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Carel Industries

Annual Report Mar 31, 2022

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Annual Report

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BILANCIO CONSOLIDATO

2021

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO

al 31 dicembre 2021

INDICE

RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2021
______3
Struttura del gruppo CAREL INDUSTRIES
_________
8
Organi Sociali
____________
9
Attività e mercati
_________11
Altri fatti di rilievo intervenuti nel corso dell'esercizio______19
Sintesi della gestione e andamento economico finanziario del Gruppo ___21
Sintesi andamento economico e finanziario della Società Capogruppo: Carel Industries S.p.A. ___26
Risorse umane e organizzazione
_________29
Attività di ricerca e sviluppo 2021_________31
GRUPPO CAREL INDUSTRIES PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E
NOTE ESPLICATIVE AL 31 DICEMBRE 2021
_______39
Situazione Patrimoniale e finanziaria consolidata_________40
Conto economico consolidato___________41
Conto economico complessivo consolidato
______41
Rendiconto finanziario consolidato
_______42
Variazioni del patrimonio netto consolidato_______43
NOTE ESPLICATIVE
______________44
Attestazione del Bilancio consolidato ai sensi dell'art. 154 bis del D. Lgs. 58/98 e dell'art. 81–ter del

Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche ed integrazioni _____98 Relazione della Società di Revisione al bilancio consolidato_______________________________99

LETTERA AGLI AZIONISTI

Cari azionisti,

il 2021 è stato un anno caratterizzato da fenomeni diversi e contrastanti. Da un lato la diffusione del vaccino contro il COVID-19 ha evitato nuove chiusure di impianti industriali e produttivi ed ha alimentato una forte ripresa dell'economia mondiale. Dall'altro, la penuria di materie prime, in particolare di materiale elettronico, ha costituito un freno alla crescita globale messa sotto pressione anche dal rafforzarsi del fenomeno inflattivo (a dicembre l'inflazione registrata nell'Eurozona è stata pari al 5% mentre negli Stati Uniti è stata pari al 7%).

In questo scenario sostanzialmente positivo ma estremamente volatile il Gruppo ha raggiunto risultati record che anche quest'anno presento con orgoglio: i ricavi consolidati a fine 2021 hanno infatti registrato una crescita a pari al 26,8% (+21,9% a perimetro costante); tale risultato, grazie anche al fattore della leva operativa si è riflesso sulla profittabilità, intesa come incidenza dell'EBITDA sui ricavi (EBITDA margin), che si attesta a 20,3%, in crescita di 60 punti base. Crescita e profittabilità hanno impattato positivamente sulla robusta generazione di cassa: al netto degli effetti derivanti dalle operazioni di M&A il debito netto è passato da circa 49,6 milioni a meno di 23 milioni con una contrazione quindi pari a circa il 45%.

Le attività di M&A hanno portato alla definizione di due importanti transazioni effettuate durante l'anno: a maggio del 2021, infatti, il Gruppo ha acquisito il 51% del capitale sociale di CFM, distributore e partner storico in Turchia nonché provider di servizi digitali e on-field e soluzioni complete ad alto valore aggiunto. A seguire è stata conclusa l'acquisizione del 100% del capitale sociale di Enginia S.r.l., società attiva nell'ambito della progettazione, produzione e commercializzazione di serrande e altri componenti per unità di trattamento dell'aria. Le suddette acquisizioni si aggiungono a quelle effettuate nel 2018 (Recuperator ed Hygromatik) e si inseriscono nel percorso di crescita per linee esterne che fa stabilmente parte delle linee guida strategiche del Gruppo.

Linee guida strategiche che sempre di più si integrano e si integreranno con una visione sostenibile del successo di CAREL: nel 2021 infatti è stato approvato il nostro primo piano di sostenibilità pluriennale sintetizzato nel concept Driven by the Future - Sustainability in action. Il Piano definisce sei Aree di Impegno (Strategia sostenibile e Governance, Politiche ambientali, Innovazione e tecnologia, People, Comunicazione e Sviluppo sostenibile delle Comunità locali) e si compone di 55 obiettivi di sostenibilità (di cui 22 sociali, 22 ambientali e 11 di Governance), a loro volta articolati in 68 target specifici, distribuiti su un orizzonte temporale pluriennale. Attraverso la definizione delle sei Aree di Impegno, la Società rafforza, inoltre, la propria volontà di contribuire fattivamente al raggiungimento di alcuni Sustainable Development Goals (SDGs). La visione prospettica del Piano si combina con alcune importanti iniziative prese già nel 2021, tra cui l'accensione del primo "Sustainability linked-loan", un contratto di finanziamento caratterizzato dalla riduzione del tasso di interesse al raggiungimento di target quantitativi annuali in materia di sostenibilità sociale, che nel caso concreto riguarderanno il riequilibrio di genere/"gender balance" all'interno del Gruppo.

Crescita, resilienza, sviluppo e sostenibilità sono quindi stati i fari che hanno guidato l'azione di CAREL nel corso del 2021 e saranno alla base della nostra strategia anche nel 2022 insieme ad un forte impulso verso la digitalizzazione al fine di affrontare con l'entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto le importanti sfide che ci aspettano nei prossimi mesi ed anni

Chairperson Luigi Rossi Luciani

STRUTTURA DEL GRUPPO CAREL INDUSTRIES

L'organigramma societario del Gruppo al 31 dicembre 2021 è di seguito rappresentato:

*= 1% posseduto da CAREL FRANCE SAS

ORGANI SOCIALI

Presidente Luigi Rossi Luciani
Vice presidente esecutivo Luigi Nalini
Amministratore Delegato Francesco Nalini
Consiglio di Amministrazione Amministratore Esecutivo Carlotta Rossi Luciani
Amministratore Indipendente Cinzia Donalisio
Amministratore Indipendente Marina Manna
Amministratore Indipendente Maria Grazia Filippini
Presidente Paolo Prandi
Sindaco effettivo Saverio Bozzolan
Collegio Sindacale Sindaco effettivo Claudia Civolani
Sindaco supplente Fabio Gallo
Sindaco supplente Alessandra Pederzoli
Società di revisione Deloitte & Touche SpA
Presidente Marina Manna
Comitato Controllo e Rischi e Sostenibilità Membro Cinzia Donalisio
Membro Maria Grazia Filippini
Presidente Cinzia Donalisio
Comitato Remunerazione Membro Marina Manna
Membro Maria Grazia Filippini
Presidente OdV Fabio Pinelli
Organismo di vigilanza ex Dlgs 231/2001 Componente OdV Arianna Giglio
Componente OdV Alessandro Grassetto

RESIDENTIAL APPLICATIONS Heating, Ventilation and Air Conditioning

ATTIVITÀ E MERCATI

CAREL opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate (hardware e software) per raggiungere perfomance di alta efficienza energetica nel controllo e nella regolazione di apparecchiature e impianti nei mercati del condizionamento dell'aria ("HVAC") e della refrigerazione (complessivamente "HVAC/R"). In questo contesto, CAREL progetta, produce e commercializza soluzioni di controllo e umidificazione nell'ambito dei segmenti applicativi:

Con riferimento al settore del condizionamento, mercato HVAC (Heating Ventilation Air Conditioning), CAREL offre soluzioni da integrare sia in singole unità, quali pompe di calore, shelter, rooftop, Computer Room Air Conditioner (cd. CRAC), chiller e centrali di trattamento dell'aria. Le applicazioni principali riguardano i data centers, l'industria di processo, le applicazioni commerciali, che sono principalmente rappresentate dalla fornitura di componenti per i sistemi di condizionamento dell'aria degli edifici commerciali e infine le applicazioni residenziali dove CAREL è focalizzata quasi esclusivamente nelle soluzioni di controllo per le pompe di calore.

Di seguito alcuni schemi rappresentativi dei sistemi CAREL:

• per applicazioni nel campo del condizionamento dei Data Center:

• per centrali trattamento dell'aria:

Nel settore della refrigerazione, invece, l'azienda è specializzata nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di controllo nell'ambito dei segmenti applicativi Food Retail e Food Service. L'offerta CAREL è:

  • per singole unità frigorifere quali beverage cooler , plug-in refrigerator e display cabinets;
  • per sistemi di refrigerazione commerciale complessi e interconnessi, quali quelli per supermercati di ogni dimensione, convenience store e punti di ristoro;
  • per sistemi di supervisione per la singola macchina così come per impianti e per centri remoti di supervisione.

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Retail (Supermarket):

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Quick Service Restaurant)

Esempio di applicazione delle soluzioni CAREL in refrigerazione commerciale Food Service (Beverage Cooler):

L'offerta si completa con la fornitura di servizi collegati alle soluzioni CAREL quali per esempio l'attività di commissioning ovvero lavori su commessa, servizio di gestione e monitoraggio da remoto degli impianti e delle componenti applicative HVAC/R del Gruppo, che permette il "dialogo" tra i service center aziendali e i clienti finali, abbonamenti per servizi dedicati alla gestione e controllo da remoto di impianti e macchinari tramite l'elaborazione dei dati raccolti sfruttando le proprietà Internet of Things.

La proposta IoT è sviluppata e integra le soluzioni specifiche dei mercati HVAC e Refrigerazione tramite soluzioni sia in cloud che on-premise. Fanno parte della proposta analisi tramite benchmark, statistiche, allarmi e reportistica standard, con cui ciascun utente può ottimizzare le attività quotidiane diventando più efficace nel raggiungimento dei propri obiettivi in termini di servizi, energia, qualità e marketing. Lo sviluppo di tali

attività costituisce un elemento di rilevanza strategica per CAREL, anche in prospettiva futura. Esempio di soluzioni IoT per i mercati HVAC e Refrigerazione

Il Gruppo opera nel mondo con 29 società; i siti produttivi sono 10 localizzati in Italia, Croazia, Germania, Cina, Stati Uniti e Brasile.

OVERVIEW MERCATO GLOBALE

Il mercato della Refrigerazione commerciale ha riscontrato nel 2021 una decisa ripresa della domanda, in accelerazione nel corso dell'anno; detta ripresa ha riguardato in particolare il segmento Food Retail con forti investimenti degli operatori del settore in particolar modo per il rinnovo e apertura di punti vendita di piccole e medie dimensioni. Forti driver che hanno orientato le tecnologie più richieste sono stati l'adozione di fluidi refrigeranti naturali, in particolar modo in Europa grazie alla spinta data dal regolamento Fgas e di soluzioni ad alto risparmio energetico. Anche il segmento Food Service, più duramente colpito dagli effetti della pandemia

COVID-19 ha registrato una graduale e solida ripresa della domanda nel corso dell'anno.

Per quanto riguarda il mercato HVAC, si è verificato un forte trend di crescita praticamente in tutti i segmenti. Particolarmente degni di nota il segmento residenziale, che vede uno sviluppo importante grazie all'introduzione e diffusione di tecnologie sempre più sostenibili dal punto di vista ambientale (pompe di calore), e il settore dei datacenter, che intercetta la forte crescita nella generazione, scambio e utilizzo di dati dal settore industriale all'uso di videoconferenze e all'entertainment, tendenza accentuata durante la pandemia. Inoltre il contrasto al COVID19 sta contribuendo anche ad una crescente consapevolezza della necessità di vivere in ambienti salubri, spingendo l'industria del trattamento dell'aria. Infine, si nota una forte ripresa degli investimenti in ambito industriale, che erano stati parzialmente bloccati nel corso del 2020.

OVERVIEW DEL BUSINESS

In tale contesto l'andamento della gestione 2021 mostra per il gruppo CAREL un risultato estremamente positivo con una crescita del fatturato complessivo del 26,8% mentre a cambi costanti l'incremento è stato del 27,1%. Questo significativo risultato è anche frutto delle due acquisizioni avvenute nel corso dell'esercizio, CFM, storico distributore del Gruppo in Turchia, ed Enginia S.r.l., società produttiva attiva nella progettazione, realizzazione e commercializzazione di componenti aeraulici e componenti plastiche per le Unità di Trattamento dell'Aria (UTA).

RICAVI PER SEGMENTO DI BUSINESS

Il mix dei ricavi per area di business mostra una crescita del segmento HVAC del 24,1% a cambi correnti e del 24,5% a cambi costanti. Nel 2021 l'aumento del fatturato nel business della refrigerazione presenta un incremento, rispetto al 2020, del 32,2% a cambi correnti e del 32,5% a cambi costanti. Complessivamente, quindi, il core business (rappresentato da Refrigerazione e HVAC) è cresciuto del 26,8% (27,2% a cambi costanti).

Le positive dinamiche di ripresa della domanda si sono confermate nel corso del 2021 anche se le stesse non hanno potuto esprimere pienamente il loro potenziale a causa delle evidenti e generalizzate tensioni e difficoltà nella supply chain, in particolare per CAREL per il materiale elettronico ed elettromeccanico. Tuttavia le contromisure adottate dal Gruppo hanno consentito un miglioramento della flessibilità e resilienza consentendo di ridurre, anche se non annullare, il gap tra domanda e delivery.

Di seguito la tabella mostra per area di Business l'andamento dei ricavi in migliaia di Euro:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta % Delta fx %
Ricavi HVAC 270.011 217.498 24,1% 24,5%
Ricavi REF 145.826 110.337 32,2% 32,5%
Totale Ricavi Core 415.837 327.836 26,8% 27,2%
Ricavi No Core 4.581 3.775 21,4% 21,4%
Totale Ricavi 420.418 331.610 26,8% 27,1%

RICAVI PER AREA GEOGRAFICA

Sul fronte delle aree geografiche la crescita è stata significativa ed omogenea in tutte le aree geografiche, anche al netto delle acquisizioni avvenute; in particolare l'area EMEA ha registrato ricavi in crescita del 28,0% (28,1% a cambi costanti e 22,1% a parità di perimetro) trainata in particolare dall'incremento dei ricavi sia in Europa Occidentale che Orientale.

In particolare il mercato della Refrigerazione ha performato particolarmente bene tramite la materializzazione di progetti di vendita ed acquisizione di quote di mercato per soluzioni sia ad alta efficienza, in particolare nel più ricettivo Food Retail, che entry level, soprattutto in Food Service.

Nel mercato HVAC si conferma il trend positivo e l'acquisizione di quote nei segmenti Residenziale e Industriale, rispettivamente nelle applicazioni Heat Pumps e Datacenters.

L'America del Nord ha registrato un incremento dei ricavi del 19,7% (+23,2% a cambi costanti); tale incremento è dovuto principalmente ai risultati in Refrigerazione, in particolare l'acquisizione di nuove quote di Food Service.

Il Sud America presenta una crescita estremamente positiva dei ricavi a cambi correnti +30,4%, ed ancora più importante a cambi costanti +38,8%, in entrambi i mercati di riferimento, in particolare in Refrigerazione sia in sei segmenti Food Service che Food Retail.

Infine l'Asia presenta ricavi in aumento del 26,2% a cambi correnti e del 24,0% a cambi costanti. Entrambi i mercati di riferimento sono in crescita in particolare nel mercato HVAC, sia in applicazioni Datacenter che Heat Pumps. Significativa la crescita sia per le unità destinate all'export sia per il mercato domestico.

Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per area geografica in migliaia di Euro:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta % Delta fx %
Europa, Medio Oriente e Africa 302.311 236.267 28,0% 28,1%
APAC 62.725 49.714 26,2% 24,0%
Nord America 46.030 38.456 19,7% 23,2%
Sud America 9.352 7.173 30,4% 38,8%
Ricavi netti 420.418 331.610 26,8% 27,1%

QUOTAZIONE SUL MERCATO TELEMATICO AZIONARIO (MTA)

In data 11 giugno 2018 Carel Industries S.p.A. è stata ammessa alla quotazione delle proprie azioni ordinarie sul Mercato Telematico Azionario (MTA) segmento STAR gestito da Borsa Italiana S.p.A.. L'operazione ha comportato l'assegnazione di 35.000.000 di azioni ordinarie successivamente incrementate a 40.250.000 in data 25 giugno 2018 a seguito della c.d. Opzione Greenshoe; il collocamento istituzionale ha pertanto riguardato il 40,25% del capitale sociale e il 25,20% del capitale sociale con diritto di voto.

Il 5 gennaio 2021 Luigi Nalini S.a.p.a. ha completato la vendita di complessive n. 3.582.560 azioni ordinarie CAREL Industries S.p.A., pari a circa il 3,6%.

Nel corso del 2021 il valore del titolo è cresciuto del 38,7% attestandosi a Euro 26,60 per azione l'ultimo giorno di contrattazioni dell'anno. Tale crescita risulta ancora più marcata se si prende in considerazione il prezzo iniziale di collocamento, pari a Euro 7,20 per azione: in questo caso, la crescita registrata è stata pari al 269,4%. Il volume medio giornaliero scambiato nel corso del 2021 è stato pari a circa 56.000 pezzi, mentre il prezzo massimo raggiunto nello stesso periodo è stato pari a Euro 27,30 per azione.

IL TITOLO CAREL INDUSTRIES AL 31 DICEMBRE 2021:
Quotazione mercato: MTA Segmento STAR di Borsa Italiana
Codice Isin: IT005331019
Ticker: CLR
Indici: FTSE All-share Capped, FTSE Italia All-Share,
FTSE Italia Mid Cap, FTSE Italia Star, FTSE Italia Industria, FTSE Italia
Edilizia e Materiali
Capitale Sociale Numero di Azioni: 100.000.000,00

Valore Nominale: non assegnato
Utile per azione: 0,49
Dividendo per azione: 0,15
AZIONISTI RILEVANTI 31.12.2021 Numero azioni % capitale sociale Diritti di voto % diritti di voto
Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. 36.167.433 36,17% 72.334.866 45,05%
Luigi Nalini S.a.p.a. 20.000.007 20,00% 40.000.014 24,91%
7 Industries B.V. 4.932.595 4,93% 9.332.595 5,81%
Altri azionisti * 38.899.965 38,90% 38.899.965 24,23%
Totale 100.000.000 100,00% 160.567.440 100,00%

* Incluse n. 100.521 azioni attualmente possedute da Carel Industries S.p.A. (azioni proprie)

ALTRI FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI NEL CORSO DELL'ESERCIZIO

OPERAZIONI DI MERGER & ACQUISITION

Il primo semestre dell'esercizio 2021 ha visto il Gruppo Carel Industries impegnato in due importanti operazioni di acquisizione aziendale volte all'implementazione di uno dei principali pilastri della strategia del Gruppo, ovvero la crescita per linee esterne con l'obiettivo di rafforzare il proprio core business, acquisendo quote di mercato nelle aree geografiche di riferimento ed in applicazioni contigue.

Acquisizione di CFM Sogutma ve Otomasyon A.S.

In data 31 maggio 2021 la Capogruppo ha acquisito il 51% della CFM Sogutma ve Otomasyon A.S. (di seguito CFM), società turca con sede a Smirne (Turchia) distributore e partner storico dei prodotti Carel nella regione.

Nel corso del 2020, ultimo bilancio approvato pre-acquisizione, la società acquisita ha generato ricavi per circa 14,5 milioni di euro ed un EBITDA di circa 5,0 milioni di euro; la posizione finanziaria netta era positiva per circa 6,0 milioni di euro. Per maggiori informazioni circa le attività e le passività assunte alla data di acquisizione si rimanda alla Nota "Area di consolidamento" delle Note Esplicative. L'operazione è divenuta efficace con data 31 maggio 2021 ed il corrispettivo per il 51% del capitale sociale ammonta al 31 dicembre 2021 al netto dei consueti aggiustamenti prezzi a 26,5 milioni di euro, di cui 23,1 milioni di euro a fronte delle azioni della stessa e 3,9 milioni di euro a fronte del 51% della liquidità netta rilevata alla data di acquisizione (al netto dell'applicazione dell'IFRS16). Alla data della presente relazione parte del corrispettivo, pari a 1,4 milioni di euro, è iscritto tra le passività finanziarie come previsto dal contratto di acquisizione a garanzia e copertura di eventuali rischi contrattuali a cario del venditore.

Il contratto di acquisto prevede inoltre che la partecipazione detenuta dall'azionista di minoranza sia soggetta a opzioni di acquisto e vendita reciproche. Tali opzioni sono state valutate al loro fair value alla data di acquisizione ed aggiornate al 31 dicembre 2021; la passività così determinata ammonta a circa 49,6 milioni di euro ed è rilevata tra le Altre Passività Non correnti. Per maggiori informazioni si rimanda alla nota Area di consolidamento. L'aggiornamento della passività al 31 dicembre 2021 ha comportato oneri, iscritti a conto economico, per complessivi 0,5 milioni di euro.

CFM ha contribuito nel corso del 2021 con ricavi per circa 9,1 milioni di euro.

Acquisizione di Enginia S.r.l.

In data 23 giugno 2021 la controllata Recuperator S.p.A. ha acquisito il 100% di Enginia S.r.l., società attiva nel settore aeraulico nell'ambito della progettazione, produzione e commercializzazione di serrande e altri componenti plastici e metallici per unità di trattamento dell'aria con soluzioni dedicate alla clientela OEM.

L'operazione rientra nella strategia del Gruppo di ampliare l'offerta del portafoglio prodotti nel mercato HVAC, consolidando il proprio ruolo come fornitore di soluzioni complete anche nei confronti dei produttori di centrali di trattamento dell'aria attraverso soluzioni avanzate dal punto di vista delle prestazioni e dell'efficienza energetica.

Nel corso del 2020, ultimo bilancio approvato pre-acquisizione, la società ha generato ricavi per circa 12,3 milioni di euro ed un EBITDA di circa 1,5 milioni di euro; per maggiori informazioni circa le attività e le passività assunte alla data di acquisizione si rimanda alla Nota Area di consolidamento delle Note Esplicative. L'operazione è divenuta efficace con data 23 giugno 2021 ed il corrispettivo pagato ammonta a 12,4 milioni di euro per il 100% del capitale sociale, a 3,3 milioni di euro a fronte di una cassa acquisita e a 1,6 milioni di euro a fronte del complesso immobiliare.

Enginia ha contribuito ai ricavi del 2021 per circa 7,9 milioni di euro.

IMPLICAZIONI DELLA PANDEMIA COVID-19 SUL GRUPPO CAREL INDUSTRIES

Il 2021 è stato caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19 in quasi tutte le aree geografiche in cui il Gruppo opera sebbene con intensità differenti da regione a regione. Nel corso del 2021 tutti i plant e le filiali commerciali sono stati operativi e non si sono verificate interruzioni significative nella catena di fornitura.

A livello globale, pur non essendo direttamente collegato all'evoluzione della pandemia, il Gruppo sta monitorando attentamente l'andamento dei prezzi e della disponibilità di alcune materie prime utilizzate nei diversi processi produttivi, in particolare i semiconduttori e l'alluminio; in linea con le misure già adottate nel corso del precedente esercizio sono stati messi in atto processi di approvvigionamento da fonti diversificate al fine di mitigare il rischio di shortage e di eccessive fluttuazioni nei prezzi di acquisto.

ALTRI FATTI DI RILIEVO DELLA GESTIONE FINANZIARIA

Nel corso dell'esercizio 2021 la gestione finanziaria del Gruppo è stata caratterizzata dai seguenti principali eventi:

SOTTOSCRIZIONE DI NUOVI FINANZIAMENTI A MEDIO TERMINE

Nel corso dell'esercizio la Società Capogruppo ha perfezionato le seguenti principali operazioni:

  • nel mese di giugno accensione di un finanziamento con Mediobanca di 20.000 migliaia di Euro della durata di 60 mesi; a copertura del rischio di variazione del tasso d'interesse del finanziamento la capogruppo ha stipulato un contratto derivato IRS di pari durata;
  • nel mese di luglio è stato effettuato un rimborso parziale anticipato del finanziamento chirografario acceso ad aprile 2019 con BNL (BNP Paribas) di originari 20.000 migliaia di euro a tasso fisso della durata di 48 mesi con rata bullet alla data di scadenza finale, versando l'importo di 10.000 migliaia di euro oltre gli interessi maturati alla data.

Tutti i finanziamenti sottoscritti sono stati stipulati ad un tasso fisso inferiore all'1%.

Per maggiori informazioni sulle condizioni contrattuali si rinvia alla nota 14 delle Note Esplicative.

DISTRIBUZIONE DI DIVIDENDI

Nel mese di giugno 2021 la Capogruppo ha distribuito dividendi per complessivi 11.988 migliaia di euro come previsto dalla delibera dell'assemblea degli azionisti del 20 aprile 2021.

SINTESI DELLA GESTIONE E ANDAMENTO ECONOMICO FINANZIARIO DEL GRUPPO

Di seguito si riportano i principali risultati economici dell'esercizio 2021 confrontati con l'esercizio precedente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta Delta%
EBITDA1 85.302 65.194 20.107 30,8%
EBITDA ADJ 88.222 65.366 22.855 35,0%
EBIT 64.457 46.713 17.745 38,0%
RISULTATO NETTO 49.088 35.118 13.971 39,8%

Al 31 dicembre 2021 l'EBITDA ammonta a 85,3 milioni di euro con un'incidenza sui ricavi pari al 20,3%2 , in aumento in valore assoluto di 20,1 milioni di euro rispetto ai 65,2 milioni di euro dell'esercizio precedente (con un incidenza sui ricavi del 19,7%); tale miglioramento è attribuibile principalmente all'incremento del volume d'affari in tutte le aree geografiche e ad una efficace gestione dei costi operativi che hanno in parte compensato i maggiori costi di acquisto delle materie prime sostenuti a seguito della dinamica inflattiva e degli shortages che ha inciso negativamente in particolare nel secondo semestre dell'esercizio. Il contributo derivante dal consolidamento delle due società acquisite ha contribuito positivamente per circa 4,9 milioni di euro a livello di EBITDA.

Al netto degli effetti non ricorsivi, che nel corso dell'esercizio 2021 hanno pesato per circa 2,9 milioni di euro (0,2 milioni nel 2020) e riferiti a costi sostenuti per attività correlate al processo di M&A, nonché al rigiro a conto economico del fair value del magazzino delle due società acquisite e rilevato in sede di primo consolidamento, l'EBITDA Adjusted risulterebbe pari a 88,2 milioni di euro con un'incidenza del 21,0% sui ricavi di vendita rispetto al 19,7% dell'esercizio precedente.

L'EBITDA Adjusted FX, ovvero a cambi costanti, ammonta a 88,7 milioni di euro (21,1% sui ricavi).

Il risultato netto ammonta a 49,1 milioni di euro in aumento del 39,8% rispetto all'esercizio precedente. L'incidenza del risultato sui ricavi si attesta al 11,7% rispetto al 10,6% del risultato del 2020.

1 L'EBITDA è definito dal Gruppo come la somma algebrica dell'utile di esercizio al lordo delle imposte sul reddito, del risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto, utili e perdite su cambi, proventi e oneri finanziari, degli ammortamenti e svalutazioni e rappresenta un'utile unità di misura per la valutazione delle performance operative del Gruppo.

2 L'EBITDA Margin è definito dal Gruppo come il rapporto tra l'EBITDA e i ricavi.

Di seguito si riportano i principali indicatori patrimoniali al 31 dicembre 2021 confrontati con l'esercizio precedente:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020 Delta Delta %
Capitale immobilizzato3 230.630 176.413 54.217 30,7%
Capitale circolante4 55.591 41.007 14.584 35,6%
Piani a benefici definiti (8.612) (8.189) (423) 5,2%
Capitale investito netto5 277.610 209.231 68.379 32,7%
Patrimonio netto 169.875 159.621 10.254 6,4%
Passività non correnti 49.894 - 49.894 >100%
Posizione finanziaria netta
(disponibilità)6
57.841 49.610 8.231 16,6%
Totale 277.610 209.231 69.379 32,7%

Il Capitale Immobilizzato ammonta a 230,6 milioni di euro in crescita di 54.2 milioni rispetto ai 176,4 milioni di euro dell'esercizio precedente principalmente per effetto delle acquisizioni avvenute nel corso dell'esercizio che hanno comportato l'iscrizione principalmente di attività immateriali per circa 50,1 milioni derivanti dalle allocazioni dei prezzi di acquisto. Si rimanda alle Note Esplicative per maggiori dettagli dei valori allocati.

Gli investimenti del Gruppo, al netto dei diritti d'uso iscritti, ammontano a 18,6 milioni di euro rispetto a 13,3 milioni di euro dell'esercizio precedente; da segnalare che nel corso del 2021 sono iniziate le attività di realizzazione del secondo stabilimento croato, strategico per il Gruppo per far fronte alla crescente domanda nell'area Emea, e che hanno comportato la capitalizzazione di costi per circa 4 milioni di euro. Significativi investimenti in attrezzature e macchinari sono stati effettuati presso gli stabilimenti italiani (incluso Recuperator), per circa 4,2 milioni di euro ed in Cina per circa 1,8 milioni di euro.

Gli investimenti in immobilizzazioni immateriali, principalmente realizzati nella Capogruppo, sono stati pari a 3,4 milioni di euro e sono in particolare riferiti a licenze e progetti di ricerca.

Gli ammortamenti, inclusivi anche degli effetti derivanti dall'applicazione del principio contabile IFRS16, nel corso del 2021 sono stati pari a 20,8 milioni di euro rispetto a 18,5 milioni di euro dell'esercizio precedente e per 4,1 milioni di euro si riferiscono ad ammortamenti relativi alle Purchase price allocation.

  • 3 Il Capitale Immobilizzato Netto è definito come somma algebrica delle attività materiali, attività immateriali, partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto e altre attività non correnti
  • 4 Il Capitale Circolante Netto è definito come la somma algebrica dei crediti commerciali, rimanenze, crediti tributari, crediti diversi, attività fiscali differite, debiti commerciali, debiti tributari, altre passività correnti, passività fiscali differite e fondo rischi.
  • 5 Il Capitale Investito Netto è la somma di (i) Capitale Immobilizzato Netto, (ii) Capitale Circolante Netto e (iii) piani a benefici definiti.
  • 6 Il criterio adottato per la determinazione dell'indebitamento finanziario netto è conforme a quello previsto dal Paragrafo 127 delle raccomandazioni del CESR 05/054b implementative del Regolamento CE 809/2004 (cfr. Capitolo X, Paragrafo 10.1).

Il Capitale Circolante Netto ammonta a 55,6 milioni di euro in significativo aumento rispetto all'esercizio precedente, pari a 41,0 milioni di euro (+14,6 milioni); tale aumento è influenzato principalmente dall'aumento dei volumi che ha determinato un aumento del magazzino (+20,4 milioni di euro), dei crediti commerciali (+10,8 milioni di euro), solo in parte compensati dall'aumento dei debiti commerciali (+18,1 milioni di euro).

