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Kme Group

Annual Report Apr 30, 2021

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Annual Report

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RELAZIONE FINANZIARIA ANNUALE ESERCIZIO 2020

Consiglio di Amministrazione del 26 aprile 2021

Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

L'impegno nel sociale 4
Organi di Amministrazione e Controllo 6
Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2020 7
Sintesi della struttura societaria del Gruppo al 31 dicembre 2020 9
La Holding Intek Group SpA 10
Evoluzione prevedibile della gestione 15
Covid–19 16
Andamento della gestione nei diversi settori di investimento 17
KME SE 17
Culti Milano SpA 23
I2 Capital Partners SGR SpA 24
Intek Investimenti SpA 25
Ducati Energia SpA 26
Immobiliare Pictea Srl 27
Altri investimenti 29
Operazioni di Finanza Straordinaria 30
Emissione del Prestito Obbligazionario "Intek Group 2020-2025" 30
Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su azioni di risparmio Intek Group SpA 30
Emissione ed Assegnazione di warrant 31
I risultati di Gruppo 33
Altre informazioni 37
Operazioni con parti correlate 37
Liti e controversie 37
Società controllante ed assetti proprietari 38
Azioni Proprie 38
Aggiornamenti in materia di Governance 38
Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007 39
Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016) 39
Attività di ricerca e sviluppo 39
Il personale 40
Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari 40
Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2020 41
Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020 42
Relazione sul Governo Societario, gli assetti proprietari 43
Bilancio di Intek Group SpA al 31 dicembre 2020 103
Prospetti di bilancio della Capogruppo 104
Principi contabili applicati e note esplicative al bilancio della Capogruppo 110
Relazione del Collegio Sindacale 148
Relazione della Società di Revisione 162
Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 167
Prospetti di bilancio consolidato 168
Principi contabili applicati e note esplicative al bilancio consolidato 174
Attestazione del Presidente e del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari 210
Relazione del Collegio Sindacale 211
Relazione della Società di Revisione 214

L'impegno nel sociale

Dynamo Camp Onlus offre gratuitamente programmi di Terapia Ricreativa rivolti a bambini e ragazzi, dai 6 ai 17 anni, affetti da patologie gravi o croniche, principalmente oncoematologiche, neurologiche e diabete, in terapia o nel periodo di post ospedalizzazione. La mission di Dynamo Camp è offrire a questi bambini l'opportunità di tornare ad essere "semplicemente bambini". Aperto nel 2007 in provincia di Pistoia, il Camp ospita gratuitamente ogni anno oltre 1.800 persone, tra bambini malati, genitori e fratellini sani, per periodi di vacanza e svago, aiutandoli a ritrovare serenità, spensieratezza e fiducia in se stessi. La Fondazione porta la Terapia Ricreativa anche fuori dal Camp attraverso il progetto Dynamo Programs, in ospedali, case famiglia e associazioni di patologia. I benefici della Terapia Ricreativa tendono ad essere di lungo termine, spesso permanenti, e si verificano cambiamenti positivi nella capacità dei bambini di confrontarsi con la loro malattia.

L'approccio della Terapia Ricreativa secondo cui sono concepiti i programmi ha l'obiettivo di coinvolgere i bambini e le loro famiglie in attività divertenti ed emozionanti che siano di stimolo alle loro capacità e rinnovino la fiducia in loro stessi.

Gli ospiti di Dynamo sono abituati alle sfide e al Camp ne trovano di divertenti, costruttive e senza elementi di competizione tra loro: equitazione, tiro con l'arco, arrampicata, attività ricreativa in acqua e i progetti speciali di radio, arte e fotografia. La supervisione medica è garantita 24H attraverso un'infermeria attrezzata e dalla presenza di medici e infermieri specializzati.

L'obiettivo per il futuro è quello di continuare a offrire programmi di Terapia Ricreativa al maggior numero possibile di bambini e famiglie e, per fare questo, il nostro sforzo si concentra su diversi livelli: aumento del numero di patologie ammissibili, in particolare patologie neurologiche gravi che richiedono una gestione della complessità sempre maggiore e un'estensione della rete di collaborazione con ospedali e associazioni; formazione di qualità allo staff e agli oltre 950 volontari che ogni anno donano il proprio tempo, intelligenza e cuore; aumento annuo degli strumenti di sostegno rivolti ai singoli individui e alle aziende amiche sempre al nostro fianco.

Le difficoltà dettate dalla pandemia di Covid-19 hanno impedito a Dynamo Camp di aprire le porte ai bambini affetti da patologie gravi e croniche.

Per questo motivo, Dynamo Camp ha spostato le tradizionali sessioni al Camp in modalità digitale, così da coinvolgere bambini e famiglie in attività inclusive accessibili da remoto. Al contempo, Dynamo Camp ha aperto le porte a categorie di persone fragili mai ospitate prima, quali minori ospiti di case famiglia, nuclei mamma-bambino in condizioni di disagio sociale, adulti con, disabilità gravi ospiti di Residenze Sanitarie per Disabili, dimostrando che la Terapia Ricreativa è sempre efficace.

Organi di Amministrazione e Controllo

Consiglio di Amministrazione *

Vice Presidente Diva MorianiB Vice Presidente Marcello GalloB

Presidente Vincenzo ManesB Giuseppe LignanaA,C James Macdonald Ruggero Magnoni Francesca MarchettiA,C Alessandra Pizzuti Luca RicciardiA,C

A. Consigliere indipendente B. Amministratore esecutivo

C. Membro del Comitato per il Controllo e Rischi (Presidente Giuseppe Lignana)

Collegio Sindacale *

Presidente Marco Lombardi Sindaci Effettivi Giovanna Villa

Sindaci supplenti Andrea Zonca

Segretario del Consiglio di Amministrazione * Roberto De Vitis

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili * Giuseppe Mazza

Rappresentante comune degli Azionisti di risparmio * Simonetta Pastorino

Rappresentante Comune dei Portatori delle "Obbligazioni Intek Group SpA 2020-2025" Rossano Bortolotti

*(in scadenza con l'approvazione del bilancio 2020)

Alberto Villani

Elena Beretta

Società di revisione Deloitte & Touche SpA

Relazione sull'andamento della gestione nell'esercizio 2020

Signori Azionisti,

l'anno 2020 è stato caratterizzato a livello mondiale dalla progressiva diffusione del Covid-19 e dalle conseguenti misure restrittive per il suo contenimento, poste in essere da parte delle autorità pubbliche dei Paesi interessati. Tali circostanze, straordinarie per natura ed estensione, hanno avuto pesantissime ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica e hanno creato un contesto di generale incertezza. L'economia internazionale è stata congelata, e una moderata ripresa delle attività si è avuta solo dal mese di maggio 2020. Con riferimento al 2021, le campagne vaccinali in corso, unitamente al graduale allentamento previsto per le misure di contenimento, alimentano le attese di un deciso recupero dell'attività economica di cui potranno beneficiare gli investimenti di Intek Group SpA (nel seguito anche "Intek" o la "Società").

La Società si configura come holding di partecipazioni diversificate attraverso una gestione attiva degli investimenti in portafoglio mirante alla loro migliore valorizzazione. Obiettivo prioritario della Società è la gestione dinamica delle partecipazioni e degli altri asset detenuti, con una accentuata focalizzazione sulla loro capacità di generazione di cassa e di accrescimento del valore nel tempo.

Particolare impegno è profuso anche nella ricerca e nello sviluppo di nuovi progetti, anche in ambiti di interesse crescente, quale quello della sostenibilità (ESG).

In generale, Intek realizza investimenti con orizzonti temporali di medio termine, non caratterizzati da particolari vincoli settoriali. Tra le attività in portafoglio, la partecipazione nel gruppo KME rimane la più rilevante e ad essa, conseguentemente, vengono dedicate le maggiori attenzioni del management. In particolare, non pochi sforzi sono stati compiuti negli ultimi anni sia sul fronte della razionalizzazione dei business di KME, sia su quello della loro migliore valorizzazione, presente e prospettica, con risultati molto positivi.

Alla fine di marzo dell'esercizio in corso è stata chiusa la liquidazione di I2 Capital Partners SGR, principale veicolo del Gruppo per lo svolgimento delle attività di private equity, attività che tuttavia proseguirà anche se non attraverso lo strumento di un fondo di investimento chiuso.

L'obiettivo perseguito rimane invece nel complesso invariato, mirando sempre Intek a realizzare un portafoglio di attività diversificato, flessibile e con cicli di investimento di medio termine.

Come pure non si modifica rispetto al passato la convinzione che l'apprezzamento complessivo del portafoglio investimenti della Società debba essere effettuato considerando, accanto alla valutazione dei risultati economici di periodo delle partecipazioni detenute, anche e soprattutto le variazioni di valore registrate nel tempo dai singoli asset e dalla loro capacità di trasformarsi in ricchezza per gli azionisti.

In base a tale impostazione, il bilancio separato di Intek, che consente una visione di maggior sintesi degli investimenti nei diversi settori, costituisce lo strumento maggiormente rappresentativo della struttura patrimoniale/finanziaria e dell'effettiva evoluzione economica della Società e dei suoi investimenti.

Per tale motivo il bilancio separato è sempre stato l'elemento informativo privilegiato dalla Società per la comunicazione dei risultati aziendali. La qualifica contabile assunta dalla Società, a partire dall'esercizio 2014, quale "investment entity", ha aumentato la portata informativa di tale documento, poiché gli investimenti sono valutati non al costo ma al fair value con un costante adeguamento dei valori di bilancio. In conseguenza di tale impostazione, ed anche del processo di semplificazione societaria, il bilancio separato ed il bilancio consolidato, che esclude dall'area di consolidamento gli investimenti non strumentali, esprimono grandezze significativamente simili.

L'attività svolta da Intek non rientra in quelle di gestione collettiva del risparmio e, pertanto, per il suo esercizio non è richiesta l'iscrizione nell'albo previsto dall'art. 20 del TUF.

Vengono di seguito riportati i principali eventi che hanno caratterizzato l'attività di Intek e delle sue partecipate nell'anno 2020 e nei primi mesi del 2021:

(i) Attività di valorizzazione del settore rame

A partire dal 1° luglio 2020 si è provveduto alla separazione giuridica delle attività "Speciali" e "Copper" all'interno della società KME Germany GmbH & Co. KG. Le due realtà fanno adesso capo rispettivamente a KME Special Products GmbH & Co. KG e KME Germany

GmbH (entrambe direttamente controllate da KME SE). La separazione giuridica dei due business, oltre a consentire una migliore gestione operativa e ad incrementare la focalizzazione del management, permetterà anche di perseguire sentieri di valorizzazione individuali e soluzioni strategiche differenziate.

I ricavi delle vendite sono stati pari a Euro 1.882,4 milioni (-16,4% rispetto al 2019), i ricavi delle vendite al netto delle materie prime pari ad Euro 531,9 milioni (-11,3% rispetto al 2019) e l'EBITDA è stato di Euro 75,1 milioni (-13,2% rispetto al 2019). Tali dati hanno subito, soprattutto nella seconda parte dell'esercizio, le conseguenze del clima di incertezza legato agli effetti della pandemia da Covid-19. I primi mesi del 2021 hanno invece registrato una decisa ripresa dei volumi di attività.

(ii) Culti Milano SpA

Con le acquisizioni della maggioranza del capitale sociale di Bakel Srl (2019), attiva nel comparto dei prodotti cosmetici da principi attivi naturali, e di Scent Company Srl (2020), operante nel settore del branding olfattivo, Culti Milano ha accentuato l'evoluzione verso un modello di impresa volto al benessere della persona (profumi, igiene personale, cosmesi). È stata inoltre avviata una joint-venture ad Hong Kong e aperta una subsidiary a Shanghai.

Culti e le sue controllate hanno registrato nel 2020 un fatturato consolidato pro forma di Euro 15,3 milioni e un EBITDA consolidato pro-forma di Euro 3,6 milioni, rispetto ad analoghi indicatori 2019 di Euro 14 milioni e Euro 1,8 milioni rispettivamente.

(iii) Operazioni di finanza straordinaria

A febbraio 2020 è stato emesso il nuovo Prestito Obbligazionario Intek Group 2020-2025 di Euro 75,9 milioni, con durata 5 anni e interesse fisso del 4,5%. Ci sono state richieste, tra offerta pubblica in sottoscrizione ed offerta di scambio sulle precedenti obbligazioni Intek, per complessivi Euro 92,6 milioni. Tale operazione ha consentito una migliore configurazione dell'indebitamento di Intek, allungandone la scadenza e riducendone l'onerosità.

Sono in corso di esecuzione:

  • l'emissione ed assegnazione di warrant gratuiti a tutti gli azionisti (ordinari e di risparmio) con un prezzo di esercizio di Euro 0,40;
  • l'Offerta Pubblica di Scambio sulle Azioni di Risparmio Intek, con corrispettivo di un'obbligazione Intek Group 2020 – 2025 del valore nominale di Euro 21,60 ogni n. 43 azioni di risparmio.

Tali operazioni erano state differite in attesa della pubblicazione dei dati di bilancio e si prevede il loro completamento entro la fine del mese di luglio.

Sintesi della struttura societaria del Gruppo al 31 dicembre 2020

Intek Group deteneva al 31 dicembre 2020 le seguenti principali partecipazioni:

  • KME SE: a capo di un gruppo leader globale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, attivo in due settori di business separati: Speciali e Copper;
  • Culti Milano SpA: quotata al mercato AIM, sempre più orientata al benessere della persona, oltre al consolidamento della tradizionale attività nel campo della profumazione d'ambiente;
  • Intek Investimenti SpA: è il veicolo societario in cui è adesso concentrata l'attività di investimento e di private equity, con attenzione anche ai temi della sostenibilità, di Intek Group;
  • Ducati Energia SpA: è una partecipazione di minoranza di Intek Group (6,67% del capitale attraverso la totalità delle azioni speciali) attiva in diversi e interessanti settori di attività (condensatori, rifasamento industriale, segnalamento ferroviario, strumenti di misura, mobilità sostenibile, Intelligent Transportation Systems).

Rispetto alla situazione al 31 dicembre 2019 è proseguito il processo di razionalizzazione della struttura societaria del Gruppo attraverso le operazioni riportate di seguito:

  • Cessione della partecipazione in Ducati Energia SpA da Immobiliare Pictea Srl a Intek Group;
  • Conferimento in KME SE della partecipazione totalitaria in Immobiliare Pictea Srl;
  • Conferimento in Intek Investimenti SpA della partecipazione in Isno 3 Srl in liquidazione;
  • Liquidazione, chiusa il 31 marzo 2021, di I2 Capital Partners SGR SpA, società che operava nella gestione di fondi comuni di investimento.

Accanto agli investimenti in partecipazioni sono presenti nell'attivo di Intek altre attività residue di precedenti investimenti quali quelle in crediti rivenienti dalla gestione leasing e factoring ex-Fime.

La Holding Intek Group SpA

Intek Group ha realizzato nel passato investimenti con orizzonti temporali di medio termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida.

L'attuale allocazione delle risorse finanziarie vede una forte concentrazione delle stesse (90% del totale dell'attivo) in primo luogo nel rilevante investimento nel gruppo KME, al cui interno si intende privilegiare i settori più performanti e promettenti, favorendo invece l'uscita dai compart che presentino prospettive di valorizzazione ridotte, anche con riguardo ai fenomeni di concentrazione operati negli ultimi anni dai maggiori player del settore. La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso il contributo alla definizione delle strategie di business operata dal management delle singole controllate e tramite un costante presidio dell'attività e delle performance delle stesse. In coerenza con tale impostazione, Intek Group è impegnata nell'individuazione di possibili accordi e/o opportunità di partnership con soggetti terzi, a vario titolo interessati alle società controllate od a loro singoli business, per la loro piena valorizzazione, principalmente attraverso la realizzazione di operazioni straordinarie.

Vengono di seguito riportati, in sintesi, i principali dati patrimoniali di Intek Group al 31 dicembre 2020, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2019:1

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Rame 514.082 90,14% 494.434 86,69%
Culti 27.309 4,79% 13.646 2,39%
Ducati Energia 16.013 2,81% 16.000 2,81%
Intek Investimenti 10.241 1,80% 9.005 1,58%
Immobiliare Pictea - 0,00% 16.741 2,94%
I2 Capital Partners SGR in liqu. (104) -0,02% 32 0,01%
Altri investimenti 2.165 0,38% 2.752 0,48%
Altre attività/passività 634 0,11% 313 0,05%
Investimenti netti 570.340 100,00% 552.923 100,00%
Obbligazioni in circolazione (*) (78.288) (106.000)
Disponibilità nette verso terzi 15.128 53.914
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding (63.160) -11,07% (52.086) -9,42%
Patrimonio netto totale 507.180 88,93% 500.837 90,58%

Note:

  • Per una miglior comparabilità, i dati relativi al 2019 sono stati riesposti al fine di comprendere già l'effetto della cessione di Ducati Energia da Immobiliare Pictea a Intek Group e del conferimento di Isno 3 in Intek Investimenti.

  • Nel prospetto gli investimenti sono espressi al netto di eventuali rapporti di credito/debito finanziari in essere con Intek Group.

  • (*) comprensivo degli interessi in maturazione.

1 Nella relazione sono utilizzati alcuni indicatori identificabili quali "Indicatori Alternativi di Performance" ("IAP") ai sensi della comunicazione Consob del 3 dicembre 2015 che riprende gli orientamenti "ESMA" ("European Securities and Markets Authority") del 5 ottobre 2015. Gli IAP sono intesi come indicatori finanziari di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria. Gli IAP sono ricavati dal bilancio redatto conformemente alla disciplina applicabile sull'informativa finanziaria, mediante l'aggiunta o la sottrazione di importi dai dati presentati nel bilancio. Gli IAP sono stati coerenti nel tempo e non sono stati ridefiniti con riferimento ai precedenti esercizi.

Investimenti netti

Gli Investimenti netti facenti capo alla Società ammontavano al 31 dicembre 2020 ad Euro 570,3 milioni (Euro 552,9 milioni a fine 2019), di cui circa il 90% concentrate in KME SE. L'incremento dell'investimento in tale partecipata è legato al già citato conferimento di Immobiliare Pictea (Euro 19,7 milioni).

Culti Milano accresce il proprio peso sull'attivo del Gruppo per gli effetti della valutazione positiva legata ai risultati conseguiti.

Patrimonio Netto

Il patrimonio netto della holding è pari ad Euro 507,2 milioni, rispetto ad Euro 500,8 milioni al 31 dicembre 2019; la variazione, al netto di acquisto di azioni proprie per Euro 0,2 milioni, è determinata unicamente dal risultato di esercizio.

Il patrimonio netto per azione è pari ad Euro 1,17 (Euro 1,15 al 31 dicembre 2019).

Il Capitale Sociale, suddiviso in n. 389.131.478 azioni ordinarie ed in n. 50.109.818 azioni di risparmio, al 31 dicembre 2020 ammontava ad Euro 335.069.009,80, invariato rispetto al 31 dicembre 2019. Tutte le azioni sono prive dell'indicazione del valore nominale.

Al 31 dicembre 2019 Intek Group deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie (1,47% del capitale di categoria) e n. 11.801 azioni di risparmio proprie (pari allo 0,024% del capitale di categoria), invariate rispetto al 31 dicembre 2018. Nel marzo 2020 sono state acquistate ulteriori n. 841.688 azioni ordinarie proprie con un esborso finanziario di Euro 0,2 milioni. Alla data della presente Relazione le azioni ordinarie proprie detenute sono pertanto 6.555.260 (1,68% del capitale di categoria).

Gestione finanziaria

L'Indebitamento Finanziario Netto verso terzi holding (che esclude i finanziamenti infragruppo e le passività per leasing) ammontava al 31 dicembre 2020 ad Euro 63,2 milioni. La medesima grandezza al 31 dicembre 2019 era pari ad Euro 52,1 milioni. Il suo incremento è dovuto agli oneri finanziari ed agli costi di gestione dell'esercizio.

A fine dicembre 2020, Intek Group disponeva di liquidità per Euro 15,3 milioni.

La Posizione finanziaria netta di Intek Group al 31 dicembre 2020, a raffronto con il 31 dicembre 2019, è di seguito descritta:

Posizione finanziaria netta
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Liquidità (15.286) (44.639)
Altre attività finanziarie (72) (9.604)
Crediti finanziari correnti verso controllate (521) (10.774)
(A) Attività finanziarie nette (A) (15.879) (65.017)
Obbligazioni Intek Group 2015 - 2020 - 106.000
Debiti finanziari a breve termine 3.169 -
Debiti finanziari verso controllate 1.245 4.256
Debiti finanziari per leasing a breve termine 572 552
(B) Debiti finanziari a breve termine (B) 4.986 110.808
(C) Posizione finanziaria netta breve termine (A) - (B) (10.893) 45.791
Debiti finanziari per leasing a lungo termine 2.965 3.444
Obbligazioni Intek Group 2020 - 2025 75.332 -
(D) Debiti finanziari a medio-lungo termine 78.297 3.444
(E) Posizione finanziaria netta (C) - (D) 67.404 49.235

Note:

(E) Definizione ex comunicazione CONSOB DEM 6064293 del 28.7.2006 in applicazione delle raccomandazioni CESR del 10.2.2005.

I finanziamenti bancari sono esposti al netto delle somme vincolate a garanzia degli stessi.

La riconciliazione tra Posizione finanziaria netta e Indebitamento finanziario netto verso terzi holding è la seguente:

Riconciliazione Posizione Finanziaria Netta
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Posizione finanziaria netta 67.404 49.235
Crediti finanziari correnti verso controllate 521 10.774
Rettifica IFRS 9 su crediti verso controllate 17 329
Debiti finanziari verso controllate (1.245) (4.256)
Debiti finanziari per leasing a breve termine (572) (552)
Debiti finanziari per leasing a lungo termine (2.965) (3.444)
Indebitamento finanziario netto verso terzi holding 63.160 52.086

Flussi finanziari

I flussi finanziari degli esercizi 2020 e 2019 sono sintetizzabili come segue:

(in migliaia di Euro) 2020 2019
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 44.639 51.902
Risultato ante imposte 6.542 (1.706)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 660 647
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (14.231) (6.413)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (3) (16)
Variazione dei fondi rischi e spese (235) (416)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento (7.271) 2.462
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari - 2.108
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate 253 (761)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate (3.011) (2.041)
Dividendi ricevuti 6.000 260
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 79 (1.943)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti 598 1.012
(B) Cash flow totale da attività operative (10.619) (6.807)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (155) (252)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 329 319
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (291) (531)
(C) Cash flow da attività di investimento (117) (464)
(Acquisto) vendita azioni proprie (192) -
Rimborso Obbligazioni e Nuova Emissione (27.712) -
Pagamento interessi su obbligazioni (5.085) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 4.820 4.373
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti 9.552 720
(D) Cash flow da attività di finanziamento (18.617) 8
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti (B) + (C)
+ (D)
(29.353) (7.263)
(F) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo (A) + (E) 15.286 44.639

Conto economico riclassificato

Il conto economico riclassificato evidenzia, in forma scalare, la formazione del risultato netto del periodo attraverso l'indicazione di grandezze comunemente utilizzate per dare rappresentazione sintetica dei risultati aziendali.

Conto economico riclassificato
(in migliaia di Euro) 2020 2019
Variazioni fair value e altri oneri/proventi gestione investimenti 15.164 7.496
Costi di gestione investimenti (238) (128)
Risultato lordo degli investimenti 14.926 7.368
Commissioni attive su garanzie prestate (a) 875 962
Costi netti di gestione (b) (4.266) (3.882)
Costo struttura (a) - (b) (3.391) (2.920)
Risultato operativo riclassificato 11.535 4.448
Oneri finanziari netti (3.689) (4.757)
Risultato ante imposte e poste non ricorrenti 7.846 (309)
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (1.304) (1.398)
Risultato ante imposte 6.542 (1.707)
Imposte dell'esercizio (3) 664
Risultato netto del periodo 6.539 (1.043)

I "Proventi/(Oneri) non ricorrenti" includono i costi e ricavi non caratteristici tra cui le quote di ammortamento dei diritti d'uso relativi ad affitti e sono connessi principalmente all'immobile di Milano, Foro Buonaparte 44, sede della Società e di altre partecipate.

Il "Risultato operativo riclassificato" è definito come il risultato derivante dalla gestione degli investimenti al netto dei costi di struttura ed esclude gli oneri finanziari netti, i proventi/(oneri) non ricorrenti e le imposte di esercizio.

* * *

Evoluzione prevedibile della gestione

L'evoluzione prevedibile della gestione sarà correlata all'andamento degli investimenti ed alla loro valorizzazione, entrambi dipendenti dalla ripresa della domanda a livello mondiale e dalle misure intraprese dai vari governi a sostegno dell'attività economica globale e dell'area dell'euro in particolare, per fronteggiare gli effetti della pandemia. Elementi di massima rilevanza saranno comunque l'andamento dei contagi, la diffusione delle varianti del virus, nonché l'estensione e l'inasprimento delle misure di contenimento che ne conseguono.

Covid–19

La pandemia da Covid-19 ha profondamente modificato le prospettive dell'economia per il 2020 e per gli anni successivi. Sebbene alla fine del 2019 si intravedessero segnali di stabilizzazione dell'economia internazionale, il diffondersi del virus ha modificato radicalmente il quadro generale e la rapidità di recupero dell'economia dipenderanno dalla effettiva durata dell'emergenza sanitaria e dalla capacità di risposta dei Governi su scala mondiale.

In tale contesto, Intek Group, quale holding di partecipazioni, ha subito limitati effetti diretti dall'emergenza epidemiologica. Le misure di lockdown, introdotte per limitare gli effetti del contagio, non hanno bloccato l'attività aziendale che si è potuta svolgere da remoto con immediato ricorso allo smart working. A partire dalla metà di maggio 2020 la sede di Foro Buonaparte è stata riaperta nel rispetto delle disposizioni del Governo, continuando comunque il ricorso allo smart working da parte di alcune risorse, ed adottando appositi protocolli e le protezioni necessarie per garantire la sicurezza di collaboratori e dipendenti, quali ad esempio la sanificazione periodica dei locali. Intek non ha fatto ricorso ad alcun tipo di ammortizzatore sociale tra quelli messi a disposizione dalle Autorità nell'ambito dell'emergenza Covid-19.

Non si sono registrati particolari effetti a livello di costi di gestione in conseguenza della pandemia Covid-19 e non ne sono previsti per i prossimi esercizi.

Con riferimento alle altre società, che erano incluse nel corso del 2020 nell'area di consolidamento, si segnala che le misure restrittive ed il clima di incertezza conseguente al diffondersi della pandemia:

  • per quanto riguarda I2 Capital Partners SGR, si è deciso di porla in liquidazione, procedura ultimata a fine marzo 2021;
  • per quanto riguarda Immobiliare Pictea, il clima di incertezza ha causato l'interruzione di una trattativa di vendita per l'immobile di Varedo/Limbiate e bloccato, fino all'autunno 2020, i contatti in corso per l'acquisto o la locazione dell'immobile di Ivrea. A partire dall'ultima scorcio del 2020 tale situazione si è fortunatamente modificata, arrivando per l'immobile di Ivrea alla sottoscrizione di un contratto di affitto e per quello di Varedo/Limbiate a nuove trattative.

Per quanto riguarda le partecipazioni aventi natura di investimento, tra cui KME SE e Culti Milano, il generale clima di incertezza ha provocato un inevitabile rallentamento nell'implementazione delle strategie di valorizzazione. Sono tuttavia proseguite l'attività di rafforzamento delle società partecipate e la ricerca di opportunità di investimento e creazione di valore per gli azionisti.

In relazione a KME SE è stata completata nel luglio 2020, la separazione, anche dal punto di vista giuridico, delle divisioni "Speciali" e "Copper", per consentire una migliore gestione dei rispettivi business ed incrementare la focalizzazione del management.

Si sono invece allungati i tempi, senza peraltro comprometterne la concretezza, per la realizzazione di alcune opzioni strategiche, sia in ottica di dismissione che acquisitiva. Le prime sono volte alla creazione di un portafoglio prodotti a più elevata marginalità media, le seconde proseguono invece nel consolidamento, avviato con l'acquisizione di MKM, della posizione di mercato in alcuni comparti e sono tese ad allineare la redditività consolidata a quella dei principali competitor a livello internazionale. Tali opzioni, pur se rallentate dai più volte citati eventi globali, rimangono aperte e potenzialmente concretizzabili nell'anno in corso.

L'andamento economico dell'esercizio, come più diffusamente indicato in seguito, è stato penalizzato soprattutto nella seconda parte dell'anno. Le vendite, al netto delle materie prime, sono risultate in calo dell'11%, come pure l'EBITDA (-13%), rispetto al precedente esercizio.

A partire dall'ultimo trimestre 2021, si è tuttavia assistito, ad una importante ripresa degli ordini, tutt'ora in corso, che ha permesso un'inversione di tendenza del trend di vendite nei primi mesi del 2021.

Con riferimento a Culti Milano, nel giugno 2020 è stato firmato l'accordo per l'acquisizione del 51% di Scent Company Srl, società attiva nel settore del branding olfattivo e delle sanificazioni. L'attività aziendale è stata solo marginalmente intaccata dalla pandemia e, soprattutto nella seconda parte dell'anno, la società ha conseguito risultati economici positivi in elevata crescita rispetto allo scorso esercizio.

Andamento della gestione nei diversi settori di investimento

Viene nel seguito illustrato l'andamento degli investimenti in essere al 31 dicembre 2020, rappresentati in particolare dalle partecipazioni in KME SE e Culti Milano.

Si ricorda che le partecipazioni detenute per investimento sono valutate a fair value con effetto a conto economico.

Le altre partecipazioni, reputate strumentali all'attività della Società, comprendono, dopo il conferimento di Immobiliare Pictea Srl in KME SE, unicamente I2 Capital Partners SGR SpA, società in liquidazione.

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KME SE

L'investimento nel Settore Rame di Intek si riferisce alla controllata tedesca KME SE, a sua volta holding di un gruppo leader a livello mondiale nella produzione e commercializzazione di semilavorati in rame e sue leghe, che rappresenta da anni, come esposto in precedenza, il maggior investimento industriale del Gruppo Intek.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione KME SE 512.707 483.000
Partecipazione KME Beteiligungsgesellsch.mbH 1.400 1.158
Altro (25) 10.276
Totale KME SE 514.082 494.434

L'incremento nel valore della partecipazione è da collegare all'operazione di conferimento di Immobiliare Pictea (per Euro 19,7 milioni) e di crediti (per Euro 10,0 milioni) avvenuta a fine dicembre. Tale operazione ha comportato la riduzione della voce "Altro" in cui erano inclusi i crediti conferiti.

Il Gruppo facente capo a KME SE realizza una vasta gamma di prodotti in rame e sue leghe ed è caratterizzato da una struttura produttiva e organizzativa globale particolarmente articolata e complessa.

KME SE opera attraverso due distinte realtà operative: la divisione "Speciali" e la divisione "Copper".

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A partire dal 1° luglio 2020 si è provveduto alla separazione giuridica delle due attività di cui sopra detenute in precedenza da KME Germany GmbH & Co. KG. Le due realtà fanno adesso capo rispettivamente a KME Special Products GmbH & Co. KG e KME Germany GmbH (entrambe direttamente controllate da KME SE).

Tale operazione, oltre a consentire una migliore gestione operativa dei due business e ad incrementare la focalizzazione del management, permetterà anche di perseguire sentieri di valorizzazione individuali e soluzioni strategiche differenziate.

Al momento il gruppo KME è impegnato in diverse operazioni che prevedono sia il realizzo che il consolidamento di alcune attività in un settore, quello del rame, interessato da alcuni anni da un processo di razionalizzazione dei diversi mercati da parte dei maggiori player mondiali. In tale contesto, KME si è distinta con operazioni sia di vendita che di acquisto, come nel caso di MKM - operante in ambito Copper, rilevata nel corso del 2019. KME Italy ha recentemente avviato un progetto con Eredi Gnutti, altro operatore del settore, che prevede di unire le rispettive attività nel settore dei laminati, favorendo importanti razionalizzazioni operative e di mercato.

I prodotti della divisione "Speciali" sono prodotti ad alta tecnologia, customizzabili sulla base delle esigenze dei clienti, con un elevato valore aggiunto e margini mediamente superiori agli altri semilavorati in rame. La divisione "Speciali" comprende, a sua volta, due sotto-categorie di prodotto, gli "Engineering Products" e gli "Special Semis":

i prodotti "Engineering" si caratterizzano per un elevato valore aggiunto ed un'alta tecnologia che consentono di offrire soluzioni innovative ed alte prestazioni per la fusione nell'ambito

dell'industria siderurgica e dei metalli non ferrosi. Tale categoria di prodotti comprende, inter alia, stampi per tubi, piastre di raffreddamento, ruote di colata e blocchi di fusione, oltre che un portafoglio completo di stampi per rifusione, doghe di rame, rulli di colata per la fusione di nastri di acciaio e alluminio;

i prodotti "Special Semis" sono prodotti speciali in leghe di rame destinati a varie applicazioni industriali, in particolar modo nei settori automotive, marittimo, chimico, petrolchimico e dell'ingegneria civile. Tale categoria di prodotti comprende, tra l'altro, tubazioni destinate a sottomarini e aeromobili, fasci di tubi per la trasmissione pneumatica e idraulica sulle lunghe distanze, barre, profili e tubi realizzati per applicazioni nella saldatura.

La divisione "Copper", invece, presenta un'ampia gamma di prodotti destinati a molteplici impieghi nei settori, meccanico, automotive, medico, delle costruzioni e delle energie rinnovabili. Tale divisione comprende, inter alia, prodotti in rame laminato, prodotti per coperture e rivestimenti realizzati con rame riciclato al 100%, barre di rame di diversa dimensione e tipologia e una vasta gamma di tubi idraulici in rame destinati ad applicazioni idrauliche e di riscaldamento.

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Prezzi delle materie prime e inflazione

Le materie prime nei settori dell'energia e del metallo sono state le più colpite dall'improvviso arresto dell'attività economica e dal potenziale conseguente grave rallentamento a livello globale. Parimenti colpite sono state anche quelle associate ai trasporti, compreso il petrolio.

La maggior parte dei comparti delle materie prime, in primis il rame, ha tuttavia registrato un notevole rimbalzo ed ha chiuso il 2020 in modo migliore del previsto. Dopo una breve pausa autunnale, il recente rialzo dei prezzi è stato sostenuto dagli sviluppi e dalle aspettative relativi alle varie campagne vaccinali e dalla successione di manovre di stimolo dell'economia, a partire dagli Stati Uniti.

I principali mercati di KME sono concentrati nell'Eurozona, il cui quadro economico complessivo appariva alquanto destabilizzato e volatile già prima della crisi Covid.

Tutti i paesi del G20, ad eccezione della Cina, hanno subito una recessione nel 2020. Sebbene sia prevista una ripresa per l'anno in corso, in molti paesi la produzione alla fine del 2021 sarà ancora al di sotto dei livelli di fine 2019 e molto inferiore rispetto a quanto previsto prima della pandemia. Secondo i dati preliminari dell'ufficio statistico europeo, nel 2020 l'economia della zona euro si è contratta del 6,8% e destagionalizzata del 4,3% rispetto al 2019.

L'economia tedesca, il primo mercato per i prodotti KME, dopo i primi due trimestri in calo vertiginoso, ha chiuso l'anno 2020 con un calo del PIL del 5,5%, grazie alla ripresa della seconda parte dell'esercizio. Quanto all'economia italiana, la riduzione del PIL su base annua è stata più accentuata (-8,9%), con un trend simile a quello dell'economia tedesca, ma con fenomeni più marcati.

Andamento corrente del business

Il difficile scenario macroeconomico degli ultimi anni ha portato KME a rafforzare l'efficienza operativa e la flessibilità organizzativa, oltre che a razionalizzare il portafoglio di business, con l'obiettivo di concentrare le risorse su una serie di unità operative e mercati ad alto valore aggiunto e con un maggiore potenziale di crescita. Ciò ha portato ad importanti investimenti in Germania per l'espansione dei nastri in lega, dotati di un valore aggiunto più elevato con applicazioni nei comparti digital e nella electric mobility trainate da una forte domanda di elementi per i connettori. Malgradi i ritardi dovuti al Covid, a partire dall'ultimo trimestre 2020 si sono manifestati sviluppi positivi, che si prevede possano continuare nel corso del 2021.

KME ha reagito alla forte contrazione della domanda nel 2020 coinvolgendo la neo-acquisita MKM (oggi KME Mansfeld) in una generale azione di riduzione dei costi a livello di gruppo, oltre al programma di sviluppo delle sinergie previste. Tale intervento sta procedendo con successo e ha contribuito a compensare in parte le turbolenze del 2020, con ulteriore progressi attesi nel 2021.

Le sinergie con MKM hanno permesso la specializzazione dei siti produttivi ed un approccio integrato alle vendite con un incremento dei livelli di servizio ai clienti. Sotto il profilo degli acquisti sono state realizzate economie di scala nell'approvvigionamento di beni e servizi (inclusi energia e logistica) con riduzione del

livello di scarti. Si è proceduto inoltre ad una razionalizzazione e centralizzazione dei servizi nelle aree amministrativa/IT.

La situazione Covid e la focalizzazione sulle nuove entità legali hanno anche indotto il management ad accelerare le misure di ottimizzazione dei costi in KME Germany GmbH.

Singoli settori di attività

Divisione Copper

In riferimento a questo comparto di attività di KME, la domanda di prodotti destinati al settore dell'edilizia è ancora caratterizzata da una certa debolezza e da una persistente volatilità che continuano per il momento a neutralizzare l'aumento del valore aggiunto ottenuto grazie alle importanti azioni intraprese negli ultimi anni. In particolare, grandi progressi sono stati compiuti per lo sviluppo di prodotti di alta qualità, per una gamma di prodotti più ampia, ma anche nel continuo supporto alla clientela e nello sviluppo di idee per il design volte a promuovere soluzioni innovative per l'architettura residenziale, l'interior design e, in generale, per i grandi spazi pubblici. Si segnala tuttavia che l'incremento del prezzo del rame durante il quarto trimestre 2020 ed il primo trimestre 2021 fino ad ora non ha avuto impatti negativi sulla domanda. Gli ulteriori sviluppi vengono attentamente monitorati.

Nel 2020 l'andamento della domanda di prodotti semilavorati in rame e leghe di rame per il settore dell'industria, dove il Gruppo KME vuole essere un importante player industriale, contando sul proprio knowhow storico in ambito metallurgico, sta confermando segnali di stabilità a lungo termine, seppur in misura diversa nei vari segmenti. Si manifestano invece segnali nella direzione di un trend negativo in tutte le applicazioni collegate al settore automobilistico, a causa dell'insicurezza sulla messa a punto degli standard tecnologici e della prolungata attività di destoccaggio in tutta la catena del valore di tale settore. Naturalmente, le improvvise chiusure causate dal Covid hanno ulteriormente colpito l'industria automobilistica, oltre al settore dell'elettronica, che risulta comunque più stabile nei segmenti tradizionali, presentando interessanti prospettive di crescita a lungo termine negli sviluppi della mobilità elettrica e della digitalizzazione. Nel quarto trimestre 2020 si è verificato un forte incremento dell'acquisizione di ordini in tutte le applicazioni industriali, supportato anche da un fenomeno di ristoccaggio nel settore automobilistico.

Il management prevede per la prima metà del 2021 uno sviluppo a ritmi invariati rispetto a quelli attuali, a sostegno di una visione positiva per il risultato complessivo del 2021, nonostante la permanenza di una generale incertezza sul fronte Covid.

Divisione Prodotti Speciali

Nella prima metà del 2020 questo comparto ha beneficiato di un consistente portafoglio ordini risultante dalle azioni sul fronte commerciale del 2019.

Il 2020 è iniziato con un importante aumento degli ordini acquisiti, trainato principalmente dalla domanda proveniente dai mercati asiatici, da maggiori attività di manutenzione nell'industria siderurgica e da un ulteriore aumento delle attività nel comparto difesa navale, fenomeni proseguiti per tutto il 2020.

In generale le previsioni per la divisione Prodotti Speciali nel 2021 sono allo stesso livello del 2020, ma con un diverso profilo stagionale nel settore engineering.

Engineering. Nelle lingottiere a piastra i volumi sono stati positivi, mentre le lingottiere tubolari - nel mix standard con margini nella media - hanno avuto una diminuzione rispetto all'anno precedente. I ricavi sono stati inizialmente superiori a quanto preventivato, con un lieve miglioramento dei margini nonostante alcuni aumenti dei costi relativi alle unità di produzione tedesche. Durante il secondo semestre 2020, poiché le condizioni generali di mercato erano ancora influenzate negativamente dalla crisi Covid, è stato realizzato un minor afflusso ordini. Nel complesso il mix dei prodotti per engineering ha avuto un esito leggermente diverso dalle previsioni.

Prodotti per utilizzi marittimi e fasci tubieri. Nel segmento relativo agli utilizzi marittimi è stato ottenuto un afflusso ordini positivo in tutti i mercati di sbocco, dovuto principalmente all'acquisizione degli asset produttivi di Jacksonville (Stati Uniti), che supportano l'orientamento verso il mercato della difesa. Gli ordini provenienti dalla Marina statunitense sono stati confermati e la produzione è aumentata nel corso del 2019 con un inizio positivo nel 2020, che sarà allo stesso livello nel 2021. I mercati del settore petrolifero e del gas sono estremamente volatili ed i maggiori progetti in questo settore sono stati sospesi. A causa dei prezzi più elevati

del petrolio e del gas, uno sblocco dei progetti nel 2021 potrebbe comportare per questo segmento il raggiungimento di un livello leggermente più alto.

Prodotti estrusi e trafilati. Le vendite e l'afflusso ordini sono stati inferiori agli obiettivi del 2020. In Europa, il mercato tedesco è stato influenzato dall'andamento negativo del settore automobilistico, mentre la domanda in Spagna, Italia e Francia è stata influenzata dalla generale debolezza dell'economia e dei livelli della produzione industriale.

L'impegno di questa unità di business, prevalentemente collegata al settore industriale europeo, è stato influenzato negativamente dall'andamento del portafoglio ordini impattato dalla crisi Covid, ma ha realizzato un miglioramento significativo nel quarto trimestre. Anche gli ordini provenienti da clienti statunitensi sono stati inferiori per tutta la prima metà del 2020, con un miglior andamento dell'afflusso ordini nel terzo e quarto trimestre 2020 a causa degli ordini di ristoccaggio nella supply chain.

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I principali risultati di KME SE per il 2020, a raffronto con l'esercizio precedente, possono essere così riassunti:

Principali risultati settore rame
(in milioni di Euro) 2020 2019 Variazione
Ricavi 1.882,2 2.252,5 -16,4%
Ricavi (al netto materie prime) 471,8 100,0% 531,9 100,0% -11,3%
EBITDA 75,1 15,9% 86,5 16,3% -13,2%
EBIT 31,2 6,6% 45,2 8,5% -31,0%
Risultato ante poste non ricorrenti (8,1) -1,7% 0,7 0,1% -1257,1%
Proventi/(Oneri) non ricorrenti (21,6) 13,8
Impatto valutazione IFRS riman. magazzino (12,7) (28,3)
Risultato partecipate a patrimonio netto (10,3) (9,8)
Risultato da attività destinate alla vendita (12,2) (7,9)
Risultato consolidato netto (65,9) (24,6)
Conto economico complessivo (82,9) (36,6)
Indebitamento netto * 270,7 237,1
Patrimonio netto di Gruppo * 115,0 168,0

I Ricavi consolidati del 2020 sono stati pari a complessivi Euro 1.882,2 milioni, inferiori del 16,4% agli Euro 2.252,5 milioni del 2019, che includevano Euro 87,0 milioni verso Tréfimetaux, successivamente consolidata a partire dal secondo semestre 2019. Il calo in termini di volumi di vendita espressi in tonnellate è stato pari al 7% circa. Al netto del valore delle materie prime, i ricavi sono diminuiti da Euro 531,9 milioni ad Euro 471,8 milioni, segnando una riduzione dell'11,3%. In base al perimetro corrente, la riduzione è stata invece di Euro 44,4 milioni pari all'8,6% (Euro 516,2 milioni nel pro-forma del 2019).

L'Utile operativo lordo (EBITDA) dell'esercizio 2020 è pari ad Euro 75,1 milioni; inferiore del 13,2% a quello del 2019, quando l'EBITDA era stato pari ad Euro 86,5 milioni. In base al perimetro corrente la riduzione è dell'11,4%, pari ad Euro 9,4 milioni (Euro 84,5 milioni nel pro-forma del 2019).

L'Utile operativo netto (EBIT) è pari ad Euro 31,2 milioni (Euro 45,2 milioni nel 2019).

Il Risultato ante componenti non ricorrenti è negativo per Euro 8,1 milioni (positivo per 0,7 milioni nel 2019).

La valutazione delle rimanenze e dei contratti a termine hanno inciso negativamente sul suddetto risultato per Euro 12,6 milioni, rispetto all'impatto, sempre negativo, registrato nel 2019 per Euro 28,3 milioni.

Sul risultato alla fine di dicembre 2020 hanno pesato oneri non ricorrenti per Euro 21,6 milioni, di cui Euro 11,6 milioni relativi a costi di ristrutturazione collegati all'implementazione di sinergie, Euro 2,4 milioni

per costi afferenti al Covid-19 ed Euro 2,6 milioni per un pesante Cyber-attack subito nel corso del mese di agosto. Altri Euro 1,4 milioni di oneri non ricorrenti sono invece collegati al fondo pensione nel Regno Unito.

Il Risultato consolidato di gruppo di KME (al netto del risultato di competenza delle minoranze) mostra una perdita di Euro 67,3 milioni (rispetto alla perdita di 25,2 milioni nel 2019).

Il Risultato totale di gruppo di KME (che include anche le altre componenti del conto economico complessivo) mostra una perdita di Euro 83,5 milioni (rispetto all'utile di Euro 36,6 nel 2019).

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Per quanto riguarda l'andamento dell'esercizio 2021, vi sono aspettative positive di crescita per i tutti i settori industriali di utilizzo dei laminati in rame. Nel corso del primo trimestre 2021 i volumi di vendita sono stati elevati sotto la spinta della domanda proveniente dal settore automobilistico per veicoli ibridi ed elettrici e, con riferimento al mercato cinese, per veicoli europei di fascia alta. Anche il settore delle energie rinnovabili ed il mercato dei dispositivi digitali contribuiscono all'andamento sostenuto delle vendite.

Sono stimate vendite superiori del 10% rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente, con ricavi, al netto della materia prima, in crescita di oltre il 5% con un positivo effetto sull'EBITDA che è previsto superiore del 10% rispetto al primo trimestre 2020.

Anche per il settore speciali sono previsti incrementi rispetto al 2020.

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Gestione finanziaria

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2020 è negativa per Euro 270,7 milioni rispetto al dato di Euro 237,1 milioni del precedente esercizio. L'incremento è principalmente dovuto all'aumento del prezzo del metallo ed alla variazione degli strumenti finanziari misurati a fair value. Il Gruppo sta continuando nell'adozione di misure volte alla ottimizzazione del fabbisogno di working capital.

In data 9 febbraio 2018, KME SE ha emesso con successo un prestito obbligazionario a cinque anni di Euro 300 milioni con rendimento del 6,75% destinato ad investitori istituzionali. Il prestito obbligazionario è stato oggetto di rating, è quotato e garantito da un pegno, con riserva del diritto di voto, sulle azioni di KME Germany GmbH & Co. KG (ora KME Special Products GmbH & Co. KG), nonché da ipoteca di primo grado sugli immobili e sugli impianti industriali dello stabilimento di Osnabrück (di proprietà di KME Real Estate GmbH & Co. KG, KME Germany GmbH e KME Special Products GmbH & Co. KG). Circa due terzi degli incassi del bond sono stati utilizzati per rimborsare parte delle linee di credito concesse dal pool bancario coordinato da Deutsche Bank.

Il residuo finanziamento di Euro 350 milioni è stato esteso fino al febbraio 2021, con opzione per l'estensione di ulteriori due anni.

L'istituto tedesco KfW IPEX-Bank GmbH ha aderito al pool bancario con un incremento delle linee di credito di Euro 15 milioni nel giugno 2018 e di ulteriori Euro 10 milioni nel dicembre 2019, portando il finanziamento totale a complessivi Euro 375 milioni.

Durante il terzo trimestre del 2020, a seguito dell'ingresso di KME Mansfeld nel finanziamento, due banche hanno incrementato la loro partecipazione portando le linee di credito ad Euro 395 milioni.

Nel febbraio 2021 la durata del finanziamento è stata estesa per un ulteriore anno, sulla base dell'opzione precedentemente concessa.

Le linee di credito sono state utilizzate mediante lettere di credito per Euro 394,9 milioni (Euro 374,9 milioni al 31 dicembre 2019) come mezzo di pagamento dei fornitori di metallo. Le relative passività fornitori sono ancora esposte tra i debiti commerciali o altri debiti.

In relazione alle operazioni di factoring, le linee di credito concesse nel 2018 da Mediocredito Italiano SpA, ora Intesa Sanpaolo SpA e Factofrance, entrambe di Euro 150 milioni, sono state estese rispettivamente fino a febbraio 2023 e febbraio 2022, con la previsione per quest'ultimo di una opzione per l'estensione di un ulteriore anno. Linee per ulteriori Euro 150 milioni, con scadenza nel maggio 2023 e possibilità di ulteriore estensione, sono state concesse a KME Mansfeld GmbH. Le obbligazioni derivanti dal factoring pro solvendo nei confronti della società di factoring sono pari ad Euro 19,4 milioni (Euro 16,1 milioni al 31 dicembre 2019).

I finanziamenti sopra menzionati prevedono il rispetto di financial covenants, soggetti a verifica trimestrale, ad eccezione del prestito obbligazionario, che è soggetto ad un "at incurrence covenant test" secondo gli standard di tale tipologia di bond. Alla data del 31 dicembre 2020 il gruppo KME ha rispettato interamente tutti i covenants.

Il Patrimonio Netto al 31 dicembre 2020 è pari ad Euro 115,0 milioni. Gli Investimenti totali al 31 dicembre 2020 sono stati pari ad Euro 19,4 milioni (Euro 45,7 milioni al dicembre 2019). Il numero dei Dipendenti al 31 dicembre 2020 era pari a 3.886 unità (3.991 a fine 2019).

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Valutazione di KME nel bilancio di Intek

Il valore di iscrizione al 31 dicembre 2020 della partecipazione in KME SE è pari ad Euro 512,7 milioni a fronte di Euro 483 milioni al 31 dicembre 2019. L'incremento di Euro 26,5 milioni è da collegare per Euro 29,7 milioni all'operazione di conferimento avvenuta a fine dicembre.

Ai fini della valutazione di KME SE, basata sulla metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF), sono stati utilizzati i dati del piano 2021-2025 approvato dagli organi amministrativi di KME SE nel corso del 2021e dagli stessi impiegato ai fini dell'impairment test sui propri assets.

Ai fini delle proprie analisi di impairment il management di KME ha incrementato il tasso di attualizzazione di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk giungendo così ad un WACC pari a 9,34% quando lo scorso anno era stato pari a 9,67%.

Ai fini della determinazione della propria partecipazione in KME SE, la Direzione di Intek ha provveduto ad effettuare ulteriori analisi dal proprio punto di vista di market participant, ipotizzando un incremento del premio addizionale di 0,75 punti percentuali, e rettificando per il 50% la componente di medesima natura già utilizzata nell'ambito della predisposizione della relazione finanziaria semestrale, a fronte della incrementata visibilità sugli effetti ed incertezze della suddetta crisi sanitaria, posto che in tale ultima sede l'andamento delle vendite di KME SE beneficiava ancora degli ordini raccolti prima del diffondersi della pandemia e che il suddetto tasso di sconto rifletteva anche una maggior crescita in termini di EBITDA insita nel Piano di KME rispetto a quella dei peers. Ad oggi si assiste ad un andamento di mercato che vede situazioni ordini e di fatturato positivi nel primo trimestre, una maggior visibilità della possibilità di ripresa economica anche alla luce degli interventi di rilancio previsti dalle autorità centrali e, più in generale, grazie anche alla diffusione dei vaccini una situazione di minor incertezza legata alla pandemia. La riduzione del premio addizionale si pone quindi verso una situazione di ritorno verso la normalità.

Il tasso di attualizzazione è stato quindi pari al 10,09%, quando era stati pari al 10,37% nella relazione semestrale 2020 ed al 11,67% nel bilancio dell'esercizio 2019, scontando rispettivamente un premio addizionale dell'1,5% e del 2%.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia adottata negli esercizi precedenti, per considerare;

  • il fair value delle attività detenute per la vendita rappresentate dalla partecipazione totalitaria in Tréfimetaux;
  • il fair value della joint venture KMD;
  • la valorizzazione delle perdite pregresse fiscalmente riportabili;
  • il fair value dei surplus assets, costituiti da immobili non strumentali, e delle altre società non consolidate;
  • la posizione finanziaria netta stimata del Gruppo al 31 dicembre 2020.

Il valore ottenuto è stato posto a confronto con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e con quello dei multipli di transazione utilizzando il parametro EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per il primo anche con quello prospettico. La media dei valori risultanti dall'applicazione di tali altri metodi avrebbe condotto a valori superiori del 4% rispetto a quello determinato attraverso il metodo dell'UDCF che è stato quindi preso come base per determinare la quota di competenza di Intek Group che è risultata pari ad Euro 509,5 milioni.

Tale valore approssima il valore di carico della partecipazione (Euro 512,7 milioni) con uno scostamento pari allo 0,6% che rientra nell'intervallo di scostamento ritenuto non rilevante dalla policy di determinazione del fair value alla luce del principio generale di significatività dell'informativa finanziaria. Pertanto non si è provveduto alla modifica del valore di carico della partecipazione.

Per maggior dettagli si rimanda all'apposita sezione delle note illustrative al bilancio.

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Culti Milano SpA

Intek detiene il 77,17% del capitale sociale di Culti Milano SpA, società le cui azioni dal luglio 2017 sono negoziate sul mercato AIM Italia gestito da Borsa Italiana. La quota di partecipazione è immutata rispetto allo scorso esercizio.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione Culti Milano SpA 27.300 13.236
Warrant Culti Milano SpA - 379
Altro 9 31
Totale Culti 27.309 13.646

L'incremento del valore della partecipazione è legato agli effetti della valutazione a fair value che è stata effettuata attraverso la metodologia dei multipli, beneficiando delle performance della società, in particolare del notevole incremento di EBITDA registrato nel corso del 2020. Stante la perdurante limitatezza degli scambi, le quotazioni rilevate sono state ritenute, ad esito delle analisi condotte sui volumi scambiati, anche in questa occasione, non rappresentative del fair value della società.

Nel corso dell'esercizio sono giunti a scadenza i warrant e si è pertanto provveduto al loro stralcio.

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L'attività di Culti Milano, che operava storicamente sia a livello nazionale che internazionale nel settore della produzione e distribuzione di fragranze d'ambiente d'alta gamma, uno specifico segmento del mercato del lusso, si è recentemente estesa al settore dei profumi e della cosmesi, evolvendosi da impresa di fragranze ad impresa volta al benessere della persona: dalla profumazione per l'ambiente (casa, auto, barca, etc.) a quella della persona (profumi, igiene personale, cosmesi).

Le aperture delle Culti House (negozi mono-marca presenti in posizioni primarie in importanti città italiane), attualmente pari a 6, hanno svolto una duplice funzione: 1) rafforzare la "brand awareness" sul mercato nazionale, andando a coprire le aree di maggior interesse commerciale, e 2) la possibilità di introdurre le nuove collezioni personali e cosmetiche, creando così un collegamento con il comparto di mercato "benessere della persona". Particolare attenzione è stata posta alla rete commerciale internazionale che copre i principali mercati ed è presente in oltre 60 paesi.

In quest'ottica si inseriscono le acquisizioni della maggioranza del capitale sociale di Bakel Srl, società la cui attività è concentrata su prodotti cosmetici realizzati da principi attivi naturali, e di Scent Company Srl, attiva nel settore del branding olfattivo.

L'acquisizione del 50,01% di Bakel è stata perfezionata nel luglio 2019 con un investimento pari a Euro 2,5 milioni (di cui Euro 2,0 milioni corrisposti al closing, mentre i rimanenti massimi Euro 500 migliaia saranno oggetto di un meccanismo incentivante, sulla componente reddituale della società, da riconoscersi entro il 2021).

L'acquisizione del 51,00% di Scent Company è avvenuta nel giugno 2020, con un investimento di Euro 1,8 milioni. Il restante 49% è oggetto di opzioni put&call obbligatorie, da esercitarsi nel termine ultimo del triennio dalla data del closing per valori dell'enterprise value compresi in un range tra Euro 1,6 milioni e Euro 2,7 milioni.

Sempre nel corso del 2020, sono state anche avviate una joint venture ad Hong Kong e una subsidiary a Shanghai, che permetteranno di consolidare la presenza, già significativa, di Culti Milano nell'area,

permettendo di creare le condizioni per una maggiore penetrazione anche della neo-acquisita Scent Company, oltre che l'avvio delle attività commerciali di Bakel in tali territori.

Il Gruppo - costituito da Culti Milano, Bakel e Scent Company - nell'esercizio 2020 ha registrato valori consolidati pro forma di fatturato di Euro 15,3 milioni ed EBITDA di Euro 3,6 milioni, rispetto agli analoghi indicatori 2019 pari a Euro 14,0 milioni e Euro 1,8 milioni rispettivamente.

La sensibile crescita commerciale delle società già parte del perimetro al 31 dicembre 2019, unitamente alla crescita per linee esterne legata all'acquisizione di Scent Company, ha determinato un significativo incremento della redditività del Gruppo, con un miglioramento dell'EBITDA pro-forma del 106% a parità di perimetro (Culti Milano e Bakel 2019 rispetto al 2020) ed una costante generazione di cassa nell'esercizio 2020.

Nonostante il contesto pandemico globale e l'incertezza su gran parte dei mercati in cui le aziende del Gruppo Culti operano, il 2020 ha confermato che il processo strategico iniziato negli anni scorsi sta dando i suoi frutti.

Culti Milano ha continuato a crescere nei mercati di riferimento, con particolare riflesso sia in Italia che in diversi Paesi asiatici.

Bakel, nonostante la sua prevalente presenza sul mercato italiano, e quindi fortemente penalizzata dalle estese chiusure di punti vendita nel settore, ha reagito riposizionando il suo prodotto su canali alternativi a quello classico, salvaguardando il posizionamento del brand e la sua redditività.

