Quarterly Report • Aug 11, 2021
Quarterly Report
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| Cariche Sociali e Società di Revisione 7 | |
|---|---|
| Premessa alla lettura della Relazione finanziaria semestrale consolidata 9 | |
| Relazione finanziaria semestrale consolidata13 | |
| Relazione intermedia sulla gestione consolidata 13 | |
| Dati di sintesi13 | |
| Andamento della gestione 30 | |
| L'azione FinecoBank 40 | |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività41 | |
| La rete dei consulenti finanziari 48 | |
| Le risorse 50 | |
| L'infrastruttura tecnologica 53 | |
| Il sistema dei controlli interni 54 | |
| Principali rischi e incertezze 55 | |
| La struttura organizzativa 56 | |
| I principali aggregati patrimoniali59 | |
| I risultati economici 76 | |
| I risultati della controllante e della controllata85 | |
| Le operazioni con parti correlate96 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione97 | |
| Schemi del bilancio consolidato semestrale 100 | |
| Stato patrimoniale consolidato100 | |
| Conto economico consolidato102 | |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva 103 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato104 | |
| Rendiconto finanziario consolidato 105 | |
| Note illustrative 108 | |
| Parte A – Politiche contabili108 | |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato 132 | |
| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato164 | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura 183 | |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato 219 | |
| Parte H – Operazioni con parti correlate223 | |
| Parte L – Informativa di settore 225 | |
| Parte M – Informativa sul leasing 226 | |
| Allegati 230 | |
| Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni234 |
| Relazione della Società di Revisione 236 | |
|---|---|
| Glossario239 |
| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Marco Mangiagalli | Presidente |
| Francesco Saita | Vice Presidente |
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale |
| Alessandra Pasini Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano |
Consiglieri |
| Collegio Sindacale | |
| Luisa Marina Pasotti | Presidente |
| Giacomo Ramenghi Massimo Gatto |
Membri Effettivi |
| Lucia Montecamozzo Alessandro Gaetano |
Membri Supplenti |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione |
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
In data 9 febbraio 2021, il Sig. Andrea Zappia ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere non esecutivo della Banca, per sopravvenuti impegni professionali, con efficacia 1° marzo 2021.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha deliberato la nomina, quale membro del Consiglio di Amministrazione della Banca, della Sig.ra Alessandra Pasini, cooptata dal medesimo organo di amministrazione nella riunione del 16 marzo 2021 ai sensi dell'art. 2386 c.c..
La medesima Assemblea ha deliberato l'integrazione del Collegio Sindacale nominando quali Membri Effettivi la Sig.ra Luisa Marina Pasotti, nominata Presidente del Collegio Sindacale, e il Sig. Giacomo Ramenghi e quali Membri Supplenti la Sig.ra Lucia Montecamozzo e il Sig. Alessandro Gaetano.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
20131 Milano - Piazza Durante, 11
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A."
o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.".
Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159
La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021 del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) è predisposta secondo quanto previsto dall'articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n.58.
Essa è costituita dal Bilancio consolidato semestrale abbreviato, redatto in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea fino al 30 giugno 2021, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, recepito in Italia dal Decreto Legislativo 28 febbraio 2005 n. 38, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca o Capogruppo) si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata. Esso comprende:
ed è accompagnato:
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Gli schemi del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" e successivi aggiornamenti di Banca d'Italia.
A partire dal 30 giugno 2021, alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono stati riclassificati nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 190. "Spese Amministrative" al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" (ridenominata "Ricavi" nello schema di conto economico riclassificato) sia della voce "Costi operativi". Per omogeneità di confronto sono stati riclassificati i dati comparativi esposti negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, inclusa nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021. Al contrario, nessuna riclassifica è stata apportata ai dati comparativi esposti negli Schemi di bilancio presentati nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato incluso nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021.
Si precisa, infine, che a partire dal 30 giugno 2021 è stata apportata una variazione agli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata. In particolare, nello schema di conto economico riclassificato sono state aggiunte le voci "di cui Interessi netti" e "di cui Profitti da gestione della tesoreria" che costituiscono la nuova voce "Margine finanziario". La voce "di cui Interessi netti" include la voce 30. "Margine d'interesse" dello schema di conto economico consolidato e gli altri margini finanziari generati dalla gestione della tesoreria, rappresentati principalmente dai proventi derivanti dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, rilevati nella voce 40. "Commissioni attive" dello schema di conto economico consolidato. La voce "di cui Profitti da gestione della tesoreria" include gli utili (perdite) da cessioni o riacquisto di titoli di debito non deteriorati valutati al costo ammortizzato o valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva, rilevati nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di:" dello schema di conto economico consolidato, rispettivamente, nella sottovoce "a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva". In precedenza tali utili (perdite) erano ricondotti nella voce "Risultato negoziazione, coperture e fair value" dello schema di conto economico riclassificato. Gli altri oneri/proventi di gestione connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco Asset Management DAC, relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses", sono stati riclassificati dalla voce "Saldo altri proventi/oneri" alla voce "Commissioni nette".
Nello schema di stato patrimoniale riclassificato è stata aggiunta la nuova voce "Crediti di imposta acquistati", che accoglie il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio".
Per omogeneità di confronto sono stati riclassificati i dati comparativi esposti negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, inclusa nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021. Per maggiori dettagli si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" riportati negli Allegati.
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet. È inoltre uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con un approccio consulenziale altamente tailor-made che include servizi fiduciari, di protezione e trasmissione del patrimonio personale e aziendale, consulenza legale e fiscale e gestione degli eventi di discontinuità.
Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
In data 21 luglio 2021, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB', con outlook stabile, e a breve termine pari a 'A-2'. Secondo l'agenzia S&P Global Ratings, "il modello di business digitalizzato di Fineco si conferma un fattore di differenziazione che ne sostiene la forte performance in confronto ai propri concorrenti". L'outlook stabile di FinecoBank, spiega S&P Global Ratings, "riflette la nostra opinione secondo cui l'innovativo modello di business della banca rende la sua solvibilità più resiliente rispetto a quella delle banche commerciali tradizionali in Italia, pur nelle ancora difficili condizioni economiche del paese".
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2021 l'agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il secondo anno consecutivo al livello "EE+", posizionando così la Banca tra i soli due istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la flessibilità di Fineco e la capacità di adeguarsi rapidamente alle sfide del mercato: caratteristiche che hanno consentito una rapida attuazione di strategie ESG in linea con le indicazioni di Onu, Ocse e Unione Europea. L'agenzia sottolinea inoltre i risultati ottenuti da Fineco nell'ambito della governance della sostenibilità, a partire dalla best practice rappresentata dal Consiglio di Amministrazione della società in termini di indipendenza, pluralismo professionale e parità di genere.
Nel corso del primo semestre 2021 sì è assistito ad una ripresa dell'economia, seppur in modo non omogeneo nei singoli paesi, dopo la contrazione economica innescata dalla crisi pandemica, la cui evoluzione nel prossimo futuro sarà influenzata dalla velocità delle campagne vaccinali e dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi, considerando anche il propagarsi di varianti più aggressive. Le banche centrali hanno continuato a dare la priorità al sostegno alla ripresa e, in tale contesto, la Banca Centrale Europea ha confermato l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria.
Nonostante il difficile contesto economico, i risultati conseguiti dal Gruppo nel corso del primo semestre 2021 hanno confermato ulteriormente la forza e la sostenibilità del modello di business, che ha consentito di migliorare i già ottimi risultati generati sia nel primo semestre 2020, in piena emergenza sanitaria, sia nell'intero anno 2020. Il percorso di crescita di Fineco, infatti, poggia su basi estremamente solide in quanto trainata dal rapido affermarsi dei trend strutturali in atto nel Paese, tra cui spicca la digitalizzazione. La sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di soluzioni di investimento evolute è risultata determinante per il risultato positivo della piattaforma Investing, alla quale Fineco AM contribuisce in misura sempre maggiore. In tale ambito Fineco AM si sta preparando ad un'ulteriore discontinuità nel favorire il controllo del Gruppo sull'intera catena del valore, ampliando le possibilità a disposizione dei consulenti finanziari per soddisfare con successo le esigenze della clientela. Prosegue, inoltre, la rivisitazione dell'offerta di brokerage con l'introduzione di nuovi prodotti e servizi, con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco.
Al 30 giugno 2021 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 101.431 milioni di euro, registrando un incremento del 10,6% rispetto ai 91.709 milioni di euro di fine 2020. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 75,0%, in crescita rispetto al 73,6% del 31 dicembre 2020.
La raccolta netta totale realizzata nel corso del primo semestre 2021 è stata pari a 5.787 milioni di euro (+21,8% a/a); la raccolta netta gestita è stata pari a 4.047 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 1.481 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 259 milioni di euro. La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 3.730 milioni di euro (+119,5% a/a). Nel mese di giugno le masse in gestione di FAM hanno superato per la prima volta la soglia di 20 miliardi di euro (20,3 miliardi di euro al 30 giugno 2021), anche grazie alla migrazione di 344 milioni di euro da fondi terzi a fondi FAM nell'ottica di efficientamento della catena del valore per l'investing.
La raccolta netta realizzata nel corso del primo semestre 2021 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 5.545 milioni di euro (+35,2% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete al 30 giugno 2021 è pari a 88.792 milioni di euro (+11,5% rispetto al 31 dicembre 2020).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 44.763 milioni di euro, pari al 44,1% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo.
Nel corso del primo semestre 2021 sono stati erogati 133,6 milioni di euro di prestiti personali, 521,4 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 822,1 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 210,3 milioni di euro; ciò ha
determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 16,2%1 rispetto al 31 dicembre 2020. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 7 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati al 30 giugno 2021 rappresentano lo 0,1% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,09% al 31 dicembre 2020).
Al 30 giugno 2021 i clienti hanno raggiunto il numero di 1.403.968, di cui 66.277 acquisiti nel primo semestre 2021. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
Il risultato del periodo si attesta a 216,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente. È necessario precisare che il risultato di periodo beneficia dell'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel primo semestre 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo tale posta non ricorrente2 , il risultato del periodo sarebbe pari a 184,6 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto all'utile del primo semestre 2020, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 .
Il cost/income ratio si attesta al 31,3%, a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente, servizi di collocamento e distribuzione di oltre 6.400 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da oltre 70 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 30 giugno 2021, di 2.731 consulenti finanziari.
Nonostante il perdurare della pandemia COVID-19, nel primo semestre 2021 sì è assistito ad una ripresa dell'economia, seppur in modo non omogeneo nei singoli paesi, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze, ostacoli e possibili imprevisti, influenzati dalla velocità delle campagne vaccinali e dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi, considerando anche il propagarsi di varianti più aggressive.
Da parte di governi e banche centrali traspare comunque ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all'economia reale e ai mercati.
In tale contesto, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, nel corso del 2020 aveva adottato misure straordinarie, tuttora in essere, volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo nonché l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, al verificarsi di determinate condizioni conseguenti le restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19, che prevede la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti per un periodo di tempo temporaneo e il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Anche la Banca Centrale Europea è intervenuta nel corso del 2020 adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro e nel corso del primo semestre 2021 il Consiglio direttivo ha deciso di riconfermare l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria, in particolare:
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
2 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
3 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
l'impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e che termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della BCE. Il Consiglio direttivo intende inoltre continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del PAA per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della BCE, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario;
infine, il Consiglio direttivo continuerà a fornire abbondante liquidità attraverso le sue operazioni di rifinanziamento. La liquidità ottenuta tramite le operazioni di TLTRO-III svolge un ruolo cruciale nel sostenere il credito bancario alle imprese e alle famiglie.
L'attenzione delle autorità è anche rivolta alla necessità di contenere eventuali shock finanziari ed i conseguenti effetti pro-ciclici, potenzialmente attesi nel momento in cui le citate misure di sostegno all'economia reale giungeranno a termine, costringendo gli operatori economici a dover fronteggiare possibili crisi di liquidità fino a quel punto sterilizzate dalle imponenti misure di supporto quali moratorie e garanzie statali. In tale contesto, il monitoraggio e la gestione del rischio di credito continuano a rappresentare la principale tematica alla quale prestare attenzione, sia per quanto riguarda la classificazione delle esposizioni creditizie sia per la conseguente valutazione, in linea con le indicazioni e i provvedimenti delle autorità internazionali che più volte nel corso del 2020 si sono espresse sul tema, sottolineando l'importanza dell'attenzione che gli istituti di credito dovranno prestare in questa delicata fase alla gestione del rischio di credito, al fine di individuare tempestivamente tutti i possibili segnali di deterioramento delle esposizioni.
Si ricorda, inoltre, la Raccomandazione adottata dalla Banca Centrale Europea in data 15 dicembre 2020 (Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020, che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020) concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, con la quale veniva sottolineata l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti. In linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 Banca d'Italia ha espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
Tenuto conto delle Raccomandazioni della Banca Centrale Europea e della Banca d'Italia, emanate, rispettivamente, in data 15 dicembre 2020 e 18 dicembre 2020, relative alla politica dei dividendi nel contesto conseguente alla pandemia COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021.
In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso oggi di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale.
La Banca Centrale Europea ha comunicato che le ultime proiezioni macroeconomiche confermano il recupero dell'economia e segnalano una minore incertezza, quadro che migliora l'affidabilità della traiettoria patrimoniale delle banche. Le autorità di vigilanza hanno riesaminato le prassi di gestione del rischio di credito delle banche durante la pandemia e ritengono, pertanto, opportuno ripristinare la precedente prassi prudenziale di discutere l'evoluzione del profilo patrimoniale e i piani di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie con ogni banca nel contesto del consueto ciclo di vigilanza. Tuttavia le banche dovrebbero continuare ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business. Inoltre, non dovrebbero sottostimare il rischio che perdite aggiuntive possano in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno giungeranno a scadenza.
La Banca Centrale Europea ha precisato che la raccomandazione sui dividendi resta applicabile fino al 30 settembre 2021; di conseguenza, le prossime decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021. Inoltre ha chiesto alle banche di adottare un approccio prudente e prospettico in merito alle decisioni sulle politiche di remunerazione. Nel contesto del processo di revisione prudenziale, la Banca Centrale Europea continuerà a valutare le politiche di remunerazione delle banche e il potenziale impatto sulla loro capacità di mantenere una solida base patrimoniale.
In tale contesto, in data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, considerando che le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell'economia, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. Le banche meno significative dovranno tuttavia mantenere un approccio prudente nel decidere le politiche distributive e di riacquisto di azioni, considerando attentamente la sostenibilità del loro modello di business. Non devono inoltre sottovalutare il rischio che, allo scadere delle misure di sostegno introdotte in risposta alla pandemia Covid-19, ulteriori perdite possano impattare sulle relative traiettorie patrimoniali. Banca d'Italia raccomanda inoltre alle banche meno significative di continuare ad adottare un approccio prudente e lungimirante anche per le politiche di
remunerazione. Queste saranno valutate nell'ambito del processo SREP e si terrà conto dell'impatto che tali politiche possono avere sulla capacità di mantenere una solida base patrimoniale.
Banca d'Italia ha precisato infine che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione rimane in vigore fino al 30 settembre 2021: con riferimento ai dividendi, le prossime decisioni dovranno quindi essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
Fermo il dialogo in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,53 per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di Euro 323.246.878,10, tratto dalle riserve di utili disponibili.
Ciò premesso, nel corso del primo semestre 2021 non si segnalano ulteriori significativi interventi da parte delle autorità regolamentari o degli standard setter rispetto a quanto pubblicato nel corso del 2020, le cui indicazioni restano tuttora valide.
Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne l'effetto. Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da titoli di capitale, titoli di debito e contratti derivati "Over the counter" (principalmente CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti, nonché strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale delle suddette posizioni aperte nei confronti dei clienti.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati, principalmente, nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva", pertanto eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto della pandemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne. In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le nuove moratorie concesse dal 1 aprile 2021 sono valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.
Con riferimento alla metodologia di staging allocation delle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, si segnala che a partire da gennaio 2021 il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di reporting e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade), nonché la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari con rating non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l'approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia) precedentemente citato, ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
Entrambe le moratorie (Fondo Consap e Accordo ABI), qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Inoltre, considerando che maturano interessi sulle somme oggetto di posticipo, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari. A tal fine si ricorda che l'IFRS 9 prevede che siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "Forward Looking"). Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei che contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi. La perdita attesa è calcolata, per le esposizioni creditizie e per i titoli verso controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, mentre per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Al 30 giugno 2021, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Tali scenari incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea. La componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Nel primo semestre del 2021 non si rilevano impatti significativi derivanti dalla crisi innescata dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo, nello specifico, è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso del primo semestre 2021, nonostante il perdurare della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2021 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2020 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 8.966 milioni di euro al 30 giugno 2021) superiore al patrimonio netto contabile. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2020.
Con riferimento agli immobili detenuti dal Gruppo, costituiti da un immobile ad uso funzionale ed uno ad uso investimento, non sono state rilevate al 30 giugno 2021 evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36, considerando anche l'attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolate ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. L'attuale crisi innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.
Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.
Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.
FinecoBank, non basando il proprio modello di business su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità sostanziali nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità. In particolare FinecoBank, in linea con le indicazioni ministeriali, ha adottato misure dirette ai dipendenti estendendo progressivamente a tutti il lavoro da remoto, grazie a interventi tecnologici che hanno consentito la piena operatività aziendale (es. completa decentralizzazione del call center che rappresenta un essenziale canale di interazione con la clientela) e la salvaguardia dei dipendenti, della clientela e gli altri stakeholder tra cui la rete di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, che già da tempo si avvale di processi interni completamente dematerializzati.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti. Dall'inizio del 2021 gli Assets Under Management (AUM) sono aumentati in linea con la ripresa del mercato: già al 31 marzo 2021 gli AUM segnalavano un'ulteriore ripresa, raggiungendo i 17,9 miliardi di euro, in aumento rispetto ai 16,4 miliardi di euro al 31 dicembre 2020, al 30 giugno 2021 hanno raggiunto i 20,3 miliardi di euro, grazie anche a una raccolta netta del primo semestre 2021 pari a 3,2 miliardi di euro.
Il perdurare della pandemia COVID-19 e le associate misure di restrizione hanno determinato effetti negativi sull'economia reale. FinecoBank ha considerato tali circostanze nella valutazione delle poste significative del bilancio, e sulla base dei risultati di tali valutazioni, pur consapevole dell'attuale incertezza in merito all'attesa ripresa economica e degli impatti di lungo termine delle misure di restrizione adottate, ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza derivanti dalla pandemia COVID-19 e dalle misure di contenimento messe in atto e che potranno essere messe in atto in futuro per il contenimento dei contagi, oltre che dalle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dai Governi e supportate dalle politiche monetarie delle Banche centrali.
Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2021, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'offerta vincolante per l'acquisizione di una quota di partecipazione pari al 20% del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A., al costo di circa 1,25 milioni di euro. Alla base dell'operazione c'è la volontà di aumentare la capacità del Gruppo FinecoBank di estrarre valore dal business grazie a una integrazione verticale, sfruttando i volumi prodotti dalla clientela del Gruppo, e sviluppando, insieme agli attuali soci di Hi-MTF Sim S.p.A., un modello flessibile e moderno, anche con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco. L'operazione di acquisizione si è perfezionata nel mese di luglio 2021.
Con l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 di FinecoBank giungerà a scadenza l'incarico di revisione legale conferito alla Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per il novennio 2013-2021. Al fine di garantire un adeguato periodo di avvicendamento tra il revisore uscente ed il nuovo revisore incaricato, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno anticipare il conferimento del nuovo incarico per gli esercizi 2022- 2030, sottoponendo all'approvazione dell'Assemblea 2021 la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale ai sensi degli articoli 13, comma 1 e 19, comma 1, lettera f), del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha approvato la proposta di conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti di FinecoBank S.p.A. per gli esercizi 2022-2030 a KPMG S.p.A. con determinazione del relativo corrispettivo, così come riportato nella proposta debitamente motivata del Collegio Sindacale.
Con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa.
Nel mese di giugno 2021 la Banca ha provveduto al versamento dell'imposta sostitutiva in misura pari al 3% dell'ammontare corrispondente al disallineamento tra il valore contabile e il valore fiscale degli avviamenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019 e ancora presenti al 31 dicembre 2020.
In conseguenza della suddetta operazione di riallineamento, nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata il Gruppo ha rilevato proventi per complessivi 32 milioni di euro, così determinati:
Infine, si segnala che nel corso del secondo trimestre del 2021 la Banca è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi, da parte della Banca d'Italia, mirati a valutare il rispetto della normativa in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela. L'ispezione è terminata in data 16 luglio 2021 e la consegna del rapporto ispettivo è prevista nell'ultimo trimestre 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | ||||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.760.348 | (198.053) | -11,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 16.997 | 4.396 | 25,9% |
| Finanziamenti a banche | 691.753 | 780.473 | (88.720) | -11,4% |
| Finanziamenti a clientela | 5.269.368 | 4.527.837 | 741.531 | 16,4% |
| Altre attività finanziarie | 24.626.581 | 23.939.899 | 686.682 | 2,9% |
| Coperture | 85.051 | 74.451 | 10.600 | 14,2% |
| Attività materiali | 153.030 | 151.872 | 1.158 | 0,8% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 38.189 | 39.597 | (1.408) | -3,6% |
| Attività fiscali | 38.323 | 13.314 | 25.009 | 187,8% |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | - | 75.065 | - |
| Altre attività | 254.110 | 360.627 | (106.517) | -29,5% |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 31.755.017 | 1.149.743 | 3,6% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.172.802 | 1.064.859 | 107.943 | 10,1% |
| Debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | 781.738 | 2,8% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 5.889 | (952) | -16,2% |
| Coperture | 118.586 | 232.102 | (113.516) | -48,9% |
| Passività fiscali | 35.666 | 13.954 | 21.712 | 155,6% |
| Altre passività | 534.610 | 391.349 | 143.261 | 36,6% |
| Patrimonio | 1.896.682 | 1.687.125 | 209.557 | 12,4% |
| - capitale e riserve | 1.681.875 | 1.366.387 | 315.488 | 23,1% |
| - riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) | 970 | -34,2% |
| - risultato netto | 216.670 | 323.571 | (106.901) | -33,0% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.904.760 | 31.755.017 | 1.149.743 | 3,6% |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.280.542 | 1.760.348 | 987.533 | 909.802 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 26.233 | 16.997 | 13.146 | 14.591 |
| Finanziamenti a banche | 691.753 | 621.822 | 780.473 | 773.653 | 723.189 |
| Finanziamenti a clientela | 5.269.368 | 4.638.732 | 4.527.837 | 4.320.340 | 4.204.291 |
| Altre attività finanziarie | 24.626.581 | 25.372.229 | 23.939.899 | 22.974.599 | 22.946.524 |
| Coperture | 85.051 | 84.464 | 74.451 | 76.119 | 75.577 |
| Attività materiali | 153.030 | 148.041 | 151.872 | 150.459 | 153.685 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 38.189 | 39.048 | 39.597 | 37.812 | 36.592 |
| Attività fiscali | 38.323 | 7.595 | 13.314 | 14.405 | 4.186 |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | 8.789 | - | - | - |
| Altre attività | 254.110 | 270.943 | 360.627 | 282.998 | 254.169 |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 32.588.040 | 31.755.017 | 29.720.666 | 29.412.208 |
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 |
| Debiti verso banche | 1.172.802 | 1.149.224 | 1.064.859 | 104.977 | 113.137 |
| Debiti verso clientela | 29.141.477 | 29.102.456 | 28.359.739 | 27.296.509 | 27.021.199 |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 8.123 | 5.889 | 5.737 | 8.209 |
| Coperture | 118.586 | 139.836 | 232.102 | 211.970 | 207.116 |
| Passività fiscali | 35.666 | 49.169 | 13.954 | 51.118 | 62.928 |
| Altre passività | 534.610 | 355.897 | 391.349 | 429.953 | 443.965 |
| Patrimonio | 1.896.682 | 1.783.335 | 1.687.125 | 1.620.402 | 1.555.654 |
| - capitale e riserve | 1.681.875 | 1.690.311 | 1.366.387 | 1.375.138 | 1.373.995 |
| - riserve da valutazione | (1.863) | (1.720) | (2.833) | (84) | 1.485 |
| - risultato netto | 216.670 | 94.744 | 323.571 | 245.348 | 180.174 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.904.760 | 32.588.040 | 31.755.017 | 29.720.666 | 29.412.208 |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 147.897 | 147.050 | 847 | 0,6% |
| di cui Interessi netti | 124.338 | 138.229 | (13.891) | -10,0% |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 23.559 | 8.821 | 14.738 | 167,1% |
| Commissioni nette | 214.346 | 194.539 | 19.807 | 10,2% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 40.571 | 47.661 | (7.090) | -14,9% |
| Saldo altri proventi/oneri | 644 | 1.392 | (748) | -53,7% |
| RICAVI | 403.458 | 390.642 | 12.816 | 3,3% |
| Spese per il personale | (52.884) | (48.893) | (3.991) | 8,2% |
| Altre spese amministrative | (128.028) | (108.138) | (19.890) | 18,4% |
| Recuperi di spesa | 67.470 | 52.263 | 15.207 | 29,1% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.662) | (12.268) | (394) | 3,2% |
| Costi operativi | (126.104) | (117.036) | (9.068) | 7,7% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 277.354 | 273.606 | 3.748 | 1,4% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.688) | (3.670) | 1.982 | -54,0% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 275.666 | 269.936 | 5.730 | 2,1% |
| Altri oneri e accantonamenti | (14.023) | (7.636) | (6.387) | 83,6% |
| Profitti netti da investimenti | 1.239 | (3.818) | 5.057 | 132,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 262.882 | 258.482 | 4.400 | 1,7% |
| Imposte sul reddito del periodo | (46.212) | (78.308) | 32.096 | -41,0% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 216.670 | 180.174 | 36.496 | 20,3% |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 216.670 | 180.174 | 36.496 | 20,3% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2021 | ||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Margine finanziario | 75.071 | 72.826 |
| di cui Interessi netti | 61.823 | 62.515 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 |
| Commissioni nette | 108.080 | 106.266 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.888 | 16.683 |
| Saldo altri proventi/oneri | 512 | 132 |
| RICAVI | 207.551 | 195.907 |
| Spese per il personale | (26.217) | (26.667) |
| Altre spese amministrative | (62.979) | (65.049) |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.275) | (6.387) |
| Costi operativi | (63.104) | (63.000) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 144.447 | 132.907 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.211) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 143.970 | 131.696 |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 135.151 | 127.731 |
| Imposte sul reddito del periodo | (40.407) | (5.805) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 94.744 | 121.926 |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 94.744 | 121.926 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 71.983 | 75.067 | 68.559 | 64.124 |
| di cui Interessi netti | 68.164 | 70.065 | 68.645 | 63.854 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 3.819 | 5.002 | (86) | 270 |
| Commissioni nette | 95.900 | 98.639 | 92.253 | 92.559 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 22.575 | 25.086 | 20.274 | 18.834 |
| Saldo altri proventi/oneri | 570 | 822 | 169 | 372 |
| RICAVI | 191.028 | 199.614 | 181.255 | 175.889 |
| Spese per il personale | (24.007) | (24.886) | (24.647) | (26.006) |
| Altre spese amministrative | (51.203) | (56.935) | (56.240) | (64.158) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 | 28.438 | 29.811 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.058) | (6.210) | (6.373) | (6.799) |
| Costi operativi | (57.461) | (59.575) | (58.822) | (67.152) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 133.567 | 140.039 | 122.433 | 108.737 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (963) | (2.707) | 148 | 178 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 132.604 | 137.332 | 122.581 | 108.915 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) | (31.970) | 5.530 |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) | (181) | (2.263) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 131.391 | 127.091 | 90.430 | 112.182 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (39.960) | (38.348) | (25.256) | (33.959) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 4.656.591 | 4.008.307 | 648.284 | 16,2% |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 31.755.017 | 1.149.743 | 3,6% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.272.596 | 28.013.982 | 258.614 | 0,9% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 73.158.437 | 63.695.135 | 9.463.302 | 14,9% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 101.431.033 | 91.709.117 | 9.721.916 | 10,6% |
| Patrimonio | 1.896.682 | 1.687.125 | 209.557 | 12,4% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2020 | |
| N° Dipendenti | 1.280 | 1.262 | 1.244 |
| N° Consulenti finanziari | 2.731 | 2.606 | 2.569 |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 414 | 410 | 399 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2020 | |
| Margine finanziario/Ricavi | 36,66% | 37,41% | 37,64% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi | 63,34% | 62,59% | 62,36% |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 202,66% | 192,61% | 208,13% |
| Cost/income ratio | 31,26% | 32,50% | 29,96% |
| Costi operativi/TFA | 0,26% | 0,28% | 0,28% |
| Cost of risk | 7 bp | 10 bp | 14 bp |
| CoR (sistema incentivante) | 7 bp | 10 bp | 13 bp |
| ROE | 27,64% | 21,07% | 25,73% |
| Rendimento delle attività | 1,32% | 1,02% | 1,23% |
| EVA (calcolato sul capitale economico) | 197.304 | 277.447 | 157.913 |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 150.171 | 184.038 | 113.742 |
| RARORAC (calcolato sul capitale economico) | 75,80% | 54,25% | 63,98% |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 16,80% | 11,90% | 15,44% |
| ROAC (calcolato sul capitale economico) | 83,20% | 63,27% | 72,99% |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 24,20% | 20,92% | 24,46% |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 79.741 | 73.751 | 66.947 |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 25.741 | 24.026 | 21.553 |
Si segnala che si è provveduto a ricalcolare, per omogeneità, alcuni indicatori economici del 2020 a seguito delle riclassifiche apportate negli schemi di bilancio riclassificati, così come descritto nella "Premessa alla lettura della Relazione semestrale".
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 30 giugno 2021 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 30 giugno 2021 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il risultato di periodo al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020 è stato annualizzato.
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio. Il risultato di periodo al 30 giugno 2021 e al 30 giugno 2020 è stato annualizzato.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Per il calcolo degli indicatori EVA, RARORAC e ROAC al 30 giugno 2021, il capitale economico del 30 giugno 2021 è mantenuto uguale a quello del 31 marzo 2021, ultimo dato disponibile.
Si precisa che il ROE relativo al 30 giugno 2020 è stato riesposto, rispetto a quanto pubblicato nella Relazione finanziaria semestrale consolidata del 30 giugno 2020, in quanto ricalcolato considerando la revoca della distribuzione del dividendo 2019 deliberata dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 e la conseguente proposta, approvata dall'Assemblea del 28 aprile 2020, di destinazione dell'intero utile dell'esercizio 2019 a riserva.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 14,15% | 12,62% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,10% | 2,46% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 74,84% | 75,39% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 85,92% | 88,22% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,76% | 5,31% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 16,47% | 14,31% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,10% | 0,09% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,68% | 90,29% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 66,91% | 68,92% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 43,19% | 63,82% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 81,37% | 86,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 823.545 | 1.088.909 |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.323.545 | 1.588.909 |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.430.634 | 3.812.385 |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,59% | 28,56% |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,87% | 41,68% |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,87% | 41,68% |
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.323.545 | 1.588.909 |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 32.851.896 | 32.792.126 |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,03% | 4,85% |
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 30 giugno 2021 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, si cita in particolare il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che traspongono nell'Unione
europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2021, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.323,5 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2021, al netto dei dividendi e degli altri oneri prevedibili, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). A tal fine si precisa che negli oneri prevedibili sono stati inclusi i dividendi tratti a valere sulle riserve di utili disponibili, pari a 323,2 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di tali dividendi nel quarto trimestre 2021, come precedentemente descritto.
L'indicatore di leva finanziario al 30 giugno 2021 sopra riportato è stato calcolato applicando le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consente di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19, con conseguente ricalcolo del requisito regolamentare minimo applicabile ("adjusted leverage ratio"), che al 30 giugno 2021 è pari al 3,16%. Al 30 giugno 2021 il valore dell'esenzione ammonta a 1.845 migliaia di euro, con un impatto sull'indicatore di +0,22% che porta l'indicatore di leva finanziaria calcolato senza la suddetta esclusione dal 4,83% al 3,81%.
Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria e alle misure introdotte dalle Autorità di vigilanza nel contesto della pandemia COVID-19 si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2021" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), la Banca d'Italia ha comunicato nel mese di agosto 2020 i requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo a partire dal 30 settembre 2020. Tali requisiti risultano pari a:
Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,500% | 6,000% | 8,000% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 1,040% | 1,400% | 1,860% |
| C) TSCR (A+B) | 5,540% | 7,400% | 9,860% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,505% | 2,505% | 2,505% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,005% | 0,005% | 0,005% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 8,045% | 9,905% | 12,365% |
Il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 73.159 milioni di euro in crescita del 14,9% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 5.528 milioni di euro registrata nel primo semestre 2021 ed un effetto mercato positivo pari a 3.935 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita contenuta dello 0,9% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 28.273 milioni di euro, che comunque conferma l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 101.431 milioni di euro, registrando un incremento del 10,6% rispetto a fine 2020, grazie ad una raccolta netta totale di 5.787 milioni di euro registrata nel primo semestre 2021. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 4 sui TFA del 38,0%, in crescita rispetto al 36,4% registrato al 31 dicembre 2020, e sul Risparmio Gestito del 75,0%, in miglioramento rispetto al 73,6% registrato a fine 2020, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.
AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
4 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR", le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "FAM Series", "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientrano nella categoria dei guided services i servizi di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 28.272.565 | 27,9% | 28.013.775 | 30,5% | 258.790 | 0,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 31 | 0,0% | 207 | 0,0% | (176) | -85,0% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 28.272.596 | 27,9% | 28.013.982 | 30,5% | 258.614 | 0,9% |
| Gestioni patrimoniali | 281.698 | 0,3% | 209.329 | 0,2% | 72.369 | 34,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 35.699.170 | 35,2% | 31.577.808 | 34,4% | 4.121.362 | 13,1% |
| Prodotti assicurativi | 13.448.360 | 13,3% | 11.818.687 | 12,9% | 1.629.673 | 13,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.969.630 | 1,9% | 1.775.626 | 1,9% | 194.004 | 10,9% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 51.398.858 | 50,7% | 45.381.450 | 49,5% | 6.017.408 | 13,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 21.759.579 | 21,5% | 18.313.685 | 20,0% | 3.445.894 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 21.759.579 | 21,5% | 18.313.685 | 20,0% | 3.445.894 | 18,8% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 101.431.033 | 100,0% | 91.709.117 | 100,0% | 9.721.916 | 10,6% |
| di cui Guided products & services | 38.531.095 | 38,0% | 33.420.198 | 36,4% | 5.110.897 | 15,3% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 88.792 milioni di euro, ha registrato un incremento dell'11,5% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 5.545 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 21.703.473 | 24,4% | 21.127.063 | 26,5% | 576.410 | 2,7% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 26 | 0,0% | 180 | 0,0% | (154) | -85,6% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 21.703.499 | 24,4% | 21.127.243 | 26,5% | 576.256 | 2,7% |
| Gestioni patrimoniali | 281.698 | 0,3% | 209.329 | 0,3% | 72.369 | 34,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 35.230.752 | 39,7% | 31.154.844 | 39,1% | 4.075.908 | 13,1% |
| Prodotti assicurativi | 13.380.915 | 15,1% | 11.754.021 | 14,8% | 1.626.894 | 13,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.969.429 | 2,2% | 1.775.603 | 2,2% | 193.826 | 10,9% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 50.862.794 | 57,3% | 44.893.797 | 56,4% | 5.968.997 | 13,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 16.225.702 | 18,3% | 13.622.934 | 17,1% | 2.602.768 | 19,1% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 16.225.702 | 18,3% | 13.622.934 | 17,1% | 2.602.768 | 19,1% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
88.791.995 | 100,0% | 79.643.974 | 100,0% | 9.148.021 | 11,5% |
| di cui Guided products & services | 38.476.149 | 43,3% | 33.379.535 | 41,9% | 5.096.614 | 15,3% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso del primo semestre dell'esercizio 2021 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 5.787 milioni di euro evidenziando un incremento del 21,8% rispetto al primo semestre 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 258.790 | 4,5% | 569.587 | 12,0% | (310.797) | -54,6% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (180) | 0,0% | (624) | 0,0% | 444 | -71,2% |
| RACCOLTA DIRETTA | 258.610 | 4,5% | 568.963 | 12,0% | (310.353) | -54,5% |
| Gestioni patrimoniali | 57.622 | 1,0% | 82.037 | 1,7% | (24.415) | -29,8% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.605.525 | 45,0% | 611.529 | 12,9% | 1.993.996 | 326,1% |
| Prodotti assicurativi | 1.305.509 | 22,6% | 757.031 | 15,9% | 548.478 | 72,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
78.554 | 1,4% | 154.381 | 3,3% | (75.827) | -49,1% |
| RACCOLTA GESTITA | 4.047.210 | 69,9% | 1.604.978 | 33,8% | 2.442.232 | 152,2% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.481.067 | 25,6% | 2.575.975 | 54,2% | (1.094.908) | -42,5% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.481.067 | 25,6% | 2.575.975 | 54,2% | (1.094.908) | -42,5% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 5.786.887 | 100,0% | 4.749.916 | 100,0% | 1.036.971 | 21,8% |
| di cui Guided products & services | 3.729.928 | 64,5% | 1.699.451 | 35,8% | 2.030.477 | 119,5% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre dell'esercizio 2021 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 576.410 | 10,4% | 618.893 | 15,1% | (42.483) | -6,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (158) | 0,0% | (585) | 0,0% | 427 | -73,0% |
| RACCOLTA DIRETTA | 576.252 | 10,4% | 618.308 | 15,1% | (42.056) | -6,8% |
| Gestioni patrimoniali | 57.622 | 1,0% | 82.037 | 2,0% | (24.415) | -29,8% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.564.913 | 46,3% | 622.502 | 15,2% | 1.942.411 | 312,0% |
| Prodotti assicurativi | 1.307.770 | 23,6% | 757.988 | 18,5% | 549.782 | 72,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
78.653 | 1,4% | 154.403 | 3,8% | (75.750) | -49,1% |
| RACCOLTA GESTITA | 4.008.958 | 72,3% | 1.616.930 | 39,4% | 2.392.028 | 147,9% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 960.084 | 17,3% | 1.867.416 | 45,5% | (907.332) | -48,6% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 960.084 | 17,3% | 1.867.416 | 45,5% | (907.332) | -48,6% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
5.545.294 | 100,0% | 4.102.654 | 100,0% | 1.442.640 | 35,2% |
| di cui Guided products & services | 3.716.873 | 67,0% | 1.694.089 | 41,3% | 2.022.784 | 119,4% |
I Ricavi si attestano a 403,5 milioni di euro, registrando una crescita del 3,3% rispetto ai 390,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2020, grazie principalmente al contributo delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di 19,8 milioni di euro (+10,2% a/a), e ai Profitti da gestione della Tesoreria, in crescita di 14,7 milioni di euro, che hanno compensato la riduzione degli Interessi netti (-13,9 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-7,1 milioni di euro); a tal proposito si ricorda che il contesto di mercato del primo semestre 2020 era stato caratterizzato da una forte volatilità che aveva determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%.
Il Margine finanziario si attesta a 147,9 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che hanno compensato la flessione degli Interessi netti causata principalmente dalla discesa dei tassi d'interesse di mercato. In particolare, gli Interessi netti si attestano a 124,3 milioni di euro, in riduzione del 10% rispetto al primo semestre 2020, mentre i Profitti da gestione della tesoreria si attestano a 23,6 milioni di euro, in crescita del 167,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, per effetto degli utili derivanti dalle cessioni di strumenti finanziari intervenute nel corso del semestre.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 19,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+22,6 milioni di euro), ed in particolare modo al maggior contributo di Fineco AM, che ha registrato una crescita dei volumi del 43% rispetto alla crescita del 28% rilevata sul comparto del risparmio gestito. Si evidenzia, inoltre, la crescita delle commissioni del Banking (+10% a/a) grazie al contributo dei canoni di conto corrente e alle commissioni connesse alle carte di pagamento.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 7,1 milioni di euro rispetto primo semestre dell'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente i risultati estremamente positivi registrati nel primo semestre 2020 grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 9,1 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+4 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +4,7 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,4 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 7,7% risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 31,3% (30% al 30 giugno 20205 ).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle perdite attese. Come descritto in precedenza negli "Eventi di rilievo del periodo", nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2021 il Gruppo ha considerato gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, che incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea, che hanno determinato un impatto positivo di 0,8 milioni di euro nel primo semestre 2021 (-1,1 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 14 milioni di euro in crescita di 6,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020 (+83,6% a/a). Si precisa che nel corso del primo semestre è stato rilevato il contributo ordinario annuo per l'esercizio 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 5,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e il contributo addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamato da Banca d'Italia presso il sistema bancario italiano per un importo pari a 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel primo semestre 2020). Al 30 giugno 2021 gli Altri oneri e accantonamenti includono, inoltre, un accantonamento di 1,5 milioni di euro relativi ad indennizzi e rimborsi da riconoscere alla clientela per costi erroneamente addebitati.
I Profitti netti da investimenti si attestano a +1,2 milioni di euro, evidenziando un incremento di 5,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020 (-3,8 milioni di euro). Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing verso emittenti titoli al 30 giugno 2021 il Gruppo ha considerato degli scenari macroeconomici aggiornati, che hanno determinato un impatto positivo di 2,3 milioni di euro nel primo semestre 2021 (-3,6 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 262,9 milioni di euro, in aumento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette e all'impatto positivo determinato dall'aggiornamento degli scenari macroeconomici, che hanno compensato la riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value, l'aumento dei costi operativi e i maggiori oneri sistemici rilevati nel primo semestre 2021, mentre il Margine finanziario si mantiene in linea con il primo semestre 2020 grazie al contributo dei Profitti da gestione della Tesoreria. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 2020 6 , il Risultato lordo dell'operatività corrente evidenzierebbe una crescita dell'1,2%7 .
5 Il cost/income ratio del 30 giugno 2020 è stato rideterminato, come specificato nelle note introduttive, al fine di includere la differente modalità di rilevazione di alcuni costi connessi con l'attività svolta dai consulenti finanziari e rendere pertanto il dato comparabile.
6 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 7 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
Il Risultato di periodo si attesta a 216,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,3% rispetto ai 180,2 milioni di euro registrati nel primo semestre 2020. È necessario precisare che il risultato di periodo beneficia dell'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel primo semestre 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo tale posta non ricorrente 8 , il Risultato di periodo sarebbe pari 184,6 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto al risultato del primo semestre 2020 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate9 .
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.562,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
I Finanziamenti a banche si attestano a 691,8 milioni di euro, evidenziando una riduzione dell'11,4% rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto, principalmente, di minori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 5.269,4 milioni di euro, in aumento del 16,4% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2021, infatti, sono stati erogati 133,6 milioni di euro di prestiti personali, 521,4 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 822,1 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 210,3 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 16,2% rispetto al 31 dicembre 2020. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,6 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) con un coverage ratio dell'81,4% (86,1% al 31 dicembre 2020); il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,1% (0,09% al 31 dicembre 2020).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.626,6 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2020. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 4.972,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 5.738,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2020 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2021. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2021 hanno riguardato, principalmente, titoli di Stato.
I Debiti verso banche sono pari a 1.172,8 milioni di euro, in crescita di 107,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito della 7^ tranche del programma TLTRO III, pari a 95 milioni di euro.
I Debiti verso clientela si attestano a 29.141,5 milioni di euro, in crescita di 781,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto, principalmente, delle operazioni di pronti contro termine realizzate sul mercato MTS in essere al 30 giugno 2021 e della crescita della raccolta diretta.
Il Patrimonio si attesta a 1.896,7 milioni di euro, evidenziando un incremento di 209,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente all'utile rilevato al 30 giugno 2021. Si precisa che nel corso del primo semestre 2021 sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.
8 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
9 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,8 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
Il primo semestre del 2021 è stato caratterizzato da un particolare impegno per presentare l'approccio del Gruppo nei confronti della sostenibilità, intesa non solo come attenzione all'ambiente e offerta di investimenti ESG, ma integrata con un'attenzione specifica riguardo al tema della trasparenza sui costi. Un ulteriore focus ha riguardato, inoltre, l'iniziativa di FinecoBank per introdurre all'interno del dibattito pubblico il tema dell'eccesso di liquidità presente sui conti correnti, con l'obiettivo di stimolare una riflessione circa l'opportunità di investire i depositi per evitarne l'erosione da parte dell'inflazione.
Il tema della sostenibilità è stato approfondito mediante una serie di articoli e interviste al top management della Banca, presentando la strategia ESG di FinecoBank in tutta la sua ampiezza: dalla possibilità di investimenti sostenibili garantiti dalla piattaforma aperta fino al rispetto delle best practice internazionali del settore. Un esempio è l'adesione ai Principles for Responsible Banking dell'Organizzazione delle Nazioni Unite, avvenuta già nel corso del 2020, che hanno l'obiettivo di migliorare la sostenibilità del settore bancario e a cui hanno aderito circa 200 banche nel mondo.
Per ulteriori dettagli sul tema della sostenibilità si rimanda al successivo paragrafo "Sostenibilità."
Con l'obiettivo di sostenere l'economia del sistema Italia e la ripartenza, FinecoBank ha lanciato ad aprile una campagna a sostegno dell'acquisto dei BTP di Stato azzerando le commissioni di negoziazione previste per l'acquisto dei titoli e le commissioni di vendita.
La modifica contrattuale annunciata da FinecoBank per scoraggiare accumuli eccessivi di liquidità sui conti correnti è stata accompagnata da una serie di attività di comunicazione che hanno raggiunto l'obiettivo di stimolare un dibattito sull'argomento nei principali mezzi di comunicazione. Oltre a interviste con i principali esponenti della Banca, è proseguita la collaborazione con Il Corriere della Sera nell'ambito dell'iniziativa "L'Italia che investe: dopo la crisi una nuova normalità". L'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank, Alessandro Foti, sul canale tv di Corriere.it ha affrontato i rischi legati alla perdita di valore dei depositi inattivi insieme a un economista di primo piano, sottolineando la maggiore richiesta di consulenza finanziaria nel paese.
Per rispondere all'accelerazione di questo trend strutturale innescata dalla digitalizzazione in atto nel paese, Mauro Albanese, Vicedirettore Generale e Direttore commerciale Rete Pfa & Private Banking di FinecoBank, ha illustrato, in una conferenza stampa tenutasi nel mese di giugno, l'introduzione del modello dei team pensata dalla Banca. I consulenti finanziari potranno sfruttare la flessibilità offerta dalla piattaforma tecnologica di FinecoBank per rispondere in squadra alle esigenze del singolo cliente, dando così maggiore valore al network.
Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute10 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) - nel primo semestre dell'anno l'indice reputazionale di FinecoBank ha registrato un ulteriore incremento rispetto ai massimi storici raggiunti nel 2020, posizionando FinecoBank come la seconda banca per reputazione.
FinecoBank ha sostenuto per la prima volta TEDxMilano, l'evento locale TED - Tecnologia, Intrattenimento e Design - del capoluogo lombardo che quest'anno si è declinato in due eventi il 9 e 10 giugno presso la Triennale di Milano. Il primo evento, TEDxYouth@Milano, dedicato ai giovani, si è ispirato al tema "Caos", mentre la seconda serata ha visto al centro il tema "Equilibri". A conferma del proprio impegno nel sostenere iniziative culturali di grande interesse per la comunità e nel favorire la diffusione di temi vicini alla filosofia Fineco, quali l'innovazione e la sostenibilità, la Banca sarà main partner anche di tutti gli eventi TEDxMilano previsti nel corso del 2021.
Sono stati, quindi, organizzati complessivamente 1.800 eventi, di cui quelli virtuali hanno rappresentato circa l'80%, che hanno visto la partecipazione di oltre 70.000 partecipanti tra clienti e prospect. Inoltre, ad ottobre, è stata organizzata la Convention Private - Digital Edition dove si è delineata la strategia della Banca, rispetto al segmento private, con oltre 400 private banker.
FinecoBank è "Top Employer Italia" anche nel 2021, grazie all'attenzione dedicata alla valorizzazione delle risorse e allo sviluppo delle competenze, favorendo un ambiente di lavoro positivo e stimolante.
Le attività di marketing e comunicazione di FinecoBank in UK si sono concentrate, nel corso della prima metà dell'anno, nell'affiancare al segmento trading anche l'arricchimento della piattaforma di investimento. Oltre alla possibilità per la clientela di scegliere tra una gamma di fondi realizzati da una selezione di Asset Manager in costante ampliamento, è stata lanciata l'offerta di investimenti previdenziali ISA accompagnata da una promozione che consente di azzerare le commissioni nel caso in cui si trasferisca il proprio Isa account da un altro provider. Nei primi mesi dell'anno è stata inoltre condotta una survey tra i clienti che ha ottenuto una buona copertura sui media britannici, nella quale si segnalava la forte propensione al cambiamento in questo ambito di investimenti da parte della clientela.
Le attività di relazione con la stampa hanno visto anche il coinvolgimento del CEO di FAM tramite interviste e approfondimenti, volti a presentare i nuovi strumenti posizionandoli strategicamente nel contesto peculiare di mercato e di settore, integrandoli con l'impegno della società nel campo della sostenibilità. Inoltre, i principi di finanza comportamentale, per la prima volta automatizzati in FAM Target Boost, sono stati tra i temi in focus dell'attività di relazione con i media, testimoniando la vocazione di FAM all'educazione finanziaria.
10 Il Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.
Il Gruppo ha confermato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank è Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. In particolare, nel 2021 Fineco è main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera", la più grande festa di piazza dedicata al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con 600 aperture in oltre 300 città italiane.
Anche nel primo semestre del 2021 FinecoBank ha proseguito nel proprio impegno a sostegno della comunità. In particolare la Banca ha effettuato una donazione a favore della Fondazione G. e D. De Marchi, volta ad aiutare le famiglie dei bambini ricoverati presso la Clinica De Marchi di Milano, che spesso non hanno le risorse necessaria ad affrontare le molte spese necessarie a poter restare accanto ai piccoli malati, soprattutto se non residenti in città.
FinecoBank ha inoltre sostenuto le attività dell'associazione Anvolt, dedicate ai malati oncologici e alle loro famiglie nel percorso di cure, organizzando il trasporto dei pazienti dal domicilio alle strutture ospedaliere per ricevere le terapie necessarie. Il contributo di FinecoBank è stato destinato in particolare al progetto "Vicinanza" che promuove l'accesso agli ambulatori per lo screening della diagnosi tumorale precoce nelle donne che hanno più difficoltà ad accedere agli esami specialistici.
Nel corso del primo semestre 2021 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.
In particolare, nel primo trimestre dell'anno FinecoBank ha pubblicato la "Politica sull'integrazione dei rischi di sostenibilità nei servizi di consulenza" in linea con le richieste del Regolamento (UE) 2088/2019 (Sustainable Finance Disclosure Regulation – SFDR), mentre Fineco Asset Management ha pubblicato la propria "Responsible Investment Policy" che descrive le politiche di screening e di selezione responsabile dei fondi, e di monitoraggio del Rating ESG del portafoglio. Inoltre, la nostra società di gestione del risparmio nella prima metà dell'anno ha anche classificato i propri fondi secondo gli articoli 6, 8 e 9 della SFDR e si segnala che, a fine giugno 2021, il 23% dell'Asset Under Management di FAM era relativo a fondi rientranti nell'articolo 8, ovvero fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse.
Nell'ambito dell'offerta di prodotti, al fine di contribuire alla ripresa dell'Italia, acquistando online Titoli di Stato italiani da aprile 2021 entro fine dicembre 2022, e tenendoli in portafoglio per almeno 12 mesi, Fineco rimborserà ai propri clienti le commissioni di negoziazione previste per l'acquisto dei titoli e non applicherà le commissioni di vendita. Inoltre, la prima metà dell'anno ha visto il consolidamento dell'offerta relativa al Superbonus 110%, ovvero la possibilità data ai propri correntisti di cedere i crediti fiscali derivanti dagli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico effettuati, ottenendo così la liquidità senza dover attendere il recupero delle detrazioni fiscali in 5 o 10 anni tramite le quote annuali delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi e senza doversi preoccupare di avere sufficiente imposta lorda per recuperare la quota annuale di detrazione.
La sensibilizzazione dei propri stakeholder in tema di sostenibilità è un'attività fondamentale nel percorso ESG di Fineco, pertanto nel corso del primo semestre 2021 sono state avviate alcune iniziative in tale direzione. Ad aprile 2021 sono state svolte due sessioni di formazione ESG dedicate alla rete dei nostri Consulenti Finanziari, in particolare la prima sessione ha fornito un'introduzione sull'evoluzione della sostenibilità e della finanza sostenibile, mentre la seconda sessione è stata dedicata alla "Sostenibilità in Fineco". A inizio maggio 2021 è stato lanciato un nuovo corso online diretto a tutti i dipendenti, intitolato "Introduzione alla sostenibilità" e strutturato in due moduli che descrivono l'evoluzione del concetto di sostenibilità nelle sue tre dimensioni (economica, ambientale e sociale) e l'applicazione pratica del concetto di sostenibilità al mondo delle aziende, ed in particolare di Fineco. Per i risparmiatori, nel mese di giugno 2021 Fineco ha organizzato 3 webinar pubblici dedicati al tema "investimenti e sostenibilità", in occasione delle giornate Internazionali delle Nazioni Unite, che hanno trattato temi quali l'integrazione della sostenibilità nelle scelte di investimento, gli investimenti nei settori idrico e dei rifiuti e i benefici degli investimenti tematici. Infine, a fine giugno 2021 Fineco ha partecipato all'Italian Sustainability Week di Borsa Italiana, evento dedicato al dialogo tra le società quotate italiane e gli investitori nazionali e internazionali per discutere delle strategie di crescita e finanziamento sostenibile.
Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, nella prima metà del 2021 è stata conclusa l'attività di prima implementazione del Sistema di Gestione Ambientale, che nella seconda metà dell'anno sarà oggetto di valutazione da parte del Comitato per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit - Sezione EMAS Italia - ai fini della Registrazione EMAS. In tale ambito, a giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Programma Ambientale 2021-2024, redatto secondo le indicazioni del Regolamento EMAS (UE) n. 1221/2009 e indicando gli obiettivi ambientali, gli interventi operativi, le strutture aziendali responsabili del loro conseguimento, le risorse allocate, le tempistiche e, quando possibile, i target quantitativi. Il Programma Ambientale sarà pubblicato nel corso della seconda metà dell'anno in occasione della pubblicazione della Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS. Inoltre, si segnala il sostegno al progetto PlasticLess® di LifeGate tramite l'installazione nei mari italiani di sei speciali cestini per la raccolta della plastica dispersa in acqua. Su questa iniziativa sono stati coinvolti anche i clienti che, attraverso i propri investimenti, contribuiscono a sostenere il progetto.
In coerenza con il progetto di riqualificazione e valorizzazione degli spazi urbani del comune di Milano attraverso il bando "Cura e adotta il verde pubblico" partito a novembre 2020, che ha previsto la riqualificazione degli spazi verdi dislocati tra corso Como e Corso Garibaldi, sono stati realizzati due murales nella stessa zona, uno a gennaio e l'altro ad aprile, su due temi importanti per la Banca come l'innovazione e il futuro.
I risultati e il progresso raggiunti sono attestati dai premi ricevuti periodicamente da Fineco. In particolare, ad aprile 2021 alla Banca è stato riconosciuto il "MF Banking Awards 2021 - Best ESG Rating", organizzato da MF-Milano Finanza e Class Cnbc, in virtù dell'ottenimento del miglior rating tra le banche italiane di Standard Ethics, agenzia specializzata nei rating ESG, basati sui principi di sostenibilità promossi da Onu, Ocse e Unione Europea. Inoltre, nello stesso mese Statista / Forbes / Il Sole 24 Ore hanno assegnato a Fineco il titolo di "Leader della Sostenibilità 2021", ovvero l'inclusione della Banca tra le 150 aziende in Italia che si distinguono per scelte realmente orientate alla sostenibilità. Infine, a luglio 2021 Fineco ha ricevuto il "MF ESG Awards 2021", anch'esso in virtù dell'ottenimento del miglior rating di Standard Ethics tra le banche italiane.
Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG. Infatti, a giugno 2021 è stato rinnovato il rating EE+ di FinecoBank da parte di Standard Ethics, un giudizio "very strong investment grade" assegnato alle aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo. Nello stesso mese, Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 18,7 (Low risk) a fine 2020 a 16,0 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 19 gennaio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 15 gennaio 2021, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato:
o l'esecuzione del piano;
o l'assegnazione della prima tranche azionaria del piano, corrispondente a n. 10.306 azioni FinecoBank.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 maggio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 maggio 2021, ha approvato la promessa di assegnare massime n. 741.129 azioni ordinarie FinecoBank ai beneficiari del "Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2021-2023 per i dipendenti".
L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso dei primi 6 mesi dell'anno raggiungendo nel mese di febbraio il proprio valore massimo storico, pari a 15,19 euro.
Al 30 giugno 2021 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 14,70 euro, in rialzo del 9,7% rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2020 pari a 13,40 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso del primo semestre 2021 è stato pari a 14,13 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 30 giugno 2021 risulta di 8.966 milioni di euro, in aumento di 798 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020.
| Anno 2014 | Anno 2015 | Anno 2016 | Anno 2017 | Anno 2018 | Anno 2019 | 1° semestre 2020 |
Anno 2020 | 1° semestre 2021 |
|
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) |
|||||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 12,415 | 13,425 | 15,185 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 | 6,918 | 6,918 | 12,875 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 | 10,124 | 11,329 | 14,127 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 | 12,015 | 13,400 | 14,700 |
| Numero azioni (milioni) |
|||||||||
| - in circolazione a fine periodo |
606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 | 609,6 | 609,6 | 609,9 |
Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso del primo semestre del 2021 è continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela.
Nell'ambito dell'ampliamento dei prodotti e servizi, con l'obiettivo di agevolare l'accesso dei clienti ai servizi della Pubblica Amministrazione, si segnala la possibilità di richiedere, direttamente dall'area riservata del sito finecobank.com, le credenziali SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che permette ai soggetti titolari di una identità digitale di accedere a moltissimi servizi della Pubblica Amministrazione, come prenotazioni sanitarie, iscrizioni scolastiche, richieste all'INPS e all'Agenzia delle Entrate con un'unica password. Il servizio, offerto in collaborazione con Namirial, è gratuito. Grazie all'identificazione del cliente eseguita dalla Banca in fase di apertura conto, il processo di richiesta può essere completato direttamente dall'area riservata del sito Fineco. Il cliente non deve inviare alcuna documentazione aggiuntiva né gli viene richiesto di spostarsi fisicamente o effettuare una videocall per essere identificato.
Per quanto concerne l'offerta nel Regno Unito, si segnala lo sviluppo del nuovo processo Apriconto tramite APP Fineco in modalità nativa sui sistemi operativi iOS e Android, inclusi i dispositivi Huawei.
In ambito normativo l'attività della Banca si è focalizzata:
Per quanto riguarda le carte di pagamento, si segnalano, invece le seguenti principali iniziative:
Alle iniziative di cui sopra si affianca il continuo sforzo di marketing e comunicazione, concretizzato soprattutto da maggio 2021 nella definizione di specifiche promozioni finalizzate a dare nuovo boost allo spending dopo il periodo di crisi dei consumi legato all'emergenza sanitaria e alle relative condizioni di lockdown.
La tabella seguente riporta lo spending e il saldo di bilancio delle carte di credito al 30 giugno 2021 confrontati con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Spending | Importo di bilancio |
Spending | Importo di bilancio |
Variazioni | ||||||
| 1° semestre | 1° semestre | Spending | Importo di bilancio | |||||||
| Prodotti di Credito | 2021 | 30/06/2021 | 2020 | 31/12/2020 | Assoluta | % | Assoluta | % | ||
| Carte di credito revolving | 17.959 | 34.350 | 19.409 | 37.165 | (1.450) | -7,5% | (2.815) | -7,6% | ||
| Carte di credito a saldo | 1.237.174 | 254.625 | 1.189.198 | 258.861 | 47.976 | 4,0% | (4.236) | -1,6% | ||
| Totale | 1.255.133 | 288.975 | 1.208.607 | 296.026 | 46.526 | 3,9% | (7.051) | -2,4% |
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso del primo semestre del 2021 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:
Alle iniziative sopra evidenziate, si affiancano quelle necessarie a fronte delle nuove normative introdotte nel corso dei primi sei mesi dell'anno. Con riferimento a quest'ultime sull'offerta Mutui è stato previsto:
Infine, con l'obiettivo di agevolare i clienti nella richiesta e firma del contratto di cessione dei crediti fiscali (offerta introdotta nel 2020 nell'ambito delle previsioni introdotte dal c.d. "Decreto sostegni - bis"), FinecoBank ha introdotto la possibilità di compilare il contratto tramite form online, disponibile su sito Fineco, e di firmarlo tramite firma digitale. Il processo è disponibile per i soli casi in cui è presente un solo cedente per l'intervento realizzato sullo stesso immobile.
La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio di prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale, mutui e concessioni di fidi in conto corrente al 30 giugno 2021 confrontati con l'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prodotti di Credito | Erogazioni | Importo di bilancio |
Erogazioni | Importo di bilancio |
Variazioni | |||||
| 1° semestre | 1° semestre | Erogazioni | Importo di bilancio | |||||||
| 2021 | 30/06/2021 | 2020 | 31/12/2020 | Assoluta | % | Assoluta | % | |||
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale |
133.635 | 471.040 | 78.046 | 438.996 | 55.589 | 71,2% | 32.044 | 7,3% | ||
| Fidi in conto corrente * | 822.108 | 1.813.092 | 428.908 | 1.602.767 | 393.200 | 91,7% | 210.325 | 13,1% | ||
| Mutui | 521.424 | 2.081.408 | 551.914 | 1.668.286 | (30.490) | -5,5% | 413.122 | 24,8% | ||
| Totale | 1.477.167 | 4.365.540 | 1.058.868 | 3.710.049 | 418.299 | 39,5% | 655.491 | 17,7% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso del primo semestre 2021 ammontano complessivamente a 822 milioni di euro (800 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 10 milioni di euro garantiti da pegni e 2 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 99% del totale dei fidi concessi.
Nel primo semestre 2021 le politiche monetarie internazionali hanno evitato che la crisi pandemica si tramutasse in una crisi finanziaria, garantendo la liquidità sui mercati e favorendo il credito attraverso diverse iniziative tra cui programmi di acquisto di titoli, adottati per la prima volta anche dalle banche centrali di alcune economie emergenti.
Le condizioni sui mercati finanziari, dopo il repentino deterioramento osservato nella fase iniziale della pandemia, sono diventate progressivamente più distese portando ad un rafforzamento delle prospettive di crescita, alimentate anche dalle campagne vaccinali ad oggi in fase molto avanzata sia negli Stati Uniti sia in Europa.
Pur registrando un forte calo della volatilità, sia realizzata che implicita, nel primo semestre 2021 si sono registrate le performance migliori in ambito azionario. I ricavi del Brokerage, pari a 115,1 milioni di euro, se confrontati con il primo semestre del 2020 evidenziano una contrazione (-11%), da ricercare proprio in una volatilità di mercato nettamente inferiore, ma il confronto con la media mensile dei ricavi realizzati tra il 2017 e il 2019, quando la volatilità era su livelli simili a quelli registrati nel primo semestre, vede una crescita di circa il 70%, grazie all'ampliamento della base di clienti attivi e alla continua innovazione dell'offerta. In tale ambito, l'offerta di prodotti e servizi si è ulteriormente arricchita con l'ampliamento dell'offerta su opzioni, grazie all'introduzione delle opzioni con sottostante oltre 100 azioni USA, negoziate sul mercato americano CBOE.
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso del primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 5.118.275 | 6.237.651 | (1.119.376) | -17,9% |
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 3.019.517 | 1.752.969 | 1.266.548 | 72,3% |
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 643.898 | 648.330 | (4.432) | -0,7% |
| Totale ordini Equity | 8.781.690 | 8.638.950 | 142.740 | 1,7% |
| Ordini - Bond | 190.733 | 315.141 | (124.408) | -39,5% |
| Ordini - Derivati | 4.839.226 | 5.316.469 | (477.243) | -9,0% |
| Ordini - Forex | 490.191 | 539.991 | (49.800) | -9,2% |
| Ordini - CFD | 1.046.609 | 1.388.571 | (341.962) | -24,6% |
| Ordini - Fondi | 2.289.831 | 1.849.364 | 440.467 | 23,8% |
| Totale ordini | 17.638.280 | 18.048.486 | (410.206) | -2,3% |
La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | ||||||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||||
| Equity (internalizzazione) | 48.178.729 | 58.416.884 | (10.238.155) | -17,5% | |||
| Derivati (di cui internalizzati) | 94.988.453 | 100.798.767 | (5.810.314) | -5,8% | |||
| Forex | 26.201.439 | 29.253.935 | (3.052.496) | -10,4% | |||
| CFD e Logos | 24.492.803 | 48.961.051 | (24.468.248) | -50,0% | |||
| Totale Volumi "internalizzati" | 193.861.424 | 237.430.637 | (43.569.213) | -18,4% |
Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del primo semestre 2021 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 91 nuovi ISIN a disposizione della clientela, tra cui fondi di Fineco AM. Si segnala che l'offerta di Fineco AM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Boost dei FAM Target la cui caratteristica si fonda sulla capacità del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare l'esposizione azionaria. Nella famiglia FAM Series, oltre alla strategia Global Defence, è stato inserito in collocamento un nuovo fondo denominato "Target China Coupon 2026", che permette un'esposizione graduale e automatizzata, con funzionalità Boost sempre presente, verso il mercato cinese con una remunerazione della componente non ancora investita in azioni ad un tasso annuo del 2%. In ultimo si evidenzia che sono state introdotte delle novità anche nella famiglia di fondi Core Series con il lancio della classe "private" di 4 strategie già presenti in gamma a cui va aggiunto l'inserimento della strategia Invesco Pan European High Income FAM Fund, un nuovo fondo a delega, derivante da un'operazione di fusione tra il comparto originario distribuito da Invesco Funds e il nuovo fondo distribuito avrà Fineco AM come società di gestione e Invesco Asset Management Limited come gestore degli investimenti delegato.
