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Esprinet

Annual Report Apr 29, 2021

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Annual Report

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Gruppo Esprinet

Bilancio Esercizio 2020

Capogruppo:

Esprinet S.p.A.

Partita Iva: IT 02999990969 Registro Imprese di Milano, Monza e Brianza, Lodi Codice Fiscale: 05091320159 R.E.A. 1158694 Sede Legale e Amministrativa in Via Energy Park, 20 - 20871 Vimercate (MB) Capitale sociale sottoscritto e versato al 31/12/2020: Euro 7.860.651 www.esprinet.com - www.esprinet.com - [email protected] [email protected]

INDICE GENERALE

* Relazione degli Amministratori sulla gestione Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio pag. 4 1 Lettera del Presidente 2 Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo 3 Andamento del titolo Governo societario pag. 11 1 Organi di amministrazione e controllo 2 Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie 3 Corporate Governance Attività e struttura del Gruppo Esprinet pag. 12 1 Descrizione dell'attività 2 Struttura del Gruppo Struttura e andamento dei mercati di riferimento · Organi Sociali pag. 16 Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A. pag. 20 1 Andamento reddituale 2 Capitale circolante commerciale netto 3 Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente Fatti di rilievo del periodo pag. 33 Fatti di rilievo successivi pag. 35 Evoluzione prevedibile della gestione pag. 36 Risorse umane pag. 36 Salute, sicurezza e ambiente pag. 40 Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti pag. 42 Altre informazioni rilevanti pag. 52 1 Attività di ricerca e sviluppo 2 Numero e valore delle azioni proprie possedute 3 Rapporti con parti correlate 4 Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento 5 Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione, controllo e dirigenti con responsabilità strategiche 6 Operazioni atipiche e/o inusuali 7 Infomazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob 8 Piani di incentivazione azionaria 9 Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo 10 Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF) 11 Altre informazioni Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2020 pag. 57 * Bilancio consolidato1 pag. 58 Prospetti di bilancio del Gruppo Esprinet Note al bilancio consolidato * Bilancio d'esercizio1(Bilancio separato2 ) di ESPRINET S.p.A. pag. 149 Prospetti di bilancio di Esprinet S.p.A. Note al bilancio di Esprinet S.p.A. Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob Attestazione del Bilancio di Esercizio ai sensi dell'art.81-ter Regolamento Consob Relazione del Collegio Sindacale Relazioni della Società di Revisione

1Ciascuna sezione è dotata di indice separato, per una migliore consultazione da parte del lettore 2Bilancio separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS

Relazione degli amministratori sulla gestione per l'esercizio 2020

Sintesi dei risultati di Gruppo per l'esercizio

1. Lettera del Presidente

Signori Azionisti,

il Gruppo Esprinet ha chiuso l'esercizio 2020 registrando un utile netto consolidato, comprensivo della quota di pertinenza di terzi, di 31,8 milioni di euro, in aumento del +35% rispetto ai 23,6 milioni di euro del 2019 grazie ad un volume di ricavi in aumento del +14% arrivati ad un livello record di quasi 4,5 miliardi di euro.

Tutti i principali indicatori economico-patrimoniali si sono rivelati ampiamente positivi ed in forte miglioramento rispetto all'anno precedente al punto da poter definire il 2020 nel suo complesso come il nostro miglior anno di sempre.

L'anno della pandemia

Se per il nostro gruppo il 2020 è stato un anno di grandissimo successo, per l'umanità nel suo complesso resterà invece nella memoria come uno degli anni più difficili della storia recente per l'esplosione su scala mondiale dell'epidemia di Covid-19.

L'impatto della pandemia a livello sanitario e le azioni messe in atto dai governi per il suo contrasto si sono combinati in un cocktail esplosivo di disagio sociale e crisi finanziaria.

I lockdown più o meno stretti che si sono susseguiti nelle diverse nazioni, spesso comunicati a tarda sera e con ordinanze di difficile interpretazione giuridica, ed i conseguenti impatti sulle catene di approvvigionamento, sulla domanda di prodotti e servizi, sull'accesso al credito e sulla mobilità delle persone si sono combinati in un ambiente di riferimento estremamente incerto e poco prevedibile.

Le imprese ed i governi sono stati chiamati a decisioni spesso estremamente complesse anche sul fronte etico ed umano in condizioni di carenza informativa e con poco tempo per le decisioni.

I modelli organizzativi del nostro gruppo sono stati improntati da sempre alla massima attenzione alla continuità aziendale per mezzo di procedure, ridondanze dei sistemi critici e formazione del personale ed in questo scenario caotico ed imprevedibile si sono dimostrate all'altezza della situazione permettendoci di reagire alla crisi in un modo che mi sentirei di definire eccezionale.

L'8 marzo 2020 le intere attività italiane, con l'esclusione delle logistiche sul territorio, sono state messe in smartworking obbligatorio 5 giorni su 5.

Una settimana dopo anche le attività sul territorio iberico hanno seguito la stessa strada.

Il tutto è stato possibile grazie alla preparazione dei nostri sistemi e delle nostre risorse umane che già da anni lavoravano in smartworking uno o due giorni alla settimana.

Mentre altri concorrenti più piccoli hanno dovuto gestire un improvviso adattamento ad una nuova modalità operativa il nostro gruppo ha continuato ad operare senza interruzioni, garantendo l'approvvigionamento di prodotto a tutta la nostra clientela, anche quella impegnata in attività critiche per le nazioni ove operiamo.

Ricordo in particolare i momenti più cupi della pandemia a fine marzo nei territori di Bergamo e Brescia in Italia, quando nostro personale ha garantito le consegne di apparecchiature informatiche essenziali agli ospedali della zona.

La capacità del gruppo di continuare ad operare in condizioni così complicate unita alla grande solidità patrimoniale si è presto tramutata in un vantaggio competitivo ben misurato dalla continua crescita della nostra quota di mercato nei territori di riferimento.

Vorrei quindi mandare a tutta la nostra squadra un particolare ringraziamento per la professionalità ed abnegazione dimostrata nel gestire un periodo che sicuramente resterà ben impresso nella memoria di chi lo ha vissuto.

Il quadro macroeconomico

L'economia globale sta ancora fronteggiando una profonda recessione riveniente dal continuo impatto del COVID-19 e l'incertezza sullo scenario futuro rimane alta.

Sebbene le recenti approvazioni dei vaccini abbiano alimentato la speranza di un'inversione di tendenza nella pandemia entro la fine dell'anno, nuove ondate e nuove varianti più contagiose del virus, nonché difficoltà logistiche nella distribuzione degli stessi vaccini, pongono dubbi sulle prospettive. In questa incertezza eccezionale, l'economia globale dovrebbe crescere del 5,5% nel 2021 e del 4,2% nel 2022, secondo le previsioni del Fondo Monetario Internazionale (gennaio 2021). La prevista ripresa della crescita quest'anno segue un pesante crollo nel 2020 che ha avuto gravi ripercussioni negative in particolare sulle donne, i giovani, i più disagiati, i lavoratori precari e in generale su tutti coloro lavorano in settori ad alto contatto umano.

Nonostante i governi nazionali abbiano intrapreso passi coraggiosi per salvare vite umane e sostenere l'economia mondiale, con quasi 12.000 miliardi di dollari di politiche fiscali e circa 7.500 miliardi di dollari di politiche monetarie, la contrazione della crescita per il 2020 è stimata dal Fondo Monetario Internazionale (gennaio 2021) a -3,5%.

A seguito di una forte contrazione nella prima metà dell'anno scorso, l'economia globale ha registrato una forte ripresa nel terzo trimestre, quando sono state alleggerite le misure di contenimento del virus, e quando una politica monetaria aggressiva e di ampia portata ha attutito l'impatto della crisi sui redditi ed ha mantenuto aperti i canali del credito. Il PMI globale nel quarto trimestre del 2020 è salito a circa 53 punti, segnale di espansione della produzione industriale negli Stati Uniti e nella maggior parte delle economie di mercato emergenti.

Anche guardando all'Europa, dopo una contrazione senza precedenti nella prima metà dell'anno, l'economica ha fortemente recuperato nel terzo trimestre del 2020 (+11,5% q-o-q nell'UE e +12,4% qo-q nell'area euro), non riuscendo tuttavia a riprendersi completamente.

Il vigoroso rimbalzo, in gran parte trainato dai consumi privati sostenuti con la riduzione dei risparmi (+13,2% q-o-q), dagli investimenti fissi lordi (+11,9% q-o-q), nonché dalla spesa pubblica (+4,3% q-oq), ha infatti contribuito a compensare solo i due terzi della perdita del PIL subita nel primo semestre dell'anno.

Nel quarto trimestre 2020, secondo le stime preliminari di Eurostat, Il PIL nell'UE si è contratto dello 0,5% (q-o-q) e dello 0,7% (q-o-q) nell'area euro. Nella maggior parte degli 11 Stati Membri, la crescita del PIL ha rallentato in modo significativo rispetto al terzo trimestre. Tra i Paesi più grandi dell'area euro, la produzione è diminuita in Italia (-2,0% q-o-q) e in Francia (-1,3% q-o-q) ma è rimasta sostanzialmente stabile in Germania (+ 0,1% q-o-q) ed è leggermente cresciuta in Spagna (+ 0,4% qo-q).

Un risultato di leggero miglioramento che, nonostante la recrudescenza della pandemia, si pone quasi in contrasto con la acuta contrazione del secondo trimestre quando la prima ondata ha colpito l'economia europea.

Questo perché le misure di contenimento del virus sono state più mirate e relativamente meno severe rispetto a quelle varate in primavera. In secondo luogo, perché le famiglie e le imprese sembra abbiano gradualmente imparato a convivere con la pandemia, indebolendo il legame tra rigore e limitazioni alla mobilità da un lato, e risultati economici dall'altro.

Dopo una contrazione stimata dalla Commissione Europea del 6,3% e del 6,8% nel 2020 (rispettivamente nell'UE e nell'area euro), il tasso di crescita del PIL dovrebbe risalire al 3,7% e al 3,8% nel 2021 (rispettivamente nell'UE e nell'area dell'euro), nel 2022 è previsto al 3,9% (3,8% nell'area dell'euro), contrassegnando un notevole miglioramento rispetto all'autunno.

Sempre secondo le previsioni della Commissione Europea, il PIL dovrebbe raggiungere i livelli precrisi entro la metà del 2022 in media sia nell'UE che nell'area euro. Mentre alcuni Stati membri dovrebbero vedere ridotta la distanza dai livelli di produzione pre-pandemia alla fine del 2021, si prevede che altri impiegheranno più tempo.

Nel recupero dovrebbero confermarsi significative divergenze sia per la diversa gravità della pandemia e la conseguente rigidità e durata delle misure di contenimento, sia per le differenze nella struttura di ogni economia, in particolare legate all'importanza relativa di attività turistiche e ricreative, nonché infine per l'ampiezza delle risposte politiche. Questo è particolarmente vero per la Spagna e l'Italia.

Ad illuminare comunque le prospettive di breve termine, c'è sicuramente l'accordo raggiunto tra l'Unione europea e il Regno Unito sui termini della loro futura cooperazione, così come il programma

ambizioso Next Generation EU che dovrebbe fornire un forte e più veloce impulso all'economia europea verso una ripresa sostenibile.

Da ultimo, nel novembre 2020, il candidato democratico Joe Biden ha vinto le elezioni presidenziali statunitensi, azzerando il rischio di uno scenario di guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i suoi alleati europei e riducendo significativamente la probabilità di un'escalation della guerra commerciale tra USA-Cina.

L'andamento della distribuzione di tecnologia

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2021) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2020 ricavi per circa 82,9 miliardi di euro, in crescita (+7,1%) rispetto a 77,4 miliardi di euro del 2019.

La Germania, che si conferma il primo mercato in Europa, è cresciuta del 7,7% raggiungendo 18,7 miliardi di euro, mentre il mercato composto da Regno Unito ed Irlanda, secondo per dimensione, ha segnato un +3,9%.

Crescita a doppia cifra per Italia e Spagna, che registrando rispettivamente un +10,8% e un +12,9% rispetto allo scorso anno, hanno raggiunto un giro d'affari di 8,9 miliardi e 6,3 miliardi di euro.

Tra i paesi più importanti per dimensione, solo la Francia è decresciuta (-2,2%).

Da segnalare infine la crescita della Polonia (+30,0%), con un giro d'affari che nel 2020 ha raggiunto 4,6 miliardi di euro.

In questo contesto il Gruppo Esprinet ha ulteriormente consolidato la propria quota di mercato nel sud Europa, grazie soprattutto alle attività spagnole e portoghesi, che hanno segnato performance di crescita superiori al mercato (rispettivamente +21% e +75% rispetto al 2019). In Italia la quota di mercato risulta sostanzialmente stabile.

Infine, in linea con il trend osservato negli ultimi anni, si stima che il peso del canale distributivo all'interno dei modelli di "go-to-market" dei produttori si sia ulteriormente rafforzato, grazie anche al ruolo di abilitatori della tecnologia giocato dai distributori durante la pandemia, evitando interruzioni nella catena del valore e garantendo livelli di resilienza e qualità del servizio ai propri clienti.

L'evoluzione del mercato

La pandemia ha accelerato alcune tendenze tecnologiche che già stavano caratterizzando il settore negli ultimi anni.

L'esplosione del telelavoro e della didattica a distanza hanno avuto come immediata conseguenza una forte accelerazione delle vendite di notebook e tablet ma gli effetti di lungo periodo di questo nuovo modo di operare saranno molto più profondi.

La domanda di connettività a banda larga è aumentata in modo esponenziale e con essa gli investimenti per gli apparati di rete incaricati di gestire i flussi di dati.

Il massivo spostamento dei confini aziendali fuori dal perimetro tradizionale rappresentato da fabbriche e uffici ha portato le imprese a confrontarsi con le minacce rappresentate dalla pirateria informatica in modo assolutamente nuovo.

La cybersecurity è diventata una priorità per tutti anche per il diffondersi delle minacce rappresentate dal cosiddetto ramsonware.

Enormi investimenti in tecnologie, consulenza e formazione si stanno riversando su tutti i settori industriali e alimenteranno la crescita di questo comparto per anni.

A questi investimenti si sono affiancati il declino delle stampe dipartimentali sostituite sempre più da processi cosiddetti "paperless" e dalla stampa decentrata nelle case dei collaboratori sempre più spesso lontani dagli uffici e dalle grandi stampanti ivi ubicate.

E' cresciuta la domanda di apparati sofisticati per le videoconferenze ma ancora di più le imprese si stanno confrontando con la necessità di avere sistemi informativi centrali flessibili e capaci di gestire grandi masse di dati in modo efficiente ma soprattutto flessibile.

Se a questo associamo la necessità di molte imprese impegnate nel ridisegno dei propri modelli di business con forti iniezioni di digitalizzazione ma in presenza di limitate risorse finanziarie a causa della crisi ecco il forte affermarsi dei modelli di fruizione delle tecnologie informatiche con modalità cosiddetta "as a service" o "a consumo".

Il diffondersi delle soluzioni Cloud, sia puro che ibrido e quindi come mix di attività svolte in cloud unite ad altre effettuate in tradizionali datacenter di proprietà nasce anche da queste considerazioni.

Su tutto troneggia l'esplosione dei dati prodotti da miriadi di sensori e apparecchiature che devono essere analizzati ed interpretati per creare efficienze nei processi produttivi, commerciali o amministrativi, ma anche per poter creare prodotti e servizi nuovi per i consumatori.

Sul fronte consumer prosegue l'innovazione nel segmento della telefonia con la diffusione degli apparati 5G e degli apparati connessi.

Grande impulso sta avendo anche il segmento del videogioco che nel periodo del lockdown ha rappresentato per molti giovani e non solo una valvola di sfogo ormai diventata parte del modello di vita.

In generale la forte domanda di digitalizzazione proveniente dalle imprese si è associata al massiccio utilizzo di prodotti e servizi informatici da parte dei consumatori e dalla grande spinta che già proviene dai governi e che ancora di più arriverà con i progetti legati al "Next Gen EU" o Recovery Fund.

Il contesto di mercato sotto questo aspetto non è mai stato così favorevole per il comparto tecnologico in generale e per il comparto distributivo in particolare che così bene ha saputo garantire il costante afflusso di prodotti e supporto al mercato anche in tempi così sfidanti da un punto di vista economico ed operativo.

Le attività in Italia

Nel corso del 2020 le attività italiane hanno registrato un forte aumento dei ricavi principalmente trascinato dalla eccellente performance del segmento Personal Computer e di quello della Telefonia con dei risultati in miglioramento nel segmento della clientela Business ed una forte crescita della quota di mercato nel segmento della clientela retail.

E' continuata la pressione sul primo margine di prodotto derivante da uno spostamento del mix verso i segmenti a minor marginalità come PC e telefonia ma con soddisfazione possiamo rilevare come nel quarto trimestre dell'anno si sia misurata una forte crescita del primo margine rispetto all'analogo periodo dell'anno precedente.

Ciò rappresenta un primo importante segnale della progressiva implementazione della strategia di miglioramento della redditività intrapresa dopo aver significativamente migliorato gli indicatori relativi al ciclo del circolante.

Nell'ultimo trimestre dell'anno è stato firmato l'accordo vincolante per l'acquisto di Dacom Spa e Idimaint Srl, due società attive nel segmento di mercato dell'identificazione automatica, permettendo così al nostro gruppo di rafforzare ulteriormente la propria presenza nello strategico segmento delle Advanced Solution.

Durante l'anno sono stati avviati molteplici programmi di miglioramento del livello di servizio alla clientela e una importante riorganizzazione sia della squadra commerciale che della prima linea corporate, con la nomina di un direttore generale e l'uscita dal gruppo del CFO con conseguente ridisegno della struttura amministrativo-finanziaria.

Le attività di valorizzazione del capitale umano che viaggiano sotto il programma "Together is Better" (T.I.B.) hanno dato grandi risultati e la società è stata insignita della prestigiosa certificazione "Great Place to Work".

L'integrazione delle attività di Celly Spa all'interno di Esprinet è stata infine un ulteriore tassello di una strategia volta a creare un ecosistema di soluzioni sia informatiche che di elettronica di consumo supportate da processi e personale di grande qualità per continuare a sfruttare al meglio le numerose opportunità che offre il mercato.

Le attività nella penisola iberica

Le attività del gruppo Esprinet nella penisola iberica hanno registrato tassi di crescita molto superiori a quelli del mercato con risultati molto positivi quasi su ogni linea di prodotto e per ogni tipologia di clientela.

Un risultato particolarmente significativo è stato raggiunto da Esprinet Portugal che dopo anni di investimenti ha cominciato a raccogliere lusinghieri risultati arrivando ad aumentare di quasi il 50% la propria quota di mercato rispetto all'anno precedente.

Anche nella penisola iberica i margini di prodotto stanno mostrando una dinamica favorevole affiancata da una eccellente gestione del ciclo del circolante e un costante controllo della struttura di costo.

Uno degli elementi di rilievo dell'anno è stata l'acquisizione perfezionata in settembre del gruppo GTI, il sesto distributore spagnolo per dimensioni e di gran lunga il più grande nel segmento della distribuzione di software e soluzioni cloud.

Con questa operazione non solo si rafforza la nostra presenza in questo segmento di mercato ma si sono acquisite preziose competenze che ci permetteranno di far evolvere ancora più velocemente la nostra strategia distributiva verso logiche "as a service" affiancando la vendita di servizi cloud alla tradizionale distribuzione di prodotti fisici.

Conclusioni

Pur vivendo ancora momenti molto complessi sul fronte dell'emergenza sanitaria ed economica, l'anno si apre con segnali di speranza provenienti sia dalle mutate condizioni politiche che dalla disponibilità di una strategia vaccinale che dovrebbe preludere, secondo gli esperti, all'inizio del ritorno alla normalità probabilmente dalla seconda parte dell'anno.

Come ricordato già nella lettera del 2019, anni di pianificazione e di prudente gestione dei rischi di discontinuità, uniti alla qualità eccellente delle nostre risorse umane, alla consolidata relazione con i nostri clienti e fornitori e non da ultimo la disponibilità di uno stato patrimoniale di grande qualità e solidità ci permette di guardare al futuro con ottimismo.

La domanda di tecnologia è in forte crescita ed il ruolo dei distributori appare sempre più centrale, offrendo al nostro gruppo un contesto di riferimento ottimale per lo sviluppo della propria attività.

Il nostro futuro, come sempre, dipenderà in larga misura dal lavoro di tutto il nostro personale che mai come oggi mi sento di dover ringraziare per l'abnegazione e la capacità dimostrata nel garantire risultati di assoluta eccellenza in un anno di così grande difficoltà.

A loro, ai nostri clienti e fornitori, ai nostri azionisti e in generale a tutti i nostri stakeholder va il mio più sentito ringraziamento ed augurio per un 2021 di salute e successo.

Grazie per aver investito nella nostra Società.

Maurizio Rota Presidente del Consiglio di Amministrazione

2. Sintesi dei risultati economico-finanziari di Gruppo

I risultati economico-finanziari del 2020 e del periodo di confronto sono stati determinati in conformità agli International Financial Reporting Standards ("IFRS") adottati dalla UE in vigore nel periodo di riferimento. Nella tabella sotto riportata, in aggiunta agli indicatori economico-finanziari convenzionali previsti dai principi contabili IFRS, vengono presentati alcuni "indicatori alternativi di performance" ancorché non previsti dagli IFRS. Tali indicatori, costantemente presentati anche in occasione delle altre rendicontazioni periodiche del Gruppo, non devono considerarsi sostitutivi a quelli convenzionali previsti dagli IFRS; essi sono utilizzati internamente dal management in quanto ritenuti particolarmente significativi al fine di misurare e controllare la redditività, la performance, la struttura patrimoniale e la posizione finanziaria del Gruppo. In calce alla tabella, in linea con gli Orientamenti ESMA/2015/1415 dell'ESMA (European Securities and Market Authority) emanati ai sensi dell'articolo 16 del Regolamento ESMA, che aggiornano la precedente raccomandazione CESR/05-178b del CESR (Committee of European Securities Regulators) e recepiti da CONSOB con Comunicazione n. 0092543 del 03/12/2015, si è fornita la metodologia di calcolo di tali indici.

2020 % % var.
(euro/000) note 2019 % 20/19 2018 %
Dati economici
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 100.0% 3.945.371 100.0% 14% 3.571.190 100.0%
Margine commerciale lordo 193.667 4,3% 175.344 4,4% 10% 162.272 4,5%
EBITDA (1) 64.182 1,4% 55.728 1,4% 15% 28.409 0,8%
Utile operativo (EBIT) 47.648 1,1% 41.068 1,0% 16% 23.720 0,7%
Utile prima delle imposte 42.549 0,9% 31.657 0,8% 34% 19.179 0,5%
Utile netto 31.792 0,7% 23.553 0,6% 35% 14.158 0,4%
Dati patrimoniali e finanziari
Cash flow (2) 48.326 38.213 18.847
Investimenti lordi 4.940 2.852 3.064
Capitale d'esercizio netto (3) (130.951) (122.381) (2.224)
Capitale circolante comm. netto (4) (121.034) (121.027) 10.443
Capitale immobilizzato (5) 236.965 226.007 118.502
Capitale investito netto (6) 86.186 86.747 101.855
Patrimonio netto 388.963 359.022 342.898
Patrimonio netto tangibile (7) 279.799 267.826 251.579
Posizione finanziaria netta (PFFN) (8) (302.777) (272.275) (241.044)
Principali indicatori
PFN/Patrimonio netto (0,8) (0,8) (0,7)
PFN/Patrimonio netto tangibile (1,1) (1,0) (1,0)
Utile operativo (EBIT)/Oneri finanziari netti 9,3 4,4 5,2
EBITDA/Oneri finanziari netti 12,6 5,9 6,3
PFN/EBITDA (4,7) (4,9) (8,4)
ROCE ((a) 25.1% 9,8% 9,4%
Dati operativi
Numero dipendenti a fine periodo 1.598 1.317 1.262
Numero dipendenti medi (10) 1.458 1.290 1.255
Utile per azione (euro)
Utile per azione di base 0.63 0,46 37% 0.27
Utile per azione diluito 0,62 0.45 38% 0,27

(1) EBITDA pari all'utile operativo (EBIT) al lordo di ammortamenti e svalutazioni.

(2) Sommatoria di utile netto consolidato e ammortamenti.

(3) Sommatoria di attività correnti, attività non correnti possedute per la vendita e passività correnti, al lordo dei debiti finanziari correnti netti.

(4) Sommatoria di crediti verso clienti, rimanenze e debiti verso fornitori.

(5) Pari alle attività non correnti al netto delle attività finanziarie non correnti per strumenti derivati.

(6) Pari al capitale investito puntuale di fine periodo, calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato, al netto delle passività non finanziarie non correnti.

(7) Pari al patrimonio netto depurato dei goodwill e delle immobilizzazioni immateriali.

(8) Sommatoria di debiti finanziari, passività finanziarie per leasing, disponibilità liquide, attività e passività per strumenti derivati e crediti finanziari verso società di factoring.

(9) Calcolato come rapporto tra (i) utile operativo (EBIT) al netto delle componenti "non ricorrenti", degli effetti del principio contabile IFRS 16 e delle imposte calcolate al tax rate effettivo dell'ultimo bilancio consolidato annuale pubblicato, e (ii) media del capitale investito (calcolato come somma di capitale d'esercizio netto e capitale immobilizzato) registrato alla data di chiusura del periodo ed alle quattro precedenti date di chiusura trimestrali.

(10) Calcolato come media tra saldo iniziale e finale di periodo delle società consolidate.

3. Andamento del titolo

Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Il grafico che segue descrive l'andamento della quotazione del titolo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2020:

Il titolo Esprinet ha chiuso il 2020 ad un prezzo ufficiale di 10,76 euro, in aumento del +108% rispetto alla quotazione di chiusura del 31 dicembre 2019 (5,18 euro).

Rispetto ad un prezzo di collocamento di 1,4 euro per azione nel luglio 2001, tenendo conto del frazionamento azionario in rapporto 1:10 eseguito nel corso del 2005, si osserva una rivalutazione del titolo del +668% che non tiene altresì conto dei dividendi distribuiti e del relativo reinvestimento. Nel corso dell'anno il titolo ha riportato un minimo di 2,79 euro a marzo per poi mostrare un trend crescente fino a registrare un massimo di 10,76 euro il 31 dicembre 2020. La quotazione media nell'anno è stata pari a 5,50 euro.

I volumi giornalieri scambiati medi nel 2020 sono stati pari a n. 290.629 (+71%) rispetto ai volumi medi giornalieri1 scambiati nel 2019 pari a n. 170.355. Il picco massimo dei volumi è stato di n. 1.181.498 azioni scambiate il 13 novembre 2020. Nello stesso mese i volumi medi giornalieri scambiati sono stati pari a n. 443.711 azioni.

Il giorno 26 febbraio 2021 il prezzo dell'azione Esprinet era pari a 10,58 euro (-2% rispetto alla quotazione di chiusura). Gli scambi medi giornalieri fino a tale data sono stati pari a n. 334.841 azioni.

1 media aritmetica semplice (fonte: Bloomberg)

Governo societario

1. Organi di amministrazione e controllo

Consiglio di Amministrazione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2020)

Presidente Maurizio Rota (CST) (CCS)
Amministratore Delegato Alessandro Cattani (CST) (CCS)
Amministratore Marco Monti (CST)
Amministratore Matteo Stefanelli (CST) (CCS)
Amministratore Tommaso Stefanelli (CST) (CCS)
Amministratore Ariela Caglio (AI)
Amministratore Cristina Galbusera (AI) (CCR) (CNR)
Amministratore Mario Massari (AI) (CCR) (CNR)
Amministratore Chiara Mauri (AI) (CNR)
Amministratore Emanuela Prandelli (AI)
Amministratore Renata Maria Ricotti (AI) (CCR)
Segretario Manfredi Vianini Tolomei Studio Chiomenti

Legenda:

AI: Amministratore Indipendente CCR: Membro del Comitato Controllo e Rischi CNR: Membro del Comitato per le Nomine e Remunerazioni CST: Comitato Strategie CCS: Comitato competitività e sostenibilità

Collegio Sindacale:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2020)

Presidente Bettina Solimando
Sindaco effettivo Patrizia Paleologo Oriundi
Sindaco effettivo Franco Aldo Abbate
Sindaco supplente Mario Conti

Società di revisione:

(Scadenza: approvazione bilancio al 31 dicembre 2027)

PricewaterhouseCoopers S.p.A.

2. Deroga agli obblighi informativi in occasione di operazioni straordinarie

Ai sensi di quanto previsto dall'art. 70, comma 8, e dall'art. 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti emanato dalla Consob, il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha deliberato, in data 21 dicembre 2012, di avvalersi della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi prescritti in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

3. Corporate Governance

Esprinet S.p.A. aderisce e si conforma al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane (il "Codice"), adattandolo in funzione delle proprie caratteristiche.

Allo scopo di far fronte agli obblighi di trasparenza previsti dalla normativa di settore, ogni anno viene redatta una "Relazione sul Governo Societario e gli assetti proprietari" recante una descrizione generale del sistema di governo adottato dal Gruppo oltre alle informazioni sugli assetti proprietari, sul modello organizzativo adottato ai sensi del D. Lgs. n. 231 del 2001, nonché sul grado di adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di Governance applicate e le caratteristiche del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria.

La "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è pubblicata nella sezione Investitori – Assemblea degli azionisti - 2021 del sito internet della Società (www.esprinet.com). Il Codice di Autodisciplina è consultabile sul sito di Borsa Italiana S.p.A. www.borsaitaliana.it.

Attività e struttura del Gruppo Esprinet

1. Descrizione dell'attività

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

Il Gruppo è attivo nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo ed è oggi il più grande distributore nel Sud-Europa ed il 4° operatore europeo, avendo portato a compimento una strategia totalmente focalizzata sulla pura distribuzione "business-to-business" di ICT mirata all'ottenimento della leadership in ogni paese.

Sul mercato italiano, l'attività prevalente è rappresentata dalla distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo. Oltre ai prodotti informatici più tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.) e ai relativi consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), vengono distribuiti anche tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori, networking (modem, router, switch), prodotti digitali e di "entertainment" come TV, fotocamere, videocamere, videogiochi, lettori MP3/MP4.

La sezione "Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente" fornisce una descrizione più dettagliata delle principali categorie di prodotto commercializzate.

Il Gruppo Esprinet è attivo nella distribuzione di prodotti informatici di marca (hardware e software), di apparati di telefonia mobile, nonché, tramite la società controllata Celly S.p.A., nella distribuzione all'ingrosso di accessori per questi ultimi e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" sia di tipo "business". I mercati geografici presidiati sono l'Italia e la penisola iberica.

La gamma di prodotto commercializzata comprende oltre 650 brand forniti da più di 200 primari produttori di tecnologia (c.d."vendor"), fra i quali tutte le principali case mondiali produttrici di tecnologia (HP, Apple, Samsung, Asus, Lenovo, Dell, Microsoft, Acer, Xiaomi, Epson, solo per citarne alcuni).

Il Gruppo distribuisce inoltre, in entrambi i mercati geografici, prodotti a marchio proprio realizzati da terzi su commessa: tali marchi sono Nilox, con cui vengono realizzati prodotti di entertainment sportivo e accessori per PC, e Celly con cui vengono realizzati accessori per telefonia mobile.

La clientela servita nei due territori è composita essendo costituita dalle diverse tipologie di rivenditori di informatica presenti sul mercato italiano e iberico: dai rivenditori a valore aggiunto (c.d. VAR) ai system integrator/corporate reseller, dai dealer agli shop (indipendenti e/o affiliati), dagli operatori della grande distribuzione, generalista e/o specializzata, ai sub distributori.

I clienti professionali serviti nel 2020 nell'area B2B sono stati complessivamente circa n. 31.000, di cui circa n. 20.000 in Italia e circa n. 11.000 in Spagna.

L'attività logistica è svolta presso i 4 siti logistici principali di Cambiago (MI), Cavenago (MB), Basiano (MI), Saragozza (Spagna) tutti condotti in affitto, di complessivi ca. 144.000 mq (ca. 100.000 mq in Italia e 44.000 mq in Spagna).

2. Struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020 è la seguente:

Sotto il profilo giuridico la capogruppo Esprinet S.p.A. è sorta nel settembre 2000 a seguito della fusione di due dei principali distributori operanti in Italia, Comprel S.p.A. e Celomax S.p.A.. Successivamente, per effetto dello scorporo dalla capogruppo delle attività di distribuzione di componenti micro-elettronici e delle varie operazioni di aggregazione aziendale e costituzione di nuove società effettuate negli anni, il Gruppo Esprinet ha assunto la sua attuale fisionomia.

Nel prosieguo dell'esposizione si farà riferimento al "Sottogruppo Italia" e al "Sottogruppo Iberica". Alla data di chiusura del periodo il Sottogruppo Italia comprende, oltre alla capogruppo Esprinet S.p.A., le società da essa controllate direttamente: V-Valley S.r.l., Celly S.p.A., Nilox Deutschland Gmbh (in liquidazione dal 16 settembre 2019) e 4Side S.r.l. (acquisita al 51% in data 20 marzo 2019).

Ai fini della rappresentazione all'interno del "Sottogruppo Italia" la controllata Celly S.p.A., società operante nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo e più specificatamente nella distribuzione all'ingrosso di accessori per

apparati di telefonia mobile, si intende comprensiva anche della sua controllata totalitaria Celly Pacific LTD, società di diritto cinese operante nel medesimo settore operativo della holding.

Il Sottogruppo Iberica si compone invece, alla medesima data, dalle società di diritto spagnolo e portoghese operanti nella penisola iberica e cioè Esprinet Iberica S.L.U. e le sue controllate Esprinet Portugal Lda, Vinzeo Technologies S.A.U., V-Valley Iberian S.L.U. e GTI Software Y Networking S.A. acquisita e consolidata dal 1° ottobre 2020.

Ai fini della rappresentazione all'interno del "Sottogruppo Spagna" la controllata GTI Software Y Networking S.A., si intende comprensiva anche delle sue controllate totalitarie Diode Espana S.A.U., Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda, GTI Software & Networking SARLAU, Optima Logistics S.L.U., consolidate dal 1° ottobre 2020.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza) e ha i propri siti logistici a Cambiago (Milano) e Cavenago (Monza e Brianza).

Per le attività di specialist Esprinet S.p.A. si avvale dei servizi forniti da Intesa Sanpaolo S.p.A..

Sottogruppo Italia

Celly S.p.A. e sue controllate estere

Celly S.p.A. è stata fondata nel 1998, ha sede in Italia ed è specializzata nella progettazione, produzione e distribuzione di accessori per la telefonia mobile.

Esprinet S.p.A., iniziando in data 12 maggio 2014 con la sottoscrizione del 60% del capitale sociale di Celly S.p.A., ha successivamente esteso la propria quota di possesso divenendo socio unico in data 28 ottobre 2020 con l'acquisto del residuo 15% dal Socio di minoranza e Amministratore Delegato della società, sig. Stefano Bonfanti

Celly S.p.A. è socio unico di Celly Pacific LTD, società di diritto cinese operante nel medesimo settore.

V-Valley S.r.l.

Costituita a giugno 2010 con la ragione sociale Master Team S.r.l. poi modificata a settembre dello stesso anno in V-Valley S.r.l., ha sede legale in Vimercate (MB) ed è controllata al 100% da Esprinet S.p.A..

In tale società, operativa di fatto dal dicembre 2010, sono confluite tutte le attività di distribuzione di prodotti a "valore" (essenzialmente server, storage e networking di alta gamma, virtualizzazione, security, bar-code scanning).

Nilox Deutschland GmbH

Nilox Deutschland GmbH, con sede operativa a Düsseldorf in Germania, è stata costituita in data 11 luglio 2017 al fine di espandere anche al mercato tedesco le attività di distribuzione e di commercializzazione dei prodotti a marchio Nilox, brand di proprietà di Esprinet S.p.A..

in Divenuta operativa nel corso del primo semestre 2018, dal 16 settembre 2019 è in liquidazione.

4Side S.r.l.

In data 20 marzo 2019 Esprinet S.p.A. ha acquisito il 51% delle quote di 4Side S.r.l., società avente ad oggetto il marketing e la distribuzione in Italia di prodotti del mondo Gaming, esclusivista in Italia della distribuzione dei prodotti a marchio Activision Blizzard e focalizzata a posizionarsi come un operatore leader nel comparto.

Sottogruppo Iberica

Esprinet Iberica S.L.U.

Originariamente costituita dal Gruppo al fine di veicolare le acquisizioni spagnole effettuate tra la fine del 2005 e la fine del 2006, a seguito delle fusioni avvenute nel 2007, Esprinet Iberica S.L.U. rappresenta, come entità singola, il terzo distributore di elettronica in Spagna. Considerando invece i valori consolidati, per effetto delle operazioni di aggregazione aziendale effettuate nel 2016, Esprinet Iberica S.L.U. rappresenta il leader di mercato.

La società possiede uffici e magazzini a Saragozza, località che dista solo 300 km ca. da tutte le principali città spagnole (Madrid, Barcellona, Bilbao e Valencia) che insieme contribuiscono per oltre l'80% al consumo di informatica in Spagna.

Esprinet Portugal Lda

In data 29 aprile 2015 è stata costituita la società di diritto portoghese Esprinet Portugal Lda allo scopo di sviluppare ulteriormente le attività distributive del Gruppo sul territorio portoghese, fino a tale data svolte dalla controllata spagnola Esprinet Iberica S.L.U..

Vinzeo S.A.U.

In data 1° luglio 2016 Esprinet S.p.A. attraverso la controllata totalitaria Esprinet Iberica, ha acquisito il 100% del capitale di Vinzeo Technologies S.A.U., il quarto distributore di informatica e telefonia in Spagna.

Vinzeo detiene importanti contratti distributivi sia in ambito ICT c.d. a "volume" (tra cui HP, Samsung, Acer, Asus, Toshiba, Lenovo) che nel segmento c.d a "valore" (in particolare con HP Enterprise); dal 2009 distribuisce i prodotti Apple.

La sede operativa è a Madrid, con sedi periferiche a Barcellona e Bilbao.

V-Valley Iberian S.L.U.

V-Valley Iberian S.L.U., costituita in data 28 ottobre 2016, è divenuta operativa dal 1° dicembre 2016 a seguito dell'acquisto il giorno precedente, da Itway Iberica S.L.U., del ramo di azienda "VAD-Value Added Distribution" relativo alla distribuzione nella penisola iberica (Spagna e Portogallo) di prodotti software di sicurezza informatica, networking e software per il funzionamento dei server.

L'offerta tecnologica di V-Valley Iberian include soluzioni di ICT Security, Enterprise Software, virtualizzazione e soluzioni OpenSource/Linux, l'erogazione di corsi di formazione su alcune delle soluzioni commercializzate e servizi tecnici pre e post-vendita.

La clientela è costituita da Corporate Reseller, System Integrator, Value Added Reseller (VAR) e Tel.Co..

GTI Software Y Networking S.A. e le sue controllate

In data 1° ottobre 2020 Esprinet S.p.A. tramite la controllata totalitaria Esprinet Iberica, ha acquisitato il 100% del capitale di GTI Software y Networking S.A., il primo distributore in Spagna di software e soluzioni "cloud" a Value-Added Reseller e System Integrator.

GTI Software Y Networking S.A. detiene partecipazioni totalitarie nelle controllate spagnole Optima Logistics S.L.U. e Diode Espana S.A.U., nella controllata portoghese Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda e nella controllata marocchina GTI Software & Networking SARLAU.

Distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo

La catena distributiva dell'IT

In generale, le modalità di distribuzione di IT e prodotti elettronici si dividono tra sistemi diretti ("Direct Channel") ed indiretti ("Tier 1" e "Tier 2").

I primi consentono ai produttori di raggiungere direttamente l'utilizzatore finale di tecnologia, mentre i secondi prevedono l'utilizzo di intermediari di primo, i "rivenditori", e di secondo livello, i "distributori". In estrema sintesi, i soggetti che compongono la filiera distributiva sono:

  • i "vendor": produttori di tecnologie e/o prodotti di Information Technology che operano con un proprio marchio;
  • i "distributori": operatori che forniscono servizi di logistica, stoccaggio, credito e marketing. A loro volta, i distributori possono essere distinti in:
    • (i) distributori a "largo spettro", caratterizzati da ampiezza di gamma ed elevati volumi di fatturato;
    • (ii) distributori "specializzati", che costituiscono il punto di riferimento per specifiche tecnologie e discipline, quali i sistemi intermedi, il networking, Internet e servizi di consulenza, formazione e assistenza.
  • i "rivenditori": operatori eterogenei per dimensioni, strutture reddituali e organizzative, modelli di business e tipo di approccio all'utente finale.

In generale si è soliti operare una distinzione tra le seguenti categorie di rivenditori:

  • i "Professional Reseller": VAR ("Value Added Reseller"), Corporate Reseller, System Integrator, Dealer;
  • gli "Specialized Reseller": Telco Specialist. Photo Shop, Videogame Specialist, Furniture Specialist;
  • i "Retailers & E-tailers: GDO/GDS (Grande Distribuzione Organizzata/Specializzata), Shop on-line.

Nell'ambito del business model sopra descritto il settore di riferimento è definibile secondo due diverse prospettive:

  • a) il mercato c.d. "indirizzato", rappresentato cioè dal volume aggregato delle vendite di prodotti informatici realizzate dai distributori ossia effettivamente veicolate attraverso il c.d. "canale indiretto" (per differenza, esse rappresentano il flusso di vendite che non transita direttamente dal produttore al rivenditore ovvero dal produttore all'utente finale di informatica);
  • b) il mercato c.d. "indirizzabile", rappresentato dal volume delle vendite di prodotti informatici realizzabili dai distributori ossia veicolabili attraverso il c.d. "canale indiretto" (sono esclusi unicamente gli apparati hardware che non sono per loro natura intercettabili dal distributore come i mainframe nonché i software applicativi come ERP, ecc.).

Ne consegue che la dimensione del settore deve pertanto essere considerata analizzando:

  • la domanda di informatica (dal punto di vista dei consumi da parte dell'utente finale);
  • la dimensione del comparto distributivo (i.e. il valore effettivo delle vendite effettuate dai distributori ovvero il valore delle vendite indirizzabili da parte dei distributori stante la natura intrinseca dei prodotti interessati).

Il grafico che segue descrive il modello tipico della catena distributiva di prodotti informatici:

Europa

Il settore della distribuzione, misurato dalla società di ricerca inglese Context (gennaio 2021) attraverso un panel di distributori ampiamente rappresentativo dell'andamento generale, ha registrato nel 2020 ricavi per circa 82,9 miliardi di euro, in crescita (+7,1%) rispetto a 77,4 miliardi di euro del 2019. In particolare, l'andamento per trimestre evidenzia quanto segue: +5,0% Q1 2020 vs Q1 2019, +4,7% Q2 2020 vs Q2 2019, +7,6% Q3 2020 vs Q3 2019, +10,3% Q4 2020 vs Q4 2019.

La Germania, che si conferma il primo mercato in Europa, è cresciuta del 7,7% raggiungendo 18,7 miliardi di euro, mentre il mercato composto da Regno Unito ed Irlanda, secondo per dimensione, ha segnato un +3,9%.

Crescita a doppia cifra per Italia e Spagna, che registrando rispettivamente un +10,8% e un +12,9% rispetto allo scorso anno, hanno raggiunto un giro d'affari di 8,9 miliardi e 6,3 miliardi di euro.

Tra i paesi più importanti per dimensione, solo la Francia è decresciuta (-2,2%).

Da segnalare infine la crescita della Polonia (+30,0%), con un giro d'affari che nel 2020 ha raggiunto 4,6 miliardi di euro.

La tabella seguente riassume le dimensioni della distribuzione nei singoli paesi nel 2019 e nel 2020 (i valori sono espressi in euro ed in miliardi), l'andamento negli ultimi due trimestri, nel secondo semestre e nell'intero 2020, confrontati con i medesimi periodi dell'anno precedente:

Country 2019 (euro/mld) 2020 (euro/mld) 2020 vs 2019 Q3-20 vs Q3-19 Q4-20 vs Q4-19 2H 2020 vs 2H 2019
Total 77,4 82,9 7,1% 7,6% 10,3% 9,1%
Germania 17,3 18,7 7,7% 4,5% 9,3% 7,3%
Regno Unito & Irlanda 13,4 13,9 3,9% 0,7% 13,0% 7,2%
Italia 8,0 8,9 10,8% 16,0% 11,2% 13,2%
Francia 7,6 7,5 -2,2% 1,3% -4,3% -1,9%
Spagna 5,6 6,3 12,9% 22,4% 20,4% 21,2%
Olanda 4,4 4,7 30,0% 34,1% 42,2% 38,8%
Polonia 3,5 4,6 6,8% 7,6% 2,3% 4,6%
Svizzera 3,3 3,6 9,0% 10,1% 5,8% 7,6%
Svezia 2,5 2,5 1,3% -3,1% 12,3% 5,4%
Austria 2,1 2,0 -5,0% -5,0% -2,7% -3,7%
Belgio 1,9 2,0 5,1% 16,4% 3,6% 9,1%
Repubblica Ceca 1,6 1,9 14,1% 8,7% 19,8% 15,2%
Danimarca 1,4 1,4 7,0% 10,9% 13,6% 12,5%
Portogallo 1,4 1,4 5,5% 2,7% 4,4% 3,6%
Finlandia 1,1 1,2 5,4% 1,2% -1,1% -0,1%
Norvegia 1,1 1,1 1,9% -1,1% 1,6% 0,4%
Paesi Baltici 0,6 0,8 19,7% 26,2% 28,6% 27,5%
Slovacchia 0,5 0,4 -6,8% -16,6% -5,9% -10,1%
utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha fatto segnare una decrescita del 1,3%, passando da
22,2 miliardi di euro a 22,0 miliardi di euro di ricavi.
Andando nel dettaglio delle categorie di prodotto, i "PCs" hanno registrato una crescita importante:
+25,2%, raggiungendo nel 2020 3,0 miliardi di euro. Occorre però segnalare che la suddetta crescita
è da ascrivere interamente ai "Portable PCs" (+46,2% passando da 1,7 miliardi di euro a 2,6 miliardi
di euro); i "Desktop PCs" sono infatti decresciuti del 30,2%.
Anche la categoria dei "Tablets", il cui giro di affari si è attestato nel 2020 a 829 milioni di euro, ha
segnato un considerevole balzo del +26,8%.
I segmenti delle periferiche, "Hardcopy" e "PC Monitor" sono invece decresciuti rispettivamente del
14,9% (923 milioni di euro) e del 7,6% (288 milioni di euro).
Tutti i risultati summenzionati sono soprattutto una conseguenza del ricorso al
remote working
e
dell'
home schooling
imposto dall'emergenza sanitaria da Covid-19.
Gli effetti della pandemia sono evidenti anche negli andamenti negativi delle seguenti categorie di
prodotto, tipicamente collegati agli investimenti hardware delle aziende: i "Servers" sono decresciuti
del 5,8%, lo "Storage" del 3,2% e le "Workstation" hanno registrato un -11,9%. In controtendenza
invece la spesa in ambito "IaaS" (+34,6% passando da 390 milioni di euro a 525 milioni di euro di giro
d'affari) ed in area "Software" (+3,2% passando da 7,7 miliardi di euro a 7,9 miliardi di euro).
Da ultimo si segnala la forte decrescita in area "Telecommunication Equipment" (-13,9%), dove hanno
sofferto tutte le categorie di prodotto: "Mobile phones" -16,4% (passando da 6,1 miliardi di euro a 5,1
miliardi di euro), "Enterprise Network" -13,0% e "Telecom Equipment" -6,3%.
In questo contesto, nel 2020 il mercato distributivo italiano (fonte: Context, gennaio 2021) ha segnato
una crescita pari a +10,8% rispetto al 2019. Analizzando l'andamento per semestre, il secondo segna
una crescita pari a +13,2% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+16,0% Q3 2020 vs Q3
2019 e +11,2% Q4 2020 vs Q4 2019).
2 Escludendo i segmenti IT & Business Services e Carrier Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: IT
Equipment, Software e Telecommunication Equipment.

Italia

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

2 Escludendo i segmenti IT & Business Services e Carrier Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: IT

Sempre secondo i dati di Context, Esprinet Italia si riconferma il distributore al vertice nel mercato italiano, mantenendo pressoché invariata la propria quota di mercato.

Spagna

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2020 il mercato spagnolo dell'Information & Communication Technology ("ICT")3 misurato attraverso i dati di EITO (European IT Observatory, Novembre 2020), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha segnato una decrescita del 1,8%, passando da 15,3 miliardi di euro a 15,1 miliardi di euro di ricavi.

Le considerazioni legate agli effetti della pandemia da Covid19 trovano pressoché conferma negli andamenti per categoria di prodotto del mercato spagnolo.

I "PCs" hanno registrato una crescita del 18,8%, raggiungendo nel 2020 2,4 miliardi di euro. Occorre nuovamente segnalare che la suddetta crescita è da ascrivere interamente ai "Portable PCs" (+32,1% passando da 1,6 miliardi di euro a 2,1 miliardi di euro); come in Italia, seppure in misura inferiore, i "Desktop PCs" sono decresciuti del 27,6%.

Anche la categoria dei "Tablets", il cui giro di affari ha raggiunto nel 2020 730 milioni di euro, dopo anni di costante decrescita, ha segnato un +11,5%.

Tra le periferiche, il segmento "Hardcopy" ha chiuso il 2020 in negativo: -17,4%, i "PC Monitor" invece, a differenza di quanto accaduto nel mercato italiano, hanno visto un incremento del 22,1%.

In controtendenza rispetto all'Italia è anche la categoria dei "Servers", cresciuti del 9,9%. Lo "Storage" e le "Workstation" hanno registrato invece un decremento rispettivamente del 14,6% e del 13,4%.

Anche in Spagna la spesa in ambito "IaaS" ha segnato un significativo balzo (+35,4% passando da 264 milioni di euro a 358 milioni di euro). In area "Software" il lieve incremento dello 0,4% ha mantenuto il giro di affari a 4,5 miliardi di euro.

Si segnala infine, anche nel mercato spagnolo, la decrescita registrata in area "Telecommunication Equipment" (-12,6%). Hanno sofferto tutte le categorie di prodotto: "Mobile phones" -13,5% (passando da 5,2 miliardi di euro a 4,5 miliardi di euro), "Enterprise Network" -9,7% e "Telecom Equipment" -7,4%.

In questo scenario, nel 2020 il mercato distributivo spagnolo (fonte: Context, gennaio 2021) è cresciuto del 12,9% rispetto al 2019 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato un significativo incremento di 1,8 punti percentuali.

Portogallo

I consumi di informatica ed elettronica e il settore della distribuzione

Nel 2020 il mercato portoghese dell'Information & Communication Technology ("ICT")2misurato attraverso i dati di EITO (European IT Observatory, Novembre 2020), che monitora gli acquisti degli utilizzatori finali nelle diverse nazioni europee, ha registrato una lieve decrescita del 0,8%, attestandosi a 2,7 miliardi di euro.

I "PCs" hanno segnato un importante incremento del 41,9%, raggiungendo nel 2020 574 milioni di euro. Anche nel mercato portoghese questa crescita è da imputare esclusivamente ai "Portable PCs" (+59,5%); i "Desktop PCs" infatti sono decresciuti del 21,0%, così come hanno chiuso con segno negativo i "Tablets" (-6,0%).

Le periferiche, sia nel segmento "Hardcopy" sia nel segmento "PC Monitor", hanno registrato una diminuzione del 13,1%.

Anche la categoria "Infrastructure", nelle sue componenti "Servers, Storage, IaaS", nel 2020 ha visto una riduzione del 4.6%, dopo due anni di crescita a doppia cifra.

L'area "Software" di poco invariata con un +0,9% si è attestata a 742 milioni di euro di giro di affari.

3 Escludendo i segmenti IT & Business Services e Carrier Services. Risultano quindi monitorati i seguenti mercati: IT Equipment, Software e Telecommunication Equipment.

Come negli altri paesi del sud Europa, infine, l'area "Telecommunication Equipment" ha registrato un forte rallentamento (-13,9%): nel dettaglio, "Mobile phones" -16,1% (passando da 874 milioni di euro a 733 milioni di euro), "Enterprise Network" -7,9% e "Telecom Equipment" -7,0%.

Nel 2020 il mercato distributivo portoghese (fonte: Context, gennaio 2021) è cresciuto del 5,5% rispetto al 2019 e la quota di mercato di Esprinet ha registrato un importante incremento: +1,7 punti percentuali.

Risultati economico-finanziari di Gruppo e di Esprinet S.p.A.

Si segnala che i risultati economico-finanziari dell'esercizio e del relativo periodo di confronto sono stati redatti secondo i principi contabili IFRS.

1. Andamento reddituale

A) Principali risultati del Gruppo Esprinet

I principali risultati economici del Gruppo al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2020 5019 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 14%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 4.292.896 3.764.900 14%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 4.207 4.421 -5%
Margine commerciale lordo(2) 194.510 176.050 10%
Margine commerciale lordo % 4,33% 4,46%
Costo del personale 69.072 64.203 8%
Altri costi operativi 56.361 56.117 0%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 69.077 55.730 24%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,54% 1,41%
Ammortamenti 4.345 4.688 -7%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 9.891 9.974 -1%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted 54.841 41.068 34%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,22% 1,04%
Oneri non ricorrenti(3) 7.193 100%
Utile operativo (EBIT) 47.648 41.068 16%
Utile operativo (EBIT) % 1,06% 1,04%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 3.336 3.540 -6%
Altri oneri finanziari netti 2.225 4.206 -47%
(Utili)/Perdite su cambi (462) 1.665 <100%
Utile ante imposte 42.549 31.657 34%
Imposte sul reddito 10.757 8.104 33%
Utile netto 31.792 23.553 35%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Di cui € 4,9 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e € 2,3 milioni altrimenti inclusi nella voce "Impairment Avviamento".

I ricavi da contratti con clienti si attestano a 4.491,6 milioni di euro, +14% rispetto a 3.945,4 milioni di euro nel 2019.

Il margine commerciale lordo è pari a 194,5 milioni di euro, +10% rispetto al 2019 (176,1 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la riduzione del margine percentuale (4,33% contro 4,46%), dovuto alla maggior incidenza delle vendite di PC e Smartphone, e nonostante l'effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e margine di Celly causata dalla parziale interruzione delle attività subita. Depurando il risultato 2020 dall'apporto positivo che scaturisce dall'acquisizione dal 1° ottobre 2020 del Gruppo GTI, positivo per 4,0 milioni di euro, la variazione del margine commerciale lordo si sarebbe attestata intorno al +8%.

L'EBITDA Adjusted, pari a 69,1 milioni di euro, in crescita del +24% rispetto a 55,7 milioni di euro del 2019, è calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 milioni di euro (0,9 milioni di euro legati all'operazione finalizzata all'acquisizione del distributore spagnolo di software e soluzioni cloud GTI Software y Networking S.A., 1,2 milioni sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'exconsigliere e CFO del Gruppo, 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia legale, 0,2 milioni di euro sostenuti per fronteggiare la pandemia da Covid-19). Escludendo l'apporto positivo che scaturisce dall'acquisizione del Gruppo GTI, l'EBITDA Adjusted sarebbe stato pari a 67,8 milioni di euro (+22% rispetto a 55,7 milioni di euro nel 2019).

L'EBIT Adjusted, al lordo di 7,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti (4,9 milioni di euro di costi oneoff sopra citati e 2,3 milioni di euro di parziale impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly, accorpata al 31 12 2020 all'interno della CGU1), è pari a 54,8 milioni di euro, +34% rispetto ai 41,1 milioni di euro nel 2019 (+30% escludendo l'apporto positivo di 1,2 milioni di euro che scaturisce dall'acquisizione del Gruppo GTI); l'incidenza sui ricavi risulta cresciuta all' 1,22% dall' 1,04% del 2019.

L'EBIT è pari a 47,6 milioni di euro, +16% rispetto a 41,1 milioni di euro nel 2019. Senza tener conto dell'apporto positivo che scaturisce dall'acquisizione del Gruppo GTI, l'EBIT sarebbe stato pari a 46,4 milioni di euro (+13% rispetto al 2019).

L'utile ante imposte è pari a 42,5 milioni di euro, +34% rispetto ai 31,7 milioni di euro del 2019.

L'utile netto è pari a 31,8 milioni di euro, +35% rispetto a 23,6 milioni di euro nel 2019.

L'utile netto per azione ordinaria al 31 dicembre 2020, pari a 0,63 euro, evidenzia una crescita del +37% rispetto al valore del 2019 (0,46 euro).

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Capitale immobilizzato 236.965 226.007
Capitale circolante commerciale netto (121.034) (121.027)
Altre attività/passività correnti (9.887) (1.354)
Altre attività/passività non correnti (19.858) (16.879)
Totale Impieghi 86.186 86.747
Debiti finanziari correnti 56.049 35.862
Passività finanziarie per leasing 8.867 8.597
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati (27)
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.719)
Disponibilità liquide (558.928) (463.777)
Debiti finanziari correnti netti (503.583) (432.563)
Debiti finanziari non correnti 107.069 61.045
Passività finanziarie per leasing 93.999 100.212
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 230
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (869)
Debiti finanziari netti (A) (302.777) (272.275)
Patrimonio netto (B) 388.963 359.022
Totale Fonti (C=A+B) 86.186 86.747

Il capitale investito netto al 31 dicembre 2020 è pari a 86,2 milioni di euro ed è coperto da:

  • patrimonio netto, inclusivo delle interessenze di terzi, per 389,0 milioni di euro (359,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019);

  • posizione finanziaria netta positiva per 302,8 milioni di euro (a fronte di una posizione finanziaria netta positiva per 272,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 302,8 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al 31 dicembre 2019 (positiva per 272,3 milioni di euro). Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e contemplano quindi la cancellazione dei crediti dall'attivo patrimoniale in conformità al principio contabile IFRS 9, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 536,6 milioni di euro (480,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il Patrimonio Netto ammonta a 389,0 milioni di euro, in incremento rispetto a 359,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Gli indicatori patrimoniali e finanziari confermano la solidità del Gruppo.

B) Principali risultati per area geografica

B.1) Sottogruppo Italia

I principali risultati economici del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2020 2019 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2778730 2 563 586 8%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.645.436 2.437.362 9%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 2.254 2.639 -15%
Margine commerciale lordo(2) 131.040 123.585 6%
Margine commerciale lordo % 4,72% 4,82%
Costo del personale 47.361 45.868 3%
Altri costi operativi 44.464 45.978 -3%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 39.215 31.739 24%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,41% 1,24%
Ammortamenti 3.169 3.237 -2%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 7.548 7.725 -2%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted 28.498 20.777 37%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1.03% 0,81%
Oneri non ricorrenti(3) 7.193 100%
Utile operativo (EBIT) 21.305 20.777 3%
Utile operativo (EBIT) % 0.77% 0.81%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Di cui € 4,9 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e € 2,3 milioni altrimenti inclusi nella voce "Impairment Avviamento".

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 2.778,7 milioni di euro, in crescita del +8% rispetto a 2.563,6 milioni di euro realizzati nel 2019.

Il margine commerciale lordo è pari a 131,0 milioni di euro ed evidenzia un incremento del +6% rispetto al 2019 (123,6 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la riduzione del margine percentuale (4,72% contro 4,82%) e nonostante l'effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e conseguente margine di Celly causata dalla parziale interruzione delle attività subita.

L'EBITDA Adjusted, pari a 39,2 milioni di euro, +24% rispetto a 31,7 milioni di euro del 2019, è calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 milioni di euro (0,9 milioni di euro legati all'operazione finalizzata all'acquisizione del distributore spagnolo di software e soluzioni cloud GTI Software y Networking S.A., 1,2 milioni sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'exconsigliere e CFO del Gruppo, 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia legale, 0,2 milioni di euro sostenuti per fronteggiare la pandemia da Covid-19).

L'EBIT Adjusted, al lordo di 7,2 milioni di euro di oneri non ricorrenti (4,9 milioni di euro di costi oneoff sopra citati e 2,3 milioni di euro di parziale impairment del goodwill relativo alla CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly, accorpata al 31 12 2020 all'interno della CGU1), è pari a 28,5 milioni di euro, +37% rispetto ai 20,8 milioni di euro del 2019. L'incidenza sui ricavi risulta cresciuta all'1,03% dallo 0,81% del periodo precedente.

L'EBIT è pari a 21,3 milioni di euro, registrando un miglioramento del +3% rispetto al 2019 nonostante gli oneri di natura non ricorrente.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Italia al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Capitale immobilizzato 193.600 204.170
Capitale circolante commerciale netto (63.302) (80.254)
Altre attività/passività correnti 7.022 15.311
Altre attività/passività non correnti (10.136) (10.037)
Totale Impieghi 127.184 129.190
Debiti finanziari correnti 32.596 24.179
Passività finanziarie per leasing 6.581 6.563
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.717)
Disponibilità liquide (331.980) (294.967)
Debiti finanziari correnti netti (302.347) (277.468)
Debiti finanziari non correnti 39 715 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.851 82.243
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 230
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (869)
Debiti finanziari netti (A) (186.043) (173.900)
Patrimonio netto (B) 313.227 303.090
Totale Fonti (C=A+B) 127.184 129.190

La posizione finanziaria netta è positiva per 186,0 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al surplus di liquidità di 173,9 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 288,2 milioni di euro (268,0 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

B.2) Sottogruppo Iberica 4

I principali risultati economici del Sottogruppo Iberica al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

4 Comprende Gruppo GTI Software Y Networking S.A. acquisita in data 1° ottobre 2020 e formata dalle società Optima Logistics S.L.U., Diode Espana S.A.U., Getix companhia de distribuição de software unipessoal Lda; GTI Software & Networking SARLAU.

(€/000) 2020 2019 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 1.746.045 1.426.021 22%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 1.680.748 1.371.912 23%
Costi finanziari cessioni crediti(4) 1952 1782 10%
Margine commerciale lordo(2) 63.345 52.327 21%
Margine commerciale lordo % 3,63% 3,67%
Costo del personale 21.711 18.335 18%
Altri costi operativi 12.250 10.750 14%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 29.384 23.242 26%
Marqine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.68% 1,63%
Ammortamenti 842 880 -4%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 2.343 2.249 4%
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted 26.199 20.113 30%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1.50% 1,41%
Oneri non ricorrenti n/s
Utile operativo (EBIT) 26.199 20.113 30%
Utile operativo (EBIT) % 1,50% 1.41%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

I ricavi da contratti con clienti ammontano a 1.746,0 milioni di euro, evidenziando un aumento del +22% rispetto a 1.426,0 milioni di euro rilevati nel 2019.

Il margine commerciale lordo al 31 dicembre 2020 ammonta a 63,3 milioni di euro, in miglioramento del +21% rispetto ai 52,3 milioni di euro rilevati nel medesimo periodo del 2019 e con un'incidenza sui ricavi in leggera flessione dal 3,67% al 3,63%. Depurando il risultato 2020 dall'apporto positivo di 4,0 milioni di euro che scaturisce dall'acquisizione, avvenuta il 1° ottobre 2020, del Gruppo GTI Software Y Networking S.A., la variazione del margine commerciale lordo si stima si sarebbe attestata intorno al + 13%.

L'EBITDA Adjusted, è pari a 29,4 milioni di euro, +26% rispetto ai 23,2 milioni di euro del 2019. Escludendo dal risultato 2020 l'apporto positivo che scaturisce dall'acquisizione del Gruppo GTI Software Y Networking S.A., avvenuta nell'esercizio, l'EBITDA Adjusted sarebbe stato pari a 28,1 milioni di euro (+21% rispetto a 23,2 milioni di euro del 2019).

L'EBIT Adjusted e L'EBIT, equivalenti non essendo stati rilevati costi di natura non ricorrente, sono pari a 26,2 milioni di euro evidenziando un incremento del +30% (+24% escludendo dai risultati del 2020 l'apporto positivo di 1,2 milioni di euro che scaturisce dall'acquisizione del Gruppo GTI Software Y Networking S.A., avvenuta nell'esercizio) rispetto al corrispondente periodo del 2019.

I principali risultati finanziari e patrimoniali del Sottogruppo Spagna al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Capitale immobilizzato 118.106 96.529
Capitale circolante commerciale netto (57.470) (40.367)
Altre attività/passività correnti (16.909) (16.666)
Altre attività/passività non correnti (9.722) (6.842)
Totale Impieghi 34.005 32.654
Debiti finanziari correnti 23.453 11.683
Passività finanziarie per leasing 2.286 2.034
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati (27)
Crediti finanziari verso altri correnti (0) (2)
Disponibilità liquide (226.948) (168.810)
Debiti finanziari correnti netti (201.236) (155.095)
Debiti finanziari non correnti 67.354 38.751
Passività finanziarie per leasing 17.148 17.969
Debiti finanziari netti (A) (116.734) (98.375)
Patrimonio netto (B) 150.739 131.029
Totale Fonti (C=A+B) 34.005 32.654

La posizione finanziaria netta è positiva per 116,7 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al surplus di liquidità di 98,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019.

Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 248,4 milioni di euro (212,1 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Esprinet S.p.A.

I principali risultati economici, finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(€/000) 2020 2019 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2744.368 2.524.171 9%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 2.619.704 2.411.173 ರಿಜಿ
Costi finanziari cessioni crediti(1) 2.134 2.506 -15%
Margine commerciale lordo(2) 122.530 110.492 11%
Margine commerciale lordo % 4.46% 4,38%
Costo del personale 42.917 41.327 4%
Altri costi operativi 40.447 41.398 -2%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 39.166 27.767 41%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1.43% 1.10%
Ammortamenti e Impairment 3.058 3.089 -1%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) 7.361 7.532 -2%
Utile operativo (EBIT) adjusted 28.747 17.146 68%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1.055% 0.68%
Oneri non ricorrenti(3) 4.893 100%
Utile operativo (EBIT) 23.854 17.146 39%
Utile operativo (EBIT) % 0.87% 0,68%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) 2720 2878 -5%
Altri oneri finanziari netti 1.953 3.792 -48%
(Utili)/Perdite su cambi (411) 1.259 <100%
Oneri/(Proventi) da investimenti 4.755 1.600 >100%
Utile ante imposte 14.837 7.617 95%
Imposte sul reddito 5.467 3.013 81%
Utile netto 9.370 4.604 >100%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Di cui € 4,9 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi".

I ricavi da contratti con clienti si attestano a 2.744,4 milioni di euro, in incremento del +9% rispetto a 2.524,2 milioni di euro nel 2019.

Il margine commerciale lordo è pari a 122,5 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +11% rispetto al 2019 (110,5 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi; in miglioramento anche il margine percentuale che passa da 4,38% del 2019 a 4,46% nel 2020 nonostante la maggior incidenza delle vendite di PC e Smartphone.

L'EBITDA Adjusted, pari a 39,2 milioni di euro, +41% rispetto a 27,8 milioni di euro del 2019, è calcolato al lordo di costi one-off pari a 4,9 m*ilioni di euro (0,9 milioni di euro legati all'operazione finalizzata all'acquisizione del distributore spagnolo di software e soluzioni cloud GTI Software y Networking S.A., 1,2 milioni sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'exconsigliere e CFO del Gruppo, 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia legale, 0,2 milioni di euro sostenuti per fronteggiare la pandemia da Covid-19).

L'EBIT Adjusted, al lordo di 4,9 milioni di euro di oneri non ricorrenti sopra citati, è pari a 28,7 milioni di euro, +68% rispetto ai 17,1 milioni di euro nel 2019; l'incidenza sui ricavi è cresciuta all'1,05% dallo 0,68% del 2019.

L'EBIT è pari a 23,9 milioni di euro, registrando una crescita del +39% rispetto 17,1 milioni di euro nel 2019.

L'utile ante imposte è pari a 14,8 milioni di euro, +95% rispetto a 7,6 milioni di euro del 2019.

L'utile netto è pari a 9,4 milioni di euro, +104% rispetto a 4,6 milioni di euro nel 2019.

I principali risultati finanziari e patrimoniali della capogruppo Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2020 sono di seguito illustrati:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
Capitale immobilizzato 194.420 205.843
Capitale circolante commerciale netto (110.511) (135.818)
Altre attività/passività correnti 59.528 70.610
Altre attività/passività non correnti (8.965) (8.935)
Totale Impieghi 134,472 131.700
Debiti finanziari correnti 32.020 22.812
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.374
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo 11.945 6.921
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.718)
Disponibilità liquide (327.090) (289.642)
Debiti finanziari correnti netti (286.269) (266.779)
Debiti finanziari non correnti 39.715 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.382 81.742
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 230
(Attività)/Passività finanz. non correnti per derivati 620
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (869)
Debiti finanziari netti (A) (169.814) (163.712)
Patrimonio netto (B) 304.286 295.412
Totale Fonti (C=A+B) 134.472 131.700

La Posizione Finanziaria Netta è positiva per 169,8 milioni di euro e mostra un miglioramento rispetto al surplus di liquidità di 163,7 milioni di euro al 31 dicembre 2019. Il valore della posizione finanziaria netta puntuale al 31 dicembre è influenzato da fattori tecnici quali la stagionalità del business, l'andamento delle cessioni "pro-soluto" di crediti commerciali (factoring, confirming e cartolarizzazione) e la dinamica dei modelli comportamentali di clienti e fornitori nei diversi periodi dell'anno. Essa pertanto non è rappresentativa dei livelli medi di indebitamento finanziario netto osservati nel periodo. I citati programmi di factoring e cartolarizzazione dei crediti commerciali, i quali definiscono il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari e ne consentono quindi la cancellazione dall'attivo patrimoniale, determinano un effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti consolidati al 31 dicembre quantificabile in 276,7 milioni di euro (258,3 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il Patrimonio Netto ammonta a 304,3 milioni di euro (295,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

C) Principali risultati del Gruppo Pre-IFRS 16

Di seguito si riportano i principali risultati economici del Gruppo in cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio contabile IFRS 16, la cui prima applicazione si è avuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019:

(€/000) 2020 2019 % Var.
Pre-FRS16 Pre-IFRS16
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 14%
Costo del venduto escluso costi finanziari cessioni 4.292.896 3.764.900 14%
Costi finanziari cessioni crediti(1) 4.207 4.421 -5%
Margine commerciale lordo(2) 194.510 176.050 10%
Margine commerciale lordo % 4.33% 4.46%
Costo del personale 69.072 64.203 8%
Altri costi operativi 68.195 68.030 0%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted 57.243 43.817 31%
Margine operativo lordo (EBITDA) adjusted % 1,27% 1,11%
Ammortamenti 4.345 4.688 -7%
Ammortamenti diritti d'uso di attività (IFRS 16) n/s
Impairment Avviamento n/s
Utile operativo (EBIT) adjusted 52.898 39.129 35%
Utile operativo (EBIT) adjusted % 1,18% 0.99%
Oneri non ricorrenti(3) 7.193 100%
Utile operativo (EBIT) 45.705 39.129 17%
Utile operativo (EBIT) % 1.02% 0.99%
Interessi passivi su leasing (IFRS 16) n/s
Altri oneri finanziari netti 2.225 4.206 -47%
(Utili)/Perdite su cambi (462) 1.665 <100%
Utile ante imposte 43.942 33.258 32%
Imposte sul reddito 11.046 8.422 31%
Utile netto 32.896 24.836 32%

(1) Sconti finanziari per anticipazioni "pro-soluto" di crediti commerciali nell'ambito di programmi rotativi di factoring, confirming e cartolarizzazione.

(2) Al lordo degli ammortamenti che per destinazione entrerebbero nel costo del venduto.

(3) Di cui € 4,9 milioni altrimenti inclusi negli "Altri costi operativi" e € 2,3 milioni altrimenti inclusi nella voce "Impairment Avviamento".

Di seguito si riportano i principali risultati finanziari e patrimoniali del Gruppo di cui i dati risultano rettificati degli effetti del principio IFRS 16:

(euro/000) 31/12/2020
Pre - IFRS 16
31/12/2019
Pre - IFRS 16
Capitale immobilizzato 136.746 118.544
Capitale circolante commerciale netto (121.094) (121.074)
Altre attività/passività correnti (10.087) (1.370)
Altre attività/passività non correnti (19.858) (16.879)
Totale Impieghi (14.293) (20.779)
Debiti finanziari correnti 56.049 35.862
Passività finanziarie per leasing - -
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati (27) -
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220 -
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.719)
Disponibilità liquide (558.928) (463.777)
Debiti finanziari correnti netti (512.450) (441.160)
Debiti finanziari non correnti 107.069 61.045
Passività finanziarie per leasing - -
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 230 -
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (969)
Debiti finanziari netti (A) (405.643) (381.084)
Patrimonio netto (B) 391.350 360.305
Totale Fonti (C=A+B) (14.293) (20.779)

2. Capitale circolante commerciale netto

La tabella seguente riporta il dettaglio degli indici di circolante comparati con l'esercizio precedente:

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Gruppo Italia Iberica Gruppo Italia Iberica
Crediti verso clienti [a] 584.036 351.729 232.307 470.999 331.471 139.528
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 480.292 288.302 191.989 387.010 271.698 115.312
Ricavi da contratti con clienti (2) 4.491.613 2.745.568 1.746.045 3.945.371 2.519.351 1.426.020
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 39 38 40 36 39 30
Rimanenze [b] 402.756 265.034 137.722 497.220 343.841 153.379
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 34 37 30 48 51 42
Debiti verso fornitori [c] 1.107.826 680.065 427.761 1.089.246 755.566 333.680
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 910.952 557.430 353.521 895.085 619.316 275.769
Costo del venduto 4.297.946 2.648.533 1.649.413 3.770.027 2.440.707 1.329.320
Totale SG&A 146.019 108.892 37.127 134.276 102.102 32.174
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (5) 75 74 77 8
4
8
9
74
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] (121.034) (63.302) (57.732) (121.027) (80.254) (40.773)
Durata media ciclo circolante [A+B-C] (2) 1 (7) - 1 (2)
Capitale circol. comm. netto/Ricavi -2,7% -2,3% -3,3% -3,1% -3,2% -2,9%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22% per il Sottogruppo Italia e del 21% per quello Spagna.

