commerciali
[A9]
1.931.065.640
1.052.355.993
-
2.983.421.633
Crediti per imposte correnti
142.699.497
-
-
142.699.497
Altri crediti e attività
[A10]
353.609.515
548.706.459
-
902.315.974
Attività finanziarie BancoPosta
[A5]
-
23.046.288.863
-
23.046.288.863
Attività finanziarie
494.656.142
-
-
494.656.142
Cassa e depositi BancoPosta
[A11]
-
6.390.872.209
-
6.390.872.209
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
[A12]
2.020.848.707
2.008.564.528
-
4.029.413.235
Totale
4.963.978.772
33.046.788.052
-
38.010.766.824
-
-
-
-
Attività non correnti destinate alla vendita
-
293.207.342
(293.207.342)
-
Saldo dei rapporti intergestori
TOTALE ATTIVO
11.877.078.220
103.350.054.425
(293.207.342)
114.933.925.303
PATRIMONIO NON
PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Note
ELISIONI
TOTALE
DESTINATO
BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale
1.306.110.000
-
-
1.306.110.000
Azioni proprie
(39.999.994)
-
-
(39.999.994)
Riserve
[B2]
329.153.464
3.490.757.787
-
3.819.911.251
Risultati portati a nuovo
384.181.633
1.768.902.263
-
2.153.083.896
Totale
1.979.445.103
5.259.660.050
-
7.239.105.153
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
415.936.395
162.279.580
-
578.215.975
Trattamento di fine rapporto
[B5]
1.000.265.372
2.869.309
-
1.003.134.681
Passività finanziarie BancoPosta
[B6]
-
15.426.111.473
-
15.426.111.473
Passività finanziarie
2.752.442.336
-
-
2.752.442.336
Imposte differite passive
[C12]
2.765.139
978.664.314
-
981.429.453
Altre passività
[B9]
58.881.466
1.475.507.439
-
1.534.388.905
Totale
4.230.290.708
18.045.432.115
-
22.275.722.823
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
679.351.492
51.218.894
-
730.570.386
Debiti commerciali
[B8]
1.727.900.424
393.425.031
-
2.121.325.455
Debiti per imposte correnti
5.682.281
-
-
5.682.281
Altre passività
[B9]
1.374.794.734
80.484.627
-
1.455.279.361
Passività finanziarie BancoPosta
[B6]
-
79.519.833.708
-
79.519.833.708
Passività finanziarie
1.586.406.136
-
-
1.586.406.136
Totale
5.374.135.067
80.044.962.260
-
85.419.097.327
Saldo dei rapporti intergestori
293.207.342
-
(293.207.342)
-
(dati in euro)
PATRIMONIO NON PATRIMONIO

TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO 11.877.078.220 103.350.054.425 (293.207.342) 114.933.925.303

STATO PATRIMONIALE (segue)

PROSPETTO INTEGRATIVO CON EVIDENZA DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31.12.2019

ATTIVO
Note
ELISIONI
TOTALE
DESTINATO
BANCOPOSTA
Attività non correnti
Immobili, impianti e macchinari
1.886.540.623
-
-
1.886.540.623
Investimenti immobiliari
44.128.398
-
-
44.128.398
Attività immateriali
561.731.422
-
-
561.731.422
Attività per diritti d'uso
1.119.172.897
1.119.172.897
Partecipazioni
2.204.509.011
-
-
2.204.509.011
Attività finanziarie BancoPosta
[A6]
-
58.251.783.573
-
58.251.783.573
Attività finanziarie
740.256.035
-
-
740.256.035
Crediti commerciali
5.342.396
-
-
5.342.396
Imposte differite attive
[C12]
362.423.461
311.951.306
-
674.374.767
Altri crediti e attività
[A9]
77.638.926
1.357.041.551
-
1.434.680.477
Totale
7.001.743.169
59.920.776.430
-
66.922.519.599
Attività correnti
Crediti commerciali
[A8]
1.525.303.201
859.854.745
-
2.385.157.946
Crediti per imposte correnti
45.551.784
-
-
45.551.784
Altri crediti e attività
[A9]
476.398.448
543.614.046
-
1.020.012.494
Attività finanziarie BancoPosta
[A6]
-
16.985.734.851
-
16.985.734.851
Attività finanziarie
201.153.077
-
-
201.153.077
Cassa e depositi BancoPosta
[A10]
-
4.302.784.484
-
4.302.784.484
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
[A11]
697.199.330
509.144.902
-
1.206.344.232
Totale
2.945.605.840
23.201.133.028
-
26.146.738.868
Attività non correnti destinate alla vendita e dismissione
-
-
-
-
Saldo dei rapporti intergestori
(234.020.934)
-
234.020.934
-
TOTALE ATTIVO
9.713.328.075
83.121.909.458
234.020.934
93.069.258.467
PATRIMONIO NON
PATRIMONIO
PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
Note
ELISIONI
TOTALE
DESTINATO
BANCOPOSTA
Patrimonio netto
Capitale sociale
1.306.110.000
-
-
1.306.110.000
Azioni proprie
(39.999.994)
-
-
(39.999.994)
Riserve
[B2]
322.329.576
2.295.049.263
-
2.617.378.839
Risultati portati a nuovo
778.509.508
1.665.897.984
-
2.444.407.492
Totale
2.366.949.090
3.960.947.247
-
6.327.896.337
Passività non correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
169.715.903
263.617.114
-
433.333.017
Trattamento di fine rapporto
[B5]
1.104.752.137
2.824.300
-
1.107.576.437
Passività finanziarie BancoPosta
[B6]
-
12.262.575.528
-
12.262.575.528
Passività finanziarie
1.600.683.086
-
-
1.600.683.086
Imposte differite passive
[C12]
4.080.022
661.611.070
-
665.691.092
Altre passività
[B9]
71.365.270
1.433.635.408
-
1.505.000.678
Totale
2.950.596.418
14.624.263.420
-
17.574.859.838
Passività correnti
Fondi per rischi e oneri
[B4]
633.471.000
63.641.713
-
697.112.713
Debiti commerciali
[B8]
1.469.601.116
128.776.606
-
1.598.377.722
Debiti per imposte correnti
199.316.209
-
-
199.316.209
Altre passività
[B9]
1.393.124.532
62.325.038
-
1.455.449.570
Passività finanziarie BancoPosta
[B6]
-
64.515.976.368
-
64.515.976.368
Passività finanziarie
700.269.710
-
-
700.269.710
Totale
4.395.782.567
64.770.719.725
-
69.166.502.292
-
(234.020.934)
234.020.934
-
Saldo dei rapporti intergestori
TOTALE PATRIMONIO NETTO E PASSIVO
9.713.328.075
83.121.909.458
234.020.934
93.069.258.467
(dati in euro)
PATRIMONIO NON PATRIMONIO

PROSPETTO DELL'UTILE/(PERDITA) D'ESERCIZIO

(dati in euro)
Note Esercizio 2020 di cui parti
correlate
Esercizio 2019 di cui parti
correlate
Ricavi e proventi [C1] 8.226.155.731 3.436.943.759 8.540.946.485 3.523.917.698
Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria [C2] 515.879.936 - 383.707.355 -
Altri ricavi e proventi [C3] 299.410.351 166.701.128 478.311.303 358.299.023
Totale ricavi 9.041.446.018 9.402.965.143
Costi per beni e servizi [C4] 2.318.026.994 1.418.738.314 1.854.255.032 921.806.625
Oneri dell'operatività finanziaria [C5] 235.035.464 34.072.989 99.906.997 26.550.722
Costo del lavoro [C6] 5.445.824.661 72.744.411 5.702.348.094 57.722.241
Ammortamenti e svalutazioni [C7] 621.516.414 6.253.027 674.243.350 -
Incrementi per lavori interni (31.911.771) - (20.982.783) -
Altri costi e oneri [C8] 67.224.421 15.608.551 195.995.317 6.351.404
Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività [C9] 55.397.720 1.823.962 40.830.116 749.805
Risultato operativo e di intermediazione 330.332.115 856.369.020
Oneri finanziari [C10] 79.404.195 14.345.983 58.769.029 2.775.255
Proventi finanziari [C10] 82.067.483 55.952.358 70.444.039 54.180.877
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie [C11] 182.593 266.741 45.457.823 32.571
di cui oneri non ricorrenti - - 45.443.654 -
Risultato prima delle imposte 332.812.810 822.586.207
Imposte dell'esercizio [C12] 8.057.433 - 162.054.754 -
di cui oneri (proventi) non ricorrenti (37.902.133) - - -
UTILE DELL'ESERCIZIO 324.755.377 660.531.453

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO

(dati in euro)
Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
Utile / (Perdita) dell'esercizio 324.755.377 660.531.453
Voci da riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di debito valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 1.940.703.867 1.703.465.640
Trasferimenti a Conto economico da realizzo [tab. B2] (259.887.094) (242.941.853)
Incremento/(Decremento) per perdite attese [tab. B2] 6.083.233 (1.692.638)
Copertura di flussi
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio [tab. B2] (27.841.189) 95.566.193
Trasferimenti a Conto economico [tab. B2] 4.642.832 (58.881.475)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio
(472.484.919) (426.498.199)
Voci da non riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
Strumenti di capitale valutati al FVTOCI
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio 6.861.133 1.203.368
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto - (112.089)
Utili/(Perdite) attuariali da TFR [tab. B5] (4.760.823) (68.414.816)
Imposte su elementi portati direttamente a, o trasferiti da, Patrimonio netto da non
riclassificare nel Prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio
1.575.193 19.202.952
Totale delle altre componenti di Conto economico complessivo 1.194.892.233 1.020.897.083
TOTALE CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO DELL'ESERCIZIO 1.519.647.610 1.681.428.536

PROSPETTO DI MOVIMENTAZIONE DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
Patrimonio netto
Riserve
Capitale sociale Azioni proprie Riserva
Legale
Riserva
per il Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva
Cash flow hedge
Riserva
Piani di Incentivazione
Riserva
Avanzo di fusione
Risultati portati a
nuovo
Totale
Saldo al 1° gennaio 2019 1.306.110.000 - 299.234.320 1.210.000.000 (67.798.533) 89.371.098 - 14.907.464 2.606.922.919 5.458.747.268
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - - 1.043.734.128 26.198.100 - - 611.496.308 1.681.428.536
Dividendi distribuiti 2018 - - - - - - - - (573.675.747) (573.675.747)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2019 - - - - - - - - (200.331.213) (200.331.213)
Acquisto Azioni proprie - (39.999.994) - - - - - - (4.775) (40.004.769)
Piani di incentivazione - - - - - - 1.732.262 - - 1.732.262
Saldo al 31 dicembre 2019 1.306.110.000 (39.999.994) 299.234.320 1.210.000.000 975.935.595 115.569.198 1.732.262 14.907.464 2.444.407.492 6.327.896.337
di cui Patrimonio BancoPosta - - - 1.210.000.000 969.900.776 115.060.097 88.390 - 1.665.897.984 3.960.947.247
Totale conto economico complessivo dell'esercizio - - - - 1.214.829.318 (16.559.421) - - 321.377.713 (*) 1.519.647.610
Saldo dividendi distribuiti su utile d'esercizio 2019 - - - - - - - - (401.963.279) (401.963.279)
Acconto Dividendi su utile d'esercizio 2020 - - - - - - - - (210.738.030) (210.738.030)
Piani di incentivazione - - - - - - 4.262.515 - - 4.262.515
Saldo al 31 dicembre 2020 1.306.110.000 (39.999.994) 299.234.320 1.210.000.000 2.190.764.913 99.009.777 5.994.777 14.907.464 2.153.083.896 7.239.105.153
di cui Patrimonio BancoPosta - - - 1.210.000.000 2.182.204.891 97.997.544 555.352 - 1.768.902.263 5.259.660.050

(*) La voce comprende l'utile dell'esercizio di 325 milioni di euro, le perdite attuariali sul TFR di 5 milioni di euro al netto delle relative imposte correnti e differite.

RENDICONTO FINANZIARIO

(migliaia di euro)
Note Esercizio 2020 Esercizio 2019
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 1.206.344 2.127.300
Risultato prima delle imposte 332.813 822.586
Ammortamenti e svalutazioni [tab. C7] 621.516 674.242
Svalutazioni (rivalutazioni) di partecipazioni [tab. A5.1] 11.868 32.435
Accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri [tab. B4] 553.288 379.449
Utilizzo fondi rischi e oneri [tab. B4] (373.561) (680.613)
Trattamento di fine rapporto pagato [tab. B5] (118.623) (137.496)
(Plusvalenze)/minusvalenze per disinvestimenti [tab. C8] (2.201) (1.260)
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie 178 45.456
(Dividendi)
Dividendi incassati
(7.825)
7.825
(6.309)
6.309
(Proventi finanziari per interessi) [tab. C10.1] (61.721) (59.424)
Interessi incassati 69.236 66.189
Interessi passivi e altri oneri finanziari [tab. C10.2] 57.012 55.042
Interessi pagati (26.992) (12.771)
Perdite e svalutazioni/(recuperi) su crediti [tab. C9] 40.547 43.843
Imposte sul reddito pagate [tab. C12.3] (637.677) (226.545)
Altre variazioni 4.179 1.698
Flusso di cassa generato dall'attività di esercizio prima delle variazioni del
capitale circolante
[a] 469.862 1.002.831
Variazioni del capitale circolante:
(Incremento)/Decremento Rimanenze [A8] (21.099) -
(Incremento)/Decremento Crediti commerciali (619.353) (111.819)
(Incremento)/Decremento Altri crediti e attività 364.979 202.440
Incremento/(Decremento) Debiti commerciali 503.889 110.266
Incremento/(Decremento) Altre passività (85.860) (310.203)
Flusso di cassa generato /(assorbito) dalla variazione del capitale circolante [b] 142.556 (109.316)
Incremento/(Decremento) Passività finanziarie BancoPosta 14.675.606 7.439.890
Liquidità netta generata / (assorbita) dalle attività finanziarie (8.198.108) (527.361)
(Incremento)/Decremento delle altre attività finanziarie BancoPosta (1.383.598) (5.864.049)
(Incremento)/Decremento della Cassa e depositi BancoPosta
(Proventi)/Oneri e altre componenti non monetarie dell'operatività finanziaria
(2.088.088)
(1.471.076)
(984.385)
(908.131)
Liquidità generata / (assorbita) da Attività e Passività finanziarie BancoPosta [c] 1.534.736 (844.036)
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa [d]=[a+b+c] 2.147.154 49.479
- di cui parti correlate 2.312.976 780.467
Investimenti:
Immobili, impianti e macchinari [tab. A1] (246.139) (339.021)
Investimenti immobiliari [tab. A2] (698) (733)
Attività immateriali
Partecipazioni
[tab. A3]
[tab. A5.1]
(365.433)
(19.755)
(303.190)
(40.817)
Altre attività finanziarie (56.860) (39.182)
Disinvestimenti:
Immobili, impianti e macchinari, investimenti immobiliari ed attività destinate alla vendita 6.466 1.771
Partecipazioni - 1.437
Altre attività finanziarie 113.625 69.463
Fusioni (61.353) (86.078)
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento [e] (630.147) (736.350)
- di cui parti correlate (40.845) (50.441)
Assunzione/(Rimborso) di debiti finanziari a lungo termine [B7.3] 1.246.345 573.000
Incremento/(Decremento) debiti finanziari a breve termine [B7.3] 672.418 6.922
Dividendi pagati
Cessione (Acquisto) di azioni proprie
[B3] (612.701)
-
(774.007)
(40.000)
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con gli azionisti [f] 1.306.062 (234.085)
- di cui parti correlate (210.879) (60.060)
Flusso delle disponibilità liquide [g]=[d+e+f] 2.823.069 (920.956)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 4.029.413 1.206.344
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio [tab. A12] 4.029.413 1.206.344
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti vincolati alla fine dell'esercizio (1.599.172) (141.950)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti netti non vincolati alla fine dell'esercizio 2.430.241 1.064.394

5.2 INFORMATIVA SUL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA

Come previsto dall'art. 2, commi 17-octies e ss., della Legge n. 10 del 26 febbraio 2011 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, al fine di individuare un patrimonio giuridicamente autonomo per l'applicazione degli istituti di vigilanza prudenziale alle attività del BancoPosta e a tutela dei relativi creditori, in data 14 aprile 2011 l'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA ha deliberato la costituzione di un Patrimonio destinato all'esercizio dell'attività di BancoPosta come disciplinata dal DPR n. 144 del 14 marzo 2001 e ha determinato i beni e i rapporti giuridici in esso compresi e le regole di organizzazione, gestione e controllo. Il Patrimonio BancoPosta è stato originariamente dotato di una specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, costituita mediante destinazione di utili di esercizi precedenti riportati a nuovo. Gli effetti della deliberazione del 14 aprile 2011 decorrono dal 2 maggio 2011, data del deposito presso il Registro delle Imprese. In data 27 settembre 2018, Poste Italiane, dando seguito a quanto stabilito dal Consiglio di Amministrazione del 25 gennaio 2018 e dall'Assemblea straordinaria degli azionisti, ha apportato nuovi mezzi patrimoniali per 210 milioni di euro al Patrimonio BancoPosta.

La separazione del Patrimonio BancoPosta è solo in parte assimilabile alla separazione contabile e gestionale riscontrabile in altre fattispecie di patrimoni destinati. Non ricorrono infatti i requisiti dello specifico affare costitutivi della fattispecie prevista dagli art. 2447 bis e ss. del Codice Civile e di altre tipologie di patrimoni destinati in quanto l'attività separata, disciplinata dal DPR 144 del 14 marzo 2001, comprende una molteplicità di servizi resi con regolarità e senza il vincolo di specificità o di una scadenza temporale definita o prevedibile. Per tali motivi, la già citata normativa di riferimento non ha previsto il limite del 10% alla determinazione della dotazione patrimoniale e ha limitato l'applicabilità delle norme del Codice Civile ai soli casi in cui sono espressamente richiamate.

Tipo di beni e rapporti giuridici

I beni ed i rapporti giuridici destinati, risultanti da apposito atto notarile, sono stati attribuiti al Patrimonio BancoPosta esclusivamente da Poste Italiane SpA, senza quindi apporti di terzi. Le attività sono quelle regolamentate dal DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche120, fatte salve quelle attività legate alla monetica e ai servizi di pagamento, svolte dalla controllata PostePay SpA, di cui si riporta più oltre:

  • raccolta di risparmio tra il pubblico, come definita dall'art. 11, comma 1, del Testo Unico Bancario (D. Lgs. 1° settembre 1993 n. 385/1993) e attività connesse o strumentali;
  • raccolta del risparmio postale;
  • prestazione di servizi di pagamento, comprese l'emissione di moneta elettronica e di altri mezzi di pagamento, di cui all'art. 1 comma 2, lettera f), numeri 4) e 5), del TUB;
  • servizio di intermediazione in cambi;
  • promozione e collocamento presso il pubblico di finanziamenti concessi da banche e intermediari finanziari abilitati;
  • servizi di investimento ed accessori, di cui all'art. 12 del DPR 144/2001;
  • servizio di riscossione di crediti;

120 Attività aggiornate a seguito emanazione Decreto Legge n. 179 del 18/10/2012 convertito con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221.

• esercizio in via professionale del commercio di oro, per conto proprio o per conto terzi, secondo quanto disciplinato dalla Legge 17 gennaio 2000, n. 7.

Sono pertanto attribuiti al Patrimonio BancoPosta tutti i beni ed i rapporti giuridici dedicati all'esercizio dell'attività come sopra individuata e scaturenti da contratti, accordi, convenzioni o negozi giuridici riconducibili alle attività descritte.

In data 29 maggio 2018, l'Assemblea di Poste Italiane, a seguito dell'esito favorevole della procedura autorizzativa da parte di Banca d'Italia, ha approvato la proposta di rimozione del vincolo di destinazione al Patrimonio BancoPosta dell'insieme di attività, beni e rapporti giuridici costituenti il ramo d'azienda della monetica e dei servizi di pagamento. In data 1° ottobre 2018, tale ramo d'azienda è stato oggetto di conferimento in un patrimonio destinato alla monetica e ai servizi di pagamento nell'ambito della controllata PostePay SpA al fine di consentire a quest'ultima di operare quale Istituto di Moneta Elettronica (IMEL) 121.

Operatività del Patrimonio destinato

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita dalla gestione della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. In questo ultimo ambito rientrano l'attività di raccolta del Risparmio postale (libretti di deposito e buoni fruttiferi), svolta per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF, e i Servizi delegati dalle Pubbliche Amministrazioni. Le operazioni in questione comportano, tra l'altro, l'utilizzo di anticipazioni di cassa della Tesoreria dello Stato e l'iscrizione di partite finanziarie in attesa di regolazione. Apposita convenzione con il MEF prevede che tutti i flussi di cassa del BancoPosta siano rendicontati quotidianamente con un differimento di due giorni lavorativi bancari rispetto alla data dell'operazione.

A partire dall'esercizio 2007, in conformità a quanto previsto dalla Legge Finanziaria per tale anno, le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro122. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono invece depositate presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze e remunerate a un tasso variabile calcolato su un paniere di Titoli di Stato, in conformità a quanto previsto da apposita convenzione con il MEF scaduta al 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo. Inoltre, è previsto, da ulteriore Convenzione con il MEF rinnovata il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022, che una quota della raccolta privata possa essere impiegata in un apposito deposito presso il MEF, cd Conto "Buffer", finalizzato a consentire una gestione flessibile degli

122 Inoltre, per effetto delle modifiche introdotte all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014), il Patrimonio BancoPosta ha la facoltà di investire sino al 50% della raccolta in titoli garantiti dallo Stato italiano.

121 Il ramo di azienda è riferito ai beni e rapporti giuridici connessi a:

Prodotti emessi: Carte prepagate (moneta elettronica), servizi di pagamento, acquiring, F23/F24 e trasferimento fondi internazionale (Moneygram) che rientrano tra le attività esercitabili autonomamente da un IMEL. In particolare, si tratta di prodotti emessi dall'IMEL, il quale ne è responsabile per l'ideazione, lo sviluppo e la gestione, mentre il Patrimonio BancoPosta opera come distributore degli stessi attraverso la rete distributiva fisica del Gruppo.

Prodotti in service: prodotti e servizi di pagamento e trasferimento di fondi esercitabili esclusivamente nell'ambito delle attività del Patrimonio BancoPosta in quanto ad esso "riservati" ai sensi dell'ex. DPR 144/01. In particolare, con l'obiettivo di valorizzare l'infrastruttura del'IMEL ibrido, BancoPosta ha esternalizzato allo stesso le attività relative a prodotti e servizi di pagamento emessi da BancoPosta, collocati dallo stesso BancoPosta sulla rete fisica di Poste Italiane, per il tramite di un accordo di esternalizzazione da BancoPosta verso l'IMEL.

impieghi in funzione delle oscillazioni quotidiane della raccolta privata. Tali impieghi sono remunerati a un tasso variabile commisurato al tasso Euro OverNight Index Average (EONIA)123.

Criteri adottati per l'imputazione di elementi comuni di costo e di ricavo e valorizzazione degli affidamenti del Patrimonio BancoPosta

Data l'unicità del soggetto giuridico Poste Italiane, il sistema di contabilità generale della Società mantiene le proprie caratteristiche unitarie e di funzionalità. In tale ambito, i principi generali che governano gli aspetti amministrativo-contabili del Patrimonio BancoPosta sono i seguenti:

  • Individuazione, nell'ambito delle operazioni aziendali rilevate nel sistema di contabilità generale di Poste Italiane SpA, di quelle appartenenti all'operatività del Patrimonio destinato e confluenza delle stesse in un integrato, specifico sistema di contabilità separata.
  • Attribuzione al Patrimonio destinato di tutti i ricavi e i costi afferenti; in particolare, con riferimento alle attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio destinato, l'attribuzione dei connessi oneri avviene esclusivamente nel sistema di contabilità separata, attraverso l'iscrizione in appositi conti intergestori regolati periodicamente.
  • Regolazione di incassi e pagamenti con i terzi, per il tramite della funzione Amministrazione, Finanza e Controllo di Poste Italiane SpA.
  • Imputazione delle imposte sul reddito sulla base delle risultanze del Rendiconto separato relativo al Patrimonio destinato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita.
  • Riconciliazione della contabilità separata con la contabilità generale.

Le Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia, in relazione alla peculiarità di Poste Italiane rappresentata dal Patrimonio BancoPosta, disciplinano nel Capitolo 1 della Parte Quarta, il processo di affidamento di funzioni aziendali di BancoPosta a Poste Italiane, mentre per l'esternalizzazione a soggetti diversi da Poste Italiane rimandano alla normativa applicabile alle banche.

In ottemperanza a tale Circolare, il Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta approvato dal Consiglio di Amministrazione124 prevede la distinzione tra funzioni di controllo e funzioni operative importanti e non importanti.

Il Patrimonio BancoPosta può dunque sia esternalizzare attività operative, stipulando accordi contrattuali con terzi, che affidare attività operative o di controllo a funzioni di Poste Italiane, stipulando con i relativi Responsabili di funzione dei "Disciplinari Esecutivi". I Disciplinari stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione della Società. La valorizzazione dei Disciplinari ha luogo secondo criteri oggettivi, che riflettono il reale contributo delle diverse gestioni al risultato del patrimonio destinato BancoPosta. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura dell'Emittente che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da

124 Il Regolamento è stato aggiornato in data 12 maggio 2020.

123 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea (BCE) da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area Euro).

analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I Disciplinari, scaduti al 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo per il biennio 2021-2022, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza ed è trascorso il termine di 60 giorni entro il quale l'Autorità poteva avviare il procedimento amministrativo di divieto.

Di seguito si riporta una tabella riepilogativa degli apporti delle Funzioni della società Poste Italiane al Patrimonio BancoPosta, con l'indicazione sintetica dei criteri di determinazione dei prezzi di trasferimento.

Apporti Criteri di valorizzazione dei prezzi di riferimento
Reti commerciali Percentuale dei ricavi netti conseguiti per categoria di prodotto/servizio
Servizi Informativi Componente fissa: ribaltamento costi in base a driver diretti e indiretti
Componente variabile: in funzione del mantenimento di performance operative
Back Office e Assistenza Clienti Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Tariffe riscontrate sul mercato per servizi similari
Servizi postali e logistici Tariffe per spedizioni alla clientela e di servizio
Immobiliare Prezzi di mercato in funzione degli spazi e dei costi di manutenzione
Affari Legali
Governo Rischi di Gruppo e Tutela Aziendale Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato + ribaltamento costi esterni
Risorse Umane e Organizzazione
Comunicazione esterna
Amministrazione, Finanza e Controllo
Acquisti
Controllo Interno Tariffe per figura professionale comparabili con il mercato
Antiriciclaggio
Compliance
Funzioni Operative Importanti Funzioni di Controllo

I saldi contabili, economici e patrimoniali, generati dagli affidamenti sopra richiamati trovano evidenza nel solo Rendiconto separato del Patrimonio BancoPosta. Nell'ambito della rappresentazione contabile dei valori complessivi di Poste Italiane SpA detti rapporti sono invece oggetto di elisione e non vengono rappresentati. Il trattamento contabile adottato è analogo a quanto previsto dai principi contabili di riferimento per la predisposizione di bilanci consolidati di gruppo.

Regime di responsabilità

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-nonies della Legge n. 10 di conversione del DL 29 dicembre 2010 n. 225, per le obbligazioni contratte in relazione all'esercizio dell'attività di BancoPosta, Poste Italiane SpA risponde nei limiti del patrimonio ad essa destinato, con i beni e i rapporti giuridici originariamente compresi o entrati successivamente. Permane la responsabilità illimitata della Società per le obbligazioni derivanti da fatto illecito, compiuto nella gestione del Patrimonio destinato, ovvero per gli atti di gestione del Patrimonio privi dell'indicazione del compimento nell'ambito dell'attività separata BancoPosta.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta, originariamente approvato in data 14 aprile 2011 dall'Assemblea straordinaria degli Azionisti di Poste Italiane e in ultimo modificato in data 12 maggio 2020, prevede che, ove necessario, al fine di consentire il rispetto dei requisiti patrimoniali di vigilanza e le coperture del profilo di rischio complessivo riveniente dalle attività BancoPosta, i mezzi del Patrimonio destinato siano adeguati.

Rendiconto separato

Il Rendiconto separato del Patrimonio destinato BancoPosta è redatto in coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione – e successivi aggiornamenti. L'applicazione della Circolare della Banca d'Italia, ancorché basata sui medesimi principi contabili adottati da Poste Italiane SpA, comporta una diversa rappresentazione di talune partite economiche e patrimoniali rispetto al bilancio industriale.

Si riporta di seguito la riconciliazione delle voci del Patrimonio netto separato esposte nello Stato Patrimoniale della Società e nel Rendiconto separato125.

Riconciliazione del patrimonio netto separato (milioni di euro)
Voce del Rendiconto separato 110 140 180
Voce del prospetto integrativo Riserve da
valutazione
Riserve Utile
dell'esercizio
Riserve 3.491 2.280 1.211 -
Riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210 - 1.210 -
Riserva fair value 2.182 2.182 - -
Riserva cash flow hedge 98 98 - -
Riserva piani di incentivazione 1 - 1 -
Risultati portati a nuovo 1.769 (2) 1.142 629
Utili 1.771 - 1.142 629
Utili / perdite attuariali accumulati relativi a piani a benefici definiti (2) (2) - -
Totale 5.260 2.278 2.353 629

Esclusivamente ai fini della presentazione del Rendiconto separato, rilevano i rapporti intergestori intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni della Società in esso non comprese. In tale documento gli stessi sono rappresentati in modo accurato e completo, unitamente alle componenti positive e negative di reddito che li hanno generati.

Ulteriori aspetti normativi

Ai sensi dell'art. 2, comma 17-undecies del DL 29 dicembre 2010 n. 225126, che prevede che "i beni e i rapporti compresi nel Patrimonio destinato siano distintamente indicati nello Stato patrimoniale della Società", lo Stato patrimoniale di Poste Italiane SpA comprende il Prospetto integrativo con evidenza del Patrimonio BancoPosta.

In data 27 maggio 2014 Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello degli istituti di credito, disciplinando, in particolare, l'assetto organizzativo e di governance, il sistema dei controlli e gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi.

125 Gli utili e le perdite attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti che nel Bilancio d'esercizio della Società sono iscritti nei Risultati portati a nuovo, nel Rendiconto separato sono esposti nelle Riserve da valutazione (Voce 110 del passivo).

126 Convertito con Legge n. 10 del 26 febbraio 2011.

Il Regolamento del Patrimonio BancoPosta prevede che "in considerazione dell'assenza di apporti di terzi nel Patrimonio BancoPosta, in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane, l'Assemblea deliberi – su proposta del Consiglio di Amministrazione – sull'attribuzione del risultato economico della Società, e in particolare: della quota afferente il Patrimonio BancoPosta, come risultante dal relativo rendiconto, tenendo conto della sua specifica disciplina e, in particolare, della necessità di rispettare i requisiti patrimoniali di vigilanza prudenziale (…)".

5.3 NOTE ALLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

A1 - IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI (1.987 milioni di euro)

La movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari è la seguente:

tab. A1 - Movimentazione degli Immobili, impianti e macchinari (milioni di euro)
Terreni Fabbricati
strumentali
Impianti e
macchinari
Attrezzature
ind.li e
comm.li
Migliorie
beni di terzi
Altri
beni
Immobilizz.
in corso e
acconti
Totale
Costo 75 2.902 2.081 329 562 1.781 70 7.800
Fondo ammortamento - (1.864) (1.719) (292) (346) (1.625) - (5.846)
Fondo svalutazione - (56) (1) (1) (9) - - (67)
Saldo al 1° gennaio 2020 75 982 361 36 207 156 70 1.887
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni - 37 61 11 44 42 51 246
Operazioni straordinarie - - - - - 7 1 8
Riclassifiche - 27 10 - 10 8 (43) 12
Dismissioni - - - - (1) (1) (1) (3)
Ammortamento - (26) (41) (13) (38) (67) - (185)
(Svalutazioni)/Riprese di valore - 21 - - 1 - - 22
Totale variazioni - 59 30 (2) 16 (11) 8 100
Costo 75 3.006 2.118 337 612 1.803 78 8.029
Fondo ammortamento - (1.930) (1.726) (302) (381) (1.658) - (5.997)
Fondo svalutazione - (35) (1) (1) (8) - - (45)
Saldo al 31 dicembre 2020 75 1.041 391 34 223 145 78 1.987

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

La voce Immobili, impianti e macchinari al 31 dicembre 2020 comprende attività site in terreni detenuti in regime di concessione o sub-concessione, gratuitamente devolvibili all'ente concedente alla scadenza del relativo diritto, per un valore netto contabile di complessivi 44 milioni di euro.

Gli investimenti dell'esercizio 2020 per 246 milioni di euro sono composti principalmente da:

  • 61 milioni di euro per impianti, di cui 39 milioni di euro per la realizzazione di impianti connessi a fabbricati, 11 milioni di euro per la realizzazione e manutenzione straordinaria di impianti di connettività e 8 milioni di euro per l'installazione di ATM (automated teller machine);
  • 44 milioni di euro per investimenti destinati a migliorare la parte impiantistica (22 milioni di euro) e la parte strutturale (22 milioni di euro) degli immobili condotti in locazione;
  • 42 milioni di euro per altri beni, di cui 32 milioni di euro per l'acquisto di hardware per il rinnovo delle dotazioni tecnologiche presso gli Uffici Postali e direzionali e il consolidamento dei sistemi di storage;
  • 37 milioni di euro, relativi a spese per manutenzione straordinaria di locali di proprietà adibiti a Uffici Postali dislocati sul territorio (15 milioni di euro), di locali di staff (13 milioni di euro) e di locali di smistamento posta e pacchi (9 milioni di euro).

Gli investimenti in corso di realizzazione ammontano a 51 milioni di euro, di cui 29 milioni di euro per lavori di manutenzione straordinaria e dotazione infrastrutturale della rete commerciale e produttiva, 8 milioni di euro per la dotazione e manutenzione dell'infrastruttura attiva e passiva della rete di sicurezza e telesorveglianza dei siti e 7 milioni di euro per l'acquisizione di impianti industriali di lavorazione pacchi.

Le riclassifiche da immobilizzazioni materiali in corso ammontano a 43 milioni di euro e si riferiscono principalmente al costo di acquisto di cespiti divenuti disponibili e pronti all'uso nel corso dell'esercizio; in

particolare riguardano per 33 milioni di euro la conclusione di attività di ristrutturazioni straordinarie di immobili di proprietà e migliorie su immobili condotti in locazione.

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime.

A2 - INVESTIMENTI IMMOBILIARI (31 milioni di euro)

Gli Investimenti immobiliari riguardano principalmente alloggi di proprietà di Poste Italiane SpA ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e alloggi destinati in passato a essere utilizzati dai direttori degli Uffici Postali. Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

tab. A2 - Movimentazione degli Investimenti immobiliari (milioni di euro)
Esercizio
2020
Costo 139
Fondo ammortamento (95)
Fondo svalutazione -
Saldo al 1° gennaio 44
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 1
Rettifiche -
Riclassifiche (12)
Dismissioni (1)
Ammortamento (1)
Totale variazioni (13)
Costo 86
Fondo ammortamento (55)
Saldo al 31 dicembre 31
Fair value al 31 dicembre 75

Il fair value degli Investimenti immobiliari al 31 dicembre 2020 è rappresentato per 64 milioni di euro dal prezzo di vendita applicabile agli alloggi ai sensi della Legge n. 560 del 24 dicembre 1993 e per il rimanente ammontare è riferito a stime dei prezzi di mercato effettuate internamente all'azienda127.

La maggior parte dei beni immobili compresi nella categoria in commento sono concessi in locazione con contratti classificabili come leasing operativi, poiché Poste Italiane S.p.A. mantiene sostanzialmente i rischi e benefici legati alla proprietà di tali unità immobiliari. Con detti contratti è di norma concessa al conduttore la facoltà di interrompere il rapporto con un preavviso di sei mesi; ne consegue che i relativi flussi di reddito attesi, mancando del requisito della certezza, non sono oggetto di commento nelle presenti note.

127 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato degli ex alloggi di servizio è di Livello 3 mentre quello degli altri investimenti immobiliari è di Livello 2.

In merito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime.

A3 - ATTIVITA' IMMATERIALI (719 milioni di euro)

La movimentazione delle Attività immateriali è la seguente:

tab. A3 - Movimentazione delle Attività immateriali (milioni di euro)

Diritti di brevetto ind.le e diritti di utilizz. opere d'ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Immobilizz. in corso e acconti Totale Costo 3.003 2 212 3.218 Ammortamenti e svalutazioni cumulate (2.654) (2) - (2.656) Saldo al 1° gennaio 2020 349 - 212 562 Variazioni dell'esercizio Acquisizioni 238 - 128 366 Operazioni straordinarie 43 - 7 50 Riclassifiche 187 - (187) - Ammortamenti e svalutazioni (258) - - (258) Totale variazioni 210 - (52) 158 Costo 3.659 2 160 3.821 Ammortamenti e svalutazioni cumulate (3.100) (2) - (3.102) Saldo al 31 dicembre 2020 559 - 160 719

Nessuna delle voci in commento è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Gli investimenti dell'esercizio 2020 in Attività immateriali ammontano a 366 milioni di euro e comprendono costi interni per 31 milioni di euro riferibili ad attività di sviluppo software e relativi oneri accessori, principalmente relativi a costi del personale (26 milioni di euro). Non sono capitalizzati costi di ricerca e sviluppo diversi da quelli direttamente sostenuti per la realizzazione di prodotti software identificabili, utilizzati o destinati all'utilizzo da parte della Società.

L'incremento nella voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno, di 238 milioni di euro prima degli ammortamenti effettuati nell'esercizio, si riferisce principalmente all'acquisto e all'entrata in produzione di nuovi programmi a seguito di acquisizioni di licenze software.

Le acquisizioni di Immobilizzazioni immateriali in corso si riferiscono principalmente ad attività per lo sviluppo di software per le piattaforme infrastrutturali e per i servizi BancoPosta.

Il saldo delle Immobilizzazioni immateriali in corso comprende attività volte allo sviluppo di software per la piattaforma infrastrutturale (80 milioni di euro), per i servizi BancoPosta (39 milioni di euro), per il supporto alla rete di vendita (24 milioni di euro), per la piattaforma relativa ai prodotti postali (10 milioni di euro) e per l'ingegnerizzazione dei processi di reportistica per altre funzioni di Business e di staff (6 milioni di euro).

Nel corso dell'esercizio sono state effettuate riclassifiche dalla voce Immobilizzazioni immateriali in corso alla voce Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno per 187 milioni di euro dovute al completamento e messa in funzione dei programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

Le operazioni straordinarie di complessivi 50 milioni di euro si riferiscono alla acquisizione di software applicativo e licenze già in uso (43 milioni di euro) e software applicativo non ancora inserito nel processo

produttivo (7 milioni di euro) rivenienti dai rami d'azienda IT ceduti dalle società Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA, Poste Welfare Servizi Srl e PostePay SpA.

A4 - ATTIVITA' PER DIRITTI D'USO (1.034 milioni di euro)

tab. A4 - Movimentazione Diritti d'uso (milioni di euro)
Immobili
strumentali
Flotta
aziendale
Veicoli uso
promiscuo
Altri beni Totale
Costo 1.159 115 15 18 1.307
Fondo ammortamento (126) (54) (4) (3) (187)
Fondo svalutazione - - - - -
Saldo al 1° gennaio 2020 1.033 61 11 15 1.120
Variazioni dell'esercizio
Acquisizioni 83 38 4 10 135
Operazioni straordinarie - - - 7 7
Rettifiche (2) - - - (2)
Dismissioni (26) (1) (1) - (28)
Ammortamento (126) (61) (4) (7) (198)
Totale variazioni (71) (24) (1) 10 (86)
Costo 1.214 152 18 46 1.430
Fondo ammortamento (252) (115) (8) (21) (396)
Saldo al 31 dicembre 2020 962 37 10 25 1.034

Le acquisizioni dell'esercizio si riferiscono principalmente a nuovi contratti e rinnovo di contratti esistenti all'inizio dell'esercizio di natura immobiliare (83 milioni di euro), il noleggio di veicoli aziendali (42 milioni di euro) e il noleggio di attrezzature informatiche (10 milioni di euro). La voce rettifiche si riferisce alle variazioni contrattuali intercorse nell'esercizio in commento, ad esempio per variazioni di durata per proroga, revisione delle condizioni economiche, ecc..

A5 – PARTECIPAZIONI (2.215 milioni di euro)

La voce Partecipazioni presenta i seguenti saldi:

tab. A5 - Partecipazioni (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Partecipazioni in imprese controllate
Partecipazioni in imprese collegate
1.716
499
1.697
508
Totale 2.215 2.205

Nessuna partecipazione è iscritta nel Patrimonio BancoPosta.

Di seguito la movimentazione delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate:

Tab. A5.1 - Movimentazione delle Partecipazioni nell'esercizio 2020 (milioni di euro)
Incrementi Decrementi Rettifiche di valore
Partecipazioni Saldo al
01.01.20
Sottoscr.ni
/Vers. in
c/cap.le
Acquisti,
fusioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Piani di
incentivazione
Vendite,
liquidazioni,
fusioni,
scissioni
Ricl. Attività non
correnti dest.
vendita e
dismissione
Rival. (Sval.) Saldo al
31.12.20
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 9 - - - - - - - - 9
CLP ScpA - - - - - - - - - -
Consorzio PosteMotori - - - - - - - - - -
Cons. per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA - - - - - - - - - -
EGI SpA 170 - - - - - - - - 170
Indabox Srl 2 - - - - - - - (1) 1
MLK Deliveries SpA - 15 - - - - - - - 15
PatentiViaPoste ScpA - - - - - - - - - -
Poste Air Cargo Srl 1 - - - - - - - - 1
Poste Tributi ScpA - - - - - - - - - -
Poste Vita SpA 1.219 - 2 - - - - - - 1.221
Postel SpA 82 - - - - - - - - 82
PostePay SpA 200 - - - - - - - - 200
SDA Express Courier SpA 14 - - - - - - - - 14
sennder Italia Srl - 3 - - - - - - - 3
Totale imprese controllate 1.697 18 2 - - - - - (1) 1.716
in imprese collegate
Anima Holding SpA 214 - - - - - - - (11) 203
Conio Inc. - - - - - - - - - -
FSIA Investimenti Srl 294 2 - - - - - - - 296
ItaliaCamp Srl - - - - - - - - - -
Totale imprese collegate 508 2 - - - - - - (11) 499
Totale 2.205 20 2 - - - - - (12) 2.215

Le movimentazioni intervenute nell'esercizio 2020 sono le seguenti:

  • Sottoscrizione in data 24 aprile 2020 dell'aumento di capitale sociale a pagamento di MLK Deliveries SpA di complessivi 15 milioni di euro, con conseguente acquisto di una partecipazione pari al 70% (il restante 30% è posseduto da Milkman SpA). L'acquisizione prevede, inoltre, delle opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce;
  • Sottoscrizione in data 12 febbraio 2020 dell'aumento di capitale sociale a pagamento di sennder Italia Srl per complessivi 0,255 milioni di euro e conseguente acquisto di una partecipazione pari al 75% (il restante 25% è detenuto da sennder GmbH). Inoltre, sulla base degli accordi tra le parti e al fine di sostenere le esigenze di business in fase di start up, in data 25 febbraio 2020 Poste Italiane SpA ha effettuato un ulteriore versamento in conto capitale per complessivi 3 milioni di euro;
  • Versamento in conto capitale a favore di FSIA Investimenti Srl di complessivi 2 milioni di euro effettuato in data 23 giugno 2020;
  • Cessione, in data 26 febbraio 2020, dei rami di azienda afferenti le attività di gestione di Information Technology di Poste Vita SpA, Poste Assicura SpA e Poste Welfare Servizi Srl a favore di Poste Italiane con efficacia a partire dal 1° marzo 2020;
  • Cancellazione dal registro delle imprese, in data 26 maggio 2020, della società Poste Tributi ScpA già in liquidazione;
  • Cessione, in data 24 giugno 2020, del ramo di azienda afferente i servizi per il mercato "gamma BOX e Ioinvio" (cd. Ramo Mercato) del Consorzio Logistica e Pacchi a favore di Poste Italiane con efficacia a partire dal 1° luglio 2020;

• Cessione, in data 28 settembre 2020, del ramo di azienda IT afferente i servizi di telecomunicazione mobile e la piattaforma Postino Telematico di PostePay SpA a favore di Poste Italiane con efficacia a partire dal 1° ottobre 2020.

Nel corso dell'esercizio 2020 sono altresì intervenute le seguenti operazioni societarie:

  • Nel mese di luglio la società ItaliaCamp ha deliberato un aumento di capitale sociale, in seguito al quale c'è stato l'ingresso di un nuovo socio. L'operazione ha comportato il decremento della partecipazione di Poste Italiane SpA dal 20% al 19,40%;
  • In data 7 dicembre il Consiglio di Amministrazione di Conio Inc. ha deliberato un aumento di capitale, la cui sottoscrizione si è conclusa entro il 31 gennaio 2021. A seguito dell'adesione all'aumento di capitale da parte di un soggetto terzo, la partecipazione di Poste Italiane SpA si è diluita dal 19,74% al 17,62% non avendo quest'ultima aderito all'aumento di capitale sociale.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2020, si veda quanto riportato nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Sul valore delle partecipazioni sono state svolte le analisi previste dai principi contabili di riferimento. Sulla base delle informazioni disponibili e delle risultanze degli impairment test eseguiti128, il valore delle partecipazioni è stato complessivamente ridotto di 12 milioni di euro. In particolare:

  • per la controllata Indabox Srl, la cui partecipazione è stata svalutata di 1 milione di euro, si è assunto il patrimonio netto come migliore approssimazione del valore d'uso, che, nelle circostanze, si è ritenuto non inferiore al valore recuperabile delle società;
  • per la collegata Anima Holding SpA, il valore recuperabile della partecipazione, identificato con il valore d'uso e determinato sulla base delle previsioni disponibili 2021-2022, è risultato essere inferiore al valore contabile e la partecipazione è stata svalutata di 11 milioni di euro nel corso del primo semestre 2020.

128 Per la metodologia applicata e i parametri utilizzati per l'esecuzione degli impairment test al 31 dicembre 2020, si rinvia alla nota 2.5 – Uso di stime, con riguardo all'Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni.

L'elenco delle Partecipazioni in imprese controllate e collegate al 31 dicembre 2020 è il seguente:

tab. A5.2 - Elenco delle Partecipazioni (migliaia di euro)
Denominazione Quota % Capitale
Sociale (1)
Utile/(Perdita)
dell'esercizio
Patr. netto
contabile
Patr. netto
pro quota
Valore
contabile al
31.12.20
Diff. tra Patr. netto
e valore contabile
in imprese controllate
BancoPosta Fondi SpA SGR 100,00 12.000 20.477 51.785 51.785 8.400 43.385
CLP ScpA 51,00 516 - 788 402 313 89
Consorzio PosteMotori 58,12 120 - 120 70 70 -
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 51,00 120 - 116 59 61 (2)
EGI SpA 55,00 103.200 262 238.669 131.268 169.893 (38.625)
Indabox Srl(2) 100,00 50 - 313 313 410 (97)
MLK Deliveries SpA 70,00 333 (2.787) 12.564 8.795 15.000 (6.205)
PatentiViaPoste ScpA 69,65 120 - 124 86 84 2
Poste Air Cargo Srl 100,00 1.000 1.880 3.023 3.023 845 2.178
Poste Vita SpA(2) 100,00 1.216.608 740.158 5.083.885 5.083.885 1.220.527 3.863.358
Postel SpA 100,00 20.400 1.926 85.507 85.507 81.988 3.519
PostePay SpA 100,00 7.561 184.560 436.915 436.915 201.046 235.869
SDA Express Courier SpA 100,00 5.000 45.457 59.488 59.488 14.177 45.311
sennder Italia Srl 75,00 40 929 5.266 3.950 3.255 695
in imprese collegate
Anima Holding SpA(3) 10,35 7.292 103.258 1.258.657 130.271 203.001 (72.730)
Conio Inc.(2) (4) 17,62 3.115 (150) 2.748 484 486 (2)
FSIA Investimenti Srl(5) 30,00 20 26.165 1.338.048 401.414 295.370 106.044
ItaliaCamp Srl(6) 19,40 150 444 1.391 270 2 268

(1) In caso di consorzio, il dato è riferito al fondo consortile. Le imprese hanno tutte sede sociale in Roma, ad eccezione delle società Anima Holding SpA e FSIA Investimenti Srl con sede sociale a Milano e della società Conio Inc. con sede sociale in California (USA).

(2) Dati elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio della società partecipata, redatti in conformità al Codice Civile e ai principi contabili italiani e per la società Conio Inc. in conformità agli U.S. GAAP.

(3) Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CdA della società al 30 Settembre 2020.

(4) Dati del reporting package della società al 31 dicembre 2019.

(5) Dati del reporting package comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

(6) Dati dell'ultimo Bilancio approvato dalla società al 31 Dicembre 2019.

A6 - ATTIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (91.453 milioni di euro)

tab. A6 - Attività finanziarie BancoPosta
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Attività finanziarie al costo ammortizzato 31.597 17.067 48.664 23.638 14.657 38.295
Attività finanziarie al FVTOCI 36.662 5.976 42.638 34.474 2.325 36.799
Attività finanziarie al FVTPL 73 - 73 71 - 71
Strumenti finanziari derivati 75 3 78 69 4 73
Totale 68.407 23.046 91.453 58.252 16.986 75.238

Le attività in commento riguardano le operazioni finanziarie effettuate dalla Società ai sensi del DPR 14 marzo 2001, n. 144 e successive modifiche che, dal 2 maggio 2011, rientrano nell'ambito del Patrimonio destinato (si veda al riguardo quanto riportato nella precedente nota 5.2 - Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A6.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e crediti Titoli a reddito fisso TOTALE
Titoli Valore di bilancio Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2020 13.231 21.175 25.064 38.295
Acquisti/Erogazioni 7.781 9.733 9.733
Var. per costo ammortizzato
Trasf.ti riserve di PN
-
-
(92)
-
(92)
-
Var. del fair value a CE -
-
1.707
-
1.707
-
Variazioni per operazioni di CFH(*)
Variazioni per impairment
(1) - (7) (8)
Variazioni nette 1.384 - - 1.384
Effetti delle vendite a CE - 64 64
Ratei - 236 236
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (2.799) (3.450) (3.450)
Altre variazioni 795 - - 795
Saldo al 31 dicembre 2020 15.409 26.157 33.255 48.664

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti e Crediti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A6.1.1 - Finanziamenti e crediti al Costo ammortizzato (milioni di euro)

Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Finanziamenti - 1 1 - - -
Depositi presso il MEF - 7.336 7.336 - 7.064 7.064
Credito - 7.340 7.340 - 7.067 7.067
Fondo svalutazione Depositi presso il MEF - (4) (4) - (3) (3)
Altri crediti finanziari - 8.072 8.072 - 6.167 6.167
Totale - 15.409 15.409 - 13.231 13.231

La voce Finanziamenti si riferisce ad operazioni di pronti contro termine attivi per 364 milioni di euro stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale), finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nozionale complessivo di 360 milioni di euro. Le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 363 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La voce Crediti comprende:

  • Depositi presso il MEF, costituiti dagli impieghi della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato129. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di circa 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (3 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Nel corso dell'esercizio 2020, nella fase di incremento dei rendimenti a seguito dell'inizio della pandemia, la Società ha stipulato contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso.
  • Altri crediti finanziari, relativi per 7.494 milioni di euro a depositi in garanzia per somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) e 72 milioni di euro a crediti vantati nei confronti della società controllata PostePay SpA per somme prevalentemente addebitate nei primi giorni dell'esercizio 2021.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana e da titoli garantiti dallo Stato italiano del valore nominale di 26.157 milioni di euro. Al 31 dicembre 2020 il saldo di 33.255 milioni di euro si riferisce a titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.380 milioni di euro, e a titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 17.485 milioni di euro, incrementato di 4.390 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (1.707 milioni di euro relativi all'esercizio 2020). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 15 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Al 31 dicembre 2020, il fair value130 di tali titoli è di 34.760 milioni di euro (comprensivo di 236 milioni di euro di ratei in corso di maturazione).

Nel portafoglio sono compresi titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti SpA e garantiti dallo Stato italiano (al 31 dicembre 2020 il valore di bilancio è di 3.300 milioni di euro).

130 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1 per 31.188 milioni di euro e di Livello 2 per 3.572 milioni di euro.

129 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base alla media del rendimento del BOT a sei mesi rilevato mensilmente e per il restante 50% in base alla media del rendimento del BTP a dieci anni rilevato mensilmente.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A6.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso
Titoli Valore Nominale Fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 31.170
15.152
-
-
-
-
-
-
-
(12.753)
33.569
36.799
Acquisti/Erogazioni 15.983
Trasf.ti riserve di PN (224)
Var. per costo ammortizzato (42)
Var. del fair value a PN 1.947
Var. del fair value a CE 1.698
(49)
Var.ni per op. di CFH (*)
Effetti delle vendite a CE
302
Ratei 292
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (14.068)
Saldo al 31 dicembre 2020 42.638

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

Riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 33.569 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 3.645 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per la parte non coperta da strumenti di fair value hedge (1.947 milioni di euro), e a Conto economico per la parte coperta (1.698 milioni di euro). Tali titoli sono soggetti a svalutazione rilevata nel conto economico in contropartita dell'apposita riserva di patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2020 ammonta a 18 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento e di copertura sono indicati nella nota 13 – Ulteriori Informazioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (FVTPL):

tab. A6.3 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTPL (milioni di euro)
Crediti Azioni TOTALE
Fair value Fair value Fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 - 71 71
Acquisti/Erogazioni - - -
Var. del fair value a CE - 2 2
Variazioni nette - - -
Effetti delle vendite a CE - - -
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei - - -
Saldo al 31 dicembre 2020 - 73 73

Azioni

La voce in commento si riferisce:

• per 34 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono

convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,853131 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Tali azioni sono infatti convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;

• per 39 milioni di euro, al fair value di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di cento azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 2 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nelle voci Proventi e Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Stante il tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2020, le azioni privilegiate di VISA Incorporated (serie A e C) detenute in portafoglio, corrispondono a 439.600 azioni ordinarie di VISA Incorporated.

Nel corso dell'esercizio 2019, la Società ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 5 milioni di euro ed è rilevata a conto economico nella voce Oneri derivanti da operatività finanziaria.

Strumenti finanziari derivati

tab. A6.4 - Movimentazione degli Strumenti finanziari derivati (milioni di euro)
Cash flow hedging
Fair value hedging
FV vs CE
Acquisti a termine Vendite a termine Interest rate swap Asset swap Acquisti a termine Vendite a termine Totale
nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value nominale fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 - - 1.280 (36) 1.670 (4) 25.690 (5.439) - - - (15) 28.640 (5.494)
Incrementi/(decrementi) ()
Proventi/(Oneri) a CE (
*)
100
-
4
-
2.645
-
(71)
-
50
-
40
-
9.214
-
(3.434)
(2)
165
-
11
-
-
-
(6)
-
12.174
-
(3.456)
(2)
Operazioni completate (***) (100) (4) (1.857) 53 - (36) (3.870) 764 (165) (11) - 1 (5.992) 767
Saldo al 31 dicembre 2020 - - 2.068 (54) 1.720 - 31.034 (8.111) - - - (20) 34.822 (8.185)
Di cui:
Strumenti derivati attivi - - 268 - 725 68 1.220 10 - - - - 2.213 78
Strumenti derivati passivi - - 1.800 (54) 995 (68) 29.814 (8.121) - - - (20) 32.609 (8.263)

Di seguito la movimentazione degli Strumenti finanziari derivati:

(*) Gli Incrementi/ (decrementi) si riferiscono al nominale delle nuove operazioni e alle variazioni di fair value intervenute nell'esercizio sul portafoglio complessivo.

(**) I Proventi ed oneri imputati a conto economico si riferiscono ad eventuali componenti inefficaci dei contratti di copertura che sono rilevate nei Proventi e Oneri diversi derivanti da operatività finanziaria.

(***) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Le operazioni di cash flow hedge si riferiscono a interest rate swap per un nominale di 1.720 milioni di euro (titoli oggetto di copertura in FVTOCI) e vendite a termine per un nominale di 2.068 milioni di euro; gli strumenti in commento hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta del fair value riferita alla componente efficace della copertura di 27 milioni di euro riflessa nella Riserva cash flow hedge.

131 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

Gli strumenti di fair value hedge in interest rate swap hanno ad oggetto la copertura di:

  • titoli classificati al costo ammortizzato per un nominale di 15.420 milioni di euro e titoli classificati al FVTOCI per un nominale di 14.714 milioni di euro; hanno complessivamente subito nell'esercizio una variazione negativa netta efficace del fair value di 3.434 milioni di euro, tenuto conto della variazione positiva netta di fair value di 3.405 milioni di euro dei titoli coperti (tab. A6.1 e A6.2) al netto di 29 milioni di euro per i differenziali pagati;
  • pronti contro termine classificati al costo ammortizzato per un nominale di 900 milioni di euro. Tali operazioni, stipulate nel corso dell'esercizio 2020, permettono di trasformare a tasso variabile parte dell'operatività in pronti contro termine consentendo di ridurre l'esposizione al rischio di tasso di interesse, il fair value al 31 dicembre 2020 non è significativo.

Nell'esercizio in commento la Società ha effettuato la stipula di:

  • acquisti a termine e regolazione per un nominale di 100 milioni di euro;
  • vendite a termine per un nominale di 2.645 milioni di euro e regolazione per 1.857 milioni di euro, di cui 1.280 milioni di euro in essere al 1° gennaio 2020;
  • nuovi interest rate swap di cash flow hedge per un nominale di 50 milioni di euro;
  • nuovi interest rate swap di fair value hedge per un nominale di 9.214 milioni di euro, inclusivi delle coperture per l'operatività in pronti contro termine per 900 milioni di euro;
  • estinzione di interest rate swap di fair value hedge su titoli alienati, le cui variazioni di fair value erano oggetto di copertura, per un nozionale di 3.870 milioni di euro.

Inoltre, la Società ha stipulato e regolato acquisti a termine per un nominale complessivo di 165 milioni di euro (rilevati al fair value verso Conto economico), finalizzati a bloccare il rendimento, per l'esercizio 2020, dell'impiego della raccolta dalla clientela pubblica sul deposito presso il controllante MEF, remunerato ad un tasso variabile (tab. A6.1.1). Dette operazioni hanno complessivamente generato nell'esercizio in commento un effetto positivo netto rilevato a Conto economico di 11 milioni di euro (tab. C1.2.1).

Gerarchia del fair value delle attività finanziarie BancoPosta

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie BancoPosta iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

tab. A6.5 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOCI 42.324 314 - 42.638 36.506 293 - 36.799
Titoli a reddito fisso 42.324 314 - 42.638 36.506 293 - 36.799
Attività finanziarie al FVTPL - 39 34 73 - - 71 71
Azioni - 39 34 73 - - 71 71
Strumenti finanziari derivati - 78 - 78 - 73 - 73
Totale Attività al fair value 42.324 431 34 42.789 36.506 366 71 36.943

Nel corso dell'esercizio 2020, a seguito dell'avvio del processo di convertibilità delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock, come descritto nella nota A6.3, 31 milioni di euro sono stati riclassificati dal Livello 3 al Livello 2. Inoltre, nell'esercizio in commento non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A7 - ATTIVITÀ FINANZIARIE (872 milioni di euro)

tab. A7 - Attività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 337 87 424 303 91 394
Attività finanziarie al FVTOCI 40 407 447 437 110 547
Strumenti finanziari derivati - 1 1 - - -
Totale 377 495 872 740 201 941

Attività finanziarie al costo ammortizzato

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al costo ammortizzato:

tab. A7.1 - Movimentazione Attività finanziarie al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Finanziamenti Crediti Totale
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Valore di
bilancio
Saldo al 1° gennaio 2020 337 57 394
Acquisti/Erogazioni 42 42
Var. per costo ammortizzato - 1 1
Var. del fair value a CE - -
Variazioni per operazioni di CFH(*) - -
Variazioni per impairment (1) - (1)
Variazioni nette - (9) (9)
Effetti delle vendite a CE - -
Ratei 2 2
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (5) (5)
Saldo al 31 dicembre 2020 375 49 424

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Finanziamenti

Il dettaglio è il seguente:

tab. A7.1.1 - Finanziamenti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Denominazione c/c di
Finanziamenti
corrispondenza
Totale Finanziamenti c/c di
corrispondenza
Totale
Controllate dirette
FSIA Investimenti Srl 21 - 21 - - -
Poste Air Cargo Srl - 11 11 - 13 13
Poste Vita SpA 251 - 251 251 - 251
Postel SpA - 16 16 - 13 13
SDA Express Courier SpA 35 37 72 21 39 60
sennder Italia Srl 5 - 5 - - -
312 64 376 272 65 337
Fondo svalutazione finanziamenti intercompany (1) - (1) - - -
Totale 311 64 375 272 65 337

La voce comprende:

  • per 251 milioni di euro un prestito subordinato irredimibile concesso alla controllata Poste Vita SpA al fine di dotare la Compagnia di adeguati mezzi patrimoniali per sostenere la crescita attesa della raccolta dei premi, nel rispetto delle specifiche normative che regolano il settore assicurativo;
  • per 35 milioni di euro a tre prestiti concessi alla controllata SDA Express Courier SpA negli esercizi 2019 e 2020, a supporto della realizzazione del nuovo impianto per l'HUB automatizzato di Bologna, rimborsabili in un'unica soluzione rispettivamente il 2 agosto 2027, 28 aprile 2028 e il 16 aprile 2029;

  • per 21 milioni di euro un prestito concesso alla collegata FSIA Investimenti Srl nell'esercizio 2020 e rimborsabile in un'unica soluzione il 29 settembre 2023, allo scopo di estinguere il Finanziamento Banche sottoscritto dalla società e finanziare l'operatività corrente;
  • per 5 milioni di euro l'utilizzo della linea di credito rotativa a revoca concessa alla controllata sennder Italia Srl in data 26 maggio 2020 per un importo massimo di 25 milioni di euro e scadenza il 24 novembre 2021;
  • per 64 milioni di euro conti correnti di corrispondenza attivi verso imprese controllate, remunerati a normali condizioni di mercato.

Tali finanziamenti sono rettificati di un fondo impairment di circa 1 milione di euro, per tener conto del rischio di default delle controparti (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Crediti

tab. A7.1.2 - Crediti al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Depositi in garanzia - 15 15 - 23 23
Vs. acquirenti alloggi di servizio 3 2 5 4 1 5
Vs. Altri 29 20 49 29 20 49
Fondo svalutazione crediti finanziari - (20) (20) - (20) (20)
Totale 32 17 49 33 24 57

I crediti per Depositi in garanzia sono relativi per 11 milioni di euro a somme versate a controparti per operazioni di Interest rate swap e per 4 milioni di euro a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso.

I crediti verso Altri, per un valore nominale di 50 milioni di euro, si riferiscono al credito residuo verso Invitalia SpA per la cessione di Banca del Mezzogiorno-MedioCreditoCentrale SpA (BdM) avvenuta in data 7 agosto 2017132.

132 A fronte di un corrispettivo di complessivi 387 milioni di euro, nell'esercizio 2017 sono stati incassati 158 milioni di euro e nei primi mesi del 2018 sono stati incassati 159 milioni di euro. Con riferimento al credito residuo, in data 31 ottobre 2018, Invitalia ha comunicato a Poste di aver ricevuto dalla Banca d'Italia l'indicazione di non procedere con la riduzione del capitale di BdM prevista per il 2018 e propedeutica al pagamento di una quota di 40 milioni di euro. In data 16 gennaio 2019, in linea con le previsioni contrattuali, Poste e Invitalia hanno definito in buona fede modalità alternative per il pagamento della suddetta quota. Sulla base dell'accordo stipulato, in data 27 febbraio 2019 Invitalia ha corrisposto a Poste Italiane 20 milioni di euro. La rimanente somma di 20 milioni di euro sarà corrisposta da Invitalia in ragione dei dividendi a quest'ultima corrisposti da BdM a valere sugli utili degli esercizi 2018, 2019 e 2020. Il pagamento dell'ultima quota di 30 milioni di euro del corrispettivo è infine prevista tra il 30 giugno 2021 e il 30 giugno 2022 al verificarsi di determinate condizioni.

Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo

Di seguito la movimentazione delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI):

tab. A7.2 - Movimentazione Attività finanziarie al FVTOCI (milioni di euro)
Titoli a reddito fisso Azioni Totale
Valore
nominale
Fair value Fair value Valore
nominale
Fair value
Saldo al 1° gennaio 2020 500 524 23 500 547
Acquisti - - 15 - 15
Trasf.ti riserve di PN - - - - -
Altre variazioni di PN - - - - -
Var. per costo ammortizzato - - - - -
Var. del fair value a PN - (6) 7 - 1
Var. del fair value a CE - (11) - - (11)
Var.ni per op. di CFH(*) - - - - -
Effetti delle vendite a CE - - - - -
Ratei - 5 - - 5
Liquidazioni - - (5) - (5)
Vendite, rimborsi ed estinzione ratei (100) (105) - (100) (105)
Saldo al 31 dicembre 2020 400 407 40 400 447

(*) La voce della tabella Variazioni per operazioni di CFH, riferita agli acquisti a termine effettuati nell'ambito di operazioni di cash flow hedge, accoglie le variazioni di fair value dei titoli acquistati intercorse tra la data di stipula e quella di regolamento e trova contropartita nella corrispondente variazione della riserva di Cash flow hedge.

Titoli a reddito fisso

I titoli a reddito fisso si riferiscono a BTP per un valore nominale complessivo di 400 milioni di euro. Di questi 375 milioni di euro sono oggetto di Interest rate swap di fair value hedge. Nel mese di novembre 2020 sono giunti a scadenza titoli per un valore nominale di 100 milioni di euro.

I titoli indisponibili consegnati in garanzia a controparti a fronte di operazioni di finanziamento sono indicati nella nota 13 – Ulteriori informazioni.

Azioni

La voce comprende:

  • per 75 milioni di euro la partecipazione in CAI SpA (ex Alitalia CAI SpA), acquisita nell'esercizio 2013 e interamente svalutata nell'esercizio 2014;
  • per 25 milioni di euro la partecipazione in MFM Investments Ltd acquisita in data 9 agosto 2019 per la prima trance di 15 milioni di euro e in data 13 maggio 2020 per la seconda trance di 9,6 milioni di euro;
  • per 10 milioni di euro la partecipazione in sennder GmbH acquisita in data 11 novembre 2019;
  • per 5 milioni di euro la partecipazione in Milkman SpA acquisita in data 24 aprile 2020.

Infine, in data 9 aprile 2020 la società Innovazione e Progetti ScpA, già in liquidazione, è stata cancellata dal registro delle imprese.

L'oscillazione complessiva del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 7 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto.

Per ulteriori dettagli sulle principali operazioni societarie intervenute nell'esercizio 2020, si veda quanto riportato nelle note 3.1 – Principali operazioni societarie.

Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico

La voce si riferisce agli strumenti finanziari partecipativi (ex art. 2346 comma 6 del Codice Civile) derivanti dalla conversione di Contingent Convertible Notes133 il cui valore, al 31 dicembre 2020, è pari a zero.

Strumenti finanziari derivati

tab. A7.3 - Movimentazione degli strumenti finanziari derivati (milioni di euro)

Esercizio 2020
Note Cash Flow
hedging
Fair value
hedging
FV vs CE Totale
Saldo al 1° gennaio (6) (16) - (22)
Incrementi/(decrementi) (1) (1) 1 (1)
Proventi / (oneri) a CE - - - -
Operazioni completate(*) 2 11 - 13
Saldo al 31 dicembre (5) (6) 1 (10)
di cui:
Strumenti derivati attivi - - 1 1
Strumenti derivati passivi (5) (6) - (11)

(*) Le Operazioni completate comprendono le operazioni a termine regolate, i differenziali scaduti e in maturazione e l'estinzione di interest rate swap relativi a titoli ceduti.

Al 31 dicembre 2020 gli strumenti derivati in essere sono rappresentati:

  • da un contratto di Interest rate swap di cash flow hedging stipulato nell'esercizio 2013 per la protezione dei flussi finanziari del Prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 (nota B.7 – Passività finanziarie); con tale operazione, la Società ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso del 4,035% e ha venduto il tasso variabile del prestito obbligazionario pari, al 31 dicembre 2020, allo 0,703%;
  • da nove contratti di Interest rate swap di fair value hedging stipulati nell'esercizio 2010 per la protezione del valore di BTP, per un nozionale di 375 milioni di euro, dalle oscillazioni dei tassi di interesse; con tali strumenti la Società ha venduto il tasso fisso dei titoli del 3,75% acquistando un tasso variabile;
  • da tre contratti di swap stipulati nel corso dell'esercizio 2020, di cui due in essere al 31 dicembre, a copertura gestionale dei costi del carburante relativi al trasporto aereo della corrispondenza effettuato per il tramite della controllata Poste Air Cargo Srl per il triennio 2020-2022;
  • da opzioni di acquisto e vendita che consentiranno a Poste Italiane, a partire dal secondo trimestre del 2023, di acquistare l'ulteriore 30% di MLK Deliveries SpA e la proprietà della tecnologia Milkman per le applicazioni in ambito e-commerce. Il prezzo di esercizio di tali opzioni non è fisso, ma determinato sulla base di una formula che prevede l'applicazione di un moltiplicatore ad alcuni target economico/patrimoniali

133 Si tratta delle Contingent Convertible Notes di originari 75 milioni di euro e durata ventennale, emesse dalla Midco SpA, società che a sua volta detiene il 51% della compagnia Alitalia SAI SpA, sottoscritte da Poste Italiane SpA in data 23 dicembre 2014 nell'ambito dell'operazione strategica finalizzata all'ingresso della Compagnia Etihad Airways nel capitale sociale di Alitalia SAI, senza alcuna interessenza di Poste Italiane nella gestione della società emittente o della sua controllata. Il pagamento degli interessi e del capitale era previsto contrattualmente se, e nella misura in cui, fossero esistite risorse liquide disponibili. A seguito del verificarsi delle condizioni negative previste contrattualmente, nell'esercizio 2017 il prestito è stato convertito in strumenti finanziari partecipativi (ex. art. 2346 comma 6 del Codice Civile) dotati degli stessi diritti patrimoniali associati alle Notes.

della MLK Deliveries SpA. Al 31 dicembre 2020, il valore delle opzioni è pari a zero in quanto non si rilevano scostamenti significativi rispetto alle stime iniziali.

Gerarchia del fair value delle Attività finanziarie

Di seguito si fornisce la ripartizione del fair value delle attività finanziarie iscritte in bilancio al fair value per livello di gerarchia:

tab. A7.4 - Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie al FVTOCI 407 - 40 447 524 - 23 547
Titoli a reddito fisso 407 - - 407 524 - - 524
Azioni - - 40 40 - - 23 23
Strumenti finanziari derivati - 1 - 1 - - - -
Totale 407 1 40 448 524 - 23 547

Nel corso dell'esercizio 2020 non sono intervenuti trasferimenti tra il Livello 1 e il Livello 2 delle voci in commento valutate al fair value su base ricorrente.

A8 - RIMANENZE (21 milioni di euro)

La voce Rimanenze relativa a Materie prime, sussidiarie e di consumo, si riferisce ai dispositivi di protezione, gel disinfettante e altri materiali acquistati nel corso dell'esercizio in commento e che verranno utilizzati nell'esercizio 2021.

A9 - CREDITI COMMERCIALI (2.984 milioni di euro)

tab. A9 - Crediti commerciali (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale
Crediti vs. clienti 1 2.057 2.058 5 1.859 1.864
Crediti vs. imprese controllate e collegate - 890 890 - 481 481
Crediti vs. Controllante - 36 36 - 45 45
Totale 1 2.983 2.984 5 2.385 2.390
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.052 1.052 - 860 860

Crediti verso clienti

tab. A9.1 - Crediti verso clienti (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Ministeri ed Enti Pubblici - 464 464 - 513 513
Corrispondenti esteri
Cassa Depositi e Prestiti
Crediti per servizi SMA
Crediti per altri servizi BancoPosta
- 455
432
124
455
432
124
84
- 357 357
451
150
104
- - 451
133
104
- 17
-
- 84
Crediti per conti con saldo debitore - 42 42 - 39 39
Crediti per servizi spedizione pacchi - 541 541 - 189 189
Crediti verso altri clienti 1 344 345 1 473 474
Fondo svalutazione crediti vs. clienti - (429) (429) (13) (400) (413)
Totale 1 2.057 2.058 5 1.859 1.864
di cui Patrimonio BancoPosta - 547 547 - 576 576

Nel dettaglio134:

  • I crediti verso Ministeri ed Enti pubblici si riferiscono principalmente a:
    • Servizi integrati di notifica e gestione della corrispondenza per complessivi 108 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali;
    • Rimborsi spese immobili, veicoli e vigilanza sostenute per conto del Ministero dello Sviluppo Economico per 81 milioni di euro135, di cui 62 milioni di euro oggetto di azione giudiziale intentata da Poste Italiane per il riconoscimento di oneri vari derivanti dall'utilizzo di immobili. In data 30 aprile 2020 è stata pubblicata la sentenza parzialmente favorevole per Poste Italiane; la sentenza è stata notificata al MiSE e da quest'ultimo impugnata dinanzi alla Corte di Appello con istanza di sospensiva. In data 3 dicembre 2020 l'istanza non è stata accolta e si è ora in attesa della decisione in secondo grado.
    • Servizi di spedizione di corrispondenza senza materiale affrancatura con utilizzo dei conti di credito per complessivi 67 milioni di euro offerti a pubbliche amministrazioni centrali e locali.
    • Rimborso delle Integrazioni tariffarie all'editoria, riferito alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento dell'Editoria, per complessivi 67 milioni di euro, di cui 53 milioni di euro maturati nell'esercizio. Tali crediti sono esposti al lordo dell'incasso di un ammontare non disponibile di 24

135 Vedi infra, Ricavi e crediti verso lo Stato in cui sono riportate le esposizioni complessive verso il Ministero dello Sviluppo Economico (82 milioni di euro) comprendenti crediti per servizi di postalizzazione e altri servizi.

134 Al 31 dicembre 2020 nel saldo dei crediti commerciali sono compresi 22 milioni di euro, al netto del relativo fondo svalutazione crediti, riferiti a crediti per fitti attivi non rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 – Ricavi provenienti da contratti con i clienti.

milioni di euro, relativo alle integrazioni tariffarie praticate nel primo semestre 2020, depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria, nel corso dell'esercizio, su un conto infruttifero tenuto dalla Società presso la Tesoreria dello Stato e per tale motivo iscritto nei Debiti per anticipi ricevuti. Per lo svincolo di quanto depositato e l'estinzione dei crediti in commento è necessario attendere il parere favorevole della Commissione Europea. Ulteriori 17 milioni di euro, privi di copertura finanziaria nel Bilancio dello Stato, sono interamente svalutati. Nel mese di febbraio 2021 sono stati incassati 11 milioni di euro, non disponibili, relativi alle integrazioni tariffarie praticate nel terzo trimestre 2020.

  • Servizi di pagamento delle pensioni e voucher INPS per 25 milioni di euro.
  • I crediti verso Corrispondenti esteri si riferiscono principalmente a servizi postali eseguiti a beneficio di Amministrazioni Postali estere.
  • I crediti verso Cassa Depositi e Prestiti si riferiscono a corrispettivi del servizio di raccolta del risparmio postale prestato dal Patrimonio BancoPosta nell'esercizio 2020.
  • I crediti per servizi Senza Materiale Affrancatura (SMA) si riferiscono per 70 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano il servizio per conto proprio e per 54 milioni di euro ai crediti vantati nei confronti degli operatori che svolgono il servizio per conto di terzi principalmente di posta massiva. L'incasso di questi ultimi viene delegato agli intermediari autorizzati allo svolgimento del servizio.
  • I crediti per conti correnti con saldo debitore derivano pressoché esclusivamente da sconfinamenti per effetto dell'addebito delle competenze periodiche BancoPosta.
  • I crediti per servizi spedizione pacchi si riferiscono ai crediti vantati nei confronti dei clienti che utilizzano la gamma dei servizi "corriere espresso nazionale e internazionale".
  • I crediti verso altri clienti comprendono principalmente: per 47 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Time, per 33 milioni di euro crediti relativi al servizio Posta Contest, per 27 milioni di euro crediti riferiti al servizio Posta Target, per 24 milioni di euro crediti per servizi di postalizzazione non universale, per 19 milioni di euro crediti per servizi telegrafici, per 19 milioni di euro crediti relativi al servizio Raccomandata Market e per 14 milioni di euro crediti per servizi di notifica atti giudiziari.

In generale, per l'incasso di taluni crediti verso pubbliche amministrazioni centrali e locali si rilevano ritardi dovuti in prevalenza a mancanza di stanziamenti nei bilanci delle diverse amministrazioni ovvero nella stipula di contratti o convenzioni. Al riguardo, proseguono le azioni finalizzate al rinnovo delle convezioni scadute136 e a sollecitare le richieste di stanziamento.

Il fondo svalutazione crediti verso clienti è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

136 La principale convenzione scaduta riguarda i rapporti con l'Agenzia delle Entrate per il servizio di incasso e rendicontazione bollettini.

Crediti verso imprese controllate e collegate

tab. A9.2 - Crediti verso imprese controllate e collegate (milioni di euro)

Denominazione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 23 22
CLP ScpA 2 14
Consorzio PosteMotori 13 21
EGI SpA 1 1
PatentiViaPoste ScpA 9 6
Poste Air Cargo Srl 1 4
Poste Tributi ScpA - 5
Poste Vita SpA 244 147
Postel SpA 40 46
PostePay SpA 459 122
SDA Express Courier SpA 78 85
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 19 8
Poste Welfare Servizi Srl 2 -
Fondo svalutazione crediti (1) -
Totale 890 481
di cui Patrimonio BancoPosta 470 239

Fra le posizioni creditorie di natura commerciale si segnalano:

  • Poste Vita SpA: principalmente per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative svolta presso gli Uffici Postali e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta (214 milioni di euro);
  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti (215 milioni di euro), per le operazioni di pagamento (130 milioni di euro), per il servizio di recapito della Posta Massiva (64 milioni di euro) e per i servizi commerciali e di call center (18 milioni di euro).

Crediti verso Controllante

Sono relativi ai rapporti di natura commerciale intrattenuti con il Ministero dell'Economia e delle Finanze:

tab. A9.3 - Crediti verso Controllante (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Servizio Universale 31 31
Servizi delegati 30 28
Remunerazione raccolta su c/c 5 15
Riduz.tariffarie/Agevolaz.elett. 1 1
Altri 2 2
F.do sval.cred. vs. Controllante (33) (32)
Totale 36 45
di cui Patrimonio BancoPosta 35 45

• I crediti per compensi del Servizio Universale sono cosi composti:

tab. A9.3.1 - Crediti per Servizio Universale (milioni di euro)
Saldo al Saldo al
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Residuo esercizio 2012 23 23
Residuo esercizio 2005 8 8
Totale 31 31

Nel corso dell'esercizio in commento, sono stati incassati 262 milioni di euro per compensi maturati nel periodo. L'ammontare del compenso è stato rilevato in base a quanto definito nel nuovo Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020. In data 1° dicembre 2020, la Commissione Europea ha approvato le compensazioni per gli obblighi di servizio pubblico previste dal nuovo Contratto di Programma, nell'ammontare di 262 milioni di euro annui, in quanto ritenute pienamente in linea con le pertinenti norme UE in materia di aiuti di Stato.

Con riferimento al credito per l'esercizio 2012, a fronte di un compenso originariamente rilevato di 350 milioni di euro, l'AGCom ha riconosciuto un onere di 327 milioni di euro. Il residuo ammontare di 23 milioni di euro è dunque privo di copertura nel Bilancio dello Stato. Avverso la delibera AGCom, in data 13 novembre 2014, la Società ha presentato ricorso al TAR.

Il residuo credito per il compenso dell'esercizio 2005 è stato oggetto di tagli definitivi a seguito delle Leggi finanziarie per gli esercizi 2007 e 2008.

I suddetti crediti sono interamente svalutati.

  • I crediti per servizi delegati, si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2020 e sono relativi alla remunerazione dei servizi svolti dal BancoPosta per conto dello Stato e disciplinati da apposita Convenzione con il MEF sottoscritta il 22 maggio 2020 per il triennio 2020-2022.
  • I crediti per la remunerazione della raccolta su c/c si riferiscono esclusivamente a quanto maturato nell'esercizio 2020 e sono pressoché interamente relativi a depositi di risorse rivenienti da conti accesi dalla Pubblica Amministrazione e di pertinenza del Patrimonio BancoPosta.
  • I crediti per riduzioni tariffarie elettorali si riferiscono a compensi maturati in esercizi precedenti, privi di copertura nel Bilancio dello Stato.

Il Fondo svalutazione crediti verso Controllante è commentato nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A10 - ALTRI CREDITI E ATTIVITÀ (2.478 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A10 - Altri crediti e attività
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Note Attività
non correnti
Attività correnti Totale Attività
non correnti
Attività correnti Totale
Crediti per sostituto di imposta 1.474 482 1.956 1.357 471 1.828
Crediti verso enti previdenziali e assistenziali (escl. accordi CTD) - 175 175 - 93 93
Crediti per accordi CTD 57 79 136 66 82 148
Crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari - 78 78 - 79 79
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES [C12] - 46 46 - 46 46
Crediti verso imprese controllate - 42 42 - 257 257
Crediti decreto rilancio 34/2020 29 6 35 - - -
Crediti tributari - 31 31 - 4 4
Ratei e risconti attivi di natura commerciale e altre attività - 7 7 - 5 5
Crediti diversi 17 73 90 13 90 103
Fondo svalutazione crediti verso altri (1) (117) (118) (1) (107) (108)
Totale 1.576 902 2.478 1.435 1.020 2.455
di cui Patrimonio BancoPosta 1.474 549 2.023 1.357 544 1.901

In particolare:

  • I crediti per sostituto di imposta, relativi al Patrimonio BancoPosta, si riferiscono principalmente:
    • per 1.474 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di buoni fruttiferi postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2020137; per tale voce, un corrispondente ammontare è iscritto negli Altri debiti tributari sino alla scadenza o estinzione anticipata dei buoni fruttiferi postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario (tab. B9.3);
    • per 320 milioni di euro ad acconti versati all'Erario per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2021 e da recuperare dalla clientela;
    • per 118 milioni di euro alla rivalsa sui titolari di libretti di risparmio dell'imposta di bollo che la Società assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge;
    • per 11 milioni di euro ad acconti sulle ritenute 2020 su interessi passivi a correntisti da recuperare dalla clientela.
  • I crediti verso enti previdenziali e assistenziali si riferiscono per 57 milioni di euro a somme relative ai periodi di sospensione o riduzione dell'attività lavorativa per Covid-19, che l'Azienda ha anticipato ai propri dipendenti e che, a seguito dell'accesso alle prestazioni del Fondo di Solidarietà Bilaterale presso INPS, abilitato dalla sottoscrizione degli accordi sindacali del 30 aprile e del 21 dicembre 2020, saranno recuperate mediante conguaglio con i contributi dovuti all'Istituto Previdenziale.
  • I crediti per accordi CTD sono costituiti da salari da recuperare a seguito degli accordi stipulati in data 13 gennaio 2006, 10 luglio 2008, 27 luglio 2010, 18 maggio 2012, 21 marzo 2013, 30 luglio 2015 e 19 giugno 2018 tra Poste Italiane SpA e le Organizzazioni Sindacali sul tema delle riammissioni giudiziali di personale già assunto in Azienda con contratto a tempo determinato. La voce si riferisce a crediti del valore attuale

137 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: Modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del DL 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

complessivo residuo di 136 milioni di euro verso il personale, le gestioni previdenziali e i fondi pensione recuperabili in rate variabili, l'ultima delle quali nell'esercizio 2042. Il dettaglio dei crediti distinto per singoli accordi è il seguente:

tab A10.1 - Crediti per accordi CTD (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Attività
non correnti
Attività
correnti
Totale Valore
nominale
Crediti
vs. personale per accordo 2006 - 1 1 1 - 1 1 1
vs. personale per accordo 2008 10 9 19 20 14 10 24 26
vs. personale per accordo 2010 23 6 29 34 25 6 31 37
vs. personale per accordo 2012 17 5 22 27 19 5 24 30
vs. personale per accordo 2013 1 1 2 2 2 1 3 3
vs. personale per accordo 2015 2 - 2 3 2 1 3 3
vs. personale per accordo 2018 1 - 1 1 1 - 1 1
vs. INPS (ex IPOST) - 42 42 42 - 42 42 42
vs. INPS 3 10 13 14 3 11 14 14
vs. fondi pensione - 5 5 5 - 5 5 5
Totale 57 79 136 66 82 148

Il credito verso INPS (ex IPOST) di 42 milioni di euro, di cui a uno specifico accordo stipulato con IPOST il 23 dicembre 2009, costituito da sei rate di 6,9 milioni di euro ciascuna, scadute tra il 30 giugno 2012 e il 31 dicembre 2014; per il recupero dello stesso sono in corso trattative e, in caso di esito negativo, la Società si riserva l'adozione di tutte le misure necessarie per la migliore tutela dei propri diritti.

  • I crediti per somme indisponibili per provvedimenti giudiziari si riferiscono per 65 milioni di euro ad ammontari pignorati e non assegnati ai creditori, in corso di recupero, e per 13 milioni di euro a somme sottratte alla Società nel dicembre 2007 a seguito di un tentativo di frode, ancora oggi giacenti presso un istituto di credito estero. Con riferimento a tale ultima partita, si è in attesa che il completamento delle formalità giudiziarie ne consenta lo svincolo. Dei rischi di incasso su tali partite si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti per interessi attivi su rimborso IRES si riferiscono agli interessi maturati sino al 31 dicembre 2020 sul credito per IRES derivante dalla mancata deduzione ai fini IRAP del costo del lavoro. Per il recupero di gran parte del credito, di complessivi 50 milioni di euro, sono stati instaurati due contenziosi presso la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, che ha accolto i ricorsi di Poste Italiane e dichiarato che l'Agenzia delle Entrate di Roma è tenuta al rimborso delle somme richieste. Avverso entrambe le sentenze, l'Agenzia delle Entrate ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale, che, per una delle due cause, è stato accolto in data 23 marzo 2018. Poste Italiane ha impugnato tale sentenza di fronte alla Suprema Corte di Cassazione. Nell'ultimo trimestre del 2019, tuttavia, la Corte di Cassazione ha avuto modo di pronunciarsi su altro procedimento in merito alla operatività del rimborso ex. D.L. 201/11; rispetto alla sentenza emessa si riscontra una omogeneità di circostanze giuridico-formali che inducono a ritenere che il principio di diritto, di cui alla predetta sentenza della Corte di legittimità, possa esplicare i propri effetti anche nei giudizi in essere. Degli elementi di incertezza sull'esito finale della vicenda si tiene conto nel Fondo svalutazione crediti verso altri.
  • I crediti decreto rilancio n. 34/2020 si riferiscono ai crediti acquisiti negli ultimi mesi dell'esercizio 2020 in base alle prescrizioni del citato decreto poi convertito con modificazioni dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020. Tali crediti saranno utilizzati per compensare, negli anni dal 2021 al 2030, debiti di natura tributaria, previdenziale o fiscale sulla base di quanto previsto dall'Agenzia delle Entrate con riferimento alle caratteristiche stesse dei singoli crediti.

La movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri è commentata nella Nota 6 – Analisi e Presidio dei rischi.

A11 - CASSA E DEPOSITI BANCOPOSTA (6.391 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A11 - Cassa e depositi BancoPosta (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Denaro e valori in cassa 3.027 3.487
Depositi bancari 3.364 816
Totale 6.391 4.303

La voce afferisce esclusivamente alle attività del Patrimonio BancoPosta.

Il denaro e i valori in cassa sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali e prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui libretti di deposito), o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali; tali disponibilità, giacenti presso gli Uffici Postali (1.198 milioni di euro) e presso le Società di service138 (1.829 milioni di euro), non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. L'incremento della voce Depositi bancari è riconducibile a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari, e non ancora investite.

A12 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI (4.029 milioni di euro)

Il dettaglio è il seguente:

tab. A12 - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato 2.022 698
Depositi presso il MEF 1.991 494
Denaro e valori in cassa 16 14
Totale 4.029 1.206
di cui Patrimonio BancoPosta 2.009 509

Le disponibilità liquide sul deposito presso il MEF, cd conto "Buffer", al 31 dicembre 2020, si riferiscono per circa 1.553 milioni di euro a risorse raccolte presso la clientela, assoggettate a vincolo di impiego e non ancora investite (nota 5.2 – Informativa sul Patrimonio destinato BancoPosta).

I Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono un ammontare non disponibile di 24 milioni di euro depositato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento dell'Editoria su un conto infruttifero presso la Tesoreria dello Stato nel corso dell'esercizio 2020 in acconto di pagamenti per riduzioni tariffarie editoriali concesse dalla Società (nota A9). Inoltre, i Depositi bancari e presso la Tesoreria dello Stato comprendono 21 milioni di euro vincolati in conseguenza di provvedimenti giudiziali relativi a contenziosi di diversa natura.

138 Svolgono attività di trasporto e custodia valori in attesa di essere versati alla Tesoreria dello Stato.

PATRIMONIO NETTO

B1 - CAPITALE SOCIALE (1.306 milioni di euro)

Il Capitale sociale è costituito da n. 1.306.110.000 azioni ordinarie, prive di indicazione del valore nominale, detenute per il 35% da Cassa Depositi e Prestiti SpA (CDP), il 29,3% dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e per la residua parte da azionariato istituzionale ed individuale.

Al 31 dicembre 2020, la Società possiede n. 5.257.965 azioni proprie (pari allo 0,4026% del capitale sociale). Tutte le azioni emesse sono sottoscritte e versate e non sono state emesse azioni privilegiate.