La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 71 case di investimento per un totale di 6.443 ISIN, di cui 5.951 attualmente sottoscrivibili.
Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Al 30 giugno 2021 sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e 790 ISIN disponibili.
Nell'ambito delle soluzioni a delega per la clientela private, l'offerta delle gestioni patrimoniali si è arricchita a partire da febbraio 2021 con una nuova linea di gestione denominata Private Global disegnata insieme a Banor Sim, già partner industriale per le gestioni patrimoniali Value ed Etiche. La Private Global è declinata su quattro profili di rischio, da prudente a dinamico ed è caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente dal 10% all'80%.
In linea con i prodotti di lungo termine della Banca, le gestioni patrimoniali Private Global si affiancano alle Private Value ed Etiche e, pur rappresentando una novità, sono complementari alle linee di gestione in distribuzione: le Private Global infatti, a differenza delle Private Value ed Etiche in titoli, sono in ETF e fondi e sono caratterizzate da un approccio blend, multimanager e con diversificazione geografica globale.
Grazie all'interesse costante che la clientela private mostra per questa soluzione di investimento, si evidenzia una crescita delle masse gestite con un incremento del 35% rispetto 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, è sempre maggiore l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite hanno registrato un incremento del 36% rispetto al 31 dicembre 2020. Inoltre, coerentemente con una sempre crescente attenzione al tema della sostenibilità, dal 1° ottobre 2020 l'Autorità di vigilanza dei fondi pensione COVIP ha autorizzato le modifiche regolamentari di Core Pension grazie alle quali sono state recepite nuove politiche di investimento che integrano criteri ESG attribuendo a Core Pension, nell'ambito della normativa SFDR ex Reg. 2019/2088, la classificazione ex Art 8.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel primo semestre 2021 continua la raccolta principalmente sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private con un taglio di investimento a partire da 250 mila euro. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento di 2 tariffe con Bonus nel prodotto Multiramo Private che vanno a completare la gamma dei prodotti con linea dedicata esclusivamente al target di clientela HNWI.
In merito all'offerta su mercato primario (IPO) continua l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalentemente utilizzate sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, autocallable con coupon condizionato ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 6 collocamenti con una raccolta che ha fatto registrare un incremento del 60% rispetto allo stesso periodo del 2020. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche in tematica ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del primo semestre del 2021 sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Nel periodo ha avuto un'accelerazione la crescita delle richieste di personalizzazione dei portafogli Private, soprattutto in ambito ESG, supporto che i consulenti richiedono al team di Senior Investment Specialist della Banca per soddisfare le esigenze dei loro clienti più importanti.
Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Nel corso del 2021 sono state rilasciate ulteriori funzionalità come le analisi di look through e la possibilità di inserire soluzioni assicurative nel monitoraggio complessivo. Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale si è raggiunta con il servizio una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager.
Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: i costi totali del portafoglio, l'esposizione valutaria e l'analisi della sostenibilità ESG del portafoglio.
Infine, è stata ulteriormente migliorata la reportistica di analisi per i consulenti finanziari associata a tutti i portafogli modello proposti dalla Banca.
Si segnala, inoltre, che anche post fase legata alla pandemia COVID-19 è stata incrementata la frequenza di aggiornamento della reportistica sull'andamento dei portafogli modello e dei mercati e sono state prodotte delle analisi specifiche sulla situazione finanziaria.
La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 30 giugno 2021, il cui saldo evidenzia un incremento del 13,3% rispetto al 31 dicembre 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2021 | Comp % | 31/12/2020 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 35.699.170 | 69,5% | 31.577.808 | 69,6% | 4.121.362 | 13,1% |
| Prodotti assicurativi | 13.448.360 | 26,2% | 11.818.687 | 26,0% | 1.629.673 | 13,8% |
| Gestioni patrimoniali | 281.698 | 0,5% | 209.329 | 0,5% | 72.369 | 34,6% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.969.630 | 3,8% | 1.775.626 | 3,9% | 194.004 | 10,9% |
| Totale saldo raccolta gestita | 51.398.858 | 100,0% | 45.381.450 | 88,3% | 6.017.408 | 13,3% |
Nel primo semestre 2021 si registra una raccolta molto robusta da parte della Rete dei consulenti finanziari, a conferma del percorso di crescita intrapreso ormai da qualche anno, grazie anche all'accelerazione di trend strutturali in atto da tempo, che hanno fatto emergere in maniera chiara la necessità di una sempre maggiore digitalizzazione e la crescente domanda di consulenza qualificata da parte dei clienti.
Senza fare ricorso a politiche commerciali di breve periodo e con iniziative volte a stimolare una costruzione efficiente dei portafogli, Fineco ha assistito ad una forte crescita della componente gestita che conferma il focus del Gruppo sulla gestione del risparmio. Particolarmente apprezzati i Guided Products (soluzioni con ampio grado di diversificazione e/o controllo del rischio) e le soluzioni di investimento di Fineco AM, specialmente le c.d. soluzioni Target che, secondo diversi orizzonti temporali e profili di rischio, consentono un progressivo aumento dell'esposizione azionaria, evitando errori di market timing e garantendo al contempo adeguata diversificazione e tempestivo ribilanciamento.
L'asset mix della rete vede un deciso miglioramento della componente gestita che ha rappresentato 72% della raccolta totale.
Anche l'acquisizione di nuova clientela mostra un trend in decisa accelerazione a conferma della forte richiesta di consulenza professionale.
Al 30 giugno 2021 la Rete ha registrato risultati estremamente significativi, in particolare:
Nell'anno sono stati, inoltre, acquisiti 44.352 nuovi clienti (+57% a/a).
A conferma dell'apprezzamento dei servizi evoluti di consulenza finanziaria e patrimoniale offerti alla clientela di fascia alta, il segmento Private è cresciuto di circa il 36% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con asset che, al 30 giugno 2021, sono pari a 40,9 miliardi di euro riferiti a 32.767 clienti assistiti da consulenti finanziari.
Un deciso cambio di passo si rileva anche nell'attività di reclutamento, complemento e completamento alla crescita ed all'innalzamento della qualità della Rete. Grazie ad un intenso dinamismo nella selezione ed alla forte attrattività del nostro modello, principalmente da parte di quei consulenti appartenenti a strutture private ancora legate a modelli più tradizionali, nel primo semestre sono stati inseriti 68 nuovi consulenti finanziari (rispetto i 30 inseriti nello stesso periodo dello scorso anno).
Si conferma anche l'attenzione verso i "millennials" e, nell'ambito del "progetto giovani", Fineco ha avviato alla professione 102 nuovi consulenti finanziari in soli sei mesi (verso i 25 dello stesso periodo dello scorso anno).
Sul fronte del costante impegno all'educazione finanziaria sono continuati gli eventi dedicati alla clientela. Tali eventi, organizzati quasi esclusivamente in modalità digitale, hanno lo scopo di aumentare ed approfondire la conoscenza sui temi che riguardano gli investimenti, la pianificazione finanziaria, la finanza comportamentale. Nel primo semestre 2021 sono stati tenuti complessivamente 935 eventi con il coinvolgimento di oltre 32.000 tra clienti e prospect. Tra questi, 15 con focus sul tema della pianificazione patrimoniale, specificamente dedicati alla clientela di fascia alta, hanno visto la partecipazione di circa 600 clienti Private.
Anche nel primo semestre 2021 i negozi finanziari FinecoBank, pari a 414 e distribuiti su tutto il territorio nazionale, sono stati organizzati per garantire la massima continuità in totale sicurezza di clienti e consulenti finanziari.
Nel semestre sono state anche messe a punto 12 nuove aperture a ulteriore sostegno dell'immagine e della capillarità.
Al 30 giugno 2021 la Rete è composta da 2.731 Consulenti Finanziari.
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del primo semestre 2021 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Comp % | 1° semestre | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 576.410 | 10,4% | 618.893 | 15,1% | (42.483) | -6,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (158) | 0,0% | (585) | 0,0% | 427 | -73,0% |
| RACCOLTA DIRETTA | 576.252 | 10,4% | 618.308 | 15,1% | (42.056) | -6,8% |
| Gestioni patrimoniali | 57.622 | 1,0% | 82.037 | 2,0% | (24.415) | -29,8% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 2.564.913 | 46,3% | 622.502 | 15,2% | 1.942.411 | 312,0% |
| Prodotti assicurativi | 1.307.770 | 23,6% | 757.988 | 18,5% | 549.782 | 72,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
78.653 | 1,4% | 154.403 | 3,8% | (75.750) | -49,1% |
| RACCOLTA GESTITA | 4.008.958 | 72,3% | 1.616.930 | 39,4% | 2.392.028 | 147,9% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 960.084 | 17,3% | 1.867.416 | 45,5% | (907.332) | -48,6% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 960.084 | 17,3% | 1.867.416 | 45,5% | (907.332) | -48,6% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
5.545.294 | 100,0% | 4.102.654 | 100,0% | 1.442.640 | 35,2% |
| di cui Guided products & services | 3.716.873 | 67,0% | 1.694.089 | 41,3% | 2.022.784 | 119,4% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 30 giugno 2021. Il saldo della raccolta diretta, gestita e amministrata, pari a 88.792 milioni di euro, ha registrato un incremento dell'11,5% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie all'apporto positivo della raccolta realizzata nel corso dell'anno, pari a 5.545 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 21.703.473 | 24,4% | 21.127.063 | 26,5% | 576.410 | 2,7% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 26 | 0,0% | 180 | 0,0% | (154) | -85,6% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 21.703.499 | 24,4% | 21.127.243 | 26,5% | 576.256 | 2,7% |
| Gestioni patrimoniali | 281.698 | 0,3% | 209.329 | 0,3% | 72.369 | 34,6% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 35.230.752 | 39,7% | 31.154.844 | 39,1% | 4.075.908 | 13,1% |
| Prodotti assicurativi | 13.380.915 | 15,1% | 11.754.021 | 14,8% | 1.626.894 | 13,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
1.969.429 | 2,2% | 1.775.603 | 2,2% | 193.826 | 10,9% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 50.862.794 | 57,3% | 44.893.797 | 56,4% | 5.968.997 | 13,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 16.225.702 | 18,3% | 13.622.934 | 17,1% | 2.602.768 | 19,1% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 16.225.702 | 18,3% | 13.622.934 | 17,1% | 2.602.768 | 19,1% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
88.791.995 | 100,0% | 79.643.974 | 100,0% | 9.148.021 | 11,5% |
| di cui Guided products & services | 38.476.149 | 43,3% | 33.379.535 | 41,9% | 5.096.614 | 15,3% |
Al 30 giugno 2021 le risorse della Banca sono pari a 1.242 in aumento rispetto alle 1.226 presenti in azienda al 31 dicembre 2020.
Nel corso del primo semestre 2021, nonostante il perdurare dell'emergenza Covid-19, l'attività è proseguita senza soluzione di continuità. Tutte le risorse, infatti, hanno continuato a lavorare da remoto. Inoltre, per fronteggiare l'emergenza sanitaria, sono proseguite le iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti. Tali iniziative, in continuità con quanto fatto nel corso del 2020 hanno riguardato più ambiti: salute, home working, lavoro in ufficio e altre iniziative utili. Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.
Sono inoltre proseguite, con modalità "a distanza", le attività di selezione volte al rafforzamento e all'ottimizzazione delle aree dedicate allo sviluppo del business, al supporto organizzativo e tecnologico ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 31 risorse.
Delle 31 assunzioni, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
In continuità con gli anni precedenti, è proseguito anche nei primi sei mesi del 2021 l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni. A seguito dell'emergenza COVID-19, FinecoBank ha partecipato a Career Day Digitali e ha proseguito ad utilizzare tecniche alternative di selezione, come il video colloquio e i colloqui a distanza. Anche l'onboarding si è svolto in maniera molto rapida, dotando immediatamente i nuovi assunti di tutta la strumentazione necessaria al lavoro da remoto.
Nel corso dei primi sei mesi del 2021 le uscite hanno coinvolto complessivamente 15 risorse di cui:
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
| Dirigenti | 24 | 22 | 6 | 6 | 30 | 28 |
| Quadri Direttivi | 292 | 290 | 113 | 114 | 405 | 404 |
| Aree Professionali | 402 | 394 | 405 | 400 | 807 | 794 |
| Totale | 718 | 706 | 524 | 520 | 1.242 | 1.226 |
Al 30 giugno 2021 i part-time presenti in Banca sono 92, circa il 7% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 12 anni, mentre l'età media è pari a circa 41 anni.
La formazione dei dipendenti dei primi sei mesi del 2021 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale-manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 7.299 |
| Tecnica | 5.836 |
| Linguistica | 3.191 |
| Comportamentale – Manageriale | 720 |
| Totale | 17.046 |
*FAM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti FinecoBank, ed erogata principalmente sulla Piattaforma LearningNext, con la creazione di nuovi corsi su tematiche rilevanti e l'aggiornamento e personalizzazione di quelli esistenti. Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza del Lavoro, la Banca ha garantito a tutte le risorse impattate adeguata formazione.
Inoltre, anche nel corso del 2021 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business di FinecoBank.
All'interno della struttura del Customer Care, alle risorse impattate sono stati erogati corsi di formazione obbligatori in ambito assicurativo (IVASS) e di aggiornamento professionale ai fini del Regolamento intermediari Consob, adottato con delibera n. 20307 del 15 febbraio 2018.
Nel corso del 2021, compatibilmente con l'emergenza sanitaria dovuta pandemia da COVID-19, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie ad accrescere il livello di specializzazione dei dipendenti.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 4.713 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.
Data l'importanza del tema per Fineco, è stato rilasciato in modalità on line a tutti i dipendenti un corso sul tema della sostenibilità, focalizzato sulla crescita e lo sviluppo sostenibile di lungo periodo, sia in termini sociali, che ambientali e culturali.
Nel primo semestre 2021, a supporto dello sviluppo delle risorse, FinecoBank ha continuato il percorso Leadership Training Program (già sperimentato negli anni precedenti), dedicato a tutti i manager, responsabili di team e a coloro che per la prima volta si sono confrontati con la gestione delle risorse. In considerazione della situazione sanitaria, il corso si compone di sessioni online, individuali e di gruppo. Lo scopo di questa iniziativa è quello di rafforzare le capacità manageriali del middle management, aiutandolo a gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace, oltre a quello di creare una cultura aziendale condivisa, una maggiore consapevolezza del ruolo e un linguaggio comune, utile a favorire la collaborazione tra diversi team. Il percorso prevede interviste individuali, formazione online e sessioni di coaching a distanza, per supportare il raggiungimento degli obiettivi concordati nel piano di sviluppo professionale.
Anche per il 2021 FinecoBank ha rinnovato l'associazione a Valore D, che offre la possibilità ai dipendenti di accedere a contenuti e corsi pensati per valorizzare il talento femminile e promuovere la cultura inclusiva in azienda.
Nel 2021 è stata rilasciata per tutti i dipendenti la nuova piattaforma di formazione linguistica Voxy, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze linguistiche di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.
Inoltre sono stati attivati i consueti percorsi di formazione sia di gruppo ("classi fineco" e "classi mondo") che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale che ha coinvolto circa 320 dipendenti. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi, fatta eccezione per la piattaforma Voxy disponibile per tutti.
La controllata: Fineco Asset Management Designated Activity Company (Dac)
Al 30 giugno 2021 le risorse della società sono 38, di cui 12 donne e 26 uomini con un'età media pari a circa 37 anni.
Nel corso dei primi sei mesi del 2021 gli ingressi sono stati 5 e le uscite hanno coinvolto complessivamente 2 risorse per dimissioni.
L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.
La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente, ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.
Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.
L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:
Questa modalità consente d'integrare in modo molto stretto la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'ottica è quella di avere scalabilità "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco.
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del primo semestre 2021 la Direzione ICT & Security Office (CIO) è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari tra cui FinecoTeam, una piattaforma di co-working flessibile, digitalizzata e personalizzata, realizzata per migliorare ulteriormente il livello di servizio al cliente.
Dal punto di vista architetturale è proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa coerentemente con adempimenti e vincoli normativi, con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Inoltre, a seguito dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19, si segnala che il Gruppo ha risposto all'emergenza garantendo l'estensione della possibilità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti anche durante il primo semestre dell'anno.
Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea o la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.
La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato. In data 22 agosto 2019 la Banca Centrale Europea ha notificato a FinecoBank lo status di Less Significant Istitution, post uscita dal gruppo UniCredit, assegnando alla Banca d'Italia i compiti di vigilanza diretta.
Nell'ambito del Single Supervisory Mechanism (SSM), la responsabilità di vigilanza sulle banche Less Significant fa capo alle National Competent Authorities (NCAs), lasciando alla BCE una oversight indiretta su tali banche, secondo un principio di proporzionalità che tiene conto della dimensione e del profilo di rischio dell'intermediario nonché del suo livello di interconnessione con il resto del sistema finanziario. Sulla base di tali criteri le LSIs sono suddivise in tre categorie (low, medium e high priority) alle quali si associa, in misura diversa, una più intensa attività di supervisione diretta da parte delle NCAs e indiretta da parte della BCE.
Ciò premesso, tramite apposita lettera (Prot. N° 0044067/20) del 14/01/2020, la Banca d'Italia ha comunicato la decisione, approvata dal Consiglio di Vigilanza della BCE in data 18 novembre 2019, di includere FinecoBank nella lista delle LSIs High Priority per l'anno 2020. In data 25 gennaio 2021 è stata comunicata da Banca di Italia la classificazione LSIs High Priority anche per l'anno 2021.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
11 Nominato anche "Amministratore incaricato del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi" coerentemente con i principi dettati dal codice di Corporate Governance delle società quotate.
12 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
13 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.
Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.
Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:
- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.
Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.
Con decorrenza primo gennaio 2021, è stata costituita la Direzione Chief Lending Officer (CLO), trasferendo dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO) tutte le attività che riguardano l'intero processo creditizio. Il Chief Lending Officer è quindi responsabile della definizione delle linee guida per i processi di concessione, gestione, classificazione, ristrutturazione e recupero del credito per i crediti commerciali e verso controparti istituzionali. Il CLO è inoltre responsabile di mantenere il profilo del rischio di credito all'interno della propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework.
Il Chief Risk Officer ha il compito di presidiare il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative ed alle scelte gestionali del Gruppo. A tali attività si aggiungono i controlli di secondo livello in tema di rischi, anche nell'ambito del rischio di credito oltre al monitoraggio ed al reporting verso gli Organi Sociali.
Sempre con decorrenza primo gennaio 2021 si è provveduto inoltre ad una miglior articolazione delle responsabilità in materia di antiriciclaggio nell'ambito della Funzione di Conformità alle norme, alla luce delle sempre più rilevanti attività e responsabilità in materia di Anti-Money Laundering creando, a diretto riporto della Direzione Compliance, la unit Funzione Antiriciclaggio, il cui responsabile è stato nominato Responsabile della Funzione Antiriciclaggio secondo le Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia.
Infine, con decorrenza primo febbraio 2021, il Responsabile della Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking è stato nominato Vice Direttore Generale, mantenendo anche la carica di Direttore Commerciale Rete PFA e Private Banking.
Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il CFO – Chief Financial Officer, il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il CFO (Chief Financial Officer) Department, il CRO Department (Chief Risk Officer), il CLO Department (Chief Lending Officer), il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Human Resources Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.
La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo14 e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
14 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.760.348 | (198.053) | -11,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 16.997 | 4.396 | 25,9% |
| Finanziamenti a banche | 691.753 | 780.473 | (88.720) | -11,4% |
| Finanziamenti a clientela | 5.269.368 | 4.527.837 | 741.531 | 16,4% |
| Altre attività finanziarie | 24.626.581 | 23.939.899 | 686.682 | 2,9% |
| Coperture | 85.051 | 74.451 | 10.600 | 14,2% |
| Attività materiali | 153.030 | 151.872 | 1.158 | 0,8% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 38.189 | 39.597 | (1.408) | -3,6% |
| Attività fiscali | 38.323 | 13.314 | 25.009 | 187,8% |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | - | 75.065 | - |
| Altre attività | 254.110 | 360.627 | (106.517) | -29,5% |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 31.755.017 | 1.149.743 | 3,6% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.172.802 | 1.064.859 | 107.943 | 10,1% |
| Debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | 781.738 | 2,8% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 5.889 | (952) | -16,2% |
| Coperture | 118.586 | 232.102 | (113.516) | -48,9% |
| Passività fiscali | 35.666 | 13.954 | 21.712 | 155,6% |
| Altre passività | 534.610 | 391.349 | 143.261 | 36,6% |
| Patrimonio | 1.896.682 | 1.687.125 | 209.557 | 12,4% |
| - capitale e riserve | 1.681.875 | 1.366.387 | 315.488 | 23,1% |
| - riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) | 970 | -34,2% |
| - risultato netto | 216.670 | 323.571 | (106.901) | -33,0% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.904.760 | 31.755.017 | 1.149.743 | 3,6% |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.562,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 21,4 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Crediti verso banche centrali | 283.664 | 271.500 | 12.164 | 4,5% |
| Crediti verso banche | 408.089 | 508.973 | (100.884) | -19,8% |
| Conti correnti e depositi a vista | 299.481 | 254.051 | 45.430 | 17,9% |
| Depositi a scadenza | 70.242 | 45.367 | 24.875 | 54,8% |
| Altri finanziamenti: | 38.366 | 209.555 | (171.189) | -81,7% |
| 1. Pronti contro termine attivi | 1.183 | 1.122 | 61 | 5,4% |
| 2. Altri | 37.183 | 208.433 | (171.250) | -82,2% |
| Totale | 691.753 | 780.473 | (88.720) | -11,4% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 691,8 milioni di euro ed evidenziano un decremento dell'11,4% rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla riduzione dei margini di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati iscritti nella voce "Altri finanziamenti - Altri".
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
I "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie utilizzati, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 27,9 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (202,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 9,3 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 1.813.093 | 1.602.766 | 210.327 | 13,1% | |
| Pronti contro termine attivi | 216.854 | 155.014 | 61.840 | 39,9% | |
| Mutui | 2.081.407 | 1.668.286 | 413.121 | 24,8% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 758.773 | 733.360 | 25.413 | 3,5% | |
| Altri finanziamenti | 399.241 | 368.411 | 30.830 | 8,4% | |
| Totale | 5.269.368 | 4.527.837 | 741.531 | 16,4% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 5.269,4 milioni di euro, in crescita del 16,4% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono rappresentati da:
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 4.656,6 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 16,2%, grazie all'erogazione, nel corso del primo semestre 2021, di 133,6 milioni di euro di prestiti personali e 521,4 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 822,1 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | Consistenze al | Variazioni | ||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Conti correnti | 1.810.635 | 1.600.663 | 209.972 | 13,1% |
| Utilizzo carte di credito | 288.946 | 295.992 | (7.046) | -2,4% |
| Mutui | 2.080.476 | 1.667.948 | 412.528 | 24,7% |
| Prestiti personali | 468.915 | 436.497 | 32.418 | 7,4% |
| Altri finanziamenti | 3.228 | 3.828 | (600) | -15,7% |
| Finanziamenti in bonis | 4.652.200 | 4.004.928 | 647.272 | 16,2% |
| Conti correnti | 2.456 | 2.103 | 353 | 16,8% |
| Mutui | 932 | 338 | 594 | 175,7% |
| Utilizzo carte di credito | 28 | 34 | (6) | -17,6% |
| Prestiti personali | 885 | 837 | 48 | 5,7% |
| Altri finanziamenti | 90 | 67 | 23 | 34,3% |
| Finanziamenti deteriorati | 4.391 | 3.379 | 1.012 | 30,0% |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 4.656.591 | 4.008.307 | 648.284 | 16,2% |
| Pronti contro termine | 216.829 | 154.963 | 61.866 | 39,9% |
| Pronti contro termine - deteriorati | 26 | 51 | (25) | -49,0% |
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 269.057 | 250.003 | 19.054 | 7,6% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 126.754 | 114.411 | 12.343 | 10,8% |
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
111 | 100 | 11 | 11,0% |
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 612.777 | 519.528 | 93.249 | 17,9% |
| Finanziamenti a clientela | 5.269.368 | 4.527.835 | 741.533 | 16,4% |
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Importo lordo | Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio | ||||||||
| Categoria | Consistenze al Consistenze al |
Consistenze al | Dati al | ||||||||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2021 | 31/12/2020 | 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||||
| Sofferenze | 18.681 | 20.843 | (16.566) | (18.818) | 2.115 | 2.025 | 88,7% | 90,3% | |||
| Inadempienze probabili | 3.309 | 3.427 | (2.214) | (2.362) | 1.095 | 1.065 | 66,9% | 68,9% | |||
| Scaduti | 2.320 | 1.219 | (1.002) | (778) | 1.318 | 441 | 43,2% | 63,8% | |||
| Totale | 24.310 | 25.489 | (19.782) | (21.958) | 4.528 | 3.531 | 81,4% | 86,1% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4,5 milioni di euro, di cui 2,1 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,1 milioni di euro di inadempienze probabili e 1,3 milioni di euro di crediti scaduti. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,1% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,09% al 31 dicembre 2020).
Con riferimento al Coverage ratio dei crediti scaduti, si precisa che nel corso del primo semestre 2021 sono state classificate fra i crediti scaduti alcune posizioni rappresentate da mutui ipotecari e conti correnti garantiti da titoli, il cui livello di copertura, essendo inferiore rispetto a quello delle esposizioni non garantite, ha determinato il decremento del Coverage ratio dal 63,8% di fine 2020 al 43,2% del 30 giugno 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
6.838 | 10.988 | (4.150) | -37,8% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
143.443 | 143.698 | (255) | -0,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 24.476.300 | 23.785.213 | 691.087 | 2,9% |
| - titoli di debito emessi da banche | 6.716.650 | 7.473.858 | (757.208) | -10,1% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 17.759.650 | 16.311.355 | 1.448.295 | 8,9% |
| Totale | 24.626.581 | 23.939.899 | 686.682 | 2,9% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 5,1 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2021 pari a 0,5 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 1,2 milioni di euro (di cui 0,9 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,3 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), che non ha registrato variazioni di fair value significative nel corso del primo semestre 2021. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti delle note illustrative.
Le preferred shares di Visa INC class "A" presenti nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" al 31 dicembre 2020 sono state vendute nel corso del primo semestre 2021.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"15. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stato suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Francia | 36.637 | 37.275 | (638) | -1,7% | |
| Stati Uniti | 67.684 | 65.874 | 1.810 | 2,7% | |
| Irlanda | 39.117 | 40.544 | (1.427) | -3,5% | |
| Totale | 143.438 | 143.693 | (255) | -0,2% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 4.972,6 milioni di euro (5.738,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie.
15 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio delle esposizioni Sovrane, incluse le esposizioni verso l'European Financial Stability Facility e l'European Stability Mechanism, suddivise per emittente. Le restanti esposizioni, che ammontano complessivamente a 1.167,1 milioni di euro, sono costituite principalmente da esposizioni verso Autorità locali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Italia | 6.189.996 | 5.920.734 | 269.262 | 4,5% | |
| Spagna | 4.384.163 | 4.321.136 | 63.027 | 1,5% | |
| Germania | 126.865 | 126.941 | (76) | -0,1% | |
| Polonia | - | 27.356 | (27.356) | -100,0% | |
| Francia | 1.292.680 | 1.191.001 | 101.679 | 8,5% | |
| Stati Uniti | 628.264 | 612.070 | 16.194 | 2,6% | |
| Austria | 518.714 | 520.526 | (1.812) | -0,3% | |
| Irlanda | 948.026 | 916.775 | 31.251 | 3,4% | |
| Regno Unito | 47.264 | 39.099 | 8.165 | 20,9% | |
| Belgio | 556.592 | 559.997 | (3.405) | -0,6% | |
| Portogallo | 388.437 | 393.700 | (5.263) | -1,3% | |
| Svizzera | 46.217 | 46.662 | (445) | -1,0% | |
| Arabia Saudita | 89.991 | 80.384 | 9.607 | 12,0% | |
| Cile | 221.414 | 52.668 | 168.746 | 320,4% | |
| Israele | 167.441 | 140.732 | 26.709 | 19,0% | |
| Cina | 165.326 | 74.494 | 90.832 | 121,9% | |
| Lettonia | 29.694 | - | 29.694 | n.a. | |
| Qatar | 23.725 | - | 23.725 | n.a. | |
| Islanda | 14.959 | - | 14.959 | n.a. | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 401.031 | 401.273 | (242) | -0,1% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 351.793 | 351.872 | (79) | 0,0% | |
| Totale | 16.592.592 | 15.777.420 | 815.172 | 5,2% |
Coperture
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 51.622 | 393 | 51.229 | 13035,4% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 13.630 | 18.610 | (4.980) | -26,8% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | 19.799 | 55.448 | (35.649) | -64,3% |
| Totale attivo | 85.051 | 74.451 | 10.600 | 14,2% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 73.420 | 18.770 | 54.650 | 291,2% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (8.168) | 231 | (8.399) | -3635,9% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | 19.799 | 55.448 | (35.649) | -64,3% |
| Totale attivo | 85.051 | 74.449 | 10.602 | 14,2% |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 105.693 | 214.388 | (108.695) | -50,7% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | - | #DIV/0! | ||
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | 12.893 | 17.714 | (4.821) | -27,2% |
| Totale passivo | 118.586 | 232.102 | (113.516) | -48,9% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 75.512 | 174.441 | (98.929) | -56,7% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 30.181 | 39.947 | (9.766) | -24,4% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 12.893 | 17.714 | (4.821) | -27,2% |
| Totale passivo | 118.586 | 232.102 | (113.516) | -48,9% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 73.420 | 75.512 | (2.092) |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | 19.799 | 12.893 | 6.906 |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | (4.083) | - | (4.083) |
| Totale | 89.136 | 88.405 | 731 |
Al 30 giugno 2021 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dal Gruppo con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 38,3 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è positivo per 0,7 milioni di euro.
Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2020 |
Investimenti 1° semestre 2021 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2021 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2021 |
Saldo al 30/06/2021 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 107.842 | 10.424 | (1.979) | (6.006) | 110.281 |
| Macchine elettroniche | 13.846 | 1.554 | - | (2.457) | 12.943 |
| Mobili e arredi | 3.092 | 451 | - | (463) | 3.080 |
| Impianti e attrezzature | 3.159 | 106 | (3) | (468) | 2.794 |
| Totale | 151.871 | 12.535 | (1.982) | (9.394) | 153.030 |
Si precisa che le attività materiali includono il "diritto d'uso" relativo agli immobili per un ammontare di 68 milioni di euro (64,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), il "diritto d'uso" relativo a impianti e attrezzature per un ammontare di 0,4 milioni di euro (0,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e il valore contabile dell'immobile, presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo di 64,4 milioni di euro, comprensivo del relativo terreno per un ammontare pari a 23,9 milioni di euro (65 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le Altre variazioni degli immobili sono relative alle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale, compresi i recessi anticipati dei contratti di leasing.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco AM, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
Si evidenzia che al 30 giugno 2021 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2021 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2020 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia, inoltre, che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2021 pari a 8.966 milioni di euro, significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2020.
