Annual Report • Apr 6, 2022
Annual Report
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1 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank


Premessa alla lettura dei bilanci
2 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank



FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 3

Premessa alla lettura dei bilanci
4 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

| Cariche Sociali e Società di Revisione 9 | |
|---|---|
| Premessa alla lettura dei bilanci11 | |
| Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. 15 | |
| Relazione sulla gestione consolidata 15 | |
| Dati di sintesi 15 | |
| Andamento della gestione35 | |
| L'azione FinecoBank43 | |
| I risultati conseguiti nelle principali aree di attività 44 | |
| La rete dei consulenti finanziari51 | |
| Le risorse53 | |
| L'infrastruttura tecnologica58 | |
| Il sistema dei controlli interni60 | |
| Principali rischi e incertezze 61 | |
| La struttura organizzativa62 | |
| La continuità operativa 66 | |
| I principali aggregati patrimoniali 67 | |
| L'azionariato84 | |
| I risultati economici85 | |
| I risultati della controllante e della controllata 95 | |
| Le operazioni con parti correlate 106 | |
| Altre informazioni 107 | |
| Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione108 | |
| Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio 111 | |
| Schemi del bilancio consolidato 113 | |
| Stato patrimoniale consolidato113 | |
| Conto economico consolidato115 | |
| Prospetto della redditività consolidata complessiva116 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato117 | |
| Rendiconto finanziario consolidato118 | |
| Nota integrativa consolidata121 | |
| Parte A – Politiche contabili 121 | |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato174 | |
| Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato 228 | |
| Parte D – Redditività consolidata complessiva252 | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura253 | |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato322 | |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda326 |

| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali330 | |
|---|---|
| Parte L – Informativa di settore337 | |
| Parte M – Informativa sul leasing338 | |
| Allegati 343 | |
| Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 349 |
|
| Relazione della Società di Revisione 351 | |
| Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. 361 | |
| Schemi del bilancio361 | |
| Stato patrimoniale 361 | |
| Conto economico 363 | |
| Prospetto della redditività complessiva364 | |
| Prospetto delle variazioni del patrimonio netto 365 | |
| Rendiconto finanziario366 | |
| Nota integrativa 369 | |
| Parte A – Politiche contabili 369 | |
| Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 417 | |
| Parte C – Informazioni sul conto economico472 | |
| Parte D – Redditività complessiva 496 | |
| Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura497 | |
| Parte F – Informazioni sul patrimonio 564 | |
| Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda568 | |
| Parte H – Operazioni con parti correlate 569 | |
| Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali572 | |
| Parte L – Informativa di settore574 | |
| Parte M – Informativa sul leasing575 | |
| Allegati 579 | |
| Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 585 |
|
| Relazione della Società di Revisione 587 | |
| Relazione del Collegio Sindacale 595 | |
| Glossario621 |

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 7
Indice

Indice
8 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

| Consiglio di Amministrazione | |
|---|---|
| Marco Mangiagalli | Presidente |
| Francesco Saita | Vice Presidente |
| Alessandro Foti | Amministratore Delegato e Direttore Generale |
| Alessandra Pasini Elena Biffi Giancarla Branda Gianmarco Montanari Maria Alessandra Zunino De Pignier Marin Gueorguiev Paola Giannotti De Ponti Patrizia Albano |
Consiglieri |
| Collegio Sindacale | |
| Luisa Marina Pasotti | Presidente |
| Giacomo Ramenghi Massimo Gatto |
Membri Effettivi |
| Lucia Montecamozzo Alessandro Gaetano |
Membri Supplenti |
| Deloitte & Touche S.p.A. | Società di revisione |
| Lorena Pelliciari | Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari |
In data 9 febbraio 2021, il Sig. Andrea Zappia ha rassegnato le proprie dimissioni dalla carica di Consigliere non esecutivo della Banca, per sopravvenuti impegni professionali, con efficacia 1° marzo 2021.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha deliberato la nomina, quale membro del Consiglio di Amministrazione della Banca, della Sig.ra Alessandra Pasini, cooptata dal medesimo organo di amministrazione nella riunione del 16 marzo 2021 ai sensi dell'art. 2386 c.c..
La medesima Assemblea ha deliberato l'integrazione del Collegio Sindacale nominando quali Membri Effettivi la Sig.ra Luisa Marina Pasotti, nominata Presidente del Collegio Sindacale, e il Sig. Giacomo Ramenghi e quali Membri Supplenti la Sig.ra Lucia Montecamozzo e il Sig. Alessandro Gaetano.
Il Consiglio di Amministrazione e il Collegio Sindacale rimarranno in carica fino alla data dell'Assemblea che sarà convocata per l'approvazione del bilancio d'esercizio che verrà chiuso al 31 dicembre 2022.
Cariche Sociali e Società di Revisione
20131 Milano - Piazza Durante, 11, Italia
"FinecoBank Banca Fineco S.p.A." o in forma abbreviata "FinecoBank S.p.A.", ovvero "Banca Fineco S.p.A." ovvero "Fineco Banca S.p.A.". Banca iscritta all'Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, Albo dei Gruppi Bancari n. 3015, Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi
Codice Fiscale e n° iscr. R.I. Milano-Monza-Brianza-Lodi 01392970404 – R.E.A. n° 1598155, P.IVA 12962340159

Cariche sociali e Società di Revisione
10 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Il presente fascicolo di bilancio include il Bilancio consolidato del Gruppo FinecoBank (di seguito Gruppo) e il Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) entrambi redatti, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021.
La Banca d'Italia con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, nell'esercizio dei poteri stabiliti dall'art. 43 del decreto legislativo 18 agosto 2015 n. 136, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati dalla Banca per la redazione del presente Bilancio consolidato e Bilancio dell'impresa.
Il Bilancio consolidato comprende:
ed è accompagnato:
Premessa alla lettura dei bilanci
L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione sulla gestione consolidata e nel Bilancio consolidato dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Il Bilancio dell'impresa comprende:
Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'impresa di FinecoBank S.p.A. si rinvia alla Relazione sulla gestione consolidata nella quale, in apposita sezione, sono riportati gli schemi di bilancio riclassificati ed i commenti ai risultati dell'esercizio della Banca. Il raccordo degli schemi di bilancio riclassificati con gli schemi di bilancio è riportato tra gli Allegati.
Inoltre, completano il fascicolo di bilancio:
Le informazioni in merito al Governo societario e gli assetti proprietari, richieste ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, figurano in una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, consultabile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
La Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario (o Dichiarazione non finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta approvata dal Consiglio di Amministrazione, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Vengono altresì pubblicati e resi disponibili sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com), secondo i relativi iter approvativi, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti", redatta ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio

1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, il documento "Informativa Stato per Stato", redatto ai sensi dell'art. 89 della Direttiva 2013/36/UE del Parlamento europeo e del Consiglio Europeo (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), e il documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2021", previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (c.d. CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto.
Infine, si segnala che, in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione finanziaria annuale del Gruppo, che include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, è predisposta in formato XHTML e prevede la taggatura per il bilancio consolidato delle informazioni minime richieste dal Regolamento per il 2021. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.
Il presente documento, in formato PDF, non costituisce adempimento agli obblighi derivanti dalla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e dal Regolamento Delegato (UE) 2019/815 (il "Regolamento ESEF" - European Single Electronic Format) per il quale è stato elaborato apposito formato XHTML.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 13
Premessa alla lettura dei bilanci

Premessa alla lettura dei bilanci
14 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Relazione e Bilancio consolidato di FinecoBank S.p.A. Relazione sulla gestione consolidata Dati di sintesi
FinecoBank è una banca diretta multicanale e una delle più importanti banche FinTech in Europa, vanta una delle maggiori reti di consulenti finanziari ed è leader in Italia per volumi intermediati sul mercato azionario. FinecoBank propone un modello di business integrato tra banca diretta e rete di consulenti finanziari. Un unico conto con servizi di banking, credit, trading e di investimento, disponibili anche su dispositivi mobili, quali applicazioni per smartphone e tablet. È inoltre uno dei più importanti player nel Private Banking in Italia, con un approccio consulenziale altamente tailor-made che include servizi fiduciari, di protezione e trasmissione del patrimonio personale e aziendale, consulenza legale e fiscale e gestione degli eventi di discontinuità.
Il Gruppo FinecoBank è costituito dalla Capogruppo Fineco e da Fineco Asset Management DAC (di seguito Fineco AM), società di gestione collettiva del risparmio di diritto irlandese.
FinecoBank è quotata alla Borsa di Milano e, a partire dal 1º aprile 2016, è inserita nell'indice azionario FTSE Mib di Borsa Italiana. Il 20 marzo 2017 il titolo è entrato a far parte dello STOXX Europe 600 Index.
In data 24 novembre 2021, l'agenzia S&P Global Ratings ha confermato il rating a lungo termine di FinecoBank pari a 'BBB' e alzato l'outlook a positivo da stabile, il rating a breve termine è stato confermato pari a 'A-2'. Secondo l'agenzia S&P Global Ratings, "il modello di business digitalizzato di Fineco si conferma un fattore di differenziazione che ne sostiene la forte performance in confronto ai propri concorrenti". L'outlook positivo su FinecoBank, spiega S&P Global Ratings, "riflette le prospettive in crescita sulla redditività, capitalizzazione e in generale sulla sua solvibilità". L'agenzia ritiene che, nello scenario base, "la performance di Fineco si confermerà più solida rispetto a quella della maggior parte dei concorrenti", citando la base di ricavi più diversificata, una migliore efficienza dei costi dovuta all'innovativo modello di business e una stima di minori perdite legate ai crediti nei prossimi due anni.
FinecoBank è inclusa nello Standard Ethics Italian Banks Index© e nello Standard Ethics Italian Index (composto dalle maggiori 40 società quotate in Borsa Italiana FTSE-MIB), tra i principali indici di performance e benchmark in materia ambientale, sociale e di governance. Nel mese di giugno 2021 l'agenzia indipendente Standard Ethics ha confermato il rating di Fineco per il secondo anno consecutivo al livello "EE+", posizionando così la Banca tra i soli due istituti di credito che hanno ottenuto il giudizio di sostenibilità più solido attualmente assegnato. Nelle motivazioni che hanno portato alla decisione, Standard Ethics cita la flessibilità di Fineco e la capacità di adeguarsi rapidamente alle sfide del mercato: caratteristiche che hanno consentito una rapida attuazione di strategie ESG in linea con le indicazioni di Onu, Ocse e Unione Europea. L'agenzia sottolinea inoltre i risultati ottenuti da Fineco nell'ambito della governance della sostenibilità, a partire dalla best practice rappresentata dal Consiglio di Amministrazione della società in termini di indipendenza, pluralismo professionale e parità di genere. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 18,7 (Low risk) a fine 2020 a 16,0 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment di S&P ha visto un incremento dello score da 54 a 65 punti su 100; l'ottimo risultato ottenuto nell'aggiornamento dell'ESG rating di Vigeo Eiris, pari a 54 punti su 100 (robust performance), a dicembre ha consentito a Fineco di essere inclusa nel MIB ESG Index di Euronext, primo indice ESG dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG; mentre Refinitiv e MSCI hanno confermato il rating assegnato l'anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità, e "A", valutazione in linea con la media del settore "diversified financials". A fine anno, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index e Nasdaq CRD Global Sustainability Index.
Nonostante il perdurare della pandemia COVID-19, nel 2021 è continuata la ripresa economica, grazie anche alle azioni intraprese da parte di governi e banche centrali, dalle quali traspare ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all'economia reale e ai mercati, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze.
In tale contesto economico, i risultati conseguiti dal Gruppo nel 2021 hanno ulteriormente confermato la forza e la sostenibilità del modello di business, che ha consentito di migliorare i già ottimi risultati raggiunti nell'esercizio 2020. Il percorso di crescita di Fineco, infatti, poggia su basi estremamente solide in quanto trainata dal rapido affermarsi dei trend strutturali in atto nel Paese, tra cui spicca la digitalizzazione. La sempre maggiore richiesta da parte dei clienti di soluzioni di investimento evolute si è dimostrata determinante per il risultato positivo dell'area Investing, alla quale Fineco AM contribuisce in misura sempre maggiore. In tale ambito Fineco AM sta attuando un'ulteriore discontinuità nell'internalizzare il controllo sull'intera catena del valore, ampliando le possibilità a disposizione dei consulenti finanziari per soddisfare con successo le esigenze della clientela. Prosegue, inoltre, la rivisitazione dell'offerta di brokerage con l'introduzione di nuovi prodotti e servizi, con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco.
Nel mese di ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,5%. L'emissione ha registrato una domanda pari a oltre 4 volte l'offerta, a conferma dell'apprezzamento del mercato nei confronti di Fineco anche nel segmento fixed-income. Il collocamento è stato effettuato nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
A fine 2021 il saldo della raccolta diretta e indiretta da clientela si attesta a 107.915 milioni di euro, registrando un incremento del 17,7% rispetto ai 91.709 milioni di euro di fine 2020. Il saldo della raccolta dei "Guided products & services" evidenzia un'incidenza rispetto al saldo totale della raccolta gestita pari al 76,3%, in crescita rispetto al 73,6% del 31 dicembre 2020.
La raccolta netta totale realizzata nel corso dell'esercizio 2021 è stata pari a 10.651 milioni di euro (+14,7% a/a); la raccolta netta gestita è stata pari a 7.294 milioni di euro, la raccolta netta amministrata è stata pari a 1.876 milioni di euro e la raccolta netta diretta è stata pari a 1.481 milioni di euro.

La raccolta dei "Guided products & services" è stata pari a 6.794 milioni di euro (+61,4% a/a). Le masse in gestione di FAM sono pari a 24,8 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), come effetto dell'accelerazione in atto del processo di crescita della società.
La raccolta netta realizzata nel corso dell'esercizio 2021 tramite la rete di consulenti finanziari è stata pari a 9.869 milioni di euro (+23,6% a/a). Il saldo della raccolta diretta ed indiretta della rete al 31 dicembre 2021 è pari a 94.631 milioni di euro (+18,8% a/a).
Il saldo della raccolta diretta e indiretta riferibile alla clientela Private, ossia con asset superiori a 500.000 euro, si attesta a 48.761 milioni di euro, pari al 45,2% del totale raccolta diretta e indiretta del Gruppo, in crescita del 26,3% rispetto al 31 dicembre 2020.
Nel corso dell'esercizio 2021 sono stati erogati 266 milioni di euro di prestiti personali, 1.030 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.467 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 507 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 35,1%1 rispetto al 31 dicembre 2020. La qualità del credito si conferma elevata, con un costo del rischio che si attesta a 4 bps, sostenuta dal principio di offrire credito esclusivamente ai clienti esistenti, facendo leva su appropriati strumenti di analisi della ricca base informativa interna. Il costo del rischio, strutturalmente contenuto, è in ulteriore riduzione, grazie anche all'effetto dei nuovi crediti, che sono prevalentemente garantiti e a basso rischio. I crediti deteriorati netti al 31 dicembre 2021 rappresentano lo 0,08% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,09% al 31 dicembre 2020).
Il numero dei clienti si attesta a 1.428.170 in crescita del 4,3% rispetto al 31 dicembre 2020. I clienti continuano a premiare la trasparenza dell'approccio Fineco, l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari riassunti nel concetto di "one stop solution".
I risultati dell'esercizio 2021 confermano la sostenibilità e la forza del modello di business, capace di generare utili in ogni condizione di mercato. Il risultato dell'esercizio si attesta a 380,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,7% rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 32,21% (32,5% al 31 dicembre 2020), a conferma dell'elevata leva operativa del Gruppo e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. Si evidenzia un consistente contributo dall'Investing (+63,3 milioni di euro) grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta e dall'effetto mercato positivo, e dalla maggior incidenza dei Guided Product and Services rispetto al patrimonio gestito totale. È necessario precisare che il risultato dell'esercizio beneficia dell'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, che ha determinato un impatto positivo nel 2021 pari a 32 milioni di euro. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 20212 , il risultato dell'esercizio sarebbe pari a 349,2 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto all'utile dell'esercizio 2020, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti3 .
L'offerta del Gruppo si articola in tre macroaree di attività integrate: (i) il Banking, che include i servizi di conto corrente e di conto deposito, i servizi di pagamento ed emissione di carte di debito, credito e prepagate, i mutui, i fidi e i prestiti personali; (ii) il Brokerage, che assicura il servizio di esecuzione ordini per conto dei clienti, con un accesso diretto ai principali mercati azionari mondiali e la possibilità di negoziare CFD (su valute, indici, azioni, obbligazioni e materie prime), futures, opzioni, obbligazioni, ETF e certificates; (iii) l'Investing, che include l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM, servizi di collocamento e distribuzione di circa 6.000 prodotti, tra fondi comuni d'investimento e comparti di SICAV gestiti da 75 primarie case d'investimento italiane ed internazionali, prodotti assicurativi e previdenziali, nonché servizi di consulenza in materia di investimenti tramite una rete, al 31 dicembre 2021, di 2.790 consulenti finanziari.
Come evidenziato in precedenza, l'esercizio 2021 continua ad essere influenzato dall'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione. Nonostante ciò, è continuata la ripresa dell'economia, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze, e da parte di governi e banche centrali traspare ampia volontà nel voler continuare a garantire supporto all'economia reale e ai mercati.
In tale contesto, il Governo italiano, così come gli altri Governi europei, nel corso del 2020 aveva adottato misure straordinarie, tuttora in essere, volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo nonché l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) ai lavoratori dipendenti, ai lavoratori autonomi e liberi professionisti, al verificarsi di determinate condizioni conseguenti le restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19.
Nel corso del 2020 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea era intervenuto adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro e nel corso dell'esercizio 2021 ha deciso di riconfermare l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria per uscire dalla pandemia in modo sicuro, con l'obiettivo di riportare l'inflazione in modo sostenibile al 2%. A tal proposito, nel mese di dicembre 2021 il Consiglio direttivo ha comunicato che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso l'obiettivo di inflazione a medio termine consentono una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri, tuttavia, è ancora necessario l'accomodamento monetario
1 I finanziamenti verso clientela ordinaria comprendono solo i finanziamenti relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
2 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale).
3 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale).

affinché l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio periodo. Alla luce dell'attuale incertezza, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere flessibilità e restare aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria, assumendo le seguenti decisioni:
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea è altresì pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno e in qualsiasi direzione, per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine.
Si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d'Italia del 16 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021. In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.246.878,10 euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. Il dividendo è stato messo in pagamento il 24 novembre 2021 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 novembre 2021.
Con decorrenza 1° gennaio 2022 la Banca Centrale Europea ("BCE") ha classificato FinecoBank quale soggetto significativo. A tal proposito, si segnala, infine, che la Vigilanza bancaria della BCE, in collaborazione con le autorità nazionali competenti, ha effettuato un'accurata valutazione dei principali rischi e vulnerabilità che devono affrontare gli enti significativi sottoposti alla sua vigilanza diretta e ha definito le priorità strategiche per i prossimi tre anni. Le tre priorità individuate per il periodo 2022-2024 mirano ad assicurare che le banche:
Per ciascuna priorità, la Vigilanza bancaria della BCE ha elaborato una serie di obiettivi strategici e relativi programmi di lavoro per i prossimi tre anni, in risposta alle vulnerabilità più rilevanti individuate attraverso l'esercizio su rischi e priorità del 2021.
Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Gli investimenti finanziari detenuti dal Gruppo, costituiti in prevalenza da titoli di Stato, sono detenuti dalla Capogruppo con finalità di investimento a lungo termine e sono contabilizzati nel portafoglio Held to Collect valutato al costo ammortizzato; pertanto, la valutazione al fair value non determina impatti sul conto economico consolidato, sul patrimonio netto consolidato e sui fondi propri consolidati anche in assenza di disposizioni transitorie per sterilizzarne l'effetto. Con riferimento agli strumenti finanziari presenti nel portafoglio di negoziazione, si ricorda che il Gruppo tende a non assumere posizioni di rischio; le posizioni presenti nel portafoglio di proprietà sono rappresentate principalmente da contratti derivati "Over the counter" (CFD e Knock Out Option) negoziati in contropartita dei clienti e coperti gestionalmente con titoli di capitale quotati e contratti derivati quotati su mercati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi, avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati, principalmente, nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e in misura residuale nelle "Attività finanziarie valutate al fari value con impatto sulla reddittività complessiva", pertanto eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto della pandemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne. In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne. Al 31 dicembre 2021 le moratorie in essere conformi alle linee guida EBA sono 124 mila euro. In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le nuove moratorie concesse dal 1 aprile 2021 sono valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno. Al 31 dicembre 2021, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, sono stati incrementati gli accantonamenti relativi a tali esposizioni.
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia) precedentemente citato, ha posto in essere alcune iniziative, in particolare:
Entrambe le moratorie (Fondo Consap e Accordo ABI), qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA. Inoltre, considerando che maturano interessi sulle somme oggetto di posticipo, non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Ai fini del calcolo delle perdite attese, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli che fanno leva sui parametri di Probability of Default ("PD"), Loss Given Default ("LGD") e Exposure At Default ("EAD") stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari. La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information. Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS 9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, il Gruppo si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Come espressamente raccomandato dalla Banca Centrale Europea, tali scenari utilizzano una serie di variabili macroeconomiche coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate da quest'ultima.

In particolare, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto coerente con le previsioni macroeconomiche della Banca Centrale Europea, e ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Con riferimento alla metodologia di staging allocation delle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire dall'esercizio 2021 il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica, ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l'approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte. Per maggiori dettagli si rimanda alla Parte E – Informazioni si rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Al 31 dicembre 2021 non si rilevano impatti significativi derivanti dalla crisi innescata dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 51% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso dell'esercizio 2021, nonostante il perdurare della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento (volumi, prezzi) delle relative operazioni (operazioni di pronti contro termine, acquisto e vendita titoli). Per maggiori dettagli relativi alla gestione della liquidita ed ai rischi connessi si manda alla Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 16 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2022, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività Immateriali della nota Integrativa consolidata. A tal fine giova ulteriormente ricordare che la Banca, differentemente da molti emittenti del settore finanziario, presenta una capitalizzazione di borsa (pari 9.414 milioni di euro) superiore al patrimonio netto contabile. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. (modello, assunzioni e parametri utilizzati), i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.
Si ricorda che il Gruppo detiene un immobile di proprietà ad uso funzionale ed uno ad uso investimento. Al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Con riferimento agli utili/perdite attuariali calcolati ai sensi dello IAS 19R, legate in particolare al TFR e al FISC dei consulenti finanziari, non si rilevano impatti determinati dalla pandemia COVID-19. La situazione innescata dalla pandemia COVID-19, infatti, non ha avuto impatto sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo.

Con riferimento all'applicazione dell'IFRS 2 "Pagamenti basati su azioni", si precisa che non è stato apportato alcun cambiamento alla stima di maturazione dei pagamenti basati su azioni.
Nessun impatto è stato inoltre rilevato in merito alla recuperabilità delle attività fiscali differite. L'ammontare delle attività fiscali differite iscritte in bilancio deve essere sottoposto a test per verificare che sussista la probabilità di conseguire in futuro imponibili fiscali che ne consentano il recupero. Il test svolto in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021 ha dato esito positivo non facendo emergere alcuna incertezza in proposito.
FinecoBank, non basando il proprio modello di business su una rete di filiali, è risultata meno esposta al rischio di pandemie: i clienti possono effettuare operazioni in autonomia attraverso il sito web o con la guida dei consulenti finanziari attraverso le procedure di web collaboration, senza discontinuità sostanziali nei servizi offerti. Il Gruppo si è altresì attrezzato per garantire la continuità operativa e modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, garantendo il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli senza soluzione di continuità. In particolare FinecoBank, in linea con le indicazioni ministeriali, ha adottato misure dirette ai dipendenti estendendo progressivamente a tutti il lavoro da remoto, grazie a interventi tecnologici che hanno consentito la piena operatività aziendale (es. completa decentralizzazione del call center che rappresenta un essenziale canale di interazione con la clientela) e la salvaguardia dei dipendenti, della clientela e gli altri stakeholder tra cui la rete di consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede, che già da tempo si avvale di processi interni completamente dematerializzati.
Con riferimento a Fineco AM, si precisa che la stessa monitora continuamente la situazione creatasi in conseguenza della pandemia COVID-19 e i suoi potenziali impatti, dovuti anche alle restrizioni emanate dai vari governi locali, e ritiene inalterata la propria capacità di continuare la normale operatività. Il management di Fineco AM rimane fiducioso nella consistenza del portafoglio e continua a valutare le opportunità che si possono manifestare per poter diversificare la strategia dei comparti gestiti, nonostante gli impatti a lungo termine derivanti dal COVID-19 sui mercati finanziari e sull'economia in generale rimangano incerti. Dall'inizio del 2021 gli Assets Under Management (AUM) sono aumentati in linea con la ripresa del mercato: al 31 dicembre 2021 hanno raggiunto i 24,8 miliardi di euro, grazie anche a una raccolta netta complessiva (retail ed istituzionale) pari a 7,1 miliardi di euro.
Da un punto di vista strutturale, la crisi lascia presagire nel prossimo futuro una accelerazione verso soluzioni che porteranno ad un mondo più moderno e digitalizzato: la gestione dei servizi bancari da parte della clientela sarà sempre più orientata all'utilizzo di piattaforme digitali, favorendo il modello di business del Gruppo, che da sempre è orientato in questa direzione.
Nella valutazione delle poste significative del bilancio sono stati considerati tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili. Pur considerando tale contesto, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, il Gruppo ha considerato, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2021, i relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari e l'evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'offerta vincolante per l'acquisizione di una quota di partecipazione pari al 20% del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A., al costo di circa 1,25 milioni di euro. Alla base dell'operazione c'è la volontà di aumentare la capacità del Gruppo FinecoBank di estrarre valore dal business grazie a una integrazione verticale, sfruttando i volumi prodotti dalla clientela del Gruppo, e sviluppando, insieme agli attuali soci di Hi-MTF Sim S.p.A., un modello flessibile e moderno, anche con l'obiettivo di offrire ai clienti strumenti sempre più efficienti e trasparenti in linea con il modello di business di Fineco. L'operazione di acquisizione si è perfezionata nel mese di luglio 2021.
Con l'approvazione del bilancio d'esercizio al 31 dicembre 2021 di FinecoBank giunge a scadenza l'incarico di revisione legale conferito alla Società di revisione Deloitte & Touche S.p.A. per il novennio 2013-2021. Al fine di garantire un adeguato periodo di avvicendamento tra il revisore uscente ed il nuovo revisore incaricato, il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto opportuno anticipare il conferimento del nuovo incarico per gli esercizi 2022- 2030, sottoponendo all'approvazione dell'Assemblea 2021 la proposta motivata formulata dal Collegio Sindacale ai sensi degli articoli 13, comma 1 e 19, comma 1, lettera f), del Decreto Legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.
L'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha approvato la proposta di conferimento dell'incarico di revisione legale dei conti di FinecoBank S.p.A. per gli esercizi 2022-2030 a KPMG S.p.A. con determinazione del relativo corrispettivo, così come riportato nella proposta debitamente motivata del Collegio Sindacale.

Con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa.
Nel mese di giugno 2021 la Banca ha provveduto al versamento dell'imposta sostitutiva in misura pari al 3% dell'ammontare corrispondente al disallineamento tra il valore contabile e il valore fiscale degli avviamenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019 e ancora presenti al 31 dicembre 2020.
In conseguenza della suddetta operazione di riallineamento, nel presente Bilancio consolidato il Gruppo ha rilevato proventi per complessivi 32 milioni di euro, così determinati:
In ragione del predetto riallineamento, è stato appostato, a valere sulla Riserva straordinaria, un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione per una quota di 86,3 milioni di euro, pari all'importo degli avviamenti riallineati (89 milioni di euro) al netto dell'imposta sostitutiva pagata (2,7 milioni di euro).
Il 14 ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred, destinata agli investitori qualificati, per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,50%, con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 70 basis points rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid Swap rate + 100 basis points. Il restringimento rispetto alla guidance iniziale è uno dei più rilevanti avvenuti per questa tipologia di strumenti nel 2021 sia nel panorama italiano che europeo, grazie a una domanda complessiva superiore a 4 volte l'offerta.
L'emissione ha registrato un volume di ordini pari a 2,02 miliardi di euro, a conferma dell'apprezzamento manifestato dal mercato nei confronti di FinecoBank anche nel segmento fixed-income.
Il collocamento è stato effettuato nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria richiesto attualmente al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Al collocamento, rivolto solo a investitori istituzionali, hanno aderito prevalentemente asset manager (70% del totale) e banche/private banks (33%). L'emissione è stata collocata principalmente a investitori istituzionali di Italia (32%), Francia (27%), Regno Unito (11%), Germania e Austria (9%), Benelux (7%), Nordici (6%), Svizzera (5%).
Nel dettaglio, l'emissione ha le seguenti caratteristiche: scadenza 6 anni con possibilità di call per l'emittente il quinto anno, public placement, destinata alla negoziazione sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating pari a BBB (S&P Global Ratings), cedola annuale a tasso fisso per i primi 5 anni, a tasso variabile tra il quinto e sesto anno.
Citigroup Global Markets Limited, Mediobanca, Morgan Stanley & Co. Limited e UniCredit Bank AG hanno agito in qualità di joint bookrunners e joint lead managers.
Come descritto precedentemente, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 che prevedeva la distribuzione ai Soci di un dividendo unitario pari a Euro 0,53 per azione, tratto dalla riserva di utili disponibile. Il dividendo è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 novembre 2021 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 novembre 2021.
Si segnala che il procedimento avviato nel mese di aprile 2021 dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM") nei confronti di FinecoBank S.p.A., in relazione alla comunicata modifica della clausola di recesso dal conto corrente per condizioni di inattività, adottata tramite l'invio a tutti i correntisti in data 18 marzo 2021 di una lettera avente ad oggetto "Proposta di modifica unilaterale di contratto ai sensi dell'art. 118 del D.Lgs n 385/93 (TUB)", si è concluso in data 16 novembre 2021 senza alcun accertamento di infrazione ai sensi dell'art. 27, comma 7, del "Codice del Consumo". Con il medesimo provvedimento l'Autorità ha altresì comunicato di aver deliberato l'obbligatorietà degli impegni che la Banca aveva

proposto di propria iniziativa, ritenendoli idonei a far venire meno ogni possibile profillo di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di istruttoria. Si precisa che gli impegni assunti hanno un impatto del tutto irrilevante sulla situazione economica e patrimoniale della Banca.
Nel corso dell'esercizio 2021 la Banca è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi, da parte della Banca d'Italia, mirati a valutare il rispetto della normativa in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela. L'ispezione è terminata in data 16 luglio 2021 e la consegna del rapporto ispettivo, che riporta un giudizio sintetico in area positiva, è avvenuta in data 9 novembre 2021. Entro il 30 giugno 2022 verrà completato il piano d'azione per recepire le osservazioni dell'Autorità.
Infine, nel corso del terzo trimestre del 2021, nell'ambito dei piani di attività di verifica ordinaria della CONSOB sugli intermediari, ha preso avvio presso la Banca una verifica sulle procedure relative alla prestazione dei servizi di investimento e sugli adeguamenti alla normativa MIFID II.
Con riferimento agli Schemi di bilancio riclassificati e agli indicatori riportati nella presente Relazione sulla gestione consolidata, si precisa che nell'esercizio 2021 sono state apportate le modifiche di seguito riportate e, per omogeneità di confronto, sono stati riclassificati i dati comparativi relativi all'esercizio 2020:
Per maggiori dettagli in merito alla composizione degli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata si rimanda agli "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio consolidato riclassificato" e "Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato" riportati negli Allegati.
Si precisa, inoltre, che nell'esercizio 2021 alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono stati riclassificati nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 190. "Spese Amministrative" (voce 160 "Spese Amministrative" del bilancio dell'impresa) al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce 120. "Margine d'intermediazione" sia della voce 240. "Costi operativi" (voce 210 "Costi operativi" del bilancio dell'impresa). Per omogeneità di confronto, sono stati riesposti i dati comparativi relativi all'esercizio 2020 riportati negli Schemi di bilancio riclassificati e negli indicatori presentati nella presente Relazione sulla gestione consolidata. A riguardo si precisa che tali costi, rilevati al 31 dicembre 2021 nella voce 50. "Commissioni passive", ammontano a 32,5 milioni di euro e al 31 dicembre 2020 ammontavano a 26,6 milioni di euro. Nessuna riclassifica, invece, è stata apportata ai dati comparativi esposti negli Schemi di bilancio consolidato e negli Schemi di bilancio dell'impresa inclusi nel presente fascicolo di Bilancio.
Infine, come descritto nella Premessa alla lettura dei bilanci, tutti i dati e gli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP") riportati nella presente Relazione sulla gestione consolidata si riferiscono ai prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati, il cui raccordo con gli schemi del bilancio consolidato e del bilancio dell'impresa è riportato tra gli Allegati (in linea con la Comunicazione Consob n.6064293 del 28 luglio 2006). Con riferimento

