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Carel Industries

Environmental & Social Information Mar 31, 2022

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Environmental & Social Information

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DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO

Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario 2021

ai sensi del D. Lgs 254/2016

INDICE

Lettera agli stakeholders__________ 3
Il Gruppo CAREL INDUSTRIES
____________
8
Carel in cifre
_____________
9
Una storia di innovazione
_________10
Struttura del Gruppo CAREL INDUSTRIES
_________13
Attività e mercati
_________14
VISION____________18
Mission e valori___________19
CAREL e la sostenibilità___________20
Analisi di materialità
_____________30
Organizzazioni e Associazioni____________33
Trasparenza ed efficacia nella comunicazione verso gli stakeholder ______35
Creazione di valore per gli stakeholder___________36
L'ATTENZIONE ALL'AMBIENTE____________39
Tutela ambientale e climate change ____________41
Consumi energetici ed emissioni
_________42
Trasporti e logistica______________47
Altre emissioni
___________48
Iniziative per la riduzione dei consumi energetici
________48
Packaging ______________49
Rifiuti
____________50
Acqua
____________53
Efficienza energetica e sostenibilità di prodotti e servizi
_________54
LE PERSONE
______________61
Sviluppo e tutela delle risorse umane____________63
Rapporti con gli Istituti di Formazione e la comunità
______77
Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro
___________77
Centralità del cliente ed eccellenza del servizio __________89
Qualità e sicurezza dei prodotti e servizi__________92
Chemical Safety
__________94
Comunicazione e informativa di prodotto
________95
UNA GOVERNANCE RESPONSABILE
______97
Governance della sostenibilità __________100
Sistema di controllo interno e gestione dei rischi________103
Rischi legati al Climate change _________106
Etica e integrità__________108
Trasparenza in materia fiscale___________110
Rispetto della privacy e tutela dei dati personali ________111
Ricerca, sviluppo e innovazione
_________112
Gestione responsabile della catena di fornitura _________116
Controversial Sourcing
__________119
ALLEGATI
_________123
Nota metodologica
____________130
Standard di rendicontazione applicati __________130
Perimetro di reporting
__________130
Processo di rendicontazione ___________131
TABELLA DI RACCORDO
_________132
GRI CONTENT INDEX
____________133
RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE ______138

LETTERA AGLI STAKEHOLDERS

Cari Stakeholder,

il 2021 è stato caratterizzato dal permanere della pandemia dovuta al COVID-19, sebbene, al contrario dell'anno precedente, la presenza del vaccino abbia reso possibile evitare le più drastiche misure di contenimento dei contagi come la chiusura di attività industriali e stabilimenti produttivi. Ciò ha consentito una ripresa globale dell'economia la cui corsa, tuttavia, ha generato anche fenomeni inflattivi che rischiano di avere un impatto significativo sulle famiglie e più in generale di rallentare la crescita.

In questo contesto, sicuramente positivo ma ancora incerto, il Gruppo ha registrato risultati record con un incremento dei ricavi pari al 26,8% (+21,9% in costanza di perimetro di consolidamento) con un incremento dell'EBITDA pari al 30,8%. Tali performance derivano dalla capacità di CAREL di implementare in maniera coerente e costante le proprie linee guida strategiche che da quest'anno, ancora di più, incorporano organicamente tutti gli aspetti ESG (Ambientale, Sociale e di Governance) grazie all'approvazione del primo piano di sostenibilità pluriennale del Gruppo, sintetizzato nel concept Driven by the Future - Sustainability in action.

Il Piano definisce sei Aree di Impegno (Strategia sostenibile e Governance, Politiche ambientali, Innovazione e tecnologia, People, Comunicazione e Sviluppo sostenibile delle Comunità locali) e si compone di 55 obiettivi di sostenibilità (di cui 22 sociali, 22 ambientali e 11 di Governance), a loro volta articolati in 68 target specifici, distribuiti su un orizzonte temporale pluriennale. Attraverso la definizione delle sei Aree di Impegno, la Società rafforza inoltre la propria volontà di contribuire fattivamente al raggiungimento di alcuni Sustainable Development Goals (SDGs) definiti dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed in particolare: #5. Parità di genere, #7. Energia pulita e accessibile, #8. Lavoro dignitoso e crescita economica, #9. Imprese, innovazione e infrastrutture, #12. Consumo e produzione responsabili, #13. Lotta contro il cambiamento climatico, #16. Pace, giustizia e istituzioni solide.

Diversi sono stati gli elementi su cui si è fondato il processo di sviluppo del Piano. Anzitutto una nuova Governance della sostenibilità strutturata su tre livelli: un livello operativo del quale è responsabile un team interfunzionale denominato "ESG team", un livello principalmente consultivo, appannaggio del Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità, e un livello strategico rappresentato da un membro del Consiglio di Amministrazione, Carlotta Rossi Luciani, a cui sono state assegnate le deleghe all'ESG.

A ciò si aggiunge una rielaborazione della matrice di materialità, la quale è stata aggiornata ed ampliata nel corso del 2020, tramite una significativa e robusta attività di "stakeholder engagement" che ha coinvolto più di 870 portatori di interesse tra dipendenti, clienti, fornitori, investitori, associazioni di settore e comunità.

Il piano pluriennale di sostenibilità ha per sua natura una visione prospettica rivolgendosi al futuro ma con le radici ben piantate nel presente. Quest'ultimo dimostra ancora una volta come la sostenibilità sia sempre stata al centro delle scelte strategiche di CAREL.

Ed infatti, l'impegno storico del Gruppo in tal senso emerge chiaramente dalle performance risultanti dall'applicazione di quanto previsto dagli atti delegati del Regolamento Tassonomia 852/2020 EU. Quest'ultimo, entrato in vigore il 12 luglio 2020, ha un obiettivo chiaro: creare la prima "lista di investimenti sostenibili" al mondo, un sistema di classificazione che permette la condivisione di un linguaggio comune che investitori e imprese possono utilizzare per dichiarare quanto investono in attività economiche e progetti che hanno un sostanziale impatto positivo sul clima e sull'ambiente. Utilizzando quindi la lente della cosiddetta Tassonomia Europea, risulta che, in ottica di "mitigazione dei cambiamenti climatici", circa il 60% dei ricavi CAREL analizzati possono essere considerati non solo come ammissibili (eligible) ma come allineati (aligned) alla regolamentazione e quindi "green/sostenibili".

La percentuale dei ricavi green non è però l'unico elemento di cui essere orgogliosi. Notevoli sono stati gli obiettivi di sostenibilità centrati nel corso del 2021, riguardanti le aree più diverse.

Analizzando anzitutto la parte "social" è cristallino l'impegno di lungo periodo del Gruppo ad un riequilibrio di genere nelle posizioni manageriali, nel 2021 la percentuale di assunzioni di donne white collars sul

"...il 2021 è stato un anno ricco di iniziative e ha visto un'ulteriore compenetrazione a lungo termine degli aspetti di sostenibilità all'interno della strategia complessiva del Gruppo..."

totale delle assunzioni dell'anno è stata pari al 24%, incrementando la quota di donne sul totale della popolazione impiegatizia rispetto all'anno precedente.

Con riferimento alla sfera ambientale, nel 2021, attraverso l'impiego di sistemi illuminanti ad alta efficienza e alla razionalizzazione di linee produttive sono state complessivamente risparmiate 200 tonnellate di CO2eq. Inoltre, grazie all'utilizzo dei nostri prodotti, nel 2021 è stato possibile risparmiare circa 5.867 GWh, corrispondenti a 1.613.351 tCO2e tonnellate di CO2 in atmosfera evitate, ovvero quasi il totale delle emissioni di CO2 prodotte della Guyana nel 2020 1 .

Il Gruppo, però, non è solo interessato a ciò che riguarda i propri processi e impianti di produzione ma è impegnato affinché anche lungo tutta la catena del valore siano rispettati elevati standard in termini di sostenibilità ambientale e sociale. A tal proposito, tra il 2020 e il 2021 sono stati sottoposti ad un questionario di autovalutazione di sostenibilità una serie di attuali fornitori che rappresentano quasi il 60% del totale del fatturato d'acquisto. Uno screening in tal senso è previsto anche nella procedura di omologazione dei nuovi fornitori.

In conclusione, anche il 2021 è stato un anno ricco di iniziative e ha visto un ulteriore compenetrazione a lungo termine degli aspetti di sostenibilità all'interno della strategia complessiva del Gruppo, con la finalità di raggiungere quel "successo sostenibile" citato anche dal Codice di Corporate Governance. Nei prossimi anni ci attendono sfide sempre più impegnative su molteplici versanti: dalla lotta al cambiamento climatico alla rimozione degli ostacoli per il raggiungimento della parità di genere, dalla salute e sicurezza nei posti di lavoro all'anticipazione e soddisfazione dei bisogni del Cliente. Per superarle CAREL farà leva su quello che da sempre è stato il suo asset più importante: le donne e gli uomini che con la loro passione e impegno hanno permesso di scrivere una storia di successi lunga ormai quasi cinquant'anni.

Amministratore Delegato Amministratrice con deleghe all'ESG Francesco Nalini Carlotta Rossi Luciani

Fonte: EDGAR - Emissions Database for Global Atmospheric Research ( https://edgar.jrc.ec.europa.eu), 2021

IL GRUPPO CAREL INDUSTRIES

Fondata nel 1973, CAREL è da sempre promotore e protagonista di sistemi di controllo evoluti e soluzioni innovative nel settore HVAC/R. Le "high efficiency solutions" rappresentano una risposta certa alla salvaguardia dell'ambiente mediante sistemi di controllo ottimizzati e integrati, in grado di far ottenere un sensibile risparmio energetico e una conseguente riduzione dell'impatto ambientale. Circa l'80% delle vendite avviene fuori dall'Italia dove il Gruppo dispone di una rete commerciale e di supporto ai clienti molto diffusa e articolata. Nello specifico CAREL è presente in tutti i continenti ed in particolare in Nord e Sud America, Asia, Australia, Africa ed Europa; è strutturata in 29 filiali commerciali che comprendono 10 stabilimenti produttivi. A questi si aggiungono partner e distributori in altri 75 Paesi.

CAREL IN CIFRE

UNA STORIA DI INNOVAZIONE

1973-79

  • CAREL nasce nella provincia di Padova;
  • CAREL inizia a produrre umidificatori a vapore.

1980-89

  • Progetto di sviluppo di un controllo a microprocessore per condizionatori destinati a centri di calcolo;
  • CAREL realizza il primo sistema di monitoraggio per unità di condizionamento;
  • Progettazione e produzione di controllori programmabili per il condizionamento;
  • Viene introdotta la tecnologia SMD e il test-in-circuit nei processi di produzione;
  • Progettazione e produzione di controllori per la Refrigerazione;
  • Nasce una nuova scheda elettronica programmabile completa di tools di programmazione proprietario CAREL (EasyTools).

1990-99

  • CAREL introduce la comunicazione seriale su tutta la gamma di controlli;
  • Nasce a Lione la prima filiale, CAREL France;
  • CAREL ottiene la certificazione per il sistema Qualità ISO 9001;
  • Nasce la filiale CAREL DEUTSCHLAND, CAREL UK e CAREL Sud America.

2000-2004

  • Il Gruppo CAREL raggiunge un fatturato di 55 milioni di euro;
  • Nasce CAREL China, CAREL Australia e CAREL USA;
  • Viene messo in linea ksa.CAREL.com, il sito di servizi dedicato agli utilizzatori dei prodotti software di CAREL;

  • CAREL adotta il sistema ERP "ORACLE" ;
  • Nasce il Centro Sperimentale Termodinamico CAREL che si occupa, tra l'altro, della sperimentazione delle tecniche di regolazione delle macchine frigorifere, con particolare attenzione alle nuove tecnologie.

2005

CAREL inizia la produzione nella nuova fabbrica di Suzhou (100 km circa da Shanghai). La nuova unità produttiva realizza soluzioni elettroniche per il settore del Condizionamento e della Refrigerazione con gli stessi standard di qualità della casa madre ed è stata voluta per rispondere alle crescenti richieste del mercato cinese, nonché a continuità del servizio per le aziende occidentali, già partner CAREL, che hanno sedi produttive in Cina.

2006

CAREL "Azienda eccellente" fra le prime cento in Italia. Questo il risultato emerso dal Rapporto "Nostra Eccellenza" di Eurispes, noto istituto di studi che opera nel campo della ricerca politica, economica e sociale. Il riconoscimento si aggiunge alla prestigiosa menzione speciale del Premio F.I.O.R.E. (Farnell InOne RoHS Elected) 2006 per la categoria "Tecnologie per la produzione" RoHS compliant e al "Premio per l'Innovazione" nell'ambito del "Premio Qualità nello Sviluppo", promosso dai Rotary Club, Unindustria Padova, CCIAA, Ucid, Ordine dei Dottori Commercialisti.

2007-2008

  • Nasce CAREL Ibérica, CAREL India, CAREL South Africa e RemoteValue;
  • CAREL si aggiudica il Premio Mediobanca 2008 assegnato alle imprese più dinamiche, che si distinguono per elevati tassi di crescita e buona redditività.

2009

  • Riorganizzazione societaria del Gruppo CAREL con destinazione delle funzioni operative, industriali e commerciali ad una nuova società: CAREL INDUSTRIES S.r.l., controllata da CAREL S.p.A.;
  • Nuova sede CAREL in Russia;
  • CAREL si aggiudica il Premio Marco Polo 2009 istituito dall'Unioncamere del Veneto, come azienda che si è distinta per l'impegno e gli importanti risultati nel settore del commercio estero nel 2008;
  • Nell'ambito dei China Awards 2009, a CAREL viene assegnato il premio "Creatori di Valore" (settore elettronica), come azienda che ha realizzato le migliori performance con la Cina nel 2008.

2010-2011

  • Nuovo stabilimento produttivo in Brasile;
  • Menzione Speciale alla 4a edizione del "Premio Imprese x l'Innovazione (IxI)", istituito da Confindustria in collaborazione con APQI (Associazione Premio Qualità Italia). CAREL è stata valutata positivamente dopo un'accurata analisi delle performance del proprio modello organizzativo e strategico specificatamente orientato alla crescita attraverso l'innovazione.

2012

  • CAREL INDUSTRIES S.r.l. modifica la propria forma giuridica in Società per Azioni;
  • Premio Amici della ZIP (Zona Industriale di Padova) per la categoria "innovazione";
  • CAREL riceve la certificazione ambientale ISO 14001:2004.

2013 - 2014

  • Nasce CAREL Nordic e CAREL Middle East;
  • CAREL riceve la certificazione per il Sistema di gestione della Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro OHSAS 18001:2007.

2015

  • Apertura di filiali commerciali in Messico e Thailandia;
  • Apertura del settimo plant ad Albona, in Croazia.

2016-2017

CAREL acquisisce C.R.C. S.r.l., società italiana specializzata nella distribuzione di compressori industriali e Alfaco Polska sp.z o.o., distributore polacco diventato a tutti gli effetti una filiale commerciale del Gruppo.

2018

  • A giugno il Gruppo si è quotato sul segmento STAR del Mercato MTA di Borsa Italiana, con una capitalizzazione iniziale di euro 720 milioni;
  • A novembre CAREL acquisisce Recuperator S.p.A., società attiva nella progettazione, produzione e commercializzazione di scambiatori di calore aria-aria;
  • A dicembre CAREL perfeziona l'acquisizione di Hygromatik GmbH, società attiva nell'ambito della progettazione, produzione e commercializzazione di umidificatori per l'aria a vapore e adiabatici.

2019-2020

  • CAREL ha consolidato il presidio nell'Europa orientale attraverso l'apertura di una nuova filiale commerciale a Kiev in Ucraina;
  • Prosegue l'espansione della footprint produttiva con nuovi investimenti nei plant del Nord America e della Cina, infine a settembre si è conclusa l'acquisizione di ENERSOL INC, un distributore canadese di sistemi di umidificazione con sede legale in Quebec;
  • CAREL nel 2020 si classifica nella categoria "Awareness" di CDP Carbon Disclosure Project Climate Change;
  • CAREL si è aggiudicata il premio Eccellenze d'Impresa nella categoria "Internazionalizzazione".

2021

  • Il 2021 ha visto il perfezionamento di due importanti acquisizioni per il Gruppo CAREL: CFM, storico partner e distributore di CAREL in Turchia ed Enginia, società produttiva di componentistica per centrali di trattamento aria;
  • Sottoscrizione del primo "sustainability-linked loan", finanziamento pari a 20 milioni di euro caratterizzato dall'applicazione di un meccanismo che prevede la riduzione del tasso di interesse al raggiungimento di target quantitativi annuali in materia di sostenibilità sociale;
  • Approvazione del primo piano di sostenibilità pluriennale sintetizzato nel concept: Driven by the Future Sustainability in action.

STRUTTURA DEL GRUPPO CAREL INDUSTRIES

Il grafico sottostante riporta una rappresentazione delle società facenti parte del Gruppo, con indicazione delle partecipazioni detenute in ciascuna di esse al 31 Dicembre 2021. Il presente documento comprende i dati della Capogruppo (CAREL INDUSTRIES S.p.A.) e delle sue società controllate consolidate integralmente.

*= 1% posseduto da CAREL FRANCE SAS

ATTIVITÀ E MERCATI

Il Gruppo CAREL opera nella progettazione, produzione e commercializzazione a livello globale di componenti e soluzioni tecnologicamente avanzate (hardware e software) per raggiungere performance di alta efficienza energetica nel controllo e nella regolazione di soluzioni di controllo e umidificazione. La presenza dell'azienda è ben consolidata a livello internazionale (l'80% delle vendite avviene all'estero) dove opera direttamente con le proprie filiali e attraverso un'organizzazione presente in un'ottantina di paesi.

Nel corso degli anni, il Gruppo ha saputo creare sistemi ed applicazioni per alcune nicchie di mercato verticali, caratterizzate da bisogni estremamente specifici da soddisfare con soluzioni altamente dedicate. In tutti i segmenti di mercato le sfide principali sono la spinta al risparmio energetico, le aspettative di interazione uomo-macchina, la necessità di usabilità crescente e il collegamento in cloud. In particolare, nel mercato HVAC il Gruppo progetta, produce e commercializza soluzioni di controllo e umidificazione nell'ambito dei segmenti applicativi residenziale, industriale e commerciale. In ciascun segmento applicativo, il Gruppo offre soluzioni da integrare sia in (i) singole unità, quali pompe di calore, shelter, rooftop, Computer Room Air Conditioner (cd. CRAC), chiller e centrali di trattamento dell'aria, sia in (ii) sistemi complessi, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, interi impianti/sistemi per centri commerciali, supermercati, musei e centri di calcolo (cd. data center). Nel mercato della refrigerazione il Gruppo è attivo nella progettazione, produzione e commercializzazione di sistemi di controllo e umidificazione nell'ambito dei segmenti applicativi food retail e food service. Come per il mercato HVAC, il Gruppo progetta, produce e offre soluzioni da integrare sia in (i) singole unità, quali bottle cooler, plug-in refrigerator, multiplexed refrigerator, compressor rack e condensing unit, sia in (ii) sistemi complessi, quali, a titolo esemplificativo e non esaustivo, interi impianti/sistemi per supermercati di ogni dimensione, convenience store e ristoranti. Le figure che seguono illustrano sinteticamente i segmenti applicativi nei mercati HVAC e della refrigerazione e le soluzioni di controllo offerte dal Gruppo CAREL, che con l'acquisizione di Recuperator si sono ampliate includendo anche scambiatori di calore AHU.

We operate in attractive niches across a wide range of end-markets…

Source: Company information as of Mar-18

6

L'offerta si completa con la fornitura di servizi collegati alle soluzioni CAREL quali per esempio: attività di commissioning ovvero lavori su commessa, servizio di gestione e monitoraggio da remoto degli impianti e delle componenti applicative HVAC/R del Gruppo, che permette il "dialogo" tra i service center aziendali e i clienti finali, abbonamenti per servizi dedicati alla gestione e controllo da remoto di impianti e macchinari tramite l'elaborazione dei dati raccolti sfruttando le proprietà Internet of Things.

La proposta IoT è sviluppata e integra le soluzioni specifiche dei mercati HVAC e Refrigerazione tramite soluzioni sia in cloud che on-premise. Fanno parte della proposta analisi tramite benchmark, statistiche, allarmi e reportistica standard, con cui ciascun utente può ottimizzare le attività quotidiane diventando più efficace nel raggiungimento dei propri obiettivi in termini di servizi, energia, qualità e marketing. Lo sviluppo di tali attività costituisce un elemento di rilevanza strategica per CAREL, anche in prospettiva futura.

Si conferma un forte interesse nel mercato per proposte di connettività remota e di analisi dati che consentono agli operatori di settore la riduzione delle spese operative di gestione degli impianti e delle unità frigorifere nel territorio. Il trend non dipende solo dalle applicazioni specifiche ma è diffuso ed in espansione come previsto da tutti i principali analisti sia nel numero di device connessi e nel conseguente volume di dati raccolti.

Esempio di soluzioni IoT per i mercati HVAC e Refrigerazione:

Nel corso del 2021, la comunicazione dell'azienda verso il mondo esterno è stata fortemente impattata dalla pandemia con un enorme ridimensionamento nella partecipazione agli eventi in presenza che si sono ridotti a meno di un decimo (passando dagli oltre 50 all'anno a meno di 5).

Per questo motivo per continuare ad affermare la propria presenza nel panorama tecnologico nazionale e internazionale, CAREL ha ampliato la propria strategia di comunicazione puntando decisamente su attività di tipo digitale. In tale contesto, ha continuato ad accrescere la propria presenza nei social network: In particolare il social media più performante è stato Linkedin con una crescita di oltre il +20% nel numero di follower ma con un leggero calo nel numero di interazioni (somma del numero di reazioni, commenti e condivisioni) rispetto all'anno precedente. Questo nonostante il maggiore focus sulla condivisione di argomenti di tipo istituzionale/corporate che hanno mostrato un maggiore appeal ricevendo, in media, un numero di interazioni maggiore rispetto ai post dedicati alla promozione di prodotti e servizi.

Questa flessione è principalmente causata dell'aumento della competitività della piattaforma, della maggiore spinta alla monetizzazione e dal cambio di abitudini di fruizione degli utenti legati alla pandemia. Nel 2021 la crescita è stata completamente organica e il bacino di utenti che hanno scelto di essere follower di CAREL ha mostrato un trend di crescita rallentato rispetto a quanto avvenuto nel 2020.

Nel corso del 2022 sono previsti una serie di investimenti che dovrebbero aiutare la pagina a raggiungere nuovi utenti in target e accrescere la propria awareness.

Nel corso del 2021 sono state rilevate più di 250.000 menzioni del nome CAREL sul web tutte con un sentimento positivo o neutro (in aumento rispetto al 2020, +28%), principalmente attribuibili alle notizie di bilancio, agli investimenti e alle azioni corporate in ambito sostenibilità. Tra le parole più associate al brand spiccano il tema della gestione dei dati, l'efficientamento energetico, il settore HVAC e le menzioni del management.

I contenuti vengono veicolati sui social, anche grazie all'attività dei dipendenti CAREL, e alle testate di settore.

In tale contesto, ha assunto crescente rilevanza la presenza di CAREL nei social ed in particolare il canale Youtube di CAREL, che è stato continuamente arricchito nel corso del 2021 con l'inserimento di nuovi contenuti di presentazione di prodotti e interviste, ed ha raggiunto complessivamente quasi 650.000 visualizzazioni (+40% rispetto al 2020) e oltre 85000 iscritti.

VISION

18 Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario 2021

Nel 2020 il Gruppo ha iniziato un percorso di evoluzione fortemente orientato alla sostenibilità, che ha previsto il coinvolgimento di diversi stakeholder del Gruppo. Tale percorso ha permesso al Gruppo di riflettere sulle proprie aspettative e orientamenti e definire così il purpose aziendale, che è quindi la risultante non solo dei valori e della storia aziendali, ma anche di quello che l'azienda vuole rappresentare come risposta alle sfide del mercato globale, garantendo il successo sostenibile e creando valore di lungo periodo per tutti gli stakeholder. Grazie a questo percorso e al fine di proporre un'identità aziendale forte e condivisa, in grado di alimentare l'allineamento verso la realizzazione degli obiettivi strategici, alla fine del 2021 è stata formalizzata, per la prima volta, la Vision di CAREL e una nuova versione della mission leggermente modificata che punta maggiormente ai temi legati alla sostenibilità nei mercati nei quali l'azienda opera.

Driven by knowledge, inspired by human well-being.

Now and for the future generations.

MISSION E VALORI

We lead the innovation of control technology and humidication for air conditioning and refrigeration.

Our products & services support customers with the most ecient & sustainable solutions.

Data processing provided by our IoT platform enables valuable customer services during the whole system's life through solutions for Climate Control Industry

Ricerca, innovazione e tecnologia sono le chiavi di successo del Gruppo CAREL che da quasi cinquant'anni pone al centro dei propri processi le necessità del cliente per offrire elementi di differenziazione funzionale ed estetica in un'ottica di miglioramento continuo. Consulente innovativo e partner tecnologico, CAREL anticipa le richieste del mercato proponendo soluzioni e che garantiscono performance di alto livello, efficienti dal punto di vista del risparmio energetico e sostenibili per l'ambiente.

L'attenzione all'ambiente e alla sostenibilità delle soluzioni rappresenta infatti per CAREL l'elemento caratterizzante il business del Gruppo, nonché un impegno costante da rispettare nella vita di tutti i giorni, per poter guardare con fiducia al futuro del pianeta.

La brand strategy del Gruppo si è evoluta anche in considerazione del contesto della sostenibilità, con la valorizzazione delle tematiche inerenti alla responsabilità sociale di impresa, al risparmio energetico e al rispetto dell'ambiente. Verso la fine del 2021 è stato infatti pubblicato il Piano Pluriennale di Sostenibilità che raccoglie gli impegni del Gruppo su questi temi.

CAREL E LA SOSTENIBILITÀ

La storia della sostenibilità in CAREL è lunga quasi 50 anni e nasce con il Gruppo nel 1973. Nel corso del tempo si sono evolute le tecnologie, le esigenze, le sensibilità e con esse anche gli obiettivi e i mezzi per raggiungerli, e oggi, ancora più di ieri, la strategia che guida l'innovazione all'interno del Gruppo ha come target principale quello della sostenibilità ambientale. Questa viene perseguita attraverso due rotte diverse ma convergenti: da una parte la massimizzazione dell'efficienza energetica con prodotti sempre più smart e interconnessi e dall'altra un contributo significativo alla transizione verso l'impiego di gas refrigeranti e fluidi naturali e con basso impatto inquinante.

Ciò è particolarmente importante se si tiene conto che oltre un quinto dell'energia consumata ogni anno è relativo alle applicazioni di riferimento del Gruppo e che i gas refrigeranti tradizionali (HFC), se dispersi in atmosfera, possono produrre un effetto serra migliaia di volte più dannoso dell'anidride carbonica.

Con lo sbarco in Borsa nel giugno del 2018 è iniziato un ulteriore approfondimento del tema della sostenibilità, arricchito di nuovi stimoli e di nuovi stakeholder, tra cui ovviamente gli azionisti di minoranza e più in generale il mercato finanziario. Un percorso che ha portato al lancio di un processo per la definizione di una "mappa di materialità" che ponesse le basi per l'identificazione di tutti gli aspetti ESG (Environment, Social, Governance) più rilevanti per il Gruppo. La medesima mappa è stata ripresa ed estesa nel corso del 2020, tramite una significativa e robusta attività di "stakeholder engagement" che ha coinvolto più di 870 portatori di interesse tra dipendenti, clienti, fornitori, investitori, associazioni di settore e comunità.

L'impegno del Gruppo verso il rispetto degli elevati standard di sostenibilità determinati a livello internazionale e la definizione dei principi di riferimento sulle tematiche sociali ed ambientali ha condotto le società del Gruppo all'adozione di una linea di comportamento da seguire nelle attività operative sugli ambiti riportati. CAREL ha sintetizzato le prassi operative in essere all'interno del proprio Codice Etico e delle seguenti Politiche: Politica sulla Diversità, Politica sui Diritti Umani e Politica Ambientale, della Salute e della Sicurezza nei luoghi di Lavoro. Inoltre, con specifico riferimento al tema della corruzione, il Gruppo ha definito i valori e gli standard di comportamento cui ispirarsi all'interno del Modello di Organizzazione, gestione e controllo ex D. Lgs. 231/01 e del Codice Etico.

Tali politiche si ispirano alle principali linee guida e standard internazionali in materia di gestione responsabile del business e sono portate a conoscenza di tutti i destinatari mediante idonee attività di formazione e informazione.

Di seguito si riporta una sintesi delle suddette politiche relative ai temi socio-ambientali definiti dal D. Lgs. 254/2016. Nei capitoli seguenti è fornita adeguata disclosure delle politiche, degli impegni e delle pratiche in esse contenute.

POLITICA SULLA DIVERSITÀ

Il Gruppo CAREL si impegna a:

  • rispettare la sfera privata e di qualsiasi individuo, evitando prassi discriminatorie, garantendo un ambiente di lavoro privo di qualsiasi forma di molestia, offesa, o altro condizionamento che possa rendere l'ambiente di lavoro ostile e intimidatorio;
  • garantire pari opportunità, in tutti gli ambiti lavorativi, attraverso il rispetto dell'integrità fisica e morale delle persone;
  • promuovere l'inclusione e l'integrazione di ciascun individuo, senza alcuna forma di discriminazione basata su limitazioni psico-fisiche o diversità;
  • riconoscere e rispettare la dignità personale, la sfera privata e i diritti della persona promuovendo valori quali il dialogo, il rispetto reciproco, il benessere dei lavoratori e l'equilibrio tra vita professionale e vita privata.

POLITICA SUI DIRITTI UMANI

  • Il Gruppo CAREL si impegna a:
  • non impiegare lavoro minorile;
  • rifiutare tutte le forme di lavoro forzato, obbligatorio o vincolato nonché qualsiasi forma di costrizione fisica o psicologica;
  • non tollerare molestie personali, sessuali, o di altra natura;
  • eliminare qualsiasi forma di discriminazione intesa come distinzione, esclusione o preferenza avente l'effetto di negare o alterare l'uguaglianza di possibilità o di trattamento nell'impiego o nella professione;
  • riconoscere il diritto ai lavoratori senza alcuna restrizione di scelte, nonché di limitazione di contrattazione collettiva;
  • tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori;
  • tenere in considerazione le aspettative delle comunità locali, contribuendo al loro sviluppo, rispettando la loro cultura e il loro patrimonio ambientale;
  • rispettare la privacy relativa a informazioni personali;
  • rispettare la dignità personale, la sfera privata e i diritti della personalità di qualsiasi individuo;
  • incoraggiare lo sviluppo e la crescita professionale di ciascun dipendente attraverso il rispetto dell'integrità fisica e morale della persona;
  • richiedere ai partner commerciali di impegnarsi ad agire secondo principi analoghi nell'osservanza della normativa vigente nel Paese in cui operano.

POLITICA AMBIENTALE, DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il Gruppo CAREL si impegna a:

  • attuare efficacemente, controllare e valutare periodicamente ove applicati, i sistemi di gestione ambientale e della SSL traguardando elevati standard di sicurezza per i propri lavoratori;
  • definire periodicamente obiettivi di sicurezza e tutela ambientale;
  • coinvolgere e collaborare con gli stakeholder, gli shareholder, le comunità locali e le amministrazioni in materia di SSL;
  • tutelare l'ambiente e salvaguardare le risorse naturali come obiettivi prioritari;
  • minimizzare gli impatti verso l'ambiente;
  • identificare in anticipo i potenziali rischi attraverso un sistema di prevenzione dell'inquinamento, degli incidenti ambientali e delle emergenze ambientali atto a minimizzare i possibili impatti sull'ambiente, eseguendo periodicamente delle simulazioni di emergenza con lo scopo non solo di sensibilizzare e addestrare il personale operativo e tutti i lavoratori;
  • agire secondo le leggi e le normative vigenti per ridurre l'inquinamento e proteggere l'ambiente;
  • perseguire risultati esemplari inerenti alle tematiche ambientali e promuove lo sviluppo scientifico e tecnologico sostenibile;
  • focalizzare l'attenzione sugli aspetti di: minimizzazione dei rifiuti; miglioramento della gestione delle risorse; limitazione degli sversamenti di sostanze pericolose; razionalizzazione delle risorse idriche; limitazione degli impatti sulla biodiversità; ottimizzazione dell'uso di materie prime. Aspetti che hanno visto nel 2021 nascere un progetto specifico per l'headquarter inerente all'analisi sulla produzione dei rifiuti identificando delle azioni di miglioramento sulla gestione delle plastiche e la valorizzazione delle emissioni associate ai rifiuti;
  • considerare il potenziale impatto ambientale dei sistemi, prodotti e processi lungo l'intero ciclo di vita ed in particolare nelle fasi di utilizzo e fine vita;
  • razionalizzare il consumo energetico e garantire la sicurezza attraverso il miglioramento dei processi. Nel 2021 alcuni dei siti CAREL sono stati interessanti dalla sostituzione di tradizionali sistemi illuminanti con sistemi LED ad alta efficienza energetica;
  • adottare un sistema di prevenzione degli infortuni, lavorando in particolare sulla consapevolezza del personale e sulla proattività nel segnalare situazioni pericolose e mancati incidenti proponendo soluzioni di miglioramento;
  • garantire una pianificazione tecnica dei luoghi di lavoro, delle attrezzature e dei processi;
  • promuovere un ruolo attivo dei lavoratori, preposti e dirigenti della sicurezza per la prevenzione dei rischi;
  • osservare strettamente le misure di sicurezza e prevenzione stabilite;
  • condividere delle guidelines di Gruppo su requisiti minimi di sicurezza come effettuato durante la situazione di emergenza COVID-19.

PIANO QUADRIENNALE ESG

Il Gruppo ha creato una struttura di Governance a più livelli costituita dall'ESG team, dal Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità e da un membro del Consiglio di Amministrazione a cui sono state assegnate particolari deleghe: l'ESG team, un comitato inter funzionale con un ruolo prettamente operativo, guidato dal Direttore Finanziario; il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità avente tra le sue prerogative principali un'attività consultiva nei confronti del Consiglio di Amministrazione sui temi della sostenibilità; la Consigliera di Amministrazione Carlotta Rossi Luciani a cui sono state assegnate le deleghe all'ESG con il compito di riportare le questioni di Sostenibilità e Governance al livello più alto della gestione aziendale.

Dall'interazione tra questi organi e dalla volontà di sviluppare ulteriormente la visione di medio-lungo termine del Gruppo è nato il primo Piano di Sostenibilità Pluriennale, che avrà la durata di quattro anni, sintetizzato nel concept Driven by the Future - Sustainability in action.

Il Piano definisce sei Aree di Impegno (Politiche ambientali, Innovazione e tecnologia, People, Comunicazione e Sviluppo sostenibile delle comunità locali, Strategia sostenibile e Governance) e si compone di 55 obiettivi di sostenibilità (di cui 22 sociali, 22 ambientali e 11 di Governance), a loro volta articolati in 68 target specifici, distribuiti su un orizzonte temporale pluriennale che saranno raggiunti grazie al coinvolgimento di 13 direzioni aziendali e ad un impegno economico di oltre 2,6 milioni di euro, consentendo al Gruppo di continuare nel percorso di sviluppo sostenibile che l'ha sempre contraddistinto.

Attraverso la definizione delle sei Aree di Impegno, la Società rafforza inoltre la propria volontà di contribuire fattivamente al raggiungimento di alcuni Sustainable Development Goals (SDGs) definiti dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite ed in particolare: #5. Parità di genere, #7. Energia pulita e accessibile, #8. Lavoro dignitoso e crescita economica, #9. Imprese, innovazione e infrastrutture, #12. Consumo e produzione responsabili, #13. Lotta contro il cambiamento climatico, #16. Pace, giustizia e istituzioni solide.

Allo scopo di garantire un costante allineamento con l'evoluzione della strategia di business perseguita dal Gruppo, il Piano di Sostenibilità è stato sviluppato in modo tale da consentire il periodico inserimento di nuovi obiettivi e sarà oggetto di costante monitoraggio circa il progressivo raggiungimento degli obiettivi definiti nel Piano stesso.

POLITICHE AMBIENTALI

Ridurre i consumi e le emissioni di gas serra e incentivare l'uso responsabile delle risorse energetiche contribuendo a combattere il cambiamento climatico.

Assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni

Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Obiettivo Target KPI SDG
Contribuire a mitigare il
cambiamento climatico
Approvvigionarsi di 60% dell'energia elettrica #7. Energia pulita e
accessibile
attraverso una riduzione
delle emissioni dirette
energia da fonti green,
di Gruppo e 100% di quella
incrementando l'energia
utilizzata nell'headquarter
elettrica derivante da fonti
da fonti rinnovabili rispetto
rinnovabili
all'anno 2019
#12. Consumo e
produzione responsabili
ed indirette di CO2
nell'ambiente
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico

Obiettivo Target KPI SDG
Contribuire a mitigare il
cambiamento climatico
attraverso una riduzione
delle emissioni dirette
ed indirette di CO2
nell'ambiente
Estendere la mappatura
delle emissioni di Scope
Disclosure sul 100% dei
plant produttivi delle
emissioni derivanti dal
trasporto delle merci
prodotte
#7. Energia pulita e
accessibile
3 per l'area logistica al
fine di identificare le
azioni di miglioramento /
compensazione da attuare
con i partner logistici
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico
Ridurre i consumi di energia
attraverso interventi di
relamping
Saving pari al 3% all'anno
dell'energia consumata,
rispetto all'anno 2019
#12. Consumo e
produzione responsabili
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico
Installazione di impianti
fotovoltaici
Saving pari
al 12% dell'energia
consumata nel 2020
#7. Energia pulita e accessibile
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico

INNOVAZIONE E TECNOLOGIA

Individuare e sviluppare piattaforme, prodotti e servizi per aumentare l'efficienza energetica e ridurre l'impatto ambientale del settore in cui il Gruppo opera, favorendo l'economia circolare. Offrire prodotti e servizi specialistici che rispettino i più elevati standard qualitativi al fine di massimizzare la soddisfazione del cliente.

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Obiettivo Target KPI SDG
Ridurre il consumo di
fonti fossili attraverso
l'innovazione tecnologica
Ricercare compound plastici
stampabili provenienti da
filiere sostenibili, attraverso
un monitoraggio annuale
degli sviluppi nel campo
delle materie prime plastiche
Pubblicazione di un report
annuale sui risultati della
ricerca
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
#12. Consumo e produzione
responsabili
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico
Sviluppare la governance
sulla sicurezza dei prodotti
con riferimento alle sostanze
chimiche contenute nelle
materie prime
Identificare le sostanze
cd. SVHC (Substances of
Very High Concern) nei
componenti dei prodotti
CAREL e valutare un
possibile phase-out
Elaborazione e
disclosure della policy di
individuazione e possibile
eliminazione delle cd. SVHC
(Substances of Very High
Concern)
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
#12. Consumo e produzione
responsabili

PEOPLE

Favorire il coinvolgimento, il benessere, la crescita personale e professionale dei collaboratori e garantire elevati standard di sicurezza lungo tutta la catena del valore.

Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Obiettivo Target KPI SDG
25% delle nuove assunzioni #5. Parità di genere,
Offrire maggiori opportunità
ai candidati dipendenti
femminili del Gruppo
favorendo un riequilibrio
di genere
Aumentare
progressivamente il numero
di dipendenti femminili,
anche nelle posizioni
manageriali
per la sede italiana
riguarderà infatti il genere
meno rappresentato già nel
2021. Tale percentuale verrà
incrementata di circa il 5%
all'anno per tutto l'arco del
piano
#8. Lavoro dignitoso e
crescita economica
Assicurare un percorso
numero ore di formazione
di crescita e lo sviluppo
Garantire un livello di
di competenze per i
formazione adeguato
12 all'anno
dipendenti del Gruppo
#5. Parità di genere
per dipendente superiori alle #8. Lavoro dignitoso e
crescita economica
Aumentare la
consapevolezza a livello di
Gruppo riguardo il rispetto
dei diritti umani
Sviluppare un percorso
formativo mirato alla
conoscenza del Codice Etico
aziendale e dei diritti umani
Ore di formazione erogate #5. Parità di genere
#8. Lavoro dignitoso e
crescita economica
#16. Pace, giustizia e
istituzioni solide.
Incrementare l'attrattività, lo
sviluppo e la retention dei
talenti
Miglioramento del work life
balance
Policy sul lavoro agile/
remote-working
#5. Parità di genere
#8. Lavoro dignitoso e
crescita economica

COMUNICAZIONE E SVILUPPO SOSTENIBILE DELLE COMUNITÀ LOCALI

Rafforzare la reputazione e la visibilità del Gruppo riguardo la strategia in termini ESG e le politiche di sostenibilità, definendo la ESG Corporate identity attraverso il costante coinvolgimento di tutti i principali stakeholder. Contribuire a creare e diffondere una cultura della sostenibilità in linea con i valori del Gruppo.