Le Altre attività immateriali comprendono principalmente gli acquisti e le implementazioni delle procedure informatiche che presentano utilità pluriennale, necessarie al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, nonché i Marchi e domini Fineco.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al 31/12/2020 |
Investimenti 1° semestre 2021 |
Altre variazioni e vendite 1° semestre 2021 |
Ammortamenti e rettifiche 1° semestre 2021 |
Saldo al 30/06/2021 |
| Software | 11.864 | 1.857 | - | (3.190) | 10.531 |
| Marchi | 27.459 | - | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 274 | - | - | (76) | 198 |
| Totale | 67.056 | 1.857 | - | (3.266) | 38.188 |
I Crediti di imposta acquistati comprendono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati dalla Capogruppo connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | - | 5.165 | (5.165) | -100,0% |
| Attività fiscali anticipate | 39.262 | 28.859 | 10.403 | 36,0% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 2.772 | 3.300 | (528) | -16,0% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 42.034 | 37.324 | 4.710 | 12,6% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (3.711) | (24.010) | 20.299 | -84,5% |
| Totale Attività fiscali | 38.323 | 13.314 | 25.009 | 187,8% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.900 | 3.603 | 297 | 8,2% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
481 | 2.359 | (1.878) | -79,6% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.669 | 6.361 | (692) | -10,9% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 33.199 | 21.223 | 11.976 | 56,4% |
| - titoli e cedole da regolare | 13.273 | 1.135 | 12.138 | 1069,4% |
| - altre operazioni | 19.926 | 20.088 | (162) | -0,8% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" | 108.394 | 258.997 | (150.603) | -58,1% |
| - acconti d'imposta | 103.463 | 254.480 | (151.017) | -59,3% |
| - crediti d'imposta | 4.931 | 4.486 | 445 | 9,9% |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 31 | (31) | -100,0% |
| Partite in attesa di regolamento | 6.419 | 2.627 | 3.792 | 144,3% |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 6.419 | 2.627 | 3.792 | 144,3% |
| Partite in corso di lavorazione | 33 | 9 | 24 | 266,7% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 25 | 14 | 11 | 78,6% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
22.634 | 34.738 | (12.104) | -34,8% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
73.356 | 30.696 | 42.660 | 139,0% |
| Totale Altre attività | 254.110 | 360.627 | (106.517) | -29,5% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
L'aumento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuto principalmente all'effetto derivante dall'operazione di riallineamento dell'avviamento in base all'art. 110 del D.L. 104 del 14 agosto 2020. In seguito all'operazione di riallineamento sono state iscritte attività fiscali anticipate per 10,2 milioni di euro e sono state annullate passività fiscali differite per 24,5 milioni di euro. Inoltre è stata iscritta la fiscalità anticipata sul beneficio Patent Box stimato per il primo semestre 2021 pari a 2,2 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia che al 30 giugno 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", mentre al 31 dicembre 2020 erano rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", per un importo di 19,5 milioni di euro.
L'incremento dei "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dalla suddetta differente rappresentazione dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete e dall'incremento dei risconti attivi relativi ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari.
Con riferimento alla voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", senza considerare la succitata differente rappresentazione la voce registrerebbe un incremento di 7,4 milioni di euro, determinato da maggiori risconti attivi relativi a spese amministrative.
Si rileva inoltre un incremento delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci - titoli e cedole da regolare", per 12,2 milioni di euro, e delle "Partite in attesa di regolamento - effetti, assegni ed altri documenti", per 3,8 milioni di euro, entrambi connessi all'operatività dei clienti, mentre si rileva una consistente riduzione delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di 150,6 milioni di euro, determinato, principalmente, da minori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche centrali | 1.039.569 | 949.604 | 89.965 | 9,5% |
| Debiti verso banche | 133.233 | 115.255 | 17.978 | 15,6% |
| Conti correnti e depositi a vista | 62.572 | 43.317 | 19.255 | 44,5% |
| Finanziamenti | 58.024 | 53.422 | 4.602 | 8,6% |
| - Pronti contro termine passivi | 58.024 | 53.422 | 4.602 | 8,6% |
| Debiti per leasing | 4.093 | 4.225 | (132) | -3,1% |
| Altri debiti | 8.544 | 14.291 | (5.747) | -40,2% |
| Totale | 1.172.802 | 1.064.859 | 107.943 | 10,1% |
I Debiti verso banche sono pari 1.172,8 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 107,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito della 7^ tranche del programma TLTRO III, pari a 95 milioni di euro.
La voce "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente il deposito ricevuto dalla Banca centrale nell'ambito del programma TLTRO III.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 59,9 milioni di euro (42,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e operazioni di prestito titoli per 8,5 milioni di euro (14,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi a vista | 28.312.993 | 28.033.748 | 279.245 | 1,0% |
| Depositi a scadenza | 31 | 213 | (182) | -85,4% |
| Finanziamenti | 583.880 | 103.584 | 480.296 | 463,7% |
| - Pronti contro termine passivi | 583.880 | 103.584 | 480.296 | 463,7% |
| Debiti per leasing | 65.671 | 61.988 | 3.683 | 5,9% |
| Altri debiti | 178.902 | 160.206 | 18.696 | 11,7% |
| Debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | 781.738 | 2,8% |
I Debiti verso clientela ammontano a 29.141,5 milioni di euro, in crescita del 2,8% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela.
La voce "Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 55,9 milioni di euro (54,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 55,6 milioni di euro (47,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 67,4 milioni di euro (57,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 4,9 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Passività fiscali | ||||
| Passività correnti | 35.666 | 10.204 | 25.462 | 249,5% |
| Passività fiscali differite | 3.711 | 27.759 | (24.048) | -86,6% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 39.377 | 37.963 | 1.414 | 3,7% |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (3.711) | (24.010) | 20.299 | -84,5% |
| Totale Passività fiscali | 35.666 | 13.953 | 21.713 | 155,6% |
| Altre passività | ||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 190 | 224 | (34) | -15,2% |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.827 | 14.400 | 1.427 | 9,9% |
| Contributi previdenziali da versare | 6.351 | 7.012 | (661) | -9,4% |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
28.989 | 32.889 | (3.900) | -11,9% |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni o azioni della Capogruppo |
47 | 47 | - | 0,0% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 225.009 | 49.338 | 175.671 | 356,1% |
| - titoli e cedole da regolare | 25.134 | 11.513 | 13.621 | 118,3% |
| - deleghe di pagamento | 186.361 | 28.777 | 157.584 | 547,6% |
| - altre partite | 13.514 | 9.048 | 4.466 | 49,4% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 28.840 | 48.532 | (19.692) | -40,6% |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 25.505 | 37.519 | (12.014) | -32,0% |
| - altre | 3.335 | 11.013 | (7.678) | -69,7% |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 12.697 | 23.273 | (10.576) | -45,4% |
| Partite in attesa di regolamento | 83.586 | 83.525 | 61 | 0,1% |
| - bonifici in partenza | 83.535 | 83.522 | 13 | 0,0% |
| - POS e bancomat | 51 | 3 | 48 | 1600,0% |
| Partite in corso di lavorazione | 299 | 662 | (363) | -54,8% |
| - bonifici in arrivo | 236 | 647 | (411) | -63,5% |
| - altre partite in corso di lavorazione | 63 | 15 | 48 | 320,0% |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
||||
| 152 | 160 | (8) | -5,0% | |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
14.144 | 9.731 | 4.413 | 45,4% |
| Somme a disposizione della clientela | 5.296 | 3.991 | 1.305 | 32,7% |
| Trattamento di fine rapporto | 4.941 | 4.924 | 17 | 0,3% |
| Fondo per rischi ed oneri | 108.242 | 112.641 | (4.399) | -3,9% |
| Totale Altre passività | 534.610 | 391.349 | 143.261 | 36,6% |
Si precisa che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate principalmente da passività fiscali correnti per 35,6 milioni di euro. Le passività fiscali differite si riferiscono principalmente all'iscrizione della fiscalità differita sull'ammortamento fiscale del marchio Fineco per 1,2 milioni di euro e sulle valutazioni positive dei titoli HTCS per 0,9 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci - titoli e cedole da regolare", per un importo di 13,6 milioni di euro, e delle "Partite definitive non imputabili ad altre voci - deleghe di pagamento", per un importo di 157,6 milioni di euro, entrambi connessi all'operatività dei clienti, parzialmente compensate dal decremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali", per un importo di 19,7 milioni di euro e dalla diminuzione della voce "Partite illiquide per operazioni di portafoglio" per 10,6 milioni di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
96 | 61 | 35 | 57,4% |
| Controversie legali e fiscali | 28.510 | 28.363 | 147 | 0,5% |
| - Cause in corso | 20.857 | 20.518 | 339 | 1,7% |
| - Reclami | 3.917 | 4.109 | (192) | -4,7% |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 | - | 0,0% |
| Oneri per il personale | 2.750 | 5.088 | (2.338) | -46,0% |
| Altri | 76.886 | 79.129 | (2.243) | -2,8% |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.573 | 73.136 | 437 | 0,6% |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 412 | 416 | (4) | -1,0% |
| - Altri fondi | 2.901 | 5.577 | (2.676) | -48,0% |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 108.146 | 112.580 | (4.434) | -3,9% |
| Totale fondo rischi ed oneri | 108.242 | 112.641 | (4.399) | -3,9% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Capitale sociale | 201.267 | 201.153 | 114 | 0,1% |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | 0,0% |
| Riserve | 980.114 | 664.492 | 315.622 | 47,5% |
| - Riserva legale | 40.253 | 40.229 | 24 | 0,1% |
| - Riserva straordinaria | 883.480 | 571.229 | 312.251 | 54,7% |
| - Riserva azioni proprie | 1.440 | 1.189 | 251 | 21,1% |
| - Altre riserve | 54.941 | 51.845 | 3.096 | 6,0% |
| (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) | (251) | 21,1% |
| Riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) | 970 | -34,2% |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | 0,0% |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 216.670 | 323.571 | (106.901) | -33,0% |
| Totale | 1.896.682 | 1.687.128 | 209.554 | 12,4% |
Al 30 giugno 2021 il capitale sociale ammonta a 201,3 milioni di euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Al 30 giugno 2021 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 122.866 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,4 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata complessivamente di 0,3 milioni di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
16 Unrated e unlisted.
Le Riserve da valutazione sono costituite:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
Con riferimento alla formulazione della proposta di destinazione dell'utile d'esercizio, è necessario ricordare che in data 15 dicembre 2020 la Banca Centrale Europea ha adottato la Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020 (che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020) concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, sottolineando l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti. Con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020, Banca d'Italia aveva espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente, in linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
Considerando quanto sopra riportato, l'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2020 di FinecoBank S.p.A., pari a 323,1 milioni di euro, come segue:
Come riportato negli "Eventi di rilievo del periodo", si evidenzia che in data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale. In tale contesto anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, considerando che le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell'economia, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. La raccomandazione sui dividendi resta tuttavia applicabile fino al 30 settembre 2021, di conseguenza le decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 2,6 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 0,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle tranche azionarie relative al piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un totale di 52.068 azioni ordinarie FinecoBank.
Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato del periodo di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato Netto |
| 30/06/2021 | 30/06/2021 | |
| Saldi di FinecoBank al (PN) | 1.863.528 | 199.571 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM (PN) | 46.858 | 30.803 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM (PN) | (13.704) | (13.704) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi (PN) | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo | 1.896.682 | 216.670 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 147.897 | 147.050 | 847 | 0,6% |
| di cui Interessi netti | 124.338 | 138.229 | (13.891) | -10,0% |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 23.559 | 8.821 | 14.738 | 167,1% |
| Commissioni nette | 214.346 | 194.539 | 19.807 | 10,2% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 40.571 | 47.661 | (7.090) | -14,9% |
| Saldo altri proventi/oneri | 644 | 1.392 | (748) | -53,7% |
| RICAVI | 403.458 | 390.642 | 12.816 | 3,3% |
| Spese per il personale | (52.884) | (48.893) | (3.991) | 8,2% |
| Altre spese amministrative | (128.028) | (108.138) | (19.890) | 18,4% |
| Recuperi di spesa | 67.470 | 52.263 | 15.207 | 29,1% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.662) | (12.268) | (394) | 3,2% |
| Costi operativi | (126.104) | (117.036) | (9.068) | 7,7% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 277.354 | 273.606 | 3.748 | 1,4% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.688) | (3.670) | 1.982 | -54,0% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 275.666 | 269.936 | 5.730 | 2,1% |
| Altri oneri e accantonamenti | (14.023) | (7.636) | (6.387) | 83,6% |
| Profitti netti da investimenti | 1.239 | (3.818) | 5.057 | 132,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 262.882 | 258.482 | 4.400 | 1,7% |
| Imposte sul reddito del periodo | (46.212) | (78.308) | 32.096 | -41,0% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 216.670 | 180.174 | 36.496 | 20,3% |
| RISULTATO DI PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 216.670 | 180.174 | 36.496 | 20,3% |
Il Margine finanziario si attesta a 147,9 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.
Gli Interessi netti diminuiscono di 13,9 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente per effetto, principalmente, delle politiche espansive della Banca Centrale Europea che hanno comportato una discesa dei tassi di mercato e una riduzione degli spread di credito. La riduzione è inoltre dovuta ai nuovi investimenti in titoli di Stato che hanno sostituito parte dei titoli UniCredit S.p.A. giunti a naturale scadenza che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. Tale decremento è stato parzialmente compensato dal contributo positivo apportato dall'incremento dei volumi, dall'aumento dell'attività di lending e dai proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, ricondotti anch'essi nella voce Interessi netti. La struttura degli investimenti realizzati dal Gruppo ha contribuito a mantenere un consistente livello degli interessi attivi, infatti il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'0,81% (1,06% al 30 giugno 2020).
I Profitti da gestione della tesoreria si attestano a 23,6 milioni di euro ed includono esclusivamente gli utili generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" (7 milioni di euro nel primo semestre 2020, oltre a 1,8 milioni di euro generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva"). In particolare si tratta di utili realizzati su strumenti finanziari prossimi alla scadenza o venduti nell'ambito delle azioni di ribilanciamento del portafoglio. Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
499 | 794 | (295) | -37,2% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 2 | 1 | 1 | 100,0% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
33.956 | 55.205 | (21.249) | -38,5% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
65.242 | 62.323 | 2.919 | 4,7% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche |
71 | 343 | (272) | -79,3% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela |
35.299 | 32.133 | 3.166 | 9,9% |
| Derivati di copertura | (16.194) | (8.880) | (7.314) | 82,4% |
| Altre attività | 260 | - | 260 | n.a. |
| Passività finanziarie | 6.322 | 2.324 | 3.998 | 172,0% |
| Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria | 2.514 | 830 | 1.684 | 202,9% |
| Totale interessi attivi | 127.971 | 145.073 | (17.102) | -11,8% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Interessi Passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (106) | (116) | 10 | -8,6% |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (834) | (5.266) | 4.432 | -84,2% |
| Attività finanziarie | (2.693) | (1.462) | (1.231) | 84,2% |
| Totale interessi passivi | (3.633) | (6.844) | 3.211 | -46,9% |
| Interessi netti | 124.338 | 138.229 | (13.891) | -10,0% |
| Profitti da gestione della Tesoreria | 23.559 | 8.821 | 14.738 | 167,1% |
| Margine finanziario | 147.897 | 147.050 | 847 | 0,6% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla discesa dei tassi di mercato e alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nell'esercizio.
Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività si riferiscono agli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati.
Gli interessi attivi rilevati sulle Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, pari a 5 milioni di euro, e agli interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS.
Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.
Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sui margini iniziali e i depositi a garanzia versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari, agli interessi rilevati su titoli di proprietà e agli interessi rilevati sul deposito presso Banca d'Italia.
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi attivi relativi a finanziamenti a banche e clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 71 | 343 | (272) | -79,3% |
| - conti correnti | 1 | - | 1 | n.a. |
| - pronti contro termine | - | 13 | (13) | -100,0% |
| - depositi vincolati | 40 | - | 40 | n.a. |
| - altri finanziamenti | 30 | 330 | (300) | -90,9% |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 35.299 | 32.132 | 3.167 | 9,9% |
| - conti correnti | 7.519 | 6.988 | 531 | 7,6% |
| - pronti contro termine | 7.365 | 5.318 | 2.047 | 38,5% |
| - mutui | 9.883 | 8.596 | 1.287 | 15,0% |
| - carte di credito | 1.982 | 2.338 | (356) | -15,2% |
| - prestiti personali | 8.529 | 8.859 | (330) | -3,7% |
| - altri finanziamenti | 21 | 33 | (12) | -36,4% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche ammontano a 0,07 milioni di euro, in diminuzione di 0,3 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020, riconducibile, principalmente, ai minori interessi rilevati sulla liquidità in valuta diversa da euro detenuta presso istituzioni creditizie.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 35,3 milioni di euro, registrando un incremento del 9,9% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie alla crescita degli interessi relativi agli impieghi per mutui, utilizzi di aperture di credito in conto corrente e operazioni di pronti contro termine, in particolare operazioni di "Leva multiday".
Di seguito si riporta una tabella che dettaglia la composizione degli interessi passivi relativi a banche e clientela contabilizzati nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato":
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Interessi passivi su debiti verso banche | (106) | (116) | 10 | -8,6% |
| - conti correnti | (50) | (44) | (6) | 13,6% |
| - altri finanziamenti | (10) | (13) | 3 | -23,1% |
| - debiti per leasing | (46) | (59) | 13 | -22,0% |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (834) | (5.266) | 4.432 | -84,2% |
| - conti correnti | (389) | (4.788) | 4.399 | -91,9% |
| - depositi vincolati | - | (3) | 3 | -100,0% |
| - debiti per leasing | (445) | (475) | 30 | -6,3% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche ammontano a 0,1 milioni di euro e non registrano variazioni significative rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 0,8 milioni di euro, in riduzione dell'84,2% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi su conti correnti della clientela.
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 147.897 | 147.050 | 847 | 0,6% |
| Commissioni nette | 214.346 | 194.539 | 19.807 | 10,2% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 40.571 | 47.661 | (7.090) | -14,9% |
| Saldo altri proventi/oneri | 644 | 1.392 | (748) | -53,7% |
| RICAVI | 403.458 | 390.642 | 12.816 | 3,3% |
| Riclassifica gestionale | 1° semestre | Variazioni | ||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Brokerage | 69.674 | 74.622 | (4.948) | -6,6% |
| di cui: | ||||
| - Azioni | 60.729 | 60.989 | (260) | -0,4% |
| - Obbligazioni | 3.076 | 4.827 | (1.751) | -36,3% |
| - Derivati | 5.107 | 8.222 | (3.115) | -37,9% |
| - Altre commissioni | 762 | 584 | 178 | 30,6% |
| Investing | 122.240 | 99.690 | 22.550 | 22,6% |
| di cui | ||||
| - Collocamento | 3.853 | 3.056 | 797 | 26,1% |
| - Gestione | 150.938 | 120.767 | 30.171 | 25,0% |
| - Altre | 635 | - | 635 | n.a. |
| - Altre commissioni PFA | (33.186) | (24.134) | (9.052) | 37,5% |
| Banking | 22.697 | 20.636 | 2.061 | 10,0% |
| Altro | (265) | (408) | 143 | -35,0% |
| Totale | 214.346 | 194.539 | 19.806 | 10,2% |
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 19,8 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+22,6 milioni di euro), ed in particolare modo al maggior contributo di Fineco AM, che ha registrato una crescita dei volumi del 43% rispetto alla crescita del 28% rilevata sul comparto del risparmio gestito. Si evidenzia, inoltre, la crescita delle commissioni del Banking (+10% a/a) grazie al contributo dei canoni di conto corrente e alle commissioni connesse alle carte di pagamento.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 7,1 milioni di euro rispetto primo semestre dell'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente i risultati estremamente positivi registrati nel primo semestre 2020 grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità e che aveva determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%.
Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC (Class "C" e Class "A" vendute nel corso del primo semestre 2021), che hanno registrato utili per 0,8 milioni di euro (+0,06 milioni di euro nel primo semestre 2020). Nessuna variazione significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (-1,2 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Il Saldo altri proventi/oneri è positivo per 1,3 milioni di euro e non evidenzia variazioni significative in termini di importo rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Spese per il personale | (52.884) | (48.893) | (3.991) | 8,2% |
| Altre spese amministrative | (128.028) | (108.138) | (19.890) | 18,4% |
| Recuperi di spesa | 67.470 | 52.263 | 15.207 | 29,1% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.662) | (12.268) | (394) | 3,2% |
| Totale costi operativi | (126.104) | (117.036) | (9.068) | 7,7% |
I costi operativi evidenziano un incremento del 7,7% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, crescita che risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela, struttura e organico, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Spese per il personale si attestano a 52,9 milioni di euro, di cui 3,3 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento dell'8,2% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.244 unità del 30 giugno 2020 alle 1.280 unità al 30 giugno 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| 1) Personale dipendente | (51.811) | (47.985) | (3.826) | 8,0% |
| - salari e stipendi | (35.533) | (32.380) | (3.153) | 9,7% |
| - oneri sociali | (8.864) | (8.483) | (381) | 4,5% |
| - indennità di fine rapporto | (374) | (434) | 60 | -13,8% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (85) | (33) | (52) | 157,6% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (2.525) | (2.181) | (344) | 15,8% |
| a) a contribuzione definita | (2.525) | (2.181) | (344) | 15,8% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (2.151) | (1.881) | (270) | 14,4% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (2.279) | (2.593) | 314 | -12,1% |
| 2) Amministratori e sindaci | (1.072) | (818) | (254) | 31,1% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
3 | 1 | 2 | 200,0% |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società |
(4) | (91) | 87 | -95,6% |
| Totale spese per il personale | (52.884) | (48.893) | (3.991) | 8,2% |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (70.307) | (55.330) | (14.977) | 27,1% |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | 9.749 | (545) | 10.294 | -1888,8% |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (11.370) | (10.189) | (1.181) | 11,6% |
| Comunicazioni su mass media | (10.002) | (9.030) | (972) | 10,8% |
| Marketing e promozioni | (1.187) | (893) | (294) | 32,9% |
| Sponsorizzazioni | (174) | (219) | 45 | -20,5% |
| Convention e comunicazione interna | (7) | (47) | 40 | -85,1% |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (764) | (644) | (120) | 18,6% |
| Spese recupero crediti | (174) | (107) | (67) | 62,6% |
| Informazioni commerciali e visure | (590) | (537) | (53) | 9,9% |
| C) Spese indirette relative al personale | (1.514) | (2.173) | 659 | -30,3% |
| Formazione del personale | (279) | (253) | (26) | 10,3% |
| Noleggio auto e altre spese personale | (55) | (11) | (44) | 400,0% |
| Spese consulenti finanziari | (1.105) | (1.689) | 584 | -34,6% |
| Spese di viaggio | (47) | (192) | 145 | -75,5% |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (28) | (28) | - | 0,0% |
| D) Spese relative all'ICT | (23.797) | (20.977) | (2.820) | 13,4% |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.568) | (1.473) | (95) | 6,4% |
| Spese software - affitto e manutenzione | (5.946) | (5.448) | (498) | 9,1% |
| Sistemi di comunicazione ICT | (2.904) | (3.713) | 809 | -21,8% |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (6.343) | (3.745) | (2.598) | 69,4% |
| Infoprovider finanziari | (7.036) | (6.598) | (438) | 6,6% |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.275) | (1.907) | (368) | 19,3% |
| Consulenze e servizi professionali relative ad attività ordinarie | (1.865) | (1.616) | (249) | 15,4% |
| Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa |
(313) | (154) | (159) | 103,2% |
| Spese legali | (43) | (70) | 27 | -38,6% |
| Cause legali | (54) | (67) | 13 | -19,4% |
| F) Spese relative agli immobili | (2.587) | (2.382) | (205) | 8,6% |
| Service area immobiliare | - | (84) | 84 | -100,0% |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (160) | (79) | (81) | 102,5% |
| Manutenzione locali | (519) | (524) | 5 | -1,0% |
| Fitti passivi per locazione immobili | (443) | (483) | 40 | -8,3% |
| Pulizia locali | (252) | (313) | 61 | -19,5% |
| Utenze | (1.213) | (899) | (314) | 34,9% |
| G) Altre spese di funzionamento | (14.289) | (13.502) | (787) | 5,8% |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (141) | (99) | (42) | 42,4% |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.761) | (1.534) | (227) | 14,8% |
| Servizi amministrativi e logistici | (8.520) | (7.718) | (802) | 10,4% |
| Assicurazioni | (1.937) | (1.815) | (122) | 6,7% |
| Stampati e cancelleria | (225) | (258) | 33 | -12,8% |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (985) | (993) | 8 | -0,8% |
| Altre spese amministrative | (720) | (1.085) | 365 | -33,6% |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (1.125) | (1.034) | (91) | 8,8% |
| I) Recupero spese | 67.470 | 52.263 | 15.207 | 29,1% |
| Recupero spese accessorie | 23 | 50 | (27) | -54,0% |
| Recuperi di imposte | 67.447 | 52.213 | 15.234 | 29,2% |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (60.558) | (55.875) | (4.683) | 8,4% |
Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 60,6 milioni di euro, con un incremento di 4,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente.
In particolare si evidenzia l'incremento delle seguenti voci principali:
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali, pari a 12,7 milioni di euro, non evidenziano variazioni significative rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 1° semestre | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 277.354 | 273.606 | 3.748 | 1,4% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(1.688) | (3.670) | 1.982 | -54,0% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 275.666 | 269.936 | 5.730 | 2,1% |
| Altri oneri e accantonamenti | (14.023) | (7.636) | (6.387) | 83,6% |
| Profitti netti da investimenti | 1.239 | (3.818) | 5.057 | -132,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 262.882 | 258.482 | 4.400 | 1,7% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle perdite attese. Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2021 il Gruppo ha considerato gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, che incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea, che hanno determinato un impatto positivo di 0,8 milioni di euro nel primo semestre 2021 (-1,1 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 14 milioni di euro in crescita di 6,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020. Si precisa che nel corso del primo semestre è stato rilevato il contributo ordinario annuo per l'esercizio 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 5,8 milioni di euro di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e il contributo addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamato da Banca d'Italia presso il sistema bancario italiano per un importo pari a 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel primo semestre 2020). Al 30 giugno 2021 gli Altri oneri e accantonamenti includono, inoltre, un accantonamento di 1,5 milioni di euro relativi ad indennizzi e rimborsi da riconoscere alla clientela per costi erroneamente addebitati.
I Profitti netti da investimenti si attestano a +1,2 milioni di euro, evidenziando un incremento di 5,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020 (-3,8 milioni di euro). Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing verso emittenti titoli al 30 giugno 2021 il Gruppo ha considerato degli scenari macroeconomici aggiornati, che hanno determinato un impatto positivo di 2,3 milioni di euro nel primo semestre 2021 (-3,6 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 262,9 milioni di euro, in aumento dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette e all'impatto positivo determinato dall'aggiornamento degli scenari macroeconomici, che hanno compensato la riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value, l'aumento dei costi operativi e i maggiori oneri sistemici rilevati nel primo semestre 2021, mentre il Margine finanziario si mantiene in linea con il primo semestre 2020 grazie al contributo dei Profitti da gestione della Tesoreria. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202017, il Risultato lordo dell'operatività corrente evidenzierebbe una crescita dell'1,2%18 .
17 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 18 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito del periodo | 1° semestre | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Oneri per imposte correnti IRES | (59.467) | (44.435) | (15.032) | 33,8% |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (13.389) | (10.446) | (2.943) | 28,2% |
| Oneri per imposte correnti estere | (4.424) | (3.550) | (874) | 24,6% |
| Totale imposte correnti | (77.280) | (58.431) | (18.849) | 32,3% |
| Variazione delle imposte anticipate | 9.993 | (19.991) | 29.984 | -150,0% |
| Variazione delle imposte differite | 23.746 | 114 | 23.632 | n.a. |
| Totale imposte differite | 33.739 | (19.877) | 53.616 | -269,7% |
| Imposta sostitutiva affrancamento avviamento | (2.671) | - | (2.671) | n.a. |
| Imposte sul reddito del periodo | (46.212) | (78.308) | 32.096 | -41,0% |
Le Imposte sul reddito del periodo sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modgificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
La Legge n. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, ha introdotto nell'ordinamento italiano - a decorrere dal periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 - il c.d. regime del Patent Box: un regime opzionale di tassazione agevolata dei redditi derivanti dall'utilizzo (diretto o indiretto) di opere dell'ingegno, brevetti industriali, marchi d'impresa, disegni e modelli, processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite in campo industriale, commerciale o scientifico, giuridicamente tutelabili. L'agevolazione consiste nell'esclusione dalla base imponibile IRES ed IRAP dei redditi derivanti dai predetti intangible in misura pari al 50%; la percentuale di esclusione, per il periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e a quello in corso al 31 dicembre 2015, è stata fissata, rispettivamente, in misura pari al 30% e al 40%. L'opzione è irrevocabile, ha durata per cinque esercizi sociali ed è rinnovabile.
Ad inizio 2020 è stato raggiunto l'accordo con l'Agenzia delle Entrate in merito alla metodologia di calcolo dell'agevolazione per il quinquennio 2015- 2019. Tenuto conto della rinnovabilità dell'opzione per il quinquennio successivo 2020-2024, è stata presentata istanza di rinnovo nel 2020 e da tale esercizio è stato rilevato il beneficio previsto per quanto riguarda i software, stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa. Nell'attesa del raggiungimento dell'accordo di rinnovo il beneficio al 30 giugno 2021 è stimato pari a circa 2 milioni di euro (2 milioni di euro al 30 giugno 2020) utilizzando la medesima metodologia di calcolo concordata con l'Agenzia delle Entrate per il quinquennio 2015-2019.
Con la legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa. Al 30 giugno 2021 la Banca ha esercitato l'opzione per il riallineamento dell'avviamento tramite il pagamento dell'imposta sostitutiva del 3% pari a 2,7 milioni di euro sulla differenza tra valore contabile e fiscale dell'avviamento iscritto in bilancio al 31 dicembre 2019 di 89 milioni di euro.
In particolare l'effetto del riallineamento ha comportato l'annullamento di imposte differite per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte anticipate per 10,2 milioni di euro. Inoltre nelle imposte sul reddito del periodo è stata incluso il pagamento dell'imposta sostitutiva del 3% per il riallineamento dell'avviamento per 2,7 milioni di euro.
Risultato del periodo e Risultato netto di pertinenza del Gruppo
Il Risultato del periodo, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 216,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 20,3% rispetto ai 180,2 milioni di euro registrati nel primo semestre 2020. È necessario precisare che il risultato di periodo beneficia dell'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel primo semestre 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo tale posta non ricorrente19, il Risultato di periodo sarebbe pari 184,6 milioni di euro, in crescita del 2% rispetto al risultato del primo semestre 2020 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate20 .
20 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,8 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
19 Al 30 giugno 2021 è stata esclusa solo questa posta non ricorrente in quanto, con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, non è stata rilevata nessuna variazione di fair value significativa nel primo semestre 2021.
Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli del primo semestre 2020 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| N° Dipendenti | 1.242 | 1.226 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.731 | 2.606 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 414 | 410 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 4.656.591 | 4.008.307 | 648.284 | 16,2% |
| Totale dell'attivo | 32.856.507 | 31.725.094 | 1.131.413 | 3,6% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 28.272.596 | 28.013.982 | 258.614 | 0,9% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 73.158.437 | 63.695.135 | 9.463.302 | 14,9% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 101.431.033 | 91.709.117 | 9.721.916 | 10,6% |
| Patrimonio | 1.863.527 | 1.671.070 | 192.457 | 11,5% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 14,17% | 12,64% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 2,03% | 2,40% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 74,96% | 75,47% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 86,05% | 88,30% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,67% | 5,27% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 16,47% | 14,31% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,10% | 0,09% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,05% | 0,05% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,68% | 90,29% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 66,91% | 68,92% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 43,19% | 63,82% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 81,37% | 86,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 790.403 | 1.072.852 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.290.403 | 1.572.852 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.380.240 | 3.781.238 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,05% | 28,37% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,46% | 41,60% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,46% | 41,60% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.290.403 | 1.572.852 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 32.803.647 | 32.762.203 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 3,93% | 4,80% |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 30 giugno 2021 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive/Regolamenti che ne modificano il contenuto, si cita in particolare il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.
Al 30 giugno 2021, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.290,4 milioni di euro, comprensivi dell'utile del primo semestre 2021 al netto dei dividendi e degli altri oneri prevedibili, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR). A tal fine si precisa che negli oneri prevedibili sono stati inclusi i dividendi tratti a valere sulle riserve di utili disponibili, pari a 323,2 milioni di euro. Il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di tali dividendi nel quarto trimestre 2021, come precedentemente descritto.
