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Ascopiave

Quarterly Report May 13, 2021

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Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2021

G r u p p o A s c o p i a v e

INFORMAZIONI GENERALI 6
Organi sociali ed informazioni societarie 6
Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave 7
RELAZIONE SULLA GESTIONE 8
Premessa 8
La struttura del Gruppo Ascopiave 9
Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa 10
Controllo della società 11
Corporate Governance e Codice Etico 12
Rapporti con parti correlate e collegate 13
Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2021 14
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre 2021 15
Altri fatti di rilievo 15
Efficienza e risparmio energetico 15
Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura
condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo"
delle reti 16
Contenziosi 17
Rapporti con l'Agenzia delle Entrate 22
Ambiti territoriali 23
Distribuzione dividendi 26
Azioni proprie 26
Evoluzione prevedibile della gestione 26
Evoluzione emergenza COVID 19 27
Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi 29
Altre informazioni 32
Stagionalità dell'attività 32
Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre 2021 33
Indicatori di performance 33
Andamento della gestione - I principali indicatori operativi 34
Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo 34
Andamento della gestione – La situazione finanziaria 36
Andamento della gestione – Gli investimenti 38
Prospetti del Resoconto intermedio di gestione 39
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 40
Conto economico e conto economico complessivo consolidato 41
Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato 42
Rendiconto finanziario consolidato 43
NOTE ESPLICATIVE 44
Informazioni societarie 44
Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS 44
Criteri di valutazione 45
Area e criteri di consolidamento 45
Dati di sintesi delle società consolidate integralmente 47
NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO 48
Attività non correnti 48
Attività correnti 54
Patrimonio netto consolidato 58
Passività non correnti 58

Passività correnti 62
NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO 66
Ricavi 66
Proventi e oneri finanziari 70
Imposte 70
Componenti non ricorrenti 71
Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali 71
ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2021
72
Impegni e rischi 72
Fattori di rischio ed incertezza 72
Gestione del Capitale 74
Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie 75
Rapporti con parti correlate 76
Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006 79
Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata 79
Conto economico complessivo consolidato 80
Rendiconto Finanziario consolidato 81
Indebitamento finanziario netto consolidato 82
Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre 2021 83
Obiettivi e politiche del Gruppo 84

Allegati:

  • Dichiarazione del dirigente preposto - Attestazione al Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n.11971

INFORMAZIONI GENERALI

Organi sociali ed informazioni societarie

Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale

durata
Soggetto
carica
data nomina
data fine
carica
Cecconato Nicola
Presidente del Consiglio di Amministrazione e
2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Amministratore delegato
2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Pietrobon Greta
Consigliere indipendente
2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Quarello Enrico
Consigliere

2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto
Consigliere
2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara Consigliere indipendente
2020-2022 29/05/2020
Approv. Bilancio 2022
Vecchiato Luisa
Consigliere indipendente
**
2020-2022 29/05/2020
Novello Cristian
Consigliere indipendente
Approv. Bilancio 2022

Il Consiglio di Amministrazione è stato nominato dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti del 29 maggio 2020 ed è in carica dal 4 giugno 2020.

(*) Pietrobon Greta è stata nominata Lead Independent Director dal Consiglio di Amministrazione del 28 gennaio 2021;

(**) Quarello Enrico è stato amministratore indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore non indipendente;

(***) Vecchiato Luisa è stata amministratore non indipendente sino alla data del 28 gennaio 2021 e, successivamente, amministratore indipendente.

Soggetto carica durata
carica
data inizio data fine
Salvaggio Giovanni Presidente del collegio sindacale 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Moro Barbara Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022
Biancolin Luca Sindaco effettivo 2020-2022 29/05/2020 Approv. Bilancio 2022

Comitati interni

Comitato controllo e
rischi
dal al Comitato per la
remunerazione
dal al
Novello Cristian 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Pietrobon Greta 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022
Bet Roberto 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Quarello Enrico 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022
Geronazzo Mariachiara 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022 Vecchiato Luisa 08/06/2020 Approv. Bilancio 2022

_____________________________________________________________________________________________

Società di Revisione PriceWaterhouseCoopers S.p.A.

Sede legale e dati societari

Ascopiave S.p.A. Via Verizzo, 1030 I-31053 Pieve di Soligo - TV Italia Tel: +39 0438 980098 Fax: +39 0438 964778 Cap. Soc.: Euro 234.411.575 i.v. P.IVA 03916270261

Investor relations

Tel. +39 0438 980098 Fax +39 0438 964778 e-mail: [email protected]

Principali dati economici e finanziari del Gruppo Ascopiave

Dati economici

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 % dei ricavi 2020 % dei ricavi
Ricavi 38.456 100,0% 44.662 100,0%
Margine operativo lordo 15.777 41,0% 15.554 34,8%
Risultato operativo 6.996 18,2% 7.224 16,2%
Risultato del periodo 13.619 35,4% 12.995 29,1%

Si precisa che per margine operativo lordo si intende il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.

Dati patrimoniali

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Capitale circolante netto (9.543) 29.287
Immobilizzazioni e altre attività non correnti (non finanziarie) 1.220.640 1.210.134
Passività non correnti (escluso finanziamenti) (47.213) (47.071)
Capitale investito netto 1.163.884 1.192.350
Posizione finanziaria netta (296.210) (338.447)
Patrimonio netto Totale (867.674) (853.903)
Fonti di finanziamento (1.163.884) (1.192.350)

Si precisa che per "Capitale circolante netto" si intende la somma di rimanenze di magazzino, crediti commerciali, crediti tributari, altre attività correnti, debiti commerciali, debiti tributari (entro 12 mesi) e altre passività correnti.

Dati dei flussi monetari

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Utile complessivo del periodo 13.770 13.063
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 53.544 35.638
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (10.932) (34.329)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di finanziamento (19.039) (19.633)
Flusso monetario del periodo 23.572 (18.324)
Disponibilità liquide all'inizio del periodo 21.902 67.031
Disponibilità liquide alla fine del periodo 45.475 48.707

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Premessa

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo trimestre 2021 con un utile netto consolidato di 13,6 milioni di Euro (13,0 milioni di Euro al 31 marzo 2020), con un incremento pari a 0,6 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2021 ammonta a 867,7 milioni di Euro (853,9 milioni di Euro al 31 dicembre 2020), ed il capitale investito netto a 1.163,9 milioni di Euro (1.192,4 milioni di Euro al 31 dicembre 2020).

Nel corso del primo trimestre 2021 il Gruppo ha realizzato investimenti per 10,9 milioni di Euro (34,3 milioni di Euro nel primo trimestre 2020, di cui 26,7 milioni in partecipazioni), prevalentemente nell'attività di installazione di misuratori elettronici, nonché nello sviluppo, manutenzione e ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas per 10,5 milioni di Euro (6,6 milioni di Euro nel primo trimestre 2020).

Si segnala che i risultati economici conseguiti dal Gruppo EstEnergy risultano iscritti per la quota di competenza del Gruppo (48%) nella voce "Risultato netto delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto".

Attività

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione del gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la cogenerazione, la gestione calore ed il servizio idrico.

Attualmente è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni, esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.900 chilometri e fornendo il servizio a circa 777.000 utenti.

Obiettivi strategici

Il Gruppo Ascopiave si propone di perseguire una strategia aziendale focalizzata sulla creazione di valore per i propri stakeholders, sul mantenimento dei livelli di eccellenza nella qualità dei servizi offerti, rispettando l'ambiente e valorizzando le istanze sociali che caratterizzano il contesto in cui opera.

A tal fine intende consolidare la propria posizione di leadership nel settore del gas a livello regionale e mira a raggiungere posizioni di rilievo anche in ambito nazionale, traendo vantaggio dal processo di liberalizzazione in atto. Le principali direttrici della sua strategia di sviluppo sono costituite dalla crescita dimensionale, dalla diversificazione in altri comparti del settore energetico sinergici con il core business e dal miglioramento dei processi operativi.

Andamento della gestione

I volumi di gas distribuiti attraverso le reti gestite dal Gruppo sono stati 669,9 milioni di metri cubi, con un incremento del 6,6% rispetto al primo trimestre 2020.

La rete di distribuzione al 31 marzo 2021 ha una lunghezza di 12.933 chilometri, in aumento di 65 chilometri rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Risultati economici e situazione finanziaria

I ricavi consolidati del primo trimestre 2021 si attestano a 38,5 milioni di Euro, contro i 44,7 milioni di Euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il risultato operativo del Gruppo si è attestato a 7,0 milioni di Euro, in riduzione di 0,2 milioni di Euro rispetto al primo trimestre 2020.

Il risultato netto, pari a 13,6 milioni di Euro, evidenzia un incremento di 0,6 milioni di Euro rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La Posizione Finanziaria Netta del Gruppo al 31 marzo 2021 è pari a 296,2 milioni di Euro, in riduzione di 42,8 milioni di Euro rispetto ai 339,0 milioni di Euro del 31 dicembre 2020.

Il decremento dell'indebitamento finanziario è determinato dal cash flow dell'esercizio (dato dalla somma del risultato netto e degli ammortamenti e svalutazioni), che ha generato risorse per 22,5 milioni di Euro, dalla gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 31,3 milioni di Euro e dall'attività di investimento che ha comportato l'esborso di 10,9 milioni di Euro.

Il rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e il Patrimonio Netto al 31 marzo 2021 è risultato pari a 0,34 (0,40 al 31 dicembre 2020).

La struttura del Gruppo Ascopiave

Nel prospetto che segue si presenta la struttura societaria del Gruppo Ascopiave aggiornata al 31 marzo 2021.

Andamento del titolo Ascopiave S.p.A. in Borsa

Alla data del 31 marzo 2021 il titolo Ascopiave registrava una quotazione pari a 3,905 Euro per azione, con una crescita di 6,4 punti percentuali rispetto alla quotazione di inizio 2021 (3,670 Euro per azione, riferita al 4 gennaio 2021).

La capitalizzazione di Borsa al 31 marzo 2021 risultava pari a 913,12 milioni di Euro1 (857,19 milioni di Euro al 30 dicembre 2020).

La quotazione del titolo nel corso del primo trimestre 2021 ha registrato un miglioramento della performance (+6,4%). Nello stesso periodo l'indice FTSE Italia All Share ha evidenziato una crescita del 10,3%, così come l'indice FTSE Italia Star e l'indice settoriale FTSE Italia Utenze che hanno registrato un incremento rispettivamente dell'8,8% e dell'1,6%.

Nella tabella che segue si riportano i principali dati azionari e borsistici al 31 marzo 2021:

Dati azionari e borsistici 31.03.2021 30.12.2020
Utile per azione (Euro) 0,06 0,27
Patrimonio netto per azione (Euro) 3,70 3,64
Prezzo di collocamento (Euro) 1,800 1,800
Prezzo di chiusura (Euro) 3,905 3,635
Prezzo massimo annuo (Euro) 3,910 4,610
Prezzo minimo annuo (Euro) 3,585 2,720
Capitalizzazione di borsa (Milioni di Euro) 913,12 857,19
N. di azioni in circolazione 216.644.717 216.644.717
N. di azioni che compongono il capitale sociale 234.
411.575
234.411.575
N. di azioni proprie in portafoglio 17.766.858 17.766.858

1 La capitalizzazione di Borsa delle principali società quotate attive nel comparto dei servizi pubblici locali (A2A, Acea, Acsm-Agam, Hera ed Iren) al 31 marzo 2021 risultava pari a 17,3 miliardi di Euro. Dati ufficiali tratti dal sito di Borsa Italiana (www.borsaitaliana.it).

Controllo della società

Alla data del 31 marzo 2021 Asco Holding S.p.A. controlla direttamente la maggioranza del capitale di Ascopiave S.p.A. come indicato nel grafico di seguito riportato.

La composizione azionaria di Ascopiave S.p.A. (numero di azioni possedute dai soci sul totale delle azioni costituenti il capitale sociale) è la seguente:

Elaborazione interna su informazioni pervenute ad Ascopiave S.p.A. ai sensi dell'art. 120 TUF.

Corporate Governance e Codice Etico

Nel corso del primo trimestre 2021 Ascopiave S.p.A. ha proseguito nel percorso di sviluppo del sistema di corporate governance impostato nel corso degli esercizi precedenti, rafforzando il sistema di gestione del rischio e apportando ulteriori miglioramenti agli strumenti diretti a tutelare gli interessi degli investitori.

Controllo interno

Il piano di attività del Responsabile Internal Audit è approvato con cadenza annuale dal Consiglio di Amministrazione della Società. In particolare le attività di verifica inquadrate nel suddetto piano di attività, basato su un processo di ordinamento per priorità dei principali rischi, riguardano sia ambiti di compliance sia i processi aziendali riferibili alle aree di business ritenute maggiormente strategiche.

Dirigente Preposto

Il Dirigente Preposto, con l'ausilio del Responsabile Internal Auditing e della Funzione Compliance ha rivisto, nell'ambito delle attività di verifica, l'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili ed ha proseguito nell'attività di monitoraggio e aggiornamento delle procedure ritenute rilevanti ai fini della compilazione dell'informativa finanziaria. Allo scopo, la Società è dotata di strumenti di continuous auditing, che consentono l'automazione delle procedure di controllo.

Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del d.lgs. 231/2001

Ascopiave S.p.A. e le Società controllate sono dotate di un Modello di organizzazione, gestione e controllo; le stesse hanno aderito al Codice Etico della capogruppo Ascopiave. La Società, avvalendosi dell'attività dell'Organismo di Vigilanza, monitora costantemente l'efficacia e l'adeguatezza del Modello adottato. Ascopiave S.p.A. ha approvato la "Procedura di gestione delle Segnalazioni del Gruppo Ascopiave", adottata da tutte le società controllate del Gruppo, parte integrante del Modello 231 (allegato 3 del Modello 231). Le segnalazioni vengono gestite da un "Comitato Segnalazioni". La Società ha, inoltre, continuato la propria attività di promozione, conoscenza e comprensione del Codice Etico nei confronti di tutti i suoi interlocutori, specie nell'ambito dei rapporti commerciali e istituzionali. Si ricorda che il Modello 231 e il Codice Etico sono consultabili alla sezione corporate governance del sito www.gruppoascopiave.it.

Rapporti con parti correlate e collegate

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di costi di esercizio:

  • Acquisto di servizi telematici e informatici dalla consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi dalla controllante Asco Holding S.p.A..

Il Gruppo intrattiene i seguenti rapporti con parti correlate che producono le seguenti tipologie di ricavi di esercizio:

  • Locazione di immobili di proprietà verso la consociata ASCO TLC S.p.A.;
  • Servizi amministrativi e del personale da Ascopiave S.p.A. con la controllante Asco Holding S.p.A..

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2021 i rapporti intrattenuti con le società collegate hanno prodotto ricavi in relazione alle seguenti tipologie di servizio:

  • Servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione locale;
  • Servizi al contatore svolti in qualità di distributori del gas naturale e servizi di lettura degli stessi;
  • Servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility.

In relazione al consolidato fiscale nazionale ed ai rapporti intrattenuti in tal senso si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo Ascopiave, controllante al 31 dicembre 2019, hanno aderito ad nuovo contratto di consolidato fiscale nazionale con la capogruppo Ascopiave S.p.A.. Gli altri crediti iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi a posizioni pregresse correlate al consolidato fiscale in essere con la stessa e decaduto nel corso dell'esercizio 2019.

Si evidenzia che tali rapporti sono improntati alla massima trasparenza ed a condizioni di mercato; per quanto concerne i singoli rapporti si rimanda alle note esplicative di questa relazione.

La tabella che segue riporta la consistenza economica e finanziaria dei rapporti già descritti:

Crediti Altri Debiti Altri Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti commerciali debiti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 18 612 23 0 0 15 0 0 21 0
Totale controllanti 18 612 23 0 0 15 0 0 21 0
Società consociate
Asco TLC S.p.A. 34 0 177 0 0 177 0 0 11 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 55 0 9 0 0 23 0 0 307 0
Totale società consociate 89 0 186 0 0 200 0 0 318 0
Società collegate
Estenergy S.p.A. 2.698 0 0 0 0 0 0 0 6.259 0
Ascotrade S.p.A. 8.359 0 71 0 0 0 0 0 18.780 0
Blue Meta S.p.A. 2.378 0 95 0 0 81 0 0 5.261 0
Etra Energia S.r.l. 156 0 0 0 0 0 0 0 189 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.685 0 124 0 0 87 0 0 3.615 0
ASM Set S.r.l. 643 0 29 0 0 44 0 0 1.635 0
Totale società collegate 15.920 0 318 0 0 212 0 0 35.738 0
Totale 16.026 612 527 0 0 427 0 0 36.077 0

Fatti di rilievo intervenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2021

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

In data 15 gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A., riunitosi sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, ha approvato il piano strategico 2020-2024 del Gruppo Ascopiave.

Il piano prefigura un percorso di crescita sostenibile che migliorerà la redditività aziendale mantenendo una struttura finanziaria equilibrata e una distribuzione di dividendi stabile e remunerativa. Gli highlights economico finanziari sono:

  • EBITDA al 2024: 87 milioni di euro (+ 25 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020);
  • Risultato netto al 2024: 51 milioni di euro (+ 11 milioni di euro rispetto al preconsuntivo 2020);
  • Investimenti 2020-2024: 497 milioni di euro;
  • Indebitamento netto al 2024: 500 milioni di euro;
  • Leva finanziaria (Posizione finanziaria netta / Patrimonio Netto) al 2024: 0,57;
  • Previsione dei dividendi distribuiti: 16 centesimi per azione per l'esercizio 2020, in crescita di 0,5 centesimi per azione negli anni successivi sino al 2024.

Nel piano viene elaborato uno scenario che valorizza l'eventuale aggiudicazione da parte del Gruppo di alcune gare per il servizio di distribuzione gas. Tale opportunità, che dipende, tra le altre cose, dalle effettive tempistiche di pubblicazione dei bandi di gara, comporta una stima di ulteriore crescita dell'EBITDA al 2024 di 20 milioni di euro ed un incremento del volume degli investimenti di 188 milioni di euro.

AP Reti Gas S.p.A., società del gruppo Ascopiave, selezionata da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l. quale partner industriale per la partecipazione congiunta alle gare per il servizio di distribuzione gas negli ATEM di Milano 2 e Milano 3.

In data 26 febbraio 2021 AP Reti Gas S.p.A., parte del Gruppo Ascopiave, ha ricevuto la comunicazione da Aemme Linea Distribuzione S.r.l. e NED Reti Distribuzione Gas S.r.l., società pubbliche attive nella gestione del servizio di distribuzione gas in 20 comuni della provincia di Milano, di essere stata selezionata quale partner industriale per la partecipazione congiunta a ciascuna delle due future gare per l'affidamento del servizio negli ambiti territoriali minimi di Milano 2 e Milano 3 (le "Gare d'Ambito"). La scelta è avvenuta a seguito di una procedura competitiva cui ha preso parte AP Reti Gas presentando un'offerta di natura economico-industriale (la "Gara per la Selezione del Partner Industriale").

In base all'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas, in caso di aggiudicazione di una Gara d'Ambito, verrà costituita una società il cui capitale sociale sarà detenuto per il 51% dalle due società pubbliche e per il restante 49% da AP Reti Gas, con la possibilità di costituire un massimo di due società in caso di aggiudicazione di entrambe le Gare d'Ambito. La governance delle costituende società consentirà al Gruppo Ascopiave di consolidarne integralmente i valori contabili.

AP Reti Gas provvederà alla capitalizzazione di dette società mediante apporto di denaro in proporzione al valore degli assets che verranno trasferiti dai soci pubblici, a cui si aggiungerà il versamento di un sovrapprezzo. I valori degli apporti da parte dei soci pubblici saranno commisurati al valore effettivo di rimborso degli impianti attualmente gestiti dagli stessi soci pubblici aggiornato alla data di trasferimento di tali impianti alle costituende società, al netto del valore in conto capitale dei finanziamenti accesi in relazione agli investimenti realizzati.

Nell'ipotesi di avvio della gestione di entrambe le concessioni, assegnate mediante le Gare d'Ambito nel corso del 2023, Ascopiave, sulla base delle informazioni attualmente a disposizione, stima un investimento a titolo di capitale proprio in entrambe le società pari a circa 82 milioni di euro.

Nei prossimi mesi le parti provvederanno a definire gli elementi di dettaglio della partnership, i patti parasociali e gli statuti delle costituende società sulla base dei principi definiti nell'accordo di partnership; ciò sarà effettuato entro il 31 luglio 2021, termine prorogabile di comune accordo tra le parti e comunque entro i tempi utili per non pregiudicare la partecipazione alle Gare d'Ambito.

Allo stato attuale, il Gruppo Ascopiave prevede di poter far fronte agli impegni finanziari collegati direttamente e indirettamente alla partecipazione alle future Gare d'Ambito oggetto dell'accordo di partnership con Aemme Linea Distribuzione e NED Reti Distribuzione Gas mediante ricorso all'indebitamento finanziario. Lo studio BonelliErede ha agito come consulente legale di AP Reti Gas nella partecipazione alla Gara per la Selezione del Partner Industriale.

Informativa Covid 19

L'emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus SarsCov2, iniziata nei primi mesi del 2020 e che ha coinvolto tutto il Mondo, a cominciare dai paesi asiatici per poi proseguire con diverse altre nazioni, tra cui pesantemente l'Italia, è tutt'ora in corso ed ha significativamente interessato il primo trimestre dell'anno.

Il Gruppo ha attentamente e costantemente monitorato sin dai primi momenti del 2020, e per tutto il decorso dell'emergenza, l'evolversi della situazione nel territorio in cui insistono le attività delle società del Gruppo stesso ma anche lo sviluppo della pandemia a livello internazionale, operando nel più assoluto rispetto delle ordinanze emesse dagli organismi preposti, sia a livello nazionale che locale, mettendo come priorità la salute e la sicurezza dei lavoratori tanto che a pochi giorni dall'istituzione governativa del lockdown erano state velocemente attivate le misure necessarie per consentire alla quasi totalità dei dipendenti la modalità di lavoro agile da remoto garantendo comunque la continuità aziendale in tutte le attività consentite. Il livello di attenzione e di prevenzione adottato nel 2020 permane anche in questi primi mesi dell'anno, periodo in cui l'emergenza ha continuato ad insistere con forza, in particolare, nei mesi invernali. Allo stesso modo, il management del Gruppo continua a monitorare, mediante l'utilizzo di indicatori esterni e valori elaborati internamente, gli impatti dell'epidemia in termini di performance, così da poter intervenire con eventuali misure correttive volte a mitigare gli effetti che potrebbero riflettersi sull'esecuzione del business.

Grazie ai rimedi posti in essere già dall'esercizio passato, gli effetti economici e finanziari negativi che si sono verificati non hanno impattato sui risultati finali del Gruppo, venendo compensati dagli effetti positivi derivanti dai rimendi messi in campo.

Nonostante l'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management continua costantemente a monitorare gli indicatori sopra citati, non solo a livello locale ma anche nazionale e/o internazionale, in modo da poter tempestivamente fronteggiare un'eventuale riacuirsi della situazione emergenziale.

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre 2021

In data 27 aprile 2021 Ascopiave S.p.A. ha informato di aver incrementato la propria partecipazione in Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, che risulta ora pari ad una quota del 5,0000047% del capitale sociale con diritto di voto.

In data 29 aprile 2021 si è tenuta l'Assemblea degli azionisti in sede straordinaria ed ordinaria della capogruppo Ascopiave S.p.A. Per approfondimenti in merito si rinvia al paragrafo dedicato ai fatti intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre dell'esercizio 2021 della nota integrativa.

Altri fatti di rilievo

Efficienza e risparmio energetico

Per quanto concerne gli obiettivi cui le società di distribuzione del gas naturale del Gruppo sono obbligate relativamente ai titoli di efficienza energetica (TEE), con la consegna di fine novembre 2020 l'obiettivo 2018 è stato completato per tutte le società obbligate. Inoltre, sempre a novembre 2020, è stata consegnata per tutte le società obbligate la quota minima di circa il 60% dell'obiettivo 2019 ed una quota di acconto per l'obiettivo 2020.

Si segnala che nell'esercizio 2020, in ragione dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia, la scadenza naturale di consegna dei titoli di efficienza, normalmente fissata il 31 maggio di ogni anno, è stata posticipata a novembre 2020, così come l'erogazione dei contributi correlati alla consegna degli stessi. Si segnala inoltre che nel corso del mese di gennaio 2021 le società di distribuzione del Gruppo hanno incassato complessivamente contributi per Euro 20.546 migliaia.

Per quanto riguarda l'obiettivo 2020 la somma degli obiettivi assegnati alle tre società del Gruppo obbligate ammonta a 145.846 TEE. Al momento, non sono ancora stati pubblicati gli obiettivi per il 2021 (che conseguentemente sono stati oggetto di stima interna) e più in generale per il periodo 2021-2024, resta invece confermata la scadenza di fine maggio 2021 per la consegna dell'obiettivo minimo del 2020.

Stipula di una proposta di convenzione con i Comuni per l'adozione di una procedura condivisa finalizzata alla quantificazione concordata del "Valore Industriale Residuo" delle reti

Le modifiche normative susseguitesi negli ultimi anni ed in particolare la disciplina che ha previsto che la selezione del gestore del servizio di distribuzione con lo strumento delle c.d. "gare d'ambito", hanno comportato, tra l'altro, l'esigenza di determinare il Valore Industriale Residuo (V.I.R.) degli impianti di proprietà dei Gestori.

Relativamente a tale aspetto, le convenzioni di concessione disciplinavano due situazioni "paradigmatiche" e cioè:

il riscatto anticipato (normalmente regolato con il richiamo al R.D. n. 2578/1925) ed il rimborso dalla scadenza (naturale) della concessione.

L'evenienza di una scadenza "ope legis", precedente alla decorrenza del termine "contrattuale", (di norma) non era contemplata (e dunque regolata) negli atti concessori.

Nella sostanza, la fattispecie di cui trattasi (scadenza anticipata imposta dalla legge) rappresenta un "tertium genus", per certi versi assimilabile all'esercizio del riscatto anticipato (rispetto al quale, tuttavia, si discosta nettamente per la mancanza di una volontà autonomamente formatasi in tal senso da parte dell'Ente) e per altri simile allo spirare del termine concessorio (che tuttavia non è decorso).

Almeno sino al DM 226/2011, non c'erano norme legislative e/o regolamentari che definissero con precisione le modalità ed i criteri per determinare il V.I.R. degli impianti e che dunque potessero integrare le clausole contrattuali, non di rado carenti.

Anche il D.Lgs. 164/2000, sino alla modifica introdotta prima con il D.L. 145/2013, e poi con la L. 9/2014 si limitava a richiamare il R.D. 2578/1925 il quale, tuttavia, sanciva il metodo della stima industriale senza fissare parametri puntuali di stima.

Detta situazione rendeva oltremodo opportuna, se non necessaria, la definizione di specifiche intese con i Comuni volte ad addivenire ad una stima condivisa del Valore Industriale Residuo. Basti considerare che proprio la mancanza di tali accordi, in passato, ha condotto spesso a contenziosi in sede sia amministrativa che civile/arbitrale.

La situazione dei Comuni soci di Asco Holding era ancor più peculiare, nel senso che, con questi ultimi, non c'è un vero e proprio atto concessorio nelle forme "canoniche", ma vari atti di conferimento in Società (l'allora Azienda Speciale) che hanno sancito al tempo stesso la prosecuzione dell'affidamento del servizio in precedenza svolto dal Consorzio Bim Piave.

È evidente che, in quanto atti di conferimento, una regolamentazione propria concernente il riscatto e/o la scadenza della gestione non era contemplata, né contemplabile.

Con i suddetti Comuni, Ascopiave è quindi addivenuta alla stipula di una convenzione che prevedeva l'individuazione di un esperto di riconosciuta professionalità, competenza ed indipendenza chiamato a stabilire i criteri fondamentali da applicare per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas. La relativa procedura negoziata condotta con il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si è conclusa il 29 agosto 2011. L'esperto così individuato ha redatto la Relazione (resa disponibile il 15 novembre 2011) avente ad oggetto "Criteri fondamentali per il calcolo del Valore Industriale Residuo degli impianti di distribuzione del gas naturale siti nei Comuni attualmente serviti da Ascopiave S.p.A.", approvata, in data 2 dicembre 2011, dal Consiglio di Amministrazione di Ascopiave S.p.A. nonché successivamente da tutti i 92 Enti con Delibera di Giunta Comunale.

Nel 2013 Ascopiave S.p.A. ha trasmesso lo stato di consistenza e la valorizzazione degli impianti conseguente all'applicazione dei criteri definiti nella Relazione, offrendo contestualmente la propria disponibilità al contraddittorio con i Comuni volto ad analizzare gli elaborati.

Ad oggi, all'esito del relativo contraddittorio tecnico, n. 86 Comuni (dato invariato rispetto al 31 dicembre 2015) hanno approvato le relative valorizzazioni.