Per la nuova acquisita Scent Company il risultato commerciale è ancora più straordinario, visto che la maggior parte del deal flow proviene da alberghi e retail spaces in Italia e nel mondo. La grandissima capacità commerciale e la flessibilità nell'adattarsi ai bisogni del mercato fanno di Scent Company un esempio di come il rigore commerciale paghi anche dal punto di vista reddituale.

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I2 Capital Partners SGR SpA

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione I2 Capital Partners SGR 768 1.056
Debiti finanziari verso I2 Capital Partners SGR (872) (1.024)
Totale I2 Capital Partners SGR SpA (104) 32

I2 Capital Partners SGR SpA ("I2 Capital") ha gestito il fondo chiuso di private equity, I2 Capital Partners ("Fondo"), di Euro 200 milioni dal 2007 al 2019 quando si è completato l'iter per la liquidazione dello stesso.

Nel 2019 Intek Group ha incrementato la propria quota di partecipazione al Fondo dal 19,15% al 59,5% attraverso acquisti da alcuni investitori desiderosi di uscire dal proprio investimento alla fine della sua attività con un esborso di Euro 3,2 milioni.

Nel corso del 2020 I2 Capital ha chiesto, ed ottenuto, la revoca dell'autorizzazione a Banca d'Italia ed ha avviato il processo di liquidazione che si è chiuso senza significativi oneri a fine marzo 2021, dopo il passaggio in Intek Group dei due dipendenti della società.

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Il bilancio di I2 Capital al 31 dicembre 2020 presentava un risultato negativo per Euro 1,0 milione legato al fatto che, dopo la chiusura del Fondo, la società non ha avuto più fonti di ricavo.

Il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 risultava pari ad Euro 0,8 milioni e la società disponeva alla medesima data di attività finanziarie correnti per Euro 1,0 milione, delle quali Euro 0,8 milioni rappresentati da crediti finanziari nei confronti di Intek.

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Intek Investimenti SpA

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione Intek Investimenti 9.704 8.450
Partecipazione Isno 3 - 1.500
Crediti/Debiti finanziari v/Intek Investimenti 537 (945)
Totale Intek Investimenti 10.241 9.005

Intek Investimenti SpA è una subholding in cui sono confluiti precedenti investimenti di private equity di Intek Group e che effettua investimenti prevalentemente non di controllo.

Nel corso del 2019 erano state trasferite ad Intek Investimenti partecipazioni residuali detenute da Intek quali Società Agricola Agrienergia Srl, Breda Energia Srl in liquidazione, Mecchld Srl, Il Post Srl e alcune posizioni di credito.

A seguito della chiusura della liquidazione di Breda Energia, avvenuta nel corso del 2020, il credito finanziario vantato da quest'ultima nei confronti di Intek è stato assegnato a Intek Investimenti e parzialmente compensato con il credito della capogruppo verso Intek Investimenti stessa.

Nel mese di dicembre 2020 la controllata Società Agricola Agrienergia, di cui Intek Investimenti possedeva il 51% del capitale sociale, è stata conferita a Oasi Dynamo Società Agricola Srl, in precedenza controllata totalitaria indiretta di KME SE. Società Agricola Agrienergia gestisce un impianto per la produzione di energia elettrica, sito nel Comune di Pegognaga (MN), alimentato dal biogas generato dalla fermentazione di colture cerealicole con una potenza di 999 kW. Intek Investimenti ha altresì sottoscritto un'ulteriore tranche dell'aumento di capitale di Oasi Dynamo Società Agricola attraverso la compensazione parziale per Euro 0,6 milioni di crediti vantati verso la medesima società. Intek Investimenti detiene così il 42,8% di Oasi Dynamo Società Agricola Srl ad un valore di carico di Euro 2,1 milioni.

Sempre nel dicembre 2020 Intek ha conferito in Intek Investimenti SpA la propria partecipazione del 57,72% in Isno 3 Srl in liquidazione, società in cui erano stati concentrati i seguenti principali asset detenuti dal fondo I2 Capital Partners:

- Procedura Festival Crociere

È ancora pendente davanti alla Corte di Cassazione l'impugnazione della sentenza d'appello che aveva confermato le decisioni del Tribunale di Genova rigettando le principali domande avanzate da Isno 3 Srl in liquidazione. La relativa sentenza è attesa nel corso del 2021.

  • Nuovi Investimenti SIM SpA

Per tale investimento residua un credito di nominali Euro 1,2 milioni (il cui valore di bilancio è stato rettificato ad Euro 0,5 milioni) vantato nei confronti di alcuni dei soggetti acquirenti di Nuovi Investimenti SIM SpA, per il quale è in essere un contenzioso.

  • Benten Srl

Al 31 dicembre 2020 l'attivo di Benten Srl (detenuta al 30%) ancora da realizzare è costituito unicamente da crediti fiscali oggetto di contenziosi con l'Agenzia delle Entrate dell'ammontare complessivo di Euro 13,7 milioni. Nel mese di ottobre 2020 è stata emessa sentenza di primo grado, a sfavore di Benten, sul silenzio rifiuto dell'Agenzia circa un rimborso di Euro 2,9 milioni da nota di variazione IVA.

Intek Investimenti nel dicembre 2020 ha acquistato da I2 Capital un'ulteriore quota di partecipazione del 3% in Isno 3, venendo così a detenere il 60,72% di quest'ultima.

Il valore complessivo della partecipazione detenuta in Isno 3 è adesso pari ad Euro 1,6 milioni.

Tra le altre partecipazioni si segnalano Mecchld Srl, posseduta al 20% con un valore di carico di Euro 0,2 milioni, attiva nel campo del fintech, Il Post Srl, detenuto al 32,51% con un valore di carico di

Euro 0,3 milioni, operante nell'editoria, gestendo l'omonimo quotidiano online ed il 40% di Acqua Dynamo Srl Società Benefit in carico a Euro 0,2 milioni, che commercializza acqua minerale.

Per effetto della chiusura della liquidazione di Breda Energia, Intek Investimenti è divenuta titolare del credito finanziario nei confronti di Quattroduedue SpA di Euro 3,4 milioni.

Con la liquidazione di I2 Capital, di cui si è detto in precedenza, Intek Investimenti potrà avere un ruolo più importante che in passato per la conduzione dell'attività di private equity del Gruppo Intek.

Al 31 dicembre 2020, Intek Investimenti aveva un patrimonio netto di Euro 9,0 milioni, inclusivo dell'utile conseguito di Euro 0,2 milioni, e disponeva di liquidità per Euro 0,9 milioni.

La valutazione a fair value, condotta sulla base del patrimonio netto rettificato, ha portato ad una rettifica negativa di Euro 0,2 milioni.

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Ducati Energia SpA

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione Ducati Energia 16.013 16.000
Totale Ducati Energia 16.013 16.000

La partecipazione in Ducati Energia è costituita dal 100% delle azioni speciali di categoria B, corrispondente al 6,77% del capitale sociale della stessa. Tali azioni beneficiano di un privilegio del 2% rispetto alle azioni ordinarie in caso di distribuzione di dividendi. È inoltre previsto che, in caso di cessione del controllo di Ducati Energia, tali azioni siano convertite in azioni ordinarie ed abbiano i medesimi diritti spettanti agli azionisti trasferenti.

Ducati Energia e le sue controllate contano oltre 1.200 dipendenti distribuiti in 9 stabilimenti in tutto il mondo ed operano in diversi settori di attività e dalle applicazioni oggi particolarmente interessanti tra cui: condensatori, rifasamento industriale ed elettronica di potenza, alternatori e sistemi di accensione per motori endotermici, veicoli elettrici e colonnine di ricarica, analizzatori di energia, sistemi per il telecontrollo delle reti elettriche, segnalamento ferroviario, sistemi ed apparecchiature autostradali e per il trasporto pubblico, generatori eolici.

Ducati Energia approva il proprio bilancio entro il 30 giugno; si riportano pertanto nel seguito i dati riferibili all'esercizio 2019. Dalle prime indicazioni ricevute, l'andamento del 2020, seppur anch'esso influenzato dagli effetti della pandemia, è stato comunque positivo, come pure le aspettative per l'anno in corso.

Il Gruppo Ducati Energia ha realizzato nel 2019 ricavi consolidati per Euro 250,5 milioni dei quali Euro 200 milioni in Italia e la parte residua all'estero. La Divisione Sistemi ha contribuito ai ricavi per Euro 57,9 milioni, mentre i ricavi della Divisione Energia sono stati pari ad Euro 191,7 milioni.

L'EBITDA dell'esercizio 2019 è stato pari ad Euro 23,2 milioni rispetto ad Euro 36,0 milioni dell'esercizio precedente, mentre l'EBIT è stato pari ad Euro 14,9 milioni rispetto ad Euro 26,2 milioni del 2018.

L'Utile consolidato netto dell'esercizio 2019 è stato pari ad Euro 10,0 milioni, inferiore rispetto al 2018 quando era stato pari ad Euro 18,3 milioni nel 2018.

Nel corso del 2019 Ducati Energia ha effettuato investimenti in sviluppo, in parte completati nel corso del 2020, destinati ad ampliare l'offerta di nuovi prodotti e l'inserimento in nuovi mercati, con buone prospettive di incremento di ricavi per il successivo triennio.

Il portafoglio ordini nel corso del 2019 aveva registrato opzioni e consegne per il biennio 2020-2021 di circa Euro 305 milioni, grazie al proseguimento della produzione di strumenti per la misurazione dei consumi di corrente elettrica ed all'inizio della commercializzazione di nuovi prodotti nel settore ferroviario.

In relazione ai singoli settori di attività si rileva che i Condensatori avevano registrato nel corso del 2019 una leggera contrazione della domanda dovuta al perdurante clima di incertezza dei mercati internazionali.

Nonostante l'emergenza epidemiologica ed il conseguente lockdown, l'andamento del 2020 dovrebbe essere in miglioramento.

Il settore Generatori aveva registrato nel 2019 un aumento di fatturato di circa il 20%, grazie all'ingresso di nuovi prodotti. Il fatturato del 2020 è previsto in linea con il precedente grazie al lancio di ulteriori nuovi prodotti.

L'andamento del settore Veicoli Elettrici è stato notevolmente positivo nel 2019 con un fatturato quasi doppio rispetto al precedente. Una ulteriore crescita è prevista nel 2020 grazie all'aggiudicazione di nuove commesse.

Le attese per il settore Autostradale sono positive anche per il futuro sia per il mercato italiano che per quello estero.

Il settore Energia, che ha avuto un fatturato 2019 allineato a quello dell'esercizio precedente, mantiene prospettive di stabilità di fatturato grazie all'ampliamento della gamma di prodotti.

Ducati Energia ha acquisito nel corso del 2019 nuovi ordinativi per strumenti di misurazione dei consumi elettrici che, grazie alla crescente richiesta del mercato, garantiranno un costante incremento dei ricavi negli anni successivi.

Il settore Ferroviario nel 2020 ha recuperato alcune commesse posticipate dal 2019 e si è aggiudicato nuove importanti gare.

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La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione, confermando i precedenti valori di iscrizione.

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Immobiliare Pictea Srl

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Partecipazione Immobiliare Pictea - 24.133
Crediti finanziari verso Immobiliare Pictea - 8.608
Partecipazione Ducati - (16.000)
Totale Immobiliare Pictea - 16.741

Intek Group SpA deteneva direttamente, fino a dicembre 2020, la partecipazione totalitaria in Immobiliare Pictea Srl, in cui erano state concentrate tutte le attività immobiliari precedentemente in capo a Rede Immobiliare Srl, I2 Real Estate Srl e Tecno Servizi Srl.

Alla fine del 2020, nell'ambito di un progetto volto alla razionalizzazione del portafoglio immobiliare di Intek, Immobiliare Pictea è stata conferita in KME SE (unitamente ai crediti vantati da Intek verso la stessa per un importo pari a circa Euro 10 milioni).

Sempre nell'ambito di tale progetto, nell'aprile 2021 le assemblee di Immobiliare Pictea e KME Italy SpA hanno approvato il progetto di scissione parziale a favore di Pictea della parte del patrimonio immobiliare di KME Italy non strumentale al suo core business.

L'operazione di scissione, con la concentrazione di KME Italy nella pura attività industriale relativa ai prodotti laminati, è previsto possa essere funzionale alla realizzazione di aggregazioni con altri soggetti industriali.

Preliminarmente all'operazione di conferimento, Immobiliare Pictea ha ceduto ad Intek la partecipazione in Ducati Energia al prezzo di Euro 16,0 milioni, corrispondente al valore di iscrizione nel bilancio consolidato. Tale valore è stato poi confermato nell'ambito delle valutazioni del bilancio al 31

dicembre 2020. Con tale cessione Immobiliare Pictea ha realizzato una plusvalenza di Euro 9,0 milioni ed ha concentrato il suo patrimonio unicamente in attività immobiliari.

Immobiliare Pictea ha chiuso il proprio bilancio 2020 con un patrimonio netto di Euro 14,7 milioni e un risultato positivo, influenzato dalla plusvalenza realizzata con la cessione di Ducati Energia, di Euro 7,6 milioni, che le ha consentito la distribuzione di dividendi a Intek per Euro 6,0 milioni.

Il patrimonio immobiliare detenuto da Immobiliare Pictea è rappresentato attualmente, fatta eccezione di Foro Buonaparte 44, da beni immobili rivenienti dalla dismissione di precedenti investimenti industriali.

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Le aree più rilevanti, tutte non locate al 31 dicembre 2020, sono quelle di Varedo/Limbiate (MB), Ivrea (TO) e Sondrio, quest'ultima di proprietà di Fossati Uno Srl di cui Immobiliare Pictea possiede il 35%.

In particolare:

  • Immobile di Varedo/Limbiate

L'immobile è costituito da un lotto di terreno avente superficie complessiva di mq 40.100 oltre a fabbricati produttivi, terziari e residenziali per una superficie di circa mq 26.000.

Il fair value dell'immobile al 31 dicembre 2020 era pari ad Euro 11,5 milioni.

Dopo un periodo di fermo legato all'emergenza Covid-19 dalla seconda metà dell'anno 2020 sono riprese manifestazioni di interesse sia per la locazione che l'acquisto dell'area. Attualmente sono in corso trattative per la locazione di una superficie di circa mq. 10.000.

  • Immobile di Ivrea

L'immobile, sito nel Comune di Ivrea, è composto da un capannone principale di 11.000 metri quadrati ed altri corpi accessori.

Il fair value dell'immobile al 31 dicembre 2020 era pari ad Euro 2,2 milioni.

Nel mese di gennaio 2021 è stato stipulato un contratto di affitto, operativo dal 1 agosto 2020, e che garantirà un canone di locazione annuo di Euro 144 migliaia a regime.

  • Immobile di Sondrio (Fossati Uno Srl)

Il complesso industriale comprende opifici, uffici, fabbricati tecnici e di servizio, che si sviluppano su un'ampia area di circa mq 38.000.

La partecipazione del 35% in Fossati Uno Srl è valorizzata al 31 dicembre 2020, congiuntamente ai finanziamenti soci, ad Euro 2.488 migliaia.

  • Immobile di Milano – Foro Buonaparte 44

Si tratta dell'immobile dove ha sede Intek e la maggior parte delle sue controllate, ubicato a Milano in Foro Buonaparte 44.

Tale immobile rappresentava l'unico attivo della società al momento della sua acquisizione da parte di Intek.

Il valore di mercato dell'immobile è stimato in Euro 13,5 milioni al 31 dicembre 2020.

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Altri investimenti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Attività/Passività Fime 2.093 3.203
Attività/Passività ex ErgyCapital 82 (220)
Attività/Passività ex FEB (327) (327)
Altri 317 96
Totale Altri investimenti 2.165 2.752

La voce comprende attività e passività legate prevalentemente a precedenti investimenti.

Sulle attività ex Fime si segnalano nel corso del 2020 incassi per Euro 1,6 milioni dei quali Euro 0,6 milioni legati alla cessione degli immobili di Palermo e parte di quello di Sezze. Nel corso del 2021 è stato alienato l'immobile di Bari ed è prevista, a breve, la cessione della parte residua di Sezze. Verrà così completamente liquidato il patrimonio immobiliare legato a queste attività, che hanno generato complessivamente ritorni estremamente rilevanti.

Con riferimento a ErgyCapital, nel corso del 2020 si è completata la liquidazione di Energetica Solare Srl, a fronte della quale era stato appostato un fondo rischi. L'unica attività residua è rappresentata dalla partecipazione in Ergyca Tracker 2.

Le attività/passività ex FEB si riferiscono a debiti verso creditori irreperibili della procedura Bredafin Innovazione per i quali si è in attesa della prescrizione.

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Operazioni di Finanza Straordinaria

Intek Group è stata impegnata nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021 in tre operazioni di finanza straordinaria, collegate tra di loro, due delle quali sono ancora in fase di realizzazione.

Si tratta:

  • dell'emissione del prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2020-2025", perfezionata nel mese di febbraio 2020;
  • dell'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle azioni di risparmio Intek Group SpA;
  • dell'emissione ed assegnazione di warrant.

Emissione del Prestito Obbligazionario "Intek Group 2020-2025"

Il prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2020-2025" (il "Prestito Obbligazionario"), ad eccezione del tasso (4,5% rispetto al 5%), ha caratteristiche similari al precedente prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2015-2020" e pertanto durata di 5 anni, cedola annuale posticipata, valore nominale di ogni obbligazione pari ad Euro 21,60, rimborso alla pari in unica soluzione a scadenza e facoltà per l'emittente di rimborso anticipato a partire dal secondo anno. Le obbligazioni rinvenienti dal Prestito Obbligazionario (le "Obbligazioni 2020-2025") non sono assistite da garanzie né reali, né personali e, con riferimento alle medesime, non è stato assegnato, né è previsto che venga assegnato, un rating.

L'operazione ha consentito una migliore configurazione dell'indebitamento di Intek allungandone la scadenza e riducendone l'onerosità.

L'emissione del Prestito Obbligazionario è stata realizzata attraverso:

  • un'offerta pubblica di scambio volontaria parziale su n. 2.354.253 obbligazioni rinvenienti dal prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2015-2020" in circolazione (le "Obbligazioni 2015- 2020"), con corrispettivo rappresentato da massime n. 2.354.253 nuove Obbligazioni 2020 – 2025 destinate alla quotazione sul Mercato Telematico delle Obbligazioni organizzato e gestito da Borsa Italiana (MOT), per un controvalore massimo di Euro 50,9 milioni (l'"Offerta di Scambio sulle Obbligazioni");
  • una contestuale offerta pubblica in sottoscrizione di Obbligazioni 2020 2025 per un ammontare massimo di circa Euro 25,0 milioni (l'"Offerta in Sottoscrizione").

L'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni prevedeva un meccanismo di claw back tale per cui le Obbligazioni 2020-2025 eventualmente non sottoscritte nell'ambito dell'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni sarebbero confluite nell'Offerta in Sottoscrizione. Le richieste nell'ambito delle due offerte sono state pari a complessivi Euro 92,6 milioni, a fronte degli Euro 75,9 milioni offerti. In particolare, le richieste di adesione nell'ambito dell'Offerta in Sottoscrizione sono state pari ad un controvalore nominale complessivo di Euro 54,6 milioni, mentre nell'ambito dell'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni sono state portate in adesione Obbligazioni 2015-2020 per un controvalore nominale complessivo di Euro 38,0 milioni.

In data 18 febbraio 2020, ad esito delle offerte, sono state emesse n. 3.511.741 Obbligazioni 2020-2025 del valore nominale unitario di Euro 21,60, per un controvalore nominale complessivo di Euro 75,9 milioni (codice ISIN: IT0005394884) quotate sul MOT. In pari data si è provveduto all'annullamento delle Obbligazioni 2015-2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni, con il riconoscimento per cassa del rateo interessi maturato fino alla data di regolamento del corrispettivo delle Obbligazioni 2015- 2020 portate in adesione all'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni, ossia il 18 febbraio 2020.

Le risorse finanziarie rivenienti dall'Offerta in Sottoscrizione hanno consentito, congiuntamente a quelle provenienti da un finanziamento di Euro 25,0 milioni ottenuto da un istituto di credito e ad alle disponibilità finanziarie già in possesso di Intek, il rimborso delle Obbligazioni 2015-2020 in scadenza il 20 febbraio 2020 e non portate in adesione all'Offerta di Scambio sulle Obbligazioni.

Offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria su azioni di risparmio Intek Group SpA

Contestualmente all'annuncio al mercato relativo all'emissione del Prestito Obbligazionario, in data 3 dicembre 2019 è stata altresì annunciata la promozione di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria

sulle Azioni di Risparmio (l'"Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio" o l'"Offerta"), con corrispettivo rappresentato da n. 1 Obbligazione 2020-2025, del valore nominale unitario di Euro 21,60, per ogni n. 43 Azioni di Risparmio portate in adesione e acquistate per un controvalore nominale complessivo di circa massimi Euro 25,2 milioni.

L'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio era soggetta, in primo luogo, all'emissione nell'ambito delle due offerte di cui sopra di Obbligazioni 2020 – 2025 per un importo complessivo pari ad almeno Euro 60,0 milioni e, in secondo luogo, al mancato verificarsi degli eventi di cui alla condizione MAC ed all'approvazione dell'operazione da parte dell'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti di Intek.

Avendo superato la condizione di soglia minima prevista di Euro 60,0 milioni di Obbligazioni 2020 – 2025 emesse, in data 25 febbraio 2020 la Società aveva promosso, ai sensi dell'art. 102 del TUF, l'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio e, in data 13 marzo 2020, aveva depositato presso Consob il relativo documento di offerta.

Tuttavia, per effetto dell'emergenza Covid-19 non si era potuta tenere l'assemblea ordinaria e straordinaria necessaria per lo svolgimento dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio, convocata, in un primo tempo, per i giorni 24 e 25 febbraio 2020 e, successivamente, per i giorni 27 e 30 marzo 2020.

La Società, alla luce delle circostanze straordinarie legate alla pandemia da Covid-19, ed ai rinvii dell'assemblea di cui sopra, aveva segnalato a Consob l'opportunità di differire successivamente alla pubblicazione della relazione finanziaria semestrale 2020 lo svolgimento della suddetta assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti e, conseguentemente, dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio, per poter offrire al mercato piena ed aggiornata informativa anche in riferimento agli eventuali e potenziali impatti della pandemia sull'attività e sui risultati delle sue partecipate e di conseguenza della Società. Consob ha quindi provveduto a comunicare, in data 29 maggio 2020, l'improcedibilità dell'istruttoria in difetto dello svolgimento dell'assemblea, presupposto essenziale dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio.

Il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 28 settembre 2020, ha approvato la relazione finanziaria semestrale 2020 e nella successiva seduta del 9 ottobre 2020 ha deliberato di convocare l'assemblea ordinaria e straordinaria degli azionisti propedeutica alla promozione dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio per i giorni 27 e 30 novembre 2020, rispettivamente, in prima e seconda convocazione.

In data 30 novembre 2020, l'assemblea ordinaria e straordinaria ha pertanto deliberato (i) di autorizzare per un periodo di 6 mesi l'acquisto della totalità delle Azioni di Risparmio, da perfezionarsi per il tramite dell'Offerta, (ii) di fissare il corrispettivo dell'Offerta in misura pari a n. 1 Obbligazione 2020-2025 per ogni n. 43 Azioni di Risparmio e (iii) di annullare tutte le Azioni di Risparmio detenute dalla Società ad esito dell'Offerta.

In data 14 gennaio 2021 il Consiglio di Amministrazione di Intek Group ha dunque assunto la decisione di promuovere nuovamente l'Offerta, ai medesimi termini originariamente previsti, e ha trasmesso alla Consob la comunicazione di cui all'art. 102 del TUF. In data 2 febbraio 2021 è stato depositato presso Consob il nuovo documento di offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria.

Tuttavia, l'Offerta è stata nuovamente differita a dopo la pubblicazione dei dati di bilancio 2020 affinché il prospetto informativo relativo alle Obbligazioni 2020-2025 e il documento di offerta possano includere i dati e le informazioni consuntive e non pre-consuntive relative all'esercizio 2020 ed agli eventuali impatti, se del caso, della pandemia da Covid-19.

Alla luce di quanto sopra, compatibilmente con l'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, la Società ritiene che l'emissione e assegnazione dei warrant di cui infra e l'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio, possano svolgersi entro il mese di luglio 2021.

Emissione ed Assegnazione di warrant

In data 9 ottobre il Consiglio di Amministrazione di Intek Group ha deliberato di sottoporre all'assemblea straordinaria degli azionisti la proposta di emissione e assegnazione gratuita di "Warrant Intek

Group SpA 2021-2024" (i "Warrant"), da assegnarsi a favore di tutti gli azionisti, sia ordinari che di risparmio, ed eventualmente del management, nonché di due aumenti di capitale a servizio di tali assegnazioni.

Ogni Warrant consentirà di sottoscrivere ad un prezzo fisso di esercizio di Euro 0,40 (compreso di sovraprezzo) un'azione ordinaria di nuova emissione, priva di valore nominale, e con le medesime caratteristiche di quelle in circolazione.

È previsto che l'assegnazione dei Warrant venga effettuata prima dello svolgimento dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio di cui sopra, di modo che ne possano beneficiare anche gli azionisti di risparmio che intendano successivamente aderire all'Offerta stessa.

L'assegnazione dei Warrant e i relativi aumenti di capitale perseguono molteplici finalità, quali:

  • consentire alla Società, in un orizzonte temporale di 3 anni, di poter rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria e patrimoniale in un'epoca di notevole incertezza connessa a fattori esterni al business;
  • consentire agli attuali azionisti di poter partecipare attivamente ai piani di sviluppo della Società, in un orizzonte temporale di medio-lungo termine;
  • fornire agli azionisti uno strumento finanziario che potrà trovare una valorizzazione di mercato e che potrà essere liquidato sul MTA;
  • realizzare un maggiore allineamento degli interessi del management con quello dei soci, obiettivo da realizzare per via della modifica dell'attuale Politica di Remunerazione della Società.

In data 30 novembre 2020, facendo seguito alla proposta del Consiglio di Amministrazione, l'assemblea straordinaria ha deliberato l'emissione e assegnazione dei Warrant agli azionisti, secondo un rapporto che potrà variare da un minimo di n. 0,4 ad un massimo di n. 0,6 Warrant per ogni numero n. 1 azione e/o azione di risparmio detenuta, ed il correlato aumento di capitale sociale fino ad un importo massimo di circa Euro 105 milioni. Il rapporto di assegnazione sarà stabilito, prima dell'assegnazione dei Warrant stessi, dal Consiglio di Amministrazione che determinerà anche il termine finale del periodo di esercizio in una data che potrà variare dal 30 marzo 2023 al 28 giugno 2024. In caso di integrale esercizio dei Warrant assegnati agli azionisti, il capitale potrà aumentare in una misura ricompresa tra Euro 69 milioni ed Euro 105 milioni, a seconda del rapporto di assegnazione dei Warrant stessi.

In pari data, l'assemblea straordinaria ha altresì deliberato di aumentare il capitale a servizio dei Warrant da assegnare al management nella misura massima di circa Euro 10 milioni. L'aumento di capitale a servizio dei Warrant destinati al management è tuttavia condizionato all'approvazione, da parte della prossima assemblea degli azionisti che dovrà deliberare in merito alla Politica di Remunerazione, di un piano di incentivazione all'uopo predisposto dal Consiglio di Amministrazione.

La Società riprenderà l'iter autorizzativo dei Warrant in stretta successione temporale rispetto alla pubblicazione dei dati di bilancio relativi all'esercizio 2020 e ritiene, come sopra ricordato, che la loro emissione e assegnazione possa avvenire entro il mese di luglio 2021.

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I risultati di Gruppo

Si segnala che, a seguito dell'applicazione del principio contabile relativo alle entità di investimento avvenuto alla fine dell'esercizio 2014 ed anche del processo di semplificazione societaria, il bilancio separato ed il bilancio consolidato, che esclude dall'area di consolidamento gli investimenti non strumentali, esprimono grandezze significativamente simili.

In particolare il patrimonio netto al 31 dicembre 2020 del bilancio consolidato coincide con quello del bilancio separato. Il risultato del bilancio consolidato (positivo per Euro 4,5 milioni) è stato invece influenzato dal maggior valore di carico che aveva la partecipazione in Immobiliare Pictea rispetto a quello del bilancio separato.

Il bilancio consolidato include oltre alla Capogruppo, le controllate strumentali totalitarie I2 Capital e Immobiliare Pictea, quest'ultima unicamente a livello di conto economico e di flussi finanziari in seguito al suo conferimento in KME SE avvenuto a fine dicembre 2020.

Con riferimento alla situazione patrimoniale, il patrimonio netto consolidato può essere così sintetizzato:

Patrimonio netto consolidato
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Capitale Sociale 335.069 335.069
Riserve 167.588 169.434
Risultato di periodo 4.523 (1.868)
Patrimonio netto di competenza dei soci della capogruppo 507.180 502.635
Competenze di terzi - -
Patrimonio netto totale 507.180 502.635

La variazione del patrimonio netto è da collegare al risultato d'esercizio ed in minima parte all'acquisto di azioni proprie.

Il Capitale investito netto consolidato è il seguente:

Capitale investito netto consolidato
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Capitale immobilizzato netto 571.521 554.061
Capitale circolante netto 1.771 11.130
Imposte differite nette 940 1.587
Fondi (659) (930)
Capitale investito netto 573.573 565.848
Patrimonio netto totale 507.180 502.635
Posizione finanziaria netta 66.393 63.213
Fonti di finanziamento 573.573 565.848

Il "Capitale investito netto" è una grandezza finanziaria non prevista dagli IFRS e non è da considerarsi alternativa a quelle previste dagli IFRS. Di seguito si riporta il contenuto delle sue componenti:

  • Il "Capitale immobilizzato netto" è costituito dalla sommatoria delle voci dell'attivo non corrente fatta eccezione per le imposte differite attive.

  • Il "Capitale circolante netto" è costituito dalla sommatoria delle voci "Crediti commerciali" al netto dei "Debiti verso fornitori" e di "Altre attività/passività correnti", ad eccezione delle voci considerate nella definizione di "Indebitamente finanziario netto".

  • I "Fondi" comprendono la voce "Benefici ai dipendenti" e "Fondi per rischi e oneri".

La Posizione finanziaria netta consolidata è la seguente:

Posizione finanziaria netta consolidata
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Debiti finanziari a breve termine 3.851 111.971
Debiti finanziari a medio lungo termine 85 4.996
Debiti finanziari v/società del Gruppo 3.353 3.232
(A) Debiti finanziari (A) 7.289 120.199
Liquidità (15.415) (44.904)
Altre attività finanziarie (292) (9.661)
Crediti finanziari v/società del gruppo (521) (2.421)
(B) Liquidità ed attività finanziarie correnti (B) (16.228) (56.986)
(C) Posizione finanziaria netta consolidata ante titoli in circolazione (A) + (B) (8.939) 63.213
(D) Titoli di debito in circolazione (al netto interessi) 75.332 -
(E) Posizione finanziaria netta (C) + (D) 66.393 63.213
(F) Attività finanziarie non correnti - (2.664)

(E) Definizione ex comunicazione CONSOB DEM 6064293 del 28.7.2006 in applicazione delle raccomandazioni CESR del 10.2.2005.

(G) Indicatore Alternativo di Performance

I flussi finanziari del periodo possono essere così sintetizzati nel Rendiconto Finanziario Consolidato predisposto con il metodo indiretto:

Rendiconto finanziario consolidato - metodo indiretto
(in migliaia di Euro) 2020 2019
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 44.904 52.556
Risultato ante imposte 4.612 (2.978)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 579 559
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 693 720
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie (13.164) (8.115)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 10 (4)
Variazione dei fondi rischi e spese (235) (466)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni (1.987) 2.019
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie - 2.368
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (3.232) (474)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 1.900 (473)
Dividendi ricevuti - 337
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 127 (1.393)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti 547 958
(B) Cash flow totale da attività operative (10.150) (6.942)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (680) (661)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 623 999
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (450) (537)
(C) Cash flow da attività di investimento (507) (199)
(Acquisto) vendita azioni proprie e similari (192) -
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.051) (1.232)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (15.448) 721
(D) Cash flow da attività di finanziamento (18.691) (511)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
(29.348) (7.652)
(F) Variazione area di consolidamento (141) -
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E) + (F)
15.415 44.904

Il Conto economico consolidato è il seguente:

Conto economico consolidato
(in migliaia di Euro) 2020 2019
Proventi/(Oneri) Netti da Gestione di Partecipazioni 14.750 8.388
Commissioni su garanzie prestate 876 962
Altri proventi 772 3.732
Costo del lavoro (1.968) (1.880)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (803) (1.279)
Altri costi operativi (4.756) (7.936)
Risultato Operativo 8.871 1.987
Proventi Finanziari 379 920
Oneri Finanziari (4.637) (5.885)
Oneri Finanziari Netti (4.258) (4.965)
Risultato Ante Imposte 4.613 (2.978)
Imposte correnti 475 977
Imposte differite (565) 133
Totale Imposte sul reddito (90) 1.110
Risultato del periodo 4.523 (1.868)

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Altre informazioni

Operazioni con parti correlate

Le operazioni con parti correlate, ivi incluse le operazioni infragruppo, non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nell'ordinario corso degli affari delle società del Gruppo e sono regolate applicando normali condizioni, determinate con parametri standard o a condizioni di mercato. Non vi sono state nel corso del 2020 operazioni qualificabili come di maggior rilevanza ai sensi della "Procedura in materia di operazioni con parti correlate".

Al 31 dicembre 2020 Intek vantava crediti commerciali verso KME SE e le sue controllate per Euro 0,8 milioni, prevalentemente per addebito di commissioni per garanzie e prestazioni di servizi.

Relativamente ai rapporti di natura finanziaria si segnalano i conti corrente di corrispondenza quello con saldo attivo di Euro 0,5 milioni con Intek Investimenti e quello con saldo passivo di Euro 0,4 milioni nei confronti di Immobiliare Pictea.

Per quanto riguarda le società rientranti nell'area di consolidamento è inoltre in essere un finanziamento passivo di Euro 0,9 milioni nei confronti di I2 Capital.

Da ultimo, per effetto dell'applicazione dell'IFRS 16, sono iscritte in bilancio passività finanziarie nei confronti di Immobiliare Pictea relative alla locazione degli immobili di Foro Buonaparte per complessivi Euro 3,3 milioni, dei quali Euro 0,4 milioni a breve.

Il dettaglio delle transazioni con le società controllate e controllanti, e più in generale con le parti correlate, è inserito nelle note esplicative al bilancio d'esercizio e al bilancio consolidato.

Liti e controversie

Sono ancora in corso controversie pendenti dal primo semestre 2016 con alcuni azionisti di risparmio.

Quattro di tali cause sono state definite con sentenze di primo grado, tutte favorevoli alla Società, di cui tre impugnate davanti alle Corti d'Appello territorialmente competenti (Bari e Roma), ed una, invece, divenuta definitiva in quanto non appellata.

In particolare, dei tre giudizi di appello, a parte uno che sarà trattato nel 2023 a causa di continui rinvii della Corte d'Appello di Roma, due si sono conclusi rispettivamente davanti alla Corte d'Appello di Bari e davanti alla Corte d'Appello di Roma con sentenze che hanno confermato la decisione di primo grado e quindi la soccombenza dell'azionista di risparmio appellante, con condanna alla rifusione delle spese di lite in favore di Intek. Tali sentenze sono divenute definitive e sono state incassate le relative spese.

Le altre cinque cause, pendenti davanti al Tribunale di Bari per il medesimo oggetto, hanno subito ulteriori rinvii e ad oggi è fissata udienza al 16 giugno 2021 per la precisazione delle conclusioni, avendo il Giudice rigettato tutte le istanze istruttorie formulate dalle controparti.

Intek Group, nella certezza di aver sempre agito nel pieno rispetto dei diritti e delle prerogative della Società e dei propri azionisti nonché delle norme di statuto, di legge e di regolamento, si è opposta con fermezza alle iniziative così avviate da taluni azionisti di risparmio nell'intenzione di assumere ogni più efficace misura a tutela dei propri interessi e della propria immagine.

Inoltre, è pendente una causa civile presso il Tribunale di Milano, introdotta da Futura Funds Sicav PLC nei confronti di Intek Group ed Immobiliare Pictea, per l'annullamento di una compravendita di un immobile con una richiesta di Euro 350 migliaia. Attualmente la causa è in istruttoria e dopo l'udienza del 28 aprile 2021, si attende che si vada a conclusione nel gennaio 2022. L'eventuale soccombenza con il conseguente annullamento della compravendita farebbe in ogni caso riemergere la posizione di credito preesistente di Intek Group ed Immobiliare Pictea che si era chiusa per effetto della compravendita.

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Società controllante ed assetti proprietari

La Società è controllata da Quattroduedue Holding BV con sede in Amsterdam - Duivendrecht (Olanda), Entrada 306, 5th Floor, tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA.

Alla data del 31 dicembre 2020, Quattroduedue Holding BV risultava in possesso indirettamente di n. 182.778.198 azioni ordinarie Intek Group, pari al 46,97% del capitale votante della società e di n. 1.424.032 azioni di risparmio, pari al 2,842% del capitale di categoria. Non si sono avute variazioni nel corso dell'esercizio 2020.

Dal mese di giugno 2018, ricorrendone i presupposti e le condizioni previsti dalla normativa vigente e dallo Statuto sociale, ha avuto effetto la maggiorazione del diritto di voto con riferimento a n. 158.067.500 azioni ordinarie Intek Group detenute dal socio Quattroduedue SpA; pertanto, per effetto di tale maggiorazione, il numero complessivo dei diritti di voto spettanti, alla data attuale, a Quattroduedue SpA ammonta a n. 340.845.692, pari al 61,66% del totale dei n. 552.777.337 diritti di voto esercitabili nelle assemblee della Società. Tale percentuale sale al 62,40% al netto delle azioni ordinarie proprie detenute alla data di predisposizione della presente relazione.

Intek Group non detiene azioni o quote della controllante e nel corso dell'esercizio 2020 non ha proceduto ad acquistare o alienare azioni e quote della controllante.

Si segnala che nel gennaio 2021 la Società ha ricevuto una dichiarazione da Banca Intesa Sanpaolo SpA con riferimento al possesso di strumenti finanziari (prestiti convertendi) che, ove vengano in essere i presupposti per la loro conversione, darebbero diritto all'attribuzione di una partecipazione pari al 17,610% dei diritti di voto della Società. Sulla base delle informazioni fornite dal socio Quattroduedue SpA, si tratta di tre prestiti obbligazionari convertendi e di un prestito obbligazionario convertibile emessi da Quattroduedue SpA e sottoscritti da Intesa Sanpaolo, con scadenza al 30 giugno 2021.

Per ogni altra informazione relativa agli assetti proprietari, alla governance della Società e ad ogni altro adempimento, ivi compreso quello relativo all'adeguamento al titolo VI del regolamento mercati, si fa espresso rinvio alla apposita relazione predisposta ai sensi dell'art. 123 bis del D. Lgs 58/98, facente parte integrante della presente Relazione.

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Azioni Proprie

Al 31 dicembre 2019, la Società deteneva n. 5.713.572 azioni ordinarie proprie (pari al 1,47% delle azioni di tale categoria) e n. 11.801 azioni proprie di risparmio (pari allo 0,024% del capitale di categoria), invariate rispetto all'esercizio precedente. Nel marzo 2020 sono state acquistate n. 841.688 azioni ordinarie proprie con un esborso finanziario di Euro 0,2 milioni. Alla data della presente Relazione le azioni ordinarie proprie detenute sono pertanto 6.555.260 (1,68% del capitale di categoria).

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Aggiornamenti in materia di Governance

In linea con quanto effettuato nei precedenti esercizi, si ritiene opportuno aggiornare le informazioni in materia di corporate governance fornite in occasione del bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2019 ed alla relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020 e che trovano ulteriori e precisi dettagli nella Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari.

Per quanto riguarda il capitale sociale non sono intervenute modifiche nella sua entità e composizione nel corso del 2020. Pertanto al 31 dicembre 2020 il capitale sociale risultava pari ad Euro 335.069.009,80, composto da n. 439.241.296 azioni, di cui n. 389.131.478 azioni ordinarie e n. 50.109.818 azioni di risparmio.

Si ricorda che è in vigore dal 18 marzo 2016 la Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il comma 5 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata. La Società, a partire dall'esercizio 2016, anche in considerazione della tipologia dei

propri business, ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei Resoconti Intermedi di Gestione al 31 marzo ed al 30 settembre.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione della Società, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

La Società ha provveduto all'adozione del Modello Organizzativo previsto dal D. Lgs. 231/01 ed al relativo Codice Etico, i cui ultimi aggiornamenti sono stati effettuati nel mese di marzo 2021.

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Adeguamento al Titolo VI del Regolamento Mercati - Deliberazione Consob n. 16191/2007

Con riferimento a quanto previsto dagli artt. 36, 37 e 38 del Regolamento in oggetto si segnala che:

  • Intek Group in merito a quanto previsto dall'art. 36, non detiene partecipazioni rilevanti, ai sensi dell'art. 151 Regolamento Emittenti Consob, in paesi extra-UE;
  • la Società, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding BV, ritiene di non essere soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:
  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con Quattroduedue Holding BV o sue controllate alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;
  • in merito a quanto previsto dall'art. 38, la Società non rientra nell'ambito di applicazione in quanto il proprio oggetto sociale non prevede in via esclusiva l'attività di investimento in partecipazioni secondo limiti prefissati.

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Informazioni di carattere non finanziario (D. Lgs. 254/2016)

La Società non superando i parametri dimensionali, anche su base consolidata, previsti dalla norma in riferimento al numero dei dipendenti ed al volume dei ricavi non è tenuta a tale adempimento.

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Attività di ricerca e sviluppo

Non è stata condotta nessuna attività di ricerca e sviluppo nel corso del 2020 stante la tipologia di attività svolta dalla Società.

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Il personale

Il numero medio dei dipendenti delle società consolidate, comprensivo della capogruppo, a raffronto con quello dell'esercizio 2019, è il seguente:

31/12/2020 31/12/2019 Variazione Variazione %
Dirigenti 3 3 - 0,00%
23,08% 21,43%
Impiegati 10 11 (1) -9,09%
76,92% 78,57%
Totale addetti (medio) 13 14 (1) -7,14%
100,00% 100,00%

Al 31 dicembre 2020 i dipendenti di Intek Group risultavano pari a 11, di cui n. 2 dirigenti e n. 9 impiegati. Nel mese di marzo 2021 i due dipendenti di I2 Capital Partners SGR (n. 1 impiegato e n. 1 dirigente) sono stati assunti da Intek Group.

Per quanto concerne il trattamento economico ed ogni altro aspetto retributivo dei Dirigenti con responsabilità strategica si fa rinvio alla apposita Relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti, redatta in conformità alle apposite disposizioni emanate da Consob che verrà pubblicata nei termini di legge e di regolamento.

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Principali rischi e incertezze cui Intek Group SpA è esposta e gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società partecipate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative, anche in dipendenza di contingenti situazioni di mercato. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

La presente Relazione contiene alcuni dati e dichiarazioni di carattere previsionale in merito agli obiettivi prefissati dal Gruppo Intek e ad alcune ipotesi inerenti l'evoluzione patrimoniale, economica e finanziaria della Capogruppo e delle società controllate.

I dati e le dichiarazioni previsionali sulle attività e sui risultati attesi della Società e delle società controllate sono basati su stime aziendali e assunzioni concernenti eventi futuri e incerti, fra i quali l'evoluzione

dell'economia nei principali paesi europei in cui il Gruppo opera, il verificarsi dei quali potrebbe evidenziare, anche con riferimento alla particolare situazione dell'attività economica in conseguenza della diffusione del Covid-19 e delle misure restrittive adottate per il suo contenimento, scostamenti potenzialmente significativi rispetto alle previsioni formulate. Non è possibile garantire che quanto previsto e atteso si realizzi effettivamente. Il Gruppo Intek è esposto inoltre alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio. I risultati definitivi del Gruppo Intek potrebbero, infatti, essere diversi da quelli ipotizzati a causa di rischi noti ed ignoti, incertezze ed altri fattori.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o la concessione di nuovi finanziamenti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto al rischio che i fair value degli investimenti al di fuori dell'area Euro fluttuino in relazione alla variazione di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

* * *

Fatti di rilievo successivi al 31 dicembre 2020

Si rimanda a quanto già indicato nel corpo della relazione.

Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020

"L'Assemblea degli Azionisti di INTEK Group SpA, riunitasi in sede ordinaria in Milano, preso atto delle Relazioni del Collegio Sindacale e della Società di Revisione, udito e approvato quanto esposto dal Consiglio di Amministrazione

delibera

  • di approvare la Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, come pure il bilancio, nel suo complesso e nelle singole appostazioni ed iscrizioni con gli stanziamenti e gli utilizzi proposti, che evidenzia un utile di esercizio di Euro 6.539.266;
  • di destinare l'utile di esercizio di Euro 6.539.266 come segue:
  • 5% alla riserva legale, pari ad Euro 326.964;
  • mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value, per Euro 6.212.302."

Milano, 26 aprile 2021

Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Vincenzo Manes)

ESERCIZIO 2020

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO

E

SUGLI ASSETTI PROPRIETARI

REDATTA AI SENSI DELL'ART. 123.BIS DEL D.LGS. 24 FEBBRAIO 1998 N. 58

DI

INTEK GROUP SPA

WWW.ITKGROUP.IT

APPROVATA DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DEL 26 APRILE 2021

1. Sommario

Glossario 46
Premessa 48
1. Profilo dell'Emittente 51
2. Informazioni sugli Assetti Proprietari alla data del 26 aprile 2021 52
Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF) 52
2.1.
Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF) 56
2.2.
Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF) 56
2.3.
Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF) 57
2.4.
2.5.
Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-
bis, comma 1, lett. e), TUF) 57
Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF) 57
2.6.
Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF) 57
2.7.
2.8.
Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie
in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF) 57
2.9.
Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art.
123-bis, comma 1, lett. m), TUF) 58
2.10.Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.) 58
3. Compliance (ex. art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF) 59
4. Consiglio di Amministrazione 59
Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF) 59
4.1.
Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF) 61
4.2.
Organi delegati 65
4.3.
Altri consiglieri esecutivi - Dirigenti con deleghe 66
4.4.
Amministratori indipendenti 67
4.5.
Lead Independent Director 67
4.6.
5. Trattamento delle informazioni societarie 68
Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate 68
5.1.
5.2.
Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate 69
Internal Dealing 69
5.3.
6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF) 70
7. Comitato per le Nomine 71
8. Comitato per la Remunerazione 71
9. Remunerazione degli Amministratori 72
10. Comitato Controllo e Rischi 72
11. Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi 73
11.1.Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi 77
11.2.Responsabile della funzione di Internal Audit 77
11.3.Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001 78
11.4.Società di Revisione 79
11.5.Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni
aziendali 79
11.6.Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi
79
12. Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate 80
13. Nomina dei Sindaci 84
14. Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) E
D-BIS), TUF) 85
15. Rapporti con gli Azionisti 87
16. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF) 88
17. Ulteriori Pratiche di Governo Societario 91
18. Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento 91
19. Considerazioni sulla lettera del 22 dicembre 2020 del Presidente del Comitato per la
Corporate Governance 91

Tabelle:

n. 2a Informazioni sulla struttura del capitale e sugli strumenti finanziari
n. 2b Andamento dei titoli nel corso del 2020
n. 2.3 Azionisti superiori al 5%
n. 4.2 Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti
n. 4.2b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori
n. 14a Struttura del Collegio Sindacale
n. 14b Incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci

Glossario

Codice/Codice di Autodisciplina: il Codice di Autodisciplina delle società quotate
approvato nel luglio 2018 dal Comitato per la
Corporate Governance ed in vigore fino al 31
dicembre 2020.
Codice di Corporate Governance/Nuovo Codice il
nuovo
Codice
di
Corporate
Governance
approvato in via definitiva dal Comitato e
pubblicato
sul
proprio
sito
web
(https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate
governance/codice/2020.pdf) il 31 gennaio 2020 ed
in
vigore
dal
primo
esercizio
che
inizia
successivamente al 31 dicembre 2020.
Cod. Civ./c.c.: il Codice Civile italiano approvato con il Regio
Decreto 16 marzo 1942 – XX°, n. 262 e
successive modificazioni ed integrazioni.
Comitato: il Comitato per la Corporate Governance, la cui
composizione è stata definita nel giugno del
2011 da parte delle Associazioni di impresa
(ABI, ANIA, Assonime, Confindustria) e degli
investitori professionali (Assogestioni), nonché
di Borsa Italiana S.p.A.
Emittente/Società/Intek Group: Intek Group SpA
Esercizio: l'esercizio sociale chiusosi al 31 dicembre 2020,
cui si riferisce la presente Relazione.
Modello: il modello di organizzazione e gestione adottato
dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo n.
231 del 2001.
Regolamento Emittenti: il Regolamento emanato dalla Consob con
deliberazione
n.
11971
del
1999
(come
successivamente
modificato) in materia di
emittenti.
Regolamento Mercati: il Regolamento emanato dalla Consob con
deliberazione
n.16191
del
2007
(come

successivamente modificato) in materia di mercati.

Regolamento Parti Correlate: il Regolamento emanato dalla Consob con deliberazione n. 17221 del 2010 (come successivamente modificato) in materia di operazioni con parti correlate.

Relazione: la Relazione sul governo societario e gli assetti societari che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.

Relazione sulla Remunerazione: la Relazione sulla politica della remunerazione e sui compensi corrisposti che le società sono tenute a redigere ai sensi dell'art. 123-tuf del TUF.

Testo Unico della Finanza/TUF: il Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 come successivamente modificato.

Premessa

Il Consiglio di Amministrazione di Intek Group nella riunione del 26 aprile 2021, unitamente al progetto di bilancio relativo all'esercizio 2020, ha approvato anche la Relazione sul governo societario e gli assetti societari riferita a detto esercizio.

La Relazione qui riportata è redatta in conformità a quanto previsto dall'art. 123-bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (di seguito il "TUF"), come modificato dal D.Lgs. n. 254 del 30 Dicembre 2016 ed ai criteri previsti dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, nonché delle istruzioni al Regolamento Mercati emanate da Borsa Italiana SpA.

La Relazione si intende riferita alle prescrizioni del Codice vigente nell'esercizio di riferimento del bilancio (come modificato, da ultimo nel luglio 2018) ed accessibile al pubblico sul sito web di Borsa Italiana alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2018clean.pdf.

Trattasi, in effetti, dell'ultimo anno di vigenza del Codice, nella sua attuale formulazione, avendo il Comitato definito in data 9 dicembre 2019 i contenuti del nuovo Codice di Corporate Governance, che è stato poi approvato in via definitiva e pubblicato sul sito del Comitato il 31 gennaio 2020 (https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporate-governance/codice/2020.pdf).

Il Nuovo Codice potrà essere adottato a partire dal primo esercizio che inizia successivamente al 31 dicembre 2020, informandone il mercato nella relazione sul governo societario da pubblicarsi nel corso del 2022.

La struttura della presente Relazione risulta conforme al Format (settima edizione del gennaio 2018, consultabile sul sito web di Borsa Italiana alla pagina https://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/documenti/format2019.en.pdf), predisposto da Borsa Italiana per la verifica della natura e del contenuto delle informazioni da inserire nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari e/o per i controlli di competenza del collegio sindacale (art. 149, comma 1, lettera c-bis del TUF).

Si ricorda comunque che l'utilizzo del Format (la cui prima edizione risale al 2008) non risulta in alcun modo obbligatorio ai fini dei suddetti adempimenti.

A tal fine si precisa che, in ossequio a quanto previsto dal secondo comma dell'art. 123-bis del TUF, le informazioni ivi richieste, contenute nella presente Relazione, vengono rese note al pubblico sia mediante allegazione della presente Relazione al fascicolo di bilancio relativo all'esercizio che mediante pubblicazione sul sito web della Società (www.itkgroup.it).

In conformità a quanto disposto dall'art. 89-bis del Regolamento Emittenti, la Relazione evidenzia:

  • i. l'adesione a ciascuna prescrizione del Codice;
  • ii. le motivazioni dell'eventuale inosservanza delle prescrizioni del Codice;
  • iii. le eventuali condotte tenute in luogo di quelle prescritte dal Codice.

A quest'ultimo riguardo, considerato che le società con azioni quotate in mercati regolamentati sono tenute a presentare all'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio una relazione sulla remunerazione avente i contenuti previsti dal Regolamento Emittenti, al fine di evitare un'inutile duplicazione dell'informativa, le informazioni pertinenti in materia (cfr. Sez. 9) vengono fornite mediante rinvio alle parti rilevanti della Relazione sulla remunerazione, così come già effettuato nella Relazione presentata con riferimento ai passati esercizi.

La presente Relazione è volta ad illustrare il modello di governo societario che Intek ha adottato nell'anno 2020, tenuto conto delle peculiarità della Società, finalizzato ad ottenere un suo sostanziale allineamento ai principi contenuti nel Codice, al quale la Società ha dichiarato di aderire sin dalla sua introduzione, nonché alle relative raccomandazioni dell'Autorità di controllo, compatibilmente con la contenuta dimensione e struttura aziendale di Intek Group.

La Società ha provveduto, fin dal bilancio dell'esercizio chiuso al 30 giugno 2000, a fornire annualmente informazioni sulla propria corporate governance, sviluppando con continuità la qualità e la quantità delle stesse.

Sul sito www.itkgroup.it sono disponibili le singole Relazioni all'interno dei fascicoli di bilancio dei rispettivi esercizi; con decorrenza da quella relativa all'esercizio chiuso il 31 dicembre 2006.

Questa Relazione tiene infine conto del contenuto della lettera del 22 dicembre 2020, indirizzata dal Presidente del Comitato ai Presidenti dei Consigli di Amministrazione (e per conoscenza agli AD e ai Presidenti dei Collegi Sindacali) delle società quotate italiane, alla luce delle risultanze dell'ottavo Rapporto annuale sull'applicazione del Codice (il "Rapporto") relativo al 2020 e dell'analisi dei comportamenti degli emittenti sui temi evidenziati nella citata lettera di accompagnamento, nonché delle riflessioni e degli approfondimenti svolti per la revisione del Codice.

Nel Rapporto sono contenute, alla sezione 2.2., le "Raccomandazioni del Comitato per il 2021", da sottoporre all'esame del consiglio, dei comitati competenti e dell'organo di controllo, al fine di individuare possibili evoluzioni della governance o di colmare eventuali lacune nell'applicazione del Codice o nelle spiegazioni fomite.

A tal fine, il Comitato ha ritenuto utile riconsiderare l'insieme delle raccomandazioni fornite negli ultimi quattro anni, formulando alcune indicazioni specifiche nelle aree caratterizzate dal permanere di significativi elementi di debolezza emersi con il Rapporto ed il cui superamento appare funzionale anche ad una migliore applicazione degli aspetti più innovativi del Nuovo Codice.

Al riguardo, il Comitato, tenendo conto della applicazione del Nuovo Codice, ha invitato gli emittenti, e per essi i rispettivi consigli di amministrazione, a valutare l'effettiva applicazione delle sotto elencate raccomandazioni, o a fornire adeguata spiegazione di ogni eventuale scostamento, invitandoli:

  • (i) sul tema della sostenibilità, a:
  • integrare la sostenibilità dell'attività d'impresa nella definizione delle strategie, del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e della politica di remunerazione, anche sulla base di un'analisi di rilevanza dei fattori che possono incidere sulla generazione di valore nel lungo periodo.

(ii) sul tema dell'informativa pre-consiliare, a:

  • determinare esplicitamente i termini ritenuti congrui per l'invio della documentazione;
  • fornire nella relazione sul governo societario una chiara indicazione dei termini individuati e sul loro effettivo rispetto;
  • non prevedere che tali termini siano derogabili per mere esigenze di riservatezza.

(iii)sul tema dell'applicazione dei criteri di indipendenza, a:

  • giustificare sempre su base individuale l'eventuale disapplicazione di uno o più criteri di indipendenza;
  • definire ex ante i criteri quantitativi e/o qualitativi da utilizzare per la valutazione della significatività dei rapporti oggetto di esame.

(iv) sul tema dell'autovalutazione dell'organo di amministrazione, a:

  • valutare il contributo del board alla definizione dei piani strategici;
  • sovraintendere al processo di board review.
  • (v) sul tema della nomina e successione degli amministratori, a:
  • rendere conto puntualmente delle attività svolte dal comitato nomine nel caso in cui sia unificato con il comitato remunerazioni o le sue funzioni siano attribuite al plenum consiliare;
  • assicurare la completezza e la tempestività delle proposte di delibera funzionali al processo di nomina degli organi sociali ed esprimere, almeno nelle società a proprietà non concentrata, un orientamento sulla sua composizione ottimale;

prevedere, almeno nelle società grandi, un piano di successione per gli amministratori esecutivi che individui almeno le procedure da seguire in caso di cessazione anticipata dall'incarico.

(vi) sul tema delle politiche di remunerazione, a:

  • fornire chiare indicazioni in merito all'individuazione del peso della componente variabile, distinguendo tra componenti legate a orizzonti temporali annuali e pluriennali;
  • rafforzare il collegamento della remunerazione variabile ad obiettivi di performance di lungo termine, includendo, ove rilevanti, anche parametri non finanziari;
  • limitare a casi eccezionali, previa adeguata spiegazione, la possibilità di erogare somme non legate a parametri predeterminati (i.e. bonus ad hoc);
  • definire criteri e procedure per l'assegnazione di indennità di fine carica;
  • verificare che la misura dei compensi riconosciuti agli amministratori non esecutivi e ai componenti dell'organo di controllo sia adeguata alla competenza, alla professionalità e all'impegno richiesti dal loro incarico.

1. Profilo dell'Emittente

L'operatività della Società, quale entità di investimento, si identifica in quella di una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata ad una ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group realizza investimenti con orizzonti temporali di medio-lungo termine, combinando la propria ottica imprenditoriale con una struttura finanziaria solida e mira alla ridefinizione di portafogli flessibili con cicli di investimento più ridotti e generazione di cassa più veloce.

La massimizzazione del valore degli asset gestiti viene perseguita attraverso la definizione di strategie di business ed il presidio della loro applicazione da parte delle società controllate, l'identificazione di accordi e/o opportunità di partnership, la valorizzazione di specifici asset e la gestione di operazioni straordinarie per le società controllate.

Modello di governance adottato dall'Emittente

La Società ha mantenuto nel tempo la propria struttura di corporate governance secondo il modello tradizionale ex artt. 2380-bis e seguenti c.c., caratterizzato dalla presenza dell'Assemblea degli Azionisti, del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale.

