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Banca Popolare di Sondrio

Quarterly Report Nov 23, 2021

4182_10-q_2021-11-23_8790b05f-4b54-452e-9692-b4392fed70ae.pdf

Quarterly Report

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RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2021

R E S O C O N T O I N T E R M E D I O D I G E S T I O N E CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2021

RESOCONTO INTERMEDIO DI GESTIONE CONSOLIDATO AL 30 SETTEMBRE 2021

Società cooperativa per azioni Sede sociale e Direzione generale: I - 23100 Sondrio SO - Piazza Garibaldi 16 Tel. 0342 528.111 - Fax 0342 528.204 Indirizzi Internet: https://www.popso.it - https://istituzionale.popso.it E-mail: [email protected] - Indirizzo PEC: [email protected]

Iscritta al Registro delle Imprese di Sondrio al n. 00053810149 - Iscritta all'Albo delle Banche al n. 842 Iscritta all'Albo delle Società Cooperative al n. A160536 Capogruppo del Gruppo bancario Banca Popolare di Sondrio, iscritto all'Albo dei Gruppi bancari al n. 5696.0 - Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Codice fiscale e Partita IVA: 00053810149 Capitale sociale: € 1.360.157.331 – Riserve: € 1.253.388.214 (Dati approvati dall'Assemblea dei soci dell'11 maggio 2021)

Rating:

  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Fitch Ratings in data 1 settembre 2021:
  • Long-term (lungo termine): BB+
  • Short-term (breve termine): B
  • Viability Rating: bb+
  • Outlook: Stabile
  • Long-term Deposit Rating: BBB-
  • Long-term subordinated debt: BB-
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da DBRS Morningstar in data 15 novembre 2021: – Long-Term Issuer Rating: BBB (low)
  • Short-Term Issuer Rating: R-2 (middle)
  • Trend (prospettiva): Stabile
  • Long-Term Deposit Rating: BBB
  • Short-Term Deposit Rating: R-2 (high)
  • l Rating rilasciato alla Banca Popolare di Sondrio scpa da Scope Ratings in data 31 marzo 2021:
  • Issuer rating: BBB-
  • Outlook (prospettiva): Stabile

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente VENOSTA cav.prof.avv. FRANCESCO Vicepresidente STOPPANI dott. LINO ENRICO* Consigliere delegato PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO** Consiglieri BIGLIOLI dott.prof. PAOLO CARRETTA dott.prof. ALESSANDRO CORRADINI dott.ssa CECILIA CREDARO LORETTA* DEPPERU dott.ssa.prof.ssa DONATELLA FALCK dott.ing. FEDERICO GALBUSERA rag.a CRISTINA* PROPERSI dott.prof. ADRIANO RAINOLDI dott.ssa ANNALISA* ROSSI dott.ssa.prof.ssa SERENELLA TRIACCA DOMENICO*

COLLEGIO SINDACALE

Presidente ROSSANO dott.ssa SERENELLA
Sindaci effettivi DE BUGLIO dott. MASSIMO
VITALI dott.ssa LAURA
Sindaci supplenti MELLARINI dott. ALESSANDRO
VIDO dott. PAOLO

COLLEGIO DEI PROBIVIRI

Probiviri effettivi CRESPI prof.avv. ALBERTO LA TORRE prof. ANTONIO MONORCHIO cav.gr.cr.dott.prof. ANDREA

MIRABELLI prof. CESARE

Probiviri supplenti BRACCO cav.lav.dott.ssa DIANA

DIREZIONE GENERALE

Direttore generale PEDRANZINI cav.uff.rag.dott. MARIO ALBERTO Vicedirettori generali RUFFINI rag. GIOVANNI ERBA rag. MARIO GUSMEROLI rag. MILO POLETTI rag. dott. CESARE

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari BERTOLETTI rag.dott. MAURIZIO

** Membri del Comitato di presidenza

** Membro del Comitato di presidenza e Segretario del Consiglio di amministrazione

PREMESSA

Il Decreto legislativo 15 febbraio 2016 n. 25, intervenuto a modifica del Testo Unico della Finanza, ha fatto venir meno gli obblighi di informativa relativamente al primo e al terzo trimestre dell'anno cui erano tenuti gli emittenti, fatta salva la possibilità per la Consob di obbligare gli emittenti stessi a fornire informazioni finanziarie periodiche aggiuntive.

Da parte del nostro Gruppo, si è ritenuto di privilegiare l'informativa al mercato e si è pertanto provveduto, in continuità con il passato, alla predisposizione del presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021, in accordo con i criteri di rilevazione e valutazione previsti dai principi contabili internazionali IAS/IFRS adottati dalla Comunità Europea oggi in vigore.

Il presente resoconto intermedio di gestione consolidato non è soggetto a controllo contabile da parte della società di revisione.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

I prospetti contabili riportati nel resoconto intermedio di gestione consolidato sono conformi agli schemi obbligatori previsti per il bilancio dal Provvedimento Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005, 6° aggiornamento del 30 novembre 2018.

Nel periodo in rassegna i principi contabili adottati sono rimasti sostanzialmente invariati rispetto all'esercizio precedente.

Per un'informativa dettagliata concernente l'applicazione dei principi contabili si rimanda al bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.

Nei prospetti contabili i valori sono espressi in migliaia di euro.

Lo stato patrimoniale è comparato con lo stato patrimoniale del bilancio al 31 dicembre 2020.

Il conto economico è comparato con il conto economico al 30 settembre 2020.

La preparazione del resoconto intermedio di gestione consolidato richiede abitualmente un uso più esteso di metodi di stima rispetto all'informativa annuale, in particolare nei casi in cui la rappresentazione contabile non rifletta puntualmente il criterio di competenza, sia con riguardo a poste dell'attivo e del passivo patrimoniale e sia relativamente a voci di conto economico.

IL GRUPPO BANCARIO BANCA POPOLARE DI SONDRIO

Il Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che si è ampliato con

l'ingresso di PrestiNuova srl – Agenzia in Attività Finanziaria, risulta così composto:

Capogruppo:

Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a. - Sondrio;

Società del Gruppo:

Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA - Lugano CH.

La Capogruppo detiene totalmente il capitale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA di 180.000.000 di franchi svizzeri.

Factorit spa - Milano.

La Capogruppo detiene il 60,5% del capitale di Factorit spa, pari a 85.000.002 euro.

Sinergia Seconda srl - Milano

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Sinergia Seconda srl, pari a 60.000.000 di euro.

Banca della Nuova Terra spa - Sondrio

La Capogruppo detiene totalmente il capitale di Banca della Nuova Terra spa, pari a 31.315.321 euro.

Popso Covered Bond srl - Conegliano.

La Capogruppo detiene il 60% del capitale di Popso Covered Bond srl, pari a 10.000 euro.

PrestiNuova srl – Agenzia in Attività Finanziaria – Roma

Banca della Nuova Terra spa detiene totalmente il capitale di Presti-Nuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, pari a 100.000 euro.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Il resoconto intermedio di gestione consolidato rappresenta unitariamente la situazione patrimoniale, finanziaria e i risultati economici al 30 settembre 2021 del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, che comprende la Capogruppo, Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, Factorit spa, Sinergia Seconda srl, Banca della Nuova Terra spa, Popso Covered Bond srl e PrestiNuova srl - Agenzia in Attività Finanziaria, e delle entità di cui il Gruppo detiene il controllo come definito dall'IFRS 10.

Il consolidamento integrale riguarda le seguenti società controllate:

Denominazione Sede Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Banca Popolare di Sondrio (Suisse) SA Lugano (CHF) 180.000 100
Factorit spa Milano 85.000 60,5
Sinergia Seconda srl Milano 60.000 100
Banca della Nuova Terra spa Sondrio 31.315 100
Pirovano Stelvio spa* Sondrio 2.064 100
Servizi Internazionali e Strutture
Integrate 2000 srl *
Milano 75 100
Immobiliare San Paolo srl * Tirano 10** 100
Immobiliare Borgo Palazzo srl * Tirano 10** 100
PrestiNuova srl - AAF Roma 100*** 100
Popso Covered Bond srl Conegliano V. 10 60

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE INTEGRALMENTE:

* partecipazioni non rientranti nel gruppo bancario

** partecipata da Sinergia Seconda srl

*** partecipata da Banca della Nuova Terra spa

La Capogruppo detiene la totalità delle quote del Fondo Immobiliare Centro delle Alpi Real Estate ed effettua il consolidamento integrale dello stesso.

Il perimetro delle società consolidate integralmente si è ampliato rispetto all'esercizio precedente a seguito dell'ingresso della già citata Presti-Nuova srl – Agenzia in Attività Finanziaria.

Sono altresì comprese nell'area di consolidamento le partecipate su cui la Capogruppo esercita un'influenza notevole in quanto la quota detenuta, direttamente o indirettamente, è compresa tra il 20% e il 50%, oppure, anche nel caso di un'interessenza minore, si è in presenza di una o più delle seguenti circostanze:

  • a)la rappresentanza nel consiglio di amministrazione o nell'organo equivalente della partecipata;
  • b) la partecipazione nel processo decisionale, inclusa la partecipazione alle decisioni in merito ai dividendi;
  • c) il verificarsi di rilevanti operazioni tra la partecipante e la partecipata;
  • d)l'interscambio di personale dirigente;
  • e) la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Queste società vengono valutate al patrimonio netto, con esclusione di quelle poco significative che sono valutate al costo.

Il metodo del patrimonio netto prevede l'iscrizione iniziale della partecipazione al costo e il suo successivo adeguamento di valore sulla base delle quote di pertinenza del patrimonio netto. La quota di pertinenza dei risultati d'esercizio della partecipata è rilevata a specifica voce del conto economico.

Ogni cambiamento nelle altre componenti di conto economico complessivo relativo a queste partecipate è presentato come parte del conto economico complessivo del Gruppo. Inoltre, nel caso in cui una società collegata o una joint venture rilevi una variazione con diretta imputazione al patrimonio netto, il Gruppo rileva la sua quota di pertinenza, ove applicabile, nel prospetto delle variazioni nel patrimonio netto. Gli utili e le perdite

non realizzate derivanti da transazioni tra il Gruppo e società collegate o joint venture sono eliminati in proporzione alla quota di partecipazione nelle collegate o joint venture.

L'avviamento afferente alla collegata o alla joint venture è incluso nel valore contabile della partecipazione e non è soggetto a una verifica separata di perdita di valore (impairment).

Successivamente all'applicazione del metodo del patrimonio netto, il Gruppo valuta se sia necessario riconoscere una perdita di valore della propria partecipazione nelle società collegate o joint venture. Il Gruppo valuta a ogni data di bilancio se vi siano evidenze obiettive che le partecipazioni nelle società collegate o joint venture abbiano subito una perdita di valore. In tal caso, il Gruppo calcola l'ammontare della perdita come differenza tra il valore recuperabile della collegata o della joint venture e il valore di iscrizione della stessa nel proprio bilancio, rilevando tale differenza nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio nella voce «quota di pertinenza del risultato di società collegate o joint venture».