agli Indicatori Alternativi di Performance ("IAP"), l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha emanato specifici Orientamenti4 in merito ai criteri per la loro presentazione nelle informazioni regolamentate, inclusa pertanto la Relazione sulla gestione del Bilancio, quando tali indicatori non risultano definiti o previsti dal framework sull'informativa finanziaria. Tali orientamenti sono volti a promuovere l'utilità e la trasparenza degli IAP, e la loro osservanza migliorerà la comparabilità, affidabilità e comprensibilità degli IAP, con conseguenti benefici agli utilizzatori dell'informativa finanziaria. Consob ha recepito in Italia gli Orientamenti e le ha incorporati nelle proprie prassi di vigilanza5 . Secondo la definizione degli Orientamenti ESMA, un IAP è un indicatore di performance finanziaria, posizione finanziaria o flussi di cassa storici o futuri, diverso da un indicatore finanziario definito o specificato nella disciplina applicabile sull'informativa finanziaria e sono solitamente ricavati dalle poste di bilancio redatte conformemente alla disciplina vigente sull'informativa finanziaria. Non rientrano strettamente nella definizione di IAP gli indicatori pubblicati in applicazione della disciplina prudenziale. La descrizione esplicativa in merito al contenuto degli IAP e, al caso, le modalità di calcolo utilizzate sono riportate nel Glossario.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.464.182 | 2.014.399 | (550.217) | -27,3% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 16.997 | 3.243 | 19,1% |
| Finanziamenti a banche | 379.862 | 526.422 | (146.560) | -27,8% |
| Finanziamenti a clientela | 6.001.596 | 4.527.837 | 1.473.759 | 32,5% |
| Altre attività finanziarie | 24.560.350 | 23.939.899 | 620.451 | 2,6% |
| Coperture | 125.913 | 74.451 | 51.462 | 69,1% |
| Attività materiali | 150.347 | 151.872 | (1.525) | -1,0% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 39.084 | 39.597 | (513) | -1,3% |
| Attività fiscali | 42.974 | 13.314 | 29.660 | 222,8% |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - | 508.764 | - |
| Altre attività | 484.261 | 360.627 | 123.634 | 34,3% |
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 31.755.017 | 2.112.158 | 6,7% |
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | 160.354 | 15,1% |
| Debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.739 | 1.487.983 | 5,2% |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | 497.266 | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.417 | 5.889 | (1.472) | -25,0% |
| Coperture | 65.263 | 232.102 | (166.839) | -71,9% |
| Passività fiscali | 35.864 | 13.954 | 21.910 | 157,0% |
| Altre passività | 464.633 | 391.349 | 73.284 | 18,7% |
| Patrimonio | 1.726.797 | 1.687.125 | 39.672 | 2,4% |
| - capitale e riserve | 1.351.963 | 1.366.387 | (14.424) | -1,1% |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | (3.044) | 107,4% |
| - risultato netto | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.867.175 | 31.755.017 | 2.112.158 | 6,7% |


| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.464.182 | 2.031.291 | 1.861.776 | 1.468.672 | 2.014.399 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 23.589 | 21.393 | 26.233 | 16.997 |
| Finanziamenti a banche | 379.862 | 397.493 | 392.272 | 433.692 | 526.422 |
| Finanziamenti a clientela | 6.001.596 | 5.624.283 | 5.269.368 | 4.638.732 | 4.527.837 |
| Altre attività finanziarie | 24.560.350 | 24.421.922 | 24.626.581 | 25.372.229 | 23.939.899 |
| Coperture | 125.913 | 91.929 | 85.051 | 84.464 | 74.451 |
| Attività materiali | 150.347 | 151.866 | 153.030 | 148.041 | 151.872 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 39.084 | 37.270 | 38.189 | 39.048 | 39.597 |
| Attività fiscali | 42.974 | 49.405 | 38.323 | 7.595 | 13.314 |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | 393.970 | 75.065 | 8.789 | - |
| Altre attività | 484.261 | 221.546 | 254.110 | 270.943 | 360.627 |
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 33.534.166 | 32.904.760 | 32.588.040 | 31.755.017 |
Consistenze al PASSIVO E PATRIMONIO NETTO 31/12/2021 30/09/2021 30/06/2021 31/03/2021 31/12/2020 Debiti verso banche 1.225.213 1.168.612 1.172.802 1.149.224 1.064.859 Debiti verso clientela 29.847.722 29.804.975 29.141.477 29.102.456 28.359.739 Titoli in circolazione 497.266 - - - - Passività finanziarie di negoziazione 4.417 6.234 4.937 8.123 5.889 Coperture 65.263 90.522 118.586 139.836 232.102 Passività fiscali 35.864 73.768 35.666 49.169 13.954 Altre passività 464.633 420.583 534.610 355.897 391.349 Patrimonio 1.726.797 1.969.472 1.896.682 1.783.335 1.687.125 - capitale e riserve 1.351.963 1.683.389 1.681.875 1.690.311 1.366.387 - riserve da valutazione (5.877) (3.175) (1.863) (1.720) (2.833) - risultato netto 380.711 289.258 216.670 94.744 323.571 Totale del passivo e del patrimonio netto 33.867.175 33.534.166 32.904.760 32.588.040 31.755.017
(Importi in migliaia)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Margine finanziario | 280.030 | 279.733 | 297 | 0,1% | |
| di cui Interessi netti | 247.889 | 270.728 | (22.839) | -8,4% | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 32.141 | 9.005 | 23.136 | 256,9% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (26) | - | (26) | - | |
| Commissioni nette | 450.808 | 379.351 | 71.457 | 18,8% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 74.308 | 86.769 | (12.461) | -14,4% | |
| Saldo altri proventi/oneri | (1.310) | 1.933 | (3.243) | -167,8% | |
| RICAVI | 803.810 | 747.786 | 56.024 | 7,5% | |
| Spese per il personale | (109.600) | (99.546) | (10.054) | 10,1% | |
| Altre spese amministrative | (262.546) | (228.536) | (34.010) | 14,9% | |
| Recuperi di spesa | 139.471 | 110.512 | 28.959 | 26,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (26.218) | (25.440) | (778) | 3,1% | |
| Costi operativi | (258.893) | (243.010) | (15.883) | 6,5% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 544.917 | 504.776 | 40.141 | 8,0% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.655) | (3.344) | 1.689 | -50,5% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 543.262 | 501.432 | 41.830 | 8,3% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (49.938) | (34.076) | (15.862) | 46,5% | |
| Profitti netti da investimenti | 1.079 | (6.262) | 7.341 | 117,2% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 494.403 | 461.094 | 33.309 | 7,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (113.692) | (137.523) | 23.831 | -17,3% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 75.071 | 72.826 | 69.239 | 62.894 |
| di cui Interessi netti | 61.823 | 62.515 | 61.798 | 61.753 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 | 7.441 | 1.141 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | - | - | (26) |
| Commissioni nette | 108.080 | 106.266 | 110.083 | 126.379 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.888 | 16.683 | 15.614 | 18.123 |
| Saldo altri proventi/oneri | 512 | 132 | (1.457) | (497) |
| RICAVI | 207.551 | 195.907 | 193.479 | 206.873 |
| Spese per il personale | (26.217) | (26.667) | (27.369) | (29.347) |
| Altre spese amministrative | (62.979) | (65.049) | (63.396) | (71.122) |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 | 35.751 | 36.250 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.275) | (6.387) | (6.437) | (7.119) |
| Costi operativi | (63.104) | (63.000) | (61.451) | (71.338) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 144.447 | 132.907 | 132.028 | 135.535 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.211) | (360) | 393 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 143.970 | 131.696 | 131.668 | 135.928 |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) | (31.058) | (4.857) |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 | 280 | (440) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 135.151 | 127.731 | 100.890 | 130.631 |
| Imposte sul reddito del periodo | (40.407) | (5.805) | (28.302) | (39.178) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 94.744 | 121.926 | 72.588 | 91.453 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 94.744 | 121.926 | 72.588 | 91.453 |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2020 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 71.983 | 75.067 | 68.559 | 64.124 |
| di cui Interessi netti | 68.164 | 70.065 | 68.645 | 63.854 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 3.819 | 5.002 | (86) | 270 |
| Commissioni nette | 95.900 | 98.639 | 92.253 | 92.559 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 22.575 | 25.086 | 20.274 | 18.834 |
| Saldo altri proventi/oneri | 570 | 822 | 169 | 372 |
| RICAVI | 191.028 | 199.614 | 181.255 | 175.889 |
| Spese per il personale | (24.007) | (24.886) | (24.647) | (26.006) |
| Altre spese amministrative | (51.203) | (56.935) | (56.240) | (64.158) |
| Recuperi di spesa | 23.807 | 28.456 | 28.438 | 29.811 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.058) | (6.210) | (6.373) | (6.799) |
| Costi operativi | (57.461) | (59.575) | (58.822) | (67.152) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 133.567 | 140.039 | 122.433 | 108.737 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (963) | (2.707) | 148 | 178 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 132.604 | 137.332 | 122.581 | 108.915 |
| Altri oneri e accantonamenti | (1.124) | (6.512) | (31.970) | 5.530 |
| Profitti netti da investimenti | (89) | (3.729) | (181) | (2.263) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 131.391 | 127.091 | 90.430 | 112.182 |
| Imposte sul reddito del periodo | (39.960) | (38.348) | (25.256) | (33.959) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |
| RISULTATO DEL PERIODO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 91.431 | 88.743 | 65.174 | 78.223 |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.416.604 | 4.008.307 | 1.408.297 | 35,1% | |
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 31.755.017 | 2.112.158 | 6,7% | |
| Raccolta diretta da clientela ² | 29.495.292 | 28.013.982 | 1.481.310 | 5,3% | |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 78.420.121 | 63.695.135 | 14.724.986 | 23,1% | |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 107.915.413 | 91.709.117 | 16.206.296 | 17,7% | |
| Patrimonio | 1.726.797 | 1.687.125 | 39.672 | 2,4% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si riferiscono ai soli finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park.
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite i consulenti finanziari di FinecoBank.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| N° Dipendenti | 1.305 | 1.262 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.790 | 2.606 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 424 | 410 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (c.d. Fineco Center).

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Dati al | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Margine finanziario/Ricavi | 34,84% | 37,41% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Ricavi | 65,16% | 62,59% | |
| Proventi di intermediazione e diversi/Costi operativi | 202,33% | 192,61% | |
| Cost/income ratio | 32,21% | 32,50% | |
| Costi operativi/TFA | 0,26% | 0,28% | |
| Cost of risk | 4 bp | 10 bp | |
| CoR (sistema incentivante) | 3 bp | 10 bp | |
| ROE | 23,91% | 21,07% | |
| Rendimento delle attività | 1,12% | 1,02% | |
| EVA (calcolato sul capitale allocato) | 340.177 | 277.447 | |
| EVA (calcolato sul patrimonio contabile) | 243.881 | 184.038 | |
| RARORAC (calcolato sul capitale allocato) | 62,44% | 54,25% | |
| RARORAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 13,26% | 11,90% | |
| ROAC (calcolato sul capitale allocato) | 69,88% | 63,27% | |
| ROAC (calcolato sul patrimonio contabile) | 20,70% | 20,92% | |
| Totale raccolta da clientela/Dipendenti medi | 84.079 | 73.751 | |
| Totale raccolta da clientela/(Dipendenti medi + Consulenti finanziari medi) | 27.104 | 24.026 |
Si segnala che si è provveduto a ricalcolare, per omogeneità, alcuni indicatori economici del 2020 a seguito delle riclassifiche apportate negli schemi di bilancio riclassificati, così come descritto nel paragrafo "Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori".
Proventi di intermediazione e diversi: Commissioni nette, Risultato di negoziazione, coperture e fair value, Saldo altri proventi/oneri.
Cost/income ratio: rapporto fra Costi operativi e Ricavi.
Costi operativi/TFA: rapporto fra costi operativi e Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta). Il TFA utilizzato per il rapporto è quello medio dell'esercizio calcolato come media tra il saldo al 31 dicembre 2021 e quello del 31 dicembre precedente.
Cost of risk: rapporto fra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso clientela ordinaria.
CoR (sistema incentivante): rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e crediti verso clientela (media del saldo al 31 dicembre 2021 e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
ROE: rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi per i quali è prevista la distribuzione e le riserve da valutazione) medio dell'esercizio (media del saldo di fine esercizio e quello del 31 dicembre precedente).
Rendimento delle attività - ROA: rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
EVA (Economic Value Added): esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri e i proventi straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico6 assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
RARORAC (Risk Adjusted Return on Risk Adjusted Capital): è il rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
ROAC (Return on Allocated Capital): è il rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
6 Il capitale allocato è il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico.

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 15,99% | 12,62% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,12% | 1,66% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 72,52% | 75,39% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 87,09% | 88,22% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,10% | 5,31% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 18,36% | 14,31% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,08% | 0,09% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,04% | 0,05% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,70% | 90,29% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 66,10% | 68,92% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 50,05% | 63,82% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,15% | 86,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 868.214 | 1.088.909 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.368.214 | 1.588.909 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.617.709 | 3.812.385 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,80% | 28,56% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,63% | 41,68% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,63% | 41,68% |
| Dati al | ||
|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.368.214 | 1.588.909 |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 34.045.310 | 32.792.126 |
| Indicatore di leva finanziaria | 4,02% | 4,85% |
I requisiti prudenziali di vigilanza del Gruppo al 31 dicembre 2021 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2021, i Fondi Propri del Gruppo ammontano a 1.368,2 milioni di euro, comprensivi dell'intero utile dell'esercizio 2021, pari a 380,7 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 237,9 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 28 aprile 2022, ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Si ricorda che il Capitale primario di classe 1 ed i Fondi Propri al 31 dicembre 2020 includevano gli utili dell'esercizio 2019 e 2020, interamente destinati a riserva in coerenza con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia relative alla politica dei dividendi al tempo vigenti. Come precedentemente descritto, in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia di non estendere oltre settembre 2021 le proprie raccomandazioni in materia di distribuzione di dividendi, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo, tratto dalla riserva di utili disponibile, per complessivi 323,2 milioni di euro, con conseguente riduzione dei Fondi Propri.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2021 è riconducibile principalmente al rischio di credito, per effetto della crescita del business ed in particolare all'attività di lending alla clientela e agli investimenti finanziari, anche a seguito del diverso trattamento regolamentare delle esposizioni nei confronti di controparti residenti nel Regno Unito dovuto alla Brexit. Inoltre, l'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante, con l'inclusione dei ricavi del 2021 e l'esclusione dei ricavi 2018, e l'introduzione della nuova metodologia SA-CCR prevista dal CRR II hanno generato rispettivamente un incremento del rischio operativo e del rischio di controparte.
In riferimento ai requisiti di capitale applicabili al Gruppo FinecoBank si precisa che, a conclusione del processo di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process - SREP), Banca d'Italia ha comunicato nel mese di agosto 2020 i requisiti patrimoniali applicabili al Gruppo a partire dal 30 settembre 2020. Tali requisiti risultano pari a:

Di seguito si riporta uno schema di sintesi dei requisiti di capitale e delle riserve applicabili al Gruppo FinecoBank.
| Requisiti | CET1 | T1 | TOTAL CAPITAL |
|---|---|---|---|
| A) Requisiti di Pillar 1 | 4,500% | 6,000% | 8,000% |
| B) Requisiti di Pillar 2 | 1,040% | 1,400% | 1,860% |
| C) TSCR (A+B) | 5,540% | 7,400% | 9,860% |
| D) Requisito combinato di riserva di capitale, di cui: | 2,505% | 2,505% | 2,505% |
| 1. riserva di conservazione del capitale (CCB) | 2,500% | 2,500% | 2,500% |
| 2. riserva di capitale anticiclica specifica per FinecoBank (CCyB) | 0,005% | 0,005% | 0,005% |
| E) Overall Capital Requirement (C+D) | 8,045% | 9,905% | 12,365% |
Al 31 dicembre 2021 i requisiti sopra menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo.
In merito al coefficiente di leva finanziaria si precisa che, stante le disposizioni contenute nelle comunicazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia rispettivamente del 18 giugno 2021 e del 30 giugno 2021, che dichiarano la sussistenza di circostanze eccezionali che hanno avuto inizio in data 31 dicembre 2019, a partire dalla data di riferimento del 30 giugno 2021, il Gruppo FinecoBank ha applicato le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consente di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19. Al 31 dicembre 2021 il valore dell'esenzione ammonta a 1.554 milioni di euro, con un impatto sull'indicatore di +0,18%. Il coefficiente di leva finanziaria si attesta al 4,02%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare minimo applicabile (coefficiente di leva finanziaria adeguato - adjusted leverage ratio) pari al 3,19%.
Si precisa, infine, che a conclusione del processo amministrativo relativo alla determinazione del requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (MREL), FinecoBank nel mese di agosto 2021 ha ricevuto da Banca d'Italia la Resolution decision, d'intesa con il Single Resolution Board. Il provvedimento di determinazione del MREL sarà da rispettare su base consolidata a partire dal 1° gennaio 2024, con un livello-obiettivo intermedio vincolante dal 1° gennaio 2022. In particolare, FinecoBank dovrà rispettare un requisito MREL pari al 18,33% del TREA (esposizione al rischio) – 20,83% comprensivo del Combined Buffer Requirement – e pari al 5,18% del LRE (esposizione complessiva per la leva finanziaria), con target intermedio al 1° gennaio 2022 pari al 4,11%. Al fine del rispetto del requisito e del computo delle altre passività ammissibili emesse da Fineco, non è richiesto allo stato un requisito di subordinazione nell'emissione di strumenti MREL eligible (e.g. Senior unsecured). Al 31 dicembre 2021 i requisiti menzionati risultano essere rispettati dal Gruppo, anche in virtù del collocamento in data 14 ottobre 2021 della prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred, destinati agli investitori qualificati, per un importo complessivo pari a circa 500 milioni di euro.
In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, tuttora in vigore, si ricorda anche il Regolamento (UE) 2020/873 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020 che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II"), che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria COVID-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie e anticipando l'applicazione di alcune misure previste dal CRR II, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia COVID-19. Tra le principali misure ancora in vigore si citano:
Per maggiori dettagli in merito alla composizione dei Fondi propri, alle variazioni intervenute nel periodo con riferimento alle Attività di rischio ponderate per il rischio e all'Esposizione ai fini della leva finanziaria e alle misure introdotte dalle Autorità di vigilanza nel contesto della pandemia COVID-19 si rimanda all'informativa contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2021" pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com.

| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Trading Borsa Italiana (Assosim) | ||
| Volumi intermediati c/terzi - Azioni | 26,08% | 27,82% |
| Classifica volumi intermediati c/terzi - Azioni | 1 | 1 |
| 30/09/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | ||
| Volumi Stock | 12,18% | 11,93% |
| Classifica Stock | 3 | 3 |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Rete Consulenti finanziari (Assoreti) | ||
| Volumi Raccolta Netta | 17,21% | 18,41% |
| Classifica Raccolta Netta | 2 | 2 |
| 30/09/2021 | 31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Raccolta complessiva (Banca d'Italia) | ||
| Quota di mercato Totale Raccolta | 2,08% | 1,95% |
| Quota di mercato Raccolta Diretta | 1,60% | 1,60% |
| Quota di mercato Raccolta Indiretta | 2,46% | 2,24% |
Alcuni dati sopra esposti si riferiscono al 30 settembre 2021 in quanto ultimi disponibili.
Andamento della gestione
Il Gruppo ha chiuso il 2021 con dati di raccolta estremamente robusti che confermano la tendenza di forte crescita evidenziata durante tutto l'anno. La costante accelerazione della raccolta gestita conferma l'efficacia del modello di business del Gruppo e la capacità dei consulenti finanziari di accompagnare i clienti nelle loro scelte di investimento, a cui si aggiunge l'efficienza di FAM nel completare in anticipo il proprio piano di sviluppo, che ha permesso al Gruppo di essere correttamente posizionato per cogliere le opportunità che si apriranno nel 2022.
A fine 2021 il saldo della raccolta indiretta da clientela (Asset Under Management-AUM e Asset Under Custody-AUC) si attesta a 78.420 milioni di euro in crescita del 23,1% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 9.170 milioni di euro registrata nell'esercizio 2021 ed un effetto mercato positivo pari a 5.555 milioni di euro.
Il saldo della raccolta diretta da clientela registra una crescita del 5,3% rispetto alla fine dell'anno precedente, raggiungendo 29.495 milioni di euro e confermando l'elevato grado di apprezzamento della qualità dei servizi offerti dal Gruppo da parte della clientela. Infatti, la quota preponderante della raccolta diretta è di natura "transazionale", a supporto dell'operatività complessiva dei clienti. La crescita di questa componente di raccolta conferma l'elevato e crescente grado di fidelizzazione della clientela, contribuendo ad incrementare la persistenza della raccolta stessa.
Il saldo della raccolta totale da clientela (diretta e indiretta) ha quindi raggiunto 107.915 milioni di euro, registrando un incremento del 17,7% rispetto a fine 2020, grazie ad una raccolta netta totale di 10.651 milioni di euro registrata nell'esercizio 2021. È stata inoltre confermata la qualità della raccolta, che evidenzia un'incidenza percentuale dei "Guided products & services" 7 sui TFA del 39,2%, in crescita rispetto al 36,4% registrato al 31 dicembre 2020, e sul Risparmio Gestito del 76,3%, in miglioramento rispetto al 73,6% registrato a fine 2020, grazie al continuo perfezionamento dell'offerta.

AUC = Asset Under Custody
AUM = Asset Under Management
TFA = Total Financial Asset (raccolta diretta ed indiretta)
7 Rispettivamente prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano nella categoria dei guided products il fondo di fondi multicompartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR", le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "FAM Series", "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientrano nella categoria dei guided services i servizi di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta dei clienti della Banca, sia che i medesimi siano collegati ad un consulente finanziario sia che operino esclusivamente tramite il canale online. Il saldo complessivo, pari a 107.915 milioni di euro, ha registrato un incremento del 17,7% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 10.651 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | |||||
| 31/12/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi liberi | 29.495.291 | 27,3% | 28.013.775 | 30,5% | 1.481.516 | 5,3% | |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1 | 0,0% | 207 | 0,0% | (206) | -99,5% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 29.495.292 | 27,3% | 28.013.982 | 30,5% | 1.481.310 | 5,3% | |
| Gestioni patrimoniali | 329.710 | 0,3% | 209.329 | 0,2% | 120.381 | 57,5% | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 38.052.645 | 35,3% | 31.577.808 | 34,4% | 6.474.837 | 20,5% | |
| Prodotti assicurativi | 14.962.876 | 13,9% | 11.818.687 | 12,9% | 3.144.189 | 26,6% | |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
2.104.995 | 2,0% | 1.775.626 | 1,9% | 329.369 | 18,5% | |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 55.450.226 | 51,4% | 45.381.450 | 49,5% | 10.068.776 | 22,2% | |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 22.969.895 | 21,3% | 18.313.685 | 20,0% | 4.656.210 | 25,4% | |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 22.969.895 | 21,3% | 18.313.685 | 20,0% | 4.656.210 | 25,4% | |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA | 107.915.413 | 100,0% | 91.709.117 | 100,0% | 16.206.296 | 17,7% | |
| di cui Guided products & services | 42.304.154 | 39,2% | 33.420.198 | 36,4% | 8.883.956 | 26,6% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi al saldo della raccolta diretta e indiretta relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari. Il saldo complessivo, pari a 94.631 milioni di euro, ha registrato un incremento del 18,8% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie ad una raccolta netta di 9.869 milioni di euro ed un effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 22.689.292 | 24,0% | 21.127.063 | 26,5% | 1.562.229 | 7,4% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1 | 0,0% | 180 | 0,0% | (179) | -99,4% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 22.689.293 | 24,0% | 21.127.243 | 26,5% | 1.562.050 | 7,4% |
| Gestioni patrimoniali | 329.710 | 0,3% | 209.329 | 0,3% | 120.381 | 57,5% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 37.557.343 | 39,7% | 31.154.844 | 39,1% | 6.402.499 | 20,6% |
| Prodotti assicurativi | 14.899.834 | 15,7% | 11.754.021 | 14,8% | 3.145.813 | 26,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
2.104.977 | 2,2% | 1.775.603 | 2,2% | 329.374 | 18,6% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 54.891.864 | 58,0% | 44.893.797 | 56,4% | 9.998.067 | 22,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 17.049.982 | 18,0% | 13.622.934 | 17,1% | 3.427.048 | 25,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 17.049.982 | 18,0% | 13.622.934 | 17,1% | 3.427.048 | 25,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
94.631.139 | 100,0% | 79.643.974 | 100,0% | 14.987.165 | 18,8% |
| di cui Guided products & services | 42.240.277 | 44,6% | 33.379.535 | 41,9% | 8.860.742 | 26,5% |

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata effettuata nel corso dell'esercizio 2021 a confronto con lo stesso periodo dell'esercizio precedente, sia che i clienti siano collegati ad un consulente finanziario sia che si tratti di clienti che operano esclusivamente online. La raccolta netta totale si attesta a 10.651 milioni di euro evidenziando un incremento del 14,7% rispetto all'esercizio 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Comp % | Anno | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.481.516 | 13,9% | 2.506.757 | 27,0% | (1.025.241) | -40,9% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (211) | -0,0% | (1.141) | -0,0% | 930 | -81,5% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.481.305 | 13,9% | 2.505.616 | 27,0% | (1.024.311) | -40,9% |
| Gestioni patrimoniali | 106.554 | 1,0% | 109.914 | 1,2% | (3.360) | -3,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 4.370.511 | 41,0% | 2.332.735 | 25,1% | 2.037.776 | 87,4% |
| Prodotti assicurativi | 2.660.329 | 25,0% | 1.609.464 | 17,3% | 1.050.865 | 65,3% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
156.457 | 1,5% | 243.728 | 2,6% | (87.271) | -35,8% |
| RACCOLTA GESTITA | 7.293.851 | 68,5% | 4.295.841 | 46,3% | 2.998.010 | 69,8% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.875.915 | 17,6% | 2.481.734 | 26,7% | (605.819) | -24,4% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.875.915 | 17,6% | 2.481.734 | 26,7% | (605.819) | -24,4% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE | 10.651.071 | 100,0% | 9.283.191 | 100,0% | 1.367.880 | 14,7% |
| di cui Guided products & services | 6.793.943 | 63,8% | 4.209.227 | 45,3% | 2.584.716 | 61,4% |
Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso dell'esercizio 2021 a confronto con l'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 9.869 milioni di euro evidenziando un incremento del 23,6% rispetto all'esercizio 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Comp % | Anno | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.562.229 | 15,8% | 2.001.924 | 25,1% | (439.695) | -22,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (183) | 0,0% | (1.067) | 0,0% | 884 | -82,8% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.562.046 | 15,8% | 2.000.857 | 25,1% | (438.811) | -21,9% |
| Gestioni patrimoniali | 106.554 | 1,1% | 109.914 | 1,4% | (3.360) | -3,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 4.307.013 | 43,6% | 2.319.691 | 29,1% | 1.987.322 | 85,7% |
| Prodotti assicurativi | 2.663.199 | 27,0% | 1.611.613 | 20,2% | 1.051.586 | 65,3% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
156.819 | 1,6% | 243.875 | 3,1% | (87.056) | -35,7% |
| RACCOLTA GESTITA | 7.233.585 | 73,3% | 4.285.093 | 53,7% | 2.948.492 | 68,8% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.073.735 | 10,9% | 1.698.299 | 21,3% | (624.564) | -36,8% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.073.735 | 10,9% | 1.698.299 | 21,3% | (624.564) | -36,8% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
9.869.366 | 100,0% | 7.984.249 | 100,0% | 1.885.117 | 23,6% |
| di cui Guided products & services | 6.773.803 | 68,6% | 4.203.076 | 52,6% | 2.570.727 | 61,2% |

I Ricavi si attestano a 803,8 milioni di euro, registrando un incremento del 7,5% rispetto ai 747,8 milioni di euro registrati nell'esercizio 2020, grazie principalmente al contributo delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di 71,5 milioni di euro (+18,8% a/a), e ai Profitti da gestione della Tesoreria, in crescita di 23,1 milioni di euro, che hanno compensato la riduzione degli Interessi netti (-22,8 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-12,5 milioni di euro); a tal proposito si ricorda che il contesto di mercato dell'anno 2020, in particolare del primo semestre, era stato caratterizzato da una forte volatilità che aveva determinato un incremento significativo dei volumi internalizzati (+125% rispetto all'esercizio 2019).
Il Margine finanziario è stabile rispetto all'esercizio precedente (+0,3 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, pari a 32,1 milioni di euro (9 milioni di euro nell'esercizio 2020), che hanno controbilanciato la flessione del margine d'interesse causata principalmente dalla discesa dei tassi d'interesse di mercato (-22,9 milioni di euro). I rendimenti dei titoli sottoscritti nel corso del 2021 hanno avuto infatti dei rendimenti inferiori rispetto ai titoli UniCredit S.p.A., giunti a naturale scadenza nel corso dell'esercizio 2021, che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'0,80% (1,00% al 31 dicembre 2020).
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 71,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni generate dall'Investing (+63,5 milioni di euro) grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta e dall'effetto mercato positivo, e al maggior contributo di Fineco AM. A tal proposito si evidenzia che l'incidenza dei Guided Product and Services rispetto al patrimonio gestito totale si attesta al 76% al 31 dicembre 2021 rispetto a 73% al 31 dicembre 2020. Nel corso dell'esercizio 2021 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 98,2 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+15 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-7,3 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una volatilità inferiore rispetto al 2020, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 12,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente la riduzione rilevata rispetto ai risultati estremamente positivi registrati nell'esercizio 2020 grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 15,9 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (+10,1 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", +5 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e +0,8 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 6,5% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 32,2% (32,5% al 31 dicembre 2020) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,3 milioni di euro nell'esercizio 2020) e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 2 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 49,9 milioni di euro in crescita del 46,5% rispetto all'esercizio 2020. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 32,3 milioni di euro rispetto ai 25,9 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni ordinarie richieste alle consorziate per l'anno 2021. Nel corso dell'esercizio 2021, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 5,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro per l'esercizio 2020), e le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamate da Banca d'Italia presso il sistema bancario, per un importo di 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro per l'esercizio 2020).
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro, evidenziando un incremento di 7,4 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 3,1 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda che nell'esercizio 2020 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato rettifiche di valore per circa 5,5 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 494,4 milioni di euro, in aumento del 7,2% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette, parzialmente compensate dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value, dalla crescita dei Costi operativi e dai maggiori oneri sistemici rilevati negli Altri oneri e accantonamenti. È necessario precisare che il risultato beneficia anche delle riprese di valore rilevate nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e nei Profitti netti da investimenti riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente

illustrate8 , il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 495,1 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto all'esercizio 2020, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate9 .
Come descritto precedentemente, le Imposte sul reddito dell'esercizio includono il beneficio fiscale, pari a 32 milioni di euro, derivante dall'operazione di riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020. La citata disposizione ha comportato, a fronte del pagamento dell'imposta sostitutiva sul riallineamento pari a 2,7 milioni di euro, il rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte differite attive IRES per 8,5 milioni di euro e IRAP per 1,7 milioni di euro.
Il Risultato dell'esercizio si attesta a 380,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,7% rispetto ai 323,6 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente illustrate10, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 349,2 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto al risultato d'esercizio del 2020 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate11 .
La Cassa e disponibilità liquide, pari a 1.464,2 milioni di euro, è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.256,4 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 207,5 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2020, si rileva una riduzione di 550,2 milioni di euro, principalmente imputabile alla riduzione delle disponibilità liquide detenute presso Banca d'Italia.
I Finanziamenti a banche si attestano a 379,9 milioni di euro, evidenziando un decremento di 146,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto, principalmente, della riduzione dei margini di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati.
I Finanziamenti a clientela si attestano a 6.001,6 milioni di euro, in aumento di 1.473,8 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2021, infatti, sono stati erogati 266 milioni di euro di prestiti personali, 1.030 milioni di euro di mutui e sono stati accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.467 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 507 milioni di euro; ciò ha determinato un incremento dell'aggregato complessivo dei finanziamenti verso la clientela ordinaria del 35,1% rispetto al 31 dicembre 2020. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,4 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) con un coverage ratio dell'82,15%; il rapporto fra l'ammontare dei crediti deteriorati e l'ammontare dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria si attesta allo 0,08% (0,09% al 31 dicembre 2020).
Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.560,4 milioni di euro, in aumento di 620,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Il valore di bilancio dei titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 3.856,4 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 5.738,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2020 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2021. Gli acquisti effettuati dal Gruppo nel corso del 2021 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati.
I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 508,8 milioni di euro. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
I Debiti verso banche sono pari a 1.225,2 milioni di euro ed evidenziano una crescita di 160,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 riconducibile, principalmente, alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III (+95 milioni di euro relativi alla settima tranche del programma) e all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+67,6 milioni di euro).
I Debiti verso clientela si attestano a 29.847,7 milioni di euro, in aumento di 1.488 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, per effetto della crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
I Titoli in circolazione, pari a 497,3 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank il 14 ottobre 2021 nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Il Patrimonio si attesta a 1.726,8 milioni di euro, evidenziando un incremento di 39,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente all'utile conseguito nel 2021, pari a 380,7 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo tratto dalle riserve di utili approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021, per un importo complessivo di 323,2 milioni di euro, e dalle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank pagate nel corso dell'esercizio 2021, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 19,8 milioni di euro.
8 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 9 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milione di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 10 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 11 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale).