B2 – RISERVE (3.820 milioni di euro)

tab. B2 - Riserve (milioni di euro)
Riserva
legale
Riserva per il
Patrimonio
BancoPosta
Riserva
fair value
Riserva cash
flow hedge
Riserva
Piani di
Incentivazione
Riserva
Avanzo da
Fusione
Totale
Saldo al 1° gennaio 2019 299 1.210 (68) 90 - 15 1.546
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - 1.705 96 - - 1.801
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (486) (28) - - (514)
Trasferimenti a Conto economico - - (243) (59) - - (302)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 69 17 - - 86
Incremento/(Decremento) per perdite attese - - (1) - - - (1)
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 1.044 26 - - 1.070
Piani di incentivazione - - - - 2 - 2
Saldo al 31 dicembre 2019 299 1.210 976 116 2 15 2.618
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.210 970 115 - - 2.295
Incremento/(Decremento) di fair value nell'esercizio - - 1.948 (28) - - 1.920
Effetto fiscale sulla variazione di fair value - - (553) 8 - - (545)
Trasferimenti a Conto economico - - (260) 4 - - (256)
Effetto fiscale sui trasferimenti a Conto economico - - 74 (1) - - 73
Incremento/(Decremento) per perdite attese - - 6 - - - 6
Proventi/(Oneri) imputati direttamente a Patrimonio netto - - 1.215 (17) - - 1.198
Piani di incentivazione - - - - 4 - 4
Saldo al 31 dicembre 2020 299 1.210 2.191 99 6 15 3.820
di cui Patrimonio BancoPosta - 1.210 2.182 98 1 - 3.491

Il dettaglio è il seguente:

  • la Riserva fair value accoglie le variazioni di valore delle Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo. Nel corso dell'esercizio 2020 le variazioni positive del fair value complessivamente intervenute per 1.948 milioni di euro si riferiscono:
    • per 1.947 milioni di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del Patrimonio BancoPosta;
    • per 1 milione di euro alla variazione positiva netta delle attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo del patrimonio non destinato;
  • la Riserva di cash flow hedge rappresenta le variazioni di fair value della parte "efficace" degli strumenti derivati di copertura di flussi di cassa previsti per il futuro. Nel corso dell'esercizio 2020 le variazioni negative di fair value per complessivi 28 milioni di euro si riferiscono per 27 milioni di euro alla variazione negativa netta del valore degli strumenti finanziari derivati del Patrimonio BancoPosta e per 1 milione di euro alla variazione negativa del valore degli strumenti finanziari del patrimonio non destinato;
  • la Riserva Piani di Incentivazione accoglie la stima delle valutazioni dell'esercizio relative ai piani di incentivazione a lungo termine "ILT Performance Share" e ai piani di incentivazione a breve termine MBO, effettuate sulla base di quanto previsto dal principio contabile IFRS 2.

B3 - DISPONIBILITÀ E DISTRIBUIBILITÀ DELLE RISERVE

Si riporta di seguito l'evidenza della disponibilità e distribuibilità delle riserve di Poste Italiane SpA. I risultati portati a nuovo includono il risultato netto conseguito nell'esercizio 2020 di 325 milioni di euro.

Nel corso dell'esercizio, sono stati distribuiti dividendi per complessivi 613 milioni di euro, sulla base delle seguenti delibere:

  • in data 15 maggio 2020 l'Assemblea degli Azionisti ha deliberato la distribuzione di dividendi per 402 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,309) avvenuta in data 24 giugno 2020, quale saldo per l'esercizio 2019, tenuto conto dell'acconto di 200 milioni di euro (dividendo unitario pari a euro 0,154) già pagato nel mese di novembre 2019;
  • in data 11 novembre 2020, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane, in linea con la dividend policy di Gruppo approvata nel corso dell'esercizio 2019, ha deliberato di anticipare, a titolo di acconto, parte del dividendo ordinario previsto per l'esercizio 2020. L'acconto pari a 211 milioni di euro è stato distribuito in data 25 novembre 2020 (dividendo unitario pari a euro 0,162 euro).
tab. B3 - Disponibilità e distribuibilità delle riserve (milioni di euro)
31.12.2020 Possibilità di
utilizzazione
Capitale sociale 1.306
Azioni proprie (40)
Riserve
- riserva legale 299
riserva legale 261 B
riserva legale 38 A B D
- riserva per il Patrimonio BancoPosta 1.210 - -
- riserva fair value 2.191 - -
- riserva cash flow hedge 99 - -
- riserva piani di incentivazione 6 - -
- riserva avanzo da fusione 15 A B D
Risultati portati a nuovo 2.153
risultati portati a nuovo 84 - -
risultati portati a nuovo 1.177 C
risultati portati a nuovo 1.025 A B D
utili/(perdite) non realizzati su strumenti finanziari valutati al FVTPL al netto dell'effetto fiscale 45 B C
utili/(perdite) attuariali al netto dell'effetto fiscale (178) - -
Totale 7.239
di cui quota distribuibile 1.078

A: aumento di capitale

B: per copertura perdite

C: per copertura perdite BancoPosta

D: per distribuzione ai soci

PASSIVO

B4 - FONDI PER RISCHI E ONERI (1.309 milioni di euro)

La movimentazione è la seguente:

tab. B4 - Movimentazione fondi per rischi e oneri (milioni di euro) Movimentazione fondi per rischi e oneri nell' esercizio 2020

Descrizione Saldo al 01.01.20 Accant.ti Assorbim. a Conto economico Utilizzi Saldo al 31.12.20 Fondo rischi operativi 232 24 (88) (37) 131 Fondo vertenze con terzi 274 25 (30) (32) 237 Fondo vertenze con il personale (1) 54 11 - (15) 50 Fondo oneri del personale 63 220 (29) (27) 227 Fondo di incentivazione agli esodi 419 414 - (259) 574 Fondo oneri fiscali 3 - - - 3 Altri fondi per rischi e oneri 86 9 (3) (5) 87 Totale 1.131 703 (150) (375) 1.309 di cui Patrimonio BancoPosta 327 35 (103) (46) 213 Analisi complessiva fondi per rischi e oneri: - quota non corrente 434 578 - quota corrente 697 731 1.131 1.309

(1) Gli accantonamenti netti al Costo del lavoro ammontano a 7 milioni di euro. I costi per servizi (assistenze legali) sono di 4 milioni di euro.

Nel dettaglio:

  • Il Fondo rischi operativi, relativo a passività derivanti dall'operatività condotta in ambito BancoPosta, riflette principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato e frodi. Gli accantonamenti dell'esercizio, di complessivi 24 milioni di euro, riflettono principalmente rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli assorbimenti a Conto economico sono dovuti al venir meno di passività identificate in passato e si riferiscono principalmente alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo Europa Immobiliare I e Obelisco. Gli utilizzi sono riconducibili principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Obelisco che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.
  • Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, nonché a sanzioni amministrative, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Le variazioni intervenute nell'esercizio si riferiscono all'aggiornamento delle passività stimate e ad utilizzi per passività definite.
  • Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo. Gli accantonamenti di 11 milioni di euro

riguardano l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.

  • Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività afferenti il costo del lavoro, certe o probabili nel loro futuro manifestarsi ma suscettibili di variazioni di stima nella relativa quantificazione. Si incrementa nell'esercizio per il valore stimato di nuove passività (220 milioni di euro) e si decrementa per il venir meno di passività identificate in passato (29 milioni di euro) e per passività definite (27 milioni di euro).
  • Il Fondo di incentivazione agli esodi riflette la stima delle passività che la Società si è impegnata irrevocabilmente a sostenere per trattamenti di incentivazione all'esodo su base volontaria, secondo le prassi gestionali in atto con le Rappresentanze Sindacali per un definito numero di dipendenti che risolveranno il loro rapporto di lavoro entro il 31 dicembre 2022. Il Fondo accantonato al 31 dicembre 2019 è stato utilizzato per 259 milioni di euro.
  • Il Fondo oneri fiscali è stanziato per fronteggiare stimate passività in materia tributaria.
  • Gli Altri fondi per rischi e oneri fronteggiano probabili passività di varia natura, tra le quali rischi stimati che specifiche azioni legali da intraprendersi per lo svincolo di taluni pignoramenti subiti dalla Società risultino insufficienti al recupero delle somme, la rivendicazione di fitti pregressi su beni utilizzati a titolo gratuito dalla Società, il riconoscimento di interessi passivi maturati a favore di taluni fornitori, frodi, e oneri da sostenere per opere di bonifica su terreni di proprietà.

B5 - TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO (1.003 milioni di euro)

La movimentazione del TFR è la seguente:

tab. B5 - Movimentazione TFR (milioni di euro)
Esercizio
2020
Saldo al 1° gennaio 1.107
componente finanziaria 8
effetto (utili)/perdite attuariali 5
Quota di competenza dell'esercizio 13
Utilizzi dell'esercizio (117)
Saldo al 31 dicembre 1.003
di cui Patrimonio BancoPosta 3

La componente finanziaria dell'accantonamento è iscritta negli oneri finanziari. Il costo relativo alle prestazioni correnti, il cui ammontare dall'esercizio 2007 è corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi e che non concorre più al TFR gestito dalla Società, è rilevato nel costo del lavoro. Gli utilizzi netti del TFR sono rappresentati da erogazioni eseguite per 116 milioni di euro, dal prelievo dell'imposta sostitutiva per 2 milioni di euro e da trasferimenti dalle società Poste Vita SpA, Poste Welfare Servizi Srl e PostePay SpA per 1 milione di euro a seguito delle operazioni di cessione dei rami d'azienda afferenti alle attività di gestione Information Technology realizzate nel corso dell'esercizio in commento.

Le principali assunzioni attuariali applicate nel calcolo del TFR sono le seguenti:

tab. B5.1 - Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2020 31.12.2019
Tasso di attualizzazione 0,30% 0,55%
Tasso di inflazione 1,50% 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625% 2,625%

tab. B5.2 - Basi tecniche demografiche

31.12.2020
Mortalità ISTAT 2018 differenziata per sesso
Tasso di Inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
Tasso di Turnover del personale All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0.11%
Tasso di anticipazione 1.25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Gli utili e le perdite attuariali sono stati generati dalle variazioni relative ai seguenti fattori:

tab. B5.3 - (Utili)/perdite attuariali (milioni di euro)
31.12.2020
Variazione ipotesi demografiche -
Variazione ipotesi finanziarie 22
Altre variazioni legate all'esperienza (17)
Totale 5

Di seguito si fornisce l'analisi di sensitività del TFR rispetto alla variazione delle principali ipotesi attuariali:

tab. B5.4 - Analisi di sensitività (milioni di euro)
TFR al 31.12.2020
Tasso di inflazione +0,25% 1.017
Tasso di inflazione -0,25% 990
Tasso di attualizzazione +0,25% 982
Tasso di attualizzazione -0,25% 1.025
Tasso di turnover +0,25% 1.001
Tasso di turnover -0,25% 1.005

tab. B5.5 - Altre informazioni

31.12.2020
Service Cost previsto -
Duration media del Piano a benefici definiti 8,70
Turnover medio dei dipendenti 0,11%

B6 - PASSIVITÀ FINANZIARIE BANCOPOSTA (94.946 milioni di euro)

Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti per conti correnti postali - 66.462 66.462 - 53.880 53.880
Finanziamenti
Debiti vs. istituzioni finanziarie
7.285
7.285
7.063
7.063
14.348
14.348
6.741
6.741
4.295
4.295
11.036
11.036
MEF conto Tesoreria dello Stato - 3.588 3.588 - 4.542 4.542
Strumenti finanziari derivati(1) 8.141 122 8.263 5.522 45 5.567
Cash flow hedging 49 73 122 71 31 102
Fair value hedging 8.092 29 8.121 5.436 14 5.450
Fair value vs. conto economico - 20 20 15 - 15
Altre passività finanziarie - 2.285 2.285 - 1.754 1.754
Totale
Ai fini della gerarchia del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.
15.426 79.520 94.946 12.263 64.516 76.779

Debiti per conti correnti postali

Comprendono le competenze nette maturate al 31 dicembre 2020 regolate con la clientela nel mese di gennaio 2021. Il saldo esposto include debiti nei confronti di società del Gruppo Poste Italiane per complessivi 7.619 milioni di euro, di cui 7.044 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate e 484 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA.

Finanziamenti

(1)

Debiti verso istituzioni finanziarie

Al 31 dicembre 2020 sono in essere debiti per 14.711 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari e Controparte Centrale per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 13.456 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 7.083 milioni di euro a Long Term RePo e per 7.628 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi ad investimenti in titoli di Stato a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2020 operazioni di pronti contro termine per un nominale di 900 milioni di euro sono oggetto di operazioni di Fair Value Hedge con la finalità di copertura del rischio di tasso in interesse. Infine, le attività e passività finanziarie relative ad operazioni di pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 363 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il fair value139 dei debiti in commento al 31 dicembre 2020 ammonta a 14.743 milioni di euro.

139 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

MEF conto Tesoreria dello Stato

tab. B6.1 - MEF conto Tesoreria dello Stato (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni - 3.602 3.602 - 4.397 4.397
Saldo dei flussi fin.ri gestione del Risparmio Postale - (192) (192) - (47) (47)
Debiti per responsabilità connesse a rapine - 159 159 - 158 158
Debiti per rischi operativi - 19 19 - 34 34
Totale -
-
3.588 3.588 - 4.542 4.542

Il Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa del BancoPosta ed è così composto:

tab. B6.1.1 - Saldo dei flussi finanziari per anticipazioni (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Anticipazioni nette - 3.602 3.602 - 4.397 4.397
Conti correnti postali del MEF e altri debiti - 671 671 - 670 670
MEF - Gestione pensioni di Stato - (671) (671) - (670) (670)
Totale - 3.602 3.602 - 4.397 4.397

Il decremento della voce Anticipazioni nette, rispetto al 31 dicembre 2019, è dovuto principalmente al pagamento anticipato, effettuato negli ultimi giorni lavorativi del mese di dicembre, del rateo di pensione di gennaio per effetto di quanto previsto dall'Ordinanza del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 723 del 10 dicembre 2020 al fine ottemperare alle misure di contenimento della diffusione del virus COVID-19.

Il Saldo dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale, positivo di 192 milioni di euro, è costituito dall'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo. Al 31 dicembre 2020, il saldo è rappresentato da un credito di 146 milioni di euro verso Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 46 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di buoni postali fruttiferi di sua competenza.

I Debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro rappresentano obbligazioni assunte nei confronti del MEF conto Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni. Tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali.

I Debiti per rischi operativi di 19 milioni di euro si riferiscono a quella parte di anticipazioni ottenute per operazioni della gestione BancoPosta per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2020, sono commentate nella nota A6.

Altre passività finanziarie

tab. B6.2 - Altre passività finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per trasferimento fondi naz. e intern.li - 917 917 - 668 668
per depositi in garanzia -
-
392 392 - 112 112
per assegni vidimati 382 382 - 140 140
per altri importi da riconoscere a terzi - 148 148 - 164 164
per assegni da accreditare sui libretti di risparmio - 135 135 - 255 255
per importi da accreditare alla clientela - 120 120 - 276 276
per altre partite in corso di lavorazione - 191 191 - 139 139
Totale - 2.285 2.285 - 1.754 1.754

L' incremento della voce Trasferimento fondi nazionali e internazionali è dovuta principalmente al maggior ricorso della clientela all'utilizzo dei vaglia e dei bonifici negli ultimi giorni del mese di dicembre.

I debiti per Depositi in garanzia si riferiscono a somme ricevute da controparti con le quali sono in essere operazioni di repo passivi su titoli a reddito fisso (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

La voce Importi da accreditare alla clientela accoglieva al 31 dicembre 2019, somme relative all'iniziativa di tutela dei clienti sottoscrittori del Fondo Obelisco, liquidate nel mese di gennaio 2020.

B7 - PASSIVITÀ FINANZIARIE (4.339 milioni di euro)

tab. B7 - Passività finanziarie
(milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Finanziamenti 1.869 664 2.533 623 1 624
Obbligazioni 1.046 - 1.046 50 - 50
Debiti verso istituzioni finanziarie 823 664 1.487 573 1 574
Debiti per leasing 878 187 1.065 959 190 1.149
Strumenti finanziari derivati(1) 5 6 11 18 4 22
Fair value hedging - 6 6 12 4 16
Cash flow hedging 5 - 5 6 - 6
Passività finanziarie vs imprese controllate - 729 8872.3984 - 505 505
Altre passività finanziarie 1 - 1 1 - 1
Totale 2.753 1.586 4.339 1.601 700 2.301

(1) Ai fini della gerarchia del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore dei derivati è di Livello 2.

Finanziamenti

I finanziamenti non sono assistiti da garanzie reali e non sono in essere financial covenants che obbligano la società al rispetto di determinati ratios economici e finanziari. Per i finanziamenti BEI è previsto il mantenimento di un livello minimo di rating pari a BBB- (o equivalente) da parte delle due agenzie di rating di Poste Italiane, salvo la facoltà della banca di richiedere garanzie o un aumento del margine, o in caso di mancato accordo il rimborso anticipato immediato del prestito. Sono invece in essere clausole standard di negative pledge140.

140 Impegno assunto nei confronti dei creditori di non concedere ad altri finanziatori successivi di pari status, garanzie o

Obbligazioni

La voce Obbligazioni si riferisce a due prestiti emessi da Poste Italiane SpA nell'ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di 2 miliardi di euro promosso dalla Società nel corso dell'esercizio 2013 presso la Borsa del Lussemburgo. In particolare:

  • un prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro emesso il 10 dicembre 2020 in due trance, collocato in forma pubblica a investitori istituzionali. La prima trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2024, prezzo di emissione sopra la pari di 100,10, con cedola fissa annuale dello 0,00% e rendimento effettivo a scadenza di -0,025%; la seconda trance di 500 milioni di euro ha scadenza 10 dicembre 2028, prezzo di emissione sotto la pari di 99,758, con cedola fissa annuale dello 0,50% e rendimento effettivo a scadenza di 0,531%. Il fair value141 del prestito al 31 dicembre 2020 è di 1.004 milioni di euro.
  • un prestito del valore nominale di 50 milioni di euro, collocato in forma privata ed emesso alla pari in data 25 ottobre 2013. La durata del prestito è decennale, con pagamento di cedole annuali a tasso fisso del 3,5% per i primi due anni e, quindi, a tasso variabile (tasso EUR Constant Maturity Swap maggiorato dello 0,955%, con cap al 6% e floor allo 0%). L'esposizione del prestito al rischio di oscillazione dei relativi flussi finanziari è stata oggetto di copertura con le modalità descritte nella nota A7 – Attività finanziarie. Il fair value142 del prestito al 31 dicembre 2020 è di 51 milioni di euro.
tab. B7.1 - Debiti verso istituzioni finanziarie (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Pronti contro termine - 412 412 - - -
Finanziamenti 250 250 500 - - -
Fin.to BEI TF scad. 12/03/2026 173 - 173 173 - 173
Fin.to BEI TF scad. 16/10/2026 400 - 400 400 - 400
Altri debiti - 1 1 - - -
Ratei di interesse - 1 1 - 1 1
Totale 823 664 1.487 573 1 574

Debiti verso istituzioni finanziarie

TF: Finanziamento a tasso fisso

Al 31 dicembre 2020 sono in essere debiti per 412 milioni di euro relativi a operazioni di pronti contro termine con primari operatori finanziari per un nominale complessivo di titoli impegnati pari a 400 milioni di euro, stipulate nell'esercizio in commento con l'obiettivo di ottimizzare la redditività e fronteggiare eventuali esigenze temporanee di liquidità. Il fair value143 al 31 dicembre 2020 dei Pronti contro termine ammonta a 412 milioni di euro.

altri vincoli sui beni, salvo offrire analoga tutela anche ai creditori. 141 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 1.

142 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

143 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di Livello 2.

Inoltre, nel corso dell'esercizio 2020, al fine di disporre di ulteriore liquidità e far fronte ad eventuali scenari avversi legati alla pandemia COVID-19 la Società ha stipulato tre finanziamenti a medio termine per 750 milioni di euro, due dei quali rimborsati anticipatamente nei mesi di novembre e dicembre per complessivi 500 milioni di euro, e ha utilizzato linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 660 milioni di euro, dei quali 250 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2020.

Al 31 dicembre 2020 il fair value144 del finanziamento a medio e lungo termine, rimborsato anticipatamente nel mese di gennaio 2021, è di 258 milioni di euro e il fair value145 dei due finanziamenti BEI di complessivi 573 milioni di euro è di 604 milioni di euro.

Il valore delle altre passività finanziarie nella tabella B7 approssima il relativo fair value.

Al 31 dicembre 2020 le linee di credito committed e uncommitted sono le seguenti:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Linee di credito committed
Finanziamenti a breve
1.750
1.750
2.000
2.000
Linee di credito uncommitted
Finanziamenti a breve
Scoperti di c/c
Crediti di firma
1.785
1.017
148
620
1.857
1.009
173
675
Totale 3.535 3.857
Utilizzi committed
Finanziamenti a breve
-
-
-
-
Utilizzi uncommitted
Finanziamenti a breve
602
250
322
-
Crediti di firma (*) 352 322
Totale 602 322

(*) Al 31 dicembre 2020 i crediti di firma sono utilizzati per 295 milioni di euro nell'interesse di Poste Italiane SpA e per 57 milioni di euro nell'interesse di società del Gruppo.

A fronte delle linee di credito disponibili non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2020.

145 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

144 Ai fini della scala gerarchica del fair value, che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni, il valore indicato è di livello 2.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 880 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2020.

Debiti per leasing

La passività finanziaria per leasing al 31 dicembre 2020 ammonta a 1.065 milioni di euro. Il totale dei flussi finanziari per leasing in uscita, nell'esercizio, ammonta a 214 milioni di euro.

Strumenti finanziari derivati

Le variazioni della voce, intervenute nell'esercizio 2020, sono commentate nella nota A7 – Attività finanziarie.

Passività finanziarie verso imprese controllate

Riguardano rapporti di conto corrente di corrispondenza intrattenuti a tassi di mercato e sono dettagliati nella tabella che segue:

tab. B7.2 - Passività finanziarie verso imprese controllate (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 3 3
EGI SpA 2 -
Poste Vita SpA 174 103
PostePay SpA 550 399
Totale 729 505

Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento

Di seguito si riportano le informazioni richieste dallo IAS 7, a seguito delle modifiche apportate dal Regolamento UE n.1990/2017 del 6 novembre 2017.

tab. B7.3 - Variazioni delle passività derivanti da attività di finanziamento (milioni di euro)

Descrizione Saldo al
31.12.19
Flusso di cassa da/(per)
attività di finanziamento
Flussi non
monetari
Saldo al
31.12.20
Finanziamenti 624 1.909 - 2.533
Obbligazioni 50 996 - 1.046
Debiti verso istituzioni finanziarie 574 913 - 1.487
Debiti per leasing 1.149 (214) 130 1.065
Passività finanziarie vs imprese controllate 505 224 - 729
Altre passività finanziarie 1 - - 1
Totale 2.279 1.919 130 4.328

B8 - DEBITI COMMERCIALI (2.121 milioni di euro)

tab. B8 - Debiti commerciali (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Debiti verso fornitori 924 881
Debiti verso imprese controllate e collegate 787 418
Passività derivanti da contratti 410 299
Totale 2.121 1.598
di cui Patrimonio BancoPosta 393 129

Debiti verso fornitori

tab. B8.1 - Debiti verso fornitori (milioni di euro)

Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Fornitori Italia 777 747
Fornitori estero 13
Corrispondenti esteri (*) 134 24
110
Totale 924 881
di cui Patrimonio BancoPosta 10 13

(*) I debiti verso corrispondenti esteri si riferiscono ai compensi dovuti alle Amministrazioni Postali estere e ad aziende a fronte di servizi postali e telegrafici ricevuti.

Debiti verso imprese controllate e collegate

tab. B8.2 - Debiti verso imprese controllate e collegate (milioni di euro)

Denominazione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 4 12
CLP ScpA 97 105
Consorzio PosteMotori 1 2
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA 43 29
EGI SpA 13 10
Milkman Deliveries SpA 3 -
PatentiViaPoste ScpA - 1
Poste Vita SpA 1 1
Postel SpA 23 25
PostePay SpA 377 88
SDA Express Courier SpA 224 145
Controllate indirette
Kipoint SpA 1 -
Totale 787 418
di cui Patrimonio BancoPosta 354 89

Fra le posizioni debitorie di natura commerciale si segnalano:

  • PostePay SpA: principalmente per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service (349 milioni di euro) e per i servizi di Acquiring (24 milioni di euro);
  • SDA Express Courier SpA: principalmente per il servizio di ritiro, smistamento e consegna dei prodotti della gamma espresso nazionale ed internazionale a seguito dell'accordo sottoscritto in data 1° novembre 2019.

Passività derivanti da contratto

tab. B8.3 - Passività derivanti da contratto
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
01.01.20
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.20
Anticipi da clienti 273 108 - 381
Passività per commissioni da retrocedere 20 (39) 43 24
Passività per sconti su volumi 3 (1) - 2
Risconti passivi di natura commerciale 3 - - 3
Totale 299 68 43 410
di cui Patrimonio BancoPosta 26 (40) 43 29

Anticipi da clienti

Riguardano principalmente somme ricevute dalla clientela a fronte di servizi da eseguire elencati qui di seguito:

tab. B8.3.1 - Anticipi da clienti (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Anticipi da corrispondenti esteri 276 196
Anticipi per Editoria da PCM [tab.A9.1] 24 -
Affrancatura meccanica 40 38
Spedizioni senza affrancatura 17 16
Spedizioni in abbonamento postale 6 6
Altri servizi 18 17
Totale 381 273
di cui Patrimonio BancoPosta - -

Le passività per commissioni da retrocedere rappresentano la stima delle passività connesse alla restituzione di commissioni su prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018, previste contrattualmente in caso di estinzione anticipata del prestito da parte del cliente.

B9 - ALTRE PASSIVITÀ (2.990 milioni di euro)

tab. B9 - Altre passività (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
Passività
non correnti
correnti
Totale Passività
Passività
non correnti
correnti
Totale
Debiti verso il personale 17 678 695 17 769 786
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 26 427 453 30 486 516
Altri debiti tributari 1.474 177 1.651 1.357 131 1.488
Altri debiti verso imprese controllate - 140 140 5 36 41
Debiti diversi 11 31 42 86 31 117
Ratei e risconti passivi 7 2 9 10 2 12
Totale 1.535 1.455 2.990 1.505 1.455 2.960
di cui Patrimonio BancoPosta 1.476 80 1.556 1.434 62 1.496

Debiti verso il personale

Riguardano principalmente le competenze maturate e non ancora pagate al 31 dicembre 2020. Il loro dettaglio è il seguente:

tab. B9.1 - Debiti verso il personale (milioni di euro)

Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
per 14^ mensilità - 202 202 - 211 211
per incentivi 17 377 394 17 357 374
per permessi e ferie maturate e non godute - 43 43 - 54 54
per altre partite del personale - 56 56 - 147 147
Totale 17 678 695 17 769 786
di cui Patrimonio BancoPosta 1 4 5 3 5 8

La riduzione della voce Altre partite del personale è dovuta al pagamento dell'una-tantum a copertura della vacatio contrattuale 2019, avvenuto nel mese di aprile 2020.

Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale

tab. B9.2 - Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
Passività
non correnti
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti verso INPS 1 324 325 2 382 384
Debiti verso fondi pensione - 85 85 - 85 85
Debiti verso fondi sanitari - 5 5 - 5 5
Debiti verso INAIL 25 3 28 28 3 31
Debiti verso altri Istituti - 10 10 - 11 11
Totale 26 427 453 30 486 516
di cui Patrimonio BancoPosta - 3 3 - 3 3

Il decremento della voce Debiti verso INPS è in parte dovuto al pagamento della componente contributiva dell'una-tantum sopra menzionata.

Altri debiti tributari

tab. B9.3 - Altri debiti tributari (milioni di euro)

Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo - 91 91 - 87 87
Ritenute su c/c postali - 10 10 - 10 10
Debito per imposta di bollo 1.474 52 1.526 1.357 8 1.365
Debiti tributari diversi - 24 24 - 26 26
Totale 1.474 177 1.651 1.357 131 1.488
di cui Patrimonio BancoPosta 1.474 68 1.542 1.357 25 1.382

In particolare:

  • Le Ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo riguardano le ritenute erariali operate dalla Società in qualità di sostituto d'imposta e versate nei successivi mesi di gennaio e febbraio 2021.
  • Il Debito per imposta di bollo, accoglie il saldo dovuto all'Erario per l'imposta assolta in modo virtuale al lordo del conguaglio effettuato nell'esercizio 2021 ai sensi della nota 3bis all'art. 13 della Tariffa prevista dal DPR 642/1972. La quota non corrente del debito per imposta di bollo si riferisce a quanto maturato al 31 dicembre 2020 sui buoni fruttiferi postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella nota A10 – Altri crediti e attività.

Altri debiti verso imprese controllate

tab. B9.4 - Altri debiti verso imprese controllate (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Denominazione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Controllate dirette
Poste Vita SpA - 135 135 - - -
PostePay SpA - - - - 21 21
SDA Express Courier SpA - - - 5 12 17
BancoPosta Fondi SpA SGR - - - - 2 2
Postel SpA - 1 1 - 1 1
EGI SpA - 1 1 - - -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - 3 3 - - -
Totale - 140 140 5 36 41
di cui Patrimonio BancoPosta - - - - 21 21

Sono costituiti dal debito che Poste Italiane SpA, in qualità di consolidante fiscale (nota 2.3 – Principi contabili adottati), ha verso le controllate per aver acquisito dalle stesse crediti per acconti versati, per ritenute subite e per imposte pagate all'estero, al netto dell'IRES dovuta dalle controllate alla Controllante. Inoltre, il debito verso la controllata Poste Vita SpA include il credito trasferito a Poste Italiane a seguito dell'accordo raggiunto con l'Agenzia delle Entrate, nel mese di dicembre 2020, per il riconoscimento del contributo economico in caso di utilizzo diretto dei beni immateriali (cd. Patent Box); si veda al riguardo quanto riportato nella nota C12 – Imposte sul reddito.

Debiti diversi

Il saldo dei Debiti diversi è così composto:

tab. B9.5 - Debiti diversi (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Saldo al 31.12.19
Descrizione Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale Passività
non correnti
Passività
correnti
Totale
Debiti diversi della gestione BancoPosta - 6 6 74 8 82
Depositi cauzionali 11 - 11 12 - 12
Altri debiti - 25 25 - 23 23
Totale 11 31 42 86 31 117
di cui Patrimonio BancoPosta - 6 6 74 8 82

Il decremento della voce Debiti diversi della gestione BancoPosta rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto all'appuramento di partite pregresse risultante da un processo di revisione complessivo di stime completatosi nell'esercizio in commento, con conseguenti effetti positivi rilevati a Conto economico (tab. C3 – Altri ricavi e proventi).

I depositi cauzionali sono riferiti principalmente alle somme versate dai clienti a garanzia del pagamento dei corrispettivi di alcuni servizi (spedizioni in abbonamento postale, utilizzo di caselle o bolgette per la raccolta postale, contratti di locazione, contratti per servizi telegrafici, etc.).

5.4 NOTE AL CONTO ECONOMICO

C1 - RICAVI E PROVENTI (8.226 milioni di euro)

tab. C1 - Ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Ricavi per Servizi Postali 2.846 2.929
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 2.846 2.929
rilevati in un determinato momento 221 490
rilevati nel corso del tempo 2.625 2.439
Ricavi per Servizi BancoPosta 5.177 5.435
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 3.584 3.796
rilevati in un determinato momento 315 412
rilevati nel corso del tempo 3.269 3.384
Altri ricavi della vendita di beni e servizi 203 177
di cui Ricavi provenienti da contratti con i clienti 203 177
rilevati in un determinato momento 1 1
rilevati nel corso del tempo 202 176
Totale 8.226 8.541

I ricavi provenienti da contratti con i clienti sono così ripartiti:

  • i Ricavi da Servizi Postali sono riferiti a prestazioni fornite alla clientela mediante i canali di vendita retail e business; i ricavi conseguiti mediante il canale retail sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate presso i canali di vendita (Uffici Postali, call center e web) e valorizzati sulla base delle tariffe applicate; i ricavi conseguiti mediante il canale business sono generalmente disciplinati da contratti di durata annuale o pluriennale e rilevati over time sulla base del metodo degli output determinato in ragione delle spedizioni richieste e accettate. Tali contratti prevedono componenti variabili di prezzo (principalmente sconti su volumi e penali commisurate al livello qualitativo del servizio reso) la cui stima, determinata sulla base del metodo del valore atteso, è rilevata a diretta diminuzione del ricavo.
  • i Ricavi per Servizi BancoPosta si riferiscono a:
    • ricavi per servizi di collocamento e intermediazione: sono rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela;
    • ricavi per servizi di conto corrente e servizi correlati: sono rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso (ivi inclusi servizi correlati, es. bonifici, deposito titoli ecc..) e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela;
    • ricavi per commissioni su bollettini di c/c postale: sono rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita;
    • ricavi non provenienti da contratti con clienti contabilizzati secondo il principio contabile internazionale IFRS 9 – Strumenti finanziari.

Ricavi per Servizi postali

tab. C1.1 - Ricavi per Servizi Postali (milioni di euro)
---------------------------------------- -- -------------------
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Corrispondenza 1.604 2.169
Pacchi 919 431
Filatelia 7 8
Totale ricavi da mercato 2.530 2.608
Compensi per Servizio Universale 262 262
Integrazioni tariffarie all'Editoria 54 59
Totale ricavi 2.846 2.929

I Ricavi da mercato mostrano una flessione derivante dal decremento dei ricavi relativi alla Corrispondenza, parzialmente compensata dall'incremento dei ricavi del comparto Pacchi. Tale andamento riflette le criticità emerse in seguito all'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività.

I compensi per Servizio Universale riguardano il rimborso a carico del Ministero dell'Economia e delle Finanze dell'onere per lo svolgimento degli obblighi di Servizio Universale (OSU). L'ammontare del compenso annuale di 262 milioni di euro è definito nel Contratto di Programma 2020-2024, in vigore dal 1° gennaio 2020 e approvato dalla Commissione Europea che ha stabilito che la compensazione statale concessa alla Società è in linea con le norme UE in materi a di aiuti di Stato.

La voce Integrazioni tariffarie all'Editoria146 riguarda le somme a carico della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per l'Informazione e l'Editoria – spettanti alla Società a titolo di rimborso delle riduzioni praticate agli editori e al settore no-profit all'atto dell'impostazione. Il compenso è stato determinato sulla base delle tariffe stabilite dal Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministero dell'Economia e Finanze del 21 ottobre 2010 e dal Decreto Legge n. 63 del 18 maggio 2012, come convertito dalla Legge n. 103 del 16 luglio 2012. Al riguardo, si rileva che per l'esercizio in commento, l'importo delle agevolazioni che la Società ha concesso trova parziale copertura nel Bilancio dello Stato 2020.

146 La Legge n.8 del 28 febbraio 2020 ha disposto che i rimborsi delle agevolazioni tariffarie editoriali a Poste Italiane proseguano «per una durata pari a quella dell'affidamento del servizio postale universale» (ovvero fino ad aprile 2026). L'applicazione della norma è subordinata all'approvazione da parte della Commissione Europea.

Ricavi per Servizi BancoPosta

tab. C1.2 - Ricavi per Servizi BancoPosta (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Remun.ne attività di raccolta del risparmio postale 1.851 1.799
Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali 1.593 1.638
Intermediazione assicurativa 439 437
Ricavi dei servizi di c/c 432 457
Commissioni su bollettini di c/c postale 297 390
Collocamento prodotti di finanziamento 192 327
Collocamento prodotti e servizi di pagamento 180 191
Proventi dei servizi delegati 103 97
Collocamento fondi di investimento 57 62
Servizi di trasferimento fondi 16 21
Altri prodotti e servizi 17 16
Totale 5.177 5.435

I Ricavi per Servizi BancoPosta mostrano una flessione rispetto all'esercizio 2019 a causa dell'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono ai ricavi derivanti dalle commissioni su bollettini di c/c postale e alle commissioni di collocamento dei prodotti di finanziamento.

In particolare:

  • La remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale si riferisce al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti da Poste Italiane SpA per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione scaduta al 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo.
  • La voce Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali è di seguito dettagliata:
tab. C1.2.1 - Proventi degli impieghi della raccolta su conti correnti postali (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Proventi degli impieghi in titoli 1.546 1.570
Interessi attivi su titoli al costo ammortizzato 649 535
Interessi attivi su titoli al FVTOCI 894 1.012
Interessi attivi (passivi) su asset swap di CFH su titoli al FVOCI e CA 21 4
Interessi attivi (passivi) su asset swap di FVH su titoli al FVOCI e CA (58) (27)
interessi su operazioni di pronti contro termine 40 46
Proventi degli impieghi presso il MEF 43 64
Remunerazione della raccolta su c/c (depositi presso il MEF) 32 64
Differenziale derivati di stabilizzazione dei rendimenti 11 -
Altri proventi 4 4
Totale 1.593 1.638

I proventi degli impieghi in titoli riguardano gli interessi maturati sugli impieghi dei fondi provenienti dalla raccolta effettuata presso la clientela privata. L'ammontare dei proventi comprende gli effetti della copertura dal rischio di tasso descritta nella nota A6 – Attività finanziarie BancoPosta.

I proventi degli impieghi presso il MEF riguardano principalmente gli interessi maturati nell'esercizio sugli impieghi della raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione.

  • I ricavi per intermediazione assicurativa si riferiscono alle commissioni maturate nell'esercizio nei confronti delle controllate Poste Vita e Poste Assicura, per effetto delle attività di collocamento delle polizze.
  • I ricavi dei servizi di conto corrente accolgono principalmente le commissioni per spese di tenuta conto (218 milioni di euro), le commissioni per i servizi di incasso e per l'attività di rendicontazione svolti per la clientela (112 milioni di euro), le commissioni su carte di debito annuali (18 milioni di euro) e quelle relative alle transazioni (17 milioni di euro).
  • I proventi da collocamento prodotti di finanziamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento di prestiti e mutui erogati da terzi.
  • I proventi da collocamento di prodotti e servizi di pagamento si riferiscono alle commissioni percepite per l'attività di collocamento e promozione di prodotti emessi dalla controllata PostePay SpA.
  • I proventi dei servizi delegati sono relativi, principalmente, al compenso spettante alla Società per il servizio di pagamento delle pensioni e dei bonifici domiciliati INPS (37 milioni di euro) e per i servizi svolti in base alla Convenzione con il MEF (61 milioni di euro).

Altri ricavi della vendita di beni e servizi

Tra le principali voci di ricavo si rilevano: proventi nei confronti della controllata PostePay SpA per l'effettuazione di operazioni inerenti la monetica e i pagamenti (122 milioni di euro) e proventi dei servizi di call center (10 milioni di euro).

C2 - PROVENTI DIVERSI DERIVANTI DA OPERATIVITÀ FINANZIARIA (516 milioni di euro)

tab. C2 - Proventi diversi derivanti da operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Proventi da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico
Utili da valutazione
Utili realizzati
Dividendi da altre partecipazioni
8
8
-
-
27
25
1
1
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI
Utili realizzati
399
399
353
353
Proventi da strumenti finanziari al costo ammortizzato
Utili realizzati
Utili su cambi
102
102
6
-
-
4
Utili realizzati 6 4
Proventi diversi 1 -
Totale 516 384

I proventi diversi derivanti da operatività finanziaria rilevano un incremento di 132 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente dovuto a maggiori utili da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+46 milioni di euro) e al costo ammortizzato (+102 milioni di euro) in parte compensati dai minori utili da valutazione al fair value degli strumenti rilevati a Conto economico (-17 milioni di euro).

C3 - ALTRI RICAVI E PROVENTI (299 milioni di euro)

tab. C3 - Altri ricavi e proventi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Dividendi da società controllate 156 348
Rimborsi spese contrattuali e altri recuperi 13 16
Canoni di locazione 12 12
Contributi pubblici 7 8
Plusvalenze da alienazione 3 2
Rimborso spese personale c/o terzi 1 1
-
Effetti contabili positivi connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta 114 -
Effetti contabili negativi connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta
Effetti contabili netti connessi all'appuramento dei Debiti diversi della gestione BancoPosta
(39)
75
-
Altri ricavi e proventi diversi 32 91
Totale 299 478

La voce Altri ricavi e proventi accoglie gli effetti connessi all'appuramento di partite precedentemente iscritte tra le passività, risultanti da un processo di revisione complessivo di stime completatosi nell'esercizio in commento.

Dividendi da società controllate

tab. C3.1 - Dividendi da società controllate (milioni di euro)
Denominazione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Poste Vita SpA - 285
PostePay SpA 140 33
BancoPosta Fondi SpA SGR 16 30
Totale 156 348

Plusvalenze da alienazione

tab. C3.2 - Plusvalenze da alienazione (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Plusvalenze da alienazione di investimenti immobiliari 3 -
Plusvalenze da alienazione di partecipazioni - 2
Totale 3 2

A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, per l'esercizio 2020 la voce in esame è esposta per 2 milioni di euro, al netto di minusvalenze per 1 milione di euro. Per l'esercizio 2019, la voce al netto di minusvalenze per 1 milione di euro è esposta per 1 milione di euro.

C4 - COSTI PER BENI E SERVIZI (2.318 milioni di euro)

tab. C4 - Costi per beni e servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Costi per servizi 2.094 1.678
Godimento beni di terzi 82 74
Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci 142 102
Totale 2.318 1.854

L'incremento dei Costi per beni e servizi di complessivi 464 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 è dovuto principalmente a spese straordinarie sostenute per fronteggiare l'emergenza sanitaria 106 milioni di euro per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuale, schermi plexiglass, spese per sanificazioni, pulizie straordinarie dei locali, spese di comunicazione, ecc.) e ai costi sostenuti per i servizi resi dalla controllata SDA Express Courier SpA a seguito dell'accordo sottoscritto in data 1° novembre 2019, relativo ai prodotti della gamma espresso nazionale ed internazionale.

Costi per servizi

tab. C4.1 - Costi per servizi (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Trasporti di corrispondenza, pacchi e modulistica 847 387
Canoni outsourcing e oneri diversi per prestazioni esterne 447 483
Manutenzione ordinaria e assistenza tecnica 211 196
Spese per servizi del personale 111 131
Pulizia, smaltimento e vigilanza 101 67
Utenze energetiche e idriche 100 116
Servizio movimento fondi 79 89
Pubblicità e propaganda 53 53
Scambio corrispondenza, telegrafia e telex 48 58
Servizi di telecomunicazione e trasmissione dati 41 36
Servizi di stampa e imbustamento 23 28
Consulenze varie e assistenze legali 15 15
Premi di assicurazione 10 9
Provvigioni ai rivenditori e diverse 6 5
Oneri per custodia e gestione titoli 2 2
Commissioni e oneri di gestione carte di credito/debito - 3
Totale 2.094 1.678

Godimento beni di terzi

tab. C4.2 - Godimento beni di terzi (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Noleggi apparecchiature e licenze software 63 60
Affitto immobili 8 6
Veicoli in full rent 2 2
Altri costi per godimento di beni di terzi 9 6
Totale 82 74

Nei costi per godimento beni di terzi, 9 milioni di euro si riferiscono a leasing di modesto valore e 6 milioni di euro a leasing di breve durata.

Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci

tab. C4.3 - Materie prime, sussidiarie, di consumo e merci (milioni di euro)

Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Carburanti, lubrificanti e combustibili 41 47
Materiali di consumo e beni destinati alla vendita 103 30
Variazione rimanenze di materie prime, sussidiarie e di consumo (21) -
Cancelleria e stampati 15 18
Stampa francobolli e carte valori 4 7
Totale 142 102

L'incremento dei materiali di consumo è da attribuire all'emergenza sanitaria che ha reso necessario l'approvvigionamento di dispositivi di protezione individuale (quali mascherine, guanti, gel detergenti e disinfettanti) al fine di garantire il mantenimento dell'operatività sia presso gli Uffici Postali che presso le sedi di lavorazione e smistamento della posta.

C5 - ONERI DELL'OPERATIVITÀ FINANZIARIA (235 milioni di euro)

tab. C5 - Oneri dell'operatività finanziaria (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Interessi passivi
a favore della clientela
80
32
67
32
su depositi in garanzia 36 21
su operazioni di pronti contro termine 6 9
verso Controllante 6 5
Oneri da strumenti finanziari al FVTOCI 97 3
Perdite da realizzo 97 3
Oneri da strumenti finanziari al costo ammortizzato 38 11
Perdite da realizzo 38 11
Oneri da strumenti finanziari di fair value hedge 3 4
Perdite da valutazione 3 4
Oneri da strumenti di equity a fair value rilevato a Conto economico 6 -
Perdite da valutazione 6 -
Oneri da strumenti finanziari a fair value rilevato a Conto economico 6 15
Perdite da valutazione 5 15
Perdite da realizzo 1 -
Perdite su cambi 5 -
Perdite da valutazione 5 -
Totale 235 100

Gli oneri derivanti da operatività finanziaria si incrementano di 135 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente per effetto delle maggiori perdite da realizzo da attività finanziarie al FVTOCI (+94 milioni di euro), e al costo ammortizzato (+27 milioni di euro).

C6 - COSTO DEL LAVORO (5.446 milioni di euro)

tab. C6 - Costo del lavoro (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2020
Esercizio
2019
Salari e stipendi 3.736 3.978
Oneri sociali 1.073 1.154
TFR: costo relativo alla previdenza complementare e INPS 231 241
Contratti di somministrazione/a progetto 20 15
Compensi e spese Amministratori 2 2
Pagamenti basati su azioni 5 11
Incentivi all'esodo 18 16
Accantonamenti netti per vertenze con il personale [tab. B4] 7 4
Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi [tab. B4] 414 369
Recuperi del personale per vertenze (8) (10)
Altri costi (recuperi di costo) del personale (52) (78)
Totale 5.446 5.702

Il Costo del lavoro segna un decremento di 256 milioni di euro complessivi rispetto all'esercizio 2019, principalmente riconducibile alla componente ordinaria del costo del lavoro sulla quale incide la riduzione degli organici mediamente impiegati nell'esercizio (circa 4,4 mila FTE in meno rispetto al 2019). La riduzione è altresì influenzata dal ricorso al Fondo di solidarietà i cui effetti stimati ammontano a circa 57 milioni di euro. La flessione della componente ordinaria è stata in parte compensata dall'incremento del costo per incentivi all'esodo.

Le voci Accantonamenti netti per vertenze con il personale e Accantonamento al fondo di incentivazione agli esodi sono commentate nella nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

Il numero medio e puntuale dei dipendenti è il seguente:

Numero medio Numero puntuale
Organico stabile Esercizio 2020 Esercizio 2019 31.12.20 31.12.19
Dirigenti 572 550 552 547
Quadri - A1 6.196 6.173 6.212 6.092
Quadri - A2 7.660 7.818 7.505 7.597
Livelli B, C, D 94.483 101.163 90.759 97.071
Livelli E, F 4.936 2.161 4.630 4.156
Tot. unità tempo indeterminato (*) 113.847 117.865 109.658 115.463

tab. C6.1 - Numero dei dipendenti

(*) Dati espressi in Full Time Equivalent

Inoltre, tenendo conto dei dipendenti con contratti di lavoro flessibile, il numero medio complessivo full time equivalent delle risorse impiegate nell'esercizio in commento è stato di 121.530 (nell'esercizio 2019: 125.894).

C7 - AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI (622 milioni di euro)

tab. C7 - Ammortamenti e svalutazioni (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Ammortamenti Immobili, impianti e macchinari 185 295
Fabbricati strumentali 26 108
Impianti e macchinari 41 70
Attrezzature ind.li e comm.li 13 9
Migliorie beni di terzi 38 40
Altri beni 67 68
Svalutazioni /assorbimento svalut.ni / rettifiche Immobili, impianti e macchinari (22) (5)
Ammortamenti Investimenti immobiliari 1 4
Ammortamenti Attività per diritti d'uso 198 189
Immobili strumentali 126 128
Flotta aziendale 61 54
Veicoli uso promiscuo 4 4
Altri beni 7 3
Svalutazioni / assorbimento svalutazioni / rettifiche diritto d'uso 2 -
Ammortamenti e svalutazioni di Attività immateriali 258 191
Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzazione delle opere di ingegno 258 191
Totale 622 674

Gli ammortamenti e svalutazioni rilevano un decremento di 52 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 principalmente riconducibile ai minori ammortamenti (-115 milioni di euro) rilevati in seguito all'attività di revisione delle vite utili residue e dei valori residui delle principali categorie degli attivi immobilizzati (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2.5 – Uso di stime), parzialmente compensato dai maggiori ammortamenti di attività immateriali (+67 milioni di euro) derivanti dal completamento e messa in funzione di nuovi programmi software e all'evoluzione di quelli esistenti.

C8 - ALTRI COSTI E ONERI (67 milioni di euro)

tab. C8 - Altri costi e oneri (milioni di euro)
Descrizione Note Esercizio
2020
Esercizio
2019
Manifestazione di rischi operativi [tab. B6.1.2] 39 34
Rapine subite 6 4
Insussitenze dell'attivo BancoPosta al netto dei recuperi 1 -
Altre perdite operative del BancoPosta 32 30
Accantonamenti netti ai (assorbimenti netti dai) fondi rischi e oneri
per vertenze con terzi
per rischi operativi
per altri rischi e oneri
[tab. B4]
[tab. B4]
[tab. B4]
(62)
(5)
(64)
7
16
(4)
10
10
Minusvalenze 1 1
Altre imposte e tasse 55 88
IMU 27 26
Altre imposte e tasse 28 62
Svalutazione partecipazioni [tab. A5.1] 1 32
Altri costi correnti 33 25
Totale 67 196

Il decremento degli Altri costi e oneri di 129 milioni di euro è principalmente riconducibile ai rilasci netti dei fondi rischi e oneri (-62 milioni di euro) per i quali si rimanda alla nota B4 – Fondi per rischi e oneri.

C9 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU STRUMENTI DI DEBITO, CREDITI E ALTRE ATTIVITA' (55 milioni di euro)

tab. C9 - Rettifiche/(riprese) di valore su strumenti di debito, crediti e altre attività (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Svalutazioni nette crediti commerciali e altre attività 40 43
Svalutazione/(riprese di valore) crediti verso clienti 30 37
Svalutazione/(riprese di valore) crediti diversi 10 6
Svalutazioni nette strumenti di debito e crediti dell'operatività finanziaria 15 (2)
Svalutazione/(riprese di valore) crediti dell'operatività finanziaria 1 -
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al FVTOCI 7 (1)
Svalutazione/(riprese di valore) strumenti di debito al Costo ammortizzato 7 (1)
Totale 55 41

L'incremento di 14 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 è riconducibile a maggiori svalutazioni su strumenti di debito al FVTOCI e al Costo ammortizzato (+15 milioni di euro). Le stime sono state in parte influenzate dall'effetto della crisi innescata dall'emergenza sanitaria in corso. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nella nota 6 – Analisi e presidio dei rischi.

C10 - PROVENTI (82 milioni di euro) E ONERI FINANZIARI (79 milioni di euro)

Proventi finanziari

tab C10.1 - Proventi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Proventi da società controllate e collegate 56 53
Interessi su finanziamenti 8 7
Interessi attivi su c/c di corrispondenza - 1
Dividendi da società collegate(1) 8 6
Altri proventi finanziari 40 39
Proventi da strumenti finanziari al FVTOCI 5 5
Interessi su titoli a reddito fisso 16 16
Differenziali maturati su strumenti finanziari derivati di Fair Value Hedging (11) (11)
Altri proventi finanziari 9 7
Proventi finanziari su crediti attualizzati(2) 3 4
Interessi di mora 18 14
Svalutazione crediti per interessi di mora (18) (14)
Altri proventi 6 3
Utili su cambi(1) 12 5
Totale 82 70

(1) A fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2020 i proventi finanziari al netto degli utili su cambi e dei dividendi da società collegate ammontano a 62 milioni di euro (59 milioni di euro nell'esercizio 2019).

(2) I proventi finanziari su crediti attualizzati riguardano gli interessi sui crediti verso il personale e verso INPS per accordi CTD.

L'incremento di 12 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 è principalmente dovuto a maggiori utili realizzati per l'adeguamento, al cambio di fine esercizio, di partite in valuta estera.

Oneri finanziari

tab. C10.2 - Oneri finanziari (milioni di euro)

Descrizione Note Esercizio
2020
Esercizio
2019
Oneri sulle passività finanziarie
su debiti per leasing
36
23
29
25
su debiti verso istituzioni finanziarie 11 2
su prestiti obbligazionari 1 1
da strumenti finanziari derivati 1 1
Componente finanziaria dell'accantonamento a TFR [tab. B5] 8 17
Componente finanziaria degli accantonamenti a fondi rischi [tab. B4] - 1
Svalutazione partecipazioni in società collegate(1) 11 -
Altri oneri finanziari 12 8
Perdite su cambi(1) 12 4
Totale 79 59

(1) Ai fini di raccordo con il Rendiconto finanziario, nell'esercizio 2020 gli oneri finanziari al netto delle perdite su cambi ammontano a 56 milioni di euro (55 milioni di euro nell'esercizio 2019).

L'incremento di 20 milioni di euro rispetto all'esercizio 2019 è principalmente dovuto a maggiori svalutazioni su partecipazioni in società collegate (+11 milioni di euro), a maggiori interessi su debiti verso istituzioni finanziarie (+9 milioni di euro), in parte compensato dalla riduzione degli oneri finanziari sull'accantonamento del TFR.

C11 – RETTIFICHE / (RIPRESE) DI VALORE SU ATTIVITA' FINANZIARIE ( milioni di euro)

tab. C11 - Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie (milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Svalutazione credito per interessi attivi su rimborso IRES - 45
Totale - 45

La voce al 31 dicembre 2019 accoglieva la svalutazione del credito per interessi attivi su rimborso IRES, si veda al riguardo quanto riportato nella nota A10 – Altri crediti e attività.

C12 - IMPOSTE SUL REDDITO (9 milioni di euro)

L'aliquota nominale dell'IRES è del 24%, mentre l'aliquota media teorica dell'IRAP è del 4,49%147. Il dettaglio delle imposte sul reddito è il seguente:

tab. C12 - Imposte sul reddito (milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRES IRAP Totale IRES IRAP Totale
Imposte correnti 47 22 69 60 34 94
Imposte differite attive (51) (12) (63) 59 10 69
Imposte differite passive - 3 3 (1) - (1)
Totale (4) 13 9 118 44 162

Le imposte sul reddito dell'esercizio comprendono l'effetto positivo di complessivi 38 milioni di euro, di natura non ricorrente, relativo, per 23 milioni di euro all'adesione al regime del "Patent Box" avvenuta a seguito dell'accordo stipulato in data 21 dicembre 2020 con l'Agenzia delle Entrate per il riconoscimento del contributo economico, riferito agli esercizi 2015-2019, e per 15 milioni di euro al beneficio fiscale connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito agli esercizi 2015-2016 per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione.

Il tax rate dell'esercizio 2020, ante rilevazione dei proventi di natura non ricorrente, è del 13,81%; il tax rate effettivo ammonta invece al 2,42% ed è così composto:

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Descrizione IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 333 823
Imposta teorica 80 24,0% 198 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (37) -11,25% (81) -9,83%
Imposte esercizi precedenti (3) -1,02% (6) -0,74%
Utili realizzati su partecipazioni - - (1) -0,04%
Rettifiche di valore su partecipazioni 3 0,86% 8 0,95%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti (10) -2,91% 6 0,73%
Sopravvenienze passive indeducibili 5 1,58% 5 0,59%
Imposte indeducibili 3 1,03% 3 0,40%
Altre (11) -3,18% (14) -1,74%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box e ACE) 30 9,10% 118 14,32%
Effetto fiscale Patent Box e ACE (34) -10,35% - -
Imposta effettiva (4) -1,25% 118 14,32%

tab. C12.1 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRES (milioni di euro)

147 L'aliquota nominale dell'IRAP è del 3,90% per la generalità dei soggetti e del 4,20% per i soggetti che esercitano attività di imprese concessionarie diverse da quelle di costruzione e gestione di autostrade e trafori (+/–0,92% per effetto delle maggiorazioni e agevolazioni regionali e +0,15% per effetto di ulteriori maggiorazioni per le regioni i cui bilanci hanno evidenziato un disavanzo sanitario).

tab. C12.2 - Riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva IRAP (milioni di euro)

Esercizio 2020 Esercizio 2019
Descrizione IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 333 823
Imposta teorica 15 4,49% 37 4,49%
Effetto delle variazioni in aumento / (dim.ne) rispetto all'imposta ordinaria
Dividendi da partecipazioni (7) -2,21% (16) -1,94%
Costo del personale indeducibile 12 3,52% 13 1,53%
Acc.ti netti a fondi rischi ed oneri e svalut.ne crediti 1 0,13% 6 0,73%
Rettifiche/(riprese) di valore su attività finanziarie - -0,03% 2 0,25%
Imposte esercizi precedenti (4) -1,28% - 0,00%
Altre - 0,09% 2 0,32%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 17 4,71% 44 5,38%
Effetto fiscale Patent Box (4) -1,04% - -
Imposta effettiva 13 3,67% 44 5,38%

Imposte correnti

tab. C12.3 - Movimentazione crediti/(debiti) imposte correnti (milioni di euro)

Imposte correnti 2020
Descrizione IRES IRAP
Crediti/ Crediti/ Totale
(Debiti) (Debiti)
Saldo al 1° gennaio (163) 10 (153)
Pagamenti 625 13 638
per acconti dell'esercizio corrente 428 13 441
per saldo esercizio precedente 197 - 197
Accantonamenti a Conto Economico (47) (22) (69)
per imposte correnti (81) (26) (107)
per effetto fiscale Patent Box e ACE 34 4 38
Accantonamenti a Patrimonio Netto 1 - 1
Consolidato fiscale (279) - (279)
Saldo al 31 dicembre 137 1 138
di cui:
Crediti per imposte correnti 138 5 143
Debiti per imposte correnti (1) (4) (5)

In base allo IAS 12 - Imposte sul reddito, dove applicabile, i crediti per IRES e IRAP versati sono compensati con i Debiti per imposte correnti trattandosi di diritti e obbligazioni verso una medesima Autorità fiscale da parte di un unico soggetto passivo di imposta che ha diritto di compensazione e intende esercitarlo.

I crediti/(debiti) per imposte correnti al 31 dicembre 2020 comprendono:

• un credito di complessivi 58 milioni di euro riferito a tutte le società partecipanti al consolidato fiscale determinato dagli acconti IRES e IRAP versati, dai crediti IRAP rivenienti dal precedente esercizio e dall'effetto positivo derivante dal beneficio fiscale del Patent Box per gli esercizi 2017-2019 (15 milioni di euro) al netto degli accantonamenti IRES e IRAP dell'esercizio 2020;

  • crediti per complessivi 39 milioni di euro, di cui 23 milioni di euro relativi al beneficio fiscale riconosciuto alla Società per Patent Box e ACE per gli esercizi 2015-2016 e 16 milioni di euro relativi al credito per Patent Box trasferito dalla controllata Poste Vita SpA a Poste Italiane. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • il residuo credito per imposta sostitutiva di 27 milioni di euro relativo all'affrancamento effettuato dalla Società nel corso dell'esercizio 2018, ai sensi dell'art. 15 comma 10 ter del D.L. 29 novembre 2008 n. 185, dei maggiori valori, risultanti dalle Note al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2017, dell'avviamento e delle altre attività immateriali relativi all'acquisizione della partecipazione nella società FSIA Investimenti Srl;
  • crediti per complessivi 9 milioni di euro iscritti a seguito delle risposte ricevute su due istanze di interpello presentate all'Agenzia delle Entrate sulla corretta applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15. Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative;
  • il residuo credito IRES di 4 milioni di euro da recuperare sulla mancata deduzione dell'IRAP derivante dalle istanze presentate ai sensi dell'art. 6 del D.L. 29 novembre 2008, n. 185 e dell'art. 2 del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201, che hanno previsto una parziale deducibilità dell'IRAP ai fini IRES (al riguardo, si veda quanto riportato sui crediti per relativi interessi nella nota A10).

Imposte differite

Al 31 dicembre 2020, i crediti/(debiti) per Imposte differite sono di seguito dettagliati:

tab. C12.4 - Imposte differite (milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.20
Saldo al
31.12.19
Imposte differite attive
Imposte differite passive
579
(982)
675
(666)
Totale (403) 9
di cui Patrimonio BancoPosta
Imposte differite attive
Imposte differite passive
130
(979)
312
(662)

Di seguito vengono illustrati i movimenti dei debiti e crediti per imposte differite:

tab. C12.5 - Movimentazione dei (debiti) e crediti per imposte differite (milioni di euro)
Descrizione
Note
Esercizio
2020
Saldo al 1° gennaio 9
Proventi/(Oneri) netti imputati a Conto Economico
Proventi/(Oneri) netti imputati a Patrimonio Netto
[tab. C12.8] 60
(472)
Saldo al 31 dicembre (403)

I movimenti delle Imposte differite attive e passive ripartite in base ai principali fenomeni che le hanno generate sono indicati nelle tabelle che seguono:

tab. C12.6 - Movimentazione delle Imposte differite attive (milioni di euro) Descrizione Invest.ti Immob.ri Attività e passività finanziarie Fondi a copertura perdite attese Fondi per rischi e oneri Attualizzazione Fondo TFR Passività derivanti da contratto Altre Totale Saldo al 1° gennaio 2020 18 234 85 237 36 13 52 675 Proventi/(Oneri) imputati a CE - - 2 69 - 1 (9) 63 Proventi/(Oneri) imputati a PN - (159) - - - - - (159) Saldo al 31 dicembre 2020 18 75 87 306 36 14 43 579

tab. C12.7 - Movimentazione delle Imposte differite passive (milioni di euro)

Descrizione Attività e
passività
finanziarie
Plusval.ze
rateizzate
Altre Totale
Saldo al 1° gennaio 2019 373 - 2 375
Oneri/(Proventi) imputati a CE - - (1) (1)
Oneri/(Proventi) imputati a PN 291 - - 291
Saldo al 1° gennaio 2020 664 - 1 665
Oneri/(Proventi) imputati a CE 2 1 - 3
Oneri/(Proventi) imputati a PN 313 - - 313
Saldo al 31 dicembre 2020 979 1 1 981

Al 31 dicembre 2020 le Imposte differite attive e passive riferite direttamente a voci incluse nel Patrimonio netto sono le seguenti:

tab. C12.8 - Imposte differite imputate a Patrimonio netto (milioni di euro)
Maggior/(Minor) Patrimonio netto
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Riserva fair value per attività finanziarie al FVTOCI (479) (417)
Riserva cash flow hedge per strumenti derivati di copertura 7 (11)
Utili / (Perdite) attuariali da TFR - 17
Totale (472) (411)

6.5 PARTI CORRELATE

Rapporti patrimoniali e economici con entità correlate

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 Dicembre 2020 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.2020
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 23 1 - 26 4 4 -
CLP ScpA - - 2 - - - - 97 -
Consorzio PosteMotori - - 13 - - 27 - 1 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - 1 - - - 43 -
EGI SpA - - 1 - - 1 46 13 1
Poste Air Cargo Srl - 11 2 - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - 9 - - 17 - - -
Poste Vita SpA - 251 244 - - 492 174 1 136
Postel SpA - 16 40 1 - 2 - 23 1
PostePay SpA 72 - 459 26 - 7.049 550 377 -
SDA Express Courier SpA - 72 78 14 - 4 - 225 1
sennder Italia SpA - 5 - - - - - - -
Milkman Deliveries SpA - - - - - - - 3 -
Controllate indirette
Kipoint SpA - - - - - 1 - 1 -
Poste Assicura SpA - - 19 - - 18 - - 2
Poste Welfare Servizi Srl - - 2 - - 14 - - -
Poste Insurance Broker - - - - - 1 - - -
Collegate
FSIA Investimenti Srl - 21 - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.340 - 143 3 1.991 3.588 3 4 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.302 - 432 - - - - - -
Gruppo Enel - - 23 - - - - - -
Gruppo Eni - - 2 - - - - 8 -
Gruppo Leonardo - - 1 - - - - 24 -
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 248 - 3 - 1 1.018 - - -
Gruppo Invitalia - 50 1 - - - - - -
Altre correlate esterne - - 11 - - - 3 - 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate (6) (21) (40) - - - - - -
Totale 10.956 405 1.468 46 1.992 12.258 780 824 213

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 Dicembre 2019
Saldo al 31.12.2019
Denominazione Att. finanziarie
BancoPosta
Attività
finanziarie
Cred. comm.li Altri crediti e
attività
Disponibilità
liquide e mezzi
equivalenti
Pass. finanziarie
BancoPosta
Passività finanz. Deb. comm.li Altre pass.
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 22 - - 16 3 12 2
CLP ScpA - - 14 - - 1 - 105 -
Consorzio PosteMotori - - 21 - - 44 - 2 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - - 29 -
EGI SpA - - 1 1 - 13 43 10 -
Poste Air Cargo Srl - 13 4 1 - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - 6 - - 12 - 1 -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione)
Poste Vita SpA
-
-
-
251
5
147
-
207
-
-
2
237
-
103
-
1
-
-
Postel SpA - 13 46 1 - 7 - 25 1
PostePay SpA 50 - 121 40 - 5.222 398 88 21
SDA Express Courier SpA - 60 85 2 - 4 - 145 17
Controllate indirette
Kipoint SpA - - - - - 1 - - -
Poste Assicura SpA - - 8 4 - 8 - - -
Poste Welfare Servizi Srl - - - - - 8 - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 7.066 - 188 4 495 4.542 4 9 8
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.948 - 452 - - - - - -
Gruppo Enel - - 25 - - - - - -
Gruppo Eni - - 8 - - - - 9 -
Gruppo Leonardo - - 1 - - - - 45 -
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 143 - 8 - - 400 - - -
Gruppo Invitalia - 49 2 - - - - - -
Altre correlate esterne - - 12 - - - 5 15 64
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (4) (20) (40) - - - - - -
Totale 11.203 366 1.136 260 495 10.517 556 496 113

Al 31 dicembre 2020 i Fondi per rischi e oneri complessivamente stanziati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale ammontano a 71 milioni di euro (70 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Rapporti economici con entità correlate (milioni di euro)
Esercizio 2020
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi
finanziari
Immob., imp. e
macchin.
Attività
immateriali
Costi per
beni e servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del
lavoro
Altri costi e
oneri
Rettifiche/ (riprese) di
valore su strumenti di
debito, credito e altre
attività
Oneri
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 62 17 - - - 13 - (1) - - -
CLP ScpA 1 - - 3 - 233 - - 3 - -
Consorzio PosteMotori 39 - - - - - - - 1 - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - 2 26 - - - - -
EGI SpA - 1 - - - 82 - - - - 1
Indabox Srl - - - - - - - - 1 - -
PatentiViaPoste ScpA 24 - - - - - - - - - -
Poste Vita SpA 463 - 47 - - - - (1) - - -
Postel SpA 11 2 - - - 30 - 3 - - -
PostePay SpA 367 144 - - - 317 29 - - - -
SDA Express Courier SpA 15 2 1 - - 660 - (2) - - -
Milkman Deliveries SpA - - - - - - - - 3 - -
Controllate indirette
Poste Assicura SpA 43 - - - - - - - - - -
Poste Welfare Servizi Srl 2 - - - - - - - - - -
Collegate
Gruppo Anima 3 - 8 - - - - - - - 11
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 401 - - 1 - 2 5 - - 2 1
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.922 - - - - - - - - - 2
Gruppo Enel 42 - - - - - - - - - -

Gruppo Eni 13 - - - - 24 - - - - - Gruppo Leonardo - - - - 13 28 - - - - - Gruppo Monte dei Paschi 15 - - - - - - - - - - Gruppo Invitalia 1 - - - - - - - - - - Altre correlate esterne 12 - - - - - - 74 - - - Totale 3.436 166 56 4 15 1.418 34 73 8 2 15

Rapporti economici con entità correlate (milioni di euro)
Esercizio 2019
Ricavi Costi
Investimenti Spese correnti
Denominazione Ricavi e proventi Altri ricavi e
proventi
Proventi finanziari Immob., imp. e
macchin.
Attività immateriali Costi per beni e
servizi
Oneri
dell'operativià
finanziaria
Costo del lavoro Altri costi e oneri Rettifiche/ (riprese)
di valore su
strumenti di debito,
credito e altre
attività
Oneri finanziari Rettifiche/
(riprese) di valore
su attività
finanziari
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR 66 30 - - - 11 - (1) - - - -
CLP ScpA 5 - - 4
2
171 - - 3 - - -
Consorzio PosteMotori 42 - - - - - - - 2 - - -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - 2 23 - - - - - -
EGI SpA - - - - - 97 - - - - 1 -
PatentiViaPoste ScpA 26 - - - - - - - - - - -
Poste Vita SpA 445 285 46 - - - - - - - - -
Postel SpA 10 2
-
- - 32 - 3 - - - -
PostePay SpA 397 36 - - - 326 22 - - - - -
Risparmio Holding SpA - 1
-
- - - - - - - - -
SDA Express Courier SpA 17 2
1
- - 210 - 8 - - - -
Controllate indirette
Kipoint SpA - - - - - 1 - - - - - -
Poste Assicura SpA 40 - - - - - - - - - - -
Collegate
Gruppo Anima 3 - 6 - - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 466 - - - - 1 5 - 1 - - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 1.875 - - - - - - - - 1 1 -
Gruppo Enel 57 - - - - - - - - - - -
Gruppo Eni 19 - - - - 26 - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - 3 19 - - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi di Siena 16 - - - - - - - - - - -
Gruppo Invitalia 1 - - - - - - - - - - -
Altre correlate esterne 38 - - - - 3 - 49 - - - -
Totale 3.523 356 53 4
7
920 27 59 6 1 2
-

Al 31 dicembre 2020 gli accantonamenti netti a fondi rischi e oneri effettuati a fronte di probabili passività da sostenersi verso entità correlate esterne alla Società e riferiti principalmente a rapporti di natura commerciale sono pari a 1 milione di euro (1 milione di euro al 31 dicembre 2019).

La natura dei principali rapporti sopradescritti con entità correlate esterne è riassunta di seguito:

  • I corrispettivi riconosciuti dal MEF si riferiscono principalmente al compenso per l'espletamento del Servizio Universale (OSU), alla remunerazione dei servizi di gestione dei conti correnti postali, alla remunerazione dei servizi delegati, per spedizioni senza la materiale affrancatura e per il servizio integrato notifiche.
  • I corrispettivi riconosciuti dalla CDP SpA si riferiscono principalmente alla remunerazione per l'espletamento del servizio di raccolta del risparmio postale.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Enel si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza massiva senza materiale affrancatura. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas ed energia elettrica.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo ENI si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza. I costi sostenuti si riferiscono principalmente alla fornitura di gas e carburanti per moto e autoveicoli.
  • Gli acquisti effettuati dal Gruppo Leonardo si riferiscono principalmente alla fornitura da parte di Leonardo SpA di apparati e interventi di manutenzione e assistenza tecnica su impianti di meccanizzazione della corrispondenza, ad assistenza sistemistica e informatica per la creazione di archivi gestionali, di servizi di consulenza specialistica, manutenzione software, forniture di licenze software e di hardware.
  • I corrispettivi riconosciuti dal Gruppo Monte dei Paschi di Siena si riferiscono principalmente a compensi per spedizioni di corrispondenza.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Incidenza delle operazioni o posizioni con parti correlate

L'incidenza delle operazioni con parti correlate sulla situazione patrimoniale, sul risultato economico e sui flussi finanziari è indicata nella seguente tabella di sintesi:

Incidenza delle operazioni con parti correlate (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%) Totale voce di
bilancio
Totale entità
correlate
Incidenza (%)
Rapporti patrimoniali
Attività finanziarie BancoPosta 91.453 10.956 12,0 76.396 11.203 14,7
Attività finanziarie 872 405 46,4 941 367 39,0
Crediti commerciali 2.984 1.468 49,2 2.385 1.139 47,8
Altri crediti e attività 2.478 46 1,9 2.455 260 10,6
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.029 1.992 49,4 1.206 495 41,0
Fondi per rischi e oneri 1.309 71 5,4 1.130 70 6,2
Passività finanziarie BancoPosta 94.946 12.258 12,9 77.937 10.518 13,5
Passività finanziarie 4.339 780 18,0 2.301 557 24,2
Debiti commerciali 2.121 824 38,8 1.598 497 31,1
Altre passività 2.990 213 7,1 2.961 114 3,9
Rapporti economici
Ricavi e proventi 8.226 3.436 41,8 8.541 3.524 41,3
Altri ricavi e proventi 299 166 55,4 478 358 74,9
Costi per beni e servizi 2.318 1.419 61,2 1.854 922 49,7
Oneri dell'operatività finanziaria 235 34 14,5 100 27 27,0
Costo del lavoro 5.446 73 1,3 5.702 58 1,0
Altri costi e oneri 67 16 23,8 196 6 3,1
Oneri finanziari 79 14 17,6 59 3 5,1
Proventi finanziari 82 56 68,3 70 54 77,1
Flussi finanziari
Flusso di cassa netto da/(per) attività operativa 2.147 2.231 n.a. 49 780 n.a.
Flusso di cassa netto da/(per) attività di investimento (630) (41) 6,5 (736) (50) 6,8
Flusso di cassa da/(per) attività di finanziamento e operazioni con
gli azionisti
(1.306) (211) 16,2 (234) (60) 25,6

Dirigenti con responsabilità strategiche

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori della Società, i membri del Collegio Sindacale e dell'Organismo di Vigilanza, i Responsabili di primo livello organizzativo e il Dirigente Preposto di Poste Italiane. Le relative competenze al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali sono di seguito rappresentate:

Competenze lorde Dirigenti con responsabilità strategiche (migliaia di euro)
Descrizione 31.12.2020 31.12.2019
Competenze con pagamento a breve/medio termine 10.625 12.505
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 544 510
Altri benefici con pagamento a lungo termine 3.162 1.855
Benefici per la cessazione del rapporto di lavoro - 1.704
Pagamenti basati su azioni 2.176 4.906
Totale 16.507 21.480
Compensi e spese Sindaci (migliaia di euro)
Descrizione 31.12.2020 31.12.2019
Compensi 268 247
Spese 39 20
Totale 307 267

Le competenze sostenute per l'Organismo di Vigilanza della Società ammontano, per l'esercizio 2020, a circa 96 migliaia di euro. Nella determinazione delle stesse non si tiene conto dei compensi attribuiti ai dirigenti di Poste Italiane membri dell'OdV, che sono riversati al datore di lavoro.

Nel corso dell'esercizio non sono stati erogati finanziamenti a dirigenti con responsabilità strategiche e al 31 dicembre 2020 la Società non è creditrice per finanziamenti loro concessi.

Operazioni con fondo pensioni per dipendenti

Poste Italiane SpA e le società controllate che applicano il CCNL aderiscono al Fondo Pensione Fondoposte, ossia il Fondo Nazionale di Pensione Complementare per il Personale di Poste Italiane SpA costituito il 31 luglio 2002 nella forma di associazione senza scopo di lucro. Gli organi del Fondo sono l'Assemblea dei Delegati, il Consiglio di Amministrazione, il Presidente e il Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione ed il Collegio dei Revisori contabili. La rappresentanza delle imprese e dei lavoratori negli organi del Fondo è disciplinata secondo il principio di pariteticità. La partecipazione degli associati alla vita del fondo è garantita mediante l'elezione diretta dei delegati nell'Assemblea.

6. ANALISI E PRESIDIO DEI RISCHI

PREMESSA

La nota "Analisi e presidio dei rischi" è comune al Gruppo Poste Italiane e a Poste Italiane SpA, e include la trattazione relativa sia ai rischi di natura finanziaria (ai sensi dell'IFRS 7) sia ai rischi di altra natura per i quali si ritiene opportuno/necessario dare informativa. Le informazioni quantitative relative alla sola Poste Italiane SpA sono riportate in un paragrafo dedicato nell'ambito della presente nota, se non diversamente indicato. Per maggiori approfondimenti circa i rischi di altra natura, in particolare con riferimento al rischio Covid, si rimanda a quanto riportato nel capitolo 5 "Rischi e opportunità" al paragrafo "Gestione della pandemia da Covid-19" della Relazione sulla gestione.

L'informativa fornita è, inoltre, conforme alle disposizioni dei Public Statement ESMA pubblicati nel corso dell'esercizio 2020148.

RISCHI FINANZIARI

Di seguito si riporta il presidio dei rischi finanziari al 31 dicembre 2020, secondo l'impostazione prevista dal principio contabile internazionale IFRS 7 – Strumenti finanziari: informazioni integrative.

La gestione delle operazioni d'impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta e a Poste Italiane sono affidate a BancoPosta Fondi SpA SGR.

Le attività di finanza di Poste Italiane SpA, relative alla tesoreria e alle operazioni di funding a medio lungo termine, anche sul mercato dei capitali, nonché le iniziative di finanza straordinaria ed agevolata sono affidate alla funzione Amministrazione, Finanza e Controllo della Capogruppo.

La gestione finanziaria del Gruppo e dei connessi profili di rischio è principalmente riconducibile a Poste Italiane SpA e al gruppo assicurativo Poste Vita.

• Con riferimento a Poste Italiane SpA, la gestione finanziaria è rappresentata prevalentemente dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e dalle operazioni di finanziamento dell'attivo e impiego della liquidità propria.

L'operatività del Patrimonio BancoPosta è costituita, in particolare, dalla gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e dalla gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi. Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro149, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF. Il profilo di impieghi si basa sulle risultanze

149 Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano (come disposto dalla Legge del 27 dicembre 2006 n.296 e successive modifiche previste dalla Legge di stabilità 2015, n.190 del 23 dicembre 2014).

148 Comunicazione dell'ESMA del 25 marzo 2020 "Public Statement 32-63-951. Accounting implications of the COVID 19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9".

Comunicazione dell'ESMA del 28 ottobre 2020 "Public Statement 32-63-1041. European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports."

delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti, al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità. Le disposizioni prudenziali introdotte con il 3° aggiornamento della circolare 285/2013 di Banca d'Italia equiparano Bancoposta alle banche sotto il profilo dei controlli, stabilendo che le relative attività siano esercitate nel rispetto delle disposizioni del TUB e del TUF. Il Patrimonio Bancoposta deve disporre pertanto di un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare 285150, che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF151), il contenimento del rischio entro i limiti indicati dal RAF, la salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite e l'individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si segnala che a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta, dovuto prevalentemente all'effetto della pandemia che ha determinato un aumento della giacenza sui conti, e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato, nel corso dell'anno, valori decrescenti, attestandosi al 31 dicembre 2020 al 2,65%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale derivante dal computo della porzione di risultato dell'esercizio 2020, non oggetto di distribuzione.

Per quanto riguarda invece le attività non comprese nel Patrimonio BancoPosta, e in particolare la gestione della liquidità propria, la Capogruppo, in base ad apposite linee guida in materia di investimento, si può avvalere di strumenti di impiego quali: titoli di Stato, titoli corporate/bancari di elevato standing creditizio e depositi bancari a termine. Integra tali forme tecniche la gestione della liquidità propria con lo strumento del conto corrente postale, assoggettato allo stesso vincolo di impiego della raccolta effettuata da correntisti privati.

• Gli strumenti finanziari detenuti da Poste Vita SpA si riferiscono prevalentemente agli investimenti effettuati a copertura delle obbligazioni contrattuali assunte nei confronti degli assicurati, relative a polizze vita di tipo tradizionale rivalutabile e a prodotti unit linked. Ulteriori investimenti in strumenti finanziari sono relativi agli impieghi del Patrimonio libero della Compagnia.

Le polizze vita di tipo tradizionale (Ramo I e V) si riferiscono principalmente a prodotti che prevedono la rivalutazione della prestazione assicurata parametrata al rendimento realizzato dalla gestione di attività finanziarie iscritte in fondi aventi una particolare autonomia, seppur soltanto contabile, all'interno del patrimonio complessivo della Compagnia (cd. Gestioni separate). Per le polizze collocate in esercizi precedenti, la Compagnia ha prestato la garanzia di un tasso di rendimento minimo da riconoscere alla scadenza della polizza (al 31 dicembre 2020 per le polizze in essere, il minimo garantito è compreso tra - 1,4% e 2,13%). Gli utili e perdite da valutazione vengono integralmente retrocessi agli assicurati e rilevati

151 Quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

150 Cfr. in particolare le previsioni contenute nella Parte Prima - Titolo IV - Capitolo 3.

in apposita riserva tecnica in base al metodo dello shadow accounting. La tecnica di calcolo utilizzata per l'applicazione di tale metodo si basa sulla determinazione del rendimento prospettico di ogni Gestione separata, tenendo conto di un ipotetico realizzo delle plusvalenze e minusvalenze latenti lungo un orizzonte temporale coerente con le caratteristiche delle attività e passività presenti nel portafoglio (nota 2.3 in relazione ai Contratti assicurativi).

L'impatto economico dei rischi finanziari sugli investimenti può essere in tutto o in parte assorbito dalle passività assicurative. In particolare, tale assorbimento è generalmente funzione del livello e struttura delle garanzie di rendimento minimo (per le polizze di nuova emissione non è previsto un rendimento minimo garantito) e dei meccanismi di partecipazione all'utile della "Gestione separata" per l'assicurato. La sostenibilità dei rendimenti minimi viene valutata dalla Compagnia attraverso periodiche analisi, effettuate con l'ausilio di un modello interno finanziario-attuariale (Asset Liability Management), che, per singola Gestione separata, simula l'evoluzione del valore delle attività finanziarie e dei rendimenti attesi, sia nell'ipotesi di uno "scenario centrale" (basato su ipotesi finanziarie e commerciali correnti) sia nell'ipotesi di scenari di stress e di diversi sviluppi commerciali. Tale modello consente una gestione quantitativa dei rischi assunti da Poste Vita SpA, favorendo una riduzione della volatilità degli utili e un'allocazione ottimale delle risorse finanziare.

I prodotti di tipo unit linked, c.d. di Ramo III, si riferiscono invece a polizze che prevedono l'investimento del premio versato in fondi comuni d'investimento. La Compagnia svolge una costante attività di monitoraggio sull'evoluzione del profilo di rischio dei singoli prodotti.

Le politiche di investimento della Compagnia assicurativa danni Poste Assicura SpA hanno lo scopo di preservare la solidità patrimoniale dell'Azienda, così come delineato dalla delibera quadro approvata dal Consiglio di Amministrazione di Poste Vita SpA del 28 luglio 2020. Periodicamente vengono svolte analisi circa il contesto macroeconomico, il trend di mercato delle differenti asset class e i relativi riflessi sulla gestione integrata attivi-passivi che, per il business danni, è rivolta alla ottimale gestione della liquidità per far fronte alle richieste di indennizzo.

Nel contesto sopra descritto, gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva implementazione di adeguati strumenti informatici.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Poste Italiane SpA.

Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

• il Comitato Controllo e Rischi istituito nel 2015, ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario.

  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata.
  • il Comitato Investimenti della Compagnia assicurativa Poste Vita SpA, sulla base delle analisi effettuate dalle competenti Funzioni aziendali, svolge funzioni consultive all'Alta Direzione in merito alla definizione della strategia di investimento, all'attuazione e al monitoraggio della stessa;
  • apposite funzioni istituite presso la Capogruppo e presso le società partecipate che esercitano attività finanziarie e assicurative (Bancoposta Fondi SpA SGR e Poste Vita SpA) svolgono l'attività di Misurazione e Controllo Rischi in ottemperanza al principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione; i risultati di tali attività sono esaminati nell'ambito di appositi Comitati con funzione consultiva e aventi il compito di valutare in maniera integrata i principali profili di rischio.

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Gruppo Poste Italiane

Rischio di tasso di interesse sul fair value

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono principalmente agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulla componente fissa degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration dello strumento finanziario.

La sensitività al rischio di tasso delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sul fair value, effettuata al 31 dicembre 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 131.294 156.635 (10.061) 10.068 (8.669) 8.669 - - (1.392) 1.399
Titoli a reddito fisso 130.794 156.095 (10.058) 10.065 (8.666) 8.666 - - (1.392) 1.399
Altri investimenti 500 540 (3) 3 (3) 3 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.930 3.339 (325) 325 (322) 322 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 1.890 1.992 (89) 89 (86) 86 (3) 3 - -
Altri investimenti* 40 1.347 (236) 236 (236) 236 - - - -
Strumenti finanziari derivati 268 - 19 (20) - - - - 19 (20)
Cash flow Hedging 268 - 19 (20) - - - - 19 (20)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 3.110 (69) 237 (254) 74 (74) - - 163 (180)
Cash flow Hedging 1.850 (59) 163 (180) - - - - 163 (180)
Fair value Hedging 1.260 (10) 74 (74) 74 (74) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 136.602 159.905 (10.130) 10.119 (8.917) 8.917 (3) 3 (1.210) 1.199
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 123.884 139.821 (7.638) 7.625 (6.550) 6.550 - - (1.088) 1.075
Titoli a reddito fisso 123.384 139.282 (7.635) 7.622 (6.547) 6.547 - - (1.088) 1.075
Altri investimenti 500 539 (3) 3 (3) 3 - - - -
Attività finanziarie al FVTPL 1.431 2.459 (281) 281 (278) 278 (3) 3 - -
Titoli a reddito fisso 1.396 1.499 (58) 58 (55) 55 (3) 3 - -
Altri investimenti* 35 960 (223) 223 (223) 223 - - - -
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.450 (43) 72 (77) 4 (4) - - 68 (73)
Cash flow Hedging 1.330 (42) 68 (73) - - - - 68 (73)
Fair value Hedging 120 (1) 4 (4) 4 (4) - - - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 126.765 142.237 (7.847) 7.829 (6.824) 6.824 (3) 3 (1.020) 1.002

Le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo che rilevano al rischio in commento, riguardano principalmente:

  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 94.802 milioni di euro; di tale importo, 92.577 milioni di euro sono a copertura di impegni contrattuali di Ramo I e V collegati alle Gestioni separate e 2.225 milioni di euro riferiti al patrimonio libero della Compagnia;
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un fair value complessivo di 42.638 milioni di euro, costituiti da: titoli a tasso fisso per 17.190 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.257 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.657milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile, mediante contratti derivati di fair value hedge per 20.535 milioni di euro (di cui 18.096 milioni di euro forward start);
  • altri titoli di debito non governativi del portafoglio di Poste Vita SpA per un fair value complessivo di 18.500 milioni di euro, principalmente posti a copertura di impegni assunti nei confronti degli assicurati.
  • titoli di Stato a reddito fisso detenuti da Poste Assicura SpA per un fair value complessivo di 204 milioni di euro

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico che rilevano al rischio in commento sono detenute quasi interamente da Poste Vita SpA e poste principalmente a copertura degli impegni assunti verso gli assicurati. Attengono a una quota degli investimenti impiegata in titoli a reddito fisso per complessivi 1.992 milioni di euro e alla posizione in Altri investimenti costituita principalmente da quote di fondi comuni per 1.347 milioni di euro.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio in commento riguarda principalmente:

  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nominale di 1.800 milioni di euro classificati come derivati di copertura di cash flow hedge, stipulati dal Patrimonio BancoPosta;
  • un contratto derivato stipulato dalla Capogruppo e finalizzato alla protezione dei flussi finanziari relativi al Prestito obbligazionario a tasso variabile per un valore nominale di 50 milioni di euro.;
  • cinque operazioni di vendita a termine di fair value hedge sul Titolo Governativo "BTPS 0,85%" per un valore nominale di 1.260 milioni di euro stipulato nell'esercizio in commento da Poste Vita SpA.

Al 31 dicembre 2020, con riferimento all'esposizione al rischio di tasso dovuta alla durata media finanziaria dei portafogli, la duration152 degli impieghi complessivi BancoPosta è passata da 5,53 a 6,16. Con riguardo invece alle polizze di Ramo I e V emesse dalla Compagnia Poste Vita SpA, la duration degli attivi a copertura è passata da 7,02 al 31 dicembre 2019 a 7,72 al 31 dicembre 2020, mentre la duration delle passività è passata da 9,24 a 10,24 (la valutazione della duration è stata effettuata mediante la nuova metodologia della Coherent Duration153). Gli strumenti finanziari a copertura delle Riserve tecniche di Ramo III hanno invece scadenza coincidente con quella delle passività.

Rischio spread

È il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente. Il fenomeno è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi e corporate, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei Titoli emessi o garantiti dallo Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica Italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse c.d. "risk free". Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti, in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

L'esercizio 2020, a causa delle misure di politica monetaria adottate dalla BCE per attenuare l'impatto della pandemia di coronavirus sull'economia dell'area euro, è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 1,4% a 0,5%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 111 punti base rispetto ai 160 dello scorso anno. Tali movimenti hanno determinato un aumento del prezzo dei titoli e una conseguente riduzione del loro rendimento

Di seguito il dettaglio degli effetti prodotti sul portafoglio del Gruppo nel periodo in commento:

  • (i) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto da Poste Italiane SpA (nozionale di circa 34 miliardi di euro) ha subito una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 4 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 2 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione positiva del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto consolidato per circa 2 miliardi di euro;
  • (ii) il portafoglio Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo detenuto dal Gruppo assicurativo Poste Vita (nozionale dei titoli a reddito fisso di circa 97 miliardi) ha registrato una variazione di fair value positiva complessiva di circa 6 miliardi di euro

153 Le Coherent Duration degli attivi e dei passivi sono definite come variazioni del valore dell'attivo e del passivo, rapportate all'ammontare complessivo degli attivi esposti al rischio tasso, a seguito di shock paralleli dei tassi di interesse al rialzo e al ribasso di 10 bp.

152 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

quasi interamente retrocessa agli assicurati e rilevata in apposita riserva tecnica con il meccanismo dello shadow accounting.

La sensitività allo spread è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività154 al rischio spread effettuata al 31 dicembre 2020 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nominale Fair value +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 33.969 43.046 (4.377) 5.228 (4.377) 5.228
Titoli a reddito fisso 33.969 43.046 (4.377) 5.228 (4.377) 5.228
Strumenti finanziari derivati 268 - 19 (21) 19 (21)
Cash flow Hedging 268 - 19 (21) 19 (21)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.800 (54) 170 (188) 170 (188)
Cash flow Hedging 1.800 (54) 170 (188) 170 (188)
Variabilità al 31 dicembre 2020 36.037 42.992 (4.188) 5.019 (4.188) 5.019
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 31.670 37.323 (3.464) 4.062 (3.464) 4.062
Titoli a reddito fisso 31.670 37.323 (3.464) 4.062 (3.464) 4.062
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1.280 (36) 70 (74) 70 (74)
Cash flow Hedging 1.280 (36) 70 (74) 70 (74)
Variabilità al 31 dicembre 2019 32.950 37.287 (3.394) 3.988 (3.394) 3.988

Poste Italiane SpA - Rischio spread su fair value

Per completezza di informazione, si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili interamente al BancoPosta che al 31 dicembre 2020 ammontano a 33.254 milioni di euro (nominale di 26.157 milioni di euro) e il cui fair value è di 34.760 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 4,3 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei "fondi propri" utili ai fini di vigilanza.