Eventuali successive riprese di valore non possono eccedere l'ammontare delle perdite da impairment in precedenza registrate. All'atto della perdita dell'influenza notevole su una società collegata o del controllo congiunto su una joint venture, il Gruppo valuta e rileva la partecipazione residua al fair value. La differenza tra il valore di carico della partecipazione alla data di perdita dell'influenza notevole o del controllo congiunto e il fair value della partecipazione residua e dei corrispettivi ricevuti è rilevata nel conto economico. Le percentuali di possesso sono specificate nella tabella seguente:

PARTECIPAZIONI CONSOLIDATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO:
----------------------------------------------------------------
Denominazione
Sede
Capitale Sociale (in migliaia) Quota di partecip. %
Alba Leasing spa Milano 357.953 19,264
Arca Vita spa Verona 208.279 14,837
Arca Holding spa Milano 50.000 34,715
Cossi Costruzioni spa Sondrio 12.598 18,250
Unione Fiduciaria spa Milano 5.940 24,000
Polis Fondi Srgpa Milano 5.200 19,600
Sofipo SA* Lugano (CHF) 2.000 30,000
Rajna Immobiliare srl Sondrio 20 50,000
Rent2Go srl Bolzano 12.050 33,333

* partecipata da Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA

CONVERSIONE DEI BILANCI IN MONETA DIVERSA DALL'EURO

La valorizzazione in euro della situazione trimestrale della Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA avviene applicando il cambio ufficiale alla data di chiusura del periodo per attività e passività di stato patrimoniale, mentre i costi e i ricavi sono stati convertiti sulla base di un cambio medio di periodo. Le differenze da conversione dei dati di bilancio sono rilevate nel prospetto della redditività consolidata complessiva.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO INFRANNUALE

Nel periodo di tempo intercorso tra la data di riferimento del presente resoconto intermedio di gestione consolidato e la sua approvazione da parte del Consiglio di amministrazione avvenuta il 9 novembre 2021 non sono intervenuti fatti che comportino una rettifica dei dati approvati in tale sede, né si sono verificati fatti di rilevanza tale da richiedere un'integrazione all'informativa fornita.

CENNI INTERNAZIONALI

Nel corso dell'anno la ripresa economica si è irrobustita a livello globale, sebbene permangano situazioni di incertezza nelle aree dove le campagne vaccinali sono state meno efficienti e in quelle colpite dalla diffusione di nuovi varianti. La crescita si è consolidata negli Stati Uniti e nel Regno Unito, mentre qualche segnale di rallentamento ha toccato il Giappone. Pure la Cina ha visto nel terzo trimestre dell'anno un affievolirsi della dinamica di sviluppo, anche a causa delle problematicità registrate nel settore immobiliare, appesantito dalla situazione del Gruppo Evergrande, che ha creato tensioni sui mercati finanziari internazionali.

Gli scambi commerciali hanno mostrato dinamiche assai sostenute, recuperando i livelli precedenti alla diffusione della pandemia. I risultati avrebbero potuto essere ancora più soddisfacenti se non fossero emerse criticità tuttora irrisolte legate, da un lato, alla scarsità di alcuni beni, quali i semiconduttori, indispensabili per la produzione di un numero sempre più elevato di beni; dall'altro, alle strozzature presenti nei sistemi dei trasporti, in specie navali, che hanno negativamente inciso sulla distribuzione di alcuni prodotti.

L'elevato livello dell'inflazione è stato determinato dai corsi dei prodotti energetici, gas e petrolio in testa.

Le previsioni del Fondo Monetario Internazionale stimano una crescita del prodotto mondiale a fine 2021 attorno al 5,9%, superando i livelli prepandemici. A essere favorite saranno le economie più avanzate, mentre quelle emergenti saranno attardate dagli effetti della crisi sanitaria.

L'area dell'euro ha visto proseguire nel terzo trimestre dell'anno la decisa crescita dell'attività economica, sostenuta dalla ripresa di consumi e investimenti. Si tratta di una dinamica comune ai principali Paesi e che per una volta vede in testa l'Italia. A frenare in certa misura la Germania è invece stata la scarsità dei semiconduttori, componenti sempre più indispensabili per il settore automobilistico che in quel Paese ricopre un ruolo centrale nel sistema produttivo.

L'aumento dell'inflazione, collocatasi al 3,4% a fine settembre, è stato determinato in particolare dalla componente energetica. Le previsioni della BCE indicano per fine anno un livello attorno al 2,2%, per poi calare all'1,5 nel 2022. I timori di un'inflazione al di sopra dell'obiettivo che l'Autorità

monetaria si è data nel medio termine sono pertanto contenuti. Per la BCE il mantenimento di condizioni di finanziamento favorevoli resta centrale per dare continuità alla ripresa in atto.

Come già cennato, l'economia italiana si è confermata estremamente reattiva, tanto da superare le attese. Nel terzo trimestre la crescita del PIL è stata sostenuta, grazie al proseguire dei progressi nel settore industriale e al deciso recupero in quello dei servizi. Indubbiamente la risolutezza con cui è stata portata avanti la campagna vaccinale ha contribuito a dare solido fondamento alla ripresa. Le stime di crescita del PIL sono in miglioramento, tanto che per fine anno la soglia del 6% appare a portata di mano. Anche nel nostro Paese l'inflazione è stata sostenuta dal rilevante incremento dei prezzi legati all'energia, mentre della positiva congiuntura economica ha beneficiato solo in parte il dato dell'occupazione. Il rilancio, che pure vi è stato, è stato infatti sospinto in gran parte dai contratti a tempo determinato.

Con l'allentamento delle misure restrittive volte a contenere gli effetti della pandemia, l'economia della Confederazione Elvetica ha progressivamente ripreso vigore, specie in quei comparti che erano stati particolarmente penalizzati. Tra i più dinamici sono risultati i settori alberghiero e della ristorazione, così come quelli dell'intrattenimento e delle attività ricreative. I consumi privati hanno segnato una significativa crescita e così pure la spesa pubblica, legata in particolare agli eccezionali sforzi di contrasto alla pandemia. In aumento pure l'interscambio con l'estero, con un picco rilevante delle esportazioni.

Le previsioni per il corrente anno dicono di una crescita che dovrebbe continuare, anche se su livelli meno elevati di quelli precedentemente attesi. Per fine anno l'incremento del PIL è stimato attorno al 3,2%.

SINTESI DEI RISULTATI

(in milioni di euro)
Dati patrimoniali 30/09/2021 31/12/2020 Var. %
Finanziamenti verso clientela 30.602 29.380 4,16
Finanziamenti verso clientela valutati al costo
ammortizzato
30.155 28.998 3,99
Finanziamenti verso clientela valutati al fair value con
impatto sul conto economico
446 382 16,90
Finanziamenti verso banche 3.700 3.621 2,20
Attività finanziarie che non costituiscono finanziamenti 13.486 10.553 27,79
Partecipazioni 328 305 7,42
Totale dell'attivo 53.334 49.808 7,08
Raccolta diretta da clientela 37.415 35.559 5,22
Raccolta indiretta da clientela 39.099 34.797 12,36
Raccolta assicurativa 1.870 1.717 8,92
Massa amministrata della clientela 78.385 72.074 8,76
Altra provvista diretta e indiretta 19.104 16.368 16,71
Patrimonio netto 3.183 2.998 6,19
Dati economici 30/09/2021 30/09/2020 Var. %
Margine di interesse 390 362 7,77
Margine di intermediazione* 755 600 25,77
Risultato dell'operatività corrente 286 93
Utile (Perdita) di periodo 201 64
Coefficienti patrimoniali 30/09/2021 31/12/2020
CET1 Capital ratio 16,53% 16,32%
Total Capital ratio 18,33% 18,55%
Eccedenza patrimoniale 1.907 1.919
Altre informazioni gruppo bancario 30/09/2021 31/12/2020
Numero dipendenti 3.383 3.325
Numero filiali 371 369

* Il margine di intermediazione è rappresentato come da riclassifica effettuata nella tabella a commento del conto economico

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE (CONSOLIDATO)

30/09/2021 31/12/2020
Indici di Bilancio
Patrimonio netto/Raccolta diretta da clientela 8,51% 8,43%
Patrimonio netto/Crediti verso clientela 10,40% 10,20%
Patrimonio netto/Attività finanziarie 23,60% 28,40%
Patrimonio netto/Totale attivo 5,97% 6,02%
Indicatori di Profittabilità*
Cost/Income 53,37% 64,07%
Margine di interesse/Margine di intermediazione 51,73% 60,37%
Spese amministrative/Margine di intermediazione 53,96% 65,81%
Margine di interesse/Totale attivo 0,73% 0,76%
Risultato netto della gestione finanziaria/Totale attivo 1,24% 0,98%
Utile di periodo della capogruppo/Totale attivo 0,38% 0,14%
Indicatori della Qualità del Credito
Texas ratio 29,78% 36,78%
Sofferenze nette/Patrimonio netto 10,01% 11,54%
Sofferenze nette/Crediti verso clientela 1,04% 1,18%
Crediti verso clientela/Raccolta diretta da clientela 81,79% 82,62%
Costo del credito 0,40% 0,74%

Gli indicatori sono stati calcolati utilizzando i valori esposti come da prospetto di sintesi di conto economico riclassificato.

Cost/Income: rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione.

Texas ratio: rapporto tra i crediti deteriorati e la differenza, al denominatore, del patrimonio netto e le attività immateriali.

Costo del credito: rapporto delle Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di crediti del Conto Economico sul totale dei crediti verso clientela.

* I dati comparativi sono riferiti al 30/09/2020

RACCOLTA

E' continuata anche nel periodo in esame l'espansione della raccolta delle banche. La principale fonte è stata costituita dai depositi dei residenti, in particolare delle famiglie. Si è inoltre andato confermando il trend in atto da tempo fondato sulla netta prevalenza delle forme di raccolta a breve rispetto a quelle di lungo termine. Nel contempo, si è mantenuto su livelli davvero ridotti il costo della raccolta, in ciò favorito anche dal perdurare della politica monetaria accomodante ormai in essere da lungo tempo.

Quanto al nostro Gruppo, al 30 settembre 2021 la raccolta diretta da clientela ha sommato 37.415 milioni, +5,22% su fine 2020 e +12,72% nei dodici mesi.

La raccolta indiretta da clientela è stata pari a 39.099 milioni, +12,36% su fine 2020. La raccolta assicurativa è salita a 1.870 milioni, +8,92%.

La raccolta globale da clientela si è pertanto affermata a 78.385 milioni, +8,76%.

I debiti verso banche sono ammontati a 10.864 milioni, +10,56%. Nell'aggregato sono ricomprese le operazioni di rifinanziamento in essere con la Banca Centrale Europea per 8.874 milioni. Di ciò si dà conto nel capitolo dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

L'indiretta da banche è risultata pari a 8.240 milioni, +25,97%.

La raccolta globale, da clientela e banche, si è attestata a 97.489 milioni, +10,23%.

La tabella «Raccolta diretta da clientela» evidenzia in dettaglio le varie componenti. I conti correnti, in euro e in valuta, sono ammontati a 33.093 milioni, +5,21%, e hanno costituito l'88,45% dell'intera raccolta diretta. Le obbligazioni sono aumentate a 3.252 milioni, +21,28%, per effetto di nuove emissioni, tra cui l'emissione del primo Green Bond della Capogruppo perfezionato lo scorso 7 luglio per 500 milioni. I depositi a risparmio hanno sommato 524 milioni, -0,47%. I conti vincolati hanno cifrato 205 milioni, -58,43%. Nulli i pronti contro termine, così come risultano azzerati i certificati di deposito. Gli assegni circolari hanno sommato 154 milioni, +3,02%. Le passività per leasing, iscritte in conformità a quanto previsto dall'IFRS 16, sono state pari a 187 milioni, -6,61%.

Riguardo al risparmio gestito si fa rinvio al capitolo della presente relazione dedicato all'attività in titoli e tesoreria.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 Compos. % 31/12/2020 Compos. % Variaz. %
Depositi a risparmio 524.403 1,40 526.899 1,48 -0,47
Certificati di deposito 0 471
Obbligazioni 3.251.539 8,69 2.680.983 7,54 21,28
Pronti contro termine 0 0,00 55.422 0,16
Assegni circolari e altri 154.172 0,41 149.657 0,42 3,02
Conti correnti 30.096.198 80,44 28.839.649 81,11 4,36
Conti vincolati 204.517 0,55 491.941 1,38 -58,43
Conti in valuta 2.997.114 8,01 2.614.046 7,35 14,65
Passività Leasing 187.151 0,50 200.392 0,56 -6,61
Totale 37.415.094 100,00 35.559.460 100,00 5,22

RACCOLTA DIRETTA DA CLIENTELA

RACCOLTA GLOBALE

(in migliaia di euro) 30/09/2021 Compos. % 31/12/2020 Compos. % Variaz. %
Totale raccolta diretta da clientela 37.415.094 38,38 35.559.460 40,21 5,22
Totale raccolta indiretta da clientela 39.099.347 40,11 34.797.277 39,34 12,36
Totale raccolta assicurativa 1.870.287 1,92 1.717.184 1,94 8,92
Totale 78.384.728 80,40 72.073.921 81,49 8,76
Debiti verso banche 10.864.021 11,14 9.826.687 11,11 10,56
Raccolta indiretta da banche 8.239.769 8,45 6.541.248 7,40 25,97
Totale generale 97.488.518 100,00 88.441.856 100,00 10,23

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

Nel terzo trimestre dell'anno si è consolidato il ritmo di erogazione del credito alle famiglie, mentre è apparso in decelerazione quello destinato al settore produttivo. Le condizioni di offerta si sono mantenute distese. Sul fronte della qualità del credito, si è andata confermando la tendenza a una significativa contrazione delle sofferenze.

