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Geox

Annual / Quarterly Financial Statement Mar 23, 2022

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Annual / Quarterly Financial Statement

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BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021

SOMMARIO

Geox S.p.A. Sede in Biadene di Montebelluna (TV) - Via Feltrina Centro 16 Capitale Sociale euro 25.920.733,1 - Int. versato Codice fiscale ed iscrizione al Registro delle Imprese di Treviso n. 03348440268

RELAZIONE SULLA GESTIONE

Profilo

Il Gruppo Geox è attivo nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità.

Il successo straordinario ottenuto sin dalle fasi iniziali è dovuto alle caratteristiche tecnologiche delle calzature e dell'abbigliamento "Geox" che, grazie ad una tecnologia protetta da ben 61 brevetti e da 5 più recenti domande di brevetto, hanno delle caratteristiche tecniche tali da migliorare il comfort del piede e del corpo in modo immediatamente percepibile per il consumatore.

L'innovazione di Geox, frutto di costanti investimenti in Ricerca e Sviluppo, si basa, per le calzature, sull'ideazione e realizzazione di strutture di suole che, grazie all'inserimento di una membrana permeabile al vapore ma impermeabile all'acqua, sono in grado di garantire traspirabilità alle suole in gomma e impermeabilità a quelle in cuoio. L'innovazione introdotta nell'abbigliamento, invece, consente la fuoriuscita naturale del calore, grazie ad un'intercapedine posta sulle spalle, e garantisce la massima traspirazione del corpo.

Geox è leader in Italia nel proprio segmento e risulta essere uno dei marchi leader a livello mondiale nell' International Branded Casual Footwear Market (Fonte: Shoe Intelligence, 2021).

La ricerca e sviluppo

L'attività di ricerca applicata, svolta da Geox nell'arco del 2021, è stata diretta all'identificazione di soluzioni innovative per il miglioramento del prodotto e del processo produttivo, attraverso lo studio dell'elemento attivo traspirante della suola e del capospalla, lo sviluppo di nuovi prodotti relativi a calzature e abbigliamento e la certificazione dei materiali impiegati.

Tale sperimentazione ha permesso di ottenere calzature e capi d'abbigliamento che coniugano caratteristiche di elevato comfort e benessere con requisiti superiori di traspirazione, impermeabilità e resistenza.

In particolare, è stata sviluppata "+ Grip", un'ulteriore innovazione tecnologica per i prodotti AMPHIBIOXTM, relativa a una suola in cui il materiale in gomma e il caratteristico design del battistrada sono stati studiati e concorrono per raggiungere un grip ottimale su più superfici, anche sul bagnato.

Il processo di innovazione continuo ha inoltre consentito lo studio e lo sviluppo di nuovi progetti, basati sull'amplificazione dei concetti di comfort e well-being.

Nello specifico, nel 2021 è iniziato lo studio di una calzatura "Upper Casual" con tecnologia costruttiva della suola che permette l'accrescimento del cushioning, abbinato a un'elevata traspirazione.

E' stata poi sviluppata una calzatura formale con suola "ultra comfort" con tecnologia di stampaggio bimateriale TPU/PU, in cui un inserto morbido in PU si estende su tutta la larghezza e lunghezza della pianta, nonché sulla parte di battistrada dell'avampiede, fino ad affacciarsi ai bordi laterali della suola. Tale tecnologia amplifica la sensazione di comfort e ammortizzazione, anche in una calzatura dalla forma e dallo stile eleganti.

Nell'abbigliamento, è stata sviluppata "Any Weather Condition", la nuova tecnologia eco friendly che permette di realizzare capi negli stili e tessuti più vari rendendoli performanti grazie ad una fodera interna traspirante, antivento e impermeabile che mantiene asciutti e freschi in tutte le condizioni meteo. L'eccesso dell'aria calda e umida fuoriesce attraverso una fascia di aerazione posta sulle spalle provvista di membrana, consentendo un'efficace traspirazione.

L'innovazione Geox è protetta da 61 brevetti e da 5 più recenti domande di brevetto.

Il sistema distributivo

Geox distribuisce i propri prodotti in circa 9.000 punti vendita multimarca e tramite una rete di negozi monomarca gestiti direttamente (Directly Operated Stores) o affiliati con contratti di franchising.

Al 31 dicembre 2021 il numero totale dei "Geox Shop" era pari a 768 di cui 350 DOS, 304 in franchising e 114 con contratto di licenza.

Geox Shops

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera

Il sistema produttivo

Il sistema produttivo di Geox è organizzato in modo da garantire il perseguimento di 3 obiettivi strategici:

  • mantenimento di elevati standard qualitativi;
  • miglioramento continuo della flessibilità e del "time to market";
  • aumento della produttività e contenimento dei costi.

La produzione avviene presso selezionati partner prevalentemente in Far East e, fino a giugno 2021, presso lo stabilimento produttivo del gruppo con sede a Vranje, in Serbia.

Tutte le fasi del processo produttivo sono sotto lo stretto controllo e coordinamento dell'organizzazione Geox.

La selezione dei produttori terzi viene fatta dal Gruppo con grande attenzione, tenendo conto delle competenze tecniche dell'azienda partner, dei suoi standard qualitativi e delle sue capacità di far fronte, nei tempi richiesti, alle produzioni che le vengono assegnate.

Gli acquisti di prodotto finito vengono consolidati presso i centri di distribuzione del Gruppo in Italia per l'Europa, a Mosca per la Russia, in New Jersey per gli Stati Uniti, in Ontario per il Canada, a Shanghai per la Cina e ad Hong Kong per l'Asia.

Risorse umane

I dipendenti del Gruppo al 31 dicembre 2021 erano 3.018, in riduzione di 1.440 unità rispetto alle 4.458 unità del 31 dicembre 2020.

Al 31 dicembre 2021 i dipendenti del Gruppo erano così suddivisi:

Qualifica 31-12-2021 31-12-2020
Dirigenti 42 48
Quadri e impiegati 869 912
Dipendenti negozi 2.104 2.192
Operai 3 1.306
Totale 3.018 4.458

Il grafico riporta i dipendenti del Gruppo, al 31 dicembre 2021, suddivisi per area geografica:

Azionisti

Comunicazione finanziaria

Geox mantiene un dialogo costante con i suoi Azionisti, Investitori e Analisti attraverso un'attiva politica di comunicazione svolta dalla funzione Investor Relations che garantisce un contatto informativo continuo del Gruppo con i mercati finanziari con l'obiettivo di mantenere e migliorare la fiducia degli investitori e il loro livello di comprensione dei fenomeni aziendali.

Sul sito istituzionale www.geox.biz alla sezione Investor Relations sono disponibili i dati economicofinanziari, le presentazioni istituzionali e le pubblicazioni periodiche, i comunicati ufficiali e gli aggiornamenti in tempo reale sul titolo.

Geox in Borsa

Geox S.p.A. è quotata alla Borsa Italiana dal 1 dicembre 2004. Nella tabella seguente si riepilogano i principali dati azionari e borsistici degli ultimi 3 anni:

Dati azionari e borsistici 2021 2020 2019
Risultato per azione [euro] (0,24) (0,50) (0,10)
Patrimonio netto per azione [euro] 0,48 0,65 1,17
Dividendo per azione [euro] - - -
Pay out ratio [%] - - -
Dividend yield (al 31.12) - - -
Prezzo fine periodo [euro] 1,07 0,79 1,18
Prezzo massimo telematico [euro] 1,34 1,19 1,93
Prezzo minimo telematico [euro] 0,76 0,47 1,15
Prezzo per azione / Utile per azione (4,39) (1,57) (12,29)
Prezzo per azione / Patrimonio netto per azione 2,23 1,22 1,01
Capitalizzazione borsistica [migliaia di euro] 277.352 204.774 305.865
N. azioni che compongono il capitale sociale 259.207.331 259.207.331 259.207.331

Controllo della società

LIR S.r.l. detiene la partecipazione di controllo nel capitale di Geox S.p.A. con una quota pari al 71,10%. LIR S.r.l., con sede legale in Treviso – Italia, è una holding di partecipazioni interamente posseduta da Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato (rispettivamente titolari dell'85% e del 15% del capitale sociale).

La composizione azionaria di Geox S.p.A. in base al numero di azioni possedute è la seguente:

Composizione azionaria (*) Numero
Azionisti
Numero
azioni
da n. 1 a n. 5.000
da n. 5.001 a n. 10.000
da n. 10.001 a oltre
Mancate segnalazioni di carico/scarico da singole posizioni precedentemente
rilevate
11.288
922
806
14.886.556
7.068.355
243.767.654
(6.515.234)
Totale 13.016 259.207.331

(*) Come da ultima rilevazione Computershare S.p.A. del 31 dicembre 2021.

Azioni detenute da amministratori e sindaci

Come precedentemente indicato gli amministratori Mario Moretti Polegato ed Enrico Moretti Polegato detengono direttamente l'intero capitale sociale di LIR S.r.l., società controllante di Geox S.p.A..

Come risulta da apposite dichiarazioni ricevute, gli Amministratori, i Sindaci e i dirigenti con responsabilità strategiche detengono 54.847 azioni alla data del 31 dicembre 2021.

Organi sociali

Consiglio di Amministrazione

Livio Libralesso (1) Claudia Baggio Lara Livolsi (3) Alessandro Antonio Giusti (2) (3) Francesca Meneghel (2) (4) Consigliere indipendente Ernesto Albanese (2) Consigliere indipendente Alessandra Pavolini (3) Consigliere indipendente

Nome e cognome Carica ed indicazione dell'eventuale indipendenza

Mario Moretti Polegato (1) Presidente e consigliere esecutivo Enrico Moretti Polegato (1) Vice Presidente e consigliere esecutivo Amministratore Delegato e consigliere esecutivo (*) Consigliere Consigliere Indipendente Consigliere

(1) Componente del Comitato Esecutivo

  • (2) Componente del Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità
  • (3) Componente del Comitato Nomine e Remunerazione

(4) Lead Independent Director

(*) Poteri ed attribuzioni di ordinaria e straordinaria amministrazione, nei limiti previsti dalla legge e dallo Statuto e nel rispetto delle riserve di competenza dell'Assemblea dei soci, del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo, secondo il deliberato del Consiglio di Amministrazione del 16 gennaio 2020.

Collegio Sindacale

Nome e cognome Carica
Sonia Ferrero Presidente
Francesco Gianni Sindaco Effettivo
Fabrizio Colombo Sindaco Effettivo
Fabio Antonio Vittore Caravati Sindaco Supplente
Giulia Massari Sindaco Supplente

Società di Revisione

Deloitte & Touche S.p.A.

Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari

Corporate Governance

Il Gruppo Geox aderisce al Codice di Autodisciplina delle società quotate italiane edito nel marzo 2006, che a seguito dell'ultimo aggiornamento del mese di gennaio 2020 ha assunto la denominazione di "Codice di Corporate Governance", integrato e adeguato in relazione alle caratteristiche del Gruppo. In ottemperanza agli obblighi normativi viene annualmente redatta la "Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari" ai sensi dell'art. 123-bis del TUF che contiene una descrizione generale del sistema di governo societario adottato dal Gruppo e riporta le informazioni sugli assetti proprietari e sull'adesione al Codice di Autodisciplina, ivi incluse le principali pratiche di governance applicate e le caratteristiche del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi in relazione al processo di informativa finanziaria. Sono, inoltre, riportati i meccanismi di funzionamento dell'Assemblea degli Azionisti, la composizione e il funzionamento degli organi di amministrazione e controllo e dei loro comitati. La suddetta Relazione sul Governo Societario e gli Assetti Proprietari è consultabile alla sezione Governance del sito internet www.geox.biz.

Di seguito vengono sintetizzati gli aspetti rilevanti ai fini della presente Relazione sulla gestione.

Principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendale è un processo posto in essere dal Consiglio di Amministrazione, dal management e da altri operatori della struttura aziendale; è costituito dall'insieme delle regole, delle procedure e delle strutture organizzative volte a consentire l'identificazione, la misurazione, la gestione ed il monitoraggio dei principali rischi; contribuisce ad una conduzione del business coerente con gli obiettivi aziendali e concorre ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza ed efficacia dei processi aziendali, l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria, il rispetto di leggi e regolamenti nonché dello statuto sociale e delle procedure interne.

La Società, sin dall'entrata in vigore della Legge n. 262/2005, ha posto in essere delle procedure finalizzate ad aumentare la trasparenza dell'informativa societaria e rendere più efficace il sistema dei controlli interni ed in particolare quelli relativi all'informativa finanziaria di cui essi sono parte.

Coerentemente con la definizione riportata, il sistema di gestione dei rischi esistenti in relazione al processo di informativa finanziaria in Geox, rientra tra le componenti del più ampio Sistema di Controllo Interno e di Gestione del Rischio di Gruppo. Geox S.p.A., nell'esercizio della sua attività di direzione e coordinamento delle società controllate, stabilisce i principi generali di funzionamento del Sistema di Controllo Interno per l'intero Gruppo. Resta inteso che ogni società controllata recepisce tali principi coerentemente con le normative locali e li declina in strutture organizzative e procedure operative adeguate allo specifico contesto. Geox si è dotata di strumenti di indirizzo e di valutazione del Sistema di Controllo Interno, attribuendo ad attori ben determinati specifiche responsabilità.

L'Amministratore Delegato e il Dirigente Preposto, coerentemente con i principi di funzionamento del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi relativo al processo di informativa finanziaria, identificano annualmente i principali rischi ivi gravanti in modo prudente e scrupoloso (c.d. attività di scoping). Il processo di identificazione dei rischi passa attraverso l'individuazione delle società del Gruppo e dei flussi operativi suscettibili di errori materiali, o di frode, con riferimento alle grandezze economiche che confluiscono in voci del bilancio civilistico di Geox S.p.A. e/o nel bilancio consolidato. Le società e i processi ritenuti significativi con riferimento al processo di informativa finanziaria sono identificati mediante analisi quantitative e qualitative. L'identificazione dei rischi è operata attraverso una loro classificazione basata sulle fonti di rischio principali identificate periodicamente dall'Amministratore Incaricato al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi. Le attività di controllo, in primis, sono le politiche e le procedure che garantiscono al management la corretta implementazione delle risposte al rischio. Le attività di controllo si attuano in tutta l'organizzazione aziendale, ad ogni livello gerarchico e funzionale. La valutazione dei controlli avviene analizzando il corretto disegno delle attività di controllo stesse e la loro effettiva ed efficace applicazione del corso del tempo. In relazione al processo di informativa finanziaria, le attività di controllo sono valutate in due sessioni semestrali seguite, eventualmente, da altrettante fasi di follow-up qualora siano identificate delle criticità.

Riepilogando, gli attori principali del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi nel processo di informativa finanziaria sono:

  • Il Dirigente Preposto ex Art. 154-bis del TUF, che ha la responsabilità di definire e valutare l'effettiva applicazione di specifiche procedure di controllo a presidio dei rischi nel processo di formazione dei documenti contabili.
  • L'Internal Auditing che, mantenendo obiettività e indipendenza, fornisce consulenza metodologica nell'attività di verifica dell'adeguatezza e dell'effettiva applicazione delle procedure di controllo definite dal Dirigente Preposto. Nella più ampia attività di valutazione del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi aziendali, inoltre, l'Internal Auditing segnala ogni circostanza rilevante di cui venga a conoscenza al Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, oltre che al Dirigente Preposto qualora tali circostanze attenessero al processo di informativa finanziaria.
  • L'Amministratore incaricato di sovrintendere alle funzionalità del Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi, in quanto principale attore delle iniziative in tema di valutazione e gestione dei rischi aziendali.
  • Il Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità, che analizza le risultanze delle attività di audit sul Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi e relaziona periodicamente il C.d.A. sulle eventuali azioni da intraprendere.
  • L'Organismo di Vigilanza ex D. Lgs. 231/01, che interviene nell'ambito delle sue attività di vigilanza sui reati societari previsti dal D. Lgs. 231/01, identificando scenari di rischio e verificando in prima persona il rispetto dei presidi di controllo. L'Organismo di Vigilanza, inoltre, monitora il rispetto e l'applicazione del Codice Etico di Gruppo.

Si segnala che il Consiglio di Amministrazione del 25 febbraio 2021 ha deliberato in merito all'adeguamento delle procedure interne ai dettami del nuovo codice di Corporate Governance. Nello specifico, il Consiglio ha approvato le Linee guida sul Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi.

Il Gruppo ha da tempo adottato un proprio modello di organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/01 che ha costantemente provveduto ad integrare con le nuove fattispecie di reato rilevanti ai fini del D. Lgs. 231/01, da ultimo in data 17 aprile 2018 e che verrà aggiornato ulteriormente nel corso del primo semestre 2021 In particolare, il processo di formazione dell'informativa finanziaria è presidiato attraverso specifiche attività di controllo lungo i processi aziendali che contribuiscono alla formazione dei valori iscritti a bilancio. Tali attività di controllo afferiscono sia alle aree più strettamente legate al business (processi di vendita, acquisto, magazzino, ecc.) sia alle aree di supporto alla gestione delle scritture contabili (processi chiusura di bilancio, di governo dei sistemi informativi, ecc.). Le procedure di controllo suddette sono definite dal Dirigente Preposto e dallo stesso soggetto vengono verificate periodicamente in relazione alla loro effettiva applicazione. L'esito delle valutazioni del Dirigente Preposto è riportato nell'attestazione di cui al comma 5 e al comma 5-bis dell'art. 154-bis del TUF.

Il Gruppo, in ottemperanza al D. Lgs. 254/2016, ha optato per la predisposizione di un apposito documento separato che accoglie le informazioni di carattere non finanziario. Tale documento, depositato nel sito internet della Società, identifica i temi ritenuti materiali ai fini della rendicontazione, considerando sia la prospettiva della propria organizzazione aziendale (tramite workshop ed interviste condotte internamente), sia i risultati emersi da attività di benchmark svolte avendo a riferimento i principali competitor del Gruppo operanti nel settore del fashion, oltre che a studi legati al mondo della sostenibilità. A conferma della continua attenzione di Geox alle tematiche inerenti alla sostenibilità, nel corso del 2019, il Gruppo ha deciso di aderire al Fashion Pact. Questo accordo riunisce una coalizione di aziende globali del settore tessile e della moda (prêt-à-porter, sport, lifestyle e lusso), oltre ai fornitori e ai distributori, tutti impegnati nel comune raggiungimento di obiettivi ambientali chiave suddivisi in tre aree: fermare il riscaldamento globale, ripristinare la biodiversità e proteggere gli oceani.

Si rimanda pertanto a tale documento per tutti gli aspetti inerenti alla rendicontazione delle informazioni previste dal decreto e relative a questioni ambientali, sociali, aspetti legati ai dipendenti, rispetto dei diritti umani, anticorruzione, diversità dei membri dell'organo amministrativo ed altri aspetti legati alla sostenibilità.

Il Consiglio di Amministrazione di Geox S.p.A. ha, altresì, approvato il "Global Compliance Program" documento rivolto alle società estere del Gruppo. Esso si qualifica come strumento di governance volto a rafforzare l'impegno etico e professionale della Società e a prevenire la commissione all'estero di illeciti (quali, ad esempio, i reati contro la pubblica amministrazione, il falso in bilancio, il riciclaggio, i reati commessi in

violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro, i reati ambientali, ecc.) da cui possa derivare responsabilità penale d'impresa e conseguenti rischi reputazionali.

Il Global Compliance Program è stato predisposto alla luce delle principali e più autorevoli fonti normative internazionali in materia (i.e., principali convenzioni internazionali in materia di contrasto alla corruzione, UK Bribery Act 2010, Good Practise Guidance on Internal Controls, Ethics, and Compliance 2010, ecc.) tenuto conto, altresì, dell'attuale assetto organizzativo del Gruppo e delle specifiche legislazioni di riferimento applicabili negli ordinamenti in cui le varie società del Gruppo operano.

Inoltre, in linea con i presidi di controllo precedentemente decritti, Geox S.p.A. ha completato positivamente il processo per l'ottenimento della certificazione ISO 37001 in materia di politiche di contrasto alla corruzione attiva e passiva.

Infine, si segnala che nel rispetto della Legge 179/2017 recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato" (cd. "Legge sul Whistleblowing"), la Società ha implementato un idoneo sistema di Whistleblowing globale ed integrato a livello di Gruppo, con l'obiettivo di accertare e gestire tempestivamente eventuali comportamenti illeciti e/o violazioni riguardanti condotte sospette e non conformi a quanto stabilito dal Codice Etico della Società.

Il processo interno di Whistleblowing è stato strutturato attraverso un canale dedicato, gestito da un soggetto terzo specializzato, che comprende una piattaforma web ed una helpline multilingue in grado di garantire l'anonimato del segnalante.

La struttura del Gruppo

La struttura del Gruppo, controllato dalla holding operativa Geox S.p.A., è suddivisa in tre macro-gruppi di società:

  • Società distributive extra-UE. Hanno il compito di sviluppare e presidiare completamente il business nei mercati di riferimento. Operano in base a contratti di licenza o distribuzione stipulati con la Capogruppo.
  • Società commerciali UE. . Hanno avuto inizialmente il compito di prestare servizi commerciali di customer service e di coordinamento della rete di vendita a favore della Capogruppo, che distribuisce direttamente i prodotti a livello wholesale. Successivamente, hanno anche preso in carico la gestione della rete di negozi monomarca nel territorio di competenza.
  • Società distributive Europee. Hanno il compito di sviluppare e presidiare il territorio di competenza nell'ottica di fornire un migliore servizio alla clientela andando ad aumentare la presenza diretta del Gruppo tramite forze di vendita localizzate e investimenti in show room di riferimento più vicine al mercato. Le società distributive di Svizzera, Russia e Geox UK hanno anche il compito di soddisfare le esigenze di acquisto di un prodotto commercializzabile immediatamente nel territorio, avendo già adempiuto alle pratiche doganali.

Principali rischi ed incertezze cui Geox S.p.A. e il Gruppo sono esposti

Rischi di business

In termini di rischi di business il Gruppo è esposto:

  • ai rischi legati alla pandemia da Covid-19: la pandemia è un'emergenza mondiale complessa e senza precedenti nel mondo moderno, con implicazioni di rilevanza globale a livello sanitario, sociale, politico, economico e geopolitico. Geox ha creato, fin dall'inizio dell'emergenza, un team globale che ha supportato il Gruppo nella definizione della strategia volta principalmente alla salvaguardia della salute dei dipendenti e dei consumatori, nonché alla protezione del business e della liquidità aziendale;
  • all'impatto derivante dal contesto macroeconomico nonché politico e sociale, in termini di cambiamenti nel potere di acquisto dei consumatori, del loro livello di fiducia e nella loro propensione al consumo. La capacità del Gruppo di sviluppare il proprio business dipende anche dalla situazione economica dei vari Paesi in cui esso opera. Nonostante il Gruppo sia presente in un numero significativo di Paesi, l'eventuale deterioramento delle condizioni economiche, sociali, o politiche in uno o più mercati in cui esso opera potrebbe provocare conseguenze negative sulle vendite e sui risultati economici e finanziari. Anche l'introduzione da parte di enti nazionali o sovranazionali di vincoli allo spostamento di persone tra Paesi differenti -come conseguenza ad esempio di crisi internazionali o della pandemia in corso- può avere un'incidenza sulle vendite soprattutto in relazione a determinate aree geografiche in cui il Gruppo opera;
  • ai mutamenti nella regolamentazione nazionale ed internazionale: il Gruppo, operando in un contesto internazionale, è soggetto, nelle varie giurisdizioni in cui è attivo, a normative e regolamenti, che vengono costantemente monitorati, soprattutto per quanto attiene alla salute e sicurezza dei lavoratori, alla tutela dell'ambiente, alle norme sulla fabbricazione dei prodotti e sulla loro composizione, alla tutela dei consumatori, alla tutela dei diritti di proprietà industriale ed intellettuale, alle norme sulla concorrenza, a quelle fiscali e doganali, in generale, a tutte le disposizioni regolamentari di riferimento;
  • ai cambiamenti dei gusti e delle preferenze dei clienti, nonché degli stili di vita nelle diverse aree geografiche in cui il Gruppo opera;
  • all'immagine, alla percezione e alla riconoscibilità del marchio Geox da parte dei propri consumatori;
  • all'incertezza circa la capacità del management di delineare ed implementare con successo la propria strategia industriale, commerciale e distributiva. La pandemia in corso, insieme alla digitalizzazione, hanno spinto il management a rivedere il proprio modello di business, al fine di renderlo più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto operativo. Un modello di business in cui il canale fisico, in una logica di omnicanalità distributiva ed operativa, sappia sia evolvere il proprio ruolo di hub di servizi che rispecchiare condizioni contrattuali di locazione congrue con l'attuale scenario. Ciò ha comportato una definizione di un piano di razionalizzazione della rete che prevede, da un lato, la chiusura dei punti vendita in perdita o di quelli più piccoli e meno profittevoli, dall'altro l'apertura di alcuni negozi più grandi ed in locations strategiche ed il restyling dei negozi a maggiore potenziale. A tutto ciò si affiancherà un processo di ulteriore investimento, trasformazione e crescita digitale del Gruppo che punterà sui servizi di omnicanalità a vantaggio e beneficio dell'incremento delle vendite nella rete.
  • ai rischi connessi alla disponibilità di materie prime e prodotti finiti: le aree produttive di approvvigionamento del Gruppo sono l'Estremo Oriente, il bacino del mediterraneo e lo stabilimento di proprietà in Serbia. Complessivamente gli effetti della pandemia da Covid-19 sono ancora presenti ma il sistema, nel suo complesso, è attualmente operativo anche se in un contesto con una residua instabilità soprattutto sui trasporti. Tensioni politiche e sociali potrebbero inoltre comportare la difficoltà di approvvigionamento con conseguenze negative sui risultati economici del Gruppo. Tali situazioni sono costantemente monitorate dal Gruppo, con un attento bilanciamento tra il necessario alleggerimento degli acquisti, ove possibile, per ridurre il rischio e la dovuta considerazione per l'impatto sociale di una brusca uscita da tali fonti produttive.
  • all'incertezza circa la capacità di trattenere, attrarre e incentivare risorse qualificate;
  • alle politiche concorrenziali messe in atto dai competitor ed al possibile ingresso di nuovi player nel mercato.

Rischi Cyber

Il contesto esterno è stato caratterizzato anche nel corso del 2021 dal protrarsi di casi di violazioni c.d. di cyber security e da un contestuale prolungato sovraccarico delle strutture di ICT in risposta alla necessità di incrementare e assicurare continuità della flessibilità lavorativa imposta dall'avanzare della pandemia da Covid-19.

A tal proposito, il Gruppo Geox monitora, dunque, con attenzione l'evoluzione del contesto esterno ivi incluso l'aumento del numero dei casi riconducibili alle tematiche di cyber security ed è consapevole del crescente aumento del livello di rischiosità, sia in termini di probabilità sia di impatto, per la business continuity delle operations.

Quanto premesso, ha condotto il Gruppo Geox a definire un piano di interventi e relativi investimenti mirati da un lato alla prevenzione e difesa da potenziali rischi di attacchi informatici e dall'altro al rafforzamento delle misure di contrasto e di ripristino della normale operatività.