154 Ai fini della sensitivity è stata utilizzata la curva tasso swap e la curva BTP (tasso swap a 10 anni pari a -26,4 bps e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni pari a 80,7 bps).

Gruppo Poste Vita - Rischio spread su fair value (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
Nozionale Fair Value +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
Attività finanziarie al FVTPL
97.294
96.794
500
1.930
113.557
113.017
540
3.339
(9.456)
(9.441)
(15)
(346)
9.456
9.441
15
346
(9.346)
(9.331)
(15)
(343)
9.346
9.331
15
343
-
-
-
(3)
-
-
-
3
(110)
(110)
-
-
110
110
-
-
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
1.890
40
-
1.992
1.347
(109)
(237)
109
237
(106)
(237)
106
237
(3)
-
3
-
-
-
-
-
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value Hedging
1.260
1.260
(10)
(10)
74
74
(74)
(74)
74
74
(74)
(74)
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2020 100.484
-
116.886 (9.728) 9.728 (9.615) 9.615 (3) 3 (110) 110
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
92.183
91.683
500
102.466
101.927
539
(8.118)
(8.098)
(20)
8.118
8.098
20
(8.013)
(7.993)
(20)
8.013
7.993
20
-
-
-
-
-
-
(105)
(105)
-
105
105
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti*
1.431
1.396
35
2.459
1.499
960
(555)
(331)
(224)
555
331
224
(543)
(319)
(224)
543
319
224
(12)
(12)
-
12
12
-
-
-
-
-
-
-
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati
Fair value Hedging
120
120
(1)
(1)
4
4
(4)
(4)
4
4
(4)
(4)
-
-
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2019 93.734 104.924 (8.669) 8.669 (8.552) 8.552 (12) 12 (105) 105

(*) Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Per completezza di informazione, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato riferibili al Gruppo Poste Vita che al 31 dicembre 2020 ammontano a 1.858 milioni di euro (nozionale di 1.794 milioni di euro) e il cui fair value è di 2.191 milioni di euro, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 175 milioni di euro.

Oltre che con l'analisi di sensitività sopra menzionata, Poste Italiane SpA e il Gruppo Poste Vita monitorano il rischio Spread mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR - Value at Risk) stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi ad uno shift parallelo di tutta la curva.

Di seguito, i valori della massima perdita potenziale, computata al 31 dicembre 2020 limitatamente, per rilevanza, alle posizioni della Capogruppo e del Gruppo Poste Vita.

Poste Italiane SpA - Analisi di VAR (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al rischio
Nominale Fair value SpreadVaR
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI (*) 33.969 43.046 231
Titoli a reddito fisso 33.969 43.046 231
Variabilità al 31 dicembre 2020 33.969 43.046 231
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI (*) 31.670 37.323 308
Titoli a reddito fisso 31.670 37.323 308
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.670 37.323 308

*Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Esposizione al rischio
Descrizione
Nominale
Fair value
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI*
97.294
113.557
Titoli a reddito fisso
96.794
113.017
Altri investimenti
500
540
(milioni di euro)
SpreadVaR
364
384
-
Attività finanziarie al FVTPL
1.930
3.339
7
Titoli a reddito fisso
1.890
1.992
4
Altri investimenti**
40
1.347
3
Variabilità al 31 dicembre 2020
99.224
116.896
-
365
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI*
92.183
102.466
981
Titoli a reddito fisso
91.683
101.927
1.003
Altri investimenti
500
539
-
Attività finanziarie al FVTPL
1.431
2.459
8
Titoli a reddito fisso
1.396
1.499
7
Altri investimenti**
35
960
1
Variabilità al 31 dicembre 2019
93.614
104.925
980

* Il VAR indicato in corrispondenza degli strumenti finanziari derivati si riferisce ai soli Acquisti a termine mentre il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

** Per gli Altri investimenti relativi ai Fondi comuni di investimento, il valore nominale indica il numero delle quote possedute senza tener conto del valore facciale del titolo di capitale

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

È definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di interesse sul mercato. Può derivare dal disallineamento - in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze - delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (c.d. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi.

Le analisi che seguono si riferiscono agli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul conseguimento di flussi finanziari derivanti da titoli a tasso variabile o resi tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

L'analisi di sensitività al rischio di tasso dei flussi finanziari prodotti dagli strumenti interessati è effettuata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di interesse sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

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Gruppo Poste Italiane - Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)

Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
7.340
7.509
73
75
(73)
(75)
-
-
-
-
73
75
(73)
(75)
Titoli a reddito fisso 4.070 41 (41) - - 41 (41)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
13.672
500
137
5
(137)
(5)
68
5
(68)
(5)
69
-
(69)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
53
22
1
-
(1)
-
1
-
(1)
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
3.364 34
-
(34)
-
- - 34 (34)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.019
1.991
10
20
(10)
(20)
2
-
(2)
-
8
20
-
(8)
(20)
Passività finanziarie
Finanziamenti
Debiti vs istituzioni finanziarie
Altre passività finanziarie
(1.150)
(392)
(11)
(4)
11
4
-
-
-
-
(11)
(4)
11
4
Variabilità al 31 dicembre 2020 37.998 381 (381) 76 (76) 305 (305)
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Crediti
Depositi presso il MEF
Altri crediti finanziari
7.066
5.683
71
57
(71)
(57)
-
-
-
-
71
57
(71)
(57)
Titoli a reddito fisso 2.560 26 (26) - - 26 (26)
Attività fianziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
12.677
500
127
5
(127)
(5)
83
5
(83)
(5)
44
-
(44)
-
Attività finanziarie al FVTPL
Titoli a reddito fisso
Altri investimenti
40
21
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
816 8
-
(8)
-
- - 8 (8)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari
Depositi presso il MEF
1.597
495
16
5
(16)
(5)
6
-
(6)
-
10
5
(10)
(5)
Passività finanziarie
Altre passività finanziarie
(112) (1) 1 - - (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.343 314 (314) 94 (94) 220 (220)

Nel dettaglio, nell'ambito delle Attività finanziarie, il rischio di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente:

  • una quota del portafoglio titoli detenuti da Poste Vita SpA per un nominale complessivo di 7.791 milioni di euro;
  • crediti di complessivi 7.509 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e operatività in pronti contro termine detenuti principalmente dal Patrimonio BancoPosta;
  • l'attività di impiego della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione impiegata dalla Capogruppo presso il MEF, per un valore nominale di 7.340 milioni di euro;
  • titoli di Stato a tasso fisso detenuti dalla Capogruppo e ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un nominale complessivo di 10.374 milioni di euro (comprendono 5.740 milioni di euro di titoli la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti

nei 12 mesi successivi al periodo in commento); rileva altresì un titolo della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione, oggetto di copertura di fair value hedge. Nell'ambito delle Disponibilità liquide, il rischio tasso di interesse sui flussi finanziari riguarda principalmente i depositi bancari detenuti dalle società Poste Italiane SpA e Poste Vita SpA, nonché le somme depositate dalla Capogruppo presso il MEF sul conto operativo cd. conto "Buffer".

Rischio di credito

È il rischio di inadempimento delle controparti verso le quali esistono posizioni attive, ad eccezione degli investimenti in azioni e in quote di fondi comuni.

Al fine di rispondere alle disposizioni dell'IFRS 9, il quale richiede di includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari un approccio forward looking, tenuto altresì conto degli effetti della pandemia Covid-19, il Gruppo ha ritenuto opportuno aggiornare gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime della Commissione UE per l'esercizio 2020 che hanno portato ad una modifica della PD dell'Italia e delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni della Relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2019. In merito, invece, alle controparti Corporate e Banking la metodologia utilizzata prevede un incremento della PD coerente con l'aumento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nell'esercizio 2020 per ogni livello di rating.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, al fine di riflettere gli effetti derivanti dalla pandemia di Covid-19, si è provveduto come di seguito descritto:

  • per i crediti commerciali soggetti a svalutazione analitica è stato incrementato il livello di PD in maniera coerente all'incremento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nell'esercizio 2020;
  • per i crediti commerciali soggetti a svalutazione forfettaria, invece, ai fini del calcolo delle perdite attese si è provveduto ad individuare cluster omogenei di clientela rappresentativi della composizione del portafoglio crediti. Ad ogni cluster sono state associate differenti percentuali di svalutazione forfettaria, suddivise per fasce di scaduto, variate sulla base dell'incremento di rischio storicamente registrato nelle fasi di stress acuto.

Pratiche di gestione del rischio di credito: input, assunzioni e tecniche di stima

Il modello di svalutazione (impairment) degli strumenti finanziari misurati al costo ammortizzato e al fair value rilevato nelle altre componenti del conto economico complessivo è basato sulle Expected Credit Losses (ECL). Di seguito i dettagli delle metodologie adottate nella gestione del rischio di credito.

Descrizione generale dei modelli utilizzati

Il Gruppo applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • Titoli/depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate: modelli interni di stima dei parametri di rischio;
  • Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali: parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore.

Per i Crediti commerciali è applicato il Simplified approach come meglio descritto più avanti.

Significativo incremento del rischio di credito

Sulla base dei modelli di impairment di cui il Gruppo Poste Italiane si è dotato al fine di rispondere alle esigenze del nuovo principio contabile, la determinazione del significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti commerciali, avviene sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità della PD rispetto alle classi di rating155;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating156.

I rating utilizzati nella staging allocation derivano da modelli interni, con riferimento alle controparti bancarie, sovrane e corporate e da infoprovider esterni, con riferimento alla Pubblica Amministrazione e alle Controparti Centrali. Sulla base delle informazioni sopra riportate si ritiene pertanto confutata da parte del Gruppo Poste Italiane la presunzione che vi siano stati aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale quando le attività finanziarie sono scadute da più di 30 giorni.

Il Gruppo Poste Italiane ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Per quanto riguarda i crediti commerciali, data l'adozione dell'approccio semplificato previsto dal nuovo principio contabile, le perdite attese sono determinate lungo l'intera vita dello strumento.

Definizione di default

Il Gruppo Poste Italiane definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali delay di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Svalutazione collettiva e individuale

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

155 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating di arrivo più diventa alta la soglia per il passaggio a Stage 2.

156 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

La svalutazione individuale è considerata tale solo per le svalutazioni analitiche fatte sui crediti commerciali di importo superiore ad una determinata soglia, per i quali si effettua una valutazione ad hoc per il singolo credito.

Informazioni forward looking

Secondo le indicazioni fornite dal principio, il calcolo dell'ECL deve considerare anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito dal Gruppo Poste Italiane è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare, il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili157.

Tecniche di stima utilizzate

Per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, è stato adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating.

E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Ai fini della stima dei modelli interni è stata utilizzata una definizione di default basata sulla seguente impostazione:

  • Strumenti finanziari Governativi ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito;
  • Strumenti finanziari Corporate e Banking ritardo di pagamento di 90 giorni.

Misurazione dell'ECL

La determinazione delle perdite attese (ECL) viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);

157 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

• Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni/scelte adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli Indicizzati all'inflazione, ecc.);
  • TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Crediti commerciali

Il Gruppo adotta l'approccio semplificato per la determinazione dell'impairment dei crediti commerciali, sulla base del quale il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo tutta la vita del credito. Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione analitica del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

Esposizione al rischio di credito

Per le Attività finanziarie soggette al rischio in commento e per le quali si applicano le disposizioni in materia di riduzione di valore, si riporta di seguito un'analisi dell'esposizione del Gruppo al 31 dicembre 2020, riferita alle Attività finanziarie al costo ammortizzato e al Fair Value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo, per le quali è utilizzato il General deterioration model. L'analisi mostra l'esposizione per classe di attività finanziarie suddivise per stage. Gli importi si riferiscono al valore contabile lordo (costo ammortizzato al lordo dell'ECL), se non diversamente indicato, e non tengono in considerazione garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Rating (milioni di euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 21 - - - 21
Crediti 827 - 14.107 - - - 14.934
Titoli a reddito fisso - - 30.739 - - - 30.739
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 827 - 44.867 - - - 45.694
Fondo a copertura perdite attese - - (40) - - - (40)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 827 - 44.827 - - - 634 4.389 50.677
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - - - - - -
Crediti 1.532 - 11.026 - 265 - 12.823
Titoli a reddito fisso - - 23.932 - - - 23.932
Altri investimenti - - - - - - -
Totale Valore contabile lordo 1.532 - 34.958 - 265 - - 36.755
Fondo a copertura perdite attese - - (32) - - - (32)
Totale costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 1.532 - 34.926 - 265 - 569 2.871 40.163
(milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Not rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.692 - 129.199 - 1.792 82 132.765
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.692 - 129.699 - 1.792 82 133.265
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 1.823 - 152.914 - 1.813 85 - 156.635
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 1.986 - 121.158 - 1.409 9 124.562
Altri investimenti - - 500 - - - 500
Totale Valore contabile lordo 1.986 - 121.658 - 1.409 9 125.062
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 2.125 - 136.241 - 1.448 9 - 139.823

Di seguito si espone un'analisi della concentrazione del rischio di credito per classe di attività finanziarie sulla base della controparte. Gli importi rappresentati si riferiscono al valore contabile lordo.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Concentrazione rischio di credito (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 45.694 (40) 36.755 (32)
Finanziamenti 21 - - -
Sovereign - - - -
Corporate 21 - - -
Banking - - - -
Crediti 14.934 (24) 12.823 (23)
Sovereign 7.340 (4) 7.066 (3)
Corporate 1.290 (20) 1.105 (20)
Banking 6.304 - 4.652 -
Titoli a reddito fisso 30.739 (16) 23.932 (9)
Sovereign 27.708 (14) 20.151 (8)
Corporate 3.020 (2) 3.770 (1)
Banking 11 - 11 -
Attività finanziarie al FVTOCI 133.265 (77) 125.062 (48)
Titoli a reddito fisso 132.765 (77) 124.562 (48)
Sovereign 114.884 (58) 108.464 (37)
Corporate 10.502 (17) 9.461 (9)
Banking 7.379 (2) 6.637 (2)
Altri investimenti 500 - 500 -
Sovereign - - - -
Corporate - - - -
Banking 500 - 500 -
Totale 178.959 (117) 161.817 (80)

Garanzie e altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Principi, processi di valutazione e gestione delle garanzie e degli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito

Il Gruppo Poste Italiane adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • nell'ambito di Poste Italiane SpA, principalmente con riferimento al Patrimonio BancoPosta, il rischio di credito e di controparte sono mitigati, relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di pronti contro termine, stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato;
  • il Gruppo assicurativo Poste Vita investe, tra l'altro, in titoli corporate assistiti da garanzie funzionali a mitigare la complessiva esposizione al rischio di credito;
  • nell'ambito della gestione dei crediti commerciali, il Gruppo Poste Italiane concede condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Non si sono registrati impatti derivanti dalla pandemia da Covid-19 sulle garanzie e gli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Al 31 dicembre 2020, il Gruppo non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito sono dettagliati di seguito:

Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti dal Gruppo assistiti da garanzia o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito, sono i seguenti:

  • titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato Italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale di 3.000 milioni di euro al 31 dicembre 2020, rilevati tra le attività finanziarie al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana;
  • titoli obbligazionari detenuti dal Gruppo Poste Vita, per un ammontare nominale di 4.352 milioni di euro al 31 dicembre 2020. In tali casi la garanzia copre il 100% del valore nominale dei titoli. Le garanzie che assistono gli strumenti finanziari in commento sono le seguenti:
    • titoli obbligazionari corporate assistiti da garanzia personale prestata dalla società capogruppo o altra società collegata per un ammontare nominale di 3.708 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari covered assistiti da mutui prevalentemente di tipo residenziale, per un ammontare nominale di 256 milioni di euro;
    • titoli obbligazionari garantiti dagli Stati Sovrani per un ammontare nominale di 388 milioni di euro.

Per gli strumenti assistiti da garanzia personale prestata dallo Stato Sovrano o da una o più società, ai fini del calcolo delle perdite attese, è stato considerato il rating dell'entità garante. In riferimento ai titoli covered, si è tenuto conto delle garanzie sottostanti mediante il riconoscimento di upgrade in funzione della tipologia di garanzia.

Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti Contro Termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, Poste Italiane SpA stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA), e contratti GMRA che disciplinano rispettivamente la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nel paragrafo "Compensazioni di attività e passività finanziarie" al quale si rimanda.

Crediti commerciali

Il Gruppo Poste Italiane, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti commerciali, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale di pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Gruppo Poste Italiane accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di un conto corrente postale vincolato.

Il Gruppo Poste Italiane di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti commerciali alla Pubblica Amministrazione, ad eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Misurazione dell'ECL

Nelle tabelle di seguito si forniscono, per ciascuna classe di strumento finanziario, la riconciliazione tra il saldo di apertura e il saldo di chiusura del fondo previsto dall'IFRS 9 a presidio delle perdite attese.

Attività finanziarie

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Costo ammortizzato (milioni di euro)
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2020 23 9 32
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 3 4
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per write off
-
-
5
-
5
-
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2020 24 16 40

Al 31 dicembre 2020 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al costo ammortizzato ammonta a circa 40 milioni di euro. L'incremento del Fondo a copertura delle perdite attese tiene conto dell'incremento della rischiosità causato dalla pandemia in corso.

(milioni di euro)
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI
Descrizione Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1 gennaio 2020 - 13 13
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - 4 4
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 4 4
Reversal per write off - - -
Reversal per vendite/incasso - (2) (2)
Saldo al 31 dicembre 2020 - 19 19

Al 31 dicembre 2020 la stima delle perdite attese sugli strumenti finanziari al Fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo ammonta a circa 19 milioni di euro. L'incremento del Fondo a copertura delle perdite attese tiene conto dell'incremento della rischiosità causato dalla pandemia in corso.

Il valore di ECL registrato in bilancio deriva principalmente dalle esposizioni verso la Repubblica Italiana. Nell'ambito del calcolo dell'ECL il parametro sensibile alla valutazione è la Probabilità di Default (PD) che, nel caso della Repubblica Italiana, viene stimata attraverso l'applicazione di un modello interno dedicato alle controparti sovrane che utilizza come input variabili macroeconomiche. La sensibilità della PD, e quindi dell'ECL, a tali fattori macroeconomici è valutabile attraverso il confronto del valore di PD della Repubblica Italiana in due scenari previsionali per il 2021. Al 31 dicembre 2020 è stata eseguita, sugli strumenti finanziari afferenti il Patrimonio destinato BancoPosta, la seguente analisi di sensitività:

  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da un aumento del rapporto Debito/PIL del 4%, determinerebbe un incremento della PD della Repubblica Italiana del 9%, con un effetto negativo sul Fondo a copertura delle perdite attese pari a circa 3 milioni di euro,
  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da una diminuzione del rapporto Debito/PIL del 4%, determinerebbe un decremento della PD della Repubblica Italiana del 19% con un conseguente effetto positivo di circa 6 milioni di euro sul Fondo a copertura delle perdite attese.

La suddetta analisi di sensitività non è stata eseguita sugli strumenti finanziari afferenti il Gruppo assicurativo Poste Vita in quanto il relativo fondo a copertura delle perdite attese è quasi interamente retrocesso agli assicurati mediante il meccanismo dello shadow accounting.

Crediti commerciali

Per ciascuna classe di Crediti commerciali viene di seguito rappresentata l'esposizione al rischio di credito del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 in maniera separata a seconda che il modello utilizzato per la stima dell'ECL sia basato su una valutazione analitica oppure forfettaria.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Fondo a
Valore contabile
copertura perdite
lordo
attese
Valore contabile
lordo
Fondo a
copertura perdite
attese
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.755 305 1.621 305
Cassa Depositi e Prestiti 432 - 451 -
Ministeri ed enti pubblici 305 132 322 124
Corrispondenti esteri 316 2 229 2
Privati 702 171 619 179
Crediti verso Controllante 66 31 74 31
Crediti vs altri 1 - 1 -
Totale 1.822 336 1.696 336
Gruppo Poste Italiane - Rischio di credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Fasce di scaduto Fondo a copertura
Valore contabile lordo
perdite attese
Valore contabile lordo Fondo a copertura
perdite attese
Crediti commerciali non scaduti 607 10 555 8
Scaduto 0 - 1 anno 228 17 156 7
Scaduto 1 - 2 anni 63 18 85 11
Scaduto 2 - 3 anni 29 14 19 9
Scaduto 3 - 4 anni 10 8 13 9
Scaduto > 4 anni 57 57 63 63
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 136 116 138 114
Totale 1.129 240 1.030 221

La movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali (verso clienti e verso la Controllante) è la seguente:

Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti commerciali
(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12 2019 Acc.ti netti Saldo al 31.12. 2020
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 525 66 (47) 544
Amm.ni pubbliche 162 5 - 167
Amm.ni postali estere 12 - - 12
Privati 291 42 (39) 294
Per interessi per ritardati pagamenti 60 19 (8) 71
Crediti verso Controllante 32 1 - -
33
Totale 557 67 (47) 577

Al 31 dicembre 2020, il fondo svalutazione crediti verso clienti include circa 12 milioni di euro accantonati per tener conto dell'incremento della rischiosità causata dalla pandemia in corso. Gli utilizzi dell'esercizio si riferiscono principalmente allo stralcio di crediti a seguito di accordi sottoscritti con taluni clienti ovvero a seguito della conclusione di procedure concorsuali.

Il fondo svalutazione crediti verso le Amministrazioni pubbliche comprende partite che potrebbero risultare parzialmente inesigibili in esito a provvedimenti legislativi restrittivi della spesa pubblica nonché a ritardi di

pagamento e a incagli presso alcune Amministrazioni debitrici. Il fondo svalutazione crediti verso Controllante riflette le assenze di copertura nel Bilancio dello Stato che non rendono possibile l'incasso di talune partite creditorie iscritte sulla base della normativa nonché dei contratti e delle convenzioni in vigore all'epoca della rilevazione.

Altri crediti e attività

Di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti e altre attività.

Gruppo Poste Italiane - Movimentazione del Fondo svalutazione crediti verso altri (milioni di euro)
-- ----------------------------------------------------------------------------------- -------------------
Descrizione Saldo al 31.12.19 Acc.ti netti Utilizzi Saldo al 31.12.2020
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 46 - - 46
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 1 - - 1
Crediti per accordi CTD 12 7 - 19
Altri crediti 87 5 (12) 80
Totale 146 12 (12) 146

Compensazioni di attività e passività finanziarie

In conformità all'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative, si forniscono di seguito le informazioni sulle attività e passività finanziarie soggette a un accordo quadro di compensazione esecutivo o a un accordo similare, indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in conformità al paragrafo 42 dello IAS 32158.

Le partite interessate al 31 dicembre 2020, riferite alla sola Poste Italiane SpA riguardano:

  • strumenti derivati attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato;
  • pronti contro termine attivi e passivi, e relativi depositi di collateralizzazione sia in contanti che in Titoli di Stato.

Le posizioni in commento sono regolate da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati, per i quali sono presenti contratti ISDA e a operazioni di pronti contro termine, per i quali sono presenti contratti GMRA.

Le posizioni in pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale, che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, sono esposte al netto della compensazione.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7, si segnala che le operazioni in pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

(b) intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività".

158 Il paragrafo 42 dello IAS 32 stabilisce che "Una attività e una passività finanziaria devono essere compensate e il saldo netto esposto nello stato patrimoniale quando e soltanto quando un'entità:

(a) ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente; e

Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari (milioni di euro)
Ammontare delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Collateral
Ammontare netto
delle
Forme tecniche Ammontare lordo
delle attività
passività finanziarie Ammontare netto
delle attività
finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(e)
attività/(passivtà)
finanziarie
(f=c-d-e)
Esercizio 2020
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
78
364
-
363
78
1
78
1
-
-
-
-
Attività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2020 442 363 79 79 - -
Esercizio 2019
Attività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
73
1.158
-
1.158
73
-
73
-
-
-
-
-
Attività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
Totale al 31 dicembre 2019 1.231 1.158 73 73 - -
Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari (milioni di euro)
Ammontare delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
delle
Forme tecniche Ammontare lordo
delle passività
attività finanziarie Ammontare netto
delle passività
Collateral
finanziarie(*)
(a)
compensato in
bilancio
(b)
finanziarie
(c=a-b)
Titoli dati/(ricevuti) in
garanzia
(f)
Depositi di contante
dati/(ricevuti) in
garanzia
(g)
attività/(passivtà)
finanziarie
(h=d+e+f+g)
Esercizio 2020
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati
Pronti contro termine
8.243
14.711
-
363
8.243
14.348
867
14.359
7.376
(12)
-
1
Passività finanziarie
Derivati
Pronti contro termine
11
412
-
-
11
412
-
408
11
4
-
-
Totale al 31 dicembre 2020 23.377 363 23.014 15.634 7.379 1
Esercizio 2019
Passività finanziarie BancoPosta
Derivati 5.552 - 5.552 573 4.979 -
Pronti contro termine 12.194 1.158 11.036 11.027 9 -
Passività finanziarie
Derivati 22 - 22 - 22 -
Pronti contro termine - - - - - -
Totale al 31 dicembre 2019 17.768 1.158 16.610 11.600 5.010 -

* L'ammontare lordo delle attività e passività finanziarie comprende gli strumenti finanziari soggetti a compensazione e quelli soggetti ad accordi quadro di compensazione esecutivi ovvero ad accordi similari indipendentemente dal fatto che essi siano o meno compensati.

Rischio di liquidità

È il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte agli impegni iscritti nel passivo.

Il Gruppo Poste Italiane applica una politica finanziaria mirata a minimizzare il rischio attraverso la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti; la disponibilità di linee di credito rilevanti in termini di ammontare e numero di banche affidanti; la distribuzione graduale e

omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine; l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo.

Al 31 dicembre 2020 le disponibilità liquide non vincolate ammontano a 2,3 miliardi di euro (di cui 2,2 miliardi riferibili alla Capogruppo). Le linee di credito committed e uncommitted a disposizione del Gruppo e i relativi utilizzi sono riepilogati nella tabella che segue.

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al 31.12.2020 Saldo al 31.12.2019
Linee di credito committed 1.750 2.000
Finanziamenti a breve 1.750 2.000
Linee di credito uncommitted 1.893 1.964
Finanziamenti a breve 1.017 1.009
Scoperti di c/c 148 173
Credti di firma (*) 728 782
Totale 3.643 3.964
Utilizzi uncommitted 633 356
Finanziamenti a breve 250 -
Credti di firma 383 356
Totale 633 356

(*) Al 31 dicembre 2020 i crediti di firma relativi alla Capogruppo sono 620 milioni di euro (675 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

A fronte delle linee di credito ottenute non è stata costituita alcuna forma di garanzia reale.

Nel corso dell'esercizio 2020, al fine di disporre di ulteriore liquidità e far fronte ad eventuali scenari avversi legati alla pandemia COVID-19, la Capogruppo ha stipulato tre finanziamenti a medio termine per 750 milioni di euro, due dei quali rimborsati anticipatamente nei mesi di novembre e dicembre per complessivi 500 milioni di euro, e ha utilizzato linee di credito uncommited per finanziamenti a breve termine per complessivi 660 milioni di euro, dei quali 250 milioni di euro in essere al 31 dicembre 2020. Il restante finanziamento a medio termine di 250 milioni di euro è stato rimborsato anticipatamente nel mese di gennaio 2021.

Le linee di credito a revoca uncommitted risultano disponibili anche per l'operatività overnight del Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 il Patrimonio BancoPosta può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia e garantita da titoli di valore nominale pari a 880 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2020.

La Capogruppo ha in essere al 31 dicembre 2020 un programma EMTN – Euro Medium Term Note di 2 miliardi di euro, grazie al quale il Gruppo può reperire sul mercato dei capitali ulteriori 0,95 miliardi di euro. Nell'ambito di tale programma nel 2013 Poste Italiane ha collocato presso la Borsa del Lussemburgo un prestito decennale di 50 milioni di euro mentre nel dicembre 2020 ha collocato un ulteriore prestito senior unsecured del valore nominale complessivo di 1 miliardo di euro.

Le linee di credito esistenti ed i finanziamenti in essere sono commisurati a coprire le esigenze finanziarie previste.

Di seguito si riporta, inoltre, il raffronto tra passività e attività in essere al 31 dicembre 2020, in relazione al Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.20 31.12.19
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Flusso del portafoglio polizze del gruppo Poste Vita 10.369 36.925 129.524 176.818 13.000 34.452 108.125 155.577
Passività finanziarie 46.691 18.994 24.638 90.323 38.356 16.685 18.930 73.971
Debiti per conti correnti postali 22.968 13.110 22.737 58.815 18.062 12.438 17.827 48.327
Finanziamenti 10.521 5.674 1.082 17.277 8.557 3.705 578 12.840
Passività finanziarie per leasing 216 205 815 1.236 219 538 522 1.279
Altre passività finanziarie 12.986 5 4 12.995 11.518 4 3 11.525
Debiti commerciali 1.839 - - 1.839 1.627 - - 1.627
Altre passività 1.747 1.564 14 3.325 2.112 1.510 18 3.640
Totale Passivo 60.646 57.483 154.176 272.305 55.095 52.647 127.073 234.815

Nella tabella che precede, i flussi di cassa previsti in uscita sono distinti per scadenza e i debiti per conti correnti postali rappresentati in base al modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. I rimborsi in linea capitale, al relativo valore nominale, sono aumentati degli interessi calcolati, ove applicabile, in base alla curva dei tassi di interesse al 31 dicembre 2020. Gli impegni delle compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA sono rappresentati nella voce Flusso del portafoglio polizze del Gruppo Poste Vita.

Gruppo Poste Italiane - Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)
31.12.20 31.12.19
Descrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie 35.829 62.257 184.952 283.038 30.298 53.302 160.095 243.695
Crediti commerciali 2.375 2 - 2.377 2.166 3 2 2.171
Altri crediti e attività 1.076 3.833 44 4.953 950 3.702 35 4.687
Cassa e Depositi BancoPosta 6.391 - - 6.391 4.303 - - 4.303
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.516 - - 4.516 2.149 - - 2.149
Totale Attivo 50.187 66.092 184.996 301.275 39.866 57.007 160.132 257.005

Con riferimento alle attività, i flussi di cassa in entrata sono distinti per scadenza, esposti al loro valore nominale e aumentati, ove applicabile, dei principali interessi da incassare. Gli investimenti comprendono gli impieghi in titoli detenuti dal Patrimonio BancoPosta e dalle compagnie assicurative del Gruppo, rappresentati in base ai flussi di cassa attesi, composti dal valore di rimborso dei titoli in portafoglio e dalle relative cedole di interesse alle diverse scadenze.

Nell'analisi in commento rileva principalmente il rischio di liquidità riveniente dagli impieghi delle disponibilità sui conti correnti della clientela e dalle polizze di Ramo I e V emesse da Poste Vita SpA.

Per l'attività specifica del Patrimonio BancoPosta, il rischio di liquidità è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate159, al connesso impiego in titoli eurogovernativi e/o garantiti dalla Repubblica Italiana, nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra lo scadenzario delle attività e il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento della raccolta in conti correnti postali secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il

159 Dal 1° ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di PostePay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investire i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

progressivo completo riscatto entro un arco temporale di venti anni per la raccolta in conti correnti retail, di dieci anni per la raccolta business e in carte Postepay e di cinque anni per la clientela Pubblica Amministrazione.

Con riguardo alle polizze emesse da Poste Vita SpA, ai fini dell'analisi del profilo di rischio di liquidità, sono effettuate analisi di ALM (Asset/Liability Management) finalizzate a un'efficace gestione degli attivi rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati, e sono altresì elaborate analisi prospettiche sugli effetti derivanti dal verificarsi di shock sui mercati finanziari (dinamica dell'attivo) e sui comportamenti degli assicurati (dinamica del passivo).

Infine, per una corretta valutazione del rischio di liquidità, è opportuno tener conto che gli impieghi costituiti in "titoli eurogovernativi", se non vincolati, possono essere assimilati ad Attività Prontamente Liquidabili (APL); nello specifico, tali titoli sono utilizzabili come collateral nell'ambito di operazioni interbancarie di pronti contro termine di finanziamento. Tale prassi è normalmente adottata in ambito BancoPosta.

Rischio prezzo

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato.

Le analisi che seguono si riferiscono a quelle poste finanziarie attive classificate nelle categorie "fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo" ovvero "fair value rilevato a Conto economico", nonché a taluni strumenti finanziari derivati le cui fluttuazioni di valore sono rilevate nel Conto economico.

Ai fini dell'analisi di sensitività al 31 dicembre 2020, sono state prese in considerazione le posizioni potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore, e sottoposte a uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato. Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di prezzo effettuata al 31 dicembre 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio prezzo (milioni di euro)
Descrizione Esposizione al Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
rischio + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
37.061
272
36.789
7.265
120
7.145
(7.265)
(120)
(7.145)
7.233
89
7.144
(7.233)
(89)
(7.144)
32
31
1
(32)
(31)
(1)
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Fair Value rilevato a CE
Fair Value rilevato a CE (pass.)
(20)
-
(20)
(31)
-
(31)
31
-
31
-
-
-
-
-
-
(31)
-
(31)
31
-
31
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2020 37.041 7.234 (7.234) 7.233 (7.233) 1 (1) - -
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTPL
Azioni
Altri investimenti
35.237
248
34.989
2.457
55
2.402
(2.457)
(55)
(2.402)
2.443
41
2.402
(2.443)
(41)
(2.402)
14
14
-
(14)
(14)
-
-
-
-
-
-
-
Strumenti finanziari derivati
Fair Value rilevato a CE
Fair Value rilevato a CE (pass.)
(16)
-
(16)
(12)
-
(12)
12
-
12
-
-
-
-
-
-
(12)
-
(12)
12
-
12
-
-
-
-
-
-
Variabilità al 31 dicembre 2019 35.221 2.445 (2.445) 2.443 (2.443) 2 (2) - -

Le Attività finanziarie al fair value rilevato a Conto economico si riferiscono a:

• investimenti relativi a quote di fondi comuni detenuti da Poste Vita SpA il cui fair value ammonta a complessivi 36.789160 milioni di euro, di cui circa 32.464 milioni di euro posti a copertura di polizze di

160 Non considerati nel perimetro di analisi in questione 1.325 milioni di euro di fondi comuni a prevalente composizione obbligazionaria.

Ramo I, circa 4.320 milioni di euro posti a copertura di polizze di Ramo III e per la restante parte relativa al patrimonio libero;

  • azioni detenute da Poste Vita SpA per 200 milioni di euro a fronte di prodotti di Ramo I collegati alle Gestioni separate e di Ramo III;
  • azioni detenute dal Patrimonio BancoPosta, per complessivi 72 milioni di euro costituiti per 34 milioni di euro dalle azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) e per 38 milioni di euro da azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock). Ai fini dell'analisi di sensitivity, è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE.

Nell'ambito degli Strumenti finanziari derivati, il rischio prezzo riguarda principalmente il contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated stipulato dalla Capogruppo.

Infine, nel corso dell'esercizio 2019 e nei primi mesi dell'esercizio 2020 sono state acquisite dalla Capogruppo e dalla società PostePay, come meglio descritto nelle note che precedono, le azioni nelle società Moneyfarm, sennder GmbH, Milkman,Tink e Volante classificate tra le Attività finanziarie al fair value rilevato nelle altre componenti di Conto economico complessivo e non oggetto di sensitivity nella tabella che precede.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

E' definito come l'incertezza relativa al conseguimento di flussi finanziari futuri a seguito di fluttuazioni dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di inflazione sui flussi finanziari, effettuata al 31 dicembre 2020 sulle posizioni del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio tasso di inflazione sui flussi finanziari (milioni di euro)
Esposizione al rischio Delta valore Effetto su Passività differite
verso gli assicurati
Risultato prima
delle imposte
Descrizione Nominale Valore di
Bilancio
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 243 264 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 243 264 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 11.752 14.223 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 11.752 14.223 43 (43) 41 (41) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2020 11.995 14.487 43 (43) 41 (41) 2 (2)
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 127 156 - - - - - -
Titoli a reddito fisso 127 156 - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 11.428 13.236 41 (41) 39 (39) 2 (2)
Titoli a reddito fisso 11.428 13.236 41 (41) 39 (39) 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2019 11.555 13.392 41 (41) 39 (39) 2 (2)

Al 31 dicembre 2020, il rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione, che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge. Del valore nominale complessivo, 9.805 milioni di euro sono detenuti da Poste Vita SpA e 2.143 milioni di euro dal Patrimonio BancoPosta.

Rischio valuta

È il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto.

L'analisi di sensitività svolta tiene conto delle posizioni in valuta più significative, ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria. In particolare, è stata applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Di seguito, l'esito dell'analisi di sensitività al rischio di valuta, effettuata al 31 dicembre 2020 sulle posizioni più significative del Gruppo Poste Italiane.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
GBP USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 22 5 29 2 (2) - - 2 (2)
Azioni 22 5 29 2 (2) - - 2 (2)
Titoli a reddito fisso - - - - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - 157 133 10 (10) 10 (10) - -
Azioni - 89 72 5 (5) 5 (5) - -
Altri investimenti - 68 61 5 (5) 5 (5) - -
Strumenti finanziari derivati - (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - (24) (20) (1) 1
-
(1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 22 138 142 11 (11) 9 (9) 2 (2)
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 14 1 17 1 (1) - - 1 (1)
Azioni 14 - 16 1 (1) - - 1 (1)
Titoli a reddito fisso - 1 1 - - - - - -
Altri investimenti - - - - - - - - -
Attività finanziarie al FVTPL - 153 137 6 (6) 6 (6) - -
Azioni - 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Altri investimenti - 74 66 3 (3) 3 (3) - -
Strumenti finanziari derivati - (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Fair Value rilevato a CE - - - - - - - - -
Fair Value rilevato a CE (pass.) - (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 14 137 139 6 (6) 5 (5) 1 (1)

Il rischio indicato attiene principalmente a titoli azionari detenuti dalla Capogruppo e dalla società PostePay, e alle quote di taluni fondi alternativi detenuti da Poste Vita SpA.

Qui di seguito è indicato il rischio riguardante la posizione commerciale netta in DSP, valuta sintetica determinata dalla media ponderata dei tassi di cambio di quattro valute principali (Euro, Dollaro USA, Sterlina Britannica, Yen Giapponese), detenuta da Poste Italiane SpA, e utilizzata a livello mondiale per il regolamento delle posizioni commerciali tra Operatori Postali.

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto al
lordo delle imposte
DSP Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2020 Effetti
Attività correnti in DSP 244 287 11 (11) 11 (11) - -
Passività correnti in DSP (249) (293) (11) 11 (11) 11 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 (5) (6) - - - - - -
2019 Effetti
Attività correnti in DSP 164 203 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (148) (182) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 16 21 1 (1) 1 (1) - -

Gruppo Poste Italiane - Rischio valuta DSP

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito, per completezza di informativa, le posizioni esposte ai rischi finanziari per Poste Italiane SpA qualora non riportate nell'informativa precedente riferita al Gruppo Poste Italiane.

Rischio di tasso di interesse sul fair value

Rischio tasso interesse su fair value (milioni di euro)
Descrizione Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
Risultato prima
Esposizione al rischio
Delta valore
delle imposte
Nominale
Fair Value
+100bps
-100bps
+100bps
-100bps
+100bps
33.569
42.638
(1.299)
1.306
-
-
33.569
42.638
(1.299)
1.306
-
-
268
-
19
(20)
-
-
268
-
19
(20)
-
-
400
407
-
-
-
-
-
-
400
407
-
-
-
-
1.800
(54)
162
(179)
-
-
1.800
(54)
162
(179)
-
-
50
(5)
1
(1)
-
-
50
(5)
1
(1)
-
-
36.087
42.986
(1.117)
1.106
-
-
31.170
36.799
(1.016)
1.003
-
-
31.170
36.799
(1.016)
1.003
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
500
524
(2)
2
-
-
500
524
(2)
2
-
-
1.280
(36)
67
(71)
-
-
1.280
(36)
67
(71)
-
-
50
(6)
2
(2)
-
-
50
(6)
2
(2)
-
-
33.000
37.281
(949)
932
-
-
-100bps
2020 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI (1.299) 1.306
Titoli a reddito fisso (1.299) 1.306
Strumenti finanziari derivati 19 (20)
Cash flow hedge 19 (20)
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI -
Titoli a reddito fisso -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 162 (179)
Cash flow hedge 162 (179)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 1 (1)
Cash flow hedge 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2020 (1.117) 1.106
2019 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTOCI (1.016) 1.003
Titoli a reddito fisso (1.016) 1.003
Strumenti finanziari derivati -
Cash flow hedge -
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI (2) 2
Titoli a reddito fisso (2) 2
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati 67 (71)
Cash flow hedge 67 (71)
Passività finanziarie
Strumenti finanziari derivati 2 (2)
Cash flow hedge 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2019 (949) 932

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Rischio tasso di interesse sui flussi finanziari (milioni di euro)
Descrizione Esposizione
al rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Nominale +100 bps -100 bps +100 bps -100 bps
2020 Effetti (73)
(75)
(41)
(60)
(4)
-
(4)
(34)
(6)
(20)
-
9
4
-
3
7
(294)
(71)
(56)
(26)
(36)
(3)
-
(4)
(8)
(7)
(5)
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Deposito presso il MEF 7.340 73 (73) 73
Altri crediti finanziari
Titoli a reddito fisso
7.494
4.070
75
41
(75)
(41)
75
41
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
6.029 60 (60) 60
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti 374 4 (4) 4
Crediti
Altri crediti finanziari
15 - - -
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 375 4 (4) 4
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari 3.364 34 (34) 34
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari 573 6 (6) 6
Depositi presso il MEF 1.991 20 (20) 20
Passività finanziarie BancoPosta
Finanziamenti
- - - -
Debiti verso istituzioni finanziarie (899) (9) 9 (9)
Altre passività finanziarie (392) (4) 4 (4)
Passività finanziarie
Finanziamenti - - - -
Debiti verso istituzioni finanziarie
Passività finanziarie verso imprese controllate
(250)
(729)
(3)
(7)
3
7
(3)
(7)
Variabilità al 31 dicembre 2020 29.355 294 (294) 294
2019 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Crediti
Deposito presso il MEF 7.067 71 (71) 71
Altri crediti finanziari 5.660 56 (56) 56
Titoli a reddito fisso 2.560 26 (26) 26
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 3.565 36 (36) 36
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo Ammortizzato
Finanziamenti
337 3 (3) 3
Crediti
Altri crediti finanziari 23 - - -
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 375 4 (4) 4
Cassa e Depositi BancoPosta
Depositi bancari
816 8 (8) 8
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
Depositi bancari 683 7 (7) 7
Depositi presso il MEF 495 5 (5) 5
Passività finanziarie BancoPosta
Altre passività finanziarie
(112) (1) 1 (1) 1
Passività finanziarie
Passività finanziarie verso imprese controllate
(505) (5) 5 (5) 5
Variabilità al 31 dicembre 2019 20.964 210 (210) 210 (210)

Rischio di credito

Rischio di credito - Rating del Patrimonio destinato BancoPosta
Rischio di credito - Rating del Patrimonio destinato BancoPosta (milioni di euro)
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 1 - - - - 1
Crediti 823 - 14.012 - - - 14.835
Titoli a reddito fisso - - 28.880 - - - - 28.880
Totale Valore contabile lordo 823 - 42.893 - - - - 43.716
Fondo a copertura perdite attese - - (19) - - - - - - (19)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 823 - 42.874 - - - - 577 4.390 48.664
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - - - - - - -
Crediti 1.532 - 10.944 - 251 - - 12.727
Titoli a reddito fisso - - 22.202 - - - - 22.202
Totale Valore contabile lordo 1.532 - 33.146 - 251 - - 34.929
Fondo a copertura perdite attese - - (11) - - - - (11)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 1.532 - 33.135 - 251 - - 507 2.870 38.295
da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Descrizione Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 35.925 - - - - 35.925
Totale Valore contabile lordo - - 35.925 - - - - 35.925
Fondo a copertura perdite attese - OCI - - (18) - - - - (18)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 - - 42.638 - - - - - - 42.638
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 32.907 - - - - 32.907
Totale Valore contabile lordo - - 32.907 - - - - 32.907
Fondo a copertura perdite attese - OCI - - (11) - - - - (11)
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 - - 36.798 - - - - - - 36.798
Rischio di credito - Rating del Patrimonio non destinato (milioni di euro)
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti
- - 376 - - - - 376
Crediti
Totale Valore contabile lordo
4
4
-
-
60
436
-
-
- -
-
-
-
64
440
Fondo a copertura perdite attese - - (21) - - - - - - (21)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2020 4 - 415 - - - - 5 - 424
2019 Effetti
Attività finanziarie al costo ammortizzato
Finanziamenti - - 337 - - - - 337
Crediti - - 64 - 8 - - 72
Totale Valore contabile lordo - - 401 - 8 - - 409
Fondo a copertura perdite attese - - (20) - - - - - - (20)
Totale Costo ammortizzato al 31 dicembre 2019 - - 381 - 8 - - 5 - 394
Descrizione da AAA a AA- da A+ a BBB- da BB+ a C Effetti della
Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 1 Stage 2 Stage 3 Not Rated copertura Totale
2020 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 405 - - - - 405
Totale Valore contabile lordo - - 405 - - - - 405
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2020 - - 407 - - - - - - 407
2019 Effetti
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso - - 505 - - - - 505
Totale Valore contabile lordo - - 505 - - - - 505
Valore contabile - Fair value al 31 dicembre 2019 - - 524 - - - - - - 524

Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Valore contabile
lordo
Fondo a copertura
perdite attese
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 43.716 (19) 34.928 (11)
Finanziamenti 1 - - -
Sovereign - - - -
Corporate 1 - - -
Banking - - - -
Crediti 14.835 (4) 12.726 (3)
Sovereign 7.340 (4) 7.066 (3)
Corporate 1.206 - 1.040 -
Banking 6.289 - 4.620 -
Titoli a reddito fisso 28.880 (15) 22.202 (8)
Sovereign 25.868 (14) 18.440 (7)
Corporate 3.012 (1) 3.762 (1)
Banking - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 35.925 (18) 32.907 (11)
Titoli a reddito fisso 35.925 (18) 32.907 (11)
Sovereign 35.925 (18) 32.907 (11)
Corporate - - - -
Banking - - - -
Totale 79.641 (37) 67.835 (22)

Rischio credito - Concentrazione rischio di credito del Patrimonio non destinato (milioni di euro) Valore contabile lordo Fondo a copertura perdite attese Valore contabile lordo Fondo a copertura perdite attese Attività finanziarie al Costo ammortizzato 445 (21) 415 (20) Finanziamenti 376 (1) 338 - Sovereign - - - - Corporate 376 (1) 338 - Banking - - - - Crediti 69 (20) 77 (20) Sovereign - - - - Corporate 54 (20) 47 (20) Banking 15 - 30 - Attività finanziarie al FVTOCI 405 - 505 - Titoli a reddito fisso 405 - 505 - Sovereign 405 - 505 - Corporate - - - - Banking - - - - Totale 850 (21) 920 (20) Descrizione 31.12.2020 31.12.2019

Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio BancoPosta
Costo ammortizzato
Descrizione Crediti Totale
Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2020 3 8 11
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo 1 3 4
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - - -
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - 5 5
Reversal per w rite off - - -
Reversal per vendite/incasso - (1) (1)
Saldo al 31 dicembre 2020 4 15 19

Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI del Patrimonio BancoPosta (milioni di euro)

FVTOCI
Descrizione Crediti
Stage 1
Totale
Saldo al 1° gennaio 2020 -
11
11
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo -
4
4
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo -
-
-
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo -
5
5
Reversal per w rite off -
-
-
Reversal per vendite/incasso -
(2)
(2)
Saldo al 31 dicembre 2020 -
18
18

Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al CA del Patrimonio non destinato
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2020 - 20 - 20
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo
Reversal per w rite off
Reversal per vendite/incasso
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
Saldo al 31 dicembre 2020 1 20 - 21
Rischio di credito - Dettaglio fondo a copertura delle perdite attese sugli strumenti finanziari al FVTOCI del Patrimonio non destinato
Descrizione Finanziamenti Crediti Titoli a reddito fisso Totale
Stage 1 Stage 1 Stage 1
Saldo al 1° gennaio 2020 - -
-
-
Impairment titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - -
-
-
Reversal titoli/crediti in portafoglio all'inizio del periodo - -
-
-
Impairment titoli/crediti acquistati/erogati nel periodo - -
-
-
Reversal per w rite off - -
-
-
Reversal per vendite/incasso - -
-
-
Saldo al 31 dicembre 2020 - -
-
-

Rischio credito - Crediti commerciali svalutati su base analitica (milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Valore contabile lordo Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
Fondo svalutazione
lordo
crediti
Crediti commerciali
Crediti verso clienti 1.507 256 1.434 259
Cassa Depositi e Prestiti 432 - 451 -
Ministeri ed enti pubblici 283 114 300 110
Corrispondenti esteri 316 2 229 2
Privati 476 140 454 147
Crediti verso Controllante 66 31 74 32
Crediti vs società del Gruppo 891 1 482 -
Totale 2.464 288 1.990 291

Rischio credito - Crediti commerciali svalutati sulla base della matrice semplificata (milioni di euro)

31.12.2020 31.12.2019
Fasce di scaduto Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Valore contabile
lordo
Fondo svalutazione
crediti
Crediti commerciali non scaduti 556 8 477 6
Scaduto 0 - 1 anno 203
14
4
Scaduto 1 - 2 anni 56 13 79 9
Scaduto 2 - 3 anni 26 12 16 7
Scaduto 3 - 4 anni 8 7 10 7
Scaduto > 4 anni 46 46 53 52
Posizioni oggetto di recupero legale e/o in procedura concorsuale 88 75 85 72
Totale 983 175 847 157
Dettaglio fondo a copertura perdite attese per i crediti commerciali
Saldo al
01.01.20
Acc.ti
netti
Utilizzi Variaz. da
operaz.ni
straordinarie
Saldo al
31.12.20
Crediti commerciali
Crediti vs clienti 361 30 (30) 5 366
Privati 193 24 (30) 2 189
Amm.ni pubbliche 157 5 - 3 165
Amm.ni postali estere 11 1 - - 12
Per interessi per ritardati pagamenti 52 19 (8) - 63
Crediti vs Controllante 32 1 - - 33
Crediti vs società del Gruppo - 1 - - 1
Totale 445 51 (38) 5 463
di cui Patrimonio BancoPosta 40 7 (1) - 46

Dettaglio fondo a copertura perdite attese per crediti verso altri (milioni di euro)

Saldo al
01.01.20
Acc.ti netti Utilizzi Saldo al
31.12.20
Amm.ni pubbliche per servizi diversi 2 - - 2
Crediti per interessi attivi su rimborso IRES 45 - - 45
Crediti per accordi CTD 12 7 - 19
Altri crediti 49 3 - 52
Totale 108 10 - 118
di cui Patrimonio BancoPosta 29 - - 29

Rischio di liquidità

Rischio di liquidità - Passivo (milioni di euro)
31.12.2020
31.12.2019
Decrizione Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro
l'esercizio
tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Passività finanziarie BancoPosta 41.671 19.671 25.700 87.042 34.983 17.512 19.882 72.377
Debiti per conti correnti postali 25.956 14.816 25.696 66.468 20.142 13.870 19.879 53.891
Finanziamenti 9.851 4.850 - 14.701 8.551 3.638 - 12.189
Altre passività finanziarie 5.864 5 4 5.873 6.290 4 3 6.297
Passività finanziarie 1.587 941 1.844 4.372 700 540 1.064 2.304
Debiti commerciali 2.121 - - 2.121 1.598 - - 1.598
Altre passività 1.456 1.523 14 2.993 1.456 1.491 18 2.965
Totale passivo 46.835 22.135 27.558 96.528 38.737 19.543 20.964 79.244

Rischio di liquidità - Attivo (milioni di euro)

31.12.2020 31.12.2019
Descrizione Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale Entro l'esercizio tra 1 e 5 anni oltre 5 anni Totale
Attività finanziarie BancoPosta 23.573 10.984 62.710 97.267 20.656 10.588 54.966 86.210
Attività finanziarie 494 82 337 913 241 576 324 1.141
Crediti commerciali 2.983 1 2.984 2.385 3 2 2.390
Altri crediti e attività 903 1.547 44 2.494 1.020 1.414 35 2.469
Cassa e Depositi BancoPosta 6.391 - - 6.391 4.303 - - 4.303
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.029 - - 4.029 1.206 - - 1.206
Totale Attivo 38.373 12.614 63.091 114.078 29.811 12.581 55.327 97.719

Rischio prezzo

Poste Italiane SpA - Rischio prezzo
(milioni di euro)
Descrizione Esposizione al
rischio
Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
2020 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 73 31 (31) 31 (31) - -
Azioni 73 31 (31) 31 (31) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (20) (31) 31 (31) 31 - -
Fair value vs. conto economico (20) (31) 31 (31) 31 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 53 - - - - - -
2019 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 71 14 (14) 14 (14) - -
Azioni 71 14 (14) 14 (14) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (15) (12) 12 (12) 12 - -
Fair value vs. conto economico (15) (12) 12 (12) 12 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 56 2 (2) 2 (2) - -

Rischio valuta

Poste Italiane SpA - Rischio valuta USD (milioni di euro)

Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2020 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 89 73 5 (5) 5 (5) - -
Azioni 89 73 5 (5) 5 (5) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Fair value vs Conto Economico (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 65 53 4 (4) 4 (4) - -
2019 Effetti
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al FVTPL 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Azioni 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Passività finanziarie BancoPosta
Strumenti finanziari derivati (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Fair value vs Conto Economico (17) (15) (1) 1 (1) 1
Variabilità al 31 dicembre 2019 62 56 2 (2) 2 (2) - -
Poste Italiane SpA - Rischio valuta GBP (milioni di euro)
Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
GBP Euro + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2020 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 22 24 2 (2) - - 2 (2)
Azioni 22 24 2 (2) - - 2 (2)
Variabilità al 31 dicembre 2020 22 24 2 (2) - - 2 (2)
2019 Effetti
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 14 16 1 (1) - - 1 (1)
Azioni 14 16 1 (1) - - 1 (1)
Variabilità al 31 dicembre 2019 14 16 1 (1) - - 1 (1)

Poste Italiane Spa - Rischio valuta DSP (milioni di euro)

Descrizione Posizione in Posizione in Delta valore Risultato prima
delle imposte
Riserve di Patrimonio netto
al lordo delle imposte
DSP EUR + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg + Vol 260gg - Vol 260gg
2020 Effetti
Attività correnti in DSP 244 287 11 (11) 11 (11) - -
Passività correnti in DSP (249) (293) (11) 11 (11) 11 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 (5) (6) - - - - - -
2019 Effetti
Attività correnti in DSP 164 203 5 (5) 5 (5) - -
Passività correnti in DSP (148) (182) (4) 4 (4) 4 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 16 21 1 (1) 1 (1) - -

ALTRI RISCHI

Di seguito si illustrano i principali ulteriori rischi cui è esposto il Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020.

Rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2020 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2019.

Tra le attività svolte nel corso del 2020 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BP e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BP e/o a specifiche iniziative progettuali.

Alla data del 31 dicembre 2020, gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode intema 29
Frode esterna 44
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 34
Danni a beni materiali
Internizioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 108
Totale al 31 dicembre 2020 233

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata. L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

Anche le Compagnie Poste Vita SpA e Poste Assicura SpA hanno definito e consolidato il proprio framework metodologico per l'identificazione, la valutazione e la gestione dei rischi operativi. L'approccio adottato tende a cogliere le specificità che caratterizzano i processi e gli eventi di rischio operativo tipici di una Compagnia di assicurazione. L'attività di valutazione dell'esposizione ai rischi operativi è valutata coerentemente con i

requisiti patrimoniali di Vigilanza e integrata con analisi di natura quali-quantitativa, realizzata tramite un processo strutturato di rilevazione delle perdite interne e di valutazione dei rischi potenziali in termini di frequenza, impatto e di presidi di mitigazione. L'esposizione ai rischi risulta nel complesso in linea con quanto registrato nell'anno 2019 e le principali fattispecie di perdite operative sono afferenti le spese per contenziosi con la clientela.

Rischi assicurativi

Tale tipologia di rischi emerge come conseguenza della stipula dei contratti assicurativi e delle condizioni previste nei contratti stessi (basi tecniche adottate, calcolo del premio, condizioni di riscatto, etc.). Rilevano in tale ambito i rischi di mortalità, longevità e riscatto.

Con riferimento alla Compagnia Poste Vita SpA, sotto il profilo tecnico, uno dei principali fattori di rischio è quello relativo alla mortalità ossia ogni rischio riconducibile alla aleatorietà della durata di vita degli assicurati. Particolare attenzione è posta nella stipula di polizze temporanee caso morte dove le procedure prevedono limiti di assunzione sia sul capitale che sull'età dell'assicurato. Sotto il profilo degli importi assicurati "caso morte", le compagnie assicurative del Gruppo ricorrono a coperture riassicurative coerenti con la natura dei prodotti commercializzati e con livelli di conservazione adeguati alla struttura patrimoniale delle Società.

Per i prodotti con capitale sotto rischio positivo, come ad esempio la Temporanea Caso Morte, tale rischio ha conseguenze negative se le frequenze di decesso che si verificano superano le probabilità di decesso realisticamente valutate (basi tecniche di secondo ordine).

Per i prodotti con capitale sotto rischio negativo, come ad esempio le rendite vitalizie, si hanno conseguenze negative quando le frequenze di decesso che si verificano risultano inferiori alle probabilità realisticamente valutate (rischio di longevità).

Ciò premesso, al 31 dicembre 2020, il rischio di mortalità è di modesta rilevanza per il Gruppo, considerate le caratteristiche dei prodotti offerti. L'unico ambito in cui tale rischio assume una certa rilevanza è quello delle Temporanee Caso Morte. Con riferimento a tali prodotti, viene periodicamente effettuato un confronto tra i decessi effettivi e quelli previsti dalle basi demografiche adottate per il pricing. Inoltre, il rischio di mortalità viene mitigato facendo ricorso a coperture riassicurative e, in fase di assunzione, a limiti definiti sia sul capitale che sull'età dell'assicurato.

Anche il rischio di longevità risulta di modesta entità. Infatti, per la generalità dei prodotti assicurativi vita, la probabilità di conversione in rendita è molto vicina a zero in quanto l'evidenza storica dimostra che l'opzione di conversione non è stata mai esercitata fino ad oggi dagli assicurati. I prodotti pensionistici in particolare, rappresentano ancora una quota marginale delle passività assicurative. Per tali prodotti, inoltre, il Gruppo si riserva il diritto, al verificarsi di specifiche condizioni, di modificare la base demografica e la composizione per sesso utilizzate per il calcolo dei coefficienti di conversione in rendita.

Per quanto riguarda il rischio di pricing, ossia il rischio di subire perdite a causa di una inadeguata tariffazione dei prodotti assicurativi venduti, lo stesso può manifestarsi a causa di:

  • scelte inappropriate delle basi tecniche,
  • non corretta valutazione delle opzioni implicite nel prodotto,
  • non corretta valutazione dei parametri per il calcolo dei caricamenti per spese.

Poiché i prodotti di Poste Vita SpA sono soprattutto rivalutabili di tipologia mista o a vita intera, a carattere prevalentemente finanziario, nei casi con tasso tecnico pari a zero, la base tecnica adottata non influisce nel

calcolo del premio (e/o del capitale assicurato). Il rischio di pricing derivante dalla scelta delle basi tecniche, fatto salvo quanto sopra accennato relativamente ai prodotti di tipo Temporanee Caso Morte è quasi del tutto assente nel portafoglio di Poste Vita SpA.

Le opzioni implicite nelle polizze presenti in portafoglio sono:

  • Opzione di riscatto
  • Opzione di rendimento minimo garantito
  • Opzione di conversione in rendita

Per quasi tutti i prodotti in portafoglio non vi sono penalità di riscatto: tale rischio diventa tuttavia rilevante solo nel caso di fenomeni di riscatti di massa; considerato l'andamento storico finora rilevato, si ritiene remota la probabilità che tale ipotesi possa verificarsi (tasso di riscatto per il 2020 pari a circa il 2,55%).

Tra i rischi assicurativi riguardanti l'attività della Compagnia Poste Assicura SpA, si evidenziano invece:

  • Rischio di assunzione: è il rischio derivante dalla sottoscrizione dei contratti di assicurazione associato agli eventi coperti, ai processi seguiti per la tariffazione e la selezione dei rischi, e all'andamento sfavorevole della sinistrosità effettiva rispetto a quella stimata. Tale rischio può essere suddiviso nelle seguenti categorie:
    • Rischio di tariffazione: è il rischio connesso alle scelte tariffarie della Compagnia e dipende dall'adozione delle ipotesi adottate in sede di determinazione del premio. Se la tariffazione è basata su ipotesi inadeguate, l'assicuratore può correre il rischio di non essere in grado di soddisfare gli impegni contrattuali assunti nei confronti degli assicurati. Tra questi rischi si annoverano quelli connessi all'invalidità e morbilità, ovvero il rischio associato al pagamento di prestazioni o rimborsi di spese mediche a seguito di malattia e/o infortunio. E' anche ricompreso in questa categoria il rischio che i caricamenti applicati sui premi siano insufficienti a sostenere le effettive spese sostenute nella gestione del contratto e il rischio di una eccessiva crescita produttiva associata ad una scarsa selezione dei rischi e all'assenza di mezzi propri sufficienti a sostenere il ritmo di sviluppo.
    • Rischio di riservazione: legato alla quantificazione di riserve tecniche non adeguate rispetto agli impegni assunti nei confronti degli assicurati. Tale inadeguatezza può dipendere da errate stime da parte dell'impresa e/o da mutamenti del contesto generale.
  • Rischio catastrofe: rappresenta il rischio che eventi estremi ed eccezionali abbiano un impatto negativo non considerato nella tariffazione delle polizze.
  • Rischi di antiselezione: attiene alla volontà della compagnia di non assicurare un evento che non sia caratterizzato dall'essere futuro, incerto e dannoso.

In relazione all'attività assicurativa di Poste Assicura SpA, iniziata nel 2010, l'evoluzione attesa del portafoglio e il diverso grado di rischio dei prodotti distribuiti hanno richiesto l'adozione di un'attenta politica riassicurativa.

La strategia di riassicurazione, consente di:

  • mitigare i rischi, stabilizzando la variabilità dei risultati della gestione assicurativa e garantendo l'equilibrio tecnico del portafoglio;
  • attenuare i rischi derivanti da esposizioni di punta
  • rafforzare la solidità finanziaria, se possibile e/o necessario, ottimizzandone i costi in termini di allocazione e ottimizzazione del capitale.

In particolare, sono stati stipulati con operatori di mercato di primario standing trattati di riassicurazione in quota (definendo la quota di cessione in base alla specificità e alla consistenza del rischio), integrati da ulteriori trattati

a copertura non proporzionale nelle forme di "excess loss" relativamente a rischi di particolare entità (rischi compresi nel ramo infortuni, incendio, RC generale e altri danni ai beni, e i cosiddetti "rischi catastrofali" come ad esempio il terremoto). Inoltre, in fase di definizione delle garanzie offerte al fine di mitigare l'assunzione di specifiche tipologie di rischio e andamenti tecnici particolarmente sfavorevoli sono state introdotti limiti di indennizzo (c.d. stop loss) nel caso di alcune fattispecie specifiche di sinistro. Quest'ultimo approccio è utilizzato, per esempio, per i principali rischi Malattia (retail e corporate), incluso il segmento relativo alla linea Credit Protection.

Poste Assicura definisce, di volta in volta, la quota di rischio e la struttura riassicurativa ritenuta più idonea in relazione alle caratteristiche del rischio in esame.

Con riferimento ai rischi tecnici danni il Gruppo effettua analisi specifiche utilizzando, tra l'altro, scenari di stress al fine di verificare la solvibilità della Compagnia anche in condizioni di mercato avverse.

Rischio reputazionale

Il principale elemento del rischio reputazionale a cui l'attività del Gruppo è fisiologicamente esposta è connesso all'andamento delle performance di mercato ed è riconducibile prevalentemente all'attività di distribuzione dei prodotti del risparmio postale e all'attività di collocamento di strumenti di investimento emessi da soggetti terzi (obbligazioni, Certificates e Fondi Immobiliari) ovvero da parte di Società del Gruppo (polizze assicurative emesse dalla controllata Poste Vita SpA e Fondi Comuni di Investimento gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR).

7. FAIR VALUE DEGLI STRUMENTI FINANZIARI

7.1 TECNICHE DI VALUTAZIONE DEL FAIR VALUE

Il Gruppo Poste Italiane si è dotato di una Policy sul fair value che disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del Bilancio, ai fini delle valutazioni di risk management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari sono stati aggiornati rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per rivedere ruoli e responsabilità nel processo di definizione e attuazione della Policy ed integrare, tra gli altri, i modelli a supporto della valutazione delle azioni non quotate di seguito descritta. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai principi contabili di riferimento e dai diversi Regulators (bancari ed assicurativi), garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 - Valutazione del fair value, di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate all'interno del Gruppo Poste Italiane.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note di bilancio) sono classificate in base ad una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati attivi:

  • Titoli obbligazionari emessi da Enti governativi UE o soggetti non governativi: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price);
  • Passività finanziarie: la valutazione viene effettuata considerando i prezzi ask rilevati sul mercato CBBT (Bloomberg Composite Price).

Titoli azionari e ETF (Exchange Traded Fund) quotati in mercati attivi: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo derivante dall'ultimo contratto scambiato nella giornata presso la Borsa di riferimento.

Fondi mobiliari di investimento aperti quotati: la valutazione viene effettuata considerando il prezzo di mercato di chiusura giornaliero come fornito dall'info provider Bloomberg o dal gestore del fondo. La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito. Nella valutazione degli strumenti finanziari denominati in valuta diversa dall'Euro si utilizzano i tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 ed osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività161. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Titoli obbligazionari quotati su mercati non attivi o non quotati:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani e esteri: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata sulla base di tecniche di discounted cash flow applicabili ai titoli obbligazionari plain così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari compresi nei portafogli del Gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un

161 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Gruppo Poste Italiane, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.

Titoli azionari non quotati: sono compresi in tale categoria i titoli azionari non quotati quando è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. Ad essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

Fondi mobiliari di investimento aperti non quotati: la valutazione viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile del fondo così come fornito dall'info provider Bloomberg o determinato dal gestore del fondo.

Strumenti finanziari derivati:

Interest Rate Swap:

Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.

Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.

  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.
  • Warrant: considerate le caratteristiche degli strumenti presenti in portafoglio, la valutazione viene effettuata tramite modello di equity local volatility. In particolare, poiché per tali strumenti sono stati stipulati accordi di buy-back con le controparti finanziarie strutturatrici dei warrants, e considerando che i modelli di valutazione utilizzati da queste ultime sono coerenti con quelli utilizzati dal Gruppo, la valutazione viene effettuata utilizzando le quotazioni bid fornite dalle controparti stesse.
  • Forward su Cambi: la valutazione viene effettuata facendo la differenza tra il reciproco del cambio forward registrato alla data di valutazione ed il reciproco del cambio forward fissato alla Trade Date.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli di Poste Italiane sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono il collateral per il Gruppo Poste Italiane.

Nei rari casi in cui le caratteristiche degli accordi di collateralizzazione non consentano la sostanziale riduzione del rischio di controparte, la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente. In alternativa, viene utilizzato il metodo del valore corrente che consente di elaborare il CVA/DVA (Credit Valuation Adjustment / Debit Valuation Adjustment) in funzione delle principali caratteristiche tecnico-finanziarie dei contratti e la probabilità di default della controparte.

Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. Tali strumenti sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene incorporato tramite:

  • l'utilizzo della curva governativa italiana o del credit default swap (CDS) della Repubblica Italiana, in caso di Amministrazioni Centrali italiane;
  • l'utilizzo di curve CDS quotate o, se non disponibili, l'adozione di curve CDS "sintetiche" rappresentative della classe di rating della controparte, costruite a partire dai dati di input osservabili sul mercato;
  • l'utilizzo di curve dei rendimenti costruite a partire dalle quotazioni delle emissioni obbligazionarie specifiche dell'emittente.

Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate:

  • Titoli obbligazionari plain: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito dell'emittente;
  • Titoli obbligazionari strutturati: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente obbligazionaria e componente opzionale. La valutazione della componente obbligazionaria viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow applicabili alle obbligazioni plain, così come definite al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche dei titoli obbligazionari emessi da società comprese nel gruppo Poste Italiane, è riconducibile al rischio tasso, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tale specifico fattore di rischio.
  • Debiti finanziari: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito.
  • Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Gruppo Poste Italiane rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

Impieghi a tasso fisso e tasso variabile: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow. Lo spread di credito della controparte viene determinato secondo le best practice di mercato, impiegando default probability e matrici di transizione elaborate da info providers esterni ed i parametri di loss given default stabiliti dalla normativa prudenziale per le banche o da valori benchmark di mercato.

Fondi chiusi non quotati: rientrano in tale categoria i fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati. La valutazione del fair value viene effettuata considerando l'ultimo NAV (Net Asset Value) disponibile, con periodicità almeno semestrale, comunicato dal gestore del fondo. Tale NAV viene aggiustato secondo i richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale al NAV e la data di valutazione.

Investimenti immobiliari (esclusi ex alloggi di servizio) e rimanenze di immobili destinati alla vendita: I valori di fair value, sia degli Investimenti Immobiliari che delle Rimanenze, sono stati determinati utilizzando principalmente la tecnica reddituale secondo cui il valore dell'immobile, deriva dall'attualizzazione dei cash flow che ci si attende verranno generati dai contratti di locazione e/o dai proventi delle vendite, al netto dei costi di pertinenza della proprietà; il procedimento utilizza un appropriato tasso di attualizzazione che considera analiticamente i rischi caratteristici dell'immobile.

Investimenti immobiliari (ex alloggi di servizio): Il prezzo degli investimenti in commento è determinato in base a criteri e parametri prestabiliti dalla normativa di riferimento (Legge 560 del 24 dicembre 1993) che ne stabilisce il prezzo di alienazione nel caso di vendita all'affittuario ovvero il prezzo minimo di alienazione nel caso in cui il bene venga venduto tramite un'asta pubblica.

Azioni non quotate: rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. Per tali tipologie di strumenti, il fair value è determinato considerando la valutazione implicita al momento dell'acquisizione, rettificata da aggiustamenti di valore per tener conto di eventuali variazioni di prezzo desumibili da operazioni rilevanti162 osservabili sul mercato nei 12 mesi precedenti alla data di reporting. In via alternativa, ed in assenza di operazioni rilevanti, il fair value dell'azione è determinato mediante l'utilizzo di metodologie alternative (verifica di dati finanziari desumibili dai Business Plan della società se disponibili e analisi dell'andamento delle performance aziendali, utilizzo multipli di mercato, ecc.).

7.2 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

La seguente tabella mostra un'analisi degli strumenti finanziari misurati al fair value al 31 dicembre 2020, distinti per livello di gerarchia del fair value.

162 Per operazione rilevante in tale contesto si intende un investimento minimo di 10 milioni di euro oppure almeno il 5% del capitale sociale dell'entità partecipata verificatosi negli ultimi dodici mesi dalla data di reporting.

Gerarchia del fair value (milioni di euro)
31.12.20 31.12.19
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Totale
Attività finanziarie
Attività finanziarie al FVTOCI 146.155 10.480 76 156.711 130.322 9.499 23 139.844
Azioni - - 76 76 - - 23 23
Titoli a reddito fisso 146.155 9.940 - 156.095 130.322 8.960 - 139.282
Altri investimenti - 540 - 540 - 539 - 539
Attività finanziarie al FVTPL 4.164 31.572 4.680 40.416 3.234 30.614 3.848 37.696
Crediti - - 15 15 - - - -
Azioni 200 38 34 272 177 - 71 248
Titoli a reddito fisso 1.829 163 - 1.992 1.308 191 - 1.499
Altri investimenti 2.135 31.371 4.631 38.137 1.749 30.423 3.777 35.949
Strumenti finanziari derivati - 79 - 79 - 73 - 73
Totale 150.319 42.131 4.756 197.206 133.556 40.186 3.871 177.613
Passività finanziarie
Passività finanziarie al fair value - - - - - - - -
Strumenti finanziari derivati - (8.263) (20) (8.283) - (5.575) (15) (5.590)
Totale - (8.263) (20) (8.283) - (5.575) (15) (5.590)

Di seguito si riportano i trasferimenti tra livello 1 e livello 2 della gerarchia del fair value, interamente riferibili al Gruppo assicurativo Poste Vita:

Trasferimenti da Livello 1 a Livello 2 (milioni di euro)
Da Livello 1 a Livello 2 Da Livello 2 a Livello 1
Descrizione Livello 1 Livello 2 Livello 1 Livello 2
Trasferimenti Attività finanziarie (112) 112 341 (341)
Attività finanziarie al FVTOCI
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (105) 105 333 (333)
Altri investimenti - - - -
Attività finanziarie al FVTPL
Crediti - - - -
Azioni - - - -
Titoli a reddito fisso (7) 7 8 (8)
Altri investimenti - - - -
Trasferimenti netti (112) 112 341 (341)

Le riclassifiche dal livello 1 al livello 2 si riferiscono a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2020, non è riscontrabile in un mercato liquido e attivo secondo i parametri stabiliti dalla Fair Value Policy di Gruppo. Le riclassifiche dal livello 2 al livello 1 si riferiscono, invece, a strumenti finanziari il cui valore, al 31 dicembre 2020, è risultato osservabile in un mercato liquido e attivo.

Di seguito, si riportano le variazioni di livello 3 intercorse nell'esercizio:

Variazioni strumenti finanziari livello 3 (milioni di euro)
Attività finanziarie
Descrizione Attività
finanziarie al
FVTOCI
Attività
finanziarie al
FVTPL
Strumenti
finanziari
derivati
Totale
Esistenza al 1 gennaio 2020 23 3.848 - 3.871
Acquisti/Emissioni 41 1.187 - 1.228
Vendite/Estinzione Ratei iniziali - (213) - (213)
Rimborsi - - - -
Variazioni del fair value vs CE - (111) - (111)
Variazioni del fair value a PN 17 - - 17
Trasferimenti a Conto economico - - - -
Plus/Minus a Conto ecomomico per vendite - - - -
Trasferimenti nel livello 3 - - - -
Trasferimenti ad altri livelli - (31) - (31)
Variazioni per Costo ammortizzato - - - -
Write-off - - - -
Altre variazioni (compresi Ratei alla data di chiusura) (5) - - (5)
Esistenza al 31 dicembre 2020 76 4.680 - 4.756

Gli strumenti finanziari classificati nel livello 3 sono detenuti principalmente da Poste Vita SpA e, in via residuale, da Poste Italiane SpA.

Con riferimento alla Capogruppo, a seguito della conversione in data 24 settembre 2020 di parte delle azioni Visa serie C in azioni Visa serie A Preferred Stock, 31 milioni circa delle azioni C sono state riclassificate dal Livello 3 al Livello 2.

Per la Compagnia assicurativa del Gruppo, gli strumenti di livello 3 si riferiscono principalmente a fondi che investono prevalentemente in strumenti non quotati, la cui valutazione del fair value viene effettuata in base all'ultimo Net Asset Value disponibile comunicato dal gestore del fondo, aggiornato in base ai richiami e rimborsi comunicati dai gestori e intercorsi tra la data dell'ultima valorizzazione ufficiale del NAV e la data di valutazione. I suddetti strumenti finanziari sono principalmente investimenti di tipo Private equity, Private Debt e investimenti in fondi immobiliari totalmente posti a copertura di prodotti di Ramo I collegati a Gestioni separate. Le variazioni intervenute riguardano l'acquisto di nuovi investimenti, rimborsi di quote di Fondi chiusi non quotati, nonché le variazioni di fair value intervenute nel corso dell'esercizio.

8. OPERAZIONI DI COPERTURA

Di seguito sono descritte le politiche di copertura poste in essere dal Gruppo Poste Italiane suddivise tra operazioni di fair value hedge e cash flow hedge e alle quali sono applicate le relative regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 – Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione. Le operazioni di copertura di fair value hedge e cash flow hedge di seguito descritte si riferiscono principalmente a operazioni su titoli a reddito fisso o indicizzati all'inflazione nell'ambito dell'operatività Bancoposta.

Operazioni di copertura - Fair Value Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato a reddito fisso e titoli di Stato indicizzati all'inflazione

Il Gruppo Poste Italiane detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a reddito fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione. Il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap.

La copertura può essere totale, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), o parziale in caso di data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico163, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico164". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start) e si differenziano per la sola componente spread che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia165.

163 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato

non ha valore zero all'inception. 164 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

165 Il primo considera lo spread al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo

La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello strumento di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms166" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per le vendite a termine della controllata Poste Vita per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo167. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Infine, il Gruppo Poste Vita, ha stipulato vendite a termine al fine di preservare, a seguito di variazioni inattese dei tassi di interesse e/o del rischio di credito, le plusvalenze latenti dei titoli obbligazionari governativi della Gestione Separata Posta ValorePiù. Con riferimento al test di efficacia retrospettico e prospettico la società utilizza l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico".

Operazioni di copertura su Pronti contro termine

Il Gruppo Poste Italiane effettua operatività in pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti, di gestire attivamente la posizione di tesoreria e di gestire i depositi in garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono principalmente a tasso fisso pertanto sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi d'interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Gruppo stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over The Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei pronti contro termine passivi in portafoglio.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, il Gruppo utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%. Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura e si differenziano per

quello effettivamente concordato con la controparte.

166 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

167 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

la sola componente a tasso fisso che è quindi considerata la principale fonte di inefficacia168 . La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, il Gruppo adotta l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo169. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura Cash Flow Hedge

Operazioni di copertura su titoli di Stato indicizzati all'inflazione e forecast transactions

Al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza, il Patrimonio BancoPosta stipula, se necessario, contratti di acquisto a termine. Inoltre, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti, sono stipulati contratti di vendita a termine. Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Gruppo detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Gruppo stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

Il Gruppo valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nella stabilizzazione delle variazioni dei flussi di cassa dello strumento coperto attraverso un test retrospettico e un test prospettico.

Relativamente alle coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto del differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte, alla data di testing e di inception, e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP, calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%; non sussistono pertanto fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti170.

170 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

168 La copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'euribor e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato. Il derivato ipotetico considera il tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il derivato reale quello effettivamente concordato con la controparte.

169 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso171. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia.

La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo172. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Operazioni di copertura su prestito obbligazionario a tasso variabile

Il Gruppo Poste italiane è inoltre soggetto al rischio sulla volatilità dei flussi di cassa con riferimento al prestito obbligazionario di 50 milioni di euro emesso in data 25 ottobre 2013 e che prevede il pagamento di cedole annuali a tasso variabile.

L'esposizione a tale rischio è oggetto di copertura attraverso la stipula di un contratto di Interest rate swap di cash flow hedge con il quale la Capogruppo ha assunto l'obbligazione di corrispondere il tasso fisso e ha venduto il tasso variabile previsto dal prestito obbligazionario. L'oggetto della copertura è solo il rischio di tasso d'interesse, mentre non è oggetto di copertura il rischio di credito implicito.

Ai fini della verifica dell'efficacia della copertura si effettua un test retrospettico e un test prospettico utilizzando l'approccio del "Dollar offset" attraverso il derivato ipotetico.

172 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

171 Il primo considera il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a 0, il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Effetti economici e patrimoniali delle operazioni di copertura

Di seguito si espone la distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti derivati di copertura. Il tasso medio degli Interest rate swap esposto rappresenta il tasso fisso medio atteso contrattualmente dall'operazione di copertura suddiviso per fasce di scadenza.

Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di CFH (milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Cash Flow hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale 2.068 - - 2.068
Prezzo di regolamento 2.449 - - 2.449
Interest rate swap
Nominale 200 290 1.280 1.770
Tasso medio % 4,75 4,949% 4,106% 4,346%
Distribuzione temporale per durata residua contrattuale degli strumenti di copertura di FVH (milioni di euro)
Maturity
Fino 1 anno Oltre 1 anno e fino a 5 anni Oltre 5 anni Totale
Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse
Vendite a termine
Nominale
1.260 - -
Prezzo di regolamento 1.302 - -
Interest rate swap
Nominale
375 925 30.109 1.260
1.302
31.409

Di seguito sono esposti gli effetti patrimoniali ed economici rivenienti dalle operazioni di copertura suddivise per tipologia.

Fair value hedges - Rischio tasso d'interesse (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio* Valore cumulato delle rettifiche dello strumento
coperto
Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Valore cumulato
delle rettifiche
dello strumento
coperto in caso di
discountinuing
Strumenti finanziari coperti Attività Passività Attività Passività
Titoli a reddito fisso, di cui: 44.105 - 4.389 - 3.255 -
al costo ammortizzato 21.884 - 4.389 - 1.658 -
al FVTOCI 22.221 - - 1.596 -
Pronti contro termine - (901) - -
Strumenti finanziari di copertura
Interest rate swap
Vendite a termine 31.409 11 (8.127) (3.248)
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L 1.260 - (10) (10)
(3)
*Non include il fondo a copertura delle perdite attese
Cash flow hedges - Rischio tasso (milioni di euro)
Nominale Valore di bilancio Variazione del valore
usata per rilevare
l'inefficacia della
copertura
Cash flow hedge
Attività Passività Riserva da copertura Cessazione della copertura
Strumenti finanziari coperti
Titoli a reddito fisso, di cui: - 50
al costo ammortizzato - - -
al FVTOCI 4.786 - 50
Prestito obbligazionario
Titoli acquistati a termine
- (50) 1
-
Strumenti finanziari di copertura
Acquisti a termine - - - - 167 - -
Vendite a termine 2.068 - (54) (55) (54) - -
Interest rate swap 1.770 68 (74) 4 25 - -
Utili/(perdite) della copertura rilevati a P&L -

Di seguito sono esposti gli effetti delle coperture di cash flow hedge nelle altre componenti di conto economico complessivo.

Impatti in OCI delle operazioni di copertura in Cash flow hedge - Rischio tasso (milioni di euro)
Trasferimenti a Conto economico per:
Utili/(perdite) della copertura
rilevati in OCI (Inc/(Dec) di
fair value del periodo
Effetti della copertura Cessazione della copertura
Titoli a reddito fisso (27) 3 -
Prestito obbligazionario (1) 2 -
Totale (28) 5 -

Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse

E' in corso a livello globale una riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", che prevede la sostituzione di alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio. Gli organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo, hanno avviato un processo di sostituzione e i gruppi di lavoro hanno sviluppato i tassi di riferimento alternativi nonché le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che sostituisce l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5bp;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Gruppo ha strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2020. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA che come detto in precedenza sarà sostituito a partire dal prossimo anno dall'ESTR.

Inoltre, il Gruppo detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 31.034 milioni di euro, pressoché interamente detenuti dal Patrimonio destinato Bancoposta.

9. PROCEDIMENTI IN CORSO E PRINCIPALI RAPPORTI CON LE AUTORITA'

La trattazione che segue è stata redatta ai sensi del principio contabile IAS 37 – Accantonamenti, passività e attività potenziali.

PROCEDIMENTI TRIBUTARI

Nel novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate ha notificato alla EGI tre Avvisi di Accertamento riferiti agli anni 2006, 2007 e 2008, eccependo un medesimo rilievo ai fini IRES, concernente l'applicazione della norma di cui all'art. 11, comma 2, della legge 413/1991 agli immobili di interesse storico-artistico di proprietà concessi in locazione a terzi.

In data 30 gennaio 2019 il Consiglio di Amministrazione della Società ha deliberato l'adesione alla definizione agevolata ai sensi dell'art. 6 del D.L. n.119 del 2018 convertito nella Legge n. 136 del 2018 con un onere tributario di 0,367 milioni di euro, versato in data 19 aprile 2019. In data 15 maggio 2019 è stata depositata presso la Cancelleria della Sezione Tributaria della Corte di Cassazione la documentazione attestante la definizione della lite e la relativa istanza di sospensione del giudizio fino al 31 dicembre 2020. Allo stato non è stata fissata dalla Corte di Cassazione l'udienza finalizzata alla declaratoria della cessazione della materia del contendere.

Negli esercizi dal 2009 al 2011, l'Agenzia delle Entrate, Direzione Regionale del Lazio, Ufficio grandi contribuenti, ha notificato a Poste Vita atti di contestazione relativi agli anni d'imposta 2004, 2005 e 2006 per presunte violazioni IVA, recante sanzioni di circa 2,3 milioni di euro per asserita omessa regolarizzazione di fatture per commissioni di delega incassate. Con riferimento a tali contenziosi, attualmente pendenti innanzi alla Corte di Cassazione, la Compagnia, tenuto conto dell'orientamento ormai consolidato della Suprema Corte in materia, ha ritenuto opportuno cogliere la facoltà concessa dal D.L. n. 119 del 23 ottobre 2018, di procedere alla definizione agevolata dei contenziosi in essere, mediante il versamento di una somma pari a 0,35 milioni di euro, ovvero il 15 per cento dell'ammontare complessivo delle sanzioni irrogate nei tre diversi atti di contestazione. La valutazione di aderire alla facoltà concessa dal citato D.L. 119/2018 è avvalorata dall'adesione al regime di adempimento collaborativo con l'Agenzia delle Entrate previsto dal D.L. 5 agosto 2015, n.128, (cd. Cooperative Compliance). Dal momento che entro il termine del 31 luglio 2020 (termine previsto dal comma 12 dell'art. 6 del D.L. 119/2918) non sono pervenute alla Compagnia comunicazioni di diniego da parte dell'Agenzia delle Entrate, la definizione dei contenziosi si può ritenere correttamente perfezionata. La Compagnia ha quindi provveduto a rilasciare quanto accantonato nel fondo rischi.

Con riferimento a Postel, in data 8 ottobre 2015 si è concluso, con la consegna di un Processo Verbale di Constatazione nel quale sono stati contestati i diritti alla detrazione dell'IVA e alla deducibilità dell'IRAP, un controllo fiscale eseguito dalla Guardia di Finanza sulle imposte sui redditi e sulle ritenute, relativo ad asseriti omessi versamenti contributivi da parte di Postel negli anni dal 2010 al 2014 nei confronti di personale dipendente e/o collaborativo di un fornitore. In relazione agli avvisi di accertamento per i periodi 2010 e 2011, Postel ha deciso di avvalersi della definizione agevolata ex art. 11 del D.L. 24 aprile 2017, n. 50, mentre in merito agli altri periodi di accertamento l'Agenzia delle Entrate ha accertato:

• per il periodo d'imposta 2012, in data 25 novembre 2016, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di 0,1 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto, in data 19 gennaio 2017, Postel ha proposto ricorso, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 13 febbraio 2018 è stato accolto

il ricorso e condannata l'Agenzia delle Entrate al pagamento delle spese. L'Agenzia, con atto notificato in data 3 ottobre 2018, ha proposto appello alla Commissione Tributaria Regionale di Roma. Postel si è costituita in giudizio con atto di controdeduzione presentato in data 30 novembre 2018. L'udienza per la trattazione del ricorso in appello non è ancora stata fissata;

  • per il periodo d'imposta 2013, in data 24 luglio 2017, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,2 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 23 ottobre 2017, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. Nell'udienza tenutasi il 26 settembre 2019 è stato accolto il ricorso. In data 24 giugno 2020, scaduti i termini per l'impugnazione, è passata in giudicato la pronuncia favorevole alla Società;
  • per il periodo d'imposta 2014, in data 19 aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha accertato in data 19 aprile 2019, maggiori IVA, IRES, IRAP e ritenute per un ammontare complessivo di circa 0,25 milioni di euro, oltre sanzioni e interessi. Avverso tale atto Postel ha presentato ricorso il 10 giugno 2019, versando contestualmente a titolo provvisorio un importo complessivo di circa la metà delle imposte pretese. All'udienza del 30 settembre 2020 la Commissione Tributaria Provinciale di Roma, preso atto del provvedimento di annullamento integrale in autotutela emesso dall'Agenzia delle Entrate, con cui si è provveduto ad annullare integralmente l'avviso di accertamento impugnato, con contestuale richiesta di estinzione del giudizio per cessata materia del contendere e compensazione delle spese di lite, si è riservata di decidere. Con sentenza del 22 ottobre 2020 la Commissione Tributaria Regionale di Roma ha accolto integralmente il ricorso presentato nell'interesse della Società e ha annullato l'avviso di accertamento emesso in relazione al periodo d'imposta 2014.

In data 19 aprile 2018 la Guardia di Finanza – Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Roma ha effettuato l'accesso presso la sede della società SDA Express Courier per eseguire una verifica ai fini dell'IVA, delle imposte sui redditi, dell'IRAP e delle ritenute per gli anni 2014, 2015 e 2016 ai sensi e per gli effetti degli artt. 52 e 63 del D.P.R. 633/72, art. 33 del D.P.R. 600/73, art. 2 del D. Lgs. 68/2001, nonché della Legge n. 4/1929. In data 29 novembre 2018 si è formalmente concluso l'accertamento; il verbale di constatazione finale presenta come principale rilievo la contestazione, per circa un milione di euro, della detrazione dell'IVA relativa alle note di variazione emesse dalla società in relazione agli sconti accordati ai propri clienti a seguito dell'incremento del numero delle spedizioni. Tali sconti si traducono in una riduzione dei prezzi, originariamente praticati dalla società al momento della prestazione del servizio di spedizione, e si configurano quindi come abbuoni o sconti previsti contrattualmente. Successivamente, in data 5 dicembre 2019, è stato notificato l'avviso di accertamento relativo al solo anno 2014 recante una pretesa complessiva pari a 0,4 milioni di euro che, riprendendo il PVC, contesta principalmente l'IVA detratta. In data 3 febbraio 2020 la Società ha proposto ricorso a tale avviso e ha provveduto al pagamento provvisionale della sanzione irrogata. L'udienza inizialmente fissata per il 17 febbraio 2021 e per la quale è stata inviata istanza di trattazione orale in data 21 gennaio 2021, al momento non è stata discussa né sono pervenute notizie in merito alla data di rinvio.