Nell'ambito del predetto iter, si sono regolamentati anche i reciproci rapporti più prettamente legati alla gestione del servizio, prevedendosi la corresponsione sia di somme una tantum (2010 – stipula atti integrativi) per Euro 3.869 migliaia, che (dal 2011) di canoni veri e propri per importi variabili e pari alla differenza, se positiva, tra il 30% del Vincolo dei Ricavi riconosciuto dalla regolazione tariffaria e quanto ricevuto dal singolo Comune a titolo di dividendo 2009 (bilancio 2008).

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In particolare, si sono corrisposti:

Euro 3.869 migliaia per il 2010; Euro 4.993 migliaia per il 2011;

Euro 5.253 migliaia per il 2012;

Euro 5.585 migliaia per il 2013;

Euro 5.268 migliaia per il 2014; Euro 5.258 migliaia per il 2015; Euro 5.079 migliaia per il 2016; Euro 5.190 migliaia per il 2017; Euro 5.258 migliaia per il 2018; Euro 5.482 migliaia per il 2019; Euro 5.467 migliaia per il 2020; per complessivi Euro 56.702 migliaia.

Nel corso del 2015, Ascopiave S.p.A. ha reso disponibile ai Comuni appartenenti agli Ambiti Territoriali Minimi di Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale (69 comuni su 92) un aggiornamento delle valorizzazioni degli impianti al 31 dicembre 2014. Successivamente, nel biennio 2016-2017, ai comuni appartenenti all'ambito di Treviso 2 - Nord e ad alcuni comuni dell'ambito Treviso 1 - Sud si è fornito un aggiornamento al 31 dicembre 2015, applicando i criteri valutativi concordati e fornendo un conteggio della valorizzazione dei contributi privati da detrarre dal valore industriale residuo ai sensi della Legge 9 / 2014.

Le stazioni appaltanti degli ambiti territoriali Treviso 2 - Nord e Venezia 2 – Entroterra e Veneto Orientale hanno inviato ad ARERA le valorizzazioni dei rimborsi di alcuni comuni ai fini delle verifiche previste dalla normativa. L'Autorità ha esplicitato talune osservazioni (poi inoltrate dalle medesime stazioni appaltanti) rispetto alle quali AP Reti Gas ha proposto le proprie "contro-deduzioni".

Contenziosi

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – GIURISDIZIONE CIVILE

Alla data del 31 marzo 2021 sono pendenti:

COMUNE DI SANTORSO (Ascopiave S.p.A.):

In data 09 aprile 2021 è stata sottoscritta l'intesa transattiva che stabilisce: il valore degli impianti a 1,25 mln di Euro, oltre ad IVA, la compensazione delle spese legali e la rateizzazione degli importi così dovuti dal Comune in 12 anni. In conseguenza, a breve, sarà formalizzato l'abbandono del Giudizio di appello pendente c/o la Corte d'Appello di Venezia.

CONTENZIOSI SU VALORE IMPIANTI – ARBITRATI

Alla data del 31 marzo 2021 non vi sono contenziosi pendenti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI / CIVILI – RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2021 sono pendenti:

COMUNE DI SOVIZZO (AP Reti Gas S.p.A.):

Un Giudizio civile avviato dal Comune di Sovizzo, con atto di citazione notificato ad AP Reti Gas S.p.A. il 21 febbraio 2019. L'Ente richiede il pagamento di un canone concessorio, per Euro 65.000/anno a far data dal 01 gennaio 2013. L'udienza di comparizione, inizialmente fissata al 19 giugno 2019 è stata rinviata al 10 settembre. Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo.

A febbraio 2020 sono state depositate le memorie di replica. Non vi sono ulteriori eventi processuali di rilievo. La Società, alla luce delle intese negoziali intercorse, contesta la pretesa comunale ed ha provveduto a costituirsi nei termini.

COMUNI DI CONCORDIA SAGITTARIA, FOSSALTA DI PORTOGRUARO E TEGLIO VENETO (AP Reti Gas S.p.A.)

Tre giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AP Reti Gas per l'annullamento delle Delibere di Giunta Comunale n. 92, 85 e 70 del 2020, con le quali i tre Enti hanno approvato le rispettive stime del valore residuo degli impianti, redatte dal tecnico incaricato dalla S.A. (Città Metropolitana di Venezia) con il criterio delle LG ministeriali, anziché, come d'obbligo ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 e come fatto in precedenza, in applicazione dei criteri contrattuali debitamente e tempestivamente condivisi, con un minor valore riconosciuto ad AP Reti Gas, rispettivamente, di circa Euro 412 migliaia, Euro 375 migliaia ed Euro 48 migliaia.

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Allo stato, non vi sono altri atti processuali.

COMUNI DI ALBIGNASEGO E CADONEGHE (AP Reti Gas Nord Est S.R.L.)

Due Giudizi amministrativi, pendenti al TAR Veneto, avviati da AcegasApsAmga (dante causa di AP Reti Gas Nord Est), nei riguardi dei Comuni di Albignasego e Cadoneghe, relativamente alla proprietà delle reti in area lottizzate. Allo stato non si segnala attività processuale. AP Reti Gas Nord Est sta valutando se proseguire o abbandonare i contenziosi anzidetti.

CONTENZIOSI AMMINISTRATIVI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2021 sono pendenti:

LINEE GUIDA – DM 22 maggio 2014 (Ascopiave S.p.A.)

Un Ricorso in appello al Consiglio di Stato, promosso (con atto del 16 gennaio 2017) da Ascopiave insieme ad altre imprese di distribuzione, nei confronti del Ministero per lo Sviluppo Economico, per l'annullamento della Sentenza n. 10341 del 17 ottobre 2016, con la quale il TAR Lazio ha respinto il Ricorso principale avverso il DM 22 magio 2014 concernente l'introduzione delle Linee Guida per la determinazione del VIR ed il Ricorso per motivi aggiunti avverso il DM 106 del 20 maggio 2015, di modifica del DM 226/2011.

Nell'ambito del medesimo giudizio si sono prospettate le questioni di legittimità costituzionale e di pregiudizialità comunitaria relativamente alle Leggi 9 e 116 del 2014, nella parte in cui hanno modificato l'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (contributi privati e limitazione temporale alla valenza degli accordi).

Il C.d.S. ha ritenuto di rimettere la questione (di legittimità della normativa primaria) all'esame della Corte di Giustizia Europea.

La Corte di Giustizia ha sentenziato che il diritto europeo non osta alla disciplina nazionale impugnata, (ma) nel senso che il diritto medesimo non disciplina le (e dunque non è leso dalle) modalità di determinazione del valore di rimborso dei gestori uscenti.

L'udienza di "ri-assunzione" della causa avanti al CdS si è svolta il 18 luglio u.s. I legali di Ascopiave hanno ribadito la rilevanza della questione di costituzionalità della disciplina.

ARERA DELIBERE ARG/GAS 310/2014 e ARG/GAS 414/2014 (ora 905/2017) (Ascopiave S.p.A. – AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano nei confronti dell'ARERA, per l'annullamento delle Delibere ARG/gas 310 e 414/2014 relative alle modalità di verifica del delta VIR RAB, dovute ai sensi dell'art. 15, comma 5 del D.Lgs. 164/2000 (testo attuale) ove la differenza sia superiore al 10%. Ad oggi non ci sono ulteriori atti processuali.

Le Delibere 310 e 414 sono state formalmente abrogate dalla Delibera 905/2017 che, tuttavia, nella sostanza, ha riproposto la medesima regolazione. Ascopiave S.p.A., pertanto, unitamente alle altre aziende ricorrenti e ad AP Reti Gas S.p.A. (quale avente causa di Ascopiave e soggetto passivo della normativa), al fine di evitare la declaratoria di carenza di interesse, ha provveduto all'impugnazione, con motivi aggiunti, della Delibera 905/2017.

In data 3 dicembre 2019 è pervenuto l'avviso di prossima perenzione. La Società ha conseguentemente provveduto al deposito dell'istanza di fissazione d'udienza, nei termini previsti.

LINEE GUIDA ANAC SU ART. 177 D.LGS. 50/2016 (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas S.p.A. (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica, nonché con l'intervento, ad adiuvandum, di Utilitalia) per l'annullamento delle Linee Guida ANAC n. 11/2018, previste dall'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

L'art. 177 del D.Lgs. 50/2016 stabilisce che, dal 18 aprile 2018, i titolari di concessioni di importo pari o superiore a 150.000 euro, se individuati «senza gara», dovranno affidare una quota pari a l'80% dei propri contratti mediante procedure di evidenza pubblica, per il resto potendo ricorrere a società in house o a controllate/collegate.

L'ANAC è chiamata a vigilare secondo modalità fissate con proprie Linee Guida (n. 11/2018).

Dette Linee Guida – pur, formalmente, prive di efficacia vincolante sul punto – stabiliscono che il concessionario ha l'obbligo di mettere a gara (essendo da comprendersi nella percentuale del 80%) tutte le attività svolte nell'esercizio della concessione, comprese quelle realizzate direttamente con mezzi e risorse propri, con ciò traendo dalla norma un obbligo di esternalizzazione. La Commissione Speciale del Consiglio di Stato ha reputato corretta tale interpretazione, ma ha rilevato che, così inteso, l'art. 177 potrebbe essere incostituzionale.

Ove applicata in detti termini la norma avrebbe un impatto oltremodo significativo sia sulle scelte imprenditoriali, sia sui livelli occupazionali delle Società titolari di rapporti concessori con affidi senza gara (peraltro, perfettamente leciti al momento della loro assegnazione).

L'art. 177, così interpretato, pertanto, pare illegittimo sia con riguardo ai principi costituzionali (es. libera iniziativa economica ex art. 42 Cost.), sia rispetto al "divieto di aggravio" sancito dal diritto comunitario.

In detto contesto, AP Reti Gas S.p.A., quale principale società di distribuzione del Gruppo, ha dato corso all'impugnativa delle Linee Guida citate, sollevando altresì questione di legittimità costituzionale e comunitaria nei riguardi della norma primaria.

Ad aggravare la tematica, il 2 novembre 2018, ANAC, a fronte di una mera raccolta dati riferita a tutte le concessioni esistenti in qualsiasi settore, ha adottato una segnalazione a Governo e Parlamento sullo stato delle concessioni (soffermandosi in particolare sul settore del gas) nella quale rileva che non sarebbero conformi all'attuale disciplina vigente. A mero titolo prudenziale si è provveduto all'integrazione del Ricorso, con motivi aggiunti concernenti la Segnalazione anzidetta.

L'udienza di discussione si è tenuta il 22 maggio 2019.

Il TAR, in linea con le precedenti pronunce relative ai giudizi proposti da altri operatori, con Sentenza n. 9326, pubblicata il 15 luglio u.s., ha dichiarato inammissibile il ricorso di AP reti Gas per mancanza di lesività degli atti impugnati.

Il punto "positivo" della pronuncia riguarda la "dequalificazione" delle Linee Guida n. 11 operata dal TAR. I Giudici, infatti, hanno ritenuto le medesime LG alla stregua di atti meramente interpretativi, per quanto riguarda la Parte I, ed atti non immediatamente lesivi, per quanto concerne la Parte II.

In particolare, la Parte I non sarebbe idonea ad individuare i soggetti obbligati ad applicare l'art. 177 e/o l'ambito e le modalità di applicazione dell'art. 177, ma avrebbe solo una "funzione ricognitiva di princìpi di carattere generale e di ausilio interpretativo alle amministrazioni cui sono rivolte …".

La Parte II, invece, pur autoqualificatasi come "vincolante", non presenterebbe carattere immediatamente lesivo perché "… gli operatori economici che ritengano di non doversi adeguare alle indicazioni ivi contenute in ragione della peculiarità del rapporto concessorio non incorrono immediatamente nella sanzione".

Deve aggiungersi che il D.L. n. 32/2019, convertito in Legge n. 55/2019, ha prorogato il termine di cui al comma 2 dell'art. 177 che ora recita: "Le concessioni di cui al comma 1 già in essere si adeguano alle predette disposizioni entro il 31 marzo 2021".

AP Reti Gas ha provveduto ad appellare la Sentenza.

Inoltre, a mero titolo prudenziale, essenzialmente al fine di evitare censure in termini di sopravvenuta carenza di interesse, la Società ha impugnato anche la Delibera 570/2019 dell'ANAC (che ha approvato il testo aggiornato delle Linee Guida 11, pur sostanzialmente identico al precedente).

Il giudizio d'appello è attualmente sospeso perché in un ricorso del tutto analogo, il CdS ha sollevato la questione di legittimità costituzionale dell'art. 177 del D.Lgs. 50/2016.

Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019 (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio - Roma, promosso da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas ed energia elettrica), per l'annullamento del Comunicato del Presidente ANAC del 16 ottobre 2019. Detto provvedimento, nella sostanza, ha voluto estendere gli obblighi propri dei contratti soggetti all'applicazione del D.Lgs. 50/2016 (es. acquisizione CIG e pagamento contributo ANAC) anche ai contratti esclusi e finanche estranei all'applicazione del Codice.

All'esito delle interlocuzioni con altri primari operatori appartenenti ad Utilitalia, AP Reti Gas, quale maggiore impresa di distribuzione del Gruppo Ascopiave, a mero titolo prudenziale (data l'irritualità dei meri Comunicati quali fonti di norme imperative), ha ritenuto di provvedere all'impugnazione, con ricorso notificato il 24 dicembre 2019.

ARERA DELIBERA ARG/GAS 570/2019 e connesso procedimento di accesso agli atti (AP Reti Gas S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per la Lombardia – Milano, promosso nei confronti dell'ARERA da AP Reti Gas (unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione gas), per l'annullamento della Delibera 570/2019/R/gas, recante la "regolazione tariffaria dei servizi di distribuzione e misura del gas per il periodo 2020- 2025". La nuova disciplina regolatoria prevede una forte ed ingiustificata riduzione delle voci tariffarie a copertura dei costi operativi riconosciuti ai distributori. Il ricorso è stato depositato in data 25 febbraio 2020.

A seguito di ricorso di Italgas Reti, il Tar Lombardia, con Sentenza n. 1517 del 04/08/2020, ha parzialmente accolto l'istanza di Italgas Reti, ordinando all'ARERA di esibire i documenti utilizzati per la determinazione del tasso di remunerazione del capitale investito (parametro beta.

Successivamente, la stessa Italgas, ha prima avviato un procedimento di "ottemperanza", volto a dare esecuzione alla sentenza, poi ha impugnato la stessa (evidentemente, per le parti non accolte). Entrambi i provvedimenti sono stati notificati ad AP Reti, in qualità di mera contro-interessata. La Società, al fine di tutelare i propri interessi legittimi, solo in parte congruenti con quelli di Italgas Reti, ha ritenuto di intervenire nei due giudizi.

ASCO ENERGY – CONTARINA – PROJECT FINANCING (Asco Energy S.p.A.)

Un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, avviato da Asco Energy S.p.A. il 15 dicembre 2019 per l'annullamento del provvedimento con il quale Contarina S.p.A. non ha accettato (ad avviso di Asco Energy S.p.A., in assenza di motivazioni ed in contrasto con la condotta assunta sino al momento della presentazione del progetto) la proposta di project financing presentata per la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano dai rifiuti umidi. A fronte dell'ulteriore documentazione acquisita, sono stati proposti motivi aggiunti.

L'udienza di discussione si è svolta il 14 aprile 2021.

AGGIUDICAZIONE GARA ATEM "BELLUNO" e connesso procedimento di accesso agli atti (AP Reti Gas S.p.A.)

Ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, promosso da AP Reti Gas S.p.A. nei riguardi del provvedimento di aggiudicazione ad Italgas Reti della Gara d'Atem di "Belluno", notificato il 29 giugno 2020.

Le motivazioni principali vertono essenzialmente anomalia, dunque sulla concreta sostenibilità dell'offerta di Italgas Reti. Vengono inoltre censurate, in subordine, talune irregolarità proprie della procedura.

A seguito degli esiti degli accessi agli atti svolti in due diversi momenti, sono stati depositati due ricorsi per motivi aggiunti.

A sua volta, Italgas Reti ha proposto ricorso incidentale nei riguardi di AP Reti Gas.

Il ricorso presentato da AP Reti Gas ex art. 116 Codice di Procedura Amministrativa, per ottenere l'accesso alle parti di offerta indicate da Italgas come coperte da segreto, è stato accolto con ordinanza del 16 ottobre 2020. Italgas Reti ha proposto appello. Con ordinanza pubblicata il 06.04.2021, il CdS, ha accolto il ricorso e, ribaltando la pronuncia del TAR, ha negato l'accesso agli atti di offerta segretati.

Rispetto all'impugnativa principale, il 02 settembre 2020, le parti hanno rinunciato alla discussione dell'istanza cautelare sulla base dell'impegno del Comune di non procedere con la stipula del Contratto sino all'esito del contenzioso.

Il TAR ha infine fissato l'udienza di merito a gennaio 2021. Le Parti, tuttavia, di comune accordo, anche in considerazione dell'impugnativa riferita al procedimento di accesso agli atti (all'epoca pendente), hanno chiesto ed ottenuto il rinvio della stessa al 16 giugno 2021.

Va segnalato che l'intero iter amministrativo che ha condotto alla gara d'ATEM è stato fatto oggetto di un ricorso giurisdizionale, presentato dai Comuni appartenenti all'Ambito nei riguardi della Stazione Appaltante. I Comuni, in particolare, con l'azione intrapresa, mirano ad azzerare l'intera procedura.

Con Sentenza n. 1208 del 7 dicembre 2020, il TAR Veneto ha dichiarato il ricorso inammissibile. I Comuni hanno preannunciato appello.

CONTENZIOSI CIVILI – NON RELATIVI A CONCESSIONI

Alla data del 31 marzo 2021 sono pendenti:

RICHIESTA DI RISARCIMENTO DANNI PER INTERRUZIONE DELLA FORNITURA VS AP RETI GAS VICENZA (AP Reti Gas Vicenza S.p.A.)

Due giudizi pendenti innanzi al Tribunale di Vicenza, avviati nei riguardi di AP Reti Gas Vicenza, per il risarcimento dei danni conseguenti al fermo impianti, per la temporanea interruzione della fornitura (verificatosi in occasione dello svolgimento di attività sulla rete distributiva, affidate all'appaltatore Costruire e Progettare in Lombardia), promossi da Ariston Cavi S.p.A. e da Microfilm S.R.L.

La Società, pur auspicando una soluzione bonaria, si è regolarmente costituita e, nell'esercizio della manleva negoziale, ha chiamato in causa l'impresa appaltatrice.

ASCOPIAVE – CORPO B (Ascopiave S.p.A.)

Al fine di ottenere il risarcimento dei danni conseguenti alla rovina della pavimentazione dell'ingresso del "Corpo B" (facente parte della sede di Pieve di Soligo), Ascopiave S.p.A., successivamente ad un procedimento di Accertamento Tecnico Preventivo, ha promosso un giudizio c/o il Tribunale di Treviso (RG 6941/2013) nei confronti di: Bandiera Architetti S.r.l. (Progettisti), Ing. Mario Bertazzon (Direttore lavori) e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali S.r.l. (Appaltatore).

La richiesta di ristoro si riferisce ad una valorizzazione del danno compresa approssimativamente tra Euro 127 migliaia (stima CTU in sede di accertamento tecnico preventivo) ed Euro 208 migliaia (preventivo Ditta terza).

Tutte le Parti si sono regolarmente costituite.

Il Tribunale, con Provvedimento del 22 dicembre 2014, ha deciso l'integrale rinnovo della CTU. Il "nuovo" CTU ha quantificato il danno patito da Ascopiave S.p.A. in circa Euro 120 migliaia.

Sulla base delle risultanze della relazione tecnica, il 29 marzo 2016, si è svolto il tentativo di conciliazione giudiziale, fallito essenzialmente perché non vi era accordo sulla ripartizione della somma tra i convenuti.

Con Sentenza n. 2007/2017 il Tribunale ha accolto la domanda di Ascopiave S.p.A., condannando lo Studio di progettazione (F.lli Bandiera), la relativa compagnia assicuratrice (Groupama Assicurazioni) e l'impresa esecutrice (Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali) al risarcimento del danno, quantificato in Euro 208 migliaia circa, oltre al rimborso delle spese processuali (approssimativamente determinate in complessivi Euro 17 migliaia). È stato inoltre sancito il vincolo di solidarietà tra i debitori.

La direzione lavori (con la relativa compagnia assicuratrice, Unipol Sai) è stata, invece, ritenuta estranea al danno, con diritto al ristoro delle spese processuali, quantificate in circa Euro 16 migliaia.

Con due distinti atti, Groupama Assicurazioni e Ing. R. Paccagnella Lavori Speciali hanno notificato il ricorso in appello avverso la Sentenza di primo grado.

Ascopiave S.p.A. ha provveduto alla costituzione in giudizio nei termini di legge.

Con Provvedimento del 07 giugno 2018 la Corte di Appello (C.d.A.) ha parzialmente accolto la richiesta di sospensiva, limitando la provvisoria esecutività della Sentenza di primo grado all'importo di Euro 150 migliaia, rispetto al quale Ascopiave S.p.A. è legittimata alla prosecuzione dell'azione esecutiva.

I tentativi di recupero forzoso della somma anzidetta, ad oggi espletati, hanno tuttavia avuto esito negativo.

All'udienza del 28 giugno 2018, la C.d.A. ha sancito la riunione dei ricorsi.

ACCESSI FORZOSI – SERVIZIO DI DEFAULT (Società di distribuzione gas del Gruppo Ascopiave)

Le società di distribuzione del Gruppo (AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., AP Reti Gas Nord Est S.r.l. ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A.), in adempimento dell'obbligo regolamentare in tal senso (con particolare riferimento all'art. 40.2, lett. a del TIVG), agiscono al fine di ottenere l'accesso forzoso in proprietà e poter provvedere alla disalimentazione delle utenze (con misuratore in proprietà privata) servite in regime i Servizio di Default (SDD) morosità. Di prassi si procede ai sensi dell'art. 700 c.p.c. (ma non è esclusa l'eventualità di optare per il ricorso ex art. 703 c.p.c.).

I ricorsi sono rivolti nei confronti dei Clienti finali (o dei fruitori di fatto), o, più di rado, nei riguardi dei proprietari/possessori dell'immobile fornito.

Allo scopo (ed onde adempiere fedelmente alle prescrizioni normative) è stata definita una procedura gestionale che prende avvio con l'attivazione del SDD e termina con la fine (per una delle diverse ipotesi previste) del SDD.

La stessa prevede lo svolgimento di tentativi di chiusura nelle forme ordinarie, il reperimento di informazioni, l'esperimento di verifiche anagrafiche e/o di tentativi di contatto con i Clienti finali coinvolti, la trasmissione di avvisi e diffide e, infine, ove dette iniziative non abbiano esito, l'avvio delle azioni legali, normalmente nella forma del ricorso d'urgenza ex art. 700 c.p.c. (o ex art. 703 c.p.c.).

Lo status delle pratiche (con consumo annuo - ca - > 500 Smc/anno, ovvero quelle per le quali sussiste l'obbligo di provvedere anche con l'azione legale) è il seguente:

  • n. 3 pratiche depositate (udienze già fissate e/o già oggetto di vaglio);
  • n. 9 pratiche in fase di esecuzione forzata;
  • n. 3 pratiche per la quale il ricorso è stato rigettato;
  • n. 2 pratiche con criticità procedurali (es. con ricorso rigettato);
  • n. 13 pratiche in fase di gestione (per le quali potrebbe perciò essere necessario il deposito del ricorso);

____________________________________________________________________________________________

• n. 493 pratiche terminate (in diverse fasi).

Il numero annuo pratiche per le quali si dovrà probabilmente ricorrere all'azione legale, per tutte le società del Gruppo, è stimabile approssimativamente tra 50 e 70 azioni. A partire dal 2014 e fino al 31.12.2020, i costi legali complessivi (compresi i connessi oneri fiscali), riferiti alle pratiche trasmesse agli Studi legali, sono pari a circa Euro € 427 migliaia.

Per tali spese la normativa prevede un parziale ristoro tariffario (sino ad un massimo di € 5.000 a pratica).

Rapporti con l'Agenzia delle Entrate

ROBIN TAX

Risultano in corso alcuni ricorsi presso la Suprema Corte di Cassazione relativi al diniego delle istanze di rimborso della Robin Tax (addizionale Ires), a valle della pronuncia negativa da parte delle rispettive Commissioni Tributarie Regionali.

Le società coinvolte nei suddetti contenziosi sono le seguenti: Ascopiave, Ap Reti Gas Rovigo, Edigas Esercizio Distribuzione Gas, Unigas Distribuzione (fusa in Ascopiave) ed Asco Energy (ex. Veritas Energia).

Le predette società facenti parte del gruppo Ascopiave, a partire dall'anno 2008 sono state assoggettate all'addizionale Ires introdotta dall'articolo 81 DL. 112/2008. Successivamente la Corte Costituzionale nel corso del 2015 ha dichiarato l'illegittimità costituzionale della suddetta imposta. A seguito di tale sentenza le società hanno richiesto il rimborso dell'imposta indebitamente versata. Avverso il diniego espresso sono stati così presentati i vari ricorsi sulla base di una interpretazione retroattiva della suddetta sentenza supportata anche da parere formulato da un avvocato costituzionalista. Dal punto di vista del possibile esito dei ricorsi, la situazione è alquanto aleatoria considerato anche il fatto che in caso di accoglimento si genererebbe per l'amministrazione finanziaria un enorme peso finanziario a livello nazionale, e rimangono dubbi anche i tempi della definizione del contenzioso. Attualmente sono stati presentati i ricorsi relativi alle società Ascopiave, anche per conto della società fusa Unigas Distribuzione, AP Reti Gas Rovigo ed Edigas Esercizio Distribuzione Gas.

VERIFICA DIREZIONE REGIONALE DEL VENETO

Nel mese di settembre 2019 è iniziato un accesso breve nei confronti delle società Ascopiave S.p.A. ed Ascotrade S.p.A. da parte della Direzione Regionale del Veneto dell'Agenzia delle Entrate in relazione ai settori Ires, Irap e Iva relativamente alle annualità che vanno dal 2013 fino alla data di accesso.

La prima fase delle attività di verifica ha portato all'emissione in data 29 ottobre 2019 di un Processo Verbale di Constatazione a carico di Ascotrade S.p.A., società ceduta il successivo 19 dicembre 2019 al Gruppo Hera ed oggetto di apposita garanzia, contenente rilievi in merito alle imposte dirette ed indirette correlate alle annualità 2013 e 2014; a tale atto è seguita, a valle della presentazione di apposite memorie da parte della società, l'emissione da parte dell'Agenzia delle Entrate degli avvisi di accertamento relativi alle materie contestate, per i quali la società ha presentato ricorso avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, accolto in data 21 aprile 2021, con l'annullamento dei relativi atti impugnati.

Con riferimento agli esercizi successivi, l'attività di verifica è proseguita con l'emissione in data 29 settembre 2020, a carico di Ascotrade S.p.A., del Processo Verbale di Constatazione riferito all'annualità 2015, a valle del quale, dopo la presentazione di apposite memorie, l'Agenzia delle Entrate ha emesso il 23 dicembre 2020 avviso di accertamento, oggetto di successivo ricorso da parte della società avanti la Commissione Tributaria Provinciale di Venezia, tuttora pendente.

La società con il supporto del consulente fiscale ritiene il rischio come "possibile" o "remoto" e pertanto non ha provveduto ad alcun stanziamento.

VERIFICA DIREZIONE PROVINCIALE DI ROVIGO

Nel corso del mese di marzo 2021 la società AP Reti Gas Rovigo S.r.l. ha ricevuto la comunicazione da parte dell'Agenzia delle Entrate – direzione provinciale di Rovigo di richiesta documentale relativa all'esercizio 2017 a norma dell'ART. 51 D.P.R. 633/72, ART. 32 D.P.R. 600/73. La documentazione richiesta dall'Agenzia è stata trasmessa a mezzo PEC in data 7 aprile 2021.

Ambiti territoriali

Nel 2011, con l'emanazione di alcuni decreti ministeriali è stato ulteriormente definito il quadro normativo del settore, con particolare riferimento alle gare d'ambito.

In particolare:

con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 19 gennaio 2011, emanato di concerto con il Ministero per i Rapporti con le Regioni e la Coesione Territoriale, sono stati individuati gli Ambiti Territoriali Minimi (ATEM) per lo svolgimento delle gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas, e con successivo Decreto del 18 dicembre 2011 sono stati identificati i comuni appartenenti a ciascun ambito (c.d. Decreti Ambiti);

con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 21 aprile 2011 sono state dettate disposizioni per governare gli effetti sociali connessi ai nuovi affidamenti delle concessioni di distribuzione del gas in attuazione del comma 6, dell'art. 28 del decreto legislativo 23 maggio 2000, n. 164 (c.d. Decreto Tutela Occupazionale);

con Decreto del Ministero per lo Sviluppo Economico n. 226 del 12 novembre 2011 è stato approvato il regolamento per i criteri di gara e per la valutazione dell'offerta per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas (c.d. Decreto Criteri).