Il Gruppo ha, quindi, definito, costituito, attivato e portato avanti una serie di interventi e iniziative e più in generale una struttura di Governance che prevede:

  • un Comitato di Sicurezza che si riunisce almeno mensilmente con lo scopo di monitorare i rischi cyber emergenti e verificare l'avanzamento delle iniziative di improvement di volta in volta definite;
  • la figura del CISO (Chief Information Security Officer);
  • una serie di misure di monitoraggio delle infrastrutture e della rete quali il SOC (Security Operation Centre) e NOC (Network Operation Center) attive 24 ore su 24;
  • il costante monitoraggio degli apparati (server & personal computer) attraverso tool di End Point Detection and Response (EDR);
  • un servizio di Threat Intelligence per l'attività di monitoraggio della rete internet e del darkweb;
  • un piano specifico di formazione per il personale con riferimento anche ai suddetti rischi (e.g. simulazione di attacchi di email phishing);
  • un framework finalizzato alla valutazione ed alla classificazione dei fornitori in ambito ICT prioritizzati per livello di criticità della fornitura del bene e/o dell'erogazione del servizio.

Rischi potenziali legati al cambiamento climatico

L'attività del Gruppo è influenzata da variabili esogene quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, variabili macroeconomiche collegate ai Paesi all'interno dei quali il Gruppo Geox opera (in termini, ad esempio, di produzione tramite la propria catena di fornitura o semplicemente di commercializzazione dei prodotti).

Risultano, dunque, attualmente da considerare – ed assumeranno sempre più rilevanza per le organizzazioni –specifici ambiti riconducibili a tematiche che presentano un profilo di rischio e che potrebbero generare impatti sull'ambiente, sul sociale, sulla governance – e.g. attenzione verso prodotti rispettosi dell'ambiente.

A tal proposito, il Gruppo Geox monitora le evoluzioni del contesto esterno – in quanto considerato un aspetto emergente e significativo anche con riferimento ai propri indirizzi strategici – al fine di identificare potenziali rischi emergenti sociali, ambientali e di governance e più in generale riconducibili direttamente e/o indirettamente al c.d. "Climate Change" e gestire gli impatti, ove possibile e proattivamente, cogliere le relative opportunità nonché essere conforme con gli aspetti normativi, regolamentari, ecc. in continua evoluzione ed a quest'ultimo riconducibili.

Inoltre, il Gruppo pone massima attenzione e dedica specifici approfondimenti:

  • alle proprie attività ed alle attività delle terze parti che collaborano con il Gruppo stesso che potrebbero essere caratterizzate da un profilo di rischio socio-ambientale significativo;
  • al comportamento dei propri stakeholder (e.g. consumatori);
  • alla sempre più crescente sensibilizzazione e attenzione da parte dei consumatori ad aspetti direttamente e/o indirettamente collegati al c.d. Climate Change ed all'impatto che i prodotti da loro scelti potrebbero avere con riferimento ad aspetti ambientali, sociali, ecc.;
  • alle suddette evoluzioni, ivi incluse quelle di carattere normativo e regolamentare, adeguando e/o implementando – costantemente e tempestivamente – i fattori di mitigazione.

Il Gruppo Geox, infine, ha rinnovato il proprio impegno strategico e la propria responsabilità ad affrontare le evoluzioni e le sfide attuali e prospettiche attraverso la sottoscrizione del Fashion Pact e la partecipazione ai tavoli di lavoro e progettuali ad esso collegati al fine di essere in prima linea nelle attività a tutela di ambiti

rilevanti quali ad esempio il cambiamento climatico, la biodiversità, gli oceani ed ulteriori e più specifici ambiti quali ad esempio la transizione verso un modello caratterizzato da ridotte emissioni.

Rischi finanziari

Il Gruppo Geox monitora costantemente i rischi finanziari cui è esposto in modo da valutare, anticipatamente, eventuali possibili impatti negativi degli stessi ed intraprendere adeguate azioni correttive volte a mitigare o correggere i rischi in questione. Il Gruppo è esposto a una varietà di rischi di natura finanziaria: rischio di credito, rischio di tasso di interesse, rischio cambio e il rischio di liquidità.

Tali rischi vengono gestiti e coordinati a livello della Capogruppo sulla base di politiche di copertura che contemplano anche l'utilizzo di strumenti derivati con il fine di minimizzare gli effetti derivanti dalla fluttuazione dei cambi (specialmente del dollaro americano).

Rischi di credito

Il Gruppo Geox tende a ridurre il più possibile il rischio derivante dall'insolvenza dei propri clienti adottando politiche di credito volte a concentrare le vendite su clienti affidabili e solvibili. In particolare, le procedure di gestione del credito implementate dal Gruppo, che prevedono l'utilizzo di contratti con primarie società di assicurazione crediti, la valutazione delle informazioni disponibili sulla solvibilità dei clienti, l'inserimento di limiti di esposizione per cliente e lo stretto controllo del rispetto dei termini di pagamento, permettono di ridurre la concentrazione del credito e il rischio relativo.

L'esposizione creditoria risulta inoltre suddivisa su un largo numero di controparti e clienti.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la relativamente medio/breve scadenza del debito, la Società non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse, ma ha stipulato due operazioni di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del solo finanziamento a medio-lungo termine, per complessivi euro 67,5 milioni, anche con lo specifico obiettivo di poter rimuovere, su tutto l'ammontare nozionale, l'iniziale condizione di floor a zero in relazione all'Euribor inclusa nel tasso variabile.

Rischi connessi alla fluttuazione dei tassi di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività, anche in paesi esterni all'area euro, rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi. Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio sulla base del budget di periodo e provvede successivamente alla copertura di tale rischio in maniera graduale, durante il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto e la vendita di valuta. Il Gruppo ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate siano adeguate. Tuttavia, non può escludersi che repentine fluttuazioni nei tassi di cambio possano avere conseguenze sui risultati operativi del Gruppo Geox.

Rischio di liquidità

Il rischio in esame si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per il supporto delle attività operative nella giusta tempistica. I flussi di cassa, le necessità di finanziamento e la liquidità del Gruppo Geox sono costantemente monitorati a livello centrale sotto il controllo della tesoreria di Gruppo al fine di garantire un'efficace ed efficiente gestione delle risorse finanziarie.

Si segnala, in particolare, come l'emergenza derivante dal Covid-19 abbia provocato nel 2020, per tutto il settore in cui la Società opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si è aggiunto alla normale stagionalità del business. Nel corso del 2021, al contrario, parte di tale effetto anomalo sul circolante è stato riassorbito.

Gli Amministratori, in considerazione delle linee di credito disponibili e non utilizzate, nonché dei finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, non ritengono che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che il Gruppo non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento.

Andamento economico del Gruppo

Risultati economici di sintesi

Nel 2021 i risultati del Gruppo Geox risultano essere ancora impattati dalla diffusione della pandemia da Covid-19, di seguito si riportano i risultati di sintesi:

  • ricavi netti pari a euro 608,9 milioni, registrando un incremento del 13,8% rispetto a euro 534,9 milioni del 2020;
  • risultato operativo negativo per euro 44,9 milioni rispetto ad euro 123,7 milioni rispetto del 2020;
  • risultato netto di euro -62,1 milioni rispetto a euro -128,2 milioni del 2020.

Di seguito viene riportato il conto economico consolidato:

(Migliaia di euro) 2021 % 2020
Restated (*)
%
Ricavi netti 608.915 100,0% 534.897 100,0%
Costo del venduto (324.653) (53,3%) (302.523) (56,6%)
Margine lordo 284.262 46,7% 232.374 43,4%
Costi di vendita e distribuzione (37.659) (6,2%) (41.395) (7,7%)
Costi generali ed amministrativi (262.691) (43,1%) (278.102) (52,0%)
Pubblicità e promozioni (29.195) (4,8%) (23.049) (4,3%)
Costi di ristrutturazione 351 0,1% (1.134) (0,2%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni - - (12.436) (2,3%)
Risultato operativo (44.932) (7,4%) (123.742) (23,1%)
Oneri e proventi finanziari (8.336) (1,4%) (8.112) (1,5%)
Risultato ante imposte (53.268) (8,7%) (131.854) (24,7%)
Imposte (6.419) (1,1%) 4.307 0,8%
Risultato netto delle attività operative in funzionamento (59.687) (9,8%) (127.547) (23,8%)
Proventi (Oneri) netti da attività operative cessate (2.460) (0,4%) (658) (0,1%)
Risultato netto (62.147) (10,2%) (128.205) (24,0%)
EBITDA 30.803 5,1% (15.184) (2,8%)
EBITDA ESCLUSO IFRS 16 (22.909) (3,8%) (83.194) (15,6%)

(*) La chiusura dello stabilimento produttivo in Serbia, avvenuto a metà 2021, rientra nella definizione di "Discontinued Operations" prevista dall'IFRS 5 e pertanto, nel conto economico del 2021 e, ai fini comparativi, del 2020, le relative voci di ricavi e proventi e di costi e oneri sono state riclassificate nei "Proventi (Oneri) netti di attività operative cessate"

L'EBITDA è pari al Risultato operativo più ammortamenti e svalutazioni ed è direttamente desumibile dai prospetti di bilancio integrati dalle relative Note illustrative.

Si sottolinea che EBITDA e EBITDA rettificato non sono definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro definizione deve essere attentamente valutata e studiata da parte dell'investitore. Tali indicatori sono inclusi all'interno della presente relazione al fine di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria. Il Management ritiene che le misure rettificate siano utili a valutare la performance operativa del Gruppo e a compararla a quella delle società che operano nel medesimo settore e siano finalizzate a fornire una visione supplementare dei risultati che escluda l'effetto di elementi inusuali, non frequenti o non correlati alla normale operatività

Disclaimer

La presente relazione, ed in particolare la Sezione intitolata "Evoluzione prevedibile della gestione e fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura del periodo", contiene dichiarazioni previsionali ("forward-looking statements"). Queste dichiarazioni sono basate sulle attuali aspettative e proiezioni del Gruppo relativamente ad eventi futuri e, per loro natura, sono soggette ad una componente intrinseca di rischiosità ed incertezza. Sono dichiarazioni che si riferiscono ad eventi e dipendono da circostanze che possono, o non possono, accadere o verificarsi in futuro e, come tali, non si deve fare un indebito affidamento su di esse. I risultati effettivi potrebbero differire significativamente da quelli contenuti in dette dichiarazioni a causa di una molteplicità di fattori, incluse la volatilità e il deterioramento dei mercati del capitale e finanziari, variazioni nei prezzi di materie prime, cambi nelle condizioni macroeconomiche e nella crescita economica ed altre variazioni delle condizioni di business, mutamenti della normativa e del contesto istituzionale (sia in Italia che all'estero), e molti altri fattori, la maggioranza dei quali è al di fuori del controllo del Gruppo.

Ricavi

I ricavi consolidati del 2021 si sono attestati a euro 608,9 milioni, in aumento del 13,8% rispetto all'esercizio precedente (+14,4% a cambi costanti) grazie in particolare al buon andamento del canale wholesale e al progressivo miglioramento delle performance dei negozi favorite dalle riaperture avvenute a partire dalla fine del secondo trimestre.

Ricavi per Canale distributivo

(Migliaia di euro) 2021 % 2020 % Var. %
Multimarca 306.256 50,3% 258.330 48,3% 18,6%
Franchising 43.137 7,1% 43.106 8,1% 0,1%
DOS* 259.522 42,6% 233.461 43,6% 11,2%
Totale Geox Shop 302.659 49,7% 276.567 51,7% 9,4%
Totale ricavi 608.915 100,0% 534.897 100,0% 13,8%

* Directly Operated Store, negozi a gestione diretta

I ricavi dei negozi multimarca, pari al 50,3% dei ricavi del Gruppo (48,3% nel 2020), si attestano a euro 306,3 milioni (+18,6% a cambi correnti, +19,5% a cambi costanti) rispetto ai 258,3 milioni del 2020. Il trend ha beneficiato dell'ottimo andamento dei riassortimenti stagionali sulla SS21, una positiva raccolta ordini della collezione FW21, un effetto timing positivo sulle spedizioni (come richiesto dai partner ad inizio anno), una maggiore vendita di stock di stagioni precedenti ed un miglioramento delle condizioni commerciali. Tali effetti hanno più che compensato la debole raccolta ordini iniziale della collezione SS21 effettuata l'anno scorso nel pieno del primo lock-down e determinato pertanto l'andamento positivo complessivo del periodo.

I ricavi del canale franchising, pari al 7,1% dei ricavi del Gruppo, si attestano ad euro 43,1 milioni, sostanzialmente in linea con il 2020. L'andamento del periodo ha beneficiato della progressiva riapertura dei negozi, la cui performance positiva unita ad un effetto timing favorevole sulle spedizioni ha permesso di neutralizzare gli effetti negativi derivanti dalla riduzione di perimetro (circa -7 milioni o -15%). Il totale dei punti vendita in franchising è infatti passato dai 322 negozi di Dicembre 2020 ai 304 di Dicembre 2021.

I ricavi dei negozi a gestione diretta (DOS) che rappresentano il 42,6% dei ricavi del Gruppo si attestano a euro 259,5 milioni rispetto ai 233,5 milioni del 2020 (+11,2% a cambi correnti, +11,3% a cambi costanti). Le vendite comparabili (LFL) a fine anno si attestano a +23% grazie anche ad una minore percentuale di negozi rimasta temporaneamente chiusa nell'anno (14% in media) rispetto al 2020 (circa il 23%). Si deve anche tenere in considerazione la razionalizzazione di perimetro (circa il 15%), già precedentemente evidenziata, con la riduzione netta di 60 DOS.

Il business online diretto del Gruppo ha continuato a performare positivamente (+18% rispetto al 2020 e +73% rispetto al 2019).

Ricavi per Area geografica

(Migliaia di euro) 2021 2020 % Var. %
Italia
Europa (*)
Nord America
Altri Paesi
153.801
278.283
26.827
150.004
25,3%
45,7%
4,4%
24,6%
124.923
250.293
24.772
134.909
23,4%
46,8%
4,6%
25,2%
23,1%
11,2%
8,3%
11,2%
Totale ricavi 608.915 100,0% 534.897 100,0% 13,8%

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

I ricavi realizzati in Italia, che rappresenta il 25,3% dei ricavi del Gruppo (23,4% nel 2020), si attestano a euro 153,8 milioni (+23,1%) rispetto a euro 124,9 milioni nel 2020. La performance in Italia ha beneficiato di una minore percentuale di negozi chiusi per lockdown rispetto al 2020. La crescita è stata guidata dal canale wholesale (+47%) ed il canale DOS (+19,1%). Negativo il canale franchising (-11,8%) maggiormente impattato dalla razionalizzazione in corso (-15 punti vendita rispetto a Dicembre 2020, pari al 17% della rete).

I ricavi generati in Europa, pari al 45,7% dei ricavi del Gruppo (46,8% nel 2020), ammontano a euro 278,3 milioni, rispetto a euro 250,3 milioni del 2020, registrando un incremento dell'11,2% principalmente dovuto, come in Italia, al buon andamento del canale wholesale (+19,3%).

I negozi diretti in Europa hanno riportato una performance positiva grazie al buon andamento delle vendite comparabili (+14,3%) e nonostante gli effetti derivanti sia dalla razionalizzazione in corso (-25 DOS, pari al 18% della rete) che dalla chiusura per lockdown nel primo semestre di molti negozi. Il trend risulta leggermente negativo per il fatturato del franchising (-4,4%) anch'esso impattato dalla razionalizzazione in corso e dal lockdown nella prima metà dell'anno.

Il Nord America registra un fatturato pari a euro 26,8 milioni, +8,3% (+7,6% a cambi costanti) rispetto al 2020 nonostante la forte riduzione di perimetro (4 chiusure nette pari al 17% della rete) e delle chiusure per lockdown in Canada proseguite fino al 30 giugno. Particolarmente positivo il trend del canale wholesale (+16,2%) e del canale online diretto (+20,1%).

Gli Altri Paesi riportano un fatturato in crescita del +11,2% rispetto al 2020 (+13,5% a cambi costanti). In particolare nell'Area Asia Pacifico il fatturato è risultato in calo del -8,5% principalmente a seguito della riorganizzazione in Giappone che ha comportato la chiusura della filiale ed il passaggio del business ad un

distributore. La Cina ha riportato ricavi in crescita (+11%), con vendite comparabili dei negozi diretti in crescita del +11%, con vendite comparabili dei negozi diretti in crescita del +11%.

Per quanto riguarda invece l'Europa dell'Est i ricavi dell'area sono risultati in crescita del +17,7%, trascinati dalla performance riportata in Russia (+23%). I negozi a gestione diretta dell'intera area hanno riportato vendite comparabili in aumento del +32% (Russia +41%); positive a doppia cifra anche le crescite del canale wholesale e franchising.

Ricavi per Categoria Merceologica

Le calzature hanno rappresentato l'89% dei ricavi consolidati, attestandosi a euro 547 milioni, con un incremento del +14,6% (+15,0% a cambi costanti) rispetto al 2020. L'abbigliamento è stato pari al 10% circa dei ricavi consolidati attestandosi a euro 62 milioni (+7,8% a cambi correnti e +9,3% a cambi costanti).

(Migliaia di euro) 2021 % 2020 % Var. %
Calzature
Abbigliamento
546.917
61.998
89,8%
10,2%
477.379
57.518
89,2%
10,8%
14,6%
7,8%
Totale ricavi 608.915 100,0% 534.897 100,0% 13,8%

Rete Distributiva Monomarca – Geox shops

Al 31 dicembre 2021 il numero totale dei "Geox Shops" era pari a 768 di cui 350 DOS. Nel corso del 2021 sono stati aperti 33 nuovi Geox Shops e ne sono stati chiusi 132, in linea con la programmata ottimizzazione dei negozi nei mercati più maturi e una espansione nei paesi dove la presenza del Gruppo è ancora limitata ma in positiva evoluzione.

31-12-2020 2021
Geox
Shops
di cui
DOS
Geox
Shops
di cui
DOS
Aperture
Nette
Aperture Chiusure
200 128 226 139 (26) 4 (30)
210 117 246 142 (36) 2 (38)
20 20 24 24 (4) - (4)
338 85 371 105 (33) 27 (60)
(132)
768 31-12-2021
350
867
410
(99)
33

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

(**) Include i negozi esistenti in paesi con contratto di licenza (pari a 114 negozi al 31 dicembre 2021 e a 135 negozi al 31 dicembre 2020). I ricavi del canale franchising non comprendono i negozi in tali paesi.

Andamento economico del Gruppo: le altre voci di conto economico

I risultati dell'anno pur evidenziando un significativo miglioramento rispetto al 2020 sono stati ancora impattati dalla pandemia che ha determinato la chiusura temporanea di molti negozi soprattutto nella prima parte dell'anno. A fronte di ciò il Gruppo ha conseguito sia un significativo miglioramento della marginalità lorda che una decisa azione di efficientamento, con una riduzione dei costi operativi di circa 13 milioni rispetto al 2020 (-70 milioni rispetto al 2019).

Costo del venduto e margine lordo

Il costo del venduto è stato pari al 53,3% dei ricavi rispetto al 56,6% del 2020, determinando un margine lordo del 46,7% (43,4% nel 2020).

Il forte miglioramento del margine deriva in particolare dal migliore andamento del business che non ha richiesto svalutazioni straordinarie come accaduto invece nel 2020 (circa 18 milioni di euro) e dal miglioramento degli sconti medi nel canale DOS. Tali fattori hanno più che compensato lo sfavorevole mix di canale dovuto alla riduzione delle vendite del canale diretto indotta dalla razionalizzazione effettuata e dalle chiusure temporanee.

Costi operativi

Il totale dei costi operativi (costi generali ed amministrativi, costi di vendita e distribuzione e pubblicità) nell'anno si attesta a 329,5 milioni di euro rispetto ai 342,5 milioni del 2020, con un risparmio di circa 13 milioni di euro (-4% circa).

In particolare:

  • I costi di vendita e distribuzione si attestano a 37,7 milioni di euro (41,4 milioni nel 2020). Tale risultato è stato conseguito principalmente grazie alla ripresa del business che ha comportato un miglioramento delle esposizioni creditizie verso alcune controparti.

  • I costi generali e amministrativi si attestano ad euro 262,7 milioni, rispetto a euro 278,1 milioni del 2020 con una riduzione di circa 15 milioni di euro. Il calo rispetto allo scorso anno beneficia soprattutto dei minori costi dei negozi a gestione diretta (DOS) per circa 21 milioni di euro legati principalmente alla riduzione del perimetro effettuata negli ultimi trimestri. Tale voce include inoltre circa 26 milioni di euro (circa 27 milioni nel 2020) di componenti straordinarie positive tra cui supporti governativi (11,5 milioni rispetto ai 3,7 milioni nel 2020) per gli impatti subiti dal business nei vari Paesi a seguito della pandemia, utilizzo degli ammortizzatori sociali (7,2 milioni rispetto ai 17 milioni nel 2020) e rinegoziazione dei canoni di locazione (6,8 milioni vs 6,4 milioni nel 2020).

  • I costi di pubblicità e promozione si attestano ad euro 29,2 milioni, in aumento rispetto a euro 23,0 milioni dell'anno precedente. L'aumento è sostanzialmente legato alle maggiori iniziative di marketing intraprese nel periodo in linea con quanto previsto nel Piano Strategico.

Costi di ristrutturazione

Le iniziative di razionalizzazione, intraprese dal Gruppo principalmente negli ultimi due esercizi, hanno comportato rilevanti interventi in molte geografie. Nel 2021 si evidenzia come il saldo degli oneri e proventi di ristrutturazione sia positivo per euro 0,4 milioni (rispetto ai costi di euro 1,1 milioni del 2020). Tale effetto netto si origina dalla quasi perfetta compensazione tra i costi sostenuti per la razionalizzazione del network distributivo e gli effetti positivi generati dallo stralcio dei debiti pregressi nell'ambito delle procedure concordatarie concluse in Canada e USA.

Svalutazione nette di immobilizzazioni

L'esercizio 2020 è stato pesantemente impattato dalla diffusione globale del COVID-19 che ha comportato una svalutazione netta pari ad Euro 12,4 milioni, riferibili a 95 punti vendita, oggetto di svalutazione integrale o parziale. Tali svalutazioni sono risultate essere capienti anche per l'esercizio 2021 che, dunque, non ne ha dovuto registrare di ulteriori.

Risultato operativo (EBIT)

Il risultato operativo, dopo le svalutazioni nette di immobilizzazioni ed i costi di ristrutturazione, si attesta ad euro -44,9 milioni contro euro -123,7 milioni del 2020.

Imposte

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2021 risultano essere pari ad euro 6,4 milioni, rispetto ad un valore positivo di euro 4,3 milioni del 2020. I valori economici in entrambi gli esercizi non corrispondono ad un analogo flusso monetario in quanto trattasi di variazione di un credito per differite attive, principalmente originato dalle differenze temporanee sugli accantonamenti dei fondi di bilancio.

Si segnala, inoltre, come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento di imposte differite attive per euro 19,5 milioni, afferenti a perdite fiscali generate nel corso del 2021 (nel 2020 erano pari a euro 25,1 milioni) per le quali alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza che i redditi imponibili fiscali, nell'orizzonte del Piano Strategico 2022-2024, ne permettano il recupero, in aggiunta a quello delle imposte differite attive già presenti in bilancio.

Queste considerazioni sono rafforzate anche dalla estrema volatilità delle previsioni in questo momento di pandemia e perciò si preferisce attendere di aver maggiore visibilità su quando l'emergenza sanitaria possa rientrare.

Proventi (Oneri) netti da attività operative cessate

La chiusura dello stabilimento produttivo in Serbia, avvenuto a metà 2021, rientra nella definizione di "Discontinued Operations" prevista dall'IFRS 5 e pertanto, nel conto economico del 2021 e, ai fini comparativi, del 2020, le relative voci di ricavi e proventi e di costi e oneri sono state tutte riclassificate in questa apposita voce che è pari ad euro 2.460 mila nel 2021 e ad euro 658 mila nel 2020.

Effetti IFRS 16 nel Conto economico dell'esercizio 2021

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara dell'andamento del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori economici del semestre e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 2021 Impatto
IFRS 16
2021 -
escluso
impatto
IFRS16
% 2020 -
escluso
impatto
IFRS16
%
Ricavi netti 608.915 - 608.915 100,0% 534.897 100,00%
Costo del venduto (324.653) - (324.653) (53,3%) (302.523) (56,6%)
Margine lordo 284.262 - 284.262 46,7% 232.374 43,4%
Costi di vendita e distribuzione (37.659) (1.245) (38.904) (6,4%) (42.760) (8,0%)
Costi generali ed amministrativi (262.691) (4.381) (267.072) (43,9%) (278.386) (52,0%)
Pubblicità e promozioni (29.195) (347) (29.542) (4,9%) (23.276) (4,4%)
Costi di ristrutturazione 351 (6.261) (5.910) (1,0%) (1.134) (0,2%)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni - - - 0,0% (3.197) (0,6%)
Risultato operativo (44.932) (12.234) (57.166) (9,4%) (116.379) (21,8%)
Oneri e proventi finanziari (8.336) 3.561 (4.775) (0,8%) (3.667) (0,7%)
Risultato ante imposte (53.268) (8.673) (61.941) (10,2%) (120.046) (22,4%)
Imposte (6.419) - (6.419) (1,1%) 4.307 0,8%
Risultato netto delle attività
operative in funzionamento
(59.687) (8.673) (68.360) (11,2%) (115.739) (21,6%)
Proventi (Oneri) netti da attività
operative cessate
(2.460) - (2.460) (0,4%) (658) (0,1%)
Risultato netto (62.147) (8.673) (70.820) (11,6%) (116.397) (19,1%)
EBITDA adjusted 30.803 (53.712) (22.909) (3,8%) (83.194) (15,6%)

La voce 'Impatto IFRS 16' include principalmente i seguenti effetti:

  • eliminazione degli ammortamenti per euro 48.946 mila e utilizzi di svalutazioni di immobilizzazioni effettuate in esercizi precedenti, per la quota relativa alle Attività per diritto d'uso, per euro 7.468 mila;
  • maggiori costi per affitti e locazioni per Euro 53.712 mila;
  • minori oneri finanziari relativi alle passività finanziarie per leasing per euro 3.561 mila.

Si sottolinea che i prospetti economici sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

La situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

La tabella che segue riassume i dati patrimoniali consolidati riclassificati:

(Migliaia di euro) 31-12-2021 31-12-2020
Immobilizzazioni immateriali 31.853 35.834
Immobilizzazioni materiali 35.873 50.413
Attività per diritto d'uso 203.674 241.808
Altre attività non correnti - nette 36.567 47.686
Attività non correnti 307.967 375.741
Capitale circolante netto operativo 112.435 177.528
Altre attività (passività) correnti, nette (10.219) (8.462)
Capitale investito 410.183 544.807
Patrimonio netto 124.582 167.208
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 8.908 9.849
Posizione finanziaria netta 276.693 367.750
Capitale investito 410.183 544.807

La tabella che segue mostra la composizione e l'evoluzione del capitale circolante netto operativo e delle altre attività (passività) correnti:

(Migliaia di euro) 31-12-2021 31-12-2020
Rimanenze 240.320 267.964
Crediti verso clienti 68.927 87.718
Debiti commerciali (196.812) (178.154)
Capitale circolante netto operativo 112.435 177.528
% sul totale ricavi degli ultimi dodici mesi 18,5% 33,2%
Debiti tributari (10.079) (13.057)
Altre attività correnti non finanziarie 31.025 35.093
Altre passività correnti non finanziarie (31.165) (30.498)
Altre attività (passività) correnti, nette (10.219) (8.462)

Il capitale circolante netto si attesta a circa 112 milioni, in riduzione rispetto ai 178 milioni di Dicembre 2020. La riduzione è stata principalmente conseguita grazie alla riduzione di magazzino (circa -28 milioni rispetto al 2020) derivante sia dallo smaltimento dell'invenduto di stagioni precedenti che dalla riduzione degli acquisti dell'anno. Inoltre la ripresa del business sperimentata anche dai nostri partner commerciali ha permesso un buon andamento degli incassi con una conseguente riduzione dei crediti in bilancio. Il rapporto del capitale circolante netto operativo sui ricavi si è attestato al 18,5% rispetto al 33,2% del 2020.

