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Edison Rsp

Governance Information Mar 2, 2022

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Governance Information

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Corporate Governance 2021

Indice

RELAZIONE SUL GOVERNO SOCIETARIO
E SUGLI ASSETTI PROPRIETARI 3
Introduzione 6
Assetti Proprietari 12
Governo Societario 21
Allegati 87
RELAZIONE SULLA POLITICA IN MATERIA DI REMUNERAZIONE
E SUI COMPENSI CORRISPOSTI 2021 99
Introduzione 101
Sezione prima 103
Sezione seconda 115
Proposte di delibera 122

La Relazione sul Governo societario e sugli Assetti proprietari relativa all'esercizio 2021 ("Relazione di Governance" o "Relazione"), la Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ("Relazione sulla Remunerazione"), riprodotta nella seconda parte di questo fascicolo, e lo statuto sono consultabili sul sito di Edison (www.edison.it - La Società - Governance - Governance - Statuto e Relazione Corporate Governance).

Corporate Governance 2021

Relazione sul governo societario e sugli assetti proprietari

Indice

INTRODUZIONE 6
Profilo dell'Emittente 6
Struttura di
Governance
8
Adesione a codici di comportamento 11
ASSETTI PROPRIETARI 12
Struttura del capitale 12
Composizione 12
Capitalizzazione delle azioni di risparmio 12
Diritti delle categorie di azioni 12
Deleghe ad aumenti di capitale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie 14
Restrizioni al trasferimento delle azioni, limiti al possesso e clausole di gradimento 14
Azionariato
Partecipazioni rilevanti
14
14
Diritti speciali di controllo 14
Meccanismo di esercizio del voto in un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti 14
Restrizioni al diritto di voto 14
Accordi rilevanti ai sensi dell'art. 122 TUF 14
Clausole di cambiamento del controllo 15
Finanziamenti 15
Accordi commerciali 16
Disciplina Opa 17
Soggetto controllante e attività di direzione e coordinamento 17
Altre informazioni 18
Norme applicabili alla composizione e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione
e dei suoi Comitati, nonché alla nomina, sostituzione e indennità degli amministratori
18
Norme applicabili alla composizione, al funzionamento, alla nomina e alla sostituzione del Collegio Sindacale
Politiche in materia di diversità
19
19
Principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione
al processo di informativa finanziaria 19
Norme applicabili al funzionamento dell'assemblea e relativi diritti degli azionisti 19
Norme applicabili alle modifiche dello statuto 19
Deroghe ad adempimenti informativi 20
GOVERNO SOCIETARIO 21
Consiglio di Amministrazione 21
Ruolo del Consiglio di Amministrazione 21
Definizione delle strategie, esame ed approvazione dei piani della Società 21
Monitoraggio dell'attuazione dei piani, valutazione del generale andamento
della gestione e informativa da parte degli organi delegati
23
Definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi,
valutazione della relativa adeguatezza ed efficacia; definizione della natura e del livello di rischi
compatibile con gli obiettivi strategici dell'emittente 23
Definizione del governo societario e della struttura di Gruppo 23
Valutazione dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile,
con particolare riferimento al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi
24
Approvazione delle operazioni significative della Società e delle sue controllate 24
Adozione di una procedura per la gestione delle informazioni societarie 26
Adozione di una procedura e di un protocollo per la gestione delle operazioni con parti correlate 26
Funzionamento del Consiglio di Amministrazione 26
Linee guida di funzionamento 26
Agito degli amministratori, disponibiità di tempo e cumulo delle cariche 27
Interessi degli amministratori e operazioni con parti correlate 28
Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione
Segretario del Consiglio di Amministrazione
29
32
Nomina degli amministratori 33
Composizione del Consiglio di Amministrazione 34
Avvicendamenti nelle cariche e competenze 34
Criteri e politiche di diversità 35
Presidente e amministratori esecutivi 37
Amministratori indipendenti 38

Lead Independent Director 39
Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati 40
Comitati interni al Consiglio di Amministrazione 41
Comitato Operazioni con Parti Correlate - Procedura Parti Correlate 42
Competenze e funzionamento del Comitato Operazioni con Parti Correlate 42
Procedura Parti Correlate 43
Nomina e attività del Comitato Operazioni con Parti Correlate svolta nel 2021 45
Comitato per la Remunerazione - Remunerazione degli amministratori 46
Competenze e funzionamento del Comitato per la Remunerazione 46
Nomina e attività svolta dal Comitato per la Remunerazione 47
Remunerazione degli amministratori e del Top management 49
Comitato Controllo e Rischi
Competenze e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi
52
52
Nomina e attività svolta dal Comitato Controllo e Rischi 54
Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 56
Soggetti coinvolti 56
Consiglio di Amministrazione 56
Valutazione complessiva dell'adeguatezza ed efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 58
Amministratore delegato e Amministratore incaricato di sovraintendere la responsabilità
del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 58
Comitato Controllo e Rischi 59
Direzione Internal Audit 59
Altri soggetti coinvolti 60
Collegio Sindacale
Società di revisione
61
61
Elementi caratterizzanti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 61
Informativa di bilancio: sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione
al processo di informazione finanziaria 68
Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi 70
Società di Revisione 71
Nomina della Società di Revisione 71
Competenze della Società di Revisione 71
Compensi della Società di Revisione 72
Gestione delle informazioni societarie 72
Collegio Sindacale
Nomina del Collegio Sindacale
74
75
Composizione, indipendenza e professionalità del Collegio Sindacale 76
Compensi del Collegio Sindacale 77
Funzionamento del Collegio Sindacale 77
Dialogo con gli azionisti e gli
stakeholder
79
Assemblee dei soci 80
Convocazione dell'assemblea 80
Funzionamento dell'assemblea 81
Funzionamento e competenze dell'assemblea speciale dei portatori di azioni di risparmio 81
Diritto di intervento in assemblea 81
Svolgimento dell'assemblea 82
Assemblea degli azionisti di risparmio 83
Altri diritti degli azionisti e modalità del loro esercizio
Ulteriori pratiche di governo societario
83
84
Cambiamenti dalla chiusura dell'esercizio di riferimento 84
Considerazioni sulla lettera del 3 dicembre 2021 del Presidente del Comitato per la
Corporate Governance
84
ALLEGATI 87
Consiglio di Amministrazione 88
Sintesi struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati 88
Cariche ricoperte dagli amministratori al 31 dicembre 2021
Curricula amministratori in carica al 31 dicembre 2021
89
90
Collegio Sindacale 95
Sintesi struttura del Collegio Sindacale 95
Cariche ricoperte dai sindaci al 31 dicembre 2021 95
Curricula sindaci in carica al 31 dicembre 2021 96

La presente Relazione sul Governo societario e sugli Assetti proprietari ("Relazione di Governance" o "Relazione") e lo Statuto sono consultabili sul sito di Edison (www.edison.it - "La Società - Governance - Governance - Statuto e Relazione Corporate Governance").

Introduzione

Profilo dell'Emittente

Edison è la più antica azienda energetica in Europa e tra le principali aziende italiane operanti nel settore. È stata costituita nel 1883 e le relative attività, dopo numerose e articolate operazioni che hanno coinvolto diverse società nell'arco di oltre un secolo, nel 2002 sono confluite nell'attuale Società.

La missione di Edison è di essere un operatore energetico responsabile e di porsi come leader della transizione energetica sostenibile.

La strategia di Edison si sviluppa secondo tre direzioni:

  • rinnovabili e flessibilità: sviluppo significativo delle fonti rinnovabili (principalmente fotovoltaico ed eolico aumentando entro il 2030 la capacità da 2 a 5 GW), con il supporto di nuova capacità di generazione a gas ad alta efficienza, essenziale per consentire il phase-out del carbone, l'integrazione della produzione da fonti rinnovabili e l'adeguatezza del sistema elettrico. A completare il parco di strumenti che consentano soluzioni flessibili, è previsto lo sviluppo di 1 GW di impianti di stoccaggio, che include sistemi di pompaggio idroelettrici e di accumulo a batterie;
  • clienti e servizi a valore aggiunto: vendita di energia elettrica, gas e servizi energetici e ambientali efficienti e innovativi, capaci di garantire la decarbonizzazione dei clienti finali. Le proposte sono sviluppate attraverso soluzioni digitali o circolari, in modo da migliorare la competitività, l'efficienza e l'impatto ambientale dei clienti industriali e delle amministrazioni e migliorare la qualità della vita delle famiglie e delle comunità presenti nel territorio;
  • attività gas di supporto alla transizione energetica: gestione delle attività di stoccaggio, e dei diversi contratti di importazione di lungo termine per l'approvvigionamento di gas naturale, anche allo stato liquido, con l'intento di traguardare una progressiva e ordinata sostituzione del gas naturale con green gas – biogas e idrogeno. Promozione di utilizzi innovativi del gas naturale tramite lo sviluppo di infrastrutture Small Scale GNL (Gas Naturale Liquefatto) per la riduzione dell'impatto ambientale del trasporto pesante e marittimo.

Edison e il Gruppo ad essa facente capo operano nelle seguenti aree di business:

  • produzione di energia elettrica con un parco impianti altamente efficiente e diversificato, che comprende impianti termoelettrici, idroelettrici, eolici e solari;
  • importazione e compravendita di elettricità e gas su mercati grossisti, in Italia e Grecia;
  • approvvigionamento diversificato del gas e gestione del suo stoccaggio e distribuzione, sviluppo di infrastrutture di trasporto del gas;
  • energy management;
  • vendita di energia elettrica e gas e servizi a valore aggiunto a tutti i segmenti di mercato (industria, PMI e retail);
  • fornitura di servizi energetici e ambientali su larga scala per diversi mercati (terziario,

business e pubblica amministrazione) e mobilità sostenibile, ivi incluso lo Small Scale GNL. Il Gruppo è tuttora presente, ancorchè solo marginalmente, nel settore della produzione di idrocarburi, avendo ceduto tra il 2019 e l'inizio del 2021, in coerenza con le linee guida della strategia aziendale, la pressochè totalità delle attività del settore.

L'attività del Gruppo è svolta principalmente in Italia con presenze anche in altri Paesi europei e nel bacino del Mediterraneo.

Alla data del 31 dicembre 2021 il Gruppo risulta articolato in 64 controllate (di cui 53 italiane), 6 società in joint control tutte estere e 15 collegate (di cui 14 italiane).

Si rammenta che Edison, ancorché abbia attualmente quotate sul Mercato Telematico Azionario ("MTA") le sole azioni di risparmio, essendo state le azioni ordinarie revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012 per le ragioni di seguito richiamate, resta assoggettata al regime giuridico delle "società con azioni quotate in un mercato regolamentato" e, quindi, mantiene lo status di "emittente quotato" ai sensi della normativa vigente.

In relazione a ciò la Società ha effettuato la scelta di continuare ad aderire volontariamente al Codice di Corporate Governance promosso, tra gli altri, da Borsa Italiana Spa ("Borsa Italiana"), nei termini precisati nel prosieguo della presente Relazione di Governance.

Si ricorda che nel 2012 Edison era controllata, con una quota pari al 61% del capitale ordinario, da Transalpina di Energia Srl ("Tde Srl") posseduta pariteticamente da WGRM Holding 4 Spa ("WGRM", società interamente controllata da EDF), e da Delmi Srl ("Delmi", controllata al 51% da A2A Spa), e che MNTC Holding Srl ("MNTC" anch'essa controllata al 100% da EDF) era proprietaria del 19,4% del capitale ordinario di Edison. A seguito dell'acquisto da Delmi, in data 24 maggio di quell'anno, da parte di WGRM, della restante quota pari al 50% del capitale di Tde Srl, quest'ultima, promosse un'offerta pubblica di acquisto ai sensi degli artt. 102 e 106, comma 1, del decreto legislativo 58/1998 ("TUF"), avente ad oggetto le azioni ordinarie Edison non detenute da società del gruppo EDF (l'"Offerta Obbligatoria"), in adempimento dell'obbligo, sorto in capo a essa, congiuntamente a WGRM e MNTC. Successivamente, Tde Srl offrì di acquistare, ai sensi dell'art. 108, comma 1 del TUF, le restanti azioni ordinarie Edison dagli azionisti diversi dalle società del gruppo EDF (l'"Obbligo di Acquisto"). Al termine delle citate procedure, EDF si trovò quindi a detenere, per il tramite di Tde Srl e MNTC, il 99,5% del capitale ordinario di Edison.

In conseguenza dei risultati dell'Offerta Obbligatoria e dell'adempimento dell'Obbligo di Acquisto richiamati, Borsa Italiana, con provvedimento n. 7544 del 7 agosto 2012, dispose la cancellazione delle azioni ordinarie Edison dalla quotazione sul MTA con effetto dal 10 settembre 2012.

Per completezza si rammenta altresì che, in seguito alla cancellazione delle azioni ordinarie dalla quotazione, in ossequio alla previsione dell'art. 6 dello statuto di Edison, nel periodo dal 2 novembre al 30 novembre 2012, si diede luogo alla conversione volontaria delle azioni di risparmio in azioni ordinarie, nel rapporto di 1 nuova azione ordinaria per ogni azione di risparmio posseduta (la "Conversione Volontaria"), che si concluse con la conversione di n. 437.573 azioni sul totale delle n. 110.592.420 azioni di risparmio originariamente in circolazione. Alla fine del periodo di Conversione Volontaria, le restanti azioni di risparmio sono rimaste, come detto, negoziate sul mercato MTA.

Successivamente, nel corso del 2013, al termine di una serie di operazioni societarie che coinvolsero MNTC, Tde Srl e WGRM, le azioni ordinarie di Edison possedute dal gruppo EDF vennero concentrate in WGRM attraverso, dapprima, la scissione a beneficio di quest'ultima, di MNTC e poi, con effetto dall'1 gennaio 2014, la incorporazione di Tde Srl da parte della medesima WGRM, che assunse la denominazione dell'incorporata e trasferì la sede da Torino in Milano ("TdE").

Si rammenta che lo statuto di Edison, per come modificato dall'aprile 2013, tiene conto della differente disciplina applicabile alle azioni ordinarie e azioni di risparmio e ai relativi titolari, in relazione al diverso regime di negoziazione delle due categorie di azioni.

La quotazione, e quindi la capitalizzazione di borsa delle sole azioni di risparmio non è rilevante ai fini della qualificazione di Edison quale PMI (Piccole e Medie Imprese) ai sensi dell'art. 1, comma 1, lett. w-quater.1 del TUF, in quanto, come precisato nella nota metodologica pubblicata da Consob in argomento, il novero delle PMI ricomprende unicamente le società con sede legale in Italia con (almeno) azioni ordinarie ammesse a negoziazione sul MTA.

Sulla base dei criteri indicati nel Codice di Corporate Governance (il "Codice"), Edison rientra nella definizione di "Società a Proprietà Concentrata" in quanto il socio di controllo (TdE) dispone della maggioranza dei voti esercitabili in assemblea ordinaria, mentre non rientra in quella di "Società Grande" in quanto la capitalizzazione delle azioni di risparmio, la sola categoria di azioni ammessa alle negoziazioni in un mercato regolamentato, non raggiunge la soglia indicata per assumere tale status. Le opzioni di flessibilità di applicazione del Codice consentite per le Società a Proprietà Concentrata diverse dalle Società Grandi, esercitate dal Consiglio di Amministrazione, sono specificate nel paragrafo "Adesione a Codici di Comportamento".

Struttura di governance

La governance di Edison

La struttura di governance di Edison, società di diritto italiano, definita dallo statuto, si fonda sul modello organizzativo tradizionale che prevede la distinzione dei ruoli e delle responsabilità tra organo di amministrazione e organo di controllo, e si articola dei seguenti organismi: assemblea dei soci, Consiglio di Amministrazione (che opera anche per il tramite dell'Amministratore delegato e degli amministratori con rappresentanza ed è assistito dai Comitati istituiti nell'ambito dello stesso Consiglio), Collegio Sindacale, Società di Revisione e Organismo di Vigilanza 231. Agli organismi sopra richiamati si aggiunge l'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio e il rappresentante comune della categoria.

Il modello di governance di Edison è sintetizzato di seguito.

ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI

Delibera in sede ordinaria l'approvazione del bilancio e la destinazione del risultato dell'esercizio; la nomina e la revoca degli amministratori; la nomina dei sindaci e della società di revisione; nonché, in sede straordinaria, le modifiche dello statuto e l'emissione di azioni e obbligazioni convertibili.

COLLEGIO SINDACALE

Vigila sull'osservanza della legge e dello statuto, sul conferimento e lo svolgimento dell'incarico di revisione legale dei conti, e sull'indipendenza della società di revisione legale e ne valuta gli altri incarichi. Ha funzioni di controllo sulla gestione nonché sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di monitoraggio e di gestione del rischio e sulle informazioni di carattere non finanziario.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Definisce gli indirizzi strategici della Società e del gruppo a essa facente capo, e ha la responsabilità di governarne la gestione.

SOCIETÀ DI REVISIONE

Effettua la revisione delle situazioni finanziarie, anche periodiche, e verifica la regolare tenuta della contabilità. Svolge inoltre una serie di altre attività di verifica previste da disposizioni normative o ad essa assegnate dal Consiglio di Amministrazione.

COMITATO CONTROLLO E RISCHI

Assiste e supporta, con funzioni consultive e propositive, il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni relative al Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e alle relazioni finanziarie periodiche. Monitora l'adeguatezza, l'efficacia, l'efficienza e l'autonomia della funzione Internal Audit e supervisiona le questioni di sostenibilità.

COMITATO PER LA REMUNERAZIONE

Assiste e supporta, con funzioni consultive e propositive, il Consiglio di Amministrazione nelle valutazioni e decisioni relative alle remunerazioni e ai piani di incentivazione degli amministratori e dei dirigenti con responsabilità strategica (denominati nella presente relazione anche Top Managers).

COMITATO OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

Svolge le funzioni previste dal regolamento Consob e dalla Procedura Edison in materia di Operazioni con Parti Correlate. In particolare emette i pareri richiesti da tale normativa.

ORGANISMO DI VIGILANZA (D.LGS. 231/2001)

Vigila sul corretto funzionamento, sull'osservanza e sull'efficace attuazione del "Modello 231" e ne cura l'aggiornamento.

Organi di gestione Organi di controllo

La governance è integrata dalla organizzazione aziendale e attuata attraverso una struttura manageriale, articolata in strutture organizzative divisionali per la gestione delle diverse aree di business, che assicurano lo sviluppo e la gestione operativa del portafoglio delle attività assegnate, e strutture organizzative divisionali per la gestione delle attività e dei processi trasversali comuni corporate, che assicurano indirizzo, coordinamento, controllo, supporto specialistico e servizi alle strutture di business/società operative e gestione dei connessi rischi operativi.

Gli elementi essenziali della organizzazione aziendale sono costituiti da:

  • le 5 Divisioni di business: Gas Assets (che dall'1 gennaio 2021 ha assorbito la Divisione Exploration & Production) che si occupa dello sviluppo e della gestione delle infrastrutture gas; Power Assets, cui è affidata la gestione del portafoglio di generazione elettrica; Gas & Power Portfolio Management & Optimization, cui sono affidate le attività relative alla gestione del portafoglio dei contratti import di gas-LNG, alla logistica gas e alle attività di energy management del portafoglio power; Gas & Power Market, cui è affiata la gestione del portafoglio delle attività commerciali gas ed energia elettrica e le vendite sui mercati finali; Energy & Environmental Services Market, cui è affidata la gestione delle attività relative al settore dei servizi energetici ed ambientali, e le 7 Divisioni di indirizzo e supporto trasversale (Finance; Legal & Corporate Affairs; Human Resources & ICT; External Relations & Communication; Strategy, Corporate Delevopment & Innovation; Institutional Affairs, Regulatory & Climate Change -che ha assunto questa denominazione dall'aprile 2021, a seguito della enucleazione delle attività di Sustainability in altra, specifica, struttura organizzativa- e Engineering). Tutte le Divisioni sono a loro volta organizzate in Business Units e Direzioni, rispettivamente dedicate a gestire rilevanti ed omogenee aree di business o aree di supporto e servizi alle aree di business;
  • il Comitato Esecutivo ("Comex"), istituito dal 2012, e la cui composizione è stata modificata nel tempo in relazione alle variazioni intervenute nella struttura organizzativa, guidato dall'Amministratore delegato e composto dai Direttori delle Divisioni rappresentative delle principali aree aziendali, con funzioni di supporto all'attività dello stesso Amministratore delegato nella individuazione delle linee di azione e sviluppo del Gruppo e nella valutazione delle principali iniziative. Di tale organismo fanno parte i Direttori delle 5 Divisioni di business e i Direttori delle 7 Divisioni di indirizzo e supporto trasversale;
  • comitati manageriali a supporto del vertice per la gestione di specifici e rilevanti processi decisionali e/o temi particolari, tra cui il Comitato Impegni e Investimenti, il Comitato Rischi, il Comitato Audit ed Etica, il Comitato Guida e Sponsorizzazioni - Contributi - Elargizioni e l'Advisory People Development Committee;
  • il Codice Etico, gli specifici modelli, protocolli e sistemi di gestione relativi a materie disciplinate dai decreti legislativi 231/2001 e 262/2005, tutela della privacy, tutela della salute, sicurezza del lavoro e dell'ambiente, oggetto di sistematici aggiornamenti per tenere conto dell'evoluzione della normativa e delle modifiche organizzative del Gruppo, le procedure operative interne e il sistema di attribuzione dei poteri e delle deleghe interne ed esterne;
  • la Direzione Internal Audit, a diretto riporto del Consiglio di Amministrazione, che opera anche con funzione di supporto e collegamento delle attività dell'Organismo di Vigilanza 231 e il cui coordinamento operativo è stato affidato al General Counsel, al quale il Consiglio di Amministrazione ha attribuito la responsabilità di assicurare i rapporti tra la Direzione Internal Audit e il medesimo Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza 231.

Edison e le sue controllate aventi rilevanza strategica non sono soggette a disposizioni di legge non italiane che possano influenzare la loro struttura di governance. Due società, di cui una italiana e una estera, sono sottoposte alla disciplina dell'unbundling per le attività di trasporto e stoccaggio di gas.

La governance della sostenibilità

Con specifico riguardo alle tematiche relative allo sviluppo sostenibile, la Società orienta da anni le proprie azioni a una crescita economica di lungo termine che intende valorizzare al contempo il contesto sociale e ambientale di riferimento.

A supporto delle attività svolte dal Consiglio di Amministrazione in materia, l'organo amministrativo dal 2016 ha affidato al Comitato Controllo e Rischi, tra le diverse funzioni di natura consultiva e propositiva, la supervisione delle questioni di sostenibilità, come in dettaglio indicato nel paragrafo "Comitato Controllo e Rischi".

In tale contesto dal 2021 è stata istituita, alle dirette dipendenze dell'Amministratore delegato, la Direzione CEO's Office & Sustainability, enucleata dalla Divisione Institutional Affairs, Regulation, Climate Change & Sustainability, alla quale è stata assegnata la responsabilità di sviluppare, su indirizzo del Consiglio di Amministrazione e in collaborazione con il management, la politica di sostenibilità nel medio e lungo termine, con riferimento agli stakeholder rilevanti per il Gruppo, e di promuoverne la condivisione all'interno e all'esterno dell'azienda.

In affiancamento all'Amministratore delegato e al Chief Sustainability Officer, opera lo Stakeholder Advisory Board (SAB), un comitato composto da membri che rappresentano le diverse categorie di portatori di interesse, che ha l'obiettivo di supportare l'azienda nell'identificazione dei temi di sostenibilità più importanti tra cui quelli materiali, mettere a fuoco le sfide e le opportunità per Edison e formulare raccomandazioni e suggerimenti sulle strategie e gli sviluppi.

La Società ha anche istituito un Network di referenti per la sostenibilità, composto da dipendenti delle diverse aree aziendali, che supporta il CEO's Office & Sustainability nel processo di integrazione della sostenibilità nel business.

La Direzione CEO's Office & Sustainability coordina altresì il processo di rendicontazione non finanziaria della Società.

Infatti, in termini di trasparenza, dall'esercizio 2017, Edison predispone -in conformità alle disposizioni dell'Unione Europea recepite nell'ordinamento italiano con il decreto legislativo 30 dicembre 2016, n. 254- una Dichiarazione sulle informazioni di carattere non finanziario (la "DNF"), che è parte integrante della documentazione di bilancio. Al riguardo si rammenta che a partire dal 2004 Edison, tra le prime società in Italia, predisponeva annualmente su base volontaria un Rapporto di Sostenibilità, che sottoponeva, pure su base volontaria, a verifica da parte di una società di revisione. La DNF relativa all'esercizio 2021 è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 febbraio 2022.

Inoltre, con l'obiettivo di focalizzare le iniziative e rafforzare l'attenzione e l'impegno della Società nei riguardi della sostenibilità sociale, è stata costituita una fondazione dedicata alla Corporate Social Responsibility, denominata EOS (Edison Orizzonte Sociale) che persegue finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale. Lo scopo della Fondazione è di supportare le associazioni no-profit nel loro processo di capacity building e di migliorare la qualità della vita della parte più fragile della società attraverso progetti di innovazione sociale e culturale e di contrasto alla povertà educativa, nonché di valorizzare il patrimonio storico e artistico di Edison e quello nazionale.

Per maggiori approfondimenti, si rinvia a quanto illustrato nella DNF, consultabile sul sito di Edison (www.edison.it - La Società - Sostenibilità).

Adesione a codici di comportamento

Come precisato nel Profilo dell'Emittente, ancorché permanga la quotazione sul MTA delle sole azioni di risparmio, Edison continua ad osservare, su base volontaria, il Codice. Sin dalla propria ammissione a quotazione, intervenuta nel dicembre 2002, Edison operò infatti in continuità con quanto in precedenza attuato dalla controllata quotata Montedison, incorporata, appunto, nel 2002, che aveva aderito al codice sin dal 1998.

Ne consegue che la struttura di corporate governance, e cioè l'insieme delle norme e dei comportamenti atti ad assicurare il funzionamento efficiente e trasparente degli organi di governo e dei sistemi di controllo, è risultata, nel tempo, sostanzialmente conforme alle raccomandazioni contenute nel Codice ed è stata, via via, adeguata ai cambiamenti dello stesso con le limitate e non rilevanti eccezioni che saranno di seguito rappresentate. Al riguardo si precisa che nel 2021 è stato pressochè completato il processo di adeguamento alle nuove raccomandazioni contenute nell'edizione 2020 del Codice, secondo le indicazioni fornite dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 7 dicembre 2020. Il Codice è pubblicato sul sito di Borsa Italiana ( ://www.borsaitaliana.it/comitato-corporategovernance/homepage/homepage.htm).

Nel valutare il grado di adesione al Codice si è tenuto conto delle indicazioni fornite nel tempo dal Comitato per la Corporate Governance. Sul punto specifico si rinvia anche al paragrafo "Considerazioni sulla lettera del 3 dicembre 2021 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance".

Edison rientra, ai sensi del Codice, nella definizione di Società a Proprietà Concentrata ma non in quella di Società Grande. Ciò nonostante il Consiglio di Amministrazione ha utilizzato solo due delle opzioni di flessibilità consentite alle Società diverse dalle Grandi a Capitale Concentrato, e cioè: possibilità di non istituire un Comitato Nomine e di non adottare piani di successione, ritenendo invece opportuno seguire:

(a) le seguenti 4 raccomandazioni rivolte alle Società Grandi:

  • il "peso" degli amministratori indipendenti sul totale dei componenti dell'organo amministrativo, è pari a un terzo;
  • gli amministratori indipendenti si riuniscono almeno una volta all'anno in assenza degli altri amministratori per valutare i temi ritenuti di interesse rispetto al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e alla gestione sociale;
  • è stato indicato il numero massimo di incarichi che possono essere assunti dal singolo amministratore;
  • è stato istituito il Comitato Controllo e Rischi;
  • (b) le seguenti 2 raccomandazioni rivolte alle Società diverse da quelle a Proprietà Concentrata:
  • l'autovalutazione del Consiglio di Amministrazione viene svolta con cadenza annuale;
  • il Consiglio di Amministrazione, in sede di rinnovo dell'organo, esprime all'assemblea orientamenti sulla composizione ottimale.

Nella Relazione di Governance, nonché nella Relazione sulla Remunerazione è riprodotta la struttura di governance esaminata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 febbraio 2022 e si dà conto, volta a volta, delle raccomandazioni del Codice che si è ritenuto di non adottare, fornendone la relativa motivazione e descrivendo l'eventuale comportamento alternativo adottato. Le citate relazioni contengono altresì le informazioni richieste dalle disposizioni di legge e regolamentari in tema di governance e di remunerazione degli amministratori, dei dirigenti con responsabilità strategiche (denominati nella presente relazione anche Top Managers) e del Collegio Sindacale.

Assetti proprietari

Struttura del capitale

Composizione

Il capitale di Edison, alla data del 16 febbraio 2022, risulta pari a euro 4.736.117.250,00, diviso in n. 4.626.557.357 azioni ordinarie del valore nominale di euro 1 ciascuna, rappresentative del 97,69% del capitale sociale complessivo, e in n. 109.559.893 azioni di risparmio del valore nominale di euro 1 ciascuna, rappresentative del 2,31% del capitale sociale complessivo.

Le modifiche nella composizione del capitale sociale rispetto all'anno precedente sono da imputare:

  • alla esecuzione della delibera, assunta dall'assemblea del 31 marzo 2021, di riduzione per euro 640.883.421,00 del capitale rappresentato da azioni ordinarie, ai fini dell'integrale ripianamento delle perdite esistenti al 31 dicembre 2020;
  • all'esercizio del diritto di conversione volontaria di n. 50.128 azioni di risparmio in azioni ordinarie statutariamente riconosciuto agli azionisti di risparmio in caso di mancata distribuzione, alle azioni di risparmio, del dividendo privilegiato per il quinto esercizio consecutivo; presupposto che si è nuovamente verificato nel 2021. Al riguardo si precisa che le azioni ordinarie rivenienti dalla conversione sono state escluse dalla sopra richiamata riduzione del capitale.

Non esistono strumenti finanziari che attribuiscono il diritto di sottoscrivere azioni di nuova emissione.

Non esistono opzioni assegnate a dipendenti del Gruppo aventi ad oggetto il diritto di sottoscrivere azioni Edison a prezzi prefissati (Piani di stock option) e, pertanto, non esistono aumenti di capitale destinati a tale scopo.

Capitalizzazione delle azioni di risparmio

La capitalizzazione di borsa delle azioni di risparmio Edison, quale media delle capitalizzazioni giornaliere calcolate con riguardo al prezzo ufficiale, registrate nel corso del 2021, e tenuto conto della conversione di n. 50.128 azioni di risparmio in azioni ordinarie, come rappresentata nel paragrafo "Struttura del capitale – Composizione", è risultata pari a 132.450.230 euro, in aumento del 27,7% rispetto alla media degli stessi prezzi del 2020.

Diritti delle categorie di azioni

Le azioni ordinarie, revocate dalla quotazione dal 10 settembre 2012, sono nominative, danno diritto di voto nelle assemblee ordinarie e straordinarie della Società secondo le norme di legge e di statuto, e attribuiscono gli ulteriori diritti amministrativi e patrimoniali previsti dalla legge per le azioni con diritto di voto.

Le azioni di risparmio, negoziate sull'MTA dal 2 dicembre 2002, possono essere al portatore o nominative a scelta dell'azionista, salvo quelle possedute da amministratori, da sindaci e dall'eventuale direttore generale, che devono essere nominative. Tali azioni sono prive del diritto di voto in assemblea ordinaria e straordinaria. A esse lo statuto attribuisce i seguenti ulteriori privilegi e caratteristiche rispetto a quanto stabilito dalla legge:

  • la riduzione del capitale sociale per perdite non importa riduzione del valore nominale delle azioni di risparmio, se non per la parte della perdita che eccede il valore nominale complessivo delle altre azioni;
  • le spese necessarie per la tutela dei comuni interessi dei possessori di azioni di risparmio, per le quali è deliberato dalla loro assemblea speciale la costituzione del fondo, sono sostenute dalla Società fino all'ammontare di euro 25.000,00 annui;
  • in caso di loro esclusione dalle negoziazioni, le azioni di risparmio conservano i diritti ad esse attribuiti dallo statuto, ovvero possono essere convertite in azioni ordinarie nei termini e alle condizioni stabilite dall'assemblea, da convocare entro due mesi dall'assunzione del provvedimento di esclusione;
  • gli utili netti, risultanti dal bilancio regolarmente approvato, prelevata una somma non inferiore al 5% per la riserva legale sino a raggiungere il quinto del capitale sociale, devono essere distribuiti alle azioni di risparmio fino alla concorrenza del 5% del valore nominale dell'azione. Qualora in un esercizio sia stato assegnato alle azioni di risparmio un dividendo inferiore a tale valore, la differenza è computata in aumento del dividendo privilegiato nei quattro esercizi successivi;
  • qualora alle azioni di risparmio non venga assegnato un dividendo per cinque esercizi consecutivi, esse possono essere convertite alla pari, a semplice richiesta dell'azionista, in azioni ordinarie tra il 1° gennaio e il 31 marzo del sesto esercizio. I presupposti per l'esercizio di questa facoltà si sono peraltro verificati, come ricordato nel precedente paragrafo "Struttura del Capitale - Composizione", anche nel corso del 2021;
  • gli utili che residuano, di cui l'assemblea deliberi la distribuzione, sono ripartiti fra tutte le azioni in modo che alle azioni di risparmio spetti un dividendo complessivo maggiorato rispetto a quello delle azioni ordinarie, in misura pari al 3% del valore nominale dell'azione;
  • in caso di distribuzione di riserve, le azioni di risparmio hanno gli stessi diritti delle altre azioni;
  • tuttavia, in carenza di utile d'esercizio, i privilegi sopraindicati con riguardo alla destinazione degli utili per le azioni di risparmio, possono essere assicurati con delibera dell'assemblea mediante distribuzione di riserve;
  • allo scioglimento della Società le azioni di risparmio hanno prelazione nel rimborso del capitale per l'intero valore nominale;
  • le deliberazioni di emissione di nuove azioni di risparmio aventi le stesse caratteristiche di quelle già esistenti, sia mediante aumento di capitale sia mediante conversione di azioni di altra categoria, non richiedono l'approvazione da parte dell'assemblea speciale della categoria.

Considerata l'articolazione dei diritti patrimoniali delle azioni di risparmio, il Consiglio di Amministrazione non ha ravvisato l'esigenza di una loro ulteriore integrazione.

Per completezza si segnala infine che, come specificato nel Profilo dell'Emittente, in caso di esclusione dalle negoziazioni delle azioni ordinarie, le azioni di risparmio potevano essere convertite, a semplice richiesta dell'azionista, in azioni ordinarie, alla pari, nei termini e con le modalità definiti dal Consiglio di Amministrazione e comunicati al mercato. In particolare, mette caso di richiamare che la Conversione Volontaria è stata consentita nel mese di novembre 2012 e pertanto tale diritto statutario non è più esercitabile da allora.

In caso di aumento del capitale sociale i possessori di azioni ordinarie e di azioni di risparmio hanno diritto proporzionale di ricevere in opzione azioni di nuova emissione della propria categoria e, in mancanza o per la differenza, azioni di altra categoria.

Deleghe ad aumenti di capitale e autorizzazioni all'acquisto di azioni proprie

Il Consiglio di Amministrazione non ha facoltà di aumentare il capitale ai sensi dell'art. 2443 del codice civile e di emettere strumenti finanziari partecipativi, né è autorizzato ad acquistare azioni proprie.

Restrizioni al trasferimento delle azioni, limiti al possesso e clausole di gradimento

Lo statuto non prevede restrizioni al trasferimento o limitazioni al possesso delle azioni, né clausole di gradimento.

Azionariato

Partecipazioni rilevanti

Sulla base delle risultanze del libro dei soci, delle comunicazioni ricevute ai sensi di legge e delle altre informazioni a disposizione alla data del 16 febbraio 2022, nessun soggetto ad eccezione del gruppo EDF detiene, direttamente o indirettamente, anche per interposta persona, società fiduciarie e società controllate, partecipazioni superiori al 3% del capitale con diritto di voto ("Partecipazioni Rilevanti").

La partecipazione del gruppo EDF nel capitale rappresentato da azioni ordinarie di Edison si articola come segue:

Azioni ordinarie % sul capitale ordinario % sul capitale sociale
TdE Spa (Ex WGRM) (1) 4.602.160.785 99,47 97,17
Totale gruppo EDF 4.602.160.785 99,47 97,17
  1. Controllata al 100% da EDF International Sas, a sua volta controllata al 100% da EDF, e sottoposta a direzione e coordinamento di quest'ultima.

Le Partecipazioni Rilevanti sono consultabili sul sito della Società (www.edison.it - Investor relations - Azioni - Capitale e azionariato) e sul sito della Consob (www.consob.it).

Diritti speciali di controllo

Non sono stati emessi, né esistono possessori di titoli che conferiscono diritti speciali di controllo.

Meccanismo di esercizio del voto in un sistema di partecipazione azionaria dei dipendenti

Non esistono sistemi di partecipazione azionaria dei dipendenti.

Restrizioni al diritto di voto

Lo statuto non prevede restrizioni all'esercizio del diritto di voto.

Accordi rilevanti ai sensi dell'art. 122 TUF

Per quanto a conoscenza della Società, non esistono accordi rilevanti ai sensi dell'art. 122 TUF.

Clausole di cambiamento del controllo

In merito agli accordi significativi dei quali Edison o le sue controllate ai sensi dell'art. 93 del TUF sono parti alla data del 31 dicembre 2021 e che potrebbero acquisire efficacia, essere modificati o estinguersi in relazione al cambiamento del controllo di Edison, si segnala quanto segue.

Finanziamenti

Il cambiamento del controllo di Edison potrebbe sortire effetti significativi nei seguenti casi:

  • Contratto di prestito di 250 milioni di euro, concesso ad Edison dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) nel dicembre 2010, destinato al finanziamento della conversione di alcuni giacimenti di gas di proprietà di Edison Stoccaggio Spa in stoccaggi sotterranei di gas (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato). Laddove la BEI dovesse ritenere ragionevolmente che si sia verificato o si stia per verificare un cambiamento del controllo di Edison, tale circostanza potrebbe legittimare la richiesta di rimborso anticipato della linea di credito.
  • Contratto di prestito di 150 milioni di euro, sottoscritto in data 9 novembre 2017 tra Edison e BEI, destinato al finanziamento della costruzione e messa in opera di cinque nuovi impianti eolici onshore ed integrale ricostruzione e messa in opera di tre impianti eolici onshore esistenti, per una potenza complessiva totale di circa 165 MW, di proprietà di Edison Rinnovabili Spa. Si applica la stessa clausola del contratto di prestito BEI di cui sopra (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato).
  • Contratto di prestito di 150 milioni di euro, sottoscritto in data 15 giugno 2020 tra Edison e BEI, destinato al finanziamento del progetto relativo alla costruzione e all'esercizio di una centrale termoelettrica con turbina a gas a ciclo combinato (CCGT) da 770 MW di proprietà di Edison, situata in località Marghera Levante. Si applica la stessa clausola dei contratti di prestito BEI sopra menzionati (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato).
  • Contratto di prestito di 300 milioni di euro, sottoscritto in data 26/29 giugno 2020 tra Edison e BEI, destinato al finanziamento dello sviluppo, costruzione ed esercizio di una serie di parchi eolici onshore, di impianti solari fotovoltaici, nonché di un impianto idroelettrico, con una capacità complessiva di circa 455 MW, di proprietà di Edison o di società del Gruppo Edison, da realizzarsi in Italia nel periodo 2020-2023. Si applica la stessa clausola dei contratti di prestito BEI sopra menzionati (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato).
  • Contrat cadre de Gestion de Trésorerie (GBP EURO USD) sottoscritto tra Edison e EDF in data 1 aprile 2015. Nell'ipotesi in cui Edison dovesse cessare di essere una "filiale" di EDF, il contratto si risolverà di diritto con effetti dalla data in cui cesserà di essere tale e Edison dovrà immediatamente rimborsare le somme che le sono state messe a disposizione da EDF ed ogni altra somma dovuta ai sensi del contratto (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato).
  • Contrat de financement Ligne de crédit di 250 milioni di euro, del 29 aprile 2021 tra Edison e EDF. Nell'ipotesi in cui Edison dovesse cessare di essere una "filiale" di EDF, il contratto si risolverà di diritto con effetti dalla data in cui cesserà di essere tale e Edison dovrà immediatamente rimborsare le somme che le sono state messe a disposizione da EDF ed ogni altra somma dovuta ai sensi del contratto. Inoltre, nell'ipotesi in cui la partecipazione

di controllo, diretta o indiretta di EDF in Edison dovesse scendere al di sotto dell'80% del capitale e/o dei diritti di voto di Edison, EDF avrà la facoltà di richiedere il rimborso anticipato delle somme già erogate, oltre che il pagamento di ogni altra somma dovuta ai sensi del contratto (cfr. note illustrative al bilancio separato e consolidato).

Accordi commerciali

  • Contratto tra Fenice S.p.A. e FCA Group Purchasing s.c.r.l., sottoscritto in data 24 gennaio 2019, per la prestazione di servizi energetici per i siti industrial di FCA in Italia. FCA avrà il diritto di risolvere in tutto o in parte il contratto al verificarsi di un evento di vendita, da parte di Fenice a un terzo non controllato da o collegato a Edison e/o EDF di un ramo d'azienda, nonché al verificarsi di un evento che comporti congiuntamente la cessione del controllo di Fenice sia da parte di Edison sia da parte di EDF a meno che tale vendita o cessione sia effettuata a vantaggio di qualsiasi società controllata da o collegata a Edison o EDF.
  • Contratto tra Fenice S.p.A. e CNH Industrial Italia S.p.A., sottoscritto in data 24 gennaio 2019, per la prestazione di servizi energetici per i siti industriali di CNH Industrial in Italia e Spagna. CNH Industrial avrà il diritto di risolvere in tutto o in parte il contratto al verificarsi di un evento di vendita, da parte di Fenice a un terzo non controllato da o collegato a Edison e/o EDF di un ramo d'azienda, nonché al verificarsi di un evento che comporti congiuntamente la cessione del controllo di Fenice sia da parte di Edison sia da parte di EDF a meno che tale vendita o cessione sia effettuata a vantaggio di qualsiasi società controllata da o collegata a Edison o EDF.
  • Contratto di importazione di gas a lungo termine sottoscritto con Sonatrach (società partecipata dallo Stato algerino) nel 2006 e la cui durata è stata estesa nel corso del 2019, che prevede, nel caso di cambiamento del controllo di Edison, il diritto di recesso di Sonatrach senza obbligo di risarcimento.

Nell'ambito degli accordi di seguito elencati, è previsto che una modifica dei soggetti che hanno il controllo di Edison potrebbe avere effetti rilevanti nell'ipotesi in cui essa determinasse un significativo peggioramento del rating creditizio:

  • contratto di trasporto di gas, con rinnovo annuale automatico, sottoscritto con Snam Rete Gas Spa: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso alle infrastrutture di trasporto, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari ad un terzo del massimo del corrispettivo annuo di capacità di trasporto;
  • contratto di bilanciamento gas, con rinnovo annuale automatico, sottoscritto con Snam Rete Gas Spa: in tal caso Edison sarebbe obbligata al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare equivalente al controvalore a mercato di 3 giorni di consumo dei clienti (dell'ordine di 60 Mmc/giorno in totale in inverno a portafoglio attuale);
  • contratto di stoccaggio di gas, con rinnovo annuale automatico, sottoscritto con Stogit Spa: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso allo stoccaggio, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari a un terzo del massimo del corrispettivo annuo di capacità di stoccaggio;
  • contratto di stoccaggio di gas, con rinnovo annuale automatico, sottoscritto con Ital Gas Storage: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso allo stoccaggio, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari a un terzo del massimo corrispettivo annuo di capacità di stoccaggio;
  • contratto di stoccaggio di gas, con rinnovo annuale automatico, sottoscritto con Edison Stoccaggio Spa: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso allo stoccaggio, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari a un terzo del massimo del corrispettivo annuo di capacità di stoccaggio;

  • contratto di rigassificazione sottoscritto con Terminale GNL Adriatico Srl in data 2 maggio 2005 per una durata di 25 anni a partire dalla prima consegna di GNL al terminale (2 novembre 2009): in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso all'infrastruttura, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari alla metà del massimo del corrispettivo annuo dovuto;
  • contratti di trasporto estero sottoscritti nel 2019 con TTPC e Transmed, per il trasporto del gas algerino dalla frontiera Algeria-Tunisia al confine italiano: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per mantenere l'accesso alle infrastrutture di trasporto, al rilascio di una garanzia bancaria a prima richiesta per un ammontare pari a circa 5-10 milioni di euro;
  • contratto di importazione di gas a lungo termine sottoscritto con AGSC (consorzio partecipato dalla società di stato azera, Socar) per l'importazione di gas dall'Azerbaijan e le cui forniture si sono avviate nel 2021: in tal caso Edison sarebbe obbligata, per evitare la termination del contratto, a fornire adeguata garanzia, nel caso in cui la garanzia fosse stata fornita da una società del gruppo soggetta al cambiamento del controllo di Edison.

Disciplina Opa

In materia di Opa, in considerazione della circostanza che le azioni ordinarie di Edison non sono più quotate, non sono state previste deroghe statutarie alle disposizioni sulla passivity rule di cui all'art. 104, commi 1 e 1-bis TUF, né sono state introdotte regole di neutralizzazione contemplate dall'art. 104-bis commi, 2 e 3 TUF.

Soggetto controllante e attività di direzione e coordinamento

Il controllo della Società ai sensi dell'art. 93 del TUF è stato assunto da EDF a far data dal 24 maggio 2012.

Né EDF, né TdE (ex WRGM), società che possiede la partecipazione diretta in Edison, hanno esercitato, nel 2021 così come negli anni precedenti, attività di direzione e coordinamento nei confronti di Edison. Ciò in quanto, da un lato, pur permanendo anche nel 2021 il controllo da parte di EDF, TdE si configura quale mera holding di partecipazioni, priva di struttura organizzativa e dall'altro, Edison, anche dopo l'assunzione del controllo da parte di EDF, ha mantenuto e continua a mantenere sostanzialmente inalterate le proprie caratteristiche di autonomia gestionale e organizzativa. Edison infatti dispone di una propria articolata organizzazione aziendale, che svolge tutte le attività e funzioni aziendali; di un proprio, distinto, processo di pianificazione strategica e finanziaria, nell'ambito del quale il proprio Consiglio di Amministrazione approva il budget e il Piano di Medio Termine; di capacità propositiva propria in ordine alla attuazione e alla evoluzione del business. Fra l'altro a motivo della sua collocazione geografica e delle caratteristiche e qualità tecnico-professionali del proprio management e della propria organizzazione aziendale, Edison, anche nel 2021 ha continuato a svolgere, a favore del gruppo EDF, attività di indirizzo e di coordinamento della gestione del portafoglio gas di EDF. Pertanto, anche nel 2021 non sono stati riscontrati atti, fatti e circostanze inerenti ed incidenti la gestione aziendale idonei a concretare l'assoggettamento di Edison e le sue controllate ad attività di direzione e coordinamento da parte di EDF e TdE.