Le scorte di magazzino hanno subito un significativo incremento anche a seguito della politica di approvvigionamento del Gruppo per far fronte agli shortage di taluni componenti e per assicurare livelli di produzioni in linea con le richieste del mercato nonché all'aumento generale dei prezzi di acquisto.

I crediti verso clienti, come anche i debiti verso fornitori, subiscono significavi incrementi perlopiù derivanti dall'incremento del volume d'affari.

Le Passività non correnti si riferiscono per la quasi totalità alla rilevazione della passività generatasi dall'opzione put/call sul 49% residuo della partecipazione di CFM; per maggiori dettagli si rimanda alle Note Esplicative nella sezione Area di consolidamento.

La Posizione finanziaria netta del Gruppo ammonta a negativi 57,8 milioni rispetto a 49,6 milioni al 31 dicembre 2020 in aumento di 8,2 milioni di euro. Con riferimento alla posizione netta bancaria, la stessa passa da un ammontare negativo pari a 21.425 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 a negativa per 28.845 migliaia di euro al 31 dicembre 2021. Durante l'esercizio il Gruppo ha sostenuto un'uscita di cassa di circa 35 milioni di euro (al netto della cassa acquisita) per le acquisizioni di Enginia e CFM e di 12 milioni di euro a fronte del pagamento di dividendi. Le passività finanziarie per contratti di lease sono sostanzialmente stabili rispetto al precedente esercizio. Si rimanda al Rendiconto Finanziario Consolidato per maggiori informazioni circa la generazione di cassa del periodo.

L'Indebitamento Finanziario Netto risulta dettagliato come di seguito riportato:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Passività finanziarie non correnti 70.180 89.059
Passività finanziarie correnti 61.213 45.492
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 23.520 24.597
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 4.037 3.588
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti (100.625) (105.586)
Attività finanziarie correnti (483) (7.540)
Posizione finanziaria netta 57.841 49.610
Posizione finanziaria netta net ifrs16 30.285 21.425
Posizione finanziaria netta bancaria 28.845 21.425

L'Indebitamento Finanziario Netto è composto principalmente da:

  • Passività finanziarie correnti e non correnti verso istituti di credito per complessivi 128.380 migliaia di euro (132.468 al 31 dicembre 2020);
  • Passività finanziarie correnti e non correnti verso altri istituti finanziari per complessivi 1.573 migliaia di euro;
  • Passività finanziarie correnti e non correnti a fronte delle acquisizioni effettuate per complessivi 1.440 migliaia di euro;
  • Passività finanziarie correnti e non correnti per contratti di lease per complessivi 27.556 migliaia di euro:
  • Disponibilità liquide per complessivi 100.625 migliaia di euro;
  • Altre Attività finanziarie correnti per complessivi 483 migliaia di euro.

Il Gruppo ha rispettato i covenant finanziari correlati ai contratti di finanziamento.

Le disponibilità liquide ed attività finanziare correnti al 31 dicembre 2021 sono ubicate per oltre il 60% presso le società italiane del Gruppo, per circa il 7% presso la controllata cinese; il rimanente saldo è ripartito tra le altre società del Gruppo.

INDICI 2021 2020
ROS 7 15,3% 14,1%
ROI 8 23,2% 22,3%
ROE 9 28,8% 22,0%
ROA 10 12,7% 11,3%
Rotazione delle rimanenze 11 2,9 2,8
Durata media incassi commerciali gg 12 58,0 64,0
Durata media pagamenti commerciali gg 13 82,0 82,0
Tax rate – Gruppo 14 19,6% 21,1%
R&D - investimenti 15 19.034 17.499
R&D % sui ricavi 16 4,5% 5,3%
Capex % sui ricavi 17 4,4% 4,0%
Cash Conversion Rate 18 60,34% 79,3%

7 Il "Return on Sales" (ROS) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e i ricavi.

  • 8 Il "Return on Investment" (ROI) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il Capitale Investito Netto.
  • 9 Il "Return on Equity" (ROE) è definito come il rapporto tra l'utile dell'esercizio e il patrimonio netto consolidato.
  • 10 Il "Return on Assets" (ROA) è definito come il rapporto tra il risultato operativo e il totale attività.
  • 11 L'"Inventory Turnover", ossia l'indice di rotazione del magazzino, è calcolato come il rapporto tra (i) acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze e (ii) la media delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio precedente e delle rimanenze di fine periodo dell'esercizio di riferimento. Tale rapporto è moltiplicato per 365.
  • 12 I giorni medi di incasso dei crediti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei crediti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) i ricavi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.
  • 13 I giorni medi di pagamento dei debiti commerciali sono definiti come il rapporto tra (i) la media dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio precedente e dei debiti commerciali di fine periodo dell'esercizio di riferimento, e (ii) la somma di acquisti materie prime, consumo, merci e variazioni rimanenze e costi per servizi. Tale rapporto è moltiplicato per 365.
  • 14 Il "Group Tax Rate" è definito come il rapporto tra le imposte sul reddito e il risultato prima delle imposte
  • 15 Gli "R&D Investments" sono definiti come la somma algebrica degli Opex R&D e dei Capex R&D.
  • 16 L'indice "R&D Investments %" è definito come rapporto tra gli R&D Investments e i ricavi.
  • 17 Il "Capex to Sales Ratio" è definito come rapporto tra il flusso di cassa da attività di investimento e i ricavi.
  • 18 Il "Cash Conversion Rate" è calcolato come il rapporto tra (i) il flusso di cassa operativo al netto del flusso di cassa da attività di investimento e (ii) L'EBITDA.

Di seguito si riporta una sintesi dei flussi finanziari dell'esercizio:

FLUSSI FINANZIARI DERIVANTI DALLA GESTIONE REDDITUALE (METODO INDIRETTO)
(in migliaia di euro) 2021 2020
Utile (perdita) dell'esercizio 49.088 35.118
Utile (perdita) dell'esercizio al netto di ammortamenti e svalutazioni,
accantonamenti, oneri (proventi) finanziari, imposte e cessioni di
immobilizzazioni
84.158 62.349
Flusso di cassa dalle variazioni del ccn (15.083) 3.908
Interessi e imposte pagate (14.957) (9.153)
Flusso di cassa netto da attività operative 54.118 57.103
Flusso di cassa da attività di investimento (41.783) (20.536)
Variazione nel capitale - (925)
Cessioni (acquisizioni) di interessenze azionarie - -
Dividendi agli azionisti e alle minoranze (11.988) (12.030)
Flusso di cassa da attività di finanziamento (6.996) 21.049
Variazione nelle disponibilità liquide (6.648) 44.662
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti all'inizio dell'esercizio 107.273 60.925
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti alla fine dell'esercizio 100.625 105.586

Il flusso di cassa generato dalla gestione operativa netta ammonta a 54,1 milioni di euro in leggera contrazione rispetto ai 57,1 milioni di euro dell'esercizio precedente, principalmente a seguito dell'aumento del capitale circolante netto e delle maggiori imposte dell'esercizio.

Complessivamente il Gruppo ha assorbito cassa per 6,6 milioni di euro dopo aver distribuito dividendi per 12 milioni ed aver effettuato attività di investimento per complessivi 35,1 milioni di euro.

SINTESI ANDAMENTO ECONOMICO E FINANZIARIO DELLA SOCIETÀ CAPOGRUPPO: CAREL INDUSTRIES S.P.A.

La Capogruppo Carel Industries S.p.A. detiene i principali stabilimenti produttivi del Gruppo e ha sede in Brugine (PD).

La società svolge sia la produzione che la commercializzazione dei prodotti distribuendo ai clienti finali nei mercati gestiti direttamente (in particolare Italia) e alle proprie filiali estere nei territori presidiati da queste ultime.

La società capogruppo svolge anche un ruolo centrale relativamente alla gestione finanziaria del Gruppo ed in particolare le società europee sono vincolate da un mandato di gestione della tesoreria (cash pooling) con Carel Industries S.p.a. come pooler. Al 31 dicembre 2021 la società presentava debiti finanziari relativi al conto corrente di corrispondenza per 16,3 milioni di euro; nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha erogato un finanziamento a medio lungo termine alla società Recuperator S.p.A. al fine di dotarla delle sufficienti risorse finanziarie al perfezionamento dell'acquisizione di Enginia; al 31 dicembre 2021 il finanziamento ammonta a 14,4 milioni di euro.

La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2021 risulta negativa per 91,6 milioni di euro (negativa per 79,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Nel corso dell'esercizio la società inoltre ha distribuito ai soci dividendi per 12,0 milioni di euro.

Si riporta di seguito la sintesi delle principali informazioni economiche e patrimoniali del bilancio della Società.

CAREL INDUSTIRES S.P.A.

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta%
Ricavi verso terzi 118.227 98.437 20,1%
Ricavi infragruppo 97.198 81.930 18,6%
Ricavi diversi 7.448 4.668 59,6%
Costi operativi (191.320) (161.553) 18,4%
EBITDA 31.553 23.482 34,4%
Ammortamenti e svalutazioni (8.525) (8.245) 3,4%
EBIT (Risultato Operativo) 23.028 15.237 51,1%
Proventi/(oneri) finanziari netti 8.903 10.188 -12,6%
EBT (Risultato prima delle imposte) 31.931 25.426 25,6%
Imposte (4.613) (4.530) 1,8%
Risultato netto di periodo 27.318 20.896 30,7%

L'andamento della gestione 2021 mostra per la Società un risultato positivo con ricavi verso terzi pari a 118,2 milioni di euro in crescita del 20,1% rispetto al 2020. I ricavi verso società del Gruppo sono in aumento del 18,6%.

Tra i ricavi diversi figurano principalmente le royalties attive verso società del gruppo relativamente a contratti di licenza del know how e i crediti di imposta per attività di ricerca e sviluppo previsti dalle leggi nazionali.

I costi operativi includono la capitalizzazione dei costi di sviluppo per 0,9 milioni di euro (contro 1,9 milioni di euro del 2020); l'aumento dei costi operativi deriva principalmente da maggiori costi per acquisti di materie prime e semilavorati e costi del personale.

Gli occupati totali passano da 682 unità a 697 al 31 dicembre 2021.

Tra i proventi finanziari nell'esercizio 2021 sono stati contabilizzati dividendi da società estere per 9,1 milioni di euro (14,9 milioni di euro nel 2020) principalmente ricevuti dalle controllate cinese, statunitense e croata.

Di seguito si riporta la situazione patrimoniale riclassificata al 31 dicembre 2021 comparata con il periodo precedente:

CAREL INDUSTIRES S.P.A.
(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020 Delta %
Capitale immobilizzato 198.701 164.431 20,8%
Capitale circolante 12.203 10.157 20,1%
Piani a benefici definiti (4.969) (5.141) -3,3%
Capitale investito netto 205.935 169.447 21,5%
Patrimonio netto 106.369 89.916 18,3%
Altre passività per put/call option 7.924 - >100%
Posizione finanziaria netta (disponibilità) 91.642 79.531 15,2%
Totale copertura 205.935 169.447 21,5%

L'incremento delle immobilizzazioni è principalmente dovuto:

  • all'attività di investimento in attività materiali per 4,4 milioni di euro e in attività immateriali per 2,3 milioni di euro;
  • all'iscrizione della partecipazione in CFM per complessivi 34,4 milioni di euro. Da segnalare che il corrispettivo pagato per il 51% della partecipazione ammonta a 26,5 milioni di euro mentre la parte restante, pari a 7,9 milioni di euro, rappresenta il fair value, al 31 dicembre 2021, dell'opzione call/put sulla quota residua (49%). La società, in contropartita, ha registrato una passività non corrente di pari importo. Entrambi questi effetti non hanno impatto sul bilancio consolidato del Gruppo essendo l'opzione stessa già rilevata nella voce Altre passività non correnti.

Gli ammortamenti del periodo ammontano a 8,5 milioni di euro

Il capitale circolante risulta in aumento principalmente per l'incremento del magazzino passato (25,1 milioni di euro rispetto a 18,8 milioni al 31 dicembre 2020) e dei crediti commerciali (48,8 milioni di euro rispetto a 36,8 milioni di euro dell'esercizio precedente) solo in parte compensato dall'aumento dei debiti commerciali che passano da 37,6 milioni di euro a 52,4 milioni di euro. Le variazioni sono principalmente legate all'aumento del volume d'affari.

Infine la posizione finanziaria espone al 31 dicembre 2021 un saldo negativo di 91,6 milioni di euro rappresentata da disponibilità liquide per 53,6 milioni (70,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e da attività finanziarie correnti e non correnti per 15,6 milioni di euro che si confrontano con passività finanziarie per 160,4 milioni di euro, di cui 13,4 milioni di euro relativi a passività finanziarie su contratti di lease.

Di seguito si riporta la riconciliazione del patrimonio netto della Capogruppo con il patrimonio netto consolidato al 31 dicembre 2021:

12_2021 12_2020
(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Carel Industries SpA 106.369 27.318 89.916 20.896
Risultato e Patrimonio netto delle società
consolidate
175.146 38.627 136.748 29.665
Eliminazione del valore di carico delle società
consolidate
(174.364) (915) (128.402) 3.242
Eliminazione dividendi infragruppo - (9.140) - (15.145)
Eliminazione dei profitti interni su rimanenze di
magazzino
(9.124) (2.687) (6.694) (1.461)

12_2021 12_2020
(in migliaia di euro) Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Patrimonio
netto
Risultato del
periodo
Allocazione del Prezzo delle Acquisizioni aziendali 107.035 (3.015) 67.656 (2.089)
Altre rettifiche (49.990) (1.009) 93 4
Gruppo Carel Industries 154.951 49.059 159.317 35.112

La voce Altre rettifiche include principalmente la valorizzazione dell'opzione put e call relativa al 49% della partecipata CFM; per maggiori dettagli si rimanda alla sezione Area di consolidamento nelle Note Esplicative.

SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO E AMBIENTE

Nel corso dell'anno 2021, come accaduto nel corso degli esercizi precedenti, non si sono verificati incidenti mortali. A livello di Carel Industries S.p.A. è stata avanzata da un lavoratore una richiesta di malattia professionale, non accolta dall'ente ministeriale a seguito di riscontro puntuale sulla documentazione richiesta.

Nel corso del 2021 a livello di Gruppo, si segnalano 12 (dodici) eventi lievi sul luogo di lavoro (nove a carico di dipendenti e tre a carico di lavoratori temporanei), che hanno comportato una inabilità temporanea per i lavoratori coinvolti. Non si registrano infortuni in itinere con trasporto organizzato dall'organizzazione.

Pur registrando un aumento in termini assoluti degli eventi rispetto al 2020, considerando il trend medio dell'indice di frequenza degli ultimi tre anni, il 2021 registra una diminuzione dell'indice del 20% circa, a fronte di un numero complessivo di ore lavorate superiore di circa il 9%, sempre rispetto al valore medio degli ultimi tre anni.

L'azienda non ha subito nel corso del 2021 alcuna citazione né tanto meno condanne per reati commessi in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro né per reati ambientali.

Si segnala che nel corso del 2021 Carel Industries S.p.A. ha confermato le certificazioni sia in ambito salute e sicurezza, secondo la norma internazionale ISO 45001:2018, che ambientale, secondo la norma internazionale ISO 14001:2015.

Nel corso del 2021, in relazione al proseguimento dell'emergenza COVID-19, sono state mantenute e modulate misure specifiche strutturali, organizzative e comportamentali nei vari siti del Gruppo per garantire il massimo livello di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in funzione della situazione epidemiologica.

Si rimanda per maggiori dettagliati su tutto quanto sopra esposto, al documento sui dati non finanziari (DNF) redatto ai sensi del D.Lgs. 254/16.

RISORSE UMANE E ORGANIZZAZIONE

La crescita del Gruppo, sul fronte del numero dei dipendenti complessivi, prosegue anche nel 2021: al 31 dicembre 2021 il numero di dipendenti in forza al Gruppo, suddiviso per singole aree geografiche, è quindi il seguente:

31.12.2021 31.12.2020 Delta
Europa, Medio Oriente, Africa 1.353 1.214 139
APAC 328 339 (11)
Nord America 136 146 (10)
Sud America 48 46 2
Totale 1.865 1.745 120

Il mix tra blue collars e white collars è rispettivamente del 37% e 63% come rappresentato dalla tabella sottostante, e la distribuzione per genere vede le donne coprire il 37% delle posizioni aziendali.

2021
Uomini Donne Totale
Dirigenti 57 5 62
Impiegati 826 288 1.114
Operai 294 395 689
Totale 1.177 688 1.865

SVILUPPO E SELEZIONE

L'anno 2021 ha continuato a caratterizzarsi per un organico sviluppo della struttura organizzativa con una maggiore crescita della forza lavoro legata ai processi Operations, soprattutto a sostegno della capacità produttiva del Gruppo.

Nel corso del 2021 sono state assunte 302 persone, di cui il 37% donne, a fronte dell'uscita di 250 risorse, di cui il 66% uomini: tra questi si sono registrati anche un buon numero di casi di dimissione per quiescenza.

L'ulteriore crescita dimensionale del Gruppo, a livello di struttura organizzativa e numero di dipendenti, è legata alle acquisizioni portate avanti nel corso del 2021, in coerenza con le strategie dichiarate e a sostegno degli obiettivi di crescita che il Gruppo si pone.

Continua inoltre una tendenza riscontrata negli ultimi anni che vede il turnover, in particolare nei siti produttivi del Gruppo, attestarsi su livelli piuttosto elevati in un mercato del lavoro globale di forte competitività soprattutto sui profili altamente qualificati. Una descrizione dettagliata delle politiche in termini di Retention e Attraction dei talenti perseguite nel 2021 è proposta nel documento sui dati non finanziari (DNF) redatto ai sensi del D.Lgs. 254/16 a cui si rimanda.

FORMAZIONE 2021

La formazione rappresenta uno degli strumenti principali di sviluppo della strategia industriale adottata dal Gruppo, assolutamente fondamentale in un contesto di veloce evoluzione dei mercati e delle tecnologie nel settore HVAC/R in cui il Gruppo opera.

Per tale ragione, al fine di garantire la massima professionalità all'interno di tutte le aree aziendali, il Gruppo si

è storicamente dotato di avanzati programmi di formazione e sviluppo del personale: nel corso del 2021 sono state erogate complessivamente nelle diverse sedi 32.924 ore di formazione.

Il costante investimento economico ed organizzativo che il Gruppo dedica nello sviluppare questi percorsi ha quindi consentito di raggiungere un monte ore di 18.814 per la popolazione impiegatizia, mentre le ore di addestramento effettuate sul personale di produzione sono state complessivamente 14.110.

L'area sulla quale si sono principalmente focalizzate le iniziative di formazione è quella Operations, che rappresenta il 34% delle ore totali di formazione erogate nel corso del 2021. Gli altri ambiti sui quali si sono sviluppate le iniziative di formazione sono: principi e metodologie Lean, sicurezza e ambiente (HSE) e knowledge tecnico-commerciale in ambito "HVACR Applications and Solutions".

Ulteriori dettagli sulle attività formative portate avanti dal Gruppo nel 2021 sono disponibili nel documento sui dati non finanziari (DNF) redatto ai sensi del D.Lgs. 254/16 a cui si rimanda.

RELAZIONI INDUSTRIALI

A livello di relazioni industriali, il 2021 ha visto una collaborazione positiva tra gli uffici del personale e le organizzazioni sindacali presenti nei diversi stabilimenti del Gruppo sia in Italia che all'estero.

In particolare, dato il proseguire dell'emergenza legata alla pandemia COVID-19 anche nel 2021, all'interno dell'headquarter italiano, dove ha sede anche il principale stabilimento di produzione del Gruppo, si è mantenuto il costituito "Comitato di Controllo COVID-19" composto dalla Direzione HR, l'HSE Manager, RSU/ RSL e dal Medico Competente, con l'obiettivo di aggiornare periodicamente il Protocollo Sanitario adottato dall'Azienda, valutare le migliori condizioni di accesso agli uffici da parte della popolazione impiegatizia (attraverso un bilanciato ricorso all'attività in presenza ed allo smartworking) e fornire policy e guidelines da utilizzare in modo standardizzato negli stabilimenti e nelle filiali del Gruppo all'estero, sempre nel pieno rispetto delle disposizioni locali e della normativa vigente in ogni singolo paese.

A conferma della positività delle relazioni nel corso del 2021 nella capogruppo sono state proclamate solo 3 giornate di sciopero, tutte legate ad azioni messe in capo dalle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale (per sicurezza sul lavoro, piano nazionale di gestione della situazione emergenziale e legge di bilancio). Il tasso di adesione è stato in media del 13,2%. Ad ottobre 2021, sono inoltre iniziate le trattative sindacali per il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale (contrattazione di II° livello) valevole per il triennio 2022-2024. L'accordo verrà siglato entro il primo trimestre del 2022 e vedrà mantenere il focus su flessibilità del lavoro, migliori condizioni occupazionali ed un più ampio riconoscimento di welfare & benefit aggiuntivi per tutti i dipendenti.

Anche a livello Gruppo il livello di sindacalizzazione ha continuato ad essere molto contenuto a dimostrazione che, in particolare a livello locale, vengono spesso privilegiate le relazioni industriali "dirette", ovvero senza la mediazione di una rappresentanza sindacale interna o esterna ai lavoratori.

Il clima aziendale si è sviluppato quindi in sostanziale armonia e attraverso stili di collaborazione costruttivi e trasparenti. A tal proposito, nel corso del 2021 il numero di reclami relativi alle pratiche di lavoro presentati è pari a n. 3. Si tratta di casi individuali che hanno dato luogo a controversie, verificatisi nello stabilimento produttivo di CAREL Sud America e nella filiale commerciale in Sud Africa. Di tali contenziosi, due si sono chiusi già nel corso del 2021 mentre il restante è in via di risoluzione. Nel corso del 2021 inoltre non sono pervenute segnalazioni relative ad episodi di discriminazione.

ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO 2021

La società attribuisce da sempre alla Ricerca e Sviluppo un ruolo di rilevanza strategica per mantenere la propria posizione di leadership nel mercato HVAC/R, con l'intento di differenziarsi e di fornire ai propri clienti soluzioni tecnologicamente innovative e a costi sempre più competitivi.

Le energie dello sviluppo rimangono concentrate su soluzioni per raggiungere sempre maggiore efficienza energetica e sulla possibilità di utilizzare refrigeranti naturali. In Europa il costo dei refrigeranti sta aumentando vertiginosamente per effetto del contingentamento di quelli a maggior impatto ambientale.

Notevole anche la crescita in ambito servizi, sia quelli on field, sostenuti dalle competenze del Gruppo nelle diverse applicazioni coperte, che quelli digitali di raccolta delle informazioni dagli impianti con la creazione di reports and descriptive analytics che permettono di migliorare ed ottimizzare la gestione degli impianti di refrigerazione e condizionameto.

Ad oggi quindi l'area di Ricerca e Sviluppo è formata da 3 divisioni IoT, Knowledge Center, Umidificazione e dai Centri di Competenza Electronics, Mechanics e Software Tools.

Nel 2021 è stata creata la divisione Umidificazione, che comprende tutte le attività del business, sia Sales che Marketing che tecniche, sia di Carel Industries S.p.A. che di Hygromatic al fine di creare una maggiore concentrazione e coordinamento appunto nella gestione del business Umidificazione.

Sempre il 2021 ha visto l'acquisizione, da parte di Recuperator S.p.A., di Enginia S.r.l., società specializzata nella progettazione e commercializzazione di serrande e particolari plastici per il settore delle Centrali di trattamenti Aria. Tali prodotti sono complementari allo sviluppo del business dei recuperatori di calore di Recuperator e le attività tecniche sono in fase di integrazione del Centro di Competenza Mechanics.

L'area Ricerca e Sviluppo nel 2021 ha potuto contare, nella sua totalità, su un organico di 224 risorse (di cui 153 presso la capogruppo Carel Industries S.p.A., 12 in USA, 50 in China, 4 in Hygromatik, 5 in Recuperator). Il personale è altamente qualificato con un livello di scolarizzazione elevato; circa due terzi della popolazione è laureata.

I costi (costi del personale, spese operative e investimenti in capitale fisso) connessi alla funzione hanno inciso per il 4,5% sul fatturato e in valore assoluto sono stati pari a 19,0 milioni di euro aumento (+8,8%) rispetto allo scorso anno.

Per alcuni dei progetti sviluppati o in corso di realizzazione, avendone i requisiti previsti dai principi contabili internazionali, le relative spese sono state capitalizzate tra le immobilizzazione immateriali in corso per un importo pari a circa 1,2 milioni di euro (2,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020).

Il 2021 ha visto il completamento dell'assetto organizzativo e manageriale. E' stata completata la struttura dei System Managers, con particolare riferimento alle aree meccanica (per una sempre più completa integrazione con Recuperator). Verso Recuperator è continuata l'integrazione che si è concentrata sulla condivisione sempre più spinta del processo di sviluppo di Carel, l'uso dei tools lean (visible planning, barashi, issue board, A3-T), l'armonizzazione dei processi relativi alla certificazione dei prodotti, e gli strumenti e metodi di design, simulazione e verifica.

Molta attenzione ed energia è stata mantenuta nel consolidamento delle competenze di sviluppo negli altri siti di sviluppo mondiali, attraverso i Global Competence Center, al fine di aumentare globalmente la capacità per sostenere le esigenze di design del Gruppo. Processo di sviluppo, metodologie e standard sono mantenuti e diffusi globalmente e diventeranno la guida per ogni attività di design al fine di garantire in ogni sito lo stesso livello di qualità. Continua lo sviluppo del processo di Production Part Approval Process (PPAP) verso i fornitori di materiali soprattutto a disegno al fine di elevare il livello di qualità sia con riferimento al design che all'affidabilità del flusso produttivo. Ciò permetterà di aumentare l'affidabilità dei flussi di fornitura con i conseguenti miglioramenti logistici e qualitativi. Parimenti è stato ulteriormente potenziato il processo Production Part Approval Process (PPAP) verso in nostri clienti, sfruttando una evoluzione di mercato verso

l'uso di refrigeranti infiammabili, andando ad approfondire tecniche di FEMEA di prodotto e di processo produttivo, nonché la formalizzazione di Process flow, Control Plan di processo.

E' confermato l'approccio modulare allo sviluppo dei prodotti, nelle diverse aree (elettronica, meccanica e software), con l'obiettivo di favorire quanto più possibile il riutilizzo e la riutilizzabilità dei vari moduli e così permettere una diminuzione del tempo di sviluppo, una maggior affidabilità ed una riduzione del costo dei prodotti.

Importante da segnalare uno studio preliminare ed un primo progetto di introduzione di software per la gestione del ciclo di vita dei prodotti (PLM – Product Lifecycle Management) con l'obiettivo di rendere maggiormente effcienti le attività di sviluppo, permettere una semplice configurazione e customizzazione dei prodotti a sostegno del business (valorizzando così sia la struttura altamente modulare che le flessibilità di configurazione e customizzazione previste in linea produttiva), consentire una maggiore integrazione tra le attività di engineering e di industrializzazione di prodotto, nonché strutturare il flusso di informazioni tra i diversi plants del gruppo dove i prodotti vengono realizzati.

L'attività di Ricerca e Sviluppo inoltre cresce anche attraverso rapporti consolidati di collaborazione con l'Università di Padova, Udine, il Politecnico di Milano e il Comptence Center SMACT (in vari ambiti dall'elettronica analogica e digitale, le architetture di calcolo evolute, all'elettronica di potenza, alla teoria dei sistemi e il controllo, le applicazioni termodinamiche, la fisica tecnica ed i processi produttivi meccanici), il CNR e le più importanti associazioni del settore, come EPEE (European Partnership for Energy and Environment), l'AICARR (Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento, Refrigerazione), l'ASHRAE (American Society of Heating and Air-Conditioning Engineers), AHRI (Air-Conditioning, Heating and Refrigeration Institute), Ehpa (European Heat Pump Association), CRAA (China Refrigeration and Air Conditioning Industry Association) e CAR (Chinese Association of Refrigeration).

Nel corso dell'esercizio 2021 i progetti in area Sviluppo Prodotto sono stati indirizzati secondo le quattro direttrici adottate a livello di gruppo:

  • acquisizione di nuove tecnologie di base e processi;
  • sviluppo di nuovi prodotti/piattaforme di prodotto
  • miglioramento operativo dei prodotti di piattaforma, con particolare attenzione all'uso nel mercato di refrigeranti infiammabili
  • sviluppo di nuove soluzioni verticali a partire dai prodotti disponibili.

Le 4 direttrici di sviluppo sono state confermate in:

  • efficienza energetica
  • refrigeranti naturali
  • monitoraggio, analisi dati e ottimizzazione d'impianto
  • rivisitazione e potenziamento delle attuali gamme di prodotto

Anche quest'anno 2021 la pandemia COVID-19 ha fortemente impattato le attività di sviluppo. In particolare la mancanza di componenti elettronici ha costretto ad attività di parziale redesign di alcune famiglie di prodotto al fine di mantenerne la disponibilità al mercato. Fondamentale, in queste attività di "chip pivoting", la velocità che ha costretto a dedicare le migliori risorse a queste attività particolarmente delicate al fine di garantire la qualità dei prodotti, in una situazione di urgenza dove anche le disponibilità di validazione dei nostri clienti risultavano limitate.

Soprattutto nel primo semestre del 2021 sono stati avviati dei cantieri volti a rendere più sostenibile il business, ad esempio con attività di omologazione sorgenti alternative, nelle principali situazioni critiche, con la duplicazione di stampi anche a servizio dei siti overseas ed, in generale, con un irrobustimento della filiera logistica e produttiva.

Sempre molta cautela è stata riservata al controllo della pandemia ed alle misure di sicurezza interne per scongiurare i contagi nel posto di lavoro.

Nel 2021 è continuato lo sviluppo della nuova gamma dei controlli di refrigerazione iJ, caratterizzata da un look molto accattivante, fortemente integrabile nelle unità di refrigerazione, estremamente customizzabile in termini di estetica, parametri e funzionalità. La nuova piattaforma è caratterizzata da una elevata connettività (BLE, NFC), una integrazione spinta con i sistemi di supervisione, la compatibilità con refrigeranti infiammabili ed una resistenza agli agenti ambientali inquinanti particolarmente sviluppata.