Contribuire allo sviluppo sociale, culturale ed economico della comunità in cui il Gruppo opera, creando le condizioni per uno sviluppo sostenibile.

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Obiettivo Target KPI SDG
Definire e realizzare
un programma di
comunicazione per
assicurare un'ampia e
adeguata diffusione degli
impegni e obiettivi assunti
dal Gruppo CAREL in ambito
ESG e descritti nel Piano di
Sostenibilità
Definizione e
implementazione del piano
di comunicazione relativo al
Piano di Sostenibilità
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
Assicurare una chiara e
completa disclosure sulla
ESG Corporate Identity del
Gruppo
#12. Consumo e produzione
responsabili
#16. Pace, giustizia e
istituzioni solide
Redigere e adottare una
policy di Stakeholder
engagement, che definisca
le modalità di gestione dei
flussi di informazione verso i
medesimi secondo principi
di puntualità, correttezza ed
esaustività
Redazione e pubblicazione
della policy di Stakeholders
engagement
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
Promozione di un dialogo
costante con gli Stakeholder
#12. Consumo e produzione
responsabili
#16. Pace, giustizia e
istituzioni solide
Contribuire a diffondere Sostenere eventi locali Numero di eventi
sponsorizzati
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture,
la cultura e il rispetto per
l'ambiente nelle comunità
che abbiano ad oggetto la
valorizzazione artistica e il
#13. Lotta contro il
cambiamento climatico
locali rispetto del territorio #16. Pace, giustizia e
istituzioni solide

STRATEGIA SOSTENIBILE E GOVERNANCE

Sviluppare e mantenere un sistema di governance responsabile finalizzato ad integrare la sostenibilità con il piano di business della Società, instaurando relazioni eque e trasparenti con fornitori e partner commerciali, garantendo opportuna e adeguata disclosure e governance dei dati e delle informazioni non finanziarie e gestendo i rischi ESG.

Raggiungere l'uguaglianza di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze

Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un'occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti

Costruire una infrastruttura resiliente e promuovere l'innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile

Garantire modelli sostenibili di produzione e consumo

Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze

Promuovere società pacifiche e più inclusive per uno sviluppo sostenibile; offrire l'accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli

Obiettivo Target KPI SDG
Promuovere principi di
sostenibilità nella gestione
del business
Redigere una politica
di investimento
responsabile che prenda in
considerazione le tematiche
ESG nei processi valutativi
e che si ispiri ai Principi di
Investimento Responsabile
(PRI) delle Nazioni Unite
Redazione della policy di
investimento responsabile
#5. Parità di genere
#8. Lavoro dignitoso e
crescita economica
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
#12. Consumo e produzione
responsabili
#16. Pace, giustizia e
istituzioni solide
Contribuire alla diffusione
di una cultura della
sostenibilità nella supply
chain
Ampliare il perimetro di
coinvolgimento della survey
ESG di valutazione dei
fornitori
Inclusione di circa 20
fornitori all'anno in attività di
ESG Self Assessment
#12. Consumo e produzione
responsabile
#13. Lotta al cambiamento
climatico
Verificare la coerenza delle
risposte alle survey ESG
attraverso un'attività di audit
dei fornitori
Audit su 30 fornitori all'anno
su tematiche ESG (a partire
dal 2023)
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
#12. Consumo e produzione
responsabile

Obiettivo Target KPI SDG
Gestire Responsabilmente la
supply chain
Avvicinare ulteriormente
la policy sui cd.
Conflict minerals alle
raccomandazioni OCSE,
definendo il processo di
verifica e valutazione del
rischio dei cd. Conflict
minerals
Redazione della policy e
pubblicazione del report
annuale sulla gestione dei
Conflict minerals
#5. Parità di genere,
#8. Lavoro dignitoso e
crescita economica
#9. Imprese, innovazione e
infrastrutture
#12. Consumo e produzione
responsabili
#16. Pace, giustizia e
istituzioni solide

Inoltre, al fine di garantire una maggiore consistenza del processo di predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario ai sensi del D.Lgs. 254/2016 il Gruppo ha formalizzato e approvato una procedura di reporting ad hoc che definisce ruoli e responsabilità individuati per la raccolta, il controllo e l'attestazione dei dati e delle informazioni di natura non finanziaria inclusi nella DNF, nonché i soggetti/organi responsabili per la sua redazione, approvazione e verifica. A tale scopo sono stati individuati dei referenti di funzione della società Capogruppo a cui è stato attribuito il ruolo di key-owner del processo di deployment della strategia e di rendicontazione. La responsabilità del coordinamento del processo di reporting è stata affidata dal Cda al CFO del Gruppo.

Nel corso del 2021, inoltre, il processo di reporting è stato informatizzato attraverso l'implementazione di un software specifico per la rendicontazione non finanziaria al fine di monitorare in maniera più puntuale e costante i principali indicatori.

CAREL E LA TASSONOMIA EUROPEA

Il Regolamento Tassonomia (UE) 2020/852, nell'ambito della disciplina europea per finanziare la crescita sostenibile e inclusiva, assume un rilievo centrale, in quanto definisce i criteri per determinare se un'attività economica possa essere classificata ecosostenibile al fine di veicolare gli investimenti verso le attività economiche allineate a tale definizione.

Sono state identificate tre aree di applicazione: le misure adottate dagli Stati membri o dall'Unione Europea con riferimento agli investimenti ecosostenibili; gli obblighi informativi in capo ai partecipanti ai mercati finanziari e gli obblighi informativi per le imprese soggette all'obbligo di redigere una dichiarazione non finanziaria.

L'Unione Europea ha sviluppato una strategia ambiziosa per lo sviluppo sostenibile e la transizione verso un'economia a basso contenuto di carbonio, in linea con i contenuti dell'Accordo di Parigi sul clima del 2015 e dell'Agenda ONU 2030 con i relativi 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs), impegnandosi a diventare il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 e a ridurre le emissioni di gas a effetto serra di almeno il 55% entro il 2030.

Nella strategia complessiva delineata dalla Commissione Europea per finanziarie la crescita sostenibile, un ruolo centrale è assegnato al Regolamento Tassonomia, il quale armonizza a livello europeo i criteri in base ai quali un'attività economica può essere considerata ecosostenibile rispetto a determinati obiettivi ambientali. La Tassonomia Europea ne definisce sei ai fini dell'identificazione delle attività economiche sotto questo profilo: mitigazione dei cambiamenti climatici, adattamento ai cambiamenti climatici, uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine, transizione verso un'economia circolare, prevenzione e

riduzione dell'inquinamento, protezione e rispristino della biodiversità e degli ecosistemi. In questa prima fase la Tassonomia e i criteri tecnici riguardano solo due dei sei obiettivi ambientali e climatici, per i quali sono specificati criteri tecnici di screening in base ai quali specifiche attività economiche possono contribuire in modo sostanziale alla mitigazione dei cambiamenti climatici (climate change mitigation) e all'adattamento ai cambiamenti climatici (climate change adaptation).

Pertanto, un'attività economica è definita ecosostenibile, secondo i principi della Tassonomia, se:

  • i. contribuisce in modo sostanziale al raggiungimento di uno o più dei sei obiettivi ambientali;
  • ii. non arreca danno significativo a nessuno degli obiettivi ambientali (Do No Significant Harm principle DNSH);
  • iii. è svolta nel rispetto delle garanzie minime di salvaguardia (intese come quelle procedure attuate da un'impresa che svolge un'attività economica al fine di garantire l'allineamento con le linee guida OCSE destinate alle imprese multinazionali e con i Principi guida delle Nazioni Unite su imprese e diritti umani);
  • iv. rispetta i criteri di vaglio tecnico adottati dalla Commissione Europea, che specificano in concreto quanto delineato in via generale dal Regolamento, rispetto al contributo sostanziale di un'attività economica agli obiettivi ambientali senza arrecare un danno significativo agli stessi.

Tre sono i principali campi di applicazione della disciplina: a) l'utilizzazione di un concetto comune di investimento ecosostenibile per le misure adottate dall'Unione Europea o dagli Stati membri riguardo a prodotti finanziari resi disponibili come ecosostenibili; b) la trasparenza sulla ecosostenibilità degli investimenti sottostanti i prodotti finanziari messi a disposizione del mercato da parte dei partecipanti al mercato stesso; c) gli obblighi informativi sulla ecosostenibilità delle attività economiche esercitate dalle imprese tenute alla pubblicazione della DNF, individuale o consolidata, ai sensi della direttiva 2014/95 così come trasposta in Italia dal d.lgs. 254/2016. In base all'art. 8 del Regolamento Tassonomia, infatti, tali imprese sono tenute ad includere nella loro DNF le informazioni su come e in che misura le loro attività sono associate ad attività economiche ecosostenibili. L'individuazione delle attività ecosostenibili è effettuata secondo i criteri previsti dallo stesso Regolamento Tassonomia.

Il 6 luglio 2021 la Commissione Europea ha pubblicato la versione definitiva dell'atto delegato che dettaglia i contenuti, le tempistiche e le modalità con cui queste informazioni devono essere pubblicate. In particolare, le imprese non finanziarie devono pubblicare informazioni su: quota di fatturato proveniente da prodotti o servizi associati ad attività economiche allineate alla tassonomia; quota di spese in conto capitale (CapEx) e di spese operative (OpEx) relative ad attivi o processi associati ad attività economiche allineate alla Tassonomia.

Nel corso dell'esercizio 2021 il Gruppo CAREL ha sviluppato un progetto per l'analisi dei principali indicatori di business (Ricavi, Costi operativi e Investimenti) rispetto a quanto previsto dal Regolamento Europeo 2020/852 Tassonomia. L'analisi è stata condotta al fine di identificare, per ciascun KPI, le % di attività eleggibili e allineate in base ai criteri di vaglio tecnico stabilite dalla normativa stessa (c.d. atti delegati).

CAREL ha da sempre fatto della sostenibilità un pilastro fondamentale della propria strategia di business ed i risultati dell'analisi condotte hanno dimostrato l'efficacia delle scelte strategiche fatte nel corso dei decenni ed esercizi precedenti.

Con riferimento ai sei obiettivi fissati dalla Commissione Europea, CAREL ha fatto proprio quello relativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici essendo lo stesso obiettivo parte integrante della vision aziendale:

Being the innovation our planet needs through solutions for the Climate Control Industry. Driven by knowledge, Inspired by human well-being. Now and for future generations.

L'analisi è stata condotta in 3 fasi, ciascuna riferita ai 3 KPI oggetto di rendicontazione.

Con riferimento ai ricavi, è stata analizzata la totalità dei ricavi per l'esercizio 2021 comprensivi anche della società acquisita CFM che ha contribuito ai ricavi delle vendite dal 1° giugno al netto delle transazioni intercompany. I ricavi di Enginia S.r.l. invece non sono stati oggetto di analisi in quanto non tutte le informazioni tecniche al momento sono disponibile al fine di classificare correttamente i prodotti in relazione ai criteri di vaglio tecnico previsti dalla normativa. Il business di Enginia, pertanto, entrerà a far parte dell'analisi e della rendicontazione sulla Tassonomia a partire dall'esercizio 2022.

I ricavi sono stati disaggregati per piattaforma (o famiglia di prodotto), ulteriormente sotto articolate nelle c.d. sottofamiglie di prodotto.

Di seguito vengono riportate le principali piattaforme di prodotto a cui i ricavi fanno riferimento: controlli programmabili, terminali di interfaccia (HMI), controlli parametrici, scambiatori di calore, umidificatori isotermici, umidificatori adiabatici, power solution, sensori, valvole ad espansione elettronica, inverter e controlli di velocità, compressori, sistemi per il controllo a distanza e i servizi.

Sono stati esclusi dall'analisi i ricavi generati da prodotti commercializzati tra i quali i compressori, i rilevatori di gas e alcuni sensori. Da sottolineare tuttavia che questi ricavi, esclusi in ottemperanza alla normativa di riferimento, rappresentano per i fornitori attività economiche sostenibili in quanto anch'essi soddisfano i requisiti di eleggibilità e allineamento.

Definito quindi il perimetro di analisi, ciascuna sottofamiglia produttiva è stata analizzata per identificarne l'eleggibilità o meno. Le caratteristiche di ogni sottofamiglia eleggibile sono state confrontate con i criteri di vaglio tecnico contenute nell'atto delegato al fine di identificare anche il sottoinsieme dei ricavi per sottofamiglia allineato al Regolamento Europeo Tassonomia. La maggior parte delle famiglie e sottofamiglie rientrano in più di un capitolo del Regolamento Delegato relativo alla mitigazione dei cambiamenti climatici in quanto i prodotti CAREL sono progettati e costruiti per diversi tipi di applicazioni; i principali capitoli analizzati al fine di identificare i ricavi allineati sono stati il "3.5 Manufacture of energy efficiency equipment for buildings" in qualità di "key components", il "7.3 Installation, maintenance and repair of energy efficiency equipment" con riferimento ai componenti che aumentano l'energy saving di impianti nuovi ed esistenti, l' "8.2. Data-driven solutions for GHG emissions reductions" relativo ai sistemi di monitoraggio degli impianti controllati e dei loro consumi ed infine il "9.1 Close to market research, development and innovation" tra cui rientrano le attività R&D da sempre finalizzate a progettare soluzioni "green" per i nostri mercati di interesse.

Sul totale ricavi, pari a 420,4 milioni di euro, rientrano nell'ambito dell'analisi tassonomica 351.7 milioni di euro, pari all'83,7% del totale in quanto, come anticipato precedentemente, parte dei ricavi generati dal Gruppo derivano da prodotti acquistati e rivenduti ed è stato escluso dall'analisi i business di Enginia.

Del perimetro oggetto di analisi, l'82,7% dei ricavi risulta eleggibile di cui il 60,4% risulta eleggibile ed allineato; la quota residua, pari al 17,3%, è composta da ricavi non eleggibili.

Rientrano tra i ricavi allineati i controlli programmabili, i sensori e le valvole, i controlli elettronici e gli scambiatori di calore; sono ricavi eleggibili ma non allineati i controlli parametrici e parte dei servizi. I ricavi non eleggibili sono per lo più costituiti dagli umidificatori isotermici.

Per quanto concerne il secondo indicatore richiesto dalla Tassonomia, le Opex (ovvero i costi sostenuti nel corso dell'esercizio) si è proceduto ad un'analisi de costi consolidati, e quindi al netto dei costi intercompany, sostenuti nell'esercizio da ciascun sito produttivo del Gruppo. Come per il primo indicatore è stato escluso dall'analisi il business di Enginia che verrà rendicontato a partire dalla Dichiarazione Non Finanziario 2022.

Sono stati identificati quindi i costi afferenti al processo produttivo e alla ricerca e sviluppo ammissibili alla verifica della loro eleggibilità, in ottemperanza a quanto disposto dal regolamento europeo; le principali categorie di costi rientranti nel perimetro di analisi sono i costi di ricerca e sviluppo, i costi di manutenzione dei siti produttivi e i noleggi a breve termine sempre afferenti ai processi produttivi.

Il totale costi identificato ammonta a circa 20 milioni di euro e la verifica della loro eleggibilità è stata effettuata sulla base delle piattaforme di prodotto realizzate specificatamente in ogni singolo sito produttivo; le piattaforme di prodotto infatti sono anche la base dati utilizzata per l'analisi dei ricavi.

Dall' analisi è emerso che l'83,6% dei costi sostenuti ed analizzati risulta essere eleggibile ed il 59,6% anche allineato. Il restante 15,9% risulta non eleggibile.

Infine, con riferimento al terzo KPI, ovvero gli investimenti, sono stati analizzati gli investimenti consolidati del Gruppo, pari a 20,4 milioni di euro (di cui 1,8 milioni di euro riferiti all'adozione del principio contabile IFRS16).

Del totale sono stati analizzati gli investimenti afferenti al processo produttivo e ai costi capitalizzati di ricerca e sviluppo (non considerati nell'analisi del secondo KPI relativo alle Opex) complessivamente pari a circa 15,5 milioni di euro; sono stati esclusi dall'analisi gli investimenti effettuati nella società controllate commerciali nonché gli investimenti classificati nella categoria Marchi, diritti di brevetto e software. Come per gli altri indicatori non sono stati analizzati gli investimenti del business Enginia. Come per il secondo KPI al fine di indentificare l'eleggibilità o meno di un investimento è stata analizzata la produzione di ogni sito produttivo al fine di capire la correlazione degli investimenti a prodotti realizzati.

Ne risulta che, del totale degli investimenti, il 66,8% risulta eleggibile di cui il 49,5% risulta sia eleggibile che allineato; il 9,3% risulta non eleggibile mentre la quota rimanente, come precedentemente descritto, non è stata oggetto di analisi.

ANALISI DI MATERIALITÀ

CAREL, nel 2020, ha identificato i temi non finanziari più rilevanti per il Gruppo e per i suoi stakeholder, sui quali da un lato porre particolare attenzione e impegnarsi in maniera costante, e dall'altro definire i contenuti della presente Dichiarazione in linea con i GRI Sustainability Reporting Standards.

L'analisi di materialità era stata coordinata dal ESG Team, con il supporto di una società specializzata esterna, attraverso un processo strutturato di valutazione che ha coinvolto il management del Gruppo responsabile dei temi non finanziari (di seguito anche "temi di sostenibilità") potenzialmente rilevanti e gli stakeholder esterni. Il processo di analisi di materialità è stato strutturato nelle seguenti fasi:

I temi, suddivisi in 3 categorie - governance, ambiente e sociale - sono stati valutati, per entrambe le dimensioni, secondo diversi criteri: l'allineamento con la strategia aziendale, l'impatto economico e ambientale, il rischio e gli impatti reputazionali e la coerenza con le politiche interne al Gruppo.

Nel 2019 erano stati coinvolti circa 20 manager delle maggiori sedi estere di CAREL, quali portavoce della visione globale sui processi e sulle attività del Gruppo, valutando le tematiche dal lato aziendale. Nel 2020 lo stakeholder engagement ha coinvolto oltre 870 stakeholder esterni, in Italia e all'estero, suddivisi nelle seguenti categorie: Dipendenti, Clienti, Fornitori, Investitori, Associazioni di settore e Comunità.

La considerazione congiunta della significatività interna ed esterna ottenuta dall'attività di stakeholder engagement (2019-2020) ha portato ad identificare 12 temi materiali rilevanti, e altre 9 tematiche di sostenibilità, per un totale di 21 temi con i quali CAREL ha aggiornato la propria matrice di materialità. Il grafico rispecchia la rilevanza delle tematiche non finanziarie nel periodo in esame e risponde ad alcune delle sfide globali (Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, SDGs). In particolare, il Gruppo ha riconosciuto come rilevanti per il proprio business 7 obiettivi di sviluppo sostenibile. Poiché le tendenze possono cambiare nel tempo, la matrice è periodicamente aggiornata.

Rilevanza per il Gruppo

Nella tabella sottostante sono evidenziati i temi materiali individuati per il Gruppo CAREL e i suoi stakeholder oggetto di rendicontazione nella presente Dichiarazione. Con riferimento alle altre tematiche riportate nella matrice, riconoscendone la rilevanza e la valenza sociale, nel documento sono riportati anche sinteticamente cenni rispetto agli approcci adottati dal Gruppo. Inoltre, nel rispetto della normativa in materia di informativa non finanziaria ex D. Lgs. 254/2016, sono rendicontate specifiche informazioni circa la lotta alla corruzione.

TEMI MATERIALI
1 Coinvolgimento, ascolto e soddisfazione del cliente 12
Gestione responsabile della catena di fornitura
2 Formazione e sviluppo professionale Coinvolgimento, ascolto e soddisfazione dei
13
dipendenti
3 Efficienza energetica e prodotti sostenibili 14
Comunità locali e rapporto con il territorio
4 Impatto ambientale, inquinamento e climate change 15
Uso efficiente ed efficace delle risorse energetiche
5 Salute e sicurezza sul luogo di lavoro Well-being, conciliazione vita-lavoro e tutela
16
dell'occupazione
6 Privacy, sicurezza e protezione dei dati 17
Attrazione, sviluppo e retention dei talenti
7 Rispetto dei diritti umani Riduzione dei rifiuti e ricorso a metodi di
18
smaltimento responsabili
8 Governance e integrità del business 19
Prevenzione e lotta alla corruzione
9 Qualità e sicurezza dei prodotti e servizi Protezione dell'ambiente, della biodiversità e
20
ripristino degli habitat naturali
10 R&D e innovazione di prodotto 21
Opportunità di partnership
11 Diversità, pari opportunità e inclusione

(in rosso sono evidenziate le tematiche materiali rilevanti per il Gruppo CAREL e quindi oggetto principale di rendicontazione)

DIALOGO CON GLI STAKEHOLDER

Il costante dialogo e il coinvolgimento attivo degli stakeholder interni ed esterni è espressione della responsabilità che il Gruppo CAREL ha nei confronti del contesto sociale ed economico nel quale opera. L'attenzione della Società alla qualità delle relazioni con gli stakeholder, espressa anche all'interno del Codice Etico, indirizzata alla comprensione delle loro aspettative e delle loro esigenze, si traduce in un approccio proattivo ed una interazione costante. Il Gruppo è consapevole che questa interazione è un'opportunità di crescita e di arricchimento reciproco oltre che essenziale per la creazione di valore a lungo termine. A tal fine, CAREL formalizzerà e adotterà una specifica policy di stakeholder engagement come previsto dalle raccomandazioni espresse dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana del 2020 e come indicato nel piano di pluriennale di sostenibilità approvato alla fine del 2021. CAREL ha identificato i propri stakeholder, attraverso analisi interne e di benchmark individuando tutti quei soggetti che rientrano nella sfera d'influenza della Società. Con questi ultimi ha intrattenuto proficue relazioni utilizzando diversi canali e strumenti i cui principali sono riepilogati nella tabella seguente:

[GRI 102-40]

Stakeholder Strumenti e Canali di Interazione
Assemblea degli azionisti
Comunicati stampa
Informativa finanziaria al mercato
Soci, Investitori e analisti Sito internet istituzionale
Attività di contatto quotidiano via telefono e/o e-mail
Conference call
Roadshow
Informativa finanziaria al mercato
Istituzioni finanziarie Incontri periodici con gli istituti di credito
Interazione con il personale di vendita e delle filiali
Clienti Sito internet istituzionale
Indagini di soddisfazione dei clienti (Voice of customer)
Analisi della brand reputation online e social media
Programmi inserimento nuovi assunti (CAREL Group Induction Process)
Sistema di valutazione delle performance e delle competenze
(Performance Appraisal)
Dipendenti Intranet aziendale
Magazine interno per i dipendenti (Display – CAREL People Magazine)
Comunicazione interna tramite meeting email e web media
Organizzazioni sindacali,
rappresentanti dei lavoratori
Incontri periodici di confronto con le rappresentanze sindacali
Dialogo continuo e trasferimento di buone prassi e competenze
Definizione e condivisione di standard
Visite periodiche negli stabilimenti produttivi
Fornitori e partner commerciali Omologazione e auditing dei fornitori (CAREL Supplier Audit Check-list)
Interazione con il personale del controllo qualità
Software per la gestione degli ordini

[GRI 102-40]

Stakeholder Strumenti e Canali di Interazione
Interviste con i vertici aziendali
Conferenze stampa
Media Eventi
Press Area del Sito Web Istituzionale
Enti e Istituzioni (Enti locali, pubblica
amministrazione,
enti regolatori, associazioni di categoria)
Incontri con rappresentanti delle istituzioni locali
Collettività e Generazioni Future Sostegno o supporto di iniziative sociali
(Comunità locali e ONG, Scuole e Università) Interazione con il mondo accademico e scolastico

ORGANIZZAZIONI E ASSOCIAZIONI

Il Gruppo CAREL partecipa ed aderisce alle attività promosse da differenti organizzazioni operanti a livello nazionale e internazionale proponendo il suo punto di vista in termini di innovazione, sviluppo sostenibile, cambiamento climatico, nuovi refrigeranti, ecc. Di seguito si riportano le principali cui partecipa il Gruppo:

  • European Partnerships for Energy and the Environment EPEE: è l'associazione più influente in materia di energia ed ambiente in ambito europeo. La mission di EPEE è quella di promuovere lo sviluppo sostenibile nel settore HVAC/R. Il Gruppo CAREL ha un ruolo chiave all'interno di questa associazione partecipando alla definizione delle politiche legislative in merito, migliorando anche la normativa vigente, nonché i trend del settore in esame;
  • European Heat Pump Association EHPA: rappresenta la maggior parte delle industrie del settore delle pompe di calore a livello europeo. L'obiettivo principale dell'associazione è quello di promuovere la consapevolezza e il corretto impiego della tecnologia delle pompe di calore nel mercato europeo, nonché fornire un contributo tecnico ed economico alle autorità europee. Il Gruppo CAREL partecipa a tale associazione contribuendo anche in sede di Parlamento europeo alla stesura di standard in materia;
  • American Society of Heating, Refrigerating and Air-Conditioning System ASHRAE: è una società internazionale che promuove il benessere della comunità attraverso tecnologie sostenibili per l'ambiente. La Società e i suoi membri si occupano di sistemi di costruzione, efficienza energetica, qualità dell'aria interna, refrigerazione e sostenibilità delle tecnologie del settore. CAREL, membro del CEC (Conference & Exposition Commitee), svolge un ruolo di coordinamento nell'ambito di incontri tematici, su questioni di sostenibilità, di economia e/o di finanza, allo scopo di sensibilizzare e facilitare la comprensione dell'importanza delle tematiche trattate. Inoltre, CAREL è membro di un comitato tecnico nell'ambito dell'umidificazione, al quale partecipa attivamente per l'aggiornamento ed il mantenimento degli standard tecnologici delle apparecchiature del settore;
  • Eurovent: è un'associazione europea dell'industria per il clima interno (HVAC), il raffreddamento e le tecnologie per la catena del freddo nell'ambito alimentare: rappresenta più di 1.000 aziende del settore, i suoi membri provengono da Europa, Medio Oriente e Africa. CAREL partecipa in modo attivo a tale associazione, in particolare sostiene ed offre il suo contributo attraverso la creazione e la revisione di studi di settore, norme e standard per l'industria della ventilazione, dell'aria condizionata e della refrigerazione, con particolare attenzione all'ecodesign e all'efficienza energetica. L'associazione comprende anche un ente certificatore indipendente, con il quale il Gruppo CAREL certifica le prestazioni di alcuni prodotti;

  • Eurovent Middle East: è un'associazione che opera in Medio Oriente con sede a Dubai e rappresenta il settore industriale per il clima interno (HVAC), il raffreddamento e le tecnologie per la catena del freddo nell'ambito alimentare. Si occupa delle attività di lobby e di aggiornamento degli standard di applicazione sulla base dei corrispettivi internazionali. Inoltre, garantisce l'allineamento con altre associazioni operanti a livello europeo e mondiale. CAREL partecipa in modo attivo, in particolare sostiene e influenza il settore attraverso la partecipazione a conferenze e workshop tecnici, con particolare attenzione all'efficienza energetica e alla sostenibilità ambientale;
  • Associazione Italiana Condizionamento dell'Aria, Riscaldamento e Refrigerazione AICARR: si occupa delle problematiche relative all'uso consapevole dell'energia, delle risorse naturali e dell'innovazione delle infrastrutture energetiche. CAREL prende parte alle attività fondamentali dell'associazione, fornendo supporto nelle attività di workshop e training della stessa;
  • China Refrigeration and Air-conditioning Industry Association CRAA: è un'organizzazione nazionale no – profit rappresentante produttori e distributori dei sistemi HVAC/R. È influente in ambito normativo e di creazione ed adozione di standard di riferimento. CAREL partecipa a tale organizzazione con la finalità di conoscere i trend nel medio e lungo termine del mercato cinese;
  • The China Association of Refrigeration CAR: è una società nazionale nel settore del commercio di aria condizionata e sistemi di riscaldamento subordinata all'Istituto di Scienza e Tecnologia cinese. Per tale motivo la partecipazione di CAREL al comitato "Light commercial equipment innovation center" è fondamentale per il ruolo del Gruppo nei mercati asiatici.

Attraverso la collaborazione con le diverse associazioni internazionali, CAREL si adopera quindi per il giusto riconoscimento dei mercati della refrigerazione e del condizionamento e promuove una sostenibilità a lungo termine.

Nel corso del 2021, a causa del Covid-19, i principali rischi emersi in relazione alle limitazioni delle attività lobby/networking e associazioni, sono stati correlati essenzialmente al blocco delle trasferte di lavoro ed alla cancellazione di eventi pubblici e di settore. Si è inoltre ridotta l'efficacia delle attività nei gruppi di lavoro all'interno delle varie associazioni in quanto possibili solamente a distanza. Tuttavia, CAREL ha proseguito la partecipazione ad alcune iniziative di settore da remoto. CAREL, a marzo 2021, ha partecipato come relatore al webinar organizzato dall'associazione spagnola AEFYT "Refrigerantes naturales y sus tecnologías en constante evolución" sulle tecnologie dedicate all'uso dei refrigeranti naturali nelle applicazioni del settore del condizionamento e della refrigerazione.

Lo stesso tema è stato trattato il 30 e 31 marzo 2021 anche in due webinar dedicati, con oltre 100 iscritti, all'interno dell'evento internazionale VTS 2.0, organizzato dall'associazione SHECCO, ora rinominata ATMOsphere.

A giugno 2021, in occasione dell'annuale World Refrigeration Day, CAREL ha inoltre partecipato al super webinar organizzato dal Centro Studi Galileo "Cooling Champions: cool carriers for a better world" con una lettura focalizzata sulle nuove generazioni e sui motivi per cui i settori del freddo e del condizionamento costituiscono una solida opportunità di carriera indirizzata verso la sostenibilità ambientale.

Altri eventi virtuali sono stati organizzati sempre in collaborazione con il Centro Studi Galileo, e altre associazioni locali ed hanno visto CAREL sempre in prima linea come relatori su temi di efficienza energetica, normative sull'uso dei refrigeranti a basso impatto ambientale, in particolare quelli naturali, e sulla qualità dell'aria.

TRASPARENZA ED EFFICACIA NELLA COMUNICAZIONE VERSO GLI STAKEHOLDER

Il Gruppo CAREL ha fra i propri obiettivi la creazione di valore per i propri stakeholder. A questo si aggiunge il costante impegno al fine di garantire trasparenza, completezza, accuratezza e tempestività nella comunicazione esterna, in particolare, verso i mercati, attraverso diversi strumenti, quali i comunicati stampa, il sito internet e i rapporti diretti con analisti, investitori e finanziatori.

La funzione di Investor Relations in CAREL INDUSTRIES S.p.A. è stata istituita, con delibera del Consiglio di Amministrazione, il 29 marzo 2018, subordinatamente all'ammissione della Società alle negoziazioni sul Mercato Telematico Azionario.

Nello specifico, il compito della funzione è appunto quello di gestire i rapporti con il mercato finanziario a cui si aggiunge la gestione delle richieste delle agenzie di rating di sostenibilità al fine di rispondere alle aspettative degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI). Ciò avviene attraverso molteplici strumenti:

  • attività di contatto quotidiano via telefono e-mail;
  • conference call con la presenza del top management;
  • comunicati stampa finanziari;
  • roadshow.

In particolare, quest'ultima attività consiste nel visitare importanti piazze finanziarie sia europee sia extraeuropee, incontrando gli investitori attuali e potenziali direttamente nelle città in cui sono basati.

Un altro elemento che si ricollega ai roadshow è la partecipazione ad importanti conferenze/eventi ove vengono organizzati meeting tra gli investitori e il management nella forma di one-to-one oppure one-to-many.

Anche il 2021, come l'anno precedente, è stato caratterizzato dalla circolazione del virus Covid-19 e sebbene l'introduzione del vaccino abbia impedito la chiusura delle attività produttive, di fatto la limitazione alla mobilità internazionale si è allentata solo parzialmente. La pandemia, quindi, ha continuato ad incidere in maniera rilevante sull'attività di relazione e comunicazione che la funzione Investor Relations è deputata a svolgere. Per il secondo anno consecutivo le iniziative che più sono state impattate dalla diffusione del virus sono state quelle che prevedevano un contatto vis-a-vis con investitori e analisti e quindi principalmente roadshow e visite presso l'headquarter. I primi sono stati sostituiti dalla partecipazione a diversi eventi virtuali che hanno consentito di mantenere un canale aperto con il mondo finanziario, insieme all'utilizzo delle presentazioni trimestrali. Nel corso dell'anno il top management, insieme alla direzione Investor Relations, ha partecipato a più di 10 eventi con oltre 100 meeting incontrando fondi di investimento aventi sede nelle principali piazze finanziarie sia europee sia statunitensi. A ciò si sono aggiunte diverse videoconferenze fissate principalmente a valle della presentazione dei risultati trimestrali.

In relazione alle visite di investitori e azionisti nella sede sociale, queste ultime sono riprese nella seconda parte dell'anno, dopo una sospensione di circa 18 mesi, a seguito dell'allentamento di alcune restrizioni relative agli spostamenti nel territorio europeo: tra ottobre e dicembre del 2021 hanno visitato l'azienda 6 fondi di investimento.

L'informativa nei confronti del mercato si è poi caratterizzata per un'attenta e puntuale diffusione delle notizie di carattere finanziario attraverso specifici comunicati stampa che hanno riguardato i più importanti eventi della vita societaria: principalmente i risultati finanziari trimestrali ma anche alcune operazione di finanza straordinaria e le performance più significative in tema di sostenibilità. A tal proposito si ricorda che il Gruppo ha sottoscritto nel 2021 il suo primo "Sustainability linked loan", un mutuo il cui tasso di interesse si riduce qualora vengano raggiunti degli obiettivi prefissati, legati in questo caso specifico alla presenza femminile in azienda (cd. Gender Balance). Infine, per il secondo anno consecutivo CAREL ha migliorato il rating ESG assegnatole da MSCI (passando da "BB" ad "A") mentre ha confermato lo score "C" nel rating assegnato da CDP (ex Carbon Disclosure Project), l'organizzazione globale no-profit che monitora, tra le altre, le performance aziendali nella lotta al cambiamento climatico.

Gli istituti finanziari che hanno coperto il titolo CAREL nel corso del 2021 non sono cambiati rispetto al passato e sono stati: Alantra, Goldman Sachs e Mediobanca (le ultime due hanno fatto parte del consorzio che aveva assistito il Gruppo durante il processo di quotazione).

In CAREL, la funzione Investor Relations è responsabile anche della gestione della procedura di Internal dealing e di quella che ha ad oggetto le informazioni privilegiate. In relazione alla prima l'Investor Relations Manager è il soggetto delegato alla diffusione della procedura nei confronti dei destinatari della stessa e degli azionisti rilevanti, nonché al mantenimento del registro nel quale vengono appunto iscritti i soggetti di cui sopra. In relazione invece alla gestione delle informazioni privilegiate, la funzione è responsabile, tra l'altro, della tenuta del Registro Insider e della Relevant Information List. È posta in capo alla funzione Investor Relations anche la gestione del Registro speciale per il Voto Maggiorato.

La funzione Investor Relations vive anche di relazioni umane e professionali e la pandemia derivante dal COVID-19 ha fatto sì che per circa due anni la gestione di queste avvenisse attraverso strumenti "da remoto/ virtuali. Il minor impatto derivante dall'esclusivo contatto virtuale rispetto al meeting in presenza, nel lungo termine, può comportare una sorta di disaffezione o perdita di interesse verso il Gruppo da parte di alcuni investitori. Questi effetti sono stati mitigati dalle visite aziendali svolte nell'ultima parte del 2021 e dalla costante disponibilità del top management dell'azienda verso i principali stakeholder finanziari.

Per il 2022, con il pieno dispiegarsi degli effetti della campagna vaccinale, e in assenza di eventuali nuove varianti, ci si attende un ulteriore allentamento delle regole di distanziamento sociale con la speranza di poter incontrare nuovamente di persona i rappresentanti dei fondi di investimento. In ogni caso, nonostante lo scenario sfidante che il futuro presenta, CAREL si impegna a mantenere i propri obiettivi di business anche attraverso nuovi canali di comunicazione per essere sempre più trasparente verso gli stakeholder.

CREAZIONE DI VALORE PER GLI STAKEHOLDER

La creazione di valore per gli stakeholder coinvolge due dimensioni: il valore creato per il Gruppo e il valore generato per i suoi azionisti e per la società in generale. L'andamento della gestione 2021 mostra per il Gruppo CAREL un risultato positivo con una crescita dei ricavi, che si attestano a 420.42 milioni di euro, +26,8% rispetto all'esercizio precedente. Il valore economico generato e distribuito permette di interpretare i principali dati finanziari contenuti nella Relazione sulla Gestione e nel Bilancio consolidato dal punto di vista degli stakeholder e di comprendere gli impatti economici del Gruppo, e la ripartizione tra i propri stakeholder. Il valore economico distribuito dal Gruppo nel 2021, pari a 371 milioni, in significativo aumento rispetto al 2020. In particolare, l'87% circa del valore economico prodotto dal Gruppo è stato distribuito agli stakeholder, sia interni che esterni.

VALORE ECONOMICO DIRETTO GENERATO E DISTRIBUITO (€/000) [GRI 201-1] 2021 2020 2019
Valore economico generato dal Gruppo 427.375 338.126 335.657
Ricavi 420.418 331.610 327.358
Altri proventi 6.482 4.891 4.031
Proventi finanziari 319 351 534
Rettifiche di valore di attività finanziarie 508 208 177
Svalutazione crediti (369) (287) (63)
Differenze di cambio (1.430) (921) (152)
Proventi/oneri dalla vendita di attività materiali ed immateriali 326 47 (803)

VALORE ECONOMICO DIRETTO GENERATO E DISTRIBUITO (€/000) [GRI 201-1] 2021 2020 2019
Rettifiche di valore di attività materiale ed immateriali 1.121 2.227 2.970
Valore economico distribuito dal Gruppo (371.708) (295.725) (295.186)
Costi operativi (241.441) (182.567) (186.392)
Remunerazione dei collaboratori (99.309) (88.557) (83.359)
Remunerazione dei finanziatori (2.675) (1.841) (1.965)
Remunerazione degli investitori 1 (15.000) (12.030) (9.992)
Remunerazione della pubblica amministrazione (12.975) (10.452) (10.828)
Remunerazione di enti/associazioni (218) (220) (525)
Liberalità esterne 2 (91) (87) (118)
Valore economico trattenuto dal Gruppo 55.666 42.402 40.471
Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni (21.578) (19.283) (17.424)
Altre riserve (34.088) (23.118) (23.047)

Per ulteriori approfondimenti relativi all'andamento economico del Gruppo e alla situazione patrimoniale e finanziaria dello stesso si rimanda alla Relazione sulla Gestione contenuta nel Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 del Gruppo CAREL.

IMPATTI ECONOMICI DELLA PANDEMIA

Come riportato anche nella relazione sulla gestione del bilancio consolidato, il 2021 è stato caratterizzato dal perdurare della pandemia COVID-19 in quasi tutte le aree geografiche in cui il Gruppo opera sebbene con intensità differenti da regione a regione. Nel corso del 2021 tutti i plant e le filiali commerciali sono stati operativi e non si sono verificate interruzioni significative nella catena di fornitura. Per maggiori informazioni circa gli impatti della pandemia sulla struttura organizzativa del Gruppo si rimanda alla sezione Salute e Sicurezza.

1 In sede di approvazione del progetto di bilancio, il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all'Assemblea dei Soci di distribuire dividendi per complessivi € 0,15 eur per azione .

2 All'interno della voce "Liberalità esterne" sono incluse anche le borse di studio assegnate ai figli meritevoli di dipendenti e il contributo per l'asilo nido (cfr. § "Sostegno alla Comunità").

L'attenzione all'ambiente

TUTELA AMBIENTALE E CLIMATE CHANGE 1

Il Gruppo contribuisce, nelle sedi appropriate e nello svolgimento della propria attività industriale, alla promozione dello sviluppo scientifico e tecnologico volto alla protezione ambientale, alla salvaguardia delle risorse naturali e a minimizzare gli impatti. L'impegno alla tutela dell'ambiente trova le sue radici nella visione del Gruppo e in quello che viene definito "Carel culture code" come descritto in altre sezioni. Data l'importanza della materia nel Codice Etico del Gruppo, il quale afferma che la tutela dell'ambiente e la salvaguardia delle risorse naturali sono obiettivi prioritari di CAREL. In particolare, all'interno dello stesso si precisa che il Gruppo e tutti i suoi dipendenti, nello svolgimento delle proprie funzioni e attività, agiscono secondo le leggi e le normative vigenti al fine di proteggere l'ambiente, ridurre l'inquinamento e contribuire al perseguimento di risultati esemplari.