Edison, in virtù dell'autonomia gestionale e avvalendosi di detta propria organizzazione, in coerenza con gli indirizzi strategici autonomamente definiti dal proprio Consiglio di Amministrazione, ha vieppiù focalizzato, anche nel corso dell'esercizio 2021, la propria attività nella generazione elettrica, con una attenzione rivolta alle fonti rinnovabili, ferma restando la rilevanza della generazione termoelettrica. Ciò a integrazione del rafforzamento, avviato nel 2016 con l'acquisizione del controllo di Fenice SpA, e proseguito con acquisizioni di ulteriori partecipazioni societarie negli anni successivi, del portafoglio dei servizi energetici nei confronti della clientela finale, inclusa la pubblica amministrazione, e di quello del downstream con l'acquisizione di Gas Natural Vendita Italia SpA nel 2018, poi incorporata in Edison Energia: con tali iniziative Edison ha consolidato il proprio posizionamento di mercato nell'ambito degli scenari competitivi di riferimento. Inoltre, con riguardo al settore degli idrocarburi, alla razionalizzazione avviata nel 2018 del portafoglio Exploration & Production e alla vendita, nel corso dell'anno 2020, della controllata Edison E&P, ha fatto seguito, nel 2021, la vendita di Edison Norge AS, in attuazione della decisione imprenditoriale del Consiglio di Amministrazione di Edison del 3 luglio 2019 di dismettere tale attività, sempre meno sinergica e complementare rispetto al core business adottato dalla Società (secondo la tendenza confermata da analoghi processi di dismissione che hanno interessato i principali operatori energetici europei) e a intensità di impiego di capitale sempre meno compatibile con l'indirizzo di Edison di allocare le risorse finanziarie di cui dispone nello sviluppo delle predette direttrici del proprio business. Tale decisione è stata controbilanciata dalla scelta di una progressiva diversificazione dei canali di approvvigionamento di gas attraverso contratti di lungo termine. In questo ultimo ambito, e più in generale in quello del mid-stream gas, peraltro, le abilità proprie di Edison hanno da tempo trovato riscontro sul mercato.

Edison, sempre in forza delle capacità della propria organizzazione aziendale, esercita attività di direzione e coordinamento sulla quasi totalità delle società italiane controllate, direttamente o indirettamente tramite la controllata Fenice, che a sua volta esercita attività di direzione e coordinamento sulle sue controllate appartenenti al settore dell'efficienza energetica.

Altre informazioni

Norme applicabili alla composizione e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei suoi Comitati, nonché alla nomina, sostituzione e indennità degli amministratori

La composizione e il funzionamento del Consiglio di Amministrazione sono disciplinati dai seguenti articoli dello statuto: 14 (Consiglio di Amministrazione), 16 (Cariche sociali - Comitati), 17 (Poteri), 18 (Convocazione, riunioni e deliberazioni del Consiglio di Amministrazione). Si rinvia a quanto dettagliato nei corrispondenti paragrafi.

In tema di composizione e di meccanismi di funzionamento dei Comitati del Consiglio di Amministrazione, si rinvia, oltre a quanto previsto dal citato art. 16 dello statuto, al paragrafo "Comitati interni al Consiglio di Amministrazione".

La nomina e la sostituzione degli amministratori sono disciplinate dal già citato art. 14 (Consiglio di Amministrazione) dello statuto. Si rinvia altresì al successivo paragrafo "Nomina degli amministratori".

Come già indicato nelle precedenti Relazioni di Governance, si segnala che, in considerazione della revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie, con effetto dal 4 aprile 2013 vennero eliminate le disposizioni statutarie che richiedevano e disciplinavano la presentazione di liste per la elezione dei componenti del Consiglio di Amministrazione e vennero semplificate quelle relative alla sostituzione degli amministratori cessati per qualsiasi motivo in corso di mandato. Ciò anche in considerazione del chiarimento interpretativo della Consob, quale recepito nell'art. 144-ter del Regolamento Emittenti, secondo cui le disposizioni del TUF, riguardanti la nomina dei componenti del Consiglio di Amministrazione e dell'organo di controllo, risultano applicabili alle sole società "in cui risultino quotate le azioni che di fatto hanno la possibilità di concorrere alla nomina degli organi di amministrazione e controllo, tra cui non sono comprese le azioni di risparmio".

Con l'occasione si intervenne anche su alcune disposizioni relative al funzionamento dell'organismo.

In tema di indennità degli amministratori in caso di dimissioni, licenziamento senza giusta causa o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto, si rinvia al paragrafo della Relazione sulla Remunerazione "Benefit e indennità".

Norme applicabili alla composizione, al funzionamento, alla nomina e alla sostituzione del Collegio Sindacale

La composizione, il funzionamento del Collegio Sindacale, nonché la nomina e la sostituzione dei sindaci sono disciplinati dall'art. 22 (Collegio Sindacale) dello statuto. Si rinvia a quanto dettagliato nei corrispondenti paragrafi.

Si segnala che il citato articolo venne modificato, da ultimo, con effetto dal 4 aprile 2013, poiché, in considerazione della revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie, vennero eliminate le disposizioni statutarie che richiedevano e disciplinavano la presentazione di liste per la elezione dei componenti del Collegio Sindacale e modificate quelle relative alla sostituzione dei sindaci cessati in corso di mandato. Ciò anche in considerazione del chiarimento interpretativo della Consob richiamato nel precedente paragrafo.

Politiche in materia di diversità

In tema di politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale, si fa rinvio, rispettivamente, al paragrafo "Composizione del Consiglio di Amministrazione - Criteri e politiche di diversità", e al paragrafo "Composizione, indipendenza e professionalità del Collegio Sindacale".

Principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di informativa finanziaria

Per dettagli sulle principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi in relazione al processo di informativa finanziaria, si rinvia al paragrafo "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi".

Norme applicabili al funzionamento dell'assemblea e relativi diritti degli azionisti

La convocazione, il funzionamento dell'assemblea e i relativi diritti degli azionisti, oltre che dalla legge, sono disciplinati dal titolo III dello statuto. Si rinvia a quanto dettagliato nei corrispondenti paragrafi.

Si rammenta che taluni degli articoli contenuti nel suddetto titolo III vennero modificati, da ultimo, con effetto dal 4 aprile 2013, per tenere conto della diversa disciplina applicabile alle azioni ordinarie e alle azioni di risparmio, in relazione al differente regime di negoziazione delle due categorie, conseguente alla revoca dalla quotazione delle sole azioni ordinarie.

Norme applicabili alle modifiche dello statuto

Lo statuto può essere modificato con delibera dell'assemblea straordinaria e, come previsto dall'art. 17 dello statuto, limitatamente alle modifiche in adeguamento a disposizioni normative, con delibera del Consiglio di Amministrazione.

Lo statuto in vigore è pubblicato sul sito internet della Società all'indirizzo www.edison.it – La Società - Governance - Governance - Statuto.

Deroghe ad adempimenti informativi

La Società ha da tempo effettuato la scelta di derogare all'adempimento di pubblicare il documento informativo in ipotesi di operazioni significative di acquisizione, cessione, aumenti di capitale mediante conferimenti di beni, fusioni e scissioni.

Alla luce delle modifiche intervenute del quadro normativo di riferimento, la Società ha invece ritenuto, in linea con le best practices delle altre società con strumenti finanziari quotati e in continuità con la disciplina previgente, di confermare la scelta, attuata dal 2016, di pubblicare le informazioni finanziarie trimestrali su base consolidata, in aggiunta alla relazione finanziaria annuale e semestrale. Tali informazioni, rispetto al passato, hanno assunto una forma più sintetica e maggiormente focalizzata sull'andamento del business. Per la loro pubblicazione, vengono comunque rispettati gli stessi termini previsti dalle norme abrogate e cioè entro il quarantacinquesimo giorno successivo alla chiusura del trimestre.

Inoltre, seguendo la prassi adottata dalla quasi totalità delle società quotate, a partire dall'esercizio 2020 Edison predispone unicamente la relazione finanziaria semestrale consolidata.

Governo societario

Consiglio di Amministrazione

Ruolo del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione ha la responsabilità di guidare e monitorare la gestione della Società e del Gruppo ad essa facente capo, definendone gli indirizzi strategici e il sistema di governo. L'organo gestorio dispone dei più ampi poteri per compiere tutti gli atti, anche di disposizione, che ritiene opportuni per il conseguimento dello scopo sociale, con la sola esclusione di quelli che la legge riserva espressamente e unicamente all'assemblea.

Il Consiglio di Amministrazione persegue l'obiettivo della creazione di valore nel mediolungo termine a beneficio degli azionisti. Nella propria azione il Consiglio di Amministrazione tiene al contempo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la Società e il Gruppo, con la finalità di valorizzarli (il "Successo Sostenibile"). Con riguardo al dialogo con azionisti e stakeholder, si rinvia al paragrafo "Dialogo con gli azionisti e gli stakeholder".

Il Consiglio di Amministrazione ha nel tempo ritenuto di mantenere in capo a sé, e quindi di non formarne oggetto delle deleghe di attribuzione agli amministratori esecutivi, una serie di decisioni riguardanti materie e operazioni particolarmente significative, che si aggiungono alle competenze ad esso riservate dalla legge e dallo statuto. Ferme rimanendo tali responsabilità, per assicurare una gestione più snella ed efficiente della Società, il Consiglio ha attribuito, nei termini nel seguito indicati, parte delle proprie competenze gestionali all'Amministratore delegato, che ha altresì incaricato di sovraintendere alla funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Inoltre, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione operano tre Comitati, tutti con funzioni propositive e consultive: il Comitato Controllo e Rischi, il Comitato per la Remunerazione e il Comitato Operazioni con Parti Correlate (i "Comitati Endoconsiliari").

Il Consiglio di Amministrazione si riunisce con cadenza regolare e opera in modo da garantire efficacemente le proprie funzioni, anche mediante l'attività istruttoria svolta dai Comitati istituiti nell'ambito dello stesso Consiglio.

Definizione delle strategie, esame ed approvazione dei piani della Società

Il Consiglio di Amministrazione definisce gli indirizzi strategici della Società e del Gruppo in coerenza con il conseguimento di un Successo Sostenibile.

Il Consiglio di Amministrazione esamina e approva il piano di sviluppo industriale e finanziario, che viene elaborato su base consolidata in coerenza con le linee strategiche (il "Piano di Medio Termine") e ne monitora periodicamente l'attuazione.

In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione rivolge da anni una particolare attenzione ai profili di responsabilità ambientale e sociale di Edison e ha avviato, negli ultimi tempi, una serie di attività atte a collegare in maniera sistematica la governance e lo sviluppo della Società con gli obiettivi di sostenibilità, avuto riguardo al ruolo attivo di leader della transizione energetica assunto da Edison. Gli obiettivi di sostenibilità, quali mutuati anche dall'agenda 2030 delle Nazioni Unite, stanno diventando così parte sempre più integrante degli stessi obiettivi strategici del Gruppo e seguono un processo strutturato di identificazione, approvazione e verifica.

In particolare, nel 2021 il Consiglio di Amministrazione ha declinato le seguenti direttrici di sviluppo per Edison tenendo anche conto dei criteri sulla base dei quali è possibile individuare, da un lato, le attività economiche che possono essere considerate "sostenibili" e, dall'altro, le azioni di mitigazione dei rischi Environmental, Social, Governance (ESG):

  • lo sviluppo di impianti per la generazione di energia elettrica a ridotto contenuto di emissioni CO2, attraverso un rilevante piano di sviluppo delle energie rinnovabili e nuovi impianti di generazione a gas ad alta efficienza e flessibilità;
  • il supporto a clienti e territori con soluzioni e servizi "su misura" e a tutto campo per migliorare la competitività, l'efficienza e la qualità della vita;
  • la conferma del ruolo chiave nel mercato di importazione e vendita del gas per il mercato italiano, a supporto dei fabbisogni dei clienti nella fase di transizione energetica, anche promuovendo la progressiva sostituzione del gas naturale con i green gas.

Tutto ciò attivando partnership con fornitori specializzati, impiegando tecnologie innovative, digitali e sostenibili, il cui sviluppo è promosso anche nelle attività interne della Direzione Ricerca, Sviluppo e Innovazione e valorizzando competenze di mestiere e distintive del capitale umano dell'ecosistema aziendale, nel rispetto dei principi di inclusione, di valorizzazione e di pari opportunità.

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato il budget 2022 e il Piano di Medio Termine nella riunione del 7 dicembre 2021, dopo averne condiviso, in una precedente seduta, le ipotesi di scenario dei prezzi delle commodities di riferimento del Gruppo (petrolio, energia elettrica, gas e Co2), dei tassi di cambio euro/dollaro e delle variabili macroeconomiche, nonché della evoluzione della domanda di energia elettrica e di gas e degli impianti di generazione, in aggiunta alle assunzioni regolatorie e di sviluppo del business, unitamente agli obiettivi strategici anche in termini di sviluppo sostenibile quali sopra rappresentati, valutando le opportunità e i rischi individuati.

Il piano e il budget vengono elaborati dalle strutture aziendali a ciò preposte, previamente esaminati dal Comex e fatti oggetto di specifica valutazione da parte del Comitato Controllo e Rischi, anche sotto il profilo delle attività sostenibili che, se del caso, formula le proprie osservazioni al Consiglio di Amministrazione, non avendo, allo stato, il Consiglio di Amministrazione ritenuto opportuno istituire un ulteriore Comitato Endoconsiliare a ciò preposto.

Accanto a tali documenti, il Consiglio di Amministrazione valida annualmente la matrice di materialità relativa ai temi di sviluppo sostenibile da prendere a riferimento nella redazione della DNF del successivo esercizio e approva, apportando revisioni e integrazioni, ove ritenuto opportuno, obiettivi ESG di medio e lungo termine, il cui livello di raggiungimento viene misurato e aggiornato annualmente. Gli ambiti cui sono riconducibili tali obiettivi sono i seguenti: l'azione per il clima, la protezione e il ripristino del capitale naturale e del paesaggio, lo sviluppo del capitale umano, dell'inclusione e della diversità, e il valore per i clienti, per il territorio e per lo sviluppo economico sostenibile. Queste tematiche, quali elementi strutturali della politica di sostenibilità, sono state trattate nelle riunioni del Consiglio di Amministrazione del 7 dicembre 2021 e del 16 febbraio 2022 e di esse viene fornita evidenza nella DNF, alla quale si rinvia.

Il Consiglio di Amministrazione valida poi annualmente, ai fini delle analisi di impairment riguardanti il bilancio, gli assunti di evoluzione economica e le ipotesi previsionali incorporate nel piano industriale utilizzato a questi fini. Con riguardo al bilancio 2021 tale condivisione è stata svolta nella riunione del 16 febbraio 2022.

Monitoraggio dell'attuazione dei piani, valutazione del generale andamento della gestione e informativa da parte degli organi delegati

È prassi consolidata del Consiglio di Amministrazione confrontare i risultati trimestralmente conseguiti con quelli programmati, desumibili dal budget approvato, generalmente in occasione dell'approvazione delle situazioni contabili di periodo e quindi, nel 2021 nelle riunioni del 17 febbraio, 11 maggio, 28 luglio e 28 ottobre. In tale ambito viene posto un focus particolare su una serie di variabili economiche relative alle diverse aree di business del Gruppo, e sulle principali grandezze finanziarie, le cui variazioni "a consuntivo" rispetto ai risultati che erano stati previsti, vengono commentate e analizzate. Analogo esame viene svolto "a consuntivo" con riguardo ai principali investimenti approvati dal Consiglio di Amministrazione, generalmente in occasione della riunione del Consiglio di Amministrazione che approva il progetto di bilancio.

Come richiesto dal Codice e dalle disposizioni normative vigenti, il Consiglio di Amministrazione esamina periodicamente anche l'andamento della gestione, in primo luogo approvando, ogni trimestre, le situazioni contabili del periodo.

Inoltre, come pure richiesto dal Codice, oltre che dalla legge e dallo statuto, gli organi delegati riferiscono al Consiglio e al Collegio Sindacale circa l'attività svolta nell'esercizio delle deleghe con cadenza almeno trimestrale. In proposito si precisa che l'Amministratore delegato ha istituito, da tempo, la prassi di prevedere espressamente, in occasione di ogni Consiglio di Amministrazione, e indipendentemente dall'intervallo temporale trascorso rispetto alla precedente riunione, tra le materie all'ordine del giorno, un'informativa, da parte dello stesso Amministratore delegato, in ordine all'attività svolta e alle principali operazioni compiute dalla Società e dalle sue controllate non sottoposte alla preventiva approvazione del Consiglio. L'informativa è di norma supportata da una serie di note e presentazioni che vengono inviate agli amministratori e al Collegio Sindacale unitamente all'ordine del giorno di ogni singola convocazione del Consiglio di Amministrazione.

Definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, valutazione della relativa adeguatezza ed efficacia; definizione della natura e del livello di rischi compatibile con gli obiettivi strategici dell'emittente

Sul ruolo del Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, nonché nella valutazione della relativa adeguatezza ed efficacia, e nella definizione della natura e del livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici, si rinvia al paragrafo "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi".

Definizione del governo societario e della struttura di Gruppo

Al Consiglio di Amministrazione spetta la definizione del governo societario e della struttura del Gruppo.

A motivo, principalmente, della struttura dell'azionariato di Edison, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto necessario elaborare proposte atte a definire un diverso sistema di governo societario ritenendo che:

  • i) il modello di organizzazione tradizionale assunto da Edison risulti adeguato e già funzionale alle esigenze dell'impresa in quanto tale modello identifica con sufficiente precisione compiti e responsabilità degli organi di gestione e degli organi di controllo;
  • ii) il Consiglio di Amministrazione operi in maniera efficiente, come anche risulta dall'esito dell'ultima autovalutazione, al cui paragrafo di commento si rinvia;
  • iii) gli obblighi di informazione e di comportamento cui è assoggettata la Società, data la presenza di azioni di risparmio negoziate sul MTA, assicurino a tutti gli azionisti una gestione dell'impresa trasparente e in linea con le best practice.

In termini di organizzazione, nel 2021, come già anticipato nel paragrafo "Struttura di Governance":

  • in conseguenza della vendita di Edison E&P, sono state riconfigurate le attività della Divisione Gas Midstream, Energy Management & Gas Infrastructures, con la creazione di due distinte Divisioni: la Divisione Gas & Power Portfolio Management & Optimization e la Divisione Gas Assets;
  • le attività afferenti la Sustainability sono state enucleate in una distinta Direzione denominata CEO's Office & Sustainability e ne sono state riviste e ampliate le finalità.

Inoltre nell'anno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato una serie di razionalizzazioni e semplificazioni societarie che hanno principalmente riguardato il settore delle energie rinnovabili, che ha portato, tra l'altro, all'ingresso di un partner strategico nel settore.

Valutazione dell'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile, con particolare riferimento al sistema di controllo interno e di gestione dei rischi

Il Consiglio di Amministrazione esamina e valuta periodicamente, in genere in occasione della approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, anche sulla base delle attività istruttorie condotte dal Comitato Controllo e Rischi (che al riguardo si basa sugli approfondimenti svolti e sulle risultanze prodotte dalla Direzione Internal Audit e dal Risk Office), nonché delle verifiche effettuate dal Collegio Sindacale, l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile, con particolare riferimento al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

La valutazione, che ha riguardato sia Edison che l'insieme delle sue controllate, è stata condotta, relativamente al 2021, nelle riunioni del 17 febbraio 2021 e, relativamente al 2022, nella riunione del 16 febbraio 2022. Valutazioni aggiuntive sono poi state condotte in occasione della validazione di specifiche riorganizzazioni aziendali. Il Consiglio di Amministrazione in tali occasioni ha confermato che l'assetto organizzativo, amministrativo e contabile, tenuto conto delle attività svolte dalla Società e dei relativi rischi, è adeguato alla natura e dimensione della Società e consente di rilevare tempestivamente eventuali crisi dell'impresa e la perdita di continuità aziendale.

Sul punto si rinvia a quanto precisato nel paragrafo "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi".

Approvazione delle operazioni significative della Società e delle sue controllate

Oltre a quanto sopra riportato, sulla base delle disposizioni dello statuto e della decisione assunta, da ultimo, dal Consiglio di Amministrazione in data 28 aprile 2020, il Consiglio di Amministrazione è competente a deliberare sulle sotto indicate materie, ritenute particolarmente significative, che si aggiungono alle attribuzioni previste dalla legge e non suscettibili di delega a singoli amministratori, ovvero da specifiche procedure interne:

  • a) riduzione del capitale sociale in caso di recesso del soggetto legittimato;
  • b) decisioni inerenti all'approvazione del business plan e del budget;
  • c) istituzione o soppressione di sedi secondarie della Società nonché trasferimento della sede sociale nel territorio nazionale;
  • d) indicazione di quali amministratori hanno la rappresentanza della Società;
  • e) adeguamenti dello statuto della Società a disposizioni normative;
  • f) fusioni e scissioni nei casi di cui agli artt. 2505 e 2505-bis, del codice civile, anche quali richiamati dall'art. 2506-ter, del codice civile;
  • g) emissione di obbligazioni;
  • h) contratti di cessione e di acquisto di gas di durata superiore a 36 mesi, se di ammontare superiore, per quantità, di gas equivalente a 10 TWh/y per singolo contratto;
  • i) contratti di cessione e di acquisto di energia elettrica di durata superiore a 36 mesi, se di ammontare superiore, per quantità, a 5 TWh/y per singolo contratto;

  • l) contratti di cessione e di acquisto di altre materie energetiche, vapore, petrolio greggio e suoi derivati, carbone, titoli rappresentativi di certificati verdi, titoli di efficienza energetica (TEE), garanzie di origine, diritti di emissione di CO2 e altri titoli o diritti similari di durata superiore a 36 mesi, se di ammontare superiore a 150 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto;
  • m) contratti per l'acquisto di beni o atti dispositivi di beni (diversi dai beni espressamente menzionati in altre lettere), accordi commerciali ed industriali, contratti per la prestazione di servizi ed in genere ogni altro accordo o contratto avente ad oggetto beni e servizi strumentali alla gestione operativa dell'impresa sociale, per un ammontare superiore a 200 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto o accordo;
  • n) concessione, assunzione e rimborso anticipato di finanziamenti, assunzione di debiti finanziari ed altri contratti bancari e finanziari di qualunque natura, di ammontare superiore a 200 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto;
  • o) contratti aventi ad oggetto strumenti negoziati sui mercati monetari e strumenti finanziari derivati, finalizzati o meno alla copertura del rischio delle variazioni dei tassi di cambio, tassi di interesse o prezzi di commodities, per un ammontare superiore a 200 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto;
  • p) contratti aventi ad oggetto investimenti (diversi da quelli di cui alla successiva lettera q) per un ammontare superiore a 50 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto;
  • q) contratti aventi ad oggetto acquisti, acquisizioni a qualsiasi titolo e sotto qualsiasi forma (per esempio anche a seguito di aumento di capitale o costituzione di società), trasferimenti o altri atti di disposizione (in tutto o in parte, sotto qualsiasi forma e qualsiasi titolo, ivi inclusi senza alcuna limitazione la costituzione o concessione di pegni, garanzie, vincoli, usufrutti o altri diritti di terzi) di valori mobiliari, partecipazioni e interessenze in società, imprese o altri enti, di aziende e rami di azienda, per un ammontare superiore a 50 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto;
  • r) concessione di, o liberazione da, vincoli, pegni, garanzie reali e personali, altre garanzie o diritti affini su beni materiali e immateriali (diversi da vincoli, pegni, garanzie o diritti contemplati in altre lettere) per un ammontare superiore a 50 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singola operazione;
  • s) operazioni con Parti Correlate qualificabili di "Maggiore Rilevanza" secondo la procedura per la Disciplina delle Operazioni con Parti Correlate approvata dal Consiglio di Amministrazione del 3 dicembre 2010, come successivamente modificata;
  • t) ogni altro contratto o atto non espressamente menzionato alle lettere precedenti che comporti impegni di spesa di ammontare superiore a 50 milioni di euro (o il suo equivalente in altra valuta) per singolo contratto o atto.

Nella citata riunione del 28 aprile 2020 sono stati nuovamente confermati dal Consiglio di Amministrazione i criteri volti alla individuazione delle operazioni di significativo rilievo riferite alle controllate da sottoporre alla propria preventiva approvazione, inizialmente identificati nella riunione del 26 ottobre 2012, dove venne stabilito che, se poste in essere da controllate, devono essere previamente approvate dal Consiglio di Amministrazione di Edison le materie che, ove fossero compiute da Edison, non rientrerebbero nelle competenze proprie dell'Amministratore delegato di Edison.

Come già precisato nelle precedenti Relazioni di Governance, in considerazione del numero e delle attività svolte dalle controllate, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di non fissare criteri qualitativi/quantitativi per la individuazione delle controllate maggiormente significative: la previsione si applica pertanto a tutte le controllate, con la sola esclusione di quelle sottoposte al regime di unbundling funzionale.

Nel corso del 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato le operazioni rilevanti attuate da parte delle società controllate.

Adozione di una procedura per la gestione delle informazioni societarie

Il Consiglio di Amministrazione ha adottato, su proposta dell'Amministratore delegato, una procedura per la gestione delle informazioni societarie, denominata "Gestione interna e comunicazione all'esterno di informazioni riservate e privilegiate relative a Edison e ai suoi strumenti finanziari", come più in dettaglio descritta nel paragrafo "Gestione delle informazioni societarie".

Adozione di una procedura e di un protocollo per la gestione delle operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione ha approvato, su proposta dell'Amministratore delegato, una procedura interna denominata "Procedura per la disciplina operazioni con parti correlate" nel dicembre 2010, in attuazione di quanto prescritto dalla Consob nel regolamento sulle operazioni con parti correlate (il "Regolamento Consob Parti Correlate"), entrata in vigore l'1 gennaio 2011 (la "Procedura Parti Correlate"). La procedura è stata modificata in più riprese, da ultimo, previo parere favorevole del Comitato Operazioni Parti Correlate, nel giugno 2021 per tenere conto delle nuove disposizioni apportate dalla Consob nel dicembre 2020 al sopramenzionato Regolamento. Il Consiglio di Amministrazione ha anche approvato, su proposta dell'Organismo di Vigilanza 231, un protocollo, dal 2008 parte integrante del Modello 231, denominato "Protocollo per la gestione delle Operazioni con Parti Correlate". In tale protocollo sono state successivamente trasfuse le principali disposizioni della Procedura Parti Correlate (il "Protocollo Parti Correlate"). Anche tale Protocollo è stato aggiornato nel 2021 per tenere conto delle modifiche introdotte nel Regolamento Consob Parti Correlate per come recepite nella Procedura Parti Correlate. Sui contenuti di tale procedura e di tale protocollo, nonché sul ruolo del Comitato Operazioni con Parti Correlate si rinvia ai paragrafi "Interessi degli amministratori e operazioni con parti correlate" e "Comitato Operazioni con Parti Correlate – Procedura Parti Correlate".

Funzionamento del Consiglio di Amministrazione

Linee guida di funzionamento

Il Consiglio di Amministrazione, nella riunione dell'11 maggio 2021, ha adottato linee guida per il funzionamento del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari, con le quali, oltre ad essere richiamati i principali doveri del Consiglio di Amministrazione e dei singoli amministratori, sono stati rivisitate le regole di funzionamento dei richiamati organismi, in modo da consolidare le prassi seguite e recepire le indicazioni del Codice (le "Linee Guida di Funzionamento").

Le Linee Guida di Funzionamento hanno sostituito la "Guida informativa per gli amministratori", da tempo predisposta dalla Società, che sintetizzava le principali disposizioni normative, regolamentari e di autodisciplina riguardanti il Consiglio di Amministrazione e i diversi Comitati interni al Consiglio.

Le Linee Guida di Funzionamento sono state organizzate nei seguenti capitoli:

Ruolo del Consiglio di Amministrazione

E' stato sottolineato più incisivamente il collegamento tra responsabilità del Consiglio di Amministrazione, definizione delle strategie e perseguimento del Successo Sostenibile, inteso come l'"obiettivo che guida l'azione dell'organo di amministrazione e che si sostanzia nella creazione di valore nel lungo termine a beneficio degli azionisti, tenendo conto degli interessi degli altri stakeholder rilevanti per la società".

Sistema di governo della Società

Sono state definite con maggiore sistematicità le competenze del Consiglio di Amministrazione in tema di governance del Gruppo, di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, anche di natura ESG, nonché di sistema amministrativo e contabile.

Nomina e composizione del Consiglio di Amministrazione

Sono state riprodotte le diverse disposizioni normative e di statuto in materia, specificando - come richiesto dal Codice - i criteri qualitativi per valutare l'indipendenza di un amministratore. Sulla base della scelta condivisa dal Consiglio di Amministrazione, non sono invece stati individuati specifici criteri quantitativi per le motivazioni specificate nel paragrafo "Amministratori indipendenti", al quale si rinvia.

Norme di funzionamento del Consiglio di Amministrazione

Sono state riprese le disposizioni dello statuto e le prassi seguite dalla Società in tema di funzionamento del Consiglio di Amministrazione, gestione delle informazioni riservate, verbalizzazione delle riunioni e competenze dell'Amministratore delegato. Al contempo sono stati definiti in maniera più circostanziata, come suggerito dal Codice, il ruolo e le funzioni del Presidente, nonché quelli del Segretario del Consiglio di Amministrazione, come indicato più in dettaglio nel paragrafo "Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione". In tale contesto è stata anche confermata l'indicazione di inviare la documentazione al Consiglio di Amministrazione con un anticipo di almeno 5 giorni rispetto alla data della riunione, con le specificazioni appresso indicate nel citato paragrafo.

Sono anche state definite le modalità di svolgimento del processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati Endoconsiliari. È stata così formalizzata la prassi di affidare il processo agli amministratori indipendenti, con facoltà di fare ricorso a un consulente indipendente, e di riservare al Consiglio di Amministrazione la valutazione dei risultati, anche al fine della individuazione delle azioni di implementazione dei suggerimenti e delle indicazioni emerse dal processo.

Norme di funzionamento dei Comitati Endoconsiliari

Sono state rese maggiormente omogenee, nel rispetto delle peculiarità e delle specifiche competenze di ciascuno di essi, le norme di funzionamento del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi. In particolare, per entrambi questi Comitati sono stati indicati i termini per l'invio preventivo della documentazione (due giorni). Inoltre, le competenze del Comitato Controllo e Rischi sono state definite con maggiore organicità distinguendo tra: attività in tema di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi; Comunicazione Finanziaria; Comunicazione non Finanziaria. Anche le competenze del Comitato per la Remunerazione sono state riformulale per risultare più aderenti, sotto il profilo lessicale, alle indicazioni del Codice.

Le norme di funzionamento del Comitato Operazioni con Parti Correlate sono invece state riviste, e adeguate anche alle Linee Guida di Funzionamento, in occasione dell'adeguamento della Procedura Parti Correlate alle nuove disposizioni del Regolamento Consob Parti Correlate.

Agito degli amministratori, disponibiità di tempo e cumulo delle cariche

Gli amministratori di Edison agiscono e deliberano con cognizione di causa e in autonomia.

Ciascun amministratore, tenuto conto della composizione e delle professionalità presenti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, dedica allo svolgimento diligente dei propri compiti il tempo necessario, considerate anche le attività svolte nell'ambito dei Comitati Endoconsiliari.

Per consentire agli amministratori di dedicare il tempo necessario allo svolgimento dei loro compiti, e un'idonea disponibilità a svolgere con efficacia il loro incarico, l'organo amministrativo, nelle Linee Guida di Funzionamento ha formalizzato l'orientamento, nel passato espresso in sede di nomina degli amministratori, che ciascun amministratore non debba ricoprire più di cinque incarichi di amministratore o sindaco in altre società quotate in mercati regolamentati (anche esteri), in società finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni, che non facciano parte del gruppo di appartenenza di Edison.

Fermo rimanendo il convincimento che la valutazione di questo aspetto sia di pertinenza, in primo luogo, dei soci in sede di designazione degli amministratori e, successivamente, del singolo amministratore all'atto di accettazione della carica, tenuto anche conto della sua eventuale partecipazione ai Comitati Endoconsiliari, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto infatti preferibile fornire oggettivi elementi di valutazione, ancorchè la raccomandazione del Codice sul punto riguardi le sole Società Grandi. Nel novero delle società da computare nel limite di 5, sono state mantenute anche quelle finanziarie, bancarie e assicurative indipendentemente dalla dimensione, a motivo della rilevanza del settore di attività di per sé. Inoltre sono state fornite le seguenti indicazioni: (i) nell'ambito del numero complessivo di 5, gli incarichi in società quotate non dovrebbero superare il numero di 3; (ii) sono da considerare di rilevanti dimensioni le società il cui patrimonio netto sia superiore a 3 miliardi di euro, ovvero il cui fatturato consolidato sia superiore a 5 miliardi di euro.

Tutti gli amministratori nominati hanno osservato questa indicazione. Nella tabella allegata alla presente Relazione sono indicati gli incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dagli amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021 evidenziando quelli relativi a società del gruppo EDF.

In tema di divieto di concorrenza, si rappresenta che l'assemblea, cui lo statuto demanda la decisione di attivare, se del caso in sede di nomina degli amministratori, l'osservanza del divieto ove lo ritenga opportuno, non si è avvalsa di tale facoltà e che il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni annualmente acquisite, non ha rilevato, nel corso dell'anno, criticità meritevoli di essere segnalate all'assemblea.

Interessi degli amministratori e operazioni con parti correlate

Nel Protocollo Parti Correlate sono previste regole di comportamento per disciplinare la posizione degli amministratori che hanno un interesse, anche potenziale e non necessariamente in conflitto, nell'operazione da attuare da parte della Società, e da sottoporre all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

In particolare, il Protocollo Parti Correlate richiama le previsioni dell'art. 2391 del codice civile, secondo cui, qualora l'operazione sia soggetta alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione, l'amministratore interessato è tenuto a comunicare l'esistenza dell'interesse (anche non in conflitto con quello della Società), la sua natura, i termini, l'origine e la portata del medesimo. Se si tratta dell'Amministratore delegato, questi si astiene dal compiere l'operazione e sottopone la stessa alla preventiva approvazione del Consiglio di Amministrazione. Una volta segnalato l'interesse da parte dell'amministratore, il Consiglio di Amministrazione deve valutare se l'operazione è comunque conveniente per la Società, esprimendo in delibera le ragioni e la convenienza dell'operazione.

In aggiunta, il Protocollo Parti Correlate, nella versione aggiornata nel 2021, come pure la richiamata Procedura Parti Correlate, prevedono che gli amministratori, chiamati a deliberare un'operazione con parti correlate, sottoposta al Consiglio di Amministrazione, "coinvolti nell'operazione", cioè gli amministratori che abbiano nell'operazione un interesse per conto proprio o di terzi, in conflitto con quello della Società, sono tenuti a comunicare l'esistenza di detto interesse, rappresentando in modo chiaro ed esaustivo i presupposti di siffatto interesse. Tale informazione è oggetto di verbalizzazione e i medesimi amministratori sono tenuti ad astenersi dal voto. Il Protocollo Parti Correlate precisa che la valutazione circa la sussistenza (o meno) di detto conflitto d'interesse, effettivo o potenziale, è rimessa alla discrezionalità di ciascun amministratore, fermo restando che – in caso di dubbi interpretativi

– l'amministratore possa chiedere ragguagli e/o chiarimenti alle funzioni aziendali di Edison competenti rispetto all'operazione da deliberare. Le disposizioni sono state applicate dal luglio 2021.

Sugli ulteriori aspetti relativi alla disciplina delle Operazioni con Parti Correlate si rinvia al paragrafo "Comitato Operazioni con Parti Correlate – Procedura Parti Correlate".

Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione

Il potere di convocare il Consiglio di Amministrazione e di definirne l'ordine del giorno spetta statutariamente sia al Presidente sia all'Amministratore delegato.

Il Consiglio di Amministrazione può inoltre essere convocato dal Collegio Sindacale ovvero individualmente da ciascun componente del Collegio Sindacale, previa comunicazione al Presidente del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio è inoltre convocato su richiesta di almeno due amministratori. Tali facoltà non sono mai state utilizzate nel corso dell'esercizio.

L'avviso di convocazione deve essere inviato mediante comunicazione scritta almeno cinque giorni o, in caso di urgenza, due giorni prima di quello fissato per la riunione.

Le riunioni sono presiedute dal Presidente del Consiglio di Amministrazione o, in caso di sua assenza o impedimento, da altro amministratore designato dal Consiglio di Amministrazione, che ne guida lo svolgimento e ne coordina le attività. In tale circostanza è prassi che la presidenza venga assunta dall'Amministratore delegato.

Per consentire una più agevole partecipazione degli amministratori, le adunanze possono anche tenersi per teleconferenza o videoconferenza, a condizione che tutti i partecipanti siano identificati e siano in grado di seguire la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati e di ricevere, trasmettere e visionare i documenti. Peraltro, a motivo della emergenza sanitaria determinata dal Covid 19, anche nel 2021 la quasi totalità degli amministratori ha preso parte alle riunioni quasi sempre con questa modalità.

Il Consiglio è validamente costituito con l'intervento della maggioranza degli amministratori in carica e delibera con il voto favorevole della maggioranza degli amministratori intervenuti, escludendosi dal computo gli astenuti.

Come già anticipato, le Linee Guida di Funzionamento hanno meglio formalizzato il ruolo del Presidente e del Segretario del Consiglio di Amministrazione nella organizzazione delle riunioni consiliari, con particolare riguardo a: modalità di definizione dell'ordine del giorno; rispetto dei termini per l'invio preventivo della documentazione; adeguatezza della documentazione a supporto delle decisioni; intervento dei dirigenti per l'illustrazione degli argomenti di pertinenza; verbalizzazione delle riunioni; coordinamento tra attività dei Comitati Endoconsiliari e attività del Consiglio.

Le Linee Guida di Funzionamento prevedono, in particolare, che l'ordine del giorno indichi in modo dettagliato le materie da trattare, precisando per quali materie gli amministratori siano chiamati a deliberare.

Consolidando la prassi seguita, le Linee Guida di Funzionamento dispongono poi che la documentazione sia inviata con un anticipo di cinque giorni rispetto alla data della riunione consiliare, ad eccezione delle convocazioni in via d'urgenza, per le quali il termine di invio coincide con quello per l'invio dell'avviso di convocazione (due giorni), ovvero in caso di motivate esigenze operative. In tale ultima circostanza è richiesto che venga assicurata una esauriente trattazione dell'argomento. L'invio della documentazione che richiede il preventivo esame e/o

parere di un Comitato Endoconsiliare può tuttavia essere differito rispetto al termine sopra indicato, al più tardi, sino al giorno della riunione dello stesso Comitato.

Di norma, e così è stato anche nel 2021, la documentazione (disponibile sempre anche in versione inglese o francese, considerate le nazionalità degli amministratori presenti in Consiglio) viene inviata contestualmente all'avviso di convocazione.

Al fine di rendere maggiormente fluida l'organizzazione della documentazione riguardante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, è stata inoltre predisposta, da alcuni anni, una "area di lavoro condivisa", mediante l'adozione di uno specifico portale informatico destinato alla gestione di tale documentazione, che ha ridotto i tempi relativi alla trasmissione/ consultazione e archiviazione ed aumentato la rapidità e sicurezza dell'accesso ai documenti riservati al Consiglio, ottimizzando il processo. La documentazione afferente a ciascuna riunione viene infatti istantaneamente classificata, indipendentemente dalla data di invio del singolo documento, sulla base dell'ordine degli argomenti in agenda, e mantenuta sempre disponibile online, agevolandone la consultazione anche successiva. L'accesso al portale, che è gestito dalla struttura facente capo al Segretario del Consiglio di Amministrazione, è protetto da username e password personali.

Le Linee Guida di Funzionamento dispongono anche che il verbale della riunione riporti l'andamento della discussione, illustri le proposte formulate e le relative motivazioni, dia indicazione della documentazione previamente inviata su ciascun punto all'ordine del giorno e della eventuale ulteriore documentazione distribuita o messa a disposizione nel corso della riunione e dei soggetti intervenuti che hanno illustrato l'argomento, nonché le deliberazioni assunte con indicazione degli amministratori che eventualmente si sono astenuti o hanno votato contro.

Nel corso del 2021 la documentazione è stata inviata con un anticipo di almeno cinque giorni rispetto alla data della riunione e di due giorni di anticipo per i casi di convocazione in via d'urgenza, con una sola eccezione, motivata dalla particolare natura della decisione da assumere. In tale circostanza la documentazione è comunque stata inviata il giorno precedente la riunione consiliare, e l'Amministratore delegato ha fornito adeguati approfondimenti nel corso della riunione, con il supporto dei manager gestionalmente responsabili dell'iniziativa che sono stati invitati a presenziale alla discussione.

Nel corso del 2021 il Presidente, d'intesa con l'Amministratore delegato, quest'ultimo in quanto responsabile diretto delle attività/operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione, ed esso stesso soggetto statutariamente legittimato a convocare il Consiglio di Amministrazione, e con il supporto del Segretario del Consiglio di Amministrazione, ha curato lo svolgimento delle riunioni e coordinato i lavori del Consiglio di Amministrazione, assicurando:

  • una adeguata periodicità delle riunioni;
  • la corretta formulazione dell'ordine del giorno e della verbalizzazione;
  • l'idoneità dell'informativa pre-consiliare, incardinata in documenti che di norma sono completati da note illustrative o presentazioni riassuntive, contenenti anche le proposte di deliberazione, per come eventualmente integrata nel corso della riunione, e degli approfondimenti in tale sede anche con la presenza di manager della Società, a consentire agli amministratori di agire in modo informato;
  • il coordinamento delle attività dei Comitati Endoconsiliari con quella del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto in sede di autovalutazione 2021 che le modalità e l'intervallo temporale di messa a disposizione della documentazione nel corso dell'esercizio siano stati congrui, e che l'informativa pre-consiliare acquisita, per come eventualmente integrata durante le riunioni, sia stata adeguata ed esaustiva.

Come nel precedente esercizio, il Presidente, d'intesa con l'Amministratore delegato, ha svolto nel 2021 due induction session per illustrare il mercato del gas, nonché i settori del downstream e dell'efficienza energetica e le relative strategie di sviluppo di Edison. Taluni approfondimenti su specifici temi segnalati dagli stessi amministratori nell'ambito dell'autovalutazione svolta con riferimento all'esercizio 2020 sono stati trattati in occasione delle riunioni dell'organo amministrativo e hanno, in particolare, riguardato l'esame dei principali investimenti realizzati e quelli prospettici, con evidenziazione della coerenza con gli indirizzi strategici, e le linee di sviluppo del Gruppo, nonché la volatilità dei prezzi delle materie prime e gli impatti sul portafoglio di Edison. È altresì proseguita l'attività di informazione e sensibilizzazione del Consiglio di Amministrazione sui temi di sostenibilità, anche in relazione alle strategie perseguite da Edison e ai connessi rischi. L'emergenza sanitaria determinata dal Covid 19 ha peraltro precluso l'organizzazione di eventi formativi ai quali invitare anche gli amministratori.

Il Consiglio di Amministrazione ha comunque continuato ad essere aggiornato dalle strutture societarie competenti circa la gestione dell'emergenza Covid 19 da parte della Società. Circa il coinvolgimento del Collegio Sindacale in tali attività, si rinvia al paragrafo "Funzionamento del Collegio Sindacale".

Nell'anno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha tenuto undici riunioni, con una durata media di circa un'ora e venti minuti per riunione. La presenza media degli amministratori alle riunioni è stata dell'77,78%. Il dettaglio è riprodotto nella tabella seguente:

Amministratori nell'anno 2021 Numero presenze alle riunioni
del Consiglio nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Marc Benayoun 11 su 11 100
Nicola Monti 11 su 11 100
Béatrice Bigois 9 su 11 82
Paolo Di Benedetto 11 su 11 100
Fabio Gallia 10 su 11 91
Angela Gamba 9 su 11 82
Xavier Girre 4 su 11 36
Jean-Bernard Lévy 2 su 11 18
Florence Schreiber 10 su 11 91

Nella tabella riportata nel paragrafo "Collegio Sindacale" sono indicate le presenze dei sindaci alle riunioni del Consiglio di Amministrazione tenutesi nel 2021.

Nelle adunanze del Consiglio di Amministrazione ha presenziato permanentemente il General Counsel. Inoltre manager componenti del Comex e direttori delle principali aree di business sono stati invitati ad illustrare le operazioni facenti capo alle loro dirette responsabilità gestionali, oltre che per consentire ulteriori approfondimenti sui temi sui quali il Consiglio è stato chiamato ad esprimersi, anche per agevolare la loro conoscenza agli amministratori. Nello specifico alle riunioni hanno partecipato: sistematicamente il Chief Financial Officer, anche in qualità di Dirigente Preposto, e, per le materie di competenza, di volta in volta, il direttore Tax & Accounting, anche in qualità di Dirigente Preposto, il direttore Human Resources & ICT, il direttore Power Asset, il direttore M&A and Divestments, il direttore Planning, Performance & Investments, il Chief Sustainability Officer e la direttrice della Fondazione EOS.

Il calendario delle riunioni nelle quali vengono esaminati i risultati dell'anno e di periodo viene annualmente comunicato a Borsa Italiana, di norma entro il mese di dicembre per il successivo esercizio, e pubblicato sul sito della Società (www.edison.it - La Società - Investor Relations - Calendario finanziario). La pubblicazione del calendario 2022 è stata effettuata il 23 dicembre 2021 e la Società ha confermato la prassi di riunire il Consiglio di Amministrazione per l'approvazione del bilancio nel mese di febbraio. Per l'esercizio 2022 sono state previste altre 5 riunioni, oltre a quella che si è già tenuta il 16 febbraio.

Segretario del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione elegge, nella prima riunione successiva alla propria nomina, un segretario del Consiglio di Amministrazione.

Nelle Linee Guida di Funzionamento del Consiglio adottate nel 2021 sono state formalizzate le modalità di nomina del Segretario in precedenza seguite e sono stati indicati i requisiti di professionalità in capo allo stesso e le relative attribuzioni.

Con riguardo ai requisiti di professionalità è stato previsto che il Segretario del Consiglio di Amministrazione sia scelto tra persone in possesso dei requisiti per l'iscrizione nell'albo degli avvocati ovvero dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ovvero dei notai, che non si trovino in alcuna delle condizioni di cui all'art. 2382 del codice civile, e che abbiano maturato per almeno un triennio un'esperienza specifica attraverso l'esercizio della medesima funzione ovvero della responsabilità della funzione legale e/o societaria presso Società Quotate o società da esse controllate di rilevanti dimensioni.

Il Segretario del Consiglio di Amministrazione resta in carica sino alla naturale scadenza del Consiglio che lo nomina, salvo diversa determinazione dello stesso Consiglio.