L'indicatore di leva finanziario al 30 giugno 2021 sopra riportato è stato calcolato applicando le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consente di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19, con conseguente ricalcolo del requisito regolamentare minimo applicabile ("adjusted leverage ratio"), che al 30 giugno 2021 è pari a 3,16%. Al 30 giugno 2021 il valore dell'esenzione ammonta a 1.845 migliaia di euro, con un impatto sull'indicatore di +0,21% che porta l'indicatore di leva finanziaria calcolato senza la suddetta esclusione dal 3,93% al 3,72%.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.760.348 | (198.053) | -11,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 16.997 | 4.396 | 25,9% |
| Finanziamenti a banche | 665.516 | 760.423 | (94.907) | -12,5% |
| Finanziamenti a clientela | 5.246.491 | 4.517.351 | 729.140 | 16,1% |
| Altre attività finanziarie | 24.629.068 | 23.942.489 | 686.579 | 2,9% |
| Coperture | 85.051 | 74.451 | 10.600 | 14,2% |
| Attività materiali | 152.126 | 150.883 | 1.243 | 0,8% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 38.056 | 39.438 | (1.382) | -3,5% |
| Attività fiscali | 38.304 | 13.302 | 25.002 | 188,0% |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | - | 75.065 | - |
| Altre attività | 253.540 | 359.810 | (106.270) | -29,5% |
| Totale dell'attivo | 32.856.507 | 31.725.094 | 1.131.413 | 3,6% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.172.801 | 1.064.859 | 107.942 | 10,1% |
| Debiti verso clientela | 29.131.839 | 28.350.321 | 781.518 | 2,8% |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 5.889 | (952) | -16,2% |
| Coperture | 118.586 | 232.102 | (113.516) | -48,9% |
| Passività fiscali | 34.387 | 13.324 | 21.063 | 158,1% |
| Altre passività | 530.430 | 387.529 | 142.901 | 36,9% |
| Patrimonio | 1.863.527 | 1.671.070 | 192.457 | 11,5% |
| - capitale e riserve | 1.665.819 | 1.350.780 | 315.039 | 23,3% |
| - riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) | 970 | -34,2% |
| - risultato netto | 199.571 | 323.123 | (123.552) | -38,2% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.856.507 | 31.725.094 | 1.131.413 | 3,6% |
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.280.542 | 1.760.348 | 987.533 | 909.802 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 26.233 | 16.997 | 13.146 | 14.591 |
| Finanziamenti a banche | 665.516 | 603.328 | 760.423 | 726.603 | 700.897 |
| Finanziamenti a clientela | 5.246.491 | 4.610.359 | 4.517.351 | 4.312.156 | 4.190.202 |
| Altre attività finanziarie | 24.629.068 | 25.374.711 | 23.942.489 | 22.977.203 | 22.949.188 |
| Coperture | 85.051 | 84.464 | 74.451 | 76.119 | 75.577 |
| Attività materiali | 152.126 | 147.098 | 150.883 | 149.436 | 152.631 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 38.056 | 38.902 | 39.438 | 37.640 | 36.406 |
| Attività fiscali | 38.304 | 7.582 | 13.302 | 14.416 | 3.824 |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | 8.789 | - | - | - |
| Altre attività | 253.540 | 270.440 | 359.810 | 282.404 | 253.549 |
| Totale dell'attivo | 32.856.507 | 32.542.050 | 31.725.094 | 29.666.258 | 29.376.269 |
| Consistenze al | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 | 30/09/2020 | 30/06/2020 | ||||
| Debiti verso banche | 1.172.801 | 1.149.225 | 1.064.859 | 104.977 | 113.137 | ||||
| Debiti verso clientela | 29.131.839 | 29.094.018 | 28.350.321 | 27.286.807 | 27.014.501 | ||||
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 8.123 | 5.889 | 5.737 | 8.209 | ||||
| Coperture | 118.586 | 139.836 | 232.102 | 211.970 | 207.116 | ||||
| Passività fiscali | 34.387 | 46.510 | 13.324 | 49.716 | 62.928 | ||||
| Altre passività | 530.430 | 351.187 | 387.529 | 425.858 | 440.677 | ||||
| Patrimonio | 1.863.527 | 1.753.151 | 1.671.070 | 1.581.193 | 1.529.701 | ||||
| - capitale e riserve | 1.665.819 | 1.674.255 | 1.350.780 | 1.359.530 | 1.358.387 | ||||
| - riserve da valutazione | (1.863) | (1.720) | (2.833) | (84) | 1.485 | ||||
| - risultato netto | 199.571 | 80.616 | 323.123 | 221.747 | 169.829 | ||||
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.856.507 | 32.542.050 | 31.725.094 | 29.666.258 | 29.376.269 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.562,3 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia, conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine.
I Finanziamenti a banche si attestano a 665,5 milioni di euro, evidenziando una riduzione del 12,5% rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto, principalmente, di minori margini di variazione versati per l'operatività in derivati. La voce include anche le disponibilità liquide presso istituzioni creditizie detenute, principalmente, per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento e delle operazioni in strumenti finanziari propri e della clientela.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 5.246,5 milioni di euro, in aumento del 16,1% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del primo semestre 2021, infatti, sono stati erogati 133,6 milioni di euro di prestiti personali, 521,4 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 822,1 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 210,3 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 16,2% rispetto al 31 dicembre 2020. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,6 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) con un coverage ratio dell'81,4% (86,1% al 31 dicembre 2020); il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,10% (0,09% al 31 dicembre 2020).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.629,1 milioni di euro, in aumento del 2,9% rispetto al 31 dicembre 2020. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 4.972,6 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 5.738,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2020 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del primo semestre 2021. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del primo semestre 2021 hanno riguardato, principalmente, titoli di Stato.
I Debiti verso banche sono pari a 1.172,8 milioni di euro, in crescita di 107,9 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito della 7^ tranche del programma TLTRO III, pari a 95 milioni di euro.
I Debiti verso clientela si attestano a 29.131,8 milioni di euro, in crescita di 781,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto, principalmente, delle operazioni di pronti contro termine realizzate sul mercato MTS in essere al 30 giugno 2021 e della crescita della raccolta diretta.
Il Patrimonio si attesta a 1.863,5 milioni di euro, evidenziando un incremento di 192,5 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente all'utile rilevato al 30 giugno 2021. Si precisa che nel corso del primo semestre 2021 sono state pagate le cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 9,9 milioni di euro.
(Importi in migliaia)
| 1° semestre | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 148.011 | 147.139 | 872 | 0,6% |
| di cui Interessi netti | 124.452 | 138.318 | (13.866) | -10,0% |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 23.559 | 8.821 | 14.738 | 167,1% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | 13.704 | 14.224 | (520) | -3,7% |
| Commissioni nette | 173.469 | 162.160 | 11.309 | 7,0% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 40.563 | 47.587 | (7.024) | -14,8% |
| Saldo altri proventi/oneri | 698 | 1.530 | (832) | -54,4% |
| RICAVI | 376.445 | 372.640 | 3.805 | 1,0% |
| Spese per il personale | (49.603) | (46.871) | (2.732) | 5,8% |
| Altre spese amministrative | (125.940) | (106.175) | (19.765) | 18,6% |
| Recuperi di spesa | 67.470 | 52.263 | 15.207 | 29,1% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (12.533) | (12.142) | (391) | 3,2% |
| Costi operativi | (120.606) | (112.925) | (7.681) | 6,8% |
| RISULTATO DI GESTIONE | 255.839 | 259.715 | (3.876) | -1,5% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.689) | (3.679) | 1.990 | -54,1% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 254.150 | 256.036 | (1.886) | -0,7% |
| Altri oneri e accantonamenti | (14.023) | (7.636) | (6.387) | 83,6% |
| Profitti netti da investimenti | 1.239 | (3.818) | 5.057 | 132,5% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 241.366 | 244.582 | (3.216) | -1,3% |
| Imposte sul reddito del periodo | (41.795) | (74.753) | 32.958 | -44,1% |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 199.571 | 169.829 | 29.742 | 17,5% |
| RISULTATO DEL PERIODO | 199.571 | 169.829 | 29.742 | 17,5% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| 2021 | ||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | |
| Margine finanziario | 75.117 | 72.894 |
| di cui Interessi netti | 61.869 | 62.583 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 13.704 |
| Commissioni nette | 88.896 | 84.483 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.889 | 16.674 |
| Saldo altri proventi/oneri | 550 | 148 |
| RICAVI | 188.542 | 187.903 |
| Spese per il personale | (24.557) | (25.046) |
| Altre spese amministrative | (61.848) | (64.092) |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.212) | (6.321) |
| Costi operativi | (60.250) | (60.356) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 128.292 | 127.547 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.212) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 127.815 | 126.335 |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 118.996 | 122.370 |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.380) | (3.415) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 80.616 | 118.955 |
| RISULTATO DEL PERIODO | 80.616 | 118.955 |
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 72.020 | 75.119 | 68.654 | 64.188 |
| di cui Interessi netti | 68.201 | 70.117 | 68.740 | 63.918 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 3.819 | 5.002 | (86) | 270 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 14.224 | - | 37.835 |
| Commissioni nette | 79.250 | 82.910 | 74.951 | 72.858 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 22.503 | 25.084 | 20.268 | 18.819 |
| Saldo altri proventi/oneri | 475 | 1.055 | 41 | 573 |
| RICAVI | 174.248 | 198.392 | 163.914 | 194.273 |
| Spese per il personale | (23.194) | (23.677) | (23.520) | (24.630) |
| Altre spese amministrative | (50.171) | (56.004) | (55.374) | (62.810) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 | 28.438 | 29.811 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (5.997) | (6.145) | (6.311) | (6.740) |
| Costi operativi | (55.555) | (57.370) | (56.767) | (64.369) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 118.693 | 141.022 | 107.147 | 129.904 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (946) | (2.733) | 269 | 76 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 117.747 | 138.289 | 107.416 | 129.980 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) | (31.970) | 5.530 |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) | (181) | (2.263) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 116.534 | 128.048 | 75.265 | 133.247 |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.083) | (36.670) | (23.347) | (31.871) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 78.451 | 91.378 | 51.918 | 101.376 |
| RISULTATO DEL PERIODO | 78.451 | 91.378 | 51.918 | 101.376 |
I Ricavi si attestano a 376,4 milioni di euro, registrando una crescita dell'1% rispetto ai 372,6 milioni di euro registrati nello stesso periodo dell'esercizio 2020, grazie al contributo delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di 11,3 milioni di euro (+7% a/a), e ai Profitti da gestione della Tesoreria, in crescita di 14,7 milioni di euro, che hanno compensato la riduzione degli Interessi netti (-13,9 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-7,1 milioni di euro); a tal proposito si ricorda che il contesto di mercato del primo semestre 2020 era stato caratterizzato da una forte volatilità.
Il Margine finanziario si attesta a 148 milioni di euro, in crescita dello 0,6% rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che hanno compensato la flessione degli Interessi netti causata principalmente dalla discesa dei tassi d'interesse di mercato. In particolare, gli Interessi netti si attestano a 124,4 milioni di euro, in riduzione del 10% rispetto al primo semestre 2020, mentre i Profitti da gestione della tesoreria si attestano a 23,6 milioni di euro, in crescita del 167,1% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente.
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco AM, pari a 13,7 milioni di euro.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 11,3 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente, grazie, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+22,6% a/a), riconducibile all'aumento dei volumi. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni del Banking (+10,0% a/a) grazie al contributo dei canoni di conto corrente e alle commissioni connesse alle carte di pagamento.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 7 milioni di euro rispetto primo semestre dell'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente i risultati estremamente positivi registrati nel primo semestre 2020 grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità e che aveva determinato un incremento dei volumi internalizzati di oltre il 180%.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 7,7 milioni di euro rispetto al primo semestre dell'esercizio precedente (+2,7 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +4,6 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,4 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,8% risulta comunque contenuta rispetto all'ampliamento di attività, masse, clientela e struttura, a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi, certificata da un cost/income ratio che si attesta al 32% (30,3% al 30 giugno 202021).
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del primo semestre 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e sono influenzate dall'evoluzione degli scenari macroeconomici utilizzati nel calcolo delle perdite attese. Nella valutazione delle esposizioni creditizie performing al 30 giugno 2021 la Banca ha considerato gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics, che incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea, che hanno determinato un impatto positivo di 0,8 milioni di euro, relativamente alle esposizioni creditizie performing, nel primo semestre 2021 (-1,1 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 14 milioni di euro in crescita di 6,4 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020. Si precisa che nel corso del primo semestre è stato rilevato il contributo ordinario annuo per l'esercizio 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 5,8 milioni di euro di euro (0,7 milioni di euro nel primo semestre 2020) e il contributo addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamato da Banca d'Italia presso il sistema bancario italiano per un importo pari a 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro nel primo semestre 2020). Al 30 giugno 2021 gli Altri oneri e accantonamenti includono, inoltre, un accantonamento di 1,5 milioni di euro relativi ad indennizzi e rimborsi da riconoscere alla clientela per costi erroneamente addebitati.
I Profitti netti da investimenti si attestano a +1,2 milioni di euro, evidenziando un incremento di 5,1 milioni di euro rispetto al primo semestre 2020 (-3,8 milioni di euro). Come descritto in precedenza, nella valutazione delle esposizioni creditizie performing verso emittenti titoli al 30 giugno 2021 la Banca ha considerato degli scenari macroeconomici aggiornati, che hanno determinato un impatto positivo di 2,3 milioni di euro nel primo semestre 2021 (-3,6 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 241,4 milioni di euro, in riduzione dell'1,3% rispetto allo stesso periodo dell'esercizio precedente, a causa, in particolare, della riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value, dell'aumento dei costi operativi e dei maggiori oneri sistemici rilevati nel primo semestre 2021, non pienamente compensati dalla crescita delle Commissioni nette e dall'impatto positivo determinato dall'aggiornamento degli scenari macroeconomici, mentre il Margine finanziario si mantiene in linea con il primo semestre 2020 grazie al contributo dei Profitti da gestione della Tesoreria. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nel primo semestre 202022, il Risultato lordo dell'operatività corrente evidenzierebbe una riduzione dell'1,8%23 .
Il Risultato di periodo si attesta a 199,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,5% rispetto ai 169,8 milioni di euro registrati nel primo semestre 2020. È necessario precisare che il risultato di periodo beneficia dell'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel primo semestre 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo tale posta non ricorrente24, il Risultato di periodo sarebbe pari 167,5 milioni di euro, in riduzione dell'1,8% rispetto al risultato del primo semestre 2020 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate25 .
21 Il cost/income ratio del 30 giugno 2020 è stato rideterminato, come specificato nelle note introduttive, al fine di includere la differente modalità di rilevazione di alcuni costi connessi con l'attività svolta dai consulenti finanziari e rendere pertanto il dato comparabile.
22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,2 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale).
23 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
24 Nessuna variazione di fair value significativa è stata rilevata nel primo semestre 2021 con riferimento all'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
25 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,8 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 30 giugno 2021 sono pari a 20,3 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 13,2 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 7,1 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 30 giugno 2021 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 61 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 12 milioni di euro e da disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 14,3 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 32,4 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R., in relazione all'attività di seeding, per un importo di 0,5 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,8 milioni di euro relativi a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci.
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 19,2 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 9,5 milioni di euro, e agli investment advisor. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 0,7 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Le Altre passività, pari a 4,4 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Patrimonio si attesta a 36,2 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 2,4 milioni di euro e dal risultato netto del periodo per 30,8 milioni di euro.
Nel corso del primo semestre 2021 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 40,2 milioni di euro (108,8 milioni di euro di commissioni attive e 68,6 milioni di euro di commissioni passive) e il Risultato netto del periodo si attesta a 30,8 milioni di euro.
Al 30 giugno 2021 i dipendenti della società sono 38.
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 10 giugno 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2021 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2021 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nel primo semestre 2021 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni |
Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Rapporti con impresa controllata Fineco Asset Management DAC | 9.726 | - | - | 67.221 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nel primo semestre 2021 dalla Banca, oltre ai dividendi pagati da Fineco AM nel primo semestre 2021 per complessivi 13,7 milioni di euro.
Al 30 giugno 2021 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 122.866 azioni FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,4 milioni di euro. Nel corso del primo semestre 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA".
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021.
Come già riportato nel paragrafo "Fatti di rilievo del periodo", si evidenzia che in data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale.
La Banca Centrale Europea ha comunicato che le ultime proiezioni macroeconomiche confermano il recupero dell'economia e segnalano una minore incertezza, quadro che migliora l'affidabilità della traiettoria patrimoniale delle banche. Le autorità di vigilanza hanno riesaminato le prassi di gestione del rischio di credito delle banche durante la pandemia e ritengono, pertanto, opportuno ripristinare la precedente prassi prudenziale di discutere l'evoluzione del profilo patrimoniale e i piani di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie con ogni banca nel contesto del consueto ciclo di vigilanza. Tuttavia le banche dovrebbero continuare ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business. Inoltre, non dovrebbero sottostimare il rischio che perdite aggiuntive possano in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno giungeranno a scadenza.
La Banca Centrale Europea ha precisato che la raccomandazione sui dividendi resta applicabile fino al 30 settembre 2021; di conseguenza, le prossime decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021. Inoltre ha chiesto alle banche di adottare un approccio prudente e prospettico in merito alle decisioni sulle politiche di remunerazione. Nel contesto del processo di revisione prudenziale, la Banca Centrale Europea continuerà a valutare le politiche di remunerazione delle banche e il potenziale impatto sulla loro capacità di mantenere una solida base patrimoniale.
In tale contesto, in data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, considerando che le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell'economia, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. Le banche meno significative dovranno tuttavia mantenere un approccio prudente nel decidere le politiche distributive e di riacquisto di azioni, considerando attentamente la sostenibilità del loro modello di business. Non devono inoltre sottovalutare il rischio che, allo scadere delle misure di sostegno introdotte in risposta alla pandemia Covid-19, ulteriori perdite possano impattare sulle relative traiettorie patrimoniali. Banca d'Italia raccomanda inoltre alle banche meno significative di continuare ad adottare un approccio prudente e lungimirante anche per le politiche di remunerazione. Queste saranno valutate nell'ambito del processo SREP e si terrà conto dell'impatto che tali politiche possono avere sulla capacità di mantenere una solida base patrimoniale.
Banca d'Italia ha precisato infine che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione rimane in vigore fino al 30 settembre 2021: con riferimento ai dividendi, le prossime decisioni dovranno quindi essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
Fermo il dialogo in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,53 per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di Euro 323.246.878,10, tratto dalle riserve di utili disponibili.
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini e di generale incertezza sugli effetti dell'epidemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Le abitudini della clientela bancaria sono cambiate in modo radicale negli ultimi dieci anni ed è aumentato il bisogno della stessa di ricevere un servizio anche lontano dal proprio sportello o in orari non convenzionali, oltre alla crescente possibilità dei clienti di utilizzare Internet in qualsiasi momento della giornata e in qualsiasi luogo. Questa esigenza si è accentuata nei mesi caratterizzati dal lockdown e FinecoBank intende proseguire nella digitalizzazione e informatizzazione del business, non solo nell'interfaccia con i propri clienti ma anche nei processi operativi interni. L'obiettivo è di incrementare la digitalizzazione e permettere maggiori risparmi ed efficienze al Gruppo. La leva operativa è identificata come key point del vantaggio competitivo di Fineco grazie al core system sviluppato e gestito internamente. La solida e diffusa cultura IT interna alla Banca consente un'alta scalabilità del business, anche grazie ai Big Data Analytics sviluppati internamente. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di Internet offre vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank che ha sempre puntato sulla tecnologia e, più in particolare, sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.
Altro trend strutturale che favorisce il posizionamento di FinecoBank è relativo alla crescente domanda da parte della clientela di servizi di consulenza evoluta e specializzata, sostenuta dalla propensione degli italiani al risparmio. Il mercato italiano è infatti caratterizzato da una elevata ricchezza delle famiglie e da un alto tasso di ricchezza impiegata in investimenti immobiliari. Il maggior livello di incertezza e la volatilità dei mercati finanziari, e
soprattutto la contingenza eccezionale vissuta negli ultimi mesi del primo trimestre del 2020, hanno orientato le preferenze delle famiglie verso prodotti liquidi (circolante e depositi), prodotti assicurativi e fondi pensione. Nonostante tali eventi, si registra un netto recupero degli investimenti in fondi comuni di investimento rispetto al passato anche se ancora inferiore ad altri paesi appartenenti all'Eurozona. La recente emergenza sanitaria ha contribuito a consolidare una maggiore consapevolezza dell'importanza di gestire correttamente il proprio risparmio, e a promuovere una maggiore attenzione per il mondo dei mercati. È in atto, inoltre, un cambiamento di mentalità da parte dei risparmiatori sempre più propensi ad usufruire di consulenza qualificata e a investire in modo diretto sui mercati.
Il modello di business di Fineco è perfettamente posizionato per sfruttare i trend in atto. Grazie alla sinergia che combina tecnologia e componente umana, i nostri clienti hanno potuto apprezzare, anche in questo difficile contesto, una perfetta continuità di servizio sia delle piattaforme che nel rapporto con i consulenti. Lo dimostrano i risultati in forte crescita che Fineco ha raggiunto anche nel primo semestre 2021.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui TFA26 pari all'1,99% a marzo 2021 (delta a/a +31 bps), con interessanti potenziali margini di crescita.
Fineco intende perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine, anche in ambito ESG27, a favore della creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder, mantenendo una propensione al rischio bassa. Intende farlo principalmente, attraverso l'offerta di prodotti e servizi di eccellenza, senza fare ricorso ad offerte commerciali aggressive, grazie all'offerta di prodotti caratterizzati da fair pricing e "no performance fee", in combinazione con impieghi altamente liquidi e con basso rischio.
Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza e salvo il verificarsi di eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione (allo stato comunque non ipotizzabili), si prevede un positivo andamento della gestione per l'esercizio 2021.
26 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.
27 Dettagli disponibili all'interno della Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.562.295 | 1.760.348 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 28.231 | 27.985 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 21.393 | 16.997 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 6.838 | 10.988 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.443 | 143.698 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.437.421 | 29.093.523 |
| a) crediti verso banche | 7.408.403 | 8.254.331 | |
| b) crediti verso clientela | 23.029.018 | 20.839.192 | |
| 50. | Derivati di copertura | 65.252 | 19.003 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 19.799 | 55.448 |
| 90. | Attività materiali | 153.030 | 151.872 |
| 100. | Attività immateriali | 127.791 | 129.199 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 110. | Attività fiscali | 38.323 | 13.314 |
| a) correnti | - | 5.166 | |
| b) anticipate | 38.323 | 8.148 | |
| 130. | Altre attività | 329.175 | 360.627 |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 31.755.017 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.314.279 | 29.424.598 |
| a) debiti verso banche | 1.172.802 | 1.064.859 | |
| b) debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 4.937 | 5.889 |
| 40. | Derivati di copertura | 105.693 | 214.388 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 12.893 | 17.714 |
| 60. | Passività fiscali | 35.666 | 13.954 |
| a) correnti | 35.666 | 10.204 | |
| b) differite | - | 3.750 | |
| 80. | Altre passività | 421.427 | 273.784 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 4.941 | 4.924 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 108.242 | 112.641 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 96 | 61 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 108.146 | 112.580 | |
| 120. | Riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) |
| 140. | Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 150. | Riserve | 980.114 | 664.489 |
| 160. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 170. | Capitale | 201.267 | 201.153 |
| 180. | Azioni proprie (-) | (1.440) | (1.189) |
| 200. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 216.670 | 323.571 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.904.760 | 31.755.017 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 1 gennaio2021- 30 giugno2021 |
1 gennaio2020- 30 giugno2020 |
|
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 125.457 | 144.242 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 135.066 | 150.797 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (3.633) | (6.844) |
| 30. | Margine di interesse | 121.824 | 137.398 |
| 40. | Commissioni attive | 420.403 | 361.167 |
| 50. | Commissioni passive | (204.178) | (150.597) |
| 60. | Commissioni nette | 216.225 | 210.570 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 114 | 53 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 38.045 | 49.578 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 1.549 | (871) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 23.559 | 8.821 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.559 | 7.051 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 1.770 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
863 | (1.099) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 863 | (1.099) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 402.179 | 404.450 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (414) | (7.457) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (419) | (7.451) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 5 | (6) | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 21 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 401.765 | 397.014 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 401.765 | 397.014 |
| 190. | Spese amministrative: | (187.492) | (172.100) |
| a) spese per il personale | (52.884) | (48.893) | |
| b) altre spese amministrative | (134.608) | (123.207) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (6.353) | (6.779) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | (35) | (46) | |
| b) altri accantonamenti netti | (6.318) | (6.733) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (9.396) | (9.428) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (3.266) | (2.840) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 67.624 | 52.621 |
| 240. | Costi operativi | (138.883) | (138.526) |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 262.882 | 258.482 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (46.212) | (78.308) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 216.670 | 180.174 |
| 330. | Utile (Perdita) del periodo | 216.670 | 180.174 |
| 350. | Utile (Perdita) del periodo di pertinenza della Capogruppo | 216.670 | 180.174 |
| 1 gennaio2021- 30 giugno2021 |
1 gennaio2020- 30 giugno2020 |
|
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,36 | 0,30 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,36 | 0,30 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alle note illustrative, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1 gennaio2021- 30 giugno2021 |
1 gennaio2020- 30 giugno2020 |
||
| Voci 10. |
Utile (Perdita) del periodo | 216.670 | 180.174 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | 1.582 | 1.227 | |
| 70. | Piani a benefici definiti | 1.582 | 1.227 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (612) | (744) | |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (612) | (744) |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | 970 | 483 |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 217.640 | 180.657 |
| 200. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 217.640 | 180.657 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| risultato esercizio precedente |
Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2020 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2021 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | nuove azioni Emissioni |
Acquisto azioni proprie |
straordinaria di Distribuzione dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva al Redditività 30/06/2021 |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2021 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2021 |
|
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.153 | 201.153 | 114 | 201.267 | ||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | |||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 633.306 | 633.306 | 323.571 | (9.888) | (114) | 946.875 | ||||||||||
| - altre | 31.183 | 31.183 | 2.056 | 33.329 | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
(2.833) | (2.833) | 970 | (1.863) | ||||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000 | 500.000 | 500.000 | |||||||||||||
| Azioni proprie | (1.189) | (1.189) | 570 | (821) | (1.440) | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
323.571 | 323.571 | (323.571) | 216.670 | 216.670 | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.687.125 | 1.687.125 | (9.888) | 684 | (821) | 1.942 | 217.640 | 1.896.682 | ||||||||
| Patrimonio netto di terzi |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato esercizio |
Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2019 |
Modifica saldi apertura |
Esistenze al 01/01/2020 |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
Acquisto azioni |
straordinaria Distribuzion proprie e |
strumenti di Variazione di dividendi capitale |
Derivati su proprie azioni |
options Stock |
interessenze partecipative Variazioni |
complessiva al Redditività 30/06/2020 |
Patrimonio netto del gruppo al 30/06/2020 |
Patrimonio netto di terzi al 30/06/2020 |
|
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.941 | 200.941 | 212 | 201.153 | ||||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | |||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 364.937 | 364.937 | 288.365 | (9.897) | (212) | 643.193 | ||||||||||
| - altre | 32.656 | 32.656 | 2.529 | 35.185 | ||||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.002 | 1.002 | 483 | 1.485 | ||||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000 | 500.000 | 500.000 | |||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351) | (7.351) | 280 | (399) | (7.470) | |||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
288.365 | 288.365 | (288.365) | 180.174 | 180.174 | |||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.382.484 | 1.382.484 | (9.897) | 492 | (399) | 2.317 | 180.657 | 1.555.654 | ||||||||
| Patrimonio netto di terzi |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2019, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | Importo | |||
| 1 gennaio 2021 – 30 giugno 2021 |
1 gennaio 2020 – 30 giugno 2020 |
|||
| 1. Gestione | 334.029 | 380.312 | ||
| - risultato del periodo (+/-) | 216.670 | 180.174 | ||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate | (1.003) | 2.699 | ||
| al fair value con impatto a conto economico (-/+) | ||||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | (87) | 871 | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 2.301 | 7.688 | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 12.662 | 12.268 | ||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 12.179 | 14.803 | ||
| - premi netti non incassati (-) | - | - | ||
| - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) | - | - | ||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 34.365 | 54.505 | ||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) | - | - | ||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 56.942 | 107.304 | ||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (1.492.296) | (1.211.297) | ||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (4.684) | (2.680) | ||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 4.666 | 468 | ||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (2.122) | 168.343 | ||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.528.980) | (1.466.721) | ||
| - altre attività | 38.824 | 89.293 | ||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 1.002.395 | 1.060.051 | ||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 876.070 | 1.086.569 | ||
| - passività finanziarie di negoziazione | (177) | (1.062) | ||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||
| - altre passività | 126.502 | (25.456) | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (155.872) | 229.066 | ||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | - | - | ||
| 1. Liquidità generata da | - | 1 | ||
| - vendite di partecipazioni | - | - | ||
| - dividendi incassati su partecipazioni | - | - | ||
| - vendite di attività materiali | - | 1 | ||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | ||
| 2. Liquidità assorbita da | (14.392) | (14.516) | ||
| - acquisti di partecipazioni | - | - | ||
| - acquisti di attività materiali | (12.535) | (12.576) | ||
| - acquisti di attività immateriali | (1.857) | (1.940) | ||
| - acquisti di società controllate e di rami d'azienda | - | - | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | (14.392) | (14.515) | ||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | - | - | ||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | (136) | 92 | ||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | ||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (10.574) | (10.391) | ||
| - vendita/acquisto di controllo di terzi | - | - | ||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (10.710) | (10.299) | ||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NEL PERIODO | (180.974) | 204.252 | ||
(Importi in migliaia)
| Voci di bilancio | Importo | |||
|---|---|---|---|---|
| 1 gennaio 2021 – 30 giugno 2021 |
1 gennaio 2020 – 30 giugno 2020 |
|||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio del periodo | 1.971.190 | 934.666 | ||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nel periodo | (180.974) | 204.252 | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 9.110 | (442) | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura del periodo | 1.799.326 | 1.138.476 |
Legenda (+) generata
(-) assorbita
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intendono le disponibilità liquide contabilizzate nella voce 10 dell'attivo "Cassa e disponibilità liquide" e le attività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 40 dell'attivo "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) crediti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie, al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" (rappresentate da conti correnti e depositi entro 3 mesi), esclusi eventuali ratei ricondotti sulle passività finanziarie.
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre 2021 comprende:
La voce "Cassa e disponibilità liquide" alla chiusura del primo semestre dell'esercizio precedente comprendeva:
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021, e, in particolare, è conforme al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34). In base al paragrafo 10 di tale principio, FinecoBank si è avvalsa della facoltà di redigere il bilancio consolidato semestrale in versione abbreviata.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria semestrale consolidata ai sensi del comma 2 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58). La Relazione finanziaria semestrale consolidata, come prescritto dal comma 2 del richiamato articolo del TUF, comprende il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, la Relazione intermedia sulla gestione consolidata e l'Attestazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato, prevista dal comma 5 dell'art. 154-bis del TUF, ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni.
La redazione del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è costituito dallo Stato Patrimoniale consolidato, dal Conto Economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalle presenti note illustrative ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione intermedia sulla gestione consolidata") e dagli Allegati.
Gli schemi di bilancio e le note illustrative sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per il periodo cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente o il corrispondente periodo dello stesso, né in tali casi sono state riportate le tabelle delle note illustrative.
Lo stato patrimoniale consolidato è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2020, mentre il conto economico consolidato, il prospetto della redditività consolidata complessiva, le variazioni del patrimonio netto consolidato ed il rendiconto finanziario consolidato sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell'anno precedente.
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle delle note illustrative dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente, anche con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore dal 1° gennaio 2021 di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio".
Si precisa inoltre che a partire dal 30 giugno 2021, alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono riclassificati nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 190. "Spese Amministrative" al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce 120. "Margine d'intermediazione" sia della voce 240. "Costi operativi" del conto economico consolidato al 30 giugno 2021. Nessuna riclassifica è stata apportata ai dati comparativi esposti negli Schemi di bilancio presentati nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato e nelle presenti note illustrative.
L'attività del Gruppo non è significativamente soggetta a stagionalità e/o ciclicità.
Per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 sono stati utilizzati:
Il consolidamento integrale consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata. Il valore contabile della partecipazione nella suddetta società consolidata integralmente è eliminato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della Banca (100%, essendo la società interamente detenuta dalla Banca). I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.
| Denominazioni imprese | Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità voti % | ||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sede operativa | Sede legale | rapporto (1) | Impresa partecipante Quota % |
(2) | |||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
(1)Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria
(2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Nessun dato da segnalare.
3.1 Interessenze di terzi, disponibilità dei voti dei terzi e dividendi distribuiti ai terzi Nessun dato da segnalare.
3.2 Partecipazioni con interessenze di terzi significative: informazioni contabili Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Dopo la data di chiusura del periodo non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021. Si segnala altresì che in data 22 luglio 2021 si è perfezionata l'operazione di acquisizione, approvata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, di una quota di partecipazione pari al 20% del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A..
Per ulteriori dettagli si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso del primo semestre 2021 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2021:
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sul Bilancio semestrale consolidato abbreviato al 30 giugno 2021.