Nel mese di novembre 2018 il Consorzio Postemotori ha ricevuto la notifica di un'ordinanza emessa dal Tribunale penale di Roma contenente un decreto di sequestro preventivo nei confronti del Consorzio per l'importo di 4,6 milioni di euro. In data 13 maggio 2019, il G.U.P del Tribunale Ordinario di Roma ha ridimensionato i capi di imputazione originari stabilendo il rinvio a giudizio solo in relazione a quota parte dei capi di imputazione inerenti alle operazioni di fatturazione passiva di un subappaltatore e di un consulente

fiscale di uno dei soci. Il Consorzio ha conferito mandato a un penalista esterno per promuovere istanza di dissequestro rispetto al sequestro penale disposto in capo al Consorzio.

PROCEDIMENTI IN MATERIA PREVIDENZIALE

A partire dall'esercizio 2012 e sino al 31 dicembre 2020, l'Agenzia INPS di Genova Ponente ha emesso nei confronti di Postel degli avvisi di addebito, per complessivi 25,1 milioni di euro, con i quali è stato richiesto il pagamento di contributi previdenziali afferenti CIG, CIGS, mobilità e CUAF non coperti dal regime IPOST. Avverso tali richieste, sono stati proposti ricorsi al Tribunale di Genova. A supporto delle argomentazioni di Postel, con nota del 20 ottobre 2016, il Ministero del Lavoro ha confermato che il regime contributivo previsto per Poste Italiane trova applicazione anche nei confronti di tutte le società del Gruppo, con esclusione soltanto di quelle che esercitano attività di trasporto aereo, di licenza bancaria e di corriere espresso.

Alcuni dei giudizi sono stati già decisi dal Tribunale di Genova e, al loro esito, a fronte di avvisi di addebito pari complessivamente a 13,2 milioni di euro, la Società è stata condannata a pagare i soli contributi CUAF allo 0,68%, detratti gli assegni familiari versati da Postel ai dipendenti, per un importo di 0,3 milioni di euro, mentre nulla è stato ritenuto dovuto a titolo di CIG, CIGS e mobilità essendo al tempo Postel interamente partecipata dallo Stato tramite Poste Italiane (requisito esistente sino alla data di quotazione di Poste Italiane) e rientrando pertanto nel novero delle imprese industriali dello Stato per le quali la legge esclude l'obbligo del pagamento della cassa integrazione e della mobilità. L'INPS ha depositato ricorso in appello per la prima tranche di richieste effettuate (9,16 milioni di euro), contestando nell'an e nel quantum la sentenza di primo grado ed evidenziando che l'aliquota CUAF, in linea con gli ultimi orientamenti assunti da INPS, avrebbe dovuto essere pari al 4,40% in luogo dello 0,68% richiesto negli avvisi di addebito oggetto dei giudizi. Con sentenze pubblicate in data 28 dicembre 2018, la Corte d'Appello di Genova ha integralmente confermato le sentenze di primo grado, respingendo gli appelli dell'INPS, che ha proposto ricorso per cassazione notificato in data 28 giugno 2019 a Postel, la quale si è costituita in giudizio.

Risultano ancora pendenti ulteriori giudizi al momento ancora in fase istruttoria, relativi ai ricorsi presentati da Postel avverso gli avvisi di addebito per i periodi da maggio 2009 a luglio 2020.

Inoltre, in data 8 ottobre 2019, l'INPS ha richiesto di provvedere alla regolarizzazione contributiva da settembre 2014 a settembre 2019 all'aliquota CUAF non armonizzata del 4,40% della retribuzione imponibile a fini previdenziali. In merito a quest'ultima richiesta la società si è regolata in modo diverso a seconda del periodo in esame:

  • per i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2019, Postel si è adeguata al versamento del contributo CUAF nella misura pari al 4,40%, con riserva di ripetizione;
  • per il periodo pregresso da settembre 2014 a fine 2015, Postel ha impugnato per via amministrativa le comunicazioni di debito pervenute dall'INPS con la richiesta di pagamento del CUAF al 4,40%;
  • per l'anno 2018 e i primi 7 mesi del 2019 sono stati notificati due Avvisi di Addebito con la richiesta di pagamento del CUAF al 0,68% e contributi minori CIG, CIGS a Postel, che ha pagato, con riserva di ripetizione in attesa che venga deciso il ricorso pendente in Cassazione;
  • con decorrenza gennaio 2020, Postel versa all'INPS l'aliquota CUAF nella misura dello 0,68% anziché nella misura del 4,40%, per effetto di quanto previsto dall'art. 11, comma 5 bis del Decreto Legge n.162 del 2019, convertito dalla L. 28 febbraio 2020 n. 8,

Tenuto conto delle sentenze di primo grado, delle motivazioni addotte e delle ulteriori pretese avanzate dall'INPS, la Società ha adeguato i propri Fondi rischi sulla scorta anche del parere dello studio legale che la assiste nel contenzioso.

Il fondo iscritto in bilancio al 31 dicembre 2020 risulta pari a 11,25 milioni di euro.

PRINCIPALI PROCEDIMENTI PENDENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITA'

AGCM

In data 9 marzo 2015 è stato avviato un procedimento nei confronti di Poste Italiane per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta della Società è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

In data 3 ottobre 2018, Poste Italiane, senza che ciò costituisse acquiescenza o ammissione di responsabilità rispetto alle condotte controverse e fermo il diritto di far valere le proprie ragioni nelle opportune sedi, ha provveduto al pagamento della sanzione di 23 milioni di euro, oltre interessi, accertata nel gennaio 2018 a suo carico - per abuso di posizione dominante per il periodo 2014-2017 ai sensi dell'art. 102 del TFUE - dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM). Poste Italiane ha impugnato il suddetto provvedimento innanzi al TAR Lazio. L'udienza di merito fissata per l'8 aprile 2020 è stata rinviata al 20 luglio 2020 in cui la trattazione è stata rinviata a data da fissarsi.

In data 19 novembre 2019, l'AGCM ha avviato il procedimento PS11563 nei confronti di Poste Italiane per accertare una presunta pratica commerciale scorretta, posta in essere nell'ambito del servizio di recapito della corrispondenza e, in particolare delle raccomandate, in possibile violazione degli articoli 20, 21 e 22 del Codice del Consumo. In particolare, secondo le segnalazioni di alcuni clienti: i) le caratteristiche pubblicizzate del servizio "recapito delle raccomandate" non avrebbero trovato riscontro nel servizio effettivamente prestato; ii) nella pubblicità del servizio di "ritiro digitale delle raccomandate" non avrebbe chiarito che il servizio stesso potrebbe, in un immediato futuro, non essere più gratuito e che, comunque, esistono delle limitazioni alla fruizione del medesimo, essendo possibile accedervi esclusivamente se il mittente lo ha autorizzato. Nel mese di gennaio 2020 sono state ammesse a partecipare al procedimento alcune associazioni dei consumatori. L'Autorità, a conclusione del procedimento, con provvedimento notificato il 15 settembre 2020, ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 5 milioni di euro, il cui pagamento è stato effettuato in data 5 gennaio 2021. Avverso il suddetto provvedimento Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio e l'udienza di merito è stata fissata al 26 maggio 2021.

In data 6 aprile 2020 l'AGCM ha avviato, ai sensi dell'art. 9 comma 3-bis della Legge n. 192/98 e dell'art. 14 Legge n. 287/90, il procedimento A539 nei confronti di Poste Italiane, a seguito della segnalazione di un fornitore terzo che ha lamentato la supposta imposizione, da parte di Poste Italiane, di clausole contrattuali ingiustificatamente gravose. In particolare, a seguito dell'interruzione dei rapporti contrattuali, intervenuta a metà del 2017, il fornitore non sarebbe, di fatto, riuscito a offrire altrimenti i servizi che svolgeva nel mercato per l'obbligo di rispettare regole e parametri organizzativi ritenuti tali da irrigidire eccessivamente la struttura aziendale, rendendola inadatta a operare con soggetti diversi da Poste Italiane. In data 8 giugno del 2020 si è svolta un'audizione nella quale Poste Italiane ha esposto la propria posizione e, successivamente, l'Autorità ha

chiesto la consegna di documentazione. In data 30 novembre 2020 e 3 febbraio 2021 si sono svolte ulteriori audizioni. Il procedimento è tutt'ora nella fase istruttoria.

AGCom

Ai sensi del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, convertito nella Legge n. 214 del 22 dicembre 2011, le attività di regolamentazione e di vigilanza del settore postale spettano all'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCom).

A seguito del recepimento nell'ordinamento italiano della terza direttiva europea in materia postale (Direttiva 2008/6/CE), la quantificazione dell'onere del Servizio Postale Universale è effettuata mediante l'applicazione della metodologia del cosiddetto "costo netto evitato"173. Al riguardo:

  • (i) Nel corso dell'esercizio 2020 è stato avviato il procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale relativo all'anno 2019. In particolare, con comunicazione dell'8 luglio 2020, AGCom ha esteso all'anno 2019 l'ambito oggettivo del procedimento di verifica del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2017 e 2018, precedentemente avviato con Delibera 215/19/CONS del 2 luglio 2019.
  • (ii) Il 2 luglio 2019 è stata pubblicata la Delibera AGCom 214/19/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2015 e 2016" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2015 e 2016, rispettivamente in 389 e 356 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 329 e 262 milioni di euro. Per gli anni 2015 e 2016 non è stato istituito il Fondo di Compensazione da parte di AGCom con conseguente impossibilità di recupero delle differenze evidenziate dall'AGCom tra contributi statali e quantificazione dell'onere. In data 2 ottobre 2019 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • (iii) Il 6 settembre 2017 è stata pubblicata la Delibera AGCom 298/17/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2013 e 2014" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2013 e 2014, rispettivamente in 393 e 409 milioni di euro, a fronte di contributi previsti nel Contratto di Programma, pari rispettivamente a 343 e 336 milioni di euro. Anche per gli anni 2013 e 2014 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 6 novembre 2017 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR del Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).
  • (iv) Il 31 luglio 2014 è stata pubblicata la Delibera AGCom 412/14/CONS "Verifica del calcolo del costo netto del servizio postale universale per gli anni 2011 e 2012" che, oltre a stabilire che l'onere presenta carattere di iniquità, ha quantificato l'onere del Servizio Postale Universale per gli anni 2011 e 2012, rispettivamente in 381 e 327 milioni di euro a fronte di compensi originariamente rilevati da Poste Italiane rispettivamente per 357 e di 350 milioni di euro. L'Autorità ha stabilito, inoltre, che per l'anno 2012 non è stato istituito il Fondo di Compensazione e in data 13 novembre 2014 Poste Italiane ha presentato ricorso al TAR Lazio avverso la suddetta delibera (ancora pendente).

In data 8 ottobre 2020, con atto di Contestazione 30/20/DSP, l'AGCom ha contestato a Poste Italiane la violazione dell'obbligo di continuità nell'erogazione del servizio universale, in relazione alle mancate aperture

173 Con tale metodologia l'ammontare del costo netto è quantificato come la differenza tra il costo netto delle operazioni di un fornitore del servizio universale designato - quando questo è soggetto ad obblighi di servizio universale - e il costo netto delle operazioni in assenza di tali obblighi.

di alcuni Uffici Postali, concentrate quasi totalmente nel Trentino Alto Adige, per assenza improvvisa del personale, nel periodo 1° gennaio – 21 febbraio 2020. Avverso il suddetto atto di contestazione, in data 6 novembre 2020, Poste Italiane ha inviato all'Autorità le proprie memorie difensive. Con Delibera 48/21/CONS, pubblicata in data 8 marzo 2021, a conclusione del procedimento in oggetto, l'Autorità ha irrogato una sanzione amministrativa pecuniaria di 1,06 milioni di euro (10 mila euro per ciascuno degli eventi contestati), pari al medesimo importo che la Società avrebbe corrisposto qualora si fosse avvalsa del pagamento in misura ridotta. Al 31 dicembre 2020, la Società ha tenuto conto della sanzione nella determinazione dei Fondi rischi e oneri, il cui pagamento dovrà essere effettuato entro il 5 aprile 2021.

Banca d'Italia

Il 26 febbraio 2020, la Banca d'Italia ha avviato un'ispezione ordinaria e di carattere generale su BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, ai sensi dell'articolo 6-ter del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58. Successivamente in data 22 maggio 2020, l'Autorità ha comunicato l'interruzione dell'ispezione, in relazione all'impossibilità dovuta all'emergenza sanitaria in corso, di completare a distanza alcune attività di verifica e che per le suddette motivazioni, non è prevista la consegna di un rapporto ispettivo ordinario.

In data 5 maggio 2020, è pervenuta la comunicazione della Banca d'Italia contenente gli esiti delle verifiche di trasparenza dalla stessa condotte, dal 23 maggio al 19 luglio 2019, presso 24 Uffici Postali e la Sede Centrale, che hanno tra l'altro riguardato: la struttura organizzativa di BancoPosta, del Gruppo e della rete territoriale, la gestione dei rapporti con i partner esterni, la gestione dei disconoscimenti delle operazioni di pagamento. In risposta ai riscontri della Banca d'Italia, la Società ha predisposto un piano contenente le misure correttive da porre in essere con indicazione delle modalità di attuazione e dei tempi previsti che è stato comunicato alla stessa il 3 luglio 2020.

Consob

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID 2. La verifica ispettiva si è conclusa il 23 ottobre 2020. La Società è in attesa dei riscontri da parte dell'Autorità.

IVASS

Il 19 febbraio 2020 l'IVASS ha notificato a Poste Vita un atto di contestazione inerente l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita. La Compagnia ha depositato le proprie memorie difensive il cui termine per il deposito, fissato in 60 giorni dalla data della notifica, era stato sospeso dal 23 febbraio al 15 aprile 2020 ed ulteriormente prorogato al 15 maggio 2020 in ragione dell'entrata in vigore del Decreto Legge 8 aprile 2020, n. 23, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 94 dell'8 aprile 2020. Successivamente, in data 25 agosto 2020, l'IVASS ha notificato a Poste Vita un ulteriore atto di contestazione sempre inerente l'asserito ritardo nella liquidazione di polizze vita. La Compagnia ha depositato le proprie memorie difensive nei termini.

Si segnala inoltre, che in data 14 dicembre 2020, l'IVASS ha avviato una verifica ispettiva ordinaria sulla valutazione del governo, sulla gestione e sul controllo degli investimenti e dei rischi finanziari, le cui attività sono tutt'ora in corso.

Autorità Garante per la protezione dei dati personali

In data 15 gennaio 2014 il Garante Privacy, al termine di un procedimento avviato nei confronti di Postel nel 2009, ha disposto l'applicazione di una sanzione di 0,34 milioni di euro dei cui effetti la Società ne ha tenuto conto nel bilancio 2013. Contro tale disposizione Postel ha proposto ricorso e istanza di sospensione al Tribunale Civile di Roma, quest'ultima accolta dal giudice con ordinanza del 16 giugno 2014. In data 21 gennaio 2016 il giudice ha annullato l'ordinanza di ingiunzione del Garante Privacy limitatamente alla sanzione di 0,1 milioni di euro, rigettando invece le altre eccezioni preliminari di merito di Postel. Avverso la suddetta sentenza, per la parte della sanzione non annullata dal Tribunale, la Società ha proposto ricorso innanzi alla Corte di Cassazione, che ha respinto il ricorso presentato dalla Società e ha confermato la sanzione di 0,34 milioni di euro. Si è in attesa che il Garante Privacy riassuma il giudizio innanzi al Tribunale di Roma, come pronunciato dalla Corte di Cassazione.

Pur nella pendenza del giudizio in Cassazione di cui sopra, l'Agenzia delle Entrate – Riscossione ha notificato una cartella di pagamento in cui, oltre a richiedere il pagamento dell'importo di 0,24 milioni di euro a titolo di sanzione, come ridotta dalla sentenza del Tribunale di Roma, ha provveduto ad applicare, inter alia, una maggiorazione di 0,12 milioni di euro. Postel ha impugnato la cartella, che è stata parzialmente annullata relativamente alla richiesta di 0,12 milioni di euro dal Tribunale di Roma. Avverso tale sentenza il Garante ha proposto ricorso per Cassazione notificato il 3 agosto 2018 e Postel ha provveduto a costituirsi regolarmente in giudizio. La Cassazione aderendo integralmente alle argomentazioni della Società, ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall'Autorità, condannandola anche alla rifusione delle spese legali.

10. EVENTI O OPERAZIONI "SIGNIFICATIVE NON RICORRENTI"

Di seguito viene fornito un breve riepilogo degli effetti derivanti da eventi ed operazioni significative non ricorrenti174 posti in essere dal Gruppo Poste Italiane nel corso dell'esercizio 2019, come richiesto dalla comunicazione CONSOB n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

• provento di 96 milioni di euro relativo, per 81 milioni di euro al "Patent Box", riferito agli esercizi 2015- 2019, di cui 58 milioni rilevati dalle compagnie Poste Vita e Poste Assicura e 23 milioni di euro dalla Capogruppo. Gli accordi per il riconoscimento del contributo economico sono stati stipulati con l'Agenzia delle Entrate in data 16 dicembre 2020 per Poste Vita, 21 dicembre 2020 per Poste Italiane e 22 dicembre 2020 per Poste Assicura. I residui 15 milioni di euro si riferiscono al beneficio fiscale per la Capogruppo connesso all'Aiuto alla Crescita Economica (ACE), riferito agli esercizi 2015-2016 per il quale, nell'esercizio in commento, sono venute meno le incertezze connesse alla quantificazione.

11. EVENTI O OPERAZIONI "ATIPICHE E/O INUSUALI"

Ai sensi della comunicazione CONSOB del 28 luglio 2006 il Gruppo Poste Italiane non ha posto in essere operazioni atipiche e/o inusuali175 nel corso dell'esercizio 2020.

12. EVENTI DI RILIEVO SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Di seguito si riportano gli accadimenti intervenuti dopo la data di riferimento del bilancio per la cui trattazione completa si rimanda al paragrafo 3.1 - Principali operazioni societarie.

sennder Gmbh

Nel mese di gennaio 2021 Poste Italiane ha partecipato a un nuovo aumento di capitale promosso da sennder GmbH investendo 7,5 milioni di euro e portando la propria partecipazione nella società tedesca al 2,0% (1,8% su base fully diluited).

Nexive Group Srl

Nell'ambito dell'Accordo sottoscritto tra Poste Italiane SpA e la società olandese PostNL European Mail Holdings B.V. ("PostNL") e la società tedesca Mutares Holding – 32 GmbH ("Mutares Holding"), in data 29 gennaio 2021, Poste Italiane ha acquisito da PostNL e Mutares l'intero capitale sociale di Nexive ad un prezzo pari a 34,4 milioni di euro, sulla base di un Enterprise Value di 50 milioni di euro e di un indebitamento netto di 15,6 milioni di euro.

Sengi Express Limited

175 Operazioni che per significatività/rilevanza, natura delle controparti, oggetto della transazione, modalità di determinazione del prezzo di trasferimento e tempistica dell'accadimento possono dar luogo a dubbi sulla correttezza e/o completezza delle informazioni di bilancio, sul conflitto di interesse, sulla salvaguardia del patrimonio aziendale, nonché sulla tutela degli azionisti di minoranza.

174 Eventi e operazioni il cui accadimento risulta non ricorrente, non ripetendosi frequentemente nel consueto svolgimento dell'attività.

In data 19 gennaio 2021, Poste Italiane SpA e Cloud Seven Holding Limited hanno siglato un accordo quadro che prevede l'acquisizione da parte di Poste Italiane del 51% del capitale votante di Sengi Express Limited ("Sengi Express"), società interamente posseduta da Cloud Seven Holding Limited con sede a Hong Kong. Il closing dell'operazione si è perfezionato il 1° marzo 2021

PostePay: ramo Debit

In data 27 gennaio 2021, il CdA di Poste Italiane ha approvato la modifica del Patrimonio BancoPosta conseguente alla rimozione del vincolo di destinazione nei confronti delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il Ramo Debit, da sottoporre alla definiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente; in data 4 febbraio 2021, l'Assemblea Straordinaria di PostePay ha deliberato, tra l'altro, l'aumento di capitale scindibile da sottoscrivere e liberare entro il 30 settembre 2021 tramite conferimento in natura del Ramo Debit da parte di Poste Italiane.

13. ULTERIORI INFORMAZIONI

La presente nota rappresenta un'area comune al bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane e al bilancio separato di Poste Italiane SpA, in cui vengono fornite informazioni quali/quantitative su tematiche richieste in via residuale dai principi contabili, non specificamente trattate all'interno delle note precedenti.

POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

Di seguito, si riporta la posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 rispettivamente, del Gruppo Poste Italiane e di Poste Italiane SpA.

Gruppo Poste Italiane

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e
Mobile
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti correlate
Passività finanziarie 5.438 7.459 95.295 304 (10.266) 98.230
Passività finanziarie al costo ammortizzato 3.757 7.085 79.756 41 (738) 89.901 4.379
Debiti per conti correnti postali - - 59.548 - (738) 58.810 1
Obbligazioni 1.046 - - - - 1.046 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.488 - 14.347 - - 15.835 -
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.211 - - 24 - 1.235 7
MEF conto tesoreria dello Stato - - 3.588 - - 3.588 3.588
Altre passività finanziarie 12 7.085 2.273 17 - 9.387 783
Passività finanziarie al FVTPL 46 - - - - 46 -
Passività finanziaria per acquisto quote di minoranza 46 - - - - 46 -
Strumenti finanziari derivati 10 - 8.263 10 - 8.283 234
Passività finanziarie verso altri settori 1.625 374 7.276 253 (9.528) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 153.794 - 153.794 -
Attività finanziarie (1.310) (7.753) (92.385) (155.953) 9.518 (247.883)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (75) (133) (48.590) (1.879) - (50.677) (10.934)
Strumenti finanziari al FVOCI (447) (36) (42.671) (113.557) - (156.711) (540)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - (72) (40.344) - (40.416) (22)
Strumenti finanziari derivati - - (79) - - (79) -
Attività finanziarie verso altri settori (788) (7.584) (973) (173) 9.518 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (54) - (54) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 4.128 (294) 2.910 (1.909) (748) 4.087
Cassa e depositi BancoPosta - - (6.391) - - (6.391) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.254) (16) (2.020) (964) 738 (4.516) (1.992)
Posizione finanziaria netta 1.874 (310) (5.501) (2.873) (10) (6.820)

Posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2019 (milioni di euro)

Saldo al 31.12.19 Corrispondenza,
Pacchi e
Distribuzione
Pagamenti e
Mobile
Servizi
Finanziari
Servizi
Assicurativi
Elisioni Consolidato di cui parti
correlate
Passività finanziarie 3.061 5.539 77.061 295 (7.598) 78.358
Passività finanziarie al costo ammortizzato 1.886 5.194 66.123 42 (477) 72.768 4.829
Debiti per conti correnti postali - - 48.794 - (477) 48.317 1
Obbligazioni 50 - - - - 50 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 574 - 11.036 - - 11.610 265
Debiti per mutui - - - - - - -
Debiti per leasing 1.251 1 - 27 - 1.279 9
MEF conto tesoreria dello Stato - - 4.542 - - 4.542 4.542
Altre passività finanziarie 11 5.193 1.751 15 - 6.970 12
Strumenti finanziari derivati 22 - 5.567 1 - 5.590 123
Passività finanziarie verso altri settori 1.153 345 5.371 252 (7.121) - -
Riserve tecniche assicurative - - - 140.261 - 140.261 -
Attività finanziarie (1.395) (5.645) (75.920) (141.936) 7.120 (217.776)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (62) (115) (38.244) (1.742) - (40.163) (11.181)
Strumenti finanziari al FVOCI (547) - (36.831) (102.466) - (139.844) (539)
Strumenti finanziari al fair value rilevato a Conto economico - - (71) (37.625) - (37.696) (21)
Strumenti finanziari derivati - - (73) - - (73) (1)
Attività finanziarie verso altri settori (786) (5.530) (701) (103) 7.120 - -
Riserve tecniche a carico dei riassicuratori - - - (58) - (58) -
Indebitamento netto/(avanzo finanziario netto) 1.666 (106) 1.141 (1.438) (478) 785
Cassa e depositi BancoPosta - - (4.303) - - (4.303) -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (851) (96) (518) (1.161) 477 (2.149) (495)
Posizione finanziaria netta 815 (202) (3.680) (2.599) (1) (5.667)

La Posizione finanziaria netta complessiva al 31 dicembre 2020 è in avanzo di 6.820 milioni di euro, in aumento di 1.153 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un avanzo di 5.667 milioni di

euro). A tale variazione hanno concorso principalmente una gestione operativa positiva per 2,1 miliardi di euro (di cui 1.206 milioni di euro riferibili all'utile del periodo) e l'incremento registrato sul fair value degli investimenti classificati nella categoria FVTOCI detenuti dalla SBU Servizi Finanziari relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge per 1,7 miliardi di euro, parzialmente compensati dalla variazione negativa del capitale circolante per circa 1 miliardo di euro, investimenti per 680 milioni di euro e dalla distribuzione di dividendi per complessivi 613 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2020, la posizione finanziaria netta secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, con riguardo al Settore Operativo Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, è la seguente:

Posizione finanziaria netta ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre 2020 Al 31 dicembre 2019
A. Liquidità (2.254) (851)
B. Crediti finanziari correnti (425) (135)
C. Debiti bancari correnti 665 1
D. Debiti per leasing correnti 212 215
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente - -
F. Altri debiti finanziari correnti 17 15
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 894 231
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.785) (755)
I. Debiti bancari non correnti 823 573
L. Obbligazioni emesse 1.046 50
M. Debiti per leasing non correnti 999 1.036
N. Altri debiti non correnti 51 18
O. Posizione finanziaria non corrente (I+L+M+N) 2.919 1.677
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.134 922
Attività finanziarie non correnti (97) (474)
Posizione Finanziaria Netta 1.037 448
Crediti e Debiti finanziari intersettoriali 837 367
Posizione Finanziaria Netta al lordo dei rapporti con gli altri settori 1.874 815

Poste Italiane SpA

Posizione finanziaria netta (milioni di euro)
Saldo al 31.12.20 Patrimonio non
destinato
Patrimonio
BancoPosta
Elisioni Poste Italiane
SpA
di cui parti
correlate
Passività finanziarie 5.237 95.086 (1.038) 99.285
Debiti per conti correnti postali - 66.602 (140) 66.462 7.641
Obbligazioni 1.046 - - 1.046 -
Debiti vs istituzioni finanziarie 1.487 14.348 - 15.835 -
Debiti per leasing 1.065 - - 1.065 38
MEF conto Tesoreria dello Stato - 3.588 - 3.588 3.588
Strumenti finanziari derivati 11 8.263 - 8.274 234
Altre passività finanziarie 730 2.285 - 3.015 1.536
Passività finanziarie per rapporti intergestori 898 - (898) - -
Attività finanziarie (872) (92.351) 898 (92.325)
Strumenti finanziari al costo ammortizzato (424) (48.664) - (49.088) (11.361)
Strumenti finanziari al FVOCI (448) (42.638) - (43.086) -
Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico - (73) - (73) -
Strumenti finanziari derivati - (78) - (78) -
Attività finanziarie per rapporti intergestori - (898) 898 - -
Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 4.365 2.735 (140) 6.960
Cassa e depositi BancoPosta - (6.391) - (6.391)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (2.159) (2.010) 140 (4.029) (1.992)
Posizione finanziaria netta 2.206 (5.666) - (3.460)

Posizione finanziaria netta (milioni di euro) Passività finanziarie 2.948 76.837 (705) 79.080 Debiti per conti correnti postali - 53.938 (58) 53.880 5.573 Obbligazioni 50 - - 50 - Debiti vs istituzioni finanziarie 574 11.036 - 11.610 265 Debiti per leasing 1.149 - - 1.149 - MEF conto Tesoreria dello Stato - 4.542 - 4.542 4.542 Strumenti finanziari derivati 22 5.567 - 5.589 123 Altre passività finanziarie 506 1.754 - 2.260 571 Passività finanziarie per rapporti intergestori 647 - (647) - - Attività finanziarie (941) (75.885) 647 (76.179) Strumenti finanziari al costo ammortizzato (394) (38.295) - (38.689) (11.568) Strumenti finanziari al FVOCI (547) (36.799) - (37.346) - Strumenti finanziari al FV rilevato a Conto ecomonico - (71) - (71) - Strumenti finanziari derivati - (73) - (73) (1) Attività finanziarie per rapporti intergestori - (647) 647 - - Indebitamento netto / (avanzo finanziario netto) 2.007 952 (58) 2.901 Cassa e depositi BancoPosta - (4.303) - (4.303) - Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (753) (511) 58 (1.206) (495) Posizione finanziaria netta 1.254 (3.862) - (2.608) di cui parti correlate Saldo al 31.12.19 Patrimonio non destinato Patrimonio BancoPosta Elisioni Poste Italiane SpA

Al 31 dicembre 2020 la posizione finanziaria netta complessiva della Società, come sopra rappresentata è in avanzo di 3.460 milioni di euro, in aumento di 852 milioni di euro rispetto ai valori al 31 dicembre 2019 (in cui presentava un avanzo di 2.608 milioni di euro). A tale variazione hanno concorso principalmente una gestione operativa positiva per circa 1 miliardo di euro e l'incremento di fair value degli strumenti finanziari al FVTOCI per 1,7 miliardi di euro parzialmente compensati da investimenti per 612 milioni di euro, dalla distribuzione dei dividendi per complessivi 613 milioni di euro e dalla variazione negativa del capitale circolante netto di 377 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2020, la posizione finanziaria netta del Patrimonio non destinato determinata secondo la Raccomandazione ESMA n. 319/2013, è la seguente:

Posizione finanziaria netta Patrimonio non destinato ESMA (milioni di euro)
Al 31 dicembre Al 31 dicembre
2020 2019
A. Liquidità (2.159) (753)
B. Crediti finanziari correnti (495) (201)
C. Debiti bancari correnti 663 -
D. Debiti per leasing correnti 187 190
E. Parte corrente dell'indebitamento non corrente 1 1
F. Altri debiti finanziari correnti 735 509
G. Posizione finanziaria corrente (C+D+E+F) 1.586 700
H. Posizione finanziaria netta corrente (A+B+G) (1.068) (254)
I. Debiti bancari non correnti 823 573
L. Obbligazioni emesse 1.046 50
M. Debiti per leasing non correnti 878 959
N. Altri debiti non correnti 6 19
O. Posizione finanziaria netta non corrente (I+L+M+N) 2.753 1.601
P. Posizione Finanziaria Netta ESMA (H+O) 1.685 1.347
Attività finanziarie non correnti (377) (740)
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato 1.308 607
Crediti e Debiti finanziari per rapporti intergestori 898 647
Posizione Finanziaria Netta del Patrimonio non destinato al lordo dei rapporti intergestori 2.206 1.254

TRASFERIMENTI DI ATTIVITÀ' FINANZIARIE NON ELIMINATE CONTABILMENTE

In conformità a quanto previsto dall'IFRS 7 – Strumenti finanziari: Informazioni integrative si forniscono nel presente paragrafo le informazioni su operazioni di trasferimento di attività finanziarie che non ne comportano l'eliminazione contabile (cd. continuing involvment).

Al 31 dicembre 2020, sono riconducibili alla fattispecie in commento debiti per operazioni passive di pronti contro termine stipulate con primari operatori finanziari integralmente riferite alla Capogruppo.

Trasferimento di attività finanziarie non eliminate contabilmente (milioni di euro)
31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Note Valore nominale Valore di Bilancio Fair value Valore nominale Valore di Bilancio Fair value
Attività finanziarie BancoPosta [A6]
Attività finanziarie al Costo ammortizzato 5.930 6.366 7.079 4.929 5.179 5.207
Attività finanziarie al FVTOCI 7.526 8.883 8.883 6.621 7.329 7.329
Passività finanziarie BancoPosta [B6]
Passività finanziarie per PCT (14.717) (14.711) (14.743) (12.201) (12.194) (12.205)
Attività finanziarie [A7]
Attività finanziarie al FVTOCI 400 407 407 - - -
Passività finanziarie [B7]
Passività finanziarie per PCT (414) (412) (412) - - -
Totale (1.275) 533 1.214 (651) 314 331

ATTIVITÀ' FINANZIARIE SOGGETTE A LIMITAZIONI D'USO

Si fornisce nel presente paragrafo il valore nominale e di bilancio delle attività finanziarie date in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di pronti contro termine, di Interest Rate Swap e le attività finanziarie consegnate a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa alla Capogruppo nonché a garanzia dell'attività in SEPA Direct Debit.

Attività finanziarie soggette a limitazioni d'uso (milioni di euro)
31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Valore
Nominale
Valore di
bilancio
Attività finanziarie BancoPosta
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti 7.494 7.494 5.660 5.660
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA) 7.494 7.494 5.181 5.181
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA) - - 208 208
Crediti per depositi in garanzia (marginazione Clearing House) - - 271 271
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA)
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit
6.427
5.930
497
-
6.969
6.366
603
-
5.457
4.929
528
-
5.706
5.179
527
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso 8.615 9.992 7.557 8.290
Titoli per operazioni in PCT 7.526 8.883 6.621 7.329
Titoli per depositi dati in garanzia (collateral previsti da CSA e GMRA) 172 178 - -
Titoli in garanzia per linee di credito intraday con Banca d'Italia e per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit 917 931 936 961
Attività finanziarie
Attività finanziarie al Costo ammortizzato
Finanziamenti e Crediti
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da CSA)
Crediti per depositi in garanzia (collateral previsti da GMRA)
15
11
4
15
11
4
23
23
-
23
23
-
Attività finanziarie al FVTOCI
Titoli a reddito fisso
Titoli per operazioni in PCT
400
400
407
407
-
-
-
-
Totale attività finanziarie indisponibili 22.951 24.877 18.697 19.679

Al 31 dicembre 2020 la Capogruppo ha ricevuto attività finanziarie a garanzia di operazioni di pronti contro termine attivi e passivi per un nozionale complessivo di 375 milioni di euro ed un fair value pari a 379 milioni di euro.

ESPOSIZIONE IN TITOLI DI DEBITO SOVRANO

Con riferimento alle attività finanziarie, di seguito si riportano le informazioni riguardo l'esposizione al debito sovrano del Gruppo al 31 dicembre 2020, ai sensi della Comunicazione n. DEM/11070007 del 28 luglio 2011 di attuazione del documento n. 2011/266 pubblicato dall'ESMA e successive integrazioni.

Gruppo Poste Italiane - Esposizione in titoli di debito sovrano
(milioni di euro)
31.12.19
Descrizione Valore Valore di Valore di Valore Valore di Valore di
nominale Bilancio mercato nominale Bilancio mercato
Italia 136.818 166.952 168.620 125.322 143.188 143.000
Attività finanziarie al costo ammortizzato 24.929 31.791 33.459 19.100 22.825 22.637
Attività finanziarie al FVTOCI 111.842 135.111 135.111 106.170 120.308 120.308
Attività finanziarie al FVTPL 47 50 50 52 55 55
Belgio 132 162 162 89 107 107
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 132 162 162 89 107 107
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Francia 151 229 229 151 203 203
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 151 229 229 151 203 203
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Germania 242 272 272 52 62 62
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 242 272 272 50 60 60
Attività finanziarie al FVTPL - - - 2 2 2
Irlanda 10 14 14 10 13 13
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 10 14 14 10 13 13
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Spagna 1.230 2.001 2.002 1.159 1.780 1.781
Attività finanziarie al costo ammortizzato 3 3 4 3 3 4
Attività finanziarie al FVTOCI 1.227 1.998 1.998 1.156 1.777 1.777
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
USA 25 25 25 1 1 1
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 25 25 25 1 1 1
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Altri Paesi 83 84 84 20 20 20
Attività finanziarie al costo ammortizzato - - - - - -
Attività finanziarie al FVTOCI 83 84 84 20 20 20
Attività finanziarie al FVTPL - - - - - -
Totale 138.691 169.739 171.408 126.804 145.374 145.187

Di seguito si fornisce il dettaglio per Poste Italiane SpA

Rischio credito - Esposizione in titoli di debito sovrano
(milioni di euro)
31 dicembre 2020 31 dicembre 2019
Descrizione Valore nominale Valore di Bilancio
Valore di mercato
Valore nominale Valore di Bilancio
Valore di mercato
Attività finanziarie BancoPosta
Italia 56.726 72.593 73.932 48.595 57.917 57.505
Attività finanziarie al costo ammortizzato 23.157 29.955 31.294 17.425 21.118 20.706
Attività finanziarie FVOCI 33.569 42.638 42.638 31.170 36.799 36.799
Attività finanziarie
Italia 400 407 407 500 524 524
Attività finanziarie FVOCI 400 407 407 500 524 524
Totale 57.126 73.000 74.339 49.095 58.441 58.029

ENTITA' STRUTTURATE NON CONSOLIDATE

Al fine di disporre di forme di impiego il più possibili coerenti con i profili di rischio e rendimento delle polizze emesse, assicurando flessibilità ed efficienza della gestione, in taluni casi Poste Vita SpA ha acquistato quote superiori al 50% della massa amministrata di alcuni Fondi di investimento. Per tali fattispecie sono state svolte le analisi previste dai principi contabili internazionali al fine di verificare l'esistenza o meno del controllo. Gli esiti delle analisi condotte su tali Fondi inducono a concludere che la Compagnia non eserciti alcun potere di controllo nell'accezione prevista dalle disposizioni dell'IFRS 10 – Bilancio consolidato. Tali Fondi rientrano tuttavia nella definizione di Entità strutturate non consolidate: un'entità strutturata è una entità configurata in modo che i diritti di voto o similari non siano il fattore preponderante per stabilire chi controlla l'entità, come nel caso in cui i diritti di voto si riferiscano solo ad attività amministrative e le relative attività operative siano dirette mediante accordi contrattuali

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata (milioni di euro)

NAV del Fondo
ISIN - Denominazione Natura dell'Entità Attività del Fondo % Investimento Data di rif. Importo
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 6.037
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset
Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 5.129
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance
Distribution
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 4.886
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 4.321
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL
FUND (PIMCO MULTI ASSET)
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 4.191
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 909
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 884
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 614
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 567
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 495
IT0004937691 - PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH
ISIN IE00BK1KDS71
Fondo di Hedge Fund non armonizzato Perseguimento di rendimenti assoluti, con un basso livello di volatilità e
di correlazione di lungo termine rispetto ai principali mercati finanziari
100 31/12/2020 447
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE
UBS
Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso
lavorativo (uffici), situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/09/2020 383
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2020 328
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC
MULTIASSET FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 31/12/2020 312
IT0005247819 - Diamond Core Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della
normativa pro tempore vigente
100 30/06/2020 276
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2020 275
IT0005386666 - Fondo i3-Dante comparto Convivio Fondo di investimento alternativo
immobiliare multicomparto chiuso di diritto
italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" a reddito e localizzati
nelle zone centrali delle principali città italiane, a partire da Roma e
Milano
100 31/12/2020 249
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili e diritti reali immobiliari, inclusi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare con natura traslativa e da
rapporti concessori, nonché degli altri diritti assimilabili ai sensi della
normativa pro tempore vigente
100 30/06/2020 156
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/11/2020 140
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni in società
immobiliari e quote di investimento alternativi immobiliari
100 30/09/2020 135
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili, diritti reali immobiliari, compresi quelli
derivanti da contratti di leasing immobiliare, partecipazioni in società
immobiliari e la gestione professionale e la valorizzazione del
patrimonio del Fondo
100 30/06/2020 110
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit
Feeder Fund
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2020 107
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL
PROPERTY FUND
Fondi di investimento alternativi immobiliari
chiusi di diritto italiano
Investimento in beni immobili "core" e "core plus" destinati ad uso retail,
situati nell'Eurozona, e denominati in Euro
100 30/09/2020 101
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2020 100
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/11/2020 80
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS
FUND
Fondo Aperto Armonizzato UCITS Investimento in un mix di asset classes (corporate bonds, government
bonds e equities)
100 30/09/2020 77
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Fondo Chiuso Armonizzato Investe nel Shopping Property Fund 2: master fund che principalmete
investe in immobili del settore commerciale secondariamente uffici e
settori alternativi. Non investe nel debito immobiliare
65 30/09/2020 70
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Fondo di Fondi Chiuso non armonizzato Investimento in imprese nel settore dell'energia allo scopo di
incrementarne il valore e mediante la successiva dismissione,
conseguirne delle plusvalenze
86 30/09/2020 17

Natura del coinvolgimento nell'entità strutturata non consolidata

Lo scopo dell'investimento della Compagnia nei Fondi è la diversificazione del portafoglio di strumenti finanziari posti a copertura dei prodotti di Ramo I (Gestioni Separate), con l'obiettivo di mitigare la concentrazione degli impieghi in Titoli di Stato. Le entità riguardano principalmente fondi aperti armonizzati che investono in un mix di asset quali corporate bonds, government bonds ed equities e fondi chiusi di investimento immobiliare che investono in beni immobili e diritti reali immobiliari. Si riportano di seguito talune informazioni di dettaglio.

Natura del rischio

(milioni di euro)
ISIN - Denominazione Categoria di bilancio Valore contabile
investimento
Massima
esposizione
alla perdita
Confronto tra valore
contabile e massima
esposizione
Metodologia determinazione massima
esposizione alla perdita
LU1379774190 - MULTIFLEX-DIVERSIFIED DIS-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
6.037 1.356 4.681 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712014 - MULTIFLEX - Global Optimal Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
5.129 919 4.209 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407712287 - MULTIFLEX - Strategic Insurance Distribution Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.886 1.037 3.849 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1407711800 - MULTIFLEX - Dynamic Multi Asset Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.321 645 3.676 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1193254122 - MFX - GLOBAL FUND - ASSET GLOBAL FUND (PIMCO MULTI ASSET) Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
4.191 904 3.287 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808839242 - MULTIFLEX-OLYMP INSURN MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
909 176 733 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341240 - MULTIFLEX-LT OPTIMAL M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
884 235 650 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1808838863 - MULTIFLEX-OLYMPIUM OPT MA-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
614 136 477 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU1500341752 - MULTIFLEX-DYNAMIC LT M/A-CM Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
567 80 486 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
LU2051218035 - OLYMPIUM SEVERUM FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
495 174 322 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0004937691 - PRIMA HEDGE PLATINUM GROWTH ISIN IE00BK1KDS71 Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
447 30 418 Dato ricevuto dal gestore
IT0005174450 - FONDO DIAMOND EUROZONE OFFICE UBS Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
383 174 209 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
QU0006744795 - Prima European Direct Lending 1 Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
328 82 246 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
LU1500341166 - MULTIFLEX-OLYMPIUM DYNAMIC-MULTIASSET FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
312 31 281 VaR annuo al 99,5% su un orizzonte
temporale di 5 anni e un "half life" di 1 anno
IT0005247819 - Diamond Core Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
276 91 185 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
QU0006738052 - Prima EU Private Debt Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
275 36 238 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0005386666 - Fondo i3-Dante comparto Convivio Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
249 62 186 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
IT0005212193 - DIAMOND ITALIAN PROPERTIES Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
156 47 109 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
QU0006738854 - Prima Credit Opportunity Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
140 55 85 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
IT0005215113 - FONDO CBRE DIAMOND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
135 52 84 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
IT0005210593 - DIAMOND OTHER SECTOR ITALIA Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
110 34 75 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
QU0006746865 - ALC Prima European Private Credit Feeder Fund Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
107 17 91 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0005210387 - DIAMOND EUROZONE RETAIL PROPERTY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
101 36 65 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
QU0006745081 - Prima Real Estate Europe Fund I Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
100 45 54 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
LU1581282842 - Indaco SICAV SIF - Indaco CIFC US Loan Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
80 29 51 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
QU0006742476 - PRIMA GLOBAL EQUITY PRTNERS FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
77 42 35 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
LU1081427665 - SHOPPING PROPERTY FUND 2 Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
46 20 25 anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII
IT0004597396 - ADVANCE CAPITAL ENERGY FUND Attività finanziaria a fair value
rilevato a CE
15 8 6 VaR al 99,5% su un orizzonte temporale di 1
anno calcolato a partire dalle sensitivity market
di SII

Natura del rischio

Gli investimenti della Compagnia nei fondi in commento sono valutati a fair value (principalmente livello 2 della gerarchica del fair value) sulla base del Net Asset Value comunicato periodicamente dal gestore del fondo stesso. Tali investimenti sono stati effettuati nell'ambito delle Polizze di Ramo I e pertanto le variazioni di fair value sono ribaltate all'assicurato sulla base del meccanismo dello shadow accounting.

(milioni di euro)
Asset class Fair Value
Strumenti finanziari
Obbligazioni Corporate 14.043
Titoli di Stato 10.214
Altri investimenti al netto dei passivi 3.181
Azioni 1.719
Disponibilità liquide 2.412
Strumenti finanziari derivati
Swap 5
Future (28)
Forward (150)
Totale 31.396
(milioni di euro)
Mercati di riferimento e Fondi UCITS Fair Value
Germania (Francoforte, Berlino, Monaco) 5.421
Dublino 1.920
New York 3.275
Trace 3.520
Londra 2.129
Parigi 549
Euronext 1.662
Tokyo 988
Singapore 798
Euromtf 365
Lussemburgo 138
Eurotix 508
Hong Kong 411
Altri 8.190
Fondi 1.522
Totale 31.396

ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU AZIONI

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock. Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane (c.d. Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento di talune condizioni e obiettivi nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e contestualmente convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di attribuzione delle Phantom stesse, ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta e personale del Gruppo assicurativo Poste Vita.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro, sono di seguito evidenziati:

  • per il Direttore Generale e gli altri Beneficiari del piano dipendenti di Poste Italiane diversi dal personale BancoPosta, un indicatore di redditività individuato nell'EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • per i Beneficiari inclusi tra i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta, l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • per i Beneficiari inclusi tra il personale del Gruppo assicurativo Poste Vita, un indicatore di redditività individuato nel RORAC del gruppo assicurativo Poste Vita relativo al triennio e utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio.

Comune a tutti i Beneficiari, è il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Risk Takers del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, identificato nel RORAC di fine periodo; tale parametro è previsto a partire dal Ciclo 2017-2019 e solo per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato).

Diversamente per il personale appartenente al Gruppo assicurativo Poste Vita, la maturazione dei Diritti è subordinata oltre che alla Condizione Cancello (EBIT gestionale cumulato triennale di Gruppo) alla sussistenza della Condizione di Accesso specifica ossia Solvency II ratio di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, e immediatamente convertite in denaro. Per il Direttore Generale, i Risk Takers Bancoposta e il personale del Gruppo Assicurativo Poste Vita, esse saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica della sussistenza delle condizioni previste per ciascun Piano.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2016-2018

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 139.604 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2018, il controvalore in denaro delle quote interamente erogate nel corso dell'esercizio è pari a circa 1,5 milioni di euro. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,1 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Nel 2019 è giunto a maturazione anche il Secondo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2017-2019), assegnato nel corso del 2017. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 645.673 Phantom Stock di cui 207.320 unità sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso dell'esercizio è stato pari a circa 4,7 milioni di euro. Il costo rilevato nel periodo è

stato di circa 0,3 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,7 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock per il Terzo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2020 per 68 Beneficiari è di 624.869 unità al target. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 1,5 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 6 milioni di euro.

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine al 31 dicembre 2020 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2016-2018

Terminato il periodo di retention di un anno a cui erano sottoposte le 100.683 Phantom Stock derivanti dalla consuntivazione del Piano giunto a maturazione nel 2018, il controvalore in denaro delle quote interamente erogate nel corso dell'esercizio è pari a circa 1,1 milioni di euro. Il costo rilevato per il semestre è stato di circa 0,1 milioni di euro.

Secondo Ciclo 2017-2019

Nel 2019 è giunto a maturazione anche il Secondo Ciclo del "Piano ILT Phantom Stock" (2017-2019), assegnato nel corso del 2017. La consuntivazione del Piano ha determinato un numero complessivo di 595.131 Phantom Stock di cui 156.778 unità sottoposte ad un periodo di retention di un anno. Il controvalore in denaro delle quote erogate nel corso dell'esercizio è stato pari a circa 4,7 milioni di euro. Il costo rilevato nel periodo è stato di circa 0,3 milioni di euro, mentre la passività residua iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 1,3 milioni di euro.

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom Stock per il Terzo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2020 per 63 Beneficiari è di 584.656 unità al target. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 1,5 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 5,6 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

Gruppo Poste Italiane

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 28 Maggio 2019 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari (ILT) – Piano di Performance Share". Tale sistema d'incentivazione, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Performance Share", come descritto nel relativo Documento informativo, prevede l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus (quest'ultime per i Beneficiari BancoPosta, di seguito "Beneficiari BP", ivi incluso il Direttore Generale). Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari sono: l'Amministratore Delegato di Poste Italiane, in qualità di Direttore Generale, taluni Manager del Gruppo Poste Italiane, inclusi Dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB176.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. Inoltre, per il Direttore Generale (nonché Amministratore Delegato) e per i Beneficiari del Patrimonio BancoPosta la maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di

176 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

Condizioni di Accesso, che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, secondo i seguenti schemi:

  • per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale) per il 40% up-front e per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance. E' prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita;
  • per gli Altri Beneficiari il Piano prevede l'attribuzione di Azioni di Poste Italiane interamente up-front al termine di un Periodo di Performance triennale, con l'applicazione, sul 60% delle stesse, di un ulteriore Periodo di Lock-up della durata di 2 anni,

Per i Beneficiari BP (incluso il Direttore Generale), inoltre, l'attribuzione delle quote di Azioni differite avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione e liquidità.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 106 Beneficiari ed è stato di 632.679 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 2,3 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata è pari a circa 4 milioni di euro. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Secondo Ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Secondo Ciclo del Piano riguarda 113 Beneficiari ed è stato di 931.041 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (05 marzo 2020 per il Direttore Generale e 12 novembre 2020 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 5,42, 3,91 e 4,64. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 1,5 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore

stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Poste Italiane SpA

Si riportano di seguito gli effetti economici del sopracitato Sistema di Incentivazione a Lungo Termine "Performance Share" al 31 dicembre 2020 per Poste Italiane SpA.

Primo Ciclo 2019-2021

Al 31 dicembre 2020 il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano di Performance Share riguarda 102 Beneficiari ed è stato di 620.178 unità il cui fair value unitario alla data di assegnazione (28 maggio 2019 per il Direttore Generale e 7 ottobre 2019 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 6,19, 8,29 e 8,88.

Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 2,3 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata ammonta a circa 4 milioni di euro. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Secondo Ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Secondo Ciclo del Piano riguarda 108 Beneficiari ed è stato di 909.910 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (05 marzo 2020 per il Direttore Generale e 12 novembre 2020 per i Beneficiari BP e Altri Beneficiari) è stato rispettivamente di euro 5,42, 3,91 e 4,64. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 1,5 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: STOCK OPTION

Il sistema di incentivazione a lungo termine di MLK delivery, approvato dal Consiglio di Amministrazione della società controllata in data 10 dicembre 2020, prevede l'assegnazione a titolo gratuito di un numero massimo di Stock Option che conferiscono ai titolari il diritto di sottoscrivere azioni di categoria Z della società MLK delivery, ossia azioni emesse a servizio del Piano senza diritto ai dividendi e al voto. Il Piano ha una complessiva durata di cinque anni e avrà termine con l'attribuzione di tutte le Stock Option.

Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 0,3 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata per tale nuova fattispecie.

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta e della società Poste Italiane SpA, hanno reso applicabile al BancoPosta, la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni, applicabili alla sola Capogruppo Poste Italiane SpA, prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo è risultato superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del Piano di incentivazione a lungo termine "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019 ed MBO 2020) prevedono, qualora l'incentivo è risultato superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il Direttore Generale e per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019 e 2020) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo: EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF);
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR livello soglia approvato nel Risk Appetite Framework (RAF).

Per il Direttore Generale si prevede, inoltre, l'applicazione di una ulteriore Condizione di Accesso, oltre a quelle sopra esposte, collegata al Solvency Ratio del Gruppo Assicurativo Poste Vita.

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Al 31 dicembre 2020, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 170.613, relative principalmente al personale in forza alla Controllante. Nel corso dell'esercizio è stata rilevata una rettifica di costo pari a circa 0,2 milioni di euro, sono stati effettuati pagamenti per 0,4 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 1,3 milioni di euro.

Il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dal nuovo piano di incentivazione a breve termine MBO 2019 e 2020 (quest'ultimo stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto), è di 89.133 relativi principalmente al personale in forza alla Controllante. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,2 milioni di euro e al 31 dicembre 2020 risultano iscritte una specifica Riserva di Patrimonio netto appositamente creata per circa 0,4 milioni di euro ed una passività per circa 0,3 milioni di euro.

PAGAMENTI PER LA CONCLUSIONE DEL RAPPORTO

I compensi legati alla conclusione anticipata del rapporto di lavoro per il personale Risk Takers del Patrimonio Bancoposta sono corrisposti secondo le modalità previste per la remunerazione variabile a Breve Termine (MBO 2017) per quanto attiene le modalità di differimento, il pagamento in strumenti finanziari e la verifica dei parametri minimi regolamentari di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta.

Al 31 dicembre 2020 il numero di Phantom Stock in essere è di 117.725 unità. Nel corso dell'esercizio è stata rilevata una rettifica di costo pari a circa 0,3 milioni di euro, sono stati effettuati pagamenti per 0,5 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 0,9 milioni di euro.

DATI SALIENTI DELLE PARTECIPAZIONI

Il dettaglio è il seguente:

Elenco delle partecipazioni consolidate integralmente (migliaia di euro)

Denominazione (sede sociale) Quota %
posseduta
Capitale
sociale
Risultato
dell'esercizio
Patrimonio
netto
BancoPosta Fondi SpA SGR (Roma) 100,00% 12.000 20.477 51.785
Consorzio Logistica Pacchi ScpA (Roma) 100,00% 516 - 788
Consorzio per i Servizi di Telefonia Mobile ScpA (Roma) 100,00% 120 - 116
Consorzio PosteMotori (Roma) 80,75% 120 - 120
Europa Gestioni Immobiliari SpA (Roma) 100,00% 103.200 262 238.669
MLK Deliveries SpA (Milano) 70,00% 333 (2.787) 12.564
Poste Air Cargo Srl (Roma) 100,00% 1.000 1.880 3.023
PatentiViaPoste ScpA (Roma) 86,86% 120 - 124
PostePay SpA (Roma) 100,00% 7.561 184.560 436.915
Poste Tributi ScpA - in liquidazione (Roma) () (*) 100,00% - 901 -
Poste Vita SpA (Roma) (*) 100,00% 1.216.608 740.158 5.083.885
Poste Assicura SpA (Roma) (*) 100,00% 25.000 38.942 237.467
Postel SpA (Roma) 100,00% 20.400 1.926 85.507
SDA Express Courier SpA (Roma) 100,00% 5.000 45.457 59.488
sennder Italia Srl (Milano) 75,00% 40 929 5.266
Poste Welfare Servizi Srl (Roma) 100,00% 16 2.379 16.737
Poste Insurance Broker Srl (Roma) 100,00% 600 (96) 465

(*) Per tali società i dati indicati sono elaborati in conformità ai principi contabili internazionali IFRS e pertanto possono non coincidere con quelli contenuti nei bilanci di esercizio redatti in conformità al codice civile e ai principi contabili italiani.

(**) In data 26 maggio 2020 è avvenuta la cancellazione della società dal Registro delle Imprese

Elenco delle partecipazioni in entità valutate con il metodo del Patrimonio netto (migliaia di euro)
Denominazione (sede sociale) Natura del
rapporto
Valore a Stato
Patrimoniale
Quota %
posseduta
Attività Passività Patrimonio netto Ricavi e proventi Risultato
dell'esercizio
Address Software Srl (Roma) Controllata 372 51,00% 1.272 542 730 1.161 154
Anima Holding SpA (Milano) (a) Collegata 210.046 10,35% 2.147.129 888.472 1.258.657 714.722 (*) 103.258
Conio Inc. (San Francisco) (b) Collegata 382 17,62% 1.611 551 1.060 180 (1.155)
FSIA Investimenti Srl (Milano) (c) Collegata 402.212 30,00% 1.418.869 80.821 1.338.048 26.623 (**) 26.165
Indabox Srl (Roma) Controllata 410 100,00% 557 244 313 430 -
ItaliaCamp Srl (Roma) (b) Collegata 147 19,40% 2.878 1.487 1.391 2.840 444
Kipoint SpA (Roma) Controllata 1.476 100,00% 3.137 1.661 1.476 2.865 307
Uptime SpA - in liquidazione (Roma) (b) Controllata - 100,00% 3.147 2.972 175 - (2)
Altra collegata del gruppo SDA (d) Collegate 4

a. Dati dell'ultimo resoconto intermedio di gestione consolidato approvato dal CDA della società al 30.09.2020.

b. Dati dell'ultimo bilancio approvato dal CDA della società al 31.12.2019.

c. Dati comprensivi della valutazione ad equity del Gruppo SIA e degli effetti rilevati in sede di Purchase Price Allocation.

d. Si riferisce alla società Speedy Express Courier Srl in liquidazione.

(*) Il valore comprende l'importo delle commissioni attive e degli interessi attivi e proventi assimilati.

(**) Il valore comprende l'importo dei dividendi e della valutazione delle partecipazioni al patrimonio netto.

INFORMATIVA AI SENSI DELLA LEGGE 124/2017

Si forniscono di seguito le informazioni richieste dalla Legge n.124 del 4 agosto 2017, all'art. 1, commi da 125 a 129.

Le informazioni vengono rese in migliaia di euro e secondo il criterio della cassa, con indicazione della società del Gruppo che ha ricevuto e/o erogato il beneficio. Inoltre, tenuto conto dei numerosi dubbi interpretativi, la

rendicontazione di seguito è resa sulla scorta della miglior interpretazione della norma ad oggi possibile anche alla luce degli orientamenti forniti da Assonime con Circolare n.5 del 22 febbraio 2019.

(migliaia di euro)
Società del Gruppo Soggetto erogante / beneficiario Causale Importo
corrisposto /
ricevuto
Erogazioni ricevute
Poste Italiane MIUR Formazione finanziata e procetti di ricerca 460
Poste Italiane Regione Lazio Formazione finanziata e procetti di ricerca 36
Totale 496
Erogazioni corrisposte
PostePay Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 223
Poste Vita Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 223
Poste Italiane Fondazione Poste Insieme Onlus Erogazione liberale 425
Poste Italiane Biomedical University Foundation 2020 Erogazione liberale 50
Poste Italiane Casa Internazionale delle Donne Erogazione liberale 50
Poste Italiane Associazione Telefono Rosa Onlus Erogazione liberale 50
Poste Italiane Presidenza Consiglio Ministri - Protezione Civile Erogazione liberale 45
Poste Italiane Fondazione Dynamo Camp Onlus 2020 Erogazione liberale 30
Poste Italiane Comunità San Patrignano SOC.COOP.SO Erogazione liberale 30
Poste Italiane Vicariato di Roma Fondo Gesù Divino Salvatore Erogazione liberale 30
Poste Italiane Save the children Italia Onlus Erogazione liberale 25
Poste Italiane Associazione Rondine Cittadella della Pace Erogazione liberale 15
Poste Italiane Fondazione Intercultura Onlus Erogazione liberale 14
Poste Italiane Canovalandia Onlus 2020 Erogazione liberale 10
Poste Italiane Asd Laboratorio 0246 Erogazione liberale 10
Totale 1.230

RISPARMIO POSTALE

Il risparmio postale raccolto dalla Capogruppo in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti è rappresentato di seguito, suddiviso per forma tecnica. Gli importi sono comprensivi degli interessi maturati, non ancora liquidati.

Risparmio postale (milioni di euro)
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Libretti di deposito 103.715 101.842
Buoni Fruttiferi Postali 231.417 227.163
Cassa Depositi e Prestiti 173.584 165.548
Ministero dell' Economia e delle Finanze 57.833 61.615
Totale 335.132 329.005

INFORMAZIONI RELATIVE AI PATRIMONI GESTITI

L'ammontare dei patrimoni gestiti da BancoPosta Fondi SpA SGR, costituito dal fair value delle quote valorizzate all'ultimo giorno utile dell'esercizio, al 31 dicembre 2020 è di 10.063 milioni di euro (9.442 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

IMPEGNI

Gli Impegni del Gruppo sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Contratti di leasing 26 50
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 45 94
Contratti per acquisto di Attività immateriali 29 54
Totale 100 198

Al 31 dicembre 2020, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16 – Leasing.

Inoltre, al 31 dicembre 2020, la società EGI SpA avendo cessato sostanzialmente le attività di grossista elettrico, non rileva acquisti di energia elettrica sui mercati a termine regolamentati.

Gli Impegni di Poste Italiane SpA, sono dettagliati nella tabella che segue.

Impegni (milioni di euro)
Descrizione 31.12.20 di cui verso
società del
gruppo
31.12.19 di cui verso
società del
gruppo
Contratti di leasing 26 2 54 11
Contratti per acquisto di Immobili, impianti e macchinari 46 1 95 1
Contratti per acquisto di Attività immateriali 28 - 56 1
Totale 100 3 205 13

Al 31 dicembre 2020, la voce Contratti di leasing accoglie impegni non rientranti in ambito IFRS 16

Leasing.

GARANZIE

Le Garanzie personali in essere per le quali esiste un impegno, rispettivamente del Gruppo e di Poste Italiane SpA sono le seguenti:

Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
da Istituti di credito/Assicurazioni nell'interesse di imprese del Gruppo a favore di terzi 391 357
dal Gruppo nel proprio interesse a favore di terzi 55 55
Totale 446 412
Garanzie (milioni di euro)
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Fidejussioni e altre garanzie rilasciate:
rilasciate da Istituti di credito nell'interesse di Poste Italiane SpA a favore di terzi 295 275
rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate a favore di terzi 57 47
lettere di patronage rilasciate da Poste Italiane SpA nell'interesse di imprese controllate 55 55
Totale 407 377

BENI DI TERZI

I Beni di terzi del Gruppo comprendono, oltre quanto dettagliato nella seguente tabella per la Capogruppo, materiale per l'emergenza COVID nell'ambito della commessa con la Protezione Civile per 3 miliardi di euro, detenuti nei magazzini della controllata SDA Express Courier SpA.

Totale 2.592 3.375
Titoli obbligazionari sottoscritti dalla clientela c/o istituti di credito terzi 2.592 3.375
Descrizione 31.12.20 31.12.19
Beni di terzi (milioni di euro)

Ad integrazione di quanto sopra esposto, al 31 dicembre 2020 Poste Italiane SpA detiene ulteriori 2 milioni di euro di Beni di società del gruppo.

ATTIVITA' IN CORSO DI RENDICONTAZIONE

Al 31 dicembre 2020, la Capogruppo ha pagato titoli di spesa del Ministero della Giustizia per 97 milioni di euro per i quali Poste Italiane SpA, nel rispetto della Convenzione Poste Italiane - MEF, ha già ottenuto la regolazione finanziaria da parte della Tesoreria dello Stato, ma è in attesa del riconoscimento del credito da parte del Ministero della Giustizia.

COMPENSI ALLA SOCIETA' DI REVISIONE AI SENSI DELL'ART.149 DUODECIES DEL "REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB"

I corrispettivi177 per l'esercizio 2020, riconosciuti alla società di revisione della Capogruppo Deloitte & Touche e alle entità appartenenti alla sua rete, sono riepilogati, secondo quanto indicato dall'art. 149 duodecies del "Regolamento Emittenti CONSOB", nella tabella che segue:

Informazioni relative ai compensi alla Società di revisione (migliaia di euro)
Tipologia di Servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Onorari
Esercizio 2020
Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. 1.159
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 463
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. 17
Altri servizi Rete Deloitte & Touche 25
Società controllate da Poste Italiane SpA
Servizi di revisione contabile (*) Deloitte & Touche S.p.A. 1.509
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. 569
Altri servizi Deloitte & Touche S.p.A. -
Totale 3.742

(*) Sono inclusi i costi per la revisione dei fondi amministrati da BPF SGR a carico dei risparmiatori per un compenso complessivo di 195 migliaia di euro

177 I compensi per i servizi di revisione contabile sono rilevati nell'esercizio a cui si riferisce il bilancio oggetto di revisione. Eventuali servizi di attestazione riferiti a risultanze contabili antecedenti alla data di chiusura del bilancio di esercizio sono rilevati per competenza, successivamente al conferimento dell'incarico, nell'esercizio in cui i servizi sono resi, in base alla percentuale di completamento.

14. RENDICONTO SEPARATO DEL PATRIMONIO BANCOPOSTA AL 31 DICEMBRE 2020

INDICE

SCHEMI DI BILANCIO 675
STATO PATRIMONIALE 675
CONTO ECONOMICO 677
PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA 678
PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO 679
RENDICONTO FINANZIARIO 680
NOTA INTEGRATIVA 682
PARTE A – POLITICHE CONTABILI 682
PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE 704
PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO 728
PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA 740
PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA741
PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO 790
PARTE
G

OPERAZIONI
DI
AGGREGAZIONE
RIGUARDANTI
IMPRESE
O
RAMI
D'AZIENDA 793
PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE 793
PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI 796
PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE 801
PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING 801

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci dell'Attivo 31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
10. Cassa e disponibilità liquide 6.404.127.761 4.313.694.951
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 72.352.360 70.661.465
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
b) attività finanziarie designate al fair value - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 72.352.360 70.661.465
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 42.638.326.216 36.798.745.848
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 52.028.321.401 39.792.034.639
a) crediti verso banche 6.344.289.302 4.694.045.131
b) crediti verso clientela 45.684.032.099 35.097.989.508
50. Derivati di copertura 78.244.095 72.776.189
60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
70. Partecipazioni - -
80. Attività materiali - -
90. Attività immateriali - -
di cui: - -
- avviamento - -
100. Attività fiscali 129.633.285 311.951.306
a) correnti - -
b) anticipate 129.633.285 311.951.306
110. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
120. Altre attività 2.629.878.491 2.491.763.796
Totale dell'Attivo 103.980.883.609 83.851.628.194

STATO PATRIMONIALE

(dati in euro)
Voci del Passivo e del Patrimonio netto 31 dicembre
2020
31 dicembre
2019
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 86.109.541.953 70.378.845.309
a) debiti verso banche 10.814.911.214 7.186.265.048
b) debiti verso clientela 75.294.630.739 63.192.580.261
c) titoli in circolazione - -
20. Passività finanziarie di negoziazione 19.813.389 14.701.804
30. Passività finanziarie valutate al fair value - -
40. Derivati di copertura 8.243.169.397 5.552.045.402
50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) - -
60. Passività fiscali 978.664.314 661.611.070
a) correnti - -
b) differite 978.664.314 661.611.070
70. Passività associate ad attività in via di dismissione - -
80. Altre passività 3.153.666.722 2.953.394.233
90. Trattamento di fine rapporto del personale 2.869.309 2.824.300
100. Fondi per rischi e oneri: 213.498.475 327.258.828
a) impegni e garanzie rilasciate - -
b) quiescenza e obblighi simili - -
c) altri fondi per rischi e oneri 213.498.475 327.258.828
110. Riserve da valutazione 2.278.282.242 1.083.146.195
120. Azioni rimborsabili - -
130. Strumenti di capitale - -
140. Riserve 2.352.582.101 2.267.115.140
150. Sovrapprezzi di emissione - -
160. Capitale - -
170. Azioni proprie (-) - -
180. Utile/(Perdita) d'sercizio (+/-) 628.795.707 610.685.913
Totale del Passivo e del Patrimonio netto 103.980.883.609 83.851.628.194

CONTO ECONOMICO

(dati in euro)
Voci Esercizio
2020
Esercizio
2019
10. Interessi attivi e proventi assimilati 1.586.562.357 1.639.759.421
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 1.586.562.357 1.639.759.421
20. Interessi passivi e oneri assimilati (89.265.394) (74.238.340)
30. Margine di interesse 1.497.296.963 1.565.521.081
40. Commissioni attive 3.582.077.042 3.794.094.221
50. Commissioni passive (291.797.838) (335.262.925)
60. Commissioni nette 3.290.279.204 3.458.831.296
70. Dividendi e proventi simili 406.922 429.921
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione 6.530.477 (11.070.181)
90. Risultato netto dell'attività di copertura (2.146.775) (4.496.098)
100. Utili/(Perdite) da cessione o riacquisto di: 365.352.304 339.308.445
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 63.032.233 (10.460.322)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 302.320.071 349.768.767
c) passività finanziarie - -
110. Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 1.700.378 26.531.023
a) attività e passività finanziarie designate al fair value - -
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.700.378 26.531.023
120. Margine di intermediazione 5.159.419.473 5.375.055.487
130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: (22.043.396) (9.234.870)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (15.818.813) (10.886.543)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (6.224.583) 1.651.673
140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni - -
150. Risultato netto della gestione finanziaria 5.137.376.077 5.365.820.617
160. Spese amministrative: (4.443.831.906) (4.537.811.729)
a) spese per il personale (33.902.283) (35.844.313)
b) altre spese amministrative (4.409.929.623) (4.501.967.416)
170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 69.288.109 (16.219.668)
a) impegni e garanzie rilasciate - -
b) altri accantonamenti netti 69.288.109 (16.219.668)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali - -
190. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali - -
200. Altri oneri/proventi di gestione 66.599.191 32.420.978
210. Costi operativi (4.307.944.606) (4.521.610.419)
220. Utili/(Perdite) delle partecipazioni - -
230. Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali - -
240. Rettifiche di valore dell'avviamento - -
250. Utili/(Perdite) da cessione di investimenti - -
260. Utile/(Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte 829.431.471 844.210.198
270. Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente (200.635.764) (233.524.285)
280. Utile/(Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte 628.795.707 610.685.913
290. Utile/(Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte - -
300. Utile/(Perdita) d'esercizio 628.795.707 610.685.913

PROSPETTO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

(dati in euro)
Voci Esercizio
2020
Esercizio
2019
10. Utile/(Perdita) d'esercizio 628.795.707 610.685.913
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a Conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
30. Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) - -
40. Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
50. Attività materiali - -
60. Attività immateriali - -
70. Piani a benefici definiti (105.516) 210.366
80. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a Conto economico
100. Copertura di investimenti esteri - -
110. Differenze di cambio - -
120. Copertura dei flussi finanziari (17.062.553) 26.792.931
130. Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 1.212.304.116 1.041.309.295
150. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto - -
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 1.195.136.047 1.068.312.592
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 1.823.931.754 1.678.998.505

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO

(dati in euro)
31 dicembre 2020
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Riserve da valutazione Strumenti di capitale Azioni
proprie
Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
azioni ordinarie altre azioni emissione di utili altre *
Esistenze al 31.12.2019 - - - 1.057.026.750 1.210.088.390 1.083.146.195 - - 610.685.913 3.960.947.248
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2020 - - - 1.057.026.750 1.210.088.390 1.083.146.195 - - 610.685.913 3.960.947.248
Allocazione risultato esercizio precedente - - - 85.000.000 - - - - (610.685.913) (525.685.913)
Riserve - - - 85.000.000 - - - - (85.000.000) -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (525.685.913) (525.685.913)
Variazioni dell'esercizio - - - - 466.961 1.195.136.047 - - 628.795.707 1.824.398.715
Variazioni di riserve - - - - 466.961 - - - - 466.961
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2020 - - - - - 1.195.136.047 - - 628.795.707 1.823.931.754
Patrimonio netto al 31.12.2020 - - - 1.142.026.750 1.210.555.351 2.278.282.242 - - 628.795.707 5.259.660.050

(*) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 0,6 milioni di euro.

(dati in euro)
31 dicembre 2019
Capitale Sovrapprezzi di Riserve Azioni
azioni ordinarie altre azioni emissione di utili altre ** Riserve da valutazione Strumenti di capitale proprie Utile/(Perdita) di esercizio Patrimonio netto
Esistenze al 31.12.2018 - - - 1.057.025.485 1.210.000.000 14.833.603 - - 596.808.586 2.878.667.674
Modifica saldi apertura - - - - - - - - - -
Esistenze al 01.01.2019 - - - 1.057.025.485 1.210.000.000 14.833.603 - - 596.808.586 2.878.667.674
Allocazione risultato esercizio precedente - - - - - - - - (596.808.586) (596.808.586)
Riserve - - - - - - - - - -
Dividendi e altre destinazioni - - - - - - - - (596.808.586) (596.808.586)
Variazioni dell'esercizio - - - 1.265 88.390 1.068.312.592 - - 610.685.913 1.679.088.160
Variazioni di riserve - - - 1.265 88.390 - - - - 89.655
Operazioni sul Patrimonio netto - - - - - - - - - -
Emissione nuove azioni - - - - - - - - - -
Acquisto azioni proprie - - - - - - - - - -
Distribuzione straordinaria dividendi - - - - - - - - - -
Variazione strumenti di capitale - - - - - - - - - -
Derivati su proprie azioni - - - - - - - - - -
Stock options - - - - - - - - - -
Redditività complessiva esercizio 2019 - - - - - 1.068.312.592 - - 610.685.913 1.678.998.505
Patrimonio netto al 31.12.2019 - - - 1.057.026.750 1.210.088.390 1.083.146.195 - - 610.685.913 3.960.947.248

(**) La voce rappresenta la Riserva per il Patrimonio BancoPosta per 1.210 milioni di euro ed inoltre accoglie la Riserva per i Piani di incentivazione per 0,1 milioni di euro.

RENDICONTO FINANZIARIO

Metodo indiretto

(dati in euro)
Esercizio
2020
Esercizio
2019
A. ATTIVITA' OPERATIVA
1. Gestione 689.520.140 754.202.690
- risultato d'esercizio (+/-) 628.795.707 610.685.913
- plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate
al fair value con impatto a Conto economico (-/+)
8.809.605 (12.308.652)
- plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) 2.146.775 4.496.098
- rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 22.043.397 9.234.870
- rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) - -
- accantonamenti netti a fondi rischi e oneri e altri costi/ricavi (+/-) (53.807.805) 136.284.751
- imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+) 200.577.777 233.524.282
- rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) - -
- altri aggiustamenti (+/-) (119.045.316) (227.714.572)
2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (13.230.158.860) (5.479.781.588)
- attività finanziarie detenute per la negoziazione - -
- attività finanziarie designate al fair value - -
- altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 9.483 13.911.081
- attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (2.342.172.617) (1.038.739.773)
- attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (10.688.600.920) (4.483.190.589)
- altre attività (199.394.806) 28.237.693
3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 15.156.757.443 6.308.408.020
- passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 15.730.722.989 6.429.614.758
- passività finanziarie di negoziazione - -
- passività finanziarie designate al fair value - -
- altre passività (573.965.546) (121.206.738)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa 2.616.118.723 1.582.829.122
B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO
1. Liquidità generata da - -
- vendite di partecipazioni - -
- dividendi incassati su partecipazioni - -
- vendite di attività materiali - -
- vendite di attività immateriali - -
- vendite di rami d'azienda - -
2. Liquidità assorbita da - -
- acquisti di partecipazioni - -
- acquisti di attività materiali - -
- acquisti di attività immateriali - -
- acquisti di rami d'azienda - -
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento - -
C. ATTIVITA' DI PROVVISTA
- emissioni/acquisti di azioni proprie - -
- emissioni/acquisti di strumenti di capitale - -
- distribuzione dividendi e altre finalità (525.685.913) (596.808.586)
Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (525.685.913) (596.808.586)
LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO 2.090.432.810 986.020.536

LEGENDA:

(+) generata

(-) assorbita

Riconciliazione

(dati in euro)
Voci di bilancio Esercizio
2020
Esercizio
2019
Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio 4.313.694.951 3.327.674.415
Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio 2.090.432.810 986.020.536
Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi - -
Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio 6.404.127.761 4.313.694.951

NOTA INTEGRATIVA

PARTE A – POLITICHE CONTABILI

A.1 – PARTE GENERALE

SEZIONE 1 – DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Rendiconto separato BancoPosta è conforme ai princípi contabili internazionali International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dall'Unione Europea con il Regolamento Europeo (CE) n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, nonché ai sensi del D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005 che ha disciplinato l'applicazione degli IFRS nell'ambito del corpo legislativo italiano. Per IFRS si intendono tutti gli International Financial Reporting Standards, tutti gli International Accounting Standards (IAS), tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), adottati dall'Unione Europea e contenuti nei relativi Regolamenti UE in vigore al 31 dicembre 2020, relativamente ai quali non sono state effettuate deroghe.

Princípi contabili e interpretazioni applicati dal 1° gennaio 2020 e di prossima applicazione

L'informativa al riguardo è riportata nel paragrafo 2.6 – Principi contabili e interpretazioni di nuova e di prossima applicazione – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

SEZIONE 2 – PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Rendiconto separato è redatto in coerenza con quanto previsto dal sesto aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 – "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" nonché della Comunicazione della Banca d'Italia del 15 dicembre 2020 – Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 aventi ad oggetto gli impatti del COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS, ove applicabili, ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. In data 27 maggio 2014, la Banca d'Italia ha emanato specifiche Disposizioni di Vigilanza per il Patrimonio BancoPosta (Circ. n. 285/2013, Parte Quarta, Capitolo 1) che, nel tener conto delle peculiarità organizzative e operative del Patrimonio, definiscono un regime di vigilanza prudenziale analogo a quello delle banche, disciplinando, altresì, gli istituti di adeguatezza patrimoniale e contenimento dei rischi. Il Rendiconto separato riguarda l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, è redatto in euro ed è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del Patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa. Gli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e della Redditività complessiva sono costituiti da voci (contrassegnate da numeri) e da sottovoci (contrassegnate da lettere). Per completezza espositiva negli schemi di Stato patrimoniale, di Conto economico e nel Prospetto della redditività complessiva sono indicate anche le voci che non presentano importi. Il Rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto178. Tutti i valori indicati in Nota integrativa sono espressi in milioni di euro; inoltre le voci e le relative tabelle che non presentano importi non sono riportate.

178 In base al metodo indiretto, il flusso finanziario netto derivante dall'attività operativa è determinato rettificando l'utile

I principi contabili e i criteri di rilevazione, valutazione e classificazione adottati nel presente Rendiconto, sono uniformi a quelli di predisposizione del Rendiconto separato al 31 dicembre 2019. Al fine di consentire un confronto omogeneo con i dati relativi all'esercizio 2019, si è proceduto alla riclassifica di taluni dati e note di dettaglio dell'esercizio di comparazione.

Il Rendiconto separato è parte integrante del Bilancio d'esercizio di Poste Italiane SpA ed è redatto nel presupposto della continuità aziendale in quanto non sussistono incertezze circa la capacità del Patrimonio BancoPosta di proseguire la propria attività nel prevedibile futuro. Le società del Gruppo Poste e conseguentemente il Patrimonio Bancoposta, come entità in funzionamento, redigono il bilancio nel presupposto della continuità aziendale, anche tenuto conto delle prospettive economico finanziarie del Gruppo desunte dal piano strategico "2024 Sustain & Innovate" approvato dal Consiglio di Amministrazione il 18 Marzo 2021.

I principi contabili adottati, identici a quelli utilizzati per la redazione del bilancio di Poste Italiane SpA, sono descritti nella presente Parte A del Rendiconto separato e riflettono la piena operatività del Patrimonio BancoPosta.

L'informativa fornita nel presente Rendiconto separato è conforme, per quanto applicabile, agli orientamenti e raccomandazioni degli organismi regolamentari e di vigilanza europei e degli standard setter (EBA, BCE e IFRS Foundation) pubblicate nel corso dell'esercizio 2020 al fine di fornire una linea guida nel contesto economico attuale, fortemente influenzato dalla pandemia.

SEZIONE 3 – EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In data 27 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane ha approvato la modifica del Patrimonio BancoPosta conseguente alla rimozione del vincolo di destinazione nei confronti delle attività, dei beni e dei rapporti giuridici che costituiscono il Ramo Debit, da sottoporre alla definiva approvazione dell'Assemblea straordinaria degli azionisti di Poste Italiane, previo ottenimento di tutte le autorizzazioni previste dalla normativa, anche regolamentare, vigente; in data 4 febbraio 2021, l'Assemblea Straordinaria di PostePay ha deliberato, tra l'altro, l'aumento di capitale scindibile da sottoscrivere e liberare entro il 30 settembre 2021 tramite conferimento in natura del Ramo Debit da parte di Poste Italiane.

o la perdita d'esercizio dagli effetti delle operazioni di natura non monetaria, da qualsiasi differimento o accantonamento di precedenti o futuri incassi o pagamenti operativi, e da elementi di ricavi o costi connessi con i flussi finanziari derivanti dall'attività di investimento o finanziaria.

SEZIONE 4 – ALTRI ASPETTI

4.1 RAPPORTI INTERGESTORI

Al 31 dicembre 2020 i rapporti intrattenuti tra il Patrimonio BancoPosta e le funzioni di Poste Italiane SpA in esso non comprese (cd rapporti intergestori) sono rappresentati nello Stato patrimoniale come segue:

milioni di euro 31.12.2020 di cui rapporti
intergestori
31.12.2019 di cui rapporti
intergestori
Voci dell'Attivo
10. Cassa e disponibilità liquide 6.404 - 4.314 -
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico 72 - 71 -
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 72 - 71 -
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 42.638 - 36.799 -
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 52.028 902 39.792 651
a) crediti verso banche 6.344 - 4.694 -
b) crediti verso clientela 45.684 902 35.098 651
50. Derivati di copertura 78 - 73 -
100. Attività fiscali 130 - 312 -
120. Altre attività 2.631 22 2.491 83
A Totale dell'Attivo 103.981 924 83.852 734
Voci del Passivo e del Patrimonio netto
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 86.110 140 70.379 58
a) debiti verso banche 10.815 - 7.186 -
b) debiti verso clientela 75.295 140 63.193 58
c) titoli in circolazione - - - -
20. Passività finanziarie di negoziazione 20 - 15 -
40. Derivati di copertura 8.243 - 5.552 -
60. Passività fiscali 979 - 662 -
80. Altre passività 3.153 491 2.953 442
90. Trattamento di fine rapporto del personale 3 - 3 -
100. Fondi per rischi e oneri 213 - 327 -
110. Riserve da valutazione 2.278 - 1.083 -
140. Riserve 2.353 - 2.267 -
180. Utile/(Perdita) d'esercizio (+/-) 629 - 611 -
B Totale del Passivo e del Patrimonio netto 103.981 631 83.852 500
A-B Saldo dei rapporti intergestori 293 234

Le attività svolte dalle varie strutture di Poste Italiane SpA a favore della gestione del Patrimonio BancoPosta sono disciplinate dall'apposito Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta, approvato dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA179.

Tale Regolamento, in esecuzione di quanto previsto nel Regolamento Patrimonio destinato, disciplina e formalizza il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane in conformità con la normativa di riferimento, identificando le fasi operative, i ruoli e le responsabilità degli Organi e delle Funzioni Aziendali a vario titolo coinvolte. I criteri e le modalità di contribuzione contenuti nel Regolamento sono declinati in maniera puntuale in appositi Disciplinari Esecutivi, definiti tra BancoPosta e le altre funzioni di Poste Italiane SpA. I Disciplinari Esecutivi stabiliscono, tra l'altro, i livelli di servizio e i prezzi di trasferimento e acquisiscono efficacia, come stabilito dal Regolamento, dopo un processo autorizzativo che coinvolge le Funzioni interessate, l'Amministratore Delegato e, quando previsto, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA. Qualora BancoPosta intenda affidare a Poste Italiane SpA, in tutto o in parte, tramite Disciplinari Esecutivi, lo svolgimento di funzioni importanti o attività di controllo, ne deve dare comunicazione preventiva alla Banca d'Italia. Ai sensi della Circolare di Banca d'Italia n. 285, del 17 dicembre 2013, Parte Quarta, il Collegio

179 Il Consiglio di Amministrazione nella seduta del 12 maggio 2020 ha approvato l'aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Esternalizzazione del Patrimonio BancoPosta", disciplinando e formalizzando sia il processo di affidamento di Funzioni Aziendali di BancoPosta a Poste Italiane sia quello di esternalizzazione a soggetti terzi all'organizzazione di Poste Italiane.

Sindacale verifica con cadenza almeno semestrale l'adeguatezza dei criteri adottati, il rispetto delle norme e delle disposizioni di vigilanza.

La valorizzazione del suddetto modello di funzionamento, in coerenza con l'esercizio 2019, è effettuata mediante l'utilizzo di prezzi di trasferimento. A tal riguardo, i prezzi di trasferimento, comprensivi di commissioni e ogni altra forma di compenso dovuta, sono determinati sulla base dei prezzi e delle tariffe praticate sul mercato per funzioni coincidenti o similari, individuati, ove possibile, attraverso opportune analisi di benchmark. In presenza di specificità e/o caratteristiche tipiche della struttura di Poste Italiane che non consentono di utilizzare un prezzo di mercato comparabile, si utilizza il criterio basato sui costi, supportato da analisi di benchmark volte a verificare l'adeguatezza dell'apporto stimato. In tal caso, è prevista l'applicazione di un adeguato mark-up, definito sulla base di opportune analisi condotte su soggetti comparabili. Il corrispettivo di ciascun Disciplinare può essere, inoltre, ridotto in presenza di perdite operative connesse alle attività affidate, ovvero in caso di applicazione di penali per il mancato raggiungimento di determinati livelli di servizio misurati da specifici indicatori di performance. I prezzi di trasferimento, definiti all'interno dei Disciplinari, sono comunque rivisitati annualmente in occasione del processo di pianificazione e budget. I Disciplinari, scaduti al 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo per il biennio 2021-2022, sono stati oggetto di comunicazione alla Banca d'Italia ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza ed è trascorso il termine di 60 giorni entro il quale l'Autorità poteva avviare il procedimento amministrativo di divieto.

Il Collegio Sindacale, ai fini della vigilanza sulla separazione contabile, nel corso del 2020 ha effettuato le verifiche di competenza in n. 2 riunioni, dando evidenza degli esiti nell'ambito della propria Relazione annuale agli azionisti al 31 dicembre 2020.

4.2 PRINCIPALI PROCEDIMENTI E RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

RAPPORTI CON LE AUTORITÀ

AGCM

In data 9 marzo 2015, è stato avviato nei confronti di Poste Italiane, con riferimento al Patrimonio Bancoposta, un procedimento per presunta violazione degli artt. 20, 21 e 22 del Codice del Consumo, avente ad oggetto il "Libretto Smart". L'Autorità, in data 21 dicembre 2015, ha notificato a Poste Italiane il provvedimento finale in cui la condotta di Poste Italiane è stata ritenuta non corretta ed è stata irrogata una sanzione amministrativa di 0,54 milioni di euro, limitata a un decimo del valore massimo applicabile, tenuto conto dell'attenuante secondo cui Poste Italiane ha consentito l'effettiva fruizione del tasso premiale ai consumatori. Avverso suddetto provvedimento Poste Italiane ha depositato ricorso innanzi al TAR del Lazio che ha rinviato la causa al giudizio di merito da fissarsi.

BANCA D'ITALIA

In data 5 maggio 2020, è pervenuta la comunicazione della Banca d'Italia contenente gli esiti delle verifiche di trasparenza dalla stessa condotte, dal 23 maggio al 19 luglio 2019, presso 24 Uffici Postali e la Sede Centrale, che hanno tra l'altro riguardato: la struttura organizzativa di BancoPosta, del Gruppo e della rete territoriale, la

gestione dei rapporti con i partner esterni, la gestione dei disconoscimenti delle operazioni di pagamento. In risposta ai riscontri della Banca d'Italia, Poste Italiane ha predisposto un piano contenente le misure correttive da porre in essere con indicazione delle modalità di attuazione e dei tempi previsti che è stato comunicato alla Banca d'Italia il 3 luglio 2020.

CONSOB

Nel mese di gennaio 2020, la Consob ha avviato un'ispezione di carattere generale ai sensi dell'articolo 6-ter comma 1 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58, volta ad accertare lo stato di adeguamento alla nuova normativa MiFID II. La verifica ispettiva si è conclusa il 23 ottobre 2020. Poste Italiane è in attesa dei riscontri da parte dell'Autorità.

4.3 RISCHI, INCERTEZZE E IMPATTI DELL'EPIDEMIA COVID-19

Per la descrizione dei principali rischi ed incertezze derivanti dal COVID-19, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo Gestione dei rischiLa gestione del rischio COVID in Poste Italiane della Relazione sulla gestione. Si segnala inoltre che delle incertezze causate dalla pandemia in corso si è tenuto conto nella determinazione delle perdite attese calcolate ai sensi dell'IFRS 9. In particolare, all'interno dei modelli di valutazione delle perdite attese delle attività finanziarie del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto dei diversi scenari macroeconomici caratterizzati da maggiori profili di rischio e incertezza e sono state pertanto rilevate rettifiche di valore incrementative per circa 12 milioni di euro riconducibili principalmente al portafoglio titoli e ai depositi presso il MEF.

Relativamente agli adeguamenti apportati ai modelli, informazioni di maggior dettaglio sono fornite nella Parte E - Rischio di credito.

A.2 – PARTE RELATIVA ALLE PRINCIPALI VOCI DI BILANCIO

La numerazione dei seguenti paragrafi è quella prevista dalle istruzioni di cui alla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia. I numeri non utilizzati si riferiscono a fattispecie non applicabili al presente Rendiconto separato.

1 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico avviene alla data di regolamento, per i titoli di debito e di capitale, e alla data di sottoscrizione per i contratti derivati. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività finanziarie vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate, in via residuale, le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e tra le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Tale voce, in particolare, accoglie: a) le attività finanziarie acquisite

principalmente per essere rivendute nel breve termine (negoziazione); b) le attività finanziarie designate come tali al momento della rilevazione iniziale, avvalendosi della fair value option; c) le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con imputazione delle variazioni a Conto economico.

All'interno di tale voce sono compresi:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Other/Trading" (non riconducibili quindi ai business model "Hold to Collect" e "Hold to Collect and Sell") o che non superano il test SPPI180;
  • i titoli di capitale detenuti per finalità di negoziazione o per cui non si sia optato, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • contratti derivati, a eccezione di quelli designati come strumenti di copertura, che sono rappresentati come attività o passività detenute per la negoziazione a seconda che il fair value sia positivo o negativo; i fair value positivi e negativi derivanti da operazioni in essere con la medesima controparte sono compensati in fase di collateralizzazione, ove previsto contrattualmente.

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività finanziarie sono valorizzate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione" e nella "Voce 110 - Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva avviene alla data di regolamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (business model "Hold to Collect and Sell" - HTCS) e i cui termini contrattuali prevedono, a

180 L'acronimo SPPI - Solely Payments of Principal and Interest definisce quelle attività finanziarie detenute esclusivamente con l'obiettivo della raccolta dei flussi finanziari contrattuali rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire. L'SPPI test è volto alla verifica che le caratteristiche dello strumento finanziario siano coerenti con tale obiettivo.

determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI).