Il Segretario del Consiglio di Amministrazione è regolarmente invitato alle riunioni dei Comitati Endoconsiliari nei quali non svolge la funzione di segretario.

Al Segretario del Consiglio di Amministrazione sono affidate le seguenti funzioni:

  • supportare il Presidente e l'Amministratore delegato con riguardo alla organizzazione delle attività del Consiglio di Amministrazione e nello svolgimento dei compiti richiamati nel paragrafo "Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione";
  • curare la preparazione delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, dell'assemblea e dei Comitati Endoconsiliari nei quali svolge la funzione di segretario, e assicurare il coordinamento delle attività tra i Comitati Endoconsiliari e il Consiglio di Amministrazione;
  • curare la redazione dei verbali delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e finalizzarne la predisposizione in tempo utile affinché possano essere rispettate le tempistiche di invio agli amministratori;
  • curare la tenuta del libro delle deliberazioni e delle adunanze del Consiglio di Amministrazione e dell'assemblea;
  • supportare il Consiglio di Amministrazione nella redazione della Relazione di Governance;
  • offrire supporto agli amministratori indipendenti nel processo di autovalutazione del Consiglio di Amministrazione.

Le Linee Guida di Funzionamento dispongono che il Segretario del Consiglio di Amministrazione fornisca, con imparzialità di giudizio, assistenza e consulenza al Consiglio di Amministrazione su ogni aspetto rilevante per il corretto funzionamento del sistema di governo societario.

L'attuale Segretario del Consiglio di Amministrazione è Lucrezia Geraci, confermata nel ruolo dal Consiglio nella riunione del 2 aprile 2019. Nel corso del 2021 il Segretario del Consiglio di Amministrazione ha regolarmente svolto i compiti assegnati.

Lucrezia Geraci svolge altresì la funzione di segretario del Comitato Operazioni con Parti Correlate e del Comitato per la Remunerazione, assicurando il necessario coordinamento delle relative attività con quelle del Consiglio di Amministrazione.

Nomina degli amministratori

Lo statuto in vigore dal 4 aprile 2013, modificato per le ragioni precisate nel paragrafo "Profilo dell'Emittente", prevede che il numero degli amministratori possa variare da un minimo di cinque ad un massimo di tredici componenti, e non contempla meccanismi di nomina mediante voto di lista.

Lo statuto dispone che gli amministratori siano nominati per un periodo massimo di tre esercizi e siano rieleggibili, e non prevede meccanismi di scadenze differite nella durata della carica dei singoli amministratori.

Lo statuto prevede poi che la composizione del Consiglio di Amministrazione sia conforme ai criteri indicati dalle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra i generi e di numero minimo di amministratori indipendenti, senza fissare requisiti ulteriori rispetto a quelli indicati dalla legge e dalle disposizioni regolamentari, né prevedere specifici requisiti professionali o di indipendenza mutuati dal Codice, o specifiche caratteristiche professionali per gli amministratori.

Le disposizioni statutarie richiedono che le candidature, corredate dalla documentazione richiesta dalle disposizioni di legge e regolamentari, debbano essere depositate presso la sede della Società entro il termine e secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione, ovvero, in mancanza delle suddette indicazioni, presentate direttamente in assemblea.

Unitamente alle candidature devono essere fornite: informazioni relative alla identità dei soggetti che presentano la candidatura; curricula professionali dei singoli candidati, con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società e con l'eventuale indicazione dell'idoneità a qualificarsi come consiglieri indipendenti ai sensi sia del TUF sia del Codice; dichiarazioni di insussistenza di cause di incompatibilità, di ineleggibilità o di decadenza, nonché di esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo statuto per la carica; accettazione della carica e dell'eventuale nomina.

In quanto Società a Proprietà Concentrata, il Consiglio di Amministrazione di Edison ha ritenuto di non istituire un Comitato Nomine, e cura direttamente, per quanto di propria competenza, che il processo di nomina e di successione degli amministratori sia trasparente e funzionale alla realizzazione di una composizione ottimane dell'organo amministrativo anche nel rispetto dei principi del Codice.

Con riguardo alla nomina dell'organo amministrativo in carica, intervenuta nel 2019, come già effettuato in occasione dei precedenti rinnovi, il Consiglio di Amministrazione uscente fornì talune indicazioni circa dimensione e composizione, anche con riferimento alle figure manageriali e professionali. Ciò sulla scia dei risultati emersi all'esito dell'autovalutazione, e in ossequio alle raccomandazioni del Codice. Infatti, nella propria relazione illustrativa all'assemblea del 2 aprile 2019, suggerì di tenere conto che, nella determinazione della composizione del Consiglio di Amministrazione da eleggere, fossero rappresentati, come peraltro avvenuto per i precedenti mandati, i diversi settori di attività che configurano la Società, e le principali competenze professionali e manageriali necessarie per una buona conduzione dell'azienda, senza trascurare la presenza di amministratori con esperienze internazionali. Il Consiglio raccomandò di continuare ad assicurare che, all'interno dei diversi Comitati Endoconsiliari, fossero presenti figure connotate dalle specifiche professionalità

richieste dal Codice, quali un'adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria, e/o di gestione dei rischi e/o di politiche retributive.

Il Consiglio di Amministrazione, con le medesime modalità, raccomandò di nominare un congruo numero di amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza specificati sia dalla legge che dal Codice, indicando tale numero in almeno tre.

In tema di equilibrio tra i generi, il Consiglio di Amministrazione, ancorché le disposizioni di legge in materia non risultassero più applicabili in quanto si trattava del quarto rinnovo di mandato successivo alla loro introduzione, ritenne di suggerire ai soci di conformarsi a quanto indicato nel Codice circa il peso da assicurare alla componente di genere meno rappresentativa, raccomandando, nella richiamata relazione, che almeno un terzo degli amministratori appartenesse al genere meno rappresentato.

L'azionista di controllo accolse tali suggerimenti.

Le proposte di nomina di TdE per il Consiglio di Amministrazione in carica, unitamente a quella della durata del mandato, furono rese pubbliche non appena ricevute le indicazioni dall'azionista di controllo TdE, il 28 marzo 2019. A tale data TdE deteneva il 99,484% del capitale con diritto di voto. Il giorno successivo venne resa disponibile la relativa documentazione e pubblicata nel sito internet della Società (www.edison.it - La Società - Governance - assemblea degli Azionisti - Archivio - assemblea degli Azionisti del 2 aprile 2019 Documentazione). Nel corso dell'assemblea del 2 aprile 2019 TdE formulò proposte riguardanti il compenso degli amministratori, tenuto conto delle, e in coerenza con le, indicazioni contenute nella Relazione sulla Remunerazione presentata alla stessa assemblea.

Per quanto sopra precisato, tutti gli amministratori nominati dall'assemblea del 2 aprile 2019 vennero proposti dall'azionista di maggioranza TdE. La citata assemblea confermò inoltre a nove il numero degli amministratori nominando l'attuale Consiglio di Amministrazione (cinque uomini e quattro donne), di cui tre indipendenti, per la durata di tre esercizi, con scadenza, quindi, all'assemblea di approvazione del bilancio 2021.

In merito agli avvicendamenti nella composizione del Consiglio di Amministrazione successivamente alla nomina da parte dell'assemblea del 2 aprile 2019, si rinvia al successivo paragrafo "Composizione del Consiglio di Amministrazione".

Il Consiglio di Amministrazione in carica scadrà con l'assemblea di approvazione del bilancio 2021, non essendo previste scadenze differenziate.

In tema di piani di successione, si rinvia a quanto precisato sul punto nella Relazione sulla Remunerazione al paragrafo "Struttura, articolazione e sviluppo della politica sulla remunerazione: esercizio 2021".

Composizione del Consiglio di Amministrazione

Il Consiglio di Amministrazione in carica si compone di nove amministratori (sei uomini e tre donne), di cui otto non esecutivi, tre dei quali anche indipendenti, diversi dal Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Avvicendamenti nelle cariche e competenze

L'attuale composizione è la risultante di una serie di sostituzioni e modiche intervenute nel corso del 2019 e del 2020.

Successivamente alla nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione per scadenza del mandato, nello stesso 2019, si determinò infatti un avvicendamento nelle cariche di Presidente e di Amministratore delegato, per rinuncia al ruolo, rispettivamente di Jean-Bernard Lévy e di Marc Benayoun, che pure sono rimasti amministratori, mentre Sylvie Jéhanno rassegnò le dimissioni dalla carica di amministratore. Nella circostanza, il Consiglio di Amministrazione effettuò una scelta senza soluzione di continuità, ritenendo opportuno, da un lato, eleggere nella carica di Presidente Marc Benayoun, e dall'altro, cooptare amministratore un uomo, Nicola Monti, nominandolo altresì Amministratore delegato, in quanto considerò preferibile attingere la figura dalla struttura manageriale di vertice, scegliendo uno dei direttori maggiormente coinvolti nella gestione del business della Società, così da assicurare continuità nella gestione. Per effetto di tale nomina, il numero degli amministratori donne passò da quattro a tre sul totale di nove amministratori.

Nel corso del 2020 la composizione del Consiglio di Amministrazione si modificò ulteriormente a seguito delle dimissioni di due amministratori, Nicole Verdier-Naves e di Nathalie Tocci (amministratore indipendente). L'assemblea che si è tenuta il 28 aprile 2020 ha così provveduto alla integrazione dell'organo amministrativo, con la nomina di due nuovi amministratori donne nelle persone di Florence Schreiber e di Angela Gamba (amministratore indipendente), e la riconferma dell'amministratore cooptato Nicola Monti (che per decisione del successivo Consiglio di Amministrazione ha anche mantenuto la carica di Amministratore delegato), ritenendo di non alterare l'equilibrio di genere esistente considerato che le disposizioni introdotte in materia con la legge n. 160 del 27 dicembre 2019 (la "Legge di bilancio 2020"), che impongono un diverso equilibrio, si sarebbero dovute osservare a partire dal primo rinnovo dell'organo di amministrazione successivo all'entrata in vigore della citata normativa, che avverrà in sede di assemblea che approverà il bilancio 2021.

Pertanto, allo stato, la configurazione del Consiglio di Amministrazione in carica risulta rispettosa dei criteri di diversità richiesti dal Codice e dalla legge.

Il numero e la composizione del Consiglio di Amministrazione risultano immutati alla data di approvazione della presente Relazione (16 febbraio 2022).

Tutti i consiglieri in carica sono dotati di competenze e professionalità adeguate rispetto ai compiti chiamati a svolgere e alle responsabilità assunte anche quali componenti dei Comitati Endoconsiliari. La rispettiva preparazione spazia, infatti, dalle materie giuridiche, a quelle economiche, finanziarie e gestionali organizzative, nonché a quelle più specificamente afferenti ai business sviluppati dall'azienda e dal Gruppo. Le caratteristiche personali e professionali degli amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021 sono evidenziate nei relativi curricula, allegati alla presente Relazione. In particolare, il numero e le competenze degli amministratori non esecutivi sono tali da assicurare loro un peso significativo nell'assunzione delle delibere consiliari e da garantire un efficace monitoraggio della gestione. In ordine alle valutazioni circa la significatività degli amministratori indipendenti si rinvia al relativo paragrafo "Amministratori Indipendenti".

Criteri e politiche di diversità

Relativamente alle politiche in materia di diversità in relazione alla composizione dell'organo di amministrazione, il Consiglio di Amministrazione ritiene il tema presidiato in quanto:

  • la legge contiene una adeguata disciplina relativa all'equilibrio tra i generi, recentemente modificata, e che dovrà essere rispettata in occasione della nomina del prossimo organo amministrativo;
  • più in generale, la composizione del Consiglio di Amministrazione risulta adeguatamente diversificata anche per età, percorso formativo e professionale, nazionalità e anzianità nella carica, come si evince dai curricula degli amministratori in carica.

Alla luce di ciò il Consiglio di Amministrazione ha valutato non necessario formalizzare l'approvazione di una siffatta politica preferendo, come precisato nel paragrafo "Nomina degli amministratori", fornire indicazioni nella propria relazione all'assemblea chiamata a deliberare sulla nomina degli amministratori. Lo stesso indirizzo sarà seguito in occasione della nomina del prossimo Consiglio di Amministrazione.

Peraltro l'azienda ha definito politiche generali e sistemi di sviluppo e gestione delle persone, il cui processo di attuazione e aggiornamento è supervisionato dall'Amministratore delegato con il supporto dell'Advisory People Development Committee e porta avanti specifici programmi di inclusione e diversità, rendicontando i principali trend di performance nella DNF.

Alla data del 31 dicembre 2021 ricoprivano (e continuano a ricoprire alla data del 16 febbraio 2022) la carica di amministratore i signori:

Nominativo, caratteristiche e incarichi Data ultima nomina Data prima nomina(*)
Marc Benayoun
Presidente
Amministratore non esecutivo
Confermato amministratore dall'assemblea
del 2 aprile 2019.
Nominato Presidente del Consiglio di
Amministrazione con effetto dal 1 luglio 2019
Consiglio di Amministrazione dell'8 dicembre
2015 che, con effetto dall'1 gennaio 2016, lo aveva
anche nominato Amministratore delegato.
Ha mantenuto la carica di Amministratore
delegato fino al 30 giugno 2019
Nicola Monti
Amministratore delegato dall'1 luglio 2019
Amministratore esecutivo
Amministratore non esecutivo
dal 19 giugno al 30 giugno 2019
Confermato amministratore dall'assemblea del
28 aprile 2020 e Amministratore delegato dal
Consiglio di Amministrazione in pari data
Cooptato amministratore dal Consiglio
di Amministrazione del 19 giugno 2019
che, con effetto dall'1 luglio 2019, lo ha nominato
Amministratore delegato
Béatrice Bigois
Amministratore non esecutivo
Componente del Comitato Controllo e Rischi
Consiglio di Amministrazione del 4 giugno 2012
Paolo Di Benedetto
Amministratore non esecutivo e indipendente
Lead independent director
Presidente del Comitato Operazioni
con Parti Correlate e del Comitato
per la Remunerazione e componente
del Comitato Controllo e Rischi
e dell'Organismo di Vigilanza 231
Assemblea del 2 aprile 2019 Assemblea del 22 marzo 2013
Fabio Gallia
Amministratore non esecutivo e indipendente
Presidente del Comitato Controllo e Rischi
e componente del Comitato Operazioni con
Parti Correlate
-
Xavier Girre
Amministratore non esecutivo
-
Angela Gamba
Amministratore non esecutivo e indipendente
Componente del Comitato Operazioni con
Parti Correlate, del Comitato per la Remunerazione
e dell'Organismo di Vigilanza 231
Assemblea del 28 aprile 2020 -
Jean-Bernard Lévy
Amministratore non esecutivo
Assemblea del 2 aprile 2019. Confermato anche
Presidente dalla medesima assemblea.
Presidente sino al 30 giugno 2019
Consiglio di Amministrazione del 12 dicembre
2014. Nominato Presidente dal medesimo
Consiglio
Florence Schreiber
Amministratore non esecutivo
Componente del Comitato per la Remunerazione
Assemblea del 28 aprile 2020 -

(*) Se diversa dalla data di ultima nomina.

Presidente e amministratori esecutivi

Lo statuto prevede che al Consiglio di Amministrazione spetti, ove non vi abbia provveduto l'assemblea, la nomina del Presidente e che il Consiglio possa delegare proprie attribuzioni ad uno dei suoi membri e costituire un Comitato esecutivo ed altri Comitati, con specifiche funzioni, fissandone compiti, poteri e norme di funzionamento.

Lo statuto attribuisce al Presidente e all'Amministratore delegato la legale rappresentanza nei confronti dei terzi ed in giudizio.

Come già precisato nel paragrafo "Avvicendamenti nelle cariche e competenze", il ruolo di Presidente è ricoperto da Marc Benayoun dall'1 luglio 2019. In precedenza e sino al 30 giugno 2019 era stato ricoperto da Jean-Bernard Lévy, Presidente e direttore generale dell'azionista di controllo EDF, che rinunciò alla carica, pur rimanendo amministratore di Edison.

Con riguardo al ruolo assegnato al Presidente relativamente al funzionamento del Consiglio di Amministrazione e alle iniziative di induction, si rinvia al paragrafo "Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione".

L'attuale Amministratore delegato Nicola Monti, cooptato come detto dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 e nominato nel ruolo con effetto dall'1 luglio 2019, è stato successivamente confermato dall'assemblea del 28 aprile 2020 per la restante durata del mandato del Consiglio di Amministrazione. In pari data il Consiglio di Amministrazione lo rinominò Amministratore delegato. Nicola Monti non ricopre incarichi di amministratore in società non appartenenti al gruppo EDF.

L'organo amministrativo, in ossequio alle raccomandazioni contenute nel Codice, e come già avvenuto nel passato, ha confermato la scelta di non attribuire deleghe operative al Presidente, né uno specifico ruolo nella elaborazione delle strategie aziendali, riservando allo stesso compiti istituzionali, di indirizzo e di controllo.

All'Amministratore delegato il Consiglio di Amministrazione ha attribuito ampi poteri per la gestione della Società. Questi può quindi compiere, a firma singola, tutti gli atti che rientrano nell'oggetto sociale, salvo le limitazioni di legge, e con esclusione delle operazioni che la legge o il Consiglio di Amministrazione hanno riservato alla competenza del Consiglio stesso, come indicato nel paragrafo "Ruolo del Consiglio di Amministrazione".

Le deleghe attribuite all'Amministratore delegato risultano invariate nei contenuti dal giugno 2012. Sin dal febbraio 2007 il Consiglio di Amministrazione incaricò altresì l'Amministratore delegato di sovrintendere alla funzionalità del sistema di controllo interno, curando, tra l'altro, l'identificazione dei principali rischi aziendali e verificando l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza del sistema, come più dettagliatamente illustrato nel paragrafo relativo al "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi". La competenza è stata estesa, dal 2012, alla gestione dei rischi.

Tenuto conto di quanto sopra precisato, è pertanto qualificabile amministratore esecutivo, ai sensi del Codice, unicamente l'Amministratore delegato, che è quindi il principale responsabile della gestione dell'impresa (chief executive officer).

L'Amministratore delegato ha riferito in 9 delle 11 riunioni del Consiglio di Amministrazione che si sono svolte nel 2021 circa l'esercizio delle proprie deleghe.

Amministratori indipendenti

L'attuale Consiglio di Amministrazione consta di tre amministratori in possesso dei requisiti di indipendenza specificati dalla legge e da ritenere indipendenti anche sulla base dei criteri indicati dal Codice: Paolo Di Benedetto, Fabio Gallia e Angela Gamba, succeduta dal 28 aprile 2020 della dimissionaria Nathalie Tocci. Pertanto il peso percentuale degli amministratori indipendenti nell'ambito del Consiglio attualmente in carica è pari a un terzo del totale degli amministratori, come raccomandato per le Società Grandi (sebbene Edison non ricada in questa categoria) a Proprietà Concentrata. Ciò ha agevolato composizioni diversificate per i diversi Comitati Endoconsiliari. Inoltre, la varietà nella formazione professionale e nelle esperienze lavorative maturate, unitamente all'appartenenza a famiglie di "mestieri" diversi e alla consolidata esperienza in ruoli aziendali apicali, anche quali amministratori, consente di ritenere che gli amministratori indipendenti siano adeguati sia in termini numerici che di competenze alle esigenze di Edison e al funzionamento del Consiglio di Amministrazione.

La procedura seguita dal Consiglio ai fini della verifica dell'indipendenza prevede che la sussistenza del requisito sia dichiarata dall'amministratore in occasione della presentazione delle candidature, nonché all'atto dell'accettazione della nomina, e accertata dal Consiglio di Amministrazione nella prima riunione successiva alla nomina, nonché annualmente. I risultati vengono quindi resi noti al mercato.

L'amministratore indipendente assume infatti l'impegno di comunicare con tempestività al Consiglio di Amministrazione il determinarsi di situazioni che facciano venir meno il requisito, mentre non gli viene richiesto di assumere l'impegno di mantenere l'indipendenza durante il mandato e, se del caso, di dimettersi. A quest'ultimo riguardo, infatti, in considerazione della non perfetta coincidenza dei criteri di indipendenza fissati dal codice civile e dal Codice, nonché della circostanza che il relativo accertamento si basa anche su elementi di natura discrezionale, il Consiglio ha ritenuto preferibile evitare automatismi, e rimandare la scelta alle eventuali valutazioni da parte dello stesso Consiglio di Amministrazione, sulla base degli ulteriori elementi acquisiti. Il Consiglio di Amministrazione rinnova comunque annualmente, in sede di approvazione della Relazione di Governance, la richiesta agli amministratori interessati di confermare la sussistenza dei requisiti, quali previsti dalla legge e dal Codice. Il Consiglio di Amministrazione ed il Collegio Sindacale procedono, rispettivamente, alla verifica del contenuto di tali dichiarazioni e alla verifica della corretta applicazione dei requisiti e della procedura predetti. L'esame viene condotto sulla base sia della definizione di amministratore indipendente del Codice sia di quella fornita dal TUF.

Sin dall'introduzione nel Codice di criteri di indipendenza, il Consiglio ha peraltro deciso di non fissare a priori soglie quantitative ai fini della valutazione del requisito, ritenendo che gli elementi informativi richiesti agli amministratori indipendenti al momento dell'accettazione della carica, con la compilazione di un analitico questionario all'atto della sottoscrizione della attestazione di indipendenza (che viene richiesto di aggiornare almeno una volta all'anno), siano sufficientemente dettagliati per consentire al Consiglio di svolgere le opportune valutazioni. Il Consiglio ha confermato tale posizione, da ultimo, in sede di approvazione delle Linee Guide di Funzionamento, nelle quali è stata comunque fornita una più articolata specificazione dei criteri qualitativi da seguire nell'esame. In tale sede è stato infatti posto l'accento, per valutare la rilevanza di remunerazioni aggiuntive o di relazioni commerciali, finanziarie o professionali, non sull'importo monetario assoluto, ma sulla natura e l'oggetto della relazione e/o dell'incarico rispetto alla Società.

Con riguardo al Consiglio in carica, la verifica circa la permanenza dei requisiti di indipendenza è stata effettuata successivamente alla nomina, nella riunione del 2 aprile 2019, rendendo noto al mercato, in pari data, l'esito delle verifiche effettuate, il 13 febbraio 2020, in occasione della riunione di approvazione della Relazione di Governance 2019; il 17 febbraio 2021 in occasione dell'approvazione della Relazione di Governance 2020 e il 16 febbraio 2022 in occasione dell'approvazione della Relazione di Governance 2021. Nella effettuazione delle verifiche svolte negli ultimi due anni si è tenuto conto dei nuovi criteri del Codice.

Relativamente ai controlli svolti nell'esercizio da parte del Collegio Sindacale, i risultati vengono comunicati al Consiglio di Amministrazione e resi noti nella relazione dell'organo di controllo all'assemblea, alla quale si rinvia.

Nel corso del 2021 è stata osservata la raccomandazione, ancorchè riferita alle Società Grandi, di tenere riunioni di soli amministratori indipendenti. Tenuto conto delle restrizioni legate al perdurare dell'emergenza sanitaria, gli amministratori indipendenti si sono riuniti una sola volta nel corso del 2021, su proposta del Lead Independent Director, per esaminare temi riguardanti lo sviluppo delle energie rinnovabili e le ulteriori possibilità di energie alternative.

Come ogni anno, gli amministratori indipendenti si sono anche attivati, su richiesta del Consiglio di Amministrazione, per svolgere l'iter relativo al processo di autovalutazione del Consiglio.

Relativamente alle riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate, costituito dal Consiglio di Amministrazione per valutare le operazioni con parti correlate, si rinvia al paragrafo "Composizione del Comitato Operazioni con Parti Correlate e attività svolta nel 2021".

Lead Independent Director

Dall'ottobre 2012, successivamente all'assunzione del controllo di Edison da parte di EDF, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno individuare, tra gli amministratori indipendenti, un Lead Independent Director cui affidare i compiti indicati nel Codice. Ciò in quanto, interpretando in maniera sostanzialistica il Codice, il Consiglio aveva valutato si fossero determinati i presupposti per la nomina di tale figura, avuto riguardo alla circostanza che il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Edison ricopriva anche la carica di Presidente e direttore generale di EDF. Tale scelta è stata mantenuta dal Consiglio che si è tenuto dopo l'assemblea con la quale, nel 2019, è stato nominato il Consiglio di Amministrazione in carica, con la conferma del Président-Directeur Général di EDF a Presidente del Consiglio di Amministrazione di Edison, e mantenuta anche dopo la sua sostituzione con Marc Benayoun. La carica è attualmente ricoperta dall'amministratore indipendente Paolo Di Benedetto.

Nel corso del 2021 il Lead Independent Director ha alimentato scambi con gli altri amministratori indipendenti per identificare le esigenze informative degli stessi ritenute prioritarie da rappresentare all'Amministratore delegato. Il Lead Independent Director si è altresì confrontato con l'Amministratore delegato, compatibilmente con l'emergenza sanitaria determinata dal Covid 19, su tematiche legate allo sviluppo di Edison, alle principali iniziative intraprese nel corso dell'esercizio e sulla prevedibile evoluzione del mercato energetico.

Autovalutazione del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati

In continuità con il passato, anche nel 2021 il Consiglio di Amministrazione ha convenuto di effettuare una autovalutazione sulla dimensione, composizione e funzionamento del Consiglio stesso e dei suoi Comitati, incaricandone gli amministratori indipendenti con l'ausilio del Segretario del Consiglio di Amministrazione e della struttura ad esso facente capo, nonché con il supporto di una società di consulenza indipendente esterna.

Il processo si è svolto mediante questionario; questionario che in occasione della valutazione relativa all'esercizio 2020 era stato integrato per tenere conto, tra l'altro, delle nuove raccomandazioni del Codice e che, con riguardo all'autovalutazione 2021, è stato ridotto nel numero delle domande e riorganizzato nelle sezioni. Inoltre, considerato che l'autovalutazione 2021 si riferisce all'ultimo anno del mandato del Consiglio di Amministrazione, è stato ritenuto opportuno consentire agli amministratori di esprimere anche un "Bilancio di fine mandato" ed indicazioni in vista del rinnovo dell'organo amministrativo. Accanto al questionario, distribuito ai singoli consiglieri, è stata mantenuta la possibilità, per gli amministratori che ne avessero fatto richiesta, di colloqui individuali, ai quali hanno fatto ricorso taluni amministratori.

Il questionario ha dedicato la sezione iniziale alla raccolta delle opinioni dei singoli amministratori circa l'adeguatezza delle azioni di miglioramento svolte all'esito delle risultanze dell'autovalutazione del precedente esercizio, che sono state valutate positivamente.

A seguire il questionario si è concentrato sulle tematiche chiave per un efficace funzionamento del Consiglio di amministrazione con particolare riferimento a: attività di indirizzo, comprensione del business e della gestione dei rischi, dei temi di controllo interno, sostenibilità, assetto organizzativo e adeguatezza delle attività di induction e formazione.

Le risultanze hanno portato a rilevare un forte apprezzamento da parte di tutti gli amministratori circa il modo efficace in cui il Consiglio di Amministrazione svolge il proprio ruolo e la sua attività di indirizzo della Società. L'autovalutazione ha poi evidenziato la buona comprensione del business da parte degli amministratori e un miglioramento nella condivisione degli obiettivi strategici, che sono stati maggiormente integrati con le tematiche ESG.

Le iniziative di induction e formazione messe in atto dalla Società durante l'anno sono state molto apprezzate e ritenute di rilevante interesse.

Il questionario si è poi occupato dell'organizzazione del lavoro dell'organo di amministrazione in termini di: durata delle riunioni, frequenza, grado e modalità di partecipazione, interazione tra i componenti, struttura degli ordini del giorno, qualità e accessibilità della documentazione, ruolo del Presidente e qualità della segreteria del Consiglio.

Un generale apprezzamento è stato espresso sia per la organizzazione che per la gestione delle riunioni da parte del Presidente e per l'analiticità delle comunicazioni e dei chiarimenti resi dall'Amministratore delegato. E' stato rilevato che i consiglieri si presentano preparati alle riunioni e intervengono in modo professionale, anche se i collegamenti, prevalentemente da remoto, a causa del perdurare delle limitazioni imposte dal Covid, non hanno sempre facilitato la fluidità del dibattito.

È stato rilevato un miglioramento nella conoscenza dei manager chiave da parte del Consiglio, grazie alla loro partecipazione alla riunioni consiliari e alle induction.

In tema di documentazione e flussi informativi è stata confermata la loro completezza, ed è stato ritenuto congruo l'intervallo temporale fissato in cinque giorni per l'invio preventivo. Infine, è stata confermata l'accuratezza della formulazione dell'ordine del giorno e della verbalizzazione delle sedute e l'adeguatezza della motivazione delle deliberazioni.

Una specifica sezione è stata rivolta, come sempre, alle attività dei Comitati Endoconsiliari. L'autovalutazione ha confermato che le relative funzioni risultano chiare e ben definite, e che i Comitati, ciascuno per le rispettive competenze, contribuiscono attivamente, con la loro attività istruttoria, a supportare il Consiglio nelle proprie determinazioni.

La dimensione e composizione dei Comitati sono state confermate adeguate e il loro funzionamento è stato ritenuto efficiente. Quanto alla documentazione, la stessa è stata valutata completa.

Infine, è stato chiesto agli amministratori di effettuare un bilancio di fine mandato, che è risultato molto positivo, e di fornire suggerimenti in termini di dimensione, competenze, diversificazione e politiche di remunerazione, in vista del rinnovo del Consiglio di Amministrazione, dei quali il Consiglio di Amministrazione terrà conto nelle proprie relazioni all'assemblea.

I risultati dell'autovalutazione sono stati presentati al Consiglio di Amministrazione del 16 febbraio 2022.

Dall'analisi sono emersi una serie di suggerimenti, della cui implementazione il Consiglio di Amministrazione ha incaricato l'Amministratore delegato.

Comitati Interni al Consiglio di Amministrazione

Al fine di agevolare il funzionamento del Consiglio di Amministrazione, risultano costituiti, nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, il Comitato Controllo e Rischi e il Comitato per la Remunerazione1 , come raccomandato dal Codice. A questi Comitati si aggiunge il Comitato Operazioni con Parti Correlate2. Edison, in quanto Società a Proprietà Concentrata, non è tenuta a seguire la raccomandazione di istituire un Comitato Nomine, le cui funzioni previste dal Codice il Consiglio di Amministrazione ha avocato a sé.

Non vi sono Comitati che abbiano un numero di componenti inferiore a tre, e i lavori di ciascuno di essi sono coordinati da un Presidente.

I compiti e le regole di funzionamento di ciascun Comitato sono stabiliti con deliberazione del Consiglio di Amministrazione e sono stati nel tempo modificati e integrati, sempre con deliberazione del Consiglio di Amministrazione, di norma, previa valutazione del Comitato interessato. Le norme di funzionamento del Comitato per la Remunerazione e del Comitato Controllo e Rischi sono state da ultimo riviste in sede di approvazione delle Linee Guida di Funzionamento per essere rese coerenti con le stesse e adeguate, ove necessario, alle indicazioni del Codice.

Ogni Comitato può svolgere le proprie riunioni anche in audio/video conferenza ed è assistito, nella sua organizzazione, da una specifica funzione aziendale. Delle riunioni dei singoli Comitati viene redatto un verbale a cura del segretario del Comitato. Ciascun Comitato riferisce al primo Consiglio di Amministrazione utile in ordine alle attività svolte.

1 Entrambi tali Comitati Endoconsiliari sono stati istituiti nel dicembre 2002, data di avvio delle negoziazioni delle azioni Edison presso il MTA. 2 Il Comitato è stato istituito dall'1 gennaio 2011, in ottemperanza a quanto richiesto dal regolamento Consob disciplinante le operazioni con parti correlate.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, ciascun Comitato ha la possibilità di accedere alle informazioni e alle strutture aziendali necessarie per lo svolgimento dei rispettivi compiti.

Le regole di funzionamento di ciascun Comitato prevedono che la documentazione a supporto delle attività di ciascun Comitato sia inviata con un anticipo di almeno due giorni.

Comitato Operazioni con Parti Correlate - Procedura Parti Correlate

Competenze e funzionamento del Comitato Operazioni con Parti Correlate

La Procedura Parti Correlate della Società prevede che il Comitato Operazioni con Parti Correlate sia nominato dal Consiglio di Amministrazione e si componga di tre amministratori non esecutivi ed indipendenti.

Il Presidente del Comitato è nominato, tra i suoi componenti, dal Consiglio di Amministrazione; ove quest'ultimo non vi provveda, è nominato dal Comitato stesso.

Il Comitato Operazioni con Parti Correlate svolge i compiti ad esso riservati dal Regolamento Consob Parti Correlate e previsti nella Procedura Parti Correlate, come da ultimo modificata nel giugno 2021. Principalmente il Comitato Operazioni con Parti Correlate è chiamato a svolgere le seguenti funzioni:

  • seguire la fase istruttoria delle Operazioni di Maggiore Rilevanza;
  • rilasciare pareri sulle operazioni con parti correlate qualificabili di Maggiore e di Minore Rilevanza ai sensi della Procedura Parti Correlate;
  • esaminare le operazioni qualificabili Ordinarie che superino la soglia dimensionale delle operazioni di Maggiore Rilevanza;
  • verificare, secondo le tempistiche previste nella Procedura Parti Correlate, i casi di esenzione totale o parziale dall'applicazione della Procedura, con particolare riferimento alle Operazioni Ordinarie e Infragruppo di Maggiore Rilevanza.

La Procedura Parti Correlate prevede che, qualora nella specifica operazione sussistano, da parte di più di uno dei componenti del Comitato, correlazione o comunque rapporti tali da ledere l'indipendenza dalla controparte, da accertare secondo il procedimento indicato nella Procedura Parti Correlate, il parere sia rilasciato da un Presidio Alternativo Equivalente, che viene attivato nella circostanza e la cui composizione è definita dalla Procedura Parti Correlate.

La Procedura Parti Correlate stabilisce anche che il componente del Comitato Operazioni con Parti Correlate che abbia un interesse, per conto proprio o di terzi, nell'operazione con parti correlate, deve comunque darne notizia agli altri componenti, precisando la natura, i termini, l'origine e la portata.

Il Comitato si considera costituito con l'intervento della maggioranza dei suoi componenti, a condizione che il componente eventualmente assente abbia espresso il proprio consenso alla tenuta della riunione, e delibera a maggioranza dei componenti, escludendosi dal computo gli astenuti ovvero, qualora sia attivato il Presidio Alternativo Equivalente composto da due amministratori, all'unanimità. Nel caso di astensione di un componente del Comitato, ovvero nel caso di attivazione del Presidio Alternativo Equivalente composto da due soli amministratori, e i due amministratori votanti esprimano voto divergente, il parere è demandato ad un esperto indipendente.

Il Comitato ha facoltà di farsi assistere, a spese della Società, da uno o più consulenti indipendenti di propria scelta. Il limite di spesa è fissato in euro 350.000 per le Operazioni di Minore Rilevanza, mentre non sono previsti limiti per le Operazioni di Maggiore Rilevanza, in relazione alle quali i costi non dovranno comunque risultare manifestamente irragionevoli.

Alle riunioni del Comitato possono essere invitati i consulenti indipendenti che assistono il Comitato. A fini meramente informativi possono essere invitati anche il Presidente del Consiglio di Amministrazione, l'Amministratore delegato nonché dirigenti e dipendenti della Società. Inoltre, della convocazione del Comitato viene data informativa anche ai componenti del Collegio Sindacale, che hanno facoltà di assistere alle riunioni.

Il Comitato può delegare il Presidente o altro componente ad essere coinvolto nella fase delle trattative e nella fase istruttoria delle Operazioni di Maggiore Rilevanza. Con riferimento a tali operazioni, i componenti delegati hanno facoltà di richiedere informazioni e formulare osservazioni agli organi sociali ovvero ai soggetti incaricati della conduzione delle trattative o dell'istruttoria.

Il Comitato riceve una adeguata informativa con riferimento alle caratteristiche delle operazioni sulle quali sia chiamato ad esprimere il proprio preventivo parere, ed è tenuto a trasmettere il proprio parere senza indugio al Consiglio di Amministrazione ovvero al soggetto che ha la competenza decisionale. Modalità e tempi di tali flussi informativi sono disciplinati nella Procedura Parti Correlate. Fermo rimanendo quanto sopra, il Presidente del Comitato riferisce al Consiglio di Amministrazione, di norma, alla prima riunione successiva, di tutte le attività svolte dal Comitato stesso.

Il Comitato è assistito nello svolgimento delle sue attività dalla Direzione Corporate Affairs & Governance, che ha istituito un presidio dedicato.

Procedura Parti Correlate

La Procedura Parti Correlate, nella versione aggiornata al 2021, adottata dal Consiglio di Amministrazione è pubblicata sul sito internet della Società (www. edison.it - La Società - Governance - Altre informazioni regolamentate- Parti correlate).

La Procedura Parti Correlate norma il procedimento decisionale e la disciplina informativa riguardante le operazioni compiute da Edison e dalle sue controllate con una Parte Correlate.

Come richiesto dal Regolamento Consob Parti Correlate, la Procedura Parti Correlate prevede che l'organo amministrativo abbia la esclusiva competenza in ordine all'approvazione delle operazioni con parti correlate qualificabili come "Operazioni di Maggiore Rilevanza", poste in essere direttamente da Edison o per il tramite delle sue controllate.

Al fine della identificazione di una Operazione di Maggiore Rilevanza, la Procedura Parti Correlate ha confermato i parametri indicati dalla Consob per la qualificazione delle operazioni di questa natura. Ricadono così in tale ambito le operazioni di importo maggiore della soglia del 5%: (i) del patrimonio netto consolidato della Società (e quindi, alla data dell'1 gennaio 2021, le operazioni con controvalore superiore a 268 milioni di euro) ovvero (ii) del totale dell'attivo consolidato (e quindi, alla data dell'1 gennaio 2021 le operazioni che hanno ad oggetto un attivo o un passivo superiore a 470 milioni di euro). Tali importi sono dimezzati nel caso di operazioni con EDF e sue controllate (escluse le controllate di Edison). Non rientrano in tale classificazione le operazioni che, pur superando i limiti appena indicati, sono di natura ordinaria, in quanto effettuate a condizioni di mercato o standard (le "Operazioni Ordinarie") ovvero realizzate con controllate e collegate senza il coinvolgimento di interessi significativi (le "Operazioni Infragruppo").

Nella circostanza in cui l'Operazione di Maggiore Rilevanza ricada nell'ambito delle materie di competenza deliberativa dell'assemblea, la procedura stabilisce che la definizione della proposta da sottoporre all'assemblea è comunque di competenza esclusiva del Consiglio di Amministrazione.

Relativamente ai compiti assegnati dalla Procedura Parti Correlate al Comitato Operazioni con Parti Correlate, si rinvia al paragrafo "Competenze e funzionamento del Comitato Operazioni con Parti Correlate".

Per consentire al Consiglio di Amministrazione l'adozione delle proprie determinazioni in materia di parti correlate, sono stati disciplinati, in termini di tempestività e completezza, i flussi informativi da fornire agli amministratori in merito alle caratteristiche dell'operazione, con particolare riguardo a quelle di Maggiore e di Minore Rilevanza.

La Procedura Parti Correlate prevede che, con cadenza almeno trimestrale, gli amministratori e i sindaci ricevano un flusso informativo sull'esecuzione delle operazioni con parti correlate di Maggiore e Minore Rilevanza, ove essa differisca da quanto comunicato e - come peraltro era già in uso da parte della Società - che il bilancio annuale e la relazione intermedia sulla gestione prevedano un'apposita sezione dedicata alle Operazioni con Parti Correlate.

Con le modifiche introdotte nel 2021 con riguardo alle Operazioni Ordinarie di Maggiore Rilevanza a condizioni di mercato o standard, è stata formalizzata e più in dettaglio disciplinata, la prassi seguita dalla Società di informare, prima della attuazione dell'operazione, il Comitato Operazioni con Parti Correlate per verificare, sulla base delle informazioni fornite dalla Business Unit responsabile dell'operazione, che l'operazione abbia natura ordinaria e sia in linea con le condizioni di mercato. Già in precedenza, le operazioni con il gruppo EDF, quando di dimensioni significative anche se di natura ordinaria, venivano sottoposte all'esame del Comitato Operazioni con Parti Correlate e, se del caso, all'approvazione del Consiglio di Amministrazione.

Con le modifiche introdotte nel 2021 è stato anche introdotto un flusso informativo rivolto al Comitato Operazioni con Parti Correlate con cadenza annuale (entro il mese di febbraio dell'esercizio successivo al compimento delle operazioni), a cura delle Business Unit che hanno realizzato le singole operazioni, relativo alle Operazioni Ordinarie (a condizioni di mercato o standard) e Infragruppo (cioè con società controllate e collegate senza interessi significativi di altra parte correlata) di Maggiore Rilevanza.

In merito all'obbligo di astensione degli amministratori coinvolti nell'operazione con una parte correlata si rinvia al paragrafo "Interessi degli amministratori e operazioni con parti correlate".

Le operazioni con Parti Correlate effettuate nel 2021 sono commentate nella sezione "Operazioni infragruppo e con parti correlate" del bilancio separato e consolidato.

Al fine di dare maggiore effettività al rispetto della Procedura Parti Correlate, da parte dei soggetti interessati, il Protocollo Parti Correlate prevede specifici flussi informativi che devono essere sottoscritti dai responsabili delle diverse Divisioni e Direzioni aziendali, e ha introdotto dal 2014 una espressa dichiarazione circa l'osservanza, per quanto di rispettiva competenza anche relativamente alle società controllate, delle incombenze previste a loro carico dalla Procedura Parti Correlate.

Nomina e attività del Comitato Operazioni con Parti Correlate svolta nel 2021

Il Comitato Operazioni con Parti Correlate in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2019 dopo l'elezione, in pari data, da parte dell'assemblea del nuovo organo di amministrazione e scadrà alla naturale scadenza del mandato degli amministratori che ne fanno parte, e quindi con l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2021.

Attualmente si compone dei seguenti tre amministratori indipendenti: Paolo Di Benedetto (Presidente), Fabio Gallia e Angela Gamba, succeduta dal 28 aprile 2020 alla dimissionaria Nathalie Tocci. I componenti sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente.

Nel 2021 il Comitato Operazioni con Parti Correlate ha tenuto 9 riunioni, per esaminare e valutare due operazioni di "Minore Rilevanza" ai sensi della Procedura Parti Correlate, per le quali ha espresso il proprio parere favorevole e un'Operazione Ordinaria di Maggiore Rilevanza, per valutare che la stessa fosse conclusa a condizioni equivalenti a quelle di mercato, per la quale si è espresso favorevolmente.

Nel 2021 la presenza degli amministratori alle riunioni del Comitato è stata del 100%. Il dettaglio è riprodotto nella tabella seguente. La durata media di ciascuna riunione è stata di circa quaranta minuti.

Riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate al 31 dicembre 2021

Membri del Comitato Numero presenze alle riunioni
del Comitato nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Paolo Di Benedetto 9 su 9 100
Fabio Gallia 9 su 9 100
Angela Gamba 9 su 9 100

Nel corso del 2021 la documentazione è stata inviata ai componenti del Comitato con un anticipo medio di circa 3 giorni, rispetto ai due giorni indicati nelle regole di funzionamento, aderendo fattualmente ad una richiesta poi evidenziata dall'esito dell'autovalutazione delle relative attività.

Alle riunioni del Comitato sono stati invitati dal Comitato stesso e vi hanno preso parte, come di consueto, il General Counsel, il Chief Financial Officer e, ove non abbia svolto la funzione di segretario dello stesso Comitato, il Segretario del Consiglio di Amministrazione, nonché i responsabili delle aree interessate dalle operazioni esaminate. A tutte le riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate ha partecipato il Collegio Sindacale al completo. Le riunioni sono state regolarmente verbalizzate.

Il presidente del Comitato ha sistematicamente riferito al Consiglio di Amministrazione in ordine all'attività svolta in occasione della riunione immediatamente successiva alla propria.

Le riunioni sono state regolarmente verbalizzate e il ruolo di segretario è sempre stato svolto dal Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Comitato per la Remunerazione - Remunerazione degli amministratori

Competenze e funzionamento del Comitato per la Remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione si compone di tre amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti, di cui almeno uno, come richiesto dal Codice, in possesso di adeguate conoscenze ed esperienza in materia finanziaria o di politiche retributive.

Il Presidente del Comitato è nominato, tra i suoi componenti, dal Consiglio di Amministrazione; ove non vi provveda è nominato dal Comitato stesso.

Le competenze assegnate dal Consiglio di Amministrazione al Comitato per la Remunerazione, come da ultimo modificate nel giugno 2021 per essere coerenti con le Linee Guida di Funzionamento e il Codice, e quali riprodotte nelle norme di funzionamento dello stesso Comitato, sono le seguenti:

  • coadiuvare l'organo amministrativo nella elaborazione della politica di remunerazione, anche formulando proposte e/o esprimendo pareri in ordine alla medesima politica;
  • formulare proposte o esprimere pareri al Consiglio di Amministrazione sulla remunerazione del Presidente del Consiglio di Amministrazione, dell'Amministratore delegato e dei componenti dei Comitati Endoconsiliari;
  • valutare le linee guida e i criteri afferenti alla politica di remunerazione del Top management, con particolare riguardo ai dirigenti con responsabilità strategiche, e del management, proposta dalla Società, esprimendo il relativo parere;
  • formulare proposte o esprimere pareri sulla definizione e articolazione degli obiettivi (che includono anche obiettivi ESG) e dei livelli di performance correlati alla componente variabile di breve e medio/lungo termine per gli amministratori per i quali è stata definita tale componente, per il Top management e il management della Società;
  • monitorare la corretta applicazione della politica di remunerazione e verificare il raggiungimento degli obiettivi di performance, esprimendo conseguentemente all'organo amministrativo proposte e/o pareri di consuntivazione sulla componente variabile sulla base dei risultati raggiunti per gli amministratori per i quali sia stata definita tale componente, e più in generale esprimere pareri per il livello di consuntivazione degli obiettivi comuni aziendali assegnati al Top management, e al management della Società;
  • valutare periodicamente l'adeguatezza, la coerenza complessiva della politica per la remunerazione dei soggetti indicati ai precedenti punti, anche nei confronti del mercato, formulando proposte in materia;
  • esprimere pareri e raccomandazioni per gli eventuali piani di remunerazione di medio e lungo periodo ("LTI") per gli amministratori esecutivi, il Top management e per il management della Società e del Gruppo;
  • esprimere, anche qualora non risultino soddisfatte le condizioni previste dell'art. 13, comma 3, lett. b) del Regolamento Consob Parti Correlate, in luogo del Comitato Operazioni con Parti Correlate, e in caso di deroghe temporanee, in presenza di circostanze eccezionali, alla politica per la remunerazione approvata dall'assemblea, le proprie valutazioni sulle materie riguardanti la remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche e dei dirigenti con responsabilità strategiche ai quali risulti applicabile il Regolamento Consob Parti Correlate, salvo che il Comitato per la Remunerazione non valuti di demandare il parere al Comitato Operazioni con Parti Correlate.