CAREL, anche nel corso del 2021, in linea con gli anni precedenti, al fine di garantire la continua crescita del business nel lungo periodo, si impegna ad agire responsabilmente nello svolgimento delle proprie attività, adoperandosi per tutelare l'ambiente e le risorse naturali, come previsto dalla propria "Politica ambientale, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro", che rispecchia i principi ed i valori definiti nel proprio Codice Etico.

Alla politica integrata della Capogruppo si affiancano le politiche locali dei siti produttivi esteri, che sono declinate sulle esigenze locali in coerenza con gli indirizzi della Capogruppo.

Al fine di analizzare i potenziali rischi è stata condotta una analisi di impatto ambientale sui processi produttivi della Capogruppo. Attraverso questo strumento vengono individuate e mantenute delle azioni di miglioramento. È proprio da tale analisi che nel corso del 2021 è stato approfondito il tema dei rifiuti, individuando specificatamente l'impatto emissivo da questi generati oltre alla ricerca della massima efficienza nella gestione e nella esitazione al fine di aumentare la quota di rifiuti riciclati. Alcuni plant produttivi del Gruppo quali Hygromatik e Electronic (Suzhou) Co. Ltd., in linea con la Capogruppo, mantengono la certificazione secondo la norma internazionale ISO 14001:2015 e ai fini della stessa presentano delle specifiche politiche ambientali che vanno ad affiancarsi alla Politica definita a livello di Gruppo.

La sostenibilità è infatti da sempre nel cuore dell'azienda e sottende ogni sua scelta. Al contempo, per raggiungere maggiori risultati dal punto di vista del risparmio energetico CAREL si impegna a:

  • migliorare continuamente i propri processi al fine di ridurne gli impatti sull'ambiente, sul territorio circostante e sul cambiamento climatico;
  • rispettare le prescrizioni legali applicabili e le altre prescrizioni sottoscritte;
  • adottare un sistema di prevenzione dell'inquinamento, degli incidenti ambientali, della tutela dell'ambiente e della biodiversità;
  • impiegare il criterio dell'efficienza energetica nella scelta delle attrezzature di produzione, dei veicoli destinati al trasporto di persone e prodotti e degli impianti tecnici e tecnologici;
  • attuare delle misure di contenimento dei consumi di energia elettrica;
  • approvvigionare energia elettrica da fonti sostenibili per ridurre le emissioni di anidride carbonica.

CAREL condivide questo impegno con i propri fornitori e con i propri clienti, parti integranti e fondamentali per il suo sviluppo. Nel 2021, il Gruppo ha rafforzato la consapevolezza dell'importanza che rivestono tutti i temi legati all'ambiente, così come i temi visti nelle sezioni precedenti, riguardo la salute e la sicurezza redigendo obiettivi specifici di riduzione dei consumi come le emissioni in un piano pluriennale ESG.

1 I dati ambientali riportati nel presente capitolo si riferiscono:

per il 2021, a tutti i plant produttivi e a tutte le filiali commerciali del Gruppo CAREL;

per il 2020 e il 2019 ai soli plant produttivi.

Eventuali eccezioni o ulteriori limitazioni di perimetro sono opportunamente evidenziate in nota.

Rispetto agli anni precedenti in cui sono stati individuati i possibili impatti ambientali, ed in particolare sul cambiamento climatico in relazione al proprio business: nel 2021 è stato:

  • affinato il calcolo sui consumi diretti (contributo emissivo di tipo SCOPE 1) ponendo attenzione al contributo dei veicoli utilizzati in modo esclusivo dall'azienda e in modalità mista (uso lavorativo e privato);
  • rivista l'analisi sui consumi di energia elettrica (contributo emissivo di SCOPE 2) non solo includendo la quota rilevante dagli stabilimenti produttivi ma anche quella attinente tutte le filiali commerciali;
  • approfondito l'impatto in merito alle emissioni indirette derivanti dai trasporti dei materiali in tutto il mondo (emissioni che confluiscono nella tipologia di SCOPE 3);
  • approfondito l'impatto derivante dalla produzione dei rifiuti nell'ambito della Capogruppo (emissioni che confluiscono sempre nella tipologia SCOPE 3).

Si conferma, altresì, che nel periodo di rendicontazione il Gruppo CAREL non ha subito alcuna citazione né condanna per reati commessi in violazione delle norme sui reati ambientali. Durante l'anno non si sono registrati reclami con riferimento alle suddette tematiche.

CONSUMI ENERGETICI ED EMISSIONI

Nel corso del 2021 i consumi energetici del Gruppo sono derivati, in linea con gli anni precedenti, da:

  • funzionamento degli impianti produttivi;
  • illuminazione;
  • riscaldamento e raffreddamento degli ambienti di lavoro;
  • consumi di carburante da parte del parco mezzi aziendale e dei mezzi logistici di proprietà che compiono i trasporti interni tra i diversi fabbricati. Tali consumi includono anche quelli derivanti dall'uso delle auto in promiscuo (uso lavorativo e privato).

In funzione delle esigenze operative e delle diverse aree geografiche in cui sono collocati i siti produttivi del Gruppo, le fonti energetiche disponibili variano. Infatti, per una mappatura completa, come ricordato sopra è stato approfondito il consumo di energia elettrica anche negli uffici commerciali che rappresentano il 6% dei consumi del 2021.

Nel 2021 sono proseguite le iniziative mirate alla riduzione dei consumi in particolare:

  • riduzione dell'utilizzo di energia primaria mediante l'installazione di lampade LED a basso consumo, per un risparmio pari a circa 356.000 kWh che rappresenta, rispetto all'anno di riferimento 2019, una riduzione del 3,6%;
  • altre iniziative di efficienza energetica presso i plant produttivi che, mediante la razionalizzazione nell'uso delle linee produttive, hanno consentito di ridurre di altri quasi 75.000 kWh.

Questi contributi verso una migliore efficienza nell'uso dell'energia elettrica complessivamente hanno contribuito per una riduzione del 4,4% circa rispetto all'anno di riferimento. Contributi fondamentali per la relativa riduzione di CO2 eq come dettagliato successivamente.

Per i siti produttivi italiani ed esteri nel 2021 sono state monitorate le emissioni dirette e indirette attraverso la analisi periodiche sul consumo di energia primaria, quale gas naturale per il riscaldamento, e sul consumo di energia elettrica a servizio di tutti gli edifici. Per il 2021 l'analisi è stata estesa anche alle filiali commerciali (incidenza pari al 6% sui consumi totali di energia elettrica).

Per quanto concerne l'utilizzo delle auto appartenenti alla flotta aziendale, resta fermo l'impegno del Gruppo ad una mobilità più sostenibile mediante l'utilizzo di autovetture full-hybrid o hybrid plug-in, il monitoraggio viene effettuato su base annuale e le emissioni calcolate confluiscono nel computo della tipologia delle emissioni dirette. Grazie ad una più attenta contabilizzazione nel corso del 2021 è stato possibile distinguere i veicoli utilizzati esclusivamente dall'azienda (esigenze logistiche, interventi tecnici, etc..) da quelli impiegati con un utilizzo promiscuo ove sono state calcolate le emissioni imputabili al Gruppo.

Inoltre, è stato consolidato il metodo di calcolo applicandolo a tutto il Gruppo per le emissioni indirette di SCOPE 3 derivanti dai mezzi logistici impiegati per il trasporto delle merci nel mondo (su strada, via aerea e via mare). In aggiunta a ciò, è stata effettuata la valutazione sull'impatto dei rifiuti generati nella Capogruppo con lo scopo di consolidare il metodo da esportare a tutti i siti produttivi del Gruppo.

CAREL per monitorare il trend rispetto all'utilizzo di energia, ha calcolato il proprio indice di intensità energetica rapportando i propri consumi energetici alla superficie lorda dei plant e delle filiali commerciali e al numero di dipendenti. Fattore importante al fine di rapportare correttamente i consumi e le emissioni a seguito dell'aumento del perimetro di disclosure.

Relativamente alla superficie totale, infatti nel 2021 si rileva un'intensità di consumi pari a 0,81 GJ/m2 che corrisponde all'emissione di circa 0,05 t CO2 e/m2 in diminuzione del 23% rispetto allo scorso anno); mentre, rapportando i consumi energetici al numero dei dipendenti 2 , l'intensità è pari a 33,4 GJ/dip e corrisponde all'emissione di circa 2,13 t CO2 e/dip. (in diminuzione pari al 4,5% rispetto allo scorso anno).

Con riferimento al consumo di energia elettrica, il Gruppo nel 2021 ha incrementato il consumo energetico da fonti rinnovabili raggiungendo l'importante traguardo di quasi il 67% rispetto ai consumi totali dell'anno di riferimento 2019, grazie alla completa transizione nell'approvvigionamento di energia interamente proveniente da fonti rinnovabili, rappresentando al contempo il 57% dei consumi complessivi del 2021.

Guardando però alla sola quota di energia consumata da fonti 100% green si registra, sempre rispetto alla base line 2019, un aumento del 290%; tale risultato indica quanto l'attenzione alla sostenibilità sia un valore cardine per tutto il Gruppo.

2 Rispetto agli anni precedenti, nel 2021 sono stati considerati sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori esterni il cui controllo rientra sotto l'organizzazione.

CONSUMI DIRETTI, INDIRETTI ED INTENSITÀ ENERGETICA (GJ) - [GRI 302-1 GRI 302-3] 2021 2020 2019
Consumi totali diretti da fonti non rinnovabili 27.159,98 22.303,1 29.716,90
Gas naturale 15.361,00 12.058,0 12.268,0
GPL 838,93 742,7 614,7
Consumi per i veicoli 3 10960,0 9.502,3 16.807,1
Diesel 5.357,5 4615,2 9736,8
Benzina 5.560,6 4.887,1 7.069,9
CNG 0,00 - 0,4
GPL 41,94 - -
Consumi totali indiretti 41.618,47 36.006,5 35.373,3
Elettricità da fonti rinnovabili 23.603,77 18.527,1 6.044,7
Elettricità da fonti non rinnovabili 18.014,70 17.479,5 29.328,6
TOTALE 68.778,44 58.308,6 65.090
Intensità energetica (GJ/m2) 0,81 0,97 1,1
Intensità energetica (GJ/dip) 4 33,4 33,4 38,8

3 Per i consumi diretti relativi alla flotta aziendale degli anni 2021 e 2020, come da linee guida ABI 2021 e ABI 2020, si è considerato:

• Auto ad uso promiscuo: laddove possibile separare l'uso aziendale dall'uso personale dei dipendenti per le auto ad uso promiscuo è stato considerato a carico dell'azienda il 70% dei consumi totali;

• Auto ad uso strumentale: è stato considerato il 100% dei consumi, in quanto di proprietà dell'azienda.

4 Rispetto agli anni precedenti, nel 2021 sono stati considerati sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori esterni il cui controllo rientra sotto l'organizzazione.

EMISSIONI DIRETTE, INDIRETTE ED INTENSITÀ DI EMISSIONE (TCO2E) - [GRI 305-1 GRI 305-2 GRI 305-4] 5 6 7 8
2021 2020 2019
1.810,57 1.279,7 1.786,4
781,52 615,9 626,5
49,98 44,3 38,2
979,07 619,5 1.121,6
487,59 308,4 662,0
488,64 311,1 459,6
0,00 - 0,02
2,84
4.471,7 3.914,7 3.950,6
2.517,7 2.188,3 3.347,8
2.578,2 2.603,8 4.223,9
4.388,72 3.883,4 6.010,4
0,05 0,07 0,10
2,13 2,23 3,58

5 I fattori utilizzati per il calcolo delle emissioni dirette sono stati pubblicati dal Department for Business, Energy & Industrial Strategy (DEFRA) 2021, 2020 e 2019.

  • 6 I fattori utilizzati per il calcolo delle emissioni indirette sono:
    • anno 2021: Location-based, Terna 2019; Market-based, European residual mix 2020 (AIB 2021), laddove disponibili, altrimenti Terna 2019;
    • anno 2020: Location-based Terna 2018; Market-based, European residual mix 2019 (AIB 2020), laddove disponibili, altrimenti Terna 2018;
    • anno 2019: Location-based Terna 2017; Market-based: AIB 2018, laddove disponibili, altrimenti Terna 2017.
  • 7 L'intensità carbonica considera le emissioni dirette e le emissioni indirette market-based.
  • 8 Rispetto agli anni precedenti, nel 2021 sono stati considerati sia i lavoratori dipendenti sia i lavoratori esterni il cui controllo rientra sotto l'organizzazione.

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Nel 2021 i consumi energetici totali del Gruppo sono complessivamente pari a circa 68.778,44 GJ; l'aumento rispetto al valore rilevato nell'anno precedente è da imputarsi all'ampliamento del perimetro di rendicontazione che include, rispetto al 2020, anche tutte le filiali commerciali estere (le quali contribuiscono per il 6% sul consumo totale di energia elettrica del Gruppo), nonché all'incremento del business che si è riflesso in un aumento delle ore lavorate (circa +4,7% rispetto al 2020). Le emissioni relative ai consumi diretti ed indiretti sono pari a circa 4.389 t di CO2e (scope 1 1.811 e scope 2 2.578 - metodo market based).

Come sopra ricordato grazie all'impiego di sistemi illuminanti ad alta efficienza, alla razionalizzazione di linee produttive e all'approvvigionamento di energia da fonti rinnovabili per una parte degli stabilimenti produttivi è possibile stimare un risparmio complessivo in termini di emissioni di anidride carbonica pari a circa 200 tCO2eq.

Tra gli effetti derivanti dell'emergenza Covid-19 anche nel corso del 2021, si evidenzia una riduzione della componente emissiva indotta principalmente dai viaggi d'affari o spostamenti mediante auto rispetto a dati storici, comunque in rialzo rispetto al 2020 anche per misure meno restrittive ed assenza di lockdown al livello di Gruppo. I protocolli aziendali, in linea con le normative locali, hanno fortemente limitato le trasferte nazionali ed internazionali così come i meeting in presenza sia con personale interno che esterno.

L'impegno di CAREL nella tutela del bene ambientale viene, come già ricordato precedentemente, certificato dall'adesione volontaria alla norma UNI EN ISO 14001:2015 che propone uno standard certificabile in grado di dimostrare l'esistenza di un sistema di gestione ambientale idoneo, sostenibile e conforme alla legge.

In questo contesto di sensibilità all'efficienza e al rispetto ambientale si colloca l'approccio di CAREL volto all'implementazione della gestione dei rifiuti prodotti.

Infatti l'attenzione è, da un lato, alla verifica attenta della conformità legislativa dell'operato al fine di identificare che i diversi processi che compongono il flusso amministrativo/gestionale rispondano ai requisiti minimi legislativi e, d'altro, in maniera particolare alla ricerca di una maggiore efficacia gestionale, volta a verificare la presenza di soluzioni che conducano ad una riduzione degli sprechi attraverso un'ottimizzazione dell'utilizzo di risorse e l'attivazione di un approccio di economia circolare.

Sotto questo aspetto nel 2021 per la Capogruppo sono stati raccolti puntualmente i dati inerenti i rifiuti prodotti non solo per rispondere alla norma, ma soprattutto per individuare, in particolare nell'ambito delle plastiche, delle opportunità di miglioramento al fine di valorizzare meglio il rifiuto prodotto. Questo per consentire, anche per quanto riportato in tema di emissioni derivanti dai rifiuti, di consolidare una metodologia da applicare, nel rispetto delle normative locali, a tutto il Gruppo.

TRASPORTI E LOGISTICA

Nel corso del 2021, dopo aver consolidato la metodologia di calcolo nel 2020, è stato ampliato il perimetro del calcolo delle emissioni indirette derivanti dalla logistica, su tutti i principali plant del Gruppo. Questa mappatura consentirà di individuare le aree in cui poter attuare delle misure di mitigazione delle emissioni.

È opportuno tenere in considerazione che anche nel corso del 2021, così come nel 2020, a causa della situazione emergenziale COVID-19 a cui si è aggiunto il problema di shortage di materia prima e problematiche indotte dai ritardi nel trasporto marittimo, è stato massimizzato l'utilizzo del trasporto aereo.

EMISSIONI INDIRETTE TRASPORTI - SCOPE 3 (TCO2E) - [GRI 305-3] 9
Modalità di trasporto 2021 2020
Terra 502,2 200,4
Aereo 3.075,6 1.351,5
Marittimo 55,3 24,8
Totale 3.633,1 1.576,7

Il Gruppo Carel raggiunge tutti i suoi clienti nel mondo attraverso una capillare rete commerciale. I prodotti vengono spediti dai plant produttivi attraverso:

  • trasporto su gomma, che costituisce la principale modalità di trasporto pari al 77% del materiale complessivamente spedito dai principali plant produttivi;
  • trasporto aereo, utilizzato per circa il 10% del materiale spedito;
  • trasporto mediante nave, che riguarda circa il 13% del materiale spedito.

Le spedizioni verso i clienti in genere, come dimostrano i dati sopra esposti, sono mediante trasporto su gomma per il mercato domestico (che per Carel HQ e Carel Croazia significa regione Europea) oppure via mare (verso altri continenti).

La via aerea viene scelta raramente di default, rappresenta sempre una necessità contingente che nel 2021 sono principalmente state:

  • la crisi che ha investito il settore trasporti marittimi;
  • lo shortage pesante di microchip, semiconduttori ed altre risorse soprattutto dal far east.

Aumenti improvvisi della domanda e richieste specifiche da parte dei clienti. Attraverso l'individuazione della tipologia dei mezzi utilizzati e della distanza media percorsa è stato possibile ricavare il dato emissivo imputabile al trasporto di 7.765 ton di merce prodotta pari a 3.633 tCO2e ove la componente aerea ha inciso per l'85% sul valore totale delle emissioni pur rappresentando solo il 10% del peso totale spedito. Il significativo aumento delle emissioni derivanti dalla logistica, rispetto al valore rilevato nel 2020, è da imputarsi all'ampliamento del perimetro di rendicontazione che include, in aggiunta a CID, anche tutti gli altri plant produttivi del Gruppo.

9 I fattori utilizzati per il calcolo delle emissioni sono stati pubblicati dal Department for Business, Energy & Industrial Strategy DEFRA 2021 e 2020. Il dato sul materiale spedito è estratto dal sistema informativo aziendale (oracle). Per le spedizioni non dettagliate nel sistema informativo aziendale si è assunto la stima della quota spedita via terra. In particolare, per le diverse modalità di trasporto sono state fatte le seguenti assunzioni:

trasporti via terra: è stato assunto il 100% del trasporto mediante mezzi pesanti (DEFRA 2021 e 2020 - Freighting Goods - HGV ALL DIESEL - ALL HGVs tonne.km 100% land);

trasporti aerei: le distanze sono state calcolate con il supporto del sito https://www.airmilescalculator.com/distance/mxp-topvg/. (DEFRA 2021 e 2020 - Freighting goods - Freight flights - International, to/from non-UK);

trasporti marittimi: le distanze sono state calcolate con il supporto del sito https://sea-distances.org/. (DEFRA 2021 e 2020 - Freighting goods - Freight cargo - container ship 8000+ teu)

ALTRE EMISSIONI

In linea con gli anni precedenti per i plant non vi sono state emissioni di gas fluorati derivanti dal normale funzionamento delle unità di condizionamento. Per tutti gli impianti è svolta la manutenzione periodica, secondo pianificazione annuale, così da garantire i più alti livelli di efficienza e la riduzione dei consumi dei gas lesivi dell'ozono.

Nel corso del 2020, CAREL ha condotto un'analisi sulle emissioni di NOx, SOx e altre emissioni in atmosfera significative dai camini attraverso il supporto di un consulente esterno specializzato. I risultati del 2021 e le variazioni significative rispetto al 2020 sono frutto sia di un riassetto della produzione nella Capogruppo (polo "meccanico" e "polo elettronico" già ricordato) che ha comportato l'installazione di un nuovo punto emissivo e la ridefinizione degli altri, sia del continuo affinamento dell'analisi che ha portato a stabilire con maggiore precisione i quantitativi emessi per singolo inquinante.

In Italia, le analisi delle emissioni dai camini dei reparti produttivi evidenziano livelli di inquinanti emessi in atmosfera molto inferiori ai limiti previsti dalle relative autorizzazioni rinnovate nel corso del 2021. Nel plant in Croazia, CAREL Adriatic, viene svolta la regolare manutenzione programmata dei bruciatori, oltre che l'analisi periodica delle emissioni dovuta all'obbligo legale in materia di protezione dell'ambiente. Il monitoraggio delle emissioni del plant cinese, CAREL Suzhou, è stato demandato ad un ufficio competente terzo che effettua test di campionamento. Complessivamente i dati evidenziano che si è registrata una diminuzione media di quasi il 40% tra i diversi inquinanti.

NOX, SOX E ALTRE EMISSIONI SIGNIFICATIVE (KG) [GRI 305-7]
Emissioni 2021 10 2020 2019
Ossidi di Azoto (NOx) 444,68 500,2 29
Ossidi di Zolfo (SOx) 205,39 236,3 1
Inquinanti organici persistenti (POP) 0,25 0,3 -
Composti organici volatili (VOC) 134,97 586,6 1.741
Inquinanti atmosferici pericolosi (HAP) 6,85 89,7 -
Particolato (PM) 479,67 614,2 179

INIZIATIVE PER LA RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI

Nel corso del 2021, il Gruppo ha avviato, come sopra ricordato, degli interventi per la riduzione dei consumi energetici nei siti produttivi. Tali iniziative hanno interessato la sostituzione degli attuali sistemi di illuminazione con nuovi sistemi con tecnologia LED nei plant italiani. Le lampade a LED inoltre hanno una vita media sensibilmente superiore rispetto a quelle tradizionali, consentendo una maggior durabilità degli investimenti.

Tali interventi, si collocano all'interno di un più ampio piano di efficientamento energetico che il Gruppo porta avanti nella consapevolezza che il consumo di energia dovuto ad impianti poco efficienti contribuisce al fenomeno dei cambiamenti climatici.

Esso ha incluso la sostituzione nel 2020 delle macchine per il riscaldamento/raffreddamento, verso pompe di calore a più alta efficienza, beneficiando pertanto dal 2021 di un saving sui consumi pari a circa 430.000 kWh.

10 Non essendo disponibili i report dei campionamenti ai camini effettuati nelle settimane precedenti la predisposizione del presente documento, per la determinazione di quegli inquinanti sono stati utilizzati i report del 2020. Tale scelta è stata resa possibile dalla stabilità che caratterizza i processi produttivi sottostanti ai camini.

RIDUZIONE DEI CONSUMI ENERGETICI E DELLE EMISSIONI [GRI 302-4 305-5] 11
Tipologia di interventi 2021 2020
Ammontare di riduzioni
stimate (KWh)
Ammontare di riduzioni
stimate (tCO2e)
Ammontare di riduzioni
stimate (KWh)
Ammontare di riduzioni
stimate (tCO2e)
Sostituzione di sistemi
di illuminazione con
tecnologia LED
355.964 156 168.845 78
Razionalizzazione
nell'uso delle linee
produttive
74.655 45 - -
Totale 430.619 201 168.845 78

Grazie agli interventi descritti, il Gruppo ha beneficiato di molteplici vantaggi, non solo sotto il profilo dell'efficienza energetica, ma anche in termini di emissioni evitate riconducibili a tali consumi se si assume che tali consumi provengano da energia elettrica da combustibili fossili. In particolare, grazie a interventi come la sostituzione di sistemi di illuminazione con tecnologia LED e la razionalizzazione nell'uso delle linee produttive, nel corso del 2021 è stato possibile evitare l'emissione di oltre 201,5 tonnellate di CO2e, più del doppio rispetto a quelle evitate nel 2020. Si evidenzia inoltre che nel corso del 2021, è iniziata la costruzione di due nuovi edifici nell'area in prossimità di Carel HQ. Il primo sarà un edificio polifunzionale ospitando la mensa aziendale, uffici, laboratori, sala convegni e showroom, mentre il secondo sarà destinato ad area uffici. Entrambi saranno dotati di impianti fotovoltaici per l'autoproduzione di energia elettrica e impianti di riscaldamento e raffreddamento ad alta efficienza.

PACKAGING

L'efficienza è l'elemento chiave delle soluzioni CAREL: è al tempo stesso meta e metodo. CAREL intende l'efficienza non solo come risparmio energetico, ma anche come valore aggiunto per il business dei clienti, in termini di precisione e attenzione per le risorse. Per questo è stato sviluppato un progetto con i fornitori di materiale di imballaggio per realizzare degli imballi green certificati. Gli imballi green rientrano in un insieme di azioni volte a efficientare le soluzioni CAREL a 360° definendo un continuum tra contenuto e contenitore. È così che molti imballi in plastica sono stati sostituiti da scatole di cartone e legno certificato FSC.

11 I fattori utilizzati per il calcolo delle emissioni evitate sono:

  • anno 2021: European residual mix 2020 (AIB 2021), laddove disponibili, altrimenti Terna 2019;
  • anno 2020: European residual mix 2019 (AIB 2020);

In linea con gli obiettivi previsti dal piano ESG, rispetto al 2020 è stato ampliato il perimetro di rendicontazione includendo gli altri plant produttivi del Gruppo oltre a Carel HQ.

Insieme ai fornitori è stata studiata una soluzione che consente di avere imballi sicuri e resistenti, ma rispettosi dell'ambiente. In quest'ottica, sono state realizzate nuove confezioni colorate con colore a base acquosa, privo di vernici acriliche e che utilizzano colle ad amido al posto di colle viniliche. In particolare, i colori rosso e bianco dei nuovi imballi CAREL sono garantiti secondo il GREENGUARD Certification Program che certifica che i prodotti per interni rispettino i limiti di emissioni chimiche stabiliti. In questo modo CAREL contribuisce alla creazione di ambienti più sani per i propri collaboratori e per i clienti. Entro il 2022, inoltre, il Gruppo si impegna a predisporre un catalogo degli imballaggi sostenibili in tutto il perimetro di Carel Industries Headquarter. Questo prevederà la diffusione di una procedura di raccolta dati in grado di analizzare il consumo e la tipologia dei materiali impiegati per poi suggerire e indirizzare verso soluzioni che prevedano un aumento dell'impiego di materie prime sostenibili, impegnandosi verso la riduzione della quantità di imballaggi immessi nel mercato.

RIFIUTI

CAREL INDUSTRIES attraverso la propria Politica Ambientale e grazie all'implementazione di un sistema di gestione ambientale promuove la corretta gestione dei rifiuti. Il Gruppo si impegna a ridurre la quota di rifiuti totali generati dall'attività produttiva ed in particolare con quanto attiene ai rifiuti misti legati al packaging. Sono stati definiti opportuni indicatori rapportati alla produzione complessiva. Negli uffici nelle zone break e in alcune aree produttive, sono posizionati appositi bidoni per la differenziazione dei rifiuti prodotti. Dall'analisi svolta sui rifiuti prodotti nella Capogruppo è emerso che la produzione complessiva di 478,24 ton di rifiuti è caratterizzata soltanto da un 1,8% di rifiuti pericolosi. Complessivamente viene inviato a recupero il 97,5% dei rifiuti prodotti (includendo i rifiuti liquidi acquosi); nello specifico, la quota di rifiuti riciclati è pari al 95,2%. A livello macro, pertanto, l'impatto generato dai rifiuti non è rilevante e la tipologia consente un alto riutilizzo dei rifiuti

RIFIUTI PRODOTTI [GRI 306-3] 2021
Tipo di rifiuti Rifiuti
generati
Rifiuti
deviati dallo
smaltimento
Rifiuti
destinati allo
smaltimento
Rifiuti pericolosi 8,72 5,72 3,00
Materiali contenenti sostanze pericolose con tasso di riciclaggio allo 0%
(Rifiuti liquidi, materiali di isolamento, materiali filtranti e di abbigliamento
contaminati da sostanze pericolose, ecc)
7,26 4,66 2,60
Materiali contenenti sostanze pericolose con tasso di riciclaggio misto
(Imballaggi in plastica, attrezzature, lampade al neon, ecc.)
1,41 1,00 0,41
Materiali contenenti sostanze pericolose con tasso di riciclaggio al 100%
(oli sintetici per motori, ingranaggi e lubrificazione)
0,06 0,06 0,00
Rifiuti non pericolosi 469,52 460,48 9,04
Materiali contenenti sostanze non pericolose con tasso di riciclaggio
allo 0% (cartucce di toner di scarto, rifiuti liquidi, materiali isolanti non
contenenti sostanze pericolose, ecc.)
9,24 5,80 3,44
Materiali contenenti sostanze non pericolose con tasso di riciclaggio
misto (apparecchiature di scarto e i loro componenti, cavi, ecc.)
26,09 20,49 5,60
Materiali contenenti sostanze non pericolose con tasso di riciclaggio al
100% (plastica, carta, cartone, imballaggi in legno e misti, metalli, rifiuti
solidi urbani)
434,19 434,19 0
Rifiuti totali 478,24 466,20 12,04

RIFIUTI NON DESTINATI A SMALTIMENTO [GRI 306-4] 2021
Tipo di rifiuto Recupero presso un sito esterno (t)
Rifiuti pericolosi 5,72
Riciclo 1,06
Oli, packaging, attrezzature e componenti elettrici riciclabili 1,06
Altre operazioni di recupero 4,66
Liquido, acque reflue con specifico trattamento 4,66
Rifiuti non pericolosi 460,49
Riciclo 454,69
Packaging, legna, carta, attrezzature, materiali vari riciclabili 454,69
Altre operazioni di recupero 5,80
Liquido, acque reflue con specifico trattamento 5,80
Rifiuti totali deviati dallo smaltimento 466,21
RIFIUTI DESTINATI ALLO SMALTIMENTO [GRI 306-5] 2021
Tipo di rifiuto Smaltimento presso un sito esterno (t)
Rifiuti pericolosi 3,01
Incenerimento (senza recupero di energia) 2,41
Materiali con componenti pericolosi per l'incenerimento 2,41
Discarica 0,60
Materiali, attrezzature, packaging per la discarica 0,60
Rifiuti non pericolosi 9,04
Incenerimento (senza recupero di energia) 2,01
Materiali misti non riciclabili per l'incenerimento (es. toner o parte solida dopo
trattamento liquido)
2,01
Discarica 7,03
Attrezzature, materiali misti, cavi non riciclabili 7,03
Rifiuti totali destinati allo smaltimento 12,05

I materiali, infatti, che determinano oltre il 90% dei rifiuti prodotti sono ascrivibili a imballaggi di materiali misti, carta e cartone, legno, ferro e acciaio, e questi garantiscono la percentuale di riciclo sopra esposta.

Ciò nonostante, l'impegno è e sarà quello di ridurre la componente legata al materiale misto per poter valorizzare all'interno le plastiche generate dal processo produttivo. Questo, infatti, vede la separazione verso plastiche che possono essere meglio valorizzate (quali rolle, bobine in PS, stecche in PS, PVC, PE e PET, etc..) nel processo di esitazione.

L'analisi sarà particolarmente utile anche per individuare possibili riduzioni nella filiera di fornitura della materia prima utilizzata nei cicli produttivi aziendali.

I diversi rifiuti prodotti derivano dai processi industriali legati in particolare alla necessità di protezione dei componenti elettronici utilizzati nell'assemblaggio dei componenti nelle diverse linee produttive.

Per ogni tipologia di rifiuto rilevante viene analizzata la provenienza dall'area produttiva o logistica per consentire di individuare sinergie e specifiche aree di intervento.

In relazione alla tipologia di rifiuti generati, ed in considerazione del modello di gestione attuato nonché delle azioni in corso, non si ravvisano impatti rilevanti dato l'elevata % di riciclo ottenibile. Inoltre, la modalità di gestione mediante specifiche aree e l'utilizzo di appositi contenitori consentono di evitare possibili contaminazioni di matrice ambientale.

Il basso impatto è testimoniato dalla valutazione che è stata condotta sulla valorizzazione in termini di emissione di tCO2eq generate da tutti i rifiuti prodotti nella Capogruppo. Analisi che sarà, sulla base del metodo consolidato, poi progressivamente estesa anche a tutti gli altri siti produttivi del Gruppo.

L'emissione è infatti contenuta e pari a circa 9,8 tCO2eq, ciò corrisponde a circa una tCO2eq ogni 48,5 ton di rifiuto prodotto. Il 90% delle emissioni prodotte dai rifiuti corrisponde alla medesima tipologia a maggior impatto sulle quantità prodotte.

ACQUA

Il Gruppo è impegnato ad un uso razionale delle risorse idriche in tutte le proprie sedi. In considerazione del fatto che i prelievi di acqua dolce 12 sono riconducibili all'utilizzo sanitario piuttosto che a processi industriali, l'approccio manageriale è pertanto finalizzato al monitoraggio degli stessi per scongiurare possibili perdite anomale e salvaguardare le risorse idriche. Per ciascun sito produttivo, l'acqua proviene perlopiù dall'acquedotto pubblico, solo un plant dispone di un pozzo e le fatture vengono periodicamente verificate al fine di intercettare eventuali scostamenti rispetto ai valori precedenti e poter prontamente intervenire per eventuali guasti o perdite. Nel 2021 il prelievo di acqua totale del Gruppo è stato pari a circa 21,6 mega litri; l'aumento rispetto al valore rilevato nell'anno precedente (15 mega litri) è da imputarsi all'ampliamento del perimetro di rendicontazione che include, rispetto al 2020, anche tutte le filiali commerciali estere nonché all'incremento del business che si è riflesso in un aumento delle ore lavorate (circa +4,7% rispetto al 2020).

A partire dal 2020 i consumi dei siti produttivi sono monitorati anche in relazione alle eventuali aree a stress idrico in cui sorgono tali siti; da questa valutazione è emerso che i consumi non sono elevati e risultano allineati ai trend storici. Il plant sito in Cina, che incide per il 25% dei prelievi totali, sorge in un'area a stress idrico.

Dal 2021 l'analisi è stata estesa anche a tutte le altre realtà del Gruppo compresi gli uffici commerciali. Complessivamente il 47% dei consumi è ascrivibile ai siti produttivi. Tuttavia, tali prelievi (complessivamente pari a 21,6 Megalitri per la quasi complessiva fornitura da terza parte) essendo prettamente legati all'utilizzo sanitario sono quindi vincolati al numero di persone e alle ore lavorate. Al fine di un monitoraggio più accurato del volume di acqua conferita ai condotti della fognatura pubblica nella Capogruppo è stato installato un apposito misuratore. Data l'importanza del conferire i reflui industriali assimilati agli urbani all'interno dei parametri di legge prosegue su base periodica una verifica dei parametri dell'acqua. Inoltre, è stata definita una procedura specifica per il monitoraggio e la corretta gestione dei flussi al fine di scongiurare perdite indesiderate, mediante l'attuazione di specifici piani manutentivi. Data la tipologia di utilizzo di acqua, non si ravvisano oltre a quanto già menzionato azioni particolari da adottare. Le acque reflue delle sedi e impianti del Gruppo in generale, vengono conferite al sistema di fognatura pubblica regolamentato da apposito rapporto contrattuale che ne prescrive anche i limiti di accettabilità con riferimento alla normativa in vigore. I reflui quindi confluiscono al sistema di depurazione pubblico. Pertanto, nessun refluo industriale viene direttamente immesso su corpo ricettore idrico.

12 Per acqua dolce si intende acqua con una concentrazione di solidi disciolti totali TSS ≤1,000 mg/L; altre acque (TSS>1,000 mg/L). Per identificare le strutture che si trovano in aree a stress idrico è stato utilizzato lo strumento "Aqueduct Water Risk Atlas" del World Resources Institute. Si segnala che il plant Carel Suzhou sorge in un'area a stress idrico elevato (40-60%) e il prelievo idrico dello stesso proviene da acquedotto alimentato da acque superficiali.

PRELIEVO IDRICO PER FONTE (ML) [GRI 303-3] 13 2021 2020
Fonte Tutte le aree Aree di stress idrico Tutte le aree Aree di stress idrico
Acque sotterranee 0,5 0 0,5 -
Acqua dolce 0,5 0 0,5 -
Acqua da acquedotto 21,1 5,2 14,8 3,9
Acqua dolce 19,9 5,2 14,8 3,9
Altra acqua 1,2 0 - -
Totale 21,6 5,2 15,3 3,9

13 Nel corso del 2021 e del 2020 non vi sono stati prelievi da acque superficiali, acque prodotte, e acque marine, o altre fonti d'acqua.

EFFICIENZA ENERGETICA E SOSTENIBILITÀ DI PRODOTTI E SERVIZI

CAREL è da sempre promotrice e protagonista di sistemi di controllo evoluti, proponendo soluzioni innovative nel settore HVAC/R. Sono le "high efficiency solutions", una risposta certa alla salvaguardia dell'ambiente mediante sistemi di controllo ottimizzati e integrati, in grado di far ottenere un sensibile risparmio energetico e una conseguente riduzione dell'impatto ambientale. Il Gruppo si impegna sul fronte della riduzione degli impatti negativi sull'ambiente e nella lotta al cambiamento climatico anche mediante la continua ricerca di soluzioni per la regolazione e il controllo di apparecchiature e impianti che utilizzino refrigeranti a basso impatto ambientale oltre che di soluzioni che consentano ai clienti-utilizzatori la massima efficienza energetica possibile delle loro applicazioni. L'impegno nei confronti della sostenibilità e del rispetto dell'ambiente è da sempre parte del DNA di CAREL.

Infatti, nello sviluppo e nel miglioramento delle soluzioni integrate destinate alle varie aree di mercato cui CAREL si rivolge, attraverso un approccio rivolto alla "soluzione" piuttosto che al "prodotto", il Gruppo ha dimostrato particolare sensibilità verso i temi di sostenibilità, attuando programmi di ricerca mirati a:

CAREL prosegue il proprio impegno per la salvaguardia del Pianeta attraverso soluzioni tecnologicamente innovative che generano risparmio energetico. CAREL è infatti uno dei partner di Geofit, un progetto di ricerca sulle tecnologie geotermiche smart, finanziato dall'Unione Europea e finalizzato allo sviluppo di sistemi EGS (Enhanced Geothermal Systems) innovativi.

EFFICIENZA ENERGETICA

Il continuo efficientamento degli impianti di condizionamento e refrigerazione è uno dei capisaldi del Gruppo CAREL. In aggiunta all'orientamento verso sistemi meno "energivori", il focus di CAREL è rivolto anche all'alimentazione degli stessi. La transizione degli impianti per il riscaldamento tradizionali a gas o a combustibile fossile verso soluzioni a pompa di calore elettrica, permettono potenzialmente un maggiore impiego di fonti rinnovabili. Le principali progettualità ed innovazioni degli ultimi anni nelle tecnologie HVAC/R hanno riguardato:

  • l'ottimizzazione degli impianti e dei circuiti frigoriferi;
  • il consolidamento dell'uso di compressori a velocità variabile con tecnologia BLDC, che hanno consentito gradi di efficienza nelle applicazioni come le pompe di calore;
  • dispositivi specifici per applicazioni con refrigerante CO2, che hanno permesso di rendere più efficienti gli impianti e di estendere l'uso di questo refrigerante in aree geografiche più calde;
  • la diffusione dell'uso di refrigeranti naturale in genere, in particolare il propano (R290).

CAREL non si è limitata all'ottimizzazione di macchina, ma si è spinta verso soluzioni che permettano l'ottimizzazione di impianto anche modificandone completamente l'architettura tecnologia, come il sistema HEOS (High Efficiency Showcase), in cui la refrigerazione in un supermercato viene radicalmente trasformata da un sistema di produzione centralizzata di liquido refrigerato ad un sistema distribuito, in cui ogni banco frigorifero può essere ottimizzato per minimizzare il consumo dell'impianto complessivo.

Anche in ambito HVAC è rivolta particolare attenzione all'umidificazione adiabatica che permette una produzione di umidità con un minor uso di energia rispetto all'umidificazione isotermica. Una delle applicazioni di ricaduta consiste nel raffreddamento evaporativo, con un consistente efficientamento del controllo di temperatura, soprattutto in applicazioni di trattamento dell'aria.

Nel corso del 2021 prosegue l'approccio al mercato di CAREL in cui non si propongono singoli prodotti ma soluzioni integrate che permettano di rispondere completamente alle esigenze di ogni applicazione. Per quanto riguarda le tematiche di sostenibilità e di rispetto per l'ambiente, il Gruppo ha svolto un'analisi sul consumo elettrico annuale di un'unità frigorifera che monta un componente CAREL selezionando un panel di soluzioni. Il valore di consumo è calcolato sulla base di criteri di design standard (e.g. refrigerante, ore di lavoro, efficienza, carico medio di lavoro, sovradimensionamento componenti). A tale consumo elettrico si applica il risparmio energetico che è stato ricavato come media dai case study interni per quel dato componente CAREL e per una data applicazione nel settore del freddo alimentare o del condizionamento dell'aria.