L'attività di revisione legale dei conti è svolta dalla società di revisione.

Le attribuzioni e le norme di funzionamento degli organi societari sono disciplinate, oltre che dalle disposizioni di legge e regolamentari pro tempore vigenti, dallo Statuto e da una serie di principi e procedure, periodicamente aggiornate in ragione dell'evoluzione normativa, dottrinale e giurisprudenziale e degli orientamenti e indirizzi del Consiglio.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 maggio 2018, tenutosi subito dopo l'assemblea, che ne ha determinato la durata per gli esercizi per il periodo 2018 – 2020, ha deliberato di istituire unicamente il Comitato Controllo e Rischi, formato da soli Amministratori indipendenti.

Infatti, come già avvenuto in precedenti esercizi, la Società ha ritenuto di non procedere alla istituzione del Comitato Nomine e del Comitato per la Remunerazione.

Per le motivazioni che hanno portato a questa decisione e per i rimedi previsti, si rimanda al capitolo 8 della presente Relazione ed alla Relazione sulla Remunerazione.

Per quanto riguarda le società controllate si precisa che la governance di KME SE, società di diritto tedesco, principale investimento di Intek Group, è organizzata secondo il modello renano, in linea con la normale operatività delle società tedesche, ovvero attraverso un Consiglio di Sorveglianza (Aufsichtsrat) ed un Comitato di Gestione (Vorstand).

Al fine di garantire effettive e trasparenti ripartizioni di ruoli e responsabilità dei propri organi sociali e, in particolare, un corretto equilibrio tra le funzioni di gestione e le funzioni di controllo, l'Emittente ha adottato un sistema di corporate governance, oltre che costantemente in linea con la continua evoluzione normativa e con le best practices nazionali ed internazionali, ispirato ai principi ed ai criteri applicativi raccomandati dal Codice.

Dichiarazione sulla natura di PMI dell'Emittente

Alla data della presente Relazione, si precisa che l'Emittente rientra nella definizione di PMI ai sensi dell'art. 1, comma 1, lettera w-quater.1) del TUF e dell'art. 2-ter del Regolamento Emittenti Consob, in considerazione dei valori di fatturato1 risultanti dal progetto di bilancio consolidato, pari ad Euro16,4] milioni e di capitalizzazione media di mercato nel corso dell'esercizio 2020, pari ad Euro 124 milioni.

In particolare, la suddetta norma del TUF dispone che un'emittente assume la qualifica di PMI al sussistere di almeno uno dei seguenti requisiti da calcolarsi in base alle indicazioni fornite dall'art. 2-ter del Regolamento Emittenti: (i) un fatturato, anche anteriore all'ammissione alla negoziazione delle proprie azioni,

1 Rappresentato da Proventi netti da Gestione di Partecipazioni, Commissioni su garanzie prestate e Altri proventi operativi.

inferiore a 300 milioni di Euro; (ii) una capitalizzazione di mercato inferiore ai 500 milioni di Euro. La Società, peraltro, cesserebbe di far parte della categoria delle PMI, ai fini delle richiamate disposizioni, in caso di superamento di entrambi i predetti limiti (di fatturato e capitalizzazione media di mercato), per tre esercizi, ovvero tre anni solari, consecutivi.

La Società è infatti inserita nell'elenco (gennaio 2021) pubblicato da Consob (http://www.consob.it/web/area-pubblica/emittenti-quotati-pmi) fra quelle che, sulla base dei dati di capitalizzazione e fatturato in possesso della Consob, ai sensi dell'art.2-ter del Regolamento Consob n. 11971/1999, così come modificato dalla Delibera Consob n. 20621 del 10.10.2018, risultano PMI.

Alla luce di quanto precede, si rileva che la soglia rilevante per gli obblighi di comunicazione ai sensi dell'art. 120 TUF è pari al 5% del capitale sociale.

2. Informazioni sugli Assetti Proprietari alla data del 26 aprile 2021

2.1. Struttura del capitale sociale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. a), TUF)

Con riferimento alla data di approvazione della presente Relazione, il capitale sociale di Intek Group ammonta ad Euro 335.069.009,80 ed è composto da complessive n. 439.241.296 azioni, delle quali n. 389.131.478 azioni ordinarie, pari all' 88,59% del capitale sociale e n. 50.109.818 azioni di risparmio, pari all'11,41% del capitale sociale, tutte prive di indicazione del valore nominale. Non si sono avute variazioni rispetto al 31 dicembre 2020.

L'Emittente, sempre alla data di approvazione della presente Relazione, ha in portafoglio numero 6.555.260 azioni proprie ordinarie.

Le n. 389.131.478 azioni ordinarie complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Il voto può essere esercitato anche per corrispondenza in conformità alla apposita procedura prevista dall'art. 11 dello Statuto Sociale.

Come riferito in altra parte della presente Relazione, la Società ha introdotto nell'esercizio 2015 modifiche allo statuto per recepire l'istituto della maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano espressa richiesta, con iscrizione degli stessi nell'apposito elenco speciale.

Analogamente, le numero 50.109.818 azioni di risparmio complessivamente esistenti non attribuiscono diritti diversi o ulteriori rispetto a quelli previsti dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto.

I diritti degli Azionisti di Risparmio sono riportati agli artt. 145 e ss. del TUF ed agli artt. 5, 8 e 28 dello Statuto sociale.

Il Rappresentante Comune degli azionisti di risparmio, che può partecipare con diritto di intervento alle Assemblee degli Azionisti titolari di azioni ordinarie ed i cui diritti sono indicati all'art. 26 dello Statuto, è la dott.ssa Simonetta Pastorino, nominata per gli esercizi 2018/2020 dall'Assemblea Speciale degli Azionisti di Risparmio tenutasi l'8 maggio 2018 ed il cui mandato è in scadenza alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

Le azioni di risparmio garantiscono i seguenti privilegi patrimoniali:

il diritto ad un dividendo privilegiato fino a concorrenza di Euro 0,07241 per azione in ragione di anno e, in ogni caso, il diritto ad un dividendo complessivo maggiorato rispetto alle azioni ordinarie nella misura di Euro 0,020722 per azione; fermo restando che, qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore in ragione di anno ad Euro 0,07241 per azione, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei due esercizi successivi;

in occasione della liquidazione della Società, in sede di riparto dell'attivo che residui, un diritto di preferenza per un importo pari ad Euro 1,001 per azione.

* * * * * *

La Società aveva avviato in data 3 dicembre 2019 un'operazione che prevedeva:

  • un'offerta pubblica di scambio volontaria parziale su n. 2.354.253 Obbligazioni Intek Group 2015 – 2020 in circolazione (le "Obbligazioni 2015"), con corrispettivo rappresentato da massime n. 2.354.253 nuove Obbligazioni Intek Group 2020 – 2025 (le "Obbligazioni 2020") per complessivi Euro 50,9 milioni con quotazione sul MOT (l'"Offerta di Scambio su Obbligazioni");
  • una contestuale offerta pubblica in sottoscrizione di Obbligazioni Intek Group 2020 2025 per un ammontare massimo di circa Euro 25,0 milioni (l'"Offerta in Sottoscrizione" e, congiuntamente all'Offerta di Scambio su Obbligazioni, anche le "Offerte su Obbligazioni");
  • in caso di emissione di Obbligazioni 2020 per un ammontare nominale complessivo almeno pari a Euro 60,0 milioni, un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria sulle Azioni di Risparmio Intek Group, con corrispettivo rappresentato da Obbligazioni 2020, con riconoscimento, tenuto conto del valore nominale delle nuove obbligazioni, di un premio di oltre il 52,7% rispetto alla media dei prezzi di Borsa degli ultimi tre mesi (l'"Offerta di scambio su Azioni di Risparmio" e, congiuntamente alle Offerte su Obbligazioni, anche le "Offerte").

L'Emittente ha proceduto, quindi, a servizio delle Offerte su Obbligazioni, ad una emissione di obbligazioni ammesse alla quotazione sul MOT in data 18 febbraio 2020, rappresentata da n. 3.511.741 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60 per complessivi Euro 75,9 milioni.

Infatti, in considerazione delle adesioni pervenute nell'ambito dell'Offerta di Scambio su Obbligazioni e dell'elevato numero di richieste di adesione pervenute nell'ambito dell'Offerta in Sottoscrizione, Intek si è avvalsa della facoltà di incrementare il valore nominale complessivo massimo dell'Offerta in Sottoscrizione fino ad Euro 37.877.760, corrispondenti a n. 1.753.600 Obbligazioni 2020 – 2025 (c.d. meccanismo di claw back).

Come già illustrato nella precedente Relazione afferente all'esercizio 2019, le principali caratteristiche del prestito obbligazionario in commento sono le seguenti:

  • quantitativo minimo di negoziazione / lotto minimo sul MOT: 5 obbligazioni del valore nominale unitario di Euro 21,60, per un controvalore nominale complessivo pari ad Euro 108,00;
  • tasso fisso nominale annuo pari al 4,5%;
  • periodicità della cedola: annuale;
  • data di godimento: 18 febbraio 2020;
  • data di scadenza: 18 febbraio 2025;
  • modalità di rimborso: in unica soluzione alla data di scadenza ad un prezzo pari al 100% del valore nominale;
  • rimborso anticipato volontario: ai sensi dell'art. 6 del regolamento del prestito obbligazionario, Intek Group ha la facoltà di rimborsare in anticipo, anche parzialmente, le obbligazioni, a decorrere dal secondo anno dalla data di godimento del prestito.Il prezzo di rimborso (espresso come percentuale della quota del valore nominale oggetto di rimborso) è così definito, maggiorato degli interessi maturati e non ancora pagati sulle Obbligazioni oggetto di rimborso:
  • o dallo scadere del secondo anno e fino allo scadere del terzo: 102%
  • o dallo scadere del terzo anno e fino allo scadere del quarto: 101%
  • o dallo scadere del quarto anno e fino alla data di scadenza: 100%

Le Obbligazioni 2015 non portate in adesione all'Offerta di Scambio su Obbligazioni sono state integralmente rimborsate alla data di scadenza (20 febbraio 2020).

Per maggiori informazioni sull'operazione di emissione del prestito obbligazionario "Intek Group SpA 2020 – 2025" (codice ISIN IT0005394884), attualmente in essere, si fa rinvio a quanto riportato sul sito web della Società alla pagina https://www.itkgroup.it/it/prestobbligaz2020_2025.

Con riferimento all'Offerta di Scambio su Azioni di Risparmio, avente ad oggetto n. 50.098.017 azioni di risparmio Intek Group S.p.A., ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le n. 11.801 azioni di risparmio proprie, essendosi avverata la condizione cui la stessa era soggetta (emissione di Obbligazioni 2020 per un ammontare nominale complessivo almeno pari a Euro 60,0 milioni) la Società ha dato un avvio all'iter per il compimento dell'operazione.

Tuttavia, a seguito dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, non è stato possibile tenere la convocata assemblea ordinaria/straordinaria prevista dapprima per le date del 24/25 febbraio 2020 e successivamente per le date del 27/30 marzo 2020, rispettivamente in prima e seconda adunanza, che doveva adottare le delibere funzionali alla esecuzione di detta offerta.

La Società, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF e dell'art. 37-ter del Regolamento Emittenti, aveva comunque provveduto al deposito presso la Consob del documento di offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria.

In data 25 marzo 2020 la Consob ha poi comunicato, ai sensi dell'art. 103 del citato Decreto Legge n. 18 del 17 marzo 2020, la sospensione sino al 15 aprile 2020 dei termini del procedimento amministrativo relativo all'Offerta di Scambio su Azioni di Risparmio, prorogata poi fino al 15 maggio 2020.

In difetto dello svolgimento di tale assemblea, Consob ha quindi comunicato l'improcedibilità dell'istruttoria oggetto di sospensione.

In ragione del perdurare della emergenza pandemica da Covid-19, la Società ha poi ritenuto opportuno differire ad un momento successivo alla approvazione della Relazione Semestrale, l'assemblea ordinaria e straordinaria che doveva adottare le delibere funzionali alla esecuzione dell'Offerta di Scambio su Azioni di Risparmio.

L'assemblea in commento, tenutasi nella successiva data del 30 novembre 2020, ha poi adottato le delibere funzionali alla esecuzione dell'Offerta di Scambio sulle Azioni di Risparmio, vale a dire

  • (i) l'autorizzazione, per un periodo di 6 (sei) mesi, a decorrere da tale data, all'acquisto della totalità delle Azioni di Risparmio della Società, al corrispettivo pari a n. 1 (una) Obbligazione "Intek Group S.p.A. 2020 – 2025" ("Obbligazioni 2020 ‐ 2025"), del valore nominale di Euro 21,60, ogni n. 43 Azioni di Risparmio e così per un controvalore complessivo massimo pari a Euro 25,2 milioni, da eseguire per il tramite di un'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria delle Obbligazioni 2020 ‐ 2025 con Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A.;
  • (ii) l'annullamento, con effetto dalla data di chiusura della predetta offerta pubblica di scambio, di tutte le Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A. che risulteranno quali azioni proprie della Società, e così massime n. 50.109.818 Azioni di Risparmio Intek Group S.p.A., senza riduzione del capitale sociale;
  • (iii) le conseguenti modifiche dello statuto sociale, sempre con effetto dalla data di chiusura dell'offerta pubblica di scambio e subordinatamente alla condizione che in esito a detta offerta la Società abbia acquistato tutte le n. 50.109.818 Azioni di Risparmio in circolazione.

Sempre la stessa assemblea aveva poi deliberato:

  • (i) l'aumento del capitale sociale di Intek per massimi Euro 105,4 milioni, con emissione di massime numero 263.544.777 azioni ordinarie prive di valore nominale (le "Azioni di Compendio");
  • (ii) la emissione di massimi numero 263.544.777 warrant, denominati "Warrant Intek Group SpA 2021-2024" (i "Warrant"), da assegnarsi gratuitamente a tutti gli azionisti dell'Emittente, sia ordinari che di risparmio diversi dalla Società, in proporzione al numero delle azioni possedute, con un rapporto di assegnazione da determinarsi da parte del Consiglio di Amministrazione, prima dell'assegnazione dei warrant stessi, fra un minimo di 0,4 ed un massimo di 0,6 warrant

per azione posseduta, fissando un rapporto di esercizio in ragione di numero 1 Azione di Compendio per ogni n. 1 Warrant esercitato (il "Rapporto di Esercizio"), al prezzo di esercizio fisso di Euro 0,40, comprensivo di sovrapprezzo (di cui Euro 0,01 da imputare a capitale sociale). Al Consiglio di Amministrazione veniva altresì rimessa la facoltà di indica, prima dell'assegnazione dei warrant, la scadenza degli stessi in una data dal 30 marzo 2023 al 28 giugno 2024;

  • (iii) il Regolamento dei warrant Intek Group S.p.A. 2021 2024;
  • (iv) l'aumento di capitale a pagamento, in via scindibile, di massimi Euro 105,4 milioni, comprensivi di sovrapprezzo, a servizio dell'esercizio dei Warrant, mediante emissione di massime n. 263.544.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, con godimento regolare, riservato all'esercizio dei Warrant. Si precisa che l'aumento di capitale sarà di massimi Euro 70,2 milioni nel caso in cui il rapporto di assegnazione venga fissato a 0,4 Warrant per azione;
  • (v) l'emissione di massimi n. 25.000.000 di "Warrant Intek Group S.p.A. 2021 2024" da assegnare al management della Società, condizionata all'approvazione da parte dell'Assemblea dal piano di incentivazione che sarà all'uopo predisposto dal Consiglio di Amministrazione. Ogni warrant avrà ad oggetto il diritto di sottoscrivere, nei periodi di esercizio indicati nel Regolamento e, comunque, entro la data del 28 giugno 2024, azioni ordinarie della Società di nuova emissione, secondo il rapporto di n. 1 Azione di Compendio per ogni n. 1 Warrant esercitato, al prezzo di esercizio di Euro 0,40, comprensivo di sovrapprezzo (di cui Euro 0,01 da imputare a capitale Sociale);
  • (vi) l'aumento di capitale sociale della Società a pagamento, in forma scindibile, con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell'art. 2441, comma 5, riservato irrevocabilmente al servizio dell'esercizio dei Warrant, per massimi complessivi Euro 10 milioni comprensivi di sovrapprezzo, mediante emissione di massime n. 25.000.000 azioni ordinarie prive di valore nominale, aventi le medesime caratteristiche di quelle in circolazione alla data di emissione.

* * *

Con delibera del 30 novembre 2020 il Consiglio di Amministrazione di Intek ha deliberato di prorogare dal 31 dicembre 2020 al 30 giugno 2021 il termine finale entro il quale procedere all'emissione di ulteriori tranche del Prestito obbligazionario denominato "Intek Group S.p.A. 2020- 2025" (termine che era stato già prorogato dal 30 giugno 2020 al 31 dicembre 2020).

In data 14 gennaio 2021, la Società ha comunicato ai sensi dell'art. 102 TUF la promozione dell'offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria (d'ora in avanti, "l'Offerta"), avente ad oggetto n. 50.098.017 azioni di risparmio Intek Group S.p.A., ossia la totalità delle azioni di risparmio dedotte le n. 11.801 azioni di risparmio proprie, prive di indicazione del valore nominale, emesse da Intek e negoziate sul MTA e, quale corrispettivo, obbligazioni "Intek Group S.p.A. 2020 – 2025" e l'emissione di massimi n. 263.544.777 "Warrant Intek Group S.p.A. 2021 – 2024" della Società da assegnare gratuitamente a tutti gli azionisti della Società, ordinari e di risparmio, diversi dalla Società stessa per le azioni da essa possedute, in proporzione al numero di azioni possedute, provvedendo, in data 2 febbraio 2021, ai sensi dell'art. 102, comma 3, del TUF e dell'art. 37-ter del Regolamento Emittenti, al deposito presso la Consob del documento di offerta per lo svolgimento della relativa istruttoria, poi sospesa in ragione della richiesta da parte di Consob di informazioni supplementari, disponendo la sospensione dei termini fino al completamento del quadro informativo e, in ogni caso, per un periodo non superiore a 15 giorni.

Successivamente, come comunicato in data 16 marzo 2021, il Consiglio di Amministrazione di Intek ha deliberato di rinviare l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020 alla seconda metà di aprile 2021 non risultando disponibili, a quel momento, i dati pre-consuntivi 2020 nell'estensione ritenuta sufficiente per fornire al mercato e agli azionisti di risparmio piena ed aggiornata informativa degli impatti della pandemia in corso sull'attività e sui risultati di Intek e delle sue partecipate per l'esercizio 2020.

In tale contesto, Consob ha provveduto in tale data, tenuto conto della scadenza dell'istruttoria sul documento di offerta depositato il 2 febbraio 2021, a comunicare l'improcedibilità dell'istruttoria relativa

all'Offerta in assenza di un prospetto informativo relativo alle Obbligazioni, presupposto oggettivo essenziale dell'Offerta.

Preso atto di tale esito, la Società ha quindi comunicato l'intenzione di riproporre l'Offerta successivamente alla pubblicazione del bilancio al 31 dicembre 2020 ritenendo che, compatibilmente con l'ottenimento delle autorizzazioni da parte delle autorità competenti, l'assegnazione dei Warrant, che come già comunicato al mercato in data 9 ottobre e 30 novembre 2020 deve avvenire prima dello svolgimento dell'Offerta, e l'Offerta medesima, possano svolgersi entro il mese di luglio 2021.

Con comunicato diffuso in data 19 marzo 2021, la Società ha evidenziato che il provvedimento di Consob relativo alla chiusura dell'istruttoria ha comportato solamente un differimento dell'operazione, ivi compresa l'emissione ed assegnazione dei Warrant, differimento resosi necessario unicamente affinché il Prospetto Informativo relativo alle Obbligazioni Intek 2020-2025 e il Documento di Offerta di Scambio potessero includere i dati e le informazioni consuntive e non pre-consuntive relative all'esercizio 2020 ed agli eventuali impatti, se del caso, della pandemia così come richiesto dal richiamo di attenzione n. 1/2021 emesso da Consob in data 16 febbraio 2021 confermando l'intenzione di ripresentare l'operazione nella sua interezza immediatamente dopo la pubblicazione dei dati di bilancio 2020 prevista appunto nella seconda metà di aprile.

* * * *

In allegato alla Relazione sono riportate due tabelle (rispettivamente Tabella 2a e Tabella 2b), la prima con l'anagrafica degli strumenti finanziari emessi dalla Società e la seconda con il loro andamento in Borsa nel corso dell'esercizio, evidenziando la sua capitalizzazione di Borsa.

Al riguardo, si ricorda che in apposita sezione del sito www.itkgroup.it è a disposizione un'area dedicata agli strumenti finanziari ed alla loro quotazione, il cui aggiornamento è effettuato in continuo, riportando così in tempo reale l'andamento delle loro rispettive contrattazioni.

2.2. Restrizioni al trasferimento di titoli (ex art. 123-bis, comma 1, lett. b), TUF)

Lo Statuto non prevede restrizioni al trasferimento né delle azioni né delle Obbligazioni "Intek Group SpA 2020-2025", quali, ad esempio, limiti al possesso di titoli o la necessità di ottenere il gradimento da parte dell'Emittente o di altri possessori di titoli.

2.3. Partecipazioni rilevanti nel capitale (ex art. 123-bis, comma 1, lett. c), TUF)

La soglia di rilevanza prevista dall'art. 120, comma 2 del TUF, come già riferito, è pari al 5% del capitale sociale con diritto di voto.

Alla data della presente Relazione gli Azionisti che detengono, direttamente o indirettamente, partecipazioni superiori al 5% del capitale sociale dell'Emittente, tramite strutture piramidali o di partecipazione incrociata, secondo quanto risulta dalle comunicazioni effettuate ai sensi dell'art. 120 TUF, sono quelli indicati nella Tabella 2.3 allegata alla presente Relazione.

L'azionariato ordinario della Società, aggiornato in base alle risultanze del Libro Soci, è composto da n. 18.900 Azionisti circa.

Con riferimento alla data del 31 dicembre 2020 la partecipazione di Quattroduedue Holding B.V. nella Società è pari a complessive n. 182.778.198 azioni ordinarie, corrispondenti al 46,971% del capitale sociale di tale categoria.

Detta partecipazione è detenuta tramite la controllata totalitaria Quattroduedue SpA per n. 182.778.192 azioni ordinarie mentre le residue n. 6 azioni ordinarie, che non influiscono sulla percentuale di cui sopra, sono di proprietà diretta di Quattroduedue Holding B.V..

Rispetto all'intero capitale sociale, le azioni ordinarie complessivamente così possedute da Quattroduedue Holding B.V. sono pari al 41,612%.

Quattroduedue Holding B.V. detiene inoltre, tramite Quattroduedue SpA, n. 1.424.032 azioni di risparmio corrispondenti al 2,842% del capitale sociale di tale categoria ed allo 0,324% dell'intero capitale sociale.

Come da comunicazione del 2 luglio 2019, il cui contenuto è stato oggetto di pubblicazione a mezzo stampa in pari data e di deposito presso il Registro delle Imprese di Milano, gli azionisti di Quattroduedue Holding B.V., Vincenzo Manes, tramite Mapa Srl (Milano), con una partecipazione del 35,12%, Ruggero Magnoni, tramite Likipi Holding S.A. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44% ed Hanseatic Europe S.a.r.l. (Lussemburgo), con una partecipazione del 32,44%, aderiscono ad un patto parasociale avente ad oggetto le loro partecipazioni in detta Quattroduedue Holding B.V., con scadenza al 30 giugno 2022.

Nessuno dei soci detiene il controllo nè di detta società né di Intek Group, ai sensi dell'art. 93 del TUF.

La Società, alla data del 31 dicembre 2020, deteneva direttamente n. 6.555.260 azioni ordinarie proprie, pari all'1,68% del capitale di tale categoria e all'1,49% del capitale sociale complessivo e n. 11.801 azioni di risparmio proprie, pari allo 0,024% del capitale rappresentato da detta categoria di azioni ed allo 0,003% del capitale sociale complessivo.

Il totale delle azioni proprie detenute da Intek Group ammontava al 31 dicembre 2020 a complessive n. 6.567.061 azioni pari all'1,50% del capitale sociale complessivo della Società.

Nel corso del 2021 non sono stati effettuati acquisti di azioni ordinarie pertanto, alla data della presente Relazione, le azioni ordinarie proprie detenute sono 6.555.260 (1,68% del capitale di categoria).

2.4. Titoli che conferiscono diritti speciali (ex art. 123-bis, comma 1, lett. d), TUF)

Non sono stati emessi titoli che conferiscano diritti speciali di controllo, salvo quanto già riportato in altra sezione della presente Relazione con riferimento alle previsioni statutarie in ordine al voto maggiorato come ivi illustrate.

2.5. Partecipazione azionaria dei dipendenti, meccanismo di esercizio dei diritti di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. e), TUF)

Non è previsto un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti.

2.6. Restrizioni al diritto di voto (ex art. 123-bis, comma 1, lett. f), TUF)

Salvo quanto previsto dalle disposizioni legislative applicabili e dallo Statuto, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

Al riguardo, si ricorda che l'Assemblea degli Azionisti del 19 maggio 2006 ha deliberato l'introduzione nell'art. 4 dello Statuto Sociale della facoltà per l'Assemblea degli Azionisti di escludere, in operazioni di aumento del capitale sociale, il diritto di opzione nei limiti del 10% del capitale sociale preesistente, ai sensi e per gli effetti dell'art. 2441, comma 4, secondo periodo c.c..

Inoltre, l'art. 27 dello Statuto prevede che l'eventuale deliberazione di proroga della durata della Società (prevista al 31 dicembre 2050) non sia causa di recesso ai sensi dell'art. 2437 del Codice Civile.

2.7. Accordi tra Azionisti (ex art. 123-bis, comma 1, lett. g), TUF)

Alla Società non è stata comunicata l'esistenza di patti parasociali previsti dall'art. 122 del TUF, salvo quanto in precedenza indicato in merito al patto esistente tra i soci di Quattroduedue Holding B.V., scadente il 30 giugno 2022 e riportato sul sito web della società www.itkgroup.it.

2.8. Clausole di "change of control" (ex art. 123-bis, comma 1, lett. h), TUF) e disposizioni statutarie in materia di OPA (ex artt. 104, comma 1-ter e 104-bis, comma 1, TUF)

La Società, come pure le sue controllate, non hanno sottoscritto accordi che acquistino efficacia, siano modificati o si estinguano in caso di cambiamento di controllo della Società medesima.

La Società non ha adottato alcuna norma statutaria in deroga alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, comma I e II del TUF, né prevede l'applicazione delle regole di neutralizzazione di cui al successivo art. 104-bis, comma II e III del TUF in materia di offerte pubbliche di acquisto o di scambio.

2.9. Deleghe ad aumentare il capitale sociale ed autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie (ex art. 123-bis, comma 1, lett. m), TUF)

Non sono in essere deleghe attribuite al Consiglio di Amministrazione ai sensi dell'art. 2443 del Codice Civile.

L'Assemblea degli Azionisti del 29 giugno 2020 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione una autorizzazione ai sensi del combinato disposto degli artt. 2357 e 2357-ter del Codice Civile, nonché dell'art. 132 del D. Lgs. 58/98 per acquistare, per un periodo di 18 mesi a partire dalla data di delibera, e disporre, senza limiti temporali, azioni ordinarie ed azioni di risparmio proprie, nei limiti di legge e di regolamento, stabilendo quale impegno finanziario massimo Euro 5.000.000.

L'Assemblea degli Azionisti del 30 novembre 2020 ha attribuito al Consiglio di Amministrazione una autorizzazione, della durata di sei mesi, per l'acquisto della totalità delle azioni di risparmio in circolazione nell'ambito dell'offerta pubblica di acquisto di azioni risparmio.

Alla data della Relazione, la Società detiene e dispone di n. 6.555.260 azioni ordinarie, pari all'1,685% del capitale votante ed all'1,495% del capitale sociale complessivo.

Nessuna delle società controllate detiene azioni di Intek Group.

2.10. Attività di direzione e coordinamento (ex artt. 2497 e ss c.c.)

La Società, pur essendo controllata, tramite Quattroduedue SpA, da Quattroduedue Holding B.V., come più sopra indicato, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento ai sensi degli artt. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con Quattroduedue Holding B.V. o altra società alla quale Quattroduedue Holding B.V. e Intek Group stessa facciano capo, alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • c) il numero di Amministratori indipendenti (attualmente 3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari;
  • d) il Comitato Controllo e Rischi è composto esclusivamente da Amministratori Indipendenti anche ai sensi dell'art. 37, comma 1-bis del Regolamento Mercati.

* * * * *

Con riferimento alle ulteriori informazioni di cui all'art. 123-bis TUF, si rinvia ai successivi paragrafi della presente Relazione, come di seguito indicato:

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera i), TUF relative agli accordi tra la società e gli amministratori che prevedono indennità in caso di dimissioni o licenziamento senza giusta causa o di cessazione del rapporto di lavoro a seguito di offerta pubblica di acquisto sono illustrate nella Relazione sulla Remunerazione relativa all'esercizio 2020;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 1, lettera l), TUF relative alla nomina e alla sostituzione degli amministratori nonché alla modifica dello statuto sono illustrate nella Sezione 4, paragrafo 4.1., della presente Relazione, dedicata al Consiglio;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. b), TUF relative alle principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno sono illustrate nella Sezione 11, paragrafo 11.1 della presente Relazione;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF relative alle informazioni sui meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, sui principali poteri della stessa,

sui diritti degli Azionisti e sulle modalità del loro esercizio sono illustrate nella Sezione 16 della presente Relazione dedicata all'Assemblea;

  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF relative alla composizione e al funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati sono illustrate alle Sezioni 4, 6, 7, 8, 10, e 13 della presente Relazione;
  • le informazioni richieste dall'art. 123-bis, comma 2, lett. d-bis), TUF, sono contenute nelle Sezione 4 e 14, relative alla descrizione delle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali l'età, la composizione di genere e il percorso formativo e professionale, assieme ad una descrizione degli obiettivi, delle modalità di attuazione e dei risultati di tali politiche. In sede di autovalutazione il consiglio ha ritenuto adeguate le competenze professionali del Consiglio, che sono quindi soggette a valutazione periodica.

3. Compliance (ex. art. 123-bis, comma 2, lettera a), TUF)

Intek Group aderisce al Codice, promuovendo l'introduzione dei relativi principi nel proprio sistema di governance, tenendo conto della peculiarità della propria struttura.

Nel caso in cui i principi ed i criteri applicativi del Codice non abbiano trovato completa attuazione, vengono fornite adeguate informazioni in merito ai motivi della mancata o parziale applicazione.

Il testo vigente del Codice è disponibile presso Borsa Italiana SpA, anche attraverso la consultazione del sito web del Comitato per la Corporate Governance alla pagina http://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/codice/codice.htm.

Il Collegio Sindacale, come richiesto dall'art. 149, comma 1, lettera c.-bis del TUF vigila sulle modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice.

La Società, con periodicità annuale, fornisce informativa sul proprio sistema di governance e sull'adesione al Codice di Autodisciplina attraverso la presente Relazione, redatta anche ai sensi dell'art. 123-bis del TUF, che evidenzia il grado di adeguamento ai principi ed ai criteri applicativi previsti dal Codice e dalla best practice internazionale.

La Relazione è messa a disposizione degli Azionisti con la documentazione prevista per l'Assemblea di bilancio ed è inoltre tempestivamente pubblicata sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nella sezione "Governance".

I Comitati, istituiti all'interno del Consiglio di Amministrazione (si rimanda sul punto ai successivi paragrafi 7, 8 e 10 della presente Relazione) in conformità al Codice, si riuniscono e svolgono le funzioni secondo le previsioni del medesimo Codice.

L'esame della struttura della governance operativa della Società, così come delineata dallo Statuto, dalle procedure adottate e come illustrata nella presente Relazione, evidenzia l'impegno di Intek Group nell'adesione alle regole di best practice comunemente condivise.

Né la Società né sue controllate aventi rilevanza strategica sono soggette a disposizioni di legge non italiane che influenzino la struttura di corporate governance di Intek Group.

4. Consiglio di Amministrazione

4.1. Nomina e sostituzione degli Amministratori (ex art. 123-bis, comma 1, lett. l), TUF)

Le norme applicabili alla nomina ed alla sostituzione dei componenti del Consiglio di Amministrazione sono quelle previste dalle disposizioni legislative applicabili, integrate da quelle contenute nell'art. 17 dello Statuto Sociale. Si evidenzia che l'assemblea straordinaria dell'11 giugno 2014, che ha apportato modifiche allo statuto sociale, ha adeguato gli articoli 17 e 22 alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione

degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla L. 12 luglio 2011 n. 120 e relative disposizioni attuative. Ulteriori modifiche ai predetti articoli sono state approvate dall'Assemblea Straordinaria del 30 novembre 2020 per adeguamento alle nuove disposizioni normative in tema di quote di genere.

Gli Amministratori durano in carica per un periodo non superiore a tre esercizi e possono essere rieletti (art. 17 dello Statuto Sociale).

In occasione della presentazione della proposta di nomina di un nuovo Amministratore, l'Assemblea degli Azionisti è informata del suo curriculum vitae e degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti presso altre società.

La composizione dell'organo prevede un numero variabile di Amministratori tra un minimo di sette ed un massimo di undici.

La procedura di nomina riportata nell'art. 17 dello Statuto Sociale prevede che:

  • il deposito delle liste dei candidati sia effettuato almeno 25 giorni prima dell'Assemblea di prima convocazione e che le stesse siano rese disponibili almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA;
  • la quota di partecipazione per la presentazione delle liste sia pari alla percentuale più elevata tra quella individuata da Consob ai sensi dell'art. 144 quater del Regolamento Emittenti e quella definita da Consob stessa ai sensi della determinazione n. 44 del 29 gennaio 2021. A tal fine, in base a quanto previsto dai summenzionati Regolamenti Consob, la percentuale applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario;
  • al fine del riparto degli Amministratori da eleggere, non si tenga conto delle liste che non abbiano conseguito una percentuale di voti almeno pari alla metà della percentuale richiesta per la presentazione della lista;
  • alla lista presentata dalla minoranza che abbia ottenuto il maggior numero di voti sia riservata la nomina di un Amministratore;
  • la lista debba indicare quali candidati siano da considerarsi "Amministratori indipendenti" e l'art. 17 dello Statuto Sociale richiede la loro presenza "nel numero minimo e con i requisiti previsti per legge";
  • il requisito dell'indipendenza degli Amministratori sia valutato ai sensi dell'art. 147-ter, comma 4 del TUF nonché, dell'art. 148, comma 3 del TUF, in ragione di quanto stabilito su tale requisito ed anche con riferimento ai requisiti dell'onorabilità e della professionalità, ai sensi delle altre disposizioni applicabili e del Codice di Autodisciplina;
  • il riparto degli Amministratori da eleggere sia effettuato in base ad un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi. Il genere meno rappresentato deve ottenere un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento tempo per tempo applicabili, sempre comunque arrotondati all'eccesso.

Se nel corso dell'esercizio vengono a mancare uno o più amministratori, purchè la maggioranza sia sempre costituita da amministratori nominati dall'Assemblea, si provvederà ai sensi dell'art. 2386 c.c. secondo quanto di seguito indicato:

  • a) il Consiglio di Amministrazione procede alla sostituzione nell'ambito della stessa lista cui apparteneva l'amministratore cessato, senza vincoli dal numero di elencazione nella lista e la successiva assemblea delibererà, con le maggioranze di legge, rispettando lo stesso criterio;
  • b) qualora non residuino nella predetta lista candidati non eletti in precedenza ovvero non in possesso dei requisiti richiesti, o comunque quando per qualsiasi ragione non sia possibile rispettare quanto disposto nella lettera a), il Consiglio di Amministrazione provvederà alla sostituzione, così come successivamente provvederà l'Assemblea, con le maggioranze di legge senza voto di lista.

In ogni caso, sia il Consiglio che l'Assemblea procederanno alla nomina in modo da assicurare la presenza di amministratori indipendenti nel numero complessivo minimo richiesto dalla normativa pro-tempore vigente ed il rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra i generi.

L'intera procedura per la nomina degli Amministratori è riportata dall'art. 17 dello Statuto Sociale ed è anche disponibile in apposita sezione del sito web www.itkgroup.it.

Piani di Successione (Criterio 5.C.2 del Codice)

La Società non ha adottato piani per la successione degli amministratori esecutivi, non ritenuti necessari in ragione della composizione dell'azionariato e dell'assetto delle deleghe.

Anche per quanto concerne gli orientamenti agli azionisti sulle figure professionali che debbano essere presenti in Consiglio si è ritenuto che la composizione, l'esperienza e l'attenzione degli azionisti di controllo della Società non richiedano la formulazione di detti orientamenti su aspetti di cui tali azionisti hanno completa conoscenza.

4.2. Composizione del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

L'attuale Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 maggio 2018 che ha determinato in nove (9) il numero dei componenti l'organo amministrativo (come riportato in precedenza, lo Statuto prevede un numero variabile di amministratori tra un minimo di 7 ed un massimo di 11).

La durata in carica è prevista per tre esercizi e quindi fino alla data dell'assemblea convocata per l'approvazione del bilancio al 31 dicembre 2020.

La proposta per la candidatura degli Amministratori era stata tempestivamente presentata dall'azionista di maggioranza Quattroduedue SpA (con un possesso del 45,75% del capitale ordinario) nel rispetto della procedura di cui all'art. 17 dello Statuto Sociale; l'Assemblea aveva approvato la proposta di nomina a maggioranza, con n. 185.495.807 voti favorevoli pari al 99,91% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 46,995% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun amministratore è stato designato attraverso la presentazione di una lista di minoranza.

Alla data della presente Relazione sono quindi in carica nove Amministratori.

Con riferimento ai requisiti di professionalità dei membri del Consiglio di Amministrazione si segnala che (i) in sede di accettazione della propria candidatura, ciascuno dei consiglieri ha dichiarato di possedere i requisiti di onorabilità e professionalità normativamente previsti per la carica; e (ii) in occasione dell'autovalutazione annuale posta in essere, i consiglieri hanno altresì ritenuto adeguato al business caratteristico della Società tanto il bagaglio di competenze, esperienze e caratteristiche professionali dei singoli membri del Consiglio, quanto la dimensione, la composizione e il funzionamento del Consiglio medesimo e dei suoi comitati, anche con riferimento all'applicazione di criteri di diversità.

Il Consiglio di Amministrazione della Società nel corso del 2020 (riunione del 29 aprile 2020), ha inoltre verificato la sussistenza dei requisiti normativi in capo a tutti i Consiglieri ed accertato il mantenimento dei requisiti di indipendenza da parte dei Consiglieri Giuseppe Lignana, Francesca Marchetti e Luca Ricciardi.

Agli Amministratori è richiesto di evidenziare tempestivamente il venir meno del requisito della onorabilità di cui all'art. 147 quinquies del TUF.

Nel corso del 2020, la sussistenza di tale requisito è stata valutata anche ai sensi della normativa di Banca d'Italia (D.Lgs. n. 469 dell'11 novembre 1998).

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Consiglio di Amministrazione e/o degli altri dirigenti con responsabilità strategiche del Gruppo ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di

membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

Le caratteristiche personali e professionali di ciascun Amministratore sono illustrate nei curricula depositati presso la sede sociale e disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente nella sezione Governance/Organi Sociali (https://www.itkgroup.it/it/organisociali).

Per ulteriori dettagli si veda la Tabella 4.2 allegata alla presente Relazione, in cui sono riportati i nominativi di ciascun componente il Consiglio in carica, con specificazione della carica rivestita, dell'anno di nascita, dell'anzianità di carica, della lista da cui è stato tratto, della qualifica di Amministratore esecutivo, Amministratore non esecutivo e di Amministratore Indipendente, delle presenze alle riunioni del Consiglio e dei Comitati nel corso dell'Esercizio, nonché del numero degli incarichi di amministrazione e controllo attualmente ricoperti in altre società quotate in mercati regolamentati, in società finanziarie, bancarie o assicurative o di rilevanti dimensioni.

Dalla data di chiusura dell'Esercizio non sono intervenuti cambiamenti nella composizione del Consiglio.

I nominativi degli Amministratori sono tradizionalmente riportati all'inizio dei fascicoli predisposti in occasione delle Assemblee della Società nonché della pubblicazione del bilancio e della relazione finanziaria semestrale.

Criteri e politiche di diversità

La Società non ha, alla data della presente Relazione, applicato specifici criteri di diversità, anche di genere, né ha provveduto all'adozione di una politica di diversità per il Consiglio di Amministrazione poiché ritiene sufficiente ai fini di un'adeguata composizione dell'organo di amministrazione il rispetto dei requisiti previsti dalle disposizioni normative e regolamentari pro-tempore vigenti, nonché di quanto previsto dallo Statuto sociale. In particolare, con riferimento alle disposizioni in tema di cosiddette "quote rosa", come recentemente modificate dalla Legge 27 dicembre 2019 n. 160, e applicabili a decorrere dal primo rinnovo degli Organi di amministrazione e controllo dell'Emittente successivo al 1° gennaio 2020, data di entrata in vigore della predetta legge, si segnala che:

  • ai sensi dell'art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, il riparto degli amministratori deve essere effettuato in base a un criterio che assicuri l'equilibrio tra i generi; il genere meno rappresentato deve ottenere almeno due quinti degli amministratori eletti;
  • ai sensi dell'art. 17 dello Statuto sociale, nella composizione del Consiglio di Amministrazione deve essere assicurato l'equilibrio tra il genere maschile ed il genere femminile nel rispetto delle applicabili disposizioni di legge e regolamentari pro-tempore vigenti.

Si segnala che al Consiglio di Amministrazione attualmente in carica si applica il previgente art. 147-ter, comma 1-ter, del TUF, introdotto dalla Legge 120/2011 ai sensi del quale il genere meno rappresentato deve ottenere almeno un terzo degli amministratori eletti.

A tal proposito si ricorda che, alla data della presente Relazione e nel rispetto delle citate disposizioni, il Consiglio di Amministrazione della Società annovera tre consiglieri di genere femminile su nove, in linea con quanto previsto dalla norma in vigore.

Tale rappresentanza è inoltre assicurata anche nel Collegio Sindacale da un Sindaco Effettivo e da un Supplente, nominati in occasione del rinnovo delle cariche sociali nel 2018.

Si segnala che l'Emittente non ha adottato nel corso dell'Esercizio specifiche misure finalizzate alla promozione della parità di trattamento e di opportunità tra i generi all'interno dell'azienda. Ciò premesso, l'Emittente ritiene che l'attuale organizzazione aziendale, oggetto di costante monitoraggio da parte dell'Emittente medesimo, permetta il raggiungimento dei predetti obiettivi.

Cumulo massimo agli incarichi ricoperti in altre società

Il Consiglio di Amministrazione ritiene di non limitare in via discrezionale il numero di incarichi che ciascun Amministratore può ricoprire, fermo restando il dovere di ciascun Consigliere di valutare la compatibilità delle cariche di Amministratore e Sindaco rivestite in altre società quotate in mercati regolamentati e fatti comunque salvi i diritti di legge e regolamentari, e ciò con riguardo:

  • alla qualifica personale e professionale dei propri componenti;
  • al numero ed alla rilevanza degli incarichi sopra dettagliati;
  • alla elevata partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione dei propri componenti.

Nel corso dell'Esercizio, nella seduta tenutasi in data 29 aprile 2020, il Consiglio, sulla base delle informazioni ricevute, all'esito della verifica degli incarichi attualmente ricoperti dai propri Consiglieri in altre società, ha ritenuto che il numero e la qualità degli incarichi rivestiti non interferisca e sia, pertanto, compatibile con un efficace svolgimento dell'incarico di Amministratore nell'Emittente.

Sulla base delle informazioni ricevute dagli Amministratori e in linea con le previsioni del Codice, si rimanda alla Tabella 4.2b allegata alla presente Relazione per l'elenco degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dagli Amministratori in carica in società per azioni (comprese quelle quotate in mercati regolamentati, anche esteri), in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Induction Programme

La Società, in considerazione

  • a) dell'elevata professionalità degli Amministratori,
  • b) dell'esperienza pluriennale maturata dalla quasi totalità degli Amministratori nel settore di attività in cui l'Emittente opera, nonché
  • c) dell'ampia informativa fornita da parte del Presidente e dei Vice Presidenti nel corso delle riunioni consiliari in relazione ad eventuali aggiornamenti normativi di interesse per la Società ed in ragione
  • d) delle notizie, dati e documenti che vengono periodicamente messi a disposizione degli amministratori stessi nelle varie riunioni del Consiglio in cui vengono fornite le informazioni in ordine all'andamento dei business del gruppo o assunte deliberazioni di natura strategica,

non ha ritenuto necessario promuovere nel corso dell'Esercizio ulteriori iniziative ad hoc finalizzate ad accrescere la conoscenza degli Amministratori del settore di attività della Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione nonché del quadro normativo di riferimento (c.d. "induction programme").

Ruolo del Consiglio di Amministrazione (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d), TUF)

Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i più ampi poteri per l'organizzazione, la gestione e l'amministrazione ordinaria e straordinaria della Società per l'attuazione dell'oggetto sociale (art. 14 dello Statuto Sociale), ne determina le linee strategiche e ne persegue il raggiungimento, garantisce la continuità della gestione e provvede all'attribuzione delle deleghe agli Amministratori esecutivi (artt. 15 e 16 dello Statuto Sociale).

Sono altresì attribuiti alla competenza del Consiglio di Amministrazione i poteri di cui all'art. 2365 II co. Codice Civile, come previsto dall'art. 14 dello Statuto Sociale, in relazione alle deliberazioni concernenti operazioni di fusione e di scissione.

In aderenza a quanto stabilito dal Codice, viene messo in evidenza quale obiettivo prioritario del Consiglio di Amministrazione la creazione di valore in un orizzonte di medio-lungo periodo sottolineando, tra l'altro, il suo compito di definire la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società.

In tale ambito, durante le riunioni del Consiglio, vengono tradizionalmente fornite informazioni di dettaglio sull'attività svolta e sulle operazioni più rilevanti al fine di implementare la loro conoscenza da parte di Amministratori e Sindaci.

In occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione che ha esaminato la presente Relazione, son state anche fornite informazioni sulle modifiche di natura legislativa e regolamentare intervenute nel periodo che hanno interessato la governance della Società.

Per quanto concerne i documenti contabili, rientra tra le competenze del Consiglio di Amministrazione quello di redigere:

il bilancio separato e quello consolidato di Gruppo al 31 dicembre;

la relazione semestrale al 30 giugno.

Nel corso del 2020 il Consiglio di Amministrazione si è riunito 8 volte.

La durata media delle riunioni del Consiglio di Amministrazione è stata di circa 1 ora e un quarto.

Nell'esercizio in corso il Consiglio di Amministrazione si è riunito 3 volte e sono state programmate ulteriori 2 riunioni.

E' prassi che la documentazione relativa agli argomenti all'ordine del giorno venga portata a conoscenza degli Amministratori e dei Sindaci in anticipo rispetto ad ogni riunione, utilizzando il mezzo della posta elettronica, ponendo il dovuto riguardo al rispetto delle procedure per documenti o informazioni di natura riservata.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.6 si segnala che partecipano costantemente alle riunioni del Consiglio, il Segretario Roberto De Vitis, già Direttore Affari Legali e Societari fino al 31 marzo 2017, ed il Dirigente Preposto, Giuseppe Mazza, che è anche Direttore Amministrativo della Società. In determinate riunioni consiliari possono partecipare, su invito del Presidente, anche altri dirigenti della Società e/o del Gruppo e professionisti incaricati di assistere la Società su particolari tematiche o specifiche operazioni.

Il calendario delle riunioni di Consiglio viene comunicato non appena disponibile a Borsa Italiana, e comunque entro il 31 gennaio, ed è anche disponibile sul sito della Società www.itkgroup.it.

Il Presidente ha per Statuto (art. 20) la legale rappresentanza, anche in giudizio, della Società, oltre che la firma sociale.

Agli altri amministratori compete la rappresentanza sociale nei limiti dei poteri loro conferiti.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. a) del Codice, al Consiglio sono riservati l'esame e l'approvazione dei piani strategici, industriali e finanziari e del sistema di governo societario.

Intek Group esercita attività di direzione e coordinamento su alcune delle sue controllate ed in particolare su I2 Capital Partners SGR SpA in liquidazione, Immobiliare Pictea Srl ed Intek Investimenti SpA, come comunicato, ai sensi dell'art. 2497-bis c.c., da parte degli amministratori di tali società.

Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, assume ogni determinazione in ordine all'attribuzione ed alla revoca di deleghe agli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. d) del Codice, il Consiglio ha determinato, sentito il Collegio Sindacale, la remunerazione degli amministratori esecutivi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. e) del Codice, il Consiglio valuta il generale andamento della gestione in occasione dell'esame delle relazioni periodiche, tenendo in considerazione, in particolare, le informazioni ricevute dagli organi delegati.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. f) del Codice, si precisa che al Consiglio sono riservati:

  • l'esame e l'approvazione preventivi delle operazioni della Società, quando tali operazioni abbiano ad oggetto partecipazioni, aziende o rami di azienda per un valore, per singola operazione, eccedente Euro 20 Mln;
  • la sottoscrizione di prestiti obbligazionari anche convertibili emessi da società e/o enti nazionali od esteri di ammontare superiore ad Euro 20 Mln;
  • l'esame e l'approvazione preventiva delle operazioni della Società, quando siano svolte con parti correlate: (i) non ricadenti tra quelle ritenute esenti dall'applicazione della specifica procedura relativa alle operazioni con parti correlate e (ii) di ammontare superiore ad Euro 5 Mln;
  • la sottoscrizione di contratti di permuta, di acquisto o di vendita, anche a termine nonché di riporto, per importo superiore ad Euro 30 Mln, per ogni singola operazione, aventi ad oggetto titoli e strumenti finanziari di qualsiasi natura, quotati e costituenti disponibilità finanziaria; contratti di compravendita di opzioni relative a tali titoli per un importo superiore ad Euro 30 Mln per singola operazione calcolato sul capitale di riferimento;

l'acquisto, la vendita, la permuta ed il conferimento in società od enti costituiti o costituendi, di beni immobili di qualsiasi genere e natura, ovunque situati, eccedenti il valore di Euro 20 Mln per ciascun atto.

Si precisa che i poteri per importi inferiori a quelli di esclusiva competenza del Consiglio sono stati conferiti al Presidente ed ai Vice Presidenti.

Con cadenza semestrale il Consiglio esamina la relazione prodotta dal Comitato per il Controllo e Rischi in cui vengono forniti gli esiti delle verifiche dallo stesso effettuate ed il proprio giudizio in ordine alla adeguatezza del sistema di controllo interno della Società.

In occasione della riunione del 29 aprile 2020, il Consiglio ha esaminato il giudizio espresso al riguardo dal predetto Comitato che è stato positivo.

Il Consiglio ha inoltre effettuato la propria autovalutazione mediante la richiesta di compilazione di un questionario trasmesso a tutti gli Amministratori, e che non ha fatto emergere rilievi.

Con riferimento al Criterio applicativo 1.C.1., lett. g) del Codice, si precisa che nella riunione del 29 aprile 2020 il Consiglio ha effettuato una positiva valutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi comitati.

Tale determinazione ha preso in considerazione il numero dei componenti il Consiglio e degli amministratori esecutivi, anche con riferimento alla incidenza della componente rappresentata dagli amministratori indipendenti, per i quali è stata accertata la sussistenza del requisito di indipendenza, tenendo altresì conto del loro elevato profilo professionale.

Per le informazioni sulla politica di remunerazione adottata dalla Società e sui compensi percepiti dagli Amministratori e dai dirigenti strategici si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione resa disponibile sul sito web della Società (www.itkgroup.it) nei termini e con le modalità di legge e di regolamento.

Per quanto concerne la gestione dei conflitti di interesse e le operazioni con parti correlate della Società e del gruppo di cui la stessa è a capo, si rinvia a quanto verrà illustrato al riguardo nel successivo paragrafo 12.

Si precisa che non esistono delibere assembleari che prevedano deroghe al divieto di concorrenza previsto a carico degli Amministratori dall'art. 2390 cod. civ..

4.3. Organi delegati

Il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Presidente (Vincenzo Manes) e due Vice Presidenti (Diva Moriani e Marcello Gallo), tutti attualmente in carica.

Anche in considerazione della presenza di un azionista di controllo, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non è stato previsto alcun c.d. "Piano di Successione" per gli Amministratori esecutivi né il Consiglio di Amministrazione ne ha, al momento, valutato l'adozione (art. 5.C.1 del Codice).

Il Presidente, ai sensi dell'art. 20 dello Statuto Sociale, al quale si rinvia per maggior dettaglio, è il legale rappresentante della Società ed ha il potere di rappresentarla nei confronti dei terzi e in giudizio.

Ai sensi dell'art. 16 dello Statuto, ciascun Vice Presidente può sostituire il Presidente in caso di assenza e/o impedimento di quest'ultimo.

Presidente del Consiglio di Amministrazione

Si ricorda che Vincenzo Manes è stato nominato Presidente del Consiglio di Amministrazione dall'assemblea dell'8 maggio 2018 e che il successivo Consiglio gli ha confermato i seguenti principali poteri e facoltà:

  • il potere di coordinamento e di indirizzo nell'ambito delle deleghe attribuite agli altri amministratori esecutivi;
  • il potere di indirizzo, coordinamento e controllo della comunicazione esterna, compresa quella nei confronti degli Azionisti;

in particolare, ed esemplificativamente, al Presidente spettano, in coerenza con le direttive e le strategie decise dal Consiglio di Amministrazione, i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa, delle risorse umane e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi. Per tali attività ha potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione.

Nell'esercizio di tali poteri, il Presidente può stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento. Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 5 milioni ed Euro 30 milioni.

Vice Presidenti del Consiglio di Amministrazione

Ai Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo sono stati attribuiti dal Consiglio di Amministrazione i poteri per quanto attiene alla gestione dell'attività della Società nell'area amministrativa, finanziaria, del controllo, legale, fiscale, assicurativa e dell'information technology, nonché nell'area delle attività industriali, commerciali e dei servizi ed anche delle risorse umane e della comunicazione interna; per tali attività hanno potere di indirizzo e coordinamento nei confronti di tutte le società del Gruppo tramite i rispettivi soggetti operativi e sempre nei limiti delle linee strategiche decise dal Consiglio di Amministrazione e dal Presidente Vincenzo Manes.

Nell'esercizio di tali poteri, i Vice Presidenti possono stabilire regolamenti per i vari servizi interni, attribuire responsabilità e nominare procuratori, attribuendo loro i relativi poteri con firma singola o con firma congiunta a quella di altro procuratore, nonché dare ordini e disposizioni per l'organizzazione della Società ed il suo funzionamento.

Sono previsti limiti di valore per l'esercizio delle deleghe compresi tra Euro 2 milioni ed Euro 15 milioni.

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto opportuno costituire un Comitato Esecutivo, riservando al Presidente Vincenzo Manes ed ai Vice Presidenti Diva Moriani e Marcello Gallo i necessari poteri.

4.4. Altri consiglieri esecutivi - Dirigenti con deleghe

Non vi sono altri consiglieri muniti di deleghe gestionali o comunque da considerarsi esecutivi ai sensi del Criterio Applicativo 2.C.1. del Codice.

Si segnala comunque che al Direttore Amministrativo, Giuseppe Mazza, sono stati attribuiti dal Presidente, con procura speciale in data 19 dicembre 2012, successivamente integrata in data 29 luglio 2014, poteri di ordinaria amministrazione da esercitarsi con firma singola, per operazioni con limiti di valore tra Euro 100 mila ed Euro 500 mila.

Si segnala che identici poteri sono stati attribuiti anche, con idonea procura rilasciata dal Presidente, al Segretario del Consiglio Roberto De Vitis, consulente esterno della Società che, fino al 31 marzo 2017 ha svolto le mansioni di Direttore Affari Legali e Societari della stessa.

Come meglio dettagliato nel paragrafo 12 per la parte dedicata alle operazioni con parti correlate, il Consiglio di Amministrazione ha attribuito al Presidente ed ai Vice Presidenti specifici poteri al riguardo.

Gli Amministratori esecutivi informano periodicamente il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale sul generale andamento della gestione e sulla sua prevedibile evoluzione, nonché sulle operazioni di maggior rilievo effettuate dalla Società e dalle sue controllate.

Come già sottolineato, tale informativa contribuisce ad accrescere la conoscenza da parte degli Amministratori e dei Sindaci della realtà e delle dinamiche aziendali.

* * * * * *

Tenuto conto di quanto previsto dall'art. 147 ter comma 4 del TUF ed anche con riferimento alle disposizioni di cui agli artt. 1 e 2 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene la propria composizione, sia sotto l'aspetto numerico che professionale, sia anche in considerazione della presenza di tre Amministratori

indipendenti (pari ad un terzo dei suoi attuali componenti in carica), adeguata alle dimensioni dell'azienda ed alle problematiche da affrontare; analoga considerazione viene estesa nei confronti dei Comitati costituiti.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene adeguato l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e delle società controllate aventi rilevanza strategica, con particolare riferimento al sistema del controllo interno ed alla gestione dei conflitti di interesse.

La presenza di Amministratori esecutivi provvisti di una specifica ed approfondita esperienza professionale multidisciplinare nelle materie di carattere finanziario, industriale ed amministrativo consente di "coprire" in maniera adeguata la parte più significativa dell'attività aziendale.

Gli Amministratori non esecutivi, a loro volta, apportano un sicuro contributo in termini di professionalità ed esperienza al Consiglio di Amministrazione ed al Comitato Controllo e Rischi di cui fanno parte.

4.5. Amministratori indipendenti

Fanno parte dell'attuale Consiglio di Intek Group n. 3 (tre) amministratori indipendenti.

Nel rispetto dei "criteri applicativi" 3.C.1. e 3.C.2. del Codice e come pure nel rispetto degli artt. 147 ter, comma 4, e 148, comma 3, del TUF, nonché della comunicazione Consob n. DEM/9017893 del 26 febbraio 2009, per gli Amministratori Giuseppe Lignana, Francesca Marchetti e Luca Ricciardi viene confermato il mantenimento della loro qualifica di "Amministratori Indipendenti" ai sensi delle predette disposizioni, valutazione condivisa anche per il 2020 dal Consiglio di Amministrazione e dal Collegio Sindacale.