La tabella che segue mostra la composizione della posizione finanziaria netta:

(Migliaia di euro) 31-12-2021 31-12-2020
Cassa e valori equivalenti 45.655 83.130
Attività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati 2.831 2.971
Debiti verso banche e altri finanziatori (48.954) (61.969)
Passività finanziarie correnti - esclusi contratti derivati (25) (116)
Posizione finanziaria netta corrente (493) 24.016
Attività finanziarie non correnti 26 24
Debiti finanziari non correnti (82.389) (113.832)
Posizione finanziaria netta non corrente (82.363) (113.808)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati e IFRS 16 (82.856) (89.792)
Debiti netti per leasing finanziari (212.374) (267.907)
Posizione finanziaria netta - ante fair value contratti derivati (295.230) (357.699)
Valutazione al fair value contratti derivati 18.537 (10.051)
Posizione finanziaria netta (276.693) (367.750)

L'insieme delle azioni di razionalizzazione intraprese e l'andamento positivo delle vendite del canale diretto al momento delle riaperture, hanno permesso di mantenere sotto controllo la posizione finanziaria netta che a fine Dicembre, nonostante l'eccezionalità delle situazione, si è attestata (ante IFRS 16 e dopo il fair value dei contratti derivati) a -64,3 milioni di euro (-99,8 milioni a Dicembre 2020). La posizione finanziaria netta ante fair value dei contratti derivati si attesta a -82,9 milioni (-89,8 a Dicembre 2020) con una generazione di cassa per circa 7 milioni di euro, principalmente concentrata nel secondo semestre grazie alle progressive riaperture dei negozi e degli outlet.

Si segnala che il Gruppo ha proposto la sospensione del pagamento di alcuni canoni di affitto relativamente ai periodi di chiusura dei negozi e ha poi effettuato, dalla riapertura, pagamenti proporzionati all'andamento delle vendite fino all'effettivo raggiungimento di un accordo con le proprietà.

Tale approccio risulta coerente con le attuali interlocuzioni in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato almeno fino a che duri la riduzione del traffico indotta dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. I confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera proficua e, al 31 dicembre, il Gruppo ha già concluso un numero rilevante di accordi e i pochi rimanenti sono in fase avanzata. La parte scaduta dei canoni di affitto sospesi o pagati parzialmente alla data del 31 Dicembre 2021 è scesa a circa 4,1 milioni di euro dai circa 14 milioni al 31 Dicembre 2020.

Effetti IFRS 16 nella situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori patrimoniali al 31 dicembre 2021 e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 31-12-21 Impatto
IFRS 16
31-12-21
escluso
impatto
IFRS 16
31-12-20
escluso impatto
IFRS 16
Immobilizzazioni immateriali 31.853 461 32.314 36.236
Immobilizzazioni materiali 35.873 799 36.672 50.413
Attività per diritto d'uso 203.674 (203.674) - -
Altre attività non correnti - nette 36.567 - 36.567 47.096
Attività non correnti 307.967 (202.414) 105.553 133.745
Capitale circolante netto operativo 112.435 (4.110) 108.325 163.809
Altre attività (passività) correnti, nette (10.219) (10.219) (9.059)
Capitale investito 410.183 (206.524) 203.659 288.495
Patrimonio netto 124.582 5.850 130.432 180.610
Fondi TFR, fondi rischi e oneri 8.908 - 8.908 8.042
Posizione finanziaria netta 276.693 (212.374) 64.319 99.843
Capitale investito 410.183 (206.524) 203.659 288.495

La voce 'Impatto IFRS 16' include principalmente i seguenti effetti:

  • eliminazione delle Attività non correnti per euro 202.414 mila, principalmente riferite alle attività per diritto d'uso;
  • eliminazione della riclassifica dei debiti scaduti per locazioni nelle Passività finanziarie per leasing per euro 4.110 mila;
  • eliminazione delle Passività finanziarie per leasing per euro 212.374 mila.

Si sottolinea che i prospetti patrimoniali sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Rendiconto finanziario consolidato e investimenti dell'esercizio

La tabella che segue riporta il rendiconto finanziario consolidato riclassificato:

(Migliaia di euro) 2021 2020
Risultato netto (62.147) (128.205)
Ammortamenti e svalutazioni 77.677 110.793
Altre rettifiche non monetarie (19.449) 26.317
(3.919) 8.905
Variazione capitale circolante netto operativo 81.087 (29.825)
Variazione altre attività/passività 2.635 (5.677)
Cash flow attività operativa 79.803 (26.597)
Investimenti monetari (18.989) (18.212)
Disinvestimenti 6.505 183
Investimenti netti (12.484) (18.029)
Free cash flow 67.319 (44.626)
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (4.015) (18.317)
Variazione posizione finanziaria netta 63.304 (62.943)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (357.699) (296.020)
Variazione posizione finanziaria netta 63.304 (62.943)
Effetto delle differenze di conversione (835) 1.264
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (295.230) (357.699)
Valutazione al fair value contratti derivati 18.537 (10.051)
Posizione finanziaria netta finale (276.693) (367.750)

L'emergenza derivante dal Covid-19 ha provocato nel corso del 2020, per tutto il settore in cui la Società opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si è aggiunto alla normale stagionalità del business. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, hanno provocato, nel secondo trimestre del 2020, un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi (gestiti dai diversi clienti), dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi. Nel corso del 2021, al contrario, parte di tale effetto anomalo sul circolante è stato riassorbito.

Gli investimenti sono riepilogati nella seguente tabella:

(Migliaia di euro) 2021 2020
Marchi e brevetti 396 578
Aperture e rinnovi Geox Shops 4.494 7.747
Stabilimento produttivo - 110
Attrezzature e Impianti industriali 2.631 2.334
Logistica 1.347 560
Information technology 8.713 5.958
Altri investimenti 1.408 925
Totale investimenti monetari 18.989 18.212
Diritto d'uso 4.015 20.123
Totale investimenti 23.004 38.335

Effetti IFRS 16 nel rendiconto finanziario consolidato dell'esercizio

Ai fini di dare una rappresentazione più chiara della movimentazione avvenuta nel corso dell'esercizio della posizione finanziaria netta del Gruppo e di migliorare il livello di trasparenza per la comunità finanziaria, si presenta di seguito il prospetto di riconciliazione tra i valori del rendiconto finanziario consolidato e quelli che escludono gli effetti contabili derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16:

(Migliaia di euro) 2021 Impatto
IFRS 16
2021
escluso
impatto
IFRS 16
2020
escluso
impatto
IFRS 16
Risultato netto (62.147) (8.673) (70.820) (116.397)
Ammortamenti e svalutazioni 77.677 (41.478) 36.199 35.420
Altre rettifiche non monetarie (19.449) - (19.449) 26.317
58.228 (41.478) 16.750 61.737
Variazione capitale circolante netto operativo 81.087 (9.608) 71.479 (16.106)
Variazione altre attività/passività correnti 2.635 - 2.635 (5.080)
Cash flow attività operativa 79.803 (59.759) 20.044 (75.846)
Investimenti (18.989) - (18.989) (18.212)
Disinvestimenti 6.505 - 6.505 183
Investimenti netti (12.484) - (12.484) (18.029)
Free cash flow 67.319 (59.759) 7.560 (93.875)
Incremento diritti d'uso IFRS 16 (4.015) 4.015 - -
Variazione posizione finanziaria netta 63.304 (55.744) 7.560 (93.875)
Posizione finanziaria netta iniziale - ante fair value contratti derivati (357.699) 267.907 (89.792) 5.364
Variazione posizione finanziaria netta 63.304 (55.744) 7.560 (93.875)
Effetto delle differenze di conversione (835) 211 (624) (1.281)
Posizione finanziaria netta finale- ante fair value contratti derivati (295.230) 212.374 (82.856) (89.792)
Valutazione al fair value contratti derivati 18.537 - 18.537 (10.051)
Posizione finanziaria netta finale (276.693) 212.374 (64.319) (99.843)

La voce 'Impatto IFRS 16' include gli effetti descritti in precedenza sulle voci di conto economico (principalmente storno di ammortamenti relativi al diritto d'uso e considerazione dei costi per affitto e locazione) e sulla situazione patrimoniale e finanziaria (principalmente storno Attività per Diritto d'uso e Passività finanziaria per leasing).

Si sottolinea che i prospetti sopra esposti, che escludono gli impatti derivanti dall'applicazione del principio IFRS 16, non sono da considerarsi sostitutivi a quelli definiti dai principi contabili IFRS adottati dall'Unione Europea e pertanto la loro presentazione deve essere attentamente valutata da parte del lettore della presente Relazione Finanziaria.

Azioni proprie e azioni o quote di società controllanti

Al 31 dicembre 2021 la Società detiene complessive 3.996.250 azioni proprie pari all'1,54% del capitale sociale, in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2019 che ha previsto un programma di acquisto di azioni proprie da destinare a servizio del Piano di Stock Grant 2019-2021.

Il programma di acquisto ha avuto inizio il 5 giugno 2019 ed è terminato il 20 novembre 2019.

Stock Plan

L'Assemblea Straordinaria della Società, in data 16 aprile 2019 ha approvato un piano di incentivazione a medio-lungo termine che prevede l'assegnazione a titolo gratuito fino ad un massimo di 5 milioni di azioni ordinarie della Società (Piano di Stock Grant 2019-2021) a favore dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti Strategici e di altri dirigenti e dipendenti considerati risorse chiave di Geox o di altre Società del Gruppo. Il Piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione, da parte dell'Assemblea dei Soci, del bilancio d'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. L'assegnazione delle azioni è inoltre condizionata e commisurata al raggiungimento di risultati di performance parametrati all'Utile Netto cumulato consolidato previsto nel Piano Strategico 2019-2021 del Gruppo Geox.

Ai sensi del Piano, dette azioni potranno essere reperite, a discrezione del Consiglio di Amministrazione, nel rispetto delle previsioni di legge applicabili, (a) da un aumento gratuito del capitale sociale ai sensi dell'articolo 2349, comma 1, del Codice Civile, da eseguire mediante l'utilizzo di una riserva di utili vincolata al servizio di detto aumento del capitale e/o (b) dalle azioni eventualmente acquistate sul mercato e/o detenute ad altro titolo dalla Società, previo rilascio da parte dell'Assemblea in sede ordinaria dell'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie ai sensi e per gli effetti degli articoli 2357 e seguenti del Codice Civile.

Il C.d.A. di Geox S.p.A. ha deliberato di dare attuazione al Piano di Stock Grant 2019-2021, con un primo ciclo di attribuzione di nr. 3.996.250 diritti a favore di 107 beneficiari. Alla data del 31 dicembre 2021 sono in circolazione un numero di 2.205.132 diritti che, date le performance, non risulteranno esercitabili dai beneficiari.

Per ulteriori dettagli si faccia riferimento alla Relazione sulla Remunerazione.

L'Assemblea degli Azionisti del 22 aprile 2021 ha approvato un nuovo piano di incentivazione a medio-lungo termine, il Piano Equity (Stock Grant) & Cash-Based 2021-2023, che prevede l'assegnazione a titolo gratuito di massime n. 7.696.626 di azioni ordinarie della Società nonché l'erogazione di una componente monetaria per un importo massimo pari a € 1.320.000 lordi in caso di overachievement di alcuni obiettivi, a favore dell'Amministratore Delegato, dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche, nonché di Dirigenti e Key People di Geox o di altre società del Gruppo.

Il Piano ha un vesting period di tre anni e, di conseguenza, le azioni potranno essere assegnate a decorrere dalla data di approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023. L'assegnazione delle componenti della Quota Equity ai beneficiari è subordinata al rispetto di una condizione di permanenza (permanenza del rapporto lavorativo/di amministrazione alla data di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione della Società del progetto di bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2023), al conseguimento di alcuni obiettivi di redditività collegati all'EBIT nel 2022, al Target EBITDA nel 2023 e ad alcuni obiettivi finanziari-patrimoniali del Gruppo nel 2023. L'erogazione della Quota Cash è inoltre subordinata al raggiungimento del target di overachievement.

Ai sensi del Piano, le azioni oggetto di assegnazione potranno essere reperite con le stesse modalità descritte nel piano precedente.

Attraverso l'adozione del Piano, la Società intende promuovere e perseguire i seguenti obiettivi: coinvolgere ed incentivare i beneficiari la cui attività è ritenuta di fondamentale importanza per il raggiungimento degli obiettivi del Gruppo; favorire la fidelizzazione dei beneficiari, incentivandone la permanenza all'interno del Gruppo; condividere ed allineare gli interessi dei beneficiari con quelli della Società e degli azionisti nel medio lungo periodo, riconoscendo al management il contributo dato nell'incremento di valore della Società.

Il C.d.A. di Geox S.p.A. ha deliberato di dare attuazione al Piano Equity (Stock Grant) & Cash-Based 2021- 2023, con un primo ciclo di attribuzione di nr. 7.671.892 diritti a favore di 99 beneficiari. Alla data del 31 dicembre 2021 sono in circolazione un numero di 6.811.609 diritti.

Rapporti con parti correlate

Per quanto concerne le operazioni effettuate con parti correlate si precisa che le stesse non sono qualificabili né come atipiche né come inusuali, rientrando nel normale corso di attività delle società del Gruppo. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Le informazioni sui rapporti con parti correlate sono presentate nella Nota 34 del Bilancio Consolidato.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nel formulare le previsioni sull'intero anno si devono tenere in considerazione alcuni fattori positivi (di seguito elencati) legati all'attuale andamento del business, sottolineando però sin d'ora, che tali fattori non hanno ancora subito possibili conseguenze derivanti dagli sviluppi odierni della crisi in Ucraina:

  • 1) Il canale DOS sta evidenziando ad oggi (settimana 7) vendite comparabili (LFL) in positiva evoluzione (circa +44% sul 2021 e leggermente sotto il 2019) con una significativa riduzione degli sconti (circa 6 punti) sia rispetto al 2021 che al 2019. Tutto il primo semestre infatti beneficerà, in assenza di nuove restrizioni, di una facile comparazione con il primo semestre 2021 che era stato particolarmente impattato dai lockdown e dalla conseguente chiusura di un'alta percentuale di negozi soprattutto in Europa. Le performance del secondo semestre si confronteranno invece con una base più omogenea in quanto nella seconda parte del 2021 tutta la rete è stata sostanzialmente operativa.
  • 2) Nel canale wholesale, dopo la brillante chiusura della raccolta ordini iniziale per la stagione SS22 (circa +25%), si sta avviando alla conclusione anche la raccolta ordini iniziale per la stagione FW22 che conferma, ad oggi, lo stesso trend di incremento, raggiungendo il budget, e puntando ora a portarsi ai livelli del 2019. Si ricorda che il Gruppo, per salvaguardare i margini e bilanciare l'incremento dei costi delle materie prime e dei trasporti, ha rivisto al rialzo il proprio listino prezzi sia per la collezione SS22 (circa +4% medio) che per la FW22 (circa +8% medio).
  • 3) La situazione dei trasporti resta ancora difficile sia per quanto riguarda il timing delle spedizioni che per il loro costo. Geox è in continuo contatto con i propri partner nel canale multimarca al fine di concordare modalità e tempistiche di consegna della collezione SS22. Ciò comporterà alcuni impatti in termini di cancellazioni, condizioni commerciali e un maggior ricorso alla via aerea soprattutto nel primo semestre. Il Gruppo ritiene, come gran parte degli operatori di mercato, che la situazione possa progressivamente migliorare nel corso del secondo semestre.

Sulla base di questi elementi e delle previsioni sui prossimi trimestri, il management conferma che le linee fondamentali del Piano sono rispettate e l'andamento attuale delle vendite dei negozi diretti unito all'ottimo andamento registrato nelle campagne vendita Primavera-Estate e Autunno-Inverno ormai sostanzialmente concluse, porterebbero verso gli obiettivi di una crescita a doppia cifra per i ricavi annuali (previsti da Piano sopra i 700 milioni di euro), con una marginalità lorda in miglioramento di circa 100/150 punti base rispetto ai livelli 2021. L'incremento di marginalità e di redditività sarà principalmente concentrato nel secondo semestre grazie sia ad una maggiore base di ricavi (tipica stagionalità del business) che all'atteso allentamento delle criticità attualmente presenti nella catena di approvigionamento.

Su questo contesto, gli eventi di oggi, con l'aggravamento della crisi in Ucraina, portano ad aumentare il rischio e la volatilità di queste previsioni sull'andamento futuro perché non sono ad oggi note le azioni e le sanzioni che verranno applicate dalla comunità internazionale come reazione a questi gravi eventi. In particolare oggi non è ancora possibile prevedere e quantificare ogni eventuale impatto sul business del nostro settore, sull'andamento delle valute, sui costi dell'energia e sull'inflazione. Quindi queste previsioni sull'andamento futuro, che già per loro natura sono soggette ad una forte incertezza, richiedono oggi ancor più prudenza.

Biadene di Montebelluna, 24 febbraio 2022

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE

Conto economico consolidato

(Migliaia di euro) Note 2021 di cui
parti
correlate
2020
Restated (*)
di cui
parti
correlate
Ricavi netti 3-34 608.915 898 534.897 626
Costo del venduto 34 (324.653) 529 (302.523) 134
Margine lordo 284.262 232.374
Costi di vendita e distribuzione (37.659) (41.395)
Costi generali ed amministrativi 4-34 (262.691) 97 (278.102) 12
Pubblicità e promozioni 34 (29.195) (149) (23.049) (145)
Costi di ristrutturazione 8 351 (1.134)
Svalutazioni nette di immobilizzazioni 6 - (12.436)
Risultato operativo 3 (44.932) (123.742)
Oneri e proventi finanziari 9-34 (8.336) (1.364) (8.112) (579)
Risultato ante imposte (53.268) (131.854)
Imposte 10-34 (6.419) (5) 4.307 (81)
Risultato netto delle attività operative in funzionamento (59.687) (127.547)
Proventi (Oneri) netti da attività operative cessate 11-34 (2.460) 1.155 (658) 695
Risultato netto (62.147) (128.205)
Utile / (Perdita) per azione (euro) 12 (0,24) (0,50)
Utile / (Perdita) per azione diluito (euro) 12 (0,24) (0,50)

Conto economico complessivo consolidato

(Migliaia di euro) 2021 di cui
parti
correlate
2020
Restated (*)
di cui
parti
correlate
Risultato netto (62.147) (128.205)
Altri utili/(perdite) complessivi che non saranno
successivamente riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) attuariale su piani a benefici definiti 25 - 44 -
Altri utili/(perdite) complessivi che saranno successivamente
riclassificati nel risultato netto:
- Utile (Perdita) netta dalla valutazione Cash Flow Hedge 18.396 - (6.058) -
- Utile (Perdita) netta dalla conversione delle controllate estere (880) - (1.271) -
Risultato complessivo netto (44.606) (135.490)

(*) La chiusura dello stabilimento produttivo in Serbia, avvenuto a metà 2021, rientra nella definizione di "Discontinued Operations" prevista dall'IFRS 5 e pertanto, nel conto economico del 2021 e, ai fini comparativi, del 2020, le relative voci di ricavi e proventi e di costi e oneri sono state riclassificate nei "Proventi (Oneri) netti di attività operative cessate"

Prospetto della situazione patrimoniale – finanziaria consolidata

(Migliaia di euro) Note 31-12-2021 di cui
parti
correlate
31-12-2020 di cui
parti
correlate
ATTIVO:
Immobilizzazioni immateriali 13 31.853 35.834
Immobilizzazioni materiali 14 35.873 50.413
Attività per diritto d'uso 15 203.674 241.808
Imposte differite attive 16 30.374 42.579
Attività finanziarie non correnti 21 26 24
Attività finanziarie per leasing non correnti 27 343 508
Altre attività non correnti 17 7.754 7.935
Attività non correnti 309.897 379.101
Rimanenze 18 240.320 267.964
Crediti verso clienti 19-34 68.927 907 87.718 1.068
Altre attività correnti non finanziarie 20-34 31.025 67 35.093 175
Attività finanziarie correnti 21-33 22.413 4.127
Cassa e valori equivalenti 22 45.655 83.130
Attività correnti 408.340 478.032
Totale attivo 718.237 857.133
PASSIVO E PATRIMONIO NETTO:
Capitale sociale 23 25.921 25.921
Altre riserve 23 160.808 269.492
Risultato dell'esercizio 23 (62.147) (128.205)
Patrimonio netto 124.582 167.208
Fondo TFR 24 2.411 2.834
Fondi rischi e oneri 25 6.497 7.015
Debiti finanziari non correnti 26 82.389 113.832
Passività finanziarie per leasing non correnti 27-34 166.082 54.096 202.861 57.525
Altri debiti non correnti 28 1.561 2.828
Passività non correnti 258.940 329.370
Debiti commerciali 29-34 196.812 64 178.154 744
Altre passività correnti non finanziarie 30 31.165 30.498
Debiti tributari 31 10.079 13.057
Passività finanziarie correnti 21-33 1.070 11.323
Passività finanziarie per leasing correnti 27-34 46.635 4.949 65.554 5.143
Debiti verso banche e altri finanziatori 26 48.954 61.969
Passività correnti 334.715 360.555
Totale passivo e patrimonio netto 718.237 857.133

Rendiconto finanziario

(Migliaia di euro) Note 2021 2020
FLUSSI DI CASSA GENERATI DALL'ATTIVITA' OPERATIVA:
Risultato netto (62.147) (128.205)
Rettifiche per raccordare l'utile netto alle disponibilità
liquide generate (utilizzate) dalla gestione operativa:
Ammortamenti e Impairment 5-6 77.677 110.793
Accantonamenti (utilizzi) dei fondi e altre rettifiche non monetarie (19.449) 26.317
58.228 137.110
Variazioni nelle attività e passività:
Crediti verso clienti 14.096 23.656
Altre attività 2.222 (5.902)
Rimanenze di magazzino 42.374 (5.461)
Debiti verso fornitori 24.617 (48.020)
Altre passività 5.358 (2.793)
Debiti tributari (4.945) 3.018
83.722 (35.502)
Flussi di cassa generati dall'attività operativa 79.803 (26.597)
FLUSSI DI CASSA DALL'ATTIVITA' DI INVESTIMENTO:
Investimenti in immobilizzazioni immateriali 13 (7.467) (6.793)
Investimenti in immobilizzazioni materiali 14 (11.372) (10.971)
Investimenti in immobilizzazioni diritti d'uso (150) (448)
(18.989) (18.212)
Disinvestimenti in immobilizzazioni immateriali e materiali 6.505 183
(Investimenti) disinvestimenti di attività finanziarie 382 (2.227)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività di investimento (12.102) (20.256)
FLUSSI DI CASSA DA ATTIVITA' FINANZIARIE:
Incremento (riduzione) netta dei debiti verso banche a breve (1.861) (3.486)
Rimborso debiti per leasing 27 (61.292) (48.611)
Finanziamenti passivi:
- Assunzioni 16.669 157.240
- Rimborsi (59.549) (22.207)
Flussi di cassa utilizzati dall'attività finanziaria (106.033) 82.936
Incremento (decremento) nei conti cassa e valori equivalenti (38.332) 36.083
Cassa e valori equivalenti all'inizio del periodo 22 83.130 48.449
Effetto su cassa e valori equivalenti delle differenze di conversione 857 (1.402)
Cassa e valori equivalenti alla fine del periodo 22 45.655 83.130
Informazioni supplementari al rendiconto finanziario:
- Ammontare pagato nel periodo per interessi
- Ammontare incassato nel periodo per interessi
6.736
1.357
7.159
1.583
- Ammontare pagato nel periodo per imposte 3.352 2.294

Prospetto delle variazioni del patrimonio netto

(Migliaia di euro) Capitale
sociale
Riserva
legale
Riserva
di sovrap-
prezzo
Riserva
di conver-
sione
Riserva
di cash
flow hedge
Riserva
per stock
grant
eser. prec.
a nuovo
Risultati Risultato
del
periodo
Patrimonio
netto
del Gruppo
Saldo al 31-12-19 25.921 5.184 37.678 (2.267) (582) - 261.523 (24.759) 302.698
Destinazione risultato
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
(1.271)
-
(6.058)
-
-
(24.759)
44
24.759
(128.205)
-
(135.490)
Saldo al 31-12-20 25.921 5.184 37.678 (3.538) (6.640) - 236.808 (128.205) 167.208
Destinazione risultato
Movimenti stock grant
Risultato complessivo
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
-
(880)
-
-
18.396
-
1.980
-
(128.205)
-
25
128.205
-
(62.147)
-
1.980
(44.606)
Saldo al 31-12-21 25.921 5.184 37.678 (4.418) 11.756 1.980 108.628 (62.147) 124.582

Note esplicative

1. Informazioni sulla società: l'attività del Gruppo

Il Gruppo Geox svolge attività di coordinamento di produzione e vendita a dettaglianti e a consumatori finali delle calzature e abbigliamento a marchio "Geox". Concede inoltre la distribuzione e/o l'utilizzo del marchio a terzi nei mercati dove il Gruppo ha scelto di non avere una presenza diretta. I licenziatari si occupano della produzione e commercializzazione sulla base di contratti di licenza con il riconoscimento di royalties.

Geox S.p.A., la capogruppo, è una società per azioni costituita e domiciliata in Italia ed è controllata da Lir S.r.l..

2. Principi contabili e criteri di valutazione

Contenuto e forma del bilancio consolidato

Le presenti note esplicative sono state predisposte dal Consiglio di Amministrazione sulla base delle scritture contabili aggiornate al 31 dicembre 2021 e sono corredate dalla relazione sulla gestione sull'andamento del Gruppo Geox. Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) adottati dall'Unione Europea e in vigore alla data di bilancio. Tali principi sono omogenei, salvo quanto di seguito indicato, rispetto a quelli utilizzati nella redazione dei Bilanci comparativi.

A fini comparativi i prospetti presentano il confronto con i dati patrimoniali del bilancio al 31 dicembre 2020 e con i dati economici del 2020, questi ultimi opportunamente riesposti secondo quanto previsto dal principio contabile IFRS 5 con riferimento all'operazione di chiusura dello stabilimento produttivo in Serbia. Infatti, tale operazione è stata qualificata come una "Discontinued Operation" e, in conformità alle previsioni

dell'IFRS 5, il contributo al bilancio consolidato da parte società controllata Technic Development Doo è stato presentato nella voce "Proventi (Oneri) netti da attività operative cessate" (Nota 11). Nella situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, e, ai fini comparativi al 31 dicembre 2020, non si è proceduto a nessuna riesposizione in quanto la sopra citata operazione si è completata entro il 31 dicembre 2021.