Attualmente sono a disposizione iJF, food storage & display per HO.RE.CA. market, e iJM per il merchandising (bottle cooler, ice cream, chest freezer e cabinet commerciali) e iJS per applicazioni scientifiche e medicali. Sempre basata su IJ la nuova famiglia per banchi canalizzati in ambito refrigerazione commerciale e supermercati, MPXzero.

Anche nel 2021 è continuato l'adeguamento di alcune famiglie di prodotto all'uso con refrigeranti infiammabili sia A2L che A3 (propano). L'obiettivo è supportare le applicazioni ad alta efficienza che utilizzino refrigeranti naturali a basso impatto ambientale, trend molto sentito dal mercato, sia in condizionamento che in refrigerazione.

Il sistema HEOS BOX, per impianti food retail a loop di acqua, con l'utilizzo di refrigeranti HFC/HFO è stato esteso ad applicazioni CO2. Queste soluzioni sono volte a favorire l'introduzione del sistema HEOS water loop nel mercato fornendo, oltre al sistema elettronico per OEM che volessero sviluppare autonomamente le unità frigorifere, anche il modulo frigorifero finito, dotato di connessione dati e sistema di analisi dati RED Optimize.

RED Optimize è il portale Cloud di nuova generazione dedicato alle applicazioni Retail. Consiste in un portale di centralizzazione multisito, in cui i dati dell'intera catena di vendita al dettaglio vengono raccolti ed elaborati per fornire preziose informazioni attraverso dashboard intuitivi, algoritmi avanzati e messaggi chiari con suggerimenti di ottimizzazione. Questo nuovo portale cloud è l'evoluzione di RemotePRO, mantenendo tutte le sue caratteristiche e migliorandone l'usabilità grazie alla nuova interfaccia utente, che permette di affrontare facilmente le attività quotidiane e l'accessibilità, poiché ogni pagina è sviluppata considerando l'utilizzo da dispositivo mobile come smartphone o tablet. È stato dimostrato che le soluzioni Internet of Things (IoT) aiutano i rivenditori di generi alimentari a mantenere la qualità e la sicurezza degli alimenti e a ridurre il consumo di energia. RED Optimize è proposto al mercato come servizio sia per contractors che per retailers.

Il gateway avanzato CloudGate per connessioni sia WiFi che LTE al portale tERA è stato definitivamente proposto al mercato al fine di permettere la collezione di informazioni dai controlli nel campo. E' dotato di un costo essenziale, consente una estrema varietà di connessioni LTE per i più rilevanti standard 4G (CAT1, CATM1 e NB-IoT) , oltre che il tradizionale 2G .

La famiglia dei gateway è stata arricchita del gateway basso di gamma, Could gate mini, adatto a singole installazioni.

In ambito connettività si è andati verso l'introduzione di numerose funzionalità che coprono le stesse applicazioni ma con livelli molto elevati di sicurezza informatica, usabilità e flessibilità. Il tutto sfruttando l'esperienza e l'affidabilità ereditate dalla gamma boss, su cui si basano la logica interna e l'interfaccia utente del BOSSone. E' disponibile in due versioni SW, denominate "gateway" e "supervisor": entrambe possono gestire un'unica unità, ma differiscono per il tipo di applicazione a cui si riferiscono. La versione "gateway" è stata creata per consentire principalmente l'integrazione dell'unità in un BMS locale che comunica tramite i protocolli Modbus, BACnet e SNMP. La versione "supervisore", invece, è destinata ad applicazioni che, oltre ai protocolli di campo, richiedono funzionalità di supervisione, come la gestione dei file di log, l'invio di email o messaggi istantanei per allarmi, e la comunicazione con il mondo esterno (Internet ) a sistemi cloud CAREL o di terze parti tramite protocollo XML o MQTT.

Patrimonio Brevetti

L'ambiente di programmazione per la famiglia dei programmabili è stata ulteriormente arricchita di nuove prestazioni ed estesa alle famiglie c.pCO.

L'ambito umidificazione adiabatica ha visto la continuazione del rinnovamento di gamma del prodotto Humifog, con la versione touch, con ottimizzazioni che permettano una più semplice installazione del prodotto, gestione dell'applicazione ed informazioni sul consumo di acqua e di energia. Inoltre la versione alto di gamma tounch permette una visibilità sull'impianto molto più fruibile ed esaustiva.

Sul fronte dell'umidificazione isotermica è stato esteso il range di funzionamento dell'umidificatore a gas a -40°C per rispondere ad esigenze di alcuni paesi con temperature invernali molto basse.

Il parco dei brevetti è stato esteso con 8 depositi, portando il portafoglio Carel a 56 brevetti di invenzione (approvati – depositati) e 31 modelli di utilità.

Patrimonio brevetti

CAREL Industries

FATTI DI RILIEVO INTERVENUTI DOPO IL 31 DICEMBRE 2021

I primi mesi dell'esercizio 2022 sono ancora influenzati dal perdurare della pandemia in molti dei mercati in cui il Gruppo opera; ciononostante le misure messe in atto dal Gruppo hanno garantito la normale attività produttiva in tutti i plant.

Il management sta attentamente monitorando l'evolversi del conflitto Russia - Ucraina; il Gruppo opera nei territori coinvolti con attività esclusivamente distributiva i cui volumi sono di entità quantificabile come "low single digit" sul totale ricavi del Gruppo.

PROSPETTIVE SULL'ANDAMENTO DELL'ESERCIZIO IN CORSO

Nei primi mesi del 2022 la domanda nelle applicazioni di riferimento del Gruppo permane sostenuta, pur in un contesto caratterizzato dalla residua presenza del COVID-19 nonché di fenomeni inflattivi che potrebbero avere un impatto significativo sulle famiglie e più in generale rallentare la crescita. A ciò si aggiunge la penuria di materie prime e materiale elettronico che ha condizionato tutto il 2021 e che persisterà anche nel 2022, sebbene con una magnitudine al momento non ancora chiara.

Questa generale situazione di incertezza è esacerbata dalle recenti tensioni internazionali causate dal conflitto tra la Russia e l'Ucraina che potrebbe avere pesanti ripercussioni sull'economia sia europea che mondiale.

GRUPPO CAREL INDUSTRIES PROSPETTI DI BILANCIO CONSOLIDATO E NOTE ESPLICATIVE

al 31 dicembre 2021

SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA CONSOLIDATA

(in migliaia di euro) Note 31.12.2021 31.12.2020
Attività materiali 1 84.403 74.880
Attività immateriali 2 134.570 89.498
Partecipazioni valutate con il metodo del patrimonio netto 3 1.250 724
Altre attività non correnti 4 10.407 11.311
Attività fiscali differite 5 7.022 5.265
Attività non correnti 237.652 181.678
Crediti commerciali 6 74.455 57.728
Rimanenze 7 80.907 52.012
Crediti tributari 8 3.886 2.156
Crediti diversi 9 9.788 7.445
Attività finanziarie correnti 10 483 7.540
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 11 100.625 105.586
Attività correnti 270.144 232.468
TOTALE ATTIVITA' 507.796 414.145
Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 12 154.952 159.317
Patrimonio netto delle interessenze di terzi 13 14.923 304
Patrimonio netto consolidato 169.875 159.621
Passività finanziarie non correnti 14 93.700 113.657
Fondi rischi 15 2.157 1.292
Piani a benefici definiti 16 8.612 8.189
Passività fiscali differite 17 17.110 10.212
Altre passività non correnti 18 49.894 -
Passività non correnti 171.473 133.350
Passività finanziarie correnti 14 65.250 49.080
Debiti commerciali 19 66.444 43.234
Debiti tributari 20 4.775 2.991
Fondi rischi 15 1.907 2.104
Altre passività correnti 21 28.073 23.766
Passività correnti 166.449 121.175
TOTALE PASSIVITA' E PATRIMONIO NETTO 507.796 414.145

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Note 2021 2020
Ricavi 22 420.418 331.610
Altri ricavi 23 5.779 3.704
Acquisti materie prime, componenti, merci e variazione rimanenze 24 (190.138) (139.644)
Costi per servizi 25 (51.034) (42.536)
Costi di sviluppo capitalizzati 26 1.249 2.227
Costi del personale 27 (99.379) (88.620)
Altri proventi/(oneri) 28 (1.594) (1.548)
Ammortamenti e svalutazioni 29 (20.844) (18.482)
RISULTATO OPERATIVO 64.457 46.713
Proventi / (oneri) finanziari netti 30 (2.355) (1.489)
Utile/(Perdite) su cambi 31 (1.430) (921)
Utili/(Perdite) da valutazioni passività per opzioni su quote di
minoranza
32 (125) -
Risultato netto delle partecipazioni valutate con il metodo del
patrimonio netto
33 508 208
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE 61.055 44.511
Imposte sul reddito 34 (11.967) (9.393)
UTILE/(PERDITA) DELL'ESERCIZIO 49.088 35.118
Interessenza di terzi 29 5
UTILE/(PERDITA) DEL GRUPPO 49.059 35.112

CONTO ECONOMICO COMPLESSIVO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Note 2021 2020
Utile/(perdita) dell'esercizio 49.088 35.118
Altre componenti dell'utile complessivo che si riverseranno nel conto
economico in periodi successivi:
- Variazione fair value derivati di copertura al netto dell'effetto fiscale 385 (73)
- Differenze cambio da conversione 6.639 (6.279)
Altre componenti dell'utile complessivo che non si riverseranno nel
conto economico in periodi successivi:
- Attualizzazione benefici ai dipendenti al netto dell'effetto fiscale (103) (177)
Utile/(perdita) complessivo dell'esercizio 56.009 28.589
di cui attribuibile a:
- Soci della controllante 55.880 28.619
- Minoranze 129 (31)
Utile per azione
Utile per azione (in unità di euro) 12 0,49 0,35

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO

(in migliaia di euro) Note 2021 2020*
Utile/(perdita) netto 49.088 35.118
Aggiustamenti per: -
Ammortamenti e svalutazioni 29 20.844 18.482
Accantonamento e utilizzo fondi 2.599 (560)
Oneri (proventi) netti non monetari 1.358 1.187
Imposte 10.636 8.122
(Plusvalenza)/minusvalenze su cessioni di immobilizzazioni (367) -
Movimenti di capitale circolante:
Variazione crediti commerciali e altri crediti correnti (11.887) 692
Variazione magazzino 7 (22.020) (4.348)
Variazione debiti commerciali e altri debiti correnti 19.415 5.887
Variazione attività non correnti (351) 1.592
Variazione passività non correnti (241) 84
Flusso di cassa da attività operative 69.075 66.256
Interessi netti pagati (2.076) (1.650)
Imposte pagate (12.881) (7.503)
Flusso di cassa netto da attività operative 54.118 57.103
Investimenti in attività materiali 1 (14.890) (8.260)
Investimenti in attività immateriali 2 (3.753) (5.086)
Investimenti / Disinvestimenti in attività finanziarie 10 7.541 (7.500)
Disinvestimenti in attività materiali e immateriali 952 148
Interessi incassati 81 178
Investimenti in partecipazioni valutate a patrimonio netto 3 (27) (15)
Aggregazioni aziendali al netto della cassa acquisita 2 (31.686) -
Flusso di cassa netto da attività di investimento (41.783) (20.536)
Cessioni (acquisizioni) di interessenze di minoranza - -
Aumento di capitale - 33
Acquisizione azioni proprie - (958)
Dividendi agli azionisti 12 (11.988) (11.980)
Dividendi alle minoranze - (50)
Accensione passività finanziarie 14 57.774 69.797
Rimborsi passività finanziarie 14 (60.011) (44.510)
Rimborsi passività per canoni di leasing 14 (4.759) (4.238)
Flusso di cassa netto da attività di finanziamento (18.984) 8.094
Variazione nelle disponibilità liquide e mezzi equivalenti (6.648) 44.662
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - iniziali 105.586 62.798
Differenza di conversione 1.687 (1.873)
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti - finali 100.625 105.586

(*) Per rendere maggiormente comparabili alcuni dati del 31 dicembre 2020, gli investimenti in attività finanziarie sono stati riclassificati dai flussi di cassa da attività di finanziamento ai flussi di cassa da attività di investimento.

VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO

Capitale
Sociale
Riserva
legale
Riserva di
conversione
Riserva di
Cash Flow
Hedge
Altre
riserve
Utili
(perdite)
esercizi
precedenti
Risultato
del
periodo
Patrimonio
netto
Patrimonio
netto di
terzi
Totale
Patrimonio
netto
Saldi 1.01.2020 10.000 2.000 3.557 (363) 46.166 46.487 35.019 142.868 353 143.220
Operazioni tra azionisti
Destinazione del
risultato
- - - - 22.711 12.308 (35.019) - - -
Piani a benefici definiti - - - - 767 - - 767 - 767
Acquisto azioni proprie - - - - (958) - - (958) - (958)
Distribuzione di
dividendi
- - - - (11.980) - - (11.980) (50) (12.030)
Totale operazioni tra
azionisti
10.000 2.000 3.557 (363) 56.706 58.795 - 130.697 336 131.032
Utile/(perdita) del
periodo
35.112 35.112 5 35.118
Altre componenti
del conto economico
complessivo
- - (6.243) (73) (177) - - (6.493) (36) (6.529)
Totale altre
componenti del
conto economico
complessivo
- - (6.243) (73) (177) - 35.112 28.619 (31) 28.589
Saldi 31.12.2020 10.000 2.000 (2.686) (436) 56.530 58.795 35.112 159.317 304 159.621
Saldi 1.01.2021 10.000 2.000 (2.686) (436) 56.530 58.795 35.112 159.317 304 159.621
Operazioni tra azionisti
Destinazione del
risultato
- - - - 20.896 14.216 (35.112) (0) - (0)
Piani a benefici definiti - - - - 818 - - 818 - 818
Distribuzione di
dividendi
- - - - (11.988) - (11.988) - (11.988)
Opzioni di acquisto su
quote di minoranza
(49.075) (49.075) (49.075)
Variazione area di
consolidamento
- - - - - - - 14.490 14.490
Totale operazioni tra
azionisti
10.000 2.000 (2.686) (436) 17.181 73.011 - 99.072 14.794 113.866
Utile/(perdita) del
periodo
49.059 49.059 29 49.088
Altre componenti
del conto economico
complessivo
- - 6.539 385 (103) - - 6.821 100 6.921
Totale altre
componenti del
conto economico
complessivo
- - 6.539 385 (103) - 49.059 55.880 129 56.009
Saldi 31.12.2021 10.000 2.000 3.853 (51) 17.079 73.011 49.059 154.952 14.923 169.875

NOTE ESPLICATIVE

CONTENUTO E FORMA DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Carel Industries SpA ("la Società" o "la Capogruppo"), società capogruppo dell'omonimo gruppo con sede legale in Brugine (PD), via Dell'Industria 11, è una società per azioni con codice fiscale e P. IVA 04359090281, iscrizione al Registro Imprese di Padova.

Il Gruppo opera come fornitore di strumenti di controllo per i mercati del condizionamento dell'aria, della refrigerazione commerciale e industriale, nella produzione di sistemi per l'umidificazione dell'aria. Il Gruppo conta 29 filiali commerciali che includono 10 stabilimenti produttivi a presidio di tutti i principali mercati.

La Società capogruppo, in quanto tenuta alla redazione del bilancio consolidato, ha optato in data 28 novembre 2016 e a partire dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2017 per la predisposizione del bilancio d'esercizio e consolidato utilizzando i principi contabili internazionali adottati dall'Unione Europea come previsto dal Regolamento Europeo n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, recepito in Italia dal D.L. 38/2005.

Il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di Carel Industries S.p.A. in data 3 marzo 2022.

Il bilancio consolidato dell'esercizio comprende le risultanze economiche della Capogruppo e delle società controllate. Il bilancio consolidato è redatto secondo le scritture contabili aggiornate.

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ E CRITERI DI REDAZIONE

Il bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries al 31 dicembre 2021 è stato predisposto secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) e adottati dalla Commissione Europea secondo la procedura di cui all'art. 6 del Regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 19 luglio 2002.

Per IFRS si intendono tutti gli IFRS, tutte le interpretazioni dell'International Financial Reporting Standards Interpretations Committee (IFRS IC), precedentemente denominate Standing Interpretations Committee (SIC), omologati dall'Unione Europea alla data del bilancio e contenuti nei relativi Regolamenti UE pubblicati a tale data.

Esso è costituito dai prospetti della situazione patrimoniale-finanziaria consolidata, conto economico consolidato, conto economico complessivo consolidato, movimenti del patrimonio netto consolidato, rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti note esplicative. Il bilancio è stato redatto sulla base della continuità aziendale. In riferimento a tale presupposto, il Gruppo ha valutato, anche in virtù del forte posizionamento competitivo, della elevata redditività e della solidità della struttura patrimoniale e finanziaria, di operare in base al presupposto della continuità aziendale ai sensi dei paragrafi 25 e 26 del Principio IAS 1.

Il presente bilancio è redatto in migliaia di euro, che rappresenta la moneta "funzionale" e "di presentazione" del Gruppo Carel Industries secondo quanto previsto dall'International Accounting Standard IAS 21 "Operazioni in valuta". Ne potrebbero derivare differenze da arrotondamento qualora vengano sommate singole voci, in quanto il calcolo dei singoli elementi è effettuato in unità di euro.

SCHEMI DI BILANCIO

Situazione patrimoniale e finanziaria consolidata. Nella situazione patrimoniale e finanziaria consolidata è stata adottata la distinzione delle attività e passività tra correnti e non correnti secondo quanto previsto dal paragrafo 60 e seguenti dello IAS 1.

Un'attività/passività è classificata come corrente quando soddisfa uno dei seguenti criteri:

  • ci si aspetta che sia realizzata/estinta o si prevede che sia venduta o utilizzata nel normale ciclo operativo, oppure;
  • è posseduta principalmente per essere negoziata, oppure;
  • si prevede che si realizzi/estingua entro dodici mesi dalla data di chiusura del bilancio.

In mancanza di tutte e tre le condizioni, le attività/passività sono classificate come non correnti.

Conto economico consolidato. Il Gruppo Carel Industries ha scelto come schema di presentazione del conto economico consolidato la classificazione per "natura di spesa" in quanto più rappresentativa delle operazioni avvenute nel corso dell'esercizio e della propria struttura di business rispetto alla classificazione "per funzione". Tale struttura è conforme alle modalità di reporting gestionale interno ed in linea con la prassi internazionale per il settore. Con l'adozione dello IAS 1 Rivisto, la società ha deciso di presentare il conto economico complessivo in due prospetti separati.

Conto economico complessivo consolidato. Il "conto economico complessivo consolidato", redatto secondo i principi contabili internazionali IAS, evidenzia le altre componenti di conto economico consolidato che transitano direttamente nel patrimonio netto consolidato.

Rendiconto finanziario consolidato. Il rendiconto finanziario consolidato è stato redatto applicando il metodo indiretto. Le disponibilità liquide e i mezzi equivalenti inclusi nel rendiconto finanziario comprendono i saldi patrimoniali alla data di riferimento. I proventi e i costi relativi ad interessi, dividendi ricevuti e imposte sul reddito sono inclusi nei flussi finanziari generati dalla gestione operativa. Nello schema adottato dal Gruppo sono evidenziati separatamente i flussi di cassa derivanti dalle attività operative, da attività di investimento, la variazione nelle posizioni finanziarie non correnti e dei debiti a breve nonché le attività finanziarie correnti. Ove non specificato, gli utili e le perdite su cambi sono classificati tra le attività operative in quanto si riferiscono alla traduzione in euro di crediti e debiti commerciali.

Prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato. Il prospetto delle variazioni di patrimonio netto consolidato illustra le variazioni intervenute nelle voci del patrimonio netto relative a:

  • destinazione dell'utile di periodo della Capogruppo e di controllate ad azionisti terzi;
  • ammontari relativi ad operazioni con gli azionisti (acquisto e vendita di azioni proprie);
  • ciascuna voce di utile e perdita al netto di eventuali effetti fiscali che, come richiesto dagli IFRS è alternativamente imputata direttamente a patrimonio netto (utili o perdite da compravendita di azioni proprie) o ha contropartita in una riserva di patrimonio netto (pagamenti basati su azioni per piani di stock option);
  • movimentazione delle riserve da valutazione degli strumenti derivati a copertura dei flussi di cassa futuri al netto dell'eventuale effetto fiscale;
  • l'effetto derivante da eventuali cambiamenti dei principi contabili.

AREA DI CONSOLIDAMENTO

Il Bilancio consolidato del Gruppo Carel Industries include i bilanci al 31 dicembre 2021 della Capogruppo Carel Industries S.p.A. e quelli delle imprese controllate italiane ed estere.

Sono considerate controllate le società in cui il Gruppo Carel Industries esercita il controllo, come definito dall'IFRS 10 – "Bilancio Consolidato". Tale controllo esiste quando il Gruppo ha il potere, direttamente o indirettamente, di determinare le politiche finanziarie ed operative di un'impresa al fine di ottenere benefici dalle sue attività. I bilanci delle imprese controllate sono inclusi nel bilancio consolidato a partire dalla data in cui si assume il controllo fino al momento in cui tale controllo cessa di esistere.

Nella nota [35] "Altre informazioni", sono dettagliate le Società incluse nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2021.

Informativa su acquisizione CFM Sogutma ve Otomasyon

Il 31 maggio 2021 il Gruppo Carel Industries ha acquisito il 51% del capitale della società CFM Sogutma ve Otomasyon per un corrispettivo in denaro pari a 26.512 migliaia di euro; parte del corrispettivo, pari a 1.440 migliaia di euro, è stato iscritto come passività finanziaria a medio lungo termine come previsto dal contratto di acquisizione a garanzia e copertura di eventuali rischi contrattuali a cario del venditore. Tale debito verrà pagato in più tranche al verificarsi di determinati eventi previsti contrattualmente; poiché il rispetto di queste condizioni è ritenuto probabile, il management ha considerato tale importo come un adeguamento del corrispettivo di acquisto pagato alla data del closing.

Inoltre il contratto di acquisto prevede che la partecipazione detenuta dall'azionista di minoranza sia soggetta ad opzioni di acquisto e vendita reciproche. Più specificamente, l'opzione di vendita (put) a favore del socio di minoranza può essere esercitata entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio della società per ciascuno degli esercizi dal 2024 al 2026 sul totale delle quote rimanenti della società, ovvero il 49%, ad un corrispettivo calcolato in funzione di uno specifico multiplo applicabile alla media del valore dell'EBITDA della società conseguito negli ultimi tre esercizi precedenti a quello di esercizio della relativa opzione e adeguato al fine di considerare la posizione finanziaria netta della società. L'opzione di acquisto (call) a favore del Gruppo può essere esercitata in qualsiasi periodo successivo alla scadenza dell'opzione put e fino al 31 dicembre 2027 e meccanismi premianti a fronte di performance superiori alle attese.

Tale opzione è stata valutata al fair value alla data di acquisizione e al 31 dicembre 2021; ai fini della determinazione del valore dell'opzione gli Amministratori si sono avvalsi del supporto di un esperto indipendente che ha stimato uno scenario più probabile di esercizio della stessa, sulla base di un elevato numero di scenari possibili di Ebitda e Equity Value rispettivamente basati sui framework di Bachelier e Black&Scholes. Il valore attuale della passività iscritta è pari alla somma delle seguenti quantità:

  • il valore attuale della passività che si avrebbe dal business plan 2021-2026, approvato tra le parti in sede di acquisizione, nello scenario most likely;
  • il valore attuale della componente opzionale implicita nel prezzo di esercizio assumendo che l'esercizio di tale opzione avvenga in corrispondenza dello scenario most likely.

La passività è stata attualizzata ad un tasso del 1,54%, approssimativo del costo del debito del Gruppo. La passività è soggetta a misurazione ad ogni successiva chiusura, con imputazione al conto economico della variazione del valore.

Considerando che i rischi e benefici sul restante 49% rimangono a carico dell'interessenza di terzi, alla data di acquisizione, la passività rilevata ha ridotto il patrimonio netto del Gruppo; alla partecipazione di minoranza verranno normalmente attribuite le rispettive quote di utili e perdite d'esercizio.

Il controllo da parte del Gruppo Carel Industries si ritiene acquisito a partire dal 1 giugno 2021 e, pertanto, i relativi risultati sono stati inclusi nel bilancio consolidato a partire da tale data.

Poiché le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, la transazione si configura come aggregazione ai sensi dell'IFRS3. L'allocazione del prezzo di acquisto al 31 dicembre 2021 è considerata ancora non definitiva in virtù di quanto previsto dall'IFRS3 ed in considerazione del fatto che talune informazioni, già presenti alla data di acquisizione, sono tutt'ora in fase di analisi.

Di seguito si riportano in dettaglio le attività acquisite e le passività assunte dal Gruppo Carel Industries per effetto di questa operazione:

CFM SOGUTMA OTOMASYON
(in migliaia di euro) Stato Patrimoniale
dalla data di
acquisizione
Allocazione Fair Value delle
attività acquisite
Attività materiali 409 - 409
Attività immateriali 10 24.125 24.135
Altre attività non correnti 58 - 58
Attività fiscali differite 26 - 26
Attività non correnti 503 24.125 24.628
Crediti commerciali 1.216 - 1.216
Rimanenze 3.545 1.277 4.822
Crediti tributari 397 - 397
Crediti diversi 60 - 60
Attività finanziarie correnti 3.892 - 3.892
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.561 - 3.561
Attività correnti 12.671 1.277 13.948
TOTALE ATTIVITA' 13.174 25.402 38.576
Passività finanziarie non correnti (340) - (340)
Fondi rischi (719) - (719)
Passività fiscali differite - (5.843) (5.843)
Passività non correnti (1.059) (5.843) (6.902)
Passività finanziarie correnti (37) - (37)
Debiti commerciali (720) - (720)
Debiti tributari (722) - (722)
Fondi rischi (234) - (234)
Altre passività correnti (391) - (391)
Passività correnti (2.104) - (2.104)
TOTALE PASSIVITA' (3.163) (5.843) (9.006)

In sede di allocazione del prezzo pagato è stato riconosciuto un valore pari a 24.125 migliaia di euro attribuibile a Liste clienti e 1.277 al valore del magazzino, oltre alla fiscalità differita correlata. La differenza tra il corrispettivo pagato, le attività acquisite e le passività assunte è stata attribuita in via provvisoria per 11.431 migliaia di euro ad Avviamento, calcolato secondo il metodo proporzionale.

Il Gruppo ha acquisito il controllo della società a partire dalla data di acquisizione il 1 giugno 2021, pertanto i relativi risultati economici sono stati inclusi nel bilancio consolidato a partire da tale data. Il business acquisito ha contribuito con vendite nette pari a 9.124 migliaia di Euro.

Informativa su acquisizione Enginia S.r.l.

In data 23 giugno 2021 la controllata Recuperator S.p.A. ha acquisito il 100% del capitale della società Enginia S.r.l. per un corrispettivo in denaro pari a complessivi 17.404 migliaia di euro di cui 12,4 milioni di euro per il 100% del capitale sociale, 3,3 milioni di euro a fronte della cassa acquisita e 1,6 milioni di euro a fronte del complesso immobiliare.

A partire da tale data, il Gruppo Carel Industries ne ha acquisito il controllo e, pertanto, i relativi risultati sono stati inclusi nel bilancio consolidato. La società ha predisposto il bilancio con data 30 giugno 2021 in quanto gli effetti economici e patrimoniale intercorsi tra la data di perfezionamento dell'operazione e il 30 giugno 2021 sono stati considerati non significativi.

Poiché le attività acquisite e le passività assunte costituiscono un'attività aziendale, la transazione si configura come aggregazione ai sensi dell'IFRS3. L'allocazione del prezzo di acquisto al 31 dicembre 2021 è considerata ancora non definitiva in virtù di quanto previsto dall'IFRS3 ed in considerazione del fatto che talune informazioni, già presenti alla data di acquisizione, sono tutt'ora in fase di analisi.

Di seguito si riportano in dettaglio le attività acquisite e le passività assunte dal Gruppo Carel Industries per effetto di questa operazione:

ENGINIA S.R.L.
(in migliaia di euro) Stato Patrimoniale
dalla data di
acquisizione
Allocazione Fair Value delle
attività acquisite
Attività materiali 2.774 1.433 4.207
Attività immateriali 21 6.533 6.554
Attività fiscali differite - 11 11
Attività non correnti 2.795 7.977 10.771
Crediti commerciali 3.323 - 3.323
Rimanenze 1.439 285 1.724
Crediti diversi 127 - 127
Attività finanziarie correnti 324 - 324
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 3.336 - 3.336
Attività correnti 8.548 285 8.833
TOTALE ATTIVITA' 11.364 8.262 19.625
Passività finanziarie non correnti (1.466) - (1.466)
Fondi rischi (35) - (35)
Piani a benefici definiti (899) (44) (943)
Passività fiscali differite - (2.302) (2.302)
Passività non correnti (2.400) (2.346) (4.747)
Passività finanziarie correnti (316) - (316)
Debiti commerciali (3.127) - (3.127)
Debiti tributari (347) - (347)
Altre passività correnti (329) - (329)
Passività correnti (4.119) - (4.119)
TOTALE PASSIVITA' (6.520) (2.346) (8.866)

In sede di allocazione del prezzo pagato è stato riconosciuto un valore pari a 6.533 migliaia di euro attribuibile a Liste clienti e 285 al valore del magazzino, oltre alla fiscalità differita correlata. La differenza tra il corrispettivo pagato, le attività acquisite e le passività assunte è stata attribuita in via provvisoria per 6.644 migliaia di euro ad Avviamento.

Il Gruppo ha acquisito il controllo della società a partire dalla data di acquisizione il 23 giugno 2021, pertanto i relativi risultati economici sono stati inclusi nel bilancio consolidato a partire da tale data. Il business acquisito ha contribuito con vendite nette pari a 7.909 migliaia di Euro.

CRITERI DI CONSOLIDAMENTO

Il bilancio consolidato comprende il bilancio della Carel Industries SpA e delle imprese italiane ed estere sulle quali la Capogruppo esercita direttamente od indirettamente il controllo, in particolare, nell'area di consolidamento rientrano:

  • le società controllate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare il controllo così come definito dall'IFRS 10 "Bilancio consolidato": tali società sono consolidate con il metodo del consolidamento integrale;
  • le società collegate, sulle quali la Capogruppo ha il potere di esercitare un'influenza notevole sulle politiche finanziarie e gestionali, pur non avendone il controllo: tali società sono valutate con il metodo del patrimonio netto.