All'interno di tale voce sono compresi oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, anche i titoli di capitale, che sarebbero altrimenti valutati al fair value rilevato a Conto economico, per i quali si è scelto irrevocabilmente di presentare le variazioni successive del fair value nelle altre componenti di Conto economico complessivo (FVTOCI option).

c) criteri di valutazione e rilevazione delle componenti reddituali

Le attività finanziarie, diverse dai titoli di capitale, sono valutate al fair value e gli utili o perdite da valutazione vengono rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo fino a quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente o riclassificata, ad eccezione degli utili e delle perdite su cambi rilevati nel Conto Economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione". Quando l'attività finanziaria è eliminata contabilmente, gli utili o perdite cumulati precedentemente rilevati nelle altre componenti di Conto economico complessivo sono riclassificati nel Conto economico nella "Voce 100 – Utili/perdite da cessione o riacquisto".

Gli effetti derivanti dall'applicazione del costo ammortizzato sono rilevati nel Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Tali attività finanziarie sono oggetto di calcolo di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito" in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione". Gli strumenti di capitale per cui è stata effettuata la scelta per la classificazione nella presente voce sono valutati al fair value e gli importi rilevati in contropartita alla "Voce 110 – Riserve da valutazione" non devono essere successivamente trasferiti a Conto economico, neanche in caso di cessione. La sola componente che è oggetto di rilevazione a Conto economico è rappresentata dai relativi dividendi.

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

3 – ATTIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione

L'iscrizione iniziale delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato avviene (i) alla data di regolamento per i titoli di debito e per i crediti relativi a impieghi e (ii) alla data di prestazione del servizio per i crediti di funzionamento. All'atto della rilevazione iniziale, tali attività vengono rilevate al loro fair value, che corrisponde normalmente al corrispettivo pagato per i titoli di debito o al valore contrattuale della prestazione per gli altri crediti. Le variazioni di fair value tra la data di negoziazione e quella di regolamento sono in ogni caso riflesse nel Rendiconto separato.

b) criteri di classificazione

In questa voce sono classificate le attività finanziarie possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (business model "Hold to Collect" - HTC) rappresentati unicamente da pagamenti, a determinate date, del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (SPPI). Il modello di business all'interno del quale tali attività finanziarie sono classificate consente la possibilità di effettuare vendite; se le vendite non sono occasionali e non sono irrilevanti in termini di valore è necessario valutare la coerenza con il business model HTC.

All'interno di tale voce sono compresi prevalentemente, oltre ai titoli di debito che rispettano le caratteristiche di cui sopra, gli impieghi su depositi presso il MEF e i crediti di funzionamento di natura commerciale.

c) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Tali attività sono valutate al costo ammortizzato, ossia il valore a cui l'attività finanziaria è stata valutata al momento della rilevazione iniziale al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento cumulato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo sulla differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza, dedotta qualsiasi riduzione di valore. Il risultato derivante dell'applicazione di tale metodologia è imputato a Conto economico nella "Voce 10 – Interessi attivi e proventi assimilati".

Il valore di bilancio delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di perdite attese di valore, secondo quanto illustrato nella specifica sezione. Tali perdite attese di valore sono registrate a Conto economico nella "Voce 130 – Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito".

d) criteri di cancellazione

Le attività finanziarie vengono cancellate quando scadono i diritti contrattuali sui flussi finanziari derivanti dalle attività stesse o quando l'attività finanziaria viene ceduta trasferendo sostanzialmente tutti i rischi e i benefici a essa connessi.

4 – OPERAZIONI DI COPERTURA

Il Gruppo Poste Italiane si avvale della facoltà prevista dall'IFRS 9 e mantiene le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39 con riferimento alle operazioni di "hedge accounting".

a) criteri di iscrizione e di classificazione

L'iscrizione iniziale dei Derivati di copertura è effettuata al momento di stipula dei relativi contratti. Le tipologie di copertura utilizzate sono:

  • fair value hedge: copertura dell'esposizione alle variazioni di fair value di un'attività o passività rilevata o un impegno irrevocabile non iscritto, che è attribuibile a un rischio particolare e potrebbe influenzare il Conto economico;
  • cash flow hedge: copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi finanziari che è attribuibile a un particolare rischio associato a un'attività o passività rilevata o a una programmata operazione altamente probabile e che potrebbe influenzare il Conto economico.

I contratti derivati che costituiscono efficaci relazioni di copertura sono rappresentati come attività o passività a seconda che il fair value sia positivo o negativo

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Alla data di stipula del contratto gli strumenti derivati sono contabilizzati al fair value. Se gli strumenti derivati soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura, le successive variazioni del fair value vengono contabilizzate seguendo gli specifici criteri di seguito indicati. Di ciascuno strumento finanziario derivato qualificato per la rilevazione come strumento di copertura è documentata la sua relazione con l'oggetto di copertura, compresi gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia di copertura e i metodi per la verifica dell'efficacia. La verifica dell'efficacia di ciascuna copertura è fatta sia al momento della designazione di ciascuno strumento derivato come strumento di copertura, sia durante la sua vita.

Fair value hedge

Quando la copertura riguarda attività o passività iscritte in bilancio, ovvero riguarda un impegno irrevocabile non iscritto, sia la variazione di fair value dello strumento di copertura, sia la variazione di fair value dell'oggetto della copertura sono imputate a Conto economico. L'eventuale differenza costituisce l'inefficacia della copertura che rappresenta un onere o provento iscritto nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura".

Cash flow hedge

Nel caso di cash flow hedge, le variazioni del fair value dello strumento derivato registrate successivamente alla prima rilevazione sono imputate, limitatamente alla sola quota efficace, a una specifica riserva di Patrimonio netto (Riserva di cash flow hedge nell'ambito della "Voce 110 – Riserve da valutazione"). Una copertura è in genere considerata altamente efficace se, sia all'inizio, sia durante la sua vita, i cambiamenti dei flussi di cassa attesi nel futuro per l'elemento coperto sono sostanzialmente compensati dai cambiamenti del fair value dello strumento di copertura. Quando la copertura non è perfettamente efficace, la variazione di fair value dello strumento di copertura, riferibile alla porzione inefficace dello stesso, è immediatamente rilevata nella "Voce 90 – Risultato netto dell'attività di copertura" dell'esercizio considerato.

Quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto della copertura la riserva è imputata a Conto economico. In particolare, nel caso in cui la copertura è relativa a una programmata operazione altamente probabile (per es. acquisto a termine di titoli di debito a reddito fisso), la riserva è attribuita alle componenti positive o negative di reddito nell'esercizio o negli esercizi in cui le attività o le passività, successivamente iscritte e connesse alla citata operazione, influenzano il Conto economico (nell'es. a correzione del rendimento del titolo).

Se, durante la vita di uno strumento derivato, il manifestarsi dei flussi di cassa previsti e oggetto della copertura non è più ritenuto altamente probabile, la quota della Riserva di cash flow hedge relativa a tale strumento viene immediatamente attribuita nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione" dell'esercizio considerato. Viceversa, se lo strumento derivato è ceduto o non è più qualificabile come strumento di copertura "efficace", la Riserva di cash flow hedge sino a quel momento rilevata viene mantenuta quale componente del Patrimonio netto ed è imputata a Conto economico seguendo il criterio di imputazione sopra descritto, contestualmente al manifestarsi dell'operazione originariamente oggetto della copertura.

9 – FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

Le imposte correnti IRES e IRAP sono calcolate sulla base della migliore stima del reddito imponibile dell'esercizio e della normativa di riferimento, applicando le aliquote fiscali vigenti. Le imposte differite attive e passive sono calcolate a fronte di tutte le differenze temporanee che emergono tra il valore fiscale di un'attività o passività e il relativo valore contabile, sulla base delle aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili negli esercizi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte. Le imposte differite attive sono iscritte nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere recuperate.

Le imposte correnti e differite sono imputate a Conto economico, a eccezione di quelle relative a voci direttamente addebitate o accreditate a Patrimonio netto; in tal caso l'effetto fiscale è imputato direttamente alla specifica voce del Patrimonio netto.

Il Patrimonio BancoPosta non è dotato di personalità giuridica e non è autonomo soggetto passivo di imposizione diretta o indiretta. Le imposte sul reddito complessivo di Poste Italiane SpA sono dunque attribuite al Patrimonio BancoPosta per la quota di competenza sulla base delle risultanze del presente Rendiconto separato, tenendo conto degli effetti legati alla fiscalità differita. In particolare, sia ai fini IRES che ai fini IRAP il calcolo è effettuato considerando le variazioni permanenti e temporanee specifiche dell'operatività bancoposta; quelle non riferibili direttamente a essa sono imputate totalmente al Patrimonio non destinato.

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte nel Rendiconto separato tra le Altre attività e le Altre passività in quanto sono regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, che rimane l'unico soggetto passivo d'imposta.

10 – FONDI PER RISCHI E ONERI

I Fondi per rischi e oneri sono iscritti a fronte di perdite e oneri di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali, tuttavia, non sono determinabili l'ammontare o la data in cui essi si manifesteranno. L'iscrizione viene eseguita solo quando esiste un'obbligazione corrente (legale o implicita) per una futura fuoriuscita di risorse atte a produrre benefici economici, come risultato di eventi passati, ed è probabile che tale fuoriuscita sia richiesta per l'adempimento dell'obbligazione. Tale ammontare rappresenta la migliore stima attualizzata dell'impiego di risorse richiesto per estinguere l'obbligazione. Il valore della passività è attualizzato, laddove l'effetto temporale del denaro è rilevante, al tasso che riflette i valori correnti di mercato e tiene conto del rischio specifico associabile a ciascuna passività. Gli accantonamenti sono oggetto di riesame ad ogni data di riferimento del bilancio e sono rettificati per riflettere la migliore stima dell'onere previsto per adempiere alle obbligazioni esistenti alla data di chiusura dell'esercizio. L'eventuale effetto del passare del tempo e quello relativo alla variazione dei tassi di interesse sono esposti a Conto economico tra gli accantonamenti netti dell'esercizio. Con riguardo ai rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile è fornita specifica informativa senza procedere ad alcuno stanziamento. Quando, in casi estremamente rari, l'indicazione di alcune informazioni di dettaglio relative alle passività considerate potrebbe pregiudicare seriamente la posizione del Patrimonio BancoPosta in una controversia o in una negoziazione in corso con terzi, in base alla facoltà prevista dai principi contabili di riferimento, è fornita un'informativa limitata.

11 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO

a) criteri di iscrizione e di classificazione

Il Patrimonio BancoPosta non ha titoli di debito in circolazione e non ne ha emessi dalla data della sua costituzione. Le sottovoci Debiti verso banche e Debiti verso clientela comprendono le varie forme di provvista, sia nei confronti della clientela che interbancaria. La prima iscrizione di tali passività finanziarie avviene alla data di regolamento delle somme raccolte ed è effettuata sulla base del fair value delle passività, normalmente pari all'ammontare incassato.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

I debiti sono valutati al costo ammortizzato, applicando il criterio del tasso effettivo di interesse. Se i flussi di cassa attesi si modificano ed esiste la possibilità di stimarli attendibilmente, il valore dei debiti è ricalcolato per riflettere le modifiche sulla base del valore attuale dei nuovi flussi di cassa attesi e del tasso interno di rendimento inizialmente determinato.

c) criteri di cancellazione

Le passività finanziarie vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

12 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE

a) criteri di classificazione e di iscrizione

La voce accoglie gli eventuali strumenti finanziari derivati che non soddisfano i requisiti per essere classificati come strumenti di copertura ai sensi dei principi contabili di riferimento, ovvero gli strumenti finanziari derivati inizialmente acquisiti con un intento di copertura, poi venuto meno. L'iscrizione iniziale delle Passività finanziarie di negoziazione avviene alla data di sottoscrizione dei contratti derivati.

b) criteri di valutazione e di rilevazione delle componenti reddituali

Le Passività finanziarie di negoziazione sono valutate al fair value, con rilevazione delle variazioni in contropartita del Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

c) criteri di cancellazione

Le Passività finanziarie di negoziazione vengono cancellate nel momento in cui sono estinte o l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata o scaduta.

14 – OPERAZIONI IN VALUTA

a) criteri di iscrizione

Le operazioni in valuta estera sono registrate, al momento della rilevazione iniziale, in divisa di conto applicando all'importo in valuta estera il tasso di cambio in vigore alla data di regolamento dell'operazione.

b) criteri di classificazione, di valutazione, di cancellazione e di rilevazione delle componenti reddituali

A ogni chiusura di bilancio le poste in valuta estera vengono valorizzate come segue:

  • le poste monetarie sono convertite al tasso di cambio alla data di chiusura;
  • le poste non monetarie valutate al costo storico sono convertite al tasso di cambio in essere alla data dell'operazione;
  • le poste non monetarie valutate al fair value sono convertite utilizzando i tassi di cambio in essere alla data di chiusura.

Le differenze di cambio che derivano dal regolamento di elementi monetari o dalla conversione di elementi monetari e non monetari a tassi diversi da quelli di conversione iniziali sono rilevate nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

15 – ALTRE INFORMAZIONI

Riconoscimento dei ricavi

I ricavi derivanti dai contratti con i clienti sono rilevati per un importo che riflette il corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento di beni o servizi al cliente (prezzo di transazione).

La rilevazione dei ricavi derivanti da contratti con i clienti, come stabilito dall'IFRS 15, segue un processo denominato «5 step framework» così composto:

    1. Identificazione del contratto con il cliente (contratti attivi ad eccezione dei contratti di leasing, contratti assicurativi, strumenti finanziari e scambi non monetari);
    1. identificazione delle performance obligation definibili come le obbligazioni, esplicite o implicite, di trasferire al cliente un distinto bene o servizio;
    1. determinazione del prezzo di transazione;
    1. in caso di offerte cumulative (cd "bundle") in cui sono riscontrabili più performance obligation, allocazione del prezzo di transazione alle performance obligation; a tal fine è necessario stimare il prezzo di ciascuna componente della vendita (cd "Stand Alone Selling Price");
    1. rilevazione del ricavo al soddisfacimento delle performance obligation, cioè al trasferimento del bene o servizio al cliente. La performance obligation può essere soddisfatta:
    2. "at point in time": nel caso di obbligazione adempiuta in un unico momento, il ricavo deve riflettersi in bilancio solo nel momento di passaggio al cliente del totale "controllo" sul bene o servizio oggetto di scambio. Rilevano al riguardo, non solo l'esposizione significativa dei rischi e benefici connessi al bene o servizio, ma anche il possesso fisico, l'accettazione del cliente, l'esistenza di diritti legali, ecc.;
    3. "over time": nel caso di obbligazione adempiuta nel corso del tempo, la misurazione e contabilizzazione dei ricavi riflette, virtualmente, i progressi del livello di soddisfazione del cliente. In caso di over time, è individuato un appropriato metodo di valutazione del "progress" della performance obligation (metodo degli output).

Ogni singola obbligazione del fornitore nei confronti del cliente rappresenta oggetto di separata valutazione, misurazione e contabilizzazione. Tale approccio presuppone una preliminare accurata analisi del contratto, che porti ad identificare ogni "singolo prodotto/servizio" ovvero ogni "singola componente" di un prodotto/servizio che il fornitore si obbliga ad offrire, attribuendo a ciascuno/a il relativo corrispettivo di vendita e a consentirne il monitoraggio nel corso della durata contrattuale (sia in termini di modalità e tempistiche di adempimento che del livello di soddisfazione del cliente).

Ai fini della rilevazione del ricavo, le cd componenti variabili del corrispettivo (sconti, ribassi, concessioni di prezzo, incentivi, penali e altri similari) sono incluse ad integrazione o rettifica del prezzo di transazione. Tra le componenti variabili del corrispettivo, particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni), che l'IFRS 15 prevede siano rilevate in diretta diminuzione dei ricavi, in luogo dell'accantonamento ad un fondo rischi e oneri.

In presenza di più performance obligation, il prezzo complessivo della transazione è allocato a ciascuna performance obligation in misura pari al corrispettivo al quale l'entità si aspetta di avere diritto, in cambio del trasferimento dei relativi beni e servizi al cliente. L'allocazione del prezzo di transazione deve avvenire in base allo Stand Alone Selling Price dei beni o servizi oggetto delle singole performance obligation. Lo Stand Alone Selling Price è il prezzo al quale l'entità venderebbe separatamente i beni o servizi pattuiti al cliente, in circostanze simili e a clienti simili. Se lo Stand Alone Selling Price non è direttamente osservabile, si procede alla stima considerando tutte le informazioni disponibili (condizioni di mercato, informazioni riguardanti il cliente o la classe di clientela) e i metodi di stima usati in circostanze simili.

Con riguardo ai ricavi per attività svolte a favore o per conto dello Stato, la rilevazione è effettuata per un ammontare corrispondente a quanto effettivamente maturato sulla base delle leggi o delle convenzioni vigenti, avendo comunque riguardo alle disposizioni contenute in provvedimenti di Finanza Pubblica. La remunerazione degli impieghi presso il MEF di parte della raccolta in conti correnti è determinata per competenza, sulla base del metodo degli interessi effettivi, e classificata alla "Voce 10 - Interessi attivi e proventi assimilati". Analoga classificazione è adottata per i proventi dei titoli governativi dell'area euro in cui sono impiegati i fondi raccolti su conti correnti da clientela privata.

Inoltre, i dividendi sono rilevati a Conto economico nel momento in cui ne viene deliberata la distribuzione e quindi matura il diritto a ricevere il relativo pagamento.

Rettifiche di valore ("Impairment")

I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono oggetto di calcolo di rettifiche di valore secondo un modello denominato "Expected Credit Losses (ECL)". Il metodo utilizzato è il "General deterioration model", per il quale:

  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito relativo a uno strumento finanziario non è aumentato significativamente dalla rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate su un orizzonte temporale di 12 mesi (stage 1). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);
  • se alla data di riferimento del bilancio il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale, le perdite attese sono determinate lungo

l'intera vita dello strumento finanziario (stage 2). Gli interessi sullo strumento sono calcolati sul valore contabile lordo o Gross Carrying Amount (costo ammortizzato al lordo dell'ECL);

• gli strumenti che già alla rilevazione iniziale sono deteriorati, o che presentano obiettive evidenze di perdita alla data di bilancio, sono soggetti ad un impairment determinato sull'intera vita dello strumento finanziario (stage 3). Gli interessi sono rilevati sul costo ammortizzato.

Nel determinare se sia avvenuto un significativo incremento del rischio di credito, è necessario confrontare il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data di riferimento del bilancio con il rischio di default relativo allo strumento finanziario alla data della rilevazione iniziale.

Vi è tuttavia la presunzione relativa che l'inadempimento si verifichi se l'attività finanziaria è scaduta da almeno 90 giorni, a meno che si disponga di informazioni ragionevoli e dimostrabili per attestare che sia appropriato adottare un criterio di default più tardivo.

Relativamente ai crediti di funzionamento di natura commerciale è prevista l'applicazione di un metodo semplificato di misurazione del fondo a copertura delle perdite attese, se tali crediti non contengono una significativa componente finanziaria ai sensi dell'IFRS 15. Il metodo semplificato si basa su una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per la descrizione dettagliata dei modelli si rinvia alla Parte E - Sezione 1 - Rischio di credito.

Operazioni di pronti contro termine

I titoli ricevuti nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede la successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente prevede il successivo riacquisto non sono, rispettivamente, registrati o cancellati dal Rendiconto separato. Di conseguenza, nel caso di titoli acquistati con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come credito verso clientela o banche fra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; nel caso di titoli ceduti con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nei debiti verso banche o verso clientela, fra le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato. Le operazioni descritte sono oggetto di compensazione se, e solo se, effettuate con la medesima controparte, hanno la medesima scadenza e la compensazione è prevista contrattualmente.

Parti correlate

Per parti correlate interne si intendono il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, da Poste Italiane SpA.

Per parti correlate esterne si intendono il controllante MEF e le entità controllate e collegate, direttamente o indirettamente, dal MEF stesso. Sono altresì parti correlate i Dirigenti con responsabilità strategiche di Poste Italiane SpA e i Fondi rappresentativi di piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro dei dipendenti del Patrimonio destinato e delle entità ad esso correlate. Non sono intese come parti correlate lo Stato e i soggetti pubblici diversi dal MEF. Non sono considerati come rapporti con parti correlate quelli generati da Attività e Passività finanziarie rappresentate da strumenti negoziati in mercati organizzati.

Benefici ai dipendenti

I cd Benefici a breve termine per i dipendenti sono benefici che si prevede siano liquidati interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio nel quale i dipendenti hanno prestato la relativa attività lavorativa. Tali benefici includono: salari, stipendi, oneri sociali, indennità sostitutive di ferie e di assenze per malattia.

L'ammontare non attualizzato dei benefici a breve termine che si prevede dovranno essere pagati al dipendente in cambio dell'attività lavorativa prestata durante un periodo amministrativo deve essere rilevato, per competenza, nel costo del lavoro.

I cd Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro si suddividono in due fattispecie:

• Piani a benefici definiti

Nei Piani a benefici definiti rientra il Trattamento di fine rapporto, dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, per la parte maturata fino al 31 dicembre 2006. Infatti, a seguito della riforma della previdenza complementare, dal 1° gennaio 2007 le quote di TFR maturate sono versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Pertanto, i benefici definiti di cui è debitore il Patrimonio BancoPosta nei confronti del dipendente riguardano esclusivamente gli accantonamenti effettuati sino al 31 dicembre 2006181.

Nei piani in commento, poiché l'ammontare del beneficio da erogare è quantificabile soltanto dopo la cessazione del rapporto di lavoro, i relativi effetti economici e patrimoniali sono rilevati in base a calcoli attuariali conformemente allo IAS 19. In particolare, la passività è proiettata al futuro con il "metodo della proiezione unitaria" (Projected Unit Credit Method) per calcolare il probabile ammontare da pagare al momento della risoluzione del rapporto di lavoro, ed è poi attualizzata per tener conto del tempo che trascorrerà prima dell'effettivo pagamento. La valutazione della passività iscritta nel Rendiconto separato è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su ipotesi attuariali che riguardano principalmente: le basi demografiche (ad esempio, la rotazione e la mortalità dei dipendenti) e finanziarie (ad esempio, il tasso di inflazione e il tasso di attualizzazione con una scadenza coerente con quella attesa dell'obbligazione). Poiché il Patrimonio BancoPosta non è debitore delle quote di TFR maturate dopo il 31 dicembre 2006, dal calcolo attuariale del TFR è esclusa la componente relativa alla dinamica salariale futura. A ogni scadenza, gli utili e perdite attuariali, definiti per differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale degli impegni del Patrimonio BancoPosta a fine periodo, dovuti al modificarsi dei parametri attuariali appena descritti, sono imputati direttamente a Patrimonio netto.

• Piani a contribuzione definita

Nei Piani a contribuzione definita rientra il Trattamento di fine rapporto dovuto ai dipendenti ai sensi dell'art. 2120 del Codice Civile, limitatamente alle quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 e versate obbligatoriamente a un Fondo di previdenza complementare, ovvero nell'apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS. Nei piani a contribuzione definita, gli oneri contributivi sono imputati a Conto economico quando sostenuti, in base al relativo valore nominale.

I cd Benefici dovuti ai dipendenti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati come passività quando il Patrimonio BancoPosta si impegna irrevocabilmente, anche sulla base di consolidati rapporti relazionali ed impegni reciproci con le Rappresentanze sindacali, a concludere il rapporto di lavoro con un dipendente o un gruppo di dipendenti prima della normale data di pensionamento, ovvero nei casi in cui il dipendente o un gruppo di dipendenti decida di accettare un'offerta di benefici in cambio della cessazione del

181 Nel caso in cui, a seguito dell'entrata in vigore della nuova normativa, il dipendente non abbia esercitato alcuna opzione circa le modalità di impiego del TFR maturando, la passività è rimasta in capo all'azienda sino al 30 giugno 2007, ovvero sino alla data, compresa tra il 1° gennaio 2007 e il 30 giugno 2007, in cui è stata esercitata una specifica opzione. In assenza di esercizio di alcuna opzione, dal 1° luglio 2007 il TFR in maturazione è versato in apposito Fondo di previdenza complementare.

rapporto di lavoro. I benefici dovuti per la cessazione del rapporto di lavoro sono rilevati immediatamente nel costo del lavoro.

Gli Altri benefici a lungo termine sono costituiti da quei benefici non dovuti interamente entro dodici mesi dal termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno reso la propria attività lavorativa. La variazione netta del valore di tutte le componenti della passività intervenuta nell'esercizio viene rilevata interamente nel Conto economico. La valutazione della passività iscritta in bilancio per altri benefici a lungo termine è basata sulle conclusioni raggiunte da attuari esterni.

Pagamenti basati su azioni

Le operazioni con pagamento basato su azioni possono essere regolate per cassa, strumenti rappresentativi di capitale o altri strumenti finanziari. I beni o servizi acquisiti e le passività assunte per i quali sia previsto il pagamento basato su azioni sono rilevati al loro fair value.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati per cassa (cash-settled):

  • in contropartita al costo è rilevata una passività;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value della passività;
  • il fair value della passività è aggiornato a ciascuna data di chiusura del bilancio, registrandone le variazioni a Conto economico, sino alla data della sua estinzione.

Nel caso di operazioni con pagamenti basati su azioni regolati con strumenti rappresentativi di capitale (equitysettled):

  • in contropartita al costo è rilevato un incremento del Patrimonio netto;
  • qualora il fair value dei beni o servizi ricevuti o acquisiti non sia attendibilmente determinabile, tale valore deve essere stimato indirettamente sulla base del fair value degli strumenti rappresentativi di capitale assegnati alla grant date (data di assegnazione).

Nel caso di benefici concessi ai dipendenti, la rilevazione avviene nella "Voce 160 a) – Spese per il personale" durante il periodo in cui gli stessi prestano il servizio a cui il compenso è riferibile.

Classificazione dei costi per servizi resi dalla gemmante Poste Italiane SpA

I costi per i servizi resi dalle funzioni del Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, sono convenzionalmente iscritti nella "Voce 160 b) – Altre spese amministrative".

Uso di stime

La predisposizione dell'informativa finanziaria richiede il ricorso a stime e assunzioni che possono determinare significativi effetti sui valori finali indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita. L'elaborazione di tali stime implica l'utilizzo delle informazioni disponibili e l'adozione di valutazioni soggettive, fondate anche sull'esperienza storica, utilizzate ai fini della formulazione di assunzioni ragionevoli per la rilevazione dei fatti di gestione. Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione sono riflessi contabilmente nell'esercizio in cui avviene la revisione di stima, se tale revisione influenza solo l'esercizio corrente, o anche nei periodi successivi se la revisione influenza il periodo corrente e quelli futuri. Per loro natura, le stime e le assunzioni utilizzate possono variare di esercizio in esercizio e, pertanto, non è da

escludersi che negli esercizi successivi i valori iscritti nel presente Rendiconto separato possano variare anche in maniera significativa a seguito del mutamento delle valutazioni soggettive utilizzate.

Di seguito sono descritti i trattamenti contabili che richiedono una maggiore soggettività nell'elaborazione delle stime e per i quali una modifica delle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate potrebbe avere un impatto significativo sul Rendiconto separato, tenuto altresì conto degli effetti dell'emergenza sanitaria legata alla diffusione pandemica del Coronavirus, che ha influito in maniera decisa sul contesto economico e sociale e che rende difficile effettuare realistiche previsioni sull'evoluzione economica e finanziaria del mercato e del Gruppo Poste Italiane.

Impairment e stage allocation

Ai fini del calcolo dell'impairment e della determinazione della stage allocation, i principali fattori oggetto di stima sono i seguenti, relativi al modello interno elaborato per controparti Sovereign, Banking e Corporate:

  • stima dei rating per controparti;
  • stima della Probabilità di default "PD" per controparti.

Per quanto riguarda i crediti di funzionamento di natura commerciale, invece, la cd. stage allocation non è applicata in conformità a quanto consentito dal Simplified Approach. L'impairment per tali poste di bilancio avviene sulla base di una:

  • svalutazione analitica: al superamento di una soglia di credito definita si procede ad un monitoraggio analitico della singola posizione creditoria, sulla base di elementi probativi interni o esterni; oppure
  • svalutazione forfettaria: elaborazione di una matrice di determinazione delle perdite storiche osservate.

Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Rischio di credito.

• Ricavi provenienti da contratti con i clienti

La rilevazione dei ricavi provenienti da contratti con i clienti comprende componenti variabili, tra cui particolare rilevanza assumono le penali (diverse da quelle previste per risarcimento danni). Le componenti variabili sono individuate all'inception del contratto e stimate alla fine di ogni chiusura contabile durante tutto il periodo di vigenza contrattuale, per tener conto sia delle nuove circostanze intercorse, sia dei cambiamenti nelle circostanze già considerate ai fini delle precedenti valutazioni. Tra le componenti variabili di prezzo, sono incluse le passività per rimborsi futuri (refund liabilities).

• Imposte differite attive

La contabilizzazione delle imposte differite attive è effettuata sulla base delle aspettative di reddito negli esercizi futuri. La valutazione dei redditi attesi ai fini della contabilizzazione delle imposte differite dipende da fattori che possono variare nel tempo e determinare effetti significativi sulla valutazione di tale posta del Rendiconto separato.

• Fondi per rischi e oneri

Nei Fondi per rischi e oneri sono accertate le probabili passività riconducibili a vertenze e oneri con il personale, fornitori, terzi e in genere gli altri oneri derivanti da obbligazioni assunte. Tali accertamenti comprendono, tra

l'altro, la valutazione di passività che potrebbero emergere da contenziosi e procedimenti di diversa natura, degli effetti economici di pignoramenti subiti e non ancora definitivamente assegnati, nonché di prevedibili conguagli o rimborsi da corrispondere alla clientela nei casi in cui non siano definitivamente determinati.

Il calcolo degli accantonamenti a Fondi per rischi e oneri comporta l'assunzione di stime basate sulle correnti conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche significativamente diversi da quelli tenuti in conto nella redazione del presente Rendiconto separato.

Pagamenti basati su azioni

Come meglio descritto nella Parte I, per la valutazione degli Accordi di pagamento basati su azioni in essere nel Gruppo Poste Italiane alla chiusura del presente Rendiconto, è stato utilizzato uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche dei Piani. Le condizioni dei Piani contemplano il verificarsi di taluni eventi futuri, quali il raggiungimento di obiettivi di performance, il verificarsi di condizioni cancello e, nell'ambito di determinati settori di attività, il conseguimento di determinati parametri di adeguatezza patrimoniale, di liquidità e/o solvibilità, in conseguenza dei quali la valutazione delle passività, della riserva di Patrimonio netto e dei corrispondenti effetti economici comporta l'assunzione di stime basate sulle attuali conoscenze di fattori che possono modificarsi nel tempo, potendo generare esiti finali anche diversi da quelli di cui si è tenuto conto nella redazione del presente Rendiconto.

Trattamento di fine rapporto

La valutazione del Trattamento di fine rapporto è basata anche su conclusioni raggiunte da attuari esterni al Gruppo. Il calcolo tiene conto del TFR maturato per prestazioni di lavoro già effettuate ed è basato su diverse ipotesi di tipo sia demografico sia economico-finanziario. Tali assunzioni, fondate anche sull'esperienza del Gruppo e sulla best practice di riferimento, sono soggette a periodiche revisioni.

A.3 – INFORMATIVA SUI TRASFERIMENTI TRA PORTAFOGLI DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Non sono stati effettuati trasferimenti tra portafogli.

A.4 – INFORMATIVA SUL FAIR VALUE

Informativa di natura qualitativa

A.4.1 LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Il Patrimonio BancoPosta ha adottato la policy sul fair value di cui si è dotato il Gruppo Poste Italiane. Tale policy disciplina i principi e le regole generali che governano il processo di determinazione del fair value ai fini della redazione del bilancio, ai fini delle valutazioni di Risk Management e a supporto delle attività condotte sul mercato dalle funzioni di Finanza delle diverse entità del Gruppo. I principi generali per la valutazione a fair value degli strumenti finanziari sono stati aggiornati rispetto al 31 dicembre 2019 principalmente per rivedere

ruoli e responsabilità nel processo di definizione e attuazione della policy. Tali principi generali sono stati individuati nel rispetto delle indicazioni provenienti dai diversi Regulators (bancari e assicurativi) e dai principi contabili di riferimento, garantendo omogeneità nelle tecniche di valutazione adottate nell'ambito del Gruppo. Le metodologie di dettaglio sono state aggiornate, ove necessario, per tenere conto delle evoluzioni dell'operatività e delle prassi di mercato registrate nel corso dell'esercizio.

In conformità a quanto indicato dall'IFRS 13 – "Valutazione del fair value", di seguito si descrivono le tecniche di valutazione del fair value utilizzate.

Le attività e passività interessate (nello specifico, attività e passività iscritte al fair value e attività e passività iscritte al costo ovvero al costo ammortizzato, per le quali si fornisce il fair value nelle note illustrative) sono classificate in base a una scala gerarchica che riflette la rilevanza delle fonti utilizzate nell'effettuare le valutazioni.

La scala gerarchica è composta dai 3 livelli di seguito rappresentati.

Livello 1: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate tramite prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività o passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione. Per il Patrimonio BancoPosta gli strumenti finanziari che rientrano in tale categoria sono costituiti da Titoli obbligazionari emessi dalla Repubblica italiana la cui valutazione viene effettuata considerando i prezzi bid secondo un ordine gerarchico che vede in primo luogo il ricorso al mercato MTS (Mercato Telematico dei Titoli di Stato all'ingrosso), quindi al mercato MILA (Milan Stock Exchange), per i titoli obbligazionari indirizzati prevalentemente alla clientela retail e, infine, al CBBT (Bloomberg Composite Price). La quotazione degli strumenti di tipo obbligazionario di Livello 1 incorpora la componente di rischio credito.

Livello 2: appartengono a tale livello le valutazioni effettuate impiegando input diversi dai prezzi quotati inclusi nel Livello 1 e osservabili direttamente o indirettamente per l'attività o per la passività182.

Per il Patrimonio BancoPosta rilevano le seguenti categorie di strumenti finanziari:

  • Titoli obbligazionari plain governativi e non, italiani ed esteri, quotati su mercati non attivi o non quotati: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei flussi futuri utilizzando in input una curva dei rendimenti che incorpora lo spread rappresentativo del rischio credito in base a spread determinati su titoli benchmark dell'emittente, o di altre società con caratteristiche similari all'emittente, quotati e liquidi. La curva dei rendimenti può essere soggetta a rettifiche di importo contenuto, per tenere conto del rischio di liquidità derivante dalla mancanza di un mercato attivo.
  • Titoli azionari non quotati per i quali è possibile fare riferimento al prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente. A essi è applicato un fattore di sconto, quotato da primarie controparti di mercato, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.
  • Strumenti finanziari derivati:

182 Considerate le caratteristiche dell'operatività del Patrimonio BancoPosta, i dati di input osservabili, impiegati ai fini della determinazione del fair value delle singole forme tecniche, includono, ad esempio, prezzi quotati forniti da terzi (servizi di determinazione dei prezzi o broker), curve dei rendimenti e di inflazione, tassi di cambio forniti dalla Banca Centrale Europea, superfici di volatilità su tassi, premi delle opzioni su inflazione, interest rate swap spread o credit default spread rappresentativi del merito creditizio delle specifiche controparti, eventuali adjustment di liquidità quotati da primarie controparti di mercato.

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  • Plain vanilla interest rate swap: la valutazione viene effettuata utilizzando tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei differenziali tra i flussi cedolari propri delle due gambe (receiver e payer) previste dal contratto. La costruzione delle curve dei rendimenti per la stima dei futuri flussi contrattuali indicizzati a parametri di mercato (tassi monetari e/o inflazione) e l'attualizzazione dei differenziali viene effettuata applicando le prassi in vigore sui mercati dei capitali.
  • Interest rate swap con opzione implicita: la valutazione avviene applicando l'approccio building block che prevede la scomposizione della posizione strutturata nelle sue componenti elementari: componente lineare e componente opzionale. La valutazione della componente lineare viene effettuata applicando le tecniche di discounted cash flow definite per i plain vanilla interest rate swap al punto precedente. La componente opzionale che, considerate le caratteristiche degli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta, è riconducibile ai fattori di rischio tasso o inflazione, viene valutata mediante un approccio in formula chiusa secondo modelli classici di valutazione delle opzioni aventi come sottostante tali specifici fattori di rischio.
  • Bond forward: la valutazione viene effettuata attualizzando il differenziale tra il prezzo forward del titolo sottostante il derivato aggiornato alla data di valutazione ed il prezzo di regolamento.

Gli strumenti finanziari derivati presenti nei portafogli del Patrimonio BancoPosta sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tener conto del merito creditizio della controparte. La curva dei rendimenti impiegata per l'attualizzazione è selezionata in coerenza con le modalità di remunerazione previste per il cash collateral. L'approccio descritto è confermato anche nel caso di garanzie rappresentate da titoli di debito, considerato il livello contenuto di rischio di credito che contraddistingue gli effettivi titoli che costituiscono collateral per BancoPosta.

  • Reverse Repo: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Reverse Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.
  • Passività finanziarie quotate su mercati non attivi o non quotate costituite da Repo di finanziamento: la valutazione viene effettuata tramite tecniche di discounted cash flow che prevedono l'attualizzazione dei futuri flussi contrattuali. I Repo sono soggetti a collateralizzazione e pertanto il fair value non necessita di aggiustamenti per tenere in considerazione il merito creditizio.

Livello 3: appartengono a tale livello le valutazioni di fair value effettuate utilizzando oltre agli input di livello 2 anche input non osservabili per l'attività o per la passività. Per il Patrimonio BancoPosta rientrano in tale categoria titoli azionari per i quali non sono disponibili prezzi osservabili direttamente o indirettamente sul mercato. La valutazione di tali strumenti viene effettuata a partire dal prezzo quotato di titoli azionari emessi dal medesimo emittente al quale viene applicato un fattore di sconto, calcolato tramite modello interno, che rappresenta il costo implicito nel processo di conversione delle azioni non quotate in azioni quotate.

A.4.2 PROCESSI E SENSIBILITÀ DELLE VALUTAZIONI

I processi utilizzati per le valutazioni di fair value ricorrenti e non ricorrenti classificate al Livello 3 sono descritti rispettivamente ai paragrafi A.4.1 e A.4.5 della presente Parte A.

L'analisi di sensitività delle valutazioni del fair value ricorrenti classificate nel Livello 3 della gerarchia è condotta sulle azioni "Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock". In particolare, la valutazione

di tali strumenti finanziari può subire modifiche a seguito dei cambiamenti che potrebbero intervenire nel fattore di sconto applicato nella determinazione del fair value per tenere conto dell'illiquidità propria di tali azioni. Il fattore di sconto, stimato tramite un modello interno di valutazione, è in particolare, influenzato dalla volatilità annua registrata dall'azione sottostante. Applicando la volatilità massima prevista dal modello utilizzato, la riduzione del fair value ipotizzabile può raggiungere il 30,71% circa.

A.4.3 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value comprendono cambiamenti nell'osservabilità degli input significativi e nelle condizioni di mercato (tra cui il parametro di liquidità) e affinamenti nei modelli valutativi utilizzati nella misurazione del fair value.

Per tutte le classi di attività e passività, il passaggio da un livello all'altro avviene alla data dell'evento o del cambiamento delle circostanze che ha determinato il trasferimento.

Le informazioni relative ai trasferimenti intervenuti nel periodo sono fornite nella Parte A.4.5 - Gerarchia del fair value.

A.4.4 ALTRE INFORMAZIONI

Non ricorrono fattispecie previste dall'IFRS 13 ai paragrafi 51, 93 lettera (h) e 96 per le quali siano necessarie ulteriori informazioni.

Informativa di natura quantitativa

A.4.5 GERARCHIA DEL FAIR VALUE

A.4.5.1 Attività e passività valutate al fair value su base ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Attività/Passività misurate al fair value 31.12.2020 31.12.2019
Livello 1 Livello 2 Livello 3* Livello 1 Livello 2 Livello 3*
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico - 38 34 - - 71
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - - -
b) attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - 38 34 - - 71
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 42.324 314 - 36.506 293 -
3. Derivati di copertura - 78 - - 73 -
4. Attività materiali - - - - - -
5. Attività immateriali - - - - - -
Totale 42.324 430 3-4 36.506 366 71
1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione - 20 - - 15 -
2. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - - -
3. Derivati di copertura - 8.243 - - 5.552 -
Totale - 8.263 - - 5.567 -

(*) La posizione è commentata nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

(milioni di euro)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico
Totale di cui:
a) attività finanziarie
detenute per la
negoziazione
di cui:
b) attività finaziarie
designate al fair value
di cui:
c) altre attività
finanziarie
obbligatoriamente
valutate al fair value
Attività finanziarie
valutate al fair value
con impatto sulla
redditività
complessiva
Derivati di copertura Attività materiali Attività immateriali
1. Esistenze iniziali 71 - - 71 - - - -
2. Aumenti
2.1. Acquisti
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2. Profitti imputati a: - - - - - - - -
2.2.1. Conto economico
- di cui plusvalenze
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
2.2.2. Patrimonio netto - x x x - - - -
2.3. Trasferimenti da altri livelli - - - - - - - -
2.4. Altre variazioni in aumento - - - - - - - -
3. Diminuzioni (37) - - (37) - - - -
3.1. Vendite - - - - - - - -
3.2. Rimborsi - - - - - - - -
3.3. Perdite imputate a: (6) - - (6) - - - -
3.3.1. Conto economico (6) - - (6) - - - -
- di cui minusvalenze (6) - - (6) - - - -
3.3.2. Patrimonio netto - x x x - - - -
3.4. Trasferimenti ad altri livelli (31) - - (31) - - - -
3.5. Altre variazioni in diminuzione - - - - - - - -
4. Rimanenze finali 34 - - 34 - - - -

A.4.5.2 Variazioni annue delle attività valutate al fair value su base ricorrente (livello 3)

Nel periodo in commento, le variazioni intercorse sono relative per 6 milioni di euro alla variazione di fair value delle azioni Series C Visa Incorporated Convertible Participating Preferred Stock e per 31 milioni di euro al trasferimento dal Livello 3 al Livello 2 di parte delle azioni Visa Incorporated Series C Preferred Stock convertite in Series A Preferred Stock in data 24 settembre 2020, come descritto nella Parte B, Sezione 2 dell'Attivo.

A.4.5.4 Attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente: ripartizione per livelli di fair value

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al fair
value su base non ricorrente
Fair Value
Valore
Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 52.028 31.188 3.573 18.772 39.792 20.613 4.073 14.728
2. Attività materiali detenute a scopo di investimento - - - - - - - -
3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 52.028 31.188 3.573 18.772 39.792 20.613 4.073 14.728
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 86.110 - 14.380 71.762 70.379 - 11.047 59.343
2. Passività associate ad attività in via di dismissione - - - - - - - -
Totale 86.110 - 14.380 71.762 70.379 - 11.047 59.343

Nel determinare i fair value esposti nella tabella sono stati utilizzati i seguenti criteri:

  • per i titoli di debito valutati al costo ammortizzato, sono state applicate le medesime regole previste per la valutazione dei titoli valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 1;
  • per i Pronti contro termine il fair value è stato valutato tramite tecniche di discounted cash flow, descritte nel paragrafo A.4.1; nella gerarchia del fair value tali strumenti finanziari sono esposti nel Livello 2;
  • per le altre attività e passività finanziarie il valore di bilancio rappresenta una ragionevole approssimazione del fair value e viene esposto nella colonna corrispondente al Livello 3 della gerarchia del fair value.

A.5 – INFORMATIVA SUL CD DAY ONE PROFIT/LOSS

Per il Patrimonio BancoPosta la fattispecie in esame non si è verificata.

PARTE B – INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE

ATTIVO

SEZIONE 1 – CASSA E DISPONIBILITÀ LIQUIDE – VOCE 10

1.1 Cassa e disponibilità liquide: composizione

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2020 31.12.2019
a) Cassa 3.042 3.500
b) Depositi liberi presso Banche Centrali 3.362 814
Totale 6.404 4.314

La sottovoce "Cassa" è costituita da disponibilità liquide presso gli Uffici Postali e presso le Società di trasporto valori che sono rivenienti dalla raccolta effettuata su conti correnti postali, sui prodotti di risparmio postale (sottoscrizione di Buoni Fruttiferi Postali e versamenti sui Libretti di deposito) o da anticipazioni prelevate presso la Tesoreria dello Stato per garantire l'operatività degli Uffici Postali. Tali disponibilità non possono essere utilizzate per fini diversi dall'estinzione delle obbligazioni contratte con le operazioni indicate. Detta sottovoce include contante in valuta per un controvalore pari a 15 milioni di euro.

L'incremento della sottovoce "Depositi liberi presso Banche Centrali" è riconducibile a temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati depositate sul conto aperto presso Banca d'Italia, destinato ai regolamenti interbancari, e non ancora investite.

SEZIONE 2 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO – VOCE 20

2.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione: composizione merceologica

Al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2019 non sono presenti strumenti finanziari classificati nel portafoglio di negoziazione.

Nell'ambito dell'operatività effettuata dal Patrimonio BancoPosta per conto della clientela, si sono altresì rese necessarie operazioni di acquisto e immediata rivendita di titoli di debito e di capitale.

2.3 / 2.4 Attività finanziarie designate al fair value: composizione merceologica e composizione per debitori/emittenti

Non sono presenti in portafoglio attività finanziarie designate al fair value (cd "fair value option").

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito - - - - - -
1.1
Titoli strutturati
- - - - - -
1.2
Altri titoli di debito
- - - - - -
2. Titoli di capitale - 38 34 - - 71
3. Quote di O.I.C.R. - - - - - -
4. Finanziamenti - - - - - -
4.1
Pronti contro termine
- - - - - -
4.2
Altri
- - - - - -
Totale - 38 34 - - 71

2.5 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione merceologica

Gli investimenti in titoli di capitale si riferiscono:

  • per 34 milioni di euro, al fair value di 32.059 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series C Convertible Participating Preferred Stock) assegnate a seguito del perfezionamento dell'operazione di cessione dell'azione di Visa Europe Ltd a Visa Incorporated avvenuta il 21 giugno 2016; tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 6,853183 azioni ordinarie ogni azione di Classe C, e sono opportunamente scontate a un idoneo tasso per tener conto della loro illiquidità. Tali azioni sono infatti convertibili in più tranches a partire dal quarto anno dal closing e sino al dodicesimo anno. In data 21 giugno 2020 (quarto anno dal closing) è iniziato il processo di determinazione della proporzione di convertibilità e del relativo tasso delle Azioni Visa Incorporated Series C Convertible Participating Preferred Stock parzialmente conclusosi in data 24 settembre 2020 con l'assegnazione di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated Series A Preferred Stock;
  • per 38 milioni di euro, al fair value di 2.199 azioni privilegiate di Visa Incorporated (Series A Preferred Stock); tali titoli azionari sono convertibili in azioni ordinarie in base al rapporto di 100 azioni ordinarie ogni azione di classe A Preferred Stock.

L'oscillazione complessiva netta del fair value nell'esercizio in commento è positiva per 2 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 110 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico".

Stante il tasso di conversione in essere al 31 dicembre 2020, le azioni privilegiate di VISA Incorporated (Serie A e C) detenute in portafoglio corrispondono a 439.600 azioni ordinarie di VISA Incorporated.

Nel corso dell'esercizio 2019, il Patrimonio BancoPosta ha stipulato un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie Visa Incorporated, al prezzo di 153,46 dollari per azione e al tasso di cambio di 1,2037 con un corrispettivo complessivo di 51 milioni di euro e con data regolamento il 1° marzo 2021. L'oscillazione del fair value della vendita a termine nell'esercizio in commento, dovuta all'effetto congiunto della variazione del prezzo di mercato delle azioni in dollari e della variazione del cambio Euro/Dollaro, è negativa di 5 milioni di euro ed è rilevata a Conto economico nella "Voce 80 - Risultato netto dell'attività di negoziazione".

183 Sino alla data della completa conversione delle azioni assegnate in azioni ordinarie, il tasso di conversione potrà essere ridotto a seguito del manifestarsi di passività della Visa Europe Ltd ritenute oggi solo potenziali.

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1. Titoli di capitale 72 71
di cui: banche - -
di cui: altre società finanziarie 72 71
di cui: società non finanziarie - -
2. Titoli di debito - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
3. Quote di O.I.C.R. - -
4. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 72 71

2.6 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value: composizione per debitori/emittenti

SEZIONE 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO SULLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA – VOCE 30

3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Voci/Valori Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Titoli di debito 42.324 314 - 36.506 293 -
1.1 Titoli strutturati - - - - - -
1.2 Altri titoli di debito 42.324 314 - 36.506 293 -
2. Titoli di capitale - - - - - -
3. Finanziamenti - - - - - -
Totale 42.324
314
- -
36.506
293
-

Gli investimenti in titoli di debito sono iscritti al fair value di 42.638 milioni di euro (di cui 292 milioni di euro dovuti a dietimi di interesse in maturazione).

3.2 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione per debitori/emittenti

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1. Titoli di debito 42.638 36.799
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche 42.638 36.799
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
2. Titoli di capitale - -
a) Banche - -
b) Altri emittenti: - -
- altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
- società non finanziarie - -
- altri - -
3. Finanziamenti - -
a) Banche Centrali - -
b) Amministrazioni pubbliche - -
c) Banche - -
d) Altre società finanziarie - -
di cui: imprese di assicurazione - -
e) Società non finanziarie - -
f) Famiglie - -
Totale 42.638 36.799

I titoli di debito emessi da Amministrazioni pubbliche riguardano titoli governativi a reddito fisso dell'area euro, costituiti da titoli di Stato di emissione italiana del valore nominale di 33.569 milioni di euro. L'oscillazione complessiva del fair value nel periodo in commento è positiva per 3.645 milioni di euro ed è rilevata nell'apposita riserva di Patrimonio netto per l'importo positivo di 1.947 milioni di euro relativo alla parte non coperta da strumenti di fair value hedge, e a Conto economico per l'importo positivo di 1.698 milioni di euro relativo alla parte coperta.

Titoli per un valore nominale di 8.615 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

  • 7.526 milioni di euro, iscritti al fair value di 8.883 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2020;
  • 172 milioni di euro, iscritti al fair value di 177 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.
  • 880 milioni di euro, iscritti al fair value di 894 milioni di euro sono stati consegnati a Banca d'Italia a garanzia della linea di credito intraday concessa;
  • 37 milioni di euro, iscritti al fair value di 37 milioni di euro, sono stati consegnati come garanzia a Banca d'Italia per il servizio di tramitazione offerto da Banca d'Italia per l'esecuzione dei pagamenti Sepa Direct Debit.

3.3 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 42.656 - - - 18 - - -
Finanziamenti - - - - - - - -
Totale 31/12/2020 42.656 - - - 18 - - -
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
X X - - X - - -

(*) valore da esporre a fini informativi

I titoli a reddito fisso rilevati al FVTOCI sono soggetti a svalutazione rilevata nel Conto economico in contropartita dell'apposita riserva di Patrimonio netto. L'impairment cumulato al 31 dicembre 2020 ammonta a 18 milioni di euro (11 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

SEZIONE 4 – ATTIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 40

4.1 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso banche

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019
Valore di bilancio Fair Value Valore di bilancio Fair Value
Tipologia operazioni/Valori Primo e
secondo stadio Terzo stadio
di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
A. Crediti verso Banche Centrali - - - - - -
1. Depositi a scadenza - - - x x x - - - x x x
2. Riserva obbligatoria - - - x x x - - - x x x
3. Pronti contro termine - - - x x x - - - x x x
4. Altri - - - x x x - - - x x x
B. Crediti verso banche 6.344 - - 4.694 - -
1. Finanziamenti 6.344 - - 4.694 - -
1.1 Conti correnti e depositi a vista 4 - - x x x 4 - - x x x
1.2 Depositi a scadenza - - - x x x - - - x x x
1.3 Altri finanziamenti: 6.340 - - x x x 4.690 - - x x x
- Pronti contro termine attivi - - - x x x - - - x x x
- Leasing finanziario - - - x x x - - - x x x
- Altri 6.340 - - x x x 4.690 - - x x x
2. Titoli di debito - - - - - -
2.1 Titoli strutturati - - - x x x - - - x x x
2.2 Altri titoli di debito - - - x x x - - - x x x
Totale 6.344 - - - - 6.344 4.694 - - - - 4.694

La sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include i crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (per 6.289 milioni di euro, collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta.

Inoltre, la sottovoce "Altri finanziamenti, Altri" include crediti di funzionamento per 52 milioni di euro derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 (al 31 dicembre 2019 pari a 70 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari e di intermediazione di prestiti personali.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Valore di bilancio Fair value Valore di bilancio Fair value
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Primo e
secondo
stadio
Terzo stadio di cui:
impaired
acquisite o
originate
Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Finanziamenti 12.429 - - 10.034 - -
1.1 Conti correnti 5 - - x x x 8 - - x x x
1.2 Pronti contro termine attivi 1 - - x x x - - - x x x
1.3 Mutui - - - x x x - - - x x x
1.4 Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto - - - x x x - - - x x x
1.5 Leasing finanziario - - - x x x - - - x x x
1.6 Factoring - - - x x x - - - x x x
1.7 Altri finanziamenti 12.423 - - x x x 10.026 - - x x x
2. Titoli di debito 33.255 - - 25.064 - -
2.1 Titoli strutturati - - - x x x - - - x x x
2.2 Altri titoli di debito 33.255 - - x x x 25.064 - - x x x
Totale 45.684 - - 31.188 3.573 12.42-8 35.098 - - 20.613 4.073 10.034

4.2 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei crediti verso clientela

Nell'ambito della voce "Finanziamenti" si rileva quanto segue.

La sottovoce "Pronti contro termine attivi" si riferisce ad operazioni di Pronti contro termine per 364 milioni di euro, stipulati con la Cassa di Compensazione e Garanzia SpA (di seguito Controparte Centrale) finalizzate all'impiego temporaneo della liquidità riveniente dalla raccolta da privati. Tali operazioni risultano garantite da titoli per un nominale complessivo di 360 milioni di euro. Il fair value dei Pronti contro termine attivi, è esposto nel Livello 2 della gerarchia di fair value.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 363 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La sottovoce "Altri finanziamenti" è costituita principalmente:

  • per 7.344 milioni di euro, di cui 8 milioni di euro per interessi maturati, da impieghi presso il MEF della raccolta da conti correnti postali appartenenti alla clientela pubblica, remunerati ad un tasso variabile calcolato su un paniere di titoli di Stato184. Il deposito è rettificato di un fondo svalutazione di 4 milioni di euro, per tener conto del rischio di default della controparte (al 31 dicembre 2019 pari a 3 milioni di euro). Nel corso dell'esercizio 2020, nella fase di incremento dei rendimenti a seguito dell'inizio della pandemia, sono stati stipulati contratti derivati di copertura (gestionale) sulla componente della remunerazione indicizzata a 10 anni. L'operazione di copertura è stata eseguita attraverso acquisti a termine del BTP a 10 anni con regolamento del differenziale tra il prezzo prefissato del titolo e il market value del titolo stesso. Tale operatività ha generato effetti positivi per 11 milioni rilevati a Conto economico nella "Voce 80 – Risultato netto dell'attività di negoziazione".
  • per 1.205 milioni di euro da crediti per depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap (collateral previsti da appositi Credit Support Annex) nell'ambito delle politiche di cash flow hedge e fair value hedge adottate dal Patrimonio BancoPosta;
  • per 902 milioni di euro da crediti verso il Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA, di cui 901 milioni di euro relativi al saldo dei rapporti di natura numeraria su cui sono regolati gli incassi e pagamenti con i terzi gestiti per il tramite della funzione Finanza di Poste Italiane SpA;

184 Il tasso variabile in commento è così calcolato: per il 50% in base alla media del rendimento del BOT a 6 mesi rilevato mensilmente e per il restante 50% in base alla media del rendimento del BTP a 10 anni rilevato mensilmente.

  • per 1.988 milioni di euro, di cui 3 milioni di euro per interessi passivi netti maturati, da depositi presso il MEF (cd conto Buffer) la cui remunerazione è commisurata al tasso Eonia185;
  • per 432 milioni di euro da corrispettivi dalla Cassa Depositi e Prestiti per il servizio di raccolta del risparmio postale di competenza dell'esercizio;
  • per 220 milioni di euro da crediti verso PostePay per servizi di collocamento di prodotti relativi al ramo pagamenti;
  • per 214 milioni di euro da crediti verso Poste Vita per provvigioni derivanti dall'attività di collocamento di polizze assicurative;
  • per 24 milioni di euro da crediti verso INPS per servizi di pagamento delle pensioni e voucher.

I crediti derivanti da contratti con i clienti rientranti nelle disposizioni dell'IFRS 15 ammontano a 991 milioni di euro (al 31 dicembre 2019 pari a 782 milioni di euro) principalmente riferibili a servizi finanziari, di pagamento pensioni, di remunerazione della raccolta del risparmio postale e di intermediazione di prestiti personali, al netto di fondi svalutazione pari a 47 milioni di euro (al 31 dicembre 2019 pari a 40 milioni di euro). L'informativa sulle dinamiche delle rettifiche di valore complessive è descritta nella Parte E, Sezione 1.

La sottovoce "Altri titoli di debito" è costituita da titoli a reddito fisso dell'area euro emessi dallo Stato italiano e da titoli garantiti dallo Stato italiano per un valore nominale 26.157 milioni di euro. Il valore a cui sono iscritti di 33.255 milioni di euro è composto dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso non oggetto di copertura per 11.380 milioni di euro, dal costo ammortizzato di titoli a reddito fisso oggetto di copertura di fair value hedge per 17.485 milioni di euro, incrementato di 4.390 milioni di euro complessivi per tener conto degli effetti della copertura stessa (2.871 milioni di euro relativi all'esercizio 2019). Il valore di tali titoli è stato rettificato per tener conto del relativo impairment, il cui fondo al 31 dicembre 2020 ammonta a circa 15 milioni di euro (8 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Al 31 dicembre 2020 il fair value complessivo di tali titoli, comprensivo di 236 milioni di euro di dietimi di interessi, è pari a 34.760 milioni di euro di cui 31.188 milioni di euro esposti nel Livello 1 della gerarchia di fair value e 3.572 milioni di euro esposti nel Livello 2.

Titoli per un valore nominale di 6.427 milioni di euro sono indisponibili in quanto:

• 5.930 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 6.366 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati a controparti a fronte di operazioni di Pronti contro termine stipulate a tutto il 31 dicembre 2020;

• 497 milioni di euro, iscritti al costo ammortizzato di 603 milioni di euro (Parte B, Altre informazioni, tabella 3), sono stati consegnati come garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap e di Repo.

185 Tasso cui fanno riferimento le operazioni a brevissima scadenza (overnight) ed è calcolato come media ponderata dei tassi overnight delle operazioni svolte sul mercato interbancario comunicati alla Banca Centrale Europea da un campione di banche operanti nell'area euro (le maggiori banche di tutti i paesi dell'area euro).

4.3 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione per debitori/emittenti dei crediti verso clientela

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020
Tipologia operazioni/Valori Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: attività
impaired
acquisite o
originate
Primo e secondo stadio Terzo stadio di cui: attività
impaired acquisite o
originate
1. Titoli di debito 33.255 - - 25.064 - -
a) Amministrazioni pubbliche 29.955 - - 21.118 - -
b) Altre società finanziarie 3.300 - - 3.946 - -
di cui: imprese di assicurazione - - - - - -
c) Società non finanziarie - - - - - -
2. Finanziamenti verso: 12.429 - - 10.034 - -
a) Amministrazioni pubbliche 9.397 - - 7.625 - -
b) Altre società finanziarie 2.111 - - 1.723 - -
di cui: imprese di assicurazione 223 - - 147 - -
c) Società non finanziarie 917 - - 680 - -
d) Famiglie 4 - - 6 - -
Totale 45.684 - - 35.098 - -

I titoli relativi a "Altre società finanziarie" per un valore di bilancio pari a 3.300 milioni di euro si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale complessivo di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

4.4 Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: valore lordo e rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Voci/Valori Valore lordo Rettifiche di valore complessive
Primo Stadio Write-off
di cui: Strumenti con
basso rischio di
credito
Secondo stadio Terzo Stadio Primo Stadio Secondo stadio Terzo Stadio parziali
complessivi*
Titoli di debito 33.270 - - - 15 - - -
Finanziamenti 17.734 - 1.106 13 4 63 13 -
Totale 31/12/2020 51.004 - 1.106 13 19 63 13 -
Totale 31/12/2019 38.951 - 908 13 11 56 13 -
di cui: attività finanziarie impaired
acquisite o originate
X X - - X - - -

(*) valore da esporre a fini informativi

SEZIONE 5 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 50

5.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2020 Valore Nozionale*
Fair Value al 31.12.2019
Valore Nozionale*
al
Livello 1 Livello 2 Livello 3 al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2
Livello 3
31.12.2019
A. Derivati finanziari - 78 - 2.275 - 73 - 1.520
1) Fair value - 10 - 1.220 - 11 - 745
2) Flussi finanziari - 68 - 1.055 - 62 - 775
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 78 - 2.275 - 73 - 1.520

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

5.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
Operazioni/Tipo di copertura titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica Generica Investimenti
Esteri
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 6 - - - x x x 68 x x
2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4 x - - x x x - x x
3. Portafoglio x x x x x x - x - x
4. Altre operazioni - - - - - - x - x -
Totale attività 10 - - - - - - 68 - -
1. Passività finanziarie - x - - - - x - x x
2. Portafoglio x x x x x x - x - x
Totale passività - - - - - - - - - -
1. Transazioni attese x x x x x x x - x x
2. Portafoglio di attività e passività finanziarie x x x x x x - x - -

SEZIONE 6 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE ATTIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 60

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 7 – PARTECIPAZIONI – VOCE 70

Non si detengono partecipazioni in società controllate, controllate in modo congiunto o sottoposte ad influenza notevole.

SEZIONE 8 – ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 80

Non sono presenti attività materiali a uso funzionale o detenute a scopo di investimento.

SEZIONE 9 – ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 90

Non sono presenti attività immateriali.

SEZIONE 10 – LE ATTIVITÀ FISCALI E LE PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 100 DELL'ATTIVO E VOCE 60 DEL PASSIVO

Le attività e le passività fiscali per imposte correnti fanno parte dei rapporti intergestori e sono esposte tra le Altre attività (Voce 120 dell'Attivo) e le Altre passività (Voce 80 del Passivo) in quanto regolate con il Patrimonio non destinato nell'ambito dei rapporti interni con Poste Italiane SpA, soggetto giuridico passivo d'imposta.

I saldi per imposte anticipate e differite sono qui di seguito descritti:

10.1 Attività per imposte anticipate: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Fondi svalutazione
Fondi per rischi e
crediti
oneri
Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - 2 - - 13 - 34 6 47 8
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 32 6 31 6 - - - - 63 12
Totale 2020 32 8 31 6 13 - 34 6 110 20
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Conto economico - 1 - - 14 - 54 10 68 11
Saldo delle imposte anticipate iscritte nel Patrimonio netto 167 31 30 5 - - - - 197 36
Totale 2019 167 32 30 5 14 - 54 10 265 47

10.2 Passività per imposte differite: composizione

(milioni di euro)
Descrizione Attività e Passività
finanziarie
Derivati di copertura Totale
IRES
Totale
IRAP
IRES IRAP IRES IRAP
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico 1 2 - - 1 2
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 769 144 53 10 822 154
Totale 2020 770 146 53 10 823 156
Saldo delle imposte differite iscritte nel Conto economico - - - - - -
Saldo delle imposte differite iscritte nel Patrimonio netto 496 93 61 12 557 105
Totale 2019 496 93 61 12 557 105

10.3 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1.
Importo iniziale
79 137
2.
Aumenti
1 2
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio
a)
relative a precedenti esercizi
1
-
2
1
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
c)
riprese di valore
1 1
d)
altre
- -
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3.
Diminuzioni
(25) (60)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (25) (60)
a)
rigiri
(19) (55)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
- (5)
c)
mutamento di criteri contabili
(6) -
d)
altre
- -
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni: - -
a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 - -
b) altre - -
4.
Importo finale
55 79

10.4 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Conto economico)

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1.
Importo iniziale
- -
2.
Aumenti
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio
a)
relative a precedenti esercizi
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
c)
altre
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali
2.3 Altri aumenti
(4)
(4)
-
(2)
(2)
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.
Diminuzioni
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio
a)
rigiri
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
c)
altre
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali
3.3 Altre diminuzioni
1
1
-
-
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
4.
Importo finale
(3) -

10.5 Variazioni delle imposte anticipate (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale 233 370
2. Aumenti 24 11
2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 24 11
a)
relative a precedenti esercizi
- -
b)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
c)
altre
24 11
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni (182) (148)
3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio (182) (148)
a)
rigiri
(62) (11)
b)
svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità
- -
c)
dovute al mutamento di criteri contabili
- -
d)
altre
(120) (137)
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale 75 233

10.6 Variazioni delle imposte differite (in contropartita del Patrimonio netto)

(milioni di euro)
Totale al Totale al
31.12.2020 31.12.2019
1. Importo iniziale (662) (372)
2. Aumenti (448) (416)
2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio (448) (416)
a) relative a precedenti esercizi - -
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre (448) (416)
2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - -
2.3 Altri aumenti - -
3. Diminuzioni 134 126
3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio 134 126
a) rigiri 134 96
b) dovute al mutamento di criteri contabili - -
c) altre - 30
3.2 Riduzioni di aliquote fiscali - -
3.3 Altre diminuzioni - -
4. Importo finale (976) (662)

Il saldo dei proventi ed oneri per imposte anticipate e differite imputate a Patrimonio netto è dovuto agli effetti fiscali sulla variazione delle riserve evidenziati nella Parte D.

SEZIONE 11 – ATTIVITÀ NON CORRENTI E GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE – VOCE 110 DELL'ATTIVO E VOCE 70 DEL PASSIVO

Alla data di riferimento non sono presenti attività correnti e gruppi di attività in via di dismissione.

SEZIONE 12 – ALTRE ATTIVITÀ – VOCE 120

12.1 Altre attività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
Crediti tributari verso l'Erario 349 336
Partite in corso di lavorazione 612 554
Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti 15 77
Altre partite 1.654 1.525
Totale 2.630 2.492

I crediti tributari si riferiscono principalmente agli acconti versati all'Erario, di cui: 320 milioni di euro per imposta di bollo da assolvere in modo virtuale nel 2021 e 11 milioni di euro per ritenute su interessi passivi a correntisti relativi al 2020, entrambi gli acconti da recuperare dalla clientela.

La sottovoce "Partite in corso di lavorazione" include:

  • somme dovute dai partner commerciali per l'accettazione sulle proprie reti distributive di pagamenti per 14 milioni di euro;
  • importi per prelievi presso ATM BancoPosta, da regolare sui rapporti della clientela o con i circuiti per 68 milioni di euro;
  • somme da addebitare alla società PostePay SpA per 72 milioni di euro (prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2021).

La sottovoce "Altre partite" include principalmente:

  • per 1.474 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Buoni Fruttiferi Postali in circolazione dell'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2020186; un corrispondente ammontare è iscritto nelle Altre passività fra i debiti tributari (Parte B, Passivo, tabella 8.1) sino alla scadenza o estinzione anticipata dei Buoni Fruttiferi Postali, data in cui l'imposta dovrà essere versata all'Erario;
  • per 118 milioni di euro la rivalsa sui titolari di Libretti di risparmio dell'imposta di bollo che il Patrimonio BancoPosta assolve in modo virtuale secondo le attuali disposizioni di legge.

La sottovoce "Crediti verso Patrimonio non destinato per imposte correnti" è commentata nella Sezione 8 del Passivo.

PASSIVO

SEZIONE 1 – PASSIVITA' FINANZIARIE VALUTATE AL COSTO AMMORTIZZATO – VOCE 10

|--|

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore Fair Value
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Debiti verso banche centrali - x x x - x x x
2. Debiti verso banche 10.815 x x x 7.186 x x x
2.1 Conti correnti e depositi a vista 720 x x x 383 x x x
2.2 Depositi a scadenza - x x x - x x x
2.3 Finanziamenti 9.701 x x x 6.690 x x x
2.3.1 Pronti contro termine passivi 9.701 x x x 6.690 x x x
2.3.2 Altri - x x x - x x x
2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - x x x - x x x
2.5 Debiti per leasing - x x x - x x x
2.6 Altri debiti 394 x x x 113 x x x
Totale 10.815 - 9.731 1.114 7.186 - 6.699 496

Al 31 dicembre 2020 sono in essere debiti verso banche per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 9.701 milioni di euro stipulati con primari operatori finanziari relativi a titoli per un nominale complessivo di 8.856 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 5.109 milioni di euro a Long Term Repo e per 4.592 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione. Al 31 dicembre 2020 operazioni di Pronti contro termine per un nominale di 900 milioni di euro sono state oggetto di operazioni di fair value hedge, stipulate nel corso dell'esercizio con la finalità di copertura del rischio di tasso di interesse.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai suddetti finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è di Livello 3.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita per 392 milioni di euro da depositi a garanzia relativi a somme versate a controparti con le quali sono in essere operazioni di Repo (collateral previsti da appositi Global Master Repurchase Agreement).

Il Patrimonio BancoPosta può accedere per la propria operatività overnight a linee di credito a revoca uncommitted per 1.017 milioni di euro, ad affidamenti per scoperto di conto corrente per 148 milioni di euro e

186 Introdotta dall'art. 19 del DL 201/2011 convertito con modifiche dalla Legge 214/2011 con le modalità previste con Decreto MEF del 24 maggio 2012: modalità di attuazione dei commi da 1 a 3 dell'articolo 19 del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, in materia di imposta di bollo su conti correnti e prodotti finanziari (G.U. n. 127 del 1° giugno 2012).

ad affidamenti per il rilascio di garanzie personali per 620 milioni di euro, concessi alla gemmante Poste Italiane SpA, non utilizzati al 31 dicembre 2020.

Inoltre, a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2020.

Infine, per l'operatività interbancaria intraday, il Patrimonio BancoPosta può accedere ad un'anticipazione infragiornaliera di Banca d'Italia garantita da titoli di valore nominale di 880 milioni di euro, non utilizzata al 31 dicembre 2020.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori Valore Fair Value Valore
di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3 di bilancio Livello 1 Livello 2 Livello 3
1. Conti correnti e depositi a vista 65.882 x x x 53.555 x x x
2. Depositi a scadenza - x x x - x x x
3. Finanziamenti 8.235 x x x 8.888 x x x
3.1 Pronti contro termine passivi 4.647 x x x 4.346 x x x
3.2 Altri 3.588 x x x 4.542 x x x
4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali - x x x - x x x
5. Debiti per leasing - x x x - x x x
  1. Altri debiti 1.178 x x x 750 x x x Totale 75.295 - 4.649 70.648 63.193 - 4.348 58.847

1.2 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso clientela

La sottovoce "Conti correnti e depositi a vista" include 7.044 milioni di euro di debiti per conti correnti postali intrattenuti da PostePay SpA relativi principalmente al deposito della raccolta da carte prepagate, 484 milioni di euro rappresentati da conti correnti postali intrattenuti da Poste Vita SpA e 140 milioni di euro rappresentati dai conti correnti postali del Patrimonio non destinato.

Al 31 dicembre 2020 sono in essere debiti per "Finanziamenti, Pronti contro termine passivi" di 5.010 milioni di euro stipulati con Controparte Centrale relativi a titoli per un nominale complessivo di 4.599 milioni di euro. Tali debiti si riferiscono per 1.974 milioni di euro a Long Term Repo e per 3.036 milioni di euro a operazioni ordinarie di finanziamento, finalizzati entrambi all'investimento in titoli di Stato italiani a reddito fisso e alla provvista per il versamento di depositi incrementali a fronte di operazioni di collateralizzazione.

Le attività e passività finanziarie relative alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 sono oggetto di compensazione. L'effetto della compensazione al 31 dicembre 2020, già incluso nell'esposizione a saldi netti, ammonta a complessivi 363 milioni di euro (1.158 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La sottovoce "Finanziamenti, Altri" è costituita per 3.588 milioni di euro dal saldo netto del conto intrattenuto con il MEF presso la Tesoreria dello Stato, relativo alle seguenti gestioni:

  • − saldo netto a debito dei flussi finanziari per anticipazioni di 3.602 milioni di euro, che accoglie il debito per anticipazioni erogate dal MEF necessarie a far fronte al fabbisogno di cassa;
  • − saldo netto a credito dei flussi finanziari per la gestione del risparmio postale di 192 milioni di euro, dovuto all'eccedenza dei rimborsi sui depositi avvenuti negli ultimi due giorni dell'esercizio in commento e regolati nei primi giorni dell'esercizio successivo; al 31 dicembre 2020, il saldo è rappresentato da un credito di 146 milioni di euro dovuto alla Cassa Depositi e Prestiti e da un credito di 46 milioni di euro verso il MEF per le emissioni di Buoni Fruttiferi Postali di sua competenza;

  • − debiti per responsabilità connesse a rapine subite dagli Uffici Postali di 159 milioni di euro, relativi alle obbligazioni assunte nei confronti del MEF c/o Tesoreria dello Stato a seguito di furti e sottrazioni; tali obbligazioni derivano dai prelievi effettuati presso la Tesoreria dello Stato, necessari per reintegrare gli ammanchi di cassa dovuti a detti eventi criminosi in modo da garantire la continuità operativa degli Uffici Postali;
  • − debiti per rischi operativi di 19 milioni di euro, riferiti a quella parte di anticipazioni ottenute dal MEF per operazioni della gestione per le quali sono successivamente emerse insussistenze dell'attivo certe o probabili.

La sottovoce "Altri debiti" è costituita principalmente da vaglia nazionali per 784 milioni di euro e da assegni vidimati in circolazione per 381 milioni.

Il fair value di Livello 2 è riferito ai finanziamenti tramite Pronti contro termine passivi, mentre il fair value delle restanti forme tecniche della voce in commento approssima il valore di bilancio ed è pertanto di Livello 3.

1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione Non sono in circolazione titoli di propria emissione.

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Tipologia operazioni/Valori Fair Value
Valore Nominale
Valore Nominale Fair Value
o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair Value* o Nozionale Livello 1 Livello 2 Livello 3 Fair Value*
A. Passività per cassa
1. Debiti verso banche - - - - - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - - - - - -
3. Titoli di debito - - - - - - - -
3.1 Obbligazioni - - - - - - - -
3.1.1 Strutturate - - - - x - - - - x
3.1.2 Altre obbligazioni - - - - x - - - - x
3.2 Altri titoli - - - - - - - -
3.2.1 Strutturati - - - - x - - - - x
3.2.2 Altri - - - - x - - - - x
Totale A - - - - - - - - - -
B. Strumenti derivati
1. Derivati finanziari - 20 - - 15 -
1.1 Di negoziazione x - - - x x - - - x
1.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x
1.3 Altri x - 20 - x x - 15 - x
2. Derivati creditizi - - - - - -
2.1 Di negoziazione x - - - x x - - - x
2.2 Connessi con la fair value option x - - - x x - - - x
2.3 Altri x - - - x x - - - x
TotaleB - - 20 - - - - 15 - -
Totale (A+B) - - 20 - - - - 15 - -

SEZIONE 2 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DI NEGOZIAZIONE – VOCE 20

Le Passività finanziarie di negoziazione fanno riferimento ad un contratto di vendita a termine di 400.000 azioni ordinarie di Visa Incorporated (commentato nella Sezione 2 dell'Attivo).

SEZIONE 3 – PASSIVITÀ FINANZIARIE DESIGNATE AL FAIR VALUE – VOCE 30

Non sono presenti in portafoglio passività finanziarie designate al fair value rilevato a Conto economico (cd fair value option).

SEZIONE 4 – DERIVATI DI COPERTURA – VOCE 40

(milioni di euro)
Fair Value al 31.12.2020 Valore Fair Value al 31.12.2019 Valore
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2020
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Nozionale* al
31.12.2019
A. Derivati finanziari - 8.243 - 32.928 - 5.552 - 27.344
1) Fair value - 8.121 - 29.814 - 5.450 - 24.945
2) Flussi finanziari - 122 - 3.114 - 102 - 2.399
3) Investimenti esteri - - - - - - - -
B. Derivati creditizi - - - - - - - -
1) Fair value - - - - - - - -
2) Flussi finanziari - - - - - - - -
Totale - 8.243 - 32.928 - 5.552 - 27.344

4.1 Derivati di copertura: composizione per tipologia di copertura e per livelli gerarchici

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

4.2 Derivati di copertura: composizione per portafogli coperti e per tipologia di copertura

(milioni di euro)
Fair Value Flussi finanziari
Specifica
titoli di
debito e
tassi di
interesse
titoli di
capitale e
indici
azionari
valute e oro credito merci altri Generica Specifica
Generica
Investimenti
Esteri
3.698 - - x x x 68 x x
4.423 - - x x x - x x
x x x x x - x - x
- - - - - x - x -
8.121 - - - - - - 68 - -
- - - - - x - x x
x x x x x - x - x
- - - - - - - - - -
x x x x x x 54 x x
x x x x x - x - -
-
x
x
-
x
x
x
x

SEZIONE 5 – ADEGUAMENTO DI VALORE DELLE PASSIVITÀ FINANZIARIE OGGETTO DI COPERTURA GENERICA – VOCE 50

Alla data di riferimento non sono attuate strategie di copertura generica (macrohedging) dal rischio di tasso d'interesse.

SEZIONE 6 – PASSIVITÀ FISCALI – VOCE 60

Per quanto riguarda le informazioni di questa sezione, si rimanda a quanto esposto nella Sezione 10 dell'Attivo.

SEZIONE 7 – PASSIVITÀ ASSOCIATE AD ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE – VOCE 70

Alla data di riferimento la fattispecie non è presente.

SEZIONE 8 – ALTRE PASSIVITÀ – VOCE 80

8.1 Altre passività: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
Debiti tributari verso l'Erario 1.542 1.402
Partite in corso di lavorazione
- somme da accreditare su libretti di risparmio
599
104
844
212
- diverse 495 632
Debiti verso Patrimonio non destinato per: 490 441
- prestazioni di servizi di Poste Italiane SpA 455 441
- imposte correnti 35 -
Somme a disposizione della clientela 119 52
Debiti verso fornitori 364 103
Debiti verso il personale 8 10
Passività derivanti da contratti 29 26
Altre partite 3 75
Totale 3.154 2.953

La sottovoce "Debiti tributari verso l'Erario" include principalmente:

  • per 1.474 milioni di euro l'imposta di bollo maturata al 31 dicembre 2020 sui Buoni Fruttiferi Postali in circolazione ai sensi della normativa richiamata nella Parte B, Attivo, tabella 12.1;
  • per 52 milioni di euro il debito per imposta di bollo assolta in modo virtuale da riversare all'Erario;
  • per 10 milioni di euro le ritenute fiscali effettuate sugli interessi maturati sui conti correnti della clientela.

La sottovoce "Debiti verso fornitori" include principalmente 349 milioni di euro per debiti di natura commerciale verso PostePay per i servizi di incasso e pagamento rientranti nel contratto di service.

Le "Partite in corso di lavorazione, diverse" si riferiscono, tra l'altro, a bonifici nazionali ed esteri e alla gestione operativa del BancoPosta per somme da accreditare alla clientela, prevalentemente nei primi giorni dell'esercizio 2021.

Le "Passività derivanti da contratti" sono principalmente riconducibili all'attività di collocamento di prodotti di finanziamento e sono dettagliate come segue:

(milioni di euro)
Descrizione Saldo al
31.12.19
Incrementi /
(Decrementi)
Variazione per
rettifica di ricavo
nel periodo
Saldo al
31.12.20
Passività per sconti su volumi 3 (1) - 2
Passività per commissioni da retrocedere 20 (39) 43 24
Risconti passivi di natura commerciale 3 - - 3
Totale 26 (40) 43 29

Le passività per commissioni da retrocedere fanno riferimento alla stima delle commissioni da retrocedere ai partner in caso di estinzione anticipata, prevista contrattualmente, per i prodotti di finanziamento collocati in data successiva al 1° gennaio 2018.

Il decremento della sottovoce "Altre partite" rispetto al 31 dicembre 2019 è dovuto all'appuramento di partite pregresse risultante da un processo complessivo di revisione di stime completatosi nell'esercizio in commento, con conseguenti effetti positivi rilevati a Conto Economico nella "Voce 200 – Altri oneri e proventi di gestione".

I movimenti dei Crediti/(Debiti) verso il Patrimonio non destinato per le imposte correnti sono indicati nella tabella che segue:

(milioni di euro)
Imposte correnti 2020 Imposte correnti 2019
IRES IRAP IRES IRAP
Descrizione Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Crediti/(Debiti) vs
Patrimonio non
destinato
Totale
Importo iniziale 68 9 77 (14) 2 (12)
Pagamenti 57 21 78 206 38 244
per acconti dell'esercizio corrente 57 21 78 192 38 230
per saldo esercizio precedente - - - 14 14
Accantonamenti a Conto economico (147) (28) (175) (145) (31) (176)
imposte correnti (170) (35) (205) (145) (30) (175)
variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi 23 7 30 - (1) (1)
Accantonamenti a Patrimonio netto - - - - - -
Altro - - - 21 - 21
Importo finale (22) 2 (20) 68 9 77
di cui:
Crediti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 120 Attivo) 11 4 15 68 9 77
Debiti vs Patrimonio non destinato per imposte correnti (voce 80 Passivo) (32) (3) (35) - - -

I crediti per imposte correnti, per complessivi 15 milioni di euro, fanno riferimento a crediti iscritti a seguito della firma dell'accordo sul Patent Box187 relativamente agli esercizi 2015-2016 (7 milioni di euro) e delle risposte ricevute in merito a due istanze di interpello sulla corretta applicazione dei principi contabili IFRS 9 e 15 (8 milioni di euro). Tali crediti, diverranno compensabili dopo la presentazione delle relative dichiarazioni dei redditi integrative.

SEZIONE 9 – TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DEL PERSONALE – VOCE 90

Nell'esercizio in commento la movimentazione del TFR è la seguente:

9.1 Trattamento di fine rapporto del personale: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
A. Esistenze iniziali 3 3
B. Aumenti - 1
B.1
Accantonamento dell'esercizio
- -
B.2
Altre variazioni
- 1
C. Diminuzioni - (1)
C.1
Liquidazioni effettuate
- -
C.2
Altre variazioni
- (1)
D. Rimanenze finali 3 3

Il costo relativo alle prestazioni correnti non concorre al TFR gestito dal Patrimonio BancoPosta in quanto corrisposto a fondi pensionistici o enti previdenziali terzi ed è rilevato nel costo del lavoro.

187 In data 21 dicembre 2020 è stato stipulato con l'Agenzia delle Entrate l'accordo di adesione al regime del "Patent Box" per il riconoscimento del contributo economico, riferito agli esercizi 2015-2019 con un effetto positivo in termine di beneficio fiscale pari a complessivi 23 milioni di euro, di cui 16 milioni di euro riferiti agli esercizi 2017, 2018 e 2019, utilizzati in compensazione delle imposte dell'esercizio.

9.2 Altre informazioni

La valutazione della passività rende necessario un calcolo attuariale che, con riferimento al 2020 e 2019, si è basato sulle seguenti principali ipotesi:

Basi tecniche economico-finanziarie

31.12.2020
Tasso di attualizzazione 0,300%
Tasso di inflazione 1,50%
Tasso annuo incremento TFR 2,625%

Basi tecniche demografiche

31.12.2020
Mortalità ISTAT2018 differenziata per sesso
Tasso di inabilità INPS 1998 differenziata per sesso
Tasso di turnover del personale Tavola specifica con tassi differenziati per anzianità di servizio.
All'anzianità di servizio media dei partecipanti corrisponde un tasso
annuo dello 0,19%
Tasso di anticipazione 1,25% per anzianità di servizio di almeno 8 anni
Pensionamento In accordo alle regole INPS

Utili/perdite attuariali

(milioni di euro)
31.12.2020 31.12.2019
Variazione ipotesi demografiche - -
Variazione ipotesi finanziarie - 0,2
Altre variazioni legate all'esperienza 0,1 (0,5)
Totale 0,1 (0,3)

Analisi di sensitività

TFR al 31.12.2020
Tasso di inflazione +0,25% 3
Tasso di inflazione -0,25% 3
Tasso di attualizzazione +0,25% 3
Tasso di attualizzazione -0,25% 3
Tasso di turnover +0,25% 3
Tasso di turnover -0,25% 3

Altre informazioni

31.12.2020
Service Cost -
Duration media del Piano a benefici definiti 12,3
Turnover medio dei dipendenti 0,19%

SEZIONE 10 – FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 100

10.1 Fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate - -
2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate - -
3. Fondi di quiescenza aziendali - -
4. Altri fondi per rischi e oneri 213 327
4.1 controversie legali e fiscali 81 95
4.2 oneri per il personale 1 1
4.3 altri 131 231
Totale 213 327

Il contenuto della sottovoce "Altri fondi per rischi e oneri" è illustrato alla successiva tabella 10.6.

10.2 Fondi per rischi e oneri: variazioni annue

(milioni di euro)
Fondi su altri
impegni e altre
garanzie rilasciate
Fondi di
quiescenza
Altri fondi per
rischi e oneri
Totale
A. Esistenze iniziali - - 327 327
B. Aumenti - - 35 35
B.1 Accantonamento dell'esercizio - - 35 35
B.2 Variazioni dovute al passare del tempo - - - -
B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
B.4 Altre variazioni - - - -
C. Diminuzioni - - (149) (149)
C.1 Utilizzo nell'esercizio - - (46) (46)
C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto - - - -
C.3 Altre variazioni - - (103) (103)
D. Rimanenze finali - - 213 213

Le principali variazioni sono commentate nel seguito della presente Sezione.

10.6 Fondi per rischi ed oneri - altri fondi

(milioni di euro)
Descrizione Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
Controversie legali 81 95
Fondo vertenze con terzi 81 95
Fondo vertenze con il personale - -
Oneri per il personale 1 1
Altri rischi e oneri 131 231
Fondo rischi operativi 131 231
Totale 213 327

Il Fondo vertenze con terzi è costituito a copertura delle prevedibili passività, relative a contenziosi di varia natura con fornitori e terzi, giudiziali ed extragiudiziali, alle relative spese legali, penali e indennizzi nei confronti della clientela. Nel corso dell'esercizio, al fondo sono stati accantonati 9 milioni di euro per l'aggiornamento delle passività stimate e delle relative spese legali, tenuto conto dei livelli complessivi di soccombenza consuntivati in esito ai giudizi.

Il Fondo vertenze con il personale è costituito a fronte delle passività che potrebbero emergere in esito a contenziosi e vertenze di lavoro promossi a vario titolo.

Il Fondo oneri del personale è costituito a copertura di prevedibili passività concernenti il costo del lavoro.

Il Fondo rischi operativi riflette principalmente passività per rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati, rettifiche e conguagli di proventi di esercizi precedenti, rischi stimati per oneri e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato e frodi.

Nel corso dell'esercizio 2020, al fondo sono stati accantonati complessivi 24 milioni di euro, dovuti principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale emessi in anni passati e spese da sostenersi in esito a pignoramenti subiti dal BancoPosta in prevalenza in qualità di terzo pignorato. Gli assorbimenti a Conto economico per 88 milioni di euro sono dovuti al venir meno di passività identificate in passato e si riferiscono principalmente alla revisione di stima di alcuni rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alla conclusione delle iniziative volontarie di tutela intraprese per il fondo Europa Immobiliare I e Obelisco.. Gli utilizzi sono riconducibili principalmente a rischi legati alla distribuzione di prodotti del risparmio postale e alle passività definite in favore della clientela sottoscrittrice del fondo Obelisco che ha aderito all'iniziativa sopra menzionata.

SEZIONE 11 – AZIONI RIMBORSABILI – VOCE 120

SEZIONE 12 – PATRIMONIO DELL'IMPRESA – VOCI 110, 130, 140, 150, 160, 170 E 180

12.4 Riserve di utili: altre informazioni

Al 31 dicembre 2020 gli utili non distribuiti ammontano a 1.142 milioni di euro, incrementati rispetto al 31 dicembre 2019 per la destinazione di 85 milioni di euro, come deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 15 maggio 2020.

Le altre riserve sono costituite da riserve patrimoniali per 1.211 milioni di euro, di cui 1.000 milioni di euro in sede di costituzione del Patrimonio BancoPosta, 210 milioni di euro per ulteriori apporti, da parte della gemmante, avvenuti nel corso del 2018 e 1 milione di euro per riserve per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

In merito alla disponibilità e distribuibilità delle riserve del Patrimonio BancoPosta, si rimanda all'informativa riportata al paragrafo 5, tabella B.3 – Disponibilità e distribuibilità delle riserve – della presente sezione – I bilanci di Poste Italiane – della Relazione finanziaria annuale.

ALTRE INFORMAZIONI

  1. Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni
(milioni di euro)
Portafogli Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 9.060 7.329
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 6.969 5.707
4. Attività materiali - -
di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze - -

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo; le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono a titoli impegnati in Repo passivi e a titoli consegnati in garanzia a controparti con le quali sono in essere operazioni di interest rate swap con fair value negativo e di Repo di finanziamento.

4. Gestione e intermediazione per conto terzi

(milioni di euro)
Tipologia servizi Importo
1. Esecuzione di ordini per conto della clientela -
a) acquisti -
1.
regolati
-
2.
non regolati
-
b) vendite -
1.
regolate
-
2.
non regolate
-
2. Gestione individuale di portafogli -
3. Custodia e amministrazione di titoli 62.318
a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) -
1.
titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
-
2.
altri titoli
-
b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri 2.592
1.
titoli emessi dalla banca che redige il bilancio
-
2.
altri titoli
2.592
c)
titoli di terzi depositati presso terzi
2.592
d) titoli di proprietà depositati presso terzi 59.726
4. Altre operazioni 248.727
a) Libretti Postali 103.710
b) Buoni Postali Fruttiferi 145.017

La "Custodia e amministrazione di titoli di terzi in deposito presso terzi", esposti al loro valore nominale, riguarda i titoli della clientela in giacenza presso primari operatori di mercato. L'esecuzione degli ordini raccolti dalla clientela è effettuata mediante qualificati istituti di credito convenzionati.