In tema di finanziamenti a clientela si ribadisce il rilevante supporto fornito a famiglie e imprese in relazione alla pesante crisi economicofinanziaria causata dalla pandemia da Covid-19. La Capogruppo ha tempestivamente attivato, a partire dal marzo dello scorso esercizio, una serie di interventi a beneficio della clientela e dei territori presidiati, sia in ottemperanza alle misure governative introdotte principalmente dal Decreto Cura Italia e dal Decreto Liquidità, sia in aderenza a iniziative promosse da ABI a livello di sistema bancario, sia infine su base volontaria a beneficio di determinate categorie di soggetti e tipologie di rapporti contrattuali per lo più non aventi le caratteristiche per accedere alle prime due agevolazioni citate. Tra le principali iniziative rileva in primis la concessione di moratorie/sospensioni sui finanziamenti concessi a beneficio di famiglie e imprese: a partire dal mese di marzo 2020 e sino al 30 settembre 2021 si segnalano complessivamente oltre 24 mila concessioni perfezionate per un debito residuo in linea capitale di circa 4.700 milioni, per la maggior parte riconducibili al Decreto Cura Italia a sostegno delle PMI (58% del debito residuo) e alle famiglie (18% del debito residuo). Si segnala l'avvenuta scadenza di gran parte di queste concessioni e la regolare ripresa del pagamento delle rate da parte dei clienti. Rileva anche, nelle fasi iniziali dell'emergenza, l'immediata attivazione, per tamponare esigenze di liquidità conseguenti anche ai limiti all'operatività delle imprese imposta dalle autorità, della concessione di finanziamenti e prestiti personali di breve termine e di linee di cassa temporanee in sostituzione di affidamenti autoliquidanti inutilizzati, oltre che di finanziamenti e rimodulazione pagamenti dei contributi di settore per i professionisti iscritti alle casse di previdenza convenzionate con la Capogruppo. Si rammenta poi l'adesione all'accordo teso a regolamentare la concessione di anticipazioni delle somme dovute dall'INPS ai lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni a seguito dell'emergenza sanitaria. Successivamente, con l'introduzione, risalente al mese di aprile 2020, del Decreto Liquidità, sono state attivate tutte le fattispecie di finanziamento a beneficio delle imprese previste dall'articolo 13 (Fondo Centrale di Garanzia PMI) e dall'art. 1 (SACE). Si pone in particolare l'accento sui consistenti numeri inerenti ai finanziamenti di cui all'art. 13: nel complesso risultano, al 30 settembre 2021, oltre 22 mila proposte deliberate per complessivi 2.500 milioni, comprendenti anche i finanziamenti integralmente garantiti dallo Stato di importo sino a 30.000 euro (oltre 16.000 pratiche per circa 330 milioni) e posti in essere anche per il tramite di Confidi, principalmente per la provincia di Sondrio, e ISMEA. Sono state inoltre condotte differenti analisi tese a individuare i settori economici maggiormente impat-

tati dalla crisi, con approfondimenti anche a livello di portafoglio creditizio di singola area territoriale, oltre che promosse delle valutazioni inerenti alla qualità del portafoglio creditizio della Capogruppo e alla capacità della clientela di far fronte agli impegni rivenienti dai propri debiti finanziari in un contesto di incertezza. In aggiunta, si è sempre continuato a erogare credito ordinario a supporto delle esigenze finanziarie di imprese e famiglie, a testimonianza di una confermata attenzione e vicinanza al territorio di insediamento.

Per il nostro Gruppo gli impieghi hanno sommato 30.602 milioni, in aumento del 4,16% rispetto al 31 dicembre 2020 e del 6,10% rispetto al 30 settembre 2020, con un andamento oscillante nel periodo. Il rapporto crediti verso clientela/raccolta diretta da clientela si è attestato all'81,79% rispetto all'82,62% dell'esercizio precedente. Alla dinamica degli impieghi, le diverse forme tecniche hanno contribuito in varia misura e con andamenti contrastanti. Dette voci sono pari alla somma dei finanziamenti ricompresi nella voce «40 attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – b) crediti verso clientela» e nella voce «20 attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico – c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value». In discreto incremento i mutui ipotecari, +4,22%, che si sono attestati a 11.671 milioni e costituiscono la prima componente dei finanziamenti a clientela con il 38,13%. In forte aumento i PCT, che rappresentano l'impiego di temporanee eccedenze di liquidità con controparti istituzionali, passati da 67 milioni a 729 milioni, +984,27%. I conti correnti sono aumentati del 2,19%, da 3.087 milioni a 3.154 milioni. Altrettanto dicasi per i finanziamenti in valuta, saliti da 889 milioni a 1.061 milioni, +19,46%. In crescita anche gli anticipi, +3,72%, da 433 milioni a 449 milioni e gli anticipi s.b.f. da 191 milioni a 202 milioni, +6,05%.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 Compos. % 31/12/2020 Compos. % Variaz. %
Conti correnti 3.154.429 10,31 3.086.892 10,51 2,19%
Finanziamenti in valuta 1.061.475 3,47 888.554 3,02 19,46%
Anticipi 449.145 1,47 433.043 1,47 3,72%
Anticipi s.b.f. 202.053 0,66 190.531 0,65 6,05%
Portafoglio scontato 2.010 0,01 2.906 0,01 -30,83%
Prestiti e mutui artigiani 95.105 0,31 66.463 0,23 43,09%
Prestiti agrari 14.326 0,05 10.561 0,04 35,65%
Prestiti personali 451.603 1,48 456.956 1,56 -1,17%
Altre operazioni e mutui chirografari 9.599.228 31,37 9.545.580 32,49 0,56%
Mutui ipotecari 11.670.842 38,13 11.198.224 38,12 4,22%
Crediti in sofferenza 318.568 1,04 345.812 1,18 -7,88%
Pronti contro termine 729.419 2,38 67.273 0,23
Factoring 2.175.679 7,11 2.378.958 8,08 -8,54%
Titoli di debito 677.803 2,21 707.971 2,41 -4,26%
Totale 30.601.685 100,00 29.379.724 100,00 4,16%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA

In aumento dello 0,56% le altre operazioni e mutui chirografari, che da 9.546 milioni sono salite a 9.599 milioni. In contrazione le operazioni di factoring, -8,54%, da 2.379 a 2.176 milioni, e i titoli di debito, scesi da 708 milioni a 678 milioni; derivano da operazioni di cartolarizzazione di finanziamenti a clientela effettuate dalle partecipate Banca della Nuova Terra spa e Alba Leasing spa e ricomprendono anche i titoli emessi, nell'ambito delle due operazioni di cessione di crediti NPL, dalle SPV Diana e POP NPLS 2020 e detenuti dalla Capogruppo. In lieve calo pure i prestiti personali, -1,17%, da 457 milioni a 452 milioni.

Nell'aggregato finanziamenti sono ricomprese attività cedute non cancellate per 1.385 milioni in relazione all'operazione di emissione di obbligazioni bancarie garantite (Covered Bond). Non si è proceduto alla cancellazione di tali mutui in quanto la struttura prescelta non soddisfa i requisiti previsti dai principi contabili internazionali.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020* Variazioni
assolute
Variazioni %
Crediti Deteriorati Esposizione lorda 2.237.877 2.292.319 -54.442 -2,37%
Rettifiche di valore 1.299.103 1.200.209 98.894 8,24%
Esposizione netta 938.774 1.092.110 -153.336 -14,04%
– Sofferenze Esposizione lorda 1.104.682 1.078.268 26.414 2,45%
Rettifiche di valore 786.114 732.456 53.658 7,33%
Esposizione netta 318.568 345.812 -27.244 -7,88%
– Inadempienze probabili Esposizione lorda 1.073.670 1.154.066 -80.396 -6,97%
Rettifiche di valore 506.023 459.409 46.614 10,15%
Esposizione netta 567.647 694.657 -127.010 -18,28%
– Esposizioni scadute
e/o sconfinanti
Esposizione lorda 59.525 59.984 -459 -0,77%
Rettifiche di valore 6.966 8.343 -1.377 -16,50%
deteriorate Esposizione netta 52.559 51.641 918 1,78%
Crediti in bonis Esposizione lorda 29.790.869 28.462.763 1.328.106 4,67%
Rettifiche di valore 127.958 175.148 -47.190 -26,94%
Esposizione netta 29.662.911 28.287.615 1.375.296 4,86%
Totale crediti Esposizione lorda 32.028.746 30.755.082 1.273.664 4,14%
verso clientela Rettifiche di valore 1.427.061 1.375.358 51.703 3,76%
Esposizione netta 30.601.685 29.379.724 1.221.961 4,16%

FINANZIAMENTI VERSO CLIENTELA - PARTITE DETERIORATE E IN BONIS

* I dati al 31/12/2020 sono stati riesposti per omogeneità di confronto

L'aggregato crediti deteriorati lordi è sceso del 2,37% a 2.238 milioni e costituisce il 6,99% del totale dei finanziamenti lordi rispetto al 7,45% di fine 2020. I crediti deteriorati netti sono calati a 939 milioni, -14,04%, rispetto a 1.092 milioni al 31 dicembre 2020; nell'esercizio precedente si era evidenziata una riduzione del 30,61%. Tale aggregato è pari al 3,07% (3,72% al 31 dicembre 2020) della voce finanziamenti verso clientela. La contrazione deriva anche dagli effetti della politica di rafforzamento delle strutture preposte all'erogazione, gestione e monitoraggio del credito. L'ammontare delle rettifiche complessive riferite ai crediti deteriorati è stato pari a 1.299 milioni,

+8,24%, corrispondenti al 58,05% dell'importo lordo degli stessi, rispetto al 52,36% dell'anno precedente e al 57,82% di fine 2019.

Le sofferenze nette, depurate dalle svalutazioni, sono ammontate a 319 milioni, -7,88% (-48,24% a dicembre 2020), e corrispondono all'1,04% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto all'1,18% al 31 dicembre 2020. Le sofferenze nette si sono attestate su percentuali paragonabili a quelle di sistema. Come ormai consuetudine, sono pur sempre state consistenti le rettifiche apportate in applicazione a criteri di valutazione prudenziali, in specie sulle posizioni assistite da garanzie reali costituite da immobili. A fronte delle perdite presunte sulle sofferenze in essere, le rettifiche di valore sono passate a 786 milioni, +7,33%, pari al 71,16% dell'importo lordo di tali crediti, rispetto al 67,93% dell'anno precedente. La percentuale di copertura è allineata alle più elevate a livello nazionale. Se si tiene conto degli importi passati a conto economico in anni precedenti su posizioni già a sofferenze per le quali si mantiene un'evidenza contabile, a fronte di una prospettiva di eventuali recuperi, la copertura per tali crediti si attesta all'86,48%.

Le inadempienze probabili, costituite dalle esposizioni creditizie diverse dalle sofferenze e per le quali si giudica improbabile che il debitore, fatto salvo il ricorso della banca ad azioni tutorie quali l'escussione delle garanzie, adempia integralmente alle sue obbligazioni, sono diminuite, al netto delle svalutazioni, a 568 milioni, -18,28%, corrispondenti all'1,85% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto al 2,36% dell'anno precedente. Le relative rettifiche, con l'attuale grado di copertura del 47,13%, sono pari a 506 milioni, +10,15% sul periodo di confronto quando ammontavano a 459 milioni; l'anno precedente il grado di copertura era del 39,81%. La diminuzione delle inadempienze probabili è da ricollegarsi sia al rigiro a sofferenza delle posizioni maggiormente a rischio, sia a maggiori incassi.

Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, che ricomprendono esposizioni diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute e/o sconfinanti da oltre 90 giorni e superano una prefissata soglia di materialità, sono state pari a 53 milioni, +1,78%, con un grado di copertura dell'11,70% e rappresentano lo 0,17% del totale dei crediti verso la clientela, rispetto allo 0,18% dell'anno precedente.

I crediti in bonis sono ammontati a 29.663 milioni, +4,86%, e i relativi accantonamenti hanno sommato 128 milioni rispetto a 175 milioni, pari allo 0,43% degli stessi, rispetto allo 0,62% dell'anno precedente. L'ammontare complessivo delle rettifiche è pervenuto a 1.427 milioni, +3,76%.

Anche se sotto il profilo tecnico non rientrano nei finanziamenti alla clientela, ma in base alle istruzioni di Banca d'Italia vengono classificati tra le altre attività, non va tralasciato di sottolineare l'intensa attività che è stata portata avanti nell'ambito dell'acquisizione di crediti d'imposta della clientela legati alle varie agevolazioni introdotte per sostenere la ripresa. Al 30 settembre in bilancio erano presenti crediti d'imposta di tale natura per 229 milioni.

ATTIVITÀ IN TITOLI E TESORERIA

Il terzo trimestre dell'anno ha visto un lieve indebolimento dello scenario di fondo per i mercati finanziari internazionali. Dal lato macroeconomico, sono emersi alcuni segnali di rallentamento della crescita legati alla diffusione della variante Delta del coronavirus in un quadro di repentino balzo dell'inflazione; dal lato monetario, ha preoccupato gli investitori la potenziale rimozione delle misure espansive fin qui adottate dalle banche centrali. In questo contesto, i mercati azionari, dapprima intonati positivamente, hanno ridimensionato i guadagni e, analogamente, quelli del reddito fisso hanno vissuto una fase di rialzo con successive prese di beneficio.

Il 29 settembre 2021 la Capogruppo ha provveduto a rimborsare anticipatamente due operazioni di T-LTRO III per complessivi 3.700 milioni di euro e a sottoscrivere una nuova tranche di pari importo al fine di allungare la scadenza. Pertanto, a fine settembre aveva in essere tre operazioni T-LTRO con la BCE per complessivi 8.874 milioni. La prima operazione è stata accesa per 4.368 il 24 giugno 2020 con scadenza 28 giugno 2023 e con facoltà di rimborso anticipato dal 29 settembre 2021. La seconda, per l'importo di 806 milioni, decorre dal 24 marzo 2021, ha scadenza 27 marzo 2024 e facoltà di rimborso anticipato dal 30 marzo 2022. La terza è stata accesa il 29 settembre 2021 per 3.700 milioni con scadenza 25 settembre 2024 e facoltà di rimborso anticipato dal 29 giugno 2022. In caso di rispetto dei target assegnati da Bce sui crediti netti erogati, tutte le operazioni prevedono un tasso di finanziamento pari a -0,50% (per il periodo dal 24/6/2020 al 23/6/2022 il tasso diventa -1%).

La liquidità è rimasta particolarmente abbondante, anche in seguito alla partecipazione alla nuova tranche di rifinanziamento T-LTRO III. L'esposizione al rischio di liquidità viene monitorata avuto riguardo sia al breve termine, cioè su un arco temporale di tre mesi, con cadenza giornaliera, sia al lungo periodo, con frequenza mensile. Gli indicatori previsti dalla normativa di Basilea 3, quello a breve termine (Liquidity Coverage Ratio) e quello strutturale (Net Stable Funding Ratio), si posizionano entrambi su livelli superiori ai minimi previsti. Lo stock di attività finanziarie di elevata qualità rifinanziabili presso la BCE, al netto degli haircut applicati, ammonta al 30 settembre a 16.910 milioni, di cui 7.329 milioni liberi e 9.581 impegnati.

Nel periodo in esame l'operatività della tesoreria ha privilegiato il ricorso alla Deposit Facility presso la BCE, remunerata a -0,50%, per depositare la liquidità in eccesso; viceversa, sul mercato telematico dei pronti contro termine con controparti istituzionali (MMF Money Market Facility), tramite Cassa di Compensazione e Garanzia, l'attività ha registrato un progressivo calo dei volumi.

Al 30 settembre 2021 i portafogli di attività finanziarie rappresentate da strumenti finanziari, escluse le cartolarizzazioni, ammontavano complessivamente a 13.486 milioni, con un incremento del 27,79% rispetto al 31 dicembre 2020. L'aumento del portafoglio titoli è da ricollegarsi prevalentemente all'eccesso di liquidità giacente in tesoreria. Gli incrementi hanno riguardato titoli governativi e corporate, per lo più finanziari senior preferred,

in parte green e social, e hanno interessato soprattutto il comparto HTC. Il prospetto che segue evidenzia la consistenza delle singole attività e le variazioni percentuali.

ATTIVITA' FINANZIARIE (TITOLI DI DEBITO, TITOLI DI CAPITALE, QUOTE DI OICR E DERIVATI) PER PORTAFOGLIO DI APPARTENENZA

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020 Variaz. %
Attività finanziarie detenute per la negoziazione 191.958 190.545 0,74
di cui prodotti derivati 41.070 59.742 -31,25
Altre attività finanziarie obbligatoriamente
valutate al fair value
676.859 656.257 3,14
Attività finanziarie valutate al fair value con
impatto sulla redditività complessiva
3.129.168 2.619.939 19,44
Attività finanziarie valutate al costo
ammortizzato
9.487.840 7.086.361 33,89
Totale 13.485.825 10.553.102 27,79

Come detto, il portafoglio registra nel suo complesso un significativo aumento rispetto a fine 2020 (+27,79%), da imputarsi prevalentemente al comparto delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e a quello delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, in linea di continuità con il passato.

L'operatività ha privilegiato l'acquisto di titoli di Stato italiani a tasso variabile e in misura ridotta ha riguardato titoli di Stato esteri e obbligazioni corporate, in parte ESG.

L'ammontare complessivo di titoli di Stato a tasso variabile e indicizzati all'inflazione è pari a circa 5,8 miliardi.

La duration del portafoglio obbligazionario è leggermente aumentata rispetto allo scorso anno e si attesta intorno a 4 anni, mentre la modified duration è in diminuzione e si attesta al 2,24%.

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

Il portafoglio di trading, che costituisce una parte poco significativa del complessivo portafoglio titoli (1,42%), ammonta a 192 milioni, in aumento dello 0,74% rispetto ai 191 milioni di fine 2020.

L'operatività realizzata nel periodo è stata finalizzata alla riduzione dell'ammontare dei titoli di capitale a favore delle quote di O.I.C.R. nell'intento di aumentare la diversificazione degli investimenti. L'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso fisso non ha invece subito particolari variazioni.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso fisso 24.345 25.440 -4,30
Titoli di capitale 56.723 66.970 -15,30
Quote di O.I.C.R. 69.820 38.393 81,86
Valore netto contratti derivati 41.070 59.742 -31,25
Totale 191.958 190.545 0,74

Altre Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value

Le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value ammontano a 677 milioni e risultano in crescita del 3,14% sui 656 milioni di fine 2020.

Il portafoglio è rimasto sostanzialmente invariato rispetto allo scorso anno sia in termini di strumenti finanziari e sia di consistenza. In particolare, gli investimenti rimangono fortemente concentrati sugli O.I.C.R. in euro, in prevalenza obbligazionari e immobiliari.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020 Variaz. %
Obbligazioni bancarie 6.320 16.009 -60,52
Obbligazioni altre 34.410 24.720 39,20
Titoli di capitale 1 1
Quote di O.I.C.R. in euro 604.032 585.996 3,08
Quote di O.I.C.R. in divisa (USD) 32.096 29.531 8,69
Totale 676.859 656.257 3,14

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

Il portafoglio delle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (Held To Collect and Sell) ha evidenziato una sensibile crescita rispetto a fine 2020, attestandosi a 3.129 milioni (+19,44%).

La movimentazione del periodo ha privilegiato l'esposizione ai titoli di Stato italiani a tasso variabile che si attesta a 1.798 milioni, in aumento del 72,97% dalla fine del 2020; pertanto, il peso complessivo dei titoli di Stato italiani sul comparto è pari al 68,44%.

Quanto agli altri strumenti finanziari presenti in portafoglio, è stata diminuita l'esposizione sia ai titoli di Stato italiani a tasso fisso e sia ai titoli di Stato esteri nell'intento di privilegiare nel comparto l'esposizione al tasso variabile, che ora si attesta circa al 57%.

Le obbligazioni bancarie, le altre obbligazioni e i titoli di capitale evidenziano variazioni non rilevanti in termini assoluti.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020 Variaz. %
Titoli di stato italiani a tasso variabile 1.797.857 1.039.429 72,97
Titoli di stato italiani a tasso fisso 343.881 431.999 -20,40
Titoli di stato esteri 375.054 479.828 -21,84
Obbligazioni bancarie 352.726 372.950 -5,42
Obbligazioni altre 163.570 191.925 -14,77
Titoli di capitale 96.080 103.808 -7,44
Totale 3.129.168 2.619.939 19,44

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

I titoli valutati al costo ammortizzato, che sono allocati nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (Held To Collect), ammontano a 9.488 milioni, in crescita del 33,89% rispetto ai 7.086 milioni di fine 2020.

Riguardo alla composizione del portafoglio si evidenzia l'incremento di 1.718 milioni di titoli di Stato italiani a tasso variabile (+163,01%), di 183 milioni di titoli di Stato esteri (+10,86%), di 221 milioni di obbligazioni bancarie (+41,21%), di 322 milioni di altre obbligazioni (+81,60%) e di 37 milioni di obbligazioni di altre amministrazioni pubbliche (+34,27%). L'operatività svolta nel periodo si è concentrata prevalentemente sull'acquisto di titoli di Stato a tasso variabile con l'obiettivo di aumentarne l'ammontare e l'incidenza percentuale sul comparto; inoltre, sono stati privilegiati gli investimenti che soddisfano i cosiddetti criteri ESG (Environmental, Social, Governance): social bond, sustainability bond e green bond.

(in migliaia di euro) 30/09/2021 31/12/2020 Variaz. %
CREDITI VERSO BANCHE 757.574 536.485 41,21
Obbligazioni bancarie italia 542.504 378.270 43,42
Obbligazioni bancarie estere 215.070 158.215 35,94
CREDITI VERSO CLIENTELA 8.730.266 6.549.876 33,29
Titoli di stato italiani a tasso variabile 2.772.383 1.054.114 163,01
Titoli di stato italiani a tasso fisso 3.226.156 3.306.303 -2,42
Titoli di stato esteri 1.870.206 1.687.063 10,86
Obbligazioni altre amministrazioni pubbliche 144.201 107.397 34,27
Obbligazioni altre 717.320 394.999 81,60
Totale 9.487.840 7.086.361 33,89

Risparmio gestito

È continuato nel terzo trimestre dell'anno il favorevole momento del risparmio gestito, che ha beneficiato del buon andamento dei mercati finanziari. Sono stati i fondi azionari a spingere la raccolta, seguiti dai bilanciati, mentre è rimasto negativo l'andamento di quelli obbligazionari e flessibili, sia pure con qualche segnale di ripresa. Si è manifestato un crescente interesse verso i prodotti con impronta ESG (Environmental, Social, Governance) e si è confermato positivo l'andamento delle gestioni retail.

Anche il nostro Gruppo si è avvantaggiato della situazione generale dei mercati: il totale del patrimonio gestito nelle diverse forme ha segnato, al 30 settembre 2021, 6.645 milioni, in aumento dell'11,30% su fine 2020, di cui 4.798 milioni, +10,05%, fondi comuni di investimento e Sicav, tra le quali Popso (SUISSE) Investment Fund Sicav, e 1.847 milioni, +14,68%, gestioni patrimoniali del Gruppo.