L'unità di valuta utilizzata è l'euro e tutti i valori sono arrotondati alle migliaia di euro.

Impatti Covid-19

Come ampiamente indicato dagli Amministratori nella Relazione sulla Gestione, i risultati del 2021, seppur in forte miglioramento rispetto al 2020, sono stati ancora impattati in modo significativo dal persistere della pandemia da Covid-19 che, soprattutto nella prima parte dell'anno, ha comportato frequenti sospensioni delle attività commerciali non essenziali in molti Paesi, con la conseguente chiusura temporanea dei negozi gestiti dal Gruppo e dai propri clienti.

Il contenimento della perdita conseguito nel 2021 è stato possibile sia grazie alla positiva evoluzione dei ricavi che all'incremento della marginalità lorda guidata dalla incisiva e continua azione di risparmio sui costi, ottenuta anche grazie al supporto una-tantum ricevuto in alcuni paesi europei.

Dalla riapertura dei negozi si sta riscontrando un progressivo e significativo miglioramento delle performance della rete, tornata totalmente operativa dalla fine del mese di giugno 2021, con solo qualche interruzione in alcuni Paesi a fine anno per la ripresa dei contagi. Particolarmente confortante è stata l'evoluzione dei ricavi digitali e dei mercati su cui il Gruppo continua a concentrare i propri investimenti.

In tutte le aree dove il Gruppo è presente non sono al momento vigenti nuovi lockdown e quindi tutta la rete distributiva di Geox è attualmente operativa.

Nonostante ciò, la situazione sanitaria sta, di fatto, contenendo la ripresa dei flussi turistici e della mobilità delle persone nel mondo con importanti effetti sulla performance dei negozi.

In questo contesto, gli Amministratori hanno implementato le azioni necessarie a proteggere i dipendenti e la situazione finanziaria del Gruppo, hanno effettuato una incisiva azione di riduzione dei costi e hanno

accelerato la definizione di un modello di business più snello, più efficiente e più rispondente al nuovo contesto di mercato.

Si segnala, inoltre, come stiano progressivamente rientrando gli effetti finanziari generati dal rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che nella primavera del 2020 si era aggiunto alla normale stagionalità del business, fenomeno provocato dall'emergenza Covid e comune a tutto il settore in cui il Gruppo opera. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, ha provocato, in particolare nel secondo trimestre del 2020, un importante assorbimento di risorse finanziarie dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi (gestiti dai diversi clienti), dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi.

Gli Amministratori hanno formalizzato le proprie previsioni sull'evoluzione del business nel Piano Strategico 2022-2024 (di seguito "Piano Strategico") che è stato oggetto di approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione in data 1° dicembre 2021. Il Piano Strategico, le cui principali assunzioni sono descritte all'interno della nota 6, sono ritenute tuttora valide, è stato considerato come riferimento per supportare le valutazioni relative al presente bilancio consolidato.

Con riferimento a tale contesto, descritto con maggiore dettaglio nella Relazione sulla Gestione, gli Amministratori, in considerazione delle previsioni contenute nel Piano Strategico, delle attuali linee di credito disponibili e non utilizzate, nonché dei finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, ritengono che non sussistano problematiche circa la capacità del Gruppo di far fronte alle proprie obbligazioni nel prevedibile futuro ed in particolare nei prossimi 12 mesi.

Su tali basi, oltre che sulla struttura patrimoniale di cui il Gruppo gode, gli Amministratori hanno valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistano incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.

Area di consolidamento

Il bilancio annuale consolidato al 31 dicembre 2021 include, con il metodo dell'integrazione globale, tutte le società, italiane ed estere, nelle quali la Capogruppo detiene, direttamente od indirettamente, la maggioranza delle azioni o quote del capitale.

Le società considerate ai fini del consolidamento sono elencate nel prospetto allegato "Elenco delle società consolidate al 31 dicembre 2021".

Schemi di bilancio

Il Gruppo presenta il conto economico nella forma "a costo del venduto", riclassifica ritenuta più rappresentativa rispetto al settore di attività in cui il Gruppo opera. La forma scelta è, inoltre, conforme alle modalità di reporting interno e di gestione del business ed è in linea con la prassi internazionale del settore calzature e abbigliamento.

Con riferimento alle attività e passività presentate nella situazione patrimoniale-finanziaria è stata adottata una forma di riclassifica che mira a distinguere le attività e passività tra correnti e non correnti.

Il rendiconto finanziario è stato redatto secondo il metodo indiretto.

Si precisa, infine, che con riferimento alla Delibera Consob n. 15519 del 27 luglio 2006 in merito agli schemi di bilancio, sono stati evidenziati i rapporti significativi con parti correlate in apposite colonne, al fine di non compromettere la leggibilità complessiva dei suddetti schemi (Nota 34).

Criteri di consolidamento

I bilanci delle società controllate comprese nell'area di consolidamento sono consolidati con il metodo dell'integrazione globale, che prevede il recepimento integrale di tutte le voci dei prospetti contabili, prescindendo dalla percentuale di possesso azionario di Gruppo.

Nel caso in cui le imprese incluse nell'area di consolidamento siano soggette a discipline diverse si sono adottati gli schemi di bilancio più idonei ai fini della chiarezza, veridicità e correttezza. I bilanci delle società controllate estere sono stati opportunamente riclassificati per renderne la forma di presentazione più aderente ai criteri seguiti dalla Capogruppo. Tali bilanci sono stati rettificati per uniformarli agli IFRS.

In particolare, per le società controllate incluse nell'area di consolidamento:

  • il valore contabile delle partecipazioni incluse nell'area di consolidamento è stato eliminato a fronte del patrimonio netto delle partecipate secondo il metodo dell'integrazione globale ed ove la partecipazione diretta o indiretta risulti inferiore al 100%, viene attribuita la quota di risultato e di patrimonio netto di pertinenza di terzi;
  • l'eventuale differenza tra il costo di acquisizione ed il patrimonio netto contabile delle partecipate al momento dell'acquisizione della partecipazione, se positiva, viene allocata a specifiche attività delle società acquisite, sulla base dei loro valori correnti alla data di acquisizione ed ammortizzata in quote costanti in funzione dell'utilità futura dell'investimento, e per la parte residua, qualora ne sussistano i presupposti, ad Avviamento. In questo caso tali importi non vengono ammortizzati ma sottoposti ad impairment test almeno su base annuale e comunque ogni qualvolta se ne ravvisi l'opportunità;
  • qualora dall'eliminazione emerga una differenza negativa, questa viene iscritta a conto economico.

Vengono inoltre eliminati:

  • i debiti e i crediti, i costi e i ricavi e gli utili e le perdite risultanti da operazioni intragruppo, considerando i relativi effetti fiscali;
  • gli effetti derivanti da operazioni straordinarie che coinvolgono società del Gruppo (fusioni, conferimenti).

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni applicabili dal 1 Gennaio 2021

In data 31 marzo 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Covid-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (Amendments to IFRS 16)" con il quale estende di un anno il periodo di applicazione dell'emendamento emesso nel 2020, che prevedeva per i locatari la facoltà di contabilizzare le riduzioni dei canoni connesse al Covid-19 senza dover valutare, tramite l'analisi dei contratti, se fosse rispettata la definizione di lease modification dell'IFRS 16. Pertanto i locatari che hanno applicato tale facoltà nell'esercizio 2020, hanno contabilizzato gli effetti delle riduzioni dei canoni di affitto direttamente a conto economico alla data di efficacia della riduzione. L'emendamento del 2021, disponibile soltanto per le entità che abbiano già adottato l'emendamento del 2020, si applica a partire dal 1° aprile 2021 ed è consentita un'adozione anticipata. Nel corso del 2020, il Gruppo ha avviato importanti negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo. La conclusione della maggior parte di tali negoziazioni è avvenuta tra la fine del 2020 e nel corso del 2021. L'applicazione di tale emendamento ha comportato un beneficio complessivo sul risultato dell'esercizio di euro 7.034 mila nel 2021 e di euro 6.783 mila nel 2020.

In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:

  • IFRS 9 Financial Instruments;
  • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
  • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
  • IFRS 4 Insurance Contracts; e
  • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° gennaio 2021. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio del Gruppo.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non ancora obbligatoriamente applicabili e non adottati in via anticipata dal Gruppo

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi di seguito descritti:

  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
  • Amendments to IFRS 3 Business Combinations
  • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment:
  • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets
  • Annual Improvements 2018-2020
  • In data 18 maggio 2017 lo IASB ha pubblicato il principio IFRS 17 Insurance Contracts che è destinato a sostituire il principio IFRS 4 – Insurance Contracts.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio della Società dall'adozione di tali emendamenti.

Principi contabili, emendamenti ed interpretazioni non omologati dall'Unione Europea

  • In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current".
  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates—Amendments to IAS 8".
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction".
  • In data 9 dicembre 2021, lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information".

Conversione in euro dei bilanci redatti in valuta estera

I bilanci delle società estere espressi in valuta diversa dall'euro sono convertiti in euro con le seguenti modalità:

  • le voci del conto economico sono convertite ai cambi medi del periodo, mentre per le voci dello stato patrimoniale, esclusi il risultato del periodo ed il patrimonio netto, sono utilizzati i cambi di fine periodo;
  • le voci del patrimonio netto sono convertite ai cambi storici.

Il saldo di conversione originato dalla differenza tra il patrimonio netto convertito ai cambi storici e l'attivo ed il passivo dello stato patrimoniale convertiti ai cambi di fine periodo, viene iscritto nel patrimonio netto consolidato alla "Riserva di conversione" che viene classificata all'interno della voce "Altre riserve".

I tassi di cambio applicati sono riportati nelle tabelle sottostanti e corrispondono a quelli resi disponibili dalla Banca d'Italia:

Descrizione delle valute Medio Puntuale Medio Puntuale
31-12-2021 31-12-2021 31-12-2020 31-12-2020
Dollaro USA 1,1835 1,1326 1,1413 1,2271
Franco Svizzero 1,0814 1,0331 1,0703 1,0802
Sterlina Inglese 0,8600 0,8403 0,8892 0,8990
Dollaro Canadese 1,4835 1,4393 1,5294 1,5633
Yen Giapponese 129,8575 130,3800 121,7755 126,4900
Renminbi (Yuan) 7,6340 7,1947 7,8708 8,0225
Corona Ceca 25,6468 24,8580 26,4555 26,2420
Rublo Russo 87,2321 85,3004 82,6454 91,4671
Zloty Polacchi 4,5640 4,5969 4,4432 4,5597
Fiorino Ungherese 358,4635 369,1900 351,2043 363,8900
Pataca Macao 9,4748 9,0983 9,1172 9,7996
Dinaro Serbo 117,5512 117,6165 117,6154 117,4097
Dong Vietnam 27.149,9167 25.819,0000 26.515,2500 28.331,0000
Rupia Indonesiana 16.928,5075 16.100,4200 16.619,7767 17.240,7600
Lira Turca 10,4670 15,2335 8,0436 9,1131
Rupia Indiana 87,4861 84,2292 84,5795 89,6605

Stime ed ipotesi

La redazione del bilancio e delle relative note in applicazione degli IFRS richiede da parte degli Amministratori il ricorso a stime e assunzioni che hanno effetto sui valori delle attività e delle passività di bilancio e sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali alla data di bilancio. Le stime e le assunzioni utilizzate sono basate sull'esperienza e su altri fattori considerati rilevanti.

Si segnala tuttavia che le previsioni sono per loro natura soggette a notevoli fattori di incertezza, in particolar modo nell'attuale contesto economico caratterizzato dalla Pandemia da Covid-19 in corso. Pertanto, è possibile, sulla base delle conoscenze attualmente disponibili, che i risultati che si consuntiveranno potrebbero differire da tali stime e potrebbero richiedere rettifiche ad oggi difficilmente stimabili e prevedibili.

Le stime e le assunzioni sono riviste periodicamente e gli effetti di ogni variazione ad esse apportate sono riflesse a conto economico nel periodo in cui avviene la revisione di stima. In particolare, per quanto riguarda

il valore degli assets iscritti, poiché la pandemia da Covid-19, per intensità e imprevedibilità, costituisce un fattore esterno di potenziale presunzione di perdita di valore (indicatore di impairment), sono stati aggiornati gli impairment test, valutando l'andamento delle diverse CGU sulla base del Piano Strategico, come meglio descritto alla nota 6.

Le voci di bilancio principalmente interessate da tali situazioni di incertezza sono: l'asset impairment, le imposte differite attive, la passività per resi e accrediti a clienti e i fondi svalutazione magazzino, il fondo svalutazione crediti, e le passività per leasing (e le relative attività per diritto d'uso).

Di seguito sono riepilogati i processi critici di valutazione e le assunzioni chiave utilizzate dal management nel processo di applicazione dei principi contabili riguardo al futuro e che possono avere effetti significativi sui valori rilevati nel bilancio.

Asset Impairment

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i valori contabili delle attività materiali, immateriali e attività per diritto d'uso possano non essere recuperabili dalle stesse tramite l'uso. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli Amministratori per determinare l'ammontare di asset impairment che debba essere contabilizzato. Essi stimano la possibile perdita di valore delle immobilizzazioni in relazione ai risultati economici futuri ad essi strettamente riconducibili. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 6, tra cui le assunzioni significative utilizzate dagli Amministratori nell'ambito del test di impairment.

Imposte differite attive

Le imposte differite attive sono rilevate a fronte delle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali, oltre che sulle perdite fiscali portate a nuovo considerate recuperabili. Una significativa valutazione discrezionale è richiesta agli Amministratori per determinare l'ammontare delle imposte differite attive da svalutare e quindi del saldo di imposte attive che possono essere contabilizzate nella misura in cui sia probabile l'esistenza di adeguati utili fiscali futuri a fronte dei quali tali perdite potranno essere utilizzate. Essi devono stimare la probabile manifestazione temporale e l'ammontare dei futuri utili fiscalmente imponibili nonché una strategia di pianificazione delle imposte future. Il valore contabile delle perdite fiscali riconosciute è fornito alla nota 16.

Passività per resi e accrediti a clienti

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti già venduti possano venire resi dai clienti. Per fare ciò, il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti resi in passato ed al valore presumibile di realizzo di tali prodotti resi. Il Gruppo ha tenuto in considerazione il mutato scenario di riferimento e ha effettuato un accantonamento per passività per resi e accrediti a clienti che rispecchia le assunzioni relative all'andamento delle vendite dei propri clienti fino a fine stagione, e pertanto dei resi attesi.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 29.

Accantonamenti al fondo svalutazione magazzino

Il Gruppo ha rilevato degli accantonamenti a fronte della possibilità che i prodotti presenti in giacenza debbano essere venduti a stock e quindi debbano essere adeguati al valore presumibile di realizzo. Per fare ciò il Gruppo ha elaborato delle ipotesi in relazione alla quantità di prodotti venduti a stock in passato ed alla possibilità di smaltimento di tali prodotti dagli outlet gestiti direttamente. In particolare, il Gruppo ha riflesso nel fondo svalutazione magazzino le proprie assunzioni in merito alle previsioni di smaltimento delle rimanenze di collezioni precedenti, inclusa la stima delle eccedenze relative alle collezioni correnti, considerando l'attuale scenario di incertezza.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 18.

Fondo svalutazione crediti

Il fondo svalutazione crediti viene determinato sulla base di un'analisi specifica sia delle pratiche in contenzioso che delle pratiche che, pur non essendo in contenzioso, presentano qualche sintomo di ritardo negli incassi. Lo stanziamento include, inoltre, la valutazione dei crediti residuali secondo la logica di perdita attesa (Expected Loss) calcolata sull'intera vita del credito. La valutazione del complessivo valore

realizzabile dei crediti commerciali richiede di elaborare delle stime circa la probabilità di recupero delle suddette pratiche, nonché delle percentuali di svalutazione applicate ai crediti non in contenzioso e pertanto essa è soggetta ad incertezza. In particolare, gli Amministratori hanno tenuto in considerazione l'attuale scenario di incertezza e hanno provveduto ad effettuare uno stanziamento a fondo svalutazione crediti coerente con la situazione dei propri crediti che, in parte, sono soggetti ad assicurazione. Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 19.

Passività per leasing e attività per diritto d'uso

Il Gruppo rileva l'attività per il diritto di utilizzo e la passività del leasing. L'attività per il diritto di utilizzo viene inizialmente valutata al costo, e successivamente al costo al netto dell'ammortamento e delle perdite per riduzione di valore cumulati, e rettificata al fine di riflettere le rivalutazioni della passività del leasing.

Il Gruppo valuta la passività del leasing al valore attuale dei pagamenti dovuti per i leasing non versati alla data di decorrenza. La passività del leasing viene successivamente incrementata degli interessi che maturano su detta passività e diminuita dei pagamenti dovuti per il leasing effettuati ed è rivalutata in caso di modifica dei futuri pagamenti dovuti per il leasing derivanti da una variazione dell'indice o tasso, in caso di modifica dell'importo che il Gruppo prevede di dover pagare a titolo di garanzia sul valore residuo o quando il Gruppo modifica la sua valutazione con riferimento all'esercizio o meno di un'opzione di acquisto, di proroga o risoluzione.

Il Gruppo ha stimato la durata del leasing dei contratti nei quali agisce da locatario e che prevedono opzioni di rinnovo. La valutazione del Gruppo circa l'esistenza o meno della ragionevole certezza di esercitare l'opzione influenza la stima della durata del leasing, impattando in maniera significativa l'importo delle passività del leasing e delle attività per il diritto di utilizzo rilevate.

Il Gruppo ha analizzato la totalità dei contratti di lease, andando a definire per ciascuno di essi il lease term, dato dal periodo "non cancellabile" unitamente agli effetti di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata il cui esercizio è stato ritenuto ragionevolmente certo. Nello specifico, per gli immobili tale valutazione ha considerato i fatti e le circostanze specifiche di ciascuna attività. Per quanto riguarda le altre categorie di beni, principalmente auto aziendali ed attrezzature, il Gruppo ha generalmente ritenuto non probabile l'esercizio di eventuali clausole di estensione o terminazione anticipata in considerazione della prassi abitualmente seguita dal Gruppo.

Ulteriori dettagli sono forniti alla nota 15 per quanto riguarda le Attività per diritto d'uso e alla nota 27 per quanto riguarda Attività e Passività per leasing.

Principi contabili

Il bilancio è redatto sulla base del principio del costo storico, modificato come richiesto per la valutazione di alcuni strumenti finanziari, nonché sul presupposto della continuità aziendale, come già descritto nel paragrafo di apertura "Impatti Covid-19" delle presenti note esplicative e a quanto già indicato nella relazione degli Amministratori per ulteriori considerazioni sulla situazione finanziaria del Gruppo.

I principi contabili applicati sono esposti di seguito:

Immobilizzazioni immateriali

Le attività immateriali, aventi vita utile definita, sono iscritte al costo di acquisto o di produzione, inclusivo degli oneri accessori, ed ammortizzate sistematicamente per il periodo della loro residua possibilità di utilizzazione secondo quanto previsto dallo IAS 36.

L'ammortamento si applica sistematicamente lungo la vita utile dell'attività immateriale a seconda delle prospettive di impiego economico stimate. Il valore residuo alla fine della vita utile si presume pari a zero a meno che ci sia un impegno da parte di terzi all'acquisto dell'attività alla fine della sua vita utile oppure se esiste un mercato attivo per l'attività. Per quanto riguarda la voce dei Key money, si evidenzia come in Francia le tutele fornite al conduttore dalle specifiche previsioni giuridiche, a cui si affiancano le prassi di mercato, permettano il riconoscimento di un valore delle posizioni commerciali anche a fine contratto. Ciò ha portato gli Amministratori a stimare un valore residuo, del key money pagato, alla fine di ogni contratto di locazione.

Gli Amministratori rivedono la stima della vita utile dell'immobilizzazione immateriale a ogni chiusura di periodo.

Le immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita non sono soggette ad ammortamento ma sottoposte a impairment test.

Di seguito vengono riassunti gli anni di vita utile delle differenti tipologie di immobilizzazioni immateriali:

Marchi 10 anni
Brevetti Geox 10 anni
Altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno 3-5 anni
Key money Durata contratto di locazione
Altre immobilizzazioni immateriali Durata contratto di locazione

Nella voce Marchi sono inclusi gli oneri a natura durevole sostenuti per la tutela e la diffusione dello stesso.

Nella voce Brevetti Geox è incluso il valore degli oneri, a natura durevole, di registrazione, protezione ed estensione di nuove soluzioni tecnologiche nei diversi paesi del mondo.

Gli altri diritti di brevetto e di utilizzazione delle opere dell'ingegno si riferiscono principalmente ai costi per l'implementazione e la personalizzazione del software che vengono ammortizzati in tre/cinque anni in considerazione del loro futuro utilizzo.

Nella voce key money sono comprese:

  • somme corrisposte per l'acquisto di aziende (negozi) gestiti direttamente o dati in locazione a terzi affiliati con contratto di franchising;
  • somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori. Tali immobili sono stati poi adibiti a Geox shop.

L'avviamento viene rilevato inizialmente capitalizzando tra le immobilizzazioni immateriali l'eccedenza del costo di acquisizione sostenuto rispetto alle attività nette a valore corrente dell'impresa di nuova acquisizione. L'avviamento non viene ammortizzato, ma viene sottoposto annualmente, o più frequentemente ogni qualvolta vi sia un'indicazione di perdita di valore, a verifica di impairment per identificare eventuali perdite di valore dell'attività. Le componenti che soddisfano la definizione di "attività acquisite in un'operazione di aggregazione di imprese" sono contabilizzate separatamente soltanto se il loro "fair value" può essere determinato in modo attendibile.

Immobilizzazioni materiali

Sono iscritte al costo di acquisto o di costruzione che comprende il prezzo pagato per acquistare l'attività (al netto di sconti e abbuoni) e gli eventuali costi direttamente attribuibili all'acquisizione e messa in funzione del bene. Le attività materiali sono esposte al costo meno gli ammortamenti e le perdite di valore accumulati e comprensivo di eventuali ripristini di valore.

Il valore residuo e la vita utile delle attività viene rivisto almeno a ogni chiusura di periodo e qualora, indipendentemente dall'ammortamento già contabilizzato, risulti una perdita di valore determinata in base all'applicazione dello IAS 36, l'immobilizzazione viene corrispondentemente svalutata. Se in esercizi successivi vengono meno i presupposti della svalutazione, il suo valore viene ripristinato.

I costi di manutenzione, aventi natura ordinaria, sono addebitati integralmente a conto economico, mentre quelli aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono e ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi.

Di seguito si riportano i periodi temporali corrispondenti alle aliquote applicate:

Fabbricati industriali 20-30 anni
Impianti e macchinari 3-8 anni
Impianto fotovoltaico 11 anni
Attrezzature industriali e commerciali 2-4 anni
Stampi 2 anni
Mobili ufficio 8 anni
Macchine elettroniche 3-5 anni
Autovetture 4 anni
Mezzi trasporto interno 5 anni
Migliorie beni terzi Durata contratto di locazione *
Impianti negozi Minore tra durata contratto e 8 anni
Attrezzature negozi 4 anni
Concept negozi 2-4-5 anni

* Costi per migliorie su beni di terzi sono ammortizzati nel periodo più breve tra quello in cui le migliorie possono essere utilizzate e la durata residua dei contratti di locazione.

I beni acquisiti con contratti di locazione finanziaria sono iscritti nel bilancio consolidato al valore normale del bene all'inizio del contratto, con contestuale rilevazione tra le passività del corrispondente debito finanziario verso le società locatrici: i beni vengono ammortizzati sulla base del normale piano di ammortamento utilizzato per attività simili.

Beni in leasing

Il Gruppo valuta all'atto della sottoscrizione di un contratto se è, o contiene, un leasing. In altri termini, se il contratto conferisce il diritto di controllare l'uso di un bene identificato per un periodo di tempo in cambio di un corrispettivo.

Il Gruppo in veste di locatario

Il Gruppo adotta un unico modello di riconoscimento e misurazione per tutti i leasing, con alcune eccezioni riferibili ai leasing di breve termine ed ai leasing di beni di modico valore. Il Gruppo riconosce le passività relative ai pagamenti del leasing e l'attività per diritto d'uso che rappresenta il diritto ad utilizzare il bene sottostante il contratto.

Attività per diritto d'uso

Il Gruppo riconosce le attività per il diritto d'uso alla data di inizio del leasing (cioè la data in cui l'attività sottostante è disponibile per l'uso). Le attività per il diritto d'uso sono misurate al costo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore, e rettificati per qualsiasi rimisurazione delle passività di leasing. Le attività per diritto d'uso sono ammortizzate in quote costanti dalla data di decorrenza alla fine della vita utile dell'attività consistente nel diritto di utilizzo. Le attività per il diritto d'uso sono soggette a Impairment.

Passività legate al leasing

Alla data di decorrenza del leasing, il Gruppo rileva le passività di leasing misurandole al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non ancora versati a tale data. I pagamenti dovuti includono i pagamenti fissi (compresi i pagamenti fissi nella sostanza) al netto di eventuali incentivi al leasing da ricevere, i pagamenti variabili di leasing che dipendono da un indice o un tasso, e gli importi che si prevede dovranno essere pagati a titolo di garanzie del valore residuo. I pagamenti del leasing includono anche il prezzo di esercizio di un'opzione di acquisto se si è ragionevolmente certi che tale opzione sarà esercitata dal Gruppo e i pagamenti di penalità di risoluzione del leasing, se la durata del leasing tiene conto dell'esercizio da parte del Gruppo dell'opzione di risoluzione del leasing stesso.

I pagamenti di leasing variabili che non dipendono da un indice o da un tasso vengono rilevati come costi nel periodo in cui si verifica l'evento o la condizione che ha generato il pagamento.

Nel calcolo del valore attuale dei pagamenti dovuti, il Gruppo usa il tasso di finanziamento marginale alla data di inizio. Dopo la data di decorrenza, l'importo della passività del leasing si incrementa per tener conto degli interessi sulla passività del leasing e diminuisce per considerare i pagamenti effettuati. Inoltre, il valore contabile dei debiti per leasing è rideterminato nel caso di eventuali modifiche del leasing o per la revisione dei termini contrattuali per la modifica dei pagamenti; è rideterminato, altresì, in presenza di modifiche in merito alla valutazione dell'opzione dell'acquisto dell'attività sottostante o per variazioni dei pagamenti futuri che deriva da una modifica dell'indice o del tasso utilizzato per determinare tali pagamenti.

Leasing di breve durata e leasing di attività a modesto valore Il Gruppo applica l'esenzione per la rilevazione di leasing di breve durata e a leasing di attività a modesto valore.

Perdite di valore delle immobilizzazioni materiali ed immateriali

I valori contabili delle attività materiali e immateriali del Gruppo Geox sono oggetto di valutazione ogni qualvolta vi siano evidenti segnali interni o esterni all'impresa che indichino la possibilità del venir meno del valore dell'attività o di un gruppo di esse (definite come Unità Generatrici di Cassa o CGU). Nel caso dell'avviamento e della differenza di consolidamento, delle altre immobilizzazioni immateriali a vita utile indefinita l'impairment test deve essere effettuato almeno annualmente.