(2) Valori al netto dei ricavi intercompany.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

Si riporta di seguito l'evoluzione del capitale circolante di Esprinet S.p.A. negli ultimi due esercizi:

(euro/000) Esprinet S.p.A.
31/12/2020 31/12/2019
Crediti verso clienti [a] 301.561 272.957
Crediti verso clienti al netto IVA (1) 247.181 223.735
Ricavi da contratti con clienti (2) 2.714.051 2.482.066
[A] Indice di rotazione dei crediti (gg) (3) 33 33
Rimanenze [b] 259.170 335.188
[B] Indice di rotazione delle rimanenze (gg) (4) 36 5
1
Debiti verso fornitori [c] 671.242 743.963
Debiti verso fornitori al netto IVA (1) 550.198 609.806
Costo del venduto (5) 2.621.070 2.413.008
Totale SG&A (6) 97.768 92.687
[C] Indice di rotazione dei fornitori (gg) (7) 74 89
Capitale circol. comm. netto [a+b-c] (110.511) (135.818)
Durata media ciclo circolante [A+B-C] (5) (5)
Capitale circol. comm. netto/Ricavi -4,1% -5,5%

(1) Al netto dell'imposta sul valore aggiunto determinata applicando l'aliquota ordinaria del 22%.

(2) Al netto di ricavi infragruppo pari a 30,3 milioni di euro (42,1 milioni di euro nel 2019) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(3) (Crediti verso clienti al netto IVA / Ricavi delle vendite e delle prestazioni) * 365.

(4) (Rimanenze / Costo del venduto) * 365.

(5) Al netto di costi infragruppo pari a 1,6 milioni di euro (1,4 milioni di euro nel 2019) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(6) Al netto di costi e riaddebiti infragruppo pari a 0,1 milioni di euro (-0,1 milioni di euro nel 2019) come da tabella esposta nel bilancio separato.

(7) [Debiti verso fornitori al netto IVA / (Acquisti + Costi per servizi e altri costi operativi)] * 365.

3. Andamento dei ricavi per famiglia di prodotto e tipologia di cliente

Ricavi del Gruppo per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Retailers & E-Tailers 2.205,7 49,1% 1.930,8 48,9% 274,9 14%
IT Resellers 2.361,3 52,6% 2.059,5 52,2% 301,8 15%
Rettifiche per riconciliazione (75,4) -1,7% (44,9) -1,1% (30,5) 68%
Ricavi da contratti con clienti 4.491,6 100,0% 3.945,4 100,0% 546,2 14%

La ripartizione dei ricavi per tipologia di cliente mostra una crescita in entrambi i segmenti "consumer" e "business". La crescita nel segmento business "Retailer/e-tailer", dove il Gruppo ha oramai consolidato una posizione di leadership, si è attestata intorno al +14%. Il segmento consumer "IT Reseller", in crescita del +15%, rappresenta l'area nella quale il Gruppo intende focalizzare i propri investimenti nel corso del 2020.

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 1.711,5 38,1% 1.372,8 34,8% 338,7 25%
Stampanti e consumabili 407,0 9,1% 418,3 10,6% (11,3) -3%
Altri prodotti 319,7 7,1% 244,9 6,2% 74,8 31%
Totale IT Clients 2.438,2 54,3% 2.036,0 51,6% 402,2 20%
Smartphones 1.263,6 28,1% 1.103,2 28,0% 160,4 15%
Elettrodomestici 64,1 1,4% 55,7 1,4% 8,4 15%
Gaming (hardware and software) 39,3 0,9% 43,4 1,1% (4,1) -9%
Altri prodotti 164,3 3,7% 191,0 4,8% (26,7) -14%
Totale Consumer Electronics 1.531,3 34,1% 1.393,3 35,3% 138,0 10%
Hardware (networking, storage, server e altri) 384,9 8,6% 407,4 10,3% (22,5) -6%
Software, Servizi, Cloud 212,6 4,7% 153,6 3,9% 59,0 38%
Totale Advanced Solutions 597,5 13,3% 561,0 14,2% 36,5 7%
Rettifiche per riconciliazione (75,4) -1,7% (44,9) -1,1% (30,5) 68%
Ricavi da contratti con clienti 4.491,6 100,0% 3.945,4 100,0% 546,2 14%

L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia un incremento del +10% nel segmento "Consumer Electronics" trainato dalla crescita di "Smartphones" (+15%) ed "Elettrodomestici" (+15%) ed un incremento del +20% nel segmento "IT Clients" per effetto di un significativo incremento dei "PC" (+25%). Nel segmento "Advanced Solution" il Gruppo registra un miglioramento del +7% con una crescita particolarmente significativa nei ricavi relativi a "Software, servizi e cloud" (+38%) anche grazie al consolidamento del Gruppo GTI a partire dal 1° ottobre 2020, crescita che compensa la riduzione del -6% verificatasi nella categoria "Hardware".

Ricavi di Esprinet S.p.A. per tipologia di cliente e famiglia di prodotto

Ricavi per tipologia di cliente

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Retailers & E-Tailers 1.270,1 46,3% 1.117,8 44,3% 152,3 14%
IT Resellers 1.476,3 53,8% 1.401,9 55,5% 74,4 5
%
Rettifiche per riconciliazione (2,0) -0,1% 4,5 0,2% (6,5) >100%
Ricavi da contratti con clienti 2.744,4 100,0% 2.524,2 100,0% 220,2 9%

La ripartizione dei ricavi per tipologia di cliente mostra una crescita in entrambi i segmenti "consumer" e "business". La crescita nel segmento business "Retailer/e-tailer", dove la Società ha oramai consolidato una posizione di leadership, si è attestata intorno al +14%. Il segmento consumer "IT Reseller", in crescita del +5%, rappresenta l'area nella quale la Società intende focalizzare i propri investimenti nel corso del 2020.

Ricavi per famiglia di prodotto

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
PC (notebook, tablet, desktop, monitor) 778,0 28,3% 646,4 25,6% 131,6 20%
Stampanti e consumabili 305,3 11,1% 306,7 12,2% (1,4) 0%
Altri prodotti 208,7 7,6% 148,9 5,9% 59,8 40%
Totale IT Clients 1.292,0 47,1% 1.102,0 43,7% 190,0 17%
Smartphones 807,5 29,4% 731,1 29,0% 76,4 10%
Elettrodomestici 61,5 2,2% 53,8 2,1% 7,7 14%
Gaming (hardware and software) 23,8 0,9% 27,0 1,1% (3,2) -12%
Altri prodotti 137,9 5,0% 162,1 6,4% (24,2) -15%
Totale Consumer Electronics 1.030,7 37,6% 974,0 38,6% 56,7 6%
Hardware (networking, storage, server e altri) 293,2 10,7% 320,9 12,7% (27,7) -9%
Software, Servizi, Cloud 130,5 4,8% 122,8 4,9% 7,7 6%
Totale Advanced Solutions 423,7 15,4% 443,7 17,6% (20,0) -5%
Rettifiche per riconciliazione (2,0) -0,1% 4,5 0,2% (6,5) >100%
Ricavi da contratti con clienti 2.744,4 100,0% 2.524,2 100,0% 220,2 9%

L'analisi dei ricavi per linea di prodotto evidenzia un incremento del +6% nel segmento "Consumer Electronics" trainato dalla crescita di "Smartphones" (+10%) ed "Elettrodomestici" (+14%) ed un incremento del +17% nel segmento "IT Clients" per effetto di un significativo incremento dei "PC" (+20%). Nel segmento "Advanced Solution" il Gruppo registra un peggioramento del -5% sostanzialmente ascrivibile alla performance del -9% della categoria "Hardware" controbilanciata dal miglioramento del +6% della categoria "Software, servizi e cloud".

Fatti di rilievo del periodo

I principali fatti di rilievo avvenuti nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:

Assemblea degli azionisti della capogruppo Esprinet S.p.A. e conseguente annullamento di azioni

In data 25 maggio 2020 si è tenuta l'Assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Esprinet S.p.A. che, tra i vari punti, ha:

  • approvato il Bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 destinando ad incremento della Riserva Straordinaria i 4,6 milioni di euro di utile netto realizzati;
  • preso atto del Bilancio Consolidato a 31 dicembre 2019;
  • revocato l'autorizzazione all'acquisto di azioni proprie deliberata dalla precedente Assemblea dell'8 maggio 2019;
  • deliberato l'annullamento, avvenuto materialmente in data 22 giugno 2020, di n. 1.470.217 azioni proprie in portafoglio senza riduzione del Capitale Sociale.

Costituzione società veicolo Axopa S.r.l. e sottoscrizione patto di sindacato a tutela e garanzia della Continuità gestionale del Gruppo Esprinet S.p.A.

In data 6 luglio 2020 Maurizio Rota, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet S.p.A., hanno conferito la totalità delle proprie n. 3.418.905 azioni Esprinet in un veicolo di nuova costituzione da loro controllato e denominato Axopa S.r.l. Contestualmente al conferimento, Axopa ha acquistato ulteriori n. 1.200.000 azioni della Società al prezzo di 4,40 euro cadauna, con ciò portando la partecipazione in Esprinet al 9,07% del

Capitale Sociale. Axopa ha poi sottoscritto un patto parasociale con l'azionista Francesco Monti, titolare di una partecipazione in Esprinet pari al 16,16%, finalizzato a fornire continuità nel management e stabilità negli assetti proprietari della Società. Il patto parasociale conta un totale di 12.850.975 azioni, pari al 25,23% del Capitale Sociale, e prevede che i paciscenti propongano una lista comune per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. in scadenza con l'approvazione del bilancio del presente anno fiscale, che includa la conferma del Sig. Maurizio Rota come Presidente non esecutivo del Consiglio di Amministrazione, la nomina del Sig. Marco Monti come Vicepresidente e la conferma del Sig. Alessandro Cattani quale Amministratore Delegato.

Dimissioni del Consigliere Valerio Casari

A fine luglio 2020 il Dott. Valerio Casari, per ragioni personali, al termine di un periodo ventennale di collaborazione ha rassegnato le proprie dimissioni da Consigliere Delegato e Group Chief Financial Officer di Esprinet S.p.A. oltre che da ogni carica, funzione e ruolo ricoperti in Esprinet e in ogni altra società del Gruppo Esprinet. Il Consiglio di Amministrazione di Esprinet S.p.A. ha ringraziato, espresso profonda gratitudine al Dott. Valerio Casari per l'impegno profuso e l'importante contributo fornito in questi anni ed ha accettato le sue dimissioni.

In conseguenza della cessazione dei rapporti la Società ha riconosciuto al Dott. Valerio Casari, oltre al pro rata degli emolumenti fissi maturati e alle competenze di fine rapporto dovute per legge, indennità, emolumenti variabili, corrispettivi vari per 1,4 milioni di euro oltre che un numero di diritti di assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. da calcolarsi, su base pro rata temporis rispetto al periodo complessivo di vesting, sul numero massimo di diritti di assegnazione attribuitigli in relazione al Piano di compensi 2018-2020.

Acquisto del 100% del Gruppo GTI Software Networking S.A. tramite la controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U.

In data 1° ottobre 2020 il Gruppo, attraverso la controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U., ha provveduto all'acquisto del 100% del capitale sociale di GTI Software y Networking S.A. attivo nel campo delle Advanced Solutions, primo distributore in Spagna di software e soluzioni "cloud" a Value-Added Reseller e System Integrator, con sede a Madrid e attivo anche in Portogallo e Nord Africa.

Il corrispettivo per l'acquisto è stato pari a 33,7 milioni di euro pagati al closing attraverso l'utilizzo delle risorse disponibili.

Per la conclusione dell'operazione sono stati sostenuti oneri per 0,9 milioni di euro.

All'acquisto del residuo 15% del capitale sociale della controllata Celly S.p.A.

In data 28 ottobre 2020 Esprinet S.p.A. ha acquistato il residuo 15% del capitale sociale di Celly S.p.A. raggiungendone la piena proprietà.

Il controvalore dell'operazione è stato pari a 1,25 milioni di euro, di cui 0,8 milioni di euro corrisposti mediante cassa alla data di sottoscrizione dell'accordo ed il residuo da corrispondersi in rate annuali nei tre anni successivi.

L'operazione è propedeutica alla successiva fusione per incorporazione di Celly S.p.A. nella Capogruppo che consentirà di beneficiare di sinergie commerciali e operative.

Al fine di accelerare il processo di integrazione di dipendenti, clienti, fornitori e processi e nell'attesa del suo completamento, Esprinet S.p.A. in data 4 gennaio 2021 ha sottoscritto un contratto di affitto d'azienda con Celly S.p.A..

Sottoscrizione di contratti di finanziamento a medio-lungo termine

Nel corso dell'esercizio le società controllate spagnole Esprinet Iberica S.L.U. e Vinzeo Technologies S.A.U., nell'ambito delle misure a favore delle imprese adottate dal Governo Spagnolo per far fronte al Covid-19, hanno sottoscritto complessivamente n. 11 finanziamenti di durata tra 3 e 5 anni, tutti amortising e garantiti dallo Stato Spagnolo tramite l'Instituto de Crédito Official ("ICO"), di cui uno

solo a tasso variabile, per un valore complessivo pari a 47,2 milioni di euro ed erogati per 45,7 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

La controllata Vinzeo Technologies S.A.U. ha sottoscritto anche un ulteriore finanziamento quinquennale a tasso fisso, amortising, integralmente erogato entro il 31 dicembre 2020, per 2,5 milioni di euro.

La capogruppo Esprinet S.p.A. invece, in data 23 dicembre 2020, ha sottoscritto un contratto di finanziamento quinquennale a tasso fisso, amortising, del valore di 35,0 milioni di euro, erogato entro il 31 dicembre 2020 e stipulato al fine di consentire al Gruppo di sostenere gli investimenti previsti nel piano strategico.

Evoluzione dei contenziosi legali

In data 9 dicembre 2020 il Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 167, comma 2, della Legge Fallimentare, ha autorizzato il perfezionamento dell'accordo transattivo fra Esprinet S.p.A. e il fornitore della linea "Sport Technology" . L'accordo prevede da un lato la rinuncia da parte del fornitore e dei suoi soci alla causa risarcitoria da 55,0 milioni di euro intentata contro Esprinet S.p.A. e dall'altro la rinuncia da parte di Esprinet S.p.A. alla richiesta di inclusione nel novero dei creditori del concordato preventivo del fornitore procedendo dunque allo stralcio dei 2,6 milioni di euro di crediti netti iscritti in bilancio alla data del 31 dicembre 2019.

Evoluzione dei contenziosi fiscali

Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società, dal valore complessivo di 18,7 milioni di euro oltre sanzioni e interessi, in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2011 al 2013. Vengono contestate operazioni di cessione effettuate senza applicazione dell'imposta sul valore aggiunto (IVA) a seguito della presentazione da parte dei clienti di dichiarazioni di intento che, successive verifiche fiscali, hanno riscontrato i clienti non avrebbero potuto rilasciare non possedendo i requisiti per essere considerati esportatori abituali.

In relazione ai suddetti contenziosi si segnalano l'emissione da parte della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia di due giudizi di Appello, in data 17 febbraio 2020 e 23 settembre 2020, il primo riguardante l'anno 2012 e sfavorevole alla Società (vincitrice in primo grado), il secondo riguardante l'anno 2013 e favorevole alla Società (soccombente in primo grado).

L'imposta contestata è pari, rispettivamente, a 3,1 milioni di euro e 0,1 milioni di euro.

Si segnala inoltre che in data 23 settembre 2020 si è tenuta l'udienza di primo grado riferita all'anno di imposta 2013 (imposta contestata 14,5 milioni di euro) ed in data 19 novembre 2020 è stata depositata la sentenza che ha respinto il ricorso in primo grado.

La Società ha predisposto o sta predisponendo i vari ricorsi avverso le sentenze ricevute.

Fatti di rilievo successivi

I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura nel periodo in esame sono sinteticamente descritti nel seguito:

Acquisto del 100% di Dacom e IDMAINT

In data 22 gennaio 2021 Esprinet S.p.A. ha proceduto ad acquistare il 100% del capitale sociale di Dacom S.p.A., leader nella distribuzione specializzata di prodotti e soluzioni per l'Automatic Identification and Data Capture (AIDC) e del 100% del capitale sociale di IdMaint S.r.l. specializzata nei servizi di manutenzione e supportotecnico pre e post vendita sui Auto-ID.

L'esecuzione dell'accordo avvenuta successivamente al conseguimento dell'autorizzazione all'acquisizione da parte dell'Autorità Anti – Trust italiana prevede un corrispettivo stimato in 13,9

milioni di euro, corrisposto mezzo cassa per 10,3 milioni di euro alla data dell'acquisto. Il prezzo definitivo sarà determinato alla scadenza del 12° mese dal closing sulla base di meccanismi di aggiustamento prezzo legati al calcolo del patrimonio netto effettivo, qualità del magazzino e posizione creditizia.

Con tale operazione il Gruppo si rafforza ulteriormente nel segmento dell'Advanced solutions, diventando il principale distributore del Sud Europa nella nicchia dell'AIDC.

Evoluzione prevedibile della gestione

Il 2021 si è aperto con segnali confortanti provenienti dall'industria farmaceutica relativi all'efficacia dei vaccini sviluppati per il contenimento della pandemia di COVID-19 ma con perduranti incertezze sui tempi necessari perché la popolazione possa essere vaccinata in misura tale da fermare la progressione della malattia, condizione necessaria per un effettivo ritorno alla normalità.

Nonostante questa incertezza macroeconomica il settore tecnologico ove opera il Gruppo ha beneficiato dei massicci investimenti di famiglie, imprese e governi sostenuti nel corso dell'anno appena concluso volti soprattutto a garantire la possibilità di operare da casa durante i periodi di lockdown.

Per il 2021 gli analisti di settore prevedono la continuazione della positiva dinamica della domanda nel segmento consumer durante la prima parte dell'anno, mentre per il secondo semestre si ritiene che possa riprendere in modo più sostenuto la domanda del segmento business e corporate anche alla luce del sostegno da parte dei Governi per educazione, digitalizzazione della pubblica amministrazione e sanità.

Se si unisce a questa previsione di domanda dei consumatori finali una continua conferma del progressivo e costante spostamento dei flussi di vendita dei produttori verso il canale distributivo di cui il Gruppo Esprinet è leader nel sud-Europa, possiamo ritenere che il 2021 possa beneficiare, come di fatto avvenuto nel 2020, di favorevoli condizioni di mercato.

Continua però a pesare sulla complessiva performance del settore, e quindi del nostro Gruppo, l'incertezza sui tempi di messa a regime degli incrementi di capacità produttiva degli impianti di produzione di componentistica elettronica che da mesi limitano la disponibilità in quasi tutte le categorie di prodotto.

Le incertezze macroeconomiche potrebbero poi innescare una spirale di insolvenze che potrebbero impattare negativamente sui costi assicurativi del credito.

Stante il persistente livello di incertezza macroeconomico pur in presenza di condizioni di mercato sostanzialmente favorevoli si è optato per presentare la guidance per l'esercizio 2021 nel prossimo mese di maggio, alla luce anche della performance del primo trimestre.

Risorse Umane

Principi

Le risorse umane sono considerate un valore primario per il conseguimento degli obiettivi del Gruppo. Il modello di gestione e sviluppo delle persone nel Gruppo Esprinet si pone principalmente l'obiettivo di motivare e valorizzare tutti i dipendenti accrescendo le loro capacità, coerentemente con la strategia di sviluppo del business.

Pur in un contesto di costante attenzione alla razionalizzazione dei costi, per raggiungere tali obiettivi gli strumenti utilizzati risultano essere, in prevalenza:

  • una formazione mirata ed adeguata rispetto alle necessità gestionali;
  • una selezione delle migliori risorse provenienti dalle principali scuole e università nazionali ed una continua attenzione alla mobilità interna;
  • un sistema di remunerazione basato su principi di selettività e meritocrazia, legato al raggiungimento di obiettivi individuali.

Occupazione

L'andamento del personale del Gruppo nell'esercizio in commento è così di seguito rappresentabile:

Dirigenti Impiegati e quadri Operai Totale Media (1)
Esprinet S.p.A. 20 749 - 769 762
V-Valley S.r.l. - - - - -
Celly (2) - 5
0
- 5
0
5
1
Nilox Deutschland Gmbh - - - - 1
4 Side S.r.l. 3 11 14 14
Sottogruppo Italia 23 810 - 833 826
Esprinet Iberica S.L.U. - 338 78 416 379
Esprinet Portugal L.d.A. - 16 - 16 14
Vinzeo Technologies S.A.U. - 183 - 183 164
V-Valley Iberian S.L.U. - - - - -
GTI Software Y Networking S.A. - 99 - 99 5
0
Getix Lda - 12 - 12 6
Optima Logistics S.L.U. - 2 5 7 4
Diode Espana S.A.U. - 23 - 23 12
GTI Software & Networking SARLAU - 9 - 9 5
Sottogruppo Iberica - 682 83 765 632
Gruppo Esprinet 23 1.492 83 1.598 1.458
Esprinet S.p.A. 18 736 - 754 748
V-Valley S.r.l. - - - - -
Celly (2) - 5
1
- 5
1
5
0
Nilox Deutschland Gmbh - 1 - 1 1
4 Side S.r.l. 4 9 - 13 7
Sottogruppo Italia 22 797 - 819 806
Esprinet Iberica S.L.U. - 254 87 341 327
Esprinet Portugal L.d.A. - 12 - 12 10
Vinzeo Technologies S.A.U. - 145 - 145 138
V-Valley Iberian S.L.U. - - - - 9
Sottogruppo Iberica - 411 87 498 484
Gruppo Esprinet 22 1.208 87 1.317 1.290
Var Gruppo 31/12/2020 - 31/12/2019 1 284 (4) 281 168
Var % 4,5% 24% -4,6% 21,3% 13,0%

31/12/2019

(1) Pari alla media tra saldo al 31/12/2020 e saldo al 31/12/2019.

(2) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A., e Celly Pacific Limited.

L'incremento di organico, oltre che alle ordinarie sostituzioni di personale dimessosi nel corso dell'esercizio precedente e/o assente per congedi parentali o aspettativa, è ascrivibile all'acquisizione del "Gruppo GTI" ad inizio ottobre 2020 (+150 dipendenti) ed all'assunzione in Spagna

di dipendenti nell'area Front Office per i nuovi servizi di promozione commerciale nei punti vendita della clientela della grande distribuzione

La tabella seguente dettaglia la movimentazione di personale in ingresso ed uscita per singola società:

Personale al
Incrementi
31/12/2019
Decrementi Personale al
31/12/2020
Esprinet S.p.A. 754 70 55 769
Celly(1) 51 4 5 50
Nilox Deutschland GmbH 1 0 1 0
4Side S.r.l. 13 3 2 14
V-Valley S.r.l. 0 0
Sottogruppo Italia 819 77 63 833
Esprinet Iberica S.L.U. 341 115 40 416
Vinzeo Technologies S.A.U. 145 56 18 183
V-Valley Iberian S.L.U. (3) 0 0
Esprinet Portugal Lda 12 5 1 16
GTI Software Y Networking S.A.(2) 0 101 2 99
Getix Lda (3) 0 13 1 12
Optima Locistic S.L.U. (4) 0 7 0 7
Diode Espana S.A.U. (5) 0 23 0 23
GTI Software & Networking SARLAU(6) 0 9 0 9
Sottogruppo Spagna 498 329 62 765
Totale Gruppo 1.317 406 125 1.598

(1) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A. e Celly Pacific Limited.

(2) Di cui 101 incrementi legati all'acquisizione della società in data 1° ottobre 2020.

(3) Di cui 13 incrementi legati all'acquisizione della società in data 1° ottobre 2020.

(4) Di cui 7 incrementi legati all'acquisizione della società in data 1° ottobre 2020.

(5) Di cui 23 incrementi legati all'acquisizione della società in data 1° ottobre 2020. (6) Di cui 9 incrementi legati all'acquisizione della società in data 1° ottobre 2020.

Relativamente alla suddivisione per genere, la tabella seguente evidenzia una costanza nella prevalenza dell'occupazione femminile all'interno del Gruppo: 53,9% al 31 dicembre 2021.

31/12/2020
Italia Penisola Iberica (Spagna e Portogallo)
Esprinet
S.p.A.
V-Valley
S.r.l.
Celly (1) Nilox
Gmbh
4Side S.r.l. Esprinet
Iberica
S.L.U.
Esprinet
Portugal
L.d.A.
Vinzeo
Technologies
S.A.U.
GTI
Networking
Y
Security(2)
Gruppo %
Uomini 364 - 27 -
9
174 8 8
5
70 737 46,1%
Donne 405 - 23 -
5
242 8 9
8
8
0
861 53,9%
Totale 769 - 50 -
14
416 16 183 150 1.598 100%
Laurea 262 - 29 -
3
137 9 9
0
74 604 37,8%
Scuola Second. Sup. 466 - 20 -
1
1
202 7 72 50 828 51,8%
Scuola Second. Inf. 41 - 1 -
-
77 - 21 26 166 10,4%
Totale 769 - 50 -
14
416 16 183 150 1.598 100%

(1) Si intende sottogruppo, formato da Celly S.p.A. e Celly Pacific Limited.

(2) Si intende sottogruppo, formato da GTI Software Y Networking S.A., Getix Lda, Optima Logistic S.L.U., Diode Espana S.A.U. e GTI Software & Networking SARLAU.

Formazione

Nel corso del 2020 il Gruppo (Esprinet S.p.A., Celly S.p.A., Esprinet Iberica S.L.U, Vinzeo Technologies S.A., V-Valley Iberian S.L.U. ed Esprinet Portugal L.d.A.) ha erogato in totale 22.177 ore di formazione, in leggero aumento rispetto alle ore erogate l'anno precedente (21.909) nonostante l'emergenza sanitaria dovuta al COVID-19 abbia modificato e reso più complesse ma non meno efficaci le modalità di messa a disposizione e fruizione dei contenuti.

Tra i progetti formativi di maggior impatto si segnala l'avvio nel Sottogruppo Italia di un progetto formativo riguardante la Customer Centricity con l'obiettivo di promuovere un vero e proprio cambiamento culturale in tutta l'organizzazione rispetto ad un più efficace ed efficiente ascolto delle esigenze del cliente.

Selezione

L'attività di recruiting si è confermata intensa sebbene con un numero di ricerche inferiori nel Sottogruppo Italia rispetto all'esercizio precedente anche in considerazione dell'abbassamento del turnover nell'anno 2020 mentre nel Sottogruppo Iberica l'attività di selezione ha riguardato principalmente l'inserimento di nuovi profili di vendita di prodotti di telefonia e di professionisti con esperienza e competenze specifiche per le aree di business ad alta specializzazione.

Sono continuate inoltre in entrambe le principali aree di operatività del Gruppo (Italia e penisola Iberica) le attività di consolidamento delle relazioni con gli Atenei Universitari del territorio:

Organizzazione

Esprinet, anche durante il lock down, non si è mai fermata: è stato un periodo complesso, in cui manager e collaboratori hanno necessariamente dovuto cambiare le abitudini e creare una nuova routine quotidiana. Nonostante tutto sono state realizzate svariate iniziative, pensate per fare sentire la cura e la vicinanza ai dipendenti e per supportarli nella gestione del proprio lavoro.

Gran parte dei collaboratori – ad eccezione del personale addetto dei poli logistici e degli Esprivillage - hanno lavorato e continuano a lavorare da casa in smart working (in ciò il Gruppo essendo già abituato a tale modalità lavorativa, per quanto per uno-due giorni alla settimana, sin da prima dell'avvento della pandemia da Covid-19) mentre laddove sia stato consentito il rientro presso gli uffici, per quanto contingentato e nel rispetto delle regole di distanziamento sociale e dei protocolli di sicurezza sanitaria, questo è possibile previa prenotazione tramite un tool aziendale. E' continuata la selezione e assunzione di nuovi collaboratori anche durante la pandemia e i neo assunti hanno potuto da subito lavorare in modalità distance, grazie alla consegna a domicilio della strumentazione tecnologica.

Esprinet S.p.A inoltre ha partecipato per la prima volta ed ottenuto l'importante certificazione aziendale "Great Place to Work®", riconosciuta da una primaria società di consulenza che, attraverso le opinioni dei dipendenti, premia i migliori ambienti di lavoro in Italia e nel mondo.

Sviluppo e "compensation"

Nel corso del 2020 si è dato corso allo sviluppo di strumenti atti al miglioramento dei processi di valutazione nella logica di continuous feedback e di evaluation secondo i valori aziendali.

Nelle società del Gruppo la retribuzione è composta, per profili di personale identificati, da incentivazione variabile basata sia su obiettivi individuali che su obiettivi aziendali.

Per gli Amministratori, i dirigenti con responsabilità strategica ed altri Key Manager del Gruppo (Italia e Spagna) è in corso un piano di incentivazione variabile valido per il triennio 2018 – 2020 che verrà consuntivato con l'a presentazione in Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020.

Inserimento dei disabili

Oltre le forme di impiego o esonero previste dalle normative vigenti nei vari Paesi di operatività del Gruppo, Si segnalano, in aggiunta alle forme di impiego o esonero previste dalle normative vigenti nei vari Paesi di operatività del Gruppo, il rinnovo o la sottoscrizione in Italia da parte di Esprinet S.p.A. di convenzioni con le Province di Milano e di Monza e Brianza per l'inserimento complessivo di n. 12 disabili presso la sede di Vimercate o l'Esprivillage di Cesano Boscone, e la sottoscrizione in Spagna da parte della controllata Esprinet Iberica S.L.U. di contratti di collaborazione con due entità dedicate all'inserimento lavorativo di persone diversamente abili: Stylepack S.L. e Ilunion.

Salute, sicurezza e ambiente

Principi generali e azioni intraprese

Il rispetto dell'ambiente e la tutela della salute e sicurezza sul lavoro sono da sempre alla base del modo di operare del Gruppo Esprinet. E' preciso intendimento del Gruppo mantenere, consolidare e migliorare ulteriormente la posizione di leadership conquistata nel proprio settore continuando a proporre innovazione nei processi e nel servizio ai propri clienti e prestando nel contempo una costante attenzione alla sicurezza, alla salute dei lavoratori e all'ambiente circostante, nel pieno rispetto delle leggi vigenti.

Al fine di raggiungere tali obiettivi, il Gruppo ha stabilito, documentato, implementato e mantiene attivo, un Sistema di Gestione Integrato Qualità, Ambiente, Salute e Sicurezza sul Lavoro.

Esprinet S.p.A. e le controllate Esprinet Iberica S.L.U., Vinzeo Technologies S.A.U., V-Valley Iberian S.L.U. e V-Valley S.r.l. sono certificate Qualità (ISO 9001), Ambiente (ISO 14001) e Sicurezza sul lavoro (ISO45001), mentre Celly S.p.A. e il gruppo GTI sono certificati per la sola Qualità.

Tutte le società sono certificate da parte di BSI, ad eccezione del gruppo GTI il quale è certificato da parte di Bureau Veritas, enti di Certificazione di standing internazionale ed hanno ottenuto il rinnovo delle certificazioni in essere nel corso del 2020.

Di seguito vengono elencati e descritti gli strumenti considerati essenziali per:

  • il perseguimento del miglioramento continuo;
  • la riduzione degli incidenti e delle malattie professionali dei lavoratori;
  • la minimizzazione degli impatti ambientali derivante dallo svolgimento dell'attività del Gruppo.

Formazione e coinvolgimento

Il Gruppo, consapevole del ruolo primario assunto dal personale, è fortemente impegnato nella promozione di un coinvolgimento attivo e responsabile e di crescita professionale dello stesso.

Si ritiene pertanto fondamentale la costante attività di informazione e formazione al fine di una sempre maggiore sensibilizzazione di tutto il personale sulle problematiche ambientali, di sicurezza e sull'importanza del contributo di ciascuno ai fini della prevenzione e miglioramento delle condizioni generali di sicurezza del lavoro e dell'efficienza ambientale dell'organizzazione.

Identificazione e valutazione dei rischi lavorativi e degli impatti ambientali dell'attività svolta

Il Gruppo Esprinet definisce i criteri e le modalità per la continua identificazione dei principali aspetti ambientali, dei rischi di infortunio e dei pericoli e per la misurazione dei relativi impatti verificando periodicamente i risultati ottenuti rispetto agli obiettivi prefissati, che sono definiti, monitorati e aggiornati per il loro progressivo miglioramento.

Conformità legislativa e ad altri regolamenti

La conformità a leggi e norme emanati per la tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori e per il rispetto dell'ambiente sono valori imprescindibili dell'azione strategica del Gruppo.

Comportamenti concludenti

La corretta conduzione, la manutenzione e il controllo periodico di impianti e attrezzature nonché la verifica dell'eventuale utilizzo e smaltimento di sostanze o preparati chimici pericolosi e non, attuati anche grazie al supporto di fornitori terzi qualificati, accuratamente selezionati tenendo conto delle loro capacità tecnico/professionali e di fornire prodotti e servizi che eliminino o riducano sensibilmente i rischi per l'ambiente e la salute e la sicurezza, sono tra le modalità attraverso le quali il Gruppo attua le politiche di "salute sicurezza e ambiente".

Il Gruppo è inoltre impegnato nel minimizzare il consumo di risorse naturali (energia elettrica, gas, acqua) e la produzione di rifiuti, favorendo, ove possibile, il recupero degli stessi.

Comunicazione efficace

Il Gruppo riconosce l'importanza del processo di "comunicazione" per tutte le parti interessate (personale, fornitori, appaltatori e subappaltatori) quale elemento basilare per la corretta gestione delle responsabilità in ambito di salute sicurezza e ambiente.

Audit

Gli Audit interni e di terza parte sono un valido strumento, alla base della cultura aziendale, per lo svolgimento delle attività di sorveglianza e controllo delle prestazioni anche in materia di salute e sicurezza e ambiente.

Adesione a consorzi di smaltimento

Esprinet S.p.A., Celly S.p.A. e 4Side S.r.l. aderiscono al consorzio Erion (WEEE ed Energy). Le citate società demandano al richiamato consorzio gli aspetti operativi della gestione dei prodotti a fine vita con riferimento alla normativa sullo smaltimento dei rifiuti elettrici ed elettronici e delle pile e batterie. Per quanto riguarda la gestione degli imballaggi aderiscono al consorzio CONAI.

Le consociate spagnole Esprinet Iberica e V-Valley Iberian hanno aderito ai consorzi Recyclia, Ecoembes e Punto Verde, Vinzeo S.A.U. ai consorzi Recyclia ed Ecoembes, mentre Esprinet Portugal ad Erp Portugal, Ponto Verde e ValorPneu e il gruppo GTI infine a Recyclia, Ecotic ed Ecoembes.

Informativa ai sensi D. Lgs. 32/2007 e sua interpretazione

Con riferimento al documento approvato il 14 gennaio 2009 dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (Cndcec), teso a supportare la prima applicazione del D. Lgs. 32/2007 in materia informativa attinente all'ambiente e al personale si precisa quanto segue.

Informativa "obbligatoria"

Relativamente al personale, nel corso dell'anno non si sono rilevate morti sul lavoro, infortuni gravi o gravissimi né addebiti in ordine a malattie professionali da parte di dipendenti o ex dipendenti né cause di "mobbing" per le quali le società del Gruppo siano state dichiarate colpevoli in via definitiva. Relativamente all'ambiente, nel corso dell'anno non si sono rilevati danni causati all'ambiente, sanzioni o pene definitive inflitte all'impresa per reati o danni ambientali, né emissioni gas a effetto serra.

Informativa "volontaria"

Relativamente al personale, la sezione "Risorse Umane" e i "Principi Generali" del presente capitolo forniscono un quadro completo delle politiche perseguite.

L'attività di "pura" distribuzione di prodotti IT (hardware, software e servizi) e di prodotti di elettronica di consumo, svolta presso i tre siti logistici principali di Cambiago e Cavenago, per l'Italia (ca. 87.000 mq), e di Saragozza per la Spagna (ca. 39.000 mq), non configura particolari problematiche relative all'ambiente. Ciononostante il Gruppo monitora costantemente l'utilizzo di energia nelle diverse sedi e si è dotato di stringenti procedure per la gestione dello smaltimento di qualunque tipo di rifiuto.

Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti

Classificazione dei rischi

La gestione dei rischi rappresenta uno strumento strategico per la creazione di valore. L'attività del Gruppo Esprinet e di Esprinet S.p.A. è infatti esposta ad alcuni fattori di rischio suscettibili di influenzare la propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Esprinet S.p.A. ed il Gruppo Esprinet identificano, valutano e gestiscono i rischi ispirandosi a modelli e tecniche riconosciuti a livello internazionale.

A partire dal 2009 il Gruppo ha adottato un modello operativo ed organizzativo di gestione del rischio e monitoraggio di adeguatezza nel tempo (c.d. "ERM-Enterprise Risk Management") ispirato alla metodologia del Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission (c.d. "CoSO"), che consente di individuare e gestire i rischi in modo omogeneo all'interno delle società del Gruppo, Esso di basa su un framework metodologico diretto a realizzare un sistema efficace di gestione dei rischi in grado di coinvolgere, ai diversi livelli, gli attori del sistema di controllo interno cui vengono attribuiti ruoli e responsabilità diverse in merito alle attività di controllo.

Il sistema di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi aziendali è basato su un processo che prevede, con frequenza almeno annuale, lo svolgimento delle seguenti fasi:

  • mappatura e valutazione dei principali rischi aziendali ("risk assessment" e "risk scoring");
  • identificazione delle priorità del "risk management";
  • identificazione di una "risk strategy" (accettazione, ottimizzazione, miglioramento o monitoraggio dei presidi di controllo) per ogni rischio mappato e declinazione della stessa in piani di azione operativi.

Lo scopo finale del processo descritto consiste nell'individuazione degli eventi potenziali che possano influire sull'attività d'impresa e nel mantenimento del livello di rischio entro la soglia di accettabilità definita dall'organo amministrativo ai fini del conseguimento degli obiettivi aziendali.

Nel corso del 2020 è stato adeguatamente eseguito il piano di attività previsto, comprensivo di un piano di verifiche (c.d. "Piano di audit") ed un piano di rafforzamento dei presidi sui rischi considerati prioritari.

Si è proceduto alla elaborazione di nuove procedure o alla revisione di procedure esistenti ed alla introduzione di nuove modalità di gestione supportate da sviluppi del sistema informativo.

Al termine dell'anno la "risk exposure" non presentava variazioni di rilievo rispetto all'anno precedente.

Per quanto riguarda il 2021 le attività del Gruppo saranno indirizzate prevalentemente al monitoraggio dei livelli di presidio dei rischi esistenti poiché l'annuale revisione dei principali rischi aziendali ha condotto alla sostanziale conferma della mappatura esistente. In seguito all'incremento di incidenza degli acquisti in valuta da parte del Gruppo sono stati inoltre individuati ed implementati adeguati strumenti per la gestione del rischio di cambio di natura transattiva.

Inoltre, alla luce della crescente sensibilità e competenza maturata dal Gruppo su temi «ESG-Environmental, Social, Governance» e della accresciuta percezione di severità dei rischi di noncompliance ad essi connessi, sarà operato uno screening di maggior dettaglio dei rischi di natura «non finanziaria» al fine di verificare la completezza dell'attuale mappatura ed eventualmente rivederne le attuali modalità di gestione.

Emergenza Covid-19

L'evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2021 potrebbe essere influenzata da rischi e incertezze dipendenti da molteplici fattori esogeni al di fuori della sfera di controllo del Gruppo.

In tale contesto si collocano il perdurare dell'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del coronavirus e qualificata come pandemia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'impatto della conseguente crisi economica mondiale i quali effetti potrebbero continuare per parte dell'anno 2021.

Il quadro macroeconomico mondiale fortemente deteriorato, frutto degli effetti della pandemia in corso, con conseguente peggioramento del profilo creditizio di alcuni segmenti di clientela, è previsto essere nel corso del 2021 in lento ed incerto miglioramento, a causa del riacutizzarsi della diffusione a livello globale del virus Sars Cov-2 a partire dall'autunno 2020, con successiva emissione da parte delle autorità nazionali ed estere di rinnovati provvedimenti restrittivi sulla circolazione delle persone che si ritiene possano trovare applicazione almeno per buona parte della prima metà del 2021.

Per far fronte al perdurare di tale situazione, garantendo al contempo la continuità operativa e il rispetto dei provvedimenti vigenti, il Gruppo ha definito e implementato adeguate procedure e misure tra le quali l'estensione dello "smart working" (volontario) al 100% della popolazione aziendale operante presso gli uffici. Le misure di protezione e tutela della salute dei lavoratori indicate nel protocollo Imprese-Sindacati, continuano a trovare piena applicazione.

I principali standard di controllo definiti per la minimizzazione dei rischi biologici da contagio sono descritti nel seguito:

  • informativa generica sugli accorgimenti da seguire per evitare la diffusione del virus;
  • modalità di ingresso in azienda sia per i dipendenti che per gli esterni riguardanti il controllo della temperatura e i casi di divieto d'accesso;
  • regole di accesso per i fornitori esterni
  • pulizia e sanificazione continuata di ambienti ed attrezzature;
  • precauzioni igieniche personali;
  • indicazioni sui Dispositivi di Protezione Individuale (DPI);
  • regole per la gestione degli spazi comuni;
  • organizzazione aziendale (turni, trasferte, ecc.)
  • gestione di eventuali persone sintomatiche in azienda.

Classificazione dei rischi

La definizione dei principali rischi aziendali si basa sulla seguente macro-classificazione:

  • rischi strategici;
  • rischi operativi;
  • rischi di "compliance";
  • rischi finanziari.

Nel seguito si riporta una breve descrizione dei principali rischi, questi ultimi valutati in termini lordi ossia senza considerare le azioni di risposta messe in atto o pianificate dal Gruppo al fine di ricondurre la severità dei rispettivi rischi entro livelli di accettabilità.

Rischi strategici

Inadeguata risposta a scenari macro-economici sfavorevoli

La situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo è influenzata dai diversi fattori che compongono il quadro macro-economico dei mercati in cui esso opera.

Nel corso del 2020 il mercato distributivo italiano ha segnato una crescita pari a +11% rispetto al 2019, mentre quello spagnolo del +12% (fonte: Context, gennaio 2021).

Tuttavia, non vi è certezza che l'andamento del mercato possa realmente seguire le aspettative degli analisti e laddove tali aspettative non si avverassero, la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo potrebbe subire un impatto negativo.

Inadeguata risposta a bisogni di clienti e fornitori

di interesse, il costo delle materie prime e il tasso di disoccupazione.

Il successo delle attività del Gruppo Esprinet dipende in larga misura, in ragione del ruolo di intermediario assunto nella filiera dell'Information Technology, dalla sua capacità di indirizzare e saper interpretare e soddisfare i bisogni di clienti e fornitori.

Tale capacità si traduce in una "value proposition" che consenta di rilasciare quote di valore a monte e a valle e di differenziarsi rispetto alla concorrenza riuscendo, per tale via, ad ottenere condizioni di redditività adeguate e storicamente migliori rispetto a quelle dei concorrenti diretti ed indiretti.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di mantenere e rinnovare tale offerta di valore ovvero di sviluppare e offrire servizi innovativi e competitivi rispetto a quelli dei principali concorrenti, le quote di mercato del Gruppo potrebbero ridursi con un impatto significativamente negativo sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Concorrenza

Il Gruppo opera in settori esposti a un elevato grado di concorrenza, sia in Italia sia nella penisola Iberica, in ragione della natura di intermediazione commerciale dell'attività svolta.

Il Gruppo si trova pertanto a operare in contesti altamente competitivi ed a confrontarsi, nei vari mercati geografici, sia con operatori locali fortemente radicati sul territorio che con soggetti multinazionali dotati di dimensioni e risorse significativamente superiori rispetto a quelle del Gruppo. La concorrenza nel settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo, che rappresenta l'attività prevalente del Gruppo, si misura sul livello dei prezzi, sulla disponibilità, la qualità e la varietà dei prodotti e dei connessi servizi di logistica ed assistenza pre e post-vendita.

Il grado concorrenziale è acuito inoltre dal fatto che il Gruppo si caratterizza come intermediario tra i grandi fornitori mondiali di tecnologia ed i rivenditori di informatica/elettronica di consumo, tra i quali spiccano alcuni operatori dotati di elevato potere contrattuale come le insegne della Grande Distribuzione, spesso potenzialmente in grado di allacciare rapporti di fornitura diretti con i produttori.

Il Gruppo concorre inoltre, sia in Italia che nella penisola Iberica, con gruppi multinazionali caratterizzati da standing finanziari molto elevati.

Qualora il Gruppo Esprinet non fosse in grado di fronteggiare efficacemente il contesto esterno di riferimento si potrebbe determinare un impatto negativo sulle prospettive e sull'attività del Gruppo, nonché sui suoi risultati economici e sulla sua situazione finanziaria.

Il Gruppo inoltre risulta esposto anche alla concorrenza esercitata da modelli distributivi alternativi, attuali o potenziali, quali quelli imperniati sulla vendita diretta all'utilizzatore da parte dei produttori sebbene questi ultimi abbiano rivelato in passato tutti i loro limiti.

Qualora il fenomeno della "disintermediazione", che già il Gruppo subisce nei mercati in cui opera, dovesse subire un'accelerazione nei prossimi anni, peraltro non motivata da alcuna evidenza né empirica né di razionalità economica, il Gruppo Esprinet potrebbe subire contraccolpi negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.

Variazioni dei prezzi

Il settore tecnologico si caratterizza tipicamente per un trend di prezzo tendenzialmente deflattivo legato al fenomeno di elevata obsolescenza dei prodotti e alla forte competitività del mercato, oltre che a fattori maggiormente congiunturali legati all'oscillazione del dollaro USA e della valuta cinese, rappresentanti le due principali valute di denominazione all'origine del contenuto di tecnologia dei prodotti informatici.

Il Gruppo è pertanto esposto al rischio di riduzioni dei prezzi unitari dei prodotti informatici ed elettronici nella misura in cui il margine commerciale lordo, rappresentato dalla differenza tra prezzi di vendita praticati ai rivenditori e costi di acquisto dai fornitori, subisce una riduzione in valore assoluto al ridursi dei prezzi praticati al consumatore finale. Ciò accade in quanto risulta problematica, in un settore altamente concorrenziale come quello distributivo, la traslazione sui clienti dei maggiori oneri legati ai ribassi dei prezzi.

Malgrado il rischio in oggetto trovi un ammortizzatore nella capacità del Gruppo di limitare il livello dei costi fissi e gli standard di produttività a vari livelli, così da ridurre costi di processo maggiormente agganciati a driver fisici (es. numero di transazioni, numero di prodotti movimentati in magazzino o spediti per corriere), e nonostante il valore percentuale del margine lordo di vendita risulti in una certa misura indipendente dalla riduzione dei prezzi unitari di prodotto, non è possibile fornire assicurazioni sulla capacità prospettica del Gruppo di fronteggiare in maniera economica i tassi di deflazione del settore tecnologico.

Acquisizioni

Come parte integrante della propria strategia di crescita il Gruppo è solito concludere periodicamente acquisizioni di attività (rami d'azienda e/o partecipazioni societarie) ad elevata compatibilità strategica con il proprio perimetro di business.

Le operazioni di acquisizione presentano in linea di principio il rischio che non si riescano ad attivare, in tutto o in parte, le sinergie attese ovvero che i costi dell'integrazione, espliciti e/o impliciti, possano risultare superiori rispetto ai benefici dell'acquisizione.

Le problematiche di integrazione risultano amplificate qualora le aziende target siano attive in paesi e mercati diversi da quelli di presenza storica del Gruppo e presentino per tale motivo delle specificità in termini di contesti di business, normativi e culturali.

Tali problematiche sono riconducibili, oltre che all'implementazione di adeguati meccanismi organizzativi di coordinamento tra le entità acquisite e il resto del Gruppo, alla necessità di allineamento agli standard e politiche principalmente in materia di procedure di controllo interno, reportistica, gestione delle informazioni e sicurezza dei dati.

Non è possibile, pertanto, fornire alcuna garanzia riguardo alla futura capacità del Gruppo di portare a termine con successo ulteriori acquisizioni, né di saper preservare i posizionamenti competitivi degli eventuali target acquisitivi né di poter replicare favorevolmente il proprio modello di business e sistema di offerta.

Rischi operativi

Dipendenza dai sistemi informativi

Il Gruppo Esprinet è fortemente dipendente dai sistemi informativi nello svolgimento della propria attività.

In particolare, l'economicità del proprio business dipende in notevole misura dalla capacità dei sistemi informativi di immagazzinare e processare volumi molto elevati di dati e di garantire standard di performance (velocità, qualità, affidabilità e sicurezza) elevati e stabili nel tempo.

La criticità dei sistemi informativi è acuita dalla circostanza per la quale il Gruppo faccia notevole affidamento, per motivi legati al proprio modello di business elettivo, alla piattaforma Internet, sia come strumento di trasmissione di informazioni alla clientela che di "order-processing" e "marketing intelligence". Altri fattori critici sono costituiti dalle connessioni in modalità EDI con i sistemi informativi di molti fornitori nonché dal collegamento telematico con la rete di cash & carry operante sul territorio e dalla recente migrazione di alcuni servizi IT su piattaforma cloud gestita da terze parti. Il Gruppo ha investito notevoli risorse al fine di prevenire e presidiare i rischi collegati alla dipendenza dai sistemi informativi e migliorare il grado di sicurezza informatica (come ad esempio la continua manutenzione del parco hardware installato e l'aggiornamento del relativo software, la stipula di polizze assicurative a tutela dei danni indirettamente provocati da eventuali "crash" nei sistemi, l'"housing" del "data center" in ambienti sicuri, la stipula di contratti a tutela dell'azienda con primari fornitori di servizi cloud (Microsoft), la costruzione di difese anti-intrusione e anti-virus con l'effettuazione di "penetration test" per la verifica della tenuta delle predette difese, il continuo backup dei dati residenti sui sistemi, la previsione di piani di "business continuity" e "disaster recovery" e il loro test attraverso l'effettuazione di prove di "spegnimento e ripartenza dei sistemi ridondati").

Nonostante ciò non si può escludere che il Gruppo non possa dover subire interruzioni e/o discontinuità nello svolgimento dell'attività commerciale per effetto di malfunzionamenti o veri e propri "black-out" dei sistemi propri o di terzi.

Non è altresì possibile garantire che i sistemi informativi delle società e/o aziende eventualmente acquisite siano in grado, al momento dell'acquisizione, di soddisfare i requisiti minimi del Gruppo in materia di affidabilità e sicurezza.

Interruzione di medio/lungo periodo della catena logistica

Le attività di commercializzazione svolte dal Gruppo sono fortemente dipendenti dal funzionamento e dalla efficienza della catena logistica grazie alla quale i prodotti sono in grado di raggiungere i mercati di riferimento.

Tali catene logistiche hanno raggiunto elevati livelli di complessità ed il percorso delle merci dagli stabilimenti in cui vengono fabbricati i prodotti informatici ed elettronici commercializzati fino ai clienti finali potrebbe essere soggetto a interruzioni dovute ad eventi naturali, politici e operativi quali catastrofi naturali, mutazioni nei rapporti commerciali tra governi, restrizioni al commercio ed embarghi, crisi di solvibilità di operatori presenti nelle delle diverse fasi di trasporto e stoccaggio.

Il verificarsi di eventi sfavorevoli in tali aree, suscettibili di produrre interruzioni non brevi nella catena logistica, potrebbe incidere in maniera significativamente negativa sulle prospettive e sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Dipendenza dai fornitori e rischio di mancato rispetto degli accordi extra-contrattuali

Il Gruppo nel suo complesso intrattiene rapporti diretti con oltre 650 primari vendor di tecnologia tra vendor di IT, elettronica di consumo e componentistica microelettronica. Da sempre il Gruppo è infatti focalizzato nella distribuzione di prodotti di marca (c.d. "branded"), essendo ridotta in rapporto al totale la quota di ricavi derivanti dalla vendita di prodotti a marchio proprio (accessori, prodotti di consumo, micro-informatica a marchio Celly e Nilox).

Nella maggioranza dei casi i rapporti commerciali con i vendor sono disciplinati da contratti e/o accordi rinnovabili, di regola, di anno in anno.

Nonostante il numero elevato di vendor in portafoglio, il Gruppo Esprinet presenta un certo grado di concentrazione di rischio in quanto l'incidenza dei primi 10 fornitori è pari a oltre l'80% del totale (78% nel 2019).

Tenuto conto della situazione descritta, il Gruppo è esposto al rischio di mancato rinnovo dei contratti di distribuzione in essere e/o della incapacità di sostituire efficacemente tali contratti.

Il Gruppo è altresì esposto al rischio di cambiamenti rilevanti nei termini e nelle condizioni contrattuali pattuiti con i vendor, con particolare riferimento all'ammontare dei premi da questi riconosciuti al raggiungimento degli obiettivi ovvero al livello stesso e alla natura di tali obiettivi, all'importo dei fondi di co-marketing e sviluppo, alle politiche di protezione del valore economico delle scorte di magazzino e dei resi commerciali, ai tempi di pagamento e alla connessa politica di sconti.

Tali variazioni, se negative, sono suscettibili di impattare negativamente la situazione patrimoniale e i risultati economico-finanziari del Gruppo.

Storicamente il Gruppo si è tuttavia dimostrato capace di negoziare con le proprie controparti condizioni contrattuali che hanno consentito il conseguimento di una lunga serie storica di risultati economici positivi. Inoltre, il grado di partnership raggiunto con la maggior parte dei fornitori ha consentito nel tempo di avviare con i principali di essi importanti rapporti di collaborazione consolidati negli anni anche grazie al mantenimento di canali di comunicazione diretti.

Dipendenza dai fornitori di servizi critici

Il modello logistico del Gruppo si basa sulla gestione diretta delle attività di magazzinaggio e prelievo e sull'esternalizzazione delle attività di trasporto e consegna. Tali attività rivestono un'importanza critica nell'ambito della catena del valore dei distributori di IT ed elettronica di consumo.

Per la prima delle attività citate il Gruppo si avvale della prestazione d'opera, relativamente alle attività italiane, di una società di servizi di magazzinaggio e custodia. Le attività di trasporto sono invece appaltate sia in Italia che in Spagna e Portogallo a vettori esterni indipendenti.

L'interruzione dei rapporti contrattuali con i suddetti fornitori di servizi, ovvero una significativa riduzione del livello di qualità ed efficienza dei servizi erogati, potrebbe produrre impatti negativi anche rilevanti sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo.

Il continuo monitoraggio di questi fornitori e del mercato di riferimento, costituiscono fattori di mitigazione di questo rischio.

Bassi margini reddituali

Il risultato dell'elevato grado concorrenziale cui è sottoposto il Gruppo è rappresentato dai bassi margini reddituali (margine commerciale lordo e utile operativo netto) in rapporto ai ricavi.

Tali bassi margini tendono ad amplificare gli effetti sulla redditività di variazioni impreviste nei livelli delle vendite e dei costi operativi sostenuti.

Impatti negativi sulla redditività possono essere generati anche da non corrette decisioni riguardanti il "pricing" dei prodotti e la gestione delle politiche di sconto.

Non è possibile fornire garanzie sulla capacità del Gruppo di sapere anche in futuro gestire con oculatezza e prudenza le proprie politiche di "pricing", anche in contesti congiunturali difficili.

Il costante monitoraggio dei margini di prodotto e di clientela e la ricerca del miglior mix all'interno del proprio portafoglio di fornitori e clienti costituiscono i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.

Riduzione di valore delle rimanenze

Il Gruppo è soggetto al rischio di riduzioni di valore delle scorte di magazzino in dipendenza di variazioni al ribasso dei prezzi di listino dei vendor e di fenomeni di obsolescenza economica e tecnologica.

E' prassi del settore che, nel primo dei casi sopra esposti, i vendor assicurino ai distributori che intrattengano con essi rapporti di fornitura diretti forme di protezione, totali e/o parziali, contrattuali e/o non contrattuali, del valore economico delle scorte.

Nondimeno potrebbero verificarsi casi di inadempienza da parte dei vendor ovvero di mancata attivazione di protezioni non contrattuali.

Tali clausole protettive, inoltre, sono azionabili solo a determinate condizioni e quindi in condizioni di assoluto controllo e capacità di pianificazione dei propri acquisti in funzione delle potenzialità di sbocco.

Non è possibile fornire garanzie circa la futura capacità del Gruppo di gestire i livelli di stock in maniera da non subire rischi di svalutazione, anche limitata, delle giacenze ovvero da non essere in grado di attivare le protezioni contrattualmente previste con la maggioranza dei fornitori di prodotti. Tuttavia, la costante capacità di minimizzare, anche grazie al supporto di sistemi esperti di "inventory management" e "demand planning", i livelli delle scorte a parità di indici di disponibilità e conseguentemente di soddisfazione per la clientela, combinata con l'attenzione prestata al costante monitoraggio del rispetto degli accordi contrattuali in essere, tenuto conto delle consolidate prassi di settore che storicamente portano a ritenere probabile il supporto dei fornitori nella protezione del valore economico degli stock, rappresentano i principali fattori di mitigazione del rischio in oggetto.

Dipendenza da manager-chiave

L'attività e lo sviluppo del Gruppo Esprinet si caratterizzano per una significativa dipendenza dal contributo di alcune figure manageriali chiave, con particolare riferimento agli Amministratori Delegati (o alle funzioni corrispondenti nelle diverse società del Gruppo), agli altri amministratori esecutivi ed alla struttura di "prima linea" e/o responsabili delle funzioni operative per le attività del Gruppo nei mercati geografici in cui esso è presente.

Il successo del Gruppo dipende dunque in larga misura dalla capacità professionale e dall'abilità di tali figure manageriali.

La perdita delle prestazioni di alcuno dei manager senza un'adeguata sostituzione, nonché l'incapacità di attrarre e trattenere risorse nuove e qualificate, potrebbe pertanto avere effetti negativi sulle prospettive, attività e risultati economico-finanziari del Gruppo.

Le politiche di sviluppo professionale e di "retention", queste ultime inquadrate in un sistema di remunerazione che prevede anche l'utilizzo di piani di incentivazione di lungo periodo, uniti alle attività di formazione continua, rappresentano le principali modalità con la quale il Gruppo fronteggia il rischio in esame.

Distruzione fisica di beni aziendali e prodotti destinati alla rivendita

Gli impianti generali ed i prodotti in giacenza nelle sedi operative e nei magazzini sono soggetti a rischi legati ad eventi quali terremoti, inondazioni, incendi, furti, distruzione. Tali eventi potrebbero portare ad una significativa diminuzione del valore dei beni danneggiati e alla interruzione, anche per periodi prolungati, della capacità operativa del Gruppo.

Non potendo escludere il manifestarsi di tali eventi ed i danni da essi conseguenti, e pur tenuto conto delle politiche di gestione e mitigazione di tali categorie di rischi in termini di sicurezza fisica e prevenzioni incendi realizzate essenzialmente attraverso il trasferimento dei rischi a società di assicurazioni e la predisposizione di un apposito piano di Business Continuity, non si possono fornire garanzie circa gli impatti negativi che potrebbero scaturirne per la situazione economico-finanziaria di Gruppo.

Frodi commesse da dipendenti

Il comportamento di dipendenti infedeli potrebbe generare danni economici rilevanti tenuto in considerazione anche l'elevato numero di transazioni effettuate, l'intensivo utilizzo di sistemi informativi sia per l'effettuazione delle attività sia per l'interfacciamento con clienti e fornitori, oltre all'elevato valore unitario di alcune transazioni.

Il Gruppo Esprinet è impegnato nella riduzione della probabilità di manifestazione di tali condotte fraudolente mediante tecniche di "duty segregation", gestione degli accessi ai sistemi informativi, introduzione di procedure e controlli e diffusione del codice etico.

Non è possibile tuttavia fornire alcuna garanzia riguardo agli impatti sfavorevoli sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo che potrebbero derivare da attività fraudolente del tipo descritto.

Affidabilità del sistema amministrativo-contabile

Le decisioni strategiche e operative, il sistema di pianificazione e reporting nonché il processo di comunicazione all'esterno di dati e informazioni economiche finanziare e patrimoniali si basa sulla

affidabilità delle informazioni amministrative e contabili generate e trattate all'interno del Gruppo. La correttezza di tali informazioni dipende anche dalla presenza di procedure, regole e articolazioni organizzative, dalla preparazione professionale dei dipendenti, dalla efficacia ed efficienza dei sistemi informativi.

Il Gruppo si impegna a mantenere un elevato livello di controllo su tutte le procedure che generano, trattano e diffondono informazioni economiche, finanziare e patrimoniali. Tali procedure e i sottostanti sistemi informativi sono oggetto di periodici audit e controlli da parte di diversi attori del Sistema di Controllo Interno e vengono tenute costantemente aggiornate anche con azioni di risoluzione delle "Non Conformità"rilevate.

Rischi di compliance

Il Gruppo Esprinet è esposto al rischio di violazione di numerose leggi, norme e regolamenti che ne regolano l'attività, ivi incluse le norme fiscali. A mitigazione di quanto riportato sopra sono state redatte opportune procedure ed implementate specifiche attività di controllo.

Contenziosi legali e fiscali

Alla data di redazione del presente bilancio risultano pendenti alcuni procedimenti giudiziari e fiscali che coinvolgono alcune società del Gruppo e che risultano potenzialmente in grado di influenzare i risultati economico-finanziari.

Nonostante le somme stanziate nei relativi fondi rischi siano ritenute sufficienti al fine della copertura di eventuali passività emergenti dalle vertenze pendenti, non è da escludersi che in caso di esito negativo superiore alle aspettative si possano produrre effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Vertenze giudiziarie

La tipologia di vertenze giudiziarie a cui il Gruppo è esposto può essere essenzialmente suddivisa in due grandi gruppi: contenziosi di natura commerciale, aventi ad oggetto la contestazione su natura e/o quantità delle forniture di prodotti e servizi, l'interpretazione di clausole contrattuali e/o della documentazione a supporto, ovvero contenziosi di natura diversa.

Con riferimento alla prima tipologia di vertenze, i relativi rischi sono oggetto di attenta analisi mensile con il supporto dei consulenti e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nel Fondo svalutazione crediti.

Gli altri contenziosi fanno riferimento a vari tipi di richieste che possono pervenire alle società del Gruppo a seguito della supposta violazione di obblighi normativi e/o contrattuali.

L'analisi del rischio viene effettuata periodicamente con l'ausilio di professionisti esterni e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Vertenze fiscali

Non è possibile escludere che il Gruppo possa essere tenuto a far fronte a passività conseguenti a vertenze fiscali di varia natura. In tal caso il Gruppo potrebbe essere chiamato a liquidare delle passività straordinarie con i conseguenti effetti economici e finanziari.

L'analisi del rischio connesso alle vertenze fiscali viene effettuata periodicamente dal Gruppo in coordinamento con i professionisti esterni specificamente incaricati e gli impatti economici conseguenti sono riflessi nella voce Fondi per rischi e oneri.

Per quanto riguarda i rischi e le principali evoluzioni dei contenziosi in corso si rimanda a quanto descritto sull'argomento nella voce Fondi non correnti ed altre passività.

Rischi finanziari

L'attività del Gruppo Esprinet è esposta a una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale e finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità;
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo);

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete, nell'ambito del più generale Sistema di Controllo Interno, al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità, riconducibili essenzialmente alle aree Finanza e Tesoreria, definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e le modalità tecniche atte alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano in via residuale i rischi non coperti né assicurati.

Nel Gruppo esistono prassi, procedure operative e politiche di gestione dei rischi ormai consolidate e permanentemente adattate alle mutevoli condizioni ambientali e di mercato - dirette all'identificazione e analisi dei rischi ai quali il Gruppo è esposto, alla definizione di appropriati presidi di controllo ed al monitoraggio costante dell'osservanza dei limiti stessi.

Nella sezione "Informativa sui rischi e strumenti finanziari" delle "Note al bilancio consolidato" viene fornita ulteriore informativa sui rischi e sugli strumenti finanziari ai sensi degli IFRS 7 e 13.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

Rischio di credito

Il rischio di credito rappresenta il rischio di subire una perdita finanziaria per effetto dell'inadempimento da parte di terzi di una obbligazione di pagamento.

Per Esprinet l'esposizione al rischio di credito è differente a seconda della classe di strumenti finanziari sebbene sia essenzialmente legata alle dilazioni di pagamento concesse in relazione alle attività di vendita di prodotti e servizi sui mercati di operatività del Gruppo.

Le strategie di gestione di tale rischio si sostanziano:

  • per quel che riguarda le disponibilità liquide e le attività finanziarie per strumenti derivati, nella scelta di istituti bancari di primario standing riconosciuto a livello nazionale e internazionale;
  • relativamente ai crediti commerciali, nel trasferimento di tale rischio, nei limiti dei plafond negoziati e con l'obiettivo del raggiungimento di un equilibrio ottimale tra costi e benefici, a società di assicurazione e/o di factoring di primario standing nonché nell'applicazione di apposite procedure di controllo relative all'assegnazione e revisione periodica delle linee di affidamento alla clientela, oltre che nelle richieste di garanzie collaterali nei casi in cui il solo rating del cliente non risulti sufficiente rispetto agli affidamenti necessari a garantire l'operatività.

Le politiche del Gruppo prevedono, relativamente ai crediti commerciali vantati verso la clientela, un rigido meccanismo gerarchico di autorizzazione che prevede il coinvolgimento del Comitato Crediti scalando al Consiglio di Amministrazione nei casi in cui i limiti di fido concessi in autonomia dal Gruppo eccedano i corrispondenti affidamenti concessi dall'assicurazione.

Le attività di monitoraggio del rischio di credito verso i clienti partono dal raggruppamento degli stessi sulla base dei canali di vendita, dell'anzianità del credito, dell'esistenza di precedenti difficoltà finanziarie o contestazioni e dall'eventuale esistenza di procedure legali o concorsuali in corso.

I clienti classificati a "rischio elevato" vengono inclusi in un elenco sottoposto a rigido controllo ed eventuali ordini futuri vengono evasi solo a fronte di pagamento anticipato.

Il Gruppo è solito accantonare un fondo svalutazione per perdite di valore il quale riflette sostanzialmente la stima delle perdite sui crediti commerciali quantificate sulla base di analisi e svalutazioni di ogni singola posizione individuale, tenuto conto dei benefici dell'assicurazione.

Riguardo alla concentrazione del rischio di credito, la tabella seguente riporta l'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi di, rispettivamente, Esprinet S.p.A. e l'intero Gruppo Esprinet:

Ragione Sociale %
cum.primi 10 clienti
Esprinet S.p.A. 42%
Gruppo Esprinet 41%

L'incidenza dei primi 10 clienti sui ricavi consolidati è pari al 41% circa (39% nel 2019).

Rischio liquidità

Il rischio di liquidità, o rischio di finanziamento, rappresenta il rischio che il Gruppo possa incontrare delle difficoltà nel reperimento - in condizioni di economicità - dei fondi necessari ad onorare gli impegni derivanti dagli strumenti finanziari.

La politica di gestione di tale rischio è improntata a un criterio di massima prudenza orientato ad evitare, al verificarsi di eventi imprevisti, di dover sostenere oneri eccessivi ovvero di arrivare addirittura a vedere compromessa la propria reputazione sul mercato.

La gestione del rischio di liquidità si impernia sulle attività di pianificazione dei flussi di tesoreria nonché sul mantenimento di consistenti volumi di linee di credito inutilizzate, in Italia, in Spagna e in Portogallo, perlopiù di natura autoliquidante, agevolato da una politica finanziaria conservativa che privilegia il ricorso a fonti di finanziamento stabili anche per il finanziamento del capitale di esercizio. Al 31 dicembre 2020 il Gruppo disponeva di linee di affidamento inutilizzate per 482 milioni di euro (459 milioni al 31 dicembre 2019) corrispondenti al 77% ca. (85% ca. al 31 dicembre 2019) del totale degli affidamenti in essere.

La disponibilità di linee di credito inutilizzate non comporta, ad eccezione della linea Revolving, il sostenimento di costi specifici. Per maggiori informazioni si faccia riferimento al paragrafo "8.6 "Situazione degli affidamenti" del capitolo 8 "Altre informazioni rilevanti" nelle "Note al bilancio consolidato".

Il fabbisogno finanziario del Gruppo risulta significativamente coperto sia da alcuni finanziamenti a medio-lungo termine sottoscritti con Istituti Finanziari italiani e spagnoli sia una Linea Revolving in pool della durata residua di 21 mesi.

Quest'ultima costituisce uno dei pilastri della gestione del rischio di liquidità ed è soggetto al puntuale rispetto di alcuni covenant, la cui violazione concede agli istituti eroganti il diritto contrattuale di richiederne l'immediato rimborso.

L'esistenza di una struttura di covenant da un lato consente al Gruppo, in base alle prassi contrattuali internazionali, di disporre di una struttura di "funding" stabile e non soggetta a revoca e/o ridimensionamento unilaterale, dall'altra introduce elementi di instabilità legati alla possibile violazione di uno o più dei parametri finanziari soglia il cui mancato rispetto espone il Gruppo al rischio di rimborso anticipato delle somme prese a prestito.

Rischio di mercato: il rischio valutario

Il rischio valutario rappresenta il rischio che il valore di uno strumento finanziario fluttui in seguito a variazioni dei cambi. A tale riguardo va considerato che solo una parte residuale degli acquisti di prodotti del Gruppo Esprinet sono denominati in valute diverse dall'euro.

Nel 2020 la percentuale di tali acquisti, quasi interamente espressi in dollari USA, sul totale degli acquisti del Gruppo Esprinet è risultata pari al 6,8% (5,8% nel 2019).

La possibilità che le parità valutarie - e in particolare il cambio euro/dollaro USA - si possano modificare nel periodo intercorrente tra il momento della fatturazione in valuta e il momento del pagamento determina l'esposizione al rischio cambio del Gruppo nella nozione qui analizzata. Il Gruppo non dispone di altre attività e passività finanziarie, né in particolare di finanziamenti,

denominati in valuta. Ne consegue che il rischio valutario è circoscritto all'operatività commerciale, come sopra descritta.

In considerazione dell'incremento delle transazioni in valuta avvenuto negli ultimi anni, è stata implementata una nuova gestione del rischio di cambio attraverso coperture spot su singoli acquisti in valuta estera.

Rischio di mercato: il rischio di tasso d'interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato. Le linee bancarie di cui dispone il Gruppo Esprinet hanno un costo in larga prevalenza basato su tassi di interesse indicizzati all'"Europe Interbank Offered Rate" o Euribor. Nella quasi totalità dei contratti tale parametro ha un "floor" pari a zero, come ormai è consuetudine in presenza di tassi a breve negativi persistentemente lungo la curva dei rendimenti, il che mitiga parzialmente il livello di esposizione a tale rischio.

Il Gruppo, a seguito di valutazioni sul valore e sulla composizione dell'indebitamento finanziario complessivo, può decidere di dotarsi di strumenti di copertura parziale di tale rischio. L'obiettivo perseguito in tal caso consiste nel fissare il costo della provvista relativa ai contratti di finanziamento a medio termine a tasso variabile ricevuti. Lo strumento tipicamente utilizzato è un "IRS-Interest Rate Swap" di tipo "plain vanilla" anche e soprattutto alla luce della sua eleggibilità ad una contabilizzazione secondo il modello della copertura dei flussi finanziari ("hedge accounting").

In considerazione della composizione dell'indebitamento finanziario a medio-lungo termine in larga prevalenza a tasso fisso, il grado di rischio risulta fortemente contenuto per cui non è stato ritenuto necessario procedere con le suddette forme di copertura.

Il Gruppo dispone peraltro di un sistema di monitoraggio e controllo dei rischi in grado di promuovere con efficacia e tempestività, al variare delle caratteristiche della struttura del capitale, la revisione della strategia di gestione del rischio di tasso.

Rischio di mercato: gli altri rischi di prezzo

Gli altri rischi di prezzo ricomprendono il rischio che il valore di un titolo mobiliare fluttui per effetto di variazioni dei prezzi di mercato derivanti sia da fattori specifici relativi al singolo titolo o al suo emittente, sia da fattori suscettibili di influenzare la totalità dei titoli mobiliari trattati sul mercato. Il Gruppo Esprinet non dispone di alcuna esposizione in titoli negoziati in mercati attivi, pertanto l'esposizione a tale tipologia di rischio è nulla.

Altre informazioni rilevanti

1. Attività di ricerca e sviluppo

Le attività di ricerca e sviluppo svolte dai reparti Edp e Web riguardano la definizione e la pianificazione di nuovi processi e servizi nell'ambito della piattaforma informatica in uso presso il Gruppo, al servizio dei clienti e dei fornitori sia nell'ambito di trasmissione delle informazioni che nell'ambito del processamento degli ordini di vendita e acquisto. Tali costi sono stati interamente riconosciuti a conto economico nel presente esercizio prevalentemente tra i costi del personale dei reparti di appartenenza.

2. Numero e valore delle azioni proprie possedute

Alla data di chiusura della presente relazione finanziaria Esprinet S.p.A. detiene n. 1.150.000 azioni ordinarie proprie, pari al 2,3% del capitale sociale, interamente a servizio del Long Term Incentive Plan, valido per il triennio 2018-2020, approvato dall'assemblea dei soci del 4 maggio 2018. Alla data di chiusura della Relazione finanziaria annuale 2019 Esprinet S.p.A. deteneva n. 2.620.217 azioni ordinarie proprie composte da n. 1.470.217 diritti acquistati in esecuzione della delibera dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A dell'8 maggio 2019 e successivamente annullati, con

conseguente attribuzione proporzionale dei diritti incorporati dalle stesse a beneficio di tutte le altre azioni, in attuazione della delibera dell'assemblea straordinaria dei soci del 25 maggio 2020.

Il programma rappresenta, così, per la Società un'opzione per riconoscere ai propri azionisti ulteriore remunerazione rispetto alla distribuzione dei dividendi.

3. Rapporti con parti correlate

L'identificazione delle parti correlate del Gruppo Esprinet è stata effettuata in conformità con quanto disposto dallo IAS 24.

Le operazioni con parti correlate sono state effettuate nel rispetto delle disposizioni di legge vigenti, sulla base della reciproca convenienza economica.

Nel caso di prodotti venduti a persone fisiche, le condizioni applicate sono equivalenti a quelle usualmente applicate ai dipendenti.

Nella tabella seguente sono dettagliate le operazioni intercorse tra le società del Gruppo e le società nelle quali amministratori e soci di Esprinet S.p.A. rivestono posizioni di rilievo, nonché i dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ed i loro stretti familiari.

2020 2019
(euro/000) Tipologia Ricavi Costi Crediti Debiti Ricavi Costi Crediti Debiti
Ricavi
Key managers e familiari Vendita prodotti 20 - 5 - 8 - 1 -
M.B. Immobiliare S.r.l. Riaddebito utenze magazzino - - - - - - - -
Subtotale 20 - 5 - 8 - 1 -
Costo del venduto
Smart Res S.p.A. Acquisto prodotti - 8 - 8 - - - -
Subtotale - 8 - 8 - - - -
Costi generali e amministrativi
Immobiliare Selene S.r.l. Spese varie - - - - - 2 - -
Key Managers Spese varie - (3) - - - - - -
M.B. Immobiliare S.r.l. Spese varie - - - - - 7 - -
M.B. Immobiliare S.r.l. Canoni manut.logistica - - - - - 5 - -
Subtotale - (3) - - - 14 - -
Oneri/proventi finanziari
Immobiliare Selene S.r.l. Interessi su depositi - - - - 5 - - -
M.B. Immobiliare S.r.l. Interessi su depositi - - - - 6 - - -
Subtotale - - - - 11 - - -
Totale complessivo 20 5 5 8 19 14 1 -

I ricavi sono relativi a vendite di prodotti di elettronica di consumo effettuate alle normali condizioni di mercato.