L'emanazione dei Decreti Ministeriali ha contribuito a dare certezza al contesto competitivo entro il quale gli operatori si muoveranno nei prossimi anni, ponendo le premesse perché il processo di apertura del mercato, avviato con il recepimento delle direttive europee, possa produrre concretamente i benefici auspicati.

Il Gruppo Ascopiave - come peraltro molti altri operatori - ha accolto con sostanziale favore il nuovo quadro regolamentare, ritenendo che possa creare delle opportunità di investimento e di sviluppo importanti per gli operatori qualificati di medie dimensioni, andando nella direzione di una positiva razionalizzazione dell'offerta.

A fine 2013 il Governo ha emanato il D.L. 23.12.2013, n. 145, apportando delle modifiche alle norme che regolano la determinazione del valore di rimborso degli impianti spettante al gestore uscente al termine del c.d. "Periodo Transitorio". Il Decreto è stato convertito, con modifiche, nella Legge n. 9/2014, la quale ha cambiato in misura sostanziale le originarie disposizioni del Decreto.

La legge di conversione del Decreto (Legge n. 9/2014) ha modificato il contenuto dell'articolo 15 del Decreto Legislativo n. 164/2000, prevedendo che, ai titolari degli affidamenti e delle concessioni in essere nel periodo transitorio, è riconosciuto un rimborso a carico del nuovo gestore, calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'ARERA, il gas ed il sistema idrico per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

La Legge n. 9/2014 ha stabilito inoltre che i termini di scadenza previsti dal comma 3 dell'articolo 4 del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, siano prorogati di ulteriori quattro mesi e che le date limite di cui all'allegato 1 al regolamento di cui al Decreto del Ministro dello sviluppo economico 12 novembre 2011, n. 226 (c.d. Decreto Criteri), relative agli ambiti ricadenti nel terzo raggruppamento dello stesso allegato 1, nonché i relativi termini di cui all'articolo 3 del medesimo regolamento, siano prorogati di quattro mesi.

In data 6 giugno 2014 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 22 maggio 2014 con cui sono state approvate le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" ai sensi dell'articolo 4, comma 6, del D.L n. 69/2013, convertito, con modificazioni dalla L. n. 98/2013 e dell'articolo 1, comma 16, del D.L. n. 145/2013, convertito con modificazioni in L. n. 9/2014. Ai sensi della Legge n. 9/2014 le "Linee Guida su criteri e modalità applicative per la valutazione del valore di rimborso degli impianti di distribuzione del gas naturale" definiscono i criteri da applicare per la valorizzazione dei rimborsi degli impianti ad integrazione di quegli aspetti che non siano già previsti nelle convenzioni o nei contratti e per quanto non sia desumibile dalla volontà delle parti.

Le "Linee Guida" presentano parecchie criticità non solo nel merito delle valorizzazioni conseguenti, ma anche in termini di ambito di applicazione, che il Ministero ha estremamente esteso, al punto di ritenere inefficaci tutti gli

accordi di valorizzazioni degli impianti stipulati tra gestori e Comuni successivamente al 12 febbraio 2012 (data di entrata in vigore del DM 226/2011). Inoltre, le stesse Linee Guida si pongono in contrasto con il disposto dall'art. 5 dello stesso DM 226/2011. Ciò in difformità alla previsione normativa che rimanda all'art. 4, comma 6 del D.L. 69/2013, il quale, a sua volta, fa esplicito richiamo all'art. 5 del DM 226/2011.

In considerazione di detti profili di illegittimità Ascopiave S.p.A. ha impugnato il DM 21 maggio 2014 (quindi delle Linee Guida) dinnanzi alla giurisdizione amministrativa (TAR Lazio). Nell'ambito del predetto giudizio è stata sollevata questione di legittimità costituzionale relativamente all'interpretazione (sostanzialmente retroattiva) della nuova disciplina sulla detrazione dei contributi privati fissata dalla Legge 9/2014.

Successivamente con la Deliberazione 310/2014/R/gas - "Disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione del gas naturale", pubblicata in data 27 giugno 2014, l'Autorità per l'Energia Elettrica, il Gas e il Sistema Idrico ha approvato disposizioni in materia di determinazione del valore di rimborso delle reti di distribuzione gas, in attuazione di quanto stabilito dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modifiche, dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9.

Tale disposizione prevede che l'Ente Locale concedente invii per verifica all'Autorità la documentazione con il calcolo dettagliato del valore di rimborso (VIR), qualora tale valore sia superiore di oltre il 10% rispetto alla RAB di località. L'Autorità effettua le verifiche previste dall'articolo 1, comma 16, del decreto-legge n. 145/13 entro il termine ordinatorio di 90 giorni dalla data di ricevimento della documentazione da parte delle Stazioni appaltanti, garantendo priorità in funzione delle scadenze previste per la pubblicazione dei bandi di gara.

Con la Legge n. 116/2014 del 11 agosto 2014 (conversione con modifiche al decreto legge 24 giugno 2014 n. 91) il legislatore ha previsto una ulteriore proroga dei termini massimi per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato posticipato di otto mesi, per gli ambiti appartenenti al secondo, terzo e quarto raggruppamento il termine è stato posticipato di sei mesi ed infine per gli ambiti del quinto e sesto raggruppamento la proroga è di quattro mesi.

Tali proroghe non si applicano invece agli ambiti che, pur ricadendo nei primi sei raggruppamenti, rientrano tra gli ambiti considerati "terremotati" poiché più del 15% dei punti di riconsegna dell'ambito ricade tra i comuni colpiti dagli eventi sismici del 20 e 29 maggio 2012 in accordo a quanto stabilito nell'allegato al Decreto del Ministro dell'economia e delle finanze del 1° giugno 2012.

La medesima legge, apportando una ulteriore modifica all'articolo 15 comma 5 del Decreto Legislativo 2000, ha infine stabilito che il valore di rimborso debba essere calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni o nei contratti, purché questi ultimi siano stati stipulati prima della data di entrata in vigore del DM 12 novembre 2011, n. 226 cioè prima della data del 12 febbraio 2012, con ciò affermando un principio di retroattività dell'applicazione delle Linee Guida, già oggetto di impugnazione nell'ambito del ricorso giurisdizionale presentato contro le Linee Guida.

In data 14 luglio 2015 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico e del Ministro degli Affari Regionali e Autonomie n. 106 del 20 maggio 2015, recante modifiche al decreto 12 novembre 2011 n. 226 concernete i criteri di gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas.

Tra le modifiche più significative si segnalano:

le disposizioni concernenti la valorizzazione del rimborso degli impianti da applicarsi nel caso di insussistenza di specifici accordi tra le parti intervenuti prima dell'entrata in vigore del decreto n. 226/2011, che riprendono in larga parte quanto già previsto dalle "Linee Guida".

l'aumento della soglia massima dell'importo dei corrispettivi annui che possono essere offerti in gara agli enti locali, soglia elevata dal precedente 5% della quota parte del vincolo dei ricavi tariffari a copertura dei costi di capitale di località, all'attuale 10%;

la disciplina di alcuni importanti aspetti tecnico-economici relativi agli investimenti di efficienza energetica di offerta, concernenti la valorizzazione degli importi da riconoscere agli enti locali ed il riconoscimento della copertura dei costi al gestore che realizza gli interventi e matura i connessi titoli di efficienza energetica.

Infine, la Legge di conversione del c.d. "Decreto Mille Proroghe" (Legge n. 21 del 25/02/2016) ha previsto un'altra proroga dei termini per la pubblicazione dei bandi di gara. Nello specifico per gli ambiti appartenenti al primo raggruppamento di cui allegato 1 del DM 226/2011 il termine massimo è stato ulteriormente posticipato di 12 mesi; per gli ambiti appartenenti al secondo, 14 mesi; per quelli del terzo, quarto e quinto raggruppamento, 13 mesi; per gli ambiti del sesto e settimo lotto, 9 mesi; 5 mesi per gli ambiti dell'ottavo raggruppamento.

La stessa norma, ha regolamentato le tempistiche degli interventi sostitutivi delle Regioni, o, in ultima istanza, del Mi.SE ed ha abrogato le sanzioni per il ritardo in precedenza previste a carico dei Comuni.

Nel corso del biennio 2015-2016 sono stati pubblicati alcuni bandi di gara per l'affidamento del servizio con procedura d'Ambito. Molti di essi non hanno seguito l'iter previsto dalla normativa, che prevede tra l'altro il preventivo esame da parte dell'Autorità sia dei valori di rimborso degli impianti spettanti ai gestori uscenti, sia dei contenuti complessivi del bando e dei suoi allegati prima della pubblicazione. La maggior parte dei bandi, inoltre, si discosta, anche in modo significativo, dalle indicazioni contenute nei regolamenti ministeriali, anche con riguardo ai criteri di valutazione delle offerte; secondo la regolazione attuale, tali scostamenti dovrebbero essere oggetto di una specifica giustificazione da parte delle Stazioni Appaltanti.

Nella situazione che si va profilando, la standardizzazione del processo di gara previsto dalla normativa sta incontrando delle serie difficoltà ad imporsi, concretizzando il rischio che le procedure possano bloccarsi per l'effetto di un ampio contenzioso.

La legge 4 agosto 2017 n. 124 (Legge annuale per il mercato e la concorrenza) ha introdotto delle novità riguardanti il settore della distribuzione del gas naturale.

In particolare, l'articolo 1, comma 93, modifica le disposizioni dell'articolo 15, comma 5, del decreto legislativo 164/00, esentando gli Enti locali dall'obbligo di invio delle valutazioni di dettaglio all'Autorità qualora sussistano congiuntamente tutti i seguenti presupposti:

l'Ente locale concedente possa certificare anche tramite un idoneo soggetto terzo che il valore di rimborso è stato determinato applicando le disposizioni contenute nelle Linee guida 7 aprile 2014;

lo scostamento VIR-RAB aggregato d'ambito non superi l'8 per cento;

lo scostamento VIR-RAB del singolo Comune non superi il 20 per cento;

L'articolo 1, comma 93 prevede che, nel caso di valore delle immobilizzazioni nette disallineate rispetto alle medie di settore secondo le definizioni dell'Autorità, il valore delle immobilizzazioni nette rilevante ai fini del calcolo dello scostamento sia determinato applicando i criteri di valutazione parametrica definiti dall'Autorità (si veda, a oggi, l'articolo 23, comma 1, della RTDG);

L'articolo 1, comma 94 prevede infine che l'Autorità, con propri provvedimenti, definisca procedure semplificate di valutazione dei bandi di gara, applicabili nei casi in cui tali bandi siano stati redatti in aderenza al bando di gara tipo, al disciplinare tipo e al contratto di servizio tipo, precisando che in ogni caso, la documentazione di gara non possa discostarsi dai punteggi massimi previsti per i criteri e i sub-criteri di gara dagli articoli 13, 14 e 15 del citato decreto 226/11, l se non nei limiti posti dai medesimi articoli con riguardo ad alcuni sub-criteri.

L'Autorità ha dato attuazione alle disposizioni della Legge n. 124/2017 con la deliberazione 905/2017/R/gas del 27 dicembre 2017.

Il Comune di Belluno, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo di Belluno, dopo avere seguito l'iter previsto dalla normativa, ha pubblicato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio nel dicembre 2016. Nel settembre 2017 la società del Gruppo AP Reti Gas S.p.A. ha partecipato alla gara, presentando la propria offerta.

Gli atti di gara sono stati oggetto di impugnativa da parte di un operatore partecipante alla gara. Con Sentenza n. 886/2017 il TAR Veneto ha respinto il ricorso. Contro la decisione il ricorrente ha proposto appello al Consiglio di Stato, presentando istanza di sospensiva del provvedimento di primo grado. Il Consiglio di Stato, con sentenza pubblicata il 22 gennaio 2019, ha respinto l'appello.

Nel mese di dicembre 2018 il Comune di Schio, stazione appaltante dell'Ambito Territoriale Minimo Vicenza 3 – Valli Astico Leogra e Timonchio ha emanato il bando di gara per l'affidamento in concessione del servizio di distribuzione del gas. Il Gruppo Ascopiave gestisce attualmente il servizio in 28 comuni dell'Ambito, per un totale di circa 80.000 utenze. Le società del Gruppo, AP Reti Gas S.p.A. AP Reti Gas Vicenza S.p.A., titolari di concessioni nell'Ambito, hanno impugnato il bando per irregolarità, presentando ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto. In data 8 maggio 2019 si è tenuta l'udienza di merito, ad oggi non vi sono tuttavia ulteriori evidenze.

Distribuzione dividendi

In data 29 aprile 2021, l'assemblea degli Azionisti ha approvato il bilancio di esercizio e ha deliberato la distribuzione di dividendi ordinari per Euro 0,16 per azione con stacco cedola in data 3 maggio 2021, record date il 4 maggio 2021 e pagamento il giorno 5 maggio 2021.

Azioni proprie

Ai sensi dell'art. 40 del D. Lgs 127 comma 2 d), si dà atto che la società alla data del 31 marzo 2021 possiede 17.766.858 azioni proprie per un valore pari ad Euro 55.628 migliaia (importo invariato rispetto al 31 dicembre 2020), che risultano contabilizzate a riduzione delle altre riserve, come si può riscontrare nel prospetto di movimentazione del Patrimonio Netto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Per quanto riguarda l'attività di distribuzione del gas, nel 2021 il Gruppo continuerà ad essere impegnato nella normale gestione e conduzione del servizio e nello svolgimento delle attività propedeutiche alle prossime gare per l'affidamento delle concessioni. Nel caso in cui nel 2021 l'iter delle procedure di gara relative agli Ambiti di interesse per il Gruppo Ascopiave dovesse progredire, dati i tempi normalmente previsti per la presentazione delle offerte e quelli richiesti per la loro valutazione e per l'adozione delle decisioni di aggiudicazione da parte delle stazioni appaltanti, si ritiene che l'eventuale avvio delle nuove gestioni potrà avvenire successivamente alla chiusura dell'esercizio in corso e dunque non sarà in grado di modificare il perimetro delle attività attualmente gestite.

In merito ai risultati economici, si segnala che nel corso dell'esercizio 2019 l'Autorità ha adottato la nuova regolazione tariffaria per il quinquennio 2020-2025. La nuova disciplina prevede una sensibile riduzione annuale delle componenti di ricavo destinate alla copertura dei costi operativi. In merito si segnala che il Gruppo ha presentato ricorso presso il Tribunale Amministrativo Regionale della Lombardia – Milano unitamente ad altri primari gestori di servizi di distribuzione.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica sono in corso di adozione nuovi provvedimenti normativi che, tra l'altro, dovrebbero prevedere la diminuzione del quantitativo degli obblighi da conseguire, con un possibile impatto positivo sui margini dell'esercizio 2021.

Per quanto concerne gli obblighi di efficienza energetica è presumibile che il margine economico conseguibile nell'esercizio 2021 risulti in linea rispetto a quello realizzato nell'esercizio 2020, per effetto dei regolamenti vigenti che vanno a calmierare prezzi di acquisto dei titoli e contributi erogati.

Relativamente agli effetti dell'emergenza sanitaria causata dal virus Covid 19, alla luce della focalizzazione del Gruppo Ascopiave nel business della distribuzione si sono registrati impatti limitati sulla redditività del primo trimestre 2021 e, avendo superato la fase più intensa dell'emergenza, si prevedono al momento riflessi poco significativi anche sulla redditività futura, essendo previsti adeguati meccanismi di copertura del rischio credito nel Codice di Rete, che disciplina l'attività dei distributori. Nonostante nell'ambito in cui opera il Gruppo l'emergenza presenti un minor grado di criticità, il management continuerà a monitorare l'andamento della pandemia sia a livello nazionale che internazionale per poter fronteggiare tempestivamente l'andamento della situazione emergenziale che, dopo un rallentamento nella stagione estiva, ha evidenziato una nuova significativa accelerazione nel mese di ottobre evidenziando un aumento considerevole degli indici di contagio in tutto il territorio nazionale. un'eventuale riacuirsi della situazione emergenziale.

Per quanto riguarda l'attività di vendita del gas ed energia elettrica, Ascopiave conseguirà i benefici del consolidamento della propria quota del risultato della partecipazione di minoranza detenuta in Estenergy e dei dividendi distribuiti da Hera Comm, società entrambe controllate dal Gruppo Hera. Ascopiave detiene delle opzioni di vendita su tali partecipazioni e non è esclusa l'eventualità che esse possano essere esercitate, in tutto o in parte, con un conseguente impatto sui risultati economici e sulla struttura finanziaria del Gruppo.

Si precisa che i risultati effettivi del 2021 potranno differire rispetto a quelli sopra indicativamente prospettati in relazione a diversi fattori tra cui: le condizioni macroeconomiche generali, l'impatto delle regolamentazioni in campo energetico ed in materia ambientale, l'evoluzione dell'emergenza sanitaria in corso, il successo nello sviluppo e nell'applicazione di nuove tecnologie, cambiamenti nelle aspettative degli stakeholder e altri cambiamenti nelle condizioni di business.

Evoluzione emergenza COVID 19

Nei primi mesi del 2020 si è manifestata concretamente l'emergenza sanitaria causata dal Covid-19, che ha coinvolto l'intero territorio ove opera il Gruppo Ascopiave e che ha comportato una revisione integrale dell'organizzazione del lavoro per adottare tutte le misure di prevenzione necessarie per mettere in sicurezza i dipendenti e dare continuità operativa a tutte le società del Gruppo.

Dopo il primo caso di contagio in Italia, avvenuto il 21 febbraio 2020, a cui ha fatto seguito una riunione urgente del Consiglio dei Ministri il 23 Febbraio 2020 per un primo importante intervento governativo, nella stessa giornata di domenica 23 febbraio 2020 nella sede del Gruppo Ascopiave a Pieve di Soligo, su sollecitazione e direzione del Presidente Dott. Nicola Cecconato, si è costituita e si è riunita un'apposita Unità di Crisi per la gestione dell'emergenza, composta da: Roberto Zava (Direttore HR e Coordinatore Operativo dell'Unità di Crisi), Antonio Vendraminelli (Direttore SBU Distribuzione), Alberto Tomasoni (RSPP), Romeo Ghizzo (IT), Luisa Bedin (Patrimonio), Gabriele Kaserer (Organizzazione), Manlio Boscheratto (Personale).

Il compito affidato all'Unità di Crisi è stato quello di fornire indicazioni operative finalizzate a supportare l'attività delle aziende del Gruppo garantendo tutte le misure necessarie per la tutela della salute dei lavoratori.

Sotto il profilo dell'informazione sono state fatte affiggere all'ingresso e nei luoghi maggiormente visibili dei locali aziendali, apposite locandine informative riguardanti una serie di obblighi a carico del lavoratore, di visitatori o ospiti, ed è stata data costante comunicazione via mail a tutti i dipendenti.

L'azienda ha assicurato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali, degli ambienti, delle postazioni di lavoro e delle aree comuni. Ha anche spinto al massimo sulla diffusione delle precauzioni igieniche personali, mettendo a disposizione dei lavoratori idonei mezzi detergenti per la frequente pulizia delle mani. Inoltre si è dotata ed ha fatto utilizzare a ciascun lavoratore sia le mascherine come dispositivi di protezione delle vie respiratorie che i DPI, dispositivi di protezione individuale (mascherine, guanti, occhiali, tute, cuffie, camici, ecc.) con una tipologia corrispondente alle indicazioni dall'Autorità sanitaria ed all'attività svolta.

Per quanto riguarda le modalità adottate per la gestione del rischio biologico sui luoghi di lavoro, oltre al rispetto delle normative emanate attraverso i vari DPCM e altri provvedimenti delle autorità sanitarie, nel rispetto di quanto stabilito dall'art. 13 del protocollo firmato in data 15 marzo 2020 (poi aggiornato il 24 aprile 2020) tra Governo e parti sociali, si è provveduto alla costituzione, in accordo e con la condivisione delle rappresentanze sindacali (e con pari rappresentanza) di un Comitato, c.d. Centrale, cioè riguardante il Gruppo Ascopiave nel suo insieme, con il compito di valutare e redigere il "protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del Covid-19 negli ambienti di lavoro", inoltre sono stati costituiti dei sottocomitati per le società controllate.

Per tramite del Comitato è stata data attuazione al citato "protocollo" e le azioni principali sono consistite in: adozione di tutti i protocolli di sicurezza; affissione dei decaloghi comportamentali emanati dal Ministero e dall'Istituto superiore di sanità e loro diffusione a tutti i lavoratori tramite apposite comunicazioni; trasmissione a tutti i dipendenti di comunicazioni, ordinanze e dei DPCM; attuazione di misure di scaglionamento e distanziamento del personale negli uffici e nei luoghi comuni; attivazione di una turnazione di accesso nei locali mensa della sede principale con disposizione tavoli e sedie nel rispetto delle distanze, per un primo periodo, successivamente sospensione del servizio e successivamente ripresa del servizio a ranghi ridotti e con distanziamento adeguato; riduzione al minimo degli incontri tra persone e utilizzo di audio-conferenze o videoconferenze; annullamento di incontri con esterni, consulenti e collaboratori ed esclusa la loro presenza nelle sedi; riduzione di tutte le trasferte e gli spostamenti di lavoro; revisione dei criteri di entrata presso le sedi del Gruppo, tanto che gli ingressi sono stati temporaneamente chiusi e l'accesso è stato limitato ai soli corrieri per consegne merci; riprogrammazione dell'operatività per tutte le aree, tecniche, amministrative e di segreteria; rafforzamento dei servizi di pulizia; ripetute sanificazioni dei locali; utilizzo per la quasi totalità dei dipendenti, della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; implementato l'utilizzo delle ferie o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali; approvvigionamenti e distribuzione o collocazione nelle varie aree, di materiale per l'igiene personale e per le pulizie degli ambienti; approvvigionamento di scorte di DPI; installazione di termoscanner per la misurazione della temperatura corporea all'ingresso della sede principale e dotazione in tutte le sedi di termometri a raggi infrarossi per la misurazione della temperatura corporea. Tutto ciò ha permesso una limitata esposizione al rischio tanto che non si sono verificate situazioni di cluster o focolai e i casi riscontrati sono stati ricondotti a situazioni esterne.

Per quanto riguarda l'aspetto occupazionale è stato avviato un esercizio, a partire dall'area "Distribuzione" delle società controllate, di riprogrammazione dell'operatività e sono state via via ridotte al minimo le attività procrastinabili. In particolare sono stati progressivamente sospesi tutti i cantieri e le mansioni operative non direttamente legate alla sicurezza e alla continuità del servizio; sono rimasti garantiti quindi tutti i servizi essenziali, in particolare il pronto intervento, la sorveglianza degli impianti e le operazioni volte ad assicurare la fruizione del servizio, come attivazioni e riattivazioni di clienti finali e la realizzazione di allacciamenti connessi alla attivazione di forniture, di concerto con il medico competente sono stati analizzati i rischi derivanti dalla possibile presenza di persone contagiate o in quarantena, e sono state individuate le corrette precauzioni da adottare, con l'utilizzo di appositi dispositivi di protezione individuale, distribuiti a tutto il personale operativo.

In generale la continuità dell'azienda è rimasta attiva su tutte le aree, nonostante sia stato favorito in tutti i modi l'esodo dalle sedi lavorative e facilitato il lavoro da remoto attraverso le necessarie dotazioni tecnologiche. Presso gli uffici e le postazioni occupazionali è stata pianificata la presenza di personale esclusivamente previa autorizzazione del proprio responsabile e solamente per valide e motivate ragioni operative. In totale il distacco cautelativo ha coinvolto oltre il 90% dei dipendenti della sede di Pieve di Soligo, in percentuale uguale o anche superiore in altre sedi, attraverso le formule del ricorso al lavoro dal proprio domicilio per gli amministrativi o alla disposizione di non far intervenire in sede il personale operativo esterno della distribuzione, piuttosto che per ferie, permessi o altri istituti.

Nel mese di maggio 2020, terminata la prima ondata dell'epidemia, è stato coordinato un lento e programmato rientro di quasi tutte le unità lavorative (ad eccezione delle categorie per cui i DPCM hanno previsto l'assenza dal luogo di lavoro o nel caso di genitori con figli minori di 14 anni per cui è stata prevista la possibilità su richiesta dello smart working) con l'obbligo di rispetto di un rigido protocollo che ha previsto tutta una serie di responsabilizzazioni da parte dei dipendenti prima di poter accedere alla sede, compresa, prima di partire dalla propria abitazione, la misurazione della temperatura corporea in modo da evitare l'accesso a qualsiasi persona con temperatura superiore a 37,5°.

Nel mese di ottobre 2020 invece, con le nuove imposizioni governative a seguito della seconda ondata della pandemia, è stata riproposta la modalità organizzativa, proseguita anche nei primi mesi del 2021, di inizio emergenza con il progressivo programmato distacco dei dipendenti dalle sedi massimizzando l'utilizzo della modalità di lavoro agile con implementazione delle dotazioni tecnologiche; inoltre è stato favorito l'utilizzo delle ferie o permessi o altre possibilità date dagli strumenti contrattuali.

Gli incontri del Comitato Centrale e dei Comitati Zonali si sono svolti regolarmente con discussioni che hanno riguardato non soltanto gli aspetti relativi alla sicurezza aziendale ed alla tutela delle lavoratrici e dei lavoratori, con aggiornamenti su consegne e distribuzione dei dispositivi di protezione individuali, ma hanno spaziato anche su questioni di carattere generale in quanto dai rappresentanti dell'azienda è stato evidenziato e posto in discussione un naturale calo di attività, specialmente per alcune funzioni, e quindi la necessità di ricorrere agli strumenti ed agli istituti contrattuali previsti dalle disposizioni (smart working, rimodulazione dei livelli produttivi, piani di turnazione, riprogrammazione, ricorso a ferie, ferie arretrate, permessi, rol) finalizzati a consentire l'astensione dal lavoro senza la perdita della retribuzione. Dagli incontri non sono emerse manchevolezze nel rispetto delle ordinanze emanate.

E' stata appositamente costituita in accordo con le OOSS, per evitare il ricorso agli ammortizzatori sociali e sostenere i dipendenti in negativo di ferie ma forzatamente inattivi, una "Banca Ore Solidale" che ha visto la partecipazione del Gruppo Ascopiave con una contribuzione introduttiva di 480 giornate lavorative, che ha permesso di costituire il fondo per avviare l'iniziativa, al quale è seguito un intervento economico diretto da parte del Presidente Cecconato ed una partecipazione massiccia dei dipendenti che ha oltrepassato le 600 giornate di ferie donate; in tal modo l'offerta di giornate a disposizione ha superato la domanda attestandosi ad oltre 1.100 giornate.

Complessivamente alla data del 31 marzo risultavano convocate e regolarmente svolte 16 riunioni ufficiali del Comitato Centrale, mentre le comunicazioni al personale dipendente di tutto il Gruppo Ascopiave con raccomandazioni sul tema dell'emergenza, sempre alla stessa data, risultavano essere state un totale di 52 a dimostrazione di una continua, completa e capillare informazione.

Per quanto riguarda il personale di Ascopiave S.p.A. e delle società collegate, il primo caso di una risorsa positiva al Covid-19 a seguito di esame con tampone si è registrato il 15 ottobre 2020, ma il dipendente si trovava già da tempo in modalità lavoro agile, senza frequentazioni con la sede o con colleghi; a seguire, fino al 31 dicembre 2020, sono stati registrati altri 25 casi di positività, per la gran parte riferibili a contagi avvenuti nell'ambito famigliare.

Nel corso dei primi mesi del 2021 l'azienda ha continuato a tenere monitorata la situazione aggiornando di volta in volta la comunicazione con i dipendenti sui nuovi provvedimenti assunti a livello nazionale e regionale per il contenimento della pandemia.

Per un maggior controllo preventivo agli ingressi delle sedi aziendali di tutte le società del Gruppo Ascopiave sono stati posizionati ulteriori 12 termoscanner per la misurazione della temperatura corporea sul polso con segnalatore acustico in caso di rilevazione superiore ai 37,5°, e con dispensatori di detergente per le mani.

L'Azienda ha intensificato la pulizia giornaliera e la sanificazione periodica dei locali.

Nei primi tre mesi del 2021 sono stati registrati altri 13 casi di dipendenti risultati positivi al Covid-19, nessuno di questi particolarmente grave e comunque riferibile a contatti esterni o in famiglia.

La gestione dell'emergenza Covid-19 continua ad essere oggetto di incontri con il Comitato appositamente costituito e i membri dell'unità di crisi. L'Azienda, attraverso l'associazione di categoria Assindustria, nel mese di marzo 2021 ha dato disponibilità a costituire, presso la propria sede, avendo disponibilità di locali idonei, un Hub vaccinale. Non è ancora stata data risposta, se non in via informale, in quanto non risultano disponibili quantitativi di vaccini sufficienti, per il momento, al di fuori dei canali ufficiali organizzati dalla Regione attraverso le Ulss.

Obiettivi e politiche del Gruppo e descrizione dei rischi

Rischio credito e rischio liquidità

Segnaliamo che i principali strumenti finanziari in uso presso il Gruppo sono rappresentati dalle disponibilità liquide, dall'indebitamento bancario e da altre forme di finanziamento.