L'utilizzo di prodotti CAREL da parte dei clienti ha permesso nel corso del 2021 un risparmio 14 pari a 5.867 GWh, registrando un trend positivo (+ 28% rispetto al risparmio registrato nel 2020, pari a 4.570 GWh). Di seguito la tabella riepiloga i risparmi energetici, il metodo di calcolo è comune alle famiglie di prodotto considerate, selezionate tra tutto il portafoglio prodotti CAREL in quanto particolarmente performanti dal punto di vista dell'efficienza energetica. Per ognuno dei prodotti selezionati sono state quindi modellizzate delle condizioni di lavoro di riferimento, ed è stata definita una performance energetica media ottenibile con tecnologie tradizionali equivalenti e, per differenza con le prestazioni attuali, il risparmio energetico ottenibile. Rispetto ai dati del 2020 non è stata aggiunta nessuna nuova famiglia di prodotti. Circa il 74% dei risparmi energetici è stato ottenuto grazie agli EXV, inclusi Ejector, grazie ai significativi volumi, pari ad oltre 445 mila pezzi nel 2021.

2021 2020 2019
PRODOTTO Applicazione Saving (%) Risparmi totali
(GWh/yr)
Risparmi totali
(GWh/yr)
Risparmi totali
(GWh/yr)
Electronic expansion valve (EXV) HVAC/REF 17% 4344 3.124 2.955
DC Drive e Heez REF 30% 460 371 310
Adiabatic system HVAC 60% 110 26 21
Heat Exchanger HVAC 11% 15 953 1.049 1.015
Totale 5.867 4.570 4.301

RIDUZIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA PER FAMIGLIE DI PRODOTTI [GRI 302-5]

A complemento dell'offerta integrata di CAREL per applicazioni di ventilazione (a titolo esemplificativo AHU e Roof Top) si inseriscono i prodotti di Recuperator, azienda che produce recuperatori di calore aria-aria ad elevata efficienza energetica, acquisita alla fine del 2018. L'utilizzo dei recuperatori di calore da parte dei clienti nelle applicazioni appena descritte ha prodotto un risparmio nel corso dell'anno di 953 GWh, pari al 16% del totale delle applicazioni.

I grafici seguenti riportano il raffronto nel triennio 2019-2021 in termini di saving energetici dei prodotti CAREL. L'aumento dei saving dell'esercizio 2021 è da attribuirsi al fatto che il mercato è sempre più propenso a favorire soluzioni che garantiscano una maggior sostenibilità energetica.

14 Al fine di consentire una maggiore comparabilità dei dati relativi al risparmio energetico i dati 2019 sono stati oggetto di riesposizione per un affinamento nella metodologia di calcolo.

15 Efficienza annuale media considera sia riscaldamento sia raffrescamento

Totale della riduzione consumi di energia elettrica (GWh/yr)

Il Gruppo ha infine rapportato i risparmi energetici generati in termini di emissioni GHG evitate 16 dal cliente: nel 2021 sono state evitate 1.613.425 tCO2e, ovvero di poco superiori alle emissioni di CO2 prodotte della Guyana nel 2020 17, contribuendo fattivamente alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Per assorbire tali emissioni sarebbe infatti necessaria una superficie boschiva 18 maggiore all'area metropolitana di Francoforte pari a circa 2260 km2.

RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI ENERGIA ELETTRICA PER FAMIGLIE DI PRODOTTI [GRI 305-5]
ExV
DC Drivers e Heez
Adiabatic system
Heat Exchanger
2021 Emissioni evitate (tCO2e/yr) 1.194.600 126.500 30.250 262.075 1.613.425
2020 Emissioni evitate (tCO2e/yr) 859.186 101.907 7.259 288.595 1.256.947
2019 Emissioni evitate (tCO2e/yr) 874.612 91.870 6.202 300.476 1.273.160

16 Per il calcolo delle emissioni evitate è stato considerato un coeff. di conversione pari a 0,000275 tCO2e/kWh (Fonte: European Environmental Agency EEA, 2019)

17 Fonte: EDGAR - Emissions Database for Global Atmospheric Research ( https://edgar.jrc.ec.europa.eu), 2021 – 1.518.297,6 tCO2

18 Per il calcolo della superficie di foresta equivalente è stato considerato un coeff. di conversione pari a 630 TonCO2/km2 yr (Fonte: http://www.treesintrust.com/environmental.shtm)

La divisione IoT ha permesso al Gruppo di concentrare l'attenzione in soluzioni che consentano, oltre al tradizionale monitoraggio degli impianti e alla gestione dell'allarmistica, anche più evolute soluzioni di ottimizzazione degli apparati. I dati di funzionamento dell'impianto permettono agli energy manager di aumentare la consapevolezza sulle prestazioni degli stessi. Questa, inoltre, consente di valutare eventuali cali di performance, essenziali per attivare sistemi di manutenzione programmata. In tale ambito, si inseriscono anche servizi di monitoraggio ed ottimizzazione di impianto dove i dati provenienti da più apparati simili vengono confrontati per poter allineare gli impianti meno efficienti alle prestazioni dei più performanti.

L'ottimizzazione dell'apparato può essere altresì ottenuta coordinando il funzionamento dei vari dispositivi che lo compongono in funzione del suo utilizzo, delle condizioni ambientali o dell'uso degli impianti stessi. Anche nei casi più semplici, l'introduzione di un sistema di controllo evoluto permette una notevole riduzione del fabbisogno energetico di macchine e impianti, grazie a funzioni come, ad esempio, l'ottimizzazione di accensioni e spegnimenti piuttosto che l'utilizzo solo in caso di effettiva necessità.

REFRIGERANTI NATURALI

Gli effetti dei refrigeranti tradizionali sull'ambiente e la loro messa al bando in alcune aree geografiche ha reso fondamentale estendere la proposta di CAREL all'uso di refrigeranti naturali a basso impatto ambientale quali propano (R290), biossido di carbonio (R744) e ammoniaca (R717) spesso in combinazione a tecnologie di compressori a velocità variabile.

In generale lo sforzo di CAREL in questi anni è stato quello di sviluppare, in partnership con i principali costruttori di compressori, sistemi di refrigerazione industriale e commerciale in grado di utilizzare refrigeranti naturali in ogni nicchia di applicazione servita.

Un'altra area R&D di CAREL include le soluzioni che prevedono una riduzione dell'uso dei refrigeranti sintetici in modo da diminuirne ulteriormente il costo e l'impatto ambientale ed è proprio per questo che CAREL utilizza nella refrigerazione il biossido di carbonio (CO2 ).

La CO2 è difatti un refrigerante economico, ampiamente disponibile e facilmente ottenibile dalla combustione degli idrocarburi. È un refrigerante completamente verde: ha un ODP (potenziale di riduzione dell'ozono) pari a zero e un GWP (potenziale di riscaldamento globale) di uno, infatti viene utilizzato per il confronto nella valutazione dell'effetto serra dei gas.

Dal punto di vista della sostenibilità, e a parità di soluzione impiantistica, utilizzare CO2 è una scelta più ecocompatibile rispetto all'impiego di qualsiasi refrigerante HFC/HFO. Inoltre, rispetto ad altri refrigeranti naturali, la CO2 non è infiammabile (a differenza degli idrocarburi, come R290) e non è tossica (a differenza dell'NH3), ma è potenzialmente meno efficiente. Grazie all'effetto dell'accordo di Kigali e alla conseguente progressiva eliminazione dei gas HFC/HFO, la CO2 diventerà progressivamente il refrigerante standard. Esperienza, knowhow e innovazione sono i valori cardine su cui le soluzioni CAREL fanno perno. La tecnologia di controllo CAREL punta su affidabilità ed efficienza per questo tipo di impianti, con particolare attenzione ai climi più caldi dove il risparmio energetico risente della bassa temperatura del punto critico (31°C).

CAREL offre soluzioni complete per regolare nel modo ottimale applicazioni frigorifere che utilizzano la CO2 come fluido refrigerante. Si tratta di soluzioni tecnologicamente avanzate in grado di gestire la complessità del sistema legata alla pressione in gioco, alle condizioni climatiche e alla capacità frigorifera necessaria.

Anche nel corso del 2021 continua l'espansione in ambito di installazioni con refrigeranti naturali, sostenuta anche da una forte domanda da differenti mercati. Hecu sistema è la soluzione CAREL ad alta efficienza per condensing unit per la refrigerazione commerciale, in evoluzione verso i refrigeranti naturali integrando la gestione di compressori inverter DC per il refrigerante CO2 . Utilizzando compressori inverter DC, Hecu sistema è in grado di offrire un'effettiva modulazione della capacità frigorifera, che consente di ottenere bassi consumi di energia soprattutto a carichi parziali.

Le prestazioni eccellenti raggiungibili con la CO2 permettono di soddisfare sia la direttiva Eco-design sulle prestazioni energetiche sia di superare i limiti imposti dal Regolamento F-Gas nelle applicazioni con le condensing unit.

L'impegno di CAREL trova conferma nell'andamento dei progetti per gli impianti di refrigerazione nel food retail che vedono una continua crescita delle soluzioni a CO2 e, tra queste, un deciso spostamento dalle tecnologie tradizionali a quelle più efficienti a velocità variabile.

È in continua crescita in tutto il mondo il trend delle installazioni con refrigeranti naturali, trainato principalmente dall' Europa, ma con forti drivers anche in Giappone, Nuova Zelanda, Australia e Sud Africa. In tale contesto, negli ultimi anni CAREL ha aumentato considerevolmente il numero di progetti a CO2 con tecnologia DC inverter garantendo alta efficienza anche con l'utilizzo di refrigeranti naturali.

CAREL intende quindi contribuire a diffondere la cultura del risparmio energetico e di una refrigerazione attenta all'ambiente, ed è per questo che ha intrapreso diversi progetti in materia di sostenibilità.

SOSTENIBILITÀ NELLA CATENA DEL FREDDO

Parte dei sistemi di controllo CAREL sono certificati HACCP International per la sicurezza del cibo nei processi alimentari. Non si tratta di un adeguamento alla norma ma di una certificazione volontaria di qualità. Un valore aggiunto che supera gli standard imposti dalle direttive, e che inserisce le soluzioni CAREL ai primi posti in materia di sicurezza. Questa certificazione rappresenta un'assicurazione per produttori, distributori e consumatori.

Lo spreco di cibo comporta perdite economiche e anche aspetti di forte insostenibilità. Pensare in ottica di prevenzione significa ragionare in modo responsabile, evitando comportamenti dannosi per l'energia globale. Si tratta di un approccio green nei confronti della gestione delle materie, delle macchine, dei sistemi elettronici e di tutti i processi di lavoro che insieme producono, trasportano e contribuiscono a distribuire il cibo.

Il sistema della moderna catena distributiva del cibo è molto complesso e l'aspetto della sostenibilità è strettamente intrecciato a quello della sicurezza alimentare.

Migliorare la sicurezza alimentare in alcuni anelli cruciali della "catena del freddo" rappresenta una scelta nevralgica e una innovazione importante in materia di sostenibilità.

L'obiettivo è l'equilibrio tra la massima attenzione alla sicurezza alimentare e la minimizzazione dei costi dell'energia necessaria a mantenere i giusti standard di refrigerazione e di conservazione del cibo.

Banchi frigo e celle frigorifere rappresentano due luoghi nevralgici in materia di sicurezza alimentare. Non a caso, infatti, il tema strettamente collegato è quello della sicurezza nella catena del freddo. In questi ambienti è possibile misurare e tracciare un potenziale rischio per gli alimenti in termini di tempi di conservazione, di temperature troppo alte o troppo basse o di umidità relativa non ottimale. È proprio qui che i sistemi CAREL garantiscono all'origine l'affidabilità e la precisione delle rilevazioni diventando alleato prezioso per i responsabili della qualità e della sicurezza alimentare: minore è lo stress subito dai prodotti, migliori sono le condizioni di conservazione. I cibi durano più a lungo e mantengono inalterate le caratteristiche organolettiche.

CAREL propone sia soluzioni punto a punto tra le più performanti sul mercato che una soluzione globale top di gamma. Garantiamo una migliore conservazione del cibo e un maggior risparmio energetico. Si spende meno e il cibo si conserva meglio e più a lungo.

Le persone

SVILUPPO E TUTELA DELLE RISORSE UMANE

La centralità delle persone rappresenta da sempre uno dei principi guida della strategia del Gruppo e una leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile. Il 2021 è stato un anno importante nel percorso intrapreso verso una gestione del personale sempre più orientata a contribuire attivamente al benessere all'interno e all'esterno dell'organizzazione. Come già descritto precedentemente è stato infatti presentato il piano "Driven by the future" che trova nell'agire per le persone uno dei tre fondamenti indispensabili per intraprendere un percorso di sviluppo sostenibile. Per questo dei 55 obiettivi di sostenibilità distribuiti su un orizzonte temporale pluriennale, 22 sono obiettivi rivolti a migliorare le relazioni e la cura del Gruppo verso le persone, siano essi dipendenti, clienti o la comunità intera. L'impegno che il Gruppo ha deciso di prendere verso le persone insiste in particolar modo sulle seguenti aree tematiche:

  • Diversity, equal opportunity and inclusion
  • Training and professional development
  • Talent attraction, development and retention
  • Employee involvement, listening and satisfaction
  • Human rights and code of ethics
  • Well-being, work-life balance and employment protection

HUMAN RIGHTS AND CODE OF ETHICS E DIVERSITY, EQUAL OPPORTUNITY AND INCLUSION

Il contesto di multiculturalità e pluralità di genere e nazionalità che caratterizza il Gruppo in quanto multinazionale, richiede una particolare enfasi sulla promozione di un approccio inclusivo al fine di promuovere un clima di rispetto e rendere la diversità un vantaggio strategico, favorendo il confronto, la creatività e l'innovazione.

Per perseguire l'impegno preso sulla diffusione di una cultura basata sul rispetto dei diritti e sulla valorizzazione della diversità, l'Azienda opera in coerenza con Codice Etico e le Politiche di Gruppo adottate a tutela del rispetto dei Diritti Umani e della Diversità, ispirandosi alle normative e ai principi internazionali. Le policy costituiscono i principi etici e gli standard di comportamento da adottare nella conduzione delle attività aziendali del Gruppo CAREL, quali ad esempio: legalità, moralità, professionalità, dignità ed eguaglianza. Al fine di assicurare il rispetto di tali valori e principi di comportamento da parte di tutti gli stakeholder, l'Azienda favorisce la condivisione e la diffusione degli stessi lungo tutta la propria value chain.

Al fine di accrescere la consapevolezza del Gruppo sulle tematiche della diversità e inclusione, il Gruppo è impegnato in attività, iniziative e progetti volti a ridurre le diseguaglianze di genere e favorire, in generale, le pari opportunità e l'accesso alle donne a percorsi di carriera in ambito STEM, tenendo conto che nel settore industriale d'appartenenza storicamente la presenza femminile non è prevalente.

Tra le iniziative messe in atto per aumentare il contatto con giovani donne si cita, a titolo esemplificativo, la partecipazione della Capogruppo a iniziative di recruiting ed employer branding targettizzate alle studentesse di discipline STEM, che anche nel 2021 si sono svolte in modalità virtuale.

L'impegno di lungo periodo a un riequilibrio di genere nelle posizioni manageriali, si è concretizzato nell'assegnazione di un target relativo all'inserimento di donne tramite assunzioni a tempo indeterminato con lo scopo di aumentare gradualmente il numero di dipendenti femminili. L'indicatore di riferimento è definito come la percentuale di donne "white collars" assunte sul totale delle assunzioni dell'anno. Per il 2021 il target è stato assegnato a Headquarters al 25% con incremento del 5% negli anni successivi. Nel 2021 nella Capogruppo la % di white collars donne assunte a tempo indeterminato sul totale degli assunti è stata

del 23,1%. Considerando anche le assunzioni dei white collars a tempo determinato, la % di donne assunte sul totale è stato del 24%. A livello Gruppo la presenza femminile nel 2021 è stata pari al 37%, le donne costituiscono circa il 26% della popolazione dei White Collars in crescita dell'1% rispetto all'anno precedente.

In tutte le sedi del Gruppo è da sempre garantita la libera associazione in organizzazioni sindacali e di contrattazione collettiva, a tutela del diritto della persona sancito dalle principali convenzioni internazionali, oltre che da varie norme nazionali.

Il Gruppo si impegna a garantire orari di lavoro conformi con il numero massimo di ore di lavoro stabilito dalle norme applicabili ed assicurando i bisogni dei lavoratori durante tutte le fasi del rapporto di lavoro, riconoscendo l'esistenza di esigenze connesse alle varie fasi della vita (come ad esempio: maternità, paternità, salute propria e dei parenti, ecc.). Al fine di garantire che le Relazioni Industriali nel Gruppo vengano svolte in un clima di collaborazione trasparente e positiva, il Gruppo prevede che i rapporti e le negoziazioni con le organizzazioni sindacali siano gestiti localmente da ogni società del Gruppo.

Nel corso del 2021 nella Capogruppo sono state proclamate 3 giornate di sciopero, tutte legate ad azioni messe in capo dalle Organizzazioni Sindacali a livello nazionale (per sicurezza sul lavoro, piano nazionale di gestione della situazione emergenziale e legge di bilancio). Il tasso di adesione è stato in media del 13,2%. Ad ottobre 2021, sono inoltre iniziate le trattative sindacali per il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale (contrattazione di II° livello) valevole per il triennio 2022-2024. L'accordo, che verrà siglato nel primo trimestre del 2022, conserva il focus sulla flessibilità e sul riconoscimento di welfare & benefit aggiuntivi per i dipendenti.

Nel corso del 2021 la percentuale di dipendenti del Gruppo CAREL coperti da accordi di contrattazione collettiva è pari al 48%, la restante parte, è assunta con contratti aziendali o individuali che hanno come riferimento le norme e le prassi di mercato locali. Nel 2021 nella Capogruppo il 15,6% dei lavoratori aderisce ad un sindacato e si registra un basso grado di contenziosi nel Gruppo. Il numero di reclami relativi alle pratiche di lavoro presentati nel corso del 2021 è pari a n. 3. Si tratta di casi individuali che hanno dato luogo a controversie, verificatesi nello stabilimento produttivo di CAREL Sud America e nella filiale commerciale in Sud Africa. Di tali contenziosi, due si sono chiusi già nel corso del 2021 mentre il restante è in via di risoluzione. Nel corso del 2021 inoltre non sono pervenute segnalazioni relative ad episodi di discriminazione.

Nel corso del 2021, per rispondere alla necessità di continuare ad applicare stringenti protocolli di sicurezza per mitigare i rischi di contagio, è continuato l'impegno del team "Comitato di controllo Covid-19" nato nel 2020 all'insorgere della pandemia e composto dalla Direzione HR, l'HSE Manager, il medico competente e RSU/ RSL. Il team si è riunito periodicamente per l'aggiornamento del Piano di Emergenza e del relativo protocollo sanitario, al fine di valutare le migliori condizioni di accesso agli uffici bilanciando il ricorso allo smartworking, fornendo policies e guidelines da utilizzare in modo standardizzato, nel rispetto delle disposizioni locali e della normativa vigente in ogni singolo paese.

COMPOSIZIONE DEL PERSONALE

I lavoratori dipendenti del Gruppo CAREL al 31 Dicembre 2021 sono complessivamente 1.865, in aumento del 6,9% rispetto al 2020. L'incremento di organico, oltre alle nuove assunzioni di personale, è una diretta conseguenza dell'inclusione di Enginia e CFM nel perimetro del Gruppo. In ottemperanza alla legge italiana la Capogruppo in particolare porta avanti la pianificazione di percorsi di inserimento dedicati a personale diversamente abile. Al 31 dicembre 2021, i dipendenti diversamente abili nel Gruppo sono 42.

La categoria professionale maggiormente rappresentata è quella degli impiegati, che compongono circa il 60% del totale dei dipendenti, a cui seguono gli operai 37% e i dirigenti che rappresentano circa il 3% della forza lavoro totale. Rispetto all'anno precedente il 2021 ha visto l'aumento del 8% della presenza di donne nell'organico, le quali in continuità con gli anni precedenti, vedono una conferma nella presenza all'interno della categoria professionale dei dirigenti 1 .

1 La classificazione delle categorie professionali di seguito riportata si ispira in parte alla normativa italiana in materia di livello di inquadramento, considerando come appartenenti alla categoria "dirigenti", anche qualora non contrattualmente tali, tutti i membri dei consigli d'amministrazione delle società del Gruppo.

DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER GENERE (N.) [GRI 405-1]
2021 2020 2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 57 5 62 56 6 62 55 6 61
Impiegati 826 288 1114 795 264 1.059 772 272 1.044
Operai 294 395 689 257 367 624 243 331 574
Totale 1177 688 1865 1.108 637 1.745 1.070 609 1.679

La maggior parte dei dipendenti di CAREL si colloca nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni, con un'età media di circa 42,2 anni: 42 per gli uomini e 42,5 per le donne; anche per quanto riguarda la distribuzione dei dipendenti per categoria professionale e per fascia d'età, il trend degli anni precedenti si mantiene costante e vede quindi la maggior parte del personale impiegatizio e operaio collocato nella fascia di età compresa tra i 30 e i 50 anni.

Dipendendi per fascie d'età (%) Dipendenti per categoria professionale e per fascia d'età (%)

La continua crescita del Gruppo si riflette nella presenza del 51% di dipendenti impiegati da un periodo compreso tra 0 e 5 anni. In aggiunta, l'impegno del Gruppo per l'instaurazione di rapporti di lavoro stabili e duraturi è confermato dall'anzianità di servizio, circa il 43% dei dipendenti è in forza da un periodo compreso tra 6 e 25 anni e dall'elevata percentuale di dipendenti con contratto a tempo indeterminato (82%).

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E GENERE 2021 (N.) [GRI 102-8]
Contratto a tempo indeterminato Contratto a tempo determinato Totale
Uomini Donne Uomini Donne Indeterminato Determinato
Europa
Occidentale
670 304 12 3 974 15
Resto d'Europa,
Medio Oriente
e Africa
113 139 38 74 252 112
Nord America 99 29 7 1 128 8
Sud America 22 26 0 0 48 0
Nord Asia 59 17 123 83 76 206
Sud Asia 34 12 0 0 46 0

Il part-time nel 2021 è stato riconosciuto a circa il 2% della forza lavoro totale e risulta maggiormente utilizzato dalle donne. Presso la Capogruppo è in vigore un contratto integrativo che garantisce delle condizioni di maggior favore a tutti i dipendenti (quindi a più di un terzo dei dipendenti del Gruppo) rispetto al CCNL, su temi quali la flessibilità dell'orario lavorativo giornaliero e settimanale, il lavoro part-time, i permessi retribuiti in caso di nascita di un figlio.

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI IMPIEGO (N.) [GRI 102-8]
2021
2020
2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Full-time 1172 647 1819 1106 600 1706 1066 569 1635
Part-time 5 41 46 2 37 39 4 40 44
Totale 1177 688 1865 1108 637 1745 1070 609 1679

Per quanto riguarda la distribuzione geografica, in linea con gli anni precedenti, più della metà dei dipendenti è impiegato in Europa Occidentale, il 20% nell'area Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa, il 17% nell'area APAC e il 10% in America del Nord e del Sud.

Distribuzione dipendenti per regione

68 Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Le persone

EMPLOYEE INVOLVEMENT, LISTENING AND SATISFACTION

L'importanza delle persone nello sviluppo sostenibile, affiancata alla necessità di gestire le continue sfide dell'integrazione di nuove persone, di nuovi business e delle importanti modifiche alle modalità di lavoro sopraggiunte con la pandemia, hanno reso evidente negli ultimi anni la necessità di un punto di svolta nella vita aziendale.

All'insorgere della pandemia nel 2020, l'azienda ha manifestato la volontà di intraprendere un percorso di sviluppo per rinnovare l'Employee Value Proposition e per dare nuovo slancio al ridisegno del sistema valoriale e di principi a cui l'Azienda si ispira.

Al fine di proporre un'identità aziendale forte e condivisa, in grado di alimentare la coesione tra le persone e l'allineamento verso la realizzazione degli obiettivi strategici, nel 2021 è stata formalizzata, per la prima volta, la Vision e contemporaneamente è stato comunicato il CAREL Culture Code con il quale sono stati disegnati i principi guida della cultura del Gruppo.

Being the innovation our planet needs throungh solutions for the Climate Control Industry.

Driven by knowledge, inspired by human well-being.

Now and for the future generations.

Il processo di identificazione dei principi ha visto nell'ultimo biennio coinvolto in prima battuta il top management della Capogruppo, delle regioni e a seguire altri gruppi di collaboratori che attraverso dei focus group hanno potuto fornire il loro contributo nell'attività di codifica del set di comportamenti individuali e pratiche collettive connesse ai principi ispiratori.

Il risultato è un set di key statement che sono espressione da un lato del desiderio di continuità con l'identità storica di CAREL dall'altro rappresentano un ideale e un obiettivo valoriale per il futuro, al fine di consentire alle persone di tradurre in pratica la vision aziendale:

  • Be open! Valorizzando la diversità delle persone e nuovi approcci, guardando ad esperienze e conoscenze al di fuori di CAREL, mettendo in discussione lo status quo e operando con un orizzonte globale;
  • Experiment! Per innovare sfruttando cicli brevi e in collaborazione con i clienti, considerando i fallimenti un'opportunità di apprendimento;
  • Care! Chiedere e ascoltare le opinioni degli altri rimanendo trasparenti e tenendo conto del modo in cui le proprie azioni influenzano il lavoro degli altri e contemporaneamente difendendo le proprie idee;
  • Think customer first! Lavorare mettendo la prospettiva del cliente al centro offrendogli la migliore soluzione e il miglior servizio che si è in grado di offrire;
  • Make the difference! Settando obiettivi e criteri di valutazione ambiziosi, chiari e condivisi, prendendosi la responsabilità e i rischi delle proprie azioni e incarnando i principi del CAREL Culture Code.

I nuovi modelli di organizzazione del lavoro, insieme all'espansione aziendale e al continuo inserimento di nuove risorse, hanno fatto emergere inoltre in maniera rilevante la necessità di strutturare attività di comunicazione interna per rispondere al bisogno di creare un ambiente che promuova il senso di vicinanza e appartenenza. In risposta a questa esigenza è stato avviato, già da fine 2020, un nuovo team interfunzionale dedicato ai processi e alle iniziative di comunicazione interna per l'intero Gruppo.

Nel corso del 2021 le iniziative si sono focalizzate principalmente sul deployment a livello Gruppo delle nuove Vision, Mission e dei valori guida del Carel Culture Code con l'obiettivo di iniziare un percorso di crescita verso la definizione della nuova cultura aziendale. Il team si è dato come obiettivo quello di approcciare le iniziative di comunicazione in ottica internazionale, dando piena coerenza ai valori emersi dal Carel Culture Code e facendo leva su una tipologia di comunicazione più emozionale che informativa, al fine di creare engagement e curare lo spirito di comunità. Al fine di ampliare i canali comunicativi utilizzati ed aumentare le possibilità di raggiungere tutti i dipendenti del Gruppo, il team si è occupato della realizzazione di una nuova intranet aziendale. A novembre 2021 è stato così aperto ONEPLACE, uno strumento nato per facilitare a tutti i dipendenti l'accesso a documenti, risorse e comunicazioni utili per la vita in azienda.

TALENT ATTRACTION, DEVELOPMENT AND RETENTION & WELL-BEING, WOR-K-LIFE BALANCE AND EMPLOYMENT PROTECTION

Le persone rappresentano per CAREL l'elemento centrale del successo del Gruppo e il fattore strategico per affrontare le sfide di business. A tal fine sono stati definiti degli strumenti standardizzati, con alcune customizzazioni locali, che vedono annualmente coinvolti i white collars del Gruppo in un processo di valutazione delle performance e di identificazione delle aree critiche e di miglioramento. Oltre al più tradizionale obiettivo di allineamento tra le performance individuali e gli obiettivi di business, il processo punta alla strutturazione di processi di sviluppo per le persone e all'identificazione dei profili di alto potenziale.

L'identificazione e lo sviluppo di talenti, così come l'attrazione e la retention degli stessi, rappresenta per il Gruppo un'importante sfida. La crescita dell'organizzazione si basa infatti sulla capacità di assumere, mantenere e far crescere personale qualificato con un elevato livello di competenza, conoscenza dei prodotti e dei mercati in cui il Gruppo opera.

Nel 2021 sono stati registrati tassi di assunzione e di cessazione superiori a quelli dell'anno precedente, ma in linea con i trend degli ultimi anni. La ripresa del mercato del lavoro a seguito della pandemia ha incrementato il tasso di turnover-out continuando una tendenza riscontrata negli ultimi anni che vede il tasso di uscita, in particolare nei siti produttivi del Gruppo, attestarsi su livelli piuttosto elevati in un mercato globale di forte competitività. L'incremento del tasso di assunzione è una naturale conseguenza dell'espansione del Gruppo, sia in termini di nuove acquisizioni che di ampliamento dell'organico, e della necessità di replacement delle persone dimesse.

Turnover totale (%)

Nel corso del 2021 sono state assunte 302 persone 2 , di cui il 37% donne. Tra i neoassunti, il 41% si colloca nella fascia di età inferiore a 30 anni, il 48% nella fascia di età intermedia (30-50 anni), l'11% nella fascia over 50. Il 2021 ha visto l'uscita di 250 risorse, di cui il 66% uomini. Tra le risorse che hanno lasciato il Gruppo, il 35% si colloca nella fascia di età inferiore a 30 anni, il 52% si colloca nella fascia di età intermedia (30-50 anni), il 13% nella fascia over 50, tra i quali si sono registrati anche casi di dimissione per quiescenza.

Non si rilevano evidenti differenze nei tassi di assunzione e cessazione per genere, mentre sono rilevanti i tassi di turnover della fascia di popolazione più giovane, sotto i 30 anni, rispetto alle altre fasce di età.

2 Le assunzioni e cessazioni includono 4 operazioni infragruppo

NWC_31.12.2020

TURNOVER PER GENERE (%) [GRI 401-1] 2021 2020 2019
Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne
Tasso di Assunzione 16,2% 16,1% 10,11% 16,29%
Tasso di cessazione 14,0% 12,4% 7,40% 11,30% 10,62% 11,84%
TURNOVER PER FASCIA DI ETÀ (%) [GRI 401-1] 2021 2020 2019
<30 30-50 >50 <30 30-50 >50 <30 30-50 >50
Tasso di Assunzione 42,6% 12,3% 8,5% 28,33% 9,53% 6,08% 38,72% 13,66% 7,09%
Tasso di cessazione 30,8% 10,9% 8,3% 15,36% 8,01% 5,78% 19,53% 9,99% 6,19%

L'impatto del tasso di turnover degli operai si osserva in particolare nei tassi di assunzione e cessazione nelle 3 regioni Europa dell'Est, Medio Oriente e Africa, Nord America e Sud America. Per quanto attiene alla distribuzione geografica dei neoassunti: la maggior parte dei nuovi ingressi ha interessato l'Est Europa, Medio Oriente e Africa con 102 persone, seguiti dall'Europa Occidentale con 92 persone, 50 in Asia del Nord, 34 in Nord America, 20 in Sud America e 4 in Asia del Sud. Per quanto riguarda i dimessi invece: 70 cessati erano impiegati in Europa Occidentale, 53 nel resto d'Europa Medio Oriente ed Africa, 61 in Nord Asia, 44 in Nord America, 18 in Sud America e 4 in Sud Asia.

Per competere su un mercato del lavoro sempre più dinamico e trattenere i migliori talenti, l'azienda cura iniziative mirate a migliorare sempre di più l'offerta fornita ai propri dipendenti sia in termini di compensation, reward, work-life balance e well-being.

Per costruire politiche retributive competitive, CAREL conduce verifiche strutturate delle proprie prassi retributive con il mercato di riferimento, in particolar modo per le figure strategiche, attraverso il supporto di società di consulenza esperte nelle attività di analisi e benchmarking retributivo e nei servizi attuariali e previdenziali. Perseguendo il duplice obiettivo di legare la retribuzione delle figure strategiche alle performance del Gruppo e offrire ai dipendenti un pacchetto retributivo premiante, la Politica Retributiva del Gruppo si ispira ai seguenti principi:

    1. Equità, Diversità e Inclusione
    1. Sostenibilità
    1. Competitività
    1. Trasparenza

NWC_31.12.2020

La Politica di remunerazione prevede, per alcune figure il collegamento di una parte della retribuzione al raggiungimento di obiettivi di performance, preventivamente indicati e determinati, attraverso l'utilizzo di un sistema di incentivazione annuale o di "Management by Objectives" (MBO) e di un piano di incentivazione di lungo termine (LTI), per le posizioni di maggiore responsabilità.

I piani di incentivazione a breve termine vengono utilizzati dal Gruppo non solo per allineare le prestazioni dei dipendenti al raggiungimento degli obiettivi strategici, ma anche per incrementare la motivazione degli stessi e il coinvolgimento verso i risultati aziendali. Nel 2021 il 41% dei dipendenti è coperto da incentivi di breve termine individuale, legati quindi ad obiettivi assegnati al singolo dipendente, il 57% è coperto invece da incentivi di tipo collettivo, che prevedono l'erogazione di un premio a seguito del raggiungimento di obiettivi aziendali (a titolo esemplificativo indicatori di produttività o efficienza).

Incentivi di breve termine previsti per i dipendenti

Con l'obiettivo di condividere l'impegno preso dall'azienda con il progetto "Driven by the future" e creare engagement nel percorso intrapreso per la realizzazione di uno sviluppo sostenibile, i pacchetti retributivi del Top Management e delle risorse chiave sono collegati, accanto agli obiettivi di performance legati alla gestione operativa, anche ai target di sviluppo sostenibile, sia nei sistemi di incentivazione di breve (MBO) che di lungo termine (LTI).

Incentivi individuali a breve termine Incentivi collettivi a breve termine

Il pacchetto retributivo offerto ai dipendenti, include un'ampia serie di benefit, differenziati in base ai ruoli organizzativi di appartenenza, di regola, senza alcuna distinzione tra dipendenti a tempo pieno con contratto a tempo indeterminato e dipendenti part-time e/o con contratto a tempo determinato.

In particolare, negli stabilimenti del Gruppo sono elargiti una serie di benefit volti a migliorare il benessere delle persone nella loro vita lavorativa e privata. Principalmente sono diffuse polizze integrative, assistenza sanitaria, copertura dell'invalidità, congedo parentale da politiche aziendali aggiuntive rispetto a quello previsto per legge, auto aziendale e altri sistemi di welfare.

BENEFIT PREVISTI PER I DIPENDENTI A TEMPO PIENO, MA NON PER I DIPENDENTI PART-TIME O CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO [GRI 401-2]

2021
Europa Occidentale Resto d'Europa,
Medio Oriente
e Africa
Nord America Sud America Nord Asia
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Assicuraz. sulla vita 84% 69% 0% 0% 100% 100% 2% 0% 0% 0%
Assistenza sanitaria 87% 77% 100% 100% 100% 100% 100% 0% 100% 100%
Copertura invalidità
(disposizioni di legge)
92% 92% 100% 100% 0% 0% 0% 0% 100% 100%
Copertura invalidità
(da ulteriori polizze
aziendali)
3% 0% 0% 0% 100% 100% 0% 0% 100% 100%
Congedo parentale
(disposizioni di legge)
100% 100% 100% 100% 0% 0% 100% 0% 100% 100%
Congedo parentale
(da ulteriori politiche
aziendali)
85% 77% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0% 0%
Piano pensionistico
(disposizioni di
legge)
100% 100% 100% 100% 0% 0% 100% 0% 100% 100%
Piano pensionistico
(da polizze
aggiuntive aziendali)
7% 17% 2% 0% 100% 100% 0% 0% 0% 0%
Auto aziendale
ad uso promiscuo
10% 0% 2% 0% 21% 0% 17% 0% 0% 0%
Benefici flessibili
o Welfare
87% 77% 100% 100% 0% 0% 0% 0% 0% 0%

Nella Capogruppo, come già ricordato, ad ottobre 2021, sono inoltre iniziate le trattative sindacali per il rinnovo dell'accordo integrativo aziendale (contrattazione di II° livello) valevole per il triennio 2022-2024. L'accordo, che verrà siglato nel primo trimestre del 2022, conserva il focus sui i criteri di riconoscimento dei giorni di congedo parentale, sulla possibilità di accedere alle anticipazioni TFR, sui contributi a sostegno delle rette degli asili nido e della Scuola per l'Infanzia e per il sostegno allo studio e sull'integrazione delle indennità per i congedi di maternità facoltativa.

Nel 2021 inoltre ha trovato completo impiego la piattaforma Welfare adottata nel 2020 con lo scopo di migliorare l'offerta sui servizi che gli accordi contrattuali ed aziendali prevedono. La piattaforma è a disposizione di tutti i dipendenti della Capogruppo 3 , i quali possono autonomamente scegliere tra la possibilità di acquistare beni e usufruire di servizi alla persona, a supporto della gestione familiare, servizi ricreativi, sportivi e di benessere, oltre alla possibilità di accedere a sessioni didattiche e/o eventi formativi.

Consapevole dell'importanza di promuovere la retention e l'attrazione dei talenti anche attraverso strumenti in grado di favorire il benessere dei dipendenti e migliorare il work-life balance, nel corso del 2021 Carel ha intrapreso delle iniziative orientate a definire delle linee guida sul lavoro flessibile valide per tutto il Gruppo.

3 Con esclusione della categoria Dirigenti

Il percorso di introduzione dello "smart working", come nuova modalità di lavoro, è iniziato nel 2019 con un progetto pilota lanciato in Headquarter dove è stata concessa la possibilità ad alcuni impiegati, di erogare la propria prestazione lavorativa con maggiore flessibilità, un giorno alla settimana, dalla propria abitazione secondo un regolamento condiviso e sottoscritto. Con lo scoppio della pandemia Covid-19, a partire dal 2020, l'Azienda ha promosso l'adozione di modalità di lavoro da remoto, almeno parziale, in tutte le sedi del Gruppo. Il lavoro ibrido ha costituito la principale modalità di svolgimento dell'attività professionale dei white collars, e ha permesso di garantire, in massima sicurezza e con le necessarie dotazioni informatiche e tecnologiche, l'esercizio della prestazione lavorativa in continuità ed efficienza. L'utilizzo massivo del lavoro da remoto ha fatto emergere la necessità di rispondere a nuove sfide per creare una cultura digitale che favorisca le nuove modalità di lavoro e tuteli la sicurezza dei dati, per incentivare la collaborazione e la comunicazione tra dipendenti fisicamente lontani, il knowledge sharing e allo stesso tempo incoraggiare un sano equilibrio tra lavoro e tempo personale.

A luglio 2021 sono state introdotte le linee guida sulla disconnessione, nate proprio con l'obiettivo di promuovere l'efficienza e l'efficacia nella collaborazione con i colleghi, evitando l'approccio "always on" e definendo uno standard condiviso tra tutti i dipendenti del Gruppo. Queste guidelines, condivise con tutte le filiali del Gruppo, sono state comunicate attraverso incontri dedicati al fine di comunicare un vero impegno aziendale nella tutela del diritto alla disconnessione.

Nel corso del 2021 inoltre tutti i managing director delle filiali del Gruppo sono state invitati a partecipare ad una survey sul lavoro da remoto al fine di raccogliere informazioni utili sull'esperienza in merito a criticità rilevate, impatto sulla produttività e feedback dei dipendenti coinvolti. La survey è stata la base di partenza per la definizione e la diffusione a fine 2021 delle "new normal guidelines", delle linee guida condivise sull'eventuale adozione, da parte delle singole filiali, di modalità di lavoro ibride.

L'introduzione di una nuova modalità di lavoro ha incentivato il Gruppo anche a ripensare agli spazi fisici aziendali. Nella Capogruppo è in corso un progetto che mira alla realizzazione di ambienti studiati per favorire nuove dinamiche di relazione contraddistinte dall'alternanza di lavoro in presenza e da remoto, il tutto nell' ottica di fornire alle persone degli ambienti più accoglienti e confortevoli.