Si ricorda che la valutazione viene effettuata alla data delle rispettive nomine assembleari e quindi ripetuta nell'ambito delle procedure per l'approvazione del bilancio dell'esercizio chiuso il 31 dicembre.

Con riferimento al criterio di cui all'art. 3.C.1. lettera e) del Codice si segnala che per l'amministratore ing. Giuseppe Lignana, rimasto in carica per un periodo superiore a 9 anni, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di valutare positivamente il possesso del requisito di indipendenza in ragione della sua piena autonomia di valutazione e di giudizio, tenuto altresì conto della sua elevata professionalità.

Si evidenzia inoltre, con riferimento al principio 4.C.2, che richiede che almeno la metà dei componenti il Consiglio di Amministrazione sia costituito da amministratori indipendenti, nel caso in cui non si costituiscano uno o più comitati, che la Società ha ritenuto sufficiente il numero di tre amministratori indipendenti, in considerazione della loro professionalità, autonomia e dell'elevato contributo alla discussione in seno al Consiglio di Amministrazione.

Si segnala, infine, che gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno, ovvero, ove necessario, in occasione di operazioni di particolare importanza nell'ambito delle attività del Comitato Controllo e Rischi, di cui fanno parte tutti gli amministratori indipendenti di Intek Group.

4.6. Lead Independent Director

L'art. 2. del Codice, nei suoi paragrafi 2.C.3. e 2.C.4., sottolinea l'importanza della nomina di un Lead Independent Director da parte del Consiglio di Amministrazione in presenza di particolari situazioni legate al controllo della società ed ai poteri attribuiti al Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Nel caso di Intek Group, in ragione degli accordi esistenti nella compagine sociale di Quattroduedue Holding B.V., accordi dei quali è stato dato atto in precedenza, Vincenzo Manes non assume la qualifica di azionista di controllo di tale società né quindi di Intek Group.

Inoltre, sono stati opportunamente valutati anche i seguenti elementi:

  • il frazionamento delle deleghe sociali in capo non solo al Presidente, ma anche a due Vice Presidenti esecutivi, in via disgiunta tra loro;
  • la composizione del Comitato Controllo e Rischi formato esclusivamente da Amministratori indipendenti che si possono convocare e riunire autonomamente, anche al di fuori delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

In ragione di tali considerazioni, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di procedere alla nomina del c.d. "lead independent director" al fine del coordinamento delle eventuali istanze e contributi degli Amministratori non esecutivi.

5. Trattamento delle informazioni societarie

5.1. Procedura per il trattamento delle Informazioni Privilegiate

Desiderando evidenziare che la comunicazione al mercato degli "eventi societari" deve essere tempestiva, completa, adeguata e non selettiva, la Società ha adottato nel 2002 il "Codice di Comportamento in materia di informazione societaria su fatti rilevanti", accogliendo le sollecitazioni in tal senso del "Codice" e dando una evidenza formale ai principi contenuti nella "Guida per l'informazione al mercato".

Con detto provvedimento, oggetto di successivi interventi, il Consiglio ha inteso dotarsi di una procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate, al fine di monitorare l'accesso e la circolazione delle informazioni privilegiate prima della loro diffusione al pubblico, di assicurare il rispetto degli obblighi di riservatezza previsti dalle disposizioni di legge e di regolamento, nonché allo scopo di regolare la gestione interna e la comunicazione all'esterno delle predette informazioni.

Le successive innovazioni introdotte nella legislazione in materia di informazione societaria nel TUF, nonché da CONSOB a livello regolamentare e quindi da Borsa Italiana SpA, hanno portato ad una sua revisione nel marzo e nel novembre del 2006 e poi nel novembre del 2007.

In particolare, ricordiamo la nuova formulazione dell'art. 114 del TUF e, nel rispetto del successivo art. 115-bis, la conseguente individuazione delle persone, i c.d. "soggetti rilevanti", che hanno accesso alle c.d. "informazioni privilegiate", e la costituzione del relativo Registro con decorrenza dal 1° aprile 2006, strutturato in un format elettronico.

La procedura richiama prima di tutto gli Amministratori ed i Sindaci al rispetto della riservatezza delle informazioni privilegiate, principio esteso agli altri soggetti che per le loro funzioni possono ugualmente accedervi, riservando poi il loro trattamento a persone consapevoli della rilevanza della materia ed a conoscenza degli adempimenti e delle procedure in materia richiesti da CONSOB e da Borsa Italiana SpA.

Come anche riportato nel testo dell'art. 115-bis del TUF, la sua applicazione è riferita ai soggetti controllati dall'emittente quotato, escludendo quindi i soggetti controllanti.

La procedura in commento è in costante aggiornamento in funzione delle modifiche normative e/o regolamentari tempo per tempo introdotte, al fine di renderla ancora più adeguata ai diversi business del gruppo.

La comunicazione all'esterno di informazioni privilegiate è effettuata mediante comunicati stampa – o altri mezzi idonei ai sensi di legge – il cui contenuto è approvato dal Presidente.

Di norma, ove possibile, i testi dei comunicati, approvati in bozza, vengono condivisi con i Consiglieri e i Sindaci in occasione delle relative riunioni del Consiglio.

I testi dei comunicati, una volta approvati dai competenti organi societari, vengono divulgati senza indugio a cura dei responsabili delle funzioni amministrative, in conformità con le disposizioni di volta in volta vigenti, anche mediante tempestiva pubblicazione sul sito internet dell'Emittente, dove rimarranno disponibili per il tempo minimo previsto dalle predette disposizioni.

Ai fini che precedono, la Società potrà avvalersi di soggetti terzi secondo le modalità previste dalle vigenti disposizioni.

Gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e tutti i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati sono tenuti a mantenere la riservatezza sulle informazioni privilegiate acquisite nello svolgimento dei loro compiti.

I soggetti predetti sono tenuti a dare immediata comunicazione anche di tutte le informazioni per le quali sussistano ragionevoli dubbi circa la natura di informazioni privilegiate, e ad osservare i medesimi obblighi di riservatezza sopra indicati, fino al momento in cui la natura di informazioni privilegiate non sia venuta meno o sia stata esclusa.

Il Presidente valuta la rilevanza delle informazioni ricevute e, qualora le ritenga Informazioni Privilegiate, ovvero abbia dubbi in proposito, predispone immediatamente, insieme al responsabile della funzione amministrativa, uno o più comunicati stampa.

L'Emittente può ritardare la comunicazione al pubblico delle Informazioni Privilegiate, anche inerenti i soggetti controllati, quando si è in presenza delle seguenti condizioni:

  • la comunicazione immediata pregiudicherebbe probabilmente i legittimi interessi dell'Emittente;
  • il ritardo nella comunicazione probabilmente non avrebbe l'effetto di fuorviare il pubblico;
  • l'Emittente è in grado di garantire la riservatezza di tali informazioni.

La valutazione della sussistenza delle predette circostanze è rimessa al Presidente.

La procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate è portata a conoscenza di tutti gli Amministratori, i Sindaci, i collaboratori e i dipendenti dell'Emittente e dei soggetti controllati con mezzi idonei.

5.2. Registro delle persone che hanno accesso ad informazioni privilegiate

Con particolare riferimento all'obbligo per gli emittenti quotati di istituire e gestire un registro delle persone che hanno accesso ad Informazioni Privilegiate ai sensi di quanto previsto dall'art. 18 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei regolamenti di esecuzione, la procedura per il trattamento delle informazioni privilegiate adottata dall'Emittente prevede l'istituzione di un registro dei soggetti informati (il "Registro") la cui gestione è affidata al Responsabile Affari Legali e Societari della Società o comunque a chi ne ricopre la funzione.

Per ciascun soggetto avente accesso, su base regolare od occasionale, ad informazioni privilegiate in ragione dell'attività lavorativa o professionale ovvero delle funzioni svolte per conto dell'Emittente, il Registro contiene i dati identificativi e le ulteriori informazioni richieste dalla normativa pro tempore vigente riferite ai Soggetti Informati iscritti nel Registro.

Il Registro deve essere aggiornato qualora cambi la ragione dell'iscrizione di un soggetto informato, ovvero quando un nuovo soggetto informato debba essere iscritto, ovvero quando occorra annotare che un soggetto informato non ha più accesso ad informazioni privilegiate.

Le informazioni contenute nel Registro devono essere conservate per almeno 5 (cinque) anni successivi al venir meno delle circostanze che ne hanno determinato l'iscrizione o l'aggiornamento.

Il soggetto responsabile della tenuta del Registro comunica tempestivamente ai Soggetti Informati la loro iscrizione nel Registro ed ogni aggiornamento delle informazioni che li riguardino, nonché gli obblighi derivanti dall'aver accesso alle informazioni privilegiate e le sanzioni relative (i) agli illeciti dell'abuso di informazioni privilegiate e della manipolazione del mercato e, più in generale, (ii) alla diffusione non autorizzata di informazioni privilegiate.

5.3. Internal Dealing

Con decorrenza dal 1° aprile 2006 ed a seguito dell'entrata in vigore delle disposizioni in materia di internal dealing introdotte nell'ordinamento dalla Legge 18 aprile 2005 n. 62 e dalle conseguenti modifiche contenute nel Regolamento Emittenti, l'Emittente si è dotato di uno specifico "Codice di Comportamento sull'Internal Dealing" (di seguito, il "Codice di Internal Dealing"), avente ad oggetto la disciplina degli obblighi informativi inerenti le operazioni su strumenti finanziari emessi dall'Emittente o altri strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai c.d. "soggetti rilevanti" e/o dalle persone ad essi strettamente legate, ai fini di assicurare la necessaria trasparenza e omogeneità informativa nei confronti del mercato.

Il Codice di Internal Dealing costantemente aggiornato nel corso degli anni in ragione dei successivi provvedimenti normativi in materia, anche in attuazione della disciplina contenuta nell'articolo 114, settimo comma del TUF, nonché nell'art. 19 del Regolamento (UE) n. 596/2014 e nei relativi regolamenti di esecuzione, è stato modificato da ultimo in data 24 novembre 2016.

Il suddetto Codice di Internal Dealing è disponibile sul sito internet dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/assets/files/tb/file/internaldealing/proc_internal_dealing_241116_ita.pdf.

Il Codice di Internal Dealing, oltre ad individuare i c.d. "soggetti rilevanti", definendone gli obblighi di comportamento e di informazione e il "soggetto preposto" al ricevimento, alla gestione e alla diffusione delle informazioni stesse, pone il divieto al compimento delle operazioni sugli strumenti finanziari della Società nei seguenti periodi: nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione del progetto di bilancio di esercizio; nei 30 (trenta) giorni antecedenti la data prevista per l'approvazione della relazione finanziaria semestrale (c.d. "black out periods"). Tale divieto è divenuto obbligatorio per i "soggetti rilevanti" con l'entrata in vigore del Regolamento Europeo 596/2014 (c.d. MAR)

Le comunicazioni relative alle operazioni rilevanti ai sensi della disciplina dell'Internal Dealing compiute nel corso dell'Esercizio sono state rese note al mercato nel rispetto del Codice di Internal Dealing e sono disponibili sul sito istituzionale dell'Emittente alla pagina https://www.itkgroup.it/it/internaldealing.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazione, le partecipazioni detenute nella Società e nelle sue controllate dagli Amministratori e dai Sindaci, nonché dei dirigenti strategici della Società e del Gruppo, sono riportate nella Relazione sulla Remunerazione alla quale si fa dunque rinvio.

* * * * * *

Il Consiglio di Amministrazione, nella sua riunione del 14 settembre 2012, ha tra l'altro deciso di avvalersi della deroga prevista dagli artt. 70, comma VIII, e 71-bis del Regolamento Emittenti che dà facoltà alla società di essere esentata dall'obbligo di mettere a disposizione del pubblico un Documento Informativo in caso di operazioni significative di fusione, scissione, aumento di capitale mediante conferimenti di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

Si evidenzia che il 18 marzo 2016 è entrata in vigore la nuova Direttiva Transparency (Decreto Legislativo 25/2016) che ha, tra l'altro, modificato il n. 2 dell'art. 154-ter del TUF, eliminando l'obbligo di pubblicazione del Resoconto Intermedio di Gestione e concedendo un maggior termine per l'approvazione della Relazione Semestrale consolidata che deve essere diffusa quanto prima possibile e comunque entro 3 mesi dalla chiusura del semestre.

Sono stati conferiti appositi poteri a Consob per stabilire, con proprio regolamento, l'eventuale obbligo di pubblicazione di informazioni finanziarie periodiche aggiuntive. Al termine di una consultazione pubblica, Consob ha definito di non prevedere obblighi aggiuntivi lasciando alle singole società emittenti la scelta sulla pubblicazione o meno di detti aggiornamenti.

In considerazione di ciò, a partire dalla relazione sul primo trimestre 2016 la Società ha deciso di non procedere alla pubblicazione dei successivi resoconti intermedi di gestione al 31 marzo ed al 30 settembre. Sono comunque oggetto di tempestiva comunicazione le informazioni price sensitive.

A seguito dell'entrata in vigore della citata direttiva Transparency e del MAR, la Società, dopo attenta analisi, ha adeguato le proprie procedure sull'internal dealing e sull'informativa privilegiata.

6. Comitati Interni al Consiglio (ex art. 123-bis, comma 2, lett.d), TUF)

Per le ragioni già illustrate in precedenza e ribadite nel prosieguo della presente Relazione, la Società non ha istituito Comitati che assommino in sè più funzioni.

Il Comitato per il Controllo e Rischi è nominato dal Consiglio di Amministrazione, ed è composto dagli Amministratori Giuseppe Lignana (Presidente), Francesca Marchetti e Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori non esecutivi ed indipendenti, la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi ha il compito di supportare, con una adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione con riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, nonché quelle sulla approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.

Svolge, inoltre, attività di supporto in ordine alla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate, alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza.

Per il maggiore dettaglio relativo all'attività del Comitato, si rinvia al successivo paragrafo 10.

La Società ha deciso, a partire dal 19 giugno 2015, di non istituire il Comitato per la Remunerazione, dotandosi di adeguate procedure per la determinazione della remunerazione degli amministratori esecutivi, come meglio illustrato nel successivo paragrafo 8 e nella Relazione sulla Remunerazione, cui si fa rinvio.

7. Comitato per le Nomine

Il Comitato per le Nomine (previsto dal Principio 5.P.1 del Codice) non è stato istituito, in quanto, richiamando le disposizioni del Principio 4.C.2., il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto che gli Amministratori indipendenti, pari numericamente ad un terzo dei componenti il Consiglio di Amministrazione, siano caratterizzati da un rilevante livello di autorevolezza ed autonomia decisionale e che abbiano una adeguata conoscenza delle strutture della Società e del Gruppo.

Conseguentemente, il Consiglio di Amministrazione ritiene che:

  • i pareri in merito alla dimensione ed alla composizione del Consiglio di Amministrazione;
  • le proposte per la nomina di candidati alla carica di amministratore in caso di cooptazione ove occorra sostituire amministratori indipendenti;
  • la predisposizione di un eventuale piano per la successione di amministratori esecutivi;

possano essere discussi e decisi nell'ambito delle competenze e delle riunioni del Consiglio di Amministrazione stesso.

8. Comitato per la Remunerazione

Il Consiglio di Amministrazione, nominato dall'assemblea dell'8 maggio 2018, al pari di quello precedentemente in carica, ha ritenuto di non procedere alla ricostituzione del Comitato per la Remunerazione.

Il Consiglio ha ritenuto che la ridefinizione da parte della Società della propria mission strategica, dell'approccio al mercato e del nuovo assetto di governance, abbia reso più semplice, rispetto al passato, la gestione della politica delle remunerazioni, che riguarda unicamente gli Amministratori esecutivi della Società, mentre quella degli Amministratori e dei Dirigenti delle società controllate/partecipate, considerate come investimenti, è di competenza degli organi amministrativi delle singole società controllate/partecipate, fermo restando il coinvolgimento della capogruppo in relazione a compensi straordinari connessi alla dismissione degli investimenti.

I criteri di incentivazione degli Amministratori esecutivi saranno sempre più correlati al raggiungimento di specifici obiettivi di valorizzazione degli asset e delle partecipazioni in portafoglio (dividendi e capital gains) – e, quindi, in termini di creazione di "valore" per la Società – piuttosto che – come in passato - ad obiettivi di performance e/o redditività delle singole controllate.

In tale nuovo contesto, l'istituzione del Comitato per le remunerazioni avrebbe un ambito operativo estremamente limitato, tanto da non renderlo funzionale.

Si ritiene infatti che il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto che possa adeguatamente ed efficacemente procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica nonché per il monitoraggio dell'avvenuto raggiungimento degli obiettivi prestabiliti.

I compiti stabiliti dal Codice di Autodisciplina a proposito del Comitato per le remunerazioni (cfr. Principio 6.C.5) possono quindi essere svolti, nel caso specifico di Intek Group, dal Consiglio di Amministrazione.

Al fine di consentire all'organo amministrativo di condurre una valutazione la più consapevole e la più accorta possibile, il Consiglio di Amministrazione potrà farsi supportare, all'occorrenza, dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, di volta in volta, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

L'esperienza e la indipendenza di tali amministratori sono in grado di garantire al Consiglio un valido supporto, rendendo così pleonastica la nomina del Comitato per le Remunerazioni.

9. Remunerazione degli Amministratori

Per le informazioni relative alle politiche di remunerazione adottate dall'Emittente e sui compensi percepiti dagli Amministratori, si rinvia alla apposita Relazione sulla Remunerazione che sarà resa disponibile sul sito web della Società www.itkgroup.it nei termini di legge.

10.Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato per il Controllo e Rischi è composto dagli Amministratori ing. Giuseppe Lignana (Presidente), dott.ssa Francesca Marchetti e dott. Luca Ricciardi.

I suoi componenti sono tutti Amministratori indipendenti la cui esperienza professionale, anche in materia contabile e finanziaria e di gestione dei rischi, è stata ritenuta dal Consiglio di Amministrazione adeguata all'incarico.

Il Comitato Controllo e Rischi di Intek Group fissa le linee di indirizzo e di verifica del sistema del controllo interno teso all'individuazione ed alla gestione dei principali rischi aziendali, e in tale ambito:

  • assiste il Consiglio di Amministrazione nell'espletamento dei compiti allo stesso affidati in materia di controllo interno e gestione dei rischi;
  • valuta, unitamente al dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili ed ai revisori, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità anche ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esprime pareri su specifici aspetti inerenti alla identificazione dei principali rischi aziendali nonché alla progettazione realizzazione e gestione del sistema di controllo interno;
  • esamina il piano di lavoro nonché le relazioni periodiche predisposti dalla funzione di internal audit;
  • monitora l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia, e l'efficienza della funzione di internal audit;
  • può chiedere alla funzione di internal audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone contestuale comunicazione al Presidente del Collegio Sindacale;
  • riferisce al Consiglio, almeno semestralmente, in occasione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta nonché sulla adeguatezza del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi;
  • supporta, con adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui il Consiglio di Amministrazione sia venuto a conoscenza.

Il Comitato ha accesso alle informazioni aziendali necessarie per lo svolgimento delle sue funzioni.

Alle sue riunioni sono invitati il Presidente Vincenzo Manes, anche nella sua qualità di Amministratore Incaricato, e l'intero Collegio Sindacale.

Il Comitato si è riunito 5 volte nel 2020 (come nel precedente esercizio), e la partecipazione dei suoi componenti è stata pari al 100%.

Alle riunioni, oggetto di verbalizzazione, ha sempre partecipato almeno un componente del Collegio Sindacale.

Nel corso dell'esercizio 2021 si è riunito 2 volte; non è previsto un calendario per le sue prossime riunioni.

Per l'assolvimento dei propri compiti, non sono state messe a disposizione del Comitato specifiche risorse finanziarie, potendo questo utilizzare, all'occorrenza, le strutture della Società o far ricorso al supporto di consulenti esterni di propria fiducia, a spese della Società.

Nel rispetto del Principio 8 del Codice, il Consiglio di Amministrazione ritiene che il sistema di controllo interno della Società sia adeguato a presidiare i rischi tipici delle principali attività esercitate ed in grado di garantire la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia delle operazioni aziendali, l'affidabilità dell'informazione finanziaria nonché il rispetto di leggi e di regolamenti.

11. Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi

Il Codice di Autodisciplina individua nel Sistema Controllo e Rischi (di seguito "SCIR") un insieme di regole procedure e strutture organizzative volti a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi aziendali.

Un efficace SCIR contribuisce ad una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi aziendali definiti dal Consiglio di Amministrazione, favorisce l'assunzione di decisioni consapevoli e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficacia e l'efficienza dei processi aziendali, l'affidabilità dell'informazione societaria ed il rispetto di leggi, regolamenti e delle procedure interne.

Il sistema di controllo interno amministrativo-contabile di Intek Group, focalizzato sulla gestione dei rischi inerenti l'informativa finanziaria, non deve essere considerato separatamente dallo SCIR di cui costituisce una componente integrata, sebbene suscettibile di mantenimento autonomo, per ragioni di efficienza operativa, nell'ambito del programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis TUF del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Tale sistema di controllo interno amministrativo-contabile è finalizzato a garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Le linee guida seguite dalla Società relative alla progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento nel tempo del sistema, fanno riferimento alle best practice riconosciute a livello internazionale ed in particolare al COSO - Internal Control – Integrated Framework)2 , che fornisce la definizione del controllo interno quale processo predisposto dalla Direzione della Società e altri collaboratori per fornire una ragionevole sicurezza sulla realizzazione degli obiettivi compresi in tre categorie (operation, reporting e compliance objective).

I principi seguiti, in accordo con il COSO - Internal Control – Integrated Framework, sono quelli di assicurare:

  • efficacia ed efficienza delle operazioni (operations objective);
  • redazione e pubblicazione reportistica finanziaria e non, interna ed esterna, attendibile, tempestiva e trasparente nonché conformi ai requisiti richiesti dai diversi enti regolamentari, organismi che definiscono standard riconosciuti o policy dell'entità (reporting objectives);
  • conformità alle leggi e regolamenti (compliance objectives).

Il COSO Report indica anche le componenti essenziali del sistema con riferimento alle seguenti aree:

  • ambiente di controllo: è alla base del sistema ed è caratterizzato dalla sensibilità del vertice aziendale di definire i fondamenti di regolamentazione e struttura (formalizzazione di ruoli, compiti e responsabilità, sistema di comunicazione interna, tempestività delle informazioni) in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali;
  • valutazione del rischio: riguarda l'identificazione e l'analisi da parte del management dei rischi rilevanti al raggiungimento degli obiettivi predefiniti, nonché la determinazione delle modalità di gestione dei rischi stessi;
  • attività di controllo: sono le modalità (metodi, procedure e consuetudini) con cui vengono definiti ed eseguiti i controlli nell'organizzazione al fine di mitigare i rischi e garantire il raggiungimento degli obiettivi fissati dal management;
  • informazione e comunicazione: forniscono supporto a tutte le altre componenti di controllo, comunicando le responsabilità di controllo agli impiegati e fornendo informazioni nelle forme e nei tempi strutturati in modo tale che consentano alle persone di portare avanti i loro doveri;

2 COSO - Committee of Sponsoring Organizations of the Treadway Commission, Internal Control - Integrated Framework, May, 2013.

monitoraggio: è l'attività dei diversi soggetti aziendali volta a vigilare continuativamente sul corretto funzionamento del sistema, a risolvere sopravvenute criticità, nonché ad approntare azioni di mantenimento, aggiornamento e miglioramento del sistema stesso.

Le attività principali di un processo di gestione dei rischi aziendali sono le seguenti:

  • identificazione dei rischi;
  • valutazione dei rischi;
  • identificazione delle misure di gestione dei rischi;
  • valutazione delle misure di gestione dei rischi.

Descrizione delle principali caratteristiche del sistema di controllo interno amministrativocontabile

Al fine di adempiere alle disposizioni contenute nell'articolo 154-bis del D. Lgs. 58/98, relative all'attestazione dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato della Società nel corso dell'Esercizio, il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ha predisposto e svolto un programma di conformità ai requisiti di cui all'articolo 154-bis del TUF, con il supporto della società di consulenza Operari Srl.

L'impostazione del programma di conformità fa riferimento al COSO - Internal Control – Integrated Framework integrato dalle linee guida e "best practice" quali:

  • Testo Unico della Finanza D.Lgs. 58/98;
  • Regolamenti CONSOB;
  • Linee Guida ANDAF;

  • International Standards of Auditing;

  • International Professional Practices Framework of The Institute of Internal Auditors.

L'adozione di standard e di normative, sia a livello nazionale che internazionale, ha consentito di costruire un programma di lavoro finalizzato a garantire l'attendibilità3 , l'accuratezza4 , l'affidabilità5 e la tempestività6 dell'informativa finanziaria.

Tale approccio può essere sintetizzato nelle seguenti fasi metodologiche:

  • definizione del perimetro di attività in termini di entità e voci di bilancio rilevanti ai fini del programma di conformità in esame (fase di scoping);
  • analisi e valutazione dei rischi relativi all'informazione finanziaria sulle poste di bilancio giudicate rilevanti ai fini dell'attestazione del bilancio 2020 (fase di risk assessment);
  • identificazione e definizione del set dei controlli interni tra le entità incluse nel programma di conformità per l'Esercizio, attraverso l'integrazione dei sistemi di controllo interno di ciascuna entità in un unico Modello di "Sistema di controllo interno" uniforme ed applicabile alla capogruppo e alle controllate coinvolte nel progetto, caratterizzato da pratiche di controllo, principi e metodologie per il mantenimento e la valutazione del sistema di controllo interno unici e validi per le entità incluse nella fase di scoping (fase di Mappatura);

3 Attendibilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di correttezza e conformità ai principi contabili generalmente accettati e ha i requisiti chiesti dalle leggi e dai regolamenti applicati

4 Accuratezza (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di neutralità e precisione. L'informazione è considerata neutrale se è priva di distorsioni preconcette tese a influenzare il processo decisionale dei suoi utilizzatori al fine di ottenere un predeterminato risultato.

5 Affidabilità (dell'informativa): l'informativa che ha le caratteristiche di chiarezza e di completezza tali da indurre decisioni di investimento consapevoli da parte degli investitori. L'informativa è considerata chiara se facilita la comprensione di aspetti complessi della realtà aziendale, senza tuttavia divenire eccessiva e superflua. 6Tempestività (dell'informativa): l'informativa che rispetta le scadenze previste per la sua pubblicazione

  • predisposizione e svolgimento delle procedure di test di conformità sui controlli interni amministrativo-contabili e documentazione dei risultati ottenuti, a fondamento del giudizio sulla loro efficacia ed effettiva applicazione nel periodo di riferimento da parte delle entità e lungo i processi inclusi nel perimetro progettuale (fase di compliance testing);
  • condivisione delle eventuali opportunità di miglioramento risultanti dalle attività di test svolte con il management per poter incentivare le azioni di miglioramento sul sistema di controllo interno.

Fasi del sistema di gestione dei rischi e di controllo interno esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria

L'ambito del programma di conformità prende avvio dalla definizione, con l'ausilio di metodologie quantitative di analisi, del perimetro di attività, e quindi delle entità coinvolte e delle poste di bilancio rilevanti associate ai cicli di business alimentanti, includendo come parte attiva del sistema di controllo il processo di chiusura e di formazione del bilancio di esercizio e del bilancio consolidato.

Avvalendosi di approcci metodologici "risk-based" è stata condotta per la Capogruppo e per le entità coinvolte nel perimetro di attività, un processo di identificazione e valutazione dei principali rischi legati all'informazione contabile.

L'attività di risk assessment amministrativo-contabile ha portato all'individuazione per ogni entità oggetto di analisi, della voce contabile rilevante, associata al relativo processo/flusso contabile alimentante. Ciascuna voce di bilancio è stata sottoposta ad una valutazione qualitativa del rischio inerente attraverso l'associazione e la successiva valutazione delle asserzioni di bilancio7 riferite alle voci contabili rilevanti.

I rischi e le attività di controllo individuati, sono stati integrati in un apposito framework popolato di specifici obiettivi di controllo classificati nello standard CAVR (8 ) e direttamente correlati con le asserzioni di bilancio di cui sopra.

I controlli in essere nel Gruppo possono essere ricondotti, sulla base delle best practice internazionali, a due principali fattispecie:

  • entity level control, controlli che operano a livello di Gruppo o di singola società controllata (assegnazione di responsabilità, poteri e deleghe, separazione dei compiti e assegnazione di privilegi e di diritti di accesso alle applicazioni informatiche);
  • process level control, controlli che operano a livello di processo (autorizzazioni, effettuazione di riconciliazioni, svolgimento di verifiche di coerenza, ecc), nell'ambito dei processi operativi, di chiusura contabile e quelli cosiddetti "trasversali", effettuati nell'ambito dei servizi informatici di Gruppo.

Tali controlli possono essere: di tipo "preventive" o "detective", a seconda se vogliono prevenire il verificarsi oppure rilevare anomalie o frodi tali da causare errori nell'informativa finanziaria; di tipo "manuale" o "automatico" come i controlli applicativi effettuati sui sistemi informativi a supporto del business.

Al fine di esprimere un giudizio professionale sull'effettiva esecuzione ed efficacia dei controlli interni amministrativo-contabili nell'Esercizio e sulla base dei risultati del follow-up, le procedure di test di conformità sono state aggiornate e svolte, documentando i relativi risultati mediante la richiesta ai referenti aziendali delle evidenze dei controlli interni attesi, dei dati e delle transazioni eseguite e in genere della loro disponibilità a dimostrare che i controlli siano stati effettivamente eseguiti e/o che non siano occorsi degli errori relativamente alle transazioni selezionate. Durante lo svolgimento dei compliance test previsti dal programma di conformità descritto più sopra, la società di consulenza Operari S.r.l. ha fornito aggiornamenti sul piano di attività, sul suo

Completezza (C): tutte le transazioni, le attività e le passività da rappresentare sono state effettivamente incluse in bilancio;

Presentazione e informativa (P/D): le poste di bilancio sono correttamente denominate, classificate e illustrate. 8 Completezza, Accuratezza, Validità e Accesso ristretto.

7 Esistenza e accadimento (E/O): le attività e le passività dell'impresa esistono a una certa data e le transazioni registrate rappresentano eventi realmente avvenuti durante un determinato periodo;

Diritti e obbligazioni (R/O): le attività e le passività dell'impresa rappresentano, rispettivamente, diritti e obbligazioni della stessa a una certa data;

Valutazione e rilevazione (V/A): le attività, le passività, il patrimonio netto, i ricavi e i costi sono iscritti in bilancio al loro corretto ammontare, in accordo con i principi contabili di riferimento;

stato di avanzamento e sugli esiti finali al Dirigente Preposto e da questi comunicati ai vertici aziendali ed all'Amministratore Incaricato, al Comitato Controllo e Rischi, che a sua volta ne riferisce al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale della Società.

Sulla base dei risultati di tale programma di conformità, il Presidente ed il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari hanno attestato l'adeguatezza e l'efficacia del sistema di controllo interno per l'Esercizio, nei termini e nelle forme previste dal Regolamento Emittenti CONSOB.

Il Sistema di Controllo e di Gestione dei Rischi è stato ulteriormente rafforzato a partire dal 2014 con l'elaborazione del Piano di Internal Audit basato sulla valutazione dei rischi inerenti ad Intek Group SpA eseguita da parte della stessa Funzione di Internal Audit. Tale risk assessment ha rappresentato, infatti, un'attività di supporto a beneficio del Comitato Controllo e Rischi, dell'Amministratore Incaricato o del Consiglio di Amministrazione nella sua interezza, nonché dei preposti al controllo interno, in merito alle rispettive responsabilità in materia di sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, consentendo l'identificazione dei principali rischi, in aggiunta a quelli di dominio amministrativo-contabile nonché quelli di conformità al D.Lgs. 231/2001, e ponendo le basi perché essi siano adeguatamente misurati, gestiti e monitorati, determinando la compatibilità di tali rischi con il profilo di rischio assunto.

Definito l'ambito di riferimento del processo di Internal Audit, è stato, infatti, possibile condurre la valutazione sui rischi su cui il Piano deve basarsi coerentemente alle previsioni del mandato della Funzione di Internal Auditing, nonché degli standard (incluso l'ISO 31000 sul Risk Management per la parte specifica di identificazione e valutazione dei rischi) e delle migliori pratiche di riferimento. L'ambito così delineato è costituito dai processi di business e di supporto allo stesso in essere presso Intek Group, ciascuno caratterizzato da propri specifici obiettivi nonché dalle relative incertezze (rischi) che possono compromettere o, viceversa, facilitare il raggiungimento di tali obiettivi.

La valutazione dei rischi eseguita ha avuto ad oggetto gli obiettivi (e rischi) appartenenti ai domini operativo e di conformità, con esclusione per quest'ultimo dei particolari ambiti già presidiati da specifici processi di valutazione e in generale gestione dei rischi (es. ambito 231/2001; ambito 81/08; etc.). Allo stesso modo, come già riferito in precedenza, l'ambito amministrativo-contabile è stato escluso dal processo di internal audit in quanto già presidiato in termini di valutazione dei rischi e dei controlli interni mediante lo specifico programma a supporto dell'attestazione del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari ex art. 154-bis del TUF.

D'accordo con lo standard ISO 31000, il risk assessment è un processo e come tale la Società ha programmato il suo completamento e continuo aggiornamento, anche sulla base dei risultati delle verifiche eseguite, nonché in funzione dei cambiamenti del contesto di riferimento.

Ruoli e funzioni coinvolte

Intek Group definisce una chiara individuazione dei ruoli e delle funzioni coinvolte nello SCIR alle diverse fasi di progettazione, implementazione, monitoraggio e aggiornamento del Sistema stesso, con particolare riferimento agli attori coinvolti nelle diverse fasi delle attività (Dirigente Preposto, Responsabile Internal Audit, Process Owner, Control Owner, Tester) che riportano all'Amministratore Incaricato.

Il Dirigente preposto presidia il sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione all'informativa finanziaria ed è responsabile delle fasi di identificazione e valutazione dei rischi sull'informativa finanziaria e di identificazione e valutazione dei controlli a fronte dei rischi individuati.

A ciascuna delle fasi sopra menzionate corrisponde uno specifico output di sistema: anagrafica dei rischi, valutazione dei medesimi in termini di rischi inerente, anagrafica dei controlli e mappatura dei controlli ai rischi e alle voci di bilancio (framework di controllo), valutazione dei controlli, valutazione del rischio residuo e identificazione delle eventuali azioni di miglioramento.

La fase di valutazione dei rischi nonché dell'adeguatezza ed efficacia dei relativi controlli è eseguita dal Dirigente Preposto con il supporto della società di consulenza Operari S.r.l..

Il Dirigente preposto, sulla base della valutazione del rischio inerente e dei relativi controlli, provvede alla valutazione del rischio residuo, alle eventuali attività di aggiornamento del framework, alla risoluzione di eventuali non conformità ed al loro monitoraggio.

11.1.Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e gestione dei rischi

Il Presidente Vincenzo Manes è incaricato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno (l'"Amministratore Incaricato").

Nell'ambito della sua funzione, l'Amministratore Incaricato ha sovrainteso all'identificazione dei principali rischi aziendali (strategici, operativi, finanziari e di compliance), tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte dalla Società e dalle sue controllate, e li ha sottoposti periodicamente all'esame del Consiglio (Criterio applicativo 7.C.4., lett. a)).

Ha inoltre dato esecuzione, in coordinamento unitamente ai preposti al controllo interno, alle linee di indirizzo definite dal Consiglio, curando la progettazione, realizzazione e gestione del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia.

Si è occupato dell'adattamento di tale sistema alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

L'Amministratore Incaricato ha il potere di chiedere al responsabile della funzione di internal audit, nell'ambito del mandato allo stesso conferito, lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative e sul rispetto delle regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, dandone contestuale comunicazione al presidente del Comitato Controllo e Rischi e al presidente del Collegio Sindacale.

Infine, ove se ne è profilata la necessità, ha riferito tempestivamente al Comitato Controllo e Rischi e al Consiglio di Amministrazione in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, affinché il Comitato (o il Consiglio) potesse prendere le opportune iniziative.

11.2.Responsabile della funzione di Internal Audit

L'attività di "internal audit" si identifica con quella del Responsabile del Controllo Interno.

Il Responsabile del Controllo Interno è nominato direttamente dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente al quale riferisce con continuità, senza cadenze temporali predeterminate; è gerarchicamente indipendente da ogni responsabile di aree operative e, a sua volta, non è responsabile di alcuna di esse. Riferisce inoltre al Comitato per il Controllo Interno ed al Collegio Sindacale.

La sua attività si identifica con quella di "internal audit", rispettando così la disposizione in tal senso contenuta nel nuovo testo del Codice di Autodisciplina.

Il Responsabile ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico e la sua attività è finalizzata alla verifica ed alla valutazione della adeguatezza e della efficacia del sistema di controllo interno della Società nonché alla aderenza delle attività delle diverse funzioni aziendali alle procedure, alle politiche aziendali, alle leggi ed ai regolamenti esistenti, con particolare attenzione alla affidabilità ed integrità delle informazioni gestite, alla salvaguardia del patrimonio aziendale, alla adeguatezza dei principi contabili utilizzati ed alla loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio, da effettuarsi unitamente al Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari.

Il Consiglio di Amministrazione, nel rispetto del criterio 7.P.1 del Codice, definisce le linee di indirizzo del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, in modo che i principali rischi della Società e delle sue controllate siano identificati e monitorati in un'ottica di seria e corretta gestione dell'impresa.

In virtù delle mutate dimensioni e struttura di Intek Group e della accentuazione della sua attività di holding di partecipazioni, per la funzione di controllo interno è stato attuato un processo di riorganizzazione conclusosi con la esternalizzazione di tale mansione, affidata a soggetto di adeguata professionalità ed esperienza.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 maggio 2018, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi e sentito il Collegio Sindacale, ha conferito l'incarico di Internal Auditing per gli esercizi 2018-2020 a Operari Srl, soggetto che già assiste la Società nell'ambito delle verifiche delle procedure previste dalla Legge 262/2005.

Il responsabile della funzione in commento è stato individuato nel dott. Vittorio Gennaro, Partner e Amministratore Delegato di Operari Srl, già nominato anche quale terzo componente dell'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001.

11.3.Modello Organizzativo ex D.Lgs. 231/2001

La Società ha adottato un "Modello di organizzazione e di gestione ex D.Lgs. n. 231/01", (il "Modello") che viene aggiornato in ragione delle modifiche introdotte nel tempo nella normativa di riferimento, tenendo conto delle attività di prevenzione dei rischi reato nelle aree sensibili di attività della Società (con particolare riferimento ai reati societari ed agli abusi di mercato).

Il Modello è stato da ultimo aggiornato dal Consiglio di Amministrazione del 16 marzo 2021, così da tener conto delle novità normative intervenute dall'epoca della precedente revisione dello stesso.

Il Modello si compone nelle seguenti parti:

  • "Parte Generale" che illustra i contenuti del D.Lgs. 231/2001, la funzione del modello di organizzazione, gestione e controllo, i compiti dell'Organismo di Vigilanza, il sistema disciplinare e, in generale, i principi, le logiche e la struttura del Modello stesso;
  • "Parti Speciali" che si riferiscono alle specifiche tipologie di reato analizzate ed alle attività sensibili identificate, ai fini della prevenzione dei reati previsti dal D.Lgs. 231/2001; tali parti speciali riguardano in particolare: i reati nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni; i reati in materia di igiene e sicurezza sul lavoro; i reati societari; i reati di corruzione tra privati; i reati di abuso e manipolazione di mercato; i reati di ricettazione, riciclaggio ed impiego di danaro proveniente da attività illecita, i reati in materia di criminalità informatica;
  • Codice Etico;
  • gli allegati richiamati nelle singole parti.

Le regole contenute nel Modello si applicano a tutti coloro che svolgono, anche di fatto, funzioni di gestione, amministrazione, direzione o controllo in Intek Group, ai loro sottoposti, sia dipendenti che collaboratori, nonché a tutti i consulenti, agenti, procuratori e, più in generale, terzi che agiscono anche di fatto per conto della Società, nei limiti dei poteri a questi delegati e relativamente all'ambito delle attività emerse come "a rischio".

Il Consiglio di Amministrazione ha altresì nominato un Organismo di Vigilanza dotato di autonomi poteri di iniziativa e controllo con la funzione di vigilare sull'efficacia e sull'aggiornamento del modello e/o dei suoi elementi costituitivi.

L'Organismo di Vigilanza deve in particolare:

  • verificare l'efficacia, la coerenza e l'adeguatezza del Modello adottato, proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte le modifiche e le integrazioni eventualmente necessarie;
  • riferire con cadenza annuale al Consiglio di Amministrazione circa lo stato di attuazione e l'operatività del Modello;
  • promuovere, di concerto con le funzioni aziendali a ciò preposte, programmi di formazione/informazione e comunicazione interna, con riferimento al Modello, agli standard di comportamento e alle procedure adottate ai sensi del D.Lgs. 231/2001;
  • prevedere meccanismi di reporting interno che rendano sistematicamente disponibili da parte delle diverse funzioni aziendali informazioni utili allo svolgimento della funzione di monitoraggio della validità del modello;
  • rispondere adeguatamente alle manifestazioni di cattiva condotta proponendo alle funzioni aziendali a ciò preposte l'applicazione dei sistemi disciplinari interni.

Alla data della presente Relazione, l'Organismo di Vigilanza, nominato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione dell'8 maggio 2018, è in carica per gli esercizi 2018- 2019-2020 e risulta composto da due

professionisti esterni, l'Avv. Fabio Ambrosiani (Presidente) e l'Avv. Elena Pagliarani e dal Responsabile della Funzione di Internal Audit, Dott. Vittorio Gennaro.

L'Emittente non si è avvalso della facoltà di attribuire le funzioni dell'Organismo di Vigilanza al Collegio Sindacale. In particolare, anche considerato l'attuale sistema dei controlli implementato da Intek Group e la best practice in materia, si ritiene che i compiti attribuiti dalla legge all'Organismo di Vigilanza possano essere più efficacemente perseguiti attraverso un organismo di vigilanza ad hoc plurisoggettivo che unisca in sé competenze e professionalità diverse, rendendo così più efficace e penetrante l'attività dell'Organismo di Vigilanza.

Un estratto del Modello è consultabile sul sito www.itkgroup.it nella sezione profilo.

11.4.Società di Revisione

Deloitte & Touche SpA (di seguito "Deloitte") è la Società incaricata ai sensi degli artt. 155 e ss. del TUF della revisione legale del bilancio consolidato e del bilancio separato, nonché della relazione semestrale consolidata limitata di Intek Group SpA.

Deloitte ricopre il ruolo di "revisore principale" e l'incarico in corso è stato deliberato dall'Assemblea del 31 maggio 2016, a seguito di proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale e terminerà con il bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2024.

Il responsabile dell'incarico per la Società di Revisione è il dott. Maurizio Ferrero. L'art. 17, comma IV del D.Lgs. n. 39 del 27 gennaio 2010 (il c.d. "Testo Unico della Revisione") fissa in n. 6 esercizi, il massimo di durata per tale responsabilità.

L'entità del totale dei compensi corrisposti nel 2020 dalla Società è di complessivi Euro 136 migliaia.

Sempre per il 2020, il totale dei compensi a livello di società controllate è stato di Euro 933 migliaia.

Nel corso dell'Esercizio sono stati assegnati, da parte di Intek e delle sue controllante, alla Società di Revisione ed alle società facenti parte dello stesso network ulteriori incarichi per Euro 168 migliaia.

Per il relativo dettaglio si rinvia alla nota integrativa del bilancio separato relativa all'Esercizio in commento.

Il Collegio Sindacale, nell'ambito della sua attività di vigilanza, verifica l'indipendenza della Società di Revisione.

11.5.Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e altri ruoli e funzioni aziendali

Il Consiglio di Amministrazione del 14 maggio 2013 ha nominato, con il parere favorevole del Collegio Sindacale, il Direttore Amministrativo Giuseppe Mazza, in considerazione dei requisiti professionali, delle caratteristiche e delle competenze di cui è in possesso, conferendogli idonei poteri e mezzi per l'esercizio dei compiti a lui attribuiti, quale Dirigente Preposto.

Il Consiglio di Amministrazione dell'8 maggio 2018 ha rinnovato detto incarico a Giuseppe Mazza.

L'incarico ha una durata pari a quella del Consiglio di Amministrazione, quindi fino alla data dell'Assemblea convocata per l'approvazione del bilancio dell'esercizio che chiuderà il 31 dicembre 2020.

Il Dirigente preposto informa periodicamente l'Amministratore Incaricato, il Comitato Controllo e Rischi ed il Collegio Sindacale sull'attività svolta e collabora con continuità con la Società di Revisione.

11.6.Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

La condivisione delle informazioni che si generano nei diversi ambiti di attività è assicurata da un flusso informativo strutturato che vede l'attiva partecipazione di tutti i soggetti investiti di funzioni all'interno del

sistema di controllo interno e di gestione dei rischi, anche con riferimento alle funzioni in tale ambito svolte dal Comitato Controllo e Rischi, dal Collegio Sindacale e dall'Amministratore Incaricato.

Tale flusso informativo trova il suo momento di coordinamento in occasione delle riunioni del Comitato Controllo e Rischi, cui partecipano tutte le funzioni aziendali coinvolte.

Al riguardo si segnala l'attività del Dirigente Preposto che, unitamente al Presidente, fornisce, inoltre, l'attestazione prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis TUF.

12.Interessi degli Amministratori ed Operazioni con Parti Correlate

Gli Amministratori provvisti di deleghe riferiscono al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale in merito alle operazioni con riferimento alle quali abbiano un interesse personale, non necessariamente in conflitto con gli interessi della Società.

La Procedura in materia di operazioni con parti correlate (di seguito la "Procedura"), adottata nel marzo 2003, è stata aggiornata più volte nel corso degli anni, l'ultima delle quali in data 11 febbraio 2019. E' previsto un ulteriore aggiornamento della Procedura entro il 30 giugno 2021 per adeguamento alle intervenute modifiche regolamentari.

Detta Procedura tiene conto di quanto raccomandato da Consob, dà sostanza alla norma statutaria ed è conforme a quanto previsto dal Regolamento in materia adottato da CONSOB con propria delibera n. 17221 del 12 marzo 2010 (di seguito il "Regolamento Parti Correlate") che in particolare richiede che le operazioni con parte correlate, realizzate direttamente o per il tramite di società controllate, debbano essere effettuate nel rispetto dei principi di:

  • trasparenza;
  • correttezza sostanziale;
  • correttezza della procedura.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che la procedura prevista sia adeguata alla gestione dei conflitti di interesse.

Di seguito si riportano le disposizioni più significative della Procedura che è disponibile nella sua interezza in apposita sezione del sito web della Società https://www.itkgroup.it/assets/files/tb/file/particorrelate/proc_parti_corr_110219.pdf.

Le parti correlate sono quelle come definite ed indicate da CONSOB.

Il Consiglio di Amministrazione del 5 agosto 2015 ha definito di non considerare più quali parti correlate gli Amministratori esecutivi della subholding KME SE in quanto considerata come investimento.

Gli Amministratori ed i Sindaci della Società e delle sue controllate, come sopra individuate, ove abbiano un interesse, per conto proprio o di terzi, in una operazione, ne informano il Consiglio di Amministrazione, nella persona del suo Presidente, precisandone la natura, i termini, l'origine e la portata. Gli Amministratori per i quali sussista tale interesse hanno inoltre l'obbligo di astenersi dal voto e di assentarsi durante la relativa discussione, fatta comunque salva una diversa unanime determinazione del Consiglio.

E' inoltre prevista una procedura interna diretta alla redazione, gestione ed al mantenimento dell'elenco delle parti correlate provvedendo al suo aggiornamento su base semestrale, tenendo conto delle informazioni ricevute dagli Amministratori e dai Sindaci nonché dagli altri dirigenti con responsabilità strategiche.

Le società controllate del Gruppo sono tenute al rispetto della Procedura, per quanto applicabile, ed assicurano il flusso delle informazioni alla Società.

Per "operazioni con parti correlate" si intende qualunque trasferimento di risorse, servizi o obbligazioni fra parti correlate, indipendentemente dal fatto che sia stato pattuito un corrispettivo.

Si considerano comunque incluse:

le operazioni di fusione, di scissione per incorporazione o di scissione in senso stretto non proporzionale, ove realizzate con parti correlate;

ogni decisione relativa all'assegnazione di remunerazioni o benefici economici, sotto qualsiasi forma, ai componenti degli organi di amministrazione e controllo e ai dirigenti con responsabilità strategiche.

Nel rispetto di quanto indicato dal Regolamento CONSOB e dai suoi allegati, le operazioni sono suddivise in:

  • operazioni di maggiore rilevanza;
  • operazioni di minore rilevanza;
  • operazioni esenti.

Il Comitato Controllo e Rischi, organismo nominato dal Consiglio di Amministrazione e composto esclusivamente da Amministratori indipendenti e non esecutivi:

  • vigila sulla conformità delle procedure in materia di operazioni con parti correlate alle disposizioni legislative e regolamentari applicabili nonché sulla loro osservanza;
  • esprime al Consiglio di Amministrazione il proprio parere sull'interesse della Società al compimento delle operazioni con parti correlate nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

In presenza di operazioni di maggiore rilevanza, il Comitato deve essere coinvolto già in fase di trattative nonchè in quella istruttoria attraverso la ricezione di un flusso informativo completo e tempestivo.

Il Comitato ha facoltà di richiedere informazioni e di formulare osservazioni agli organi delegati ed ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative, nonché di farsi assistere da propri esperti indipendenti, a spese della Società, ai fini della valutazione delle caratteristiche dell'operazione.

Come già illustrato al paragrafo 8 – Comitato per le Remunerazioni, si ribadisce come il Consiglio di Amministrazione, nella sua interezza, sia il soggetto più idoneo per procedere alla individuazione e fissazione dei criteri di incentivazione (legati alla valorizzazione degli asset come sopra indicato) sulla base dei quali determinare la componente variabile della remunerazione degli amministratori esecutivi e dei dirigenti con responsabilità strategica e come, nel caso specifico di Intek Group, sia in grado di svolgere anche il compito previsto per il Comitato per le remunerazioni dal Principio 6.C.5 del Codice.

Si sottolinea inoltre come, per consentire al Consiglio di effettuare valutazioni il più possibile consapevoli, lo stesso potrà farsi supportare dall'expertise di almeno due amministratori indipendenti, cui rivolgersi, per approfondimenti in merito alla remunerazione fissa e variabile da riconoscere agli Amministratori Esecutivi.

Le decisioni del Comitato sono regolarmente assunte a maggioranza e sono previste specifiche procedure alternative in presenza di operazioni nelle quali i suoi stessi componenti rivestano la qualifica di parti correlate.

Le riunioni del Comitato sono verbalizzate a cura del Segretario del Consiglio di Amministrazione e, ove applicabile, devono riportare le motivazioni in merito all'interesse della Società al compimento dell'operazione nonché alla convenienza ed alla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Le operazioni di maggiore rilevanza sono sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione che delibera al riguardo nel rispetto delle procedure previste dall'art. 19 dello Statuto Sociale, sentito il parere motivato del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse della Società al compimento dell'operazione, nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Il parere del Comitato ha natura vincolante, con l'avvertenza che l'operazione di maggiore rilevanza che non avesse ricevuto tale preventiva approvazione non potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione.

Qualora il Consiglio di Amministrazione intenda comunque eseguirla, deve convocare senza indugio l'Assemblea degli Azionisti in sede ordinaria ponendo all'ordine del giorno l'approvazione della predetta operazione. L'Assemblea delibera al riguardo con le maggioranze previste dallo Statuto Sociale.

L'operazione si intende non approvata, e quindi non potrà essere eseguita, solo qualora la maggioranza dei soci non correlati votanti esprima voto contrario all'operazione e qualora i soci non correlati presenti in Assemblea rappresentino almeno il 10% del capitale sociale con diritto di voto.

Le operazioni di minore rilevanza di cui all'art. 11 del Regolamento Interno sono invece esaminate e deliberate dall'organo societario competente in forza delle procedure pro-tempore vigenti.

La Procedura prevede che il Presidente, ed in caso di sua assenza o impedimento, ed in via d'urgenza, ciascun Vice Presidente, purché singolarmente non in conflitto di interessi nella medesima operazione, abbiano il potere di approvare le operazioni con parti correlate della Società e delle sue società controllate di importo non superiore ad Euro 5 milioni.

Inoltre, le corrispondenti operazioni di importo superiore ad Euro 5 milioni, nonché quelle di importo inferiore per le quali sussista una situazione di conflitto di interessi in capo contemporaneamente, sia al Presidente che ad entrambi i Vice Presidenti, devono essere sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società.

In entrambi i casi, le operazioni sono comunque sottoposte al preventivo parere motivato non vincolante del Comitato Controllo e Rischi sull'interesse al compimento dell'operazione nonché sulla convenienza e sulla correttezza sostanziale delle relative condizioni.

Nel caso di operazioni rientranti nell'ambito delle decisioni riservate al Presidente (o ai Vice Presidenti) sulle quali il Comitato abbia espresso un proprio parere motivato negativo, il Presidente ne informa senza indugio gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione. E' facoltà di ciascuno dei componenti non esecutivi del Consiglio di Amministrazione, esclusi i membri del Comitato Controllo e Rischi, richiedere entro il termine di tre giorni la convocazione dello stesso al fine di deliberare in merito alla approvazione di tali operazioni.

Le disposizioni del Regolamento Interno non si applicano:

    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione degli Amministratori investiti di particolari cariche rientranti nell'importo complessivo preventivamente determinato dall'Assemblea degli Azionisti ai sensi dell'art. 2389, comma 3, del Codice Civile;
    1. alle operazioni di importo inferiore ad Euro 100.000,00 nei confronti dei soggetti persone fisiche e non superiori ad Euro 500.000,00 (in entrambi i casi gli importi si intendono determinati su base annua e quindi anche cumulativamente) nei confronti degli altri soggetti;
    1. ai c.d. "Piani di Compenso" basati su strumenti finanziari approvati dall'Assemblea ai sensi dell'art. 114-bis del TUF ed alle relative operazioni esecutive;
    1. alle deliberazioni in materia di remunerazione di Amministratori investiti di particolari cariche, diverse da quelle di cui al punto 1, solo nel caso siano rispettate le condizioni previste dalle disposizioni in materia di cui all'art. 13, comma 3 lett. a) e b) del Regolamento Parti Correlate;
    1. alle operazioni ordinarie concluse a condizioni equivalenti a quelle di mercato o standard;
    1. alle operazioni con o tra società controllate nonché alle operazioni con società collegate qualora nelle società controllate o collegate controparti dell'operazione non vi siano interessi, qualificati come significativi ai sensi del Regolamento Interno, di altre parti correlate della Società.

Per le operazioni di maggiore rilevanza non soggette all'obbligo di pubblicazione del "Documento Informativo" ai sensi delle disposizioni applicabili, la Società:

    1. comunica a CONSOB, entro i termini previsti dalle disposizioni applicabili, il nominativo della controparte, l'oggetto ed il corrispettivo delle operazioni;
    1. indica nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale quali operazioni soggette agli obblighi informativi sono state concluse avvalendosi dell'esclusione.

Ai fini di valutare la non applicabilità del Regolamento Interno, non si considerano "interessi significativi":

  1. la mera condivisione di uno o più amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche tra la Società e le società controllate e collegate;

    1. la sussistenza di rapporti di natura patrimoniale, esclusi quelli di cui al punto n. 3 che segue e in generale quelli derivanti da remunerazioni di dirigenti con responsabilità strategiche, di entità non superiore ad Euro 200.000,00 (importo determinato anche cumulativamente su base annua) tra le società controllate e collegate, da un lato, ed altre parti correlate della Società, dall'altro e che comunque influenzino, o siano influenzati, dall'operazione in discussione;
    1. l'esistenza di Piani di Incentivazione basati su strumenti finanziari (o comunque di remunerazioni variabili) dipendenti dai risultati conseguiti dalle società controllate o collegate con le quali l'operazione è svolta i cui beneficiari siano amministratori o dirigenti con responsabilità strategiche anche della Società, e quando l'operazione in discussione abbia un'incidenza inferiore al 5% rispetto ai risultati conseguiti dalle società controllate e collegate sui quali sono calcolate le incentivazioni;
    1. la società controllata o collegata sia partecipata dal soggetto che controlla la Società qualora il peso effettivo di tale partecipazione non superi il peso effettivo della partecipazione detenuta dal medesimo soggetto nella Società.

Qualora sia prevista l'effettuazione di una serie di operazioni omogenee con determinate categorie di parti correlate nell'arco di un anno, è possibile che le stesse siano autorizzate dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito di una "Delibera Quadro".

La Società fornisce informazione, nella Relazione Intermedia sulla Gestione e nella Relazione sulla Gestione Annuale, come previste dall'art. 154-ter del TUF:

  • sulle singole operazioni di maggiore rilevanza concluse nel periodo di riferimento;
  • sulle altre eventuali singole operazioni con parti correlate, come definite ai sensi dell'art. 2427, comma 2 del Codice Civile, sempre concluse nel periodo di riferimento, che abbiano influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società;
  • su qualsiasi modifica o sviluppo delle operazioni con parti correlate descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Società nel periodo di riferimento.

In presenza di un parere negativo espresso dal Comitato in materia di operazioni di minore rilevanza, la Società mette a disposizione del pubblico, entro 15 giorni dalla chiusura di ciascun trimestre dell'esercizio e nel rispetto delle condizioni, termini e modalità previste dal Regolamento CONSOB, un "Documento" contenente la descrizione delle predette operazioni.

Ogni trimestre deve essere fornita al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale, a cura degli Amministratori Esecutivi della Società, una specifica informativa sulle operazioni con parti correlate non soggette a preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. L'informativa deve riguardare la natura della correlazione, le condizioni, in particolare quelle economiche, le modalità ed i tempi di realizzazione dell'operazione, il procedimento valutativo seguito, l'interesse e le motivazioni sottostanti alla stessa.

Deve essere inoltre fornita specifica informativa sull'esecuzione delle operazioni preventivamente approvate dal Consiglio di Amministrazione anche attraverso le c.d. "Delibere Quadro".

In occasione di operazioni di maggiore rilevanza, realizzate anche da società controllate italiane o estere, è predisposto, ai sensi dell'art. 114 comma 5 del "TUF", un "Documento Informativo" redatto in conformità dell'Allegato 4 del Regolamento Parti Correlate, allegato al Regolamento Interno sub lettera c) come sua parte sostanziale.