Nelle "Altre operazioni" è rappresentato il valore della linea capitale del risparmio postale raccolto in nome e per conto della Cassa Depositi e Prestiti e del MEF.

  1. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Ammontare delle
Ammontare lordo delle
passività finanziarie
Ammontare netto delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche attività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
attività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
ricevuti in garanzia
(e)
al 31 dicembre 2020
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2019
1. Derivati 78 - 78 78 - - -
2. Pronti contro termine 364 363 1 1 - - -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale al 31/12/2020 442 363 79 79 - - x
Totale al 31/12/2019 1.231 1.158 73 73 - x -
  1. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari
(milioni di euro)
Ammontare delle
Ammontare lordo delle
attività finanziarie
Ammontare netto delle Ammontari correlati non oggetto di
compensazione in bilancio
Ammontare netto
Forme tecniche passività finanziarie
(a)
compensato in
bilancio
(b)
passività finanziarie
riportato in bilancio
(c=a-b)
Strumenti finanziari
(d)
Depositi di contante
posti a garanzia
(e)
al 31 dicembre 2020
(f=c-d-e)
Ammontare netto
al 31 dicembre 2019
1. Derivati 8.243 - 8.243 867 7.376 - -
2. Pronti contro termine 14.711 363 14.348 14.359 (12) 1 -
3. Prestito titoli - - - - - - -
4. Altre - - - - - - -
Totale 31/12/2020 22.954 363 22.591 15.226 7.364 1 x
Totale 31/12/2019 17.746 1.158 16.588 11.600 4.988 x -

Le tabelle in commento sono state compilate in conformità all'IFRS 7, che richiede una specifica informativa indipendentemente dal fatto che gli strumenti finanziari siano stati o meno compensati in bilancio.

In particolare, nelle tabelle sono esposti:

  • i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle operazioni di Pronti contro termine che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;
  • i valori di bilancio relativi alle operazioni in derivati e in Pronti contro termine che non soddisfano tali condizioni ma sono regolati da accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie (contratti ISDA e GMRA);
  • il valore delle garanzie reali ad esse connesse.

Ai fini della compilazione delle tabelle e in linea con quanto previsto dall'IFRS 7 e dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262, si segnala che le operazioni in Pronti contro termine sono rappresentate secondo il criterio di valutazione del costo ammortizzato, mentre le operazioni in derivati sono rappresentate al fair value; le relative garanzie reali finanziarie sono riportate al loro fair value.

PARTE C – INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO

SEZIONE 1 – INTERESSI – VOCI 10 E 20

1.1 Interessi attivi e proventi assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Titoli di
debito
Finanziamenti Altre operazioni Esercizio
2020
Esercizio
2019
1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico - - - - -
1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - - - -
1.2 Attività finanziarie designate al fair value - - - - -
1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value - - - - -
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 898 - x 898 1.012
3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 649 32 - 681 600
3.1 Crediti verso banche - - - - -
3.2 Crediti verso clientela 649 32 - 681 600
4. Derivati di copertura x x (37) (37) (23)
5. Altre attività x x - - -
6. Passività finanziarie x x x 45 51
Totale 1.547 32 (37) 1.587 1.640
di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired - - - - -
di cui: interessi attivi su leasing finanziario - - - - -

La sottovoce relativa ai proventi derivanti da "Passività finanziarie" è costituita principalmente dagli interessi attivi maturati nell'esercizio per operazioni di Repo di finanziamento.

1.3 Interessi passivi e oneri assimilati: composizione

(milioni di euro)
Voci/Forme tecniche Debiti Titoli Altre operazioni Esercizio
2020
Esercizio
2019
1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (77) - - (77) (60)
1.1 Debiti verso Banche Centrali - x x - -
1.2 Debiti verso banche (35) x x (35) (22)
1.3 Debiti verso clientela (42) x x (42) (38)
1.4 Titoli in circolazione x - x - -
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
3. Passività finanziarie valutate al fair value - - - - -
4. Altre passività e fondi x x - - -
5. Derivati di copertura x x - - -
6. Attività finanziarie x x x (12) (14)
Totale (77) - - (89) (74)
di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing - - - - -

Nella sottovoce "Attività finanziarie" sono inclusi principalmente gli interessi passivi sul deposito presso il MEF (cd conto Buffer) per 6 milioni di euro e interessi passivi maturati nell'esercizio per operazioni di Pronti contro termine attive per 2 milioni di euro.

1.5 Differenziali relativi alle operazioni di copertura

(milioni di euro)
Voci Esercizio
2020
Esercizio
2019
A.
B.
Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura
Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura
26
(63)
8
(31)
C. Saldo (A-B) (37) (23)

SEZIONE 2 – COMMISSIONI – VOCI 40 E 50

2.1 Commissioni attive: composizione

(milioni di euro)
Tipologia servizi/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
a) garanzie rilasciate - -
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: 2.740 2.837
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - 1
3. gestioni individuali di portafogli: - -
4. custodia e amministrazione di titoli 2 3
5. banca depositaria - -
6. collocamento di titoli 2 1
7. attività di ricezione e trasmissione di ordini 5 4
8. attività di consulenza: - -
8.1 in materia di investimenti - -
8.2 in materia di struttura finanziaria - -
9. distribuzione di servizi di terzi: 2.731 2.828
9.1 gestioni di portafogli: - -
9.1.1 individuali - -
9.1.2 collettive - -
9.2 prodotti assicurativi 439 437
9.3 altri prodotti 2.292 2.391
d) servizi di incasso e pagamento 589 703
e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione - -
f) servizi per operazioni di factoring - -
g) esercizio di esattorie e ricevitorie - -
h) attività di gestione di sistemi multilaterali di negoziazione - -
i) tenuta e gestione dei conti correnti 241 242
j) altri servizi 12 12
Totale 3.582 3.794

I "Servizi di gestione, intermediazione e consulenza" comprendono, nell'ambito della distribuzione di altri prodotti, la remunerazione delle attività di raccolta del risparmio postale riferita per 1.851 milioni di euro al servizio di emissione e rimborso di Buoni Fruttiferi Postali e al servizio di versamento e prelevamento su Libretti Postali, svolti per conto della Cassa Depositi e Prestiti ai sensi della Convenzione scaduta il 31 dicembre 2020 e in corso di rinnovo.

Il decremento rispetto all'esercizio 2019, è causato principalmente dall'emergenza sanitaria che ha coinvolto il nostro Paese a partire dal mese di marzo 2020 e che ha inciso significativamente sulla normale operatività. I decrementi maggiori si riferiscono alle commissioni per i servizi di incasso e pagamento, a seguito della flessione dei volumi dei bollettini, e alle commissioni di collocamento dei prodotti di finanziamento.

Ricavi provenienti da contratti con i clienti

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio
2020
Esercizio
2019
Servizi di gestione, intermediazione e consulenza 2.740 2.837
Rilevati in un determinato momento - 1
Rilevati nel corso del tempo 2.740 2.836
Servizi di incasso e pagamento 589 703
Rilevati in un determinato momento 312 409
Rilevati nel corso del tempo 277 294
Tenuta e gestione dei conti correnti 241 242
Rilevati in un determinato momento - -
Rilevati nel corso del tempo 241 242
Altri servizi 12 12
Rilevati in un determinato momento - -
Rilevati nel corso del tempo 12 12
Totale 3.582 3.794

I ricavi provenienti dai contratti con i clienti sono riferibili principalmente a: (i) ricavi per servizi di gestione, intermediazione e consulenza: rilevati over time e misurati sulla base dei volumi collocati valorizzati in ragione degli accordi commerciali con gli istituti finanziari. Con riferimento alla remunerazione per l'attività di raccolta del risparmio postale, l'accordo stipulato con Cassa Depositi e Prestiti prevede la corresponsione di un corrispettivo variabile al raggiungimento di determinati livelli di raccolta la cui quantificazione è annualmente determinata in ragione dei volumi di raccolta e dei rimborsi anticipati; taluni accordi commerciali, stipulati con primari partner finanziari per il collocamento di prodotti di finanziamento, prevedono la retrocessione di commissioni di collocamento nel caso di estinzione anticipata o surroga da parte della clientela; (ii) ricavi per servizi di incasso e pagamento: rilevati at point in time in ragione del numero di transazioni accettate allo sportello (es. commissioni su bollettini di conto corrente postale) e valorizzate sulla base delle condizioni contrattuali di vendita e rilevati over time in ragione della fruizione del servizio da parte del cliente con riferimento principalmente alle commissioni su servizi delegati e sulle carte di debito; (iii) ricavi per servizi di tenuta e gestione dei conti correnti: rilevati over time, misurati sulla base del servizio reso e valorizzati in ragione delle condizioni contrattuali offerte alla clientela.

2.2 Commissioni attive: canali distributivi dei prodotti e servizi

(milioni di euro)
Canali/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
A. presso propri sportelli:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
2.733
-
2
2.829
-
1
B. 3.
servizi e prodotti di terzi
offerta fuori sede:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
2.731
-
-
-
-
2.828
-
-
-
-
C. altri canali distributivi:
1.
gestioni di portafogli
2.
collocamento di titoli
3.
servizi e prodotti di terzi
-
-
-
-
-
-
-
-

Per "Propri sportelli" si intendono, per convenzione, la rete distributiva della gemmante Poste Italiane SpA.

2.3 Commissioni passive: composizione

(milioni di euro)
Servizi/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
a) garanzie ricevute - -
b) derivati su crediti - -
c) servizi di gestione e intermediazione: (3) (2)
1. negoziazione di strumenti finanziari - -
2. negoziazione di valute - -
3. gestioni di portafogli: - -
3.1
proprie
- -
3.2
delegate da terzi
- -
4. custodia e amministrazione di titoli (1) (1)
5. collocamento di strumenti finanziari (2) (1)
6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi - -
d) servizi di incasso e pagamento (287) (331)
e) altri servizi (2) (2)
Totale (292) (335)

SEZIONE 3 – DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI – VOCE 70

3.1 Dividendi e proventi simili: composizione

Nel corso dell'esercizio il Patrimonio BancoPosta ha beneficiato di dividendi pari a 0,4 milioni di euro per gli investimenti in azioni di Visa Incorporated iscritte tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

SEZIONE 4 – RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE – VOCE 80

4.1 Risultato netto dell'attività di negoziazione: composizione

(milioni di euro)
Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
negoziazione
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
negoziazione
(D)
Risultato netto
[(A+B) − (C+D)]
1. Attività finanziarie di negoziazione - 6 - - 6
1.1 Titoli di debito - - - - -
1.2 Titoli di capitale - - - - -
1.3 Quote di OICR - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
1.5 Altre - 6 - - 6
2. Passività finanziarie di negoziazione - - - - -
2.1 Titoli di debito - - - - -
2.2 Debiti - - - - -
2.3 Altre - - - - -
3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio x x x x (5)
4. Strumenti derivati - 11 (5) - 6
4.1 Derivati finanziari: - 11 (5) - 6
- Su titoli di debito e tassi di interesse - 11 - - 11
- Su titoli di capitale e indici azionari - - (5) - (5)
- Su valute e oro x x x x -
- Altri - - - - -
4.2 Derivati su crediti - - - - -
di cui: coperture naturali connesse con la fair value option x x x x -
Totale - 17 (5) - 7

SEZIONE 5 – IL RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA – VOCE 90

5.1 Risultato netto dell'attività di copertura: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
Proventi relativi a:
A.1
Derivati di copertura del fair value
10 11
A.2
Attività finanziarie coperte (fair value)
3.268 3.935
A.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
- -
A.4
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
- -
A.5
Attività e passività in valuta
- -
Totale proventi dell'attività di copertura (A) 3.278 3.946
B. Oneri relativi a:
B.1
Derivati di copertura del fair value
(3.270) (3.939)
B.2
Attività finanziarie coperte (fair value)
(10) (11)
A. B.3
Passività finanziarie coperte (fair value)
- -
B.4
Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari
- -
B.5
Attività e passività in valuta
- -
Totale oneri dell'attività di copertura (B) (3.280) (3.950)
C. Risultato netto dell'attività di copertura (A – B) (2) (4)
di cui: risultato delle coperture su posizioni nette - -

SEZIONE 6 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE/RIACQUISTO – VOCE 100

6.1 Utili/(Perdite) da cessione/riacquisto: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Esercizio 2020 Esercizio 2019
Utili Perdite Risultato
netto
Utili Perdite Risultato
netto
A. Attività finanziarie
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 101 (38) 63 - (10) (10)
1.1
Crediti verso banche
- - - - - -
1.2
Crediti verso clientela
101 (38) 63 - (10) (10)
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 399 (97) 30-2 352 (3) 349
2.1 Titoli di debito 399 (97) 302 352 (3) 349
2.2 Finanziamenti - - - - - -
Totale attività (A) 500 (135) 36-5 352 (13) 339
B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
1. Debiti verso banche - - - - - -
2. Debiti verso clientela - - - - - -
3. Titoli in circolazione - - - - - -
Totale passività (B) - - - - - -

SEZIONE 7 – RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO– VOCE 110

7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Operazioni/Componenti reddituali Plusvalenze
(A)
Utili da
realizzo
(B)
Minusvalenze
(C)
Perdite da
realizzo
(D)
(milioni di euro)
Risultato netto
[(A+B)-(C+D)]
1. Attività finanziarie 11 - 3 - 8
1.1
Titoli di debito
- - - - -
1.2
Titoli di capitale
11 - 3 - 8
1.3 Quote di O.I.C.R - - - - -
1.4 Finanziamenti - - - - -
2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio x x x x (6)
Totale 11 - 3 - - 2

SEZIONE 8 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO – VOCE 130

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio Esercizio
2019
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
Terzo stadio
Primo e
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
Terzo stadio
A. Crediti verso banche - - - - - - -
- Finanziamenti - - - - - - -
- Titoli di debito - - - - - - -
di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -
B. Crediti verso clientela (19) - - 3 - (16) (11)
- Finanziamenti (9) - - 2 - (7) (12)
- Titoli di debito (10) - - 1 - (9) 1
di cui: crediti impaired acquisiti o originati - - - - - - -
Totale (19) - - 3 - (16) (11)

8.2 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Rettifiche di valore
(1)
Riprese di valore
(2)
Esercizio Esercizio
Operazioni/Componenti reddituali Primo e
Terzo stadio
Primo e 2020 2019
secondo
stadio
Write-off Altre secondo
stadio
Terzo stadio
A. Titoli di debito (8) - - 2 - (6) 2
B. Finanziamenti - - - -
-
- -
- verso clientela - - - -
-
- -
- verso banche - - - -
-
- -
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate - - - -
-
- -
Totale (8) - - 2 - (6) 2

SEZIONE 9 – UTILI/(PERDITE) DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI – VOCE 140

SEZIONE 10 – SPESE AMMINISTRATIVE – VOCE 160

10.1 Spese per il personale: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
1) Personale dipendente (34) (36)
a)
salari e stipendi
(24) (24)
b)
oneri sociali
(6) (7)
c)
indennità di fine rapporto
(1) (1)
d)
spese previdenziali
- -
e)
accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale
- -
f)
accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili:
- -
- a contribuzione definita - -
- a benefici definiti - -
g)
versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni:
(1) (1)
- a contribuzione definita (1) (1)
- a benefici definiti - -
h)
costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
- (1)
i)
altri benefici a favore dei dipendenti
(2) (2)
2) Altro personale in attività - -
3) Amministratori e sindaci - -
4) Personale collocato a riposo - -
5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende - -
6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società - -
Totale (34) (36)

10.2 Numero medio dei dipendenti per categoria (*)

Esercizio
2020
Esercizio
2019
Personale dipendente 410 426
a)
dirigenti
33 32
b)
quadri direttivi
296 304
c)
restante personale dipendente
81 90
Altro personale - -
Totale 410 426

(*) Dati espressi in full time equivalent.

10.4 Altri benefici a favore dei dipendenti

Sono rappresentati principalmente da oneri per esodi.

10.5 Altre spese amministrative: composizione

(milioni di euro)
Tipologia di spese/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
1)
Spese per prestazioni di servizi resi da Poste Italiane SpA
2)
Spese per l'acquisto di beni e servizi non professionali:
- servizi di stampa e spedizione
- servizi di fornitura carte di debito e carte di credito
(4.380)
-
-
-
(4.476)
(1)
(1)
-
3)
Spese per consulenze e altri servizi professionali
4)
Sanzioni imposte e tasse
5)
Altre spese
(16)
(14)
-
(12)
(13)
-
Totale (4.410) (4.502)

Le spese per prestazioni rese dal Patrimonio non destinato di Poste Italiane SpA riguardano i servizi descritti nella Parte A – Politiche contabili, A.1, Sezione 4 – Altri aspetti.

SEZIONE 11 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI – VOCE 170

11.3 Accantonamenti netti agli altri fondi per rischi e oneri: composizione

(milioni di euro)
Voci/Componenti reddituali Accantonamenti Riattribuzioni Risultato netto
Accantonamenti ai fondi oneri per controversie legali (9) 14 5
Accantonamenti ai fondi rischi e oneri diversi (24) 88 64
Totale (33) 102 69

I principali accantonamenti e riattribuzioni sono commentati nella precedente Parte B – Sezione 10 del Passivo.

SEZIONE 12 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI – VOCE 180

Nulla da segnalare.

SEZIONE 13 – RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI – VOCE 190

SEZIONE 14 – ALTRI ONERI E PROVENTI DI GESTIONE – VOCE 200

14.1 Altri oneri di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
1.
Perdite per furti e rapine
(6) (4)
2.
Altri oneri
(72) (31)
Totale (78) (35)

14.2 Altri proventi di gestione: composizione

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
1.
Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti
2 2
2.
Altri proventi di gestione
143 65
Totale 145 67

Le sottovoci "Altri oneri" e "Altri proventi di gestione" accolgono principalmente gli effetti complessivi netti pari a 75 milioni di euro connessi all'appuramento di partite precedentemente iscritte tra le "Altre passività" risultanti da un processo di revisione complessivo di stime completatosi nell'esercizio in commento.

La sottovoce "Altri ricavi derivanti da contratti con i clienti" accoglie proventi rilevati at point time per copia documenti e prescrizione di assegni vidimati.

SEZIONE 15 – UTILI/(PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI – VOCE 220

Nulla da segnalare.

SEZIONE 16 – RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI – VOCE 230

Nulla da segnalare.

SEZIONE 17 – RETTIFICHE DI VALORE DELL'AVVIAMENTO – VOCE 240

Nulla da segnalare.

SEZIONE 18 – UTILI/(PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI – VOCE 250

SEZIONE 19 – LE IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE – VOCE 270

(milioni di euro)
Componenti reddituali/Valori Esercizio
2020
Esercizio
2019
1. Imposte correnti (-) (205) (175)
2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) 30 (1)
3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) - -
3. bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge 214/2011 (+) - -
4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) (24) (58)
5. Variazione delle imposte differite (+/-) (2) -
6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3 bis+/-4+/-5) (201) (234)

19.1 Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente: composizione

Il decremento delle imposte è principalmente dovuto all'effetto positivo dell'accordo del Patent Box firmato in data 21 dicembre 2020, rilevato tra le imposte correnti dei precedenti esercizi.

19.2 Riconciliazione tra onere fiscale teorico e onere fiscale effettivo di bilancio

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRES Incidenza % IRES Incidenza %
Utile ante imposte 829 844
Imposta teorica 199 24,0% 202 24,0%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri e svalutazione crediti (10) -1,2% 3 0,4%
Altre (3) -0,4% (9) -1,1%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 186 22,4% 196 23,3%
Effetto fiscale Patent Box (19) -2,3% - 0,0%
Imposta effettiva 167 20,1% 196 23,3%

Il decremento del tax rate è principalmente dovuto agli effetti derivanti dal riconoscimento del cd Patent Box".

(milioni di euro)
Descrizione Esercizio 2020 Esercizio 2019
IRAP Incidenza % IRAP Incidenza %
Utile ante imposte 829 844
Imposta teorica 37 4,5% 38 4,5%
Effetto delle variazioni in aumento (diminuzione) rispetto all'imposta ordinaria
Fondi rischi e oneri (2) -0,2% - 0,0%
Altre 3 0,4% - 0,0%
Imposta effettiva (ante rilevazione Effetto fiscale Patent Box) 38 4,6% 38 4,5%
Effetto fiscale Patent Box (4) -0,5% - 0,0%
Imposta effettiva 34 4,1% 38 4,5%

SEZIONE 20 – UTILE/(PERDITA) DEI GRUPPI DI ATTIVITÀ IN VIA DI DISMISSIONE AL NETTO DELLE IMPOSTE – VOCE 290

SEZIONE 21 – ALTRE INFORMAZIONI

Non si segnalano ulteriori informazioni oltre a quelle già fornite nelle precedenti sezioni.

SEZIONE 22 – UTILE PER AZIONE

PARTE D – REDDITIVITA' COMPLESSIVA

PROSPETTO ANALITICO DELLA REDDITIVITA' COMPLESSIVA

Esercizio
Esercizio
Voci
2020
2019
10.
Utile/(Perdita) d'esercizio
629
611
Altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
20.
Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva:
-
-
a) variazioni di fair value
-
-
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
-
-
Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del
30.
-
-
proprio merito creditizio):
a) variazioni del fair value
-
-
b) trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto
-
-
Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività
40.
complessiva:
-
-
a) variazioni di fair value (strumento coperto)
-
-
b) variazioni di fair value (strumento di copertura)
-
-
50.
Attività materiali
-
-
60.
Attività immateriali
-
-
70.
Piani a benefici definiti
-
-
Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
80.
-
-
Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto
90.
-
-
100. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a Conto economico
-
-
Altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
110. Copertura di investimenti esteri:
-
-
a) variazioni di fair value
-
-
b) rigiro a Conto economico
-
-
c) altre variazioni
-
-
120. Differenze di cambio:
-
-
a) variazioni di valore
-
-
b) rigiro a Conto economico
-
-
c) altre variazioni
-
-
130. Copertura dei flussi finanziari:
(24)
38
a) variazioni di fair value
(27)
98
b) rigiro a Conto economico
3
(60)
c) altre variazioni
-
-
di cui: risultato delle posizioni nette
140. Strumenti di copertura (elementi non designati):
-
-
a) variazioni di valore
-
-
b) rigiro a Conto economico
-
-
c) altre variazioni
-
-
150. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla
1.693
1.457
redditività complessiva:
a) variazioni di fair value
1.947
1.702
b) rigiro a Conto economico
(254)
(245)
- rettifiche per rischio di credito
6
(2)
- utili/perdite da realizzo
(260)
(243)
c) altre variazioni
-
-
160. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione:
-
-
a) variazioni di fair value
-
-
b) rigiro a Conto economico
-
-
c) altre variazioni
-
-
170. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a Patrimonio netto:
-
-
a) variazioni di fair value
-
-
b) rigiro a Conto economico
-
-
- rettifiche da deterioramento
-
-
- utile/perdite da realizzo
-
-
c) altre variazioni
-
-
180. Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a Conto economico
(474)
(427)
190. Totale altre componenti reddituali
1.195
1.068
200. Redditività complessiva (Voce 10+190)
1.824
1.679
(milioni di euro)

PARTE E – INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

Premessa

L'operatività bancoposta, svolta ai sensi del DPR 144/2001, consiste, in particolare, nella gestione attiva della liquidità raccolta su conti correnti postali, svolta in nome proprio ma con vincolo d'impiego in conformità alla normativa applicabile, e nella gestione di incassi e pagamenti in nome e per conto di terzi.

Le risorse provenienti dalla raccolta effettuata da clientela privata su conti correnti postali sono obbligatoriamente impiegate in titoli governativi dell'area euro e, per una quota non superiore al 50% dei fondi raccolti, in altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano188, mentre le risorse provenienti dalla raccolta effettuata presso la Pubblica Amministrazione sono depositate presso il MEF.

Nel corso del 2020, l'operatività del Patrimonio BancoPosta è stata caratterizzata dall'attività di investimento della raccolta incrementale registrata sui conti correnti, dal reimpiego dei fondi rivenienti dai titoli governativi scaduti e dalla gestione attiva degli strumenti finanziari.

L'esercizio 2020, a causa delle misure di politica monetaria adottate dalla BCE per attenuare l'impatto della pandemia di coronavirus sull'economia dell'area euro, è stato caratterizzato da una riduzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani (il BTP a 10 anni passa da 1,4% a 0,5%), che ha portato lo spread BTP-Bund a 111 punti base rispetto ai 160 dello scorso anno.

Con riferimento alla struttura patrimoniale BancoPosta, si segnala che, a seguito del positivo sviluppo dei volumi di raccolta, dovuto prevalentemente all'effetto della pandemia che ha determinato un aumento della giacenza sui conti, e della variazione dello scenario di mercato, il Leverage Ratio ha evidenziato nel corso dell'anno valori decrescenti, attestandosi al 31 dicembre 2020 al 2,65%, tenuto conto dell'incremento patrimoniale derivante dal computo della porzione di risultato dell'esercizio 2020, non oggetto di distribuzione.

Il profilo degli impieghi si basa sulle risultanze delle attività di continuo monitoraggio delle caratteristiche comportamentali della raccolta in conti correnti postali e sull'aggiornamento del modello statistico/econometrico dell'andamento previsionale e prudenziale di persistenza delle masse raccolte. Al riguardo, la composizione del portafoglio mira a replicare la struttura finanziaria della raccolta su conti correnti postali presso la clientela privata. Per la gestione delle relazioni finanziarie fra la struttura della raccolta e degli impieghi è stato realizzato un appropriato sistema di Asset & Liability Management. Il citato sistema costituisce dunque il riferimento tendenziale della politica degli investimenti (i cui limiti sono fissati da apposite Linee guida approvate dal Consiglio di Amministrazione), al fine di contenere l'esposizione al rischio di tasso di interesse e di liquidità.

GESTIONE DEI RISCHI FINANZIARI

Gli obiettivi di una gestione finanziaria equilibrata e di monitoraggio dei principali profili di rischio/rendimento sono garantiti da strutture organizzative esistenti nell'ambito di Poste Italiane SpA, interne e esterne al Patrimonio BancoPosta, ispirate a criteri di separatezza e autonomia delle funzioni oltre che da specifici processi che regolano l'assunzione, la gestione e il controllo dei rischi finanziari, anche attraverso la progressiva

188 Modifica introdotta all'art. 1 comma 1097 della Legge 27 dicembre 2006 n. 296 dall'art. 1 comma 285 della Legge di Stabilità 2015 (n. 190 del 23 dicembre 2014).

implementazione di adeguati strumenti informatici. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato in data 19 febbraio 2018 l'aggiornamento della Linea Guida Sistema di Controllo Interno e Gestione Rischi (SCIGR) quale strumento normativo per la disciplina integrata del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi del Patrimonio BancoPosta. Organizzativamente, la gestione dei rischi finanziari avviene attraverso il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni:

  • Il Comitato Controllo Rischi, istituito nel 2015 ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, di natura propositiva e consultiva, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni periodiche a carattere finanziario e non finanziario;
  • il Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi, istituito in data 19 marzo 2018 in sostituzione del preesistente Comitato Finanza, Risparmio e Investimenti, ha l'obiettivo di indirizzare le tematiche connesse allo sviluppo dei prodotti e servizi distribuiti da BancoPosta, in ottica di visione unitaria e integrata sull'intero portafoglio di offerta, nonché di presidiare l'andamento degli investimenti finanziari inerenti la raccolta proveniente da clientela privata;
  • la funzione Risk Management del BancoPosta svolge l'attività di Misurazione e Controllo Rischi nel rispetto del principio della separatezza organizzativa delle strutture aventi funzioni di controllo rispetto a quelle aventi responsabilità di gestione.

La gestione delle operazioni di impiego e di copertura dei rischi relative al Patrimonio BancoPosta sono state affidate mediante specifico mandato di gestione alle funzioni specialistiche di BancoPosta Fondi SpA SGR, società del Gruppo Poste Italiane;

Nella costruzione del Modello Rischi del Patrimonio BancoPosta si è tenuto conto, tra l'altro, della disciplina di Vigilanza prudenziale vigente per le banche e delle specifiche istruzioni per il BancoPosta, pubblicate dalla Banca d'Italia il 27 maggio 2014 con il terzo aggiornamento alla Circolare n° 285 del 17 dicembre 2013.

Le citate disposizioni prudenziali estendono a BancoPosta gli obblighi, già in vigore per le banche, in tema di governo societario, controlli interni e gestione dei rischi prevedendo, tra l'altro, il conseguimento delle seguenti finalità:

  • definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF);
  • verifica dell'attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
  • contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF;
  • salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
  • individuazione di operazioni di maggior rilievo da sottoporre al vaglio preventivo della funzione di controllo dei rischi;
  • applicazione dei processi di valutazione aziendale dell'adeguatezza patrimoniale (ICAAP) e dell'adeguatezza del sistema di gestione e governo del rischio di liquidità (ILAAP).

Il RAF consiste nel quadro di riferimento che definisce, in coerenza con il massimo rischio assumibile, il business model e il piano strategico, la propensione al rischio, le soglie di tolleranza, i limiti di rischio, le politiche di governo dei rischi, i processi di riferimento necessari per definirli e attuarli.

SEZIONE 1 – RISCHIO DI CREDITO

Alle tematiche del rischio di credito sono riconducibili le tipologie di rischio di seguito riportate.

Il rischio di credito è definito come la possibilità che una variazione del merito creditizio di una controparte, nei confronti della quale esiste un'esposizione, generi una corrispondente variazione del valore della posizione creditizia. Rappresenta, dunque, il rischio che il debitore non assolva, anche parzialmente, ai suoi obblighi di rimborso del capitale e degli interessi.

Il rischio di controparte è definito come il rischio che la controparte di una transazione avente ad oggetto determinati strumenti finanziari risulti inadempiente prima del regolamento della transazione stessa. Tale rischio grava su alcune tipologie di transazioni e in particolare, per il Patrimonio BancoPosta, sui derivati finanziari e sulle operazioni di Pronti contro termine.

Il rischio di concentrazione è definito come il rischio derivante da esposizioni verso controparti o gruppi di controparti connesse ovvero controparti del medesimo settore economico o che esercitano la stessa attività ovvero appartenenti alla medesima area geografica.

Informazioni di natura qualitativa

1. Aspetti generali

Secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento (DPR 144/2001) il Patrimonio BancoPosta non può esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. In conseguenza di ciò non sono sviluppate politiche creditizie.

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano tuttavia una rilevante concentrazione delle esposizioni nei confronti dello Stato italiano, riconducibile essenzialmente agli investimenti in titoli di Stato e ai depositi presso il MEF. Secondo il modello di calcolo di rischio di credito più avanti definito, tali tipologie di investimento non determinano fabbisogni di capitale a copertura di tale rischio.

2. Politiche di gestione del rischio di credito

2.1 Aspetti organizzativi

La funzione Risk Management nell'ambito del Patrimonio BancoPosta è la struttura preposta alla gestione e alla misurazione dei rischi di credito, controparte e concentrazione.

L'attività di monitoraggio del rischio di credito si riferisce in particolare alle seguenti esposizioni:

  • titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano per l'impiego della liquidità raccolta tramite i conti correnti da clientela privata;
  • depositi presso il MEF per l'impiego della liquidità raccolta tramite conti correnti da Pubblica Amministrazione e da privati;
  • eventuali posizioni a credito verso la Tesoreria dello Stato dovute ai versamenti della raccolta al netto del debito per anticipazioni erogate;
  • partite in corso di lavorazione: negoziazione assegni, utilizzo carte elettroniche, incassi diversi;

  • conti correnti postali intrattenuti con la clientela con saldi temporaneamente attivi per effetto dell'addebito di competenze periodiche, limitatamente a quelli non oggetto di svalutazione in quanto tornati passivi nel corso dei primi giorni del 2021;
  • depositi di contante derivanti da collateralizzazioni per operazioni in essere con banche e clientela previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA - Credit Support Annex e GMRA – Global Master Repurchase Agreement);
  • depositi di contante effettuati come contributo prefinanziato al fondo di garanzia della Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia" per operatività in Repo;
  • titoli consegnati a garanzia derivanti da collateralizzazioni previste da accordi di mitigazione del rischio di controparte (CSA e GMRA);
  • crediti di funzionamento di natura commerciale verso partner derivanti dall'attività di collocamento di prodotti finanziari/assicurativi.

L'attività di monitoraggio del rischio di controparte si riferisce ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine.

Il monitoraggio del rischio di concentrazione, nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, ha l'obiettivo di limitare i rischi di instabilità derivanti dall'inadempimento di un cliente singolo o di un gruppo di clienti connessi con esposizioni, in termini di rischio credito e controparte, rilevanti rispetto al Patrimonio.

2.2 Sistemi di gestione, misurazione e controllo

Il rischio di credito è complessivamente presidiato attraverso:

  • soglie minime di rating per emittente/controparte, suddivisi in base alla tipologia di strumento;
  • soglie di monitoraggio della concentrazione per emittente/controparte;
  • monitoraggio delle variazioni di rating delle controparti.

I limiti di cui ai punti che precedono sono stati stabiliti nell'ambito delle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA"189 per il Patrimonio BancoPosta; in particolare, con riferimento ai limiti di rating, è consentito operare con controparti investment grade ed emittenti eurogovernativi aventi un rating pari almeno a quello della Repubblica italiana.

Con riferimento alle soglie di monitoraggio del rischio di concentrazione, sono applicati quelli previsti dalla normativa prudenziale190.

Ai fini della misurazione del rischio di credito e di controparte si è scelto di utilizzare la metodologia standard191 definita dal Regolamento (UE) n. 575/2013. Per il calcolo delle classi di merito creditizio delle controparti, nell'applicazione di tale metodologia, sono state scelte le agenzie di rating Standard & Poor's, Moody's, Fitch e DBRS.

190 Secondo la normativa prudenziale, con riferimento alla normativa sulle Grandi Esposizioni, le esposizioni ponderate per il rischio devono rimanere al di sotto del 25% del valore dei fondi propri. Le esposizioni sono di norma assunte al valore nominale e tenendo in considerazione le eventuali tecniche di attenuazione del rischio di credito. Al fine di tenere conto della minore rischiosità connessa con la natura della controparte debitrice si applicano i fattori di ponderazione migliorativi. 191 Tale metodologia prevede la ponderazione delle esposizioni a rischio con fattori che tengono conto della tipologia delle esposizioni e della natura delle controparti, in considerazione anche della rischiosità espressa dalle classi di rating esterni.

189 In data 24 marzo 2021, nella stessa seduta di approvazione del presente progetto di bilancio, il Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA ha approvato l'aggiornamento delle Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA, su proposta dell'Amministratore Delegato e previo parere del Comitato Controllo e Rischi.

Nello specifico, in materia di vigilanza prudenziale, per ciascuna delle categorie di transazioni da cui deriva il rischio di controparte vengono adottate le seguenti metodologie di stima dell'esposizione a rischio:

  • per i derivati finanziari del tipo "interest rate swap" e per le operazioni di acquisto/vendita a termine di titoli governativi si applica la metodologia del "Valore di Mercato"192;
  • per le operazioni di Pronti contro termine si applicano le tecniche di Credit Risk Mitigation (CRM) "Metodo integrale"193.

Ai fini della misurazione dell'esposizione al rischio di concentrazione, si è scelto di utilizzare il metodo descritto dal Regolamento (UE) n. 575/2013 in materia di Grandi esposizioni.

2.3 Metodi di misurazione delle perdite attese

Il modello di impairment introdotto con l'IFRS 9, basato sulle Expected Credit Losses (ECL), si applica alle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per le attività finanziarie diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, il Patrimonio BancoPosta applica il General deterioration model secondo modelli di stima dei parametri di rischio distinti a seconda della tipologia di controparte:

  • modelli interni di stima dei parametri di rischio, per i titoli di debito e i depositi con controparti Sovereign, Banking e Corporate;
  • parametri di rischio derivanti dai rating delle agenzie o tassi di default medi di settore, per la Pubblica Amministrazione e Controparti Centrali.

La determinazione delle perdite attese viene svolta sull'orizzonte temporale definito coerentemente con il livello di Staging (12 mesi o lifetime) sulla base delle seguenti grandezze:

  • Probabilità di Default (PD);
  • Loss Given Default (LGD);
  • Exposure at Default (EAD);
  • Time Factor (TF).

Di seguito le principali assunzioni adottate nella determinazione dei singoli fattori:

  • PD, come indicato dal principio, è stata adottata una valutazione Point in Time (PIT) e forward looking;
  • LGD, sono stati utilizzati valori coerenti con il modello Internal Ratings Based (IRB) Base Approach della normativa Basilea (45% per attività di rischio senior, 75% per le attività di rischio subordinate);
  • EAD, esposizione calcolata prospetticamente fino alla scadenza dello strumento a partire dallo sviluppo dei flussi di cassa previsti. Nello sviluppo si è tenuto conto delle specifiche ipotesi di

192 Secondo la metodologia del "Valore di Mercato" l'esposizione a rischio dei derivati è calcolata attraverso la somma di due componenti: il costo corrente di sostituzione, rappresentato dal fair value, se positivo, e l'add-on calcolato come il prodotto tra il valore del nozionale e la probabilità che il fair value se positivo aumenti di valore o se negativo diventi positivo. 193 Secondo il metodo integrale della CRM, l'ammontare dell'esposizione a rischio viene ridotto del valore della garanzia; specifiche regole sono previste per tenere conto della volatilità dei prezzi di mercato relativi sia all'attività garantita che al collateral ricevuto.

indicizzazione per ogni asset class (titoli a tasso fisso, titoli a tasso variabile, titoli indicizzati all'inflazione, ecc.);

• TF, come tasso di attualizzazione è stato adottato il tasso di interesse effettivo determinato a livello di singola posizione.

Con riferimento a un gruppo omogeneo di attività finanziarie, viene applicato un criterio di svalutazione su base collettiva che definisce la misura dell'ECL insita nello strumento, pur non essendo possibile la sua riconduzione ad una specifica posizione. La modalità di raggruppamento è effettuata in relazione alla tipologia di controparte sulla base della modalità di stima delle PD.

Il Patrimonio BancoPosta ha deciso di non adottare la "Low Credit Risk Exemption" e di procedere invece alla staging allocation degli strumenti finanziari interessati.

Sulla base dei modelli di impairment sopra descritti, ai fini della corretta allocazione delle esposizioni non deteriorate nello stage 1 o nello stage 2, il significativo incremento del rischio di credito delle posizioni finanziarie, diverse dai crediti di funzionamento di natura commerciale, è determinato sulla base del "delta notch" tra il rating al momento dell'entrata in portafoglio e il rating alla data di reporting.

Tale delta viene confrontato con un valore soglia che prende in considerazione i seguenti fattori:

  • il rating dello strumento finanziario al momento dell'entrata in portafoglio;
  • il rating dello strumento finanziario alla data di reporting;
  • l'anzianità della posizione all'interno del portafoglio (fattore vintage);
  • un fattore additivo per mitigare la non linearità del valore della PD rispetto alle classi di rating194;
  • un fattore judgmental il cui utilizzo è ristretto al caso di repentini cambiamenti del merito creditizio non ancora rilevati dai rating195.

Sulla base delle informazioni sopra riportate il Patrimonio BancoPosta non applica la presunzione che il manifestarsi di uno scaduto di oltre 30 giorni denoti automaticamente aumenti significativi del rischio di credito dopo la rilevazione iniziale.

Il Patrimonio BancoPosta definisce il Default sulla base di valutazioni ad hoc che prendono in considerazione:

  • eventuali ritardi di pagamento;
  • informazioni di mercato quali ad esempio attribuzioni allo stato di default da parte delle agenzie di rating;
  • analisi interne su specifiche posizioni creditorie.

Con riferimento ai ritardi di pagamento, la definizione di default è basata sulla seguente impostazione:

• ritardo di pagamento anche di un solo giorno o rinegoziazione del debito, per gli strumenti finanziari con controparti Sovereign;

194 Il fattore additivo è costruito in funzione del livello del rating raggiunto alla reporting date: migliore è il rating, più alta è la soglia per il passaggio a stage 2.

195 Il fattore judgemental è un fattore che può riassumere aspetti rilevanti nella determinazione del significativo incremento del rischio di credito tenuto conto di alcuni elementi quali ad esempio:

una variazione significativa, effettiva o attesa, del rating di credito interno/esterno dello strumento finanziario;

variazioni sfavorevoli, esistenti o previste, delle condizioni economiche, finanziarie o commerciali che si ritiene possano provocare un cambiamento significativo della capacità del debitore di onorare i suoi debiti, come un aumento, effettivo o atteso, dei tassi di interesse o un aumento significativo, effettivo o atteso, dei tassi di disoccupazione.

• ritardo di pagamento di 90 giorni, per gli strumenti finanziari con controparti Banking e Corporate.

Conformemente a quanto richiesto dal principio contabile, nella determinazione dell'ECL sono stati considerati anche elementi forward looking basati su scenari di ampio consenso.

L'approccio seguito è quello di inglobare direttamente nella stima della PD le informazioni forward looking. In particolare il modello interno adottato consente di completare il dataset di input necessario al calcolo della PD a partire da valori di scenario riferibili ad alcune delle variabili del modello. La finalità dell'approccio è, quindi, quella di stimare le variabili non valorizzate utilizzando la correlazione storica delle informazioni disponibili196.

Con riferimento alle tecniche di stima utilizzate, si evidenzia che per lo sviluppo di modelli di calcolo della PD per le controparti Sovereign, Banking e Corporate, non potendo utilizzare eventi di default, in quanto poco frequenti, si è adottato un approccio di tipo shadow rating.

Tale metodologia consiste nell'utilizzare variabili target legate al livello di rating esterno prodotto dalle agenzie; il target può essere identificato direttamente con il rating o, in alternativa, con il tasso di default collegato al livello di rating. E' stata scelta un'agenzia di rating di riferimento per la costruzione del target tenendo in considerazione sia la numerosità delle controparti valutate sia la disponibilità di dati storici su un orizzonte temporale ritenuto adeguato.

Per la costruzione dei modelli sono state estratte e utilizzate le seguenti tipologie di dati per ciascun Paese del campione:

  • dati macroeconomici;
  • dati di mercato: indici di mercato nazionali, indici energetico/non energetico mondiali, Indice Eurostoxx e Indice S&P500;
  • dati di bilancio.

Per i crediti di funzionamento di natura commerciale il Patrimonio BancoPosta applica il Simplified approach, per il quale non è prevista la determinazione del significativo incremento del rischio di credito, ma il fondo a copertura perdite è determinato per un ammontare uguale alle perdite attese lungo l'intera vita del credito.

Tale approccio viene determinato mediante il seguente processo:

  • sulla base del volume d'affari o dell'esposizione creditizia storica, si individua una soglia di credito oltre la quale procedere ad una valutazione individuale del singolo credito o della singola esposizione creditoria. La valutazione analitica delle posizioni creditorie implica un'analisi della qualità del credito e della solvibilità del debitore, determinata in base ad elementi probativi interni ed esterni a supporto di tale valutazione;
  • per i crediti sotto la soglia individuata, mediante la predisposizione di una matrice dalla quale risultino le diverse percentuali di svalutazione stimate sulla base delle perdite storiche, ovvero sull'andamento storico degli incassi. Nella costruzione della matrice di impairment i crediti vengono raggruppati per categorie omogenee in funzione delle loro caratteristiche, al fine di tenere conto dell'esperienza storica sulle perdite.

196 In particolare, l'utilizzo di tale approccio viene limitato a situazioni per le quali si ritiene che, effettivamente, i dati consuntivi non siano più rappresentativi della reale rischiosità della controparte.

Modifiche dovute al COVID-19

Misurazione delle perdite attese

Ai fini della determinazione delle forward looking information da includere nel calcolo delle perdite attese sugli strumenti finanziari ai sensi dell'IFRS 9, considerati gli effetti della pandemia COVID-19, il Gruppo con riferimento al Patrimonio BancoPosta ha ritenuto opportuno aggiornare gli scenari di previsione per tenere conto di nuovi elementi basati sulle stime della Commissione UE per l'esercizio 2020 che hanno portato ad una modifica della PD dell'Italia e delle altre controparti Sovereign rispetto a quanto utilizzato nelle valutazioni del Rendiconto separato al 31 dicembre 2019. In merito, invece, alle controparti Corporate e Banking la metodologia utilizzata prevede un incremento della PD coerente con l'aumento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nei primi undici mesi del 2020 per ogni livello di rating.

Con riferimento ai crediti di funzionamento di natura commerciale, invece, al fine di riflettere gli effetti derivanti dalla pandemia COVID-19, si è provveduto come di seguito descritto:

  • per i crediti soggetti a svalutazione analitica è stato incrementato il livello di PD in maniera coerente all'incremento di rischio settoriale registrato dalle agenzie di rating nell'esercizio 2020;
  • per i crediti soggetti a svalutazione forfettaria, invece, ai fini del calcolo delle perdite attese si è provveduto ad individuare cluster omogenei di clientela rappresentativi della composizione del portafoglio crediti. Ad ogni cluster sono state associate differenti percentuali di svalutazione forfettaria, suddivise per fasce di scaduto, variate sulla base dell'incremento di rischio storicamente registrato nelle fasi di stress acuto.

L'ammontare delle perdite attese sugli strumenti finanziari del Patrimonio destinato è riconducibile principalmente alle esposizioni verso la Repubblica Italiana. Nel calcolo dell'ECL il parametro sensibile alla valutazione è la PD che, nel caso della Repubblica Italiana, viene stimata attraverso l'applicazione di un modello interno dedicato alle controparti sovrane che utilizza in input variabili macroeconomiche. La sensibilità della PD, e quindi dell'ECL, a tali fattori macroeconomici è valutabile attraverso il confronto del valore della PD della Repubblica Italiana in due scenari previsionali per il 2021.

Al 31 dicembre 2020 è stata eseguita, sugli strumenti finanziari afferenti il Patrimonio destinato BancoPosta, la seguente analisi di sensitività:

  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da un aumento del rapporto Debito/PIL del 4%, determinerebbe un incremento della PD della Repubblica Italiana del 9%, con un effetto negativo sul fondo a copertura delle perdite attese pari a circa 3 milioni di euro;
  • l'applicazione del modello ad uno scenario caratterizzato da una diminuzione del rapporto Debito/PIL del 4%, determinerebbe un decremento della PD della Repubblica Italiana del 19% con un conseguente effetto positivo di circa 6 milioni di euro sul fondo a copertura delle perdite attese.

2.4 Tecniche di mitigazione del rischio di credito

Il Patrimonio BancoPosta adotta strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte. In particolare:

  • relativamente ai contratti derivati di copertura e alle operazioni di Pronti contro termine, il rischio di credito e di controparte sono mitigati stipulando master netting agreement e richiedendo collateral in cash o titoli di Stato;
  • nell'ambito della gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale sono concesse condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, richiedendo, in taluni casi, fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primari istituti.

Non si sono registrati impatti derivanti dalla pandemia da COVID-19 sulle garanzie e gli altri strumenti di attenuazione del rischio di credito.

Al 31 dicembre 2020, il Patrimonio BancoPosta non detiene strumenti finanziari assistiti da garanzie o altri strumenti di attenuazione del rischio di credito per i quali non sia stato rilevato un fondo a copertura perdite attese (salvo il caso di impiego temporaneo della liquidità in pronti contro termine attivi).

I principali tipi di strumenti di attenuazione del rischio di credito e controparte detenuti dal Patrimonio BancoPosta sono dettagliati di seguito:

• Titoli a reddito fisso

I titoli di debito detenuti assistiti da garanzia o altro strumento di attenuazione del rischio di credito sono i titoli emessi da CDP SpA garantiti dallo Stato italiano e sottoscritti dal Patrimonio BancoPosta per un valore nominale al 31 dicembre 2020 di 3.000 milioni di euro, rilevati tra le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato; per lo strumento finanziario in commento, nella determinazione delle perdite attese, si è tenuto conto della PD della Repubblica italiana.

• Strumenti finanziari derivati e contratti di Pronti contro termine

Al fine di ridurre le esposizioni al rischio di controparte, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti standard ISDA (con allegato CSA) e contratti GMRA che disciplinano, rispettivamente, la collateralizzazione per le operazioni in derivati e in Pronti contro termine.

Inoltre, al fine di mitigare il rischio di controparte e avere un più facile accesso al mercato, a partire da dicembre 2017, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Pronti contro termine principalmente attraverso la Controparte Centrale "Cassa di Compensazione e Garanzia".

La quantificazione delle posizioni in derivati e in Pronti contro termine e i relativi strumenti di attenuazione del rischio sono illustrati nella Parte B – Altre Informazioni, tabelle 5 e 6, alla quale si rimanda.

• Crediti di funzionamento di natura commerciale

Il Patrimonio BancoPosta, al fine di mitigare i rischi derivanti dalla concessione di condizioni di pagamento posticipato alla propria clientela, si è dotata di una policy e di idonee linee guida che regolamentano la gestione dei crediti di funzionamento di natura commerciale, le modalità e le condizioni di pagamento da applicare alla clientela e definisce il processo aziendale volto a verificare il merito creditizio del cliente, nonché la sostenibilità del rischio commerciale insito nella proposta contrattuale a pagamento posticipato.

In funzione dell'esito delle valutazioni, i contratti stipulati con la clientela possono essere subordinati alla prestazione di un'idonea garanzia. Le garanzie vengono inoltre richieste se previste da disposizioni normative e/o da regolamenti attuativi di specifici servizi.

Il Patrimonio BancoPosta accetta principalmente fidejussioni bancarie o assicurative rilasciate da primario istituto; in alternativa, su richiesta del cliente e previa valutazione del rischio, accetta fidejussioni rilasciate da altri istituti, il versamento di un deposito cauzionale oppure l'apertura di conto corrente postale vincolato.

In considerazione del limitato rischio di insolvenza della clientela pubblica, il Patrimonio BancoPosta di norma concede l'esonero dal rilascio delle garanzie fideiussorie a copertura di crediti di funzionamento di natura commerciale alla Pubblica Amministrazione, a eccezione dei casi in cui il rilascio sia obbligatorio per disposizioni normative o per regolamenti attuativi di specifici servizi.

Pertanto le garanzie detenute sono prevalentemente riferite a clientela privata.

Per tutte le posizioni creditorie valutate analiticamente, ai fini del calcolo del fondo svalutazione crediti commerciali, le garanzie riducono l'incidenza dell'ammontare esposto a rischio.

Al 31 dicembre 2020, l'ammontare dei crediti di funzionamento di natura commerciale al netto delle svalutazioni è di 1.043 milioni di euro senza garanzie in essere.

3. Esposizioni creditizie deteriorate

Il Patrimonio destinato BancoPosta detiene un'unica attività finanziaria classificata come deteriorata relativa a partite indebitamente sottratte in corso di recupero; tale attività, per un valore pari a circa 13 milioni di euro risulta totalmente svalutata.

Informazione di natura quantitativa

A. Qualità del credito

A.1 Esposizioni creditizie deteriorate e non deteriorate: consistenze, rettifiche di valore, dinamica e distribuzione economica

A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Portafogli/qualità Sofferenze Inadempienze
probabili
Esposizioni
scadute
deteriorate
Esposizioni
scadute non
deteriorate
Altre esposizioni non
deteriorate
Totale
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - - - 70 51.958 52.028
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - 42.638 42.638
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
- - - - - -
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - -
Totale al 31.12.2020 - - - 70 94.596 94.666
Totale al 31.12.2019 - - - 47 76.544 76.591

A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi

e netti)

(milioni di euro)
Deteriorate Non deteriorate
Portafogli/qualità Esposizione lorda Rettifiche di valore
Write-off parziali
Esposizione lorda Rettifiche di valore
Esposizione netta
complessive
complessivi*
complessive
Esposizione netta Totale
(esposizione netta)
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 13 13 - - 52.110 82 52.028 52.028
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - - - 42.656 18 42.638 42.638
3. Attività finanziarie designate al fair value - - - - X X - -
4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair
value
- - - - X X - -
5. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
Totale al 31.12.2020 13 13 - - 94.766 100 94.666 94.666
Totale al 31.12.2019 13 13 - - 76.669 78 76.591 76.591

(*) valore da esporre a fini informativi

(milioni di euro)
Attività di evidente scarsa qualità
creditizia
Altre attività
Portafogli/qualità Minusvalenze
cumulate
Esposizione netta Esposizione netta
1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione - - -
2. Derivati di copertura - - 78
Totale al 31.12.2020 - - 78
Totale al 31.12.2019 - - 73

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)

(milioni di euro)
Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio
Portafogli/stadi di rischio Da oltre 30
Da 1 giorno
giorni a 90
a 30 giorni
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
giorni
Oltre 90
giorni
Da 1 giorno
a 30 giorni
Da oltre 30
giorni a 90
giorni
Oltre 90
giorni
1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
-
-
-
-
-
-
10
-
50
-
10
-
-
-
-
-
-
-
Totale al 31.12.2020 - - - 10 50 10 - - -
Totale al 31.12.2019 - - - 18 26 3 - - -

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi

(milioni di euro)
Rettifiche di valore complessive
Causali/stadi di rischio Attività rientranti nel primo stadio Attività rientranti nel secondo stadio Attività rientranti nel terzo stadio di cui: attività
finanziarie
impaired
acquisite o
originate
Accantonamenti complessivi su
impegni a erogare fondi e
garanzie finanziarie rilasciate
Totale
Att. Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Att. Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Att. Fin.
valutate al
costo
amm.to
Att. Fin.
valutate al FV
con impatto
sulla
redditività
complessiva
di cui:
svalutazioni
individuali
di cui:
svalutazioni
collettive
Primo
stadio
Secondo
stadio
Terzo
stadio
Esistenze iniziali 11 11 - 22 56 - 32 24 13 - 13 - - - - - 91
Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite
o originate
5 5 - 10 - - - - - - - - - - - - 10
Cancellazioni diverse dai write-off (1) (2) - (3) - - - - - - - - - - - - (3)
Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito
(+/-)
4 4 - 8 7 - 8 (1) - - - - - - - - 15
Modifiche contrattuali senza cancellazioni - - - - - - - - - - - - - - - - -
Cambiamenti della metodologia di stima - - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off - - - - - - - - - - - - - - - - -
Altre variazioni - - - - - - - - - - - - - - - - -
Rimanenze finali 19 18 - 37 63 - 40 23 13 - 13 - - - - - 113
Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di
write-off
- - - - - - - - - - - - - - - - -
Write-off rilevati direttamente a Conto economico - - - - - - - - - - - - - - - - -

L'incremento del fondo a copertura delle perdite attese tiene conto dell'incremento della rischiosità causato dalla pandemia in corso.

Il secondo stadio accoglie principalmente rettifiche di valore complessive riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti

(milioni di euro)
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive e
accantonamenti
Esposizione netta Write-off parziali
Deteriorate Non deteriorate complessivi*
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
b) Inadempienze probabili - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
c) Esposizioni scadute deteriorate - X - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - X - - -
d) Esposizioni scadute non deteriorate X 8 - 8 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
e) Altre esposizioni non deteriorate X 6.336 - 6.336 -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X - - - -
TOTALE A - 6.344 - 6.344 -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate - X - - -
b) Non deteriorate X 1.281 - 1.281 -
TOTALE B - 1.281 - 1.281 -
TOTALE A+B - 7.625 - 7.625 -

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere197, ai titoli consegnati in garanzia per effetto della collateralizzazione prevista da accordi di mitigazione del rischio e a operazioni di Pronti contro termine passive con margini rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" (Securities Financing Transactions)198.

197 Il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio, ma utilizza accordi standardizzati bilaterali di netting che consentono, in caso di default della controparte, la compensazione delle posizioni creditorie e debitorie relative a derivati finanziari.

198 Come definita nella normativa prudenziale.

A.1.7 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti

(milloni di euro)
Tipologie esposizioni/valori Esposizione lorda Rettifiche di valore
complessive e
accantonamenti
Esposizione netta Write-off parziali
complessivi*
Deteriorate Non deteriorate complessivi
A. Esposizioni creditizie per cassa
a) Sofferenze X
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
b) Inadempienze probabili ×
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
c) Esposizioni scadute deteriorate 13 X 13
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
d) Esposizioni scadute non deteriorate × 124 62 62
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni ×
e) Altre esposizioni non deteriorate × 88.285 25 88.260
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni X
TO TALE A 13 88.409 100 88.322
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
a) Deteriorate X
b) Non deteriorate × 415 415
TOTALE B 415 415
TOTALE A+B 13 88.824 100 88.737

(*) valore da esporre a fini informativi

Le esposizioni fuori bilancio "Non deteriorate" riguardano il rischio di controparte connesso alle operazioni in derivati con fair value positivo al lordo di eventuali accordi di compensazione in essere e a operazioni di acquisto a pronti di titoli di Stato non ancora regolate (regular way).

A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde

(milioni di euro)
Causali/Categorie Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute
deteriorate
A. Esposizione lorda iniziale -
-
13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate -
-
-
B. Variazioni in aumento -
-
-
B.1 Ingressi da esposizioni non deteriorate -
-
-
B.2 Ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate -
-
-
B.3 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate -
-
-
B.4 Modifiche contrattuali senza cancellazioni -
-
-
B.5 Altre variazioni in aumento -
-
-
C. Variazioni in diminuzione -
-
-
C.1 Uscite verso esposizioni non deteriorate -
-
-
C.2 Write-off -
-
-
C.3 Incassi -
-
-
C.4 Realizzi per cessioni -
-
-
C.5 Perdite da cessione -
-
-
C.6 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate -
-
-
C.7 Modifiche contrattuali senza cancellazioni -
-
-
C.8 Altre variazioni in diminuzione -
-
-
D. Esposizione lorda finale -
-
13
- di cui: esposizioni cedute non cancellate -
-
-

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive

(milioni di euro)
Sofferenze Inadempienze probabili Esposizione scadute deteriorate
Causali / Categorie di cui: esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
di cui: esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
di cui: esposizioni
Totale
oggetto di
concessioni
A. Rettifiche complessive iniziali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
-
-
-
-
-
13
-
-
-
B. Variazioni in aumento
B.1 Rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate
B.2 Altre rettifiche di valore
B.3 Perdite da cessione
B.4 Trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate
B.5 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
B.6 Altre variazioni in aumento
-
-
-
-
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
-
X
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
-
-
-
-
C. Variazioni in diminuzione
C.1 Riprese di valore da valutazione
C.2 Riprese di valore da incasso
C.3 Utili da cessione
C.4 Write-off
C.5 Trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate
C.6 Modifiche contrattuali senza cancellazioni
C.7 Altre variazioni in diminuzione
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
D. Rettifiche complessive finali
- di cui: esposizioni cedute non cancellate
-
-
-
-
-
-
-
-
13
-
-
-

A.2 Classificazione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate in base ai rating esterni e interni

Il Patrimonio destinato BancoPosta non effettua politiche creditizie in quanto non esercita attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico. Inoltre utilizza modelli interni solo ai fini della misurazione delle perdite attese previste dall'IFRS 9, ma non per la quantificazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito.

(milioni di euro)
Classi di rating esterni Senza
Esposizioni Classe 1 Classe 2 Classe 3 Classe 4 Classe 5 Classe 6 rating Totale
A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.866 4.496 44.591 1 - - 1.169 52.123
- Primo stadio 1.866 4.465 44.109 1 - - 563 51.004
- Secondo stadio - 31 482 - - - 593 1.106
- Terzo stadio - - - - - - 13 13
B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla
redditività complessiva
- - 42.656 - - - - 42.656
- Primo stadio - - 42.656 - - - - 42.656
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
C. Attività finanziarie in corso di dismissione - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (A + B + C) 1.866 4.496 87.247 1 - - 1.169 94.779
di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate - - - - - - - -
D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - -
- Primo stadio - - - - - - - -
- Secondo stadio - - - - - - - -
- Terzo stadio - - - - - - - -
Totale (D) - - - - - - - -
Totale (A + B + C + D) 1.866 4.496 87.247 1 - - 1.169 94.779

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)

Il secondo stadio accoglie principalmente attività finanziarie riferibili a crediti di funzionamento di natura commerciale per i quali il fondo a copertura perdite è valutato secondo il metodo semplificato.

Classe di merito creditizio Fitch Moody's S&P DBRS
1 da AAA a AA- da Aaa a Aa3 da AAA a AA- da AAA a AAL
2 da A+ a A- da A1 a A3 da A+ a A- da AH a AL
3 da BBB+ a BBB- da Baa1 a Baa3 da BBB+ a BBB- da BBBH a BBBL
4 da BB+ a BB- da Ba1 a Ba3 da BB+ a BB- da BBH a BBL
5 da B+ a B- da B1 a B3 da B+ a B- da BH a BL
6 CCC+ e inferiori Caa1 e inferiori CCC+ e inferiori CCC

Il raccordo tra le classi di merito creditizio e i rating di tali agenzie è il seguente:

Le caratteristiche operative del Patrimonio BancoPosta determinano una rilevante concentrazione nei confronti dello Stato italiano. Tale concentrazione è riscontrabile nella tabella A.2.1 in corrispondenza della classe di merito creditizio numero "3" nella quale rientra lo Stato italiano.

A.3 Distribuzione delle esposizioni garantite per tipologia di garanzia

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite

(milioni di euro)
Garanzie reali (1) Garanzie personali (2)
Derivati su crediti
Crediti di firma
Espos. Espos. Immobili - Altre Altri derivati Totale
lorda netta Immobili -
ipoteche
leasing
finanziario
Titoli garanzie
reali
CLN Controparti
centrali
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
Amministra
zioni
pubbliche
Banche Altre
società
finanziarie
Altri
soggetti
(1)+(2)
1. Esposizioni creditizie per cassa garantite:
1.1 totalmente garantite 364 364 - - 364 - - - - - - - - - - 364
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
1.2 parzialmente garantite 3.302 3.300 - - - - - - - - 3.000 - - - 3.000
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2. Esposizioni creditizie fuori bilancio
garantite:
2.1 totalmente garantite - - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -
2.2 parzialmente garantite - - - - - - - - - - - - - - -
- di cui deteriorate - - - - - - - - - - - - - - - -

Le esposizioni creditizie per cassa totalmente garantite si riferiscono alle operazioni di Pronti contro termine gestite attraverso la Controparte Centrale che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32 e sono pertanto oggetto di compensazione in bilancio per 363 milioni di euro.

Le esposizioni creditizie per cassa parzialmente garantite si riferiscono a titoli a tasso fisso per un ammontare nominale di 3.000 milioni di euro emessi da Cassa Depositi e Prestiti e garantiti dallo Stato italiano.

B. Distribuzione e concentrazione delle esposizioni creditizie

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
Esposizioni/
Controparti
Amministrazioni Pubbliche Società finanziarie Società finanziarie (di cui:
imprese di assicurazione)
Società non finanziarie Famiglie
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. Netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - 13 - -
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 81.990 43 5.411 2 223 - 917 26 4 29
- di cui: esposizioni oggetto di concessioni - - - - - - - - - -
TOTALE A 81.990 43 5.411 2 223 - 917 39 4 29
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 401 - 14 - - - - - - -
TOTALE B 401 - 14 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 82.391 43 5.425 2 223 - 917 39 4 29
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 65.542 26 5.675 2 147 - 680 39 6 24

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - 13 - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 87.116 100 1.206 - - - - - - -
TOTALE A 87.116 113 1.206 - - - - - - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 401 - 14 - - - - - - -
TOTALE B 401 - 14 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 87.517 113 1.220 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 71.297 91 606 - - - - - - -

B.2 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - 13 - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 3 10 - 4 87.109 56 4 30
TOTALE A 3 10 - 17 87.109 56 4 30
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate - - - - 401 - - -
TOTALE B - - - - 401 - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 3 10 - 17 87.510 56 4 30
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 2 8 1 16 71.289 40 5 27

La concentrazione su Italia Centro nella distribuzione territoriale è dovuta alla natura delle esposizioni costituite per la quasi totalità da titoli di Stato italiani e depositi presso il MEF.

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA ALTRI PAESI EUROPEI AMERICA ASIA RESTO DEL MONDO
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A. Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 908 - 5.436 - - - - - - -
TOTALE A 908 - 5.436 - - - - - - -
B. Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 618 - 288 - - - - - - -
TOTALE B 618 - 288 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 1.526 - 5.724 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 1.077 - 4.238 - - - - - - -

B.3 Distribuzione territoriale delle esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche

(milioni di euro)
ITALIA NORD OVEST ITALIA NORD EST ITALIA CENTRO ITALIA SUD E ISOLE
Esposizioni/
Aree geografiche
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
Espos. netta Rettif. valore
compl.
A.
Esposizioni creditizie per cassa
A.1 Sofferenze - - - - - - - -
A.2 Inadempienze probabili - - - - - - - -
A.3 Esposizioni scadute deteriorate - - - - - - - -
A.4 Esposizioni non deteriorate 122 - 1 - 785 - - -
TOTALE A 122 - 1 - 785 - - -
B.
Esposizioni creditizie fuori bilancio
B.1 Esposizioni deteriorate - - - - - - - -
B.2 Esposizioni non deteriorate 618 - - - - - - -
TOTALE B 618 - - - - - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2020 740 - 1 - 785 - - -
TOTALE (A+B) al 31.12.2019 544 - - - 533 - - -

B.4 Grandi esposizioni

Secondo quanto disposto dalle vigenti normative, la tabella delle "Grandi esposizioni" riporta le informazioni relative alle esposizioni, verso clienti o gruppo di clienti connessi, che superano il 10% del totale dei fondi propri. Le esposizioni sono determinate facendo riferimento alla somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione per il rischio. Sulla base di tali criteri, nella tabella rientrano soggetti che, pur avendo una ponderazione per il rischio pari allo 0%, presentano un'esposizione non ponderata superiore al 10% dei fondi propri. In particolare le esposizioni verso lo Stato italiano riportate in tabella rappresentano circa l'84% del totale "Ammontare" al valore di bilancio. Le rimanenti esposizioni fanno riferimento a primarie controparti bancarie europee e ad altri organismi centrali italiani. Si precisa, tuttavia, che in considerazione dell'impossibilità di esercitare attività di concessione di finanziamenti nei confronti del pubblico, Banca d'Italia ha esonerato il Patrimonio BancoPosta dall'applicazione delle disposizioni relative ai limiti delle Grandi esposizioni, fermi restando i rimanenti obblighi in materia.

Grandi esposizioni
a) Ammontare valore di bilancio (milioni di euro) 104.192
b) Ammontare valore ponderato (milioni di euro) 9.230
c) Numero 20

E. Operazioni di cessione

A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente

Informazione di natura qualitativa

Nell'ambito del Patrimonio BancoPosta, rientrano in tale casistica esclusivamente i titoli di Stato italiani impegnati in operazioni di Pronti contro termine passive. Attraverso tali operazioni BancoPosta ha accesso al mercato interbancario della raccolta con lo scopo di finanziare l'acquisto di titoli di Stato e i depositi necessari all'attività di marginazione.

Informazione di natura quantitativa

E.1 Attività finanziarie cedute rilevate per intero e passività finanziarie associate: valore di bilancio

(milioni di euro)
Attività finanziarie cedute rilevate per intero Passività finanziarie associate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
di cui
deteriorate
Valore di bilancio di cui: oggetto di
operazioni di
cartolarizzazione
di cui: oggetto di
contratti di vendita
con patto di
riacquisto
A. Attività finanziarie detenute per la
negoziazione
- - - X - - -
1. Titoli di debito - - - X - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - X - - -
4. Derivati - - - X - - -
B. Altre attività finanziarie
obbligatoriamente valutate al fair value
- - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
C. Attività finanziarie designate al fair value - - - - - - -
1. Titoli di debito - - - - - - -
2. Finanziamenti - - - - - - -
D. Attività finanziarie valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva
8.883 - 8.883 - 8.406 - 8.406
1. Titoli di debito 8.883 - 8.883 - 8.406 - 8.406
2. Titoli di capitale - - - X - - -
3. Finanziamenti - - - - - - -
E. Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
6.366 - 6.366 - 6.305 - 6.305
1. Titoli di debito 6.366 - 6.366 - 6.305 - 6.305
2. Finanziamenti - - - - - - -
TOTALE al 31.12.2020 15.249 - 15.249 14.711 - 14.711
TOTALE al 31.12.2019 12.508 - 12.508 12.194 - 12.194

SEZIONE 2 – RISCHI DI MERCATO

Il rischio di mercato riguarda:

  • º rischio di prezzo: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato, sia che le variazioni derivino da fattori specifici del singolo strumento o del suo emittente, sia da fattori che influenzino tutti gli strumenti trattati sul mercato;
  • º rischio di cambio: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di cambio delle monete diverse da quella di conto;
  • º rischio di tasso di interesse sul fair value: è il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio spread: è il rischio riconducibile a possibili flessioni dei prezzi dei titoli obbligazionari detenuti in portafoglio, dovute al deterioramento della valutazione di mercato della qualità creditizia dell'emittente;
  • º rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di interesse sul mercato;
  • º rischio di tasso d'inflazione sui flussi finanziari futuri: è il rischio che i flussi finanziari fluttuino per effetto di modifiche dei tassi di inflazione rilevati sul mercato.

2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza

Al 31 dicembre 2020 sono presenti Passività finanziarie di negoziazione derivanti esclusivamente dalla stipula di un contratto di vendita a termine di 400 mila azioni ordinarie Visa Incorporated finalizzato a stabilizzarne il rendimento. Tale operazione non soddisfa il requisito dell'"intento di negoziazione" così come definito dall'art. 104 del Regolamento (UE) n. 575/2013, per la classificazione nel "Portafoglio di negoziazione di vigilanza"; tale intento è peraltro escluso dalle "Linee guida della gestione finanziaria di Poste Italiane SpA" per il Patrimonio BancoPosta.

L'informativa sui rischi di mercato connessi a tale operazione è fornita nella sezione relativa al "Portafoglio bancario".

2.2 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio bancario

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, procedure di gestione e metodi di misurazione del rischio di tasso di interesse e del rischio di prezzo

Rischio di tasso di interesse

L'assunzione del rischio di tasso di interesse costituisce una componente normale dell'attività di un'istituzione finanziaria e può generare effetti sia sui livelli reddituali (rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari) che sul valore economico dell'azienda (rischio di tasso di interesse sul fair value). In particolare le variazioni dei tassi di interesse esprimono effetti sui flussi finanziari per le attività e le passività remunerate a tasso variabile e hanno effetti sul fair value degli impieghi remunerati a tasso fisso.

Il rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari può derivare dal disallineamento, in termini di tipologie di tasso, modalità di indicizzazione e scadenze, delle poste finanziarie attive e passive tendenzialmente destinate a permanere fino alla loro scadenza contrattuale e/o attesa (cd. banking book) che, in quanto tali, generano effetti economici in termini di margine di interesse, riflettendosi sui risultati reddituali dei futuri periodi. In particolare, tale rischio riguarda le attività e le passività a tasso variabile o rese tali per effetto di operazioni di fair value hedge.

Il rischio di tasso di interesse sul fair value riguarda principalmente gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sul prezzo degli strumenti finanziari a tasso fisso o ricondotti a tasso fisso mediante operazioni di copertura di cash flow hedge e, in via residuale, gli effetti delle variazioni dei tassi di mercato sulle componenti fisse degli strumenti finanziari a tasso variabile o ricondotti a tasso variabile mediante operazioni di copertura di fair value hedge. Tali effetti risultano tanto più significativi quanto maggiore è la duration199 dello strumento finanziario.

Il modello interno di misurazione del rischio di tasso di interesse prevede l'applicazione del metodo basato sul valore economico. In tal senso rileva l'esigenza di definire un probabile profilo di rimborso della raccolta basandosi sulle caratteristiche comportamentali della stessa e su alcune scelte metodologiche relative all'orizzonte temporale ed al livello probabilistico con cui si intende sviluppare le stime. In particolare, ad oggi, considerando un livello di probabilità del 99%, viene utilizzato un orizzonte massimo di scadenza con un cutoff di 20 anni per la raccolta da clientela retail, di 10 anni per la raccolta da clientela business e le PostePay200 e di 5 anni per la raccolta da Pubblica Amministrazione. L'approccio prevede il calcolo del rischio di tasso in ottica ALM determinato dal confronto tra poste attive detenute e poste passive rilevate sulla base del profilo comportamentale.

L'esposizione al rischio tasso di interesse, ottenuta secondo quanto previsto dal modello interno, viene sottoposta a particolari situazioni di stress che influenzano l'andamento dei principali fattori di rischio - quali la durata della raccolta e il valore degli impieghi - che contribuiscono a determinarne la misura. In particolare, gli stress test ipotizzati prevedono una riduzione dell'orizzonte massimo di scadenza (cut-off) per la raccolta da clientela retail e business e la rivalutazione del portafoglio attivo secondo scenari di mercato avversi.

La gestione e mitigazione del rischio di tasso di interesse si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato, in coerenza con la propensione al rischio e il sistema di soglie e limiti stabiliti nel RAF, nelle Linee guida della gestione finanziaria tempo per tempo approvate dal Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane SpA.

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della Parte E.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di mercato, comprensivo del rischio di tasso di interesse sul fair value e del rischio spread, delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e degli strumenti finanziari derivati attraverso il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

200 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

199 La duration è l'indicatore utilizzato per stimare la variazione percentuale del prezzo corrispondente ad una determinata variazione dei rendimenti di mercato.

Rischio spread

Il rischio spread riguarda gli impieghi in titoli eurogovernativi o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano classificati nel portafoglio Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Nel corso dell'esercizio 2020, si è rilevato in media una diminuzione dei rendimenti dei titoli di Stato italiani rispetto all'esercizio precedente e al 31 dicembre 2020 il differenziale di rendimento dei titoli di Stato italiani a dieci anni rispetto al Bund tedesco (cd Spread) presenta un valore di circa 111 bps, in diminuzione rispetto al valore dello scorso anno (160 bps al 31 dicembre 2019).

Nel periodo in commento, quanto sopra descritto, ha determinato nel portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (nozionale di circa 34 miliardi di euro), detenuto dal Patrimonio BancoPosta, una complessiva variazione netta positiva del fair value di circa 3,7 miliardi di euro: tale variazione è stata in parte rilevata a Conto economico per l'importo positivo di circa 1,7 miliardi di euro relativo alla variazione di fair value dei titoli oggetto di copertura dal rischio tasso di interesse, mentre la variazione positiva del fair value dei titoli non coperti e della componente relativa al rischio spread (non oggetto di copertura), si è riflessa nel patrimonio netto per circa 2 miliardi di euro.

Rischio di prezzo

Il rischio di prezzo riguarda le poste finanziarie attive classificate come Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a Conto economico.

Ai fini della presente analisi di sensitività sono state prese in considerazione le principali posizioni che sono potenzialmente esposte alle maggiori fluttuazioni di valore.

Il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio di prezzo delle azioni mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk) stimata su un orizzonte temporale di 1 giorno e con una probabilità del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Euro

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5 anni
fino a 10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 18.769 7.945 1.000 611 6.630 11.143 48.928 -
1.1 Titoli di debito - 7.581 1.000 611 6.630 11.143 48.928 -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - 7.581 1.000 611 6.630 11.143 48.928 -
1.2 Finanziamenti a banche 6.342 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela 12.427 364 - - - - - -
- c/c 4 - - - - - - -
- altri finanziamenti 12.423 364 - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 12.423 364 - - - - - -
2. Passività per cassa 70.594 2.740 1.296 3.393 7.282 - - -
2.1 Debiti verso clientela 69.482 1.531 795 511 2.173 - - -
- c/c 65.881 - - - - - - -
- altri debiti 3.601 1.531 795 511 2.173 - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri 3.601 1.531 795 511 2.173 - - -
2.2 Debiti verso banche 1.112 1.209 501 2.882 5.109 - - -
- c/c 720 - - - - - - -
- altri debiti 392 1.209 501 2.882 5.109 - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 1.513 401 936 - - - -
+ Posizioni corte - 401 - - 277 1.625 627 -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - 7.219 - 3.080 19.875 1.775 805 -
+ Posizioni corte - 2.665 - 685 - 50 29.354 -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a
5 anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1.
Attività per cassa
1 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 1 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.
Passività per cassa
- - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3.
Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1. Attività per cassa 1 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 1 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2. Passività per cassa - - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3. Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe
+ Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4. Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

  1. Portafoglio bancario: distribuzione per durata residua (per data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

(milioni di euro)
Tipologia/Durata residua A vista Fino a 3
mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6
mesi fino a 1
anno
Da oltre 1
anno fino a 5
anni
Da oltre 5
anni fino a
10 anni
Oltre 10 anni Durata indet.
1.
Attività per cassa
1 - - - - - - -
1.1 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
1.2 Finanziamenti a banche 1 - - - - - - -
1.3 Finanziamenti a clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri finanziamenti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.
Passività per cassa
- - - - - - - -
2.1 Debiti verso clientela - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.2 Debiti verso banche - - - - - - - -
- c/c - - - - - - - -
- altri debiti - - - - - - - -
2.3 Titoli di debito - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
2.4 Altre passività - - - - - - - -
- con opzione di rimborso anticipato - - - - - - - -
- altri - - - - - - - -
3.
Derivati finanziari
3.1 Con titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
3.2 Senza titolo sottostante
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -
4.
Altre operazioni fuori bilancio
+ Posizioni lunghe - - - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - - - -

2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

Rischio di tasso di interesse sul fair value

La sensitivity al rischio di tasso di interesse sul fair value delle posizioni interessate è calcolata in conseguenza di un ipotetico shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps. Le misure di sensitività indicate dall'analisi svolta offrono un riferimento di base, utilizzabile per apprezzare le potenziali variazioni del fair value, in caso di oscillazioni dei tassi di interesse.

Alla data del 31 dicembre 2020 il portafoglio delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva del Patrimonio BancoPosta ha una duration di 5,65 (al 31 dicembre 2019 la duration del portafoglio titoli era pari a 5,30). La sensitivity risulta evidenziata in tabella.

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale*
Fair value
Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.569 42.638 (1.299) 1.306 - - (1.299) 1.306
Attivo - Derivati di copertura 330 - 19 (20) - - 19 (20)
Passivo - Derivati di copertura (2.119) (54) 162 (179) - - 162 (179)
Variabilità al 31 dicembre 2020 31.780 42.584 (1.118) 1.107 - - (1.118) 1.107
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.170 36.799 (1.016) 1.003 - - (1.016) 1.003
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura (1.504) (36) 67 (71) - - 67 (71)
Variabilità al 31 dicembre 2019 29.666 36.763 (949) 932 - - (949) 932

Rischio di tasso di interesse sul fair value

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Il complesso degli impieghi del Patrimonio BancoPosta è classificato nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e nelle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva. La sensitivity analysis riportata riguarda quest'ultima categoria di attività e i relativi strumenti finanziari derivati.

In particolare, il rischio in commento riguarda:

  • nell'ambito delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, titoli di Stato a reddito fisso per 42.638 milioni di euro, costituiti da titoli a tasso fisso per 17.190 milioni di euro, titoli a tasso variabile ricondotti a posizioni di tasso fisso mediante interest rate swap di cash flow hedge per 2.257 milioni di euro, titoli indicizzati all'inflazione per 2.656 milioni di euro e titoli a tasso fisso o variabile ricondotti a posizioni a tasso variabile mediante contratti derivati di fair value hedge per 20.535 milioni di euro (di cui 18.096 milioni di euro con partenza forward start);
  • nell'ambito dei derivati di copertura, contratti di vendita a termine di titoli di Stato per un valore nozionale di 2.449 milioni di euro, classificati come derivati di copertura di cash flow hedge.

Rischio spread

Il rischio spread è riconducibile alla significatività assunta dall'impatto dello spread tra tassi di rendimento dei debiti sovrani sul fair value dei titoli eurogovernativi, dove lo spread riflette la percezione di mercato del merito creditizio degli enti emittenti.

La sensitività del valore del portafoglio dei titoli governativi italiani o assistiti dalla garanzia dello Stato italiano al rischio creditizio della Repubblica italiana risulta superiore a quella riferita al solo movimento dei tassi di interesse cd risk free. Tale situazione ha origine dal fatto che la variazione dello spread creditizio non è oggetto di copertura e riguarda l'intero portafoglio titoli e quindi sia la componente a tasso fisso, sia quella a tasso variabile. Infatti in quest'ultimo caso i derivati di fair value, che trasformano il titolo in tasso variabile, coprono

solo il rischio tasso di interesse "risk free" e non anche il rischio creditizio. Pertanto, una variazione dello spread creditizio impatta in eguale misura tanto sui titoli a tasso fisso che sui titoli a tasso variabile.

La sensitivity allo spread201 è calcolata applicando uno shift di +/- 100 bps alla curva dei rendimenti dei titoli governativi italiani.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di sensitività effettuata.

Rischio spread sul fair value

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Nozionale* Fair value Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto al lordo delle
imposte
+100bps -100bps +100bps -100bps +100bps -100bps
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 33.569 42.638 (4.376) 5.227 - - (4.376) 5.227
Attivo - Derivati di copertura 330 - 19 (21) - - 19 (21)
Passivo - Derivati di copertura (2.119) (54) 170 (187) - - 170 (187)
Variabilità al 31 dicembre 2020 31.780 42.584 (4.187) 5.019 - - (4.187) 5.019
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
Titoli a reddito fisso 31.170
-
36.799
-
(3.458) 4.056 - - (3.458) 4.056
Attivo - Derivati di copertura - - - - - - - -
Passivo - Derivati di copertura (1.504) (36) 70 (74) - - 70 (74)
Variabilità al 31 dicembre 2019 29.666 36.763 (3.388) 3.982 - - (3.388) 3.982

(*) Per i derivati che comportano lo scambio di capitali (titoli o altre attività) è stato indicato il prezzo di regolamento dei contratti così come richiesto dalla Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia.

Si evidenzia che un'eventuale variazione dello spread non comporterebbe effetti contabili sul portafoglio delle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, ma inciderebbe unicamente sull'ammontare delle plus/minus latenti. In altri termini, i titoli a reddito fisso valutati al costo ammortizzato che al 31 dicembre 2020 ammontano a 33.255 milioni di euro (nominale di 26.157 milioni di euro) e il cui fair value è di 34.760 milioni di euro, a seguito di un incremento di 100 bps dello spread, subirebbero una variazione negativa del fair value, non riflessa nei dati contabili, di circa 4,3 miliardi di euro.

Le variazioni dello spread non rilevano ai fini dei requisiti patrimoniali richiesti al Patrimonio destinato Bancoposta non essendo le riserve di fair value comprese nei fondi propri utili ai fini di vigilanza.

Oltre che con l'analisi di sensitivity, il Patrimonio BancoPosta monitora il rischio in commento mediante il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk). Di seguito si riporta l'esito dell'analisi di VaR effettuata tenendo in considerazione la variabilità del fattore rischio spread.

201 Le grandezze utilizzate per lo sviluppo della sensitivity sono la curva tasso swap e la curva BTP (il tasso swap a 10 anni è pari a 26,4 bps, e lo spread del BTP rispetto al tasso swap a 10 anni è pari a 80,7 bps)

Rischio spread - Analisi di VaR

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Esposizione al rischio SpreadVaR
Nozionale Fair value
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 33.569 42.638 231
Variabilità al 31 dicembre 2020 33.569 42.638 231
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività
complessiva
Titoli a reddito fisso* 31.170 36.799 307
Variabilità al 31 dicembre 2019 31.170 36.799 307

(*) Il VAR relativo ai titoli a reddito fisso tiene conto anche delle operazioni di vendita a termine.

Il calcolo della massima perdita potenziale (VaR – Value at Risk), stimata su basi statistiche con un orizzonte temporale di 1 giorno e un livello di confidenza del 99%, è utilizzato dal Patrimonio BancoPosta anche per il monitoraggio del rischio di mercato. L'analisi effettuata tramite il VaR tiene in considerazione la variabilità del fattore di rischio (spread) che storicamente si è manifestata, non limitando l'analisi a uno shift parallelo di tutta la curva.

Al fine di monitorare, in maniera congiunta, il rischio spread e il rischio tasso di interesse sul fair value, di seguito si riporta anche l'esito dell'analisi del VaR effettuata con riferimento alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e ai relativi strumenti finanziari derivati, tenendo in considerazione la variabilità di entrambi i fattori di rischio:

(milioni di euro)
2020 2019
VaR medio (552) (412)
VaR minimo (225) (270)
VaR massimo (1.385) (637)

Tenuto conto sia delle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (comprensive dei relativi derivati di copertura in essere) che delle vendite a termine l'analisi congiunta del rischio spread e del rischio tasso di interesse sul fair value evidenzia al 31 dicembre 2020 una perdita potenziale pari a 226 milioni di euro (VaR fine periodo). La riduzione del VaR di fine periodo rispetto ai 336 milioni di euro del 31 dicembre 2019 è dovuta alla diminuzione della volatilità registrata sui mercati determinata principalmente dagli interventi messi in campo dalla BCE per far fronte all'emergenza COVID-19. Nel corso dell'anno, all'inizio

della pandemia, la volatilità dei mercati è stata estremamente elevata tanto da rilevare nel corso del mese di marzo una misura di VaR pari a 1.385 milioni di euro.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2019 e al 31 dicembre 2020, la sensitivity al rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari prodotta dagli strumenti interessati è riassunta nella tabella qui di seguito, calcolata ipotizzando uno shift parallelo della curva dei tassi di mercato di +/- 100 bps.

Rischio di tasso di interesse sui flussi finanziari

(milioni di euro)
2020 2019
Esposizione a
rischio
Margine di
intermediazione
Margine di
intermediazione
+100 bps -100 bps rischio +100 bps -100 bps
Cassa
- Depositi presso Banca d'Italia 3.362 34 (34) 814 8 (8)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Crediti verso banche
- Collateral a garanzia 6.289 63 (63) 4.620 46 (46)
- Depositi 4 - - 4 - -
Crediti verso clientela
- Deposito presso il MEF (raccolta pubblica) 7.340 73 (73) 7.066 71 (71)
- Deposito presso il MEF (raccolta privati) 1.991 20 (20) 495 5 (5)
- Collateral a garanzia 1.205 12 (12) 1.040 10 (10)
- Crediti verso Patrimonio non destinato 898 9 (9) 647 6 (6)
- Titoli a reddito fisso 4.070 41 (41) 2.560 26 (26)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- Titoli a reddito fisso 6.029 60 (60) 3.565 36 (36)
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato
Debiti verso banche
- Collateral a garanzia (392) (4) 4 (112) (1) 1
- Pronti contro termine (900) (9) 9 - - -
Totale variabilità 29.896 299 (299) 20.699 207 (207)

Al 31 dicembre 2020, il rischio in commento è ascrivibile prevalentemente a:

  • attività di impiego presso il MEF della liquidità proveniente dalla raccolta su conti correnti postali della Pubblica Amministrazione e dei privati;
  • depositi presso Banca d'Italia delle temporanee eccedenze di liquidità derivanti dalla raccolta da privati
  • titoli a tasso fisso emessi dallo Stato italiano ricondotti a posizioni a tasso variabile attraverso la stipula di contratti derivati di fair value hedge per un valore nominale complessivo di 10.099 milioni di euro principalmente relativi a: (i) titoli dello Stato italiano per 5.740 milioni di euro, la cui copertura di fair value hedge inizia a produrre i suoi effetti nei 12 mesi successivi al periodo in commento; (ii) titoli della Repubblica Italiana del valore nominale di 100 milioni di euro con rendimento legato all'inflazione;
  • crediti di complessivi 7.494 milioni di euro per depositi in garanzia prestati come collateral di passività per strumenti finanziari derivati e pronti contro termine.

Rischio di tasso di inflazione sui flussi finanziari

Al 31 dicembre 2020 il rischio in commento riguarda i titoli di Stato indicizzati all'inflazione che non sono stati oggetto di copertura di cash flow hedge o fair value hedge, detenuti dal Patrimonio BancoPosta per un nominale di 2.143 milioni di euro e un valore di bilancio di 2.844 milioni di euro; gli effetti dell'analisi di sensitività sono trascurabili.

Rischio di prezzo

L'analisi di sensitivity sugli strumenti finanziari sensibili al rischio di prezzo si basa su uno stress di variabilità calcolato con riferimento alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

Rischio di prezzo

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione Delta valore Margine di
intermediazione
Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
+ Vol - Vol + Vol - Vol + Vol - Vol
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 72 31 (31) 31 (31) - -
Passività finanziarie di negoziazione (20) (31) 31 (31) 31 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 52 - - - - - -
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
a Conto economico
Titoli di capitale 71 14 (14) 14 (14) - -
Passività finanziarie di negoziazione (15) (12) 12 (12) 12 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 56 2 (2) 2 (2) - -

Gli investimenti in azioni sono commentati nella Parte B, Attivo, tabella 2.5.

Ai fini dell'analisi di sensitivity, agli investimenti in azioni privilegiate di Visa Incorporated (Serie C Convertible Participating Preferred Stock e Serie A Preferred Stock) presenti in portafoglio è stato associato il corrispondente valore delle azioni Classe A, tenuto conto della volatilità delle azioni quotate sul NYSE. Tale volatilità è stata attenuata dalla vendita a termine parziale pari a circa il 90% delle azioni ordinarie Visa Incorporated Serie C, stipulata nel corso del 2019. Il rischio di prezzo per le citate azioni è anche monitorato mediante il calcolo del VaR.

Di seguito si riporta l'esito dell'analisi del VaR effettuata:

(milioni di euro)
2020 2019
VaR fine periodo - -
VaR medio - (1)
VaR minimo - -
VaR massimo (1) (3)

2.3 Rischio di cambio

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di cambio

Il rischio di cambio rappresenta il rischio di subire perdite per effetto di avverse variazioni dei corsi delle divise estere su tutte le posizioni detenute indipendentemente dal portafoglio di allocazione. Tale rischio per il Patrimonio BancoPosta deriva principalmente dai conti correnti bancari in valuta, dalla cassa valute e dalle azioni VISA202.

Il controllo del rischio di cambio è assicurato dalla funzione Risk Management e si basa sulle risultanze delle analisi di misurazione dell'esposizione al rischio e sul rispetto di quanto indicato nelle Linee guida della gestione finanziaria che limitano l'operatività in cambi ai servizi di cambia valute e bonifici esteri.

La misurazione del rischio di cambio viene effettuata utilizzando la metodologia prudenziale in vigore per le banche (cfr. Regolamento (UE) n. 575/2013). Inoltre viene effettuata periodicamente l'analisi di sensitività sulle poste soggette a rischio di cambio con riferimento alle posizioni più significative ipotizzando uno scenario di stress determinato dai livelli di volatilità del tasso di cambio per ciascuna posizione valutaria ritenuta rilevante. In particolare, è applicata una variazione del tasso di cambio pari alla volatilità storica ad un anno, considerata rappresentativa delle possibili variazioni di mercato.