I rapporti con i dirigenti aventi responsabilità strategiche si sono sostanziati nel riconoscimento della retribuzione per le prestazioni di lavoro da questi fornite per la cui quantificazione si rinvia al paragrafo "Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche" nelle "Note al bilancio consolidato".

Per effetto dell'applicazione del principio contabile IFRS 16 risultano nell'esercizio 2019 cancellati dal conto economico 4,1 milioni di euro di canoni di locazione immobili verso le parti correlate per contratti di locazione conclusi a condizioni di mercato e sottoscritti nei periodi precedenti a quello in esame, rispettivamente con le società Immobiliare Selene S.r.l., relativamente al sito logistico di Cambiago (MI) e M.B. Immobiliare S.r.l. riguardo al sito logistico di Cavenago (MB).

Con riferimento al Regolamento Consob n.17221 del 12/03/2010 e successive modificazioni ed integrazioni, si specifica che Esprinet S.p.A. ha approvato ed implementato la procedura di gestione

delle operazioni con parti correlate di cui maggior dettaglio viene dato nella "Relazione sul governo societario di Esprinet S.p.A." a cui si fa rimando.

Tale procedura è altresì disponibile sul sito internet www.esprinet.com, alla sezione Investitori.

4. Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia. Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nella elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

A decorrere dall'esercizio 2010 la società Esprinet S.p.A. e la società V-Valley S.r.l. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR), che consente di determinare l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società.

Tale opzione è stata rinnovata nel 2019 per il triennio 2019-2021.

A decorrere dall'esercizio 2015 la società Esprinet S.p.A. e la società Celly S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime di tassazione consolidata avente efficacia relativa al triennio 2015-2017. Tale opzione è stata rinnovata nel 2018 per il triennio 2018-2020.

5. Azioni della capogruppo detenute da organi di amministrazione e controllo e da dirigenti con responsabilità strategiche

Nominativo Carica N. azioni al
31/12/19 o alla
data della nomina
N. azioni
assegnate
N. azioni
vendute
Ricevute in
donazione
N. azioni al
31/12/20 o alla
data della
cessazione dalla
carica
Maurizio Rota (1)(2) Presidente 2.741.378 953.746 - - 3.695.124
Alessandro Cattani(2) Ammin. Delegato 677.527 246.254 - - 923.781
Valerio Casari Amministratore - - - - -
Marco Monti (3) Amministratore 2.058.017 - - 686.006 2.744.023
Matteo Stefanelli Amministratore 834.507 - - - 834.507
Tommaso Stefanelli Amministratore 885.000 - (85.000) - 800.000
Mario Massari Amministratore - - - - -
Renata Maria Ricotti Amministratore - - - - -
Chiara Mauri Amministratore - - - - -
Cristina Galbusera Amministratore - - - - -
Emanuela Prandelli Amministratore - - - - -
Ariela Caglio Amministratore - - - - -
Totale Consiglio di Amministrazione 7.196.429 1.200.000 (85.000) 686.006 8.997.435
Bettina Solimando Presidente - - - - -
Patrizia Paleologo Oriundi Sindaco Effetivo - - - - -
Franco Aldo Abbate Sindaco Effetivo - - - - -
Totale Collegio sindacale - - - - -
Giovanni Testa Chief Operating Officer 3.980 - - - 3.980
Totale Chief Operating Officer 3.980 - - - 3.980

(1) titolare del diritto di usufrutto.

(2) titolare indiretto tramite Axopa S.r.l.

(3)titolare della nuda proprietà.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 11971 del 14 maggio 1999, la precedente tabella evidenzia le azioni movimentate nel corso dell'esercizio da Amministratori, Sindaci e dirigenti con responsabilità strategiche di Esprinet S.p.A., ricordando che l'organigramma societario non prevede la figura del Direttore Generale.

6. Operazioni atipiche e/o inusuali

Il management non ritiene si sia configurata alcuna operazione atipica o inusuale secondo la definizione fornita da Consob nella comunicazione n. DEM 6064293 del 28 luglio 2006.

7. Informazioni aggiuntive richieste da Banca d'Italia e Consob

Con riferimento al documento n. 2 del 6 febbraio 2009 e delle successive specificazioni del 3 marzo 2010, richiamanti i redattori delle relazioni finanziarie a fornire un'adeguata informativa su alcune tematiche, si riportano di seguito le sezioni in cui tale richiesta viene soddisfatta per le fattispecie applicabili al Gruppo:

    1. Informativa sulla continuità aziendale, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principi contabili e criteri di valutazione";
    1. Informativa sui rischi finanziari, "Relazione sulla gestione" - paragrafo "Principali rischi e incertezze" - e "Note al bilancio consolidato" - sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari";
    1. Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività (cd. Impairment test), "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Commenti alla voci della situazione patrimonialefinanziaria" voce "Avviamento";
    1. Informativa sulle incertezze nell'utilizzo di stime, "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Principali stime contabili";
    1. Informativa sulle clausole contrattuali dei debiti finanziari, "Note al bilancio consolidato" paragrafo "Finanziamenti e covenant su finanziamenti";
    1. Informazioni sulla "gerarchia fair value", "Note al bilancio consolidato" - paragrafo "Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e fair value".

Con riferimento alle informazioni richieste dalla comunicazione Consob n. DEM/11012984 del 24 febbraio 2011 "Richiesta di informazioni ai sensi dell'art.114, comma 5, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n.58, in materia di indennità per scioglimento anticipato del rapporto" si precisa che le stesse sono state fornite nella "Relazione sulla Corporate Governance" a cui si rimanda.

L'informativa richiamata dalla Comunicazione Consob n. 3907 del 19 gennaio 2015 è stata fornita nelle "Note al bilancio consolidato" all'interno delle varie aree di riferimento.

8. Piani di incentivazione azionaria

Nell'ambito delle politiche di incentivazione azionaria orientate a rafforzare la fidelizzazione dei manager ritenuti essenziali ai fini del perseguimento degli obiettivi gestionali del Gruppo, in data 4 maggio 2018 l'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A., su proposta del Comitato Remunerazioni, ha approvato un nuovo Piano di compensi ("Long Term Incentive Plan") a favore di componenti del Consiglio di Amministrazione e dirigenti delle società del Gruppo, valido per il triennio 2018-2020 ed avente ad oggetto l'attribuzione di massimo n. 1.150.000 diritti di assegnazione gratuita ("stock grant") di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A.. In data 25 giugno 2018, in esecuzione della suddetta delibera dell'Assemblea dei Soci, si è proceduto all'assegnazione gratuita di n. 1.150.000 diritti (pari al numero di diritti deliberato dall'Assemblea). Le condizioni per l'esercizio attengono al raggiungimento di obiettivi economico-finanziari per il Gruppo nel triennio 2018-2020 nonché alla permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato dell'esercizio 2020.

Ulteriori informazioni sono fornite nelle "Note al bilancio consolidato" – paragrafo "Costo del lavoro", a cui si rimanda.

9. Prospetto di raccordo tra patrimonio netto e risultato di Gruppo e corrispondenti valori della capogruppo

In ottemperanza alla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si riporta di seguito la tabella di raccordo del patrimonio netto consolidato e del risultato consolidato dell'esercizio con i relativi dati della capogruppo Esprinet S.p.A.:

Risultato netto Patrimonio netto
(euro/000) 31/12/20 31/12/19 31/12/20 31/12/19
Bilancio della capogruppo Esprinet S.p.A. 9.370 4.604 304.286 295.412
Effetti connessi al processo di consolidamento:
Patrimonio netto e risultato d'esercizio società consolidate 19.342 16.214 162.817 143.414
Valore di carico partecipazioni nelle società consolidate - - (89.428) (88.013)
Differenza consolidamento Esprinet Iberica S.L.U. - - 1.039 1.039
Differenza consolidamento Celly S.p.A. (2.300) - 1.853 4.153
Differenza consolidamento 4Side srl - - 121 121
Eliminazione utili non realizzati su rimanenze 114 118 (201) (314)
Eliminazione accantonamento fondo rischi su partecipate 40 743 783 743
Opzione 4Side S.r.l. 471 - 471 -
Eliminazione svalutazione Partecipazioni 4.755 1.600 6.355 1.600
Opzione Celly - 274 - -
Altre variazioni - - 867 867
Patrimonio netto e risultato consolidato 31.792 23.553 388.963 359.022

10. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (DNF)

La società, in conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016 e della legge spagnola Ley 11/2018, ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta.

La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2020, redatta secondo lo standard di rendicontazione "GRI Standards" è disponibile sul sito internet del Gruppo.

11. Altre informazioni

Il Documento Programmatico della Sicurezza (DPS) così come inizialmente previsto dal D.Lgs. 196/2003, integrato dal decreto legge n.5/2012 (decreto sulle semplificazioni) continua ad essere redatto ed applicato dalle società del Gruppo localizzate sul territorio italiano.

Proposta di approvazione del Bilancio e di destinazione del risultato di esercizio 2020

Signori Azionisti,

al termine dell'illustrazione del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. (bilancio separato) e del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020 nonché della relazione degli amministratori sulla gestione, sottoponiamo alla Vostra attenzione la proposta per la destinazione del risultato d'esercizio di Esprinet S.p.A..

Nel chiedere l'approvazione del nostro operato, attraverso l'assenso al Progetto di Bilancio, unitamente alla nostra Relazione e alle Note al Bilancio, proponiamo di destinare l'utile netto pari a euro 9.370.020,42;

  • per euro 128.345,00 a Riserva utili su cambi da valutazione;
  • per euro 9.241.675,42 ad incremento della Riserva Straordinaria.

Si precisa che non è necessario effettuare accantonamenti per la riserva legale che ha già raggiunto il 20% del Capitale Sociale.

Distribuzione del dividendo

Il Consiglio di Amministrazione propone all'Assemblea degli Azionisti di attribuire un dividendo di euro 0,54 al lordo delle ritenute di legge, per ognuna delle azioni ordinarie in circolazione, escluse quindi le eventuali azioni proprie nel portafoglio della Società alla data di stacco della cedola tramite l'utilizzo parziale della Riserva Straordinaria.

Ai fini fiscali agli effetti della tassazione del soggetto percipiente si precisa che residuano in capo alla Società riserve di utili prodotti fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007. In applicazione della presunzione di legge di cui al D.M. 26 maggio 2017, ossia, la presunzione che dal punto di vista fiscale i dividendi distribuiti si considerano prioritariamente formati con utili prodotti dalla società fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007, e poi fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2016, l'intero ammontare dei dividendi distribuiti si considera formato con utili prodotti dalla Società fino all'esercizio in corso al 31 dicembre 2007.

Il Consiglio di Amministrazione propone inoltre che il dividendo effettivamente approvato dalla Assemblea venga messo in pagamento a partire dal 12 maggio 2021 (con stacco cedola n. 15 il giorno 10 maggio 2021 e record date il giorno 11 maggio 2021).

Vimercate, 1° marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio consolidato 2020 del Gruppo Esprinet

INDICE del Bilancio consolidato 2020 del Gruppo Esprinet

GRUPPO ESPRINET

Prospetti di bilancio consolidato
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata pag. 60
Conto economico separato consolidato pag. 61
Conto economico complessivo consolidato pag. 61
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato pag. 62
Rendiconto finanziario consolidato pag. 63
Note al bilancio consolidato
rmazioni generali pag. 64
2 Principi contabili e criteri di valutazione pag. 64
2.1 Principi contabili
2.2 Presentazione del bilancio
2.3 Principi e metodologie di consolidamento
2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento
2.5 Modifiche ai principi contabili
2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.7 Principali stime contabili
2.8 Principi contabili di recente emanazione
3 Aggregazioni aziendali pag. 86
4 Informativa di settore pag. 87
4.1 Introduzione
4.2 Prospetti contabili per settore operativo
4.3 Altre informazioni
5 Informativa su rischi e strumenti finanziari pag. 91
6 Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 102
7 Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 130
8 Commento alle voci di conto economico pag. 131
9 Altre informazioni rilevanti pag. 138
9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo
9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti
9.4 Situazione degli affidamenti
9.5 Stagionalità dell'attività
9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti
9.7 Principali contenziosi in essere
9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati
9.9 Fatti di rilievo successivi
9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo

10 Pubblicazione del Progetto di Bilancio pag. 148

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria consolidata redatta secondo i principi contabili internazionali IFRS, integrata con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
31/12/2020 di cui
parti
correlate*
31/12/2019 di cui
parti
correlate*
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 1 12.498 11.824
Diritti di utilizzo di attività 4 99.928 107.310
Avviamento 2 108.442 90.716
Immobilizzazioni immateriali 3 722 480
Attività per imposte anticipate 6 12.950 13.469
Crediti ed altre attività non correnti 9 2.917 - 3.177 -
237.457 - 226.976 -
Attività correnti
Rimanenze 10 402.755 497.220
Crediti verso clienti 11 584.037 5 470.999 1
Crediti tributari per imposte correnti 12 410 1.514
Altri crediti ed attività correnti 13 40.186 - 40.956 -
Attività finanziarie per strumenti derivati 14 27 -
Disponibilità liquide 17 558.928 463.777
1.586.343 5 1.474.466 1
Totale attivo 1.823.800 5 1.701.442 1
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.861 7.861
Riserve 20 347.602 325.554
Risultato netto pertinenza Gruppo 21 31.405 23.099
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 386.868 356.514
Patrimonio netto di terzi 2.095 2.508
Totale patrimonio netto 388.963 359.022
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 107.069 61.045
Passività finanziarie per leasing 31 93.999 100.212
Passività per imposte differite 24 11.309 9.712
Debiti per prestazioni pensionistiche 25 4.847 4.669
Debito per acquisto partecipazioni 49 230 -
Fondi non correnti ed altre passività 26 3.702 2.498
221.156 178.136
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 1.107.826 8 1.089.246 -
Debiti finanziari 28 56.049 35.862
Passività finanziarie per leasing 36 8.867 8.597
Debiti tributari per imposte correnti 29 224 27
Debiti per acquisto partecipazioni 51 220 -
Fondi correnti ed altre passività 32 40.495 - 30.552 -
1.213.681 8 1.164.284 -
TOTALE PASSIVO 1.434.837 8 1.342.420 -
Totale patrimonio netto e passivo 1.823.800 8 1.701.442 -

* Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con parti correlate" nella "Relazione sulla Gestione".

Conto economico separato consolidato

Di seguito si riporta il conto economico consolidato per "destinazione" redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS ed integrato con l'informativa richiesta ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006:

(euro/000) Nota di
commento
2020 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
2019 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 33 4.491.613 - 20 3.945.371 - 8
Costo del venduto (4.297.946) - (8) (3.770.027) - -
Margine commerciale lordo 35 193.667 - 175.344 -
Costi di marketing e vendita 37 (51.775) - - (50.820) - -
Costi generali e amministrativi 38 (90.038) (4.566) 3 (83.086) - (14)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 39 (4.206) (2.627) (370) -
Utile operativo (EBIT) 47.648 (7.193) 41.068 -
(Oneri)/proventi finanziari 42 (5.099) - - (9.411) - 11
Utile prima delle imposte 42.549 (7.193) 31.657 -
Imposte 45 (10.757) 1.262 - (8.104) - -
Utile netto 31.792 (5.931) 23.553 -
- di cui pertinenza di terzi 386 454
- di cui pertinenza Gruppo 31.406 (5.931) 23.099 -
Utile netto per azione - di base (euro) 46 0,63 0,46
Utile netto per azione - diluito (euro) 46 0,62 0,45

* Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Conto economico complessivo consolidato

(euro/000) 2020 2019
Utile netto 31.792 23.553
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato consolidato:
- Variazione riserva "cash flow hedge" - 500
- Impatto fiscale su variazione riserva "cash flow hedge" - (120)
- Variazione riserva "conversione in euro" (42) (2)
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato consolidato:
- Variazione riserva "fondo TFR" (173) (195)
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" 41 47
Altre componenti di conto economico complessivo (174) 230
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo 31.618 23.783
- di cui pertinenza Gruppo 31.226 23.336
- di cui pertinenza di terzi 392 447

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato

(euro/000) Capitale
sociale
Riserve Azioni
proprie
Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
terzi
Patrimonio
netto di
gruppo
Saldi al 31 dicembre 2018 7.861 325.679 (4.800) 14.158 342.898 1.175 341.723
Utile/(perdita) complessivo di periodo - 230 - 23.553 23.783 447 23.336
Destinazione risultato esercizio precedente - 14.158 - (14.158) - - -
Incremento riserve da acquisizione 4Side - 1.180 - - 1.180 1.180 -
Dividendi distribuiti - (6.919) - - (6.919) - (6.919)
Rinuncia opzione acquisto 20% Celly - 1.082 - - 1.082 - 1.082
Incremento % controllo Gruppo Celly - (475) - - (475) (310) (165)
Acquisto azioni proprie - - (3.847) - (3.847) - (3.847)
Totale operazioni con gli azionisti - 9.026 (3.847) (14.158) (8.979) 870 (9.849)
Consegna azioni per piani azionari - 1.251 - - 1.251 - 1.251
Altri movimenti - 69 - - 69 16 53
Saldi al 31 dicembre 2019 7.861 336.255 (8.647) 23.553 359.022 2.508 356.514
Saldi al 31 dicembre 2019 7.861 336.255 (8.647) 23.553 359.022 2.508 356.514
Utile/(perdita) complessivo di periodo - (174) - 31.791 31.617 392 31.225
Destinazione risultato esercizio precedente - 23.553 - (23.553) - - -
Incremento % controllo Gruppo Celly - (1.262) - - (1.262) (804) (458)
Acquisto e annullamento azioni proprie - (5.503) 3.847 - (1.656) - (1.656)
Totale operazioni con gli azionisti - 16.788 3.847 (23.553) (2.918) (804) (2.114)
Piani azionari in corso - 1.250 - - 1.250 - 1.250
Altri movimenti - (8) - - (8) (1) (7)
Saldi al 31 dicembre 2020 7.861 354.111 (4.800) 31.791 388.963 2.095 386.868

Rendiconto finanziario consolidato5

(euro/000) 2020 2019
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) 77.612 161.057
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 64.970 57.080
Utile operativo da attività in funzionamento 47.648 41.068
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 16.536 14.662
Variazione netta fondi (435) 609
Variazione non finanziaria debiti pensionistici (29) (510)
Costi non monetari piani azionari 1.250 1.251
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) 22.711 114.741
(Incremento)/Decremento delle rimanenze 99.191 (2.776)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti (74.544) (88.832)
(Incremento)/Decremento altre attività correnti (1.401) (6.526)
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (6.600) 221.128
Incremento/(Decremento) altre passività correnti 6.065 (8.253)
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (10.069) (10.764)
Interessi pagati (4.596) (6.304)
Interessi incassati 265 245
Differenze cambio realizzate 174 (1.948)
Imposte pagate (5.912) (2.757)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (44.289) (3.979)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (6.435) (4.889)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (548) (302)
Investimenti netti in altre attività non correnti (129) (236)
Acquisizione 15% Celly (1.250) -
Acquisizione GTI (35.927) -
Acquisizione 4Side - 1.448
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) 61.828 (74.609)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 84.250 72.000
Rimborsi/rinegoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (16.479) (115.408)
Rimborsi di passività per leasing (6.219) (6.115)
Variazione dei debiti finanziari (2.481) (12.427)
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati 3.933 (1.893)
Prezzo differito acquisizione Celly 450 -
Distribuzione dividendi - (6.919)
Acquisto azioni proprie (1.656) (3.847)
Altri movimenti 30 -
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) 95.151 82.469
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 463.777 381.308
Flusso monetario netto del periodo 95.151 82.469
Disponibilità liquide alla fine del periodo 558.928 463.777

5Gli effetti dei rapporti con "parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Note al bilancio consolidato

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. (nel seguito anche "Esprinet" o la "capogruppo") e le società da essa controllate (unitamente il "Gruppo Esprinet" o il "Gruppo") operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese nella distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.

In Italia e nella penisola Iberica il Gruppo è attivo nella sola distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza). Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Relativamente alle informazioni richieste dall'art. 2427 22-quinquies del Codice Civile si precisa che il bilancio consolidato in oggetto rappresenta l'insieme più grande di cui Esprinet S.p.A. fa parte.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominata Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Il presente bilancio consolidato è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che il Gruppo Esprinet continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi). La pandemia da Coronavirus "Covid-19", che ha costituito e continua a costituire un fatto di rilievo suscettibile di produrre significativi impatti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di ogni azienda, non è ritenuta per il Gruppo Esprinet un evento capace di pregiudicarne la continuità operativa.

Il Gruppo Esprinet infatti, anche nel corso dei confusi mesi in cui le autorità governative dei vari Stati hanno emanato in ordine sparso provvedimenti di sospensione delle attività produttive e commerciali limitando in diversi casi la libertà di movimento delle persone (cosiddetto periodo di "lockdown") all'interno e oltre i confini nazionali, ha continuato ad operare efficacemente, e con ciò ha mantenuto inalterata la sua redditività, grazie all'attivazione dei necessari presidi di "business continuity", al

L'utilizzo massivo di smart working ed e-learning conseguenti alle azioni di lockdown prima e di distanziamento sociale poi hanno, in aggiunta, ampliato ed accelerato un bisogno da parte della clientela di tutte le tipologie (business, pubbliche amministrazioni, privati) di una rapida ed efficace implementazione delle soluzioni IT più all'avanguardia, nonché della piena disponibilità dei device. Ciò ha favorito una crescita del mercato in controtendenza rispetto alla maggioranza dei settori economici ed in tale mercato il Gruppo Esprinet ha continuato ad operare in condizione di leadership e di riferimento per fornitori e clientela.

Solo le due controllate italiane Celly S.p.A. e 4Side S.r.l., occupandosi della distribuzione, rispettivamente, di accessori per apparati di telefonia mobile e prodotti gaming, hanno subito un temporaneo blocco nell'attività commerciale con ripercussioni sui risultati conseguiti nell'esercizio.

Ciò ha provocato conseguenze in relazione alla valutazione di recuperabilità del goodwill iscritto in relazione all'acquisizione del sottogruppo Celly per i cui dettagli si rimanda a quanto riportato all'interno della nota "2) Avviamento"nel Bilancio consolidato.

Anche la carenza di fornitura di alcuni prodotti verificatasi in particolare nei primi mesi del 2020, dovuta alla riduzione di capacità dei fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti produttivi insediati in aree come Cina e Corea del Sud, che sono state in un primo momento fortemente impattate dalle misure restrittive adottate per il contenimento del Coronavirus, è stata pressoché interamente superata in corso d'anno.

Il protrarsi della pandemia anche nel corso dell'anno 2021 sta facendo permanere, o potrebbe portare a riproporre da parte delle varie autorità nazionali e sovranazionali, delle limitazioni alla circolazione delle persone e dei prodotti per cui un certo livello di incertezza comunque permane. Tale perdurare della pandemia potrebbe generare inoltre delle difficoltà anche nella capacità di solvibilità della clientela sebbene le evidenze finanziarie conseguite nel corso dell'esercizio ma anche successivamente, non portano al momento a ritenere che il merito di credito della clientela si sia deteriorato in modo significativo.

Si può concludere che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria del Gruppo, nonché analizzati i seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui il Gruppo risulta esposto;
  • i mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato europeo in generale ed italiano, spagnolo e portoghese in particolare;
  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;
  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;
  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;
  • i rischi finanziari;

non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.

2.2 Presentazione del bilancio

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario, presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico, è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;

  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi,
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita.

I dati contenuti nel presente documento sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato. In alcuni casi le tabelle potrebbero evidenziare difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

2.3 Principi e metodologie di consolidamento

Il bilancio consolidato è predisposto sulla base delle situazioni contabili della capogruppo e delle società nelle quali essa detiene, direttamente e/o indirettamente, il controllo o un'influenza notevole, approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione6 .

Le situazioni contabili delle società controllate sono state opportunamente rettificate, ove necessario, al fine di renderle omogenee ai principi contabili della capogruppo e sono tutte relative ad esercizi sociali che hanno la medesima data di chiusura della Controllante.

Le imprese incluse nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2020, di seguito presentato, sono tutte consolidate con il metodo dell'integrazione globale.

Denominazione Sede legale Capitale
sociale
(euro) *
Quota di
Gruppo
Socio Quota
detenuta
Controllante:
Esprinet S.p.A. Vimercate (MB) 7.860.651
Controllate direttamente:
Celly S.p.A. Vimercate (MB) 1.250.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 55.203.010 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf (Germania) 400.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) 20.000 100,00% Esprinet S.p.A. 100,00%
4Side S.r.l Legnano (MI) 100.000 51,00% Esprinet S.p.A. 51,00%
Controllate indirettamente:
Celly Pacific LTD Honk Kong (Cina) 935 100,00% Celly S.p.A. 100,00%
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 2.500.000 100,00% Esprinet Iberica S.L.U. 95,00%
Esprinet S.p.A. 5,00%
Vinzeo Technologies S.A.U. Madrid (Spagna) 30.704.180 100,00% Esprinet Iberica S.L.U. 100,00%
V-Valley Iberian S.L.U. Saragozza (Spagna) 50.000 100,00% Esprinet Iberica S.L.U. 100,00%
GTI Software Y Networking SA ** Madrid (Spagna) 585.032 100,00% Esprinet Iberica S.L.U.
GTI Software Y Networking
90,42%
Diode Espana SAU Madrid (Spagna) 3.840.000 100,00% SAU
GTI Software Y Networking
100,00%
Optima Logistics S.L.U. Madrid (Spagna) 3.005 100,00% SAU 100,00%
Getix Companhia de Distribuição de GTI Software Y Networking
Software Unipessoal Lda Sacavém (Portogallo) 10.000 100,00% SAU
GTI Software Y Networking
100,00%
GTI Software & Networking SARLAU Casablanca (Marocco) 707.252 100,00% SAU 100,00%

(*) Il dato del capitale sociale riferito alle società che redigono il proprio bilancio in valuta differente dall'euro è presentato a valori storici.

(**) 100% in virtù del 9,58% di azioni proprie possedute da GTI Software y Networking SA.

6 Ad eccezione di Celly Pacific LTD in quanto non dotata di tale Organo.

I principi di consolidamento più significativi adottati per la redazione del bilancio consolidato sono di seguito illustrati.

Società controllate

Le società controllate sono entità sulle quali il Gruppo è esposto a rendimenti variabili, ha la capacità di incidervi o detiene diritti su tali rendimenti, così come previsto dall'IFRS 10 paragrafo 6). Per valutare se il Gruppo controlla un'altra entità si considera l'esistenza e l'effetto dei diritti di voto potenziali esercitabili o convertibili in quel momento. Le società controllate vengono consolidate integralmente dalla data in cui il controllo viene trasferito al Gruppo e vengono de-consolidate dalla data in cui il controllo cessa.

Gli effetti patrimoniali ed economici delle transazioni effettuate tra le società del Gruppo, inclusi eventuali utili e perdite non realizzati ed i dividendi distribuiti, vengono eliminati. Le perdite non realizzate vengono eliminate ma allo stesso tempo vengono considerate come un indicatore di perdita di valore dell'attività trasferita.

Le variazioni nell'interessenza partecipativa della controllante in una controllata che non comportano la perdita del controllo sono contabilizzate come operazioni sul capitale.

Aggregazioni aziendali

Per render conto dell'acquisizione di società controllate da parte del Gruppo viene utilizzato il metodo dell'acquisizione ("acquisition method") sinteticamente di seguito enunciato.

Il costo di un'acquisizione è valutato come somma del corrispettivo trasferito misurato al fair value (valore equo) alla data di acquisizione e dell'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita. Per ogni aggregazione aziendale si valuta qualsiasi partecipazione di minoranza nell'acquisita al fair value (valore equo) oppure in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili dell'acquisita. I costi di acquisizione sono spesati e classificati tra le spese amministrative.

Se l'aggregazione aziendale è realizzata in più fasi si procede al ricalcolo del fair value della partecipazione precedentemente detenuta e si rileva nel conto economico l'eventuale utile o perdita risultante.

Ogni corrispettivo potenziale viene rilevato al fair value alla data di acquisizione.

Il maggior valore del corrispettivo corrisposto e dell'importo riconosciuto per le quote di minoranza hrispetto al valore di mercato della sola quota del Gruppo delle attività nette identificabili acquisite viene registrato come avviamento.

Se la somma del corrispettivo e delle interessenze di minoranza è inferiore al fair value delle attività nette della società controllata acquisita, la differenza viene riconosciuta direttamente nel conto economico.

Negli esercizi fino al 2009 incluso le aggregazioni aziendali venivano contabilizzate applicando il "purchase method". I costi di transazione direttamente attribuibili all'aggregazione venivano considerati come parte del costo di acquisto. Le quote di minoranza venivano misurate in base alla quota di pertinenza dell'attivo netto identificabile dell'acquisita. Le aggregazioni aziendali realizzate in più fasi venivano contabilizzate in momenti separati.

Azionisti terzi

Il Gruppo applica una politica di gestione delle transazioni con i soci di minoranza come se si trattasse di terze parti esterne al Gruppo stesso.

La quota di patrimonio netto di competenza di azionisti terzi delle società controllate incluse nel consolidamento è iscritta separatamente in un'apposita voce del patrimonio netto denominata "Patrimonio netto di terzi". La quota del risultato netto degli azionisti terzi è evidenziata separatamente nel conto economico consolidato alla voce "Risultato di terzi".

Le perdite sono attribuite alle minoranze anche se questo implica che le quote di minoranza abbiano un saldo negativo.

Società collegate

Le partecipazioni del Gruppo in società collegate sono valutate con il metodo del "patrimonio netto". Per società collegate si considerano quelle società nelle quali il Gruppo esercita un'influenza notevole, pur non trattandosi di società controllate e/o "joint-venture".

I bilanci delle società collegate sono utilizzati dal Gruppo per l'applicazione del metodo in oggetto.

Le chiusure contabili delle società collegate e del Gruppo sono effettuate alla medesima data e utilizzando i medesimi principi contabili.

Le partecipazioni in società collegate sono iscritte nella situazione patrimoniale-finanziaria al costo incrementato o diminuito delle variazioni successive all'acquisizione nella quota di pertinenza del Gruppo dell'attivo netto della società collegata, eventualmente diminuito di ogni possibile perdita di valore. L'eventuale avviamento afferente alla collegata è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto ad ammortamento né ad una singola verifica di riduzione durevole di valore (impairment).

Il conto economico riflette la quota di pertinenza del Gruppo del risultato dell'esercizio della società collegata. Profitti e perdite derivanti da transazioni tra il Gruppo e la collegata, sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nella collegata.

Nel caso in cui una società collegata rilevi una rettifica con diretta imputazione a patrimonio netto, il Gruppo rileva anche in questo caso la sua quota di pertinenza e ne dà rappresentazione quando è applicabile nel prospetto di movimentazione del patrimonio netto.

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere un'ulteriore perdita di valore della propria partecipazione nella società collegata. Il Gruppo valuta ad ogni data di bilancio se ci siano evidenze obiettive che la partecipazione nella società collegata abbia subito una perdita di valore. Se ciò è avvenuto, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata ed il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio e classificandola nella "quota di pertinenza del risultato di società collegate".

Si precisa che al 31 dicembre 2020 non vi sono partecipazioni in società collegate.

Dividendi infragruppo

I dividendi distribuiti tra società del Gruppo sono elisi nel conto economico consolidato.

2.4 Variazioni al perimetro di consolidamento

Rispetto al 31 dicembre 2019 si segnalano l'ingresso nel perimetro di consolidamento del Gruppo GTI Software Y Networking SAU formato oltre che dalla capogruppo anche dalle società Optima Logistics S.L.U., Diode Espana SAU, Getix companhia de distribuição de software unipessoal lda, GTI Software & Networking SARLAU e l'incremento dall'85% all'100%, in data 28 ottobre 2020, della quota di possesso nella società controllata Celly S.p.A..

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

2.5 Modifica ai principi contabili

Nel presente Bilancio annuale non si sono verificate variazioni nelle stime contabili effettuate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

2.6 Principali criteri di valutazione e politiche contabili

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso.

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di ricuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite e ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposte tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Aliquota economico-tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 3% a 20%
Altri impianti specifici 15%
Impianti di condizionamento da 3% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature
Impianti di comunicazione e
da 10% a 20%
telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 15%
Macchine d'ufficio elettroniche da 20% a 25%
Mobili e arredi da 10% a 25%
Altri beni da 10% a 19%

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di recuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi

ripristini di valori. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.

Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, in ossequio al principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività.

Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed ai contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento e delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, il Gruppo sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • c) attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:

  • Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti, (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti, ad eccezione dei crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa, sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2019 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.
  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.

Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e il Gruppo ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria del Gruppo) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • il Gruppo ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui il Gruppo abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio del Gruppo nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, il Gruppo riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Gruppo.

Quando il coinvolgimento residuo del Gruppo è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che il Gruppo potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento del Gruppo, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti a un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita e allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei

canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dal Gruppo, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, il Gruppo procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato. In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, il Gruppo non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per il Gruppo Esprinet in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti dell'Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Attività non correnti possedute per la vendita

Le attività non correnti possedute per la vendita (o le attività di un gruppo in dismissione) sono le attività il cui valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. Per tale motivo non sono soggette ad ammortamento ma sono valutate al minore tra il loro valore contabile e il fair value al netto dei costi di vendita.

Esse sono disponibili per la vendita immediata nella loro condizione attuale, soggetta a condizioni che sono d'uso e consuetudine per la vendita di tali attività (o gruppi in dismissione), e la cui vendita è altamente probabile.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando il Gruppo diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso d'interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita a un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari". I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione.

Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado d'incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

  • a) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;
  • b) il Gruppo può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • c) il Gruppo può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • d) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • e) è probabile che il Gruppo riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, il Gruppo procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti del Gruppo non eccedono i 12 mesi pertanto il Gruppo non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.

Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera il Gruppo, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea.

Utile per azione

Base

L'utile base per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio escludendo le eventuali azioni proprie.

Diluito

L'utile diluito per azione è calcolato dividendo il risultato economico del Gruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante l'esercizio, escludendo le eventuali azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile diluito per azione, la media ponderata delle azioni in circolazione è modificata assumendo l'esercizio da parte di tutti gli assegnatari di diritti che potenzialmente hanno effetto diluitivo, mentre il risultato netto del Gruppo è rettificato per tenere conto di eventuali effetti, al netto delle imposte, dell'esercizio di detti diritti. Il risultato per azione diluito non viene calcolato nel caso di perdite, in quanto qualunque effetto diluitivo determinerebbe un miglioramento del risultato per azione.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate, per ciascuna società appartenente al Gruppo, sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)" sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in un'operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la singola impresa opera. I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale del Gruppo.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi e i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro

applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passività non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al
31.12.2020
Medio di periodo
Hong Kong Dollar (HKD) 9,51 8,86
Dirham (MAD) 10,88 10,91
US Dollar (USD) 1,23 1,14

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" se il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico consolidato.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico consolidato.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Altre informazioni

Con riferimento alla informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Rapporti con parti correlate", sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.7 Principali stime contabili

2.7.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore e una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing e altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, il Gruppo Esprinet beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash. In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso d'interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

2.7.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime e assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione a esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto della pandemia da COVID-19, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria del Gruppo Esprinet.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipendono da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti all'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile al Gruppo, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile al Gruppo in base al rating della Capogruppo, ai tassi di finanziamento free risk applicabili nei paesi di operatività del

Gruppo, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento del Gruppo.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business del Gruppo, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati a un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del piano strategico di gruppo 2021-2025E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura, sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A. le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare il costo di tali piani sono stati determinati con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, il Gruppo è solito stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione.

Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Il Gruppo è solito operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, e in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, il Gruppo è solito operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Il Gruppo ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Il Gruppo è solito sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti il Gruppo formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss". Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

Il prolungamento e l'eventuale peggioramento dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori del Gruppo rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

Il Gruppo è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'attuale periodo congiunturale economico e finanziario potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi e oneri e passività potenziali

Il Gruppo effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative a eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione del Gruppo. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e dal turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione

della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.8 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dal Gruppo

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2020, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

Modifiche all'IFRS 3 – Definizione di un Business: Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che per essere considerato un business, un insieme integrato di attività e beni devono includere almeno un input e un processo sottostante che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. Inoltre, è stato chiarito che un business può esistere senza includere tutti gli input e i processi necessari per creare un output. Poiché tali modifiche si applicano prospetticamente a transazioni o altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, non si rilevano impatti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Modifiche all'IFRS 16 - Leases Covid 19 - Related Rent Concessions: Pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2020, il documento prevede un espediente pratico per semplificare la contabilizzazione da parte dei locatari delle "rent concession" ottenute a seguito della pandemia da Covid-19. Tale espediente pratico è opzionale e non si applica ai locatori. Le modifiche all'IFRS 16 entrano in vigore a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano da o dopo il 1° giugno 2020, ma è comunque consentita l'applicazione anticipata ai bilanci di esercizi precedenti (inclusi i relativi bilanci intermedi) Il processo di omologazione, si è concluso in data 9 ottobre 2020.

Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39: Riforma del benchmark dei tassi di interesse: Le modifiche all'IFRS 9 e allo IAS 39 Strumenti finanziari: Rilevazione e Valutazione forniscono una serie di espedienti, che si applicano a tutte le relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalla riforma del benchmark dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è influenzata se la riforma genera incertezze sulla tempistica e/o sull'entità dei flussi di cassa basati su parametri di riferimento dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio consolidato del Gruppo in quanto il Gruppo non ha in essere operazioni di copertura dei tassi di interesse.

Modifiche agli IAS 1 e IAS 8: Definizione di rilevante: Le modifiche forniscono una nuova definizione di rilevanza in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio.

La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. L'entità valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.

L'informazione è occultata se è comunicata in modo tale da avere, per gli utilizzatori principali dei bilanci, un effetto analogo a quello dell'omissione o dell'errata indicazione della medesima informazione.

Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio consolidato del Gruppo.

Conceptual Framework for Financial Reporting: emesso il 29 Marzo 2018, il Conceptual Framework non rappresenta uno standard e nessuno dei concetti in esso contenuti ha la precedenza sui concetti o sui requisiti di uno standard. Lo scopo del Conceptual Framework è di supportare lo IASB nello sviluppo di standard, aiutare i redattori a sviluppare politiche contabili omogenee laddove non esistano standard applicabili nelle specifiche circostanze e di aiutare tutte le parti coinvolte a comprendere ed interpretare gli standard. La versione rivista del Conceptual Framework ha previsto l'inserimento di nuovi cambiamenti e previsioni, quali:

  • ripristinare il concetto di prudenza quale componente di neutralità
  • rivedere le definizioni di attività e passività
  • rimuovere la soglia della probabilità quale parametro per l'iscrizione contabile ("recognition");
  • fornire ulteriore guidance in tema di eliminazione contabile ("derecognition").

Tali modifiche non hanno avuto impatti significativi sul bilancio consolidato del Gruppo.

Alla data di redazione del bilancio consolidato del Gruppo, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Modifiche all'IFRS 4 – Contratti di Assicurazione in data 25 giugno 2020 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IFRS 4 Contracts - deferral of IFRS 9" con l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti applicativi dell'IFRS 9 in attesa della definitiva applicazione dell'IFRS 17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2021. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del 2020.

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020 Il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata. Il processo di omologazione è ancora in corso.

Modifiche agli IFRS 3 (Business combination), IFRS 16 (Property, Plant and Equipment) e IAS 37 (Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets) – Annual improvements 2018-2020: Pubblicate dallo IASB il 14 maggio 2020 con l'obiettivo di apportare alcuni specifici miglioramenti a tali principi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2022. Il processo di omologazione è ancora in corso da EFRAG.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime

contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. Il processo di omologazione è ancora in corso.

Modifiche agli IFRS 9 (Financial Instruments); IAS 39 (Financial Instruments: Recognition and Measurement), IFRS 7 (Financial Instruments: Disclosure); IFRS 4 (Insurance Contracts); IFRS 16 (Leases) – Interest Rate Benchmark Reform fase 2 – tali modifiche sono state omologate dallo IASB nel mese di gennaio 2020 e diventano efficaci per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2021 o successivamente con adozione anticipata consentita. Il Gruppo non ha adottato in via anticipata tali modifiche.

Il Gruppo adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

3. Aggregazioni aziendali

Acquisizione 100% Gruppo GTI Software Y Networking S.A.

In data 1° ottobre 2020 Esprinet S.p.A., tramite la controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U., ha acquistato il 90,42% del capitale di GTI Software Y Networking S.A. (100% in virtù del 9,58% di azioni proprie possedute da quest'ultima), primo distributore in Spagna di software e soluzioni cloud a Value-Added Reseller e System Integrator.

Alla data dell'acquisizione GTI Software Y Networking S.A. deteneva partecipazioni totalitarie nelle controllate Diode Espana S.A.U., Getix-Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda, GTI Software & Networking SARLAU, Optima Logistics S.L.U.., il tutto a comporre il "Gruppo GTI".

L'acquisto delle quote, operato con il metodo dell'acquisizione ("acquisition method"), ha comportato l'iscrizione di un avviamento complessivo, provvisoriamente determinato così come consentito dal principio contabile IFRS 3, pari a 20,0 milioni di euro che deriva dalla differenza tra il corrispettivo liquidato (33,7 milioni di euro) e il valore netto delle attività e passività del Gruppo GTI come sintetizzato nella tabella seguente:

(euro/000) Fair value
Gruppo GTI
01/10/2020
Immobilizzazioni materiali, immateriali, finanziarie e diritti di utilizzo di attività 412
Diritto di utilizzo di attività 375
Attività per imposte anticipate 1.608
Crediti ed altre attività non correnti 88
Rimanenze 4.726
Crediti verso clienti 38.494
Altre attività correnti 206
Disponibilità liquide 2.226
Passività per imposte differite (4)
Passività finanziarie per leasing non correnti (268)
Altre passività non correnti (1.609)
Debiti verso fornitori (25.468)
Debiti finanziari correnti (4.039)
Passività finanziarie per leasing correnti (107)
Altre passività correnti (2.927)
"Fair value" attività nette 13.713
Avviamento 20.026
Corrispettivo a pronti 33.739

Il fair value dei crediti, tutti di breve periodo, è rappresentativo del valore che si stima sia recuperabile dai clienti e risulta rettificato di un fondo svalutazione pari a 0,7 milioni di euro.

I costi di transazione, pari 0,9 milioni di euro e sostenuti dalla holding Esprinet S.p.A., sono stati iscritti nel conto economico all'interno dei costi generali e amministrativi e sono inclusi tra i flussi di cassa operativi del rendiconto finanziario.

Il contratto di acquisto prevede inoltre le usuali garanzie fornite dai venditori, per questa tipologia di transazioni, in relazione a possibili passività successive derivanti da eventi precedenti all'operazione che dovessero emergere e che non fossero note al momento della stessa.

Come evidenziato nella tabella successiva il flusso di cassa netto dell'acquisizione è stato pari a 35,9 milioni di euro:

(euro/000) Gruppo GTI
01/10/2020
Disponibilità liquide 2.226
Debiti finanziari (4.039)
Passività finanziarie per leasing (375)
Debiti finanziari netti acquisiti (2.188)
Corrispettivo a pronti (33.739)
Flusso di cassa netto dell'acquisizione (35.927)

Si segnala infine che il Gruppo GTI Software Y Neworking S.A., dalla data di acquisizione, ha contribuito per 31,9 milioni di euro ai ricavi consolidati e con un risultato positivo di 1,0 milioni di euro all'utile netto del Gruppo Esprinet. Se l'acquisto delle quote fosse avvenuto all'inizio dell'anno la contribuzione del Gruppo GTI si stima sarebbe stata pari a circa 89,5 milioni di euro come ricavi e a circa 1,5 milioni di euro come utile netto.

4. Informativa di settore

4.1 Introduzione

Un settore operativo è una componente del Gruppo:

  • a) che intraprende attività imprenditoriali generatrici di ricavi e costi (compresi i ricavi e costi riguardanti operazioni con altre componenti del medesimo Gruppo);
  • b) i cui risultati operativi sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in merito alle risorse da allocare al settore e della valutazione dei risultati;
  • c) per la quale sono disponibili informazioni di bilancio separate.

Il Gruppo Esprinet, nello specifico, è organizzato in funzione dei mercati geografici di operatività (settori operativi), Italia e penisola iberica, nei quali opera svolgendo attività di distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo.

La distribuzione "business-to-business" (B2B) di IT ed elettronica di consumo è orientata a rivenditori professionali, ivi inclusi gli operatori della grande distribuzione, riguarda prodotti informatici tradizionali (PC desktop, PC notebook, stampanti, fotocopiatrici, server, software "pacchettizzato", ecc.), consumabili (cartucce, nastri, toner, supporti magnetici), networking (modem, router, switch), tablet, apparati di telefonia mobile (smartphone) e loro accessori e prodotti digitali e di "entertainment" di ultima generazione come fotocamere, videocamere, videogiochi, TV LCD e lettori MP3.

L'attività svolta in una "area di business" è caratterizzata da operazioni condotte per la produzione e commercializzazione di prodotti e servizi che sono soggetti a rischi e risultati economici differenti rispetto a quelli realizzabili a seguito delle transazioni relative a prodotti e servizi.

Sebbene l'organizzazione per aree geografiche costituisca la forma principale di gestione e analisi dei risultati del Gruppo da parte dei CODMs (Chief Operating Decision Makers), ai fini di una più esplicita evidenziazione delle aree di business nelle quali il Gruppo è operativo in Italia, nei prospetti successivi sono riportati anche i risultati operativi e i saldi patrimoniali di queste ultime.

4.2 Prospetti contabili per settore operativo

Di seguito si riportano il conto economico separato, la situazione patrimoniale-finanziaria e altre informazioni rilevanti per ciascuno dei settori operativi del Gruppo Esprinet.

Conto economico separato e altre informazioni rilevanti per settore operativo

2020
(euro/000) Italia Pen. Iberica Elisioni e altro
Distr. IT & CE B2B Distr. It & CE B2B Gruppo
Ricavi verso terzi 2.745.568 1.746.045 - 4.491.613
Ricavi fra settori 33.162 (33.162)
Ricavi da contratti con clienti 2.778.730 1.746.045 (33.162) 4.491.613
Costo del venduto (2.648.533) (1.682.700) 33.287 (4.297.946)
Margine commerciale lordo 130.197 63.345 125 193.667
Margine commerciale lordo % 4.69% 3,63% 4,31%
Costi marketing e vendita (38.107) (13.668) - (51.775)
Costi generali e amministrativi (67.322) (22.735) 19 (90.038)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (3.463) (743) - (4.206)
Utile operativo (EBIT) 21.305 26.199 144 47.648
EBIT % 0.77% 1.50% 1.06%
(Oneri) proventi finanziari (5.099)
Utile prima delle imposte 42.549
Imposte (10.757)
Utile netto 31.792
- di cui pertinenza di terzi 386
- di cui pertinenza Gruppo 31.406
Ammortamenti e svalutazioni 13.018 3.185 334 16.536
Altri costi non monetari 3.987 137 4.124
Investimenti fissi 4.360 580 4.940
Totale attivita 1.179.481 723.782 (79.463) 1.823.800
2019
Italia Pen. Iberica
(euro/000) Distr. IT & CE B2B Distr. IT & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
Ricavi verso terzi 2.519.351 1.426.021 l 3.945.371
Ricavi fra settori 44.235 (44.235)
Ricavi da contratti con clienti 2.563.586 1.426.021 (44.235) 3.945.371
Costo del venduto (2.440.707) (1.373.694) 44.374 (3.770.027)
Margine commerciale lordo 122.879 52.327 139 175.344
Margine commerciale lordo % 4,79% 3,67% 4,44%
Costi marketing e vendita (39.322) (11.497) (1) (50.820)
Costi generali e amministrativi (62.546) (20.581) 41 (83.086)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (234) (136) - (370)
Utile operativo (EBIT) 20.777 20.113 179 41.068
EBIT % 0.81% 1,41% 1.04%
(Oneri) proventi finanziari (9.411)
Utile prima delle imposte 31.657
Imposte (8.104)
Utile netto 23.553
- di cui pertinenza di terzi 454
- di cui pertinenza Gruppo 23.099
Ammortamenti e svalutazioni 10.962 3.129 571 14.662
Altri costi non monetari 3.880 91 - 3.971
Investimenti fissi 2.398 454 2.852
Totale attività 1.221.985 561.129 (81.672) 1.701.442

Situazione patrimoniale-finanziaria per settore operativo

31/12/2020
(euro/000) Italia Pen. Iberica
Distr. IT & CE B2B Distr. IT & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
lmmobilizzazioni materiali 9.661 2.837 12.498
Diritti di utilizzo di attività 81.060 18.868 99.928
Avviamento 19.271 88.135 1.0339 108.442
722
Immobilizzazioni immateriali
Partecipazioni in altre società
653
75.863
ਰੇਰੇ (75.863)
Attività per imposte anticipate 5.241 7.626 83 12.950
Crediti ed altre attività non correnti 2.373 544 2.917
194.092 118.106 (74.741) 237.457
Attività correnti
Rimanenze 265.034 137.983 (262) 402.755
Crediti verso clienti 351.729 232.308 584.037
Crediti tributari per imposte correnti 156 284 410
Altri crediti ed attività correnti 36.520 8.126 (4.460) 40.186
Attività finanziarie per strumenti derivati 27 27
Disponibilità liquide 331.980 226.948 558.928
985.389 605.676 (4.722) 1.586.343
Totale attivo 1.179.481 723.782 (79.463) 1.823.800
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 591.698 76.396 (20.492) 347.602
Risultato netto pertinenza Gruppo 11.573 19.559 273 31.405
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 311.132 150.648 (74.912) 386.868
Patrimonio netto di terzi 2.095 al (aɪ) 2.095
Totale patrimonio netto 313.227 150.739 (75.003) 388.963
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 39.715 67.354 107.069
Passività finanziarie per leasing
Passività per imposte differite
76.851
3.271
17.148
8.038
93.999
11.309
Debiti per prestazioni pensionistiche 4.847 4.847
Debito per acquisto partecipazioni 230 230
Fondi non correnti ed altre passività 2.018 1.684 3.702
126.932 94.224 221.156
Passività correnti
Debiti verso fornitori 680.065 427.761 1.107.826
Debiti finanziari 32.596 23.453 56.049
Passività finanziarie per leasing 6.581 2.286 8.867
Debiti tributari per imposte correnti 67 157 224
Debiti per acquisto partecipazioni 220 220
Fondi correnti ed altre passività 19.793 25.165 (4.460) 40.495
739.322 478.819 (4.460) 1.213.681
TOTALE PASSIVO 866.254 573.043 (4.460) 1.434.837
Totale patrimonio netto e passivo 1.179.481 723.782 (79.463) 1.823.800
31/12/2019
euro/000) Italia Pen. Iberica
Distr. IT & CE B2B Distr. IT & CE B2B Elisioni e altro Gruppo
ATTIVO
Attività non correnti
mmobilizzazioni materiali 9.167 2.657 11.824
Diritti di utilizzo di attività 87.605 19.705 107.310
Avviamento 21.571 68.106 1.039 90.716
mmobilizzazioni immateriali 335 148 480
Partecipazioni in altre società 75.853 (75.853)
Attività per imposte anticipate 7.736 5.611 125 13.469
Crediti ed altre attività non correnti 2.875 305 3.177
205.139 96.529 (74.692) 226.976
Attività correnti
Rimanenze 343.841 153.785 (406) 497.220
Crediti verso clienti 331.471 139.528 470.999
Crediti tributari per imposte correnti 1.417 97 1.514
Altri crediti ed attività correnti 45.150 2.380 (6.574) 40.956
Disponibilità liquide 294.967 168.810 463.777
1.016.846 464.600 (6.980) 1.474.466
Totale attivo 1.221.985 561.129 (81.672) 1.701.442
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 54.693 (54.693) 7.861
Riserve 284.389 61.634 (20.469) 325.554
Risultato netto pertinenza Gruppo 8.290 14.705 104 23.099
Patrimonio netto pertinenza Gruppo 300.540 131.032 (75.058) 356.514
Patrimonio netto di terzi 2.550 (3) (За) 2.508
Totale patrimonio netto 303.090 131.029 (75.097) 359.022
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22.294 38.751 61.045
Passività finanziarie per leasing 82.243 17.969 100.212
Passività per imposte differite 3.179 6.533 9.712
Debiti per prestazioni pensionistiche 4.669 4.669
Fondi non correnti ed altre passività 2.189 309 2.498
114.574 63.562 178.136
Passività correnti
Debiti verso fornitori 755.566 333.680 1.089.246
Debiti finanziari 24.179 11.683 35.862
Passività fnanziarie per leasing 6.563 2.034 8.597
Debiti tributari per imposte correnti 53 27
Fondi correnti ed altre passività 17.990 19.137 (6.575) 30.552
804.321 366.538 (6.575) 1.164.284
TOTALE PASSIVO 918.895 430.100 (6.575) 1.342.420
1.221.985 561.129 (81.672) 1.701.442

4.3 Altre informazioni

I settori operativi di azione del Gruppo sono identificati con i mercati geografici di operatività: Italia e penisola iberica.

Il settore operativo "penisola iberica" si identifica con le controllate Esprinet Iberica S.L.U., Esprinet Portugal Lda, V-Valley Iberian S.L.U., Vinzeo Technologies S.A.U., GTI Software Y Networking S.A.U. quest'ultima anche con le sue controllate Optima Logistics S.L.U., Getix companhia de distribuição de software Lda, Diode Espana S.A.U. e GTI Software & Networking SARLAU. In merito al settore operativo "Italia" è stato esposto il settore principale della distribuzione B2B di IT ed elettronica di consumo e corrispondente alla capogruppo Esprinet S.p.A. e alle controllate V-Valley S.r.l., Nilox Deutschland Gmbh, 4Side S.r.l. e Celly S.p.A., quest'ultima con anche le sue controllate estere.

L'identificazione quindi delle operazioni tra settori, incluse quelle tra i settori minori italiani, avviene sulla base della controparte e le regole di contabilizzazione sono le stesse adoperate per le transazioni con soggetti terzi e descritte nel capitolo "Principali criteri di valutazione e politiche contabili" cui si rimanda. Il dettaglio dei ricavi di Gruppo da clienti esterni per famiglia di prodotto e per area geografica di operatività, con evidenziazione della quota realizzata nel paese in cui ha sede la capogruppo, sono stati forniti nella sezione "Ricavi" cui si rimanda. La ripartizione per area geografica, in particolar modo, è determinata sulla base del paese di residenza della clientela.

Il Gruppo non è dipendente dai suoi principali clienti pur essendoci tra questi un cliente, considerato come unico soggetto ai sensi dell'IFRS 8.34 anche se in realtà rappresentativo di più soggetti giuridici, che rappresenta una percentuale superiore al 10% dei ricavi.

5. Informativa su rischi e strumenti finanziari

5.1 Definizione dei rischi finanziari

Il principio contabile internazionale IFRS 7 prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti in questo IFRS integrano e/o sostituiscono i criteri per la rilevazione, valutazione ed esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenuti nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nello IFRS 9 "Strumenti finanziari: rilevazione e valutazione". Nella presente sezione si riporta quindi l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7 e IFRS 13. I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Principi contabili e criteri di valutazione" mentre la definizione dei rischi finanziari, l'analisi del grado di significatività dell'esposizione del Gruppo Esprinet alle varie categorie di rischio individuate, quali:

  • a) rischio di credito;
  • b) rischio di liquidità.
  • c) rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse, altri rischi di prezzo);

e le modalità di gestione di tali rischi sono dettagliatamente analizzate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della "Relazione sulla gestione" a cui si rimanda.

5.2 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nella tabella successiva il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9:

Attivo 31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Valore
contabile
Attività
al FVTPL (1)
Attività al
costo ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Attività
al FVTPL (1)
Non
IFRS 9
Crediti finanziari vs clienti 492 492 969 969
Depositi cauzionali 2.425 2.425 2.208
Crediti ed altre att. non corr. 2.917 2.917 - 3.177 3.177 -
Attività non correnti 2.917 - 2.917 - 3.177 - 3.177 -
Crediti vs clienti 584.037 163.417 420.620 470.999 214.599 256.400
Crediti verso soc. factoring 147 147 3.526 3.526
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.719 9.719
Altri crediti tributari 11.007 11.007 11.126 - 11.126
Crediti verso fornitori 14.908 14.908 10.244 10.244
Crediti verso assicurazioni 427 427 414 414
Crediti verso dipendenti 21 21 - -
Crediti verso altri 94 94 136 136
Ratei e risconti attivi 3.965 3.965 5.791 5.791
Altri crediti ed attività corr. 40.186 25.214 14.972 40.956 24.039 16.917
Att. fin. per strumenti derivati 27 27 - -
Disponibilità liquide 558.928 558.928 463.777 463.777
Attività correnti 1.183.178 163.444 1.004.762 14.972 975.732 214.599 744.216 16.917
Passivo 31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL (1)
Passività al
costo ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Passività
al FVTPL (1)
Passività al
costo ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 107.069 107.069 61.045 61.045
Passivita finanziarie per leasing 93.999 93.999 100.212 100.212
Debiti acquisto partecipazioni 230 230 - -
Fondo trattamento quiescenza 1.691 1.691 1.661 1.661
Altri fondi 290 290 127 127
Debiti per incentivi monetari 1.721 1.721 710 710
Fondi non correnti e altre pass. 3.702 1.721 1.981 2.498 710 1.788
Passività non correnti 205.000 - 203.019 1.981 163.755 - 161.967 1.788
Debiti vs fornitori 1.107.826 1.107.826 1.089.246 1.089.246
Debiti finanziari 56.049 56.049 35.862 35.862
Passivita finanziarie per leasing 8.867 8.867 8.597 8.597
Debiti acquisto partecipazioni 220 220 -
Debiti verso istituti prev. 4.825 4.825 4.237 4.237
Altri debiti tributari 16.525 16.525 11.148 11.148
Debiti verso altri 18.836 18.836 14.904 14.904
Ratei passivi 270 270 250 250
Risconti passivi 39 39 13 13
Fondi correnti ed altre passività 40.495 - 23.931 16.564 30.552 - 19.391 11.161
Passività correnti 1.213.457 - 1.196.893 16.564 1.164.257 - 1.153.096 11.161

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate all'interno del capitolo "Commento alle voci della situazione patrimonialefinanziaria". Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari;
    • crediti verso società di assicurazione;
    • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value");

  • crediti verso dipendenti;
  • crediti verso fornitori;
  • crediti verso altri;
  • debiti verso fornitori;
  • debiti finanziari;
  • debiti finanziari per leasing;
  • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
  • debiti diversi.
  • strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:
    • attività finanziarie per strumenti derivati;
    • passività finanziarie per strumenti derivati;
    • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato);

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) che si qualificano invece come di livello gerarchico 3. I "Crediti verso clienti" in essere al 31 dicembre 2019 sono stati interamente realizzati nell'esercizio 2020.

Il livello di rischio cui sono assoggettate le varie tipologie di credito è molto contenuto, per quanto differenziato, in relazione alle disponibilità liquide, ai crediti finanziari, ai crediti verso società di assicurazione, alle attività per strumenti derivati dato l'elevato standing delle controparti (rientrando in questo cluster anche i crediti finanziari verso clienti in quanto vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione).

Ad un meno contenuto, ma comunque normalmente sensibilmente basso, rischio di credito sono soggetti i crediti verso dipendenti, i crediti eventualmente vantati verso società collegate ed i crediti verso fornitori date rispettivamente la relazione lavorativa, di collegamento gestionale e di continuità di fornitura, ed i crediti verso altri per la presenza di garanzie fideiussorie contrattuali.

I crediti verso clienti invece, pur nascendo da un processo strutturato di dapprima selezione della clientela e riconoscimento del credito e, successivamente, monitoraggio del credito stesso, sono soggetti ad un rischio di credito maggiore. Tale rischio è mitigato attraverso il ricorso all'assicurazione nelle forme tradizionali della polizza contratta con primarie società assicuratrici internazionali, al factoring pro-soluto e, in via residuale, attraverso la richiesta di garanzie specifiche (tipicamente fidejussioni bancarie).

Va rilevato che in passato non si sono verificati fenomeni di insolvenza tali da produrre effetti economico-finanziari di rilievo.

Il rischio di danni significativi conseguenti all'incapacità da parte del Gruppo di onorare puntualmente gli impegni di pagamento assunti (rischio liquidità) è molto elevato in relazione ai debiti verso fornitori, ai debiti finanziari ed alle passività finanziarie per strumenti derivati stante una presumibile minore forza contrattuale verso i fornitori, con rischio di mancato approvvigionamento, e gli istituti finanziari per la maggiore rigidità implicita nell'esistenza di covenant sui debiti finanziari a medio-lungo termine.

Tale rischio è maggiormente contenuto in relazione ai debiti diversi, ai debiti per acquisto partecipazioni normalmente non pregiudicando tali passività le relazioni future.

Ad un livello di rischio intermedio si pongono i debiti finanziari per leasing permanendo il teorico rischio di esclusione dal possesso e godimento dei beni oggetto del contratto di leasing.

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

Attivo 31/12/2020 31/12/2019
Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
altri
Crediti
verso
assicur.
Crediti
verso
interni
Crediti finanziari vs clienti 492 522 969 1.036
Depositi cauzionali 2.425 - 2.514 2.208 - 2.372
Crediti e att. non corr. 2.917 - 522 2.514 - - 3.177 - 1.036 2.372 - -
Att. non correnti 2.917 - 522 2.514 - - 3.177 - 1.036 2.372 - -
Crediti verso clienti 584.037 584.037 470.999 470.999
Crediti vso factoring 147 147 3.526 3.526
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.719 9.719
Crediti vs fornitori 14.908 14.908 10.244 10.244
Crediti vs assicurazioni 427 427 414 414
Crediti vs dipendenti 21 21 - -
Crediti vso altri 94 94 136 136
Altri crediti e att.corr. 25.214 - 9.764 15.002 427 21 24.039 - 13.245 10.380 414 -
Att. fin. per derivati 27 27 - -
Disponibilità liquide 558.928 558.928 463.777 463.777
Attività correnti 1.168.206 584.037 568.719 15.002 427 21 958.815 470.999 477.022 10.380 414 -
Passivo 31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Fair value Fair value
Valore
contabile
Debiti verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al FVTPL
Debiti
diversi
Valore
contabile
Debiti verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al FVTPL
Debiti
diversi
Debiti finanziari 107.069 107.806 61.045 60.760
Debiti acq. partecipaz. 230 233 - -
Debiti incent. monetari 1.721 1.721 710 710
Altre pass. non correnti 1.721 1.721 710 710
Pass.non correnti 109.020 - 108.039 - 1.721 61.755 - 60.760 - 710
Debiti verso fornitori 1.107.826 1.107.826 1.089.246 1.089.246
Debiti finanziari 56.049 57.639 35.862 36.622
Debiti acq. partecipaz. 220 220 - -
Debiti vs istituti prev. 4.825 4.825 4.237 4.237
Debiti verso altri 18.836 18.836 14.904 14.904
Ratei passivi 270 270 250 250
Fdi correnti e altre pass. 23.931 23.931 19.391 19.391
Passività correnti 1.188.026 1.107.826 57.859 - 23.931 1.144.499 1.089.246 36.622 - 19.391

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e le passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati"cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono rappresentate nella voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a 4,2 milioni di euro (0,4 milioni di euro nel 2019) di cui 2,6 milioni di euro relativi all'evento non ricorrente rappresentato dallo stralcio del credito residuo vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in conseguenza dell'accordo transattivo sottoscritto a dicembre 2020.

5.3 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti", il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate.

Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Acquisizioni Fondo finale
Esercizio 2020 6.659 1.760 (2.934) 698 6.183
Esercizio 2019 5.220 1.389 (1.611) 1.661 6.659

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali:

Il Gruppo è solito effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie. Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto, di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali a istituti finanziari ai fini dell'accredito salvo buon fine.

Nel corso dell'esercizio 2020 è proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018 che prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della Legge n. 130/1999.

Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche". Al 31 dicembre 2020 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,0 milioni di euro (0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019); le anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 4,2 milioni di euro (1,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio di credito.

Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:

31/12/2020 Crediti non scaduti
e non svalutati
590.220 70.108 203.980
(6.183) - -
584.037 309.949 203.980
31/12/2019 Crediti non scaduti
e non svalutati
477.658 106.420 146.152
(6.659) - -
470.999 106.420 146.152
Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto minore
di 30 giorni
70.108 2.734 1.002 61.500
93.187
106.420 2.668 Crediti svalutati
316.132
(6.183)
Crediti svalutati
225.086
(6.659)
218.427
3.154
Crediti scaduti
e non svalutati
70.108
Crediti scaduti
e non svalutati
4.872
7.411

In base all'esperienza storica e a seguito dell'adozione da parte del Gruppo di una politica di accettazione di ordini da parte di clienti insoluti o fuori fido solo con pagamento anticipato, si ritiene che non sussistano i presupposti per accantonare un fondo svalutazione crediti per gli importi non ancora esigibili ad eccezione dei crediti rientranti nel cluster "hold to collect". Tale cluster riguarda i crediti destinati alla cessione a terze parti in base a programmi vincolanti per i quali si è tenuto conto del valore incassabile da tali terze parti.

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore, ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito il Gruppo è solito ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2020):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale quasi del 90% ca. del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 65% ca. della totalità dei crediti;
  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per il 11% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);

  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per l'1% dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Le altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, non hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Fondo finale
Esercizio 2020 8.823 - (8.823) -
Esercizio 2019 8.823 - - 8.823

Il fondo svalutazione altri crediti accantonato in esercizi precedenti per 8,8 milioni di euro e relativo alla valutazione sulla recuperabilità del credito vantato verso il fornitore della linea "Sport Technology", nel corso del 2020, è stato interamente utilizzato, a seguito della definizione della controversia e conseguente chiusura della posizione creditoria.

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti scaduti
non svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Crediti finanziari vs clienti 492 492 969 969
Depositi cauzionali 2.425 2.425 2.208 2.208
Crediti e altre att. non correnti 2.917 2.917 3.177 3.177
Attività non correnti 2.917 - - 2.917 3.177 -
-
3.177
Crediti verso soc. factoring 147 57 90 3.526 192 3.334
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.719 9.719
Crediti verso fornitori 14.908 14.399 509 19.067 11.448 7.619
Crediti verso assicurazioni 427 417 10 414 377 37
Crediti verso dipendenti 21 21 - -
Crediti verso altri 94 93 1 136 136
Altri crediti e att. correnti 25.214 - 14.966 10.248 32.862 11.448 8.324 13.090
Att. fin. per strumenti derivati 27 27 - -
Disponibilità liquide 558.928 558.928 463.777 463.777
Attività correnti lorde 584.169 - 573.894 10.275 496.639 11.448 472.101 13.090
Fondo svalutazione - - (8.823) (8.823)
Attività correnti nette 584.169 - 573.894 10.275 487.816 2.625 472.101 13.090
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso società di factoring 57 - - - 57
Crediti verso assicurazioni 417 270 9 55 83
Crediti verso altri 93 93 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2020 567 363 9 55 140
Crediti verso società di factoring 192 - - - 192
Crediti verso assicurazioni 377 204 21 31 121
Crediti verso altri 136 136 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 705 340 21 31 313

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.

La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti delle società del Gruppo. Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

5.4 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

(euro/000) Bilancio
31/12/2020
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6 mesi 6-12
mesi
1-2 anni 2-5 anni oltre 5
anni
Debiti finanziari 107.069 111.172 842 747 42.355 67.228 -
Passività finanziare per leasing 93.999 115.931 1.469 1.423 11.257 30.017 71.765
Debiti per acquisto partecipazioni 230 230 115 115
Debiti per incentivi monetari 1.721 1.721 1.721
Fondi non correnti e altre passività 1.721 1.721 - - 1.721 - -
Passività non correnti 203.019 229.054 2.311 2.170 55.448 97.360 71.765
Debiti verso fornitori 1.107.826 1.109.707 554.363 554.363 685 296 -
Debiti finanziari 56.049 56.306 33.732 22.574
Passività finanziare per leasing 8.867 8.847 4.439 4.408
Debiti per acquisto partecipazioni 220 220 220
Debiti verso istituti previdenziali 4.825 4.825 4.825
Debiti verso altri 18.836 18.836 18.836
Ratei passivi 270 270 270
Fondi correnti e altre passività 23.931 23.931 23.931 - - - -
Passività correnti 1.196.893 1.199.011 616.465 581.565 685 296 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2019
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6 mesi 6-12
mesi
1-2 anni 2-5 anni oltre 5
anni
Debiti finanziari 61.045 63.350 428 433 24.867 37.622 -
Passività finanziarie per leasing 100.212 125.401 1.580 1.526 11.274 30.547 80.474
Debiti per incentivi monetari 710 2.290 1.580 - 628 82 -
Fondi non correnti e altre passività 710 2.290 1.580 - 628 82 -
Passività non correnti 161.967 191.041 3.588 1.959 36.769 68.251 80.474
Debiti verso fornitori 1.089.246 1.091.982 1.089.745 1.317 917 3 -
Debiti finanziari 35.862 35.904 26.690 9.214 - - -
Passività finanziarie per leasing 8.597 8.521 4.236 4.285 - - -
Debiti verso istituti previdenziali 4.237 4.237 4.237 - - - -
Debiti verso altri 14.904 14.904 14.904 - - - -
Ratei passivi 250 250 250 - - - -
Fondi correnti e altre passività 19.391 19.391 19.391 - - - -
Passività correnti 1.153.096 1.155.798 1.140.062 14.816 917 3 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;
  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;

  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

Le società del Gruppo hanno in essere dei contratti di finanziamento a medio-lungo termine che contengono le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economico-finanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione alla composizione dei finanziamenti e ai covenant cui gli stessi sono soggetti sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

Ad eccezione del mancato rispetto al 31 dicembre degli anni 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, il Gruppo non si è mai trovato in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare infine che il Gruppo non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

5.5 Contabilizzazione delle operazioni di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati nel Gruppo Esprinet è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine il Gruppo effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio il Gruppo non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Il Gruppo nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

5.6 Strumenti derivati non di copertura

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

La controllata GTI Software y Networking S.A. ha in essere una serie di contratti di acquisto a termine di valuta finalizzati alla copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge") dalle oscillazioni nel breve periodo del differenziale tra euro e dollaro statunitense o sterlina in relazione agli acquisti dai fornitori di software, servizi e prodotti.

Tali operazioni di acquisto non rispettano tutte le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting" per cui le variazioni di fair value di detti contratti sono iscritte direttamente nel conto economico separato consolidato.

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
(euro/000) Esercizio FV contratti
31/12/a.p. 1, 2
Proventi Variazione FV FV contratti
2, 3
31/12/a.c.
Interest Rate Cap 2020 - - 27 27
Interest Rate Cap 2019 - - - -

(1) Anno precedente che, in riferimento all'esercizio 2020, si intente 1° ottobre 2020, data dell'aggregazione aziendale del Gruppo GTI. (2) (Attività)/passività.

(3) Anno corrente.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

Nel corso dell'esercizio sono giunti a scadenza due contratti derivati di "Interest Rate Cap" acquisiti nel 2016 nell'ambito dell'operazione di aggregazione aziendale della società Vinzeo Technologies S.A.U. i quali prevedevano, al superamento dell'Euribor a 3 mesi di determinate soglie massime, che la società ricevesse dalla banca controparte il differenziale rispetto alla soglia massima pattuita.

Le variazioni di fair value di tali strumenti, finalizzati alla protezione del complesso di linee di affidamento a breve termine dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge") ma non rispettanti le previsioni per il trattamento contabile secondo la tecnica dell'"hedge accounting", sono sempre state iscritte direttamente nel conto economico separato consolidato.

Si riportano di seguito i movimenti relativi agli strumenti derivati relativamente al riconoscimento diretto nel conto economico delle variazioni di fair value e degli eventuali proventi incassati:

(euro/000) Esercizio FV contratti
31/12/a.p. 1, 2
Proventi Variazione FV FV contratti
2, 3
31/12/a.c.
Interest Rate Cap 2020 - - - -
Interest Rate Cap 2019 (3) - 3 -

(1) Anno precedente che, in riferimento all'esercizio 2020, si intente 1° ottobre 2020, data dell'aggregazione aziendale del Gruppo GTI. (2) (Attività)/passività.

(3) Anno corrente.

5.7 Analisi di sensitività

Il Gruppo è sottoposto in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto del Gruppo dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato. A tal fine considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2020 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points.

Le tabelle seguenti riassumono i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita)
Disponibilità liquide 1.442 1.442 658 658
Debiti per acquisto partecipazioni (5) (5) - -
Debiti finanziari (1) (1.005) (1.005) (1.332) (1.332)
Passività finanziarie per strumenti derivati - - 600 600
Totale 432 432 (74) (74)

(1) Relativamente agli IRS presenti nel 2019, l'impatto è limitato alla sola quota di finanziamento non coperta.

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita)
Disponibilità liquide (14) (14) (54) (54)
Debiti per acquisto partecipazioni - - - -
Debiti finanziari (1) 335 335 527 527
Passività finanziarie per strumenti derivati - - (612) (612)
Totale 321 321 (139) (139)

(1) Relativamente agli IRS presenti nel 2019, l'impatto è limitato alla sola quota di finanziamento non coperta.

6. Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2020 ammontano a 12,5 milioni di euro (11,8 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Le variazioni intervenute nel periodo sono di seguito illustrate:

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 15.903 33.541 115 49.559
Fondo ammortamento (12.815) (24.920) - (37.735)
Saldo al 31/12/2019 3.088 8.621 115 11.824
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico 770 4.263 - 5.033
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. (484) (4.157) - (4.641)
Incrementi costo storico 272 3.763 356 4.391
Decrementi costo storico (582) (4.363) - (4.945)
Riclassifiche costo storico 19 96 (115) -
Incrementi fondo ammortamento (970) (3.049) - (4.019)
Decrementi fondo ammortamento 573 4.282 - 4.855
Totale variazioni (402) 835 241 674
Costo storico 16.382 37.300 356 54.038
Fondo ammortamento (13.696) (27.844) - (41.540)
Saldo al 31/12/2020 2.686 9.456 356 12.498

Gli investimenti al 31 dicembre 2020 in "Impianti e macchinari" fanno riferimento principalmente all'acquisizione da parte della capogruppo di nuovi impianti di sicurezza, sorveglianza e di efficientamento energetico per il polo logistico di Cavenago.