Il Consiglio di Amministrazione si è riservato di verificare periodicamente l'efficacia della procedura adottata provvedendo in ogni caso alla sua revisione in contraddittorio con il Collegio Sindacale su base triennale, fatta comunque salva la possibilità di interventi più tempestivi anche al fine di assicurare la migliore efficienza del Regolamento medesimo.

Come già riferito, la Procedura è stata aggiornata l'11 febbraio 2019.

Gli artt. 10 (Convocazione dell'Assemblea) e 14 (Amministrazione della società) dello Statuto Sociale consentono al Consiglio di Amministrazione, qualora l'operazione con la parte correlata rivesta carattere di urgenza e non debba essere sottoposta alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti, di eseguirla immediatamente nel rispetto delle condizioni previste dal Regolamento Parti Correlate.

Se l'operazione fosse poi eseguita tramite una società controllata, il Consiglio di Amministrazione ne dovrà essere informato in occasione della sua prima riunione successiva all'effettuazione dell'operazione in commento. Inoltre, in presenza di operazioni da sottoporre alla approvazione dell'Assemblea degli Azionisti che abbiano carattere di urgenza e che siano collegate a situazioni di crisi aziendale, l'operazione potrà essere eseguita dal Consiglio di Amministrazione in deroga alle disposizioni in materia purché alla successiva Assemblea chiamata a deliberare al riguardo si applichino le disposizioni previste dal Regolamento Parti Correlate per tali situazioni.

13. Nomina dei Sindaci

Il Collegio Sindacale vigila sulla osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sulla adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile della Società e sul suo concreto funzionamento.

L'art. 22 dello Statuto Sociale è interamente dedicato al Collegio Sindacale e, oltre ai requisiti di onorabilità e di professionalità che debbono possedere i suoi componenti, indica la procedura per la loro nomina che tra l'altro prevede:

  • il deposito della lista per la nomina e del curriculum vitae di ciascun candidato almeno 25 giorni prima della Assemblea di prima convocazione e quindi resa disponibile almeno 21 giorni prima presso la sede sociale, sul sito web della Società e tramite Borsa Italiana SpA. La lista deve essere corredata delle informazioni sull'identità dei soci che la hanno presentata, con la percentuale di partecipazione complessiva detenuta e dichiarazione da parte dei soci diversi da quelli che detengono, anche congiuntamente una partecipazione di controllo o di maggioranza relativa, attestante l'assenza di rapporti di collegamento. Deve inoltre contenere una esauriente informativa sulle caratteristiche personali e professionali unitamente a dichiarazione di accettazione della candidatura;
  • qualora entro tale termine sia stata presentata una sola lista ovvero liste collegate tra loro ai sensi delle disposizioni vigenti, possono essere depositate liste sino al terzo giorno successivo alla data di scadenza del termine per il deposito presso la sede sociale. In tal caso, la soglia è ridotta alla metà;
  • l'inserimento nella lista di un sindaco supplente di designazione della minoranza destinato a sostituire il componente di minoranza che fosse cessato dalla carica;
  • in caso di parità di voti fra due o più liste, l'elezione a sindaci dei candidati della lista che sia stata presentata dagli Azionisti in possesso della maggiore partecipazione ovvero, in subordine, dal maggior numero di Azionisti;
  • hanno diritto a presentare la lista coloro che, da soli od insieme ad altri, detengano una partecipazione, espressa in azioni ordinarie, in misura pari alla percentuale più elevata individuata dall'art. 147 ter comma 1 del TUF nel rispetto delle disposizioni emanate da Consob. In base a quanto previsto dal comma 2 dell'art. 144 quater del TUF la percentuale applicabile è pari al 2,5% del capitale ordinario, come previsto da Consob con determinazione n. 44 del 29 gennaio 2021;
  • le liste che presentino un numero complessivo di candidati pari o superiore a tre devono essere composte da candidati appartenenti ad entrambi i generi, in modo che appartengano al genere meno rappresentato un numero di candidati almeno pari a quanto previsto dalle norme di legge e di regolamento tempo per tempo applicabili (comunque arrotondato all'eccesso). Ciò sia per i sindaci effettivi che per quelli supplenti;
  • in caso di sostituzione di un sindaco, subentra il supplente appartenente alla medesima lista di quello cessato, nel rispetto della disciplina pro tempore vigente inerente all'equilibrio tra generi.

Si ricorda, in particolare, che i Sindaci non possono ricoprire più di cinque analoghi incarichi in società emittenti, come richiesto dagli artt. 148-bis del TUF e 144 terdecies del Regolamento.

Le disposizioni statutarie relative alla nomina del Collegio Sindacale sono disponibili in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/assets/files/tb/file/statuto/statuto_itkg_30112020.pdf e si ricorda che la procedura è stata aggiornata e resa conforme alle nuove disposizioni in materia, da ultimo con deliberazione dell'assemblea straordinaria degli azionisti del 30 novembre 2020.

14.Composizione e Funzionamento del Collegio Sindacale (ex art. 123-bis, comma 2, lett. d) E D-BIS), TUF)

L'attuale Collegio Sindacale è stato nominato su designazione di Quattroduedue SpA, azionista di maggioranza della Società con un possesso a suo tempo del 45,75% del capitale votante, dall'Assemblea degli Azionisti dell'8 maggio 2018 per gli esercizi 2018, 2019 e 2020 e quindi è in scadenza in occasione della Assemblea alla quale sarà sottoposto il bilancio al 31 dicembre 2020.

L'Assemblea ha deliberato di approvare la proposta a maggioranza, con n. 185.564.795 voti favorevoli pari al 99,94% delle azioni rappresentate in assemblea ed al 47,013% delle azioni aventi diritto al voto.

Nessun Sindaco è stato quindi designato attraverso una lista presentata da un Azionista di minoranza che l'art. 22 dello Statuto individua in una percentuale pari a quella più elevata determinata ai sensi degli artt. 147 ter, comma 1 del TUF e 144 quater del Regolamento Emittenti.

Si osserva che tale sua composizione è conforme alle disposizioni in materia delle c.d. "quote di genere" in ragione della presenza del Sindaco Effettivo Giovanna Villa e del Sindaco Supplente Elena Beretta.

I nominativi di tutti i componenti del Collegio Sindacale in carica nel corso del 2020 sono elencati nella allegata Tabella 14a riportando un breve curriculum vitae di ciascuno di loro, disponibile anche in apposita sezione del sito https://www.itkgroup.it/it/organisociali.

* * * * * *

Per quanto a conoscenza della Società, nessuno dei componenti il Collegio Sindacale ha, negli ultimi cinque anni, riportato condanne in relazione a reati di frode, ne è stato associato nell'ambito dell'assolvimento dei propri incarichi a procedure concorsuali, amministrazione straordinaria o liquidazione coatta amministrativa, né, infine, è stato soggetto ad incriminazioni ufficiali e/o sanzioni da parte di autorità pubbliche o di regolamentazione (comprese le associazioni professionali designate) od a provvedimenti di interdizione da parte di un tribunale dalla carica di membro degli organi di amministrazione, di direzione o di vigilanza della Società o dallo svolgimento di attività di direzione e di gestione di qualsiasi emittente.

I singoli componenti del Collegio Sindacale hanno dichiarato, in occasione della loro nomina, di possedere i requisiti di professionalità e di onorabilità previsti dalle disposizioni vigenti e dallo Statuto, come pure di non trovarsi in alcuna delle condizioni ostative e di cui all'art. 148 del TUF, impegnandosi a comunicare alla Società ogni eventuale mutamento entro 30 giorni dal suo verificarsi.

Con riferimento agli obblighi informativi previsti dall'art. 123-bis, comma 2, lett.d-bis), circa la verifica dell'indipendenza dei componenti il Collegio Sindacale, come infra riferito, la Società vi ha dato corso pur rientrando tra i soggetti esonerati dalla norma in commento per l'insussistenza di due dei tre parametri a tal fine previsti (ricavi inferiori ad Euro 40 milioni e dipendenti inferiori a n. 250).

Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale, infatti, procedono annualmente alla verifica della sussistenza in capo a ciascuno dei suoi componenti del requisito della indipendenza in base ai criteri previsti per legge e dall'art. 8.C.1. del Codice.

Tali verifiche hanno interessato nel 2020 l'incarico dei Sindaci Marco Lombardi, Alberto Villani ed Elena Beretta in quanto presenti, come sindaci effettivi, in altri Collegi Sindacali di società del Gruppo e di società partecipate come di seguito dettagliato.

Al riguardo si è ritenuto che tali situazioni non limitino la loro indipendenza in ragione delle loro caratteristiche personali ed in quanto non rappresentano relazioni professionali "significative" nell'ambito complessivo della loro attività.

Il Collegio Sindacale ha dato atto dell'esito di tali accertamenti confermati anche nel rispetto dell'art. 149, comma I, lettera c.-bis del TUF che gli richiede di vigilare sulle modalità di concreta attuazione del Codice.

Gli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti dai Sindaci presso altre società e nel Gruppo sono indicati nella Tabella 14b, allegata alla presente Relazione, e sono messi a disposizione dell'Assemblea degli Azionisti al momento della loro nomina.

Il loro attuale numero e rilevanza sono sempre inferiori per ciascun Sindaco alle soglie previste da CONSOB e dalle sopra ricordate regole deontologiche.

Ai membri del Collegio Sindacale sono conferite le funzioni e le responsabilità ad essi assegnate dal Codice Civile. L'art. 2402 primo comma, c.c. prevede che il Collegio Sindacale vigili sull'osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento.

A seguito dell'entrata in vigore del D. Lgs. 39 del 27 gennaio 2010, relativo alla revisione legale dei conti, il Collegio Sindacale ha assunto anche il compito di "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile".

L'istituzione di questo Comitato è finalizzata a minimizzare i rischi finanziari e operativi, i rischi di inosservanza delle disposizioni di Legge e/o di regolamento e di migliorare la qualità dell'informativa finanziaria. Il Comitato, che è stato individuato dal legislatore italiano nel Collegio Sindacale, ha i seguenti compiti:

  • monitorare il processo di informativa finanziaria;
  • controllare l'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna e di gestione del rischio;
  • monitorare la revisione legale dei conti e verificare l'indipendenza del revisore o dell'impresa di revisione.

Il Collegio Sindacale svolge la sua attività regolarmente ed assiste costantemente alle riunioni del Consiglio di Amministrazione nonché degli altri Comitati costituiti, coordinando in particolare la propria attività con la funzione di internal audit e con il Comitato Controllo e Rischi. Inoltre, il Collegio Sindacale ha nel tempo acquisita e sviluppata, e poi mantenuta in occasione dei mutamenti intervenuti nei suoi componenti, la possibilità di un contatto continuo con gli uffici della Società ai quali si rivolge direttamente ed in piena autonomia.

I suoi rapporti con la Società di Revisione sono improntati alla collaborazione ed allo scambio dei dati e delle informazioni.

In tale ambito, inoltre, il Collegio Sindacale vigila sull'indipendenza della Società di Revisione.

Nel rispetto delle disposizioni in materia di remunerazioni, i compensi corrisposti ai Sindaci Effettivi sono riportati nella tabella predisposta secondo le disposizioni di CONSOB (ovvero "Schema 1" dell'allegato 3C del Regolamento Emittenti) contenuta nella Relazione sulla Remunerazione, ritenendoli commisurati all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Durante l'esercizio 2020, il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte (come anche nel 2019); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (93% nell'anno precedente). La durata media delle riunioni del Collegio Sindacale è stata di circa 1 ora e un quarto.

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 1 volta.

Nel 2020 almeno due componenti del Collegio Sindacale hanno preso parte a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi.

La partecipazione a dette riunioni può essere individuata anche come momento di coordinamento dei flussi informativi per quanto attiene alle rispettive funzioni delle attività dello stesso Collegio, del responsabile della funzione di Internal Auditing, dell'Amministratore Incaricato, della Società di Revisione e dei dirigenti amministrativi della Società.

La Società, come già riferito in altra sezione della presente Relazione, non ha adottato politiche in materia di diversità anche in relazione alla composizione degli organi di controllo, valutando in sede di nomina la scelta di ciascun soggetto investito di tale funzione in relazione al suo percorso formativo e professionale.

15.Rapporti con gli Azionisti

In occasione di tutte le Assemblee, viene messo a disposizione di coloro che vi prendono parte un fascicolo con la relativa documentazione. La qualità e la tempestività della comunicazione verso l'esterno, quali elementi fondamentali per assicurare la migliore informazione agli Azionisti ed al mercato, sono perseguite anche attraverso l'utilizzo e lo sviluppo del sito web https://www.itkgroup.it/it.

Fino al 30 novembre 2012, il sito web della società www.kme.com conteneva sia le informazioni di carattere legale e finanziario della società (KME Group SpA) sia le informazioni sull'attività e sui prodotti delle società industriali del Gruppo.

Il 1° dicembre 2012, a seguito del cambio di denominazione in Intek Group, la società ha adottato un nuovo sito web raggiungibile all'indirizzo https://www.itkgroup.it/it al quale vengono rinviati i visitatori sia dal sito www.kme.com, che adesso rappresenta solo le attività industriali della partecipata KME SE, che dal sito www.itk.it.

Il sito è accessibile senza restrizioni, gli argomenti sono facilmente reperibili e le informazioni di maggiore attualità sono opportunamente evidenziate. In particolare, è opportunamente precisato il riferimento alla pagina web nella quale l'informazione può essere consultata.

Il suo aggiornamento avviene in contemporanea rispetto alla immissione dei comunicati nel circuito telematico che, fino al 28 maggio 2012, è stato costituito dal sistema NIS (Network Information System) gestito da Borsa Italiana SpA e poi dal sistema "SDIR/NIS".

Da tale data, a seguito del recepimento nell'ordinamento nazionale della Direttiva 2004/109/CE (la c.d. "Direttiva Transparency"), CONSOB, con propria delibera n. 18159 del 4 aprile 2012, ha infatti modificato la precedente situazione autorizzando l'esercizio del sistema di diffusione delle informazioni regolamentate oggi denominato "eMarketSDIR" e gestito da Spafid Connect SpA. L'adesione a tale servizio è evidenziata nella home page del sito web della Società.

Il sistema consente la diffusione al pubblico dei comunicati emessi dalla Società attraverso il loro invio alle agenzie di stampa collegate al sistema stesso, a Borsa Italiana SpA, che le riporta a sua volta in un proprio avviso, ed a CONSOB.

Sul sito sono reperibili informazioni di carattere storico, documentale, contabile e finanziario (bilancio annuale, relazioni semestrali e trimestrali, prospetti ed altri documenti nel tempo prodotti) insieme a quelle relative agli eventi societari (quali ad esempio il calendario annuale degli eventi societari, la relazione sulla corporate governance e quella sulla remunerazione, i termini e le modalità per l'esercizio di diritti, il dettaglio per la convocazione delle assemblee e per le modalità di partecipazione alle stesse, le procedure di nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale).

Una sezione del sito è dedicata all'informazione borsistica, dove è possibile riscontrare gli andamenti delle quotazioni di borsa, aggiornati in continuo, di tutti gli strumenti finanziari emessi dalla Società, con le rispettive rappresentazioni grafiche.

Un'ampia sezione del sito è poi dedicata alla corporate governance (cariche sociali, caratteristiche dei titoli emessi, Regolamento delle obbligazioni, Procedure e Codici Interni, verbali delle Assemblee degli Azionisti), con aree specifiche "dedicate" alle eventuali operazioni straordinarie in corso.

Una parte significativa delle informazioni, con particolare riferimento ai comunicati stampa, ai bilanci ed alle relazioni contabili di periodo, è disponibile anche in lingua inglese.

Nel corso del 2020, il sito www.itkgroup.it, disponibile in italiano ed in inglese, ha riscontrato oltre 123 mila contatti da parte di oltre 103 mila visitatori con oltre 350 mila pagine viste. Il picco di accessi al sito è concentrato nel periodo tra febbraio e marzo 2020.

E' possibile inviare richieste alla Società anche via e - mail rivolgendosi all'indirizzo [email protected].

L'attività informativa di investor relations è svolta dalle singole funzioni aziendali per le rispettive aree di competenza.

La scelta tiene conto delle attuali risorse e strutture interne della Società e, in ogni caso, consente di assicurare un servizio adeguato alle necessità ed alle richieste.

In occasione delle singole Assemblee degli Azionisti, sul sito web è stata dedicata una specifica area dove è possibile reperire tutta la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno nonché quella relativa alle modalità di partecipazione degli Azionisti ordinari alle loro Assemblee, così come anche richiesto dall'art. 125 quater del TUF.

Analoga iniziativa è presa per gli Azionisti di Risparmio nonché per i titolari delle obbligazioni.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene che un sito web accessibile senza restrizioni ed aggiornato tempestivamente migliori ed incrementi la qualità e la quantità delle informazioni sulla Società e sul Gruppo, consentendo agli Azionisti, come pure ai titolari degli altri strumenti finanziari emessi dalla società ed al mercato, di disporre di uno strumento fondamentale per valutare la società e le sue iniziative.

La tempestività e le modalità con le quali le informazioni relative alle operazioni effettuate nel corso del 2020 sono state messe a disposizione hanno confermato la validità di tale scelta nella prospettiva di riservare in futuro una sempre maggiore attenzione alla comunicazione ed all'organizzazione ed all'aggiornamento del sito web della Società, elemento sempre di più strategico al fine di consentire a tutti i soggetti, senza restrizioni di sorta, la conoscenza più ampia ed immediata della Società.

In virtù delle misure così adottate che permettono di fornire una serie di informazioni di facile accesso e della contenuta dimensione aziendale, non è stata istituita una apposita struttura incaricata di gestire i rapporti con gli azionisti, risultando efficace a tal fine l'attività informativa svolta dagli uffici amministrativi della Società investiti di volta in volta dalle richieste fatte dagli azionisti.

16. Assemblee (ex art. 123-bis, comma 2, lett. c), TUF)

Le competenze e attribuzioni dell'Assemblea sono quelle previste dal Codice Civile e dal TUF.

L'avvenuto recepimento della Direttiva UE n. 36/2007, comunemente nota come "direttiva shareholdersrights", ha profondamente innovato le disposizioni in merito alla partecipazione degli Azionisti alla vita delle società quotate. Ulteriori modifiche sono state introdotte dal D. Lgs. 18 giugno 2012 n. 91, e dalle sue successive modifiche.

L'Assemblea degli Azionisti è infatti ora costituita da coloro ai quali spetta il diritto di voto per i quali sia pervenuta alla Società la prescritta comunicazione da parte degli intermediari autorizzati, ai sensi delle vigenti disposizioni, sulla base delle evidenze delle proprie scritture contabili relative al termine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea in prima convocazione, e pervenuta alla Società nei termini di legge.

Le conseguenti modifiche sono state già introdotte nello Statuto e nelle procedure interne e sono dirette a confermare e ad assicurare la parità di trattamento di tutti gli Azionisti che si trovino nella stessa posizione per quanto concerne la partecipazione e l'esercizio del diritto di voto in Assemblea.

Lo Statuto (artt. 2 e 14) consente al Consiglio di Amministrazione di deliberare in merito alla determinazione della sede sociale e di quella secondaria, alla fusione ed alla scissione di società controllate, di ridurre il capitale sociale in caso di recesso di un socio e per adeguarlo a nuove disposizioni di legge nonché la competenza in particolari casi di operazioni con parti correlate sempre nel rispetto naturalmente delle deroghe consentite dalle disposizioni vigenti.

Si ricorda che nell'art. 10 dello Statuto Sociale si prevede che la convocazione avvenga tramite pubblicazione sul sito web della Società, e qualora richiesto sulla Gazzetta Ufficiale, ma che si è anche mantenuta la decisione di pubblicare il relativo avviso su un quotidiano, che per quanto di interesse sono: "Il Sole 24 Ore" – "MF/Milano Finanza" – "Italia Oggi"; in tal caso anche solo per estratto.

Nel 2012, sempre nell'ambito delle disposizioni già ricordate, anche le disposizioni dell'art. 125-bis del TUF relative alla redazione dell'avviso di convocazione delle assemblee sono state ulteriormente modificate.

In ogni caso, si segnala che il sito www.itkgroup.it contiene una specifica area destinata alla materia della corporate governance, area che si è continuamente arricchita e sviluppata. In occasione delle singole Assemblee,

un'area specifica è dedicata alla documentazione relativa, comprendendo non solo la documentazione sugli argomenti all'Ordine del Giorno ma anche quella relativa all'esercizio dei diritti degli Azionisti così come previsto dall'art. 125 quater del TUF, quale, ad esempio, il format per il voto per delega, la documentazione per la nomina del Rappresentante Designato e quella per l'esercizio del voto per corrispondenza. Nella medesima area sono pure riportate le modalità per proporre domande in occasione di una Assemblea e per richiedere integrazioni all'Ordine del Giorno.

In merito alle disposizioni relative al deposito delle azioni per la partecipazione all'Assemblea, l'art. 11 (Intervento e rappresentanza in Assemblea) dello Statuto Sociale recepisce il principio denominato della "record date"; in pratica, la partecipazione alle Assemblee è ora collegata alle evidenze delle scritture contabili risultanti alla giornata del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'Assemblea di prima convocazione.

Le disposizioni, ai sensi delle nuove regole relative alle Assemblee degli Azionisti, sono state estese anche alle Assemblee Speciali dei portatori di altri strumenti finanziari emessi dalla Società che fossero ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, quindi alle azioni di risparmio ed alle obbligazioni.

Si segnalano anche le disposizioni in materia di rilascio della delega e di notifica in via elettronica della stessa, pure contenuti nell'art. 11 dello Statuto Sociale che comprende anche le disposizioni per esercitare il voto per corrispondenza.

Le ulteriori modalità di partecipazione alla Assemblea sono contenute nell'art. 10 (Convocazione dell'Assemblea) dello Statuto Sociale; si segnalano, in particolare, le disposizioni a tutela delle minoranze in sede di nomina degli Amministratori e dei Sindaci.

Come elemento di difformità rispetto al Codice, si segnala che la Società ha ritenuto di non dotarsi di un autonomo "Regolamento di Assemblea" in quanto le relative disposizioni sono contenute nel Titolo III dello Statuto Sociale, il cui testo è disponibile nel sito web della Società https://www.itkgroup.it/it nell'area profilo – statuto.

Nell'area Governance/Assemblee, con riferimento alla più vicina Assemblea degli Azionisti che fosse convocata, è possibile reperire ogni informazione di maggiore dettaglio in merito alla partecipazione alla specifica assemblea ed alla facoltà di porre domande.

Al riguardo, si ricorda in particolare l'art. 12 (Presidenza dell'Assemblea) dello Statuto Sociale che richiede espressamente al Presidente dell'Assemblea di garantire il corretto svolgimento dei lavori, dirigendo e regolando la discussione ed intervenendo sulla durata dei singoli interventi.

Alle Assemblee dei titolari di azioni ordinarie non possono partecipare i titolari di azioni di risparmio né delle obbligazioni.

Ogni azione dà diritto ad un voto e, salvo quanto previsto dalle disposizioni di legge in materia, non sono previste restrizioni al diritto di voto.

L'assemblea straordinaria del 19 giugno 2015 ha introdotto gli articoli 11-bis, 11-ter ed 11-quater, istituendo la maggiorazione del diritto di voto in favore degli azionisti in possesso dei requisiti di legge che ne facciano richiesta con la iscrizione nell'apposito elenco speciale che la Società ha istituito ed al quale attualmente risultano iscritti n. 2 azionisti.

Nel corso dell'esercizio 2020, si sono tenute le seguenti assemblee: 29 giugno (ordinaria) per approvazione bilancio e 30 novembre (ordinaria e straordinaria) per modifiche statutarie, autorizzazione all'acquisto azioni di risparmio ed annullamento delle stesse, emissione di warrant da assegnare a soci e management.

Nel corso del 2021, alla data della presente Relazione, non si è tenuta alcuna Assemblea.

Lo Statuto Sociale, salvo per quanto diversamente previsto dalle disposizioni legislative applicabili, non può essere modificato se non a seguito di deliberazione adottata dalla Assemblea degli Azionisti con le formalità, i quorum e le maggioranze previste dalle disposizioni legislative applicabili.

Lo Statuto Sociale contiene disposizioni a tutela degli Azionisti di minoranza in materia di convocazione dell'Assemblea e di integrazione del suo Ordine del Giorno (art. 10) e di nomina del Consiglio di Amministrazione (art. 17) e del Collegio Sindacale (art. 22), in merito alle facoltà di raccogliere deleghe di voto

e di esercitare il diritto di voto per corrispondenza (art. 11) ed agli obblighi informativi degli amministratori esecutivi nei confronti degli altri consiglieri e del Collegio Sindacale (artt. 14 e 18) e del Rappresentante Comune degli Azionisti di Risparmio (art. 26).

In particolare, gli artt. 17 (Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione, durata in carica dei suoi componenti) e 22 (Collegio Sindacale) sono stati modificati nel corso del 2007, introducendo il metodo del voto di lista a favore delle minoranze e nel 2014 e nel 2020, adeguandoli alla disciplina inerente all'equilibrio dei generi nella composizione degli organi di amministrazione e controllo, come introdotta dalla Legge n. 120/2011.

Si segnalano inoltre gli artt. 5 e 13 dello statuto che prevedono rispettivamente la facoltà di richiedere l'identificazione degli Azionisti (art. 83 duodecies del TUF) e il diritto degli Azionisti di proporre domande prima dell'Assemblea (art. 125-bis, comma 4, lett. b), n. 1) del TUF).

Si ribadisce che le più volte richiamate disposizioni entrate in vigore nel 2012 prevedono che l'avviso di convocazione indichi il termine entro il quale possono essere proposte domande prima dell'Assemblea, statuendo che tale termine non possa essere anteriore a tre giorni precedenti l'Assemblea di prima o di unica convocazione, ovvero a cinque giorni precedenti la predetta qualora l'avviso di convocazione preveda che la Società fornisca una risposta prima dell'Assemblea. In tal caso, le risposte dovranno essere fornite almeno due giorni prima dell'Assemblea, anche mediante pubblicazione in apposita sezione del sito web della Società.

La legittimazione a porre domande spetta ai soggetti titolari del diritto di voto e non ai soci.

Integrazione dell'Ordine del Giorno e presentazione di nuove proposte di delibera

Nell'art. 10 dello Statuto Sociale è evidenziato, nel rispetto dell'art. 126-bis del TUF, che i Soci che rappresentino almeno un quarantesimo del capitale sociale possono chiedere, entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione dell'Assemblea, l'integrazione dell'elenco delle materie da trattare. La richiesta deve essere presentata per iscritto e deve contenere indicazione degli argomenti da trattare.

L'integrazione non è ammessa per gli argomenti sui quali l'Assemblea delibera, a norma di legge, su proposta degli Amministratori o sulla base di un progetto o di una relazione dagli stessi predisposta, diversa da quelli di cui all'art. 125 ter, comma 1 del TUF.

La disposizione in parola, a seguito delle modifiche del 2012, è stata integrata al fine di consentire ai Soci che rappresentino una analoga partecipazione, di presentare, sempre entro 10 giorni dalla pubblicazione dell'avviso di convocazione e secondo un procedimento simile a quello previsto per l'integrazione dell'Ordine del Giorno, proposte di delibera su materie già all'Ordine del Giorno.

In ogni caso, colui al quale spetta il diritto di voto può presentare individualmente proposte di deliberazione in Assemblea.

Nei termini di legge, la richiesta d'integrazione e/o della presentazione di una nuova proposta di delibera vengono rese note con le stesse modalità previste per la convocazione dell'Assemblea almeno quindici giorni prima di quello fissato per la medesima, mettendo a disposizione la Relazione predisposta dai Soci, accompagnata da eventuali valutazioni del Consiglio di Amministrazione.

Richiesta di convocazione dell'Assemblea

L'art. 10 dello Statuto Sociale, in coerenza con quanto previsto dall'art. 2367 del Codice Civile, prevede che gli Azionisti che rappresentino almeno il ventesimo del capitale sociale espresso in azioni ordinarie possono chiedere al Presidente del Consiglio di Amministrazione di convocare l'Assemblea.

La richiesta dovrà essere formulata a mezzo di lettera raccomandata e dovrà contenere l'elenco degli elementi da inserire all'Ordine del Giorno e la dettagliata elencazione dei richiedenti, allegando copia di idonea comunicazione rilasciata dagli intermediari autorizzati attestante la titolarità ed il numero delle azioni possedute.

Si ricorda che, a seguito della normativa emanata nell'ambito della emergenza causata dalla pandemia da Covid-19, ed in particolare con riferimento a quanto disposto dall' art. 106 del D.L. 17 marzo 2020 n.18, con riferimento alle assemblee convocate entro il 31 luglio 2020 ovvero entro la data, se successiva, fino alla quale sarà in vigore lo stato di emergenza sul territorio nazionale relativo al rischio sanitario connesso all'insorgenza della epidemia da COVID-19:

  • i. in deroga a quanto previsto dagli articoli 2364, secondo comma, e 2478-bis, del codice civile o alle diverse disposizioni statutarie, l'assemblea ordinaria è convocata entro centottanta giorni dalla chiusura dell'esercizio;
  • ii. con l'avviso di convocazione delle assemblee ordinarie o straordinarie si possono prevedere, anche in deroga alle diverse disposizioni statutarie, l'espressione del voto in via elettronica o per corrispondenza e l'intervento all'assemblea mediante mezzi di telecomunicazione; è altresì possibile prevedere che l'assemblea si svolga, anche esclusivamente, mediante mezzi di telecomunicazione che garantiscano l'identificazione dei partecipanti, la loro partecipazione e l'esercizio del diritto di voto, ai sensi e per gli effetti di cui agli articoli 2370, quarto comma, codice civile senza in ogni caso la necessità che si trovino nel medesimo luogo, ove previsti, il presidente, il segretario o il notaio;
  • iii. le società con azioni quotate possono designare per le assemblee ordinarie o straordinarie il rappresentante previsto dall'articolo 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, anche ove lo statuto disponga diversamente e possono altresì prevedere nell'avviso di convocazione che l'intervento in assemblea si svolga esclusivamente tramite il rappresentante designato ai sensi dell'articolo 135-undecies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58; al predetto rappresentante designato possono essere conferite anche deleghe o subdeleghe ai sensi dell'articolo 135-novies del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58, in deroga all'art. 135 undecies, comma 4, del medesimo decreto.

17. Ulteriori Pratiche di Governo Societario

L'Emittente, oltre al Modello organizzativo ai sensi del D. Lgs. 231/2001 e alle procedure di controllo contabile illustrate nella Sezione 11 della Relazione, non adotta pratiche di governo societarie ulteriori rispetto a quelle previste dalle norme legislative e regolamentari.

18.Cambiamenti dalla Chiusura dell'Esercizio di Riferimento

A far data dalla chiusura dell'Esercizio non si sono verificati altri cambiamenti nella struttura di corporate governance rispetto a quelli segnalati nelle specifiche sezioni.

19.Considerazioni sulla lettera del 22 dicembre 2020 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance

Nel corso della riunione del 26 aprile 2021, è stata portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione la già richiamata lettera del 22 dicembre 2020 indirizzata ai presidenti dei relativi consigli di amministrazione, con cui il Comitato italiano per la Corporate Governance ha riconsiderato l'insieme delle raccomandazioni fornite negli ultimi quattro anni, formulando alcune indicazioni specifiche nelle aree caratterizzate dal permanere di significativi elementi di debolezza, anche in considerazione del fatto che il 2021 rappresenterà il primo anno di applicazione del Codice di Corporate Governance.

Le raccomandazioni in essa contenute potranno rappresentare un utile riferimento di governance per il Consiglio di Amministrazione oggetto di rinnovo da parte della prossima Assemblea nel corso dell'esercizio 2021 e di cui non si mancherà di dare evidenza in sede di relazione sugli assetti proprietari ed il governo societario relativamente a detto esercizio che verrà pubblicata nel 2022.

Tabella 2a: INFORMAZIONI SULLA STRUTTURA DEL CAPITALE E SUGLI STRUMENTI FINANZIARI

STRUTTURA DEL CAPITALE SOCIALE
Azioni Emesse % rispetto al c.s.
Azioni ordinarie IT0004552359 389.131.478 88,59%
Azioni di risparmio al portatore IT0004552367
Azioni di risparmio nominative IT0004552375 50.109.818 11,41%
Totale azioni 439.241.296 100,00%
ALTRI STRUMENTI FINANZIARI
n. strumenti in
Codice ISIN
circolazione
Obbligazioni non convertibili "Intek Group SpA 2020-2025" IT0005394884 3.511.741

* * * * * *

Tabella 2b: ANDAMENTO DEI TITOLI NEL CORSO DEL 2020

ANDAMENTO TITOLI
Valore massimo Valore minimo
Mese
Quotazione
Mese Quotazione
Azioni ordinarie Dicembre 0,3587 Marzo 0,1970
Azioni di risparmio Dicembre 0,5031 Marzo 0,3292
Obbligazioni Intek Group 2020-
2025
Dicembre 103,6267 Marzo 85,5145

Relazioni con gli azionisti:

telefono: 02 806291 FAX: 02 8062940 Email: [email protected] Website: www.itkgroup.it

Tabella 2.3 PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE

PARTECIPAZIONI RILEVANTI NEL CAPITALE
Dichiarante Azionista diretto Quota % su capitale
ordinario
Quota % su capitale
votante
Quattroduedue Holding
BV
Quattroduedue SpA 46,97% 61,66%

Tabella 4.2

Struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati costituiti

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Note

Nella tabella sono indicate le presenze alle riunioni verbalizzate. E' da ricordare che tutti i componenti dei Comitati e gli invitati alle riunioni, al di là della loro presenza alle stesse, ricevono con dovuto anticipo la documentazione e le informazioni relative ai punti all'Ordine del Giorno, partecipando al loro esame in preparazione delle deliberazioni da assumere.

  • * Per data di prima nomina di ciascun amministratore si intende la data in cui l'amministratore è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel CdA dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun amministratore ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza; "CdA": lista presentata dal CdA).

*** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Tabella 4.2b è riportato l'elenco di tali società con riferimento a ciascun consigliere, precisando se la società in cui è ricoperto l'incarico fa parte o meno del gruppo che fa capo o di cui è parte l'Emittente.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione degli amministratori alle riunioni rispettivamente del C.d.A. e dei comitati (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).

(**) In questa colonna è indicata la qualifica del Consigliere all'interno del Comitato: "P" se Presidente; "M" se membro.

(***) Comitato non più istituito come da delibera del C.d.A. del 19 giugno 2015 e dell'8 maggio 2018.

Tabella 4.2b

Di seguito sono riportati per ciascun Amministratore le cariche di amministratore o sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2020 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata, nonché le cariche in fondazioni e associazioni.

Nominativo Società Carica

г
Vincenzo Manes
Intek Group SpA (2) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Nextep Srl Società Benefit (1) Presidente del Consiglio di Amministrazione
Quattroduedue Holding B.V. Membro del Consiglio di Sorveglianza
KME SE (1) Presidente del Consiglio di Sorveglianza
Membro del Consiglio di Amministrazione e dei
Tod's Group (2) Comitati Remunerazione e CO/Rischi
Compagnia Immobiliare Azionaria
(CIA) SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Class Editori SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Adriano Olivetti Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione La Triennale di Milano Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Italia Sociale Presidente
Fondazione Donor Italia Consigliere
Robert Kennedy Human Rights Membro del Consiglio di Amministrazione
Diva Moriani
Intek Group SpA (2) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione
Nextep Srl Società Benefit (1) Amministratore Delegato
Dynamo Academy S.r.l. Impresa
Sociale Membro del Consiglio di Amministrazione
Vice Presidente del Consiglio di Sorveglianza e
KME SE (1) Presidente dell'"Audit and Strategy Committee" in
seno al "Supervisory Board"
KME Germany GmbH (1) Presidente
KME Mansfeld GmbH (1) Presidente
KME Special Products GmbH (1) Presidente
KME Srl (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Moncler SpA (2) Presidente dei Comitato Remunerazione e Nomine
e Membro del Comitato Parti Correlate
Membro del Consiglio di Amministrazione –
Assicurazioni Generali (2) Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione
e Membro del Comitato Parti Correlate
Culti Milano SpA (1) Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione

Fondazione Dynamo Camp Onlus Membro del Consiglio di Amministrazione

Marcello Gallo
Intek Group SpA (2) Vice Presidente del Consiglio di Amministrazione
I2 Capital Partners SGR SpA in
liquidazione (1)
Liquidatore
ISNO 3 S.r.l. in liquidazione (1) Liquidatore
Benten Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Mecchld Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
KME SE (1) Membro del Supervisory Board
KME Germany Bet. GmbH (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Dynamo Academy S.r.l. Impresa
Sociale
Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Vita Presidente del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Camp Onlus Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Italia Sociale Membro del Collegio dei Partecipanti
Fondazione Donor Italia Onlus Presidente
Giuseppe Lignana
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione e
Presidente del Comitato Controllo e Rischi
James Macdonald
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Hanseatic Americas Ltd. Director
Hanseatic Europe Sarl Manager
Hansabay Pty. Ltd. Director
Abolango Stiftung Director
Ruggero Magnoni
Compagnie Financiere Richemont SA Membro del Consiglio di Amministrazione e
Membro Audit Committee
Compagnie Financiere Rupert SCA Unlimited Partner / Socio Accomandatario
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
FMSI Social Investment Srl Impresa
Sociale Membro del Consiglio di Amministrazione
IMMSI SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
Omniainvest SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
M&M Capital Ltd. Chairman
Quattroduedue Holding BV Supervisor Director
IFM Investors Senior Advisor to IFM Global Infrastructure Fund
Likipi Holding SA Chairman
Autostrade Lombarde SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Società di Progetto Brebemi SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Dynamo Membro del Consiglio di Amministrazione
Fondazione Giuliano e Maria Carmen
Magnoni Onlus
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Laureus Sport for Good
Italia Onlus
Socio Fondatore e Presidente
Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte Membro del Consiglio di Amministrazione
Trilantic Capital Partners Europe Senior Advisor and Member of the Advisory
Council
Lehman Brothers Foundation Europe Trustee
Alessandra Pizzuti
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione
KME SE (1) Membro del Consiglio di Sorveglianza
Luca Ricciardi
Intek Group SpA (2) Membro del Consiglio di Amministrazione e del
Comitato Controllo e Rischi
Francesca Marchetti
Membro del Consiglio di Amministrazione e del
INTEK Group SpA (2)
Comitato Controllo e Rischi
Unipersonale Festa Trasporti e Logistica Srl Sindaco effettivo

(1) società facente capo ad Intek Group SpA;

(2) società quotata in un mercato regolamentato.

* * * * * *

TABELLA 14a

Struttura del Collegio Sindacale

COLLEGIO SINDACALE

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N. riunioni svolte durante l'Esercizio di riferimento: 6

Indicare il quorum richiesto per la presentazione delle liste da parte delle minoranze per l'elezione di uno o più membri (ex art. 148 TUF): 2,5%

Note

  • * Per data di prima nomina di ciascun sindaco si intende la data in cui il sindaco è stato nominato per la prima volta (in assoluto) nel Collegio Sindacale dell'Emittente.
  • ** In questa colonna è indicata la lista da cui è stato tratto ciascun sindaco ("M": lista di maggioranza; "m": lista di minoranza).
  • *** In questa colonna è indicata la partecipazione dei sindaci alle riunioni del C.S. (n. di presenze/n. di riunioni svolte durante l'effettivo periodo di carica del soggetto interessato).
  • **** In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato rilevanti ai sensi dell'art. 148-bis TUF e delle relative disposizioni di attuazione contenute nel Regolamento Emittenti Consob. L'elenco completo degli incarichi è pubblicato dalla Consob sul proprio sito internet ai sensi dell'art. 144-quinquiesdecies del Regolamento Emittenti Consob.

Tabella 14b

Di seguito, sono riportate, per tutti i Sindaci in carica nell'esercizio cui fa riferimento la presente Relazione, le cariche di Amministratore o Sindaco ricoperte dagli stessi alla data del 31 dicembre 2020 in altre società per azioni, in società in accomandita per azioni ed in società a responsabilità limitata.

Nominativo Società Carica
Marco Lombardi
Brandini SpA Presidente del Collegio Sindacale
INTEK Group SpA (2) Presidente del Collegio Sindacale
KME Italy SpA (1) Presidente del Collegio Sindacale
First Capital SpA Sindaco Effettivo
Value First Sicaf SpA Sindaco Effettivo
Palomar SpA Sindaco Effettivo
Fondazione Angeli del bello Membro del Collegio dei Revisori
Giovanna Villa
INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
Lenovo Italy Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
Lenovo Global Technology Italy Srl Sindaco Unico e Membro dell'OdV
OMP Racing SpA Sindaco effettivo
Malvestiti SpA Sindaco effettivo
Eolo SpA Sindaco effettivo
Skylink Srl Sindaco effettivo
Cometa Srl Sindaco effettivo
Fratelli Carlotto Srl acciai stampati Sindaco effettivo
Lubra SpA Sindaco effettivo
Prevent Srl Amministratore Unico
Italian Gasket SpA Membro dell'OdV
Kardia Srl Presidente dell'OdV
Alberto Villani
INTEK Group SpA (2) Sindaco effettivo
AGB Nielsen M.R. Holding SpA Presidente Collegio Sindacale
Areef 2 Palio – Sicaf SpA Sindaco effettivo
BBC Italia Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Bennet SpA Sindaco effettivo
Bennet Holding SpA Sindaco effettivo
BTSR International SpA Presidente Collegio Sindacale
Compagnia Padana per Investimenti SpA Sindaco supplente

Carcano Antonio SpA Sindaco effettivo

De Longhi Capital Services Srl Presidente Collegio Sindacale

De Longhi Appliances Srl Presidente Collegio Sindacale
De Longhi SpA Sindaco effettivo
Edra SpA Presidente Collegio Sindacale
Effe 2005 Gruppo Feltrinelli SpA Sindaco effettivo
Finmeg Srl Sindaco effettivo
Fratelli Consolandi Srl Presidente Collegio Sindacale
Gallerie Commerciali Bennet SpA Sindaco effettivo
HDP SpA Presidente Collegio Sindacale
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco supplente
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco supplente
Meg Property SpA Sindaco effettivo
Nuova GS SpA Sindaco effettivo
Over Light SpA Sindaco effettivo
Pirelli & C. SpA (2) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Presidente Collegio Sindacale
Royal Immobiliare Srl Amministratore Unico
San Remo Games Srl Sindaco Unico
Selecta SpA Presidente Collegio Sindacale
Selecta Digital Services SpA Presidente Collegio Sindacale
Selecta Taas SpA Presidente Collegio Sindacale
SO.SE.A. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tenuta Montemagno Soc. Agricola SpA Presidente Collegio Sindacale
TP Industrial Holding SpA Sindaco effettivo
Vetus Mediolanum SpA Presidente Collegio Sindacale
Vianord Engineering SpAs Membro del Consiglio di Amministrazione

Elena Beretta

Carcano Antonio SpA Sindaco supplente
Fratelli Consolandi Srl Sindaco effettivo
I2 Capital Partners SGR SpA in Sindaco effettivo
liquidazione (1)
Impresa Costruzioni Grassi e Crespi Srl Sindaco supplente
INTEK Group SpA (2) Sindaco supplente
Intek Investimenti SpA (1) Sindaco effettivo
Quattroduedue SpA Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco supplente

Andrea Zonca

Axxam SpA Sindaco effettivo
Campo SpA Sindaco effettivo
Clovis Oncology Italy SpA Sindaco effettivo
Dalmar SpA Presidente Collegio Sindacale
Dalmar Impianti SpA Sindaco effettivo
Envea SpA Sindaco effettivo
Erich Weitzmann SpA Membro del Consiglio di Amministrazione
Presidente Collegio Sindacale e Membro
Fidiger SpA Organismo di Vigilanza
Immobiliare A. Cerreto SpA Presidente Collegio Sindacale
Impresa Costruzioni Grassi & Crespi Srl Sindaco effettivo
Impresa Luigi Notari SpA Sindaco effettivo
INTEK Group SpA (2) Sindaco supplente
Over Light SpA Sindaco effettivo
Rodigas Srl Sindaco effettivo
Romeo Maestri & Figli SpA Sindaco effettivo
Sevecom SpA Sindaco effettivo
So.Se.Co. Srl Membro del Consiglio di Amministrazione
Tankoa Yachts SpA Sindaco effettivo
Trustfid SpA Presidente Collegio Sindacale
  • (1) società facente capo a INTEK Group S.p.A.;
  • (2) società quotata in un mercato regolamentato.

Bilancio separato al 31 dicembre 2020

INTEK Group SpA Sede Legale e Amministrativa: 20121 Milano - Foro Buonaparte, 44 Capitale sociale Euro 335.069.009,80 i.v. Cod. Fiscale e Reg. Imprese di Milano n° 00931330583 www.itkgroup.it

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Attivo

(in unità di Euro) Rif. Nota 31-dic-20 31-dic-19
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 567.445.546 551.198.346 507.828.539 507.607.555
Partecipazioni strumentali 4.2 767.723 767.723 25.189.005 25.189.005
Attività finanziarie non correnti 4.3 134.058 134.058 425.646 425.646
Immobili, impianti e macchinari 4.4 3.877.831 - 4.389.404 -
Investimenti immobiliari 4.5 140.104 - 462.039 -
Attività immateriali 4.6 6.637 - 7.835 -
Altre attività non correnti 4.7 2.961 - 2.961 -
Attività per imposte differite 4.21 3.037.123 - 3.625.917 -
Totale Attività non correnti 575.411.983 541.931.346
Attività finanziarie correnti 4.8 26.480.275 1.371.317 21.366.053 11.704.679
Crediti commerciali 4.9 4.534.501 916.823 13.483.467 9.318.713
Altri crediti ed attività correnti 4.10 4.083.033 1.144.943 4.200.221 1.368.474
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.11 15.286.154 - 44.639.026 -
Totale Attività correnti 50.383.963 83.688.767
Totale Attività 625.795.946 625.620.113

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.11

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria – Passivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
31-dic-20 31-dic-19
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069.010 - 335.069.010 -
Altre riserve 94.389.655 - 95.436.752 -
Azioni proprie (2.011.911) - (1.819.672) -
Risultati di esercizi precedenti 71.141.883 - 71.141.883 -
Riserva Stock Option 2.051.902 - 2.051.902 -
Utile (perdita) dell'esercizio 6.539.266 - (1.042.793) -
Totale Patrimonio netto 4.12 507.179.805 500.837.082
Benefici ai dipendenti 4.13 232.466 - 230.495 -
Passività per imposte differite 4.21 2.097.269 - 1.974.953 -
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.14 3.099.170 2.911.140 3.870.037 3.345.957
Titoli obbligazionari 4.15 75.331.877 - - -
Altre passività non correnti 4.16 721.536 - 1.014.443 -
Fondi per rischi ed oneri 4.17 290.937 - 526.278 -
Totale Passività non correnti 81.773.255 7.616.206
Debiti e passività finanziarie correnti 4.18 30.816.705 1.682.359 111.739.022 4.673.843
Debiti verso fornitori 4.19 1.866.358 547.408 1.199.013 218.706
Altre passività correnti 4.20 4.159.823 1.642.466 4.228.790 1.930.174
Totale Passività correnti 36.842.886 117.166.825
Totale Passività e Patrimonio netto 625.795.946 625.620.113

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.11

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo

(in unità di Euro) Rif.
Nota
2020 2019
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 6.1 14.508.586 14.508.586 6.605.635 6.386.309
Commissioni su garanzie prestate 6.2 875.883 875.883 962.250 962.250
Altri proventi 6.3 779.976 168.513 3.352.287 2.423.679
Costo del lavoro 6.4 (1.517.510) - (1.458.797) -
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 6.5 (660.728) - (647.557) -
Altri costi operativi 6.6 (3.755.562) (1.407.638) (5.762.929) (3.747.546)
Risultato Operativo 10.230.645 3.050.889
Proventi Finanziari 6.7 857.211 491.790 1.116.716 641.770
Oneri Finanziari 6.7 (4.546.060) (230.527) (5.874.935) (317.283)
Oneri Finanziari Netti (3.688.849) (4.758.219)
Risultato Ante Imposte 6.541.796 (1.707.330)
Imposte correnti 6.8 708.579 - 423.313 -
Imposte differite 6.8 (711.109) - 241.224 -
Totale Imposte sul reddito (2.530) 664.537
Risultato netto attività continue 6.539.266 (1.042.793)
Risultato netto attività discontinue - -
Risultato d'esercizio 6.539.266 (1.042.793)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (4.303) (14.343)
Imposte su altri componenti del conto economico
complessivo
- -
Componenti che non potranno essere riclassificate
nel risultato d'esercizio
(4.303) (14.343)
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio
- -
Altri componenti del conto economico complessivo: (4.303) (14.343)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio 6.534.963 (1.057.136)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 7.11

(in migliaia di Euro) Capitale sociale Altre riserve Azioni proprie Risultati esercizi precedenti Riserva Stock Option Risultato esercizio Totale patrimonio Patrimonio netto al 31 dicembre 2018 335.069 78.660 (1.820) 71.142 2.052 16.791 501.894 Destinazione risultato esercizio precedente - 16.791 - - - (16.791) - Utili/perdite attuariali su fondi pensione - (14) - - - - (14) Componenti del conto economico complessivo - (14) - - - - (14) Risultato del periodo - - - - - (1.043) (1.043) Totale conto economico complessivo - (14) - - - (1.043) (1.057) Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 335.069 95.437 (1.820) 71.142 2.052 (1.043) 500.837 Riclassifica azioni proprie (1.820) - 1.820 - - - - Patrimonio netto al 31 dicembre 2019 333.249 95.437 -71.142 2.052 (1.043) 500.837

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2019

Al 31 dicembre 2019 Intek Group deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto al 31 dicembre 2020

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Al 31 dicembre 2020 Intek Group deteneva direttamente numero 6.655.260 azioni ordinarie e 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Rendiconto finanziario – metodo indiretto

(in migliaia di Euro) 2020 2019
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 44.639 51.902
Risultato ante imposte 6.542 (1.706)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 660 647
Svalutazione/(Rivalutazione) attività finanziarie correnti/non correnti (14.231) (6.413)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option (3) (16)
Variazione dei fondi rischi e spese (235) (416)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni di investimento (7.271) 2.462
(Incrementi) decrementi in altri investimenti finanziari - 2.108
Incrementi (decrementi) debiti finanziari verso correlate 253 (761)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari verso correlate (3.011) (2.041)
Dividendi ricevuti 6.000 260
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 79 (1.943)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti 598 1.012
(B) Cash flow totale da attività operative (10.619) (6.807)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (155) (252)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 329 319
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (291) (531)
(C) Cash flow da attività di investimento (117) (464)
(Acquisto) vendita azioni proprie (192) -
Rimborso Obbligazioni e Nuova Emissione (27.712) -
Pagamento interessi su obbligazioni (5.085) (5.085)
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti 4.820 4.373
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti 9.552 720
(D) Cash flow da attività di finanziamento (18.617) 8
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti (B) + (C)
+ (D)
(29.353) (7.263)
(F) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo (A) + (E) 15.286 44.639

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Il progetto di bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 (il "Bilancio") è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 26 aprile 2021.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli art. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dell'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • a) ha più di un investimento;
  • b) ha più di un investitore;
  • c) ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • d) ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2020 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali.

Si precisa che l'attività svolta dalla Società non è riconducibile nell'ambito di applicazione delle normative in tema di gestione collettiva del risparmio. Al riguardo si specifica che anche i principi contabili delle entità di investimento adottati non costituiscono comunque un elemento rilevante per qualificare Intek

Group quale ente di gestione collettiva del risparmio e quindi non è necessaria, ai fini della loro applicazione, l'iscrizione della Società nell'albo previsto dall'art. 20 del D. Lgs. 58/98.

2.2. Criteri di redazione

Il bilancio separato al 31 dicembre 2020 è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005 qualora applicabili.

Il bilancio separato è costituito dal prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo, dal rendiconto finanziario, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, nonché dalle relative note esplicative. I prospetti contabili e le note illustrative al bilancio presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto riferiti al bilancio al 31 dicembre 2019. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti rispetto a quelli precedentemente presentati.

Il prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria è predisposto classificando distintamente attività correnti e non correnti e passività correnti e non correnti.

La Società ha optato per la presentazione di un unico prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo in cui sono presentate per natura le voci di ricavo e costo rilevate nell'esercizio, ivi compresi gli oneri finanziari e gli oneri tributari. È data evidenza nella sezione delle "Altre componenti di conto economico complessivo", degli elementi che, su specifica indicazione di singoli IFRS, sono rilevati al di fuori dell'utile (perdita) dell'esercizio corrente. Tali elementi sono suddivisi in due categorie:

  • quelle che non saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio;
  • quelle che saranno successivamente riclassificate nell'utile (perdita) d'esercizio, quando saranno soddisfatte determinate condizioni.

Il metodo utilizzato per la presentazione dei flussi finanziari all'interno del rendiconto finanziario è quello indiretto, secondo il quale il risultato d'esercizio è rettificato per gli effetti:

  • delle variazioni di crediti e debiti generati dall'attività operativa;
  • delle operazioni di natura non monetaria;
  • di tutti gli altri elementi i cui effetti monetari sono flussi finanziari dell'attività di investimento o finanziaria.

Nella redazione del presente bilancio gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2020. Il presente bilancio è, inoltre, redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1, non sussistendo dubbi o incertezze circa la capacità della Società di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro. Nel valutare l'adeguatezza del presupposto di continuità aziendale per la predisposizione del presente bilancio, sono state svolte considerazioni in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19 e agli effetti delle conseguenti restrizioni introdotte nei paesi coinvolti, che hanno avuto e continuano in qualche modo ad avere un impatto significativo sul contesto economico generale.

Il dettaglio dei principi contabili, emendamenti e interpretazioni di nuova applicazione per la Società, la cui applicazione non ha comportato effetti sul patrimonio netto e sul risultato dell'esercizio, è il seguente:

In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di

informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata.

  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata.
  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19 Related Rent Concessions (Amendment to IFRS 16)". Il documento prevede per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se è rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che applicano tale facoltà potranno contabilizzare gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. Non si sono avuti effetti significativi dall'adozione di tale emendamento.

La Società non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.20, che, seppure già emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio o non hanno ancora completato il processo di omologazione da parte dell'Unione Europea. Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio è espresso in Euro, moneta funzionale della Società. Il prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria e quello dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto

economico complessivo sono predisposti in unità di Euro mentre il prospetto delle variazioni di patrimonio netto ed il rendiconto finanziario in migliaia di Euro. I dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono espressi in migliaia di Euro.

2.3. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le eventuali quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio. Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando tutte le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

2.4. Partecipazioni strumentali

Tutte le partecipazioni strumentali in controllate, collegate e joint venture sono valutate al costo rettificato per perdite durevoli di valore.

2.5. Attività e passività finanziarie - Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria disponibile per la vendita è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria disponibile per la vendita rilevata precedentemente a patrimonio netto, laddove sussistono evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite di valore vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione del valore.

2.6. Altre attività finanziarie

Le attività e le passività finanziarie non derivate, con l'eccezione degli strumenti finanziari rappresentativi di capitale, con pagamenti fissi o determinabili, non quotate in un mercato attivo e non appartenenti alle precedenti categorie, sono classificate come "finanziamenti e crediti" e sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo. Per i finanziamenti e crediti correnti e in generale per tutti i crediti e debiti commerciali a breve termine per i quali la componente temporale ha scarsa rilevanza si presume che il costo ammortizzato coincida con il valore contabile.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altri beni da 4 a 10 anni

Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

La Società non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000);

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso. Per le informazioni relative all'impairment test si rinvia a quanto indicato nel paragrafo "Attività e passività finanziarie".

2.8. Investimenti immobiliari

Si tratta di terreni e fabbricati posseduti al fine di percepire canoni di locazione o per l'apprezzamento del capitale investito o per entrambe le motivazioni. Dette attività sono valutate al fair value e quindi non sono sistematicamente ammortizzate.

2.9. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione di un business ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali del business alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo in cui le attività sono utilizzate dall'impresa, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in valori di cassa noti e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.11. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie riacquistate, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.12. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al costo ammortizzato. Quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante, come per i crediti e i debiti commerciali a breve termine, l'iscrizione avviene al loro valore nominale.

2.13. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in

bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenza né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel prevedibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Inoltre, la Società non rileva le passività fiscali differite derivanti dalla rilevazione iniziale dell'avviamento. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale possano essere utilizzate tali attività. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura dell'esercizio e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.14. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta (può essere anche lo Stato o un patrimonio), è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio. La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

Le valutazioni dei programmi a benefici definiti sono eseguite da attuari indipendenti.

2.15. Fondi rischi ed oneri

se:

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo

  • la Società ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.16. Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");

  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;

  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

2.17. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nel periodo nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento.

2.18. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Le perdite per riduzione di valore derivanti dalla classificazione iniziale o dalle valutazioni successive sono rilevate nel conto economico dell'esercizio.

2.19. Utile (perdita) per azione

Ai sensi dello IAS 33 par. 4 tale informativa viene presentata soltanto sulla base dei dati consolidati.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio separato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, della vita utile delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito, della stima delle attività immateriali a vita indefinita e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

Al 31 dicembre 2020 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 – Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based

per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio non risulta applicabile all'attività del Gruppo.