Il Comitato è assistito, nella organizzazione delle proprie riunioni, da un segretario scelto anche tra persone diverse dai compenti del Comitato, nonché dalle competenti funzioni aziendali, in particolare dal Direttore della Divisione Human Resources & ICT.

Il Segretario assicura la verbalizzazione delle riunioni e il coordinamento delle attività con il Consiglio di Amministrazione.

Il Comitato è convocato dal Presidente e si costituisce con l'intervento della maggioranza dei suoi componenti, e delibera a maggioranza assoluta dei componenti intervenuti.

Alle riunioni del Comitato è regolarmente invitato il Direttore Human Resource & ICT.

Alle riunioni del Comitato possono inoltre essere invitati a partecipare, di volta in volta, gli altri amministratori, esperti, e, previa informativa all'Amministratore delegato, dirigenti, dipendenti, con mere funzioni consultive.

Alle riunioni sono regolarmente invitati il Presidente del Collegio Sindacale e gli altri sindaci.

Il Presidente del Comitato, con il supporto del Segretario, cura che la documentazione sulle materie all'ordine del giorno contenga informazioni adeguate e complete rispetto alle tematiche da trattare, e sia inviata almeno due giorni prima della data della riunione.

Il Presidente del Comitato formula al Presidente del Consiglio di Amministrazione e all'Amministratore delegato indicazioni in ordine ad eventuali argomenti da includere nell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione. Il Presidente del Comitato informa il Consiglio di Amministrazione, di norma, alla prima riunione successiva, delle decisioni assunte, anche nella forma di proposta, in ordine alle valutazioni e pareri assunti sulle tematiche di propria competenza.

Nonostante il Consiglio di Amministrazione non abbia approvato un budget specifico, il Comitato può disporre di volta in volta delle risorse finanziarie necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.

Nomina e attività svolta dal Comitato per la Remunerazione

Il Comitato per la Remunerazione in carica è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2019, dopo l'elezione, in pari data, da parte dell'assemblea del nuovo organo di amministrazione e scadrà alla naturale scadenza del mandato degli amministratori che ne sono parte, e quindi con l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2021.

Attualmente si compone dei seguenti tre amministratori non esecutivi, di cui due indipendenti: Paolo Di Benedetto (indipendente con il ruolo di Presidente), Angela Gamba (indipendente), succeduta dal 28 aprile 2020 alla dimissionaria Nathalie Tocci e Florence Schreiber, succeduta dal 28 aprile 2020 alla dimissionaria Nicole Verdier-Naves. I componenti sono stati nominati dal Consiglio di Amministrazione, su proposta del Presidente dell'organo amministrativo.

La composizione del Comitato è conforme alla prescrizione del Codice di chiamare a farne parte solo amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti, e di affidare la presidenza di esso a un amministratore indipendente, diverso dal Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio ha ritenuto, esaminate le competenze dei membri che costituiscono il Comitato, che le professionalità espresse dagli amministratori nominati o che si sono succeduti dopo il 2 aprile 2019, hanno consentito di osservare la raccomandazione del Codice circa l'adeguata conoscenza ed esperienza da parte dei suoi componenti in materia finanziaria e in materia di politiche retributive. Al riguardo si rinvia ai curricula degli amministratori interessati, allegati alla presente Relazione.

Nel corso del 2021 il Comitato ha tenuto tre riunioni, nelle quali, anche sulla base delle informazioni fornite dalla Società, ha:

  • valutato la concreta applicazione della politica per la remunerazione degli amministratori e del Top management relativa all'esercizio 2020 rispetto a quanto precedentemente definito, nonché la coerenza e rispondenza dei dati di consuntivo riguardanti la gestione, da parte del management di tale politica;
  • verificato il livello di conseguimento degli obiettivi di riferimento per la componente variabile del compenso relativo all'esercizio 2020 dell'Amministratore delegato, e, più in generale, degli obiettivi comuni aziendali di riferimento per il Top management e il management;
  • valutato ed espresso i propri orientamenti e pareri sulla proposta delle linee guida della politica per la remunerazione relativa all'esercizio 2021 per gli amministratori, il Top management e il management;
  • esaminato ed espresso il proprio positivo parere sulla Relazione sulla Remunerazione 2020;
  • esaminato e formulato proposte e raccomandazioni in tema di obiettivi da porre alla base dell'MBO 2021 per l'Amministratore delegato e per gli obiettivi comuni aziendali di riferimento per il Top management e per tutto il management.

Dall'inizio del 2022 il Comitato ha tenuto una riunione nella quale, anche sulla base delle informazioni fornite dalla Società, ha:

  • valutato la concreta applicazione della politica per la remunerazione per gli amministratori e il Top management relativa all'esercizio 2021 rispetto a quanto precedentemente definito, nonché la coerenza e rispondenza dei dati di consuntivo riguardanti la gestione, da parte del management di tale politica;
  • verificato il livello di conseguimento degli obiettivi di riferimento per la componente variabile del compenso relativo all'esercizio 2021 dell'Amministratore delegato e più in generale degli obiettivi comuni aziendali di riferimento per il Top management e il management;
  • verificato il livello di conseguimento degli obiettivi di riferimento nel Long Term Incentive 2019-2021 per l'Amministratore delegato, il Top management e, più in generale, i management destinatari dello stesso;
  • valutato ed espresso il proprio orientamento generale e parere sulle linee guida della politica per la remunerazione relativa, all'esercizio 2022 per gli amministratori, inclusi quelli investiti di particolari cariche, il Top management e più in generale il management, quale utile e preliminare (considerata anche la forte volatilità dei mercati) riferimento rispettivamente per l'assemblea e per il nuovo organo di gestione che sarà chiamato a dare esecuzione a tale politica;
  • esaminato ed espresso il proprio positivo parere sulla Relazione sulla Remunerazione 2021.

Il Comitato ha sottoposto le proprie proposte al Consiglio di Amministrazione per la relativa valutazione e approvazione, per quanto di competenza dello stesso Consiglio, e ha riferito all'Amministratore delegato le proprie valutazioni per quanto di competenza del medesimo.

Nel 2021 la presenza degli amministratori alle riunioni è stata del 100%. Il dettaglio è riprodotto nella tabella seguente. La durata media di ciascuna riunione è stata di circa cinquanta minuti.

Riunioni del Comitato per la Remunerazione al 31 dicembre 2021

Membri del Comitato Numero presenze alle riunioni
del Comitato nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Paolo Di Benedetto 3 su 3 100
Angela Gamba 3 su 3 100
Florence Schreiber 3 su 3 100

Relativamente a tali riunioni, la documentazione è stata inviata ai componenti del Comitato con un anticipo medio di 3 giorni, rispetto al termine minimo di 2 giorni indicato nelle regole di funzionamento, aderendo fattualmente ad una richiesta poi evidenziata dall'esito dell'autovalutazione delle relative attività.

Il Presidente del Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le riunioni che si sono tenute nell'esercizio 2021. Ad una riunione hanno partecipato anche gli altri sindaci.

Nelle sopraindicate riunioni ha sempre preso parte il Direttore Human Resources & ICT.

Nessun amministratore ha preso parte alle riunioni del Comitato per la Remunerazione in cui sono state formulate proposte relative alla propria remunerazione.

Le riunioni sono state regolarmente verbalizzate e il ruolo di segretario è sempre stato svolto dal Segretario del Consiglio di Amministrazione.

Remunerazione degli amministratori e del Top management

Il compenso degli amministratori è determinato dall'assemblea, mentre la remunerazione del Presidente e dell'Amministratore delegato, nonché dei componenti i vari Comitati istituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione, è determinata dal Consiglio di Amministrazione, su proposta o parere del Comitato per la Remunerazione, sentito il Collegio Sindacale, in conformità alla Politica di remunerazione approvata dall'assemblea.

Politica di remunerazione

Il Consiglio di Amministrazione predispone una politica di remunerazione riguardante gli amministratori, i Top manager e i sindaci, che viene aggiornata annualmente, nel rispetto di quanto prevedono le disposizioni normative e regolamentari, il Codice e i suggerimenti del Comitato per la Corporate Governance, e sottoposta al voto vincolante dell'assemblea.

Il processo di elaborazione della politica di remunerazione è trasparente in quanto la stessa, una volta elaborata dalla Società sulla base delle indicazioni del Codice e del confronto con il mercato, è sottoposta per esame e valutazioni al Comitato per la Remunerazione e, quindi, sentito per quanto di competenza, il Collegio Sindacale, all'approvazione del Consiglio di Amministrazione e resa pubblica per la successiva conoscenza e validazione, da parte dell'assemblea.

La politica di remunerazione elaborata dal Consiglio di Amministrazione per il 2021 ha confermato i principi contenuti nella politica di remunerazione del precedente esercizio, che si riferiva, relativamente agli amministratori, alla intera residua durata del mandato. La stessa risulta funzionale al perseguimento di una crescita sostenibile della Società nel medio-lungo termine.

Ciò considerato che le componenti alla base della remunerazione variabile includono non solo obiettivi finanziari legati alla profittabilità, ma fanno anche riferimento a obiettivi riconducibili a tematiche ESG, quali lo sviluppo di business a ridotto impatto ambientale, e a target sociali (sicurezza dei lavoratori, leadership manageriale), predeterminati e misurabili, coerenti con gli indirizzi strategici di Edison. Tali obiettivi, oltre che essere posti alla base delle remunerazioni variabili annuali, vengono annualmente rinnovati per assicurarne una continua implementazione, e costituiscono altresì un punto di riferimento dei programmi LTI relativi all'Amministratore delegato e ai manager. Il tutto come meglio precisato nelle Relazioni sulla Remunerazione e nelle DNF alle quali si rinvia.

La politica che sarà proposta alla prossima assemblea per gli amministratori e il Top management risulta anch'essa in linea con i principi appena commentati, come di seguito specificati.

Amministratori esecutivi e Top manager

La politica di remunerazione per gli amministratori esecutivi prevede:

  • un bilanciamento tra componente fissa e componente variabile adeguato e coerente con gli obiettivi strategici e la politica di gestione dei rischi, tenuto conto delle caratteristiche dell'attività svolta da Edison e del settore in cui la Società opera;
  • limiti massimi all'erogazione di componenti variabili;
  • obiettivi di performance, cui è legata l'erogazione delle componenti variabili annuali e di più lungo periodo, predeterminati e misurabili, coerenti con gli obiettivi strategici che comprendono anche parametri non finanziari, finalizzati a promuovere una crescita sostenibile della Società nel medio-lungo termine;
  • l'attribuzione di una componente variabile della retribuzione collegata a obiettivi di

medio-lungo periodo, da corrispondere al termine del periodo triennale di riferimento; il tutto come meglio dettagliato nella Relazione sulla Remunerazione al paragrafo "Struttura, articolazione e sviluppo della politica sulla remunerazione: esercizio 2021".

La politica di remunerazione per i Top manager relativa al 2021 è stata anch'essa definita nel rispetto dei sopraindicati principi, e ha tenuto conto della necessità di disporre, trattenere e motivare persone dotate delle competenze e professionalità richieste dal ruolo ricoperto nella Società. Infatti la sua definizione si è basata sull'esame dell'andamento delle pratiche di remunerazione diffuse nel mercato con particolare riferimento ai settori di riferimento della Società e per società di analoghe dimensioni. Il pacchetto salariale complessivo contempla anche un programma di Welfare che la Società sta progressivamente migliorando. Per un dettaglio si rinvia al paragrafo "Orientamenti e linee guida della politica per la remunerazione 2021" della Relazione sulla Remunerazione.

Amministratori non esecutivi

La politica per la remunerazione prevede che agli amministratori non esecutivi sia attribuito un compenso adeguato alla competenza, professionalità e all'impegno richiesti dai compiti loro attribuiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione e nei Comitati Endoconsiliari, non legato a obiettivi di performance finanziaria.

In coerenza con tali criteri, agli stessi, oltre che un compenso annuo fisso, sono stati riconosciuti ulteriori compensi annui fissi, se componenti di Comitati istituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione (diversificati tra Presidente e componente del Comitato), nonché un gettone di presenza per ogni riunione (del Consiglio e dei Comitati Endoconsiliari di cui sia componente) a cui ciascun amministratore intervenga.

Collegio Sindacale

Il compenso del Collegio Sindacale è stabilito dall'assemblea e si riferisce, come richiede la legge, all'intera durata triennale del mandato.

Per tali ragioni e in considerazione del ruolo svolto dall'organo, il Consiglio di Amministrazione, in occasione della nomina dell'organo di controllo attualmente in carica aveva preferito non formulare specifiche proposte, limitandosi a esprimere all'assemblea indicazioni di natura qualitativa, rimettendo direttamente a quest'ultima le valutazioni di merito.

Il Consiglio di Amministrazione ritiene comunque che il compenso deciso dall'assemblea risulti adeguato alla competenza, professionalità e all'impegno richiesti dalla rilevanza del ruolo ricoperto e alle caratteristiche dimensionali e settoriali di Edison e alla sua situazione. Ciò in quanto, nella sua determinazione, l'azionista di controllo Tde, che ha formulato la relativa proposta all'assemblea, ha seguito criteri coerenti con la politica di remunerazione sottoposta alla stessa assemblea, tenendo conto dei seguenti fattori:

  • il compenso annuo di ciascun sindaco effettivo è stato fissato avuto riguardo alla rilevanza del ruolo ricoperto e in linea con il compenso assegnato agli amministratori non esecutivi della Società, nonchè con i benchmark del mercato di riferimento;
  • il compenso annuo del Presidente del Collegio Sindacale è stato maggiorato (peraltro in continuità con il passato) rispetto a quello degli altri sindaci, in considerazione delle specifiche funzioni allo stesso assegnate anche dal Codice, come meglio specificato nel paragrafo "Funzionamento del Collegio Sindacale";
  • i compensi annui sopra richiamati erano già stati aumentati in occasione del precedente mandato;
  • al compenso annuo fisso di ciascun sindaco effettivo e del Presidente, è stato aggiunto un gettone di presenza per la partecipazione alle riunioni del Collegio Sindacale e alle riunioni dei Comitati Endoconsiliari, considerati la numerosità delle riunioni e l'impegno richiesto a ciascun componente in termini di partecipazione.

Maturazione ed erogazione della remunerazione

Nella riunione del 16 febbraio 2022 il Consiglio di Amministrazione ha verificato, con il supporto della competente struttura aziendale, e previo esame da parte del Comitato per la Remunerazione, che la remunerazione erogata e maturata nel 2021 dai soggetti soprarichiamati è risultata coerente con i principi e criteri definiti dalla politica di remunerazione, alla luce dei risultati conseguiti.

Indennità degli amministratori e clausole di claw back

Per informazioni inerenti le indennità degli amministratori i caso di dimissioni, licenziamento o cessazione del rapporto a seguito di un'offerta pubblica di acquisto, si rinvia al paragrafo della Relazione sulla Remunerazione "Benefit e Indennità".

Circa la mancata adozione di clausole di claw back, si rinvia al paragrafo della Relazione sulla Remunerazione "Clausole di claw back".

*** Per tutte le altre informazioni di dettaglio si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione.

Comitato Controllo e Rischi

Competenze e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi

Il Comitato Controllo e Rischi si compone di tre amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti, in possesso, nel loro complesso, di adeguate competenze nei settori di attività in cui opera Edison, funzionale a valutarne i relativi rischi, e, da parte di almeno un compente, di adeguate conoscenze ed esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi.

Il Presidente è nominato dal Consiglio di Amministrazione; ove non vi provveda è nominato dal Comitato stesso. Il Presidente è comunque scelto tra gli amministratori indipendenti che ne fanno parte.

Il Comitato Controllo e Rischi svolge un ruolo istruttorio e propositivo nei confronti del Consiglio di Amministrazione in materia di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e informazione periodica finanziaria e non finanziaria.

Nel corso del 2021, in occasione dell'adozione da parte del Consiglio di Amministrazione delle Linee Guida di Funzionamento, il Consiglio ha riformulato le funzioni e le competenze del Comitato in adeguamento alle raccomandazioni contenute nel Codice, come di seguito precisato.

  • In tema di Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, svolge le seguenti attività:
  • a) supportare il Consiglio di Amministrazione nella definizione delle linee di indirizzo del sistema;
  • b) esaminare e valutare i principali rischi, nonché i relativi piani di azione finalizzati alla loro mitigazione e, con particolare riferimento ai rischi di natura finanziaria legati all'operatività in commodities, i relativi limiti;
  • c) esaminare i risultati del processo di Enterprise Risk Management;
  • d) supportare il Consiglio di Amministrazione nell'esame e valutazione dell'adeguatezza, l'effettivo funzionamento e l'efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi della Società e del Gruppo rispetto alle caratteristiche della Società e del Gruppo e il profilo di rischi assunto, avvalendosi del contributo del Responsabile Funzione Internal Audit;
  • e) esprimere pareri, su richiesta del Consiglio di Amministrazione o dell'Amministratore delegato, in merito ad aspetti specifici del sistema di controllo interno e alla identificazione e gestione dei principali rischi;
  • f) supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative alla gestione di rischi derivanti da fatti pregiudizievoli di cui quest'ultimo sia venuto a conoscenza;
  • g) proporre e/o valutare le opportune iniziative in ordine a eventuali problematiche e criticità che emergano nell'ambito dell'attività svolta dall'Amministratore delegato o di cui questi abbia avuto comunque notizia;
  • h) esaminare e valutare il piano di Audit, previa analisi delle ipotesi di base, dei criteri di formazione e degli impegni di attività previsti per lo stesso piano di Audit, con facoltà di richiedere alla Funzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative, dandone comunicazione all'Amministratore delegato e/o al Presidente del Consiglio di Amministrazione, nonché al Presidente del Collegio Sindacale;
  • i) esaminare le relazioni periodiche del Responsabile Funzione Internal Audit e i principali risultati degli audit svolti;
  • j) esaminare e valutare lo stato di avanzamento del piano di Audit, i principali rilievi riscontrati, i relativi piani di azione e il processo di follow-up;
  • k) monitorare l'autonomia, l'adeguatezza, l'efficacia e l'efficienza della Funzione Internal Audit;
  • l) esprimere un parere sulla nomina e revoca del Responsabile Funzione Internal Audit e sulla adeguatezza delle risorse finanziarie assegnate allo stesso per l'espletamento dei relativi compiti;

m) esaminare e valutare le linee guida e le metodologie di valutazione del sistema di controllo interno nonché l'apposita procedura che regola i flussi informativi e le relative attività di self assessment.

In tema di comunicazione finanziaria, supporta il Consiglio di Amministrazione svolgendo le seguenti attività, sulla base anche delle informazioni regolarmente fornite dal Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e dal revisore legale:

  • a) valutare l'idoneità dell'informazione periodica finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite;
  • b) esaminare e valutare, unitamente al Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e sentiti il revisore legale e il Collegio Sindacale, il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione delle relazioni finanziarie infrannuali e annuali consolidate nonché del bilancio separato della Società; verificarne altresì l'adeguatezza in relazione all'attività svolta dalla Società e dal Gruppo ed esaminarne le variazioni e l'impatto sul bilancio;
  • c) esaminare e valutare il processo di predisposizione del bilancio e dell'informativa finanziaria; in particolare le variazioni dell'area di consolidamento e il loro effetto sul bilancio;
  • d) esaminare e valutare il trattamento contabile delle principali operazioni aziendali con particolare riferimento ai loro effetti sul bilancio;
  • e) esaminare e valutare specifiche operazioni contabili o transazioni più complesse o non ricorrenti, nonché le transazioni che presentano significativi elementi di stima, con particolare riferimento all'impairment del goodwill.

In tema di comunicazione non finanziaria, supporta il Consiglio di Amministrazione svolgendo le seguenti attività:

  • a) valutare l'idoneità dell'informazione periodica non finanziaria a rappresentare correttamente il modello di business, le strategie della Società, l'impatto della sua attività e le performance conseguite;
  • b) esaminare il contenuto dell'informazione periodica a carattere non finanziario rilevante ai fini del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • c) supervisionare le questioni di sostenibilità connesse all'esercizio dell'attività dell'impresa e alle sue dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.
  • In generale:
  • a) riferire al Consiglio di Amministrazione, almeno semestralmente, in occasione dell'approvazione della relazione finanziaria annuale e semestrale, sull'attività svolta e sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • b) esaminare e valutare i modelli di compliance normativa predisposti e i relativi aggiornamenti;
  • c) svolgere gli ulteriori compiti che gli vengono attribuiti dal Consiglio di Amministrazione.

Per la validità delle riunioni del Comitato è necessaria la presenza della maggioranza dei suoi componenti. Le deliberazioni sono prese a maggioranza assoluta.

Alle riunioni del Comitato sono regolarmente invitati, dallo stesso Presidente del Comitato, il Presidente del Collegio Sindacale e gli altri sindaci, così da assicurare il flusso informativo e di segnalazioni raccomandato dal Codice nei confronti di tale organo, nonché la Società di Revisione. Sono altresì regolarmente invitati, e quindi partecipano per l'intera durata: il Chief Financial Officer, anche in qualità di Dirigente Preposto, il General Counsel, il Segretario del Consiglio di Amministrazione, il Risk Officer e il Direttore Accounting & Tax, anche in qualità di Dirigente Preposto. Possono comunque essere invitati a partecipare dal Presidente del Comitato, di volta in volta, altri amministratori, esperti e, previa comunicazione all'Amministratore delegato, dirigenti, e dipendenti con mere funzioni consultive.

La Società di Revisione riferisce al Comitato Controllo e Rischi almeno due volte all'anno in merito all'attività svolta e ai risultati del processo di revisione relativamente alla relazione finanziaria semestrale e annuale.

Nello svolgimento delle proprie funzioni, il Comitato Controllo e Rischi ha la possibilità di accedere alle informazioni necessarie per lo svolgimento dei propri compiti e di avvalersi delle funzioni aziendali competenti. Nonostante il Consiglio di Amministrazione non abbia approvato un budget specifico, il Comitato può disporre, di volta in volta, delle risorse finanziarie necessarie per lo svolgimento dei propri compiti.

Il Comitato è assistito, nella organizzazione delle proprie attività, dalla Direzione Internal Audit. Il Responsabile della Direzione è Segretario del Comitato e cura, tra l'altro, la sistematica verbalizzazione delle riunioni. Il Comitato si riunisce almeno quattro volte all'anno.

Il Presidente del Comitato coordina i lavori del Comitato e informa il Consiglio di Amministrazione alla prima riunione successiva delle decisioni assunte, anche nella forma di proposta al Consiglio, in ordine alle materie di propria competenza. Il Presidente del Comitato formula altresì al Presidente del Consiglio di Amministrazione e/o all'Amministratore delegato indicazioni in ordine ad eventuali argomenti da includere nell'ordine del giorno delle riunioni del Consiglio di Amministrazione.

Il Presidente del Comitato, con il supporto del Segretario, ha cura che la documentazione sulle materie all'ordine del giorno contenga informazioni adeguate e complete rispetto alle tematiche da trattare e sia inviata almeno due giorni prima della data della riunione.

Per la sua attività di valutazione dell'adeguatezza complessiva del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi il Comitato fa riferimento ai principi enunciati nel documento "Linee guida del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi" (approvato dal Consiglio di Amministrazione), che regola anche il processo di predisposizione della relazione e la presentazione al Consiglio di Amministrazione.

Nomina e attività svolta dal Comitato Controllo e Rischi

L'attuale Comitato Controllo e Rischi si compone di tre membri, tutti amministratori non esecutivi, di cui due indipendenti: Fabio Gallia (indipendente con il ruolo di Presidente), Paolo Di Benedetto (indipendente) e Béatrice Bigois (succeduta dal 30 marzo 2021 a Xavier Girre), che scadranno alla naturale scadenza del mandato degli amministratori che ne fanno parte, e quindi con l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2021.

Il Comitato è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2019, su proposta del Presidente del Consiglio di Amministrazione, che ha anche deciso, rispetto al precedente mandato, la riduzione da quattro a tre dei componenti.

La composizione del Comitato in carica è conforme alla prescrizione del Codice di chiamare a farvi parte solo amministratori non esecutivi, in maggioranza indipendenti e di affidare la presidenza di esso a un amministratore indipendente diverso dal Presidente del Consiglio di Amministrazione.

Il Consiglio ha ritenuto, avuto riguardo dell'esperienza dei membri nominati o che si sono succeduti dopo il 2 aprile 2019, che il Comitato, possedesse, nel suo complesso, adeguate competenze nei settori di attività in cui opera Edison, funzionali a valutarne i relativi rischi,

e che sia stata altresì osservata la raccomandazione circa il possesso, da parte di almeno uno dei componenti, di una adeguata esperienza in materia contabile e finanziaria o di gestione dei rischi. Al riguardo si rinvia ai curricula degli amministratori interessati, allegati alla presente Relazione.

Il Comitato ha tenuto cinque riunioni nel corso del 2021 e una riunione dall'inizio del 2022, nel corso delle quali ha svolto le seguenti attività:

  • esaminato il bilancio d'esercizio e consolidato 2020 e 2021, la relazione finanziaria semestrale 2021 e i resoconti intermedi di gestione del primo e del terzo trimestre 2021, nonché i relativi risultati del processo di revisione contabile riguardanti il bilancio e la relazione semestrale, nonché - sentita la Società di Revisione e il Collegio Sindacale - il corretto utilizzo dei principi contabili e la loro omogeneità ai fini della redazione del bilancio consolidato;
  • esaminato i dati previsionali del budget 2022 e il Piano di medio termine, limitatamente ai profili di rischio e agli aspetti finanziari;
  • esaminato l'aggiornamento della mappatura dei principali rischi, esaminato l'andamento dei profili di rischio associati alle attività di business in relazione al mandato di rischio per il 2021, e si è espresso favorevolmente sui limiti di rischio fissati per il 2022;
  • esaminato le relazioni periodiche aventi per oggetto la valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e i risultati del processo di autovalutazione di questo sistema, nonché, nel merito, i risultati di tutti gli audit condotti nel 2021, valutandone lo stato di avanzamento e approfondendo le evidenze di particolare significato;
  • condiviso l'aggiornamento del profilo di rischio con specifico riguardo ai principali rischi del Gruppo e le relative azioni di mitigazione;
  • espresso al Consiglio di Amministrazione il proprio parere in merito a:
  • l'aggiornamento del Modello 231 e relativi protocolli di comportamento;
  • l'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e la sua efficacia;
  • la revisione semestrale del piano di audit 2021;
  • il piano di audit 2022;
  • le principali caratteristiche del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • monitorato l'operatività, nel corso del 2021, della Direzione Internal Audit;
  • monitorato le attività in tema di sostenibilità e di Corporate social responsibility, in particolare in relazione alla policy aziendale sulla sostenibilità e all'obbligo di redigere la DNF.

Nel 2021 il Comitato non ha richiesto alla Direzione Internal Audit lo svolgimento di attività di verifica al di fuori di quanto già previsto nel piano di audit.

Il Comitato ha informato il Consiglio di Amministrazione in cinque differenti riunioni in merito all'attività svolta; in due di esse ha anche riferito sulle verifiche effettuate in merito all'adeguatezza ed efficace funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Nel corso del 2021 la documentazione è stata inviata ai componenti del Comitato con un anticipo medio di 3 giorni rispetto al termine minimo di 2 giorni indicato nelle regole di funzionamento, aderendo fattualmente ad una richiesta poi evidenziata dall'esito dell'autovalutazione delle relative attività.

Nel 2021 la presenza media degli amministratori alle riunioni è stata dell'87%. Il dettaglio è riprodotto nella sotto riprodotta tabella. La durata media di ciascuna riunione è stata di circa un'ora e cinquanta minuti.

Le riunioni sono state regolarmente verbalizzate e il ruolo di segretario è sempre stato svolto dal Direttore Internal Audit.

Riunioni del Comitato Controllo e Rischi al 31 dicembre 2021

Membri del Comitato Numero presenze alle riunioni
del Comitato nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Fabio Gallia 5 su 5 100
Paolo Di Benedetto 5 su 5 100
Béatrice Bigois 3 su 4 75
Cessati nel corso del 2021
Xavier Girre 0 su 1 0

Il Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le riunioni al completo.

Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di Edison è costituito da un insieme strutturato e organico di regole, procedure e strutture organizzative con la finalità di consentire una gestione aziendale corretta e coerente con gli obiettivi prefissati dalla Società, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi. Tale sistema è integrato nell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile e, più in generale, di governo societario di Edison e si fonda sul Codice, prendendo a riferimento i modelli e le best practice nazionali e internazionali (COSO ERM Framework). Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi pervade tutta la Società e coinvolge soggetti differenti cui sono attribuiti specifici ruoli e responsabilità.

Soggetti coinvolti

Consiglio di Amministrazione

Definizione delle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Da diversi anni il Consiglio di Amministrazione, con l'assistenza del Comitato Controllo e Rischi, ha definito le linee di indirizzo del sistema di controllo interno che, nel corso del 2013, vennero formalmente integrate con le linee guida di gestione dei rischi, già adottate da tempo dalla Società, conformando ad esse i propri comportamenti.

Relativamente alla gestione dei rischi, Edison ha sviluppato un modello aziendale integrato di gestione dei rischi che si ispira ai principi internazionali dell'Enterprise Risk Management (ERM), in particolare al framework COSO, come meglio precisato nel paragrafo "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi", per la identificazione dei rischi prioritari dell'azienda, e per valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi nonché intraprendere le opportune azioni per mitigarli. In particolare, con riguardo alla valutazione dei rischi, si è tenuto conto anche di quelli che possono assumere rilievo nell'ottica dello sviluppo sostenibile nel medio-lungo periodo. L'aggiornamento della mappatura dei rischi viene poi esaminato annualmente dal Consiglio di Amministrazione, in occasione della riunione in cui esso approva il budget del successivo esercizio. Sulla base di tale analisi il Consiglio di Amministrazione definisce la natura ed il livello di rischio compatibile con gli obiettivi strategici della Società e del Gruppo, includendo nelle proprie valutazioni gli elementi che possono assumere rilievo nell'ottica della sostenibilità nel medio-lungo termine.

A partire dal 2016 il Consiglio di Amministrazione esamina in maniera più analitica, sulla base della medesima documentazione messa a disposizione del Comitato Controllo e Rischi, le analisi condotte, e i risultati conseguiti riguardanti il monitoraggio e la gestione

dei rischi, utilizzando il modello integrato di gestione dei rischi adottato dal Gruppo. Ciò per assicurare, da un lato, un miglior recepimento del principio statuito in materia nel Codice e, dall'altro, l'osservanza delle indicazioni contenute nella comunicazione Consob n. 0009517 del 3 febbraio 2016 che ha richiesto un coinvolgimento attivo dell'organo amministrativo nei processi di gestione, monitoraggio e controllo dei rischi derivanti dall'operatività in derivati e una maggiore attenzione dell'organo di controllo sull'adeguatezza della struttura organizzativa della Società al rispetto delle regole EMIR. Come nel passato, il Comitato Controllo e Rischi continua comunque a effettuare una preventiva attività istruttoria, esprimendo al Consiglio le proprie valutazioni e raccomandazioni.

Nell'ambito del processo Enterprise Risk Management un'attenzione crescente è stata rivolta ai rischi ESG e alle relative azioni di mitigazione. Il processo di integrazione, iniziato nel 2018, è stato notevolmente rafforzato, avuto anche riguardo ai migliori standard internazionali di riferimento. Tali rischi stanno diventando sempre più parte integrante del processo di aggiornamento della mappatura dei rischi, il che ne consente una migliore identificazione e gestione.

Relativamente al 2021, il Consiglio di Amministrazione ha condiviso e approvato l'aggiornamento della cartografia dei rischi in occasione dell'approvazione del budget 2021 e in tale sede, e in occasione dell'approvazione dei risultati semestrali 2021, ha condiviso l'aggiornamento del profilo di rischio con specifico riguardo ai principali rischi del Gruppo, e cioè: i) rischi di mercato; ii) rischi di controparte e di paese; iii) rischi legati all'utilizzo di strumenti finanziari derivati; iv) rischi compliance EMIR, e le relative azioni di mitigazione. Relativamente al 2022, il Consiglio di Amministrazione ha condiviso e approvato la cartografia dei rischi e il profilo di rischio, nonché le azioni di mitigazione in occasione dell'approvazione del budget 2022.

Inoltre, con riguardo al 2021 è stata svolta internamente un'attività trasversale per l'identificazione e analisi degli ambiti di rischio afferenti i temi ESG i cui risultati sono stati condivisi con il Consiglio di Amministrazione nella riunione del 7 dicembre 2021.

Per alcuni dei rischi identificati all'interno di tale modello integrato, nel corso degli anni la Società ha sviluppato dei presidi specifici, finalizzati a gestire e limitare l'impatto dei diversi rischi sull'equilibrio economico finanziario del Gruppo. In particolare, come pure meglio precisato nel paragrafo "Sistemi di controllo interno e di gestione dei rischi", in relazione all'esposizione del Gruppo al rischio di oscillazione dei prezzi delle commodities energetiche trattate, nonché al rischio di cambio legato alle valute utilizzate dal Gruppo, la Società ha da tempo assunto una Energy Risk Policy. La policy definisce l'ambiente di governo, il monitoraggio e il controllo di tali rischi, e prevede l'adozione di specifici limiti di rischio in termini di Capitale Economico per quanto concerne il portafoglio industriale relativo agli asset e ai contratti di Gruppo.

Nello specifico, in concomitanza con l'approvazione del budget, il Consiglio di Amministrazione approva il documento, denominato "Edison Risk Management Framework for Energy Market Risk", con il quale individua per i successivi esercizi, i principi e definisce le principali strategie di copertura dal rischio commodity e dal relativo rischio cambio e fissa i limiti di rischio da rispettare nell'anno successivo.

Con riferimento al 2021, la decisione in ordine al limite massimo del Capitale Economico per il portafoglio industriale è stata assunta nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 7 dicembre 2020 e, relativamente al 2022, nella riunione del 7 dicembre 2021.

Come già riferito nelle precedenti Relazioni di Governance, relativamente alla gestione del rischio di credito, la Credit Risk Policy è stata da ultimo aggiornata nel corso del 2019.

Il Consiglio di Amministrazione approva poi annualmente il Piano di Audit e gli eventuali aggiornamenti in corso di esercizio, predisposti dal responsabile della Direzione Internal Audit, sentiti il Collegio Sindacale e l'Amministratore delegato e con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi. Con riguardo al 2021 le approvazioni sono avvenute nelle riunioni del 7 dicembre 2020 e del 28 luglio 2021; con riguardo al 2022 nella riunione del 21 dicembre 2021.

Valutazione complessiva dell'adeguatezza ed efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Relativamente al 2021, il Consiglio di Amministrazione, sulla base delle informazioni ed evidenze raccolte con il supporto dell'attività istruttoria svolta dal Comitato Controllo e Rischi e con il contributo del management e del Direttore Internal Audit nei termini illustrati nei successivi paragrafi, ha effettuato una valutazione complessiva dell'adeguatezza ed efficacia del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e ha ritenuto che lo stesso sia complessivamente idoneo a consentire, con ragionevole certezza, una adeguata gestione dei principali rischi identificati e, nello stesso tempo, a contribuire al miglioramento della gestione aziendale nel suo complesso.

In proposito occorre comunque precisare che la valutazione, in quanto riferita al complessivo Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, risente dei limiti insiti nello stesso. Anche se ben concepito e funzionante, infatti, il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi può garantire solo con "ragionevole certezza" una adeguata gestione dei principali rischi identificati.

La valutazione, che ha riguardato sia Edison che l'insieme delle sue controllate, è stata condotta nelle riunioni del 17 febbraio 2021 e del 28 luglio 2021 e, dall'inizio del 2022, nella riunione del 16 febbraio 2022.

Amministratore delegato e Amministratore incaricato di sovraintendere la funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

All'Amministratore delegato il Consiglio di Amministrazione ha attribuito la responsabilità, come in precedenza precisato, di sovrintendere alla funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. I compiti ad esso attribuiti, sistematizzati dal Consiglio di Amministrazione in occasione dell'adozione delle Linee Guida di Funzionamento, sono i seguenti:

  • a) dare esecuzione alle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, curando la progettazione, realizzazione e gestione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi (inclusa la manutenzione e aggiornamento del Modello 262), e l'adattamento alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare, nonché verificarne costantemente l'adeguatezza e l'efficacia;
  • b) curare l'identificazione dei principali rischi aziendali della Società e del Gruppo, anche attraverso il processo ERM, tenendo conto delle caratteristiche delle attività svolte da Edison e dalle sue controllate, e sottoporli periodicamente all'esame del Consiglio di Amministrazione;
  • c) propone al Consiglio di Amministrazione iniziative volte all'adeguamento e al rafforzamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi;
  • d) riferire al Comitato Controllo e Rischi in merito a problematiche e criticità emerse nello svolgimento della propria attività o di cui abbia avuto comunque notizia, comunicando, e/o proponendo l'adozione delle opportune iniziative;
  • e) richiedere alla Funzione Internal Audit di svolgere verifiche su specifiche aree operative o sul rispetto di regole e procedure interne nell'esecuzione di operazioni aziendali, nonché svolgere specifici Audit, dandone periodica comunicazione al Consiglio di Amministrazione, al Comitato Controllo e Rischi e al Presidente del Collegio Sindacale;
  • f) curare l'effettiva applicazione del Codice Etico, del Modello 231 e delle Linee Guida Anticorruzione;

g) definire il Modello Privacy sulla base delle linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione e curarne l'applicazione e l'aggiornamento, nonché nominare il Data Protection Officer.

Nel corso del 2021 l'Amministratore delegato, con il supporto del Chief Financial Officer e del Risk Officer, ha aggiornato la mappa dei principali rischi aziendali, sottoponendoli all'esame del Consiglio nelle riunioni del 28 luglio 2021 e del 7 dicembre 2021; ha dato esecuzione alle linee di indirizzo del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, curandone la progettazione, realizzazione e gestione e verificandone costantemente l'adeguatezza e l'efficacia, nonché l'adattamento alla dinamica delle condizioni operative e del panorama legislativo e regolamentare.

Comitato Controllo e Rischi

Relativamente alle competenze e all'attività di tale Comitato si rinvia a quanto illustrato nel precedente paragrafo "Competenze e funzionamento del Comitato Controllo e Rischi".

Direzione Internal Audit

La Direzione Internal Audit, istituita nel maggio 2003, svolge l'attività di Internal Auditing, finalizzata ad assistere il Consiglio di Amministrazione e il Comitato Controllo e Rischi, nonché il management aziendale, nel perseguire il corretto funzionamento del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, proteggere e accrescere il valore dell'organizzazione, fornendo assurance obiettiva e risk-based, consulenza e competenza, e quindi facilitare il conseguimento degli obiettivi aziendali. Al Direttore Internal Audit il Consiglio di Amministrazione ha assegnato, dal febbraio 2004, su proposta dell'Amministratore delegato, il compito di valutare l'adeguatezza, il funzionamento, l'efficacia e la coerenza con le linee di indirizzo definite dal Consiglio di Amministrazione, del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

La Direzione, che non è responsabile di alcuna attività operativa, dal marzo 2013 riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione (e per esso al suo Presidente), che ha anche stabilito di incaricare il General Counsel del coordinamento operativo delle attività della Direzione e del suo responsabile, assicurandone i rapporti tra la predetta Direzione e il medesimo Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza 231. Il Consiglio di Amministrazione ha poi demandato all'Amministratore delegato, nella sua qualità di amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, di assicurare che alla Direzione siano assegnate risorse adeguate all'espletamento delle sue responsabilità, nonché di definire la retribuzione del Direttore, da stabilirsi in coerenza con le politiche retributive per il management del Gruppo, tenuto conto delle linee guida generali valutate dal Comitato per la Remunerazione. L'attuale Direttore Paolo Colapenna è stato nominato il 29 luglio 2013, su proposta dell'Amministratore delegato, nel predetto ruolo di amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi, e sentito il Collegio Sindacale. La retribuzione, che peraltro, come in precedenza precisato, è stata definita dall'Amministratore delegato su mandato del Consiglio di Amministrazione, ed in particolare i meccanismi di incentivazione di questo soggetto, risultano coerenti con i compiti ad esso assegnati.

La Direzione opera sulla base di un mandato approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il mandato è stato da ultimo aggiornato a fine 2019.

Nell'ambito del mandato, anche nel 2021 è stato predisposto un piano di lavoro della Direzione, determinato con metodologie di natura risk-based, nell'ambito del quale sono stati individuati gli interventi da effettuare e identificato il necessario fabbisogno di risorse sulla base delle informazioni provenienti da: piano di medio termine/budget di Gruppo; Risk Assessment Enterprise Risk Management (ERM); mappatura dei rischi operativi delle Divisioni di Business; compliance 262 e 231; Tax Control Framework; segnalazioni del management; segnalazioni dell'Amministratore delegato e del Presidente del Comitato Controllo e Rischi; attività di Control Self Assessment; valutazioni della Direzione Internal Audit; risultati degli audit precedenti; revisori esterni. Il Piano, con i relativi aggiornamenti in corso d'anno, è stato poi sottoposto al Comitato Controllo e Rischi, e approvato dal Consiglio di Amministrazione, come precisato nel sottoparagrafo "Soggetti coinvolti - Consiglio di Amministrazione". L'attività ha incluso il processo di monitoraggio della effettiva esecuzione delle raccomandazioni emesse negli interventi di verifica (follow-up).

Nel corso del 2021 la Direzione ha riferito con cadenza trimestrale al Comitato Controllo e Rischi e al Collegio sindacale che interviene sistematicamente a tali riunioni, in merito ai risultati delle attività di audit e ha supportato il Comitato nelle verifiche e valutazioni relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Con la medesima cadenza trimestrale, la Direzione ha anche riferito al Collegio Sindacale, nell'ambito delle riunioni di quest'ultimo, in merito alle attività svolte ed alle valutazioni effettuate sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. In questa sede il Collegio Sindacale è stato sistematicamente informato dei risultati degli audit eseguiti, con particolare riguardo ai principali rilievi emersi e alle relative azioni di miglioramento concordate con il management.

La Direzione Internal Auditing opera in conformità agli standard internazionali per la professione di internal audit (IPPF); tale certificazione di qualità (Quality Assessment Review), conseguita fin dal 2009, è stata rinnovata nel corso del 2018 per ulteriori cinque anni a seguito di una review realizzata da un certificatore esterno e indipendente.

Nel 2021 il piano di attività della Direzione è stato portato a termine regolarmente; esso ha riguardato, tra l'altro, come negli esercizi precedenti, l'affidabilità dei sistemi informativi inclusi i sistemi di rilevazione contabile.

Il responsabile della Direzione Internal Audit ha accesso diretto a tutte le informazioni utili per lo svolgimento del proprio incarico. Inoltre, anche attraverso la partecipazione ai lavori del Comitato Controllo e Rischi e dell'Organismo di Vigilanza 231, di cui è Segretario, riceve e valuta le ulteriori informazioni aggiuntive, nonché assiste il Comitato Controllo e Rischi nel processo di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Altri soggetti coinvolti

Il processo di gestione dei rischi è coordinato dal Risk Officer che riporta al Chief Financial Officer. Egli supporta il management nella definizione della strategia complessiva delle politiche di rischio e nell'analisi, identificazione, valutazione e gestione dei rischi stessi, nonché nella definizione e gestione del relativo sistema di controllo e reporting. Per la gestione dei più rilevanti rischi aziendali è stato istituito un comitato manageriale, denominato Comitato Rischi, per la cui descrizione si rinvia al paragrafo "Elementi caratterizzanti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi" al quale partecipano oltre che i Direttori delle divisioni maggiormente interessati a tali tematiche, anche l'Amministratore delegato. Alla valutazione ed al monitoraggio dei rischi, con particolare riferimento ai rischi ESG, partecipa il Chief Sustainability Officer nel più ampio ambito delle attività per la mappatura dei rischi aziendali.

Nel corso del 2021 il Risk Officer ha riferito sistematicamente sulle relative attività afferenti la gestione dei rischi al Comitato Controllo e Rischi, al Collegio Sindacale e, per il tramite del Chief Financial Officer, al Consiglio di Amministrazione.

I responsabili di ciascuna Business Unit, Direzione e Divisione hanno la responsabilità di disegnare, gestire e monitorare l'efficace funzionamento del Sistema di Controllo Interno nell'ambito della propria sfera di responsabilità, secondo quanto definito dal Consiglio di Amministrazione con le linee di indirizzo e dalle direttive ricevute per dare esecuzione a tali linee guida. L'attività è integrata con i processi per la individuazione, monitoraggio e gestione dei rischi, come precisato successivamente. Tutti i dipendenti, ciascuno secondo i rispettivi ruoli, contribuiscono ad assicurare un efficace funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Per quanto riguarda il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, si rinvia al relativo paragrafo "Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari".

Collegio Sindacale

Come richiesto dalla legge, il Collegio Sindacale vigila sulla adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del Sistema di Controllo Interno e del sistema amministrativo contabile, come viene riferito nella relazione dello stesso all'assemblea, alla quale si rinvia. Sui flussi informativi in materia tra Collegio Sindacale e gli altri organismi si rinvia ai paragrafi "Funzionamento del Collegio Sindacale" e "Comitato Controllo e Rischi".

Società di revisione

Nell'ambito delle attività che la Società di revisione deve svolgere per acquisire, come base per il proprio giudizio, una ragionevole sicurezza che il bilancio di esercizio e consolidato nel loro complesso non contengano errori significativi, il revisore considera il controllo interno relativo alla redazione del bilancio di esercizio e consolidato al fine di identificare le tipologie di errori potenziali e i fattori che incidono sui rischi di errori significativi, e determina la natura, la tempistica e l'estensione delle procedure conseguenti. Pertanto, la comprensione del sistema di controllo interno da parte del revisore riguarda solo la parte relativa alla redazione del bilancio, e non viene acquisita al fine di esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno né nelle sue componenti, né nella sua globalità.

Elementi caratterizzanti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

Gli elementi caratterizzanti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, come in dettaglio delineati nei successivi sotto paragrafi sono monitorati, oltre che direttamente dai Responsabili aziendali per le aree di pertinenza, anche in via indipendente dalla Direzione Internal Audit di Edison, attraverso una attività di verifica e valutazione di tipo risk-based.