La ripresa dell'inflazione a livello globale è stato uno dei principali temi analizzati dai media nel 2021. Fineco è stata in numerose occasioni protagonista di questi approfondimenti tramite interviste ai principali esponenti della Banca, indicando la necessità da parte dei risparmiatori di investire i risparmi accumulati nei conti correnti per evitare una massiccia erosione del potere d'acquisto. In tale contesto l'attività di posizionamento e accreditamento di Fineco AM presso le testate finanziare italiane, avviata negli scorsi anni, ha consentito una maggiore visibilità sia alle analisi realizzate dal team investimenti di Fineco AM sia alle tematiche sollevate nel corso di interviste con il CEO della società.
Tra i temi in focus dell'attività di relazione con i media un ruolo rilevante è stato ricoperto dall'attenzione a una corretta pianificazione, testimoniando la vocazione dell'intero gruppo all'educazione finanziaria, a partire dai progetti di formazione dei consulenti (con operazioni di educational e webinar dedicati) fino alla diffusione di news dedicate al tema, in particolare attraverso il portale info/educational https://www.fineconomy.it.
Le campagne pubblicitarie a sostegno del segmento della consulenza e degli investimenti sono state costanti durante tutto l'anno. Nell'ultima parte del 2021 è stata rafforzata l'attività di comunicazione sui canali digitali a sostegno dell'acquisizione e dell'awareness delle soluzioni Fineco per l'investimento sui mercati mondiali.
Nell'ambito del programma di Reputation Management - che prevede la misurazione continuativa su base mensile, da parte di Reputation Institute12 , della reputazione aziendale presso un campione rappresentativo della popolazione italiana (General Public) - l'indice reputazionale di FinecoBank ha registrato un ulteriore incremento rispetto ai massimi storici raggiunti nel 2020, posizionando al 95% i livelli di soddisfazione della clientela Fineco.
Infine, le attività di marketing e comunicazione di FinecoBank in UK si sono concentrate, nella prima parte dell'anno, nell'affiancare al segmento trading anche l'arricchimento della piattaforma di investimento e, nel corso della seconda metà dell'anno, nell'intensificare la presenza della Banca all'interno di approfondimenti su tematiche finanziarie affrontate dai media di settore britannici, a partire dall'impegno nella sostenibilità.
Con riferimento alle principali iniziative di solidarietà, il Gruppo FinecoBank ha proseguito il proprio impegno a sostegno della comunità attraverso donazioni e sostegni a fondazioni e associazioni senza scopo di lucro con gli obiettivi di migliorare la qualità di vita delle persone affette da gravi malattie e delle loro famiglie, sostenere donne e bambini vittime di violenze, favorire la creazione di spazi protetti per contrastare emarginazione, isolamento, povertà educativa, affettiva e culturale dei bambini nelle periferie svantaggiate e, in generale, delle famiglie in condizioni di basso reddito, disagio o vulnerabilità.
Il Gruppo ha confermato l'importante collaborazione con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). FinecoBank è Corporate Golden Donor del FAI dal 2017, una qualifica che premia le aziende più attive nel settore della cultura e della tutela del patrimonio artistico del territorio. In particolare, nel 2021 Fineco è main sponsor delle "Giornate FAI di Primavera" e delle "Giornate FAI di Autunno" le più grandi feste di piazza dedicate al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese, con 600 aperture in oltre 300 città italiane.
È stata inoltre confermata la collaborazione con la Fondazione Feltrinelli che prevede un ciclo di 3 incontri "Going digital".
Prosegue il progetto avviato dal Comune di Milano, "Cura e adotta il verde pubblico" con una collaborazione per la riqualificazione delle aree verdi urbane del capoluogo lombardo, nella zona compresa tra Corso Como, Corso Garibaldi e Largo La Foppa. L'obiettivo del progetto di sponsorizzazione, della durata di tre anni, è quello di contribuire alla conservazione e al miglioramento delle aree verdi esistenti, attraverso la selezione di svariate tipologie di piante, tra cui graminacee ornamentali e ulivi secolari, apprezzati per la loro bellezza e per la loro adattabilità e resistenza agli ambienti più diversi e alle avversità climatiche, per un totale di 516 nuove piantumazioni.
Infine, per quanto riguarda il sostegno al territorio, è stato avviato un nuovo progetto, della durata di tre anni, di riqualificazione dell'area del quartiere NOLO, dove hanno sede gli uffici della Banca. L'intervento si colloca all'interno della "Tunnel Boulevard", un'ampia operazione di rigenerazione, tesa a trasformare e risignificare l'intero tragitto della Via Pontano (collegamento tra Via Padova e Viale Monza) con attività partecipative di design sociale, arte pubblica, urban art e che interessa ben cinque tunnel ferroviari a partire da quello in oggetto.
Nel corso del 2021 Fineco ha continuato il proprio percorso di Sostenibilità nelle diverse aree di intervento delineate nel Piano ESG 2020-2023.
In particolare, FinecoBank ha pubblicato la "Politica sull'integrazione dei rischi di sostenibilità nei servizi di consulenza" in linea con le richieste del Regolamento (UE) 2088/2019 (Sustainable Finance Disclosure Regulation – SFDR), mentre Fineco AM ha pubblicato la propria "Responsible Investment Policy" che descrive le politiche di screening e di selezione responsabile dei fondi, e di monitoraggio del Rating ESG del portafoglio. Inoltre,
12 Reputation Institute ("RI") è la società di consulenza e leader nel mondo per la reputazione. Il RI consente a molte delle aziende leader a livello mondiale di prendere decisioni aziendali più sicure che costruiscono e proteggono il capitale della reputazione, analizzano gli argomenti di rischio e sostenibilità e guidano il vantaggio competitivo. Lo strumento di gestione più importante del RI è il modello RepTrak® per l'analisi della reputazione di aziende e istituzioni - meglio noto tramite il Global RepTrak® 100, lo studio più ampio e completo al mondo sulla reputazione aziendale.

la società di gestione del risparmio del Gruppo ha anche classificato i propri fondi secondo la categorizzazione SFDR e, a fine dicembre 2021, circa il 30% dell'Asset Under Management di Fineco AM era relativo a fondi che promuovono, tra le altre caratteristiche, caratteristiche ambientali o sociali, o una combinazione di esse, oppure a fondi con obiettivo di investimento sostenibile.
Nell'ambito dell'offerta di prodotti, al fine di contribuire alla ripresa dell'Italia, acquistando online Titoli di Stato italiani da aprile 2021 entro fine dicembre 2022, e tenendoli in portafoglio per almeno 12 mesi, Fineco rimborserà ai propri clienti le commissioni di negoziazione previste per l'acquisto dei titoli e non applicherà le commissioni di vendita. Il 2021 ha visto anche il consolidamento dell'offerta relativa al Superbonus 110%, ovvero la possibilità data ai propri correntisti di cedere i crediti fiscali derivanti dagli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico effettuati, ottenendo così la liquidità senza dover attendere il recupero delle detrazioni fiscali in 5 o 10 anni tramite le quote annuali delle detrazioni nella dichiarazione dei redditi e senza doversi preoccupare di avere sufficiente imposta lorda per recuperare la quota annuale di detrazione.
In linea con l'approccio digitale della Banca, nell'anno è proseguito il processo di dematerializzazione dei processi e servizi, al fine di privilegiare processi digitali e paperless oriented, tra i quali si cita a titolo di esempio l'introduzione di una Piattaforma Digitale dedicata alla raccolta della documentazione di istruttoria mutui e la digitalizzazione della Lettera di accettazione del Credit Lombard e del Rendiconto periodico del Prestiti prevedendone il caricamento in Area Privata del sito. Infine, è stata introdotta la possibilità per i clienti Fineco di richiedere lo SPID, il Sistema Pubblico di Identità Digitale, che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione con un'unica identità digitale, direttamente dall'area riservata del sito.
Fineco ha inoltre adottato nel corso del 2021 alcune iniziative finalizzate a promuovere l'accesso ai servizi bancari e finanziari da parte dei giovani. In particolare, in linea con il c.d. Decreto Sostegni , ha previsto l'applicazione di un'imposta sostitutiva pari a zero per i mutui acquisto prima casa di mutuatari con età non superiore a 36 anni (nell'anno del rogito) e ISEE non superiore a 40.000 euro, ha previsto l'estensione della gratuità del canone, già gratuito fino a 28 anni, per i clienti tra i 28 e 30 anni e ha introdotto, per i giovani under 30, una riduzione delle commissioni sugli ordini in Azioni e ETF sia italiani che internazionali, l'azzeramento del canone mensile per i Piani di Accumulo del Capitale (PAC) in ETF e dei diritti fissi per i PAC in SICAV.
La sensibilizzazione dei propri stakeholder in tema di sostenibilità è un'attività fondamentale nel percorso ESG di Fineco, pertanto nel corso del 2021 sono state svolte alcune iniziative in tale direzione. Ad aprile 2021 sono state svolte due sessioni di formazione ESG dedicate alla rete dei nostri Consulenti Finanziari, con oggetto un'introduzione sull'evoluzione della sostenibilità e della finanza sostenibile e la "Sostenibilità in Fineco". Nel secondo trimestre è stato lanciato un nuovo corso online diretto a tutti i dipendenti, intitolato "Introduzione alla sostenibilità", mentre a dicembre è stato reso disponibile ai dipendenti l'intervento "La Sostenibilità in Fineco" del CFO di FinecoBank. Da ultimo, a fine giugno 2021 Fineco ha partecipato all'Italian Sustainability Week di Borsa Italiana, evento dedicato al dialogo tra le società quotate italiane e gli investitori nazionali e internazionali per discutere delle strategie di crescita e finanziamento sostenibile.
Nell'ambito della gestione degli impatti ambientali, nel primo semestre del 2021 è stata conclusa l'attività di prima implementazione del Sistema di Gestione Ambientale, che a fine 2021 è in fase di valutazione da parte del Comitato per l'Ecolabel e per l'Ecoaudit - Sezione EMAS Italia - ai fini dell'ottenimento della Registrazione EMAS. In tale ambito, a giugno 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il Programma Ambientale 2021- 2024, il quale indica gli obiettivi ambientali, gli interventi operativi, le strutture aziendali responsabili del loro conseguimento, le risorse allocate, le tempistiche e, quando possibile, i target quantitativi. Il Programma Ambientale sarà pubblicato nel corso del 2022 in occasione della pubblicazione della Dichiarazione Ambientale successiva all'ottenimento della Registrazione EMAS. Inoltre, si segnala il sostegno al progetto PlasticLess® di LifeGate tramite l'installazione nei mari italiani di sei speciali cestini per la raccolta della plastica dispersa in acqua. Su questa iniziativa sono stati coinvolti anche i clienti che, attraverso i propri investimenti, contribuiscono a sostenere il progetto.
Altrettanto positivo è il riscontro delle agenzie di rating ESG. Infatti, a giugno 2021 è stato rinnovato il rating EE+ di FinecoBank da parte di Standard Ethics, un giudizio "very strong investment grade" assegnato alle aziende sostenibili con minore profilo di rischio reputazionale e buone prospettive nel lungo periodo. Inoltre, si è riscontrato un miglioramento nei punteggi assegnati dalle altre principali agenzie di rating ESG: Sustainalytics ha migliorato l'ESG risk rating di Fineco portandolo da 18,7 (Low risk) a fine 2020 a 16,0 (Low risk), confermando il posizionamento tra le migliori banche a livello internazionale; il Corporate Sustainability Assessment di S&P ha visto un incremento dello score da 54 a 65 punti su 100; l'ottimo risultato ottenuto nell'aggiornamento dell'ESG rating di Vigeo Eiris, pari a 54 punti su 100 (robust performance), a dicembre ha consentito a Fineco di essere inclusa nel MIB ESG Index di Euronext, primo indice ESG dedicato alle blue-chip italiane, pensato per individuare i grandi emittenti italiani quotati che presentano le migliori pratiche ESG; mentre Refinitiv e MSCI hanno confermato il rating assegnato l'anno precedente, rispettivamente pari a 85 punti su 100, che indica performance ESG eccellenti e un alto grado di trasparenza nel reporting pubblico di sostenibilità, e "A", valutazione in linea con la media del settore "diversified financials". A fine anno, la Banca risulta essere inclusa anche negli indici di sostenibilità FTSE4Good, Bloomberg Gender Equality Index (GEI) 2022, Standard Ethics Italian Banks Index, Standard Ethics Italian Index e Nasdaq CRD Global Sustainability Index.
Per maggiori informazioni in merito al percorso di sostenibilità del Gruppo si rimanda alla Dichiarazione consolidata di carattere Non Finanziario 2021, disponibile nella sezione "Sostenibilità" del sito web di Fineco. Tale documento include, inoltre, l'informativa ai sensi dell'Articolo 10, par. 3 del Regolamento Delegato (UE) 2021/2178, recante modifica al Regolamento (UE) 2020/852 (c.d. Regolamento Tassonomia), concernente le informazioni relative alle attività economiche ecosostenibili.

Di seguito si riportano i riconoscimenti riconosciuti a Fineco nel corso del 2021:

L'azione FinecoBank
a
L'azione FinecoBank ha evidenziato un forte incremento nel corso dell'anno 2021 raggiungendo nel mese di novembre il proprio valore massimo storico, pari a 17,31 euro.
Al 31 dicembre 2021 il prezzo dell'azione si è attestato a quota 15,44 euro, in rialzo del 15,2% rispetto al prezzo di chiusura registrato a fine 2020 pari a 13,40 euro. Il valore medio registrato dall'azione nel corso dell'anno 2021 è stato pari a 14,95 euro.
La capitalizzazione di mercato della società al 31 dicembre 2021 risulta di 9.414 milioni di euro, in aumento di 1.246 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020.
| Anno 2014 | Anno 2015 | Anno 2016 | Anno 2017 | Anno 2018 | Anno 2019 | Anno 2020 | Anno 2021 | |
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Prezzo ufficiale azione ordinaria (€) | ||||||||
| - massimo | 4,750 | 7,805 | 7,400 | 8,735 | 11,890 | 12,385 | 13,425 | 17,305 |
| - minimo | 3,808 | 4,438 | 4,622 | 5,345 | 7,956 | 8,514 | 6,918 | 12,875 |
| - medio | 4,173 | 6,479 | 5,980 | 6,914 | 9,823 | 10,234 | 11,329 | 14,947 |
| - fine periodo | 4,668 | 7,625 | 5,330 | 8,535 | 8,778 | 10,690 | 13,400 | 15,435 |
| Numero azioni (milioni) | ||||||||
| - in circolazione a fine periodo | 606,3 | 606,5 | 606,8 | 607,7 | 608,4 | 608,9 | 609,6 | 609,9 |

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività Nelle pagine seguenti vengono riportati e commentati i principali indicatori e i risultati che identificano le macroaree di attività: Banking, Brokerage e Investing, ivi inclusa anche l'attività di gestione del risparmio svolta dalla controllata Fineco AM.
Tali macroaree, in relazione al particolare modello di business che prevede una forte integrazione verticale fra le differenti tipologie di attività, sono tra loro interdipendenti. Il Gruppo, infatti, offre i propri servizi (bancari e d'investimento) attraverso la rete dei consulenti finanziari ed i canali online e mobile che operano in modo tra loro coordinato ed integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti.
Tutte le attività sono svolte con la finalità di ottenere risultati economici dalla gestione "industriale" dei business, minimizzando il profilo di rischio finanziario delle attività stesse. La gestione finanziaria del Gruppo è orientata ad una gestione dei rischi tesa a preservare i ritorni industriali delle diverse attività e non ad assumere, in proprio, posizioni di rischio.
Nel corso dell'esercizio 2021, le attività in ambito banking sono state focalizzate sul ridimensionamento del fenomeno dell'accumulo della liquidita sui conti correnti, divenuta ancor più onerosa in seguito alle politiche monetarie attuate da Banca Centrale Europea nel corso del 2020 e alla relativa riduzione dei tassi di interesse. In questo contesto le attività della Banca si sono concentrate nel rimodulare le condizioni dell'offerta di conto corrente per la clientela Retail e Business e sviluppare una piattaforma di distribuzione di conti deposito di Banche Terze, nell'ottica di offrire alla clientela Fineco un ulteriore strumento per la gestione della propria liquidità in conto corrente e di diversificazione degli investimenti. Il primo prodotto, integrato a partire da luglio 2021, è "Rendimax Conto Deposito per clienti Fineco", un conto deposito vincolato di Banca Ifis proposto appositamente per la clientela Fineco.
È altresì continuata l'attività di ampliamento dell'offerta di prodotti e servizi e l'ottimizzazione dei processi in tema di digitalizzazione, nell'ottica di renderli più rispondenti alle esigenze della clientela. Per quanto riguarda i nuovi prodotti e servizi offerti si evidenzia:
Per quanto concerne l'offerta nel Regno Unito, si segnala lo sviluppo del nuovo processo Apriconto tramite APP Fineco in modalità nativa sui sistemi operativi iOS e android, inclusi i dispositivi Huawei, e lo sviluppo della nuova procedura apri conto responsive da desktop per conti monointestati.
Alle iniziative di cui sopra si affianca il continuo sforzo di marketing e comunicazione, concretizzato soprattutto da maggio 2021 nella definizione di specifiche promozioni finalizzate a dare nuovo boost allo spending, favorendo l'utilizzo di strumenti di pagamento digitale e/o elettronici.
In ambito normativo l'attività della banca si è focalizzata sull'implementazione delle verifiche Anti Money Laundering (AML) circa l'indirizzo di residenza nel processo di apri conto, sull'implementazione del modulo SOF di rendicontazione delle spese sostenute dal cliente e nell'ottimizzazione dei processi per la gestione e l'aggiornamento dei documenti di identità scaduti.

La tabella di seguito riportata evidenzia un incremento dello spending delle carte di credito rispetto all'esercizio 2020, durante il quale era stata registrata una riduzione riconducibile principalmente alla contrazione dei consumi determinata dalla pandemia COVID-19.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | 2021 | Anno 2020 |
Variazioni | |||||
| Spending | Importo di bilancio | |||||||
| Prodotti di Credito | Spending | Importo di bilancio |
Spending | Importo di bilancio |
Assoluta | % | Assoluta | % |
| Carte di credito revolving | 38.505 | 35.256 | 40.868 | 37.165 | (2.363) | -5,8% | (1.909) | -5,1% |
| Carte di credito a saldo | 2.780.670 | 290.545 | 2.592.974 | 258.861 | 187.696 | 7,2% | 31.684 | 12,2% |
| Totale | 2.819.175 | 325.801 | 2.633.842 | 296.026 | 185.333 | 7,0% | 29.775 | 10,1% |
Per quanto riguarda l'attività di concessione dei finanziamenti, nel corso dell'esercizio 2021 è proseguita l'attività di ottimizzazione dell'attuale portafoglio prodotti. In tale ambito si evidenzia:
Sui prestiti personali, inoltre, è continuato lo sforzo in termini di marketing che si è concretizzato in campagne promozionali ricorrenti finalizzare a dare un'accelerazione alle erogazioni.
Infine, con l'obiettivo di agevolare i clienti nella richiesta e firma del contratto di cessione dei crediti fiscali (offerta introdotta nel 2020 nell'ambito delle previsioni introdotte dal c.d. "Decreto sostegni - bis"), FinecoBank ha introdotto la possibilità di compilare il contratto tramite form online, disponibile su sito Fineco, e di firmarlo tramite firma digitale. Il processo è disponibile per i soli casi in cui è presente un solo cedente per l'intervento realizzato sullo stesso immobile. Sempre con riferimento a questo prodotto, a seguito dell'entrata in vigore del c.d. "Decreto Antifrodi" (decreto-legge n. 157/2021, pubblicato nella G.U. n. 269 dell'11 novembre 2021), la Banca ha proceduto ad adeguare il set di controlli e di documentazione necessari per finalizzare la cessione dei crediti in linea con le nuove previsioni normative.
Alle iniziative commerciali sopra evidenziate, si affiancano quelle necessarie a fronte delle nuove normative introdotte nel corso dell'anno. Con riferimento a quest'ultime sull'offerta mutui è stato previsto:

La tabella seguente riporta le erogazioni e il saldo di bilancio dei prodotti di credito confrontati con l'esercizio precedente, che evidenziano un incremento, rispettivamente, del 58,5% e del 37,1%.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | 2021 | Anno | 2020 | Variazioni | |||||
| Erogazioni | Importo di bilancio | ||||||||
| Prodotti di Credito | Erogazioni | Importo di bilancio |
Erogazioni | Importo di bilancio |
Assoluta | % | Assoluta | % | |
| Prestiti personali e sovvenzioni chirografarie a rimborso rateale |
265.928 | 499.313 | 178.698 | 438.996 | 87.230 | 48,8% | 60.317 | 13,7% | |
| Fidi in conto corrente * | 1.466.609 | 2.109.642 | 876.866 | 1.602.767 | 589.743 | 67,3% | 506.875 | 31,6% | |
| Mutui | 1.029.748 | 2.479.355 | 686.919 | 1.668.286 | 342.829 | 49,9% | 811.069 | 48,6% | |
| Totale | 2.762.285 | 5.088.310 | 1.742.483 | 3.710.049 | 1.019.802 | 58,5% | 1.378.261 | 37,1% |
* Per i Fidi in conto corrente la colonna erogazioni rappresenta l'importo accordato.
Si precisa che gli affidamenti garantiti da titoli accordati nel corso dell'esercizio 2021 ammontano complessivamente a 1.449 milioni di euro (1.438 milioni di euro relativi al prodotto Credit Lombard, 8 milioni di euro garantiti da pegni e 3 milioni di euro di fidi con mandato a vendere), pari al 99% del totale dei fidi concessi.

Il 2021 è stato caratterizzato dalle campagne vaccinali e dalla ripresa delle economie, ma anche dai timori legati alle varianti della pandemia COVID-19 e a nuove restrizioni. La crescita e l'inflazione sono state complessivamente elevate e in questo contesto, a livello globale, le azioni e le materie prime hanno segnato un forte rialzo, mentre i titoli obbligazionari hanno avuto un andamento negativo.
I ricavi del Brokerage dell'esercizio 2021 si attestano a 213,9 milioni di euro, in calo rispetto ai 232,4 milioni di euro registrati l'anno precedente (-7,9% a/a), a causa di una volatilità di mercato inferiore rispetto a quella rilevata nell'esercizio 2020. Il confronto con la media mensile dei ricavi tra il 2017 e il 2019, quando la volatilità era paragonabile ai livelli attuali, mostra invece una crescita di circa il 58%, grazie all'ampliamento della base di clienti attivi e alla continua innovazione dell'offerta.
Nel 2021 è proseguita l'attività di ampliamento della gamma prodotti e servizi. In particolare, si evidenziano:
La seguente tabella evidenzia il numero degli ordini su strumenti finanziari registrato nel corso dell'anno 2021 rispetto all'anno precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | |||||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Ordini - Equity Italia (incluso ordini internalizzati) | 9.692.810 | 10.830.920 | (1.138.110) | -10,5% | ||
| Ordini - Equity USA (incluso ordini internalizzati) | 4.991.610 | 3.778.608 | 1.213.002 | 32,1% | ||
| Ordini - Equity altri mercati (incluso ordini internalizzati) | 1.184.657 | 1.154.834 | 29.823 | 2,6% | ||
| Totale ordini Equity | 15.869.077 | 15.764.362 | 104.715 | 0,7% | ||
| Ordini - Bond | 346.785 | 536.874 | (190.089) | -35,4% | ||
| Ordini - Derivati | 9.845.076 | 9.904.830 | (59.754) | -0,6% | ||
| Ordini - Forex | 884.596 | 1.093.711 | (209.115) | -19,1% | ||
| Ordini - CFD | 1.991.551 | 2.348.088 | (356.537) | -15,2% | ||
| Ordini - Fondi | 4.586.827 | 3.704.679 | 882.148 | 23,8% | ||
| Totale ordini | 33.523.912 | 33.352.544 | 171.368 | 0,5% |

La seguente tabella evidenzia il volume delle operazioni di negoziazione in contropartita diretta con gli ordini della clientela, derivanti dall'attività di internalizzazione degli ordini ricevuti su titoli azionari, derivati, CFD e Logos, registrati nel 2021 rispetto all'esercizio precedente. Il calo dei volumi internalizzati, come descritto in precedenza, è riconducibile alla minore volatilità di mercato registrata rispetto al 2020.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Variazioni | ||||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Equity (internalizzazione) | 94.924.267 | 108.920.389 | (13.996.122) | -12,9% | |
| Derivati (di cui internalizzati) | 203.124.692 | 218.394.846 | (15.270.154) | -7,0% | |
| Forex | 48.393.831 | 57.887.536 | (9.493.705) | -16,4% | |
| CFD e Logos | 50.259.259 | 80.896.726 | (30.637.467) | -37,9% | |
| Totale Volumi "internalizzati" | 396.702.049 | 466.099.497 | (69.397.448) | -14,9% |

Il Gruppo offre alla propria clientela, secondo un modello di business "guided open architecture", una gamma di prodotti di risparmio gestito particolarmente estesa, composta da prodotti di gestione collettiva del risparmio, quali quote di fondi comuni di investimento ed azioni di SICAV riconducibili a case d'investimento italiane ed internazionali accuratamente selezionate, prodotti previdenziali, assicurativi nonché servizi di consulenza in materia di investimenti. Inoltre, all'interno della consulenza in amministrato, sono effettuate IPO continuative di Investment Certificates.
Con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, nel corso del 2021 la gamma si è ampliata con l'inserimento in piattaforma di 166 nuovi ISIN tra cui 54 fondi di Fineco AM a disposizione della clientela. Si segnala che l'offerta di Fineco AM si è, infatti, ulteriormente allargata con l'ingresso di nuove versioni dei fondi Boost dei FAM Target la cui caratteristica si fonda sulla capacità del piano di decumulo di sfruttare le fasi di correzione del mercato per incrementare l'esposizione azionaria. La piattaforma fondi sul mercato italiano è composta da 75 case di investimento per un totale di circa 6.000 ISIN sottoscrivibili al 31 dicembre 2021.
Sempre con riferimento ai prodotti di gestione collettiva del risparmio, si ricorda che da settembre 2019 è iniziato il collocamento dei fondi anche sul mercato UK. Sulla piattaforma UK sono presenti 21 Case di Investimento e circa 800 ISIN sottoscrivibili.
Nell'ambito delle soluzioni a delega per la clientela private, a partire da febbraio 2021 l'offerta delle gestioni patrimoniali si è arricchita con una nuova linea di gestione denominata Private Global. La Private Global è declinata su quattro profili di rischio, da prudente a dinamico ed è caratterizzata da un'esposizione azionaria crescente dal 10% all'80%. L'interesse della clientela private per le gestioni patrimoniali è in costante aumento e si evidenzia una crescita delle masse gestite con un incremento del 58% rispetto al 31 dicembre 2020. Si evidenzia inoltre l'interesse anche per gestioni personalizzate da parte di clientela private più esigente.
Per quanto riguarda i prodotti previdenziali, continua l'attenzione della clientela verso il fondo pensione aperto Core Pension disponibile in esclusiva per la rete FinecoBank. Grazie alla proposizione paperless mediante raccolta delle adesioni in modalità digitale e tramite web collaboration, le masse gestite hanno registrato un incremento del 65% rispetto al 31 dicembre 2020.
Nell'ambito della consulenza assicurativa, nel 2021 è continuata la raccolta principalmente sui prodotti Multiramo Extra, Multiramo Target e Multiramo Private con un taglio di investimento a partire da 250 mila euro. In relazione alle nuove proposte di investimento, si segnala l'inserimento di 2 tariffe con bonus nel prodotto Multiramo Private che vanno a completare la gamma dei prodotti con linea dedicata esclusivamente al target di clientela HNWI, oltre al lancio della nuova Multiramo Flex a premi ricorrenti che comprende una versione "private".
In merito all'offerta su mercato primario (IPO), è continuata nell'anno 2021 l'attività di collocamento di Investment Certificates. Le strutture prevalentemente utilizzate sono quelle "condizionatamente protette" attraverso barriere di protezione fino al 70%, anche autocallable trimestrale e con coupon condizionato ed effetto memoria. Sono stati utilizzati 3 diversi emittenti ed effettuati 11 collocamenti. Il continuo incremento del numero dei Certificates quotati sul mercato secondario, anche in tematica ESG, amplia le soluzioni utilizzabili all'interno dei servizi di consulenza.
Con riferimento ai servizi di consulenza, nel corso del 2021, sono proseguite le attività e le soluzioni della Banca volte a migliorare i servizi offerti alla clientela ed ai consulenti finanziari di Fineco. Nell'intero esercizio le richieste di personalizzazione di portafogli Private sopra i 500 mila euro, pervenute al team di Senior Investment Specialist della Banca, sono crescite del 70% con un controvalore di oltre 850 milioni di euro, a dimostrazione dell'apprezzamento del servizio svolto e della necessità, da parte della clientela, di ricevere soluzioni di investimento personalizzate.
Nell'ottica di supportare l'attività dei consulenti finanziari sui clienti con posizioni articolate su più dossier o riferibili ad un nucleo familiare esteso, è stato lanciato nel 2020 il servizio "Monitoraggio Attivo". Nel corso del 2021 sono state rilasciate ulteriori funzionalità come le analisi di look through e la possibilità di inserire soluzioni assicurative nel monitoraggio complessivo. Tale servizio prevede un dialogo costante tra il consulente finanziario ed un team di Senior Investment Specialist che monitorano costantemente l'intera posizione del cliente avvalendosi di una piattaforma dedicata e tecnologicamente avanzata. Allo stato attuale si è raggiunta con il servizio una profondità di analisi delle posizioni paragonabile a quella effettuata da asset manager. Nel corso dell'anno le richieste di attivazione del servizio, dedicato a clientela con portafogli superiori a 2,5 milioni di euro, sono state oltre 250 con masse totali in monitoraggio pari a circa 1.200 milioni di euro.
Nel continuo processo di sviluppo delle soluzioni per i consulenti finanziari, il servizio di "Diagnosi Private" è stato arricchito con nuove analisi di portafoglio, quali: i costi totali del portafoglio, l'esposizione valutaria e l'analisi della sostenibilità ESG del portafoglio.
Sono stati ulteriormente arricchiti i supporti a disposizione del Privante Banking, sviluppando una nuova modalità di analisi di portafoglio, diagnosi di confronto, ed un nuovo report di analisi strumenti, fund insight.
Nel corso dell'anno il numero di diagnosi di portafoglio richieste è aumentato considerevolmente, registrando un +75% rispetto all'anno precedente. Allo stesso modo è aumentato il controvalore medio dei portafogli diagnosticati, da 3,8 milioni di euro a 6,7 milioni di euro, certificando un sempre maggior utilizzo del servizio da parte di clientela private. Si apprezza inoltre un notevole incremento, rispetto all'anno precedente, di diagnostica di clientela prospect con un 41% dei portafogli diagnosticati nel 2021. Nell'ottica di continuo sviluppo dei servizi di consulenza e adeguamento della modellistica sottostante, sono stati finalizzati ed implementati i modelli della factor analysis e del VaR Unico.
Infine, è stata ulteriormente migliorata la reportistica di analisi per i consulenti finanziari associata a tutti i portafogli modello proposti dalla Banca.
Si segnala, inoltre, che anche post fase legata alla pandemia COVID-19 è stata incrementata la frequenza di aggiornamento della reportistica sull'andamento dei portafogli modello e dei mercati e sono state prodotte delle analisi specifiche sulla situazione finanziaria.