Nella redazione del bilancio consolidato vengono adottati i seguenti principali criteri di consolidamento:

  • le attività e le passività, i ricavi e i costi, delle società consolidate sono assunti secondo il metodo dell'integrazione globale eliminando il valore di carico delle partecipazioni detenute dalla Capogruppo a fronte del relativo patrimonio netto. Eventuali differenze sono rilevate secondo i dettami dell'IFRS 10 "Bilancio Consolidato" e dell'IFRS 3 "Business Combination"; le eventuali quote attribuibili alle minoranze sono iscritte al valore corrente delle attività e passività acquisite senza rilevazione dell'avviamento;
  • le società del Gruppo vengono deconsolidate dal momento in cui cessa il controllo con rilevazione di eventuali effetti nel patrimonio netto, tra le operazioni tra azionisti;
  • nella preparazione del bilancio consolidato sono eliminate le partite di debito e di credito, costi e ricavi e tutte le operazioni di ammontare significativo intercorse tra le società comprese nel perimetro di consolidamento, ivi inclusi i dividendi distribuiti nell'ambito del Gruppo. Vengono inoltre eliminati gli utili non ancora realizzati e le plusvalenze e minusvalenze derivanti da operazioni fra società del Gruppo;
  • la quota di patrimonio netto di competenza di terzi è esposta in una apposita voce del patrimonio netto; nel conto economico è evidenziato il risultato di esercizio di competenza dei terzi medesimi;
  • la conversione in euro dei bilanci delle società estere consolidate espressi in valute estere è effettuata adottando il cambio medio del periodo per le poste del conto economico, ed il cambio in vigore alla data di chiusura dell'esercizio per le poste dello stato patrimoniale. La differenza tra il cambio di conversione delle poste economiche ed il cambio di conversione delle poste patrimoniali, oltre che le differenze di conversione derivanti dal mutato rapporto di cambio tra inizio e fine esercizio vengono imputate a variazione del patrimonio netto.

Tutte le società consolidate integralmente chiudono il loro esercizio sociale al 31 dicembre, tranne Carel India il cui esercizio sociale si chiude al 31 marzo. Tuttavia, ai fini della predisposizione del bilancio consolidato, la filiale indiana predispone un set di informazioni finanziarie coerenti con l'esercizio della consolidante. Il Gruppo monitora periodicamente ogni evento significativo intercorso tra il 31 dicembre di ogni anno e il 31 marzo al fine di identificare potenziali aggiustamenti.

Aggregazioni aziendali

Le aggregazioni aziendali sono rilevate secondo l'acquisition method. Secondo tale metodo il corrispettivo trasferito in un'aggregazione aziendale è valutato al fair value, calcolato come la somma dei fair value delle attività trasferite e delle passività assunte dal Gruppo alla data di acquisizione e degli strumenti di capitale emessi in cambio del controllo dell'impresa acquisita. Gli oneri accessori alla transazione sono generalmente rilevati nel conto economico nel momento in cui sono sostenuti.

Le attività e le passività acquisite sono rilevate al fair value alla data di acquisizione; costituiscono un'eccezione le seguenti poste, che sono invece valutate secondo il loro principio di riferimento:

  • Imposte differite attive e passive;
  • Attività e passività per benefici ai dipendenti;
  • Passività o strumenti di capitale relativi a pagamenti basati su azioni dell'impresa acquisita o pagamenti

basati su azioni relativi al Gruppo emessi in sostituzione di contratti dell'impresa acquisita;

• Attività destinate alla vendita e attività e passività discontinue.

L'avviamento è determinato come l'eccedenza tra la somma dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita rispetto al fair value delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione. Se il valore delle attività nette acquisite e passività assunte alla data di acquisizione eccede la somma dei corrispettivi trasferiti, del valore del patrimonio netto di pertinenza di terzi e del fair value dell'eventuale partecipazione precedentemente detenuta nell'impresa acquisita, tale eccedenza è rilevata immediatamente nel conto economico come provento derivante dalla transazione conclusa.

Le quote del patrimonio netto di pertinenza di terzi, alla data di acquisizione, sono al pro-quota del valore delle attività nette riconosciute per l'impresa acquisita.

Eventuali corrispettivi sottoposti a condizioni previste dal contratto di aggregazione aziendale sono valutati al fair value alla data di acquisizione ed inclusi nel valore dei corrispettivi trasferiti nell'aggregazione aziendale ai fini della determinazione dell'avviamento. Eventuali variazioni successive di tale fair value, che sono qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione, sono incluse nell'avviamento in modo retrospettivo. Le variazioni di fair value qualificabili come rettifiche sorte nel periodo di misurazione sono quelle che derivano da maggiori informazioni su fatti e circostanze che esistevano alla data di acquisizione, ottenute durante il periodo di misurazione (che non può eccedere il periodo di un anno dall'aggregazione aziendale). Eventuali variazioni successive del corrispettivo pagato sono contabilizzate nel conto economico.

SINTESI DEI PRINCIPI CONTABILI APPLICATI

Il bilancio consolidato dell'esercizio 2021 è stato redatto in conformità agli International Financial Reporting Standard (IFRS) emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB) omologati dalla Commissione Europea e in vigore alla data di chiusura dell'esercizio. È presentato in euro, la valuta funzionale del Gruppo in quanto moneta corrente nelle economie in cui il Gruppo opera principalmente, arrotondando gli importi alle migliaia.

Il bilancio riflette, su base consolidata, le situazioni economiche e patrimoniali della Carel Industries S.p.A. e delle società controllate. I bilanci utilizzati per la stesura del bilancio consolidato sono quelli predisposti dalle società controllate, in conformità ai principi contabili internazionali, con riferimento al 31 dicembre 2021.

Il bilancio consolidato è costituito dal conto economico consolidato e dal conto economico complessivo consolidato, dalla situazione patrimoniale e finanziaria consolidata, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal rendiconto finanziario consolidato e dalle presenti Note esplicative che fanno parte integrante del bilancio consolidato stesso.

Il bilancio consolidato è stato predisposto in applicazione del criterio del costo ad eccezione degli strumenti di finanza derivata a copertura del rischio tasso e cambio e dei titoli disponibili valutati al fair value secondo quanto previsto dallo IFRS9 "Strumenti Finanziari: rilevazione e valutazione".

La predisposizione del bilancio consolidato in conformità con gli IAS/IFRS richiede al management di effettuare delle stime ed assunzioni che hanno impatto sugli importi riportati negli schemi di bilancio e nelle relative note; i risultati consuntivi potrebbero differire dalle stime effettuate. Si rinvia al paragrafo "Utilizzo di stime" per una descrizione delle aree di bilancio più soggette all'uso di stime.

Ai fini della predisposizione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, il Gruppo Carel Industries, a seguito della decisione di adottare i principi IFRS a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2017, ha utilizzato il set di principi IFRS in vigore a partire dal 1 gennaio 2017, in conformità con quanto richiesto dal principio IFRS 1.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS APPLICATI DAL 1 GENNAIO 2021

I seguenti principi contabili, emendamenti e interpretazioni IFRS sono stati applicati per la prima volta dal Gruppo a partire dal 1° gennaio 2021:

  • In data 27 agosto 2020 lo IASB ha pubblicato, alla luce della riforma sui tassi di interesse interbancari quale l'IBOR, il documento "Interest Rate Benchmark Reform—Phase 2" che contiene emendamenti ai seguenti standard:
    • IFRS 9 Financial Instruments;
    • IAS 39 Financial Instruments: Recognition and Measurement;
    • IFRS 7 Financial Instruments: Disclosures;
    • IFRS 4 Insurance Contracts; e
    • IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche sono entrate in vigore il 1° gennaio 2021. L'adozione di tale emendamento non ha comportato effetti sul bilancio consolidato del Gruppo.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA, NON ANCORA OBBLIGATORIAMENTE APPLICABILI E NON ADOTTATI IN VIA ANTICIPATA DAL GRUPPO AL 31 DICEMBRE 2021

  • In data 14 maggio 2020 lo IASB ha pubblicato i seguenti emendamenti denominati:
    • Amendments to IFRS 3 Business Combinations: le modifiche hanno lo scopo di aggiornare il riferimento presente nell'IFRS 3 al Conceptual Framework nella versione rivista, senza che ciò comporti modifiche alle disposizioni del principio.
    • Amendments to IAS 16 Property, Plant and Equipment: le modifiche hanno lo scopo di non consentire la deduzione dal costo delle attività materiali l'importo ricevuto dalla vendita di beni prodotti nella fase di test dell'attività stessa. Tali ricavi di vendita e i relativi costi saranno pertanto rilevati nel conto economico.
    • Amendments to IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets: l'emendamento chiarisce che nella stima sull'eventuale onerosità di un contratto si devono considerare tutti i costi direttamente imputabili al contratto. Di conseguenza, la valutazione sull'eventuale onerosità di un contratto include non solo i costi incrementali, ma anche tutti i costi che l'impresa non può evitare in quanto ha stipulato il contratto.
    • Annual Improvements 2018-2020: le modifiche sono state apportate all'IFRS 1 First-time Adoption of International Financial Reporting Standards, all'IFRS 9 Financial Instruments, allo IAS 41 Agriculture e agli Illustrative Examples dell'IFRS 16 Leases.

Tutte le modifiche entreranno in vigore il 1° gennaio 2022. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.

PRINCIPI CONTABILI, EMENDAMENTI ED INTERPRETAZIONI IFRS NON ANCORA OMOLOGATI DALL'UNIONE EUROPEA

Alla data di riferimento del presente documento, gli organi competenti dell'Unione Europea non hanno ancora concluso il processo di omologazione necessario per l'adozione degli emendamenti e dei principi sotto descritti.

• In data 23 gennaio 2020 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current". Il documento ha l'obiettivo di chiarire come classificare i debiti e le altre passività a breve o lungo termine. Le modifiche entrano in vigore dal 1° gennaio 2023; è comunque consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

  • In data 12 febbraio 2021 lo IASB ha pubblicato due emendamenti denominati "Disclosure of Accounting Policies—Amendments to IAS 1 and IFRS Practice Statement 2" e "Definition of Accounting Estimates— Amendments to IAS 8". Le modifiche sono volte a migliorare la disclosure sulle accounting policy in modo da fornire informazioni più utili agli investitori e agli altri utilizzatori primari del bilancio nonché ad aiutare le società a distinguere i cambiamenti nelle stime contabili dai cambiamenti di accounting policy. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tali emendamenti.
  • In data 7 maggio 2021 lo IASB ha pubblicato un emendamento denominato "Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction". Il documento chiarisce come devono essere contabilizzate le imposte differite su alcune operazioni che possono generare attività e passività di pari ammontare, quali il leasing e gli obblighi di smantellamento. Le modifiche si applicheranno dal 1° gennaio 2023, ma è consentita un'applicazione anticipata. Gli amministratori non si attendono un effetto significativo nel bilancio consolidato del Gruppo dall'adozione di tale emendamento.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Ricavi e costi

I ricavi sono misurati in base al corrispettivo previsto contrattualmente con il cliente e non includono gli ammontari riscossi per conto di terzi. Il Gruppo iscrive i ricavi al momento del trasferimento al cliente del controllo sui beni o servizi promessi. I ricavi sono rilevati nella misura in cui è probabile che al Gruppo affluiranno dei benefici economici e il loro ammontare può essere determinato in modo attendibile. La maggior parte dei contratti con i clienti prevedono sconti commerciali e sconti basati su volumi che vanno a rettificare il valore dei ricavi stessi; il Gruppo, nella definizione dell'ammontare del corrispettivo variabile che può essere incluso nel prezzo della transazione calcola, ad ogni data di bilancio, l'ammontare dei corrispettivi variabili che non possono ancora essere ritenuti realizzati.

I ricavi per vendita di prodotti e servizi HVAC sono riferiti a vendite di prodotti per il controllo e l'umidificazione dell'aria nel segmento industriale, residenziale e commerciale (heat ventilation e air conditioning) mentre i ricavi Refrigeration sono riferiti a vendite destinate al food retail e food service. Le vendite in entrambi i mercati possono essere ulteriormente suddivise nei seguenti tre macro canali: OEM (Original Equipment Manufaturer), distributori (Dealers) e singoli progetti specifici (Projects). I ricavi No Core sono caratterizzati sempre da prodotti che tuttavia non rientrano nel Core business del Gruppo.

Le garanzie relative a queste categorie di prodotti sono garanzie per riparazioni di carattere generale e nella maggior parte dei casi il Gruppo non fornisce garanzie estese pertanto il Gruppo contabilizza le garanzie in conformità allo IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets.

Non vi sono significative prestazioni di servizi che hanno durata prolungata nel tempo.

I costi di pubblicità e ricerca, in accordo con lo IAS 38 "Attività Immateriali", sono integralmente imputati a conto economico. I ricavi da prestazioni di servizi sono rilevati quando i servizi sono resi.

Interessi

I ricavi e gli oneri sono rilevati per competenza sulla base degli interessi maturati sul valore netto delle relative attività e passività finanziarie, utilizzando il tasso di interesse effettivo.

Dividendi

Sono rilevati quando sorge il diritto degli Azionisti a ricevere il pagamento che normalmente corrisponde alla delibera assembleare di distribuzione dei dividendi. La distribuzione di dividendi viene quindi registrata come passività nel bilancio del periodo in cui la distribuzione degli stessi viene approvata dall'Assemblea degli Azionisti.

Imposte sul reddito

Le imposte riflettono una stima realistica del carico fiscale, determinata applicando la normativa vigente nei Paesi nei quali il Gruppo Carel Industries esercita la sua attività; il debito per imposte correnti viene contabilizzato nella situazione patrimoniale e finanziaria al netto di eventuali acconti di imposta pagati.

Le imposte anticipate e le imposte differite riflettono le differenze temporanee esistenti tra il valore attribuito ad una attività o ad una passività secondo i criteri dettati dai principi internazionali IAS/IFRS ed il valore attribuito alle stesse ai fini fiscali, valorizzate sulla base delle aliquote fiscali attuali o ragionevolmente stimate per gli esercizi futuri. In particolare, le imposte anticipate sono iscritte solo se esiste la probabilità della loro recuperabilità, mentre le imposte differite sono sempre rilevate ad eccezione di talune situazioni che non siano in linea con lo IAS 12 "Imposte" (come nel caso di iscrizione dell'avviamento o nel caso in cui il Gruppo non preveda l'utilizzo di tali imposte differite in un periodo di tempo sufficientemente prevedibile). Il Gruppo non effettua compensazioni tra le imposte anticipate e le imposte differite. Le imposte differite sulle riserve in sospensione di imposta della consolidante sono iscritte nell'esercizio in cui viene contabilizzata la passività relativa al pagamento del dividendo.

Criteri di conversione delle poste in valuta

I crediti ed i debiti espressi originariamente in valuta estera sono convertiti in euro ai cambi della data di effettuazione delle operazioni che li hanno originati. Le differenze cambio realizzate in occasione dell'incasso dei crediti e del pagamento dei debiti in valuta estera sono iscritte al conto economico.

I ricavi ed i proventi, i costi e gli oneri relativi ad operazioni in valuta sono iscritti al cambio corrente alla data nella quale la relativa operazione è compiuta. A fine esercizio le attività e le passività espresse in valuta estera, ad eccezione delle immobilizzazioni (che rimangono iscritte al valore di cambio della data di transazione), sono iscritte al tasso di cambio a pronti alla data di chiusura dell'esercizio ed i relativi utili e perdite su cambi sono imputati al conto economico.

I principali tassi di cambio (valuta per 1 euro) utilizzati per la traduzione dei bilanci in valuta diversa dall'Euro, per gli esercizi chiusi al 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2020 (dato comparativo) sono di seguito riepilogati:

Valute Cambi medi Cambi finali
31.12.2020 31.12.2021 31.12.2020 31.12.2021
Sterlina inglese 0,890 0,860 0,899 0,840
Dollaro Hong Kong 8,859 9,193 9,514 8,833
Real brasiliano 5,894 6,378 6,374 6,310
Dollaro statunitense 1,142 1,183 1,227 1,133
Dollaro australiano 1,655 1,575 1,590 1,562
Renmimbi (Yuan) cinese 7,875 7,628 8,023 7,195
Rupia Indiana 84,639 87,439 89,661 84,229
Rand Sudafricano 18,766 17,477 18,022 18,063
Rublo russo 82,725 87,153 91,467 85,300
Won Sud Coreano 1.345,580 1.354,060 1.336,000 1.346,380
Pesos Messicano 24,519 23,985 24,416 23,144
Corona Svedese 10,485 10,147 10,034 10,250
Yen Giapponese 121,846 129,877 126,490 130,380
Zloty Polacchi 4,443 4,565 4,560 4,597
Bath Tailandese 35,708 37,837 36,727 37,653
Kuna Croata 7,538 7,528 7,552 7,516
Dirham (Emirati Arabi) 4,195 4,344 4,507 4,160
Dollaro di Singapore 1,574 1,589 1,622 1,528

Valute Cambi medi Cambi finali
31.12.2020 31.12.2021 31.12.2020 31.12.2021
Corona Norvegese 10,723 10,163 10,470 9,989
Franco Svizzero 1,071 1,081 1,080 1,033
Grivnia Ucraina 30,851 32,259 34,769 30,922
Dollaro canadese 1,530 1,483 1,563 1,439

Attività materiali

Le attività materiali sono rilevate al costo storico, comprensivo dei costi accessori direttamente imputabili e necessari alla messa in funzione del bene per l'uso per cui è stato acquistato.

Le spese di manutenzione e riparazione, che non siano suscettibili di valorizzare e/o prolungare la vita residua dei beni, sono spesate nell'esercizio in cui sono sostenute, in caso contrario vengono capitalizzate.

Le attività materiali sono esposte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore determinate secondo le modalità descritte nel seguito. L'ammortamento è calcolato in quote costanti in base alla vita utile stimata del bene per l'impresa, che è riesaminata con periodicità annuale ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica.

Le aliquote di ammortamento delle principali classi di immobilizzazioni materiali sono le seguenti:

Fabbricati industriali da 3% a 5%
Impianti e macchinari: da 10% a 15,5%
Attrezzature industriali e commerciali da 12% a 40%

I terreni hanno vita utile indefinita e pertanto non sono soggetti ad ammortamento.

Le attività possedute mediante contratti di lease, sono riconosciute come attività al valore attuale dei pagamenti minimi dovuti per il leasing. La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati in relazione alla durata dei relativi contratti. Pei i contratti la cui durata è inferiore ai 12 mesi (short term lease) o il cui valore si configura come low-value asset, i relativi costi sono rilevati a conto economico lungo la durata del contratto.

La corrispondente passività verso il locatore è rappresentata in bilancio tra i debiti finanziari. I beni sono ammortizzati secondo le aliquote sopra riportate.

Al momento della vendita o quando non sussistono benefici economici futuri, attesi dall'uso di un bene, esso viene eliminato dal bilancio e l'eventuale perdita o utile (calcolata come differenza tra il valore di cessione ed il valore di carico) viene rilevata a conto economico nell'anno della suddetta eliminazione.

Avviamento

Rappresenta la differenza tra i) il corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il fair value alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte. L'avviamento non viene ammortizzato ma è soggetto a verifica annuale di perdita di valore ovvero qualora si verificano eventi che ne fanno presupporre una riduzione ("Impairment test").

Altre attività immateriali

Sono attività non monetarie identificabili, prive di consistenza fisica, sottoposte al controllo dell'impresa, in grado di far affluire alla società benefici economici futuri. Sono inizialmente rilevate al costo quando esso può essere determinato in modo attendibile secondo le stesse modalità indicate per le attività materiali.

Tali attività sono successivamente iscritte al netto dei relativi ammortamenti accumulati e di eventuali perdite di valore. La vita utile viene riesaminata con periodicità ed eventuali cambiamenti, se necessari, sono apportati con applicazione prospettica. Eventuali immobilizzazioni immateriali generate internamente sono capitalizzate, nei limiti e alle condizioni previste dallo IAS 38.

La vita utile stimata media è compresa tra i 3 e i 15 anni.

Gli utili o le perdite derivanti dall'alienazione di una attività immateriale sono determinati come differenza tra il valore di dismissione ed il valore di carico del bene e sono rilevati a conto economico al momento dell'alienazione.

Perdite di valore delle attività non finanziarie

Le attività che hanno una vita utile indefinita non vengono sottoposte ad ammortamento ma vengono sottoposte almeno annualmente ad impairment test volto a verificare se il valore contabile delle stesse si sia ridotto. Il Consiglio di Amministrazione ha adottato una policy che definisce i criteri di esecuzione dell'impairment test, i controlli da porre in essere per garantire l'affidabilità del processo e l'iter approvativo del test, in linea con la raccomandazione Consob 0003907 del 15.1.2015.

Le attività soggette ad ammortamento vengono sottoposte ad impairment test qualora vi siano eventi o circostanze indicanti che il valore contabile non può essere recuperato (trigger event). In entrambi i casi l'eventuale perdita di valore è contabilizzata per l'importo del valore contabile che eccede il valore recuperabile. Quest'ultimo è dato dal maggiore tra il fair value dell'asset al netto dei costi di vendita ed il suo valore d'uso. Qualora non sia possibile determinare il valore d'uso di una attività individualmente, occorre determinare il valore recuperabile dell'unità generatrice di flussi finanziari ("cash generating units" o CGU) cui l'attività appartiene. Gli assets vengono raggruppati al più piccolo livello per il quale ci sono flussi finanziari indipendenti ed il Gruppo provvede poi al computo del valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati per la CGU applicando un tasso di sconto che riflette le valutazioni correnti di mercato del valore temporale del denaro e dei rischi dell'attività.

Successivamente, se una perdita su attività, diverse dall'avviamento, viene meno o si riduce, il valore contabile dell'attività o dell'unità generatrice di flussi finanziari è incrementato sino alla nuova stima del valore recuperabile che, tuttavia, non può eccedere il valore che si sarebbe determinato se non fosse stata rilevata alcuna perdita per riduzione di valore.

Il ripristino di una perdita di valore è iscritto immediatamente a conto economico secondo quanto previsto dal modello di determinazione del valore dello IAS 16 "Immobili, Impianti e macchinari".

Partecipazioni

Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono valutate con il metodo del patrimonio netto, mentre le altre partecipazioni sono valutate al fair value con imputazione degli effetti a patrimonio netto; quando il fair value non può essere attendibilmente determinato, le partecipazioni sono valutate al costo rettificato per perdite derivanti da impairment, il cui effetto è riconosciuto nel conto economico.

Qualora vengano meno i motivi delle svalutazioni effettuate, le partecipazioni valutate al costo sono rivalutate nei limiti delle svalutazioni effettuate con imputazione dell'effetto a conto economico.

Attività finanziarie

Sono iscritte inizialmente al loro fair value e successivamente valutate secondo il loro costo ammortizzato. Inizialmente tutte le attività finanziarie sono rilevate al fair value, aumentato, nel caso di attività diverse da

quelle al fair value con variazioni a conto economico, degli oneri accessori. Al momento della sottoscrizione, il Gruppo valuta se un contratto contiene derivati impliciti. I derivati impliciti sono scorporati dal contratto ospite se questo non è valutato al fair value quando l'analisi evidenzia che le caratteristiche economiche ed i rischi del derivato implicito non sono strettamente correlati a quelli del contratto ospite.

ll Gruppo determina la classificazione delle proprie attività finanziarie dopo la rilevazione iniziale e, ove adeguato e consentito, rivede tale classificazione alla chiusura del periodo di rendicontazione.

Tutti gli acquisti e vendite di attività finanziarie sono rilevati alla data di negoziazione, ovvero alla data in cui il Gruppo assume l'impegno di acquistare l'attività.

Tutte le attività finanziarie rilevate che rientrano nell'ambito di applicazione dell'IFRS 9 sono rilevate al costo ammortizzato o al fair value sulla base del modello di business per la gestione delle attività finanziarie e delle caratteristiche relative ai flussi finanziari contrattuali dell'attività finanziaria.

Specificamente:

  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finanziarie finalizzato alla raccolta dei flussi di cassa contrattuali, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al costo ammortizzato;
  • Strumenti di debito detenuti nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie, e che hanno flussi di cassa rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e da interessi sull'importo del capitale da restituire, sono successivamente valutati al fair value con variazioni rilevate nelle altre componenti del conto economico complessivo (FVTOCI);
  • Tutti gli altri strumenti di debito e gli investimenti in strumenti rappresentativi di capitale sono successivamente valutati al fair value, con variazioni rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio (FVTPL).

Quando un investimento in uno strumento di debito misurato come FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è riclassificato dal patrimonio netto all'utile (perdita) d'esercizio tramite una rettifica da riclassificazione. Al contrario, quando un investimento in uno strumento rappresentativo di capitale designato come valutato FVTOCI è eliminato, l'utile (perdita) cumulato riconosciuto in precedenza tra le altre componenti del conto economico complessivo è successivamente trasferito negli utili portati a nuovo senza transitare dal conto economico.

Gli strumenti di debito successivamente valutati al costo ammortizzato o FVTOCI sono assoggettati ad impairment.

Eventuali perdite da impairment sono contabilizzate a conto economico previo utilizzo dell'eventuale riserva di fair value precedentemente accantonata. L'eventuale successivo ripristino di valore è rilevato a conto economico salvo per i titoli azionari per i quali è rilevato nella riserva di patrimonio netto.

Rimanenze

Le rimanenze di magazzino sono iscritte al minore tra il costo di acquisto e/o di produzione, determinato secondo il metodo del costo medio ponderato, ed il valore netto di realizzo. Il costo di acquisto è inclusivo degli oneri accessori; il costo di produzione comprende i costi di diretta imputazione ed una quota dei costi indiretti, ragionevolmente imputabili ai prodotti.

Per quanto riguarda i prodotti in corso di lavorazione, la valorizzazione è stata effettuata al costo medio effettivo dell'esercizio, tenendo conto dello stato di avanzamento delle lavorazioni eseguite.

Le rimanenze obsolete e/o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro presunta possibilità di utilizzo o di realizzo futuro, mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo del valore delle rimanenze.

La svalutazione viene eliminata negli esercizi successivi se vengono meno i motivi della stessa.

Crediti commerciali

I crediti sono iscritti inizialmente al fair value, che corrisponde al valore nominale e, successivamente, valutati al costo ammortizzato e ridotti in caso di perdite di valore. Inoltre, sono adeguati al loro presumibile valore di realizzo mediante l'iscrizione di un apposito fondo rettificativo.

I crediti in valuta diversa dalla moneta di conto sono iscritti al tasso di cambio del giorno dell'operazione e, successivamente, convertiti al cambio di fine anno. L'utile o la perdita derivante dalla conversione viene imputato a conto economico.

Disponibilità liquide

Comprendono i valori numerari, ossia quei valori che possiedono i requisiti della disponibilità a vista od a brevissimo termine (durata originaria fino a tre mesi), del buon esito e dell'assenza di spese per la riscossione.

Benefici ai dipendenti

Rientrano in tale voce il Trattamento di fine rapporto ("TFR") e gli altri fondi per benefici ai dipendenti previsti dallo IAS 19 "benefici ai dipendenti". Il TFR, in qualità di piano a benefici definiti, è rilevato sulla base di valutazioni effettuate alla fine di ogni esercizio da parte di attuari indipendenti. La passività iscritta nello stato patrimoniale rappresenta il valore attuale dell'obbligazione erogabile al termine del rapporto di lavoro, che i dipendenti hanno maturato alla data di bilancio calcolato tenendo conto dei risultati ottenuti dall'applicazione del metodo della proiezione unitaria del credito.

Fondi per rischi

In accordo con lo IAS 37 "Accantonamenti, passività e attività potenziali", gli accantonamenti sono contabilizzati quando esiste un'obbligazione (legale o implicita) risultante da un evento passato, è probabile l'impiego di risorse per adempiere all'obbligazione e può essere effettuata una stima attendibile dell'importo derivante dall'adempimento dell'obbligazione stessa. Le variazioni di stima tra un esercizio ed il successivo sono imputate a conto economico.

Se l'effetto finanziario legato al tempo risulta essere significativo e le date di pagamento dell'obbligazione sono attendibilmente stimabili, l'accantonamento è esposto al valore attuale. La successiva variazione legata al passare del tempo è iscritta al conto economico tra i componenti finanziari.

Per i rischi possibili ma non probabili, non viene effettuato alcuno stanziamento ma viene fornita adeguata descrizione nelle Note Esplicative.

Debiti commerciali ed altre passività correnti

I debiti commerciali e le altre passività correnti, le cui scadenze rientrano nei normali termini commerciali, sono iscritte inizialmente al costo, identificato dal valore nominale, e non sono attualizzate. Qualora la scadenza non rientri nei normali termini commerciali, la componente finanziaria viene scorporata impiegando un idoneo tasso di mercato.

Passività finanziarie

Sono classificate fra le passività correnti a meno che la società non abbia un diritto incondizionato di differire il loro pagamento per almeno dodici mesi dopo la data di bilancio, e vengono rimosse dal bilancio al momento della loro estinzione nel momento in cui il Gruppo ha trasferito tutti i rischi e gli oneri relativi allo strumento stesso. Sono iscritte inoltre al fair value iniziale e poi misurate successivamente con il metodo dell'amortized cost.

Strumenti finanziari derivati

Gli strumenti finanziari derivati sono utilizzati solamente con l'intento di copertura dei rischi finanziari relativi alle variazioni dei tassi di cambio sulle transazioni commerciali in valuta e dei tassi di interesse sull'indebitamento a medio/lungo termine.

Gli strumenti finanziari derivati sono rilevati in bilancio e successivamente valutati al "fair value" applicando i seguenti trattamenti contabili:

Fair value hedge - se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alle variazioni del valore corrente di una attività o di una passività di bilancio che può determinare effetti sul conto economico, l'utile o la perdita derivante dalle successive valutazioni del valore corrente dello strumento di copertura sono rilevati a conto economico, come pure l'utile o la perdita sulla posta coperta.

Cash flow hedge - se uno strumento finanziario derivato è designato come copertura dell'esposizione alla variabilità dei flussi di cassa di una attività o di una passività di bilancio o di un'operazione prevista altamente probabile e che potrebbe avere effetti sul conto economico, la porzione efficace degli utili o delle perdite sullo strumento finanziario è rilevata nel patrimonio netto; l'utile o la perdita cumulati sono stornati dal patrimonio netto e contabilizzati a conto economico nello stesso periodo in cui viene rilevata l'operazione oggetto di copertura; l'utile o la perdita associati ad una copertura o a quella parte della copertura diventata inefficace, sono iscritti a conto economico quando l'inefficacia è rilevata.