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma lo IASB ha emesso un exposure draft per rinviarne l'entrata in vigore al 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
  • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).
  • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.
  • Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Al momento non sono attesi impatti significativi dall'introduzione di queste modifiche.
  • In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile

I seguenti principi pur essendo già stati omologati dall'UE non sono ancora entrati in vigore e non sono stati applicati anticipatamente dalla Società:

  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le assicurazioni. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Non sono attesi effetti dall'applicazione considerata l'attività della Società.
  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento"Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
  • IFRS 4 Insurance Contracts; e

- IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio dall'adozione di tale emendamento.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici della Società dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni in società non quotate, direttamente o indirettamente, detenute, non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Con riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da Covid 19 ed ai relativi rischi connessi si rimanda a quanto descritto nella relazione sulla gestione.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: non vi sono significative concentrazioni geografiche di crediti. Le linee guida in essere sono tali da assicurare un'idonea valutazione della solidità finanziaria dei clienti attraverso la selezione del portafoglio clienti sulla base dell'esperienza storica e delle informazioni patrimoniali e/o finanziarie;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati e coordinati centralmente. La Società prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposta la Società è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono la Società ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: la Società è esposta alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Partecipazioni in controllate 551.199 507.438 43.761
Altre partecipazioni 16.247 12 16.235
Altri investimenti - 379 (379)
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 507.829 59.617

Il dettaglio della voce è il seguente:

Denominazione Sede Quota
posseduta
Fair value
31/12/2020
Fair value
31/12/2019
Differenza
Controllate e collegate
KME SE Osnabruck
(D)
99,00% 512.707 483.000 29.707
Culti Milano Spa Milano 77,17% 27.300 13.236 14.064
Intek Investimenti SpA Milano 100,00% 9.704 8.450 1.254
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck
(D)
100,00% 1.400 1.158 242
Isno 3 Srl in liquidazione (*) Milano - - 1.500 (1.500)
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze 51,00% 82 82 -
Energetica Solare Srl in liquidazione (**) Milano - - 6 (6)
Nextep Società Benefit Srl Milano 60,00% 6 6 -
Totale Controllate e collegate 551.199 507.438 43.761
Ducati Energia SpA Bologna 6,77% 16.013 - 16.013
Società Editoriale Vita Milano 222 - 222
Altre 12 12 -
Totale altre partecipazioni 16.247 12 16.235
Totale partecipazioni 567.446 507.450 59.996
Culti Milano Warrant - 379 (379)
Totale altri investimenti - 379 (379)
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 507.829 59.617

(*) quota del 57,72% conferita alla controllata diretta Intek Investimenti SpA nel corso del 2020. Al 31 dicembre 2020 la Società non detiene quote di ISNO3 Srl in liquidazione.

(**) concluso il processo di liquidazione nel corso del 2020.

Denominazione Fair value
31/12/2019
Incrementi Decrementi Altri
Movimenti
Valutazioni
attive
Valutazioni
passive
Fair value
31/12/2020
Controllate e collegate
KME SE 483.000 29.707 - - - - 512.707
Culti Milano Spa 13.236 - - - 14.064 - 27.300
Intek Investimenti SpA 8.450 - - 1.500 - (246) 9.704
KME Beteiligungsgesellsch.mbH 1.158 - - - 242 - 1.400
Isno 3 Srl in liquidazione 1.500 - - (1.500) - - -
Ergyca Tracker 2 Srl 82 - - - - 82
Energetica Solare Srl in liquidazione 6 - (6) - - - -
Nextep Società Benefit Srl 6 - - - - - 6
Totale Controllate e collegate 507.438 29.707 (6) - 14.306 (246) 551.199
Ducati Energia SpA - 16.013 - - - - 16.013
Società Editoriale Vita - 222 - - - - 222
Altre 12 - - - - - 12
Totale altre partecipazioni 12 16.235 - - - - 16.247
Totale partecipazioni 507.450 45.942 (6) - 14.306 (246) 567.446
Culti Milano Warrant 379 - - - - (379) -
Totale altri investimenti 379 - - - - (379) -
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 507.829 45.942 (6) - 14.306 (625) 567.446

Il dettaglio dei movimenti intervenuti nell'esercizio è il seguente:

L'incremento nella partecipazione in KME SE è avvenuto attraverso il conferimento della partecipazione in Immobiliare Pictea (Euro 19.721 migliaia), il conferimento di crediti vantati verso la stessa KME SE (Euro 9.425 migliaia) e verso KME Yorkshire Ltd (Euro 559 migliaia).

La partecipazione in Isno 3 di Euro 1.500 migliaia è stata conferita in Intek Investimenti nel mese di dicembre 2020, mentre quella in Ducati Energia è stata acquisita da Immobiliare Pictea prima del conferimento di quest'ultima in KME SE.

Nel 2020 è stata completata la liquidazione di Energetica Solare Srl in liquidazione.

I Warrant Culti Milano sono stati azzerati in conseguenza della loro scadenza avvenuta nel corso del primo semestre dell'esercizio; difatti il numero pari a 3.095.500 Warrant sono decaduti da ogni diritto divenendo privi di validità ad ogni effetto.

Per la valutazione degli investimenti si è fatto riferimento alla policy di determinazione del fair value di recente aggiornamento. Gli aggiornamenti hanno riguardato la determinazione di parametri quantitativi per la definizione di mercato attivo per partecipazioni in società quotate e la definizione di un intervallo all'interno del quale gli scostamenti di fair value rispetto al valore di carico sono reputati non significativi alla luce del principio di rilevanza dell'informativa finanziaria e pertanto non danno luogo a modifiche del valore di carico stesso.

Il fair value della partecipazione in KME SE è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano 2021 - 2025 ("il Piano"), elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE ed utilizzato dagli stessi ai fini del test di impairment nel bilancio di KME SE e delle sue controllate.

La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il Piano, rispetto a quello dello scorso anno, si caratterizza per una rivisitazione al ribasso della stima dei flussi prospettici dei primi esercizi anche alla luce delle deviazioni registrate in passato, soprattutto con riferimento all'esercizio 2020 in conseguenza degli effetti della pandemia Covid-19 che ha comportato una riduzione di circa il 13% dell'EBITDA 2020 rispetto a quello del precedente esercizio.

Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • decremento nei volumi di vendita di circa l'1,08% annuo (a fronte di una diminuzione della domanda di rame stimata a livello globale (CAGR 2021-2025) al 2,35%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR 2021-2025 circa 3,7%) parzialmente legato alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CAGR 2020-2024 pari al 2,1%);
  • significativo recupero di EBITDA con un CAGR del 10,86%. Recupero anche dell'EBITDA margin (dal 3 al 5%) che si mantiene comunque al di sotto di quello dei competitor;
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,0% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

Il tasso di sconto WACC rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il Gruppo opera;
  • market risk premium: pari al 6,0%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al dicembre 2020incrementato di uno spread del 2,00%, per un tasso lordo complessivo del 2,99%;
  • Beta unlevered 0,79: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%.

Ai fini delle proprie analisi di impairment il management di KME ha incrementato il tasso di attualizzazione di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk giungendo così ad un WACC pari a 9,34% quando lo scorso anno era stato pari a 9,67%.

Ai fini della determinazione della propria partecipazione in KME SE, la Direzione di Intek ha provveduto ad effettuare ulteriori analisi dal proprio punto di vista di market participant, ipotizzando un incremento del premio addizionale di 0,75 punti percentuali, e rettificando per il 50% la componente di medesima natura già utilizzata nell'ambito della predisposizione della relazione finanziaria semestrale, a fronte della incrementata visibilità sugli effetti ed incertezze della suddetta crisi sanitaria, posto che in tale ultima sede l'andamento delle vendite di KME SE beneficiava ancora degli ordini raccolti prima del diffondersi della pandemia e che il suddetto tasso di sconto rifletteva anche una maggior crescita in termini di EBITDA insita nel Piano di KME rispetto a quella dei peers. Ad oggi si assiste ad un andamento di mercato che vede situazioni ordini e di fatturato positivi nel primo trimestre, una maggior visibilità della possibilità di ripresa economica anche alla luce degli interventi di rilancio previsti dalle autorità centrali e, più in generale, grazie anche alla diffusione dei vaccini una situazione di minor incertezza legata alla pandemia. La riduzione del premio addizionale si pone quindi verso una situazione di ritorno verso la normalità.

Il tasso di attualizzazione è stato quindi pari al 10,09%, quando era stati pari al 10,37% nella relazione semestrale 2020 ed al 11,67% nel bilancio dell'esercizio 2019, scontando rispettivamente un premio addizionale dell'1,5% e del 2%.

Tale analisi ha condotto ad un valore attuale dei flussi di cassa di KME pari a circa 580 milioni.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia degli esercizi precedenti, per considerare;

  • il fair value delle attività detenute per la vendita rappresentate dalla partecipazione totalitaria in Tréfimetaux;
  • il fair value della joint venture KMD;
  • la valorizzazione delle perdite pregresse fiscalmente riportabili;
  • il fair value dei surplus assets, costituiti da immobili non strumentali, e delle altre società non consolidate;
  • la posizione finanziaria netta del Gruppo stimata al 31 dicembre 2020.

L'equity value così determinato è pari ad Euro 517 milioni. Nell'ambito delle diverse analisi di sensitività effettuate, si segnala che ogni modifica di mezzo punto percentuale nel tasso di sconto comporta una variazione di circa Euro 25 milioni sull'equity value di KME.

Tale valore è stato posto a confronto con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per i multipli di mercato anche l'EBITDA prospettico.

La media dei metodi di controllo ha confermato nella sostanza i risultati del metodo principale con scostamenti inferiori al 10%.

L'equity value è stato poi ricondotto alla quota di partecipazione del 99% detenuta da Intek Group anche considerando le clausole di earn out sottoscritte nell'ambito degli accordi di cessione del 1%, nell'ambito dell'acquisizione di MKM, giungendo ad un valore stimato di Euro 509,5 milioni.

Tale valore approssima il valore di carico della partecipazione (Euro 512,7 milioni) con uno scostamento pari allo 0,6% che rientra nell'intervallo di scostamento ritenuto non rilevante dalla policy di determinazione del fair value alla luce del principio generale di significatività dell'informativa finanziaria. Pertanto non si è provveduto alla modifica del valore di carico della partecipazione.

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento.

Per la partecipazione in Culti Milano, quotata sul mercato AIM, anche per quest'anno il mercato di riferimento è stato contraddistinto, anche con riferimento ai comparables, da operazioni che sono verificate con una frequenza e con volumi non sufficienti, secondo la policy adottata dalla società, a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa, Di conseguenza le quotazioni rilevate a fine dicembre 2020 sono state ritenute non rappresentative del fair value della società conducendo conseguentemente all'opportunità di ricorrere, ai fini della valutazione della partecipata, al metodo dei multipli di mercato applicati ai risultati preconsuntivi del 2020 che hanno condotto ad un valore della quota di partecipazione detenuta da Intek Group ad Euro 27,3 milioni.

La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione applicati ai dati preconsuntivi del 2020. L'analisi non ha evidenziato variazioni significative rispetto al valore di carico.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

4.2. Partecipazioni strumentali

L'elenco delle partecipazioni in imprese controllate iscritte nelle attività non correnti è il seguente:

Denominazione Sede Capitale
Sociale
Patrimonio
netto al
31 dicembre
2019
Risultato al
31 dicembre
2019
Quota
posseduta
Valore
iscrizione
31/12/2020
Valore
iscrizione
31/12/2019
Differenza
I2 Capital Partners SGR SpA in liqu. Milano 1.500 (1.055) (732) 100,00% 768 1.055 (287)
Immobiliare Pictea Srl Milano 80 13.062 (1.848) -* - 24.134 (24.134)
Totale Partecipazioni strumentali 768 25.189 (24.421)

(*) A fine dicembre 2020, Immobiliare Pictea è stata conferita in KME SE.

I movimenti della voce "Partecipazioni strumentali" nell'esercizio 2020 sono stati i seguenti:

(in migliaia di Euro) Partecipazioni in
controllate
Altre
partecipazioni
Totale
Costo storico 45.878 - 45.878
Svalutazioni (20.689) - (20.689)
Saldo al 31 dicembre 2019 25.189 - 25.189
Incrementi 751 - 751
Trasferimento (24.134) - (24.134)
Svalutazioni (1.038) - (1.038)
Variazioni dell'esercizio (24.421) - (24.421)
Costo storico 22.495 - 46.629
Svalutazioni (21.727) - (21.727)
Saldo al 31 dicembre 2020 768 - 768

Il saldo relativo al trasferimento di partecipazioni pari a 24.134 migliaia è relativo al conferimento di Immobiliare Pictea in KME SE avvenuto a fine dicembre 2020.

La rettifica di valore pari a Euro 1.038 migliaia è relativa a I2 Capital Partners SGR ed è stata determinata sulla base del patrimonio netto della controllata. La controllata è stata posta in liquidazione nel corso dell'ultimo trimestre 2020; si evidenzia altresì che I2 Capital Partners SGR ha richiesto ed ottenuto la cancellazione dall'Albo ex art. 35 del D. Lgs.58/98 (a far data dal 23 dicembre 2020). La liquidazione si è completata il 31 marzo 2021.

4.3. Attività finanziarie non correnti

La voce è così composta:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Crediti per commissioni su garanzie 134 426 (292)
Attività finanziarie non correnti 134 426 (292)

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate da Intek Group sui finanziamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

4.4. Immobili, impianti e macchinari

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Fabbricati 3.297 3.825 (528)
Altri beni 581 564 17
Immobili, impianti e macchinari 3.878 4.389 (511)

Con riferimento al titolo di proprietà i beni possono così essere suddivisi.

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 3.297 3.297
Altri beni 496 85 581
Immobili, impianti e macchinari 496 3.382 3.878

I movimenti dell'esercizio in esame e di quello precedente per i beni di proprietà sono così riepilogabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Altri beni Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2018 - 170 2.019 2.189
Incrementi - - 193 193
Cessioni - - (26) (26)
Saldo al 31 dicembre 2019 - 170 2.186 2.356
Incrementi - - 47 47
Cessioni - - (149) (149)
Saldo al 31 dicembre 2020 - 170 2.084 2.254
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2018 - 170 1.697 1.867
Incrementi - - 34 34
Cessioni - - (26) (26)
Saldo al 31 dicembre 2019 - 170 1.705 1.875
Incrementi - - 32 32
Cessioni - - (149) (149)
Saldo al 31 dicembre 2020 - 170 1.588 1.758
Valore netto
31-dic-2018 - - 322 322
31-dic-2019 - - 481 481
31-dic-2020 - - 496 496

I valori al primo gennaio 2019 erano riferibili agli effetti della prima applicazione dell'IFRS 16.

4.5. Investimenti immobiliari

Sono relativi ad immobili rivenienti dall'attività ex Fime leasing.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Investimenti immobiliari 140 462 (322)
Il dettaglio dei movimenti è il seguente:
(in migliaia di Euro) Variazione
Totale al 31 dicembre 2019 462
Variazione d'esercizio (322)

La variazione è riconducibile alla vendita di alcune unità immobiliari avvenute nell'ultimo trimestre del 2020.

Totale al 31 dicembre 2020 140

4.6. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Altre 7 8 (1)
Attività immateriali 7 8 (1)

Le attività di cui alla precedente tabella hanno vita utile definita e sono relative a software.

Le movimentazioni relative all'esercizio in esame ed a quello precedente sono le seguenti:

(in migliaia di Euro) Totale
Costo
Saldo al 31 dicembre 2018 16
Incrementi 4
Saldo al 31 dicembre 2019 20
Incrementi 2
Saldo al 31 dicembre 2020 22
Ammortamento cumulato
Saldo al 31 dicembre 2018 10
Incrementi 2
Saldo al 31 dicembre 2019 12
Incrementi 3
Saldo al 31 dicembre 2020 15
Valore netto
31-dic-2018 6
31-dic-2019 8
31-dic-2020 7

4.7. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Altri crediti 3 3 -
Altre attività non correnti 3 3 -

La voce è relativa unicamente a depositi cauzionali.

4.8. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Crediti finanziari verso correlate 521 10.774 (10.253)
Crediti per commissioni su garanzie 850 931 (81)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 57 57 -
Altre attività finanziarie correnti 25.052 9.604 15.448
Attività finanziarie correnti 26.480 21.366 5.114

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2020 sono relativi al finanziamento in conto corrente reciproco in essere con Intek Investimenti; oltre al finanziamento verso Intek Investimenti che ammontava a Euro 2.139 migliaia, il saldo del 2019 includeva per Euro 8.353 migliaia il finanziamento in conto corrente reciproco in essere con Immobiliare Pictea (rapporto ancora in essere al 31 dicembre 2020 con un saldo netto a debito per Intek Group) e per Euro 282 migliaia il finanziamento in conto corrente reciproco in essere con KME Yorkshire Ltd, finanziamento oggetto di conferimento a KME SE nel mese di dicembre 2020.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group su finanziamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprende per Euro 24.817 migliaia un deposito oggetto di pegno a garanzia della linea di credito in essere con Banco BPM ed in scadenza ad agosto 2021. Le altre attività presenti in bilancio al 31 dicembre 2019 e riferibili a depositi cauzionali sono state tutte incassate nel corso dell'esercizio.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

4.9. Crediti commerciali
------ ---------------------
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Da attività di leasing e factoring 3.618 4.164 (546)
Verso imprese correlate 917 9.319 (8.402)
Crediti commerciali 4.535 13.483 (8.948)

I crediti per attività di leasing e di factoring sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono alle commissioni per garanzie già fatturate ed ai servizi amministrativi prestati. Si riducono in conseguenza del conferimento a favore di KME SE.

4.10. Altri crediti e attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Crediti tributari 653 1.342 (689)
Ratei e risconti attivi 34 232 (198)
Crediti verso correlate 1.145 1.368 (223)
Altri 2.251 1.258 993
Altri crediti e attività correnti 4.083 4.200 (117)

I "Crediti tributari" comprendono crediti per imposte dirette per Euro 123 migliaia e crediti IVA per Euro 530 migliaia.

I "Crediti verso correlate" includono posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi di competenza dei successivi periodi.

Nella voce "Altri" sono principalmente ricompresi costi sospesi relativi a progetti in corso di cui Euro 1.726 migliaia afferenti a consulenze effettuate nell'ambito di operazioni straordinarie non ancora finalizzate.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.11. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e postali e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Depositi bancari e postali 15.281 44.613 (29.332)
Cassa e disponibilità liquide 5 26 (21)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.286 44.639 (29.353)

Si rimanda al Rendiconto finanziario per il dettaglio dei flussi finanziari dell'esercizio.

4.12. Patrimonio netto

Il "Capitale Sociale" al 31 dicembre 2020 è pari a Euro 335.069.009,80 suddiviso in n. 389.131.478 azioni ordinarie (pari al 88,59%) e n. 50.109.818 azioni di risparmio (pari al 11,41%). Tutte le azioni sono prive di indicazione del valore nominale.

Non vi sono state variazioni nel numero di azioni nel corso del 2020.

Al 31 dicembre 2020 la Società detiene n. 6.555.260 azioni ordinarie proprie pari all'1,69% del capitale votante (1,49% sul capitale complessivo) e n. 11.801 azioni di risparmio pari allo 0,024% del capitale rappresentato da detta categoria di azioni. Nel corso dell'esercizio 2020 sono infatti state acquistate n. 841.688 azioni ordinarie. A seguito dell'acquisto di azioni proprie si è provveduto ad incrementare la "Riserva azioni proprie in portafoglio" per Euro 192 migliaia.

Le voci "Risultati esercizi precedenti" e "Riserva Stock Option", entrambe disponibili, dell'importo rispettivamente di Euro 71.142 migliaia e di Euro 2.051 migliaia sono invariate rispetto allo scorso esercizio.

Il dettaglio delle "Altre riserve" è il seguente:

(in Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Riserva legale 8.760.250 8.760.250 -
Riserva sovrapprezzo azioni 4.020.857 4.020.857 -
Riserva disponibile (straordinaria) 9.389.936 9.582.175 (192.239)
Riserva disavanzo fusione ErgyCapital 2.172.158 3.214.951 (1.042.793)
Riserva azioni proprie in portafoglio 2.011.911 1.819.672 192.239
Riserva indisponibile 65.733.638 65.733.638 -
Riserva in sospensione di imposta 3.484.481 3.484.481 -
Oneri per aumento di capitale (399.111) (399.111) -
Riserva Costi x OPS 2012 (801.606) (801.606) -
Riserva per differenze IFRS su TFR (11.317) (7.013) (4.304)
Riserva plus/minus azioni proprie 28.458 28.458 -
Altre riserve 94.389.655 95.436.752 (1.047.097)

La "Riserva legale" e la "Riserva indisponibile", costituita ai sensi del D. Lgs 38/2005 sono utilizzabili per la copertura delle perdite. Si segnala altresì che le plusvalenze da fair value non realizzate non hanno concorso all'utile distribuibile e quindi al privilegio spettante a favore degli azionisti di risparmio.

La "Riserva sovrapprezzo azioni" è disponibile ma non può essere distribuita agli Azionisti fino a che la riserva legale non sarà pari ad un quinto del capitale sociale ai sensi dell'art. 2431 del Codice Civile.

La "Riserva avanzo di fusione ErgyCapital" ha avuto origine nell'esercizio 2017 per effetto della differenza tra il valore di patrimonio netto apportato dai soci terzi dell'incorporata ed il valore delle azioni emesse. Il suo utilizzo è legato alla copertura della perdita rilevata nel corso dell'esercizio 2019.

La "Riserva in sospensione di imposta" e la "Riserva Costi per OPS" si sono originate nell'ambito delle operazioni straordinarie del 2012, la prima riviene dalla incorporata Intek, mentre la seconda trae origine dai costi sostenuti per le operazioni sul capitale. Anche la riserva "Oneri per aumento di capitale" ha natura similare.

4.13. Benefici a dipendenti

L'importo è determinato sulla base delle competenze maturate alla fine del periodo in base alla legge ed ai contratti di lavoro ed al principio contabile IAS 19.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2019 Incrementi Versamenti a
Fondi
Decrementi 31 dic 2020
Impiegati 187 31 (9) (23) 186
Dirigenti 2 19 (19) - 2
Rettifiche IFRS 41 3 - - 44
Benefici a dipendenti 230 53 (28) (23) 232

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2020 31 dic 2019
Tasso di attualizzazione 0,34% 0,77%
Tasso incremento retribuzioni future 1% 1%
Vita lavorativa residua media 15,6 anni 13,1 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2020 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.14. Debiti e passività finanziarie non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 134 426 (292)
Debiti per leasing - parti correlate 2.911 3.346 (435)
Debiti per leasing 54 98 (44)
Debiti e passività finanziarie non correnti 3.099 3.870 (771)

La voce "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresenta la contropartita della posta iscritta nelle attività finanziarie non correnti avente la stessa origine e rappresenta il fair value delle passività contratte, a fronte delle garanzie rilasciate, avendo valutato le eventuali situazioni di rischiosità e di conseguenza le passività potenziali, ai sensi del principio contabile IAS 37. Dal momento che la voce è riferita totalmente a garanzie connesse a finanziamenti ottenuti da società controllate si ritiene che il valore attuale delle commissioni da percepire, rilevato nell'ambito delle attività finanziarie "correnti" e "non correnti", rappresenti la miglior stima del fair value delle passività potenziali in relazione alle garanzie rilasciate.

I "Debiti per leasing" rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, in applicazione del principio contabile IFRS 16. Le passività nei confronti di parti correlate si riferiscono a Immobiliare Pictea per le locazioni passive degli immobili di Milano, Foro Buonaparte.

4.15. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Obbligazioni Intek Group 2020/2025 75.332 - 75.332
Titoli obbligazionari 75.332 - 75.332

La voce si riferisce alle Obbligazioni Intek Group 2020/2025, emesse nel febbraio 2020 con un tasso fisso del 4,5%, in circolazione per nominali Euro 75.854 migliaia. Sono esposte al netto dei costi di emissione che vengono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.16. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Debiti per garanzie rilasciate 300 592 (292)
Debiti per "special situations" 422 422 -
Altre passività non correnti 722 1.014 (292)

I "Debiti per garanzie rilasciate" si riferiscono alla quota non corrente del debito per passività fiscali, per il quale è stata ottenuta rateazione in 48 mesi scadente nel novembre 2022, assunto dalla Società a fronte di garanzie rilasciate in occasione della cessione di una partecipazione.

I "Debiti per special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati e si riferiscono per Euro 326 migliaia a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA e per il residuo ad anticipi legati a posizioni ex Fime Leasing.

4.17. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi per rischi ed oneri:

31 dicembre 2019 Rilasci/ 31 dicembre 2020
(in migliaia di Euro)
Incrementi
Quota a
Quota
Totale
lungo
corrente
utilizzi Quota a
lungo
Quota
corrente
Totale
Fondi rischi su partecipazioni 225 - 225 - (225) - - -
Fondi rischi contenziosi fiscali 291 - 291 - - 291 - 291
Fondi rischi attività special
situations
10 - 10 - (10) - - -
Totale 526 - 526 - (235) 291 - 291

I "Fondi rischi su partecipazioni" erano stanziati a fronte di partecipazioni, rivenienti dalla fusione con ErgyCapital, con patrimonio netto negativo. Sono stati completamente utilizzati nell'esercizio a fronte della chiusura delle ultime procedure di liquidazione.

I "Fondi rischi per contenziosi fiscali" sono relativi a contenziosi in materia di imposta di registro e di Invim del Gruppo Fime già giunti a sentenza definitiva, accantonati nella misura massima della passività stimabile.

Alla data di presentazione del presente bilancio non esistono, a conoscenza degli amministratori, altre passività potenziali significative.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Debiti verso istituti di credito 25.194 - 25.194
Debiti per obbligazioni 2.956 106.000 (103.044)
Debiti verso imprese correlate 1.245 4.256 (3.011)
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 850 931 (81)
Debiti per leasing - parti correlate 438 418 20
Debiti per leasing 134 134 -
Debiti e passività finanziarie correnti 30.817 111.739 (80.922)

4.18. Debiti e passività finanziarie correnti

I debiti "Verso istituti di crediti" si riferiscono ad una linea di credito di Euro 25.000 migliaia, e relativi interessi, in essere con Banco BPM, con scadenza prevista ad agosto 2021 e garantita da conto corrente pegnato di pari importo.

La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 2.956 migliaia è relativa agli interessi in corso di maturazione sul Prestito Obbligazionario Intek Group 2020-2025. Al 31 dicembre 2019, l'importo di Euro 106.000 migliaia si riferiva al debito in linea capitale e per la cedola in maturazione delle Obbligazioni Intek 2015-2020 in scadenza al 20 febbraio 2020.

La voce "Debiti verso imprese correlate" rappresenta il saldo dei conti correnti di corrispondenza, stipulati a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere con:

  • I2 Capital Partners SGR in liquidazione per Euro 872 migliaia;
  • Immobiliare Pictea Srl per Euro 373 migliaia.

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento ai paragrafi 4.8 e 4.11.

I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine della passività finanziaria in applicazione del principio contabile IFRS 16.

L'ammontare della posizione finanziaria netta con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 e della raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" è indicata nella "Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione".

4.19. Debiti verso fornitori

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Verso fornitori 1.319 980 443
Verso correlate 547 219 224
Debiti verso fornitori 1.866 1.199 667

4.20. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Debiti verso clienti ex leasing 1.306 1.296 10
Debiti verso correlate 896 1.208 (312)
Debiti verso amministratori per Trattamento Fine
Mandato
746 722 24
Debiti verso dipendenti 157 155 2
Debiti tributari 123 109 14
Debiti verso istituti previdenziali 69 72 (3)
Altri debiti 863 667 196
Altre passività correnti 4.160 4.229 (69)

I "Debiti verso clienti ex leasing" sono relativi a somme incassate a titolo di anticipo dai clienti e non compensati con poste creditorie.

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati.

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente del Consiglio di Amministrazione per il trattamento di fine mandato maturato fino al

31 dicembre 2012 data in cui è cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2021 la data di scadenza del pagamento.

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2020 che al 31 dicembre 2019, debiti verso l'Erario, per ritenute d'acconto da versare.

Nella voce "Altri debiti" è compresa la quota corrente del debito legato a garanzie rilasciate già commentato nella nota 4.16.

4.21. Imposte differite attive e passive
-- ------- -- ------------------------------------ -- --
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Imposte differite attive 3.037 3.626 (589)
Imposte differite passive (2.097) (1.975) (122)
Imposte differite attive e passive 940 1.651 (711)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

(in migliaia di Euro) Attività per imposte differite Passività per imposte differite
31 dic 2020 31 dic 2019 31 dic 2020 31 dic 2019
Investimenti immobiliari 9 9 - -
Investimenti in partecipazioni - - 1.548 1.387
Attività finanziarie non correnti - - - -
Crediti commerciali 1.756 2.228 549 588
Attività finanziarie correnti 34 83 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14 14 - -
Fondi per rischi ed oneri - 57 - -
Altre passività correnti 520 531 - -
Imposte differite su perdite fiscali
pregresse
704 704 - -
Totale 3.037 3.626 2.097 1.975

Le imposte differite sono calcolate sulle differenze temporanee tra i valori delle attività e delle passività iscritte in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali.

L'iscrizione delle imposte differite su perdite fiscali pregresse è effettuata soltanto quando il loro recupero è altamente probabile, anche in considerazione del consolidato fiscale di cui Intek Group è la capogruppo.

5. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,6 milioni.

È inoltre oggetto di garanzia un mutuo erogato a Tecno Servizi Srl (società incorporata in Immobiliare Pictea nel 2017) da parte di Mediocredito per originari Euro 7,8 milioni avente valore residuo di Euro 4,8 milioni.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali.

6. Note esplicative al conto economico

6.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

La voce è così dettagliabile:

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli (1.417) (732) (685) 93,58%
Utili/perdite da cessione partecipazioni e titoli 10 (297) 307 -103,37%
Valutazione a fair value di partecipazioni 9.648 7.155 2.493 34,84%
Valutazione a fair value di quote di fondi - 220 (220) -100,00%
Dividendi 6.268 260 6.008 2310,77%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 14.509 6.606 7.903 119,63%
  • le rettifiche di valore su partecipazioni e titoli si riferiscono per Euro 1.038 migliaia alla partecipazione I2 Capital Partners SGR in liquidazione e per Euro 379 migliaia ai warrant Culti;
  • la valutazione a fair value di partecipazioni si riferisce tra l'altro per Euro 14.064 migliaia positivi alla valutazione di Culti Milano, per Euro 4.412 migliaia negativi alla valutazione di Immobiliare Pictea. La valutazione negativa di Immobiliare Pictea è relativa alla valutazione effettuata al momento del conferimento ed è conseguente ai dividendi distribuiti dalla stessa nel mese di dicembre 2020;
  • i dividendi provengono per Euro 6.000 migliaia da Immobiliare Pictea, Euro 191 migliaia da Culti Milano e per Euro 77 migliaia da Ergyca Tracker 2.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

6.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 876 962 (86) -8,94%
Commissioni su garanzie prestate 876 962 (86) -8,94%

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate strumentali e di investimento per l'ottenimento di finanziamenti.

6.3. Altri proventi
------ ---------------- --
(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Proventi da "special situation" 538 828 (290) -35,02%
Prestazioni di servizi a correlate 168 2.424 (2.256) -93,07%
Altri ricavi e proventi 74 100 (26) -26,00%
Altri proventi 780 3.352 (2.572) -76,73%

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società correlate che lo scorso esercizio erano influenzate dalla maturazione di commissioni relative alle operazioni straordinarie realizzate da KME SE.

6.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (734) (754) 20 -2,65%
Oneri sociali (241) (233) (8) 3,43%
Altri costi del personale (543) (472) (71) 15,04%
Costo del lavoro (1.518) (1.459) (59) 4,04%

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 330 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 101 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 59 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 53 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Dirigenti 2 2 -
Impiegati 9 10 (1)
Numero medio di dipendenti 11 12 (1)

6.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobili, impianti e macchinari (32) (34) 2 -5,88%
Ammortamento su beni in leasing (626) (612) (14) 2,29%
Ammortamento su attività immateriali (3) (2) (1) 50,00%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (661) (648) (13) 2,01%

6.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.215) (3.042) 1.827 -60,06%
Prestazioni professionali (1.190) (1.382) 192 -13,89%
Spese di viaggio (234) (345) 111 -32,17%
Altre spese per il personale (64) (85) 21 -24,71%
Pubblicità legale e societaria (147) (119) (28) 23,53%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefon. (35) (52) 17 -32,69%
Premi assicurativi (70) (82) 12 -14,63%
Formazione e seminari (14) (28) 14 -50,00%
Locazioni immobiliari (247) (255) 8 -3,14%
Manutenzioni (23) (25) 2 -8,00%
Canoni di leasing e noleggi (26) (52) 26 -50,00%
Oneri tributari diversi (42) (41) (1) 2,44%
Contributi associativi (221) (215) (6) 2,79%
Costi diversi netti (113) (163) 50 -30,67%
Beneficenze (10) (94) 84 -89,36%
Oneri per servizi da banche (6) (13) 7 -53,85%
(3.657) (5.993) 2.336 -38,98%
Rilascio fondi - 230 (230) -100,00%
Perdite su crediti (99) - (99) n/a
Altri costi operativi (3.756) (5.763) 2.007 -34,83%

Gli "Emolumenti amministratori e sindaci" del 2019 erano influenzati dalla maturazione di un compenso variabile legato alle operazioni straordinarie di KME pari a 1.800 migliaia di Euro.

6.7. Oneri e proventi finanziari

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Interessi attivi da società gruppo 492 642 (150) -23,36%
Altri interessi e proventi finanziari 365 475 (110) -23,16%
Totale proventi finanziari 857 1.117 (260) -23,28%
Interessi passivi da società del gruppo (60) (128) 68 -53,13%
Interessi passivi su finanziamenti (195) (18) (177) 983,33%
Interessi passivi su titoli emessi (3.851) (5.319) 1.468 -27,60%
Interessi passivi per leasing (178) (201) 23 -11,44%
Altri oneri finanziari (262) (209) (53) 25,36%
Totale oneri finanziari (4.546) (5.875) 1.329 -22,62%
Totale oneri finanziari netti (3.689) (4.758) 1.069 -22,47%

Il dettaglio degli interessi attivi e passivi verso parti correlate è riportato all'interno del paragrafo 7.11.

Si rileva la riduzione degli oneri finanziari su titoli emessi sia per la riduzione dell'importo dei titoli stessi che del tasso di interesse.

6.8. Imposte correnti e differite

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Imposte correnti 709 423 286 67,61%
Imposte differite (711) 241 (952) -395,02%
Imposte correnti e differite (2) 664 (666) n/a

A decorrere dal 2007, Intek Group SpA e la maggioranza delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per l'adesione al regime del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione tra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2020
Risultato prima delle imposte 6.542
Imposte calcolate sull'aliquota fiscale teorica (1.570)
- Svalutazioni di titoli e partecipazioni non deducibili/non imponibili (1.351)
- Valutazioni a fair value 2.066
- Altro 1.149
- Imposte anno precedente (296)
Totale imposte effettive a conto economico (2)

7. Altre informazioni

7.1. Strumenti finanziari per categorie

La seguente tabella espone il totale delle singole categorie di strumenti finanziari:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 568.487 509.243 59.244
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
- - -
Costo ammortizzato 48.827 81.361 (32.534)
Attività finanziarie disponibili per la vendita - - -
Attività finanziarie 617.314 590.604 26.710
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (984) (1.357) 373
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (114.889) (120.585) 5.696
Passività finanziarie (115.873) (121.942) 6.069

7.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Di seguito la riconciliazione degli strumenti finanziari con le voci di bilancio al 31 dicembre 2020:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al fair
value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 - 567.446
Partecipazioni strumentali 768 - - 768
Altre attività non correnti 3 3 - -
Attività finanziarie non correnti 134 - 134 -
Crediti commerciali 4.535 4.535 - -
Altri crediti e attività correnti 4.083 3.430 - 653
Attività finanziarie correnti 26.480 25.573 907 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.286 15.286 - -
Totale attività finanziarie 618.735 48.827 568.487 1.421
Debiti e passività finanziarie non correnti (3.099) (2.965) (134) -
Titoli obbligazionari e SFP (75.332) (75.332) -
Altre passività non correnti (722) (722) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (30.817) (29.967) (850) -
Debiti verso fornitori (1.866) (1.866) - -
Altre passività correnti (4.160) (4.037) - (123)
Totale passività finanziarie (115.996) (114.889) (984) (123)

7.3. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group al rischio credito.

Il rischio di perdite durevoli di valore è legato prevalentemente agli investimenti in partecipazioni strumentali pari ad Euro 0,8 milioni.

7.4. Esposizione al rischio cambio

Alla data di riferimento del presente bilancio Intek Group SpA non aveva poste di bilancio o impegni di vendita o di acquisto denominate in valuta estera.

7.5. Esposizione al rischio tasso

Al 31 dicembre 2020 le attività e passività finanziarie del Gruppo fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (78.869) (105.621)
Strumenti a tasso fisso (78.869) (105.621)
Attività finanziarie 15.802 55.387
Passività finanziarie (26.439) (4.256)
Strumenti a tasso variabile (10.637) 51.131

Le Passività finanziarie a tasso fisso sono principalmente relative alle obbligazioni in circolazione ed alle passività finanziarie per leasing.

7.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group a tale rischio.

7.7. Analisi di sensitività dei flussi finanziari degli strumenti finanziari a tasso variabile

Un incremento (o decremento) di 50 basis point (BPS) dei tassi di interesse attivi e passivi, alla data di chiusura del presente bilancio, produrrebbe un effetto sul patrimonio netto e sul risultato di esercizio di circa Euro 50 migliaia.

7.8. Fair value e valore contabile

Ai sensi dell'IFRS 13 par. 91 si dichiara che il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

7.9. Livelli gerarchici di valutazione del fair value

L'IFRS 7 par. 27A e l'IFRS 13 richiedono che gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value stesso.

I livelli previsti dal principio di riferimento sono tre:

Livello 1 – quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;

Livello 2 – input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;

Livello 3 – input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

L'analisi di attività e passività secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 - - 567.446
Attività finanziarie non correnti 134 - - 134
Attività finanziarie correnti 907 - - 907
Totale attività finanziarie 568.487 - - 568.487
Debiti e passività finanziarie non correnti (134) - - (134)
Debiti e passività finanziarie correnti (850) - - (850)
Totale passività finanziarie (984) - - (984)

Gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale–finanziaria al fair value sono rappresentati da investimenti partecipativi e da garanzie rilasciate per la cui valutazione sono utilizzati input di livello 3. Per la determinazione del fair value di investimenti partecipativi si rimanda all'apposita nota. Il fair value delle garanzie rilasciate è determinato applicando un'aliquota ritenuta rappresentativa del rischio assunto.

7.10. Pubblicità dei corrispettivi dei servizi forniti dalla Società di revisione

Ai sensi dell'art. 149-duodecies "Regolamento Emittenti", di seguito è riportata la tabella riassuntiva con l'indicazione dei corrispettivi, di competenza dell'esercizio, a fronte dei servizi forniti alla Società ed alle Società controllate dalla società di revisione Deloitte & Touche SpA e da altre società del network:

(in migliaia di Euro) Totale Intek Group Controllate
a) servizi di revisione 1.069 136 933
b) servizi diversi dalla revisione 168 75 93
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione relative 14 12 2
a covenants finanziari, pareri di congruità - - -
- altri servizi 154 63 91
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.236 210 1.026

7.11. Dettaglio rapporti con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

Attività/Passività

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziarie
correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti e
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
non
correnti
Debiti e
passività
finanziarie
correnti
Fornitori Altre
passività
correnti
Culti Milano SpA - - 9 - - - - -
EM Moulds SpA - - 58 - - - - -
ErgycaTracker 2 Srl - - - - - - - (21)
I2 Capital Partners SGR SpA in
liquidazione
- - 1 1 - (872) - -
Immobiliare Pictea Srl - - - - (2.911) (810) - -
Intek Investimenti SpA - 521 - - - - - -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 19 - - - - -
KME France Sas - - 2 - - - - -
KME Germany GmbH - - 77 - - - (28) -
KME Italy SpA - - 175 - - - (10) -
KME SE - - 467 - - - (300) -
KME Srl - - 1 - - - (97) -
KME Yorkshire Ltd - - - - - - (8) -
Nextep Srl società benefit - - 14 - - - - -
Quattroduedue SpA - - 67 - - - - -
Società Agricola Agrienergia
Srl
- - 17 98 - - - -
Serravalle Cooper Tube Srl - - 10 - - - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - - (104) (1.621)
Crediti per garanzie 134 850 - - - - - -
Crediti/Debiti per IVA di - - - 42 - - - -
gruppo
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale - - - 1.004 - - - -
134 1.371 917 1.145 (2.911) (1.682) (547) (1.642)
Totale voce bilancio 134 26.480 4.535 4.083 (3.099) (30.817) (1.866) (4.160)
Incidenza 100,00% 5,18% 20,22% 28,04% 93,93% 5,46% 29,31% 39,47%

Flussi di conto economico

(in migliaia di Euro) Proventi Netti
da Gestione di
Partecipazioni
Commissioni
su garanzie
prestate
Altri
proventi
operativi
Altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Culti Milano SpA 13.876 1 15 (2) - -
EM Moulds Srl - 23 - - - -
Energetica Solare Srl in liquidazione 10 - - - - -
Ergyca Tracker 2 Srl 77 - - - - -
I2 Capital Partners SGR SpA in liqu (1.038) - 50 - - (17)
Immobiliare Pictea Srl 1.588 - 25 (169) 223 (171)
Isno 3 Srl in liquidazione - - 15 - - -
Intek Investimenti SpA (246) - 15 - 16 (19)
KME Germany & CO KG Gmbh - - - - - -
KME Bet 242 - - - - -
KME Italy SpA - 85 - (4) - -
KME SE - 750 - - 201 -
KME Srl - - - (25) - -
KME Special - 15 - - - -
KME Yorkshire - - - - 10 -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - - (6) - -
Progetto Ryan 3 Srl in liquidazione - - - - - -
Quattroduedue SpA - - 15 - - -
Società Agricola Agrienergia Srl - - 34 - - -
Trèfimetaux SA 2 - - - -
Amministratori/Sindaci - - - (1.202) 42 (24)
14.509 876 169 (1.408) 492 (231)
Totale voce bilancio 14.509 876 780 (3.756) 857 (4.546)
Incidenza 100,00% 100,00% 21,67% 37,49% 57,41% 5,08%

7.12. Proposta di approvazione del Bilancio relativo all'esercizio 2020

Si rimanda a quanto già indicato nella Relazione sulla Gestione.

Elenco delle partecipazioni dirette al 31 dicembre 2020

Elenco delle partecipazioni al 31 dicembre 2020 e delle variazioni intervenute rispetto al 31 dicembre 2019

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(*): iscritte nella voce "Investimenti in partecipazioni e quote di fondi"

(1): società di cui si è concluso il processo di liquidazione nel corso del 2020

(2): quote conferite alla controllata diretta Intek Investimenti SpA nel corso del 2020

(3): società conferita alla controllata diretta KME SE nel corso 2020

(4): scaduti nel corso del 2020

Elenco delle partecipazioni indirette al 31 dicembre 2020

Denominazione Sociale Sede legale Attività Divisa Capitale
Sociale
% di
Partecipazione
Società Partecipante Partecipazione
Totale
Acqua Dynamo Srl Società Benefit Italia Commerciale Euro 27.000 40,00% Intek Investimenti SpA 40,00%
AML - Azienda Metalli Laminati SpA Italia Industriale Euro 3.300.000 24,24% KME Mansfeld GmbH 24,24%
AMT - Advanced Mould Technology India Private Ltd. India Servizi INR 40.000.000 71,50% KME Special Products GmbH 71,50%
Bakel Srl Italia Commerciale Euro 100.000 50,01% Culti Milano SpA 50,01%
Bertram's GmbH Germania Servizi Euro 300.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
Culti Milano Asia Ltd. Cina Commerciale HKD 5.000.000 60,00% Culti Milano SpA 60,00%
Cuprum S.A.U. Spagna Servizi Euro 60.910 100,00% KME Special Products GmbH 100,00%
Dalian Dashan Chrystallizer Co. Ltd. Cina Industriale RMB 40.000.000 70,00% KME SE 70,00%
Dalian Dashan Heavy Machinery Co. Ltd. Cina Industriale RMB 20.000.000 70,00% KME SE 70,00%
Dalian Dashan Surface Machinery Co. Ltd. Cina Industriale RMB 10.000.000 70,00% KME SE 70,00%
Dynamo Academy Srl Impresa sociale Italia Servizi Euro 10.000 25,00% KME Italy SpA 25,00%
EM Moulds SpA Italia Industriale Euro 3.090.000 100,00% KME Special Products GmbH 100,00%
Evidal Schmoele Verwaltungsgesellschaft mbH Germania non operativa Euro 30.000 50,00% KME SE 50,00%
Fossati Uno Srl Italia Immobiliare Euro 100.000 35,00% Immobiliare Pictea Srl 35,00%
GreenRecycle Srl in liquidazione Italia in liquidazione Euro 500.000 100,00% KME Recycle Srl in liquidazione 100,00%
Il Post Srl Italia Editoriale Euro 396.516 32,51% Intek Investimenti SpA 32,51%
Immobiliare Agricola Limestre Srl Italia Immobiliare Euro 110.000 100,00% KME Italy SpA 100,00%
Immobiliare Pictea Srl Italia Immobiliare Euro 80.000 100,00% KME SE 100,00%
Irish Metal Industries Ltd. In liquidation Irlanda in liquidazione Euro 127 100,00% KME Yorkshire Ltd. 100,00%
ISNO 3 Srl in liquidazione Italia non operativa Euro 1.754.906 60,72% Intek Investimenti SpA 60,72%
KMD (HK) Holding Limited Cina Holding USD 198.000.000 50,00% KME SE 50,00%
KMD Connectors Stolberg GmbH Germania Industriale Euro 1.000.000 50,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 50,00%
KMD Precise Copper Strip Co. Ltd. Cina Industriale USD 239.214.000 50,00% KMD (HK) Holdings Ltd. 50,00%
KME – MAGMA Service Ukraine LLC Ucraina Commerciale UAH 14.174.000 70,00% KME Special Products GmbH 70,00%
KME Srl Italia Servizi Euro 115.000 100,00% KME SE 100,00%
KME (Suisse) S.A. Svizzera Commerciale CHF 100.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
KME America Inc. Stati Uniti Commerciale USD 5.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
KME America Marine Holding Inc. Stati Uniti Holding USD 4.800.000 100,00% KME Special Products GmbH 100,00%
KME America Marine Tube and Fitting, LLC Stati Uniti Progettazione USD 2.132.000 100,00% KME America Marine Holding Inc. 100,00%
KME Chile Lda. In liquidation Cile Commercio metalli PSC 9.000.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
KME Germany GmbH Germania Industriale Euro 20.000.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Grundstuecksgesellschaft SE & Co. KG Germania Immobiliare Euro 50.000 99,00% KME SE 100,00%
1,00% KME Germany GmbH
KME India Private Ltd. In liquidation India in liquidazione INR 6.500.000 99,80% KME Germany GmbH 100,00%
0,20% KME SE
KME Italy S.p.A Italia Industriale Euro 93.999.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Kalip Servis Sanavi ve Ticaret A.S. Turchia Commerciale TRY 950.000 85,00% KME Special Products GmbH 85,00%
KME Mansfeld GmbH Germania Industriale Euro 38.349.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Metals (Shanghai) Trading Ltd. Cina Commerciale USD 100.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Moulds Mexico S.A. de C.V. Messico Servizi MXN 7.642.237 99,99% KME Special Products GmbH 100,00%
0,01% KME SE
KME Polska Sp.z.o.o. Polonia Commerciale PLN 250.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
KME Real Estate GmbH & Co. KG Germania Commerciale Euro 100.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Recycle Srl in liquidazione
KME Rolled France SAS
Italia
Francia
in liquidazione
non operativa
Euro
Euro
2.000.000
40.000
100,00% KME SE 100,00% KME Italy SpA 100,00%
100,00%
KME Service Russland Ltd. Russia Servizi RUB 10.286.000 70,00% KME Special Products GmbH 70,00%
KME Spain S.A.U. Spagna Commerciale Euro 92.446 100,00% KME SE 100,00%
KME Special Products GmbH Germania Industriale Euro 20.000.000 100,00% KME SE 100,00%
KMETAL SpA Italia Commercio metalli Euro 100.000 100,00% KME SE 100,00%
KME Yorkshire Ltd. Gran Bretagna Industriale LST 10.014.603 100,00% KME SE 100,00%
Mecchld Srl Italia Holding Euro 40.000 20,00% Intek Investimenti SpA 20,00%
MKM Mansfelder Copper UK Ltd in liquidation Gran Bretagna in liquidazione LST 23.859 100,00% KME Mansfeld GmbH 100,00%
MKM France Eurl in liquidation Francia in liquidazione Euro 21.000 100,00% KME Mansfeld GmbH 100,00%
Oasi Dynamo Società Agricola Srl Italia Attività agricola Euro 35.000 57,14% Immobiliare Agricola Limestre Srl 100,00%
42,86% Intek Investimenti SpA
Oasi Dynamo FoodCo Srl Italia Commercio alimentari Euro 10.000 100,00% Immobiliare Agricola Limestre Srl 100,00%
P.H.M. Pehamet Sp.Zo.o. Polonia Commerciale PLN 7.865.000 100,00% KME Germany GmbH 100,00%
Scent Company Srl Italia Commerciale Euro 100.000 51,00% Culti Milano SpA 51,00%
Serravalle Copper Tubes Italy Srl Italia Industriale Euro 3.000.000 100,00% Trefimetaux S.A.S 100,00%
Società Agricola Agrienergia Srl Italia Industriale Euro 20.000 51,00% Oasi Dynamo Società Agricola Srl 51,00%
Special Steels & Alloys S.E. Asia Pte Ltd. Singapore Commerciale \$SG 352.088 28,41% KME Special Products GmbH 28,41%
Tekvalia AG Svizzera non operativa CHF 2.100.000 49,00% KMETAL SpA 49,00%
Tekvalia Recycling Srl in liquidazione Italia in liquidazione Euro 10.000 49,00% Tekvalia AG 49,00%
Trefimetaux SAS Francia Industriale Euro 11.000.000 100,00% KME SE 100,00%
Valika SAS Francia Commercio metalli Euro 200.000 51,00% KME Recycle Srl in liquidazione 51,00%

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO D'ESERCIZIO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio nel corso del 2020, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio d'esercizio:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente;
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 26 aprile 2021

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale alla assemblea dei soci di INTEK Group S.p.A. al bilancio di esercizio al 31.12.2020 ai sensi art 153 TUF ed art. 2429 comma 3 c.c.

Signori Azionisti,

il Collegio Sindacale riferisce sulle attività di vigilanza previste dalla legge, in particolare dall'art. 149 del D.Lgs. 58/98 ("TUF"), dalle Norme di comportamento del Collegio Sindacale di società quotate emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, dalle raccomandazioni Consob in materia di controlli societari e attività del Collegio Sindacale (in particolare, comunicazione 20 febbraio 1997, n. DAC/RM 97001574 e comunicazione n. DEM 1025564 del 6 aprile 2001, successivamente integrata con comunicazione n. DEM/3021582 del 4 aprile 2003 e comunicazione n. DEM/6031329 del 7 aprile 2006) e dalle indicazioni contenute nel Codice di Autodisciplina.

La presente relazione viene suddivisa, come ogni anno, in singoli capitoli corrispondenti agli obblighi di informazione richiesti dalla CONSOB e consigliati dal Consiglio Nazionale Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, al fine di una migliore intellegibilità e comparabilità.

Operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2020 a livello di Gruppo

Le operazioni di maggior rilievo che si sono verificate nel 2020 e nel corso del presente esercizio sino alla data di redazione della presente relazione, sono state le seguenti:

Settore rame

Nel mese di luglio 2020 è stata portata a termine la separazione giuridica delle attività "Speciali" e "Copper" all'interno della società KME Germany GmbH & Co. KG, attraverso la creazione di due società rispettivamente KME Special Products GmbH & Co. KG e KME Germany GmbH (entrambe direttamente controllate da KME SE).

Tale operazione è strettamente legata alle possibilità di valorizzazione delle due predette aree di business.

Inoltre, nel dicembre 2020, la Società ha conferito in KME SE la partecipazione in Immobiliare Pictea Srl (per Euro 19,7 milioni) e crediti (per Euro 10,0 milioni).

Culti Milano SpA

Nel corso del 2020 detta controllata ha concluso l'acquisizione di Scent Company Srl operante nel settore del branding olfattivo.

Operazioni di finanza straordinaria

L'operazione che sotto un profilo finanziario è certamente quella di maggior rilevo, come già evidenziato anche in sede di relazione al bilancio dell'anno 2019, è stata l'emissione a febbraio 2020 di un nuovo Prestito Obbligazionario Intek

Group 2020-2025 di Euro 75,9 milioni, con durata 5 anni e interesse fisso del 4,5%.

Tale operazione ha permesso di allungare i termini di scadenza rispetto al precedente Prestito Obbligazionario, riducendone altresì l'onerosità.

Sempre in tema di finanza straordinaria, sono in corso di esecuzione sia l'emissione ed assegnazione di warrant gratuiti a tutti gli azionisti (ordinari e di risparmio) con un prezzo di esercizio di Euro 0,40, che un'Offerta Pubblica di Scambio sulle Azioni di Risparmio Intek, con corrispettivo di un'obbligazione Intek Group 2020 – 2025 del valore nominale di Euro 21,60 ogni n. 43 azioni di risparmio.

Tali operazioni, come in maggior dettaglio evidenziato nella Relazione Finanziaria degli Amministratori, sono state differite in attesa della pubblicazione dei dati di bilancio al 31 dicembre 2020 e si prevede il loro completamento entro la fine del mese di luglio 2021.

Principi contabili applicati quale Entità di Investimento

Il bilancio separato, così come quello consolidato, sono stati redatti utilizzando i principi contabili previsti per le entità di investimento ai sensi dell'IFRS 10 e quindi con la valutazione al fair value, con effetto a conto economico, delle partecipazioni detenute per investimento, che costituiscono gli investimenti di maggiore significatività e rilevanza.

In relazione alla concreta applicazione di tale criterio, che ha notevoli impatti sul bilancio di esercizio della Società, il Collegio Sindacale ha verificato, anche attraverso incontri con il management e con la società di revisione, che la

determinazione del fair value fosse ragionevole ed effettuata con il supporto di un esperto indipendente ed affidabile, identificato nella società EY Advisory SpA.

In esito a tali verifiche, non sono emersi elementi di incongruenza e/o illogicità delle conclusioni raggiunte.

La seguente tabella riepiloga i risultati di tali valutazioni nel bilancio 2020 riguardanti le partecipazioni, confrontati con i valori di iscrizione del precedente esercizio:

Denominazione Sede Quota
Fair value
posseduta
31/12/2020
Differenza
Controllate e collegate
KME SE Osnabruck
(D)
99,00% 512.707 483.000 29.707
Culti Milano Spa Milano 77,17% 27.300 13.236 14.064
Intek Investimenti SpA Milano 100,00% 9.704 8.450 1.254
KME Beteiligungsgesellsch.mbH Osnabruck
(D)
100,00% 1.400 1.158 242
Isno 3 Srl in liquidazione Milano - - 1.500 (1.500)
Ergyca Tracker 2 Srl Firenze 51,00% 82 82 -
Energetica Solare Srl in liquidazione Milano - - 6 (6)
Nextep Società Benefit Srl Milano 60,00% 6 6 -
Totale Controllate e collegate 551.199 507.438 43.761
Ducati Energia SpA Bologna 6,77% 16.013 - 16.013
Società Editoriale Vita Milano 222 - 222
Altre 12 12 -
Totale altre partecipazioni 16.247 12 16.235
Totale partecipazioni 567.446 507.450 59.996
Culti Milano Warrant - 379 (379)
Totale altri investimenti - 379 (379)
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 507.829 59.617

L'incremento della valutazione a fair value riferibile alla controllata KME SE è dovuto principalmente all'operazione di conferimento poco sopra evidenziata, mentre per la valutazione al fair value della partecipata Culti Milano SpA il significativo incremento deriva dai miglioramenti dei risultati del 2020. Con specifico riferimento a tali due partecipazioni si è ottenuta la valutazione specifica da parte del sopramenzionato advisor indipendente EY Advisory SpA, ulteriormente commentata e discussa con la società di revisione.

Operazioni atipiche od inusuali, comprese quelle infra-gruppo o con parti correlate, nel corso dell'esercizio 2020.

Non risulta al Collegio Sindacale l'effettuazione di operazioni atipiche od inusuali nel corso dell'esercizio 2020.

Per le operazioni con parti correlate, tutte di natura ordinaria, si rinvia ai dettagli e commenti forniti nella Nota Integrativa e nella Relazione sull'andamento della Gestione.

Dette operazioni sono essenzialmente costituite da prestazioni di servizi, anche di natura finanziaria ed amministrativa e da rapporti di credito-debito derivanti da operazioni di finanziamento.

Il Collegio ha partecipato alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi del 2020 ed ha avuto gli opportuni aggiornamenti, tanto dalla funzione di Internal Audit che dall'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/2001, in apposite riunioni con i singoli componenti dalle quali non sono emerse criticità.

Osservazioni o richiami di informativa da parte della società di revisione/denunce da parte di soci ex art. 2408 C.C./esposti

Il Collegio Sindacale, nel corso del 2020 e sino alla data di redazione della presente relazione non ha ricevuto denunce ex art 2408 c.c..

Incarichi alla società di revisione Deloitte & Touche S.p.A.

La sintesi degli incarichi e compensi della società di revisione è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale Intek
Group
Controllate
a) servizi di revisione 1.069 136 933
b) servizi diversi dalla revisione 168 75 93
- servizi di verifica finalizzati all'emissione di attestazione
relative
14 12 2
a covenants finanziari, pareri di congruità - - -
- altri servizi 154 63 91
c) servizi delle entità appartenenti alla rete della società di revisione - - -
Corrispettivi alla società di revisione 1.236 210 1.026

In particolare il Collegio Sindacale ha verificato che gli incarichi conferiti, diversi dalla revisione, non presentassero potenziali rischi in termini di indipendenza.

Pareri rilasciati ai sensi di legge dalla società di revisione

La società di revisione ha emesso nel corso del 2020 un parere di congruità legato all'assegnazione di warrant gratuiti al management.

Attività di vigilanza sull'osservanza della legge e dello statuto

Il Collegio Sindacale ha regolarmente assistito alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ed ha avuto regolari contatti, come sopra già evidenziato, sia con l'Internal Audit e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs 231/2001, che con la società di revisione Deloitte & Touche SpA; ha altresì partecipato, con almeno due dei suoi componenti, a tutte le riunioni del Comitato Controllo e Rischi, oltre ovviamente ad un continuo confronto con la Società durante l'esercizio 2020.

Nell'esercizio 2020, il Collegio Sindacale si è riunito 6 volte (come anche nel 2019); la partecipazione alle riunioni da parte dei suoi componenti è stata del 100% (93% nell'anno precedente).

Nel corso del corrente esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 3 volte.

In relazione alla disciplina ed al funzionamento degli organi sociali si rinvia alla esaustiva Relazione sulla Corporate Governance, contenuta nella relazione accompagnatoria del bilancio.