L'impairment test avviene confrontando il valore contabile dell'attività o della CGU con il valore recuperabile della stessa, dato dal maggiore tra il "fair value" (al netto degli eventuali oneri di vendita) e il valore dei flussi di cassa netti attualizzati che si prevede saranno prodotti dall'attività o dalla CGU.

Se il valore contabile di un'attività è superiore al suo valore recuperabile, tale attività è conseguentemente svalutata fino a riportarla al valore recuperabile.

Ciascuna unità a cui vengono allocati gli specifici valori delle attività (materiali e immateriali) rappresenta il livello più basso all'interno del Gruppo in cui le stesse attività sono monitorate ai fini della gestione interna.

Le condizioni e le modalità di eventuale ripristino di valore di un'attività in precedenza svalutata applicate dal Gruppo, escludendo comunque qualsiasi possibilità di ripristino di valore dell'avviamento, sono quelle previste dallo IAS 36.

Strumenti finanziari

Gli strumenti finanziari detenuti dal Gruppo sono inclusi nelle seguenti voci di bilancio:

  • attività finanziarie non correnti includono partecipazioni non consolidate, titoli detenuti con l'intento di mantenerli in portafoglio sino alla scadenza, crediti e finanziamenti non correnti e altre attività finanziarie non correnti disponibili per la vendita;
  • attività finanziarie correnti includono i crediti commerciali, i crediti da attività di finanziamento, titoli correnti e le altre attività finanziarie correnti (che includono il fair value positivo degli strumenti finanziari derivati), nonché le disponibilità e mezzi equivalenti;
  • cassa e valori equivalenti include i depositi bancari, quote di fondi di liquidità e altri titoli ad elevata negoziabilità che possono essere convertiti in cassa prontamente e che sono soggetti ad un rischio di variazione di valore non significativo;
  • passività finanziarie si riferiscono ai debiti finanziari, nonché alle altre passività finanziarie (che includono il fair value negativo degli strumenti finanziari derivati), ai debiti commerciali e agli altri debiti.

Le attività finanziarie non correnti, diverse dalle partecipazioni, così come le attività finanziarie correnti e le passività finanziarie, sono contabilizzate secondo quanto stabilito dallo IFRS 9.

In particolare, tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 devono successivamente essere rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business della Società per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria. Specificamente:

• Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa

rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Nonostante quanto sopra riportato, il Gruppo può effettuare la seguente designazione irrevocabile al momento della rilevazione iniziale di un'attività finanziaria:

  • Il Gruppo può compiere la scelta irrevocabile di presentare le variazioni successive del fair value di un investimento in strumenti rappresentativi di capitale che non sia né posseduto per la negoziazione, né un corrispettivo potenziale rilevato da un'acquirente in un'operazione di aggregazione aziendale nelle altre componenti di conto economico complessivo;
  • Il Gruppo può irrevocabilmente designare un investimento in strumenti di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL) se così facendo elimina o riduce significativamente un'asimmetria contabile.

Nel corso dell'esercizio corrente, il Gruppo non ha designato nessuno strumento di debito che soddisfi i criteri del costo ammortizzato o di FVTOCI come valutato al fair value rilevato nell'utile (perdita) d'esercizio.

Quando le attività finanziarie non hanno una scadenza prefissata, sono valutate al costo di acquisizione. I crediti con scadenza superiore ad un anno, infruttiferi o che maturano interessi inferiori al mercato, sono attualizzati utilizzando i tassi di mercato.

Sono regolarmente effettuate valutazioni al fine di verificare se esista evidenza oggettiva che un'attività finanziaria o che un gruppo di attività possa aver subito una riduzione di valore. Se esistono evidenze oggettive, la perdita di valore deve essere rilevata come costo nel conto economico del periodo.

I crediti verso clienti sono inizialmente iscritti a bilancio al loro valore corrente e sono successivamente esposti al netto del fondo svalutazione crediti necessario per adeguare gli stessi secondo la logica di impairment introdotta dall'IFRS 9 (modello delle expected losses).

Gli accantonamenti a fondo svalutazione crediti sono contabilizzati a conto economico.

I crediti soggetti a perdita di valore sono stornati quando si verifica che essi sono irrecuperabili.

I crediti ceduti al factor con clausola "pro soluto" sono eliminati dallo Stato Patrimoniale in quanto il contratto di riferimento prevede la cessione della titolarità dei crediti, unitamente alla titolarità dei flussi di cassa generanti dal credito stesso, nonché di tutti i rischi e benefici, in capo al cessionario.

Ad eccezione degli strumenti finanziari derivati, le passività finanziarie sono esposte al costo ammortizzato utilizzando il metodo dell'interesse effettivo.

Le attività e le passività finanziarie coperte da strumenti derivati sono valutate secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting, applicabili al fair value hedge: gli utili e le perdite derivanti dalle successive valutazioni al fair value, dovute a variazioni dei relativi rischi coperti, sono rilevate a conto economico e sono compensate dalla porzione efficace della perdita o dell'utile derivante dalle successive valutazioni al fair value dello strumento di copertura.

Strumenti finanziari derivati

Tutti gli strumenti finanziari derivati sono misurati al fair value, come stabilito dall'IFRS 9.

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati con l'intento di copertura, al fine di ridurre il rischio di cambio e di tasso. Coerentemente con quanto stabilito dall'IFRS 9, gli strumenti finanziari derivati possono essere contabilizzati secondo le modalità stabilite per l'hedge accounting solo quando, all'inizio della copertura, esiste la designazione formale e la documentazione della relazione di copertura e la stessa copertura è

efficace sulla base della valutazione della "relazione economica" esistente tra elemento coperto ed elemento di copertura.

Quando gli strumenti finanziari hanno le caratteristiche per essere contabilizzati in hedge accounting, si applicano i seguenti trattamenti contabili:

  • Fair value hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del fair value di un'attività o di una passività di bilancio attribuibili ad un particolare rischio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del fair value dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico. L'utile o la perdita sulla posta coperta, attribuibile al rischio coperto, modificano il valore di carico di tale posta e sono rilevati a conto economico.
  • Cash flow hedge Se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa futuri di un'attività o di una passività iscritta in bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario derivato è rilevata nel patrimonio netto. L'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui è rilevato il correlato effetto economico dell'operazione oggetto di copertura. L'utile o la perdita associati ad una copertura (o a parte di copertura) divenuta inefficace, sono iscritti a conto economico immediatamente. Se uno strumento di copertura o una relazione di copertura sono chiusi, ma l'operazione oggetto di copertura non si è ancora realizzata, gli utili e le perdite cumulati, fino quel momento iscritti nel patrimonio netto, sono rilevati a conto economico in correlazione con la rilevazione degli effetti economici dell'operazione coperta. Se l'operazione oggetto di copertura non è più ritenuta probabile, gli utili o le perdite non ancora realizzati sospesi a patrimonio netto sono rilevati immediatamente a conto economico.

Se l'hedge accounting non può essere applicato, gli utili o le perdite derivanti dalla valutazione al fair value dello strumento finanziario derivato sono iscritti immediatamente a conto economico.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono valutate al minore fra il costo di acquisto e di produzione ed il valore di presumibile realizzazione o di sostituzione. Per le materie prime il costo di acquisizione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio.

Per i prodotti finiti e le merci il costo di acquisto o di produzione è determinato in base ai costi medi ponderati dell'esercizio inclusivi degli oneri accessori d'acquisto e dei costi diretti ed indiretti di produzione per la parte ragionevolmente imputabile.

Le scorte obsolete e di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o di realizzo.

Benefici per i dipendenti

I benefici garantiti ai dipendenti erogati in coincidenza o successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro attraverso programmi a benefici definiti (trattamento di fine rapporto) sono riconosciuti nel periodo di maturazione del diritto.

La passività relativa ai programmi a benefici definiti, al netto delle eventuali attività al servizio del piano, è determinata sulla base di ipotesi attuariali ed è rilevata per competenza coerentemente alle prestazioni di lavoro necessarie per l'ottenimento dei benefici. La valutazione della passività è effettuata da attuari indipendenti.

L'importo riflette non solo i debiti maturati alla data di chiusura del bilancio, ma anche i futuri incrementi salariali e le correlate dinamiche statistiche.

I benefici garantiti ai dipendenti attraverso piani a contribuzione definita (anche in virtù dei recenti cambiamenti nella normativa nazionale in tema di previdenza) vengono rilevati per competenza e danno contestualmente luogo alla rilevazione di una passività valutata al valore nominale.

Pagamenti basati su azioni

I dipendenti del Gruppo ricevono parte della remunerazione sotto forma di pagamenti basati su azioni, pertanto i dipendenti prestano servizi in cambio di azioni ("operazioni regolate per titoli").

Il costo delle operazioni con dipendenti regolate con titoli è misurato facendo riferimento al valore equo alla data di assegnazione. Il valore equo è determinato da un valutatore esterno utilizzando un modello di valutazione appropriato, maggiori dettagli sono presentati nella nota 32.

Il costo delle operazioni regolate con titoli, assieme al corrispondente incremento del patrimonio netto, è rilevato sul periodo che parte dal momento in cui le condizioni relative al raggiungimento di obbiettivi e/o alla prestazione di servizio sono soddisfatte, e termina alla data in cui i dipendenti interessati hanno pienamente maturato il diritto a ricevere il compenso ("data di maturazione").

I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di ogni chiusura di periodo fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima disponibile del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo a conto economico rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine del periodo.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione definitiva, tranne nel caso dei diritti la cui assegnazione è condizionata dalle condizioni di mercato, che sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato a cui soggiacciono siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni devono essere soddisfatte.

Se le condizioni iniziali sono modificate, si dovrà quanto meno rilevare un costo ipotizzando che tali condizioni siano invariate. Inoltre, si rileverà un costo per ogni modifica che comporti un aumento del valore equo totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica.

Se i diritti vengono annullati, sono trattati come se fossero maturati alla data di annullamento ed eventuali costi non ancora rilevati a fronte di tali diritti sono rilevati immediatamente. Tuttavia, se un diritto annullato viene sostituito da uno nuovo e questo è riconosciuto come una sostituzione alla data in cui viene concesso, il diritto annullato e nuovo sono trattati come se fossero una modifica del diritto originale, come descritto al paragrafo precedente.

L'effetto di diluizione delle opzioni eventualmente maturate ("vested") e non ancora esercitate è riflesso nel calcolo della diluizione del risultato per azione (vedi nota 12).

Fondi per rischi ed oneri

Gli accantonamenti a fondi rischi ed oneri sono rilevati quando si è in presenza di una obbligazione attuale (legale o implicita) che deriva da un evento passato, qualora sia probabile un esborso di risorse per soddisfare l'obbligazione e possa essere effettuata una stima attendibile sull'ammontare dell'obbligazione. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo. Se l'effetto di attualizzazione del valore del denaro è significativo, gli accantonamenti sono determinati attualizzando i flussi finanziari futuri attesi.

Ricavi e proventi

Il Gruppo opera nella creazione, produzione e distribuzione di calzature ed abbigliamento caratterizzati dall'applicazione di soluzioni innovative e tecnologiche in grado di garantire traspirabilità ed impermeabilità. I ricavi e i proventi del Gruppo comprendono:

  • corrispettivi per vendite di beni a clienti che gestiscono punti vendita sia in spazi mono-marca (nella forma di franchising) sia all'interno di negozi multi-marca (wholesalers);
  • corrispettivi per vendite di beni al dettaglio (retail e online);
  • corrispettivi per affitti a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca (nella forma di franchising);
  • corrispettivi per royalty.

Vendita di beni - Wholesale e Franchising

I ricavi per vendita di beni Wholesale e Franchising sono rilevati quanto il controllo del bene oggetto della transazione è trasferito all'acquirente, ovvero quanto il bene è consegnato al cliente in accordo con le previsioni contrattuali ed il cliente acquisisce la piena capacità di decidere dell'uso del bene nonché di trarne

sostanzialmente tutti i benefici. Qualora il contratto di vendita preveda sconti volume retrospettivi, il Gruppo provvede a stimarne l'effetto e a trattarlo quale componente variabile del corrispettivo pattuito. Il Gruppo provvede inoltre ad effettuare una stima dell'effetto dei possibili resi da clienti. Tale effetto è contabilizzato quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale presentazione di una passività per resi e della corrispondente attività nel prospetto della situazione patrimoniale-finanziaria. Tale stima è basata sia sulla contrattualistica esistente, sia sulle politiche e prassi adottate dal Gruppo in tema di diritto ai resi, sia sui dati storici dell'andamento dei resi sulle vendite. I componenti variabili del corrispettivo (effetto sconti e resi) sono riconosciuti in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati

Vendita di beni – Retail

I ricavi per vendita di beni al dettaglio sono rilevati al momento della consegna al cliente della merce presso il punto vendita. Il relativo corrispettivo è normalmente incassato contestualmente alla consegna. Eventuali pagamenti anticipati o depositi ricevuti da parte dei clienti non vengono contabilizzati come ricavi fino alla consegna del prodotto. Per quanto riguarda le vendite tramite canale e-commerce, il momento in cui il cliente ottiene il controllo del bene è identificato sulla base delle specifiche condizioni contrattuali applicate dalle piattaforme di vendita on-line utilizzate dal Gruppo. In alcuni paesi il Gruppo riconosce il diritto di restituire le merci acquistate per un certo periodo di tempo dopo l'acquisto e, conseguentemente, provvede ad effettuare una stima del relativo effetto contabilizzandolo quale componente variabile del corrispettivo contrattuale con la contestuale iscrizione delle relative partite patrimoniali (vedi Vendita di beni Wholesale e Franchising).

La stima è effettuata sulla base dell'andamento storico dei resi, tiene in considerazione il tempo trascorso dalla data della vendita ed è soggetta a rivisitazione periodica. Il componente variabile del corrispettivo è riconosciuto in bilancio solo qualora sia altamente probabile che non si verifichi in futuro un significativo aggiustamento dell'importo dei ricavi rilevati. Non vi sono altri obblighi post-consegna oltre alle garanzie sui prodotti, laddove previsto dalla normativa locale; tali garanzie non costituiscono una prestazione separata.

Programmi fedeltà

Le società della divisione Retail offrono ai propri clienti la partecipazione a programmi sconto o a programmi fedeltà similari che hanno durata di dodici mesi. I clienti che presentano una tessera fedeltà valida ricevono una scontistica concordata per una gamma prestabilita di prodotti e servizi. Anche in questo caso, i ricavi maturati nell'ambito di tali accordi sono riconosciuti al momento della consegna al cliente delle merci e della prestazione dei servizi presso il punto vendita.

Corrispettivi per affitti

I corrispettivi per affitti di spazi commerciali a clienti che gestiscono punti vendita in spazi mono-marca, nella forma di franchising, sono contabilizzati in applicazione del principio della competenza temporale.

Corrispettivi per royalty

Il Gruppo concede in licenza a terzi i diritti d'utilizzo dei marchi e/o brevetti e riconosce ricavi da royalty in base alle caratteristiche dei contratti stipulati con i clienti.

Costi e oneri

I costi e gli oneri sono contabilizzati seguendo il principio della competenza.

Contributi pubblici

I contributi pubblici sono rilevati in bilancio nel momento in cui vi è la ragionevole certezza che la società rispetterà tutte le condizioni previste per il ricevimento dei contributi e che i contributi stessi saranno ricevuti. I contributi sono rilevati a conto economico lungo il periodo in cui si rilevano i costi ad essi correlati.

Imposte

Imposte correnti

Le imposte correnti sul reddito del periodo sono determinate in relazione al reddito imponibile e in conformità alle disposizioni vigenti nei singoli Paesi.

La società controllante Geox S.p.A., ha aderito, in qualità di consolidante, ad un consolidato fiscale nazionale valido per il triennio 2014-2016 e successivamente rinnovato per due trienni. A tale consolidato fiscale partecipano le società italiane controllate Geox Retail S.r.l. e Xlog S.r.l..

Imposte differite

Le imposte sul reddito differite e anticipate sono contabilizzate sulle differenze temporanee tra i valori patrimoniali iscritti nel bilancio e i corrispondenti valori riconosciuti ai fini fiscali. Sono inoltre rilevate le attività per imposte anticipate sulle perdite fiscali riportabili a nuovo delle società del Gruppo laddove sia probabile il loro assorbimento mediante la creazione di futuri imponibili fiscali nelle stesse società.

Le attività e passività fiscali differite sono determinate con le aliquote fiscali che si prevede saranno applicabili, nei rispettivi ordinamenti dei paesi in cui il Gruppo opera, nei periodi nei quali le differenze temporanee saranno realizzate o estinte.

L'iscrizione di attività per imposte anticipate è effettuata nella misura in cui è probabile, sulla base di piani futuri, che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale può essere utilizzata la differenza temporanea deducibile.

Il valore contabile delle attività fiscali differite viene rivisto a ciascuna data di bilancio ed eventualmente ridotto nella misura in cui non sia più probabile realizzare un reddito imponibile sufficiente tale da consentire in tutto, o in parte, il recupero delle attività. Tali riduzioni vengono ripristinate nel caso in cui vengano meno le condizioni che le hanno determinate.

Le imposte sul reddito relative a poste rilevate direttamente a patrimonio netto sono imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico.

Risultato per azione

Il risultato base per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli Azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo.

Il risultato diluito per azione è calcolato dividendo il risultato attribuibile agli azionisti della Capogruppo per la media ponderata delle azioni in circolazione, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio, con riferimento ai piani di stock option ai dipendenti, qualora vi siano opzioni maturate non ancora esercitate).

Passività potenziali

Il Gruppo operando a livello globale è soggetto a rischi legali e fiscali che derivano dallo svolgimento delle normali attività. Sulla base delle informazioni ad oggi disponibili, il Gruppo ritiene che alla data di redazione del presente documento, i fondi accantonati in bilancio sono sufficienti a garantire la corretta rappresentazione del Bilancio Consolidato.

3. Informativa di settore

Ai fini gestionali, il Gruppo gestisce e controlla il proprio business in base alla tipologia di prodotti forniti, e presenta due settori operativi ai fini dell'informativa illustrati di seguito: il settore calzature e il settore abbigliamento.

Gli Amministratori osservano separatamente i risultati conseguiti dalle due unità di business allo scopo di prendere decisioni in merito alle risorse, all'allocazione e alla verifica del rendimento. Il rendimento dei settori è valutato sulla base del risultato operativo che viene ripartito nei diversi settori operativi secondo le seguenti modalità:

  • i ricavi netti, il costo del venduto, i costi diretti di vendita e i costi di pubblicità sono direttamente imputati ai rispettivi settori operativi in quanto chiaramente identificabili;
  • i costi generali e amministrativi, inclusi gli ammortamenti non industriali, per quanto direttamente attribuibili vengono imputati ai rispettivi segmenti. Quando tali costi risultano essere comuni a più settori operativi vengono attribuiti in proporzione alla rispettiva incidenza percentuale sul costo del venduto complessivo;
  • la gestione finanziaria del Gruppo (inclusi costi e ricavi su finanziamenti), le imposte sul reddito sono gestiti a livello di Gruppo e non sono allocati ai settori operativi;
  • non esistono prezzi di trasferimento tra i settori in quanto questi sono totalmente indipendenti tra loro.

La tabella seguente presenta i dati relativi ai settori di attività del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020:

2021 % 2020
Restated
%
Calzature Ricavi 546.917 477.379
Risultato operativo (38.476) (7,03%) (106.554) (22,32%)
Abbigliamento Ricavi 61.998 57.518
Risultato operativo (6.456) (10,41%) (17.188) (29,9%)
Totale Ricavi 608.915 534.897
Risultato operativo (44.932) (7,38%) (123.742) (23,13%)

Le attività e le passività settoriali sono gestite tutte a livello di Gruppo e quindi non vengono presentate separatamente per segmento. Unica eccezione a tale regola è rappresentata dal valore delle giacenze di magazzino che risultano essere pari ad euro 212.122 mila per le calzature (euro 239.238 mila nel 2020) e ad euro 28.198 mila per l'abbigliamento (euro 28.726 mila nel 2020).

La tabella seguente presenta i ricavi relativi ai settori geografici del Gruppo per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 2020:

(Migliaia di euro) 2021 2020 % Var. %
Italia 153.801 25,3% 124.923 23,4% 23,1%
Europa (*) 278.283 45,7% 250.293 46,8% 11,2%
Nord America 26.827 4,4% 24.772 4,6% 8,3%
Altri Paesi 150.004 24,6% 134.909 25,2% 11,2%
Totale ricavi 608.915 100,0% 534.897 100,0% 13,8%

(*) Europa include: Austria, Benelux, Francia, Germania, Gran Bretagna, Penisola Iberica, Scandinavia, Svizzera.

4. Costi generali ed amministrativi

I costi generali ed amministrativi sono evidenziati nella seguente tabella:

2021 2020
Restated
Variazione
Salari e stipendi 92.705 84.860 7.845
Affitti passivi 6.233 10.976 (4.743)
Altri costi 175.455 188.050 (12.595)
Affitti attivi (1.236) (2.353) 1.117
Altri proventi (10.466) (3.431) (7.035)
Totale 262.691 278.102 (15.411)

Gli affitti passivi, relativi ai negozi ed agli immobili industriali, civili e commerciali, pari ad euro 6.233 mila, registrano un decremento rispetto al corrispondente periodo del precedente esercizio dovuto principalmente alla riduzione dei negozi.

Si ricorda come, a partire dal 1 gennaio 2019, nella voce Affitti passivi si contabilizzano solo quelli relativi a contratti a breve termine, a canone variabile sul fatturato e quelli relativi a contratti di lease per i quali l'asset sottostante si configura come low-value asset.

Nel corso del 2020, il Gruppo ha avviato importanti negoziazioni con i principali proprietari degli immobili con cui ha in essere contratti di leasing operativo. La conclusione della maggior parte di tali negoziazioni è avvenuta tra la fine del 2020 e nel corso del 2021. L'applicazione di tale emendamento ha comportato un beneficio complessivo sul risultato dell'esercizio di euro 7.034 mila nel 2021 e di euro 6.783 mila nel 2020.

Si segnala, inoltre, che il Gruppo ha beneficiato, per quanto riguarda la società controllata Geox Retail S.r.l., di un credito di imposta su canoni di locazione previsto dal decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito con modificazioni dalla legge del 17 luglio 2020, n. 77 e successive estensioni, per un importo complessivo di euro 1.907 mila (complessivamente euro 624 mila nel 2020), e per quanto riguarda la società controllata Geox Canada Inc., di un sussidio governativo a supporto dei costi di affitto sostenuti dalla società per Euro 1.152 mila (Euro 319 mila nel 2020).

Oltre ai due benefici sopra riportati, si evidenzia che tale voce include principalmente: spese condominiali per euro 6.510 mila, a canoni variabili sul fatturato per euro 3.912 mila, a contratti a breve termine per euro 4.087 mila e a contratti relativi a low-value asset per euro 1.817 mila.

Gli affitti attivi si riferiscono ai Geox Shop di proprietà del Gruppo affittati a terzi affiliati con contratti di franchising.

Gli altri costi includono principalmente: ammortamenti, consulenze, costi per lo sviluppo del campionario, utenze, assicurazioni, manutenzioni e commissioni bancarie.

Gli altri proventi includono principalmente la vendita di merci diverse, gli indennizzi da assicurazione e i contributi governativi ottenuti nei vari Paesi in cui il Gruppo opera a supporto del business a seguito della Pandemia (euro 7.527 mila).

La ricerca e la continua ideazione ed attuazione di soluzioni innovative è un fattore significativo delle strategie del Gruppo in quanto, come già spiegato nella relazione sulla gestione, l'innovazione di prodotto è fondamentale per il consolidamento del vantaggio competitivo del Gruppo.

L'attività di ricerca e sviluppo è un processo aziendale complesso che va dallo studio di soluzioni tecniche legate alla traspirazione ed impermeabilità dei materiali, alla concessione di nuovi brevetti, fino allo sviluppo di nuove linee di prodotto.

Tale processo può essere distinto nelle seguenti fasi:

  • attività di ricerca pura che consiste nella verifica della performance dei materiali impiegati nelle calzature e nell'abbigliamento. Questa attività trova la sua realizzazione nella brevettazione ed implementazione di soluzioni che, tramite l'impiego di particolari materiali, consentono la traspirazione e l'impermeabilizzazione dei propri prodotti;
  • attività di ricerca in senso lato che consiste nel processo che porta alla creazione delle collezioni passando attraverso le fasi di progettazione, prototipia e modelleria.

La ricerca e sviluppo si avvale di personale dedicato, che trasmette gli esiti della ricerca a tutti coloro (designer, product manager, tecnici di produzione, ecc.) che partecipano alla definizione, industrializzazione e produzione del prodotto.

I costi per l'attività di ricerca e sviluppo vengono imputati al conto economico di esercizio e sono pari complessivamente ad euro 11.273 mila (euro 10.375 mila nel 2020).

Gli emolumenti spettanti ai membri del Consiglio di Amministrazione per l'esercizio 2021 sono pari ad euro 2.838 mila (euro 2.601 mila nel 2020).

Nel 2021 il valore complessivo dei compensi relativi ai Dirigenti con responsabilità strategiche è pari ad euro 2.694 mila (euro 2.470 mila nel 2020). I suddetti importi comprendono anche i compensi spettanti per lo svolgimento di tali funzioni in altre imprese del Gruppo.

Gli emolumenti spettanti al Collegio Sindacale per l'esercizio 2021 sono pari ad euro 175 mila (euro 175 mila nel 2020).

Nel 2021 l'ammontare dei diritti attribuiti che danno diritto all'assegnazione a titolo gratuito di n. 1 azione della Società, per ogni Diritto assegnato, a membri del Consiglio di Amministrazione e a Dirigenti con Responsabilità Strategiche è pari a numero 3.052.327.

5. Ammortamenti e costi del personale inclusi nel conto economico consolidato

La seguente tabella riporta il totale degli ammortamenti inclusi nel conto economico consolidato:

2021 2020
Restated
Variazione
Ammortamenti industriali 3.720 4.113 (393)
Ammortamenti non industriali 72.015 92.009 (19.994)
Totale 75.735 96.122 (20.387)

Gli ammortamenti ammontano complessivamente ad euro 75.735 mila, evidenziando una riduzione pari ad euro 20.387 mila rispetto all'esercizio precedente, principalmente riferibile alle Attività per diritto d'uso, i cui ammortamenti si attestano ad euro 48.946 mila nel 2021, contro euro 66.134 del 2020.

Il totale del costo del personale derivante dalle attività in continuità, ammonta a euro 113.974 mila (euro 103.047 mila nel 2020). L'incremento rispetto all'esercizio precedente è principalmente dovuto al minor ricorso a forme di supporto pubblico previste dagli ordinamenti dei vari paesi a seguito della Pandemia, parzialmente compensato dalla riduzione dei dipendenti in forza, a seguito della ristrutturazione di alcune società controllate e della chiusura di alcuni punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (60 chiusure nette nel 2021).

6. Svalutazioni nette di immobilizzazioni (Impairment test)

Come illustrato nella relazione sulla gestione, il 2021, anche se in misura inferiore rispetto al 2020, è stato caratterizzato dal persistere della pandemia da Covid-19. Tale situazione ha avuto, e si prevede avrà anche nei prossimi mesi, un impatto significativo sul business del Gruppo.