La seguente tabella mostra nel dettaglio la composizione dei prodotti della raccolta gestita al 31 dicembre 2021, il cui saldo evidenzia un incremento del 22,2% rispetto al 31 dicembre 2020.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | Comp % | 31/12/2020 | Comp % | Assoluta | % | |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 38.052.645 | 68,6% | 31.577.808 | 69,6% | 6.474.837 | 20,5% |
| Prodotti assicurativi | 14.962.876 | 27,0% | 11.818.687 | 26,0% | 3.144.189 | 26,6% |
| Gestioni patrimoniali | 329.710 | 0,6% | 209.329 | 0,5% | 120.381 | 57,5% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
2.104.995 | 3,8% | 1.775.626 | 3,9% | 329.369 | 18,5% |
| Totale saldo raccolta gestita | 55.450.226 | 100,0% | 45.381.450 | 100,0% | 10.068.776 | 22,2% |
La rete dei consulenti finanziari

L'anno 2021 segna un deciso cambio di passo nel percorso di crescita da parte della Rete dei consulenti finanziari. Il perdurare della situazione di emergenza ha fatto emergere ancora di più nella clientela la necessità di consulenza qualificata e di una sempre maggiore digitalizzazione, elementi ormai da tempo parte dell'essere del Gruppo Fineco; ciò ha contribuito a rafforzare maggiormente il riconoscimento del ruolo del consulente finanziario, determinante nel dare supporto ed assistenza adeguati alle esigenze dei clienti.
Grazie a soluzioni di investimento all'avanguardia, i consulenti finanziari sono in grado di proporre portafogli che, tenendo conto degli obiettivi, ma anche della tolleranza al rischio, soddisfano i bisogni dei clienti e garantiscono un costante monitoraggio del rischio nel tempo.
Raccolta, produttività ed asset mix sono la dimostrazione di un lavoro strutturato e ben organizzato, svolto sia sulla base clienti esistente, sia in termini di acquisizione di nuova clientela che mostra un trend in costante accelerazione.
Al 31 dicembre 2021 si evidenziano per la Rete dei consulenti finanziari risultati molto importanti, in particolare:
Il portafoglio medio della Rete è passato da 30,6 milioni di euro a 33,9 milioni di euro (+10,6%) a testimonianza di una sana e costante crescita.
L'asset mix della rete vede un deciso miglioramento della componente gestita che ha rappresentato 73,3% della raccolta totale, evidenziando il proseguimento del percorso virtuoso di assorbimento della liquidità avviato.
Per quanto riguarda il segmento Private, gli asset riferibili a questo segmento ammontano al 31 dicembre 2021 a 44,5 miliardi di euro riferiti a 44.762 clienti assistiti da Consulenti Finanziari. La crescita rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è stata superiore a quanto registrato dal mercato del Private Banking nel suo insieme, a ulteriore conferma dell'apprezzamento da parte della clientela di fascia alta dei servizi di consulenza finanziaria e patrimoniale offerti.
Al 31 dicembre 2021 la Rete è composta da 2.790 consulenti finanziari. Per quanto attiene all'attività di reclutamento, complemento alla crescita ed al miglioramento qualitativo della Rete, grazie alla grande vivacità nella selezione da parte delle strutture manageriali di rete ed alla forte attrattività del modello Fineco, nel 2021 sono stati inseriti 116 nuovi consulenti finanziari (rispetto ai 74 inseriti nello scorso anno), figure professionali qualificate, principalmente provenienti dal mondo delle reti di consulenza finanziaria, dalle banche tradizionali e dagli istituti specializzati nel Private Banking. Ulteriormente confermata e rafforzata l'attenzione verso i "millennials" e, nell'ambito del "progetto giovani", Fineco ha avviato alla professione 155 nuovi consulenti nel 2021 (55 nel 2020). Il saldo netto della Rete è di 184 unità, che mostra un bassissimo tasso di turnover (3%) principalmente dovuto a quiescenza.
Sono altresì proseguiti per tutto l'anno gli eventi dedicati alla clientela, quale impegno sull'educazione finanziaria e con l'obiettivo di aumentare la conoscenza su tematiche afferenti investimenti, pianificazione finanziaria, finanza comportamentale. Gli eventi sono stati tenuti principalmente in modalità web, ma non è mancata anche l'opportunità di tornare in presenza, aumentando la vicinanza alla clientela che ha dimostrato forte gradimento.
Sono stati tenuti complessivamente 1.673 eventi (di cui 1.278 in modalità web) con il coinvolgimento di quasi 57.500 tra clienti e prospect. Gli eventi specificamente dedicati alla clientela di fascia alta sul tema della pianificazione patrimoniale sono stati 11 (di cui 7 in web) ed hanno coinvolto circa 1.200 clienti Private.
La presenza capillare della Rete sul territorio è supportata dai negozi finanziari (424 a fine 2021 con 27 nuove aperture), che anche nel corso del 2021 sono stati organizzati per garantire la massima continuità in totale sicurezza di clienti e consulenti finanziari.

Nella tabella sotto riportata vengono evidenziati i dati relativi alla raccolta netta diretta, gestita e amministrata relativa ai soli clienti della rete dei consulenti finanziari effettuata nel corso del 2021 a confronto con l'esercizio precedente. La raccolta netta totale si attesta a 9.869 milioni di euro evidenziando un incremento del 23,6% rispetto all'esercizio precedente.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Anno | Comp % | Anno | Comp % | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti e depositi liberi | 1.562.229 | 15,8% | 2.001.924 | 25,1% | (439.695) | -22,0% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | (183) | -0,0% | (1.067) | -0,0% | 884 | -82,8% |
| RACCOLTA DIRETTA | 1.562.046 | 15,8% | 2.000.857 | 25,1% | (438.811) | -21,9% |
| Gestioni patrimoniali | 106.554 | 1,1% | 109.914 | 1,4% | (3.360) | -3,1% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 4.307.013 | 43,6% | 2.319.691 | 29,1% | 1.987.322 | 85,7% |
| Prodotti assicurativi | 2.663.199 | 27,0% | 1.611.613 | 20,2% | 1.051.586 | 65,3% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
156.819 | 1,6% | 243.875 | 3,1% | (87.056) | -35,7% |
| RACCOLTA GESTITA | 7.233.585 | 73,3% | 4.285.093 | 53,7% | 2.948.492 | 68,8% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 1.073.735 | 10,9% | 1.698.299 | 21,3% | (624.564) | -36,8% |
| RACCOLTA AMMINISTRATA | 1.073.735 | 10,9% | 1.698.299 | 21,3% | (624.564) | -36,8% |
| RACCOLTA NETTA TOTALE - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
9.869.366 | 100,0% | 7.984.249 | 100,0% | 1.885.117 | 23,6% |
| di cui Guided products & services | 6.773.803 | 68,6% | 4.203.076 | 52,6% | 2.570.727 | 61,2% |
La tabella sotto esposta riporta la consistenza della raccolta riferibile alla rete dei consulenti finanziari al 31 dicembre 2021. Il saldo della raccolta diretta, gestita e amministrata, pari a 94.631 milioni di euro, ha registrato un incremento del 18,8% rispetto al 31 dicembre 2020, grazie all'apporto della raccolta realizzata nel corso dell'anno, pari a 9.869 milioni di euro, e all'effetto mercato positivo.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | Comp% | 31/12/2020 | Comp% | Assoluta | % | |
| Conti correnti e depositi liberi | 22.689.292 | 24,0% | 21.127.063 | 26,5% | 1.562.229 | 7,4% |
| Depositi vincolati e pronti contro termine | 1 | 0,0% | 180 | 0,0% | (179) | -99,4% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA | 22.689.293 | 24,0% | 21.127.243 | 26,5% | 1.562.050 | 7,4% |
| Gestioni patrimoniali | 329.710 | 0,3% | 209.329 | 0,3% | 120.381 | 57,5% |
| Fondi comuni d'investimento e altri fondi | 37.557.343 | 39,7% | 31.154.844 | 39,1% | 6.402.499 | 20,6% |
| Prodotti assicurativi | 14.899.834 | 15,7% | 11.754.021 | 14,8% | 3.145.813 | 26,8% |
| Prodotti di raccolta amministrata e diretta in consulenza |
2.104.977 | 2,2% | 1.775.603 | 2,2% | 329.374 | 18,6% |
| SALDO RACCOLTA GESTITA | 54.891.864 | 58,0% | 44.893.797 | 56,4% | 9.998.067 | 22,3% |
| Titoli di Stato, obbligazioni e azioni | 17.049.982 | 18,0% | 13.622.934 | 17,1% | 3.427.048 | 25,2% |
| SALDO RACCOLTA AMMINISTRATA | 17.049.982 | 18,0% | 13.622.934 | 17,1% | 3.427.048 | 25,2% |
| SALDO RACCOLTA DIRETTA E INDIRETTA - RETE CONSULENTI FINANZIARI |
94.631.139 | 100,0% | 79.643.974 | 100,0% | 14.987.165 | 18,8% |
| di cui Guided products & services | 42.240.277 | 44,6% | 33.379.535 | 41,9% | 8.860.742 | 26,5% |
Le risorse

Al 31 dicembre 2021 le risorse della Banca sono pari a 1.261 in aumento rispetto alle 1.226 presenti in azienda al 31 dicembre 2020.
Nel corso del 2021, nonostante il perdurare dell'emergenza COVID-19, l'attività è proseguita senza soluzione di continuità. Tutte le risorse, infatti, hanno continuato a lavorare da remoto. Inoltre, per fronteggiare l'emergenza sanitaria, sono proseguite anche nel 2021 le iniziative volte ad agevolare e migliorare la vita lavorativa e personale dei dipendenti; le iniziative hanno riguardato più ambiti: salute, home working, lavoro in ufficio e altre iniziative utili. Tempestività di intervento e costante monitoraggio dell'evoluzione della situazione pandemica sono state le parole chiave che hanno caratterizzato l'approccio della Banca in tutti i processi dedicati alle risorse umane.
Sono quindi, proseguite le attività volte al rafforzamento ed all'ottimizzazione delle aree dedicate alle funzioni di controllo, allo sviluppo del business, al supporto organizzativo ed al controllo e gestione dei rischi. Questo ha portato all'assunzione di n. 27 risorse.
Delle 71 assunzioni, molte sono state inserite all'interno dell'area Customer Relationship Management a conferma della forte e costante attenzione riservata ai giovani neolaureati. Il Customer Relationship Management costituisce, infatti, il punto di partenza di un percorso di sviluppo professionale che può portare a ricoprire differenti ruoli in azienda.
In continuità con gli anni precedenti, seppur in modalità digitale considerata l'emergenza sanitaria, è proseguito l'impegno per attrarre nuovi talenti, con particolare focus sulle nuove generazioni (Millenials e Generazione Z), grazie anche ad iniziative di employer branding volte ad incontrare ed ingaggiare neo laureati o laureandi e comprendere al meglio le dinamiche comportamentali tipiche delle nuove generazioni.
Anche il 2021 ha visto un significativo utilizzo della job rotation interna che ha coinvolto 22 risorse consentendo, da un lato, di ricoprire posizioni vacanti all'interno dell'azienda e, dall'altro, di garantire il continuo sviluppo professionale del personale.
Nel 2021 le uscite hanno coinvolto complessivamente 36 risorse di cui 26 per dimissioni e 10 per altri motivi.
Per quanto attiene all'inquadramento, i dipendenti sono così suddivisi:
| Uomini | Donne | Totale | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Qualifica | 31/12/2021 | 31/12/2020 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Dirigenti | 24 | 22 | 6 | 6 | 30 | 28 | |
| Quadri Direttivi | 302 | 290 | 125 | 114 | 427 | 404 | |
| Aree Professionali | 406 | 394 | 398 | 400 | 804 | 794 | |
| Totale | 732 | 706 | 529 | 520 | 1.261 | 1.226 |
Al 31 dicembre 2021 i part-time presenti in Banca sono 99, circa l'8% dell'organico, il personale femminile rappresenta circa il 42% della forza lavoro, l'anzianità aziendale media si attesta a circa 12 anni, mentre l'età media è pari a circa 42 anni.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2021 si è focalizzata sia sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica, linguistica e comportamentale e manageriale.
Di seguito il dettaglio delle ore* di formazione per area di intervento:
| Area intervento | Ore di formazione |
|---|---|
| Obbligatoria | 21.410 |
| Tecnica | 13.207 |
| Linguistica | 4.917 |
| Comportamentale – Manageriale | 1.418 |
| Totale | 40.952 |
*FAM inclusa
La Banca è impegnata nella costante diffusione e miglioramento della cultura del Rischio e della Compliance, elementi che permettono al business della Banca di essere, oltre che profittevole, sostenibile nel tempo.
Per questo motivo si è prestata forte attenzione alla formazione obbligatoria, estesa a tutti i dipendenti ed erogata principalmente sulla Piattaforma Learning Next, con la creazione di nuovi corsi su tematiche rilevanti e l'aggiornamento e personalizzazione di quelli esistenti. Inoltre, sono stati effettuati monitoraggi periodici sulla formazione obbligatoria, al fine di garantire l'apprendimento da parte di tutti i dipendenti delle materie obbligatorie e preservare la Banca dai rischi operativi, legali e reputazionali legati al mancato completamento dei corsi.
Al fine di assicurare la conformità alle disposizioni normative in tema di Salute e Sicurezza del Lavoro, la Banca ha garantito a tutte le risorse impattate adeguata formazione.
Per garantire la continuità operativa in caso di crisi, sono stati organizzati percorsi formativi a distanza di BCP da parte delle risorse essenziali verso le risorse sostitutive per un totale di 527 ore.
Inoltre, anche nel corso del 2021 FinecoBank si è impegnata nel diffondere l'importanza della Compliance Culture, fondamentale per promuovere tra i dipendenti la consapevolezza che la trasparenza e il rispetto delle regole è alla base del business.
All'interno delle strutture che si occupano di fornire informazioni alla clientela, sono stati poi erogati corsi di formazione obbligatoria in ambito assicurativo IVASS, di aggiornamento professionale ai fini del regolamento CONSOB e Assessment annuale delle competenze sulle materie indicate da ESMA.
Nel corso del 2021, usufruendo della collaborazione di fornitori esterni partner strategici, Università e di competenze interne, sono stati organizzati interventi formativi utili all'acquisizione di conoscenze tecniche necessarie a migliorare, non solo la produttività aziendale, ma anche il livello di specializzazione dei dipendenti. A titolo esemplificativo citiamo il percorso formativo organizzato per le funzioni di controllo interne in collaborazione con l'Università Cattolica di Milano dal titolo "Executive Program in Compliance".
È stata ampliata l'offerta della formazione con corsi dedicati al tema della Sostenibilità, ormai stabilmente al centro dell'attenzione di Fineco, sia declinata nella sua triplice accezione di sostenibilità economica, ambientale e sociale, sia nell'applicazione delle scelte sostenibili all'interno della nostra Banca.
Al fine di garantire lo sviluppo delle competenze personali e professionali di tutti i dipendenti è stato creato sulla piattaforma Learning Next un catalogo on line di corsi su tematiche quali la comunicazione, l'efficacia personale, la leadership, il lavoro di squadra, la motivazione. Il catalogo è liberamente accessibile ed è strutturato attraverso diverse modalità di apprendimento: interviste, quiz, esercitazioni.
Per valorizzare la diversità e favorire l'inclusione in azienda, sono stati rilasciati due corsi on line destinati a tutti i dipendenti dal titolo: Uncunscius Bias e Lotta alle molestie, ai comportamenti sessualmente inappropriati e al bullismo.
All'interno della struttura del Customer Care, in ottica di mantenimento di alti standard di qualità del servizio e di attenzione al cliente, sono stati organizzati corsi di formazione sia "in ingresso" che "in itinere" per un totale di 8.072,5 ore, mirati all'acquisizione delle principali competenze tecniche e specifiche del ruolo.

Anche nel 2021, a supporto dello sviluppo delle risorse, FinecoBank ha continuato il percorso Leadership Training Program (già sperimentato negli anni precedenti), dedicato a tutti i manager, responsabili di team e a coloro che per la prima volta si sono confrontati con la gestione delle risorse. In considerazione della situazione sanitaria, il corso si compone di sessioni online, individuali e di gruppo. Lo scopo di questa iniziativa è quello di rafforzare le capacità manageriali del middle management, aiutandolo a gestire il proprio ruolo in modo coerente ed efficace, oltre a quello di creare una cultura aziendale condivisa, una maggiore consapevolezza del ruolo e un linguaggio comune, utile a favorire la collaborazione tra diversi team. Dal 2019 a fine 2021 il progetto ha visto coinvolte circa 100 persone. Il percorso prevedeva interviste individuali, formazione online e sessioni di coaching a distanza, per supportare il raggiungimento degli obiettivi concordati nel piano di sviluppo professionale.
Grazie alla collaborazione con Valore D, nel 2021 Fineco ha partecipato ad alcune iniziative di formazione specificatamente pensate per valorizzare la diversità e favorire l'inclusione in azienda. In particolare, le principali iniziative hanno riguardato tematiche quali stereotipi inconsapevoli, inclusività del linguaggio, collaborazione in team eterogenei, valorizzazione delle risorse e molestie di genere e sessuali nei luoghi di lavoro.
Per quanto riguarda la formazione linguistica, nel 2021 è stata rilasciata per tutti i dipendenti la nuova piattaforma di formazione linguistica Voxy, basata sull'intelligenza artificiale, con l'obiettivo di accrescere le competenze linguistiche di ognuno attraverso un percorso di apprendimento personalizzato sulla base del livello di conoscenza iniziale e dei propri interessi.
Inoltre sono stati attivati i consueti percorsi di formazione sia di gruppo ("classi fineco" e "classi mondo") che individuali, telefonici o svolti in aula virtuale che ha coinvolto circa 317 dipendenti. In alcuni casi per le risorse executive sono stati attivati corsi di Legal English.
La partecipazione dei dipendenti ai corsi di formazione linguistica viene definita sulla base delle richieste formalizzate dai singoli responsabili di struttura, in funzione delle specifiche esigenze professionali dei colleghi.
Al 31 dicembre 2021 le risorse della società sono 44, di cui 15 donne e 29 uomini con un'età media pari a circa 37 anni.
Le assunzioni provenienti da mercato sono state finalizzate al rafforzamento sia delle funzioni di business che di supporto e controllo.
La formazione dei dipendenti nel corso del 2021 si è focalizzata sull'acquisizione e il consolidamento delle competenze richieste dalle diverse esigenze aziendali, sia sull'aggiornamento delle conoscenze individuali, con particolare attenzione alla formazione obbligatoria, tecnica e linguistica.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 19 gennaio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 15 gennaio 2021, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione successivamente approvati dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del risultato positivo della verifica delle condizioni minime di accesso a livello di Gruppo e di quelle individuali (compliance dei comportamenti e occupazione continuativa), nonché del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato:

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank dell'11 maggio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 5 maggio 2021, ha deliberato di assegnare massime n. 741.129 azioni ordinarie FinecoBank ai beneficiari del "Piano di Incentivazione di Lungo Termine 2021-2023 per i dipendenti".
Il Consiglio di Amministrazione di Fineco Asset Management riunitosi il 29 luglio 2021 ha approvato il proprio Sistema Incentivante 2021 per il personale locale appartenente al "Personale più rilevante".

L'infrastruttura tecnologica FinecoBank è una delle più importanti banche FinTech e propone un modello di business unico in Europa, che combina le migliori piattaforme con un grande network di consulenti finanziari. Offre da un unico conto servizi di banking, credit, trading e investimento attraverso piattaforme transazionali e di consulenza sviluppate con tecnologie proprietarie.
La strategia competitiva di Fineco si basa su un approccio che da sempre anima la Banca, l'interpretazione dei bisogni del cliente ed il sistema informativo rappresenta uno strumento di primaria importanza per il conseguimento degli obiettivi sia strategici che operativi: Fineco affianca alla cura della clientela una componente intrinseca di innovazione che riesce a seguire i trend tecnologici più attuali anche attraverso la propria cultura interna, rendendo l'esperienza dei clienti fluida e intuitiva su tutti i canali.
Nel corso degli anni la scelta strategica in ambito IT e Security è stata di presidiare internamente tutte le attività tecnologiche e di sicurezza che potessero fornire un contributo significativo per lo sviluppo del business. Questo approccio ha consentito di offrire prodotti customizzati e distintivi, mantenere un know-how interno e un controllo elevato sull'evoluzione della propria tecnologia e dei propri servizi, mantenere la proprietà intellettuale delle applicazioni sviluppate e degli algoritmi a supporto, garantire un rapido time to market, così come migliori e costanti performance nell'erogazione dei servizi.

L'attuale architettura è strutturata su più livelli logici, segregati in termini di reti e sistemi di erogazione:
Questa modalità consente d'integrare in modo molto stretto la struttura distributiva, la struttura operativa interna e gli applicativi tramite i quali i clienti accedono ai servizi loro dedicati.
L'ottica è quella di avere scalabilità "orizzontale", progettare servizi che vengano erogati in modo distribuito e mantenere all'interno lo sviluppo e la gestione delle applicazioni a valore aggiunto che rappresentino un fattore competitivo per Fineco.
Per quanto riguarda Fineco AM, la società utilizza una piattaforma di terzi per la gestione dei servizi di investimento.
Nel corso del 2021 la Direzione ICT & Security Office è stata impegnata nella consueta attività di adeguamento tecnologico, consolidamento e sviluppo del sistema informativo, volta a fornire servizi innovativi, affidabili, interoperabili ed aperti che migliorino l'experience dei clienti e dei consulenti finanziari. Tra quelle di particolare rilevanza si collocano:

Dal punto di vista architetturale sono inoltre state condotte iniziative progettuali disruptive e innovative a livello infrastrutturale, attraverso l'introduzione di tecnologie appositamente progettate e volte a fornire un contributo significativo in ottica di resiliency e sicurezza.
Oltre a ciò, è ovviamente proseguita l'attività di ottimizzazione infrastrutturale ed applicativa, il continuo miglioramento e tuning dell'architettura, coerentemente con adempimenti e vincoli normativi, con la consueta attenzione ai temi di digitalizzazione della Banca.
Inoltre, a seguito dell'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19, il Gruppo ha risposto all'emergenza garantendo la possibilità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti per l'anno 2021.

Il sistema dei controlli interni Il sistema dei controlli interni è un elemento fondamentale del complessivo sistema di governo delle banche; esso assicura che l'attività aziendale sia in linea con le strategie e le politiche aziendali e sia improntata a canoni di sana e prudente gestione.
La Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti definisce i principi e le linee guida cui il sistema dei controlli interni delle banche si deve uniformare; in quest'ambito sono definiti i principi generali di organizzazione, indicati il ruolo ed i compiti degli organi aziendali, delineate le caratteristiche ed i compiti delle funzioni aziendali di controllo.
I presidi relativi al sistema dei controlli interni devono coprire ogni tipologia di rischio aziendale. La responsabilità primaria è rimessa agli organi aziendali, ciascuno secondo le rispettive competenze. L'articolazione dei compiti e delle responsabilità degli organi e delle funzioni aziendali deve essere chiaramente definita.
Le banche applicano le disposizioni secondo il principio di proporzionalità, cioè tenuto conto della dimensione e complessità operative, della natura dell'attività svolta, della tipologia dei servizi prestati.
La Banca Centrale Europea e la Banca d'Italia, nell'ambito del processo di revisione e valutazione prudenziale, verificano la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l'affidabilità del sistema dei controlli interni delle banche.
Coerentemente a quanto statuito dalle Autorità di Vigilanza, il Sistema dei Controlli Interni della Banca è costituito dall'insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni che consenta l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Da un punto di vista metodologico, il Sistema dei Controlli Interni della Banca e di Fineco AM, unica società controllata, prevede tre tipologie di controlli:
Per quanto concerne la controllata Fineco AM, la struttura organizzativa prevede lo svolgimento delle attività di Compliance, Risk Management ed Internal Audit da parte di funzioni interne alla società.
La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.

Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Presso la Capogruppo sono inoltre istituiti controlli di vigilanza istituzionale: sono i controlli svolti dagli organi con funzioni di controllo della Banca tra i quali, in particolare, il Collegio Sindacale e l'Organismo di Vigilanza ex D.lgs. 8 giugno 2001, n. 231.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
In ultimo, si precisa che ai sensi dell'articolo 49, paragrafo 1, del Regolamento (UE) n. 468/2014 della Banca Centrale Europea (BCE/2014/17) (regolamento quadro sull'MVU, Meccanismo di Vigilanza Unico), la BCE pubblica, a partire dal 4 settembre 2014, un elenco periodicamente aggiornato contenente il nome dei soggetti e gruppi vigilati che ricadono sotto la vigilanza diretta della BCE ("soggetti vigilati significativi" e "gruppi vigilati significativi", secondo la definizione di cui all'articolo 2, punti 16) e 22) del regolamento quadro sull'MVU), indicando per ciascuno la motivazione specifica della vigilanza diretta e, in caso di classificazione come "significativo" sulla base del criterio delle dimensioni, il valore totale delle attività del soggetto o del gruppo vigilato.
In data 15 settembre 2021 la Banca Centrale Europea ha notificato la sua intenzione di adottare una decisione relativa alla classificazione di FinecoBank come soggetto significativo, con decorrenza 1° gennaio 2022. Tale decisione è motivata dal superamento, al 31 dicembre 2020, della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal citato regolamento 468/2014 (MVU). Di conseguenza, nel 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) e l'eventuale Comprehensive Assessment, saranno svolte da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.
Per una compiuta descrizione dei rischi e delle incertezze che la Banca e il Gruppo devono fronteggiare nell'attuale situazione di mercato si rinvia alla Parte A – Politiche contabili e alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata e dell'impresa.
13 Nell'ambito della Direzione Compliance opera la Funzione Antiriciclaggio e Antiterrorismo, incaricata di gestire la corretta applicazione della normativa in tema di contrasto al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo, con a capo il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio.
14 L'ordinamento e le fonti di autoregolamentazione attribuiscono compiti di controllo a specifiche funzioni – diverse dalle funzioni aziendali di controllo – la cui attività va inquadrata in modo coerente nel Sistema dei Controlli Interni.
Al riguardo, la Banca ha individuato alcune funzioni/strutture organizzative che sulla base di specifici compiti assegnati presidiano taluni ambiti normativi. In particolare, rilevano i presidi del Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari e quello di Controllo sulla Rete di vendita dei consulenti finanziari abilitati all'offerta fuori sede.
Il modello di presidio indiretto prevede inoltre che, con riferimento ad altre normative per le quali siano già previste forme specifiche di presidio specializzato - adeguate a gestire i profili di rischio di non conformità - i compiti della funzione compliance possano essere graduati. Compliance rimane comunque responsabile, in collaborazione con le funzioni specialistiche incaricate, almeno della definizione delle metodologie di valutazione del rischio di non conformità e della individuazione delle relative procedure, e procede alla verifica dell'adeguatezza delle procedure medesime a prevenire il rischio di non conformità. Attualmente, sono stati individuati presidi specialistici nelle seguenti funzioni aziendali:
- Corporate Law & Board Secretary's Office in relazione ad operazioni con parti correlate e soggetti collegati; Delegato in materia di Salute e Sicurezza sul lavoro (Delegato 81); Responsabile dei Lavori ai sensi dell'dell'articolo 89, comma 1, lettera c), del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81; Risorse Umane; GBS - Organizzazione e Operations Banca - Business Continuity Manager; CFO - Affari Fiscali e Consulenza; CFO - Amministrazione e Segnalazioni OdV; CFO - Rappresentante della Direzione ai sensi del Regolamento EMAS (Eco-Management and Audit Scheme) n. 1221/2009/CE.
Tutte le funzioni aziendali, diverse dalle funzioni aziendali di controllo, partecipano inoltre al Sistema dei Controlli Interni attraverso lo svolgimento dei controlli di primo livello incorporati nei processi aziendali di loro pertinenza.

Il modello organizzativo della Capogruppo si basa su un modello di tipo funzionale, in modo da raggruppare le attività in base ad una funzione specifica ed a processi comuni; tutte le conoscenze e le capacità, riguardo alle specifiche attività, vengono migliorate nel continuo e consolidate, creando per ogni singola struttura, e quindi per l'intera organizzazione, una conoscenza approfondita del proprio ambito. Il punto di forza della struttura funzionale è quello di promuovere economie di scala, in quanto tutti i dipendenti appartenenti alla stessa funzione possono condividere competenze e processi, evitando duplicazioni e sprechi. Inoltre, il modello funzionale facilita lo sviluppo di capacità e conoscenze verticali all'interno dell'area di appartenenza e garantisce la necessaria dinamicità decisionale, avendo una linea gerarchica ben definita. Nel modello organizzativo della Capogruppo, pur applicando il concetto di "specializzazione" funzionale, vengono garantiti i collegamenti orizzontali tra le diverse funzioni, anche grazie all'adozione di un approccio per progetti in ogni fase di definizione e rilascio di prodotti e servizi: i gruppi di progetto, infatti, prevedono la partecipazione di uno o più membri delle funzioni competenti che apportano la propria conoscenza approfondita per il proprio ambito di competenza. I collegamenti orizzontali sono inoltre garantiti dal funzionamento di appositi Comitati manageriali, che presidiano, tra le altre attività, lo stato di avanzamento dei progetti più rilevanti. Le sinergie tra i canali distributivi ed il presidio sui processi decisionali trasversali ai Department sono garantiti dal funzionamento del Management Committee.
Il modello adottato dalla Banca prevede l'identificazione delle funzioni aziendali di controllo: i) di conformità alle norme (compliance); ii) di controllo dei rischi (risk management); iii) di revisione interna (internal audit), nonché ulteriori funzioni con competenze specialistiche, tra cui il Chief Financial Officer (CFO), il Legale, le Risorse Umane, la Corporate Identity e la funzione di controllo sulla rete dei consulenti finanziari.
Inoltre, il modello identifica ulteriori tre linee Funzionali, che governano:
In breve sintesi:
La struttura organizzativa
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale riportano, oltre ai tre Vice Direttori Generali ed i relativi Department di competenza (Network PFA & Private Banking Department, Global Business Department e Global Banking Services Department), le seguenti strutture organizzative: il Chief Financial Officer (CFO) Department, il Chief Risk Officer (CRO) Department, il Chief Lending Officer (CLO) Department, il Network Controls, Monitoring & Services Department, il Legal & Corporate Affairs Department, Human Resources Department, Compliance Department, il Team Regulatory Affairs e il Team Identity & Communications.
La funzione di Revisione Interna (Internal Audit) riporta direttamente al Consiglio di Amministrazione, Organo con Funzione di Supervisione Strategica.
Nel corso del 2021 la struttura organizzativa è stata interessata da alcuni cambiamenti. In particolare, con decorrenza primo gennaio 2021, è stato costituito il CLO Department, trasferendo dal CRO Department tutte le attività che riguardano l'intero processo creditizio. Il CLO è quindi responsabile della definizione delle linee guida per i processi di concessione, gestione, classificazione, ristrutturazione e recupero del credito per i crediti commerciali e verso controparti istituzionali. Il CLO è inoltre responsabile di mantenere il profilo del rischio di credito all'interno della propensione al rischio definita dal Consiglio di Amministrazione nell'ambito del Risk Appetite Framework. Il CRO ha il compito di presidiare il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative ed alle scelte gestionali del Gruppo. A tali attività si aggiungono i controlli di secondo livello in tema di rischi, anche nell'ambito del rischio di credito oltre al monitoraggio ed al reporting verso gli Organi Sociali.
Sempre con decorrenza primo gennaio 2021 si è provveduto inoltre ad una miglior articolazione delle responsabilità in materia di antiriciclaggio nell'ambito della Funzione di Conformità alle norme, alla luce delle sempre più rilevanti attività e responsabilità in materia di Anti-Money Laundering creando, a diretto riporto del Compliance Department, la unit Funzione Antiriciclaggio, il cui responsabile è stato nominato Responsabile della Funzione Antiriciclaggio secondo le Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia.
Inoltre, con decorrenza primo febbraio 2021, il Responsabile del Network PFA & Private Banking Department è stato nominato Vice Direttore Generale, mantenendo anche la carica di Responsabile del Network PFA & Private Banking Department.

Si precisa, infine, che il Consiglio di Amministrazione di dicembre 2021 ha deliberato, con decorrenza primo gennaio 2022, una riorganizzazione del Compliance Department per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, articolando meglio il Department con l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, in ambito trasparenza bancaria e tutela del cliente, ICT compliance). Con pari decorrenza, è stata inoltre deliberata la ridenominazione del Human Resources Department in Chief People Officer Department, oltre alla ridenominazione delle strutture a diretto riporto, per maggiore coerenza con il contesto attuale e per mettere in evidenza la centralità del ruolo delle persone.




La Capogruppo FinecoBank è responsabile di massimizzare il valore di lungo termine del Gruppo nel suo complesso, garantendo il governo unitario, l'indirizzo e il controllo delle Entità del Gruppo (ovvero di Fineco AM, al momento unica società controllata).
Per tale finalità FinecoBank ha definito regole per il governo del Gruppo Bancario FinecoBank allo scopo di esercitare compiutamente il proprio ruolo di gestione e coordinamento del Gruppo15 e ha delineato il sistema di gestione manageriale/funzionale dello stesso, disciplinando i processi chiave volti a regolare i rapporti tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo.
FinecoBank, nella sua qualità di Capogruppo, assicura il coordinamento delle attività delle Entità con un sistema manageriale di gestione basato sul concetto delle "competence line", attraverso il forte legame funzionale tra la competente struttura di Capogruppo e la struttura organizzativa – ovvero funzione omologa - delle singole Entità.
Le Competence Line sono rappresentate dalle strutture/funzioni che, operando trasversalmente tra la Capogruppo e le Entità del Gruppo, hanno l'obiettivo di indirizzare, coordinare e controllare le attività ed i rischi del Gruppo nel suo complesso e tramite le strutture/funzioni presenti localmente, delle singole Entità. Le Competence Line operano nei seguenti ambiti: Investor Relations, Finanza e Tesoreria, Pianificazione e Controllo, Vigilanza, Bilancio e Fiscale (ambito Chief Financial Officer); Risk Management (ambito Chief Risk Officer); Crediti (ambito Chief Lending Officer), Legale/Societario; Compliance; Internal Audit nonché Human Resources, Identity & Communication, Organization/Business Continuity & Crisis Management/ICT/Security/Acquisti (ambito Global Banking Services).
Con l'obiettivo di realizzare un efficiente collegamento funzionale e manageriale a livello di Gruppo, nel rispetto dei vincoli posti dalle leggi e regolamenti locali applicabili, i Responsabili delle Competence Line hanno un ruolo diretto e, nel rispetto delle responsabilità degli Organi Societari di ciascuna Entità, specifici poteri di indirizzo, supporto e controllo con riferimento alle corrispondenti funzioni di ciascuna Entità, sempre in coordinamento con il Top Management della rispettiva Entità.
15 In conformità all'articolo 61 del D.Lgs. n. 385 del 1° settembre 1993 (la "Legge Bancaria Italiana") e alle Istruzioni di Vigilanza emesse dalla Banca d'Italia.