Modello organizzativo ex decreto legislativo 231/2001 - A partire dal 2004 Edison e le principali società controllate hanno adottato il modello organizzativo ex decreto legislativo 231/2001 (il Modello 231), finalizzato a prevenire la possibilità di commissione degli illeciti rilevanti ai sensi del decreto e, conseguentemente, la responsabilità amministrativa della Società. Il Modello adottato, partendo da un'accurata analisi delle attività aziendali finalizzata ad individuare le attività potenzialmente a rischio, è un insieme di principi generali, regole di condotta, strumenti di controllo e procedure organizzative, attività formativa e informativa e sistema disciplinare, finalizzato ad assicurare, per quanto possibile, la prevenzione della commissione di reati. Il Modello 231 si compone di una sezione a carattere generale, volta ad illustrare la funzione ed i principi del Modello, nonché i contenuti del decreto legislativo 231/2001 e delle principali norme di riferimento, e di una sezione che costituisce il cuore del Modello 231 che si riferisce ai suoi contenuti: dall'adozione, alla individuazione delle attività a rischio, alla definizione dei protocolli, alle caratteristiche e al funzionamento dell'Organismo di Vigilanza 231, ai flussi informativi, all'attività di formazione e informazione, al sistema disciplinare, all'aggiornamento del Modello 231. Il Modello si completa quindi con taluni allegati che ne costituiscono parte integrante: 1) Codice Etico; 2) Protocolli a presidio dei profili di rischio identificati in ciascuna unità; 3) Regolamento di spesa e Linee Guida per la gestione dell'assegnazione delle Procure.

Conformemente a quanto previsto nel Modello 231 il Consiglio di Amministrazione ha nominato un Organismo di Vigilanza 231 ("OdV"), cui è stato affidato il compito di vigilare sul corretto funzionamento del Modello 231 e di curarne l'aggiornamento, e che riferisce semestralmente al Consiglio di Amministrazione e al Collegio Sindacale. L'OdV si avvale del supporto della Direzione Internal Audit, che ha istituito un presidio specifico nella Funzione Corporate Compliance & Ethics ridenominata, a seguito , della ridefinizione del modello generale di disegno e funzionamento integrato dei processi di Etica e Compliance, Ethics & 231 Compliance, nonché della Divisione Legal & Corporate Affairs e della Direzione Human Resources & ITC.

Ancorché la legge abbia introdotto la possibilità di attribuire al Collegio Sindacale le funzioni di OdV, il Consiglio di Amministrazione di Edison ha ritenuto non opportuno fare ricorso a tale opzione a motivo della particolare complessità della organizzazione di Edison e delle specifiche competenze richieste per lo svolgimento dei compiti di quest'ultimo organismo. Relativamente alle controllate, invece, nella quasi totalità dei casi, è stato nominato OdV un componente del Collegio Sindacale, affiancato, nelle principali di esse, da un qualificato soggetto esterno.

Gli Organismi di Vigilanza di Edison e delle società controllate ricevono flussi informativi periodici (ogni sei mesi) dai soggetti responsabili per l'attuazione del modello ("Responsabili di Unità").

I Modelli 231 di Edison e delle società controllate sono costantemente aggiornati sia a fronte di specifiche attività di risk assessment in relazione alle nuove fattispecie di reato di volta in volta introdotte nel novero dei reati-presupposto ai fini 231/2001, sia in relazione ai cambiamenti organizzativi intervenuti nel Gruppo. Nel corso del 2021 è stato effettuato un aggiornamento del Modello 231 di Edison, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 21 dicembre 2021, con la finalità, in particolare, di adeguamento a seguito dell'introduzione dei reati di contrabbando e peculato ed abuso d'ufficio (se offensivi degli interessi finanziari dell'Unione Europea) nel novero dei reati-presupposto ai fini 231, attraverso l'integrazione di alcune norme comportamentali contenute nel Codice Etico e nei Protocolli di decisione maggiormente impattati. L'aggiornamento dei Modelli 231 delle controllate, sulla base di quanto già effettuato da Edison, è in corso.

Il Modello 231 di Edison è disponibile sul sito www.edison.it nella sezione Governance.

Anche nel corso del 2021 sono proseguite le attività di formazione sul Modello 231, sul Codice Etico e sulle Linee Guida Anticorruzione, anche attraverso i corsi multimediali disponibili online sulla piattaforma di e-learning aziendale, al fine di garantire una conoscenza sufficientemente approfondita di tali documenti. In particolare, nel corso del 2021 è stato completamente revisionato e attualizzato il corso dedicato al Codice Etico.

Il Modello 231 prevede che l'OdV venga nominato dal Consiglio di Amministrazione e si componga di due amministratori indipendenti e di un professionista esterno, attribuendo a quest'ultimo la qualifica di Presidente dell'OdV stesso. Tutti i membri dell'OdV devono essere in possesso dei requisiti di autonomia, indipendenza e professionalità previsti dal Modello 231 e garantire continuità di azione dei loro compiti.

L'OdV di Edison, rinominato dal Consiglio di Amministrazione del 2 aprile 2019, si compone attualmente di un professionista esterno (Pietro Manzonetto), con il ruolo di Presidente, e

di due amministratori indipendenti (Paolo Di Benedetto e Angela Gamba, succeduta dal 28 aprile 2020 alla dimissionaria Nathalie Tocci), in carica fino alla naturale scadenza del mandato degli amministratori che ne fanno parte, e quindi con l'assemblea chiamata ad approvare il bilancio 2021.

Ai membri dell'OdV il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2019, su proposta del Comitato per la Remunerazione, ha confermato i compensi stabiliti nel passato e la scelta di attribuire al Presidente, che non è un amministratore, un compenso superiore a quello degli altri due componenti.

L'OdV dispone di un budget per lo svolgimento della sua funzione pari a euro 250.000 annui.

L'OdV ha tenuto sei riunioni nel 2021, oltre a una riunione collegiale con gli Organismi di Vigilanza delle Società Controllate, e una riunione nel 2022 nelle quali ha principalmente esaminato i risultati degli interventi di verifica, i flussi informativi ricevuti dai "Responsabili di Unità", le attività di formazione 231 e compliance, nonché le altre iniziative intraprese in ambito etica & compliance, ed è stato informato in merito all'avanzamento dei lavori per l'aggiornamento del Modello di Edison e delle società controllate. L'OdV è stato altresì costantemente informato dei provvedimenti via via assunti dal Comitato Crisi Gruppo istituito nel 2020 da Edison ai fini del contenimento dell'epidemia da Covid-19. L'OdV ha inoltre riferito con cadenza semestrale al Consiglio di Amministrazione in merito all'adeguatezza ed effettivo funzionamento del Modello 231, presentando una apposita relazione.

Nel 2021 la presenza dei componenti alle riunioni è stata totalitaria. La durata media di ciascuna riunione è stata di circa un'ora e quindici minuti.

Codice Etico - Edison ha approvato, nel settembre 2003, un Codice Etico, in linea con le migliori prassi internazionali, che definisce i principi e i valori fondanti dell'etica aziendale, nonché le regole di comportamento e le norme di attuazione in relazione a tali principi ed è diventato parte integrante del Modello 231. Il codice è stato approvato anche dalle società controllate, è vincolante per i comportamenti di tutti i collaboratori del Gruppo (amministratori, dipendenti e coloro che agiscono in nome dell'azienda in virtù di specifici mandati o procure), ovvero di tutti coloro che, a qualsiasi titolo e a prescindere dalla tipologia di rapporto contrattuale, contribuiscono al raggiungimento degli scopi e degli obiettivi aziendali. Esso viene reso disponibile a tutti i dipendenti e collaboratori delle società che lo hanno adottato. Come già precisato nelle precedenti Relazioni, il Codice Etico è stato oggetto di periodiche revisioni e aggiornamenti, l'ultima delle quali è avvenuta nel mese di dicembre 2021 con l'inserimento di due nuovi paragrafi denominati "Finanziamenti pubblici nazionali ed europei" e "Importazione/esportazione e rispetto della normativa internazionale", e il recepimento delle nuove denominazioni aziendali a seguito dell'istituzione del ruolo unico di Ethics & Compliance Officer. Il Codice Etico è disponibile sul sito www.edison.it nella sezione Governance.

Linee Guida Anticorruzione - Nel mese di maggio 2015 il Consiglio di Amministrazione di Edison, in considerazione delle scelte strategiche assunte negli ultimi anni dalla Società, che avevano portato l'azienda ad incrementare le proprie attività in paesi diversi dall'Italia e, al contempo, tenuto conto degli sforzi che le istituzioni, nazionali e internazionali, avevano implementato per scongiurare e impedire i reati di corruzione, ha adottato le "Linee Guida Anti-Corruzione". Le linee guida si inseriscono a pieno titolo nella più ampia politica del Gruppo volta a ribadire ed ulteriormente riaffermare una ferma posizione di totale rifiuto e contrasto rispetto ad ogni forma di condotta corruttiva, anche con riferimento all'operatività realizzata nel territorio di Paesi stranieri. Il programma di compliance così elaborato, complementare, a livello del paese Italia, al Modello 231, mira a fornire a tutti i collaboratori di Edison, come a tutti coloro che, a qualunque titolo, contribuiscono al raggiungimento degli scopi e degli obiettivi aziendali, una cornice sistematica dei principi e delle regole vigenti che devono essere sempre rispettati, al fine di scongiurare il verificarsi di episodi corruttivi, nelle aree di operatività ritenute più a rischio. Le società controllate, italiane ed estere, hanno autonomamente provveduto ad adottare con un'apposita delibera da parte dei propri Organi Sociali, le "Linee Guida Anticorruzione" e alla loro tempestiva diffusione ed applicazione, aggiornate, da ultimo, nel 2019, per ricomprendere anche le condotte rientranti nell'ambito della nuova fattispecie di "traffico d'influenze illecite".

Sistema di Whistleblowing - Edison fornisce la possibilità a dipendenti, business partners, fornitori e altri soggetti esterni all'organizzazione aziendale, di effettuare segnalazioni, anche in forma anonima, attraverso diversi canali, tra i quali, a partire dal 2016, una piattaforma on-line dedicata.

La Policy Whisteblowing, pubblicata sul sito web aziendale, disciplina le modalità di invio, ricezione, gestione e trattamento delle segnalazioni ricevute, nonché i soggetti coinvolti nelle attività di istruttoria, nel rispetto della tutela del segnalante e della persona segnalata.

La Policy Whisteblowing è stata rivista da ultimo nel 2018 per tenere conto delle novità introdotte dalla Legge n. 179 del 30 novembre 2017 ("Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato") che, con riferimento al settore privato, ha previsto, attraverso modifiche all'art. 6 del D. Lgs. n. 231 del 2001, la tutela del dipendente o collaboratore che segnali condotte illecite o violazioni del modello di organizzazione e gestione dell'ente, nonché la predisposizione (i) di uno o più canali che consentano la trasmissione delle segnalazioni, almeno uno dei quali idoneo a garantire - con modalità informatiche - la riservatezza dell'identità del segnalante nell'attività di gestione della segnalazione e (ii) di sanzioni disciplinari nei confronti di chi violi le misure di tutela del segnalante.

Modello di controllo contabile ex lege 262/2005 in materia di informativa finanziaria - A seguito dell'entrata in vigore della legge 262/2005 sulla tutela del risparmio, Edison ha adeguato, ove necessario, le procedure amministrative contabili per la formazione delle comunicazioni di carattere finanziario, e definito le regole di governance del Modello 262 di controllo contabile disegnato, nonché le regole di gestione, nel continuo, di verifica periodica e di attestazione dell'adeguatezza ed operatività del Modello 262 disegnato nonché attribuendo le responsabilità nell'ambito della organizzazione. Per ulteriori dettagli si rinvia al paragrafo "Informativa di bilancio: sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informazione finanziaria".

Tax Control Framework - Edison dispone di una Tax Policy che esplicita i principi fondamentali e le linee guida della propria strategia fiscale e ne costituisce strumento di diffusione, con l'obiettivo di garantire il corretto e tempestivo adempimento agli obblighi fiscali e più in generale la compliance alle normative fiscali, e di garantire una gestione corretta ed efficiente della fiscalità del Gruppo. A tali fini, il Gruppo ha adottato e implementato un Tax Control Framework (TCF), integrato nel più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, consistente in un sistema di rilevazione, gestione e monitoraggio del rischio fiscale in relazione alle attività rientranti nei processi gestiti dalle diverse aree di business, e basato sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • un corpo di normative aziendali relative alla gestione dei processi fiscalmente rilevanti ed un set di Risk & Control Matrix che descrivono i rischi fiscali potenzialmente applicabili ai processi aziendali e i relativi presidi di controllo a mitigazione del rischio;
  • un sistema di flussi informativi tra la Direzione Accounting & Tax di Edison e le Unità Organizzative del Gruppo;
  • un processo di controllo periodico dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione del TCF.

La Direzione Internal Audit, a supporto del CFO e della Direzione Accounting & Tax, ha il compito di valutare, attraverso l'attività di testing, l'efficacia e l'effettiva applicazione Modello 262 e del modello TCF.

Sicurezza, ambiente e qualità - Edison si è dotata di un sistema di procedure e strutture organizzative dedicate alla gestione degli aspetti di sicurezza dei dati (anche ai fini della normativa sulla Privacy), la protezione dell'ambiente, la sicurezza degli impianti e del personale e la qualità dei servizi resi.

Compliance ad altre normative e regolamentazioni - Il monitoraggio dell'evoluzione e dell'aderenza alle leggi e ai regolamenti è presidiato dalla Divisione Legal & Corporate Affairs per gli aspetti legali e societari e dalla Divisione Institutional Affairs, Regulatory & Climate Change per gli aspetti legati alla regolamentazione di settore, e a far data dal 7 maggio 2018 dalla Funzione Personal Data Protection relativamente alle tematiche di privacy e protezione dei dati personali (GDPR).

Data Protection Officer – Dal 2018 il Consiglio di Amministrazione di Edison ha adottato un Nuovo Modello di Gestione Privacy, definendo linee guida per la gestione delle relazioni societarie ed organizzative infragruppo e per il necessario coordinamento delle attività operative e di compliance, in materia di trattamento dati personali. Per coordinare le modalità di gestione dei trattamenti di dati personali e la piena implementazione del nuovo contesto normativo, il Consiglio di Amministrazione, sempre nella seduta del 4 maggio 2018, ha istituito la figura del Responsabile Protezione Dati/Data Protection Officer (DPO) demandandone la nomina all'Amministratore delegato.

Ethics & Compliance Officer - Edison, per realizzare pienamente la propria missione di sviluppo di soluzioni energetiche sostenibili, si è dotata di un sistema di policy e procedure per orientare all'etica e alla compliance l'intera attività aziendale. In questo contesto e in linea con le policy di Gruppo e le migliori pratiche in materia di Etica e Compliance, a far data dal 14 dicembre 2018, ad integrazione delle responsabilità istituzionali in tema di etica e compliance, sono state introdotte specifiche figure di Ethics & Compliance Officer alle quali compete la responsabilità di promuovere le linee guida e gli indirizzi alle tematiche in materia di etica degli affari e alla compliance in azienda, di supervisionare il sistema di policy e normative in essere, dando impulso all'aggiornamento e alla diffusione di esse all'interno della Società, alla formazione dei dipendenti sul loro contenuto e al monitoraggio della loro applicazione. Per assolvere in modo efficace queste responsabilità, Edison dal 2018 aveva identificato nella persona del General Counsel, membro del Comex e Responsabile della Divisione Legal & Corporate Affairs, lo Strategic Ethics& Compliance Officer, con la responsabilità principale di individuare linee guida e obiettivi sui temi di etica e compliance e di assicurarne la condivisione in sede di Comitato di Audit ed Etica e del ComEx; contestualmente era stato identificato nella persona del responsabile della Direzione Internal Audit, l'Operational Ethics & Compliance Officer, il quale, nell'ambito degli obiettivi e delle linee di indirizzo come sopra definiti e con la supervisione ed il coordinamento dello Strategic Ethics & Compliance Officer garantiva la supervisionare dei piani di implementazione operativa e assicurava periodicamente la rendicontazione sulla corretta attuazione. A partire dal giugno 2021, con la ridefinizione del modello generale di disegno e funzionamento integrato dei processi di Etica e Compliance, i due ruoli sono stati sostituiti dall'unica figura dell'Ethics & Compliance Officer, assegnata al General Counsel e le responsabilità in precedenza affidate all'Operational Ethics & Compliance Officer sono state attribuite alla nuova funzione Ethics & Compliance Corporate Governance, a diretto riporto del General Counsel.

Codice antitrust - Ad integrazione di quanto già disciplinato dal Codice Etico, la Società si è dotata di un Codice Antitrust che contiene norme di comportamento per il rispetto della normativa a tutela della concorrenza.

Pianificazione strategica, controllo di gestione e reporting - Edison si è dotata di un sistema strutturato e periodico di pianificazione, controllo di gestione e reporting, orientato alla definizione degli obiettivi/strategie aziendali, allo sviluppo del budget e del business plan.

Enterprise Risk Management (ERM) - Come in precedenza indicato, Edison ha sviluppato un modello integrato di gestione dei rischi, il cui scopo principale è quello di adottare un approccio sistematico all'individuazione dei rischi prioritari dell'azienda, a valutarne anticipatamente i potenziali effetti negativi e a intraprendere le opportune azioni per mitigarli. A tal fine, Edison si è dotata di una metodologia di risk mapping e risk scoring, che assegna un indice di rilevanza al rischio in funzione della valutazione di impatto globale, probabilità di accadimento e livello di controllo, e di un Modello di Rischio Aziendale, sviluppato sulla base delle best practice di settore ed internazionali, che ricomprende in un framework integrato le diverse tipologie di rischio caratterizzanti il business in cui il Gruppo opera:

  • rischi legati all'ambiente esterno, dipendenti dalle condizioni di mercato e dell'ambiente competitivo all'interno del quale il Gruppo agisce, nonché dall'evoluzione del contesto politico, normativo e regolamentare;
  • rischi operativi, legati ai processi, strutture e sistemi di gestione aziendale, in particolare con riferimento alle attività di produzione e commercializzazione;
  • rischi strategici, relativi alla definizione ed implementazione degli indirizzi strategici della Società.

In particolare, con il coordinamento della Direzione Risk Office, i responsabili delle diverse aree aziendali individuano e valutano i rischi di competenza attraverso un processo di Risk Self Assessment, fornendo una prima indicazione delle azioni di mitigazione ad essi associate.

I risultati del processo sono successivamente consolidati a livello centrale in una mappatura nella quale i rischi vengono prioritizzati in funzione dello scoring risultante e aggregati per favorire il coordinamento dei piani di mitigazione in un'ottica di gestione integrata dei rischi stessi. Il processo di Enterprise Risk Management è strettamente legato al processo di pianificazione di medio e lungo periodo con la finalità di associare il profilo di rischio complessivo del Gruppo alla redditività prospettica risultante dal documento di piano/ budget. I risultati dell'ERM e del Risk Self Assessment sono oggetto di comunicazione a scadenze prestabilite in sede di Comitato Controllo e Rischi e Consiglio di Amministrazione, e sono utilizzati dalla Direzione Internal Audit come elementi informativi finalizzati alla predisposizione di specifici piani di audit risk-based.

A supporto del sistema ERM è dedicato un apposito strumento informatico. I principali rischi e incertezze relativi a Edison e alle società da essa controllate sono inclusi in uno specifico capitolo della Relazione sulla gestione e nelle note illustrative al bilancio consolidato cui si rinvia.

Energy Risk Management - In linea con le best pratices di settore, nel corso del 2006 la Società ha adottato, con il parere favorevole del Comitato Controllo e Rischi (già Comitato per il Controllo Interno) un documento di Energy Risk Policy, che fissa gli obiettivi e le linee guida della politica di gestione dei rischi per le attività in commodity del Gruppo. In relazione al rischio derivante dalle variazioni dei prezzi delle materie prime energetiche trattate, dei prodotti derivati e del relativo rischio di cambio, il Gruppo si è dotato di una struttura di governance che prevede: (i) l'approvazione dei limiti di rischio complessivi del Gruppo a cura del Consiglio di Amministrazione di Edison; (ii) l'istituzione di un Comitato Rischi, composto dall'Amministratore delegato, dal Chief Financial Officer, dal Risk Officer, dal Direttore della

Divisione Gas & Power Portfolio Management & Optimization, nonché dall'Amministratore delegato della controllata Edison Energia con il compito di supervisionare, con periodicità minima mensile, i livelli di rischio assunti rispetto ai limiti approvati dal Consiglio e di approvare le opportune strategie di copertura in caso di superamento dei limiti approvati; (iii) la separazione della funzione di misura e controllo dell'esposizione al rischio e di definizione delle strategie di copertura rischio, centralizzata in Edison a riporto diretto del Chief Financial Officer, dall'operatività sui mercati finanziari, centralizzata nella Divisione Gas & Power Portfolio Management & Optimization per le commodity e nella Direzione Finance & Treasury per il cambio. Per ulteriori approfondimenti in tema di gestione dei rischi, si rimanda al paragrafo "Rischi e Incertezze" della Relazione sulla Gestione.

Sistema delle procedure operative aziendali - Ai fini della corretta applicazione delle direttive aziendali e della riduzione dei rischi connessi al raggiungimento degli obiettivi aziendali, Edison si è dotata di un insieme di procedure che regolamentano i processi interni, disciplinando sia le attività svolte nell'ambito delle singole Funzioni, sia i rapporti con le altre entità.

Sistemi Informativi - La quasi totalità dei processi aziendali di Edison e delle controllate è supportata da un sistema informativo realizzato con tecnologie e pacchetti di ultima generazione, che supporta sia le attività delle aree di business, sia i processi contabili e finanziari. L'utilizzo dei sistemi è regolato da procedure interne che garantiscono sicurezza, privacy e corretto utilizzo da parte degli utenti. Inoltre, la disponibilità (ovvero la possibilità di avere i dati quando servono) è garantita da un'architettura hardware e software fortemente ridondata, così da evitare per quanto possibile "single point of failure"; la riservatezza (ovvero la disponibilità dei dati e delle informazioni solamente a chi ne ha facoltà) viene assicurata tramite una segregation of duties attuata sui sistemi tramite profili di utilizzo; la sicurezza viene garantita da un'infrastruttura hardware e software progettata allo scopo, soggetta a manutenzione costante e sottoposta a test periodici. Inoltre, dal 2017, le applicazioni sono state trasferite nel datacenter diEDF a Noé (Francia), con ulteriore rafforzamento della sicurezza e del livello di ridondanza in caso di disastro. Gli applicativi risultano tra di loro fortemente integrati, così da minimizzare ogni forma di immissione multipla dei dati e rendere automatici i flussi dei processi. Parte dei servizi viene erogata tramite contratti di outsourcing con primari fornitori, leader nel settore informatico; tali contratti prevedono tutti gli strumenti (reportistica periodica, organizzazione del servizio, SLA, penali) atti a facilitare la gestione e controllo da parte di Edison.

Struttura organizzativa - L'assetto organizzativo generale del Gruppo è definito da un sistema di Comunicazioni Organizzative emesse dall'Amministratore delegato, in coerenza con il modello di Corporate Governance, che individuano i dirigenti responsabili delle diverse Divisioni/Direzioni/ Business Unit. Con analoghe Comunicazioni Organizzative, emesse a cura dei Direttori delle diverse Divisioni/Direzioni e Business Unit, previa visione dell'Amministratore delegato, vengono definiti gli assetti organizzativi a livello maggiormente operativo. Le Comunicazioni Organizzative sono disponibili a tutti i dipendenti sull'intranet aziendale. Il Consiglio di Amministrazione viene sistematicamente informato in ordine alle principali modifiche organizzative e ne valuta le più rilevanti.

Poteri e deleghe - I poteri al management sono attribuiti tramite procure generali e speciali, in linea con le responsabilità assegnate. Nel Modello 231 sono presenti le linee guida che regolano il processo di attribuzione delle procure.

Risorse umane - Ai fini della gestione delle risorse umane Edison si è dotata di una procedura formale per la selezione e assunzione del personale e la pianificazione e gestione della formazione; di un sistema strutturato di pianificazione su base pluriennale dei fabbisogni di risorse; di un processo di valutazione delle prestazioni, del potenziale professionale e delle competenze per dirigenti, professional e risorse neo inserite ad elevata scolarità; nonché di politiche retributive che, nel confronto sistematico con le migliori practices ed il mercato, prevedono, per i dirigenti ed i quadri con elevata responsabilità di business, una quota di retribuzione variabile commisurata al raggiungimento dei risultati annualmente fissati gestiti attraverso un sistema strutturato di performance management, che comprende anche un programma di long-term incentive per un selezionato gruppo di Key Managers, basato su obiettivi di medio-lungo periodo. Edison ha attivato da anni programmi formativi sui temi di controllo interno. Obiettivi e contenuti dei programmi formativi sono descritti in uno specifico capitolo della Relazione sulla Gestione.

Sostenibilità - Lo sviluppo sostenibile è un elemento centrale del modello di business di Edison. La creazione di valore dipende dalla capacità di coniugare gli obiettivi economici con la valutazione di istanze ambientali e sociali, e di generare valore duraturo per tutti gli stakeholder rilevanti per Edison. Per ulteriori approfondimenti sul tema si rimanda alla Dichiarazione di carattere non finanziario.

Informativa di bilancio: sistema di gestione dei rischi e di controllo interno in relazione al processo di informazione finanziaria

L'informativa finanziaria, rivestendo un ruolo centrale per la costituzione e per il consolidamento di relazioni solide e costruttive tra l'impresa e i propri interlocutori, contribuisce significativamente, insieme alle performance aziendali, alla creazione di valore per gli azionisti.

Edison, consapevole della rilevanza dell'informativa finanziaria, si è dotata di un sistema di controllo contabile interno volto a garantirne l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività, sia nei riguardi degli organi interni sia nei confronti del mercato.

Al fine di assicurare un efficiente coordinamento e scambio di informazioni tra la Capogruppo e le società controllate, nonché la corretta formazione del bilancio separato e del bilancio consolidato, il Gruppo ha predisposto un adeguato set normativo e documentale, oggetto di costanti aggiornamenti. Tale set normativo comprende, in particolare, i principi contabili di Gruppo, le procedure amministrative contabili, le linee guida, la procedura "fast closing", istruzioni operative, manuali contabili e piano dei conti.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Edison, quale società italiana con azioni di risparmio negoziate in un mercato regolamentato italiano, è tenuta alla nomina di un dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari (il "Dirigente Preposto"), al quale la legge attribuisce specifiche competenze, responsabilità e obblighi di attestazione e dichiarazione. Lo statuto prevede che tale soggetto sia scelto dal Consiglio di Amministrazione, previo parere obbligatorio del Collegio Sindacale, tra dirigenti con comprovata esperienza pluriennale nei settori di amministrazione, finanza e/o controllo presso società quotate su mercati regolamentati. Dal 26 ottobre 2012 il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di affidare tale carica congiuntamente a Roberto Buccelli, nella sua qualifica di Direttore Accounting & Tax, e a Didier Calvez, nella sua qualifica di Chief Financial Officer. Su tali nomine il Collegio Sindacale ha espresso il proprio parere favorevole. I soggetti sopra menzionati hanno ricevuto dall'Amministratore delegato, su mandato del Consiglio di Amministrazione, appropriate deleghe operative, dispongono di un adeguato budget e di una articolata struttura organizzativa. Le rispettive remunerazioni sono state definite in coerenza con le politiche retributive per il management del Gruppo, tenuto conto delle linee guida generali valutate dal Comitato per la Remunerazione. In particolare, i meccanismi di incentivazione di entrambi questi soggetti risultano coerenti con i compiti ad essi assegnati.

Conformemente alle prescrizioni di legge, il Dirigente Preposto detiene la responsabilità del sistema di controllo interno in materia di informativa finanziaria. A tal fine, egli definisce le procedure amministrative e contabili finalizzate a garantire adeguati controlli nella predisposizione della documentazione contabile periodica e di ogni altra comunicazione finanziaria e, unitamente all'Amministratore delegato, ne attesta l'effettiva applicazione mediante un'apposita relazione allegata al bilancio di esercizio, al bilancio semestrale e al bilancio consolidato.

Modello 262

Le linee di indirizzo che devono essere applicate nell'ambito del Gruppo Edison, con riferimento agli obblighi derivanti dall'art. 154 bis del TUF in tema di redazione dei documenti contabili societari e dei relativi obblighi di attestazione, sono definite all'interno del modello ex lege 262/2005 (il "Modello 262").

In particolare il Modello 262, per il tramite del proprio specifico regolamento "Modello di controllo contabile" ha:

  • definito i ruoli e le responsabilità delle Unità Organizzative a vario titolo coinvolte. In particolare, è attribuita alla Direzione Accounting & Tax e per essa alla Funzione Processi, Compliance e Sistemi, la responsabilità di attuare e implementare in concreto, per il tramite del Dirigente Preposto, le attività che assicurino l'efficacia del sistema di controllo contabile;
  • definito le modalità operative di gestione delle attività necessarie per ottemperare agli obblighi di legge sopra richiamati;
  • introdotto, a supporto della stesura delle attestazioni e dichiarazioni di legge del Dirigente Preposto e dell'Amministratore delegato, l'obbligo, in capo ai responsabili delle Unità Operative aziendali e degli Amministratori Delegati/Presidenti delle società non rientranti nel perimetro di direzione e coordinamento di Edison, di attestare internamente, tramite il relativo processo di comunicazione interna, la completezza delle informazioni ed il corretto funzionamento del sistema di controllo contabile ex legge 262/2005;
  • attribuito alla Direzione Internal Audit l'attività di testing;
  • individuato formalmente specifici responsabili di Divisioni/Direzioni/Business Unit/ Funzioni aziendali, nonché specifiche figure operative denominate "focal point", al fine di dare attuazione in modo efficace a quanto sopra indicato.

Più in dettaglio, il sistema di controllo contabile interno delineato nel Modello 262 poggia sui seguenti elementi caratterizzanti:

  • un corpo di procedure aziendali rilevanti ai fini della predisposizione e diffusione dell'informativa contabile, costituito tra gli altri da: manuale contabile di Gruppo, procedura di predisposizione dell'informativa periodica "fast-closing" (ispirata alle best practice internazionali ed aggiornata mensilmente, che definisce in dettaglio ruoli e responsabilità delle Divisioni/Direzioni aziendali, i sistemi di supporto, il dettaglio dell'informativa e le scadenze del processo), istruzioni operative di bilancio, reporting e calendari contabili, ecc;
  • un processo di identificazione dei principali rischi legati all'informazione contabile e dei controlli chiave a presidio dei rischi individuati (risk assessment amministrativo/contabile), sotto la supervisione del Dirigente Preposto e di concerto con l'Amministratore delegato. Il risk assessment viene effettuato con cadenza annuale;
  • per ogni area/informazione contabile rilevante, l'elaborazione di processi e flussi contabili ritenuti critici e le specifiche attività di controllo mediante l'elaborazione di apposite matrici di controllo, che descrivono, per ciascun processo (o flusso amministrativo contabile) individuato come critico e/o sensibile, le attività standard di controllo (i controlli chiave) e i relativi responsabili di unità operativa per l'attuazione del Modello 262. Tali controlli sono oggetto di validazione e, se necessario, aggiornamento su base trimestrale;

  • l'individuazione di una apposita funzione aziendale, identificata nella Funzione Processi, Compliance e Sistemi, allocata nella Direzione Accounting & Tax, responsabile della verifica e dell'aggiornamento periodico, con il supporto delle unità organizzative, del corpus delle procedure amministrativo/contabili di Gruppo;
  • un processo di attività di valutazione periodica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione del Modello 262 e dei controlli chiave individuati. La valutazione è articolata su due livelli: a) autovalutazione delle unità organizzative, condotta dal responsabile di ogni unità organizzativa relativamente ai processi e flussi di competenza; b) valutazione indipendente, assicurata dalla Direzione Internal Audit. Il piano delle verifiche è esaminato dal Comitato Controllo e Rischi e approvato dal Consiglio di Amministrazione;
  • un processo di documentazione e comunicazione interna effettuato dai responsabili delle Divisioni/Direzioni/Business unit/Funzioni aziendali nonché dagli Amministratori delegati/ Presidenti delle società non rientranti nel perimetro di direzione e coordinamento di Edison o delle società che adottano specifiche procedure amministrativo/contabili;
  • un processo di attestazione formale al mercato sul corretto funzionamento del sistema di controllo contabile ex lege 262/2005.

Il Modello 262 è stato oggetto di sistematico aggiornamento e adeguamento. In particolare nel 2016 è stato integrato per tenere conto dell'acquisizione del controllo del gruppo Fenice e nel 2017 per includervi il TCF di Gruppo, strumento di supporto alle attività di tax management, volto alla gestione e al controllo del rischio fiscale. Da ultimo nel 2020 il Modello 262/TCF è stato esteso alla Divisione Energy & Environmental Services Market per quei processi identificati come maggiormente rilevanti (tra cui Ciclo attivo/passivo, Fondo Rischi e Oneri, M&A).

Coordinamento tra i soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi

La Società ha identificato analiticamente le attività dei soggetti coinvolti nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, individuando concrete modalità di coordinamento al fine di rendere maggiormente efficienti le attività di ciascuno di essi.

In particolare alle riunioni del Comitato Controllo e Rischi partecipano sistematicamente il Presidente del Collegio Sindacale e/o un altro sindaco, nonché i diversi dirigenti più direttamente coinvolti nella gestione dei rischi aziendali e l'Amministratore delegato, anche nel ruolo di amministratore incaricato del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Il Comitato Controllo e Rischi informa il Consiglio di Amministrazione almeno due volte all'anno circa l'attività svolta nonché, con il supporto del Direttore Internal Audit, sull'adeguatezza del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Ai lavori dell'OdV partecipa, pure sistematicamente, il Presidente del Collegio Sindacale e/o altro sindaco.

Inoltre, il Collegio Sindacale incontra periodicamente il Direttore Internal Audit, il Risk officer, come più analiticamente riferito nei paragrafi precedenti, il Dirigente Preposto, la Società di Revisione, nonché le diverse Funzioni aziendali interessate dai processi e dalle procedure che devono formare oggetto di specifica verifica da parte dello stesso Collegio Sindacale, inclusi quelli relativi al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Società di revisione

Nomina della Società di Revisione

L'incarico per la revisione legale dei conti, ai sensi di legge, è attribuito ad una società iscritta nel registro dei revisori legali tenuto dal Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il conferimento è deliberato dall'assemblea, che ne determina altresì il compenso, su proposta motivata del Collegio Sindacale.

La Società ha adottato dal 2011 linee guida per il conferimento e la gestione degli incarichi di revisione da ultimo modificate e integrate nel 2017 per tenere conto delle disposizioni introdotte dal regolamento dell'Unione Europea 537/2014.

L'attuale revisore di Edison è KPMG Spa ("KPMG"). Il relativo incarico è stato deliberato dall'assemblea del 28 aprile 2020 per una durata di nove esercizi, come previsto dalle disposizioni di legge per gli Enti di Interesse Pubblico, quale è Edison, e quindi si riferisce agli esercizi dal 2020 al 2028 e scadrà con l'assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2028.

Per la nomina del nuovo revisore il Collegio Sindacale aveva formulato, come richiesto dalle vigenti disposizioni, una proposta motivata all'assemblea, indicando due possibili revisori ed esprimendo la propria preferenza per KPMG.

Nell'ambito del piano generale di revisione del Gruppo e sulla base degli obblighi di legge, sono assoggettate alla revisione legale dei conti da parte di una società di revisione la quasi totalità delle controllate sia italiane sia estere. Le limitatissime eccezioni riguardano principalmente società di dimensioni molto ridotte, per lo più di recente acquisizione o inattive e, come tali, non soggette a tale obbligo.

L'incarico viene affidato, di norma, alla società di revisione di Edison, per consentire al revisore della capogruppo di assumere la responsabilità diretta delle verifiche contabili dei bilanci delle controllate. Nel corso del 2021 è stato completato il processo di conferimento dell'incarico a KPMG anche da parte di quasi tutte le residue controllate che, dopo il cambiamento del revisore della capogruppo, avevano mantenuto il precedente revisore Deloitte & Touche Spa. Tale processo ha riguardato talune società italiane di minori dimensioni ovvero società che erano state oggetto di riorganizzazioni societarie.

Gli incarichi conferiti dalle controllate prevedono, come previsto dal regolamento dell'Unione Europea 537/2014 per le Società diverse dagli enti di interesse pubblico, una durata di tre esercizi.

Competenze della Società di Revisione

La Società di Revisione è tenuta per legge a verificare la regolare tenuta della contabilità e la corretta rilevazione dei fatti di gestione nelle scritture contabili, nonché la conformità del bilancio d'esercizio e consolidato alle norme che ne disciplinano la redazione e la rappresentazione corretta e veritiera in tali documenti della situazione patrimoniale e finanziaria e del risultato economico dell'esercizio, esprimendo al riguardo un giudizio sia sul bilancio, anche consolidato, che sulla coerenza delle relazione sulla gestione con i dati dello stesso bilancio. Analoghe verifiche sono effettuate da parte della stessa, su base volontaria in ossequio ad una raccomandazione della Consob, relativamente alla relazione finanziaria semestrale. La società di revisione legale è inoltre tenuta per legge a verificare taluni contenuti informativi della Relazione di Governance e, dal 2017, a predisporre la relazione aggiuntiva di cui dall'art. 11 del regolamento dell'Unione Europea 537/2014 sui risultati della revisione legale dei conti effettuata, la cui redazione è prevista nel caso l'attività di revisione legale riguardi un Ente di Interesse Pubblico. In aggiunta essa svolge gli ulteriori controlli richiesti da normative, anche di settore, e gli ulteriori servizi richiesti dal Consiglio di Amministrazione, ove non incompatibili con l'incarico di revisione legale dei conti.

Sulla base di una policy di Gruppo da tempo seguita, Edison e le sue principali controllate hanno altresì assegnato alla società di revisione incaricata la verifica dei bilanci semestrali e, ove operanti nei settori elettrico e/o del gas, l'esame dei conti annuali "separati" e ulteriori specifiche verifiche, in ottemperanza a obblighi contrattuali ovvero a disposizioni emanate dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente. La società incaricata della revisione legale di Edison verifica altresì il contenuto della DNF emettendo una specifica attestazione, e l'intervenuta predisposizione della "Sezione seconda" della Relazione sulla Remunerazione.

KPMG e il suo network internazionale hanno revisionato sulla base di incarichi a essa conferiti direttamente una percentuale del totale dell'attivo consolidato 2021 pari a circa il 99,6% e sul totale ricavi consolidati pari a circa il 99,9%.

Anche nel corso del 2021 KPMG ha predisposto l'apposita relazione di cui all'art. 11 del regolamento europeo 537/2014 sui risultati della revisione legale, e inviato la medesima al Collegio Sindacale (identificato dall'ordinamento italiano quale "Comitato per il controllo interno e la revisione contabile") il quale, a sua volta, ha trasmesso la relazione "aggiuntiva" al Consiglio di Amministrazione, riferendo di non avere osservazioni al riguardo. Il Consiglio di Amministrazione ha quindi esaminato il documento nella riunione del 30 marzo 2021. Inoltre, ancorché dal 2018 la valutazione degli aspetti riportati nella richiamata relazione non siano più di competenza del Comitato Controllo e Rischi, il Comitato è informato sui contenuti di tale relazione.

Compensi della Società di Revisione

Come precisato nel precedente paragrafo, l'assemblea dei soci di Edison che ha conferito l'incarico di revisione legale ne ha fissato il compenso e i criteri per la sua variazione.

Il dettaglio dei compensi percepiti nel 2021 dalla Società di Revisione da Edison e dalle sue controllate è indicato nelle note illustrative al bilancio separato.

Gestione delle informazioni societarie

Il Consiglio di Amministrazione di Edison, su proposta dell'Amministratore delegato ha adottato, e modificato nel tempo, una procedura per la gestione delle informazioni societarie, con particolare riferimento alle informazioni riservate e alle informazioni privilegiate che ne costituiscono un sottoinsieme. In proposito si rammenta che, ancorché le uniche azioni quotate della Società siano rimaste le azioni di risparmio, Edison continua infatti ad essere sottoposta alla disciplina del market abuse con riferimento al trattamento delle informazioni privilegiate.

La procedura, denominata "Gestione interna e comunicazione all'esterno di informazioni riservate e privilegiate relative a Edison e ai suoi strumenti finanziari", disciplina i ruoli, le responsabilità e le modalità operative di gestione delle informazioni riservate e privilegiate, avuto riguardo alla loro identificazione e accertamento, alla loro divulgazione al mercato (inclusa, ricorrendone i presupposti, l'attivazione della procedura del ritardo), all'alimentazione, se del caso, del registro degli insider, al trattamento e alla circolazione interna delle informazioni e alla loro comunicazione a terzi (con l'osservanza di determinate cautele).

Sono tenuti al rispetto della procedura i componenti degli organi sociali, i dipendenti e i collaboratori di Edison e delle società controllate che si trovano ad avere accesso a informazioni di natura riservata o privilegiata.

Con riguardo ai ruoli e alle responsabilità, la procedura individua nel vertice aziendale il responsabile per tutto il Gruppo della comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate, e precisa le condizioni nelle quali lo stesso vertice aziendale, ovvero i singoli manager, componenti del Comitato Esecutivo, possono assumere la decisione di attivare la procedura dell'eventuale "ritardo" della comunicazione al mercato.

Le Divisioni, le Direzioni e le Funzioni aziendali, nonché i vertici delle società controllate sono invece responsabili, non appena sia stata individuata la presenza di un'informazione privilegiata per la quale sia stato deciso di ritardarne la comunicazione al mercato, di attivare tutte le misure di sicurezza idonee ad assicurare la segretezza e la segregazione dell'informazione privilegiata, limitandone la circolazione solo nei confronti di coloro che hanno necessità di conoscerla per l'espletamento della loro funzione/incarico.

Inoltre, il vertice aziendale e il management (ciascuno per le informazioni di pertinenza) devono informare i soggetti interni ed i terzi della natura privilegiata delle informazioni cui hanno accesso e delle quali non venga data immediata notizia al mercato, comunicando loro l'attivazione della procedura del ritardo, ed accertando che i terzi destinatari di tali informazioni siano tenuti per legge, per regolamento, per statuto o per contratto, al rispetto della segretezza dei documenti e delle informazioni ricevute.

La procedura definisce il processo per la identificazione del momento a partire dal quale l'informazione sia da qualificare come privilegiata e le modalità di gestione dell'informazione sino alla sua comunicazione al mercato, ovvero all'abbandono del progetto ad essa sottostante.

Specifiche disposizioni della procedura si occupano poi dell'alimentazione ed aggiornamento del registro dei soggetti che hanno accesso a informazioni di natura privilegiata. Esse prevedono che l'iscrizione nel registro possa avvenire in modalità permanente ovvero con riferimento a singoli eventi. In coerenza con le disposizioni dell'Unione Europea, l'iscrizione nella sezione "Permanente" è limitata ai soggetti che, in relazione al ruolo, alla posizione ricoperta ed alle specifiche e relative responsabilità affidate, hanno accesso a tutte le informazioni privilegiate; mentre per i soggetti che hanno accesso, in relazione alla partecipazione a determinati progetti/attività estemporanee e/o alla copertura temporanea di determinati ruoli/responsabilità, ovvero ancora in forza di uno specifico incarico ricevuto, per un lasso di tempo definito, a informazioni privilegiate relative a singoli eventi, è prevista unicamente l'iscrizione nella sezione "Singolo Evento". Peraltro, l'apertura di una sezione dedicata a singoli eventi presuppone sempre la decisione di attivare la disciplina del ritardo della comunicazione dell'informazione al mercato.

La responsabilità di individuare i soggetti da iscrivere nella sezione "Permanente" del registro degli insider è affidata al vertice aziendale di Edison, mentre quella per l'iscrizione nella sezione "Singolo Evento", oltre che al vertice aziendale, è affidata al management per le aree di rispettiva competenza. La procedura si occupa anche delle modalità di informazione, aggiornamento e cancellazione degli iscritti.

Nell'ambito del Consiglio di Amministrazione risultano iscritti nella sezione "Permanente" solo il Presidente e l'Amministratore delegato, mentre gli altri amministratori e i sindaci vengono iscritti nella sezione "Singolo Evento", in relazione alle informazioni riguardanti specifiche operazioni che possono essere portate di volta in volta alla loro attenzione. L'iscrizione avviene, di norma, all'atto della messa a loro disposizione della documentazione predisposta per la riunione del Consiglio di Amministrazione avente ad oggetto l'esame dell'operazione cui l'informazione privilegiata si riferisce.

Con riguardo ai contenuti delle linee guida emanate dalla Consob in materia nell'ottobre 2017, gli approfondimenti effettuati successivamente non hanno evidenziato modifiche sostanziali da apportare alla procedura adottata dalla Società.

Come precisato nel paragrafo "Elementi caratterizzanti il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi", la procedura è anche stata trasfusa in un protocollo (il "Protocollo per la gestione delle informazioni riservate e privilegiate"), che è parte integrante del Modello 231. Al fine di dare maggiore effettività al rispetto da parte dei soggetti interessati dello specifico Protocollo 231 riguardante la materia, i flussi informativi che devono essere sottoscritti dai responsabili delle diverse Divisioni e Direzioni aziendali prevedono una espressa dichiarazione circa l'osservanza, per quanto di rispettiva competenza anche relativamente alle società controllate, delle incombenze previste a loro carico dal protocollo.

Gli amministratori e i sindaci vengono inoltre resi edotti, all'atto della nomina, degli obblighi derivanti dalla conoscenza di informazioni privilegiate nonché degli obblighi di comunicazione nel caso di compimento da parte loro o delle persone ad essi strettamente legate, di operazioni su strumenti finanziari dell'emittente. A quest'ultimo riguardo, come già precisato nelle precedenti Relazioni di Governance, ai richiamati obblighi di comunicazione delle operazioni su strumenti finanziari dell'emittente risultano altresì sottoposti i dirigenti componenti del Comex, in quanto qualificati Alti Dirigenti ai sensi del Regolamento UE; soggetti tutti anche iscritti nella sezione "Permanente" del registro degli insider.

Come già precisato nella precedente Relazione di Governance, per le ragioni ivi indicate, a partire dal 2017 il Consiglio di Amministrazione ha previsto di:

  • i) non applicare più i blackout period all'iter di pubblicazione delle relazioni trimestrali, ma solo ai rapporti finanziari obbligatori (bilancio annuale e relazione semestrale), tenuto conto che la Società non provvede alla comunicazione al mercato di dati preconsuntivi;
  • ii) adeguare la durata dei blackout period alla tempistica indicata nel Regolamento UE e cioè dal trentesimo giorno di calendario antecedente la diffusione del comunicato stampa relativo al bilancio e alla relazione semestrale sino alla pubblicazione di detto annuncio.

Per l'esercizio 2022 sono stati così individuati i seguenti periodi:

  • dal 17 gennaio al 16 febbraio
  • dal 26 giugno al 26 luglio.

Le competenze del Consiglio di Amministrazione e dell'Amministratore delegato sulla materia, gli obblighi comportamentali, inclusa la riservatezza, a carico di amministratori e delle persone a loro strettamente legate, nonché le incombenze di informativa a carico della Società nei confronti degli amministratori all'atto della nomina circa le modalità di trattamento delle informazioni che vengono qualificate Privilegiate e gli adempimenti conseguenti, sono stati richiamati in via sistematica all'interno delle Linee Guida di Funzionamento adottate dal Consiglio di Amministrazione nel 2021.