Nell'adempimento dei suoi doveri di vigilanza ed in occasione delle riunioni e dei frequenti contatti soprarichiamati, il Collegio Sindacale, ha constatato:

a) che nell'esercizio sono state osservate le disposizioni di legge e di statuto;

b) il rispetto dei principi di corretta amministrazione e l'esistenza di una adeguata struttura amministrativa e di un adeguato sistema di controllo interno;

c) che non sono emersi aspetti rilevanti nel corso delle riunioni con la società di revisione e con gli Amministratori, anche ai sensi dell'art. 150 D. Lgs. 58/1998; d) che le società controllate hanno fornito tutte le notizie necessarie alla controllante per adempiere agli obblighi informativi di legge e la controllante ha

impartito adeguate disposizioni, anche ai sensi dell'art. 114 comma 2 D. Lgs. 58/1998;

e) che non risultano omessi obblighi informativi alle Autorità di Vigilanza.

Il Collegio Sindacale, laddove ritenuto necessario, ha avuto altresì contatti sia con i componenti dei Collegi Sindacali di alcune controllate, sia con i responsabili delle relative società di revisione.

La Società ha provveduto a pubblicare, ai sensi delle vigenti disposizioni in materia, apposita Relazione sulla Corporate Governance, ritenuta idonea allo scopo dal sottoscritto Collegio Sindacale; nel corso dell'attività di vigilanza non risultano violazioni di tali regole.

La struttura organizzativa della Società appare adeguata alla sua attività.

Il Collegio Sindacale ha inoltre verificato:

  • che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A.;

  • che la Società ha regolarmente istituito il Comitato per il Controllo e Rischi, comitato che ha regolarmente operato nel corso del 2020;

  • che fanno parte del Consiglio n. 3 amministratori indipendenti, numero ritenuto adeguato per lo svolgimento delle attività del Consiglio;

  • che gli amministratori esecutivi hanno riportato al Consiglio l'attività svolta nell'ambito delle deleghe conferite.

Il Collegio Sindacale ha proceduto alla periodica verifica della sussistenza, in capo a ciascuno dei propri componenti, del requisito della "indipendenza" e "professionalità", così come ha verificato la inesistenza di cause ostative alla

cariche conferite, il rispetto del c.d. cumulo degli incarichi e della c.d. normativa "interlocking".

In conclusione, il Collegio Sindacale, sulla base dei flussi informativi interni ed esterni acquisiti, ha verificato che è garantita la conformità della struttura organizzativa, delle procedure interne, degli atti sociali e delle deliberazioni degli organi sociali alle norme di legge, alle disposizioni statutarie e ai regolamenti applicabili, nonché ai codici di comportamento ai quali la Società abbia dichiarato di attenersi.

Il Collegio Sindacale dà atto che ciascun organo o funzione della Società ha adempiuto agli obblighi informativi previsti dalla normativa applicabile.

Il Collegio Sindacale riferisce che non risultano interessi che uno o più sindaci abbiano avuto, per conto proprio o di terzi, in una determinata operazione durante l'esercizio 2020.

Tali attività hanno comportato le seguenti conclusioni:

Attività di vigilanza sul rispetto dei principi di corretta amministrazione

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale dà atto che le scelte gestionali sono ispirate al principio di corretta informazione e di ragionevolezza e che gli amministratori sono consapevoli della rischiosità e degli effetti delle operazioni compiute.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza dell'assetto organizzativo

Sulla base delle informazioni acquisite e di quanto sopra esposto il Collegio Sindacale ritiene adeguato l'assetto organizzativo, in termini di struttura, procedure, competenze e responsabilità, anche in considerazione alle dimensioni ed oggetto della Società.

In particolare il Collegio Sindacale ha verificato, anche ai sensi dell'art 2086 c.c., che la Società è dotata di un assetto organizzativo che consente di rilevare eventuali situazioni di crisi di impresa ed ha positivamente verificato in concreto le risultanze di tale assetto organizzativo.

Anche la relazione della funzione di Internal Audit non evidenzia alcun rilievo. Nel corso dell'esercizio 2020 non sono emerse, come detto, criticità in relazione alla indipendenza di ciascun membro del Collegio Sindacale, né con riguardo al funzionamento dello stesso.

Pari assenza di criticità sono state rilevate nel funzionamento del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Controllo e Rischi.

In particolare non vi sono state criticità in relazione allo svolgimento delle funzioni degli amministratori indipendenti, i quali, in seno al Consiglio di Amministrazione, hanno svolto le loro funzioni anche con riferimento alle retribuzioni agli Amministratori, stante la mancanza di un Comitato Remunerazioni.

Sul funzionamento degli organi sociali, al fine di evitare sovrapposizioni, si rinvia alla apposita Relazione sulla Corporate Governance predisposta dagli Amministratori.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema di controllo interno

Sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale riferisce che il complessivo sistema di controllo interno, di revisione interna e di gestione dei rischi, con particolare riferimento all'attività del Comitato Controllo e Rischi, appare adeguato.

In particolare non vi sono osservazioni sulla relazione dell'attività svolta da detto Comitato.

Attività di vigilanza sull'adeguatezza del sistema amministrativo contabile e sull'attività di revisione legale dei conti.

Il Collegio Sindacale ha avuto regolare contatto con la società di revisione Deloitte & Touche S.p.A., valutando altresì le soglie di materialità adottate e le modalità di assunzione dei dati delle partecipazioni controllate.

Deloitte ha rilasciato in data odierna la propria relazione al bilancio senza rilievi. Non risultano elementi di criticità, con particolare riferimento al requisito dell'indipendenza del revisore, anche sulla base della dichiarazione fornita in data odierna dal revisore stesso.

In data odierna la Società di revisione ha emesso anche la Relazione aggiuntiva per il Comitato per il controllo interno e la revisione contabile (Art. 11, Regolamento (UE) 537/2014).

Il Collegio Sindacale ha altresì verificato che i prospetti di bilancio sono stati redatti secondo i principi contabili adottabili e che nelle note al bilancio sono

stati indicati i criteri di valutazione adottati, la loro conformità ai principi contabili relativi e le altre informazioni previste dalle norme vigenti.

Modalità di concreta attuazione delle regole di governo societario

In relazione alla corporate governance ed al suo adeguamento, sulla base delle informazioni acquisite, il Collegio Sindacale ribadisce che la Società ha aderito al Codice di Corporate Governance predisposto da Borsa Italiana S.p.A., senza che siano state rilevate criticità nel corso dell'esercizio.

Attività di vigilanza sui rapporti con società controllate e controllanti

Il Collegio Sindacale ha ricevuto costanti flussi informativi circa i rapporti con le altre società del Gruppo, anche tramite la costante partecipazione al Comitato Controllo e Rischi.

Il Collegio ha altresì assunto autonome informazioni da parte degli organi di controllo delle società partecipate, laddove necessario.

Attività di vigilanza sulle operazioni con parti correlate

In relazione alle operazioni con parti correlate il Collegio, soprattutto tramite la partecipazione al Comitato Controllo e Rischi, ha avuto notizia delle operazioni con parti correlate, senza che siano emersi rilievi.

Considerazioni relative al bilancio di esercizio 2020

Il bilancio dell'esercizio al 31 dicembre 2020 evidenzia un utile di Euro 6.539.266, la cui destinazione viene proposta come segue:

  • 5% alla riserva legale, pari ad Euro 326.964;

  • mediante accantonamento in apposita riserva indisponibile, ai sensi dell'art. 6 del D. Lgs. 38/2005, degli utili rivenienti dall'applicazione del criterio del fair value, per Euro 6.212.302.

La società di revisione ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio, in data 30 aprile 2021.

Il Presidente della Società, Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato agli Amministratori ed ai Sindaci, in data 15 aprile 2021, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154 bis del D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio, sia di esercizio che consolidato, dell'esercizio 2020, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

Proposta all'assemblea

Il Collegio Sindacale esprime parere favorevole alla approvazione del Bilancio al 31 dicembre 2020 ed alla relativa destinazione dell'utile di esercizio, come

evidenziato nella Relazione Finanziaria Annuale dell'esercizio 2020 predisposta dal Consiglio di Amministrazione.

Milano/Firenze, il 30 Aprile 2021

IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime)

Il Presidente del Collegio Sindacale

(f.to Dott. Marco Lombardi)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Intek Group S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO D'ESERCIZIO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio d'esercizio di Intek Group S.p.A. (la Società), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti del conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio d'esercizio fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria della Società al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla Società in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio d'esercizio nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

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Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Valutazione al fair value dell'investimento rappresentato dalla partecipazione in KME SE

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come risulta al paragrafo 4.1 delle note esplicative al bilancio d'esercizio al
31 dicembre 2020, nello stesso sono iscritti Euro 567 milioni di investimenti
in partecipazioni e quote di fondi valutati al fair value, di cui Euro 513 milioni
riferibili alla partecipazione in KME SE, società a capo dell'omonimo gruppo
operante nel settore "rame".
Il fair value dell'investimento in KME SE è stato stimato dalla Società, con il
supporto di un consulente esterno, secondo quanto previsto dalla "Policy per
le modalità di determinazione del fair value" di cui Intek Group S.p.A. si è
dotata e applicando diverse metodologie (unlevered discounted cash flow
quale metodo principale, multipli di mercato e multipli di transazione quali
metodi di controllo).
Il suddetto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di
complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia unlevered
discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei
flussi di cassa attesi dalla partecipata e la determinazione di un tasso di
attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate)
appropriati; tali assunzioni sono influenzate da aspettative future riguardo
sia la società oggetto di valutazione sia le condizioni di mercato, con
particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di
soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie
fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di
riferimento.
Nelle note esplicative sono riportate le informazioni di dettaglio in merito al
processo di valutazione adottato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'investimento
rappresentato dalla partecipazione in KME SE, della discrezionalità delle
stime attinenti la previsione dei flussi di cassa e la determinazione delle altre
sopra citate assunzioni e variabili chiave utilizzate per la stima del fair value,
abbiamo considerato il processo di valutazione al fair value di tale
investimento un aspetto chiave della revisione del bilancio d'esercizio al 31
dicembre 2020 della Società.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche ricorrendo al
supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali appartenenti alla
nostra rete, le seguenti principali procedure:

rilevazione e comprensione del processo di determinazione del fair value
dell'investimento; a tal fine abbiamo acquisito ed analizzato la "Policy per
le modalità di determinazione del fair value", verificandone la coerenza
con le previsioni dei principi contabili internazionali;
  • analisi critica delle metodologie utilizzate, verificando, anche attraverso approfondimenti con la Direzione della Società e con il consulente esterno della stessa, la loro adeguatezza rispetto alle prassi di mercato;
  • analisi di ragionevolezza e sostenibilità delle principali assunzioni adottate per la formulazione dei flussi finanziari attesi dall'investimento, del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate), nonché dei criteri di definizione dei campioni utilizzati per la determinazione dei multipli di mercato e dei multipli di transazione;
  • verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli.

Abbiamo infine esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio d'esercizio rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio d'esercizio

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio d'esercizio che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio d'esercizio, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio d'esercizio a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della Società o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria della Società.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio d'esercizio

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio d'esercizio nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio d'esercizio.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio d'esercizio, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno della Società;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità della Società di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che la Società cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio d'esercizio nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio d'esercizio rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di Intek Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio d'esercizio espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Intek Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari di Intek Group S.p.A. al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio d'esercizio e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio d'esercizio di Intek Group S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio d'esercizio di Intek Group S.p.A. al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Maurizio Ferrero Socio

Milano, 30 aprile 2021

Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
31-dic-20 31-dic-19
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 4.1 567.446 551.199 524.418 508.027
Attività finanziarie non correnti 4.2 134 134 3.090 3.090
Immobili, impianti e macchinari 4.3 3.925 - 12.148 -
Investimenti immobiliari 4.4 140 - 14.817 -
Attività immateriali 4.5 7 - 8 -
Altre attività non correnti 4.6 3 - 6 -
Attività per imposte differite 4.20 3.037 - 5.081 -
Totale Attività non correnti 574.692 559.568
Attività finanziarie correnti 4.7 26.480 1.371 13.013 3.352
Crediti commerciali 4.8 4.534 916 13.482 9.276
Altri crediti ed attività correnti 4.9 4.122 1.144 5.216 1.922
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 4.10 15.415 - 44.904 -
Totale Attività correnti 50.551 76.615
Attività non correnti detenute per la vendita - -
Totale Attività 625.243 636.183

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Attivo

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

Prospetto della Situazione Patrimoniale e Finanziaria Consolidata – Passivo

(in migliaia di Euro) Rif.
31-dic-20
Nota
31-dic-19
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Capitale sociale 335.069 335.069
Altre Riserve 98.469 100.336
Azioni proprie (2.012) (1.820)
Risultati di esercizi precedenti 71.143 71.143
Riserva altri componenti Conto economico
complessivo
(12) (225)
Utile (perdita) del periodo 4.523 (1.868)
Patrimonio netto di Gruppo 4.11 507.180 502.635
Partecipazioni di terzi - -
Totale Patrimonio netto 4.11 507.180 502.635
Benefici ai dipendenti 4.12 368 - 354 -
Passività per imposte differite 4.20 2.097 - 3.494 -
Debiti e passività finanziarie non correnti 4.13 3.130 2.911 5.422 -
Titoli obbligazionari 4.14 75.332 - - -
Altre passività non correnti 4.15 722 - 1.801 -
Fondi per rischi ed oneri 4.16 291 - 576 -
Totale Passività non correnti 81.940 11.647
Debiti e passività finanziarie correnti 4.17 29.960 815 116.134 3.232
Debiti verso fornitori 4.18 1.905 560 1.399 219
Altre passività correnti 4.19 4.258 1.642 4.368 1.930
Totale Passività correnti 36.123 121.901
Totale Passività e Patrimonio netto 625.243 636.183

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

Prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato

(in migliaia di Euro) Rif.
Nota
2020 2019
di cui parti
correlate
di cui parti
correlate
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 5.1 14.750 - 8.388 -
Commissioni su garanzie prestate 5.2 876 876 962 962
Altri proventi 5.3 772 94 3.732 2.334
Costo del lavoro 5.4 (1.968) - (1.880) -
Ammortamenti, impairment e svalutazioni 5.5 (803) - (1.279) -
Altri costi operativi 5.6 (4.756) (1.239) (7.936) (3.314)
Risultato Operativo 8.871 1.987
Proventi Finanziari 379 269 920 445
Oneri Finanziari (4.637) (43) (5.885) (108)
Oneri Finanziari Netti 5.7 (4.258) (4.965)
Risultato Ante Imposte 4.613 (2.978)
Imposte correnti 5.8 475 977
Imposte differite 5.8 (565) 133
Totale Imposte sul reddito (90) 1.110
Risultato netto dell'esercizio 4.523 (1.868)
Altri componenti del conto economico complessivo:
Valutazione benefici definiti a dipendenti (6) (15)
Componenti che non potranno essere riclassificate
nel risultato d'esercizio (6) (15)
Variazione netta della riserva di cash flow hedge (31) (103)
Imposte su altri componenti del c. e. complessivo 7 25
Componenti che potranno essere riclassificate nel
risultato d'esercizio (24) (78)
Altri componenti del conto economico complessivo
al netto degli effetti fiscali:
(30) (93)
Totale conto economico complessivo dell'esercizio
Risultato del periodo attribuibile:
4.493 (1.961)
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 4.523 (1.868)
Risultato del periodo 4.523 (1.868)
Totale conto economico complessivo attribuibile:
- interessenze di pertinenza dei terzi - -
- agli azionisti della controllante 4.493 (1.961)
Totale conto economico complessivo del periodo 4.493 (1.961)
Utile per azione (dati in Euro)
Utile (perdita) base per azione 0,0021 (0,0043)
Utile (perdita) diluito per azione 0,0021 (0,0043)

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Le informazioni sulle operazioni con parti correlate sono contenute nella nota 4.21

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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2019

Al 31 dicembre 2019 la Capogruppo deteneva direttamente numero 5.713.572 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

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Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2020

Al 31 dicembre 2020 la Capogruppo deteneva direttamente numero 6.555.260 azioni ordinarie e numero 11.801 azioni di risparmio tutte prive di valore nominale. Tutte le azioni sono state quindi riclassificate per intero in diminuzione del capitale sociale.

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

(in migliaia di Euro) 2020 2019
(A) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti inizio anno 44.904 52.556
Risultato ante imposte 4.613 (2.978)
Ammortamenti immobilizzazioni materiali e immateriali 579 559
Svalutazione/(Rivalutazione) attività non correnti diverse dalle att. finanziarie 693 720
Svalutazione/(Rivalutazione) investimenti e attività finanziarie (13.162) (8.115)
Variazione fondi pensione, TFR, stock option 8 (4)
Variazione dei fondi rischi e spese (235) (466)
(Incrementi) decrementi in partecipazioni (1.987) 2.019
(Incrementi) decrementi in investimenti finanziari e attività finanziarie - 2.368
Incrementi (decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti verso correlate (3.232) (474)
(Incrementi) decrementi crediti finanziari correnti e non correnti verso correlate 1.900 (473)
Dividendi ricevuti - 337
(Incrementi)/Decrementi crediti correnti 124 (1.393)
Incrementi/(Decrementi) debiti correnti 549 958
(B) Cash flow totale da attività operative (10.150) (6.942)
(Incrementi) di attività materiali e immateriali non correnti (680) (661)
Decrementi di attività materiali e immateriali non correnti 623 999
Incrementi/decrementi di altre attività/passività non correnti (450) (537)
(C) Cash flow da attività di investimento (507) (199)
(Acquisto) vendita azioni proprie e similari (192) -
Incrementi/(Decrementi) debiti finanziari correnti e non correnti (3.051) (1.232)
(Incrementi)/Decrementi crediti finanziari correnti e non correnti (15.448) 721
(D) Cash flow da attività di finanziamento (18.691) (511)
(B) + (C)
(E) Variazione disponibilità liquide e mezzi equivalenti
+ (D)
(29.348) (7.652)
(F) Variazione area di consolidamento (141) -
(G) Disponibilità liquide e mezzi equivalenti di fine periodo
(A) + (E) + (F)
15.415 44.904

Rendiconto finanziario consolidato – metodo indiretto

Le note esplicative sono parte integrante di questo bilancio consolidato.

Note esplicative

1. Informazioni generali

Intek Group è una holding di interessi diversificati, la cui attività è indirizzata alla gestione dei beni e delle partecipazioni in portafoglio, orientata da un'ottica imprenditoriale dinamica, focalizzata sulla generazione di cassa e sull'accrescimento del valore nel tempo degli investimenti, anche attraverso cessioni funzionali alle strategie di sviluppo.

Intek Group è una Società per Azioni iscritta in Italia presso il registro delle imprese di Milano con il numero 00931330583 ed i suoi titoli sono quotati presso il mercato telematico azionario (MTA) organizzato e gestito da Borsa Italiana SpA.

Intek Group, pur essendo controllata da Quattroduedue Holding B.V., attraverso la controllata totalitaria Quattroduedue SpA, non è soggetta ad attività di direzione e di coordinamento, così come prevista dagli art. 2497 e ss. del Codice Civile nonché dall'art. 37 del Regolamento Mercati, in quanto:

  • a) è provvista di una autonoma capacità negoziale nei rapporti con la clientela ed i fornitori;
  • b) non ha in essere con la controllante o altra società facente capo ad essa alcun rapporto di tesoreria accentrata;
  • c) il numero di Amministratori indipendenti (3 su 9) è tale da garantire che il loro giudizio abbia un peso significativo nella assunzione delle decisioni consiliari.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione il 26 aprile 2021 e verrà pubblicato nei previsti termini di legge e di regolamento.

2. Criteri contabili adottati

2.1. Valutazione sulla qualifica di Entità di investimento

Intek Group ritiene di soddisfare le caratteristiche previste dai paragrafi 27 e 28 dell'IFRS 10 per la qualifica di Entità di investimento.

Il paragrafo 27 dell'IFRS 10 richiede che la società:

  • a) ottenga fondi da uno o più investitori al fine di fornire loro servizi di gestione degli investimenti;
  • b) si impegni nei confronti dei propri investitori a perseguire la finalità commerciale di investire i fondi esclusivamente per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi; e
  • c) calcoli e valuti i rendimenti della quasi totalità degli investimenti in base al fair value.

Le caratteristiche tipiche delle Entità di investimento previste dal paragrafo 28 dell'IFRS 10 sono le seguenti:

  • ha più di un investimento;
  • ha più di un investitore;
  • ha investitori che non sono parti correlate della entità; e
  • ha interessenze partecipative in forma di capitale o interessenze similari.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stato pertanto redatto applicando i principi contabili relativi alle Entità di investimento e quindi misurando a fair value gli investimenti in società controllate non strumentali che non vengono pertanto consolidati integralmente in linea con quanto effettuato a partire dal bilancio al 31 dicembre 2014.

2.2. Criteri di redazione

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è stato redatto ai sensi dell'art. 154 ter del D. Lgs. 58/1998 ed è conforme agli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del

Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002 nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005.

Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020 è costituito dal prospetto della situazione patrimonialefinanziaria consolidata, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti di conto economico complessivo consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, nonché dalle relative note esplicative.

I prospetti contabili e le note esplicative al bilancio consolidato presentano, oltre agli importi relativi al periodo di riferimento, anche i corrispondenti dati di raffronto con l'esercizio precedente. Non si sono avute modifiche nella forma dei prospetti di bilancio rispetto a quelli presentati al 31 dicembre 2019.

Il presente bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS 1. Nel valutare l'adeguatezza del presupposto di continuità aziendale per la predisposizione del presente bilancio, sono state svolte considerazioni in relazione all'emergenza sanitaria da Covid-19 e agli effetti delle conseguenti restrizioni introdotte nei paesi coinvolti, che hanno avuto e continuano in qualche modo ad avere un impatto significativo sul contesto economico generale.

Nella redazione del presente bilancio consolidato gli Amministratori hanno tenuto conto del principio della competenza, della comprensibilità, significatività, rilevanza, attendibilità, neutralità, prudenza e comparabilità ed hanno applicato i medesimi principi adottati nella redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2019, fatta eccezione per i principi contabili entrati in vigore al 1° gennaio 2020 di seguito elencati, la cui applicazione non ha comunque comportato effetti.

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2020:

  • In data 31 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of Material (Amendments to IAS 1 and IAS 8)". Il documento ha introdotto una modifica nella definizione di "rilevante" contenuta nei principi IAS 1 – Presentation of Financial Statements e IAS 8 – Accounting Policies, Changes in Accounting Estimates and Errors. Tale emendamento ha l'obiettivo di rendere più specifica la definizione di "rilevante" e introdotto il concetto di "obscured information" accanto ai concetti di informazione omessa o errata già presenti nei due principi oggetto di modifica. L'emendamento chiarisce che un'informazione è "obscured" qualora sia stata descritta in modo tale da produrre per i primari lettori di un bilancio un effetto simile a quello che si sarebbe prodotto qualora tale informazione fosse stata omessa o errata. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 29 marzo 2018, lo IASB ha pubblicato un emendamento al "References to the Conceptual Framework in IFRS Standards". L'emendamento è efficace per i periodi che iniziano il 1° gennaio 2020 o successivamente, ma è consentita un'applicazione anticipata. Il Conceptual Framework definisce i concetti fondamentali per l'informativa finanziaria e guida il Consiglio nello sviluppo degli standard IFRS. Il documento aiuta a garantire che gli Standard siano concettualmente coerenti e che transazioni simili siano trattate allo stesso modo, in modo da fornire informazioni utili a investitori, finanziatori e altri creditori. Il Conceptual Framework supporta le aziende nello sviluppo di principi contabili quando nessuno standard IFRS è applicabile ad una particolare transazione e, più in generale, aiuta le parti interessate a comprendere ed interpretare gli Standard.
  • Lo IASB, in data 26 settembre 2019, ha pubblicato l'emendamento denominato "Amendments to IFRS 9, IAS 39 and IFRS 7: Interest Rate Benchmark Reform". Lo stesso modifica l'IFRS 9 - Financial Instruments e lo IAS 39 - Financial Instruments: Recognition and Measurement oltre che l'IFRS 7 - Financial Instruments: Disclosures. In particolare, l'emendamento modifica alcuni dei requisiti richiesti per l'applicazione dell'hedge accounting, prevedendo deroghe temporanee agli stessi, al fine di mitigare l'impatto derivante dall'incertezza della riforma dell'IBOR (tuttora in corso) sui flussi di cassa futuri nel periodo precedente il suo completamento. L'emendamento impone inoltre alle società di fornire in bilancio ulteriori informazioni in merito alle loro relazioni di copertura che sono direttamente interessate dalle incertezze generate dalla riforma e a cui applicano le suddette deroghe. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.
  • In data 22 ottobre 2018 lo IASB ha pubblicato il documento "Definition of a Business (Amendments to IFRS 3)". Il documento fornisce alcuni chiarimenti in merito alla definizione di business ai fini della

corretta applicazione del principio IFRS 3. In particolare, l'emendamento chiarisce che mentre un business solitamente produce un output, la presenza di un output non è strettamente necessaria per individuare in business in presenza di un insieme integrato di attività/processi e beni. Tuttavia, per soddisfare la definizione di business, un insieme integrato di attività/processi e beni deve includere, come minimo, un input e un processo sostanziale che assieme contribuiscono in modo significativo alla capacità di creare un output. A tal fine, lo IASB ha sostituito il termine "capacità di creare output" con "capacità di contribuire alla creazione di output" per chiarire che un business può esistere anche senza la presenza di tutti gli input e processi necessari per creare un output. L'emendamento ha inoltre introdotto un test ("concentration test"), opzionale, che permette di escludere la presenza di un business se il prezzo corrisposto è sostanzialmente riferibile ad una singola attività o gruppo di attività. Le modifiche si applicano a tutte le business combination e acquisizioni di attività successive al 1° gennaio 2020, ma è consentita un'applicazione anticipata. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

Il Gruppo non ha ancora applicato quei principi contabili, elencati successivamente al paragrafo 2.21, che, pur se emanati dallo IASB, hanno data di decorrenza successiva a quella di riferimento del presente bilancio consolidato o non hanno ancora completato il processo di adozione da parte dell'Unione Europea.

Gli accadimenti e le operazioni aziendali sono rilevati e rappresentati in conformità alla loro sostanza e realtà economica e non solamente secondo la loro forma legale.

Apposite note esplicative presenti nella Relazione sulla gestione illustrano contenuto e significato degli indicatori alternativi di performance, se utilizzati, non previsti dagli IFRS, in linea con la raccomandazione del CESR 05 – 178b pubblicata il 3 novembre 2005.

Il presente bilancio consolidato è espresso in Euro, moneta funzionale della Capogruppo e di tutte le controllate consolidate. I prospetti ed i dati delle note esplicative, se non diversamente indicato, sono in migliaia di Euro.

2.3. Principi di consolidamento

Tali principi interessano unicamente le partecipazioni in società controllate aventi natura strumentale in quanto dall'area di consolidamento restano escluse le partecipate detenute per investimento.

Le controllate sono tutte le società sulle quali Intek Group ha contemporaneamente:

  • il potere cioè detiene validi diritti che gli conferiscono la capacità attuale di dirigere le attività rilevanti, ossia le attività che incidono in maniera significativa sui rendimenti;
  • l'esposizione o i diritti a rendimenti variabili derivanti dal rapporto con la stessa;
  • la capacità di esercitare il proprio potere.

Le attività e le passività, gli oneri ed i proventi delle imprese controllate consolidate con il metodo integrale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore delle partecipazioni è eliminato a fronte della corrispondente frazione di patrimonio netto delle imprese partecipate attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente alla data d'acquisizione del controllo. L'eventuale differenza residua, se positiva, è iscritta nella voce dell'attivo "avviamento e differenze di consolidamento"; se negativa, a conto economico. Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle minoranze sono iscritte in apposite voci di bilancio. Dopo la rilevazione iniziale, "l'avviamento" è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate secondo quanto previsto dallo IAS 36 Riduzione durevole di valore delle attività.

Gli utili derivanti da operazioni infragruppo non ancora realizzati nei confronti dei terzi, se significativi, sono eliminati. Sono altresì oggetto di eliminazione i crediti, i debiti, i proventi, gli oneri, le garanzie, gli impegni e i rischi tra imprese consolidate. Le perdite infragruppo non sono eliminate perché considerate rappresentative di un effettivo minor valore del bene ceduto. Tutti i bilanci delle controllate sono, se necessario, rettificati allo scopo di ottenere l'uniformità dei principi e dei criteri di valutazione adottati a livello di Gruppo.

Tutte le controllate incluse nell'area di consolidamento hanno l'esercizio sociale coincidente con l'anno solare e redigono il bilancio in Euro.

Nell'ipotesi di cessione o conferimento di una società partecipata, il deconsolidamento viene contabilizzato dalla data di effettiva perdita del controllo.

Nel caso di conferimento di una società controllata in una società controllata congiuntamente o collegata, il riconoscimento dell'utile o della perdita derivante dalla perdita del controllo viene contabilizzata a conto economico, così come previsto dall'IFRS 10, paragrafo 25. In tal caso:

  • a) sono eliminate contabilmente le attività e le passività della ex controllata dal prospetto consolidato della situazione patrimoniale-finanziaria;
  • b) viene rilevata qualsiasi partecipazione mantenuta nella ex controllata al rispettivo fair value alla data della perdita del controllo e, successivamente, viene contabilizzata insieme a qualsiasi ammontare dovuto dalla o alla ex controllata secondo quanto previsto dai pertinenti IFRS. Tale fair value diventa la base per la successiva contabilizzazione dell'investimento;
  • c) vengono rilevati l'utile o la perdita correlati alla perdita del controllo attribuibile all'ex partecipazione di maggioranza;
  • d) vengono riclassificati nel prospetto dell'utile (perdita) d'esercizio o trasferiti direttamente negli utili portati a nuovo, se previsti da altri IFRS, gli ammontari rilevati tra le altre componenti di conto economico complessivo relativo alla ex controllata.

Nel seguito si fornisce l'elenco delle società consolidate con il metodo integrale per quanto riguarda i flussi di conto economico:

Denominazione Sede Valuta Attività % di possesso
Capitale sociale diretta indiretta
Intek Group SpA Italia Euro 335.069.009,80 Holding Capogruppo
I2 Capital Partners SGR SpA in liqu. Italia Euro 1.500.000 Gestione fondi inv. 100,00%
Immobiliare Pictea Srl Italia Euro 80.000 Immobiliare 100,00%

I saldi patrimoniali consolidati con il metodo integrale sono relativi a Intek Group SpA e I2 Capital Partners SGR SpA in liquidazione; a fine dicembre 2020, con efficacia 31 dicembre 2020, Immobiliare Pictea è stata conferita in KME SE e pertanto i saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020 non sono inclusi nell'area di consolidamento, invece si è provveduto a consolidare i saldi di conto economico ed i flussi finanziari dal primo gennaio 2020 al 31 dicembre 2020.

Ai fini della comparabilità con i saldi di bilancio al 31 dicembre 2019, nelle tabelle di nota integrativa si riporta l'ammontare dei movimenti nell'anno riconducibile alla variazione dell'area di consolidamento (colonna "Variazione area consolidamento").

Si evidenzia inoltre che la controllata I2 Capital Partners SGR è stata posta in liquidazione nel corso dell'ultimo trimestre 2020 e che nel dicembre 2020 ha richiesto ed ottenuto la cancellazione dall'Albo ex art. 35 del D. Lgs.58/98. La procedura di liquidazione si è conclusa il 31 marzo 2021.

2.4. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

La voce comprende gli investimenti, anche di controllo, in partecipazioni effettuati per ottenere rendimenti dalla rivalutazione del capitale, dai proventi dell'investimento o da entrambi. Sono comprese in questa voce anche le quote di fondi di investimento.

Queste attività sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a conto economico.

Misurazione del fair value

Il fair value iniziale è determinato per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato.

Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Le tecniche di valutazione utilizzate sono il metodo basato sui flussi di cassa (discounted cash flows), il metodo dei multipli di mercato o di transazioni, il metodo del costo ed il metodo patrimoniale.

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flows, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato".

Il metodo dei multipli di mercato consiste nello stimare il valore corrente teorico considerando le indicazioni espresse dal mercato relativamente ad un campione di società quotate aventi un profilo di business assimilabile all'azienda da valutare. Il metodo dei multipli delle transazioni comparabili consiste nel riconoscere all'azienda un valore pari ai prezzi fatti in transazioni recenti, aventi per oggetto aziende similari operanti nello stesso settore di quella da valutare.

Il metodo patrimoniale si basa sulle situazioni patrimoniali rettificando le voci dell'attivo e del passivo sulla base del loro fair value.

Si segnala che, sulla base dell'articolo 264b HGB (German Commercial Code) le controllate indirette KME Special Products GmbH & Co. KG, Osnabrück, KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG, Osnabrück e KME Real Estate GmbH & Co. KG, Osnabrück non rendono pubblici i propri bilanci. Le previsioni di legge tedesche (§ 264b No. 3a HGB and § 264 (3) No. 3 HGB), richiedono in tali casi l'indicazione che la controllata diretta KME SE e le sue controllate KME Special Products GmbH & Co. KG, KME Grundstücksgesellschaft SE & Co. KG e KME Real Estate GmbH & Co. KG siano incluse nel bilancio consolidato di Intek Group, anche se con valutazione a fair value.

2.5. Investimenti immobiliari

Si tratta di immobili non utilizzati nella produzione o nella fornitura di beni o servizi da parte del Gruppo. Dette attività sono valutate al fair value rilevando eventuali variazioni a conto economico e quindi non soggette a sistematico ammortamento.

Per la determinazione del fair value si fa riferimento ad un valore determinato prevalentemente attraverso perizie esterne, redatte da terzi indipendenti in possesso di qualifiche professionali riconosciute e che vantano esperienze nella tipologia di immobili. Tali perizie si basano sul valore per metro quadrato stimato sulla base delle valutazioni effettuate dall'agenzia del territorio per immobili ubicati nella stessa area, con la stessa destinazione e considerando lo stato di manutenzione e tenuto conto delle potenzialità immobiliari future.

2.6. Attività e passività finanziarie

Le attività e passività finanziarie sono classificate in tre diverse categorie:

  • Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico;
  • Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva;
  • Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato.

Strumenti finanziari valutati al fair value con impatto a conto economico

Le attività e le passività finanziarie acquisite o detenute principalmente con il fine di vendita sono classificate come "attività o passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico".

Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.

Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:

  • tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite; ovvero
  • un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente agli Organi Amministrativi della Società.

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

In particolare sono classificati in questo portafoglio:

  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti il cui business model non risulta essere né held to collectheld to collect and sell ma che non appartengono al portafoglio di negoziazione;
  • strumenti di debito, titoli e finanziamenti, i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi;
  • quote di Oicr;
  • strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali la società non applica l'opzione concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie ("held-to-collect and sell");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Inoltre sono classificati in questa categoria, gli strumenti di capitale non detenuti per finalità di negoziazione per i quali la società applica l'opzione contabile concessa dal principio IFRS 9 di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Strumenti finanziari valutate al costo ammortizzato

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("held- to-collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle designate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi.

Misurazione del fair value

Il fair value delle attività e delle passività finanziarie al fair value è determinato al momento della loro rilevazione iniziale per mezzo del prezzo di transazione, pari quindi al corrispettivo pagato o ricevuto.

Successivamente, e ad ogni data di bilancio, il fair value degli strumenti finanziari quotati in un mercato attivo si basa sui prezzi di mercato. I prezzi di mercato utilizzati per i derivati sono i bid price, mentre per le passività finanziarie sono gli ask price. Il fair value di strumenti che non sono quotati in un mercato attivo è determinato utilizzando tecniche di valutazione, basate su una serie di metodi ed assunzioni legate a condizioni di mercato alla data di bilancio.

Il fair value degli strumenti finanziari non derivati non quotati è determinato scontando i flussi finanziari futuri per mezzo del tasso di interesse di mercato alla data di riferimento del bilancio.

Determinazione della perdita durevole di valore (impairment)

Tutte le attività e le passività finanziarie, ad eccezione delle "Attività e passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico", sono soggette a verifica per riduzione di valore conformemente a quanto definito dall'IFRS 9 e quindi considerando anche gli effetti delle expected losses.

Un'attività finanziaria ha subito una perdita di valore se vi è qualche obiettiva evidenza che uno o più eventi hanno avuto un effetto negativo sui flussi finanziari stimati attesi di quell'attività.

Una perdita di valore di un'attività finanziaria valutata al costo ammortizzato corrisponde alla differenza fra il valore contabile e il valore attuale dei flussi finanziari stimati attesi attualizzati al tasso di interesse effettivo originale. La perdita di valore di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo è calcolata sulla base del fair value di detta attività.

Tutte le perdite di valore sono rilevate a conto economico. L'eventuale perdita accumulata di un'attività finanziaria al fair value rilevato a conto economico complessivo, laddove sussistano evidenze obiettive di aver superato le soglie di significatività e di durevolezza, viene trasferita a conto economico anche se l'attività finanziaria non è stata eliminata.

Le perdite vengono ripristinate se il successivo incremento del valore può essere oggettivamente collegato ad un evento che si è verificato successivamente alla riduzione dello stesso. Nel caso delle attività valutate al costo ammortizzato e delle attività a fair value rilevato a conto economico complessivo corrispondenti a titoli di debito, il ripristino è rilevato a conto economico.

2.7. Immobili, impianti e macchinari

Investimenti in beni strumentali di proprietà

Gli immobili, impianti e macchinari sono iscritti al costo d'acquisizione o di produzione, comprensivo degli oneri accessori di diretta imputazione e sono esposti al netto dei relativi ammortamenti e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte in seguito. Se un elemento di immobili, impianti e macchinari è composto da vari componenti aventi vite utili differenti, tali componenti sono contabilizzati separatamente.

Gli immobili, impianti e macchinari sono valutati al costo, al netto degli ammortamenti e delle perdite durevoli di valore accumulate, ad eccezione dei terreni che non sono ammortizzati e che sono valutati al costo al netto delle perdite di valore accumulate.

I costi di manutenzione ordinaria sono spesati nell'esercizio di sostenimento mentre i costi di sostituzione di alcune parti delle immobilizzazioni ed i costi di manutenzione straordinaria sono capitalizzati quando è probabile che da questi derivino futuri benefici economici misurabili. Gli oneri finanziari relativi all'acquisto di immobilizzazioni sono capitalizzati ai sensi dello IAS 23.

Gli ammortamenti sono contabilizzati a partire dal mese in cui il cespite è disponibile per l'uso, oppure è potenzialmente in grado di fornire i benefici economici ad esso associati. Sono imputati su base mensile a quote costanti fino ad esaurimento della vita utile, oppure, per le dismissioni, fino all'ultimo mese di utilizzo.

La vita utile è costantemente verificata tenendo in considerazione eventuali cambiamenti nell'intensità di utilizzo dei beni ed eventuali cambiamenti ai piani d'ammortamento sono apportati con applicazione prospettica.

Gli ammortamenti sono calcolati in base alle seguenti vite utili:

Fabbricati da 25 a 50 anni
Impianti e macchinari da 10 a 40 anni
Altre attrezzature da 5 a 15 anni

Immobilizzazioni in leasing

Un contratto, o parte di esso, è classificato come leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo, quindi, se lungo tutto il periodo di utilizzo del bene si godrà di entrambi i seguenti diritti:

  • il diritto di ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'utilizzo dell'attività; e
  • il diritto di decidere sull'utilizzo dell'attività.

In caso di modifica dei termini e delle condizioni del contratto si procede ad una nuova valutazione per determinare se il contratto è o contiene un leasing.

Il Gruppo non applica le presenti regole:

  • ai leasing di attività immateriali;
  • ai leasing a breve termine (durata minore o uguale a 12 mesi);
  • ai leasing in cui l'attività sottostante sia di modesto valore (attività il cui valore unitario è minore o uguale a Euro 5.000);

Una volta verificato se un contratto si configuri quale leasing, alla data di decorrenza del contratto vengono rilevate l'attività consistente nel diritto di utilizzo e la passività del leasing.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto di utilizzo avviene al costo che comprende:

  • l'importo della valutazione iniziale della passività del leasing;
  • i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza al netto degli incentivi al leasing ricevuti;
  • i costi iniziali diretti sostenuti dal locatario; e
  • la stima dei costi che si dovranno sostenere per lo smantellamento e la rimozione dell'attività sottostante e per il ripristino del sito in cui è ubicata o per il ripristino dell'attività sottostante nelle condizioni previste dai termini e dalle condizioni del leasing.

La valutazione iniziale della passività del leasing avviene al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento ritenuto maggiormente rappresentativo del costo del denaro.

La contabilizzazione come leasing avviene per ogni componente di leasing separandola dalle componenti non di leasing.

La durata del leasing è determinata come il periodo non annullabile del leasing, a cui vanno aggiunti entrambi i seguenti periodi:

  • periodi coperti da un'opzione di proroga del leasing, se si ha la ragionevole certezza di esercitare l'opzione; e
  • periodi coperti dall'opzione di risoluzione del leasing, se si ha la ragionevole certezza di non esercitare l'opzione.

In caso di cambiamento del periodo non annullabile del leasing, si provvede alla rideterminazione della durata del leasing.

Dopo la data di iscrizione iniziale, la valutazione dell'attività avviene applicando il modello del costo. Le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono ammortizzate dalla data di decorrenza del contratto sino al termine della durata del leasing.

Dopo la data di decorrenza la passività del leasing è valutata:

  • aumentando il valore contabile per tener conto degli interessi sulla passività del leasing;
  • diminuendo il valore contabile per tener conto dei pagamenti effettuati per il leasing;
  • rideterminando il valore contabile per tener conto di eventuali nuove valutazioni o modifiche del leasing o della revisione dei pagamenti dovuti per il leasing.

Gli interessi sulla passività del leasing e i pagamenti variabili dovuti per il leasing, non inclusi nella valutazione della passività del leasing, sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui si verifica l'evento o la circostanza che fa scattare i pagamenti.

In bilancio le attività consistenti nel diritto di utilizzo sono esposte separatamente dalle altre attività, le passività del leasing separatamente dalle altre passività finanziarie, gli interessi passivi sulla passività del leasing sono rilevati come oneri finanziari e separatamente dalla quota di ammortamento dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.

Perdite di valore durevoli

In presenza di indicatori specifici di perdite di valore durevoli, immobili, impianti e macchinari sono soggetti ad una verifica di perdita di valore ("impairment test"). La verifica consiste nella stima del valore recuperabile dell'attività, definito come il maggiore fra il prezzo netto di vendita e il suo valore d'uso, e nel confronto con il relativo valore netto contabile. Il valore recuperabile è il maggiore tra il valore d'uso e il suo fair value dedotti i costi di vendita. Per determinare il valore d'uso i flussi finanziari attesi sono attualizzati utilizzando un tasso di sconto, al lordo delle imposte, che rifletta le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi specifici dell'attività. Se il valore recuperabile è inferiore al valore contabile, quest'ultimo viene ridotto al valore recuperabile; tale riduzione viene imputata a conto economico ovvero a riserva di rivalutazione che sia stata precedentemente costituita in sede di rivalutazione dell'attività interessata. Successive ed eventuali rivalutazioni seguono il percorso inverso.

2.8. Attività immateriali

(a) Avviamento

L'avviamento si riferisce alla differenza fra il costo di acquisizione delle partecipazioni ed il valore corrente di attività, passività e passività potenziali della controllata alla data di acquisizione. L'avviamento e le altre attività immateriali aventi vita utile indefinita non sono oggetto di ammortamento; la recuperabilità del loro valore di iscrizione è verificata annualmente e comunque quando si verificano eventi che facciano presupporre una riduzione di valore. Le eventuali svalutazioni non sono oggetto di ripristini di valore.

(b) Altre attività immateriali a vita utile definita

Riguardano le attività prive di consistenza fisica, identificabili, controllate dall'impresa e in grado di produrre benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono valutate inizialmente e rispettivamente al costo e al fair value comprensivi degli oneri di diretta attribuzione. Esse sono poi ammortizzate sistematicamente lungo la loro vita utile intesa come la stima del periodo di utilizzo, in genere in un arco temporale fra i 3 e i 5 anni. Il loro valore residuo al termine della vita utile è ipotizzato uguale a zero.

Dette attività sono inoltre espresse al netto di eventuali svalutazioni per riduzioni durevoli di valore adottando i medesimi criteri indicati per la voce "Immobili, impianti e macchinari".

2.9. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Comprendono la cassa, i depositi a vista e gli investimenti finanziari a breve termine ad alta liquidità che sono prontamente convertibili in un ammontare noto di denaro e che sono soggetti ad un rischio irrilevante di variazione di valore (IAS 7 paragrafo 7).

2.10. Patrimonio netto

Il capitale sociale è costituito da azioni ordinarie e da azioni di risparmio, tutte prive di valore nominale, sottoscritte e versate alla data di riferimento del presente bilancio, ridotto eventualmente dei crediti verso soci per decimi ancora da versare. Il valore delle azioni proprie, secondo quanto previsto dallo IAS 32, è esposto in diminuzione del capitale emesso. Tale rappresentazione è data però unicamente nelle note esplicative, mentre nei prospetti il costo storico delle azioni proprie possedute figura distintamente con segno negativo a riduzione del patrimonio netto.

I costi per operazioni sul patrimonio netto sono imputati direttamente a riduzione delle riserve.

2.11. Crediti e debiti

I crediti e i debiti sono rilevati al fair value che normalmente coincide con il valore nominale quando l'effetto dell'attualizzazione risulta irrilevante.

2.12. Imposte correnti e differite

L'onere fiscale dell'esercizio comprende l'onere fiscale corrente e l'onere fiscale differito. Le imposte sul reddito sono rilevate a conto economico, fatta eccezione per quelle relative a operazioni rilevate direttamente nel patrimonio netto che sono contabilizzate nello stesso.

L'onere fiscale corrente rappresenta la stima dell'importo delle imposte sul reddito dovute calcolate sul reddito imponibile dell'esercizio, determinato applicando le aliquote fiscali vigenti o quelle sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le imposte differite sono stanziate secondo il metodo patrimoniale, calcolando le differenze temporanee tra i valori contabili delle attività e delle passività iscritti in bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Le imposte differite non sono stanziate per le seguenti differenze temporanee: rilevazione iniziale di attività o passività in un'operazione diversa dall'aggregazione aziendale che non influenzi né l'utile (o perdita) contabile né il reddito imponibile (o perdita fiscale), nonché per le differenze relative a investimenti in società controllate e a controllo congiunto nella misura in cui è probabile che, nel presumibile futuro, la differenza temporanea non si riverserà. Le attività e le passività per imposte differite sono valutate utilizzando le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili nell'esercizio in cui sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività a cui si riferiscono, sulla base delle aliquote fiscali stabilite da provvedimenti in vigore o sostanzialmente in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. Le attività e le passività per imposte differite sono compensate in presenza di un diritto legalmente esercitabile di compensare le attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti e se le attività e le passività per imposte differite sono relative a imposte sul reddito applicate dalla medesima autorità fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta, o realizzare le attività e regolare le passività contemporaneamente.

Le attività per imposte differite sono rilevate nella misura in cui è probabile che sia disponibile un reddito imponibile futuro a fronte del quale le stesse possano essere utilizzate. Il valore delle attività per imposte differite viene rivisto ad ogni data di chiusura e viene ridotto nella misura in cui non è più probabile che il relativo beneficio fiscale sia realizzabile.

2.13. Benefici ai dipendenti

I benefici successivi al rapporto di lavoro sono definiti sulla base di programmi che in funzione delle loro caratteristiche sono distinti in programmi a "contributi definiti" e programmi a "benefici definiti". Nei programmi a contributi definiti l'obbligazione dell'impresa, limitata al versamento dei contributi a un'entità giuridicamente distinta, è costituita dai contributi dovuti alla data di riferimento del bilancio.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, come il trattamento di fine rapporto definito dall'art. 2120 C.C., al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata, con il supporto di esperti indipendenti, sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente al periodo lavorativo necessario all'ottenimento dei benefici. Gli utili e le perdite attuariali relative ai programmi a benefici definiti derivanti da variazioni delle ipotesi attuariali o da modifiche delle condizioni dei piani sono immediatamente rilevati tra le componenti di conto economico complessivo.

2.14. Fondi rischi ed oneri

I fondi per rischi ed oneri sono passività con scadenza o ammontare incerti. Tali fondi sono rilevati solo se:

  • il Gruppo ha un'obbligazione in corso (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che per adempiere all'obbligazione si renderà necessario l'impiego di risorse atte a produrre benefici economici;
  • può essere fatta una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Gli importi accantonati sono quindi le migliori stime dell'onere necessario per estinguere l'obbligazione o per trasferirla a terzi alla data di riferimento del bilancio. Laddove l'effetto del valore attuale del denaro è un aspetto rilevante, l'importo di un accantonamento è rappresentato dal valore attuale degli oneri che si suppone saranno necessari per estinguere l'obbligazione.

2.15. Dividendi

I dividendi da distribuire sono riconosciuti come passività solo nell'esercizio nel quale gli stessi sono stati deliberati dall'Assemblea degli Azionisti. I dividendi da percepire sono rilevati soltanto quando è stabilito il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento.

2.16. Attività non correnti detenute per la vendita (IFRS 5)

Sono classificate in questa categoria le attività non correnti quando è previsto che il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita anziché con il loro uso continuativo. L'operazione di vendita deve essere altamente probabile, con una realizzazione prevista all'interno dei dodici mesi. Se la vendita è prevista concludersi dopo più di un anno, sono valutati i costi di vendita al loro valore attuale. Qualsiasi incremento nel valore attuale dei costi di vendita derivante dal trascorrere nel tempo è rilevata come componente finanziaria nel conto economico.

2.17. Riconoscimento dei ricavi

Il riconoscimento dei ricavi avviene attraverso le seguenti fasi:

  • identificazione del contratto (o dei contratti) con il cliente;
  • individuazione delle obbligazioni di fare (o "performance obligations");
  • determinazione del prezzo della transazione: il prezzo della transazione è l'importo del corrispettivo a cui si ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei servizi promessi;
  • ripartizione del prezzo dell'operazione tra le "performance obligations" del contratto;
  • riconoscimento del ricavo nel momento del soddisfacimento della "performance obligation".

Specificatamente i ricavi possono essere riconosciuti:

  • in un momento preciso, quando è adempiuta l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("at a point in time"), o
  • nel corso del tempo, mano a mano che è adempiuta l'obbligazione di fare, trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

2.18. Oneri e proventi finanziari

Gli oneri e proventi finanziari sono rilevati a conto economico in base al principio della maturazione.

2.19. Utile (perdita) per azione

Per il calcolo dell'utile (perdita) base e diluita per azione ordinaria sono stati impiegati i seguenti criteri:

  • a) al numeratore è utilizzato il risultato economico attribuibile all'entità Capogruppo rettificato del risultato che deve essere attribuito, per l'anno in corso, alle azioni di risparmio in circolazione al netto delle azioni proprie di risparmio detenute direttamente o tramite controllate;
  • b) al denominatore dell'indicatore "utile base per azione" è applicata la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione nell'esercizio al netto delle azioni ordinarie proprie;
  • c) al denominatore dell'indicatore "utile diluito per azione" la media ponderata delle azioni ordinarie è rettificata ipotizzando l'emissione di nuove azioni ordinarie in seguito:
  • i) alla conversione di tutti i warrant eventualmente in circolazione;

ii) all'esercizio di tutte le stock option eventualmente assegnate.

In detto calcolo si ipotizza che le conversioni dei warrant e l'esercizio delle stock option siano avvenuti all'inizio dell'esercizio e che non vi siano maggiori proventi o minori oneri derivanti da questi accadimenti.

Il calcolo al 31 dicembre 2020 dell'utile base per azione è stato effettuato considerando il risultato netto di Gruppo al netto della quota spettante alle azioni di risparmio, attribuibile ai possessori di azioni ordinarie in circolazione e il numero medio ponderato di azioni in circolazione pari a 432.831.670 tenendo conto delle eventuali operazioni di frazionamento e/o raggruppamento e degli eventuali aumenti/riduzioni di capitale sociale ai sensi dello IAS 33 par. 64.

2.20. Uso delle stime

La redazione del bilancio consolidato e delle relative note in applicazione agli IFRS richiede da parte degli Amministratori l'effettuazione di stime e di assunzioni che influenzino i valori delle attività e delle passività di bilancio. Le stime sono state utilizzate principalmente per la determinazione: del fair value degli investimenti in partecipazioni e fondi, degli investimenti immobiliari, delle vite utili delle immobilizzazioni e del relativo valore recuperabile, degli accantonamenti per rischi su crediti, delle eventuali perdite durevoli di valore, dei costi connessi ai benefici ai dipendenti, della stima del carico di imposta corrente e differito e degli accantonamenti e fondi.

Tali stime ed assunzioni saranno riviste periodicamente ed eventuali effetti saranno riflessi immediatamente a conto economico. Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato gli Amministratori ritengono, comunque, che le stime e le assunzioni utilizzate riflettano la migliore valutazione possibile date le informazioni disponibili. Gli Amministratori ritengono inoltre che le stime e le assunzioni adottate non comportino rettifiche materiali ai valori contabili delle attività e passività.

2.21. Principi contabili non ancora applicati

Al 31 dicembre 2020 gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti:

  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts. L'obiettivo del nuovo principio è quello di garantire che un'entità fornisca informazioni pertinenti che rappresentano fedelmente i diritti e gli obblighi derivanti dai contratti assicurativi emessi. Lo IASB ha sviluppato lo standard per eliminare incongruenze e debolezze delle politiche contabili esistenti, fornendo un quadro unico principle-based per tenere conto di tutti i tipi di contratti di assicurazione, inclusi i contratti di riassicurazione che un assicuratore detiene. Il principio non risulta applicabile all'attività del Gruppo.
  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2022 ma lo IASB ha emesso un exposure draft per rinviarne l'entrata in vigore al 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.
  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio IFRS 3.
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire di dedurre dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
  • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono

considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali (come ad esempio, il costo del materiale diretto impiegato nella lavorazione), ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto (come ad esempio, la quota del costo del personale e dell'ammortamento dei macchinari impiegati per l'adempimento del contratto).

  • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.
  • Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Al momento non sono attesi impatti significativi dall'introduzione di queste modifiche.
  • In data 30 gennaio 2014 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 14 Regulatory Deferral Accounts che consente solo a coloro che adottano gli IFRS per la prima volta di continuare a rilevare gli importi relativi alle attività soggette a tariffe regolamentate ("Rate Regulation Activities") secondo i precedenti principi contabili adottati. Non essendo il Gruppo un first-time adopter, tale principio non risulta applicabile.

I seguenti principi pur essendo già stati omologati dall'UE non sono ancora entrati in vigore e non sono stati applicati anticipatamente dalla Società:

  • In data 28 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Extension of the Temporary Exemption from Applying IFRS 9 (Amendments to IFRS 4)". Le modifiche permettono di estendere l'esenzione temporanea dall'applicazione dell'IFRS 9 fino al 1° gennaio 2023 per le assicurazioni. Tali modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Non sono attesi effetti dall'applicazione considerata l'attività della Società.
  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2021. Non è atteso un effetto significativo nel bilancio dall'adozione di tale emendamento.

3. Politica di gestione dei rischi finanziari

Intek Group nella sua posizione di holding di investimenti dinamica è esposta direttamente ai rischi legati alle operazioni di investimento e disinvestimento. I risultati economici del Gruppo dipendono prevalentemente da tali operazioni e dai dividendi distribuiti dalle società controllate e, quindi, in ultima istanza, riflettono oltre l'andamento economico anche le politiche di investimento e di distribuzione dei dividendi di quest'ultime.

Gli investimenti in partecipazioni societarie sono per loro natura investimenti connotati da un certo livello di rischio. Tali tipologie di investimenti, infatti, non garantiscono la certezza del rimborso del capitale investito ovvero possono produrre flussi di cassa insufficienti a remunerare il capitale investito o comunque tradursi in performance che possono risultare inferiori a quelle di mercato.

Inoltre il processo di disinvestimento potrebbe richiedere tempi più lunghi di quelli previsti e/o essere realizzato con modalità non pienamente soddisfacenti o a condizioni non remunerative. In particolare con riferimento alle partecipazioni detenute direttamente o indirettamente in società non quotate non si può garantire l'assenza di rischi connessi principalmente alla liquidabilità di tali partecipazioni e alla valutazione delle stesse, in considerazione: (a) della possibile assenza in tali società di sistemi di controllo analoghi a quelli richiesti per le società con titoli quotati, con la possibile conseguente indisponibilità di un flusso di

informazioni almeno pari, sotto il profilo quantitativo e qualitativo, a quello disponibile per le società con titoli quotati; e (b) delle difficoltà di effettuare verifiche indipendenti nelle società e, quindi, valutare la completezza e l'accuratezza delle informazioni da esse fornite. Nel caso di partecipazioni non di controllo, siano esse di società quotate o non quotate, la possibilità di influire sulla gestione delle partecipazioni medesime per favorirne la crescita, anche attraverso il rapporto con il management e l'azionariato della partecipata, potrebbe essere limitata.

Con riferimento agli impatti derivanti dalla pandemia da Covid 19 ed ai relativi rischi connessi si rimanda a quanto descritto nella relazione sulla gestione.

Tipologia dei rischi:

a) rischio di credito: stante l'attività di Intek e delle sue controllate consolidate non vi sono significativi crediti nei confronti di soggetti terzi;

b) rischio di liquidità: può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono monitorati centralmente. Il Gruppo prevede di far fronte ai fabbisogni derivanti dai debiti finanziari in scadenza e dagli investimenti previsti attraverso i flussi della gestione operativa, la liquidità disponibile, il rinnovo o il finanziamento dei prestiti bancari o l'emissione di nuovi prestiti obbligazionari;

c) rischio di cambio: il Gruppo è esposto a tale rischio solo indirettamente per il rischio che il fair value degli investimenti operanti anche in valute diverse dall'Euro sia influenzato da variazioni di tassi di cambio;

d) rischio tasso di interesse: il rischio di tasso di interesse a cui è esposto il Gruppo è originato soprattutto da debiti finanziari non correnti. I debiti a tasso variabile espongono il Gruppo ad un rischio di cash flow, i debiti a tasso fisso implicano l'assunzione di un rischio da variazione del fair value;

e) rischio fluttuazione valore azioni: il Gruppo è esposto alle fluttuazioni di mercato per le azioni quotate che detiene in portafoglio ed alle variazioni dei parametri di mercato utilizzati per la determinazione del valore delle partecipazioni attraverso tecniche di valutazione. Il rischio di oscillazione dei valori di tali partecipazioni azionarie, contabilizzate alla voce "investimenti in partecipazioni e quote di fondi" non è attivamente gestito con strumenti di copertura finanziaria.