202 Il rischio di cambio relativo alle azioni VISA è stato mitigato attraverso un'operazione di vendita a termine posta in essere nel corso del 2019.

B. Attività di copertura del rischio di cambio

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione per valuta di denominazione delle attività, delle passività e dei derivati

(milioni di euro)
Valute
Voci Dollari
USA
Franchi
Svizzera
Sterlina
Gran Bretagna
Yen
Giappone
Dinaro
Tunisia
Altre
valute
A. Attività finanziarie 73 1 - - - 1
A.1
Titoli di debito
- - - - - -
A.2
Titoli di capitale
72 - - - - -
A.3
Finanziamenti a banche
1 1 - - - 1
A.4
Finanziamenti a clientela
- - - - - -
A.5
Altre attività finanziarie
- - - - - -
B. Altre attività 8 4 3 - - -
C. Passività finanziarie - - - - - -
C.1 Debiti verso banche - - - - - -
C.2 Debiti verso clientela - - - - - -
C.3 Titoli di debito - - - - - -
C.4 Altre passività finanziarie - - - - - -
D. Altre passività - - - - - -
E. Derivati finanziari
- Opzioni
+ Posizioni lunghe - - - - - -
+ Posizioni corte - - - - - -
- Altri derivati
+ Posizioni lunghe 51 - - - - -
+ Posizioni corte 71 - - - - -
Totale attività 132 5 3 - - 1
Totale passività 71 - - - - -
Sbilancio (+/-) 61 5 3 - - 1

Le "Altre attività" si riferiscono alla valuta giacente presso gli Uffici Postali per il servizio di cambia valuta.

2. Modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività

L'applicazione della volatilità verificatasi nell'esercizio al tasso di cambio con riferimento alle esposizioni più significative, rappresentate da investimenti in azioni, determina gli effetti rappresentati nella tabella seguente.

Rischio di cambio - Valuta USD

(milioni di euro)
Data di riferimento dell'analisi Posizione
in
Posizione
in
Delta valore Margine di intermediazione Riserve di
Patrimonio netto
al lordo delle imposte
USD/000 EUR/000 + Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
+ Vol
260gg
- Vol
260gg
Effetti 2020
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 89 72 5 (5) 5 (5) - -
Passività di negoziazione (24) (20) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2020 65 52 4 (4) 4 (4) - -
Effetti 2019
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto a Conto economico
Titoli di capitale 79 71 3 (3) 3 (3) - -
Passività di negoziazione (17) (15) (1) 1 (1) 1 - -
Variabilità al 31 dicembre 2019 62 56 2 (2) 2 (2) - -

SEZIONE 3 – GLI STRUMENTI DERIVATI E LE POLITICHE DI COPERTURA

3.1 Gli strumenti derivati di negoziazione

A. Derivati finanziari

A.1 Derivati finanziari di negoziazione: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di Senza accordi di organizzati Controparti Con accordi di Senza accordi di organizzati
compensazione compensazione centrali compensazione compensazione
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - 51 - - - 51 - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - 51 - - - 51 - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - 51 - - - 51 - -

A.2 Derivati finanziari di negoziazione: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Controparti
centrali
Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - - - - - - - -
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Interest rate swap - - - - - - - -
c) Cross currency swap - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - -
e) Forward - (20) - - - (15) - -
f) Futures - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - -
Totale - (20) - - - (15) - -

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
3) Valute e oro
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
4) Merci
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
5) Altri
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1) Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
2) Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - 51 - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - (20) - -
3) Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4) Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5) Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.3 Derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di negoziazione OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse - - - -
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari 51 - - 51
A.3 Derivati finanziari su valute e oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale al 31.12.2020 51 - - 51
Totale al 31.12.2019 - 51 - 51

B. Derivati creditizi

3.2 Le coperture contabili

Il Patrimonio BancoPosta attua politiche di copertura del fair value e dei flussi finanziari per le quali si è avvalso della facoltà prevista dall'IFRS 9 di mantenere le preesistenti regole di contabilizzazione previste dallo IAS 39.

E' in corso a livello globale una riforma dei principali parametri di riferimento dei tassi di interesse denominata "Riforma IBOR (InterBank Offered Rate)", che prevede la sostituzione di alcuni tassi interbancari con tassi alternativi privi di rischio. Gli organismi di regolamentazione in varie giurisdizioni in tutto il mondo, hanno avviato un processo di sostituzione e i gruppi di lavoro hanno sviluppato i tassi di riferimento alternativi nonché le linee guida per aggiornare i modelli contrattuali.

Attualmente i principali indici di riferimento per l'area euro sono:

  • l'Euro Short Term Rate ESTR (amministrato dalla Banca Centrale Europea e pubblicato a partire dal 2 ottobre 2019) che sostituisce l'Euro OverNight Index Average (EONIA – non più quotato dal 1 gennaio 2022) ridefinendolo come ESTR più 8,5 bps;
  • l'EURIBOR (amministrato dallo European Money Market Insitute), il cui processo di riforma si è concluso a novembre 2019.

Il Patrimonio BancoPosta detiene strumenti finanziari indicizzati all'EURIBOR che continua ad essere quotato giornalmente e i relativi flussi di cassa continuano ad essere scambiati con le controparti come di consueto. Relativamente a questo parametro non vi è dunque incertezza derivante dalla riforma IBOR al 31 dicembre 2020. Tali strumenti sono oggetto di collateralizzazione giornaliera remunerata ad EONIA che come detto in precedenza sarà sostituito a partire dal prossimo anno dall'ESTR.

In particolare, il Patrimonio destinato detiene interest rate swaps designati come strumenti di copertura di fair value hedge che hanno la cd. "gamba" variabile indicizzata all'EURIBOR, per un nozionale di 31.034 milioni di euro.

Informazioni di natura qualitativa

A. Attività di copertura del fair value

Il Patrimonio BancoPosta detiene un portafoglio di titoli di Stato, BTP a tasso fisso e BTP indicizzati all'inflazione, esposto alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse e del tasso di inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è proteggere il fair value dei titoli dalle oscillazioni dei tassi di interesse o dell'inflazione.

Inoltre, il Patrimonio BancoPosta effettua operatività in Pronti contro termine passivi, su titoli eurogovernativi o con garanzia dello Stato Italiano, con diverse finalità tra le quali quella di investire in titoli di Stato, di fronteggiare fabbisogni di liquidità derivanti dalla dinamica della raccolta sui conti correnti e di gestire attivamente la posizione di tesoreria e i depositi di garanzia a fronte di operazioni di collateralizzazione. Tali operazioni sono

principalmente a tasso fisso e, pertanto, sono esposte alle variazioni di fair value dovute all'oscillazione dei tassi di interesse.

Al fine di limitare il rischio di tasso sul fair value, il Patrimonio BancoPosta stipula contratti di Interest Rate Swap (IRS) Over the Counter (OTC) di fair value hedge designati a copertura specifica dei Pronti contro termine in portafoglio.

B. Attività di copertura dei flussi finanziari

Il Patrimonio BancoPosta stipula:

  • contratti di acquisto a termine di titoli di Stato, al fine di limitare l'esposizione al rischio di tasso di interesse derivante dall'esigenza di reinvestire la liquidità rinveniente dai titoli in portafoglio giunti a scadenza;
  • contratti di vendita a termine di titoli di Stato, al fine di perseguire la stabilizzazione dei rendimenti.

Tali derivati si configurano come operazioni di cash flow hedge di forecast transactions.

Inoltre, il Patrimonio Bancoposta detiene un portafoglio di titoli BTP indicizzati all'inflazione esposto alla variabilità dei flussi di cassa con riferimento al parametro variabile inflazione.

Al fine di limitare il rischio di tasso d'interesse sui flussi finanziari, il Patrimonio BancoPosta stipula Interest Rate Swap o Inflation Swap OTC di cash flow hedge aventi ad oggetto la copertura specifica dei titoli in portafoglio. L'obiettivo di tali operazioni è stabilizzare il rendimento del titolo fino alla scadenza, indipendentemente dall'andamento futuro del parametro variabile.

C. Attività di copertura di investimenti esteri

Il Patrimonio BancoPosta non attua politiche di copertura di investimenti esteri.

D. Strumenti di copertura

Con riferimento agli strumenti di copertura di fair value hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dall'uso di spread/tassi fissi 203 differenti nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato effettivamente stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, per il primo si considera lo spread/tasso fisso al mid di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento agli strumenti di copertura di cash flow hedge, la principale fonte di inefficacia identificata è rappresentata dalla componente a tasso fisso utilizzata nella determinazione del fair value del derivato ipotetico e del derivato stipulato. In particolare, ai fini della valutazione dell'efficacia della relazione di copertura, si

203 Per i Pronti contro termine, la copertura è effettuata definendo la componente a tasso variabile semplicemente indicizzata all'EURIBOR e la componente a tasso fisso che incorpora, invece, le condizioni di mercato.

considera per il primo il tasso fisso di mercato che rende il present value alla settlement date pari a zero, per il secondo quello effettivamente concordato con la controparte.

Con riferimento alle coperture di forecast transactions, non sono state identificate fonti di inefficacia essendo ipotizzata la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici.

E. Elementi coperti

Il Patrimonio Bancoposta designa come elementi coperti:

  • titoli in portafoglio a tasso fisso e indicizzati all'inflazione e Pronti contro termine passivi a tasso fisso, nell'ambito delle politiche di copertura del fair value;
  • titoli in portafoglio indicizzati all'inflazione e forecast transactions, nell'ambito di politiche di copertura dei flussi finanziari.

In particolare, nelle coperture di fair value dei titoli di Stato, il rischio di credito della Repubblica Italiana non è oggetto di copertura ed è fissato per tutta la durata dello swap. Inoltre, sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata e contestuale alla data di acquisto del titolo (swap spot start), e parziali con data di inizio successiva a quella di acquisto del titolo (swap forward start).

Per quanto riguarda le coperture di fair value dei Pronti contro termine sono attuate coperture totali, con data di inizio immediata.

Con riferimento alle coperture di fair value hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura nel compensare le variazioni di fair value dello strumento coperto attraverso un test retrospettico ed un test prospettico204, utilizzando i metodi di seguito dettagliati.

Con riferimento al test di efficacia retrospettico, si utilizza l'approccio del "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico205". Mediante tale approccio, viene considerato il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato effettivamente stipulato hanno una settlement date coerente con l'inizio della copertura (Spot o Forward start – per i soli titoli di Stato) e si differenziano per la sola componente spread/tasso

Il Dollar offset method può essere effettuato tramite un derivato ipotetico, ossia costruendo un derivato teorico, al fine di confrontare le variazioni di fair value o cash flow teoriche con quelle dello strumento di copertura (derivato reale).

204 Lo IAS 39 richiede di effettuare due test di efficacia:

test prospettico: attesta che la relazione di copertura ci si aspetta sia altamente efficace nei periodi futuri;

test retrospettico: attesta che la relazione di copertura è stata efficace dall'inception alla data di reporting.

Al fine di definire una copertura efficace, il test prospettico deve dimostrare che la copertura sia altamente efficace nel compensare le variazioni di fair value o di cash flow attribuibili allo strumento coperto durante il periodo di designazione, mentre il risultato del test retrospettico deve essere compreso in un range tra 80 -125%.

L'inefficacia può nascere quando lo strumento di copertura e lo strumento coperto: sono in valute differenti; hanno differenti scadenze; usano tassi sottostanti differenti; sono soggetti a rischio controparte differente; lo strumento derivato

non ha valore zero all'inception. 205 Il Dollar offset method è un metodo quantitativo che consiste nel confrontare la variazione del fair value o del cash flow dello strumento di copertura con la variazione del fair value o del cash flow dello strumento coperto attribuibile al rischio coperto. A seconda della policy prescelta, tale metodo può essere performato:

su base cumulata, confrontando la performance dall'inception della copertura;

su base periodica, confrontando la performance rispetto l'ultima data di testing.

fisso che è quindi considerata, come già evidenziato, la principale fonte di inefficacia. La parziale inefficacia della copertura, pari alla differenza tra le variazioni di valore dei due derivati (ipotetico ed effettivo) costituisce l'effetto netto della copertura separatamente rilevato a Conto Economico.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms206" per gli swap spot start, per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba fissa consentono di replicare esattamente i flussi fissi incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per gli swap forward start e per gli swap di copertura dei Pronti contro termine per i quali il test di efficacia prospettico è effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato effettivo207. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Con riferimento alle coperture di cash flow hedge, il Patrimonio BancoPosta valuta l'efficacia del derivato designato in ogni relazione di copertura attraverso un test retrospettico ed un test prospettico.

Relativamente a coperture di forecast transaction, il test di efficacia retrospettico prevede il calcolo di un Hedge Ratio definito come rapporto tra il differenziale tra il fair value dell'operazione forward chiusa con la controparte alla data di testing e di inception e il valore attualizzato del differenziale tra il prezzo forward teorico del BTP calcolato alla data di testing e di inception. Ipotizzando la perfetta coincidenza tra i prezzi forward delle controparti e i prezzi forward teorici, la percentuale di efficacia è sempre pari al 100%. Pertanto non sussistono fonti di inefficacia.

Ai fini del test di efficacia prospettico, si applica l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" considerata "at inception" la coerenza tra strumento di copertura e strumento coperto in base alle caratteristiche qualitative dei contratti208.

Relativamente alla copertura di titoli indicizzati all'inflazione, il test di efficacia retrospettico considera il rapporto (Hedge Ratio) tra la variazione del fair value del derivato effettivamente stipulato e la variazione del fair value del derivato ipotetico, intervenute nell'intervallo temporale compreso tra la data di stipula dell'operazione e la data di valutazione. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Il derivato ipotetico e il derivato stipulato hanno una settlement date coincidente con l'inizio della copertura e si differenziano per la componente a tasso fisso. Inoltre, per i derivati di copertura dei BTP indicizzati all'inflazione,

208 L'importo nozionale del contratto forward deve essere, alla settlement date definita, pari al nozionale del titolo nel caso di acquisto, pari o inferiore al nozionale presente nel portafoglio titoli nel caso di vendita. Il sottostante del contratto forward deve coincidere con il titolo che si intende acquistare o vendere (in tal caso deve essere un titolo presente nel portafoglio) alla settlement date. La settlement date deve coincidere con la data di manifestazione attesa del flusso da coprire nel caso di acquisto forward, o riferita all'anno di cui si intende stabilizzare il rendimento complessivo nel caso di vendita forward.

206 Il metodo dei "Critical terms" implica un confronto tra i termini principali dello strumento di copertura con quelli dello strumento coperto. La relazione di copertura è altamente efficace quando tutti i principali termini dei due strumenti combaciano in maniera esatta e non ci sono caratteristiche od opzioni che potrebbero invalidare la copertura. I termini principali sono ad esempio: nozionale del derivato e principal del sottostante, rischio di credito, timing, valuta dei flussi di cassa.

207 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

il fair value alla data di settlement è pari al rateo del titolo maturato dall'ultima data di stacco cedola alla data di settlement del derivato. Pertanto, entrambe le fattispecie, sono considerate le principali fonti di inefficacia. La variazione di fair value del derivato effettivo è imputata a Patrimonio Netto, per la quota efficace della copertura, ed è rilevata a Conto Economico per la quota inefficace.

Ai fini del test di efficacia prospettico, sono adottati approcci diversi a seconda delle caratteristiche dello swap di copertura. In particolare:

  • l'approccio dei cosiddetti "Critical terms" per i contratti derivati per i quali "at inception" è stato verificato che le caratteristiche della gamba indicizzata dello swap di copertura consentono di replicare esattamente i flussi variabili incassati sul titolo oggetto di copertura;
  • l'approccio "Dollar offset attraverso il derivato ipotetico" per i contratti derivati che prevedono un tasso fisso per tutta la durata dell'operazione applicato ad un nominale crescente con incrementi semestrali costanti fino alla scadenza del derivato. Per tali contratti il test di efficacia prospettico è stato effettuato calcolando l'Hedge Ratio come rapporto tra la variazione del fair value del derivato ipotetico e la variazione del fair value del derivato stipulato209. La copertura è considerata efficace se l'Hedge Ratio è compreso nell'intervallo 80% - 125%.

Informazioni di natura quantitativa

A. Derivati finanziari di copertura

A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Attività sottostanti/Tipologie derivati Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati
1. Titoli di debito e tassi d'interesse - 35.203 - - - 28.864 - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - 32.754 - - - 27.360 - -
c) Forward - 2.449 - - - 1.504 - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
2. Titoli di capitale e indici azionari - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
3. Valute e oro - - - - - - - -
a) Opzioni - - - - - - - -
b) Swap - - - - - - - -
c) Forward - - - - - - - -
d) Futures - - - - - - - -
e) Altri - - - - - - - -
4. Merci - - - - - - - -
5. Altri - - - - - - - -
Totale - 35.203 - - - 28.864 - -

209 Elaborato ipotizzando uno shift parallelo di ampiezza pari a + / - 100 bps delle curve.

(milioni di euro)
Fair value positivo e negativo Variazione del valore usato per
rilevare l'inefficacia delle
coperture
Tipologie derivati Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Over the counter Over the counter
Senza controparti centrali Mercati Senza controparti centrali Mercati Totale al Totale al
Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati Controparti
centrali
Con accordi di
compensazione
Senza accordi di
compensazione
organizzati 31.12.2020 31.12.2019
1. Fair value positivo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap - 78 - - - 73 - - 17 24
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - - - - - - - - - -
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale - 78 - - - 73 - - 17 24
2. Fair value negativo
a) Opzioni - - - - - - - - - -
b) Interest rate swap - (8.189) - - - (5.516) - - (3.272) (3.969)
c) Cross currency swap - - - - - - - - - -
d) Equity swap - - - - - - - - - -
e) Forward - (54) - - - (36) - - (54) (36)
f) Futures - - - - - - - - - -
g) Altri - - - - - - - - - -
Totale - (8.243) - - - (5.552) - - (3.326) (4.005)

A.2 Derivati finanziari di copertura: fair value lordo positivo e negativo - ripartizione per prodotti

(milioni di euro)
Attività sottostanti Controparti
centrali
Banche Altre società
finanziarie
Altri soggetti
Contratti non rientranti in accordi di compensazione
1)
Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
2)
Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
3)
Valute e oro
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
4)
Merci
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
5)
Altri
- valore nozionale x - - -
- fair value positivo x - - -
- fair value negativo x - - -
Contratti rientranti in accordi di compensazione
1)
Titoli di debito e tassi d'interesse
- valore nozionale - 28.908 6.295 -
- fair value positivo - 64 14 -
- fair value negativo - (7.043) (1.200) -
2)
Titoli di capitale e indici azionari
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
3)
Valute e oro
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
4)
Merci
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -
5)
Altri
- valore nozionale - - - -
- fair value positivo - - - -
- fair value negativo - - - -

A.3 Derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali, fair value lordo positivo e negativo per controparti

A.4 Vita residua dei derivati finanziari di copertura OTC: valori nozionali

(milioni di euro)
Sottostanti/Vita residua Fino a
1 anno
Oltre 1 anno e
fino a 5 anni
Oltre
5 anni
Totale
A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi d'interesse 2.649 1.165 31.389 35.203
A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale e indici azionari - - - -
A.3 Derivati finanziari su valute e oro - - - -
A.4 Derivati finanziari su merci - - - -
A.5 Altri derivati finanziari - - - -
Totale al 31.12.2020 2.649 1.165 31.389 35.203
Totale al 31.12.2019 1.504 465 26.895 28.864

B. Derivati creditizi di copertura

C. Strumenti non derivati di copertura

Nulla da segnalare.

D. Strumenti coperti

D.1 Coperture del fair value

(milioni di euro)
Coperture specifiche
Coperture specifiche -
Coperture specifiche:
valore di bilancio
posizioni nette: valore di
bilancio delle attività o
passività (prima della
compensazione)
Variazioni cumulate di fair
value dello strumento
coperto
Cessazione della copertura:
variazioni cumulate residue
del fair value
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Coperture generiche:
valore di bilancio
A.
Attività
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
1.
sulla redditività complessiva - copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
1.4 Crediti
1.5 Altri
20.535
-
-
-
-
-
-
-
-
-
3.686
-
-
-
-
-
-
-
-
-
1.599
-
-
-
-
X
X
X
X
X
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
2.
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Titoli di capitale e indici azionari
1.3 Valute e oro
21.874
-
-
-
-
-
4.390
-
-
-
-
-
1.658
-
-
X
X
X
1.4 Crediti
1.5 Altri
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
Totale al 31.12.2020 42.409 - 8.076 - 3.257 -
Totale al 31.12.2019 32.493 - 5.422 - 3.923 -
B.
Passività
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato -
1.
copertura di:
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse
1.2 Valute e oro
1.3 Altri
901
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
X
X
X
Totale al 31.12.2020 901 - - - - -
Totale al 31.12.2019 - - - - - -

D.2 Copertura dei flussi finanziari e degli investimenti esteri

(milioni di euro)
Variazione del valore usato
per rilevare l'inefficacia della
copertura
Riserva da
copertura
Cessazione della copertura:
valore residuo delle riserve
di copertura
A. Copertura dei flussi finanziari
1. Attività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse 50 137 -
1.2 Titoli di capitale e indici azionari - - -
1.3 Valute e oro - - -
1.4 Crediti - - -
1.5 Altri - - -
2. Passività
1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse - - -
1.2 Valute e oro - - -
1.3 Altri - - -
Totale (A) al 31.12.2020
Totale (A) al 31.12.2019
50 137 -
54 161 -
B. Copertura degli investimenti esteri X - -
Totale (A + B) al 31.12.2020 50 137 -
Totale (A + B) al 31.12.2019 54 161 -

E. Effetti delle operazioni di copertura a Patrimonio netto

E.1 Riconciliazione delle componenti di Patrimonio netto

(milioni di euro)
Riserva da copertura dei flussi finanziari
Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri Titoli di debito
e tassi
d'interesse
Titoli di capitale
e indici azionari
Valute e oro Crediti Altri
Esistenze iniziali 161 - - - - - - - - -
Variazioni di fair value (quota efficace) (27) - - - - - - - - -
Rigiri a Conto economico 3 - - - - - - - - -
di cui: transazioni future non più attese - - - - - X X X X X
Altre variazioni - - - - - - - - - -
di cui: trasferimenti al valore contabile iniziale degli
strumenti coperti
- - - - - X X X X X
Rimanenze finali 137 - - - - - - - - -

3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura

A. Derivati finanziari e creditizi

A.1 Derivati finanziari e creditizi OTC: fair value netti per controparti

Al 31 dicembre 2020 il Patrimonio BancoPosta non ha in essere accordi quadro di compensazione esecutivi o similari che soddisfano i requisiti previsti dallo IAS 32, paragrafo 42, per la compensazione in bilancio.

SEZIONE 4 – RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio di liquidità

Per rischio di liquidità si intende il rischio di incorrere in difficoltà nel reperire fondi, a condizioni di mercato, per far fronte ai propri impegni di pagamento quando giungono a scadenza. Il rischio di liquidità può derivare dall'incapacità di vendere un'attività finanziaria rapidamente a un valore prossimo al fair value o anche dalla necessità di raccogliere fondi a tassi non equi.

La politica finanziaria adottata è mirata a minimizzare questo tipo di evenienze, attraverso:

  • la diversificazione delle forme di finanziamento a breve e a lungo termine e delle controparti;
  • la distribuzione graduale e omogenea nel tempo delle scadenze della provvista a medio e lungo termine;
  • l'adozione di modelli di analisi preposti al monitoraggio delle scadenze dell'attivo e del passivo;
  • la possibilità di ricorrere a operazioni interbancarie di finanziamento in Pronti contro termine fornendo in garanzia i titoli compresi nel portafoglio che, secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento, sono assimilati a Attività Prontamente Liquidabili (APL).

Al fine di mitigare il rischio di liquidità e di mercato al verificarsi di scenari estremi di mercato, il Patrimonio BancoPosta a decorrere dal 26 giugno 2020 può accedere ad una linea di finanziamento committed a tre anni concessa da Cassa Depositi e Prestiti per operazioni in Pronti contro termine fino ad un massimo di 4,25 miliardi di euro.

Il rischio di liquidità nel Patrimonio BancoPosta è riconducibile alla raccolta in conti correnti e carte prepagate210 al connesso impiego in titoli governativi dell'area euro e/o altri titoli assistiti dalla garanzia della Repubblica

210 Dal 1 ottobre 2018 le carte prepagate sono di competenza di Postepay SpA. La liquidità raccolta tramite tali carte

Italiana nonché alla marginazione inerente all'operatività in derivati. Il rischio eventuale può derivare da un disallineamento (o mismatch) fra le scadenze degli investimenti in titoli e quelle contrattuali (a vista) delle passività in conti correnti, tale da non consentire il fisiologico soddisfacimento delle obbligazioni verso i correntisti. L'eventuale mismatch fra attività e passività viene monitorato mediante il raffronto tra le scadenze degli impieghi e della raccolta; con riferimento alle passività da conti correnti, si utilizza il modello statistico che delinea le caratteristiche comportamentali di ammortamento di tale raccolta secondo i diversi livelli di probabilità di accadimento e che ne ipotizza il progressivo completo riscatto entro un arco temporale di 20 anni per la clientela retail, di 10 anni per la clientela business e le carte PostePay ed entro 5 anni per la clientela Pubblica Amministrazione. Il Patrimonio BancoPosta esercita una stretta vigilanza sul comportamento delle masse raccolte al fine di verificare la validità del modello stesso.

Oltre alla raccolta tramite conti correnti postali, sono da segnalare:

  • operazioni di long term repo, per complessivi 7,1 miliardi di euro
  • le forme tecniche di raccolta a breve termine operate mediante operazioni di Pronti contro termine finalizzate al versamento di depositi incrementali a garanzia di interest rate swap e Repo (collateral previsti rispettivamente da appositi CSA e GMRA).

L'approccio metodologico adottato dal Patrimonio BancoPosta è quello del maturity mismatch che prevede l'analisi dello sbilancio di liquidità tra flussi in entrata ed in uscita allocati all'interno di un orizzonte temporale composto da sotto-intervalli temporali (maturity ladder).

Il modello operativo di gestione della liquidità del Patrimonio BancoPosta si connota per una gestione 'dinamica' della tesoreria che si sostanzia in un tempestivo e continuo monitoraggio dell'andamento dei flussi inerenti i conti correnti postali privati nonché in un'efficiente gestione dei fabbisogni/eccedenze della liquidità di breve periodo. Al fine di consentire una gestione flessibile degli investimenti in titoli in funzione della dinamica comportamentale dei conti correnti, il Patrimonio BancoPosta può inoltre impiegare risorse, entro certi limiti e a determinate condizioni economiche, su un conto corrente presso il MEF (cd conto Buffer).

Per quanto riguarda il modello di gestione del rischio si rimanda a quanto già descritto nel paragrafo relativo ai rischi finanziari, nella Premessa della presente Parte E.

Risulta trascurabile il rischio di liquidità derivante da clausole di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un eventuale downgrading di Poste Italiane SpA. Rientrano in tale fattispecie i contratti di marginazione dei derivati che prevedono un azzeramento del threshold amount211 nel caso in cui il rating di Poste Italiane SpA dovesse risultare inferiore a "BBB-". Sono pari a zero i threshold amount relativi ai contratti di marginazione delle operazioni di Pronti contro termine passive, per cui a questi non è riconducibile alcun rischio di liquidità.

La posizione di liquidità del Patrimonio BancoPosta è valutata, in ottica di stress test, attraverso gli indicatori di rischio (Liquidity Coverage Ratio e Net Stable Funding Ratio) definiti dalla normativa prudenziale Basilea 3. Tali indicatori hanno l'obiettivo di valutare se l'azienda disponga di sufficienti attività liquide di elevata qualità per superare una situazione di stress acuto della durata di un mese e per verificare che le attività e le passività presentino una struttura per scadenze sostenibile considerando uno scenario di stress di un anno. Tenuto conto della struttura patrimoniale del Patrimonio BancoPosta caratterizzata dalla presenza di un elevato ammontare

211 Il threshold rappresenta l'ammontare di collateral che non deve essere contrattualmente versato; rappresenta quindi il rischio di controparte residuo che rimane in carico ad una controparte.

viene trasferita al BancoPosta che provvede ad investirne i fondi raccolti in titoli governativi dell'area euro o altri titoli assistiti dalla garanzia dello Stato italiano. Pertanto ai fini delle specifiche analisi di rischio permangono le logiche relative a ciascun modello sottostante le diverse tipologie di raccolta.

di titoli governativi UE e raccolta prevalentemente composta da depositi retail, tali indicatori risultano ampiamente superiori ai limiti imposti dalla normativa prudenziale.

Inoltre, il monitoraggio del rischio di liquidità avviene attraverso l'elaborazione di indicatori di early warning che, oltre che considerare ipotesi di deflusso della raccolta in condizioni di stress, intendono monitorare i deflussi del funding coerenti con il profilo comportamentale stimato ad un livello di confidenza del 99%.

Informazioni di natura quantitativa

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

La distribuzione temporale delle attività e passività finanziarie è rappresentata nelle tabelle che seguono secondo le regole stabilite dalla normativa di bilancio (Circolare n. 262/2005 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti), ricorrendo all'utilizzo di informazioni di natura contabile esposte per durata residua contrattuale.

Non sono stati utilizzati pertanto dati di natura gestionale che prevedono, ad esempio, la modellizzazione delle poste a vista del passivo e la rappresentazione delle poste per cassa secondo il loro grado di liquidabilità.

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 11.342 7.495 55 300 3.408 163 1.926 6.726 49.290 13
A.1 Titoli di Stato - - 4 300 3.074 153 1.893 6.726 46.290 -
A.2 Altri titoli di debito - - - - 22 10 33 - 3.000 -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 11.342 7.495 51 - 312 - - - - 13
- Banche 53 6.289 - - - - - - - -
- Clientela 11.289 1.206 51 - 312 - - - - 13
B. Passività per cassa 71.369 392 425 449 1.863 1.294 3.388 7.276 - -
B.1 Depositi e conti correnti 66.601 - - - - - - - - -
- Banche 720 - - - - - - - - -
- Clientela 65.881 - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività 4.768 392 425 449 1.863 1.294 3.388 7.276 - -
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - 482 346 685 400 936 - - -
- Posizioni corte - 401 - - - - - 250 1.818 -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - 3 63 6 98 - - -
- Posizioni corte - - - - 93 2 180 - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

Valuta di denominazione: Euro

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Dollaro USA

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1 - - - - - - - - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 1 - - - - - - - - -
- Banche 1 - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B. Passività per cassa - - - - - - - - - -
B.1 Depositi e conti correnti - - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Franco Svizzera

(milioni di euro)
Voci/ Scaglioni temporali A vista Da oltre 1
giorno a 7
giorni
Da oltre 7
giorni a 15
giorni
Da oltre 15
giorni a 1
mese
Da oltre 1 mese
fino a 3 mesi
Da oltre 3
mesi fino a 6
mesi
Da oltre 6 mesi
fino a 1 anno
Da oltre 1 anno
fino a 5 anni
Oltre 5 anni Durata indet.
A. Attività per cassa 1 - - - - - - - - -
A.1 Titoli di Stato - - - - - - - - - -
A.2 Altri titoli di debito - - - - - - - - - -
A.3 Quote OICR - - - - - - - - - -
A.4 Finanziamenti 1 - - - - - - - - -
- Banche 1 - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B. Passività per cassa - - - - - - - - - -
B.1 Depositi e conti correnti - - - - - - - - - -
- Banche - - - - - - - - - -
- Clientela - - - - - - - - - -
B.2 Titoli di debito - - - - - - - - - -
B.3 Altre passività - - - - - - - - - -
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate - - - - - - - - - -
C.6 Garanzie finanziarie ricevute - - - - - - - - - -
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe - - - - - - - - - -
- Posizioni corte - - - - - - - - - -

1. Distribuzione temporale per durata residua contrattuale delle attività e passività finanziarie

Valuta di denominazione: Altre valute

Da oltre 1
Da oltre 7
Da oltre 15
Da oltre 3
Da oltre 1 mese
Da oltre 6 mesi
Da oltre 1 anno
Voci/ Scaglioni temporali
A vista
giorno a 7
giorni a 15
giorni a 1
mesi fino a 6
Oltre 5 anni
Durata indet.
fino a 3 mesi
fino a 1 anno
fino a 5 anni
giorni
giorni
mese
mesi
A. Attività per cassa
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.1 Titoli di Stato
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.2 Altri titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.3 Quote OICR
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
A.4 Finanziamenti
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Banche
1
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Clientela
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B. Passività per cassa
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.1 Depositi e conti correnti
-
-
-
-
-
-
-
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-
- Banche
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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- Clientela
-
-
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-
-
-
-
-
-
-
B.2 Titoli di debito
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
B.3 Altre passività
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C. Operazioni fuori bilancio
C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.2 Derivati finanziari senza scambio di
capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
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C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere
- Posizioni lunghe
-
-
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-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.4 Impegni a erogare fondi
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
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-
-
-
-
-
-
-
C.5 Garanzie finanziarie rilasciate
-
-
-
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-
-
-
-
-
-
C.6 Garanzie finanziarie ricevute
-
-
-
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-
-
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-
-
C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale
- Posizioni lunghe
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
- Posizioni corte
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(milioni di euro)

SEZIONE 5 – RISCHI OPERATIVI

Informazioni di natura qualitativa

A. Aspetti generali, processi di gestione e metodi di misurazione del rischio operativo

È definibile come il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

Per far fronte a tale tipologia di rischio, il Patrimonio BancoPosta ha formalizzato un framework metodologico e organizzativo per l'identificazione, la misurazione e la gestione del rischio operativo connesso ai propri prodotti/processi.

Il framework descritto, basato su un modello di misurazione integrato (quali/quantitativo), ha consentito, nel tempo, il monitoraggio della rischiosità finalizzato a una sua sempre più consapevole gestione.

Nel corso dell'esercizio 2020 hanno avuto seguito attività di affinamento del framework di gestione dei rischi operativi volti all'efficientamento dei processi di raccolta delle perdite operative, al monitoraggio e reporting e alla mitigazione dei rischi, a cura di gruppi di lavoro interfunzionali. Sono state inoltre supportate le unità specialistiche e il responsabile del processo di analisi e valutazione del rischio informatico, in continuità con quanto già fatto nel corso del 2019.

Tra le attività svolte nel corso del 2020 rilevano, inoltre, le valutazioni del profilo di rischio connesso alle operazioni di affidamento e di esternalizzazioni di attività del Patrimonio BP e le valutazioni ex-ante del profilo di rischio connesso all'innovazione dell'offerta BP e/o a specifiche iniziative progettuali.

In riferimento agli impatti dell'emergenza COVID-19, si evidenzia che non sono state rilevate perdite operative connesse all'emergenza sanitaria. Inoltre, al fine di garantire un maggior presidio dei rischi operativi derivanti dalle nuove modalità di lavoro attivate (lavoro agile), oltre alla normale persistenza di tutti i presidi di sicurezza già in essere, PosteItaliane ha intrapreso ulteriori iniziative volte a mitigare ulteriormente i rischi (ad esempio tool di sicurezza anche per le postazioni "Bring Your Own Device"; monitoraggio specifico delle VPN con una produzione di reportistica giornaliera/settimanale; incremento dei controlli sugli accessi VPN e della postura cyber al fine di contrastare eventuali attacchi/minacce).

Informazioni di natura quantitativa

Alla data del 31 dicembre 2020 gli esiti della mappatura dei rischi condotta secondo il citato framework evidenziano a quali tipologie di rischio operativo i prodotti del Patrimonio BancoPosta risultano esposti; in particolare:

Rischio operativo

Tipologia Evento (Event Type) N. tipologie di rischio
Frode interna 29
Frode esterna 44
Rapporto di impiego e di sicurezza sul lavoro 7
Clientela, prodotti e prassi operative 34
Danni a beni materiali 4
Interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi 7
Esecuzione, consegna e gestione dei processi 108
Totale al 31 dicembre 2020 233

Per le tipologie mappate, sono state raccolte e classificate le relative fonti di rischio (perdite interne, perdite esterne, analisi di scenario e indicatori di rischio) al fine di costituire l'input completo per il modello di misurazione integrata.

L'attività di misurazione sistematica dei rischi mappati ha consentito la prioritizzazione degli interventi di mitigazione e la relativa attribuzione al fine di contenerne gli impatti prospettici.

PARTE F – INFORMAZIONI SUL PATRIMONIO

SEZIONE 1 – IL PATRIMONIO DELL'IMPRESA

A. Informazioni di natura qualitativa

Le disposizioni di vigilanza prudenziale applicabili alle banche e alle imprese di investimento dal 1° gennaio 2014, sono contenute nella Circolare 285/2013 della Banca d'Italia, la cui emanazione è stata funzionale all'applicazione del Regolamento UE 575/2013 (cd CRR) e della Direttiva 2013/36/UE (cd CRD IV) contenenti le riforme per l'introduzione delle regole di "Basilea 3". Con il terzo aggiornamento della summenzionata Circolare212, Banca d'Italia ha poi esteso a BancoPosta gli istituti di vigilanza prudenziale applicabili alle banche, tenendo conto delle specificità del Patrimonio destinato. Pertanto il Patrimonio BancoPosta è tenuto a garantire il rispetto dei requisiti patrimoniali a fronte dei rischi di primo pilastro (rischio di credito, di controparte, di mercato e rischi operativi) nonché l'adeguatezza del capitale interno, ai fini del processo ICAAP, a fronte dei rischi di secondo pilastro (rischi di primo pilastro e rischio di tasso d'interesse). La nozione di patrimonio considerata per entrambi i fini è quella definita nella normativa di vigilanza sopracitata213.

In virtù dell'estensione al BancoPosta delle disposizioni prudenziali, in capo al Patrimonio destinato sussiste anche l'obbligo di costituire un sistema di controlli interni in linea con le previsioni della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia che prevede, tra l'altro, la definizione di un quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio (Risk Appetite Framework - RAF) e il contenimento del rischio entro i limiti indicati nel RAF214. Il rispetto del sistema di obiettivi, soglie e limiti definito nell'ambito del RAF influenza la politica di distribuzione degli utili in termini di capital management.

212 Modificato con l'Aggiornamento n. 34 del 22 settembre 2020.

213 A valere dal 1° gennaio 2018 è entrato in vigore il Regolamento UE n. 2017/2395, che modifica la cd. "CRR" e introduce, tra l'altro, disposizioni transitorie volte ad attenuare l'impatto dell'introduzione dell'IFRS 9 sui fondi propri. Il Patrimonio BancoPosta si è avvalso della possibilità, riconosciuta da tale normativa, di adottare un "approccio transitorio" (cd. "phase-in") di iscrizione degli effetti derivanti dalle rettifiche per perdite attese in un periodo transitorio di 5 anni, sterilizzando nel CET1 l'impatto con l'applicazione di percentuali decrescenti nel tempo.

214 Per la definizione di RAF si rimanda alla Premessa alla Parte E.

B. Informazioni di natura quantitativa

B.1 Patrimonio dell'impresa: composizione

(milioni di euro)
Voci/Valori Importo al
31.12.2020
Importo al
31.12.2019
1. Capitale - -
2. Sovrapprezzi di emissione - -
3. Riserve 2.353 2.267
- di utili 1.142 1.057
a) legale - -
b) statutaria - -
c) azioni proprie - -
d) altre 1.142 1.057
- altre 1.211 1.210
4. Strumenti di capitale - -
5. (Azioni proprie) - -
6. Riserve da valutazione: 2.278 1.083
- Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
- Copertura di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva - -
- Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 2.182 970
- Attività materiali - -
- Attività immateriali - -
- Copertura di investimenti esteri - -
- Copertura dei flussi finanziari 98 115
- Strumenti di copertura (elementi non designati) - -
- Differenze di cambio - -
- Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione - -
- Passività finanziarie designate al fair value con impatto a Conto economico (variazioni del proprio merito creditizio) - -
- Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti (2) (2)
- Quote delle riserve da valutazione relative alle partecipate valutate al Patrimonio netto - -
- Leggi speciali di rivalutazione - -
7. Utile/(Perdita) d'esercizio 629 611
Totale 5.260 3.961

Le "Riserve, altre" sono costituite dalla: i) specifica riserva patrimoniale di un miliardo di euro, di cui è stato dotato il Patrimonio BancoPosta all'atto della costituzione, mediante destinazione di utili di esercizi precedenti della gemmante riportati a nuovo incrementata dall'apporto di 210 milioni di euro, deliberato dall'Assemblea straordinaria del 29 maggio 2018, mediante destinazione di riserve libere della gemmante; ii) riserva di utili di 1 milione di euro per piani di incentivazione, descritti nella Parte I.

B.2 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020 Totale al 31.12.2019
Attività/Valori Riserva positiva Riserva negativa Riserva negativa
1. Titoli di debito 2.275 (93) 1.461 (491)
2. Titoli di capitale - - - -
3. Finanziamenti - - - -
Totale 2.275 (93) 1.461 (491)

B.3 Riserve da valutazione delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: variazioni annue

(milioni di euro)
Titoli di debito Titoli di capitale Finanziamenti
1. Esistenze iniziali 970 - -
2. Variazioni positive 1.634 - -
2.1
Incrementi di fair value
1.513 - -
2.2
Rettifiche di valore per rischio di credito
8 x -
2.3
Rigiro a Conto economico di riserve negative da realizzo
113 x -
2.4
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale)
- - -
2.5
Altre variazioni
- - -
3. Variazioni negative (422) - -
3.1
Riduzioni di fair value
(127) - -
3.2
Riprese di valore per rischio di credito
(2) - -
3.3
Rigiro a Conto economico da riserve positive da realizzo
(293) x -
3.4
Trasferimenti ad altre componenti di Patrimonio netto (titoli di capitale)
- - -
3.5
Altre variazioni
- - -
4. Rimanenze finali 2.182 - -

B.4 Riserve da valutazione relative a piani a benefici definiti: variazioni annue

(milioni di euro)
Totale al
31.12.2020
Totale al
31.12.2019
Esistenze iniziali utili/(perdite) attuariali (2) (2)
Utili/(Perdite) attuariali - -
Effetto fiscale su utili e perdite attuariali - -
Esistenze finali utili/(perdite) attuariali (2) (2)

SEZIONE 2 – I FONDI PROPRI E I COEFFICIENTI DI VIGILANZA

I fondi propri del Patrimonio BancoPosta, costituiti esclusivamente dal Common Equity Tier 1 (CET 1), sono composti da:

  • altre riserve, ovvero la riserva di utili patrimonializzati, ammontante a un miliardo di euro creata all'atto della costituzione del Patrimonio destinato, e gli ulteriori eventuali apporti effettuati dalla gemmante che rispettino i requisiti di computabilità nei fondi propri215;
  • utili non distribuiti, ovvero gli utili del Patrimonio BancoPosta attribuiti in sede di approvazione del bilancio di esercizio di Poste Italiane SpA.

215 E' esclusa la possibilità di apporti di terzi al Patrimonio BancoPosta, in quanto non previsti dalla speciale disciplina del Patrimonio destinato.

Al 31 dicembre 2020 il CET 1 è pari a 2.449 milioni di euro, di cui 50 milioni di euro computati dall'utile dell'esercizio 2020 (nel rispetto di quanto disciplinato dall'art. 26 del Regolamento (UE) n. 575/2013) e 47 milioni di euro derivanti:

  • per 35 milioni di euro dall'applicazione delle disposizioni transitorie di attenuazione degli effetti dell'IFRS 9 sulle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato216;
  • per 12 milioni di euro dall'applicazione al Patrimonio BancoPosta degli istituti di vigilanza prudenziale relativi alle Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Sulla base delle disposizioni di vigilanza prudenziale, BancoPosta è tenuta a rispettare i seguenti coefficienti minimi patrimoniali:

  • Total Capital ratio (rappresentato dal rapporto tra il totale fondi propri e il totale Risk Weighted Assets RWA217) pari al 10,5% (8% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Common Equity Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il CET1 e il totale RWA): pari al 7,0% (4,5% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale);
  • Tier 1 ratio (rappresentato dal rapporto tra il Tier 1 e il totale RWA): pari all'8,5% (6,0% come requisito minimo e 2,5% come riserva di conservazione di capitale).

Il Patrimonio BancoPosta al 31 dicembre 2020 rispetta i requisiti imposti dalla normativa prudenziale con un CET1 Ratio pari al 17,8%.

Per maggiori dettagli si rimanda, come previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 262, all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nell'Informativa al pubblico ("Terzo Pilastro").

PARTE G – OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

Durante il periodo di riferimento e dopo la chiusura non sono state realizzate operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda.

PARTE H – OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica

Per Dirigenti con responsabilità strategiche si intendono gli Amministratori e i responsabili di primo livello organizzativo di Poste Italiane SpA, le cui competenze, al lordo degli oneri e contributi previdenziali e assistenziali, sono riportate nella tabella 4.4.5 delle note al bilancio di Poste Italiane SpA e sono riflesse nei

216 Di cui 12 milioni di euro relativi al 2020 e calcolati secondo le modalità di cui al Regolamento (EU) 2020/873 (cd CRR "Quick fix").

217 Le attività ponderate per il rischio, o RWA, sono calcolate applicando alle attività esposte al rischio di credito, di controparte, di mercato e operativo un fattore di ponderazione che tiene conto della rischiosità.

conti del Patrimonio BancoPosta nell'ambito degli oneri per i servizi resi dal Patrimonio non destinato, di cui alla precedente Parte C, tabella 10.5, e definiti dagli appositi disciplinari esecutivi (Parte A, paragrafo A.1, Sezione 4).

2. Informazioni sulle transazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate a condizioni equivalenti a quelle prevalenti in libere transazioni tra parti indipendenti.

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2020

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2020
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 902 - 22 - 140 491
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - 17 - - - 25 4
CLP ScpA - - - - - - -
Consorzio PosteMotori - 10 - - - 27 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - -
EGI SpA - - - - - 1 -
Indabox Srl - - - - - - -
Poste Air Cargo Srl - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 17 -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) - - - - - - -
Poste Vita SpA - 214 - - - 484 7
Postel SpA - - - - - 2 -
PostePay SpA - 220 - 90 - 7.044 354
SDA Express Courier SpA - - - - - 4 -
Controllate indirette
Address Software Srl - - - - - - -
Kipoint SpA - - - - - 1 -
Poste Assicura SpA - 8 - - - 18 -
Poste Welfare Servizi Srl - - - - - 14 -
Poste Insurance Broker - - - - - 1 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 9.376 - - - 3.588 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.302 432 - - - - -
Gruppo Enel - - - - - - -
Gruppo Eni - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi - 248 (245) - - 773 -
Altre correlate esterne - - - - - - 1
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (2) (6) - - - - -
Totale 3.300 11.421 (245) 112 - 12.139 857

Rapporti patrimoniali con entità correlate al 31 dicembre 2019

(milioni di euro)
Totale al 31.12.2019
Denominazione Attività
finanziarie
Crediti verso
banche e
clientela
Derivati di
copertura attivi e
(passivi)
Altre attività Passività
finanziarie
Debiti verso
banche e
clientela
Altre passività
Poste Italiane SpA - 651 - 83 - 58 442
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - 17 - - - 15 11
CLP ScpA - - - - - 1 -
Consorzio PosteMotori - 18 - - - 44 -
Consorzio Servizi Telef. Mobile ScpA - - - - - - -
EGI SpA - - - - - 13 -
Indabox Srl - - - - - - -
Poste Air Cargo Srl - - - - - - -
PatentiViaPoste ScpA - - - - - 12 -
Poste Tributi ScpA (in liquidazione) - 2 - - - 2 -
Poste Vita SpA - 141 - - - 225 10
Postel SpA - - - - - 7 1
PostePay SpA - 55 - 53 - 5.218 101
SDA Express Courier SpA - - - - - 4 -
Controllate indirette
Address Software Srl - - - - - - -
Kipoint SpA - - - - - 1 -
Poste Assicura SpA - 6 - - - 8 -
Poste Welfare Servizi Srl - - - - - 8 -
Poste Insurance Broker - - - - - 1 -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze - 7.616 - - - 4.542 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 3.947 451 - - - - -
Gruppo Enel - - - - - - -
Gruppo Eni - - - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi - 142 (134) - - 265 -
Altre correlate esterne - - - - - - -
F.do Svalutaz. crediti vs correlate esterne (1) (5) - - - - -
Totale 3.946 9.094 (134) 136 - 10.424 565

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2020

(milioni di euro)
Esercizio 2020
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
Interessi passivi e
oneri assimilati
Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA 1 - - - - - (4.380) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 58 (13) - - - -
Consorzio PosteMotori - - 35 - - - - -
Poste Vita SpA 1 - 429 - - - - -
Postel SpA - - - - - - - -
PostePay SpA 1 (29) 181 (273) - - - 3
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 34 - - - - -
Poste Insurance Broker - - - - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 32 (6) 61 - - (1) - -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 71 - 1.851 (2) - - - -
Gruppo Enel - - 4 - - - - -
Gruppo Eni - - 2 - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi 1 - - - - - - -
Gruppo Invitalia - - - - - - - -
Altre correlate esterne - - - - - - (1) -
Totale 107 (35) 2.655 (288) - (1) (4.381) 3

Rapporti economici con entità correlate al 31 dicembre 2019

Esercizio 2019
Denominazione Interessi attivi e
proventi assimilati
Interessi passivi e
oneri assimilati
Commissioni attive Commissioni
passive
Dividendi e
proventi simili
(Rettifiche)/Riprese
di valore nette per
deterioramento
Spese
amministrative
Altri
(oneri)/proventi di
gestione
Poste Italiane SpA - (4) - - - - (4.476) -
Controllate dirette
BancoPosta Fondi SpA SGR - - 63 - - - (11) -
Consorzio PosteMotori - - 38 - - - - -
Poste Vita SpA 1 - 432 - - - - -
Postel SpA - - - - - - (1) -
PostePay SpA 1 (22) 192 (317) - - - (4)
Controllate indirette
Poste Assicura SpA - - 38 - - - - -
Correlate esterne
Ministero Economia e Finanze 64 (5) 60 - - - 1 -
Gruppo Cassa Depositi e Prestiti 74 - 1.799 (1) - 1 - -
Gruppo Enel - - 4 - - - - -
Gruppo Eni - - 2 - - - - -
Gruppo Leonardo - - - - - - - -
Gruppo Monte dei Paschi 1 - - - - - - -
Gruppo Invitalia - - - - - - - -
Altre correlate esterne - - - - - - - -
Totale 141 (31) 2.628 (318) - 1 (4.487) (4)

PARTE I – ACCORDI DI PAGAMENTO BASATI SU PROPRI STRUMENTI PATRIMONIALI

A. Informazioni di natura qualitativa

  1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PHANTOM STOCK

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA tenutasi in data 24 Maggio 2016 ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sul "Sistema di Incentivazione a lungo termine 2016- 2018 (ILT) – Piano di Phantom Stock". Il sistema di incentivazione a lungo termine, costruito in linea con la prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano "ILT Phantom Stock 2016-2018", prevede l'assegnazione ai Beneficiari di diritti a ricevere delle unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA (cd Phantom Stock), e il relativo premio in denaro, al termine di un periodo di maturazione. Il numero delle unità da attribuire a ciascun Beneficiario è condizionato al raggiungimento della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e degli Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in tre Cicli (assegnazione 2016, 2017, 2018), ciascuno avente durata triennale.

Le Phantom Stock vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance, e convertite in un premio monetario in base al valore di mercato dell'azione nei trenta giorni lavorativi di Borsa antecedenti alla data di consegna delle Phantom stesse, successiva al periodo di retention (come di seguito specificato). Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono Risk Takers del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, a cui è condizionato il conseguimento del premio in denaro per i Beneficiari sono di seguito evidenziati:

  • l'indicatore di redditività triennale individuato nel RORAC (Return On Risk Adjusted Capital), utilizzato nel Piano di lungo termine con l'obiettivo di riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati nel lungo termine adeguatamente corretti per il rischio;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel Total Shareholder Return, utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto alle aziende del FTSE MIB.

La maturazione dei Diritti è subordinata alla sussistenza della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT gestionale cumulato triennale del Gruppo Poste Italiane al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione, l'attribuzione e la consegna dei Diritti sono subordinate altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, identificato nel CET 1 di fine periodo;
  • Parametro di liquidità a breve termine, identificato nel LCR di fine periodo.

Le Phantom Stock verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di performance e saranno soggette a un periodo di retention di un anno, prima di essere convertite in denaro in seguito alla verifica del superamento delle Condizioni di Accesso.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2016-2018

Il numero di Phantom stock per il Primo Ciclo del Piano in essere alla data del 31 dicembre 2020 per 4 Beneficiari è di 39.294 unità.

Secondo Ciclo 2017-2019

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Secondo Ciclo del Piano a 6 Beneficiari è di 56.165 unità

Terzo Ciclo 2018-2020

Il numero di Phantom stock complessivamente assegnate per il Terzo Ciclo del Piano a 8 Beneficiari è di 54.635 unità.

Il costo complessivo relativo ai 3 cicli rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 0,1 milioni di euro mentre la passività iscritta tra i debiti del personale ammonta a circa 0,9 milioni di euro, e sono stati effettuati pagamenti per circa 0,4 milioni di euro.

SISTEMA DI INCENTIVAZIONE A LUNGO TERMINE: PIANO DI PERFORMANCE SHARE

L'Assemblea degli Azionisti di Poste Italiane SpA, tenutasi in data 28 Maggio 2019, ha approvato il documento, redatto ai sensi dell'art 84-bis del Regolamento Emittenti, sui "Piani di incentivazione basati su strumenti finanziari (ILT) – Piano di Performance Share". Tale sistema di incentivazione, costruito in linea con le prassi di mercato, ha l'obiettivo di collegare una quota della componente variabile della remunerazione di talune risorse al raggiungimento di obiettivi di redditività e di creazione di valore sostenibile per gli azionisti nel lungo periodo.

Descrizione del Piano

Il Piano di "ILT Performance Share", come descritto nel relativo Documento Informativo, prevede l'attribuzione di Diritti all'assegnazione di Azioni ordinarie di Poste Italiane. Il numero dei Diritti che verranno attribuiti ai Beneficiari è subordinato al raggiungimento di Obiettivi di Performance nell'arco di un periodo triennale, previa verifica della sussistenza della Condizione Cancello, delle Condizioni di Accesso e delle Condizioni di Malus. Il Piano si sviluppa su un orizzonte temporale di medio-lungo periodo. In particolare, il Piano si articola in due Cicli (assegnazione 2019 e 2020), ciascuno avente durata triennale. Le Azioni vengono attribuite nel caso siano raggiunti gli obiettivi di performance ovvero dopo un periodo di retention. Le principali caratteristiche del Piano sono di seguito evidenziate.

Destinatari

I destinatari del piano sono alcune risorse del Patrimonio destinato BancoPosta.

Condizioni del Piano

Gli Obiettivi di Performance, comuni a tutti i Beneficiari, a cui è condizionata la maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, per il primo ciclo di assegnazione sono di seguito evidenziati:

  • un indicatore di redditività individuato nell'EBIT cumulato triennale di Gruppo utilizzato per riconoscere la continuità e sostenibilità dei risultati di redditività nel lungo termine;
  • il raggiungimento di un indicatore di creazione di valore per gli azionisti, individuato nel "Total Shareholder Return relativo", utilizzato per identificare la performance relativa alla generazione di valore per gli azionisti di Poste Italiane rispetto all'indice FTSE MIB218.

La maturazione dei Diritti e, pertanto, l'attribuzione delle Azioni, è condizionata al raggiungimento della Condizione Cancello che garantisce la sostenibilità del Piano a livello di Gruppo. La Condizione Cancello è rappresentata dal raggiungimento di una determinata soglia di EBIT cumulato triennale di Gruppo al termine di ciascun Periodo di Performance. La maturazione dei Diritti è subordinata altresì alla sussistenza di Condizioni di Accesso che certifichino la presenza di solidità patrimoniale e di liquidità del Patrimonio BancoPosta stesso come segue:

• Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1) di fine periodo;

218 L'obiettivo legato al "Total Shareholder Return relativo" ("rTSR") prevede un correttivo di "negative threshold": qualora il TSR di Poste Italiane risultasse negativo, ancorché con performance superiore al TSR dell'indice, si provvederà a ridurre la maturazione (collegata al rTSR) alla soglia minima del 50%.

  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR) di fine periodo;
  • Parametro di redditività corretta per il rischio, (RORAC) di fine periodo.

L'attribuzione delle Azioni (sia per la quota up-front che per le quote differite) avverrà a seguito della verifica della sussistenza dei livelli di patrimonializzazione e liquidità.

Le Azioni verranno attribuite entro la fine dell'anno successivo al termine del Periodo di Performance, con le seguenti modalità:

  • per il 40% up-front;
  • per il restante 60% in due pari quote, differite rispettivamente di 2 e 4 anni a decorrere dal termine del Periodo di Performance.

E' prevista, inoltre l'applicazione di un ulteriore Periodo di Retention della durata di un anno, da applicarsi sia in relazione alla quota attribuita up-front, sia in relazione alle quote attribuite in via differita.

Infine, la consegna delle azioni, sia per la quota up-front che per le quote differite è subordinata al soddisfacimento delle Condizioni di Accesso alla data di consegna delle azioni stesse.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano.

Primo Ciclo 2019-2021

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 9 Beneficiari ed è stato di 35.671 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (7 ottobre 2019) è stato di euro 8,29. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 0,1 milioni di euro, mentre la Riserva di Patrimonio netto appositamente creata ammonta a circa 0,2 milioni di euro. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

Secondo ciclo 2020-2022

Il numero di Diritti a ricevere Azioni complessivamente assegnati per il Primo Ciclo del Piano riguarda 10 Beneficiari ed è stato di 61.663 unità, il cui fair value unitario alla data di assegnazione (12 novembre 2020) è stato di euro 3,91. Il costo rilevato per l'esercizio 2020 è stato di circa 0,1 milioni di euro, equivalente alla Riserva di Patrimonio Netto appositamente creata per tale nuova fattispecie. Il fair value unitario di ciascun Diritto alla data di valutazione è pari al valore nominale dello stesso alla data di assegnazione (determinato sulla base dei prezzi di borsa), scontato per il tasso di dividendo atteso e per il tasso di interesse privo di rischio e aggiornato considerando la migliore stima delle condizioni di servizio (service conditions) e di performance (non market based performance conditions).

SISTEMI DI INCENTIVAZIONE A BREVE TERMINE: MBO

La Banca d'Italia, il 27 maggio 2014, ha emanato le Disposizioni di Vigilanza per BancoPosta (Parte IV, Cap. I, "BancoPosta" inserita nella Circolare n. 285 del 17 Dicembre 2013 "Disposizioni di Vigilanza prudenziale per le banche") che, tenuto conto delle peculiarità normative e operative dell'attività di BancoPosta, hanno reso applicabile al Patrimonio destinato la disciplina prudenziale delle banche, tra cui, la normativa in materia di politiche di remunerazione e incentivazione (Parte Prima, Titolo IV, Capitolo 2 "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione" della Circolare n. 285 sopra richiamata). Tali disposizioni prevedono che parte dei premi erogati ai "Risk Takers" del Patrimonio BancoPosta venga attribuita mediante l'assegnazione di strumenti finanziari, in un orizzonte temporale pluriennale.

Con riferimento ai sistemi di incentivazione manageriale del Patrimonio BancoPosta MBO per gli esercizi 2017 e 2018, ove l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, il sistema di incentivazione manageriale MBO prevede l'assegnazione del 50% dell'incentivo sotto forma di Phantom Stock, ovvero unità rappresentative del valore dell'azione di Poste Italiane SpA, e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il personale più rilevante che beneficia sia del sistema di incentivazione a breve termine sia del terzo ciclo 2018-2020 del "Piano ILT Phantom Stock";
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per il restante personale più rilevante.

I più recenti sistemi di incentivazione manageriale a breve termine (MBO 2019 ed MBO 2020) prevedono, qualora l'incentivo risulti superiore ad una soglia di materialità, l'erogazione di una quota parte del Premio maturato sotto forma di Azioni di Poste Italiane SpA e l'applicazione di meccanismi di differimento:

  • per il 60% dell'incentivo su 5 anni pro-rata, per il responsabile della funzione BancoPosta;
  • per il 40% su 5 anni pro-rata, per i Beneficiari appartenenti al Senior Management;
  • per il 40% su 3 anni pro-rata, per gli Altri Beneficiari.

L'attribuzione delle Phantom Stock (MBO 2017 e 2018) nonché dei Diritti a ricevere Azioni (MBO 2019 e 2020) è subordinata alla sussistenza di una Condizione Cancello (Redditività di Gruppo EBIT gestionale) e di Condizioni di Accesso come segue:

  • Parametro di adeguatezza patrimoniale, (CET 1);
  • Parametro di liquidità a breve termine, (LCR).

Le quote attribuite sotto forma di Phantom Stock o di Azioni sono soggette ad un Periodo di Retention sia per la quota up-front sia per le quote differite.

L'erogazione della parte differita avverrà ogni anno a condizione che vengano rispettati i requisiti di patrimonializzazione e di liquidità del Patrimonio BancoPosta. Gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati nel periodo di maturazione degli strumenti.

Modalità di valutazione del Fair Value ed effetti economici

La valutazione è stata effettuata utilizzando uno strumento di pricing interno che adotta modelli di simulazione coerenti con i requisiti richiesti dai principi contabili di riferimento e che tiene conto delle specifiche caratteristiche del Piano. Al 31 dicembre 2020, il numero di Phantom Stock relative ai piani MBO 2017 e 2018 in essere è di 78.110. Nel corso dell'esercizio è stata rilevata una rettifica di costo pari a circa 0,1 milioni di

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euro, sono stati effettuati pagamenti per circa 0,2 milioni di euro e la passività iscritta è pari a circa 0,6 milioni di euro.

Al 31 dicembre 2020, il numero di Diritti a ricevere Azioni, derivanti dai piani di incentivazione a breve termine MBO 2019 e 2020 (quest'ultimo stimato sulla base delle migliori informazioni disponibili, in attesa dell'effettiva consuntivazione del sistema, allo scopo di rilevare il costo del servizio ricevuto), è di 51.881. Nel corso dell'esercizio è stato rilevato un costo pari a circa 0,1 milioni di euro e al 31 dicembre 2020 risultano iscritte una specifica Riserva di Patrimonio netto appositamente creata per circa 0,3 milioni di euro ed una passività per circa 0,1 milioni di euro.

PARTE L – INFORMATIVA DI SETTORE

I flussi economici generati dall'operatività del Patrimonio BancoPosta e le performance relative sono riflessi in un modello di reportistica interna, fornita periodicamente al vertice aziendale, che non prevede la distinzione degli stessi in differenti settori. I risultati del Patrimonio BancoPosta sono pertanto valutati dal vertice aziendale come rivenienti da un unico settore di business.

Inoltre, come previsto dall'IFRS 8.4, qualora il fascicolo di bilancio contenga, oltre al bilancio separato della controllante, anche il bilancio consolidato, l'informativa di settore deve essere presentata solo con riferimento al bilancio consolidato.

PARTE M – INFORMATIVA SUL LEASING

Durante il periodo di riferimento il Patrimonio BancoPosta non ha realizzato operazioni rientranti nel dettato dell'IFRS 16 inerenti al Leasing.

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

RELAZIONI E ATTESTAZIONI

Attestazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n.11971

  1. I sottoscriti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Alessandro Del Gobbo, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiano S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Poste Italiane e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane nel corso del periodo compreso tra il 1ª gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Comrittee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa non sono emersi aspetti di rillevo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606.2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attandibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

Roma, 24 marzo 2021

L'Amministratore Delegato

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societan

Alessandro Del Gobbo

Attestazione del Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020 ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento CONSOB 14 maggio 1999, n.11971

  1. I sottoscritti Matteo Del Fante, in qualità di Amministratore Delegato, e Alessandro Del Gobbo, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di Poste Italiane S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. · l'adeguatezza, in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio nel corso del periodo compreso tra il 1º gennaio 2020 e il 31 dicembre 2020.

  4. Al riguardo, si rappresenta che:

  5. l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio di Poste Italiane S.p.A, è stata verificata mediante la valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria. Tale valutazione è stata effettuata prendendo a riferimento i criteri stabiliti nel modello Internal Control - Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (COSO);

  6. dalla valutazione del sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria non sono emersi aspetti di riflevo.

  7. Si attesta, inoltre, che:

3.1 il Bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020:

  • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
  • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione vertiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze.

Roma, 24 marzo 2021

L'Amministratore Delegato

Matteo Del Fante

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Alessandro Del Gobbo

Jol

RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACATE 41 POSIE ITALIANE S.P.A. AGLI AZIONISTI ai sensi dell'art. 153 del D. Lgs. n. 58/1998

Signori Azionisti,

nel corso dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 il Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A. (di seguito anche "Società", "Poste" o "Capogruppo") ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile e del D. Lgs. n. 39/2010 come modificato dal D. Lgs. n. 135/2016, del D. Lgs. n. 58/1998 (Testo Unico della Finanza), nonché ai sensi del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta" e delle disposizioni applicate a BancoPosta dalle competenti Autorità. Nello svolgimento dei propri compiti istituzionali, il Collegio Sindacale ha, inoltre, tenuto conto delle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina delle Società Quotate, cui la Società ha formalmente aderito con delibera del Consiglio di Amministrazione (anche "CdA") del 31 luglio 2015. L'attività di vigilanza prevista dalla legge è stata altresi condotta secondo le norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate elaborate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili alla data dell'aprile 2018 ("Norme di Comportamento").

Nomina e attività del Collegio Sindacale

Lo scrivente Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea degli azionisti della Società in data 28 maggio 2019 ed è composto da Mauro Lonardo, Presidente, e dai sindaci effettiv Anna Rosa Adiutori e Luigi Borré.

Il Collegio Sindacale (anche "Collegio") ha acquisito le informazioni strumentali allo svolgimento dei compiti ad esso attribuiti mediante la partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, l'intervento alle induction session organizzate dalla Società, gli incontri con le principali funzioni aziendali - in particolare con quelle di controllo e con l'Organismo di Vigilanza - il management della Società, nonché attraverso il confronto costante con il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari, con la PricewaterhouseCoopers S.p.A. ("PwC"), Società di revisione incaricata della revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati fino all'approvazione del Bilancio 2019 e con la nuova Società di revisione legale dei conti Deloitte & Touche S.p.A. ("Deloitte" o

"Revisore") incaricata della revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati per il novennio 2020-2028.

In ottemperanza al D.P.C.M. dell'8 marzo 2020, a partire dal 10 marzo 2020, le riunioni di tutti gli organi sociali, ivi incluse quelle del Collegio Sindacale, si sono svolte con la totalità dei partecipanti collegati in audio/videocollegamento al fine di garantire le misure per il contrasto e il contenimento, sull'intero territorio nazionale, dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

L'Organo di controllo ha approvato in data 30 gennaio 2020 il nuovo "Regolamento di funzionamento del Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A." che disciplina le modalità di funzionamento del Collegio Sindacale nel rispetto delle norme di legge, di quelle statutarie, delle disposizioni contenute nella Circolare Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013, nonché dei principi sanciti dal Codice di Autodisciplina delle società quotate e dalle Norme di Comportamento.

Quanto sopra premesso, si fomiscono di seguito le informazioni di cui alle disposizioni contenute nella Comunicazione Consob DEM 1025564/2001, secondo la mumerazione prevista dalla stessa, così come modificata e integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003, e successivamente con comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006.

A) Attività di vigilanza durante il periodo dell'emergenza sanitaria da Covid-19.

Il Collegio Sindacale dai primi mesi dell'anno 2020 e fino alla data odiema ha avviato una serie di verifiche e monitoraggi per valutare gli effetti della crisi derivata dall'emergenza sanitaria da Covid-19 su tutti gli ambiti sensibili e, in particolare, gli ambienti di lavoro e gli impatti sul sistema produttivo, sull'assetto finanziario e sul conto economico della Società.

Con riferimento al sistema produttivo, tenuto conto che l'attività della Società non si è mai interrotta, seppur in alcum periodi è stata fortemente limitata, il Collegio ha vigilato sull'adozione di tutte le misure di sicurezza tempo introdotte dalle normative emergenziali, verificando attentamente le procedure e i protocolli utilizzati per la salvaguardia della salute dei lavoratori e, più in generale, di tutti i potenziali utenti degli ambienti e dei locali della Società. Per quanto riguardo l'organizzazione del lavoro, il Collegio ha verificato che la Società è prontamente ricorsa all'applicazione di formule innovative nell'organizzazione del lavoro volte a tutelare la salute dei lavoratori, e nel contempo assicurare la continuità del business e dell'azione aziendale.

Il Collegio Sindacale dà atto che Poste, nella gestione della pandemia da Covid-19, ha messo m atto numerose miziative, nmodulando le modalità di erogazione dei propri servizi in fiuzzione dell'evoluzione della situazione epidemiologica in atto e dei conseguenti provvedimenti governativi. La Società, a livello di Gruppo, ha mieso garantire la salvaguardia della salute e dei dipendenti, adottando forme di lavoro flessibili (cd. smart working) e fomendo al personale gli strumenti e le attrezzature (es. DPI, pannelli di plexiglass ecc. necessari per svolgere in sicurezza la propria attività, nei casi di attività incompatibili con il modello di lavoro da remoto (come per l'ambito postale e logistico). Per tutte le miziative implementate dal Gruppo per mitigare gli effetti della pandemia da Covid-19, il Collegio rimanda alla dettagliata informativa fomita dalla Società nella Relazione sulla Gestione.

Il Collegio ha vigilato costantemente sugli effetti economico finanzian della pandemia, anche in chiave prospettica, al fine di individuare eventuali criticità atte a deteriorare la finanza aziendale e sulle misure di rimedio messe in atto dalla Società per affrontare la gestione della crisi.

Alla luce del richiamo di attenzione n. 1/21 emesso il 16 febbraio 2021 da Consob, il Collegio fa presente di aver effettuato la propria attività di vigilanza in linea con le indicazioni fornite dall'Autorità. In particolare sono stati rafforzati i flussi informativi con l'Organo di gestione preposto alla redazione del progetto di bilancio ed è stata promossa un'efficace e tempestiva comunicazione con la Società di Revisione, al fine del reciproco scambio di informazioni utili per lo svolgimento dei rispettivi compiti, anche ai sensi dell'art. 150, comma 3, del TUF.

Nel corso del 2020, il Collegio Sindacale ha incontrato i corrispondenti Organi di controllo delle Controllate per il reciproco scambio informativo in merito ai sistemi di amministrazione e controllo ed all'andamento generale dell'attività sociale, ai sensi dell'art. 151 del TUF.

Il Collegio ha altresi posto attenzione alle valutazioni effettuate dalla Società in merito alla sussistenza del presupposto della continutà aziendale e all'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno, nonché dei rischi connessi alle difficoltà di effettuare controlli in loco a causa delle restrizioni connesse alla pandemia da Covid-19.

B) Vigilanza circa l'osservanza della legge e dello statuto, il rispetto dei principi di corretta amministrazione, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla Società, nonché ex D. Lgs. n. 39/2010 e successive modifiche ed integrazioni.

  1. Operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale e loro conformità alla legge e all'atto costitutivo.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla osservanza della Legge e dello Statuto sociale, ricevendo dagli Amministratori in sede consiliare, nonché dalle funzioni preposte, periodiche informazioni sul generale andamento della gestione, sulla sua prevedibile evoluzione, e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimomale deliberate e poste in essere nell'esercizio, effettuate dalla Società e dalle Società del Gruppo Poste Italiane (anche "Gruppo").

Tali operazioni sono rappresentate nella Relazione sulla gestione cui si nnvia.

Il Collegio ha vigilato affinché le adunanze si svolgessero nel rispetto delle norme statutarie, legislative e regolamentari che ne disciplinano il funzionamento; dalle informazioni rese nel corso dei Consigli di Amministrazione non risulta che gli Amministratori abbiano posto in essere operazioni in potenziale conflitto di interesse con la Società.

  1. e 3. Operazioni atipiche ed inusuali, comprese quelle infragruppo o con parti correlate. In proposito il Collegio precisa che:

  2. v in base alle analisi effettuate non si riscontrano operazioni che si configuino come atipiche/inusuali con Società del Gruppo, con terzi o con altre parti correlate;

  3. V le procedure adottate dalla Società in mento alle operazioni con parti correlate sono conformi ai principi indicati nel Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, aggiornato con le modifiche apportate dalla delibera Consob n. 19974 del 27 aprile 2017 e a quanto previsto dalla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 (Parte terza, Cap. 11) con nferimento alle operazioni poste in essere da BancoPosta con parti correlate a Poste;
  4. v le operazioni infra-gruppo o con parti correlate non hanno presentato profili di criticita;
  5. v per quanto riguarda le operazioni poste in essere da soggetti rilevanti e da persone strettamente legate ad essi (disposizioni in materia di "Internal Dealing"), il Collegio ha accertato che la Società si è dotata di apposite nomne e procedure interne per

effettuare tali segnalazioni a seguito delle novità interpretative fomite da ESMA e dalle modifiche apportate dalla Delibera Consob n 19925 del 22 marzo 2017.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sulla concreta attuazione della disciplina con parti correlate anche attraverso la partecipazione a tutte le riunioni del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati ("Comitato PC"). Inoltre, nella Relazione sulla Gestione e nelle note al bilancio d'esercizio e consolidato, gli Amministratori formiscono informativa sulle operazioni infragruppo e sui rapporti con parti correlate.

A seguito dell'emanazione del nuovo Regolamento Consob approvato con delibera n. 21624 del 10 dicembre 2020, la Società ha avviato le attività propedeutiche ed istruttorie per l'aggiomamento della Linea Guida sulla gestione delle operazioni con parti correlate e soggetti collegati. La nuova Linea Guida dovrà essere approvata entro il 30 giugno 2021 in quanto le nuove disposizioni Consob entreramno in vigore a partire dal 1º luglio 2021.

In prospettiva, stante anche quanto previsto dal nuovo regolamento Consob, il Collegio Sindacale ha suggento di rafforzare la documentazione a supporto del ricorrere delle condizioni di esclusione nel caso di "operazioni escluse" e il sistema dei controlli ex post al fine di verificare la cornspondenza tra operazioni con parti correlate rendicontate in allegato al bilancio ed operazioni portate a conoscenza del Comitato PC.

  1. Attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria. Osservazioni e proposte su eventuali rilievi ed i richiami d'informativa contenuti nella relazione della Società di revisione. Il Collegio Sindacale, identificato dall'art. 19, co. 2, del Testo Unico sulla revisione legale quale "Comitato per il controllo interno e la revisione legale", ha vigilato sul processo di informativa finanziaria.

Il Collegio Sindacale ha verificato l'esistenza di adeguate norme e processi a presidio dell'iter di formazione delle informazioni finanziarie esaminando in particolare il processo che consente al Dirigente Preposto per la redazione dei documenti contabili e societari ("Dirigente Preposto"), nominato ai sensi della Legge 262/2005, ed all'Amministratore Delegato della Società di rilasciare le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.

In data 23 marzo 2021 il Collegio Sindacale ha effettuato un incontro specifico con il Dirigente Preposto per esaminare il Sistema di Controllo Interno sull'Informativa Finanziaria (SCIF) del Gruppo Poste nel corso del quale il Dirigente Preposto ha rappresentato che gli esifi delle verifiche hanno evidenziato uno SCITF efficace e consentono di escludere carenze rilevanti e significativi punti di debolezza. Inoltre, il Dirigente Preposto ha rappresentato che le attività per l'attestazione del Bilancio amuale 2020 non hanno subito impatti rilevanti dovuti

all'emergenza sanitaria e si sono svolte in coerenza con il modello di Governance 262. In particolare, le attività hanno riguardato la totalità dei processi significativi delle Società che costituiscono la c.d. Large Portion: Poste Italiane, Poste Assicura, SDA Express Courier, PostePay, BancoPosta Fondi SGR e Postel; quest'ultima Società è rientrata nel perimetro rilevante del Dirigente Preposto nel secondo semestre 2020.

La Relazione del Dirigente Preposto evidenzia che nel corso degli anni si è registrato, a fronte di un'estensione del perimetro di società e processi, un complessivo contenimento delle eccezioni rilevate, sia in ambito fiuzionale che in ambito IT, che evidenzia il raggiungimento del livello di maturità del modello 262. Le eccezioni rilevate nel secondo semestre 2020, non numericamente significative, sono per lo più dovute ad alcune differenti modalità operative nell'esecuzione dei controlli legate all'emergenza samitaria, nonché alla recente introduzione del nuovo sistema contabile.

Il Self Assessment di Gruppo eseguito sulla Piattaforma del Dirigente Preposto ha consentito una copertura del 100% dei Process Level Control (PLC) pianificati (2.490 PLC), tutti certificati. Le certificazioni hanno evidenziato esiti positivi per il 99% sul disegno e per il 95% sul funzionamento (il 4% è risultato n.a.). Dal monitoraggio indipendente eseguito da Controllo Interno che ha consentito una copertura del 100% dei Process Key Control (PKC) pianificati (1.107 PKC) è emerso un esito positivo per il 91% dei test conclusi. Il monitoraggio dei Piam di Azione ha rilevato l'effettiva implementazione per il 91% delle miziative previste.

Tra le diverse miziative progettuali completate nel corso del 2020 si segnalano:

  • la definizione delle evoluzioni del Modello 262 (approccio per processi, valutazione del SCI) per l'amnonizzazione con la Compliance Integrata e per la transizione sulla piattaforma GRC-Archer, al fine di favorire il coordinamento con i compliance specialist, nonché di includere l'ambito SCIF nel reporting integrato;
  • l'identificazione delle sinergie tra i Modelli 262 e fiscale mediante l'individuazione di presidi SCIIF che garantiscano la copertura anche dei rischi fiscali - al fine di abilitare il coordinamento delle fasi di mappatura e valutazione dei controlli ed efficientare le attività di verifica;
  • il completamento dell'adozione del modello accentrato che prevede la figura del Dirigente Preposto nella sola Capogruppo e nella controllata Poste Vita, al fine di uniformare l'assetto organizzativo di governance 262.

In termini di pianificazione delle attività 2021 del Dirigente Preposto, oltre al monitoraggio continuo dell'avanzamento dei piani di azione previsti a seguito delle eccezioni il scontrate dalle

attività di valutazione, è previsto l'aggiornamento delle procedure 262 in funzione degli esiti delle verifiche indipendenti 262 e delle vanazioni organizzative intercorse. Infine, sono previsti l'aggiomamento della Linea self assessment Guida SCIF, la transizione del processo di attestazione sulla piattaforma di Gruppo GRC-Archer, l'applicazione della metodologia SCIF per l'armonizzazione del Modello 262 al processo di Compliance Integrata, anche in relazione alle sinergie previste con il Modello di Rischio Fiscale, nonché il roll out del nuovo modello organizzativo.

Il Collegio Sindacale ha analizzato l'impianto metodologico ed il piano di audit adottato dal nuovo Revisore e acquisito le necessarie informazioni in corso d'opera, con una informativa in merito all'approccio di revisione utilizzato per le diverse aree significative di bilancio, nonché ricevendo aggiornamenti sullo stato di avanzamento dell'incarico di revisione e sui principali aspetti all'attenzione del Revisore.

Il Revisore, periodicamente incontrato anche in ossequio al disposto dell'art. 150, comma 3, del D.lgs. 58/1998 (TUF) al fine dello scambio di reciproche informazioni, non ha evidenziato al Collegio Sindacale atti o fatti ritenuti censurabili né irregolantà che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art.155, comma 2, del D.lgs. 58/1998 (TUF).

Le procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio individuale e consolidato e di ogni altra comunicazione finanziana, sono state predisposte sotto la responsabilità del Dirigente Preposto che, congiuntamente all'Amministratore Delegato, ne attesta l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche di Poste Italiane e l'effettiva applicazione.

Il Collegio Sindacale ha inoltre esaminato le relazioni redatte dal Revisore legale Deloitte & Touche S.p.A., a cui l'Assemblea degli azionisti di Poste Italiane ha conferito l'incarico di revisione del bilancio di esercizio e consolidato per gli esercizi dal 2020 al 2028.

La Società di revisione ha rilasciato, in data 1º aprile 2021, le Relazioni di revisione redatte ai sensi dell'art. 14 del D. Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) n. 537/2014, rispettivamente per il bilancio di esercizio e per il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. Per quanto riguarda 1 giudizi e le dichiarazioni si ninvia alle Relazioni emesse dalla Società di Revisione.

In particolare, si evidenzia che nelle Relazioni di revisione sui Bilanci il Revisore ha:

V rilasciato un giudizio dal quale risulta che il Bilancio d'esercizio ed il Bilancio consolidato di Poste Italiane formiscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimomale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità

agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del D. Lgs. n. 38/05;

v dichiarato, ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e) del D. Lgs. n. 39/10 e dell'articolo 123-bis, comma 4, del D. Lgs. n. 58/98, di aver svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) nº 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del D. Lgs. n. 58/98, con il bilancio d'esercizio e consolidato di Poste Italiane al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi, altresi confermando che la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societano e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio e consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Il Revisore, nelle proprie relazioni non ha evidenziato rilievi o richiami d'informativa.

Nelle relazioni del Revisore, emesse ai sensi dell'art. 10 del Regolamento UE 537/2014 e a cui si rinvia, sono riportati gli aspetti chiave della revisione legale e le relative procedure di revisione applicate. Tali aspetti chiave, come indicati nelle relazioni sul bilancio d'esercizio e consolidato, (Stima del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", Valutazione delle riserve matematiche), così come i giudizi sul bilancio d'esercizio e consolidato, sono in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

I sopra emunciati aspetti chiave hamno formato oggetto di analisi dettagliata e aggiornamento nel corso dei periodici incontri che il Collegio Sindacale ha temito con la Società di Revisione, ivi inclusa quella della partecipata Poste Vita S.p.A. e la Funzione Amministrazione Finanza e Controllo (anche "AFC").

Oltre le tematiche sopraindicate il Collegio ha richiesto ulterion approfondimenti alla Funzione AFC, al Dirigente Preposto, alla Funzione Legale e al Revisore, in mento a (i) Fondo per incentivazione agli esodi del personale, (ii) Stime sugli stanziamenti a Fondo per rischi ed onen nonché natura e rischi connessi alle passività potenziali con riferimento al contenzioso legale, (ii) Appostazioni derivanti dall'emergenza sanitana Covid-19, (iv) Informativa finanziaria e non su emergenza Covid-19 (focus analisi ESMA Priorities), (v) Impairment test su crediti commerciali, strumenti finanziari e sulle partecipazioni detenute in Anima Holding S.p.A. e

amministrativo il monitoraggio periodico, riferito a tale area di bilancio nonché l'approfondimento e valutazione degli spunti esposti nel parere rilasciato da parte dell'esperto indipendente sulla metodologia di impairment ai fini di un ulteriore affinamento della stessa.

L'impairment test è stato sottoposto all'approvazione del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 24 marzo 2021, in ottemperanza al Richiamo di Attenzione n. 1/21 emesso da Consob il 16 febbraio 2021 con il quale l'Autorità ha ribadito che, in occasione della predisposizione dei bilanci 2020, gli emittenti devono considerare quanto previsto dal documento dell'ESMA sulle priorità di vigilanza comuni europee 2020 del 28 ottobre 2020 ("European common enforcement priorities for 2020 annual financial reports") che, alla luce delle conseguenze della pandemia da Covid-19, evidenzia le aree tematiche di particolare importanza ai fini della redazione dei bilanci tra le quali: "l'applicazione del principio IAS 36 - Riduzione di valore delle attività, in relazione alle modalità di determinazione del valore recuperabile dell'avviamento e delle attività immateriali e materiali che possono essere impattate dal deterioramento delle prospettive economiche".

Non sono state segnalate dal Revisore informazioni su eventi o circostanze identificati nel corso della revisione che possano sollevare dubbi significativi sulla capacità dell'ente di continuare a operare come un'entità in funzionamento, ne segualazioni su eventuali carenze significative nel Sistema di Controllo Interno per l'informativa finanziaria e/o nel sistema contabile o su eventuali questioni significative riguardanti casi di non conformità, effettiva o presunta, a leggi e regolamenti o disposizioni statutarie rilevati nel corso della revisione.

Il Revisore ha altresì rilasciato in data 1º aprile 2021, la Relazione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi dell'articolo 3, co. 10, D. Lgs. n. 254/2016 e dell'articolo 5 regolamento Consob n. 20267. Sulla base del lavoro svolto, il Revisore ha attestato che non sono pervenuti alla sua attenzione elementi che facciano ritenere che la Dichiarazione Non Finanziaria del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e da1 GRI Standards.

Il Collegio Sindacale, preso atto del D. Lgs. n. 254/2016 relativo alla comunicazione di informazioni di carattere non finanziano e del Regolamento di attuazione emesso dalla CONSOB con Delibera del 18 gennaio 2018 n. 20267, ha vigilato, nell'esercizio della propria funzione, sull'osservanza delle disposizioni ivi contenute in ordine alla redazione della Dichiarazione di carattere Non Finanziano (di seguito, anche "DNF") nell'ambito del Progetto di Bilancio Integrato 2020, approvato dal CdA in data 24 marzo 2021.

-

  1. e 8. Attività di vigilanza sull'indipendenza della Società di revisione. Indicazione dell'eventuale conferimento di ulteriori incarichi alla Società di revisione o a soggetti legati alla società di revisione da rapporti continuativi e relativi costi.

Il Collegio Sindacale ha ricevuto la dichiarazione del Revisore legale di conferma annuale dell'indipendenza redatta ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 ed ai sensi del paragrafo 17, lett. a) dell'ISA Italia 260, che conferma il rispetto dei principi di etica di cui agli articoli 9 e 9 bis del D. Lgs. n. 39/2010 non riscontrando situazioni che possano compromettere l'indipendenza della Società di revisione nel periodo che va dal 1º gennaio 2020 fino alla data di emissione della dichiarazione (1º aprile 2021).

In allegato alle note del bilancio di esercizio della Società, nel paragrafo "Compensi alla Società di revisione ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB", è riportato il prospetto dei cornspettivi di competenza dell'esercizio riconosciuti alla Società di revisione Deloitte e alle entità appartenenti alla sua rete.

Tenuto conto:

  • V della dichiarazione di indipendenza rilasciata dalla Deloitte & Touche S.p.A. ai sensi dell'art. 6, par. 2, lett. a) del Regolamento (UE) n. 537/2014 e del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260 e della relazione di trasparenza prodotta dalla stessa e pubblicata sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 13 del citato Regolamento;
  • v degli incanchi conferiti alla stessa e alle società appartenenti alla sua rete da Poste Italiane e dalle Società del Gruppo;

non sono state riscontrate situazioni che abbiano compromesso l'indipendenza del Revisore. In linea con il Regolamento (UE) 537/2014 e ai sensi della "Linea Guida Conferimento di Incarichi alla Società di Revisione" del Gruppo Poste approvata il 15 marzo 2017 dal Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2020 e fino alla diata di emissione della presente relazione, ha rilasciato parere favorevole sua seguenti incarichi aggiuntivi alla Società di revisione legale o a società appartenenti al network del Revisore legale affidati dalla Capogruppo e dalle Società Controllate:

Incarico Importo
Incarico allo svolgimento del ruolo di validatore a presidio dei dati 90.000 € (oltre a rimborsi segreteria nella misura
"Undertaking Specific Parcmenters" della Compagnia assicurativa Poste per le spese vive e di massima del 5% degli
Assicura per gli anni 2020 e 2021 onorari e IVA)

Supporto progetto cash "Azioni di settore in ambito sale conta multi banca" 50.000 € (oltre a rimborsi
per gli anni 2020 e 2021
per le spese vive e di
segreteria nella misura
massima del 5% degli
onorari e IVA)
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Collegati, n. 7 riunioni del Comitato Remunerazioni per il tramite di almeno un proprio componente, nonché a n. 1 Assemblea ordinaria.

Si precisa in ultimo che alle riunioni del Collegio Sindacale è invitato il Magistrato della Corte dei conti delegato al controllo sulla gestione finanziaria di Poste Italiane.

11. e 12. Osservazioni sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed adeguatezza della struttura organizzativa.

Il Collegio Sindacale ha vigilato, per quanto di propria competenza, sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società e, più in generale, del Gruppo Poste nel suo insieme, tramite l'acquisizione di informazioni e il costante aggiornamento fomito dalla Società sulle disposizioni organizzative, nonché dedicando un incontro specifico alla tematica. In tale occasione è emerso come la struttura organizzativa di Poste stia evolvendo verso un modello di "Platform Company", in grado di accogliere un'offerta diversificata e modificabile di servizi in quanto basato su architetture aperte, innovazione digitale, modelli agli di lavoro che sfruttano al massimo le tecnologie a disposizione. Tenuto conto della complessità della struttura organizzativa della Società e del Gruppo Poste, soggetta a un processo evolutivo confinuo, il Collegio Sindacale non ha individuato elementi che possano fare ritenere l'assetto organizzativo non adeguato, anche alla luce della positiva prova fornita in occasione della gestione dell'emergenza epidemiologica dovuta alla diffusione del Covid-19.

13. Attività di vigilanza sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno.

Con riferimento al Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, il Collegio Sindacale richiama le informazioni fornite nella Relazione sul Governo Societano e gli Assetti Proprietan sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi.

Il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente il Responsabile della Funzione Controllo Interno di Poste Italiane ed ha tra l'altro approfondito, nel corso di uno specifico incontro, 1 risultati delle attività svolte nel 2020; ha preso, altresi, atto nel corso del mese di marzo 2021 di una sintesi inerente la "Relazione complessiva di Gruppo sulla Valutazione dell'idoneità del SCIGR 2020" redatta dalla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane, attestante che "alla data della presente relazione e per il periodo di riferimento, il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi risulta complessivamente adeguato al contenimento dei rischi che minacciano il perseguimento degli obiettivi aziendali". Nell'esprimere tale valutazione, la Funzione Controllo Interno, oltre ad integrare gli esiti delle attività effettuate dalle funzioni di controllo coinvolte sulla base dei rispettivi Piani di Audit o su richiesta dei vertici aziendali, ha

presidi operativi, le attività di continuous auditing svolte nell'anno 2020 sull'intera filiera, dall'accettazione fino al recapito, e i follow-up focalizzati sui Piani di Azione rivementi da audit precedenti, hanno nel complesso riscontrato un comparto interessato da una confinua evoluzione del disegno del sistema di controllo, effetto della realizzazione di interventi di rafforzamento. Tale dinamica ha complessivamente determinato una progressiva adeguatezza di specifici ambiti del sistema di controllo, anche se residuano azioni di rafforzamento.