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza della legge e dello statuto e ha funzioni di controllo sulla gestione, dovendo in particolare effettuare verifiche su: rispetto dei principi di corretta amministrazione; adeguatezza della struttura organizzativa della Società, del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo/contabile e affidabilità di quest'ultimo; modalità di concreta attuazione del Codice; conformità alle prescrizioni normative e osservanza della procedura adottata dalla Società in materia di operazioni con parti correlate; adeguatezza delle disposizioni impartite dalla Società alle controllate in relazione agli obblighi di comunicazione al mercato delle informazioni privilegiate. Deve inoltre vigilare sull'osservanza delle disposizioni in materia di Dichiarazione di carattere non finanziario.

Ad esso non spetta la revisione legale dei conti, affidata, come invece prescritto dalla legge, ad una società di revisione tra quelle iscritte in un apposito registro tenuto presso il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Il Collegio Sindacale è comunque responsabile della procedura per la selezione del revisore legale dei conti di Edison, e ha il compito di raccomandare all'assemblea dei soci le società di revisione da designare, formulando una proposta motivata in ordine a tale scelta.

Il Collegio Sindacale è inoltre chiamato a svolgere le funzioni attribuite dalla normativa al Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, istituito dal decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39 di attuazione della direttiva comunitaria relativa alla revisione legale dei conti annuali e consolidati, come da ultimo modificato dal decreto legislativo 17 luglio 2016, n. 135 sulla base delle prescrizioni contenute nel regolamento dell'Unione Europea 537/2014 e quindi vigila su: processo di informazione finanziaria; efficacia dei sistemi di controllo interno, di gestione del rischio e di revisione interna per quanto attiene all'informativa finanziaria; svolgimento dell'incarico di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della società di revisione legale, autorizzando dal 2017 gli incarichi non obbligatori e consentiti, diversi dalla revisione legale e contabile attribuiti al revisore di Edison e alla sua rete. Inoltre il Collegio Sindacale esamina, a partire dal bilancio riferito all'esercizio 2017, i contenuti della relazione "aggiuntiva" predisposta dal revisore legale di Edison ai sensi dell'art. 11 del citato regolamento e ne riferisce, con proprie eventuali osservazioni, al Consiglio di Amministrazione.

L'esito delle attività di vigilanza svolte dal Collegio Sindacale è riportato nella relazione all'assemblea predisposta ai sensi dell'art. 153 del TUF (Relazione del Collegio), allegata alla documentazione di bilancio.

Nomina del Collegio Sindacale

Lo statuto in vigore dal 4 aprile 2012, modificato per le ragioni precisate del paragrafo "Profilo dell'Emittente" prevede che il Collegio Sindacale si componga di tre sindaci effettivi e di tre sindaci supplenti e non contempla meccanismi di nomina mediante voto di lista.

I sindaci nominati restano in carica per tre esercizi e sono rieleggibili.

Lo statuto prevede che la composizione del Collegio Sindacale sia conforme ai criteri indicati dalle applicabili disposizioni in materia di equilibrio tra i generi.

I sindaci devono anche essere in possesso dei requisiti di indipendenza, onorabilità e professionalità richiesti dalla normativa applicabile e degli ulteriori requisiti di professionalità indicati dallo statuto in ossequio alle disposizioni del decreto del Ministero di Grazia e Giustizia del 30 marzo 2000.

Non possono inoltre essere eletti coloro che ricoprano già il numero massimo di incarichi di componenti di un organo di amministrazione o controllo determinato secondo le indicazioni fornite dalla Consob nel Regolamento Emittenti. Al riguardo lo statuto di Edison non impone ai sindaci limiti ulteriori, in quanto quelli previsti dalle vigenti disposizioni in materia dovrebbero assicurare che gli stessi dedichino il tempo necessario allo svolgimento dei loro compiti. Al di là di tali vincoli, la valutazione circa l'efficace svolgimento del ruolo di sindaco viene rimessa al socio in sede di designazione del soggetto e all'interessato all'atto di accettazione della carica.

Le disposizioni statutarie prevedono che le candidature, corredate dalla documentazione richiesta dalle disposizioni di legge e regolamentari, debbano essere depositate presso la sede della Società entro il termine e secondo le modalità indicate nell'avviso di convocazione, ovvero, in mancanza delle suddette indicazioni, presentate direttamente in assemblea.

Unitamente alle candidature devono essere fornite: informazioni relative alla identità dei soggetti che presentano la candidatura; curricula professionali dei singoli candidati, con indicazione degli incarichi di amministrazione e controllo ricoperti in altre società; dichiarazioni di insussistenza di cause di incompatibilità, di ineleggibilità o di decadenza, nonché di esistenza dei requisiti prescritti dalla normativa vigente e dallo statuto per la carica; accettazione della carica.

Relativamente alla politica in materia di diversità applicata in relazione alla composizione del Collegio Sindacale, il Consiglio di Amministrazione non ha adottate una specifica politica in quanto ritiene il tema presidiato e la ratio della disposizione sulla diversificazione della composizione sostanzialmente rispettata, precipuamente per effetto delle disposizioni di legge vigenti in tema di equilibrio tra i generi, e dei requisiti, anche professionali, richiesti dalla stessa legge e dallo statuto di Edison. Disposizioni, la cui inosservanza comporta tra l'altro la decadenza del sindaco.

Peraltro, con riguardo al tema dell'equilibrio tra i generi, considerata l'impossibilità di applicare, per come risulta formulata la disposizione legislativa sull'equilibrio tra i generi introdotta dalla Legge di bilancio 2020 nei casi di collegi sindacali composti da tre membri effettivi e tre membri supplenti (come previsto dallo statuto di Edison), in occasione della nomina del Collegio sindacale in carica, il Consiglio di Amministrazione ritenne opportuno suggerire di interpretare la norma di legge sulla base del criterio numerico dettato dal Codice per il genere meno rappresentato (almeno un terzo dei membri effettivi e supplenti). L'interpretazione venne poi confermata da Consob con la comunicazione n. 1/20 del 30 gennaio 2020.

Il Consiglio formulò anche l'auspicio che il Collegio Sindacale contemplasse al proprio interno professionalità differenti e tra loro complementari, in modo da consentire un efficace svolgimento delle funzioni che l'organo di controllo è chiamato a svolgere, e che tutti i sindaci fossero in possesso, oltre che dei requisiti di indipendenza previsti dalla legge, anche di quelli previsti dal Codice per gli amministratori.

L'azionista di controllo TdE tenne conto di tali indicazioni.

Le proposte di nomina per il Collegio Sindacale in carica furono rese pubbliche non appena ricevute le indicazioni dall'azionista di controllo TdE, il 17 aprile 2020, che formulò anche una proposta riguardante il compenso. A tale data TdE deteneva il 99,477% del capitale con diritto di voto. Le proposte e la relativa documentazione vennero contestualmente messe a disposizione nel sito internet della Società (www.edison.it - La Società - Governance assemblea degli Azionisti - Archivio - assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2020).

Per quanto sopra precisato, tutti i sindaci nominati dall'assemblea del 28 aprile 2020 vennero proposti dall'azionista di maggioranza TdE.

Il Collegio Sindacale in carica scadrà con l'assemblea di approvazione del bilancio 2022.

Composizione, indipendenza e professionalità del Collegio Sindacale

Gli attuali componenti del Collegio Sindacale sono: Serenella Rossi (Presidente), Lorenzo Pozza e Gabriele Villa. Sono sindaci supplenti: Silvano Corbella, Luigi Migliavacca e Patrizia Albano.

La composizione del Collegio Sindacale in carica risulta conforme alle disposizioni in materia di diversità di genere introdotte con la Legge di bilancio 2020 per come interpretate dalla Consob. Su questo aspetto si rinvia al precedente paragrafo "Nomina del Collegio Sindacale".

Tutti i sindaci eletti sono iscritti nel registro dei revisori legali, ad eccezione del Presidente, e in possesso dei requisiti anche di onorabilità e professionalità richiesti dalle vigenti disposizioni e dallo statuto, nonché di quelli di indipendenza richiesti dal Codice.

Con riguardo al requisito di indipendenza, dopo la nomina dell'organo di controllo, il Consiglio di Amministrazione, preso atto nella riunione del 28 aprile 2020 delle dichiarazioni rese dai sindaci e delle verifiche dagli stessi condotte in ordine all'indipendenza, comunicò l'esito di esse al mercato. Nel prosieguo, la verifica è stata svolta annualmente dal Collegio, avendo il Consiglio di Amministrazione ritenuto di affidarla allo stesso organo di controllo, come consentito dal Codice. Il Collegio ne ha riferito gli esiti al Consiglio di Amministrazione nelle riunioni del 17 febbraio 2021 e del 16 febbraio 2022. Le due ultime verifiche si sono basate sui nuovi criteri indicati nel Codice e sono avvenute secondo la procedura adottata dal Consiglio di Amministrazione per la valutazione dell'indipendenza dei propri amministratori e trasposta nell'ambito delle Linee Guida di Funzionamento, applicata anche dal Collegio Sindacale. Per dettagli si rinvia al paragrafo "Amministratori indipendenti".

In una tabella allegata alla presente Relazione sono indicate le cariche ricoperte in altre società dagli attuali sindaci.

Le caratteristiche personali e professionali dei sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 sono evidenziate nei relativi curricula, allegati alla presente Relazione.

Compensi del Collegio Sindacale

Il compenso dei sindaci è determinato dall'assemblea all'atto della nomina.

Il compenso del Collegio Sindacale in carica è stato fissato dall'assemblea del 28 aprile 2020 per l'intero triennio. Per i dettagli sul punto e per i compensi maturati nel 2021, si rinvia alla Relazione sulla Remunerazione e relative tabelle, nonché al paragrafo "Remunerazione – Collegio Sindacale" della presente Relazione.

Funzionamento del Collegio Sindacale

Per quanto all'evidenza del Consiglio di Amministrazione, i sindaci agiscono con autonomia ed indipendenza anche nei confronti degli azionisti che li hanno eletti.

Il Collegio si deve riunire almeno ogni novanta giorni. Le riunioni possono tenersi per tele/ video conferenza a condizione che tutti i partecipanti possano essere identificati e siano in grado di seguire la discussione, di intervenire in tempo reale alla trattazione degli argomenti affrontati nonché di ricevere, trasmettere e visionare documenti.

Nel corso del 2021 il Collegio ha tenuto tredici riunioni. La presenza dei sindaci alle riunioni è stata del 100%. Il dettaglio è riprodotto nella seguente tabella.

Sindaci Numero presenze alle riunioni
del Collegio nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Serenella Rossi 13 su 13 100
Lorenzo Pozza 13 su 13 100
Gabriele Villa 13 su 13 100

La durata media di ciascuna riunione è stata di circa un'ora e mezza.

I sindaci hanno, inoltre, partecipato alle riunioni del Consiglio di Amministrazione, tenutesi nell'esercizio 2021, con una presenza media pari al 96,97%. Il dettaglio è riprodotto nella sotto indicata tabella.

Sindaci Numero presenze alle riunioni
del Consiglio di Amministrazione nell'anno 2021
Percentuale
In carica al 31 dicembre 2021
Serenella Rossi 11 su 11 100
Lorenzo Pozza 11 su 11 100
Gabriele Villa 10 su 11 90

Il Presidente del Collegio Sindacale svolge funzioni di coordinamento dei lavori di tale organo e di raccordo con gli altri organismi aziendali coinvolti nel governo del sistema dei controlli.

Anche nel corso del 2021 il Collegio Sindacale è stato invitato a prendere parte alle riunioni del Comitato per la Remunerazione e a quelle dell'OdV e il Presidente vi ha regolarmente partecipato. Inoltre i sindaci sono stati informati delle convocazioni delle riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate alle quali, nel corso del 2021, ha sempre preso parte l'intero Collegio sindacale.

Infine, lo scambio di informazioni tra il Collegio Sindacale e il Comitato Controllo e Rischi avviene attraverso la sistematica partecipazione dell'organo di controllo, nella sua interezza, alle riunioni del Comitato, mentre un rappresentante della Società di Revisione viene periodicamente invitato alle riunioni del Collegio, per dare conto dell'esito dei controlli svolti.

Il Collegio Sindacale riunisce inoltre, di norma una volta all'anno, i collegi sindacali delle principali controllate per uno scambio di informazioni sul generale andamento dell'attività sociale. Il Collegio Sindacale è stato anche sistematicamente aggiornato dalle strutture societarie competenti circa la gestione dell'emergenza Covid 19.

In aggiunta, sulla base delle informazioni che il Collegio Sindacale acquisisce nell'ambito delle riunioni del Consiglio di Amministrazione in ordine alle attività svolte dalla Direzione Internal Audit e dal Comitato Controllo e Rischi, vi sono sistematici approfondimenti con il Direttore della Funzione Internal Audit, che viene periodicamente invitato alle riunioni del Collegio Sindacale, per fornire, ove ritenuto opportuno, elementi informativi ulteriori sugli esiti dell'attività e delle verifiche svolte. Nel corso delle proprie riunioni, inoltre, il Collegio Sindacale esamina tematiche specifiche ed eventualmente richiede chiarimenti anche ai Direttori che sono stati interessati da dette attività di verifica, principalmente allo scopo di avere contezza delle eventuali azioni correttive intraprese. Una particolare attenzione viene rivolta alle verifiche riguardanti il processo di gestione dei rischi, e al processo inerente la raccolta delle informazioni per la predisposizione della DNF sulla base della matrice di materialità, e relative verifiche, anche mediante specifici approfondimenti rispettivamente con il Risk Officer e il Chief Sustainability Officer.

Per quanto all'evidenza del Consiglio di Amministrazione, in considerazione del numero delle riunioni effettuate nel corso dell'esercizio dal Collegio Sindacale, e della partecipazione dell'organo a quelle del Consiglio di Amministrazione e dei diversi Comitati ai quali sono invitati, è da ritenere che i sindaci abbiano dedicato allo svolgimento dei loro compiti il tempo necessario.

Con riferimento alla attuazione di specifiche iniziative finalizzate a fornire al Collegio Sindacale una adeguata conoscenza del settore di attività in cui opera la Società, delle dinamiche aziendali e della loro evoluzione, nonché del quadro normativo e autoregolamentare di riferimento, nel 2021 il Collegio Sindacale, oltre ad aver preso parte agli approfondimenti svolti in sede di riunione del Consiglio di Amministrazione o di specifiche induction session sulle diverse tematiche afferenti il business del Gruppo, ha incontrato, con sistematicità, i Direttori delle principali Funzioni aziendali, che hanno provveduto a fornire, in coordinamento

con l'Amministratore delegato, gli approfondimenti richiesti dall'organo, mettendo a disposizione del Collegio la relativa documentazione di supporto.

Il Collegio Sindacale non ha segnalato al Consiglio di Amministrazione la necessità di proporre misure correttive riguardanti i principali processi aziendali.

Nel corso del 2021 il Collegio Sindacale non ha richiesto alla Direzione Internal Audit lo svolgimento di verifiche su specifiche aree operative od operazioni aziendali.

Nell'esercizio 2021, il Collegio Sindacale si è espresso su, e ove richiesto dalle vigenti disposizioni ha autorizzato, gli ulteriori incarichi attribuiti dalla Società e dalle sue controllate alla Società di Revisione di Edison e alle entità appartenenti alla sua rete, verificando anche che gli stessi fossero compatibili con le limitazioni previste dalla legge alle attività esercitabili. Il Collegio ha altresì vigilato sulla indipendenza del revisore legale e ha svolto le altre funzioni assegnate dalla legge al Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, come in dettaglio illustrato nella Relazione del Collegio all'Assemblea.

Il Collegio Sindacale ha fatto propria la raccomandazione del Codice di dichiarare l'interesse proprio o di terzi in specifiche operazioni sottoposte al Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2021 non si sono verificate situazioni relativamente alle quali i componenti del Collegio Sindacale abbiano dovuto rilasciare tali dichiarazioni.

Per garantire un efficace svolgimento dei compiti propri del Collegio Sindacale, un'apposita struttura aziendale facente capo alla segreteria del Consiglio di Amministrazione assiste il Collegio nell'espletamento delle sue funzioni.

Dialogo con gli azionisti e gli stakeholder

Ancorché solo le azioni di risparmio Edison continuino ad essere negoziate sul MTA ed EDF sia indirettamente titolare di circa il 99,47% del capitale con diritto di voto di Edison, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di conservare una struttura organizzativa idonea ad assicurare la tempestività delle informazioni e la predisposizione dei documenti societari rilevanti per i titolari sia di azioni ordinarie sia di azioni di risparmio.

A tal fine è stata mantenuta e tenuta costantemente aggiornata, nel sito internet della Società, l'apposita sezione dedicata alla Governance, che contiene, tra l'altro, le Relazioni di Corporate Governance, le Relazioni sulla Remunerazione e la DNF, e la sezione denominata Investor Relations, dove sono riprodotte le principali informazioni relative alla Società. Entrambe le sezioni sono accessibili agevolmente dalla home page.

Il Consiglio di Amministrazione di Edison ha valutato di non adottare una politica per la gestione del dialogo con gli azionisti considerata la struttura dell'azionariato, la quotazione delle sole azioni di risparmio e il relativo peso rispetto all'intero capitale sociale (2,8%), nonché la presenza di un rappresentate della categoria, con il quale la Società è disponibile al confronto.

Ciononostante Edison mantiene attivo, anche attraverso propri rappresentanti, il dialogo con il mercato, nel rispetto delle leggi e delle norme sulla circolazione delle informazioni privilegiate e delle procedure sulla circolazione delle informazioni confidenziali.

I comportamenti e le procedure aziendali sono volti, tra l'altro, ad evitare asimmetrie informative, e ad assicurare effettività al principio secondo cui ogni investitore e potenziale investitore ha il diritto di ricevere le medesime informazioni sulla Società. Nell'ambito dei processi di valutazione del merito di credito, Edison intrattiene inoltre rapporti con le agenzie di rating alle quali fornisce le informazioni necessarie a supporto delle valutazioni, secondo le modalità e le condizioni previste dai mandati ad esse conferiti, e mette tempestivamente a diposizione del mercato l'esito delle loro valutazioni.

Nel corso del 2021 la Società ha continuato a informare il mercato, e quindi anche gli azionisti, di ogni evento o decisione che potesse avere effetti rilevanti nei riguardi del loro investimento ed ha assicurato la disponibilità nel sito internet (www.edison.it Investor Relations e Governance) dei comunicati stampa divulgati tramite il circuito "eMarket SDIR" e degli avvisi pubblicati sui quotidiani relativi all'esercizio dei diritti inerenti le azioni, nonché dei documenti riguardanti le assemblee degli azionisti ovvero messi a disposizione del pubblico. Ciò allo scopo di rendere tali soggetti edotti per consentire un consapevole esercizio dei diritti sociali, incluso il diritto di voto.

La Società ha anche mantenuto un dialogo costruttivo con il rappresentante comune degli azionisti di risparmio fornendo i chiarimenti da questi richiesti.

La gestione dei rapporti con gli azionisti e dei relativi rappresentanti per l'esercizio dei loro diritti è affidata alla Direzione Corporate Affairs & Governance, e quella della comunicazione finanziaria con gli investitori istituzionali e i rapporti con le agenzie di rating alla struttura Investor Relations (affidata al Direttore Finance&Treasury, Anna Ferrari).

Va inoltre tenuto presente che, considerato il ruolo di operatore responsabile leader della transizione energetica assunto da Edison, la Società favorisce da tempo un dialogo con i propri stakeholder a livello nazionale, europeo e territoriale come più in dettaglio precisato nel paragrafo "Considerazioni sulla lettera del 3 dicembre 2021 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance" e nella DNF.

Assemblee dei soci

L'assemblea dei soci è l'organo che, con le sue deliberazioni, esprime la volontà dei soci. Le deliberazioni prese in conformità della legge e dello statuto vincolano tutti i soci, inclusi quelli assenti o dissenzienti, salvo il diritto di recesso nei casi consentiti.

L'assemblea delibera sulle materie ad essa riservate dalla legge e quindi, principalmente, in sede ordinaria, in merito al bilancio e alla destinazione del risultato dell'esercizio, alla nomina e alla revoca degli amministratori; alla nomina dei sindaci e della società di revisione; nonché, in sede straordinaria, alle modifiche dello statuto, tra cui gli aumenti del capitale e l'emissione di obbligazioni convertibili. Come consentito dalla legge, sono state statutariamente trasferite al Consiglio di Amministrazione la competenza a deliberare in ordine a: riduzione del capitale sociale in caso di recesso del socio; istituzione o soppressione di sedi secondarie della Società; attribuzione ad amministratori della rappresentanza della Società; adeguamenti dello statuto a disposizioni normative; fusione e scissioni nei casi di cui agli artt. 2505 e 2505-bis del codice civile, anche quali richiamati dall'art. 2506-ter del codice civile; emissione di obbligazioni e trasferimento della sede nel territorio nazionale.

Convocazione dell'assemblea

L'articolo 9 dello statuto dispone che l'assemblea viene convocata con avviso redatto in conformità alla normativa vigente e pubblicato sul sito internet della Società entro i termini previsti dalla stessa normativa. L'avviso è altresì diffuso tramite il circuito "eMarket SDIR", depositato presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage", e pubblicato, in estratto, su un quotidiano a diffusione nazionale. Lo statuto della Società demanda al

Consiglio di Amministrazione la scelta del quotidiano, tra "Il Sole 24 Ore" e il "Corriere della Sera". Peraltro, la Società ha sempre pubblicato i propri avvisi su "Il Sole 24 Ore".

Il termine ordinario (che riguarda anche l'assemblea per l'approvazione del bilancio e, non essendo previsto il voto di lista, la nomina degli organi sociali) per la pubblicazione dell'avviso è di trenta giorni prima della data dell'assemblea, mentre termini ridotti di ventuno e quindici giorni sono previsti, rispettivamente, (i) per le assemblee convocate per deliberare interventi sul capitale in presenza di perdite eccedenti il terzo e la messa in liquidazione e (ii) per autorizzare gli amministratori al compimento di operazioni, nel corso di un'offerta pubblica di acquisto, che potrebbero contrastare l'offerta.

La Società mette a disposizione la documentazione assembleare, che è solita predisporre anche in lingua inglese, presso la sede sociale, sul proprio sito internet (ove prevede un link nella home page www.edison.it), tramite il circuito "eMarket SDIR" e presso il meccanismo di stoccaggio autorizzato "eMarket Storage", nei termini previsti dalle disposizioni di legge e regolamentari.

Funzionamento dell'assemblea

La costituzione dell'assemblea e la validità delle relative deliberazioni, sia in sede ordinaria, sia in sede straordinaria, sono disciplinate dalle disposizioni di legge.

Funzionamento e competenze dell'assemblea speciale dei portatori di azioni di risparmio

L'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio è competente in materia di: nomina e revoca del rappresentante comune e sull'azione di responsabilità nei suoi confronti; approvazione delle deliberazioni dell'assemblea della Società che pregiudicano i diritti di categoria; costituzione di un fondo per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi; transazione delle controversie con la Società; nonché altri oggetti di interesse comune.

L'assemblea speciale è disciplinata dalle disposizioni di legge previste per l'assemblea speciale dei possessori di azioni di risparmio e, in quanto compatibili, dalle disposizioni previste dallo statuto per l'assemblea straordinaria.

Diritto di intervento in assemblea

Il diritto ad assistere, intervenire in assemblea e ad esercitare il diritto di voto sono disciplinati dall'articolo 10 dello statuto che rinvia alle disposizioni previste per le azioni ammesse alla gestione accentrata.

In particolare, tenuto conto del differente regime di negoziazione delle azioni ordinarie, revocate dalla quotazione sul MTA dal 10 settembre 2012 e delle azioni di risparmio, tuttora ammesse alle negoziazioni sul MTA, con le modifiche dello statuto approvate dall'assemblea del 22 marzo 2013, è stato introdotto un differente termine circa il tempo del possesso da considerare per attestare, nella comunicazione effettuata dall'intermediario, la registrazione nel conto del soggetto a cui spetta il diritto di voto (c.d. record date). Per le azioni di risparmio il termine è rimasto, come in passato, quello di legge, e cioè la fine della giornata contabile del settimo giorno di mercato aperto precedente la data fissata per l'assemblea in prima convocazione; mentre per le azioni ordinarie il termine è stato ridotto alla fine del secondo giorno non festivo precedente la data fissata per l'assemblea.

Le azioni sono peraltro sempre liberamente trasferibili, ma le registrazioni in accredito e in addebito compiute sui conti successivamente, rispettivamente al settimo giorno e al secondo giorno sopraindicato non rilevano ai fini della legittimazione all'esercizio del diritto di voto nell'assemblea.

La legittimazione è attestata mediante comunicazione effettuata dall'intermediario comprovante la registrazione in accredito delle azioni al termine delle date sopraindicate, in regime di dematerializzazione e gestione accentrata. La comunicazione deve pervenire alla Società, in conformità alla normativa applicabile, entro l'inizio dei lavori assembleari della singola convocazione. Il soggetto legittimato a partecipare all'assemblea può farsi rappresentare in conformità a quanto prescritto dalla legge. Come richiesto dalla normativa, lo statuto della Società prevede che la notifica della delega alla Società possa avvenire anche in via elettronica, mediante invio del documento di delega all'indirizzo di posta elettronica certificata indicato nell'avviso di convocazione. Inoltre la Società deve designare, per ciascuna assemblea, un soggetto al quale gli azionisti possano conferire la propria delega. Con riguardo alle peculiari modalità di tenuta dell'assemblea nel 2021, anche in deroga a quanto appena indicato, si rinvia al successivo paragrafo "Svolgimento dell'assemblea".

Svolgimento dell'assemblea

La Società non ha adottato un regolamento assembleare in quanto ritiene che i poteri statutariamente attribuiti al Presidente dell'assemblea, cui compete la direzione dei lavori assembleari, compresa la determinazione dell'ordine e del sistema di votazione, mettano lo stesso nella condizione di mantenere un ordinato svolgimento dell'assemblea, evitando peraltro i rischi e gli inconvenienti che potrebbero derivare dall'eventuale mancata osservanza, da parte della stessa assemblea, delle disposizioni regolamentari. Peraltro, in apertura dei lavori, il Presidente dell'assemblea rivolge sempre un invito agli azionisti a effettuare interventi concisi e pertinenti le materie all'ordine del giorno, contenendo la durata degli stessi entro una decina di minuti, per permettere a tutti i soci di prendere la parola. La scelta è stata da ultimo confermata dal Consiglio di Amministrazione dopo la revoca dalla quotazione delle azioni ordinarie.

Nel corso del 2021 si sono tenute due assemblee:

  • la prima in data 31 marzo 2021, dove, in sede ordinaria, l'assemblea ha deliberato in merito all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2020 e ha espresso il proprio voto obbligatorio favorevole sulla sezione prima della Relazione sulla Remunerazione, nonché il voto consultivo sulla seconda sezione della stessa relazione e, in sede straordinaria, la riduzione del capitale rappresentato da azioni ordinarie e l'integrale ripianamento delle perdite, anche pregresse;
  • la seconda in data 24 giugno 2021 dove l'assemblea ordinaria ha deliberato l'appostazione di un vincolo fiscale sul capitale sociale, richiesta dalla normativa, a seguito della scelta effettuata dalla Società di allineare i valori fiscale di taluni cespiti al maggior valore contabile.

Come nel passato, il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di promuovere specifiche iniziative volte a favorire una più ampia partecipazione degli azionisti alle assemblee, dato che l'azionista di controllo TdE (100% EDF), detiene dal maggio 2012 la quasi totalità del capitale rappresentato da azioni ordinarie, e che la percentuale di capitale rappresentato in assemblea risulta già significativamente elevata.

Peraltro nel 2021, stante il perdurare della situazione epidemiologica, e come consentito dalle disposizioni di legge recanti misure di contenimento dell'emergenza sanitaria da Covid 19, le modalità operative di svolgimento delle assemblee sono state sostanzialmente modificate rispetto a quanto previsto dalla normativa "ordinaria" e dallo statuto, e entrambe le menzionate riunioni si sono tenute, come avvenuto nel 2020, a "porte chiuse" e con collegamenti da remoto. In particolare, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di

voto da parte degli aventi diritto si è svolto esclusivamente tramite il conferimento di delega al rappresentante designato da Edison, individuato in Computershare S.p.A. La possibilità di partecipazione da remoto ha riguardato, oltre ai soci per il tramite del rappresentante designato, gli amministratori (incluso il Presidente dell'assemblea), i sindaci e il segretario verbalizzante, nonché il rappresentante comune degli azionisti di risparmio.

In considerazione della mancata possibilità, per le particolari modalità di svolgimento dell'assemblea, di un dibattito assembleare:

con riguardo all'assemblea del 31 marzo 2021:

  • l'assemblea è stata presieduta, su designazione della stessa assemblea, dall'Amministratore delegato Nicola Monti, e si sono collegati da remoto l'amministratore indipendente Angela Gamba, il presidente del Collegio Sindacale Serenella Rossi e i sindaci effettivi Lorenzo Pozza e Gabriele Villa, oltre che il rappresentante comune degli azionisti di risparmio;
  • la Società ha optato per divulgare in anticipo rispetto alla data della riunione, le risposte alle domande formulate, ai sensi dell'art. 127-ter del TUF, da alcuni azionisti, pubblicandole il 29 marzo 2021. Le stesse sono state allegate al verbale della riunione. Inoltre, in ottica di trasparenza, gli ulteriori chiarimenti forniti dalla Società a richieste di soci pervenute oltre i termini indicati dalla Società, sono stati allegati al verbale dell'assemblea;

con riguardo all'assemblea del 24 giugno 2021:

  • l'assemblea è stata presieduta, su designazione della stessa assemblea, dall'Amministratore delegato Nicola Monti, e si sono collegati da remoto il presidente del Collegio Sindacale Serenella Rossi e i sindaci effettivi Lorenzo Pozza e Gabriele Villa, oltre che il rappresentante comune degli azionisti di risparmio;
  • anche in questo caso la Società ha optato per la pubblicazione anticipata, rispetto alla data della riunione, delle risposte alle domande formulate, ai sensi dell'art. 127-ter del TUF, da un azionista e quelle ritenute dalla Società pertinenti all'argomento all'ordine del giorno sono così state pubblicate il 21 giugno 2021. Le stesse sono state allegate al verbale della riunione.

Assemblea degli azionisti di risparmio

Nel corso del 2021 si è tenuta un'assemblea degli azionisti di risparmio in data 12 aprile 2021 che ha deliberato: la nomina del rappresentante comune, confermato nella persona dell'avv. Luciano Castelli, per la durata di un triennio e quindi sino all'assemblea chiamata ad approvare il bilancio dell'esercizio 2023, fissandone la relativa remunerazione, nonché l'approvazione del resoconto del fondo costituito per le spese necessarie alla tutela dei comuni interessi e la ricostituzione dello stesso fondo.

Anche tale assemblea, per le medesime ragioni appena richiamate, si è tenuta, come avvenuto nel 2020, a "porte chiuse" e con collegamenti da remoto. In particolare, l'intervento in assemblea e l'esercizio del diritto di voto da parte degli aventi diritto si è svolto esclusivamente tramite il conferimento di delega al rappresentante designato da Edison, individuato in Computershare S.p.A. La possibilità di partecipazione da remoto ha riguardato, oltre i soci per il tramite del rappresentante designato, il segretario verbalizzante, nonché il rappresentante comune degli azionisti di risparmio.

Altri diritti degli azionisti e modalità del loro esercizio

Lo statuto della Società non attribuisce alle azioni ordinarie diritti ulteriori rispetto a quelli ad esse spettanti per legge, né contempla modalità per il loro esercizio diversi dai termini normati dalle disposizioni di legge e regolamentari applicabili.

La Società si era peraltro riservata di valutare l'eventuale introduzione, nello statuto, delle facoltà consentite dal decreto legislativo 27/2010 per l'esercizio delle azioni e delle prerogative poste a tutela delle minoranze dopo che si fosse consolidata la relativa prassi applicativa. Le vicende che hanno interessato la struttura del controllo e, precipuamente, le azioni ordinarie di Edison, descritte nel Profilo dell'Emittente, hanno reso non più rilevante la questione. Analoghe considerazioni sono state svolte con riferimento alle ulteriori facoltà consentite dalle disposizioni successivamente intervenute. Per le medesime motivazioni il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto non sussistano le esigenze di proporre all'assemblea, come suggerito dal Codice, modifiche dell'attuale assetto di governance. Sul punto si rinvia al paragrafo "Definizione del governo societario e della struttura di Gruppo".

Alle azioni di risparmio spettano, oltre che i diritti loro riservati dalla legge, quelli previsti dallo statuto della Società, richiamati nel paragrafo "Diritti delle categorie di azioni".

Ulteriori pratiche di governo societario

Nulla da segnalare rispetto a quanto riportato nella presente Relazione.

Cambiamenti dalla chiusura dell'esercizio di riferimento

Nulla da segnalare rispetto a quanto riportato nella presente Relazione.

Considerazioni sulla lettera del 3 dicembre 2021 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance

Le raccomandazioni contenute nella lettera del 3 dicembre 2021 del Presidente del Comitato per la Corporate Governance in tema di Corporate Governance, pervenute alla Società quando il processo di autovalutazione era già in corso, sono state portate all'attenzione del Consiglio di Amministrazione in sede di esame dei risultati dell'autovalutazione, che si è svolto il 16 febbraio 2022. Le stesse sono state sottoposte al Collegio Sindacale che le ha esaminate contestualmente all'esame della Relazione di Corporate Governance.

Con riguardo alle aree di miglioramento individuate dal Comitato, il Consiglio di Amministrazione ha svolto le seguenti considerazioni condivise, per quanto di competenza, dal Collegio Sindacale:

integrazione della sostenibilità nelle strategie, nel sistema dei controlli e nella remunerazione: come già precisato nella precedente Relazione di Governance, il Consiglio di Amministrazione di Edison considera da molti anni il tema della sostenibilità parte integrante e fondamentale nella definizione delle strategie d'impresa e ha avviato da tempo un processo di trasformazione in grado di coinvolgere i propri modelli di business, governance e strategie. In particolare, la Società ha definito, nell'ambito delle proprie strategie, specifici obiettivi misurabili legati alla sostenibilità, che ha integrato nelle proprie azioni di business e che tiene costantemente monitorati. La Società ha anche avviato già a partire dal 2020 un processo per integrare in maniera più sistematica la sostenibilità nel Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, provvedendo all'identificazione dei rischi di natura non finanziaria e, in particolare, di quelli legati a obiettivi ESG. Sul punto si rinvia in particolare ai paragrafi "Definizione delle strategie, esame ed approvazione dei piani della Società", "Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi". Anche le politiche di remunerazione tengono conto di tali aspetti come appresso evidenziato;

promozione del dialogo con azionisti e stakeholder rilevanti: il Consiglio di Amministrazione di Edison ha ritenuto di non adottare una politica per la gestione del dialogo con gli azionisti considerata la struttura dell'azionariato, la quotazione delle sole azioni di risparmio e il relativo peso rispetto all'intero capitale sociale (2,8%) e la presenza di un loro rappresentate comune. Ciononostante Edison mantiene attivo, anche attraverso propri rappresentanti, il dialogo con il mercato e, in particolare, con il rappresentante degli azionisti di risparmio.

Considerato il ruolo di operatore responsabile leader della transizione energetica assunto da Edison, la Società favorisce da tempo un dialogo con i propri stakeholder a livello nazionale, europeo e territoriale (dipendenti e collaboratori, organizzazioni sindacali, fornitori, clienti, agenzie e intermediari commerciali, istituzioni e pubblica amministrazione, associazioni di categoria, associazioni di consumatori, autorità di regolazione, scuole e università, enti locali e territori) che rappresentano interlocutori preziosi per la definizione dei diversi indirizzi di business. Tali attività sono parte integrante della Politica di Sostenibilità di Edison, come in dettaglio rappresentato nella DNF, alla quale si fa rinvio;

  • classificazione della Società: con riguardo alla classificazione di Edison, sulla base dei criteri indicati nel Codice, quale Società a Proprietà Concentrata diversa dalle Società Grandi, e alle opzioni di flessibilità consentite dal Codice per le categorie di appartenenza, si fa rinvio al paragrafo "Adesione a codici di comportamento";
  • applicazione dei criteri di indipendenza: in sede di adozione delle Linee Guida di Funzionamento, il Consiglio di Amministrazione ha definito ex ante i criteri qualitativi da porre alla base dell'identificazione di eventuali legami significativi, quali precisati nel Paragrafo "Amministratori Indipendenti"; mentre ha confermato la scelta di non definire a priori criteri quantitativi. Ciò in quanto la valutazione deve essere effettuata caso per caso, facendo prevalere la sostanza sulla forma e considerato che il questionario, compilato annualmente, contiene domande sufficientemente analitiche, che non rimettono al singolo amministratore il "giudizio" circa la propria idoneità ad essere considerato indipendente. Il Consiglio di Amministrazione è così messo a conoscenza dei rapporti in essere tra la Società e il singolo amministratore -ove esistenti- e ha quindi modo di svolgere valutazioni documentate;
  • informativa pre-consiliare: sui termini fissati per l'invio preventivo della documentazione agli amministratori e ai componenti dei Comitati Endoconsiliari, e alla loro adeguatezza ed osservanza nel corso del 2021, si fa rinvio al paragrafo "Riunioni, informativa agli amministratori e verbalizzazione" e al capitolo "Comitati Interni al Consiglio di Amministrazione";
  • nomine e successione degli amministratori: le raccomandazioni in tema di nomine non si riferiscono alle Società a Proprietà Concentrata, diverse da quelli Grandi, quale è Edison. Sul punto si rinvia al paragrafo "Nomina degli amministratori". In ordine ai piani di successione per gli amministratori esecutivi e per il Top management, la cui adozione è raccomandata dal Codice solo alle Società Grandi, si rinvia a quanto precisato nella Relazione sulla Remunerazione al paragrafo "Piani di successione";
  • parità di genere: relativamente alle politiche in materia di diversità applicate in relazione alla composizione degli organi di amministrazione e controllo, nonché del Top management il tema è presidiato in quanto, relativamente agli organi sociali, l'equilibrio tra i generi è già assicurato dall'osservanza dalle disposizioni di legge in materia. Rispetto alla situazione attuale, in occasione della nomina del prossimo Consiglio di Amministrazione da parte dell'assemblea che approverà il bilancio 2021 dovranno essere osservate le nuove "proporzioni" tra i generi indicate nella Legge di bilancio 2020, per le quali il genere meno rappresentativo deve essere almeno pari ai due quinti (e non più un terzo). Inoltre la composizione del Consiglio di Amministrazione risulta adeguatamente diversificata anche per età, percorso formativo e professionale, nazionalità e anzianità nella carica, come si evince dai curricula allegati alla presente Relazione.

Quanto al Collegio Sindacale la composizione dell'organo di controllo risulta adeguatamente diversificata, oltre che per effetto delle disposizioni di legge vigenti in tema di equilibrio

tra i generi, anche in termini di requisiti, inclusi quelli professionali, richiesti dalla legge e dallo statuto di Edison. Disposizioni la cui inosservanza comporta, tra l'altro, la decadenza del sindaco.

Alla luce di ciò il Consiglio di Amministrazione ha valutato non necessario formalizzare l'approvazione di una politica di diversità preferendo fornire indicazioni nella propria relazione all'assemblea chiamata a deliberare sulla nomina degli organi sociali.

Relativamente al management, l'azienda, per il tramite dell'Amministratore delegato, con il supporto dell'Advisory People Development Committee, definisce le politiche generali e i sistemi di sviluppo e gestione delle persone e porta avanti programmi specifici di inclusione e diversità, rendicontando i principali trend di performance nella DNF;

politiche di remunerazione: le politiche di remunerazione adottate da Edison tengono conto della raccomandazione di considerare adeguatamente la coerenza dei parametri individuati per la remunerazione variabile con gli obiettivi strategici della Società e il perseguimento del Successo Sostenibile. Ne sono la riprova il fatto che - con riguardo al rafforzamento del collegamento tra remunerazione variabile e parametri non finanziari legati ad obiettivi di sostenibilità, il Consiglio di Amministrazione da tempo identifica anche target con ricadute ambientali e sociali, misurabili e predeterminati, riconducibili a tematiche ESG, e coerenti con gli indirizzi strategici di Edison sempre più orientati allo sviluppo sostenibile. Tali obiettivi sono posti alla base delle remunerazioni variabili annuali, e vengono annualmente rinnovati per assicurarne una continua implementazione; gli stessi costituiscono altresì un punto di riferimento dei programmi LTI, a conferma della costante attenzione rivolta dalla Società a tali tematiche. Il tutto come meglio precisato nel paragrafo "Remunerazione degli amministratori e del Top management", nella Relazione sulla Remunerazione e nella DNF.

Per quanto appena evidenziato, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno non intraprendere ulteriori iniziative nelle aree considerate dalle raccomandazioni formulate dal Comitato per la Corporate Governance per il 2022 e di proseguire nelle implementazioni già avviate per assicurare il rispetto di dette raccomandazioni nell'ottica di perseguire un buon governo societario.

Milano, 16 febbraio 2022

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore delegato Nicola Monti

Allegati

Consiglio di Amministrazione

Sintesi struttura del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati

Consiglio di Amministrazione Comitato
Controllo
e Rischi
Remunerazione Comitato Comitato
Operazioni con
Parti Correlate
Carica Componenti Anno
di nascita
Esecutivi Non
esecutivi
Indipendenti Consiglio
di
Amministrazione
(1)
Assemblee
(1)
(2) (1) (2) (1) (2) (1) Numero
di altri
incarichi
(3)
Amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021
Presidente Marc Benayoun (a) 26.08.1966 X 11/11 0 2
Amministratore
delegato
Nicola Monti (b) 06.07.1962 X 11/11 2/2 2
Amministratore Béatrice Bigois (c) 20.01.1969 X 9/11 0 C 3/4 8
Amministratore Paolo Di Benedetto (c) 21.10.1947 X X (f) 11/11 0 C 5/5 P 3/3 P 9/9 3
Amministratore Fabio Gallia (c) 20.08.1963 X X (f) 10/11 0 P 5/5 C 9/9 2
Amministratore Angela Gamba (d) 15.08.1970 X X (f) 9/11 1/2 C 3/3 C 9/9 1
Amministratore Xavier Girre (c) 20.02.1969 X 4/11 0 C 0/1 8
Amministratore Jean-Bernard Lévy (e) 18.03.1955 X 2/11 0 7
Amministratore Florence Schreiber (d) 03.10.1962 X 10/11 0 C 3/3 5

Numero riunioni svolte durante l'esercizio 2021

Consigli di Amministrazione: 11 Comitato Controllo e Rischi: 5 Comitato per la Remunerazione: 3 Comitato Operazioni con Parti Correlate: 9

Quorum richiesto per la presentazione delle candidature per l'elezione di amministratori: non applicabile

(1) In questa colonna è indicata la partecipazione di ciascun amministratore alle riunioni rispettivamente del Consiglio di Amministrazione, dei Comitati e dell'Assemblea.

(2) In questa colonna è indicato l'appartenenza del singolo amministratore al Comitato: P (presidente), C (componente). (3) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società quotate in mercati regolamentati, anche esteri, in società

finanziarie, bancarie, assicurative o di rilevanti dimensioni. Nella Tabella che segue gli incarichi sono indicati per esteso.

(a) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019 e in pari data Amministratore Delegato dal Consiglio di Amministrazione; carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

Nominato nella carica di Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy. (b) Confermato Amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020 e in pari data confermato Amministratore delegato dal Consiglio. In precedenza cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 che, con effetto dall'1 luglio 2019 lo aveva nominato Amministratore delegato, a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun.

(c) Nominato dall' Assemblea del 2 aprile 2019 per un triennio che scade con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021.

(d) Nominato dall' Assemblea del 28 aprile 2020.

(e) Confermato Amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

(f) In possesso dei requisiti di indipendenza stabiliti dalla legge (TUF) e dal Codice.

Cariche ricoperte dagli amministratori al 31 dicembre 2021

Amministratore Cariche ricoperte in altre società Società del Gruppo EDF
Marc Benayoun Amministratore EDF Trading Ltd X
Presidente Transalpina di Energia Spa X
Nicola Monti Presidente Edison Energia Spa X
Presidente Fenice Spa X
Béatrice Bigois Amministratore delegato EDF Trading Ltd e membro del Comitato di Audit
e del Comitato Remunerazione
X
Amministratore EDF Trading Bionergy Limited X
Amministratore e Presidente EDF Trading Holding LLC X
Amministratore EDF Trading Markets Limited X
Amministratore EDF Trading Markets (Ireland) Limited X
Amministratore EDF Inc. X
Amministratore JERA Global Markets PTE. Ltd e membro del Comitato di Audit
e del Comitato Remunerazione
X
Amministratore JERA Global Markets PTE. Ltd (London Branch) X
Paolo Di Benedetto Amministratore Cementir Holding Spa (*),
, membro del Comitato Controllo
Lead Indipendent Director
e Rischi e del Comitato Remunerazione
Presidente Fondo Nazionale di Garanzia
Amministratore Generali Spa (*), Presidente del Comitato Operazioni con Parti Correlate
e membro del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità sociale ed ambientale
Fabio Gallia Direttore Generale Fincantieri Spa (*)
Amministratore SisalPay
Angela Gamba Amministratore Mediobanca Spa (*), Presidente del Comitato Controllo Rischi
e del Comitato Parti Correlate e membro del Comitato
Corporate Social Responsability
Xavier Girre Amministratore Dalkia Sa e Presidente del Comitato di Audit X
Amministratore EDF Energy Holdings Ltd X
Amministratore EDF Renouvelables Sa X
Presidente EDF Trading Ltd X
Membro del Consiglio di Sorveglianza ENEDIS X
Presidente del Consiglio di Sorveglianza RTE X
Amministratore FDJ (*) e Presidente del Comitato di Audit
Amministratore CNIM Group (*), Presidente del Comitato di Audit, membro del Comitato Strategico
e del Comitato Remunerazione
Jean-Bernard Lévy Amministratore Dalkia Sa X
Presidente e Direttore Generale EDF Sa (*) X
Amministratore EDF Energy Holdings Ltd X
Amministratore EDF Renouvelables Sa X
Presidente Fondation d'Entreprise EDF X
Presidente del Consiglio di Sorveglianza Framatome X
Amministratore Faurecia (*)
Florence Schreiber Amministratore Citelum Sa e membro del Comitato Remunerazione X
Amministratore Dalkia Sa e membro del Comitato Remunerazione X
Amministratore EDF Renouvelables Sa, Presidente del Comitato Nomine e Remunerazione X
Amministratore Luminus Sa e membro del Comitato Remunerazione X
Amministratore UTE Fluminense Sa e membro del Comitato Remunerazione X

(*) Società con azioni quotate in mercati regolamentati.

Curricula1 amministratori in carica al 31 dicembre 2021

Marc Benayoun

Nato a Tarbes (Francia), il 26 agosto 1966.

Laureato all'Ecole Supérieure des Sciences Economiques et Commerciales (Parigi, 1989). Attualmente ricopre la carica di Senior Executive Vice President per la business unit Clienti, Servizi e Azione Regionale del gruppo EDF.