Gli investimenti in "Attrezzature industriali e commerciali ed in altri beni" riguardano per 3,2 milioni l'acquisto di macchine elettroniche d'ufficio, mobili e arredi e attrezzature per il polo logistico di Cavenago da parte della Capogruppo Esprinet S.p.A. e per 0,5 milioni l'acquisto di nuove attrezzature e macchine d'ufficio da parte delle controllate spagnole.

Gli investimenti in "Immobilizzazioni in corso" si riferiscono principalmente all'acquisizione da parte della Capogruppo Esprinet S.p.A. di impianti attrezzature per il polo logistico di Cavenago non ancora posti in funzione al 31 dicembre 2020.

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" pari ad un valore netto di 0,3 milioni di euro si riferisce all'apporto generatosi dal primo consolidamento del Gruppo GTI Software Networking S.A. acquisito dalla controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U. in data 1° ottobre 2020.

Non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

La voce "Attrezzature industriali e commerciali e altri beni" è così composta:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Macchine elettroniche 5.223 4.372 851
Mobili e arredi 1.076 1.537 (461)
Attrezzature industriali e commerciali 2.449 1.735 714
Altri beni 708 977 (269)
Totale 9.456 8.621 835

4) Diritto di utilizzo di attività

Di seguito la movimentazione del diritto di utilizzo di attività che scaturisce dall'applicazione del principio contabile IFRS 16 (Leasing), a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019.

(euro/000) 31/12/2020 Var.
Diritti di utilizzo di attività 99.928 107.310 (7.382)
(euro/000) Immobili Automezzi Attrezz. Ind.
comm. e
altri beni
Totale
Costo storico 113.490 3.422 372 117.284
Fondo ammortamento (8.742) (1.138) (94) (9.974)
Saldo al 31/12/2019 104.748 2.284 278 107.310
Acquisizioni in aggregazioni d'impresa 319 56 - 375
Incrementi costo storico 1.790 1.160 23 2.973
Decrementi costo storico (1.219) - (20) (1.239)
Incrementi fondo ammortamento (8.854) (943) (94) (9.891)
Decrementi fondo ammortamento 392 8 400
Totale variazioni (7.572) 273 (83) (7.382)
Costo storico 114.380 4.638 375 119.393
Fondo ammortamento (17.204) (2.081) (180) (19.465)
Saldo al 31/12/2020 97.176 2.557 195 99.928

Nel Gruppo i contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;
  • attrezzature industriali e comm.li ed altri beni.

La movimentazione avvenuta nel corso del 2020, è ascrivibile principalmente a:

  • gli incrementi della voce di affitti sono relativi ai nuovi contratti di uffici ascrivibili alle controllate spagnole per circa 1,5 milioni di euro; i decrementi sono legati alla chiusura di contratti relativi agli uffici ascrivibili alle controllate spagnole per 0,9 milioni di euro.
  • nuovi contratti di noleggio delle auto aziendali stipulati dalla capogruppo Esprinet S.p.A. per 0,7 milioni di euro e dalle controllate spagnole per circa 0,4 milioni di euro.

Oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua del contratto.

2) Avviamento

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Avviamento 108.442 90.716 17.726

Gli avviamenti iscritti all'attivo derivano dalla differenza tra i prezzi pagati per le acquisizioni delle partecipazioni di controllo o dei rami aziendali meglio dettagliate nella tabella successiva, ed il "fair value" delle attività nette acquisite alla data di acquisizione.

La variazione del valore di 17,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente scaturisce dall'effetto combinato fra l'incremento di 20,0 milioni di euro risultante dall'acquisizione, ad ottobre 2020, del "Gruppo GTI" e l'impairment di 2,3 milioni di euro del goodwill relativo al Gruppo Celly, facente capo, sino al 31 dicembre 2019 alla CGU "Distribuzione B2B di prodotti accessori di telefonia" e a partire dall'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, accorpata nella CGU 1 "Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics ("Italia"), come descritto di seguito.

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Ambito di applicazione

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto non capace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato ad "impairment test" in via separata rispetto alle attività cui esso è riconducibile. Ne consegue che l'avviamento deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" ovvero un gruppo di CGU essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Unità generatrici di flussi finanziari: identificazione e allocazione dell'avviamento

La tabella seguente riporta i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione che li ha originati ed una vista nella quale vengono individuate le legal entity che hanno realizzato le aggregazioni aziendali da cui è stato generato l'avviamento:

(euro/000) Società valori degli
avviamenti
Assotrade S.p.A. Esprinet S.p.A. 5.500
Pisani S.p.A. Esprinet S.p.A. 3.878
Esprilog S.r.l. Esprinet S.p.A. 2.115
Celly S.p.A. (1)(2) Esprinet S.p.A. 1.853
Mosaico S.r.l. Esprinet S.p.A. 5.804
4 Side S.r.l. (3) Esprinet S.p.A. 121
Memory Set S.a.u. e UMD S.a.u. (4) Esprinet Iberica 58.561
Esprinet Iberica S.l.u. (5) Esprinet Iberica 1.040
Vinzeo S.a.u. Esprinet Iberica 5.097
V-Valley Iberian S.l.u. Esprinet Iberica 4.447
GTI Group Esprinet Iberica 20.026
Totale operazioni di aggregazione 108.442
Esprinet S.p.A. 19.271
Esprinet Iberica S.L.U. 89.171
Totale operazioni per società 108.442

(1) Quota di possesso pari all'85% al 31 dicembre 2019 e al 100% al 31 dicembre 2020

(2) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2020 per 2,3 milioni di euro

(3) Quota di possesso pari al 51%

(4) Valore al netto della svalutazione effettuata nell'esercizio 2011 per 17,8 milioni di euro

(5) Corrisponde ai costi di transazione sostenuti per le acquisizioni UMD e Memory Set

Il procedimento di allocazione degli avviamenti alle singole CGU, intese come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili, ha inteso ricondurre detti avviamenti alle unità organizzative elementari in cui le attività acquisite sono confluite da un punto di vista strettamente operativo.

La tabella seguente sintetizza l'allocazione degli avviamenti alle n. 2 CGU individuate, evidenziando le correlazioni fra aree di business ed entità giuridicamente autonome facenti parte del Gruppo, e la movimentazione osservata nell'anno:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Esprinet S.p.A. 19.271 21.571 (2.300) CGU 1 (1) Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Italia)
Esprinet Iberica S.l.u. 89.171 69.145 20.026 CGU 2 (2) Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Penisola Iberica)
Totale 108.442 90.716 17.726

(1) Al 31 dicembre 2019 distinta rispetto alla CGU relativa alla "Distribuzione B2B di prodotti accessori di telefonia" dal valore di 4,1 milioni di euro.

(2) Al 31 dicembre 2019 identificata come CGU 3.

Tale allocazione riflette la struttura organizzativa e di business del Gruppo, il quale opera nel core business della distribuzione "business-to-business" di tecnologia (i.e. indirizzata esclusivamente a clientela aziendale formata da rivenditori che a loro volta si rivolgono agli utilizzatori finali, sia privati che aziende) in Italia e nella Penisola Iberica (Spagna e Portogallo). Tali mercati sono presidiati attraverso due strutture organizzative ed operative sostanzialmente autonome ed una struttura "corporate" cui competono le funzioni di coordinamento ed indirizzo delle attività che formano il "core" della catena del valore tipica di un distributore (vendite, acquisti, marketing di prodotto, logistica). Nell'esercizio 2020 si è proceduto all'accorpamento della CGU operante nel settore della produzione e distribuzione "business-to-business" di accessori per la telefonia mobile, coincidente con la società controllata Celly S.p.A. al 31 dicembre 2019 ("ex CGU2"), nella CGU1.

L'accorpamento consegue alla riorganizzazione posta in essere nella "ex" CGU2 a seguito dell'acquisto effettuato da Esprinet S.p.A. ad ottobre 2020 dal socio di minoranza, del 15% residuo del capitale sociale di Celly S.p.A. che ha comportato una riorganizzazione della struttura aziendale determinando un'integrazione sempre maggiore con la Capogruppo a livello di dipendenti, clienti, fornitori e processi, oltre che in termini di reporting structure. L'avviamento residuo è stato conseguentemente riallocato alla CGU1.

L'avviamento derivante dall'acquisizione del Gruppo GTI, operante nella distribuzione business to business di software e soluzioni cloud, è stato allocato alla CGU2.

Nel seguito si descrive il processo seguito nella verifica di valore sugli avviamenti al 31 dicembre 2020 come sopra descritti ed i risultati di tale verifica.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto. La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Per la CGU 1 localizzata in Italia sono state applicate le aliquote effettive determinate in base alla legislazione fiscale italiana e derivanti dal calcolo delle diverse aliquote IRES (24%) ed IRAP (3,9%) sulle relative basi imponibili, tenuto conto della differente struttura delle basi imponibili e dei requisiti di indeducibilità di alcuni costi.

Per la CGU 2 domiciliata in Spagna l'aliquota fiscale effettiva stimata corrisponde a quella marginale, pari al 25%, in quanto la contribuzione delle attività portoghesi al "tax rate" medio ponderato viene omesso in quanto irrilevante.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 01 marzo 2021, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2021 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2022-2025.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Nello specifico bilancio 2020 gli amministratori hanno valutato che, nonostante il business della distribuzione della tecnologia non sia stato impattato dalla pandemia, le prospettive sulle condizioni economiche future rimangono incerte, con effetti di medio termine che potrebbero portare a scenari più complessi. Pertanto, al fine di riflettere nel piano per l'esercizio di impairment l'incertezza legata

ai possibili sviluppi economici futuri conseguenti la pandemia, la determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni attività, differentemente dal passato, si è basata sul c.d. "multi scenario" e non più sul c.d. "scenario unico".

Attraverso tale modalità i flussi finanziari non sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2021E-2025E, ma come il profilo dei flussi medi attesi sulla base di più scenari ponderati sulla base della probabilità di accadimento secondo le migliori stime del management.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo di ogni singola CGU, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (Sirmi, EITO, Euromonitor, Net Consulting Cube), ipotizzando per le CGU differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni CGU si è basata sul c.d. "multi scenario" come precedentemente specificato.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna CGU, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi della intrinseca coerenza tra cash-flow attesi lungo l'orizzonte di piano ei fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Effetti della pandemia da Covid-19

Gli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19 sono stati recepiti nell'applicazione del "multi scenario" rispetto all'ordinaria modalità di applicazione del c.d. "scenario unico".

Accorpamento CGU e perdita di valore

Gli amministratori, prima di procedere all'accorpamento della ex CGU2 (Celly), come sopra descritto, all'interno della CGU 1, hanno proceduto ad effettuare un test di impairment sul goodwill della sola ex CGU 2 nell'ipotesi di continuità operativa, al fine di non incorporare nella nuova CGU un eventuale minusvalore implicito.

Tale test ha evidenziato una ulteriore riduzione durevole di valore (1,2 milioni di euro), che si aggiunge a quella già rilevata al 30 giugno 2020 (1,1 milioni di euro), e che ha quindi portato al mantenimento di un goodwill residuo di 1,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020.

Il risultato di tale perdita di valore è conseguito all'impossibilità in certi mesi e alla ridotta possibilità successivamente, di svolgere la propria attività commerciale in conseguenza del lockdown in Italia e nei vari paesi europei in contrasto alla pandemia da Covid-19.

La ancora sostanzialmente perdurante limitata possibilità di spostamento all'estero e quindi di mantenimento in loco delle relazioni commerciali, ha comportato la realizzazione di risultati inferiori rispetto alle previsioni ma anche rispetto alla normale operatività degli esercizi precedenti.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna singola

CGU. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital") ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita.

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle CGU in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato per le tre CGU è composto dalle seguenti società:

Società Paese
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
Avnet, Inc. USA
SYNNEX Corporation USA
AB S.A. Polonia
Digital China Holdings Limited Hong Kong
Redington (India) Limited India
Datatec Limited Sud Africa
Arena Bilgisayar Sanayi ve Ticaret A.S. Turchia
ASBISc Enterprises Plc Cipro
ScanSource, Inc. USA

Nel seguito si riportano i valori attribuiti alle principali componenti del tasso di attualizzazione (con le differenziazioni per CGU):

  • il "Risk Free Rate" è pari al tasso di rendimento medio nel biennio 2019-2020 dei BTP decennali "benchmark" per la CGU 1 (1,51%) e dei Bonos decennali per la CGU 2 (0,51%);
  • il "Market Risk Premium" è pari al 5,4% (fonte: Damodaran, media 24 mesi);
  • il coefficiente Beta Levered è pari a 0,99 (basato su un Beta Levered calcolato come media a 5 anni dei Beta mensili "adjusted" del campione);
  • il costo lordo marginale del debito è stato ottenuto come somma di due componenti: il tasso di riferimento ("Base Rate"), pari alla media a 12 mesi dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale utilizzata è l'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei paesi in cui le CGU sono fiscalmente domiciliate.

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte. Si veda la tabella sottostante per i dettagli.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2025 (fonte: Fondo Monetario Internazionale) in Italia (1,35%) e Spagna (1,69%) relativamente alle CGU 1 e 2.

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna CGU con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 1,35% 1,69%
Tassi di attualizzazione:
Market Risk Premium 5,4% 5,4%
Unlevered Beta 0,83 0,83
Levered Beta 0,99 0,99
Additional Specific Risk Premium 3,2% 3,2%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,21 0,21
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,79 0,79
Tax rate 24,0% 25,0%
WACC post-tax 8,55% 7,75%
WACC pre-tax 11,62% 9,94%
-
tasso di attualizzazione dei flussi;
-
tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore
Terminale.
C)
Indicatori esterni di perdita di valore e "
impairment test
"
E' stata valutata la sussistenza di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") sia
interni che esterni.
In particolare si sono presi in esame per ciascuna CGU:
-
l'eventuale deterioramento delle condizioni macroeconomiche e macrofinanziarie;
-
l'eventuale deterioramento dell'ambiente economico, aumento del grado di tensione competitiva,
modifiche nel quadro regolamentare o normativo, discontinuità tecnologiche, revisione al ribasso
delle aspettative di consenso relativamente alle performance dell'industria;
-
l'esistenza di discontinuità nei fattori di costo;
-
l'eventuale verificarsi di eventi gestionali negativi;
-
l'eventuale andamento sfavorevole dei tassi di mercato o altri tassi di remunerazione del capitale
tali da condizionare il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso;
-
l'eventuale riduzione del valore di capitalizzazione di borsa rispetto al patrimonio netto contabile.
Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa risultare evocativo di una perdita di valore
di alcuna delle CGU analizzate.

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle CGU sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Indicatori esterni di perdita di valore e "impairment test"

E' stata valutata la sussistenza di fattori di presunzione di perdita di valore ("triggering events") sia interni che esterni.

  • l'eventuale deterioramento delle condizioni macroeconomiche e macrofinanziarie;
  • l'eventuale deterioramento dell'ambiente economico, aumento del grado di tensione competitiva, modifiche nel quadro regolamentare o normativo, discontinuità tecnologiche, revisione al ribasso delle aspettative di consenso relativamente alle performance dell'industria;
  • l'esistenza di discontinuità nei fattori di costo;
  • l'eventuale verificarsi di eventi gestionali negativi;
  • l'eventuale andamento sfavorevole dei tassi di mercato o altri tassi di remunerazione del capitale tali da condizionare il tasso di attualizzazione utilizzato nel calcolo del valore d'uso;
  • l'eventuale riduzione del valore di capitalizzazione di borsa rispetto al patrimonio netto contabile.

Si è concluso che nessuno degli indicatori analizzati possa risultare evocativo di una perdita di valore

Per quanto concerne l'indicazione di perdita di valore con riferimento alla ex CGU Celly, accorpata nella CGU1, si veda quanto riportato al paragrafo "Accorpamento CGU e perdita di valore".

Relativamente al valore di capitalizzazione di Borsa della capogruppo Esprinet si segnala che al 31 dicembre 2020 la capitalizzazione di Esprinet era pari a 548,0 milioni di euro a fronte di un valore del patrimonio netto consolidato pari a 389,0 milioni di euro (di cui 386,9 milioni di euro di pertinenza del Gruppo).

D) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Per effetto delle verifiche di "impairment" effettuate non si è evidenziata la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2020 che vengono pertanto confermati, ad eccezione del già evidenziato impairment per 2,3 milioni di euro del goodwill, effettuato previo accorpamento di tale CGU nella CGU 1 relativa al Sottogruppo Italia.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci sia corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
Spagna
IT&CE "B2B"
CGU 2
"g" (tasso di crescita a lungo termine) n.s. n.s.
WACC post-tax 17,67% 49,39%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto al "multi scenario" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore del +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, per entrambe le CGU in nessuno degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo rispettivamente del -1,4% e -1,7%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali al 31 dicembre 2020 ammontano a 0,7 milioni di euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2019). La tabella successiva evidenzia le variazioni intervenute nel periodo:

(euro/000) Costi
impianto
e ampliam.
Diritti di utilizzo di
opere dell'ingegno
Concessioni
licenze marchi e
diritti simili
Immob. in
corso
ed acconti
Altre Immob.
Immateriali
Totale
Costo storico 3 11.527 35 129 4 11.698
Fondo ammortamento (3) (11.186) (25) - (4) (11.218)
Saldo al 31/12/2019 - 341 10 129 - 480
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - costo storico - 2.896 - - - 2.896
Acquisiz.in aggregazioni d'imprese - f.do ammortam. - (2.876) - - - (2.876)
Incrementi costo storico - 376 - 173 - 549
Decrementi costo storico - (1.683) (1) - - (1.684)
Riclassifiche - 129 - (129) - -
Incrementi fondo ammortamento - (326) - - - (326)
Decrementi fondo ammortamento - 1.683 - - - 1.683
Totale variazioni - 199 (1) 44 - 242
Costo storico 3 13.245 34 173 4 13.459
Fondo ammortamento (3) (12.705) (25) - (4) (12.737)
Saldo al 31/12/2020 - 540 9 173 - 722

Gli investimenti in "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" comprendono sostanzialmente i costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software); l'incremento è principalmente attribuibile alla Capogruppo Esprinet S.p.A..

La voce "Acquisizioni in aggregazioni d'imprese" si riferisce all'apporto generatosi dal primo consolidamento del Gruppo GTI Software Networking S.A. acquisito al 100% dalla controllata Esprinet Iberica S.L.U. in data 1° ottobre 2020.

Le aliquote di ammortamento applicate per ciascuna categoria di bene non sono variate rispetto all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019.

Tale voce è ammortizzata in tre esercizi.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Attività per imposte anticipate 12.950 13.469 (EIG)

Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da perdite fiscali pregresse e da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che il Gruppo prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili. A tal proposito si evidenzia che la recuperabilità è sorretta dai redditi previsti in base ai piani previsionali costruiti a partire dalle previsioni economico-finanziarie 2021-25E del Gruppo Esprinet approvate dal Consiglio di Amministrazione in data 1° marzo 2021.

A seguire riportiamo un dettaglio più esaustivo della composizione della voce in oggetto:

SDIR
CERTIFIED
to
31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte anticipate:
Riporto perdite anni precedenti 24.863 24%-25%-21% 6.082 23.879 24%-25%-21% 5.831
Strumenti derivati - 24%-25% - 25 24%-25% 6
Ammortamenti eccedenti 130 27,90% 36 330 27,90% 51
Svalutazione crediti 3.707 24%-25% 891 4.855 24%-25% 1.167
IFRS 16 - Leases 1.184 24%-25% 290 630 24%-25% 153
Obsolescenza magazzino 4.940 27,9%-22,5% 1.378 5.285 27,9%-22,5% 1.469
Delta rimanenze/storno margini infragruppo 351 27,90% 9
8
514 27,90% 143
Compenso Ammin. non erogati 3.016 27,9%-25% 721 1.725 27,9%-25% 412
Indennità suppletiva clientela 634 27,90% 177 634 27,90% 177
Doppia imposizione dividendo - 25,00% - - 25,00% -
Fondo resi 1.449 27,9%-25%-22,5% 395 1.254 27,9%-25%-22,5% 339
Altro 12.58224%-25%-27,9%-10% 2.882 16.229 24%-25%-27,9% 3.721
Attività per imposte anticipate 12.950 13.469

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sui fondi rischi, sulla valutazione attuariale del TFR e sull'eliminazione della capitalizzazione delle immobilizzazioni immateriali in accordo con lo IAS 38.

La ripartizione temporale delle imposte anticipate è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2020 4.004 6.530 2.416 12.950
31/12/2019 4.687 5.470 3.312 13.469

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti per depositi cauzionali 2.425 2.208 217
Crediti verso clienti 492 ଚିତ୍ର (477)
Crediti ed altre attività non correnti 2.917 3.177 (260)

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.

I Crediti verso clienti si riferiscono alla quota del credito in essere nei confronti del cliente Guardia di Finanza (GdF) che ha scadenza oltre l'esercizio successivo e che ha origine da una fornitura di prodotti avvenuta nel 2011.

Tale credito prevede un piano di pagamenti annui che si estende fino a gennaio 2022 e in correlazione al quale nel 2013 Esprinet S.p.A. ha acceso un mutuo con Intesa Sanpaolo i cui canoni verranno pagati direttamente dal cliente. Essendo le controparti delle due operazioni differenti si rende necessario, sino alla loro completa estinzione, mantenere separatamente iscritti il credito nei confronti del cliente e il debito nei confronti dell'ente creditizio.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 consegue al trasferimento nei crediti correnti della quota scadente entro l'esercizio successivo.

Attività correnti

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Prodotti finiti e merce 409.772 504.266 (94.494)
Fondo svalutazione rimanenze (7.017) (7.046) 29
Rimanenze 402.755 497.220 (94.465)

L'importo delle rimanenze, pari a 402,8 milioni di euro, registra una riduzione di 94,5 milioni di euro rispetto allo stock esistente al 31 dicembre 2019, con l'indice di rotazione delle scorte in miglioramento di n. 8 giorni.

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 7,0 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti e a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo svalutazione rimanenze iniziale 7.046 8.658 (1.612)
Utilizzi/Rilasci (4.949) (6.197) 1.248
Accantonamenti 4.649 4.585 64
Acquisizioni da aggregazioni di imprese 271 - 271
Fondo svalutazione rimanenze finale 7.017 7.046 (29)

La voce relativa agli "Accantonamenti" riflette la migliore stima effettuata dal management sulla recuperabilità del valore delle giacenze in magazzino al 31 dicembre 2020.

La voce "Acquisizioni da aggregazioni di imprese" si riferisce interamente all'apporto generatosi dal primo consolidamento del Gruppo GTI acquisito dalla controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U. S.p.A. in data 1° ottobre 2020.

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti lordi verso clienti 590.220 477.658 112.562
Fondo svalutazione crediti (6.183) (6.659) 476
Crediti netti verso clienti 584.037 470.999 113.038

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dal Gruppo nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi totalità verso clienti residenti nei due paesi dove il Gruppo è presente, denominate quasi integralmente in euro e sono regolabili monetariamente nel breve termine.

I Crediti lordi verso clienti comprendono 163,4 milioni di euro di crediti valutati al fair value (214,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

L'incremento dei crediti lordi è determinato dai maggiori volumi di fatturato e si riflette in un incremento dei tempi medi d'incasso (+3 giorni) controbilanciato da un maggiore utilizzo, rispetto al 2019, delle modalità tecniche di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 536,6 milioni di euro a fine 2020 rispetto a 480,1 milioni nel 2019).

L'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti è ottenuto mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione crediti (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari" ) la cui incidenza sul valore dei crediti lordi è sostanzialmente stabile; la sua movimentazione è di seguito rappresentata:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo svalutazione crediti iniziale 6.659 5.220 1.439
Utilizzi/Rilasci (2.934) (1.611) (1.323)
Accantonamenti 1.760 1.389 371
Acquisizioni da Aggregazioni d'impresa 698 1.661 (963)
Fondo svalutazione crediti finale 6.183 6.659 (476)

La voce "Acquisizioni da aggregazioni di imprese" si riferisce interamente all'apporto generatosi dal primo consolidamento del Gruppo GTI acquisito dalla controllata totalitaria Esprinet Iberica S.L.U. S.p.A. in data 1° ottobre 2020.

Il saldo dei Crediti verso clienti include 6,8 milioni di euro (35,4 milioni di euro nel 2019) di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring.

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 410 1.514 (1.104)

I Crediti tributari per imposte correnti sono principalmente conseguenza della prevalenza degli anticipi versati rispetto alle imposte correnti maturate con riferimento all'anno d'imposta 2020.

(euro/000) 31/12/2020 31/15/2019 Var.
Crediti verso imprese collegate (A)
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto 1.539 5.219 (680)
Crediti tributari altri 9.468 8.907 561
Altri crediti tributari (B) 11.007 11.126 (119)
Crediti verso società di factoring 147 3.526 (3.379)
Crediti finanziari verso altri 9.617 9.719 (102)
Crediti verso assicurazioni 427 414 13
Crediti verso fornitori 14.908 10.244 4.664
Crediti verso dipendenti 21 21
Crediti verso altri 04 136 (42)
Crediti verso altri (C) 25.214 24.039 1.175
Risconti attivi (D) 3.965 5.791 (1.826)
Altri crediti e attività correnti (E= A+B+C+D) 40.186 40.956 (770)

I Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto riguardano crediti IVA maturati dalle controllate appartenenti al Sottogruppo Italia V-Valley S.r.l., 4 Side S.r.l., Nilox Deutschland GmbH (circa 1,3 milioni di euro) e dalle controllate del Sottogruppo Spagna (circa 0,2 milioni di euro).

I Crediti tributari altri si riferiscono quasi interamente al credito della capogruppo Esprinet S.p.A. nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento parziale, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso dei contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi del Gruppo" all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività". Il saldo comprende inoltre circa 0,5 milioni di euro riferiti al credito d'imposta maturato dalla controllante Esprinet S.p.A. generatosi in applicazione della L.160/2019 relativa al recupero fiscale sugli investimenti effettuati nel corso del 2020.

I Crediti verso società di factoring, riferiti alla capogruppo per 0,1 milioni di euro sono ascrivibili all'ammontare residuo dei proventi non ancora incassati delle cessioni pro soluto di crediti commerciali effettuate alla fine di dicembre 2020. Alla data di redazione della presente relazione il credito scaduto risulta quasi interamente incassato.

Il sensibile decremento rispetto al saldo in essere alla chiusura dell'esercizio precedente è riconducibile principalmente ad una differente tempistica nell'incasso dei crediti ceduti.

I Crediti finanziari verso altri si riferiscono per 9,1 milioni di euro al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione. La restante parte del saldo pari a 0,5 milioni di euro si riferisce alla quota incassabile entro l'esercizio successivo del credito derivante dalla fornitura di prodotti effettuata nel 2011 al cliente "Guardia di Finanza". Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla voce "Crediti ed altre attività non correnti".

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi - al netto delle franchigie riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ed in attesa di liquidazione il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2020 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.

I crediti verso fornitori al 31 dicembre 2019 includevano 2,6 milioni di euro riferibili al credito netto vantato nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" che risulta completamente azzerato a seguito della definizione della controversia con il fornitore; si è provveduto pertanto alla chiusura della posizione creditoria utilizzando il fondo in precedenza accantonato ed iscrivendo una perdita per la parte residua. Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi/Rilasci Fondo finale
Esercizio 2020 8.823 - (8.823) -
Esercizio 2019 8.823 - - 8.823

La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente canoni di manutenzione, premi assicurativi, affitti passivi, interessi passivi su finanziamenti non utilizzati) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

14) Attività finanziarie per strumenti derivati (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Attività finanziarie per strumenti derivati 27 - 27
Attività finanziarie per strumenti derivati 27 - 27

Il saldo relativo alle attività finanziarie per strumenti derivati al 31 dicembre 2020 si riferisce al fair value degli strumenti utilizzati da GTI Networking Y Software S.A. per mitigare il rischio di cambio relativo ai debiti in valuta estera da parte dei fornitori.

Per maggiori informazioni si faccia riferimento a quanto indicato nella sezione "Strumenti derivati non di copertura" all'interno del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari" cui si rimanda.

17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Depositi bancari e postali 558.899 463.747 95.152
Denaro e valori in cassa ട്ടി ട്ടു
Assegni l - (1)
Totale disponibilità liquide 558.928 463.777 95.151

Le disponibilità liquide sono pressoché interamente costituite da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili; esse infatti si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare. Per maggiori dettagli relativamente alla dinamica dei flussi finanziari si rimanda al Rendiconto Finanziario ed al successivo paragrafo "Analisi dei flussi di cassa nel periodo".

Patrimonio netto

(euro/000) 31/12/2020
31/12/2019
Var.
Capitale sociale (A) 7.861 7.861
Riserve e utili a nuovo (B) 352.402 334.200 18.202
Azioni proprie (C) (4.800) (8.646) 3.846
Totale riserve (D=B+C) 347.602 325.554 22.048
Risultato dell'esercizio (E) 31.405 23.099 8.306
Patrimonio netto (F=A+D+E) 386.868 356.514 30.354
Patrimonio netto di terzi (G) 2.095 2.508 (412)
Totale patrimonio netto (H=F+G) 388.963 359.022 29.942

Nel seguito sono commentate le voci che compongono il patrimonio netto:

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della società Esprinet S.p.A., interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2020, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.934.123 azioni, prive di indicazione del valore nominale, in seguito all'annullamento avvenuto in data 22 giugno 2020 di n. 1.470.217 azioni così come previsto dalla delibera dell'Assemblea dei Soci del 25 maggio 2020.

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 18,2 milioni di euro principalmente per l'effetto della destinazione degli utili degli esercizi precedenti.

All'interno delle Riserve è iscritto il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni riconosciuti ad Amministratori e Dirigenti del Gruppo i cui principali elementi informativi utilizzati ai fini della contabilizzazione sono descritti nella "Relazione sulla gestione" cui si rimanda. Il valore di tali diritti è stato rilevato a conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, trovando contropartita nello stato patrimoniale alla voce "Riserve".

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.150.000 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società a seguito dell'avvenuta consegna a giugno 2018 di n. 535.134 azioni (di n. 646.889 titoli complessivamente posseduti) come previsto dal piano di incentivazione azionaria approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. in data 30 aprile 2015 e relativo agli esercizi 2015-2017, nonché dell'acquisto di ulteriori n. 1.038.245 azioni, ad un prezzo medio unitario al netto delle commissioni di 3,78 euro, così come previsto dalla delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. in data 4 maggio 2018.

Il valore complessivo si è ridotto di 3,8 milioni in considerazione dell'annullamento di n. 1.470.217 diritti dei complessivi n. 2.620.217 diritti al 31 dicembre 2019 del programma d'acquisto come stabilito nell'Assemblea straordinaria dei soci del 25 maggio 2020. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla gestione.

21) Risultato netto dell'esercizio

Gli utili dell'esercizio di pertinenza del Gruppo ammontano a 31,4 milioni di euro, in incremento rispetto ai 23,1 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso banche 107.069 61.045 46.024

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione di nuovi finanziamenti nel corso dell'esercizio e la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 93.999 100.212 (6.213)

Il valore della passività finanziaria non corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 è pari ad 93,9 milioni di euro, con un valore al 31 Dicembre 2019 pari ad 100,2 milioni di euro. La variazione è evidenziata dal prospetto sotto riportato:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing 100.212 - 100.212
Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 - 106.385 (106.385)
Acquisizioni per aggregazione aziendale 268 - 268
Incremento valore contratti sottoscritti 2.930 2.593 337
Risoluzione/modifiche contratti (638) (236) (402)
Riclassifica debito non corrente (8.773) (8.530) (243)
Passività finanziarie per leasing 93.999 100.212 (6.213)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2020:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2020
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 31.320 62.679 93.999

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, il Gruppo non ha applicato l'IFRS 16 ai leasing delle attività immateriali. Inoltre, si rileva che per quanto riguarda il lease term, il Gruppo analizza i contratti di leasing, andando a definire per ciascuno di essi, il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dal Gruppo.

Inoltre, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT), laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività per imposte differite 11.309 9.712 1.597

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che il Gruppo dovrà versare nei prossimi esercizi.

Le passività per imposte differite sono riferite principalmente all'annullamento dell'ammortamento fiscale dell'avviamento.

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite
Ammortamento avviamenti 43.063 27,90% 11.079 35.867 27,90% 9.260
Variazione TFR - 24,00% - - 24,00% -
Utili su cambi da valutazione 214 24,00% 51 456 24,00% 109
Variazione delle rimanenze 602 27,9%-25% 172 1.261 27,9%-25% 340
Altro 22 24,00% 6 8 24,00% 2
Totale imposte differite 11.309 9.712

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2020 230 - 11.079 11.309
31/12/2019 452 - 9.259 9.712

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di fondo TFR e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

L'ammontare del fondo è interamente ascrivibile alle società italiane non essendo previste in Spagna forme integrative analoghe.

Si rammenta che a partire dal 1° gennaio 2007 sono state introdotte alcune modifiche legislative di rilievo nella disciplina del TFR inclusa l'opzione riservata al lavoratore in ordine alla destinazione del fondo TFR di prossima maturazione.

I nuovi contributi possono essere pertanto indirizzati verso forme pensionistiche prescelte ovvero mantenuti in azienda, nel qual caso è l'azienda stessa a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Saldo iniziale 4.669 4.397 272
Acquisizioni da aggregazioni di imprese - 326 (326)
Costo del servizio 167 163 4
Oneri finanziari 35 68 (33)
(Utili)/perdite attuariali 173 195 (22)
Prestazioni corrisposte (197) (480) 283
Variazioni 178 272 (94)
Debiti per prestazioni pensionistiche 4.847 4.669 178

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" 167 163 4
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 35 68 (33)
Totale 202 231 (29)

Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente all'esperienza che recepisce gli scostamenti tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2019 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2020 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti delle società del Gruppo. (superiore a 10 anni) 7 .

In applicazione del principio contabile IAS 19 per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit method" mediante l'utilizzo di ipotesi demografiche e delle seguenti ipotesi economico-finanziarie:

a) Ipotesi demografiche

• ai fini della stima della probabilità di morte si sono utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;

7 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+.

  • ai fini della stima della probabilità di inabilità si sono utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1 gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili ad eccezione della controllata 4 Side S.r.l. per la quale è stata considerata una frequenza annua del 10%;
  • ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

b) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2020 31/12/2019
Tasso di inflazione 1,00% 1,00%
Tasso di attualizzazione (2) 0,34% 0,77%
Tasso di incremento retributivo 2,50% 2,50%
Tasso annuo di rivalutazione 2,25% 2,25%

(1) L'ipotesi relativa all'incremento delle retribuzioni è stata presa in considerazione solo per la società Celly S.p.A..

(1) Si precisa che come parametro di riferimento è stato utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10 +.

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuali. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

Analisi di sensitività
Gruppo Esprinet
+0,50% 4.645.955
-0,50% 5.083.590
+0,25% 4.914.160
-0,25% 4.800.574
+2,00% 5.350.408
-2,00% 4.991.212

Secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Gruppo Esprinet
0 - 1 380.526
1 - 2 337.022
2 - 3 321.353
3 - 4 284.185
4 - 5 316.466
5 - 6 304.125
6 - 7 394.673
7 - 8 284.772
8 - 9 360.461
9 - 10 289.115
Over 10 3.790.969

49) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 230 230

La voce Debiti per acquisto partecipazioni non correnti al 31 dicembre 2020 al 31 dicembre 2020 si riferisce al corrispettivo da erogare, scadente oltre l'esercizio, per l'acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. del residuo 15% del capitale sociale nella società controllata Celly S.p.A.

Per maggiori dettagli sull'operazione si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla gestione.

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti per incentivi monetari 1.721 710 1.011
Fondo per trattamento di quiescienza 1.691 1.661 30
Altri fondi 290 127 163
Fondi non correnti e altre passività 3.702 2.498 1.204

La voce Debiti per incentivi monetari si riferisce per 1,6 milioni di euro al valore acquisito nell'ambito dell'operazione di acquisto del Gruppo GTI e relativo al corrispettivo maturato dai beneficiari di un piano di compensi firmato nel 2019 da GTI Software & Networking S.A. erogabile a partire dall'esercizio 2022. La restante parte del saldo si riferisce al corrispettivo in denaro maturando da parte dei beneficiari del Piano di compensi "Long Term Incentive Plan" (LTIP) la cui erogazione, previo raggiungimento di obiettivi reddituali per il Gruppo nel triennio 2018-2020 ed a condizione della permanenza del beneficiario presso il Gruppo fino alla data di presentazione del bilancio consolidato 2020.

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.661 1.678 (17)
Utilizzi/Rilasci (105) (155) 50
Accantonamenti 135 138 (3)
Totale variazioni 30 (17) 47
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.691 1.661 30

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Altri fondi - iniziale 127 106 21
Utilizzi/Rilasci (40) (84) 44
Accantonamenti 203 105 98
Subtotale 163 21 142
Altri fondi - finale 290 127 163

Evoluzione dei contenziosi del Gruppo

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti del Gruppo e gli sviluppi occorsi nell'anno 2020 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali il Gruppo, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

I principali contenziosi legali, per i quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio stato valutato come possibile, sono di seguito rappresentati:

Esprinet S.p.A. Fornitore della linea "Sport Technology" e suoi soci

Il Gruppo Esprinet ha in essere dei contenziosi legali con il fornitore storico, e relativi soci, della linea "Sport Technology" che dal 2008 gestiva per conto del Gruppo, sulla base di un contratto-quadro di esclusiva, la produzione, l'importazione e la fase post-vendita di una serie di prodotti prevalentemente appartenenti a detta linea di prodotto.

Nel dicembre 2018, l'importatrice aveva avviato una procedura di liquidazione volontaria e, in data 21 maggio 2019, aveva presentato al Tribunale di Milano una domanda di concordato preventivo, che è stata in seguito accolta. Tali circostanze avevano indotto il management di Esprinet S.p.A., sin dal 31 dicembre 2018, a stimare una possibile riduzione del valore dei crediti vantati nei confronti dell'importatrice e ad applicare la relativa svalutazione nel bilancio 2018.

Per effetto dell'accordo transattivo raggiunto, il cui perfezionamento è stato autorizzato in data 9 dicembre 2020 dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 167, comma 2, della Legge Fallimentare, Esprinet S.p.A. verrà esclusa dal novero dei creditori del concordato Hellatron ed ha

conseguentemente stralciato integralmente la parte residua di crediti ancora risultanti dal proprio bilancio nei confronti dell'importatrice, per un importo pari a 2,6 milioni di euro.

Si precisa che le intese transattive raggiunte tra le parti prevedono il definitivo abbandono, a spese integralmente compensate, anche di tutti gli ulteriori contenziosi tra esse pendenti, nonché irrevocabili e reciproche rinunce delle parti stesse a qualunque ulteriore diritto, credito, pretesa, azione, ragione ed eccezione vantata, per qualunque ragione, causa o titolo, l'una nei confronti delle altre.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Esprinet S.p.A. Imposte dirette anno 2002

Con riferimento al contenzioso fiscale per il periodo d'imposta 2002 relativo ad IVA, IRPEG e IRAP, di un importo pari a 6,0 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, si segnala che, dopo che Esprinet S.p.A. aveva ottenuto sentenze favorevoli sia in primo che secondo grado avverso l'avviso di accertamento emesso a fine 2007, in data 3 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate con il rinvio ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale la quale, secondo la propria competenza di merito, dovrà determinare quale parte dell'accertamento andrà confermato in relazione alla parziale conferma dell'avviso impugnato.

La società ha riassunto il giudizio in Commissione Tributaria Regionale in data 10 novembre 2016. La causa, fissata per il 17 settembre 2020 è stata poi rinviata a nuovo ruolo.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.) e riportati anche nel bilancio dell'esercizio precedente, risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per quella relativa all'esercizio 2005 per il quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha proceduto al pagamento delle sanzioni ridotte e al deposito del ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. Tale ricorso è stato respinto in data 8 ottobre 2012. Esprinet S.p.A., su indicazione del consulente del venditore, ha provveduto alla predisposizione di appello che è stato depositato in Commissione Tributaria Regionale in data 20 maggio 2013.

In data 23 settembre 2014 l'appello è stato rigettato ed Esprinet ha provveduto al versamento delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, avendo ricevuto le corrispondenti provviste da parte del venditore.

Contro la sentenza i consulenti del venditore hanno presentato ricorso in Cassazione.

Dalle informazioni acquisite non risulta che l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento relativo al recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milione di euro oltre a sanzioni ed interessi. Vengono contestate operazioni imponibili per le quali un cliente aveva presentato dichiarazione di intento, ma poi, a seguito di verifica fiscale, era emerso che la società cliente non aveva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.

L'avviso di accertamento notificato fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale delle Entrate – Ufficio grandi contribuenti con l'invio di questionari in data 3 ottobre 2016. La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 23 gennaio 2017 e così come previsto dalla procedura amministrativa, ha versato un acconto pari a 0,4 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".

L'udienza per la discussione del merito è stata fissata il giorno 24 novembre 2017.

In data 10 gennaio 2018 è stata depositata la sentenza che ha rigettato il ricorso di primo grado.

Il 23 febbraio 2018 è stato versato un ulteriore acconto pari a 1,5 milioni di euro anch'esso iscritto nei "Crediti tributari altri".

La Società ha presentato ricorso in appello in data 16 luglio 2018 e in data 12 febbraio 2019 si è tenuta l'udienza innanzi la Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 maggio 2019 è stata depositata la sentenza che ha respinto l'appello, condannando la Società al pagamento delle spese processuali.

La Società ha predisposto ricorso in Cassazione in data 4 dicembre 2019.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di tre società cliente per 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi.

L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con le tre società che sono state oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che le stesse non possedevano i requisiti per essere considerate esportatore abituale. L'avviso di accertamento notificato alla società fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti.

La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 30 novembre 2017.

In data 18 maggio 2018 si è tenuta la discussione nel merito a seguito della quale la Commissione Tributaria Provinciale ha invitato la parte ricorrente a depositare alcuni documenti entro il 30 giugno 2018 ed ha fissato l'udienza per la discussione il giorno 21 settembre 2018.

In data 9 ottobre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso della Società.

In data 1° aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale avverso la sentenza di primo grado favorevole alla Società ed in data 31 maggio 2019 sono state depositate le controdeduzioni della società.

L'udienza si è tenuta in data 17 febbraio 2020 e la Commissione ha accolto l'appello dell'Ufficio, confermando l'avviso di accertamento.

La Società ha presentato ricorso in Cassazione.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente per 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi.

L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con la società cliente, oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che la stessa non possedeva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.

In data 29 ottobre 2018 la Società ha presentato ricorso.

L'udienza si è tenuta il 29 gennaio 2019 e il 13 febbraio 2019 la Commissione Tributaria Provinciale ha depositato la sentenza che ha rigettato il ricorso.

La Società ha presentato ricorso in appello in Commissione Tributaria Regionale in data 10 giugno 2019. In data 29 gennaio 2020 si è tenuta l'udienza e in data 23 settembre 2020 è stato accolto l'appello.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 20 dicembre 2018 è stato notificato un nuovo avviso di accertamento relativo all'anno 2013 con il quale viene rettificata la dichiarazione IVA di una maggiore imposta, pari a 14,5 milioni di euro oltre sanzioni ed interessi, per effetto di una presunta mancata applicazione dell'IVA su operazioni poste in essere con esportatori abituali.

In data 5 febbraio 2019 la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art.6 comma 2 del D.Lgs. 218/1997 il cui procedimento non è stato però definito. La Società ha pertanto presentato ricorso in data 30 maggio 2019.

Non avendo ottenuto la sospensione della riscossione, la Società ha provveduto al pagamento in pendenza di giudizio in data 11 novembre 2019.

L'udienza di primo grado si è tenuta il 23 settembre 2020 ed in data 19 novembre 2020 è stata depositata la sentenza che ha respinto il ricorso in primo grado.

La Società ha presentato ricorso.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 7 settembre 2015 si è conclusa, con la notifica del processo verbale, una verifica fiscale posta in essere dall'Agenzia delle Entrate per il periodo di imposta 2012 (anno durante il quale la società era ancora parte del Gruppo Esprinet). Dal processo verbale di constatazione emergono alcune violazioni con recupero a tassazione per 82mila euro oltre a sanzioni ed interessi.

In data 2 novembre la Società ha depositato le proprie osservazioni. L'Agenzia delle Entrate, in data 20 luglio 2016, ha notificato avvisi di accertamento relativi ad Irap ed imposte dirette. La Società ha presentato istanza di accertamento con adesione in data 29 settembre a seguito del quale è avvenuto un contradditorio con l'Ufficio.

Lo stesso Ufficio in data 25 novembre 2016 ha rigettato l'istanza e la Società ha pertanto presentato ricorso, parziale, in data 16 gennaio 2017.

In data 26 giugno 2017 è stata discussa la causa e in data 10 luglio 2017 è stata emessa sentenza che ha accolto il ricorso della Società.

Nel mese di luglio la società ha ottenuto lo sgravio delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.

In data 17 ottobre 2017 l'Agenzia delle Entrate ha notificato appello avverso la sentenza di primo grado e la società ha presentato le proprie controdeduzioni costituendosi in giudizio.

L'udienza per la discussione dell'appello si è tenuta il 3 luglio 2018 e il 20 luglio 2018 la Commissione Tributaria Regionale ha depositato la sentenza che ha accolto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In data 16 luglio 2019 la Società ha presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la Società ha ricevuto un avviso di rettifica e liquidazione relativo alla rideterminazione del valore del ramo d'azienda comprato in data 8 giugno 2016 dalla Società Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La maggiore imposta di registro contestata è pari a 182mila euro oltre sanzioni ed interessi.

In data 21 settembre 2017 la società ha presentato istanza di accertamento con adesione e in data 11 ottobre si è tenuto presso l'Ufficio il primo contraddittorio che ha avuto esito negativo.

In data 29 dicembre 2017 la società ha presentato ricorso, depositato alla Commissione Tributaria Provinciale in data 24 gennaio 2018.

La discussione nel merito si è tenuta in data 19 giugno 2018 e in data 18 settembre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso condannando l'Ufficio anche alle spese legali.

L'appello dell'Ufficio è stato notificato in data 18 marzo 2019 e in data 17 maggio 2019 la Società ha depositato le proprie controdeduzioni. Il 22 gennaio 2020 si è tenuta la Commissione Tributaria Regionale che ha respinto, con sentenza depositata il 28 febbraio 2020, il ricorso dell'Agenzia delle Entrate.

La stessa Agenzia ha presentato ricorso in Cassazione in data 1' dicembre 2020 e la Società ha presentato controricorso in data 8 gennaio 2021.

Comprel S.r.l. Imposte dirette ed indirette anno 2006

In data 16 settembre 2011 Comprel S.r.l. ha ricevuto un avviso di accertamento relativo ad Irap e IVA 2006 e uno ulteriore relativo ad Ires 2006 (quest'ultimo notificato anche ad Esprinet S.p.A. in qualità di consolidante, nell'ambito del nuovo procedimento di accertamento di cui all'art. 40-bis del D.P.R. n. 600/1973) con un recupero totale a tassazione di 99mila euro oltre sanzioni ed interessi.

In data 9 luglio 2013 è stato depositato appello avverso la citata sentenza.

In data 9 luglio 2014 è stata depositata la sentenza n. 3801/2014 che ha accolto l'appello della società relativamente ai punti 4, 6, 7 e 11 dell'appello.

In data 14 gennaio 2015 è stato depositato ricorso in Cassazione da parte dell'Avvocatura Generale dello Stato per l'impugnazione della sentenza 9 luglio 2014 n. 3801/2014 resa dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. La Società ha notificato controricorso e ricorso incidentale in data 20 febbraio 2015.

La Società in data 31 maggio 2019 ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (art. 6 e 7 D.L.n.119/2018).

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso fornitori lordi
Note credito da ricevere
1.244.250
(136.424)
1.217.536
(128.290)
26.714
(8.134)
Debiti verso fornitori 1.107.826 1.089.246 18.580

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

L'importo netto dei Debiti verso fornitori, pari a 1.107,8 milioni di euro, registra un incremento di 18,6 milioni di euro rispetto al saldo al 31 dicembre 2019 con l'indice di rotazione in diminuzione di n. 9 giorni.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso banche correnti 44.725 19.830 24.895
Debiti verso altri finanziatori correnti 11.324 16.032 (4.708)
Debiti finanziari correnti 56.049 35.862 20.187

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine contratti dalle società del Gruppo (38,1 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2020 e 17,0 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2019).

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono sostanzialmente alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatesi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per il Gruppo e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto. La variazione del debito è strettamente correlata al volume ed ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

36) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 8.867 8.597 270

Il valore della passività finanziaria corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 è pari ad 8,8 milioni di euro, con un valore al 31 Dicembre 2019 pari ad 8,5 milioni di euro, la variazione identifica nel corso dell'esercizio viene meglio evidenziata nel prospetto sotto riportato:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing 8.597 - 8.597
Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 - 8.539 (8.539)
Acquisizioni per aggregazione aziendale 107 - 107
Incremento valore contratti sottoscritti 4
3
313 (270)
Riclassifica debito non corrente 8.773 8.530 243
Interessi passivi leasing 3.336 3.540 (204)
Pagamenti (11.777) (12.325) 548
Risoluzione/modifiche contratti (212) - (212)
Passività finanziarie per leasing 8.867 8.597 270

29) Debiti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti tributari per imposte correnti 224 27 197

I Debiti tributari per imposte correnti pari a 0,2 milioni di euro fanno principalmente riferimento alla prevalenza delle imposte correnti maturate delle società GTI Software Y Networking S.A., Getix Companhia de Distribuição de Software Unipessoal Lda, GTI Software Y Networking SARLAU, Celly Pacific LTD e 4Side S.r.l. con riferimento all'anno di imposta 2020 rispetto agli anticipi versati.

51) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 220 220

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2020 si riferisce al corrispettivo da erogare, scadente entro i 12 mesi, per l'acquisto da parte della capogruppo Esprinet S.p.A. del residuo 15% del capitale sociale nella società controllata Celly S.p.A.

Per maggiori dettagli sull'operazione si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla gestione.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso istituti prev. sociale (A) 4.825 4.237 588
Debiti verso imprese collegate (B) 1
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto 14.800 9.116 5.684
Debiti tributari per ritenute d'acconto 461 301 160
Debiti tributari altri 1.264 1.731 (467)
Altri debiti tributari (C) 16.525 11.148 5.377
Debiti verso dipendenti 9.985 6.832 3.153
Debiti verso clienti 7.165 6.146 1.019
Debiti verso altri 1.686 1.926 (240)
Debiti verso altri (D) 18.836 14.904 3.932
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 270 250 20
- Altri risconti 39 13 26
Ratei e risconti passivi (E) 309 263 46
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 40.495 30.552 9.943

I Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre ed ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre. La variazione del saldo rispetto all'esercizio precedente è strettamente influenzata dal rapporto fra le vendite operate rispetto agli acquisti da fornitori per la controllante Esprinet S.p.A. e le controllate spagnole.

I Debiti tributari altri sono rappresentati principalmente da ritenute fiscali su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre.

I Debiti verso clienti fanno principalmente riferimento a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso altri sono rappresentati essenzialmente per un importo di 0,8 milioni di euro per compensi agli amministratori maturati nell'esercizio (1,2 milioni nel 2019) oltre a 0,5 milioni di euro per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti del Gruppo.

La voce Ratei e risconti passivi è rappresentata da proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

7. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

La tabella successiva riassume gli impegni e rischi potenziali facenti capo al Gruppo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Beni di terzi 46.192 51.948 (5.756)
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 16.387 14.730 1.657
Garanzie prestate 62.579 66.678 (4.099)

Beni di terzi

L'importo si riferisce principalmente al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A. (per 32,9 milioni di euro), di Esprinet Iberica S.L.U. (per 5,5 milioni di euro), di Vinzeo Technologies S.A.U (per 3,3 milioni di euro) e di GTI Software & Networking S.A. (per 4,5 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate in Italia a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fideiussioni bancarie rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture.

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune analisi sull'andamento dei ricavi del Gruppo nell'esercizio. Per ulteriori informazioni si faccia riferimento a quanto riportato nella Relazione sulla gestione.

Ricavi per prodotti e servizi

% % Var.
(milioni di euro) 2020 2019 Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.739.0 61.0% 2.513.6 63.7% 225.4 9%
Ricavi da vendite di servizi 6.6 0.1% 5.8 0.1% 0.8 14%
Ricavi Sottogruppo Italia 2.745.6 61.1% 2.519.4 63.9% 226,2 9%
Ricavi per vendite di prodotti 1.744.9 38.8% 1.424.9 36.1% 320.0 22%
Ricavi da vendite di servizi 1,1 0.0% 1,1 0.0% 0%
Ricavi Sottogruppo Spagna 1.746,0 38,9% 1.426,0 36,1% 320.0 22%
Ricavi da contratti con clienti 4.491,6 100,0% 3.945.4 100,0% 546.2 14%

Ricavi per area geografica

(milioni di euro) 2020 % 2019 % %
Var.
Italia 2.722,0 60,6% 2.494,7 63,2% 9%
Spagna 1.665,6 37,1% 1.378,0 34,9% 21%
Portogallo 67,4 1,5% 38,5 1,0% 75%
Altri paesi UE 26,5 0,6% 20,1 0,5% 32%
Paesi extra UE 10,1 0,2% 14,1 0,4% -28%
Ricavi da contratti con clienti Gruppo 4.491,6 100,0% 3.945,4 100,0% 14%

I Ricavi da contratti con clienti si attestano a 4.491,6 milioni di euro, +14% rispetto a 3.945,4 milioni di euro nel 2019. Nel 2020 i mercati di riferimento del Gruppo hanno registrato una significativa crescita: i ricavi in Italia sono pari a 2.722,0 milioni di euro, in aumento del +9% rispetto al 2019, in un mercato che secondo i dati Context ha registrato una crescita complessiva dell'11%, mentre in Spagna il Gruppo registra ricavi pari a 1.665,6 milioni di euro , +21% rispetto al 2019, sovraperformando un mercato che secondo i dati Context cresce del +13%. Il mercato Portoghese vale 67,4 milioni di euro in aumento del +75% rispetto al 2019 (i dati di mercato mostrano una crescita del +6% rispetto al 2019).

Ricavi quale "Principal" o "Agent"

Il Gruppo Esprinet, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

SDIR
CERTIFIED
(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 4.484,8 99,8% 3.941,1 99,9% 543,7 14%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 6,8 0,2% 4,3 0,1% 2,5 58%
Ricavi da contratti con clienti Gruppo 4.491,6 100,0% 3.945,4 100,0% 546,2 14%

35) Margine commerciale lordo

% 2019 % Var. %
(euro/000) 2020 Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 100.00% 3.945.371 100,00% 546.242 14%
Costo del venduto 4.297.946 95.69% 3.770.027 95.56% 527.919 14%
Margine commerciale lordo 193.667 4.31% 175.344 4.44% 18.323 10%

Il margine commerciale lordo è pari a 193,7 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +10% rispetto al 2019 (175,3 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi che hanno controbilanciato la riduzione del margine percentuale (4,44% contro 4,31%), dovuto alla maggior incidenza delle vendite di PC e Smartphone, e nonostante l'effetto diluitivo legato alla significativa riduzione di ricavi e margine di Celly causata dalla parziale interruzione delle attività subita.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività del Gruppo, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito dei programmi di cessione pro soluto a carattere rotativo o di cartolarizzazione in essere, e gli importi incassati. Nel 2020 tale effetto è quantificabile in 4,2 milioni di euro (4,4 milioni di euro nel 2019).

Var. %
(euro/000) 2020 % 2019 % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Costi di marketing e vendita 51.775 1,15% 50.820 1,29% 855 2%
Costi generali e amministrativi 90.038 2.00% 83.086 2.11% 6.952 8%
(Riduzione)/riprese di valori di attività finanziarie 4.206 0.09% 370 0.01% 3.836 >100%
Costi operativi 146.019 3.25% 134.276 3.40% 11.743 9%
- di cui non ricorrenti 7.193 0.16% I 0,00% 7.193 -100%
Costi operativi "ricorrenti" 138.826 3.09% 134.276 3.40% 4.550 3%

37-38-39) Costi operativi

Nel 2020 l'ammontare dei costi operativi, pari a 146,0 milioni di euro, evidenzia un aumento di 11,7 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi contenuta al 3,25% rispetto al 3,40% dell'anno precedente. Al netto delle componenti non ricorrenti relative per (i) 0,9 milioni di euro ai costi connessi all'operazione di acquisizione del distributore spagnolo di software e soluzioni cloud GTI Software y Networking S.A., (ii) 2,3 milioni di euro al parziale impairment del goodwill relativo alla ex CGU attribuibile alla distribuzione di accessori per la telefonia mobile di cui si occupa la controllata Celly

accorpata al 31 dicembre 2020 all'interno della CGU1, (iii) 1,2 milioni di euro a costi sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'ex Consigliere e CFO del Gruppo, (iv) 2,6 milioni di euro allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito dell'accordo transattivo a definizione della controversia legale, (v) 0,2 milioni di euro a costi sostenuti per fronteggiare la pandemia da Covid-19, i costi operativi mostrano un incremento di 4,6 milioni di euro di cui 2,8 milioni di euro sostenuti dal Gruppo GTI, acquisito in data 1° ottobre 2020, con un'incidenza percentuale sul fatturato ridottasi ulteriormente al 3,09%.

I costi operativi includono 2,8 milioni di euro di oneri sostenuti dal Gruppo GTI Networking Y Software S.A, acquisito in data 1° ottobre 2020.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi consolidati ed il loro andamento:

96
(euro/000) 2020 કર 2019 ్రిక్ Var. Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 45.738 1,02% 44.091 1,12% 1.647 4%
Altre spese di marketing e vendita 6.037 0,13% 6.729 0,17% (692) -10%
Costi di marketing e vendita 51.775 1.15% 50.820 1.29% 955 2%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. 28.290 0,63% 26.845 0,68% 1.445 5%
Compensi e spese amministratori 4.747 0,11% 4.634 0,12% 113 2%
Consulenze 8.462 0,19% 5.829 0,15% 2.633 45%
Costi logistica 14.474 0,32% 13.915 0,35% 559 4%
Ammortamenti ed accantonamenti 16.162 0,36% 13.977 0,35% 2.185 16%
Altre spese generali ed amministrative 17.903 0,40% 17.886 0.45% 17 0%
Costi generali ed amministrativi 90.038 2.00% 83.086 2.11% 6.952 8%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 4.206 0,09% 370 0,01% 3.836 1037%
Costi operativi 146.019 3,25% 134.276 3.40% 11.743 9%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi e i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze immobiliari, fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi alle attrezzature ed impianti logistici allocati per destinazione al costo del venduto nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;

  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo. La voce nel 2020 accoglie anche la perdita di natura non ricorrente riferibile per 2,6 milioni di euro allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia legale in corso per i quali dettagli si rinvia a quanto riportato nell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere riportati nell'analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Salari e stipendi 49.309 1,10% 46.026 1,17% 3.283 7%
Oneri sociali 14.671 0,33% 13.819 0,35% 852 6%
Costi pensionistici 2.427 0,05% 2.412 0,06% 15 1%
Altri costi del personale 1.160 0,03% 922 0,02% 238 26%
Oneri di risoluzione rapporto 1.201 0,03% 735 0,02% 466 63%
Piani azionari 305 0,01% 289 0,01% 16 6%
Costo del lavoro (1) 69.073 1,54% 64.203 1,63% 4.870 8%

Costo del lavoro

(1) Escluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2020 il costo del lavoro ammonta a 69,1 milioni di euro ed evidenzia un incremento (+8%) leggermente superiore alla crescita delle risorse impiegate nell'esercizio precedente in ragione, principalmente, dell'acquisizione dal giorno 1° ottobre 2020 del Gruppo spagnolo GTI Software Y Networking S.A. e di incrementi retributivi stabiliti dai contratti collettivi. Per maggiori dettagli si rinvia alla tabella in cui è riportata l'evoluzione del numero dei dipendenti del Gruppo integrata con la suddivisione per qualifica contrattuale indicata nella sezione "Risorse Umane" della "Relazione sulla gestione".

Piani di incentivazione azionaria

In data 25 giugno 2018 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 4 maggio 2018.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n. 111.755 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.150.000 diritti assegnati.

Il piano è stato e sarà oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield (determinato in base all'ultimo dividendo distribuito agli azionisti) e del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alla data di assegnazione dei diritti.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente.

Piano 2018-2020
Data di assegnazione 25/06/18
Scadenza periodo di maturazione 30/04/21
Data di esercizio 30/06/21
Numero diritti assegnazione gratuita massimo 1.150.000
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 1.150.000
Numero diritti assegnazione gratuita concessi (1)
1.086.345
Fair value unitario (euro) 3,20
Fair value totale (euro) 3.476.304
Tasso di interesse privo di rischio (BTP 3 anni) 1,1% (2)
Volatilità implicita (260 giorni) 36,5% (2)
Durata (anni) 3
Prezzo di mercato (3) 3,58
"Dividend yield" 3,8%

(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari.

(2) Fonte: Bloomberg, 22 giugno 2018

(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai Piani di incentivazione azionaria, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 305 mila euro relativamente ai dipendenti (289mila euro nel 2019) ed a 945mila euro relativamente agli amministratori (962mila euro nel 2019).

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

%
(euro/000) 2020 % 2019 % Var. Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Ammortamenti Imm. materiali 4.019 0.09% 4.109 0.10% (90) -2%
Ammortamenti Imm. immateriali 356 0,01% 579 0,01% (553) -44%
Ammortamento diritti di utilizzo di attività 9.891 0,22% 9.974 0,25% (83) -1%
Subtot. ammortamenti 14.236 0.32% 14.662 0.37% (426) -3%
Svalutazione immobilizzazioni 5.300 0,05% 0,00% 2.300 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 16:536 0,37% 14.662 0,37% 1.874 13%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 338 0,01% 543 0,01% ട്ട 39%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) 16.874 0,38% 14.905 0,38% 1.969 13%

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 128mila euro e 21mila euro rispettivamente.

La tabella che segue contiene il dettaglio dei costi relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Attrezzature 550 0,01% 533 0,01% 1
7
3%
Linee dati 170 0,00% 153 0,00% 1
7
11%
Housing CED 124 0,00% 110 0,00% 1
4
13%
Totale costi per servizi pluriennali 844 0,02% 796 0,02% 48 6
%
(euro/000) 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Attrezzature 524 466 293 3 - - 1.286
Linee dati 226 132 -
-
- - 358
Housing CED 149 87 -
-
- - 236
Impegni per servizi pluriennali 900 685 293 3 - - 1.880

42) Oneri e proventi finanziari

96
(euro/000) 2020 96 2019 ಗಿರ Var. Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
Interessi passivi su finanziamenti 1.244 0,03% 2.068 0,05% (824) -40%
Interessi passivi verso banche 734 0,02% 375 0,01% 359 96%
Interessi passivi verso altri 3 0,00% 19 0,00% (16) -84%
Oneri per ammortamento upfront fee 470 0,01% 1.398 0,04% (858) -66%
Oneri da attualizzazione crediti 1 0.00% 0.00% 1 -100%
Costi finanziari IAS 19 35 0,00% ല്ല 0,00% (33) -49%
Interessi passivi su leasing finanziario 3.336 0,07% 3.540 0,09% (204) -6%
Oneri per variazione di FV 5 0,00% 531 0,01% (526) -99%
Oneri finanziari (A) 5.828 0,13% 7.999 0,20% (2.171) -27%
Interessi attivi da banche (17) 0,00% (70) 0,00% 은3 -76%
Interessi attivi da altri (248) -0,01% (175) 0,00% (73) 42%
Proventi per variazione di FV (5) 0.00% (8) 0.00% 6 -75%
Proventi finanziari (B) (267) -0,01% (553) -0,01% (14) 6%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 5.561 0,12% 7.746 0,20% (2.185) -28%
Utili su cambi (2.692) -0,06% (726) -0,02% (1.966) >100%
Perdite su cambi 2.230 0,05% 5.391 0,06% (161) -7%
(Utili)/perdite su cambi (D) (462) -0.01% 1.665 0,04% (2.127) +100%
Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) 5.099 0.11% 9.411 0.24% (4.312) -46%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 5,1 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 4,3 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (9,4 milioni di euro) dovuto principalmente alle minori perdite nette in cambi, minori oneri relativi al miglioramento della struttura finanziaria ottenuta mediante la sottoscrizione di finanziamenti a medio termine delle controllate spagnole, oltre a minori oneri riferiti alle commissioni di organizzazione del preesistente finanziamento "senior" rimborsato il 26 settembre del 2019.

45) Imposte

%
(euro/000) 2020 % 2019 % Var. Var.
Ricavi da contratti con clienti 4.491.613 3.945.371 546.242 14%
lmposte correnti 6.825 0.15% 6.398 0.16% 427 7%
lmposte differite 3.932 0.09% 1.706 0.04% 2.226 130%
Totale imposte 10.757 0.24% 8.104 0,21% 2.653 33%

Di seguito la riconciliazione tra aliquota ordinaria e aliquota effettiva.

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Gruppo Sottogr. Italia Sottogr.
Iberica
Gruppo Sottogr.
Italia
Sottogr.
Iberica
Utile ante imposte [A] 42.549 17.523 25.026 31.477 13.016 18.461
Utile operativo (EBIT) 47.648 21.305 26.343 41.069 20.777 20.292
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 771 771 - 1.137 1.137 -
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 332 332 - 184 184 -
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] 48.751 22.408 26.343 42.390 22.098 20.292
Imp. teoriche IRES Sottogruppo Italia (= A*24%) 4.215 4.215 - 3.236 3.236 -
Imp. teoriche IRAP Sottogruppo Italia (= B*3,9%) 875 875 - 880 880 -
Imp.teoriche sul reddito Sottogruppo Spagna [A*25,0%-21,0%-10%] 5.870 - 5.870 4.646 - 4.646
Totale imposte teoriche [C] 10.961 5.091 5.870 8.762 4.116 4.646
Tax rate teorico [C/A] 25,8% 29,1% 23,5% 27,8% 31,6% 25,2%
(-) agevolazione fiscale per la crescita (*) (315) (315) - (322) (322) -
Altre differenze permanenti di reddito 111 791 (680) (336) 475 (811)
Totale imposte effettive [D] 10.757 5.567 5.190 8.104 4.269 3.835
Tax rate effettivo [D/A] 25,3% 31,8% 20,7% 25,7% 32,8% 20,8%

*Le imposte teoriche Ires/Irap sono calcolate senza tener conto di Nilox Deutschland GmbH società di diritto Tedesco.

46) Utile netto e utile per azione

(euro/000) 2020 2019 Var. %
Var.
Utile netto 31.792 23.553 8.239 35%
N. medio ponderato azioni in circolazione - base 49.784.123 50.513.190
N. medio ponderato azioni in circolazione - diluito 50.814.392 51.184.041
Utile per azione in euro - base 0.63 0.46 0.17 37%
Utile per azione in euro - diluito 0.62 0.45 0.17 38%

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "base" sono state escluse le azioni proprie in portafoglio n. 1.150.000.

Ai fini del calcolo dell'utile per azione "diluito" sono state considerate le potenziali azioni asservite al piano di stock grant approvato in data 4 maggio 2018 dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A..

9. Altre informazioni rilevanti

9.1 Compensi agli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

(Dati in euro/000)
Compensi fissi Compensi variabili non Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta la
carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per la
partecipazione a
comitati
Bonus e altri
incentivi (8)
Partecipazion
e agli utili
Benefici non monetari (9) Altri compensi Totale Indennità di
fine carica o
di cessazione
del rapporto
di lavoro
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2020 2021 (1) 450 -
-
-
-
5
-
455 -
Alessandro Cattani Amministratore Delegato 01.01/31.12.2020 2021 (1) 450 -
-
290 - 4
-
744 -
Marco Monti (2) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
18
-
-
-
-
48 -
Matteo Stefanelli (3) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
41
-
-
-
-
71 -
Tommaso Stefanelli (4) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
41
-
-
-
-
71 -
Mario Massari (5) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
47
-
-
-
-
77 -
Chiara Mauri (6) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
18
-
-
-
-
48 -
Cristina Galbusera (5) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
36
-
-
-
-
66 -
Emanuela Prandelli Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
-
-
-
-
-
30 -
Ariela Caglio Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
-
-
-
-
-
30 -
Renata Maria Ricotti (7) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 -
18
-
-
-
-
48 -
Valerio Casari Amministratore 01.01/27.07.2020 47 155 - 240 - 2
-
444 1.150
Giovanni Testa Chief Operating Officer 27.07/31.12.2020 -
154
- 175 - 1
-
330 -
Bettina Solimando Presidente collegio sindacale 01.01/31.12.2020 2021 (1) 45 -
-
-
-
-
-
45 -
Patrizia Paleologo Oriundi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2020 2021 (1) 40 -
-
-
-
-
-
40 -
Franco Aldo Abbate Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2020 2021 (1) 40 -
-
-
-
-
-
40 -
1.342 309 219 705 - 12 - 2.587 1.150
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
Franco Aldo Abbate Sindaco Effettivo 4Side S.r.l. 01.01/31.12.2020 2022 (10) 10 -
-
-
-
-
-
10 -
(II) Compensi da controllate e collegate 10 - - 10 -
(III) Totale 1.352 309 219 705 - 12 - 2.597 1.150

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

(2) Marco Monti – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie.

(3) Matteo Stefanelli – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie 18 mila euro ed al Comitato competitività e sostenibilità 23 mila euro.

(4) Tommaso Stefanelli – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie 23 mila euro ed al Comitato competitività e sostenibilità 18 mila euro.

(5) Compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Nomine e Remunerazione. Il compenso rappresenta la remunerazione complessiva per la partecipazione ad entrambi i comitati.

(6) Compenso per la partecipazione al Comitato Nomine e Remunerazione.

(7) Compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi.

(8) Vedasi Tabella 3Vedasi Tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione "Bonus dell'anno erogabile/erogato" e "Bonus dell'anno differito

(9) "Fringe Benefit" rappresentato dall'uso dell'autovettura aziendale.

(10) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno
Beneficiari Erogato Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Bonus di anni precedenti
Erogabile/
Erogato
5
1
5
1
4
1
-
Ancora
differiti
Maurizio Rota (1) - - 2020 90 -
Alessandro Cattani 197 93 2020 - -
Valerio Casari 160 80 2020 - -
Giovanni Testa 142 33 2020 - -
Totale 499 206 90 143 -
Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Maurizio Rota (1) - - 2020 90 5
1
-
Alessandro Cattani 197 93 2020 - 5
1
-
Valerio Casari 160 80 2020 - 4
1
-
Giovanni Testa 142 33 2020 - - -
Totale 499 206 90 143 -
(1) La quota di bonus di anni precedenti del Presidente Esecutivo non è più erogabile per rinuncia unilaterale dello stesso
Nelle tabelle precedenti sono riportate le informazioni relative ai compensi spettanti per l'esercizio
2020 ad amministratori, ai direttori generali e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché ai dirigenti con
responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del
Gruppo.
Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12
marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la
responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle
attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".
Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori e ai
sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di
consolidamento.
I compensi precedentemente esposti includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo
delle ritenute fiscali e previdenziali), i benefici in natura e i compensi percepiti quali amministratori o
sindaci di società del Gruppo.
Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari,
diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori
generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.
Diritti Diritti Diritti
Diritti assegnati al esercitati assegnati non assegnati Diritti detenuti al
Beneficiari 1° gennaio 2020 nel 2020 attribuiti
nel 2020
nel 2020 31 dicembre 2020
Quantità Prezzo medio di
esercizio
Quantità Quantità Quantità
Quantità
Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Maurizio Rota 264.343 gratuito - - -
264.343
Alessandro Cattani 264.343 gratuito - - -
264.343
dal 25/06/2018
Valerio Casari 242.314 gratuito - - -
242.314
al 07/04/2021(1)
Giovanni Testa 75.000 gratuito - - -
75.000
(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2020 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020
9.2
Analisi dei flussi di cassa nel periodo
Come evidenziato nella tabella successiva, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa
Rendiconto finanziario consolidato,
rappresentate nel prospetto del il Gruppo Esprinet al 31 dicembre
2020 registra un surplus di liquidità di 302,8 milioni di euro rispetto al surplus di liquidità di 272,3
milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2019.
139

9.2 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

(euro/000) 2020 2019
Debiti finanziari netti (272.275) (241.044)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio 77.612 161.057
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (44.289) (3.979)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (1.626) (10.766)
Flusso di cassa netto 31.697 146.312
Interessi bancari non pagati (a19) (1.619)
Interessi su leasing non pagati (276)
lscrizione passività finanziarie per leasing (114.924)
Rinuncia opzione acquisto 20% Celly 1.082
Incremento/(Decremento) riserva "cash-flow hedge" 380
Debiti finanziari netti finali (302.777) (272.275)
Debiti finanziari correnti 56.049 35.862
Passività finanziarie per leasing 8.867 8.597
Crediti finanziari verso clienti (9.617) (9.719)
(Attività)/Passività finanz. correnti per derivati (27)
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
Disponibilità liquide (558.958) (463.777)
Debiti finanziari correnti netti (503.583) (432.563)
Debiti finanziari non correnti 107.069 61.045
Passività finanziarie per leasing 93.999 100.212
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 230
Crediti finanziari verso clienti (495) (869)
Debiti finanziari netti (302.777) (272.275)

9.3 Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti

Come richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, la tabella successiva fornisce l'informativa relativamente all'"indebitamento finanziario netto" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati nella Raccomandazione del CESR (Committe of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi"e richiamati dalla Consob stessa.

Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dal CESR coincide per il Gruppo con la nozione di "Debiti finanziari netti".