Qualora non ricorrano le condizioni per l'applicazione dell'hedge accounting, gli effetti derivanti dalla valutazione al "fair value" dello strumento finanziario derivato sono imputati direttamente a conto economico.

Utilizzo di stime

La predisposizione del bilancio consolidato ha richiesto agli Amministratori l'applicazione di principi e metodologie contabili che, in talune circostanze, si basano su difficili e soggettive valutazioni ovvero sull'esperienza storica o su assunzioni che vengono di volta in volta considerate ragionevoli e realistiche in funzione delle relative circostanze. L'applicazione di tali stime ed assunzioni influenza gli importi riportati negli schemi di bilancio, quali la situazione patrimoniale e finanziaria, il conto economico ed il rendiconto finanziario, nonché l'informativa fornita. I risultati finali delle valutazioni per le quali sono state utilizzate le suddette stime ed assunzioni possono differire da quelli riportati nei bilanci a causa dell'incertezza che caratterizza le assunzioni e le condizioni sulle quali si basano. Le stime eseguite hanno tenuto conto, come dettagliato in seguito, delle incertezze generate dal perdurare della pandemia COVID19, anche oltre il 31 dicembre 2021.

Le voci che data la loro natura, hanno previsto un maggior ricorso da parte degli Amministratori all'uso di stime e per le quali un cambiamento nelle condizioni sottostanti le assunzioni utilizzate può avere un impatto sul bilancio consolidato sono:

  • Fondo svalutazione crediti; il fondo svalutazione rappresenta la migliore stima del management delle potenziali perdite sul portafoglio crediti verso i clienti finali. La stima si basa sulle perdite previste determinate in base alle perdite storiche per crediti similari, all'andamento dei crediti scaduti, alla valutazione della qualità del credito e alla proiezione delle condizioni economiche e di mercato; la stima eseguita dagli Amministratori, sebbene basata su dati storici e di mercato, può essere soggetta ai mutamenti nell'ambiente competitivo o di mercato in cui il Gruppo opera, in particolare in un contesto economico ancora influenzato in parte dal perdurare della pandemia COVID19, sebbene al 31 dicembre 2021 il Gruppo non abbia un rilevato deterioramento delle posizioni creditorie;
  • Fondo obsolescenza magazzino; le giacenze di materie prime e prodotti finiti a lenta rotazione sono periodicamente analizzate sulla base dei dati storici e sulla possibilità di vendita delle stesse a valori inferiori rispetto alle normali transazioni di mercato. Se da queste analisi risulta la necessità di ridurre il valore delle giacenze, viene contabilizzato un apposito fondo svalutazione; come per il fondo svalutazione crediti, anche la determinazione del fondo obsolescenza magazzino è determinato sulla base di dati storici e di mercato, eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato possono modificare in maniera anche significativa i criteri utilizzati per la determinazione delle stime sottostanti.
  • Leases: la determinazione del valore dei diritti d'uso emergenti da contratti di lease, e le relative passività

finanziarie, costituisce una stima significativa da parte del management. In particolare, un elevato livello di giudizio è esercitato nella determinazione del lease-term, e nel calcolo dell'incremental borrowing rate. La determinazione del lease term tiene in considerazione le scadenze del contratto sottoscritto nonché delle eventuali clausole di rinnovo che il Gruppo ritiene ragionevolmente certe nel loro esercizio. L'incremental borrowing rate è costruito considerando la tipologia di asset oggetto del contratto di lease, la giurisdizione nella quale lo stesso viene acquisito e la valuta in cui è denominato il contratto. Eventuali cambiamenti negli scenari di riferimento e nell'andamento del mercato potrebbero richiedere la rivisitazione delle componenti descritte. Il perdurare della pandemia potrebbe influenzare le stime relative al contratti di lease modificando le decisioni degli Amministratori in merito alla determinazione del lease term, nonché condizionando l'incremental borrowing rate.

Impairment test per l'avviamento

Il Gruppo verifica almeno annualmente, tramite "l'impairment test", l'eventuale perdita di valore dell'avviamento. Ai fini di tale verifica, il valore recuperabile generato dalle unità generatrici di flussi finanziari è stato determinato come valore d'uso tramite il metodo del "discounted cash flow". Nell'applicare tale metodo il Gruppo utilizza varie assunzioni, inclusa la stima dei futuri incrementi nelle vendite, dei costi operativi, del tasso di crescita dei valori terminali, degli investimenti, delle variazioni nel capitale di funzionamento e del costo medio ponderato del capitale (tasso di sconto).

Al variare delle principali stime ed assunzioni effettuate nella predisposizione del piano, e quindi del test di impairment, potrebbe modificarsi il valore d'uso ed il risultato che effettivamente verrà raggiunto circa il valore di realizzo delle attività iscritte.

L'esecuzione dell'impairment test ha tenuto in considerazione gli effetti della pandemia COVID19, in particolare per quanto riguarda la stima dei flussi di cassa prospettici, la quale è stata eseguita utilizzando le informazioni a disposizione degli Amministratori in merito alle condizioni di mercato e alle prospettive di ripresa dalla crisi.

Stima del fair value

L'IFRS 13 rappresenta un'unica fonte di riferimento per la valutazione al fair value e per la relativa informativa quando tale valutazione è richiesta o consentita da altri principi contabili. Nello specifico, il principio riunisce la definizione di fair value stabilendo che è il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione. Inoltre, il nuovo principio sostituisce e amplia l'informativa di bilancio richiesta relativamente alle valutazioni al fair value dagli altri principi contabili, compreso l'IFRS 7 "Note esplicative".

L'IFRS13 stabilisce una gerarchia che classifica in livelli gli input delle tecniche di valutazione adottate per misurare il fair value. I livelli previsti, disposti in ordine gerarchico, sono i seguenti:

  • input di livello 1: sono prezzi quotati (non rettificati) in mercati attivi per attività e passività identiche a cui l'entità può accedere alla data di valutazione;
  • input di livello 2: sono variabili diverse dai prezzi quotati inclusi nel livello 1 osservabili direttamente o indirettamente per le attività o per le passività;
  • input di livello 3: sono variabili non osservabili per le attività o per le passività.

La metodologia utilizzata per tale stima è stata la seguente:

  • il fair value dei titoli quotati disponibili per la vendita è calcolato sulla base delle quotazioni di borsa (livello 1);
  • il fair value dei contratti a copertura del rischio cambio, calcolato sulla base dell'attualizzazione della differenza tra il prezzo a termine a scadenza ed il prezzo a termine per la durata residua alla data di valutazione (fine esercizio) ad un tasso di interesse senza rischio (livello 2);
  • il fair value dei derivati a copertura del rischio tasso è basato su quotazioni degli intermediari. Tale valore è

comunque calcolato sulla base del valore attuale dei flussi di cassa futuri sulla base dei tassi di interesse alla data di bilancio (livello 2).

Per ulteriori informazioni sulle assunzioni utilizzate per la determinazione dei valori si rinvia alle specifiche note riportate nei commenti dell'attività o passività.

Il fair value degli strumenti finanziari non quotati in un mercato regolamentato viene determinato sulla base delle tecniche di valutazione generalmente adottate nel settore finanziario ed in particolare:

  • il fair value degli interst rate swap (IRS) è calcolato sulla base del valore corrente dei flussi di cassa futuri;
  • il fair value dei contratti forward a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base del valore corrente della differenza tra il tasso di cambio forward contrattualizzato e il tasso di cambio spot alla data di bilancio;
  • il fair value delle opzioni sottoscritte a coperture del rischio cambio è calcolato sulla base di modelli matematici che considerano il tasso di cambio forward contrattualizzato, il tasso di cambio spot alla data di bilancio ed il costo sostenuto per sottoscrivere l'opzione.

INFORMATIVA SU RISCHI E STRUMENTI FINANZIARI

Il principio contabile internazionale IFRS 7, prescrive alle società di fornire in bilancio informazioni integrative che consentano agli utilizzatori di valutare:

  • la rilevanza degli strumenti finanziari con riferimento alla situazione patrimoniale e finanziaria e al risultato economico delle società stesse;
  • la natura e l'entità dei rischi derivanti dagli strumenti finanziari cui le società siano esposte nel corso dell'esercizio e alla data di riferimento del bilancio, e il modo in cui questi vengono gestiti.

I criteri contenuti nel presente principio integrano i criteri per la rilevazione, la valutazione e l'esposizione in bilancio delle attività e passività finanziarie contenute nello IAS 32 "Strumenti finanziari: esposizione nel bilancio e informazioni integrative" e nell'IFRS9.

Nella presente sezione viene quindi riportata l'informativa supplementare prevista dall'IFRS 7.

I principi contabili applicati nella preparazione del bilancio consolidato relativamente agli strumenti finanziari sono descritti nella sezione "Criteri di valutazione".

L'attività del Gruppo è esposta ad una serie di rischi finanziari suscettibili di influenzare la situazione patrimoniale/ finanziaria, il risultato economico ed i flussi finanziari attraverso il relativo impatto sulle operazioni in strumenti finanziari poste in essere.

Tali rischi sono così riassumibili:

  • a. rischio di credito;
  • b. rischio di liquidità;
  • c. rischio di mercato (rischio valutario, rischio di tasso d'interesse e altri rischi di prezzo).

La responsabilità complessiva per la creazione e la supervisione di un sistema di gestione dei rischi finanziari del Gruppo compete al Consiglio di Amministrazione cui fanno capo le diverse unità organizzative responsabili funzionalmente della gestione operativa delle singole tipologie di rischio.

Tali unità definiscono, nell'ambito delle linee-guida tracciate dall'organo direttivo e per ciascun rischio specifico, gli strumenti e i tecnicismi atti alla relativa copertura e/o trasferimento a terzi (assicurazione) ovvero valutano i rischi non coperti né assicurati.

Nel seguito viene commentato il grado di significatività dell'esposizione del Gruppo alle varie categorie di rischio finanziario individuate.

RISCHIO DI CREDITO

Il Gruppo opera su diversi mercati nazionali con un elevato numero di clienti di medie e grandi dimensioni rappresentati principalmente dai distributori regionali/locali. Di conseguenza il Gruppo è esposto ad un rischio di credito collegato alla capacità dei clienti di ottenere finanziamenti dal sistema bancario.

Il Gruppo applica una politica basata sull'attribuzione di rating e limiti di acquisto per la sua base di clienti e al rilascio periodico di report standard, al fine di raggiungere un alto grado di controllo sul recupero crediti. Ogni società del Gruppo si occupa, attraverso un credit manager locale, del recupero dei crediti sulle vendite effettuate nei rispettivi mercati. Il coordinamento tra le società che operano nello stesso mercato (ad esempio, le società italiane) si basa sullo scambio elettronico di informazioni relative ai clienti comuni e attraverso il coordinamento sull'eventuale blocco delle consegne o l'avvio di azioni legali.

Il fondo svalutazione crediti è iscritto al valore nominale della quota inesigibile dopo aver dedotto la parte del credito assistito da garanzie bancarie. Tutte le garanzie devono essere valutate criticamente riguardo l'esigibilità. La svalutazione è effettuata in base ad un'analisi puntuale delle partite scadute, dei clienti per i quali si abbiano notizie di difficoltà finanziarie e dei crediti per i quali è stata iniziata un'azione legale. Gli Amministratori non hanno osservato, in conseguenza del perdurare della pandemia Covid 19, una modifica negativa nella qualità dei crediti né nelle tempistiche di incasso, come riscontrabile anche dal dettaglio per scadenza indicato nella tabella sottostante. Inoltre, non sono state modificate le condizioni di pagamento applicate ai clienti né le politiche di gestione del rischio di credito, mentre è stato prudenzialmente elevato il livello di monitoraggio delle posizioni nei confronti dei clienti.

La seguente tabella mostra la ripartizione per fascia di scaduto dei crediti commerciali nei confronti di terzi.

31.12.2021 31.12.2020
(in migliaia di euro) Crediti Fondo Crediti Fondo
Crediti a scadere 67.699 (724) 53.284 (278)
Crediti scaduti < 6 mesi 7.430 (159) 4.608 (40)
Crediti scaduti > 6 mesi 134 (134) 225 (74)
Crediti scaduti > 12 mesi 456 (247) 632 (630)
Totale 75.719 (1.265) 58.750 (1.022)

RISCHI DI LIQUIDITÀ

Il Gruppo presenta un elevato livello di liquidità e un indebitamento finanziario netto contenuto; nel corso dell'esercizio ha avuto facile accesso a fonti di finanziamento aggiuntive, senza costi addizionali. Il business del Gruppo si è dimostrato stabilmente profittevole e capace di generare liquidità in misura significativa; non si ritiene, pertanto, che tale rischio sia stato innalzato dalla pandemia.

Il Gruppo tratta principalmente con clienti noti ed affidabili; è policy del Gruppo sottoporre a procedure di affidamento e di costante monitoraggio le posizioni di clienti che richiedono dilazioni di pagamento. Come richiesto dall'IFRS 7, la seguente tabella riporta i flussi finanziari relativi alle passività finanziarie del Gruppo per scadenza:

(in migliaia di euro) 31.12.2021
TOTALE Totale Flussi Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti finanziari verso banche al costo
ammortizzato
67.942 68.394 - 68.394 -
Debiti finanziari non correnti per
contratti di lease
23.520 25.812 - 12.134 13.678
Strumenti finanziari derivati designati
per la copertura ed efficaci
27 30 - 30 -

31.12.2021
(in migliaia di euro) TOTALE Totale Flussi Entro 1 anno Da 1 a 5 anni Oltre 5 anni
Debiti finanziari non correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
771 792 - 792 -
Altri debiti finanziari non correnti 1.440 1.440 - 1.440 -
Passività finanziarie non correnti 93.700 96.467 - 82.789 13.678
Finanziamenti bancari a breve termine
al costo ammortizzato
60.281 60.647 60.647 -
Debiti finanziari correnti per contratti di
lease
4.037 4.402 4.402
Debiti bancari a breve termine al costo
ammortizzato
85 85 85 - -
Debiti finanziari correnti verso altri
finanziatori al costo ammortizzato
802 812 812 - -
Strumenti finanziari derivati di
negoziazione al fair value con
imputazione a conto economico
45 45 45 - -
Passività finanziarie correnti 65.250 65.991 65.991 - -

RISCHIO DI MERCATO

Rischi legati al tasso di cambio

Il Gruppo, svolgendo le proprie attività attraverso la vendita in vari paesi del mondo, è esposto al rischio derivante dalla fluttuazione del rapporto di cambio. Il rischio di cambio è prevalentemente derivante dalle transazioni di vendita aventi quali valute di riferimento il dollaro statunitense, il renminbi cinese e lo zloty polacco.

Inoltre, la società capogruppo detiene partecipazioni in società controllate denominate in valuta estera. Le variazioni del patrimonio netto derivanti dalle fluttuazioni dei tassi di cambio sono rilevate in una riserva di patrimonio netto denominata "riserva di conversione". Il rischio derivante dalla conversione del patrimonio netto non è attualmente coperto dal Gruppo. La seguente tabella riepiloga l'esposizione relativa ad attività e passività in valuta estera dettagliando le valute maggiormente rilevanti per ciascun esercizio:

31.12.2021
(in migliaia di euro) EUR USD PLN CNY Altre valute Totale
Totale attivo 375.571 55.867 17.815 36.834 21.709 507.796
Totale passivo 292.839 30.661 4.072 10.343 7 337.922

Nella seguente tabella è riportata un'analisi di sensibilità del rischio derivante dalla conversione dei bilanci delle società consolidate redatti in valuta diversa dall'euro, per variazioni in un intorno del + /- 10% rispetto al cambio medio dell'esercizio. L'effetto è determinato in base all'impatto sugli indicatori di performance utilizzati dal management:

MANNU
SDIR
CERTIFIED
RICAVI NETTI
31.12.2021 31.12.2020
(in migliaia di euro) FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 46.220 42.018 51.356 41.129 37.390 45.699
GBP - Sterlina Inglese 7.787 7.079 8.652 6.686 6.078 7.429
CNY - Renminbi Cinese 40.695 36.995 45.217 30.004 27.276 33.338
AUD - Dollaro australiano 5.751 5.228 6.390 5.302 4.820 5.891
ZAR - Rand Sudafricano 5.376 4.887 5.973 3.429 3.117 3.810
BRL - Reail Brasiliano 7.070 6.427 7.856 5.568 5.062 6.187
PLN - Zloty Polacco 29.545 26.859 32.828 22.751 20.683 25.279
Altre valute 11.967 n.a n.a 6.531 n.a n.a
EURO 266.007 266.007 266.007 210.210 210.210 210.210
RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE
31.12.2021 31.12.2020
(in migliaia di euro) FX Attuale FX +10% FX -10% FX Attuale FX +10% FX -10%
USD - Dollari Usa 5.153 4.685 5.726 26.124 23.749 29.026
GBP - Sterlina Inglese 6.237 5.670 6.930 4.896 4.450 5.439
CNY - Renminbi Cinese (12.523) (11.385) (13.914) (9.855) (8.959) (10.950)
AUD - Dollaro australiano 3.520 3.200 3.911 3.447 3.133 3.830
ZAR - Rand Sudafricano 4.304 3.913 4.782 2.498 2.271 2.776
BRL - Reail Brasiliano 4.769 4.335 5.299 3.794 3.449 4.216
PLN - Zloty Polacco 7.908 7.189 8.787 7.349 6.681 8.165
Altre valute (7.996) n.a n.a (12.218) n.a n.a
EURO 49.683 49.683 49.683 18.477 18.477 18.477

In considerazione delle oscillazioni valutarie a cui è esposto il Gruppo nelle transazioni in valuta, vengono poste in essere operazioni di copertura per definire il tasso di cambio sulla base delle previsioni dei volumi di vendite e acquisti. Le operazioni di copertura vengono effettuate sulle esposizioni nette attraverso strumenti quali le vendite e acquisti a termine di valuta, per coprire il rischio transattivo, e/o opzioni plain vanilla, per coprire il rischio economico, nel rispetto della Policy Finanziaria di Gruppo. Il rischio coperto rappresenta una parte del rischio globale e l'approccio alla copertura è di tipo non speculativo.

Tuttavia, predisponendo la Società il proprio bilancio consolidato in Euro, le fluttuazioni dei tassi di cambio utilizzati per convertire i dati di bilancio delle società controllate, originariamente espressi in valuta estera, potrebbero influenzare la situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Nel corso dell'esercizio 2021, come peraltro per l'esercizio 2020, si è osservata una maggiore volatilità dei tassi di cambio e, conseguentemente, valori più elevati delle poste di bilancio correlate alla traduzione in Euro. Il management monitora costantemente i tassi di cambio e le esposizioni delle attività e passività correnti in valuta diversa dall'euro al fine di porre in essere opportune operazioni di copertura per mitigare il rischio.

Rischio tasso di interesse

Il rischio di tasso d'interesse consiste nel rischio che il valore di uno strumento finanziario, e/o il livello dei flussi finanziari da esso generati, vari in seguito alle fluttuazioni dei tassi d'interesse di mercato.

L'esposizione al rischio di tasso di interesse deriva dalla necessità di finanziare le attività operative, sia nella loro componente industriale che in quella finanziaria di acquisizione delle stesse attività, oltre che di impiegare la liquidità disponibile. La variazione dei tassi di interesse di mercato può avere un impatto negativo o positivo sul risultato economico del Gruppo, influenzando indirettamente i costi e i rendimenti delle operazioni di finanziamento e di investimento.

Il Gruppo valuta regolarmente la propria esposizione al rischio di variazione dei tassi di interesse e gestisce tali rischi attraverso l'utilizzo di strumenti finanziari derivati, secondo quanto stabilito dalla policy Finanziaria di Gruppo. Nell'ambito di tali politiche l'uso di strumenti finanziari derivati è riservato esclusivamente alla gestione dell'esposizione alle fluttuazioni dei tassi di interesse connessi con i flussi monetari e non sono poste in essere né consentite attività di tipo speculativo.

Gli strumenti utilizzati a tale scopo sono esclusivamente interest rate swap (IRS), cap e collar.

L'indebitamento del Gruppo è prevalentemente concentrato sul tasso variabile. Per la gestione di tali rischi, se ritenuti significativi, la società ha posto in essere strumenti di copertura in grado di neutralizzare la variabilità dei tassi assicurando in tal modo un onere futuro certo arrivando a coprire anche il 100% dei flussi futuri. In virtù dell'elevato livello di liquidità disponibile, il Gruppo presenta un limitato rischio con riferimento alle scadenze a breve termine e pertanto il rischio legato all'oscillazione dei tassi di interesse è principalmente legato ai finanziamenti a medio lungo termine. Durante il 2021 il Gruppo ha potuto avere accesso al credito, anche in misura significativa, a tassi di interesse contenuti; si ritiene pertanto che il rischio relativo all'oscillazione dei tassi di interesse non sia incrementato nel corso dell'esercizio.

Gli strumenti finanziari derivati utilizzati a copertura di tale rischio sono normalmente designati a copertura dei flussi di cassa con l'obiettivo di predeterminare l'interesse pagato sui finanziamenti, per raggiungere un mix predefinito ottimale tra tassi variabili e tassi fissi nella struttura dei finanziamenti.

Le controparti di tali contratti sono primarie istituzioni finanziarie. Gli strumenti derivati sono rilevati al loro fair value.

Altri rischi di mercato e/o prezzo

Il Gruppo è esposto ad una crescente pressione competitiva derivante dall'ingresso di nuovi operatori rappresentati da grossi gruppi internazionali prima assenti nel mondo OEM, dallo sviluppo di nuovi mercati organizzati che provocano continue spinte verso il basso sul lato dei prezzi del prodotto specialmente nel settore dell'elettronica.

La domanda dei prodotti del Gruppo è inoltre influenzata da fluttuazioni che coinvolgono i canali di destinazione dei prodotti e delle applicazioni vendute che, come noto, sono rappresentati in misura rilevante da OEM operanti indirettamente nel settore dell'edilizia e da operatori legati al settore della distribuzione alimentare (per il business della refrigerazione).

I rischi di business che derivano dalla naturale partecipazione a mercati che presentano queste caratteristiche, sono stati fronteggiati con una strategia spinta alla sempre maggiore innovazione tecnologica, alla diversificazione e all'espansione geografica che fanno di Carel un Gruppo internazionale presente in tutti i continenti con filiali dirette proprie o distributori terzi esclusivi (affiliati).

Sul fronte industriale i siti industriali presenti in Italia, Cina, Brasile, Stati Uniti, Croazia e Germania, rispondono ad una strategia di ottimizzazione delle fonti produttive ed è considerato inoltre una fonte di potenziale disaster recovery a fronte di eventi "catastrofici" che potrebbero comportare l'interruzione dell'attività produttiva nel sito principale in Italia dove ha sede la Società. La strategia seguita inoltre è quella della vicinanza della produzione ai mercati e ai clienti nell'ottica di fornire sempre più un miglior servizio in termini di time to market e allo scopo di aumentare la capacità produttiva per servire i mercati in forte sviluppo.

La strategia di razionalizzazione degli assetti produttivi continua costantemente, la conseguente ottimizzazione della struttura dei costi, la politica di diversificazione geografica e, non per ultimo, il continuo impegno nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative aiutano il Gruppo nel fronteggiare i potenziali effetti derivanti dal contesto competitivo.

Climate change e possibili impatti sul Gruppo Carel Industries

Come nel corso dell'esercizio precedente, anche nel 2021, le tematiche ambientali e sociali e i loro impatti sul cambiamento climatico hanno influenzato il dibattito politico e culturale, diventando sempre più centrali nei rapporti tra azienda e i propri stakeholder. Particolarmente attenta alla questione è la comunità finanziaria essendo queste tematiche sempre più interconnesse con il business e le strategie aziendali sia in ottica di sviluppo, per quanto concerne ad esempio gli ingenti investimenti che l'Unione Europea si appresta a sostenere nel corso dei prossimi anni nell'ambito della lotta al cambiamento climatico e della conversione all'utilizzo di energie più sostenibili, sia di rischiosità, il cui concetto si è ampliato includendo tutte le sfaccettature dell'ESG (Environmental, Social, Governance).

In tale contesto, il Gruppo Carel nel corso del 2021 ha ulteriormente rafforzato il proprio impegno verso uno sviluppo sempre più sostenibile, attraverso una serie di iniziative attuali e prospettiche che hanno avuto il loro culmine con la pubblicazione del piano pluriennale in ambito sostenibilità sintetizzato nel concept Driven by the Future - Sustainability in action.

Si rimanda alla Lettera agli azionisti per maggiori dettagli.

Parallelamente il Gruppo ha lavorato anche all'analisi dei propri indicatori finanziari (Ricavi, Capex e Opex) in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa europea (c.d. Tassonomia) al fine di identificare quella parte di business non solo eleggibile (cd. Eligible) ma anche allineato (cd. Aligned) alla normativa stessa. Il Gruppo persegue infatti nella propria strategia il Climate Mitigation, come meglio definito dagli atti delegati emessi dalla Commissione Europea ed il risultato dell'analisi, sui dati 2021 confermano la bontà delle scelta strategiche perseguite nel corso degli anni.

Del totale ricavi 2021, sono stati oggetto di analisi l'83,7% degli stessi, pari a circa 351,7 milioni di euro; di questi l'82,7% risulta eleggibile ed il 60,4% risulta sia eleggibile che allineato a quanto previsto dalla normativa; da sottolineare che quota parte dei ricavi non rientranti nel perimetro di analisi sono tuttavia ricavi eleggibili ed in parte anche allineati per i nostri fornitori, in quanto produttori degli stessi.

Per maggiori informazioni si rimanda alla Dichiarazione Non Finanziaria 2021.

Infine dal punto di vista degli impatti che i cambiamenti climatici possono avere sugli asset del Gruppo gli Amministratori non ritengono che attualmente ci possano essere rischi specifici tali da essere considerati ad esempio nelle valutazioni prospettiche basate sugli impairment test non essendovi siti produttivi e commerciali in zone ad alto rischio.

NOTE ALLA SITUAZIONE PATRIMONIALE E FINANZIARIA

[1] ATTIVITA' MATERIALI

Le attività materiali ammontano al 31 dicembre 2021 a 84.403 migliaia di euro rispetto ai 74.880 migliaia di euro al 31 dicembre 2020. Sono composte come riportato nelle seguenti tabelle che ne evidenziano la composizione nonché le variazioni degli esercizi.

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
(in migliaia di euro) Terreni e
fabbricati
Impianti e
macchinari
Attrezzature
industriali e
commerciali
Altre
immobilizzazioni
materiali
Immobilizzazioni
materiali in corso
ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre
2020
44.441 15.385 8.572 5.499 984 74.880
- Costo Storico 54.757 35.365 42.511 17.900 984 151.517
- Fondo Ammortamento (10.316) (19.980) (33.939) (12.402) - (76.637)
Movimenti 2021
- Investimenti 508 4.370 4.223 968 4.821 14.890
- Investimenti in diritti d'uso 818 - - 945 - 1.764
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
1.774 1.789 34 349 - 3.946
- Variazione per aggregazioni
aziendali diritti d'uso
2.001 - 304 32 - 2.337
- Riclassifiche costo storico (12) 319 704 19 (1.062) (31)
- Svalutazioni - - - - - -
- Cessioni costo storico (527) (1.147) (645) (787) (21) (3.128)
- Cessioni diritti d'uso costo
storico
(255) - - (0) - (255)
- Differenza di conversione su
costo storico
1.446 661 905 276 22 3.310
- Differenza di conversione
sul fondo ammortamento
(84) (275) (540) (103) - (1.001)
- Differenza di conversione su
diritti d'uso
(12) - - 32 - 19
- Ammortamenti (745) (2.859) (3.402) (1.380) - (8.386)
- Ammortamenti diritti d'uso (3.672) - (196) (796) - (4.664)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo
ammortamento
(275) (1.093) (34) (275) - (1.677)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
9 - - - - 9
- Rideterminazione diritti
d'uso
(155) - - (6) - (161)
- Cessioni fondo
ammortamento
295 1.042 606 605 - 2.547
- Cessioni diritti d'uso fondo
ammortamento
4 - - 1 - 5
Totale Movimenti 1.120 2.806 1.958 (121) 3.760 9.523
Saldo al 31 Dicembre 2021 45.561 18.191 10.530 5.377 4.744 84.403
di cui:
- Costo Storico 60.344 41.356 48.035 19.727 4.744 174.206
- Fondo Ammortamento (14.792) (23.165) (37.505) (14.350) - (89.812)

nuovi contratti di lease.

La voce "Terreni e fabbricati" si incrementa per gli investimenti in diritti d'uso a seguito della sottoscrizione di

Le voci "Impianti e macchinari" ed "Attrezzature industriali e commerciali" accolgono investimenti investimenti industriali che per il 60% sono stati finalizzati all'incremento della capacità produttiva: infatti, la forte crescita della domanda ha imposto di accelerare gli investimenti necessari a creare le condizioni per sostenere il business.

In particolare, si segnalano in Croazia una nuova linea SMT e attrezzature che hanno incrementato la flessibilità produttiva di linee esistenti; in Cina una nuova linea SMT e una linea automatica per la produzione di controlli parametrici destinati prevalentemente, al mercato locale; in USA una nuova linea SMT; nella controllata RECUPERATOR l'investimento parziale in una nuova linea di assemblaggio per recuperatori in plastica.

Circa un quarto degli investimenti, invece, è andato a migliorare i processi produttivi: in particolare in Italia si è provveduto ad una riorganizzazione delle aree produttive (meccanica ed elettronica) finalizzata a cogliere sinergie da processi omogenei e incrementare la flessibilità delle risorse di produzione.

La restante parte degli investimenti è andata prevalentemente ad aggiornare attrezzature datate o alla loro duplicazione in ottica di garantire continuità operativa.

La voce "Immobilizzazioni in corso e acconti" accoglie principalmente i costi capitalizzati per la costruzione del secondo stabilimento produttivo in Croazia che verrà ultimato nel corso del 2022.

La suddivisione delle attività materiali per area geografica è la seguente:

ATTIVITÀ MATERIALI
(in migliaia di euro) 2021 2020
Europa, Medio Oriente e Africa 56.823 50.380
APAC 18.388 16.280
Nord America 8.455 7.451
Sud America 737 770
Totale 84.403 74.880

Si segnala che per gli esercizi in commento le immobilizzazioni materiali non sono gravate da vincoli di ipoteca o da privilegi. Le immobilizzazioni materiali sono adeguatamente coperte, con polizze assicurative contratte con primarie compagnie, dai rischi derivanti da perdita e/o danneggiamento dei beni.