Esperienze professionali

  • Nel 1989 ha iniziato la sua carriera presso il Gruppo Paribas.
  • Nel 1993 è entrato in Boston Consulting Group di cui è diventato direttore associato presso l'ufficio di Parigi nel 2001, e presso l'ufficio di Mosca nel 2008. Durante gli anni in Boston Consulting Group riveste diversi incarichi tra cui quello di sviluppo delle competenze nel settore del gas naturale.
  • Nel 2009 entra nel Gruppo EDF come Direttore del dipartimento economico delle tariffe e dei prezzi. Nel 2012 diventa Direttore Commerciale per i mercati delle imprese e dei professionisti con la responsabilità delle vendite di energia elettrica, gas e servizi. In questi anni ha guidato il progetto legato alla fine delle tariffe dell'energia elettrica regolamentate per le aziende e gli enti locali (oltre 400.000 siti in totale, 120 TWh di consumo di energia elettrica), con l'obiettivo di mantenere una posizione di leadership anche nel nuovo contesto competitivo.
  • L'8 dicembre 2015 è stato nominato Amministratore di Edison Spa e dal 1° gennaio 2016 ha assunto l'incarico di Amministratore delegato.
  • Dal 1° luglio 2019 assume la carica di Group Senior Executive Vice President responsabile per la business unit Clienti, Servizi e Azione Regionale del gruppo EDF e diventa Presidente di Edison.

Nicola Monti

Nato a Varese (Italia), il 6 luglio 1962. Laurea in Ingegneria Civile Idraulica al Politecnico di Milano nel 1989.

Esperienze professionali

  • Dal 1989 al 1996 ricopre diverse posizioni all'interno della direzione Sviluppo Internazionale presso Snam Spa
  • Dal 1991 al 1993 è project manager per le gare di privatizzazione delle reti gas argentine e responsabile dello sviluppo del progetto di interconnessione gas Argentina-Cile.
  • Dal 1994 al 1995 è project manager di un programma di assistenza tecnica finanziato dalla UE e realizzato in JV con Gazprom per la valutazione dell'affidabilità del sistema di trasporto del gas russo verso l'Europa.
  • Dal 1996 al 1998 è responsabile commerciale del Sud Est Asia presso Ansaldo Energia e dal 1997 al 1998 è Regional Manager in Indonesia e Tailandia.
  • Nel 1999 si occupa presso Pirelli Cavi e Sistemi del progetto di integrazione della rete commerciale internazionale della divisione cavi di Siemens, da essa acquisita.
  • Nel 1999 entra in Edison come responsabile dello sviluppo internazionale, e segue l'ingresso di Edison sul mercato della generazione elettrica in Grecia, lo sviluppo delle interconnessioni gas con Algeria e Grecia e lo start up delle attività di importazione e vendita gas in Spagna. Nel 2007 diventa responsabile sviluppo della divisione Esplorazione e Produzione e nel 2009, a seguito dell'acquisizione del giacimento di Abu Qir in Egitto, diventa responsabile delle Operations in Nord Africa e Medio Oriente. Nel 2012 diventa Vice Presidente Esecutivo della divisione Esplorazione e Produzione e membro del Comitato Esecutivo di Edison Spa. Dal 2017 assume anche la carica di Vicepresidente Esecutivo della Divisione Power Asset e Engineering di Edison Spa.
  • Il 19 giugno 2019 è stato nominato Amministratore di Edison Spa e dal 1° luglio 2019 ha assunto l'incarico di Amministratore delegato.

  • Curriculaaggiornati alla data del 31 dicembre 2021.

Béatrice Bigois

Nata a Talence (Francia), il 20 maggio 1969.

1986-89 preparazione scientifica presso la scuola di ingegneria.

1989-92 Laurea presso l'Ecole Polytechnique – Fisica teorica (2° anno) ed Economia (3° anno). 1992-94 Laurea presso l'Ecole Nationale des Ponts et Chaussées Economia, Finanza e Matematica Applicata.

Esperienze professionali

  • Dal 1994: entra nel Gruppo EDF
  • Settembre 1994 maggio 1999: EDF, Dipartimento delle Finanze, Divisione Strategia finanziaria.

Analista del rischio: debt management, ALM, country-risk management.

  • Da giugno 1999 a fine 2002 distacco presso la London Electricity Plc, Dipartimento Optimisation & Trading. Acquirente di energia (06/99-06/00) nell'ambito degli appalti di energia per i clienti LE.
  • Responsabile di Energy Risk Management (07/2000-12/2002): responsabile dell'elaborazione e realizzazione delle politiche di rischio e della verifica dei rischi sulle attività di energy trading; responsabile della gestione dei rischi legati al credito dell'elaborazione dei metodi e sistemi di previsione e dell'energy reporting; Segretario dei Comitati Market Risk e Credit Risk.
  • Gennaio 2003 febbraio 2006: EDF, Dipartimento Asset Optimisation. Responsabile Market Operations (01/2003-08/2004): responsabile dello sviluppo del mercato basato sui prezzi di trasferimento al Customer Branch e la realizzazione delle coperture di mercato con EDF Trading.

Responsabile Portfolio Optimisation and Hedging (09/2004-02/2006): responsabile EDF per l'ottimizzazione del portfolio a medio termine in Francia, la pianificazione della manutenzione di impianti di combustibile nucleare e fossile, la gestione degli appalti di combustibili fossili, la copertura dei rischi e la gestione della francese VPPs.

  • Marzo 2006 settembre 2008: distacco a Parigi presso EDF Trading Markets Ltd. Vice Responsabile, poi Responsabile della sezione di Parigi di EDFT: costituzione e gestione della succursale.
  • Ottobre 2008 dicembre 2013: distacco a Londra presso EDF Trading Ltd. Chief Financial Officer di EDF Trading: responsabile Market risk, Credit risk, finanza, fiscale, tesoreria, controllo interno, contratti & pagamenti e IT. Membro del Consiglio di Amministrazione di EDF Trading e EDF Trading Markets Ltd.
  • Gennaio 2014 Dicembre 2019: distacco presso EDF Energy. Managing Director, Customers di EDF Energy: responsabile dell'ottimizzazione del mercato e delle attivitá sui segmenti B2C & B2B. Membro del Consiglio di Amministrazione di EDF Energy Services Limited (2016-2019), EDF Energy Customers Ltd (2014-2019), Hoppy Limited (2017-2019), EDF Pulse Croissance Holding (2017-2019) e di Hime Saur (ottobre 2016-dicembre 2018).
  • Dal gennaio 2020 Amministratore delegato di EDF Trading. Supervisiona tutte le attività di trading delle commodity del gruppo EDF.

Paolo Di Benedetto

Nato a Roma, il 21 ottobre 1947.

Università di Roma "La Sapienza", Laureato in Giurisprudenza, Diploma di specializzazione in Scienze Amministrative, magna cum laude.

Avvocato.

Esperienze d'insegnamento e professionali

  • Banco di Napoli, Napoli, 1973-1984: Dirigente.
  • Consob, Roma, 1985-2000: Dirigente.
  • Gruppo Poste Italiane, Roma, 2000-2003: Sim Poste, Amministratore delegato; BancoPosta Fondi SGR, Amministratore delegato.
  • Consob, Roma, luglio 2003 marzo 2010: Commissario.
  • Banca Finnat Euroamerica Spa, agosto 2010 febbraio 2013: membro del Consiglio, Presidente del Comitato Controllo e Rischi, membro di Remunerazione e del Comitato Operazioni con parti Correlate.
  • Acea Spa, aprile 2010 maggio 2014: membro del Consiglio, Presidente del Comitato di Remunerazione e Nomine, membro del Comitato Controllo e Rischi e del Comitato Operazioni con parti Correlate.
  • Istituto Poligrafico Zecca dello Stato Spa, settembre 2014 febbraio 2016: membro del Consiglio e membro del Comitato Remunerazione.
  • Autore di articoli di diritto dei mercati dei valori mobiliari.
  • Docente a contratto di Diritto dei Mercati Mobiliari presso LUISS Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli e successivamente presso l'Università degli Studi di Roma Tor Vergata.

Fabio Gallia

Nato ad Alessandria (Italia), il 20 agosto 1963.

Laurea in Economia e Commercio presso l'Università di Torino (1987).

Iscritto all'Albo dei Ragionieri e Dottori Commercialisti (1989).

Nel giugno 2013 è stato nominato Cavaliere dell'Ordine Nazionale della Legione d'Onore della Repubblica francese.

Nel maggio 2015 è stato nominato Cavaliere del Lavoro della Repubblica Italiana. Nel febbraio 2019 l'Università degli Studi di Roma "La Sapienza" gli ha conferito il Dottorato

di ricerca honoris causa in Management Banking and Commodity Sciences.

Esperienze professionali

  • Ha iniziato la sua carriera nel 1988 in Accenture, occupandosi di servizi di consulenza strategica e organizzativa.
  • Nel 1990 è stato assunto da Ersel Asset Management Sgr, società di gestione del risparmio italiana, appartenente al Gruppo Giubergia, dove ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità, prima di diventare Direttore Generale e Partner dal 1999 al 2002.
  • Nel 2002 entra a far parte del Gruppo Capitalia, principale gruppo italiano bancario a tal data, come Vicedirettore Generale e Chief Financial Officer (CFO), con la responsabilità della Finanza del Gruppo e del Wealth Management. Nel 2003 è stato nominato Condirettore Generale con la responsabilità delle Politiche Commerciali del Gruppo; successivamente, è stato nominato Amministratore delegato di Fineco (sub-holding del Gruppo Capitalia) sino all'incorporazione di Fineco in Capitalia. Dal 2005 al 2007 è stato nominato Amministratore delegato di Banca di Roma e Presidente del Management Committee del Gruppo Capitalia.
  • Nel 2008, è stato Amministratore delegato e Direttore Generale di BNL, gruppo BNP Paribas, e membro del Comitato Esecutivo di BNP Paribas. Dal 2009 diventa Presidente di Findomestic Banca e, dal 2012 ha diretto il gruppo BNP Paribas in Italia.
  • Dal 2015 al luglio 2018 ha ricoperto la carica di Amministratore delegato e Direttore Generale di Cassa Depositi e Prestiti, Istituto Nazionale di Promozione. È stato Vice-

Presidente del Fondo Strategico Italiano e consigliere del fondo infrastrutturale europeo Marguerite.

  • È stato membro del Consiglio di amministrazione di Borsa Italiana, MTS, Coesia (Gruppo Seragnoli), Ariston Thermo (Gruppo Merloni), Manifatture Sigaro Toscano e altre società assicurative e di gestione del risparmio.
  • Svolge attualmente un'attività di advisor indipendente per gruppi imprenditoriali. È inoltre senior advisor di Brookfield Asset Management.
  • È inoltre membro del Consiglio di Amministrazione di Fondazione Telethon e Fondazione Museo Egizio a Torino.

Angela Gamba

Nata a Palazzolo sull'Oglio (Brescia – Italia), il 15 agosto 1970. Laurea in Economia Politica (110/110 Summa cum Laude) all'Università L. Bocconi (1994).

Esperienze professionali

  • Inizia il suo percorso professionale nel 1994 a Londra come analista nella divisione di Investment Banking presso la banca d'affari Salomon Brothers.
  • Successivamente lavora nel settore del Private Equity/Venture Capital fino al 2002, prevalentemente a Londra, e per le divisioni interne di Morgan Stanley e Deutsche Bank.
  • Nel 2003 è assunta come CFO dalla società privata di software ION Trading (Londra), dove completa alcune acquisizioni strategiche e supporta la proprietà nella gestione del processo di rapida crescita organizzativa.
  • Nel 2007 rientra in Italia e, a partire dal 2010, gestisce un portafoglio di partecipazioni nel settore fotovoltaico per conto di un fondo di investimento inglese fino alla cessione nel 2016.
  • Dal 2016 si dedica all'attività di family officer.
  • Ha ricoperto la carica di amministratore indipendente delle società (allora) quotate Cobra Automotive Technologies Spa (Varese) e Parmalat Spa (Milano), ed è amministratore di Mediobanca Spa dal 2017.

Xavier Girre

Nato a Rennes (Francia), il 20 febbraio 1969. Laureato all'HEC, Sciences Po Paris e ENA alumni. Attualmente ricopre la carica di Senior Executive Vice-President per la Finanza del gruppo EDF.

Esperienze professionali

  • Ha oltre 20 anni di esperienza in posizioni dirigenziali.
  • Dal 2011 al 2015 è stato Senior Vice President e Direttore Finanziario del gruppo La Poste e Amministratore delegato del Fondo di private equity XAnge.
  • Nel 2015 è entrato in EDF come Direttore Finanziario della divisione Francia.
  • In precedenza ha trascorso 12 anni all'interno di Veolia come Chief Risk Officer e Auditor Officer del gruppo e Senior Vice President e Direttore Finanziario di Transportation and Environmental Services.

Jean-Bernard Lévy

Nato a Suresnes (Francia), il 18 marzo 1955. Laureato all'Ecole Polytechnique (anno 1973) e Telecom Paris Tech. È Ufficiale della Légion d'Honneur e Ufficiale de l'Ordre National du Mérite (Francia). Attualmente ricopre la carica di Presidente e Direttore Generale del gruppo EDF.

Esperienze professionali

Nel 1979 ha iniziato la sua carriera presso France Télécom come ingegnere in Angers. Nel 1982 è diventato responsabile della gestione dei quadri dirigenziali e dei budget relativi al personale presso la sede principale ed è stato successivamente nominato vice-Direttore del settore Risorse Umane.

  • Dal 1986 al 1988 è stato consigliere tecnico di Gérard Longuet, ministro francese delle Poste e Telecomunicazioni.
  • Dal 1988 al 1993 è stato General Manager presso Matra Espace (divisione Satelliti per le Comunicazioni), poi diventata Matra Marconi Space.
  • Durante il 1993 e il 1994 è stato capo di gabinetto di Gérard Longuet, ministro francese dell'Industria, delle Poste e Telecomunicazioni e del Commercio Estero.
  • Dal 1995 al 1998 è stato nominato Presidente e Direttore Generale di Matra Communication.
  • Dal 1998 al 2002 è stato socio, area Corporate Finance, presso Oddo & Cie.
  • Nell'estate del 2002 entra a far parte di Vivendi, una compagnia di comunicazioni globali e informazione digitale, come COO e dal 2005 come Presidente del comitato esecutivo, ruolo ricoperto fino a giugno 2012.
  • Da dicembre 2012 a novembre 2014 ha lavorato per il gruppo Thales, un importante gruppo industriale attivo nell'ambito dell'elettronica e dei sistemi, come Presidente e Direttore Generale.
  • Il 26 novembre 2014 è stato nominato Presidente e Direttore generale del gruppo EDF.
  • Il 12 dicembre 2014 è stato nominato Presidente di Edison, carica ricoperta sino al 30 giugno 2019.

Florence Schreiber

Nata a Gaillon (Francia), il 3 ottobre 1962. Master in Marketing and Commercial presso la Havre Business School. Attualmente ricopre la carica in EDF di Senior Vice President Senior Executive, Managers Training, Mobility Division.

Esperienze professionali

  • Inizia la sua carriera come Sales Manager presso il Gruppo Manpower.
  • Nel 1986 entra nel Gruppo EDF con il ruolo di responsabile delle relazioni commerciali e con i clienti in un «distribution center».
  • Nel 1989 entra a far parte del dipartimento Relazioni Sociali e con il Personale.
  • Dal 1993 entra a far parte del dipartimento Produzione e Ingegneria, per una unità operativa, con il ruolo di Direttore Risorse Umane.
  • La sua carriera prosegue nella Divisione Produzione Nucleare, prima come Direttore Comunicazione e Coordinamento e successivamente come Direttore Risorse Umane.
  • Nel 2005 entra nelle Risorse Umane di Gruppo con la responsabilità delle relazioni con le controllate internazionali in materia di impiego e competenze.
  • Nel 2008 viene nominata Direttore Risorse Umane Produzione e Ingegneria, e nel 2011 diventa Executive Director, Senior Managers and Talents, nonché R&D.
  • Nel luglio 2014 entra a far parte di Dalkia con il ruolo di Direttore Risorse Umane. È membro del Comitato Esecutivo.
  • Dal 1° gennaio 2020 entra nelle Risorse Umane di Gruppo e ricopre in EDF il ruolo di Senior Vice President Senior Executive, Managers Training, Mobility Division.

Collegio Sindacale

Sintesi struttura del Collegio Sindacale

Carica Componenti Anno
di nascita
Data
di prima
nomina
Indipendente
ai sensi
del Codice
Collegio
Sindacale
(*)
Consiglio di
Amministrazione
(*)
Assemblee
(*)
Comitato
Controllo e
Rischi
(*)
Comitato
Remunerazione
(*)
Comitato
Operazioni con
Parti Correlate
(*)
Numero
altri incarichi
(**)
Sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2020 (a)
Presidente Serenella Rossi 15.07.1962 28.03.2014 X 13/13 11/11 2/2 5/5 3/3 9/9 1
Sindaco effettivo Lorenzo Pozza 11.10.1966 30.03.2017 X 13/13 11/11 2/2 5/5 1/3 9/9 8
Sindaco effettivo Gabriele Villa 18.06.1964 30.03.2017 X 13/13 10/11 2/2 5/5 1/3 9/9 5

Numero riunioni svolte durante l'esercizio 2021: 13

Quorum richiesto per la presentazione delle candidature per l'elezione di sindaci: non applicabile.

(a) Confermato dall'Assemblea del 28 aprile 2020 per un triennio che scade con l'approvazione del bilancio dell'esercizio 2022.

(*) In questa colonna è indicata la partecipazione di ciascun sindaco alle riunioni rispettivamente del Collegio sindacale, del Consiglio di Amministrazione, dell'Assemblea e dei Comitati.

(**) In questa colonna è indicato il numero di incarichi di amministratore o sindaco ricoperti dal soggetto interessato in altre società. Nella tabella che segue gli incarichi sono indicati per esteso.

Cariche ricoperte dai sindaci al 31 dicembre 2021

Sindaco Cariche ricoperte in altre società Società del Gruppo EDF
Serenella Rossi Amministratore Banca Popolare di Sondrio S.c.p.a (*)
Lorenzo Pozza Amministratore Amplifon Spa (*)
Amministratore Angel Capital Management Spa
Amministratore Ariston Thermo Holding Nv
Sindaco Effettivo Assicurazioni Generali Spa (*)
Sindaco Effettivo Bracco Imaging Spa
Sindaco Effettivo Houlikan Lokey Spa
Amministratore Rudra
Sindaco Effettivo Transalpina di Energia Spa X
Gabriele Villa Revisore dei Conti Fondazione Accademia Arti e Mestieri del Teatro alla Scala
Sindaco Effettivo Italmobiliare Spa (*)
Amministratore Mediobanca Spa (*)
Presidente Spafid Spa
Sindaco Effettivo Transalpina di Energia Spa X

(*) Società con azioni quotate in mercati regolamentati.

Curricula2 sindaci in carica al 31 dicembre 2021

Serenella Rossi

Nata a L'Aquila, il 15 luglio 1962. Laureata in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Milano nel 1986.

Esperienze di insegnamento e professionali

  • Avvocato dal 1990.
  • Dal 1992 al 1998 ricercatore universitario di diritto commerciale presso l'Università degli studi di Milano.
  • Dal 1998 al 2004 professore associato di diritto commerciale presso l'Università dell'Insubria Facoltà di Giurisprudenza.
  • Dal 2004, professore ordinario di diritto commerciale presso l'Università dell'Insubria Facoltà di Giurisprudenza.
  • Dal 2005 al 2009 Componente del Consiglio della Camera arbitrale presso la Camera di Commercio di Varese.
  • Da marzo 2013 a marzo 2016 Coordinatore del Nucleo di Valutazione dell'Università degli studi dell'Insubria.
  • Da marzo 2014 a marzo 2017 componente dell'Arbitro Bancario Finanziario presso Banca d'Italia (collegio di Milano).
  • Da aprile 2016 componente del Consiglio di amministrazione della Banca Popolare di Sondrio s.c.p.a.
  • Componente di collegi arbitrali anche con funzioni di presidente (in arbitrati in materia di diritto societario, finanziario e di contratti d'impresa).
  • Attività di consulenza in materia di diritto societario e dei mercati finanziari, di diritto fallimentare e dei contratti.
  • Attività di ricerca sui temi della governance societaria, del diritto dei mercati finanziari, delle crisi d'impresa, del diritto della concorrenza e dell'etica degli affari.
  • Partecipazione a progetti PRIN (Progetti di Rilevante Interesse Nazionale).
  • Dal 1989 componente della redazione (e successivamente nel comitato dei referee) della rivista "Giurisprudenza commerciale" (Giuffrè).
  • Dal 2007 componente della redazione della "Rivista di diritto societario" (Giappichelli).
  • Dal 2010, socia di "Orizzonti del diritto commerciale" Associazione Italiana dei Professori Universitari di Diritto Commerciale.
  • Dal 2012 componente del comitato scientifico dell'Istituto per il Governo Societario.
  • Dal 2012 componente del comitato direttivo della rivista "Osservatorio del diritto civile e commerciale"(Il Mulino).
  • Dal 2013 componente del comitato direttivo della rivista "Orizzonti del diritto commerciale".
  • Relatore e discussant in convegni organizzati da università, istituzioni ed enti.
  • Autrice di numerose pubblicazioni sul diritto dell'impresa e dei mercati.
  • Lingue conosciute: inglese.

2. Curriculaaggiornati alla data del 31 dicembre 2021.

Lorenzo Pozza

Nato a Milano, l'11 ottobre 1966. Laureato in Economia Aziendale all'Università L. Bocconi di Milano nel 1990.

Esperienze di insegnamento e professionali

  • Dal 1991 Dottore Commercialista. Abilitazione all'esercizio della professione mediante superamento dell'esame presso l'Università L. Bocconi di Milano.
  • Dal 1995 Revisore Contabile.
  • Professore associato di Economia Aziendale presso l'Università L. Bocconi di Milano.
  • Docente di materie economiche presso l'Università L. Bocconi di Milano.
  • Dottore commercialista e consulente di diverse imprese, operanti in diversi settori commerciali, ha maturato esperienza come amministratore e sindaco di società.
  • È autore di numerose pubblicazioni in tema di bilancio e di valore del capitale delle imprese.
  • Membro del Comitato di redazione della "Rivista dei dottori commercialisti".
  • Membro del Comitato di redazione della rivista "La valutazione delle Aziende".

Gabriele Villa

Nato a Milano, il 18 giugno 1964. Laureato in Economia e Commercio all'Università Cattolica di Milano nel 1988.

Esperienze di insegnamento e professionali

  • Professore associato di Economia Aziendale presso la Facoltà di Scienze bancarie, finanziarie e assicurative dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
  • Titolare dell'insegnamento di Informativa finanziaria e principi contabili internazionali.
  • Co-titolare dell'insegnamento di Finanza aziendale (corso progredito).
  • Dottore Commercialista, Ordine dei Dottori Commercialisti di Milano.
  • Revisore Legale.
  • Socio dello Studio Corbella Villa Crostarosa Guicciardi, Milano.
  • Ha maturato esperienze significative nel campo delle valutazioni d'azienda e operazioni societarie di natura straordinaria, nell'assistenza in vicende giudiziali promosse avanti all'autorità giudiziaria o a collegi arbitrali, nell'informativa societaria (bilanci d'esercizio, consolidati, relazioni infrannuali), oltre che in consulenze tecniche in sede civile e penale.

Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2021

Indice

1 Introduzione 101
1.1 Premessa generale 101
1.2 Riferimenti normativi 101
1.3 Finalità e contenuti 102
1.4 Compliance 103
2 Sezione prima
103
2.1 Governance 103
2.2 Iter di approvazione della remunerazione degli amministratori 104
2.3 Politica della remunerazione: finalità e principi generali 105
2.4 Struttura, articolazione e sviluppo della politica sulla remunerazione:
esercizio 2021
106
2.5 Orientamenti e linee guida della politica per la remunerazione 2022 111
2.6 Orientamenti e linee guida per la remunerazione del collegio sindacale 114
3 Sezione seconda 114
Prima parte 114
Informazioni di confronto 115
Seconda parte 116
3.1 Tabelle dei compensi degli Amministratori, dei Sindaci
e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche
116
3.2 Tabella dei Piani di incentivazione monetaria a favore degli Amministratori
e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche
120
3.3 Tabella delle partecipazioni detenute dagli Amministratori, dai Sindaci
e dai Dirigenti con Responsabilità Strategiche
121
Proposte di delibera 122

1. Introduzione

1.1 Premessa generale

Il Consiglio di Amministrazione in carica è stato nominato dall'assemblea del 2 aprile 2019, che ne ha fissato la durata per un periodo di tre esercizi (2019-2021), e quindi sino all'assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021. Nel corso del 2019 e del 2020 sono peraltro intervenute alcune modifiche per effetto degli avvicendamenti che hanno riguardato le cariche del Presidente e dell'Amministratore delegato, e delle dimissioni di tre amministratori. La sua attuale composizione è stata definita dall'assemblea del 28 aprile 2020 che ha nominato due nuovi amministratori e confermato l'Amministratore delegato cooptato dal Consiglio nel corso dell'esercizio 2019.

Nel proprio ambito il Consiglio di Amministrazione ha istituito una serie di comitati, tra cui il Comitato per la Remunerazione, nominandone il Presidente (i "Comitati Endoconsiliari"). Come di seguito precisato, la remunerazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione è stata fissata dalla sopra richiamata assemblea su proposta dell'azionista di controllo, mentre quella degli amministratori investiti di particolari cariche (Presidente e Amministratore delegato), dei componenti dei diversi Comitati Endoconsiliari e dell'Organismo di Vigilanza 231, è stata determinata dal Consiglio di Amministrazione su proposta del Comitato per la Remunerazione, sentito il Collegio Sindacale, e in conformità alla Politica di Remunerazione approvata dall'assemblea del 2 aprile 2019 per come integrata, relativamente all'Amministratore delegato, da quella approvata dall'assemblea del 28 aprile 2020.

Il Comitato per la Remunerazione ha inoltre espresso la sua proposta ed il suo parere generale circa le linee guida di politica retributiva del management con particolare riguardo ai Top Manager individuati nei componenti del Comitato Esecutivo composto dai direttori delle principali aree di business del Gruppo, a riporto diretto dell'Amministratore delegato ("Comex"), e qualificabili, alla stregua dell'art. 123-ter del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), dirigenti con responsabilità strategiche ("Top Manager").

Tenuto conto di quanto sopra evidenziato e della scadenza del Consiglio di Amministrazione in carica con l'approvazione del bilancio d'esercizio 2021, con particolare riferimento alle linee guida di politica remunerativa per l'esercizio in corso rappresentate al capitolo 2.4 della presente Relazione sulla Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione uscente, con il parere del Comitato per la Remunerazione e sentito il Collegio Sindacale, ha ritenuto opportuno delineare un quadro di indirizzo delle politiche di remunerazione quanto meno per l'esercizio 2022, quale utile e preliminare riferimento per i nuovi organi sociali che saranno preposti a proseguire la gestione del corrente esercizio, fatta salva ogni prerogativa degli stessi nuovi organi societari in merito alle determinazioni che vorranno assumere in materia. Conseguentemente, con riferimento alla politica di remunerazione 2022, qualora si rendessero opportuni significativi cambiamenti rispetto all'impostazione delineata nel presente documento, la Società si riserva di fornire adeguata informazione ai mercati con successive comunicazioni nel corso dello stesso esercizio, previa sottoposizione della proposta di modifiche anche al parere del Comitato Operazioni con Parti Correlate, qualora ne ricorrano i presupposti.

1.2 Riferimenti normativi

La presente Relazione è stata definita in osservanza ed applicazione del quadro normativo generale di riferimento in materia di politiche di remunerazione a livello comunitario e nazionale ed in particolare di quanto previsto dalla Direttiva UE 2017/828 (SHRDII), dall'art.123ter del TUF come da ultimo modificato con decreto legislativo 10 maggio 2019 n. 49, ed è stata predisposta secondo le indicazioni espresse in materia di politica per la remunerazione dalla Consob, da ultimo con delibera n. 21623 del 10 dicembre 2020, che ha modificato il Regolamento Emittenti emanato dalla stessa Consob in attuazione del TUF. Inoltre, essa assume, quali linee guida generali di riferimento in materia di politiche di remunerazione, i principi espressi dall'art. 5 del codice di Corporate Governance delle società quotate (il "Codice") (con le specificazioni appresso indicate), nonché le raccomandazioni suggerite dal Comitato per la Corporate Governance.

1.3 Finalità e contenuti

La relazione annuale sulla remunerazione fornisce un'informativa finalizzata ad accrescere la conoscenza e consapevolezza degli shareholders ed in generale degli investitori e del mercato, nonché della stessa Consob circa:

Sezione Prima

  • la politica generale della Società in materia di remunerazione degli amministratori, del Top Management, e più in generale del management aziendale, relativa agli esercizi 2021-2022 e dei sindaci relativa agli esercizi 2020-2022;
  • come la stessa contribuisca allo sviluppo della strategia aziendale, al perseguimento degli interessi di breve-medio e lungo termine e, più in generale, ad uno sviluppo sostenibile della Società sotto il profilo economico, ambientale e sociale;
  • le condizioni in base alle quali, in presenza di circostanze eccezionali, è possibile derogare temporaneamente alla politica definita e le modalità procedurali in base alle quali la deroga può essere esercitata e comunicata ai portatori di interesse;
  • la governance e le procedure utilizzate per la definizione, l'attuazione e la verifica dell'applicazione della stessa politica nell'esercizio 2021 e per la definizione della proposta di politica della remunerazione relativa all'esercizio 2022 ed eventualmente per gli esercizi successivi.

Sezione Seconda

  • un'informativa dettagliata e analitica circa le voci e i compensi che compongono la remunerazione 2021 di ciascun amministratore con riferimento agli elementi di natura monetaria fissi e variabili, alla remunerazione basata su strumenti finanziari -ove adottati-, alla correlazione tra obiettivi e risultati della Società di breve e medio-lungo periodo e le componenti variabili del compenso, ai benefici non monetari, alle partecipazioni detenute nella Società o in società da essa controllate, nonché ad ogni altra indennità o forma di compenso pattuito in relazione all'eventuale cessazione anticipata o alla cessazione naturale senza rinnovo dell'incarico ricoperto;
  • un'informativa dettagliata relativa alle voci e ai compensi che compongono la remunerazione 2021 dei sindaci;
  • un'informativa aggregata relativa alle voci e ai compensi che compongono la remunerazione 2021 dei Top Manager, con riferimento agli elementi di natura monetaria fissi e variabili, alla eventuale remunerazione basata su strumenti finanziari - adottati-, alla correlazione tra obiettivi e risultati della Società di breve e medio-lungo periodo e le componenti variabili della retribuzione, ai benefici non monetari, nonché ad ogni altra indennità o forma di compenso pattuito in relazione all'eventuale risoluzione del rapporto di lavoro, qualora non prevista dal contratto di lavoro applicato e/o per disposizione di legge.

1.4 Compliance

La presente relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti nel 2021 (la "Relazione sulla Remunerazione 2021"), predisposta dalla Società, è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione nella riunione del 16 febbraio 2022 (tenuto conto delle valutazioni del Comitato per la Remunerazione e sentito il Collegio Sindacale); la prima sezione della relazione viene quindi sottoposta al voto vincolante dell'assemblea convocata per approvare il bilancio relativo all'esercizio 2021, mentre la seconda sezione è sottoposta al voto consultivo della medesima assemblea.

La relazione è inserita nel documento di Corporate Governance pubblicato con il Bilancio e la Relazione sulla Gestione per l'esercizio 2021; essa viene messa a disposizione del mercato entro il ventunesimo giorno precedente la data di detta assemblea ed è consultabile sul sito internet aziendale www.edison.it nella sezione Governance.

La relazione è strutturata secondo le linee guida espresse dal citato art. 84-quater del Regolamento Emittenti ed in conformità con l'Allegato 3A, schema 7-bis e Schema 7-ter in esso richiamati.

Deroghe

In presenza di circostanze eccezionali ed imprevedibili, al fine di assicurare la competitività sul mercato e/o preservare la sostenibilità economica della Società, è possibile derogare alla politica di remunerazione, quale sottoposta all'assemblea, osservando comunque quanto previsto nella Procedura Parti Correlate adottata dalla Società con riguardo alla disciplina delle remunerazioni.

La Società si farà cura di rendere evidenza delle suddette deroghe, qualora rilevanti, con conseguente adeguata comunicazione al mercato nel corso dell'esercizio.

2. Sezione Prima

2.1 Governance

Gli organi sociali e i soggetti coinvolti nella gestione della remunerazione degli amministratori, del Top Management e del Collegio Sindacale sono:

  • L'assemblea, che definisce il compenso annuale per i componenti del Consiglio di Amministrazione relativo alla durata di ciascun mandato e, in linea con l'art.123-ter del TUF, esprime un voto vincolante sulla prima parte della relazione sulla politica di remunerazione predisposta dal Consiglio di Amministrazione e ad essa sottoposta in sede di approvazione del bilancio d'esercizio, nonché un voto consultivo sulla seconda sezione della relazione.
  • Il Consiglio di Amministrazione che definisce la ripartizione del compenso stabilito dall'assemblea tra i membri che lo compongono, ove non vi abbia provveduto l'assemblea, e definisce le linee guida della remunerazione, che indica nella Relazione annualmente predisposta dallo stesso e approvata dall'assemblea. Sulla base delle, e in coerenza con, le linee guida contenute nella Relazione sulla Remunerazione, il Consiglio di Amministrazione stabilisce il compenso degli amministratori componenti dei Comitati costituiti dallo stesso Consiglio e la struttura ed i compensi di qualsiasi natura per gli amministratori investiti di particolari cariche (Presidente e Amministratore delegato). Definisce altresì gli obiettivi di riferimento a cui è correlata la componente variabile annua dell'Amministratore delegato,

sia in sede di definizione che al momento della consuntivazione ed ogni eventuale piano di incentivazione di medio-lungo periodo anche a beneficio del management aziendale. A tal fine il Consiglio si avvale, in particolare, del supporto del Comitato per la Remunerazione con funzione propositiva in materia di remunerazione e, ove richiesto, del Comitato Operazioni con Parti Correlate, e delibera sentito anche il Collegio Sindacale.

  • L'Amministratore delegato, cui il Consiglio di Amministrazione attribuisce, attraverso il coordinamento ed il controllo delle direzioni aziendali che al medesimo fanno capo, l'implementazione operativa delle decisioni assunte in materia di remunerazioni per il Top Management e il management, in coerenza con le linee guida contenute nella Relazione sulla Remunerazione, e ne monitora la corretta attuazione anche avvalendosi del supporto del Comitato per la Remunerazione.
  • Il Comitato per la Remunerazione, costituito dal Consiglio stesso che ne ha anche attribuito le relative funzioni (vedi Relazione sulla Corporate Governance 2021 a cui si rinvia) e approvato le norme di funzionamento; per lo svolgimento delle relative funzioni, il Comitato si avvale del supporto operativo della Direzione Human Resources & ICT e, qualora valutato opportuno, di società qualificate di consulenza esterna diverse da quelle utilizzate normalmente dal management aziendale. Lo stesso si esprime altresì sulle deroghe temporanee, nei casi consentiti e in presenza di circostanze eccezionali, alla politica di remunerazione.
  • Il Comitato Operazioni con Parti Correlate (vedi Relazione sulla Corporate Governance 2021 a cui si rinvia) che esprime le proprie valutazioni su richiesta del Comitato per la Remunerazione riguardanti la remunerazione degli amministratori investiti di particolari cariche e dei dirigenti con responsabilità strategiche, laddove non risultino soddisfatte le condizioni previste dall'art. 13, comma 3, lett. b del Regolamento Consob disciplinante le operazioni con parti correlate, nonché sulle deroghe temporanee alla politica di remunerazione.
  • Il Collegio Sindacale che svolge i compiti ad esso attribuiti dall'art. 2389, comma 3 del codice civile, per l'efficace esercizio dei quali partecipa, come membro invitato, nella persona del suo Presidente e/o degli altri sindaci, alle riunioni del Comitato per la Remunerazione e può partecipare alle riunioni del Comitato Operazioni con Parti Correlate.
  • Il management aziendale che supporta l'attività del Comitato per la Remunerazione con compiti di segreteria generale (a cura della Direzione Corporate Affairs & Governance, che già assolve le medesime funzioni anche per il Consiglio di Amministrazione) e che fornisce gli elementi e i dati necessari all'istruttoria dei temi affrontati (a cura della Direzione Human Resources & ICT) partecipando alle riunioni del Comitato, su richiesta ed invito dello stesso.

2.2 Iter di approvazione della remunerazione degli amministratori

Con riferimento alla remunerazione del Consiglio di Amministrazione in carica, che con le precisazioni indicate nella Premessa generale, è stato nominato dall'assemblea del 2 aprile 2019, con durata sino all'assemblea di approvazione del bilancio relativo all'esercizio 2021, il compenso per i componenti del Consiglio di Amministrazione è stato fissato, con riguardo all'intero triennio, per ciascuno di essi dall'assemblea, in euro 50.000 lordi su base annua, oltre ad un gettone di presenza pari a euro 1.800 lordi per ogni riunione di Consiglio cui l'amministratore partecipi. Le deliberazioni assembleari sono state adottate su proposta dell'azionista di controllo, in continuità con gli importi stabiliti per il precedente Consiglio.

Successivamente, il Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2019 ha deliberato, acquisito il parere del Comitato per la Remunerazione e sentito il Collegio Sindacale e in linea con la politica di remunerazione sottoposta all'assemblea nel 2019 e tenuto conto dei benchmark di riferimento:

  • il compenso dei componenti dei Comitati Endoconsiliari (Comitato Controllo e Rischi, Comitato per la Remunerazione, Comitato Operazioni con Parti Correlate) e dell'Organismo di Vigilanza 231, a valere per l'intero periodo di mandato;
  • il compenso del Presidente e dell'Amministratore delegato, per il solo esercizio 2019.

A seguito della variazione intervenuta con effetto dall'1 luglio 2019 nella composizione del Consiglio di Amministrazione ed in particolare dei soggetti nella carica di Presidente e Amministratore delegato, il Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2020, previo parere del Comitato per la Remunerazione, e, ove necessario anche del Comitato Operazioni con Parti Correlate per quanto di competenza, sentito il Collegio Sindacale, ha definito la struttura ed il valore del compenso attribuito agli amministratori con tali incarichi particolari, a valere fino alla scadenza del mandato in corso, e cioè sino all'approvazione del bilancio dell'esercizio 2021. Di tali interventi è stata data informazione nella Relazione sulla Remunerazione approvata dall'assemblea del 28 aprile 2020.

2.3 Politica della remunerazione: finalità e principi generali

La politica generale della remunerazione ha la finalità fondamentale di attrarre e trattenere le migliori risorse funzionali allo sviluppo dell'azienda nel proprio settore di mercato, riconoscerne le responsabilità attribuite, motivarne l'azione verso il raggiungimento di obiettivi di breve e medio - lungo termine finalizzati a creare valore sostenibile per tutti gli stakeholders interni ed esterni nel rispetto della politica di gestione del rischio definita, e premiarne i risultati ottenuti.

Per la definizione della politica di remunerazione vengono di norma considerati:

  • gli elementi essenziali della politica di remunerazione relativa all'esercizio precedente;
  • l'andamento macro-economico generale ed i trend in atto con particolare riferimento al mercato del lavoro;
  • l'andamento dei trend dei compensi e delle remunerazioni con riferimento alle grandi aziende che operano sul mercato domestico ed europeo ed il relativo posizionamento competitivo delle politiche di remunerazione adottate dall'azienda con particolare focus sul settore energetico italiano; i riferimenti normalmente utilizzati dall'azienda sono rappresentati dalle indagini e dai report relativi all'Italia sulla compensation & benefits redatti da società esterna specializzata, nel confronto con il panel di aziende ivi rappresentate;
  • la situazione economica aziendale in corso, gli obiettivi di breve e medio periodo nonché le sfide connesse alle strategie di medio-lungo periodo definite nel piano aziendale per il periodo;
  • gli obiettivi generali indicati in materia di politiche di remunerazione dagli standard internazionali e comunitari ESG (Environmental, Social & Governance), come in particolare recepiti ed espressi dalla Società nel documento di Dichiarazione Non Finanziaria.

Per l'analisi dei trend di mercato nonché del confronto e del posizionamento competitivo delle politiche aziendali con riferimento ai compensi attribuiti ai componenti degli organi sociali e più in generale alle retribuzioni dei manager, oltre ai riscontri di cui sopra utilizzati di norma dall'azienda, il Comitato per la Remunerazione può valutare, di volta in volta, di avvalersi a spese della Società del supporto di qualificate società di consulenza esterne diverse da quelle normalmente utilizzate dal management aziendale. Il Comitato si è avvalso di tale facoltà al momento della definizione della struttura e del valore del compenso attribuito nel triennio 2019-2021 ai componenti dei Comitati costituiti in seno al Consiglio stesso, agli amministratori investiti di particolari cariche (Presidente e Amministratore delegato), nonché all'Organismo di Vigilanza 231.

2.4 Struttura, articolazione e sviluppo della politica sulla remunerazione: esercizio 2021

Articolazione della Remunerazione

Tenuto conto delle finalità generali sopra espresse, nel corso del 2021 la politica sulla remunerazione si è sviluppata sulla base dei principi e linee guida di riferimento definite dal Consiglio di Amministrazione del 17 febbraio 2021, previo parere del Comitato per la Remunerazione, sentito anche il Collegio Sindacale. Le linee guida e i principi relativi alla Politica per la Remunerazione relativa all'esercizio 2021 sono contenuti nella Relazione sulla Remunerazione approvata dall'assemblea del 31 marzo 2021.

In generale, e con particolare riferimento ai componenti degli organi di governance della Società, la politica retributiva, che nel corso del 2021 non è stata oggetto di modifiche, si è sviluppata secondo i seguenti principi e linee guida:

  • la remunerazione degli amministratori non esecutivi determinata nel 2019 per l'intero triennio di durata della carica è commisurata all'impegno loro richiesto, tenuto conto anche della partecipazione ai Comitati Endoconsiliari; è costituita da una componente predeterminata in cifra fissa annua lorda e da un gettone di presenza da corrispondere per ogni riunione di Consiglio o di Comitato cui l'amministratore partecipi. Ai componenti dei diversi Comitati, è stato attribuito dal 2019 il medesimo compenso, che è stato aggiornato rispetto al precedente mandato, in base alle evidenze emerse dal benchmark esterno considerato dal Comitato per la Remunerazione, con la precisazione che ai Presidenti dei Comitati è stato attribuito un compenso superiore a quello degli altri componenti, in linea con le prassi di mercato; il compenso dei Comitati è stato definito a valere per l'intero mandato. Non sono previste remunerazioni variabili connesse ai risultati aziendali in nessuna forma;
  • per gli amministratori a cui sono attribuiti particolari cariche (Presidente e Amministratore delegato), la remunerazione monetaria è articolata in: una componente fissa annua lorda, ed - esclusivamente per gli amministratori a cui sono delegati poteri di gestione e controllo operativo (l'Amministratore delegato) -, una componente variabile annua lorda. All'Amministratore delegato è stata anche assegnata una componente variabile di mediolungo termine per il periodo di mandato 2019-2021, analogamente a quanto assegnato ad alcuni Top Manager, manager e middle manager della Società; la remunerazione dell'Amministratore delegato è stata peraltro modificata nel 2020, come di seguito specificato nel paragrafo "Compenso dell'Amministratore delegato";
  • la remunerazione fissa annua lorda è commisurata al contenuto di responsabilità dell'incarico ricoperto ed è sufficiente ad assicurare un'adeguata competitività del pacchetto economico, anche nell'eventualità di un mancato pagamento della componente variabile annua.

Con riferimento all'anno 2021, tenuto conto dei principi e criteri generali sopra esposti al paragrafo 2.2, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto, con il consenso del Comitato per la Remunerazione, sentito anche il Collegio Sindacale, di non intervenire sulla struttura e gli importi dei compensi agli amministratori definita nel corso dell'esercizio precedente che quindi ha confermato per la residua durata del mandato. Il Consiglio si è limitato a definire gli obiettivi da porre alla base della componente variabile annua della remunerazione per l'Amministratore delegato che costituiscono anche il riferimento degli obiettivi del Top Management e di quelli di tutto il management aziendale. Nei paragrafi che seguono viene illustrata la struttura della remunerazione dei soggetti sopraindicati.

Compenso del Presidente

Al Presidente spetta un compenso strutturato nella sola componente fissa, il cui importo è stato ridotto nel 2019 del 12,5% rispetto al mandato precedente. Tale compenso, unitamente al compenso attribuito per la carica di amministratore, per espressa volontà dello stesso Presidente, viene corrisposto direttamente da Edison Spa alla società capogruppo EDF Sa. Nel corso del 2021 non sono state apportate modifiche a quanto definito per la carica all'inizio del triennio di mandato.

Compenso dell'Amministratore delegato

  • Il compenso dell'Amministratore delegato è stato ridefinito nella sua struttura e valore nel corso del 2020 anche con riguardo all'esercizio 2021, tenuto conto della modifica del profilo di rischio economico finanziario aziendale e del portafoglio di attività conseguente alla prevista cessione del settore E&P, nonché del coerente riposizionamento dell'incarico nel confronto con il mercato. Alla luce di tale contesto il valore complessivo del compenso è stato ridotto del 30% rispetto al mandato del triennio precedente, riarticolandone inoltre la sua composizione su tre componenti: retribuzione fissa annua lorda, retribuzione variabile annua lorda (MBO) e introducendo anche una componente variabile monetaria di medio periodo (LTI triennale, 2019-2021 analogamente a quanto definito per il Top Management ed il middle management assegnatari di LTI).
  • All'Amministratore delegato sono inoltre riconosciuti dalla società titolare del suo rapporto di lavoro subordinato (la società controllante Transalpina di Energia S.p.A.), benefit analoghi a quelli previsti per il management del Gruppo Edison.
  • Conseguentemente l'articolazione del compenso dell'Amministratore delegato e l'incidenza di ciascuna componente sul complessivo compenso annuo risulta così definita: componente fissa annua lorda pari a circa il 60%, componente variabile annua lorda (MBO) a valore target pari al 25% circa, e componente variabile monetaria di medio periodo (LTI) con quota annua a valore target pari al 15%.
  • La remunerazione variabile annua lorda per l'Amministratore delegato è predeterminata con riferimento ad un valore target (100%) e ad un valore economico minimo e massimo pari rispettivamente al 75% ed al 125% del valore target; essa è correlata al raggiungimento di obiettivi annui di natura economico-finanziaria, industriali e commerciali e di obiettivi connessi più in generale a parametri di sostenibilità rilevanti per lo sviluppo strategico della Società predefiniti e misurabili; tali obiettivi sono assegnati dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Comitato per la Remunerazione, sentito il Collegio Sindacale.