Debiti finanziari netti (302.777) (272.275)
Passività finanziarie per leasing 93.999 100.212
Debiti finanziari non correnti 107.069 61.045
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 230
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (889)
Debiti finanziari correnti netti (503.583) (432.563)
Disponibilità liquide (558.928) (463.777)
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)

La posizione finanziaria netta di Gruppo, positiva per 302,8 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 163,1 milioni di euro, debiti per acquisto partecipazioni 0,4 milioni di euro, crediti finanziari per 10,3 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 102,9 milioni di euro, disponibilità liquide per 558,9 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico del Gruppo.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2020, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela, in Italia e Spagna, appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018, di ulteriori crediti commerciali. Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2020 è quantificabile in ca. 536,6 milioni di euro (ca. 480,1 milioni al 31 dicembre 2019).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, distintamente per ciascun ente erogatore, il dettaglio in linea capitale delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo, dei finanziamenti ottenuti con la ripartizione tra "Sottogruppo Italia" e "Sottogruppo Iberica". Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

31/12/2020 31/12/2019 Var.
(euro/000) Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Carige 2.564 - 2.564 2.521 2.564 5.085 43 (2.564) (2.521)
BCC Carate 2.532 1.277 3.809 2.499 3.809 6.308 33 (2.532) (2.499)
Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) 476 497 973 458 973 1.431 18 (476) (458)
Banca Pop. di Sondrio 4.920 10.080 15.000 - 15.000 15.000 4.920 (4.920) -
Cassa Depositi e Prestiti 7.000 28.000 35.000 - - - 7.000 28.000 35.000
Totale Sottogruppo Italia 17.492 39.854 57.346 5.478 22.346 27.824 12.014 17.508 29.522
Banco Sabadell 3.746 12.722 16.468 1.803 7.468 9.271 1.943 5.254 7.197
Bankia 1.993 9.584 11.577 1.966 6.577 8.543 27 3.007 3.034
Ibercaja 3.226 8.324 11.550 1.978 11.554 13.532 1.248 (3.230) (1.982)
Bankinter 4.545 5.983 10.528 2.994 3.776 6.770 1.551 2.207 3.758
La Caixa 2.847 10.653 13.500 1.000 3.500 4.500 1.847 7.153 9.000
Kutxabank 750 1.125 1.875 750 1.875 2.625 - (750) (750)
Cajamar 1.368 6.150 7.518 982 4.018 5.000 386 2.132 2.518
BBVA 1.639 8.361 10.000 - - - 1.639 8.361 10.000
Santander 507 4.493 5.000 - - - 507 4.493 5.000
Totale Sottogruppo Spagna 20.621 67.395 88.016 11.473 38.768 50.241 9.148 28.627 37.775
Totale Gruppo 38.113 107.249 145.362 16.951 61.114 78.065 21.162 46.135 67.297

Nella tabella seguente si riporta invece il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti dal Gruppo distintamente per finanziamento:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Finanziamento da Intesa a Esprinet S.p.A. per "mutuo GdF"
rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022
973 1.431 (458)
Finanziamento chirografario da Carige a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2021
2.564 5.085 (2.521)
Finanziamento chirografario da BCC Carate a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022
3.809 6.308 (2.499)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
15.000 15.000 -
Finanziamento chirografario da Cassa Depositi e Prestiti S.p.A. a Esprinet S.p.A.
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
35.000 - 35.000
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro marzo 2024
3.287 4.271 (984)
Finanziamento chirografario da Bankia a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
6.577 8.543 (1.966)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2024
6.550 8.532 (1.982)
Finanziamento chirografario da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro febbraio 2022
3.778 6.770 (2.992)
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2025
3.000 - 3.000
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2025
5.000 - 5.000
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2025
5.000 - 5.000
Finanziamento garantito "ICO" da Bankia a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2025
2.500 - 2.500
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Esprinet Iberica
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2023
2.750 - 2.750
Finanziamento chirografario da Cajamar a Vinzeo
rimborsabile in rate annuali entro dicembre 2024
4.018 5.000 (982)
Finanziamento chirografario da Ibercaja a Vinzeo
rimborsabile in rate semestrali entro novembre 2024
5.000 5.000 -
Finanziamento chirografario da Banco Sabadell a Vinzeo
rimborsabile in rate semestrali entro giugno 2023
4.181 5.000 (819)
Finanziamento chirografario da La Caixa a Vinzeo
rimborsabile in rate trimestrali entro maggio 2024
3.500 4.500 (1.000)
Finanziamento chirografario da Kutxabank a Vinzeo
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2023
1.875 2.625 (750)
Finanziamento chirografario da Cajamar a Vinzeo
rimborsabile in rate semestrali entro settembre 2025
3.500 - 3.500
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Sabadell a Vinzeo
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2025
6.000 - 6.000
Finanziamento garantito "ICO" da La Caixa a Vinzeo
rimborsabile in rate mensili entro giugno 2023
5.000 - 5.000
Finanziamento garantito "ICO" da Bankinter a Vinzeo
rimborsabile in rate trimestrali entro luglio 2023
4.000 - 4.000
Finanziamento garantito "ICO" da Banco Santander a Vinzeo
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2025
5.000 - 5.000
Finanziamento garantito "ICO" da BBVA a Vinzeo
rimborsabile in rate mensili entro luglio 2023
5.000 - 5.000
Finanziamento garantito "ICO" da Bankia a Vinzeo
rimborsabile in rate semestrali entro luglio 2025
2.500 - 2.500
Totale valore capitale 145.362 78.065 67.297

Il tasso medio ponderato praticato nel corso del 2020 sui suddetti finanziamenti è stato pari all'1,3% (1,5% c.a., o 1,7% % c.a. considerando il costo degli IRS allora esistenti a parziale copertura del rischio variabilità dei tassi di interesse, nel 2019).

Il finanziamento erogato alla capogruppo Esprinet S.p.A. da Intesa Sanpaolo ed identificato come "mutuo GdF" è afferente ad una fornitura di prodotti al cliente "Guardia di Finanza" (GdF) nei cui confronti, in relazione a detta operazione, risulta iscritto un credito finanziario, esposto distintamente tra quota corrente e quota non corrente, di identico ammontare.

I due finanziamenti chirografari "amortising" a 5 anni, erogati dagli istituti di credito Bankia ed Ibercaja a favore della controllata Esprinet Iberica S.L.U., scadenti a febbraio 2024, dal valore complessivo di 13,1 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2020, prevedono l'impegno annuale al rispetto (i) di un determinato rapporto tra posizione finanziaria netta allargata ed EBITDA a livello consolidato e (ii) di un controvalore massimo di finanziamenti a medio-lungo termine a favore di Esprinet Iberica.

In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine sopra indicati la capogruppo Esprinet S.p.A., nel corso dell'esercizio precedente, ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro (utilizzata solo per circa tre mesi nel corso del primo semestre dell'esercizio e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio) assistito da una struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato, tipici per operazioni di tale natura, che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto. Tali covenant sono così determinati:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Al 31 dicembre 2020 tutti i covenant cui sono assoggettati i su menzionati finanziamenti, inclusa la Revolving Credit Facility, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.

Tali contratti di finanziamento, come anche quelli che non prevedono covenant finanziari, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

9.4 Situazione degli affidamenti

A fronte degli utilizzi descritti nei paragrafi precedenti, il Gruppo Esprinet disponeva al 31 dicembre 2020 di linee di affidamento presso il sistema creditizio per complessivi 1.334 milioni di euro (di cui 1.308 milioni per cassa), così suddivisi per forma tecnica:

(euro/000) Gruppo Sottogruppo
Italia
Sottogruppo
Spagna
Linee a Breve Termine 313.300 182.650 130.650
Finanziamenti a medio-lungo termine 144.388 56.373 88.016
Linea revolving POOL 152.500 152.500 -
Factoring cedente (1) 690.830 415.300 275.530
Conti correnti passivi 1.397 1.397 -
Carte di credito 872 700 172
Derivati/compravendita valuta a termine 3.855 500 3.355
Crediti di firma 26.397 23.658 2.739
Totale 1.333.539 833.078 500.462

(1) Include sia i plafond pro-soluto che pro-solvendo.

Sulla base della situazione finanziaria puntuale al 31 dicembre 2020, escludendo i plafond pro-soluto concessi dal sistema finanziario a fronte dei programmi di cessione rotativa di crediti a titolo definitivo ed i crediti di firma, il grado di utilizzo complessivo degli affidamenti era pari al 24% (15% nell'esercizio precedente) come si evince dalla tabella sottostante:

(euro/000) Utilizzi % Utilizzi Affidamenti
Linee a Breve Termine 0,8% 2.462 313.300
Finanziamenti a medio-lungo termine 100,0% 144.388 144.388
Linea revolving POOL 0,0% 0 152.500
Factoring pro-solvendo 0,0% 0 5.300
Conti correnti passivi 0,0% 0 1.397
Carte di credito 5,9% 51 872
Derivati/compravendita valuta a termine 87,0% 3.355 3.855
Totale Gruppo 24% 150.256 621.612

Il mantenimento di linee di credito a breve termine con tassi di utilizzo contenuti ed elevata flessibilità di utilizzo rappresenta la modalità principale di gestione del rischio di liquidità da parte del Gruppo.

9.5 Stagionalità dell'attività

La tabella sotto riportata evidenzia l'incidenza dei ricavi per trimestre solare nel biennio 2020-2019:

2020 2019
Gruppo Italia lberica Gruppo talia lberica
Ricavi Q1 20,3% 22,0% 18,0% 22.2% 23,3% 20,4%
Ricavi Q2 20,5% 21.4% 18,8% 21,3% 21,6% 21,0%
Ricavi 1^ semestre 40.8% 43,4% 36.8% 43.5% 44,8% 41.4%
Ricavi Q3 25.0% 24.2% 26.3% 22.6% 22,6% 22,6%
Ricavi Q4 34.1% 32,3% 36,9% 33,8% 32.5% 35,9%
Ricavi 2^ semestre 59.2% 56,6% 63.2% 56.5% 55.2% 58,6%
Totale anno 100.0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0% 100,0%

Tradizionalmente il mercato dell'IT e dell'elettronica di consumo è caratterizzato, sia in Italia che in Spagna, da fenomeni di marcata stagionalità delle vendite che comportano un incremento della domanda nel quarto trimestre dell'anno solare essenzialmente in relazione alla concentrazione degli acquisti nel periodo natalizio e nel c.d. "back-to-school", per la parte "consumer", e alla dinamica di

spesa dei budget di investimento in IT che presenta statisticamente una concentrazione a ridosso dei mesi di novembre/dicembre.

Tale carattere di stagionalità dei consumi influenza i volumi di attività del settore distributivo e, conseguentemente, i volumi dei ricavi del Gruppo Esprinet.

A tale andamento nel periodo invernale si contrappone una flessione di domanda nei mesi estivi, ed in particolare nel mese di agosto. Tale ultima dinamica appare altresì in corso di ridimensionamento in particolare nel segmento "business" per effetto della sempre minore propensione all'interruzione dell'attività lavorativa nei mesi estivi.

A quanto sopra si aggiunge una stagionalità dei risultati economici che, in condizioni di normale svolgimento delle operazioni di gestione, risentono in termini di variabilità dell'effetto "leva operativa" generato dalla componente dei costi fissi il cui andamento è per definizione lineare nell'esercizio. La descritta stagionalità delle vendite si riflette anche sui livelli di indebitamento finanziario per la componente strettamente legata alla necessità di finanziamento del circolante il cui livello presenta un picco nell'ultima parte di ciascun anno solare.

In relazione a tale ultima grandezza si osservano inoltre rilevanti oscillazioni infra-mensili provocate perlopiù da una certa concentrazione di incassi dalla clientela alla fine e a metà di ciascun mese in presenza di pagamenti ai fornitori distribuiti più uniformemente lungo l'arco del mese.

Si evidenzia pertanto che quest'ultimo fattore è alla base di una ridotta rappresentatività del dato puntuale di indebitamento di fine periodo, così come di ciascuna fine mese, rispetto al livello medio di indebitamento osservabile nel periodo stesso.

Gli elementi sopra descritti espongono il Gruppo ad un rischio finanziario e commerciale più elevato rispetto a situazioni caratterizzate da minore stagionalità.

9.6 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2020 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • 2,3 milioni di euro relativi alla parziale svalutazione del goodwill allocato alla CGU di distribuzione di accessori di telefonia mobile e riconducibile al Gruppo Celly;
  • 1,2 milioni di euro relativi ai costi sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'ex consigliere e CFO del Gruppo;
  • costi vari, pari complessivamente a 0,9 milioni di euro, relativi prevalentemente a consulenze, sostenuti dalla capogruppo Esprinet S.p.A. in relazione all'operazione di aggregazione aziendale da realizzarsi in Spagna (Gruppo GTI);
  • 0,2 milioni di euro relativi ai costi sostenuti per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19.
  • 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del credito residuo inesigibile (di valore nominale pari a 11,4 milioni di euro e già svalutato nel 2018 per 8,8 milioni di euro) nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia;

Nel corso del corrispondente periodo del 2019 non erano state individuate poste di natura non ricorrente.

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente
2020 2019 Var.
(euro/000)
Svalutazione avviamenti (2.300) - (2.300)
Costi cessazione rapporto (1.150) - (1.150)
Costi operazioni di aggregazione aziendale (905) - (905)
Costi emergenza sanitaria Covid-19 (211) - (211)
Costi generali e amministrativi (4.566) - (4.566)
Perdita su crediti linea "Sport Technology" (2.627) - (2.627)
(Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie (2.627) - (2.627)
Utile operativo (EBIT) (7.193) - (7.193)
Utile prima delle imposte (7.193) - (7.193)
Imposte su eventi non ricorrenti 1.262 - 1.262
Utile netto/ (Perdita) (5.931) - (5.931)

9.7 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio consolidato".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per lai gestione dei contenziosi legali e fiscali.

9.8 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati

L'analisi delle operazioni relative a strumenti derivati è stata fornita nell'ambito del paragrafo "Informativa su rischi e strumenti finanziari"cui si rimanda.

9.9 Fatti di rilievo successivi

I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la data di chiusura del periodo in esame sono riportati all'interno del paragrafo "Fatti di rilievo successivi" della Relazione sulla Gestione cui si rimanda per maggiori dettagli.

9.10 Corrispettivi per servizi di revisione di Gruppo

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

Tipologia servizio Corrispettivi (euro/000)
Soggetto erogatore Destinatario 2020 2019
Revisione contabile
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 252,0 220,0
PwC S.p.A. Subsidiaries 73,0 91,0
PwC network Subsidiaries 267,0 216,2
Altri servizi
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 71,0 30,0
PwC network Subsidiaries 79,0 80,4
Totale 742,0 637,6

10. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 1° marzo 2021 nel corso della quale è stato inoltre dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 1° marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Bilancio di esercizio 2020 di Esprinet S.p.A.

INDICE del Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.

ESPRINET S.p.A.: Bilancio d'esercizio (Bilancio Separato1 )

Prospetti di bilancio
Situazione patrimoniale-finanziaria pag. 151
Conto economico separato pag. 152
Conto economico complessivo pag. 152
Prospetto delle variazioni di patrimonio netto pag. 153
Rendiconto finanziario pag. 154
Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 155
Conto economico separato (ai sensi della delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006) pag. 156
Note al bilancio d'esercizio
Informazioni generali pag. 156
Principi contabili e criteri di valutazione pag. 156
2.1 Principi contabili
2.2 Presentazione del bilancio
2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili
2.4 Principali stime contabili
2.5 Principi contabili di recente emanazione
2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche
Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria pag. 176
Garanzie, impegni e rischi potenziali pag. 205
Commento alle voci di conto economico pag. 206
Altre informazioni rilevanti pag. 213
6.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche
6.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari
6.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo
6.4 Prospetto delle partecipazioni
6.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate
6.6 Rapporti con entità correlate
6.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti
6.8 Principali contenziosi in essere
6.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari
6.10 Fatti di rilievo successivi
6.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.
Pubblicazione del Progetto di Bilancio pag. 234

Relazione del Collegio Sindacale Relazione della Società di Revisione

1Bilancio Separato della Esprinet S.p.A., così come definito dai principi contabili internazionali IFRS

Situazione patrimoniale-finanziaria

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS8 :

(euro) Nota di
commento
31/12/2020 31/12/2019
ATTIVO
Attività non correnti
lmmobilizzazioni materiali 1 9.579.655 9.052.686
Diritti di utilizzo di attività 4 80.437.000 86.941.000
Avviamento 2 16.429.107 16.429.107
Immobilizzazioni immateriali 3 599.528 292.270
Partecipazioni
Attività per imposte anticipate
5
6
83.073.182
2.557.246
86.412.829
4.972.414
Crediti ed altre attività non correnti 9 2.236.342 2.712.431
194.912.060 206.812.737
Attività correnti
Rimanenze 10 259.170.028 335.188.290
Crediti verso clienti 11 301.561.059 272.957.255
Crediti tributari per imposte correnti 15 172.517 1.318.529
Altri crediti ed attività correnti 13 89.035.758 100.710.012
Disponibilità liquide 17 327.089.505 289.641.766
977.028.867 999.815.852
Totale attivo 1.171.940.927 1.206.628.589
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 19 7.860.651 7.860.651
Riserve 20 287.055.390 282.947.632
Risultato netto dell'esercizio 51 9.370.020 4.603.878
Totale patrimonio netto 304.286.061 295.412.161
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 22 39.715.265 22.293.756
Passività finanziarie per leasing 31 76.382.000 81.742.000
Passività finanziarie per strumenti derivati 53 620.000
Passività per imposte differite 54 3.063.776 2.929.561
Debiti per prestazioni pensionistiche ટર 3.719.286 3.721.068
Debiti per acquisto partecipazioni 33 230.000
Fondi non correnti ed altre passività 56 2.182.198 2.284.989
125.912.525 112.971.374
Passività correnti
Debiti verso fornitori 27 671.242.492 743.962.689
Debiti finanziari 58 44.964.749 30.732.740
Passività finanziarie per leasing 34 6.400.000 6.374.000
Debiti per acquisto partecipazioni 35 220.000
Fondi correnti ed altre passività 32 18.915.100 17.175.625
TOTALE PASSIVO 741.742.341
867.654.866
798.245.054
911.216.428
Totale patrimonio netto e passivo 1.171.940.927 1.206.628.589

8 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sulla situazione patrimoniale-finanziaria di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema della situazione patrimoniale-finanziaria riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato

Di seguito viene riportato il conto economico per "destinazione" della società Esprinet S.p.A. redatto secondo i principi contabili internazionali IFRS9 :

(euro) Nota di
commento
2020 2019
Ricavi da contratti con clienti 33 2.744.367.971 2.524.171.014
Costo del venduto (2.622.681.183) (2.414.385.268)
Margine commerciale lordo 35 121.686.788 109.785.746
Costi di marketing e vendita 37 (33.679.674) (33.743.406)
Costi generali e amministrativi 38 (60.678.424) (58.326.246)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie ਤਰ (3.474.198) (570.129)
Utile operativo (EBIT) 23.854.492 17.145.965
(Oneri)/proventi finanziari 42 (4.262.395) (7.928.700)
(Oneri)/proventi da investimenti 43 (4.755.000) (1.600.000)
Risultato prima delle imposte 14.837.097 7.617.265
Imposte 45 (5.467.077) (3.013.387)
Risultato netto 9.370.020 4.603.878
- di cui pertinenza di terzi
- di cui pertinenza Gruppo 9.370.020 4.603.878

Conto economico complessivo

(euro) 2020 2019
Risultato netto 9.370.020 4.603.878
Altre componenti di conto economico complessivo da riclassificare nel conto economico separato:
– Variazione riserva "cash flow hedge" 500.575
- Impatto fiscale su variazione riserva "cash flow hedge" (119.736)
Altre componenti di conto economico complessivo da non riclassificare nel conto economico separato:
- Variazione riserva "fondo TFR" (118.565) (150.108)
- Impatto fiscale su variazioni riserva "fondo TFR" 28.456 36.026
Altre componenti di conto economico complessivo (90.109) 266.758
Totale utile/(perdita) complessiva per il periodo 9.279.911 4.870.636
- di cui pertinenza Gruppo 9.279.911 4.870.636
- di cui pertinenza di terzi

9 Ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con parti correlate sul conto economico di Esprinet S.p.A. sono evidenziati nell'apposito schema di conto economico riportato nelle pagine successive e commentati nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A."

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto

(euro/000) Capitale
sociale
Riserve Azioni proprie Risultato di
periodo
Totale
patrimonio
netto
Saldi al 31 dicembre 2018 7.861 297.982 (4.800) (1.030) 300.013
Utile/(perdita) complessivo di periodo 267 4.604 4.871
Destinazione risultato esercizio precedente (1.030) 1.030
Dividendi distribuiti - (6.919) (6.919)
Acquisto azioni proprie (3.847) (3.847)
Totale operazioni con gli azionisti - (7.949) (3.847) 1.030 (10.766)
Consegna azioni per piani azionari - 1.251 1.251
Altri Movimenti 43 43
Saldi al 31 dicembre 2019 7.861 291.594 (8.647) 4.604 295.412
Utile/(perdita) complessivo di periodo (90) 9.370 9.280
Destinazione risultato esercizio precedente 4.604 (4.604)
Acquisto e annullamento azioni proprie 1 (5.503) 3.847 (1.6556)
Totale operazioni con gli azionisti - (899) 3.847 (4.604) (1.656)
Piani azionari in corso 1.250 1.250
Saldi al 31 dicembre 2020 7.861 291.855 (4.800) 9.370 304.286

Rendiconto finanziario10

(euro/000) 2020 2019
Flusso monetario da attività di esercizio (D=A+B+C) 15.194 129.166
Flusso di cassa del risultato operativo (A) 35.182 29.533
Utile operativo da attività in funzionamento 23.854 17.146
Ammortamenti e altre svalutazioni delle immobilizzazioni 10.418 10.621
Variazione netta fondi (102) 884
Variazione non finanziaria dei debiti per prestazioni pensionistiche (148) (278)
Costi non monetari piani azionari 1.160 1.160
Flusso generato/(assorbito) dal capitale circolante (B) (15.398) 107.057
(Incremento)/Decremento delle rimanenze 76.018 (30.951)
(Incremento)/Decremento dei crediti verso clienti (28.604) (73.086)
(Incremento)/Decremento altre attività correnti 9.342 (5.100)
Incremento/(Decremento) dei debiti verso fornitori (72.533) 223.030
Incremento/(Decremento) altre passività correnti 379 (6.836)
Altro flusso generato/(assorbito) dalle attività di esercizio (C) (4.590) (7.424)
Interessi pagati (3.525) (5.255)
Interessi incassati 240 ട്ട് ട
Differenze cambio realizzate 553 (1.529)
Imposte pagate (1.528) (1.165)
Flusso monetario da attività di investimento (E) (5.625) (5.025)
Investimenti netti in immobilizzazioni materiali (4.279) (3.187)
Investimenti netti in immobilizzazioni immateriali (470) ଚିଚ
Altre attività e passività non correnti (1) (୧୫)
Variazione partecipazione Celly (800) (458)
Variazione partecipazione Esprinet Portugal (75) (30)
Acquisizione 4Side (1.348)
Flusso monetario da attività di finanziamento (F) 27.879 (8.180)
Finanziamenti a medio/lungo termine ottenuti 35.000 15.000
Rimborsi/riengoziazioni di finanziamenti a medio/lungo termine (5.479) (106.886)
Rimborsi di passività per leasing (5.558) (5.220)
Variazione dei debiti finanziari ବିରିଟି (2.281)
Finanziamenti a breve incassati/(erogati) 103.500
Variazione dei crediti finanziari e degli strumenti derivati 4.576 (1.527)
Distribuzione dividendi (6.919)
Acquisto azioni proprie (1.656) (3.847)
Flusso monetario netto del periodo (G=D+E+F) 37.448 115.961
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 289.642 173.681
Flusso monetario netto del periodo 37.448 115.961
Disponibilità liquide alla fine del periodo 327.090 289.642

10 Gli effetti dei rapporti con "altre parti correlate" sono stati omessi in quanto non significativi.

Situazione patrimoniale-finanziaria (ai sensi Delib.Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 31/12/2020 di cui parti
correlate
31/12/2019 di cui parti
correlate
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali 9.580 9.053
Diritti di utilizzo di attività 80.437 86.941
Avviamento 16.429 16.429
lmmobilizzazioni immateriali 600 292
Partecipazioni 83.073 86.413
Attività per imposte anticipate 2.557 4.972
Crediti ed altre attività non correnti 2.236 2.712
194.912 206.812
Attività correnti
Rimanenze 259.170 335.188
Crediti verso clienti 301.561 5 272.957 1
Crediti tributari per imposte correnti 173 1.319
Altri crediti ed attività correnti 89.035 58.043 100.710 63.911
Disponibilità liquide 327.090
977.029
58.048 289.642
999.816
63.912
Totale attivo 1.171.941 58.048 1.206.628 63.912
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 7.861 7.861
Riserve 287.055 282.947
Risultato netto dell'esercizio 9.370 4.604
Totale patrimonio netto 304.286 295.412
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 39.715 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.382 81.742
Passività finanziarie per strumenti derivati 620
Passività per imposte differite 3.064 2.930
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.719 3.721
Debiti per acquisto partecipazioni 230
Fondi non correnti ed altre passività 2.182 2.284
125.915 112.971
Passività correnti
Debiti verso fornitori 671.242 8 743.963
Debiti finanziari 44.965 12.945 30.733 7.921
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.374
Debiti per acquisto partecipazioni 220
Fondi correnti ed altre passività 18.916 1.395 17.175 1.079
741.743 14.348 798.245 9.000
TOTALE PASSIVO 867.655 14.348 911.216 9.000
Totale patrimonio netto e passivo 1.171.941 14.348 1.206.628 9.000

Per ulteriori dettagli sulle "parti correlate" si rinvia alla sezione "Rapporti con entità correlate" nelle "Note al bilancio di Esprinet S.p.A.".

Conto economico separato (ai sensi della Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006)

(euro/000) 2020 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
2019 di cui non
ricorrenti
di cui parti
correlate*
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 30.337 2.524.171 42.113
Costo del venduto (2.622.681) (1.619) (2.414.385) (1.377)
Margine commerciale lordo 121.687 109.786
Costi di marketing e vendita (33.680) (2.191) (33.744) (2.362)
Costi generali e amministrativi (60.679) (2.266) 2.129 (58.326) 5.395
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie (3.474) (2.627) (570)
Utile operativo (EBIT) 23.854 (4.893) 17.146
(Oneri)/proventi finanziari (4.262) (3) (7.929) 327
(Oneri)/proventi da investimenti (4.755) (1.600)
Risultato prima delle imposte 14.837 (4.893) 7.617
lmposte (5.467) 1.262 (3.013)
Risultato netto 9.370 (3.631) 4.604
- di cui pertinenza di terzi
- di cui pertinenza Gruppo 9.370 (3.631) 4.604

(*) Compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche escluse.

Note al bilancio d'esercizio

1. Informazioni generali

Esprinet S.p.A. è attiva nella distribuzione di Information Technology (IT) (hardware, software e servizi) ed elettronica di consumo e si rivolge a una clientela costituita da rivenditori orientati a utenti finali sia di tipo "consumer" che di tipo "business".

Esprinet S.p.A., inoltre, è la società Capogruppo che detiene direttamente e indirettamente le quote di partecipazione al capitale di società che operano sul territorio italiano, spagnolo e portoghese.

In Italia e nella penisola iberica il Gruppo è attivo nella sola distribuzione "business-to-business" (B2B) di Information Technology (IT) ed elettronica di consumo.

Esprinet S.p.A. ha sede legale e amministrativa in Italia a Vimercate (Monza e Brianza).

Le azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. (ticker: PRT.MI) sono quotate nel segmento STAR (Segmento Titoli con Alti Requisiti) del mercato MTA (Mercato Telematico Azionario) di Borsa Italiana dal 27 luglio 2001.

Esprinet S.p.A. in qualità di capogruppo ha redatto il bilancio consolidato del Gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020.

2. Principi contabili e criteri di valutazione

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A. sono descritti nel seguito. Questi principi sono stati applicati uniformemente a tutti gli esercizi presentati in questo documento, salvo quanto altrimenti indicato.

2.1 Principi contabili

Il bilancio d'esercizio (o "separato" come definito dai principi contabili di riferimento) di Esprinet S.p.A. al 31 dicembre 2020 è stato predisposto nel rispetto dei Principi Contabili Internazionali (IFRS) emessi dall'International Accounting Standards Board (IASB) e omologati dall'Unione Europea, nonché dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Per IFRS si intendono anche tutti i principi contabili internazionali rivisti (IAS) e tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC).

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico ad eccezione della valutazione di alcuni strumenti finanziari, per la quale si applica il criterio del fair value, nonché sul presupposto della continuità aziendale.

Continuità aziendale

Il presente bilancio d'esercizio è stato redatto nella prospettiva della continuazione dell'attività aziendale in quanto sussiste la ragionevole aspettativa che la Società continuerà ad operare in futuro (quantomeno in un futuro prevedibile e comunque lungo un periodo di almeno 12 mesi).

La pandemia da Coronavirus "Covid-19", che ha costituito e continua a costituire un fatto di rilievo suscettibile di produrre significativi impatti sulla situazione patrimoniale, economica e finanziaria di ogni azienda, non è ritenuta per la Società un evento capace di pregiudicarne la continuità operativa. Esprinet S.p.A. infatti, anche nel corso dei mesi in cui le autorità governative hanno emanato provvedimenti di sospensione delle attività produttive e commerciali limitando in diversi casi la libertà di movimento delle persone (cosiddetto periodo di "lockdown") all'interno e oltre i confini nazionali, ha continuato ad operare efficacemente, e con ciò ha mantenuto inalterata la sua redditività, grazie all'attivazione dei necessari presidi di "business continuity", al rispetto rigoroso dei protocolli sanitari atti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori, all'operare in una filiera, quella della produzione distribuzione e commercializzazione di ICT, che non ha subito particolari interruzioni in conseguenza delle misure restrittive governative.

L'utilizzo massivo di smart working ed e-learning conseguenti alle azioni di lockdown prima e di distanziamento sociale poi hanno, in aggiunta, ampliato ed accelerato un bisogno da parte della clientela di tutte le tipologie (business, pubbliche amministrazioni, privati) di una rapida ed efficace implementazione delle soluzioni IT più all'avanguardia, nonché della piena disponibilità dei device. Ciò ha favorito una crescita del mercato in controtendenza rispetto alla maggioranza dei settori economici ed in tale mercato la Società ha continuato ad operare in condizione di leadership e di riferimento per fornitori e clientela.

Anche la carenza di fornitura di alcuni prodotti verificatasi in particolare nei primi mesi del 2020, dovuta alla riduzione di capacità dei fornitori maggiormente dipendenti da stabilimenti produttivi insediati in aree come Cina e Corea del Sud, che sono state in un primo momento fortemente impattate dalle misure restrittive adottate per il contenimento del Coronavirus, è stata pressoché interamente superata in corso d'anno.

Il protrarsi della pandemia anche nel corso dell'anno 2021 sta facendo permanere, o potrebbe portare a riproporre da parte delle varie autorità nazionali e sovranazionali, delle limitazioni alla circolazione delle persone e dei prodotti per cui un certo livello di incertezza comunque permane. Tale perdurare della pandemia potrebbe generare inoltre delle difficoltà anche nella capacità di solvibilità della clientela sebbene le evidenze finanziarie conseguite nel corso dell'esercizio ma anche successivamente, non portano al momento a ritenere che il merito di credito della clientela si sia deteriorato in modo significativo.

Si può concludere che allo stato attuale, sulla base del quadro informativo disponibile e tenuto conto della struttura finanziaria della Società, nonché analizzati i seguenti principali fattori:

  • i principali rischi di natura esogena a cui la Società risulta esposto;
  • i mutamenti nella situazione macroeconomica generale nel mercato europeo in generale ed italiano, spagnolo e portoghese in particolare;
  • le variazioni delle condizioni ambientali e di business e delle dinamiche competitive;
  • i mutamenti dei quadri legislativi e regolamentari;
  • gli esiti, effettivi e potenziali, dei contenziosi in essere;

  • i rischi finanziari;

non vi siano elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per la Società.

2.2 Presentazione del bilancio

I prospetti di situazione patrimoniale-finanziaria, conto economico e rendiconto finanziario presentano le seguenti caratteristiche:

  • per la situazione patrimoniale-finanziaria, sono esposte separatamente le attività correnti e non correnti; analogamente sono rappresentate le passività correnti e non correnti;
  • il conto economico è presentato in due prospetti separati: conto economico separato e conto economico complessivo;
  • per il conto economico separato, l'analisi dei costi è stata effettuata in base alla "destinazione" degli stessi;
  • il rendiconto finanziario è stato redatto in base al metodo indiretto previsto dallo IAS 7.

Le scelte effettuate in tema di presentazione del bilancio derivano dalla convinzione che esse contribuiscano a migliorare la qualità dell'informativa fornita in quanto rappresenta la presentazione più rilevante ed attendibile.

I prospetti di conto economico e della situazione patrimoniale-finanziaria sono presentati in unità di euro, mentre il rendiconto finanziario e le altre tabelle di commento sono esposte in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Le tabelle, inoltre, potrebbero evidenziare in alcuni casi difetti di arrotondamento dovuti alla rappresentazione in migliaia.

2.3 Principali criteri di valutazione e politiche contabili

Attività non correnti

Immobilizzazioni immateriali e avviamento

Le attività immateriali sono definibili come attività prive di consistenza fisica identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Tra tali attività non correnti si include anche "l'avviamento" quando viene acquisito a titolo oneroso. Le attività immateriali e l'avviamento emerso dalle aggregazioni aziendali effettuate negli esercizi fino al 2009 incluso sono iscritte in bilancio al costo di acquisto comprensivo di eventuali oneri accessori e dei costi necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso. Per le aggregazioni aziendali effettuate dal 1° gennaio 2010 l'avviamento è pari, salvo particolari casi, all'eccedenza del corrispettivo trasferito rispetto al valore netto, alla data di acquisizione, delle attività acquisite e delle passività assunte (senza l'aggiunta dei costi correlati all'acquisizione).

Le attività immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività saranno utilizzate dall'impresa. In particolare, la voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" è ammortizzata in tre esercizi.

L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento, ma vengono sottoposte a verifica almeno annuale di recuperabilità (detta anche "impairment test"). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". La ripresa di valore, ammessa per le immobilizzazioni immateriali a vita definita e indefinita, non può eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti.

Tale ripresa è rilevata a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso la ripresa è trattata come un incremento da rivalutazione.

Non è invece ammesso effettuare rivalutazioni dell'avviamento, neanche in applicazioni di leggi specifiche, e le sue eventuali svalutazioni non sono oggetto di successivi ripristini di valore.

Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto o di produzione comprensivi di eventuali oneri accessori e dei costi diretti necessari a rendere l'attività disponibile per l'uso.

I costi di manutenzione e riparazione aventi natura ordinaria sono imputati al conto economico dell'esercizio in cui sono sostenuti. Le spese di manutenzione straordinaria che comportano un aumento significativo e tangibile di produttività o di vita utile del cespite sono portate in aumento del valore del cespite ed ammortizzate sulla base della relativa vita utile.

I costi per migliorie su beni di terzi sono esposte tra le immobilizzazioni materiali nella categoria cui si riferiscono.

Le singole componenti di una immobilizzazione materiale che risultino caratterizzate da vita utile differente sono rilevate separatamente per essere ammortizzate coerentemente alla loro durata secondo un approccio per componenti.

Le immobilizzazioni materiali sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base dei piani d'ammortamento ritenuti rappresentativi della vita economico-tecnica dei beni cui si riferiscono. Il valore in bilancio è esposto al netto dei fondi di ammortamento in relazione alla residua possibilità di utilizzo dei beni.

Aliquota economico-tecnica
Impianti di sicurezza 25%
Impianti generici da 10% a 19%
Impianti di condizionamento da 13% a 14,3%
Impianti telefonici e apparecchiature
di comunicazione e
20%
telesegnalazione 25%
Attrezzature industriali e commerciali da 7,1% a 14%
Macchine d'ufficio elettroniche 20%
Mobili e arredi 11%
Altri beni da 10% a 19%

Le aliquote di ammortamento, sostanzialmente invariate rispetto allo scorso anno, applicate per ciascuna categoria di bene sono indicate di seguito:

Se vi sono indicatori di svalutazione di valore, le immobilizzazioni materiali sono assoggettate a una verifica di ricuperabilità (impairment test). Il test effettuato viene descritto nel paragrafo "Perdita di valore delle attività non finanziarie". Le eventuali svalutazioni possono essere oggetto di successivi ripristini di valore. I ripristini di valore non possono eccedere il valore di carico che sarebbe stato determinato, al netto degli ammortamenti, nell'ipotesi in cui nessuna perdita di valore fosse stata rilevata in esercizi precedenti. Tale ripristino è rilevato a conto economico a meno che l'immobilizzazione non sia contabilizzata a valore rivalutato, nel qual caso il ripristino è trattato come un incremento da rivalutazione.

Operazioni di leasing

I beni acquisiti mediante contratti di locazione sono iscritti, in ossequio al principio contabile internazionale IFRS 16, tra le immobilizzazioni mediante la rilevazione di una attività che rappresenta il diritto di utilizzo dell'attività sottostante per la durata del contratto (Right of Use) rilevando in

contropartita nella voce "Passività finanziarie per leasing" una passività a fronte dei pagamenti futuri per il leasing.

Successivamente alla rilevazione iniziale, il diritto d'uso è ammortizzato secondo quanto previsto dallo IAS 16, mentre il valore contabile della passività per leasing si incrementa per effetto degli interessi accantonati in ciascun periodo e si riduce per i pagamenti effettuati.

Le spese per interessi sulla passività per leasing e l'ammortamento del diritto di utilizzo dell'attività vengono contabilizzate separatamente nel conto economico. I canoni futuri contrattualmente dovuti sono attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del relativo contratto; laddove questo non sia facilmente e attendibilmente determinabile si utilizza il tasso di indebitamento incrementale del locatario.

Il principio richiede inoltre che al verificarsi di eventi determinati (ad esempio: un cambiamento nelle condizioni del contratto di leasing, un cambiamento nei pagamenti futuri del leasing conseguente al cambiamento di un indice o di un tasso utilizzati per determinare quei pagamenti) la passività finanziaria per leasing debba essere rimisurata con in contropartita una rettifica del diritto d'uso dell'attività. Il principio, inoltre, stabilisce due esenzioni di applicazione in relazione alle attività considerate di "modico valore" ed i contratti di leasing a breve termine i cui ricavi/costi sono rilevati linearmente nel conto economico lungo la durata del contratto di leasing.

Perdita di valore delle attività non finanziarie

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore delle immobilizzazioni materiali e immateriali in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere. Nel caso dell'avviamento, delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita e delle partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società, tale valutazione viene effettuata almeno annualmente.

Con riferimento all'avviamento, Esprinet S.p.A. sottopone alle verifiche di riduzione di valore previste dallo IAS 36 tutte le unità generatrici di flussi finanziari ("Cash Generating Unit") a cui è stato attribuito un valore di avviamento.

La recuperabilità dei valori iscritti è verificata confrontando il valore contabile iscritto in bilancio con il maggiore tra il fair value al netto dei costi di dismissione, qualora esista un mercato attivo, e il valore d'uso del bene. Il valore d'uso è definito sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi dall'utilizzo del bene o da una aggregazione di beni (Cash Generating Unit) nonché dal valore che ci si attende dalla sua dismissione al termine della sua vita utile. I flussi futuri attesi sono attualizzati con un tasso di sconto al lordo delle imposte che riflette le valutazioni correnti di mercato del costo del denaro, rapportato al periodo d'investimento e ai rischi specifici dell'attività. Una riduzione di valore è riconosciuta a conto economico quando il valore di iscrizione dell'attività, ovvero della relativa CGU a cui essa è allocata, è superiore al valore recuperabile. Le Cash Generating Unit sono state individuate, coerentemente alla struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee che generano flussi di cassa in entrata autonomi derivanti dall'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

In relazione alle partecipazioni in società controllate e collegate, nel caso la partecipata abbia distribuito dividendi, sono anche considerati indicatori d'impairment i seguenti aspetti:

  • il valore di libro della partecipazione nel bilancio d'esercizio eccede il valore contabile delle attività nette della partecipata (inclusive di eventuali avviamenti associati) espresso nel bilancio consolidato;
  • il dividendo eccede il totale degli utili complessivi della partecipata nel periodo al quale il dividendo si riferisce.

Partecipazioni in società controllate, collegate e in altre società

Le partecipazioni nelle società controllate, collegate e in altre società sono valutate al costo d'acquisto o sottoscrizione.

Il costo è ridotto per perdite durevoli di valore nel caso in cui le partecipazioni abbiano sostenuto perdite e non siano prevedibili, nell'immediato futuro, utili di entità tale da assorbire le perdite sostenute; il valore originario è ripristinato negli esercizi successivi qualora vengano meno i motivi della svalutazione effettuata. Il costo per perdite durevoli di valore e l'eventuale ripristino sono contabilizzati nel conto economico separato alla voce "Oneri e proventi da altri investimenti".

In presenza di obiettive evidenze di riduzione di valore, la recuperabilità è verificata confrontando il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore fra il fair value, al netto degli oneri di dismissione e il valore d'uso.

Attività per imposte anticipate

Le attività per imposte anticipate sono iscritte al valore nominale. Vengono iscritte in bilancio quando il loro recupero è giudicato probabile. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Attività finanziarie (non correnti e correnti)

Al momento della loro iniziale rilevazione, le attività finanziarie sono iscritte al fair value e sono successivamente classificate in una delle seguenti categorie:

  • d) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato;
  • e) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (e quindi con impatto nella riserva di patrimonio netto denominata "Riserva da valutazione fair value");
  • f) attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico.

Le attività finanziarie sono classificate sulla base del modello di business adottato dal Gruppo nella gestione dei flussi finanziari delle stesse e sulla base delle caratteristiche contrattuali dei flussi di cassa ottenibili dall'attività. I modelli di business identificati sono i seguenti:

  • Hold to collect: In tale categoria sono classificate le attività finanziarie per le quali sono soddisfatti i seguenti requisiti: (i) l'attività è posseduta nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso dell'attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali; e (ii) i termini contrattuali dell'attività prevedono flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire.

Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al costo ammortizzato. Si tratta prevalentemente di crediti commerciali e altri crediti, come descritto nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". I crediti sono rilevati inizialmente in bilancio al loro fair value; in sede di misurazione successiva sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il tasso di interesse effettivo. I crediti commerciali che non contengono una componente finanziaria significativa sono invece riconosciuti al prezzo definito per la relativa transazione (determinato secondo il disposto del principio IFRS 15 Revenue from Contracts with Customers). In sede di misurazione successiva, le attività appartenenti a tale categoria sono valutate al costo ammortizzato, utilizzando il tasso di interesse effettivo. Gli effetti di tale misurazione sono riconosciuti tra i componenti finanziari di reddito. Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti". Tali attività sono inoltre soggette al modello di impairment come definito nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

  • Hold to collect and sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie il cui modello di business prevede sia la possibilità di incassare i flussi di cassa contrattuali sia la possibilità di realizzare plusvalenze da cessione. Tali attività rientrano nella categoria di attività valutate al fair value con imputazione degli effetti a OCI. In tal caso le variazioni di fair value dell'attività sono rilevate nel patrimonio netto tra le altre componenti dell'utile complessivo, L'ammontare cumulato delle variazioni di fair value, imputato nella riserva di patrimonio netto che accoglie le altre componenti dell'utile complessivo, è oggetto di reversal a conto economico all'atto dell'eliminazione contabile dell'attività. Vengono rilevati a conto economico gli interessi attivi calcolati utilizzando il tasso di interesse effettivo, le differenze di cambio e le svalutazioni. Si rileva che non sussistono al 31 dicembre 2020 attività finanziarie iscritte al fair value through OCI.

  • Hold to sell: in tale categoria sono classificate le attività finanziarie che non trovano classificazione in nessuna delle precedenti categorie (i.e. categoria residuale). Tale attività sono iscritte al fair value sia al momento della rilevazione iniziale che in fase di misurazione successiva. Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni di fair value sono contabilizzati nel conto economico consolidato nel periodo in cui sono rilevati. In tale categoria rientrano principalmente i crediti oggetto di cessione in modalità massiva e ricorrente.

Si veda inoltre quanto riportato nel paragrafo "Crediti verso clienti e altri crediti".

Gli acquisti e le cessioni di attività finanziarie sono contabilizzati alla data di regolamento.

In caso di iscrizione di attività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Le attività finanziarie sono rimosse dallo stato patrimoniale quando il diritto di ricevere i flussi di cassa derivanti dallo strumento si è estinto e la Società ha sostanzialmente trasferito tutti i rischi e i benefici relativi allo strumento stesso e il relativo controllo.

Cancellazione di attività finanziarie

Un'attività finanziaria (o, ove applicabile, parte di un'attività finanziaria o parte di un gruppo di attività finanziarie simili) è cancellata in primo luogo (es. rimossa dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria della Società) quando:

  • i diritti a ricevere flussi finanziari dall'attività sono estinti; oppure
  • la Società ha trasferito ad una terza parte il diritto a ricevere flussi finanziari dall'attività o ha assunto l'obbligo contrattuale di corrisponderli interamente e senza ritardi e: (i) ha trasferito sostanzialmente tutti i rischi e benefici della proprietà dell'attività finanziaria; oppure (ii) non ha trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici dell'attività, ma ha trasferito il controllo della stessa.

Nei casi in cui la Società abbia trasferito i diritti a ricevere i flussi finanziari da un'attività o abbia siglato un accordo in base al quale mantiene i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività finanziaria, ma assume un'obbligazione contrattuale a pagare i flussi finanziari a uno o più beneficiari (pass-through), esso valuta se e in che misura abbia trattenuto i rischi e i benefici inerenti al possesso. Nel caso in cui non abbia né trasferito né trattenuto sostanzialmente tutti i rischi e benefici o non abbia perso il controllo sulla stessa, l'attività continua ad essere rilevata nel bilancio della Società nella misura del suo coinvolgimento residuo nell'attività stessa. In questo caso, la Società riconosce inoltre una passività associata. L'attività trasferita e la passività associata sono valutate in modo da riflettere i diritti e le obbligazioni che rimangono di pertinenza del Società.

Quando il coinvolgimento residuo della Società è una garanzia sull'attività trasferita, il coinvolgimento è misurato sulla base del minore tra l'importo dell'attività e l'importo massimo del corrispettivo ricevuto che la Società potrebbe dover ripagare.

Attività correnti

Rimanenze

Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto ed il presunto valore di realizzo desumibile dall'andamento di mercato, tenuto conto delle specificità del settore di riferimento della Società, il quale commercializza prevalentemente prodotti IT ed elettronica di consumo soggetti ad un elevato tasso di obsolescenza economico-tecnica.

La configurazione del costo adottata per la valorizzazione è rappresentata dal metodo F.I.F.O..

Il costo di acquisto tiene conto degli oneri accessori sostenuti per portare le rimanenze nel luogo e nelle condizioni attuali nonché degli sconti e premi corrisposti dai fornitori, secondo le prassi commerciali tipiche del settore, in ordine al raggiungimento degli obiettivi di vendita ed allo svolgimento di attività di marketing ai fini della promozione dei brand distribuiti e dello sviluppo dei canali di vendita. Il costo tiene conto, inoltre, delle "protezioni" di magazzino accordate dai fornitori sui prezzi di acquisto.

Le scorte obsolete, in eccesso e di lento rigiro sono svalutate in ragione della loro prevedibile possibilità di realizzo.

Crediti verso clienti e altri crediti

I crediti verso clienti e gli altri crediti, salvo specifiche, sono contabilizzati al valore nominale che, laddove il credito non sia produttivo di interessi ed abbia un termine di pagamento breve e comunque entro i dodici mesi, come sono pressoché interamente i crediti vantati dalla Società, è assimilabile al valore determinato con il metodo del costo ammortizzato in quanto l'impatto della logica di attualizzazione, anche in virtù del non operare in sistemi caratterizzati da condizioni di iperinflazione e quindi di elevati tassi di interesse, risulta trascurabile.

Laddove gli scenari dovessero mutarsi, e per i crediti che non presentano le sopra descritte caratteristiche, la Società procederebbe alla contabilizzazione con il metodo del costo ammortizzato.

In sede di iscrizione iniziale sono valutati al fair value, ad eccezione dei crediti commerciali che non includono una componente finanziaria significativa come descritto nel paragrafo "Attività finanziarie (non correnti e correnti)".

Il valore dei crediti viene ridotto, laddove ricorrano perdite di valore, al valore realizzabile.

Le svalutazioni sono effettuate sulla base della perdita attesa ("Expected Credit Loss model"), applicando un approccio semplificato. Pertanto, la Società non monitora le variazioni del rischio di credito, ma rileva integralmente la perdita attesa a ogni data di riferimento di bilancio. In particolare, le perdite attese sono determinate in relazione al grado di solvibilità dei singoli debitori, anche in funzione delle specifiche caratteristiche del rischio creditizio sotteso, tenuto conto delle coperture assicurative, delle informazioni disponibili e considerando l'esperienza storica accumulata.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-soluto, per le quali sostanzialmente tutti i rischi e benefici sono trasferiti al cessionario, determinano l'eliminazione dei crediti dall'attivo patrimoniale essendo rispettati i requisiti previsti dall'IFRS 9.

Le operazioni di cessione di crediti a titolo pro-solvendo continuano invece ad essere iscritte nell'attivo patrimoniale non essendo stati trasferiti tutti i rischi e benefici al cessionario.

Esigenze di gestione del rischio di credito, del capitale circolante e conseguentemente della tesoreria richiedono anche l'esecuzione sistematica di operazioni quali le cessioni di tali crediti ad operatori finanziari a titolo definitivo (pro-soluto) o temporaneo (pro-solvendo).

Tali operazioni si concretizzano per la Società in contrattualizzati programmi rotativi di cessione a società di factoring o a banche, ed in programmi di cartolarizzazione dei crediti.

I crediti oggetto dei suddetti programmi di cessione sono valutati, come definito al paragrafo Attività finanziarie al "fair value through profit and loss".

Le svalutazioni effettuate ai sensi dell'IFRS9 sono rilevate nel conto economico consolidato e sono rappresentate nella voce "Riduzione/riprese di valore di attività finanziarie".

Crediti tributari

Sono iscritti al "fair value" e includono quelle attività nei confronti della Amministrazione finanziaria esigibili o compensabili a breve termine. Si veda anche il commento alla voce "Imposte sul reddito".

Disponibilità liquide

Le disponibilità liquide includono il denaro in cassa e depositi presso banche ad immediata esigibilità, nonché altri impieghi in liquidità di durata inferiore a tre mesi.

Le giacenze in euro sono iscritte al valore nominale mentre le eventuali giacenze in altra valuta sono iscritte al cambio corrente alla chiusura del periodo.

Patrimonio netto

Azioni proprie

Le azioni proprie sono iscritte a riduzione del patrimonio netto. In caso di eventuali vendite successive, ogni differenza tra il valore di acquisto ed il corrispettivo è rilevato a patrimonio netto.

Passività correnti e non correnti

Debiti finanziari

Si tratta di passività finanziarie che sono rilevate nella situazione patrimoniale-finanziaria solo quando la Società diviene parte nelle clausole contrattuali dello strumento.

Le passività finanziarie sono iscritte inizialmente al "fair value" incrementato di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente alla prima iscrizione i debiti finanziari sono rilevati al costo ammortizzato utilizzando ai fini dell'attualizzazione il tasso di interesse effettivo.

La passività finanziaria viene eliminata dalla situazione patrimoniale-finanziaria quando l'obbligazione specificata nel contratto è adempiuta, cancellata oppure scaduta. La differenza tra il valore contabile della passività finanziaria estinta o trasferita ad un'altra parte e il corrispettivo pagato viene rilevata nel conto economico.

In caso di iscrizione di passività finanziarie valutate al fair value, qualora le stesse siano scambiate in un mercato attivo, il fair value è determinato ad ogni data di bilancio con riferimento alle quotazioni di mercato od alle quotazioni degli operatori (prezzo di offerta per le posizioni di lungo periodo e prezzo di domanda per le posizioni di breve periodo), senza alcuna deduzione per i costi di transazione. Per gli strumenti finanziari non trattati in un mercato attivo, il fair value è determinato utilizzando una tecnica di valutazione. Tale tecnica può includere l'utilizzo di transazioni recenti a condizioni di mercato, oppure il riferimento al fair value attuale di un altro strumento che è sostanzialmente analogo, oppure un'analisi dei flussi di cassa attualizzati o altri modelli di valutazione.

Fondi per rischi e oneri

Gli accantonamenti ai fondi sono rilevati quando è probabile l'esistenza di un'obbligazione attuale, legale o implicita, derivante da un evento passato e l'ammontare dell'obbligazione può essere stimato attendibilmente. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa razionalmente pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura dell'esercizio. Quando l'effetto finanziario del tempo è significativo e le date di pagamento delle obbligazioni sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è oggetto di attualizzazione; l'incremento del fondo connesso al trascorrere del tempo è imputato a conto economico alla voce "Oneri e Proventi finanziari".

I rischi per i quali il manifestarsi di una passività è soltanto possibile sono riportati all'interno di una apposita sezione informativa sulle passività potenziali e per gli stessi non si procede ad alcun accantonamento.

Benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi, ancorché non formalizzati, che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi "a contributi definiti" e programmi "a benefici definiti".

Nei programmi "a contributi definiti" l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi allo Stato ovvero a un patrimonio o a un'entità giuridicamente distinta (detta anche fondo), è determinata sulla base dei contributi dovuti. Fino all'entrata in vigore della Legge finanziaria 2007 e dei relativi decreti attuativi, considerate le incertezze relative al momento di erogazione, il trattamento di fine rapporto (TFR) era assimilato a un programma "a benefici definiti".

A seguito della riforma, la destinazione delle quote maturande del TFR ai fondi pensione ovvero all'INPS comporta la trasformazione della natura del programma da piano "a benefici definiti" a piano "a contributi definiti", in quanto l'obbligazione dell'impresa è rappresentata esclusivamente dal versamento dei contributi ai fondi pensione o all'INPS.

La passività relativa al TFR pregresso continua a rappresentare un piano "a benefici definiti" determinato applicando una metodologia di tipo attuariale da parte di attuari indipendenti.

Gli utili e le perdite attuariali derivanti da modifiche delle ipotesi attuariali a partire dai bilanci redatti nell'anno 2013 sono contabilizzati nelle riserve di Patrimonio Netto come stabilito dal principio IAS19R.

Ai fini dello IAS 19 la suddetta riforma ha comportato la necessità di ricalcolare il valore del fondo TFR pregresso per effetto essenzialmente dell'esclusione dalla valutazione attuariale delle ipotesi connesse agli incrementi retributivi e all'aggiornamento delle ipotesi di natura finanziaria. Questo effetto (curtailment) è stato imputato a conto economico nel 2007 come componente positiva a riduzione dei costi del lavoro.

Debiti commerciali, altri debiti, altre passività

I debiti commerciali, gli altri debiti e le altre passività sono iscritti inizialmente al "fair value" al netto di eventuali costi connessi alla transazione. Successivamente sono rilevati al costo ammortizzato che, non ritenendosi di dover effettuare alcuna attualizzazione e imputazione separata a conto economico degli interessi passivi espliciti o scorporati in quanto non materiali in considerazione dei tempi previsti di pagamento, coincide con il valore nominale.

Gli stanziamenti per debiti presunti sono passività da pagare per beni o servizi che sono stati ricevuti o forniti ma non pagati, inclusi gli importi dovuti ai dipendenti o ad altri soggetti.

Il grado di incertezza relativo a tempistica o importo degli stanziamenti per debiti presunti è assai inferiore a quello degli accantonamenti.

Conto economico

Ricavi e costi

Sulla base del modello in cinque fasi introdotto dall'IFRS 15, la Società procede alla rilevazione dei ricavi dopo aver identificato i contratti con i propri clienti e le relative prestazioni da soddisfare (trasferimento di beni/servizi), determinato il corrispettivo cui ritiene di avere diritto in cambio del soddisfacimento di ciascuna di tali prestazioni, nonché valutato la modalità di soddisfacimento di tali prestazioni (adempimento in un determinato momento versus adempimento nel corso del tempo). Nello specifico, la rilevazione dei ricavi avviene solo qualora risultino soddisfatti i seguenti requisiti:

f) le parti del contratto hanno approvato il contratto e si sono impegnate a adempiere le rispettive obbligazioni; esiste quindi un accordo tra le parti che crea diritti ed obbligazioni esigibili a prescindere dalla forma con la quale tale accordo viene manifestato;

  • g) la Società può individuare i diritti di ciascuna delle parti per quanto riguarda i beni o servizi da trasferire;
  • h) la Società può individuare le condizioni di pagamento dei beni o servizi da trasferire;
  • i) il contratto ha sostanza commerciale; ed
  • j) è probabile che la Società riceverà il corrispettivo a cui avrà diritto in cambio dei beni o servizi che saranno trasferiti al cliente.

Quando i requisiti qui sopra risultano soddisfatti, la Società procede alla rilevazione dei ricavi come di seguito descritto.

I ricavi delle vendite sono rilevati quando il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente ovvero quando il bene è consegnato e il cliente acquisisce la capacità di decidere dell'uso del bene e di trarne sostanzialmente tutti i benefici.

I ricavi sono iscritti al netto di resi, sconti, abbuoni e premi trattati quali componenti variabili del corrispettivo pattuito.

I ricavi delle prestazioni di servizi sono rilevati al compimento della prestazione.

Si rileva che i tempi di pagamento concessi ai clienti della Società non eccedono i 12 mesi pertanto la Società non rileva aggiustamenti al prezzo della transazione per considerare componenti di natura finanziaria.

I costi sono riconosciuti quando relativi a beni e servizi venduti o consumati nell'esercizio o per ripartizione sistematica ovvero quando non si possa identificare l'utilità futura degli stessi.

Il costo di acquisto dei prodotti è iscritto al netto degli sconti riconosciuti dai fornitori per le "protezioni" riconosciute in relazione alle riduzioni dei listini e alle sostituzioni di prodotti. I relativi accrediti sono riconosciuti per competenza in base alle comunicazioni pervenute dai fornitori.

Gli sconti cassa in fattura per pagamento previsto a presentazione fattura sono portati a riduzione del costo d'acquisto in quanto, come prassi in uso nel settore in cui opera la Società, ne è ritenuta prevalente la componente commerciale.

Dividendi

I dividendi sono rilevati alla data di assunzione della delibera da parte dell'Assemblea.

Pagamenti basati su azioni

I costi per il personale includono, coerentemente alla natura sostanziale di retribuzione che assumono, le stock option e/o stock grant in corso di maturazione alla data di chiusura del bilancio. Il costo è determinato con riferimento al "fair value" del diritto assegnato.

La quota di competenza dell'esercizio è determinata pro-rata temporis lungo il periodo a cui è riferita l'incentivazione ("vesting period").

Il "fair value" delle stock grant è rappresentato dal valore dell'opzione determinato applicando il modello di "Black-Scholes" ed è rilevato con contropartita alla voce "Riserve".

Imposte sul reddito

Le imposte sul reddito correnti sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile. Il debito previsto è rilevato alla voce "Debiti tributari per imposte correnti" o, qualora ci sia un'eccedenza degli acconti versati rispetto all'onere dovuto, alla voce "Crediti tributari per imposte correnti". I debiti e i crediti tributari per imposte correnti sono rilevati al valore che si prevede di pagare/recuperare alle/dalle autorità fiscali applicando le aliquote e la normativa fiscale vigenti o sostanzialmente approvate alla data di chiusura del periodo.

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono calcolate in base al "metodo patrimoniale (liability method)"sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i

corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata quando il loro recupero è probabile.

Le imposte differite e anticipate non sono iscritte se connesse all'iscrizione iniziale di un'attività o una passività in una operazione diversa da una Business Combination e che non ha impatto sul risultato e sull'imponibile fiscale.

Le attività per imposte anticipate e le passività per imposte differite sono classificate tra le attività e le passività non correnti e sono compensate a livello di singola impresa se riferite a imposte compensabili. Il saldo della compensazione, se attivo, è iscritto alla voce "Attività per imposte anticipate", se passivo, alla voce "Passività per imposte differite".

Differenze cambio e criteri di conversione delle poste in valuta

Valuta funzionale

Le attività e le passività incluse nella presente situazione sono rappresentate nella valuta del principale ambiente economico nel quale la società opera.

I dati consolidati sono rappresentati in euro, che è la valuta funzionale della Società.

Operazioni in valuta e criteri di conversione

I ricavi ed i costi relativi a operazioni in moneta estera sono iscritti al cambio corrente del giorno in cui l'operazione è compiuta. Le attività e passività monetarie in moneta estera sono convertite in euro applicando il cambio corrente alla data di chiusura dell'esercizio con imputazione dell'effetto a conto economico. Le attività e passivià non monetarie in moneta estera valutate al costo sono iscritte al cambio di rilevazione iniziale; quando la valutazione è effettuata al "fair value", ovvero al valore recuperabile o di realizzo, è adottato il cambio corrente alla data di determinazione del valore.

Tassi di cambio Puntuale al 31.12.2020 Medio di periodo
US Dollar (USD) 1,23 1,14

Strumenti derivati

Gli strumenti finanziari derivati, compresi quelli impliciti (embedded derivatives), sono contabilizzati sulla base dei disposti dell'IFRS 9. Alla data di stipula gli stessi sono inizialmente contabilizzati al fair value come attività finanziarie "fair value through profit and loss" il fair value è positivo o come passività finanziarie "fair value through profit and loss" quando il fair value è negativo.

I derivati sono classificati come strumenti di copertura quando la stessa è formalmente documentata e la sua efficacia, verificata periodicamente, è elevata.

Se i derivati coprono il rischio di variazione dei flussi di cassa degli strumenti oggetto di copertura ("cash flow hedge", ad esempio copertura della variabilità dei flussi di cassa di attività/passività per effetto delle oscillazioni dei tassi di interesse), le variazioni del "fair value" dei derivati sono inizialmente rilevate a patrimonio netto (e dunque nel conto economico complessivo) e successivamente riversate al conto economico separato quando si manifestano gli effetti economici originati dall'oggetto di copertura.

Se lo strumento di copertura raggiunge la scadenza o è venduto, annullato o esercitato senza sostituzione, o se viene revocata la sua designazione quale copertura, gli importi precedentemente rilevati nella riserva di "cash flow hedge" restano iscritti nel patrimonio netto fino a quando la programmata operazione coperta si verifica, momento in cui è riversata a conto economico.

Se i derivati coprono il rischio di variazione di fair value di attività e di passività iscritte in bilancio ("fair value hedge") sia le variazioni del fair value dello strumento di copertura sia le variazioni dell'oggetto di copertura sono imputate al conto economico.

Le variazioni del "fair value" dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico.

Altre informazioni

Con riferimento all'informativa richiesta da Consob relativamente ad operazioni e saldi significativi con parti correlate, si specifica che le stesse, oltre a trovare evidenza in apposito paragrafo nella sezione "Altre informazioni rilevanti" sono state indicate separatamente negli schemi di bilancio, solamente ove significative.

2.4 Principali stime contabili

2.4.1 Premesse

Il settore della distribuzione di IT ed elettronica di consumo presenta talune specificità di rilievo, a quanto consta entro certi limiti indipendenti dalla localizzazione geografica, specialmente per quanto attiene alle relazioni commerciali con i fornitori di prodotti o vendor.

Tali specificità attengono in modo particolare alle condizioni e modalità di formazione del margine commerciale per la parte c.d. "back-end", che risulta funzione del prezzo di acquisto dei prodotti rispetto al prezzo di vendita all'utente finale ovvero al rivenditore a seconda delle prassi adottate da questo o quel fornitore (nel rispetto, si rammenti, della funzione precipua del distributore che rimane quella di intermediare i flussi di prodotti tra fornitori/produttori e rivenditori/dettaglianti).

Le condizioni di acquisto prevedono tipicamente uno sconto base rispetto al prezzo di listino per l'utente finale/rivenditore ed una serie di condizioni accessorie che variano - per funzione e terminologia - da vendor a vendor, e che sono comunemente riconducibili ad alcune fattispecie standardizzabili:

  • premi/rebate per raggiungimento obiettivi ("sell-in", "sell-out", numerica di clienti, efficienza logistica, ecc.);
  • fondi di sviluppo, co-marketing ed altri incentivi;
  • sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount").

Inoltre, sulla base degli accordi vigenti con la quasi totalità dei vendor, Esprinet S.p.A. beneficia di specifiche protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze tese a neutralizzare, entro certi limiti, il rischio economico legato a variazioni nei prezzi di listino di prodotti ordinati ("price protection") ovvero già presenti nei magazzini del distributore ("stock protection").

Nel primo caso la protezione viene generalmente riconosciuta mediante la fatturazione dei prodotti ordinati e non ancora spediti al nuovo prezzo; nel secondo caso il vendor è solito riconoscere un credito pari alla sopravvenuta riduzione del prezzo dei prodotti.

Quanto agli sconti cassa, questi vengono generalmente riconosciuti a fronte del rispetto delle condizioni di pagamento contrattualmente stabilite e costituiscono un incentivo alla puntualità nei pagamenti.

Tali condizioni prevedono per la totalità dei casi pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della relativa fattura ovvero dell'invio della merce.

Gli sconti cassa, coerentemente con quanto avviene per gli sconti finanziari riconosciuti ad alcuni gruppi selezionati di clienti i quali vengono portati in riduzione dei ricavi, sono contabilizzati in riduzione dei costi di acquisto.

Per quanto attiene alle politiche di pagamento ai fornitori, non è possibile nell'ambito del settore individuare dei tempi di pagamento medio/normali in quanto esiste una notevole mutevolezza di condizioni a seconda dei fornitori. Più in particolare, l'intervallo delle dilazioni di pagamento previste in fattura va da un minimo di 7 a un massimo di 120 giorni, ed in rari casi è previsto il pagamento cash.

In taluni casi, i tempi di pagamento previsti in fattura sono oggetto di ulteriori dilazioni concordate, a valere su singole forniture ovvero sulla base di programmi commerciali ben determinati decisi dal fornitore.

Nei casi in cui la suddetta dilazione risulti onerosa, il tasso di interesse applicato non è, se non raramente, esplicitato. Capita sovente, inoltre, che le condizioni implicite di dilazione - talora applicate attraverso la riduzione degli sconti cassa contrattuali - non trovino riscontro con i tassi di mercato finanziario vigenti, rivelando la prevalenza della componente commerciale sull'elemento strettamente finanziario compensativo dello scarto tra il sorgere del debito e l'effettivo pagamento. Tale elemento è inoltre reso subalterno dalla durata relativamente breve, nella media, dei tempi di dilazione anche prorogati che non risultano mai, se non in rari casi, superiori ai 90 giorni.

2.4.2 Principali assunzioni e stime

La redazione del bilancio e delle relative note esplicative ha richiesto l'utilizzo di stime e di assunzioni sia nella determinazione di alcune attività e passività sia nella valutazione di attività e passività potenziali.

Le stime ed assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza storica e su altri fattori considerati rilevanti, ivi incluse aspettative su eventi futuri la cui manifestazione è ritenuta ragionevole.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima se la revisione stessa ha effetti solo su tale periodo, o anche nei periodi successivi se la revisione ha effetti sia sull'esercizio corrente che su quelli futuri.

Le assunzioni riguardanti l'andamento futuro sono caratterizzate da situazioni di incertezza, acuite nel particolare contesto della pandemia da COVID-19, per cui non si può escludere il concretizzarsi nel prossimo esercizio, di risultati diversi da quanto stimato e che quindi potrebbero richiedere rettifiche, ad oggi ovviamente né stimabili, né prevedibili, anche significative, al valore contabile delle relative voci.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono alcuni ricavi di vendita, taluni storni ai ricavi di vendita, i fondi rischi e oneri, i fondi svalutazione crediti e gli altri fondi svalutazione, gli ammortamenti, i benefici ai dipendenti, le imposte, l'avviamento, i diritti d'uso e le connesse passività finanziarie per leasing.

Nel seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le stime/assunzioni ritenute suscettibili, qualora gli eventi futuri prefigurati non dovessero realizzarsi, in tutto o in parte, di produrre effetti significativi sulla situazione economico-finanziaria della Società.

Diritto d'uso e passività finanziarie per leasing

L'iscrizione iniziale di un diritto d'uso e della connessa passività finanziaria per leasing relativi a contratti di leasing di attività dipendono da diversi elementi di stima relativi, principalmente, alla durata del periodo non annullabile del contratto, al tasso di interesse implicito del leasing, ai costi di smantellamento/sostituzione/ripristino dell'attività al termine del contratto.

Alla data di decorrenza il locatario deve valutare la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing nel periodo non annullabile.

Il periodo non annullabile è a sua volta dipendente dalle valutazioni circa la probabilità di esercizio da parte del locatario delle opzioni di rinnovo o interruzione nonché, nel caso in cui il diritto di interruzione anticipata sia egualmente sotto il controllo anche del locatore, in relazione ai possibili costi conseguenti dall'interruzione anche per tale soggetto.

I pagamenti dovuti per il leasing devono essere attualizzati utilizzando il tasso di interesse implicito del leasing, se è possibile determinarlo facilmente. Se non è possibile, il locatario deve utilizzare il suo tasso di finanziamento marginale.

Il tasso di interesse che fa sì che il valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing e del valore residuo non garantito sia uguale alla somma del fair value dell'attività sottostante e degli eventuali costi diretti iniziali del locatore.

Il tasso di finanziamento marginale è il tasso di interesse che il locatario dovrebbe pagare per un prestito, con una durata e con garanzie simili, necessario per ottenere un'attività di valore simile all'attività consistente nel diritto di utilizzo in un contesto economico simile.

Per la determinazione del periodo non annullabile di ciascun contratto, in particolare relativamente agli immobili, sono stati analizzati i termini contrattuali ed effettuate ipotesi in relazione ai possibili periodi di rinnovo connesse con l'ubicazione degli stessi, la possibilità di spostamento in altre aree, i costi connessi a tali operazioni.

I contratti di leasing in essere non evidenziano il tasso di finanziamento implicito per cui si è proceduto alla determinazione del tasso di finanziamento marginale applicabile alla Società, distintamente per cluster di contratti aventi una duration omogenea. Per la quantificazione del tasso di finanziamento marginale sono state effettuate valutazioni in relazione allo spread applicabile alla Società in base al suo rating, ai tassi di finanziamento risk free applicabili nei paesi di operatività della Società, alle garanzie da cui tali finanziamenti sarebbero sorretti, alla materialità rispetto al livello di indebitamento della Società.

Le suddette valutazioni si basano su assunzioni e analisi per loro natura complesse e mutevoli nel tempo che potrebbero dunque condurre a modifiche successive, in caso di modifica del periodo non annullabile del contratto, o alla quantificazione di tassi differenti in epoche successive per i nuovi contratti cui applicarli.

Avviamento

Ai fini della verifica di perdita di valore degli avviamenti iscritti in bilancio si è proceduto al calcolo del valore d'uso delle "Unità Generatrici di Cassa" - Cash Generating Unit ("CGU") cui sia stato attribuito un valore di avviamento.

Tali CGU sono state individuate, coerentemente con la struttura organizzativa e di business della Società, come aggregazioni omogenee capaci di generare autonomamente flussi di cassa mediante l'utilizzo continuativo delle attività ad esse imputabili.

Il valore d'uso è stato misurato sulla base dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi per ogni CGU nonché dal valore che ci si attende dalla relativa dismissione al termine della vita utile.

A tale scopo si è utilizzato il metodo finanziario c.d. "Discounted Cash Flow Model" (DCF), il quale richiede che i flussi finanziari futuri vengano scontati ad un tasso di attualizzazione adeguato rispetto ai rischi specifici di ogni singola CGU.

La determinazione del valore recuperabile di ciascuna Cash Generating Unit ("CGU"), in termini di valore d'uso, è basata su assunzioni a volte complesse che per loro natura implicano il ricorso al giudizio degli Amministratori, in particolare con riferimento alla previsione dei flussi di cassa futuri, relativi sia al periodo del piano strategico di gruppo 2021-2025E, sia oltre tale periodo.

"Fair value" di strumenti derivati

Le condizioni poste dallo IFRS 9 per l'applicazione dell'"hedge accounting" (formale designazione della relazione di copertura, relazione di copertura documentata, misurabile ed altamente efficace, effetto del rischio di credito delle due controparti non significativo rispetto al valore dello strumento derivato, indice di copertura costante nel tempo) sono state rispettate integralmente e di conseguenza i contratti di IRS sono stati trattati secondo tale tecnica contabile che prevede, nello specifico, l'imputazione a riserva di patrimonio netto alla data di stipula del contratto del relativo "fair value" limitatamente alla porzione efficace. Le successive variazioni di "fair value" conseguenti a movimenti della curva dei tassi d'interesse, sempre nei limiti della porzione efficace della copertura,

sono state parimenti imputate a riserva di patrimonio netto con contabilizzazione nel conto economico complessivo.

Stock grant

Ai fini del presente bilancio si è reso necessario contabilizzare gli effetti economico-patrimoniali connessi con i piani di stock grant a beneficio di alcuni manager di Esprinet S.p.A., le cui modalità di funzionamento sono meglio illustrate nei paragrafi "Piani di incentivazione azionaria" e "Capitale Sociale".

In particolare, il costo di tali piani è stato determinato con riferimento al "fair value" dei diritti assegnati ai singoli beneficiari alla data di assegnazione.

Tale "fair value", tenuto conto delle particolari e composite condizioni di esercizio - in parte legate ai risultati economico-finanziari consolidati conseguiti dal Gruppo, e in parte legate alla permanenza del singolo beneficiario all'interno del Gruppo alla data di scadenza dei piani -, è stato determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes" tenendo altresì conto della volatilità attesa, del dividend yield previsto e del livello del tasso di interesse privo di rischio.

Riconoscimento dei ricavi

Ai fini del riconoscimento dei ricavi delle vendite e delle prestazioni di servizi, laddove gli elementi informativi sulle date di effettiva consegna da parte dei trasportatori non siano sufficienti, la Società è solita stimare tali date sulla base dell'esperienza storica relativa ai tempi medi di consegna differenziati in base alla localizzazione geografica del punto di destinazione. Ai fini del riconoscimento dei ricavi per prestazioni di servizi viene considerato l'effettivo momento di erogazione della prestazione.

Rettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti

Esprinet S.p.A. è solita operare stime riguardanti le somme da riconoscere ai clienti a titolo di sconto per raggiungimento obiettivi, per favorire lo sviluppo delle vendite anche attraverso delle promozioni temporali, per incentivazione di vario genere.

La Società ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da emettere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Rettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor

Tenuto conto delle prassi peculiari del settore in termini di definizione delle condizioni di acquisto e vendita, ed in ultima analisi di formazione e rilevazione del margine commerciale, la Società è solita operare alcune stime particolarmente in relazione al verificarsi di alcuni eventi la cui manifestazione è suscettibile di produrre effetti economico-finanziari anche di rilievo.