In questo contesto, gli Amministratori, in accordo con le linee guida dei regulators, hanno predisposto e approvato l'impairment test finalizzato alla verifica di recuperabilità degli assets del Gruppo. Si segnala che il test è stato svolto sulla base dei flussi di cassa derivanti dalle previsioni contenute nel già citato documento denominato "Piano Strategico 2022-2024" predisposto e approvato dall'organo amministrativo il 1° dicembre 2021 e utilizzato anche ai fini delle valutazioni relative al bilancio 2021.

Tale Piano Strategico segna un momento di importante discontinuità per il Gruppo e costituisce la seconda fase di un percorso strategico quinquennale intrapreso ad inizio 2020, dall'Amministratore Delegato, volto alla definizione di una nuova Geox, più digitale, più efficiente e più focalizzata sulla centralità del cliente e della distribuzione nei paesi più rilevanti per il Gruppo.

Il processo di trasformazione del Gruppo prevedeva due fasi: la prima "Focus on the Core" (2020-2021) ha realizzato una forte razionalizzazione ed una profonda trasformazione del modello di business per una piena integrazione tra canale fisico e digitale ed una maggiore coerenza con le scelte di acquisto dei consumatori; la seconda "Bigger and Better" (2022-2024) che, facendo leva sulle iniziative intraprese, punta ad accrescere la rilevanza dei valori del brand, l'audience dei consumatori ed il profilo di redditività del Gruppo.

Tra il 2020 ed il 2021 il Gruppo ha effettuato una rilevante razionalizzazione delle attività non profittevoli (tra cui la chiusura del 20% dei negozi e dello stabilimento produttivo in Serbia), definito una struttura organizzativa più snella, inserito nuove figure manageriali nelle aree più rilevanti per il business e accelerato negli investimenti più importanti per lo sviluppo futuro (infrastrutture digitali, formazione del personale e sostenibilità).

Parallelamente a queste azioni, il Gruppo ha avviato sia un percorso di rilancio della rilevanza del brand supportato da un incremento degli investimenti pubblicitari, che tutte le attività necessarie a definire una collezione di prodotto e una struttura distributiva più mirate e più focalizzate sulla clientela core di Geox.

Partendo da queste basi solide, nel prossimo triennio, Geox punterà a migliorare la propria quota di mercato nei paesi core (Italia, Francia, Spagna e Germania) dove gode di un ottimo posizionamento ed accelerare la crescita in quei paesi già in forte e positiva evoluzione. Per raggiungere questi risultati, l'offerta di Geox potrà beneficiare della progressiva e continua digitalizzazione del proprio business e di una offerta di prodotto più mirata sui consumatori attuali (bambino ed adulto) ma anche con proposte rivolte a quei segmenti di clientela individuati come target dalla nuova strategia di comunicazione. Lo scopo e l'ambizione fondante di Geox è contribuire a migliorare il benessere delle persone spingendole a muoversi con un comfort elevato ed uno stile contemporaneo.

Il Piano Strategico prevede le seguenti assunzioni che sono ritenute dagli Amministratori ancora attuali alla data di approvazione del progetto di bilancio 2021:

  1. Ricavi: si prevede di raggiungere un fatturato superiore agli 800 milioni di euro nel 2024, con un tasso medio annuo di crescita del 11% (CAGR lievemente positivo sul 2019). La qualità del fatturato e gli investimenti sul digitale saranno le linee guida per l'evoluzione del business. I ricavi digitali rappresentano il principale driver di crescita del Gruppo e andranno a raggiungere

circa il 30% del fatturato totale (dal 17% nel 2019) in linea con i trend di mercato. Tale crescita, che andrà a bilanciare la diminuzione di fatturato conseguente alla pianificata razionalizzazione dei punti vendita fisici, sarà resa possibile dagli importanti investimenti IT e dalla crescita del perimetro digitale. Si prevede una crescita più contenuta sui canali online della clientela multimarca dove prevarranno logiche qualitative e di redditività;

    1. Costi Operativi: le azioni rilevanti di razionalizzazione effettuate tra il 2020 ed il 2021 permetteranno un significativo efficientamento del modello di business. Si prevede che i costi operativi (spese generali ed amministrative e costi distribuzione e di vendita) rappresenteranno il 40,7% del fatturato nel 2024 con una riduzione dell'incidenza percentuale di circa 6 punti rispetto al 2019 (46,6% del fatturato).
    1. Redditività Operativa Netta (EBIT margin): la redditività operativa netta (EBIT) si ipotizza possa raggiungere un'incidenza pari a circa il 5-6% sul fatturato nel 2024 (break-even operativo nel 2019). Questo miglioramento deriverà essenzialmente dal sopracitato efficientamento dei costi e da un incremento della marginalità lorda (+100 punti base rispetto al 2019) che permetteranno anche di

finanziare i maggiori investimenti di marketing (attesi in incremento di circa 200 punti base rispetto al 2019).

    1. Investimenti: il piano 2022-2024 prevede investimenti totali per circa 70/80 milioni dedicati principalmente ai progetti IT (35% del totale) al miglioramento della rete dei negozi ed ai progetti di logistica integrata e gestione comune dei magazzini trasversale sui canali.
    1. La posizione finanziaria netta (ante IFRS 16 e ante fair value dei derivati di copertura) è attesa a fine piano, nel 2024 a circa -20/-30 milioni di euro con una generazione di cassa nell'ordine dei 70 milioni di euro principalmente derivante dall'attività economica.

Il test di impairment ha previsto una prima fase in cui è stata verificata la recuperabilità del capitale investito riferibile a ciascun punto vendita gestito direttamente dal Gruppo (Direct Operated Stores, DOS).

In tale fase, per ciascuna delle unità generatrici di cassa (CGUs) identificate, il valore recuperabile è basato sul suo valore d'uso determinato sulla base della stima della proiezione dei flussi finanziari futuri.

Nell'ambito del Piano Strategico, è prevista una sostanziale stabilità del numero complessivo di negozi fisici totali (2021-2024) ma con una ulteriore ottimizzazione dei negozi a gestione diretta in Italia ed Europa che sarà più che compensata da nuove aperture di negozi in franchising non gestito soprattutto nell'Europa dell'Est. Per i negozi esistenti alla data di bilancio si prevede per il 2022 una ripresa graduale delle vendite rispetto al 2019, legata ad un primo semestre ancora impattato da un forte calo di traffico e un recupero previsto in concomitanza della Stagione Autunno/Inverno. La crescita prevista per il periodo 2022-2024 prevede un CAGR medio del 2% in relazione ai dati del 2019.

Per ogni punto vendita, inoltre, si è considerato un orizzonte temporale coerente con la durata prevista del contratto di locazione effettuando le opportune proiezioni necessarie a coprire gli anni successivi all'orizzonte delle previsioni.

Al fine della determinazione del valore attuale, i flussi di cassa futuri così ottenuti sono stati attualizzati ad un tasso di sconto (WACC) alla data di riferimento del test che tenesse conto delle specificità e dei rischi propri di ciascuna realtà in cui il Gruppo opera, compreso tra il 6,23% e l'8,77%.

Gli Amministratori hanno pertanto proceduto a svalutare, totalmente o parzialmente, gli assets riferibili a 63 punti vendita (CGU), rispetto ai 95 negozi svalutati al 31 dicembre 2020.

L'esecuzione di tale test non ha comportato la necessità di effettuare una svalutazione netta aggiuntiva rispetto a quanto già stanziato nel 2020. Il fondo impairment complessivamente stanziato a rettifica delle immobilizzazioni al 31 dicembre 2021, è pari ad euro 8.415 mila, mentre era pari a euro 20.380 mila al 31 dicembre 2020. La riduzione rispetto all'esercizio precedente è imputabile principalmente alla chiusura di alcuni punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (60 chiusure nette nel 2021) anche a seguito della ristrutturazione di alcune società controllate.

La fase successiva del test è stata effettuata dagli Amministratori a livello superiore e ha previsto la verifica della recuperabilità del capitale investito netto del Gruppo, inclusivo dell'avviamento pari ad euro 1.138 mila. Il valore recuperabile dell'avviamento e del capitale investito netto del Gruppo è stato verificato con un approccio "asset side" confrontando il valore d'uso ("value in use") della Cash Generating Unit con il valore contabile del suo capitale investito netto ("carrying amount").

Le proiezioni dei flussi di cassa considerati ai fini dell'impairment test sono state effettuate considerando un orizzonte di cinque anni, ipotizzando per il 2025 e 2026 di proseguire in continuità il trend previsto nel 2024 e proiettando un tasso di crescita ("g" rate) del 1,71%.

Il tasso di sconto è stato calcolato usando il costo medio del capitale (Weighted Average Cost of Capital, "WACC"), vale a dire ponderando il tasso atteso di rendimento sul capitale investito al netto dei costi delle fonti di copertura di un campione di società appartenenti allo stesso settore. Il calcolo ha tenuto conto del mutato scenario dell'economia ed alle conseguenti implicazioni in termini di tassi di interesse. Il costo medio del capitale (WACC) è stato calcolato pari al 7,61%.

Come risultato, l'impairment test evidenzia una copertura positiva, sufficiente a sostenere il capitale investito netto e l'avviamento del Gruppo e, quindi, non sono necessarie ulteriori svalutazioni rispetto a quelle già contabilizzate in esercizi precedenti con riferimento all'impairment test sui negozi.

Il Gruppo ha, inoltre, condotto le consuete analisi di sensitivity, previste dallo IAS 36, al fine di evidenziare gli effetti prodotti sul "valore d'uso" da un ragionevole cambiamento degli assunti di base (WACC e tassi di crescita). Dall'analisi di sensitivity, si evidenzia che per rendere il "valore d'uso" pari al valore del Capitale investito netto (ipotesi di break even), occorrerebbe una variazione dei seguenti parametri, considerati singolarmente e in costanza degli altri parametri: i) incremento del WACC al 12,47%, ii) tasso di crescita "g"

utilizzato nel terminal value inferiore allo 0; e iii) una riduzione del Risultato Operativo Lordo (EBITDA ante IFRS 16) nel periodo esplicito pari a circa il 30%.

7. Organico

Di seguito viene evidenziato il numero medio dei dipendenti in forza:

2021 2020 Variazione
Dirigenti 44 47 (3)
Quadri e Impiegati 893 943 (50)
Dipendenti negozi 2.105 2.479 (374)
Operai 718 1.254 (536)
Totale 3.760 4.723 (963)

Il numero medio dei dipendenti dell'esercizio 2021 è pari a 3.760 unità, evidenziando una riduzione di 963 unità rispetto al 2020 principalmente imputabile alla ristrutturazione di alcune società controllate e alla chiusura di alcuni punti vendita gestiti direttamente dal Gruppo (60 chiusure nette nel 2021).

8. Costi di ristrutturazione

Le iniziative di razionalizzazione, intraprese dal Gruppo principalmente negli ultimi due esercizi, hanno comportato rilevanti interventi in molte geografie. Nel 2021 si evidenzia come il saldo degli oneri e proventi di ristrutturazione sia positivo per euro 351 mila (rispetto ai costi di euro 1.134 mila del 2020). Tale effetto netto si origina dalla quasi perfetta compensazione tra i costi sostenuti per la razionalizzazione del network distributivo e gli effetti positivi generati dallo stralcio dei debiti pregressi nell'ambito delle procedure concordatarie concluse in Canada e USA.

9. Oneri e proventi finanziari

La voce è così composta:

2021 2020
Restated
Variazione
Proventi finanziari 1.853 2.563 (710)
Oneri finanziari (10.448) (10.607) 159
Differenze cambio 259 (68) 327
Totale (8.336) (8.112) (224)

I proventi finanziari sono così composti:

2021 2020
Restated
Variazione
Interessi attivi bancari 37 33 4
Interessi attivi da clienti 27 - 27
Interessi attivi diversi 1.789 2.530 (741)
Totale 1.853 2.563 (710)

La voce interessi attivi diversi include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 33.

Gli oneri finanziari sono così composti:

2021 2020
Restated
Variazione
Interessi e oneri bancari 43 120 (77)
Interessi passivi su finanziamenti 1.485 1.012 473
Interessi passivi per leasing 3.611 4.209 (598)
Interessi passivi diversi 2.548 2.972 (424)
Sconti ed abbuoni finanziari 2.761 2.294 467
Totale 10.448 10.607 (159)

L'incremento della voce "Interessi passivi su finanziamenti" è dovuta principalmente all'aumento dell'indebitamento medio del Gruppo.

La voce "Interessi passivi per leasing" include l'effetto dell'applicazione del Principio Contabile IFRS 16. La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari all'1,50%.

La voce "Interessi passivi diversi" include principalmente l'effetto della contabilizzazione degli strumenti finanziari derivati di cui alla nota 33.

La voce "sconti ed abbuoni finanziari" si riferisce agli sconti concessi alla clientela a fronte di pagamenti anticipati come previsto dalle prassi in uso in vari mercati europei.

Le differenze cambio sono così composte:

2021 2020
Restated
Variazione
Differenze cambio attive 21.033 32.045 (11.012)
Differenze cambio passive (20.774) (32.113) 11.339
Totale 259 (68) 327

10. Imposte sul reddito del periodo

Le imposte sul reddito dell'esercizio 2021 risultano essere ad euro 6.419 mila, rispetto ad un valore positivo di euro 4.307 mila del 2020. I valori economici in entrambi gli esercizi non corrispondono ad un analogo flusso monetario in quanto trattasi di variazione di un credito per differite attive, principalmente originato dalle differenze temporanee sugli accantonamenti dei fondi di bilancio.

Il prospetto seguente evidenzia la riconciliazione tra l'onere fiscale effettivo e quello teorico del Gruppo, calcolato sulla base dell'aliquota fiscale vigente nel periodo in oggetto in Italia (paese della controllante Geox S.p.A.):

2021 % 2020 %
Restated
Risultato ante imposte (53.268) 100,0% (131.854) 100,0%
Imposte teoriche (*) (12.784) 24,0% (31.645) 24,0%
Imposte effettive 6.419 n.a. (4.307) n.a.
Differenza che viene spiegata da: 19.203 n.a. 27.338 n.a.
1) differenti aliquote vigenti in altri paesi 293 n.a. 353 n.a.
2) differenze permanenti:
i) IRAP e altre imposte locali 329 n.a. 33 n.a.
ii) svalutazione e mancato stanziamento di imposte differite attive 19.504 n.a. 25.083 n.a.
iii) imposte esercizi precedenti e altro (923) n.a. 1.869 n.a.
Totale differenza 19.203 n.a. 27.338 n.a.

(*) Imposte teoriche calcolate applicando le aliquote di Geox S.p.A.

Si segnala, inoltre, come il valore delle imposte risenta di un prudente mancato stanziamento di imposte differite attive per euro 19,5 milioni, afferenti a perdite fiscali generate nel corso del 2021 (nel 2020 erano pari a euro 25,1 milioni) per le quali alla data della presente relazione, non vi è la ragionevole certezza che i redditi imponibili fiscali, nell'orizzonte del Piano Strategico 2022-2024, ne permettano il recupero, in aggiunta a quello delle imposte differite attive già presenti in bilancio.

Queste considerazioni sono rafforzate anche dalla estrema volatilità delle previsioni in questo momento di pandemia e perciò si preferisce attendere di aver maggiore visibilità su quando l'emergenza sanitaria possa rientrare.

11. Proventi (Oneri) netti da attività operative cessate

La chiusura dello stabilimento produttivo in Serbia, avvenuto a metà 2021, rientra nella definizione di "Discontinued Operations" prevista dall'IFRS 5 e pertanto, nel conto economico del 2021 e, ai fini comparativi, del 2020, le relative voci di ricavi e proventi e di costi e oneri sono state tutte riclassificate in questa apposita voce che è pari ad una perdita di euro 2.460 mila nel 2021 e di euro 658 mila nel 2020.

Di seguito viene riportato il dettaglio di come si forma il contributo di tale voce al risultato netto del 2021 confrontato con il 2020:

2021 di cui
parti
correlate
2020 di cui
parti
correlate
Ricavi netti di attività operative cessate - -
Costo del venduto (198) 1.155 (551) 695
Margine lordo di attività operative cessate (198) (551)
Costi generali e amministrativi (173) (227)
Risultato operativo di attività operative cessate (371) (778)
Oneri e proventi finanziari (90) (17)
Risultato ante imposte di attività operative cessate (461) (795)
Imposte (1.999) 137
Proventi (Oneri) netti di attività operative cessate (2.460) (658)

Per quanto riguarda i flussi finanziari connessi alla chiusura dello stabilimento produttivo si segnala, in modo particolare, il flusso di disinvestimento legato alla vendita del fabbricato e dei macchinari produttivi per un importo complessivo pari a circa euro 6,5 milioni.

Si segnala che la Commissione per il Controllo degli aiuti di Stato della Repubblica di Serbia, con Delibera del 5 agosto 2021, ed ai sensi della Legge sul controllo degli aiuti statali, ha avviato una procedura di controllo a posteriori in relazione all'erogazione di aiuti statali da parte del Ministero dell'Economia e della Città di Vranje in favore del Gruppo Geox, per la realizzazione del progetto di investimento del sito produttivo sito nella città di Vranje. Gli aiuti statali sono stati erogati sulla base della Delibera di erogazione fondi del 1 ottobre 2012, formalizzata con contratto di erogazione fondi per gli investimenti diretti dell'8 ottobre 2012 stipulato tra il Ministero delle finanze e dell'economia serbo e Geox.

In data 1 novembre 2021 la Commissione per il Controllo degli aiuti statali ha emanato una delibera con la quale si afferma che gli aiuti statali, che il Ministero dell'economia e la Città di Vranje hanno erogato al Gruppo, per la realizzazione del progetto di investimento, sono stati erogati in difformità della Legge sul controllo degli aiuti statali. Per questo motivo ad inizio 2022 è stato avviato dal Ministero dell'economia della Repubblica di Serbia contro la controllata serba TDV d.o.o. in liquidazione un procedimento giudiziale volto all'accertamento di tale violazione e alla conseguente restituzione di parte dei fondi a suo tempo concessi. L'importo della richiesta ammonta ad un controvalore di circa 3,5 milioni di euro.

Il Gruppo, a tal fine supportato dai propri consulenti legali incaricati di seguire il contenzioso, ritiene, pur nella consapevolezza circa l'esistenza di elementi di aleatorietà e di incertezza insiti in qualsiasi contenzioso, che la propria posizione sia sostenuta da valide ragioni legali, avendo rispettato integralmente il Contratto di erogazione di fondi per gli investimenti diretti sottoscritto tra le parti, e che pertanto sia infondato quanto asserito dalla Commissione e conseguentemente quanto preteso e richiesto in giudizio dal Ministero dell'economia serbo.

Per tale ragione, nel bilancio 2021 non sono inclusi accantonamenti sulla base di eventuali effetti negativi derivanti dal suddetto contenzioso.

12. Risultato per azione

Il risultato per azione è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo. Il risultato per azione diluito è calcolato dividendo il risultato netto del periodo attribuibile agli azionisti ordinari

della Capogruppo per il numero medio ponderato delle azioni ordinarie in circolazione durante il periodo, tenendo conto degli effetti di tutte le potenziali Azioni ordinarie con effetto diluitivo (ad esempio a fronte di un piano di stock option, opzioni maturate ma non ancora esercitate).

Di seguito sono esposti il risultato ed il numero delle azioni ordinarie utilizzati ai fini del calcolo del risultato per azione base e diluito, determinati secondo la metodologia prevista dal principio contabile IAS 33:

Esercizio 2021 Esercizio 2020
Utile/(Perdita) per azione (euro) (0,24) (0,50)
Utile/(Perdita) per azione diluito (euro) (0,24) (0,50)
Numero medio ponderato di azioni in circolazione:
- di base 255.211.081 255.211.081
- diluito 255.211.081 255.211.081

13. Immobilizzazioni immateriali

Le immobilizzazioni immateriali sono così composte:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Diritti di brevetto industriali e diritti di utilizzazione delle opere d'ingegno 14.800 12.714 2.086
Marchi concessioni e licenze 298 361 (63)
Key money 14.050 17.634 (3.584)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 1.567 3.640 (2.073)
Altre immobilizzazioni immateriali - 347 (347)
Avviamento 1.138 1.138 -
Totale 31.853 35.834 (3.981)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell'esercizio 2021:

31-12-20 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 31-12-21
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Attività immateriali a vita utile definita:
Dir.di brev.ind. e dir.ut. opere ingegno 12.714 6.394 5 (7.378) (17) 3.082 14.800
Marchi, concessioni e licenze 361 43 - (106) - - 298
Key money 17.634 20 30 (3.601) (33) - 14.050
Altre immobilizzazioni immateriali 347 - - (347) - - -
Immobilizzazioni in corso ed acconti 3.640 1.010 (1) - - (3.082) 1.567
Attività a vita utile non definita:
Avviamento 1.138 - - - - - 1.138
Totale immobilizzazioni immateriali 35.834 7.467 34 (11.432) (50) - 31.853

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • personalizzazioni al sistema informativo gestionale e licenze per l'utilizzo dei software aziendali per complessivi euro 6.042 mila e costi sostenuti per la registrazione, l'estensione e la protezione dei brevetti nei vari paesi del mondo per euro 352 mila;
  • immobilizzazioni immateriali in corso riferibili a personalizzazioni del sistema informativo gestionale ancora in corso.

14. Immobilizzazioni materiali

Le immobilizzazioni materiali sono dettagliate dalla seguente tabella:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Terreni e fabbricati - 7.903 (7.903)
Impianti e macchinari 3.191 5.967 (2.776)
Attrezzature industriali e commerciali 2.746 2.634 112
Altri beni materiali 10.506 11.498 (992)
Migliorie beni terzi 18.881 22.038 (3.157)
Immobilizzazioni in corso ed acconti 549 373 176
Totale 35.873 50.413 (14.540)

La tabella che segue mostra la movimentazione delle immobilizzazioni materiali nell'esercizio 2021:

31-12-20 Acquisiz. Differenze Ammort. Alienaz. Altri 31-12-21
e capitaliz. convers. e svalut. Movim.
Terreni e fabbricati 7.903 5 (10) (835) (7.067) 4 -
Impianti e macchinari 5.967 724 (3) (2.107) (1.390) - 3.191
Attrezzature industriali e commerciali 2.634 2.739 5 (2.615) (13) (4) 2.746
Altri beni 11.498 3.726 123 (4.822) (157) 138 10.506
Migliorie beni terzi 22.038 3.639 189 (6.920) (294) 229 18.881
Immobilizzazioni in corso ed acconti 373 539 7 - (3) (367) 549
Totale immobilizzazioni materiali 50.413 11.372 311 (17.299) (8.924) - 35.873

Gli investimenti riguardano principalmente:

  • l'acquisto di attrezzature industriali (principalmente stampi per suole) da parte della controllante Geox S.p.A.;
  • arredamento e hardware di negozi "Geox", show room e sede;
  • migliorie su immobili detenuti in locazione. Tali investimenti si riferiscono ad immobili industriali ed uffici per euro 1.306 mila e ad immobili adibiti a Geox Shop per euro 2.333 mila;
  • immobilizzazioni in corso relative ad acquisto di arredi per negozi che verranno adibiti a Geox Shop e a lavori in corso nella sede della controllante.

I disinvestimenti riguardano principalmente l'alienazione dello stabilimento produttivo, e dei relativi impianti, sito in Serbia.

La voce altri beni è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Macchine elettroniche 3.490 2.318 1.172
Mobili ed arredi 6.579 8.594 (2.015)
Automezzi e mezzi di trasporto interno 437 586 (149)
Totale 10.506 11.498 (992)

15. Attività per diritto d'uso

Le attività per diritto d'uso sono dettagliate nella seguente tabella:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Attività per Diritto d'uso - Immobili civili 491 510 (19)
Attività per Diritto d'uso - Immobili strumentali 202.242 240.333 (38.091)
Attività per Diritto d'uso - Autovetture e Autocarri 941 965 (24)
Totale attività per diritto d'uso 203.674 241.808 (38.134)

La tabella che segue riporta la movimentazione delle attività per diritto d'uso nel corso dell'esercizio 2021:

31-12-20 Incrementi
netti
Differenze
convers.
Ammortamenti
e svalutazioni
Altri
movimenti
31-12-21
Diritto d'uso 241.808 4.015 1.250 (48.946) 5.547 203.674

I principali incrementi registrati nel corso dell'esercizio si riferiscono a nuovi contratti di affitto sottoscritti nel periodo, principalmente per i punti vendita, o a rinegoziazioni di contratti esistenti. Sono altresì compresi euro 150 mila riferibili a somme pagate per ottenere la disponibilità di immobili in locazione, da adibire a Geox Shop, subentrando a contratti esistenti o ottenendo il recesso dei conduttori in modo da poter stipulare nuovi contratti con i locatori.

Gli altri movimenti si riferiscono agli effetti positivi generati dal rilascio dei fondi impairment nell'ambito delle procedure concordatarie concluse in Canada e USA.

16. Imposte differite

Nella tabella che segue si evidenzia la dinamica dei crediti per imposte differite e la natura delle voci e delle differenze temporanee dalle quali le stesse emergono. Si segnala che il Gruppo, ai fini dell'esposizione in bilancio, ha compensato le attività e passività fiscali differite in quanto vi è il diritto legale a compensare le attività con le passività fiscali.

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Perdite fiscali a nuovo 5.178 4.212 966
Ammortamenti e svalutazioni 6.189 7.976 (1.787)
Valutazione Derivati - 2.096 (2.096)
F.do svalutazione magazzino e resi 12.948 19.209 (6.261)
Indennità suppletiva di clientela 526 525 1
Altre 9.459 8.763 696
Imposte differite attive 34.300 42.781 (8.481)
Ammortamenti e svalutazioni (179) (178) (1)
Valutazione Derivati (3.713) - (3.713)
Altre (34) (24) (10)
Imposte differite passive (3.926) (202) (3.724)
Totale imposte differite 30.374 42.579 (12.205)

Le attività per imposte anticipate sono state oggetto di analisi e svalutate, nella misura in cui non si ritiene probabile che sufficienti futuri redditi imponibili saranno disponibili per consentirne un utilizzo parziale o totale.

Per determinare le proiezioni di futuri redditi imponibili, considerati ai fini della recuperabilità delle attività per imposte anticipate del Gruppo, si è fatto riferimento al Piano Strategico come descritto in nota 6 e 10.

Le imposte anticipate sulle perdite fiscali si riferiscono principalmente alle perdite fiscali generate nel corso dell'esercizio 2019 dalla società capogruppo Geox S.p.A. nell'ambito del consolidato fiscale con Geox Retail S.r.l. e XLog S.r.l..

Tale importo è stato oggetto di una accurata valutazione da parte degli Amministratori al fine di contabilizzarlo solo nella misura in cui si ritiene recuperabile nell'arco temporale coperto dal Piano Strategico come citato in precedenza.

I derivati che vengono definiti come cash flow hedge e valutati al fair value direttamente a patrimonio netto comportano che le relative imposte siano imputate direttamente a patrimonio netto e non a conto economico. Il valore delle imposte differite passive, imputate direttamente a patrimonio netto è pari a euro 3.713 mila (differite attive per euro 2.096 mila al 31 dicembre 2020).

Le imposte anticipate incluse nella voce "altre" si riferiscono principalmente al fondo svalutazione crediti (nota 19) e ai fondi rischi e oneri (nota 30).

Nella determinazione delle imposte anticipate si è fatto riferimento alle aliquote fiscali previste dalle varie legislazioni.