Si segnala, infine, che in accordo con gli esercizi precedenti non sono stati imputati oneri finanziari ai conti sovraesposti.

[2] ATTIVITA' IMMATERIALI

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 134.570 migliaia di euro rispetto a 89.498 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. Il dettaglio dei movimenti delle attività in oggetto è così rappresentato:

VARIAZIONI DELL'ESERCIZIO
(in migliaia di euro) Costi di
sviluppo
Marchi, diritti
di brevetto e
software
Avviamento Altre
immobilizzazioni
immateriali
Immobilizzazioni
immateriali in
corso ed acconti
Totale
Saldo al 31 dicembre 2020 4.947 10.384 49.041 21.216 3.910 89.498
- Costo Storico 23.889 26.130 49.041 25.792 3.910 128.762
- Fondo Ammortamento (18.942) (15.746) (4.576) - (39.264)
Movimenti 2021

- Investimenti 277 1.873 - 15 1.589 3.753
- Variazione per aggregazioni
aziendali costo storico
- 274 18.076 30.658 - 49.008
- Riclassifiche costo storico 2.830 (39) - (3) (3.029) (240)
- Svalutazioni - - - - - -
- Cessioni costo storico - - - - (4) (4)
- Differenza di conversione
su costo storico
74 19 230 10 31 363
- Differenza di conversione
sul fondo ammortamento
(12) (20) - (5) - (37)
- Ammortamenti (1.850) (2.858) - (3.084) - (7.793)
- Variazione per aggregazioni
aziendali fondo
ammortamento
- (244) - - - (244)
- Riclassifiche fondo
ammortamento
- 261 - 3 - 264
- Cessioni fondo
ammortamento
- - - - - -
Totale Movimenti 1.319 (734) 18.306 27.594 (1.413) 45.072
Saldo al 31 Dicembre 2021 6.266 9.651 67.347 48.810 2.496 134.570
di cui:
- Costo Storico 27.070 28.258 67.347 56.472 2.496 181.643
- Fondo Ammortamento (20.804) (18.607) - (7.662) - (47.073)

La suddivisione delle attività immateriali per area geografica è la seguente:

ATTIVITÀ IMMATERIALI
(in migliaia di euro) 2021 2020
Europa, Medio Oriente e Africa 130.622 86.025
APAC 2.389 1.896
Nord America 1.556 1.574
Sud America 3 3
Totale 134.570 89.498

Per quanto concerne le attività immateriali si segnala:

  • l "Costi di sviluppo" rappresentano la capitalizzazione dei costi relativi a progetti sviluppati per la quasi totalità dalla controllante Carel Industries SpA e in parte dalla controllata cinese, finalizzati alla realizzazione di prodotti innovativi nuovi o per miglioramenti sostanziali di prodotti esistenti, sostenuti prima dell'inizio della produzione commerciale o dell'utilizzazione. Tali costi sono capitalizzati solo in presenza di tutti i requisiti richiesti dallo IAS 38 par. 57. Gli investimenti degli esercizi 2020 e 2021 rappresentano i progetti sviluppati e divenuti disponibili per l'utilizzo nei medesimi esercizi. Le "Immobilizzazioni immateriali in corso e acconti" rappresentano principalmente costi di medesima natura sostenuti a fronte di progetti non ultimati alla data di chiusura dell'esercizio. Le riclassifiche rappresentano i progetti completati, per i quali pertanto è iniziato il processo di ammortamento; le svalutazioni sono state imputate al conto economico del medesimo esercizio, nella voce "ammortamenti e svalutazioni".
  • i "Marchi, diritti di brevetto industriale e software" sono costituiti da software relativi a programmi gestionali ed applicazioni di rete.

  • "l'Avviamento" rappresenta la differenza tra i) il corrispettivo trasferito per un'acquisizione aziendale, l'importo di qualsiasi partecipazione di minoranza e il fair value alla data di acquisizione di interessenza precedentemente possedute, e ii) il valore netto alla data di acquisizione delle attività identificabili e delle passività assunte.

Il valore dell'avviamento al 31 dicembre 2021 ammonta a 67.347 migliaia di euro rispetto a 49.041 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. L'incremento deriva dall'allocazione del prezzo di acquisto delle due società neo acquisite, CFM ed Enginia come di seguito descritto.

AVVIAMENTO
(in migliaia di euro) 31.12.2021 Incremento Altri
movimenti
Variazione
riserva di
conversione
31.12.2020
Hygromatik Gmbh 38.499 - - - 38.499
Recuperator S.p.a. 6.326 - - - 6.326
Carel Thailand CO Ltd 2.234 - - 230 2.004
Enersol Inc 1.449 - - - 1.449
CFM Sogutma ve Otomasyon 11.431 11.431 - - -
Enginia S.r.l. 6.644 6.644 - - -
Altri avviamenti 763 - - - 763
Totale 67.347 18.075 - 230 49.041

La voce Altri avviamenti include importi non significativi singolarmente e in aggregato.

Informativa sull' impairment test

Come richiesto dal principio contabile IAS 36, il Gruppo ha sottoposto a verifica di recuperabilità il valore degli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato. In particolare l'avviamento è assoggettato a impairment test anche in assenza di indicatori di perdita almeno una volta l'anno.

Gli avviamenti sono stati rilevati in corrispondenza delle acquisizioni riportate nella tabella precedente e considerate quali CGU di riferimento nell'ambito dell'analisi dell'eventuale perdita di valore. Pertanto l'impairment test è stato effettuato solamente per le CGU a cui è stato allocato un avviamento non essendo stati identificati fattori di potenziale perdita di valore relativamente alle altre CGU. Di seguito si illustrano le principali metodologie utilizzate ai fini degli impairment test effettuati e i risultati relativi alle principali CGU: Recuperator, Hygromatik, CFM ed Enginia.

Il valore recuperabile degli avviamenti di ciascuna CGU è determinato dal calcolo del "valore in uso".

Le metodologie e le assunzioni generali alla base degli impairment test delle diverse CGU sono state:

  • flussi di cassa derivanti dai piani industriali, utilizzando un periodo di piano (proiezione esplicita) di tre / quattro anni a cui è aggiunto il terminal value. In particolare, il management ha utilizzato quali driver per le predisposizioni dei piani il gross margin sulla base delle performance storiche e delle proprie aspettative sugli sviluppi del mercato in cui opera il Gruppo. Tali piani, redatti a livello di Gruppo, sono stato declinati per le singole CGU e tengono conto degli eventuali impatti del perdurare della pandemia in alcune aree geografiche;
  • il tasso "g" di crescita per la determinazione dei flussi di cassa oltre il periodo esplicito è stato determinato in maniera specifica per singola CGU oggetto di analisi;
  • il tasso di attualizzazione utilizzato per scontare i flussi di cassa operativi è il tasso WACC assunto al lordo delle imposte. Il costo del capitale è stato determinato sulla base dei diversi rendimenti di mercato relativi a titoli di Stato a media-lunga scadenza dei paesi/mercati cui si riferiscono le CGU osservati negli ultimi 6

mesi, aggiustati dal market risk premium di ciascun paese di riferimento che riflette il rischio di investimento.

Di seguito si riportano i principali parametri utilizzati per lo svolgimento dei testi per ciascuna CGU:

CGU
Periodo di piano Tasso g WACC Data di approvazione
dei piani
Recuperator 2022-2025 1,50% 8,43% 18/02/2022
Hygromatik 2022-2025 2,00% 8,24% 10/02/2022
Enginia 2022-2024 1,50% 8,43% 14/02/2022
CFM 2022-2026 1,00% 13,05% 16/02/2022

I valori d'uso determinati, basati sui flussi di cassa attualizzati, supportano il mantenimento del valore degli avviamenti iscritti in bilancio. In particolare si segnala che i test evidenziano una copertura come di seguito riportato:

CGU
(in migliaia di euro) Copertura
Recuperator 2.660
Hygromatik 7.203
Enginia 1.406
CFM 10.652

Nonostante gli Amministratori ritengano che le assunzioni utilizzate siano ragionevoli e rappresentino gli scenari più probabili sulla base delle informazioni disponibili, il risultato del test potrebbe essere differente qualora alcune delle assunzioni sopra descritte varino significativamente.

Conseguentemente sono stati elaborati degli stress test con riferimento in particolare:

  • all'EBITDA stimato nel periodo esplicito dei piani, ipotizzando che il possibile deterioramento del quadro macro economico si possa riflettere su tale periodo;
  • ad alcune variabili, quali il rendimento dei titoli di stato ed il market risk premium, utilizzate per la determinazione del tasso di attualizzazione WACC.

Da tali stress test emerge che per le seguenti CGU il test risulta superato anche nell'ipotesi di riduzione dell'EBITDA o di un aumento del WACC come di seguito riportato:

CGU
Ebitda +/- WACC +/-
Recuperator (34%) 1,00%
Hygromatik (52%) 0,75%
Enginia (38%) 0,60%
CFM (47%) 2,75%

Dalle analisi svolte pertanto non sono emersi elementi tali da richiedere svalutazioni degli avviamenti iscritti al 31 dicembre 2021.

[3] PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 1.250 migliaia di euro rispetto a 724 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. Il dettaglio dei movimenti delle partecipazioni in oggetto è il seguente:

SOCIETÀ Sede % di 31.12.2021 Incremento Variazione Valutazione 31.12.2020
(in migliaia di euro) partecipazione riserva di
conversione
a patrimonio
netto
Arion Srl Brescia (IT) 40% 29 - - 29
Free Polska s.p.z.o.o. Cracovia (PL) 30% 1.159 - (8) 508 659
Altre 63 27 - - 36
Totale 1.250 27 (8) 508 724

[4] ALTRE ATTIVITA' NON CORRENTI

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 10.407 migliaia di euro rispetto a 11.311 migliaia di euro al 31 dicembre 2020; di seguito si riporta il dettaglio della voce per tipologia di attività:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Depositi cauzionali 432 419
Crediti finanziari verso terzi 176 187
Altri crediti 9.799 10.705
Altre attività non correnti 10.407 11.311

Nella voce Altri Crediti è incluso un credito IVA iscritto presso la filiale sudamericana classificato a lungo termine ed il credito derivante dal pagamento da parte della capogruppo Carel Industries S.p.A. dell'imposta sostitutiva sui plusvalori allocati ed inscritti nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2018, impliciti nel valore della partecipazione, ai sensi dell'art 15 comma 10 bis del DL n. 185/2008. Nel corso dell'esercizio la Capogruppo ha portato in deduzione, sia ai fini IRES che IRAP gli ammortamenti sopracitati, conseguentemente quota parte del credito iscritto è stato riversato a conto economico per complessivi 1.962 migliaia di euro. La quota di competenza del 2022 è inoltre stata classificata tra le Attività correnti. La voce infine si incrementa per i crediti di imposta maturati nel corso dell'esercizio per 1.253 migliaia di euro, principalmente in capo alla Carel Industries S.p.A. e verranno compensati secondo le tempistiche previste dalle singole leggi di riferimento.

[5] ATTIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 7.022 migliaia di euro rispetto a 5.264 migliaia di euro del 31 dicembre 2020; il Gruppo ha stanziato le imposte anticipate o differite sulle differenze temporanee tra i valori di bilancio ed i valori fiscali.

La fiscalità è stata calcolata in base alle aliquote in vigore nel momento in cui le differenze temporanee si riverseranno nei diversi paesi in cui il gruppo opera. La composizione delle imposte anticipate per anno è il seguente:

(in migliaia di euro) Imponibile 2021 Attività fiscali
differite 2021
Imponibile 2020 Attività fiscali differite
2020
Fondo svalutazione magazzino 7.346 1.632 5.438 1.217
Accantonamenti non deducibili 3.418 879 3.553 922
Ammortamento avviamenti 557 114 839 188

(in migliaia di euro) Imponibile 2021 Attività fiscali
differite 2021
Imponibile 2020 Attività fiscali differite
2020
Rettifiche di consolidamento magazzino
intragruppo
11.949 2.825 8.343 1.905
Perdite Fiscali riportabili 975 190 1.254 207
Altro 5.077 1.383 3.131 825
Totale 29.322 7.022 22.557 5.264

La movimentazione delle imposte anticipate e differite viene riportata di seguito:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 Effetto a conto
economico
Variazione di
perimetro
Effetto a Altre
componenti del
conto economico
complessivo
31.12.2020
Attività fiscali differite 7.022 1.687 37 33 5.265
Passività fiscali differite (17.110) 1.348 (8.145) (101) (10.212)
Totale (10.089) 3.035 (8.108) (68) (4.947)

Le imposte anticipate su perdite pregresse ammontano a 190 migliaia di euro; il Gruppo ha ritenuto che tali perdite possano essere recuperate in un arco di tempo prevedibile sulla base dei flussi di cassa che si ritiene la filiale possa generare negli esercizi successivi. Si segnala inoltre che non sono state rilevate imposte anticipate su perdite pregresse presso la controllata giapponese, sud americana ed indiana che ammontano complessivamente a 830 migliaia di euro.

ATTIVITA' CORRENTI

[6] CREDITI COMMERCIALI

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 74.455 migliaia di euro rispetto a 57.728 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce che rappresenta l'esposizione verso terzi è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Crediti commerciali 75.719 58.750
Fondo svalutazione Crediti (1.265) (1.022)
Crediti commerciali 74.455 57.728

La seguente tabella riporta la suddivisione dei crediti lordi per area geografica:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Europa, Medio Oriente e Africa 56.684 40.342
APAC 11.185 11.594
Nord America 6.238 4.883
Sud America 1.611 1.931
Totale 75.719 58.750

Normalmente non sono addebitati interessi di mora sui crediti scaduti. Per la suddivisione dei crediti a scadere e/o scaduti si rinvia al paragrafo di informativa su rischi e strumenti finanziari.

Il Gruppo non presenta una significativa concentrazione dei crediti. Non ci sono clienti che rappresentino singolarmente oltre il 5% del saldo dei crediti a ciascuna scadenza.

Il fondo svalutazione crediti riflette la stima del management circa le perdite relative al portafoglio di crediti verso la clientela finale e verso la rete di vendita. La stima del fondo svalutazione crediti è basata sulle perdite attese da parte del Gruppo, determinate in funzione dell'esperienza passata per crediti simili, degli scaduti correnti e storici, delle perdite e degli incassi, dell'attento monitoraggio della qualità del credito e delle proiezioni circa le condizioni economiche e di mercato. L'accantonamento annuo è incluso nella voce "Altri proventi/(oneri)". Di seguito si riporta il dettaglio della movimentazione del fondo svalutazione crediti:

(in migliaia di euro) 31.12.2020 Accantonamento Utilizzi Differenze di
conversione
31.12.2019
Fondo svalutazione crediti (1.022) (262) 327 38 (1.125)
(in migliaia di euro) 31.12.2021 Accantonamento Utilizzi Differenze di
conversione
Variazione area
consolidamento
31.12.2020
Fondo svalutazione
crediti
(1.265) (354) 162 38 (88) (1.022)

[7] RIMANENZE

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 80.907 migliaia di euro rispetto a 52.012 migliaia di euro del 31 dicembre 2020; la composizione della voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Materie prime 45.154 26.299
Fondo obsolescenza materie prime (2.828) (2.067)
Semilavorati e prodotti in corso di lavorazione 4.455 4.153
Prodotti finiti 38.515 26.893
Fondo obsolescenza prodotti finiti (4.716) (3.348)
Acconti 328 82
Rimanenze 80.907 52.012

Le rimanenze di magazzino, al lordo dei fondi svalutazione, aumentano per complessivi 31.023 migliaia di euro anche a fronte del consolidamento delle due società acquisite che hanno contributo all'incremento delle scorte per 6.623 migliaia di euro. A fronte delle rimanenze obsolete o a lento rigiro è iscritto un fondo svalutazione, complessivamente pari a Euro 7.544 migliaia, che riflette il differenziale tra il valore di costo e quello di presumibile realizzo di materie prime e prodotti finiti obsoleti. L'accantonamento a conto economico è classificato all'interno della voce "Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze".

[8] CREDITI TRIBUTARI

I crediti tributari ammontano a 3.886 migliaia di euro rispetto a 2.156 migliaia di euro dell'esercizio precedente. La voce accoglie i crediti per imposte dirette compensate, ove possibile con la posizione debitoria derivante dallo stanziamento delle imposte dell'esercizio in commento.

[9] CREDITI DIVERSI

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 9.788 migliaia di euro rispetto a 7.445 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. La composizione della voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Acconti a fornitori 1.388 384
Altri crediti verso l'erario 3.196 2.693
Crediti per Iva 1.486 1.550
Ratei e risconti attivi 2.551 1.868
Altri 1.168 950
Crediti diversi 9.788 7.445

Gli Altri crediti verso l'erario sono composti principalmente da crediti d'imposta a fronte di costi sostenuti per la ricerca e sviluppo nonché dalla quota a breve relativa all'attività sorta a fronte dell'affrancamento dei plusvalori allocati in sede di consolidato così come dettagliato nella nota 4.

[10] ATTIVITA' FINANZIARIE CORRENTI

Al 31 dicembre 2021 ammontano complessivamente a 483 migliaia di euro rispetto a 7.540 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. La voce è così composta:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Strumenti finanziari derivati attivi 13 17
Altri crediti finanziari 465 21
Conti depositi 6 7.503
Altre attività finanziarie a breve termine 483 7.540

I conti deposito iscritti al 31 dicembre 2020 riguardavano depositi temporanei a breve di liquidità, comprensivi degli interessi attivi maturati al lordo delle ritenute fiscali; tali depositi sono stati incassati nel corso dell'esercizio.

Gli strumenti finanziari derivati di negoziazione, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Le variazioni di fair value sono imputate al conto economico. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [35] Altre informazioni.

[11] DISPONIBILITA' LIQUIDE E MEZZI EQUIVALENTI

Al 31 dicembre 2021 ammontano complessivamente a 100.625 migliaia di euro rispetto 105.586 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. Si rimanda al Rendiconto Finanziario per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide.

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
105.549
Conti correnti e depositi postali 100.585
Cassa 40 38
Disponibilità liquide e mezzi equivalenti 100.625 105.586

I conti correnti e depositi postali sono classificati come disponibilità correnti, altamente liquidi e convertibili in denaro contante con un rischio di cambio che è ritenuto non significativo.

Alla data di chiusura dell'esercizio non esistono pertanto vincoli alla disponibilità dei conti correnti del Gruppo.

PATRIMONIO NETTO E PASSIVITA'

[12] PATRIMONIO NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO

Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, risulta composto da 100.000.000 azioni ordinarie. Il patrimonio netto risulta così composto:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Capitale sociale 10.000 10.000
Riserva legale 2.000 2.000
Riserva di conversione 3.855 (2.685)
Riserva Cash Flow Hedge (51) (436)
Altre riserve 17.079 56.530
Utile (perdite) esercizi precedenti 73.009 58.795
Risultato del periodo 49.059 35.112
Patrimonio netto 154.951 159.316

La riserva Cash Flow Hedge si riferisce alla valutazione a fair value degli strumenti di copertura del rischio di interesse.

La riserva di conversione subisce un incremento per 6.907 migliaia di euro principalmente a seguito dell'apprezzamento nei confronti dell'euro del renminbi cinese e del dollaro americano.

All'interno della voce Altre riserve è stata iscritta una riserva relativa al piano di incentivazione basato su azioni (LTI Long Term Incentive). Per un maggiore dettaglio relativo al piano si rimanda al paragrafo Piano di incentivazione basato su azioni (LTI) in nota 35. Il decremento della voce è riferito, principalmente, alla contabilizzazione dell'opzione di put/call relativa all'acquisizione del 49% CFM in possesso del Socio di minoranza, definita nel contratto di acquisizione; come previsto dai principi contabili di riferimento la contropartita, del FV dell'opzione di put/call, è stata contabilizzata a patrimonio netto.

Si segnala che a servizio del piano di incentivazione è stato autorizzato dall'Assemblea dei soci l'acquisto di azioni proprie, fino ad un massimo di 5.000.000 di azioni, pari al 5% del capitale sociale della Società. Alla data di chiusura dell'esercizio la Società ha in portafoglio n. 100.521 azione proprie acquistate per un valore complessivo di 1.108 migliaia di euro.

L'utile per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto di pertinenza degli azionisti della Capogruppo per la media ponderata del numero di azioni ordinarie in circolazione. Non esistono potenziali azioni aventi effetti diluitivi (es. stock option, obbligazioni convertibili).

L'utile per azione è il seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Numero di azioni (in migliaia di unità) 99.899 99.851
Utile del periodo (in migliaia di euro) 49.059 35.112
Utile per azione (in unità di euro) 0,49 0,35

In data 20 aprile 2021 è stata deliberata dall'assemblea la distribuzione di un dividendo pari a 0,12 euro per azione e nel corso del mese di giugno 2021 è stato pagato un dividendo per complessivi 11.988 migliaia di euro.

[13] PATRIMONIO NETTO DELLE INTERESSENZE DI TERZI

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 14.923 migliaia di euro rispetto a 304 migliaia di euro del 31 dicembre 2020 ed accolgono la quota di spettanza delle interessenze nella controllata CFM (49%) e Carel Thailand co Ltd (20%).

(in migliaia di euro) 31.12.2021 Utile del
periodo
Altre
componenti
del conto
economico
complessivo
Dividendi
distribuiti
Variazione
Area di
consolidamento
31.12.2020
Patrimonio netto delle
interessenze di terzi
14.923 29 100 - 14.490 304

[14] PASSIVITA' FINANZIARIE CORRENTI E NON CORRENTI

Di seguito viene riportata la composizione della voce:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Debiti finanziari verso banche al costo ammortizzato 67.942 86.975
Debiti finanziari non correnti per contratti di lease 23.520 24.597
Strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci 27 578
Debiti finanziari non correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 771 1.506
Altri debiti finanziari non correnti 1.440 -
Passività finanziarie non correnti 93.700 113.657
(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Finanziamenti bancari a breve termine al costo ammortizzato 60.281 44.767
Debiti finanziari correnti per contratti di lease 4.037 3.588
Debiti bancari a breve termine al costo ammortizzato 85 148
Strumenti finanziari derivati di negoziazione al fair value con imputazione a
conto economico
45 55
Debiti finanziari correnti verso altri finanziatori al costo ammortizzato 802 523
Passività finanziarie correnti 65.250 49.080

Con riferimento al 31 dicembre 2021, si riporta di seguito il dettaglio delle principali caratteristiche dei finanziamenti bancari per scadenza:

COMPOSIZIONE FINANZIAMENTI
(in migliaia di euro) Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
Deutschebank EUR 400 2023 Fisso 66 44 22
Unicredit EUR 20.000 2023 Fisso 6.666 4.444 2.222
Unicredit EUR 20.000 2023 Variabile 9.999 6.666 3.333
Mediobanca EUR 25.000 2023 Variabile 25.000 - 25.000
Mediobanca EUR 20.000 2026 Variabile 20.000 4.444 15.556
BNP Paribas EUR 30.000 2023 Variabile 12.858 8.572 4.286
BNP Paribas EUR 20.000 2023 Variabile 9.996 - 9.996
BNP Paribas EUR 15.000 2022 Fisso 15.000 15.000 -
BNP Paribas EUR 10.000 2022 Fisso 10.000 10.000 -
Intesa San Paolo EUR 10.000 2024 Fisso 6.260 2.500 3.760
Intesa San Paolo EUR 6.000 2022 Fisso 6.000 6.000 -
Credit Agricole EUR 10.000 2024 Fisso 6.267 2.500 3.767
'BNP Paribas USD 80 2022 Variabile 80 80 -
Medio Credito Italiano EUR 200 2022 Variabile 30 30 -
Totale 128.222 60.280 67.942

I finanziamenti sottoscritti sono tutti negoziati, ad eccezione di quello con Deutschebank, a tassi inferiori all'1%.

I seguenti contratti di finanziamento prevedono il rispetto di covenant finanziari:

  • Mediobanca (finanziamento da 25.000 migliaia di euro): il contratto prevede il rispetto dei seguenti impegni finanziari da verificarsi con cadenza semestrale al 31 dicembre e 30 giugno di ogni anno a partire dal 30 giugno 2020 e sulla base dei dati risultanti dal bilancio consolidato:
    • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,50x;
    • Oneri Finanziari Netti / EBITDA > 5,00x
  • BNN BNP Paribas (finanziamento da 20.000 migliaia di euro): il contratto prevede il rispetto dei seguenti impegni finanziari da verificarsi al 31 dicembre di ogni anno a partire dal 31 dicembre 2019 e sulla base dei dati risultanti dal bilancio consolidato:
    • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,50x.
  • Mediobanca (finanziamento da 20.000 migliaia di Euro): il contratto prevede il rispetto dei seguenti impegni finanziari da verificarsi con cadenza semestrale al 31 dicembre e 30 giugno di ogni anno a partire dal 31 dicembre 2021 e sulla base dei dati risultanti dal bilancio consolidato:
    • Posizione Finanziaria Netta / EBITDA < 3,50x;
    • Oneri Finanziari Netti / EBITDA > 5,00x

Con riferimento al 31 dicembre 2021 tali parametri risultano rispettati.

Gli strumenti finanziari derivati, inclusi nelle passività finanziarie correnti, sono contratti forward e opzioni su tassi di cambio stipulati con finalità di copertura delle transazioni commerciali, ma non eleggibili per l'applicazione dell'hedge accounting. Gli strumenti finanziari derivati designati per la copertura ed efficaci, includono il fair value di cinque contratti derivati IRS sottoscritti a copertura del rischio di variazione dei tassi di interesse dei finanziamenti bancari con Banca Nazionale del Lavoro, Unicredit e Mediobanca. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Strumenti Finanziari della nota [35] Altre informazioni.

Il dettaglio della voce "debiti finanziari verso altri finanziatori al costo ammortizzato" è di seguito riportato con l'indicazione della scadenza entro e oltre l'esercizio:

(in migliaia di euro) Valuta Importo
originario
Scadenza Tasso Debito
residuo
Entro Oltre
MedioCredito Centrale
Progetto Horizon 2020
EUR 1.241 2026 Fisso 872 192 680
Altri debiti 701 610 91
Totale 1.573 802 771

Le tabelle successive dettagliano le variazioni nelle passività finanziarie correnti e non correnti e nelle passività finanziarie per contratti di lease rappresentando sia i movimenti monetari che quelli non monetari:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 Cash flow
netto
Variazione di
fair value
Riclassifica Variazione
riserva di
conversione
31.12.2020
Debiti finanziari verso banche al
costo ammortizzato
67.942 5.693 - (24.726) - 86.975
Strumenti finanziari derivati
designati per la copertura ed
efficaci
27 (390) (162) - - 578
Debiti finanziari non correnti
verso altri finanziatori al costo
ammortizzato
771 (43) - (692) 1.506
Altri debiti finanziari non
correnti
1.440 (7.378) - 8.818 -
Passività finanziarie non
correnti
70.180 (2.118) (162) (25.418) 8.818 89.059
(in migliaia di euro) 31.12.2021 Cash flow
netto
Variazione di
Fair Value
Riclassifica Variazione di
perimetro
31.12.2020
Finanziamenti bancari a breve
termine
60.281 (9.263) - 24.726 50 44.767
Debiti bancari a breve termine 85 (62) - - - 148
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
802 (413) - 692 - 523
Strumenti finanziari passivi 45 (55) 45 - 55
Passività finanziarie correnti 61.213 (9.793) 45 25.418 50 45.492
(in migliaia di
euro)
31.12.2021 Incrementi Rideterminazione
debiti finanziari
Rimborsi Interessi Variazione
riserva di
conversione
Variazione
area di
consolidamento
31.12.2020
Debiti finanziari
per contratti di
lease
27.556 1.764 (692) (4.759) 670 51 2.337 28.185

Di seguito viene riportata la composizione dell'Indebitamento Finanziario Netto che è stato determinato conformemente a quanto previsto dall'orientamento ESMA 32-382-1138 del 4 marzo 2021.

INDEBITAMENTO FINANZIARIO
(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
A Disponibilità liquide 100.625 105.586
B Mezzi equivalenti a disponibilità liquide 6 7.503
C Altre attività finanziarie correnti 478 38
D Liquidità (A+ B + C) 101.109 113.126
E Debito finanziario corrente 130 202
F Parte corrente del debito finanziario non corrente 65.119 48.877
G Indebitamento finanziario corrente (E + F) 65.250 49.080
H Indebitamento finanziario corrente netto (G - D) (35.859) (64.047)
I Debiti finanziario non corrente 93.673 113.078
J Strumenti di debito 27 578
K Debiti commerciali e altri debiti non correnti - -
L Indebitamento finanziario non corrente (I + J + K) 93.700 113.657
M Totale indebitamento finanziario (H + L) 57.841 49.610

Come richiesto anche dal richiamo di attenzione Consob 5/21 del 29 aprile 2021, si precisa che il Gruppo presenta quale debito soggetto a condizioni la passività relativa all'opzione di minoranza di CFM di cui alla Nota 18. In ottemperanza alla medesima comunicazione si indica che lo Stato Patrimoniale presenta accantonamenti per piani a benefici definiti per 8.612 migliaia di euro (Nota 16) e Fondi per rischi e oneri per complessivi 4.064 migliaia di euro (Nota 15).

[15] FONDI PER RISCHI

Al 31 dicembre 2021 i fondi per rischi ammontano complessivamente a 4.064 migliaia di euro rispetto a 3.396 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 e la loro composizione è la seguente:

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Fondo indennità quiescenza agenti 851 808
Fondo reclami commerciali 93 104
Fondo garanzia prodotti 393 337
Atri fondi 820 43
Fondi per rischi - non correnti 2.157 1.292
Fondo reclami commerciali quota corrente 1.907 2.104
Fondi per rischi - correnti 1.907 2.104
Totale Fondi rischi 4.064 3.396

(in migliaia di
euro)
31.12.2021 Accantonamenti Utilizzi Rilasci Riclassifiche Variazione area di
consolidamento
Diff. di
conversione
31.12.2020
Fondo indennità
quiescenza
agenti
851 23 - (15) - 35 - 808
Fondo reclami
commerciali
93 17 (10) (25) - 7 104
Fondo garanzia
prodotti
393 104 (44) (4) - 337
Atri fondi 820 57 (2) - 720 - 43
Fondi per rischi
- non correnti
2.157 201 (56) (40) (4) 755 7 1.292
Fondo reclami
commerciali
quota corrente
1.907 556 (718) (32) - - - 2.104
Fondi per rischi
- correnti
1.907 556 (718) (32) - - - 2.104
Totale Fondi
rischi
4.064 757 (774) (72) (4) 755 7 3.396

Nella tabella seguente viene riportata la movimentazione della voce in commento:

Il fondo indennità quiescenza agenti rappresenta la passività stimata derivante dall'applicazione della normativa vigente e delle clausole contrattuali in materia di interruzione dei rapporti di agenzia. L'accantonamento al fondo indennità quiescenza agenti, a differenza degli accantonamenti al fondo rischi, garanzia ed altri fondi, è classificato per natura tra i costi per servizi.