Si fa riferimento, in particolare, alle stime riguardanti l'importo delle note di credito da ricevere dai vendor alla data di redazione del presente bilancio a titolo di rebate per raggiungimento obiettivi e incentivi di vario genere, rimborso per attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali di magazzino, ecc.

Esprinet S.p.A. ha sviluppato una serie di procedure e controlli atte a minimizzare i possibili errori di valutazione e stima nello stanziamento delle note di credito da ricevere.

In considerazione della significatività delle stime, della numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori, dell'articolazione dei calcoli non è possibile escludere che a consuntivo si possano determinare delle differenze tra gli importi stimati e quelli effettivamente ricevuti.

Ammortamento delle immobilizzazioni

Le immobilizzazioni materiali e immateriali aventi vita utile definita sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile.

La vita utile è intesa come il periodo lungo il quale le attività saranno utilizzate dall'impresa.

Essa viene stimata sulla base dell'esperienza storica per immobilizzazioni analoghe, sulle condizioni di mercato e su altri eventi suscettibili di esercitare una qualche influenza sulla vita utile quali, a titolo esemplificativo, cambiamenti tecnologici di rilievo.

Ne consegue che l'effettiva vita economica potrebbe differire dalla vita utile stimata.

Esprinet S.p.A. è solita sottoporre a test periodici la validità della vita utile attesa per categoria di cespiti. Tale aggiornamento potrebbe produrre variazioni nei periodi di ammortamento e nelle quote di ammortamento degli esercizi futuri.

Accantonamento al fondo svalutazione crediti

Ai fini della valutazione del presumibile grado di realizzo dei crediti Esprinet S.p.A. formula delle previsioni riguardanti il grado di solvibilità attesa delle controparti ("Expected Credit Loss model") tenuto conto delle informazioni disponibili, dei collateral a contenimento del rischio di credito e considerando l'esperienza storica accumulata.

Per i crediti oggetto di programmato trasferimento a terze parti nell'ambito di programmi di cartolarizzazione o di cessione a società di factoring o banche si procede alla valutazione a "fair value through profit and loss".

Il valore di effettivo realizzo dei crediti potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base dei giudizi di solvibilità formulati.

Il prolungamento e l'eventuale peggioramento dell'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni finanziarie dei debitori della Società rispetto al peggioramento già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Accantonamenti al fondo obsolescenza di magazzino

La Società è solito effettuare delle previsioni in relazione al valore di realizzo delle scorte di magazzino obsolete, in eccesso o a lento rigiro.

Tale stima si basa essenzialmente sull'esperienza storica, tenuto conto delle peculiarità dei rispettivi settori di riferimento cui le scorte si riferiscono.

Il valore di effettivo realizzo delle scorte potrebbe differire da quello stimato a causa dell'incertezza gravante sulle condizioni alla base delle stime adottate.

L'attuale crisi economica e finanziaria potrebbe comportare un ulteriore deterioramento delle condizioni di mercato rispetto a quanto già preso in considerazione nella quantificazione dei fondi iscritti in bilancio.

Accantonamenti ai fondi rischi ed oneri e passività potenziali

La Società effettua accantonamenti ai fondi rischi ed oneri sulla base di assunzioni essenzialmente riferite agli importi che verrebbero ragionevolmente pagati per estinguere le obbligazioni di pagamento relative ad eventi passati.

Tale stima è frutto di un processo articolato, che prevede il coinvolgimento di consulenti essenzialmente in ambito legale e fiscale e che comporta giudizi soggettivi da parte della direzione. Gli importi effettivamente pagati per estinguere ovvero trasferire a terzi le obbligazioni di pagamento potrebbero differire anche sensibilmente da quelli stimati ai fini degli stanziamenti ai fondi. Nel caso in cui un esborso finanziario diventi possibile ma non sia determinabile l'ammontare, tale fatto è riportato nelle note al bilancio.

Benefici ai dipendenti

Le passività per benefici ai dipendenti successivi al rapporto di lavoro rilevate in bilancio sono determinate in base allo IAS 19 attraverso l'applicazione di metodologie attuariali.

Tali metodologie hanno richiesto l'individuazione di alcune ipotesi di lavoro e stime afferenti di carattere demografico (probabilità di morte, inabilità, uscita dall'attività lavorativa, ecc.) ed economico-finanziario (tasso tecnico di attualizzazione, tasso di inflazione, tasso di aumento delle retribuzioni, tasso di incremento del TFR).

La validità delle stime adottate dipende essenzialmente dalla stabilità del quadro normativo di riferimento, dall'andamento dei tassi di interesse di mercato, dall'andamento della dinamica retributiva e del turnover nonché dal grado di frequenza di accesso ad anticipazioni da parte dei dipendenti.

Imposte

Le imposte correnti dell'esercizio sono calcolate sulla base della stima del reddito imponibile applicando le aliquote fiscali vigenti alla data di redazione del bilancio.

Le imposte differite e anticipate vengono determinate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, in base alle aliquote che si ritiene risulteranno in vigore al momento del realizzo dell'attività o dell'estinzione della passività. L'iscrizione di attività fiscali differite ha luogo qualora il relativo recupero sia giudicato probabile; tale probabilità dipende dall'effettiva esistenza di risultati fiscali imponibili in futuro che consentano l'utilizzo delle differenze temporanee deducibili.

Nella determinazione dei risultati fiscali imponibili futuri sono stati presi in considerazione i risultati di budget ed i piani coerenti con quelli utilizzati ai fini dei test di impairment, considerando anche il fatto che le imposte differite attive fanno riferimento a differenze temporanee/perdite fiscali che, in misura significativa, possono essere recuperate in un arco temporale molto lungo, quindi compatibile con un contesto in cui l'uscita dalla situazione di crisi e la ripresa economica dovesse prolungarsi oltre l'orizzonte temporale implicito nei piani sopra citati.

2.5 Principi contabili di recente emanazione

Nuovi principi contabili, interpretazioni e modifiche adottati dalla Società

I principi contabili adottati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 sono conformi a quelli utilizzati per la redazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2019 ad eccezione di quanto esposto nei principi ed emendamenti di seguito riportati, applicati con effetto 1° gennaio 2020, in quanto divenuti obbligatori a seguito del completamento delle relative procedure di omologazione da parte delle autorità competenti.

In dettaglio le principali modifiche:

Modifiche all'IFRS 3 – Definizione di un Business: Le modifiche all'IFRS 3 chiariscono che per essere considerato un business, un insieme integrato di attività e beni devono includere almeno un input e un processo sottostante che insieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. Inoltre, è stato chiarito che un business può esistere senza includere tutti gli input e i processi necessari per creare un output. Poiché tali modifiche si applicano prospetticamente a transazioni o altri eventi che si manifestano alla data di prima applicazione o successivamente, non si rilevano impatti sul bilancio d'esercizio della Società.

Modifiche all'IFRS 16 - Leases Covid 19 - Related Rent Concessions: Pubblicato dallo IASB in data 28 maggio 2020, il documento prevede un espediente pratico per semplificare la contabilizzazione da parte dei locatari delle "rent concession" ottenute a seguito della pandemia da Covid-19. Tale espediente pratico è opzionale e non si applica ai locatori. Le modifiche all'IFRS 16 entrano in vigore

a partire dai bilanci degli esercizi che iniziano da o dopo il 1° giugno 2020, ma è comunque consentita l'applicazione anticipata ai bilanci di esercizi precedenti (inclusi i relativi bilanci intermedi) Il processo di omologazione, si è concluso in data 9 ottobre 2020.

Modifiche agli IFRS 7, IFRS 9 e IAS 39: Riforma del benchmark dei tassi di interesse: Le modifiche all'IFRS 9 e allo IAS 39 Strumenti finanziari: Rilevazione e Valutazione forniscono una serie di espedienti, che si applicano a tutte le relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalla riforma del benchmark dei tassi di interesse. Una relazione di copertura è influenzata se la riforma genera incertezze sulla tempistica e/o sull'entità dei flussi di cassa basati su parametri di riferimento dell'elemento coperto o dello strumento di copertura. Tali modifiche non hanno avuto alcun impatto sul bilancio d'esercizio della Società in quanto la Società non ha in essere operazioni di copertura dei tassi di interesse.

Modifiche agli IAS 1 e IAS 8: Definizione di rilevante: Le modifiche forniscono una nuova definizione di rilevanza in cui si afferma che un'informazione è rilevante se è ragionevole presumere che la sua omissione, errata indicazione od occultamento potrebbe influenzare le decisioni che gli utilizzatori principali dei bilanci redatti per scopi di carattere generale prendono sulla base di questi bilanci, che forniscono informazioni finanziarie circa la specifica entità che redige il bilancio.

La rilevanza dipende dalla natura o dall'entità dell'informazione, o da entrambe. L'entità valuta se l'informazione, singolarmente o in combinazione con altre informazioni, è rilevante nel contesto del bilancio, considerato nel suo insieme.

L'informazione è occultata se è comunicata in modo tale da avere, per gli utilizzatori principali dei bilanci, un effetto analogo a quello dell'omissione o dell'errata indicazione della medesima informazione.

Tali modifiche non hanno avuto un impatto significativo sul bilancio d'esercizio della Società.

Conceptual Framework for Financial Reporting: emesso il 29 Marzo 2018, il Conceptual Framework non rappresenta uno standard e nessuno dei concetti in esso contenuti ha la precedenza sui concetti o sui requisiti di uno standard. Lo scopo del Conceptual Framework è di supportare lo IASB nello sviluppo di standard, aiutare i redattori a sviluppare politiche contabili omogenee laddove non esistano standard applicabili nelle specifiche circostanze e di aiutare tutte le parti coinvolte a comprendere ed interpretare gli standard. La versione rivista del Conceptual Framework ha previsto l'inserimento di nuovi cambiamenti e previsioni, quali:

  • ripristinare il concetto di prudenza quale componente di neutralità
  • rivedere le definizioni di attività e passività
  • rimuovere la soglia della probabilità quale parametro per l'iscrizione contabile ("recognition");
  • fornire ulteriore guidance in tema di eliminazione contabile ("derecognition").

Tali modifiche non hanno avuto impatti significativi sul bilancio d'esercizio della Società.

Alla data di redazione del bilancio d'esercizio della Società, inoltre, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione dei seguenti principi contabili ed emendamenti:

Modifiche all'IFRS 4 – Contratti di Assicurazione in data 25 giugno 2020 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IFRS 4 Contracts - deferral of IFRS 9" con l'obiettivo di chiarire alcuni aspetti applicativi dell'IFRS 9 in attesa della definitiva applicazione dell'IFRS 17. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2021. L'omologazione da parte dell'UE è prevista nel corso del 2020.

IFRS 17 – Contratti di Assicurazione - Emesso dallo IASB nel mese di maggio 2017, il nuovo principio sostituirà l'IFRS 4 e sarà applicabile con decorrenza dal 1° gennaio 2023.

Modifiche allo IAS 1- Presentation of financial statements: classification of liabilities as current or non-current – Emesso dallo IASB il 23 gennaio 2020 Il documento prevede che una passività venga classificata come corrente o non corrente in funzione dei diritti esistenti alla data del bilancio. Inoltre, stabilisce che la classificazione non è impattata dall'aspettativa dell'entità di esercitare i propri diritti di posticipare il regolamento della passività. Infine, viene chiarito che tale regolamento si riferisce al trasferimento alla controparte di cassa, strumenti di capitale, altre attività o servizi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. È consentita l'applicazione anticipata. Il processo di omologazione è ancora in corso.

Modifiche agli IFRS 3 (Business combination), IFRS 16 (Property, Plant and Equipment) e IAS 37 (Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets) – Annual improvements 2018-2020: Pubblicate dallo IASB il 14 maggio 2020 con l'obiettivo di apportare alcuni specifici miglioramenti a tali principi. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2022. Il processo di omologazione è ancora in corso da EFRAG.

Modifiche allo IAS 8 – Definizione delle stime contabili in data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato il documento "Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates " con l'obiettivo di chiarire la distinzione tra politiche e stime contabili. Le modifiche si applicano ai bilanci relativi agli esercizi che hanno inizio il 1° Gennaio 2023. Il processo di omologazione è ancora in corso.

Modifiche agli IFRS 9 (Financial Instruments); IAS 39 (Financial Instruments: Recognition and Measurement), IFRS 7 (Financial Instruments: Disclosure); IFRS 4 (Insurance Contracts); IFRS 16 (Leases) – Interest Rate Benchmark Reform fase 2 – tali modifiche sono state omologate dallo IASB nel mese di gennaio 2020 e diventano efficaci per gli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2021 o successivamente con adozione anticipata consentita. La Società non ha adottato in via anticipata tali modifiche.

La Società adotterà tali nuovi principi, emendamenti ed interpretazioni, sulla base della data di applicazione prevista, e ne valuterà i potenziali impatti, quando questi saranno omologati dall'Unione Europea.

2.6 Cambiamento nelle stime contabili e riclassifiche

Cambiamenti nelle stime contabili

Nella presente relazione non si sono verificate variazioni nelle stime contabili utilizzate in periodi precedenti ai sensi dello IAS 8.

Riclassifiche di conto economico

Non si segnalano riclassifiche di conto economico relative a bilanci pubblicati negli scorsi esercizi.

Attività non correnti

1) Immobilizzazioni materiali

(euro/000) Impianti e
macchinari
Attrezz. ind.
comm. e altri
beni
Imm. in corso Totale
Costo storico 11.498 27.567 115 39.180
Fondo ammortamento (9.564) (20.563) - (30.127)
Saldo al 31/12/2019 1.934 7.004 115 9.053
Incrementi costo storico 220 3.232 356 3.808
Decrementi costo storico (81) (951) - (1.032)
Riclassifiche 5 110 (115) -
Incrementi fondo ammortamento (677) (2.531) - (3.208)
Decrementi fondo ammortamento 81 878 - 959
Totale variazioni (452) 738 241 527
Costo storico 11.642 29.958 356 41.956
Fondo ammortamento (10.160) (22.216) - (32.376)
Saldo al 31/12/2020
check 1
1.482
0
7.742
0
356
0
9.580
0

Le immobilizzazioni materiali al 31 dicembre 2020, ammontano a 9.5 milioni di euro e risultano incrementate rispetto al valore registrato nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 per circa 0.5 milione di euro.

Gli investimenti al 31 dicembre 2020 hanno riguardato, principalmente, impianti di sicurezza, sorveglianza e di efficientamento energetico, nonché attrezzature per il polo logistico di Cavenago (una parte di queste ancora non posti in funzione alla data di chiusura dell'esercizio) ed a macchine elettroniche e mobili e arredi.

La voce Attrezzature industriali e commerciali e altri beni è così composta:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Macchine elettroniche 4.591 4.015 576
Mobili e arredi 835 1.247 (412)
Attrezzature industriali e commerciali 1.844 1.099 745
Altri beni 472 643 (171)
Totale 7.742 7.004 738

La durata della vita utile associata alle varie categorie di immobilizzazioni non ha subito modifiche rispetto allo scorso anno.

Si segnala inoltre che non esistono immobilizzazioni materiali destinate alla cessione temporaneamente non utilizzate e che gli impegni di fornitura sottoscritti entro la fine dell'esercizio, ma non riconosciuti nel bilancio, non sono significativi.

4) Diritto di utilizzo di attività

Si riportano qui di seguito i principali elementi informativi nonché la sintesi degli impatti derivanti dall'applicazione, a partire dal 1° gennaio 2019, dell'IFRS 16 (Leasing).

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Diritto di utilizzo di attività 80.437 86.941 (6.504)

In base a quanto previsto dall'IFRS 16, la rappresentazione contabile dei contratti di locazione passiva (che non costituiscono prestazione di servizi) avviene attraverso l'iscrizione nella costofinanziaria di una passività di natura finanziaria, rappresentata dal valore attuale dei canoni futuri, a fronte dell'iscrizione nell'attivo del diritto d'uso dell'attività presa in locazione.

(euro/000) Immobili Automezzi Totale
Costo storico 92.239 2.234 94.473
Fondo ammortamento (6.774) (758) (7.532)
Saldo al 31/12/2019 85.465 1.476 86.941
Incrementi costo storico 310 698 1.008
Decrementi costo storico (286) - (286)
Riclassifiche - - -
Incrementi fondo ammortamento (6.769) (592) (7.361)
Dencrementi fondo ammortamento 135 - 135
Totale variazioni (6.610) 106 (6.504)
Costo storico 92.263 2.932 95.195
Fondo ammortamento (13.408) (1.350) (14.758)
Saldo al 31/12/2020 78.855 1.582 80.437

I contratti rientranti nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 si riferiscono all'utilizzo di:

  • immobili per uso ufficio ed operativo;
  • automezzi aziendali;

Il diritto d'uso e le passività finanziarie relative ai contratti di leasing sono stati classificati su specifiche voci nella situazione patrimoniale-finanziaria.

La movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio è principalmente ascrivibile alla stipula di nuovi contratti per gli immobili ad uso operativo per 0,3 milioni di euro e nuovi contratti di noleggio delle auto aziendali per 0.6 milione di euro, oltre che all'ammortamento di periodo determinato sulla base della durata residua del contratto.

Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.5 "Principi contabili di recente emanazione".

2) Avviamento

L'avviamento totale iscritto in bilancio ammonta a 16,4 milioni e si presenta perfettamente in linea con il valore rilevato al 31 dicembre 2019.

La tabella seguente riassume i valori dei singoli avviamenti suddivisi per singola operazione di aggregazione di origine, ciascuna delle quali identificata dal nome della società di cui è stato acquisito il controllo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Assotrade S.p.A. 5.500 5.500 -
Pisani S.p.A. 3.878 3.878 -
Esprilog S.r.l. 1.248 1.248 -
Mosaico S.r.l. 5.803 5.803 -
Totale 16.429 16.429 -

Assotrade S.p.A. rappresenta l'acquisizione del ramo d'azienda "Distribuzione IT" mentre gli avviamenti denominati Pisani S.p.A. ed EspriLog S.r.l. rappresentano rispettivamente il disavanzo scaturito dalle fusioni per incorporazione delle omonime società.

Mosaico S.r.l. rappresenta l'avviamento generatosi dal sovrapprezzo rispetto al valore patrimoniale netto del ramo d'azienda "VAD-Value Added Distribution" acquisito nel 2016 da Itway S.p.A. e confluito in Esprinet S.p.A. a seguito della fusione per incorporazione della preesistente Mosaico S.r.l. avvenuta nel corso del 2018.

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: avviamento

Il principio contabile internazionale IAS 36 richiede di valutare l'esistenza di perdite di valore per le immobilizzazioni materiali e immateriali a vita utile definita in presenza di indicatori che facciano ritenere che tale problematica possa sussistere.

Nel caso dell'avviamento, così come delle eventuali altre attività immateriali a vita utile indefinita, tale verifica di valore viene effettuata annualmente - ovvero più frequentemente al realizzarsi di eventi straordinari negativi implicanti una presunzione di perdita di valore, i c.d. "triggering events" attraverso il processo di "impairment test".

Non rappresentando l'avviamento, in base ai principi contabili internazionali, un'attività a sé stante in quanto incapace di generare flussi di cassa indipendentemente da altre attività o gruppi di attività, esso non può essere assoggettato a test di "impairment" in via separata rispetto alle attività cui è riconducibile ma deve essere allocato ad una "CGU-Cash Generating Unit" o ad un gruppo di CGU, essendo il limite massimo di aggregazione coincidente con la nozione di "settore" contenuta nell'IFRS 8.

Nella fattispecie non è stato individuato un livello di analisi inferiore rispetto ad Esprinet S.p.A. globalmente considerata, non essendo riscontrabile alcuna unità elementare generatrici di flussi di cassa indipendenti cui allocare in tutto o in parte gli avviamenti evidenziati.

Il processo di verifica di valore sugli avviamenti e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato ed al successivo commento alla voce "Partecipazioni", a cui si rimanda.

Per effetto delle verifiche di "impairment" effettuate non si è evidenziata la necessità di svalutare alcuno dei valori degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2020 che vengono pertanto confermati.

A seguire si riportano i parametri che avrebbero dovuto assumere le variabili WACC e "g" perché ci sia corrispondenza fra valore recuperabile e valore contabile:

Parametri di equivalenza:
Enterprise Value = Carrying Amount
Italia
IT&CE "B2B"
CGU 1
"g" (tasso di crescita a lungo termine) n.s.
WACC post-tax 17,67%

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 e sulla base delle indicazioni contenute nel documento congiunto di Banca d'Italia/Consob/Isvap n. 4 del 3 marzo 2010, sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi, in nessuno degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -1,4%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, il valore recuperabile risulta inferiore al valore netto contabile.

3) Immobilizzazioni immateriali

(euro/000) Diritti di utilizzo di
opere dell'ingegno
Immob. in corso
ed acconti
Totale
Costo storico 7.272 129 7.401
Fondo ammortamento (7.109) - (7.109)
Saldo al 31/12/2019 163 129 292
Incrementi costo storico 377 173 550
Decrementi costo storico - - -
Riclassifiche 129 (129) -
Incrementi fondo ammortamento (242) - (242)
Decrementi fondo ammortamento - - -
Totale variazioni 264 44 308
Costo storico 7.778 173 7.951
Fondo ammortamento (7.351) - (7.351)
Saldo al 31/12/2020
check 1
427
0
173
0
600
0

La voce Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno comprende i costi sostenuti per il rinnovo pluriennale e l'aggiornamento del sistema informativo gestionale (software). Gli incrementi nella voce "Diritti di brevetto industriale ed utilizzazione delle opere dell'ingegno" fanno riferimento alle attività di aggiornamento di software effettuate nel corso dell'esercizio.

Tale voce è ammortizzata in tre esercizi.

5) Partecipazioni

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Partecipazioni 83.073 86.413 (3.340)

Si forniscono di seguito alcune informazioni relative alle partecipazioni possedute in società controllate.

I dati di patrimonio netto e utile netto sono riferiti ai progetti di bilancio al 31 dicembre 2020 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione.

(euro) Sede Patrimonio
netto (1)
Utile/(perdita)(1) % possesso Costo Valore
Celly S.p.A. Vimercate 3.279.797 (2.027.485) 100% 5.841.940 5.841.940
V-Valley S.r.l. Vimercate 4.645.923 900.889 100% 20.000 20.000
4Side S.r.l Legnano 3.673.520 937.943 51% 1.348.143 1.348.143
Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf (Germania) (782.789) (39.797) 100% - -
Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza (Spagna) 111.880.268 4.039.213 100% 75.863.099 75.863.099
Esprinet Portugal Lda Porto (Portogallo) 1.809.003 340.143 5% - -
Totale 124.505.722 4.150.906 83.073.182 83.073.182

(1) Dati ricavati dai progetti di bilancio al 31 dicembre 2020 redatti secondo i rispettivi principi contabili nazionali.

La tabella che segue dettaglia la movimentazione nella voce "Partecipazioni":

(euro/000) Valore al
31/12/2019
Incrementi Decrementi Valore al
31/12/2020
Celly S.p.A. 9.192 1.250 4.600 5.842
V-Valley S.r.l. 20 - - 20
4Side S.r.l. 1.348 - - 1.348
Nilox Deutschland GmbH - - - -
Esprinet Iberica S.L.U. 75.773 90 - 75.863
Esprinet Portugal Lda 80 75 155 -
Totale 86.413 1.415 4.755 83.073

Gli incrementi principali nell'esercizio si riferiscono all'acquisizione del 15% del numero residuo delle azioni di Celly S.p.A. (da 85% a 100%) dal socio di minoranza.

Le riduzioni sono relative alla perdita di valore da "impairment" per 4,6 milioni di euro della partecipazione in Celly S.p.A. e all'integrale svalutazione della partecipazione del 5% in Esprinet Portugal Lda.

La controllata Nilox Deutschland GmbH, l'unità organizzativa dedicata alla distribuzione sul mercato tedesco dei prodotti a marchio proprio "Nilox" posta in liquidazione volontaria nel settembre 2019, oltre ad essere stata integralmente svalutata già nell'esercizio precedente, è stata anche oggetto, come già avvenuto nell'esercizio precedente, di un accantonamento al fondo perdite future al fine di fare fronte alle obbligazioni correnti della controllata ed agli oneri connessi al procedimento liquidatorio.

La partecipazione totalitaria in V-Valley S.r.l., stanti la sua natura contrattualizzata di "commissionaria" di vendita della capogruppo Esprinet S.p.A. ed il valore irrilevante rispetto al patrimonio netto di quest'ultima, non è stata assoggettata a verifica specifica.

Informativa sulle verifiche per riduzione di valore delle attività: partecipazioni

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, la Società ha verificato la recuperabilità del valore contabile delle partecipazioni in imprese controllate al fine di determinare se tali attività possano aver subito una perdita di valore, attraverso il confronto tra valore d'uso e valore di carico Il processo di verifica di valore e l'impianto valutativo adottato sono analiticamente descritti nell'omologa sezione del Bilancio consolidato.

A) Framework valutativo

Il framework valutativo e le principali impostazioni procedurali in ordine alle nozioni di valore ed ai criteri e metodologie di stima utilizzate nelle valutazioni sono sintetizzate nel seguito.

Per la determinazione del valore recuperabile delle singole CGU è stata utilizzata l'accezione del "valore d'uso". Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore recuperabile delle singole partecipazioni è stato determinato come maggiore fra valore d'uso e "fair value", quest'ultimo stimato con il metodo reddituale. Il valore recuperabile così determinato è stato confrontato con il valore contabile ("carrying amount").

Il valore d'uso è definito come il valore attuale alla data di analisi dei flussi finanziari futuri, in entrata ed in uscita, che si stima si origineranno dall'uso continuativo dei beni riferiti ad ogni singola CGU sottoposta a verifica.

Ai fini della determinazione del valore d'uso si utilizza, quale metodologia finanziaria comunemente accettata, il modello c.d. "DCF-Discounted Cash Flow" il quale prevede l'attualizzazione dei futuri flussi di cassa stimati tramite l'applicazione di un appropriato tasso di sconto La variante utilizzata è del tipo "asset side" e presuppone l'attualizzazione dei flussi di cassa generati dall'attività operativa al lordo delle componenti di natura finanziaria, essendo i flussi di cassa calcolati al netto delle imposte figurative attraverso l'applicazione al risultato operativo (EBIT) di un'aliquota fiscale stimata.

Di seguito si riportano le informazioni richieste dai principi contabili internazionali in ordine alle principali scelte operate ai fini del calcolo dei valori recuperabili.

Identificazione dei flussi finanziari

Le valutazioni finanziarie ai fini del calcolo del "valore d'uso" si basano su piani quinquennali, approvati dal Consiglio di Amministrazione della capogruppo Esprinet in data 01 marzo 2021, costruiti partendo da un budget gestionale redatto a fini interni per l'esercizio 2021 e da questo estrapolando, mediante l'applicazione di tecniche previsionali tendenti a trattare differentemente i costi fissi da quelli variabili, i risultati per il periodo 2022-2025.

Come prescritto dallo IAS 36, paragrafo 50, i flussi finanziari considerati ai fini della stima sono al lordo degli oneri finanziari, secondo l'approccio "asset side" già descritto, e sono espressi in termini nominali.

Nello specifico bilancio 2020 gli amministratori hanno valutato che, nonostante il business della distribuzione della tecnologia non sia stato impattato dalla pandemia, le prospettive sulle condizioni economiche future rimangono incerte, con effetti di medio termine che potrebbero portare a scenari più complessi. Pertanto, al fine di riflettere nel piano per l'esercizio di impairment l'incertezza legata ai possibili sviluppi economici futuri conseguenti la pandemia, la determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni attività, differentemente dal passato, si è basata sul c.d. "multi scenario" e non più sul c.d. "scenario unico".

Attraverso tale modalità i flussi finanziari non sono stati identificati come il profilo dei flussi "normale", ossia caratterizzato dal più elevato grado di probabilità di manifestazione (c.d. "approccio probabilistico") nella costruzione dei piani di sviluppo economico nel periodo 2021E-2025E, ma come il profilo dei flussi medi attesi sulla base di più scenari ponderati sulla base della probabilità di accadimento secondo le migliori stime del management.

Modalità di previsione

Ai fini delle previsioni si è fatto strettamente riferimento alle condizioni correnti di utilizzo, prescindendo cioè dai flussi ottenibili da eventuali investimenti incrementativi e/o ristrutturazioni che rappresentino una discontinuità rispetto alla normale operatività aziendale.

Flussi scontati o ponderati per le probabilità

Nella predisposizione dei piani previsionali utilizzati nei modelli di "DCF-Discounted Cash Flow" i trend attesi di ricavi e margini lordi di prodotto sono stati definiti sulla base di dati ed informazioni sul settore distributivo e sui consumi di tecnologia di consenso ricavate da fonti comunemente ritenute affidabili (EITO, Euromonitor, Net Consulting Cube), ipotizzando per le società controllate differenti trend relativi a seconda di posizionamenti competitivi, strategie e condizioni ambientali.

La determinazione prospettica dei flussi finanziari per ogni partecipata si è basata sul c.d. "multi scanrio" come precedentemente specificato.

La verifica di sostenibilità operativa dei piani previsionali si è incentrata sulla tenuta dei "modelli di business" e dei vantaggi competitivi per ciascuna partecipata, anche sulla base delle migliori evidenze esterne in merito alle prospettive di ciascun settore/mercato di riferimento e delle performance storicamente realizzate.

La sostenibilità finanziaria dei piani si basa sull'analisi dell'intrinseca coerenza tra cash-flows attesi lungo l'orizzonte di piano e i fabbisogni prospettici di investimenti in capitale circolante e fisso, tenuto conto delle riserve di liquidità.

Effetti della pandemia da Covid-19

Gli effetti dell'emergenza sanitaria da Covid-19 sono stati recepiti nell'applicazione del "multi scenario" rispetto all'ordinaria modalità di applicazione del c.d. "scenario unico".

Principali criticità

La partecipata Celly S.p.A., operante nella distribuzione di accessori per apparati di telefonia mobile, durante i periodi di lockdown ed in conseguenza degli ancora attuali limiti agli spostamenti all'estero imposti dalle varie autorità nazionali per contrastare la pandemia da Covid-19, ha subito un blocco nell'attività commerciale nella quale è fondamentale, per il tipo di business esercitato, il mantenimento in loco delle relazioni commerciali, che ha comportato la realizzazione di risultati inferiori rispetto alle previsioni ma anche rispetto alla normale operatività degli esercizi precedenti.

Nell'esecuzione dell'impairment test è stato inoltre utilizzato un tasso di sconto maggiorato rispetto a quello utilizzato per la verifica di valore degli avviamenti di Esprinet S.p.A. stessa, al fine di riflettere un maggior rischio dimensionale.

L'"impairment test" eseguito ha tenuto conto di alcune criticità emerse in applicazione della relativa procedura; in particolare sono stati valutati eventuali scostamenti fra budget e consuntivi. Sono state inoltre considerate la qualità e completezza della base informativa ed il grado di verificabilità degli input di piano ed il rischio intrinseco ("inherent risk") delle attività da valutare.

L'"impairment test" eseguito invece in relazione alla partecipata Esprinet Portugal LdA ha tenuto conto dei seguenti elementi di rischiosità:

  • una struttura di conto economico caratterizzata da una marginalità unitaria molto limitata;
  • una gestione del capitale circolante non ottimale;

che hanno portato ad adottare anche per questo test di impairment un tasso di sconto maggiorato rispetto a quello utilizzato per la verifica di valore della partecipazione in Esprinet Iberica S.l.u. al fine di riflettere un maggior rischio dimensionale.

Tasso di attualizzazione

Il tasso di attualizzazione utilizzato è rappresentativo del rendimento richiesto dai fornitori di capitale sia di rischio che di debito e tiene conto dei rischi specifici delle attività relative a ciascuna partecipata. Tale tasso corrisponde ad una nozione di costo del capitale nell'accezione del "WACC-Weighted Average Cost of Capital") ed è unico per la valutazione del Valore Terminale e l'attualizzazione dei flussi nel periodo di previsione esplicita,

In particolare, ai fini della determinazione del costo del capitale proprio ("Levered Cost of Equity") si è calcolato il Coefficiente Beta Unlevered mediano di un campione di società comparabili, quotate su

mercati regolamentati, operanti a livello internazionale, che successivamente è stato oggetto di "releveraging" sulla base di una struttura finanziaria-obiettivo per ciascuna delle società partecipate in ipotesi coincidente con la struttura finanziaria media del campione. In tal modo si è realizzata la condizione di indipendenza del tasso di sconto dalla struttura finanziaria attuale. Il campione di società comparabili utilizzato è composto dalle seguenti società:

Società Paese
Action S.A. Polonia
ALSO Holding AG Svizzera
Arrow Electronics, Inc. USA
Avnet, Inc. USA
SYNNEX Corporation USA
AB S.A. Polonia
Digital China Holdings Limited Hong Kong
Redington (India) Limited India
Datatec Limited Sud Africa
Arena Bilgisayar Sanayi ve Ticaret A.S. Turchia
ASBISc Enterprises Plc Cipro
ScanSource, Inc. USA

Nel seguito si riportano i valori attribuiti alle principali componenti del tasso di attualizzazione:

  • il "Risk Free Rate" è pari al tasso di rendimento medio nel biennio 2019-2020 dei BTP decennali "benchmark" per le controllate italiane (1,51%) e dei Bonos decennali per le controllate iberiche (0,51%);
  • il "Market Risk Premium" è pari al 5,4% (fonte: Damodaran, media 24 mesi);
  • il coefficiente Beta Levered è pari a 0,99 (basato su un Beta Levered calcolato come media a 5 anni dei Beta mensili "adjusted" del campione);
  • il costo lordo marginale del debito è stato ottenuto come somma di due componenti: il tasso di riferimento ("Base Rate"), pari alla media a 12 mesi dell'IRS decennale, ed un "credit spread" stimato sulla base di banche dati comunemente utilizzate da analisti e investitori;
  • l'aliquota fiscale utilizzata è l'aliquota nominale dell'imposta sui redditi societari dei paesi in cui le partecipate sono fiscalmente domiciliate.

Lo IAS 36, par. 55, richiede che il tasso di attualizzazione sia calcolato al lordo delle imposte ("pretax"), consentendo tuttavia che l'attualizzazione dei flussi possa essere condotta anche impiegando un tasso stimato al netto dell'effetto fiscale ("post-tax"), a condizione che anche i flussi attesi siano espressi netto dell'effetto fiscale.

Nondimeno il WACC calcolato nella versione post-tax è stato anche convertito nel WACC pre-tax equivalente definito come il WACC al lordo delle imposte che conduce al medesimo risultato in termini di attualizzazione dei flussi finanziari al lordo delle imposte.

Valore Terminale

Il Valore Terminale rilevato in corrispondenza del termine del periodo di previsione esplicita è stato calcolato sulla base del "Perpetuity Method" (modello di capitalizzazione illimitata del flusso di cassa dell'ultimo anno), ipotizzando una crescita dal 5° anno in avanti del flusso finanziario sostenibile nel lungo periodo ad un tasso costante ("g").

Tale tasso è pari, per ipotesi, al tasso di inflazione atteso per il 2025 in Italia, Spagna e Portogallo (1,35%, 1,69% e 1,52% rispettivamente - fonte: Fondo Monetario Internazionale).

B) Assunto di base / Variabili critiche

La tabella seguente riporta la descrizione dei principali assunti di base su cui è stato determinato il valore recuperabile per ciascuna partecipazione con riferimento alle modalità tecniche con cui è stato costruito il "DCF Model":

Italia
Celly S.p.A.
4 Sidel S.r.l.
Spagna
Esprinet Iberica S.l.u.
Portogallo
Esprinet Portugla Lda
Flussi finanziari attesi:
Periodo di previsione analitica 5 anni 5 anni 5 anni
"g" (tasso di crescita a lungo termine) 1,35% 1,69% 1,52%
Tassi di attualizzazione:
Market Risk Premium 5,4% 5,4% 5,4%
Unlevered Beta 0,83 0,83 0,83
Levered Beta 0,99 0,99 0,99
Additional Specific Risk Premium 5,0% 3,2% 5,0%
Struttura finanziaria-obiettivo (D/D+E) 0,21 0,21 0,21
Struttura finanziaria-obiettivo (E/D+E) 0,79 0,79 0,79
Tax rate 24,0% 25,0% 25,0%
WACC post-tax 10,00% 7,75% 9,15%
WACC pre-tax 13,39% 9,94% 14,07%

Per quanto attiene alle assunzioni-chiave utilizzate nelle proiezioni dei flussi e nel calcolo del valore d'uso si segnala che i valori delle partecipate sono particolarmente sensibili ai seguenti parametri:

  • tassi di crescita dei ricavi;
  • margine lordo di prodotto/margine di contribuzione ai costi fissi;
  • grado di leva operativa;
  • tasso di attualizzazione dei flussi;
  • tasso di crescita "g" applicato al flusso di cassa dell'anno terminale per ricavare il Valore Terminale.

C) Rettifiche di valore e "analisi di sensitività"

Per effetto delle verifiche di "impairment" si è evidenziata la necessità di svalutare di 4,6 milioni di euro la partecipazione in Celly S.p.A. e per l'intero valore di 0,2 milioni di euro la partecipazione del 5% in Esprinet Portugal Lda.

In aggiunta ai flussi medi attesi utilizzati per determinare il valore d'uso, a mero titolo informativo così come richiesto dallo IAS 36 sono state effettuate anche delle analisi di sensitività sulle seguenti variabili-chiave:

  • il tasso di crescita "g" dell'anno terminale utilizzato per ricavare i flussi di cassa oltre il periodo di previsione;
  • il tasso di attualizzazione dei flussi di cassa;
  • il livello di EBITDA atteso nel periodo di previsione esplicita.

I range di oscillazione rispetto allo scenario "unico" presi in esame sono i seguenti:

  • "g" inferiore del -50% e pari a zero;
  • WACC superiore di +100bps e +200bps;
  • EBITDA inferiore del -10% e del -20%.

A seguito di tali analisi è emerso che alcuni degli scenari scaturenti dalle diverse combinazioni delle assunzioni-chiave variate come sopra, ivi incluso lo scenario "worst" caratterizzato dall'utilizzo di un g pari a 0% (pari ad un "g" reale negativo del -1,4%), un WACC incrementato di +200bps ed un EBITDA di piano ridotto del -20%, portano ad un valore d'uso inferiore rispetto al valore contabile al 31 dicembre 2020, e quindi già al netto delle svalutazioni operate nell'esercizio, della partecipazione in Celly S.p.A. fino ad un valore estremo di oltre 3,0 milioni di euro.

Tenuto conto delle peculiari personalizzazioni metodologiche adottate ai fini della determinazione del "valore d'uso" della partecipazione, tuttavia, tali risultanze non sono ritenute particolarmente evocative di elementi di criticità tali da portare a tale ulteriore svalutazione in quanto amplificative rispetto al già conservativo scenario base.

6) Attività per imposte anticipate

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Attività per imposte anticipate 2.557 4.972 (2.415)

Il saldo di questa voce è rappresentato da imposte anticipate rivenienti da fondi tassati ed altre differenze temporanee tra valori contabili e valori fiscalmente riconosciuti che la Società prevede di recuperare nei futuri esercizi a seguito della realizzazione di utili imponibili.

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Svalutazione crediti 2.731 24,00% 655 3.251 24,00% 780
Compensi amministratori non erogati 693 27,90% 140 938 27,90% 215
F.do obsolescenza magazzino 3.108 27,90% 867 4.132 27,90% 1.153
IFRS 16 - Leases 598 24,00% 144 295 24,00% 71
Indennità supplettiva clientela 634 27,90% 177 634 27,90% 177
Fondo Resi 1.138 27,90% 318 890 27,90% 248
Fondi Rischi 112 24,00% 27 8.921 24,00% 2.141
Altro 976 24%-27,9% 229 711 24%-27,9% 187
Attività per imposte anticipate 2.557 4.972

La voce Altro si riferisce principalmente alle imposte anticipate che scaturiscono dalle differenze temporanee originatesi sulle perdite su cambi da valutazione, sulla valutazione attuariale del TFR e sulla valutazione degli strumenti finanziari derivati.

Di seguito i dettagli e la ripartizione temporale dei previsti riversamenti a conto economico:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Attività per imposte anticipate 31/12/2020 1.032 1525 - 2.557
31/12/2019 3.269 1.703 - 4.972

9) Crediti ed altre attività non correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti per depositi cauzionali 1.744 1.743
Crediti verso clienti 492 ക്കു (477)
Crediti ed altre attività non correnti 2.236 2.712 (476)

I Crediti per depositi cauzionali si riferiscono principalmente ai depositi cauzionali per utenze per contratti di locazione in essere.

I Crediti verso clienti si riferiscono alla quota del credito in essere nei confronti del cliente Guardia di Finanza (GdF) che ha scadenza oltre l'esercizio successivo e che ha origine da una fornitura di prodotti avvenuta nel 2011.

Tale credito prevede un piano di pagamenti annui che si estende fino a gennaio 2022 e in correlazione al quale nel 2013 Esprinet S.p.A. ha acceso un mutuo con Intesa Sanpaolo i cui canoni verranno pagati direttamente dal cliente. Essendo le controparti delle due operazioni differenti si rende necessario, sino alla loro completa estinzione, mantenere separatamente iscritti il credito nei confronti del cliente e il debito nei confronti dell'ente creditizio.

La variazione rispetto al 31 dicembre 2019 consegue al trasferimento nei crediti correnti della quota scadente entro l'esercizio successivo.

Attività correnti

10) Rimanenze

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Prodotti finiti e merce 262.278 339.320 (77.042)
Fondo svalutazione rimanenze (3.108) (4.132) 1.024
Rimanenze 259.170 335.188 (76.018)

L'importo delle rimanenze, pari a 259,2 milioni di euro, evidenzia una riduzione di 76 milioni di euro, con l'indice di rotazione delle scorte in miglioramento di n. 15 giorni.

Il Fondo svalutazione rimanenze, pari a 3,1 milioni di euro, è preordinato a fronteggiare i rischi connessi al presumibile minor valore di realizzo di stock obsoleti e a lenta movimentazione.

La sua movimentazione è rappresentabile come segue:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo svalutazione rimanenze - iniziale 4.132 4.607 (475)
Utilizzi/Rilasci (2.816) (4.046) 1.230
Accantonamenti 1.792 3.571 (1.779)
Fondo svalutazione rimanenze - finale 3.108 4.132 (1.024)

11) Crediti verso clienti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti lordi verso clienti 305.180 277.038 28.142
Fondo svalutazione crediti (3.619) (4.081) 462
Crediti netti verso clienti 301.561 272.957 28.604

I Crediti verso clienti derivano dalle normali operazioni di vendita poste in essere dalla società nell'ambito della ordinaria attività di commercializzazione. Tali operazioni sono effettuate per la quasi

totalità verso clienti residenti in Italia, sono denominate per la quasi totalità in euro e sono regolabili nel breve termine.

Il valore dei crediti netti verso clienti risulta rettificato da note credito da emettere riconosciute ai clienti per un valore pari a 40,5 milioni di euro a fine 2020, 29,0 milioni di euro a fine 2019.

I Crediti lordi verso clienti comprendono 130,6 milioni di euro di crediti valutati al fair value (130,2 milioni di euro al 31 dicembre 2019).

Si rileva un incremento dei crediti lordi di 28,1 milioni di euro sostanzialmente per effetto dell'incremento dei volumi relativi al fatturato, con un indice di rotazione sostanzialmente in linea, controbilanciato da un maggior utilizzo rispetto al 2019 delle modalità tecniche di smobilizzo dei crediti commerciali (i.e. ca. 276,7 milioni di euro a fine 2020 rispetto a 258,3 milioni nel 2019).

Il saldo dei Crediti verso clienti include 6,8 milioni di euro di crediti ceduti pro-solvendo a società di factoring (34,2 milioni nel 2019).

Il fondo svalutazione crediti, attraverso il quale viene ottenuto l'adeguamento al valore di presunto realizzo dei crediti, è alimentato da accantonamenti determinati sulla base di un processo di valutazione analitica per singolo cliente in relazione ai relativi crediti scaduti ed ai contenziosi commerciali in essere, tenuto conto delle coperture assicurative (per ulteriori informazioni si rimanda alla sezione "Informativa su rischi e strumenti finanziari"). Nella tabella successiva la sua movimentazione:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo svalutazione crediti - iniziale 4.081 3.899 182
Utilizzi/Rilasci (1.173) (893) (280)
Accantonamenti 711 1.075 (364)
Fondo svalutazione crediti - finale 3.619 4.081 (462)

12) Crediti tributari per imposte correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti tributari per imposte correnti 173 1.319 (1.146)

I Crediti tributari per imposte correnti sono principalmente conseguenza della prevalenza degli anticipi versati rispetto alle imposte correnti maturate con riferimento all'anno d'imposta 2020.

13) Altri crediti e attività correnti

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Crediti verso imprese controllate (A) 58.043 63.911 (5.868)
Crediti tributari per imposta sul valore aggiunto 19 (19)
Crediti tributari altri 9.434 8.875 ടടു
Altri crediti tributari (C) 9.434 8.894 540
Crediti verso società di factoring 147 3.526 (3.379)
Crediti finanziari verso altri 9.617 9.717 (100)
Crediti verso assicurazioni 417 377 40
Crediti verso fornitori 7.855 9.929 (2.074)
Crediti verso altri 89 130 (41)
Crediti verso altri (D) 18.125 23.679 (5.554)
Risconti attivi (E) 3.433 4.226 (793)
Altri crediti e attività correnti (F= A+B+C+D+E) 89.035 100.710 (11.675)

Le tabelle che seguono mostrano il dettaglio dei Crediti verso imprese controllate per tipologia e per società; per ulteriori informazioni in merito all'origine dei dettagli riportati si rimanda alla sezione "Rapporti con entità correlate".

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Celly S.p.A. 1.437 1.653 (216)
V-Valley S.r.l. 50.801 53.795 (2.994)
Nilox Deutschland GmbH 959 1.564 (605)
4Side S.r.l. 57 60 (3)
Esprinet Iberica S.L.U. 2.647 4.192 (1.545)
Esprinet Portugal Lda 903 1.547 (644)
Vinzeo Technologies SAU 213 90 123
V-Valley Iberian S.L.U. 9 7 2
Crediti commerciali (a) 57.026 62.908 (5.882)
V-Valley S.r.l. 17 3 14
Crediti per consolidato fiscale (b) 17 3 14
4Side S.r.l. 1.000 1.000 -
Crediti finanziari (c) 1.000 1.000 -
Totale crediti verso controllate (a+b+c) 58.043 63.911 (5.868)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Celly S.p.A. 1.437 1.653 (216)
V-Valley S.r.l. 50.818 53.798 (2.980)
Nilox Deutschland GmbH 959 1.564 (605)
4Side S.r.l. 1.057 1.060 (3)
Esprinet Iberica S.L.U. 2.647 4.192 (1.545)
Esprinet Portugal Lda 903 1.547 (644)
Vinzeo Technologies SAU 213 90 123
V-Valley Iberian S.L.U. 9 7 2
Totale crediti verso controllate 58.043 63.911 (5.868)

I Crediti tributari altri si riferiscono principalmente al credito generatosi nei confronti dell'Erario conseguente al pagamento parziale, effettuato a titolo provvisorio, di cartelle esattoriali relative ad imposte indirette in relazione alle quali sono in corso contenziosi per i cui dettagli si rimanda alla sezione "Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A." all'interno dei commenti alla voce "26) Fondi non correnti e altre passività". Il saldo comprende inoltre circa 0.5 milioni di euro riferiti al credito d'imposta generatosi in applicazione della L.160/2019 relativa al recupero fiscale sugli investimenti effettuati nel corso del 2020.

I Crediti verso società di factoring esprimono le somme dovute alla Società per le operazioni di fattorizzazione pro-soluto effettuate. La significativa riduzione del saldo rispetto all'esercizio precedente si riferisce sostanzialmente ad una differente tempistica nell'incasso dei crediti ceduti. Alla data di redazione della presente relazione il credito risulta completamente incassato.

I Crediti finanziari verso altri si riferiscono per 9,1 milioni di euro al deposito cauzionale costituito presso l'acquirente dei crediti ceduti nell'operazione di cartolarizzazione posta in essere dal Gruppo e finalizzato ad assicurare copertura alle diluizioni che potrebbero aversi nell'ambito di tale attività o nei mesi successivi alla chiusura dell'operazione. La restante parte del saldo pari a 0,5 milioni di euro si riferisce alla quota incassabile entro l'esercizio successivo del credito derivante dalla fornitura di prodotti effettuata nel 2011 al cliente "Guardia di Finanza". Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla voce "Crediti ed altre attività non correnti".

I Crediti verso assicurazioni includono i risarcimenti assicurativi - al netto delle franchigie – riconosciuti dalle compagnie di assicurazione per sinistri di varia natura ma non ancora liquidati, il cui incasso si stima che possa ragionevolmente avere luogo nell'esercizio successivo.

I Crediti verso fornitori al 31 dicembre 2020 riguardano le note di credito ricevute dal valore complessivo superiore ai debiti in essere a fine dicembre per un disallineamento tra le tempistiche della loro quantificazione e quelle di pagamento dei fornitori. Essi accolgono inoltre crediti per anticipazioni richieste dai fornitori prima dell'evasione degli ordini di acquisto oltre che i crediti verso spedizionieri per anticipazioni IVA e diritti doganali su importazioni.

I crediti verso fornitori al 31 dicembre 2019 includevano 2,6 milioni di euro riferibili al credito netto vantato nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" che risulta completamente azzerato a seguito della definizione della controversia con il fornitore; si è provveduto pertanto alla chiusura della posizione creditoria utilizzando il fondo in precedenza accantonato ed iscrivendo una perdita per la parte residua. Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione:

Esercizio 2020 8.823 - (8.823) -
Esercizio 2019 8.823 - - 8.823

La voce Risconti attivi è rappresentata da costi (principalmente affitti passivi, canoni di manutenzione, canoni di servizio) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

17) Disponibilità liquide

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Depositi bancari e postali 327.068 289.620 37.448
Denaro e valori in cassa 22 21
Assegni 1 - (1)
Totale disponibilità liquide 327.090 289.642 37.448

Le disponibilità liquide sono costituite pressoché interamente da saldi bancari, tutti immediatamente disponibili. Tali disponibilità hanno una natura in parte temporanea in quanto si originano per effetto del normale ciclo finanziario di breve periodo di incassi/pagamenti che prevede in particolare una concentrazione di incassi da clienti a metà e fine mese, laddove le uscite finanziarie legate ai pagamenti ai fornitori hanno un andamento più lineare. Il valore di mercato delle disponibilità liquide coincide con il valore contabile.

L'aumento rispetto al 31 dicembre 2019, risulta evidenziata dal Rendiconto Finanziario cui si rimanda per maggiori dettagli.

Patrimonio netto

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Fondo finale
Esercizio 2020 8.823 - (8.823)
Esercizio 2019 8.823 - -
La voce
Risconti attivi
numeraria.
17)
Disponibilità liquide è rappresentata da costi (principalmente affitti passivi, canoni di
manutenzione, canoni di servizio) la cui competenza risulta posticipata rispetto alla manifestazione
Patrimonio netto Nel seguito sono commentate le voci che compongono il patrimonio netto:
19)
Capitale sociale
Capitale sociale
Il
della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2020, è pari a
7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.934.123 azioni, prive di indicazione del valore nominale, in
dalla delibera dell'Assemblea dei Soci del 25 maggio 2020. seguito all'annullamento avvenuto in data 22 giugno 2020 di n. 1.470.217 azioni così come previsto
190

19) Capitale sociale

Il Capitale sociale della Società, interamente sottoscritto e versato al 31 dicembre 2020, è pari a 7.860.651 euro ed è costituito da n. 50.934.123 azioni, prive di indicazione del valore nominale, in seguito all'annullamento avvenuto in data 22 giugno 2020 di n. 1.470.217 azioni così come previsto dalla delibera dell'Assemblea dei Soci del 25 maggio 2020.

I principali elementi informativi utilizzati ai fini della contabilizzazione del valore dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni sono descritti nella "Relazione sulla gestione" cui si rimanda.

Il valore di tali diritti è stato rilevato a conto economico tra i costi del personale, trovando contropartita nello stato patrimoniale alla voce "Riserve".

20) Riserve

Riserve e utili a nuovo

Il valore delle Riserve e utili a nuovo è aumentato di 0.3 milioni di euro principalmente per l'effetto combinato della destinazione degli utili degli esercizi precedenti, l'avvicendarsi dei Piani di incentivazione azionaria posti in essere (1,3 milioni di euro) e l'effetto sulle riserve che scaturisce dall'annullamento delle azioni proprie in portafoglio (5,5 milioni di euro).

All'interno delle Riserve è iscritto il controvalore dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni riconosciuti ad Amministratori e Dirigenti del Gruppo i cui principali elementi informativi utilizzati ai fini della contabilizzazione sono descritti nella "Relazione sulla gestione" cui si rimanda. Il valore di tali diritti è stato rilevato a conto economico tra i costi del personale dipendente e tra i costi degli amministratori, trovando contropartita nello stato patrimoniale alla voce "Riserve".

Azioni proprie in portafoglio

L'importo si riferisce al prezzo di acquisto totale delle n. 1.150.000 azioni Esprinet S.p.A. possedute dalla Società a seguito dell'avvenuta consegna a giugno 2018 di n. 535.134 azioni (di n. 646.889 titoli complessivamente posseduti) come previsto dal piano di incentivazione azionaria approvato dall'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. in data 30 aprile 2015 e relativo agli esercizi 2015-2017, nonché dell'acquisto di ulteriori n. 1.038.245 azioni, ad un prezzo medio unitario al netto delle commissioni di 3,78 euro, così come previsto dalla delibera dell'Assemblea dei Soci di Esprinet S.p.A. in data 4 maggio 2018.

Il valore complessivo si è ridotto di 3,8 milioni in considerazione dell'annullamento di n. 1.470.217 diritti dei complessivi n. 2.620.217 diritti al 31 dicembre 2019 del programma d'acquisto come stabilito nell'Assemblea straordinaria dei soci del 25 maggio 2020. Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" nella Relazione sulla gestione.

In accordo con quanto richiesto dall'art. 2427, n. 7-bis del Codice Civile, la seguente tabella illustra la disponibilità e la distribuibilità delle riserve facenti parte del patrimonio netto, nonché la loro avvenuta utilizzazione nei precedenti esercizi.

(euro/000)

Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre precedenti esercizi:

Natura/descrizione Importo Possibilità di
utiizzazione
Quota disponibile per copertura
perdite
per altre ragioni
Capitale sociale 7.861 --- -
Riserve:
Riserva da sovrapprezzo azioni (*) 6.180 A,B,C 6.180
Riserva di rivalutazione 30 A,B,C 30
Riserva legale 1.572 B -
Riserva da fusione 9.855 A,B,C 9.855
Riserva straordinaria 257.624 A,B,C 257.624
Riserva straordinaria (**) 4.800 --- -
Riserve da utili netti su cambi 60 --- -
Riserve IFRS 11.734 --- - -
Totale Riserve 291.855 273.689 - -
Totale Capitale sociale e Riserve 299.716 273.689
Quota non distribuibile (***) -
Residua quota distribuibile 273.689

(*) Ai sensi dell'art. 2431 c.c. si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale, anche tramite trasferimento della stessa riserva sovrapprezzo azioni, abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c. Tale limite è stato raggiunto al 31 dicembre 2019.

(**) Ai sensi dell'art. 2358 c.c. rappresenta la quota non distribuibile corrispondente alle azioni proprie in portafoglio.

(***) Ai sensi dell'art. 2426, 5), rappresenta la quota non distribuibile destinata a copertura dei costi pluriennali non ancora ammortizzati.

Legenda: A=per aumento di capitale B=per copertura perdite C=per distribuzione a soci.

Le principali variazioni che hanno interessato il patrimonio netto nel corso dell'esercizio 2020 sono riportate nel "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto"a cui si rimanda.

21) Risultato netto dell'esercizio

Il risultato netto dell'esercizio ammonta a 9,4 milioni di euro, in aumento di 4.8 milioni rispetto ad un risultato di 4,6 milioni di euro dell'esercizio precedente.

Passività non correnti

22) Debiti finanziari (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso banche 39.715 22.294 17.421

I Debiti verso banche sono rappresentati dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente oltre l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine.

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione, a dicembre 2020 con Cassa Depositi e Prestiti, di un nuovo finanziamento e la riclassifica nei debiti correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

23) Passività finanziarie per strumenti derivati (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 Var.
Passività finanziarie per strumenti derivati 620 1 620

Il saldo delle Passività finanziarie per strumenti derivati non correnti al 31 dicembre 2020 si riferisce al fair value dell'Opzione sottoscritta fra la Società ed i Soci di minoranza di 4Side S.r.l. per l'acquisto del rimanete 49% del capitale della controllata, esercitabile verso tali Soci di minoranza in un periodo compreso tra il 4° ed il 6° anno successivi alla data dell'operazione.

31) Passività finanziarie per leasing (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 76.382 81.742 (5.360)

Il valore della passività finanziaria non corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 è pari ad 76,3 milioni di euro, rispetto al 31 dicembre 2019 con un valore pari a 81,7 milioni di euro, come meglio specificato nella movimentazione di seguito riportata:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing 81.742 - 81.742
Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 - 86.736 (86.736)
Incremento valore contratti sottoscritti 956 1.323 (367)
Risoluzione/modifiche contratti (83) (80) (3)
Riclassifica debito non corrente (6.233) (6.237) 4
Passività finanziarie per leasing 76.382 81.742 (5.360)

La seguente tabella analizza le scadenze della passività finanziaria iscritta al 31 dicembre 2020:

(euro/000) entro 5 anni oltre 5 anni 31/12/2020
Passività finanziarie per leasing (non correnti) 23.166 53.216 76.382

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS16 avvenuta a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2019, la Società non ha applicato l'IFRS 16 ai leasing delle attività immateriali. Inoltre, si rileva che per quanto riguarda il lease term, la Società analizza i contratti di leasing, andando a definire per ciascuno di essi, il periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali, la Società ha generalmente

ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione delle prassi abitualmente seguite dalla Società.

Inoltre, le passività correlate ai diritti d'uso sono valutate considerando i pagamenti variabili dovuti per il leasing legati ad indici o tassi (es: indice ISTAT), laddove previsto contrattualmente.

24) Passività per imposte differite

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività per imposte differite 3.064 2.930 134

Il saldo di questa voce è rappresentato dalle maggiori imposte dovute a differenze temporanee originatesi tra i valori delle attività e passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali che la società dovrà versare nei prossimi esercizi.

Tali differenze, come dettagliato nella tabella successiva, si riferiscono principalmente all'annullamento dell'ammortamento fiscale dell'avviamento, agli utili su cambi da valutazione e all'adeguamento alla valutazione attuariale del fondo TFR.

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo Ammontare
differenze
temporanee
Effetto fiscale
(aliquota %)
Importo
Imposte differite
Ammortamento avviamenti 10.796 27,90% 3.012 10.128 27,90% 2.826
Variazione TFR - 24,00% - - 24,00% -
Utili su cambi da valutazione 214 24,00% 52 432 24,00% 104
Altro - 24,00% - - 24,00% -
Totale imposte differite 3.064 2.930

La ripartizione temporale delle imposte differite è la seguente:

(euro/000) Entro 1 anno 1-5 anni Oltre 5 anni Totale
Passività per imposte differite 31/12/2020 5
2
- 3012 3.064
31/12/2019 104 - 2.827 2.930

25) Debiti per prestazioni pensionistiche

I Debiti per prestazioni pensionistiche comprendono gli importi a titolo di indennità di fine rapporto ("TFR") e altri benefici maturati a fine periodo dal personale dipendente e valutati secondo criteri attuariali ai sensi dello IAS 19.

Si rammenta che a partire dal 1° gennaio 2007 sono state introdotte alcune modifiche legislative di rilievo nella disciplina del TFR inclusa l'opzione riservata al lavoratore in ordine alla destinazione del TFR di prossima maturazione.

I nuovi contributi possono essere pertanto indirizzati verso forme pensionistiche prescelte ovvero mantenuti in azienda, nel qual caso è l'azienda stessa a versare i contributi ad un conto di tesoreria istituito presso l'INPS.

La tabella successiva rappresenta le variazioni intervenute in tale voce nel corso dell'esercizio:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Saldo iniziale 3.721 3.793 (72)
Costo del servizio - - -
Oneri finanziari 28 55 (27)
(Utili)/perdite attuariali 118 150 (32)
Incrementi per fusioni - - -
Prestazioni corrisposte (148) (277) 129
Variazioni (2) (72) 70
Debiti per prestazioni pensionistiche 3.719 3.721 (2)

I valori riconosciuti al conto economico nell'esercizio risultano essere i seguenti:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Oneri contabilizzati nel "Costo del lavoro" - - -
Oneri contabilizzati negli "Oneri finanziari" 28 55 (27)
Totale 28 55 (27)

La società, impiegando più di n. 50 dipendenti in data 1° gennaio 2017, trasferisce le quote di indennità di fine rapporto maturate ad entità terze.

Lo scostamento di valore rilevato nella voce "(utili)/perdite attuariali" rispetto allo scorso anno è dovuto essenzialmente all'esperienza che recepisce gli scostamenti tra le assunzioni prospettiche utilizzate nella valutazione al 31 dicembre 2019 e l'effettiva evoluzione del fondo al 31 dicembre 2020 (aderenti, liquidazioni effettuate, rivalutazione del beneficio). Il tasso di attualizzazione esprime i rendimenti di mercato, alla data di riferimento del bilancio, di un paniere di titoli obbligazionari di aziende primarie aventi scadenza correlata alla permanenza media residua dei dipendenti di Esprinet S.p.A. (superiore a 10 anni) 11 .

In applicazione del principio contabile IAS 19 per la contabilizzazione dei benefici riservati ai dipendenti è stata utilizzata la metodologia denominata "Project unit credit cost" mediante l'utilizzo delle seguenti ipotesi operative:

a) Ipotesi demografiche

  • ai fini della stima della probabilità di morte si sono utilizzate le medie nazionali della popolazione italiana rilevate dall'Istat nell'anno 2002 distinte per sesso;
  • ai fini della stima della probabilità di inabilità si sono utilizzate le tabelle del modello INPS utilizzate per le proiezioni fino al 2010, distinte per sesso. Tali probabilità sono state costruite partendo dalla distribuzione per età e sesso delle pensioni vigenti al 1 gennaio 1987 con decorrenza 1984, 1985, 1986 relative al personale del ramo credito;
  • ai fini della stima dell'epoca di pensionamento per il generico lavoratore attivo si è supposto il raggiungimento del primo dei requisiti pensionabili validi per l'Assicurazione Generale Obbligatoria;
  • ai fini della stima della probabilità di uscita dall'attività lavorativa per cause diverse dalla morte è stata considerata una frequenza annua del 6% ricavata dall'esame delle serie statistiche disponibili;

11 In particolare, si precisa che come parametro di riferimento viene utilizzato l'indice iBoxx Eurozone Corporates AA10+.

• ai fini della stima della probabilità di anticipazione si è supposto un tasso annuo del 3%.

b) Ipotesi economico-finanziarie

31/12/2020 31/12/2019
Tasso di inflazione 1,0% 1,0%
Tasso di attualizzazione 0,3% 0,8%
Tasso di incremento retributivo n/a n/a
Tasso annuo incremento TFR 2,3% 2,3%

Analisi di sensitività

Secondo quanto richiesto dallo IAS 19R, occorre effettuare un'analisi di sensitività al variare delle principali ipotesi attuariali inserite nel modello di calcolo.

E' stato considerato come scenario base quello descritto nei paragrafi precedenti e da quello sono state aumentate e diminuite le ipotesi più significative, ovvero il tasso medio annuo di attualizzazione, il tasso medio di inflazione ed il tasso di turn over, rispettivamente, di mezzo, di un quarto, e di due punti percentuale. I risultati ottenuti possono essere sintetizzati nella tabella seguente:

Analisi di sensitività
(euro) Esprinet S.p.A.
Past Service Liability
Tasso annuo di attualizzazione +0,50% 3.566.662
-0,50% 3.882.382
-
Tasso annuo di inflazione +0,25% 3.765.200
-0,25% 3.674.140
-
Tasso annuo di turnover +2,00% 3.673.750
-2,00% 3.787.691

Secondo quanto stabilito dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata la stima dei pagamenti attesi (in valore nominale) nei prossimi anni come riportato nella seguente tabella:

(Euro) Cash Flow futuri
Year Esprinet S.p.A.
0 - 1 304.747
1 - 2 263.795
2 - 3 234.822
3 - 4 196.985
4 - 5 213.548
5 - 6 212.863
6 - 7 280.106
7 - 8 191.933
8 - 9 251.857
9 - 10 200.681
Over 10 1.477.661

33) Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (non correnti) 230 230

Il saldo relativo si riferisce alla quota scadente oltre l'esercizio del corrispettivo da pagare per l'acquisto del 15% del capitale sociale della controllata Celly S.p.A.

26) Fondi non correnti e altre passività

(euro/000) 31/12/2020 31/15/2019 Var.
Debiti per incentivi monetari 82 260 (178)
Fondo per trattamento di quiescienza 1.189 1.171 18
Altri fondi 911 823 58
Fondi non correnti e altre passività 2.182 2.284 (102)

La voce Fondo per trattamento di quiescenza accoglie l'accantonamento dell'indennità suppletiva di clientela riconoscibile agli agenti in base alle norme vigenti in materia. Nella tabella seguente viene indicata la movimentazione di tale fondo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Fondo per trattamento di quiescenza - iniziale 1.171 1.218 (47)
Utilizzi/Rilasci (72) (126) 54
Accantonamenti 90 79 11
Fondo per trattamento di quiescenza - finale 1.189 1.171 18

L'importo allocato alla voce Altri fondi è finalizzato alla copertura dei rischi connessi ai contenziosi legali e fiscali in corso. Di seguito la movimentazione nel periodo:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Altri fondi - iniziale 853 77 776
Utilizzi/Rilasci (23) (72) 49
Accantonamenti 81 848 (767)
Altri fondi - finale 911 853 58

Gli accantonamenti alla voce "Altri fondi" si riferiscono all'adeguamento per 40 mila euro del fondo relativo alla valutazione della copertura del rischio riferito alla controllata Nilox Deutschland Gmbh (743mila euro nel 2019), in liquidazione al 31 dicembre 2020, il cui patrimonio netto risulta negativo alla data di predisposizione del bilancio.

Evoluzione dei contenziosi di Esprinet S.p.A.

Si rappresentano di seguito i principali contenziosi promossi nei confronti della Società e gli sviluppi occorsi nell'anno 2020 (e successivamente fino alla data di redazione della presente Relazione Finanziaria) in relazione ai quali la Società, con il supporto del parere dei propri consulenti legali e/o fiscali, ha effettuato le relative valutazioni del rischio e, laddove ritenuto opportuno, operato i conseguenti accantonamenti al fondo rischi.

I principali contenziosi legali, per i quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio stato valutato come possibile, sono di seguito rappresentati:

Esprinet S.p.A. Fornitore della linea "Sport Technology" e suoi soci

Esprinet ha in essere dei contenziosi legali con il fornitore storico, e relativi soci, della linea "Sport Technology" che dal 2008 gestiva per conto del Gruppo, sulla base di un contratto-quadro di esclusiva, la produzione, l'importazione e la fase post-vendita di una serie di prodotti prevalentemente appartenenti a detta linea di prodotto.

Nel dicembre 2018, l'importatrice aveva avviato una procedura di liquidazione volontaria e, in data 21 maggio 2019, aveva presentato al Tribunale di Milano una domanda di concordato preventivo, che è stata in seguito accolta. Tali circostanze avevano indotto il management di Esprinet S.p.A., sin dal 31 dicembre 2018, a stimare una possibile riduzione del valore dei crediti vantati nei confronti dell'importatrice e ad applicare la relativa svalutazione nel bilancio 2018.

Per effetto dell'accordo transattivo raggiunto, il cui perfezionamento è stato autorizzato in data 9 dicembre 2020 dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 167, comma 2, della Legge Fallimentare, Esprinet S.p.A. verrà esclusa dal novero dei creditori del concordato Hellatron ed ha conseguentemente stralciato integralmente la parte residua di crediti ancora risultanti dal proprio bilancio nei confronti dell'importatrice, per un importo pari a 2,6 milioni di euro.

Si precisa che le intese transattive raggiunte tra le parti prevedono il definitivo abbandono, a spese integralmente compensate, anche di tutti gli ulteriori contenziosi tra esse pendenti, nonché irrevocabili e reciproche rinunce delle parti stesse a qualunque ulteriore diritto, credito, pretesa, azione, ragione ed eccezione vantata, per qualunque ragione, causa o titolo, l'una nei confronti delle altre.

L'elenco che segue sintetizza l'evoluzione delle principali vertenze fiscali in corso per le quali non si è ritenuto sussistano gli elementi per procedere ad eventuali accantonamenti essendo il rischio di ciascuna stato valutato come possibile.

Esprinet S.p.A. Imposte dirette anno 2002

Con riferimento al contenzioso fiscale per il periodo d'imposta 2002 relativo ad IVA, IRPEG e IRAP, di un importo pari a 6,0 milioni di euro, oltre sanzioni ed interessi, si segnala che, dopo che Esprinet S.p.A. aveva ottenuto sentenze favorevoli sia in primo che secondo grado avverso l'avviso di accertamento emesso a fine 2007, in data 3 agosto 2016 è stata depositata la sentenza della Corte di Cassazione con la quale è stato parzialmente accolto il ricorso dell'Agenzia delle Entrate con il rinvio ad altra sezione della Commissione Tributaria Regionale la quale, secondo la propria competenza di merito, dovrà determinare quale parte dell'accertamento andrà confermato in relazione alla parziale conferma dell'avviso impugnato.

La società ha riassunto il giudizio in Commissione Tributaria Regionale in data 10 novembre 2016. La causa, fissata per il 17 settembre 2020 è stata poi rinviata a nuovo ruolo.

Actebis Computer S.p.A. (ora Esprinet S.p.A.) Imposte indirette anno 2005

Relativamente ai contenziosi fiscali riferiti ad Actebis Computer S.p.A. e relativi a periodi antecedenti l'acquisizione della società (successivamente incorporata in Esprinet S.p.A.) e riportati anche nel bilancio dell'esercizio precedente, risultano risolte tutte le pendenze in essere, eccezion fatta per quella relativa all'esercizio 2005 per il quale Esprinet, su indicazione del venditore di Actebis, fallito il tentativo di accertamento con adesione, ha proceduto al pagamento delle sanzioni ridotte e al deposito del ricorso in Commissione Tributaria Provinciale. Tale ricorso è stato respinto in data 8 ottobre 2012. Esprinet S.p.A., su indicazione del consulente del venditore, ha provveduto alla predisposizione di appello che è stato depositato in Commissione Tributaria Regionale in data 20 maggio 2013.

In data 23 settembre 2014 l'appello è stato rigettato ed Esprinet ha provveduto al versamento delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Regionale, avendo ricevuto le corrispondenti provviste da parte del venditore.

Contro la sentenza i consulenti del venditore hanno presentato ricorso in Cassazione.

Dalle informazioni acquisite non risulta che l'udienza sia stata fissata.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2011

In data 30 novembre 2016 la Società ha ricevuto un avviso di accertamento relativo al recupero dell'IVA per un ammontare pari a 1,0 milione di euro oltre a sanzioni ed interessi. Vengono contestate operazioni imponibili per le quali un cliente aveva presentato dichiarazione di intento, ma poi, a seguito di verifica fiscale, era emerso che la società cliente non aveva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.

L'avviso di accertamento notificato fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale delle Entrate – Ufficio grandi contribuenti con l'invio di questionari in data 3 ottobre 2016. La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 23 gennaio 2017 e così come previsto dalla procedura amministrativa, ha versato un acconto pari a 0,4 milioni di euro iscritto in bilancio nei "Crediti tributari altri".

L'udienza per la discussione del merito è stata fissata il giorno 24 novembre 2017.

In data 10 gennaio 2018 è stata depositata la sentenza che ha rigettato il ricorso di primo grado.

Il 23 febbraio 2018 è stato versato un ulteriore acconto pari a 1,5 milioni di euro anch'esso iscritto nei "Crediti tributari altri".

La Società ha presentato ricorso in appello in data 16 luglio 2018 e in data 12 febbraio 2019 si è tenuta l'udienza innanzi la Commissione Tributaria Regionale.

In data 8 maggio 2019 è stata depositata la sentenza che ha respinto l'appello, condannando la Società al pagamento delle spese processuali.

La Società ha predisposto ricorso in Cassazione in data 4 dicembre 2019.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2012

In data 2 ottobre 2017 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di tre società cliente per 3,1 milioni di euro, oltre a sanzioni ed interessi.

L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con le tre società che sono state oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che le stesse non possedevano i requisiti per essere considerate esportatore abituale. L'avviso di accertamento notificato alla società fa seguito all'attività di controllo effettuata dalla Direzione Regionale della Lombardia - Ufficio grandi contribuenti.

La Società ha presentato ricorso contro l'avviso di accertamento in data 30 novembre 2017.

In data 18 maggio 2018 si è tenuta la discussione nel merito a seguito della quale la Commissione Tributaria Provinciale ha invitato la parte ricorrente a depositare alcuni documenti entro il 30 giugno 2018 ed ha fissato l'udienza per la discussione il giorno 21 settembre 2018.

In data 9 ottobre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso della Società.

In data 1° aprile 2019 l'Agenzia delle Entrate ha presentato ricorso in appello innanzi alla Commissione Tributaria Regionale avverso la sentenza di primo grado favorevole alla Società ed in data 31 maggio 2019 sono state depositate le controdeduzioni della società.

L'udienza si è tenuta in data 17 febbraio 2020 e la Commissione ha accolto l'appello dell'Ufficio, confermando l'avviso di accertamento.

La Società ha presentato ricorso in Cassazione.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 31 luglio 2018 è stato notificato alla Società un avviso di accertamento, a seguito del quale viene recuperata l'IVA relativa alle operazioni imponibili poste in essere nei confronti di una società cliente per 66mila euro, oltre a sanzioni ed interessi.

L'accertamento fa riferimento ai rapporti commerciali intrattenuti con la società cliente, oggetto di verifica fiscale dalla quale è emerso che la stessa non possedeva i requisiti per essere considerata esportatore abituale.

In data 29 ottobre 2018 la Società ha presentato ricorso.

L'udienza si è tenuta il 29 gennaio 2019 e il 13 febbraio 2019 la Commissione Tributaria Provinciale ha depositato la sentenza che ha rigettato il ricorso.

La Società ha presentato ricorso in appello in Commissione Tributaria Regionale in data 10 giugno 2019. In data 29 gennaio 2020 si è tenuta l'udienza e in data 23 settembre 2020 è stato accolto l'appello.