Remunerazione del Top Management

  • Per tutto il management, ivi inclusi i Top Manager, sono state confermate anche per l'esercizio 2021 le linee guida generali di politica retributiva articolate su tre componenti (retribuzione fissa, retribuzione variabile di breve periodo e, ai Top Manager e a un selezionato gruppo di manager, è stata assegnata anche una retribuzione variabile di medio- lungo periodo -programma LTI -ciclo 2019-2021).
  • Conseguentemente l'articolazione del compenso dei Top Manager e l'incidenza di ciascuna componente sul complessivo compenso annuo risulta così definita: componente fissa annua lorda pari al 65% circa, componente variabile annua lorda (MBO) a valore target pari al 20% circa, e componente variabile monetaria di medio periodo (LTI) con quota annua a valore target pari al 15% circa.
  • La remunerazione variabile annua lorda per i Top Manager è predeterminata con riferimento ad un valore target (100%) e ad un valore economico minimo e massimo pari rispettivamente al 75% ed al 125% del valore target; essa è correlata al raggiungimento di obiettivi annui di natura economico-finanziaria, industriali e commerciali e di

obiettivi connessi più in generale a parametri di sostenibilità ambientale e sociale rilevanti per lo sviluppo strategico della Società predefiniti e misurabili; tali obiettivi corrispondono, in una percentuale compresa tra il 60-70%, a quelli assegnati dal Consiglio di Amministrazione all'Amministratore delegato e la percentuale rimanente viene assegnata dall'Amministratore delegato, in base alle responsabilità individuali assegnate a ciascun Top Manager.

La remunerazione definita per l'Amministratore delegato e per tutti i dipendenti aziendali è di norma comprensiva di tutti i compensi eventualmente correlati ad eventuali incarichi ricoperti per conto e nell'interesse della Società, in società controllate e/o partecipate, nonché in associazioni, enti, fondazioni.

Obiettivi variabili 2021 per Amministratore delegato e di riferimento per il Top Management ed il management

Per l'esercizio 2021, anche tenendo conto della perdurante straordinarietà del contesto esterno conseguente all'emergenza pandemica, sono stati assegnati i seguenti obiettivi:

  • obiettivi di natura economico-finanziaria di peso complessivo pari al 45% (misurati da indicatori riferiti all'Ebitda, al Cash Flow operativo e all'andamento dei costi operativi);
  • obiettivi di natura gestionale operativa di peso complessivo pari al 35% (costituiti dallo sviluppo del parco impianti termoelettrico di nuova generazione ad alta efficienza e ridotti impatti ambientali, dallo sviluppo della generazione da fonti rinnovabili (in termini di MW installati), della messa in funzione di un nuovo deposito costiero per il gas naturale liquefatto, e dallo sviluppo del mercato dei Servizi Energetici e del Mercato dei clienti finali;
  • obiettivi di natura sociale, di peso complessivo pari al 10% riferiti all'indice degli infortuni sul lavoro per il personale sociale e quello delle imprese esterne che operano per l'azienda, nonché ad indicatori di misura dell'engagement del personale aziendale e della leadership manageriale rilevata attraverso l'opinione dei dipendenti misurata da una specifica survey gestita da qualificata società esterna;
  • a completamento del paniere di obiettivi annuali è stato infine confermato, come negli esercizi precedenti, anche un obiettivo di sviluppo strategico, con peso del 10%, legato alla valutazione qualitativa del Consiglio di Amministrazione; come per gli esercizi precedenti ai fini della valutazione di tale specifico obiettivo, il Consiglio ha tenuto in particolare considerazione il lavoro ed i risultati del management anche in relazione all'impatto della performance complessiva aziendale sulle prospettive di crescita e sostenibilità aziendale di medio-lungo periodo.

Tra gli obiettivi di natura operativa gestionale e sociale assegnati, sono inclusi anche obiettivi che concorrono al conseguimento degli obiettivi ESG assunti dalla Società ed espressi nella Dichiarazione Non Finanziaria.

Gli obiettivi generali sopraddetti assegnati all'Amministratore delegato costituiscono punto di riferimento degli obiettivi annuali comuni dei Top Manager e del management aziendale - ad integrazione degli obiettivi specifici di area e/o individuali; sempre in considerazione della specificità della situazione congiunturale esterna in corso, nel confronto con gli esercizi precedenti e analogamente all'esercizio 2020 è stata incrementato del 10% il peso degli obiettivi comuni aziendali per tutto il management della Società; per effetto di tale decisione gli obiettivi comuni aziendali hanno conseguentemente assunto anche nell'esercizio 2021 l'incidenza del 70% sugli obiettivi complessivi assegnati ai Top Manager e del 30%/40% per tutto il management.

Consuntivazione della performance esercizio 2021

I risultati economico-finanziari, e più in generale, la performance complessiva raggiunta dalla Società nel corso dell'esercizio 2021, sono risultati significativi e superiori alle aspettative di budget, sia con riferimento all'impatto sull'esercizio, sia come potenziale riflesso sul potenziale di sviluppo e di crescita della Società nel medio-lungo periodo, performance conseguita in un contesto esterno di mercato complessivamente favorevole seppur complesso ed imprevedibile e ancora caratterizzato dall'emergenza pandemica. Con riferimento ai risultati conseguiti sugli obiettivi comuni assegnati per l'esercizio 2021 all'Amministratore delegato, il Consiglio di Amministrazione del 16 febbraio 2022, su proposta del Comitato per la Remunerazione - sentito anche il Collegio Sindacale - ha valutato e definito, quale livello complessivo di performance da considerare ai fini della quantificazione del pay out il 114%; tale valore percentuale di performance sarà considerato anche quale riferimento per la quota parte di obiettivi comuni relativi all'MBO 2021 dei Top Manager e di tutti i manager in base alla scala di valutazione agli stessi applicata.

Chiusura Long Term Incentive ciclo 2019-2021

Per l'Amministratore delegato, i Top Manager e un selezionato numero di senior manager e giovani manager di elevato potenziale, con l'esercizio 2021 si è chiuso il piano di incentivazione monetaria (LTI) riferito al periodo 2019-2021, definito a cura del Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2020 per l'Amministratore delegato, ad integrazione delle delibere già assunte in precedenza dal Consiglio di Amministrazione per il Top Management e l'alto personale aziendale selettivamente identificato. Complessivamente il piano ha coinvolto n. 88 persone rilevanti per lo sviluppo e la crescita aziendale nel medio-lungo periodo.

Per il suddetto piano LTI erano stati assunti, quali obiettivi di riferimento di medio periodo, obiettivi economico finanziari e obiettivi connessi ai driver principali di sviluppo strategico della Società nel medio-lungo periodo relativi alla crescita del portafoglio commerciale commodities, allo sviluppo dell'efficienza energetica e allo sviluppo della generazione energia elettrica da fonti rinnovabili, anche tenendo conto delle, e facendo leva sulle, sinergie industriali, commerciali e di competenze professionali espresse attraverso il Gruppo internazionale a cui appartiene la Società; quali parametri di misura erano stati assunti i valori sottesi a tali obiettivi nel Piano di Medio Termine approvato dal Consiglio di Amministrazione della Società per il periodo di riferimento del piano.

I risultati ottenuti dal Piano LTI 2019-2021 correlati agli obiettivi assegnati, hanno consuntivato un livello complessivo di performance pari al 98% su scala 0-120%. Il costo del piano relativo al pay-out corrisposto nell'anno 2022 ai beneficiari dello stesso è stato imputato pro-quota negli esercizi economici 2019-2021.

Non sono stati assegnati strumenti di incentivazione monetaria e/o azionaria al Presidente e agli altri amministratori.

Clausole di claw back

Non sono state introdotte clausole di claw-back relative alla componente variabile di breve periodo degli amministratori esecutivi e dei Top Manager; quanto sopra in considerazione del rapporto contrattuale di lavoro subordinato che intercorre tra gli amministratori esecutivi in carica, i Top Manager e le società che esprimono la compagine azionaria, ed in ragione del rigoroso processo di verifica e controllo dei risultati raggiunti riferiti alla componente variabile effettuato dalla Società e verificato anche da organi indipendenti dal management; inoltre va altresì tenuto conto della moderata significatività in valore assoluto di tale componente variabile, nonché della modesta diffusione di tale practice sul mercato, eccezione fatta per specifici settori di mercato (esempio il settore bancario e assicurativo) diversi da quelli in cui opera e compete la Società.

Benefit e indennità

Come sopra riportato con riferimento ai particolari benefit, per il Presidente, tenuto conto delle responsabilità e modalità operative di esercizio della carica, non sono stati definiti particolari benefit; con riguardo ai benefit dell'Amministratore delegato in carica, in quanto dipendente della società controllante distaccato per la capogruppo, sull'incarico valgono gli stessi applicati da Edison a tutto il personale dipendente della Società come a seguito descritto. Per tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale è attivata una specifica copertura assicurativa aziendale in materia di responsabilità civile verso terzi.

Ai Top Manager sono applicate le policy aziendali comuni a tutto il management in materia di benefit che prevedono in particolare l'assegnazione di una company car ad uso promiscuo, specifiche coperture previdenziali e sanitarie nonché assicurazioni per copertura da infortuni/ malattia professionale, infortuni extraprofessionali e vita. I massimali di rischio coperto rappresentano condizione di miglior favore rispetto a quanto previsto dal vigente contratto collettivo di lavoro in materia e sono oggetto di periodico confronto con il mercato delle società comparabili tramite il supporto di specifici benchmark forniti da società esterne specializzate.

Non esistono accordi tra la Società e gli amministratori, incluso l'Amministratore delegato, che prevedano particolari indennità in caso di dimissioni o revoca del mandato/incarico per qualsiasi ragione e/o causa, o di cessazione della carica a seguito di un offerta pubblica di acquisto, o di mancato rinnovo dello stesso alla sua naturale scadenza; quanto sopra, anche in considerazione del fatto che i soggetti che ricoprono incarichi esecutivi -fatta eccezione per gli amministratori indipendenti- sono al contempo titolari di rapporti di collaborazione professionale sotto forma di lavoro dipendente con le società che compongono la compagine azionaria della Società. Tali rapporti sono regolati da specifici contratti individuali di lavoro subordinato che -sotto il profilo della continuità del rapporto- sono formalmente distinti e autonomi rispetto alla copertura di incarichi societari ed alla conseguente cessazione degli stessi. Tale profilo assume analoga rilevanza anche per tutti i dirigenti della compagine azionaria eventualmente chiamati a ricoprire incarichi esecutivi nel Consiglio di Amministrazione della Società e/o di sue società controllate e/o collegate, ivi inclusi i Top Manager.

Attuazione della politica retributiva 2021 per il management

Nel corso dell'esercizio 2021 la politica retributiva relativa a tutto il management della Società si è sviluppata secondo le linee guida approvate e rappresentate nella Relazione sulla Remunerazione 2021 sottoposta all'assemblea della Società in data 31 marzo 2021. Tale politica ha consuntivato nel corso dell'esercizio 2021 una spesa complessiva per interventi salariali sulle componenti strutturali della retribuzione pari al 2,2% della massa salariale di riferimento, in linea con le linee guida approvate.

Piani di successione

Il Consiglio di Amministrazione non ha ritenuto di prevedere specifici piani di successione relativi agli amministratori con incarichi esecutivi; tale valutazione tiene conto in particolare della composizione della compagine azionaria in essere e della rilevante consistenza del bacino di risorse manageriali che compongono il gruppo internazionale dell'azionista di maggioranza; tali elementi si ritengono sufficienti a non far ritenere strettamente necessaria l'individuazione preventiva e specifica di tali soggetti. Tuttavia, i processi e criteri di riferimento utilizzati all'interno del Gruppo con particolare riferimento ai piani di successione degli amministratori che ricoprono incarichi esecutivi, sono oggetto di valutazione da parte del Comitato per la Remunerazione e di successiva rappresentazione al Consiglio di Amministrazione della Società. Per quanto attiene ai piani di successione relativi ai Top Manager ed ai manager che coprono posizioni rilevanti gli stessi sono gestiti nell'ambito di uno specifico processo interno gestito dal management della Società e soggetto a periodico aggiornamento.

2.5 Orientamenti e linee guida della politica per la remunerazione 2022

Tenuto conto di quanto richiamato all'ultimo paragrafo della Premessa generale del presente documento, il Consiglio di Amministrazione uscente, con il parere favorevole del Comitato per la Remunerazione, e sentito anche il Collegio Sindacale, con riferimento all'esercizio in corso ha espresso i seguenti orientamenti e linee guida.

  • Scenario Macroeconomico Generale: il 2021 è stato un anno ancora caratterizzato dall'impatto imprevisto e straordinario dell'emergenza pandemica, ma al contempo da una ripresa di tutti i principali indicatori macro-economici. Essa ha prodotto su scala globale un rimbalzo del Prodotto interno lordo - PIL - (circa 6%) tornato in segno positivo dopo i crolli nel 2019 (-4,5%) e nel 2020 (-9%). L'anno 2022 presenta un quadro generale caratterizzato da elementi di elevata incertezza ed imprevedibilità: alla perdurante permanenza della situazione pandemica, si aggiunge una crescita della tensione geo-politica in alcune aree rilevanti (es: Ucraina), lo shortage di alcuni componenti produttivi digitali che compromettono la ripresa in alcuni rilevanti settori industriali di produzione di beni di consumo di larga scala (es: autoveicoli e prodotti Hi-Tech), la crescita generalizzata dei costi di produzione e di trasporto, ed in particolare in area UE la significativa crescita di prezzo dei prodotti energetici con impatti rilevanti sulla produzione industriale e sul consumatore finale. Il quadro economico determinerà inoltre una ripresa rilevante dell'inflazione dopo un trend di anni di stagnazione con valori prossimi alla deflazione. Tale scenario si rifletterà anche sulle dinamiche salariali: nel mercato dell'Europa Occidentale il quadro inflazionistico conferma per il 2022 un trend di significativo rialzo che si rifletterà prevedibilmente anche sulla dinamica salariale che è prevista in tendenziale crescita rispetto all'anno 2021 che ha fatto registrare un incremento medio del salario reale del 2,1%.
  • Nel contesto di tale scenario economico l'Italia nel 2021 ha registrato indicatori economici ed industriali in rilevante ripresa con valori tra i più significativi nel contesto EU, ed ampiamente superiori alle aspettative di mercato, trainati come in passato dalla bilancia positiva delle esportazioni sui mercati internazionali ma anche da una ripresa della domanda interna, in particolare in alcuni settori come il comparto delle costruzioni e dell'edilizia e conseguentemente del rilevante indotto ad esso connesso, ripresa favorita anche dagli specifici interventi legislativi adottati (es cd. Superbonus 110%).

In tale contesto nel 2021 il PIL ha registrato un valore superiore al 6%; sul mercato del lavoro generale, il numero degli occupati sta recuperando la contrazione avvenuta nel 2020 soprattutto sulle qualifiche impiegatizie, mentre registra un trend in leggera crescita per le figure di maggior qualificazione professionale (quadri e dirigenti). A livello di mercato generale, la dinamica di crescita delle retribuzioni manageriali nel 2021 è rimasta tuttavia contenuta (+1,2%), anche per effetto di moderate politiche salariali attuate a partire dalla seconda parte dell'anno. Tuttavia il contesto generale di mercato, soprattutto a partire dal secondo semestre del 2021, ha fatto registrare segnali di rilevante crescita dell'inflazione ed un incremento del tasso di turn-over volontario soprattutto sulle persone giovani ed a più elevata qualificazione scolastica e professionale; tali segnali fanno prevedere per il 2022 una tendenziale crescente dinamicità e tensione del mercato del lavoro, pur in un quadro generale ancora caratterizzato da rilevante incertezza, instabilità e volatilità.

In tale contesto generale, l'impatto dell'emergenza pandemica sul settore energetico italiano ha peraltro evidenziato una buona capacità di tenuta e di resilienza del settore sotto il profilo economico ed operativo per tutte le principali aziende che vi operano. Dopo la contrazione dei consumi determinatasi a causa della pandemia nel 2020 (-5,3% per i consumi elettrici e -4,1% per i consumi gas,) il 2021 ha registrato un recupero della domanda interna tornata sui valori pre-pandemici, ma in un contesto di prezzi di mercato delle commodity energetiche che ha fatto registrare percentuali di incremento e valori assoluti mai rilevati nell'ultimo decennio, trascinati dall'aumento del prezzo del gas sui mercati internazionali, in un quadro di altrettanta eccezionale volatilità. Uno scenario economico tendenzialmente favorevole su tutti i principali macro-indicatori economici che ha sostenuto le generali buone performances economiche dei principali operatori del settore. La favorevole congiuntura generale per il settore delle utilities energetiche italiane si conferma anche in un quadro previsionale di medio-lungo periodo, sostenuto dalle nuove politiche energetiche a sostegno della carbon neutrality adottate a livello EU e in Italia, che fanno prevedere nel medio-lungo termine scenari caratterizzati da una crescente intensità elettrica nei consumi pur tenendo conto dell'impatto dell'efficientamento energetico; tali prospettive hanno creato i presupposti per l'avvio di un rilevante nuovo ciclo di investimenti e sviluppo del settore elettrico, significativamente superiore ai livelli registrati nell'ultimo decennio, destinate in particolare a sostenere le iniziative ed i progetti di generazione di energia elettrica rinnovabile ed a bassa emissione CO2, di nuove modalità di produzione e stoccaggio di energia elettrica (es. pompaggi, idrogeno e batterie), di nuovi modelli di mobilità sostenibile e di efficientamento dei consumi energetici in particolare negli edifici pubblici e privati, di innovazione di processi e soluzioni attraverso l'adozione delle nuove tecnologie digitali.

Lo scenario sopradescritto conferma per il settore elettrico il trend di dinamicità del mercato del lavoro del settore avviatosi già negli ultimi 2 anni precedenti l'emergenza pandemica, e ne fa ragionevolmente prevedere una prospettiva di ulteriore intensificazione trascinata dai rilevanti piani di investimento annunciati dai principali operatori e dal crescente interesse e disponibilità di fondi di investimento internazionali ad investire sul settore in Italia.

In particolare, la trasformazione del settore elettrico rafforzata ed accelerata dalle risorse finanziarie del Next Generation EU, produrranno un'accentuazione di interesse e di dinamicità sul mercato del lavoro del settore, per profili di competenze funzionali allo sviluppo delle iniziative e progetti coerenti con le linee programmatiche di intervento previste dal programma europeo e nazionale, e per profili con elevate competenze sulle nuove tecnologie digitali funzionali a supportare la trasformazione in atto nel settore e l'innovazione delle soluzioni offerte al mercato.

  • In tale scenario di mercato, le tendenze generali sull'andamento delle dinamiche retributive per il management impiegato nelle medio-grandi aziende del settore energetico, rilevate attraverso le indagini sistematiche di cui si avvale l'azienda attraverso le analisi fornite da specializzate società esterne (Korn Ferry - HAY Group), hanno registrato nel 2021 una dinamica di crescita delle retribuzioni manageriali del 2% , superiore rispetto alla media del mercato generale Italia (+1,2%), a conferma di un trend già evidenziatosi nell'anno precedente.
  • Relativamente all'anno 2022, nel quadro macro-economico generale sopra descritto, per gli amministratori ed Top Manager nel mercato generale Italia si prevede una crescita della dinamica retributiva sulla componente fissa annua lorda intorno al 2,4%, mentre per il settore energetico le previsioni si attestano intorno al 2,9%, a conferma del trend già in atto negli ultimi due anni. Tali valori consuntivi e previsionali della dinamica di crescita retributiva includono gli effetti delle politiche salariali meritocratiche adottate dalle aziende e degli automatismi contrattuali connessi all'anzianità per amministratori e Top Manager interessati da un rapporto di lavoro subordinato.
  • Nel contesto dell'andamento della dinamica retributiva sopra rappresentata, Edison nel 2021, come già in atto da diversi anni, ha adottato una moderata politica salariale, soprattutto con riferimento agli amministratori e Top Manager, privilegiando una politica

salariale più competitiva nel confronto con il mercato per i giovani manager e le risorse ad elevato potenziale di crescita anche se non ancora assegnatarie di responsabilità manageriali. Edison si pone l'obiettivo di attuare una politica salariale attenta a valorizzare e proteggere dal mercato in particolare il middle management ed i giovani manager che coprono posizioni organizzative rilevanti in chiave di potenziale sviluppo prospettico e di competenze rilevanti per la Società, attenta a mantenere una equilibrata, ragionevole ed equa dinamica salariale tra il Top Management dell'azienda, il management e più in generale l'intera popolazione aziendale. Relativamente a tale profilo, il rapporto tra la retribuzione media annua lorda di tutti i dipendenti della Società ed i Top Manager della Società, incluso l'Amministratore delegato, è pari ad un parametro di circa 8X.

La politica salariale della Società è inoltre integrata da un competitivo pacchetto complessivo di benefits a beneficio di tutto il management ed il personale della Società, e di un programma di Welfare contrattuale e aziendale che la Società sta progressivamente migliorando ed estendendo al personale delle società neoacquisite.

  • Conseguentemente, con riferimento alla politica di remunerazione per l'esercizio in corso, il Consiglio di Amministrazione uscente, previo parere del Comitato per la Remunerazione, sentito il Collegio Sindacale, tenuto conto del contesto generale di rilevante incertezza relativa allo scenario in atto, dell'opportunità di assicurare comunque una coerente sostanziale continuità alle politiche salariali adottate dall'azienda negli ultimi anni, tenuto altresì in considerazione le previsioni di dinamica salariale in atto, ha espresso con particolare riferimento all'esercizio 2022 le seguenti linee guida:
    • con riferimento alle remunerazioni degli amministratori e dei componenti dei Comitati Endoconsiliari si ritiene di adottare una politica delle remunerazioni in sostanziale continuità con quanto attuato negli ultimi tre esercizi;
    • con riferimento al compenso del Presidente e dell'Amministratore delegato, si valutano adeguati struttura e valore attuali;
    • con riferimento alle politiche di remunerazione del Top Management e management, tenuto conto delle previsioni di politica salariale espresse dalle analisi di mercato sopracitate e valutato altresì il quadro economico generale, si ritiene opportuno adottare per il 2022 un budget di spesa per la politica salariale sulla componente monetaria fissa annua lorda pari al 2,4% leggermente superiore a quanto adottato nell'esercizio precedente ( 2,2%) nel contesto di un mercato più dinamico e che registra un'inflazione significativamente più elevata. Tale politica si posiziona sostanzialmente in linea con le previsioni del mercato generale, leggermente più prudente del settore energy. Lo sviluppo e applicazione concreta di tale politica, come già nell'ultimo biennio potrà tuttavia tener conto nella sua modalità di applicazione del quadro evolutivo dell'emergenza pandemica ancora in corso.

Inoltre, con riferimento ai Top Manager e ad un selettivo numero di giovani manager con competenze rilevanti per lo sviluppo della Società, al fine di preservare la competitività del loro complessivo pacchetto economico in particolare nel confronto con aziende comparabili del settore energy in Italia ed al contempo attuare un politica preventiva di retention, si raccomanda l'avvio di un nuovo ciclo LTI a valere sul triennio 2022- 2024 riflettendo all'interno dello stesso i principali obiettivi di sviluppo strategico della società, ivi inclusi alcuni obiettivi ESG rilevanti per la Società.

Anche per quanto attiene agli obiettivi per esercizio 2022 collegati alla componente variabile di breve periodo (MBO) dell'Amministratore delegato, in linea generale si valuta opportuno confermare la struttura di un panel che includa obiettivi di natura economico/finanziaria, di natura operativa industriale/commerciale e di natura sociale, inclusivi anche di obiettivi ESG, improntati a principi di sostenibilità della performance e crescita dell'azienda anche nel medio-lungo periodo. Tale struttura e panel di obiettivi

costituiranno altresì gli obiettivi comuni aziendali per il Top Management e per tutto il management aziendale, prevedendo tuttavia una riarticolazione del complessivo paniere di obiettivi che- dopo il biennio caratterizzato dall'esplosione della crisi pandemica e dalla conseguente decisione di incrementare il peso relativo degli obiettivi comuni- riequilibri i pesi con una riduzione di quello relativo agli obiettivi comuni aziendali a favore di una maggiore incidenza relativa degli obiettivi di area/divisione di appartenenza e di quelli individuali.

2.6 Orientamenti e linee guida per la remunerazione del Collegio Sindacale

Il compenso del Collegio Sindacale in carica è stato fissato dall'assemblea del 28 aprile 2020, su indicazione dell'azionista di controllo Transalpina di Energia S.p.A., che ha confermato il compenso annuo fisso di euro 75.000 lordi per il Presidente e di euro 50.000 lordi per ciascun sindaco effettivo attribuito per il precedente mandato. L'assemblea del 28 aprile 2020 ha altresì attribuito un gettone di presenza pari a euro 1.000 per il Presidente del Collegio Sindacale, e a euro 750 per ciascuno degli altri due sindaci effettivi, per ogni riunione di Collegio Sindacale o di uno dei Comitati istituiti nell'ambito del Consiglio di Amministrazione alla quale ciascuno di essi intervenga.

Tale remunerazione è da ritenere commisurata all'impegno richiesto, alla rilevanza del ruolo ricoperto, nonché alle caratteristiche dimensionali e settoriali della Società.

Tale compenso è stato definito a valere per l'intero periodo della carica del Collegio Sindacale, ovvero fino all'assemblea di approvazione del bilancio 2022.

3. Sezione Seconda

PRIMA PARTE

In relazione alla struttura e all'articolazione delle diverse componenti delle remunerazioni per amministratori e dirigenti con responsabilità strategiche, nonché alla correlazione delle componenti variabili con gli obiettivi assegnati e i risultati aziendali, si rimanda alla Sezione Prima della presente Relazione, Paragrafo 2.4.

Informazioni di confronto

Sono di seguito riportate le informazioni di confronto tra la variazione annuale:

  • dei compensi totali degli amministratori e dei sindaci;
  • dei risultati di Gruppo in termini di Margine operativo lordo, Risultato operativo, Risultato netto e Indebitamento finanziario netto;
  • della remunerazione media dei dipendenti del Gruppo.
Nome e cognome Carica
ricoperta
Periodo per cui è stata
ricoperta la carica
Compensi
totali 2021
Variazione
in %
Compensi
totali 2020
Variazione
in %
Compensi
totali 2019
(in migliaia
di euro)
(in migliaia
di euro)
(in migliaia
di euro)
Amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021
Marc Benayoun (a) Presidente In carica nel 2019, 2020 e 2021 (f) 420 0,48 418 -51,68 865
Nicola Monti (b) Amm. delegato In carica dal 19/06/2019
e nel 2020 e 2021
(g) 1.166 (h) 47,97 788 18,67 664
Béatrice Bigois Amministratore In carica nel 2019, 2020 e 2021 (f) 88 29,41 68 -4,23 71
Paolo Di Benedetto Amministratore In carica nel 2019, 2020 e 2021 234 4,00 225 -4,26 235
Fabio Gallia Amministratore In carica nel 2019, 2020 e 2021 145 2,11 142 15,45 123
Angela Gamba (c) Amministratore In carica dal 28/04/2020
e nel 2021
183 45,24 126 - -
Xavier Girre Amministratore In carica nel 2019, 2020 e 2021 (f) 62 -28,74 87 26,09 69
Jean-Bernard Lévy (d) Amministratore In carica nel 2019, 2020 e 2021 (f) 54 -11,48 61 -75,60 250
Florence Schreiber (c) Amministratore In carica dal 28/04/2020
e nel 2021
(f) 96 54,84 62 - -
Totale compensi amministratori 2.448 23,82 1.977 -13,18 2.277
Sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 (e)
Serenella Rossi Presidente
Collegio Sindacale
In carica nel 2019, 2020 e 2021 105 16,67 90 20,00 75
Lorenzo Pozza Sindaco effettivo In carica nel 2019, 2020 e 2021 71 16,39 61 22,00 50
Gabriele Villa Sindaco effettivo In carica nel 2019, 2020 e 2021 71 16,39 61 22,00 50
Totale compensi sindaci 247 16,51 212 21,14 175

(a) Confermato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019 e in pari data Amministratore delegato dal Consiglio; carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

Nominato nella carica di Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy.

(b) Confermato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020 e confermato in pari data Amministratore delegato dal Consiglio di Amministrazione. In precedenza cooptato dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 che, con effetto dall'1 luglio 2019, lo aveva nominato Amministratore delegato a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun. (c) Nominato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020.

(d) Confermato amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

(e) Confermati dall'Assemblea del 28 aprile 2020 che ne ha deliberato anche l'emolumento.

(f) Compensi corrisposti direttamente alla società EDF Sa e non al soggetto stesso.

(g) Compensi corrisposti direttamente alla società titolare del rapporto di lavoro Transalpina di Energia Spa e non al soggetto stesso.

(h) Comprende il compenso Variabile per il 2021 di euro 228.000 e il compenso del Piano Triennale di Incentivazione Monetaria di Medio/Lungo Termine 2019-2021 per euro 368.000.

Risultati del Gruppo 2021 Variazione in % 2020 Variazione in % 2019
(in milioni di euro) (in milioni di euro) (in milioni di euro)
Margine operativo lordo 989 44,59 684 13,62 602
Risultato operativo 466 94,98 239 37,36 174
Risultato netto (di competenza del Gruppo) 413 n.s. 19 n.s. -436
Indebitamento finanziario netto 104 -80,00 520 0,78 516
Remunerazione annua lorda media
dei dipendenti del Gruppo (in euro)
52.462 51.610 52.472

SECONDA PARTE

3.1 Tabelle dei compensi degli amministratori, dei sindaci e dei dirigenti con responsabilità strategiche

Nella sottoriportata tabella sono riportati analiticamente i compensi degli amministratori, dei sindaci e dei dirigenti con responsabilità strategiche, anche se cessati nel corso dell'anno, maturati nel corso del 2021 a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma riferiti alla società, alle società controllate e collegate alla data del 31 dicembre 2021.

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembe 2021 (in migliaia di euro)

Soggetto Descrizione e periodo carica
Nome e cognome Carica ricoperta Periodo per cui
è stata ricoperta
la carica
Scadenza
della carica
(*)
Compensi
fissi
Compensi per la
partecipazione a
Comitati
Amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021
Marc Benayoun (a) Presidente 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 420 -
Nicola Monti (b) Amm. delegato 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 570 -
Béatrice Bigois (c) Amministratore (g) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 66 22
Paolo Di Benedetto (c) Amministratore (g) (h) (i) (l) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 70 164
Fabio Gallia (d) Amministratore (g) (i) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 68 77
Angela Gamba (e) Amministratore (h) (i) (l) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 66 117
Xavier Girre (d) Amministratore (g) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 57 5
Jean-Bernard Lévy (f) Amministratore 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 54 -
Florence Schreiber (e) Amministratore (h) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 68 28
Totale compensi amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021 1.439 413
Totale compensi amministratori 1.439 413
Sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 (m)
Serenella Rossi Presidente Coll.Sind. 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 88 17
Lorenzo Pozza Sindaco effettivo 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 60 11
Gabriele Villa Sindaco effettivo 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 60 11
Totale compensi sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 208 39
Totale compensi sindaci 208 39
Totale compensi amministratori e sindaci 1.647 452
Dirigenti con responsabilità strategiche (n) 2.932
(r)
-

(*) Il mandato scade con l'assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio che chiude alla data indicata.

(**) I benefici non monetari si riferiscono a coperture assicurative stipulate dalla Società a favore dei soggetti ed al valore dei compensi in natura.

(a) Confermato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019 e in pari data Amministratore delegato dal Consiglio; carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

Nominato nella carica di Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy. (b) Confermato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020 e confermato in pari data Amministratore delegato dal Consiglio di Amministrazione. In precedenza cooptato

dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 che, con effetto dall'1 luglio 2019, lo aveva nominato Amministratore delegato a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun. (c) Confermato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.

(d) Nominato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.

(e) Nominato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020.

(f) Confermato amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

(g) Membro del Comitato di Controllo e Rischi.

(h) Membro del Comitato per la Remunerazione.

Compensi
Indennità di fine carica
o di cessazione
del rapporto di lavoro
Fair Value
dei compensi
equity
Totale Altri compensi Benefici
non monetari
(**)
Compensi variabili non equity
Partecipazione
agli utili
Bonus e altri
incentivi
- - 420
(p)
- - - -
- - 1.166
(q)
368
(t)
- - 228
(o)
- - 88
(p)
- - - -
- - 234 - - - -
- 145 - - - -
- 183 - - - -
- 62
(p)
- - - -
- 54
(p)
- - - -
- 96
(p)
- - - -
- 2.448 368 - - 228
- 2.448 368 - - 228
- 105 - - - -
- 71 - - - -
- 71 - - - -
- 247 - - - -
- 247 - - - -
- 2.695 368 - - 228
(s)
- 5.395 1.455
(u)
136 - 872
(s)

(i) Membro del Comitato Operazioni con Parti Correlate.

(l) Membro dell'Organismo di Vigilanza.

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembe 2021 (in migliaia di euro)

(m) Confermati dall'Assemblea del 28 aprile 2020 che ne ha deliberato anche l'emolumento.

(n) I dati includono i soggetti che hanno avuto tale qualifica nel corso del 2021 (12 soggetti).

(o) Compenso variabile per il 2021 per la carica di Amministratore delegato.

(p) Compensi corrisposti direttamente alla società EDF Sa e non al soggetto stesso.

(q) Compensi corrisposti direttamente alla società titolare del rapporto di lavoro Transalpina di Energia Spa e non al soggetto stesso.

(r) Compensi per retribuzioni da lavoro dipendente.

(s) Si veda dettaglio nella successiva tabella 3.2.

(t) Compenso per il Piano Triennale di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine - Periodo 2019-2021. Si veda dettaglio nella successiva tabella 3.2.

(u) Comprende il compenso del Piano Triennale di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine 2019-2021 per euro 1.356. Si veda dettaglio nella sucessiva tabella 3.2.

Nella sottoriportata tabella è indicato il dettaglio delle voci "Compensi fissi" e "Compensi per la partecipazione a Comitati", degli amministratori e dei sindaci, della precedente tabella.

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021 (in migliaia di euro)

Soggetto Descrizione e periodo carica
Compensi
fissi
Dettaglio dei compensi fissi
Nome e cognome Carica ricoperta Periodo per cui
è stata ricoperta
la carica
Scadenza
della
carica
(*)
Emolumenti
deliberati
dall'Assemblea
(1)
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
alle riunioni
dei Consigli
(1)
Emolumento
Fisso
per la
Carica di
Presidente
(2)
Emolumento
Fisso per la
Carica
di Amm.
delegato
(2)
Amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021
Marc Benayoun (a) Presidente 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 420 50 20 350
Nicola Monti (b) Amm.Delegato 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 570 50 20 - 500
Béatrice Bigois (c) Amministratore (g) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 66 50 16 - -
Paolo Di Benedetto (c) Amministratore (g) (h) (i) (l) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 70 50 20 - -
Fabio Gallia (d) Amministratore (g) (i) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 68 50 18 - -
Angela Gamba (e) Amministratore (h) (i) (l) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 66 50 16 - -
Xavier Girre (d) Amministratore (g) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 57 50 7 - -
Jean-Bernard Lévy (f) Amministratore 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 54 50 4 - -
Florence Schreiber (e) Amministratore (h) 01.01.21
31.12.21
31.12.2021 68 50 18 - -
Totale compensi amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021 1.439 450 139 350 500
Totale compensi amministratori 1.439 450 139 350 500
Compensi
fissi
Emolumenti
deliberati
dall'Assemblea
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
alle riunioni
del Collegio
(4) (4)
Sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 (m)
Serenella Rossi Presidente Coll.Sind. 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 88 75 13 - -
Lorenzo Pozza Sindaco effettivo 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 60 50 10 - -
Gabriele Villa Sindaco effettivo 01.01.21
31.12.21
31.12.2022 60 50 10 - -
Totale compensi sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021 208 175 33 - -
Totale compensi sindaci 208 175 33 - -
Totale compensi amministratori e sindaci 1.647 625 172 350 500

(*) Il mandato scade con l'Assemblea di approvazione del bilancio dell'esercizio che chiude alla data indicata.

(a) Confermato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019 e in pari data Amministratore delegato dal Consiglio; carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

Nominato nella carica di Presidente dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 con effetto dall'1 luglio 2019 a seguito della rinuncia alla carica di Jean-Bernard Lévy.

(b) Confermato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020 e confermato in pari data Amministratore delegato dal Consiglio di Amministrazione. In precedenza cooptato

dal Consiglio di Amministrazione del 19 giugno 2019 che, con effetto dall'1 luglio 2019, lo aveva nominato Amministratore delegato a seguito della rinuncia alla carica di Marc Benayoun. (c) Confermato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.

(d) Nominato amministratore dall'Assemblea del 2 aprile 2019.

(e) Nominato amministratore dall'Assemblea del 28 aprile 2020.

(f) Confermato amministratore e Presidente dall'Assemblea del 2 aprile 2019; quest'ultima carica rinunciata con effetto dall'1 luglio 2019.

Compensi
per la
partecipazione
ai comitati
Dettaglio dei compensi per la partecipazione ai comitati
Emolumenti
per la
partecipazione
al Comitato
Controllo
e Rischi
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
al Comitato
Controllo
e Rischi
Emolumenti
per la
partecipazione al
Comitato per la
Remunerazione
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
al Comitato
per la
Remunerazione
Emolumenti
per la
partecipazione
al Comitato
Operazioni con
Parti Correlate
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
al Comitato
Operazioni con
Parti Correlate
Emolumenti
per la
partecipazione
all'Organismo
di Vigilanza
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
all'Organismo
di Vigilanza
(3) (3) (3) (3) (3) (3) (3) (3)
- - - - - - - - -
- - - - - - - - -
22 17 5 - - - - - -
164 23 9 30 5 30 16 40 11
77 30 9 - - 22 16 - -
117 - - 22 5 23 16 40 11
5 5 - - - - - - -
- - - - - - - - -
28 - - 23 5 - - - -
413 75 23 75 15 75 48 80 22
413 75 23 75 15 75 48 80 22
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
al Comitato
Operazioni con
Parti Correlate
(4)
Emolumenti
per i Gettoni di
Presenza
al Comitato
per la
Remunerazione
(4)
Emolumenti
per i Gettoni
di Presenza
al Comitato
Controllo
e Rischi
(4)
Compensi
per la
partecipazione
ai comitati
- 9 - 3 - 5 - 17
- 6 - 1 - 4 - 11
- 6 - 1 - 4 - 11
- 21 - 5 - 13 - 39
- 21 - 5 - 13 - 39
80 69 75 20 75 36 75 452

(g) Membro del Comitato Controllo e Rischi.

(h) Membro del Comitato per la Remunerazione.

(i) Membro del Comitato Operazioni con Parti Correlate.

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021 (in migliaia di euro)

(l) Membro dell'Organismo di Vigilanza.

(m) Confermati dall'Assemblea del 28 aprile 2020 che ne ha deliberato anche l'emolumento.

(1) Emolumenti deliberati dall'Assemblea del 2 aprile 2019.

(2) Emolumenti deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 13 febbraio 2020.

(3) Emolumenti deliberati dal Consiglio di Amministrazione del 3 maggio 2019.

(4) Emolumenti deliberati dall'Assemblea del 28 aprile 2020.

3.2 Tabella dei Piani di incentivazione monetaria a favore degli Amministratori e dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembe 2021 (in migliaia di euro)

Soggetto Bonus dell'anno Bonus di anni precedenti Altri bonus
Nome e
cognome
Carica
Ricoperta
Piano Erogabile/
Erogato
Differito Periodo di
differimento
Non più
erogabile
Erogabile/
Erogato
Ancora
differiti
Nicola Monti Amministratore
Delegato
(dall'1.01.2021
al 31.12.2021)
Piano di
Incentivazione
Monetaria Annuale
2021
(CdA 13 febbraio 2020
e CdA 11 maggio 2021)
228 (a) - - - 220 (c) - -
Piano Triennale
di Incentivazione
Monetaria
di Lungo Termine -
Periodo 2019-2021
(CdA 13 febbraio 2020)
- - - 7 368 (d) -
Totale 228 - - 7 588 - -
Dirigenti con responsabilità strategiche
Compensi nella Società
che redige il bilancio
Piano di
Incentivazione
Monetaria Annuale
2021
872 (b) - - - - -
Piano di
Incentivazione
Monetaria Annuale
2020
- - - - 872 (e) - -
Piano Triennale
di Incentivazione
Monetaria
di Lungo Termine -
Periodo 2019-2021
(CdA 7 dicembre 2019)
- - - 186 1.356 (f) - -
Compensi da controllate
e collegate
Piano di
Incentivazione
Monetaria Annuale
2021
- - - - - - -
Totale 872 - - 186 2.228 - -
Totale 1.100 - - 193 2.816 - -

(a) Compenso variabile per il 2021. Compenso corrisposto direttamente alla società titolare del rapporto di lavoro Transalpina di Energia Spa e non al soggetto stesso.

(b) Bonus variabile per il 2021 per n. 11 Dirigenti con responsabilità strategiche.

(c) Compenso variabile per il 2020 per la carica di Amministratore Delegato, erogato nel 2021. Compenso corrisposto direttamente alla società titolare del rapporto di lavoro Transalpina di Energia Spa e non al soggetto.

(d) Compenso differito per il Piano Triennale di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine - Periodo 2019-2021. Compenso da corrispondere direttamente alla società titolare del rapporto di lavoro Transalpina di Energia e non al soggetto stesso.

(e) Bonus variabile del 2020 erogato nel 2021 per n. 11 dirigenti con responsabilità strategiche.

(f) Compenso differito per il Piano Triennale di Incentivazione Monetaria di Lungo Termine - Periodo 2019-2021, per n. 10 Dirigenti con responsabilità strategiche.

3.3 Tabella delle partecipazioni detenute dagli amministratori, dai sindaci e dai dirigenti con responsabilità strategiche

Nella sottoriportata tabella sono indicate le partecipazioni detenute nel periodo 31 dicembre 2020 - 31 dicembre 2021 nella Edison e nelle società da essa controllate alla data del 31 dicembre 2021, da amministratori, sindaci e dai dirigenti con responsabilità strategiche, anche se cessati in corso d'anno, direttamente nonché tramite i figli, il coniuge, il convivente, i figli del coniuge e del convivente e le persone a carico del coniuge e del convivente o per il tramite di società controllate, di società fiduciarie o per interposta persona, risultanti dal libro soci, dalle comunicazioni ricevute e da altre informazioni acquisite dagli stessi componenti degli organi di amministrazione e controllo, dai direttori generali e dirigenti con responsabilità strategiche.

Periodo di riferimento 1° gennaio 2021 - 31 dicembre 2021

Nome e cognome Carica ricoperta Società
partecipata
Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio
precedente (31.12.2020)
Numero
azioni
acquistate
Numero
azioni
vendute
Numero azioni possedute
alla fine dell'esercizio
in corso (31.12.2021)
Amministratori in carica alla data del 31 dicembre 2021
Marc Benayoun Presidente - - - -
Nicola Monti Amm.delegato - - - -
Béatrice Bigois Amministratore - - - -
Paolo Di Benedetto Amministratore - - - -
Fabio Gallia Amministratore - - - -
Angela Gamba Amministratore - - - -
Xavier Girre Amministratore - - - -
Jean-Bernard Lévy Amministratore - - - -
Florence Schreiber Amministratore - - - -
Sindaci in carica alla data del 31 dicembre 2021
Serenella Rossi Presidente Collegio Sindacale - - - -
Lorenzo Pozza Sindaco effettivo - - - -
Gabriele Villa Sindaco effettivo - - - -
Dirigenti con responsabilità strategiche - - - -

Proposte di delibera

Signori Azionisti,

la relazione sulla politica in materia di remunerazione relativa al periodo 2021-2022 e sui compensi corrisposti dalla Vostra Società nel 2021 (la "Relazione sulla Remunerazione 2021") è stata definita in osservanza ed applicazione di quanto previsto dall'art.123-ter del decreto legislativo 58/1998 e successive modificazioni ("TUF"), articolo modificato da ultimo dal decreto legislativo 49/2019. Tale relazione è stata predisposta secondo le indicazioni contenute nell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti emanato da Consob in attuazione del TUF, come da ultimo modificato con delibera Consob n. 21623 del 10 dicembre 2020. Inoltre essa assume, quali linee guida generali di riferimento in materia di politiche di remunerazione, i principi espressi dall'art. 5 del codice di Corporate Governance delle società quotate, edizione 2020, al quale la Società aderisce, nonché le raccomandazioni del Comitato per la Corporate Governance.

L'assemblea è tenuta a:

  • i) approvare la "Sezione Prima" della Relazione sulla Remunerazione 2021, che illustra le politiche della Vostra Società in materia di remunerazione attuate nel corso del 2021 e le proposte per il 2022, secondo quanto dettagliato nella relazione stessa, per i componenti del Consiglio di Amministrazione (inclusi gli amministratori investiti di particolari cariche anche quali componenti di Comitati endoconsiliari), i dirigenti con responsabilità strategiche e i componenti del Collegio Sindacale, nonché le procedure utilizzate per l'adozione e l'attuazione di tale politica. La deliberazione è vincolante;
  • ii) esprimere il proprio voto sulla "Sezione Seconda" della Relazione sulla Remunerazione 2021, che, nominativamente per i componenti degli organi di amministrazione e controllo e, in forma aggregata, per i dirigenti con responsabilità strategiche, indica i compensi corrisposti nell'esercizio 2021 a qualsiasi titolo e in qualsiasi forma dalla Società e da società controllate o collegate. La deliberazione non è vincolante.

Se condividete i contenuti in essa indicati, Vi proponiamo di adottare le seguenti deliberazioni.

Proposte di deliberazione all'assemblea

"L'assemblea degli Azionisti,

  • preso atto della Relazione sulla Remunerazione 2021 predisposta dal Consiglio di Amministrazione, in applicazione di quanto previsto dall'art. 123-ter del decreto legislativo 58/1998 e successive modificazioni e delle indicazioni contenute nell'art. 84-quater del Regolamento Emittenti, come da ultimo modificato con delibera Consob n. 21623 del 10 dicembre 2020;
  • esaminate la "Sezione Prima" e la "Sezione Seconda" della Relazione sulla Remunerazione 2021;
  • avuto riguardo al Codice di Corporate Governance delle società quotate, al quale la Società aderisce;
  • assunto il parere favorevole del Comitato per la Remunerazione;

delibera

TERZA DELIBERAZIONE

di approvare la "Sezione Prima" della Relazione sulla Remunerazione 2021.

QUARTA DELIBERAZIONE

in senso favorevole sulla "Sezione Seconda" della Relazione sulla Remunerazione 2021."

Milano, 16 febbraio 2022

Per il Consiglio di Amministrazione L'Amministratore delegato Nicola Monti

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Progetto grafico In Pagina, Saronno (VA)

Fotografie www.edisonmediacenter.edison.it

Foto di copertina Impianto eolico di Rignano Garganico

Stampa Faenza Printing Industries Srl, Milano

Milano, marzo 2022

Questa pubblicazione è stata realizzata utilizzando carta ecologica, a basso impatto ambientale.

124 I CORPORATE GOVERNANCE 2021

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