Si ritiene che il Gruppo non sia esposto ad un rischio credito superiore alla media di settore, considerando che presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, le cui regole per l'accesso ai servizi offerti sono stabilite dalla Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente e sono previste nei codici di Rete, che dettano clausole contrattuali che riducono i rischi di inadempienza da parte dei clienti. Nei Codici è previsto, in particolare, il rilascio di idonee garanzie a parziale copertura delle obbligazioni assunte qualora il cliente non sia in possesso di un rating creditizio rilasciato da primari organismi internazionali.

A presidio di residuali rischi possibili su crediti risulta comunque stanziato un fondo svalutazione crediti che al termine del primo trimestre dell'esercizio risulta pari a circa il 2,25% (8,30% al 31 dicembre 2020) dell'ammontare lordo dei crediti verso terzi per fatture emesse; l'importante riduzione rilevata rispetto al dato di fine esercizio dipende dall'operazione di factoring pro-soluto posta in essere nel mese di dicembre 2020, avente ad oggetto i crediti delle società di distribuzione per servizio di vettoriamento. Le operazioni commerciali significative avvengono in Italia.

Relativamente alla gestione finanziaria della società, gli amministratori valutano la generazione di liquidità, derivante dalla gestione, congrua a coprire le sue esigenze.

Rischi relativi alle gare per l'assegnazione delle nuove concessioni di distribuzione del gas naturale

Alla data del 31 marzo 2021 il Gruppo Ascopiave detiene 268 concessioni di distribuzione di gas naturale (268 al 31 dicembre 2020). In base a quanto stabilito dalla vigente normativa applicabile alle concessioni di cui è titolare, le gare per i nuovi affidamenti del servizio di distribuzione del gas saranno bandite non più per singolo Comune, ma esclusivamente per gli ambiti territoriali determinati con i Decreti Ministeriali del 19 gennaio 2011 e del 18 ottobre 2011, e secondo le scadenze temporali indicate nell'Allegato 1 al Decreto Ministeriale sui criteri di gara e di valutazione delle offerte, emanato il 12 novembre 2011, come successivamente modificate. Con il progressivo svolgimento delle gare, il Gruppo potrebbe non aggiudicarsi la titolarità di una o più delle nuove concessioni, oppure potrebbe aggiudicarsele a condizioni meno favorevoli di quelle attuali, con possibili impatti negativi sull'attività operativa e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria, fermo restando, nel caso di mancata aggiudicazione, relativamente ai Comuni attualmente gestiti dall'impresa, l'incasso del valore di rimborso previsto a favore del gestore uscente.

Rischi relativi alla quantificazione del rimborso a carico del nuovo gestore

Con riguardo alle concessioni di distribuzione del gas relativamente alle quali il Gruppo è anche proprietario delle reti e degli impianti, la Legge n. 9 / 2014 stabilisce che il rimborso riconosciuto a carico del gestore entrante sia calcolato nel rispetto di quanto stabilito nelle convenzioni e nei contratti e, per quanto non desumibile dalla volontà delle parti nonché per gli aspetti non disciplinati dalle medesime convenzioni o contratti, in base alle linee guida su criteri e

modalità operative per la valutazione del valore di rimborso di cui all'articolo 4, comma 6, del decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98. In ogni caso, dal valore di rimborso sono detratti i contributi privati relativi ai cespiti di località, valutati secondo la metodologia della regolazione tariffaria vigente. Inoltre, qualora il valore di rimborso risulti maggiore del dieci per cento del valore delle immobilizzazioni nette di località calcolate nella regolazione tariffaria, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, l'ente locale concedente trasmette le relative valutazioni di dettaglio del valore di rimborso all'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente per la verifica prima della pubblicazione del bando di gara.

Il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 12 novembre 2011 n. 266 stabilisce che il gestore subentrante acquisisce la proprietà dell'impianto con il pagamento del valore di rimborso al gestore uscente, ad eccezione delle eventuali porzioni di impianto di proprietà comunale.

A regime, cioè nei periodi successivi al primo, il rimborso al gestore uscente sarà comunque pari al valore delle immobilizzazioni nette di località, al netto dei contributi pubblici in conto capitale e dei contributi privati relativi ai cespiti di località, calcolato con riferimento ai criteri usati dall'Autorità per determinare le tariffe di distribuzione (RAB). Sul punto si segnala che l'Autorità è intervenuta con la Deliberazione 367/2014/R/gas, prevedendo che, il valore di rimborso, di cui all'articolo 14, comma 8, del decreto legislativo n. 164/00, al termine del primo periodo di affidamento d'ambito venga determinato come somma di: a) valore residuo dello stock esistente a inizio periodo di affidamento, valutato per tutti i cespiti soggetti a trasferimento a titolo oneroso al gestore entrante nel secondo periodo di affidamento in funzione del valore di rimborso, di cui all'articolo 5 del decreto 226/11, riconosciuto al gestore uscente in sede di primo affidamento per ambito, tenendo conto degli ammortamenti e delle dismissioni riconosciute ai fini tariffari nel periodo di affidamento; b) valore residuo dei nuovi investimenti realizzati nel periodo di affidamento ed esistenti a fine periodo, valutati sulla base del criterio del costo storico rivalutato per il periodo in cui gli investimenti sono riconosciuti a consuntivo, come previsto dall'Articolo 56 della Regolazione delle tariffe dei servizi di distribuzione e misura del gas (RTDG), e come media tra il valore netto determinato sulla base del criterio del costo storico rivalutato e il valore netto determinato sulla base delle metodologie di valutazione a costi standard, secondo quanto previsto dal comma 3.1 della deliberazione 573/2013/R/GAS, per il periodo successivo.

RISCHI OPERATIVI

Ascopiave presidia i processi e le attività aziendali, nel rispetto della salute e sicurezza dei lavoratori, della salvaguardia dell'ambiente, della qualità e del risparmio energetico nei servizi offerti e anticorruzione.

Rischi di malfunzionamento e/o interruzione del servizio di distribuzione

Eventi imprevisti accidentali quali incidenti, guasti di apparecchiature o sistemi di controllo, calo di resa degli impianti ed eventi eccezionali come esplosioni, incendi, o altri eventi simili, determinano dei rischi di malfunzionamento dell'infrastruttura sino alla possibile imprevista interruzione del servizio di distribuzione. Tali eventi potrebbero determinare una riduzione dei ricavi ed arrecare rilevanti danni a persone, cose o all'ambiente. Il Gruppo ha stipulato specifici contratti assicurativi a copertura dei rischi descritti. Nonostante le linee assicurative attivate risultino in linea con le migliori policy, potrebbero risultare insufficienti a fronteggiare tutte le perdite che il Gruppo potrebbe subire a causa di possibili incrementi di spesa e/o di risarcimenti da erogare.

Rischi connessi alla tutela dell'ambiente, della salute e della sicurezza

Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto della normativa Italiana e dell'Unione Europea in materia di tutela dell'ambiente, osservando le leggi che normano e regolamentano in materia di ambiente e sicurezza. Nonostante l'attenzione recata a tale materia non può escludersi con certezza che il Gruppo possa incorrere in costi o responsabilità anche di entità significativa. Sono, infatti, difficilmente prevedibili le ripercussioni economico finanziarie di eventuali pregressi danni ambientali, anche in considerazione dei possibili effetti di nuove disposizioni legislative e regolamentari per la tutela dell'ambiente, dell'impatto di eventuali innovazioni tecnologiche per il risanamento ambientale, della possibilità dell'insorgere di controversie e della difficoltà di determinarne le eventuali conseguenze, anche in relazione alla responsabilità di altri soggetti. il Gruppo è impegnata in attività di bonifica di siti contaminati sostanzialmente per effetto dell'attività di rimozione e smaltimento rifiuti (prevalentemente per demolizione di strutture impiantistiche obsolete).

Rischio connesso all'installazione degli Smart Meter

Il Gruppo ha avviato da anni un piano di sostituzione di misuratori tradizionali con smart meter, che ha interessato in primis i contatori di classe superiore a G6 e successivamente anche quelli di classe inferiore. I nuovi misuratori teleletti rappresentavano nella prima fase di sostituzione una tecnologia ancora in fase di evoluzione. Le caratteristiche costruttive fissate dall'Autorità hanno comportato per i produttori la necessità di progettare e realizzare in tempi coerenti con gli obblighi fissati da ARERA un prodotto dedicato unicamente al mercato italiano. Peraltro si segnala la completa disponibilità solo dal 2015 della normativa tecnica di riferimento elaborata dal CIG (Comitato Italiano Gas, ente normatore affiliato all'UNI). Il Gruppo ha avviato l'installazione di tali apparecchi secondo le tempistiche definite dall'ARERA (solo la società del Gruppo AP Reti Gas Nord Est risulta in ritardo con il programma previsto); pertanto sussiste il rischio che si presentino livelli di malfunzionamento superiori alle performance storiche registrate per i contatori tradizionali e che si generino per la società maggiori oneri di manutenzione.

Rischi connessi ai titoli di efficienza energetica

L'art. 16.4 del D.Lgs. n. 164/2000 prevede che le imprese di distribuzione di gas naturale perseguano degli obiettivi di risparmio energetico negli utilizzi finali e nello sviluppo delle fonti rinnovabili; a fronte dei risultati raggiunti, ai distributori sono assegnati i cosiddetti Titoli di Efficienza Energetica, il cui annullamento comporta un rimborso da parte della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali finanziato mediante i fondi costituiti attraverso la componente RE (Risparmio Energetico) delle tariffe di distribuzione. L'ARERA determina gli obiettivi specifici di risparmio energetico in capo ai distributori di energia elettrica e di gas naturale tenendo conto dei quantitativi nazionali annui di risparmio che devono essere perseguiti attraverso il meccanismo dei certificati bianchi. Esiste un potenziale rischio di perdita economica in capo al Gruppo dovuto all'eventuale differenza negativa tra il valore medio di acquisto dei titoli e il contributo tariffario riconosciuto e/o all'eventuale mancato raggiungimento degli obiettivi assegnati.

Rischio legato all'esecuzione del piano di investimenti previsto dalle concessioni

Le concessioni di distribuzione del gas naturale prevedono impegni in capo al concessionario, tra cui impegni correlati agli investimenti da realizzarsi nel costo del periodo di perdurata della concessione. Non si può escludere che, anche per ritardi nell'ottenimento di autorizzazioni e permessi, tali investimenti siano realizzati oltre i termini temporali previsti, con il rischio che insorgano oneri a carico del Gruppo.

Rischio regolatorio

Il Gruppo svolge la propria attività in un settore regolato. Le direttive e i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo Italiano, le decisioni dell'ARERA e più in generale la modifica del contesto normativo di riferimento possono avere un impatto sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario del Gruppo.

Particolare importanza assume l'evoluzione dei criteri per la determinazione delle tariffe di riferimento. Non si possono escludere futuri cambiamenti nelle normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale che potrebbero avere ripercussioni impreviste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Rischio legale e di non conformità

Il rischio legale e di non conformità consiste nel mancato rispetto, in tutto o in parte, delle norme a livello Europeo, nazionale, regionale e locale cui il Gruppo deve attenersi nello svolgimento delle proprie attività. La violazione delle norme può comportare sanzioni penali, civili e/o amministrative nonché danni patrimoniali, economici e/o reputazionali. Con riferimento a specifiche fattispecie, tra l'altro, la violazione della normativa a protezione della salute e sicurezza dei lavoratori e dell'ambiente e la violazione delle norme per la lotta alla corruzione, può comportare sanzioni, anche rilevanti, a carico del Gruppo in base alla normativa sulla responsabilità amministrativa degli enti (D. Lgs. n. 231/01).

Altre informazioni

Stagionalità dell'attività

Con la sottoscrizione dell'accordo di partnership con il Gruppo Hera, perfezionato il 19 dicembre 2019 con la cessione delle società di vendita, l'attività del Gruppo Ascopiave non risente in modo significativo della stagionalità. Il business della distribuzione del gas naturale è infatti meno influenzato dall'andamento termico registrato nel corso dell'anno, a meno di alcune voci di modesta entità.

Il Gruppo risulta esposto agli effetti della stagionalità in relazione alle partecipazioni in imprese collegate valutate con il metodo del patrimonio netto, che operando nel settore della vendita del gas naturale sono significativamente esposte ai rischi ad essa connessi. Il consumo di gas infatti varia in modo considerevole su base stagionale, con una maggiore richiesta nel periodo invernale in relazione ai maggiori consumi per uso riscaldamento. La stagionalità influenza l'andamento dei ricavi di vendita di gas e dei costi di approvvigionamento, mentre gli altri costi di gestione sono fissi e sostenuti dalle società in modo omogeneo nel corso dell'anno, pertanto i dati e le informazioni contenute nei prospetti contabili intermedi e riferite a tali società non consentono di trarre immediatamente indicazioni rappresentative dell'andamento complessivo dell'anno.

Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre 2021

Indicatori di performance

Ai sensi di quanto stabilito dalla comunicazione Consob DEM 6064293 del 28 luglio 2006 e dalla raccomandazione CESR/05-178b sugli indicatori alternativi di performance, si segnala che il Gruppo ritiene utili ai fini del monitoraggio del proprio business, oltre ai normali indicatori di performance stabiliti dai Principi contabili internazionali IAS/IFRS, anche altri indicatori di performance che, ancorché non specificamente statuiti dai sopraccitati principi, rivestono particolare rilevanza. In particolare si segnalano i seguenti indicatori:

  • Margine operativo lordo (Ebitda): viene definito dal Gruppo come il risultato prima di ammortamenti, svalutazione crediti, gestione finanziaria ed imposte.
  • Risultato operativo: tale indicatore è previsto anche dai principi contabili di riferimento ed è definito come il margine operativo (Ebit) meno il saldo dei costi e proventi non ricorrenti. Si segnala che tale ultima voce include le sopravvenienze attive e passive, le plusvalenze e minusvalenze per alienazione cespiti, rimborsi assicurativi, contributi e altre componenti positive e negative di minore rilevanza.
  • Ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas: viene definito dal Gruppo come l'ammontare dei ricavi realizzati dalle società di distribuzione del Gruppo per l'applicazione delle tariffe di distribuzione e misura del gas naturale ai propri clienti finali, al netto degli importi di perequazione gestiti dalla Cassa per i Servizi energetici e Ambientali.

Andamento della gestione - I principali indicatori operativi

Primo trimestre
DISTRIBUZIONE DI GAS NATURALE 2021 2020 Var. Var. %
Gruppo Ascopiave
Numero di concessioni 268 268 0 0,0%
Lunghezza della rete di distribuzione (km) 12.933 12.868 65 0,5%
Numero di PDR 776.987 777.280 -293 0,0%
Volumi di gas distribuiti (smc/mln) 669,9 628,1 41,8 6,6%

Nel seguito si commenta l'andamento dei principali indicatori operativi dell'attività del Gruppo.

Si precisa che il valore di ciascun indicatore è ottenuto sommando i valori degli indicatori di ciascuna società consolidata.

Per quanto concerne l'attività di distribuzione del gas, nel primo trimestre 2021 i volumi erogati attraverso le reti gestite dalle società del Gruppo sono stati 669,9 milioni di metri cubi, in crescita del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Al 31 marzo 2021 il numero di punti di riconsegna (PDR) gestiti dalle società del Gruppo è pari a 776.987.

Andamento della gestione - I risultati economici del Gruppo

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 % dei ricavi 2020 % dei ricavi
Ricavi 38.456 100,0% 44.662 100,0%
Costi operativi 22.679 59,0% 29.107 65,2%
Margine operativo lordo 15.777 41,0% 15.554 34,8%
Ammortamenti e svalutazioni 8.781 22,8% 8.330 18,7%
Risultato operativo 6.996 18,2% 7.224 16,2%
Proventi finanziari 12 0,0% 169 0,4%
Oneri finanziari 569 1,5% 584 1,3%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate
con il metodo del patrimonio netto 8.842 23,0% 8.242 18,5%
Utile ante imposte 15.281 39,7% 15.051 33,7%
Imposte del periodo 1.663 4,3% 2.055 4,6%
Utile/perdita del periodo del gruppo 13.619 35,4% 12.995 29,1%
Risultato del periodo del Gruppo 13.619 35,4% 12.995 29,1%
Risultato del periodo delle Minoranze 0,0% 0,0%

Ai sensi della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006 si precisa che gli indicatori alternativi di Performance sono definiti al paragrafo "Indicatori di performance" del presente documento.

Nel primo trimestre 2021 il Gruppo ha realizzato ricavi per Euro 38.456 migliaia, in riduzione del 13,9% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La tabella seguente riporta il dettaglio dei ricavi.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Ricavi da trasporto del gas 27.078 28.100
Ricavi per servizi di allacciamento 143 134
Ricavi da servizi di fornitura calore 5
Ricavi da servizi di distribuzione 1.480 1.137
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 2.253 2.201
Ricavi per contributi ARERA 6.906 12.295
Altri ricavi 597 791
Ricavi 38.456 44.662

I ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas (che passano da Euro 27.718 migliaia ad Euro 26.685 migliaia) evidenziano una variazione negativa pari ad Euro 1.034 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2020 infatti sono state pubblicate le tariffe definitive dell'esercizio 2019, l'adeguamento della quota perequativa iscritta al termine dell'esercizio al valore consuntivo, ha determinato l'iscrizione nel primo trimestre 2020 di un effetto positivo, pari ad Euro 903 migliaia.

I ricavi da titoli di efficienza energetica (che passano da Euro 12.295 migliaia ad Euro 6.906 migliaia) evidenziano una variazione negativa pari ad Euro 5.389 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. La variazione è in parte spiegata dai minori obiettivi attesi per l'esercizio 2021.

Il risultato operativo del primo trimestre 2021 ammonta ad Euro 6.996 migliaia, registrando un decremento di Euro 228 migliaia (-3,2%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

Il minor risultato è dovuto ai seguenti fattori:

  • decremento dei ricavi tariffari sull'attività di distribuzione gas per Euro 1.034 migliaia;
  • maggior margine sui titoli di efficienza energetica per Euro 197 migliaia;
  • variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo per Euro 608 migliaia.

La variazione positiva delle altre voci di costo e ricavo, pari ad Euro 608 migliaia, è dovuta a:

  • maggiori altri ricavi per Euro 205 migliaia;
  • maggiori costi per materiali, servizi e oneri diversi per Euro 176 migliaia;
  • minor costo del personale per Euro 1.031 migliaia, principalmente spiegato dalle maggiori capitalizzazioni;
  • maggiori ammortamenti su immobilizzazioni e accantonamenti per Euro 451 migliaia.

L'utile netto consolidato del primo trimestre 2021, attestandosi ad Euro 13.619 migliaia, registra un incremento pari ad Euro 623 migliaia (+4,8%) rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La variazione dell'utile è dovuta ai seguenti fattori:

  • minore risultato operativo, come precedentemente commentato, per Euro 228 migliaia;
  • decremento dei proventi finanziari per Euro 156 migliaia;
  • decremento degli oneri finanziari per Euro 15 migliaia;
  • minori imposte per Euro 393 migliaia;
  • maggiore risultato delle società consolidate con il metodo del patrimonio netto (rappresentativo della quota di partecipazione detenuta da Ascopiave, pari al 48%, nel Gruppo EstEnergy, formatosi a valle della partnership con il Gruppo Hera) per Euro 600 migliaia.

Il tax rate, calcolato normalizzando il risultato ante imposte degli effetti del consolidamento della società consolidate con il metodo del patrimonio netto, passa dal 30,2% del primo trimestre 2020 all'attuale 25,8%.

Andamento della gestione – La situazione finanziaria

La tabella che segue mostra la composizione dell'indebitamento finanziario netto così come richiesto dalla comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
A Cassa 17 14
B Altre disponibilità liquide 45.457 21.889
D Liquidità (A) + (B) + (C) 45.475 21.902
E Crediti finanziari correnti 1.007 798
F Debiti bancari correnti (117.705) (125.723)
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (40.027) (40.024)
H Altri debiti finanziari correnti (1.529) (1.065)
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (159.262) (166.812)
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (112.781) (144.111)
K Debiti bancari non correnti (186.173) (195.999)
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 3.160 2.226
M Altri debiti non correnti (417) (563)
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (183.430) (194.336)
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (296.210) (338.447)

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo resoconto intermedio di gestione

L'indebitamento finanziario netto passa da Euro 338.994 migliaia del 31 dicembre 2020 ad Euro 296.210 migliaia del 31 marzo 2021, registrando una riduzione di Euro 42.784 migliaia.

Al fine di adempiere alla comunicazione Consob n. DEM/6064293/2006 si evidenzia nella seguente tabella la riconciliazione tra la Posizione finanziaria netta e la posizione finanziaria netta ESMA:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Posizione finanziaria netta (296.210) (338.994)
Crediti finanziari non correnti (3.160) (2.226)
Posizione finanziaria netta ESMA (299.371) (341.220)

Si presentano di seguito alcuni dati relativi ai flussi finanziari del Gruppo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Risultato netto dell'esercizio 13.619 12.995
Ammortamenti e svalutazioni 8.833 8.330
(a) Autofinanziamento 22.452 21.326
(b) Rettifiche per raccordare l'utile netto alla variazione della posizione finanziaria
generata dalla gestione operativa: 31.264 14.312
(c) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività operativa = (a) + (b) 53.716 35.638
(d) Variazione della posizione finanziaria generata dall'attività di investimento (10.932) (34.329)
(e) Altre variazioni della posizione finanziaria 0 (6.498)
Variazione della posizione finanziaria netta = (c) + (d) + (e) 42.784 (5.189)

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa (c), pari ad Euro 53.716 migliaia, è stato determinato dall'autofinanziamento per Euro 22.452 migliaia e da altre variazioni finanziarie positive per complessivi Euro 31.264 migliaia, collegate alla gestione del capitale circolante netto per Euro +40.106 migliaia e alla valutazione delle imprese consolidate con il metodo del patrimonio netto per Euro -8.842 migliaia.

La gestione del capitale circolante netto, che ha generato risorse finanziarie per Euro 40.106 migliaia, è stata influenzata dalla variazione del capitale circolante netto operativo che ha generato risorse finanziarie per Euro 33.912 migliaia e dalle variazioni positive della posizione verso l'Erario per la maturazione delle imposte IRES e IRAP per Euro 1.993 migliaia e della posizione IVA per Euro 4.441 migliaia.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le variazioni del capitale circolante netto intervenute nel corso del periodo:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Rimanenze di magazzino (123) (4.131)
Crediti e debiti commerciali (14.219) 778
Crediti e debiti operativi 48.254 22.814
Fondo TFR e altri fondi 111 219
Imposte di competenza 1.663 2.055
Crediti e debiti tributari 4.421 817
Variazione capitale circolante netto 40.106 22.554

L'attività di investimento ha generato un fabbisogno di cassa di Euro 10.932 migliaia, ed ha interessato investimenti netti in immobilizzazioni immateriali e materiali, principalmente per interventi e sviluppi delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale.

Nella tabella che segue vengono riportate analiticamente le altre variazioni della posizione finanziaria intervenute nel corso del primo trimestre 2021. Si evidenzia che, nel corso del periodo, Ascopiave S.p.A. non ha dato corso all'acquisto di azione proprie sul mercato telematico azionario.

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Acquisto azioni proprie 0 (6.498)
Altre variazioni della posizione finanziaria 0 (6.498)

Andamento della gestione – Gli investimenti

Nel corso del primo trimestre 2021, il Gruppo ha realizzato investimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali per Euro 10.965 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 3.224 migliaia.

Gli investimenti realizzati in infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale sono risultati, al termine del periodo, pari ad Euro 10.513 migliaia. Essi sono relativi alla posa e alla manutenzione della rete e degli impianti di distribuzione del gas naturale per Euro 4.717 migliaia, alla realizzazione di allacciamenti alla stessa per Euro 2.871 migliaia e all'installazione di apparecchiature di misura per Euro 2.925 migliaia.

Gli altri investimenti realizzati sono stati pari ad Euro 451 migliaia e sono relativi principalmente all'acquisto di licenze software utilizzate dalle società di distribuzione del Gruppo per la gestione della telemisura per circa Euro 130 migliaia.

I Trimestre
INVESTIMENTI (migliaia di Euro) 2021 2020
Allacciamenti 2.871 1.994
Ampliamenti, bonifiche e potenziamenti di rete 4.598 2.224
Misuratori 2.925 1.997
Manutenzioni e Impianti di riduzione 119 372
Investimenti metano 10.513 6.587
Terreni e Fabbricati 68 71
Attrezzature 98 13
Arredi 5 8
Automezzi 88 171
Hardware e Software 192 892
Altri investimenti 0 0
Altri investimenti 451 1.154
Investimenti 10.965 7.741

Gruppo Ascopiave

Prospetti del Resoconto intermedio di gestione

al 31 marzo 2021

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento
(1)
49.272 49.272
Altre immobilizzazioni immateriali
(2)
579.861 577.413
Immobilizzazioni materiali
(3)
33.098 33.443
Partecipazioni in imprese controllate e collegate
(4)
445.646 436.805
Partecipazioni in altre imprese
(4)
78.925 78.925
Altre attività non correnti
(5)
3.436 4.154
Attività finanziarie non correnti
(6)
3.160 2.226
Attività per imposte anticipate
(7)
30.402 30.122
Attività non correnti 1.223.800 1.212.359
Attività correnti
Rimanenze
(8)
15.035 14.912
Crediti commerciali
(9)
53.475 33.587
Altre attività correnti
(10)
61.902 75.964
Attività finanziarie correnti
(11)
1.007 798
Crediti tributari
(12)
3.583 3.583
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti
(13)
45.475 21.902
Attività correnti 180.476 150.747
Attività 1.404.277 1.363.106
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.628) (55.628)
Riserve e risultato 688.890 675.119
Patrimonio netto di Gruppo 867.674 853.903
Patrimonio Netto di Minoranza 0 0
Patrimonio netto Totale
(14)
867.674 853.903
Passività non correnti
Fondi rischi ed oneri
(15)
2.516 2.412
Trattamento di fine rapporto
(16)
4.776 4.770
(17)
Finanziamenti a medio e lungo termine
186.173 195.999
Altre passività non correnti
(18)
27.391 26.905
Passività finanziarie non correnti
(19)
417 563
Passività per imposte differite
(20)
12.904 12.984
Passività non correnti 234.178 243.632
Passività correnti
Debiti verso banche e finanziamenti
(21)
157.733 165.747
Debiti commerciali
(22)
72.443 66.774
Debiti tributari
(23)
7.188 5.174
Altre passività correnti
(24)
63.533 26.263
Passività finanziarie correnti
(25)
1.154 1.065
Passività correnti su strumenti finanziari derivati
(26)
375 548
Passività correnti 302.425 265.570
Passività 536.603 509.203
Passività e patrimonio netto 1.404.277 1.363.106

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Conto economico e conto economico complessivo consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Ricavi (27) 38.456 44.662
Totale costi operativi 22.679 29.107
Costi acquisto altre materie prime (28) 1.312 862
Costi per servizi (29) 9.584 9.596
Costi del personale (30) 4.351 5.382
Altri costi di gestione (31) 8.239 13.288
Altri proventi (32) 467 21
Ammortamenti e svalutazioni (33) 8.781 8.330
Risultato operativo 6.996 7.224
Proventi finanziari (34) 12 169
Oneri finanziari (34) 569 584
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto (34) 8.842 8.242
Utile ante imposte 15.281 15.051
Imposte del periodo (35) 1.663 2.055
Risultato del periodo 13.619 12.995
Risultato del periodo di Gruppo 13.619 12.995
Risultato del periodo di Terzi 0 0
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale 152 (68)
Risultato del conto economico complessivo 13.770 12.927
Risultato netto complessivo del Gruppo 13.770 12.927
Risultato netto complessivo delle Minoranze (0) (0)
Utile base per azione 0,063 0,058
Utile netto diluito per azione 0,063 0,058

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

N.b.: L'utile per azione è calcolato dividendo l'utile netto del periodo attribuibile agli azionisti della Società per il numero medio ponderato delle azioni al netto delle azioni proprie. Ai fini del calcolo dell'utile base per azione si precisa che al numeratore è stato utilizzato il risultato economico del periodo dedotto della quota attribuibile alle minoranze. Si segnala che non esistono dividendi privilegiati, conversione di azioni privilegiate e altri effetti simili che debbano rettificare il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale. L'utile diluito per azione risulta pari a quello per azione in quanto non esistono azioni ordinarie che potrebbero avere effetto diluitivo e non esistono azioni o warrant che potrebbero avere il medesimo effetto.