Esprinet S.p.A. Imposte indirette anno 2013

In data 20 dicembre 2018 è stato notificato un nuovo avviso di accertamento relativo all'anno 2013 con il quale viene rettificata la dichiarazione IVA di una maggiore imposta, pari a 14,5 milioni di euro oltre sanzioni ed interessi, per effetto di una presunta mancata applicazione dell'IVA su operazioni poste in essere con esportatori abituali.

In data 5 febbraio 2019 la Società ha presentato istanza di accertamento con adesione ai sensi dell'art.6 comma 2 del D.Lgs. 218/1997 il cui procedimento non è stato però definito.

La Società ha pertanto presentato ricorso in data 30 maggio 2019.

Non avendo ottenuto la sospensione della riscossione, la Società ha provveduto al pagamento in pendenza di giudizio in data 11 novembre 2019.

L'udienza di primo grado si è tenuta il 23 settembre 2020 ed in data 19 novembre 2020 è stata depositata la sentenza che ha respinto il ricorso in primo grado.

La Società ha presentato ricorso.

Monclick S.r.l. Imposte dirette anno 2012

In data 7 settembre 2015 si è conclusa, con la notifica del processo verbale, una verifica fiscale posta in essere dall'Agenzia delle Entrate per il periodo di imposta 2012 (anno durante il quale la società era ancora parte del Gruppo Esprinet). Dal processo verbale di constatazione emergono alcune violazioni con recupero a tassazione per 82mila euro oltre a sanzioni ed interessi.

In data 2 novembre la Società ha depositato le proprie osservazioni. L'Agenzia delle Entrate, in data 20 luglio 2016, ha notificato avvisi di accertamento relativi ad Irap ed imposte dirette. La Società ha presentato istanza di accertamento con adesione in data 29 settembre a seguito del quale è avvenuto un contradditorio con l'Ufficio.

Lo stesso Ufficio in data 25 novembre 2016 ha rigettato l'istanza e la Società ha pertanto presentato ricorso, parziale, in data 16 gennaio 2017.

In data 26 giugno 2017 è stata discussa la causa e in data 10 luglio 2017 è stata emessa sentenza che ha accolto il ricorso della Società.

Nel mese di luglio la società ha ottenuto lo sgravio delle somme iscritte a ruolo a seguito della sentenza della Commissione Tributaria Provinciale.

In data 17 ottobre 2017 l'Agenzia delle Entrate ha notificato appello avverso la sentenza di primo grado e la società ha presentato le proprie controdeduzioni costituendosi in giudizio.

L'udienza per la discussione dell'appello si è tenuta il 3 luglio 2018 e il 20 luglio 2018 la Commissione Tributaria Regionale ha depositato la sentenza che ha accolto l'appello dell'Agenzia delle Entrate. In data 16 luglio 2019 la Società ha presentato ricorso in Cassazione.

Edslan S.r.l. Imposta di registro anno 2016

In data 4 luglio 2017 la Società ha ricevuto un avviso di rettifica e liquidazione relativo alla rideterminazione del valore del ramo d'azienda comprato in data 8 giugno 2016 dalla Società Edslan S.p.A. (ora I-Trading S.r.l.).

La maggiore imposta di registro contestata è pari a 182mila euro oltre sanzioni ed interessi.

In data 21 settembre 2017 la società ha presentato istanza di accertamento con adesione e in data 11 ottobre si è tenuto presso l'Ufficio il primo contraddittorio che ha avuto esito negativo.

In data 29 dicembre 2017 la società ha presentato ricorso, depositato alla Commissione Tributaria Provinciale in data 24 gennaio 2018.

La discussione nel merito si è tenuta in data 19 giugno 2018 e in data 18 settembre 2018 è stata depositata la sentenza che ha accolto il ricorso condannando l'Ufficio anche alle spese legali.

L'appello dell'Ufficio è stato notificato in data 18 marzo 2019 e in data 17 maggio 2019 la Società ha depositato le proprie controdeduzioni. Il 22 gennaio 2020 si è tenuta la Commissione Tributaria Regionale che ha respinto, con sentenza depositata il 28 febbraio 2020, il ricorso dell'Agenzia delle Entrate.

La stessa Agenzia ha presentato ricorso in Cassazione in data 1' dicembre 2020 e la Società ha presentato controricorso in data 8 gennaio 2021.

Comprel S.r.l. Imposte dirette ed indirette anno 2006

In data 16 settembre 2011 Comprel S.r.l. ha ricevuto un avviso di accertamento relativo ad Irap e IVA 2006 e uno ulteriore relativo ad Ires 2006 (quest'ultimo notificato anche ad Esprinet S.p.A. in qualità di consolidante, nell'ambito del nuovo procedimento di accertamento di cui all'art. 40-bis del D.P.R. n. 600/1973) con un recupero totale a tassazione di 99mila euro oltre sanzioni ed interessi.

In relazione a tali accertamenti Comprel ha attivato la procedura di accertamento con adesione il cui esito negativo ha portato alla presentazione di un ricorso in Commissione Tributaria Provinciale che in data 9 maggio 2013 ha depositato la sentenza n. 106/26/13 che ha respinto i ricorsi riuniti di Comprel.

In data 9 luglio 2013 è stato depositato appello avverso la citata sentenza.

In data 9 luglio 2014 è stata depositata la sentenza n. 3801/2014 che ha accolto l'appello della società relativamente ai punti 4, 6, 7 e 11 dell'appello.

In data 14 gennaio 2015 è stato depositato ricorso in Cassazione da parte dell'Avvocatura Generale dello Stato per l'impugnazione della sentenza 9 luglio 2014 n. 3801/2014 resa dalla Commissione Tributaria Regionale di Milano. La Società ha notificato controricorso e ricorso incidentale in data 20 febbraio 2015.

La Società in data 31 maggio 2019 ha presentato domanda di definizione agevolata delle controversie tributarie pendenti (art. 6 e 7 D.L.n.119/2018).

Le politiche seguite dalla Società e dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali sono riportate nella sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" della Relazione sulla gestione,cui si rimanda.

Passività correnti

27) Debiti verso fornitori

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso fornitori lordi 770.583 835.298 (64.715)
Note credito da ricevere (99.341) (91.335) (8.006)
Debiti verso fornitori 671.242 743.963 (72.721)

I debiti verso fornitori risultano diminuiti del -10% rispetto all'esercizio precedente principalmente in conseguenza della riduzione dei giorni medi di pagamento.

Le note credito da ricevere fanno riferimento in prevalenza a rebate per raggiungimento di obiettivi commerciali e ad incentivi di vario genere, a rimborsi per attività di marketing congiunte con i fornitori e a protezioni contrattuali del magazzino.

Non vi sono debiti commerciali assistiti da garanzie reali sui beni della società né con durata residua superiore a 5 anni.

28) Debiti finanziari (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso banche correnti 21.035 6.818 14.217
Debiti verso altri finanziatori correnti 10.985 15.994 (5.009)
Debiti finanziari verso controllate 12.945 7.921 5.024
Debiti finanziari correnti 44.965 30.733 14.232

I Debiti verso banche correnti sono rappresentati principalmente dalla valutazione al costo ammortizzato della parte scadente entro l'esercizio successivo dei finanziamenti a medio-lungo termine (17,5 milioni di euro in linea capitale al 31 dicembre 2020 e 5,5 milioni di euro, sempre in linea capitale, al 31 dicembre 2019).

La variazione rispetto all'esercizio precedente è conseguente all'effetto combinato fra la sottoscrizione, a dicembre 2020 con Cassa Depositi e Prestiti, di un nuovo finanziamento e la riclassifica dai debiti finanziari non correnti, così come previsto dai piani di ammortamento dei finanziamenti, delle rate scadenti entro dodici mesi.

I dettagli sui finanziamenti in essere sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti" cui si rimanda.

I Debiti verso altri finanziatori si riferiscono alle anticipazioni ottenute dalle società di factoring originatisi nell'ambito delle operatività pro-solvendo abituali per la Società e dagli incassi ricevuti in nome e per conto da clienti ceduti con la formula del pro-soluto La variazione del debito è strettamente correlata al volume ed ad una differente tempistica nel regolamento finanziario delle cessioni operate.

I Debiti finanziari verso controllate si riferiscono al rapporto in essere con la controllata V-Valley S.r.l. in forza del contratto di Cash Pooling sottoscritto nel precedente esercizio per la gestione accentrata della tesoreria.

34) Passività finanziarie per leasing (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing (correnti) 6.400 6.374 26

Il valore della passività finanziaria corrente correlata ai Diritti d'uso al 31 dicembre 2020 è pari ad 6,4 milioni di euro, con un valore al 31 dicembre 2019 pari ad 6,3 milioni di euro e successiva variazione come meglio evidenziato dal prospetto sotto riportato:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Passività finanziarie per leasing 6.374 - 6.374
Valore iniziale di iscrizione 01/01/2019 - 6.361 (6.361)
Incremento valore contratti sottoscritti 5
2
133 (81)
Riclassifica debito non corrente 6.233 6.237 (4)
Interessi passivi leasing 2.720 2.878 (158)
Risoluzione/modifiche contratti (70) - (70)
Pagamenti (8.909) (9.235) 326
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.374 26

Per maggiori dettagli sull'applicazione del nuovo principio IFRS 16 si veda il paragrafo 2.5 "Principi contabili di recente emanazione".

35) Debiti per acquisto partecipazioni (correnti)

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti per acquisto partecipazioni (correnti) 220 220

La voce Debiti per acquisto partecipazioni correnti al 31 dicembre 2020 si riferisce al corrispettivo da erogare, scadente entro i 12 mesi, per l'acquisto da parte della Società del residuo 15% del capitale sociale nella società controllata Celly S.p.A.

Per maggiori dettagli sull'operazione si rinvia a quanto riportato nei "Fatti di rilievo del periodo" all'interno della Relazione sulla gestione.

32) Fondi correnti e altre passività

L'importo della voce Fondi correnti ed altre passività include solo debiti scadenti nei 12 mesi successivi.

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Debiti verso imprese controllate e collegate (A) 1.395 1.079 316
Debiti verso istituti prev. sociale (B) 3.483 3.388 ട്ട
Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto 3.485 1.330 2.155
Debiti tributari per ritenute d'acconto 46 24 22
Debiti tributari altri 1.152 1.176 (24)
Altri debiti tributari (C) 4.683 2.530 2.153
Debiti verso dipendenti 4.782 4.257 255
Debiti verso clienti 3.044 4.072 (1.0288)
Debiti verso altri 1.231 1.586 (355)
Debiti verso altri (D) 9.057 9.915 (858)
Ratei e risconti passivi relativi a:
- Ratei per assicurazioni 270 250 20
- Altri risconti 28 13 15
Ratei e risconti Passivi (E) 298 263 35
Altri debiti e passività correnti (F=A+B+C+D+E) 18.916 17.175 1.741

L'ammontare dei Debiti verso imprese controllate e collegate e la scomposizione per natura, specificando che nei due esercizi a confronto i valori sono relativi esclusivamente a rapporti con imprese controllate, sono sintetizzati nelle tabelle successive:

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Celly S.p.A. 140 186 (46)
V-Valley S.r.l. 7 1 6
4Side S.r.l. 403 118 285
Esprinet Iberica S.L.U. 398 145 253
Vinzeo Technologies S.A.U. 110 35 75
GTI Software Y Networking S.A. 12 - 12
Debiti commerciali (a) 1.070 485 585
Celly S.p.A. 325 594 (269)
Debiti per consolidato fiscale (b) 325 594 (269)
Debiti per finanziamenti (c) - - -
Totale debiti verso controllate e collegate (a+b+c) 1.395 1.079 316
(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Celly S.p.A. 465 780 (315)
V-Valley S.r.l. 7 1 6
4Side S.r.l. 403 118 285
Esprinet Iberica S.L.U. 398 145 253
Vinzeo Technologies S.A.U. 110 35 75
GTI Software Y Networking S.A. 12 - 12
Totale debiti verso controllate e collegate 1.395 1.079 316

I Debiti verso Istituti di previdenza e sicurezza sociale si riferiscono ai versamenti connessi alle retribuzioni corrisposte nel mese di dicembre e ai contributi maturati sulle mensilità differite, incentivi monetari inclusi.

I Debiti tributari per imposta sul valore aggiunto fanno riferimento al debito IVA maturato nel mese di dicembre.

I Debiti tributari altri sono rappresentati per lo più da ritenute IRPEF su retribuzioni a dipendenti erogate nel mese di dicembre, ed a ritenute di acconto su compensi a professionisti.

I Debiti verso clienti si originano perlopiù da movimenti contabili legati a note di credito emesse e non ancora liquidate in relazione a rapporti commerciali in essere.

I Debiti verso dipendenti si riferiscono a debiti per mensilità differite (ferie non godute, bonus di fine anno, 14^ mensilità, incentivi monetari inclusi) complessivamente maturati a fine esercizio.

I Debiti verso altri includono essenzialmente un importo di 0,7 milioni di euro per compensi agli amministratori maturati nell'esercizio (1,2 milioni di euro nel 2019) oltre a 0,3 milioni di euro per provvigioni maturate e non corrisposte alla rete di agenti della Società.

I Ratei e risconti passivi rappresentano proventi/oneri la cui competenza risulta posticipata/anticipata rispetto alla manifestazione numeraria.

4. Garanzie, impegni e rischi potenziali

Impegni e rischi potenziali

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Beni di terzi 32.881 43.506 (10.625)
Fideiussioni a favore di imprese controllate e collegate 343.218 309.129 34.089
Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese 11.845 10.831 1.014
Garanzie prestate 387.944 363.466 24.478

Beni di terzi

L'importo si riferisce al valore delle merci di proprietà di terzi depositate presso i magazzini di Esprinet S.p.A..

Fideiussioni a favore di imprese controllate

L'importo si riferisce principalmente a garanzie o patronage rilasciati a istituti di credito o factor a garanzia di fidi concessi dagli stessi istituti alle società controllate dalla Società nonché a garanzie rilasciate nei confronti di fornitori. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente all'aumento delle garanzie a favore della controllata Esprinet Iberica SLU (16,2 milioni di euro), della controllata Vinzeo Technologies S.A.U. (12,9 milioni di euro) e della controllata Esprinet Portugal (5,0 milioni di euro).

Fideiussioni bancarie a favore di altre imprese

L'importo si riferisce in larga prevalenza a fideiussioni bancarie rilasciate a titolo di caparra nell'ambito dei contratti di locazione di immobili e a fidejussioni rilasciate a enti pubblici per la partecipazione a gare per l'assegnazione di servizi o forniture. La variazione rispetto allo scorso anno è legata principalmente alle nuove fidejussioni concesse nel corso dell'esercizio.

5. Commento alle voci di conto economico

Si ricorda che nella Relazione degli Amministratori sulla Gestione, dopo i commenti relativi all'andamento del Gruppo, sono state fornite alcune analisi sui risultati economici di Esprinet S.p.A., a completamento dell'informativa fornita nella seguente sezione.

33) Ricavi

Di seguito vengono fornite alcune tabelle sull'andamento dei ricavi nell'esercizio ricordando che ulteriori informazioni sul fatturato per famiglia di prodotto e per tipologia di clientela è stata fornita nella Relazione sulla Gestionea cui si rimanda.

Ricavi per prodotti e servizi

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. %
Var.
Ricavi da vendite di prodotti 2.737.8 99.8% 2.518.4 99.8% 219.4 9%
Ricavi da vendite di servizi 6.6 0.2% 5.8 0.2% 0.8 13%
Ricavi da contratti con clienti 2.744.4 100.0% 2.524.2 220,2 9%

Ricavi per area geografica

(milioni di euro) 2020 % 2019 % %
Var.
Italia 2.697,1 98,3% 2.468,3 97,8% 9%
Spagna 28,8 1,0% 38,3 1,5% -25%
Portogallo 2,7 0,1% 2,9 0,1% -7%
Altri paesi UE 13,9 0,5% 6,1 0,2% >100%
Paesi extra UE 1,9 0,1% 8,5 0,3% -78%
Ricavi da contratti con clienti Esprinet S.p.A. 2.744,4 100,0% 2.524,2 100,0% 9%

Ricavi di cui Principal/Agent

La Società, in applicazione del principio contabile IFRS 15, ha identificato la distribuzione dei prodotti hardware e software, la distribuzione dei prodotti a marca propria, la prestazione di servizi non intermediati come le attività in cui riveste un ruolo tale da richiedere la rappresentazione dei ricavi quale "principal". La distribuzione di software in cloud e l'intermediazione di servizi sono invece state identificate come linee di business da rappresentare in modalità "agent". Nella tabella seguente viene fornita tale distinzione.

(milioni di euro) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "principal" 2.740,8 99,9% 2.520,7 99,9% 220,1 9%
Ricavi da contratti con la clientela in modalità "agent" 3,6 0,1% 3,5 0,1% 0,1 3%
Ricavi da contratti con clienti Esprinet S.p.A. 2.744,4 100,0% 2.524,2 100,0% 220,2 9%

35) Margine commerciale lordo

(euro/000) % 2019 % Var. %
2020 Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 100.00% 2.524.171 220.197 9%
Costo del venduto 2.622.681 95,57% 2.414.385 95.65% 208.296 9%
Margine commerciale lordo 121.687 4,43% 109.786 4.35% 11.901 11%

Il margine commerciale lordo è pari a 121,7 milioni di euro ed evidenzia un aumento del +11% rispetto al 2019 (109,8 milioni di euro) per effetto dei maggiori ricavi, in miglioramento anche il margine percentuale che passa da 4,35% del 2019 a 4,43% nel 2020.

Il costo del venduto, secondo le prassi prevalenti nei settori di operatività della Società, è rettificato in diminuzione per tenere conto di premi/rebate per raggiungimento obiettivi, fondi di sviluppo e comarketing, sconti cassa (c.d. "prompt payment discount" o "cash discount") e altri incentivi. Esso inoltre viene ridotto delle note credito emesse dai vendor a fronte di protezioni concordate del valore delle scorte di magazzino.

Il margine commerciale risulta ridotto della differenza tra il valore dei crediti ceduti nell'ambito del programma di cessione pro soluto a carattere rotativo in essere e gli importi incassati. Nel 2020 tale effetto è quantificabile in 2,1 milioni di euro (2,5 milioni di euro nel 2019).

37-38-39) Costi operativi

(euro/000) 2020 % 5019 % Var. %
Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Costi di marketing e vendita 33.680 1.23% 33.744 1,34% (64) 0%
Costi generali e amministrativi 60.679 2.21% 58.326 2.31% 5 353 4%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 3.474 0.13% 570 0.02% 2.904 >100%
Costi operativi 97.833 3,56% 92.640 3,67% 5.193 6%
– di cui non ricorrenti 4.893 0,18% 0.00% 4.893 -100%
Costi operativi "ricorrenti" 92.940 3.39% 92.640 3,67% 300 0%

Nel 2020 l'ammontare dei costi operativi è pari a 97,8 milioni di euro e presenta una variazione percentuale pari al +6% (in linea con l'esercizio precedente se si escludono le componenti di costo non ricorrenti), con un'incidenza sui ricavi diminuita da 3,67% nel 2019 a 3,56% nel 2020 (diminuita da 3,67% a 3,39% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti).

Nel corso del 2020 sono state individuate come poste di natura non ricorrente:

  • 0,9 milioni di euro di oneri connessi all'operazione di acquisto della partecipazione in GTI Software y Networking S.A., distributore spagnolo di software e soluzioni cloud;
  • 1,2 milioni di oneri sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'ex Consigliere e CFO della Società e del Gruppo;
  • 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito dell'accordo transattivo a definizione della controversia legale;

  • 0,2 milioni di euro di costi sostenuti per fronteggiare la pandemia da Covid-19.

Nel corso del 2019 non sono state individuate poste di natura non ricorrente.

La tabella seguente dettaglia la composizione dei costi operativi della Società e il loro andamento nei due esercizi presi a confronto:

(euro/000) 2020 % 2019 Var. %
Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Personale marketing e vendita e oneri accessori 30.806 1,12% 31.210 1,24% (404) -1%
Altre spese di marketing e vendita 2.874 0,10% 2.534 0,10% 340 13%
Costi di marketing e vendita 33.680 1,23% 33.744 1,34% (64) 0%
Personale amministrazione, IT, HR, supply chain e oneri acc. 17.099 0,62% 16.046 0.64% 1.0553 7%
Compensi e spese amministratori 3.576 0,13% 3.383 0.13% 193 6%
Consulenze 6.387 0,23% 3.993 0.16% 2.394 60%
Costi logistica 11.520 0,42% 11.263 0,45% 257 2%
Ammortamenti ed accantonamenti 9.622 0,35% 10.741 0,43% (1.119) -10%
Altre spese generali ed amministrative 12.475 0,45% 12.900 0,51% (425) -3%
Costi generali ed amministrativi 60.679 2,21% 58.326 2,31% 5.353 4%
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 3.474 0,13% 570 0,02% 2.904 >100%
Costi operativi 97.833 3,56% 92.640 3,67% 5.193 6%

I Costi di marketing e vendita includono principalmente:

  • i costi del personale di marketing e vendita diretto ed indiretto nonché del personale dell'area Web ed i corrispondenti oneri contributivi e accessori;
  • spese per agenti e altri collaboratori commerciali;
  • i costi di gestione dei Cash and Carry.

I Costi generali e amministrativicomprendono:

  • i costi del personale di direzione e amministrativo, ivi incluse le aree EDP, risorse umane, servizi generali e logistica;
  • i compensi agli organi sociali e oneri correlati, le spese viaggio-vitto e alloggio nonché la remunerazione dei piani di stock option;
  • le consulenze commerciali, le consulenze EDP per lo sviluppo software e l'assistenza sui sistemi informativi e i compensi ad altri consulenti e collaboratori (per revisione del bilancio, consulenze immobiliari, fiscali, legali e varie);
  • le spese postali, telefoniche e di telecomunicazione;
  • gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ed immateriali ad esclusione di quelli relativi alle attrezzature ed impianti logistici allocati per destinazione al costo del venduto nonché gli accantonamenti ai fondi rischi;
  • altre spese generali ed amministrative, tra le quali figurano le utenze, le spese e commissioni bancarie, i costi assicurativi, tecnologici e telefonici.

La voce (Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie comprende l'adeguamento del valore nominale dei crediti al loro presunto valore di realizzo. La voce nel 2020 accoglie principalmente la perdita di natura non ricorrente riferibile per 2,6 milioni di euro allo stralcio del residuo dei crediti vantati dalla capogruppo nei confronti del fornitore importatore della linea di prodotto "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia legale in corso per i quali dettagli si rinvia a quanto riportato nell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere riportati nell'analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività" nelle "Note al bilancio d'esercizio".

Riclassifica per natura di alcune categorie di costi

Al fine di ampliare l'informativa fornita, si provvede a riclassificare per "natura" alcune categorie di costo che nello schema di conto economico adottato sono allocate per "destinazione".

Ammortamenti, svalutazioni e accantonamenti

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. %
Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Ammortamenti Imm. materiali 2.895 0.11% 2.798 0.11% 97 3%
Ammortamenti Imm. immateriali 162 0.01% 291 0,01% (159) -44%
Ammortamenti diritti di utilizzo di attività 7.361 0,27% 7.532 0.30% (171) -2%
Subtot. ammortamenti 10.418 0,38% 10.621 0.42% (203) -2%
Svalutazione immobilizzazioni l 0.00% l 0.00% 1 0%
Subtot. ammort. e svalut. (A) 10.418 0.38% 10.621 0.42% (203) -2%
Acc.to fondi rischi ed oneri (B) 171 0,01% 927 0,04% (756) -82%
Totale ammort., svalutaz. e accantonamenti (C=A+B) 10.589 0,39% 11.548 0.46% (afa) -8%
(euro/000) 2020 2019 Var.
Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo 3.208 3.227 (19)
Riaddebiti a controllate (313) (429) 116
Ammortamenti Imm. materiali 2.895 2.798 97
Ammortamenti Imm. materiali ad incremento del fondo 242 503 (261)
Riaddebiti a controllate (80) (212) 132
Ammortamenti Imm. immateriali 162 291 (129)

Gli ammortamenti delle immobilizzazioni, sia materiali sia immateriali, recepiscono le rettifiche evidenziate nella seconda tabella, rettifiche che consentono la riconciliazione con quanto indicato nei rispettivi prospetti di movimentazione.

Costo del lavoro

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Salari e stipendi 29.447 1,07% 28.970 1,15% 477 2%
Oneri sociali 8.980 0,33% 8.871 0,35% 109 1%
Costi pensionistici 2.177 0,08% 2.191 0,09% (14) -1%
Altri costi del personale 994 0,04% 819 0,03% 175 21%
Oneri di risoluzione rapporto 1.014 0,04% 187 0,01% 827 442%
Piani azionari 305 0,01% 289 0,01% 16 6%
Costo del lavoro (1) 42.917 1,56% 41.327 1,64% 1.590 4%

(1) Non incluso il costo dei lavoratori interinali.

Nel 2020 il costo del lavoro ammonta complessivamente a 42,9 milioni di euro, in aumento del +4% rispetto al 2019, in misura più che proporzionale rispetto alla crescita del numero di risorse mediamente impiegate nell'anno (+ 2%) in relazione del sostenimento di maggiori oneri di risoluzione in conseguenza della cessazione del rapporto dell'ex consigliere e CFO del Gruppo.

Il dettaglio dei dipendenti della Società al 31 dicembre 20, ripartiti per qualifica contrattuale, è fornito nella sezione "Risorse umane" della Relazione sulla gestione"cui si rimanda.

Piani di incentivazione azionaria

In data 25 giugno 2018 sono stati attribuiti i diritti di assegnazione gratuita delle azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. previsti dal "Long Term Incentive Plan" approvato dall'Assemblea dei Soci della stessa in data 4 maggio 2018.

Le azioni ordinarie assoggettate a tale Piano di compensi erano già nella disponibilità della Società solo limitatamente a n. 111.755 azioni, dovendosi provvedere alla provvista per il quantitativo residuo necessario rispetto ai n. 1.150.000 diritti assegnati.

Il piano è stato e sarà oggetto di contabilizzazione al "fair value" determinato tramite l'applicazione del modello di "Black-Scholes", tenuto conto del dividend yield (determinato in base all'ultimo dividendo distribuito agli azionisti) e del livello del tasso di interesse privo di rischio previsti alla data di assegnazione dei diritti.

I principali elementi informativi e parametri utilizzati ai fini della valorizzazione dei diritti di assegnazione gratuita delle azioni per il suddetto Piano di compensi, limitatamente ai diritti destinati ad amministratori e dipendenti della Società, sono sinteticamente riportati nel prospetto seguente:

Piano 2018-2020
Data di assegnazione 25/06/18
Scadenza periodo di maturazione 30/04/21
Data di esercizio 30/06/21
Numero diritti assegnazione gratuita massimo 1.070.000
Numero diritti assegnazione gratuita assegnati 1.070.000
Numero diritti assegnazione gratuita concessi (1)
1.006.345
Fair value unitario (euro) 3,20
Fair value totale (euro) 3.220.304
Tasso di interesse privo di rischio (BTP 3 anni) 1,1% (2)
Volatilità implicita (260 giorni) 36,5% (3)
Durata (anni) 3
Prezzo di mercato (3) 3,58
"Dividend yield" 3,8%

(1) Numero ridotto in considerazione del termine del rapporto di lavoro di alcuni beneficiari.

(2) Fonte: Bloomberg, 22 giugno 2018

(3) Pari al prezzo ufficiale del titolo Esprinet S.p.A. alla data di assegnazione

I costi complessivamente imputati a conto economico nel corso dell'esercizio in riferimento ai suddetti Piani, con contropartita nella situazione patrimoniale-finanziaria alla voce "Riserve", sono stati pari a 305mila euro relativamente ai dipendenti (289mila euro nel 2019) ed a 854mila euro relativamente agli amministratori (871mila euro nel 2019).

Leasing e contratti per servizi di durata pluriennale

I costi relativi ai leasing di modico valore ed a quelli di durata inferiore ai 12 mesi, per i quali la Società si è avvalsa dell'esclusione dall'applicazione del principio contabile IFRS 16, ammontano a 102mila euro e 4mila euro rispettivamente.

La tabella che segue contiene il dettaglio dei costi relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9
%
Attrezzature 107 0,00% 101 0,00% 6 6
%
Linee dati 157 0,01% 144 0,01% 1
3
9
%
Housing CED 114 0,00% 102 0,00% 1
2
12%
Totale costi per servizi pluriennali 378 0,01% 347 0,01% 31 9
%

Di seguito sono riportati gli impegni per futuri pagamenti relativi ai contratti per servizi di durata pluriennale:

(euro/000) 2021 2022 2023 2024 2025 Oltre Totale
Attrezzature 53 23 4 2 - - 83
Linee dati 226 132 - - - - 358
Housing CED 149 87 - - - - 236
Impegni per servizi pluriennali 429 242 4 2 - - 677

42) Oneri e proventi finanziari

(euro/000) 2020 96 2019 96 Var.
Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Interessi passivi su finanziamenti 424 0.02% 1.625 0.06% (1.201) -74%
Interessi passivi verso banche ട്ടെട 0.02% 327 0,01% 338 >100%
Interessi passivi verso altri 1 0.00% 3 0,00% (2) -67%
Oneri per ammortamento upfront fee 447 0.02% 1.389 0.06% (942) -68%
Costi finanziari IAS 19 28 0,00% 56 0,00% (58) -50%
Interessi passivi su leasing finanziario 2.720 0.10% 2.878 0.11% (158) -5%
Oneri per variazione di FV 655 0,02% 907 0,04% (285) -31%
Interessi passivi intercompany 0.00% 19 0.00% (13) -70%
Oneri finanziari (A) 4.916 0,18% 7.204 0,29% (2.288) -32%
Interessi attivi da banche (12) 0.00% (ટેક) 0.00% 47 -80%
Interessi attivi da altri (226) -0,01% (131) -0,01% (85) 73%
Interessi attivi intercompany (3) 0.00% (335) -0,01% 335 -99%
Proventi per variazione di FV (2) 0.00% (a) 0.00% 7 -78%
Proventi finanziari (B) (243) -0,01% (534) -0.02% 291 -54%
Oneri finanziari netti (C=A+B) 4.673 0,17% 6.670 0,26% (1.997) -30%
Utile su cambi (2.005) -0,07% (581) -0,02% (1.424) >100%
Perdite su cambi 1.595 0.06% 1.840 0.07% (245) -13%
(Utili)/perdite su cambi (D) (411) -0.01% 1.259 0.05% (1.670) 4100%
Oneri/(proventi) finanziari (E=C+D) 4.262 0.16% 7.929 0.31% (3.667) -46%

Il saldo complessivo tra oneri e proventi finanziari, negativo per 4,3 milioni di euro, evidenzia un miglioramento di 3,7 milioni di euro rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente (7,9 milioni di euro) dovuto principalmente alle minori perdite nette in cambi, oltre che a minori oneri riferiti alle commissioni di organizzazione del preesistente finanziamento "senior" rimborsato il 26 settembre del 2019.

Gli interessi passivi bancari netti mostrano invece un miglioramento di 0,8 milioni di euro, da 1,9 a 1,1 milioni di euro, per effetto di un minor utilizzo medio delle fonti di finanziamento bancarie, a parità di costo medio del debito.

43) Oneri e proventi da investimenti

Var. %
(euro/000) 2020 જુર 2019 Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.368 2.524.171 220.197 9%
Oneri / (Proventi) da investimenti (4.755) -0.17% (1.600) -0.06% (3.155) 197%

La voce al 31 dicembre 2020 accoglie le svalutazioni operate nell'esercizio sulle partecipazioni della controllata Celly S.p.A. (4,6 milioni di euro) ed Esprinet Portugal Lda (155mila euro).

Per maggiori dettagli si rinvia a quanto riportato nella presente nota integrativa alla voce "5) Partecipazioni".

45) Imposte

(euro/000) 2020 % 2019 % Var. % Var.
Ricavi da contratti con clienti 2.744.367 2.524.171 220.196 9%
Imposte correnti - IRES 1.726 0,06% 2.011 0,08% (285) -14%
Imposte correnti - IRAP 1.293 0,05% 922 0,04% 371 40%
Sopravvenienze imposte anni precedenti (130) 0,00% 34 0,00% (164) <-100%
Imposte correnti 2.889 0,11% 2.967 0,12% (78) -3%
Imposte differite - IRES 2.523 0,09% 7 0,00% 2.516 >100%
Imposte differite - IRAP 55 0,00% 39 0,00% 16 41%
Imposte differite 2.578 0,09% 46 0,00% 2.532 >100%
Totale imposte - IRES 4.119 0,15% 2.052 0,08% 2.067 >100%
Totale imposte - IRAP 1.348 0,05% 961 0,04% 387 40%
Totale imposte 5.467 0,20% 3.013 0,12% 2.454 81%

Le imposte sul reddito, pari a 5,5 mila euro, evidenziano un incremento di 2.5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente.

La riconciliazione tra aliquota ordinaria ed aliquota effettiva può essere espressa come segue:

(euro/000) 2020 2019
Risultato prima delle imposte [A] 14.837 7.617
Utile operativo (EBIT) 23.854 17.146
(+) accantonamenti fondo svalutazione crediti 711 1.075
(+) accantonamenti fondo rischi ed oneri 171 184
Stima imponibile fiscale ai fini IRAP [B] 24.736 18.405
Imp. teoriche IRES (= A*24%) 3.561 1.828
Imp. teoriche IRAP (= B*3,90%) 965 718
Totale imposte teoriche [C] 4.526 2.546
Tax rate teorico [C/A] 30,5% 33,4%
(-) agevolazione fiscale ACE (Aiuto alla Crescita Economica) (303) (298)
Altre differenze permanenti di reddito 1.244 765
Totale imposte effettive [D] 5.467 3.013
Tax rate effettivo [D/A] 36,8% 39,6%

6. Altre informazioni rilevanti

6.1 Compensi corrisposti a organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche

(Dati in euro/000) Compensi fissi Compensi variabili non Equity
Nome e cognome Carica Periodo per cui è
stata ricoperta la
carica
Scadenza
della carica
Compensi
fissi
Retribuzione
da lavoro
dipendente
Compensi per la
partecipazione a
comitati
Bonus e altri
incentivi (8)
Partecipazion
e agli utili
Benefici non monetari (9) Altri compensi Totale Indennità di
fine carica o
di cessazione
del rapporto
di lavoro
2021 (1)
Maurizio Rota Presidente 01.01/31.12.2020 2021 (1) 450 - - -
-
5
-
455 -
Alessandro Cattani
Marco Monti (2)
Amministratore Delegato 01.01/31.12.2020 2021 (1) 450 - - 290 - 4
-
744 -
Matteo Stefanelli (3) Amministratore 01.01/31.12.2020
01.01/31.12.2020
2021 (1) 30 - 18 -
-
-
-
48 -
Tommaso Stefanelli (4) Amministratore
Amministratore
01.01/31.12.2020 2021 (1) 30
30
-
-
41
41
-
-
-
-
-
-
-
-
71
71
-
-
Mario Massari (5) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - 47 -
-
-
-
77 -
Chiara Mauri (6) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - 18 -
-
-
-
48 -
Cristina Galbusera (5) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - 36 -
-
-
-
66 -
Emanuela Prandelli Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - - -
-
-
-
30 -
Ariela Caglio Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - - -
-
-
-
30 -
Renata Maria Ricotti (7) Amministratore 01.01/31.12.2020 2021 (1) 30 - 18 -
-
-
-
48 -
Valerio Casari Amministratore 01.01/27.07.2020 47 155 - 240 - 2
-
444 1.150
Giovanni Testa Chief Operating Officer 27.07/31.12.2020 - 154 - 175 - 1
-
330 -
Bettina Solimando Presidente collegio sindacale 01.01/31.12.2020 2021 (1) 45 - - -
-
-
-
45 -
Patrizia Paleologo Oriundi Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2020 2021 (1) 40 - - -
-
-
-
40 -
Franco Aldo Abbate Sindaco Effettivo 01.01/31.12.2020 2021 (1) 40 - - -
-
-
-
40 -
1.342 309 219 705 - 12 - 2.587 1.150
(I) Compensi nella società che redige il bilancio
Franco Aldo Abbate Sindaco Effettivo 4Side S.r.l. 01.01/31.12.2020 2022 (10) 10 - - -
-
-
-
10 -
(II) Compensi da controllate e collegate 10 - - 10 -
(III) Totale 1.352 309 219 705 - 12 - 2.597 1.150

(1) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

(2) Marco Monti – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie.

(3) Matteo Stefanelli – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie 18 mila euro ed al Comitato competitività e sostenibilità 23 mila euro.

(4) Tommaso Stefanelli – compenso per la partecipazione al Comitato Strategie 23 mila euro ed al Comitato competitività e sostenibilità 18 mila euro.

(5) Compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Nomine e Remunerazione. Il compenso rappresenta la remunerazione complessiva per la partecipazione ad entrambi i comitati.

(6) Compenso per la partecipazione al Comitato Nomine e Remunerazione.

(7) Compenso per la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi.

(8) Vedasi Tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione "Bonus dell'anno erogabile/erogato" e "Bonus dell'anno differito"

(9) "Fringe Benefit" rappresentato dall'uso dell'autovettura aziendale.

(10) Data di approvazione del bilancio per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021.

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di incentivazione monetari a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche (dati in migliaia di euro):

Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti
Beneficiari Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
Riferimento
Non più
erogabili
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Maurizio Rota (1) - - 2020 90 5
1
-
Alessandro Cattani 197 93 2020 - 5
1
-
Valerio Casari 160 80 2020 - 4
1
-
Giovanni Testa 142 33 2020 - - -
Totale 499 206 90 143 -

(1) La quota di bonus di anni precedenti del Presidente Esecutivo non è più erogabile per rinuncia unilaterale dello stesso

Nelle tabelle precedenti sono riportate le informazioni relative ai compensi spettanti per l'esercizio 2020 ad amministratori, ai direttori generali e sindaci di Esprinet S.p.A. nonché ai dirigenti con responsabilità strategiche in relazione agli incarichi detenuti in questa e nelle altre società del Gruppo.

Così come definito dal principio contabile IAS 24 e richiamato dalla delibera Consob n.17221 del 12 marzo 2010, "dirigenti con responsabilità strategiche sono quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della società, compresi gli amministratori (esecutivi o meno) della società stessa".

Non sono state effettuate anticipazioni e non sono stati concessi crediti agli amministratori e ai sindaci di Esprinet S.p.A. per lo svolgimento di tali funzioni anche in imprese incluse nel perimetro di consolidamento.

I compensi precedentemente esposti includono tutte le voci retributive erogate o erogabili (al lordo delle ritenute fiscali e previdenziali), i benefici in natura e i compensi percepiti quali amministratori o sindaci di società del Gruppo.

Si riporta qui di seguito la tabella inerente i piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari, diversi dalle Stock option, a favore dei componenti dell'organo di amministrazione, dei direttori generali e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Beneficiari Diritti assegnati al
1° gennaio 2020
Diritti
Diritti
assegnati non
esercitati
attribuiti
nel 2020
nel 2020
Diritti
assegnati
nel 2020
Diritti detenuti al
31 dicembre 2020
Quantità Prezzo medio di
esercizio
Quantità Quantità Quantità Quantità Prezzo medio
di esercizio
Periodo di
vesting
Maurizio Rota 264.343 gratuito - - - 264.343
Alessandro Cattani 264.343 gratuito - - - 264.343 dal 25/06/2018
Valerio Casari 242.314 gratuito - - - 242.314 al 07/04/2021(1)
Giovanni Testa 75.000 gratuito - - - 75.000

(1) Data dell'Assemblea di approvazione Bilancio al 31 dicembre 2020 e presentazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

6.2 Indebitamento finanziario netto e analisi dei debiti finanziari

Come richiesto dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, la tabella successiva fornisce l'informativa relativamente all'"indebitamento finanziario netto" (o anche "posizione finanziaria netta") determinato in sostanziale conformità con i criteri indicati nella Raccomandazione del CESR (Committe of European Securities Regulators) del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi"e richiamati dalla Consob stessa.

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019
A. Depositi bancari e denaro in cassa 327.090 289.641
B. Assegni 1
C. Titoli detenuti per la negoziazione
D. Liquidità (A+B+C) 327.090 289.642
Crediti finanziari verso altri correnti 9.617 9.718
Crediti finanziari verso società di factoring 147 3.526
Crediti/(Debiti) finanziari verso società del Gruppo (11.945) (6.921)
E. Crediti finanziari correnti (2.181) 6.323
F. Debiti bancari correnti 3.543 1.340
G. Quota corrente dell'indebitamento non corrente 17.492 5.478
H. Debiti verso altri finanziatori e passività finanziarie per strumenti derivati 17.605 22.368
l. Indebitamento finanziario corrente (F+G+H) 38.640 29.186
J. Indebitamento finanziario corrente netto (I-E-D) (286.269) (266.779)
K. Debiti bancari non correnti 39.715 22.294
L. Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (868)
M. Debiti verso altri finanziatori e passività fin. non correnti per strumenti derivati 77.232 81.742
N. Indebitamento finanziario non corrente (K+L+M) 116.455 103.067
O. Indebitamento finanziario netto (J+N) (169.814) (163.712)
Ripartizione dell'indebitamento finanziario netto:
Debiti finanziari correnti 32.020 22.812
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.374
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.718)
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
(Crediti)/Debiti finanziari v/società del Gruppo 11.945 6.921
Disponibilità liquide (327.090) (289.642)
Debiti finanziari correnti netti (286.269) (266.779)
(Attività)/Passività finanziarie non correnti per strumenti derivati 620
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (868)
Debiti finanziari non correnti 39.715 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.382 81.742
Debiti per acquisto partecipazioni non correnti 230
Debiti finanziari netti (169.814) (163.712)

Con riferimento alla stessa tabella, si sottolinea che l'indebitamento finanziario determinato secondo i criteri previsti dal CESR coincide per la Società con la nozione di "Debiti finanziari netti".

Il livello dei debiti finanziari netti, positivi per 169,8 milioni di euro, corrisponde a un saldo netto tra debiti finanziari lordi per 71,7 milioni di euro, debiti di natura finanziaria verso le società del Gruppo per 11,9 milioni di euro, altri debiti di natura finanziaria per 1,1, crediti finanziari per 10,3 milioni di euro, passività finanziarie per leasing per 82,8 milioni di euro, disponibilità liquide per 327,1 milioni di euro.

Le disponibilità liquide, costituite in prevalenza da depositi bancari, sono libere e non vincolate, ed hanno una natura transitoria in quanto si formano temporaneamente a fine mese per effetto della peculiare fisionomia del ciclo finanziario tipico della Società.

Tale ciclo si caratterizza infatti per una rilevante concentrazione di incassi dalla clientela e dalle società di factoring - questi ultimi a titolo di netto ricavo dalle cessioni "pro soluto" di crediti commerciali - tipicamente alla fine di ciascun mese solare mentre i pagamenti ai fornitori, pur mostrando anch'essi una qualche concentrazione a fine periodo, risultano generalmente distribuiti in maniera più lineare lungo l'arco del mese. Per tale motivo il dato puntuale alla fine di un qualunque periodo non è rappresentativo dell'indebitamento finanziario netto e del livello delle giacenze di tesoreria medi del periodo stesso.

Nel corso del 2020, nel quadro delle politiche di gestione dei livelli di capitale circolante, è proseguito il programma di cessione pro-soluto a titolo definitivo a carattere rotativo di crediti vantati verso segmenti selezionati di clientela appartenenti perlopiù al comparto della grande distribuzione. In aggiunta a ciò è inoltre proseguito nel corso del periodo il programma di cartolarizzazione, avviato in Italia a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018, di ulteriori crediti commerciali.

Atteso che i programmi citati realizzano il completo trasferimento dei rischi e dei benefici in capo ai cessionari, i crediti oggetto di cessione vengono eliminati dall'attivo patrimoniale in ossequio al principio contabile IFRS 9. L'effetto complessivo sul livello dei debiti finanziari netti al 31 dicembre 2020 è quantificabile in ca. 276,7 milioni di euro (ca. 258,3 milioni al 31 dicembre 2019).

Relativamente ai debiti finanziari a medio-lungo termine, si riporta nella tabella successiva, per ciascun finanziamento ottenuto, il dettaglio delle quote scadenti entro e oltre l'esercizio successivo in linea capitale. Si segnala che gli importi esposti possono differire dai singoli valori contabili in quanto questi ultimi sono rappresentativi del costo ammortizzato calcolato mediante l'applicazione del metodo del tasso di interesse effettivo.

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot. Corr. Non corr. Tot.
Finanziamento Cassa Depositi
e Prestiti
7.000 28.000 35.000 - - - 7.000 28.000 35.000
Carige 2.564 - 2.564 2.521 2.564 5.085 43 (2.564) (2.521)
BCC Carate 2.532 1.277 3.809 2.499 3.809 6.308 33 (2.532) (2.499)
Intesa Sanpaolo (mutuo GdF) 476 497 973 458 973 1.431 18 (476) (458)
Banca Pop. di Sondrio 4.920 10.080 15.000 - 15.000 15.000 4.920 (4.920) -
Totale finanziamenti 17.492 39.854 57.346 5.478 22.346 27.824 12.014 17.508 29.522

Nella tabella seguente si riporta invece il valore contabile in linea capitale dei finanziamenti ottenuti dalla Società il cui tasso medio ponderato praticato nel corso del 2020 è stato pari all' 1,5% ca. (1,6% ca., o 1,9% ca. considerando il costo degli IRS allora esistenti a parziale copertura del rischio variabilità dei tassi di interesse, nel 2019).

(euro/000) 31/12/2020 31/12/2019 Var.
Finanziamento chirografario Cassa Depositi e Prestiti
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2025
Finanziamento da Intesa per "mutuo GdF"
35.000 - 35.000
rimborsabile in rate annuali entro gennaio 2022 973 1.431 (458)
Finanziamento chirografario da Carige
rimborsabile in rate semestrali entro dicembre 2021
2.564 5.085 (2.521)
Finanziamento chirografario da BCC Carate
rimborsabile in rate semestrali entro marzo 2022
3.809 6.308 (2.499)
Finanziamento chirografario da Banca Popolare di Sondrio
rimborsabile in rate trimestrali entro novembre 2023
15.000 15.000 -
Totale valore capitale 57.346 27.824 29.522

Il finanziamento erogato da Intesa Sanpaolo ed identificato come "mutuo GdF" è afferente ad una fornitura di prodotti al cliente "Guardia di Finanza" (GdF) nei cui confronti, in relazione a detta operazione, risulta iscritto un credito finanziario, esposto distintamente tra quota corrente e quota non corrente, di identico ammontare.

In aggiunta ai finanziamenti a medio-lungo termine sopra indicati la Società, nel corso dell'esercizio precedente, ha sottoscritto una RCF-Revolving Credit Facility "unsecured" a 3 anni con un pool di banche domestiche e internazionali per un importo complessivo pari a 152,5 milioni di euro (utilizzata solo per circa tre mesi nel corso del primo semestre dell'esercizio e non utilizzata alla data di chiusura del bilancio) assistito da una struttura di covenant finanziari da verificarsi semestralmente sui dati del bilancio consolidato e certificato, tipici per operazioni di tale natura, che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di loro mancato rispetto. Tali covenant sono così determinati:

  • rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA;
  • rapporto tra posizione finanziaria netta allargata e Patrimonio netto;
  • rapporto tra EBITDA e oneri finanziari netti;
  • importo assoluto della posizione finanziaria lorda.

Tali covenant al 31 dicembre 2020, secondo le stime del management (in quanto gli stessi andranno verificati sul bilancio consolidato e certificato dalla società di revisione), risultano rispettati.

I vari contratti di finanziamento, inclusi quelli che non prevedono covenant finanziari e la su menzionata Revolving Credit Facility, contengono inoltre le usuali clausole di "negative pledge", "pari passu" e simili che, alla data di redazione della presente relazione, non risultano violate.

6.3 Analisi dei flussi di cassa nel periodo

(euro/000) 2020 2019
Debiti finanziari netti (163.712) (144.936)
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività d'esercizio 15.194 129.166
Flusso di cassa generato (assorbito) da attività di investimento (5.625) (5.025)
Flusso di cassa generato (assorbito) da variazioni del patrimonio netto (1.6556) (10.765)
Flusso di cassa netto 7.913 113.376
Interessi bancari non pagati (517) (1.882)
Interessi su leasing non pagati (224)
Variazione FV Call Option 4Side (620)
Prezzo dilazionato partecipazione Celly (450)
lscrizione passività finanziarie per leasing (93.099)
Incremento/(Decremento) riserva "cash-flow hedge" 381
Debiti finanziari netti finali (169.814) (163.712)
Debiti finanziari correnti 32.020 22.812
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.374
Crediti finanziari verso altri correnti (9.617) (9.717)
Crediti finanziari verso società di factoring (147) (3.526)
Debiti per acquisto partecipazioni correnti 220
(Crediti)/debiti finanziari v/società del Gruppo 11.945 6.921
Disponibilità liquide (327.090) (289.642)
Debiti finanziari correnti netti (286.269) (266.778)
Debiti finanziari non correnti 39.715 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.382 81.742
Debito per acquisto partecipazioni non correnti 230
(Attività)/Passività finanz. non correnti per derivati 620
Crediti finanziari verso altri non correnti (492) (aea)
Debiti finanziari netti (169.814) (163.712)

Come evidenziato nella tabella, per effetto delle dinamiche dei flussi di cassa rappresentate nel prospetto del Rendiconto finanziario, Esprinet S.p.A. registra un surplus di liquidità pari a 169,8 milioni di euro rispetto a 163,7 milioni di euro realizzato al 31 dicembre 2019.

Esprinet 2020 Bilancio di esercizio di Esprinet S.p.A.

6.4 Prospetto delle partecipazioni

A seguire viene riportato il Prospetto delle partecipazioni che riporta alcuni dati riferiti alle società partecipate ricavati dai rispettivi "reporting package" per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020 redatti secondo i principi contabili IFRS:

Società controllate direttamente:

N. Denominazione Sede Legale Quota detenuta Quota di Gruppo
1 Celly S.p.A. Vimercate (MB) - Italia 100,00% 100,00%
2 V-Valley S.r.l. Vimercate (MB) - Italia 100,00% 100,00%
3 4Side S.r.l. Legnano (MI) - Italia 51,00% 51,00%
4 Nilox Deutschland GmbH Düsseldorf - Germania 100,00% 100,00%
5 Esprinet Iberica S.L.U. Saragozza - Spagna 100,00% 100,00%
6 Esprinet Portugal Lda Porto - Portogallo 5,00% 100,00%
N. Denominazione Valuta Capitale sociale Patrimonio netto Risultato di periodo Valore di bilancio
1 Celly S.p.A. EUR 1.250.000 3.627.860 (2.157.760) 5.841.940
2 V-Valley S.r.l. EUR 20.000 4.605.738 903.278 20.000
3 4Side S.r.l. EUR 100.000 4.275.517 928.101 1.348.143
4 Nilox Deutschland GmbH EUR 400.000 (782.789) (39.797) -
5 Esprinet Iberica S.L.U. EUR 54.692.844 133.510.568 8.089.848 75.863.099
6 Esprinet Portugal Lda EUR 2.500.000 1.810.174 370.039 -

Rispetto al 31 dicembre 2019 si segnala l'acquisto in data 28 ottobre 2020 di un'ulteriore quota del 15% nella partecipazione di Celly S.p.A., operazione che genera un innalzamento della quota di possesso della stessa dall'85% al 100%.

Per ulteriori informazioni si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo".

6.5 Sintesi dei dati essenziali dei bilanci delle società controllate

A seguire sono riportati i dati essenziali dei progetti di bilancio al 31 dicembre 2020 approvati dai rispettivi Consigli di Amministrazione delle società controllate direttamente con l'avvertenza che i valori fanno riferimento ai principi contabili locali.

(euro/000) Celly S.p.A. Nilox Deutschland
GmbH
V-Valley S.r.l. 4 Side s.r.l. Esprinet Iberica
S.L.U.
Ricavi da contratti con clienti 18.154 (72) 148.437 15.326 875.741
Costo del venduto (12.652) 103 (146.406) (12.416) (843.171)
Margine commerciale lordo 5.502 31 2.032 2.909 32.569
Costi di marketing e vendita (5.522) (16) - (1.032) (5.333)
Costi generali e amministrativi (2.732) (55) (858) (679) (19.455)
(Riduzione)/riprese di valore di attività finanziarie 38 - (8) 77 (98)
Utile operativo (EBIT) (2.714) (40) 1.196 1.276 7.683
(Oneri)/proventi finanziari 38 (O) 6 (3) (388)
(Oneri)/proventi da investimenti 1 - - 1 (1.425)
Risultato prima delle imposte (2.676) (40) 1.202 1.273 5.871
lmposte 649 - (301) (335) (1.832)
Risultato netto prima dei terzi (2.027) (40) 901 938 4.039
Risultato netto (2.027) (40) 901 938 4.039

(euro/000) Celly S.p.A. Nilox Deutschland
GmbH
V-Valley S.r.l. 4 Side s.r.l. Esprinet Iberica
S.L.U.
ATTIVO
Attività non correnti
Immobilizzazioni materiali За 108 2.201
Diritti di utilizzo di attività
Avviamento 29.280
lmmobilizzazioni immateriali 5 18 ട്ട്
Partecipazioni in società collegate
Partecipazioni in altre società
3 91.394
Attività per imposte anticipate 733 11 1.069 4.781
Crediti ed altre attività non correnti 135 റു 348
781 135 11 1.197 128.061
Attività correnti
Rimanenze 3.880 776 56.358
Crediti verso clienti 3.890 30 41.773 5.466 68.353
Crediti tributari per imposte correnti ਰੇਰੇ 4 104
Altri crediti ed attività correnti 791 ರಿ 14.280 477 28.380
Disponibilità liquide 590 73 3.708 80.736
9.250 111 56.057 10.427 233.931
Totale attivo 10.031 246 56.068 11.624 361.995
PATRIMONIO NETTO
Capitale sociale 1.250 400 20 100 55.203
Riserve 4.057 (1.143) 3.725 2.636 52.645
Risultato netto dell'esercizio (2.027) (40) 901 838 4.039
3.280 (783) 4.646 3.674 111.887
Patrimonio netto di terzi
Totale patrimonio netto 3.280 (783) 4.646 3.674 111.887
PASSIVO
Passività non correnti
Debiti finanziari 28.506
Passività finanziarie per leasing
Passività per imposte differite
Debiti per prestazioni pensionistiche 607 234
Fondi non correnti ed altre passività 1.031 589 45
1.643 553 28.551
Passività correnti
Debiti verso fornitori 2.614 70 58 5.927 171.440
Debiti finanziari 264 315 1.000 35.150
Passività finanziarie per leasing
Debiti tributari per imposte correnti 2.229 asa 51.052 48
452
14.964
Fondi correnti ed altre passività 5.108 1.029 51.422 7.427 221.554
TOTALE PASSIVO 6.751 1.029 51.422 7.950 250.105
Totale patrimonio netto e passivo 10.031 246 56.068 11.624 361.995

6.6 Rapporti con entità correlate

Nei paragrafi successivi sono dettagliati i saldi patrimoniali ed economici derivanti dalle operazioni con parti correlate, individuate secondo quanto previsto dallo IAS 24, ad eccezione dei rapporti con amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche evidenziati nell'omonimo paragrafo cui si rimanda.

6.6.1 Costi e ricavi infragruppo

Si riportano di seguito i dettagli dei ricavi e dei costi registrati da Esprinet S.p.A. nei confronti delle società appartenenti al Gruppo.

6.6.2 Rapporti con imprese controllate

Di seguito vengono riassunti i rapporti intercorsi con le società controllate da Esprinet S.p.A. con l'annotazione che i rapporti di debito e credito sono dettagliati nel "Commento alle voci della situazione patrimoniale-finanziaria". Al paragrafo precedente sono invece riepilogati i costi e ricavi infragruppo.

Si specifica che i rapporti intercorsi tra Esprinet S.p.A. e le società controllate sono stati regolati a condizioni di mercato.

Rapporti con imprese controllate soggette ad attività di direzione e coordinamento

2020 2019
(euro/000) Tipologia Ricavi Costi Ricavi Costi
Ricavi
Nilox Deutschland GmbH Vendita merci (105) - 560 -
Esprinet Iberica S.L.U. Vendita merci 27.312 - 38.563 -
Vinzeo SAU Vendita merci 151 - (237) -
Esprinet Portugal Lda Vendita merci 2.722 - 2.889 -
Celly S.p.A. Vendita merci 237 - 329 -
Subtotale 30.317 - 42.105 -
Costo del venduto
4Side s.r.l. Acquisto merci - 121 - 352
4Side s.r.l. Addebito trasporti - (4) - (6)
Nilox Deutschland GmbH Addebito trasporti - - (45)
Esprinet Iberica S.L.U. Acquisto merci - 1.266 - 836
Celly S.p.A. Addebito trasporti - (7) - (6)
Celly S.p.A. Acquisto merci - 235 - 246
Subtotale - 1.611 - 1.377
Costi di marketing e vendita
V-Valley S.r.l. Commissioni su vendite - 2.194 - 2.362
Subtotale - 2.194 - 2.362
Costi generali e amministrativi
4Side s.r.l. Addebito servizi amministrativi - 152 - 152
V-Valley S.r.l. Addebito supporto hardware e software - (70) - (68)
V-Valley S.r.l. Addebito servizi amministrativi - (134) - (98)
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito supporto hardware e software - (969) - (1.238)
Esprinet Iberica S.L.U. Addebito servizi amministrativi - (85) - (79)
Vinzeo SAU Addebito supporto hardware e software - (62) - (71)
Vinzeo SAU Addebito servizi amministrativi - 3 - (49)
V-Valley Iberian S.L.U. Addebito servizi amministrativi - (12) - (5)
V-Valley Iberian S.L.U. Addebito supporto hardware e software - (11) - (6)
Esprinet Portugal Lda Addebito supporto hardware e software - (63) - (100)
Esprinet Portugal Lda Addebito servizi amministrativi - (64) - (58)
Celly S.p.A. Addebito supporto hardware e software - (159) - (124)
Celly S.p.A. Addebito servizi amministrativi - (657) - (666)
Subtotale - (2.129) - (2.409)
Proventi/(Oneri) finanziari
4Side s.r.l. Interessi attivi 3 - 4 -
Esprinet Portugal Lda Interessi attivi - - 43 -
Vinzeo SAU Interessi passivi - - - 1
8
V-Valley Iberian S.l.u. Interessi attivi - - 46 -
V-Valley S.r.l. Interessi passivi - 6 1
Esprinet Iberica S.L.U. Interessi attivi - - 243 -
Subtotale 3 6 335 19
Totale 30.320 1.682 42.440 1.349

Esprinet S.p.A. svolge attività di direzione e coordinamento delle società controllate residenti in Italia.

Tale attività consiste nella definizione degli indirizzi strategici generali ed operativi di Gruppo, nell'elaborazione delle politiche generali di gestione delle risorse umane e finanziarie e nella definizione ed adeguamento:

  • del modello di governo societario e di controllo interno;
  • del Modello di Organizzazione e Gestione ai sensi del D. Lgs. 231/01;
  • del Documento Programmatico sulla Sicurezza ai sensi D. Lgs.196/03;
  • del Codice etico;
  • delle procedure amministrativo-contabili relative all'informativa finanziaria.

In particolare il coordinamento del Gruppo prevede la gestione accentrata dei servizi amministrativi, societari e di tesoreria che, oltre a permettere alle società controllate di realizzare economie di scala, consente alle stesse di concentrare le proprie risorse nella gestione del core business.

Consolidato fiscale nazionale per il Sottogruppo Italia

Esprinet S.p.A. e la società controllata Celly S.p.A. hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "Consolidato fiscale nazionale" di cui agli articoli 117 e seguenti del D.P.R. 917/86 (TUIR) nel 2018 per il triennio 2018-2020.

V-Valley ha rinnovato l'adesione al "Consolidato fiscale nazionale" nel 2019 per il triennio 2019-2021. I rapporti economici, oltre che le responsabilità e gli obblighi reciproci, fra la società consolidante e le sue predette società controllate sono definiti nel "Regolamento di consolidato per le società del Gruppo Esprinet".

Il debito per imposte è rilevato alla voce Debiti tributari al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e, in genere, dei crediti di imposta. Alla stessa voce Debiti tributari è iscritta l'IRES corrente calcolata sulla base della stima degli imponibili positivi e negativi delle società controllate che hanno aderito al Consolidato fiscale nazionale, al netto degli acconti versati, delle ritenute subite e dei crediti d'imposta di competenza delle società stesse; in contropartita al debito per imposte sono iscritti i corrispondenti crediti della società consolidante verso le società del Gruppo per l'imposta corrente corrispondente agli imponibili positivi trasferiti nell'ambito del Consolidato fiscale nazionale.

Il debito per le compensazioni dovute alle società controllate con imponibile negativo è rilevato alla voce Debiti verso imprese Controllate.

L'IRES differita e anticipata è calcolata sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività determinati secondo criteri civilistici e i corrispondenti valori fiscali esclusivamente con riferimento alle singole società.

L'IRAP corrente, differita e anticipata è determinata esclusivamente con riferimento alle singole società.

Celly S.p.A.

Nel corso dell'esercizio Celly S.p.A. ha acquistato merci dalla controllante per 0,2 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 0,2 milioni di euro.

Celly S.p.A. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 0,8 milioni di euro principalmente per spese di locazione degli uffici e gestione della sede, per il riaddebito di costi del personale, di consulenze EDP, spese generali ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.

V-Valley S.r.l.

In forza del contratto di commissione siglato il 20 ottobre 2010, V-Valley nel corso dell'esercizio 2020 ha consentito la conclusione di contratti di compravendita in proprio nome, ma per conto della committente Esprinet S.p.A., per 146 milioni di euro (158 milioni di euro nel 2019), maturando commissioni di vendita per 2,2 milioni di euro (2,4 milioni di euro nel 2019).

Inoltre sulla base di un contratto di "service" stipulato tra le parti, V-Valley ha corrisposto alla controllante nell'esercizio 2020, 0,2 milioni di euro per noleggio di attrezzature, il riaddebito di spese

generali, telefoniche ed informatiche nonché per l'attività di tenuta delle scritture contabili, dei libri sociali e delle attività amministrative connesse all'oggetto sociale.

Nel 2011, Esprinet S.p.A. ha deliberato a favore di V-Valley, un mandato di credito (conferito ad Aosta Factor ed ancora in essere nel 2020) per 20 milioni di euro, nel 2013 risulta essere stato deliberato un mandato di credito (conferito ad IFI Italia S.p.A. ed ancora in essere nel 2020) per 18 milioni di euro, oltre che un mandato di credito conferito a Ubi Factor S.p.A. nel 2018 per 5 milioni di euro mediante i quali Esprinet si rende garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.

Risulta estinto nel corso del precedente esercizio il mandato di credito conferito nel 2010 ad Intesa San Paolo di circa 1 milione di euro e quello conferito a MBFacta (già Creditech) del 2016 per 5 milioni di euro con i quali Esprinet si faceva garante a favore della società in relazione agli utilizzi da quest'ultima effettuati.

4 Side S.r.l.

Nel corso dell'esercizio 4Side S.r.l. ha venduto merci dalla controllante per 0,1 milioni di euro. 4Side S.r.l. ha inoltre corrisposto alla stessa circa 0,2 milioni di euro principalmente per attività amministrative connesse all'oggetto sociale ed interessi attivi sul finanziamento in essere per 3mila euro.

Nilox Deutschland GmbH

Nel corso dell'esercizio la controllante ha emesso note credito nei confronti della controllata Nilox Deutschland GmbH per 0,1 milioni di euro.

Esprinet Iberica S.L.U.

Nel corso dell'esercizio Esprinet Iberica ha acquistato merci dalla controllante per 27,3 milioni di euro e di converso ha venduto ad Esprinet S.p.A. prodotti per 1,3 milioni di euro.

Esprinet Iberica ha inoltre corrisposto alla stessa circa 1,1 milioni di euro nell'ambito di un contratto di service, per noleggio di attrezzature, utilizzo di linee dati e servizi amministrativi.

Vinzeo Technologies S.A.U.

Nel corso dell'esercizio Vinzeo ha acquistato merci dalla controllante per 0,2 milioni di euro oltre che aver corrisposto alla controllante circa 59mila euro per utilizzo di linee dati e servizi amministrativi.

Esprinet Portugal Lda

Nel 2020 Esprinet Portugal ha acquistato merci dalla controllante per 2,7 milioni di euro oltre ad corrisposto circa 0,1 milioni di euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari.

V-Valley Iberian S.L.U.

Nel 2020 V-Valley Iberian S.L.U. ha corrisposto alla controllante circa 22 mila euro principalmente per il riaddebito di consulenze EDP e di servizi amministrativi vari.

6.6.3 Rapporti con altre parti correlate

I rapporti intercorsi nell'esercizio con le altre parti correlate così come definite dallo IAS 24 sono evidenziati nel paragrafo "3. Rapporti con parti correlate" riportato nella Relazione degli amministratori sulla gestione alla quale si rimanda per maggiori dettagli.

6.7 Eventi e operazioni significative non ricorrenti

Nel corso del 2020 sono state individuate le seguenti poste di natura non ricorrente:

  • 1,2 milioni di euro relativi ai costi sostenuti in conseguenza della cessazione del rapporto dell'ex consigliere e CFO del Gruppo;
  • 0,9 milioni di euro, relativi prevalentemente a consulenze, sostenute in relazione all'operazione di aggregazione aziendale in Spagna (Gruppo GTI);
  • 0,2 milioni di euro relativi ai costi sostenuti per fronteggiare l'emergenza sanitaria da Covid-19.
  • 2,6 milioni di euro relativi allo stralcio del credito residuo inesigibile (di valore nominale pari a 11,4 milioni di euro e già svalutato nel 2018 per 8,8 milioni di euro) nei confronti del fornitore della linea "Sport Technology" a seguito della definizione della controversia;

Nel corso del corrispondente periodo del 2019 non erano state individuate poste di natura non ricorrente.

Nella tabella successiva si riporta l'esposizione nel conto economico di periodo dei suddetti eventi e operazioni (inclusi gli effetti fiscali):

Provento/(Onere) di natura Non Ricorrente
2020 2019 Var.
(euro/000)
Costi cessazione rapporto (1.150) - (1.150)
Costi operazioni di aggregazione aziendale (905) - (905)
Costi emergenza sanitaria Covid-19 (211) - (211)
Costi generali e amministrativi (2.266) - (2.266)
Perdita su crediti linea "Sport Technology" (2.627) - (2.627)
(Riduzione)/Riprese di valore di attività finanziarie (2.627) - (2.627)
Utile operativo (EBIT) (4.893) - (4.893)
Utile prima delle imposte (4.893) - (4.893)
Imposte su eventi non ricorrenti 1.262 - 1.262
Utile netto/ (Perdita) (3.631) - (3.631)

6.8 Principali contenziosi in essere

Per una descrizione dell'evoluzione dei contenziosi legali e fiscali in essere, si fa rimando alla analoga sezione nella voce di commento "Fondi non correnti e altre passività".

Parimenti, nella "Relazione sulla Gestione" sono state delineate, al capitolo "Principali rischi e incertezze", le politiche seguite dal Gruppo per la gestione dei contenziosi legali e fiscali.

6.9 Informativa su rischi e strumenti finanziari

6.9.1 Strumenti finanziari previsti da IFRS 9: classi di rischio e "fair value"

Si fornisce nelle tabelle successive il raccordo tra le voci di bilancio rappresentative di strumenti finanziari e le categorie di attività e passività finanziarie previste dal principio contabile IFRS 9.

finanziaria

".

Per ulteriori dettagli sul contenuto delle singole voci di bilancio si rinvia alle analisi fornite nelle sezioni specificatamente dedicate nel capitolo "Commento alle voci della situazione patrimoniale-

Attivo 31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Valore
contabile
Attività
al FVTPL (1)
Arrività al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Valore
contabile
Attività
al FVTPL (1)
Arrività al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Crediti finanziari vs clienti 492 492 969 969
Depositi cauzionali 1.744 1.744 1.743 1.743
Crediti ed altre att. non correnti 2.236 2.236 - 2.712 2.712 -
Attività non correnti 2.236 - 2.236 - 2.712 - 2.712 -
Crediti vs clienti 301.561 130.638 170.923 272.957 130.230 142.727
Crediti verso controllate 58.043 58.043 63.911 63.911
Altri crediti tributari 9.434 9.434 8.894 8.894
Crediti verso soc. factoring 147 147 3.526 3.526
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.717 9.717
Crediti verso assicurazioni 417 417 377 377
Crediti verso fornitori 7.855 7.855 9.929 9.929
Crediti verso altri 89 89 130 130
Risconti attivi 3.433 3.433 4.226 4.226
Altri crediti ed attività correnti 89.035 76.168 12.867 100.710 87.590 13.120
Disponibilità liquide 327.090 327.090 289.642 289.642
Attività correnti 717.686 130.638 574.181 12.867 663.309 130.230 519.959 13.120
Passivo 31/12/2020
(euro/000) Valore
contabile
Passività
al FVTPL (1)
Passività
al costo
ammort.
Non
IFRS 9
Passività
Valore
al FVTPL (1)
contabile
Passività al
costo
ammort.
Non
IFRS 9
Debiti finanziari 39.715 39.715 22.294 22.294
Passività finanziarie per leasing 76.382 76.382 81.742 81.742
Pass. fin. per strumenti derivati 620 620 - -
Debiti per acquisto partecipazioni 230 230 - -
Fondo trattamento quiescenza 1.189 1.189 1.171 1.171
Altri fondi 911 911 853 853
Debiti per incentivi monetari 82 82 260 260
Fondi non correnti e altre pass. 2.182 82 2.100 2.284 260 2.024
Passività non correnti 119.129 620 116.409 2.100 106.320 - 104.296 2.024
Debiti vs fornitori 671.242 671.242 743.963 743.963
Debiti finanziari 44.965 44.965 30.733 30.733
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.400 6.374 6.374
Debiti per acquisto partecipazioni 220 220 - -
Debiti verso controllate e colleg. 1.395 1.395 1.079 1.079
Debiti verso istituti prev. 3.483 3.483 3.388 3.388
Altri debiti tributari 4.683 4.683 2.530 2.530
Debiti verso altri 9.057 9.057 9.915 9.915
Ratei passivi per assicurazioni 270 270 250 250
Risconti passivi 28 28 13 13
Fondi correnti ed altre passività 18.916 - 14.205 4.711 17.175 - 14.632 2.543
Passività correnti 741.743 - 737.032 4.711 798.245 - 795.702 2.543

(1) "Fair Value Through Profit and Loss" (FVTPL): include gli strumenti derivati al "fair value" rilevato a conto economico.

Come emerge dalla tabella precedente, la classificazione di bilancio consente una pressoché immediata distinzione tra singole classi di strumenti finanziari caratterizzate da differenti metodologie di valutazione e livelli di esposizione ai rischi finanziari:

  • strumenti finanziari valutati al costo ammortizzato:
    • disponibilità liquide e crediti finanziari
    • crediti verso società di assicurazione
    • crediti verso società del Gruppo
    • crediti verso clienti (ad eccezione della componente valutata al "fair value")
    • crediti verso altri
    • crediti verso fornitori
    • crediti verso dipendenti
    • debiti verso fornitori
    • debiti finanziari
    • debiti finanziari per leasing
    • debiti finanziari per acquisto partecipazioni;
    • debiti verso società del Gruppo;
    • debiti diversi.
  • strumenti finanziari valutati al "fair value" sin dalla prima iscrizione:
    • attività finanziarie per strumenti derivati;
    • passività finanziarie per strumenti derivati;
    • crediti verso clienti (quota parte non valutata al costo ammortizzato).

Le attività e passività iscritte in bilancio al fair value, così come più dettagliatamente specificato successivamente, si qualificano come di livello gerarchico 2 ad eccezione di "Crediti verso clienti" (quota parte non iscritta al costo ammortizzato) e "Debiti per acquisto partecipazioni" che si qualificano invece come di livello gerarchico 3.

I "Crediti verso clienti" in essere al 31 dicembre 2019 sono stati interamente realizzati nell'esercizio 2020 mentre i "Debiti per acquisto partecipazioni" sono sorti nell'esercizio in relazione all'adeguamento del valore dell'opzione di acquisto della quota di minoranza della società 4Side S.r.l..

Per una descrizione qualitativa delle differenti classi di rischio si rinvia alla medesima sezione delle "Note al bilancio consolidato".

Si riportano di seguito, distintamente per classe, la valutazione al "fair value" delle sole attività e passività finanziarie iscritte in bilancio previste dallo IFRS 9 e disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, i metodi e le principali ipotesi di valutazione applicate nella determinazione degli stessi:

31/12/2020 31/12/2019
Attivo Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Valore
contabile
Crediti
verso
clienti
Crediti
finanziari
Crediti
verso
assicur.
Crediti
Gruppo
Crediti
diversi
Crediti finanziari vs clienti 492 522 969 1.036
Depositi cauzionali 1.744 - - 1.825 1.743 1.831
Crediti e att. non corr. 2.236 - 522 1.825 2.712 - 1.036 1.831
Att. non correnti 2.236 - 522 - - 1.825 2.712 - 1.036 - - 1.831
Crediti verso clienti 301.561 301.561 272.957 272.957
Crediti vso controllate 58.043 58.043 63.911 63.911
Crediti vso factoring 147 147 3.526 3.526
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.717 9.717
Crediti vs assicurazioni 417 417 377 377
Crediti vs fornitori 7.855 7.855 9.929 9.929
Crediti vs altri 89 89 130 130
Altri crediti e att.corr. 76.168 - 9.764 417 58.043 7.944 87.590 - 13.243 377 63.911 10.059
Disponibilità liquide 327.090 327.090 289.642 289.642
Attività correnti 704.819 301.561 336.854 417 58.043 7.944 650.189 272.957 302.885 377 63.911 10.059
31/12/2020 31/12/2019
Passivo Fair value Fair value
(euro/000) Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
Gruppo
Valore
contabile
Debiti
verso
fornitori
Debiti
finanziari
Derivati
al
FVTPL
Debiti
diversi
Debiti
Gruppo
Debiti finanziari 39.715 39.923 22.294 22.319
Pass. fin. per derivati 620 620 - -
Debiti per acquisto partecipazioni 230 233 - -
Debiti incent. monetari 82 82 260 260
Altre pass. non correnti 82 82 260 260
Pass.non correnti 40.647 - 40.156 620 82 - 22.554 - 22.319 - 260 -
Debiti verso fornitori 671.242 671.242 743.963 743.963
Debiti finanziari 44.965 45.496 30.733 31.039
Debiti per acquisto partecipazioni 220 220 - -
Debiti verso controllate e collegate 1.395 1.395 1.079 1.079
Debiti vso istituti prev. 3.483 3.483 3.388 3.388
Debiti verso altri 9.057 9.057 9.915 9.915
Ratei pass. per assicur. 270 270 250 250
Fdi correnti e altre pass. 14.205 12.810 1.395 14.632 13.553 1.079
Passività correnti 730.632 671.242 45.716 - 12.810 1.395 789.328 743.963 31.039 - 13.553 1.079

L'IFRS 13 individua una gerarchia di tecniche valutative che si basano su tre livelli:

  • Livello 1: i dati utilizzati nelle valutazioni sono rappresentati da prezzi quotati su mercati in cui sono scambiati attività e passività identiche a quelle oggetto di valutazione;
  • Livello 2: i dati utilizzati nelle valutazioni, diversi dai prezzi quotati di cui Livello 1, sono osservabili per l'attività o la passività finanziaria, sia direttamente (prezzi) che indirettamente (derivati dai prezzi);
  • Livello 3: dati non osservabili; nel caso in cui i dati osservabili non siano disponibili e, quindi, ci sia un'attività di mercato modesta o inesistente per le attività e passività oggetto di valutazione.