INFORMATIVA IN MERITO ALL'ESPOSIZIONE VERSO DEBITORI SOVRANI

La Consob con comunicazione n. DEM/11070007 del 5 agosto 2011 ha invitato le società quotate a fornire nelle relazioni finanziarie informazioni sulle esposizioni verso debitori sovrani, intendendosi con tale termine i titoli obbligazionari emessi da governi centrali e locali, da enti governativi, nonché i prestiti erogati agli stessi.

Al riguardo, si precisa che l'esposizione complessiva del Gruppo bancario al 30 settembre 2021 ammontava a 12.635 milioni ed era così articolata:

a)Titoli di Stato italiano: 8.165 milioni;

b) Titoli di altri emittenti: 2.866 milioni;

c) Finanziamenti ad amministrazioni statali e locali: 198 milioni;

d)Finanziamenti a imprese a partecipazione statale o locale: 1.220 milioni;

e) Finanziamenti ad altre amministrazioni pubbliche ed enti vari: 186 milioni.

PARTECIPAZIONI

Le partecipazioni sono ammontate a 328 milioni, in crescita di 23 milioni. L'incremento deriva dalla valutazione al patrimonio netto delle partecipate.

ATTIVITA' MATERIALI E IMMATERIALI

Le attività materiali e immateriali si sono attestate a 592 milioni, rispetto a 596 milioni di fine 2020. Le prime hanno sommato complessivamente 561 milioni, -1,13%, le seconde sono ammontate a 31 milioni, +7,88%.

Le attività immateriali comprendono 13 milioni relativi ad avviamenti. Per questi ultimi viene effettuato con cadenza annuale il test di impairment al fine di verificare eventuali perdite di valore. Il test è stato effettuato in sede di predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020. Alla data del 30 settembre 2021 si è ritenuto di non dover procedere alla ripetizione del test, non essendosi registrate variazioni significative nel quadro di riferimento.

FONDI DIVERSI

Sono costituiti dal TFR, che è diminuito di 2 milioni a 40 milioni, e dai fondi per rischi e oneri, che hanno sommato 265 milioni, -9,18% sul dato di fine 2020, riduzione in buona parte imputabile al fondo per impegni e garanzie rilasciate, calato di 19 milioni per rilascio fondi.

RISORSE UMANE

Al 30 settembre 2021 i dipendenti del Gruppo bancario erano n. 3.383, in aumento di 58 unità, così ripartiti: 2.855 in forza presso la Capogruppo, 348 presso la Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, 155 presso Factorit spa e 25 presso BNT spa. Al personale del Gruppo bancario vanno aggiunti i 24 dipendenti della controllata Pirovano Stelvio spa, dei quali 21 impiegati stagionalmente.

PATRIMONIO

Al 30 settembre 2021, il patrimonio netto, comprensivo delle riserve da valutazione e del risultato di periodo, è stato pari a 3.183,038 milioni. Si raffronta con il patrimonio al 31 dicembre 2020 pari a 2.997,571 milioni, con un aumento di 185,467 milioni, +6,19%. La variazione deriva essenzialmente dalla contabilizzazione del risultato del periodo in rassegna, nonché dall'incremento delle riserve.

Il capitale sociale della Capogruppo, costituito da n. 453.385.777 azioni ordinarie prive di valore nominale, è ammontato a 1.360,157 milioni, senza variazioni rispetto all'esercizio di raffronto.

Invariati anche i sovrapprezzi di emissione, pari a 79,005 milioni.

La voce riserve è salita a 1.537,451 milioni, +6,08%. L'incremento di 88,901 milioni deriva in buona parte dall'utile dell'esercizio 2020 e dall'inclusione delle plusvalenze/minusvalenze su titoli di capitale alienati già nelle riserve da valutazione. Al riguardo, si rammenta che l'Assemblea dei soci della Capogruppo dell'11 maggio 2021 ha deliberato la distribuzione di un dividendo, pagato dal 26 maggio 2021, di 0,06 euro per ciascuna delle 453.385.777 azioni in circolazione al 31 dicembre 2020, tenuto conto della raccomandazione formulata dalla BCE.

La voce riserve da valutazione, rappresentata principalmente dal saldo tra plusvalenze e minusvalenze contabilizzate sulle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva (FVOCI) e tra utili e perdite attuariali sui piani a benefici definiti per i dipendenti, ha presentato un saldo positivo di 30,409 milioni, in ulteriore miglioramento, +9,23%, rispetto a fine 2020, quando era positiva per 27,840 milioni, effetto da ricollegarsi all'andamento favorevole dei mercati finanziari. Leggermente variate le azioni proprie in portafoglio, pari a 25,456 milioni.

In merito all'adeguatezza patrimoniale, la normativa armonizzata per le banche (il Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) e la Direttiva 2013/36 UE (CRD IV) e successivi aggiornamenti) e la Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia definiscono i limiti generali in materia di coefficienti patrimoniali, che sono pari al 7% per il CET1 Ratio, all'8,50% per il Tier 1 Capital Ratio e al 10,50% per il Total Capital Ratio.

La Banca Centrale Europea, che in virtù dei propri poteri, sulla base delle evidenze raccolte nell'ambito del processo di revisione e di valutazione prudenziali, ha l'autorità per fissare coefficienti di capitale e/o di liquidità

personalizzati per ciascun intermediario soggetto a supervisione comunitaria, con comunicazione del 13 dicembre 2019 ha trasmesso alla Capogruppo la decisione del Supervisory Board riguardo ai nuovi coefficienti minimi da applicarsi per l'esercizio 2020, con decorrenza 1° gennaio, e che a conclusione del processo annuale di revisione e valutazione SREP condotto per il 2020 sono stati confermati e devono essere rispettati anche nel 2021, come rivisti dalla decisione della BCE avente decorrenza 12 marzo 2020 sulla copertura aggiuntiva di Secondo Pilastro «P2R».

I livelli minimi di capitale di pertinenza del nostro Gruppo bancario attengono a:

  • un requisito minimo di Common Equity Tier 1 Ratio pari al 10%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (4,5%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%);
  • un requisito minimo di Tier 1 Capital Ratio pari all'11,5%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (6%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%);
  • un requisito minimo di Total Capital Ratio, pari al 13,5%, determinato come somma del requisito minimo regolamentare di Primo Pilastro (8%), del Cuscinetto di Conservazione del Capitale (2,5%) e di un requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro (3%).

Mentre i due primi addendi costituenti ciascun indice sono indicati dalla normativa prudenziale e sono identici per tutte le banche di uno stesso Paese, il terzo fattore è quantificato dalla BCE sulla base dell'effettivo grado di rischiosità del singolo intermediario.

Tramite successiva comunicazione dell'8 aprile 2020, la Banca Centrale Europea, in considerazione dell'emergenza Covid-19, ha previsto con decorrenza 12 marzo 2020 che il requisito aggiuntivo di Secondo Pilastro «P2R» debba essere soddisfatto per un minimo del 56,25% da CET1 e del 75% da Tier 1. Conseguentemente alla revisione nella distribuzione della componente, il requisito minimo di Common Equity Tier 1 Ratio è pari all'8,69%, il requisito minimo di Tier 1 Capital Ratio è pari al 10,75%, mentre il requisito minimo di Total Capital Ratio rimane invariato al 13,50%.

Contemporaneamente, è stata prevista quale ulteriore misura di flessibilità la possibilità di operare temporaneamente al di sotto del Cuscinetto di Conservazione del Capitale.

Dal 2017, la BCE fornisce altresì alla banca una «Linea d'orientamento di secondo pilastro» («Pillar 2 Guidance») che intende rappresentare una guida per l'evoluzione prospettica del capitale del Gruppo. Quest'ultimo parametro assume carattere riservato e non è, a differenza dei due requisiti minimi, oggetto di diffusione, trattandosi di elemento che, anche secondo l'indirizzo reso noto dalla BCE, non assume rilevanza in ordine alla determinazione dei dividendi distribuibili.

La Capogruppo si avvale del sistema interno di rating (AIRB) ai fini della misurazione dei requisiti patrimoniali sul rischio di credito.

26

I fondi propri consolidati ai fini delle segnalazioni di Vigilanza, comprensivi di quota parte dell'utile nella stessa misura considerata al 30 giugno 2021, si sono attestati a 3.384 milioni.

Le attività di rischio ponderate consolidate sono state pari a 18.464 milioni.

Per completezza d'informazione, si segnala che il Gruppo ha deciso di avvalersi del disposto del Regolamento UE 2017/2395, che ha concesso agli intermediari vigilati la possibilità di includere, in via temporanea, nel computo del proprio capitale primario di classe 1, un importo addizionale teso a «neutralizzare» gli effetti che si avrebbero a seguito dei maggiori accantonamenti contabili derivanti dall'immediata adozione del Principio contabile IFRS 9 entrato in vigore il 1° gennaio 2018. Con Regolamento (UE) 2020/873 del 24 giugno 2020 sono state apportate modifiche a tali disposizioni transitorie, sia riguardo all'arco temporale e sia alle percentuali di computabilità. Le rettifiche addizionali legate all'entrata in vigore del Principio contabile IFRS 9 continueranno a essere computate in ragione delle percentuali già previste, mentre per quelle legate all'emergenza Covid-19 si applicheranno al valore del patrimonio CET1 tenendo conto di una percentuale di computabilità decrescente nel tempo, dal 100% nel 2020 e 2021, al 75% nel 2022, al 50% nel 2023, al 25% nel 2024, fino al suo totale azzeramento nel 2025.

Il Gruppo Banca Popolare di Sondrio è stato sottoposto, insieme ad altre 50 banche dell'Eurozona, allo stress test 2021 condotto dalla BCE secondo una metodologia analoga a quella dell'esercizio svolto in contemporanea dall'EBA su un campione composto dai 38 istituti più significativi. Gli scenari macroeconomici presi a riferimento per la simulazione di base e quella avversa coprono un orizzonte temporale di 3 anni (2021-23). Mentre il primo ipotizza uno sviluppo normale degli affari, il secondo prevede una prolungata e particolarmente sfavorevole fase di stagnazione economica rispetto alla situazione di fine 2020, già influenzata dalla pandemia. Sulla base dei risultati pubblicati in data 30 luglio si può affermare quanto segue. Nell'ipotesi di base, il nostro Gruppo non palesa criticità in quanto continuerebbe a produrre utili significativi in grado sia di alimentare il patrimonio tramite autofinanziamento e sia di remunerare il capitale apportato da soci e azionisti. Nello scenario avverso, il nostro Gruppo registra un'erosione di capitale alla fine del triennio 2021-23 pari a 610 punti, con il CET1 che si attesterebbe al 10,1%, fermo restando che pure in questo caso ci manteniamo ampiamente al di sopra dei requisiti patrimoniali richiesti dall'Autorità di Vigilanza.

Di seguito sono riportati i coefficienti del Gruppo al 30 settembre 2021:

Coefficienti patrimoniali Gruppo (phased-in) (fully phased)
CET 1 Ratio 16,53% 16,44%
Tier 1 Capital Ratio 16,57% 16,48%
Total Capital Ratio 18,33% 18,24%

Il Leverage Ratio è pari al 5,24% applicando i criteri transitori (Phased in) e al 5,73% in funzione dei criteri previsti a regime (Fully Phased).