Prospetti delle variazioni nelle voci di patrimonio netto consolidato

(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto delle
minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2021 234.412 46.882 (55.628) (527) 433.301 136.762 58.701 853.903 (0) 853.903
Risultato del periodo 13.619 13.619 (0) 13.619
Altri movimenti 152 152 (0) 152
Totale risultato conto economico complessivo (0) 152 (0) 13.619 13.770 (0) 13.770
Destinazione risultato 2020 58.701 (58.701) (0) (0)
Saldo al 31 marzo 2021 234.412 46.882 (55.628) (527) 433.453 195.463 13.619 867.673 (0) 867.674
(migliaia di Euro) Capitale
sociale
Riserva legale Azioni proprie Riserve
differenze
attuariali IAS
19
Altre riserve Utili a Nuovo Risultato del
periodo
Patrimonio
Netto del
gruppo
Risultato e
Patrimonio
Netto delle
minoranze
Totale
Patrimonio
Netto
Saldo al 1 gennaio 2020 234.412 46.882 (26.774) (51) (10.955) 136.762 493.216 873.492 (0) 873.492
Risultato del periodo 12.995 12.995 12.995
Altri movimenti (68) (68) (68)
Totale risultato conto economico complessivo (0) (68) (0) 12.995 12.927 (0) 12.927
Destinazione risultato 2019 493.216 (493.216) (0) (0)
Acquisto azioni proprie (6.498) (6.498) (6.498)
Saldo al 31 marzo 2020 234.412 46.882 (33.271) (51) (11.023) 629.978 12.995 879.922 (0) 879.922

Rendiconto finanziario consolidato

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Utile complessivo del periodo 13.770 13.063
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Variazione riserve HA per MTM derivati (14) (152) (68)
Ammortamenti (33) 8.781 8.330
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze (33) 52 0
Variazione del trattamento di fine rapporto (16) 7 116
Attività/passività correnti su strumenti finanziari derivati (26) (20) 11
Variazione netta altri fondi (15) 104 103
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (34) (8.842) (8.242)
Interessi passivi pagati (623) (526)
Interessi passivi di competenza (34) 470 542
Imposte di competenza (35) 1.663 2.055
Totale rettifiche 1.439 2.324
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (8) (123) (4.131)
Crediti commerciali (9) (19.888) (7.673)
Altre attività correnti (10) 14.062 (9.195)
Debiti commerciali (22) 5.669 8.451
Altre passività correnti (24) 37.415 32.237
Altre attività non correnti (5) 714 (111)
Altre passività non correnti (18) 486 673
Totale variazioni attività e passività 38.334 20.251
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 53.544 35.638
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (2) (10.697) (7.237)
Investimenti in immobilizzazioni materiali (3) (235) (362)
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (4) (0) (26.730)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (10.932) (34.329)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variazione netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (21) (19.840) (9.839)
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (11; 25) (1.200) (9.995)
Acquisto / Cessione azioni proprie (14) (0) (6.498)
Accensioni finanziamenti e mutui (17) 28.000 48.700
Rimborsi finanziamenti e mutui (17) (26.000) (42.000)
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (19.039) (19.633)
Variazione delle disponibilità liquide 23.572 (18.324)
Disponibilità correnti del periodo precedente 21.902 67.031
Disponibilità correnti del periodo corrente 45.475 48.707

Ai sensi della delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006, gli effetti dei rapporti con le parti correlate sono evidenziati nell'apposito schema riportato al paragrafo "Rapporti con parti correlate" di questo Resoconto intermedio di gestione.

NOTE ESPLICATIVE

Informazioni societarie

Ascopiave S.p.A. (di seguito "Ascopiave", la "Società" o la "Capogruppo" e, congiuntamente alle sue controllate, il "Gruppo" o il "Gruppo Ascopiave") è una persona giuridica di diritto italiano. Ascopiave S.p.A. è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia.

Al 31 marzo 2021 il capitale sociale della Società, pari a Euro 234.411.575, era detenuto per la quota maggioritaria da Asco Holding S.p.A., la parte restante era distribuita tra altri azionisti privati. Ascopiave S.p.A. è quotata dal dicembre del 2006 al Mercato Telematico Azionario – Segmento STAR – organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A.. La sede legale della Società è a Pieve di Soligo (TV), in via Verizzo, 1030.

La pubblicazione della Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 del Gruppo Ascopiave è stata autorizzata con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 maggio 2021.

L'attività del gruppo Ascopiave

Il Gruppo Ascopiave opera principalmente nei settori della distribuzione di gas naturale, oltre che in altri settori correlati al core business, quali la gestione calore, la cogenerazione ed il servizio idrico.

Attualmente il Gruppo è titolare di concessioni e affidamenti diretti per la gestione della distribuzione del gas in 268 Comuni (268 Comuni al 31 dicembre 2020), esercendo una rete distributiva che si estende per oltre 12.930 chilometri (12.910 chilometri al 31 dicembre 2020) e fornendo il servizio ad un bacino di utenza di oltre un milione di abitanti.

Il Gruppo Ascopiave partecipa al capitale sociale di EstEnergy S.p.A., società di commercializzazione di gas naturale ed energia elettrica, nella misura del 48% ed al capitale sociale di Cogeide S.p.A. nella misura del 19%, società che opera nell'ambito dei servizi idrici nella regione Lombardia.

Criteri generali di redazione ed espressione di conformità agli IFRS

I risultati economico-finanziari del Gruppo Ascopiave sono elaborati in conformità con gli IFRS, intendendosi per tali tutti gli "International Financial Reporting Standards", tutti gli "International Accounting Standards" (IAS), tutte le interpretazioni dell'"International Financial Reporting Committee" (IFRIC), precedentemente denominate "Standing Interpretations Committee" (SIC) che, alla data di chiusura del Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021, siano state oggetto di omologazione da parte dell'Unione Europea secondo la procedura prevista dal Regolamento (CE) n. 1606/2002 dal Parlamento Europeo e dal Consiglio Europeo del 19 luglio 2002.

Nella predisposizione del presente Resoconto intermedio di gestione, sono stati applicati gli stessi principi contabili adottati nella redazione del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2020.

Il presente Resoconto intermedio di gestione è redatto in euro, la moneta corrente nell'economia in cui il Gruppo opera, ed è costituita dalla Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata, dal Conto Economico complessivo consolidato, dal Prospetto delle Variazioni nelle voci del Patrimonio Netto consolidato, dal Rendiconto Finanziario consolidato e dalle Note Esplicative. Tutti i valori riportati nei precisati schemi e nelle note esplicative sono espressi in migliaia di euro, salvo ove diversamente indicato.

In merito alle modalità di presentazione degli schemi di bilancio, per la Situazione Patrimoniale-Finanziaria consolidata è stato adottato il criterio di distinzione "corrente/non corrente", per il Conto Economico complessivo consolidato lo schema scalare con la classificazione dei costi per natura e per il Rendiconto Finanziario consolidato il metodo di rappresentazione indiretto.

I valori utilizzati per il consolidamento sono desunti dalle situazioni economiche e patrimoniali predisposte da parte degli Amministratori delle singole società controllate. Tali dati sono stati opportunamente modificati e riclassificati, ove necessario, per uniformarli ai principi contabili internazionali e ai criteri di classificazione omogenei nell'ambito del Gruppo. Il presente Resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 13 maggio 2021.

Criteri di valutazione

Utilizzo di stime

La redazione del bilancio consolidato abbreviato dei primi tre mesi dell'esercizio 2021 richiede da parte della direzione l'effettuazione di stime e di assunzioni che hanno effetto sui valori dei ricavi, dei costi, delle attività e delle passività di bilancio, altri utili/perdite complessivi e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data del bilancio intermedio.

Se nel futuro tali stime e assunzioni, che sono basate sulla miglior valutazione da parte della direzione, dovessero differire dalle circostanze effettive, sarebbero modificate in modo appropriato nel periodo in cui le circostanze stesse si presentano. Per una più ampia descrizione dei processi valutativi più rilevanti per il Gruppo, si rinvia a quanto indicato al paragrafo "Utilizzo di Stime" del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Si segnala, inoltre, che taluni processi valutativi, in particolare quelli più complessi quali la determinazione di eventuali perdite di valore di attività non correnti, sono generalmente effettuati in modo completo solo in sede di redazione del bilancio annuale, allorquando sono disponibili tutte le informazioni eventualmente necessarie, salvo i casi in cui vi siano indicatori di impairment che richiedano un'immediata valutazione di eventuali perdite di valore.

Le imposte sul reddito sono riconosciute sulla base della miglior stima dell'aliquota effettiva attesa per l'intero esercizio da ciascuna società inclusa nell'area di consolidamento.

Area e criteri di consolidamento

Nel Resoconto intermedio di gestione sono inclusi i bilanci di tutte le società controllate. Il Gruppo controlla un'entità quando il Gruppo è esposto, o ha il diritto, alla variabilità dei risultati derivanti da tale entità ed ha la possibilità di influenzare tali risultati attraverso l'esercizio del potere sull'entità stessa. I bilanci delle società controllate sono inclusi nella relazione consolidata a partire dalla data in cui si è assunto il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere. I costi sostenuti nel processo di acquisizione sono spesati nell'esercizio in cui vengono sostenuti. Le attività e le passività, gli oneri e i proventi delle imprese consolidate con il metodo dell'integrazione globale sono assunti integralmente nel bilancio consolidato; il valore contabile delle partecipazioni è eliminato a fronte del patrimonio netto delle imprese partecipate. I crediti e i debiti, nonché i costi e i ricavi derivanti da transazioni tra società incluse nell'area di consolidamento sono interamente eliminati; sono altresì eliminate le minusvalenze e le plusvalenze derivanti da trasferimenti d'immobilizzazioni tra società consolidate, le perdite e gli utili derivanti da operazioni tra società consolidate relativi a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l'impresa acquirente, le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni in società consolidate, nonché i dividendi infragruppo.

Alla data di acquisizione del controllo, il patrimonio netto delle imprese partecipate è determinato attribuendo ai singoli elementi dell'attivo e del passivo patrimoniale il loro valore corrente. L'eventuale differenza positiva fra il costo di acquisto ed il fair value delle attività nette acquisite è iscritta alla voce dell'attivo "Avviamento"; se negativa, è rilevata a conto economico.

Le quote del patrimonio netto e dell'utile di competenza delle interessenze di terzi sono iscritte in apposite voci del patrimonio netto e del conto economico. Nel caso di assunzione non totalitaria del controllo, la quota di patrimonio netto delle interessenze di terzi è determinata sulla base della quota di spettanza dei valori correnti attribuiti alle attività e passività alla data di assunzione del controllo, escluso l'eventuale avviamento a essi attribuibile (cd. partial goodwill method). In relazione a ciò, le interessenze di terzi sono espresse al loro complessivo fair value includendo pertanto anche l'avviamento di loro competenza. La scelta delle modalità di determinazione dell'avviamento è operata in maniera selettiva per ciascuna operazione di business combination.

In presenza di quote di partecipazioni acquisite successivamente all'assunzione del controllo (acquisto di interessenze di terzi), l'eventuale differenza positiva tra il costo di acquisto e la corrispondente frazione di patrimonio netto acquisita è rilevata a patrimonio netto; analogamente, sono rilevati a patrimonio netto gli effetti derivanti dalla cessione di quote di minoranza senza perdita di controllo. Se il valore di acquisizione delle partecipazioni è superiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza positiva viene attribuita, ove possibile, alle attività nette acquisite sulla base del fair value delle stesse mentre il residuo è iscritto in una voce dell'attivo denominata "Avviamento".

Il valore dell'avviamento non viene ammortizzato ma è sottoposto, almeno su base annuale, a verifica per perdita di valore e a rettifica quando fatti o cambiamenti di situazione indicano che il valore di iscrizione non può essere realizzato. L'avviamento è iscritto al costo, al netto delle perdite di valore. Se il valore di carico delle partecipazioni è inferiore al valore pro-quota del patrimonio netto delle partecipate, la differenza negativa viene accreditata a conto economico. I costi dell'acquisizione sono spesati a conto economico.

Le Società collegate sono quelle sulle quali si esercita un'influenza notevole, che si presume sussistere quando la partecipazione è compresa tra il 20% e il 50% dei diritti di voto o, qualora inferiore, esistono gli elementi che confermano l'esistenza di una influenza notevole. Le partecipazioni in società collegate sono inizialmente iscritte al costo e successivamente valutate con il metodo del patrimonio netto. Il valore contabile di tali partecipazioni risulta allineato al Patrimonio netto e comprende l'iscrizione dei maggiori valori attribuiti alle attività e alle passività e dell'eventuale avviamento individuati al momento dell'acquisizione. Gli utili e le perdite non realizzati generati su operazioni poste in essere tra la Capogruppo/Società controllate e la partecipata valutata con il metodo del Patrimonio netto sono eliminati in funzione del valore della quota di partecipazione del Gruppo nella partecipata stessa; le perdite non realizzate sono eliminate, a eccezione del caso in cui esse siano rappresentative di riduzione di valore.

I bilanci delle Società controllate e a controllo congiunto utilizzate al fine della predisposizione del Resoconto intermedio di gestione sono quelle approvate dai rispettivi Consigli di Amministrazione. I dati delle Società consolidate integralmente o con il metodo del patrimonio netto sono rettificati, ove necessario, per omogeneizzarli ai principi contabili utilizzati dalla Capogruppo, che sono in conformità agli IFRS adottati dall'Unione Europea.

Le società incluse nell'area di consolidamento al 31 marzo 2021 e consolidate con il metodo integrale o con il metodo del patrimonio netto sono le seguenti:

Capitale Quota di Quota di Quota di
controllo
indiretto
Denominazione Sede legale sociale pertinenza controllo
versato del gruppo diretto
Società capogruppo
Ascopiave S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 234.411.575
Società controllate consolidate integralmente
AP Reti Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. Rovigo (RO) 7.000.000 100,00% 100% 0%
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 3.000.000 100,00% 100% 0%
Asco Energy S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 1.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Vicenza S.p.A. Pieve di Soligo (TV) 10.000.000 100,00% 100% 0%
Ap Reti Gas Nord Est S.r.l. Padova (PD) 15.000.000 100,00% 100% 0%
CART Acqua S.r.l. Orio al Serio (BG) 50.000 100,00% 100% 0%
Società collegate
Estenergy S.p.A. Trieste (TS) 299.925.761 48,00% 48% 0%
Cogeide S.p.A. Mozzanica (BG) 16.945.026 19,00% 19% 0%

____________________________________________________________________________________________

Rispetto al bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 non si sono verificate variazioni.

Dati di sintesi delle società consolidate integralmente

Descrizione Ricavi delle
vendite e delle
prestazioni
Risultato netto Patrimonio netto Posizione finanziaria
netta (disponibilità)
Principi contabili di
riferimento
Controllante
Ascopiave S.p.A. 3.054 (864) 807.575 316.116 IFRS
Società consolidate integralmente
AP Reti Gas Nord Est S.r.l. 6.593 1.215 136.779 (17.144) IFRS
AP Reti Gas S.p.A. 19.560 3.511 329.248 (37.502) IFRS
Cart Acqua S.r.l. 74 (14) 3.845 (129) Ita Gaap
Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. 5.389 862 65.318 7.050 Ita Gaap
AP Reti Gas Vicenza S.p.A. 4.356 (131) 17.338 19.428 Ita Gaap
AP Reti Gas Rovigo S.r.l. 1.169 309 20.508 2.736 Ita Gaap
Asco Energy S.p.A. 238 (1) 748 0 Ita Gaap

Informazioni sulle società controllate consolidate con interessenze di terzi

La società Ascopiave S.p.A. non detiene partecipazioni in società controllate che presentano interessenze di terzi.

NOTE DI COMMENTO ALLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

Attività non correnti

1. Avviamento

L'avviamento, pari ad Euro 49.272 migliaia al 31 marzo 2021, non evidenzia variazioni rispetto al 31 dicembre 2020. L'importo iscritto si riferisce in parte al plusvalore risultante dal conferimento delle reti di distribuzione del gas effettuato dai comuni soci negli esercizi compresi tra il 1996 e il 1999 ed in parte al plusvalore pagato in sede di acquisizione di alcuni rami d'azienda relativi alla distribuzione del gas naturale. Tra questi gli avviamenti rilevati a seguito della fusione per incorporazione di Unigas Distribuzione S.r.l. in Ascopiave S.p.A., per Euro 9.368 migliaia, ed a seguito dell'acquisto della totalità del capitale sociale della società di nuova costituzione AP Reti Gas Nord Est S.r.l. per Euro 15.508 migliaia.

L'avviamento, ai sensi del Principio Contabile Internazionale IAS 36, non è soggetto ad ammortamento, ma a verifica per riduzione di valore con cadenza almeno annuale.

Ai fini della determinazione del valore recuperabile l'avviamento viene allocato alla Cash Generating Unit costituita dall'attività di distribuzione del gas naturale (CGU distribuzione gas).

La seguente tabella evidenzia il saldo degli avviamenti iscritti al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Distribuzione gas naturale 49.272 49.272
Totale avviamento 49.272 49.272

Al 31 marzo 2021, considerato l'esito dei test di impairment effettuati in sede di predisposizione del bilancio al 31 dicembre 2020, l'evoluzione nel periodo degli indicatori esterni e dei valori interni a suo tempo utilizzati per la stima dei valori recuperabili dalle singole unità generatrici di flussi di cassa e, visto che non sono emersi significativi nuovi indicatori di impairment da considerare, gli amministratori non hanno ritenuto necessario effettuare nuovamente un full impairment test sul valore di iscrizione degli avviamenti.

2. Altre immobilizzazioni immateriali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle altre immobilizzazioni immateriali al termine dei periodi considerati:

31.03.2021 31.12.2020
(migliaia di Euro) Costo
storico
Fondo
ammortamento
Valore
netto
contabile
Costo
Fondo
storico
ammortamento
Valore
netto
contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 6.929 (5.849) 1.081 6.915 (5.813) 1.103
Concessioni, licenze, marchi e diritti 15.860 (11.806) 4.054 15.860 (11.537) 4.324
Altre immobillizzazioni immateriali 9.685 (4.479) 5.206 9.685 (4.420) 5.265
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 1.043.148 (499.409) 543.740 1.035.350 (491.578) 543.771
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 23.498 0 23.498 20.783 0 20.783
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 2.283 0 2.283 2.167 0 2.167
Altre immobillizzazioni immateriali 1.101.404 (521.543) 579.861 1.090.760 (513.348) 577.413

Le tabelle che seguono mostrano la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel periodo considerato e nell'esercizio 2020:

31.12.2020 31.03.2021
(migliaia di Euro) Valore Variazione
del periodo
Ammortamenti Decremento Valore
netto Decremento del periodo fondi netto
contabile ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 1.103 2 28 1.081
Concessioni, licenze, marchi e diritti 4.324 (0) 270 4.054
Altre immobillizzazioni immateriali 5.265 0 59 5.206
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 543.771 7.847 48 7.845 (14) 543.740
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 20.783 2.732 17 0 23.498
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 2.167 116 0 2.283
Altre immobillizzazioni immateriali 577.413 10.697 66 8.201 (14) 579.861

31.12.2019 31.12.2020
(migliaia di Euro) Valore Variazione Ampliamento del Decremento Valore
netto perimetro di Decremento Riclassifiche Ammortamenti fondi netto
contabile dell'esercizio consolidamento del periodo ammortamento contabile
Diritti di brevetto industriale ed opere dell'ingegno 900 254 5 55 1.103
Concessioni, licenze, marchi e diritti 4.798 604 0 1.078 4.324
Altre immobillizzazioni immateriali 5.486 0 0 220 5.265
Immobil.materiali in regime di concessione IFRIC 12 541.495 33.603 0 2.078 30.388 (1.139) 543.771
Imm.materiali in corso in regime di conc.IFRIC 12 13.649 7.135 0 1 0 20.783
Immobilizzazioni immateriali in corso ed acconti 868 1.821 0 (522) 0 2.167
Altre immobillizzazioni immateriali 567.194 43.417 5 2.078 (522) 31.742 (1.139) 577.413

Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 10.697 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per la realizzazione delle infrastrutture necessarie alla distribuzione del gas naturale.

Diritti di brevetto industriale e diritti di utilizzo di opere dell'ingegno

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce "diritti di brevetto industriali e opere dell'ingegno" ha registrato investimenti poco significativi e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Concessioni, licenze, marchi e diritti simili

In questa voce sono iscritti i costi riconosciuti agli enti concedenti (Comuni) e/o ai gestori uscenti a seguito dell'aggiudicazione e/o del rinnovo delle relative gare per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale, piuttosto che i costi per l'acquisizione di licenze d'uso. Nel corso dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti significativi e la variazione è principalmente spiegata dalle quote di ammortamento. Gli affidamenti ottenuti, a seguito dell'attuazione del Decreto Legislativo n. 164/00 (Decreto Letta), risultano ammortizzati con una vita utile pari a 12 anni ai sensi della durata della concessione prevista dal decreto stesso.

Altre immobilizzazioni immateriali

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la realizzazione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale, degli allacciamenti alla stessa, nonché per la posa di gruppi di riduzione e di misuratori. Al termine del primo trimestre dell'esercizio la voce ha registrato una variazione negativa netta complessiva pari ad Euro 32 migliaia principalmente in ragione degli investimenti e delle quote di ammortamento del periodo. Gli investimenti, comprensivi delle riclassifiche delle immobilizzazioni in corso, risultano pari ad Euro 7.847 migliaia.

Le infrastrutture situate in Comuni nei quali non è stata posta in gara la concessione per la distribuzione del gas naturale sono ammortizzate applicando la minore tra la vita tecnica degli impianti e la vita utile indicata da ARERA in ambito tariffario. La vita tecnica degli impianti è stata oggetto di valutazione esterna da parte di un perito indipendente che ha determinato l'obsolescenza tecnica dei beni realizzati.

Immobilizzazioni immateriali in corso in regime di concessione

La voce accoglie i costi sostenuti per la costruzione degli impianti e della rete di distribuzione del gas naturale realizzati parzialmente in economia e non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento. La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 2.732 migliaia.

Immobilizzazioni immateriali in corso

La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto e lo sviluppo di software gestionali non ultimati al termine del primo trimestre dell'esercizio e correlati al core business della distribuzione del gas naturale.

3. Immobilizzazioni materiali

La tabella che segue mostra l'evoluzione del costo storico e degli ammortamenti accumulati delle immobilizzazioni materiali al termine di ogni periodo considerato:

31.03.2021 31.12.2020
Costo Fondo Fondo svalutazione Valore Costo Fondo Fondo Valore
storico ammortamento da impairment netto storico ammortamento svalutazione da netto
(migliaia di Euro) contabile impairment contabile
Terreni e fabbricati 43.545 (16.282) (265) 26.998 43.545 (15.983) (265) 27.297
Impianti e macchinari 4.042 (1.818) (1.059) 1.165 4.042 (1.798) (1.059) 1.184
Attrezzature industriali e commerciali 4.590 (3.826) 764 4.488 (3.798) 689
Altri beni 20.842 (18.150) 2.692 20.692 (17.954) 2.738
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 650 0 (55) 595 650 0 (55) 595
Diritti d'uso 1.682 (798) 885 1.668 (728) 940
Immobilizzazioni materiali 75.350 (40.874) (1.379) 33.098 75.083 (40.262) (1.379) 33.443

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nel periodo considerato e nell'esercizio 2020:

31.12.2020 31.03.2021
Valore Variazione Decremento Ammortamenti Decremento Valore
netto del periodo del periodo fondi netto
(migliaia di Euro) contabile ammortamento contabile
Terreni e fabbricati 27.297 0 299 26.998
Impianti e macchinari 1.184 0 19 1.165
Attrezzature industriali e commerciali 689 94 20 764
Altri beni 2.738 108 154 0 2.692
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 595 0 0 595
Diritti d'uso 940 32 88 885
Immobilizzazioni materiali 33.443 235 0 580 0 33.098
31.12.2019 31.12.2020
Valore Variazione Ampliamento del Decremento Svalutazioni da Ammortamenti Valore
netto dell'esercizio perimetro di impairment dell'esercizio netto
(migliaia di Euro) contabile consolidamento contabile
Terreni e fabbricati 28.709 102 0 8 (265) 1.240 27.297
Impianti e macchinari 1.089 258 0 (64) 99 1.184
Attrezzature industriali e commerciali 693 60 0 64 689
Altri beni 2.988 259 36 545 2.738
Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti 499 151 0 (55) 0 595
Diritti d'uso 716 616 0 392 940
Immobilizzazioni materiali 34.694 1.445 36 8 (383) 2.340 33.443

Gli investimenti realizzati nel corso del primo trimestre dell'esercizio risultano pari ad Euro 235 migliaia e sono principalmente relativi ai costi sostenuti per l'acquisto di altri beni e diritti d'uso.

Terreni e fabbricati

La voce comprende prevalentemente i fabbricati di proprietà relativi alla sede aziendale, agli uffici e magazzini periferici. Nel corso del trimestre la voce non ha evidenziato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Impianti e macchinari

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la voce impianti e macchinari non ha registrato investimenti e la variazione è spiegata dalle quote di ammortamento del periodo.

Attrezzature industriali e commerciali

La voce "Attrezzature industriali e commerciali" ha registrato investimenti per Euro 94 migliaia. La voce accoglie i costi sostenuti per l'acquisto degli strumenti necessari al servizio di manutenzione degli impianti di distribuzione, ed all'attività di misura.

Altri beni

Nel corso del primo trimestre dell'esercizio gli investimenti realizzati risultano pari ad Euro 108 migliaia e sono principalmente spiegati dai costi sostenuti per l'acquisto di hardware e telefonia (Euro 59 migliaia) e per l'acquisto di veicoli aziendali (Euro 49 migliaia).

Immobilizzazioni materiali in corso ed acconti

La voce include essenzialmente costi sostenuti per interventi di manutenzione straordinaria delle sedi aziendali e/o magazzini periferici. Nel corso del periodo la voce non ha registrato variazioni rimanendo invariata rispetto al 31 dicembre 2020.

Diritti d'uso

La voce accoglie i diritti d'uso correlati all'applicazione di IFRS 16. L'applicazione del principio ha riguardato principalmente i contratti di leasing operativi relativi a immobilizzazioni materiali: quali locazione di immobili e noleggio di automezzi ed autocarri. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la variazione registrata è pari ad Euro 32 migliaia.

4. Partecipazioni

La tabella che segue mostra la movimentazione delle partecipazioni in imprese a controllo congiunto ed in altre imprese considerati al termine di ogni periodo considerato:

31.12.2020 31.03.2021
(migliaia di Euro) Valore netto Valutazione a
patrimonio netto
Valore netto
Partecipazioni in imprese collegate 436.805
8.842
445.646
Partecipazioni in altre imprese 78.925 78.925
Partecipazioni 515.729 8.842 524.571

Nel corso del periodo le voci correlate alle partecipazioni hanno registrato un incremento complessivo pari ad Euro 8.842 migliaia correlati alle partecipazioni in imprese collegate.

La tabella di seguito riportata evidenzia il dettaglio delle partecipazioni iscritte al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Partecipazione in Estenergy S.p.A. 437.840 428.998
Partecipazione in Cogeide S.p.A. 7.806 7.806
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 445.646 436.805
Partecipazione in Hera Comm S.p.A. 54.000 54.000
Partecipazione in ACSM - AGAM SPA 24.923 24.923
Partecipazione in Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi 1 1
Partecipazione in Banca Alto Vicentino 1 1
Partecipazioni in altre imprese 78.925 78.925
Totale delle partecipazioni 524.571 515.729

Partecipazioni in imprese controllate e collegate

Al termine del primo trimestre risultano iscritte partecipazioni in società collegate pari a 445.646 migliaia di Euro, importo relativo alla partecipazione del 48% detenuta in EstEnergy S.p.A. ed alla partecipazione detenuta in Cogeide S.p.A..

Relativamente alla partecipazione in EstEnergy, pari ad Euro 437.840 migliaia, nel corso del primo trimestre dell'esercizio 2021, ha registrato una variazione pari ad Euro 8.842 migliaia spiegata dalla valutazione con il metodo del patrimonio netto dei risultati consolidati maturati nel corso del periodo. La Società, di cui Ascopiave S.p.A. detiene una quota del 48% del capitale sociale ed Hera S.p.A. il 52%, opera nel settore della commercializzazione delle commodity gas naturale ed energia elettrica.

La tabella di seguito riportata evidenzia la situazione patrimoniale, finanziaria ed economica del Gruppo EstEnergy alla data di chiusura del periodo e dello stesso periodo dell'esercizio precedente:

(Valori comprensivi di scritture di consolidamento ed espressi in
milioni di Euro)
I Trimestre 2021
pro-quota
I Trimestre 2021 I Trimestre 2020
pro-quota
I Trimestre 2020
Attività non correnti 330,7 689,0 322,6 672,1
Attività correnti 192,6 401,3 166,2 346,2
Patrimonio netto del Gruppo 356,9 743,6 322,2 671,3
Patrimonio netto di Terzi 2,7 5,7 2,3 4,7
Passività non correnti 27,8 57,8 44,7 93,1
Passività correnti 136,0 283,2 119,3 248,6
Ricavi 135,5 282,4 130,6 272,1
Costi 118,1 246,1 114,7 239,0
Margine operativo lordo 17,4 36,3 15,9 33,1
Ammortamenti e svalutazioni 3,9 8,2 3,3 6,9
Risultato operativo 13,5 28,1 13,0 27,1
Risultato netto del Gruppo 9,4 19,7 8,9 18,5
Risultato netto di Terzi 0,6 1,3 0,6 1,2
Posizione finanziaria netta (27,8) (57,9) (37,3) (77,6)

In data 18 dicembre 2020 in seguito all'acquisizione da parte della capogruppo Ascopiave S.p.A. del 100% delle quote sociali della società CART Acqua S.r.l., si è proceduto con l'iscrizione della partecipazione dalla stessa detenuta in Cogeide S.p.A., pari al 18% del capitale sociale. La partecipazione è iscritta per un valore pari ad Euro pari ad Euro 7.806 migliaia. Stante la compagine societaria di Cogeide S.p.A., ed i poteri attribuiti ad Ascopiave S.p.A., la società è stata classificata come collegata e, vista la prossimità della data di acquisizione alla data di chiusura dell'esercizio 2020, il prezzo pagato è stato considerato il miglior indicatore di fair value della partecipazione.