La continuità operativa A livello di consolidato la Capogruppo ha emanato linee guida in materia di gestione dell'emergenza e crisi e di gestione della continuità operativa, che prevedono un modello decentrato di gestione dell'emergenza stessa, basato sui piani delle singole Società in funzione delle peculiarità di ciascuna.
Come previsto dalla normativa di riferimento, la Capogruppo si è dotata di un modello che prevede strutture organizzative dedicate alla gestione della Business Continuity e delle Crisi, sia in regime di attività ordinaria sia in situazioni di emergenza.
L'impianto di Business Continuity e Crisis Management della Banca prevede i) il piano di gestione delle emergenze e delle crisi, ii) il piano di continuità operativa (BCP) - di cui costituiscono parte integrante il piano di disaster recovery (DRP, che stabilisce le misure per il ripristino delle applicazioni e dei sistemi informativi colpiti da "disastro") ed il piano di cyber attack (che definisce le strategie per la gestione degli attacchi informatici su larga scala) - oltre iii) il piano di gestione delle pandemie (che recepisce l'esperienza maturata durante l'emergenza sanitaria causata dalla pandemia COVID-19). Nel corso del 2021 sono stati opportunamente aggiornati il BCP e il DRP, in allineamento con le evoluzioni del business.
Nel contesto di emergenza pandemica tuttora in corso, la Banca ha mantenuto il lavoro da remoto anche nel corso del 2021, quale principale misura di gestione dell'emergenza, in aggiunta alle misure preventive e comportamentali, tempo per tempo predisposte in allineamento alle indicazioni del Servizio Sanitario Nazionale e degli altri Organi preposti alla gestione dell'emergenza.
La sopra richiamata modalità di lavoro da remoto, estesa alla totalità dei dipendenti fin dai primi mesi dell'emergenza, ha garantito la continuità del business, il pieno mantenimento dei livelli di servizi e del framework di controlli, nonché la sicurezza del personale.
Nel corso dell'emergenza COVID-19 anche la controllata irlandese Fineco Asset Management DAC ha attivato il lavoro da remoto quale principale misura di emergenza, aggiornando anche i propri BCP e DRP nel corso del 2021, in linea con le indicazioni di governance e con l'evoluzione del business.

(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| ATTIVO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Cassa e disponibilità liquide | 1.464.182 | 2.014.399 | (550.217) | -27,3% | ||
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 16.997 | 3.243 | 19,1% | ||
| Finanziamenti a banche | 379.862 | 526.422 | (146.560) | -27,8% | ||
| Finanziamenti a clientela | 6.001.596 | 4.527.837 | 1.473.759 | 32,5% | ||
| Altre attività finanziarie | 24.560.350 | 23.939.899 | 620.451 | 2,6% | ||
| Coperture | 125.913 | 74.451 | 51.462 | 69,1% | ||
| Attività materiali | 150.347 | 151.872 | (1.525) | -1,0% | ||
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - | ||
| Altre attività immateriali | 39.084 | 39.597 | (513) | -1,3% | ||
| Attività fiscali | 42.974 | 13.314 | 29.660 | 222,8% | ||
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - | 508.764 | - | ||
| Altre attività | 484.261 | 360.627 | 123.634 | 34,3% | ||
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 31.755.017 | 2.112.158 | 6,7% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | ||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | 160.354 | 15,1% | |
| Debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.739 | 1.487.983 | 5,2% | |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | 497.266 | - | |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.417 | 5.889 | (1.472) | -25,0% | |
| Coperture | 65.263 | 232.102 | (166.839) | -71,9% | |
| Passività fiscali | 35.864 | 13.954 | 21.910 | 157,0% | |
| Altre passività | 464.633 | 391.349 | 73.284 | 18,7% | |
| Patrimonio | 1.726.797 | 1.687.125 | 39.672 | 2,4% | |
| - capitale e riserve | 1.351.963 | 1.366.387 | (14.424) | -1,1% | |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | (3.044) | 107,4% | |
| - risultato netto | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.867.175 | 31.755.017 | 2.112.158 | 6,7% |
La Cassa e disponibilità liquide, pari al 31 dicembre 2021 a 1.464,2 milioni di euro (2.014,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo totale di 1.256,4 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM, per un importo di 207,5 milioni di euro.
Le Attività finanziarie di negoziazione sono pari a 20,2 milioni di euro e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "possedute per negoziazione", in particolare:
I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Crediti verso banche centrali | 298.040 | 271.500 | 26.540 | 9,8% | |
| Crediti verso banche | 81.822 | 254.922 | (173.100) | -67,9% | |
| Depositi a scadenza | 69.508 | 45.367 | 24.141 | 53,2% | |
| Altri finanziamenti: | 12.314 | 209.555 | (197.241) | -94,1% | |
| 1. Pronti contro termine attivi | 222 | 1.122 | (900) | -80,2% | |
| 2. Altri | 12.092 | 208.433 | (196.341) | -94,2% | |
| Totale | 379.862 | 526.422 | (146.560) | -27,8% |
I Finanziamenti a banche sono pari a 379,9 milioni di euro ed evidenziano un decremento del 27,8% rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla riduzione dei margini di variazione nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati iscritti nella voce "Altri finanziamenti 2. Altri".
I "Crediti verso banche centrali" sono costituiti esclusivamente dalla Riserva obbligatoria presso Banca d'Italia.
La voce "Altri finanziamenti: 1. Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.
La voce "Altri finanziamenti: 2. Altri" si riferisce per 4 milioni di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (202,4 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e per 8,1 milioni di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (6 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti | 2.109.642 | 1.602.766 | 506.876 | 31,6% | |
| Pronti contro termine attivi | 193.276 | 155.014 | 38.262 | 24,7% | |
| Mutui | 2.479.355 | 1.668.286 | 811.069 | 48,6% | |
| Carte di credito, prestiti personali | 824.223 | 733.360 | 90.863 | 12,4% | |
| Altri finanziamenti | 395.100 | 368.411 | 26.689 | 7,2% | |
| Totale | 6.001.596 | 4.527.837 | 1.473.759 | 32,5% |
I Finanziamenti a clientela sono pari a 6.001,6 milioni di euro, in crescita del 32,5% rispetto al 31 dicembre 2020, e sono rappresentati da:
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.
I Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ammontano complessivamente a 5.416,6 milioni di euro e sono costituiti principalmente da crediti per prestiti personali, mutui, utilizzi di conto corrente e carte di credito revolving e a saldo; complessivamente evidenziano un incremento del 35,1%, grazie all'erogazione, nel corso del 2021, di 266 milioni di euro di prestiti personali e 1.030 milioni di euro di mutui oltre alla concessione di nuovi affidamenti in conto corrente per un importo accordato di 1.467 milioni di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Finanziamenti a Clientela (Riclassifica Gestionale) | Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |||
| Conti correnti | 2.107.400 | 1.600.663 | 506.737 | 31,7% | ||
| Utilizzo carte di credito | 325.763 | 295.992 | 29.771 | 10,1% | ||
| Mutui | 2.478.473 | 1.667.948 | 810.525 | 48,6% | ||
| Prestiti personali | 497.440 | 436.497 | 60.943 | 14,0% | ||
| Altri finanziamenti | 3.332 | 3.828 | (496) | -13,0% | ||
| Finanziamenti in bonis | 5.412.408 | 4.004.928 | 1.407.480 | 35,1% | ||
| Conti correnti | 2.242 | 2.103 | 139 | 6,6% | ||
| Mutui | 882 | 338 | 544 | 160,9% | ||
| Utilizzo carte di credito | 38 | 34 | 4 | 11,8% | ||
| Prestiti personali | 982 | 837 | 145 | 17,3% | ||
| Altri finanziamenti | 52 | 67 | (15) | -22,4% | ||
| Finanziamenti deteriorati | 4.196 | 3.379 | 817 | 24,2% | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 5.416.604 | 4.008.307 | 1.408.297 | 35,1% | ||
| Pronti contro termine | 193.176 | 154.963 | 38.213 | 24,7% | ||
| Pronti contro termine - deteriorati | 100 | 51 | 49 | 96,1% | ||
| Depositi a garanzia, margini iniziali e di variazione | 253.386 | 250.003 | 3.383 | 1,4% | ||
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari | 138.246 | 114.411 | 23.835 | 20,8% | ||
| Crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari - deteriorati |
84 | 100 | (16) | -16,0% | ||
| Crediti di funzionamento e altri crediti | 584.992 | 519.528 | 65.464 | 12,6% | ||
| Finanziamenti a clientela | 6.001.596 | 4.527.835 | 1.473.761 | 32,5% |
(Importi in migliaia)
| Importo lordo | Fondo svalutazione | Importo netto | Coverage ratio | |||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Categoria | Consistenze al | Consistenze al | Consistenze al | Dati al | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Sofferenze | 18.939 | 20.843 | (16.798) | (18.818) | 2.141 | 2.025 | 88,7% | 90,3% |
| Inadempienze probabili | 3.478 | 3.427 | (2.299) | (2.362) | 1.179 | 1.065 | 66,1% | 68,9% |
| Scaduti | 2.124 | 1.219 | (1.063) | (778) | 1.061 | 441 | 50,0% | 63,8% |
| Totale | 24.541 | 25.489 | (20.160) | (21.958) | 4.381 | 3.531 | 82,1% | 86,1% |
La consistenza dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore si attesta a 4,4 milioni di euro, di cui 2,1 milioni di euro di crediti in sofferenza, 1,2 milioni di euro di inadempienze probabili e 1,1 milioni di euro di crediti scaduti. Si rileva una riduzione di circa 2 milioni di euro dei crediti in sofferenza per effetto dei write-off rilevati nell'esercizio. I crediti deteriorati rappresentano lo 0,08% dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria (0,09% al 31 dicembre 2020). La riduzione del coverage ratio dei crediti scaduti è ascrivibile, principalmente, alla classificazione nel corso dell'esercizio 2021 di alcune posizioni rappresentate da mutui ipotecari, il cui livello di copertura è inferiore, in quanto garantiti da ipoteca, rispetto a quello delle esposizioni non garantite.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
5.538 | 10.988 | (5.450) | -49,6% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
39.017 | 143.698 | (104.681) | -72,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 24.514.501 | 23.785.213 | 729.288 | 3,1% |
| - titoli di debito emessi da banche | 5.377.644 | 7.473.858 | (2.096.214) | -28,0% |
| - titoli di debito emessi da clientela | 19.136.857 | 16.311.355 | 2.825.502 | 17,3% |
| Partecipazioni | 1.294 | - | 1.294 | n.a. |
| Totale | 24.560.350 | 23.939.899 | 620.451 | 2,6% |
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4,9 milioni di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2021 pari a 0,4 milioni di euro, e dall'esposizione in titoli di capitale contabilizzati in seguito alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi, per un importo di 0,5 milioni di euro (di cui 0,2 milioni di euro relativi all'operazione Carige e 0,3 milioni di euro relativi all'operazione Carim, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2021 di 0,7 milioni di euro al lordo delle imposte. Per maggiori dettagli in merito all'esposizione nei confronti dello Schema Volontario si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Le preferred shares di Visa INC class "A" presenti nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" al 31 dicembre 2020 sono state vendute nel corso dell'esercizio 2021.
Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e in parte residuale da interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"16. Di seguito si riporta il valore di bilancio dei titoli di Stati suddivisi per paese emittente:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Francia | - | 37.275 | (37.275) | -100,0% | |
| Stati Uniti | - | 65.874 | (65.874) | -100,0% | |
| Irlanda | 39.012 | 40.544 | (1.532) | -3,8% | |
| Totale | 39.012 | 143.693 | (104.681) | -72,9% |
I titoli di debito emessi da banche rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" comprendono, in particolare, titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A. per 3.856,4 milioni di euro (5.738,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), nonché covered bond emessi da istituzioni creditizie e titoli obbligazionari emessi da organismi sovrannazionali e agenzie governative che rientrano nella definizione di istituzioni creditizie, per un importo complessivo di 1.521,2 milioni di euro (1.735 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
16 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

I titoli di debito emessi da clientela rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" si riferiscono, principalmente, ad esposizioni Sovrane e Sovranazionali. Di seguito si riporta il valore di bilancio delle esposizioni Sovrane, incluse le esposizioni verso l'European Financial Stability Facility e l'European Stability Mechanism, suddivise per emittente. Le restanti esposizioni, che ammontano complessivamente a 1.192,5 milioni di euro (533,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), sono costituite principalmente da esposizioni verso Autorità locali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Controparte | Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Italia | 7.263.632 | 5.920.734 | 1.342.898 | 22,7% | |
| Spagna | 4.749.778 | 4.321.136 | 428.642 | 9,9% | |
| Germania | 126.716 | 126.941 | (225) | -0,2% | |
| Polonia | - | 27.356 | (27.356) | -100,0% | |
| Francia | 1.289.919 | 1.191.001 | 98.918 | 8,3% | |
| Stati Uniti | 745.907 | 612.070 | 133.837 | 21,9% | |
| Austria | 519.695 | 520.526 | (831) | -0,2% | |
| Irlanda | 943.463 | 916.775 | 26.688 | 2,9% | |
| Regno Unito | 48.988 | 39.099 | 9.889 | 25,3% | |
| Belgio | 557.732 | 559.997 | (2.265) | -0,4% | |
| Portogallo | 386.528 | 393.700 | (7.172) | -1,8% | |
| Svizzera | 44.164 | 46.662 | (2.498) | -5,4% | |
| Arabia Saudita | 90.305 | 80.384 | 9.921 | 12,3% | |
| Cile | 215.488 | 52.668 | 162.820 | 309,1% | |
| Israele | - | 140.732 | (140.732) | -100,0% | |
| Cina | 165.160 | 74.494 | 90.666 | 121,7% | |
| Lettonia | 29.710 | - | 29.710 | n.a. | |
| Islanda | 14.962 | - | 14.962 | n.a. | |
| EFSF (European Financial Stability Facility) | 400.511 | 401.273 | (762) | -0,2% | |
| ESM (European Stability Mechanism) | 351.692 | 351.872 | (180) | -0,1% | |
| Totale | 17.944.350 | 15.777.420 | 2.166.930 | 13,7% |

Coperture
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni positive | 118.601 | 393 | 118.208 | 30078,4% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni positive | 8.847 | 18.610 | (9.763) | -52,5% |
| Adeguamento di valore delle attività oggetto di copertura generica | (1.535) | 55.448 | (56.983) | -102,8% |
| Totale attivo | 125.913 | 74.451 | 51.462 | 69,1% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni positive | 140.110 | 18.770 | 121.340 | 646,5% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | (12.662) | 231 | (12.893) | -5581,4% |
| Adeguamento di valore delle attività coperte | (1.535) | 55.448 | (56.983) | -102,8% |
| Totale attivo | 125.913 | 74.449 | 51.464 | 69,1% |
| Derivati copertura dell'attivo - valutazioni negative | 57.313 | 214.388 | (157.075) | -73,3% |
| Derivati copertura del passivo - valutazioni negative | - | - | - | 0,0% |
| Adeguamento di valore delle passività oggetto di copertura generica | - | 17.714 | (17.714) | -100,0% |
| Totale passivo | 57.313 | 232.102 | (174.789) | -75,3% |
| di cui: | ||||
| Valutazioni negative | 32.334 | 174.441 | (142.107) | -81,5% |
| Ratei attivi e passivi ricondotti | 24.979 | 39.947 | (14.968) | -37,5% |
| Adeguamento di valore delle passività coperte | 7.950 | 17.714 | (9.764) | -55,1% |
| Totale passivo | 65.263 | 232.102 | (166.839) | -71,9% |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Sintesi valutazioni derivati di copertura | Attivo | Passivo | Sbilancio |
| Valutazione derivati di copertura dell'attivo e del passivo | 140.110 | 32.334 | 107.776 |
| Adeguamento di valore delle attività /passività coperte | (1.535) | 7.950 | (9.485) |
| Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura specifica | (96.605) | - | (96.605) |
| Totale | 41.970 | 40.284 | 1.686 |
Al 31 dicembre 2021 le attività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da mutui erogati a clientela contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", mentre le passività finanziarie oggetto di copertura generica sono rappresentate da raccolta diretta da clientela contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le attività finanziarie oggetto di copertura specifica sono rappresentate da titoli di debito contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Le valutazioni positive e negative dei derivati di copertura si riferiscono a contratti derivati stipulati dal Gruppo con finalità di copertura del rischio di tasso d'interesse gravante sulle attività e passività sopra citate, il cui effetto economico, al netto di 37,6 milioni di euro di ratei interessi negativi contabilizzati nel margine di interesse, è positivo per 1,7 milioni di euro.

Le Attività materiali sono costituite da terreni, immobili, macchine elettroniche, mobili, arredi, impianti e attrezzature.
Gli investimenti in macchine elettroniche sono stati finalizzati al continuo aggiornamento di hardware utilizzato da tutte le strutture della Banca e di Fineco AM. Gli investimenti in mobili, arredi, impianti e attrezzature sono destinati sia alle sedi sia all'allestimento dei negozi finanziari.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività materiali | Saldo al 31/12/2020 |
Investimenti anno 2021 |
Altre variazioni e vendite Anno 2021 |
Ammortamenti e rettifiche Anno 2021 |
Saldo al 31/12/2021 |
| Terreni | 23.932 | - | - | - | 23.932 |
| Immobili | 107.842 | 11.775 | (2.181) | (12.020) | 105.416 |
| Macchine elettroniche | 13.847 | 6.329 | (1) | (5.174) | 15.001 |
| Mobili e arredi | 3.092 | 1.356 | - | (1.359) | 3.089 |
| Impianti e attrezzature | 3.159 | 721 | 4 | (975) | 2.909 |
| Totale | 151.872 | 20.181 | (2.178) | (19.528) | 150.347 |
Si precisa che le attività materiali al 31 dicembre 2021 includono il "diritto d'uso", determinato conformemente alle previsioni dell'IFRS 16, relativo agli immobili, per un ammontare di 63,8 milioni di euro, e a impianti e attrezzature, per un ammontare di 0,3 milioni di euro.
Le attività materiali includono, inoltre, il valore contabile dell'immobile presso cui è stabilita la sede legale della Banca, sito in Milano, piazza Durante 11, per un importo complessivo, immobile e terreno, di 63,8 milioni di euro.
L'Avviamento iscritto in bilancio della Banca, pari a 89,6 milioni di euro, deriva da operazioni realizzatesi negli anni dal 2001 al 2008 e aventi ad oggetto acquisizioni e fusioni per incorporazione di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari (Fineco On Line Sim S.p.A., ramo d'azienda Trading e Banking di Banca della Rete, ramo d'azienda consulenti finanziari ex FinecoGroup S.p.A., UniCredit Xelion Banca S.p.A.).
Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta più possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda. La cash generating unit (CGU) è, dunque, la Banca nel suo complesso, incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Osserviamo, infatti, che in considerazione del particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa; la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, unitamente ai servizi di banking, brokerage ed investing.
L'impairment test dell'avviamento iscritto in bilancio, effettuato al 31 dicembre 2021, non ha fatto emergere alcuna evidenza di perdite di valore; per ogni ulteriore informazione relativa al test di impairment si rinvia alla Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato della nota integrativa consolidata.
Le Altre attività immateriali comprendono i Marchi e domini Fineco, per un importo di 27,5 milioni di euro, e i software che presentano utilità pluriennale, necessari al fine di gestire l'evoluzione e la continua offerta da parte del Gruppo di nuovi e più versatili servizi ad alto valore aggiunto per la clientela, ottimizzazioni infrastrutturali ed applicative, miglioramenti dell'architettura deputata alla sicurezza applicativa nonché sviluppi necessari per far fronte ai nuovi obblighi normativi e di reporting finanziario, per un importo di 11,5 milioni di euro.
Si precisa che i Marchi e domini Fineco sono attività immateriali a vita utile indefinita e sono soggetti ad impairment test unitamente all'Avviamento.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività immateriali | Saldo al 31/12/2020 |
Investimenti Anno 2021 |
Altre variazioni e vendite Anno 2021 |
Ammortamenti e rettifiche Anno 2021 |
Saldo al 31/12/2021 |
| Software | 11.864 | 6.176 | - | (6.541) | 11.499 |
| Marchi | 27.459 | - | - | - | 27.459 |
| Altre attività immateriali | 274 | - | - | (148) | 126 |
| Totale | 39.597 | 6.176 | - | (6.689) | 39.084 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 508,8 milioni di euro. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
I crediti d'imposta vengono inizialmente rilevati al prezzo dell'operazione, comprensivi dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurati con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato. I proventi di competenza del periodo rilevati a conto economico sono determinati ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica (per maggiori dettagli in merito al trattamento contabile si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Attività fiscali | ||||
| Attività correnti | - | 5.165 | (5.165) | -100,0% |
| Attività fiscali anticipate | 43.056 | 28.859 | 14.197 | 49,2% |
| Attività fiscali anticipate di cui alla Legge 214/2011 | 2.772 | 3.300 | (528) | -16,0% |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 45.828 | 37.324 | 8.504 | 22,8% |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (2.853) | (24.010) | 21.157 | -88,1% |
| Totale Attività fiscali | 42.975 | 13.314 | 29.661 | 222,8% |
| Altre attività | ||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 5.397 | 3.603 | 1.794 | 49,8% |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
1.299 | 2.359 | (1.060) | -44,9% |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.236 | 6.361 | (1.125) | -17,7% |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 14.593 | 15.632 | (1.039) | -6,6% |
| - titoli e cedole da regolare | 1.435 | 1.135 | 300 | 26,4% |
| - altre operazioni | 13.158 | 14.497 | (1.339) | -9,2% |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali" | 352.224 | 258.997 | 93.227 | 36,0% |
| - acconti d'imposta | 346.953 | 254.480 | 92.473 | 36,3% |
| - crediti d'imposta | 5.271 | 4.486 | 785 | 17,5% |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 31 | (31) | -100,0% |
| Partite in attesa di regolamento | 6.480 | 2.627 | 3.853 | 146,7% |
| - effetti, assegni ed altri documenti | 6.480 | 2.627 | 3.853 | 146,7% |
| Partite in corso di lavorazione | 5.900 | 5.600 | 300 | 5,4% |
| - POS, bancomat e Visa debit | 5.897 | 5.591 | 306 | 5,5% |
| - altre | 3 | 9 | (6) | -66,7% |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 4 | 14 | (10) | -71,4% |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
13.562 | 34.738 | (21.176) | -61,0% |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli | ||||
| che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie | 79.566 | 30.696 | 48.870 | 159,2% |
| Totale Altre attività | 484.261 | 360.627 | 123.634 | 34,3% |
Precisiamo che le "Attività fiscali anticipate" sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato al netto delle relative "Passività fiscali differite" al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12.
L'incremento delle Attività fiscali, post compensazione IAS 12, è dovuto principalmente all'iscrizione di imposte differite attive sugli avviamenti riallineati ex art. 110 del D.L 104/2020 per 10 milioni di euro e all'iscrizione della quota 2021 del beneficio fiscale Patent Box sui software ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015 per 4,4 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre attività, si evidenzia che al 31 dicembre 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", mentre al 31 dicembre 2020 erano rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", per un importo di 19,5 milioni di euro. È stata inoltre prevista una specifica evidenza delle operazioni effettuate con carte di debito da addebitare alla clientela, voce "Partite in corso di lavorazione – operazioni POS, bancomat e Visa debit", rappresentate al 31 dicembre 2020 nella voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - altre operazioni".
L'incremento dei "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" è determinato, principalmente, dall'incremento dei risconti attivi relativi ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari e dalla

suddetta differente rappresentazione dei risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete.
Con riferimento alla voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", senza considerare la succitata differente rappresentazione la voce registrerebbe una riduzione di 1,6 milioni di euro, determinata da minori risconti attivi relativi a spese amministrative.
Si rileva, infine, un incremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali", per un importo di 93,2 milioni di euro, determinato, principalmente, da maggiori acconti versati, in qualità di sostituti di imposta, per l'imposta sostitutiva sui redditi diversi.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Debiti verso banche centrali | 1.034.228 | 949.604 | 84.624 | 8,9% | |
| Debiti verso banche | 190.985 | 115.255 | 75.730 | 65,7% | |
| Conti correnti e depositi a vista | 62.800 | 43.317 | 19.483 | 45,0% | |
| Finanziamenti | 42.437 | 53.422 | (10.985) | -20,6% | |
| - Pronti contro termine passivi | 42.437 | 53.422 | (10.985) | -20,6% | |
| Debiti per leasing | 3.910 | 4.225 | (315) | -7,5% | |
| Altri debiti | 81.838 | 14.291 | 67.547 | 472,7% | |
| Totale | 1.225.213 | 1.064.859 | 160.354 | 15,1% |
I Debiti verso banche sono pari 1.225,2 milioni di euro ed evidenziano un incremento di 160,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020.
La voce "Debiti verso banche centrali" include, esclusivamente, il deposito acceso con la Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III, incrementato nel corso dell'esercizio 2021 di 95 milioni di euro per la partecipazione alla 7^ tranche del programma.
La voce "Conti correnti e depositi a vista" è costituita principalmente dai conti correnti aperti da banche clienti per 62,4 milioni di euro (42,6 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da operazioni di pronti contro termine e stock lending con istituzioni creditizie, operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli. La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende, principalmente, i margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati e operazioni di prestito titoli per 81,8 milioni di euro (14,2 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Conti correnti e depositi a vista | 29.518.974 | 28.033.748 | 1.485.226 | 5,3% | |
| Depositi a scadenza | 1 | 213 | (212) | -99,5% | |
| Finanziamenti | 100.301 | 103.584 | (3.283) | -3,2% | |
| - Pronti contro termine passivi | 100.301 | 103.584 | (3.283) | -3,2% | |
| Debiti per leasing | 61.425 | 61.988 | (563) | -0,9% | |
| Altri debiti | 167.021 | 160.207 | 6.814 | 4,3% | |
| Debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.740 | 1.487.982 | 5,2% |
I Debiti verso clientela ammontano a 29.847,7 milioni di euro, in crescita di 1.488 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, e sono rappresentati principalmente dai conti correnti della clientela, che evidenziano un incremento di 1.485,2 milioni di euro (+5,3%).
La voce "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" è costituita da:
La voce non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della nota integrativa consolidata.
La voce "Debiti per leasing" rappresenta il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
La voce "Altri debiti" comprende i debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, per un importo pari a 54,4 milioni di euro (54,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020), i margini iniziali e di variazione per l'operatività in contratti derivati e strumenti finanziari, che si attestano a 56,8 milioni di euro (47,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020), ed altri debiti a fronte di carte di credito ricaricabili e assegni circolari, per un importo pari a 55,8 milioni di euro (57,8 milioni di euro al 31 dicembre 2020).
Nel mese di ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,5%. Il titolo è valutato al costo ammortizzato e presenta un valore di bilancio di 497,3 milioni di euro.
Il collocamento è stato effettuato nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Le Passività finanziarie di negoziazione sono pari a 4,4 milioni di euro (5,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020) e comprendono strumenti finanziari che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione", in particolare:

I CFD sono contratti derivati "Over the counter" che prevedono la liquidazione di un differenziale generato dalla differenza fra il prezzo di apertura ed il prezzo di chiusura dello strumento finanziario. La Banca copre gestionalmente lo sbilancio delle posizioni aperte nei confronti dei clienti tramite la sottoscrizione di futures o l'acquisto/vendita di titoli azionari sui medesimi sottostanti oppure effettuando delle operazioni forex con controparti istituzionali.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Passività fiscali | |||||
| Passività correnti | 35.864 | 10.204 | 25.660 | 251,5% | |
| Passività fiscali differite | 2.853 | 27.759 | (24.906) | -89,7% | |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 38.717 | 37.963 | 754 | 2,0% | |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (2.853) | (24.010) | 21.157 | -88,1% | |
| Totale Passività fiscali | 35.864 | 13.953 | 21.911 | 157,0% | |
| Altre passività | |||||
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 337 | 224 | 113 | 50,4% | |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 16.069 | 14.400 | 1.669 | 11,6% | |
| Contributi previdenziali da versare | 7.818 | 7.012 | 806 | 11,5% | |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari |
32.888 | 32.889 | (1) | -0,0% | |
| Debiti per accordi di pagamento basati su azioni | 35 | 47 | (12) | -25,5% | |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci | 51.357 | 49.338 | 2.019 | 4,1% | |
| - titoli e cedole da regolare | 11.535 | 11.513 | 22 | 0,2% | |
| - deleghe di pagamento | 27.339 | 28.777 | (1.438) | -5,0% | |
| - altre partite | 12.483 | 9.048 | 3.435 | 38,0% | |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali" | 102.033 | 48.532 | 53.501 | 110,2% | |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 54.332 | 37.519 | 16.813 | 44,8% | |
| - altre | 47.701 | 11.013 | 36.688 | 333,1% | |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 15.407 | 23.273 | (7.866) | -33,8% | |
| Partite in attesa di regolamento | 88.879 | 83.525 | 5.354 | 6,4% | |
| - bonifici in partenza | 88.851 | 83.522 | 5.329 | 6,4% | |
| - POS e bancomat | 28 | 3 | 25 | 833,3% | |
| Partite in corso di lavorazione | 1.018 | 662 | 356 | 53,8% | |
| - bonifici in arrivo | 986 | 647 | 339 | 52,4% | |
| - altre partite in corso di lavorazione | 32 | 15 | 17 | 113,3% | |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
361 | 160 | 201 | 125,6% | |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
17.886 | 9.731 | 8.155 | 83,8% | |
| Somme a disposizione della clientela | 8.756 | 3.991 | 4.765 | 119,4% | |
| Trattamento di fine rapporto | 5.033 | 4.924 | 109 | 2,2% | |
| Fondo per rischi ed oneri | 116.756 | 112.641 | 4.115 | 3,7% | |
| Totale Altre passività | 464.633 | 391.349 | 73.284 | 18,7% |

Precisiamo che le "Passività fiscali differite", al sussistere dei requisiti previsti dallo IAS 12, sono rappresentate nello stato patrimoniale consolidato a compensazione delle "Attività fiscali anticipate".
Le Passività fiscali, post compensazione IAS 12, sono rappresentate principalmente da passività fiscali correnti che evidenziano un incremento di 25,7 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Altre passività si evidenzia, in particolare, l'incremento delle "Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce Passività fiscali" per 53,5 milioni di euro, dovuto principalmente all'incremento del debito rilevato per l'imposta di bollo e all'imposta sostitutiva sul risparmio amministrato da versare.
Il Fondo per rischi ed oneri si compone di:
Gli esborsi, la cui scadenza stimata è superiore a 18 mesi, sono stati attualizzati utilizzando il tasso che rappresenta il valore finanziario del tempo.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie | |||||
| finanziarie rilasciate | 52 | 61 | (9) | -14,8% | |
| Controversie legali e fiscali | 28.288 | 28.363 | (75) | -0,3% | |
| - Cause in corso | 20.635 | 20.518 | 117 | 0,6% | |
| - Reclami | 3.917 | 4.109 | (192) | -4,7% | |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 | - | 0,0% | |
| Oneri per il personale | 5.918 | 5.088 | 830 | 16,3% | |
| Altri | 82.498 | 79.129 | 3.369 | 4,3% | |
| - Indennità suppletiva clientela | 79.801 | 73.136 | 6.665 | 9,1% | |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 434 | 416 | 18 | 4,3% | |
| - Altri fondi | 2.263 | 5.577 | (3.314) | -59,4% | |
| Fondo rischi ed oneri - altri fondi | 116.704 | 112.580 | 4.124 | 3,7% | |
| Totale fondo rischi ed oneri | 116.756 | 112.641 | 4.115 | 3,7% |
Si precisa che la voce "Oneri per il personale" accoglie, esclusivamente, gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | ||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | ||
| Capitale sociale | 201.267 | 201.153 | 114 | 0,1% | |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | - | 0,0% | |
| Riserve | 650.202 | 664.492 | (14.290) | -2,2% | |
| - Riserva legale | 40.253 | 40.229 | 24 | 0,1% | |
| - Riserva straordinaria | 550.415 | 571.229 | (20.814) | -3,6% | |
| - Riserva azioni proprie | 1.440 | 1.189 | 251 | 21,1% | |
| - Altre riserve | 58.094 | 51.845 | 6.249 | 12,1% | |
| (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) | (251) | 21,1% | |
| Riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | (3.044) | 107,4% | |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | - | 0,0% | |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% | |
| Totale | 1.726.797 | 1.687.128 | 39.669 | 2,4% |
Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale ammonta a 201,3 milioni di euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro. La Riserva Sovrapprezzi di emissione ammonta a 1,9 milioni di euro.
Le riserve sono costituite dalla:
Il patrimonio netto contabile consolidato include i seguenti strumenti finanziari:
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
17 Unrated e unlisted.