Rassegniamo di seguito i rapporti tra il patrimonio comprensivo del

risultato di periodo e le principali voci di bilancio, raffrontati con quelli al 31 dicembre 2020:

  • patrimonio/raccolta diretta da clientela 8,51% rispetto all'8,43%
  • patrimonio/crediti verso clientela 10,40% rispetto al 10,20%
  • patrimonio/attività finanziarie 23,60% rispetto al 28,40%
  • patrimonio/totale dell'attivo 5,97% rispetto al 6,02%
  • sofferenze nette/patrimonio 10,01% rispetto all'11,54%

L'AZIONE BANCA POPOLARE DI SONDRIO

L'azione Banca Popolare di Sondrio, negoziata sul mercato MTA di Borsa Italiana, ridenominato Euronext Milan dal 25 ottobre 2021, facente parte dell'indice FTSE Italia All-Share, ha chiuso i primi nove mesi del 2021 con una performance positiva del 67,55%, segnando un prezzo di riferimento al 30 settembre 2021 di 3,686 euro contro i 2,20 euro di fine 2020 e un prezzo medio pari a 3,2486 euro. Nel periodo in esame il titolo ha segnato un minimo e un massimo intraday rispettivamente di 2,004 euro il 28 gennaio e di 4,276 euro il 26 maggio. L'indice generale FTSE Italia All-Share nello stesso periodo ha registrato un rialzo del 16,45%, mentre l'indice settoriale FTSE Italia All-Share Banks è avanzato del 34,28%.

Il volume medio giornaliero dei titoli scambiati sul mercato MTA di Borsa Italiana nei primi nove mesi dell'anno è stato pari a 1,743 milioni, in

Fonte REFINITIV EIKON

rialzo rispetto a 1,225 milioni dello stesso periodo del 2020.

In merito alle azioni proprie, la cui operatività è svolta nel rispetto dell'apposita delibera assembleare, si segnala che al 30 settembre 2021 la Capogruppo deteneva in portafoglio n. 3.650.000 azioni, invariate rispetto a fine 2020. Si aggiungono le n. 36.372 azioni detenute dalla Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA, nell'ambito del piano dei compensi basato su strumenti finanziari previsto dalle Politiche retributive di Gruppo. Il valore di bilancio è di 25,456 milioni, di cui 25,322 milioni costituiscono utilizzo del fondo acquisto azioni proprie della Capogruppo pari a 30 milioni.

La compagine sociale al 30 settembre 2021 risulta costituita da 157.750 soci, con una diminuzione di 4.120 soci rispetto alla fine del 2020.

IL RATING

La solvibilità del Gruppo Bancario Banca Popolare di Sondrio, come dettagliatamente rappresentato nelle tabelle sottostanti, è valutata dalle agenzie di rating Fitch Ratings, DBRS Morningstar e Scope Ratings.

I giudizi riportati fanno riferimento alla decisione del 1° settembre 2021 per quanto attiene a Fitch Ratings, nonché alle valutazioni espresse da parte di DBRS Morningstar e Scope Ratings rispettivamente in data 16 novembre 2020 e 31 marzo 2021.

FITCH RATINGS – rilasciato il 1° settembre 2021

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsa
re gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D, per comples
sivi 11 livelli.
BB+
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamen
ti in scadenza nel breve periodo, entro 13 mesi. La scala di misura comprende sette li
velli (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
B
VIABILITY RATING (autosufficienza)
Mira a valutare quale sarebbe la situazione della banca se essa fosse completamente
indipendente e non potesse fare affidamento su supporto esterno. È espresso su una
scala da aaa a d, per complessivi 11 livelli.
bb+
SUPPORT (supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sulla probabilità che un ente esterno offra supporto alla
banca qualora quest'ultima ne abbia bisogno. La scala di misura comprende cinque li
velli da 1 (migliore) a 5 (peggiore).
5
SUPPORT RATING FLOOR (livello minimo di rating di supporto)
Esprime la valutazione di Fitch sul livello minimo al di sotto del quale non abbasserà il
rating di lungo periodo dell'emittente in caso di difficoltà finanziaria dello stesso, in
considerazione della propensione da parte di potenziali sostenitori (Stato o proprietario
istituzionale) ad aiutare la banca in tali circostanze. La scala di valori associata a tale
giudizio riflette quella dei Rating di lungo termine. Un ulteriore possibile punteggio, rap
presentato dal "No Floor" (NF) indica che secondo Fitch è improbabile che dall'esterno
giunga un aiuto (probabilità di un intervento di sostegno inferiore al 40%).
No Floor
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati. È espres
so su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo termine (da AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati in sca
denza nel breve periodo. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating
di breve termine (F1, F2, F3, B, C, RD e D).
F3
LONG-TERM SENIOR PREFERRED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BB+
LONG-TERM SUBORDINATED DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni subordinate che viene espres
sa utilizzando una scala da AAA a D.
BB
OUTLOOK (prospettiva)
È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione, in un periodo da 1 a 2 anni dei
rating dell'emittente.
Stabile

DBRS Morningstar – rilasciato il 16 novembre 2020

GIUDIZIO
LONG – TERM (lungo termine)
È una misura della probabilità di default ed esprime la capacità della banca di rimborsa
re gli impieghi a medio lungo termine. È espresso su una scala da AAA a D.
BBB (low)
SHORT – TERM (breve termine)
Misura la capacità dell'organizzazione a cui è assegnato il rating di far fronte ai pagamen
ti in scadenza nel breve periodo. La scala di misura comprende sei livelli (R-1; R-2; R-3;
R-4; R-5 e D).
R-2 (middle)
INTRINSIC ASSESSMENT (valutazione intrinseca)
Riflette il parere di DBRS sui fondamentali intrinseci della banca valutati sulla base di
elementi quantitativi e qualitativi. È espresso su una scala da AAA a CCC.
BBB (low)
SUPPORT ASSESSMENT (valutazione del supporto)
Riflette l'opinione di DBRS sulla probabilità e sulla prevedibilità di un tempestivo sostegno
esterno per la banca in caso di necessità. La scala di misura comprende quattro livelli
da SA1 (migliore) a SA4 (peggiore).
SA3
LONG-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a lungo termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di medio
lungo termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di lungo
termine (da AAA a D).
BBB
SHORT-TERM DEPOSIT RATING (rating sui depositi a breve termine)
È una misura che esprime la vulnerabilità al default dei depositi non assicurati di breve
termine. È espresso su una scala analoga a quella utilizzata per il rating di breve termine
(R-1; R-2; R-3; R-4; R-5 e D).
R-2 (high)
LONG-TERM SENIOR DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni Senior Preferred che viene
espressa utilizzando una scala da AAA a D.
BBB (low)
SHORT-TERM DEBT
È una misura della probabilità di default delle obbligazioni a breve durata che viene
espressa utilizzando una scala da R-1 a D.
R-2 (middle)

TREND (prospettiva) È una valutazione prospettica sulla possibile evoluzione in un periodo di 1-2 anni del rating di lungo termine assegnato. Negativo

Scope Ratings – rilasciato il 31 marzo 2021

GIUDIZIO
BBB
Stabile

RACCORDO TRA IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE DELLA CAPOGRUPPO E IL PATRIMONIO NETTO E L'UTILE CONSOLIDATI

Nel prospetto che segue si provvede al raccordo tra il patrimonio netto e l'utile della Capogruppo e quelli consolidati.

(in migliaia di euro) Patrimonio netto di cui: Utile
di periodo
Patrimonio netto della Capogruppo al 30.09.2021 2.782.828 164.544
Rettifiche di consolidamento -21.315 -21.315
Differenza rispetto ai valori di carico delle partecipazioni in:
– società consolidate con il metodo integrale 316.141 32.620
– società valutate con il metodo del patrimonio netto 105.384 25.623
Saldo al 30.09.2021 come da bilancio consolidato di Gruppo 3.183.038 201.472

CONTO ECONOMICO

Nel terzo trimestre 2021 la ripresa economica post Covid nel nostro Paese è continuata in misura superiore alle attese. Il buon andamento della campagna vaccinale ha rappresentato la solida base su cui si sono fondate l'espansione della produzione industriale, con positivi riflessi sull'export, e la rinnovata dinamica del settore dei servizi. D'altro canto, le incertezze che hanno interessato il contesto macroeconomico - dalla decisa spinta inflazionistica alle difficoltà registrate nelle catene di approvvigionamento delle imprese - non hanno fatto mutare la politica monetaria della BCE, ancora fortemente espansiva e destinata a protrarsi fin quando ve ne sarà la neces-

sità. Le operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine e gli acquisti di titoli hanno contribuito a mantenere i tassi su livelli minimi. A loro volta, i rendimenti dei titoli di Stato sono rimasti assai sacrificati, mentre i tassi applicati sulle erogazioni a favore di imprese e privati sono restati su livelli contenuti.

In tale contesto, il nostro Gruppo ha ulteriormente migliorato la già ottima performance semestrale, conseguendo un risultato di periodo di 201,472 milioni, in deciso aumento rispetto ai 64,450 milioni dei primi nove mesi del 2020. Vi hanno contribuito, in particolare, il miglioramento del margine d'interesse, la forte ripresa dei risultati connessi all'operatività in titoli e la riduzione delle rettifiche su crediti.

I commenti che seguono fanno riferimento ai dati esposti nella tabella "Sintesi conto economico", che costituiscono una riclassifica rispetto a quelli riportati negli schemi previsti dal provvedimento di Banca d'Italia n. 262/2005. Viene altresì riportata la tabella dell'evoluzione trimestrale del conto economico consolidato riclassificato, che evidenzia la dinamica dell'evoluzione nell'arco dei nove mesi del 2021 e dei trimestri dell'anno 2020.

Il margine d'interesse si è attestato a 390,359 milioni, rispetto a 362,212 milioni del periodo di confronto. La crescita, +7,77%, è stata meno accentuata rispetto a quella evidenziata nei precedenti trimestri dell'anno: +15,12% a marzo e +13,20% a giugno. L'incremento del margine di interesse è stato determinato essenzialmente, a fronte della sostanziale stabilità della componente clientela, dalla dinamica degli interessi su titoli, grazie al maggior peso del portafoglio titoli, e alla contabilizzazione di circa 60 milioni di interessi che derivano dai tassi negativi applicati alle operazioni di rifinanziamento a più lungo termine in essere con la BCE. Di questi, oltre 49 milioni sono stati incassati già a settembre, essendo relativi alle operazioni T-LTRO III rimborsate anticipatamente. La contabilizzazione di questi interessi negativi avviene quando sono stati praticamente raggiunti i target fissati dalla BCE.

Le commissioni nette hanno evidenziato un buon andamento, attestandosi a 258,884 milioni, rispetto a 229,626 milioni, +12,74%. Positivo l'andamento delle commissioni relative a garanzie rilasciate, estero cambi, commissioni di intervento o di servizio, collocamento di prodotti assicurativi, collocamento di fondi, per banca depositaria, incassi e pagamenti. In calo quelle legate ai finanziamenti concessi e raccolta ordini.

I dividendi incassati sono ammontati a 4,658 milioni, rispetto a 4,108 milioni.

Il risultato complessivo dell'attività in titoli, cambi e derivati (che è dato dalla somma delle voci 80, 90, 100 e 110 del conto economico riclassificate come indicato nella tabella a margine) è stato positivo per 100,688 milioni, rispetto a 4,023 milioni.

I mercati finanziari hanno mantenuto un'intonazione positiva, avendo potuto ancora beneficiare degli interventi adottati dalle Autorità monetarie e fiscali e dell'allentamento delle misure volte a fronteggiare l'emergenza epidemica, nonché delle attese di ripresa dell'attività economica. I rendimenti dei titoli di Stato, aumentati temporaneamente tra aprile e maggio, si sono

mantenuti successivamente contenuti, per effetto della conferma dell'orientamento accomodante della politica monetaria della BCE.

Il risultato netto delle attività di negoziazione, voce 80, è stato positivo per 44,109 milioni e si confronta con quello di dodici mesi prima negativo per 11,128 milioni. Nel periodo ha registrato un saldo positivo tra rivalutazioni e svalutazioni di titoli rispetto a uno negativo dell'esercizio di raffronto; pure positivo, anche se in calo, il risultato dell'attività in cambi e valute.

Gli utili da cessione o riacquisto sono ammontati 31,446 milioni. Il risultato del periodo di confronto è stato riclassificato e risulta positivo per 22,675 milioni. Ricomprendono utili per 18,024 milioni da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, per 13,443 milioni da attività al fair value con impatto sulla redditività complessiva e, in negativo, per 21 mila euro dalle passività finanziarie. Nel 2020 la voce era stata riclassificata, depurandola di 45,105 milioni di perdite legate alla cessione di crediti NPL (progetto Diana). Il risultato netto delle altre attività finanziarie valutate al fair value con impatto sul conto economico, voce 110, è stato positivo per 25,098 milioni, a fronte di uno negativo per 7,616 milioni.