In particolare, con riferimento al Regolamento (UE) 2021/25, che recepisce il documento "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse — fase 2 Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16", pubblicato dallo IASB in data 27 agosto 2020, le principali modifiche introdotte riguardano i possibili impatti contabili, in termini di rappresentazione delle modifiche dei contratti in essere e delle coperture contabili, derivanti dall'applicazione dei nuovi tassi (cd. replacement issue). In dettaglio, il Regolamento chiarisce che le modifiche a seguito della IBOR Reform relative alla sostituzione del tasso IBOR esistente con il nuovo tasso Risk Free Rate non devono costituire un evento di derecognition ai sensi dell'IFRS 9, ma anche in modo analogo in applicazione dell'IFRS 16 ai contratti di leasing, introducendo al tal fine un espediente pratico che consente di rappresentare tali modifiche, se effettuate come diretta conseguenza dell'IBOR Reform e su basi economiche equivalenti, con un adeguamento prospettico del tasso di interesse effettivo, con impatti sul margine di interesse dei futuri periodi.
In tema di coperture contabili, sono state introdotte alcune eccezioni allo IAS 39 e all'IFRS 9 che consentono di non effettuare il discontinuing a seguito dell'aggiornamento della documentazione sulla relazione di copertura (per la modifica del rischio coperto, del sottostante coperto o del derivato di copertura o della modalità di verifica della tenuta della copertura) se conseguenza diretta dell'IBOR Reform ed effettuate su basi economiche equivalenti.
Si segnala inoltre che a partire dal 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07) che stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione delle esposizioni creditizie a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguardano:
L'introduzione della "Nuova definizione di default" non ha avuto effetti significativi sulle esposizioni del Gruppo. Nel dettaglio, al 1° gennaio 2021 il Gruppo ha rilevato un incremento delle esposizioni deteriorate per cassa un importo di 271 migliaia di euro.
In data 2 luglio 2021 sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/1080 della Commissione del 28 giugno 2021 che modifica il Regolamento (CE) n. 1126/2008 che adotta taluni principi contabili internazionali conformemente al regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda i Principi contabili internazionali (IAS) 16, 37 e 41 e gli International Financial Reporting Standard (IFRS) 1, 3 e 9, applicabile al più tardi a partire dall'esercizio finanziario che comincia il 1° gennaio 2022 o successivamente.
Infine, al 30 giugno 2021 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
IFRS 17 – Contratti assicurativi (maggio 2017), incluse le modifiche all'IFRS 17 (giugno 2020);
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
Come descritto nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, nonostante il perdurare della pandemia COVID-19, nel primo semestre 2021 sì è assistito ad una ripresa dell'economia, seppur in modo non omogeneo nei singoli paesi, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze, ostacoli e possibili imprevisti, influenzati dalla velocità delle campagne vaccinali e dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi, considerando anche il propagarsi di varianti più aggressive.
Da parte di governi e banche centrali traspare comunque ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all'economia reale e ai mercati.
In tale contesto, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, nel corso del 2020 aveva adottato misure straordinarie, tuttora in essere, volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo nonché l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, al verificarsi di determinate condizioni conseguenti le restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19, che prevede la possibilità di sospendere le rate dei finanziamenti per un periodo di tempo temporaneo e il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Anche la Banca Centrale Europea è intervenuta nel corso del 2020 adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro e nel corso del primo semestre 2021 il Consiglio direttivo ha deciso di riconfermare l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria, in particolare:
L'attenzione delle autorità è anche rivolta alla necessità di contenere eventuali shock finanziari ed i conseguenti effetti pro-ciclici, potenzialmente attesi nel momento in cui le citate misure di sostegno all'economia reale giungeranno a termine, costringendo gli operatori economici a dover fronteggiare possibili crisi di liquidità fino a quel punto sterilizzate dalle imponenti misure di supporto quali moratorie e garanzie statali. In tale contesto, il monitoraggio e la gestione del rischio di credito continuano a rappresentare la principale tematica alla quale volgere attenzione, sia per quanto riguarda la classificazione delle esposizioni creditizie sia per la conseguente valutazione, in linea con le indicazioni e i provvedimenti delle autorità internazionali che più volte nel corso del 2020 si sono espresse sul tema, sottolineando l'importanza dell'attenzione che gli istituti di credito dovranno prestare in questa delicata fase alla gestione del rischio di credito, al fine di individuare tempestivamente tutti i possibili segnali di deterioramento delle esposizioni.
Si ricorda la Raccomandazione adottata dalla Banca Centrale Europea in data 15 dicembre 2020 (Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020, che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020) concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel
contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, con la quale viene sottolineata l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti. In linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020 Banca d'Italia ha espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021 di astenersi dal riconoscere o pagare dividendi o limitarne l'importo a non più del 15% degli utili cumulati del 2019-2020 o di 20 punti base del coefficiente di CET1 (in ogni caso il minore dei due), di astenersi dal riconoscere o pagare dividendi provvisori a valere sui profitti del 2021 e di esercitare un'estrema prudenza nel riconoscimento della remunerazione variabile.
In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale.
Anche Banca d'Italia, in data 27 luglio 2021, ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP.
La raccomandazione sui dividendi resta tuttavia applicabile fino al 30 settembre 2021, di conseguenza le decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
I documenti emessi dalle diverse Autorità Europee/Standard setter, per quanto riguarda gli aspetti contabili e l'informativa finanziaria, hanno riguardato, in particolare, le seguenti tematiche specifiche:
Di seguito si riportano i principali documenti e una sintesi dei contenuti:
assunti su come e in che misura gli effetti del COVID-19 e le relative misure di supporto siano stati presi in considerazione nella valutazione di SICR ed Expected Credit Loss, nonché l'uso delle informazioni forward-looking;
28 Banca d'Italia ha dato attuazione alle Linee Guida con comunicazione del 30 giugno 2020.
Nello stabilire le priorità, l'ESMA si è concentrata sulla necessità di fornire un'adeguata e trasparente informativa riguardo le conseguenze della pandemia COVID-19, richiamando le raccomandazioni e i concetti già espressi nel public statement "Accounting implications of the COVID-19 outbreak on the calculation of expected credit losses in accordance with IFRS 9" pubblicato a marzo 2020 e nel public statement "Implications of the COVID-19 outbreak on the half-yearly financial reports" di maggio 2020;
in data 4 dicembre 2020, la Banca Centrale Europea ha pubblicato la lettera "Identification and measurement of credit risk in the context of the coronavirus (COVID 19) pandemic", indirizzata alle banche significative, volta a fornire ulteriori indicazioni in merito all'identificazione e alla misurazione del rischio di credito nell'ambito della pandemia COVID-19. Con il progredire della pandemia COVID-19, la Banca Centrale Europea ha rilevato un'attuazione eterogenea dei contenuti della lettera del 1° aprile scorso da parte degli enti significativi, pertanto ha ritenuto opportuno sottolineare l'importanza per gli enti significativi di assicurare che il rischio di credito sia adeguatamente valutato, classificato e misurato nei loro bilanci. Ciò consente di offrire in maniera tempestiva soluzioni appropriate ai debitori in difficoltà, contribuendo a contenere l'accumulo di asset/crediti problematici presso le banche e quindi riducendo al minimo e attenuando gli effetti da shock improvvisi ("cliff effect") dove possibile. A tale scopo, è fondamentale che gli enti significativi raggiungano il giusto equilibrio tra evitare un'eccessiva prociclicità e assicurarsi che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi, nei bilanci e nelle segnalazioni regolamentari.
Nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" riportato nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, FinecoBank ha fornito indicazioni in merito agli impatti e ai rischi attuali e prospettici per il Gruppo conseguenti alla pandemia COVID-19, precisando come, in ottica prospettica, non si rilevano impatti sostanziali sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo. Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate nel paragrafo successivo, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti. Al 30 giugno 2021 tali stime possono essere influenzate dall'evoluzione della pandemia COVID-19 tuttora non prevedibili.
Nella presentazione del bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2021 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 30 giugno 2021. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti
29 In data 17 aprile 2020 l'ESMA ha pubblicato il documento "Questions and answers - ESMA Guidelines on Alternative Performance Measures (APMs)" che rappresenta una linea guida sull'applicazione dei suoi orientamenti in materia di APM nel contesto della pandemia COVID-19.
livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione del valore di:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
Con specifico riferimento alla valutazione delle esposizioni creditizie, siano esse rappresentate da crediti o da titoli, si precisa che il principio contabile IFRS9 prevede che siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "Forward Looking"). Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti Forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID-19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi. Per ulteriori dettagli si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura delle note illustrative.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Si segnala, invece, che a partire dall'esercizio 2021, ai fini di una maggiore aderenza al principio IFRS 9, è stata introdotta una nuova metodologia di staging allocation per le esposizioni in titoli nel portafoglio del Gruppo. La nuova metodologia, che si basa sulla variazione del rating avvenuta tra il momento in cui la posizione è stata originata/acquistata ed il rating alla data di analisi, sostituisce il precedente criterio della "low risk exemption", anch'esso specificamente previsto dal principio contabile. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica, ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l'approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro.
Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2021 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2020 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate a tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa consolidata del 31 dicembre 2020. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 8.966 milioni di euro al 30 giugno 2021) superiore al patrimonio netto contabile.
Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" delle note illustrative.
Con particolare riferimento alla valutazione della recuperabilità della fiscalità differita attiva e dell'esistenza di indicatori di riduzione di valore dell'immobile ad uso funzionale e ad uso investimento, si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rischi, incertezze e impatti della pandemia COVID-19" della Relazione intermedia sulla gestione consolidata.
Con particolare riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi delle note illustrative.
Il perdurare della pandemia COVID-19 e le associate misure di restrizione hanno determinato effetti negativi sull'economia reale. FinecoBank ha considerato tali circostanze nella valutazione delle poste significative del bilancio, e sulla base dei risultati di tali valutazioni, pur consapevole dell'attuale incertezza in merito all'attesa ripresa economica e degli impatti di lungo termine delle misure di restrizione adottate, ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Su tali scenari potrebbero incidere, tra gli altri, gli elementi di incertezza derivanti dalla pandemia COVID-19 e dalle misure di contenimento messe in atto e che potranno essere messe in atto in futuro per il contenimento dei contagi, oltre che dalle misure di sostegno dell'economia, delle famiglie e delle imprese, poste in essere dai Governi e supportate dalle politiche monetarie delle Banche centrali.
Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 30 giugno 2021, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato semestrale abbreviato chiuso al 30 giugno 2021 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
In aggiunta a quanto sopra descritto, FinecoBank ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori fino a marzo 2021 (termine dell'accordo), per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento pandemico COVID-19 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA precedentemente citate. I soggetti interessati avevano la facoltà di chiedere la sospensione delle rate dei finanziamenti (solo capitale oppure capitale e interessi) per un periodo di tempo limitato accollandosi il pagamento del 100% degli interessi compensativi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi (100% a carico del cliente in caso di moratorie Accordo ABI oppure 50% a carico del cliente e 50% sostenuti da Consap in caso di moratorie con il ricorso al Fondo Gasparrini), non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 30 giugno 2021 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 1.190 migliaia di euro (di cui 882 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 308 migliaia di euro ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 30 giugno 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) non ha evidenziato variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2020. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 30 giugno 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. non ha evidenziato variazioni significative rispetto al 31 dicembre 2020. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicate in analisi multi-scenario. Gli scenari considerati nella valutazione non recepiscono, in via prudenziale, la recente ripresa delle quotazioni dei titoli bancari e il miglioramento delle coperture dei crediti deteriorati di Carige, ciò in considerazione delle incertezze legate all'incidenza della crisi pandemica sulla valutazione dell'istituto.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva 2014/49/UE (Deposit Guarantee Schemes - DGS), i contributi saranno dovuti e rilevati, in applicazione dell'IFRIC 21, nel terzo trimestre dell'esercizio.
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
Il contributo ordinario annuo per l'esercizio 2021, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versato e contabilizzato nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro nel primo semestre 2020). A questo si aggiunge il contributo addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, richiamato presso il sistema bancario da Banca d'Italia nel mese di giugno 2021, per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nel primo semestre 2020), anch'esso contabilizzato nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative.
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.
Il Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Alcuni principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 risultano modificati rispetto a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. Tali modifiche riguardano le operazioni di copertura, in quanto, a partire dal 1° gennaio 2021, il Gruppo ha deciso di applicare le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, in sostituzione dello IAS 39, per tutte le operazioni di copertura ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (c.d. "Macro Hedge Accounting"), per le quali continua ad applicare le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Operazioni di copertura".
Con riferimento ai Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti, il cui trattamento contabile non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale, il Gruppo ha predisposto un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni, come previsto IAS 8. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio".
Per quanto riguarda i criteri di classificazione, rilevazione e valutazione delle principali voci di bilancio, si rimanda a quanto illustrato nella Parte A.2 della nota integrativa del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2020.
A partire dal 1° gennaio 2021 il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, in sostituzione dello IAS 39, ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie, per le quali continua ad applicare le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3.
Le operazioni di copertura sono realizzate con lo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Possono essere identificate le seguenti tipologie di coperture:
Alle operazioni di copertura specifica il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia.
Una relazione di copertura è considerata efficace se vengono soddisfatti tutti i seguenti requisiti:
La verifica dell'efficacia della relazione di copertura deve essere effettuata all'inizio della relazione e su base continuativa, almeno ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale (reporting date), e comunque ogni qualvolta si verifichino delle modifiche significative nelle circostanze che influenzano i requisiti di efficacia. Il test di efficacia può essere anche solo di tipo qualitativo e svolto solo su base prospettica.
L'inefficacia di una relazione di copertura è misurata in base alle variazioni di fair value dello strumento coperto e di quello di copertura, comparando i cambiamenti dei loro valori. La misurazione del valore dello strumento coperto deve tener conto del valore temporale del denaro, pertanto deve essere effettuata al valore attuale netto. Per misurare i cambiamenti nel valore dello strumento coperto il Gruppo utilizza, come espediente pratico, un derivato "ipotetico" che abbia i termini identici a quelli dello strumento (senza però includere altri elementi – presenti nel derivato di copertura – di cui è privo lo strumento coperto).
Dalla relazione di copertura possono essere esclusi, come costi di copertura, i seguenti elementi:
La componente esclusa è sospesa a patrimonio netto e ammortizzata.
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura cessa inoltre integralmente quando cessa, nel suo complesso, di soddisfare i criteri di ammissibilità, ad esempio:
Non è consentito riclassificare, e quindi cessare, una relazione di copertura che:
Le operazioni di copertura sono valutate al fair value, in particolare:
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 il Gruppo ha in essere operazioni di copertura specifica del rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
La transizione al principio contabile IFRS9 effettuata in data 1° gennaio 2021 ha generato un impatto economico negativo di circa 220 migliaia di euro, interamente registrato all'interno della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura".
Alle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie il Gruppo applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.
Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
Nelle operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" o 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Nella stessa voce di conto economico consolidato è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte.
Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021 il Gruppo ha in essere operazioni di copertura generica del rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela retail e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.
I Decreti Legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio") hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo), che sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta e che si applicano a famiglie o imprese (in alcuni casi raggiunge anche il 110%).
Tali incentivi sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Per l'eco ed il sisma bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell'incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, al quale verrà riconosciuto un credito d'imposta. I beneficiari dell'agevolazione di tali crediti possono utilizzarli in compensazione diretta di imposte e contributi oppure cederli a terzi (in tutto o in parte). I potenziali acquirenti possono utilizzare tali crediti secondo le medesime regole previste per il beneficiario originario, oppure possono a loro volta cederli (in tutto o in parte) a terzi. Nessuno dei crediti in oggetto è rimborsabile direttamente dallo Stato, in quanto gli stessi possono essere utilizzati in compensazione senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la quota parte non compensata nell'anno di riferimento per motivi di incapienza.
La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.
A tal fine il Gruppo, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità30, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria.
Il credito d'imposta viene inizialmente rilevato al suo fair value, corrispondente al prezzo dell'operazione, comprensivo dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurato con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato, in quanto ritenuto più idoneo a fornire un'informativa rilevante e attendibile, considerando che le attuali intenzioni di FinecoBank sono quelle di ottenere un rendimento lungo tutta la durata dell'operazione. Il tasso di interesse effettivo viene calcolato stimando i cash flow attesi, tenuto conto di tutti i termini relativi al credito d'imposta, compreso le compensazioni attese e il fatto che il credito d'imposta non utilizzato in ciascun periodo di compensazione sarà perso.
Ad ogni reporting period vengono rilevati a conto economico i proventi di competenza del periodo, ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica.
In occasione della revisione delle stime dei cash flow attesi il Gruppo ricalcola il valore contabile lordo del credito d'imposta come il valore attuale dei nuovi cash flow attualizzati all'originario tasso di interesse effettivo, come previsto dal paragrafo B5.4.6 dell'IFRS 9. Eventuali anticipazioni rispetto alle compensazioni stimate originariamente generanno delle riprese di valore, mentre eventuali posticipi genereranno delle rettifiche di valore, che verranno rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.
Il credito d'imposta non è assoggettato ad impairment secondo le regole definite dall'IFRS 9, in quanto l'operazione non espone il Gruppo ad un rischio di credito.
Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella voce di bilancio 130. "Altre attività", mentre i proventi determinati con il tasso di interesse effettivo vengono rilevati nella voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati". Nella medesima voce vengono rilevati gli utili/perdite determinati dalla revisione delle stime in merito ai cash flow attesi, ad eccezioni di quelli derivanti dal mancato utilizzo dei crediti d'imposta acquistati che vengono rilevati nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione".
In caso di cessione a terzi, la differenza fra il prezzo incassato e il costo ammortizzato residuo alla data di cessione verrà rilevato nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
30 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".
L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nel corso del primo semestre 2021 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo Nessun dato da segnalare.
La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO che, in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Nel corso del 2020 è stato aggiornato il framework normativo interno, costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:
Modello di determinazione del prezzo delle opzioni: le tecniche di valutazione degli Option model sono generalmente utilizzate per strumenti nei quali il detentore ha un diritto o un obbligo contingente basato sul verificarsi di un evento futuro, come il superamento da parte del prezzo di un'attività di riferimento di un prezzo di strike predeterminato. Gli Option model stimano la probabilità che uno specifico evento si verifichi incorporando assunzioni come la volatilità dei rendimenti sottostanti ed il prezzo dello strumento sottostante.
Approccio di Mercato: è una tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione del fair value e l'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 30 giugno 2021 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 7,52%, stimando al 30 giugno 2021 il "litigation risk" in misura pari allo 1,52% e l'"illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando un modello interno basato sulla metodologia dei Multipli di mercato applicata in analisi multi-scenario. Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Di seguito si riepilogano le principali informazioni sui modelli utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non vengono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti. Alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi, per le quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio, è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva che per i titoli UniCredit contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", il fair value livello 2 è determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato. Alle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi per i quali il fair value è stato approssimato uguale al valore di bilancio è stato assegnato il livello 3 della gerarchia di fair value.
Dato il loro orizzonte a breve ed il loro trascurabile rischio di credito, il valore contabile della cassa e delle disponibilità liquide approssima il fair value.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
18.459 | 3.516 | 6.256 | 13.973 | 3.491 | 10.521 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 17.876 | 3.516 | 1 | 13.506 | 3.491 | - |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 583 | - | 6.255 | 467 | - | 10.521 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
143.438 | - | 5 | 143.693 | - | 5 |
| 3. Derivati di copertura | - | 65.252 | - | - | 19.003 | - |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 161.897 | 68.768 | 6.261 | 157.666 | 22.494 | 10.526 |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 3.444 | 1.474 | 19 | 4.028 | 1.843 | 18 |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati di copertura | - | 105.693 | - | - | 214.388 | - |
| Totale | 3.444 | 107.167 | 19 | 4.028 | 216.231 | 18 |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello L3 = Livello 3
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 30/06/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.437.421 | 19.844.976 | 5.299.714 | 6.161.989 | 29.093.523 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.528.113 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.818 | - | - | 2.367 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 30.439.239 | 19.844.976 | 5.299.714 | 6.164.356 | 29.095.395 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.530.480 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.314.279 | - | 1.034.207 | 29.274.678 | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 30.314.279 | - | 1.034.207 | 29.274.678 | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente nel 2020.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari è pari al loro fair value alla medesima data.
Nel caso degli strumenti finanziari diversi da quelli rilevati al fair value con contropartita a conto economico, il fair value alla data di iscrizione è normalmente assunto pari all'importo incassato o corrisposto.
Nel caso degli strumenti finanziari di negoziazione e degli strumenti valutati al fair value, l'eventuale differenza rispetto all'importo incassato o corrisposto è iscritta a conto economico nelle voci di pertinenza al momento della prima valutazione dello strumento finanziario.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| a) Cassa | 680 | 7 |
| b) Depositi a vista presso Banche Centrali | 1.561.615 | 1.760.341 |
| Totale | 1.562.295 | 1.760.348 |
La voce "(b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) presso Banca d'Italia.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | 1 | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | 1 | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 14.704 | - | - | 9.942 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 14.705 | - | - | 9.942 | - | - |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - |
| 1. Derivati finanziari | 3.171 | 3.516 | 1 | 3.564 | 3.491 | - |
| 1.1 di negoziazione | 3.171 | 3.516 | 1 | 3.564 | 3.491 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 3.171 | 3.516 | 1 | 3.564 | 3.491 | - |
| Totale (A+B) | 17.876 | 3.516 | 1 | 13.506 | 3.491 | - |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse, commodities e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 3.336 migliaia di euro (3.352 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.352 migliaia di euro (3.702 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||||
| 1. Titoli di debito | 69 | - | - | 50 | - | - | |||||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |||||
| 1.2 Altri titoli di debito | 69 | - | - | 50 | - | - | |||||
| 2. Titoli di capitale | 1 | - | 6.255 | 7 | - | 10.521 | |||||
| 3. Quote di O.I.C.R. | 513 | - | - | 410 | - | - | |||||
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |||||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |||||
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |||||
| Totale | 583 | - | 6.255 | 467 | - | 10.521 |
Legenda:
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 5.059 migliaia di euro, che ha registrato una variazione positiva di fair value nel corso del primo semestre 2021 pari a 525 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 1.190 migliaia di euro (di cui 882 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 308 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), che non ha registrato variazioni di fair value significative nel corso del primo semestre 2021. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value delle presenti note illustrative.
Le preferred shares di Visa INC class "A" presenti nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" al 31 dicembre 2020 sono state vendute nel corso del primo semestre 2021.
Si segnala che la voce 3. "Quote di O.I.C.R." include le quote di O.I.C.R. detenute da FAM con finalità di seeding.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 4 migliaia di euro.
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
3.1 Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: composizione merceologica
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||||
| 1. Titoli di debito | 143.438 | - | - | 143.693 | - | - | |||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |||
| 1.2 Altri titoli di debito | 143.438 | - | - | 143.693 | - | - | |||
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | |||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 143.438 | - | 5 | 143.693 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"31. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessive | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 143.450 | - | - | - | (12) | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 30/06/2021 | 143.450 | - | - | - | (12) | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 143.710 | 143.710 | - | - | (17) | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired deteriorate acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
31 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).
3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |||||||||||
| Tipologia | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
283.664 | - | - | - | - | 283.664 | 271.500 | - | - | - | - | 271.500 |
| 1. Depositi a scadenza | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria | 283.664 | - | - | X | X | X | 271.500 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche |
7.124.739 | - | - | 1.682.262 | 5.117.801 | 408.089 | 7.982.831 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 508.973 |
| 1. Finanziamenti | 408.089 | - | - | - | - | 408.089 | 508.973 | - | - | - | - | 508.973 |
| 1.1 Conti correnti e depositi a vista |
299.481 | - | - | X | X | X | 254.051 | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
70.242 | - | - | X | X | X | 45.367 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti: |
38.366 | - | - | X | X | X | 209.555 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
1.183 | - | - | X | X | X | 1.122 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 37.183 | - | - | X | X | X | 208.433 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 6.716.650 | - | - | 1.682.262 | 5.117.801 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito |
6.716.650 | - | - | 1.682.262 | 5.117.801 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| Totale | 7.408.403 | - | - | 1.682.262 | 5.117.801 | 691.753 | 8.254.331 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 780.473 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I Finanziamenti a banche per "Conti correnti e depositi a vista" sono costituiti dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 27.914 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (202.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e per 9.267 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (6.041 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 4.972.633 migliaia di euro (5.738.917 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |||||||||||
| Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
di cui: impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| 1. Finanziamenti | 5.264.840 | 4.528 | - | - | - | 5.470.236 | 4.524.307 | 3.530 | - | - | - | 4.747.640 |
| 1.1. Conti correnti | 1.810.637 | 2.456 | - | X | X | X | 1.600.663 | 2.103 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
216.829 | 25 | - | X | X | X | 154.963 | 51 | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 2.080.475 | 932 | - | X | X | X | 1.667.948 | 338 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
757.860 | 913 | - | X | X | X | 732.489 | 871 | - | X | X | X |
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
399.039 | 202 | - | X | X | X | 368.244 | 167 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 17.759.650 | - | - | 18.162.714 | 181.913 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - |
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
17.759.650 | - | - | 18.162.714 | 181.913 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - |
| Totale | 23.024.490 | 4.528 | - | 18.162.714 | 181.913 | 5.470.236 | 20.835.662 | 3.530 | - | 17.044.069 | 49.098 | 4.747.640 |
Legenda:
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E delle presenti note illustrative.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||
| Primo stadio | di cui: Secondo Strumenti con stadio basso rischio di credito |
Terzo stadio | Primo stadio | Secondo stadio |
Terzo stadio | Write-off parziali complessivi |
|||
| Titoli di debito | 24.482.112 | - | - | - | (5.812) | - | - | - | |
| Finanziamenti | 5.955.520 | - | 14.477 | 24.310 | (9.766) | (3.638) | (19.782) | - | |
| Totale | 30/06/2021 | 30.437.632 | - | 14.477 | 24.310 | (15.578) | (3.638) | (19.782) | - |
| Totale | 31/12/2020 | 29.096.800 | 23.792.707 | 13.277 | 25.489 | (16.326) | (3.758) | (21.958) | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
X | X | - | - | X | - | - | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | Write-off | |||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di |
Secondo stadio |
Terzo stadio | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio | parziali complessivi* |
||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
4.937 | credito - |
- | - | (63) | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
1.144 | - | 1.194 | 86 | (14) | (17) | (12) | - | |
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 30/06/2021 | 6.081 | - | 1.194 | 86 | (77) | (17) | (12) | - |
| Totale | 31/12/2020 | 16.286 | - | 1.236 | 45 | (41) | (56) | (36) | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | Fair Value | |||||||
| 30/06/2021 | VN | 31/12/2020 | VN | |||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | |
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 65.252 | - | 3.959.349 | - | 19.003 | - | 620.000 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 65.252 | - | 3.959.349 | - | 19.003 | - | 620.000 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Sezione 6 – Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 60
6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Adeguamento positivo | 28.863 | 55.448 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 28.863 | 55.448 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 28.863 | 55.448 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (9.064) | - |
| 2.1 di specifici portafogli: | (9.064) | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (9.064) | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | 19.799 | 55.448 |
Sezione 7 – Le partecipazioni – Voce 70 Nessun dato da segnalare.
Sezione 8 – Riserve tecniche a carico dei riassicuratori – Voce 80 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Attività di proprietà | 82.823 | 84.638 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 40.425 | 41.050 |
| c) mobili | 3.080 | 3.092 |
| d) impianti elettronici | 12.943 | 13.846 |
| e) altre | 2.443 | 2.718 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 68.389 | 65.361 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 68.038 | 64.920 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 351 | 441 |
| Totale | 151.212 | 149.999 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della Nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà. Si evidenzia che al 30 giugno 2021 non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche al valore contabile dell'immobile.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Fair value Valore di |
Valore di | Fair value | ||||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.818 | - | - | 2.367 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.818 | - | - | 2.367 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.818 | - | - | 2.367 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||
| Durata definita | Durata indefinita |
Durata definita | Durata indefinita |
||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - | |
| A.2 Altre attività immateriali | 10.730 | 27.459 | 12.138 | 27.459 | |
| A.2.1 Attività valutate al costo | 10.730 | 27.459 | 12.138 | 27.459 | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | 10.730 | 27.459 | 12.138 | 27.459 | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value | - | - | - | - | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 10.730 | 117.061 | 12.138 | 117.061 |
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda le considerazioni condotte al 30 giugno 2021 relativamente all'impairment test delle attività immateriali a vita utile definita ed indefinita, nello specifico avviamento, marchi e domini Fineco, non si rilevano indicatori tali da apportare rettifiche ai relativi valori di bilancio. Per ulteriori dettagli in merito all'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita, si rimanda ai paragrafi sotto riportati.
Al 30 giugno 2021 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali ammontano a 561 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.
Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco AM, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Con riferimento ai risultati dell'impairment test, si evidenzia che al 30 giugno 2021 non si rilevano indicatori di impairment dell'avviamento e dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio. A tale riguardo si precisa che al 30 giugno 2021 la Banca ha valutato che le variazioni ragionevolmente stimate nei dati prospettici utilizzati al 31 dicembre 2020 non sono tali da avere un impatto significativo sull'esito, positivo, dell'impairment test svolto con riferimento a tale data, i cui risultati hanno confermato la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate in tale data evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Si evidenzia inoltre che il titolo FinecoBank presenta una capitalizzazione di borsa al 30 giugno 2021 pari a 8.966 milioni di euro , significativamente superiore al patrimonio netto consolidato e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma la ragionevolezza dei criteri applicati nel calcolo del valore d'uso.
Per maggiori dettagli in merito all'impairment test e alle relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
La voce "Attività fiscali", pari a 38.323 migliaia di euro al 30 giugno 2021, è composta integralmente da "Attività fiscali anticipate". La voce "Passività fiscali", pari a 35.666 migliaia di euro alla stessa data, è composta integralmente da "Passività fiscali correnti".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 30/06/2021 | Totale 31/12/2020 |
| Attività fiscali correnti | - | 5.166 |
| Passività fiscali correnti | 35.666 | 10.204 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali o crediti d'imposta non utilizzati.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 38.543 | 28.024 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 6.593 | 4.395 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 18.202 | 19.736 |
| - di cui Altro | 13.748 | 3.893 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 719 | 835 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 719 | 835 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | - | - |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 2.772 | 3.300 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 42.034 | 32.159 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (3.711) | (24.010) |
| Totale | 38.323 | 8.149 |
(Importi in migliaia)
| Attività/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 2.329 | 26.078 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 1.841 | 25.527 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 394 | 396 |
| - di cui Altro | 94 | 156 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.382 | 1.682 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 509 | 507 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 873 | 1.175 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 3.711 | 27.760 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (3.711) | (24.010) |
| Totale | - | 3.750 |
Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 3.900 | 3.603 |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | - |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 481 | 2.359 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.669 | 6.361 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 33.199 | 21.223 |
| - titoli e cedole da regolare | 13.273 | 1.135 |
| - altre operazioni | 19.926 | 20.088 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 108.394 | 258.997 |
| - acconti d'imposta | 103.463 | 254.480 |
| - crediti d'imposta | 4.931 | 4.486 |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 31 |
| Partite in attesa di regolamento: | 6.419 | 2.627 |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 6.419 | 2.627 |
| Partite in corso di lavorazione | 33 | 9 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 25 | 14 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
22.634 | 34.738 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
73.356 | 30.696 |
| Totale | 329.175 | 360.627 |
Si evidenzia che al 30 giugno 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", mentre al 31 dicembre 2020 erano rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", per un importo di 19.529 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||||
| VB | Fair Value | Fair Value | ||||||||
| L1 L2 |
L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |||||
| 1. Debiti verso banche centrali | 1.039.569 | X | X | X | 949.604 | X | X | X | ||
| 2. Debiti verso banche | 133.233 | X | X | X | 115.255 | X | X | X | ||
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 62.572 | X | X | X | 43.317 | X | X | X | ||
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.3 Finanziamenti | 58.024 | X | X | X | 53.422 | X | X | X | ||
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 58.024 | X | X | X | 53.422 | X | X | X | ||
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | ||
| 2.5 Debiti per leasing | 4.093 | X | X | X | 4.225 | X | X | X | ||
| 2.6 Altri debiti | 8.544 | X | X | X | 14.291 | X | X | X | ||
| Totale | 1.172.802 | - | 1.034.176 | 133.232 | 1.064.859 | - | 942.640 | 115.255 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. Come descritto nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, FinecoBank ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045.000 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 28.312.993 | X | X | X | 28.033.748 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 31 | X | X | X | 213 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 583.880 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 583.880 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 65.671 | X | X | X | 61.988 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 178.902 | X | X | X | 160.206 | X | X | X |
| Totale 29.141.477 | - | 31 | 29.141.446 | 28.359.739 | - | 213 | 28.359.527 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
1.3 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei titoli in circolazione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | Fair Value | Fair Value | ||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | * | VN | L1 | L2 | L3 | * | |
| A. Passività per cassa | ||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | 592 | 230 | - | 18 | 248 | 593 | 467 | - | 18 | 485 |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X |
| Totale (A) | 592 | 230 | - | 18 | 248 | 593 | 467 | - | 18 | 485 |
| B. Strumenti derivati | ||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 3.214 | 1.474 | 1 | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X |
| 1.1 Di negoziazione | X | 3.214 | 1.474 | 1 | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X |
| 1.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.2 Connessi con la fair value option |
X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X |
| Totale (B) | X | 3.214 | 1.474 | 1 | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X |
| Totale (A+B) | X | 3.444 | 1.474 | 19 | X | X | 4.028 | 1.843 | 18 | X |
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e futures utilizzati per la copertura gestionale dei CFD su indici, tassi di interesse e commodities, per un importo pari a 1.572 migliaia di euro (1.876 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 3.117 migliaia di euro (3.528 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 30/06/2021 | VN | Fair value | 31/12/2020 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 30/06/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 105.693 | - | 3.607.863 | - | 214.388 | - | 6.257.777 | |
| 1) Fair value | - | 105.693 | - | 3.607.863 | - | 214.388 | - | 6.257.777 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 105.693 | - | 3.607.863 | - | 214.388 | - | 6.257.777 |
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 12.893 | 17.714 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 12.893 | 17.714 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 190 | 224 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 15.827 | 14.400 |
| Contributi previdenziali da versare | 6.351 | 7.012 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 28.989 | 32.889 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su proprie azioni | 47 | 47 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 225.009 | 49.338 |
| - titoli e cedole da regolare | 25.134 | 11.513 |
| - deleghe di pagamento | 186.361 | 28.777 |
| - altre partite | 13.514 | 9.048 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 28.840 | 48.532 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 25.505 | 37.519 |
| - altre | 3.335 | 11.013 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 12.697 | 23.273 |
| Partite in attesa di regolamento: | 83.586 | 83.525 |
| - bonifici in partenza | 83.535 | 83.522 |
| - POS e bancomat | 51 | 3 |
| Partite in corso di lavorazione: | 299 | 662 |
| - bonifici in arrivo | 236 | 647 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 63 | 15 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
152 | 160 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
14.144 | 9.731 |
| Somme a disposizione della clientela | 5.296 | 3.991 |
| Totale | 421.427 | 273.784 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.924 | 4.810 |
| B. Aumenti | 60 | 125 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 16 | 40 |
| B.2 Altre variazioni | 44 | 85 |
| C. Diminuzioni | (43) | (11) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (43) | (11) |
| C.2 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 4.941 | 4.924 |
| Totale | 4.941 | 4.924 |
Il saldo della voce Trattamento di fine rapporto del personale al 30 giugno 2021 ammonta a 4.941 migliaia di euro (4.924 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,95% | 0,65% |
| Tasso di inflazione atteso | 1,40% | 0,90% |
La rimisurazione al 30 giugno 2021 della passività relativa al Trattamento di fine rapporto del personale ha determinato una variazione negativa della riserva da valutazione relativa ad utili/perdite attuariali su piani previdenziali a benefici definiti di 3 migliaia di euro al netto delle relative imposte.