A fronte dei suddetti aumenti di capitale sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per il medesimo ammontare. La suddetta riserva è stata, inoltre, utilizzata a fronte dei costi di transazione direttamente attribuibili alle operazioni.
Come riportato negli "Eventi di rilievo del periodo", si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d'Italia del 16 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021. In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP.
Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.246.878,10 euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. La cedola è stata staccata il 22 novembre 2021 e messa in pagamento il 24 novembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 122.866 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,4 milioni di euro. Nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 0,2 milioni di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
La "Riserva connessa ai piani Equity Settled" si è incrementata di 5,8 milioni di euro per effetto della contabilizzazione, durante il periodo di maturazione degli strumenti, degli effetti economici e patrimoniali degli accordi di pagamento basati su azioni e regolati con azioni ordinarie FinecoBank ed è stata utilizzata per 0,6 milioni di euro in seguito all'assegnazione ai consulenti finanziari delle tranche azionarie relative al piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un totale di 52.068 azioni ordinarie FinecoBank.
Le Riserve da valutazione è costituita:

Raccordo tra il patrimonio netto ed il risultato d'esercizio di FinecoBank ed i corrispondenti dati a livello consolidato
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Descrizione | Patrimonio netto | di cui: Risultato Netto |
| 31/12/2021 | 31/12/2021 | |
| Saldi di FinecoBank | 1.698.631 | 368.601 |
| Effetto del consolidamento di Fineco AM | 89.740 | 73.684 |
| Dividendi incassati nel periodo da Fineco AM | (61.574) | (61.574) |
| Patrimonio e utile di pertinenza di terzi | - | - |
| Saldi di pertinenza del Gruppo | 1.726.797 | 380.711 |

L'azionariato Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di 201.266.924,10 euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Alla data del 31 dicembre 2021 i principali azionisti risultano essere i seguenti:
| Maggiori Azionisti | % di possesso |
|---|---|
| BlackRock Inc. | 9,196% |
| Capital Research and Management Company | 5,040% |
| FMR LLC | 3,375% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | ||||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Margine finanziario | 280.030 | 279.733 | 297 | 0,1% | |
| di cui Interessi netti | 247.889 | 270.728 | (22.839) | -8,4% | |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 32.141 | 9.005 | 23.136 | 256,9% | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (26) | - | (26) | - | |
| Commissioni nette | 450.808 | 379.351 | 71.457 | 18,8% | |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 74.308 | 86.769 | (12.461) | -14,4% | |
| Saldo altri proventi/oneri | (1.310) | 1.933 | (3.243) | -167,8% | |
| RICAVI | 803.810 | 747.786 | 56.024 | 7,5% | |
| Spese per il personale | (109.600) | (99.546) | (10.054) | 10,1% | |
| Altre spese amministrative | (262.546) | (228.536) | (34.010) | 14,9% | |
| Recuperi di spesa | 139.471 | 110.512 | 28.959 | 26,2% | |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (26.218) | (25.440) | (778) | 3,1% | |
| Costi operativi | (258.893) | (243.010) | (15.883) | 6,5% | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 544.917 | 504.776 | 40.141 | 8,0% | |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.655) | (3.344) | 1.689 | -50,5% | |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 543.262 | 501.432 | 41.830 | 8,3% | |
| Altri oneri e accantonamenti | (49.938) | (34.076) | (15.862) | 46,5% | |
| Profitti netti da investimenti | 1.079 | (6.262) | 7.341 | 117,2% | |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 494.403 | 461.094 | 33.309 | 7,2% | |
| Imposte sul reddito dell'esercizio | (113.692) | (137.523) | 23.831 | -17,3% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% | |
| RISULTATO D'ESERCIZIO DI PERTINENZA DEL GRUPPO | 380.711 | 323.571 | 57.140 | 17,7% |
Il Margine finanziario si attesta a 280 milioni di euro, stabile rispetto all'esercizio precedente (+0,3 milioni di euro) grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, che hanno controbilanciato la flessione del margine d'interesse causata principalmente dalla discesa dei tassi d'interesse di mercato.
Gli Interessi netti dell'esercizio 2021 si attestano 247,9 milioni di euro, in diminuzione dell'8,4% rispetto all'esercizio precedente, per effetto, principalmente, delle politiche espansive della Banca Centrale Europea che hanno comportato una discesa dei tassi di mercato e una riduzione degli spread di credito. I rendimenti dei titoli sottoscritti nel corso del 2021, infatti, hanno avuto dei rendimenti inferiori rispetto ai titoli UniCredit S.p.A., giunti a naturale scadenza nel corso dell'esercizio 2021, che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. La riduzione della voce è stata parzialmente compensata dal contributo positivo apportato dall'aumento dell'attività di lending. Nella voce Interessi netti sono ricondotti, inoltre, i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo, per un importo di 4,7 milioni di euro (3,1 milioni di euro nell'esercizio 2020).
Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari allo 0,80% (1,00% al 31 dicembre 2020).
I Profitti da gestione della Tesoreria si attestano a 32,1 milioni di euro ed includono gli utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" per 29,2 milioni di euro (7,2 milioni di euro nell'esercizio 2020) e utili netti generati dalla vendita di titoli contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" per 2,9 milioni di euro (1,8 milioni di euro nell'esercizio 2020). Le vendite sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi attivi, suddivisi in funzione delle attività/passività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Interessi Attivi | Esercizio | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
695 | 1.274 | (579) | -45,4% |
| Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value | 4 | 3 | 1 | 33,3% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche |
59.469 | 99.645 | (40.176) | -40,3% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela |
133.349 | 127.013 | 6.336 | 5,0% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a banche |
89 | 30 | 59 | 196,7% |
| Attività finanziarie al costo ammortizzato - Finanziamenti a clientela |
75.768 | 65.936 | 9.832 | 14,9% |
| Derivati di copertura | (34.309) | (21.024) | (13.285) | 63,2% |
| Altre attività | 2.448 | 436 | 2.012 | 461,5% |
| Passività finanziarie | 13.085 | 5.005 | 8.080 | 161,4% |
| Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria | 4.740 | 3.057 | 1.683 | 55,1% |
| Totale interessi attivi | 255.338 | 281.375 | (26.037) | -9,3% |
Gli interessi attivi su Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva si riducono per effetto delle vendite dei titoli realizzate nell'esercizio 2021.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da banche si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A., la cui diminuzione è imputabile alla discesa dei tassi di mercato e alla riduzione dei volumi per effetto del rimborso di titoli giunti a scadenza.
Gli interessi attivi su Attività finanziarie al costo ammortizzato - Titoli di debito emessi da clientela si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sui titoli emessi da Stati e Enti sovranazionali. L'incremento è imputabile principalmente alla crescita dei volumi per effetto degli acquisti effettuati nell'esercizio.
Con riferimento agli interessi su Attività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi attivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Interessi attivi su finanziamenti a banche | 89 | 30 | 59 | 196,7% | |
| - pronti contro termine | 1 | 13 | (12) | -92,3% | |
| - depositi vincolati | 88 | 17 | 71 | 417,6% | |
| Interessi attivi su finanziamenti a clientela | 75.768 | 65.936 | 9.832 | 14,9% | |
| - conti correnti | 15.963 | 14.326 | 1.637 | 11,4% | |
| - pronti contro termine | 16.001 | 11.348 | 4.653 | 41,0% | |
| - mutui | 22.362 | 18.370 | 3.992 | 21,7% | |
| - carte di credito | 3.996 | 4.538 | (542) | -11,9% | |
| - prestiti personali | 17.408 | 17.297 | 111 | 0,6% | |
| - altri finanziamenti | 38 | 57 | (19) | -33,3% |
Gli interessi attivi su finanziamenti a banche non evidenziano variazioni significative rispetto all'esercizio 2020.
Gli interessi attivi su finanziamenti a clientela ammontano a 75,8 milioni di euro, registrando un incremento del 14,9% rispetto all'esercizio precedente, con un contributo positivo da parte di tutte le forme tecniche di impiego grazie alla crescita dei volumi, ad eccezioni delle carte di credito che registrano una flessione dell'11,9%.

La voce Derivati di copertura include i differenziali attivi e passivi dei contratti derivati stipulati a copertura del rischio di tasso d'interesse.
Gli interessi attivi rilevati sulle Altre attività includono gli interessi maturati sui crediti d'imposta acquistati, per un importo di 2,4 milioni di euro. Come precedentemente descritto, la voce include anche gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide". Si segnala che coerentemente con la riclassifica patrimoniale dei crediti a vista verso banche, nella forma tecnica di conti correnti e depositi, dalla voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" alla voce "Cassa e disponibilità liquide", introdotta dal 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", gli interessi maturati sulle medesime attività sono stati riclassificati dalla voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Finanziamenti a banche" alla voce "Altre attività". Nell'esercizio 2020 tali interessi ammontavano a 0,4 milioni di euro.
Gli interessi attivi rilevati su Passività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un importo di 10,4 milioni di euro (0,4 milioni di euro nell'esercizio 2020), e agli interessi rilevati sulle operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS, per un importo di 2,1 milioni di euro (4,2 milioni di euro nell'esercizio 2020).
Gli Altri margini finanziari dell'attività di Tesoreria includono i proventi generati dall'attività di prestito titoli effettuata dalla tesoreria di Capogruppo.
Nella tabella seguente si riporta un dettaglio degli interessi passivi, suddivisi in funzione delle passività/attività finanziare che li hanno originati.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Interessi Passivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso banche | (109) | (231) | 122 | -52,8% | |
| Passività finanziarie al costo ammortizzato - Debiti verso clientela | (1.541) | (6.956) | 5.415 | -77,8% | |
| Titoli in circolazione | (614) | - | (614) | n.a. | |
| Attività finanziarie | (5.185) | (3.460) | (1.725) | 49,9% | |
| Totale interessi passivi | (7.449) | (10.647) | 3.198 | -30,0% | |
| Interessi netti | 247.889 | 270.728 | (22.839) | -8,4% | |
| Profitti da gestione della Tesoreria | 32.141 | 9.005 | 23.136 | 256,9% | |
| Margine finanziario | 280.030 | 279.733 | 297 | 0,1% |
Con riferimento agli interessi su Passività finanziarie al costo ammortizzato si riporta di seguito una tabella che dettaglia la composizione per controparte, banche e clientela, e forma tecnica:
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Dettaglio interessi passivi | Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Interessi passivi su debiti verso banche | (109) | (231) | 122 | -52,8% | |
| - conti correnti | (98) | 98 | -100,0% | ||
| - altri finanziamenti | (18) | (24) | 6 | -25,0% | |
| - debiti per leasing | (91) | (109) | 18 | -16,5% | |
| Interessi passivi su debiti verso clientela | (1.541) | (6.956) | 5.415 | -77,8% | |
| - conti correnti | (652) | (5.997) | 5.345 | -89,1% | |
| - depositi vincolati | (4) | 4 | -100,0% | ||
| - debiti per leasing | (889) | (955) | 66 | -6,9% |
Gli interessi passivi su debiti verso banche non evidenziano variazioni significative rispetto all'esercizio 2020.
Gli interessi passivi su debiti verso clientela si attestano a 1,5 milioni di euro, in riduzione del 77,8% rispetto all'esercizio precedente, grazie a minori interessi passivi su conti correnti della clientela.

Gli interessi passivi su Titoli in circolazione si riferiscono agli interessi maturati sul Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank il 14 ottobre 2021 nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Gli interessi passivi su Attività finanziarie si riferiscono, principalmente, agli interessi rilevati sui margini iniziali e i depositi a garanzia versati per l'operatività in derivati e sui mercati finanziari, agli interessi rilevati su titoli di proprietà e agli interessi rilevati sulle disponibilità liquide presso banche e banche centrali.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Margine finanziario | 280.030 | 279.733 | 297 | 0,1% |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (26) | - | (26) | n.a. |
| Commissioni nette | 450.808 | 379.351 | 71.457 | 18,8% |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 74.308 | 86.769 | (12.461) | -14,4% |
| Saldo altri proventi/oneri | (1.310) | 1.933 | (3.243) | -167,8% |
| RICAVI | 803.810 | 747.786 | 56.024 | 7,5% |
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono esclusivamente l'effetto negativo rilevato nel conto economico dell'esercizio 2021 in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Riclassifica gestionale | Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Brokerage | 126.225 | 133.492 | (7.267) | -5,4% | |
| di cui: | |||||
| - Azioni | 109.463 | 109.457 | 6 | 0,0% | |
| - Obbligazioni | 4.623 | 8.762 | (4.139) | -47,2% | |
| - Derivati | 10.138 | 13.424 | (3.286) | -24,5% | |
| - Altre commissioni | 2.001 | 1.849 | 152 | 8,2% | |
| Investing | 275.946 | 212.421 | 63.525 | 29,9% | |
| di cui | |||||
| - Collocamento | 7.483 | 6.315 | 1.168 | 18,5% | |
| - Gestione | 327.875 | 252.489 | 75.386 | 29,9% | |
| - Altre | 4.846 | 1.633 | 3.213 | 196,8% | |
| - Altre commissioni PFA | (64.258) | (48.016) | (16.242) | 33,8% | |
| Banking | 49.212 | 34.209 | 15.003 | 43,9% | |
| Altro | (575) | (771) | 196 | -25,4% | |
| Totale | 450.808 | 379.351 | 71.457 | 18,8% |
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 71,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+63,5 milioni di euro), grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta e dall'effetto mercato positivo, e al maggior contributo di Fineco AM. A tal proposito si evidenzia che l'incidenza dei Guided Product and Services rispetto al patrimonio

gestito totale si attesta al 76% al 31 dicembre 2021 rispetto a 73% al 31 dicembre 2020. Nel corso dell'esercizio 2021 la controllata Fineco AM ha generato commissioni nette per 98,2 milioni di euro. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+15 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-7,3 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una volatilità inferiore rispetto al 2020, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.
Il Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 12,5 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente la riduzione rilevata rispetto ai risultati estremamente positivi registrati nell'esercizio 2020 grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità.
Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2021, rispettivamente, un risultato positivo di 0,4 milioni di euro (+0,6 milioni di euro nell'esercizio 2020) e un risultato negativo di 0,7 milioni di euro (-1,4 milioni di euro nell'esercizio 2020). Nel corso dell'esercizio sono state vendute le preferred shares di Visa INC Class "A" detenute in portafoglio al 31 dicembre 2020 generando un risultato positivo nel conto economico dell'esercizio 2021 di 0,3 milioni di euro (l'utile complessivamente rilevato sulle preferred shares di Visa INC Class "A" è stato pari a 5,1 milioni di euro, al lordo delle imposte).
Il Saldo altri proventi/oneri è negativo per 1,3 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 3,2 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Nell'esercizio 2021 la voce include indennizzi e rimborsi riconosciuti alla clientela per costi erroneamente addebitati in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela per circa 1,5 milioni di euro, oltre a maggiori oneri per cause e accordi transattivi e minori rimborsi assicurativi.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| Spese per il personale | (109.600) | (99.546) | (10.054) | 10,1% |
| Altre spese amministrative | (262.546) | (228.536) | (34.010) | 14,9% |
| Recuperi di spesa | 139.471 | 110.512 | 28.959 | 26,2% |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (26.218) | (25.440) | (778) | 3,1% |
| Totale costi operativi | (258.893) | (243.010) | (15.883) | 6,5% |
I costi operativi evidenziano un incremento del 6,5% rispetto all'esercizio precedente, determinato principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificato dal cost/income ratio che si attesta al 32,2% (32,5% al 31 dicembre 2020).

Le Spese per il personale si attestano a 109,6 milioni di euro, di cui 8,2 milioni di euro relativi alle spese del personale della controllata Fineco AM, in aumento del 10,1% rispetto all'esercizio precedente, per effetto della continua crescita della struttura operativa. Il numero dei dipendenti, infatti, è passato dalle 1.262 unità del 31 dicembre 2020 alle 1.305 unità al 31 dicembre 2021.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Spese del personale | Esercizio | Variazioni | ||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| 1) Personale dipendente | (107.508) | (97.593) | (9.915) | 10,2% |
| - salari e stipendi | (73.451) | (66.653) | (6.798) | 10,2% |
| - oneri sociali | (17.850) | (17.085) | (765) | 4,5% |
| - indennità di fine rapporto | (748) | (916) | 168 | -18,3% |
| - accantonamento al trattamento di fine rapporto | (60) | (65) | 5 | -7,7% |
| - versamenti ai fondi di previdenza complementari esterni: | (5.169) | (4.263) | (906) | 21,3% |
| a) a contribuzione definita | (5.169) | (4.263) | (906) | 21,3% |
| - costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri | (4.703) | (3.817) | (886) | 23,2% |
| - altri benefici a favore di dipendenti | (5.527) | (4.794) | (733) | 15,3% |
| 2) Amministratori e sindaci | (2.096) | (1.800) | (296) | 16,4% |
| 3) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende |
13 | 36 | (23) | -63,9% |
| 4) Rimborsi di spese per dipendenti distaccati presso la società |
(9) | (189) | 180 | -95,2% |
| Totale spese per il personale | (109.600) | (99.546) | (10.054) | 10,1% |

| Altre Spese Amministrative e Recuperi di spesa | Esercizio | (Importi in migliaia) Variazioni |
|||
|---|---|---|---|---|---|
| 2021 2020 |
Assoluta % |
||||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (145.162) | (117.044) | (28.118) | 24,0% | |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | 22.087 | (981) | 23.068 | -2351,5% | |
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (20.898) | (22.896) | 1.998 | -8,7% | |
| Comunicazioni su mass media | (17.686) | (20.268) | 2.582 | -12,7% | |
| Marketing e promozioni | (2.749) | (2.203) | (546) | 24,8% | |
| Sponsorizzazioni | (456) | (360) | (96) | 26,7% | |
| Convention e comunicazione interna | (7) | (65) | 58 | -89,2% | |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.549) | (1.442) | (107) | 7,4% | |
| Spese recupero crediti | (240) | (181) | (59) | 32,6% | |
| Informazioni commerciali e visure | (1.309) | (1.261) | (48) | 3,8% | |
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari |
(2.455) | (2.164) | (291) | 13,4% | |
| Altre spese relative al personale | (245) | (579) | 334 | -57,7% | |
| Spese consulenti finanziari | (2.015) | (1.282) | (733) | 57,2% | |
| Spese di viaggio | (140) | (248) | 108 | -43,5% | |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (55) | (55) | - | 0,0% | |
| D) Spese relative all'ICT | (51.275) | (46.108) | (5.167) | 11,2% | |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.121) | (3.131) | 10 | -0,3% | |
| Spese software - affitto e manutenzione | (12.294) | (11.244) | (1.050) | 9,3% | |
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.359) | (8.359) | 1.000 | -12,0% | |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (14.113) | (10.068) | (4.045) | 40,2% | |
| Infoprovider finanziari | (14.388) | (13.306) | (1.082) | 8,1% | |
| E) Consulenze e servizi professionali | (5.164) | (4.381) | (783) | 17,9% | |
| Consulenze e servizi professionali relative ad attività ordinarie | (3.881) | (3.219) | (662) | 20,6% | |
| Consulenze e servizi professionali per progetti one-off di adeguamento normativo |
(40) | (67) | 27 | -40,3% | |
| Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa |
(551) | (676) | 125 | -18,5% | |
| Spese legali | (461) | (256) | (205) | 80,1% | |
| Cause legali | (231) | (163) | (68) | 41,7% | |
| F) Spese relative agli immobili | (4.722) | (4.440) | (282) | 6,4% | |
| Service area immobiliare | (85) | 85 | -100,0% | ||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (404) | (132) | (272) | 206,1% | |
| Manutenzione locali | (921) | (524) | (397) | 75,8% | |
| Fitti passivi per locazione immobili | (937) | (962) | 25 | -2,6% | |
| Pulizia locali | (326) | (861) | 535 | -62,1% | |
| Utenze | (2.134) | (1.876) | (258) | 13,8% | |
| G) Altre spese di funzionamento | (29.127) | (27.853) | (1.274) | 4,6% | |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (280) | (199) | (81) | 40,7% | |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.460) | (3.319) | (141) | 4,2% | |
| Servizi amministrativi e logistici | (17.179) | (16.450) | (729) | 4,4% | |
| Assicurazioni | (3.992) | (3.622) | (370) | 10,2% | |
| Stampati e cancelleria | (577) | (721) | 144 | -20,0% | |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (2.323) | (2.019) | (304) | 15,1% | |
| Altre spese amministrative | (1.316) | (1.523) | 207 | -13,6% | |
| H) Rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.194) | (2.209) | 15 | -0,7% | |
| I) Recupero spese | 139.471 | 110.512 | 28.959 | 26,2% | |
| Recupero spese accessorie | 43 | 69 | (26) | -37,7% | |
| Recuperi di imposte | 139.428 | 110.443 | 28.985 | 26,2% | |
| Totale altre spese amministrative e recuperi di spesa | (123.075) | (118.025) | (5.050) | 4,3% |

Le Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa si attestano a 123,1 milioni di euro, con un incremento di 5,1 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. Come sopra descritto, l'incremento è imputabile principalmente a spese strettamente collegate alla crescita del business, tra le quali si segnalano:
• "Spese relative all'ICT" per 5,2 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento della voce "Spese software – affitto e manutenzione" per 1,1 milioni di euro, "Consulenza e servizi ICT resi da terzi" per 4 milioni di euro e "Infoprovider finanziari" per 1,1 milioni di euro;
• "Altre spese di funzionamento" per 1,3 milioni di euro, riconducibili principalmente all'incremento della voce "Servizi amministrativi e logistici" per 0,7 milioni di euro.
mentre si evidenzia una riduzione delle "Spese di pubblicità – Marketing e comunicazione" per 2 milioni di euro.
Anche la voce "Imposte indirette e tasse" al netto dei "Recuperi di imposte" evidenzia una riduzione di 0,9 milioni di euro.
Le Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali evidenziano un incremento di 0,8 milioni di euro riconducibile principalmente maggiori ammortamenti di software.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | |
| RISULTATO DI GESTIONE | 544.917 | 504.776 | 40.141 | 8,0% |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni |
(1.655) | (3.344) | 1.689 | -50,5% |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 543.262 | 501.432 | 41.830 | 8,3% |
| Altri oneri e accantonamenti | (49.938) | (34.076) | (15.862) | 46,5% |
| Profitti netti da investimenti | 1.079 | (6.262) | 7.341 | -117,2% |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 494.403 | 461.094 | 33.309 | 7,2% |
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni nell'esercizio 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,3 milioni di euro nell'esercizio 2020) e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 2 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 49,9 milioni di euro in crescita del 46,5% rispetto all'esercizio 2020. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 32,3 milioni di euro rispetto ai 25,9 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni ordinarie richieste alle consorziate per l'anno 2021. Nel corso dell'esercizio 2021, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 5,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro per l'esercizio 2020), e le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamate da Banca d'Italia presso il sistema bancario, per un importo di 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro per l'esercizio 2020).
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro, evidenziando un incremento di 7,3 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 3,1 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda che nell'esercizio 2020 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato rettifiche di valore per circa 5,5 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 494,4 milioni di euro, in aumento del 7,2% rispetto all'esercizio 2020. Il risultato è stato conseguito, principalmente, grazie alla crescita delle Commissioni nette (+71,5 milioni di euro), parzialmente compensate dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-12,5 milioni di euro), dalla crescita dei Costi operativi (-15,9 milioni di euro) e dai maggiori oneri sistemici rilevati negli Altri oneri e accantonamenti (-15,9 milioni di euro). È necessario precisare che il risultato beneficia anche delle riprese di valore rilevate nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e nei Profitti netti da investimenti riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente illustrate18, il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesterebbe a 495,1 milioni di euro, evidenziando una crescita del 7,1% rispetto all'esercizio 2020, anch'esso depurate delle poste non ricorrenti registrate19 .
18 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 19 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milione di euro (al lordo dell'effetto fiscale).

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Imposte sul reddito d'esercizio | Esercizio | Variazioni | |||
| 2021 | 2020 | Assoluta | % | ||
| Oneri per imposte correnti IRES | (111.477) | (88.676) | (22.801) | 25,7% | |
| Oneri per imposte correnti IRAP | (26.001) | (21.560) | (4.441) | 20,6% | |
| Oneri per imposte correnti estere | (10.592) | (7.570) | (3.022) | 39,9% | |
| Totale imposte correnti | (148.070) | (117.806) | (30.264) | 25,7% | |
| Variazione delle imposte anticipate | 13.121 | (19.638) | 32.759 | -166,8% | |
| Variazione delle imposte differite | 23.928 | (80) | 24.008 | -30010,0% | |
| Totale imposte differite | 37.049 | (19.718) | 56.767 | -287,9% | |
| Imposta sostitutiva | (2.671) | - | (2.671) | n.a. | |
| Imposte sul reddito d'esercizio | (113.692) | (137.524) | 23.832 | -17,3% |
Le Imposte sul reddito dell'esercizio sono state calcolate sulla base delle disposizioni legislative introdotte con il D.Lgs. n. 38 del 28 febbraio 2005, che ha recepito nell'ordinamento giuridico italiano i Principi contabili IAS/IFRS, del Decreto n. 48 del 1° aprile 2009 che ha introdotto disposizioni di attuazione e di coordinamento delle disposizioni fiscali per i soggetti c.d. "IAS Adopter" e successivi provvedimenti in materia. In particolare, a decorrere dal 2019 sono state recepite le disposizioni recate dal decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze del 5.8.2019, di coordinamento tra i principi contabili internazionali e il reddito d'impresa, e la successiva modifica apportata dalla legge 160/2019 relativa alla deducibilità delle rettifiche su crediti verso la clientela, da effettuarsi in periodi d'imposta futuri. Infine, è stato tenuto conto delle nuove disposizioni contenute nel Decreto legge 30 aprile 2019, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 28 giugno 2019, n. 58 (c.d. Decreto crescita).
Per la determinazione delle imposte correnti è stata applicata l'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e l'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%, secondo il vigente regime fiscale applicabile.
Con riferimento al Patent Box ex L. 190/2014, così come modificata dall'art. 5 del D.L. n. 3/2015, dopo aver vantato il beneficio fiscale per il quinquennio 2015-2019 a seguito di accordo con l'Agenzia delle entrate nel 2020 per il marchio e alcuni software, tenuto conto dell'accoglimento dell'istanza di rinnovo per il quinquennio successivo 2020-2024 e nelle more della definizione del previsto accordo di ruling, nell'esercizio 2021 è stato rilevato per competenza il beneficio stimato previsto per quanto riguarda i software - stante l'esclusione del marchio per espressa previsione normativa.
Inoltre FinecoBank ha esercitato l'opzione per il riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020. La citata disposizione ha comportato a fronte del pagamento dell'imposta sostitutiva sul riallineamento pari a 2,7 milioni di euro, il rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte differite attive IRES per 8,5 milioni di euro e IRAP per 1,7 milioni di euro. Conseguentemente è stato apposto il vincolo di sospensione di imposta a valere sulla riserva straordinaria per l'importo di 86,4 milioni di euro. A partire dall'esercizio 2021 è iniziato il piano di ammortamento degli avviamenti per una quota pari ad un cinquantesimo dell'importo riallineato.

Il Risultato d'esercizio, coincidente con il risultato netto di pertinenza del Gruppo essendo Fineco AM controllata al 100% da FinecoBank, si attesta a 380,7 milioni di euro, evidenziando un incremento del 17,7% rispetto all'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente illustrate20, il Risultato d'esercizio sarebbe pari a 349,2 milioni di euro, in crescita del 7,6% rispetto al Risultato d'esercizio del 2020, anch'esso depurato delle poste non ricorrenti registrate21 .
20 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 21 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale).

I risultati della controllante e della controllata Di seguito si riportano i principali indici di bilancio, gli schemi di Stato patrimoniale e Conto economico riclassificati esposti a confronto con quelli dell'esercizio 2020 e un'informativa sui risultati conseguiti da FinecoBank S.p.A. a livello individuale.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| N° Dipendenti | 1.261 | 1.226 | |
| N° Consulenti finanziari | 2.790 | 2.606 | |
| N° Negozi finanziari operativi ¹ | 424 | 410 |
(1) Numero negozi finanziari operativi: negozi finanziari gestiti dalla Banca e negozi finanziari gestiti dai consulenti finanziari (Fineco Center).
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % | |
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria ¹ | 5.416.604 | 4.008.307 | 1.408.297 | 35,1% |
| Totale dell'attivo | 33.819.561 | 31.725.094 | 2.094.467 | 6,6% |
| Raccolta diretta da clientela ² | 29.495.292 | 28.013.982 | 1.481.310 | 5,3% |
| Raccolta indiretta da clientela ³ | 78.420.121 | 63.695.135 | 14.724.986 | 23,1% |
| Totale raccolta (diretta e indiretta) da clientela | 107.915.413 | 91.709.117 | 16.206.296 | 17,7% |
| Patrimonio | 1.698.631 | 1.671.070 | 27.561 | 1,6% |
(1) I crediti di finanziamento verso clientela ordinaria sono relativi ai soli finanziamenti erogati a clientela (affidamenti in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie);
(3) La raccolta indiretta da clientela si riferisce ai prodotti collocati on line o tramite le reti di vendita di FinecoBank.
(2) La raccolta diretta da clientela comprende i conti correnti passivi e il conto deposito Cash Park;

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria/Totale attivo | 16,02% | 12,64% | |
| Finanziamenti a banche/Totale attivo | 1,09% | 1,62% | |
| Altre attività finanziarie/Totale attivo | 72,63% | 75,47% | |
| Raccolta Diretta/Totale passivo e patrimonio netto | 87,21% | 88,30% | |
| Patrimonio netto (incluso utile)/Totale passivo e patrimonio netto | 5,02% | 5,27% | |
| Crediti verso clientela ordinaria/Raccolta diretta da clientela | 18,36% | 14,31% |
| Qualità del credito | Dati al | ||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Crediti deteriorati/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,08% | 0,09% | |
| Sofferenze/Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria | 0,04% | 0,05% | |
| Coverage ¹ - Sofferenze | 88,70% | 90,29% | |
| Coverage ¹ - Inadempienze probabili | 66,10% | 68,92% | |
| Coverage ¹ - Esposizioni scadute deteriorate | 50,05% | 63,82% | |
| Coverage ¹ - Totale crediti deteriorati | 82,15% | 86,15% |
(1) Calcolato come rapporto tra l'ammontare delle rettifiche di valore e l'esposizione lorda.
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Capitale primario di classe 1 (migliaia di euro) | 840.053 | 1.072.855 | |
| Totale Fondi propri (migliaia di euro) | 1.340.053 | 1.572.855 | |
| Totale attività ponderate per il rischio (migliaia di euro) | 4.576.088 | 3.781.238 | |
| Ratio - Capitale primario di classe 1 | 18,36% | 28,37% | |
| Ratio - Capitale di classe 1 | 29,28% | 41,60% | |
| Ratio - Totale fondi propri | 29,28% | 41,60% |
| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| Capitale di classe 1 (Tier 1) (migliaia di euro) | 1.340.053 | 1.572.855 | |
| Esposizione ai fini della leva finanziaria (migliaia di euro) | 33.997.696 | 32.762.206 | |
| Indicatore di leva finanziaria | 3,94% | 4,80% |
I requisiti prudenziali di vigilanza della Banca al 31 dicembre 2021 sono stati determinati in base alla disciplina armonizzata per le banche e le imprese di investimento contenuta nella Direttiva 2013/36/UE (CRD IV) e nel Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) del 26 giugno 2013 e successive Direttive e Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si citano in particolare la Direttiva (UE) 878/2019 (c.d. CRD V), il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) e il Regolamento (UE) 873/2020 del Parlamento Europeo e del Consiglio (c.d. CRR Quick-fix), che traspongono nell'Unione europea gli standard definiti dal Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria (c.d. framework Basilea 3), raccolte ed attuate dalla Banca d'Italia tramite la Circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 "Disposizioni di vigilanza per le banche" e successivi aggiornamenti.