TRAINING AND PROFESSIONAL DEVELOPMENT

L'impegno di Carel nei confronti dei propri dipendenti prevede attività di formazione destinata a tutti i dipendenti del Gruppo, in modo che essi possano mantenere un livello avanzato di competenze tecnicoapplicative e gestionali da un lato e, nel contempo, possano godere di una ricca esperienza di crescita personale. Promuovere le attività di formazione significa, per Carel, garantire ai propri dipendenti il costante aggiornamento necessario ad operare con successo in un mercato che è in sempre più rapida evoluzione e favorire l'adozione di comportamenti individuali e modalità di interazione coerenti con i valori guida della cultura aziendale e con gli obiettivi del progetto "Driven by the future". La formazione in Carel è da sempre considerata la base per riuscire ad innescare creatività e innovazione, per riuscire facilmente a valutare l'adozione di approcci nuovi e diversi da quelli ordinari, per poter valorizzare al meglio le capacità professionali e personali distintive di ogni persona al fine di consentire a ciascuno di fare la differenza. A dimostrazione dell'importanza che il Gruppo riconosce alla formazione, sono state implementate in azienda strutture e pratiche consolidate a supporto dello sviluppo professionale, dell'inserimento e dell'integrazione:

Knowledge Center: struttura organizzativa dedita all'attività di formazione del personale del Gruppo. Realizzato nel 2015, è una struttura organizzativa del Gruppo specificatamente dedicata all'aggiornamento delle competenze tecniche ed applicative del personale CAREL. Con il supporto della funzione Sales&Marketing, il "Knowledge Center" monitora il livello di competenza del personale aziendale a livello di Gruppo, aggiornando una mappa delle competenze sulle principali tecnologie e prodotti CAREL.

CAREL Group induction process: Il corso di induction è nato come strumento per consentire ai neoassunti di conoscere la storia dell'azienda, i valori, le strategie, le principali applicazioni e i processi interni. Tradizionalmente era un corso della durata di 3 giorni che aveva luogo nella sede della Capogruppo e nei plant in Cina e USA. L'emergenza Covid-19 e le conseguenti misure di distanziamento sociale hanno spinto a ripensare a questo tipo di formazione che, dal 2021, è disponibile a catalogo per tutti i neoassunti nella piattaforma e-learning di Gruppo.

Join the Future: nato nel 2008, è il Graduate Programme di CAREL, che vede la selezione di giovani neolaureati in materie scientifiche di alto potenziale, ed il successivo fast track di inserimento con dei progetti in varie aree aziendali, un'attività di miglioramento di processi in ottica lean, un'esperienza internazionale di due mesi in una filiale del Gruppo, ed un percorso di training esterno ed interno.

LEAN ACADEMY

LEAN ACADEMY

YELLOW BELT

BELT

GREEN BELT

BLACK BELT

Per dare seguito al progetto di adozione dei principi della lean philosophy, avviato nel 2007, e per poter fornire degli strumenti utili ad affrontare il nuovo scenario caratterizzato da imprevedibilità, incertezza e necessità di adattamento, nel corso del 2020 è nato il programma Lean Academy CAREL che ha l'obiettivo di promuovere i principi Lean e la filosofia snella, considerati da sempre un asset strategico per la crescita del Gruppo 4 e del business.

WHITE La Lean Academy è un programma di formazione, articolato su quattro livelli, denominati belts, secondo la classica struttura dei corsi di Lean SixSigma. L'obiettivo è quello di avere un percorso di training in grado di condividere un framework di riferimento sugli aspetti legati al miglioramento continuo e all'adattabilità del business in ottica di sviluppo delle persone. Nel 2021 il corso "Yellow Belt" è stato reso disponibile a tutti gli impiegati del Gruppo ed è stato in particolar modo raccomandato ad alcune figure di responsabilità.

Nel 2021 sono state erogate complessivamente oltre 32 mila ore di formazione. Le limitazioni imposte dalla situazione emergenziale hanno impattato in modo rilevante sulle modalità di erogazione della formazione portando l'azienda a passare da un modello di formazione in aula a un modello sempre più blended e orientato all'integrazione di un'offerta formativa in e-learning.

ORE DI FORMAZIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE E GENERE (H) [GRI 404-1]
2021 2020 2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 725 72 797 694 98 792 481 78 559
Impiegati 13.974 4.077 18.051 11.821 2.976 14.797 23.978 5.949 29.927
Operai 6.227 7.883 14.110 5.359 7.875 13.235 6.070 12.172 18.242
Totale 20.926 12.033 32.959 17.874 10.949 28.823 30.529 18.199 48.728

Con il fine di assicurare ad ogni dipendente un adeguato livello di formazione per garantire a ciascuno un percorso di crescita e sviluppo, come dichiarato nel Piano "Driven by the future", il Gruppo si era assegnato l'obiettivo di erogare, in media, un minimo di 12h di formazione a dipendente. Il costante investimento che il Gruppo dedica alle attività di formazione e la velocità di adattamento al nuovo contesto, ha consentito al Gruppo di erogare nel 2021 in media 17,7h di formazione a dipendente, raggiungendo così l'obiettivo prefissato.

4 Ad esclusione di Enersol, Enginia, CFM, CRC e Ucraina

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Ore medie di formazione per categoria professionale

L'area tematica sulla quale si sono principalmente focalizzate le iniziative di formazione è Operations, che rappresenta il 34% delle ore totali di formazione erogate nel corso del 2021. Gli altri ambiti sui quali si sono concentrate le ulteriori iniziative di formazione sono: formazione in ambito Lean, Sicurezza e Ambiente (HSE) e formazione in ambito HVACR Applications and Solutions.

Nel nuovo scenario dominato dal remote working e dalla maggior digitalizzazione delle attività e dei processi, si è resa più rilevante la minaccia di attacchi informatici. Oltre a lavorare su difese informatiche evolute, Carel riconoscendo la necessità di formare i dipendenti a riconoscere tempestivamente i rischi e le minacce per la sicurezza aziendale, ha lanciato a fine 2021 dei percorsi di formazione ad hoc sui temi della cybersecurity. Il percorso ha visto l'erogazione di circa 417h di formazione e ulteriori investimenti da erogarsi negli anni successivi.

RAPPORTI CON GLI ISTITUTI DI FORMAZIONE E LA COMUNITÀ

Per il Gruppo CAREL, visto l'elevato know-how che viene sviluppato ed applicato su prodotti e processi aziendali, sono particolarmente rilevanti i rapporti con il mondo accademico e scolastico. In particolare, la Capogruppo intrattiene con le scuole e le università del territorio relazioni per attività di ricerca, knowledge share e orientamento degli studenti. Con l'obiettivo di accompagnare giovani studenti e neolaureati nel percorso di crescita per l'inserimento nel mercato del lavoro, il Gruppo offre opportunità di internship: nel 2021 i percorsi di stage svolti sono stati 40. La maggior parte hanno interessato la Capogruppo con 33 stage, di cui 19 universitari, ai quali si aggiungono ulteriori studenti ospitati da Recuperator, Carel Adriatic, Hygromatik, Carel Sud America e Carel Suzhou. Alimentare e sostenere la passione per lo studio e l'apprendimento, e supportare le famiglie dei dipendenti nell'offrire opportunità di istruzione e formazione ai propri figli è un tema molto caro all'azienda che lo persegue sia tramite le azioni quali sostegni e contributi al pagamento di rette per scuole di ogni ordine e grado sia rivolgendosi direttamente ai giovani nel motivarli con l'erogazione di borse di studio a loro indirizzate. Nel 2021 CAREL ha distribuito nella Capogruppo un totale di 54.800 € per borse di studio e contributo asilo nido. Le borse di studio assegnate nel 2021 sono state 92: ne hanno beneficiato 36 ragazzi delle scuole medie inferiori, 43 delle medie superiori e 13 studenti universitari.

Il progetto Driven by the future ha fornito un'ulteriore spinta a intraprendere iniziative atte a favorire lo sviluppo sostenibile della comunità creando rapporti con il territorio in cui opera, promuovendo il sostegno alle comunità locali al fine di prendere parte attiva allo sviluppo sociale, economico e ambientale.

Con l'obiettivo di mantenere un legame con la comunità e di strutturare una strategia orientata al wellbeing e incoraggiare l'adozione di uno stile di vita sano, nel 2021 Carel Industries SpA è stata sponsor della Padova Marathon promuovendo anche tra i dipendenti la partecipazione alle attività sportive dell'evento.

SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO

Il Gruppo tutela e promuove la salute e la sicurezza dei lavoratori anche impiegati lungo la catena di fornitura, adottando misure preventive e diffondendo una cultura aziendale orientata al più alto livello non solo di rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni sottoscritte in materia di sicurezza e igiene sul lavoro ma dei più elevati standard di riferimento e delle migliori tecniche applicabili al fine di garantire la massima cura per la riduzione dei rischi ed il miglioramento continuo dei processi e delle aree di lavoro.

Il Gruppo ritiene che la salute e la sicurezza sul lavoro siano una necessità imprescindibile dal punto di vista etico-sociale, e opera nel pieno rispetto dei requisiti definiti dalle specifiche normative locali applicabili nei diversi Paesi in cui è presente. Considerata la vocazione internazionale del Gruppo e la relativa frammentazione della normativa applicabile, la Capogruppo ha adottato una "Politica ambientale, della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro" che sintetizza l'insieme dei principi e delle regole comportamentali volte a ridurre e a eliminare la probabilità del verificarsi di infortuni e incidenti.

La presenza di un sistema di prevenzione che consente alla Società di identificare in anticipo i potenziali rischi, viene quindi corredata da tale Politica che diventa strumento del sistema stesso e definisce l'impegno della Capogruppo, delle sue controllate dirette ed indirette, così come dei principali collaboratori e stakeholder, in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro.

Nel 2021, infatti, la Capogruppo ha diffuso alle realtà estere l'importanza di condividere la medesima passione per la sicurezza e per la tutela della salute di ogni singola persona del Gruppo, sensibilizzando tutti su tre temi fondamentali:

  • la Consapevolezza nell'agire prima di effettuare un'attività, un'operazione o un progetto di un nuovo prodotto/processo;
  • le Abitudini e le Prassi che giornalmente vengono adottate nelle attività non solo nell'ambito aziendale;
  • la Proattività nel segnalare situazioni e condizioni che permettano di migliorare l'ambiente di lavoro.

Questo poiché la maggior parte delle situazioni pericolose, mancati incidenti o incidenti che vengono costantemente registrati nelle aree produttive, in ufficio o in laboratorio, sono legati a fattori comportamentali e procedurali. Proprio per questo motivo sono fissati specifici target annuali per la raccolta di "unsafe conditions" e "near miss" con particolare riguardo alle aree produttive e dei laboratori considerate a maggior rischio. Le "best practices" che ne derivano diventano fattori di condivisione e miglioramento comune.

Per rafforzare il "commitment di Gruppo" nell'ambito della salute e sicurezza sugli ambienti di lavoro e puntare al miglioramento continuo, nell'ambito del pluriennale piano "ESG" è stato inserito un obiettivo specifico relativo al mantenimento dell'indice di frequenza degli infortuni "worked-related" con perdita di giorni di lavoro (LTIF) al di sotto del valore medio degli ultimi tre anni.

È al contempo prevista una continua pianificazione di azioni finalizzate al miglioramento dei luoghi di lavoro, delle attrezzature e dei processi. Miglioramento improntato al più alto livello di rispetto delle vigenti normative in materia di sicurezza e igiene sul lavoro presenti nelle diverse aree di operatività del Gruppo.

Le azioni di miglioramento emergono anche dal continuo confronto tra i reparti operativi con la funzione HSE e le parti interessate (i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza) coinvolgendo anche i lavoratori, sull'individuazione di situazioni pericolose, mancati incidenti e analisi dei processi e delle aree produttive.

Testimonianza della collaborazione e della consapevolezza del gruppo sull'importanza che rivestono questi temi è stata rappresentata, durante il periodo di emergenza COVID-19 anche per il 2021, da un continuo confronto, tra le diverse figure esplicitate sopra, su base settimanale e dall'approntamento di strumenti specifici per la condivisione delle proposte e il monitoraggio delle azioni implementate ("diario del comitato di controllo").

Come sopra ricordato il coinvolgimento di tutti i lavoratori, è garantito dal processo di segnalazione e gestione dei mancati infortuni e dei pericoli che permette di individuare e risolvere tempestivamente problematiche che possano esporre i lavoratori a rischi per la salute e la sicurezza, migliorando nel tempo i livelli di sicurezza sul lavoro.

Anche per il 2021 come previsto dalla legislazione nazionale vigente:

  • il medico competente ha effettuato un sopralluogo generale, accompagnato dal responsabile del servizio di prevenzione e protezione, e dalle rappresentanze sindacali oltre che dai principali responsabili in ambito operations;
  • i soggetti del sistema di prevenzione aziendale designati (datore di lavoro, delegato, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, medico competente e responsabile del servizio di prevenzione e protezione) hanno partecipano alla riunione periodica prevista dal D. Lgs. 81/2008.

Ulteriormente a questo:

  • settimanalmente è previso un incontro con le parti sindacali, funzione HSE e referenti operations per analizzare le evidenze in ambito prevenzionistico (unsafe condition & near-miss);
  • settimanalmente durante il periodo di emergenza COVID-19 si svolge un incontro del "comitato di controllo", come sopra ricordato;
  • periodicamente si valutano le segnalazioni emerse anche per le aree non operations.

Anche nel 2021, in accordo alla normativa in vigore, è stato mantenuto un preciso protocollo sanitario con il Medico Competente. Il protocollo riguarda tutti i lavoratori (diretti, indiretti/somministrati) con visite mediche distinte in funzione alla specifica attività svolta e al livello di rischio conseguente.

Durante le suddette visite, il Medico Competente, quale attività di promozione della salute, offre, sulla base dalle informazioni raccolte, un servizio di supporto dando indicazioni generali per l'adozione di comportamenti conformi alle linee guida in materia di alimentazione sana e corretta (quali ad esempio consumo di frutta e verdura) e in materia di attività fisica-motoria per un positivo beneficio, nella vita privata e conseguentemente nell'ambito lavorativo, sullo stato di salute.

Nell'ambito dell'incontro annuale con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, sopra richiamato, vengono esposti i dati aggregati.

Nel 2021 così come per il 2020, nonostante l'emergenza Covid-19, le visite mediche sono state, nell'ambito del protocollo sanitario, occasione per offrire un supporto ai lavoratori ed in particolare ai lavoratori ipersuscettibili.

Il Medico Competente è stato inoltre interessato dall'attività di revisione dei DVR ("Documento di Valutazione dei Rischi") con particolare riferimento alla valutazione dei rischi ergonomici.

Nell'ambito delle attività di sorveglianza, i preposti dell'area vengono particolarmente sensibilizzati sul tema inerente alle prescrizioni mediche. L'RSPP aggiorna i responsabili interessati a seguito della visita medica, approfondendo eventuali limitazioni al fine di individuare la posizione lavorativa idonea. Attraverso l'attività di vigilanza, nel rispetto della privacy, e supportati dallo strumento "diario del preposto", i preposti assicurano la verifica sul rispetto delle prescrizioni.

Va aggiunto inoltre che anche per il 2021 CAREL headquarter ed Hygromatik hanno mantenuto il Sistema di gestione della salute e sicurezza sul luogo di lavoro in accordo agli standard internazionali (ISO 45001:2018 per il primo, e BS OHSAS 18001:2007 per il secondo). La certificazione suddetta rientra nel più ampio perimetro di un Sistema di Gestione Integrato, certificato da Lloyd's Register Quality Assurance Italy Srl, che include anche la certificazione sulla qualità e sull'Ambiente sempre secondo le norme internazionali ISO di riferimento.

Ritornando agli aspetti prevenzionistici, si segnala che la funzione HSE, nel corso del 2021, interfacciandosi con i responsabili delle diverse aree aziendali ha provveduto per il perimetro di Carel HQ ad analizzare:

• oltre 123 segnalazioni tra unsafe conditions e near-miss includendo inoltre delle analisi su dati aggregati e storici per l'individuazione di specifiche aree di miglioramento;

  • gli eventi incidentali accaduti individuando le cause radice e le azioni di miglioramento attuate tempestivamente, condividendone gli esiti con il resto del Gruppo ("lessons learnt");
  • un programma, attuandolo, per l'aggiornamento delle principali valutazioni dei rischi, oltre alla revisione completa del DVR per tutta Carel HQ. Il programma si è articolato attraverso una serie di sopralluoghi, interviste, rilievi e analisi da parte di referenziate società terze. I risultati sono stati presentati nell'ambito dell'incontro annuale con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza citato sopra.

Restando in tema di analisi dei rischi si evidenzia che tutte le fasi lavorative sono state soggette alla valutazione dei rischi e pertanto rientranti nel perimetro dei documenti sopracitati:

    1. ricevimento, accettazione, controllo, collocazione e distribuzione delle merci e delle materie prime necessarie alla produzione (magazzino accettazione);
    1. assemblaggio e produzione di semilavorati e prodotti finiti nelle linee di produzione, organizzate in "Value Stream" (gruppi omogenei di linee produttive finalizzati alla produzione di articoli della stessa categoria), a partire dalle materie prime provenienti dal magazzino, la loro accettazione, la successiva riconsegna al magazzino per il deposito e la spedizione;
    1. progettazione, sviluppo, commercializzazione e assistenza pre e post-vendita di prodotti e componenti per applicazioni nel settore della refrigerazione, condizionamento e climatizzazione dell'aria, ventilazione e umidificazione (HVAC/R);
    1. laboratori interni di ricerca e sviluppo di nuove tecnologie e prototipi;
    1. servizi interni a supporto delle precedenti attività (direzione, amministrazione, finanza e controllo, information & communication technologies, controllo e gestione qualità, ambiente e sicurezza, ingegneria di produzione e manutenzione, logistica, auditing).

Oltre alla puntuale analisi di tutti i rischi presenti e le misure di mitigazione adottate per le aree operative sono state effettuate valutazioni specifiche quali: rischio ergonomico, esplosione, campi elettromagneti sostanze pericolose, radiazioni ottiche artificiali, vibrazioni meccaniche e rumore.

Un particolare approfondimento è stato riservato alla valutazione dei rischi ergonomici individuando e attuando delle importanti misure di mitigazioni presso le aree operative quali piani di lavoro regolabili in altezza, sistemi di sollevamento meccanici e sgabelli per le postazioni di lavoro.

Sempre in tema di miglioramento, nel 2021, le aree di lavoro e gli spazi comuni sono state oggetto di modifiche finalizzate alla mitigazione dei rischi attraverso una migliore gestione degli spazi lavorativi (creazione del "polo elettronica" e del "polo meccanico") e delle promiscuità tra uomini e mezzi in aree specifiche e comuni (creazione di percorsi e di segnaletica dedicata).

Ulteriori misure di miglioramento hanno riguardato:

  • l'illuminazione attraverso l'adozione di lampade LED ad alta efficienza energetica e a basso affaticamento della vista;
  • la sanificazione dell'aria attraverso l'impiego, in un'ampia area office, di lampade innovative basate sulla tecnologia NTP (Non Thermal Plasma o Plasma Freddo) integrate in un sistema di Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) con regolazione ottimale del valore di umidità dell'aria mediante umidificatori prodotti da CAREL. Tale misura è stata di fondamentale importanza ai fini di mitigazione del rischio Covid-19.

Passando invece all'analisi sugli eventi incidentali infortunistici accaduti nel 2021, tutti classificabili come eventi dalle conseguenze lievi, che hanno, comunque, comportato un'assenza di giornate di lavoro, si è osservato che la causa radice principalmente ricorrente è stata quella di tipo "procedurale" (che include o l'assenza di procedure, o la carenza delle procedure stesse, oppure il mancato rispettato da parte dei lavoratori). La causa radice degli eventi del 2021 è in linea con il trend risultante dall'analisi storica.

Proprio per questo motivo è stato definito un sistema di procedure HSE, periodicamente aggiornate, che si articolano in documenti per la:

  • sicurezza delle attività lavorative e dei lavori in appalto;
  • salute dei lavoratori (quelli inerenti ai DPI, o la sorveglianza sanitaria);
  • gestione ambientale (quelli inerenti ai rifiuti oppure le emissioni).

Con il fine di migliorare l'aspetto procedurale alla base della sicurezza delle attività lavorative, supportandole, nei reparti operativi nel corso del 2021 sono state intensificate le attività di diffusione e formazione sulle OPL ("One point lessons") che includono in modo visibile e immediato le principali modalità per operare in sicurezza presso la propria area di lavoro.

In aggiunta è stato anche previsto il "Diario del Preposto", quale strumento operativo per la tracciabilità delle azioni prevenzionistiche in carico ai responsabili di reparto (quali le azioni informative/formative/ addestramento, di vigilanza, etc..).

Gli aspetti procedurali, con particolare riferimento alle OpL, nascono anche dalle segnalazioni delle situazioni pericolose, e dei near-miss, come sopra descritto e dalle "lesson learnt" che emergono a livello di Gruppo.

Oltre alla valutazione dei rischi, all'analisi degli eventi, alle misure di mitigazione nelle operazioni routinarie è di fondamentale importanza per CAREL anche la gestione delle fasi emergenziali, attraverso il mantenimento e la verifica di efficacia del piano di emergenza ed evacuazione. Nel 2021 è stata quindi svolta, nel rispetto dei protocolli Covid-19, una prova di Emergenza con evacuazione su tutti gli stabilimenti italiani. Relativamente alle azioni emerse nel corso delle simulazioni, svolte e documentate attraverso uno specifico report, si è proceduto ad effettuare delle sessioni formative con gli operatori.

L'avanzamento dell'attività in materia di salute sicurezza e ambiente è sotto la responsabilità della funzione HSE di Gruppo che risponde direttamente all'amministratore delegato del Gruppo.

Data l'importanza delle tematiche, periodicamente il Group HSE Manager relaziona a:

  • OdV: organismo di vigilanza;
  • CS: Collegio Sindacale;
  • CCRS: Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità.

Inoltre, l'avanzamento delle attività è soggetto a audit di terza parte svolti su indicazione della funzione Internal Audit che ne dà poi adeguata informativa ai vertici aziendali. È opportuno ricordare che la qualità dei processi di CAREL è garantita anche da un sistema di verifiche interne ed esterne sia per effetto delle certificazioni ISO 45001, gli stabilimenti sono sottoposti ad un audit di verifica su base annuale, interna e di terza parte sia per le verifiche in ambito di Internal Audit.

In accordo a specifici standard aziendali, vengono incentivati comportamenti proattivi, come ricordato sopra, e quindi qualunque lavoratore osservi un mancato infortunio (near miss) o una situazione pericolosa (unsafe condition) lo segnala (anche attraverso un apposito modulo che va posizionato in punti di raccolta predisposti) riportandolo su apposito registro elettronico condiviso.

Particolare importanza viene data alla descrizione dell'evento (cosa è successo, quando è successo, qual era la situazione nella quale l'evento è successo e altre informazioni ritenute utili) o della situazione pericolosa osservata al fine di poter analizzare e classificare l'evento accaduto e individuarne la "causa radice" come è stato evidenziato relativamente all'analisi degli eventi accaduti nel 2021. In CAREL, sia per precisi vincoli normativi vigenti in Italia (D.Lgs. 81/2008) che sulla base di quanto stabilito dagli standard aziendali, un lavoratore non può eseguire o riprendere un'attività in una situazione di lavoro in cui persistono pericoli gravi e immediati.

All'atto dell'ingresso in azienda viene consegnato ad ogni lavoratore il "CAREL Handbook" che contiene, tra le altre, informazioni in merito agli aspetti di Salute e Sicurezza sul Lavoro in cui viene ribadito questo aspetto fondamentale. È già stato ricordato nelle sezioni precedenti, a cui si rimanda, le importanti attività di consultazione svoltasi anche nel 2021 che sono:

  • riunione settimanale ambito operation per l'analisi dei near-miss e delle unsafe condition e di eventuali eventi incidentali accaduti, con discussione delle azioni implementate e/o da implementare per evitare il riaccadere di eventi analoghi;
  • riunione periodica (di norma settimanale) nell'ambito delle attività di mitigazione del rischio COVID-19 attraverso uno specifico comitato ("comitato di controllo") istituito sin dalle prime fasi emergenziali. Comitato formato dalle funzioni HR, HSE, RSPP, Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, con la collaborazione del Medico Competente per consulti specifici. HSE mantiene il diario del comitato tracciando l'avanzamento delle azioni;

  • riunione periodica con le funzioni non-operations per l'analisi dell'avanzamento delle azioni e dei piani di miglioramento;
  • verifica annuale presso le aree di lavoro con il medico competente;
  • riunione annuale ai sensi di legge con il datore di lavoro, rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, RSSP, HSE e Medico Competente per la consultazione su:
    • aggiornamento della valutazione dei rischi;
    • andamento infortuni;
    • andamento Sorveglianza Sanitaria;
    • dispositivi di Protezione Individuale;
    • programmi di Informazione/Formazione;
    • commento Sanitario del Medico Competente;
    • protocollo Sorveglianza Sanitaria.

Nel corso del 2021 in particolare nella Capogruppo, sempre nel rispetto della normativa vigente, è proseguito il piano di formazione, sulla base dei fabbisogni formativi dei lavoratori (diretti e indiretti) in relazione alle prescrizioni di legge.

In particolare, nel 2021 in considerazione della forte crescita dei lavoratori indiretti, +100% rispetto al valore medio dell'anno precedente, si è intensificato lo sforzo sulla formazione di aggiornamento su tali lavoratori. Inoltre, si è proceduto con la formazione su lavori elettrici, su carrellisti e sulla formazione di primo soccorso e gestione delle emergenze.

Training hours by course - budget 2021

1

HYG

1

ALF

1

CHR

Ritornando all'ambito infortunistico, sulle cui cause radice è stato fatto un approfondimento precedentemente, si dettaglia di seguito il trend degli eventi accaduti (vedi grafico).

INFORTUNI SUL LAVORO – LAVORATORI DIPENDENTI [GRI 403-9] 2021 2020 2019
Infortuni sul lavoro 9 4 13
Indice di frequenza 2,72 1,28 4,68
Ore lavorate 3.305.782 3.135.671 2.778.399

Nel corso dell'anno 2021, come accaduto nel corso dell'ultimo triennio, non si sono verificati incidenti mortali.

Mentre si segnalano 12 (dodici) eventi lievi sul luogo di lavoro (nove a carico di dipendenti, come da tabella sopra riportata e tre a carico di lavoratori esterni, sotto specificati, il cui controllo rientra sotto l'organizzazione che hanno comportato una inabilità temporanea per i lavoratori coinvolti. Non si registrano infortuni in itinere con trasporto organizzato dal Gruppo.

INFORTUNI SUL LAVORO – LAVORATORI NON DIPENDENTI [GRI 403-9] 2021 2020 2019
Infortuni sul lavoro 3 0 1
Indice di frequenza 8,87 0 10,96
Ore lavorate 338.306 345.810 91.240

1 1 5

CUS ENG CID REC

1

1

Per quanto riguarda i lavoratori esterni sui quali Carel ha controllo diretto, come ad esempio i lavoratori con contratto di somministrazione (i.e. interinali), nel 2021 si sono registrati 3 infortuni.

Pur registrando un aumento in termini assoluti degli eventi rispetto al 2020, considerando il trend medio dell'indice di frequenza degli ultimi tre anni (4,19), il 2021 registra una diminuzione dell'indice (pari a 3,35) del 20% circa, a fronte di un numero complessivo di ore lavorate superiore di circa il 9% sempre rispetto al valore medio degli ultimi tre anni. Rispetto inoltre al 2020, il 2021 non registra interruzioni lavorative dovute a lockdown negli stati in cui è presente il Gruppo con i propri stabilimenti.

L'azienda non ha subito nel corso del 2021 alcuna citazione né tanto meno condanne per reati commessi in violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro.

COVID-19

L'analisi di rischio condotta ad avvio emergenza Covid-19 a fine febbraio 2020 ha coinvolto tutte le aree aziendali con particolare riguardo alle aree produttive. Tali misure sono rimaste in vigore anche per tutto il 2021.

Dato il rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, sono stati indentificati le principali misure di eliminazione e ove non possibile di mitigazione del rischio di contagio al fine di garantire, nel rispetto delle leggi in vigore nel paese di riferimento, la prosecuzione delle attività lavorative, di laboratorio e ufficio in piena sicurezza. Ciò ha consentito nel corso del 2021 di superare le diverse fasi di diffusione del virus e delle relative varianti adottando di volta in volta guidelines specifiche per tutto il Gruppo.

È stato mantenuto il piano di emergenza suddiviso in tre principali aree: Misure Generali, Misure Specifiche e Misure di Prevenzione:

  • Misure di contenimento generali (come da indicazioni dell'OMS): annoverano misure di igiene personale, integrate con igienizzanti posizionati nei punti di maggior passaggio all'interno delle aree di lavoro e di informazione (usando avvisi/cartelloni apposti in tutte le aree aziendali);
  • Misure di contenimento specifiche: ad esempio l'estensione dell'uso dello smartworking, la ridefinizione dei turni lavorativi, il rispetto delle distanze minime di sicurezza a 1-1,5 mt. (rivedendo, per tale motivo e ove possibile, alcune postazioni lavorative per evitare la promiscuità) l'utilizzo di videoconferenze invece di riunioni in presenza, soprattutto con personale esterno, limitazione nel numero massimo di persone compresenti in una sala riunione, rimodulazione dei viaggi e autorizzazione solo a quelli essenziali, indifferibili e non svolgibili a distanza, la distribuzione e l'utilizzo delle mascherine per tutto il personale con un utilizzo continuativo degli spazi al chiuso e all'aperto, l'adozione di limitazioni gradualmente crescenti per trasportatori esterni e servizi, l' igienizzazione e sanificazione generale con prodotto aereo di tutte le aree di lavoro e la misura della temperatura corporea in apposite aree all'ingresso dell'azienda nonché della verifica della certificazione verde ove previsto dalla normativa locale;
  • Misure di prevenzione: igienizzazione e sanificazione giornaliera delle postazioni di lavoro con idoneo prodotto, l'incremento del ricambio d'aria ogni 2 ore per quelle aree che non sono state adeguate con sistemi automatici di ricambio dell'aria, la tracciabilità sugli spostamenti tra reparti diversi, il transito vietato senza autorizzazione specifica o limitato al minimo tra i siti, sostituzione del servizio mensa servito con l'utilizzo di pasti pronti e limitato accesso alle aree break, sviluppo di un mantenimento del protocollo con il Medico Competente per i casi iper-suscettibili.

Nel 2021 affinché tutti i dipendenti fossero consapevoli dei rischi e delle misure atte a contenerlo è continuata la campagna informativa anche attraverso mass media e comunicati interni. Il perimetro informativo è stato esteso anche ai fornitori e ai principali partner logistici.

In particolare, per le attività svolte nel corso del 2021 presso aree esterne, in particolare dai colleghi dell'area commerciale e del service di Carel HQ, oltre a quanto previsto, ove richiesto, in ambito di valutazione dei rischi interferenziali con il committente DUVRI), si è provveduto a fornire un vademecum per la mitigazione del rischio Covid-19, richiedendo inoltre al committente di fornire evidenza del proprio protocollo per la gestione dell'emergenza. Le valutazioni poi in merito alle trasferte ritenute essenziali, indifferibili e non gestibili a distanza, hanno sempre coinvolto la funzione HSE e HR per la valutazione delle misure più efficaci per la mitigazione del rischio. Come per il 2020 tale approccio è stata linea guida per tutto il Gruppo.

Lo sviluppo della campagna informativa è avvenuto per step successivi e i principali materiali sono stati diffusi anche all'estero.

L'analisi di rischio, sviluppata a partire dai lavoratori per estendersi a tutti gli altri elementi interni ed esterni, ha continuato anche per il 2021 a tenere in considerazione tre modalità di intervento:

  • Organizzative (ad es. gestione del personale di produzione e degli uffici);
  • Strutturali (ad es. gestione degli spazi interni);
  • Comportamentali (ad es. informazioni e sensibilizzazione sulla consapevolezza del rischio).

ANALISI DEI RISCHI COVID-19

Nel corso del 2021, come sopra richiamato, sono state mantenute rimodulandole, in funzione della situazione dei contagi, una serie di misure quali:

  • Segregazione dei reparti;
  • Entrate in orari distinti al fine di evitare assembramenti;
  • Completare iniziative di miglioramento dei sistemi di air conditioning in alcune aree di lavoro per migliorare la sanificazione dell'aria e il livello di umidità della stessa;
  • Mantenimento di uno smart working spinto per le aree office ed una presenza limitata di personale in presenza.

Le modalità lavorative, di gestione delle interazioni interne ed esterne all'azienda sono state completamente riviste e contemplate nel piano di Emergenza richiamato sopra:

Misure igieniche e disinfettante mani;

PIANO DI EMERGENZA COVID-19

CENTRALITÀ DEL CLIENTE ED ECCELLENZA DEL SERVIZIO

I rapporti commerciali instaurati con i clienti costituiscono parte integrante del patrimonio aziendale di CAREL. Guardando infatti ai valori fondanti del Gruppo, questi occupano il primo posto, come esplicitato anche nel CAREL New Culture Code recentemente formalizzato. Per consolidare la stima e, conseguentemente, la fiducia degli stessi, i rapporti con i clienti sono improntati a principi di legalità, moralità, professionalità e onorabilità, come previsto all'interno del Codice Etico.

CAREL sposa principi della così detta lean philosophy, che si basa sul miglioramento continuo con l'idea di aumentare il valore per il cliente diminuendo lo spreco. CAREL ha interpretato la lean philosophy non come un progetto con un inizio e una fine, ma come una filosofia che permea tutte le attività. Non è incentrata quindi solo sugli strumenti o sui singoli progetti: è un metodo che coinvolge le persone mettendole al centro delle attività di miglioramento.

L'approccio al modello lean ha avuto inizio nel 2007 e in questi anni il modello è stato esteso ai diversi stabilimenti produttivi. È un processo in divenire che si sta diffondendo anche agli altri processi aziendali ed assume rilevanza strategica per CAREL, in un'ottica di miglioramento continuo della qualità, dell'efficienza e dei tempi di consegna delle soluzioni offerte ai clienti dal Gruppo. I pilastri sui cui si basa il modello di CAREL per la creazione di valore al cliente sono la filosofia lean, la qualità e sicurezza dei prodotti e la ricerca continua di soluzioni innovative.

La tipologia di cliente più significativa per CAREL è rappresentata dagli Original Equipment Manufacturer (OEM), produttori di unità complete per applicazioni nei mercati HVAC/R.

La vicinanza ai clienti e la relazione diretta con essi, infatti, sono fattori chiave per il Gruppo CAREL, frutto di una strategia implementata nel tempo e garantita da una presenza globale, con 10 stabilimenti produttivi in quattro continenti ed una rete di 30 filiali commerciali.

Il Gruppo ha instaurato negli anni un rapporto di partnership con i clienti (co-sviluppo) che permette una migliore comprensione delle loro esigenze, supporta il primato nell'introduzione di innovazioni e massimizza la durata del rapporto commerciale con il Gruppo CAREL per la fornitura di componenti mission critical, valorizzando il Customer Lifetime Value.

Il 2021 è stato un anno segnato da una situazione di mercato tesa tra due opposte tendenze: la limitata disponibilità di materie prime e componenti elettronici (in particolare semiconduttori e elettronica di potenza) da un lato, e una forte domanda espansiva dei mercati target per CAREL dall'altro. Da qui il rischio di non poter soddisfare a pieno la richiesta di prodotti e soluzioni. Proprio in questo scenario il Gruppo CAREL ha investito ancora di più nelle forti relazioni stabilite con i propri clienti, puntando alla condivisione delle priorità e ad una gestione oculata dei materiali disponibili. Fondamentale è stato lo sforzo congiunto nell'abilitare la massima flessibilità, sfruttando le diverse piattaforme tecnologiche alternative disponibili.

Il Gruppo, inoltre, è consapevole dei potenziali rischi derivanti dalla situazione di mercato dei componenti elettronici. In particolare, il mercato della refrigerazione commerciale ha riscontrato nel 2021 una decisa ripresa della domanda sia nei segmenti food service che food retail con prevalenza in quest'ultimo.

Tutta la filiera di fornitura prevalentemente costituita di OEMs, Contractors e System Integrators, tutti in gran parte in pool tramite le azioni di promozione su End Users, hanno registrato una generica accelerazione dopo la cautela generata dalle prime ondate di pandemia del 2020.

Anche il mercato HVAC conferma una domanda importante, spinta da macrotrend consolidati (ad esempio, la decarbonizzazione come spinta all'elettrificazione e quindi alla diffusione di sistemi a pompa di calore in ambito residenziale) e da tendenze amplificate dalla pandemia, in particolare con gli investimenti nell' healthcare e la presa di consapevolezza dell'importanza della salubrità e qualità dell'aria negli ambienti, tema su cui gli impianti HVAC giocano un ruolo determinante.

Per quanto riguarda il segmento Industrial, l'accelerazione di macro-trend già presenti nel mercato quali ad esempio, smart working, l'uso di sistemi di videoconferenza e lo sviluppo di servizi cloud, hanno contribuito alla vitalità del settore dei datacenter.

La situazione sanitaria ha avuto importanti effetti, nel 2021, sulla possibilità di coltivare e far crescere relazioni, venendo a mancare o essendo fortemente limitate le tradizionali occasioni di incontro (visite, fiere, congressi, seminari…). Il Gruppo CAREL ha quindi avviato una serie di iniziative per abilitare canali di comunicazione e momenti di incontro e condivisione alternativi (videoconferenze, webinar, lanci di prodotto virtuali, eventi virtuali…).

L'ascolto del cliente ha acquisito una crescente importanza nel contesto generato dalla pandemia. A tal fine, sono state intraprese una serie di iniziative per sfruttare i canali di comunicazione digitale e mantenere un contatto stretto e diretto con i propri clienti (e potenziali tali), i propri partner e in generale con il mercato. Tra questi, significativi i molti webinar organizzati, anche in collaborazione con altre aziende del settore, e la partecipazione a seminari ed eventi virtuali.

Il Gruppo, inoltre, monitora il grado di soddisfazione dei clienti, oltre che attraverso le performance di mercato, anche tramite un processo strutturato c.d. "Voice of Customer". Poiché nel B2B difficilmente si raggiungono i nodi nevralgici del cliente o, se si raggiungono, non sempre si riesce ad avere un quadro di feedback unitario da parte del cliente stesso, si è deciso di monitorare la voce dello stesso richiedendo ad una selezione di Key Account, che sono in contatto quasi quotidiano con i propri clienti di riferimento, di fornire un feedback sul livello di percezione di CAREL raccolta per i due ambiti fondamentali per la valutazione del fornitore CAREL, qualità e servizio. Il livello di soddisfazione dei clienti in relazione alla qualità misura le performance dei prodotti e delle soluzioni e tutto ciò è incluso nell'offerta. Il servizio, invece, riguarda prevalentemente logistica e spedizioni. Il rating ricevuto assume tre valori standardizzati che simbolicamente sono rappresentati attraverso una valutazione "semaforica" in 3 gradi che permette di valutare visivamente il trend storico della percezione cliente. Le valutazioni dello stesso vengono raccolte mensilmente dal Group Quality Manager che consolida i dati provenienti dai Sales Representatives presenti nelle diverse Regioni dove CAREL opera. Il monitoraggio della percezione del cliente riguardo al livello di soddisfazione delle proprie esigenze e aspettative, infatti, è un requisito presente nella norma ISO 9001:2015, dove viene richiesto di monitorare la customer perception al livello più consono per l'organizzazione.

La raccolta della Voice of Customer viene sintetizzata nel "Customer Monthly Report", dove viene evidenziata in percentuale la soddisfazione dei clienti del Gruppo e delle Region sia per la parte Qualità che per l'ambito Servizio/Logistica. Tale reporting viene divulgato e discusso mensilmente all'Executive Committee con l'obiettivo di condividere lo stato dell'analisi ed indirizzare le azioni atte a migliorare sempre più la relazioni esterne.

Dal Giugno 2020, nell'ottica di eseguire un monitoraggio sempre più puntuale ed efficace delle aspettative della clientela anche per effetto della diffusione del COVID-19, la lista dei clienti sotto monitoraggio è stata ampliata includendo peraltro anche quelli di Recuperator S.p.A. Si evidenzia che quest'ultima è stata completamente integrata dal punto di vista del sistema Qualità nello schema multi-sito ISO 9001:2015 di CAREL Group.

Tale monitoraggio puntuale è proseguito per tutto il 2021 mente per il 2022 è previsto un ulteriore miglioramento della gestione nella Voice of Customer grazie all'implementazione e gestione attiva di un nuovo strumento per la gestione dell'After Sales & Services il quale permetterà di migliorare il contatto con il cliente raccogliendone in tempo reale le necessità e tracciando lo stato di implementazione dei miglioramenti.