17. Altre attività non correnti

Le altre attività non correnti sono così composte:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Crediti verso altri esigibili da 1 a 5 anni
Crediti verso altri esigibili oltre 5 anni
6.696
1.058
6.726
1.209
(30)
(151)
Totale 7.754 7.935 (181)

La voce include principalmente i depositi cauzionali per utenze e contratti di locazione dei negozi e la quota dei crediti verso clienti esigibili oltre l'esercizio.

18. Rimanenze

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle rimanenze:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Materie prime 6.620 13.413 (6.793)
Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati - 1.682 (1.682)
Prodotti finiti e merci 233.482 252.792 (19.310)
Mobili ed arredi 218 77 141
Totale 240.320 267.964 (27.644)

Le giacenze di prodotto finito includono anche la merce in viaggio acquistata nei paesi dell'estremo oriente e il costo relativo ai resi attesi dalla vendita dei prodotti stessi.

Si evidenzia una riduzione nel valore delle rimanenze di prodotto finito pari ad euro 19.310 mila rispetto all'esercizio precedente. La sospensione temporanea dell'attività dei negozi in pieno inizio della stagione Primavera/Estate 2020 ha infatti provocato un anomalo incremento dell'invenduto a fine 2020. Per tale ragione il Gruppo ha dovuto rivalutare attentamente la strategia di immissione dei prodotti nella rete distributiva, in modo da ridurre gli acquisti delle stagioni future (Autunno/Inverno 2020 e Primavera/Estate 2021), sulla base delle disponibilità di prodotto in giacenza, cercando di utilizzarlo nei periodi di vendita successivi. La riduzione della giacenza di prodotto finito risulta, inoltre, coerente con la riduzione del fabbisogno dei negozi in seguito alla razionalizzazione della rete.

La voce "Mobili ed Arredi" si riferisce agli acquisti di arredamento da utilizzare o rivendere ai franchisee per l'apertura di nuovi Geox Shop.

Il valore delle rimanenze non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti alla chiusura del periodo.

Le rimanenze sono al netto del fondo svalutazione magazzino ritenuto congruo ai fini di una prudente valutazione dei prodotti finiti di collezioni precedenti e delle materie prime non più utilizzate.

Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo svalutazione magazzino:

Saldo al 1 gennaio 39.649
Accantonamenti 25.955
Differenze conversione 484
Utilizzi (39.035)
Saldo al 31 dicembre 27.053

La svalutazione riflette l'adeguamento al valore di mercato delle giacenze alla luce delle dalle previsioni di vendita precedentemente illustrati. Il significativo utilizzo effettuato nell'esercizio, principalmente legato alle collezioni 2020, riflette l'eccesso di stock determinatosi con la chiusura dei negozi durante il lockdown.

19. Crediti verso clienti

I crediti verso clienti sono così composti:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Valore lordo 95.771 108.827 (13.056)
Fondo svalutazione crediti (26.844) (21.109) (5.735)
Valore netto 68.927 87.718 (18.791)

Il valore lordo dei crediti verso clienti ammonta a euro 95.771 mila al 31 dicembre 2021, in riduzione di euro 13.056 mila rispetto al 31 dicembre 2020. Tale riduzione beneficia dell'incasso, avvenuto nel corso del 2021, di una serie di posizioni che il Gruppo aveva riscadenzato, a seguito dei periodi di lockdown, come supporto verso una parte dei propri clienti.

Si segnala che l'andamento di tale voce, nel corso del 2021, è influenzato da operazioni di factoring pro-soluto,

che alla data di chiusura dell'esercizio ammontavano ad euro 12.120 mila (euro 12.394 mila nel 2020).

Al 31 dicembre la composizione dei crediti per scadenza è la seguente:

Non scaduti Scaduti
0 - 90
giorni
Scaduti
91 - 180
giorni
Scaduti
oltre
Totale
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2021 59.352 12.579 2.430 21.410 95.771
Valore lordo dei crediti commerciali al 31 dicembre 2020 58.819 15.765 7.716 26.527 108.827

In relazione alle vendite effettuate nei confronti di singoli clienti non esistono fenomeni di concentrazione significativa risultando tutti assolutamente al di sotto del parametro del 10% del fatturato.

Si precisa che il valore contabile dei crediti verso clienti coincide con il rispettivo valore equo.

Il Gruppo continua a mantenere uno stretto controllo sul credito. Questa logica gestionale permette di contenere l'investimento in capitale circolante.

L'adeguamento dei crediti al loro presunto valore di realizzo è ottenuto tramite lo stanziamento di un apposito fondo calcolato sulla base dell'esame delle singole posizioni creditorie. Il fondo esistente a fine esercizio rappresenta una stima prudenziale del rischio in essere.

Si evidenzia di seguito la movimentazione del fondo:

Saldo al 1 gennaio 21.109
Accantonamenti 2.647
Differenze conversione 30
Riclassifiche da fondo rischi 4.411
Utilizzi (1.353)
Saldo al 31 dicembre 26.844

Si sottolinea che il rischio di insolvenza dei clienti è mitigato in modo significativo in quanto sono in essere dei contratti con primarie società di assicurazione crediti relative alla copertura del rischio credito sulla maggior parte del fatturato. Le clausole prevedono che, inizialmente, l'assicurazione si configuri esclusivamente come una richiesta di assunzione preventiva del rischio sui clienti nei limiti di fido precedentemente accordati. L'assicurazione diventa effettivamente operativa solo dopo l'effettuazione di una formale segnalazione del mancato pagamento da parte del cliente nei tempi stabiliti. L'incremento del fondo riflette le mutate condizioni di mercato indotte dall'emergenza sanitaria e il relativo effetto sulla solvibilità finanziaria di alcuni clienti.

20. Altre attività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Crediti per imposte 3.815 4.590 (775)
Erario c/Iva 10.922 14.476 (3.554)
Fornitori c/anticipi 2.617 2.034 583
Crediti diversi 9.423 9.509 (86)
Ratei e risconti attivi 4.248 4.484 (236)
Totale 31.025 35.093 (4.068)

I crediti diversi includono principalmente:

  • euro 2.567 mila a fronte di un credito verso assicurazione crediti che rappresenta il valore dei sinistri ceduti e per i quali non è ancora stato erogato il rimborso;
  • euro 3.415 mila relativi a contributi concessi dall'amministrazione locale tedesca, austriaca e francese per fronteggiare l'emergenza sanitaria in corso;
  • euro 621 mila a fronte dei crediti pro-soluto verso società di factor.

I risconti attivi includono principalmente risconti per noleggi e manutenzioni varie.

21. Attività e passività finanziarie

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sotto riportate coincide con il rispettivo valore equo.

La tabella che segue illustra la composizione della voce:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Depositi bancari - vincolati 26 24 2
Totale attività finanziarie non correnti 26 24 2
Fair value contratti derivati 19.582 1.156 18.426
Altri crediti 2.831 2.971 (140)
Totale attività finanziarie correnti 22.413 4.127 18.286
Fair value contratti derivati (1.045) (11.207) 10.162
Altre passività finanziarie correnti (25) (116) 91
Totale passività finanziarie correnti (1.070) (11.323) 10.253

La voce "Depositi bancari – vincolati" pari ad euro 26 mila include somme costituite a garanzia su contratti di affitto stipulati sui negozi esteri.

Riguardo alla voce "fair value contratti derivati" si fa rinvio a quanto scritto nella nota 33.

22. Cassa e banche e valori equivalenti

L'importo di euro 45.655 mila si riferisce principalmente a: depositi vincolati a breve termine per euro 1.062 mila, a disponibilità di conto corrente in euro per 34.671 mila, in sterline inglesi per euro 2.281 mila, in dollari per euro 1.759 mila, in dollari canadesi per euro 1.538 mila, in franchi svizzeri per euro 1.408 mila, a disponibilità di conto corrente in altre valute per il residuo. I depositi vincolati si riferiscono ad investimenti di liquidità remunerati ad un tasso legato all'euribor; le disponibilità di conto corrente in dollari sono connesse ai pagamenti in scadenza di forniture dall'estremo oriente.

Si precisa che il valore contabile delle attività e passività finanziarie sopra riportate coincide con il rispettivo valore equo.

23. Patrimonio netto

Capitale sociale

Il capitale sociale di euro 25.921 mila è interamente sottoscritto e versato e risulta costituito da n. 259.207.331 azioni del valore nominale di euro 0,10 cadauna.

Altre riserve

La tabella che segue evidenzia il dettaglio delle altre riserve di patrimonio netto:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Riserva legale 5.184 5.184 -
Riserva da sovrapprezzo 37.678 37.678 -
Riserva di conversione (4.418) (3.538) (880)
Riserva di cash flow hedge 11.756 (6.640) 18.396
Riserva di stock grant 1.980 - 1.980
Utili a nuovo e altre riserve 108.628 236.808 (128.180)
Totale 160.808 269.492 (108.684)

La riserva legale è pari ad euro 5.184 mila. Tale riserva non è distribuibile.

La riserva sovrapprezzo azioni si è costituita principalmente nel corso del 2004 a seguito dell'offerta pubblica di azioni che ha comportato un contestuale aumento di capitale sociale per euro 850 mila ed è successivamente incrementata a seguito dell'esercizio dei piani di stock option riservati al management.

La riserva di cash flow hedge per euro 11.756 mila, si è originata per effetto della valutazione degli strumenti finanziari definiti come cash flow hedge in essere al 31 dicembre 2021. La valutazione a mercato dei derivati cash flow hedge, descritti più diffusamente nella nota 33, è riportata al netto dell'effetto fiscale. Tale riserva non è distribuibile.

La riduzione evidenziata nell'esercizio nella voce "Utili a nuovo e altre riserve" si riferisce principalmente al riporto a nuovo della perdita registrata nel 2020.

Gli importi sono al netto degli effetti fiscali ove applicabili.

Di seguito si riporta il prospetto di raccordo fra il Risultato Netto ed il Patrimonio netto di Gruppo con gli analoghi valori della Capogruppo Geox S.p.A.:

Descrizione Risultato
Netto 2021
Patrimonio
netto
31-12-2021
Risultato
Netto 2020
Patrimonio
netto
31-12-2020
Patrimonio netto e risultato della controllante (64.824) 119.623 (138.281) 164.071
Differenze tra valore di carico e valore pro-quota del
patrimonio netto delle controllate
11.575 15.371 57.276 62.728
Risultati pro quota conseguiti dalle partecipate (11.662) (11.662) (55.419) (55.419)
Effetto elisioni operazioni intragruppo sulle rimanenze 5.690 (5.673) 2.142 (11.140)
Elisione dividendi Intercompany (2.855) - -
Altre rettifiche (71) 6.923 6.077 6.968
Patrimonio netto e risultato consolidati (62.147) 124.582 (128.205) 167.208

24. Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato

La passività per trattamento fine rapporto al 31 dicembre 2021 ammonta ad euro 2.411 mila come evidenziato nel seguente prospetto:

Saldo 31-12-2020 2.834
Storno ritenuta 0,50% (225)
Storno imposta sostitutiva 17% (7)
Versamenti a previdenza complementare (1.149)
Anticipazioni concesse ai dipendenti (188)
Accantonamento dell'esercizio 3.941
Utilizzo per risoluzione rapporti e versamenti a previdenza complementare INPS (2.729)
Variazione dovuta al calcolo attuariale (62)
Differenze di conversione (4)
Saldo 31-12-2021 2.411

Il movimento del fondo TFR nel corso del 2021 evidenzia un utilizzo pari ad euro 1.149 mila per versamenti ad istituti di previdenza complementare e un utilizzo pari ad euro 2.729 mila per versamenti a previdenza complementare INPS, al netto degli utilizzi per risoluzione del rapporto a carico dell'INPS. Questo in quanto, in base alle novità normative introdotte dalla Legge n. 296/06, con effetto a partire dal 30 giugno 2007, le quote di Trattamento di Fine Rapporto maturate successivamente all'1 Gennaio 2007 devono essere versate dalle imprese (con più di 50 dipendenti) ad un apposito Fondo di Tesoreria istituito presso l'INPS oppure, in alternativa, su indicazione del dipendente, ai Fondi di previdenza complementare di cui al D. Lgs 252/05.

Le imprese iscrivono un debito a breve termine che è successivamente azzerato al momento del versamento all'INPS.

La valutazione attuariale del TFR è realizzata in base alla metodologia dei "benefici maturati" mediante il Projected Unit Credit Method come previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni pensionistiche maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata, non proiettando le retribuzioni del lavoratore secondo le modifiche normative introdotto dalla recente Riforma Previdenziale.

La metodologia di calcolo può essere schematizzata nelle seguenti fasi:

  • proiezione per ciascun dipendente in forza alla data di valutazione, del TFR già accantonato fino all'epoca aleatoria di corresponsione;
  • determinazione per ciascun dipendente dei pagamenti probabilizzati di TFR che dovranno essere effettuati dalla società in caso di uscita del dipendente causa licenziamento, dimissioni, inabilità, morte e pensionamento nonché a fronte di richiesta di anticipi;
  • attualizzazione, alla data di valutazione, di ciascun pagamento probabilizzato.

Il modello attuariale per la valutazione del TFR poggia su diverse ipotesi, sia di tipo demografico che economico-finanziario. Le principali ipotesi del modello sono:

  • tasso di mortalità: tavola di sopravvivenza RG48 pubblicate dalla Ragioneria Generale dello Stato
  • tassi di inabilità: tavole INPS distinte per età e sesso
  • tasso di rotazione del personale: 2,0%
  • tasso di attualizzazione (indice Iboxx Corporate AA con duration 10+): 0,87%
  • tasso di incremento TFR: 2,7%
  • tasso di inflazione: 1,6%

La seguente tabella evidenzia gli effetti che ci sarebbero stati sull'obbligazione per benefici definiti a seguito delle variazioni, ragionevolmente possibili, delle ipotesi attuariali rilevanti alla fine dell'esercizio:

Variazione delle ipotesi

+1% sul tasso di turnover (36)
-1% sul tasso di turnover 41
+1/4% sul tasso annuo di inflazione 50
-1/4% sul tasso annuo di inflazione (49)
+1/4% sul tasso annuo di attualizzazione (74)
-1/4% sul tasso annuo di attualizzazione 78

25. Fondi per rischi e oneri

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-20
Utilizzo Accanto
namenti
Differenze
conversione
Riclas
sifiche
Variazione
attuariale
Saldo al
31-12-21
Fondo indennità suppletiva di clientela 5.145 (197) 80 (2) - (34) 4.992
Altri
Totale
1.870
7.015
(498)
(695)
106
186
3
1
24
24
-
(34)
1.505
6.497

Il Fondo indennità suppletiva di clientela viene stanziato sulla base delle previsioni normative e degli accordi economici collettivi riguardanti situazioni di probabile interruzione del mandato dato ad agenti. Gli accantonamenti sono iscritti al valore rappresentativo della migliore stima dell'ammontare che l'impresa pagherebbe per estinguere l'obbligazione ovvero per trasferirla a terzi alla data di chiusura del periodo.

L'effetto riduttivo cumulato dell'esercizio e di quelli precedenti della valutazione attuariale, calcolata secondo lo IAS 37, è pari ad euro 119 mila.

La voce "Altri Fondi" include, principalmente, la stima dei contenziosi in corso e la stima dei costi di ripristino dei locali.

26. Debiti finanziari correnti e non correnti

La voce è così composta:

Saldo
al 31-12-2021
Saldo
al 31-12-2020
Variazione
Finanziamenti bancari 82.076 113.770 (31.694)
Debiti verso altri finanziatori 313 62 251
Totale debiti finanziari non correnti 82.389 113.832 (31.443)
Conti correnti 857 2.504 (1.647)
Finanziamenti 42.763 59.404 (16.641)
Anticipi su ordini 5.000 - 5.000
Totale debiti verso banche correnti 48.620 61.908 (13.288)
Debiti verso altri finanziatori correnti 334 61 273
Totale debiti finanziari correnti 48.954 61.969 (13.015)

I debiti finanziari si riducono complessivamente di euro 44.458 mila (di cui euro 31.443 mila non correnti e euro 13.015 mila correnti) rispetto al 31 dicembre 2020.

Il Gruppo infatti, già nel corso del 2020, si è dotato di linee di credito committed adeguate dato che, sin dall'inizio dell'emergenza, ha implementato una strategia di copertura del fabbisogno finanziario volta al raggiungimento della massima coerenza tra fonti e fabbisogni di finanziamento in modo da avere il giusto bilanciamento tra linee di credito a breve termine da porre al servizio della ordinaria stagionalità del business, a medio termine per gestire il temporaneo assorbimento di cassa una tantum dovuto al Covid-19 e a lungo termine per supportare anche gli investimenti richiesti dall'evoluzione del modello di business verso l'omnicanalità con una perfetta integrazione tra fisico e digitale.

Si ricorda che il 30 luglio 2020 il Gruppo ha completato la sua architettura finanziaria al servizio del business e degli investimenti del triennio di Piano Strategico, con la sottoscrizione di un contratto di finanziamento per un importo totale di euro 90 milioni ottenuto grazie anche al solido track-record dei suoi indicatori patrimoniali e finanziari. SACE, in conformità con quanto previsto dal Decreto Legge n. 23 dell'8 aprile 2020, ha rilasciato tempestivamente, con procedura semplificata, "la garanzia Italia" sul 90% dell'importo concesso dalle banche a valle di una approfondita istruttoria. Il finanziamento è principalmente destinato a supportare i costi del personale e gli investimenti, nonché le dinamiche di capitale circolante per stabilimenti produttivi e attività imprenditoriali localizzati in Italia. Il finanziamento ha una durata massima di 6 anni con preammortamento di 24 mesi e rimborso con rate trimestrali.

Il contratto prevede il rispetto di alcuni parametri finanziari (da calcolarsi ante IFRS 16), rilevati su base semestrale a giugno ed a dicembre, con riferimento ai dati consolidati del Gruppo. Tali parametri sono la Posizione Finanziaria Netta, il Rapporto di indebitamento (Posizione Finanziaria Netta / Patrimonio netto) e il

rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA. I valori variano lungo la durata del contratto e possono essere anche eventualmente sanati da operazioni di Equity Cure.

Sempre facendo riferimento ai dati ante IFRS16, la Posizione Finanziaria Netta doveva essere minore di euro 180 milioni nel corso del solo 2021. Il Rapporto di Indebitamento doveva essere minore di 1,15 a dicembre 2021, mentre minore di 1,00 nel 2022 e minore di 0,75 dal 2023. Il Rapporto tra Posizione Finanziaria Netta ed EBITDA deve essere minore di 3,25 a giugno 2022 (solo ai fini informativi), minore di 3,00 a dicembre 2022, minore di 2,75 nel 2023 e minore di 2,50 dal 2024.

Al 31 dicembre 2021 i covenant risultano essere rispettati: la posizione finanziaria netta, così come definita dal contratto, è infatti pari ad euro 82.856 mila e il rapporto di indebitamento pari a 0,64.

Sulla base delle previsioni contenute nel Piano Strategico, si ritiene che tali indicatori finanziari saranno rispettati anche nei prossimi periodi di testing.

Gli altri finanziamenti in essere non sono soggetti a covenant finanziari.

Si segnala inoltre che il Gruppo non ha fatto ricorso ad alcuna sospensione di rimborsi di rate di finanziamenti.

27. Attività e passività finanziarie per leasing

La voce si riferisce al valore attuale dei pagamenti dovuti per canoni di locazione in seguito all'applicazione del principio IFRS 16.

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Attività finanziarie non correnti per leasing verso terzi 343 508 (165)
Totale attività finanziarie non correnti per leasing 343 508 (165)
Passività finanziarie non correnti per leasing verso terzi 111.986 145.336 (33.350)
Passività finanziarie non correnti per leasing verso società correlate 54.096 57.525 (3.429)
Totale passività finanziarie non correnti per leasing 166.082 202.861 (36.779)
Passività correnti per leasing verso terzi 41.686 60.411 (18.725)
Passività correnti per leasing verso società correlate 4.949 5.143 (194)
Totale passività correnti per leasing 46.635 65.554 (18.919)
Totale passività finanziarie per leasing 212.717 268.415 (55.698)
Totale passività finanziarie nette per leasing 212.374 267.907 (55.533)

Di seguito si riporta la movimentazione della passività per leasing avvenuta nel corso dell'esercizio:

Saldo al Incrementi
Differenze
Rimborsi Saldo al
31/12/20 netti convers. 31/12/21
Totale passività finanziarie per leasing 268.415 4.015 1.579 (61.292) 212.717

Si segnala che il Gruppo, a partire dall'inizio della pandemia, ha ritenuto opportuno sospendere il pagamento dei canoni d'affitto relativamente ai periodi di chiusura dei negozi e ha poi effettuato, dalla riapertura, pagamenti proporzionati all'andamento delle vendite. Tale approccio risulta coerente con le interlocuzioni in concluse e tutt'ora in atto con i proprietari immobiliari tese a rinegoziare le pattuizioni contrattuali ed allinearle al mutato scenario economico, rendendo i canoni variabili con i livelli di fatturato. Questo approccio verrà mantenuto fino al perdurare delle riduzioni del traffico nei punti vendita indotte dalle misure restrittive e dalla forte riduzione dei flussi turistici. Ad oggi i confronti con le proprietà immobiliari procedono in maniera serrata, sono indubbiamente difficili, ma il Gruppo ha già concluso un numero rilevante di accordi e altri sono in fase avanzata, con la convinzione però che si debba anche arrivare alla risoluzione del contratto nel caso in cui non si possano raggiungere soluzioni che rispecchino gli attuali valori di mercato. La parte scaduta dei canoni di affitto sospesi o pagati parzialmente alla data del 31 dicembre 2021 ammonta a circa euro 4,1 milioni.

La media ponderata del tasso di finanziamento marginale (IBR) applicato nell'anno è pari al 1,50%.

28. Altri debiti non correnti

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Debiti diversi per depositi cauzionali 392 169 223
Ratei e risconti passivi 1.169 2.659 (1.490)
Totale 1.561 2.828 (1.267)

I debiti per depositi cauzionali si riferiscono a depositi ricevuti da terzi a garanzia su contratti di affitto d'azienda (Geox Shop).

I ratei e risconti passivi si riferiscono principalmente a ricavi e a contributi in conto impianto di competenza di esercizi futuri.

29. Debiti commerciali

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Debiti verso fornitori 160.666 134.928 25.738
Passività per resi e accrediti a clienti 36.146 43.226 (7.080)
Totale 196.812 178.154 18.658

I debiti verso fornitori ammontano al 31 dicembre 2021 ad euro 160.666 mila, evidenziando un aumento di euro 25.738 mila rispetto al 31 dicembre 2020. Tale incremento è principalmente imputabile ai maggiori acquisti di prodotti finiti effettuati per la stagione Primavera/Estate 22, rispetto agli acquisti della corrispondente stagione dell'esercizio precedente, nella quale erano stati rimessi in collezione prodotti invenduti delle stagioni

precedenti a causa della Pandemia.

Trattasi di debiti che scadono entro i prossimi 12 mesi. I termini e le condizioni delle passività sopra elencate sono i seguenti:

  • i debiti commerciali non producono interessi e sono normalmente regolati in un periodo compreso tra i 30 e i 120 giorni;
  • i termini e le condizioni relative alle parti correlate non differiscono da quelle applicate ai fornitori terzi.

Si precisa che il valore contabile dei debiti verso fornitori coincide con il rispettivo valore equo.

La movimentazione del fondo resi e note di accredito nell'esercizio 2021 è così riassunta:

Saldo al 1 gennaio 43.226
Accantonamenti 34.305
Differenze conversione 405
Utilizzi (41.790)

Saldo al 31 dicembre 36.146

Il valore del fondo è stato stimato a fronte dei potenziali resi e accrediti che si manifesteranno nell'ambito degli accordi commerciali stipulati con i clienti, in particolare quelli in franchising.

Il decremento del fondo resi e note di accredito rispetto al 31 dicembre 2020 è principalmente imputabile alla previsione di minori resi dalla rete dei negozi in franchising in seguito alla significativa riduzione del numero dei negozi rispetto all'anno precedente (18 chiusure nette).

30. Altre passività correnti non finanziarie

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Debiti verso istituti previdenziali 4.018 4.629 (611)
Debiti verso personale 16.254 10.500 5.754
Fondi per rischi e oneri 806 7.124 (6.318)
Debiti verso altri 7.971 6.049 1.922
Ratei e risconti passivi 2.116 2.196 (80)
Totale 31.165 30.498 667

I debiti verso istituti previdenziali si riferiscono prevalentemente ai debiti per le quote previdenziali di competenza dell'anno 2021 versate nel 2022.

I debiti verso il personale includono i debiti verso dipendenti per le retribuzioni, premi e ferie maturate e non godute al 31 dicembre 2021.

I fondi rischi ed oneri includono, principalmente, la stima dei costi legati al processo di riorganizzazione e razionalizzazione della rete distributiva, nonché la stima dei costi di ripristino locali. Si segnala che, nel corso del 2021, è stato riclassificato al fondo svalutazione crediti un importo di euro 4.411 mila in seguito alla chiusura dei rapporti con alcuni franchisee.

I debiti verso altri includono principalmente anticipi ricevuti da clienti e la quota corrente dei depositi cauzionali ricevuti da terzi.

31. Debiti tributari

La voce è così composta:

Saldo al
31-12-2021
Saldo al
31-12-2020
Variazione
Ritenute a personale dipendente 3.232 2.726 506
IVA a debito e altre imposte 6.847 10.331 (3.484)
Totale 10.079 13.057 (2.978)

32. Pagamenti basati su azioni

Secondo quanto previsto dal IFRS 2, l'adozione di un piano di pagamenti basati su azioni implica la rilevazione contabile di un costo pari al fair value delle opzioni alla data di assegnazione. Tale costo va riconosciuto a conto economico lungo il periodo nel quale maturano le condizioni per l'esercizio delle stesse e in contropartita viene alimentata una apposita riserva di patrimonio netto. Le opzioni vengono valutate con il metodo binomiale da un esperto indipendente al momento della loro assegnazione.

Alla data del presente bilancio sono in essere due piani di incentivazione a medio-lungo termine. Si rimanda alla Relazione sulla Gestione per i dettagli di tali piani.

33. Gestione dei rischi: obiettivi e criteri

Rischio di credito

Il Gruppo Geox attua una politica di garanzia dei propri crediti commerciali, che consente allo stesso di minimizzare il rischio di perdite su crediti commerciali per mancato pagamento e/o per ritardo apprezzabile nei pagamenti da parte dei propri clienti. La politica di copertura dei rischi su crediti commerciali di norma riguarda la maggioranza dei crediti commerciali del Gruppo Geox verso terzi.

Le attività finanziarie del Gruppo, che comprendono disponibilità liquide e mezzi equivalenti, strumenti derivati e altre attività finanziarie, presentano un rischio massimo pari al valore contabile di queste attività in caso di insolvenza della controparte.

Rischio di tasso di interesse

L'indebitamento verso il sistema bancario espone il Gruppo al rischio di variazioni dei tassi di interesse. In particolare i finanziamenti a tasso variabile sono soggetti a un rischio di cambiamento dei flussi di cassa. Al 31 dicembre 2021 l'indebitamento finanziario lordo del Gruppo verso il sistema bancario ammonta ad euro 130,7 milioni ed è principalmente a tasso variabile.