Il risultato dell'attività di copertura è ammontato a 35 mila euro.

Il margine di intermediazione è pertanto salito a 754,589 milioni, rispetto a 599.969 milioni, +25,77%.

Nella sua composizione il contributo del margine d'interesse è stato del 51,73%, rispetto al 60,37%.

L'andamento del quadro congiunturale ha evidenziato segnali positivi, anche se permangono elementi d'incertezza legati all'evoluzione della pandemia e all'efficacia delle politiche di sostegno. Il venir meno delle moratorie, inevitabilmente destinate a finire, potrebbe far emergere nuove sofferenze. Al momento, il nostro Gruppo ha registrato crediti deteriorati in decelerazione e un tasso di default in diminuzione, ma questo non ci porta ad indulgere a facili ottimismi e ad allentare la guardia. Si è continuato a valutare l'esposizione verso clientela sulla base delle vigenti rigorose policies, cercando peraltro di non far mancare il sostegno finanziario e di venire incontro alle esigenze di imprese e famiglie. Il complesso di attività e processi attivati in tema di monitoraggio e controllo dei crediti verso la clientela nelle varie fasi di erogazione e gestione ha portato a un irrobustimento della struttura all'uopo designata, che contribuisce al contenimento dei crediti NPL, mentre continua l'attività di derisking. In merito, si fa presente che lo scorso anno il Gruppo aveva portato a termine due cessioni di crediti NPL (la cessione denominata Progetto Diana e la Cessione Luzzatti) e che il Gruppo prevede di effettuare ulteriori cessioni massive nell'esercizio corrente e nei prossimi anni sulla base di un piano strategico in materia di riduzione degli NPL. Attualmente, è in corso di strutturazione una terza operazione di cessione. I crediti per cui si ipotizza la cessione vengono valutati in tale ottica, rilevando le rettifiche connesse nel conto economico. Per le posizioni rientranti in tale perimetro si procede a una valutazione sulla base di modelli in grado di stimare il potenziale di valore di recupero di tali crediti e, quindi, a formulare un prezzo di cessione, te-

nuto conto anche delle particolarità del mercato in cui tali asset dovrebbero essere ceduti.

Le rettifiche nette su crediti e attività finanziarie si sono complessivamente attestate a 91,236 milioni, rispetto a 140,557 milioni al 30 settembre 2020, -35,09%, in consistente aumento rispetto al secondo trimestre dell'anno. Tale incremento è in linea con il piano del Gruppo e tiene conto degli effetti della pandemia, dell'anticipazione degli impatti attesi dalle cessioni massive previste dalla strategia NPL e del quadro normativo. L'importo dell'esercizio precedente, che aveva risentito del notevole deterioramento del quadro macroeconomico, ricomprendeva, anche a seguito di riclassifica come già sopra accennato, l'importo di 45,105 milioni dati da perdite per cessione di sofferenze nell'ambito dell'operazione di cessione di crediti verso clientela (Progetto Diana) chiusasi a giugno 2020, nonché 2,651 milioni di oneri sempre legati alla stessa cessione.

Del totale delle rettifiche sopra richiamato, la voce 130 del conto economico, che riguarda l'esposizione verso clientela e banche sotto forma sia di finanziamenti e sia di titoli, è la più consistente ed è ammontata a 104,847 milioni, rispetto a 80,341 milioni. Essa è costituita da 105,534 milioni di rettifiche relative alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, mentre la componente rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva ha registrato riprese per 0,687 milioni, rispetto ad accantonamenti per 1,015 milioni nell'esercizio di raffronto. La stima delle perdite attese sui crediti performing viene determinata in conformità a quanto richiesto dal principio IFRS 9, ricorrendo a una modellazione che adotta ai fini del calcolo differenti macroscenari, cui viene attribuita una probabilità di realizzo. L'aggregato comprende, inoltre, la voce 140, che rileva gli utili/ perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni derivanti dalle modifiche apportate ai flussi di cassa contrattuali, e che nel periodo di riferimento è stata negativa per 5,397 milioni, rispetto a 5,779 milioni. Infine, gli accantonamenti per impegni e garanzie rilasciate hanno evidenziato un rilascio di fondi per 19,008 milioni, rispetto a un accantonamento di 6,681 milioni del periodo di raffronto. Il rapporto rettifiche nette su crediti verso clientela/crediti verso clientela, che viene definito anche costo del credito, ha evidenziato un miglioramento, passando allo 0,40% dallo 0,74% al 31 dicembre 2020.

Si perviene così a un risultato netto della gestione finanziaria di 663,353 milioni, rispetto a 459,412 milioni, +44,39%.

I costi operativi, al cui contenimento viene riservata la massima attenzione, hanno registrato un moderato aumento e sono passati da 384,379 a 402,731 milioni, +4,77%. Hanno risentito anche delle ormai abituali forti pressioni regolamentari, che hanno ingenti impatti in termini di adeguamento di strutture operative, competenze e organici.

Il rapporto costi operativi/margine d'intermediazione, il così detto «cost income ratio», è sceso dal 64,07% al 53,37%, mentre il rapporto annualizzato costi operativi/totale dell'attivo si è attestato all'1,01% dall'1,03%.

Analizzando le singole componenti, le spese amministrative, normaliz-

zate con l'esclusione dell'accantonamento dei proventi del fondo di quiescenza che hanno contropartita per pari importo negli altri oneri/proventi di gestione, hanno cifrato 407,170 milioni, +3,12%, di cui quelle per il personale sono state pari a 191,577 milioni, rispetto a 184,338 milioni, +3,93%, mentre le altre spese amministrative sono salite da 210,496 milioni a 215,593 milioni, +2,42%. La voce spese amministrative ha registrato ancora una forte incidenza degli oneri per contributi sostenuti o previsti per i Fondi di risoluzione e Garanzia e FITD, saliti da 28,676 milioni a 34,708 milioni, +21,03%. Di rilievo gli incrementi delle spese per noleggio e manutenzione di software, per le reti interbancarie, gli oneri pluriennali e i costi informatici. In diminuzione le spese legali e i costi per assistenza software, mentre sono rimasti sostanzialmente stabili i costi per consulenze. La voce accantonamenti netti ai fondi rischi e oneri ha evidenziato un accantonamento di fondi per 1,503 milioni, rispetto a un rilascio di fondi per 2,999 milioni.

Le rettifiche su attività materiali e gli ammortamenti per software sono stati pari a 39,320 milioni, -1,73%. Gli altri proventi, per i quali si è provveduto alle riclassifiche come riportato nella tabella sotto esposta, al netto degli altri oneri di gestione, sono ammontati a 45,262 milioni, -4,65%.

L'aggregato utili/perdite su partecipazioni e su altri investimenti ha evidenziato un saldo positivo per 25,582 milioni, rispetto a 18.414 milioni, +38,93%. Il risultato complessivo al lordo delle imposte ha pertanto segnato 286,204 milioni, rispetto a 93,447 milioni. Detratte infine le imposte sul reddito per 80,083 milioni, rispetto a 25,881 milioni, e l'utile di pertinenza di terzi pari a 4,649 milioni, consegue un utile netto di periodo di 201,472 milioni, rispetto a 64,450 milioni +212,60%.

Il tasso di imposizione fiscale, inteso come semplice rapporto fra imposte sul reddito e risultato dell'operatività corrente, si è attestato al 27,98%, rispetto al 27,70% dell'anno precedente.

SINTESI CONTO ECONOMICO

(in migliaia di euro) 30/09/2021 30/09/2020 Variazioni
assolute
Variazioni
%
Margine di interesse 390.359 362.212 28.147 7,77
Dividendi 4.658 4.108 550 13,39
Commissioni nette 258.884 229.626 29.258 12,74
Risultato dell'attività finanziaria 100.688 4.023 96.665 n.s.
Margine di intermediazione 754.589 599.969 154.620 25,77
Rettifiche di valore nette [a] -91.236 -140.557 49.321 -35,09
Risultato netto della gestione finanziaria 663.353 459.412 203.941 44,39
Spese per il personale [b] -191.577 -184.338 -7.239 3,93
Altre spese amministrative -215.593 -210.496 -5.097 2,42
Altri oneri/proventi di gestione [b] 45.262 47.468 -2.206 -4,65
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [b] -1.503 2.999 -4.502 n.s.
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali -39.320 -40.012 692 -1,73
Costi operativi -402.731 -384.379 -18.352 4,77
Risultato della gestione operativa 260.622 75.033 185.589 247,34
Utili (perdite) delle partecipazioni e su altri investimenti 25.582 18.414 7.168 38,93
Risultato al lordo delle imposte 286.204 93.447 192.757 206,27
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -80.083 -25.881 -54.202 209,43
Risultato netto 206.121 67.566 138.555 205,07
(Utili) perdite di pertinenza di terzi -4.649 -3.116 -1.533 49,20
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 201.472 64.450 137.022 212,60

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico. Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 e 140 del conto economico.

I risultati al 30/09/2021 sono stati oggetto delle seguenti riclassifiche:

[a] riclassificati accantonamenti netti per rischio di credito per impegni e garanzie rilasciate per 19,008 milioni inizialmente ricompresi nella voce «accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri a) impegni e garanzie rilasciate» esponendoli tra le rettifiche di valore nette. I risultati al 30/09/2020 sono stati resi omogenei a quelli del 2021;

[b] riclassificate le spese del personale e gli altri proventi di gestione nettandoli della partita di giro rappresentata dai proventi del fondo di quiescenza del personale pari a 8,386 milioni.

EVOLUZIONE TRIMESTRALE DEL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO RICLASSIFICATO

2021 2020
(in migliaia di euro) III Trimestre II Trimestre I Trimestre IV Trimestre III Trimestre II Trimestre I Trimestre
Margine di interesse 126.322 134.899 129.138 127.798 129.154 120.884 112.174
Dividendi 452 3.412 794 267 1.158 2.218 732
Commissioni nette 87.903 86.193 84.788 86.790 77.431 73.269 78.926
Risultato dell'attività finanziaria 34.563 33.995 32.130 54.247 19.178 43.979 -59.134
Margine di intermediazione 249.240 258.499 246.850 269.102 226.921 240.350 132.698
Rettifiche di valore nette [a] -41.763 -20.582 -28.891 -76.612 -36.388 -38.870 -65.299
Risultato netto della gestione finanziaria 207.477 237.917 217.959 192.490 190.533 201.480 67.399
Spese per il personale [b] -66.535 -61.399 -63.643 -62.681 -62.595 -58.968 -62.775
Altre spese amministrative -57.029 -79.104 -79.460 -68.447 -65.182 -67.084 -78.230
Altri oneri/proventi di gestione [b] 15.009 14.966 15.287 15.815 18.183 13.094 16.191
Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri [a] -1.534 -687 718 -963 -81 3.640 -560
Rettifiche di valore su immobilizzazioni
materiali e immateriali
-13.595 -13.194 -12.531 -20.664 -13.815 -13.447 -12.750
Costi operativi -123.684 -139.418 -139.629 -136.940 -123.490 -122.765 -138.124
Risultato della gestione operativa 83.793 98.499 78.330 55.550 67.043 78.715 -70.725
Utili (perdite) delle partecipazioni
e su altri investimenti
9.504 7.596 8.482 7.930 4.872 7.342 6.200
Risultato al lordo delle imposte 93.297 106.095 86.812 63.480 71.915 86.057 -64.525
Imposte sul reddito dell'operatività corrente -26.556 -27.194 -26.333 -21.303 -20.597 -24.445 19.161
Risultato netto 66.741 78.901 60.479 42.177 51.318 61.612 -45.364
(Utili) perdite di pertinenza di terzi -1.958 -1.471 -1.220 -30 -1.277 -691 -1.148
Utili (perdite) di pertinenza della Capogruppo 64.783 77.430 59.259 42.147 50.041 60.921 -46.512

Note: Il risultato dell'attività finanziaria è costituito dalla somma delle voci 80 - 90 - 100 - 110 del conto economico.