Il fondo reclami commerciali diminuisce nel corso dell'esercizio a fronte degli utilizzi del periodo.

Il "Altri fondi" rappresentano la miglior stima da parte del management delle altre passività sorte nel corso dell'ordinaria attività operativa.

[16] PIANI A BENEFICI DEFINITI

La voce include principalmente le passività per il Trattamento di fine rapporto e il Trattamento di fine mandato degli Amministratori, iscritte nelle società Italiane e nella società tedesca Hygromatik; entrambi si qualificano come piani a benefici definiti secondo quanto previsto dallo IAS 19, e pertanto le passività sono state sottoposte a calcolo attuariale da parte di un perito indipendente. Di seguito si riporta la movimentazione delle passività confrontata con il medesimo periodo dell'esercizio precedente.

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Saldo iniziale 8.189 7.844
Costo per interessi 35 54
Variazione di perimetro 900 -
Altre variazioni (465) 164
Benefici erogati ai dipendenti (655) (357)
Differenza di conversione (2) (32)
Accantonamento 2.808 2.463
Giroconto a fondi pensione (2.330) (2.237)

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Utili/(perdite) attuariali 132 290
Saldo finale 8.612 8.189

Sono state inoltre effettuate le analisi di sensitività per tener conto delle variazioni ritenute ragionevoli alle principali assunzioni delle rispettive valutazioni attuariali effettuate. In particolare è stata ipotizzata una variazione del tasso di attualizzazione pari a +/- 0,25% e, sulla base di tali variazioni, la passività avrebbe avuto una variazione ritenuta non significativa.

[17] PASSIVITA' FISCALI DIFFERITE

Al 31 dicembre 2021 ammontano a 17.110 migliaia di euro rispetto a 10.212 migliaia di euro del 31 dicembre 2020. Per la movimentazione complessiva della voce passività fiscali differite si rinvia alla nota [5] Attività fiscali differite. Il dettaglio delle passività fiscali differite è il seguente:

(in migliaia di euro) Imponibile 2021 Passività fiscali
differite 2021
Imponibile 2020 Passività fiscali
differite 2020
Attualizzazione passività non correnti 104 29 90 25
Differenze su allocazioni di consolidato 57.714 15.364 29.664 8.716
Differenze su ammortamenti e altre
differenze di principi
6.241 1.177 6.645 1.266
Altro 2.968 540 1.100 204
Totale 67.027 17.110 37.498 10.212

La voce principale si riferisce alle allocazioni di valori non fiscalmente riconosciute effettuate in sede di primo consolidamento delle società Recuperator S.p.A., Hygromatik Gmbh, Enginia S.r.l. e CFM.

[18] ALTRE PASSIVITA' NON CORRENTI

Il saldo pari a 49.894 migliaia di euro si riferisce principalmente alla passività derivante dalle opzioni combinata di acquisto e di vendita (Put & Call) sulla quota di minoranza della società acquisita CFM. Si rinvia alla nota Area di Consolidamento per maggiori dettagli su tale opzione e sul criterio di valutazione adottato.

Al 31 dicembre 2021 sono stati contabilizzati interessi passivi per 402 migliaia di euro nonché una variazione negativa di fair value pari a 125 migliaia di euro.

[19] DEBITI COMMERCIALI

I debiti commerciali ammontano a 66.444 migliaia di euro rispetto a 43.234 migliaia di euro del 31 dicembre 2020 e l'incremento deriva principalmente dall'aumento del volume d'affari nonché dall'effetto del primo consolidamento delle due società neo acquisite che hanno contribuito all'aumento dei debiti commerciali per complessivi 3.847 migliaia di euo.

Al 31 dicembre 2021 non sono presenti debiti scaduti per valori significativi.

[20] DEBITI TRIBUTARI

I debiti tributari ammontano a 4.775 migliaia di euro al 31 dicembre 2021 rispetto a 2.991 migliaia di euro al 31 dicembre 2020 e si riferiscono interamente a debiti verso l'Erario per imposte dirette sul reddito.

[21] ALTRE PASSIVITA' CORRENTI

Il saldo di tale voce è dettagliato come riportato nella tabella seguente. I principali debiti si riferiscono a rapporti di lavoro dipendente (salari e stipendi, ritenute fiscali, contributi previdenziali).

(in migliaia di euro) 31.12.2021 31.12.2020
Debiti verso istituti previdenziali 4.888 4.760
Debiti per ritenute 2.018 1.978
Altri debiti verso l'erario 263 403
Debiti per iva 1.467 1.445
Debiti verso personale, bonus e ferie 16.301 13.959
Altri debiti 3.135 1.220
Altre passività correnti 28.072 23.766

NOTE AL CONTO ECONOMICO

[22] RICAVI

I ricavi ammontano a 420.418 migliaia di euro rispetto a 331.610 migliaia di euro del 2020 con un incremento annuo del 26,8%.

I ricavi sono esposti al netto degli sconti e abbuoni.

Del totale, i ricavi per servizi ammontano a 3.524 migliaia di euro rispetto a 2.210 migliaia di euro del 2020. Di seguito si riporta la suddivisione dei ricavi per mercato di riferimento:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Ricavi HVAC 270.011 217.498 24,1%
Ricavi REF 145.826 110.337 32,2%
Totale Ricavi Core 415.837 327.836 26,8%
Ricavi No Core 4.581 3.775 21,4%
Ricavi Netti 420.418 331.610 26,8%

Non si segnalano clienti all'interno del gruppo che concentrano ricavi in misura superiore al 5%. La suddivisione dei ricavi per area geografica è riepilogata di seguito:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Europa, Medio Oriente e Africa 302.311 236.267 28,0%
APAC 62.725 49.714 26,2%
Nord America 46.030 38.456 19,7%

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Sud America 9.352 7.173 30,4%
Ricavi netti 420.418 331.610 26,8%

[23] ALTRI RICAVI

Gli altri ricavi ammontano a 5.779 migliaia di euro in aumento rispetto a 3.704 migliaia di euro del 2020. Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020
Contributi ricevuti nell'esercizio 3.130 1.381
Recupero costi di varia natura 1.973 1.583
Altri ricavi e proventi 677 740
Altri ricavi 5.779 3.704

I Contributi in conto esercizio ammontano a Euro 3.130 migliaia (1.381 migliaia nel 2020) e sono relativi principalmente alla rilevazione del credito d'imposta per attività di sviluppo come previsto dalla legge 190 del 23/12/2014 (Legge di stabilità 2015) nonché al contributo erogato alla filiale statunitense come sostegno a fronte della pandemia COVID19.

Nella voce "Recupero costi varia natura" sono principalmente inclusi recuperi di costi di trasporto e di altre spese.

Gli "Altri ricavi e proventi" si riferiscono principalmente ad addebiti vari a fornitori e clienti.

[24] ACQUISTO DI MATERIE PRIME, COMPONENTI, MERCI E VARIAZIONE DELLE RIMANENZE

La voce ammonta a 190.138 migliaia di euro rispetto a 139.644 migliaia del 2020; il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Acquisti materie prime, consumo, merci e variazione rimanenze (190.138) (139.644) 36,2%
% Incidenza sui ricavi (45,2%) (42,1%) 7,4%

La voce accoglie anche 1.561 migliaia di euro relativo alla valorizzazione a fair value del magazzino alla data di acquisizione di CFM ed Enginia che è stato riversato a conto economico nell'esercizio. Tale posta è classificata come costo non ricorrente.

[25] COSTI PER SERVIZI

I costi per servizi ammontano a 51.034 migliaia di euro in aumento di 8.498 migliaia di euro rispetto al 2020; i costi di trasporto come in generale anche le principali voci di costo aumentano a seguito dell'incremento del volume d'affari. I costi per consulenze si incrementano a seguito dei costi sostenuti per le attività m&a il cui ammontare non ricorrente è pari a 1.359 migliaia di euro.

I costi per servizi sostenuti dalle due società acquisite ammontano a circa 1.400 migliaia di euro.

Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Costi di trasporto (15.843) (12.076) 31,2%
Consulenze (8.884) (6.533) 36,0%
Viaggi e trasferte (1.726) (1.529) 12,9%
Costi godimento beni di terzi (1.712) (1.406) 21,8%
Manutenzioni e riparazioni (5.561) (4.379) 27,0%
Spese di marketing e pubblicità (926) (1.361) (32,0%)
Lavorazioni esterne (2.307) (2.774) (16,8%)
Provvigioni (1.821) (1.847) (1,4%)
Utenze (1.806) (1.619) 11,5%
Compensi ad amministratori, sindaci e revisori (2.143) (2.062) 3,9%
Assicurazioni (1.460) (1.283) 13,7%
Spese di telefonia e connessioni (922) (928) (0,6%)
Altri costi per servizi (5.923) (4.741) 24,9%
Costi per servizi (51.034) (42.536) 20,0%

[26] COSTI DI SVILUPPO CAPITALIZZATI

La voce "Costi di sviluppo capitalizzati" ammonta a 1.249 migliaia di euro rispetto a 2.227 migliaia di euro del 2020 e si riferiscono per la quasi totalità a progetti di sviluppo capitalizzati tra le immobilizzazioni immateriali; parte dei costi capitalizzati fanno riferimento ad attrezzature e macchinari costruiti internamente e capitalizzati tra le immobilizzazioni materiali. La composizione della voce è la seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Costi di sviluppo 1.117 2.120 (47,3%)
Lavori in economia impianti e macchinari 132 107 23,8%
Totale 1.249 2.227 (43,9%)

Complessivamente, negli esercizi 2021 e 2020, il Gruppo ha sostenuto costi per ricerca e sviluppo pari rispettivamente a 19.034 migliaia di euro e 17.499 migliaia di euro. Di tali costi, solamente gli importi descritti sopra sono stati iscritti tra le immobilizzazioni in quanto aventi i requisiti richiesti dallo IAS 24.

[27] COSTI DEL PERSONALE

I costi del personale ammontano a 99.379 migliaia di euro rispetto a 88.620 migliaia di euro del 2020. Il dettaglio del costo del personale e degli organici suddivisi per categoria è di seguito riportato:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Salari e stipendi incluso bonus e accantonamenti (77.583) (69.375) 11,8%
Oneri sociali (17.294) (15.198) 13,8%
Costi per piani a benefici definiti (2.808) (2.463) 14,0%
Altri costi del personale (1.694) (1.584) 6,9%
Costi del personale (99.379) (88.620) 12,1%

31.12.2021 31.12.2020
puntuali medi puntuali medi
Executive 62 62 62 62
Impiegati 1.114 1.087 1.059 1.056
Operai 689 657 624 600
Totale 1.865 1.805 1.745 1.717

[28] ALTRI PROVENTI / (ONERI)

Il saldo netto della voce ammonta a negativi 1.594 migliaia di euro rispetto a 1.548 migliaia di euro del 2020. Il dettaglio della voce è di seguito esposto:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Plusvalenze da alienazione cespiti 367 72 >100%
Sopravvenienze attive 665 493 35,0%
Rilascio fondi rischi 57 1.203 (95,3%)
Altri proventi 1.089 1.768 (38,4%)
Minusvalenze su alienazione cespiti (17) (19) (12,7%)
Sopravvenienze passive (157) (360) (56,3%)
Altre imposte e tasse (1.008) (1.059) (4,8%)
Accantonamento a fondo svalutazione crediti (354) (262) 35,5%
Accantonamento a fondi rischi (734) (1.310) (44,0%)
Perdite su crediti (15) (26) (42,5%)
Altri costi (398) (280) 42,2%
Altri oneri (2.683) (3.316) (19,1%)
Altri proventi/(oneri) (1.594) (1.548) 3,0%

Le plusvalenze da alienazione cespiti si riferiscono principalmente alla plusvalenza realizzata dalla cessione della vecchia sede della controllata francese.

La voce Accantonamento a fondi rischi accoglie principalmente lo stanziamento al fondo reclami commerciali; per maggiori informazioni si rimanda alla nota 15.

[29] AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

Gli ammortamenti totali al 31 dicembre 2021 ammontano a 20.842 migliaia di euro rispetto a 18.315 migliaia di euro del 2020. La voce inoltre include ammortamenti derivanti dalla Purchase Price Allocation per complessivi 4.138 migliaia di euro. Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Ammortamento attività immateriali (7.792) (6.493) 20,0%
Ammortamento attività materiali (13.050) (11.822) 10,4%
Svalutazioni e Impairment (2) (166) (99,1%)
Ammortamenti e svalutazioni (20.844) (18.482) 12,8%

[30] PROVENTI / (ONERI) FINANZIARI NETTI

La voce ammonta a negativi 2.355 migliaia di euro rispetto a negativi 1.489 migliaia di euro del 2020. Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Proventi da attività finanziarie 26 - >100%
Interessi attivi 81 178 (54,5%)
Proventi da strumenti derivati 8 28 (72,2%)
Altri proventi finanziari 97 145 (33,5%)
Dividendi ricevuti 107 - >100%
Proventi finanziari 319 351 (9,1%)
Interessi passivi bancari (861) (933) (7,7%)
Interessi passivi per contratti di lease (670) (416) 61,0%
Altri interessi passivi (24) (33) (25,6%)
Oneri da strumenti derivati (104) (61) 71,4%
Altri oneri finanziari (613) (399) 53,8%
Interessi passivi per opzioni su quote di minoranza (402) 0 >100%
Oneri finanziari (2.675) (1.841) 45,3%
Proventi (oneri) finanziati netti (2.355) (1.489) 58,1%

La voce accoglie 402 migliaia di euro relativi agli interessi maturati sulla passività iscritta in relazione all'opzione put/call sul 49% della controllata CFM.

[31] UTILI / (PERDITE) SU CAMBI

La voce ammonta a negativi 1.430 migliaia di euro rispetto a negativi 921 migliaia di euro del 2020 prevalentemente per effetto del deprezzamento del dollaro statunitense. Di seguito si riporta il dettaglio della voce:

(in migliaia di euro) 2021 2020 Delta %
Perdite su cambi (5.144) (5.853) (12,1%)
Utili su cambi 3.714 4.932 (24,7%)
Utili/(perdite) su cambi (1.430) (921) 55,3%

[32] UTILI (PERDITE) DA VALUTAZIONI PASSIVITA' PER OPZIONI SU QUOTE DI MINORANZA

La voce ammonta a negativi 125 migliaia di euro e si riferisce alla variazione del fair value, tra la data di iscrizione iniziale ed il 31 dicembre 2021, della passività iscritta sull'opzione put/call sul 49% della controllata CFM .

[33] RISULTATO NETTO DELLE PARTECIPAZIONI VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO

La voce ammonta a positivi 508 migliaia di euro rispetto a positivi 208 migliaia di euro del 2020. La voce accoglie la valutazione a patrimonio netto delle società collegate.

[34] IMPOSTE SUL REDDITO

La voce ammonta a 11.967 migliaia di euro rispetto a 9.392 migliaia di euro del 2020. Il dettaglio della voce è il seguente:

(in migliaia di euro) 2021 2020
Imposte correnti (15.008) (11.724)
Imposte differite/anticipate 3.035 1.583
Imposte esercizi precedenti 7 748
Imposte sul reddito (11.967) (9.392)

Le imposte possono essere riconciliate come segue rispetto al risultato prima delle imposte risultante dal conto economico:

(in migliaia di euro) 2021 2020
Imposte correnti (15.008) (11.724)
Risultato prima delle imposte 61.055 44.511
Imposte sul reddito calcolate con l'aliquota teorica IRES (14.653) (10.683)
Irap (816) (819)
Effetto della differente tassazione su società operanti all'estero 2.056 2.092
Ritenuta d'acconto su dividendi (438) (1.250)
Imposte relative a periodi precedenti 7 748
Effetto di differenti aliquote fiscali di società del gruppo operanti in altre giurisdizioni e
altri movimenti
1.877 519
Imposte sul reddito (11.967) (9.392)

Si rimanda alla nota [5] in relazione alla movimentazione delle imposte anticipate e differite nonché alla natura delle stesse.

Il tax rate utilizzato per la riconciliazione del carico fiscale corrisponde all'aliquota IRES, pari al 24%, applicabile in Italia giurisdizione nella quale viene principalmente realizzato il reddito imponibile.

[35] ALTRE INFORMAZIONI

Informativa di settore

L'IFRS 8 richiede che l'informativa di settore sia predisposta in modo da fornire le informazioni necessarie a consentire una valutazione della natura e degli effetti sul bilancio delle attività operate e dei contesti economici di riferimento. In base alla reportistica interna e alle attività societarie operative generatrici di ricavi e costi, i cui risultati sono rivisti periodicamente al più alto livello decisionale operativo ai fini dell'adozione di decisioni in materia di allocazione delle risorse e di valutazione dei risultati, non sono stati identificati segmenti operativi diversi dal Gruppo nel suo complesso.

Strumenti finanziari

Il Gruppo, che opera a livello internazionale, è esposto al rischio di cambio su vendite e acquisti e al rischio di tasso di interesse; in particolare le valute che generano tali rischi sono il dollaro americano lo zloty polacco e il renminbi cinese.

Al fine di mitigare tali rischi il Gruppo si è dotato di una policy di copertura i cui principali strumenti usati

sono strumenti derivati, opzioni e contratti a termine prevalentemente con scadenza entro i 12 mesi. Per quanto concerne gli strumenti di copertura del rischio di cambio, le operazioni in essere a fine esercizio sono le seguenti:

31.12.2021 31.12.2020
(in migliaia di euro)
forward
Acquisti * Vendite * Fair Value
attivo **
Fair Value
passivo **
Acquisti * Vendite * Fair Value
attivo **
Fair Value
passivo **
JPY/EUR - - - - 12.500 - (1)
EUR/ZAR - - - - 228 - -
ZAR/USD - 6.000 8 (3) 8.800 - (47)
CNY/USD - 600 - (1) - - -
THB/USD - 5.500 - (1) 6.200 - (3)
Totale forward 8 (5) - (51)
opzioni
USD/EUR - 4.100 4 - - - -
CNY/USD - 30 - - - - -
ZAR/USD - - - - - 18.000 12 -
THB/USD - - - - - 46.000 5 -
Totale opzioni 4 - 17
Totale 12 (5) 17 (51)

Di seguito si riportano i dettagli relativi agli Interest Rate Swap a copertura del rischio del tasso di interesse:

(in migliaia di euro) Nozionale Scadenza Fair value
31.12.2021
Fair value
31.12.2020
Interest rate swap - BNL 30.000 19/11/2022 (41) (135)
Interest rate swap - BNL 20.000 30/04/2023 (67) (262)
Interest rate swap - Unicredit 20.000 30/04/2023 (41) (113)
Interest rate swap - Mediobanca 25.000 04/08/2023 9 (68)
Interest rate swap - Mediobanca 20.000 26/06/2026 72 n.a.

Ai fini del trattamento contabile i derivati a copertura di debiti e crediti in valuta iscritti in bilancio sono iscritti al fair value con imputazione diretta a conto economico. Tali strumenti controbilanciano naturalmente il rischio oggetto di copertura, che ai sensi dello IFRS 9 è già iscritto in bilancio.

Piano di incentivazione basato su azioni (LTI)

Il "Piano di performance share 2018-2022" approvato dall'Assemblea in data 07 settembre 2018 è un piano di incentivazione basato su strumenti finanziari del tipo "equity-settled" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita a membri degli organi di amministrazione e/o dipendenti della Società. Il piano è suddiviso in tre cicli di attribuzione rolling (vesting period), ciascuno di durata triennale 2018-2020, 2019-2021 e 2020-2022, al termine del quale si procederà ad assegnare le azioni previa verifica del raggiungimento degli obiettivi di performance ed in base alla data della delibera del Consiglio di Amministrazione.

Il numero di azioni assegnate è subordinato al raggiungimento di determinati obiettivi di performance basati su EBITDA Adjusted e Cash conversion; gli obiettivi di performance sono tra loro indipendenti e saranno consuntivati in modo separato per ciasun vesting period.

Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – il fair value delle assegnazioni determinato

alla data di assegnazione applicando il metodo "Balck & Scholes" è rilevato a conto economico tra i costi del personale/amministratori in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione gratuita delle azioni e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto.

In data 04 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'assegnazione di azioni proprie a chiusura del primo ciclo di assegnazione di diritti, relativamente al periodo di performance 2018-2020. Il numero di diritti assegnati in data 1° ottobre 2018 relativamente al periodo di performance 2018-2020 era pari a 68.798, per un fair value complessivo di 691 migliaia di Euro.

Nel mese di aprile sono state assegnate n. 67.688 che hanno riguardato n. 12 beneficiari per un valore complessivo di 657 migliaia di euro. Il differenziale fra il valore delle azioni assegnate, valorizzate secondo il criterio del FIFO continuo, e il fair value delle stesse determintato alla data di assegnazione è risultato positivo per 34 migliaia di euro ed è stato riclassificato a riserva di utili liberamente distribuibile.

Sempre in data 04 marzo 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato:

  • il regolamento del piano di incentivazione un piano di incentivazione basato su strumenti finanziari avente ad oggetto l'assegnazione gratuita di azioni ordinarie sella Socità, denominato "Piano di Performance Shares 2021-2025";
  • il regolamento del piano di incentivazione monetaria denominato "Piano di Performance Cash 2021-2025".

Entrambi i piani sopra descritti presentano le medesime caratteristiche per quanto concerne la durata, i periodi di vesting, identificazine dei beneficiari e obiettivi di performance (EBITDA Adjusted cumulato di Gruppo per ciascun periodo di vesting (peso relativo 50%), Cash Conversion - valore medio sul ciclo dei periodi di vesting – (peso relativo 30%); Target ESG - raggiungimento medio di una serie di indicatori di sostenibilità – (peso relativo 20%).

In data 20 aprile 2021 l'Assemblea dei soci ha approvato l'adozione del piano di compensi basato su strumenti finanziari denominato il "Piano di performance share 2021-2025" avente ad oggetto l'assegnazione gratuita a membri degli organi di amministrazione e/o dipendenti della Società, sopra meglio descritto.

Infine, in data 04 novembre 2021 il Consiglio di Amministrazione, ha ritenuto preferibile fare ricorso al "Piano di Performance Cash 2021-2025" anziché al "Piano di Performance Shares 2021-2025", in considerazione del fatto che – pur presentando i due piani, le medesime caratteristiche, i medesimi termini e condizioni e i medesimi obiettivi di performance - il processo di attribuzione del premio ai sensi del "Piano di Performance Cash 2021- 2025" risulta maggiormente efficiente.

Sempre nella stessa data il Consiglio di Amministrazione ha proceduto all'individuazione dei beneficiari del piano di incentivazione monetaria denominato "Piano di Performance Cash 2021-2025" per il primo periodo di vesting (2021-2023), altresì stabilendo la percentuale di remunerazione annua lorda base a titolo di incentivo monetario per ciascun beneficiario, il tutto in misura pari complessivamente a circa 1.720 migliaia di euro per la totalità dei beneficiari.

L'importo monetario che verrà effettivamente erogato a ciascun beneficiario sarà determinato al termine del periodo di vesting 2021-2023 sulla base del raggiungimento dei cd. "obiettivi di performance" previsti nel regolamento del piano.

Secondo quanto stabilito dall'IFRS 2 – Pagamenti basati su azioni – il fair value delle assegnazioni determinato alla data di assegnazione applicando il metodo "Balck & Scholes" è rilevato a conto economico trai costi del personale/amministratori in quote costanti lungo il periodo intercorrente tra la data di assegnazione gratuita delle azioni e quella di maturazione, con contropartita riconosciuta direttamente a patrimonio netto per quanto concerne il piando di performace share.

In relazione a quanto descritto, nel conto economico dell'esercizio 2021 è stato rilevato un onere pari a 818 migliaia di euro e pari importo è stato portato in aumento del patrimonio netto. Tale importo rappresenta la

quota parte attribuibile a:

  • secondo ciclo 2019-2021 del piano per 410 migliaia di euro, il cui fair value complessivo ammonta a 855 migliaia di euro;
  • terzo ciclo 2020-2022 del piano per 408 migliaia di euro, il cui fair value complessivo ammonta a 865 migliaia di euro.

Secondo quanto stabilito dallo IAS 19 – Benefici ai dipendenti – i piani di incentivazione monetaria si qualificano come piani a benefici maturati, e pertanto la passività è stata sottoposta a calcolo attuariale da parte di un perito indipendente mediante il criterio "Projected Unit Credit" (PUC) previsto dallo IAS 19. Tale metodologia si sostanzia in valutazioni che esprimono il valore attuale medio delle obbligazioni maturate in base al servizio che il lavoratore ha prestato fino all'epoca in cui la valutazione stessa è realizzata.

In relazione a quanto descritto al piano di performance cash, nel conto economico dell'esercizio 2021 è stato rilevato un onere pari a 133 migliaia di euro e pari importo è stato iscritto iscritto fra le "Altre passività non correnti".

Classi di strumenti finanziari e gerarchia del fair value

La tabella sotto riportata mostra la ripartizione delle attività e passività finanziarie prevista dall'IFRS 7, secondo le categorie previste dall'IFRS 9 con riferimento al 31 dicembre 2021 e 31 dicembre 2021, confrontate anche con il relativo fair value:

31.12.2020 Fair value
(in migliaia di euro) Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Titoli Strumenti Finanziari Disponibili
per la vendita
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per
la negoziazione
17 17
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 7.523 7.523
Altre attività finanziarie a breve
termine
7.540
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 57.728 57.728
Totale attività finanziarie 65.268
di cui: Strumenti Finanziari
Disponibili per la vendita
0
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
17
Crediti e finanziamenti 65.251
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 86.975 86.975
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
Passività al costo ammortizzato 1.506 1.506
Debiti finanziari non correnti per
contratti di lease
Passività al costo ammortizzato 24.597 24.597
Strumenti finanziari derivati
designati per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per
la negoziazione
578 578
Passività finanziarie non correnti 113.657
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 148 148
Finanziamenti bancari a breve
termine
Passività al costo ammortizzato 44.767 44.767

31.12.2020
(in migliaia di euro) Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Debiti finanziari correnti per contratti
di lease
Passività al costo ammortizzato 3.588 3.588
Strumenti finanziari passivi Strumenti Finanziari detenuti per
la negoziazione
55 55
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
Passività al costo ammortizzato 523 523
Passività finanziarie correnti 49.080
Debiti commerciali Passività al costo
ammortizzato
43.234 43.234
Totale passività finanziarie 205.971
di cui Passività al costo
ammortizzato
205.338
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
633
31.12.2021 Fair valude
(in migliaia di euro) Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Strumenti finanziari derivati attivi Strumenti Finanziari detenuti per
la negoziazione
13 13
Altri crediti finanziari Crediti e finanziamenti 465 465
Altre attività finanziarie a breve
termine
478
Crediti commerciali Crediti e finanziamenti 74.455 74.455
Totale attività finanziarie 74.932
di cui: Strumenti Finanziari
Disponibili per la vendita
0
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
13
Crediti e finanziamenti 74.920
Debiti finanziari verso banche Passività al costo ammortizzato 67.942 67.942
Debiti finanziari verso altri
finanziatori
Passività al costo ammortizzato 771 771
Debiti finanziari non correnti per
contratti di lease
Passività al costo ammortizzato 23.520 23.520
Strumenti finanziari derivati
designati per la copertura ed efficaci
Strumenti Finanziari detenuti per
la negoziazione
27 27
Altri debiti finanziari non correnti Passività al costo ammortizzato 1.440 1.440
Passività finanziarie non correnti 93.700
Debiti bancari a breve termine Passività al costo ammortizzato 85 85
Finanziamenti bancari a breve
termine
Passività al costo ammortizzato 60.281 60.281

31.12.2021 Fair valude
(in migliaia di euro) Categoria IFRS 9 Valore
contabile
Livello 1 Livello 2 Livello 3
Debiti finanziari correnti per contratti
di lease
Passività al costo ammortizzato 4.037 4.037
Passività finanziarie correnti 65.250
Debiti commerciali Passività al costo
ammortizzato
66.444 66.444
Totale passività finanziarie 225.393
di cui Passività al costo
ammortizzato
225.321
Strumenti Finanziari detenuti
per la negoziazione
72

Impegni, garanzie non risultanti dallo stato patrimoniale

Al 31 dicembre 2021 la Società ha in essere garanzie per complessivi 1.627 migliaia di Euro relativi a fideiussioni prestate di cui 213 migliaia di Euro in favore di controllate.