Il Collegio Sindacale, a seguito degli incontri tenuti con gli Organi di controllo delle Società del Gruppo più rilevanti e sulla base delle risultanze emerse - che hanno confermato il ridimensionamento fisiologico delle aree di rischio presenti nelle Controllate per effetto di alcune rivisitazioni nell'assetto organizzativo del Gruppo medesimo e, in particolare, a seguito dell'accentramento degli acquisti presso la Capogruppo - ha apprezzato il recepimento della raccomandazione del Collegio di realizzare audit trasversali, che interessassero/comprendessero diverse Società del Gruppo, come quello sul processo acquisti, condotto nel corso del 2020, che ha interessato anche il percorso di centralizzazione delle attività ed ha evidenziato un livello complessivamente elevato di consolidamento, con margim di miglioramento per alcune Controllate (SDA Express Courier e Poste Air Cargo).

Dagli interventi eseguiti presso le Società Controllate sono stati riscontrati ambiti di non adeguatezza, evidenziati dalla competente funzione di controllo interno all'organo amministrativo, per (i) Postel, con rifenmento ai processi di gestione dell'Archivio Centrale BancoPosta per i quali persistono aree di attenzione relative alla strutturazione dei controlli, non essendo stato ancora raggiunto l'obiettivo di piena digitalizzazione e (ii) Consorzio Logistica e Pacchi, con riferimento ai processi di business e di governo, per i quali si evidenziano ambiti di non adeguatezza, con la necessità di esplicitare, infegrando l'assetto procedurale, le modalità con le quali il Consorzio intende esercitare il proprio ruolo nei rapporti con i Consorziati, nel rispetto del mandato conferitogli da statuto.

E' stato sempre rilevante il ruolo di indirizzo, controllo e coordinamento della compagne aziendale da parte della Funzione Corporate Affairs ("CA") che, in una logica di coordinamento e integrazione delle competenze, garantisce il governo unitario delle tematiche legali, societàrie e di Corporate Governance del Gruppo Poste ed assicura efficienza, economie di scala, qualità e supporto efficace alle differenti fimzioni di business. Inoltre, nell'ambito del progressivo rafforzamento della governance unitaria ed integrata, nel corso dell'anno 2020 sono confluiti nella Funzione Adempimenti Societari di Gruppo in ambito CA/Affari Societari gli adempimenti di segreteria societaria di tutte le Società del Gruppo, escluso il Gruppo Poste Vita.

Il Collegio dà atto che la Società, per il tramite della Funzione CA, ha consolidato il rafforzamento sia del Sistema di Controllo Interno che del niolo d'indinzzo, coordinamento e controllo di Poste anche attraverso alcune importanti iniziative di seguito evidenziate.

Nel 2020 la Società, per garantire il rafforzamento del SCIGR quale fattore abilitante per il consolidamento dei processi, che traggono le proprie basi dai principi di integrità, trasparenza, legalità, sostembilità e creazione di valore, si è impegnata nello sviluppo e nel miglioramento continuo del Modello di governance e di gestione dei rischi, per garantre che sia alimeato rispetto ai principi definiti dal nuovo Codice di Corporate Governance, agli standard normativi internazionali, oltre che agli obiettivi di integrità e piena tracciabilità delle attività che rappresentano i principi cardine del Gruppo; inoltre, nell'ambito delle attività finalizzate all'evoluzione dei presidi di governance, Poste ha definito un processo integrato a livello di Gruppo che consente di rafforzare o creare sinergie operative tra i diversi presidi specialistici e di garantire una governance unitaria, anche grazie a una chiara definizione dei ruoli e delle responsabilità degli attori comvolti.

Anche nel corso del 2020 sono stati attuati molteplici interventi finalizzati al rafforzamento e alla continua evoluzione del SCIGR; in particolare, si segnalano:

  • l'aggiornamento della Linea Guida SCIGR, al fine di allinearla alle principali leading practice in materia (in particolare, alle novità introdotte dal miovo Codice di Corporate Governance), al movo assetto organizzativo della Società, nonché alle miziative infraprese in ambito ESG, in coerenza con i requisiti nomativi e di governo societano e con le Disposizioni di Vigilanza che si applicano alle attività di Bancoposta;
  • diverse iniziative in ambito ESG, tra cui nentrano la definizione del Piano Strategico ESG del Gruppo e il percorso di rafforzamento dei principi di integrità, trasparenza e legalità, anche attraverso l'adozione di un Programma di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore, nonché l'ammissione al regime di Adempimento Collaborativo ex D. Lgs n.128/2015; in tale contesto la Società ha proceduto all'adozione volontaria di una nuova Linea Guida sulla Compliance Antitrust ed ha nominato il Responsabile della Funzione Affari Regolamentari e Rapporti con le Authority in ambito CA quale Responsabile del "Programma di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" per la relativa attuazione e il monitoraggio, così come previsto dalla Linea Guda;
  • lo sviluppo e la definizione del processo di Compliance Integrata sulla base del modello disegnato nel corso del 2019;
  • Pistituzione del Comitato Sostembilità con il compito di coadiuvare il CdA nel perseguire il successo sostembrie anche attraverso il supporto nelle valutazioni e decisioni relative ai

fattori ESG, promuovendo la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali, relative alla sostemibilità nelle strategie aziendali;

  • il conferimento al Responsabile della Funzione CA, dell'incarico di Condirettore Generale con la responsabilità di supportare l'AD e DG nella generale e trasversale supervisione aziendale, svolgere un ruolo di indirizzo e coesione della compagine aziendale, e, in particolare, garantire il governo unitano delle tematiche legate al SCIGR e supportare il vertice aziendale nell'efficace implementazione e gestione dei processi di Risk Management e Compliance Integrata a livello di Gruppo, con riferimento a tutte le tipologie di rischi;
  • la previsione della Funzione Sviluppo Sostenibile, Risk e Compliance di Gruppo in ambito CA (già CA/GRG) che costituisce, attraverso il Risk Management di Gruppo e la Compliance Integrata di Gruppo, il presidio di riferimento unico per il governo e la gestione di tutti i rischi in ottica di Gruppo;
  • in ragione dell'ammissione al regime di Adempimento Collaborativo, concessa alla Società è stato istituito il ruolo del Tax Manager, attribuito al Responsabile della Funzione AFC/Fiscale, che garantirà, tra l'altro, la predisposizione della Relazione Annuale;
  • la prosecuzione della fase operativa del programma One ERP che consentirà al Gruppo Poste Italiane di dotarsi di un modello unico amministrativo-contabile e di controllo con la migrazione verso un'unica piattaforma informatica integrata; il completamento del programma è previsto entro il 2022 con l'integrazione di tutte le Controllate su un unco Sistema IT;
  • la prosecuzione del percorso di efficientamento e standardizzazione dei processi ICT a livello di Gruppo, che prevede l'accentramento dei presidi IT delle diverse Società del Gruppo, in coerenza con il modello di business adottato, fondato su una forte integrazione di asset, processi, nsorse e controlli; in tale contesto nel corso del 2020 si sono perfezionate le seguenti operazioni (i) cessione dei rami di Azienda di Poste Vita, Poste Assicura e Poste Welfare Servizi, afferenti alle attività di gestione ICT, in favore di Poste (alla Funzione Digital Experience in ambito DTO); (i) cessione del ramo d'Azienda ICT di PostePay, dedicato ai servizi di telecomunicazione e Postino Telematico, in favore di Poste;
  • · la costituzione della nuova Funzione Digital, Technology & Operations ("DTO") con l'obiettivo di (i) realizzare un ecosistema di soluzioni di prodotti e servizi minovativi e (u) semplificare la catena del valore andando nella direzione del modello di Platform Company. All'interno di DTO sono confluite le Funzioni Sistemi Informativi, Chief Operating Office e Customer Experience Transformation e, nel corso dell'anno, anche le risorse IT applicate alle attività e ai processi di supporto informatico svolti a livello territoriale dalle Funzioni Mercato Privati e PCL;

  • la conclusione del processo di accentramento delle attività di acquisto a carattere negoziale svolte sul temtorio;
  • il completamento del percorso di accentramento delle attività di back office, avviato dalla Società con l'obiettivo di garantire il miglioramento continuo della qualità dei servizi resi ai clienti, nonché l'efficacia e l'efficienza dei processi gestiti nel rispetto della normativa di settore;
  • l'avvio di importanti interventi organizzativi per l'accentramento dei processi di Risorse Umane e Organizzazione per assicurame il governo unitano, che ha visto confluire nella Funzione RUO della Capogruppo le Funzioni di RUO di Postel, SDA, Poste Air Cargo ed EGI

Inoltre, l'Organo di gestione ha posto in essere diversi presidi organizzativi utili anche in termini di rafforzamento del Sistema di Controllo Interno:

  • in data 10 giugno 2020 e 27 gennaio 2021 ha approvato l'aggiornamento del Modello Organizzativo ex D. Lgs. n. 231/2001 di Poste ("MO231");
  • in data 27 gennaio 2021 ha approvato gli aggiomamenti delle (1) Linea Guida Applicazione del D. Lgs. n. 231/2001 nel Gruppo Poste Italiane e (u) Linea Guida sul Sistema di segnalazione delle violazioni ("Whistleblowing");
  • un data 16 febbraio 2021 ha approvato l'aggiornamento della Lunea Guda SCIGR;
  • in data 24 marzo 2021 ha approvato la modifica della Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane;
  • l'aggiomamento dei Regolamenti interni dei Comitati endoconsilian, al fine di allineame i contenuti e la formulazione al Codice di Corporate Governance;
  • in data 24 settembre 2020 ha approvato i Modelli di Crisis Management per il Gruppo, di Business Continuity Management applicabile a tutti i servizi del Gruppo e di Incident Management per la gestione degli incidenti di qualsiasi natura a livello di Gruppo;
  • in data 24 settembre 2020 ha approvato la "Linea Guida di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore";
  • nel maggio 2020 è stato istituto il Comitato Sostembilità all'interno del CdA, con il compito di coadiuvarlo nel perseguire il successo sostembile relativamente ai fatton ESG, attraverso la continua integrazione delle best practice nazionali e internazionali relative alla sostembilità nelle strategie aziendali;
  • la formalizzazione di un processo di monitoraggio, sullo stato di avanzamento dei Piam di Azione, da parte della Segreteria Tecnica dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale.

Alla luce del processo di centralizzazione degli acquisti, che ha raggiunto nel 2020 un grado complessivamente elevato di consolidamento, la Funzione CA/Acquisti rappresenta oggi il centro di competenza per il Gruppo Poste ed è responsabile della gestione unitaria ed integrata dei processi di acquisto del Gruppo. In tale ambito si segnala la formalizzazione del quadro procedurale sulle attività connesse all'esecuzione e gestione dei contratti passivi stipulati dal Gruppo Poste, con l'introduzione di due nuove figure: (i) il Responsabile del Procedimento per la fase di esecuzione e gestione contrattuale e, se nominati, il Direttore d'Esecuzione, nonché ai suoi Assistenti, in caso di appalti sottoposti al Codice e (ii) il Responsabile del Contratto e, se nommati, 1 suoi Responsabili Operativi in caso di appalti esclusi.

Il Responsabile della Funzione CA/Antinciclaggio di Gruppo, nel corso dei diversi incontri tenuti con il Collegio Sindacale, ha chiarito i presidi che supportano l'adeguatezza qualitativa e quantifativa della Funzione Antinciclaggio di Gruppo e riferito sul consolidamento dell'assetto organizzativo delle strutture antiriciclaggio, a livello centrale e territoriale. Con riferimento al "Piano Attività della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo anno 2019", al 31 dicembre 2020, risultano completati il 29% degli interventi individuati nella Relazione Annuale 2019. La ripianificazione di quelli non completati, tutti di natura informatica (n. 7), su cui il Collegio richiama l'attenzione dell'organo amministrativo, è prevalentemente dovuta all'attivazione delle iniziative per la gestione della sopravvenuta emergenza sanitaria da Covid-19 ed alla complessità delle implementazioni informatiche da realizzare. In ogni caso, gli mterventi ripianificati riguardano l'efficientamento dei presidi che comunque sono garantiti da procedure in essere, già conformi al dettato nomativo vigente.

In particolare il Collegio dà atto che nel corso del 2020 è stata pubblicata la "Procedura prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo", ai sensi dall'art. 7, comma 1, lettera a) del D.lgs. 231/07, e sono state approvate le Istruzioni Operative della Funzione Antiriciclaggio di Gruppo.

Gli esiti della valutazione consolidata, svolta per l'anno 2020 dalla Funzione Antinciclaggio di Gruppo, delineano che il livello di "rischio residuo" a cui risulta esposto il Gruppo è classificabile come "basso". Tale livello è determinato dalla media ponderata delle valutazioni di rischio residuo attribuite a ciascun Soggetto Obbligato (BancoPosta, PostePay, BancoPosta Fondi SGR e Poste Vita).

Il Collegio Sindacale ha preso atto, a livello di Antiriciclaggio di Gruppo, che il volume delle "segnalazioni d'iniziativa" inoltrate nel 2020 dalla rete di Uffici Postali ("UP"), risulta sostanzialmente in linea rispetto al 2019 con una leggera flessione riconducibile al

raccomandato e vigilato sul fatto che l'Organo amministrativo mantenga costantemente sotto controllo tale area di significativo nell'ambito del periodico monitoraggio dei principali driver del piano industriale e relativa sensitivity, verficando i relativi presidi ed apprezzando il livello di rischio residuo, con specifico focus anche su base pluriennale di lungo termine.

Il Collegio Sindacale ha penodicamente incontrato l'Organismo di Vigilanza ("OdV") al fine di constatare l'attività svolta da quest'ultimo nel corso dell'esercizio 2020. Nel corso degli incontri è emerso che il presidio di Gruppo in ambito 231 è stato consolidato anche mediante un coordinamento funzionale svolto dalle competenti strutture, con l'obiettivo di uniformare l'approccio generale in ottica 231. Nella prima parte del 2020, a valle dell'aggiornamento del Risk Assessment e della Gap Analysis 231, la Società ha avviato un progetto per un'estesa attività di aggiornamento del MO 231 di Poste Italiane, che ha portato all'approvazione del nuovo MO 231 nel mese di giugno 2020.

Nell'ambito dell'aggiornamento del citato MO 231, tra le principali modifiche apportate alla Parte Generale si segnala che:

  • l'ambito del SCIGR di Poste Italiane è stato integrato con i muovi riferimenti al "Processo di Compliance Integrata" e al "Programma di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore" implementati in ambito aziendale;
  • nel paragrafo relativo alla "Segnalazione delle violazioni (Whistleblowing)", è stato rivisto il tema dei flussi informativi tra Comitato Whistleblowing e OdV, in ottica anche di una maggiore focalizzazione del ruolo dell'Organismo medesimo in matena.

Quanto alla Parte Speciale si segnala, invece, l'aggiornamento/integrazione dei reati nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (anche "PA"), dei delitti informatici e dei reati tributari e l'inserimento dei reati di contrabbando.

L'OdV, nel monitorare le aree di rischio rilevanti, ha verificato che la Società ha mantenuto un elevato livello di attenzione e presidio sulla gestione dell'emergenza sanitaria da Covid-19 m ambito aziendale; in tale contesto l'OdV ha acquisito le risultanze dell'audit condotto dalla Funzione Controllo interno, che hanno evidenziato una valutazione positiva delle tematche di prevenzione, constatando la dispombilità di strumenti di supporto e prevenzione e di istruzioni gestionali, informative e di formazione. Con riferimento all'adozione del MO 231 nel Gruppo, ad ottobre 2020, le controllate risultano aver completato l'aggiomamento dei propri MO 231 sulla base delle novità introdotte a seguito dell'aggiornamento del MO 231 di Poste (giugno 2020), mentre sono in corso delle analisi volte a verificare l'opportunità dell'adozione del MO 231 presso le Società di nuova acquisizione quali Sennder Italia S.r.l. e MLK Delivernes S.p.A., Nella seconda parte del 2020, è stato avvato un progetto per l'ulteriore adeguamento del MO

231 di Poste, in ottica di integrare ulteriori novità nomative, conclusosi con l'approvazione, in data 27 gennaio 2021, del nuovo MO 231di Poste che ha sostituito quello approvato il 10 giugno 2020.

Nel delineato contesto, il sistema informatico dedicato (GRC-RSA Archer) - di cui si è già parlato in precedenza- è stato progressivamente alimentato sulla base delle evidenze emerse dal monitoraggio dell'attività di Risk Assessment e Gap Analysis 231; a fine 2020 risultavano individuati n. 387 rischi 231, da aggiungersi agli ulteriori n. 99 relativi allo specifico ambito della Tutela della Salute e Sicurezza del Lavoro e della Tutela dell'Ambiente. Inoltre, sul sistema, sono stati censiti e valorizzati circa 800 strumenti di controllo che rilevano ai fini del MO 231, quali Policy, Linee Guida, Procedure, ecc. identificati dalle funzioni aziendali a presidio dei nschi individuati in sede di Risk Assessment.

Si segnala altresì che in data 27 gennaio 2021 il CdA ha approvato la muova versione della Linea Guida 231 di Gruppo, ai fini dell'allimeamento di alcune previsioni della Luca Guda alle ultime evoluzioni del Modello 231 di Poste; nella linea Guida, moltre, con nfenmento ai cnteri di individuazione degli OdV delle Società del Gruppo, è stato previsto che, dei tre componenti, almeno due di essi siano esterm alla Società, introducendo così la possibilità che tutti e tre 1 componenti possano essere esterni.

In sintesi, alla luce dell'attività complessivamente svolta dal Collegio Sindacale, considerati:

  • V la struttura organizzativa del Gruppo Poste in generale e del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico;
  • v il complesso di procedure esistenti ed i continui aggiornamenti delle stesse;
  • v gli esifi delle attività di verifica e valutazione pervenuti al Collegio Sindacale sia dalla Funzione Controllo Interno che Revisione Interna di Bancoposta;
  • v gli esiti delle attività di ispezione svolti dalle diverse Autorità di Vigilanza;
  • v gli esiti di valutazione rappresentati nel corso dell'anno dalle altre funzioni aziendali di controllo previste dal SCIGR;
  • v gli elementi informativi assunti nella partecipazione del Collegio Sindacale al Consiglio d'Amministrazione ed ai Comitati endoconsilian;
  • V lo scambio di informazioni con il Revisore Legale, il Data Protection Officer e l'Organismo di Vigilanza 231/2001;
  • V le principali evoluzioni del SCIGR ed in particolare delle iniziative di rafforzamento dello stesso;

  • v i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte delle attività svolte e dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalla Funzione Controllo Interno di Poste Italiane;
  • v i controlli compensativi e le azioni migliorative implementate e/o in corso di realizzazione a fronte dei rilievi relativi al SCIGR evidenziati dalle funzioni di Revisione Interna BancoPosta e dalle funzioni di Audit delle Società del Gruppo;
  • v gli ultenori eventi con potenziali impatti sul SCIGR, comprese le iniziative progettuali aziendali in specifici ambiti operativi, realizzate o in corso di progressiva implementazione;
  • V le evidenze derivanti dalla gestione del Sistema di Segnalazione Whistleblowing,

il Collegio Sindacale non ha rilevato situazioni o elementi critici che possano far rifenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno di Poste Italiane nel suo complesso e del Patrimonio Separato BancoPosta nello specifico.

14. Osservazioni sull'adeguatezza del sistema amministrativo - contabile e sull'affidabilità di questo a rappresentare correttamente i fatti di gestione.

Il Collegio Sindacale ha acquisito conoscenza e vigilato, per quanto di sua competenza, sull'adeguatezza dell'assetto amministrativo-contabile della Società nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, sull'efficacia del Sistema di Controllo Interno e gestione dei rischi e sul processo di informativa finanziaria, mediante: (i) la raccolta di informazioni dai responsabili delle diverse funzioni, dalla Società di revisione legale e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari; (ii) l'esame della Relazione annuale del Dirigente Preposto sul Sistema di Controllo Interno per la redazione dei documenti contabili e societan; (iii) la partecipazione ai lavon del Comitato Controllo e Rischi, del Comitato Sostembilità e del Comitato Parti Correlate e Soggetti Collegati; (iv) l'esame degli esiti delle attività svolte dalla Funzione Controllo Interno di Poste e Revisione Interna di BancoPosta; (v) l'esame della proposta di Piano di Audit 2021 sia della Funzione di Controllo Interno di Poste che di Revisione Interna di BancoPosta; (vi) l'esame dei rapporti della Funzione di Controllo Interno di Poste e Revisione Interna di BancoPosta; (vii) le informative in merito alle notizie e notifiche di ispezioni e procedimenti da parte di organi ed autorità, anche indipendenti, dello Stato italiano o della Comunità Europea, per il cui dettaglio si rinvia all'informativa contenuta al paragrafo "Principali rapporti con le Autorità" delle note al Bilancio.

A completamento di quanto rilevato nel precedente esercizio, a seguito delle attività di rafforzamento del sistema di controllo intemo e gestione dei rischi, il Collegio Sindacale

segnala che la Società, così come nel precedente esercizio, ha effettuato alcune ulteriori importanti attività di analisi e lavorazione di alcune partite contabili pregresse del BancoPosta con importanti effetti positivi a conto economico. Al fine di irrobustire i processi di rilevazione di queste partite contabili del BancoPosta, sono state adottate mizzative che hamo determinato la progressiva implementazione di presidi nella Governance e nella gestione dei rischi operativi e procedurali nonché tecnologici, grazie ad una maggiore automazione dei processi, integrazione tra sistemi gestionali e contabili, e dematerializzazione dei contratti e delle transazioni. Le attività hanno riguardato anche l'accuratezza e la tempestività della lavorazione delle c.d. "partite sospese BancoPosta", ovvero movimenti non immediatamente attribubli a specifiche forme tecniche che possono rappresentare delle situazioni creditorie per Poste Italiane (tra cui conti correnti postali di servizio, partite da acclarare, c/c in rosso).

Il Collegio ha inoltre preso atto delle Attestazioni, datate 24 marzo 2021, sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, ai sensi dell'art. 154-bis, comma 5, del D. Lgs n. 58/1998 e dell'art. 81-ter del Regolamento Consob 14 maggio 1999, n. 11971, con le quali l'Amministratore Delegato ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari attestano, tra l'altro, che il bilancio d'esercizio ed il bilancio consolidato:

  • v sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili e riconosciuti nella Comunità Europea, ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002;
  • v cornspondono alle nsultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • V sono idonei a fomire una rappresentazione verifiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto attestano altresi, che la Relazione sulla Gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.

15. Osservazioni sull'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle Società Controllate ai sensi dell'art. 114, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998.

Il Collegio ha riscontrato anche nell'anno 2020, a mezzo di specifico incontro, l'adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle sue Controllate, ai sensi dell'art. 114, comma 2, del Testo Unico della Finanza, a valle dell'aggiomamento della "Linea Guida Gestione e Comunicazione al Pubblico delle Informazioni Privilegiate e Temuta e Aggiornamento dei

Relativi Registri" approvata dal CdA il 22 giugno 2017, revisionata il 2 ottobre 2018 e da ultimo aggiornata il 30 luglio 2020.

Detta Linea Guida e la "Linea Guida Internal Dealing", anch'essa approvata dal CdA il 22 giugno 2017, revisionata il 2 ottobre 2018 ed aggiornata il 30 luglio 2020, risultano essere conformi alle novità introdotte nell'ordinamento nazionale a partire da luglio 2016 in ottemperanza al recepimento del Regolamento (UE) n. 596/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 aprile 2014 relativo agli abusi di mercato, nonché alle indicazioni contenute nelle Linee Guida Consob in materia.

La Funzione CA/Affari Societan ha proceduto alla revisione delle citate Linee Guida sulla scorta delle ultime evoluzioni normative e delle best practice di settore e, in detto contesto, il principale elemento di novità è stata l'adozione del "Registro Informazioni Rilevanti" (RIL), che rappresenta un ulteriore istituto di tutela rispetto al Registro Insider.

Inoltre, il Collegio Sindacale ha incontrato periodicamente i Collegi Sindacali delle principali Società Controllate del Gruppo al fine anche di verificare la corretta esecuzione delle disposizioni impartite dalla Capogruppo.

16.Attività di vigilanza sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati ed osservazioni sugli eventuali aspetti rilevanti emersi nel corso delle riunioni tenutesi con i revisori ai sensi dell'art. 150. Comma 2. del D. Lgs. n. 58/1998.

Il Collegio ha promosso un'efficace e tempestiva comunicazione con la Società di revisione, al fine del reciproco scambio di informazioni utili per lo svolgimento dei nspettivi compiti, ai sensi dell'art. 150, comma 3, del D. Lgs. n. 58/1998 (TUF) ed in linea con il Richiamo di Attenzione n. 1 emesso da CONSOB il 16 febbraio 2021; la Società di revisione legale non la evidenziato atti o fatti ritenuti censurabili ne irregolarità che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998 (TUF).

La Società di revisione legale ha rilasciato, in data 1º aprile 2021, la Relazione aggiuntiva ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n.537/2014, di cui è parte integrante la conferma annuale di indipendenza. Il Revisore non ha ntenuto di emettere alcuna lettera di suggenmenti al management aziendale fermo restando che alcuni punti di miglioramento sono contenuti all'intemo della Relazione ex art. 11 del Regolamento UE 537/2014. In merito a detti punti il Collegio Sindacale ne raccomanda agli amministratori la valutazione ai fini di una successiva implementazione. Il Piano di revisione 2020 è stato oggetto di illustrazione da parte della Società di revisione al Collegio in uno specifico incontro.

Non sono state segnalate dal revisore informazioni su eventi o circostanze identificati nel corso della revisione che possano far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società o del

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dell'indipendenza dei propri componenti, il Collegio ha verificato la sussistenza dei relativi requisiti, contemplati nel Testo Unico della Finanza e nel Codice di Corporate Governance, tenendo anche conto degli esiti degli accertamenti effettuati dalla Società in mento agli eventuali rapporti e/o relazioni di natura economico/finanziana in essere con le Società del Gruppo Poste.

Ai sensi del Codice di Autodisciplina il Collegio Sindacale è stato altresì sentito nel corso dell'esercizio 2020, anche per tramite del Comitato Controllo e Rischi, in merito alle seguenti attività:

  • approvazione del piano MBO per il Responsabile della Funzione di Internal Audit;
  • definizione del Piano di Audit;
  • valutazione dei risultati esposti dal Revisore legale nella lettera di suggerimenti e relazione sulle questioni fondamentali al bilancio d'esercizio 2020;
  • valutazione del corretto utilizzo dei principi contabili e loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • 11 Risk Appetite Framework di Gruppo per l'anno 2021;
  • aggiornamento della Linea Guida per la definizione ed il monitoraggio del "Risk Appetite Framework" del Gruppo Poste Italiane;
  • nomina da parte del CdA con decorrenza 30 luglio 2020 di un nuovo Responsabile di Gruppo delle segnalazioni di operazioni sospette;
  • impairment test sulla CGU Mail Parcel & Distribution.

18.Processo di Autovalutazione dell'Organo di controllo

In ultimo, in ossequio alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia e della norma Q.1.1. "Autovalutazione del Collegio Sindacale" inserita a maggio 2019 nelle Norme di Comportamento, nonché in linea con l'art. 25.1 dello Statuto della Società e il "Regolamento del processo di autovalutazione del Collegio Sindacale di Poste Italiane S.p.A.", approvato dal medesimo Collegio il 30 gennaio 2020, il Collegio Sindacale ha svolto nei mesi di gennaio, febbraio e marzo 2021 la ventica di Autovalutazione sulla propria adeguatezza in termin di poteri, funzionamento e composizione, con rifenmento all'esercizio 2020. Il processo di Autovalutazione, a differenza dello scorso esercizio, è stato condotto senza l'ausilio di un consulente esterno.

Le nsultanze delle risposte ai questionari confermano, anche per il secondo anno di mandato, un'Autovalutazione pienamente positiva del Collegio Sindacale, in termini di profili qualiquantitativi ed efficace funzionamento, grazie a chian equilibri operativi e sintonia delle

modalità di dialogo/interazione tra i membri che, in alcuni casi, offrono spunti per ulteriori miglioramenti.

Il processo di Autovalutazione formsce un quadro complessivo del Collegio molto positivo in temmi di adeguatezza della composizione, indipendenza, fiuzzonamento, esercizio dei poten, clima interno, ruolo del Presidente del Collegio, verbalizzazioni, supporto della competente segreteria. Inoltre, emerge una valutazione pienamente positiva per quanto conceme il dettaglio delle attività di vigilanza, espressamente richiamate ai fini della Autovalutazione ai sensi della Circolare n. 285/2013 di Banca d'Italia. Come già in passato, è emerso che la remunerazione prevista per l'Organo di Controllo non appare pienamente coerente con i numerosi impegui e le responsabilità conseguenti alla carica.

Inoltre, dalla valutazione comune dei componenti del Collegio emerge un quadro molto positivo dei rapporti tra il Collegio Sindacale e le principali fiuzioni di controllo aziendale e del BancoPosta (compliance, risk management, controllo interno, revisione interna), così come di quelli con il responsabile Antiriciaggio, il Dingente Preposto, la Società di Revisione e l'Organismo di Vigilanza.

Gli esiti dell'autovalutazione condotta sono trasmessi al Consiglio di Amministrazione che li rende noti nell'ambito della Relazione sul Governo Societario.

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C) Vigilanza sul Patrimonio BancoPosta

Il Collegio Sindacale ha vigilato sul Patrimonio BancoPosta ai sensi:

  • del DPR n. 144/2001 "Regolamento recante norme sui servizi di bancoposta", delle norme del Testo Unico Bancario e del Testo Unico della Finanza ivi nchiamate e, delle disposizioni attuative previste per le banche, ritenute applicabili a BancoPosta dalle competenti Autonità, nonché ai sensi del Regolamento del Patrimonio BancoPosta deliberato dall'Assemblea degli Azionisti del 14 aprile 2011, modificato dall'Assemblea straordinana del 31 luglio 2015 e successivamente aggiornato con Delibera del CdA del 25 gennaio 2018. Nel rispetto di quanto previsto dal Regolamento, il Collegio Sindacale ha esaminato separatamente le tematiche specifiche del Patrimonio BancoPosta, dandone evidenza nelle verbalizzazioni delle proprie sedute;
  • delle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia del 27 maggio 2014 e più in generale ai sensi della Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 s.m.1.

Con riferimento alle attività estemalizzate, il Collegio ha preso atto del rinnovo dell'Accordo di Service sui prodotti di pagamento emessi da BancoPosta verso PostePay, scaduto il 31 dicembre 2019, che definisce modalità operative, KPI e responsabilità, anche patrimoniale, dell'IMEL in relazione al corretto svolgimento delle attività, nonché i relativi comspettivi e ha durata di 3 anni.

Il Collegio è stato informato della lettera ricevuta da Banca d'Italia in data 31 dicembre 2019 relativa alla richiesta di approfondimenti a seguito della comunicazione inviata da Poste sugli incidenti operativi che hanno interessato le App mobili di BancoPosta e PostePay.

Il Collegio ha esaminato la Relazione di Audit della Funzione Revisione Interna BancoPosta, contenente un'analisi delle cause degli incidenti, l'indicazione degli interventi correttivi individuati e le relative tempistiche di completamento, che è stata inviata all'Autorità di Vigilanza il 31 marzo 2020.

Sempre in tema di incidenti operativi, il Collegio Sindacale ha mantenuto una costante attenzione su quelli avvenuti nel corso del 2020, invitando la Società a dare priorità ad interventi preventivi al fine di evitare il verficarsi di tali eventi. Recentemente il Collegio, nel corso di una riunione congiunta con il Comitato Controllo e Rischi nel mese di marzo 2021, ha approfondito il tema degli incidenti operativi informatici e ha preso atto che nel 2020 sono state analızzate cırca 70 comuncazioni di anomalie/disservizi. Gran parte degli stessi hanno richesto un coordinamento del Comitato Continuità Operativa Servizi Finanzian ("CCOSF") e del Team di Valutazione per la corretta classificazione dell'incidente e per la gestione del suo impatto sulla clientela. Il Collegio, ha preso atto che, in conformità con quanto richiesto dall'Organo di Vigilanza, 7 sono stati gli incidenti classificati come gravi, ma solo uno, avvenuto il 15 dicembre 2020 - che ha causato 570 minuti di disservizio per l'indisponibilità dei Canali Digitali App BP e PP e relativo web - è stato oggetto di comunicazione a Banca d'Italia. Gli altri 6 incidenti, seppur importanti, non hanno avuto grandi impatti sulla produzione e solo marginali sulla clientela. La Società ha avviato molti interventi in detto ambito e tra i principali inferventi realizzati nel corso del 2020 si segnalano: (1) il proseguimento delle attività di lavoro del progetto BCM di Gruppo e del filascio delle relative procedure attuative, (ii) l'aggiornamento di tutte le Business Impact Analysis (nella modalità «end-to-end») relativamente a tutti 1 processi di rilievo, (iii) la possibilità di adottare, entro il 2021, un sito secondario di recovery in caso di indisponibilità dell'attuale sito di recovery, (iv) il proseguimento dell'adeguamento dell'infrastruttura tecnologica a supporto della continutà dei servizi finanzian e l'insermento di ulteriori applicativi in ambito Disaster Recovery e (v) l'aggiornamento delle Procedure Operative di Emergenza ("POE"). Infine, in riferimento al Programma "Data Center

8, del Regolamento del Patrimonio BancoPosta - al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel Bilancio al 31 dicembre 2020 della Società.

Il Rendiconto BancoPosta è redatto secondo gli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea e in coerenza con quanto previsto dal sesto aggiornamento della Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 - "Il bilancio bancario: schemi e regole di compi lazione" ed è elaborato ai sensi delle disposizioni previste dall'art. 2447 septies comma 2 del Codice Civile.

In relazione al contenuto e alle finalità dell'incanco, sul Rendiconto BancoPosta il Revisore ha effettuato un esame limitato sulla base di quanto previsto dal principio ISAE 3000 revised Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Information ("ISAE 3000 Revised) ed ha pianificato e svolto procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato volto ad accertare che il Rendiconto BancoPosta non contenga errori significativi. All'esito delle attività, la Deloitte, in data 1º aprile 2021, ha emesso la Relazione di Revisione sul Rendiconto BancoPosta senza rilievi.

Per quanto concerne l'attività di vigilanza sul processo di informativa finanziaria del Patrimonio BancoPosta si rinvia alle osservazioni e raccomandazioni di cui al paragrafo 4 della presente Relazione, per quanto di competenza di detto Patrimonio Separato.

2. Attività di Vigilanza dell'Organo di controllo su BancoPosta ed Ispezioni delle Autorità di Vigilanza.

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha vigilato, anche con riferimento al rispetto delle Disposizioni di Vigilanza di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 ed in stretto raccordo con il Comitato Remunerazione, sulla corretta applicazione delle regole relative alla remunerazione dei responsabili delle funzioni aziendali di controllo. Il Collegio aveva in proposito espresso l'osservazione che l'adeguatezza di tale remunerazione fosse oggetto di ulteriori analisi da parte della Funzione Risorse Umane ("RUO") anche previo benchmark presso entità similari. Il Collegio, a tale riguardo, nel corso di un incontro con il Responsabile della Funzione RUO, tenutosi nel mese di aprile 2021, ha ricevuto il documento "Benchmark retributivo delle Funzioni di Controllo di BancoPosta" finalizzato a fomire l'analisi retributiva delle funzioni di Controllo di Controllo di BancoPosta e il loro posizionamento competitivo, per singola componente retributiva, rispetto al Peer-Group selezionato di banche e società assicurative italiane. All'estto dell'incontro, il Collegio ha preso atto che le Funzioni di Controllo BancoPosta si collocano complessivamente sotto la mediana di mercato per tutti i livelli retributivi dei pacchetti analizzati nonché delle iniziative che la Società intende porre in

complessivamente adeguato e in progressivo consolidamento, in linea con l'evoluzione che ha interessato e sta interessando la Controllata. Il Collegio ha altresi preso atto che sono stati monitorati gli effetti derivanti dall'emergenza sanitaria da Covid-19 sulla SGR, che hanno impattato, oltre l'ambito organizzativo, quelli: (i) operativi in ambito di business continuity, (ii) l'andamento dei mercati finanzian e (iii) l'andamento della raccolta. Con particolare rifermento agli impatti operativi in ambito di business continuity il monitoraggio ha riguardato la dotazione di mezzi informatici per i gestori che, in modalità smart working, devono poter continuare ad operare su mercati in mamera tempestiva, rivestendo importanza fondamentale, in tale contesto, l'operatività real time. Al riguardo, sono state fornite rassicurazioni sull'assenza di impatti sul business continuity, grazie all'infrastruttura informatica di Poste.

Altri aspetti di rilievo sono rappresentati (1) dall'attività di adeguamento normativo in tema di antinciclaggio svolto con la Funzione Antiriciclaggio di Gruppo e (i) dalle valutazioni in tema di governance societaria a seguito del nuovo Regolamento emesso da Banca d'Italia a dicembre 2019 che prevede, per gli intermedian, nuovi requisiti in temimi organizzativi e di governo societano, oltre che policy specifiche in materia di remunerazione e incentivazione del personale.

Il Collegio Sindacale raccomanda, nell'ambito degli interventi di natura informatica, di i) effettuare un ulteriore sforzo per accelerare le tempistiche di completamento dei piani di rimedio in ambito IT; ii) completare il piano degli interventi IT in ambito antiriciclaggio al fine di recuperare il ritardo generato dall'emergenza Covid-19.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito del continuo confronto con il Responsabile della Funzione Controllo Interno ha preso atto che le attività di venfica svolte nel corso del 2020, tenuto conto anche delle diverse miziative di rafforzamento adottate nel corso dell'anno in tema di business, organizzazione e controllo, hanno confermato una valutazione di complessiva adeguatezza del sistema dei controlli della SGR, in progressivo consolidamento.

Tali verifiche hanno interessato prevalentemente gli ambiti relativi alla gestione dei servizi di investimento, alla gestione della Compliance in ambito Antinciclaggio, alla gestione dell'Information Technology e alla gestione delle richieste di successione per i prodotti della SGR

Il Collegio è stato anche informato di tutti gli accadimenti significativi che hanno interessato gli assetti di governance e del sistema di controllo della SGR e tra questi, in particolare, che in data 26 febbraio 2020 è stato avviato un accertamento ispettivo ordinario da parte di Banca d'Italia, finalizzato a verificare il corretto adeguamento, nell'ambito della SGR, alle normative negli ultimi due anni che è stato poi interrotto, per i vincoli indotti dall'emergenza sanitaria in

atto, in data 22 maggio 2020 senza emissione di un rapporto ispettivo. Il team ispettivo per le vie brevi ha comunicato che è emersa una valutazione complessivamente favorevole; sono state altresì comunicate alcune aree di miglioramento per le quali la SGR ha predisposto un Piano di Azione la cui attuazione è periodicamente monitorata. Inoltre, nei mesi di luglio e novembre 2020, la SGR ha esternalizzato alle competenti fiuzzioni di Poste i processi (i) di acquisto di beni e servizi e (ii) di gestione delle richieste di successione della clientela.

> Osservazioni inerenti al sistema di controllo interno di BancoPosta.

Il sistema dei controlli interni del BancoPosta si fonda su:

  • Organi e Funzioni di Controllo, coinvolgendo, ciascuno per le rispettive competenze, il Consiglio di Amministrazione, il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato Sostenibilità, il Responsabile BancoPosta, il Collegio Sindacale, nonché le Funzioni aziendali con specifici compiti al riguardo;
  • flussi informativi e modalità di coordinamento tra i soggetti comvolti nel sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi;
  • meccamismi di Governance.

Per quanto concerne i meccanismi di Governance, nel corso dell'esercizio 2020 e fino alla data odiema, il Consiglio di Amministrazione ha approvato diversi regolamenti e linee guida volti a rafforzare l'adeguatezza del disegno e della effettiva operatività del sistema complessivo dei controlli interni afferente al Patrimonio BancoPosta:

  • Aggiornamento della "Linea Guida per la definizione ed il monitoraggio del Risk Appetite Framework del Gruppo Poste Italiane" Linea Guida per la definizione del Risk Appetite Framework ("RAF") e la valutazione delle Operazioni di Maggior Rilievo";
  • Aggiornamento della "Linea Guida Gestione Finanziaria di Poste Italiane";
  • Aggiornamento del "Regolamento Organizzativo e di funzionamento BancoPosta";
  • Aggiornamento del "Regolamento del Processo di Affidamento e di Estemalizzazione del Patrimonio BancoPosta" e della "Linea Guida Product Governance dei prodotti di investimento, assicurativi e bancari"; Aggiornamento delle "Linee Guida sulle Politiche di Remunerazione e Incentivazione del Patrimonio BancoPosta";
  • Aggiornamento della "Linea Guida Identificazione del Personale più Rilevante riferito al Patrimonio BancoPosta";
  • Aggiornamento "Documento di indinzzo strategico ICT"-"Vision 2022 IT Strategy";
  • "Documento di indirizzo strategico ICT" Digital, Technology & Operation;

  • approvazione della Politica per la Gestione della Crisi e della Continutà Operativa di Gruppo: "Linea Guida Gestione Eventi e Incidenti di Gruppo" e "Linea Guida Gestione delle Crisi e della Continutà Operativa di Gruppo";
  • aggiomamento della "Linea Guida Governo e Gestione del Rischio Tasso d'Interesse sul Portafoglio Bancario - Patrimonio BancoPosta";
  • Modello Organizzativo ICT Poste Italiane;
  • Rapporto Sintetico su Adeguatezza e Costi ICT BancoPosta -Anno 2019;
  • Linea Guida Fair Value Policy Principi Generali;
  • Linea Guida di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore;
  • Linea Guida Vendita a Distanza con registrazione telefonica.

* Adeguatezza delle Funzioni di Controllo e Piani di Attività

Il Collegio Sindacale ha ricevuto penodiche informazioni dalle Funzioni di Controllo BancoPosta ed esaminato periodicamente i Tableau de Bord trimestrali, nonché effettuato un approfondimento sugli esiti delle attività di venfica complessivamente svolte nel 2020.

Il Collegio ha incontrato periodicamente, e su base sistematica, la Funzione di Controllo Interno (c.d. "Revisione Interna") di BancoPosta, che nel corso del 2020 ha condotto 23 interventi di audit, in luogo dei 22 previsti nel Piano di Audit annuale, oltre agli audit demandati alla Funzione Controllo Interno e a quelli relativi ai processi amministrativo contabili ex L. n. 262/05. La Funzione Revisione Interna BancoPosta, all'esito delle attività svolte sugli ambiti di business e di supporto, ha confermato, in sintesi, che nell'anno 2020 si rileva un Sistema di Controllo Interno complessivamente adeguato e affidabile con l'individuazione di alcune aree di miglioramento.

In particolare, da tale sintesi emerge che nel corso del 2020 è proseguito il processo di rafforzamento dell'assetto organizzativo e della Governance del Patrimonio BancoPosta e si segnala:

  • la costituzione della nuova Funzione Digital, Technology & Operations con l'obiettivo di realizzare soluzioni di prodotti e servizi innovativi per massimizzare la soddisfazione dei clienti e nel contempo rispondere rapidamente ed efficacemente ai bisogni di business;
  • lo sviluppo di un modello di presidio della clientela imprese e PA, attraverso l'attribuzione della responsabilità commerciale alla forza vendita specialistica afferente alla Funzione Mercato Imprese e Pubblica Amministrazione;
  • il rafforzamento della composizione delle sezioni "Prodotti" e "Investimenti Finanziari" del Comitato Servizi Finanziari e Assicurativi ("SFA");

  • la costituzione del Comitato Rete Uffici Postali, con l'obiettivo di garantire la massima integrazione sulle tematiche relative all'evoluzione del piano degli Uffici Postali in ottica di valorizzazione della capillarità terntoriale e di ottimizzazione del presidio commerciale;
  • il rafforzamento delle politiche aziendali di governo mediante approvazione, in CdA, delle nuove Linea Guida di Product Governance di prodotti di investimento assicurativi e bancari, del Regolamento del Processo di Affidamento e di Estemalizzazione del Patrimonio BancoPosta, della Linea Guida di Compliance per la tutela della concorrenza e del consumatore, delle Linee Guida Applicazione del D. Lgs. n. 231/2001 nel Gruppo Poste Italiane, delle Linee Guida Sistema di segnalazione delle violazioni ("Whistleblowing") di Gruppo, delle Linea Guida Gestione delle Crisi e della Continutà Operativa di Gruppo" nonché di importanti documenti sul governo dei sistemi informativi;
  • il completamento del processo di centralizzazione dei presidi HR nella Funzione Risorse Umane e Organizzazione, che diviene presidio di riferimento unico di Gruppo;
  • l'adozione, a partire dal marzo 2020, di un nuovo modello di lavoro di "smart working", attivato nell'ambito delle miziative assunte dalla Società per garantire la prevenzione ed il contenimento della diffusione del Covid-19.

Il Collegio Sindacale ha altresì preso atto che, relativamente alle attività affidate, sono stati aggiomati nel corso dell'anno i Disciplinari Esecutivi, giunti alla loro naturale scadenza il 31 dicembre 2020. In occasione del rimovo, per il biennio 2021-2022, nsultano recepite le osservazioni pervenute dall'Autorità di Vigilanza e le raccomandazioni emerse a seguito delle attività di audit, alcune delle quali in corso di completamento nel 2021.

Nel 2020 sono proseguiti (1) le attività di consolidamento del presidio e monitoraggio sulle funzioni affidate ed esternalizzate, con particolare riguardo al contratto in service con PostePay, nonchè (u) il processo di rafforzamento dei flussi informativi tra BancoPosta, le funzoni affidatarie e le Società del Gruppo.

Il Collegio Sindacale ha preso atto che le attività di audit svolte dalla Funzione Revisione Interna sulla base del "Piano di Audit 2020", approvato dal CdA il 5 marzo 2020, sono state puntualmente condotte e completate nel rispetto del citato Piano. Inoltre, il Collegio, nell'incontro con il Responsabile di Revisione Interna, ha esaminato il Piano Audit amnuale 2021 e pluriennale 2021-2023 nel corso di un'apposita niunone che è stato successivamente approvato dal CdA il 16 febbra10 2021.

Il Collegio Sindacale, come già illustrato, è stato informato (i) degli interventi correttivi svolti da BancoPosta a seguito dell'ispezione di Banca d'Italia del 2017, (ii) del Piano di inferventi

  • · supporto alla Funzione Antiriciaggio di Gruppo nell'analisi delle situazioni a maggior rischio per la predisposizione di nuovi presidi di mitigazione;
  • · rendicontazione delle attività esternalizzate attraverso il monitoraggio dei KPI;
  • · integrazione del Piano dei controlli di II livello su operatività nitenute a maggior rischio;
  • · supporto alle funzioni di business in fase di lancio di nuovi prodotti; in particolare nel corso del 2020, sono state svolte attività propedeutiche per il lancio di nuovi prodotti in risposta alle miziative di supporto al reddito intraprese nell'anno quali: anticipo cassa integrazione, finanziamenti alle imprese garantiti dallo Stato, Progetto Ecobonus;
  • · redazione di Protocolli Operativi Antinciclaggio (POA) nell'ambito degli accordi di distribuzione di prodotti di Società partner destinatane della normativa antinciclaggio;
  • · monitoraggio e aggiornamento delle due diligence sugli intermediari finanzian esteri con rapporti con BancoPosta;
  • · partecipazione a gruppi di lavoro impegnati nello studio di fattibilità per la realizzazione di specifici presidi antinciclaggio su prodotti/servizi ritenuti a maggior rischio (bollettino, vaglia e contante).

Inoltre nel 2020 è stata (i) pubblicata la Procedura Prevenzione del riciclaggio e finanziamento del terrorismo BancoPosta e il Manuale Operativo della Funzione BancoPosta ed è stato (11) aggiornato il Disciplinare Operativo Antinciclaggio, con integrazione di movi e specifici KPI in ambito Adeguata Verifica, Flusso S.AR.A. e Comunicazioni Oggettive, e infine Accertamenti Giudiziani. Nel corso del 2021 è prevista la pubblicazione della Procedura Antiriciclaggio BancoPosta volta a disciplinare i processi in materia di antinciclaggio ed antiterrorismo e a definire dettagliatamente responsabilità, compiti e modalità operative nella gestione del nschio di nciclaggio, declinando, nel contempo, le scelte contenute nella Linea Guida Antiriciclaggio di BancoPosta.

Da ultimo, nel corso del 2021 si prevede un consolidamento dell'attività connessa ai controlli di secondo livello e la collaborazione alla predisposizione di specifici presidi in ambito contante e vaglia.

Si segnala che ad inizio 2021 la Funzione Risk Management ha provveduto ad effettuare l'esercizio di Autovalutazione del Rischio di nciclaggio e di finanziamento del terrorismo per BancoPosta per l'anno 2020, da presentare al CdA all'interno della Relazione Annuale Antiriciclaggio e dall'attività stavolta, in linea con lo scorso anno, è emerso un valore di rischio residuo "Basso". Si evidenzia che come esposto in sede di relazione annuale dalla competente Funzione Antinciclaggio di Gruppo, pur in presenza di un rischio merente "Medio Basso" derivante principalmente da elementi quali-quantitativi connessi alla elevata scala dimensionale

e alla complessita dell'attività svolta da BancoPosta, la vulnerabilità dell'assetto organizzativo e dei presidi aziendali di BancoPosta è risultata, a giudizio della fiuzzione preposta, "poco significativa", determinando pertanto un livello di rischio residuo "basso". Il Collegio Sindacale ha preso atto che il volume delle "segnalazioni d'iniziativa" inoltrate nel 2020 dalla rete di Uffici Postali, risulta sostanzialmente in linea rispetto al 2019 con una leggera flessione riconducibile al rafforzamento dei presidi di venfica rafforzata sull'operatività di Ufficio Postale (clienti a maggior rischio, contante), nonché alla minore operatività di sportello dovuta agli impatti dell'emergenza sanitaria da Covid-19. Inoltre, in ambito "Anti Money Laundering" ("AML'), in data 24 luglio 2020 si è concluso l'accertamento ispettivo avviato dall'Unità di Informazione Finanziana il 5 dicembre 2019 nei confronti di BancoPosta e PostePay, relativo alla gestione dei rischi connessi all'operatività con valute virtuali e asset digitali: l'UIF ha evidenziato alcune aree di miglioramento negli assetti preordinati alla collaborazione attiva. Al riguardo, il Collegio ha preso atto degli ambiti di miglioramento e del fatto che saranno intraprese delle azioni per implementare i suggerimenti formiti, attraverso la predisposizione di un Piano di iniziative correttive e di adeguamento.

Con nferimento al rischio di riciclaggio, la Funzione Revisione Interna BancoPosta ha confermato il consolidamento, nel 2020, del modello organizzativo per la gestione unitaria del rischio di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo a livello di Gruppo, grazie ad appositi Disciplinari/Contratti di esternalizzazione per l'affidamento di tali attività alla Funzione Antiriciclaggio di Gruppo in ambito CA. La Funzione Interna evidenzia, sulla base delle risultanze dell'attività di audit e temto conto delle azioni progettuali già attivate in sede di Comitato Antificiclaggio di Gruppo, un livello di presidio del sistema dei controlli complessivamente adeguato, con punti di attenzione relativi principalmente alla necessità di urrobustire l'architettura del modello dei controlli ex ante sull'operatuvità finanziana dei Paesi terzi ad alto rischio e sull'operatività su canale on line, nonché i presidi di monitoraggio sulla clientela PEP. Anche dalle verifiche svolte su 3 Nuclei Antiriciclaggio Territoriali, previste dal Piano di Audit di Revisione Interna BancoPosta, si è evidenziato un sistema dei controlli complessivamente positivo.

Relativamente alla Piattaforma Antinciclaggio di Gruppo (ATAT), le verifiche sull'affidabilità e sulla sicurezza dei sistemi dei controlli II a presidio della piattaforma ARAT, di supporto ai processi di gestione dell'antiriclaggio e dell'antiterrorismo, sono risultate complessivamente adeguate, con la presenza di alcune aree di miglioramento.

Passando alle attività della Fimzione Compliance di BancoPosta, nel corso della riunone di marzo 2021, il Collegio è stato informato della sintesi degli esti delle attività svolte nel 2020

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frequenza di aggiornamento più alta e conseguentemente hanno dei piani di rientro che necessitano di essere costantemente monitorati.

Infine, il Collegio Sindacale ha incontrato in varie occasioni la Funzione Risk Management che ha riferito periodicamente circa il momitoraggio e l'evoluzione dei rischi rilevanti per BancoPosta. In coerenza con il nuovo modello di gestione del rischio di nciclaggio adottato dal Gruppo, come già detto sopra, dal 2018 il Responsabile Risk Management ha assunto anche il ruolo di Responsabile Antiriciclaggio di BancoPosta e, nell'ambito della Funzione Risk Management, è stata istituita la Funzione Antinciclaggio BancoPosta.

Il Collegio Sindacale ha preso atto delle attività svolte dalla Fiuzione Risk Management nel corso dell'anno 2020 e degli interventi piamificati per l'esercizio 2021.

In particolare, nell'anno 2020, in ragione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 e delle misure governative emanate ad hoc, a partire dal lockdown avviato nel mese di marzo, in linea con le direttive aziendali, anche le attività di Risk Management sono state svolte con un ncorso massiccio allo smart working, mantenendo inalterato il servizio in termini di efficacia ed efficienza.

Il Collegio Sindacale, in accordo con la competente Funzione di BancoPosta, ha valutato nel corso dell'anno 2020, con cadenza trimestrale attraverso il Tablean de Bord della Funzione Risk Management di BancoPosta, l'andamento degli indicatori del RAF.

Sempre lo scrivente Organo di controllo ha verficato i livelli di nievanza per BancoPosta dei rischi con particolare riguardo ai rischi di alta rilevanza:

(1) alla "leva finanziana", strutturalmente superiore a quella di una banca per la composizione dell'attivo BancoPosta; il Leverage Ratio, che era stato riportato al valore obiettivo del 3% fissato nel RAF 2020 attraverso accantonamento di utili prodotti nell'esercizio 2019 per 85 min/€, nel corso dell'esercizio 2020 ha npreso un trend decrescente, per effetto della straordinaria ed inattesa crescita dei volumi di raccolta derivante dal contesto della pandemia. A fine anno, l'indicatore si è collocato al 2,6%, valore limite stabilito nel RAF, e verrà riportato al 3% nel corso del 2021, mediante un programma di rafforzamento patrimomale di BancoPosta per 300 min/E, da realizzarsi nel 2021, attraverso: a) un accantonamento di 50 min/€ degli utili prodotti nel 2020, in occasione dell'approvazione del bilancio d'esercizio; b) ultenon apporti per 250 mini € da parte di Poste, anche con modalità innovative nspetto a quelle sinora seguite. Tale adeguamento dei mezzi propri dovrebbe ridiure la rilevanza di tale categona di nischio per il 2021 e, nello scenario atteso, anche nell'orizzonte di Piano;

  • (ii) al "costo dei rischi operativi", che rappresenta la categoria più rilevante come requisiti patrimoniali e assorbimenti del "Secondo Pilastro". Le perdite registrate nel conto economico d'esercizio sono in forte riduzione rispetto al 2019 (l'incidenza sul margine di intermediazione è scesa da 96 a 20 punti base) e anche il capitale assorbito risulta in sensibile riduzione;
  • (iii) al "rischio di tasso", la cui esposizione, in termini di valore economico, si è mantenuta su livelli relativamente contenuti (mediamente inferion al 15% dei fondi propri), soprattutto grazie al sensibile incremento della raccolta in tutte le sue componenti e al basso livello dei tassi. Nonostante ciò, il rischio IRRBB continua ad essere classificato tra quelli più rilevanti in quanto, a seguito del recepimento delle Linee Guida EBA in materia, il nuovo modello di misurazione, in uso a partire dal 31 dicembre 2019, determina un livello di assorbimento patrimoniale più elevato e volatile;
  • (iv) al "rischio di spread", che non rileva per i requisiti patrimoniali, ma per le plusvalenze latenti. La seconda metà del 2020 è stata caratterizzata dalla riduzione dei rendimenti dei Titoli di Stato italiani e dello spread BTP-Bund (111 punti a fine anno), che ha fatto aumentare le plusvalenze implicite nel portafoglio iscritto in bilancio al fair value (HTCS).
  • Tra i nschi di media rilevanza, rientrano:
  • il rischio di credito/controparte: risulta in ultenore crescita nel 2020, in relazione al maggior assorbimento patrimoniale determinato dall'aumento del collateral versato alle controparti a fronte del mark to market negativo dei derivati di copertura, a sua volta riconducibile alla discesa dei tassi di interesse risk free;
  • il rischio di reputazione: rileva soprattutto per la tematica delle controversie con la clientela sui rendimenti di alcune serie di BFP, ed in particolare a quelli del 21° - 30° anno della serie Q/P, in relazione alle munerose decisioni sfavorevoli da parte dell'ABF, mentre la problematica dei Fondi Immobilian è stata chiusa grazie alle inizzative di tutela. A tale riguardo le fimzioni aziendali preposte, sentito anche il Comitato Controllo e Rischi, alla luce della giunsprudenza favorevole della Cassazione e della Corte Costituzionale, hanno ritenuto di confermare l'impostazione difensiva;
  • il rischio regolamentare: dopo il recepimento delle Linee Guida EBA sul rischio di tasso di interesse, nel corso del 2021 è prevista l'entrata in vigore delle nuove regole dettate dalla CRDV tra cui, relativamente all'operatività BancoPosta, rilevano le modifiche nel calcolo dell'esposizione al rischio di controparte, della leva finanziaria e del NSFR. Permane peraltro la strutturale esposizione di BancoPosta a variazioni delle regole prudenziali merenti i Titoli di Stato. Infine, si rileva che verranno effettuati approfondimenti e sviluppi rispetto alle tematiche ESG, coerenti con l'evoluzione del contesto normativo.

Tra i rischi di minore rilevanza vengono classificati quest'anno (i) il rischio di business (per l'equilibrato mix di ricavi ed i costi prevalentemente vanabili), (i) il rischio di coinvolgimento in fenomeni di riciclaggio o di finanziamento al terrorismo (in coerenza con gli esiti dell'autovalutazione), e (iii) il rischio di liquidità (grazie al funding stabile in quanto prevalentemente retail ed all'attivo estremamente liquido).

Al 31 dicembre 2020, tutte le metriche del RAF, a confronto con i valori obiettivo, soglia e limite fissati per l'esercizio 2020, risultano in linea con gli obiettivi fissati nel RAF, ad eccezione del Leverage Ratio, che si attesta al livello limite del 2,6% (prima del sopra citato accantonamento di utili per 50 milioni) e della sensitivity del margine di interesse (NII) ai movimenti dei tassi, che si colloca al 16,9%, oltre la soglia di tolerance del 15% ma entro il limite del 19%.

Come gia anticipato per il riequilibrio del Leverage Ratio al livello obiettivo del 3%, nella seduta del 18 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha deliberato un programma di rafforzamento patrimoniale.

Al 31 dicembre 2020, le misure di adeguatezza patrimoniale evidenziano un elevato capital ratio (CET1, pari al 17,8% in aumento rispetto al 17,5% del Q3) e mezzi propri che risultano pari a oltre il doppio degli assorbimenti patrimoniali a fronte dei rischi quantificati in temmin di capitale (free capital Pillar 2 pari al 52%).

In tale ambito si rileva la progressiva riduzione, nel corso dell'anno 2020, dell'esposizione al rischio di tasso di interesse in termini di valore economico, che a fine 2020 rappresenta 18,1% dei mezzi propri di BancoPosta, livello ampiamente compatibile con l'obiettivo del RAF.

Il budget previsto per il 2020 relativamente al programma di interventi definito a valle dell'ispezione di Banca d'Italia su rischi operativi ed informatici del 2017, pari a 4,85 mln/€, è stato interamente utilizzato, e la realizzazione dello stesso ha ormai raggiunto il 97%.

Dagli elementi informativi, nel 2020 si registra una significativa nduzione, rispetto al 2019, delle perdite per rischi operativi (53,5 mln/€ nel 2020 rispetto a 88,3 mln/€ nel 2019), dovuta principalmente a (i) una diminuzione delle frodi interne ed esterne; (u) un decremento delle perdite pari al 82,7% denvanti dalle confroversie con la clientela relative ai rendimenti dei BFP ed al mancato rispetto della normativa sulla Trasparenza dei Servizi di Investimento/MiFID.

In particolare, con riferimento alla tematica dei BFP fattispecie "21º-30º anno" (serie Q/P) per la quale la Società, non condividendo l'orientamento sfavorevole consolidato presso l'ABF, a partire dal mese di marzo 2020 ha deciso di non procedere al rimborso delle somme, il Collegio ha preso atto della posizione della Società, in attesa di venficare l'ornentamento che si andrà a consolidare presso l'Autorità Giudiziale Ordinaria, attualmente maggiormente favorevole a Poste (favorevole a Poste circa il 43% delle decisioni dal 2017 al 31 dicembre 2020, percentuale

che sale a circa il 52% tenendo in considerazione Tribunali e Corti d'Appello, con esclusione dei Giudici di Pace).

Inoltre, come detto, le perdite operative hanno registrato una riduzione per il superamento di alcuni fenomeni di attenzione quale il tema dei fondi immobilian, che ha visto concluse, con elevati tassi di adesione, le miziative di tutela della clientela. In proposito, lo scrivente Organo è stato informato che, per detta ragione, nel corso del 2020, sono stati rilasciati gli importi residui degli accantonamenti effettuati negli anni precedenti.

Il Collegio ha svolto una verifica ed un monitoraggio costante sugli effetti derivanti dall'emergenza Covid-19 in termini di rischio attuale e prospettico, anche ai fini della valutazione in termini di impatti sugli indicatori del RAF.

La Funzione Risk Management di BancoPosta, nell'ambito del processo di budget 2021, ha stimato ex ante l'impatto degli scenari sul profilo di rischio, valutato l'adeguatezza prospettica del patrimonio e individuato la propensione al rischio (RAF) coerente con gli obiettivi strategici e gli indirizzi a livello di Gruppo.

La proposta di Risk Appetite Framework per l'esercizio 2021:

  • · assume un incremento dei mezzi propri di BancoPosta per 300 mln/€, da realizzare nel corso del 2021 attraverso misure ordinarie - a partire da un accantonamento a riserva di parte degli utili prodotti da BancoPosta nel 2020, per un importo di 50 minie - e ulteriori apporti di risorse patrimoniali da parte di Poste, anche attraverso soluzioni innovative al momento allo studio e che saranno oggetto di confronto con Banca d'Italia;
  • · conferma, per quanto riguarda il rischio di tasso di interesse in termini di valore economico, un livello di esposizione strutturalmente superiore a quello medio delle banche, per le quali la normativa stabilisce delle soglie di attenzione (supervisory outlier test) al 15% e 20%, in ragione delle profonde differenze nei modelli di business e quindi nella capital allocation tra diverse categone di rischio, ma esplicita l'obiettivo di mantenere l'esposizione entro il 20% come risk appetite;
  • · evidenzia, per il rischio di tasso in termini di margine di interesse, un innalzamento dei trigger coerente con le caratteristiche del portafoglio investimenti, per circa la metà coperto da denvati di fair value hedge, che in realtà riflette l'opportunità di incremento dei ricavi nello scenario più probabile di un aumento dei tassi di interesse; conferma, per il Leverage Ratio, l'obiettivo di mantenere l'indicatore pari o superiore al 3% nell'orizzonte di piano, al fine di mantenere un ampio "buffer" di capitale in eccesso rispetto agli assorbimenti di Pillar 2, a fronte del rischio regolamentare residuo; il livello obiettivo del 3% coincide con il minimo regolamentare per le banche, in ragione delle differenze nei modelli di business che

rendono per BancoPosta meno rilevante tale livello come soglia minima di riferimento, mentre la nuova soglia di tolleranza (risk tolerance) è stata fissata al 2,7% ed il livello limite (risk capacity) al 2,5%;

· adegua i trigger relativi al funding gap (porzione del portafoglio titoli strutturalmente finanziata attraverso pronti contro termine), in coerenza con la nuova versione della Linea Guida della Gestione Finanziana, approvata dal CdA del 24 marzo 2021, per rendere possibili delle leve di funding alternative in caso di repentino (ed inatteso) calo dei volumi di raccolta in conto corrente, dopo la forte lievitazione degli stessi registrata nel 2020.

Da ultimo, il Collegio è stato informato degli esiti del Resoconto ICAAP-ILAAP/2020 predisposto dalla Funzione Risk Management e della Relazione della Revisione Interna di BancoPosta sul processo ICAAP/ILAAP 2020, presentati al Consiglio di Amministrazione nel mese di aprile 2021.

Gli esiti del processo ICAAP 2020 evidenziano che:

  • i Requisiti Patrimoniali minimi sono agevolmente rispettati sia a consuntivo 2020 che nelle previsioni 2021-2022: il CET I Rafio presenta valori ampiamente superiori al limite minimo del 10,5% e al di sopra della soglia di risk tolerance RAF del 15%, sia in condizioni attese che di stress;
  • il Pattimonio del BancoPosta risulta adeguato alla copertura degli assorbimenti su tutti i rischi rilevanti, calcolati per i rischi operativi e di tasso con i modelli interni, garantendo anche in condizioni di stress un buffer di free capital superiore al 40%, ben al di sopra della soglia di risk tolerance RAF del 19%;
  • il leverage ratio, consuntivato al 2,7% al 31 dicembre 2020 a seguito dell'accantonamento di utili per 50 mln/€, all'esito del completamento del programma di rafforzamento patrimoniale (ulteriori 250 mln/€), è stimato posizionarsi al 3,1% a fine 2021, per poi rimanere stabile nel 2022, presentando livelli attesi coerenti con l'obiettivo di mantenere l'indicatore almeno al 3%. Anche in ipotesi di stress, l'indicatore è atteso permanere su livelli compatibili con l'obiettivo del 3%. Alla luce delle analisi condotte si evidenzia come BancoPosta presenti, in esito al significativo rafforzamento dei mezzi propri realizzato negli anni tramite accantonamento di utili ed ulteriori apporti da parte di Poste, e considerando l'incremento patrimoniale di 300 min € deliberato a marzo 2021, livelli di dotazione patrimomale adeguati ai rischi assuni, misurati sia in ottica attuale che prospettica, ed anche tenendo conto di potenziali effetti avversi derivanti da scenan di stress, valutati seven ma plausibili.

Gli esiti del processo ILAAP 2020 confermano che la dotazione di liquidità di BancoPosta è robusta e ampiamente coerente con le esigenze in scenari attesi e avversi; in particolare si evidenzia:

  • un elevato livello di riserve mimme di liquidità, rappresentate prevalentemente da un portafoglio di titoli di stato assimilabili a riserve di prima linea (Counterbalancing Capacity);
  • indicatori di Liquidity Coverage Ratio (breve periodo) e Net Stable Funding Ratio (strutturale) ampiamente superiori ai minimi regolamentari del 100%. In particolare, il LCR e il NSFR anche in scenari avversi si mantengono su livelli superiori a 3 volte i minimi regolamentan;
  • sulla base delle prove di stress dell'ILAAP, sono state aggiornate, in coerenza con il RAF, le soglie dell'Early Warning Indicator (EWI) - metrica gestionale assimilabile al LCR regolamentare - per l'attivazione dei piam di remediation stabiliti nel Confingency Funding and Recovery Plan.

La Relazione della Funzione Revisione Interna BancoPosta sui processi ICAAP e ILAAP del 2020, ha evidenziato che i processi ICAAP e ILAAP sono risultati solidi, efficaci e completi in proporzione alla natura, alle dimensioni e alla complessita delle attività di BancoPosta. Il sistema di gestione dei rischi di BancoPosta, come rilevato nei precedenti esercizi, si carattenzza per una forte integrazione tra i processi ICAAP ed ILAAP, il RAF e i processi di pianificazione e budgeting. Le analisi prospettiche condotte dal Risk Management BancoPosta hanno evidenziato la sostembilità degli indicatori patrimoniali e reddituali del RAF nell'arco di piano (2021-2024). Riguardo alla Leva Finanziaria la Società ha autorizzato azioni di rafforzamento patrimoniale per garantire il raggiungimento del livello benchmark identificato dai regulators per tutta la durata del piano.

Nel corso del 2020 è entrato a regime il nuovo modello di stima del rischio di tasso di interesse nel banking book (IRRBB) coerente con le previsioni normative previste per gli intermediari di maggiori dimensioni ed elevata complessità.

Le venfiche hanno confermato Linee Guida sui rischi complete e aggiornate.

Risultano da completare gli strumenti di monitoraggio del nschio di liquidità infragiornaliero la cui realizzazione rientra nel più ampio progetto di adeguamento del sistema dei pagamenti bancan a livello europeo (inizialmente previsto per la fine del 2021, ma posticipato dalle authorities alla fine del 2022 anche a causa dell'emergenza sanitaria). Ad ulteriore mitigazione di tale rischio, è stata rinnovata la linea di liquidità committed con Cassa Depositi e Prestiti, disponibile in caso di necessità.

In conclusione, il Collegio Sindacale non ha nilevato situazioni o fatti critici che possano far ritenere non adeguato il Sistema di Controllo Interno e di gestione dei rischi del BancoPosta nel suo complesso, ancorché siano emerse situazioni che hamo richesto la piamficazione e

l'indirizzamento di specifici interventi correttivi. Il Collegio Sindacale dà infine atto della sempre rinnovata reattività e proattività del Management in ordine alla definizione e implementazione operativa delle azioni migliorative e di rimedio alle debolezze ed eventuali carenze riscontrate.

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  1. e 20. Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta ed indicazione di eventuali proposte da rappresentare all'assemblea ai sensi dell'art. 153, comma 2, del D. Lgs. n. 58/1998.

In aderenza alle disposizioni Consob, precisiamo che dall'attività svolta non sono emersi omissioni, fatti censurabili o irregolarità né elementi di inadeguatezza della stuttura organizzativa, del Sistema di Controllo Interno o del sistema amministrativo contabile che abbiano rilievo ai fini di questa relazione.

Sulla base della attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni redatte dal Revisore legale, preso atto delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, non rileva, per quanto di propna competenza, motivi ostativi all'approvazione del bilancio d'esercizio di Poste Italiane e del bilancio consolidato del Gruppo Poste al 31 dicembre 2020 e alla proposta di destinazione dell'utile di esercizio, compresa la distribuzione del dividendo formulata dal Consiglio di Amministrazione.

Roma, 22 aprile 2021

p. Il Collegio Sindacale

Il Presidente Mauro Lonardo

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma talia

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane (il "Gruppo"), costituito dallo stato patrimoniale consolidato al 31 dicembre 2020, dal prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Poste Italiane S.p.A. (la "Società") in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

I com bioles si finds a ca o pickle agent in com the consection and contribular in the (10T) | Lientrial and Primers and an one in a nominaria non internet a norminario. Pla w.delcitte.com/sbout.

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Ancora Bari Bergarno Bologna Drescia Cagliari Finerze Genova Milano Naçoli Parma Roma Torino Treviso Udiral Versona le: Via Tortona, 25- 20144 Mila

: Va Tortona, 25 - 20144 Milano | Copitale Sociale: [ uro 20.381.20,00 Lv.
de/l'agistro delle Imprese di Miano Morza Brianza Lodi n. 03048560166 - R.E.A.n. M-1720209 | Parti

De oitte.

Stimo del volore recoperabile del segmento di business "Corrispondinza, Pacchi e Distribuzione"

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

Gli attivi del Gruppo risultano essere in parte oggetto di attribuzione alla "Unità generatrice di flussi di cassa" (Gash Generating Unit - "GBU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" caratterizzato dal perdurare di risultati economici negativi e dal declino del mercato postate in cui il Gruppo Poste Italiane opera, ulteriormente aggravato dall'attuale scenario macroeconomico e dagli effetti dell'emergenza sanitaria connessa alla pandemia COVID-19. Ai sensi del principio contabile IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", sulla base delle previsioni economiche del Piano Industriale di Gruppo "2024 Sustain & Innovate" per il periodo 2021 - 2024 (il "Piano Industriale") approvato dal Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2021, la OGU "Gorrispondenza, Pacchi e Distribuzione" è stata oggetto di verifica della tenuta del valore contabile degli attivi ad essa attribuiti mediante il confronto dello stesso con il valore recuperabile della CGU ("test di impairment"). In particolare, il valore recuperabile è stato determinato tramite la stima del "valore d'uso" della C8U rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella 08U, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizaszione e smistamento, nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale e delle condizioni economiche previste per i servizi resi al Patrimonio BancoPosta. Tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso.

Il test di impairment effettuato dalla Società ha confermato la recuperabilità del valore degli attivi del Gruppo attribuiti alla COU.

Nella sezione Appendice del capitolo 8 "Proposte deliberative e altre informazioni" della Relazione sulla gestione e nelle Niote 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attivita", 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impeiment test su avviamenti, unita generatnci di flussi di cassa e partecipazioni" e "OBU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", e 4.4 "Informativa per settori operativi" è riportata l'informativa sugli aspetti sopra descritti.

In considerazione della rilevanza dell'ammontare del valore contabile degli attivi del Gruppo attribuiti alla CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa attesi da tale OGU, tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico caratterizzato tra l'altro dagli eventi pandemici, e delle variabili chiave del modello adottato per il test di impairment, abbiamo considerato la stima del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020.

Symbe

Procedure di revisione Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto di specialisti della rete Deloitte, le seguenti principali procedure:

  • rilevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di impainment;
  • comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per l'effettuazione del test di impairment;
  • " verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla Societa, con particolare mierimento alla indriduazione della CBU e alla determinazione del relativo valore recuperabile, con le previsioni del principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di volore delle attrata":
  • analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di informazioni dalla Societa, delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico caratterizzato tra l'altro dall'emergenza sanitaria connessa alla pandemia COVID-19, e delle variabili chiave utilizzate nel modello adottato per il test di impairment;
  • verifica della corretteaza logica e matematica dello sviluppo dei flussi di cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("WACC") e delle ipotesi relative al "valore terminale", inteso come il valore che roppresenta la capacità della COU di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2021 – 2024 di riferimento per il Piano Industnale:
  • esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
  • verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dal principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle attivite".

Valubazione delle riserve matematiche

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione

Al 31 dicembre 2020 il Gruppo ha iscritto nel bilancio consolidato nella voce "Riserve Tecniche Assicurative", riserve matematiche per un ammontare complessivo pari a Euro 129,8 miliandi, pari a circa il 48% del totale patrimonio netto e passivo del Gruppo.

La determinazione delle riserve tecniche si basa su complesse valutazioni soggettive e stime legate all'esperienza storica e su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze che, con riferimento all'esercizio in corso, risentono anche dell'incertezza connessa all'attuale contesto caratterizzato dall'emergenza sanitaria connessa alla pandemia COVID-19. L'applicazione di tali stime e assunzioni influenza i valori indicati nei prospetti contabili e nell'informativa fornita.

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SDIR

Nelle Note 2.3 "Principi contabili adottati - Contratti Assicurativi", 2.5 "Uso
di stime", paragrafo "Riserve techiche assicurative", 85 "Passivo Consolidato
- Riserve Tecniche Assicurative" e C4 "Conto economico Consolidato - Ricavi
da servizi assicurativi al netto delle variazioni delle riserve tecniche e oneri
relativi a sinistri" è riportata l'informativa sugli aspetti sopra descritti.
In considerazione della significativita dell'ammontare delle riserve
matematiche iscritte nel bilancio consolidato, dell'esistenza della
componente discrezionale insita nella natura estimativa correlata alle
assunzioni ed ipotesi di natura tecnica, attuariale, demografica, finanziaria,
nonche delle previsioni dei fiussi di cassa futuri rinvenienti dai contratti di
assicurazione stipulati e in essere alla data di chiusura dell'esercizio, abbiamo
ritenuto che il processo di valutazione delle riserve matematiche costituisca
un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo al 31
dicembre 2020.
svolte Procedure di revisione Nell'ambito delle attivita di revisione sono state svolte, anche avvalendoci
dei supporto di specialisti della rete Deloitte, le seguenti principali
procedure:
· comprensione del processo di formazione delle riserve matematiche che
ua incinso la conoscenza degli indirizzi gestionali ed assuntivi e gegli
eventuali mutamenti intervenuti nel quadro normativo e regolamentare
di sembre;
· rilevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dal Gruppo sul
processo di predisposizione dell'informativa finanziaria nell'area delle
riserve matematicne;
· svolgimento di procedure di ventica in relazione alla completezza e
adeguatezza dei portafogii presi a riferimento e dei relativi dati di base;
· lettura ed analisi delle relazioni sulle riserve tecniche predisposte dalle
competenti funzioni aziendali;
· verifica del calcolo delle riserve matematiche attraverso l'applicazione di
metodi semplificati (c.d. "metodo ricorrente contabile") al fine di
valutare la ragionevolezza dei valori di riserva determinati dalla Direzione
osi Grubpo:
· ricalcolo, per una selezione di contratti assicurativi in portafoglio, del
valore della componente di riserva matematica al 31 dicembre 2020,
utilizzando le formule di calcolo contenute nelle note tecniche di polizza e
analizzando la conformità del calcolo alle procedure aziendali e alla
normativa di riferimento;
· analisi della ragionevolezza dei metodi e delle principali ipotesi tecniche
ed evolutive sulle quali si sono basate le stime delle riserve aggiuntive
incluse nelle riserve matematiche, avuto riguardo a quanto disposto dalla
normativa di riferimento;
· ottenimento e analisi della documentazione predisposta dalla Direzione
del Gruppo ai fini della valutazione di congruità delle riserve tecniche
iscritte nel bilancio consolidato del Gruppo (cosiddetto Liability Adequocy
Tost ;

· verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dalla normativa applicabile.

Altri aspetti

Il bilancio consolidato di Poste Italiane S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2020, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del billancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonche ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entita in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Poste Italiane S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragione volmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

· abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed

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appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi e più elevato rispetto al nschio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiche la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;

  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entita in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a nchiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • · abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • · abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attivita di governance, identificati ad un invello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attivita di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in matena di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardis.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercicio in esame, che hanno costituito quindi gii aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

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Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 fincarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichianamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGIOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del 0 Jes. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gi assetti propretari del Gruppo Poste l'aliane al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformita alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA italia) n. 7208 al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonche di niasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gilassetti proprietan sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con nferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Les. 39/10, riasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Les. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

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RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Poste Italiane S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), costituito dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal prospetto dell'utile/(perdita) dell'esercizio, dal conto economico complessivo, dal prospetto di movimentazione del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

ir entil a somise. ITTL e clacul del summit firs comments in construction in the life. (TTT). (incremist finis). (TTL (lenemintanche "Metha the news and a

· Deloitte & Touche S.p.A.

rgamo Bologra Dresda Caglari Rineze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udina Ve Sede Lagale: Va Tortona, 25 - 20144 Millano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 Lv.

agistro della Imprese di Milano Monza Inistra Lodi n. 030495560156 - R.E.A.n. M-17202219 | Partita NACTI 000425502056

nt. Si inta a legane l'efermativa alla decidione della institus inguis di Delotta Touche Tornatu Limitad e delle ua member firm all'indrizzo w.delcitte.com/sb out

Descrizione

dell'aspetto chiave

della revisione

Stima del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione"

Gli attivi della Società risultano essere in parte oggetto di attribuzione alla "Unità generatrice di flussi di cassa" (Cash Generating Unit - "CGU"), rappresentata dal segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" caratterizzato dal perdurare di risultati economici negativi e dal declino del mercato postale in cui la Società opera, ulteriormente aggravato dall'attuale scenario macroeconomico e dagli effetti dell'emergenza sanitaria connessa alla pandemia COVID-19. Ai sensi del principio contabile IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", sulla base delle previsioni economiche del Piano Industriale di Gruppo "2024 Sustain & Innovate" per il periodo 2021 - 2024 (il "Piano Industriale") approvato dal Consiglio di Amministrazione del 18 marzo 2021, la CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione" è stata oggetto di verifica della tenuta del valore contabile degli attivi ad essa attribuiti mediante il confronto dello stesso con il valore recuperabile della CGU ("test di impairment"). In particolare, il valore recuperabile è stato determinato tramite la stima del "valore d'uso" della CGU rappresentativo della stima dei flussi finanziari futuri attesi dall'impiego dei beni inclusi nella CGU, tra cui, in particolare, gli immobili adibiti a uffici postali e centri di meccanizzazione e smistamento, nell'ambito dell'ordinario processo produttivo aziendale e tenuto conto dell'obbligo di adempimento del Servizio Postale Universale e delle condizioni economiche previste per i servizi resi al Patrimonio BancoPosta. Tali flussi sono stati scontati ad un appropriato tasso.

Il test di impairment effettuato dalla Società ha confermato la recuperabilità del valore degli attivi attribuiti alla CGU.

Nella sezione Appendice del capitolo 8 "Proposte deliberative e altre informazioni" della Relazione sulla gestione e nelle Note 2.3 "Principi contabili adottati - Riduzione di valore di attività", 2.5 "Uso di stime", paragrafi "Impairment test su avviamenti, unità generatrici di flussi di cassa e partecipazioni" e "CGU Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", e 4.4 "Informativa per settori operativi" è riportata l'informativa sugli aspetti sopra descritti

In considerazione dell'ammontare dell'ammontare del valore contabile degli attivi della Società attribuiti alla CGU "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", della soggettività delle stime attinenti la determinazione dei flussi di cassa attesi da tale CGU, tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico caratterizzato tra l'altro dagli eventi pandemici, e delle variabili chiave del modello adottato per il test di impairment, abbiamo considerato la stima del valore recuperabile del segmento di business "Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione", un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio della Società al 31 dicembre 2020

svolte

Procedure di revisione Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche con il supporto di specialisti della rete Deloitte, le seguenti principali procedure:

  • · rilevazione e verifica dei controlli rilevanti posti in essere dalla Società sul processo di effettuazione del test di impairment;
  • comprensione dei metodi e delle assunzioni adottate dalla Società per l'effettuazione del test di impairment;
  • verifica della coerenza dell'impostazione metodologica adottata dalla Società, con particolare riferimento alla individuazione della CGU e alla determinazione del relativo valore recuperabile, con le previsioni del principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle attività";
  • analisi di ragionevolezza, anche mediante ottenimento di informazioni dalla Società, delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle previsioni dei flussi di cassa attesi dalla CGU, tenuto anche conto delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico caratterizzato tra l'altro dall'emergenza sanitaria connessa alla pandemia COVID-19, e delle variabili chiave utilizzate nel modello adottato per il test di impairment;
  • · verifica della correttezza logica e matematica dello sviluppo dei flussi di cassa attesi e della ragionevolezza complessiva della costruzione del costo medio ponderato del capitale ("WACC") e delle ipotesi relative al "valore terminale", inteso come il valore che rappresenta la capacità della CGU di generare flussi di cassa, stimati oltre il periodo di previsione esplicita 2021 - 2024 di riferimento per il Piano Industriale;
  • · esame dell'analisi di sensitività predisposta dalla Società;
  • verifica della completezza e della conformità dell'informativa fornita dalla Società nel bilancio separato rispetto a quanto previsto dal principio contabile di riferimento IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

Altri aspetti

Il bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2019 è stato sottoposto a revisione contabile da parte di un altro revisore che, il 25 marzo 2020, ha espresso un giudizio senza modifica su tale bilancio.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

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SDIR

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

l nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche degli utilizzatori prese sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • · abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • · abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • · abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • · siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate

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sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;

· abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e eli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza apolicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli Azionisti di Poste Italiane S.p.A. ci ha conferito in data 28 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2028.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

REI AZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI I FGGF F REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Les. 58/98

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Deloitte.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 7208 al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Poste Italiane S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Marco Miccoli Socio

Roma, 1 aprile 2021

Deloitte & Touche S.p.A. Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma litalia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282

RELAZIONE DELLA SOCIETA' DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA COERENZA DEI DATI CONTENUTI NEL RENDICONTO DEL PATRIMONIO DESTINATO BANCOPOSTA CON QUELLI RIPORTATI NEL BILANCIO DELLA SOCIETÀ

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

In qualità di soggetto incaricato della revisione legale dei conti di Poste Italiane S.p.A. (la "Società"), siamo stati incaricati di effettuare un esame limitato dell'allegato rendiconto separato del patrimonio destinato BancoPosta composto dallo stato patrimoniale al 31 dicembre 2020, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla nota integrativa (il "Rendiconto"), allegato al bilancio della Società in conformità a quanto previsto dalla sezione 8 del Regolamento del Patrimonio BancoPosta, al fine di verificare la coerenza tra i dati contenuti nel Rendiconto con quelli riportati nel bilancio al 31 dicembre 2020 della Società.

Responsabilità degli Amministratori

Gli Amministratori di Poste Italiane S.p.A. sono responsabili della redazione del Rendiconto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 43 del D. Lgs. n. 136/15 ed alle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile. Sono altresì responsabili per quella parte del controllo interno che essi ritengono necessaria al fine di consentire la redazione del Rendiconto che non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Abbiamo rispettato i principi sull'indipendenza e gli altri principi etici del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale.

La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo di qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamentari applicabili.

Ancona Bari Bergarno Bologra Drescia Cagliari Rinesse Genova Milano Nagoli Parina Roma Torino Treviso Uddina Ve

Sirda Legale: Via Tortoria, 25- 20144 Mila 201441 Milano | Opitale Sociale: Euro 10.028.220,00 Lv.
sprese di Milano Morus Brianza Lodi n. DIO405602166 - R.E.A. n. M-1720239 | Partita NA: IT 03040880356

I nom behar if the la no shalled be li chil Trimber in the creactive in the conscient in the comments on the mainten is concernes and the mainten as concerners and an career 19-00077

Coloitte & Touche S.O.A.

Responsabilità della società di revisione

E' nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sulla base delle procedure svolte. Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri indicati nel principio International Standards on Assurance Engagements - Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Information ("ISAE 3000 revised") emanato dall'international Auditing and Assurance Standards Board per gli incarichi che consistono in un esame limitato. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che il Rendiconto non contenga errori significativi.

Le procedure svolte si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della Società responsabile per la predisposizione del Rendiconto, analisi di documenti, ricalcoli, riscontri e riconciliazioni con la contabilità e altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In conformità ai predetti criteri abbiamo svolto le procedure necessarie per il raggiungimento delle finalità dell'incarico indicate nel primo paragrafo. In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

  • · comprensione, tramite colloqui con la Direzione, dei criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto e verifica della loro coerenza con quanto previsto dalla Circolare della Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e dalle disposizioni previste dall'art. 2447-septies comma 2 del Codice Civile;
  • · ottenimento della riconciliazione predisposta dalla Società tra i dati riportati nel bilancio d'esercizio della Società ed i dati riportati nel Rendiconto;
  • · comprensione della metodologia utilizzata dalla Società per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano conformi alle scritture contabili ed ai criteri adottati dalla Società per la predisposizione del Rendiconto stesso;
  • · verifica che i dati inclusi nel Rendiconto siano coerenti con la riconciliazione predisposta dalla Società e con la metodologia applicata per la ripartizione dei costi comuni;
  • · verifica dell'applicazione dei criteri contabili descritti dagli Amministratori nella nota integrativa del Rendiconto;
  • · ottenimento della lettera di attestazione, sottoscritta dal legale rappresentante della Società, circa la correttezza e completezza delle informazioni riportate nel Rendiconto e di quelle a noi fornite ai fini dello svolgimento del nostro incarico.

ll nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

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Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che i dati contenuti nel Rendiconto non siano coerenti, in tutti gli aspetti significativi, con quelli riportati nel bilancio d'esercizio della Società chiuso al 31 dicembre 2020.

Altri aspetti

La Società ha presentato ai fini comparativi i dati per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019. Le nostre conclusioni sul Rendiconto al 31 dicembre 2020 non si estendono a tali dati.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Marco Miccoli Socio

Roma, 1 aprile 2021

Deloitte & Touche S.p.A Via della Camilluccia, 589/A 00135 Roma Italia

Tel: +39 06 367491 Fax: +39 06 36749282 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. 10, D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Poste Italiane S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (il "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Poste Italiane S.p.A. e sue controllate (il "Gruppo Poste Italiane" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 predisposta ex art. 4 del Decreto, presentata nella specifica sezione della Relazione sulla gestione e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 24 marzo 2021 (la "DNF").

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (i "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresi responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

ಗಿಂಬಗಿ ಬಗ್ಗೆ ಮತ್ತಿ ಪ್ರಾವಣೆ ಅವರ ಅವರ ಮರಣ ಗೆರವಣೆ ಮತ್ತು ಒಂದು ಮರ್ಮ ಮತ್ತು ಇದರ ಮತಿ ಮರದಲ್ಲಿ ಮರ್ಜು ಮತ್ತು ಮರ್ಜುಗಳ ಮತ್ತು ಮರ್ಜು
ಜೀವಿದ ಕರ್ಷವಾಗಿ ಕರ್ನಾಟಕ ಮತ್ತು ಬೀರ್ವರಣ ಬಿನ ಬರ್ಲದಲೇ ಮರದಿಂದ

· Deloitte & Touche S.p.A

Ancona Bari Bergamo Bologra Drescia Cagliari Rinese Genova Millano Napoli Padova Parma Torno Terrino Treviso Udina Verona

Sirál Ligale: Va Tertona, 25 - 2014 Miliano | Captale Societ - Euro 10.038.220,00 iv.
Coden Flagistro della Inpese di Milino Mortal Inima Lod n. 01040560016 - R.E.A. n. M-1

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethiss for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali ed alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

E nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e dai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" ("ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited ossurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività ed alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel bilancio consolidato del Gruppo Poste Italiane;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. · modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
    3. . politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. principali rischi, generati o subiti, connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

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Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati, inoltre, i riscontri con le informazioni contenute nella DNF e effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Poste Italiane S.p.A. e con il personale di SDA Express Courier S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta. l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • · a livello di capogruppo e società controllate:
    • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare al modello aziendale, alle politiche praticate ed ai principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili:
    • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.
  • · per le seguenti società, Poste Italiane S.p.A. e SDA Express Courier S.p.A., che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato riunioni da remoto nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Poste Italiane relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards.

Altri aspetti

Le DNF per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2018 e al 31 dicembre 2019, i cui dati sono presentati a fini comparativi, sono state sottoposte ad un esame limitato da parte di un altro revisore che, rispettivamente il 17 aprile 2019 e il 25 marzo 2020, ha espresso su tali DNF conclusioni senza rilievi.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Marco Miccoli Socio

Roma, 1 aprile 2021

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