Le rettifiche di valore nette sono costituite dalla somma delle voci 130 e 140 del conto economico. [a], [b] I dati sono esposti in coerenza con le riclassifiche esposte nel prospetto di sintesi di conto economico consolidato riclassificato.

DISTRIBUZIONE PER AREE GEOGRAFICHE

L'attività del Gruppo è svolta in Italia e nella vicina Confederazione Elvetica, dove opera la controllata Banca Popolare di Sondrio (SUISSE) SA.

L'apporto di quest'ultima al Gruppo può essere sintetizzato nei dati seguenti: alla «Suisse» fanno capo l'8,99% della raccolta diretta da clientela, l'11,99% dei crediti verso clientela, il 7,50% delle commissioni nette e l'11,99% del margine di interesse.

RIFORMA BANCHE POPOLARI

Al fine di dare continuità informativa in merito all'evoluzione del processo di trasformazione riguardante la Banca Popolare di Sondrio in base alla Legge 24 marzo 2015 n. 33 – la quale ha inteso imporre alle banche po-

polari con attivo superiore a 8 miliardi di euro di trasformarsi in società per azioni – si ricorda che l'articolo 27, comma 3 bis, della Legge 11 settembre 2020 n. 120 (conversione con modificazioni del Decreto legge 16 luglio 2020 n. 76, recante misure urgenti per la semplificazione e l'innovazione digitale) ha prorogato di un anno, vale a dire fino al 31 dicembre 2021, il termine per la trasformazione in società per azioni delle banche popolari che superano la soglia di 8 miliardi di euro di attivo. Entro tale termine l'Assemblea dei soci sarà chiamata a deliberare in merito.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL TRIMESTRE E PREVEDIBILE EVOLUZIONE

Il Consiglio di amministrazione della banca, nella riunione del 5 ottobre scorso, assunti i pareri motivati del Comitato nomine e del Collegio sindacale, ha deliberato la decadenza del consigliere di amministrazione p.ind. Luca Frigerio, nominato quale esponente indipendente dall'Assemblea dei soci dell'11 maggio 2021 e tratto dalla lista di minoranza, "Lista n. 2", dei candidati per l'elezione di cinque amministratori per il triennio 2021/2023. Per maggiori informazioni si rinvia al comunicato stampa aziendale emesso in argomento nella predetta data.

I risultati del Gruppo nei prossimi mesi potranno essere condizionati dall'andamento della pandemia e dai suoi riflessi sull'attività economica. Si ritiene comunque che anche nell'ultimo trimestre potrà continuare il positivo procedere dell'attività del Gruppo, permettendo, attraverso il consolidamento dell'operatività nelle diverse aree di business, il conseguimento di risultanze in miglioramento rispetto al 30 settembre.

Sondrio, 9 novembre 2021

IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Dichiarazione del Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, ragionier dottor Maurizio Bertoletti, dichiara, ai sensi dell'art. 154 bis, comma 2, del Testo Unico della Finanza, che l'informativa contabile contenuta nel presente resoconto intermedio di gestione consolidato al 30 settembre 2021 corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Maurizio Bertoletti

SCHEMI DI STATO PATRIMONIALE E CONTO ECONOMICO CONSOLIDATI AL 30 SETTEMBRE 2021

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI DELL'ATTIVO 30/09/2021 31/12/2020
10. Cassa e disponibilità liquide 4.470.274 5.066.606
20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico 1.315.280 1.228.733
a) attività finanziarie detenute per la negoziazione 191.958 190.545
c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 1.123.322 1.038.188
30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 3.129.168 2.619.939
40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 42.585.604 39.168.264
a) crediti verso banche 3.700.116 3.620.595
b) crediti verso clientela 38.885.488 35.547.669
70. Partecipazioni 328.107 305.444
90. Attività materiali 561.398 567.799
100. Attività immateriali
di cui: 30.561 28.328
– avviamento 12.632 12.632
110. Attività fiscali 346.673 423.785
a) correnti 10.817 46.596
b) anticipate 335.856 377.189
120. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione
130. Altre attività 567.179 398.699
TOTALE DELL'ATTIVO 53.334.244 49.807.597

42

VOCI DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 30/09/2021 31/12/2020
10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 48.279.115 45.386.147
a) debiti verso banche 10.864.021 9.826.687
b) debiti verso clientela 34.009.383 32.728.348
c) titoli in circolazione 3.405.711 2.831.112
20. Passività finanziarie di negoziazione 41.228 33.816
40. Derivati di copertura 3.759 6.271
60. Passività fiscali 38.979 37.400
a) correnti 4.151 3.567
b) differite 34.828 33.833
80. Altre passività 1.379.847 914.191
90. Trattamento di fine rapporto del personale 40.426 42.341
100. Fondi per rischi e oneri 264.965 291.757
a) impegni e garanzie rilasciate 39.293 58.520
b) quiescenza e obblighi simili 187.498 189.873
c) altri fondi per rischi e oneri 38.174 43.364
120. Riserve da valutazione 30.409 27.840
150. Riserve 1.537.451 1.449.360
160. Sovrapprezzi di emissione 79.005 79.005
170. Capitale 1.360.157 1.360.157
180. Azioni proprie (-) (25.456) (25.388)
190. Patrimonio di pertinenza di terzi (+/-) 102.887 98.103
200. Utile (Perdita) di periodo (+/-) 201.472 106.597
TOTALE DEL PASSIVO E DEL PATRIMONIO NETTO 53.334.244 49.807.597

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

VOCI DI CONTO ECONOMICO 30/09/2021 30/09/2020
10. INTERESSI ATTIVI E PROVENTI ASSIMILATI 473.500 438.913
di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo 467.091 432.930
20. INTERESSI PASSIVI E ONERI ASSIMILATI (83.141) (76.701)
30. MARGINE DI INTERESSE 390.359 362.212
40. COMMISSIONI ATTIVE 271.687 241.976
50. COMMISSIONI PASSIVE (12.803) (12.350)
60. COMMISSIONI NETTE 258.884 229.626
70. DIVIDENDI E PROVENTI SIMILI 4.658 4.108
80. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI NEGOZIAZIONE 44.109 (11.128)
90. RISULTATO NETTO DELL'ATTIVITÀ DI COPERTURA 35 92
100. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE O RIACQUISTO DI: 31.446 (22.430)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 18.024 (33.980)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 13.443 11.509
c) passività finanziarie (21) 41
110. RISULTATO NETTO DELLE ALTRE ATTIVITÀ E PASSIVITÀ FINANZIARIE VALUTATE AL FAIR
VALUE CON IMPATTO A CONTO ECONOMICO 25.098 (7.616)
b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value 25.098 (7.616)
120. MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 754.589 554.864
130. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE PER RISCHIO DI CREDITO RELATIVO A: (104.847) (80.341)
a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (105.534) (79.326)
b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 687 (1.015)
140. UTILI/PERDITE DA MODIFICHE CONTRATTUALI SENZA CANCELLAZIONI (5.397) (5.779)
150. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA 644.345 468.744
180. RISULTATO NETTO DELLA GESTIONE FINANZIARIA E ASSICURATIVA 644.345 468.744
190. SPESE AMMINISTRATIVE: (415.556) (394.834)
a) spese per il personale (199.963) (184.338)
b) altre spese amministrative (215.593) (210.496)
200. ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI 17.505 (3.682)
a) impegni e garanzie rilasciate 19.008 (6.681)
b) altri accantonamenti netti (1.503) 2.999
210. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ MATERIALI (27.758) (28.371)
220. RETTIFICHE/RIPRESE DI VALORE NETTE SU ATTIVITÀ IMMATERIALI (11.562) (11.641)
230. ALTRI ONERI/PROVENTI DI GESTIONE 53.648 44.817
240. COSTI OPERATIVI (383.723) (393.711)
250. UTILI (PERDITE) DELLE PARTECIPAZIONI 25.623 18.923
260. RISULTATO NETTO DELLA VALUTAZIONE AL FAIR VALUE DELLE ATTIVITÀ MATERIALI E IMMATERIALI (320) (518)
280. UTILI (PERDITE) DA CESSIONE DI INVESTIMENTI 279 9
290. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE 286.204 93.447
300. IMPOSTE SUL REDDITO DELL'ESERCIZIO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE (80.083) (25.881)
310. UTILE (PERDITA) DELLA OPERATIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE 206.121 67.566
330. UTILE (PERDITA) DI PERIODO 206.121 67.566
340. UTILE (PERDITA) DI PERIODO DI PERTINENZA DI TERZI (4.649) (3.116)
350. UTILE (PERDITA) DI PERIODO DI PERTINENZA DELLA CAPOGRUPPO 201.472 64.450
UTILE (PERDITA) BASE PER AZIONE 0,444 0,142
UTILE (PERDITA) DILUITO PER AZIONE 0,444 0,142

44

VOCI 30/09/2021 30/09/2020
10. Utile (Perdita) di periodo 206.121 67.566
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico
20. Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva (3.718) 67.258
70. Piani a benefici definiti 6.436 (1.666)
90. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 316 (32)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico
110. Differenze di cambio 297 (581)
140. Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value
con impatto sulla redditività complessiva (2.194) 4.706
160. Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto 1.568 (1.699)
170. Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 2.705 67.986
180. Redditività complessiva (Voce 10+170) 208.826 135.552
190. Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi (4.784) (3.122)
200. Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo 204.042 132.430

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ CONSOLIDATA COMPLESSIVA (in migliaia di euro)

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al
31.12.2020
Modifica saldi
apertura
Esistenze al
1.1.2021
Riserve Dividendi e altre
destinazioni
Variazioni di
riserve
Emissione
nuove
azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 1.393.736
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.468.785 1.468.785 82.459 8.777
b) altre 37.851 37.851
Riserve da valutazione 27.584 27.584
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.388) (25.388)
Utile di periodo 109.743 109.743 (82.459) (27.284)
Patrimonio netto del Gruppo 2.997.571 2.997.571 (27.284) 8.777
Patrimonio netto di Terzi 98.103 98.103

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro)

Allocazione risultato
esercizio precedente
Esistenze al Modifica saldi Esistenze al Dividendi e altre Variazioni di Emissione
nuove
31/12/2019 apertura 1/1/2020 Riserve destinazioni riserve azioni
Capitale
a) azioni ordinarie 1.393.736 1.393.736
b) altre azioni
Sovrapprezzi di emissione 83.363 83.363
Riserve
a) di utili 1.314.827 1.314.827 139.474 (18.044)
b) altre 37.851 37.851
Riserve da valutazione (7.056) (7.056)
Strumenti di capitale
Azioni proprie (25.374) (25.374)
Utile di periodo 139.474 139.474 (139.474)
Patrimonio netto del Gruppo 2.841.780 2.841.780 (18.044)
Patrimonio netto di Terzi 95.041 95.041
Variazioni del periodo
Patrimonio
Patrimonio
Operazioni sul patrimonio netto
netto del
netto di
Gruppo al
terzi al
30/09/2021
30/09/2021
Redditività
complessiva
30/09/2021
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock options Derivati su
proprie azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acquisto azioni
proprie
1.360.157
33.579
79.005
4.358
1.501.557
58.464
35.894
30.409 2.705
(25.456) (68)
201.472
4.649
206.121
3.183.038 204.042 (68)

102.887
4.784
Variazioni del periodo
Patrimonio Operazioni sul patrimonio netto
Patrimonio
netto di terzi al
30/09/2020
netto del
Gruppo al
30/09/2020
Redditività
complessiva
30/09/2020
Variazioni
interessenze
partecipative
Stock options Derivati su
proprie azioni
Variazione
strumenti di
capitale
Distribuzione
straordinaria
dividendi
Acquisto azioni
proprie
33.579 1.360.157
4.358 79.005
55.318 1.380.939
1.957 35.894
(165) 61.095 67.986
(25.376) (2)
3.116 64.450 67.566
2.956.164 132.430 (2)
98.163 3.122

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