L'aggregazione aziendale e stata provvisoriamente contabilizzata al 31 dicembre 2020 secondo quanto disposto dal principio contabile internazionale IFRS 3.62.

Partecipazioni in altre imprese

Al termine del primo trimestre dell'esercizio le partecipazioni in altre imprese risultano pari ad Euro 78.925 migliaia. La voce accoglie le partecipazioni già iscritte al termine dell'esercizio precedente, le quali non hanno registrato variazioni nel corso del trimestre di riferimento, e sono costituite per Euro 54.000 migliaia dal 3% del capitale sociale di Hera Comm, per Euro 24.923 migliaia dal 4,99% del capitale sociale di Acsm Agam S.p.A., il cui valore è stato oggetto di riduzione per Euro 1.806 migliaia nell'esercizio 2020, nonché le partecipazioni residue pari ad Euro 2 migliaia relative alle quote nella Banca Prealpi SanBiagio Credito Cooperativo - Soc. Coop. per Euro 1 migliaia e nella Banca Alto Vicentino S.p.A. per Euro 1 migliaia.

Si segnala che Ascopiave S.p.A. detiene delle opzioni di vendita sulla partecipazione detenuta nell'imprese collegata EstEnergy e sulla partecipazione detenuta in Hera Comm che, al termine dell'esercizio, hanno evidenziato un fair value nullo.

5. Altre attività non correnti

La tabella che segue evidenzia i saldi delle altre attività non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Depositi cauzionali 1.376 1.353
Altri crediti 2.060 2.802
Altre attività non correnti 3.436 4.154

Le attività non correnti registrano una diminuzione complessiva rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 715 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dalla riclassifica tra le attività finanziarie non correnti e correnti del credito iscritto nei confronti del comune di Santorso con il quale è stato sottoscritto un accordo transattivo meglio commentato al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione. La riclassifica ha determinato una diminuzione pari ad Euro 748 migliaia della voce altri crediti.

I crediti non correnti iscritti al termine dell'esercizio sono relativi a depositi cauzionali per Euro 1.353 migliaia e ad altri crediti per Euro 2.060 migliaia.

6. Attività finanziarie non correnti

La tabella che segue evidenzia il saldo delle attività finanziarie non correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Altri Crediti di natura finanziaria oltre 12 mesi 3.160 2.226
Attività finanziarie non correnti 3.160 2.226

Le attività finanziarie non correnti passano da Euro 2.226 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 3.160 migliaia del trimestre di riferimento, con un incremento pari ad Euro 934 migliaia principalmente relativo all'iscrizione del credito derivante dalla sottoscrizione dell'accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale, già approvato alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione, avvenuta in data 9 aprile 2021 con il Comune di Santorso. Le parti hanno ritenuto condivisibile la fissazione transattiva dell'importo dovuto in Euro 1.250 migliaia da corrispondere in 12 rate annuali di pari importo, di cui la prima alla data di stipula dell'accordo. La consegna degli impianti era avvenuta in data 31 dicembre 2006. Il valore iscritto nella voce attività finanziarie non correnti rappresenta le quote in scadenza oltre i 12 mesi dalla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione ed in ragione della durata della rateizzazione concordata la posta è stata oggetto di attualizzazione.

Il credito si somma al credito vantato nei confronti del Comune di Costabissara, con il quale era stato sottoscritto un accordo transattivo di valorizzazione delle infrastrutture di distribuzione del gas naturale.

7. Crediti per imposte anticipate

La tabella che segue evidenzia il saldo delle imposte anticipate al termine di ogni esercizio considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Crediti per imposte anticipate 30.402 30.122
Attività per imposte anticipate 30.402 30.122

Le imposte anticipate passano da Euro 30.122 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 30.402 migliaia del trimestre di riferimento, registrando un incremento di Euro 280 migliaia. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2021 e al momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Attività correnti

8. Rimanenze

31.03.2021 31.12.2020
Valore lordo F.do Valore netto Valore F.do Valore netto
(migliaia di Euro) Svalutazione lordo Svalutazione
Combustibili e materiale a magazzino 8.380 (39) 8.341 9.254 (39) 9.215
Titoli di efficienza energetica 6.694 0 6.694 5.697 0 5.697
Totale Rimanenze 15.074 (39) 15.035 14.951 (39) 14.912

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

Al termine del trimestre di riferimento le rimanenze risultano pari ad Euro 15.035 migliaia, registrando un incremento pari ad Euro 123 migliaia rispetto al 31 dicembre 2020. L'incremento è principalmente spiegato dall'aumento, pari ad Euro 997 migliaia, dello stock di titoli di efficienza energetica acquistati dalla ESCO del Gruppo e non ceduti alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Tale incremento è stato quasi integralmente compensato dalla diminuzione delle giacenze di materiale nei magazzini che hanno registrato un decremento pari ad Euro 874 migliaia.

I materiali a magazzino vengono utilizzati per le opere di manutenzione o per la realizzazione degli impianti di distribuzione. In quest'ultimo caso il materiale viene riclassificato tra le immobilizzazioni materiali in seguito all'installazione.

Le rimanenze sono esposte al netto del fondo svalutazione magazzino, pari ad Euro 39 migliaia, al fine di adeguare il valore delle stesse alla loro possibilità di realizzo o utilizzo.

9. Crediti commerciali

La tabella che segue mostra la composizione della voce per ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Crediti verso clienti 30.694 8.463
Crediti per fatture da emettere 23.473 25.816
Fondo svalutazione crediti (692) (692)
Crediti commerciali 53.475 33.587

I crediti commerciali, passando da Euro 33.587 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 53.475 migliaia del trimestre di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 19.888 migliaia. L'incremento è principalmente spiegato dalle cessioni effettuate da parte delle società di distribuzione del Gruppo, al termine dell'esercizio 2020, dei crediti commerciali a società di factor, con la formula pro-soluto, per un ammontare complessivo pari ad Euro 13.425 migliaia. Al netto degli effetti della fattorizzazione del credito, l'incremento dei crediti commerciali è pari ad Euro 6.463 migliaia, effetto parzialmente spiegato dalla distribuzione dei consumi di gas naturale nel corso dell'anno, che vede una concentrazione maggiore nel primo trimestre dell'esercizio. I crediti commerciali sono principalmente valorizzati dai crediti iscritti nei confronti delle società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas gestita dalle società del Gruppo.

I crediti verso clienti sono esposti al netto degli acconti di fatturazione e sono principalmente esigibili entro i successivi 12 mesi.

Il fondo svalutazione crediti, pari ad Euro 692 migliaia, rappresenta i rischi in capo alle società di distribuzione del Gruppo e, al termine del primo trimestre dell'esercizio, non ha richiesto ulteriori accantonamenti.

La movimentazione del fondo svalutazione crediti nel corso del primo trimestre dell'esercizio considerato è riportata nella tabella seguente:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Fondo svalutazione crediti iniziale 692 506
Accantonamenti (0) 189
Utilizzi (0) (3)
Fondo svalutazione crediti finale 692 692

La seguente tabella evidenzia la ripartizione dei crediti verso clienti per fatture emesse in base all'anzianità, evidenziando la capienza del fondo svalutazione crediti rispetto all'anzianità del credito:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Crediti commerciali lordi per fatture emesse 30.694 8.463
- fondo svalutazione crediti commerciali (692) (692)
Crediti commerciali netti per fatture emesse 30.002 7.771
Ageing dei crediti commerciali per fatture emesse:
- a scadere 28.874 6.931
- scaduti entro 6 mesi 1.014 863
- scaduti da 6 a 12 mesi 23 244
- scaduti oltre 12 mesi 783 425

10.Altre attività correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Crediti per consolidato fiscale 694 694
Risconti attivi annuali 915 323
Anticipi a fornitori 6.232 3.196
Ratei attivi annuali 19 19
Crediti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 50.546 68.169
Credito IVA 905 1.124
Crediti UTF e Addizionale Regionale/Provinciale 40 40
Altri crediti 2.550 2.399
Altre attività correnti 61.902 75.964

Le altre attività correnti, passando da Euro 75.964 migliaia ad Euro 61.902 migliaia, registrano una diminuzione pari ad Euro 14.062 migliaia.

La diminuzione è principalmente spiegata dai minori crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici ed Ambientali in relazione ai titoli di efficienza energetica, conseguenti alla posticipazione effettuata nel corso dell'esercizio 2020 della scadenza naturale prevista per l'annullamento dei titoli di efficienza normalmente fissata al 31 maggio, e spostata a novembre 2020 a causa dell'emergenza sanitaria correlata a Covid-19. Tale dinamica ha determinato l'iscrizione, alla data di chiusura dell'esercizio, dei crediti derivanti dai titoli acquistati al fine di adempiere all'obiettivo 2019 nonché della quota dell'obiettivo 2020. I titoli consegnati in data 30 novembre 2020 sono stati incassati nel corso del mese di gennaio 2021 determinando una diminuzione della voce pari ad Euro 20.326

migliaia. I crediti iscritti nei confronti della Cassa Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), pari ad Euro 50.546 migliaia, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica consegnati a novembre 2020 che saranno oggetto di conguaglio al termine del periodo regolamentare, nonché il quantitativo di titoli maturati sino al 31 marzo 2021 ma non ancora consegnati alla stessa data. Si segnala che il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al contributo definitivo fissato per gli obiettivi correlati ai periodi regolamentari chiusi, mentre è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione al 31 marzo 2021, pari ad Euro 250 (Euro 250 al 31 dicembre 2020; fonte STX).

Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. a causa del venir meno di alcuni requisiti necessari. Si segnala che i crediti iscritti, in entrambi i periodi posti a confronto, sono relativi a posizioni pregresse in essere e non sono relative a imposte maturate nel corso dell'esercizio.

11.Attività finanziarie correnti

La seguente tabella evidenzia la composizione delle attività finanziarie correnti al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Altre attività finanziarie correnti 1.007 798
Attività finanziarie correnti 1.007 798

Le attività finanziarie correnti registrano un incremento pari ad Euro 209 migliaia, passando da Euro 798 migliaia del 31 dicembre 2020 ad Euro 1.007 migliaia del trimestre di riferimento. L'incremento è spiegato dall'iscrizione del credito per Euro 209 migliaia vantato nei confronti del comune di Santorso, descritto al paragrafo "attività finanziarie non correnti" di questo resoconto intermedio di gestione, per le quote da incassare entro dodici mesi.

Si segnala che al termine del periodo la voce accoglie, altresì, la quota a breve del credito iscritto nei confronti di Hera S.p.A. relativo all'accordo transattivo sulle accise per Euro 400 migliaia, il credito verso il comune di Creazzo per Euro 138 migliaia e la quota a breve del credito iscritto nei confronti del comune di Costabissara per Euro 165 migliaia, sorto a seguito dell'accordo transattivo raggiunto con l'Ente Locale nel corso dell'esercizio 2019.

12. Crediti Tributari

La seguente tabella evidenzia la composizione dei crediti tributari al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Crediti IRAP 583 583
Crediti IRES 2.922 2.922
Altri crediti tributari 78 78
Crediti tributari 3.583 3.583

I crediti tributari, pari ad Euro 3.583 migliaia, non rilevano variazioni rispetto all'esercizio precedente. La voce accoglie il residuo credito, dedotte le imposte di competenza dell'esercizio 2020, degli acconti IRES e IRAP versati.

13. Disponibilità liquide e mezzi equivalenti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Depositi bancari e postali 45.457 21.889
Denaro e valori in cassa 17 14
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 45.475 21.902

Le disponibilità liquide passano da Euro 21.902 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 45.475 migliaia del periodo di riferimento registrando un incremento pari ad Euro 23.573 migliaia e si riferiscono principalmente ai saldi contabili bancari ed alle casse sociali.

Per una migliore comprensione delle variazioni dei flussi di cassa intercorsi nel corso dell'esercizio si rimanda al rendiconto finanziario.

Posizione finanziaria netta

L'indebitamento finanziario netto del Gruppo al termine dei periodi di riferimento è il seguente:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 45.475 21.902
Attività finanziarie correnti 1.007 798
Passività finanziarie correnti (1.529) (1.065)
Debiti verso banche e finanziamenti (157.733) (165.747)
Posizione finanziaria netta a breve (112.781) (144.111)
Attività finanziarie non correnti 3.160 2.226
Finanziamenti a medio e lungo termine (186.173) (195.999)
Passività finanziarie non correnti (417) (563)
Posizione finanziaria netta a medio-lungo (183.430) (194.336)
Posizione finanziaria netta (296.210) (338.447)

Per i commenti alle principali dinamiche che hanno comportato la variazione della posizione finanziaria netta si rimanda all'analisi dei dati finanziari del Gruppo riportata nel paragrafo "Commento ai risultati economico finanziari del primo trimestre 2021" e al paragrafo "Finanziamenti a medio e lungo termine" di questo Resoconto intermedio di gestione.

Patrimonio netto consolidato

14. Patrimonio Netto

Il capitale sociale di Ascopiave S.p.A. al 31 marzo 2021 è costituito da 234.411.575 azioni ordinarie, interamente sottoscritte e versate, del valore nominale di Euro 1 ciascuna.

Si evidenzia nella seguente tabella la composizione del patrimonio netto consolidato al termine dei periodi considerati:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Capitale sociale 234.412 234.412
Riserva legale 46.882 46.882
Azioni proprie (55.628) (55.628)
Riserve e utili a nuovo 628.389 569.536
Risultato dell'esercizio di Gruppo 13.619 58.701
Patrimonio netto di Gruppo 867.674 853.903
Patrimonio Netto di Minoranza
Patrimonio netto Totale 867.674 853.903

Il patrimonio netto consolidato al 31 marzo 2021 è pari ad Euro 867.674 migliaia ed evidenzia un incremento rispetto all'esercizio 2020 pari ad Euro 13.771 migliaia. Le movimentazioni del patrimonio netto consolidato intervenute nel primo trimestre dell'esercizio, ad esclusione del risultato conseguito, sono principalmente spiegate dalla movimentazione delle riserve su hedge accounting legate a strumenti derivati. Al termine del trimestre dell'esercizio la società detiene n. 17.766.858 azioni proprie, pari al 7,579% del capitale sociale, per un valore complessivo pari ad Euro 55.628 migliaia, invariato rispetto al 31 dicembre 2020.

La riserva di hedge accounting iscritta al termine del primo trimestre dell'esercizio rappresenta il valore corrente degli strumenti finanziari derivati sottoscritti da Ascopiave S.p.A. a copertura di possibili oscillazioni dei tassi di interesse correlate ai finanziamenti sottoscritti. La stessa, al 31 marzo 2021 evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 344 migliaia.

In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Passività non correnti

15. Fondi rischi ed oneri

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Fondo di trattamento quiescienza e obblighi simili 1.850 1.853
Altri fondi rischi ed oneri 667 559
Fondi rischi ed oneri 2.516 2.412

I fondi rischi ed oneri, passando da Euro 2.412 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 2.516 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento di Euro 104 migliaia.

L'incremento degli accantonamenti effettuati per altri rischi ed oneri, pari ad Euro 107 migliaia è principalmente spiegato dall'integrazione dell'accantonamento effettuato dalla controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. in ragione dell'onere che la stessa potrebbe patire in ragione degli obiettivi di efficienza energetica dell'esercizio 2020 con l'onere del primo trimestre dell'esercizio 2021. L'obbligo correlato agli impianti della società non è stato

formalmente riassegnato dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ma, per dimensione e volumi gestiti, la Società sarebbe obbligata al conseguimento di obiettivi di risparmio energetico. La società ha conseguentemente iscritto l'onere netto che potrebbe maturare in relazione alla quota parte dell'obiettivo 2021 in ragione dell'acquisto dei quantitativi di titoli necessari e dalla cessione degli stessi all'Autorità stessa o alla Società conferente del ramo d'azienda. Il quantitativo di titoli oggetto dell'obiettivo 2020 e 2021 è stato oggetto di stima interna.

La tabella che segue mostra la movimentazione del primo trimestre dell'esercizio 2021:

Fondi rischi ed oneri al 31 marzo 2021 2.516
Utilizzo fondi rischi e oneri (3)
Accantonamenti fondi rischi e oneri 107
Fondi rischi ed oneri al 1 gennaio 2021 2.412
(migliaia euro)

Nella tabella seguente si evidenza la composizione dei fondi rischi per tipologia:

(migliaia euro) 31.03.2021 31.12.2020
Rischi su contenziosi con fornitori 667 559
Fondi trattamento quiescenza e obblighi simili 1.850 1.853
Fondi rischi ed oneri 2.516 2.412

I fondi trattamento quiescenza e obblighi simili accolgono anche gli impegni nei confronti dei dipendenti e amministratori relativi ai piani di incentivazione a lungo termine per la quota in denaro.

16. Trattamento fine rapporto

Il trattamento di fine rapporto passa da Euro 4.770 migliaia del 1° gennaio 2021 ad Euro 4.776 migliaia del 31 marzo 2021, registrando un incremento pari ad Euro 6 migliaia.

____________________________________________________________________________________________

La tabella di seguito riportata riepiloga la movimentazione del fondo nell'esercizio considerato:

(migliaia di Euro)
Trattamento di fine rapporto al 1 gennaio 2021 4.770
Liquidazioni (294)
Costo relativo alle prestazioni di lavoro corrente 300
Trattamento di fine rapporto al 31 marzo 2021 4.776

17. Finanziamenti a medio e lungo termine

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Mutui passivi Cassa Centrale Banca 6.840 7.041
Mutui passivi Banca Europea per gli Investimenti 9.625 12.000
Mutui passivi INTESA SAN PAOLO SPA 80.000 80.000
Mutui passivi BPER 10.041
Mutui passivi BNL 38.000 42.250
Mutui passivi CREDIT AGRICOLE FRIULADRIA 15.000 18.000
Mutui passivi UBI BANCA SPA 10.041
Mutui passivi MEDIOBANCA 26.667 26.667
Finanziamenti a medio e lungo termine 186.173 195.999
Quota corrente finanziamenti medio-lungo termine 40.027 40.024
Finanziamenti a medio-lungo termine 226.201 236.023

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

I finanziamenti a medio lungo termine, rappresentati al 31 marzo 2021 principalmente dai debiti della Capogruppo nei confronti di Intesa Sanpaolo per Euro 90.000 migliaia, di BNL per Euro 46.500 migliaia, di Mediobanca per Euro 30.000 migliaia, di Credit Agricole Friuladria per Euro 21.000 migliaia, di BPER per Euro 16.690 migliaia, della Banca Europea per gli Investimenti per Euro 14.375 migliaia e della Cassa Centrale Banca per Euro 7.636 migliaia, passano complessivamente da Euro 236.023 migliaia ad Euro 226.201 migliaia con un decremento di Euro 9.822 migliaia, spiegato principalmente dal pagamento delle rate avvenuto nel corso del primo trimestre dell'esercizio. In particolare:

  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2019 per complessivi Euro 50.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 40.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 10.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con Intesa Sanpaolo, erogato nel novembre 2020 per complessivi Euro 50.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2021, non presenta importi iscritti tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con BNL, erogato nell'agosto 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 24.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.000 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con BNL, erogato nel 2017 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 22.500 migliaia, con l'iscrizione di Euro 2.500 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con Mediobanca, erogato nel dicembre 2020 per complessivi Euro 30.000 migliaia, pari al debito residuo al 31 marzo 2021, vede l'iscrizione di Euro 3.333 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi annualmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con Credit Agricole Friuladria, erogato nell'ottobre 2019 per un importo pari ad Euro 30.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 21.000 migliaia, con l'iscrizione di Euro

6.000 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;

  • il finanziamento con BPER, originariamente erogato da UBI Banca a maggio 2020 per un importo pari ad Euro 20.000 migliaia e trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione che ha interessato la banca, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 16.690 migliaia, con l'iscrizione di Euro 6.648 tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine;
  • il finanziamento con la Banca Europea per gli Investimenti, erogato in due tranche nel corso del 2013 per complessivi Euro 45.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari a 14.375 migliaia, con l'iscrizione di Euro 4.750 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine; il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (financial covenants) da verificarsi semestralmente sui dati consolidati di Gruppo redatti in conformità agli IFRS, che al termine dell'esercizio risultano rispettati;
  • il finanziamento con Cassa Centrale Banca, erogato ad inizio 2018 per un importo pari ad Euro 10.000 migliaia, presenta un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 7.636 migliaia, con l'iscrizione di Euro 796 migliaia tra i debiti verso banche e finanziamenti a breve termine.

A garanzia dell'adempimento delle obbligazioni derivanti dai contratti di finanziamento sottoscritti con BNL (solo quello erogato nel 2017) e Banca Europea per gli Investimenti, la Capogruppo ha ceduto alle banche finanziatrici una quota del credito futuro derivante dal rimborso del valore residuo dei beni relativi alle Concessioni Distribuzione Gas in capo alla società controllata AP Reti Gas S.p.A..

18. Altre passività non correnti

La tabella che segue mostra la composizione delle voci al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Depositi cauzionali 1.072 823
Risconti passivi pluriennali 26.319 26.082
Altre passività non correnti 27.391 26.905

Le altre passività non correnti passano da Euro 26.905 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 27.391 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 486 migliaia.

La voce ha registrato un incremento pari ad Euro 237 migliaia in relazione all'andamento dei risconti passivi pluriennali, gli stessi sono rilevati a fronte di ricavi per contributi ricevuti da soggetti pubblici o privati per la realizzazione di allacciamenti alla rete del gas, o della stessa rete di distribuzione, e legati alla vita utile degli impianti di distribuzione. La sospensione dei ricavi è spiegata dal contenuto della legge 9/2014 che ha previsto lo scomputo integrale dei contributi dei privati dal valore degli asset tecnici detenuti in concessione nell'ambito della distribuzione del gas.

I depositi cauzionali iscritti al termine del primo trimestre hanno registrato un incremento pari ad Euro 249 migliaia e si riferiscono a depositi ricevuti da società di vendita del gas naturale che operano nel territorio in cui insiste la rete di distribuzione del gas naturale gestita dal Gruppo, per il servizio di vettoriamento della materia prima.

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19. Passività finanziarie non correnti

La tabella seguente mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti finanziari IFRS 16 oltre 12 mesi 417 563
Passività finanziarie non correnti 417 563

Le altre passività non correnti passano da Euro 563 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 417 migliaia del periodo di riferimento evidenziando un decremento pari ad Euro 146 migliaia, principalmente spiegato dal pagamento dei canoni di leasing operativo per affitti di sedi aziendali ed automezzi contrattualizzati.

20. Debiti per Imposte differite

La tabella che segue evidenzia il saldo della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti per imposte differite 12.904 12.984
Passività per imposte differite 12.904 12.984

I debiti per imposte differite passano da Euro 12.984 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 12.904 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento registrando un decremento pari ad Euro 80 migliaia.

I debiti per imposte differite accolgono principalmente gli effetti fiscali derivanti dalle dinamiche degli ammortamenti sulle reti distribuzione del gas naturale. Nella determinazione delle imposte si è fatto riferimento all'aliquota IRES e, ove applicabile, all'aliquota IRAP vigenti, in relazione al periodo di imposta che comprende la data del 31 marzo 2021 e il momento in cui si stima si riverseranno le eventuali differenze temporanee.

Passività correnti

21. Debiti verso banche e quota corrente dei finanziamenti a medio-lungo termine

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti verso banche 117.705 125.723
Quota corrente dei finanziam.medio-lungo termine 40.027 40.024
Debiti verso banche e finanziamenti 157.733 165.747

I debiti verso banche passano da Euro 165.747 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 157.733 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, evidenziando un decremento pari ad Euro 8.014 migliaia. Gli stessi sono composti da saldi contabili debitori verso istituti di credito e dalla quota a breve dei mutui.

22. Debiti commerciali

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti vs/ fornitori 4.947 4.733
Debiti vs/ fornitori per fatture da ricevere 67.496 62.041
Debiti commerciali 72.443 66.774

I debiti commerciali passano da Euro 66.774 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 72.443 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento pari ad Euro 5.669 migliaia principalmente correlato agli obiettivi di efficienza energetica.

La voce accoglie i debiti iscritti nei confronti dei fornitori di materiali e servizi per l'estensione o la manutenzione della rete di distribuzione del gas naturale, per l'acquisto di titoli di efficienza energetica per il conseguimento degli obiettivi assegnati, nonché per la fruizione di servizi di consulenza ricevuti nel corso del periodo di riferimento. I debiti collegati all'acquisto dei titoli di efficienza energetica, necessari al raggiungimento degli obiettivi di risparmio energetico a cui le società di distribuzione del Gruppo sono assoggettate, sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati sino alla data di chiusura del presente resoconto intermedio di gestione. Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura del periodo è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2021 pari ad Euro 260 (Euro 260 alla data del 31 dicembre 2020).

23. Debiti tributari

La tabella che segue evidenzia la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti IRAP 1.300 801
Debiti IRES 5.887 4.373
Debiti tributari 7.188 5.174

I debiti tributari, passando da Euro 5.174 migliaia dell'esercizio precedente, ad Euro 7.188 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento, registrano un incremento pari ad Euro 2.014 migliaia spiegato dall'iscrizione dei debiti maturati sui risultati conseguiti nel periodo nei confronti dell'erario per IRES ed IRAP. Nel corso dell'esercizio 2019 le società del Gruppo hanno aderito al contratto fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A..

24. Altre passività correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Anticipi da clienti 532 514
Debiti per consolidato fiscale (0) 20
Debiti verso enti previdenziali 1.043 1.495
Debiti verso il personale 4.815 3.921
Debiti per IVA 4.538 315
Debiti vs Erario per ritenute alla fonte 614 850
Risconti passivi annuali 808 743
Ratei passivi annuali 605 680
Debiti verso Cassa Servizi Energetici Ambientali 48.646 16.082
Altri debiti 1.931 1.643
Altre passività correnti 63.533 26.263

Le altre passività correnti passano da Euro 26.263 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 63.533 migliaia del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un incremento pari ad Euro 37.270 migliaia. La variazione è principalmente spiegata dai maggiori debiti verso la Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA) per Euro 32.564 migliaia in relazione alle componenti tariffarie correlate al vettoriamento del gas naturale e dai maggiori debiti verso l'erario per Iva per Euro 4.223 migliaia.

Si segnala che la voce "Debiti verso Cassa Servizi Energetici e Ambientali" è stata isolata a decorrere dal presente resoconto. Tale voce era ricompresa nella voce altri debiti sino al termine dell'esercizio 2020 e conseguentemente, ai fini di una maggiore comparabilità, sono stati riesposti i dati di confronto con la stessa modalità.

Anticipi da clienti

Gli anticipi da clienti rappresentano gli importi versati dagli utenti a titolo di contributo per le opere di lottizzazione e allacciamento e di realizzazione di centrali termiche in corso alla data del 31 marzo 2021.

Debiti per consolidato fiscale

Nel corso dell'esercizio 2019 è decaduto il contratto di consolidato fiscale nazionale in essere con Asco Holding S.p.A. in ragione della modifica dell'esercizio sociale effettuato dalla stessa. I saldi iscritti al 31 marzo 2021 sono relativi a posizioni pregresse.

Debiti Previdenziali

I debiti previdenziali includono i debiti relativi agli oneri maturati verso istituti previdenziali relativamente a rapporti di lavoro di dipendenti e amministratori maturati al 31 marzo 2021 non liquidati alla stessa data.

Debiti verso il personale

La voce include i debiti per ferie non godute, mensilità e premi maturati al 31 marzo 2021 non liquidati alla stessa data nonché la relativa quota contributiva. La voce evidenzia un incremento pari ad Euro 894 migliaia passando da Euro 3.921 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 4.815 migliaia del primo trimestre dell'esercizio di riferimento.

Debiti IVA

I debiti verso l'erario per IVA, al termine del primo trimestre dell'esercizio, risultano pari ad Euro 4.538 migliaia e registrano un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 4.223 migliaia principalmente collegato alla dinamica degli acconti IVA versati a fine anno 2020 che ne ha determinato un minore debito.

Risconti passivi annuali

Gli altri risconti passivi sono principalmente riconducibili ai contributi ricevuti per la realizzazione della rete di distribuzione del gas naturale e gli allacciamenti alla stessa.