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2020.
| Voci/Componenti | Totale 30/06/2021 |
(Importi in migliaia) Totale 31/12/2020 |
|---|---|---|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 96 | 61 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 108.146 | 112.580 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.510 | 28.363 |
| 4.2 oneri per il personale | 2.750 | 5.088 |
| 4.3 altri | 76.886 | 79.129 |
| Totale | 108.242 | 112.641 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.774 migliaia di euro (24.627 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Tale fondo include, oltre alle spese
processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 73.573 migliaia di euro (73.136 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 412 migliaia di euro (416 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 2.901 migliaia di euro (5.577 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), che al 30 giugno 2021 include 1.541 migliaia di euro relativi ad indennizzi e rimborsi da riconoscere alla clientela per costi erroneamente addebitati.
Si segnala che, con comunicazione notificata a FinecoBank S.p.A. in data 2 aprile 2021 ("Comunicazione di Avvio"), l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM") ha avviato un procedimento al fine di accertare l'eventuale sussistenza di pratiche commerciali scorrette in violazione del D. Lgs. n. 206/2005 ("Codice del Consumo"). FinecoBank, assistita dai propri legali, ha fornito all'Autorità nei termini prescritti tutte le informazioni richieste ai fini della valutazione, illustrando le ragioni per le quali ritiene di aver operato correttamente. Pur nella convinzione di non aver posto in essere alcun comportamento anche solo potenzialmente lesivo degli interessi dei clienti, FinecoBank in un'ottica di trasparenza e fattiva collaborazione, ha inoltre offerto all'Autorità un pacchetto di impegni finalizzati a dissipare ogni possibile dubbio circa la piena coerenza del proprio comportamento, anche futuro, con le conferenti disposizioni consumeristiche, evidenziandone l'aderenza ai principi di diligenza, trasparenza e correttezza, così da favorire una chiusura del Procedimento senza accertamento di infrazione. Ciò premesso, non avendo l'AGCM ancora formalizzato le proprie conclusioni a esito dell'istruttoria, non si è attualmente in grado di stimare il rischio che FinecoBank venga condannata al pagamento di una sanzione amministrativa. Qualora l'AGCM ritenesse che gli impegni presentati da FinecoBank siano inidonei a rimuovere le preoccupazioni sollevate nella Comunicazione di Avvio e concludesse che la condotta contestata a FinecoBank costituisca una violazione del Codice del Consumo, essa potrebbe irrogare alla Banca un'ammenda pecuniaria il cui importo, ai sensi dell'art. 27, comma 9, del Codice del Consumo, sarebbe compreso tra 5.000 euro e 5.000.000 di euro. Non essendo allo stato disponibili elementi che consentano di prevedere l'esito del procedimento, né l'ammontare dell'eventuale sanzione, la Banca ha considerato la stessa quale passività potenziale e, in conformità al principio contabile IAS 37, fornisce la presente informativa senza effettuare accantonamenti nel presente Bilancio consolidato semestrale abbreviato al 30 giugno 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Totale | |||
| Impegni a erogare fondi | 78 | - | - | 78 | ||
| Garanzie finanziarie rilasciate | 18 | - | - | 18 | ||
| Totale | 96 | - | - | 96 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Controversie legali e fiscali | 28.510 | 28.363 |
| - Cause in corso | 20.857 | 20.518 |
| - Reclami | 3.917 | 4.109 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 |
| Oneri per il personale | 2.750 | 5.088 |
| Altri | 76.886 | 79.129 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.573 | 73.136 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 412 | 416 |
| - Altri fondi | 2.901 | 5.577 |
| Totale | 108.146 | 112.580 |
| Fondo rischi e oneri | Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
(Importi in migliaia) Totale |
|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2020 | 30/06/2021 | |||||
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | (1.101) | - | - | 1.248 | 28.510 |
| - Cause in corso | 20.518 | (1.039) | 517 | - | 861 | 20.857 |
| - Reclami | 4.109 | (62) | (517) | - | 387 | 3.917 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | - | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.088 | (5.007) | - | - | 2.669 | 2.750 |
| Altri | 79.129 | (5.412) | - | (2.347) | 5.516 | 76.886 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | (452) | - | (2.342) | 3.231 | 73.573 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | - | - | (5) | 2 | 413 |
| - Altri fondi | 5.577 | (4.960) | - | - | 2.283 | 2.900 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | (11.520) | - | (2.347) | 9.433 | 108.146 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Commissioni passive", "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 0,95% | 0,65% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |
Per ulteriori informazioni e dettagli su importo, tempistica e incertezza dei flussi finanziari (sensitivities), si rimanda al Bilancio chiuso al 31 dicembre 2020.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della
controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" delle presenti Note illustrative.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo.
Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.
Al 30 giugno 2021 il capitale sociale ammonta a 201.267 migliaia di euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 30 giugno 2021 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 122.866 azioni FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.440 migliaia di euro. Nel corso del primo semestre 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA".
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 30/06/2021 | Totale 31/12/2020 | |
| Capitale sociale | 201.267 | 201.153 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 980.114 | 664.489 |
| - Riserva legale | 40.253 | 40.229 |
| - Riserva straordinaria | 883.480 | 571.228 |
| - Riserva azioni proprie | 1.440 | 1.189 |
| - Altre riserve | 54.941 | 51.843 |
| (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) |
| Riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 216.670 | 323.571 |
| Totale | 1.896.682 | 1.687.125 |
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
|---|---|---|
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 609.434.109 | - |
| - interamente liberate | 609.554.043 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (119.934) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 609.434.109 | - |
| B. Aumenti | 397.795 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 345.727 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 345.727 | - |
| - a favore dei dipendenti | 327.390 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 18.337 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 52.068 | - |
| C. Diminuzioni | (55.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (55.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.776.904 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 122.866 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.899.770 | - |
| - interamente liberate | 609.899.770 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA".
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 114 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Con riferimento alla formulazione della proposta di destinazione dell'utile d'esercizio, è necessario ricordare che in data 15 dicembre 2020 la Banca Centrale Europea ha adottato la Raccomandazione BCE/2020/62, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea in data 18 dicembre 2020 (che abroga la Raccomandazione BCE/2020/35 del 27 luglio 2020) concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi vigilati significativi dovrebbero adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, sottolineando l'importanza di continuare ad assumere un atteggiamento prudente con riferimento alle operazioni di distribuzione dei dividendi o di riacquisto di azioni proprie al fine di remunerare gli azionisti. Con Comunicato Stampa del 16 dicembre 2020, Banca d'Italia aveva espresso la propria decisione di mantenere un approccio estremamente prudente, in linea con l'approccio adottato dalla Banca Centrale Europea per le banche significative, al fine di salvaguardare la capacità delle banche di assorbire le perdite e concedere prestiti per sostenere l'economia. In particolare, Banca d'Italia ha raccomandato alle banche italiane meno significative, fino al 30 settembre 2021:
Considerando quanto sopra riportato, l'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021, su proposta del Consiglio di Amministrazione, ha approvato la destinazione dell'utile dell'esercizio 2020 di FinecoBank S.p.A., pari a 323.123 migliaia di euro, come segue:
Come riportato negli "Eventi di rilievo del periodo" nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, si evidenzia che in data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale. In tale contesto anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, considerando che le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell'economia, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. La raccomandazione sui dividendi resta tuttavia applicabile fino al 30 settembre 2021, di conseguenza le decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del primo semestre 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA". Conseguentemente la Riserva azioni proprie è stata incrementata complessivamente di 251 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Nel corso del primo semestre 2021, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 3.494 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 6.389 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso del primo semestre 2021 non sono stati emessi nuovi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
32 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate |
Totale 30/06/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | |||
| 1. Impegni a erogare fondi | 49.022 | 768 | 9 | 49.799 | 22.600 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | 1.289 | - | - | 1.289 | - |
| e) Società non finanziarie | 108 | - | - | 108 | - |
| f) Famiglie | 47.625 | 768 | 9 | 48.402 | 22.600 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 24.340 | - | - | 24.340 | 20.817 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 7.170 | - | - | 7.170 | 3.647 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si precisa UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 2.112.912 | 1.718.119 |
| di cui: esposizioni creditizie deteriorate | 92 | 284 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 7.558 | 2.138 |
| d) Altre società finanziarie | 132.040 | 34.098 |
| e) Società non finanziarie | 260 | 267 |
| f) Famiglie | 1.973.054 | 1.681.616 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 30/06/2021 |
Importo 31/12/2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 10.468 | 76.524 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.471.158 | 5.082.729 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, il Gruppo ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 296.972 migliaia di euro (452.396 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, e li utilizza per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli sottostanti tali operazioni non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 65.979 migliaia di euro, per un fair value pari a 148.719 migliaia di euro, così dettagliato:
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 30 giugno 2021 | |||
| Ceduti in pronti contro termine | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | - | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 157 | 33 |
| Altri soggetti | 592 | 61.819 | 3.378 |
| Totale valore nominale | 592 | 61.976 | 3.411 |
(Importi in migliaia)
| Tipologia titoli - Fair value al 30 giugno 2021 | ||||
|---|---|---|---|---|
| Ceduti in pronti contro termine | ||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 68 | 1 | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 415 | 62 | |
| Altri soggetti | 249 | 134.998 | 12.926 | |
| Totale fair value | 249 | 135.481 | 12.989 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
2 | - | - | 2 | 1 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
2 | - | - | 2 | 1 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
499 | - | X | 499 | 794 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 99.198 | 35.370 | X | 134.568 | 150.003 |
| 3.1 Crediti verso banche | 33.956 | 71 | X | 34.027 | 55.548 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 65.242 | 35.299 | X | 100.541 | 94.455 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (16.194) | (16.194) | (8.880) |
| 5. Altre attività | X | X | 260 | 260 | - |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 6.322 | 2.324 |
| Totale | 99.699 | 35.370 | (15.934) | 125.457 | 144.242 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 118 | - | 118 | 92 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | - | - | - | - | - |
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 5.035 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||||||
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | 30/06/2021 | 30/06/2020 | ||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (940) | - | X | (940) | (5.382) | ||
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - | ||
| 1.2 Debiti verso banche | (106) | X | X | (106) | (116) | ||
| 1.3 Debiti verso clientela | (834) | X | X | (834) | (5.266) | ||
| 1.4 Titoli in circolazione | X | - | X | - | - | ||
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - | ||
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | ||
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - | ||
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - | ||
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (2.693) | (1.462) | ||
| Totale | (940) | - | - | (3.633) | (6.844) | ||
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (491) | - | - | (491) | (534) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| a) garanzie rilasciate | 19 | 10 |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione, intermediazione e consulenza: | 379.804 | 325.791 |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | 52.330 | 62.027 |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli | 105.422 | 83.301 |
| 3.1. individuali | - | - |
| 3.2. collettive | 105.422 | 83.301 |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | 221 | 177 |
| 5. banca depositaria | - | - |
| 6. collocamento di titoli | 10.510 | 8.609 |
| 7. attività di ricezione e trasmissione di ordini | 24.571 | 20.246 |
| 8. attività di consulenza | 37.493 | 32.275 |
| 8.1. in materia di investimenti | 37.493 | 32.275 |
| 8.2. in materia di struttura finanziaria | - | - |
| 9. distribuzione di servizi di terzi | 149.257 | 119.156 |
| 9.1. gestioni di portafogli | 100.312 | 81.391 |
| 9.1.1. individuali | 1.349 | 856 |
| 9.1.2. collettive | 98.963 | 80.535 |
| 9.2. prodotti assicurativi | 48.945 | 37.765 |
| 9.3. altri prodotti | - | - |
| d) servizi di incasso e pagamento | 16.052 | 14.119 |
| e) servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| f) servizi per operazioni di factoring | - | - |
| g) esercizio di esattorie e ricevitorie | - | - |
| h) attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| i) tenuta e gestione dei conti correnti | 11.629 | 10.325 |
| j) altri servizi | 7.711 | 7.492 |
| k) operazioni di prestito titoli | 5.188 | 3.430 |
| Totale | 420.403 | 361.167 |
Si segnala, infine, che la voce 9.1.2 "gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 95.703 migliaia di euro (78.165 migliaia di euro al 30 giugno 2020).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| a) garanzie ricevute | - | - |
| b) derivati su crediti | - | - |
| c) servizi di gestione e intermediazione: | (191.030) | (138.154) |
| 1. negoziazione di strumenti finanziari | (5.020) | (5.639) |
| 2. negoziazione di valute | - | - |
| 3. gestione di portafogli: | (15.148) | (12.414) |
| 3.1 proprie | - | - |
| 3.2 delegate a terzi | (15.148) | (12.414) |
| 4. custodia e amministrazione di titoli | (2.275) | (1.977) |
| 5. collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (168.587) | (118.124) |
| d) servizi di incasso e pagamento | (8.992) | (8.838) |
| e) altri servizi | (3.352) | (2.792) |
| f) operazioni di prestito titoli | (804) | (813) |
| Totale | (204.178) | (150.597) |
Nella voce "(c) Servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled e Cash Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 474 migliaia di euro (333 migliaia di euro al 30 giugno 2020).
Come precisato in Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative, a partire dal 30 giugno 2021, alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono rilevati nella voce 50. "Commissioni passive" (in precedenza venivano rilevati nella voce 190. "Spese Amministrative") al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" sia della voce "Costi operativi". Tali costi, al 30 giugno 2021, sono inclusi nel punto "c) servizi di gestione e intermediazione: 6. offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" della tabella sopra riportata.
.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale | Totale | ||
| 2021 | 30/06/2020 | |||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 84 | - | 23 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 30 | - | 30 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 114 | - | 53 | - |
Al 30 giugno 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 204 | 92.342 | (189) | (83.699) | 8.658 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 1.547 | - | (1.433) | 114 |
| 1.2 Titoli di capitale | 204 | 90.042 | (189) | (81.552) | 8.505 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 753 | - | (714) | 39 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 2 | 283 | (1) | (387) | (103) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 2 | 283 | (1) | (387) | (103) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.268 |
| 4. Strumenti derivati | 10.106 | 78.443 | (9.812) | (65.248) | 16.222 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 10.106 | 78.443 | (9.812) | (65.248) | 16.222 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 88 | 417 | (94) | (166) | 245 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 9.870 | 69.868 | (9.648) | (58.850) | 11.240 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 2.733 |
| - Altri | 148 | 8.158 | (70) | (6.232) | 2.004 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 10.312 | 171.068 | (10.002) | (149.334) | 38.045 |
(Importi in migliaia)
Al 30 giugno 2020
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
|---|---|---|---|---|---|
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 158 | 137.703 | (72) | (127.964) | 9.825 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.437 | - | (3.822) | 615 |
| 1.2 Titoli di capitale | 158 | 130.896 | (72) | (121.873) | 9.109 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 2.370 | - | (2.269) | 101 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 4 | 1.234 | (78) | (1.583) | (423) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 4 | 1.234 | (78) | (1.583) | (423) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 13.126 |
| 4. Strumenti derivati | 9.340 | 128.297 | (10.430) | (103.270) | 27.050 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 9.340 | 128.297 | (10.430) | (103.270) | 27.050 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 108 | 926 | (98) | (904) | 32 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 9.141 | 111.191 | (10.258) | (90.682) | 19.392 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 3.113 |
| - Altri | 91 | 16.180 | (74) | (11.684) | 4.513 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 9.502 | 267.234 | (10.580) | (232.817) | 49.578 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 160.157 | 6.740 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | 317 | 120.633 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 4.820 | 10 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 165.294 | 127.383 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (5.115) | (121.589) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (158.630) | (2.405) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | (4.258) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (163.745) | (128.252) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | 1.549 | (869) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto | |
| Attività finanziarie | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 23.630 | (71) | 23.559 | 7.079 | (28) | 7.051 |
| 1.1 Crediti verso banche | 5.073 | - | 5.073 | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 18.557 | (71) | 18.486 | 7.079 | (28) | 7.051 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | 1.770 | - | 1.770 |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | 1.770 | - | 1.770 |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale attività (A) | 23.630 | (71) | 23.559 | 8.849 | (28) | 8.821 |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | - | - | - | - | - | - |
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
7.2 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value
Al 30 giugno 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 386 | 90 | (16) | (2) | 458 |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (2) | - | (2) |
| 1.2 Titoli di capitale | 386 | 90 | (14) | - | 462 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | (2) | (2) |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 405 |
| Totale | 386 | 90 | (16) | (2) | 863 |
Al 30 giugno 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) |
Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 115 | 8 | (1.249) | (2) | (1.127) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 8 | (1) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 38 | - | (1.196) | (1) | (1.159) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | 77 | - | (51) | (1) | 25 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 28 |
| Totale | 115 | 8 | (1.249) | (2) | (1.099) |
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | ||||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Primo e | Terzo stadio | Primo e | Totale | Totale | ||
| secondo stadio |
Write-off | Altre | secondo stadio |
Terzo stadio | 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| A. Crediti verso banche | (24) | - | - | 122 | - | 98 | (371) |
| - Finanziamenti | (13) | - | - | 60 | - | 47 | (172) |
| - Titoli di debito | (11) | - | - | 62 | - | 51 | (199) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Crediti verso clientela | (4.163) | (50) | (1.950) | 4.505 | 1.141 | (517) | (7.080) |
| - Finanziamenti | (3.400) | (50) | (1.950) | 2.559 | 1.141 | (1.700) | (3.473) |
| - Titoli di debito | (763) | - | - | 1.946 | - | 1.183 | (3.607) |
| di cui: crediti impaired acquisiti o originati | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (4.187) | (50) | (1.950) | 4.627 | 1.141 | (419) | (7.451) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore nette | |||||
| Operazioni/Componenti reddituali | Terzo stadio | Totale | |||
| Primo e secondo stadio |
Write-off | Altre | 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL | (49) | - | - | (49) | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | (18) | (12) | - | (30) | - |
| 3. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - |
| Totale | (67) | (12) | - | (79) | - |
Si precisa che la sopra riportata tabella è stata introdotta a partire dal 31 dicembre 2020, pertanto non sono di disponibili i dati comparitivi al 30 giugno 2020. Si ricorda, a tal proposito, che con comunicazione del 15 dicembre 2020 "Integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" aventi ad oggetto gli impatti della pandemia COVID-19 e delle misure a sostegno dell'economia ed emendamenti agli IAS/IFRS" Banca d'Italia ha integrato le disposizioni che disciplinano i bilanci delle banche (Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005) per fornire al mercato informazioni sugli effetti che il COVID-19 e le misure di sostegno all'economia hanno prodotto sulle strategie, gli obiettivi e le politiche di gestione dei rischi, nonché sulla situazione economico patrimoniale degli intermediari.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | Totale | Totale | |||
| Primo e secondo |
Terzo stadio | Primo e secondo |
Terzo stadio | 30/06/2021 | 30/06/2020 | ||
| stadio | Write-off | Altre | stadio | ||||
| A. Titoli di debito | - | - | - | 5 | - | 5 | (6) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - |
| di cui: attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | 5 | - | 5 | (6) |
8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2 | (2) | - | 22 | (1) | 21 |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 2 | (2) | - | 22 | (1) | 21 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | 2 | (2) | - | 22 | (1) | 21 |
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| 1) Personale dipendente | (51.808) | (47.984) |
| a) salari e stipendi | (35.533) | (32.380) |
| b) oneri sociali | (8.864) | (8.483) |
| c) indennità di fine rapporto | (374) | (434) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (85) | (33) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (2.525) | (2.181) |
| - a contribuzione definita | (2.525) | (2.181) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (2.151) | (1.881) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (2.279) | (2.593) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 3 | 1 |
| 2) Altro personale in attività | (4) | (91) |
| 3) Amministratori e sindaci | (1.072) | (818) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (52.884) | (48.893) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| Incentivi all'esodo | (4) | (18) |
| Piano medico | (785) | (869) |
| Buoni pasto | (71) | (370) |
| Altri | (1.419) | (1.336) |
| Totale | (2.279) | (2.593) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (70.307) | (55.330) |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (11.370) | (10.189) |
| Comunicazioni su mass media | (10.002) | (9.030) |
| Marketing e promozioni | (1.187) | (893) |
| Sponsorizzazioni | (174) | (219) |
| Convention e comunicazione interna | (7) | (47) |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (764) | (644) |
| Spese recupero crediti | (174) | (107) |
| Informazioni commerciali e visure | (590) | (537) |
| C) Spese indirette relative al personale | (1.514) | (11.044) |
| Formazione del personale | (279) | (253) |
| Noleggio auto e altre spese personale | (55) | (11) |
| Spese consulenti finanziari | (1.105) | (10.560) |
| Spese di viaggio | (47) | (192) |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (28) | (28) |
| D) Spese relative all'ICT | (23.797) | (20.977) |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (1.568) | (1.473) |
| Spese software - affitto e manutenzione | (5.946) | (5.448) |
| Sistemi di comunicazione ICT | (2.904) | (3.713) |
| Service ICT: personale esterno | (6.343) | (3.745) |
| Infoprovider finanziari | (7.036) | (6.598) |
| E) Consulenze e servizi professionali | (2.275) | (1.907) |
| Consulenza relativa ad attività ordinarie | (1.865) | (1.616) |
| Consulenze per progetti one-off di adeguamento normativo | - | - |
| Consulenze per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (313) | (154) |
| Spese legali | (43) | (70) |
| Cause legali | (54) | (67) |
| F) Spese relative agli immobili | (2.587) | (2.382) |
| Service area immobiliare | - | (84) |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (160) | (79) |
| Manutenzione locali | (519) | (524) |
| Fitti passivi per locazione immobili | (443) | (483) |
| Pulizia locali | (252) | (313) |
| Utenze | (1.213) | (899) |
| G) Altre spese di funzionamento | (14.291) | (19.831) |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (141) | (99) |
| Spese postali e trasporto documenti | (1.761) | (1.534) |
| Servizi amministrativi e logistici | (8.520) | (7.718) |
| Assicurazioni | (1.937) | (1.815) |
| Stampati e cancelleria | (225) | (258) |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (985) | (7.322) |
| Altre spese amministrative | (722) | (1.085) |
| H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (7.705) | (903) |
| Totale | (134.610) | (123.207) |
Come precisato in Parte A – Politiche contabili delle presenti note illustrative, a partire dal 30 giugno 2021, alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono rilevati nella voce 50. "Commissioni passive" (in precedenza venivano rilevati nella voce 190. "Spese Amministrative") al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" sia della voce "Costi operativi". Tali costi, nei dati comparativi del 30 giugno 2020, sono inclusi nel punto "C) Spese indirette relative al personale – Spese consulenti finanziari", per un importo di 8.871 migliaia di euro, e nel punto "G) Altre spese di funzionamento - Diritti, quote e contributi ad associazioni", per un importo di 6.329 migliaia di euro.
Nella voce "Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" (punto H) della tabella sopra riportata è stato rilevato il contributo ordinario annuo per l'esercizio 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund) per un importo pari a 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro al 30 giugno 2020) e il contributo addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamato da Banca d'Italia presso il sistema bancario italiano per un importo pari a 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nel primo semestre 2020).
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (70) | - | 43 | - | (27) | (39) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (9) | - | 1 | - | (8) | (7) |
| Totale | (79) | - | 44 | - | (35) | (46) |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale | 30/06/2021 | Totale | 30/06/2020 | ||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (2.618) | 1.370 | (1.248) | (4.182) | 1.555 | (2.627) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (3.231) | - | (3.231) | (2.929) | - | (2.929) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (1.868) | 29 | (1.839) | (1.822) | 645 | (1.177) |
| Totale | (7.717) | 1.399 | (6.318) | (8.933) | 2.200 | (6.333) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Risultato netto | Risultato netto | |||
| Attività/Componente reddituali | Ammortamento | per deterioramento | Riprese di valore | 30/06/2021 | 30/06/2020 |
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | |||||
| 1 Ad uso funzionale | (9.338) | (2) | - | (9.340) | (9.374) |
| - Di proprietà | (3.912) | - | - | (3.912) | (3.684) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (5.426) | (2) | - | (5.428) | (5.690) |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Di proprietà | (54) | - | - | (54) | (54) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale (9.392) |
(2) | - | (9.394) | (9.428) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Risultato netto | Risultato netto | |||
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento | per deterioramento | Riprese di valore | 30/06/2021 | 30/06/2020 |
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | |||||
| A.1 Di proprietà | (3.266) | - | - | (3.266) | (2.840) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (3.266) | - | - | (3.266) | (2.840) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | (3.266) | (2.840) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| Rimborsi e abbuoni | (158) | (136) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (145) | (46) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (1.125) | (1.034) |
| Insussistenze di attività | (8) | (10) |
| Altri oneri di gestione | (76) | (359) |
| Totale | (1.512) | (1.585) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| Recupero di spese: | 67.470 | 52.263 |
| - recupero spese accessorie | 23 | 50 |
| - recuperi di imposta | 67.447 | 52.213 |
| Fitti attivi su immobiliari | 365 | 421 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 1.301 | 1.522 |
| Totale | 69.136 | 54.206 |
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing.
Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e posso includere proventi per rivalutazioni ISTAT, se previsto contrattualmente.
Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250 Nessun dato da segnalare.
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | - | (6) |
| - Utili da cessione | - | 1 |
| - Perdite da cessione | - | (7) |
| Risultato netto | - | (6) |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 30/06/2021 |
Totale 30/06/2020 |
| 1. Imposte correnti (-) | (79.951) | (58.431) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 9.993 | (19.991) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 23.746 | 114 |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (46.212) | (78.308) |
Nelle variazioni delle imposte anticipate e differite sono inclusi gli effetti derivanti dal riallineamento dell'avviamento in base all'art. 110 del D.L. 104 del 14 agosto 2020. In particolare, l'effetto del riallineamento ha comportato l'annullamento di imposte differite per 24.482 migliaia di euro e l'iscrizione di imposte anticipate per 10.216 migliaia di euro. Inoltre nelle imposte correnti è stata incluso il pagamento dell'imposta sostitutiva del 3% per il riallineamento dell'avviamento per 2.671 migliaia di euro.
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.
Sezione 24 – Altre informazioni Nessun dato da segnalare.
L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso del semestre.
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
|---|---|---|
| Utile netto del periodo (migliaia di euro) | 216.670 | 180.174 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 609.606.968 | 608.597.403 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 610.933.163 | 609.707.631 |
| Utile per azione base | 0,36 | 0,30 |
| Utile per azione diluito | 0,36 | 0,30 |
Nessun dato da segnalare.
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.Lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.Lgs. 135/2016).
Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dai team specializzati della Direzione CRO, ed è pienamente indipendente da questi ultimi.
A partire dal 1 gennaio 2021, in applicazione della modifica organizzativa approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 ottobre 2020, è stata costituita la nuova Direzione Chief Lending Officer (CLO). La nuova Direzione, a riporto diretto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, è responsabile di tutte le attività che riguardano il processo creditizio, precedentemente svolte dalla Direzione CRO.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.
Il CRO, con il contributo del CLO e del CFO, ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse e di liquidità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.
In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.
ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
Dal 2021 il RAF include alcuni elementi di novità in ambito ESG volti al recepimento delle recenti Linee Guida europee in materia: in particolare, sono stati inseriti nella Dashboard alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo e la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale).
Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.
La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:
identificazione dei rischi; questa fase è condivisa e propedeutica ai processi di valutazione di adeguatezza del capitale e della liquidità ICAAP/ILAAP. L'attività prevede l'identificazione da parte della funzione di controllo dei rischi di Capogruppo di tutti i rischi - sia quantitativi
sia qualitativi - ai quali il Gruppo è o potrebbe essere esposto, avuto riguardo alla propria operatività e ai mercati di riferimento. Il processo di identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.
Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).
Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.
Nel Resoconto ICAAP 2020, riferito ai dati del 31 dicembre 2020 e approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 11 maggio 2021, sono stati rappresentati gli effetti della pandemia COVID-19 sulle esposizioni, sulla redditività e sull'adeguatezza patrimoniale del Gruppo. Tale rappresentazione è stata svolta attraverso gli esercizi di stress test, che considerano tra le ipotesi macroeconomiche il perdurare dell'emergenza sanitaria COVID 19, shock depressivi sulla produzione industriale e sulla domanda in molteplici settori e l'erosione delle previsioni di crescita di medio lungo termine. Sia la solidità sia la redditività del Gruppo sono risultati poco impattate dagli esercizi di stress. La redditività infatti, nonostante la flessione registrata nel primo anno di stress, si mantiene positiva e su livelli elevati in tutti gli scenari elaborati, mentre gli indicatori patrimoniali si attestano su livelli molto elevati e superiori ai requisiti regolamentari lungo l'orizzonte temporale considerato.
Alla data attuale, non sono stati registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.
In seguito alle ulteriori richieste avanzate da Banca d'Italia in data 14 aprile 2021 al Sistema Bancario, il resoconto è stato integrato con dei templates in cui sono riportati i principali risultati della valutazione attuale e prospettica dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.
Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
sono implementati meccanismi di incentivazione che considerano una ponderazione per i rischi legati all'andamento annuale di un sottoinsieme degli indicatori del RAF (c.d. "CRO Dashboard");
sono mantenuti rapporti continuativi con i Chief Risk Officer delle Società del Gruppo, per condividere l'informativa sul profilo di rischio e sui piani di sviluppo per migliorarne l'evoluzione e la gestione dei rischi;
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.115 | 1.095 | 1.317 | 24.845 | 30.408.049 | 30.437.421 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 143.438 | 143.438 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 69 | 69 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2021 |
2.115 | 1.095 | 1.317 | 24.845 | 30.551.556 | 30.580.928 |
| Totale 31/12/2020 |
2.025 | 1.065 | 442 | 16.089 | 29.217.645 | 29.237.266 |
Al 30 giugno 2021 non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
24.310 | (19.783) | 4.527 | - | 30.452.110 | (19.216) | 30.432.894 | 30.437.421 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 143.450 | (12) | 143.438 | 143.438 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 69 | 69 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 30/06/2021 |
24.310 | (19.783) | 4.527 | - | 30.595.560 | (19.228) | 30.576.401 | 30.580.928 |
| Totale 31/12/2020 |
25.489 | (21.957) | 3.532 | - | 29.253.786 | (20.102) | 29.233.734 | 29.237.266 |
(Importi in migliaia)
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |
|---|---|---|---|
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | 6.689 |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 65.252 |
| Totale 30/06/2021 |
- | - | 71.941 |
| Totale 31/12/2020 |
- | 3 | 26.055 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
(Importi in migliaia) Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 1. Società veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| MFV | 513 | MFV | - | 513 | 513 | - | |
| 2. O.I.C.R. | CA | 32.393 | CA | 18.476 | 13.917 | 13.917 | - |
| HFT | - | HFT | - | - | - | - | |
| Totale | 32.906 | - | 18.476 | 14.430 | - |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione
Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale 1.1 Rischio di credito
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante un'offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nel primo semestre del 2021 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Nel primo semestre del 2021 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 50% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie.
Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021, in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.
Nel primo semestre del 2021, FinecoBank adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni.
Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 30 giugno 2021.
In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.
Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.
Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.
In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.
Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e di controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO, il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macro-economiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:
Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una
o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo Fineco sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.
La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei Plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con cui detiene una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
A marzo 2021 il Gruppo ha aggiornato la Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.
La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.
In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, il la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei
flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento e dei controlli sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, a partire dal 1 aprile 2021 il Gruppo classifica le nuove moratorie accordate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente, e sottopone tutte le esposizioni soggette a moratoria ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, si segnala che a partire da gennaio 2021 il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate corrispondenti, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, all'aggregato Non-Performing Exposures di cui agli ITS EBA (EBA/ITS /2013/03/rev1 24/7/2014).
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Nell'attuale contesto di crisi, l'aggiornamento degli scenari alla base delle componenti forward looking risulta un esercizio particolarmente complesso. L'entità delle ripercussioni macroeconomiche dovute alla sospensione delle attività economiche e sociali durante il diffondersi della pandemia COVID19 è ancora oggetto di ampio dibattito, anche in considerazione delle iniziative di sostegno alle famiglie e imprese adottate in via straordinaria da diversi Paesi europei e contribuiranno a mitigare gli impatti della crisi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID-19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, …) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale e contabile delle esposizioni creditizie. Da un lato, in linea con lo spirito della norma contabile, hanno evidenziano la necessità di incorporare il deterioramento del quadro macroeconomico provocato dalla crisi; al tempo stesso, considerata la situazione di incertezza, evidenziano la possibilità di sfruttare i margini di flessibilità previsti dallo stesso principio IFRS9. La flessibilità auspicata dalle suddette Autorità consente di adottare margini rispetto all'applicazione meccanica degli approcci esistenti per la determinazione degli accantonamenti, raggiungendo il giusto equilibrio tra l'esigenza di evitare un'eccessiva pro-ciclicità e assicurare che i rischi cui sono (o saranno) esposti si riflettano adeguatamente nei processi interni di misurazione e gestione dei rischi.
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le nuove moratorie concesse dal 1 aprile 2021 sono valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.
Al 30 giugno 2021, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Tali scenari incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2021 considera una ripresa dell'attività economica nell'area euro, con una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona nel 2021 fino al 3,88%.
In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni per il 2021 circa la crescita del Prodotto Interno Lordo sono stimate al 4,30%. Nonostante il miglioramento dell'outlook macroeconomico, il rapporto Debito/PIL è stimato al 154,43%, destando preoccupazioni per la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in aumento al 10,35%, fino a raggiungere un picco dell'11,24% a metà 2022, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2021 ipotizza un allentamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 grazie all'implementazione dei protocolli di sicurezza e maggiore quota di popolazione vaccinata. La ripresa dell'attività economica più veloce del previsto si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo italiano del 6,35% nel 2021 per poi ridursi al 4,21% nel 2022. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2021 è pari al 150,34%. Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in aumento al 10,21% nel 2021, fino a raggiungere un picco del 10,91% alla fine del 2022, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 30 giugno 2021 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 con ulteriori restrizioni agli spostamenti e chiusure delle attività commerciali, e un taglio dei consumi da parte della popolazione. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita lieve (0,91%) nel 2021 con un rapporto Debito/PIL pari a 161,30% ed un tasso di disoccupazione stimato in aumento all'11,13%, fino a raggiungere un picco massimo del 14,7% alla fine del 2022.
Al 30 giugno 2021, in seguito al generale miglioramento dei parametri macroeconomici utilizzati negli scenari, l'applicazione alle esposizioni complessive di Gruppo del solo scenario favorevole genererebbe riprese di valore per 1 milione di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole, le rettifiche ammonterebbero a 3,67 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 30 giugno 2021 sono pari a 0,62 milioni di euro.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato.
Anche in presenza di garanzie reali, il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritte dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse.
Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.
Sia per le garanzie immobiliari che per le garanzie reali finanziarie, le valutazioni sono soggette a revisione periodica.
La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2020.
Nel primo semestre 2021 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.
Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021 sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | ||||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
21.630 | 953 | 189 | 41 | 1.431 | 601 | 86 | 7 | 3.796 | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | 30/06/2021 | 21.630 | 953 | 189 | 41 | 1.431 | 601 | 86 | 7 | 3.796 | ||
| Totale | 31/12/2020 | 12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 |
A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore | |||||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | complessive e accantonamenti complessivi |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | - | X | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | - | X | - | - | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | - | - | - | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 7.408.561 | (154) | 7.408.407 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | - | - | - | - | |
| Totale (A) | - | 7.408.561 | (154) | 7.408.407 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | |
| b) Non deteriorate | X | 505.152 | - | 505.152 | - | |
| Totale (B) | - | 505.152 | - | 505.152 | - | |
| Totale (A+B) | - | 7.913.713 | (154) | 7.913.559 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 422.371 migliaia di euro.
A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e |
Esposizione | Write-off parziali | |||
| Tipologie esposizioni/valori | Deteriorate | Non deteriorate | accantonamenti complessivi |
netta | complessivi* | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| a) Sofferenze | 18.681 | X | (16.566) | 2.115 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 276 | X | (242) | 34 | - | |
| b) Inadempienze probabili | 3.309 | X | (2.214) | 1.095 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 425 | X | (306) | 119 | - | |
| c) Esposizioni scadute deteriorate | 2.320 | X | (1.002) | 1.318 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | 95 | X | (18) | 77 | - | |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate | X | 25.216 | (371) | 24.845 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 29 | - | 29 | - | |
| e) Altre esposizioni non deteriorate | X | 23.161.857 | (18.707) | 23.143.150 | - | |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni | X | 1.706 | (30) | 1.676 | - | |
| Totale (A) | 24.310 | 23.187.073 | (38.860) | 23.172.523 | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| a) Deteriorate | 101 | X | - | 101 | - | |
| b) Non deteriorate | X | 2.769.563 | (96) | 2.769.467 | - | |
| Totale (B) | 101 | 2.769.563 | (96) | 2.769.568 | - | |
| Totale (A+B) | 24.411 | 25.956.636 | (38.956) | 25.942.091 | - |
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 949.843 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2021 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione" secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 2021/451 del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per l'applicazione del regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Il Regolamento (UE) 876/2019, entrato in vigore a partire dal 28 giugno 2021, ha introdotto l'obbligo di applicazione del "Metodo della sostituzione" quando un ente riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito. Ciò significa che quando un'esposizione nei confronti di un cliente è garantita da un terzo o da una garanzia reale emessa da un terzo, l'ente deve:
Inoltre, il suddetto Regolamento, prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente.
Le soprariportate esposizioni includono, pertanto, sia le esposizioni dirette sia le esposizioni indirette, come sopra definite, del Gruppo FinecoBank verso il medesimo cliente o gruppo di clienti connessi.
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione delle attività di rischio ponderate e dell'esposizione ai fini delle Grandi esposizioni dei confronti del Gruppo UniCredit.
Si precisa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
B. Attività finanziarie cedute e cancellate integralmente con rilevazione del continuo coinvolgimento ("continuing involvement")
Informazioni di natura qualitativa
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 30 giugno 2021. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 66 migliaia di euro. Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio | |
| 30/06/2021 | 30/06/2021 | 30/06/2021 | 30/06/2021 | |
| Italia | 5.729.488 | 6.189.996 | 6.504.443 | 18,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 5.729.488 | 6.189.996 | 6.504.443 | 20,3% |
| Spagna | 4.050.000 | 4.384.163 | 4.511.765 | 13,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.050.000 | 4.384.163 | 4.511.765 | 14,4% |
| Germania | 125.000 | 126.865 | 133.462 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 126.865 | 133.462 | 0,4% |
| Francia | 1.283.500 | 1.329.317 | 1.355.428 | 4,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 36.637 | 36.637 | 25,5% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
1.248.500 | 1.292.680 | 1.318.791 | 4,2% |
| Stati Uniti | 687.479 | 695.948 | 700.407 | 2,1% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 67.317 | 67.684 | 67.684 | 47,2% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
620.162 | 628.264 | 632.723 | 2,1% |
| Austria | 512.500 | 518.714 | 540.310 | 1,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 518.714 | 540.310 | 1,7% |
| Irlanda | 945.500 | 987.143 | 1.027.387 | 3,0% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 39.117 | 39.117 | 27,3% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
910.500 | 948.026 | 988.270 | 3,1% |
| Regno Unito | 46.617 | 47.264 | 47.263 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 46.617 | 47.264 | 47.263 | 0,2% |
| Belgio | 540.000 | 556.592 | 580.349 | 1,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 556.592 | 580.349 | 1,8% |
| Portogallo | 330.000 | 388.437 | 396.931 | 1,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 388.437 | 396.931 | 1,3% |
| Svizzera | 45.537 | 46.217 | 46.166 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 45.537 | 46.217 | 46.166 | 0,2% |
| Arabia Saudita | 90.000 | 89.991 | 88.595 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.000 | 89.991 | 88.595 | 0,3% |
| Cile | 208.100 | 221.414 | 218.154 | 0,7% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 208.100 | 221.414 | 218.154 | 0,7% |
| Israele | 153.050 | 167.441 | 167.600 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 153.050 | 167.441 | 167.600 | 0,6% |
| Cina | 165.832 | 165.326 | 162.881 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.832 | 165.326 | 162.881 | 0,5% |
| Lettonia | 30.000 | 29.694 | 29.537 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.000 | 29.694 | 29.537 | 0,1% |
| Qatar | 21.037 | 23.725 | 23.993 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 21.037 | 23.725 | 23.993 | 0,1% |
| Islanda | 15.000 | 14.959 | 14.865 | 0,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.000 | 14.959 | 14.865 | 0,0% |
| Totale esposizioni sovrane | 14.978.640 | 15.983.206 | 16.549.536 | 48,6% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 30 giugno 2021 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 48,6% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
Nella tabella seguente sono indicati i rating al 30 giugno 2021 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB- | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Polonia | A2 | A- | A |
| Francia | Aa2 | AA | AA |
| Stati Uniti | Aaa | AAA | AA+ |
| Austria | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Irlanda | A2 | A+ | AA |
| Regno Unito | Aa3 | AA- | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa3 | BBB | BBB |
| Svizzera | Aaa | AAA | AAA |
| Arabia Saudita | A1 | A | A |
| Cile | A1 | A- | A |
| Israele | A1 | A+ | AA |
| Cina | A1 | A+ | A+ |
| Lettonia | A3 | A- | A+ |
| Qatar | Aa3 | AA- | AA |
| Islanda | A2 | A | A |
Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del primo semestre del 2021 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato, rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.
La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:
è facilmente comprensibile e comunicabile;
Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 30 giugno 2021 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 308 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2021 è pari a 229 migliaia di euro, con un picco massimo di 508 migliaia di euro ed un minimo di 55 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:
All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.
Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul margine di | ||||||
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 30/06/2021 | +68.301 | -15.258 | +397 | -4.372 | +126.211 | -27.885 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a +68.301 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto negativo di -15.258 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto positivo che si attesta complessivamente a 397 migliaia di euro.
Al 30 giugno 2021 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 4.372 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2021 è pari a 5.153 migliaia di euro con un picco massimo di 12.223 migliaia di euro ed un minimo di 1.375 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 43.563 migliaia di euro. La media per il primo semestre dell'anno 2021 è pari a 97.222 migliaia di euro con un picco massimo di 165.896 migliaia di euro ed un minimo di 43.008 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 126.211 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -27.885 migliaia di euro.
Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.
Al 30 giugno 2021 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 37 migliaia di euro. La media per il primo semestre del 2021 è pari a 66 migliaia di euro con un picco massimo di 153 migliaia di euro ed un minimo di 18 migliaia di euro.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata. A marzo 2021 la Policy è stata aggiornata al fine di assicurare coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contincency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
Gestione del rischio di liquidità sul breve termine (liquidità operativa) che considera gli eventi che potrebbero avere un impatto sulla posizione di liquidità del Gruppo da un giorno fino ad un anno. L'obiettivo primario è quello di conservare la capacità del Gruppo di far fronte agli impegni di pagamento ordinari e straordinari minimizzandone contestualmente i costi;
In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Con l'aggiornamento della Group Liquidity Policy è stato inoltre introdotto un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio". Il nuovo indicatore, sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo ha l'obiettivo di monitorare gestionalmente il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca. Tale indicatore si affianca all'indicatore regolamentare NSFR sopra descritto, e ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche.
L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o micro-economici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.
Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.
Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessaria per compromettere l'adeguatezza del profilo di richio di liquidità del Gruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
coerente comunicazione interna ed esterna;
una serie di azioni disponibili per mitigare gli effetti negativi sulla liquidità;
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Il Resoconto ILAAP 2020 include gli impatti derivanti della pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2020. Le prove di stress, condotte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia COVID-19; nei mesi di aprile e maggio 2020, la raccolta diretta è invece diminuita a seguito del maggior investimento della liquidità da parte della clientela. Nel secondo semestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità del Gruppo stabile; tale stabilità è stata mantenuta anche nel primo semestre del 2021 grazie alla politica di trasformazione della liquidità depositata presso i conti correnti della clientela in forme di risparmio gestito. Complessivamente, dall'inizio della crisi pandemica la raccolta diretta di FinecoBank è aumentata.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.
Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'insieme di policy e procedure per il controllo, la misurazione e la mitigazione dei rischi operativi di Gruppo. La Policy di rischio operativo e reputazionale stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:
La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano il CRO, Information Security & Fraud Management ed Organizzazione allo scopo di condividere le rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo; l'obiettivo ultimo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza (n° 22 indicatori).
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer.
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Il Team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. Nel corso del 2020 sono stati identificati all'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali un set di indicatori rilevanti ai fini ESG in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business. Nel primo semestre del 2021 il numero di indicatori è stato ulteriormente ampliato al fine di potenziare i controlli in tema di trasparenza bancaria e gender party.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 30 giugno 2021 risulta pari a 95.590 migliaia di euro.
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 30 giugno 2021 un fondo per rischi e oneri pari a 24.774 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 30 giugno 2021 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 30 giugno 2021 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
FinecoBank ha definito ed adottato un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2020. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dal Top Management di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario di dicembre 2020 del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2020 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021 così come chiesto dalla normativa citata.
Non si registrano impatti rilevanti, se non fisiologici rallentamenti in talune attività operative legate alle prime fasi dell'emergenza e alla definizione delle procedure dipendenti dalle misure governative adottate in risposta alla crisi. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Frode esterna: perdite dovute a frode, appropriazione indebita o violazione di leggi da parte di soggetti esterni al Gruppo;
Rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro: perdite derivanti da atti non conformi alle leggi o agli accordi in materia di lavoro, salute e sicurezza sul lavoro, dal pagamento di risarcimenti a titolo di lesioni personali o da episodi di discriminazione o di mancata applicazione di condizioni paritarie;
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
Nel corso del 2020 sono stati inseriti all'interno della mappa dei rischi di Gruppo, anche i rischi ESG ed il rischio climatico/ambientale.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a giugno 2021 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Il Gruppo è da tempo sensibile alle questioni connesse al cambiamento climatico ed è costantemente impegnato a monitorarne gli effetti e a valutarne, nell'ambito del governo dei rischi, le ripercussioni ed i riflessi sulla propria attività creditizia e di asset management.
In considerazione dell'attività di impresa svolta e del modello di business adottato, Fineco ritiene di avere un moderato impatto ambientale, nonché di essere esposto ai cambiamenti climatici in misura contenuta. La politica di impiego è, infatti, improntata alla concessione di credito alla clientela Retail ed all'investimento principalmente in strumenti finanziari di Amministrazioni Centrali (Titoli di Stato). Non rientra pertanto nella politica del Gruppo l'affidamento di Grandi, Piccole e Medie Imprese ed il finanziamento di progetti o impianti aziendali.
La limitata esposizione verso imprese preserva il Gruppo sia dal rischio di causare impatti indiretti sull'ambiente tramite il finanziamento di controparti ad alto rischio ambientale (es. industrie del settore energetico) sia dal rischio di subirne indirettamente l'effetto indiretto di possibili eventi ambientali sulla propria clientela. Infatti, l'elevata diversificazione del portafoglio commerciale (sia in termini individuali che territoriali) tutela dall'eventuale deterioramento della solvibilità dei clienti a causa di fattori ambientali, quali ad esempio eventi atmosferici o calamità naturale.
L'impatto ambientale del Gruppo FinecoBank è pertanto principalmente riconducibile al diretto consumo di risorse presso le proprie sedi operative e i propri negozi finanziari. Per le iniziative promosse dal Gruppo, finalizzate alla riduzione dei consumi presso le proprie sedi operative, si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria del 31 dicembre 2020.
Le aspettative di vigilanza BCE relative ai rischi climatici ed ambientali pubblicate dalla BCE suggeriscono che le lanche includano esplicitamente i rischi citati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio, sia dal punto di vista della strategia aziendale, sia delle modalità di misurazione e monitoraggio tramite specifici indicatori. Nell'analisi del business model di Fineco, nonché delle esposizioni e di fattori di rischio di Gruppo, il Risk Management ha valutato come possibile area di rischio – in termini di impatto subito – quello derivante dalle garanzie immobiliari ricevute a copertura dell'erogazione di mutui fondiari. L'esposizione a tale rischio è stata considerata su un orizzonte di medio lungo termine e configurato come rischio "fisico" a basso impatto; non sono stati, invece, identificate particolari impatti dai rischi di transizione.
Nonostante la bassa esposizione a tale rischio, è stato ritenuto opportuno includere un indicatore specifico all'interno della Dashboard di Risk Appetite 2021 un indicatore volto a monitorare la qualità delle garanzie immobiliari ricevute ad alto rischio sismico, frane o idraulico.
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2021 è stata finalizzata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative in materia degli stakeholder stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente
significativi sulla base delle attività aziendali. Tra le più rilevanti aspettative degli stakeholder evidenziate dall'analisi si citano, a titolo esemplificativo, il rispetto della legislazione applicabile, dei principi e delle norme di comportamento sanciti dal Codice Etico e dal Modello di Organizzazione e Gestione ex D. Lgs. 231/2001 (comprensivi della tutela dell'ambiente), il rafforzamento della capacità di Fineco di misurare le proprie prestazioni ambientali, di rendicontare le proprie performance ambientali e di fissare target di miglioramento, il soddisfacimento delle richieste dei Clienti più attenti ai temi ESG, la sensibilizzazione del capitale umano in ambito ambientale e la necessità di garantire un dialogo aperto con gli stakeholder. I rischi e le opportunità derivanti da tali aspettative sono prevalentemente di tipo reputazionale, strategico e di conformità, e sono gestiti attraverso l'attivazione di specifiche attività volte alla loro mitigazione, quali ad esempio lo svolgimento di audit interni di conformità legislativa ambientale, la redazione e successiva pubblicazione della Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS e l'intensificazione dei flussi informativi e formativi in ambito ambientale con i principali stakeholder.
Il Gruppo sta adottato tutte le necessarie misure necessarie a seguito dell'uscita del Regno Unito dall'Unione Europea, al fine di mantenere il più possibile inalterato il servizio offerto alla clientela UK. FinecoBank offre alla clientela UK servizi bancari e di investimento a distanza grazie al passaporto MiFid dei prodotti finanziari. Questa modalità (libera prestazione di servizi) rimane valida anche successivamente all'evento Brexit.
Per proseguire lo sviluppo del business nel Regno Unito, infatti, FinecoBank ha attivato le procedure di Temporary Regime previsto dalle autorità inglesi, con le quali è in continuo contatto per gli sviluppi futuri in merito.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione
Nessuna informazione da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano finanziario ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 201.267 | - | - | - | 201.267 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 980.114 | - | - | - | 980.114 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.440) | - | - | - | (1.440) |
| 6. Riserve da valutazione: | (1.863) | - | - | - | (1.863) |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
1.767 | - | - | - | 1.767 |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | (3.630) | - | - | - | (3.630) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 216.670 | - | - | - | 216.670 |
| Totale | 1.896.682 | - | - | - | 1.896.682 |
Come riportato negli "Eventi di rilievo del periodo" nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, si evidenzia che in data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione rivolta a tutte le banche di limitare i dividendi. Le autorità di vigilanza riprenderanno invece a valutare i piani patrimoniali e di distribuzione dei dividendi di ciascuna banca nell'ambito del regolare processo prudenziale. In tale contesto anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020. In linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, considerando che le ultime proiezioni macroeconomiche indicano segnali di miglioramento dell'economia, Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. La raccomandazione sui dividendi resta tuttavia applicabile fino al 30 settembre 2021, di conseguenza le decisioni sul conferimento dei dividendi dovrebbero essere assunte nel quarto trimestre del 2021
Tenuto conto delle suddette dichiarazioni, del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020 e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di Euro 0,53 per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di Euro 323.246.878,10, tratto dalle riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | prudenziale | Consolidato | assicurazione | Imprese di | Altre imprese | consolidamento | Elisioni e aggiustamenti da |
Totale | ||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
|||
| 1. Titoli di debito | 1.767 | - | - | - | - | - | - | - | 1.767 | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 30/06/2021 | 1.767 | - | - | - | - | - | - | - | 1.767 | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.379 | - | - | - | - | - | - | - | 2.379 | - |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 2.379 | - | - |
| 2. Variazioni positive | 150 | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | 150 | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (762) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (758) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (4) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | - | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 1.767 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | (5.212) |
| 2. Variazioni positive | 1.585 |
| 2.1 Incrementi di fair value | 1.585 |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (3) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (3) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (3.630) |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 30 giugno 2021" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.
Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale | Totale |
| 30/06/2021 | 30/06/2020 | |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 3.638 | 3.455 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 126 | 128 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 126 | 128 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 1.319 | 1.216 |
| Totale | 5.083 | 4.799 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 10 giugno 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy").
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso del primo semestre 2021 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 30 giugno 2021, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | 30/06/2021 | |||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) | ||||||
| crediti verso clientela | 921 | 25 | 946 | 0,00% | 4.043 | 0,02% |
| Totale attivo | 921 | 25 | 946 | 0,00% | 4.043 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | ||||||
| b) debiti verso la clientela | 1.689 | 1.246 | 2.935 | 0,01% | 1.765 | 0,01% |
| Altre passività | 144 | - | 144 | 0,03% | - | 0,00% |
| Totale passivo | 1.833 | 1.246 | 3.079 | 0,01% | 1.765 | 0,01% |
| Garanzie rilasciate e impegni | 158 | - | 158 | 0,21% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico |
1° semestre | 2021 | |||||
| Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
||
| Interessi attivi e proventi assimilati | 1 | - | 1 | 0,00% | - | 0,00% | |
| Commissioni attive | 2 | 2 | 4 | 0,00% | 8.174 | 1,94% | |
| Commissioni passive | - | - | - | 0,00% | (1.249) | 0,61% | |
| Altri oneri/proventi di gestione | 31 | 4 | 35 | 0,05% | - | 0,00% | |
| Totale conto economico | 34 | 6 | 40 | 6.925 |
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli stessi (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate", sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico del primo semestre 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 30 giugno 2021 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza del primo semestre 2021.
L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato delle presenti note illustrative.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.
I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 delle presenti note illustrative.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 delle presenti note illustrative.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.
Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nel primo semestre dell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 1° semestre 2021 | 1° semestre 2020 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (5.426) | (5.691) |
| 1.1 terreni | - | |
| 1.2 fabbricati | (5.295) | (5.561) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (132) | (130) |
Alla data del 30 giugno 2021 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico del primo semestre 2021.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 delle presenti note illustrative.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Fasce temporali | 30/06/2021 | 31/12/2020 |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 731 | 730 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 446 | 730 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 120 | 160 |
| Da oltre 5 anni | - | 40 |
| Totale | 2.759 | 3.120 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| ATTIVO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.562.295 | 1.760.348 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 21.393 | 16.997 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
21.393 | 16.997 | |
| Finanziamenti a banche | 691.753 | 780.473 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 7.408.403 | 8.254.331 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (6.716.650) | (7.473.858) | |
| Finanziamenti a clientela | 5.269.368 | 4.527.837 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 23.029.018 | 20.839.192 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (17.759.650) | (13.611.355) | |
| Altre attività finanziarie | 24.626.581 | 23.939.899 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
6.838 | 10.988 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 143.443 | 143.698 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 6.716.650 | 7.473.858 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 17.759.650 | 16.311.355 | |
| Coperture | 85.051 | 74.451 | |
| 50. Derivati di copertura | 65.252 | 19.003 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | 19.799 | 55.446 | |
| Attività materiali = voce 90 | 153.030 | 151.872 | |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 38.189 | 39.597 | |
| Attività fiscali = voce 110 | 38.323 | 13.314 | |
| Crediti d'imposta acquistati | 75.065 | - | |
| Altre attività | 254.110 | 360.627 | |
| 130. Altre attività | 329.175 | - | |
| a dedurre: Crediti d'imposta acquistati | (75.065) | - | |
| Totale dell'attivo | 32.904.760 | 31.755.017 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 30/06/2021 | 31/12/2020 | |
| Debiti verso banche | 1.172.802 | 1.064.859 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.172.802 | 1.064.859 | |
| Debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 29.141.477 | 28.359.739 | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 4.937 | 5.889 | |
| Coperture | 118.586 | 232.102 | |
| 40. Derivati di copertura | 105.693 | 214.388 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 12.893 | 17.714 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 35.666 | 13.954 | |
| Altre passività | 534.610 | 391.349 | |
| 80. Altre passività | 421.427 | 273.784 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 4.941 | 4.924 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 108.242 | 112.641 | |
| Patrimonio | 1.896.682 | 1.687.125 | |
| - capitale e riserve | 1.681.875 | 1.366.387 | |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | |
| 150. Riserve | 980.114 | 664.489 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale | 201.267 | 201.153 | |
| 180. Azioni proprie | (1.440) | (1.189) | |
| - riserve da valutazione | (1.863) | (2.833) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 1.767 | 2.379 | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziail a benefici definiti | (3.630) | (5.212) | |
| - Risultato netto = voce 200 | 216.670 | 323.571 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 32.904.760 | 31.755.017 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| 1° semestre | |||
| CONTO ECONOMICO | 2021 | 2020 | |
| Margine finanziario | 147.897 | 147.050 | |
| 30. Margine d'interesse | 121.824 | 137.398 | |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | 2.514 | 831 | |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 23.559 | 7.051 | |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati) |
- | 1.770 | |
| 70. Dividendi e proventi simili | 114 | 53 | |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (84) | (23) | |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligat. valutati al fair value inclusi in voce 70 | (30) | (30) | |
| Commissioni nette = voce 60 | 214.346 | 194.539 | |
| 60. Commissioni nette | 216.225 | 195.370 | |
| + altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | 635 | - | |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | (2.514) | (831) | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 40.571 | 47.661 | |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 38.045 | 49.578 | |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 1.549 | (871) | |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | 863 | (1.099) | |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 84 | 23 | |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 30 | 30 | |
| Saldo altri proventi/oneri | 644 | 1.392 | |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione | 67.624 | 52.621 | |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (67.470) | (52.263) | |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 1.125 | 1.034 | |
| a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | (635) | - | |
| RICAVI | 403.458 | 390.642 | |
| Spese per il personale | (52.884) | (48.893) | |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (52.884) | (48.893) | |
| Altre spese amministrative | (128.028) | (108.138) | |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (134.608) | (108.007) | |
| a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 7.705 | 903 | |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (1.125) | (1.034) | |
| Recuperi di spesa | 67.470 | 52.263 | |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 67.470 | 52.263 | |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (12.662) | (12.268) | |
| 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (9.396) | (9.427) | |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (3.266) | (2.841) | |
| Costi operativi | (126.104) | (117.036) | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 277.354 | 273.606 | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.688) | (3.670) | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (419) | (7.451) | |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (1.234) | 3.806 | |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività | |||
| complessiva | 5 | (6) | |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - | |||
| titoli di debito | (5) | 6 | |
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 21 | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | (35) | (46) | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 275.666 | 269.936 | |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (14.023) | (7.636) | |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (6.318) | (6.733) | |
| + contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (7.705) | (903) | |
| Profitti netti da investimenti | 1.239 | (3.818) | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 1.234 | (3.806) | |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | 5 | (6) | |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | - | (6) | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 262.882 | 258.482 | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 | (46.212) | (78.308) | |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 216.670 | 180.174 | |
| RISULTATO DEL PERIODO | 216.670 | 180.174 |
Come segnalato nel paragrafo "Dati di sintesi" della "Relazione intermedia sulla gestione consolidata", a partire dal 30 giugno 2021 alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono rilevati nella voce 50. "Commissioni passive" (in precedenza venivano rilevati nella voce 190. "Spese Amministrative") al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" ("Ricavi" nello schema di conto economico riclassificato) sia della voce "Costi operativi". Per omogeneità di confronto sono stati riclassificati i dati comparativi esposti negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione intermedia sulla gestione consolidata, inclusa nella presente Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2021.
1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato, nel corso del primo semestre 2021.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
3.2 la Relazione intermedia sulla gestione comprende un'analisi attendibile dei riferimenti agli eventi importanti che si sono verificati nei primi sei mesi dell'esercizio e alla loro incidenza sul Bilancio consolidato semestrale abbreviato, unitamente a una descrizione dei principali rischi e incertezze per i sei mesi restanti dell'esercizio. La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende altresì una analisi attendibile delle informazioni sulle operazioni rilevanti con parti correlate.
Milano, 3 agosto 2021
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari
Deloitte & Touche S.p.A. Via Tortona, 25 20144 Milano Italia
Tel: +39 02 83322111 Fax: +39 02 83322112 www.deloitte.it
Agli Azionisti di FINECOBANK BANCA FINECO S.p.A.
Abbiamo svolto la revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato, costituito dallo stato patrimoniale consolidato, dal conto economico consolidato, dal prospetto della redditività consolidata complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle relative note illustrative, del Gruppo FinecoBank (il "Gruppo") al 30 giugno 2021. Gli Amministratori di FinecoBank Banca Fineco S.p.A. (la "Banca") sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea. È nostra la responsabilità di esprimere una conclusione sul bilancio consolidato semestrale abbreviato sulla base della revisione contabile limitata svolta.
Il nostro lavoro è stato svolto secondo i criteri per la revisione contabile limitata raccomandati dalla Consob con Delibera n. 10867 del 31 luglio 1997. La revisione contabile limitata del bilancio consolidato semestrale abbreviato consiste nell'effettuare colloqui, prevalentemente con il personale della Banca responsabile degli aspetti finanziari e contabili, analisi di bilancio e altre procedure di revisione contabile limitata. La portata di una revisione contabile limitata è sostanzialmente inferiore rispetto a quella di una revisione contabile completa svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di una revisione contabile completa. Pertanto, non esprimiamo un giudizio sul bilancio consolidato semestrale abbreviato.
Sulla base della revisione contabile limitata svolta, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che il bilancio consolidato semestrale abbreviato del Gruppo FinecoBank al 30 giugno 2021 non sia stato redatto, in tutti gli aspetti significativi, in conformità al principio contabile internazionale applicabile per l'informativa finanziaria infrannuale (IAS 34) adottato dall'Unione Europea.
DELOITTE & TOUCHE S.p.A.
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Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.
Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.
Requisito di coefficiente di leva finanziaria adeguato, che tiene conto dell'esclusione dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria di talune esposizioni verso le banche centrali.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di Stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).
Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.
Chief Financial Officer
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Chief Lending Officer.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e i ricavi. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).
EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", "Fondi Core", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor", "Old Mutual", i fondi "FAM Series", "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defense" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International Accounting Standards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.
Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori
regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.
Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.
Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).
Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).
Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.
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