Rapporti con parti correlate

Nel corso degli esercizi 2021 e 2020 il Gruppo ha intrattenuto rapporti commerciali con alcune parti correlate del Gruppo. Di seguito si riportano i dettagli delle transazioni intercorse nel periodo:

RAPPORTI AL 31.12.2020
(in migliaia di euro) Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Costi Costi
Finanziari
Arion S.r.l. - 160 (74) - 1 (1.692) -
Free Polska s.p.z.o.o. 227 - - - 7 (8.006)
Totale Imprese collegate 227 160 (74) - 8 (9.698) -
RN Real Estate Srl 3 - - (14.684) 20 - (15)
Arianna SpA 5 - - - 5 - -
Nastrificio Victor SpA - - (9) - - (28) -
Eurotest laboratori Srl 11 - (73) - 38 (296) -
Carel Real Estate Adratic d.o.o. - - - (2.465) 2 (1) (96)
Agriturismo Le Volpi - - (9) - - (6) -
Eurotec ltd 254 - - - 623 (22) -
Panther srl - - (7) - - (6) -
Gestion A.Landry Inc - - - (5) - (2) (0)
Humide Expert - - - - - (25) -
Altre 2 - (10) - 1 (48) -
Totale altre parti correlate 274 - (108) (17.154) 689 (435) (112)
Totale parti correlate 501 160 (182) (17.154) 696 (10.133) (112)

(in migliaia di euro) Crediti Crediti
finanziari
Debiti Debiti
finanziari
Ricavi Ricavi
Finanziari
Costi Costi
Finanziari
Arion S.r.l. - 160 (70) - 1 - (2.366) -
Free Polska s.p.z.o.o. 887 - (1.234) - 17 107 (9.527) -
Totale Imprese collegate 887 160 (1.304) - 18 107 (11.893) -
RN Real Estate Srl 12 - (442) (13.103) 14 - - (198)
Arianna SpA 5 - - - 5 - - -
Nastrificio Victor SpA - - (9) - - - (71) -
Eurotest laboratori Srl 6 - (96) - 33 - (29) -
Carel Real Estate Adratic d.o.o. 2 - (17) (2.269) 2 - (1) (88)
Agriturismo Le Volpi - - (4) - - - (4) -
Eurotec ltd 235 - (9) - 666 - (29) -
Panther srl - - (6) - - - (8) -
Gestion A.Landry Inc - - - (53) - - (2) (1)
Humide Expert - - - - - - (77) -
Murat Cem Ozdemir - - - (1.698) - - - (35)
Altre - - (9) - 27 - (43) -
Totale altre parti correlate 260 - (592) (17.123) 747 - (264) (322)
Totale parti correlate 1.147 160 (1.896) (17.123) 765 107 (12.157) (322)

RAPPORTI AL 31.12.2021

Si segnala che nel corso dell'esercizio la filiale croata ha acquistato da Carel Real Estate Adriatic d.o.o. il terreno adiacente all'attuale sito produttivo per la costruzione del secondo stabilimento; l'importo, pari a 210 migliaia di euro, è stato capitalizzato tra le immobilizzazione materiali.

Le transazioni con RN Real Estate Srl e Carel Real Estate Adriatic d.o.o. sono rappresentate dagli affitti per gli immobili industriali dove la Capogruppo e la filiale croata esercitano la loro attività. I debiti e i costi finanziari sono iscritti a fronte dell'applicazione del principio contabile IFRS16. I debiti verso RN Real Estate S.r.l. al 31 dicembre 2021 risentono della rideterminazione delle passività per lease descritta nei paragrafi precedenti.

I costi da Arion sono relativi ad acquisti di sensori di pressione mentre i costi da Free Polska sono relativi a prodotti non Carel acquistati e rivenduti dalla controllata Alfaco Polska.

Tutte le transazioni sono regolate a condizioni di mercato.

Elenco delle partecipazioni incluse nel bilancio consolidato e delle altre partecipazioni

Nella tabella che segue sono elencate le imprese partecipate direttamente e indirettamente dalla CapoGruppo Carel Industries S.p.A., a fianco delle quali sono indicate tutte le informazioni richieste dalla legge che disciplina la redazione dl bilancio consolidato:

DENOMINAZIONE SOCIALE Sede Nazione Valuta Capitale sociale al
31/12/20
Capogruppo:
Carel Industries S.p.A Brugine (Padova) Italia EUR 10.000.000
Partecipazioni consolidate:
C.R.C. S.r.l. Bologna Italia EUR 98.800
Carel Deutschland Gmbh Francoforte Germania EUR 25.565
Carel France Sas St. Priest, Rhone Francia EUR 100.000
Carel U.K. Ltd Londra Gran Bretagna GBP 350.000
Carel Sud America
Instrumentacao Eletronica Ltda
San Paolo Brasile BRL 31.149.059
Carel Usa Inc Wilmington
Delaware
Stati Uniti USD 5.000.000
Carel Asia Ltd Hong Kong Honk Kong HKD 15.900.000
Carel HVAC&R Korea Ltd Seul South Korea KRW 550.500.000
Carel South East Asia Pte. Ltd. Singapore Singapore SGD 100.000
Carel Australia PTY Ltd Sidney Australia AUD 100
Carel Electronic Suzhou Ltd Suzhou Repubblica Pop.
Cinese
CNY 75.019.566
Carel Controls Iberica SI Barcellona Spagna EUR 3.005
Carel Controls South Africa
(Pty) Ltd
Johannesburg Sud Africa ZAR 4.000.000
Carel ACR System India (Pvt)
Ltd
Mumbai India INR 1.665.340
Carel RUS Llc St. Petersburg Russia RUB 6.600.000
Carel Nordic AB Hoganas Svezia SEK 550.000
Carel Middle East Dubai Dubai AED 4.333.877
Carel Mexicana, S. DE R.L. DE
C.V.
Guerra, Tlalpan Messico MXN 12.441.149
Carel Adriatic D.o.o. Rijeka Croazia HRK 54.600.000
Carel (Thailand) Co. Ltd. Bangkok Tailandia THB 16.000.000
Alfaco Polska Sp.z.o.o. Wrocław Polonia PLN 420.000
Carel Japan Tokyo Giappone JPY 60.000.000
Recuperator S.p.A. Rescaldina (MI) Italia EUR 500.000
Hygromatik G.m.b.H. Henstedt-Ulzburg Germania EUR 639.115
Carel Ukraine LLC Kiev Ucraina UAH 700.000
Enersol Beloeil Canada CAD 100
CFM Sogutma Ve Otomasyon Izmir Turchia EUR ND
Enginia Srl Trezzo Sull'Adda (MI) Italia EUR ND

Risultato
31/12/2020
Risultato
31/12/2021
Criterio di
consolidamento
Quote possedute % di partecipazione
di gruppo
Capitale sociale al
EURO EURO Azionista-Socio 31/12/21 31/12/21
20.895.918 27.257.788 10.000.000
564.583 1.006.045 Carel Industries S.p.A. 100% 98.800
1.105.460 2.740.965 Carel Industries S.p.A. 100% 25.565
406.458 1.542.492 Carel Industries S.p.A. 100% 100.000
1.132.770 780.914 Carel Industries S.p.A. 100% 350.000
1.057.697 725.607 Integrale Carel Industries S.p.A.
Carel Electronic Suzhou Ltd
53,02%
46,98%
31.149.059
2.749.057 4.387.128 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 5.000.000
336.342 965.448 Carel Industries S.p.A. 100% 15.900.000
(20.519) (259.795) Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 550.500.000
72.516 47.340 Integrale Carel Asia Ltd 100% 100.000
441.974 646.691 Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 100
6.267.260 8.860.203 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 75.019.566
768.405 1.086.135 Carel Industries S.p.A. 100% 3.005
112.713 752.573 Integrale Carel Electronic Suzhou Ltd 100% 4.000.000
Integrale Carel France Sas 0,01%
66.270 250.282 Carel Electronic Suzhou Ltd 99,99% 1.665.340
Carel Industries S.p.A. 99%
963.081 766.473 Carel France Sas 1% 6.600.000
208.364 376.013 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 550.000
(7.067) 36.804 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 4.333.877
(150.973) 31.270 Integrale Carel Usa LCC 100% 12.441.149
7.680.717 5.018.539 Integrale Carel Industries S.p.A. 100% 54.600.000
Carel Electronic Suzhou Ltd 50%
26.246 200.803 Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Integrale
Carel Australia PTY Ltd 30% 16.000.000
2.628.957 3.588.710 Carel Industries S.p.A. 100% 420.000
23.252 45.768 Carel Industries S.p.A. 100% 60.000.000
674.619 582.470 Carel Industries S.p.A. 100% 500.000
2.868.867 3.414.278 Carel Industries S.p.A. 100% 639.115
(100.649) 84.397 Alfaco Polska Zoo 100% 700.000
(206.465) 267.595 Carel Usa Inc 100% 100
ND 699.538 Carel Industries S.p.A. 51% 2.473
ND 898.967 Recuperator S.p.A. 100% 10.400

ALTRE INFORMAZIONI RELATIVE ALLE SOCIETÀ CONTROLLATE

Le società controllate Carel Deutschland Gmbh e Hygromatik Gmbh, entrambe consolidate integralmente nel presente bilancio consolidato della Carel Industries S.p.A, si sono avvalse dell'esenzione prevista nella Sezione 264 (3) del German Commercial Code (HGB) per il bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 con riferimento all'informativa, alla revisione e alla predisposizione delle note esplicative e del management report.

COMPENSI CORRISPOSTI AD AMMINISTRATORI, SINDACI E DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICA

Di seguito si riportano i dati relativi ai compensi corrisposti agli Amministratori e ai Sindaci per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021:

AMMINISTRATORI
(in migliaia di euro) 2021 2020
Retribuzioni e compensi a breve termine 1.445 1.256
Altri benefici non monetari 23 16
Fair Value di compensi basati su azioni 175 308
Totale compensi ad Amministratori 1.643 1.580
SINDACI
(in migliaia di euro) 2021 2020
Compensi fissi e per la partecipazione a comitati 104 103
Totale compensi a Sindaci 104 103
DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICA
(in migliaia di euro) 2021 2020
Retribuzioni e compensi a breve termine 1.400 1.243
Altri benefici non monetari 21 22
Indennità di fine carica o di cessazione del rapporto di lavoro - 26
Fair Value di compensi basati su azioni 182 318
Totale Dirigenti con responsabilità strategica 1.603 1.609

FATTI DI RILIEVO AVVENUTO DOPO LA CHIUSURA DELL'ESERCIZIO

Si veda quanto già riportato nella corrispondente sezione della Relazione sulla Gestione.

INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

Il seguente prospetto, redatto ai sensi dell'art. 149 duodecies del Regolamento Emittenti Consob, evidenzia i corrispettivi di competenza dell'esercizio per i servizi di revisione e per quelli diversi dalla revisione resi dalla stessa Società di revisione.

SERVIZI
(in migliaia di euro) Soggetto Destinatario Corrispettivi
2021
Corrispettivi
2020
Revisione contabile Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 238 205
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 48 42
Rete Deloitte & Touche Società controllate 123 150
Servizi di attestazione Deloitte & Touche S.p.A. Carel Industries S.p.A. 44 41
Deloitte & Touche S.p.A. Società controllate 5 5
Totale servizi erogati 458 443

Obblighi di trasparenza previsti dalla Legge n. 124 del 2017 - (Legge annuale per il mercato e la concorrenza)

Si espone di seguito l'elenco delle sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dalle pubbliche amministrazioni e dagli soggetti così come definiti dall'Art. 1 c, 125 Legge 124 del 2017, che le società del Gruppo hanno ricevuto nel corso del 2021:

Carel Industries S.p.A.:

  • D.L. n. 73/2021, convertito in L. n. 106/2021, relativo al credito d'imposta delle spese sostenute nel 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti per 2 migliaia di euro;
  • D.L. 50/2017, convertito in L. n. 96/2017, relativo al credito d'imposta per investimenti pubblicitari su giornali quotidiani e periodici, anche online, e sulle emittenti televisive per 1 migliaia di euro.

Recuperator S.p.A.:

• D.L. n. 73/2021, convertito in L. n. 106/2021, relativo al credito d'imposta delle spese sostenute nel 2021 per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti utilizzati, nonché per l'acquisto di dispositivi di protezione individuale e di altri dispositivi atti a garantire la salute dei lavoratori e degli utenti per 5 migliaia di euro;

ATTESTAZIONE DEL BILANCIO CONSOLIDATO AI SENSI DELL'ART. 154 BIS DEL D. LGS. 58/98 E DELL'ART. 81–TER DEL REGOLAMENTO CONSOB N. 11971 DEL 14 MAGGIO 1999 E SUCCESSIVE MODIFICHE ED INTEGRAZIONI

    1. I sottoscritti Francesco Nalini, Amministratore Delegato, e Nicola Biondo, Dirigente Preposto alla redazione di documenti contabili societari della Carel Industries S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'art. 154-bis commi 3 e 4 del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998 n. 58:
  • l'adeguatezza in relazione alle caratteristiche dell'impresa e
  • l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio consolidato nel corso dell'esercizio 2021.
    1. Al riguardo non sono emersi aspetti di rilievo da segnalare.
    1. Si attesta, inoltre, che:
    2. 3.1. il bilancio consolidato al 31 dicembre 2021:
    3. a. è redatto in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
    4. b. corrisponde alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
    5. c. è idoneo a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento;
    6. 3.2. la relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui il Gruppo è esposto.

________________________________ ________________________________

Brugine, 3 marzo 2022

L'Amministratore Delegato Il Dirigente preposto

Francesco Nalini Nicola Biondo

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE AL BILANCIO CONSOLIDATO Deloitte & Touche S.p.A. Via N. Tommaseo, 78/C int. 3 35131 Padova

Italia

Tel: +39 049 7927911 Fax: +39 049 7927979 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE AI SENSI DELL'ART. 14 DEL D.LGS. 27 GENNAIO 2010, N. 39 E DELL'ART. 10 DEL REGOLAMENTO (UE) N. 537/2014

Agli Azionisti della Carel Industries S.p.A.

RELAZIONE SULLA REVISIONE CONTABILE DEL BILANCIO CONSOLIDATO

Giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo Carel (il "Gruppo"), costituito dalla situazione patrimoniale-finanziaria al 31 dicembre 2021, dal conto economico, dal conto economico complessivo, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalle note al bilancio che includono anche la sintesi dei più significativi principi contabili applicati.

A nostro giudizio, il bilancio consolidato fornisce una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo al 31 dicembre 2021, del risultato economico e dei flussi di cassa per l'esercizio chiuso a tale data in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05.

Elementi alla base del giudizio

Abbiamo svolto la revisione contabile in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia). Le nostre responsabilità ai sensi di tali principi sono ulteriormente descritte nella sezione Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato della presente relazione. Siamo indipendenti rispetto alla società Carel Industries S.p.A. (la Società) in conformità alle norme e ai principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano alla revisione contabile del bilancio. Riteniamo di aver acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio.

Aspetti chiave della revisione contabile

Gli aspetti chiave della revisione contabile sono quegli aspetti che, secondo il nostro giudizio professionale, sono stati maggiormente significativi nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame. Tali aspetti sono stati da noi affrontati nell'ambito della revisione contabile e nella formazione del nostro giudizio sul bilancio consolidato nel suo complesso; pertanto su tali aspetti non esprimiamo un giudizio separato.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona

Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about.

Impairment test dell'avviamento relativo alle CGU Recuperator, Hygromatik, CFM Sogutma ve Otomasyon Anonim Sirketi (CFM) ed Enginia

Descrizione dell'aspetto chiave della revisione Nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 il Gruppo espone avviamenti relativi alle CGU Recuperator per Euro 6,3 milioni, Hygromatic per Euro 38,5 milioni, CFM Sogutma ve Otomasyon Anonim Sirketi (CFM) per Euro 11,4 milioni ed Enginia per Euro 6,6 milioni. Tali valori sono stati iscritti nell'attivo in seguito all'acquisizione delle omonime società nel 2018, con riferimento a Recuperator ed Hygromatic e nel 2021, con riferimento a CFM ed Enginia. Come previsto dallo IAS 36 "Impairment of assets", non sono ammortizzati, ma sono sottoposti a impairment test almeno annualmente mediante confronto tra il valore recuperabile delle CGU – inteso come valore d'uso determinato secondo la metodologia dell'attualizzazione dei flussi di cassa attesi (Discounted Cash Flow) – e il valore contabile delle stesse, che tiene conto sia dell'avviamento che delle altre attività materiali e immateriali allocate alle CGU. Nell'ambito dell'informativa di bilancio, gli Amministratori hanno descritto le principali assunzioni utilizzate nell'esecuzione del test ed hanno fornito l'indicazione dei valori di break-even dei principali fattori del test per illustrare il grado di sensibilità del test al modificarsi delle variabili chiave. Hanno, inoltre, evidenziato che il processo di esecuzione dell'impairment test è complesso e si basa su assunzioni riguardanti, tra l'altro, la previsione dei flussi di cassa attesi delle CGU e la determinazione di appropriati tassi di attualizzazione (WACC) e di crescita di lungo periodo (g-rate). Gli Amministratori, nonostante ritengano che le assunzioni utilizzate siano ragionevoli e rappresentino gli scenari più probabili sulla base delle informazioni disponibili, segnalano che il risultato del test potrebbe essere differente qualora alcune delle citate assunzioni varino significativamente. In considerazione della rilevanza del valore degli avviamenti iscritti relativamente alle suddette CGU, della soggettività delle stime attinenti alla determinazione dei relativi flussi di cassa e delle variabili chiave del modello di impairment, abbiamo considerato l'impairment test un aspetto chiave della revisione del bilancio consolidato del Gruppo Carel. La nota 2 del bilancio consolidato fornisce l'informativa sul test di

impairment e gli effetti delle analisi di sensitività derivanti da variazioni nelle variabili chiave utilizzate nello svolgimento del test di impairment.

Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti appartenenti al
nostro network:

comprensione del processo e dei controlli rilevanti posti in essere dalla
Direzione per la predisposizione ed approvazione dell'impairment test;

analisi delle principali assunzioni adottate per la formulazione delle
previsioni dei flussi di cassa, anche mediante confronto con dati di
settore e ottenimento di informazioni dalla Direzione di Gruppo;

analisi dei dati consuntivi rispetto ai piani originari ai fini di valutare la
natura degli scostamenti e l'attendibilità del processo di
predisposizione dei piani;

valutazione della ragionevolezza dei tassi di attualizzazione (WACC) e di
crescita di lungo periodo (g-rate);

verifica dell'accuratezza matematica del modello utilizzato per la
determinazione del valore d'uso delle CGU;

verifica della corretta determinazione del valore contabile delle CGU e
confronto con il valore recuperabile derivante dal test di impairment;

esame delle analisi di sensitività predisposte dalla Direzione di Gruppo.
Abbiamo, infine, esaminato l'adeguatezza e la conformità dell'informativa
fornita dagli Amministratori sull'impairment test rispetto a quanto
previsto dallo IAS 36.
Rilevazione contabile delle operazioni di aggregazione aziendale
Descrizione
dell'aspetto chiave
Nel corso del 2021 il gruppo Carel ha perfezionato due acquisizioni:
della revisione -
l'acquisto di una partecipazione totalitaria in Enginia S.r.l., società
attiva nel settore aeraulico nell'ambito della progettazione,
produzione e commercializzazione di serrande e altri componenti
plastici e metallici per unità di trattamento dell'aria;
-
l'acquisto di una partecipazione del 51% in CFM Sogutma ve
Otomasyon Anonim Sirketi (CFM), società di diritto turco, distributore

e partner storico del Gruppo in Turchia.

Tali operazioni sono state rilevate nel bilancio consolidato come previsto dal principio contabile internazionale IFRS 3 "Aggregazioni aziendali" che prevede un processo di allocazione del costo delle acquisizioni ("Purchase price allocation – PPA") e che ha richiesto la valutazione da parte della Direzione del fair value delle attività acquisite e delle passività assunte, anche mediante il supporto di professionisti indipendenti.

L'allocazione dei valori nell'ambito del processo di PPA, ha comportato, tra l'altro, l'iscrizione, alle rispettive date di acquisizione, di un avviamento per Euro 18 milioni, di attività immateriali a vita utile definita per Euro 30,7 milioni, di attività materiali a vita utile definita per Euro 1,4 milioni, oltre a un maggior valore delle rimanenze per Euro 1,6 milioni e la relativa fiscalità differita. In considerazione del fatto che talune informazioni, già presenti alla data di acquisizione, sono tutt'ora in fase di analisi, il processo di allocazione dei valori non è considerato definito, in accordo con quanto previsto dall'IFRS3.

Con riferimento all'acquisizione di CFM, in relazione all'opzione riconosciuta all'azionista di minoranza, è stata inoltre rilevata una passività iniziale di Euro 49,1 milioni, con corrispondente riduzione del patrimonio netto del Gruppo. Detto importo corrisponde al valore attuale, alla data di acquisizione, della stima del corrispettivo in caso di esercizio dell'opzione, determinato utilizzando l'approccio basato sull'attualizzazione dei flussi di cassa definiti nei business plan sottostanti. Al 31 dicembre 2021 il valore attuale della citata passività ammonta ad Euro 49,9 milioni.

In considerazione della significatività di tali operazioni nel contesto del bilancio consolidato del Gruppo e della complessità delle assunzioni effettuate dalla Direzione che, per loro natura, implicano giudizi significativi, abbiamo considerato la rilevazione delle aggregazioni aziendali descritte un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo.

La sezione delle note al bilancio "area di consolidamento" e la nota 18 del bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 riportano la descrizione del processo seguito dalla Direzione del Gruppo e gli effetti sul bilancio consolidato.

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Procedure di revisione
svolte
Nell'ambito delle nostre verifiche abbiamo, tra l'altro, svolto le seguenti
procedure, anche avvalendoci del supporto di esperti appartenenti al
nostro network:

analisi degli accordi relativi alle acquisizioni delle partecipazioni al fine
di comprenderne i termini e le condizioni principali;

comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Direzione sul
processo di rilevazione delle operazioni di aggregazione aziendale;

analisi delle relazioni predisposte dall'esperto indipendente incaricato
dalla Direzione e dei criteri dalla stessa utilizzati per la rilevazione delle
aggregazioni aziendali secondo quanto previsto dal principio contabile
IFRS 3, con particolare riferimento ai criteri e alle assunzioni utilizzate
dagli Amministratori per l'identificazione delle attività acquisite e delle
passività assunte e della relativa fiscalità, per la stima dei relativi fair
value e alle modalità di determinazione dell'avviamento;

discussione delle assunzioni della Direzione e dell'esperto
indipendente, ed esecuzione del ricalcolo dei valori;

analisi dei criteri utilizzati dalla Direzione per la misurazione e
rilevazione della passività connessa all'opzione riconosciuta all'
azionista di minoranza, relativamente all'acquisizione della CFM.
Abbiamo infine esaminato l'adeguatezza dell'informativa fornita dal
Gruppo sulle aggregazioni aziendali e la sua conformità rispetto a quanto
previsto dai principi contabili applicabili.
Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per il bilancio consolidato

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione del bilancio consolidato che fornisca una rappresentazione veritiera e corretta in conformità agli International Financial Reporting Standards adottati dall'Unione Europea nonché ai provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno dagli stessi ritenuta necessaria per consentire la redazione di un bilancio che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili per la valutazione della capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento e, nella redazione del bilancio consolidato, per l'appropriatezza dell'utilizzo del presupposto della continuità aziendale, nonché per una adeguata informativa in materia. Gli Amministratori utilizzano il presupposto della continuità aziendale nella redazione del bilancio consolidato a meno che abbiano valutato che sussistono le condizioni per la liquidazione della capogruppo Carel Industries S.p.A. o per l'interruzione dell'attività o non abbiano alternative realistiche a tali scelte.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sul processo di predisposizione dell'informativa finanziaria del Gruppo.

Responsabilità della società di revisione per la revisione contabile del bilancio consolidato

I nostri obiettivi sono l'acquisizione di una ragionevole sicurezza che il bilancio consolidato nel suo complesso non contenga errori significativi, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali, e l'emissione di una relazione di revisione che includa il nostro giudizio. Per ragionevole sicurezza si intende un livello elevato di sicurezza che, tuttavia, non fornisce la garanzia che una revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia) individui sempre un errore significativo, qualora esistente. Gli errori possono derivare da frodi o da comportamenti o eventi non intenzionali e sono considerati significativi qualora ci si possa ragionevolmente attendere che essi, singolarmente o nel loro insieme, siano in grado di influenzare le decisioni economiche prese dagli utilizzatori sulla base del bilancio consolidato.

Nell'ambito della revisione contabile svolta in conformità ai principi di revisione internazionali (ISA Italia), abbiamo esercitato il giudizio professionale e abbiamo mantenuto lo scetticismo professionale per tutta la durata della revisione contabile. Inoltre:

  • Abbiamo identificato e valutato i rischi di errori significativi nel bilancio consolidato, dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali; abbiamo definito e svolto procedure di revisione in risposta a tali rischi; abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti ed appropriati su cui basare il nostro giudizio. Il rischio di non individuare un errore significativo dovuto a frodi è più elevato rispetto al rischio di non individuare un errore significativo derivante da comportamenti o eventi non intenzionali, poiché la frode può implicare l'esistenza di collusioni, falsificazioni, omissioni intenzionali, rappresentazioni fuorvianti o forzature del controllo interno.
  • Abbiamo acquisito una comprensione del controllo interno rilevante ai fini della revisione contabile allo scopo di definire procedure di revisione appropriate nelle circostanze e non per esprimere un giudizio sull'efficacia del controllo interno del Gruppo.
  • Abbiamo valutato l'appropriatezza dei principi contabili utilizzati nonché la ragionevolezza delle stime contabili effettuate dagli Amministratori, inclusa la relativa informativa.
  • Siamo giunti ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli Amministratori del presupposto della continuità aziendale e, in base agli elementi probativi acquisiti, sull'eventuale esistenza di una incertezza significativa riguardo a eventi o circostanze che possono far sorgere dubbi significativi sulla capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento. In presenza di un'incertezza significativa, siamo tenuti a richiamare l'attenzione nella relazione di revisione sulla relativa informativa di bilancio, ovvero, qualora tale informativa sia inadeguata, a riflettere tale circostanza nella formulazione del nostro giudizio. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probativi acquisiti fino alla data della presente relazione. Tuttavia, eventi o circostanze successivi possono comportare che il Gruppo cessi di operare come un'entità in funzionamento.
  • Abbiamo valutato la presentazione, la struttura e il contenuto del bilancio consolidato nel suo complesso, inclusa l'informativa, e se il bilancio consolidato rappresenti le operazioni e gli eventi sottostanti in modo da fornire una corretta rappresentazione.

• Abbiamo acquisito elementi probativi sufficienti e appropriati sulle informazioni finanziarie delle imprese o delle differenti attività economiche svolte all'interno del Gruppo per esprimere un giudizio sul bilancio consolidato. Siamo responsabili della direzione, della supervisione e dello svolgimento dell'incarico di revisione contabile del Gruppo. Siamo gli unici responsabili del giudizio di revisione sul bilancio consolidato.

Abbiamo comunicato ai responsabili delle attività di governance, identificati ad un livello appropriato come richiesto dagli ISA Italia, tra gli altri aspetti, la portata e la tempistica pianificate per la revisione contabile e i risultati significativi emersi, incluse le eventuali carenze significative nel controllo interno identificate nel corso della revisione contabile.

Abbiamo fornito ai responsabili delle attività di governance anche una dichiarazione sul fatto che abbiamo rispettato le norme e i principi in materia di etica e di indipendenza applicabili nell'ordinamento italiano e abbiamo comunicato loro ogni situazione che possa ragionevolmente avere un effetto sulla nostra indipendenza e, ove applicabile, le relative misure di salvaguardia.

Tra gli aspetti comunicati ai responsabili delle attività di governance, abbiamo identificato quelli che sono stati più rilevanti nell'ambito della revisione contabile del bilancio consolidato dell'esercizio in esame, che hanno costituito quindi gli aspetti chiave della revisione. Abbiamo descritto tali aspetti nella relazione di revisione.

Altre informazioni comunicate ai sensi dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014

L'assemblea degli azionisti della Carel Industries S.p.A. ci ha conferito in data 13 aprile 2018 l'incarico di revisione legale del bilancio d'esercizio e consolidato della Società per gli esercizi dal 31 dicembre 2018 al 31 dicembre 2026.

Dichiariamo che non sono stati prestati servizi diversi dalla revisione contabile vietati ai sensi dell'art. 5, par. 1, del Regolamento (UE) 537/2014 e che siamo rimasti indipendenti rispetto alla Società nell'esecuzione della revisione legale.

Confermiamo che il giudizio sul bilancio consolidato espresso nella presente relazione è in linea con quanto indicato nella relazione aggiuntiva destinata al Collegio Sindacale, nella sua funzione di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, predisposta ai sensi dell'art. 11 del citato Regolamento.

RELAZIONE SU ALTRE DISPOSIZIONI DI LEGGE E REGOLAMENTARI

Giudizio sulla conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per l'applicazione delle disposizioni del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 della Commissione Europea in materia di norme tecniche di regolamentazione relative alla specificazione del formato elettronico unico di comunicazione (ESEF – European Single Electronic Format) (nel seguito "Regolamento Delegato") al bilancio consolidato, da includere nella relazione finanziaria annuale.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 700B al fine di esprimere un giudizio sulla conformità del bilancio consolidato alle disposizioni del Regolamento Delegato.

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A nostro giudizio, il bilancio consolidato è stato predisposto nel formato XHTML ed è stato marcato, in tutti gli aspetti significativi, in conformità alle disposizioni del Regolamento Delegato.

Giudizio ai sensi dell'art. 14, comma 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10 e dell'art. 123-bis, comma 4, del D.Lgs. 58/98

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della relazione sulla gestione e della relazione sul governo societario e gli assetti proprietari del Gruppo Carel al 31 dicembre 2021, incluse la loro coerenza con il relativo bilancio consolidato e la loro conformità alle norme di legge.

Abbiamo svolto le procedure indicate nel principio di revisione (SA Italia) n. 720B al fine di esprimere un giudizio sulla coerenza della relazione sulla gestione e di alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari indicate nell'art. 123-bis, co. 4, del D.Lgs. 58/98, con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2021 e sulla conformità delle stesse alle norme di legge, nonché di rilasciare una dichiarazione su eventuali errori significativi.

A nostro giudizio, la relazione sulla gestione e alcune specifiche informazioni contenute nella relazione sul governo societario e gli assetti proprietari sopra richiamate sono coerenti con il bilancio consolidato del Gruppo Carel al 31 dicembre 2021 e sono redatte in conformità alle norme di legge.

Con riferimento alla dichiarazione di cui all'art. 14, co. 2, lettera e), del D.Lgs. 39/10, rilasciata sulla base delle conoscenze e della comprensione dell'impresa e del relativo contesto acquisite nel corso dell'attività di revisione, non abbiamo nulla da riportare.

Dichiarazione ai sensi dell'art. 4 del Regolamento Consob di attuazione del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254

Gli Amministratori della Carel Industries S.p.A. sono responsabili per la predisposizione della dichiarazione non finanziaria ai sensi del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n.254.

Abbiamo verificato l'avvenuta approvazione da parte degli Amministratori della dichiarazione non finanziaria.

Ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 30 dicembre 2016, n. 254, tale dichiarazione è oggetto di separata attestazione di conformità da parte nostra.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Cristiano Nacchi Socio

Padova, 29 marzo 2022

Headquarters ITALY

CAREL INDUSTRIES HQs Via dell'Industria, 11 35020 Brugine - Padova (Italy) Tel. (+39) 0499 716611 Fax (+39) 0499 716600 [email protected]

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