Infine, dal 2020, CAREL ha ampliato il processo di valutazione della customer satisfaction tramite l'utilizzo del Net Promoter Score 5 (NPS), uno strumento di gestione che può essere usato per valutare il livello di fedeltà in una relazione impresa-cliente. Si è ravvisata infatti la necessità di avere la disponibilità di un cruscotto che, senza intermediazioni da parte della rete vendita, fornisca con regolarità un'informazione diretta relativa al grado di soddisfazione del cliente. Il modello NPS si propone di superare i classici questionari di customer satisfaction, che spesso risultano troppo complessi e registrano un basso grado di risposta. La prima applicazione, avviata nel 2019, ha riguardato 4 key account (HQ e filiali). Sono state inviate survey specifiche a seconda all'area intervistata, in modo tale da avere un feedback dettagliato che spieghi la risposta al quesito NPS. In totale sono state diffuse 21 surveys in 5 diverse nazioni. Nel 2020 è partita l'implementazione del processo a livello di filiale commerciale Italia costruendo l'indice per clienti omogenei per mercato/canale (HVAC OEM, HVAC Projects, REF OEM e REF Dealers). Nel 2021 l'analisi NPS è stata estesa a tutta la Region Europa coinvolgendo i clienti delle filiali tedesca, spagnola, francese e scandinava ed est europea. Complessivamente sono stati erogati 233 surveys (112 per l'area acquisti/logistica e 121 per l'area tecnica). Sono stati coperti tutti i mercati e canali gestiti da CAREL. É stato inoltre definito il processo che, a partire dalla raccolta dei dati, mette in atto le necessarie azioni di miglioramento per coprire i gap più critici.

5 Il modello NPS è uno strumento di gestione che può essere usato per valutare la fedeltà in una relazione impresa-cliente, si basa su un valore numerico, su scala da 1 a 10, derivante dalla risposta alla domanda: "Con quale probabilità consiglieresti questo prodotto/servizio/sito a un amico o a un collega?". Le risposte fornite dai clienti (valutazione da 0 a 10) sono classificate attraverso l'indice NPS globale (da 0% a 100%).

QUALITÀ E SICUREZZA DEI PRODOTTI E SERVIZI

I prodotti del Gruppo CAREL sono realizzati conformemente alle normative nazionali, comunitarie ed internazionali vigenti in materia di sicurezza. In particolare, nel territorio europeo, i prodotti CAREL sono contraddistinti da marcatura CE che attesta la conformità ai requisiti di sicurezza previsti dalle direttive comunitarie. Il Gruppo procede alla certificazione di sicurezza dei propri prodotti presso laboratori accreditati appartenenti a istituti terzi nazionali o internazionali.

Il Gruppo CAREL produce e vende prodotti e sistemi di controllo che possono anche essere personalizzati su misura per esigenze e requisiti specifici dei clienti e che sono utilizzati nell'ambito di diverse applicazioni, anche particolarmente complesse, dove la precisione dei sistemi di controllo su umidità, temperatura e altri parametri ambientali potrebbe avere un impatto fondamentale sulla sicurezza della produzione, sulla qualità del prodotto e sull'efficienza operativa, nonché sulla conformità alle normative ambientali.

Prima dell'immissione sul mercato di tali prodotti, CAREL si avvale perciò di laboratori accreditati ed enti di certificazione, che operano a livello internazionale, al fine di accertarne la conformità agli standard normativi e regolamentari di volta in volta applicabili. Il ricorso a laboratori ed enti esterni assicura inoltre una maggior imparzialità e maggiore affidabilità delle analisi e verifiche effettuate. Nel corso del 2021 sono stati diversi gli investimenti a favore della sicurezza di prodotto, in particolare con riferimento ai prodotti che sono impiegati in apparecchi che usano come refrigeranti i gas naturali, in quanto soggetti a una stringente normativa in relazione al rischio di esplosione collegato ad eventuali perdite del gas.

Durante le diverse fasi dello sviluppo di prodotti più sofisticati o di macchinari progettati appositamente per le esigenze dei propri clienti o per le necessità e preferenze del mercato, il rischio di incorrere in difetti, guasti o malfunzionamenti può aumentare a causa dell'introduzione di nuove tecnologie. Per tale motivo, in fase di approvazione del progetto di sviluppo di un prodotto (Value Proposition), vengono individuate le normative internazionali relative alla salute ed alla sicurezza in base agli ambienti di utilizzo e alle nazioni su cui si intende commercializzare il prodotto.

1

2

3

In particolare, ogni nuovo prodotto sviluppato da CAREL è soggetto a procedure di valutazione del rischio per la salute e sicurezza degli utilizzatori. Il sistema di Qualità CAREL contiene tutte le indicazioni in tal senso, contemplando 3 differenti livelli di verifica:

Con riferimento ai prodotti nuovi che entrano in produzione, la tabella di seguito riportata presenta la percentuale di prodotti per i quali sono stati valutati aspetti di salute e sicurezza ai fini di ottenere, tra le altre, la marcatura CE, cULus, cURus e cETLus, rispetto al numero di progetti chiusi nell'anno di riferimento. Sono esclusi dalla valutazione i progetti di esclusivo sviluppo software, per i quali non è applicabile la valutazione.

PRODOTTI VALUTATI SU ASPETTI RELATIVI ALLA SALUTE E SICUREZZA [GRI 416-1] u.m. 2021 2020 2019
Totale nuovi prodotti che entrano in produzione per i quali è prevista valutazione
Health & Safety
11 19 16
Totale nuovi prodotti entrati in produzione 11 19 16
Percentuale prodotti coperti da valutazione Health & Safety % 100% 100% 100%

Nella tabella riportata di seguito vengono indicati i casi di non conformità, di prodotti e servizi, a leggi e regolamenti inerenti gli impatti sulla salute e sicurezza degli stessi.

NON CONFORMITÀ DI PRODOTTI E SERVIZI [GRI 416-2] u.m. 2021 2020 2019
Casi di non conformità a leggi, regolamenti obbligatori e/o volontari riguardanti
gli impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti e servizi durante il loro ciclo di vita
0 0 0

LIVELLO 1 - STANDARD "INTERNI" AZIENDALI:

valutazione di affidabilità, valutazione vita utile, DFMEA, PFMEA, livelli di accettazione più elevati rispetto alle normative internazionali, piani di verifica e validazione di prodotto (sia hardware che software, anche con l'ausilio di test automatici), che raccolgono l'esperienza accumulata in azienda;

LIVELLO 2 - REQUISITI DI LEGGE:

obblighi di leggi, direttive e regolamenti nazionali, dell'Unione Europea o internazionali in funzione delle regioni di vendita; generalmente si prevede di effettuare tutte le verifiche per poter apporre il marchio CE o ulteriori marchi obbligatori anche su prodotti da incorporare;

LIVELLO 3 - CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO VOLONTARIE SU SALUTE E SICUREZZA,

fornite da un ente terzo notificato/accreditato a livello internazionale (IECEE CB, UL, TUV, CCC/CQC, EAC); con tali certificazioni CAREL vuole assicurare che il prodotto offerto al mercato sia sicuro nel suo uso, sia dal punto di vista elettrico che meccanico.

CHEMICAL SAFETY

Nell'ambito della tutela della salute degli utilizzatori il Gruppo CAREL da sempre pone particolare attenzione al rispetto delle normative europee in materia. Nello specifico, CAREL si attiene all'applicazione del Regolamento Europeo REACH (Registration, Evaluation, Authorisation and Restriction of Chemicals) e RoHS (Restriction of Hazardous Substances Directive) coinvolgendo attivamente l'intera value chain.

Il REACH è un regolamento Europeo (1907/2006 e successive modifiche) che concerne la registrazione, la valutazione, l'autorizzazione e la restrizione dell'uso di alcune sostanze chimiche in relazione ai loro potenziali impatti sia sulla salute umana che sull'ambiente. L'obiettivo del regolamento è quello di sensibilizzare gli stakeholder circa i rischi e i potenziali pericoli derivanti dall'uso e dall'esposizione a tali sostanze chimiche. In particolare, assumono rilievo per CAREL le c.d. sostanze estremamente preoccupanti (SVHC) essendo, il settore in cui opera, parzialmente dipendente da tali sostanze, e quindi soggetto a molteplici processi di autorizzazione REACH.

La procedura di autorizzazione alla REACH mira anche a garantire che le sostanze estremamente preoccupanti (c.d. Substance of Very High Concern - SVHC) siano sostituite progressivamente (phase-out) da sostanze o tecnologie meno pericolose, qualora siano disponibili alternative possibili dal punto di vista tecnico ed economico. Il Gruppo CAREL, nella consapevolezza che il settore Electronic devices è tra i più esposti ai rischi di phase-out durante la fase di autorizzazione al REACH, si avvale di procedure interne atte a mitigare il rischio attraverso l'adozione di soluzioni più sicure ove possibile. Inoltre, per il tramite di un team dedicato alla Chemicals Compliance, il Gruppo verifica periodicamente l'attuazione delle disposizioni previste dal Regolamento, attraverso la dichiarazione REACH dei diversi produttori nella supply chain.

In aggiunta, la Società è in grado di dichiarare la propria conformità alla Direttiva Europea 2011/65/EU RoHS e alla direttiva delegata 2015/863/UE del 31 marzo 2015 e s.m.i., sulla restrizione dell'uso di determinate sostanze pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Il Chemicals Compliance Team analizza periodicamente le informazioni di conformità raccolte dai fornitori su più di 35000 referenze di materie prime, e continuerà a mantenere aggiornate le informazioni attraverso il processo di phase-in delle stesse.

CAREL, a partire già dal 2020, gestisce la compliance dei propri prodotti nei confronti della normativa americana, applicata in California, Proposition 65 6 che regola l'uso di sostanze tossiche e cancerogene. Secondo la legge, lo Stato della California mantiene un elenco di sostanze regolamentate e, se un prodotto di consumo contiene una sostanza elencata a livelli regolamentati, che rischia di entrare in contatto con l'utente, il prodotto deve recare un'avvertenza in tal senso.

A tal fine si è sviluppato uno standard interno, che identifica le attività volte a garantire la conformità alla suddetta norma dei prodotti.

I prodotti che CAREL INDUSTRIES fornisce ai clienti non contengono sostanze chimiche elencate nella Proposition 65, in una concentrazione idonea a provocare un'esposizione a livelli superiori ai relativi "Safe Harbor Levels", o altri livelli di sicurezza di riferimento, pertanto non è richiesta l'applicazione dell'etichetta informativa di avvertenza sui prodotti.

CAREL INDUSTRIES continuerà a monitorare le normative della Proposition 65 per le nuove sostanze chimiche e le confronterà con i materiali utilizzati nei propri prodotti finiti e, nel caso, comunicherà ai clienti i rischi dovuti all'esposizione alle sostanze elencate e se sono necessarie etichette di avvertenza.

Nel 2021 CAREL ha approcciato il regolamento promulgato da U.S. EPA (Environmental Protection Agency) nominato "Toxic Substances Control Act (TSCA section 6(h))".

Tale Regolamento è applicabile solo agli Stati Uniti d'America e copre la produzione, l'importazione, l'uso e lo smaltimento di sostanze chimiche specifiche.

Il regolamento TSCA conferisce all'Agenzia per la Protezione Ambientale (EPA) degli Stati Uniti l'autorità di richiedere obblighi in materia di segnalazione, registrazione, test e restrizioni su sostanze chimiche e/o miscele

6 Proposition 65, ufficialmente intitolata Safe Drinking Water and Toxic Enforcement Act del 1986, codificata in California Health & Saf. Code §§ 25249.5 - .14

e di adottare misure specifiche per la protezione da rischi irragionevoli per la salute umana e l'ambiente.

La sezione 6(h) della TSCA attribuisce all'EPA l'autorità di vietare o limitare, per un uso particolare o al di sopra di una certa concentrazione, la produzione, il trattamento, la distribuzione commerciale, l'uso o lo smaltimento di una sostanza chimica se determina che è pericolosa per la salute dell'uomo o l'ambiente.

In particolare, la Sezione 6(h) richiede all'EPA di intraprendere un'azione normativa accelerata sulle sostanze chimiche PBT, ovvero le sostanze chimiche che soddisfano i criteri legali per le sostanze chimiche Persistenti, Bioaccumulabili e Tossiche (PBT).

L'azienda verifica, tramite campagne di richieste informazioni verso la supply chain, la presenza, o meno, di sostanze regolamentate basandosi su uno standard interno.

COMUNICAZIONE E INFORMATIVA DI PRODOTTO

La salute e sicurezza degli utilizzatori, rappresenta da sempre per CAREL un aspetto centrale del proprio modo di fare business. Infatti, viene sottoposto a verifica anche il materiale utilizzato nella costruzione dei componenti, affinché sia in accordo con i regolamenti UE, con particolare attenzione al rispetto delle Direttive Europee quali REACH e RoHS.

Tali analisi sono dirette a verificare tutte le informazioni presenti in etichetta, ed in particolare:

  • identificazione del prodotto;
  • tracciabilità (lotto, data di produzione e numero di serie);
  • marchi di qualità obbligatori (ad esempio marcature CE e altri marchi obbligatori per legge);
  • ratings operativi del prodotto;
  • informazioni di installazione o per la sicurezza del prodotto.

In generale, la documentazione di prodotto (sia il foglio istruzioni che il manuale di installazione) è oggetto di verifica da parte degli enti accreditati.

Il Sistema di Qualità CAREL prevede, oltre alla verifica in fase di introduzione/omologazione dei componenti, specifiche campagne di aggiornamento nel tempo delle informazioni da parte dei fornitori, al variare della lista dei materiali ritenuti pericolosi.

Con riferimento ai nuovi prodotti, entrati in produzione nel corso dell'anno 2021, la tabella di seguito riportata presenta la percentuale di prodotti per i quali sono stati valutati aspetti di salute e sicurezza ai fini dell'etichettatura degli stessi, rispetto al numero di progetti chiusi nell'anno di riferimento. Sono esclusi dalla valutazione i progetti di esclusivo sviluppo software, per i quali non è applicabile la valutazione.

PRODOTTI LA CUI ETICHETTATURA È STATA VALUTATA SU ASPETTI RELATIVI ALLA SALUTE E SICUREZZA [GRI 417-1]
u.m. 2021 2020 2019
Totale nuovi prodotti entrati in produzione per i quali è prevista valutazione
Health & Safety sull'etichetta di prodotto
11 19 16
Totale nuovi prodotti entrati in produzione 11 19 16
Percentuale prodotti coperti da valutazione Health & Safety % 100% 100% 100%

In generale, il 100% dei prodotti soddisfa gli obblighi di legge riguardanti le marcature da inserire in etichetta e/o le istruzioni per l'uso (manuali /fogli istruzione / guide on line). Inoltre, le etichette sono fabbricate con materiali conformi ai requisiti degli standard per la durata e l'indelebilità della marcatura.

Nel corso del 2021 non vi sono stati casi di non conformità a leggi, regolamenti obbligatori e/o volontari riguardanti le informazioni e le etichettature dei prodotti e/o servizi.

Una governance responsabile

CAREL INDUSTRIES S.p.A. è la Capogruppo del Gruppo CAREL.

Al 31 dicembre 2021, il capitale sociale di CAREL INDUSTRIES S.p.A., pari a euro 10.000.000, diviso in n. 100.000.000 azioni ordinarie prive di valore nominale, è detenuto per il 36,17%, da Luigi Rossi Luciani S.a.p.a. (LRL), per il 20,00%, da Luigi Nalini S.a.p.a. (LN), per il 4,93% da 7 Industries B.V. e per il 38,90% da altri azionisti, nei quali sono comprese n. 100.521 azioni attualmente possedute dal CAREL INDUSTRIES S.p.A (azioni proprie).

La Società adotta un modello di governance societaria di tipo tradizionale composto da:

  • l'Assemblea degli azionisti, competente a deliberare sulle materie riservate alla stessa dalla legge o dallo Statuto;
  • il Consiglio di Amministrazione, incaricato di provvedere alla gestione dell'impresa sociale;
  • il Collegio Sindacale, incaricato di vigilare (i) sull'osservanza della legge e dello Statuto e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione, (ii) sull'adeguatezza del sistema di controllo interno e del sistema amministrativo-contabile, nonché sull'affidabilità di quest'ultimo nel rappresentare correttamente i fatti di gestione, (iii) sulla concreta attuazione delle regole di governo societario previste dal Codice di Autodisciplina, (iv) sull'adeguatezza delle disposizioni impartite alle società controllate in relazione agli obblighi di comunicazione delle informazioni privilegiate, e (v) sul processo di informativa finanziaria, sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, di revisione interna, e gestione del rischio, sulla revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati, sull'indipendenza della società di revisione legale.

All'interno del Consiglio di Amministrazione sono costituiti due comitati, ognuno composto da tre amministratori non esecutivi e indipendenti: il Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità e il Comitato Remunerazione.

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE incaricato di
provvedere alla
gestione sociale
dell'impresa.
COMITATO CONTROLLO, RISCHI E SOSTENIBILITÀ
supporta, con adeguata attività istruttoria,
le valutazioni e le decisioni del Consiglio di
Amministrazione relative al Sistema di Controllo
Interno e di Gestione dei Rischi, nonché
quelle relative all'approvazione delle relazioni
finanziarie periodiche;

ha poteri consultivi in materia di operazioni con
parti correlate e soggetti collegati;

dispone di poteri consultivi ed istruttori nei
confronti del Collegio Sindacale, in materia
di revisione legale dei conti, in conformità
alle disposizioni di cui al D.Lgs. 27 gennaio
2010 n. 39; e di supporto al CdA in materia di
partecipazioni;

ha competenze e funzioni in materia di
sostenibilità.
COMITATO REMUNERAZIONI
ha funzioni consultive e
propositive nei confronti del
Consiglio di Amministrazione
in materia di remunerazione;

dal 2019 ha incorporato
obiettivi ESG allo scopo di
incentivare il management nel
raggiungimento degli obiettivi
di sostenibilità;

cura la preparazione
della documentazione da
sottoporre al Consiglio
di Amministrazione per
l'adozione delle deliberazioni
in materia di remunerazione.

GOVERNANCE DELLA SOSTENIBILITÀ

Al fine di raccogliere, elaborare e portare a sintesi tutti gli stimoli che in materia di sostenibilità provengono dagli stakeholder di riferimento, è stato creato un team multifunzionale incaricato di integrare la gestione della sostenibilità in tutte le aree del Gruppo: l'ESG Team. Il team, guidato dal Chief Financial Officer, riporta direttamente all'Amministratore Delegato e si interfaccia periodicamente con i membri del Comitato Controllo Rischi e Sostenibilità garantendo un corretto allineamento rispetto alle attività in corso e ai miglioramenti intrapresi. Il Team ESG:

  • ha la responsabilità di coordinare tutte le attività di sostenibilità: redige la Dichiarazione Consolidata Non Finanziaria e diffonde la cultura della sostenibilità all'interno del Gruppo;
  • promuove il dialogo con gli stakeholder e risponde alle richieste delle agenzie di rating di sostenibilità e degli Investitori Socialmente Responsabili (SRI); si occupa di gestire i rischi legati alle tematiche di sostenibilità in collaborazione con le funzioni preposte e supporta le diverse aree aziendali nell'individuazione delle opportunità di miglioramento, contribuendo così alla creazione di un successo sostenibile.

In particolare, l'ESG Team supporta il Consiglio di Amministrazione nella definizione di obiettivi, metriche e target da inserire nel "piano pluriennale di sostenibilità", nonché nel monitoraggio dei progressi nel raggiungimento di tali obiettivi.

Inoltre, come previsto dal Piano di Sostenibilità al 2024, le cui principali linee guida sono state pubblicate alla fine del 2021, nei prossimi anni CAREL si impegnerà nella valutazione della propria posizione rispetto alle raccomandazioni emesse dalla Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD), al fine di migliorare ulteriormente il proprio profilo di sostenibilità, nonché la qualità e la profondità della disclosure sul tema.

In particolare, il Gruppo valuterà la conduzione di un'analisi di scenario climatico per sviluppare una visione strategica di lungo periodo che consideri i rischi fisici e di transizione ed opportunità legati al cambiamento climatico. Il più alto livello di responsabilità sui temi della sostenibilità, inclusi i cambiamenti climatici, è affidato al Comitato Controllo, Rischi e Sostenibilità (CCRS) istituito all'interno del Consiglio di Amministrazione (CdA) della Capogruppo in conformità a quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana promosso dal Comitato per la Corporate Governance delle Società Quotate Italiane. Il CCRS è composto da tre membri del CdA, tutti non esecutivi e almeno due dei quali indipendenti (attualmente tutti i membri di questo Comitato sono indipendenti), e si riunisce su richiesta del suo Presidente o di chi ne fa le veci, almeno ogni tre mesi. Ha funzioni consultive, istruttorie e propositive e non limita il potere decisionale e la responsabilità del CdA. Il CCRS ha il compito di supportare, con apposita attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del CdA relative al Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi e l'approvazione dell'informativa non finanziaria ai sensi del D. Lgs. 254/2016. Il CCRS supporta inoltre il CdA nel presidio delle tematiche di sviluppo sostenibile, inclusi i cambiamenti climatici, attraverso adeguate attività di indagine, nelle valutazioni e decisioni relative alla gestione dei rischi derivanti da eventi avversi di cui il CdA è venuto a conoscenza, inclusi i rischi ambientali, sociali e di governance.

Assiste il CdA con funzioni istruttorie, consultive e propositive, nelle valutazioni e decisioni in materia di sostenibilità, monitorando anche l'andamento dell'attività del Gruppo e le dinamiche di interazione con gli stakeholder, definendo e proponendo al CdA le linee guida in materia di sostenibilità e monitorando il rispetto dei principi di comportamento eventualmente adottati dal Gruppo e dalle sue controllate. Assicura che le modifiche normative e le leggi in materia di sostenibilità siano accuratamente comprese e valutate in termini di potenziale impatto sul business, assegnando specifici compiti e responsabilità, per la loro attuazione. Inoltre, monitora e riferisce al CdA sulle iniziative internazionali di sostenibilità e sulla partecipazione del Gruppo ad esse, al fine di consolidare la propria reputazione sul fronte internazionale.

Nel corso del 2021, il CCRS ha esaminato e condiviso il Piano pluriennale di Sostenibilità e ha avviato l'azione di monitoraggio delle azioni ivi contenute). Ai fini dell'individuazione dei componenti del Consiglio di Amministrazione, sono necessarie competenze diffuse e diversificate allo scopo di assicurare un'equilibrata combinazione di profili ed esperienze.

I componenti del Consiglio di Amministrazione devono essere idonei allo svolgimento dell'incarico, secondo quanto previsto dalla normativa vigente e dallo Statuto e, in particolare, devono essere in possesso dei requisiti di eleggibilità, professionalità e onorabilità previsti dalla vigente disciplina normativa e dallo Statuto 1 .

CAREL nella definizione dei suoi organi di controllo, Cda, CCRS e CR aderisce alle linee guida previste dal Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana. In data 12 dicembre 2018, il Consiglio di Amministrazione ha adottato una 'Politica di diversità', che definisce i principi e gli impegni per il rispetto della diversità, dell'inclusione e delle pari opportunità nei luoghi di lavoro, a valere per la Società e per tutto il Gruppo CAREL, per contribuire alla creazione di valore sostenibile attraverso professionalità, legalità, moralità, dignità ed eguaglianza.

Tenuto conto della struttura e della dimensione della Società, anche in ragione del relativo assetto proprietario, nonché del meccanismo del voto di lista previsto nello Statuto, che assicura una procedura di nomina trasparente e una equilibrata composizione dell'organo amministrativo, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 4 marzo 2021, ha confermato la propria decisione del 27 febbraio 2020, con cui non aveva ritenuto necessaria l'adozione di politiche e/o prassi in materia di diversità in relazione alla composizione degli organi di amministrazione, gestione e controllo relativamente ad aspetti quali età, composizione di genere e percorso formativo e professionale. Ciò nonostante, l'art. 17 dello Statuto assicura una procedura di nomina trasparente e una equilibrata composizione dell'organo amministrativo, in quanto prevede che, salvo quanto diversamente o ulteriormente previsto da inderogabili norme di legge o regolamentari, la nomina del Consiglio di Amministrazione è effettuata dall'Assemblea ordinaria sulla base di liste presentate dai soci; ciascuna lista non può essere costituita, se contenente un numero di candidati pari o superiore a 3, solo da candidati appartenenti al medesimo genere, maschile o femminile, bensì deve contenere un numero di candidati del genere meno rappresentato, tale da garantire la presenza di un numero di amministratori del genere meno rappresentato almeno pari a un terzo del numero complessivo degli amministratori.

L'attuale Consiglio di Amministrazione, nominato dall'Assemblea del 20 aprile 2021, anche in ottemperanza all'art. 2, principio VII, del Codice di Corporate Governance, è costituito per almeno un terzo da amministratori del genere meno rappresentato (per la precisione, oltre la metà dei membri è di genere femminile).

1 Per approfondimenti https://cg.CAREL.com/it/documenti-societari/

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E COMITATI [GRI 102-22 | GRI 405-1]

2021
Consiglio di Amministrazione Comitato Controllo e rischi Comitato Remunerazione
N° Consiglieri 7 3 3
Esecutivi 4 - -
Non esecutivi 3 3 3
(di cui Indipendenti) (3) (3) (3)
Donne 4 3 3
Uomini 3 - -
< 30 anni - - -
tra i 30-50 anni 2 - -
> di 50 anni 5 3 3

Composizione CdA per genere Composizione CdA per fascia di età

SISTEMA DI CONTROLLO INTERNO E GESTIONE DEI RISCHI

Il Gruppo CAREL ha messo a punto un sistema di controllo interno e gestione dei rischi (SCIGR) che si svolge attraverso un processo di identificazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi ed è volto a garantire una conduzione dell'impresa coerente con gli obiettivi prefissati dal Consiglio di Amministrazione.

Il sistema di controllo interno e gestione dei rischi consente l'identificazione, la misurazione, la gestione e il monitoraggio dei principali rischi nonché l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria. Inoltre, tale sistema contribuisce alla conduzione delle attività di business in modo coerente con gli obiettivi aziendali, anche nell'ottica della sostenibilità nel medio e lungo periodo dell'attività della Società – in termini economici, patrimoniali, finanziari ed Environmental, Social & Governance (ESG) – concorrendo ad assicurare la salvaguardia del patrimonio sociale, l'efficienza e l'efficacia dei processi aziendali, la conformità alle normative di riferimento, così come il rispetto dei diritti umani e dell'ambiente. Nello specifico, a partire dal 2019 il risk management framework del Gruppo integra i rischi ESG e le procedure relative alla loro gestione.

Il modello di gestione integrata dei rischi all'interno del Gruppo CAREL è diretto ad assicurare la mappatura di tutte le tipologie di rischio che potrebbero ostacolare il raggiungimento degli obiettivi strategici del Gruppo o danneggiare la sua reputazione o i suoi marchi, ecc. Tale modello viene seguito nelle decisioni strategiche e nei processi decisionali rilevanti, e considera sia i rischi di natura interna sia i rischi di natura esterna della Società. In particolare, questi ultimi sono legati al settore e al mercato del Gruppo e alla percezione del modo in cui il Gruppo opera da parte dei suoi stakeholder.

Il sistema è utilizzato per identificare, misurare, gestire e monitorare i rischi chiave a cui il Gruppo è esposto. Contribuisce inoltre a garantire la coerenza con gli obiettivi del Gruppo, anche in un'ottica di sostenibilità di medio-lungo periodo in termini, tra gli altri, ambientali, sociali e di governance (ESG).

Periodicamente vengono rivalutati aspetti, impatti, rischi, opportunità, attività, risorse e scadenze per individuare eventuali cambiamenti o sviluppi. Per ogni aspetto/impatto significativo e molto significativo possono essere stabilite procedure o standard per il controllo e il monitoraggio dello stesso.

In data 7 marzo 2019, nell'ambito del proprio ruolo di coordinamento delle società del Gruppo, la Società ha emanato delle Linee di Indirizzo SCIGR, che hanno l'obiettivo di rappresentare sinteticamente in modo organico tutti i diversi aspetti del SCIGR applicabili alla Società e alle quali devono fare riferimento, pur nella loro autonoma responsabilità di definizione e funzionamento del proprio SCIGR, tutte le società controllate del Gruppo.

Il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi di CAREL è conforme ai principi contenuti nella vigente edizione del Codice di Corporate Governance delle società quotate promosso da Borsa Italiana S.p.A. e più in generale, alle best practice esistenti in ambito nazionale e internazionale.

Le Linee di Indirizzo SCIGR dettano, da un lato, i principi generali secondo i quali viene condotta la gestione dei principali rischi del Gruppo, coerentemente con gli obiettivi strategici individuati; dall'altro, le modalità di coordinamento tra i soggetti coinvolti (di seguito elencati), al fine di massimizzare l'efficacia e l'efficienza del SCIGR stesso.

Il SCIGR è, in particolare, costituito da un insieme di regole, procedure e strutture organizzative volte a contribuire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei principali rischi:

  • alla salvaguardia del patrimonio sociale del Gruppo;
  • ad una efficiente ed efficace conduzione del Gruppo in linea con le strategie aziendali definite dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo;
  • all'attendibilità, accuratezza e affidabilità delle informazioni fornite agli organi sociali ed al mercato e, più in generale, al rispetto delle vigenti disposizioni legislative e regolamentari.

Il Sistema di Controllo Interno e Gestione dei Rischi, in linea con le normative e le best practice di riferimento, si articola sui seguenti livelli:

GOVERNO

Il presidio sul SCI-GR in CAREL è di competenza/responsabilità degli Organi sociali che definiscono, approvano e verificano il Sistema di Controllo Interno e di Gestione dei Rischi: Consiglio di Amministrazione, Comitato Controllo e Rischi, Comitato Remunerazione, Amministratore incaricato di sovraintendere le funzionalità di tale Sistema, Collegio Sindacale, Organismo di Vigilanza, funzione Internal Audit, Dirigente Preposto ex Art. 154-bis del TUF.

PRIMO LIVELLO DI CONTROLLO

È costituito dall'insieme delle attività di controllo che le singole unità operative svolgono sui propri processi al fine di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Tali attività di controllo sono demandate alla responsabilità primaria del management operativo e costituiscono parte integrante di ogni processo aziendale. Le strutture operative rappresentano le prime funzioni responsabili del processo di controllo interno e di gestione dei rischi. Nel corso dell'operatività giornaliera, tali strutture sono chiamate a identificare, misurare o valutare, monitorare, attenuare e riportare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale, in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.

SECONDO LIVELLO DI CONTROLLO

Affidato a funzioni autonome e distinte da quelle operative; esse concorrono alla definizione delle politiche di governo e del processo di gestione dei rischi (individuazione, valutazione e controllo). A tale livello, si monitorano i rischi aziendali, si propongono le Linee di Indirizzo SCIGR sui relativi sistemi di controllo e si verifica l'adeguatezza degli stessi al fine di assicurare efficienza ed efficacia delle operazioni, adeguato controllo dei rischi, prudente conduzione del business, affidabilità delle informazioni, conformità alle disposizioni normative in materia, ai regolamenti e alle procedure interne.

TERZO LIVELLO DI CONTROLLO

È di competenza/responsabilità della funzione di Internal Audit: fornisce assurance indipendente sull'adeguatezza ed effettiva operatività del primo e secondo livello di controllo e, in generale, sul SCIGR. Ha la finalità di valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del sistema dei controlli interni nonché di individuare violazioni delle procedure e delle disposizioni normative applicabili.

Nel corso del 2021 la Società ha avviato un processo di risk assessment al fine di aggiornare la valutazione dei rischi, anche in ottica di predisposizione di un Piano triennale di audit 'risk based'.

I rischi relativi ai temi rilevanti sono trattati nei capitoli di riferimento, inoltre in aggiunta ai rischi di natura finanziaria (e.g. rischio di credito, rischio di tasso di cambio, ecc.), i principali rischi di natura non finanziaria identificati nell'ambito dell'attività di risk assessment sono quelli riportati nel seguente figura.

  • evoluzione tecnologica e obsolescenza dei prodotti;
  • responsabilità da prodotto (e.g. difetti nei prodotti, ecc.);
  • disponibilità e costo dei componenti necessari per lo svolgimento delle attività di business;
  • capacità degli impianti produttivi e business continuity;
  • costo dell'energia;
  • tutela della proprietà intellettuale;
  • gestione dei progetti innovativi e di sviluppo;
  • paesi in cui opera il Gruppo.

  • evoluzione generale del quadro normativo di riferimento con l'introduzione di limitazioni alle attività del Gruppo;

  • tematiche ambientali;
  • normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro;
  • responsabilità amministrativa delle persone giuridiche ex D. Lgs. 231/2001;
  • sicurezza informatica e sistemi ICT;
  • trattamento dei dati personali.

RISCHI OPERATIVI LEGATI A: RISCHI DI COMPLIANCE LEGATI A: RISCHI INERENTI LA GESTIONE DEI RAPPORTI CON GLI STAKEHOLDER:

  • gestione del rapporto con i fornitori;
  • gestione del rapporto con i clienti;
  • capacità di attrarre nuovi clienti;
  • gestione del rapporto con gli operatori di distribuzione;
  • gestione dei rapporti con le organizzazioni sindacali;
  • gestione dei rapporti con le parti correlate;
  • retention figure apicali e personale chiave.

RISCHIO REPUTAZIONALE

Il rischio reputazionale riguarda in maniera trasversale tutta l'organizzazione. La gestione delle relazioni con gli stakeholder, il personale, la comunità, i fornitori e gli azionisti, l'operatività quotidiana e il funzionamento dei sistemi informatici, il rispetto delle norme sono tutti considerati ambiti con possibili ricadute reputazionali e di immagine.

RISCHI LEGATI AL CLIMATE CHANGE

CAREL nella consapevolezza della necessità di definire misure atte a prevenire e mitigare le conseguenze negative associate al cambiamento climatico e al rischio di un aumento delle temperature medie mondiali superiore a 1,5 gradi ha deciso di fornire le informazioni relative ai principali rischi legati ai cambiamenti climatici, nonché le misure messe in atto nel proprio modello di business per evitare che tali rischi si concretizzino e per mitigarne gli effetti. Tale informativa è stata predisposta traendo ispirazione dalle linee guida della Commissione Europea sulla comunicazione delle informazioni relative al clima c.d. raccomandazioni della Task Force on Climate-related Financial Disclosure (TCFD).

L'informativa riportata è diretta a fornire e descrivere i principali rischi con riferimento a diversi orizzonti temporali per riflettere la diversa incertezza relativa al breve, medio e lungo termine e le potenziali implicazioni commerciali, contestualizzando le informazioni sul grado di raggiungimento degli obiettivi prefissati.

L'attenzione di CAREL alla sostenibilità e la volontà di creare un modello di business resiliente ha portato ad affrontare i cambiamenti climatici in un'ottica di Gruppo valutandone rischi, opportunità e impatti. Ciò che caratterizza i rischi legati ai cambiamenti climatici e i servizi offerti sono l'elevato livello di incertezza e i potenziali impatti, in grado di incidere negativamente su attività operative e strategiche, prodotti e sull'intera catena del valore di CAREL. In tale contesto CAREL, ha definito le modalità di identificazione degli aspetti inerenti al climate change nelle attività svolte. Per ciascun impatto ambientale identificato viene valutato il livello di significatività e vengono valutati potenziali rischi e opportunità, nonché le azioni necessarie per mitigare gli stessi.

I rischi fisici sono associati all'aumento dei costi economici e delle perdite finanziarie causate dall'aumento della gravità e della frequenza di eventi meteorologici estremi correlati ai cambiamenti climatici, essi includono i rischi acuti, ovvero quei fenomeni ambientali episodici, in grado di causare ingenti danni all'azienda (ad esempio inondazioni, ondate di calore, trombe d'aria).

Il Gruppo è potenzialmente esposto ad eventi acuti di questo tipo e potrebbe trovarsi nell' impossibilità di svolgere le proprie attività operative nel sito colpito, non riuscendo a dar seguito alle attività necessarie all'evasione dei propri ordini.

I siti produttivi di Italia, Cina, Brasile, Stati Uniti, Croazia e Germania hanno lo scopo di ottimizzare la produzione essendo anche potenziali centri di disaster recovery. Tale scelta conferma l'intenzione di prevedere e prepararsi a far

Rischi fisici Rischi di transizione Opportunità

I rischi di transizione sono associati al passaggio ad un'economia a basse emissioni di carbonio e sono strettamente correlati all'evoluzione del contesto sociale, economico e politico, nonché alle variazioni del quadro tariffario per le emissioni di CO2 e a restrizioni normative.

Il Gruppo è esposto a rischi legati alla normativa vigente e ai regolamenti emergenti ed è soggetto al decreto legislativo italiano n. 254/2016 (Direttiva Europea 2014/95) che disciplina la comunicazione di informazioni non finanziarie relative, anche, all'impatto ambientale (come l'uso di risorse energetiche e le emissioni di GHG). Nel caso in cui il Gruppo ometta o fornisca informazioni non veritiere sui temi previsti dalla normativa, potrebbe incorrere nel rischio di sanzioni con significative implicazioni monetarie. Al fine di garantire la continuità della produzione, che potrebbe essere messa a repentaglio, ad esempio, da implicazioni legali connesse ad un reato ambientale, la Capogruppo, in conformità alla normativa italiana sulla responsabilità penale dell'ente (D.Lgs. 231/2001) prevede alcune misure volte a prevenire anche questa tipologia di reati. Inoltre, CAREL è esposta al rischio di mancanza di informazioni sui regolamenti/norme ambientali in vigore.

Al fine di ridurre l'esposizione a questo tipo di rischio, il Gruppo CAREL compie attività di

Il Gruppo, consapevole dell'importanza dei rischi legati al cambiamento climatico, mira a capitalizzare le opportunità di mercato e a promuovere la transizione verso uno sviluppo sostenibile nel proprio settore, garantendo un buon posizionamento dei propri prodotti sul mercato dal punto di vista ambientale.

Gli sforzi di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici sono in linea con la mission di CAREL sviluppare prodotti "for a better environment". Pertanto, l'attenzione del Gruppo al risparmio energetico è da interpretare come un'opportunità da cogliere, in termini di strategia R&S, produttiva e commerciale.

Il Gruppo CAREL può ottenere un vantaggio competitivo guardando allo sviluppo di nuove

fronte ad eventi catastrofici, in grado di bloccare la produzione nel sito principale in Italia, dove la casa madre ha la sua sede legale. A tal fine, il Gruppo ha ampliato la strategia di mirroring per i prodotti core e sotto la spinta causata dalla situazione pandemica da Covid-19 la strategia è stata estesa a tutta la catena del valore in termini di dual sourcing nella supply chain al fine di mitigare ulteriormente i rischi di interruzione della produzione. Pertanto, il fenomeno epidemiologico del Coronavirus potrebbe essere considerato come una sorta di "stress test" per il Gruppo in caso di disastri naturali che colpiscano i suoi siti. Il Gruppo è esposto anche a rischi legati ai cambiamenti climatici di lungo periodo, ovvero i rischi cronici (ad esempio, innalzamento del livello del mare e acidificazione degli oceani) che, a loro volta, potrebbero avere delle ripercussioni sul business. Tali circostanze potrebbero comportare l'impossibilità di soddisfare le richieste dei clienti interni/esterni e dei fornitori nei tempi richiesti. CAREL INDUSTRIES è consapevole del contesto climatico in cui opera. Infatti, la sede principale situata nel comune di Brugine

è identificata come zona climatica E, con 2.360 gradi giorno. La classificazione climatica permette di regolare il funzionamento e il periodo di funzionamento degli impianti termici degli edifici, al fine di contenere il consumo energetico. In particolare, CAREL ha un limite massimo di 14/h al giorno per l'utilizzo dell'impianto di riscaldamento.

Rischi fisici Rischi di transizione Opportunità

monitoraggio relative ai requisiti normativi ambientali, compresi quelli aventi ad oggetto il cambiamento climatico (ad esempio l'efficienza energetica degli edifici, l'evoluzione degli apparecchi e dei refrigeranti GWP). Il Gruppo può essere interessato dal rischio di mancato sfruttamento dell'innovazione tecnologica in grado di migliorare la sua offerta, anche per quanto riguarda l'impegno ambientale. Poiché i clienti sono sempre più coinvolti dai temi ambientali e del cambiamento climatico, il Gruppo è esposto a rischi di mercato come l'incapacità di tenere il passo con le evoluzioni nei mercati di riferimento e di rispondere alle mutevoli esigenze e aspettative dei clienti.

Per mitigare il rischio di non soddisfare le esigenze dei clienti identificando i cambiamenti nelle loro preferenze e l'innovazione tecnologica nei loro mercati, così come il rischio di non attrarne di nuovi, il Gruppo monitora il livello di soddisfazione attraverso l'analisi dell'andamento del mercato tramite un processo strutturato ("Voice of Customer").

Il Gruppo presidia i rischi di business derivanti dal mercato anche puntando sull'innovazione tecnologica, vedendo nella ricerca di soluzioni tecnologiche innovative la via per una maggiore competitività.

Il Gruppo CAREL è esposto a rischi reputazionali che possono incidere sulla sua immagine, ed in tal senso, rimarca l'attenzione alla qualità delle relazioni con i suoi stakeholder anche all'interno del Codice Etico.