Ratei passivi annuali

I ratei passivi sono principalmente riferiti ai canoni demaniali ed ai canoni riconosciuti agli enti locali concedenti, per le proroghe delle concessioni di distribuzione del gas metano in attesa della celebrazione delle gare di attribuzione per ambito.

Altri debiti

Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2021 la voce ha evidenziato un saldo pari ad Euro 1.931 migliaia, registrando un incremento rispetto all'esercizio precedente pari ad Euro 288 migliaia.

25. Passività finanziarie correnti

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Debiti finanziari entro 12 mesi 685 685
Debiti finanziari IFRS 16 entro 12 mesi 470 380
Passività finanziarie correnti 1.154 1.065

Le passività finanziare correnti passano da Euro 1.065 migliaia dell'esercizio 2020 ad Euro 1.065 migliaia del primo

trimestre dell'esercizio di riferimento evidenziando un incremento di Euro 89 migliaia.

I debiti finanziari correlati all'applicazione del principio contabile internazionale IFRS 16 hanno registrato una variazione pari ad Euro 89 migliaia nel corso del primo trimestre dell'esercizio in ragione della riclassifica delle quote oltre l'anno al netto dei canoni corrisposti. Gli stessi rappresentano i debiti finanziari in scadenza entro i dodici mesi per contratti di leasing operativo sottoscritti per affitti di sedi aziendali ed automezzi.

26. Passività correnti su strumenti finanziari derivati

La tabella che segue mostra la composizione della voce al termine di ogni periodo considerato:

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Passività su derivati su tassi di interesse 375 548
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 375 548

Le passività correnti su strumenti finanziari derivati sono relative ai contratti di copertura su tassi di interesse sottoscritti dalla Capogruppo Ascopiave nel corso dell'esercizio 2019 e 2020. In merito alle attività e passività correlate ad attività su derivati si rinvia al paragrafo "Fattori di rischio ed incertezza" di questo resoconto intermedio di gestione nel quale sono evidenziati gli effetti ad essi correlati.

Le passività su derivati sono rappresentate dal fair value dei seguenti derivati in essere al 31 marzo 2021, la cui manifestazione finanziaria sarà ripartita in base alla durata del finanziamento sottostante:

# Controparte Tipologia strumento Commodity
Sottostante
Trade
date
Effective
date
Expiry
date
Posizione Nozionale
contrattuale
MtM
(€/000)
1 BNL Interest Rate Swap Euribor 6M 9-ago-19 9-feb-20 9-feb-25 Vanilla: Fixed - Float 24.000.000 € 168
2 Credit Agricole Interest Rate Swap Euribor 6M 27-set-19 1-ott-19 27-set-24 Vanilla: Fixed - Float 21.000.000 € 112
3 Intesa Sanpaolo Interest Rate Swap Euribor 6M 30-nov-20 30-nov-20 30-nov-23 Vanilla: Fixed - Float 50.000.000 € 82
4 Mediobanca Interest Rate Swap Euribor 3M 2-dic-20 2-dic-20 2-dic-25 Vanilla: Fixed - Float 30.000.000 € 13
Totali 125.000.000 € 375

Si specifica che gli strumenti finanziari valutati al fair value appartengono al livello gerarchico di valutazione 2.

NOTE DI COMMENTO ALLE PRINCIPALI VOCI DI CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

Ricavi

27. Ricavi

La seguente tabella evidenzia la composizione della voce in base alle categorie di attività nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Ricavi da trasporto del gas 27.078 28.100
Ricavi per servizi di allacciamento 143 134
Ricavi da servizi di fornitura calore 5
Ricavi da servizi di distribuzione 1.480 1.137
Ricavi da servizi generali a società del Gruppo 2.253 2.201
Ricavi per contributi ARERA 6.906 12.295
Altri ricavi 597 791
Ricavi 38.456 44.662

La sostanziale totalità dei ricavi conseguiti dal Gruppo Ascopiave è realizzata in Italia ed al termine del primo trimestre dell'esercizio, attestandosi ad Euro 38.456 migliaia, registrano un decremento pari ad Euro 6.206 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio di confronto (Euro 44.662 migliaia), principalmente spiegato dalla riduzione dei ricavi connessi con gli obblighi di efficienza energetica, che hanno registrato una contrazione pari ad Euro 5.389 migliaia.

Il servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione ha generato ricavi pari ad Euro 27.078 migliaia evidenziando un decremento pari ad Euro 1.021 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente. Il Vincolo dei ricavi totali è determinato, per ciascun anno, in funzione del numero di punti di riconsegna attivi effettivamente serviti nell'anno di riferimento dall'impresa, nonché della tariffa di riferimento, i cui valori sono fissati e pubblicati da ARERA. Si segnala che la voce ricavi da trasporto del gas comprende una quota perequativa pari ad Euro 14.893 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 3.792 migliaia. La quota perequativa varia in ragione della stagionalità e dell'andamento delle temperature in quanto risultante dal differenziale riscontrato tra ricavi addebitati alle società di vendita per il servizio di vettoriamento del gas naturale (contratti in ragione dei minori consumi) ed il VRT riconosciuto del periodo di riferimento. Al termine del primo trimestre dell'esercizio 2020 infatti sono state pubblicate le tariffe definitive dell'esercizio 2019, l'adeguamento della quota perequativa iscritta al termine dell'esercizio al valore consuntivo, ha determinato l'iscrizione nel primo trimestre 2020 di un effetto positivo, pari ad Euro 903 migliaia.

I ricavi conseguiti per servizi svolti da distributori, attestandosi ad Euro 1.480 migliaia, evidenziano un incremento rispetto al trimestre posto a confronto pari ad Euro 343 migliaia.

I ricavi per servizi svolti a favore di società del Gruppo evidenziano un incremento pari ad Euro 52 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente attestandosi ad Euro 2.253 migliaia al 31 marzo 2021.

Al termine dell'esercizio i contributi erogati dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente si attestano ad Euro 6.906 migliaia rilevando un decremento pari ad Euro 5.389 migliaia rispetto al periodo posto a confronto, principalmente spiegato dalla diminuzione degli obiettivi di risparmio energetico assegnati alle società di distribuzione del gas naturale del Gruppo.

I contributi sono riconosciuti per il conseguimento degli obiettivi fissati dall'Autorità stessa in materia di risparmio energetico e pubblicati mediante delibera che definisce gli obblighi specifici di risparmio di energia primaria a carico dei distributori obbligati. I contributi iscritti al 31 marzo 2021 sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli di efficienza energetica maturati rispetto all'obiettivo 2021 (periodo regolamentare giugno 2021-maggio 2022). Conseguentemente il contributo unitario utilizzato per la quantificazione economica dell'adempimento è pari al fair value del contributo previsionale per i contributi in corso di maturazione, al 31 marzo 2021 pari ad Euro 250 (fonte STX), in linea con il dato al 31 marzo 2020.

La voce altri ricavi passano da Euro 689 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2020, ad Euro 549 migliaia del trimestre di riferimento, evidenziando una diminuzione pari ad Euro 140 migliaia.

28. Costi acquisto altre materie prime

La seguente tabella riporta i costi relativi all'acquisto di altre materie prime nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo trimestre
2021 2020
Acquisti di altri materiali 972 862
Costi acquisto altre materie prime 972 862

Al termine del trimestre i costi sostenuti per l'acquisto di altre materie prime si attestano ad Euro 972 migliaia, in aumento di Euro 109 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

La voce accoglie prevalentemente i costi relativi all'acquisto dei materiali utilizzati per la manutenzione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed all'odorizzazione dello stesso.

29. Costi per servizi

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi per servizi sostenuti nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Costi di lettura contatori 325 270
Spese postali e telegrafiche 132 153
Manutenzioni e riparazioni 906 781
Servizi di consulenza 1.032 927
Servizi commerciali e pubblicità 34 9
Utenze varie 488 667
Compensi ad amministratori e sindaci 381 348
Assicurazioni 207 265
Spese per il personale 106 148
Altre spese di gestione 373 304
Costi per godimento beni di terzi 5.600 5.725
Costi per servizi 9.584 9.596

I costi per servizi sostenuti nel corso del primo trimestre dell'esercizio, evidenziando un decremento pari ad Euro 11 migliaia, risultano sostanzialmente allineati al dato dello stesso periodo dell'esercizio precedente.

I costi sostenuti per la lettura dei contatori, attestandosi ad Euro 325 migliaia, evidenziano un incremento rispetto primo trimestre dell'esercizio precedente pari ad Euro 55 migliaia (Euro 270 migliaia al 31 marzo 2020).

I costi per manutenzioni e riparazioni passano da Euro 781 migliaia del periodo a confronto, ad Euro 906 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2021, evidenziando un incremento pari ad Euro 125 migliaia. La voce accoglie principalmente i costi correlati a canoni software e costi sostenuti per la manutenzione ordinaria degli impianti.

Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento i costi per servizi di consulenza, attestandosi ad Euro 927 migliaia, hanno evidenziato un incremento pari ad Euro 106 migliaia rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.

I costi per utenze hanno registrato una diminuzione pari ad Euro 179 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente passando dai 667 migliaia di Euro del 31 marzo 2020 ad Euro 488 migliaia del 31 marzo 2021.

La voce costi per godimento beni di terzi accoglie principalmente i canoni corrisposti agli Enti Locali per la gestione delle concessioni di distribuzione del gas naturale ed ha evidenziato un decremento pari ad Euro 125 migliaia rispetto al primo trimestre dell'esercizio precedente.

30. Costi del personale

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Salari e stipendi 4.813 5.052
Oneri sociali 1.570 1.603
Trattamento di fine rapporto 300 321
Altri costi 6 12
Totale costo del personale 6.689 6.989
Costo del personale capitalizzato (2.338) (1.607)
Costi del personale 4.351 5.382

La seguente tabella riporta il dettaglio dei costi del personale nei periodi considerati:

Il costo del personale è espresso al netto dei costi capitalizzati dalle società di distribuzione del gas naturale a fronte di incrementi di immobilizzazioni immateriali per lavori eseguiti in economia; gli stessi sono direttamente imputati alla realizzazione delle infrastrutture atte alla distribuzione del gas naturale ed iscritti nell'attivo patrimoniale.

I costi del personale passano da Euro 6.989 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2020, ad Euro 6.689 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 299 migliaia.

Il costo del personale capitalizzato ha registrato un incremento pari ad Euro 732 migliaia passando da Euro 1.607 migliaia del trimestre in comparazione, ad Euro 2.338 migliaia del periodo di riferimento.

I costi del personale hanno conseguentemente registrato una diminuzione complessiva pari 1.031 migliaia.

La tabella di seguito riportata evidenzia il numero medio di dipendenti del Gruppo in forza per categoria nei trimestri a confronto:

Primo trimestre
Categoria 2021 2020
Dirigenti (medio) 14 13
Impiegati (medio) 301 304
Operai (medio) 155 160
Totale personale dipendente medio 469 477

Si segnala che l'ampliamento del perimetro di consolidamento, correlato all'acquisizione di Cart Acqua S.r.l., ha determinato l'incremento delle risorse in forza al Gruppo di tre unità, di cui un dirigente e 2 impiegati.

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31. Altri costi di gestione

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri costi di gestione nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Altri accantonamenti 107
Contributi associativi e ARERA 405 55
Minusvalenze 73 18
Sopravvenienze caratteristiche 7 24
Altre imposte 255 184
Altri costi 143 382
Costi per appalti 237 27
Titoli di efficienza energetica 7.013 12.599
Altri costi di gestione 8.239 13.288

Gli altri costi di gestione passano da Euro 13.288 migliaia del primo trimestre dell'esercizio 2020 ad Euro 8.239 migliaia del periodo di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 5.049 migliaia. La variazione è principalmente determinata dalla diminuzione dei costi iscritti per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica (Euro -5.586 migliaia) correlati ai minori obiettivi di efficienza e risparmio energetico a cui sono obbligate le società del Gruppo.

I costi iscritti al termine del periodo per l'acquisto dei titoli di efficienza energetica sono conteggiati valorizzando i quantitativi di titoli maturati rispetto all'obiettivo 2021 (periodo regolamentare giugno 2021 - maggio 2022). Il costo unitario per i titoli non acquistati alla data di chiusura della presente relazione è pari al fair value dei prezzi registrati nel mercato di riferimento, calcolato al 31 marzo 2021 pari ad Euro 260 (in linea con il dato al 31 marzo 2020).

Al termine del primo trimestre sono stati effettuati accantonamenti pari ad Euro 107 migliaia. La controllata AP Reti Gas Nord Est S.r.l. infatti, anche in considerazione delle dimensioni e degli impianti gestiti, dovrebbe essere assoggettarla agli obblighi di efficienza energetica. L'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) non ha modificato gli obiettivi precedentemente assegnati per l'esercizio 2020 e 2021, lasciando in capo alla conferente l'obbligo connesso con il quantitativo di titoli che deriva dagli impianti gestiti dalla nuova Società. Ai sensi di quanto concordato tra le parti interessate dalla partnership commerciale tra il Gruppo Ascopiave ed il Gruppo Hera, gli obiettivi 2020 e 2021 sono da attribuirsi alla Società neo costituita AP Reti Gas Nord Est S.r.l. che gestisce gli impianti e conseguentemente la stessa ha provveduto ad iscrivere un fondo rischi rappresentativo del probabile onere che la società patirà a fronte del reperimento ed acquisto dei titoli necessari ad assolvere la sua parte di obiettivo, nel corso dell'esercizio 2021, e la cessione degli stessi ad AcegasApsAmga S.p.A.. Il fondo iscritto è rappresentativo del quantitativo correlato al primo trimestre dell'esercizio 2021, stimato in 8.750 titoli.

32. Altri proventi operativi

La seguente tabella riporta il dettaglio degli altri proventi operativi nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Altri proventi 467 21
Altri proventi 467 21

Al termine del primo trimestre dell'esercizio gli altri proventi operativi rilevano un incremento pari ad Euro 446 migliaia, passando da Euro 31 migliaia del 31 marzo 2020, ad Euro 467 migliaia del periodo di riferimento. L'incremento è principalmente spiegato dall'iscrizione della plusvalenza generata dalla cessione degli impianti di distribuzione del gas naturale del comune di Santorso. Nel corso del primo trimestre dell'esercizio la Capogruppo ha perfezionato con l'Ente Locale un accordo transattivo volto a definire il valore di cessione degli impianti stessi. L'accordo è stato approvato dalle parti nel corso del trimestre e sottoscritto in data 9 aprile 2021.

33. Ammortamenti e svalutazioni

La seguente tabella riporta il dettaglio degli ammortamenti nei periodi considerati:

(migliaia di Euro) Primo trimestre
2021 2020
Immobilizzazioni immateriali 8.201 7.700
Immobilizzazioni materiali 492 559
Ammortamenti diritti d'uso 88 71
Ammortamenti e svalutazioni 8.781 8.330

Gli ammortamenti registrano un incremento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente pari ad Euro 451 migliaia passando da Euro 8.330 migliaia del 31 marzo 2020, ad Euro 8.781 migliaia del trimestre di riferimento.

L'incremento registrato è principalmente spiegato dalle quote di ammortamento competenti degli investimenti realizzati nel corso dell'esercizio precedente e del primo trimestre 2021.

Proventi e oneri finanziari

34. Proventi e oneri finanziari

La seguente tabella riporta il dettaglio dei proventi ed oneri finanziari nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Interessi attivi bancari e postali 0 1
Altri interessi attivi 12 168
Distribuzione dividendi da società partecipate
Proventi finanziari 12 169
Interessi passivi bancari 54 13
Interessi passivi su mutui 408 372
Altri oneri finanziari 107 199
Oneri finanziari 569 584
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 8.842 8.242
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del
patrimonio netto 8.842 8.242
Totale (oneri)/proventi finanziari netti 8.285 7.827

Al termine del primo trimestre dell'esercizio, il saldo tra oneri e proventi finanziari evidenzia un saldo negativo pari ad Euro 557 migliaia, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente di Euro 142 migliaia, al termine del quale evidenziava un saldo negativo pari ad Euro 415 migliaia. L'incremento degli oneri finanziari è principalmente spiegato dagli interessi maturati sui mutui che la Capogruppo ha sottoscritto nel corso dell'esercizio 2020.

La voce quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio netto accoglie gli utili consolidati maturati dalla collegata EstEnergy S.p.A., società partecipata al 48% dal Gruppo Ascopiave a seguito del perfezionamento della partnership commerciale con il Gruppo Hera avvenuto in data 19 dicembre 2019. Al termine del primo trimestre dell'esercizio di riferimento i risultati consolidati della collegata hanno evidenziato utili pari ad Euro 8.842 migliaia.

Imposte

35. Imposte del periodo

La tabella che segue mostra la composizione delle imposte sul reddito nei periodi considerati, distinguendo la componente corrente da quella differita ed anticipata:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Imposte correnti IRES 1.515 2.105
Imposte correnti IRAP 499 377
Imposte (anticipate)/differite (359) (426)
Imposte dell'esercizio 1.663 2.055

Le imposte maturate passano da Euro 2.055 migliaia dell'esercizio precedente ad Euro 1.663 migliaia del trimestre di riferimento, rilevando un decremento pari ad Euro 393 migliaia, in parte spiegato dalla minor base imponibile conseguita.

La tabella seguente mostra l'incidenza delle imposte sul reddito sul risultato ante imposte nei periodi considerati:

Primo trimestre
(migliaia di Euro) 2021 2020
Utile ante imposte 15.281 15.051
Imposte dell'esercizio 1.663 2.055
Incidenza sul risultato ante imposte 10,9% 13,7%

Il tax-rate registrato al 31 marzo 2021 è pari al 10,9%, in diminuzione rispetto al 13,7% dello stesso periodo dell'esercizio precedente anche in relazione alla variazione dei risultati conseguiti dalle società valutate con il metodo del patrimonio netto.

Il tax-rate normalizzato da tali effetti risulta pari al 25,8%, inferiore del 4,4% rispetto al 30,2% del primo trimestre 2020.

Componenti non ricorrenti

Ai sensi della comunicazione CONSOB n.15519/2005 si segnala l'assenza di componenti non ricorrenti nel resoconto intermedio di gestione al 31 marzo 2021.

Transazioni derivanti da operazioni atipiche e/o inusuali

Ai sensi della Comunicazione Consob N. DEM/6064296 del 28 luglio 2006, si precisa che nel corso del primo trimestre dell'esercizio non sono state effettuate operazioni atipiche e/o inusuali.

ALTRE NOTE DI COMMENTO AL RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE AL 31 MARZO 2021

Impegni e rischi

Garanzie prestate

Il Gruppo ha erogato le seguenti garanzie al 31 marzo 2021:

Garanzie in carico alle società rientranti nell'area di consolidamento:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2021 31 dicembre 2020
Patronage su linee di credito 5.849 5.849
Su esecuzione lavori 1.623 1.623
Su concessione distribuzione 6.485 6.485
Su compravendite quote societarie 500 500
Su partecipazione gara d'appalto 75 75
Totale 14.533 14.533

Garanzie in carico rilasciate da Ascopiave S.p.A. a favore di società di commercializzazione che sono state oggetto della partnership commerciale:

(migliaia di Euro) 31 marzo 2021 31 dicembre 2020
Patronage su linee di credito 34.799 34.799
Patronage su strumenti finanziari derivati 23.400 23.400
Patronage sucontratti di acquisto energia elettrica 3.000 3.000
Ad uffici UTF e regioni per imposte sul gas 1.850 1.850
Totale 63.049 63.049

I patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione, partecipazione ceduta al Gruppo Hera, ammontano al 31 marzo 2021 ad Euro 23.999 migliaia, invariati rispetto al 31 dicembre 2020.

Fattori di rischio ed incertezza

Informazioni relative agli accordi non risultanti dallo stato patrimoniale

Ai sensi dell'art. 2427, primo comma, punto 22-ter del Codice Civile, introdotto con Decreto Legislativo 173 il 23 novembre 2008, si segnala che la società non presenta accordi non risultanti dallo stato patrimoniale.

Gestione del rischio finanziario: obiettivi e criteri

Il finanziamento delle attività operative del Gruppo avviene principalmente mediante il ricorso a finanziamenti bancari, a breve e a medio/lungo termine, contratti di noleggio con l'opzione d'acquisto e depositi bancari a vista ed a breve termine. Il ricorso a tali forme di finanziamento, essendo in parte a tasso variabile, espone il Gruppo al rischio legato alle fluttuazioni dei tassi d'interesse, che determinano poi possibili variazioni sugli oneri finanziari.

L'attività operativa mette, invece, di fronte il Gruppo a possibili rischi di credito con le controparti.

Il Gruppo è, inoltre, soggetto al rischio di liquidità poiché le risorse finanziarie disponibili potrebbero non essere sufficienti a far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate.

Il Consiglio di Amministrazione riesamina e concorda le politiche per gestire detti rischi, di seguito descritti.

Rischio di tasso d'interesse

Il Gruppo gestisce le proprie necessità di liquidità sia tramite linee di affidamento temporanee e finanziamenti a breve termine a tassi variabili, che in ragione della loro continua fluttuazione non consentono un'agevole copertura

relativa al rischio tasso, sia tramite finanziamenti a medio/lungo termine con applicazione di tassi fissi e variabili.

I finanziamenti a medio lungo termine gestiti dal Gruppo, regolati sia a tasso variabile che a tasso fisso, presentano un debito residuo al 31 marzo 2021 pari ad Euro 226.201 migliaia e scadenze comprese tra il 1° aprile 2021 ed il 28 febbraio 2030.

I finanziamenti a medio-lungo termine a tasso variabile prevedono un rimborso compreso tra il 2021 ed il 2025, ed al 31 marzo 2021 presentavano un debito residuo complessivo di Euro 139.375 migliaia (Euro 147.750 migliaia al 31 dicembre 2020), di cui Euro 125.000 migliaia oggetto di copertura mediante la sottoscrizione di un derivato finanziario, per il quale quindi risulta sterilizzato il rischio di tasso.

Si rileva che alla data del 31 marzo 2021 gli strumenti derivati di copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse, relativi ai finanziamenti sottoscritti con BNL, Credit Agricole – Friuladria, Intesa Sanpaolo e Mediobanca, dettagliati nel paragrafo n. 26 "Passività correnti su strumenti finanziari derivati", presentano un mark to market complessivamente negativo per Euro 375 migliaia ed una situazione di efficacia.

Non risultano esposti al rischio tasso, in quanto prevedono l'applicazione del tasso fisso, i finanziamenti sottoscritti con BNL, BPER (originariamente sottoscritto con UBI Banca, poi trasferito a BPER in seguito alla riorganizzazione della banca), Cassa Centrale Banca e Intesa Sanpaolo con debito residuo complessivo al termine del primo trimestre dell'esercizio di Euro 86.826 migliaia.

I finanziamenti rappresentati sono soggetti a covenants finanziari, che risultano rispettati.

Per maggiori dettagli si rinvia al paragrafo n. 17 "Finanziamenti a medio e lungo termine".

Analisi di sensitività al rischio di tasso

La seguente tabella illustra gli impatti sull'utile ante-imposte del Gruppo della possibile variazione dei tassi di interesse in un intervallo ragionevolmente possibile.

I trim. 2021
Posizione Finanziaria Netta media 2021 (317.602)
Tasso medio attivo 0,00%
Tasso medio passivo 0,30%
Tasso medio attivo maggiorato di 200 basis point 2,00%
Tasso medio passivo maggiorato di 200 basis point 2,30%
Tasso medio attivo diminuito di 50 basis point 0,00%
Tasso medio passivo diminuito di 50 basis point 0,00%
PFN ricalcolata con maggiorazione di 200 basis point (319.168)
PFN ricalcolata con diminuzione di 50 basis point (317.210) Totale
Effetto sul risultato ante-imposte con maggiorazione di 200 basis points (1.566) (1.566)
Effetto sul risultato ante-imposte con riduzione di 50 basis points 392 392

L'analisi di sensitività, ottenuta simulando una variazione sui tassi di interesse applicati alle linee di credito del Gruppo pari a 50 basis points in diminuzione (con il limite minimo di zero basis points), e pari a 200 basis points in aumento, mantenendo costanti tutte le altre variabili, porta a stimare un effetto sul risultato prima delle imposte compreso tra un peggioramento di Euro 1.566 migliaia ed un miglioramento di Euro 392 migliaia.

Rischio di credito

Alla luce della cessione delle partecipazioni attive nel business della commercializzazione del gas ed energia elettrica, l'attività operativa del Gruppo non risulta più esposta ai rischi di credito causati dal mancato rispetto dei vincoli commerciali da parte dei clienti finali.

Il Gruppo presta i propri servizi di business ad un numero limitato di operatori del settore del gas, il cui mancato o ritardato pagamento dei corrispettivi potrebbe incidere negativamente sui risultati economici e sull'equilibrio finanziario, ma la tutela del credito è supportata dall'applicazione dei meccanismi di garanzia previsti dal Codice di Rete.

Rischio di liquidità

Il rischio di liquidità rappresenta l'incapacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni finanziarie, nei termini e nelle scadenze prospettate, con le risorse finanziarie disponibili, a causa dell'impossibilità di reperire nuovi fondi o

liquidare attività sul mercato, determinando un impatto sul risultato economico nel caso in cui il Gruppo sia costretto a sostenere costi addizionali per fronteggiare i propri impegni, o una situazione di insolvibilità con conseguente rischio per l'attività aziendale.

Il Gruppo persegue costantemente il mantenimento del massimo equilibrio e flessibilità tra fonti di finanziamento ed impieghi, minimizzando tale rischio. I due principali fattori che influenzano la liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative o d'investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito.

Rischi specifici dei settori di attività in cui opera il Gruppo

Regolamentazione

Il Gruppo Ascopiave svolge attività nel settore del gas soggette a regolamentazione. Le direttive ed i provvedimenti normativi emanati in materia dall'Unione Europea e dal Governo italiano e le decisioni dell'Autorità per l'energia elettrica, il gas ed il sistema idrico possono avere un impatto rilevante sull'operatività, i risultati economici e l'equilibrio finanziario. Futuri cambiamenti nelle politiche normative adottate dall'Unione Europea o a livello nazionale potrebbero avere ripercussioni non previste sul quadro normativo di riferimento e, di conseguenza, sull'attività e sui risultati del Gruppo.

Gestione del Capitale

L'obiettivo primario della gestione del capitale del Gruppo è garantire che sia mantenuto un solido rating creditizio e adeguati livelli dell'indicatore di capitale. Il Gruppo può adeguare i dividendi pagati agli azionisti, rimborsare il capitale o emettere nuove azioni.

Il Gruppo verifica il proprio capitale rapportando la posizione finanziaria netta totale al Patrimonio netto.

Il Gruppo include nel debito netto finanziamenti onerosi, ed altri debiti finanziari, al netto delle disponibilità liquide e mezzi equivalenti.

(migliaia di Euro) 31.03.2021 31.12.2020
Posizione finanziaria netta a breve 112.781 144.111
Posizione finanziaria netta a medio-lungo 183.430 194.336
Posizione finanziaria netta 296.210 338.447
Capitale sociale 234.412 234.412
Azioni proprie (55.628) (55.628)
Riserve 675.271 616.418
Utile netto non distribuito 13.619 58.701
Patrimonio netto Totale 867.674 853.903
Totale fonti di finanziamento 1.163.884 1.192.350
Rapporto posizione finanziaria netta/
Patrimonio netto 0,34 0,40

Il rapporto PFN/patrimonio netto rilevato al 31 marzo 2021 risulta pari a 0,34, in miglioramento rispetto a quanto rilevato al 31 dicembre 2020, quando era risultato pari a 0,40.

L'andamento di tale indicatore è collegato all'effetto combinato della variazione della Posizione Finanziaria Netta, migliorata di Euro 42.784 migliaia nel corso del primo trimestre 2021, e del Patrimonio Netto, che ha subito un incremento di Euro 13.771 migliaia, variazioni dovute in parte al risultato del periodo e al normale flusso connesso con l'attività ordinaria.