In questo contesto, considerate le aspettative di stabilità nella dinamica dei tassi di interesse e la relativamente medio/breve scadenza del debito, il Gruppo non ha ritenuto di porre in essere politiche generalizzate di copertura dal rischio di variazione dei tassi di interesse, ma ha stipulato due operazioni di Interest Rate Swap (IRS) a copertura del solo finanziamento a medio-lungo termine, per complessivi euro 67,5 milioni, anche con lo specifico obiettivo di poter rimuovere, su tutto l'ammontare nozionale, l'iniziale condizione di floor a zero in relazione all'Euribor inclusa nel tasso variabile.

In termini di sensitivity analysis sottolineiamo che una variazione positiva (negativa) di 50 b.p. nel livello dei tassi di interesse a breve termine applicabili alle passività finanziarie a tasso variabile avrebbe comportato un maggior (minor) onere finanziario annuo, al lordo dell'effetto fiscale, per circa euro 799 mila.

Rischio di cambio

Lo svolgimento da parte del Gruppo Geox della propria attività anche in Paesi esterni all'area euro rende rilevante il fattore relativo all'andamento dei cambi.

I principali rapporti di cambio cui il Gruppo è esposto riguardano:

  • EUR/USD, in relazione agli acquisti di prodotto finito in dollari USA effettuate da Geox S.p.A. su mercati, tipicamente del Far East, in cui il dollaro USA è valuta di riferimento per gli scambi commerciali;
  • EUR/GBP, EUR/CHF, EUR/RUB, EUR/PLN in relazione alle vendite nei mercati britannico, svizzero, russo e polacco.

Il Gruppo definisce in via preliminare l'ammontare del rischio di cambio derivante da transazioni commerciali previste nell'orizzonte di 12 mesi, sulla base del budget di periodo, e provvede, successivamente, alla copertura di tale rischio in maniera graduale, lungo il processo di acquisizione degli ordini, nella misura in cui gli ordini corrispondono alle previsioni del budget. La copertura viene realizzata mediante appositi contratti a termine e diritti di opzione per l'acquisto o vendita di valuta. La politica del Gruppo è di non effettuare operazioni su derivati a scopi speculativi.

Il management ritiene che le politiche di gestione e contenimento di tale rischio adottate dal gruppo Geox siano adeguate.

Sempre in relazione alle attività commerciali, le società del Gruppo possono trovarsi a detenere crediti o debiti commerciali denominati in valute diverse da quella di conto dell'entità che li detiene. Inoltre, le società possono indebitarsi o impiegare fondi in valuta diversa da quella di conto. La variazione dei tassi di cambio può comportare la realizzazione o l'accertamento di differenze di cambio positive o negative. E' politica del Gruppo coprire interamente, laddove possibile, le esposizioni derivanti da crediti, debiti e titoli denominati in valuta diversa da quella di conto della società detentrice.

Alcune società controllate del Gruppo sono localizzate in Paesi non appartenenti all'Unione Monetaria Europea. Poiché la valuta di riferimento per il Gruppo è l'Euro, i conti economici di tali società vengono convertiti in Euro al cambio medio di periodo e, a parità di ricavi e di margini in valuta locale, variazioni dei tassi di cambio possono comportare effetti sul controvalore in Euro di ricavi, costi e risultati economici.

Attività e passività delle società consolidate la cui valuta di conto è diversa dall'Euro possono assumere controvalori in Euro diversi a seconda dell'andamento dei tassi di cambio. Gli effetti di tali variazioni sono rilevati direttamente negli Altri utili/(perdite) complessivi, nella voce Riserva da conversione.

Nel corso del 2021 la natura e la struttura delle esposizioni al rischio di cambio e le politiche di copertura seguite dal Gruppo non sono variate in modo sostanziale rispetto all'esercizio precedente.

Il bilancio del Gruppo può essere significativamente interessato dalle variazioni dei tassi di cambio, principalmente in riferimento alle variazioni del dollaro americano sull'euro. L'impatto sul risultato del Gruppo al 31 dicembre 2021, in conseguenza di un'ipotetica sfavorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio delle principali valute estere nei confronti dell'Euro, sarebbe pari a circa euro 362 mila, mentre nel caso di un'ipotetica favorevole variazione immediata del 10% nei tassi di cambio sarebbe pari ad euro 320 mila. Si segnala come non siano considerati nell'analisi tutti i crediti, debiti e i flussi commerciali futuri a fronte dei quali sono state poste in essere apposite operazioni di copertura. Si sostiene, infatti, che la variazione dei tassi di

cambio, in questi scenari, possa produrre un effetto economico opposto, di ammontare uguale, sulle transazioni sottostanti coperte.

Rischio di liquidità

Il settore a cui il Gruppo appartiene è caratterizzato da rilevanti fenomeni di stagionalità. In particolare l'esercizio può essere diviso in due collezioni (primavera-estate ed autunno-inverno) sostanzialmente coincidenti con i due semestri. Da un lato la produzione e gli acquisti si concentrano nei 3 mesi precedenti il semestre di riferimento con conseguente aumento delle scorte e, successivamente, dell'assorbimento di cassa. Dall'altro le vendite ai canali multimarca ed in franchising si concentrano nei primi 3 mesi del semestre di riferimento con la trasformazione delle scorte in crediti. In questo stesso periodo si completa il pagamento dei debiti verso fornitori. Gli incassi da clienti e dai consumatori finali avvengono invece principalmente entro il semestre di riferimento. Tali fenomeni inducono una forte stagionalità anche nel ciclo finanziario del Gruppo con picchi di assorbimento di risorse finanziarie da Gennaio ad Aprile e da Luglio ad Ottobre.

Il Gruppo gestisce il rischio di liquidità attraverso lo stretto controllo degli elementi componenti il capitale circolante operativo ed in particolare del magazzino e dei crediti verso clienti. Le politiche di copertura del rischio sul credito attuate dal Gruppo garantiscono l'incasso nel breve periodo anche dei crediti verso clienti in situazioni di difficoltà finanziaria rendendo non rilevante il rischio di insolvenza. Inoltre le quantità di prodotto finito rimaste nei negozi a fine stagione vengono poi smaltite in modo pianificato negli outlet di proprietà e con vendite promozionali verso terzi.

Il Gruppo dispone inoltre di linee di affidamento bancario in linea con la solida struttura patrimoniale di cui gode e che risultano abbondantemente capienti anche rispetto ai fenomeni di stagionalità sopra descritti.

Si ricorda, inoltre, come l'emergenza derivante dal Covid-19 abbia provocato nel corso del 2020, per tutto il settore in cui la Società opera, un rilevante assorbimento una-tantum di cassa, che si è aggiunto alla normale stagionalità del business. In particolare, la sospensione temporanea dell'attività dei negozi ed il rallentamento degli incassi da parte della clientela multimarca ed in franchising, hanno provocato, nel secondo trimestre del 2020, un temporaneo cash-flow negativo dettato dall'anomalo incremento del circolante causato dai mancati incassi dei negozi (gestiti dai diversi clienti), dal magazzino invenduto e dai crediti non riscossi. Nel corso del 2021, al contrario, parte di tale effetto anomalo sul circolante è stato riassorbito.

Con riferimento anche alla situazione appena descritta e ai diretti impatti sulla valutazione del rischio di liquidità, gli Amministratori, in considerazione dell'andamento migliorativo del 2021, delle previsioni del Piano Strategico sul prossimo triennio, delle attuali linee disponibili e non utilizzate, nonché dei finanziamenti ottenuti dal sistema bancario nel corso del 2020, non ritengono che gli impatti dei suddetti eventi possano essere tali da comportare il rischio che il Gruppo non sia in grado di rispettare gli impegni di pagamento.

Su tali basi, gli Amministratori hanno valutato che, pur in presenza di un difficile contesto economico e finanziario, non sussistano incertezze significative sul presupposto della continuità aziendale.

Valutazione del Fair value e relativi livelli gerarchici di valutazione

Al 31 dicembre 2021 gli strumenti finanziari derivati in essere sono i seguenti:

Importo
nozionale
31-12-21
Fair value
positivo al
31-12-21
Fair value
negativo al
31-12-21
Importo
nozionale
31-12-20
Fair value
positivo al
31-12-20
Fair value
negativo al
31-12-20
Contratti acquisto a termine a copertura del rischio cambio 92.916 4.074 (165) 143.559 20 (5.975)
Contratti vendite a termine a copertura del rischio cambio 86.985 44 (816) 95.862 1.136 (260)
Contratti opzione a copertura del rischio cambio 295.780 15.464 - 138.538 - (4.310)
Contratti a copertura del rischio di tasso 67.500 - (64) 67.500 - (662)
Altre attività/(passività) finanziarie 543.181 19.582 (1.045) 445.459 1.156 (11.207)

In relazione agli strumenti finanziari rilevati nella situazione patrimoniale-finanziaria al fair value, l'IFRS 7 richiede che tali valori siano classificati sulla base di una gerarchia di livelli che rifletta la significatività degli input utilizzati nella determinazione del fair value.

Si distinguono i seguenti livelli:

  • Livello 1 quotazioni rilevate su un mercato attivo per attività o passività oggetto di valutazione;
  • Livello 2 input diversi dai prezzi quotati di cui al punto precedente, che sono osservabili direttamente (prezzi) o indirettamente (derivati dai prezzi) sul mercato;
  • Livello 3 input che non sono basati su dati di mercato osservabili.

Si evidenzia come tutte le attività e passività che sono valutate al fair value al 31 dicembre 2021, sono inquadrabili nel livello gerarchico numero 2 di valutazione del fair value. Inoltre, nel corso dell'esercizio 2021 non vi sono stati trasferimenti dal Livello 1 al Livello 2 o al Livello 3 e viceversa.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di cambio, al 31 dicembre 2021, il Gruppo detiene:

  • contratti a termine su cambi a copertura di acquisti e vendite future di divisa;
  • contratti di opzione di acquisto e di vendita a termine di divisa.

Tali strumenti sono stati designati a copertura di acquisti e vendite delle stagioni future.

La valutazione del fair value dei derivati inseriti in bilancio è stata effettuata attraverso l'utilizzo di modelli di valutazione autonomi e sulla base dei seguenti dati di mercato rilevati al 31 dicembre 2021:

  • Tassi di interesse a breve termine sulle divise di riferimento rilevate dai siti www.euribor.org e www.bba.org.uk ;
  • Tassi di cambio spot di riferimento rilevato direttamente dal sito della Banca Centrale Europea e relative volatilità rilevate da Bloomberg.

In relazione agli strumenti finanziari derivati a copertura del rischio di tasso, al 31 dicembre 2021, il Gruppo detiene due Interest Rate Swap (IRS), che vengono utilizzati per modificare il profilo dell'esposizione originaria al rischio di tasso d'interesse da tasso variabile a tasso fisso. Tali IRS prevedono, a scadenze determinate, lo scambio con le controparti di flussi di interesse, calcolati su un valore nozionale di riferimento, ai tassi fissi e variabili concordati.

34. Rapporti con parti correlate

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate del Gruppo sono le imprese e le persone che sono in grado di esercitare il controllo, o un'influenza significativa e le imprese collegate. Infine, sono considerate parti correlate anche i membri del Consiglio di Amministrazione, i Sindaci ed i Dirigenti con responsabilità strategica del Gruppo e relativi familiari.

Il Gruppo intrattiene rapporti con la società controllante (LIR S.r.l.), con società consociate e altre parti correlate. I rapporti commerciali intrattenuti con tali soggetti sono improntati alla massima trasparenza e a condizioni di mercato. I rapporti economici intrattenuti con le parti correlate nel corso dell'anno 2021 e 2020 sono riepilogati nelle seguenti tabelle:

Totale
2021
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Ricavi netti 608.915 - 898 - 898 0,1%
Costo del venduto (324.653) - 529 - 529 (0,2%)
Costi generali e amministrativi (262.691) 76 22 (1) 97 (0,0%)
Pubblicità e promozioni (29.195) (149) - - (149) 0,5%
Oneri e proventi finanziari (8.336) (42) (1.322) - (1.364) 16,4%
Imposte (6.419) (5) - - (5) 0,1%
Proventi (Oneri) netti di attività operative cessate (2.460) - 1.155 - 1.155 (47,0%)
Totale
2020
Restated
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Ricavi netti 534.897 - 626 - 626 0,12%
Costo del venduto (303.074) - 134 - 134 (0,04%)
Costi generali e amministrativi (278.102) 38 (26) - 12 0,00%
Pubblicità e promozioni (23.049) (145) - - (145) 0,63%
Oneri e proventi finanziari (8.112) (47) (532) - (579) 7,14%
Imposte 4.307 (81) - - (81) (1,88%)
Proventi (Oneri) netti di attività operative cessate (658) - 695 - 695 (105,6%)

La situazione patrimoniale al 31 dicembre 2021 e 2020, con riferimento alle parti correlate, è riportata nelle seguenti tabelle:

Saldo al
31/12/2021
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Crediti verso clienti 68.927 52 855 - 907 1,32%
Altre attività correnti non finanziarie 31.025 67 - - 67 0,22%
Passività finanziarie per leasing non correnti 166.082 1.545 52.551 - 54.096 32,57%
Debiti verso fornitori 196.812 39 24 1 64 0,03%
Passività finanziarie per leasing correnti 46.635 353 4.596 - 4.949 10,61%
Saldo al
31/12/2020
Società
controllanti
Società
consociate
Altre
Società
correlate
Totale
parti
correlate
Incidenza
% sulla
voce di
bilancio
Crediti verso clienti 87.718 50 1.018 - 1.068 1,22%
Altre attività correnti non finanziarie 35.093 175 - - 175 0,50%
Passività finanziarie per leasing non correnti 202.861 1.848 55.677 - 57.525 28,36%
Debiti verso fornitori 178.154 582 162 - 744 0,42%
Passività finanziarie per leasing correnti 65.554 350 4.793 - 5.143 7,85%

35. Impegni e rischi

Gli impegni minimi della Società derivanti da contratti di affitto e noleggio autovetture, che non rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 16 in essere al 31 dicembre 2021 sono i seguenti:

31-12-2021
Entro un anno 7.717
Oltre l'anno ma entro 5 anni 12.899
Oltre i 5 anni 2.131
Totale 22.747

36. Informativa ai sensi della Legge n. 124/2017

In relazione a quanto richiesto dalla Legge n. 124/2017, si segnala che il Gruppo ha beneficiato, nel corso del 2021 e con riferimento alle Società italiane, di complessivi euro 4.276 mila come di seguito:

  • euro 1.625 mila relativi al credito di imposta su canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda di cui all'articolo 4, comma 2 bis, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106 (estensione della misura di cui all'articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34);
  • euro 947 mila relativo al credito d'imposta tessile, moda e accessori di cui all'articolo 48 bis del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • euro 797 mila relativo al Fondo Nuove Competenze di cui all'articolo 88, comma 1, del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • euro 282 mila relativi al credito di imposta su canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d'azienda di cui all'articolo 28 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • euro 230 mila relativo al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi ai sensi dell'articolo 1, commi 1054-1055, della legge n.178/2020;
  • euro 97 mila dal Gestore dei Servizi Energetici GSE S.p.A. per contributi tariffe incentivanti fotovoltaici;
  • euro 90 mila relativo al credito di imposta per investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica di cui all'articolo 1, commi 198-209, della legge n. 160/2019;
  • euro 66 mila relativo al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi ai sensi dell'articolo 1, commi 1056-1057, della legge n.178/2020;
  • euro 66 mila relativo al credito d'imposta per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione di cui all'articolo 125 del decreto legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77;
  • euro 17 mila relativo al credito d'imposta per la sanificazione e l'acquisto di dispositivi di protezione di cui all'articolo 32 del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106;
  • euro 48 mila da Fondimpresa relativi al Piano di sviluppo delle risorse umane anno 2018;
  • euro 11 mila relativo al credito d'imposta per investimenti in beni strumentali nuovi ai sensi dell'articolo 1, comma 188, della legge n.160/2019.

Si precisa che i benefici ricevuti sono stati riepilogati attraverso il principio della cassa e, pertanto, quanto sopra esposto riepiloga sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici che sono stati incassati nel corso dell'esercizio 2021, senza tener conto della relativa competenza economica.

Ai fini degli adempimenti sopra citati, in relazione ad eventuali altri contributi ricevuti che rientrino nelle fattispecie previste, si rinvia, inoltre, all'apposito Registro nazionale pubblicamente consultabile.

37. Fatti di rilievo intervenuti dopo il 31 dicembre 2021

Le forti tensioni geo-politiche riguardanti Russia, Bielorussia ed Ucraina possono portare a situazioni di crisi internazionale, umanitaria e sociale di dimensione rilevante con conseguenti forti impatti negativi per le popolazioni di questi Paesi. Questo contesto innalza fortemente il rischio concreto di sanzioni internazionali utilizzate come deterrente per alcuni dei Paesi coinvolti e, di conseguenza, ne potrebbe derivare un impatto significativo sugli scambi di tipo commerciale e sulla loro attività economica interna. Allo stato attuale la dimensione e l'entità delle sanzioni non sono state rese pubbliche dalla comunità internazionale e, di conseguenza, non è possibile stimare in modo attendibile eventuali impatti sul business. Tuttavia, è ragionevole attendersi che i fatti attualmente in corso, straordinari per natura ed estensione, avranno ripercussioni, dirette e indirette, sull'attività economica, i cui relativi potenziali effetti su: i) catene di approvvigionamento, in particolare con riferimento alla fornitura e ai prezzi di materie prime ed energia, ii) sviluppo della domanda sui mercati internazionali e iii) andamenti dei tassi di inflazione e di interesse non risultano prevedibili.

In riferimento a quanto sopra si evidenzia che il Gruppo ha sviluppato nel 2021 un fatturato di circa 51 milioni di euro in Russia e 5 milioni di euro in Ucraina (trascurabile il fatturato in Bielorussia). In particolare, il Gruppo opera nel mercato russo con una propria filiale che distribuisce i prodotti sia a clienti indipendenti, multimarca e franchising, sia tramite una propria rete di 29 negozi diretti che al 31 dicembre 2021 sono ubicati principalmente nelle città di Mosca e San Pietroburgo. In Ucraina, invece, la distribuzione è gestita da Geox S.p.A. attraverso un distributore esterno.

Per quanto riguarda le principali grandezze economiche e finanziarie, in riferimento al bilancio 2021, del business del Gruppo in Russia, si evidenza quanto segue:

  • Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a circa euro 5,8 milioni, di cui euro 2,7 milioni riferibili al bilancio della filiale;
  • Il capitale investito netto, tutto riferibile alla filiale, è pari a circa euro 10,5 milioni (senza tener conto dei diritti d'uso che ammontano ad euro 5 milioni), di cui euro 2 milioni di attività non correnti ed euro 8,5 milioni di capitale circolante netto. Il capitale circolante netto è così composto: euro 9,9 milioni di magazzino, euro 4,0 milioni di crediti verso clienti ed euro -5,4 milioni di debiti verso fornitori (di cui euro -3,8 milioni verso la controllante Geox S.p.A.).

Si sottolinea come il Gruppo abbia da tempo messo in atto una prudente gestione del rischio per salvaguardare i risultati del business e gli investimenti effettuati nel paese (vedasi nota 33). In particolare, si segnala come sia in vigore una copertura di rischio cambio a salvaguardia del margine industriale della Capogruppo. In questo contesto, comunque, l'aggravamento della crisi in Ucraina, porta ad aumentare il rischio e la volatilità delle previsioni sull'andamento futuro e non è possibile prevedere e quantificare ogni eventuale impatto sul business del nostro settore, sull'andamento delle valute, sui costi dell'energia e sull'inflazione.

Come detto, Russia Ucraina e Bielorussia nel 2021 hanno rappresentato solo il 9% del fatturato di Gruppo e quindi si ritiene che le incertezze derivanti dalla situazione sopra descritta non modifichino i presupposti della continuità aziendale adottati per la predisposizione del presente bilancio. In particolare, il Gruppo ritiene di realizzare il margine industriale della capogruppo per la collezione Primavera/Estate 2022 di tali aree, e il portafoglio ordini raccolto per la collezione Autunno/Inverno 2022 rimane in crescita a doppia cifra, anche ipotizzando di azzerarlo completamente per la parte riferibile a suddetti paesi. Sulla base delle considerazioni già descritte, allo stato attuale, si ritiene recuperabile il valore degli asset del Gruppo, al netto delle attività non correnti della filiale russa. Tale valutazione è supportata da alcune analisi di sensitività effettuate sui test di impairment basate sul venir meno dell'operatività nei paesi precedentemente menzionati.

La situazione è, come sopra evidenziato, in costante evoluzione ed impone un monitoraggio costante degli eventi al fine di identificare tempestivamente eventuali problematiche che potrebbero comportare impatti sul business in loco e porre in atto le eventuali opportune azioni di mitigazione.

In relazione all'andamento della pandemia Covid-19 si segnala infine quanto segue: alla data attuale tutti i negozi del Gruppo sono operativi pur in uno scenario ancora caratterizzato da restrizioni che, di fatto, stanno limitando la mobilità delle persone ed impattando ancora pesantemente i flussi turistici.

Le aree produttive di approvvigionamento del Gruppo sono l'Estremo Oriente e il bacino del mediterraneo. Complessivamente gli effetti della pandemia da COVID 19 sono ancora presenti ma il sistema, nel suo complesso, è attualmente operativo anche se in un contesto caratterizzato da una certa instabilità

conseguente alla diffusione delle nuove varianti in Estremo Oriente. Anche la situazione dei trasporti continua a presentare elementi di criticità seppur in via di miglioramento. Da una parte tutti gli operatori economici stanno sperimentando un allungamento dei tempi di trasporto via nave a causa della riduzione della frequenza nelle partenze e dell'aumento delle fermate al fine di ottimizzare gli spazi. Dall'altra ci sono meno opportunità di recuperare i ritardi di produzione con il trasporto via-aerea a causa del limitato numero di voli cargo e voli passeggeri. Questi fattori hanno determinato e continuano a determinare un sostanziale aumento dei costi dei noli e del via-aerea, soprattutto verso le Americhe. Si sta invece intravedendo un leggero miglioramento dei costi di trasporto verso l'Europa, rispetto ai picchi di fine 2021.

***

Biadene di Montebelluna, 24 febbraio 2022

Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Dr. Mario Moretti Polegato

Allegato 1

Biadene di Montebelluna, 24 febbraio 2022

ATTESTAZIONE

DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS COMMA, CO. 5 E 5 BIS DEL DECRETO LEGISLATIVO 24 FEBBRAIO 1998, N. 58 "TESTO UNICO DELLE DISPOSIZIONI IN MATERIA DI INTERMEDIAZIONE FINANZIARIA"

I sottoscritti Livio Libralesso, in qualità di Amministratore Delegato di Geox S.p.A. e Massimo Nai, in qualità di Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari di GEOX S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis, commi 3 e 4, del decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:

  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione

delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2021.

Si attesta, inoltre, che il bilancio consolidato:

  • a) corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
  • b) è redatto in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea, nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/2005, a quanto consta, è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'Emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
  • c) è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria 2021;
  • d) la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione nonché della situazione del Gruppo, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze a cui è esposto.

Livio Libralesso Massimo Nai

________________________ ___________________________ ____________________________ _____________________________________ Amministratore Delegato Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Allegato 2

Ai sensi dell'Art. 149-duodecies del Regolamento Emittenti:

Tipologia di servizi Soggetto che ha erogato il
servizio
Destinatario Compensi 2021
(migliaia di euro)
Compensi 2020
(migliaia di euro)
Revisione contabile
Servizi di
attestazione
Servizi di consulenza
fiscale
Altri servizi
Revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Rete del revisore della capogruppo
Revisore della capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
Società
capogruppo
160
-
-
13
158
-
-
-
Totale 173 158
Revisione contabile i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
22
104
22
146
Servizi di
attestazione
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Servizi di consulenza
fiscale
i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
-
-
Altri servizi i)
Revisore della capogruppo
ii) Rete del revisore della
capogruppo
Società controllate
Società controllate
-
-
126
-
-
168
Totale 299 326

Allegato 3

ELENCO DELLE SOCIETA' CONSOLIDATE AL 31 DICEMBRE 2021

Denominazione Sede Chiusura
Valuta
Quota di possesso
es. sociale Sociale Diretto Indiretto Totale
- Geox S.p.A. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 25.920.733
- Geox Deutschland Gmbh Monaco, Germania 31-12 EUR 500.000 100% 100%
- Geox Respira SL Barcellona, Spagna 31-12 EUR 1.500.000 100% 100%
- Geox Suisse SA Lugano, Svizzera 31-12 CHF 200.000 100% 100%
- Geox UK Ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 1.050.000 100% 100%
- Geox Japan K.K. Tokyo, Giappone 31-12 JPY 100.000.000 100% 100%
- Geox Canada Inc. Mississauga, Canada 31-12 CAD 100 100% 100%
- S&A Distribution Inc. New York, Usa 31-12 USD 1 100% 100%
- Geox Holland B.V. Breda, Paesi Bassi 31-12 EUR 20.100 100% 100%
- Geox Retail S.r.l. Biadene di Montebelluna (TV), Italia 31-12 EUR 100.000 100% 100%
- Geox Hungary Kft Budapest, Ungheria 31-12 HUF 10.000.000 99,00% 1,00% 100%
- Geox Hellas S.A. Atene, Grecia 31-12 EUR 220.000 100% 100%
- Geox France Sarl Sallanches, Francia 31-12 EUR 15.000.000 100% 100%
- S&A Retail Inc. New York, Usa 31-12 USD 200 100% 100%
- Geox Asia Pacific Ltd Hong Kong, Cina 31-12 USD 1.282 100% 100%
- XLog S.r.l. Signoressa di Trevignano (TV), Italia 31-12 EUR 110.000 100% 100%
- Geox Rus LLC Mosca, Russia 31-12 RUB 60.000.000 100% 100%
- Geox AT Gmbh Vienna, Austia 31-12 EUR 35.000 100% 100%
- Geox Poland Sp. Z.o.o. Varsavia, Polonia 31-12 PLN 5.000 100% 100%
- Geox Portugal S.U. LDA Lisbona, Portogallo 31-12 EUR 300.000 100% 100%
- Technic Development D.O.O. Vranje-U Likvidaciji Vranje, Serbia 31-12 RSD 802.468.425 100% 100%
- Geox Macau Ltd Macao, Cina 31-12 MOP 5.000.000 100% 100%
- Geox Trading Shangai Ltd Shangai, Cina 31-12 CNY 101.577.316 100% 100%
- Dongguan Technic Footwear Apparel Design Ltd Dongguan, Cina 31-12 CNY 3.795.840 100% 100%
- Technic Development Vietnam Company Ltd Ho Chi Minh City, Vietnam 31-12 VND 3.403.499.500 100% 100%
- Geox Distribution UK ltd Londra, Regno Unito 31-12 GBP 100.000 100% 100%
- XBalk D.O.O. Vranjei Vranje, Serbia 31-12 RSD 1.200.000 100% 100%

Dati societari e informazioni per gli azionisti

Sede legale

Via Feltrina Centro, 16 31044 Biadene di Montebelluna (TV)

Dati legali

Capitale Sociale: Euro 25.920.733,1 i.v. REA n. 265360 Codice fiscale/R. I. di Treviso n. 03348440268

Relazione con gli investitori

Simone Maggi [email protected] tel. +39 0423 282476

Documenti a disposizione degli azionisti

www.geox.biz (Sezione Investor Relations)

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