Gli stakeholder sono stati individuati sulla base di un'analisi interna e di un benchmarking riconoscendo tutti quei soggetti che rientrano nella sfera di influenza del Gruppo, soprattutto per quanto riguarda gli aspetti ambientali. A tal fine, il Gruppo mira a garantire efficacia e trasparenza nella comunicazione ambientale tramite, ad esempio, la disponibilità di informazioni sul corretto utilizzo del prodotto (compreso lo smaltimento di imballaggi e rifiuti).

Inoltre, al fine di prevenire il rischio reputazionale del Gruppo, CAREL ha sviluppato a livello aziendale un piano triennale di brand reputation nell'intento di aumentare la conoscenza di CAREL per tutti gli stakeholder. Il Piano include informazioni non finanziarie ampliando il profilo aziendale con aspetti ESG, tra cui il cambiamento climatico, le emissioni di carbonio, l'inquinamento atmosferico e la biodiversità.

tecnologie, al roll-out di nuovi prodotti e servizi ad alta efficienza energetica. L'innovazione di prodotto e di processo sono intesi come fattori chiave di successo, e la capacità del Gruppo di rispondere rapidamente ai cambiamenti del mercato trova le sue fondamenta nella continua ricerca ed immissione di nuovi prodotti, soluzioni e/o servizi o, ancora, versioni nuove ed aggiornate dei propri prodotti e servizi che soddisfino o incorporino innovazioni tecnologiche significative.

Il Gruppo considera la strategia di promuovere soluzioni ad alta efficienza come una necessità per la riduzione degli effetti e dei rischi del cambiamento climatico. Di conseguenza, il Gruppo si impegna nella ricerca applicata e nello sviluppo, concentrandosi su soluzioni per migliorare

l'efficienza energetica,

ridurre l'impatto ambientale e l'uso di gas refrigeranti naturali per mantenere la sua posizione di leadership nelle nicchie di mercato HVAC/R. Pertanto, è costante il contatto con clienti, enti competenti e fornitori per trovare nuove soluzioni tecnologiche per il risparmio energetico e la sostenibilità. In questo senso, il Gruppo svolge attività di test interni nei laboratori e studi di casi relativi alle prestazioni delle applicazioni sviluppate con i clienti per esser certo di offrire prodotti in grado di soddisfare le esigenze della propria clientela nel rispetto dell'ambiente.

ETICA E INTEGRITÀ

Il Gruppo CAREL ritiene che adottare comportamenti ispirati a elevati standard etici nella conduzione della propria attività rappresenti una condizione indispensabile per il suo successo, uno strumento di promozione della propria immagine, nonché un patrimonio essenziale dell'organizzazione.

A tal fine, in ottemperanza alla normativa italiana, CAREL INDUSTRIES S.p.A. ha adottato, in data 30 marzo 2017, un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, ai sensi del D. Lgs. 231/01, normativa di riferimento italiana in materia di corporate criminal liability, costituito da una parte generale e più parti speciali (in seguito anche "Modello 231"), il cui aggiornamento è stato avviato nel luglio 2020 ed è stato approvato ad inizio 2021. La predisposizione del Modello 231 è avvenuta sulla base dell'analisi delle aree a rischio reato. In particolare, CAREL ha condotto un'attività di risk self assessment relativa all'organizzazione e una valutazione dei diversi processi aziendali.

Accanto al Modello 231, la Società ha approvato un Codice Etico, volto a regolare, attraverso l'individuazione di norme comportamentali, l'attività dell'azienda stessa e l'operato di tutti coloro che operano in nome e per conto del Gruppo. Lealtà, moralità, onestà, eguaglianza e professionalità sono alcuni dei principi e valori indicati nel Codice Etico adottato dalla Società e condiviso con le sue Controllate.

La Società è dotata di un organo collegiale, l'Organismo di Vigilanza, nominato dal CdA, che svolge funzioni di controllo sull'implementazione, il rispetto, il corretto funzionamento e l'applicazione del Modello 231, del Codice Etico e della Procedura Anticorruzione. L'Organismo di Vigilanza è inoltre il destinatario di eventuali segnalazioni di violazioni degli stessi attraverso il cosiddetto sistema di 'whistleblowing', regolarmente proceduralizzato e accessibile attraverso apposito sistema software.

Ha inoltre approvato e diffuso, a livello di Gruppo, una Procedura Anticorruzione, che si ispira ai principi e alle regole di condotta contenuti nel Codice Etico della Società e ha recepito i principi, le previsioni e le prescrizioni in tema di anticorruzione sia della normativa in materia di Responsabilità amministrativa degli Enti (D. Lgs. 231/01), che della normativa in materia di obblighi di rendicontazione di informazioni di carattere non finanziario previsti dal D. Lgs. 254/16.

Tale procedura è, inoltre, allineata con i principi di cui al Codice penale italiano e con le normative più stringenti a livello internazionale, come il Foreign Corrupt Practices Act (FCPA); il UK Bribery Act, la Convenzione dell'OCSE sulla lotta alla corruzione dei Pubblici Ufficiali stranieri nelle operazioni economiche internazionali e la Convenzione delle Nazioni unite contro la corruzione.

Complessivamente, Modello 231, Codice Etico e Procedura Anticorruzione si ispirano alle principali linee guida e agli standard internazionali in materia di gestione responsabile del business e sono portate a conoscenza di tutti i destinatari mediante idonee attività di formazione e informazione.

In particolare, la Società, attraverso la procedura Anticorruzione e il controllo dell'OdV, si prefigge di preservare l'integrità e la correttezza nello svolgimento della propria attività, oltre a garantire il rispetto di leggi, regolamenti, linee guida e best practice di settore, applicabili nei diversi Paesi nei quali la Società opera.

La Procedura Anti-Corruzione, divulgata a tutte le società del Gruppo, offre a tutti i suoi destinatari un quadro organico di riferimento delle disposizioni e procedure vigenti in materia di prevenzione dei rischi di pratiche illecite e di contrasto ai fenomeni corruttivi, sia nel settore pubblico che privato.

La Procedura si ispira ai principi e alle regole di condotta contenuti nel Codice Etico della Società, in linea con le normative più stringenti a livello internazionale, e realizza gli obiettivi di prevenzione e contrasto alla corruzione previsti nel Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo adottato dalla Società ai sensi del Decreto Legislativo 8 giugno 2001, n. 231, rappresentando il canone comportamentale di tutti i suoi dipendenti e collaboratori.

L'impegno del Gruppo CAREL nella prevenzione e lotta alla corruzione si esplica infatti, oltre che attraverso la divulgazione del Modello 231, del Codice Etico e della Procedura Anticorruzione a tutte le società del Gruppo, anche mediante l'erogazione di idonei percorsi formativi, finalizzati ad aumentare il livello di sensibilità di tutto il proprio personale.

CAREL ha così predisposto sia formazione in aula sia in modalità e-learning dei principali contenuti in materia di D. Lgs. 231/01, del Modello 231 e della Procedura Anticorruzione.

A causa del perdurare dell'emergenza pandemica da Covid-19, anche nel 2021 non si sono tenute le attività di formazione in presenza per le controllate estere in materia di anticorruzione e, in particolare, sulla Procedura Anticorruzione approvata da ogni società del Gruppo, dirette a sensibilizzarne i destinatari e a implementare gli strumenti a presidio di condotte corruttive. Tali attività, programmate in presenza per il 2020, si sono svolte nel 2021 con erogazione del training e-learning a tutte le controllate del Gruppo, attraverso la piattaforma HCM CAREL, con supporto del partner esterno Skilla.

Tutti coloro che operano, direttamente o indirettamente, in nome o per conto del Gruppo CAREL possono segnalare violazioni, irregolarità, o sospette violazioni del Modello e/o del Codice Etico attraverso il sistema di segnalazioni Whistleblowing, come da procedura anch'essa debitamente divulgata a tutti i destinatari.

A testimonianza del costante impegno del Gruppo CAREL a garantire etica e integrità nella conduzione delle attività aziendali, non si sono registrati, nell'esercizio 2021, segnalazioni e/o reclami per mancato rispetto di leggi o regolamenti, né azioni legali per condotte anticoncorrenziali, violazioni in materia di antitrust e monopolio, sia in ambito giudiziale, sia in ambito stragiudiziale.

TRASPARENZA IN MATERIA FISCALE

110 Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Una governance responsabile

CAREL considera le imposte come parte integrante del contributo economico nei diversi paesi in cui opera, che, come tale, rientra nella sfera di responsabilità sociale di impresa che il Gruppo esercita nei confronti dei propri stakeholder. Il reporting in materia fiscale del presente paragrafo si ispira ai principi internazionali di rendicontazione non finanziaria del GRI 207: imposte.

L'approccio del Gruppo alla fiscalità è improntato al rispetto della normativa di riferimento nei paesi in cui il CAREL opera, nel rispetto dei principi e dei valori di legalità, onestà e trasparenza delineati nel Codice Etico. Il Gruppo si impegna infatti ad acquisire con diligenza la necessaria conoscenza delle norme di legge in materia fiscale e ad adottare interpretazioni coerenti con una gestione responsabile del rischio fiscale. Inoltre, il Gruppo instaura rapporti di collaborazione e trasparenza con le autorità fiscali dei paesi in cui opera e non adotta condotte che possano ostacolarne le attività di verifica e controllo.

La governance della fiscalità nonché il modello di controllo dei rischi fiscali è affidato al Group CFO (GCFO), il dirigente preposto della Capogruppo, nonché membro del Comitato Esecutivo istituito presso la Capogruppo.

Al fine di garantire un adeguato presidio degli aspetti fiscali nei diversi paesi di operatività del Gruppo la gestione delle imposte è seguita operativamente dai finance manager locali di ciascuna filiali che possono avvalersi di consulenti esterni per il calcolo delle imposte dirette e indirette, la rendicontazione e i relativi adempimenti fiscali relativi.

Le politiche per la gestione della fiscalità adottate sono elaborate direttamente dalla Capogruppo sotto la responsabilità diretta del GCFO e si basano su principi e standard internazionali (OECD), la loro redazione viene supportata da primari studi tributari. Tali politiche sono volte alla mitigazione del rischio fiscale, pur perseguendo processi di efficientamento fiscale volti ad evitare ad esempio le doppie imposizioni.

I rischi fiscali vengono monitorati periodicamente dalla Capogruppo durante l'anno in sede di redazione delle chiusure trimestrali e comunque almeno una volta all'anno viene richiesta una specifica rendicontazione a tutte le filiali del Gruppo in merito ai rischi fiscali in essere, all'eventuale evoluzione della normativa in vigore in ogni singolo paese, alle eventuali verifiche fiscali in corso / concluse e relativi rischi potenziali.

Nella definizione delle strategie di business del Gruppo, il management tiene in considerazione anche gli aspetti fiscali, nella consapevolezza che il reddito consolidato e conseguentemente le imposte di Gruppo si generano quasi interamente dai plant produttivi del Gruppo, e le filiali commerciali infatti svolgono principalmente attività di distribuzione e agenzia, pertanto, i rischi che queste società sostengono sono piuttosto limitati. Nelle dichiarazioni di carattere non finanziario dei prossimi esercizi, il Gruppo svilupperà progressivamente l'informativa fiscale.

La riservatezza e la protezione dei dati, anche personali, sono principi fondamentali e necessari per la gestione delle relazioni .

RISPETTO DELLA PRIVACY E TUTELA DEI DATI PERSONALI

Il Gruppo CAREL riconosce la riservatezza e la protezione dei dati, anche personali, quali principi fondamentali e necessari per la gestione delle relazioni con i propri stakeholder, affinché i dati rilevanti siano trattati in conformità alla normativa vigente.

Per questo motivo, infrastrutture informatiche adeguate alle necessità di un Gruppo internazionale rappresentano un indispensabile elemento, al fine di garantire un elevato livello di efficienza per il funzionamento delle attività aziendali del Gruppo. L'operatività potrebbe, infatti, risentire negativamente di eventuali interruzioni dei servizi generati dai sistemi informativi o di tentativi di accesso non autorizzato da parte di hackers, con potenziale perdita di dati, o comunque, più in generale, rischi connessi al funzionamento dei sistemi informatici.

Con riferimento alla tutela della Privacy, il Gruppo tratta i dati personali dell'interessato in conformità con la legge e in modo corretto e trasparente, tutelando i diritti dello stesso (quali, a esempio, l'accesso ai dati da parte dell'interessato, il diritto alla rettifica, il diritto alla cancellazione e il diritto alla limitazione del trattamento). Il Gruppo si impegna nell'implementazione di appropriate misure tecniche e organizzative per proteggere i dati personali contro la distruzione accidentale o illegale, la perdita, la modifica e la rivelazione o l'accesso non autorizzati.

Allo scopo di garantire la massima trasparenza circa le modalità di gestione e trattamento dei dati, nella sezione dedicata alla Privacy del sito web aziendale sono pubblicate l'informativa per i fornitori in attuazione degli articoli 13 e 14 del regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e la "Internal Privacy Policy" relativa alla protezione dei dati ai sensi dell'articolo 13 del GDPR e delle linee guida dell'Autorità per la protezione dei dati personali in merito all'uso dei cookies. Con tali informative, CAREL intende illustrare ai propri stakeholder come viene assicurata la riservatezza delle informazioni e dei dati personali in suo possesso e informarli circa il loro utilizzo, sempre nella più rigorosa osservanza della legislazione vigente in materia di privacy e protezione dei dati.

A tal fine, CAREL INDUSTRIES S.p.A. ha nominato un Data Protection Officer (DPO), ovvero il responsabile della protezione dei dati, per rafforzare il proprio sistema di compliance in materia di sicurezza nel trattamento dei dati. Nel corso del 2021, la Capogruppo ha conferito incarico al medesimo DPO di svolgere funzioni di coordinamento e controllo anche sulle proprie controllate europee e ha inviato alle medesime tutte le procedure necessarie per la corretta gestione degli ambiti legati alla privacy (Data Breach Management procedure, Data Retention procedure, Data Subject Rights Management procedure, Privacy by Design procedure, DPIA procedure, Record of Processing activities update and annual review procedure).

Il Gruppo adotta, inoltre, procedure interne e misure volte a disciplinare l'accesso ai dati da parte del proprio personale e il loro trattamento, al fine di mitigare i suddetti rischi, che potrebbero determinare anche danni di reputazione e di immagine, oltre a sanzioni da parte dell'Autorità Garante per la protezione dei dati, qualora questi venissero danneggiati, perduti, sottratti, divulgati o trattati per finalità diverse da quelle consentite.

Al fine di diffondere la conoscenza sui principi fondamentali in materia di Privacy, la Società ha avviato un percorso di formazione per i propri dipendenti sulle tematiche relative alla tutela dei dati personali gestiti in occasione dello svolgimento della propria attività professionale. In particolare, per i dipendenti della Capogruppo, la Società ha organizzato percorsi formativi in modalità e-learning al fine di diffondere i principi contenuti nel regolamento (UE) 2016/679 (GDPR) e del D.Lgs. 101/2018 - Codice italiano Privacy.

Nell'ambito della implementazione del GDPR nella Capogruppo e nelle controllate europee, è stato conferito al DPO della Capogruppo il medesimo incarico per le 10 società europee del Gruppo, con funzione di coordinamento nell'applicazione della normativa e nell'implementazione delle procedure e dei controlli a presidio. La Capogruppo ha inoltre inviato alle medesime tutte le procedure necessarie per la corretta gestione degli ambiti legati alla privacy (Data Breach Management procedure, Data Retention procedure, Data Subject Rights Management procedure, Privacy by Design procedure DPIA procedure, Record of Processing activities update and annual review procedure).

Anche in questo caso, a causa della situazione emergenziale legata alla pandemia di Covid-19, non si sono potute svolgere le attività di formazione in presenza presso le controllate europee, pertanto si è proceduto all'erogazione della formazione attraverso la piattaforma HCM CAREL, con supporto del partner esterno.

Sul piano delle misure di sicurezza, per far fronte a un guasto o un'interruzione dei servizi informativi, il Gruppo CAREL si è dotato già da tempo di piani di Disaster Recovery e Business Continuity. Inoltre, con riferimento ai dati personali e dei propri clienti nonché di altri soggetti con cui intrattiene rapporti o che utilizzano prodotti e soluzioni CAREL, il Gruppo conserva gli stessi presso data center dedicati, sia interni sia forniti da provider esterni.

In data 16 dicembre 2020, la Società ha approvato una 'Information & Cyber Security Policy', atta a valere a livello di Gruppo, che delinea l'approccio aziendale alla gestione della problematica legata all'Information & Cyber Security e contiene i principi guida e le responsabilità, necessari a salvaguardare la sicurezza dei sistemi informativi, dei prodotti e dei servizi del Gruppo CAREL.

Attraverso la sua diffusione, vincolante in tutte le aree geografiche in cui il Gruppo opera, e le opportune integrazioni con le disposizioni contenute nelle altre vigenti procedure e linee guida che trattano aspetti simili, la Società si propone di mettere tutti i soggetti destinatari della medesima nelle condizioni di conoscere, riconoscere e implementare i principi in essa contenuti, mandatori per il sistema organizzativo e la compliance con le vigenti normative. Nel corso del 2021, non sono stati registrati reclami relativi a violazioni della privacy e a perdita dei dati dei consumatori.

RICERCA, SVILUPPO E INNOVAZIONE

L'efficienza, in CAREL, si qualifica quale punto di partenza e obiettivo ultimo entro cui si inscrive il processo di ideazione, produzione e commercializzazione dei sistemi. Per rimanere fedeli a questa mission, ogni anno l'investimento in ricerca e sviluppo è in media pari a circa il 4,5% del fatturato consolidato. Si tratta di ricerca applicata, volta a testare nei laboratori le innovazioni tecnologiche, ma anche di ricerca di più ampio spettro che mira all'acquisizione di nuove conoscenze per accrescere il sapere interno all'azienda.

Ed è proprio questo secondo tipo di ricerca che confluisce nei white papers. Articolati come veri e propri articoli tecnici, questi testi sono approfondimenti di argomenti chiave per i settori in cui CAREL opera. Si spazia così dalle applicazioni in ambito di umidificazione, alle normative internazionali, alla refrigerazione commerciale, passando per i centri di calcolo e il condizionamento. Sono studi ben strutturati che CAREL mette gratuitamente a disposizione della comunità scientifica in ottica di condivisione del sapere e della conoscenza.

Ricerca & Sviluppo sono al cuore del nostro impegno. Nel corso del 2021 il 4,5% dei ricavi viene destinato al settore Ricerca & Sviluppo al fine di anticipare i bisogni dei clienti e fornire soluzioni all'avanguardia. CAREL dispone anche di due laboratori, uno termodinamico e uno di umidificazione, vere e proprie eccellenze nel panorama di riferimento.

Di oltre 1.865 dipendenti totali circa il 12% è impegnato in Ricerca & Sviluppo, in particolare l'area Ricerca e Sviluppo nel 2021 ha potuto contare, nella sua totalità, su un organico di 224 risorse.

Il Gruppo è infatti impegnato nella ricerca e sviluppo applicata, con una particolare attenzione a soluzioni per raggiungere una sempre maggiore efficienza energetica, la riduzione dell'impatto ambientale e dei gas refrigeranti naturali, al fine di mantenere la propria posizione di leadership nelle nicchie di riferimento del mercato HVAC/R. A questi driver di ricerca si è aggiunto il settore emergente dell'automazione relativo alla connettività remota, ambito in cui il Gruppo si dedica allo sviluppo di soluzioni e servizi data driven, in grado di fornire ai clienti servizi personalizzati usando piattaforme IoT (Internet of Things).

L'innovazione di prodotto e di processo ha rappresentato per il Gruppo CAREL uno dei principali fattori che hanno contribuito alla sua crescita negli ultimi anni e che costituirà uno degli elementi strategici per lo sviluppo dello stesso in futuro. La capacità del Gruppo di rispondere con rapidità ai mutamenti dei mercati in cui opera dipende, infatti, anche dalla capacità del Gruppo di continuare a introdurre sul mercato nuovi prodotti, soluzioni e/o servizi ovvero versioni nuove e aggiornate di prodotti/servizi che rispondano ed incorporino innovazioni tecnologiche. La natura stessa di tali prodotti e servizi e la loro evoluzione richiede, da parte del Gruppo, il costante potenziamento dei propri prodotti e servizi e il continuo miglioramento della performance, delle caratteristiche e dell'affidabilità della propria tecnologia.

A tal fine, CAREL ha adottato un approccio modulare per lo sviluppo dei prodotti, nelle diverse aree (elettronica, meccanica e software), con l'obiettivo di favorire quanto più possibile la continua introduzione di soluzioni innovative attraverso il riutilizzo dei vari moduli al fine di diminuire il tempo di sviluppo, assicurando una maggior affidabilità ed una riduzione del costo dei prodotti.

I prodotti del Gruppo sono frutto di un'attività di ricerca, progettazione, sviluppo e industrializzazione del prodotto molto accurata. La nascita di un nuovo prodotto avviene sia in base all'iniziativa del Gruppo stesso, per offrire al mercato prodotti nuovi e migliori, sia in base a specifiche richieste ed esigenze accolte dai propri clienti.

Le competenze distintive di CAREL si concentrano: sullo sviluppo di soluzioni integrate sull'uso del ciclo frigorifero per il controllo di temperatura e umidità e sull'uso dell'umidificazione isotermica ed adiabatica per il controllo di umidità e, in alcuni casi, della temperatura, al fine di rendere i prodotti adatti alle varie esigenze del mercato. In tale contesto, risulta innovativo un approccio al mercato in cui non si propongono singoli prodotti ma soluzioni integrate che permettano di rispondere completamente alle esigenze di una applicazione.

Le soluzioni CAREL, storicamente votate a consentire sempre più elevate efficienze energetiche, contribuiscono alla riduzione dell'impatto ambientale e ad una migliore qualità dell'aria negli edifici. Cruciali per raggiungere questi risultati sono i costanti investimenti e i risultati dell'innovazione che contraddistinguono CAREL, non solo quindi in termini di efficienza energetica, ma anche nelle soluzioni per refrigeranti naturali, nei digital&field services e in IoT.

L'attività di ricerca e sviluppo cresce anche attraverso rapporti consolidati di collaborazione con l'Università di Padova (in vari ambiti dall'elettronica analogica e digitale, all'elettronica di potenza, alla teoria dei sistemi e il controllo, alle applicazioni termodinamiche, alla fisica tecnica ed ai processi produttivi meccanici, all'analisi statistica dei dati), l'Università di Udine, di Verona, il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) e le più importanti associazioni del settore, come EPEE l'AICARR AHRI (ed EHPA). Maggiori informazioni circa le associazioni di settore con cui collabora CAREL sono riportate all'interno del capitolo Dialogo con gli stakeholder.

LABORATORI

L'innovazione tecnologica nasce grazie al continuo confronto

interno tra le diverse aree coinvolte nello sviluppo, ovvero:

  • il marketing, che fornisce le specifiche esigenze del cliente ed i trend di mercato;
  • le piattaforme di prodotto, che definiscono la struttura dei prodotti per rispondere contemporaneamente alle necessità dei mercati e dei diversi segmenti applicativi in cui il Gruppo opera;
  • i Centri di Competenza, che definiscono le soluzioni tecnologiche che permettono di rispondere in maniera innovativa alle esigenze dei clienti.

"I LABORATORI SONO IL CUORE PULSANTE DI CAREL"

114 Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario

Una governance responsabile

L'attività di ricerca e sviluppo del prodotto CAREL è realizzata all'interno delle tre aree dedicate del Gruppo situate in Italia, Cina e Stati Uniti, specializzate in applicazioni HVAC/R, umidificazione, elettronica, elettronica di potenza (c.d. power electronics), meccanica di precisione, applicazioni Cloud, smart Edge di raccolta dati e gateway. Ciascuna area di ricerca e sviluppo dispone di 7 centri di competenza (Electronics, Mechanics, Software Tools, IoT & Analitics, Software Solution Designer e Divisione Umidificazione) focalizzati sullo sviluppo della conoscenza tecnica in altrettanti ambiti. Il centro di competenza termodinamico è in corpo al Knowledge Center. Il Knowledge Center è l'unità organizzativa, nel quale, oltre ad essere ricercate nuove tecnologie, sono sperimentati e testati i prodotti sviluppati dal Gruppo, quali ad esempio i nuovi refrigeranti naturali.

Nell'ambito dell'innovazione, un ruolo fondamentale è ricoperto dai laboratori presenti in Italia, Cina e Stati Uniti. Essi sono complessivamente 12: 3 laboratori termodinamici, 3 di umidificazione, 2 di elettronica, 2 di elettronica di potenza, 1 software e 1 laboratorio valvole. L'area di ricerca e sviluppo del Gruppo al 31 dicembre 2021, si compone di 224 ingegneri e tecnici, impiegando circa il 12% dei dipendenti del Gruppo.

La tabella che segue riporta numero e incidenza degli addetti alla ricerca e sviluppo per area geografica al 31 dicembre 2021.

DISTRIBUZIONE DEL PERSONALE DI RICERCA E SVILUPPO PER AREA GEOGRAFICA
2021 2020 2019
Paese % % %
Italia 158 70% 157 70% 157 70%
Europa 4 2% 4 2% 4 2%
Stati Uniti 12 5% 12 5% 12 5%
Cina 50 23% 51 23% 52 23%
Totale 224 100% 224 100% 225 100%

"Personalizzare le soluzioni in modo da differenziarsi dal competitors e creare ulteriori evoluzioni funzionali e prestazionali in base al know-how e alla ricerca interna di ogni cliente"

L'impegno del Gruppo verso la continua innovazione nel progettare soluzioni che generano risparmio energetico, riducono l'impatto ambientale di macchine e impianti, e aumentano l'efficienza dei sistemi dei clienti, si traduce in un investimento medio nella ricerca e sviluppo del 5,1% del fatturato negli ultimi tre anni.

La tabella che segue riporta il trend degli investimenti in ricerca e sviluppo negli esercizi di riferimento in valore assoluto e in percentuale sul fatturato.

INVESTIMENTI IN RICERCA E SVILUPPO
Tipologia 2021 2020 2019
Migliaia di euro 19.034 17.499 18.060
Percentuale sul fatturato 4,5% 5,3% 5,5%

In aggiunta al personale di ricerca e sviluppo propriamente definito, presso le filiali distributive sono presenti sviluppatori software la cui attività è funzionale alla realizzazione degli adattamenti necessari per la conformazione del software alle peculiarità locali e al mantenimento delle competenze tecniche richieste per garantire efficacia e tempestività dell'assistenza post-vendita.

Nello sviluppo di soluzioni integrate è fondamentale la disponibilità di ambienti integrati di sviluppo software che permettano ai clienti di CAREL di acquisire rapidamente le soluzioni proposte.

Nell'ultimo triennio l'area Ricerca e Sviluppo ha seguito in media 20 progetti l'anno per lo sviluppo dei prodotti e oltre 900 attività di personalizzazioni per i clienti. Il patrimonio di innovazione creato dall'azienda negli anni è tutelato da 56 brevetti (richiesti o concessi), 8 dei quali sono il frutto delle attività di innovazione dell'anno 2021 e vanno a coprire, oltre all'attività inventiva, la novità di applicazioni note in altri ambiti ma applicate da CAREL nelle applicazioni di interesse dei propri clienti.

da differenziarsi dai competitors e

funzionali e prestazionali in base al

know-how e alla ricerca interna di

creare ulteriori evoluzioni

ogni cliente"

In tale contesto, il Gruppo si trova a dover affrontare anche eventuali rischi connessi alla tutela della proprietà intellettuale, ovvero l'incapacità del Gruppo di riuscire a proteggere in modo adeguato la proprietà intellettuale, il proprio know-how tecnologico e i marchi.

L'approccio del Gruppo è di mantenere completamente al proprio interno il know-how ritenuto fondamentale per conservare il vantaggio competitivo dell'azienda, limitando al minimo il ricorso a sviluppatori esterni, i quali sono utilizzati previa sottoscrizione di un accordo di riservatezza previsto dal contratto.

La tutela della proprietà intellettuale è disciplinata anche all'interno del Codice Etico, laddove si prevede che i dipendenti siano tenuti a tutelare, mantenere e difendere i diritti di CAREL, nonché a rispettare i diritti di proprietà intellettuale degli altri soggetti.

Nel 2020 l'emergenza Covid-19 ha impattato la struttura R&D comportando la rimodulazione di molte attività. Le attività di sviluppo sono state prioritizzate favorendo la continuità operativa delle linee produttive e il supporto al business a maggior domanda. Con riferimento al business sono stati evidenziati rischi legati ad alcuni settori fortemente impattati dalla pandemia con una conseguente contrazione della domanda. Tali rischi hanno indotto a posticipare le attività progettuali. In altri casi, l'accelerazione del business in settori dove la domanda è aumentata ha indotto a concentrare più energie e risorse.

GESTIONE RESPONSABILE DELLA CATENA DI FORNITURA

Il Gruppo, per rafforzare il proprio impegno verso lo sviluppo sostenibile, condivide con tutti i propri fornitori il Codice Etico, con l'obiettivo di definire i principi di riferimento sulle tematiche sociali ed ambientali e fornire agli stessi una linea di comportamento da seguire nelle attività operative.

Nel corso del 2021 i seguenti plant del perimetro CAREL - Italia, Croazia, Cina, Stati Uniti, Brasile - hanno impiegato, per acquisti di materiali, un totale di 524 fornitori. Recuperator ed Hygromatik, impiegano rispettivamente 62 e 175 fornitori, tutti localizzati in Europa e per quanto concerne i dati relativi ad Enginia S.r.l., questi ultimi sono ancora in fase di analisi alla data della presente relazione e pertanto verranno rendicontati a partire dal 2022.

Nel corso del 2021, a fronte degli eventi di disruption legati alla pandemia e allo shortage dei materiali, CAREL ha confermato la sua policy di sourcing con l'obiettivo di meglio garantire la continuità del business. CAREL predilige il ricorso, da parte di ciascun stabilimento produttivo, a fornitori con basi produttive o logistiche regionali. L'obiettivo è di garantire un migliore servizio ma soprattutto la continuità di fornitura, anche a fronte di problematiche di natura logistica, eventi naturali o lock-down in paesi terzi. Questa politica ha come conseguenza diretta una minore incidenza e una riduzione dell'impatto ambientale dei trasporti intercontinentali. In parallelo si è lavorato per rendere ciascun plant indipendente, dal punto di vista del sourcing, rispetto agli altri plant del Gruppo, riducendo così il rischio che eventi di disruption remoti impattino il mercato di destinazione di ciascun plant.

L'indicatore di riferimento è l'indice di localizzazione della supply chain, espresso come rapporto tra gli acquisti su base regionale (nello stesso continente del plant) rispetto al totale acquistato del plant, al netto degli acquisti per trading intercompany. Con riferimento ai valori di acquisto 2021, l'88% degli acquisti europei è oggi indirizzato a fornitori regionali, per Nord America il dato è cresciuto al 54%, per il Sud America 25% e per Asia è l'80%. A livello di Gruppo si è registrato un aumento del 1,3%.

PERCENTUALE DI SPESA SUI FORNITORI LOCALI, PER AREA GEOGRAFICA. [GRI 204-1] 2 2020
Aree geografiche 3 % di spesa % di spesa
Carel Industries - Europe 90% 90%
Carel Adriatic - Europe 85% 83%
Recuperator - Europe 100% 100%
Hygromatic - Europe 100% 100%
Carel US - North America 54% 45%
Carel Brasil - South America 25% 22%
Carel China - Asia Pacific 79%
Group Average 90% 89%

La scelta dei fornitori si ispira a principi di imparzialità, competenza, concorrenza ed economicità, oltre ai principi di trasparenza ed eccellenza nel rispetto dei più elevati standard qualitativi. I rapporti di fornitura sono basati sul rispetto delle leggi e dei regolamenti in materia di lavoro, diritti umani, salute e sicurezza, ambiente, anticorruzione vigenti nel proprio Paese e all'applicazione dei principi enunciati dal Codice Etico. È inoltre richiesto a ciascun fornitore di garantire il rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, dei principi di parità di trattamento e di non discriminazione, nonché la tutela del lavoro minorile e forzato.

La selezione dei fornitori è effettuata dal Gruppo tenendo conto anche delle competenze tecniche, della qualità del bene/servizio, della tempestività nella consegna, dei prezzi e dei termini di pagamento e più in generale delle condizioni di acquisto. Ai propri fornitori CAREL richiede elevate performance in termini di costi, qualità, servizio e sostenibilità ed in particolare, i fornitori sono preventivamente omologati secondo procedure certificate dal Sistema di Gestione della Qualità ISO 9001:2015.

Il processo di omologazione dei nuovi fornitori ha introdotto una serie di verifiche preliminari in merito alla organizzazione ed ai processi delle aziende candidate. In particolare, si richiede di dare evidenza di processi strutturati atti a garantire il rispetto dei principi di sostenibilità e di etica del business come sopra enunciati.

Il Gruppo CAREL ritiene di fondamentale importanza attivare ed alimentare un continuo dialogo e trasferimento di buone prassi e competenze con i propri fornitori in quanto cruciale per ottenere prodotti e servizi di qualità nei tempi richiesti. Tale dialogo avviene tramite diversi strumenti: visite dei tecnici e dei soggetti incaricati del controllo qualità e piattaforme informatiche adottate, quali canali di informazione Cliente/Fornitore, ivi compresa la gestione e l'aggiornamento degli ordini in essere.

I temi della tutela dei diritti umani, dei diritti, della salute e sicurezza dei lavoratori sono stati inseriti nel nuovo processo di omologazione e selezione dei fornitori. L'assessment di sostenibilità, condotto anche nel 2021, ha incluso i temi dei diritti del lavoro (lavoro minorile, salario, orario, libertà di associazione), la policy sui Conflict Minerals, i temi di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e negli appalti. L'assessment di sostenibilità è stato incluso nel processo di valutazione dei fornitori.

I temi della protezione dell'ambiente, della salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, del rispetto delle normative internazionali sui prodotti chimici sono inseriti nel nuovo processo di omologazione e selezione dei fornitori. L'assessment di sostenibilità, condotto anche nel 2021, include il rispetto delle normative applicabili, quali ad esempio Reach/Rohs e valorizza le iniziative di riduzione dell'impatto ambientale delle attività correlate al business (riduzione della carbon footprint, dei consumi di acqua, del packaging e dei rifiuti).

Ai fornitori del Gruppo è chiesto di applicare in modo ricorsivo le medesime regole e valutazioni a monte nella loro supply-chain.

Queste policy sono incluse nel nuovo format contrattuale per la somministrazione dei beni, introdotto nel 2020 e nelle nuove Condizioni Generali di Acquisto rilasciate ed operative nel 2021.

2 Al fine di consentire una maggiore comparabilità dei dati relativi alla percentuale di spesa sui fornitori locali i dati 2019 sono stati oggetto di riesposizione per un affinamento nella metodologia di calcolo. L'indice di località è costruito sui volumi di acquisto di ciascun codice in funzione della regola di approvvigionamento al 31/12 dell'anno di riferimento.

3 Il dato di Enginia non è ancora disponibile

Anche nel 2021 è stato chiesto ad un panel di Fornitori di compilare un questionario di autovalutazione, il medesimo che hanno compilato in fase di qualifica, con l'obiettivo di promuovere la consapevolezza sui temi della responsabilità sociale e della sostenibilità ambientale e per raccogliere informazioni sui loro sistemi e pratiche di gestione. L'obiettivo della survey è quello di creare una maggiore consapevolezza relativa alle tematiche di sostenibilità da parte della catena di fornitura.

Il questionario è di natura qualitativa, è strutturato in quattro sezioni: rispetto delle normative e dei regolamenti applicabili (compliance), esistenza di processi strutturati, presenza di iniziative di miglioramento o di riduzione di impatto, coinvolgimento ricorsivo della propria base fornitori. Il punteggio relativo alle varie tematiche è espresso in una scala da 0 a 100, con una soglia target pari a 60. Per il 2020 il trend di risposta era circa 74, mentre nel 2021 è pari ad 80. Solo in un caso è stato paria 56 e ciò ha comportato l'attivazione di una serie di procedure di eccezione verso questo fornitore e la richiesta di un piano di miglioramento da parte dello stesso.

La survey 2021 ha coinvolto 36 fornitori di secondo livello ed ha coperto circa il 29% del fatturato di acquisto del Gruppo che, se si somma al 28% del 2020, arriva a coprire circa il 57% del valore fornito a livello di Gruppo. Per la prima volta nel 2021 la survey è stata estesa a fornitori esclusivi dei plant americano e cinese. Dal secondo semestre i nuovi fornitori candidati hanno compilato la survey ottenendo punteggi positivi. Complessivamente la risposta alla survey è stata buona, con oltre l'85% di risposte pervenute; il 100% dei rispondenti ha evidenziato il rispetto dei requisiti di compliance ed una discreta sensibilità sui temi di sostenibilità.

Essa ha inoltre fornito una metrica di misura ed un riferimento per specifiche iniziative di miglioramento e future estensioni del perimetro. Inoltre, saranno valutate attività di follow up, quali verifiche documentali mediante attività di audit allo scopo di riscontrare la conformità ai requisiti espressi attraverso le survey di autovalutazione, compatibilmente alle risorse e alle restrizioni derivanti dalla pandemia.

Una catena di fornitura articolata come quella del Gruppo CAREL, costituita da fornitori nazionali e internazionali deve essere costantemente monitorata alla luce dei rischi insiti nella stessa per l'approvvigionamento dei componenti necessari alla produzione. Al fine di garantire la disponibilità del materiale per le varie fasi produttive, diversificare i rischi e avere adeguate garanzie per il rispetto del time to market previsto, il Gruppo pianifica puntualmente la propria produzione ed ha adottato un sistema di disaster recovery che prevede almeno 2 siti produttivi per la maggior parte dei prodotti. In tal modo è possibile garantire la fornitura dei componenti, anche in casi estremi.

Ulteriori rischi sono riconducibili alla tutela dell'ambiente, dei diritti umani e della salute e sicurezza dei lavoratori. In particolare, il Gruppo è esposto al rischio che i propri fornitori non osservino gli standard qualitativi del Gruppo, nonché le normative agli stessi applicabili in materia di lavoro e previdenza, di salute e sicurezza sul luogo di lavoro, consegnino materie prime o componenti difettosi, non corrispondenti a quanto prestabilito o non rispettino le tempistiche prestabilite per qualsiasi causa (ivi incluse, a titolo esemplificativo e non esaustivo, scarsità di materie prime, difficoltà finanziarie, problematiche relative alla qualità delle materie prime, scioperi), con possibili impatti negativi sul ciclo produttivo del Gruppo, ritardi nella consegna dei prodotti ai clienti, nonché eventuali ricadute negative sulla brand reputation.

Gli strumenti attualmente adottati dal Gruppo CAREL per gestire tali rischi sono la selezione dei fornitori e la preliminare verifica delle loro strutture tramite visite conoscitive allo scopo di verificarne la compatibilità con gli standard del Gruppo. La verifica prevede, tra le altre, uno screening tecnico delle attrezzature e degli impianti e una panoramica dell'ambiente di lavoro.

Pur non essendo stata identificata una procedura standard di controllo sistematico, nel corso del 2021 non si sono registrati reclami riguardanti le tematiche connesse alla violazione dei diritti umani e della normativa ambientale lungo la catena di fornitura.

Allo stato attuale il Gruppo sta attentamente monitorando l'evoluzione del conflitto Russia - Ucraina; per maggiori informazioni si rimanda alla Relazione sulla Gestione inclusa nel Bilancio Consolidato.

CONTROVERSIAL SOURCING

La Società si impegna ad attuare una politica di approvvigionamento socialmente responsabile che rispetti i diritti umani e che eviti di contribuire ai conflitti attraverso decisioni e pratiche di acquisto di cosiddetti "minerali di conflitto" all'interno della propria catena di fornitura. L'obiettivo di CAREL è infatti ridurre, in valore, la quantità di materie prime per le quali non sia completamente tracciata la provenienza di tali materiali.

A testimonianza di questo impegno dal 2020 il Gruppo è associato a Responsible Minerals Initiative (RMI), una delle risorse più utilizzate e rispettate dalle aziende che si occupano di questioni relative all'approvvigionamento responsabile di minerali nelle loro catene di approvvigionamento.

Inoltre, il Gruppo CAREL, su base volontaria, aderisce, al framework OECD "Due Diligence Guidance for Responsible Supply Chains of Minerals from Conflict-Affected and High-Risk Areas", che permette di dimostrare la conformità alla legislazione Statunitense Dodd-Frank Wall Street Reform Act, che regolamenta l'utilizzo di minerali provenienti da Paesi interessati da conflitti o da estese violazioni dei diritti umani.