Rappresentazione delle attività e passività finanziarie per categorie

Il dettaglio delle attività e passività finanziarie per categorie e il relativo fair value (IFRS 13) alla data di riferimento del 31 marzo 2021 e del 31 dicembre 2020 risultano essere le seguenti:

31.03.2021
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 2.494 2.494 2.494
Attività finanziarie non correnti 3.160 3.160 3.160
Crediti commerciali e altre attività correnti 107.308 107.308 107.308
Attività finanziarie correnti 1.007 1.007 1.007
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 45.475 45.475 45.475
Finanziamenti a medio e lungo termine 71.654 71.654 71.654
Altre passività non correnti 1.072 1.072 1.072
Passività finanziarie non correnti 417 417 417
Debiti verso banche e finanziamenti 170.771 170.771 170.771
Debiti commerciali e altre passività correnti 134.635 134.635 134.635
Passività finanziarie correnti 1.154 1.154 1.154
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 375 375 375
31.12.2020
(migliaia di Euro) A B C D Totale Fair value
Altre attività non correnti 3.191 3.191 3.191
Attività non correnti su strumenti finanziari derivati 0 0
Attività finanziarie non correnti 2.226 2.226 2.226
Crediti commerciali e altre attività correnti 104.519 104.519 104.519
Attività finanziarie correnti 798 798 798
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 21.902 21.902 21.902
Finanziamenti a medio e lungo termine 195.999 195.999 195.999
Altre passività non correnti 823 823 823
Passività finanziarie non correnti 563 563 563
Debiti verso banche e finanziamenti 165.747 165.747 165.747
Debiti commerciali e altre passività correnti 91.780 91.780 91.780
Passività finanziarie correnti 1.065 1.065 1.065

Legenda

A - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a conto economico

B - Attività e passività al fair value rilevato direttamente a Patrimonio netto (inclusi derivati di copertura)

____________________________________________________________________________________________

C - Attività per finanziamenti concessi e crediti (incluse disponibilità liquide)

D - Passività finanziarie rilevate al costo ammortizzato

Informativa di settore

L'informativa di settore è fornita con riferimento ai settori di attività in cui il Gruppo opera. I settori di attività sono stati identificati quali segmenti primari di attività. I criteri applicati per l'identificazione dei segmenti primari di attività sono stati ispirati dalle modalità attraverso le quali il management gestisce il Gruppo ed attribuisce le responsabilità gestionali.

Ai fini delle informazioni richieste dallo IFRS 8 "Informativa di settore segmenti operativi" la società ha individuato nei segmenti di distribuzione gas e altro i settori di attività oggetto di informativa. Nello specifico, il segmento altro accoglie le attività di cogenerazione e fornitura calore e i risultati della capogruppo.

L'informativa per settori geografici non viene fornita in quanto il Gruppo non gestisce alcuna attività al di fuori del territorio nazionale.

Le tabelle seguenti presentano le informazioni sui ricavi riguardanti i segmenti di business del Gruppo del primo trimestre 2021 e del primo trimestre 2020.

Primo trimestre 2021
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Altro 31.03.2021
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 35.411 2.971 74 38.456
Ricavi intragruppo tra segmenti 1.656 913 0 (2.569) 0
Ricavi del segmento 37.067 3.884 74 (2.569) 38.456
Primo trimestre 2020
(migliaia di Euro)
Distribuzione
gas
Altro 31.03.2020
valori da
nuove
acquisizioni
Elisioni Totale
Ricavi netti a clienti terzi 42.791 1.871 0 44.662
Ricavi intragruppo tra segmenti 719 932 0 (1.651) 0
Ricavi del segmento 43.510 2.803 0 (1.651) 44.662

Rapporti con parti correlate

Il dettaglio dei rapporti con parti correlate nell'esercizio considerato è riepilogato nella seguente tabella:

Crediti Altri Debiti
commerciali
Altri
debiti
Costi Ricavi
(migliaia di Euro) commerciali crediti Beni Servizi Altro Beni Servizi Altro
Società controllanti
Asco Holding S.p.A. 18 612 23 0 0 15 0 0 21 0
Totale controllanti 18 612 23 0 0 15 0 0 21 0
Società consociate
Asco TLC S.p.A. 34 0 177 0 0 177 0 0 11 0
Bim Piave Nuove Energie S.r.l. 55 0 9 0 0 23 0 0 307 0
Totale società consociate 89 0 186 0 0 200 0 0 318 0
Società collegate
Estenergy S.p.A. 2.698 0 0 0 0 0 0 0 6.259 0
Ascotrade S.p.A. 8.359 0 71 0 0 0 0 0 18.780 0
Blue Meta S.p.A. 2.378 0 95 0 0 81 0 0 5.261 0
Etra Energia S.r.l. 156 0 0 0 0 0 0 0 189 0
Ascopiave Energie S.p.A. 1.685 0 124 0 0 87 0 0 3.615 0
ASM Set S.r.l. 643 0 29 0 0 44 0 0 1.635 0
Totale società collegate 15.920 0 318 0 0 212 0 0 35.738 0
Totale 16.026 612 527 0 0 427 0 0 36.077 0

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Asco Holding S.p.A.:

Ascopiave S.p.A., AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A. e Asco Energy S.p.A. avevano aderito al consolidamento dei rapporti tributari in capo alla controllante Asco Holding S.p.A.. Lo stesso è decaduto in ragione della modifica dell'esercizio sociale di quest'ultima, che non coincide più con il 31 dicembre. Le attività e passività correnti iscritte riferiscono conseguentemente alle sole posizioni pregresse

Rapporti derivanti dal consolidato fiscale con Ascopiave S.p.A.:

Nel corso dell'esercizio 2019 le società AP Reti Gas S.p.A., AP Reti Gas Rovigo S.r.l., Edigas Esercizio Distribuzione Gas S.p.A., AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed Asco Energy S.p.A. hanno aderito al consolidato fiscale nazionale con la controllante Ascopiave S.p.A., avente valenza triennale.

Relativamente alle società controllanti

I ricavi iscritti nei confronti della controllante Asco Holding S.p.A. sono relativi ai servizi amministrativi, di gestione della tesoreria e del personale.

Relativamente alle società controllante dalla controllante

I costi per servizi verso la consociata Asco TLC S.p.A. si riferiscono al canone di noleggio dei server. I ricavi verso la stessa consociata derivano dal contratto di fornitura gas ed energia elettrica e dai contratti di servizio stipulati tra le parti.

Relativamente alle società collegate:

  • verso Ascotrade S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Blue Meta S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con Edigas Distribuzione Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione iscritti da Edigas Distribuzione Gas S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso Etra Energia S.r.l.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione iscritti da AP Reti Gas S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. e ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..

  • verso Ascopiave Energie S.p.A.:
    • o I crediti commerciali sono relativi al servizio di trasporto del gas naturale su rete di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A.;
    • o I debiti commerciali sono relativi alle forniture di gas naturale ed energia elettrica con Ascopiave S.p.A. ed AP Reti Gas S.p.A.;
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di gas ed energia elettrica sostenuti da AP Reti Gas S.p.A. ed Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas S.p.A. ed AP Reti Gas Vicenza S.p.A. ed a servizi amministrativi, informatici, servizi al personale e facility forniti da Ascopiave S.p.A..
  • verso ASM Set S.r.l.:
    • o I costi per beni sono relativi all'acquisto di Gas con AP Reti Gas Rovigo S.r.l.;
    • o I costi per servizi sono relativi a servizi amministrativi forniti ad Ascopiave S.p.A.;
    • o I ricavi per servizi sono relativi a ricavi di trasporto del gas e servizi di distribuzione con AP Reti Gas Rovigo S.r.l..

Si segnala che i patronage su linee di credito e su contratti di acquisto del gas rilasciate a favore di Sinergie Italiane S.r.l. in liquidazione ammontano al 31 marzo 2021 ad Euro 23.999 migliaia (importo invariato rispetto al 31 dicembre 2020).

Si precisa che:

  • i rapporti economici intercorsi tra le società del Gruppo e le società controllate e consociate avvengono a prezzi di mercato e sono eliminate nel processo di consolidamento;
  • le operazioni poste in essere dalle società del Gruppo con parti correlate rientrano nella normale attività di gestione e sono regolate a prezzi di mercato;
  • con riferimento a quanto previsto dall'art.150, 1° comma del D.Lgs. n.58 del 24 febbraio 1998, non sono state effettuate operazioni in potenziale conflitto di interesse con società del Gruppo, da parte dei membri del consiglio di amministrazione.

In data 24 novembre 2010, il Consiglio di Amministrazione ha approvato la Procedura per operazioni con parti correlate (la "Procedura"). La Procedura disciplina le operazioni con parti correlate realizzate dalla Società, direttamente o per il tramite di società controllate, secondo quanto previsto dal Regolamento adottato ai sensi dell'art. 2391-bis cod. civ. dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) con delibera n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.

La Procedura è entrata in vigore in data 1° gennaio 2011 e ha sostituito il precedente regolamento in materia di operazioni con parti correlate, approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società in data 11 settembre 2006 (successivamente modificato).

Per i contenuti della Procedura si rimanda al documento disponibile sul sito internet dell'Emittente, all'indirizzo seguente: http://www.gruppoascopiave.it/wp-content/uploads/2015/01/Procedura-per-le-operazioni-con-particorrelate-GruppoAscopiave-20101124.pdf.

Ai fini dell'attuazione della Procedura, viene effettuata periodicamente una mappatura delle cd. Parti Correlate, in relazione alle quali sono applicabili i contenuti e i presidi di controllo previsti nel documento. Gli Amministratori sono inoltre chiamati a dichiarare, qualora sussistenti, eventuali interessi in conflitto rispetto al compimento delle operazioni in esame.

Schemi di bilancio esposti in base alla delibera Consob 15519/2006

Di seguito gli schemi di bilancio con evidenza degli effetti dei rapporti con le parti correlate esposti in base alla delibera Consob n.15519 del 27 luglio 2006:

Situazione patrimoniale-finanziaria consolidata

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2021 A B C D
Totale
% 31.12.2020 A B C D
Totale
%
ATTIVITA'
Attività non correnti
Avviamento 49.272 0 0 0 0 0
0,0%
49.272 0 0 0 0 0 0,0%
Altre immobilizzazioni immateriali 579.861 0 0 0 0 0
0,0%
577.413 0 0 0 0 0 0,0%
Immobilizzazioni materiali 33.098 0 0 0 0 0
0,0%
33.443 0 0 0 0 0 0,0%
Partecipazioni in imprese controllate e collegate 445.646 445.646 0
445.646
100,0% 436.805 436.805 0 436.805 100,0%
Partecipazioni in altre imprese 78.925 0 0 0,0% 78.925 0 0 0 0,0%
Altre attività non correnti 3.436 0 0 0 0 0
0,0%
4.154 0 0 0 0 0 0,0%
Attività finanziarie non correnti 3.160 0 0 0 0 0
0,0%
2.226 0 0 0 0 0 0,0%
Attività per imposte anticipate 30.402 0 0 0 0 0
0,0%
30.122 0 0 0 0 0 0,0%
Attività non correnti 1.223.800 0 0 445.646 0
445.646
36,4% 1.212.359 0 0 436.805 0 436.805 36,0%
Attività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Rimanenze 15.035 0 0 0 0 0
0,0%
14.912 0 0 0 0 0 0,0%
Crediti commerciali 53.475 18 89 15.920 0
16.026
30,0% 33.587 19 240 10.202 0 10.460 31,1%
Altre attività correnti 61.902 612 612 1,0% 75.964 612 612 0,8%
Attività finanziarie correnti 1.007 0
0,0%
798 0 0 0,0%
Crediti tributari 3.583 0 0 0 0 0
0,0%
3.583 0 0 0 0 0 0,0%
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 45.475 0 0 0 0 0
0,0%
21.902 0 0 0 0 0 0,0%
Attività correnti 180.476 630 89 15.920 0
16.639
9,2% 150.747 631 240 10.202 0 11.072 7,3%
Attività 1.404.277 630 89 461.566 0
462.285
32,9% 1.363.106 631 240 447.007 0 447.877 32,9%
0 0 0 0 0
0,0%
0 0 0 0 0 0,0%
PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO
Patrimonio netto Totale
0 0 0 0 0
0,0%
0 0 0 0 0 0,0%
Capitale sociale 234.412 0 0 0 0 0
0,0%
234.412 0 0 0 0 0 0,0%
Azioni proprie (55.628) (0) (0) (0) (0)
(0)
0,0% (55.628) (0) (0) (0) (0) (0) 0,0%
Riserve e risultato 688.890 0 0 0 0 0
0,0%
675.119 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio netto di Gruppo 867.674 0 0 0 0 0
0,0%
853.903 0 0 0 0 0 0,0%
Patrimonio Netto di Minoranza 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Patrimonio netto Totale 867.674 0 0 0 0 0
0,0%
853.903 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Fondi rischi ed oneri 2.516 0 0 0 0 0
0,0%
2.412 0 0 0 0 0 0,0%
Trattamento di fine rapporto 4.776 0 0 0 0 0
0,0%
4.770 0 0 0 0 0 0,0%
Finanziamenti a medio e lungo termine 186.173 0 0 0 0 0
0,0%
195.999 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività non correnti 27.391 0 0 0 0 0
0,0%
26.905 0 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie non correnti 417 0 0 0 0 0
0,0%
563 0 0 0 0 0
Passività per imposte differite 12.904 0 0 0 0 0
0,0%
12.984 0 0 0 0 0 0,0%
Passività non correnti 234.178 0 0 0 0 0
0,0%
243.632 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0
Debiti verso banche e finanziamenti 157.733 0 0 0 0 0
0,0%
165.747 0 0 0 0 0 0,0%
Debiti commerciali 72.443 23 186 318 0
527
0,7% 66.774 34 72 310 0 416 0,6%
Debiti tributari 7.188 0 0 0 0 0
0,0%
5.174 0 0 0 0 0 0,0%
Altre passività correnti 63.533 0 0 0 0
0,0%
26.263 0 0 0 0 0,0%
Passività finanziarie correnti 1.154 0 0 0 0 0
0,0%
1.065 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti su strumenti finanziari derivati 375 0 0 0 0 0
0,0%
548 0 0 0 0 0 0,0%
Passività correnti 302.425 23 186 318 0
527
0,2% 265.570 34 72 310 0 416 0,2%
Passività 536.603 23 186 318 0
527
0,1% 509.203 34 72 310 0 416 0,1%
Passività e patrimonio netto 1.404.277 23 186 318 0
527
0,0% 1.363.106 34 72 310 0 416 0,0%

____________________________________________________________________________________________

Legenda intestazione colonne parti correlate:

  • A Società controllanti
  • B Società consociate
  • C Società collegate e a controllo congiunto
  • D altri parti correlate

Conto economico complessivo consolidato

2021
A
B
C
D
Totale
%
2020
A
B
C
D
Totale
%
(migliaia di Euro)
Ricavi
38.456
21
368
35.664
0
36.053
93,8%
44.662
14
19
1.088
0
1.121
2,5%
Totale costi operativi
22.679
10
770
1.428
2.153
1.505
6,6%
29.107
0
164
50
0
214
0,7%
Costi acquisto altre materie prime
1.312
0
0
0
0
0
0,0%
862
0
0
0
0
0
0,0%
Costi per servizi
9.584
10
770
1.428
1.682
1.034
10,8%
9.596
0
164
50
0
214
2,2%
Costi del personale
4.351
0
471
471
10,8%
5.382
0
0
0
0
0
0,0%
Altri costi di gestione
8.239
0
0
0,0%
13.288
0
0
0
0
0
0,0%
Altri proventi
467
0
0
0
0
0
0,0%
21
0
0
0
0
0
0,0%
Ammortamenti e svalutazioni
8.781
0
0
0
0
0
0,0%
8.330
0
0
0
0
0
0,0%
Risultato operativo
6.996
11
(402)
37.092
(2.153)
34.548
493,8%
7.224
14
(145)
1.037
(0)
907
12,6%
Proventi finanziari
12
0
3.489
3.489
27993,9%
169
0
0,0%
Oneri finanziari
569
0
0
0,0%
584
0
0,0%
Quota utile/(perdita) società contabilizzate con il metodo del patrimonio
netto
8.842
8.842
8.842
100,0%
8.242
(0)
0,0%
Utile ante imposte
15.281
11
(402)
45.934
1.336
46.879
306,8%
15.051
14
(145)
1.037
(0)
907
6,0%
Imposte del periodo
1.663
0
0,0%
(2.055)
0
0,0%
Risultato netto del periodo
13.619
11
(402)
45.934
1.336
46.879
344,2%
12.995
14
145
1.037
0
907
7,0%
Risultato del periodo di Gruppo
13.619
12.995
Risultato del periodo delle minoranze
(0)
Altre componenti del Conto Economico Complessivo
1. componenti che saranno in futuro riclassificate nel conto economico
Fair value derivati, variazione del periodo al netto dell' effetto fiscale
152
(68)
Risultato del conto economico complessivo
13.770
12.927
Risultato netto complessivo del Gruppo
13.770
12.927
Risultato netto complessivo di Terzi
(0)
(0)
Utile base per azione
0,063
0,058
I trimestre di cui correlate I trimestre
di cui correlate
Utile netto diluito per azione 0,063 0,058

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Primo Primo
trimestre di cui correlate trimestre
(migliaia di Euro) 2021 A B C D Totale 2020 A B C D Totale
Utile complessivo del periodo 13.770 13.063
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa
Rettif.per raccordare l'utile netto alle disponibilità liquide
Variazione riserve HA su MTM derivati (152) 0 (68) 0
Ammortamenti 8.781 0 8.330 0
Svalutazione immobilizzazioni e minusvalenze 52 0 0 0
Variazione del trattamento di fine rapporto 7 0 116 0
Attività/passività correnti su strumenti finanziari e vendite/acquisti a termine (20) 0 11 0
Variazione netta altri fondi 104 0 103 0
Valutaz.impr.collegate e a controllo congiunto con il metodo patr.netto (8.842) (8.842) 0 (8.242) 0
Interessi passivi pagati (623) 0 (526) 0
Interessi passivi di competenza 470 542 0
Imposte di competenza (1.663) 0 2.055 0
Totale rettifiche (1.887) 0 0 (8.842) 0 0 2.324 0 0 0 0 0
Variazioni nelle attività e passività:
Rimanenze di magazzino (123) 0 (4.131) 0
Crediti commerciali (19.888) 0 (7.673) 0
Altre attività correnti 14.062 (3) 12 18.722 0 18.731 (9.195) (5) (9) 682 668
Debiti commerciali 5.855 0 (4) (60) 0 (64) 8.451 3 (4) (23) (24)
Altre passività correnti 40.740 0 0 333 0 333 32.237 0
Altre attività non correnti 718 646 0 785 0 1.431 (111) (646) (646)
Altre passività non correnti 486 0 673 0
Totale variazioni attività e passività 41.850 643 8 19.780 0 20.431 20.251 (648) (13) 659 0 (2)
Flussi cassa generati/(utilizzati) dall'attività operativa 53.734 643 8 10.939 0 20.431 35.638 (648) (13) 659 0 (2)
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento 0
Investimenti in immobilizzazioni immateriali (10.697) 0 (7.237) 0
Realizzo di immobilizzazioni immateriali 52 0 0 0
Investimenti in immobilizzazioni materiali (235) 0 (362) 0
Cessioni/(Acquisizioni) di partecipazioni e acconti (0) 0 (26.730) 0
Flussi di cassa generati/(utilizzati) dall'attività di investimento (10.880) 0 0 0 0 0 (34.329) 0 0 0 0 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria
Variaz.netta debiti verso banche e finanziamenti a breve (19.840) 0 (9.839) 0
Variazione netta attività, passività finanziarie correnti (1.200) 0 0 (6.528) 0 (6.528) (9.995) (627) (627)
Acquisto / Cessione azioni proprie (0) 0 (6.498) 0
Accensioni finanziamenti e mutui 28.000 0 48.700 0
Rimborsi finanziamenti e mutui (26.000) 0 (42.000) 0
Flussi di cassa generati(utilizzati) dall'attività finanziaria (19.039) 0 0 (6.528) 0 (6.528) (19.633) 0 0 0 (627) (627)
Variazione delle disponibilità liquide 23.572 0 (18.324) 0
Disponibilità correnti del periodo precedente 21.902 0 67.031 0
Disponibilità correnti del periodo corrente 45.475 0 48.707 0

Legenda intestazione colonne parti correlate:

Rendiconto Finanziario consolidato

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

Indebitamento finanziario netto consolidato

di cui correlate di cui correlate
(migliaia di Euro) 31.03.2021 A B C D Totale % 31.12.2020 A B C D Totale %
A Cassa 17 0 0
0
0 0 0,0% 14 0 0 0
0
0 0,0%
B Altre disponibilità liquide 45.457 0 0
0
0 0 0,0% 21.889 0 0 0
0
0 0,0%
C Titoli detenuti per la negoziazione 0 0 0
0
0 0 0,0% 0 0 0 0
0
0 0,0%
D Liquidità (A) + (B) + (C) 45.475 0 0 0 0 0 0,0% 21.903 0 0 0
0
0 0,0%
E Crediti finanziari correnti 1.007 0 0 0 0 0,0% 798 0 0 0 0 0,0%
F Debiti bancari correnti (117.705) 0 0
0
0 0 0,0% (125.723) 0 0 0
0
0 0,0%
G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (40.027) 0 0
0
0 0 0,0% (40.024) 0 0 0
0
0 0,0%
H Altri debiti finanziari correnti (1.529) 0 0
0
0 0 0,0% (1.065) 0 0 0 0 0,0%
I Indebitamento finanziario corrente (F) + (G) + (H) (159.262) 0 0 0 0 0 0,0% (166.812) 0 0 0 0 0,0%
J Indebitamento finanziario corrente netto (I) - (E) - (D) (112.781) 0 0 0 0 0 0,0% (144.110) 0 0 0 0 0,0%
K Debiti bancari non correnti (186.173) 0 0
0
0 0 0,0% (195.999) 0 0 0
0
0 0,0%
L Obbligazioni emesse/Crediti finanziari non correnti 3.160 0 0
0
0 0 0,0% 2.226 0 0 0
0
0 0,0%
M Altri debiti non correnti (417) 0 0
0
0 0 0,0% (563) 0 0 0
0
0 0,0%
N Indebitamento finanziario non corrente (K) + (L) + (M) (183.430) 0 0 0 0 0 0,0% (194.336) 0 0 0
0
0 0,0%
O Indebitamento finanziario netto (J) + (N) (296.210) 0 0 0 0 0 0,0% (338.446) 0 0 0 0 0,0%

Legenda intestazione colonne parti correlate:

A Società controllanti

B Società consociate

C Società collegate e a controllo congiunto

D altri parti correlate

I valori riportati nelle tabelle precedenti sono relativi alle parti correlate di seguito elencate:

Gruppo A - Società controllanti:

  • Asco Holding S.p.A.

Gruppo B - Società consociate:

  • Asco TLC S.p.A.

Gruppo C – Società collegate e a controllo congiunto:

  • EstEnergy S.p.A. (Gruppo), collegata
  • Cogeide S.p.A.

Gruppo D - altri parti correlate:

  • Consiglio di Amministrazione
  • Sindaci
  • Dirigenti strategici

Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del primo trimestre 2021

Acquisto azioni di Acsm Agam S.p.A.

In data 27 aprile 2021 Ascopiave S.p.A. ha informato che ha incrementato la propria partecipazione in Acsm Agam S.p.A., Multiutility lombarda attiva nei servizi a rete e ambientali, che risulta pari a una quota del 5,0000047% del capitale sociale con diritto di voto. Detto investimento è in linea con gli obiettivi strategici della società poiché le attività ed i servizi gestiti da Acsm Agam S.p.A. sono coerenti con le linee di sviluppo cui tende il Gruppo Ascopiave.

Assemblea straordinaria e ordinaria degli Azionisti del 29 aprile 2021

Si è riunita in data 29 aprile 2021, sotto la presidenza del dott. Nicola Cecconato, l'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A. in parte straordinaria e ordinaria. L'Assemblea degli Azionisti, in parte straordinaria, ha deliberato l'approvazione della modifica dell'articolo 4 dello Statuto, secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione, ovvero ampliando il perimetro delle attività che costituiscono l'oggetto sociale di Ascopiave. In particolare, la modifica statutaria è principalmente volta a includere in via espressa nell'oggetto sociale alcune attività concernenti la materia della c.d. "transizione energetica" che si propongono di affiancare alle principali attività core attualmente svolte dalla Società, direttamente o indirettamente, anche per il tramite delle società controllate e/o partecipate (ovverosia alle attività di distribuzione del gas e di vendita di gas ed energia elettrica), in coerenza con gli obiettivi di cui al piano strategico del Gruppo approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 gennaio 2021.

La delibera assembleare di modifica dell'art. 4 (Oggetto sociale) dello Statuto Sociale attribuisce agli azionisti che non abbiano concorso alla sua adozione (e, pertanto, agli azionisti astenuti, assenti o dissenzienti) il diritto di recesso ai sensi dell'articolo 2437, comma primo, lettera a), del codice civile (il "Diritto di Recesso") trattandosi di una modifica significativa dell'oggetto sociale. Termini e modalità dell'esercizio del Diritto di Recesso saranno resi noti agli azionisti di Ascopiave nei termini e con le modalità di legge.

Si precisa che, secondo quanto deliberato dall'Assemblea, l'efficacia della delibera di modifica dell'art. 4 (Oggetto sociale) dello Statuto sociale è soggetta alla condizione che il numero delle azioni oggetto di Diritto di Recesso che non siano state acquistate da soci o terzi nell'ambito (i) del processo di offerta in opzione delle azioni dei soci recedenti agli altri soci (l'"Offerta in Opzione"), (ii) dell'esercizio del diritto di prelazione in capo ai soci di Ascopiave sulle eventuali azioni rimaste inoptate (l'"Offerta in Prelazione") e (iii) dell'eventuale fase di collocamento a terzi, e che pertanto debbano essere acquistate dalla Società, sia inferiore al 2% del capitale sociale (corrispondente ad un esborso a carico della Società inferiore a Euro 16.352.553,22). Resta ferma la possibilità per la Società di rinunciare a tale condizione entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Offerta in Opzione (ovvero, qualora la Società decida di procedere al Collocamento a Terzi, entro 20 giorni lavorativi dalla data di chiusura del periodo di Collocamento a Terzi).

L'Assemblea degli Azionisti, in parte straordinaria, ha inoltre approvato la modifica di taluni altri articoli dello Statuto sociale finalizzata ad allinearne il contenuto con la best practice delle società quotate secondo quanto proposto dal Consiglio di Amministrazione.

L'Assemblea degli Azionisti, in parte ordinaria, ha approvato il bilancio di esercizio e preso atto del bilancio consolidato di gruppo al 31 dicembre 2020 e deliberato di procedere alla distribuzione di un dividendo ordinario pari ad Euro 0,16 per azione, per un totale di 34,7 milioni di euro. Il residuo, pari ad Euro 1.270.130,86 a fondo riserva straordinaria.

Il dividendo è stato messo in pagamento con data di stacco cedola, identificata con il numero 17, 3 maggio 2021, record date 4 maggio 2021 e pagato il 5 maggio 2021.

L'Assemblea degli Azionisti, in parte ordinaria, ha (i) approvato con voto vincolante la prima sezione della relazione sulla politica sulla remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 (i.e., politica sulla remunerazione per l'esercizio 2021); ed (ii) espresso voto consultivo favorevole - ai sensi e per gli effetti dell'articolo 123-ter, comma 6, del TUF - sulla seconda sezione della relazione sulla politica di remunerazione e sui compensi corrisposti redatta ai sensi dell'articolo 123-ter del TUF (i.e. la relazione sui compensi corrisposti nell'esercizio 2020).

L'Assemblea degli Azionisti ha, inoltre, deliberato in parte ordinaria, di approvare un piano di incentivazione a lungo termine a base azionaria per il periodo 2021-2023, riservato agli amministratori esecutivi di Ascopiave S.p.A. e a talune risorse direttive di Ascopiave S.p.A. e delle società da essa controllate.

L'Assemblea degli Azionisti di Ascopiave S.p.A., in parte ordinaria, ha altresì approvato il rinnovo dell'autorizzazione, ai sensi degli articoli 2357 e 2357-ter del Codice Civile, all'acquisto e disposizione di azioni proprie, previa revoca

della precedente autorizzazione conferita dall'Assemblea degli Azionisti del 29 maggio 2020, che, per la parte relativa all'acquisto di azioni proprie, sarebbe scaduta in data 29 novembre 2021.

Obiettivi e politiche del Gruppo

Per quanto riguarda il segmento della distribuzione del gas naturale, il Gruppo intende valorizzare il proprio portafoglio di concessioni puntando a riconfermarsi nella gestione del servizio negli ambiti territoriali minimi in cui vanta una presenza significativa, e di espandersi in altri ambiti, con l'obiettivo di incrementare la propria quota di mercato e rafforzare la propria leadership locale.

Per quanto riguarda il segmento della vendita di gas naturale e di energia elettrica, Ascopiave, a fine 2019, ha avviato una partnership commerciale con il Gruppo Hera, attraverso la comune partecipazione ad EstEnergy. Questa società, che e a capo di un Gruppo che conta oltre un milione di clienti, e una primaria realtà con una forte presenza territoriale nel Triveneto. Ascopiave intende dare continuità alla partnership, contando tuttavia di poter esercitare l'opzione di vendita detenuta sulle proprie quote di partecipazione laddove si presentasse la necessita di finanziare delle nuove opportunità di investimento in settori che il Gruppo ritiene di maggior interesse, cosi come indicato nel piano strategico 2020-2024 approvato e presentato al mercato il 15 gennaio 2021.

Pieve di Soligo, 13 maggio 2021

Il Presidente del Consiglio di Amministrazione Nicola Cecconato

G r u p p o A s c o p i a v e

Via Verizzo, 1030 – 31053 Pieve di Soligo (TV) – Italia Tel: +39 0438 980098 – Fax: +39 0438 82096 Email: [email protected] - www.gruppoascopiave.it

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