Data la loro scadenza a breve termine, per le attività e passività correnti - ad esclusione delle poste contabili specificatamente misurate -, si è ritenuto che il valore contabile lordo possa costituire una ragionevole approssimazione del "fair value".

Il "fair value" delle attività non correnti e dei debiti finanziari non correnti, compresi i debiti per acquisto partecipazioni, è stato stimato con tecniche di attualizzazione dei flussi di cassa futuri attesi, sulla base dei termini e delle scadenze di ciascun contratto, di capitale e interessi, quantificati in base alla curva dei tassi d'interesse stessi in essere alla data di bilancio e corretti per gli effetti del DVA (Debit Value Adjustment) e del CVA (Credit Value Adjustment).

Le curve dei tassi utilizzate sono le curve "Forward" e "Spot" al 31 dicembre così come pubblicate da provider finanziari, la seconda maggiorata, laddove presente, dello spread previsto dalle clausole contrattuali (spread non considerato nell'applicazione della medesima curva ai fini dell'attualizzazione). La tipologia dei dati di input utilizzati nel modello di valutazione determina la classificazione degli strumenti derivati a livello gerarchico 2.

La passività finanziaria per strumenti derivati è rappresentativa del differenziale tra la valutazione del 49% del capitale residuo della controllata 4Side S.r.l. e la valutazione del prezzo a termine da corrispondere in relazione al contratto di opzione sottoscritto con il socio di minoranza esercitabile dalla data del 20 marzo 2023.

Il valore così determinato si qualifica come un fair value di livello gerarchico 3 essendo dipendente anche da stime del management in relazione agli andamenti futuri della controllata, i cui assunti di base sui quali è stato determinato tale valore sono coerenti con quelli utilizzati all'interno del "DCF Model" relativo alla partecipazione in 4Side S.r.l. per i cui dettagli si rimanda al paragrafo "B) Assunti base/Variabili critiche" all'interno della voce "Partecipazioni in società controllate e altre società" Nelle note di commento del Bilancio d'esercizio.

Si segnala, come evidente dalle tabelle precedenti, che non ci sono state riclassifiche tra livelli gerarchici e che l'informativa relativa agli strumenti derivati in essere è stata fornita nel paragrafo "Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati" cui si rimanda per maggiori dettagli.

Le informazioni in merito al volume e dettaglio dei ricavi, costi, utili o perdite generati dagli strumenti finanziari sono già fornite nella tabella degli oneri e proventi finanziari nella sezione "42) Oneri e proventi finanziari".

Le rettifiche di valore di attività finanziarie, stimate in seguito ad una valutazione puntuale della solvibilità di ciascun debitore, sono state rappresentate nella specifica voce del Conto economico separato "Riduzioni/riprese di valore di attività finanziarie". Tali rettifiche ammontano complessivamente a 3,5 milioni di euro (0,6 milioni di euro nel 2019) di cui 2,6 milioni di euro relativi all'evento non ricorrente rappresentato dallo stralcio del credito residuo vantato nei confronti dello storico fornitore della linea "Sport Technology" in conseguenza dell'accordo transattivo sottoscritto a dicembre 2020.

6.9.2 Informazioni supplementari circa le attività finanziarie

Nel corso dell'esercizio, così come nell'esercizio precedente, non si è reso necessario apportare alcuna modifica nel metodo di contabilizzazione delle attività finanziarie (non rilevando a tal fine, come previsto dai principi contabili internazionali, l'iscrizione iniziale al "fair value" e la successiva contabilizzazione al costo di talune voci di bilancio).

Come già evidenziato nella sezione "Crediti verso clienti e altri crediti" il valore dei crediti viene costantemente ridotto delle perdite durevoli di valore accertate. Tale operazione viene effettuata mediante l'iscrizione di un apposito fondo svalutazione rilevato a diretta rettifica delle attività finanziarie svalutate.

Si riporta di seguito la movimentazione del fondo svalutazione crediti commerciali.

Esercizio 2020 4.081 711 (1.173) 3.619
Esercizio 2019 3.899 1.075 (893) 4.081
Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Fondo finale
Esercizio 2020 4.081 711 (1.173) 3.619
Esercizio 2019 3.899 1.075 (893)
4.081
Esprinet S.p.A. è solita effettuare operazioni di trasferimento di attività finanziarie.
Tali operazioni si concretizzano nella cessione a società di factoring, sia pro-solvendo sia pro-soluto,
di crediti commerciali nonché nella presentazione di effetti commerciali ad istituti finanziari ai fini
dell'accredito salvo buon fine.
Nel corso dell'esercizio 2020 è anche proseguito il programma di cartolarizzazione di crediti
commerciali strutturato da Unicredit Bank AG avviato a luglio 2015 e rinnovato a luglio 2018 che
prevede la cessione rotativa pro-soluto ad una società veicolo appositamente costituita ai sensi della
Legge n. 130/1999.
Nel caso di cessioni di credito pro-solvendo e di anticipazioni salvo buon fine di effetti, l'ammontare
dei crediti ceduti continua ad essere esposto in bilancio tra i "crediti verso clienti" con contropartita
tra le passività finanziarie correnti alla voce "debiti verso altri finanziatori" e "debiti verso banche".
Al 31 dicembre 2020 i crediti ceduti pro-solvendo per i quali sono state ottenute anticipazioni di
portafoglio salvo buon fine ammontano a 0,0 milioni euro (0,6 milioni di euro al 31 dicembre 2019); le
anticipazioni salvo buon fine di effetti invece ammontano a 3,9 milioni di euro (1,3 milioni di euro al 31
dicembre 2019).
Il valore contabile lordo delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima della Società al
rischio di credito.
Si riporta di seguito l'analisi dello stato dei crediti commerciali vantati verso i clienti e dell'anzianità di
quelli che non hanno subito perdite durevoli di valore:
(euro/000)
31/12/2020 Crediti svalutati Crediti scaduti Crediti non scaduti
e non svalutati e non svalutati
Crediti verso clienti lordi
Fondo svalutazione
305.180
(3.619)
134.381
(3.619)
63.952
-
106.847
-
Crediti verso clienti netti 301.561 130.762 63.952 106.847
(euro/000) 31/12/2019 Crediti svalutati Crediti scaduti
e non svalutati
Crediti non scaduti
e non svalutati
Crediti verso clienti lordi 277.038 137.066 72.676 67.296
Fondo svalutazione (4.081) (4.081) - -
Crediti verso clienti netti 272.957 132.985 72.676 67.296
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto minore
di 30 giorni
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2020 63.952 di 90 giorni
6.322
581 181
56.868

Non sono presenti attività finanziarie che sarebbero altrimenti scadute o che avrebbero subito una riduzione durevole di valore ma le cui condizioni sono state rinegoziate, fatta eccezione per alcuni piani di rientro concordati con la clientela di importo non significativo.

Quali strumenti di attenuazione del rischio di credito Esprinet S.p.A. è solita ricorrere alle seguenti fattispecie (i dati percentuali sono riferiti allo stock di crediti verso clienti esistente al 31 dicembre 2020):

  • assicurazione crediti tradizionale (con copertura contrattuale del 90% del valore nominale dei crediti assicurati purché nei limiti dell'affidamento rilasciato dalla compagnia assicuratrice) per il 53% ca. della totalità dei crediti;
  • cessioni pro-soluto a titolo definitivo a primarie società di factoring per l'18% ca. dei crediti (in questo caso l'importo è riferito ai crediti ancora esistenti alla data di chiusura del bilancio ma oggetto di fattorizzazione rotativa secondo tempi e modalità dei programmi in esecuzione);
  • garanzie reali (fidejussioni bancarie e ipoteche immobiliari) per il 2% ca. dei crediti.

Tra gli strumenti di attenuazione del rischio non sono ricomprese garanzie che nel corso dell'esercizio, a seguito della loro presa di possesso, abbiano attribuito il diritto all'ottenimento di significative attività finanziarie o non finanziarie ovvero delle quali siano state consentite, in mancanza o meno di inadempimento da parte del concedente, la vendita o il trasferimento a terzi in garanzia.

Le altre attività finanziarie disciplinate dagli IFRS 7 e IFRS 13, non hanno subito perdite durevoli di valore. Si riportano di seguito la movimentazione del connesso fondo svalutazione ed a seguire due tabelle riepilogative che forniscono un'informativa circa il loro status e l'anzianità dei crediti scaduti:

(euro/000) Fondo iniziale Accantonamenti Utilizzi Fondo finale
Esercizio 2020 8.823 - (8.823) -
Esercizio 2019 8.823 - - 8.823

Il fondo svalutazione altri crediti accantonato in esercizi precedenti per 8,8 milioni di euro e relativo alla valutazione sulla recuperabilità del credito vantato verso il fornitore della linea "Sport Technology", nel corso del 2020, è stato interamente utilizzato, a seguito della definizione della controversia e conseguente chiusura della posizione creditoria.

MARKE
SDIR
CERTIFIED
p.A.
31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Valore
contabile
Crediti
svalutati
Crediti
scaduti non
svalutati
Crediti non
scaduti non
svalutati
Crediti finanziari vs clienti 492 492 696 696
Depositi cauzionali 1.744 1.744 1.743 1.743
Crediti e att. non corr. 2.236 - - 2.236 2.439 - - 2.439
Attività non correnti 2.236 - - 2.236 2.439 - - 2.439
Crediti verso controllate 58.043 (445) 58.488 63.911 2.387 61.524
Crediti verso factoring 147 57 90 3.526 192 3.334
Crediti finanziari vs altri 9.617 9.617 9.717 9.717
Crediti verso assicurazioni 417 417 377 377
Crediti verso fornitori 7.855 8.216 (361) 18.752 11.448 7.304
Crediti verso altri 89 89 130 130
Altri crediti e att.correnti 76.168 - 8.334 67.834 96.413 11.448 10.390 74.575
Disponibilità liquide 327.090 327.090 289.642 289.642
Attività correnti lorde 403.258 - 335.424 67.834 386.055 11.448 300.032 74.575
Fondo svalutazione - - (8.823) (8.823)
Attività correnti nette 403.258 - 335.424 67.834 377.232 2.625 300.032 74.575
(euro/000) Totale scaduto
maggiore
di 90 giorni
scaduto tra
60 e 90 giorni
scaduto tra
30 e 60 giorni
scaduto
minore
di 30 giorni
Crediti verso società controllate (445) 1.040 (1) (534) (950)
Crediti verso società di factoring 417 270 9 55 83
Crediti verso assicurazioni 57 - - - 57
Crediti verso altri 89 89 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2020 118 1.399 8 (479) (810)
Crediti verso società controllate 2.387 1.969 20 (69) 467
Crediti verso società di factoring 192 - - - 192
Crediti verso assicurazioni 377 204 21 31 121
Crediti verso altri 130 130 - - -
Crediti scaduti non svalutati al 31/12/2019 3.086 2.303 41 (38) 780

I crediti verso società di factoring sono interamente relativi a operazioni di cessione pro-soluto, crediti la cui proprietà e rischi connessi sono dunque stati interamente trasferiti alle società di factoring.

La quota scaduta è relativa a importi dovuti alla data di chiusura del bilancio il cui incasso, per motivi tecnici, è avvenuto nei primi giorni dell'esercizio successivo; la quota non scaduta riguarda invece crediti il cui pagamento è contrattualmente previsto alla data originaria di scadenza del debito dei clienti nei confronti della Società.

Da sottolineare comunque che anche tali crediti, alla data di tale relazione, risultano pressoché interamente incassati in relazione alle scadenze maturate.

6.9.3 Informazioni supplementari circa le passività finanziarie

Si riporta di seguito il piano delle scadenze contrattuali delle passività finanziarie, inclusi gli interessi da versare ed esclusi gli effetti di accordi di compensazione:

E-MARKET
SDIR
CERTIFIED
(euro/000) Bilancio
31/12/2020
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5 anni oltre 5
anni
Debiti finanziari 39.715 41.230 259 237 14.213 26.521 -
Passività finanziarie per leasing 76.382 95.305 1.203 1.169 8.488 23.043 61.402
Pass. finanziarie per strumenti derivati 620 620 - - - 620 -
Debiti per acquisto partecipazioni 230 230 115 115
Debiti per incentivi monetari 82 82 - - 82 - -
Fondi non correnti e altre passività 82 82 - - 82 - -
Passività non correnti 117.029 137.467 1.462 1.406 22.898 50.299 61.402
Debiti verso fornitori 671.242 671.919 335.836 335.835 242 6 -
Debiti finanziari 44.965 45.151 36.571 8.580 - - -
Passività finanziarie per leasing 6.400 6.351 3.154 3.197 - - -
Debiti per acquisto partecipazioni 220 220 - 220 - - -
Debiti verso controllate e collegate 1.395 1.395 1.395 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 3.483 3.483 3.483 - - - -
Debiti verso altri 9.057 9.057 9.057 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 270 270 270 - - - -
Fondi correnti ed altre passività 14.205 14.205 14.205 - - - -
Passività correnti 737.032 737.846 389.766 347.832 242 6 -
(euro/000) Bilancio
31/12/2019
Flussi
finanziari
contrattuali
entro 6
mesi
6-12
mesi
1-2 anni 2-5 anni oltre 5
anni
Debiti finanziari 22.294 23.269 216 168 10.819 12.066 -
Passività finanziarie per leasing 81.742 103.306 1.294 1.254 8.646 23.670 68.442
Debiti per incentivi monetari 260 260 - - 178 82 -
Fondi non correnti e altre passività 260 260 - - 178 82 -
Passività non correnti 104.296 126.835 1.510 1.422 19.643 35.818 68.442
Debiti verso fornitori 743.963 745.005 744.173 595 235 2 -
Debiti finanziari 30.733 30.726 28.187 2.539 - - -
Passività finanziarie per leasing 6.374 6.312 3.117 3.195 - - -
Debiti verso controllate e collegate 1.079 1.079 1.079 - - - -
Debiti verso istituti previdenziali 3.388 3.388 3.388 - - - -
Debiti verso altri 9.915 9.915 9.915 - - - -
Ratei passivi per assicurazioni 250 250 250 - - - -
Fondi correnti ed altre passività 14.632 14.632 14.632 - - - -
Passività correnti 795.702 796.675 790.109 6.329 235 2 -

Ai fini di una miglior comprensione delle tabelle sopra riportate si consideri quanto segue:

  • nei casi in cui il creditore possa scegliere quando estinguere la passività, la stessa viene inserita nel primo periodo utile;
  • gli importi esposti sono relativi ai flussi finanziari contrattuali, non attualizzati e al lordo di eventuali interessi previsti;
  • l'importo dei finanziamenti passivi a tasso variabile è stato stimato in base al livello del parametro di tasso alla data del bilancio.

La Società ha in essere che contiene le usuali pattuizioni che prevedono la possibile decadenza dal beneficio del termine per i rimborsi nel caso di mancato rispetto di determinati covenant economicofinanziari da verificarsi sui dati del bilancio consolidato e certificato.

Dettagli in relazione a detta RCF e ai covenant cui la stessa è soggetta sono riportati nel successivo paragrafo "Indebitamento finanziario netto e covenant su finanziamenti"cui si rimanda.

Ad eccezione del mancato rispetto al 31 dicembre 2018, 2017 e 2016, sempre senza produrre alcuna conseguenza, di parte degli indici finanziari previsti da taluni contratti di finanziamento a tali date in essere, la Società non si è mai trovata in condizioni di inadempienza o default relativamente alle clausole riguardanti il capitale nominale, gli interessi, il piano di ammortamento o i rimborsi dei finanziamenti passivi.

Da evidenziare anche che la Società non ha sinora emesso strumenti contenenti una componente di debito e una di capitale.

6.9.4 Analisi delle operazioni relative a strumenti derivati di copertura

Premessa

L'uso dei contratti derivati in Esprinet S.p.A. è finalizzato alla protezione di alcuni dei contratti di finanziamento sottoscritti dalle oscillazioni dei tassi d'interesse sulla base di una strategia di copertura dei flussi finanziari (c.d. "cash flow hedge").

L'obiettivo perseguito è dunque quello di fissare il costo della provvista relativa a tali contratti di finanziamento pluriennali a tasso variabile attraverso la stipula di correlati contratti derivati che consentano di incassare il tasso di interesse variabile contro il pagamento di un tasso fisso.

Nella rappresentazione di bilancio per le operazioni di copertura si verifica pertanto la rispondenza ai requisiti di conformità con le prescrizioni del principio contabile IFRS 9 in tema di applicazione dell'"hedge accounting" e a tal fine la Società effettua periodicamente i test di efficacia.

Strumenti in essere alla data di chiusura dell'esercizio

Alla data di chiusura dell'esercizio la Società non ha in essere alcuno strumento derivato di copertura.

Strumenti estinti nel corso dell'esercizio

La Società nel corso dell'esercizio non ha estinto alcuno strumento derivato di copertura.

6.9.5 Analisi di sensitività

Esprinet S.p.A. è sottoposta in misura ridotta al rischio di cambio e conseguentemente si è ritenuto di non effettuare analisi di sensitività sull'esposizione a tale tipologia di rischio (per maggiori dettagli si rimanda alla sezione "Principali rischi e incertezze cui il Gruppo ed Esprinet S.p.A. sono esposti" nella "Relazione sulla gestione").

Per quanto attiene al rischio di tasso d'interesse è stata effettuata un'analisi di sensitività atta a quantificare, a parità di tutte le altre condizioni, l'impatto sul risultato d'esercizio consolidato e sul patrimonio netto della Società dovuto ad una variazione nel livello dei tassi di mercato.

A tal fine, considerato l'andamento osservato dei tassi di mercato nel corso del 2020 e quello presumibile nell'immediato futuro, si è simulata una traslazione delle curve spot/forward dei tassi di interesse di +/-100 basis points. Di seguito i risultati dell'analisi condotta (al netto dell'effetto imposte) con l'osservazione che tutte le voci sono comprensive delle quote correnti e non correnti:

Scenario 1: aumento di +100 basis points

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita)
Crediti finanziari - - 500 500
Disponibilità liquide 1.096 1.096 554 554
Debiti per acquisto partecipazioni 6 6 - -
Debiti finanziari (1) (911) (911) (1.260) (1.260)
Passività finanziarie per strumenti derivati (11) (11) 600 600
Totale 180 180 394 394

(1) Relativamente agli IRS presenti nel 2019, l'impatto è limitato alla sola quota di finanziamento non coperta.

Scenario 2: riduzione di -100 basis points

31/12/2020 31/12/2019
(euro/000) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita) Patrimonio
Netto
Utile/(perdita)
Crediti finanziari - - (316) (316)
Disponibilità liquide (12) (12) (59) (59)
Debiti per acquisto partecipazioni - - -
Debiti finanziari (1) 117 117 270 270
Passività finanziarie per strumenti derivati 11 11 (612) (612)
Totale 116 116 (717) (717)

(1) Relativamente agli IRS presenti nel 2019, l'impatto è limitato alla sola quota di finanziamento non coperta.

6.10 Fatti di rilievo successivi

I "Fatti di rilievo successivi" sono evidenziati nell'apposito paragrafo della Relazione sulla Gestione qui si rimanda per i dettagli.

6.11 Corrispettivi per servizi di revisione di Esprinet S.p.A.

Il seguente prospetto redatto ai sensi dell'art.149-duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa società di revisione e/o da entità appartenenti al suo network:

Tipologia servizio Soggetto erogatore Destinatario Corrispettivi (euro/000)
2020 2019
Revisione contabile
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 252,0 220,0
Altri servizi
PwC S.p.A. Esprinet S.p.A. 71,0 30,0
Totale 323,0 250,0

7. Pubblicazione del Progetto di Bilancio

Il Progetto di Bilancio è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Esprinet, che ne ha altresì approvata la pubblicazione nella riunione del 1° marzo 2021 nel corso della quale è stato inoltre dato mandato al Presidente di apportarvi le modifiche o integrazioni di perfezionamento formale che fossero ritenute necessarie od opportune per la miglior stesura e la completezza del testo, in tutti i suoi elementi.

Vimercate, 1° marzo 2021

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Maurizio Rota

Attestazione del Bilancio Consolidato ai sensi dell'art. 81ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui sono esposti.

Vimercate, 1° marzo 2021

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)

Attestazione del Bilancio d'Esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni

  1. I sottoscritti Alessandro Cattani, Amministratore Delegato della Esprinet S.p.A. e Pietro Aglianò, Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Esprinet S.p.A. attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  2. l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e

  3. l'effettiva applicazione,

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso dell'esercizio 2020.

  1. La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è stata svolta in coerenza con il modello Internal Control – Integrated Framework emesso dal Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission che rappresenta un framework di riferimento generalmente accettato a livello internazionale.

Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo.

    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1 il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020:

a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;

b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;

c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente.

3.2 La relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui è esposto.

Vimercate, 1° marzo 2021

Amministratore Delegato Dirigente Preposto alla redazione di Esprinet S.p.A. dei documenti contabili societari di Esprinet S.p.A.

(Alessandro Cattani) (Pietro Aglianò)

Esprinet S.p.A. Via Energy Park 20 – 20871 Vimercate (MB)

"RELAZIONE DEL COLLEGIO SINDACALE ALL'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI AI SENSI DELL'ART.153, D. LGS. 58/1998 E DELL'ART. 2429 CO 3 C.C. – BILANCIO AL 31-12-2020"

Signori Azionisti,

con la presente Relazione, redatta ai sensi dell'art. 153 del d. lgs. 58/1998 ("TUF"), tenendo anche conto delle Raccomandazioni Consob applicabili e delle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate emanate da parte del Consiglio Nazionale dei Dottori commercialisti e degli Esperti contabili in data 26 aprile 2018, il Collegio Sindacale di Esprinet S.p.A. (di seguito anche la "Società"), Vi riferisce sull'attività di vigilanza svolta nel corso dell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2020 e sui relativi esiti.

Il Collegio Sindacale in carica è stato nominato con mandato triennale dall'assemblea del 4 maggio 2018. La nomina è avvenuta, ai sensi di legge e di Statuto, in base a liste presentate dagli azionisti, tenuto conto anche delle previsioni in materia di equilibrio tra i generi, ed è in scadenza con l'approvazione del bilancio al 31.12.2020.

Secondo quanto previsto dalle citate Norme di comportamento il Collegio sindacale ha messo a disposizione del Consiglio di Amministrazione gli orientamenti sul rinnovo del Collegio, riportando una sintesi delle competenze, professionalità ed esperienze che meglio hanno contribuito al buon funzionamento del Collegio stesso nel corso del mandato in scadenza, in coerenza anche con quanto emerso dal processo di autovalutazione annuale dell'organo di controllo.

1. Vigilanza svolta e informazioni ricevute.

Nel corso dell'esercizio chiuso il 31 dicembre 2020 il Collegio Sindacale ha svolto le attività di vigilanza previste dalla legge, dalle Norme di comportamento del collegio sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del collegio sindacale (in particolare, comunicazione 20 febbraio 1997 n. DAC/RM 97001574 e comunicazione n. DEM 1025564 del 6 aprile 2001, successivamente integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006) e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

A tal fine, nel corso dell'esercizio il Collegio ha:

  • tenuto n. 13 riunioni collegiali;
  • partecipato di regola collegialmente, alle n. 14 riunioni tenute dal Consiglio di amministrazione;
  • partecipato, di regola collegialmente, a n. 5 riunioni tenute dal Comitato Controllo e Rischi, nonché alle n. 6 riunioni tenute dal Comitato Nomine e Remunerazione;
  • partecipato all'Assemblea dei soci;
  • mantenuto un frequente canale informativo e tenuto regolari riunioni con la società di revisione, al fine del tempestivo scambio dei dati e delle informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti;
  • mantenuto un frequente canale informativo e tenuto regolari riunioni con il responsabile della funzione di Internal audit e Enterprise Risk Management.

Il Collegio ha incontrato inoltre il Collegio Sindacale della Controllata Celly S.p.a. e della controllata 4Side Srl in merito ai sistemi di amministrazione e controllo e all'andamento generale dell'attività sociale, senza che siano emersi aspetti rilevanti da segnalare nella presente Relazione.

L'attività del Collegio sindacale ha visto anche il coinvolgimento dell'Organismo di Vigilanza D. Lgs. 231/2001 della Società, nell'ambito delle rispettive competenze, con la precisazione che la funzione di Organismo di Vigilanza D. Lgs. 231/2001 non è stata trasferita in capo al Collegio sindacale, ma viene svolta da un separato organismo collegiale. Nel corso delle riunioni di Consiglio, il Collegio Sindacale è stato informato dagli amministratori sull'attività svolta dalla Società e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dalle società controllate e collegate, nonché sulle operazioni nelle quali essi avessero un interesse, per conto proprio o di terzi.

Nel corso degli incontri e dei contatti intercorsi con la società di revisione non sono emersi fatti censurabili a carico degli amministratori.

Come noto, l'esercizio 2020 è stato caratterizzato da una situazione di profonda incertezza in relazione alla genesi ed all'evoluzione della pandemia da COVID-19. Le indicazioni e i provvedimenti governativi emanati a partire dal mese di marzo e per tutto l'esercizio, nel dichiarare lo stato di emergenza, hanno imposto misure particolarmente stringenti per la limitazione della diffusione della pandemia sul territorio nazionale, quali situazioni di lockdown totale o parziale.

L'attività della Società, considerata essenziale, non si è interrotta ed è proseguita, laddove possibile, "in remoto".

Anche le attività del Collegio Sindacale sono proseguite secondo tali modalità, attraverso l'acquisizione di dati e informazioni in formato elettronico e lo svolgimento delle proprie riunioni in video/audio conferenza.

Tenuto conto del grado di affidabilità e tempestività della Società nell'assicurare un corretto svolgimento delle riunioni e un adeguato sistema di trasmissione dei flussi informativi, il Collegio Sindacale ritiene che l'adozione di tali modalità non abbia diminuito o inficiato il grado di attendibilità delle informazioni ricevute e l'efficacia della propria attività.

Si precisa che nell'ambito dell'attività del Collegio, nel corso del 2020:

  • · non sono state ricevute denunce ex art. 2408 c.c.;
  • · non sono stati ricevuti esposti.

2. Operazioni ed eventi di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale. Operazioni con parti correlate

In relazione alle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Società e dal Gruppo nel corso dell'esercizio 2020 e, più in generale, agli eventi maggiormente significativi, il Collegio Sindacale segnala quanto segue:

  • In data 19 giugno 2020 è stato stipulato un accordo vincolante per l'acquisto, tramite la sub-holding spagnola Esprinet Iberica S.L.U., del 100% del capitale di GTI Software y Networking S.A. In esecuzione del predetto accordo, e a seguito dell'ottenimento da parte delle autorità antitrust delle prescritte autorizzazioni, in data 1° ottobre 2020 il Gruppo ha provveduto all'acquisto del 100% del capitale sociale di GTI Software y Networking S.A..

Il corrispettivo, fissato in 33,7 milioni di euro, è stato interamente regolato con mezzi propri alla medesima data.

  • Le società controllate spagnole Esprinet Iberica S.L.U. e Vinzeo Technologies S.A.U., nell'ambito delle misure a favore delle imprese adottate dal Governo Spagnolo per far fronte all'emergenza epidemiologica da Covid-19, hanno sottoscritto complessivamente 11 finanziamenti di durata tra 3 e 5 anni, tutti amortising, di cui solo uno a tasso variabile, garantiti dallo Stato Spagnolo tramite l'Instituto de Crédito Official ("ICO"). Il valore complessivo dei finanziamenti sottoscritti è pari a 47,2 milioni di euro di cui erogati 45,7

milioni di euro entro la data del 31 dicembre 2020. La controllata Vinzeo Technologies S.A.U. ha sottoscritto anche un ulteriore finanziamento quinquennale a tasso fisso, amortising, integralmente erogato entro il 31 dicembre 2020, per 2,5 milioni di euro.

  • In data 6 luglio 2020 Maurizio Rota, Presidente del Consiglio di Amministrazione e Alessandro Cattani, Amministratore Delegato di Esprinet S.p.A., hanno conferito la totalità delle proprie n. 3.418.905 azioni Esprinet in un veicolo di nuova costituzione da loro controllato e denominato Axopa S.r.l. Contestualmente al conferimento, Axopa ha acquistato ulteriori n. 1.200.000 azioni della Società, con ciò portando la partecipazione in Esprinet al 9,07% del Capitale Sociale. Axopa ha poi sottoscritto un patto parasociale con l'azionista Francesco Monti, titolare di una partecipazione in Esprinet pari al 16,16%. Il patto parasociale conta pertanto un totale di 12.850.975 azioni, pari al 25,23% del Capitale Sociale.

  • A luglio 2020 il Dott. Valerio Casari ha rassegnato le proprie dimissioni da Consigliere Delegato e Group Chief Financial Officer di Esprinet S.p.A. oltre che da ogni carica, funzione e ruolo ricoperti in Esprinet e in ogni altra società del Gruppo Esprinet. In conseguenza della cessazione dei rapporti la Società ha riconosciuto al Dott. Valerio Casari, oltre al pro rata degli emolumenti fissi maturati e alle competenze di fine rapporto dovute per legge, indennità ed emolumenti variabili nonché un certo numero di diritti di assegnazione gratuita di azioni ordinarie di Esprinet S.p.A. come meglio esplicitato nelle note illustrative al bilancio.

  • In data 28 ottobre 2020 Esprinet S.p.A. ha acquistato il residuo 15% del capitale sociale di Celly S.p.A. raggiungendone la piena proprietà. Il controvalore dell'operazione è pari a 1,25 milioni di euro, di cui 0,8 milioni di euro corrisposti mediante cassa alla data di sottoscrizione dell'accordo, ed il residuo in rate annuali da corrispondere nei tre anni successivi.

  • In data 23 dicembre 2020 Esprinet S.p.A. ha sottoscritto un contratto di finanziamento a medio – lungo termine con Cassa Depositi e Prestiti del valore di complessivi 35,0 milioni di euro, erogato in data 31 dicembre 2020, di durata pari a 5 anni, amortising, a tasso fisso.

  • Con riferimento al contenzioso legale in essere con il fornitore storico, e relativi soci, della linea "Sport Technology" che nel dicembre 2018, aveva avviato una procedura di liquidazione volontaria e, in data 21 maggio 2019, aveva presentato al Tribunale di Milano una domanda di concordato preventivo, si segnala che, nel corso del 2020, è stato raggiunto un accordo transattivo, il cui perfezionamento è stato autorizzato in data 9

dicembre 2020 dal Tribunale di Milano ai sensi dell'art. 167, comma 2, della Legge Fallimentare.

L'accordo prevede da un lato la rinuncia da parte del fornitore e dei suoi soci alla causa risarcitoria da 55,0 milioni di euro intentata contro Esprinet S.p.A. e dall'altro la rinuncia da parte di Esprinet S.p.A. alla richiesta di inclusione nel novero dei creditori del concordato preventivo del fornitore procedendo dunque allo stralcio dei 2,6 milioni di euro di crediti netti iscritti in bilancio alla data del 31 dicembre 2019.

  • Esprinet S.p.A. ha in essere alcuni contenziosi avverso le richieste di versamento di imposte indirette avanzate nei confronti della Società, del valore complessivo di 18,7 milioni di euro oltre sanzioni e interessi, in relazione ad operazioni poste in essere negli anni dal 2011 al 2013. Per un maggior dettaglio sull'andamento dei contenziosi si rinvia alla nota integrativa al bilancio.

Giudizio del Collegio Sindacale

In generale, il Collegio ritiene che siano stati rispettati la legge, lo Statuto e i principi di corretta amministrazione.

Il Collegio non ha riscontrato, né ricevuto notizia dalla società di revisione o dal Responsabile internal audit di operazioni atipiche e/o inusuali così come definite dalla comunicazione Consob del 6 aprile 2001 e dalla Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, effettuate con terzi, parti correlate o infragruppo.

In materia di operazioni con parti correlate, il Collegio sindacale ha vigilato sulla conformità della procedura adottata dalla Società ai principi indicati dalla Consob.

Tale procedura, consultabile sul sito internet della Società, prevede l'esenzione dalla stessa – a determinate condizioni – delle deliberazioni in materia di remunerazione degli amministratori e degli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Alla luce delle specificità del business del Gruppo, assume particolare importanza l'inclusione, tra le "Operazioni con parti correlate Ordinarie", delle operazioni che "rientrino nell'ordinario esercizio dell'attività operativa e della connessa attività finanziaria (individuate sulla base dei criteri contenuti nel Regolamento e nella Comunicazione Consob n. 1007868 del 24 settembre 2010) e che siano (…) concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard".

Gli Amministratori hanno dato conto, nella Relazione sulla gestione e nelle Note illustrative, delle operazioni di natura ordinaria e di minore rilevanza, svolte con parti correlate,

dando indicazione della natura ed entità delle stesse. Tali indicazioni sono adeguate tenuto anche conto della loro dimensione.

Per parte sua, il Collegio non ha rilevato violazioni di disposizioni di legge e di statuto ovvero operazioni poste in essere dagli Amministratori che siano manifestamente imprudenti o azzardate, in potenziale conflitto di interessi, in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea o comunque tali da compromettere l'integrità del patrimonio aziendale.

Esprinet S.p.A. ha esercitato l'attività di direzione e coordinamento nei confronti di tutte le società controllate residenti in Italia. Le operazioni infragruppo sono analiticamente esposte nella nota integrativa.

3. Struttura organizzativa, sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, sistema amministrativo-contabile.

Il Collegio Sindacale ha verificato il rispetto dei principi di corretta amministrazione, unitamente alla adeguatezza della struttura organizzativa, riscontrando l'idoneità del sistema amministrativo-contabile alla corretta rappresentazione dei fatti di gestione.

Il sistema di controllo interno è definito come l'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative – idoneo a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi, una conduzione dell'impresa che sia sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati.

Il responsabile Internal audit, che non svolge funzioni operative, riferisce frequentemente al Comitato Controllo e Rischi, al quale presenta il programma di lavoro annuale e riferisce periodicamente sull'attività svolta. Il Collegio, anche in qualità di Comitato per il controllo interno istituito ai sensi dell'art. 19 del Decreto Legislativo 39/2010, mantiene un dialogo costante con il responsabile della funzione, verificandone l'efficacia dell'operato. Dall'attività svolta da tale funzione non sono emerse criticità significative nella definizione ed effettiva applicazione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi tali da compromettere in modo rilevante il conseguimento di un accettabile profilo di rischio complessivo.

Quanto all'attività relativa al sistema di controllo interno, il Collegio, supportato anche dalle risultanze della società di revisione, segnala il costante monitoraggio ed adeguamento delle procedure interne. Il Collegio ha avuto un costante scambio di informativa con il Comitato Controllo e Rischi anche partecipando alle riunioni del Comitato stesso.

Per quanto attiene il sistema di controllo interno Esprinet S.p.A., adottando la metodologia ERM, identifica progressivamente le principali aree di rischio aziendale monitorandole ed implementando azioni di miglioramento.

La Relazione sulla gestione dà informativa dei rischi cui la Società è esposta, anche ai fini di quanto previsto dall'art.19 comma 1 lett. b) del Decreto Legislativo 39/2010 e del Decreto Legislativo 254/2016.

La Società ha adottato il modello di organizzazione e gestione per la prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001 (il "Modello Organizzativo") concernente la responsabilità amministrativa delle società per reati commessi dai propri dipendenti e collaboratori, pubblicato sulla intranet aziendale, da ultimo aggiornato in data 15 aprile 2020: il Modello Organizzativo ha introdotto il sistema per l'eventuale segnalazione di attività illecite (c.d. "Whistleblowing") tramite una apposita piattaforma, pubblicizzata sul sito internet della Società, che offre come richiesto dalla legge, garanzie di riservatezza per il segnalante.

Nel corso dell'esercizio il Collegio ha mantenuto costanti rapporti con l'Organismo di Vigilanza che, nella persona del proprio Presidente, ha periodicamente presenziato alle riunioni del Collegio. Dalle riunioni e dallo scambio di informazioni ne è emerso che a tale Organismo non sono pervenute segnalazioni.

Il Collegio riferisce, inoltre, che l'Organismo di Vigilanza si è costantemente attivato sull'aggiornamento del modello organizzativo adottato dalla Società anche in relazione alla evoluzione della normativa di riferimento.

L'Organismo di Vigilanza italiano svolge inoltre una funzione di raccordo e di monitoraggio nella materia di riferimento con le controllate spagnole.

Con particolare riferimento all'area amministrativa, nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari il Consiglio di amministrazione descrive analiticamente le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria, coerentemente alle previsioni di cui all'art.123-bis TUF.

La Società risulta essere adeguata alle previsioni introdotte dalla legge 262/2005. Il Collegio ha verificato il mantenimento di tutti i requisiti di legge in capo al dirigente preposto.

Società di Revisione

La Società è soggetta a revisione contabile da parte della società di revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. ("PWC") nominata dall'assemblea dei soci dell' 8 maggio 2019.

a) Attività di vigilanza e controllo svolta dal Collegio Sindacale in relazione ai compiti allo stesso attribuiti in qualità di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile"

In conseguenza della Riforma della revisione legale dei bilanci d'esercizio e consolidati delle società, operata in recepimento (con d. lgs. n. 135/2016) del Regolamento UE n. 537/2014 e della Direttiva n. 2014/56, il Collegio Sindacale, nel proprio ruolo di "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile"(anche "CCIRC") ha condotto autonome valutazioni sui presìdi organizzativi finalizzati a dare piena attuazione alle disposizioni normative volte, in particolare, a rafforzare la qualità della revisione e l'indipendenza dei revisori legali e delle società di revisione, al fine di migliorare la fiducia del mercato e degli investitori nelle informazioni finanziarie.

In relazione ai nuovi e diversi doveri imposti al Collegio nella sua qualità di CCIRC, sono state, quindi, condotte autonome valutazioni sui presìdi organizzativi finalizzati a dare piena attuazione alle nuove disposizioni normative.

Le modifiche normative hanno comportato, con particolare riferimento all'ambito degli Enti di Interesse Pubblico ["EIP"], quale Esprinet S.p.A., un rafforzamento dell'interazione tra revisori e il CCIRC, attribuendo particolare enfasi al mantenimento del requisito dell'indipendenza, anche attraverso un costante monitoraggio delle attività svolte dal revisore, distinguendo tra servizi di revisione (Audit Service) e altri servizi (Non Audit Service) e, tra questi, i servizi ammessi, da quei servizi considerati vietati dall'art. 5 del citato Regolamento, ove viene espressamente previsto che qualsiasi incarico affidato al Revisore, rientrante tra i Non Audit Service, debba preventivamente essere assoggettato alle valutazioni e all'espressione di un parere da parte del CCIRC. Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio 2020, per quanto in particolare attiene all'adeguatezza della prestazione di servizi diversi dalla revisione all'ente sottoposto a revisione, conformemente all'articolo 5 del Regolamento UE, ha costantemente verificato e monitorato l'indipendenza del Revisore, rilasciando appositi e specifici pareri per qualsiasi incarico affidato e rientrante tra i Non Audit Service.

Con riguardo, invece, all'attività di revisione contabile, il Collegio, nel corso dei numerosi incontri intrattenuti con il revisore PWC:

  • (i) ha ricevuto dalla società di revisione, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento UE n. 537/2014, la Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, dalla quale: i) non sono state individuate carenze significative nel sistema di controllo interno per l'informativa finanziaria e/o nel sistema contabile. ii) non sono state identificati casi di frode o sospetti di frode; iii) non sono state identificate questioni ritenute significative riguardanti casi di non conformità; iv) non si sono incontrate difficoltà significative da portare all'attenzione del CCIRC né difficoltà afferenti al processo di acquisizione di elementi probativi necessari all'attività di revisione;
  • (ii) ha ricevuto dalla medesima società, ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento UE 537/2014, e ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260, la conferma della sua indipendenza, Il Collegio Sindacale ha, altresì, esaminato le relazioni redatte dal revisore legale PWC e rilasciate in data 16 marzo 2021, la cui attività integra il quadro generale delle funzioni di controllo stabilite dalla normativa con riferimento al processo di informativa finanziaria.

Il testo della Relazione di revisione include altresì i c.d. "Aspetti Chiave" della revisione contabile, ovvero quegli aspetti ritenuti maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Per quanto attiene ai giudizi e alle attestazioni, la società di revisione, nella Relazione sulla revisione contabile sul bilancio, ha:

  • rilasciato un giudizio dal quale risulta che i bilanci d'esercizio e consolidato di Esprinet S.p.A. forniscono una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società e del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data;
  • rilasciato un giudizio di coerenza dal quale risulta che le Relazioni sulla Gestione che corredano il bilancio d'esercizio e il bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 e alcune specifiche informazioni contenute nella "Relazione sul Governo Societario e sugli Assetti Proprietari" indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del T.U.F., la cui responsabilità compete agli amministratori della Società, sono redatte in conformità alle norme di legge e sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Esprinet al 31.12.2020;

– dichiarato, per quanto riguarda eventuali errori significativi nelle Relazioni sulla gestione, sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, di non avere nulla da riportare.

Per quanto invece attiene all'individuazione degli Aspetti Chiave, il Collegio sindacale ha potuto constatare come gli stessi attengano:

  • (i) alla valutazione della recuperabilità dell'avviamento;
  • (ii) al riconoscimento dei ricavi, al netto di rettifiche per premi e sconti;
  • (iii) alla contabilizzazione delle rettifiche di costi d'acquisto da fornitori;
  • (iv) a passività potenziali e fondo rischi ed oneri.

e per quanto attiene specificamente al bilancio d'esercizio di Esprinet SpA

v) alle partecipazioni in imprese controllate.

b) Attività di vigilanza sull'indipendenza del revisore legale

Il Collegio sindacale ha esaminato la Relazione sull'indipendenza del revisore legale, rilasciata ai sensi dell'art. 6, paragrafo 2, lettera a) del Regolamento UE 537/2014, e ai sensi del paragrafo 17 dell'ISA Italia 260, da questi rilasciata in data 16 marzo 2021, che non evidenzia situazioni che ne abbiano compromesso l'indipendenza o cause di incompatibilità, ai sensi degli articoli 10 e 17 del D. lgs. 39/2010 e degli artt. 4 e 5 del regolamento Europeo 537/2014.

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti CONSOB (delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni), evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio 2020 per i servizi di revisione per il Gruppo Esprinet e per quelli diversi, resi dalla società di revisione e da società appartenenti alla sua rete.

Tipologia servizio Corrispettivi (euro/000)
Soggetto erogatore Destinatario 2020 2019
Revisione contabile
PWC S.p.A. Esprinet S.p.A. 252.0 220.0
PwC S.p.A. Subsidiaries 73.0 91,0
PwC network Subsidiaries 267,0 216,2
Altri servizi
PWC S.p.A. Esprinet S.p.A. 71.0 30.0
PwC network Subsidiaries 79,0 80,4
Totale 742,0 637,6

Come riferito, il Collegio Sindacale, relativamente al conferimento di incarichi diversi dalla revisione (Non Audit Service), ha costantemente svolto proprie autonome valutazioni sui rischi potenziali di indipendenza del revisore legale e delle salvaguardie applicate a norma dell'articolo 22 ter della direttiva 2006/43/CE.

Tali incarichi, con riferimento all'esercizio 2020, si riferiscono per Euro 30 mila ad una due diligence e per Euro 41 mila all'attestazione sulla dichiarazione non finanziaria per la capogruppo, , e per euro 79 mila ad altri servizi svolti per le società controllate spagnole.

Per quanto sopra, relativamente agli incarichi conferiti a PWC e alla sua rete da parte di Esprinet S.p.A. e dalle società del Gruppo, il Collegio Sindacale non ritiene sussistano profili di criticità in materia di indipendenza del Revisore.

Alla luce di quanto esposto, il Collegio ritiene che il sistema di controllo interno sia ben strutturato per i propri compiti e persegua le finalità assegnate con risultati che si ritengono adeguati.

4. Andamento dell'esercizio, situazione economico-finanziaria.

L'esercizio 2020 si è chiuso con un utile consolidato pari a € 31.8 milioni in aumento del 35% rispetto al 31.12.2019 (€ 23,6 milioni). Il risultato netto di esercizio è pari a € 9.4 milioni rispetto a € - 4.6 milioni al 31.12.2019.

La posizione finanziaria netta consolidata al 31.12.2020 è positiva per € 302.8 milioni rispetto ad € 272,3 milioni al 31.12.2019.

Il patrimonio netto consolidato al 31.12.2020 ammonta ad € 389 milioni rispetto ad € 359 milioni al 31.12.2019 con un incremento di € 30 milioni.

Il nostro esame sul Bilancio, consegnatoci nei termini di legge unitamente a tutti i relativi allegati, è stato svolto secondo i principi di comportamento del Collegio Sindacale raccomandati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa ed in considerazione delle norme contenute nel D. Lgs. 58/1998.

Il Collegio Sindacale, anche sulla base delle informazioni ottenute dalla Società di revisione, rileva:

  • la generale conformità alla legge della forma e del contenuto del bilancio e la corretta adozione dei principi contabili vigenti;
  • la rispondenza del bilancio ai fatti ed alle informazioni di cui il Collegio è a conoscenza a seguito della partecipazione alle riunioni degli organi sociali, dell'esercizio dei suoi doveri di vigilanza e dei suoi poteri di ispezione e controllo;
  • la completezza del fascicolo di Bilancio, nel rispetto delle norme applicabili al caso di specie.

La Relazione sulla gestione è stata redatta a norma di legge e contiene tutte le informazioni atte alla rappresentazione completa, chiara e veritiera dell'andamento della Società.

Il Collegio ritiene che il Consiglio di Amministrazione abbia compiutamente fornito, nella Relazione sulla gestione e nelle Note al bilancio, anche le informazioni richieste:

  • dal documento congiunto Banca d'Italia, Consob ed ISVAP n. 2 del 06.02.2009, vale a dire le informazioni sulla continuità aziendale, sui rischi finanziari, sulle verifiche per riduzione di valore delle attività e sulle incertezze nell'utilizzo di stime;
  • dal documento congiunto Banca d'Italia, Consob ed ISVAP n. 4 del 03.03.2010, vale a dire le informazioni relative alle verifiche per riduzione di valore delle attività (impairment test), alle clausole contrattuali dei debiti finanziari e alla "Gerarchia del fair value". Non sussistono le altre ipotesi di informativa raccomandate dal citato documento, vale a dire le riduzioni di valore degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale classificati come "Disponibili per la vendita" e la ristrutturazione dei debiti.
  • dalla Comunicazione Consob n. 0003907 del 19.01.2015 relativamente ai temi di maggior rilevanza delle relazioni finanziarie, nonché dalle successive comunicazioni Consob n. 0007780 del 28.01.2016 e n. 0031948 del 10.03.2017
  • dal Richiamo di attenzione Consob n. 6/20 del 9 aprile 2020.
  • dal Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 del 16 febbraio 2021

Inoltre, la Relazione sulla gestione contiene anche, ai sensi dell'art. 2428 c.c., l'informativa relativa all'ambiente ed al personale e la Nota integrativa contiene anche le indicazioni prescritte dall'art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti in tema dei compensi corrisposti alla società di revisione.

La Nota integrativa rimanda alla Nota al bilancio consolidato ove sono esposti i compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche ed i compensi corrisposti ad Amministratori in società del Gruppo, risultanti peraltro anche dalla relazione sulla Politica della remunerazione ex art. 123-ter del D. Lgs. 58/1998.

La Società ha altresì redatto il bilancio consolidato.

Con riferimento all'emergenza sanitaria da Covid-19, abbiamo esaminato quanto rappresentato dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione in merito all'attivazione dei necessari presidi di "business continuity" ed al rispetto rigoroso dei protocolli sanitari atti a preservare la salute e la sicurezza di dipendenti e collaboratori, agli scenari macroeconomici, alle azioni poste in essere per rafforzare le riserve di liquidità; nella Relazione sulla Gestione, a cui si rinvia, gli Amministratori hanno fornito un'analisi dei potenziali impatti dell'emergenza sanitaria sul settore, a livello macroeconomico, e attestato che non vi sono elementi di incertezza sulla prospettiva della continuità aziendale per il Gruppo.

5. Corporate governance

Le informazioni analitiche in ordine alle modalità con cui è stata data attuazione ai principi di corporate governance approvati da Borsa Italiana (contenuti nel relativo Codice di autodisciplina, d'ora in poi, per brevità, "il Codice di Borsa Italiana") sono fornite dagli amministratori nella Relazione annuale sul governo societario e gli assetti proprietari approvata in data 1 marzo 2021 e allegata all'informativa di bilancio.

Tale Relazione risulta adeguata alle previsioni di cui all'art. 123-bis TUF.

Il Collegio sindacale, nel corso dell'esercizio 2020, ha effettuato la verifica della corretta applicazione dei criteri e delle procedure di accertamento dei requisiti di indipendenza dei membri del Consiglio di Amministrazione, ai sensi del criterio applicativo 3.C.5 del Codice di Autodisciplina, e svolto il processo di autovalutazione dei propri membri, prendendo altresì atto che anche il Consiglio di Amministrazione ha proceduto alla propria autovalutazione.

La società di revisione, nelle proprie relazioni, ha confermato che la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario

e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis comma 4 del D. Lgs. 58/98 sono coerenti con il bilancio di esercizio e con il bilancio consolidato.

Il Collegio ha vigilato sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Borsa Italiana cui la società, mediante informativa al pubblico, dichiara di attenersi.

Il Collegio Sindacale, ha altresì rilevato l'iter che ha caratterizzato la redazione della Relazione annuale sulle politiche di remunerazione e incentivazione per l'anno 2020, ai sensi dell'art. 123-ter del D. Lgs. 58/1998 e nell'ambito delle informative richieste dall'articolo 84-quater del Regolamento Consob 11971/1999, che si articola in due sezioni:

  • la prima sezione, che contiene la politica di remunerazione del gruppo Esprinet per l'anno 2021 e che verrà sottoposta al voto vincolante dell'Assemblea degli azionisti convocata per l'approvazione del Bilancio dell'esercizio chiuso al 31.12.2020;
  • la seconda sezione, che verrà sottoposta al voto non vincolante dell'Assemblea degli azionisti, e che descrive le modalità con cui la politica di remunerazione in vigore nel 2020 è stata attuata nel corso del relativo esercizio, fornendo un consuntivo sulle remunerazioni effettivamente erogate.

La composizione del Consiglio di amministrazione è coerente con le previsioni legislative in materia di quote di genere.

6. Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario

Abbiamo vigilato sull'osservanza delle disposizioni ex D. Lgs n. 254 del 30 dicembre 2016 e dal Regolamento Consob n. 20267/2018, in merito alla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Esprinet S.p.A. e sue controllate (di seguito "DNF").

Il Collegio Sindacale riscontra che la Società, nella propria qualità di Capogruppo, ha predisposto, a seguito dell'emanazione del D. Lgs 30 dicembre 2016, n. 254 ("Attuazione della direttiva 2014/95/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 22 ottobre 2014, recante modifica alla direttiva 2013/34/UE per quanto riguarda la comunicazione di informazioni di carattere non finanziario e di informazioni sulla diversità da parte di talune imprese e di taluni gruppi di grandi dimensioni" - il "Decreto"), la DNF Consolidata 2020 del Gruppo secondo quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" (di seguito "GRI Standards"), definiti nel 2016 dal GRI – Global Reporting Initiative – dagli amministratori individuato come standard di rendicontazione.

Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'osservanza delle disposizioni stabilite dal Decreto nella predisposizione della DNF, accertando che la stessa consenta la comprensione dell'attività di impresa, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dalla stessa prodotta, e che relazioni in merito ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani, alla lotta contro la corruzione attiva e passiva rilevanti tenuto conto delle attività e delle caratteristiche dell'impresa, in conformità di quanto previsto dall'art. 3 del citato Decreto legislativo.

Il Collegio Sindacale ha altresì preso atto che, ai sensi dell'art. 3 comma 10, la società PWC, soggetto incaricato della revisione del bilancio del Gruppo ha rilasciato in data 16 marzo 2021 apposita Relazione sulla dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che attesta la conformità delle informazioni fornite in tale documento agli artt. 3 e 4 del D. Lgs. 254/2016 ed ai GRI standards.

7. Valutazioni conclusive in ordine all'attività di vigilanza svolta e al bilancio.

Il Collegio Sindacale ha accertato, tramite verifiche dirette ed informazioni assunte presso la Società di revisione e il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, l'osservanza delle norme di legge inerenti la formazione e l'impostazione del bilancio consolidato del Gruppo Esprinet, del bilancio d'esercizio di Esprinet S.p.A. e della relativa Relazione del Consiglio di Amministrazione. Nel corso dell'attività di vigilanza svolta, inoltre, non sono emersi fatti tali da richiedere la segnalazione agli organi di controllo o la menzione nella presente relazione.

La società di revisione, nelle proprie relazioni rilasciate ai sensi degli artt. 14 e 16 del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010 n. 39, ha espresso un giudizio senza rilievi sul bilancio di esercizio e sul bilancio consolidato 2020. Al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato risultano allegate le attestazioni del Dirigente preposto e dell'Amministratore delegato previste dall'art. 154-bis TUF.

In ragione dell'emergenza sanitaria in corso, nel rispetto del Decreto Legge 17 marzo 2020 n. 18, la Società ha stabilito che l'intervento in Assemblea avvenga, esclusivamente, tramite rappresentante designato, ai sensi dell'art. 135-undecies del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF")

Al rappresentante designato potranno essere conferite anche deleghe e/o sub-deleghe ai sensi dell'articolo 135-novies del TUF, in deroga all'art. 135-undecies, comma 4, del medesimo decreto, al fine di consentire il più ampio utilizzo di tale strumento di voto a distanza per tutti gli azionisti,

Il Collegio Sindacale, sulla base dell'attività svolta nel corso dell'esercizio, non rileva motivi ostativi all'approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 e alle relative proposte di delibera formulate dal Consiglio di Amministrazione.

Milano, 16 marzo 2021

Il Collegio Sindacale

Il Presidente (Dott. ssa Bettina Solimando)

Il Sindaco effettivo (Dott. ssa Patrizia Paleologo Oriundi) di)

Il Sindaco effettivo (Dott. Franco Abbate)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ARTICOLO 14 DEL DLGS 27 GENNAIO 2010, N°39 E DELL'ARTICOLO 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N°537/2014

ESPRINET SPA

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2020

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli Azionisti di Esprinet SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio consolidato

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del gruppo Esprinet (di seguito anche "il Gruppo"), costituito dal prospetto della situazione patrimoniale - finanziaria consolidata al 31 dicembre 2020, dal conto economico separato consolidato, dal conto economico complessivo consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Esprinet SpA (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della

revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Valutazione della recuperabilità dell'avviamento

Nota 2 "Avviamento" delle Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Il valore dell'avviamento, generato da aggregazioni aziendali realizzate nel tempo, è pari ad Euro 108 milioni al 31 dicembre 2020, ed è allocato alle due unità generatrici di cassa (CGU) identificate dal Gruppo Esprinet, che sono:

  • CGU 1 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Italia) (Euro 19 milioni),
  • CGU 2 Distribuzione B2B di Information Technology e Consumer Electronics (Penisola Iberica) (Euro 89 milioni).

La Direzione del Gruppo effettua, con frequenza almeno annuale, la verifica della recuperabilità dell'avviamento confrontando per ciascuna CGU a cui è allocato, il valore contabile con il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita, e il valore d'uso determinato utilizzando la metodologia dei flussi di cassa attualizzati.

Il valore recuperabile di ciascuna CGU è stato determinato al 31 dicembre 2020 sulla base del valore d'uso, calcolato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti per il quinquennio 2021-2025 e la stima di un valore terminale.

La Direzione ha inoltre svolto un'analisi di sensitività al fine di valutare gli impatti di cambiamenti nelle assunzioni rilevanti sul valore recuperabile.

Abbiamo identificato un aspetto chiave in considerazione della significatività della posta Abbiamo compreso e valutato le procedure adottate dalla Direzione ai fini della verifica del rispetto dei requisiti stabiliti dal principio contabile internazionale "IAS 36 - Riduzione di valore delle attività" adottato dall'Unione Europea.

Abbiamo analizzato la ragionevolezza delle considerazioni effettuate dalla Direzione in merito alle CGU individuate e al processo di allocazione dell'avviamento alle stesse, verificandone la coerenza con la struttura del Gruppo e dei settori operativi in cui opera.

Al fine di confermare la capacità previsionale della Direzione abbiamo verificato che i risultati raggiunti nel 2020 fossero coerenti con le previsioni contenute nei piani pluriennali elaborati negli esercizi precedenti. Abbiamo analizzato i piani economicofinanziari di ciascuna unità generatrice di cassa predisposti e utilizzati dalla Direzione per la valutazione della recuperabilità degli avviamenti, verificando la coerenza con i piani approvati dal Consiglio di Amministrazione.

Abbiamo verificato la metodologia utilizzata per la predisposizione del test di impairment, la correttezza matematica del modello e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate in relazione alle componenti del tasso di attualizzazione e nella definizione del valore terminale.

Abbiamo infine verificato la corretta determinazione dei valori contabili delle

oggetto di analisi e del fatto che il processo di valutazione comporta la formulazione di stime da parte della Direzione con particolare riferimento ai flussi di cassa prospettici e alla determinazione del tasso di sconto da utilizzare per l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri (WACC).

attività e passività attribuibili alle singole CGU, incluso l'avviamento allocato, utilizzati per confronto con il relativo valore d'uso.

Abbiamo rivisto le analisi di sensitività svolte dalla Direzione in merito all'impatto sulla recuperabilità degli avviamenti di possibili variazioni nella stima dei flussi di cassa o nel tasso di attualizzazione utilizzato.

Abbiamo inoltre analizzato le variazioni dei flussi di cassa o del tasso di attualizzazione che porterebbero ad annullare l'eccedenza del valore recuperabile di ciascuna unità generatrice di cassa rispetto al valore contabile delle stesse.

Al fine di supportare tali analisi ci siamo avvalsi del contributo di esperti della rete PwC.

Abbiamo infine verificato la completezza e l'accuratezza dell'informativa riportata nelle note esplicative.

Riconoscimento dei ricavi, al netto delle rettifiche per premi e sconti

Nota 2.7.2 "Principali assunzioni e stimerettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti" delle Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Il Gruppo Esprinet opera nella distribuzione "business- to- business" di tecnologia. Secondo le prassi di tale settore, il Gruppo riconosce ai propri clienti premi e sconti sulla base degli accordi contrattuali in essere. Tali rettifiche, che includono la componente stimata a fine esercizio, sono esposte in riduzione dei ricavi e dei crediti verso clienti.

Oltre che per il significativo volume delle transazioni, il riconoscimento dei ricavi, al netto delle rettifiche per premi e sconti ha rappresentato un aspetto chiave in considerazione degli elementi di incertezza insiti nel processo di determinazione delle stime con particolare

Abbiamo effettuato la comprensione e la valutazione dei controlli rilevanti implementati dal Gruppo in relazione al processo di riconoscimento dei ricavi secondo quanto previsto dall'IFRS 15, incluse le relative rettifiche per la stima di sconti e premi a clienti.

Abbiamo validato l'operatività e l'efficacia di tali controlli (manuali ed automatici), avvalendoci anche del supporto di esperti di sistemi informativi e di analisi dei processi aziendali della rete PwC.

Abbiamo svolto procedure di validità attraverso l'ottenimento e l'analisi della

riferimento alla numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti e all'articolazione dei calcoli.

documentazione a supporto relativamente a transazioni selezionate su base campionaria, al fine di verificarne l'esistenza, completezza, accuratezza e competenza.

Abbiamo, inoltre, verificato la congruità delle assunzioni confrontando le stime dell'esercizio precedente con i dati consuntivi, nonché effettuando il confronto delle stime di bilancio al 31 dicembre 2020 con le note di credito successivamente emesse.

Abbiamo effettuato l'analisi dei principali accordi commerciali sottoscritti con i clienti al fine di accertare che i relativi termini fossero stati considerati dalla Direzione nella determinazione delle rettifiche dei ricavi.

Abbiamo svolto procedure di richiesta di conferme esterne a controparti terze su base campionaria con l'obiettivo di acquisire elementi probativi a supporto dei crediti commerciali iscritti e dei relativi ricavi.

Contabilizzazione delle rettifiche di costi d'acquisto da fornitori

Nota 2.7.2 "Principali assunzioni e stimerettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor" delle Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Il Gruppo sottoscrive accordi con i propri fornitori a vario titolo, tra cui rimborso di attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze, sconti per raggiungimento di obiettivi e incentivi di vario genere. Tali rettifiche, che includono la componente stimata a fine esercizio, sono esposte in riduzione dei costi e dei debiti verso fornitori.

Oltre che per il significativo volume delle transazioni, la contabilizzazione di tali rettifiche dei costi d'acquisto da fornitori ha rappresentato un aspetto chiave in considerazione degli elementi di incertezza insiti nel processo di determinazione delle stime con particolare riferimento alla numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori e all'articolazione dei calcoli.

Abbiamo effettuato la comprensione e la valutazione dei controlli rilevanti implementati dal Gruppo in relazione al processo di determinazione delle rettifiche dei costi di acquisto da fornitori. Abbiamo validato l'operatività e l'efficacia di tali controlli (manuali ed automatici).

Abbiamo svolto procedure di validità attraverso l'analisi, effettuata su base campionaria, della documentazione a supporto e dei termini contrattuali che regolano le transazioni con i fornitori.

Abbiamo, inoltre, verificato la congruità delle assunzioni confrontando le stime dell'esercizio precedente con i dati consuntivi,

nonché effettuando il confronto delle stime di bilancio al 31 dicembre 2020 con le note di credito successivamente ricevute.

Abbiamo svolto procedure di richiesta di conferme esterne a controparti terze su base campionaria con l'obiettivo di acquisire elementi probativi a supporto dei debiti verso fornitori e dei relativi costi.

Passività potenziali e fondi per rischi e oneri

Nota 26 "Fondi non correnti ed altre passività" delle Note esplicative al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Il Gruppo ha in essere diversi contenziosi di natura fiscale.

La Direzione aziendale, supportata come negli esercizi precedenti dai propri consulenti legali e fiscali, ritiene possibile il rischio di insorgenza di passività significative e, pertanto, non ha accantonato alcun fondo specifico. In merito a tali contenziosi la Direzione aziendale adotta un elevato grado di giudizio per valutare il rischio correlato, a causa delle incertezze connesse agli esiti degli stessi.

La valutazione dei rischi connessi a tali procedimenti è stata oggetto di particolare attenzione nel corso della nostra attività di revisione in quanto rappresenta una stima complessa della Direzione aziendale anche in considerazione delle significative incertezze che li caratterizzano.

Abbiamo analizzato la procedura posta in essere dalla Direzione per l'identificazione e la valutazione delle passività potenziali e per la stima degli accantonamenti. Tale attività è stata da noi svolta anche attraverso discussioni critiche avute con la Direzione aziendale, utili al fine di ottenere la comprensione del processo di stima delle passività, della strategia difensiva e dell'operato a fronte delle contestazioni ricevute.

Abbiamo effettuato l'esame della documentazione e degli atti di tali contenziosi e delle conferme esterne ricevute dai consulenti fiscali e legali.

Abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita rispetto a quanto previsto dai principi contabili internazionali e rispetto alle informazioni e ai dati ottenuti nel corso dello svolgimento dell'attività di revisione.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio consolidato

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta

necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Esprinet SpA o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, d o vuti a frodi o a comportamenti o eventi no n intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a

richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;

  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che so no stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Esprinet SpA ci ha conferito in data 8 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori di Esprinet SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la sua loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del gruppo Esprinet al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'articolo 4 del Regolamento Consob di attuazione del DLgs 30 dicembre 2016, n. 254

Gli amministratori di Esprinet SpA sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del DLgs 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del DLgs 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

Milano, 16 marzo 2021

PricewaterhouseCoopers SpA

Andrea Martinelli (Revisore legale)

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ARTICOLO 14 DEL DLGS 27 GENNAIO 2010, N°39 E DELL'ARTICOLO 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N°537/2014

ESPRINET SPA

BILANCIO D'ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2020

Relazione della società di revisione indipendente

ai sensi dell'articolo 14 del DLgs 27 gennaio 2010, n° 39 e dell'articolo 10 del Regolamento (UE) n° 537/2014

Agli Azionisti di Esprinet SpA

Relazione sulla revisione contabile del bilancio d'esercizio

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Esprinet SpA (di seguito anche "la Società"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal conto economico separato, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del

bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Aspetti chiave Procedure di revisione in risposta agli
aspetti chiave

Partecipazioni in imprese controllate

Nota 5 "Partecipazioni" delle Note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020

Nel bilancio separato al 31 dicembre 2020 sono iscritte partecipazioni in imprese controllate, valutate al costo, per un valore pari a 83 milioni di Euro.

La società verifica annualmente l'eventuale presenza di indicatori che le partecipazioni detenute possano aver subito una riduzione di valore e, laddove necessario, confronta il valore contabile con la stima del valore recuperabile secondo i dettami del principio contabile internazionale IAS 36 – Riduzione di valore delle attività.

Il valore recuperabile delle partecipazioni è stato determinato come il maggiore tra il valore d'uso, calcolato mediante l'attualizzazione dei flussi di cassa futuri previsti per il quinquennio 2021-2025 e la stima di un valore terminale, e il fair value al netto dei costi di dismissione determinato col metodo reddituale.

Al 31 dicembre 2020 la Direzione aziendale, sulla base delle attività svolte, ha contabilizzato a conto economico le perdite di valore identificate, pari a Euro 4,8 milioni.

Abbiamo identificato un aspetto chiave relativamente alla valutazione delle partecipazioni alla luce della significatività di tale posta in bilancio e sulla base del fatto che il processo di valutazione comporta un elevato livello di giudizio della Direzione aziendale in merito alla valutazione di possibili indicatori di perdita di valore e all'eventuale stima del valore recuperabile.

Abbiamo effettuato la comprensione e valutazione delle procedure adottate dalla Direzione per verificare il valore di carico delle partecipazioni in imprese controllate e la presenza di eventuali indicatori che le stesse possano aver subito una riduzione di valore.

Abbiamo esaminato la metodologia utilizzata dalla Direzione per identificare e valutare possibili indicatori di perdita di valore delle partecipazioni. In tale contesto abbiamo confrontato il valore contabile delle partecipazioni con il patrimonio netto delle stesse al 31 dicembre 2020 e analizzato l'andamento economico delle partecipate rispetto ai piani previsionali.

Abbiamo discusso con la Direzione aziendale e con i revisori delle società partecipate l'andamento delle stesse e le informazioni utilizzate nell'impairment test.

Abbiamo verificato la metodologia utilizzata per la predisposizione dell'impairment test, la correttezza del modello valutativo adottato e la ragionevolezza delle assunzioni utilizzate.

Al fine di supportare tali analisi ci siamo avvalsi del contributo di esperti della rete PwC per l'esame dei modelli valutativi utilizzati.

Riconoscimento dei ricavi, al netto delle rettifiche per premi e sconti

Nota 2.4.2 "Principali assunzioni e stimerettifiche di ricavi e note di credito da emettere nei confronti dei clienti" delle Note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020

La Società opera nella distribuzione "business- tobusiness" di tecnologia. Secondo le prassi di tale settore, la Società riconosce ai propri clienti premi e sconti sulla base degli accordi contrattuali in essere. Tali rettifiche, che includono la componente stimata a fine esercizio, sono esposte in riduzione dei ricavi e dei crediti verso clienti.

Oltre che per il significativo volume delle transazioni, il riconoscimento dei ricavi, al netto delle rettifiche per premi e sconti ha rappresentato un aspetto chiave in considerazione degli elementi di incertezza insiti nel processo di determinazione delle stime con particolare riferimento alla numerosità e varietà delle pattuizioni con i clienti e all'articolazione dei calcoli.

Abbiamo effettuato la comprensione e la valutazione dei controlli rilevanti implementati dalla Società in relazione al processo di riconoscimento dei ricavi secondo quanto previsto dall'IFRS 15, incluse le relative rettifiche per la stima di sconti e premi a clienti.

Abbiamo validato l'operatività e l'efficacia di tali controlli (manuali ed automatici), avvalendoci anche del supporto di esperti di sistemi informativi e di analisi dei processi aziendali della rete PwC.

Abbiamo svolto procedure di validità attraverso l'ottenimento e l'analisi della documentazione a supporto relativamente a transazioni selezionate su base campionaria, al fine di verificarne l'esistenza, completezza, accuratezza e competenza.

Abbiamo, inoltre, verificato la congruità delle assunzioni confrontando le stime dell'esercizio precedente con i dati consuntivi, nonché effettuando il confronto delle stime di bilancio al 31 dicembre 2020 con le note di credito successivamente emesse.

Abbiamo effettuato l'analisi dei principali accordi commerciali sottoscritti con i clienti al fine di accertare che i relativi termini fossero stati considerati dalla Direzione nella determinazione delle rettifiche dei ricavi.

Abbiamo svolto procedure di richiesta di conferme esterne a controparti terze su base campionaria con l'obiettivo di acquisire elementi probativi a supporto dei crediti commerciali iscritti e dei relativi ricavi.

Contabilizzazione delle rettifiche di costi d'acquisto da fornitori

Nota 2.4.2 "Principali assunzioni e stimerettifiche di costi e note di credito da ricevere dai vendor" delle Note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020

La Società sottoscrive accordi con i propri fornitori a vario titolo, tra cui rimborso di attività di marketing congiunto, protezioni contrattuali rispetto al valore delle rimanenze, sconti per raggiungimento di obiettivi e incentivi di vario genere. Tali rettifiche, che includono la componente stimata a fine esercizio, sono esposte in riduzione dei costi e dei debiti verso fornitori.

Oltre che per il significativo volume delle transazioni, la contabilizzazione di tali rettifiche dei costi d'acquisto da fornitori ha rappresentato un aspetto chiave in considerazione degli elementi di incertezza insiti nel processo di determinazione delle stime con particolare riferimento alla numerosità e varietà delle pattuizioni con i fornitori e all'articolazione dei calcoli.

Abbiamo effettuato la comprensione e la valutazione dei controlli rilevanti implementati dalla Società in relazione al processo di determinazione delle rettifiche dei costi di acquisto da fornitori. Abbiamo validato l'operatività e l'efficacia di tali controlli (manuali ed automatici).

Abbiamo svolto procedure di validità attraverso l'analisi, effettuata su base campionaria, della documentazione a supporto e dei termini contrattuali che regolano le transazioni con i fornitori.

Abbiamo, inoltre, verificato la congruità delle assunzioni confrontando le stime dell'esercizio precedente con i dati consuntivi, nonché effettuando il confronto delle stime di bilancio al 31 dicembre 2020 con le note di credito successivamente ricevute.

Abbiamo svolto procedure di richiesta di conferme esterne a controparti terze su base campionaria con l'obiettivo di acquisire elementi probativi a supporto dei debiti verso fornitori e dei relativi costi.

Passività potenziali e fondi per rischi e oneri

Nota 26 "Fondi non correnti ed altre passività" delle Note esplicative al bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020

La Società ha in essere diversi contenziosi di natura fiscale.

La Direzione aziendale, supportata come negli esercizi precedenti dai propri consulenti legali e fiscali, ritiene possibile il rischio di insorgenza di Abbiamo analizzato la procedura posta in essere dalla Direzione per l'identificazione e la valutazione delle passività potenziali e per la stima degli accantonamenti.

Tale attività è stata da noi svolta anche

passività significative e, pertanto, non ha accantonato alcun fondo specifico. In merito a tali contenziosi la Direzione aziendale adotta un elevato grado di giudizio per valutare il rischio correlato, a causa delle incertezze connesse agli esiti degli stessi.

La valutazione dei rischi connessi a tali procedimenti è stata oggetto di particolare attenzione nel corso della nostra attività di revisione in quanto rappresenta una stima complessa della Direzione aziendale anche in considerazione delle significative incertezze che li caratterizzano.

attraverso discussioni critiche avute con la Direzione aziendale, utili al fine di ottenere la comprensione del processo di stima delle passività, della strategia difensiva e dell'operato a fronte delle contestazioni ricevute.

Abbiamo effettuato l'esame della documentazione e degli atti di tali contenziosi e delle conferme esterne ricevute dai consulenti fiscali e legali.

Abbiamo verificato l'adeguatezza dell'informativa fornita rispetto a quanto previsto dai principi contabili internazionali e rispetto alle informazioni e ai dati ottenuti nel corso dello svolgimento dell'attività di revisione.

Responsabilità degli amministratori e del collegio sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'articolo 9 del DLgs n° 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il collegio sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da

comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, d o vuti a frodi o a comportamenti o eventi no n intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che so no stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'articolo 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti di Esprinet SpA ci ha conferito in data 8 maggio 2019 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2019 al 31 dicembre 2027.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al collegio sindacale, nella sua funzione di comitato per il controllo interno e la revisione contabile, predisposta ai sensi dell'articolo 11 del citato Regolamento.

Relazione su altre disposizioni di legge e regolamentari

Giudizio ai sensi dell'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10 e dell'articolo 123 bis, comma 4, del DLgs 58/98

Gli amministratori di Esprinet SpA sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Esprinet SpA al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n° 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'articolo 123-bis, comma 4, del DLgs 58/98, con il bilancio d'esercizio di Esprinet SpA al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Esprinet SpA al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'articolo 14, comma 2, lettera e), del DLgs 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Milano, 16 marzo 2021

PricewaterhouseCoopers SpA

Andrea Martinelli (Revisore legale)

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