4. Note esplicative al Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

4.1. Investimenti in partecipazioni e quote di fondi

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Partecipazioni in controllate e collegate 551.199 508.027 - 43.172
Partecipazioni in altre imprese 16.247 16.012 - 235
Quote di fondi comuni - - - -
Altri investimenti - 379 - (379)
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 524.418 - 43.028

Il dettaglio della voce, con i relativi movimenti dell'esercizio, è il seguente:

Denominazione Quota
posseduta al
31/12/2020
31/12/2019 Incrementi Decrementi Altri
Movimenti
Variazioni
positive
fair value
Variazioni
negative
fair value
31/12/2020
KME SE 99,00% 483.000 29.707 - - - - 512.707
Culti Milano SpA 77,17% 13.236 - - - 14.064 - 27.300
KME Beteiligungsgesellsch.mbH 100,00% 1.158 - - - 242 - 1.400
Isno 3 Srl in liquidazione - 1.578 - (78) (1.500) - - -
Intek Investimenti SpA 100,00% 8.450 - - 1.500 - (246) 9.704
Fossati Uno Srl - 511 22 - - - (533) -
Ergyca Tracker 2 Srl 51,00% 82 - - - - - 82
Energetica Solare Srl in
liquidazione
100,00% 6 - (6) - - - -
Next.ep Società Benefit Srl 60,00% 6 - - - - - 6
Totale Controllate e Collegate 508.027 29.729 (84) - 14.306 (779) 551.199
Ducati Energia 16.000 13 - - - - 16.013
Editoriale Vita - 222 - - - - 222
Altre minori 12 - - - - - 12
Altre partecipazioni 16.012 235 - - - - 16.247
Totale partecipazioni 524.039 29.964 (84) - 14.306 (779) 567.446
Culti Milano Warrant 379 - (379) - - - -
Totale altri investimenti 379 - (379) - - - -
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 524.418 29.964 (463) - 14.306 (779) 567.446

L'incremento nella partecipazione in KME SE è avvenuto attraverso il conferimento della partecipazione in Immobiliare Pictea (Euro 19.723 migliaia), il conferimento di crediti vantati verso la stessa KME SE (Euro 9.425 migliaia) e verso KME Yorkshire Ltd (Euro 559 migliaia).

La partecipazione in Isno 3 di Euro 1.500 migliaia è stata conferita in Intek Investimenti, mentre quella in Ducati Energia è stata acquisita da Immobiliare Pictea prima del conferimento di quest'ultima in KME SE.

Nel corso dell'esercizio si è completata la liquidazione di Energetica Solare Srl e sono inoltre venuti a scadenza gli warrant Culti Milano 2017-2020. Difatti nel corso del primo semestre il numero pari a 3.095.500 Warrant sono decaduti da ogni diritto divenendo privi di validità ad ogni effetto.

Per la valutazione degli investimenti si è fatto riferimento alla policy di determinazione del fair value di recente aggiornamento. Gli aggiornamenti hanno riguardato la determinazione di parametri quantitativi per la definizione di mercato attivo per partecipazioni in società quotate e la definizione di un intervallo all'interno del quale gli scostamenti di fair value rispetto al valore di carico sono reputati non significativi alla luce del

principio di rilevanza dell'informativa finanziaria e pertanto non danno luogo a modifiche del valore di carico stesso.

Il fair value della partecipazione in KME SE è stato stimato, con il supporto di un consulente esterno, sulla base della metodologia dell'Unlevered discounted cash flow (UDCF) attualizzando i flussi di cassa operativi generati dagli assets stessi (al netto dell'effetto fiscale).

Il metodo UDCF è stato sviluppato utilizzando come base informativa le proiezioni economiche e le variazioni di alcune poste patrimoniali contenute nel Piano 2021 - 2025 ("il Piano"), elaborato ed approvato dagli organi amministrativi di KME SE ed utilizzato dagli stessi ai fini del test di impairment nel bilancio di KME SE e delle sue controllate.

La proiezione dei flussi finanziari è basata sulle proiezioni approvate dalla direzione aziendale escludendo tuttavia eventuali flussi in entrata o in uscita che si stimino derivare da future ristrutturazioni, miglioramenti o ottimizzazione dell'andamento dell'attività formalmente non approvati.

Il Piano, rispetto a quello dello scorso anno, si caratterizza per una rivisitazione al ribasso della stima dei flussi prospettici dei primi esercizi anche alla luce delle deviazioni registrate in passato, soprattutto con riferimento all'esercizio 2020 in conseguenza degli effetti della pandemia Covid-19 che ha comportato una riduzione di circa il 13% dell'EBITDA 2020 rispetto a quello del precedente esercizio.

Di seguito le assunzioni principali alla base del Piano:

  • decremento nei volumi di vendita di circa l'1,08% annuo (a fronte di una diminuzione della domanda di rame stimata a livello globale (CAGR 2021-2025) al 2,35%);
  • crescita del valore aggiunto (CAGR 2021-2025 circa 3,7%) parzialmente legato alla ipotizzata crescita nel prezzo del rame. L'incremento del prezzo del rame è supportato dalle previsioni contenute negli studi dei principali operatori finanziari (CAGR 2020-2024 pari al 2,1%);
  • significativo recupero di EBITDA con un CAGR del 10,86%. Recupero anche dell'EBITDA margin (dal 3 al 5%) che si mantiene comunque al di sotto di quello dei competitor;
  • investimenti sostanzialmente stabili e mediamente pari al 5,0% del capitale investito netto.

Il terminal value è stato calcolato assumendo l'EBITDA di lungo periodo pari alla media dell'EBITDA di Piano degli ultimi 5 anni (periodo esplicito), ammortamenti pari agli investimenti ed utilizzando un tasso di crescita di lungo periodo "g" pari a zero.

Il tasso di sconto WACC rappresentativo del costo medio del capitale (WACC, anch'esso post tax) è stato determinato in considerazione dei seguenti parametri:

  • risk free-rate: media ponderata dei bond governativi a 10 anni di ciascun paese in cui il Gruppo opera;
  • market risk premium: pari al 6,0%, in linea con la prassi valutativa italiana;
  • costo del debito: tasso swap USD a 10 anni al dicembre 2020 incrementato di uno spread del 2,00%, per un tasso lordo complessivo del 2,99%;
  • Beta unlevered 0,79: media dei coefficienti beta unlevered di un campione di società quotate comparabili;
  • Premio addizionale Alpha sul costo del capitale proprio pari al 4%;
  • Ai fini delle proprie analisi di impairment il management di KME ha incrementato il tasso di attualizzazione di un premio addizionale dell'1,5% legato all'execution risk giungendo così ad un WACC pari a 9,34% quando lo scorso anno era stato pari a 9,67%.

Ai fini della determinazione della propria partecipazione in KME SE, la Direzione di Intek ha provveduto ad effettuare ulteriori analisi dal proprio punto di vista di market participant, ipotizzando un incremento del premio addizionale di 0,75 punti percentuali, e rettificando per il 50% la componente di medesima natura già utilizzata nell'ambito della predisposizione della relazione finanziaria semestrale, a fronte della incrementata visibilità sugli effetti ed incertezze della suddetta crisi sanitaria, posto che in tale ultima sede l'andamento delle vendite di KME SE beneficiava ancora degli ordini raccolti prima del diffondersi della pandemia e che il suddetto tasso di sconto rifletteva anche una maggior crescita in termini di EBITDA insita

nel Piano di KME rispetto a quella dei peers. Ad oggi si assiste ad un andamento di mercato che vede situazioni ordini e di fatturato positivi nel primo trimestre, una maggior visibilità della possibilità di ripresa economica anche alla luce degli interventi di rilancio previsti dalle autorità centrali e, più in generale, grazie anche alla diffusione dei vaccini una situazione di minor incertezza legata alla pandemia. La riduzione del premio addizionale si pone quindi verso una situazione di ritorno verso la normalità.

Il tasso di attualizzazione è stato quindi pari al 10,09%, quando era stati pari al 10,37% nella relazione semestrale 2020 ed al 11,67% nel bilancio dell'esercizio 2019, scontando rispettivamente un premio addizionale dell'1,5% e del 2%.

Tale analisi ha condotto ad un valore attuale dei flussi di cassa di KME pari a circa 580 milioni.

Per giungere all'equity value di KME, il valore operativo così stimato è stato successivamente rettificato, con la stessa metodologia degli esercizi precedenti, per considerare;

  • il fair value delle attività detenute per la vendita rappresentate dalla partecipazione totalitaria in Tréfimetaux;
  • il fair value della joint venture KMD;
  • la valorizzazione delle perdite pregresse fiscalmente riportabili;
  • il fair value dei surplus assets, costituiti da immobili non strumentali, e delle altre società non consolidate;
  • la posizione finanziaria netta del Gruppo stimata al 31 dicembre 2020.

L'equity value così determinato è pari ad Euro 517 milioni. Nell'ambito delle diverse analisi di sensitività effettuate, si segnala che ogni modifica di mezzo punto percentuale nel tasso di sconto comporta una variazione di circa Euro 25 milioni sull'equity value di KME.

Tale valore è stato posto a confronto con quelli risultanti da altri metodi in particolare con il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione utilizzando il multiplo EV/EBITDA, calcolati utilizzando l'EBITDA storico e per i multipli di mercato anche l'EBITDA prospettico.

La media dei metodi di controllo ha confermato nella sostanza i risultati del metodo principale con scostamenti inferiori al 10%.

L'equity value è stato poi ricondotto alla quota di partecipazione del 99% detenuta da Intek Group anche considerando le clausole di earn out sottoscritte nell'ambito degli accordi di cessione del 1%, nell'ambito dell'acquisizione di MKM, giungendo ad un valore stimato di Euro 509,5 milioni.

Tale valore approssima il valore di carico della partecipazione (Euro 512,7 milioni) con uno scostamento pari allo 0,6% che rientra nell'intervallo di scostamento ritenuto non rilevante dalla policy di determinazione del fair value alla luce del principio generale di significatività dell'informativa finanziaria. Pertanto non si è provveduto alla modifica del valore di carico della partecipazione.

Il sopra descritto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia Unlevered discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi dalla partecipata, la determinazione di un appropriato tasso di attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate); tali assunzioni sono influenzate da aspettative future e da condizioni di mercato, con particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di riferimento.

Per la partecipazione in Culti Milano, quotata sul mercato AIM, anche per quest'anno il mercato di riferimento è stato contraddistinto, anche con riferimento ai comparables, da operazioni che sono verificate con una frequenza e con volumi non sufficienti, secondo la policy adottata dalla società, a fornire informazioni utili per la determinazione del prezzo su base continuativa, Di conseguenza le quotazioni rilevate a fine dicembre 2020 sono state ritenute non rappresentative del fair value della società conducendo conseguentemente all'opportunità di ricorrere, ai fini della valutazione della partecipata, al metodo dei multipli

di mercato applicati ai risultati preconsuntivi del 2020 che hanno condotto ad un valore della quota di partecipazione detenuta da Intek Group ad Euro 27,3 milioni.

La partecipazione in Ducati Energia, stante la mancata disponibilità di un piano per sviluppare il metodo UCF, è stata valutata utilizzato il metodo dei multipli di mercato e quello dei multipli di transazione applicati ai dati preconsuntivi del 2020. L'analisi non ha evidenziato variazioni significative rispetto al valore di carico.

Per le altre partecipazioni si è fatto principalmente riferimento al valore del patrimonio netto delle stesse rettificandolo sulla base dei valori correnti delle relative attività.

4.2. Attività finanziarie non correnti

La voce può essere così analizzata:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 134 426 - (292)
Crediti verso correlate - 2.664 (2.664) -
Attività finanziarie non correnti 134 3.090 (2.664) (292)

I "Crediti verso correlate" al 31 dicembre 2019 erano relativi a Fossati Uno Srl, partecipazione detenuta da Immobiliare Pictea i cui saldi patrimoniali al 31 dicembre 2020 non sono inclusi nell'area di consolidamento.

I "Crediti per commissioni su garanzie rilasciate" rappresentano il valore attuale delle commissioni da percepire negli esercizi futuri, riferite ad oltre i 12 mesi, per le garanzie prestate dalla Capogruppo sui finanziamenti ottenuti da controllate non consolidate, a favore degli istituti di credito e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

4.3. Immobili, impianti e macchinari:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Fabbricati 3.297 10.393 (6.403) (693)
Impianti e macchinari - 117 (114) (3)
Altri beni 628 578 (28) 78
Acconti e costruzioni in corso - 1.060 (1.479) 419
Immobili, impianti e macchinari 3.925 12.148 (8.024) (199)

La variazione del saldo rispetto allo scorso esercizio è principalmente riconducibile all'uscita dall'area di consolidamento di Immobiliare Pictea che ha comportato una variazione negativa legata all'immobile di Foro Buonaparte, 44 e la rilevazione ai sensi dell'IFRS 16 dei contratti di affitto in essere.

Di seguito la suddivisione tra beni di proprietà e quelli in leasing.

(in migliaia di Euro) Di proprietà In leasing Totale
Fabbricati - 3.297 3.297
Altri beni 500 128 628
Immobili, impianti e macchinari 500 3.425 3.925

I movimenti dei beni in proprietà per l'esercizio 2020 sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Beni mobili Acconti Totale
Valore lordo 13.506 127 2.535 1.060 17.228
Ammortamenti accumulati (3.488) (10) (2.040) - (5.538)
Totale al 31 dicembre 2019 10.018 117 495 1.060 11.690
Valore lordo al 31 dicembre 2019 13.506 127 2.535 1.060 17.228
Acquisti del periodo - 17 77 419 513
Variazione area di consolidamento (costo) (13.506) (144) (56) (1.479) (15.185)
Cessioni (costo) - - (151) - (151)
Valore lordo al 31 dicembre 2020 - - 2.405 - 2.405
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2019 (3.488) (10) (2.040) - (5.538)
Variazione area di consolidamento (fondo amm.to) 3.838 30 28 - 3.896
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (350) (20) (42) - (412)
Cessioni (fondo ammortamento) - - 149 - 149
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 - - (1.905) - (1.905)
Valore lordo - - 2.405 - 2.405
Ammortamenti accumulati - - (1.905) - (1.905)
Totale al 31 dicembre 2020 - - 500 - 500

I beni in leasing hanno avuto i seguenti movimenti:

(in migliaia di Euro) Fabbricati Impianti e
macchinari
Beni mobili Acconti Totale
Valore lordo 494 - 116 - 610
Ammortamenti accumulati (119) - (33) - (152)
Totale al 31 dicembre 2019 375 - 83 - 458
Valore lordo al 31 dicembre 2019 494 - 116 - 610
Acquisti del periodo 52 - 103 - 155
Variazione area di consolidamento (costo) 4.278 - - - 4.278
Cessioni (costo) (282) - (43) - (325)
Valore lordo al 31 dicembre 2020 4.542 - 176 - 4.718
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2019 (119) - (33) - (152)
Riclassificazioni - - - - -
Variazione area di consolidamento (fondo amm.to) (1.013) - - - (1.013)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (113) - (51) - (164)
Cessioni (fondo ammortamento) - - 36 - 36
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 (1.245) - (48) - (1.293)
Valore lordo 4.542 - 176 - 4.718
Ammortamenti accumulati (1.245) - (48) - (1.293)
Totale al 31 dicembre 2020 3.297 - 128 - 3.425

4.4. Investimenti immobiliari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Investimenti immobiliari 140 14.817 (13.662) (1.015)

La movimentazione della voce è la seguente:

Totale al 31 dicembre 2019 14.817
Incrementi del periodo 10
Decrementi (332)
Rettifiche di fair value (693)
Variazione per area di consolidamento (13.662)
Totale al 31 dicembre 2020 140

I decrementi dell'esercizio sono riconducibili alla vendita di alcune unità immobiliari avvenute nell'ultimo trimestre del 2020.

4.5. Attività immateriali

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Altre 7 8 - (1)
Attività immateriali 7 8 - (1)

Le immobilizzazioni immateriali di cui alla precedente tabella hanno vita utile definita e sono relative a software.

Nel corso dell'esercizio le movimentazioni sono così analizzabili:

(in migliaia di Euro) Altre Acconti e
immobilizzazioni
in corso
Totale
Valore lordo 20 - 20
Ammortamenti accumulati (12) - (12)
Totale al 31 dicembre 2019 8 - 8
Valore lordo al 31 dicembre 2019 20 - 20
Acquisti del periodo 2 - 2
Valore lordo al 31 dicembre 2020 22 - 22
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2019 (12) - (12)
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (3) - (3)
Ammortamenti cumulati al 31 dicembre 2020 (15) - (15)
Valore lordo 22 - 22
Ammortamenti accumulati (15) - (15)
Totale al 31 dicembre 2020 7 - 7

4.6. Altre attività non correnti

Il contenuto della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Depositi cauzionali 3 6 (3) -
Altre attività non correnti 3 6 (3) -

4.7. Attività finanziarie correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti finanziari verso correlate 521 2.421 - (1.900)
Crediti per commissioni su garanzie rilasciate 850 931 - (81)
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 57 57 - -
Altre attività finanziarie correnti 25.052 9.604 - 15.448
Attività finanziarie correnti 26.480 13.013 - 13.467

I "Crediti finanziari verso correlate" al 31 dicembre 2020 sono relativi al finanziamento in conto corrente reciproco in essere con Intek Investimenti; oltre al finanziamento verso Intek Investimenti che ammontava a Euro 2.139 migliaia, il saldo del 2019 includeva per Euro 282 migliaia il finanziamento in conto corrente reciproco in essere con KME Yorkshire Ltd, finanziamento oggetto di conferimento nel mese di dicembre 2020.

I "Crediti per commissioni su garanzie" rappresentano l'ammontare delle commissioni da percepire entro i prossimi 12 mesi per le garanzie prestate da Intek Group su finanziamenti ottenuti da società controllate in particolare KME SE, a favore degli istituti di credito finanziatori e nell'interesse delle predette società. A tali crediti corrispondono debiti di pari importo.

La voce "Altre attività finanziarie correnti" comprende per Euro 24.817 migliaia un deposito oggetto di pegno a garanzia della linea di credito in essere con Banco BPM ed in scadenza ad agosto 2021. Le altre attività presenti in bilancio al 31 dicembre 2019, riferibili a depositi cauzionali, sono state tutte incassate nel corso dell'esercizio.

In riferimento a quanto indicato da Consob con la Comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011, che ha ripreso il documento emesso dall'European Securities and Markets Authority (ESMA), si segnala che la Società non ha investimenti in titoli di debito sovrano.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Verso clienti - valore lordo - 272 (269) (3)
Fondo svalutazione crediti - (231) 231 -
Verso clienti - valore netto - 41 (38) (3)
Verso correlate 916 9.276 - (8.360)
Crediti per factoring/leasing 3.618 4.165 - (547)
Crediti commerciali 4.534 13.482 (38) (8.910)

4.8. Crediti commerciali

I "Crediti per factoring/leasing" sono rappresentati da crediti non in bonis relativi all'attività in precedenza condotta da Fime Leasing e Fime Factoring. La loro variazione è determinata prevalentemente da incassi del periodo.

I "Crediti verso imprese correlate" si riferiscono alle commissioni per garanzie già fatturate ed ai servizi amministrativi prestati. Si riducono in conseguenza del conferimento a favore di KME SE.

4.9. Altri crediti ed attività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Crediti tributari 667 1.452 (22) (763)
Crediti da special situations - 300 (300) -
Ratei e risconti attivi 34 237 (3) (200)
Crediti da correlate 1.144 1.922 (42) (736)
Altri crediti 2.277 1.305 - 972
Altri crediti e attività correnti 4.122 5.216 (367) (727)

I "Crediti tributari" comprendono prevalentemente posizioni della Capogruppo dei quali per imposte dirette per Euro 123 migliaia e crediti IVA per Euro 530 migliaia.

I "Crediti per attività di special situation", pari ad Euro 300 migliaia nel 2019, erano relativi a crediti garantiti da ipoteche su immobili, ascrivibili a Immobiliare Pictea. Pertanto, non rientrando i saldi patrimoniali nell'area di consolidamento nell'esercizio 2020 come decritto nei paragrafi precedenti, tale sottovoce risulta pari a zero al 31 dicembre 2020.

I "Crediti verso correlate" includono posizioni sorte nell'ambito del consolidato fiscale che saranno recuperati con la presentazione delle dichiarazioni fiscali.

L'iscrizione dei ratei e risconti attivi è dovuta alla rilevazione di costi anticipati principalmente per spese di viaggio e servizi da usufruire nei successivi periodi.

Tutti i crediti sono scadenti entro dodici mesi.

4.10. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

Le "Disponibilità liquide e mezzi equivalenti" sono costituite da depositi bancari e da valori in cassa.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Depositi bancari e postali 15.410 44.877 (140) (29.327)
Cassa e disponibilità liquide 5 27 (1) (21)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.415 44.904 (141) (29.348)

Si rimanda al Rendiconto finanziario per i flussi finanziari del periodo.

4.11. Patrimonio netto di Gruppo

Per l'illustrazione delle variazioni del patrimonio netto consolidato si rimanda al "Prospetto delle variazioni del patrimonio netto".

Nel corso dell'esercizio non si sono avute variazioni nel numero di azioni emesse mentre sono state acquistate n. 841.688 azioni proprie; a seguito dell'acquisto di azioni proprie si è provveduto ad incrementare la "Riserva azioni proprie in portafoglio" per Euro 192 migliaia.

4.12. Benefici ai dipendenti

La voce è relativa al "Trattamento di fine rapporto" così composto:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Dirigenti 88 80 - 8
Impiegati 231 228 - 3
Rettifica IAS 49 46 - 3
Benefici ai dipendenti 368 354 - 14

La movimentazione della voce è la seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2019 Variazione
area di
consolidamento
Incrementi Decrementi Versamenti
a fondo
31 dic
2020
Dirigenti 80 - 37 - (29) 88
Impiegati 228 - 35 (23) (9) 231
Differenze IFRS 46 - 3 - - 49
Benefici a dipendenti 354 - 75 (23) (38) 368

I principali criteri utilizzati nella valutazione dei "Benefici a dipendenti" sono stati i seguenti:

Criteri generali adottati 31 dic 2020 31 dic 2019
Tasso di attualizzazione -0,02-0,34% 0,37-0,77%
Tasso incremento retribuzioni future 0,5-1,0% 0,5-1,0%
Vita lavorativa residua media 5,8-15,6 anni 6,3-13,1 anni
Criteri generali adottati

Per la valutazione attuariale del TFR è stato utilizzato anche al 31 dicembre 2020 un tasso di attualizzazione basato sull'indice "Iboxx Eurozone Corporate AA".

4.13. Debiti e passività finanziarie non correnti

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 134 426 - (292)
Verso istituti di credito - 4.398 (3.939) (459)
Debiti per leasing 85 312 (203) (24)
Debiti per leasing - parti correlate 2.911 - 2.911 -
Verso altri - 286 (317) 31
Debiti e passività finanziarie non correnti 3.130 5.422 (1.548) (744)

Per i "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" si rimanda alla nota 4.2 "Attività finanziarie non correnti".

I "Debiti per leasing" rappresentano le passività finanziarie, con scadenza oltre i dodici mesi, iscritte per l'applicazione dell'IFRS 16 e si riferiscono ad immobili e autovetture.

La variazione del saldo "verso istituti di credito" è riconducibile a Immobiliare Pictea non inclusa nell'area di consolidamento.

4.14. Titoli obbligazionari

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Obbligazioni Intek Group 2020/2025 75.332 - - 75.332
Titoli obbligazionari 75.332 - - 75.332

Nel mese di febbraio 2020 è stato emesso il prestito obbligazionario "Obbligazioni Intek Group 2020- 2025" della durata di 5 anni e remunerato ad un tasso fisso del 4,5%. Il valore nominale è pari ad Euro 75,9 milioni. Il valore contabile di iscrizione è stato determinato al netto dei costi di emissione che sono differiti lungo la durata del titolo in misura tale da determinare un tasso di interesse effettivo costante.

4.15. Altre passività non correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazioni
Debiti per "special situations" 422 422 - -
Debiti per garanzie rilasciate 300 592 - (292)
Altri debiti - 787 (642) (145)
Altre passività non correnti 722 1.801 (642) (437)

I "Debiti per special situations" sono originati nell'ambito di assunzione di concordati e si riferiscono per Euro 326 migliaia a creditori irreperibili della procedura ex FEB – Ernesto Breda SpA e per il residuo ad anticipi legati a posizioni ex Fime Leasing.

I "Debiti per garanzie rilasciate" pari ad Euro 300 migliaia si riferiscono alla quota non corrente del debito per passività fiscali, per il quale è stata ottenuta rateazione in 48 mesi fino a novembre 2022, assunto dal Gruppo a fronte di garanzie rilasciate in occasione della cessione di una partecipazione.

4.16. Fondi per rischi ed oneri

Di seguito si fornisce il prospetto riepilogativo dei movimenti relativi ai fondi rischi ed oneri:

(in migliaia di Euro) 31 dicembre
2019
Variazione area
di
consolidamento
Incrementi Rilasci/
utilizzi
31 dicembre
2020
Fondi rischi su partecipazioni 225 - - (225) -
Fondi rischi contenziosi fiscali 291 - - - 291
Fondi rischi attività special
situations
10 - - (10) -
Altri fondi rischi ed oneri 50 (50) - - -
Totale 576 (50) - (235) 291

I "Fondi rischi su partecipazioni" erano stanziati a fronte di partecipazioni, rivenienti dalla fusione con ErgyCapital, con patrimonio netto negativo. Sono stati completati utilizzati nell'esercizio per effetto della chiusura della liquidazione della controllata Energetica Solare Srl.

I "Fondi rischi per contenziosi fiscali" sono relativi a contenziosi in materia di imposta di registro e di Invim del Gruppo Fime, accantonati nella misura massima della passività stimabile.

Alla data di approvazione del presente bilancio consolidato non esistono, a conoscenza degli amministratori, altre passività potenziali significative.

Variazione
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 area Variazione
consolidamento
Verso imprese correlate 373 3.232 373 (3.232)
Verso istituti di credito 25.194 5.817 (5.757) 25.134
Debiti per garanzie finanziarie rilasciate 850 931 - (81)
Debiti per obbligazioni 2.956 106.000 - (103.044)
Debiti per leasing 145 154 (19) 10
Debiti per leasing - parti correlate 442 - 442 -
Debiti e passività finanziarie correnti 29.960 116.134 (4.961) (81.213)

4.17. Debiti e passività finanziarie correnti

La voce "Debiti verso imprese correlate" rappresenta il saldo dei conti correnti di corrispondenza, stipulati a tasso di mercato con remunerazione prevista pari ad Euribor maggiorato da uno spread, in essere con Immobiliare Pictea.

I debiti "Verso istituti di credito" si riferiscono ad una linea di credito di Euro 25.000 migliaia, e relativi interessi, in essere con Banco BPM, con scadenza prevista ad agosto 2021 e garantita da conto corrente pegnato di pari importo.

I "Debiti per garanzie finanziarie rilasciate" rappresentano la contropartita della posta avente la stessa origine, iscritta nelle attività finanziarie correnti; si veda al riguardo il commento al paragrafo 4.8.

La voce "Debiti per obbligazioni" pari ad Euro 2.956 migliaia è relativa agli interessi in corso di maturazione sul Prestito Obbligazionario Intek Group 2020-2025. Al 31 dicembre 2019, l'importo di Euro 106.000 migliaia si riferiva al debito in linea capitale e per la cedola in maturazione delle Obbligazioni Intek 2015-2020 in scadenza al 20 febbraio 2020.

I "Debiti per leasing" sono relativi alla quota a breve termine della passività finanziaria in applicazione del principio contabile IFRS 16.

L'ammontare della posizione finanziaria netta con il dettaglio delle sue principali componenti ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293 e della raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi" è indicata nella "Relazione del Consiglio di Amministrazione sulla gestione".

4.18. Debiti verso fornitori
-- ------- ------------------------
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Verso fornitori 1.345 1.180 (88) 253
Verso correlate 560 219 (50) 391
Debiti verso fornitori 1.905 1.399 (138) 644

Si ritiene che il valore contabile dei debiti commerciali approssimi il loro fair value.

4.19. Altre passività correnti

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Verso dipendenti 196 176 - 20
Verso istituti previdenziali 101 104 (2) (1)
Debiti tributari 150 190 (5) (35)
Debiti verso amministratori per trattamento fine
mandato
746 722 - 24
Debiti verso correlate 896 1.208 - (312)
Altri debiti 2.169 1.968 (6) 207
Altre passività correnti 4.258 4.368 (13) (97)

La voce "Debiti verso dipendenti" si riferisce principalmente alle competenze maturate ma non ancora liquidate.

La voce "Debiti tributari" include principalmente, sia al 31 dicembre 2020 che al 31 dicembre 2019, debiti verso l'Erario, per ritenute d'acconto da versare.

I "Debiti verso amministratori per Trattamento Fine Mandato" sono riferiti al residuo debito nei confronti del Presidente per il trattamento di fine mandato maturato fino al 31 dicembre 2012 data in cui è cessato tale istituto. Sulla somma in oggetto maturano dal 2014 interessi compensativi pari al 5%. Il Presidente ha concordato di prorogare al 31 dicembre 2021 la data di scadenza del pagamento.

Nei "Debiti verso correlate" sono compresi i debiti verso amministratori per i compensi maturati.

Nella voce "Altri debiti" sono compresi per Euro 1.306 migliaia somme incassate a titolo di anticipo dai clienti ex-leasing e non compensati con poste creditorie e per Euro 308 migliaia la quota corrente del debito legato a garanzie rilasciate già commentato nella voce "Altre passività non correnti".

4.20. Imposte differite attive e passive

Alla data di riferimento del presente bilancio consolidato il Gruppo ha rilevato attività fiscali differite su perdite fiscali pregresse per Euro 0,7 milioni. Sono inoltre disponibili perdite per Euro 40,4 milioni su cui non sono state rilevate attività fiscali differite.

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
area
consolidamento
Variazione
Imposte differite attive 3.037 5.081 (1.513) (531)
Imposte differite passive (2.097) (3.494) 1.410 (13)
Imposte differite attive e passive 940 1.587 (103) (544)

Di seguito si fornisce il dettaglio della fiscalità differita attiva e passiva suddivisa per voce di bilancio:

Imposte differite attive Imposte differite passive
(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019 31 dic 2020 31 dic 2019
Immobili, impianti e macchinari - - - (1.410)
Investimenti immobiliari 9 914 - -
Partecipazioni/Investimenti finanziari - - (1.548) (1.496)
Attività finanziarie non correnti - - - -
Crediti commerciali 1.756 2.280 (549) (588)
Altri crediti e attività correnti - 405 - -
Attività finanziarie correnti 34 22 - -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 14 14 - -
Passività finanziarie non correnti - 68 - -
Fondi per rischi ed oneri - 57 - -
Altre passività correnti 520 531 - -
Imposte differite su perdite fiscali pregresse 704 790 - -
Totale 3.037 5.081 (2.097) (3.494)

4.21. Informativa sulle operazioni con parti correlate

Nelle tabelle seguenti si evidenziano i rapporti di debito, credito e di costi e ricavi con parti correlate. Le transazioni che hanno generato queste poste sono state eseguite a prezzi e valori di mercato. Si rimanda a quanto già indicato nei commenti alle singole poste di bilancio per la natura delle operazioni.

(in migliaia di Euro) Attività
finanziarie
non
correnti
Attività
finanziari
e correnti
Crediti
Commerciali
Altri
crediti
ed
attività
correnti
Debiti e
passività
finanziari
e non
correnti
Debiti e
passività
finanziari
e correnti
Fornitori Altre
passività
correnti
Immobiliare Pictea Srl - - - - (2.911) (815) (13) -
Culti Milano SpA - - 9 - - - - -
Società Agricola Agrienergia
Srl
- - 17 98 - - - -
ErgycaTracker 2 Srl - - - - - - - (21)
EM Moulds SpA - - 58 - - - - -
Intek Investimenti SpA - 521 - - - - - -
Isno 3 Srl in liquidazione - - 19 - - - - -
KME France Sas - - 2 - - - - -
KME SE - - 467 - - - (300) -
KMD Connectors Stolberg - - - - - - - -
KME Italy SpA - - 175 - - - (10) -
KME Germany GmbH - - 77 - - - (28) -
KME Yorkshire Ltd - - - - - - (8) -
KME Spain SA - - - - - - - -
KME Srl - - 1 - - - (97) -
Serravalle Copper Tube Srl - - 10 - - - - -
Nextep Srl società benefit - - 14 - - - - -
Quattroduedue SpA - - 67 - - - - -
Crediti per garanzie 134 850 - - - - - -
Crediti/Debiti per IVA di
gruppo
- - - 42 - - - -
Crediti/Debiti per Consolidato
Fiscale
- - - 1.004 - - - -
Amministratori e Sindaci - - - - - - (104) (1.621)
134 1.371 916 1.144 (2.911) (815) (560) (1.642)
Totale voce bilancio 134 26.480 4.534 4.122 (3.130) (29.960) (1.905) (4.258)
Incidenza percentuale 100,00% 5,18% 20,20% 27,75% 93,00% 2,72% 29,40% 38,56%

Rapporti di credito e debito

Flussi di costi e ricavi

(in migliaia di Euro) Commissioni
su garanzie
prestate
Altri proventi
operativi
Altri costi
operativi
Proventi
finanziari
Oneri
finanziari
Culti Milano SpA 1 15 (2) - -
EM Moulds Srl 23 - - - -
Intek Investimenti SpA - 15 - 16 (19)
Isno 3 Srl in liquidazione - 15 - - -
KME SE 750 - - 201 -
KME Italy SpA 85 - (4) - -
KME Special 15 - - - -
KME Srl - - (25) - -
KME Yorkshire Ltd - - - 10 -
Oasi Dynamo Foodco Srl - - (6) - -
Quattroduedue SpA - 15 - - -
Trèfimetaux SA 2 34 - - -
Amministratori/Sindaci - - (1.202) 42 (24)
876 94 (1.239) 269 (43)
Totale voce bilancio 876 772 (4.756) 379 (4.637)
Incidenza percentuale 100,00% 12,18% 26,05% 70,98% 0,93%

5. Conto economico

Ai sensi della Comunicazione Consob n. 6064293/06 si precisa che il Gruppo non ha effettuato nel corso del periodo in esame "operazioni atipiche e/o inusuali".

5.1. Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Rettifiche di valore su partecipazioni e titoli (382) (12) (370) n/a
Utili/Perdite cessione quote di fondi e titoli 10 (297) 307 -103,37%
Valutazione a fair value di partecipazioni 14.750 8.140 6.610 81,20%
Valutazione a fair value di quote di fondi e titoli - 220 (220) -100,00%
Dividendi 372 337 35 10,39%
Proventi Netti da Gestione di Partecipazioni 14.750 8.388 6.362 75,85%

La voce è così dettagliabile:

  • le rettifiche di valore su partecipazioni e titoli si riferiscono sostanzialmente migliaia ai warrant Culti, scaduti nel 2020;
  • la valutazione a fair value di partecipazioni si riferisce tra l'altro per Euro 14.064 migliaia positivi alla valutazione di Culti Milano.
  • i dividendi provengono per Euro 191 migliaia da Culti Milano, per Euro 104 migliaia da Ducati Energia e per Euro 77 migliaia da Ergyca Tracker 2.

Per maggior dettagli si rimanda ai commenti delle corrispondenti voci dell'attivo.

5.2. Commissioni su garanzie prestate

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Commissioni su garanzie prestate 876 962 (86) -8,94%
Commissioni su garanzie prestate 876 962 (86) -8,94%

Si riferiscono alla remunerazione delle garanzie prestate a partecipate strumentali e di investimento per l'ottenimento di finanziamenti.

5.3. Altri proventi

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Proventi da "special situation" 538 828 (290) -35,02%
Commissioni di gestione fondi - 393 (393) -100,00%
Affitti attivi 105 109 (4) -3,67%
Prestazioni di servizi a correlate 94 2.334 (2.240) -95,97%
Altri 35 68 (33) -48,53%
Altri proventi 772 3.732 (2.960) -79,31%

I "Proventi da special situation" sono relativi all'attività di Intek legata ad operazioni di assunzioni di concordati.

Il saldo del 2019 relativo alle "Commissioni di gestione fondi" erano relative al fondo I2 Capital Partners (chiuso nel luglio 2019).

La posta "Prestazioni di servizi a correlate" accoglie unicamente gli importi fatturati per prestazioni di assistenza amministrativa a società del Gruppo; il saldo del precedente esercizio era influenzato dalla maturazione di commissioni relative alle operazioni straordinarie realizzate da KME SE.

5.4. Costo del lavoro

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Salari e stipendi (1.040) (1.044) 4 -0,38%
Oneri sociali (342) (322) (20) 6,21%
Altri costi del personale (586) (514) (72) 14,01%
Costo del lavoro (1.968) (1.880) (88) 4,68%

Negli altri costi del personale sono inclusi i compensi a collaboratori per Euro 330 migliaia, a cui si aggiungono oneri contributivi per Euro 101 migliaia, i costi per un piano welfare per Euro 77 migliaia e l'accantonamento a trattamento di fine rapporto del personale per Euro 78 migliaia.

Qui di seguito si riporta il numero medio dei dipendenti:

31/12/2020 31/12/2019 Variazione Variazione %
Dirigenti 3 3 - 0,00%
23,08% 21,43%
Impiegati 10 11 (1) -9,09%
76,92% 78,57%
Totale addetti (medio) 13 14 (1) -7,14%
100,00% 100,00%

5.5. Ammortamenti, impairment e svalutazioni

Si rimanda ai commenti delle singole voci di attivo.

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Ammortamento su immobilizzazioni materiali (413) (403) (10) 2,48%
Ammortamento su beni in leasing (163) (154) (9) 5,84%
Ammortamento su immobilizzazioni immateriali (3) (2) (1) 50,00%
Rettifiche su investimenti immobiliari (224) (720) 496 -68,89%
Ammortamenti, impairment e svalutazioni (803) (1.279) 476 -37,22%

5.6. Altri costi operativi

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Emolumenti amministratori e sindaci (1.494) (3.334) 1.840 -55,19%
Prestazioni professionali (1.426) (1.643) 217 -13,21%
Spese di viaggio (238) (351) 113 -32,19%
Altri costi per il personale (68) (88) 20 -22,73%
Pubblicità legale e societaria (147) (119) (28) 23,53%
Elettricità, riscaldamento, postali e telefoniche (184) (230) 46 -20,00%
Premi assicurativi (98) (108) 10 -9,26%
Formazione e seminari (14) (28) 14 -50,00%
Locazioni immobiliari (81) (97) 16 -16,49%
Manutenzioni (207) (816) 609 -74,63%
Canoni di leasing e noleggi (76) (68) (8) 11,76%
Oneri tributari diversi (251) (293) 42 -14,33%
Contributi associativi (233) (227) (6) 2,64%
Costi diversi netti (121) (156) 35 -22,44%
Beneficenze (10) (122) 112 -91,80%
Oneri per servizi da banche (9) (15) 6 -40,00%
Minusvalenze su cessione immobili - (428) 428 -100,00%
(4.657) (8.123) 3.466 -42,67%
Rilascio fondi - 230 (230) -100,00%
Perdite su crediti (99) (43) (56) 130,23%
Altri costi operativi (4.756) (7.936) 3.180 -40,07%

Gli "Emolumenti amministratori e sindaci" del 2019 erano principalmente influenzati dalla maturazione di un compenso variabile legato alle operazioni straordinarie di KME pari a 1.800 migliaia di Euro.

Le "Spese di viaggio" si riducono per gli effetti del Covid-19 e delle relative restrizioni alla mobilità imposte dall'inizio dell'emergenza epidemiologica.

Il saldo delle "Manutenzioni" del 2019 era influenzato da spese non ricorrenti sostenute sull'immobile di Varedo.

5.7. Oneri finanziari netti

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Interessi attivi da correlate 269 445 (176) -39,55%
Altri interessi e proventi finanziari 110 475 (365) -76,84%
Totale proventi finanziari 379 920 (541) -58,80%
Interessi passivi a correlate (43) (108) 65 -60,19%
Interessi passivi su finanziamenti (402) (246) (156) 63,41%
Interessi passivi su titoli emessi (3.851) (5.319) 1.468 -27,60%
Interessi passivi su contratti di leasing (8) (23) 15 -65,22%
Altri interessi passivi (51) (51) - 0,00%
Altri oneri finanziari (282) (138) (144) 104,35%
Totale oneri finanziari (4.637) (5.885) 1.248 -21,21%
Totale oneri finanziari netti (4.258) (4.965) 707 -14,24%

A confronto con il 2019, si evidenzia nel corso del 2020 il risparmio di oneri finanziari per il rinnovo a tassi ed importi più contenuti del prestito obbligazionario in essere.

Gli "Altri interessi e proventi finanziari" attivi erano stati positivamente influenzati nel 2019 dal rilascio di rettifiche operate ai sensi dell'IFRS 9.

Gli interessi attivi e passivi da correlate sono relativi alle posizioni di credito e debito descritte nell'ambito delle attività finanziarie correnti e non correnti e delle passività finanziarie correnti. Il dettaglio è riportato nel paragrafo relativo alle parti correlate.

(in migliaia di Euro) 2020 2019 Variazione Variazione %
Imposte correnti 475 977 (502) -51,38%
Imposte differite (565) 133 (698) n/a
Imposte correnti e differite (90) 1.110 (1.200) -108,11%

5.8. Imposte correnti e differite

A decorrere dal 2007 Intek Group e la maggior parte delle sue controllate italiane hanno esercitato l'opzione per il regime fiscale del "consolidato fiscale nazionale" determinando l'IRES su una base imponibile corrispondente alla somma algebrica degli imponibili positivi e negativi delle singole società. I rapporti economici, oltre alle responsabilità e agli obblighi reciproci, sono definiti nell'accordo e regolamento relativi all'opzione per il consolidato fiscale nazionale secondo il quale la controllante e/o le controllate con imponibile negativo ricevono una compensazione pari al relativo risparmio d'imposta realizzato dalla controllante e/o le controllate con imponibile positivo.

Correlazione fra oneri fiscali e risultato contabile:

(in migliaia di Euro) 2020 2019
Risultato ante imposte 4.613 (2.978)
Carico fiscale teorico (aliquota fiscale utilizzata 24%) (1.107) 715
Riconciliazione:
Effetto dovuto alle diverse aliquote fiscali: - -
Altri effetti: - -
- (Oneri) non deducibili e proventi non imponibili (430) (1.029)
- Perdite fiscali - Imposte differite non stanziate - (159)
- Rivalutazioni/Svalutazioni su partecipazioni e titoli 1.935 1.592
- Imposte correnti esercizi precedenti (488) (9)
Imposte rilevate a conto economico (90) 1.110

6. Altre informazioni

6.1. Strumenti finanziari per categorie

31 dic 2020 31 dic 2019 Variazione
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico 568.487 525.832 42.655
Attività finanziarie al fair value rilevato a conto economico
complessivo
- - -
Costo ammortizzato 48.980 76.845 (27.865)
Attività finanziarie 617.467 602.677 14.790
Passività finanziarie al fair value rilevato a conto economico (984) (1.643) 659
Passività finanziarie e debiti al costo ammortizzato (114.173) (127.291) 13.118
Passività finanziarie (115.157) (128.934) 13.777

6.2. Strumenti finanziari per voce di bilancio

Strumenti finanziari e riconciliazione con le voci di bilancio al 31 dicembre 2020:

(in migliaia di Euro) Totale Misurato al
costo
ammortizzato
Misurato al fair
value
Non
disciplinato ex
IFRS 7
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 - 567.446 -
Attività finanziarie non correnti 134 - 134 -
Partecipazioni - - - -
Altre attività non correnti 3 3 - -
Crediti commerciali 4.534 4.534 - -
Altri crediti e attività correnti 4.122 3.455 - 667
Attività finanziarie correnti 26.480 25.573 907 -
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 15.415 15.415 - -
Totale attività finanziarie 618.134 48.980 568.487 667
Debiti e passività finanziarie non correnti (3.130) (2.996) (134) -
Obbligazioni (75.332) (75.332) - -
Altre passività non correnti (722) (722) - -
Debiti e passività finanziarie correnti (29.960) (29.110) (850) -
Debiti verso fornitori (1.905) (1.905) - -
Altre passività correnti (4.258) (4.108) - (150)
Totale passività finanziarie (115.307) (114.173) (984) (150)

Il valore contabile delle attività e passività finanziarie riconosciute nel presente bilancio non si discosta dal loro fair value.

I livelli di fair value previsti sono tre:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

L'analisi di attività e passività finanziarie secondo il livello di fair value è la seguente:

(in migliaia di Euro) Totale
Fair value
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Investimenti in partecipazioni e quote di fondi 567.446 - - 567.446
Attività finanziarie non correnti 134 - - 134
Attività finanziarie correnti 907 - - 907
Totale attività finanziarie 568.487 - - 568.487
Debiti e passività finanziarie non correnti (134) - - (134)
Debiti e passività finanziarie correnti (850) - - (850)
Totale passività finanziarie (984) - - (984)

Gli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale–finanziaria al fair value sono rappresentati da investimenti partecipativi e da garanzie rilasciate che rientrano nell'attività di livello 3. Per la determinazione del fair value degli investimenti partecipativi si rimanda all'apposita nota. Il fair value delle garanzie rilasciate è determinato applicando un'aliquota ritenuta rappresentativa del rischio assunto.

6.3. Valore nozionale degli strumenti finanziari e dei derivati

Non vi sono strumenti finanziari derivati iscritti in bilancio al 31 dicembre 2020.

6.4. Esposizione al rischio credito e perdite durevoli di valore

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima del Gruppo al rischio credito.

6.5. Esposizione al rischio cambio

Al 31 dicembre 2020 non sono presenti attività e passività in valuta.

6.6. Esposizione al rischio fluttuazione valore azioni

Il valore contabile delle attività finanziarie rappresenta l'esposizione massima di Intek Group a tale rischio.

6.7. Esposizione al rischio tasso

Al 31 dicembre 2020 le attività e passività finanziarie del Gruppo fruttifere di interessi presentano la seguente esposizione al rischio tasso:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020 31 dic 2019
Attività finanziarie - -
Passività finanziarie (78.915) (110.865)
Strumenti a tasso fisso (78.915) (110.865)
Attività finanziarie 40.983 59.566
Passività finanziarie (25.567) (8.894)
Strumenti a tasso variabile 15.416 50.672

Un incremento (o decremento) di 50 basis point dei tassi di interesse alla data di riferimento del presente bilancio comporterebbe un incremento (decremento) del patrimonio netto e del risultato di circa Euro 75 migliaia.

6.8. Esposizione al rischio liquidità

Il rischio di liquidità può sorgere dalle difficoltà ad ottenere finanziamenti a supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa in entrata e in uscita e la liquidità sono coordinate per le società consolidate dalla holding.

* * *

7. Impegni e garanzie

Intek Group è garante a favore di KME SE e delle sue principali controllate per Euro 100 milioni per il finanziamento ottenuto da un pool di Istituti bancari e per ulteriori affidamenti bancari per Euro 15,6 milioni.

È inoltre oggetto di garanzia un mutuo erogato a Tecno Servizi Srl (società incorporata in Immobiliare Pictea nel 2017) da parte di Mediocredito per originari Euro 7,8 milioni avente valore residuo di Euro 4,8 milioni.

Nel dicembre 2015 Intek Group ha concesso la propria disponibilità al rilascio di una garanzia di massimi Euro 5,0 milioni a favore di Associazione Dynamo nell'ambito dell'erogazione di un mutuo fondiario per la ristrutturazione di alcuni immobili di Limestre. Il mutuo è peraltro già assistito da altre garanzie reali.

Allegati alle note esplicative:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2020:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020
Risultato bilancio separato Intek Group S.p.A. 6.539
Risultato di competenza delle societa' consolidate (1) 6.598
Eliminazione svalutazioni/ripristino di valore di partecipazioni (1.038)
Eliminazione dividendi ricevuti (6.000)
Ammortamento su excess cost immobile (netto effetto fiscale) (127)
Valutazione a fair value investimenti detenuti da controllate (netto effetto fiscale) (1.164)
Annullamento effetto IFRS 16 su operazioni intragruppo (91)
Annullamento effetto IFRS 9 su operazioni intragruppo (194)
Risultato netto consolidato di Gruppo 4.523

Prospetto di raccordo tra il patrimonio della capogruppo Intek Group SpA ed il patrimonio consolidato di spettanza al 31 dicembre 2020:

Non vi sono differenze tra il patrmionio della capogruppo e quello consolidato: sono entrambi pari a Euro 507 milioni.

ATTESTAZIONE SUL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS, COMMA 5 DEL D. LGS. 58/98 E SUCCESSIVE MODIFICHE E INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Vincenzo Manes, in qualità di Presidente, e Giuseppe Mazza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di INTEK Group S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2020, ivi comprese le policy di cui si è dotata la Società per rispettare i requisiti previsti dall'IFRS 10 relativamente alle Entità di Investimento.

    1. Al riguardo si segnala che non sono emersi aspetti di rilievo.
    1. Si attesta, inoltre, che:
  • 3.1. il bilancio consolidato:
    • a) è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002. Al presente bilancio è stato applicato il principio contabile relativo alle Entità di Investimento (apportate modifiche agli IFRS 10 e 12 ed allo IAS 27, come introdotto dal Regolamento UE n. 1174/2013);
    • b) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • 3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui è esposto.

Milano, 26 aprile 2021

Il Presidente

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari

______________________ f.to Vincenzo Manes

__________________________ f.to Giuseppe Mazza

Relazione del Collegio Sindacale di INTEK Group S.p.A. al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020

Il Collegio Sindacale presenta come ogni anno, seppur non obbligatoria, una sua breve relazione al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020, nell'ambito dei doveri di vigilanza sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo.

Inoltre, la presente relazione viene redatta secondo il principio secondo il quale argomenti o documenti sottoposti dagli Amministratori all'Assemblea, sono oggetto di esame da parte del Collegio Sindacale, che riferisce all'Assemblea stessa.

Al fine di evitare inutili duplicazioni, la presente relazione deve intendersi complementare a quella relativa al bilancio di esercizio al 31 dicembre 2020, che pertanto deve intendersi integralmente qui richiamata.

PRINCIPI CONTABILI ADOTTATI – EFFETTI SUL BILANCIO CONSOLIDATO

Come già ampiamente evidenziato nella relazione al bilancio di esercizio, la qualifica di Entità di investimento, prevista dal paragrafo 27 dell'IFRS 10, ha comportato che il bilancio consolidato si differenzi dal bilancio separato unicamente per quelle partecipazioni non valutate al fair value e consolidate in maniera integrale, che costituiscono certamente le partecipazioni che, da un punto di vista contabile e di valutazione, hanno minori impatti sul bilancio consolidato.

In relazione alla misurazione del predetto fair value, che costituisce certamente l'elemento di maggiore rilevanza sia per il bilancio separato che per quello consolidato, come evidenziato anche in sede di relazione al bilancio separato, il Collegio ha specificatamente verificato che la stessa fosse effettuata con il supporto di un advisor indipendente e qualificato, identificato nella EY Advisory SpA.

La conseguenza principale di quanto sopra esposto è che la differenza tra i valori espressi nel bilancio separato rispetto a quelli risultanti dal bilancio consolidato non assume valori rilevanti. A fine

esercizio le differenze tra il patrimonio netto del bilancio separato e quello del bilancio consolidato si sono annullate per effetto dell'uscita dell'area di consolidamento di Immobiliare Pictea Srl.. Si ritiene comunque utile evidenziare, al fine di una migliore comprensione, il raffronto tra risultato di esercizio della Capogruppo e risultato Consolidato:

Prospetto di raccordo tra il risultato della capogruppo Intek Group SpA ed il risultato consolidato di spettanza dell'esercizio 2020:

(in migliaia di Euro) 31 dic 2020
Risultato bilancio separato Intek Group S.p.A. 6.539
Risultato di competenza delle societa' consolidate (1) 6.598
Eliminazione svalutazioni/ripristino di valore di partecipazioni (1.038)
Eliminazione dividendi ricevuti (6.000)
Ammortamento su excess cost immobile (netto effetto fiscale) (127)
Valutazione a fair value investimenti detenuti da controllate (netto effetto fiscale) (1.164)
Annullamento effetto IFRS 16 su operazioni intragruppo (91)
Annullamento effetto IFRS 9 su operazioni intragruppo (194)
Risultato netto consolidato di Gruppo 4.523

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Come ogni anno si evidenzia l'area di consolidamento e l'elenco delle società consolidate con il

metodo integrale:

Denominazione Sede Valuta Capitale Attività % di possesso
sociale diretta indiretta
Intek Group SpA Italia Euro 335.069.009,80 Holding Capogruppo
I2 Capital Partners SGR SpA in liqu. Italia Euro 1.500.000 Gestione fondi inv. 100,00%
Immobiliare Pictea Srl Italia Euro 80.000 Immobiliare 100,00%

Si segnala che Immobiliare Pictea è stata inclusa solamente per i flussi di conto economico in conseguenza dell'avvenuto conferimento di fine esercizio.

DOCUMENTI CONTABILI COSTITUENTI IL BILANCIO CONSOLIDATO

Il Presidente della Società, Vincenzo Manes, ed il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giuseppe Mazza, hanno consegnato in data 15 Aprile 2021 agli Amministratori ed ai Sindaci, una dichiarazione scritta con la quale attestano, anche tenuto conto dell'art. 154 bis del

D. Lgs n. 58/1998, l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio sia individuale che consolidato dell'esercizio 2020, precisando la conformità degli stessi ai principi contabili internazionali.

La società di revisione Deloitte & Touche SpA ha rilasciato la propria relazione senza riserve contenente il positivo giudizio sul bilancio consolidato, in data 30 Aprile 2021.

Il contenuto informativo della parte della Relazione riservata al bilancio consolidato (principi contabili applicati, note illustrative, allegati) è esauriente.

Le informazioni sui principali indicatori di risultato, sia finanziari che non finanziari, sono desumibili dalle varie tabelle esplicative delle note illustrative al bilancio consolidato.

In relazione alle operazioni di maggior rilievo dell'esercizio 2020, alle operazioni con parti correlate e/o infragruppo, alle denunce od esposti da parte dei soci o di terzi ed in generale per quanto riguarda l'attività di vigilanza e le verifiche svolte, si rinvia alla relazione del Collegio al bilancio di esercizio 2020.

In conclusione, il Collegio ritiene che il bilancio consolidato ed i documenti che lo accompagnano, illustrino in modo adeguato la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo per l'anno 2020.

Del bilancio consolidato e di quanto lo correda, l'Assemblea deve tenere conto solamente ai fini informativi, trattandosi di atto che non è soggetto ad approvazione.

Firenze/Milano, 30 Aprile 2021

IL COLLEGIO SINDACALE (con consenso unanime)

Il Presidente del Collegio Sindacale

(f.to Dott. Marco Lombardi)

Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia

Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti di Intek Group S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Intek (il Gruppo), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2020, dal prospetto dell'utile (perdita) dell'esercizio e delle altre componenti del conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note esplicative che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2020, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto a Intek Group S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v. Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Valutazione al fair value dell'investimento rappresentato dalla partecipazione in KME SE

Descrizione
dell'aspetto chiave
della revisione
Come risulta al paragrafo 4.1 delle note esplicative al bilancio consolidato al
31 dicembre 2020, nello stesso sono iscritti Euro 567 milioni di investimenti
in partecipazioni e quote di fondi valutati al fair value, di cui Euro 513 milioni
riferibili alla partecipazione in KME SE, società a capo dell'omonimo gruppo
operante nel settore "rame".
Il fair value dell'investimento in KME SE è stato stimato dalla Società, con il
supporto di un consulente esterno, secondo quanto previsto dalla "Policy per
le modalità di determinazione del fair value" di cui Intek Group S.p.A. si è
dotata e applicando diverse metodologie (unlevered discounted cash flow
quale metodo principale, multipli di mercato e multipli di transazione quali
metodi di controllo).
Il suddetto processo di stima è caratterizzato da significativi profili di
complessità e soggettività, basandosi, nel caso della metodologia unlevered
discounted cash flow, su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei
flussi di cassa attesi dalla partecipata e la determinazione di un tasso di
attualizzazione (WACC) e di un tasso di crescita di lungo periodo (g-rate)
appropriati; tali assunzioni sono influenzate da aspettative future riguardo
sia la società oggetto di valutazione sia le condizioni di mercato, con
particolare riferimento al mercato europeo del rame. Elementi di
soggettività, peraltro, caratterizzano anche l'applicazione delle metodologie
fondate sui multipli, in relazione alla scelta e definizione dei campioni di
riferimento.
Nelle note esplicative sono riportate le informazioni di dettaglio in merito al
processo di valutazione adottato.
In considerazione della rilevanza dell'ammontare dell'investimento
rappresentato dalla partecipazione in KME SE, della discrezionalità delle
stime attinenti la previsione dei flussi di cassa e la determinazione delle altre
sopra citate assunzioni e variabili chiave utilizzate per la stima del fair value,
abbiamo considerato il processo di valutazione al fair value di tale
investimento un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato al 31
dicembre 2020 del Gruppo.
Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle attività di revisione sono state svolte, anche ricorrendo al
supporto di specialisti in materia di valutazioni aziendali appartenenti alla
nostra rete, le seguenti principali procedure:

rilevazione e comprensione del processo di determinazione del fair value
dell'investimento; a tal fine abbiamo acquisito ed analizzato la "Policy per
le modalità di determinazione del fair value", verificandone la coerenza
con le previsioni dei principi contabili internazionali;
  • analisi critica delle metodologie utilizzate, verificando, anche attraverso approfondimenti con la Direzione della Società e con il consulente esterno della stessa, la loro adeguatezza rispetto alle prassi di mercato;
  • analisi di ragionevolezza e sostenibilità delle principali assunzioni adottate per la formulazione dei flussi finanziari attesi dall'investimento, del tasso di attualizzazione (WACC) e del tasso di crescita di lungo periodo (g-rate), nonché dei criteri di definizione dei campioni utilizzati per la determinazione dei multipli di mercato e dei multipli di transazione;
  • verifica dell'accuratezza matematica dei calcoli.

Abbiamo infine esaminato la completezza e la conformità dell'informativa fornita nel bilancio consolidato rispetto a quanto previsto dai principi contabili applicabili.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Intek Group S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno;
  • abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo;
  • abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa;
  • siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento;
  • abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione;
  • abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'Assemblea degli Azionisti di Intek Group S.p.A. ci ha conferito in data 31 maggio 2016 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2016 al 31 dicembre 2024.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori di Intek Group S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Intek al 31 dicembre 2020, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del gruppo Intek al 31 dicembre 2020 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Intek al 31 dicembre 2020 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Maurizio Ferrero

Socio

Milano, 30 aprile 2021

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