CAREL si è dunque dotata di una Policy relativa all'approvvigionamento responsabile di Conflict Minerals, e di un processo interno concernente tutte le azioni, con annesse procedure, che l'azienda attua per dimostrare di aderire al framework OECD. Il processo è suddiviso in due macro-sezioni: la gestione delle informazioni da richiedere periodicamente verso la supply chain, ovvero l'ottenimento del CMRT (Conflict Minerals Reporting Template) dei fornitori di componenti e la valutazione degli smelters e refiners dichiarati dai fornitori all'interno degli stessi CMRT.

CAREL 4 , infatti, si impegna costantemente a monitorare la propria catena di fornitura per ridurre al massimo i rischi correlati all'acquisto di materiali che contengono minerali provenienti da aree di conflitto o da attività estrattive implicate nella violazione dei diritti umani.

In tale contesto, il Gruppo ha avviato una valutazione sui fornitori di materie prime dove vengono utilizzati 3TG (stagno, tungsteno, tantalio e oro) come, a titolo esemplificativo, leghe di stagno per la saldatura, microchip elettronici, condensatori al tantalio o display LCD, richiedendo di fornire il proprio CMRT aggiornato all'ultima versione.

4 Con esclusione parziale di Hygromatik

Nello specifico, CAREL nel 2021 ha svolto la campagna di ottenimento dei CRMT verso la supply chain nelle modalità sopraindicate contattando:

  • 310 produttori, per un valore totale equivalente a 28 milioni di euro di materiale acquistato nel 2021 al fine di produzione e di rivendita;
  • 8 fornitori coincidenti a produttori, per un valore totale equivalente a 360 mila euro di materiale acquistato, da Recuperator S.p.A.;
  • 69 fornitori di materia prima potenzialmente contenente 3TG per un valore totale equivalente a 5 milioni di euro di acquistato, da Hygromatik GmbH.

La Società ha scelto di misurare i progressi dell'indagine, avviata nel 2021, nella propria catena di fornitura attraverso due KPI: valore equivalente acquistato di articoli/materiali contenenti 3TG, numero di costruttori di articoli contenenti 3TG. Entrambi i KPI sono valutati secondo quattro criteri, assegnati in base alle risposte ottenute:

Valore equivalente acquistato di articoli/materiali contenenti 3TG

COMPLIANT VALUE Valore acquistato riferito al costruttore conforme, avendo ricevuto CMRT e Policy
NOT COMPLETED Valore acquistato riferito al costruttore che non ha fornito una risposta completa
(CMRT + Policy)
NOT SATISFYING Valore acquistato riferito al costruttore che non ha risposto alla richiesta
con documentazione inerente
NO REPLY Valore acquistato rispetto al costruttore che non ha fornito feedback

Numero di costruttori di articoli contenenti 3TG

COMPLETE REPLIES Il costruttore ha fornito CMRT e Policy
NOT COMPLETE REPLIES Il costruttore non ha fornito una risposta completa (CMRT + Policy)
NOT SATISFYING Documentazione ricevuta dal costruttore non inerente
NO REPLY Il costruttore non ha fornito feedback

Dai grafici sottostanti si evince che nel 2021 CAREL, con le società Recuperator e Hygromatik, ha impiegato di fatto il 97% del suo valore nell'acquisto di componenti che presentano evidenza degli smelters coinvolti nella loro produzione.

Il 93% dei costruttori di componenti acquistati ha fornito per lo meno il CMRT correttamente compilato, il che permette di mappare gli smelters presenti nella propria catena di fornitura, come previsto dagli step 1 e 2 della OECD Due Diligence Guidance for Minerals a cui il Gruppo fa riferimento.

Per soddisfare lo step 3 dell'OECD Guidance, nel corso del 2021, è stata sviluppata la parte di processo di monitoraggio e gestione degli smelters presenti nella catena di fornitura CAREL.

Grazie alla membership con RMI, l'azienda riesce a individuare gli smelters classificati come ad alto rischio. Di conseguenza, i costruttori di componenti che hanno riportato nei loro CMRT degli smelters critici, vengono contattati dal Chemicals Compliance Team chiedendo formalmente di mettere in atto azioni correttive volte alla dismissione o alla sospensione degli approvvigionamenti di materiale da questi smelters.

I fornitori e i costruttori con casi a rischio sono continuamente monitorati attraverso specifici reminder via mail, ed ogni situazione viene discussa durante il meeting periodico del Controversial Sourcing Committee (ente interno creato nel 2021 per il monitoraggio e la gestione della catena di fornitura in termini di approvvigionamento responsabile).

COMPOSIZIONE CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE E COMITATI [GRI 102-22 | GRI 405-1]

2020 e 2019
Consiglio di
Amministrazione
Comitato
Controllo
Totale
N° Consiglieri 7 3 3
Esecutivi 4 0 0
Non esecutivi 3 3 3
(di cui Indipendenti) (3) (3) (3)
Donne 3 2 2
Uomini 4 1 1
< 30 anni 0 0 0
tra i 30-50 anni 2 0 0
> di 50 anni 5 3 3
DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER FASCIA D'ETÀ (N.) [GRI 405-1]
2021
2020
2019
<30 30-50 >50 <30 30-50 >50 <30 30-50 >50
Dirigenti 0 29 33 0 32 30 0 37 24
Impiegati 160 739 215 163 712 184 174 701 169
Operai 129 408 152 130 379 115 114 362 98
Totale 289 1174 400 293 1123 329 288 1100 291
DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER GENERE (%) [GRI 405-1]
2021 2020 2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 3,1% 0,3% 3,3% 3,2% 0,3% 3,6% 3,3% 0,3% 3,6%
Impiegati 44,3% 15,4% 59,7% 45,6% 15,1% 60,7% 46,0% 16,2% 62,2%
Operai 15,8% 21,2% 36,9% 14,7% 21,0% 35,7% 14,5% 19,7% 34,2%

Totale 63,1% 36,9% 100,0% 63,5% 36,5% 100,0% 63,7% 36,3% 100,0%

DIPENDENTI PER CATEGORIA PROFESSIONALE E PER FASCIA D'ETÀ (%) [GRI 405-1]
2020 2019
<30 30-50 >50 Totale <30 30-50 >50 Totale <30 30-50 >50 Totale
Dirigenti 0,0% 1,6% 1,8% 3,3% 0% 2% 2% 4% 0% 2% 2% 4%
Impiegati 8,6% 39,6% 11,5% 59,7% 9% 41% 11% 61% 10% 42% 10% 62%
Operai 6,9% 21,9% 8,2% 36,9% 7% 22% 7% 36% 7% 22% 6% 34%
Totale 15,5% 63,1% 21,4% 100,0% 19% 64% 17% 100% 17% 66% 17% 100%

2020
Contratto a tempo indeterminato Contratto a tempo determinato Totale
Uomini Donne Uomini Donne Indeterminato Determinato
Europa
Occidentale
626 283 12 3 909 15
Resto
d'Europa,
Medio
Oriente e
Africa
91 96 23 80 187 103
Nord America 105 32 6 3 137 9
Sud America 24 22 0 0 46 -
Nord Asia 55 19 131 88 74 219
Sud Asia 35 11 0 0 46 -
Totale 936 463 172 174 1.399 346

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E GENERE (N.) [GRI 102-8 ]

DIPENDENTI PER TIPOLOGIA DI CONTRATTO E GENERE (N.) [GRI 102-8 ]
2019
Contratto a tempo indeterminato
Contratto a tempo determinato
Totale
Uomini Donne Uomini Donne Indeterminato Determinato
Europa
Occidentale
627 291 7 1 918 8
Resto
d'Europa,
Medio
Oriente e
Africa
91 81 11 56 172 67
Nord America 82 33 6 2 115 8
Sud America 21 25 0 0 46 -
Nord Asia 34 11 155 97 45 252
Sud Asia 36 12 0 0 48 -
Totale 891 453 179 156 1.344 335
DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER GENERE (N.) [GRI 401-1]
2021
2020
2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dipendenti assunti 191 111 302 112 98 210 174 113 287
Dipendenti cessati 165 85 250 82 72 154 113 72 185

DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER FASCIA D'ETÀ (%) [GRI 401-1]
2020 2019
<30 30-50 >50 Totale <30 30-50 >50 Totale <30 30-50 >50 Totale
Dipendenti assunti 123 145 34 302 81 109 20 210 115 149 23 287
Dipendenti cessati 89 128 33 250 43 92 19 154 59 108 18 185

DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER AREA GEOGRAFICA (N.) [GRI 401-1]

2021
Europa
Occidentale
Resto d'Europa,
Medio Oriente
ed Africa
Nord America Sud America Nord Asia Sud Asia Totale
Dipendenti assunti 92 102 34 20 50 4 302
Dipendenti cessati 70 53 44 18 61 4 250

DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER AREA GEOGRAFICA (N.) [GRI 401-1] 2020 Europa Occidentale Resto d'Europa, Medio Oriente ed Africa Nord America Sud America Nord Asia Sud Asia Totale Dipendenti assunti 49 81 44 13 21 2 210 Dipendenti cessati 51 30 31 13 25 4 154

DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER AREA GEOGRAFICA (N.) [GRI 401-1]
2019
Europa
Occidentale
Resto d'Europa,
Medio Oriente
ed Africa
Nord America Sud America Nord Asia Sud Asia Totale
Dipendenti assunti 89 68 41 11 74 4 287
Dipendenti cessati 56 43 30 12 40 4 185
TURNOVER PER AREA GEOGRAFICA (%) [GRI 401-1]
2020
Europa
Occidentale
Resto d'Europa, Medio
Oriente ed Africa
Nord America Sud America Nord Asia Sud Asia
Tasso di Assunzione 5,30 27,93 32,84 22,41 7,17 4,35
Tasso di cessazione 5,52 10,34 23,13 22,41 8,53 8,70

TURNOVER PER AREA GEOGRAFICA (%) [GRI 401-1]
2019
Europa
Occidentale
Resto d'Europa, Medio
Oriente ed Africa
Nord America Sud America Nord Asia Sud Asia
Tasso di Assunzione 9,61 29,31 33,33 23,91 24,92 8,33
Tasso di cessazione 6,05 18,53 24,39 26,09 13,47 8,33
DIPENDENTI ASSUNTI E CESSATI PER QUALIFICA (N.) [GRI 401-1]
2021
2020
2019
Operai Impiegati Dirigenti Operai Impiegati Dirigenti Operai Impiegati Dirigenti
Dipendenti assunti 132 168 2 134 75 1 120 161 6
Dipendenti cessati 100 145 5 84 68 2 90 94 1
ORE MEDIE DI FORMAZIONE PER CATEGORIA PROFESSIONALE (H) [GRI 404-1]
2021
2020
2019
Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale Uomini Donne Totale
Dirigenti 12,7 14,4 12,9 12,4 16,3 12,8 8,7 13 9
Impiegati 16,9 14,2 16,2 14,9 11,3 14 31,1 21,9 28,7
Operai 21,2 20 20,5 20,9 21,5 21,2 25 36,8 31,9

BENEFIT PREVISTI PER I DIPENDENTI A TEMPO PIENO, MA NON PER I DIPENDENTI PART-TIME O CON CONTRATTO A TEMPO DETERMINATO [GRI 401-2]

2021
Europa Occidentale Resto d'Europa,
Medio Oriente
e Africa
Nord America Sud America Nord Asia
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Assicuraz. sulla vita 689 36 0 0 118 0 1 0 0 0
Assistenza sanitaria 720 40 132 110 118 0 48 0 49 206
Copertura invalidità
(disposizioni di legge)
764 45 132 110 0 0 0 0 49 206
Copertura invalidità
(da ulteriori polizze
aziendali)
28 0 0 0 118 0 0 0 49 206
Congedo parentale
(disposizioni di legge)
828 49 132 110 0 0 48 0 49 206

2021
Europa Occidentale Resto d'Europa,
Medio Oriente
e Africa
Nord America Sud America Nord Asia
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Numero
dipendenti
full-time con
contratto
a tempo
indeterm.
che ricevono
benefit
Numero di
dipendenti
part-time e/o
con contratto
a tempo
determ. che
ricevono
benefit
Congedo parentale
(da ulteriori politiche
aziendali)
703 40 0 0 0 0 0 0 0 0
Piano pensionistico
(disposizioni di
legge)
828 49 132 110 0 0 48 0 49 206
Piano pensionistico
(da polizze
aggiuntive aziendali)
55 9 2 0 118 0 0 0 0 0
Auto aziendale
ad uso promiscuo
85 0 2 0 23 0 8 0 0 0
Benefici flessibili
o Welfare
720 40 132 110 0 0 0 0 0 0

NOTA METODOLOGICA

STANDARD DI RENDICONTAZIONE APPLICATI

La Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario del Gruppo CAREL (nel testo anche "Dichiarazione"), predisposta ai sensi degli artt. 3 e 4 del D. Lgs. 254/2016 (nel testo anche "Decreto"), contiene informazioni relative ai temi ambientali, sociali, attinenti al personale, al rispetto dei diritti umani e alla lotta contro la corruzione attiva e passiva, utili ad assicurare la comprensione delle attività svolte dal Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto prodotto dalle stesse. La Dichiarazione relaziona, nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotto, in merito ai temi ritenuti rilevanti e previsti dall'art. 3 del Decreto.

La presente Dichiarazione, che è pubblicata con periodicità annuale, è predisposta ai sensi del D. Lgs. 254/2016 e secondo i GRI Standards (opzione in accordance "Core option"), pubblicati nel 2016 dal Global Reporting Iniziative, che costituiscono ad oggi lo standard più diffuso e riconosciuto a livello internazionale in materia di rendicontazione non finanziaria. Per quanto riguarda lo Standard specifico GRI 306, rendicontato per la prima volta dal Gruppo nel 2021, è stata adottata la versione più recente del 2020. Al fine di agevolare il lettore nel rintracciare le informazioni all'interno del documento alle pagine 133-137 è riportato il GRI Content Index.

La rendicontazione non finanziaria presentata nella Dichiarazione riflette il principio di materialità o rilevanza, elemento previsto dalla normativa di riferimento e caratterizzante i GRI Standards: i temi trattati all'interno della Dichiarazione sono quelli che, a seguito di un'analisi e valutazione di materialità, descritta alle pagine 30-31 del presente documento, sono stati considerati rilevanti in quanto in grado di riflettere gli impatti sociali e ambientali delle attività del Gruppo o di influenzare le decisioni dei suoi stakeholder. Per favorire la comparabilità dei dati nel tempo, ove possibile, sono stati proposti anche i trend relativi agli esercizi precedenti. Inoltre, ai fini di una corretta rappresentazione delle performance e per garantire l'attendibilità dei dati, è stato limitato il più possibile il ricorso a stime che, se presenti, sono fondate sulle migliori metodologie disponibili e opportunamente segnalate. All'interno del documento si è cercato di riportare con uguale evidenza gli aspetti positivi e quelli negativi, fornendo, ove si è ritenuto opportuno, un commento ai risultati ottenuti. Non sono state effettuate riesposizioni rispetto ai dati dell'esercizio precedente, salvo dove espressamente esplicitato.

PERIMETRO DI REPORTING

I dati e le informazioni qualitative e quantitative contenuti nella Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario del Gruppo CAREL si riferiscono alla performance del Gruppo per l'esercizio chiuso il 31 dicembre 2021. Come previsto dal D. Lgs. 254/2016, art. 4, la presente Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario comprende i dati della Capogruppo (CAREL INDUSTRIES S.p.A.) e delle sue società controllate consolidate integralmente. Eventuali limitazioni a tale perimetro sono opportunamente indicate all'interno del documento.

Nel 2021 è stato ampliato il perimetro di rendicontazione con riferimento ai dati ambientali, i quali – ad eccezione di eventuali limitazioni opportunamente evidenziate - si riferiscono non più solo ai plant produttivi ma anche alle filiali commerciali del Gruppo CAREL.

PROCESSO DI RENDICONTAZIONE

La predisposizione della Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo CAREL per il 2021 si è basata su un processo di reporting strutturato e formalizzato secondo una specifica procedura interna che definisce i ruoli, responsabilità e modalità operative a cui il personale della Capogruppo e delle società controllate deve attenersi in modo da garantire una corretta gestione delle informazioni qualitative e dei dati quantitativi necessari alla redazione del documento. Il processo di reporting si è basato sui sistemi informativi in essere utilizzati dalle principali funzioni aziendali. Nel corso del 2021 tale processo di reporting è stato informatizzato attraverso l'implementazione di un software specifico per la rendicontazione non finanziaria, in grado di soddisfare i requisiti del D. Lgs. 254/2016 e dei GRI Standards, al fine di monitorare in maniera più puntuale e costante i principali indicatori. In particolare, i dati e le informazioni inclusi nella presente Dichiarazione derivano dal sistema informativo aziendale utilizzato per la gestione e la contabilità del Gruppo. I dati sono stati elaborati mediante estrazioni e calcoli puntuali e, laddove specificatamente indicato, mediante stime. Si precisa che i dati di natura economico-finanziaria fanno riferimento a quanto riportato nel Bilancio consolidato 2021. È stato richiesto un contributo ai vari responsabili di funzione nell'individuazione dei progetti/iniziative significativi da descrivere nel documento e nella fase di raccolta, analisi e consolidamento dei dati, con il ruolo di verificare e validare tutte le informazioni riportate nella Dichiarazione, ciascuno per la propria area di competenza. Il processo ha inoltre previsto:

  • l'approvazione della Dichiarazione da parte del Consiglio di Amministrazione, convocato per l'approvazione del Progetto di Bilancio 2021 in data 03/03/2022;
  • il rilascio di una relazione di conformità sulla Dichiarazione da parte di Deloitte & Touche S.p.A. nella forma di un esame limitato;
  • la pubblicazione della Dichiarazione sul sito internet corporate al fine di renderla disponibile in maniera trasparente a tutti gli stakeholder.

Con riferimento al secondo punto, si precisa che il presente Bilancio è sottoposto a giudizio di conformità secondo i criteri indicati dal principio "ISAE 3000 Revised" da parte di una società di revisione, che esprime, con apposita relazione distinta, un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'Art.3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016. La verifica è svolta secondo le procedure indicate nella "Relazione della società di revisione indipendente", inclusa nel presente documento. L'attività di esame limitato non ha riguardato le informazioni richieste dall'articolo 8 del Regolamento europeo 2020/852.

PRINCIPI DI RENDICONTAZIONE

L'identificazione e rendicontazione dei contenuti della Dichiarazione di carattere Non Finanziario ha tenuto in considerazione i principi GRI di rilevanza, inclusività, contesto di sostenibilità e completezza. Per la definizione dei criteri di qualità informativa e del perimetro di rendicontazione sono stati altresì applicati i principi GRI di equilibrio tra aspetti positivi e negativi, comparabilità, accuratezza, tempestività, chiarezza e affidabilità.

TABELLA DI RACCORDO

Tabella di raccordo tra i Temi Materiali del Gruppo CAREL, gli ambiti del D. Lgs. 254/2016 ed i GRI Standards.

Ambiti Perimetro degli impatti
Temi Materiali identificati
dal Gruppo CAREL
del D.Lgs.
254/2016
Topic-specific GRI Standards
di riferimento
Impatti interni
al Gruppo
Impatti esterni
al Gruppo
Efficienza energetica e
prodotti sostenibili
Ambiente Energia (GRI 302-5) Tutto il Gruppo Collettività e
Generazioni Future,
R&D e innovazione di
prodotto
Società Tema Materiale non direttamente
collegabile ad un Topic-Specifc
GRI Standards, per il quale
si riporta nel documento
l'approccio di gestione adottato
e i relativi indicatori
Tutto il Gruppo Collettività e
Generazioni Future,
Rispetto dei diritti umani Personale,
Diritti Umani
Episodi di discriminazione e
misure correttive adottate
Tutto il Gruppo
(GRI 406-1)
Dipendenti,
Organizzazioni
sindacali,
rappresentanti dei
lavoratori, Fornitori,
Collettività
Coinvolgimento, ascolto e
soddisfazione del cliente
Società Coinvolgimento degli
stakeholder (GRI 102-43, 102-44)
Tutto il Gruppo Clienti
Formazione e sviluppo
professionale
Personale Formazione e istruzione (GRI 404) Tutto il Gruppo Dipendenti,
Organizzazioni
sindacali,
rappresentanti
dei lavoratori
Qualità e sicurezza dei
prodotti e servizi
Società Salute e sicurezza dei
consumatori (GRI 416)
Marketing ed etichettatura
di prodotti e servizi (GRI 417)
Tutto il Gruppo Clienti, Soci,
Investitori e analisti,
Fornitori
Governance e integrità
del business
Società,
Personale,
Ambiente,
Diritti Umani,
Anticorruzione,
Catena di
fornitura
Profilo dell'organizzazione
(GRI 102-12),
Etica e integrità (GRI 102-16)
Anti-corruzione (GRI 205-3)
Comportamenti anti-collusivi
(GRI 206)
Tutto il Gruppo Dipendenti,
Clienti,
Soci, Investitori
e analisti,
Enti e Istituzioni,
Collettività e
Generazioni Future
Salute e sicurezza sul
luogo di lavoro
Personale,
Salute e sicurezza sul lavoro
Diritti Umani
(GRI 403)
Tutto il Gruppo Dipendenti,
Organizzazioni
sindacali,
rappresentanti dei
lavoratori
Privacy, sicurezza e
protezione dei dati
Società Privacy dei consumatori (GRI 418) Tutto il Gruppo Dipendenti,
Clienti, Fornitori
Gestione responsabile
della catena di fornitura
Catena di
fornitura,
Diritti Umani
Profilo dell'organizzazione
(GRI 102-9)
Pratiche degli acquisti (GRI 204)
Tutto il Gruppo Fornitori e partner
commerciali
Impatto ambientale,
inquinamento e climate
change
Ambiente Energia (GRI 302)
Acqua e scarichi idrici (GRI 303)
Emissioni (GRI 305)
Rifiuti (GRI 306)
Tutto il Gruppo Collettività e
Generazioni Future

Ambiti
del D.Lgs.
254/2016
Topic-specific GRI Standards
di riferimento
Perimetro degli impatti
Temi Materiali identificati
dal Gruppo CAREL
Impatti interni
al Gruppo
Impatti esterni
al Gruppo
Diversità, pari
opportunità e inclusione
Personale,
Società
Diversità e pari opportunità
(GRI 405)
Tutto il Gruppo Dipendenti,
Organizzazioni
sindacali,
rappresentanti
dei lavoratori

GRI CONTENT INDEX

GRI 102: GENERAL DISCLOSURES 2016
Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni
PROFILO DELL'ORGANIZZAZIONE
102-1 Nome dell'organizzazione pg. 13
102-2 Attività, principali marchi, prodotti e/o servizi pg. 14-18
102-3 Sede principale Ultima di copertina
102-4 Paesi di operatività pg. 14
102-5 Assetto proprietario e forma legale pg. 99-102
102-6 Mercati serviti pg. 14
102-7 Dimensione dell'organizzazione pg. 9; 99
102-8 Dipendenti per tipologia di contratto, regione e
genere
pg. 65-67; 126-128
102-9 Descrizione della catena di fornitura pg. 116; 121
102-10 Modifiche significative durante il periodo di
rendicontazione riguardanti le dimensioni del Gruppo,
la struttura, la proprietà o la catena dei fornitori
pg. 116-121; 130-131
102-11 Modalità di applicazione del principio o approccio
prudenziale
pg. 102-105
102-12 Adozione di codici e principi esterni in ambito
economico, sociale e ambientale
Il Gruppo non aderisce a codici e
principi esterni all'organizzazione.
Tuttavia, il Gruppo CAREL si ispira
agli International Labour Standards
contemplati nelle convenzioni
fondamentali dell'Organizzazione
Internazionale del Lavoro (ILO). pg. 133
102-13 Appartenenza ad associazioni e organizzazioni di
sostegno nazionale o internazionale
pg. 33-34
STRATEGIA
102-14 Dichiarazione del Presidente e dell'Amministratore
Delegato
pg. 6-7
ETICA E INTEGRITA'
102-16 Valori, principi, standard, codici di condotta e codici etici pg. 19; 108-110

Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni
GOVERNANCE
102-18 Struttura di Governance aziendale pg. 99-102
102-22 Descrizione della composizione del più alto organo di
governo e dei comitati
pg. 100-102; 125
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDER
102-40 Elenco degli stakeholder coinvolti pg. 32-33
102-41 Percentuale dei dipendenti coperti da contratti
collettivi di lavoro
pg. 64
102-42 Processo di identificazione e selezione degli
stakeholder da coinvolgere
pg. 30-33
102-43 Approccio al coinvolgimento degli stakeholder pg. 30-33
102-44 Aspetti chiave e critiche emerse dal coinvolgimento
degli stakeholder e relative azioni (stakeholder
engagement)
pg. 32-33
PARAMETRI DEL REPORT
102-45 Elenco delle società incluse nel bilancio consolidato e
indicazione delle società non comprese nel report
pg. 130
102-46 Processo di definizione dei contenuti del report pg. 30-31; 131
102-47 Elenco degli aspetti identificati come materiali pg. 31
102-48 Spiegazione degli effetti di qualsiasi modifica
di informazioni inserite nei bilanci precedenti e
motivazioni di tali modifiche
pg. 130-131
102-49 Modifiche significative rispetto al precedente periodo
di rendicontazione
pg. 130
102-50 Periodo di rendicontazione pg. 130
102-51 Data di pubblicazione del bilancio più recente 2020
102-52 Periodicità di rendicontazione Annuale
102-53 Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul
bilancio e i suoi contenuti
Ultima di copertina
102-54 Dichiarazione sulla rendicontazione in conformità ai
GRI standards
pg. 130; 133-137
102-55 Indice dei contenuti GRI pg. 133-137
102-56 Attestazione esterna pg. 138-140

PERFORMANCE ECONOMICA: TOPIC SPECIFIC STANDARDS

GRI 201: PERFORMANCE ECONOMICA 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 36-37
201-1 Valore economico diretto generato e distribuito pg. 36-37
GRI 204: PRATICHE DEGLI ACQUISTI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 116-119
204-1 Percentuale di spesa concentrata su fornitori locali in
relazione alle sedi operative più significative
pg. 117
GRI 205: ANTI-CORRUZIONE 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 118-110

Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni
205-3 Eventuali episodi di corruzione riscontrati e attività
correttive implementate
pg. 20; 108
GRI 206: COMPORTAMENTI ANTI-COLLUSIVI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 108-109
206-1 Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza
sleale, anti-trust e pratiche monopolistiche e relative
sentenze
pg. 108-109

PERFORMANCE AMBIENTALE: TOPIC SPECIFIC STANDARDS

GRI 302: ENERGIA 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 42-46; 54-58
302-1 Consumi di energia all'interno dell'organizzazione pg. 44
302-3 Energy Intensity pg. 44
302-4 Riduzione del consumo di energia pg. 49
302-5 Riduzione del fabbisogno energetico di prodotti e
servizi
pg. 56-58
GRI 303: ACQUA E SCARICHI IDRICI 2018
GRI 103 Management approach 2016 pg. 53-54
303-1 Interazione con l'acqua come risorsa condivisa pg. 53-54
303-2 Gestione degli impatti correlati allo scarico di acqua pg. 53-54
303-3 Prelievo idrico pg. 53
GRI 305: EMISSIONI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 42-46; 54-58
305-1 Emissioni di gas serra dirette (Scope 1) pg. 45
305-2 Emissioni di gas serra generate da consumi energetici
(Scope 2)
pg. 45
305-3 Altre emissioni indirette di GHG (Scope 3) pg. 47
305-4 Greenhouse gas (GHG) emissions intensity pg. 45
305-5 Riduzione delle emission GHG pg. 48-49
305-6 Emissioni di sostanze che danneggiano l'ozono in
peso (ODS)
pg. 48
305-7 NOx, SOx, e altre emissioni significative pg. 48
GRI 306: RIFIUTI 2020
103-2 Management approach 2016 Pag. 50-53
306-1 Produzione di rifiuti e impatti significativi connessi ai
rifiuti
Pag. 50-53
306-2 Gestione degli impatti significativi connessi ai rifiuti Pag. 50-53
306-3 Rifiuti prodotti Pag. 51
306-4 Rifiuti non destinati a smaltimento Pag. 52
306-5 Rifiuti destinati allo smaltimento Pag. 52

PERFORMANCE SOCIALE: TOPIC SPECIFIC STANDARDS

GRI 401: OCCUPAZIONE 2016
GRI 103 Management approach 2016 Pag. 69-72

Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni
401-1 Numeri totali e tassi di nuove assunzioni e di turnover
del personale per età, genere e area geografica
Pag. 69-71; 126-128
401-2 Benefit previsti per i dipendenti a tempo pieno, ma
non per i dipendenti part-time o con contratto a
tempo determinato
Pag. 72-73; 128-129
GRI 403: SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO 2018
GRI 103 Management approach 2016 Pag. 77-88
403-1 Sistema di gestione della salute e sicurezza sul lavoro Pag. 77-88
403-2 Identificazione dei pericoli, valutazione dei rischi e
indagini sugli incidenti
Pag. 77-88
403-3 Servizi di medicina del lavoro Pag. 77-88
403-4 Partecipazione e consultazione dei lavoratori e
comunicazione in materia di salute e sicurezza sul
lavoro
Pag. 77-88
403-5 Formazione dei lavoratori in materia di salute e
sicurezza sul lavoro
Pag. 76-88
403-6 Promozione della salute dei lavoratori Pag. 77-88
403-7 Prevenzione e mitigazione degli impatti in materia di
salute e sicurezza sul lavoro all'interno delle relazioni
commerciali
Pag. 77-88
403-9 Infortuni sul lavoro Pag. 84-85
GRI 404: FORMAZIONE E ISTRUZIONE 2016
GRI 103 Management approach 2016 Pag. 74-76
404-1 Ore di formazione medie per dipendente per genere e
per categoria di dipendente
pg. 75-76
GRI 405: DIVERSITA' E PARI OPPORTUNITA' 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 75; 128
405-1 Composizione degli organi di governo e suddivisione
dei dipendenti per categoria rispetto al genere, età,
appartenenza a categorie protette e altri indicatori di
diversità
pg. 66; 102; 125
GRI 406: NON DISCRIMINAZIONE 2016
GRI 103 Management approach 2016 Pag. 108-109
406-1 Episodi di discriminazione e misure correttive adottate Pag. 64
GRI 416: SALUTE E SICUREZZA DEI CONSUMATORI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 92-95
416-1 Percentuale di categorie di prodotti e servizi per i quali
sono valutati gli impatti sulla salute e sicurezza dei
clienti
pg. 93-95
416-2 Numero totale di casi di non-conformità a regolamenti
e codici volontari riguardanti gli impatti sulla salute e
sicurezza dei prodotti e servizi durante il loro ciclo di
vita
pg. 93-95
GRI 417: ATTIVITA' DI MARKETING ED ETICHETTATURA DI PRODOTTI E SERVIZI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 95

Disclosure Descrizione dell'indicatore Numero di pagina/Note Omissioni
417-1 Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi
richieste dalle procedure e percentuale di prodotti e
servizi significativi soggetti a tali requisiti informativi
pg. 95
417-2 Numero totale di casi di non-conformità a regolamenti
o codici volontari riguardanti le informazioni e le
etichettature dei prodotti/servizi
pg. 95
GRI 418: PRIVACY DEI CONSUMATORI 2016
GRI 103 Management approach 2016 pg. 111-112
418-1 Numero di reclami documentati relativi a violazioni
della privacy e a perdita dei dati dei consumatori
pg. 111-112

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE Deloitte & Touche S.p.A. Italia

Via N. Tommaseo, 78/C int. 3 35131 Padova

Tel: +39 049 7927911 Fax: +39 049 7927979 www.deloitte.it

RELAZIONE DELLA SOCIETÀ DI REVISIONE INDIPENDENTE SULLA DICHIARAZIONE CONSOLIDATA DI CARATTERE NON FINANZIARIO AI SENSI DELL'ART. 3, C. 10, D.LGS. 254/2016 E DELL'ART. 5 REGOLAMENTO CONSOB ADOTTATO CON DELIBERA N. 20267 DEL GENNAIO 2018

Al Consiglio di Amministrazione di Carel Industries S.p.A.

Ai sensi dell'articolo 3, comma 10, del Decreto Legislativo 30 dicembre 2016, n. 254 (di seguito "Decreto") e dell'articolo 5 del Regolamento CONSOB n. 20267/2018, siamo stati incaricati di effettuare l'esame limitato ("limited assurance engagement") della dichiarazione consolidata di carattere non finanziario di Carel Industries S.p.A. e sue controllate (di seguito "Gruppo Carel" o "Gruppo") relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 predisposta ex art. 4 del Decreto, e approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 3 marzo 2022 (di seguito "DNF").

L'esame limitato da noi svolto non si estende alle informazioni contenute nel paragrafo "Carel e la Tassonomia Europea" della DNF, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

Responsabilità degli Amministratori e del Collegio Sindacale per la DNF

Gli Amministratori sono responsabili per la redazione della DNF in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai "Global Reporting Initiative Sustainability Reporting Standards" definiti dal GRI - Global Reporting Initiative (di seguito "GRI Standards"), da essi individuati come standard di rendicontazione.

Gli Amministratori sono altresì responsabili, nei termini previsti dalla legge, per quella parte del controllo interno da essi ritenuta necessaria al fine di consentire la redazione di una DNF che non contenga errori significativi dovuti a frodi o a comportamenti o eventi non intenzionali.

Gli Amministratori sono responsabili inoltre per l'individuazione del contenuto della DNF, nell'ambito dei temi menzionati nell'articolo 3, comma 1, del Decreto, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo e nella misura necessaria ad assicurare la comprensione dell'attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e dell'impatto dallo stesso prodotti.

Gli Amministratori sono infine responsabili per la definizione del modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, nonché, con riferimento ai temi individuati e riportati nella DNF, per le politiche praticate dal Gruppo e per l'individuazione e la gestione dei rischi generati o subiti dallo stesso.

Il Collegio Sindacale ha la responsabilità della vigilanza, nei termini previsti dalla legge, sull'osservanza delle disposizioni stabilite nel Decreto.

Ancona Bari Bergamo Bologna Brescia Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Padova Parma Roma Torino Treviso Udine Verona Sede Legale: Via Tortona, 25 - 20144 Milano | Capitale Sociale: Euro 10.328.220,00 i.v.

Codice Fiscale/Registro delle Imprese di Milano Monza Brianza Lodi n. 03049560166 - R.E.A. n. MI-1720239 | Partita IVA: IT 03049560166

Il nome Deloitte si riferisce a una o più delle seguenti entità: Deloitte Touche Tohmatsu Limited, una società inglese a responsabilità limitata ("DTTL"), le member firm aderenti al suo network e le entità a esse correlate. DTTL e ciascuna delle sue member firm sono entità giuridicamente separate e indipendenti tra loro. DTTL (denominata anche "Deloitte Global") non fornisce servizi ai clienti. Si invita a leggere l'informativa completa relativa alla descrizione della struttura legale di Deloitte Touche Tohmatsu Limited e delle sue member firm all'indirizzo www.deloitte.com/about. © Deloitte & Touche S.p.A.

2

Indipendenza della società di revisione e controllo della qualità

Siamo indipendenti in conformità ai principi in materia di etica e di indipendenza del Code of Ethics for Professional Accountants emesso dall'International Ethics Standards Board for Accountants, basato su principi fondamentali di integrità, obiettività, competenza e diligenza professionale, riservatezza e comportamento professionale. La nostra società di revisione applica l'International Standard on Quality Control 1 (ISQC Italia 1) e, di conseguenza, mantiene un sistema di controllo qualità che include direttive e procedure documentate sulla conformità ai principi etici, ai principi professionali e alle disposizioni di legge e dei regolamenti applicabili.

Responsabilità della società di revisione

È nostra la responsabilità di esprimere, sulla base delle procedure svolte, una conclusione circa la conformità della DNF rispetto a quanto richiesto dal Decreto e ai GRI Standards. Il nostro lavoro è stato svolto secondo quanto previsto dal principio "International Standard on Assurance Engagements ISAE 3000 (Revised) - Assurance Engagements Other than Audits or Reviews of Historical Financial Information" (di seguito "ISAE 3000 Revised"), emanato dall'International Auditing and Assurance Standards Board (IAASB) per gli incarichi limited assurance. Tale principio richiede la pianificazione e lo svolgimento di procedure al fine di acquisire un livello di sicurezza limitato che la DNF non contenga errori significativi. Pertanto, il nostro esame ha comportato un'estensione di lavoro inferiore a quella necessaria per lo svolgimento di un esame completo secondo l'ISAE 3000 Revised ("reasonable assurance engagement") e, conseguentemente, non ci consente di avere la sicurezza di essere venuti a conoscenza di tutti i fatti e le circostanze significativi che potrebbero essere identificati con lo svolgimento di tale esame.

Le procedure svolte sulla DNF si sono basate sul nostro giudizio professionale e hanno compreso colloqui, prevalentemente con il personale della società responsabile per la predisposizione delle informazioni presentate nella DNF, nonché analisi di documenti, ricalcoli ed altre procedure volte all'acquisizione di evidenze ritenute utili.

In particolare, abbiamo svolto le seguenti procedure:

    1. analisi dei temi rilevanti in relazione alle attività e alle caratteristiche del Gruppo rendicontati nella DNF, al fine di valutare la ragionevolezza del processo di selezione seguito alla luce di quanto previsto dall'art. 3 del Decreto e tenendo presente lo standard di rendicontazione utilizzato;
    1. analisi e valutazione dei criteri di identificazione del perimetro di consolidamento, al fine di riscontrarne la conformità a quanto previsto dal Decreto;
    1. comparazione tra i dati e le informazioni di carattere economico-finanziario inclusi nella DNF e i dati e le informazioni inclusi nel Bilancio Consolidato del Gruppo Carel;
    1. comprensione dei seguenti aspetti:
    2. modello aziendale di gestione e organizzazione dell'attività del Gruppo, con riferimento alla gestione dei temi indicati nell'art. 3 del Decreto;
    3. politiche praticate dall'impresa connesse ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto, risultati conseguiti e relativi indicatori fondamentali di prestazione;
    4. principali rischi, generati o subiti connessi ai temi indicati nell'art. 3 del Decreto.

3

Relativamente a tali aspetti sono stati effettuati inoltre i riscontri con le informazioni contenute nella DNF ed effettuate le verifiche descritte nel successivo punto 5, lett. a);

  1. comprensione dei processi che sottendono alla generazione, rilevazione e gestione delle informazioni qualitative e quantitative significative incluse nella DNF.

In particolare, abbiamo svolto interviste e discussioni con il personale della Direzione di Carel Industries S.p.A. e con il personale di Carel Adriatic d.o.o., Carel Eletronic (SuZhou) Co.Ltd, Carel USA INC e Recuperator S.p.A. e abbiamo svolto limitate verifiche documentali, al fine di raccogliere informazioni circa i processi e le procedure che supportano la raccolta, l'aggregazione, l'elaborazione e la trasmissione dei dati e delle informazioni di carattere non finanziario alla funzione responsabile della predisposizione della DNF.

Inoltre, per le informazioni significative, tenuto conto delle attività e delle caratteristiche del Gruppo:

  • a) con riferimento alle informazioni qualitative contenute nella DNF, e in particolare a modello aziendale, politiche praticate e principali rischi, abbiamo effettuato interviste e acquisito documentazione di supporto per verificarne la coerenza con le evidenze disponibili;
  • b) con riferimento alle informazioni quantitative, abbiamo svolto sia procedure analitiche che limitate verifiche per accertare su base campionaria la corretta aggregazione dei dati.
  • Per le seguenti società Carel Industries S.p.A., Carel Adriatic d.o.o., Carel Eletronic (SuZhou) Co.Ltd, Carel USA INC e Recuperator S.p.A., che abbiamo selezionato sulla base delle loro attività, del loro contributo agli indicatori di prestazione a livello consolidato e della loro ubicazione, abbiamo effettuato riunioni da remoto e visite in loco nel corso delle quali ci siamo confrontati con i responsabili e abbiamo acquisito riscontri documentali circa la corretta applicazione delle procedure e dei metodi di calcolo utilizzati per gli indicatori.

Conclusioni

Sulla base del lavoro svolto, non sono pervenuti alla nostra attenzione elementi che ci facciano ritenere che la DNF del Gruppo Carel relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e ai GRI Standards.

Le nostre conclusioni sulla DNF del Gruppo Carel non si estendono alle informazioni contenute nel paragrafo "Carel e la Tassonomia Europea" della stessa, richieste dall'art. 8 del Regolamento europeo 2020/852.

DELOITTE & TOUCHE S.p.A.

Cristiano Nacchi Socio

Padova, 29 marzo 2022

Headquarters ITALY

CAREL INDUSTRIES HQs Via dell'Industria, 11 35020 Brugine - Padova (Italy) Tel. (+39) 0499 716611 Fax (+39) 0499 716600 [email protected]

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