Al 31 dicembre 2021, i Fondi Propri della Banca ammontano a 1.340,1 milioni di euro, comprensivi dell'intero utile dell'esercizio 2021, pari a 368,6 milioni di euro, al netto di dividendi da distribuire per complessivi 237,9 milioni di euro, che il Consiglio di Amministrazione proporrà all'approvazione dell'Assemblea degli Azionisti convocata per il 28 aprile 2022, ed oneri prevedibili pari a 1,5 milioni di euro, rappresentati dai ratei cedolari, al netto della relativa fiscalità, maturati sugli strumenti finanziari Additional Tier 1 emessi da FinecoBank, assumendo soddisfatte le condizioni previste dall'art. 26, paragrafo 2, del Regolamento UE 575/2013 (CRR).
Si ricorda che i Fondi Propri al 31 dicembre 2020 includevano gli utili dell'esercizio 2019 e 2020, interamente destinati a riserva in coerenza con le raccomandazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia relative alla politica dei dividendi al tempo vigenti. Come precedentemente descritto, in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia di non estendere oltre settembre 2021 la propria raccomandazione in materia di distribuzione di dividendi, l'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta di distribuzione di un dividendo, tratto dalla riserva di utili disponibile, per complessivi 323,2 milioni di euro, con conseguente riduzione dei Fondi Propri.
L'incremento delle Attività ponderate per il rischio nel corso dell'anno 2021 è riconducibile principalmente al rischio di credito dovuto alla crescita del business, in particolare all'attività di lending alla clientela e agli investimenti finanziari, anche a seguito del diverso trattamento regolamentare delle esposizioni nei confronti di controparti residenti nel Regno Unito dovuto alla Brexit. Inoltre, l'aggiornamento dell'Indicatore Rilevante con l'inclusione dei ricavi del 2021 e l'esclusione dei ricavi 2018 e l'introduzione della nuova metodologia SA-CCR prevista dal CRR II hanno generato rispettivamente un incremento del rischio operativo e del rischio di controparte.
In merito al coefficiente di leva finanziaria si precisa che, stante le disposizioni contenute nelle comunicazioni della Banca Centrale Europea e di Banca d'Italia rispettivamente del 18 giugno 2021 e del 30 giugno 2021, che dichiarano la sussistenza di circostanze eccezionali che hanno avuto inizio in data 31 dicembre 2019, a partire dalla data di riferimento del 30 giugno 2021, FinecoBank ha applicato le disposizioni dell'articolo 429 bis del CRR che consente di escludere dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria talune esposizioni verso le banche centrali alla luce della pandemia COVID-19. Al 31 dicembre 2021 il valore dell'esenzione ammonta a 1.554 milioni di euro, con un impatto sull'indicatore di +0,17%. Il coefficiente di leva finanziaria si attesta al 3,94%, un livello ampiamente superiore rispetto al requisito regolamentare minimo applicabile (coefficiente di leva finanziaria adeguato - adjusted leverage ratio) pari al 3,19%.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | Variazioni | |||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.442.791 | 2.006.348 | (563.557) | -28,1% |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 16.997 | 3.243 | 19,1% |
| Finanziamenti a banche | 369.863 | 514.423 | (144.560) | -28,1% |
| Finanziamenti a clientela | 5.983.767 | 4.517.351 | 1.466.416 | 32,5% |
| Altre attività finanziarie | 24.563.234 | 23.942.489 | 620.745 | 2,6% |
| Coperture | 125.913 | 74.451 | 51.462 | 69,1% |
| Attività materiali | 149.506 | 150.883 | (1.377) | -0,9% |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | - | - |
| Altre attività immateriali | 38.978 | 39.438 | (460) | -1,2% |
| Attività fiscali | 42.955 | 13.302 | 29.653 | 222,9% |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - | 508.764 | - |
| Altre attività | 483.948 | 359.810 | 124.138 | 34,5% |
| Totale dell'attivo | 33.819.561 | 31.725.094 | 2.094.467 | 6,6% |
(Importi in migliaia)
| Consistenze al | Variazioni | |||
|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | Assoluta | % |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | 160.354 | 15,1% |
| Debiti verso clientela | 29.835.930 | 28.350.321 | 1.485.609 | 5,2% |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | 497.266 | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.417 | 5.889 | (1.472) | -25,0% |
| Coperture | 65.263 | 232.102 | (166.839) | -71,9% |
| Passività fiscali | 34.647 | 13.324 | 21.323 | 160,0% |
| Altre passività | 458.194 | 387.529 | 70.665 | 18,2% |
| Patrimonio | 1.698.631 | 1.671.070 | 27.561 | 1,6% |
| - capitale e riserve | 1.335.907 | 1.350.780 | (14.873) | -1,1% |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | (3.044) | 107,4% |
| - risultato netto | 368.601 | 323.123 | 45.478 | 14,1% |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.819.561 | 31.725.094 | 2.094.467 | 6,6% |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 |
| Cassa e disponibilità liquide | 1.442.791 | 1.998.227 | 1.847.506 | 1.462.177 | 2.006.348 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 23.589 | 21.393 | 26.233 | 16.997 |
| Finanziamenti a banche | 369.863 | 370.527 | 380.306 | 421.693 | 514.423 |
| Finanziamenti a clientela | 5.983.767 | 5.612.831 | 5.246.491 | 4.610.359 | 4.517.351 |
| Altre attività finanziarie | 24.563.234 | 24.424.488 | 24.629.068 | 25.374.711 | 23.942.489 |
| Coperture | 125.913 | 91.929 | 85.051 | 84.464 | 74.451 |
| Attività materiali | 149.506 | 151.013 | 152.126 | 147.098 | 150.883 |
| Avviamenti | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali | 38.978 | 37.151 | 38.056 | 38.902 | 39.438 |
| Attività fiscali | 42.955 | 49.385 | 38.304 | 7.582 | 13.302 |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | 393.970 | 75.065 | 8.789 | - |
| Altre attività | 483.948 | 221.218 | 253.540 | 270.440 | 359.810 |
| Totale dell'attivo | 33.819.561 | 33.463.930 | 32.856.508 | 32.542.050 | 31.725.094 |
| Consistenze al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 30/09/2021 | 30/06/2021 | 31/03/2021 | 31/12/2020 |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.168.613 | 1.172.801 | 1.149.225 | 1.064.859 |
| Debiti verso clientela | 29.835.930 | 29.794.672 | 29.131.839 | 29.094.018 | 28.350.321 |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | - | - | - |
| Passività finanziarie di negoziazione | 4.417 | 6.234 | 4.937 | 8.123 | 5.889 |
| Coperture | 65.263 | 90.522 | 118.586 | 139.836 | 232.102 |
| Passività fiscali | 34.647 | 70.495 | 34.387 | 46.510 | 13.324 |
| Altre passività | 458.194 | 415.294 | 530.431 | 351.187 | 387.529 |
| Patrimonio | 1.698.631 | 1.918.100 | 1.863.527 | 1.753.151 | 1.671.070 |
| - capitale e riserve | 1.335.907 | 1.667.333 | 1.665.819 | 1.674.255 | 1.350.780 |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (3.175) | (1.863) | (1.720) | (2.833) |
| - risultato netto | 368.601 | 253.942 | 199.571 | 80.616 | 323.123 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.819.561 | 33.463.930 | 32.856.508 | 32.542.050 | 31.725.094 |
La Cassa e disponibilità liquide, pari al 31 dicembre 2021 a 1.442,8 milioni di euro (2.006,3 milioni di euro al 31 dicembre 2020), è costituita principalmente dalla liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model), conto utilizzato per la gestione della liquidità di breve termine, e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia, per un importo di 1.256,4 milioni di euro, oltre alla liquidità depositata sui correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli e per la gestione della liquidità dei clienti UK, per un importo di 186,1 milioni di euro. Rispetto al 31 dicembre 2020, si rileva una riduzione di 563,6 milioni di euro, principalmente imputabile alla riduzione delle disponibilità liquide detenute presso Banca d'Italia.
I Finanziamenti a banche si attestano a 369,9 milioni di euro, evidenziando una riduzione di 144,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto, principalmente, della riduzione dei margini di variazione versati per l'operatività in derivati (-200,4 milioni di euro), parzialmente compensati da maggiori depositi presso banche (+26,1 milioni di euro) e dall'incremento della riserva obbligatoria presso Banca d'Italia (+26,5 milioni di euro).
I Finanziamenti a clientela si attestano a 5.983,8 milioni di euro, in aumento di 1.466,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla crescita dell'attività di lending. Nel corso del 2021, infatti, stati erogati 266 milioni di euro di prestiti personali, 1.030 milioni di euro di mutui e sono stati
(Importi in migliaia)

accordati fidi di conto corrente per un importo di 1.467 milioni di euro, con un incremento delle esposizioni in conto corrente di 506,9 milioni di euro. L'ammontare dei crediti deteriorati al netto delle rettifiche di valore è pari a 4,4 milioni di euro (3,5 milioni di euro al 31 dicembre 2020) con un coverage ratio dell'82,15%.
Le Altre attività finanziarie si attestano a 24.563 milioni di euro, in aumento di 620,7 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020. Il valore di bilancio dei titoli emessi da UniCredit S.p.A. è pari a 3.856,4 milioni di euro, in riduzione rispetto ai 5.738,9 milioni di euro presenti al 31 dicembre 2020 per effetto del rimborso dei titoli giunti a scadenza nel corso del 2021. Gli acquisti effettuati dalla Banca nel corso dell'esercizio 2021 hanno riguardato, principalmente, titoli emessi da Stati.
I Crediti d'imposta acquistati includono il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del Decreto Legge 34/2020, per un importo di bilancio di 508,8 milioni di euro. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
I Debiti verso banche sono pari a 1.225,2 milioni di euro, evidenziando una crescita di 160,4 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente alla liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III (+95 milioni di euro) e all'incremento dei margini di variazione ricevuti per l'operatività in derivati (+67,6 milioni di euro).
I Debiti verso clientela si attestano a 29.835,9 milioni di euro, in aumento di 1.485,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, grazie alla crescita della raccolta diretta in conto corrente da clientela.
I Titoli in circolazione, pari a 497,3 milioni di euro, includono esclusivamente il Senior Preferred Bond emesso da FinecoBank il 14 ottobre 2021 nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria attualmente richiesto al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Il Patrimonio si attesta a 1.698,6 milioni di euro, evidenziando un incremento di 27,6 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020, riconducibile principalmente all'utile dell'esercizio 2021, pari a 368,6 milioni di euro, compensato dalla distribuzione del dividendo tratto dalle riserve di utili approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021, per un importo complessivo di 323,2 milioni di euro, e dalle cedole degli strumenti AT1 emessi da FinecoBank pagate nel corso dell'esercizio 2021, il cui ammontare, al netto della relativa fiscalità, ha determinato una riduzione del patrimonio netto di 19,8 milioni di euro.
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(Importi in migliaia)
Esercizio Variazioni 2021 2020 Assoluta % Margine finanziario 280.356 279.981 375 0,1% di cui Interessi netti 248.215 270.976 (22.761) -8,4% di cui Profitti da gestione della Tesoreria 32.141 9.005 23.136 256,9% Dividendi e altri proventi su partecipazioni 61.548 52.059 9.489 18,2% Commissioni nette 352.640 309.969 42.671 13,8% Risultato negoziazione, coperture e fair value 74.299 86.674 (12.375) -14,3% Saldo altri proventi/oneri (888) 2.144 (3.032) -141,4% RICAVI 767.955 730.827 37.128 5,1% Spese per il personale (101.447) (95.021) (6.426) 6,8% Altre spese amministrative (257.796) (224.359) (33.437) 14,9% Recuperi di spesa 139.471 110.512 28.959 26,2% Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (25.960) (25.193) (767) 3,0% Costi operativi (245.732) (234.061) (11.671) 5,0% RISULTATO DI GESTIONE 522.223 496.766 25.457 5,1% Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.655) (3.334) 1.679 -50,4% RISULTATO NETTO DI GESTIONE 520.568 493.432 27.136 5,5% Altri oneri e accantonamenti (49.938) (34.076) (15.862) 46,5% Profitti netti da investimenti 1.079 (6.262) 7.341 117,2% RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 471.709 453.094 18.615 4,1% Imposte sul reddito dell'esercizio (103.108) (129.971) 26.863 -20,7% RISULTATO D'ESERCIZIO 368.601 323.123 45.478 14,1%

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| 2021 | ||||
| 1° Trimestre | 2° Trimestre | 3° Trimestre | 4° Trimestre | |
| Margine finanziario | 75.117 | 72.894 | 69.326 | 63.019 |
| di cui Interessi netti | 61.869 | 62.583 | 61.885 | 61.878 |
| di cui Profitti da gestione della Tesoreria | 13.248 | 10.311 | 7.441 | 1.141 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | - | 13.704 | - | 47.844 |
| Commissioni nette | 88.986 | 84.483 | 85.651 | 93.520 |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 23.889 | 16.674 | 15.617 | 18.119 |
| Saldo altri proventi/oneri | 550 | 148 | (1.385) | (201) |
| RICAVI | 188.542 | 187.903 | 169.209 | 222.301 |
| Spese per il personale | (24.557) | (25.046) | (25.093) | (26.751) |
| Altre spese amministrative | (61.848) | (64.092) | (62.302) | (69.554) |
| Recuperi di spesa | 32.367 | 35.103 | 35.751 | 36.250 |
| Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali | (6.212) | (6.321) | (6.373) | (7.054) |
| Costi operativi | (60.250) | (60.356) | (58.017) | (67.109) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 128.292 | 127.547 | 111.192 | 155.192 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (477) | (1.212) | (359) | 393 |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 127.815 | 126.335 | 110.833 | 155.585 |
| Altri oneri e accantonamenti | (8.236) | (5.787) | (31.058) | (4.857) |
| Profitti netti da investimenti | (583) | 1.822 | 280 | (440) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 118.996 | 122.370 | 80.055 | 150.288 |
| Imposte sul reddito del periodo | (38.380) | (3.415) | (25.684) | (35.629) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE | 80.616 | 118.955 | 54.371 | 114.659 |

| 2020 1° Trimestre 2° Trimestre 3° Trimestre 4° Trimestre Margine finanziario 72.020 75.119 68.654 64.188 di cui Interessi netti 68.201 70.117 68.740 63.918 di cui Profitti da gestione della Tesoreria 3.819 5.002 (86) 270 Dividendi e altri proventi su partecipazioni - 14.224 - 37.835 Commissioni nette 79.250 82.910 74.951 72.858 Risultato negoziazione, coperture e fair value 22.503 25.084 20.268 18.819 Saldo altri proventi/oneri 475 1.055 41 573 RICAVI 174.248 198.392 163.914 194.273 Spese per il personale (23.194) (23.677) (23.520) (24.630) Altre spese amministrative (50.171) (56.004) (55.374) (62.810) Recuperi di spesa 23.807 28.456 28.438 29.811 Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali (5.997) (6.145) (6.311) (6.740) Costi operativi (55.555) (57.370) (56.767) (64.369) RISULTATO DI GESTIONE 118.693 141.022 107.147 129.904 Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (946) (2.733) 269 76 RISULTATO NETTO DI GESTIONE 117.747 138.289 107.416 129.980 Altri oneri e accantonamenti (1.124) (6.512) (31.970) 5.530 Profitti netti da investimenti (89) (3.729) (181) (2.263) RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 116.534 128.048 75.265 133.247 Imposte sul reddito dell'esercizio (38.083) (36.670) (23.347) (31.871) RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITÀ CORRENTE 78.451 91.378 51.918 101.376 |
(Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|---|
I Ricavi si attestano a 768 milioni di euro, registrando un aumento del 5,1% rispetto ai 730,8 milioni di euro registrati nell'esercizio 2020, grazie principalmente al contributo delle Commissioni nette, che hanno registrato una crescita di 42,7 milioni di euro (+13,8% a/a), e ai Profitti da gestione della Tesoreria, in crescita di 23,1 milioni di euro, che hanno compensato la riduzione degli Interessi netti (-22,8 milioni di euro) e del Risultato negoziazione, coperture e fair value (-12,4 milioni di euro); a tal proposito si ricorda che il contesto di mercato dell'anno 2020, in particolare del primo semestre, era stato caratterizzato da una forte volatilità che aveva determinato un incremento significativo dei volumi internalizzati (+125% rispetto all'esercizio 2019).
Il Margine finanziario è stabile rispetto all'esercizio precedente (+0,4 milioni di euro), grazie ai Profitti da gestione della Tesoreria, pari a 32,1 milioni di euro (9 milioni di euro nell'esercizio 2020), che hanno controbilanciato la flessione del margine d'interesse causata principalmente dalla discesa dei tassi d'interesse di mercato (-22,8 milioni di euro). I rendimenti dei titoli sottoscritti nel corso del 2021, infatti, hanno avuto dei rendimenti inferiori rispetto ai titoli UniCredit S.p.A., giunti a naturale scadenza nel corso dell'esercizio 2021, che erano stati sottoscritti in un contesto di mercato più favorevole. Il tasso medio lordo dell'attivo fruttifero è stato pari all'0,80% (1,00% al 31 dicembre 2020).
I Dividendi e altri proventi su partecipazioni includono i dividendi percepiti da Fineco AM, pari complessivamente a 61,6 milioni di euro (52,1 milioni di euro nell'esercizio 2020), al netto dell'effetto negativo rilevato in seguito alla valutazione al patrimonio netto di Hi-MTF Sim S.p.A. pari a 26 migliaia di euro.
Le Commissioni nette evidenziano un incremento di 42,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente, riconducibile, principalmente, alle commissioni Investing (+34,7 milioni di euro), grazie all'incremento del patrimonio medio gestito, generato dalla raccolta netta e dall'effetto mercato positivo. A tal proposito si evidenzia che l'incidenza dei Guided Product and Services rispetto al patrimonio gestito totale si attesta al 76% al 31 dicembre 2021 rispetto a al 73% al 31 dicembre 2020. Si evidenzia inoltre la crescita delle commissioni generate dal Banking (+15 milioni di euro), mentre le commissioni nette relative al Brokerage hanno registrato una flessione (-7,3 milioni di euro), complice un contesto di mercato caratterizzato da una volatilità inferiore rispetto al 2020, mantenendo comunque un valore elevato grazie all'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca e alla rivisitazione dell'offerta.
l Risultato negoziazione, coperture e fair value è determinato principalmente dagli utili realizzati dal Brokerage, che include l'attività di internalizzazione di titoli e contratti derivati regolamentati e over the counter, strumenti finanziari utilizzati per la copertura gestionale dei titoli e dei

contratti derivati internalizzati e dalle differenze di cambio su attività e passività in valuta, che evidenzia una riduzione di 12,4 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente. In tale ambito è opportuno sottolineare che l'aumento della base di clientela operativa sulla piattaforma della Banca, l'ampliamento della quota di mercato e la rivisitazione dell'offerta hanno consentito di compensare parzialmente la riduzione rilevata rispetto ai risultati estremamente positivi registrati nell'esercizio 2020, grazie al contesto di mercato che era stato caratterizzato da una forte volatilità.
Il risultato comprende inoltre le componenti reddituali generate dagli strumenti finanziari contabilizzati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", tra i quali le preferred shares di Visa INC Class "C" e l'esposizione in titoli di capitale rilevata a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi, la cui valutazione al fair value ha determinato nell'esercizio 2021, rispettivamente, un risultato positivo di 0,4 milioni di euro (+0,6 milioni di euro nell'esercizio 2020) e un risultato negativo di 0,7 milioni di euro (-1,4 milioni di euro nell'esercizio 2020). Nel corso dell'esercizio sono state vendute le preferred shares di Visa INC Class "A" detenute in portafoglio al 31 dicembre 2020 generando un risultato positivo nel conto economico dell'esercizio 2021 di 0,3 milioni di euro (l'utile complessivamente rilevato sulle preferred shares di Visa INC Class "A" è stato pari a 5,1 milioni di euro, al lordo delle imposte).
Il Saldo altri proventi/oneri è negativo per 0,9 milioni di euro ed evidenzia una riduzione di 3 milioni di euro di rispetto all'esercizio precedente. Nell'esercizio 2021 la voce include indennizzi e rimborsi riconosciuti alla clientela per costi erroneamente addebitati in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela per circa 1,5 milioni di euro, oltre a maggiori oneri per cause e accordi transattivi e minori rimborsi assicurativi.
I Costi operativi evidenziano un incremento di 11,7 milioni di euro rispetto all'esercizio precedente (-6,4 milioni di euro relativi a "Spese per il personale", -4,5 milioni di euro relativi alle "Altre spese amministrative al netto dei Recuperi di spesa" e -0,8 milioni di euro relativi alle "Rettifiche di valore su attività materiali e immateriali"). La crescita del 5% è determinata principalmente da spese strettamente collegate alla crescita del business (attività, masse, clientela e struttura), certificata dal cost/income ratio che si attesta al 32% (in linea con il 32% rilevato al 31 dicembre 2020) a conferma della forte leva operativa del Gruppo e alla diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi.
Le Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni del 2021 si attestano a -1,7 milioni di euro (-3,3 milioni di euro nell'esercizio 2020) e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 2 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9.
Gli Altri oneri e accantonamenti si attestano a 49,9 milioni di euro in crescita del 46,5% rispetto all'esercizio 2020. Si evidenziano, in particolare, i maggiori oneri per i contributi versati al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi nell'ambito del Sistema di Garanzia dei Depositi (DGS) per un importo complessivamente pari a 32,3 milioni di euro rispetto ai 25,9 milioni di euro versati nell'esercizio precedente, a causa, in particolare, dell'incremento delle contribuzioni ordinarie richieste alle consorziate per l'anno 2021. Nel corso dell'esercizio 2021, inoltre, è stato rilevato il contributo ordinario annuo richiesto per l'anno 2021 di cui alla direttiva 2014/59/UE (Single Resolution Fund), per un importo pari a 5,8 milioni di euro (0,7 milioni di euro per l'esercizio 2020), e le contribuzioni addizionali al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015 richiamate da Banca d'Italia presso il sistema bancario, per un importo di 1,9 milioni di euro (0,2 milioni di euro per l'esercizio 2020).
I Profitti netti da investimenti si attestano a 1,1 milioni di euro, evidenziando un incremento di 7,4 milioni di euro rispetto all'esercizio 2020, e beneficiano di riprese di valore riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico per un importo di circa 3,1 milioni di euro, determinate sulla base delle evidenze risultanti dai modelli di impairment IFRS9. Si ricorda che nell'esercizio 2020 l'aggiornamento degli scenari macroeconomici aveva determinato rettifiche di valore per circa 5,5 milioni di euro.
Il Risultato lordo dell'operatività corrente si attesta a 471,7 milioni di euro, in aumento del 4,1% rispetto all'esercizio precedente, grazie, in particolare, alla crescita delle Commissioni nette, parzialmente compensate dalla riduzione del Risultato negoziazione, coperture e fair value, dalla crescita dei Costi operativi e dai maggiori oneri sistemici rilevati negli Altri oneri e accantonamenti. È necessario precisare che il risultato beneficia anche delle riprese di valore rilevate nelle Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni e nei Profitti netti da investimenti riconducibili al miglioramento dello scenario macroeconomico. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente illustrate22, il Risultato lordo dell'operatività corrente sarebbe pari a 472,4 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto all'esercizio 2020, anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate23 .
Come descritto precedentemente, le Imposte sul reddito dell'esercizio includono il beneficio fiscale, pari a 32 milioni di euro, derivante dall'operazione di riallineamento degli avviamenti in base all'art. 110 del D.L. 104/2020. La citata disposizione ha comportato, a fronte del pagamento dell'imposta sostitutiva sul riallineamento pari a 2,7 milioni di euro, il rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti per 24,5 milioni di euro e l'iscrizione di imposte differite attive IRES per 8,5 milioni di euro e IRAP per 1,7 milioni di euro.
Il Risultato dell'esercizio si attesta a 368,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 14,1% rispetto ai 323,1 milioni di euro registrati nell'esercizio precedente. Escludendo le poste non ricorrenti registrate nell'esercizio 2021 precedentemente illustrate24, il Risultato d'esercizio sarebbe pari 337,1 milioni di euro, in crescita del 4% rispetto al risultato d'esercizio del 2020 anch'esso depurato dalle poste non ricorrenti registrate25 .
22 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,7 milioni di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 23 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1,4 milione di euro (al lordo dell'effetto fiscale). 24 Beneficio fiscale derivante dall'operazione di riallineamento fiscale dell'avviamento effettuata da FinecoBank, come previsto dall'art. 110 del DL 104 del 2020, per un importo di 32 milioni di euro, e variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -0,5 milioni di euro (al netto dell'effetto fiscale). 25 Variazione di fair value dell'esposizione in titoli di capitale nei confronti dello Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi per un importo di -1 milione di euro (al netto dell'effetto fiscale).

Fineco AM, interamente controllata da FinecoBank, è una società di gestione di OICVM, costituita il 26 ottobre 2017 nella Repubblica d'Irlanda con l'obiettivo di offrire ai clienti una gamma di O.I.C.R. con una strategia concentrata sulla definizione di asset allocation strategica e selezione dei migliori gestori internazionali, e, quindi, diversificare e migliorare l'offerta di prodotti di risparmio gestito e accrescere ulteriormente la competitività del Gruppo nell'ambito del proprio modello di business integrato verticalmente.
Gli assets gestiti da Fineco AM al 31 dicembre 2021 sono pari a 24,8 miliardi di euro (16,3 miliardi di euro al 31 dicembre 2020), in particolare:
Si precisa, inoltre, che 15,1 miliardi di euro sono relativi a classi retail e 9,7 miliardi di euro sono relativi a classi istituzionali.
Al 31 dicembre 2021 Fineco AM presenta un totale attivo di stato patrimoniale pari a 62,8 milioni di euro, costituito principalmente dai Finanziamenti a banche, rappresentati da un deposito vincolato per un importo di 10 milioni di euro, dalla Cassa e disponibilità liquide depositate presso istituzioni creditizie per un importo di 21,4 milioni di euro, e dai Finanziamenti a clientela, rappresentati esclusivamente da crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi, per un importo pari a 29,6 milioni di euro.
Fineco AM detiene, inoltre, quote di propri O.I.C.R. per un importo di 0,1 milioni di euro, contabilizzate nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value", e Altre attività per un importo di 0,6 milioni di euro relativi a risconti attivi e partite definitive non imputabili ad altre voci.
I Debiti verso banche e i Debiti verso clientela, pari complessivamente a 23,6 milioni di euro, sono rappresentati principalmente da debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari, relativi alle commissioni di collocamento e gestione di quote di O.I.C.R. da retrocedere ai collocatori, fra i quali la stessa FinecoBank per 11,8 milioni di euro, e agli investment advisors. Si segnala, infine, che i Debiti verso clientela includono anche i "Debiti per leasing", pari a 0,6 milioni di euro, che rappresentano il debito finanziario corrispondente al valore attuale dei pagamenti dovuti previsti nei contratti di locazione stipulati con soggetti diversi da istituzioni creditizie non pagati alla data di bilancio, come previsto dall'IFRS 16.
Le Altre passività, pari a 6,8 milioni di euro, si riferiscono principalmente a debiti verso personale dipendente e debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari.
Il Patrimonio si attesta a 31,2 milioni di euro ed è costituito dal capitale sociale per 3 milioni di euro, da utili trattenuti per 2,4 milioni di euro, dal risultato netto dell'esercizio per 73,7 milioni di euro, al netto dei dividendi pagati alla Capogruppo FinecoBank nel corso dell'ultimo trimestre 2021 per 47,9 milioni di euro.
Nel corso del 2021 Fineco AM ha generato Commissioni nette per 98,2 milioni di euro (244,7 milioni di euro di commissioni attive, 151,4 milioni di euro di commissioni passive e 4,8 milioni di euro di altri oneri/proventi di gestione connessi con l'attività di asset manager relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses") e il Risultato netto dell'esercizio si attesta a 73,7 milioni di euro.
Al 31 dicembre 2021 i dipendenti della società sono 44.
Le operazioni con parti correlate

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 5 novembre 2019, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy"). Si informa che la Global Policy è stata aggiornata in data 16 dicembre 2021, con efficacia dal 15 gennaio 2022, per adeguarsi a quanto previsto dall'art. 88 della CRD V.
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2021 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate. Per maggiori dettagli in merito alle operazioni con parti correlate si rimanda alla Parte H – Operazioni con parti correlate riportata nella nota integrativa consolidata.
FinecoBank è Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2021 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2021 verso Fineco AM, unica società (interamente) controllata ed oggetto di consolidamento con il metodo integrale.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Fineco Asset Management DAC | 12.137 | - | - | 181.334 | - |
Si segnala che le attività riportate nella tabella sono riferibili principalmente ai crediti di funzionamento connessi con il collocamento di prodotti finanziari da incassare dalla società controllata Fineco AM ed iscritti nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". Al tempo stesso, la colonna ricavi include le commissioni attive di collocamento e gestione retrocesse dalla controllata e contabilizzate nell'esercizio 2021 dalla Banca, oltre ai dividendi riconosciuti da Fineco AM per complessivi 61,6 milioni di euro.
Di seguito si riportano in forma sintetica le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2021 nonché i costi (-) e ricavi (+) rilevati nell'esercizio 2021 verso Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza ed oggetto di consolidamento con il metodo del patrimonio netto.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività | Passività | Garanzie e impegni | Ricavi (+) | Costi (-) | |
| Hi-MTF SIM S.p.A. | - | 89 | - | - | (95) |
I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati Turbo emessi da Fineco.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo, nello specifico la Banca, detiene in portafoglio numero 122.866 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1,4 milioni di euro. Nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 0,8 milioni di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 0,6 milioni di euro.
Altre informazioni
Ai sensi dell'art. 123-bis, comma 3 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto legislativo 24 febbraio 1998 n.58 e dell'art. 84-quater, comma 1, del Regolamento emittenti, la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti ", è disponibile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Al fine di sostenere soluzioni tecnologiche in linea con la mission aziendale, le attività di ricerca e sviluppo sono indirizzate allo sviluppo di software che consentono di assicurare un'attività di consulenza finanziaria sempre più innovativa unitamente ad un'attività di negoziazione in conto proprio esclusiva.
Più nel dettaglio, i principali software sviluppati negli anni sono i seguenti:
Le attività si sono distinte sia con riferimento allo sviluppo di nuove applicazioni sia al rafforzamento/mantenimento delle funzionalità esistenti al fine di rispondere in modo sempre più efficiente alle esigenze della clientela.
Ai sensi dell'art. 2364, comma 2, del Codice Civile e dell'art. 6, comma 4, dello Statuto della Società, il Bilancio d'esercizio sarà sottoposto ad approvazione da parte dell'Assemblea ordinaria dei Soci entro 120 giorni dalla chiusura dell'esercizio.
La Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario (o Dichiarazione non Finanziaria) del Gruppo FinecoBank, predisposta ai sensi del D.lgs. 254/2016, costituisce una relazione distinta rispetto al Bilancio consolidato, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016, ed è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
L'Informativa Stato per Stato ai sensi dell'Art. 89 della Direttiva 2013/36/ UE del Parlamento europeo e del Consiglio (CRD IV), modificata dalla Direttiva (UE) 2019/878 (c.d. CRD V), è pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Ai sensi dell'articolo 70, comma 8, e dell'articolo 71, comma 1-bis, del Regolamento Emittenti, FinecoBank S.p.A. si è avvalsa della facoltà di derogare all'obbligo pubblicazione del documento informativo nei casi previsti dagli articoli 70, comma 6, e 71, comma 1, del Regolamento Emittenti.

Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 18 gennaio 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 17 gennaio 2022, ha approvato i seguenti sistemi di incentivazione che saranno sottoposti all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 28 aprile 2022:
Inoltre, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi il 7 febbraio 2022, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale.
L'Unione Europea ha sin da subito istituito un pacchetto di sanzioni ad hoc che colpisce gli scambi commerciali con la Russia e vieta di importare prodotti come carburanti minerali, tabacco, cemento, ferro o acciaio. Il Parlamento europeo, riunito in seduta straordinaria a Bruxelles il 1 marzo 2022, ha avviato la discussione in merito ad un progressivo ampiamento delle sanzioni e limitazioni alle importazioni delle più importanti merci di esportazione russe, tra cui petrolio e gas, divieti ai nuovi investimenti dell'Unione Europea nella Federazione russa e viceversa, blocco dell'accesso alle banche russe al sistema finanziario europeo ed esclusione della Federazione russa dal sistema SWIFT (l'esclusione dal sistema SWIFT è stato finora selettivo).
La Commissione Europea, nei primi giorni di marzo, ha ufficializzato il fatto che il conflitto militare in atto provocherà una frenata dell'economia. L'esecutivo comunitario ha deciso di concedere ai governi una certa libertà nel mettere a punto i bilanci pubblici nel 2023, non aprirà in primavera procedure per deficit eccessivo e non applicherà la regola che richiede un taglio del debito di un ventesimo all'anno. Eurostat ha annunciato che l'inflazione a febbraio è stata pari al 5,8% annuo, rispetto al 5,1% di gennaio. L'inflazione core (che esclude energia, cibo, alcol e tabacco) è aumentata dal 2,3% al 2,7% ma sono proprio i prezzi dell'energia (in crescita del 31,7%) che aumentano la spirale inflazionistica.
Per quanto riguarda i mercati, nei primi giorni di marzo 2022 si è assistito:
• alla chiusura della borsa di Mosca (Moscow Stock Exchange);

Dopo l'invasione dell'Ucraina, alcune agenzie di rating hanno tagliato il rating sulla Russia, mettendo il Paese tra quelli che possono avere problemi a rimborsare il proprio debito, indicando di mantenere alta l'attenzione alle sanzioni imposte al Paese dall'Occidente.
Gli effetti economici del conflitto russo ucraino non trovano ancora pieno riscontro nella dinamica della produzione industriale tuttavia potranno accrescere l'incertezza rischiando di compromettere la crescita del Pil nel 2022.
L'European Securities and Markets Authority (ESMA) in coordinamento con le autorità nazionali competenti, sta monitorando l'impatto della crisi ucraina sui mercati finanziari al fine di garantire l'ordinato funzionamento dei mercati, la stabilità finanziaria e la protezione degli investitori. A tal riguardo, la stessa autorità ha pubblicato, in data 14 marzo 2022, un Public Statement ("ESMA71-99-1864") che contiene raccomandazioni, indirizzate alle società quotate ed agli altri emittenti vigilati, sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie.
In tale ambito si segnala che, dal punto di vista del proprio portafoglio investimenti, il Gruppo non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Se il conflitto si tradurrà in una diminuzione della crescita economica (Italia e Spagna in primis), tale scenario potrà comportare maggiori rettifiche di valore per le esposizioni detenute, crediti e titoli di debito, a causa dell'aggiornamento della componente Forward Looking Information prevista dal principio contabile IFRS 9. Anche i prodotti di FAM hanno un'esposizione diretta limitata in asset russi.
Con riferimento ai rischi ICT e Cyber, il 24 febbraio 2022 il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
Con riferimento: (i) agli obblighi di congelamento di fondi nei confronti di soggetti ed entità sanzionate, (ii) alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati, (iii) alle limitazioni ai flussi finanziari da e verso la Russia, sia in termini di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone fisiche o giuridiche residenti in Russia, salvo specifiche deroghe, se il valore totale è superiore a 100.000 euro, (iv) agli obblighi di comunicazione alle autorità competenti, il Gruppo si avvale di presidi che consentono di monitorare i nominativi di soggetti ed entità sanzionate e gli ISIN di strumenti finanziari sanzionati, necessari ad avviare le conseguenti attività di congelamento degli asset richiesti dalla normativa. Fineco non avendo esposizioni dirette non ha provveduto a congelare alcuna esposizione. Infine, il Gruppo dispone di strumenti informativi che consentono di monitorare la costante evoluzione del quadro normativo di riferimento.
Lo scenario prospettico, pur in un contesto di pressione sui margini e di generale incertezza derivante dal conflitto militare tra Russia e Ucraina, che ha innescato una crisi internazionale, e dagli effetti della pandemia da Coronavirus, vede il Gruppo sfruttare due trend strutturali che stanno trasformando la società italiana: la digitalizzazione e la richiesta di consulenza.
Le abitudini della clientela bancaria sono cambiate in modo radicale negli ultimi dieci anni ed è aumentato il bisogno della stessa di ricevere un servizio anche lontano dal proprio sportello o in orari non convenzionali, oltre alla crescente possibilità dei clienti di utilizzare Internet in qualsiasi momento

della giornata e in qualsiasi luogo. Questa esigenza si è accentuata nei mesi caratterizzati dal lockdown e FinecoBank intende proseguire nella digitalizzazione e informatizzazione del business, non solo nell'interfaccia con i propri clienti ma anche nei processi operativi interni. L'obiettivo è di incrementare la digitalizzazione e permettere maggiori risparmi ed efficienze al Gruppo. La leva operativa è identificata come key point del vantaggio competitivo di Fineco grazie al core system sviluppato e gestito internamente. La solida e diffusa cultura IT interna alla Banca consente un'alta scalabilità del business, anche grazie ai Big Data Analytics sviluppati internamente. La diffusione dei dispositivi mobile e l'utilizzo di Internet offrono vantaggi competitivi a una banca come FinecoBank che ha sempre puntato sulla tecnologia e, più in particolare, sul binomio tra una piattaforma digitale avanzata e una rete di consulenti finanziari specializzati.
Altro trend strutturale che favorisce il posizionamento di FinecoBank è relativo alla crescente domanda da parte della clientela di servizi di consulenza evoluta e specializzata, sostenuta dalla propensione degli italiani al risparmio. Il mercato italiano è infatti caratterizzato da una elevata ricchezza delle famiglie e da un alto tasso di ricchezza impiegata in investimenti immobiliari. In tale ambito, si registra un netto recupero degli investimenti in fondi comuni di investimento rispetto al passato anche se ancora inferiore rispetto ad altri paesi appartenenti all'Eurozona. La recente emergenza sanitaria ha contribuito a consolidare una maggiore consapevolezza dell'importanza di gestire correttamente il proprio risparmio e a promuovere una maggiore attenzione per i mercati finanziari. È in atto, inoltre, un cambiamento di mentalità da parte dei risparmiatori sempre più propensi ad usufruire di consulenza qualificata e a investire in modo diretto sui mercati. Anche nell'area del Brokerage i risultati sono aumentati in modo significativo rispetto a periodi precedenti caratterizzati dagli stessi livelli di volatilità, a conferma dell'innalzamento del floor dei ricavi, grazie alla diversificazione dei prodotti e servizi offerti e all'allargamento della base clienti.
L'elevato grado di soddisfazione della clientela, la qualità dell'offerta di prodotti e servizi e il progressivo incremento della produttività della Rete, sostenuta anche dall'organizzazione del lavoro in team, oltre che dal continuo aggiornamento ed utilizzo di piattaforme digitali, consente alla banca di mantenere un sentiero di crescita equilibrato e sostenibile nel lungo periodo.
Il Gruppo continuerà a perseguire la propria strategia basata principalmente sulla crescita organica, grazie all'efficienza dei processi e alla qualità dei servizi. L'obiettivo è quello di rafforzare ulteriormente il proprio posizionamento competitivo nel settore dei servizi integrati di banking, brokerage ed investing attraverso l'elevata qualità e la completezza dei servizi finanziari offerti, riassunti nel concetto di "one stop solution", grazie anche all'attività di gestione del risparmio svolta da Fineco AM che consentirà alla Banca di essere ancora più vicina alle esigenze della propria clientela, più efficiente nella selezione dei prodotti e più profittevole grazie al modello di business integrato verticalmente.
FinecoBank detiene una quota di mercato sui TFA26 pari al 2,08% a settembre 2021, con interessanti potenziali margini di crescita.
In tale contesto, tuttavia, è necessario considerare che le tensioni sui mercati potrebbero avere un effetto negativo sulla raccolta di asset under management e sugli stock gestiti dal Gruppo, con conseguente riduzione dei proventi commissionali generati dall'Investing. Al contrario, i ricavi del Brokerage, in aumento nei periodi di maggiore volatilità dei mercati, sono attesi in aumento così come il margine d'interesse, come conseguenza dell'attesa crescita dei tassi e dell'inflazione.
Fineco intende perseguire i propri obiettivi di crescita sostenibile di lungo termine, anche in ambito ESG27, a favore della creazione di valore di lungo termine per gli stakeholder, mantenendo una propensione al rischio bassa. Intende farlo, principalmente, supportando i clienti nella gestione responsabile dei propri investimenti, attraverso l'offerta di prodotti e servizi di eccellenza, senza fare ricorso ad offerte commerciali aggressive, grazie all'offerta di prodotti caratterizzati da fair pricing e "no performance fee", in combinazione con investimenti altamente liquidi e con basso rischio.
Considerati i rischi tipici del settore di appartenenza, si prevede un positivo andamento della gestione per l'esercizio 2022, favorito anche dalle aspettative di rialzo dei tassi d'interesse, salvo il verificarsi di ulteriori eventi di natura eccezionale o dipendenti da variabili sostanzialmente non controllabili dagli Amministratori e dalla Direzione.
26 Fonte Banca d'Italia, flussi di ritorno Bastra.
27 Dettagli disponibili all'interno della Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).

Proposta di approvazione del bilancio e destinazione dell'utile d'esercizio Sottoponiamo alla Vostra approvazione il Bilancio dell'esercizio 2021 della Capogruppo FinecoBank S.p.A. e la proposta di destinazione dell'utile dell'esercizio 2021, che ammonta a 368.600.823,06 euro.
Si ricorda che, ai sensi dell'art. 6, 1° comma, lett. a) del D.Lgs. n. 38/2005, una quota degli utili dell'esercizio corrispondente alle plusvalenze iscritte nel conto economico, al netto del relativo onere fiscale e diverse da quelle riferibili agli strumenti finanziari di negoziazione e all'operatività in cambi e di copertura, che discendono dall'applicazione del criterio del valore equo (fair value) o del patrimonio netto, deve essere iscritta in una riserva indisponibile. Tale riserva verrà rilasciata e destinata a Riserva straordinaria per un importo di 4.152.690,75 euro, corrispondente alla variazione delle plusvalenze, anche a seguito di realizzo, rilevata nell'esercizio 2021.
Infine si precisa che verrà data evidenza contabile dell'ammontare della riserva negativa che include le perdite rilevate nel conto economico dell'esercizio 2021 per effetto della valutazione al patrimonio netto della società Hi-MTF Sim S.p.A., sottoposta ad influenza notevole, per un importo di 26.497 euro.
Con riferimento al riallineamento fiscale degli avviamenti, si ricorda che con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 10 giugno 2021, ha deliberato il riallineamento dei valori fiscali degli avviamenti iscritti nel bilancio di FinecoBank al 31 dicembre 2019, e ancora presenti al 31 dicembre 2020, per un importo totale di 89.024.644 euro. In ragione del predetto riallineamento, è stato appostato, a valere sulla Riserva straordinaria, un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione per una quota di 86.353.904,83 euro, pari all'importo degli avviamenti riallineati al netto dell'imposta sostitutiva pagata.
In conclusione, l'Assemblea è invitata ad approvare:
La messa in pagamento del dividendo nella misura anzidetta, con l'osservanza delle disposizioni di legge, avverrà il giorno 25 maggio 2022 con data di "stacco" della cedola il giorno 23 maggio 2022. Ai sensi dell'art. 83-terdecies del D.lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 ("TUF"), saranno, pertanto, legittimati a percepire il dividendo coloro che risulteranno azionisti in base alle evidenze dei conti al termine della giornata contabile del 24 maggio 2022 ("record date").
Si precisa che verrà girata a Riserva straordinaria la quota di dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si troverà in possesso alla record date.
Il Consiglio di Amministrazione
Milano, 15 marzo 2022
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Presidente Marco Mangiagalli

I risultati conseguiti nelle principali aree di attività
Relazione sulla gestione consolidata
112 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Schemi del bilancio consolidato Stato patrimoniale consolidato

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci dell'attivo | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.464.182 | 2.014.399 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 25.778 | 27.985 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 20.240 | 16.997 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.538 | 10.988 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 39.017 | 143.698 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.895.959 | 28.839.472 |
| a) crediti verso banche | 5.757.506 | 8.000.280 | |
| b) crediti verso clientela | 25.138.453 | 20.839.192 | |
| 50. | Derivati di copertura | 127.448 | 19.003 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (1.535) | 55.448 |
| 70. | Partecipazioni | 1.294 | - |
| 90. | Attività materiali | 150.347 | 151.872 |
| 100. | Attività immateriali | 128.686 | 129.199 |
| - avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| 110. | Attività fiscali | 42.974 | 13.314 |
| a) correnti | - | 5.166 | |
| b) anticipate | 42.974 | 8.148 | |
| 130. | Altre attività | 993.025 | 360.627 |
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 31.755.017 |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 relativi alla voce 10. "Cassa e disponibilità liquide" e voce 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" sono stati riesposti al fine di recepire le modifiche introdotte dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nel Bilancio 2020 i suddetti crediti a vista erano stati rilevati nella voce 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" per un importo di 254.051 migliaia di euro (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata).

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
31.570.201 | 29.424.598 | |
| a) debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | |
| b) debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.739 | |
| c) titoli in circolazione | 497.266 | - | |
| 20. Passività finanziarie di negoziazione |
4.417 | 5.889 | |
| 40. Derivati di copertura |
57.313 | 214.388 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) |
7.950 | 17.714 | |
| 60. Passività fiscali |
35.864 | 13.954 | |
| a) correnti | 35.864 | 10.204 | |
| b) differite | - | 3.750 | |
| 80. Altre passività |
342.844 | 273.784 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto del personale |
5.033 | 4.924 | |
| 100. Fondi per rischi e oneri |
116.756 | 112.641 | |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 52 | 61 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 116.704 | 112.580 | |
| 120. Riserve da valutazione |
(5.877) | (2.833) | |
| 140. Strumenti di capitale |
500.000 | 500.000 | |
| 150. Riserve |
650.202 | 664.489 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale |
201.267 | 201.153 | |
| 180. Azioni proprie (-) |
(1.440) | (1.189) | |
| 200. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) |
380.711 | 323.571 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.867.175 | 31.755.017 |
Conto economico consolidato

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 250.598 | 278.318 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 269.371 | 293.897 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (7.449) | (10.647) |
| 30. | Margine di interesse | 243.149 | 267.671 |
| 40. | Commissioni attive | 871.244 | 720.503 |
| 50. | Commissioni passive | (420.542) | (313.152) |
| 60. | Commissioni nette | 450.702 | 407.351 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 199 | 108 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 71.643 | 87.678 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 2.505 | (259) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 32.141 | 9.005 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.243 | 7.235 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.898 | 1.770 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(39) | (758) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (39) | (758) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 800.300 | 770.796 |
| 130. | Rettifiche/Riprese di valore nette per rischio di credito relativo a: | (586) | (9.584) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (594) | (9.569) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8 | (15) | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 23 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 799.714 | 761.235 |
| 180. | Risultato netto della gestione finanziaria e assicurativa | 799.714 | 761.235 |
| 190. | Spese amministrative: | (409.991) | (379.254) |
| a) spese per il personale | (109.600) | (99.546) | |
| b) altre spese amministrative | (300.391) | (279.708) | |
| 200. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (9.890) | (7.310) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 9 | (39) | |
| b) altri accantonamenti netti | (9.899) | (7.271) | |
| 210. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (19.529) | (19.683) |
| 220. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (6.689) | (5.757) |
| 230. | Altri oneri/proventi di gestione | 140.813 | 111.869 |
| 240. | Costi operativi | (305.286) | (300.135) |
| 250. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (26) | - |
| 280. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 1 | (6) |
| 290. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 494.403 | 461.094 |
| 300. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (113.692) | (137.523) |
| 310. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 380.711 | 323.571 |
| 330. | Utile (Perdita) dell'esercizio | 380.711 | 323.571 |
| 350. | Utile (Perdita) dell'esercizio di pertinenza della Capogruppo | 380.711 | 323.571 |
I dati comparativi dell'esercizio 2020 relativi alla voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale precedentemente citata. Nel Bilancio 2020 gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche erano stati rilevati nella voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" per un importo di 371 migliaia di euro (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata).
| 2021 | 2020 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,62 | 0,53 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,62 | 0,53 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa consolidata, Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato, Sezione 25.
Prospetto della redditività consolidata complessiva

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Utile (Perdita) dell'esercizio | 380.711 | 323.571 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (1.076) | (3.054) | |
| 70. | Piani a benefici definiti | (1.076) | (3.054) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (1.968) | (781) | |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.968) | (781) |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.044) | (3.835) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 377.667 | 319.736 |
| 200. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 377.667 | 319.736 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | |||||||||||||||
| Modifica saldi Esistenze al Esistenze al 31/12/2020 01/01/2021 apertura |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
nuove azioni Emissioni |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
complessiva esercizio 2021 Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2021 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2021 |
|||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 201.153 | 201.153 | 114 | 201.267 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 633.306 | 633.306 | 323.571 | (19.706) | (323.247) | (114) | 613.810 | - | ||||||||
| - altre | 31.183 | 31.183 | 5.209 | 36.392 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(2.833) | (2.833) | (3.044) | (5.877) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | 500.000 | - | ||||||||||||
| Azioni proprie | (1.189) | (1.189) | 570 | (821) | (1.440) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
323.571 | 323.571 | (323.571) | 380.711 | 380.711 | - | ||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.687.125 | - | 1.687.125 | - | (19.706) | 684 | (821) | (323.247) | - | - | 5.095 | - | 377.667 | 1.726.797 | - | |
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.
La colonna "Distribuzione straordinaria di dividendi" comprende la distribuzione del dividendo unitario di 0,53 euro messo in pagamento il giorno 24 novembre 2021, approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021 su proposta del Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | |||||||||||||||
| Modifica saldi al 31/12/2019 apertura Esistenze |
esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Esistenze al 01/01/2020 |
Riserve | Dividendi e destinazioni altre |
Variazioni di riserve |
azioni proprie Acquisto |
Distribuzione straordinaria di dividendi |
strumenti di Variazione capitale |
proprie azioni Derivati su |
Stock options | interessenze partecipative Variazioni |
esercizio 2020 complessiva Redditività |
Patrimonio netto del gruppo al 31/12/2020 |
Patrimonio netto di terzi al 31/12/2020 |
||||
| Capitale: | ||||||||||||||||
| - azioni ordinarie | 200.941 | 200.941 | 212 | 201.153 | - | |||||||||||
| - altre azioni | ||||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934 | 1.934 | 1.934 | - | ||||||||||||
| Riserve: | ||||||||||||||||
| - di utili | 364.937 | 364.937 | 288.365 | (19.783) | (212) | 633.306 | - | |||||||||
| - altre | 32.656 | 32.656 | (1.474) | 31.183 | - | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.002 | 1.002 | (3.835) | (2.833) | - | |||||||||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | 500.000 | - | ||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351) | (7.351) | 6.561 | (399) | (1.189) | - | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
288.365 | 288.365 | (288.365) | 323.571 | 323.571 | - | ||||||||||
| Patrimonio netto del gruppo |
1.382.484 | - | 1.382.484 | - | (19.783) | 6.773 | (399) | - | - | - | (1.686) | - | 319.736 | 1.687.125 | - | |
| Patrimonio netto di terzi |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
La colonna "Riserve" comprende l'utile 2019 di FinecoBank S.p.A.. Si segnala che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.

Rendiconto finanziario consolidato
| A. ATTIVITA' OPERATIVA Importo 2021 2020 1. Gestione 589.263 577.502 - risultato d'esercizio (+/-) 380.711 323.571 - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate 190 1.623 al fair value con impatto a conto economico (-/+) - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) (1.043) 743 - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) 3.443 10.550 - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) 26.218 25.440 - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) 22.606 18.496 - premi netti non incassati (-) - - - altri proventi/oneri assicurativi non incassati (-/+) - - - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) 27.567 2.381 - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (-/+) - - - altri aggiustamenti (+/-) 129.571 194.698 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie (3.003.503) (2.770.535) - attività finanziarie detenute per la negoziazione (4.871) (6.666) - attività finanziarie designate al fair value - - - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 5.056 389 - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva 100.276 174.590 - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (2.476.736) (2.917.324) - altre attività (627.228) (21.524) 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie 2.198.984 3.264.562 - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 2.145.703 3.350.336 - passività finanziarie di negoziazione 360 (1.060) - passività finanziarie designate al fair value - - - altre passività 52.921 (84.714) Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa (215.256) 1.071.529 B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO 1. Liquidità generata da - 1 - vendite di partecipazioni - - - dividendi incassati su partecipazioni - - - vendite di attività materiali - 1 - vendite di attività immateriali - - - vendite di rami d'azienda - - 2. Liquidità assorbita da (15.857) (29.381) - acquisti di partecipazioni (1.321) - - acquisti di attività materiali (8.360) (21.519) - acquisti di attività immateriali (6.176) (7.862) - acquisti di società controllate e di rami d'azienda - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento (15.857) (29.380) C. ATTIVITA' DI PROVVISTA - emissioni/acquisti di azioni proprie (136) 6.374 - emissioni/acquisti di strumenti di capitale - - - distribuzione dividendi e altre finalità (343.640) (26.554) - vendita/acquisto di controllo di terzi - - Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista (343.776) (20.180) LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO (574.889) 1.021.969 |
(Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|

(Importi in migliaia)
| Voci di bilancio | Importo | ||
|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 2.014.508 | 1.005.063 | |
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (574.889) | 1.021.969 | |
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 24.597 | (12.524) | |
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 1.464.216 | 2.014.508 |
Legenda (+) generata (-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.
I dati comparativi dell'esercizio 2020 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale precedentemente citata. Nello specifico, nel Bilancio 2020 la voce "Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio" e la voce "Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio" erano state rilevate al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" per un importo, rispettivamente, di 70.396 migliaia di euro e 43.317 migliaia di euro. Di conseguenza è stata riesposta anche la voce "3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e la voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio".
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie del Gruppo, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

Rendiconto finanziario consolidato
Schemi del bilancio consolidato
120 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Il presente Bilancio consolidato del Gruppo Bancario FinecoBank (rappresentato dalla Banca e dalla società controllata Fineco Asset Management DAC, di seguito "Gruppo FinecoBank" o "Gruppo") è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio consolidato e della nota integrativa consolidata utilizzati per la redazione del presente Bilancio consolidato.
La redazione del presente Bilancio consolidato è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio consolidato è costituito dallo Stato patrimoniale consolidato, dal Conto economico consolidato, dal Prospetto della redditività consolidata complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato, dal Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa consolidata ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione ("Relazione sulla gestione consolidata") e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio consolidati e i dati delle tabelle di nota integrativa consolidata dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Lo Stato patrimoniale consolidato e il Conto economico consolidato sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.
Nel Prospetto della redditività consolidata complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico consolidato, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.
Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto consolidato viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.
Il Rendiconto finanziario consolidato riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.
Gli schemi di Bilancio consolidato e la nota integrativa consolidata sono redatti in migliaia di euro, salvo quando diversamente indicato, e sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale consolidato, Conto Economico consolidato e Prospetto della redditività consolidata complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa consolidata che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.

Con riferimento alla Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005, si segnala che in data 29 ottobre 2021 Banca d'Italia ha emanato il 7° aggiornamento, applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, con il quale sono state apportate modifiche che riguardano principalmente la rappresentazione in bilancio:
Gli interventi di modifica recepiscono, altresì, le novità introdotte dagli emendamenti all'IFRS 7 in materia di informativa sugli strumenti finanziari, omologati con il Regolamento (UE) 2021/25 del 13 gennaio 2021, in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, che tiene conto delle nuove richieste informative in relazione alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse sugli strumenti finanziari. Con l'occasione, Banca d'Italia ha recepito alcune indicazioni fornite tramite precedenti comunicazioni e pertanto già incluse nell'informativa di bilancio.
Per omogeneità di confronto, ove previsto, sono stati riesposti i dati comparativi relativi all'esercizio 2020. Si precisa, altresì, che il Gruppo al 31 dicembre 2021 non detiene attività finanziarie "impaired acquisite o originate".
Il presente Bilancio consolidato è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo, dubbi o incertezze circa la capacità dello stesso di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente, anche con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore dal 1° gennaio 2021 di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 5 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio". In particolare:
Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione consolidata, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Di seguito si espongono i criteri e i principi di consolidamento adottati nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Non sono presenti società indirettamente controllate da FinecoBank.
Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:
Per il consolidamento con il metodo del patrimonio netto sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2021 forniti da Hi-MTF SIM S.p.A., unica partecipazione sottoposta ad influenza notevole ed inclusa nel perimetro.
In data 22 luglio 2021 FinecoBank ha perfezionato l'acquisizione di una quota di partecipazione pari al 20% nel capitale di Hi-MTF Sim S.p.A. (di seguito "Hi-MTF"). Il presente Bilancio consolidato include, pertanto, l'effetto della prima rilevazione della suddetta partecipazione che, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 28, è stata valutata con il metodo del patrimonio netto.
| Tipo di | Rapporto di partecipazione | Disponibilità voti % (2) |
||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni imprese | Sede operativa | Sede legale | rapporto (1) | Impresa partecipante Quota % |
||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 1 | FinecoBank | 100% | 100% effettivi |
Legenda:
(1)Tipo di rapporto:
1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria (2)Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria, distinguendo tra effettivi e potenziali.
Il Gruppo determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento considerando i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Il Gruppo differenzia fra entità governate attraverso diritti di voto, cosiddette entità operative, e entità non governate attraverso diritti di voto, le quali comprendono, ad esempio, entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.
Nel caso delle entità operative, i seguenti fattori forniscono evidenza di controllo:

Le entità a destinazione specifica ("special purpose entities") sono considerate controllate laddove il Gruppo sia in grado di governare/gestire gli assets sottostanti in concomitanza con una esposizione ad almeno il 30% del rischio di prima perdita associato al sottostante (di norma coincidente con le classi esposizioni più junior delle passività emesse dallo SPE).
Il controllo dei fondi di investimento è tipicamente evidenziato dal diritto contrattuale alla gestione delle scelte/strategie di investimento del fondo stesso (sia direttamente, agendo come asset manager, sia indirettamente mediante l'abilità di rimuovere l'asset manager) in concomitanza con il possesso di almeno il 30% dell'esposizione (combinato disposto di quote e commissioni ricevute dal fondo nel caso in cui l'investor sia anche asset manager). Nell'ambito dei fondi gestiti da società del Gruppo, non sono considerati controllati i fondi in fase di Seed/Warehousing. In questa fase, infatti, la finalità del fondo è quella di investire, secondo quanto previsto dal relativo regolamento, in attività finanziarie e non finanziarie al fine di collocare le quote ad investitori terzi. Conseguentemente si ritiene che la società di gestione non sia in grado di esercitare un effettivo potere a seguito del limitato ambito discrezionale.
Alla data del 31 dicembre 2021 nel perimetro di consolidamento l'unica società controllata è Fineco AM.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
Alla data del 31 dicembre 2021 nel perimetro di consolidamento l'unica società collegata è Hi-MTF SIM S.p.A..
Un accordo a controllo congiunto è un accordo contrattuale nel quale due o più controparti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Un accordo a controllo congiunto possiede le seguenti caratteristiche:
Secondo il principio IFRS 11 gli accordi a controllo congiunto devono essere classificati quali Joint operation (attività a controllo congiunto) o una Joint venture in funzione dei diritti e delle obbligazioni contrattuali detenuti dal Gruppo:
Il Gruppo non detiene accordi a controllo congiunto.

Alla data del 31 dicembre 2021 l'unica partecipazione controllata in via esclusiva, Fineco AM, è partecipata al 100%.
Nessun dato da segnalare.
Come richiesto dal paragrafo 11 dell'IFRS 12, si precisa che non vi sono bilanci di società controllate utilizzati nella preparazione del bilancio consolidato riferiti a una data diversa da quella del bilancio consolidato stesso.
Le partecipazioni in società controllate sono consolidate con il metodo integrale, che consiste nell'acquisizione "linea per linea" degli aggregati di stato patrimoniale e di conto economico della società controllata.
Dopo l'eventuale attribuzione ai terzi, in voce propria, delle quote di loro pertinenza del patrimonio e del risultato economico (rispettivamente voce "190. Patrimonio di pertinenza di terzi" e voce "340. Utile (Perdita) di periodo di pertinenza di terzi"), il valore contabile della partecipazione viene annullato – a fronte dell'assunzione delle relative attività e passività – in contropartita della corrispondente frazione di patrimonio netto di pertinenza della controllante (100% nel caso di società interamente detenuta dalla controllante). Le differenze risultanti da questa operazione, se positive, sono rilevate – dopo l'eventuale imputazione a elementi dell'attivo o del passivo della controllata, incluse le attività intangibili – come avviamento nella voce Attività immateriali. Le eventuali differenze negative sono imputate al conto economico. I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra le società, sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate. I dividendi distribuiti dalle società controllate vengono elisi dal conto economico consolidato in contropartita alle riserve di utili di esercizi precedenti.
Le partecipazioni in società collegate e joint venture sono consolidate, come previsto dallo IAS 28, con il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.
All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.
Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".
Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:
I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.

Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 250. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.
Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2022 che ne ha autorizzato la diffusione pubblica anche ai sensi dello IAS 10.
Nel corso del 2021 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2021 (1° aprile 2021 o in data successiva per il Regolamento UE 2021/1421, con facoltà di applicazione anticipata):
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria consolidata al 31 dicembre 2021.
In particolare, con riferimento al Regolamento (UE) 2021/25, che recepisce il documento "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse — fase 2 Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16", pubblicato dallo IASB in data 27 agosto 2020, le principali modifiche introdotte riguardano i possibili impatti contabili, in termini di rappresentazione delle modifiche dei contratti in essere e delle coperture contabili, derivanti dall'applicazione dei nuovi tassi (cd. replacement issue). In dettaglio, il Regolamento chiarisce che le modifiche a seguito della IBOR Reform relative alla sostituzione del tasso IBOR esistente con il nuovo tasso Risk Free Rate non devono costituire un evento di derecognition ai sensi dell'IFRS 9, ma anche in modo analogo in applicazione dell'IFRS 16 ai contratti di leasing, introducendo al tal fine un espediente pratico che consente di rappresentare tali modifiche, se effettuate come diretta conseguenza dell'IBOR Reform e su basi economiche equivalenti, con un adeguamento prospettico del tasso di interesse effettivo, con impatti sul margine di interesse dei futuri periodi. In tema di coperture contabili, sono state introdotte alcune eccezioni allo IAS 39 e all'IFRS 9 che consentono di non effettuare il discontinuing a seguito dell'aggiornamento della documentazione sulla relazione di copertura (per la modifica del rischio coperto, del sottostante coperto o del derivato di copertura o della modalità di verifica della tenuta della copertura) se conseguenza diretta dell'IBOR Reform ed effettuate su basi economiche equivalenti. Per maggiori dettagli in merito agli impatti per il Gruppo connessi alla riforma degli indici di riferimento si rimanda al paragrafo "Informazioni integrative aggiuntive relative alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse".
Si segnala inoltre che a partire dal 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07) che stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione delle esposizioni creditizie a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguardano:

• l'introduzione del divieto di compensare gli importi scaduti con eventuali linee di credito non utilizzate dal debitore.
L'introduzione della "Nuova definizione di default" non ha avuto effetti significativi sulle esposizioni del Gruppo. Nel dettaglio, al 1° gennaio 2021 il Gruppo ha rilevato un incremento delle esposizioni deteriorate per cassa un importo di 271 migliaia di euro.
Alla data del 31 dicembre 2021, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2021:
Infine, al 31 dicembre 2021 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per il Gruppo, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
In ultimo, con riferimento all'impatto della crisi ucraina, si segnala che l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato, in data 14 marzo 2022, un Public Statement ("ESMA71-99-1864") che contiene raccomandazioni, indirizzate alle società quotate ed agli altri emittenti vigilati, sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie.
Con riguardo alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, alla data del presente bilancio non sussistono impatti di rilievo o modifiche nella strategia di gestione del rischio, in quanto il Gruppo, nello specifico la Capogruppo, già nel corso del 2020 aveva attivato il processo di transizione ai nuovi indici di riferimento che si è concluso nel corso del 2021.
Con riferimento alla clientela al dettaglio, nel corso del 2021 la Banca ha continuato ad offrire ai propri clienti i prodotti di credito esistenti sostituendo, con specifica modifica contrattuale, l'indice LIBOR utilizzato per la relativa remunerazione con tassi di riferimento alternativi, comunemente utilizzati dagli operatori del mercato. Con riferimento ai conti correnti multicurrency si precisa che l'indice LIBOR è stato sostituito a partire dal 1 aprile 2021.
Con riferimento alle operazioni con controparti istituzionali, già nel corso del 2020 la Banca aveva aderito al "Benckmark Supplement protocol e adesione e Ibor Fallbacks protocol". Per quanto riguarda le operazioni in contratti derivati realizzate tramite Clearing house, che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS, in data 27 luglio 2020, per effetto della riforma condotta dall'European Money Markets Institute (EMMI) ed in linea con le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank, il tasso Eonia della curva OIS è stato sostituito dal tasso €STR, anticipando la dismissione del tasso Eonia avvenuto nel 2021. Infine, nel corso del 2021, la Banca ha rinegoziato alcuni contratti derivati bilaterali sostituendo il tasso EONIA con il tasso €STR.
Nel corso del 2020 il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea era intervenuto adottando un pacchetto monetario straordinario a sostegno dell'economia reale della zona euro e nel corso dell'esercizio 2021 ha deciso di riconfermare l'orientamento molto accomodante della sua politica monetaria per uscire dalla pandemia in modo sicuro, con l'obiettivo di riportare l'inflazione in modo sostenibile al 2%. A tal proposito, nel mese di dicembre 2021 il Consiglio direttivo ha comunicato che i progressi compiuti nella ripresa economica e verso l'obiettivo di inflazione a medio termine consentono una riduzione graduale del ritmo degli acquisti di attività nei prossimi trimestri, tuttavia, è ancora necessario l'accomodamento monetario affinché l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% nel medio periodo. Alla luce dell'attuale incertezza, il Consiglio direttivo ha deciso di mantenere flessibilità e restare aperto a tutte le opzioni nella conduzione della politica monetaria. Il Consiglio direttivo è altresì pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti, ove opportuno e in qualsiasi direzione, per assicurare che l'inflazione si stabilizzi sull'obiettivo del 2% a medio termine.

Si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d'Italia del 16 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021. In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP. Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.247 migliaia di euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. La cedola è stata staccata il 22 novembre 2021 e messa in pagamento il 24 novembre 2021.
In merito alle iniziative poste in essere nel 2020, si ricorda anche il Regolamento (UE) 873/2020 (c.d. CRR "Quick-fix") del Parlamento EU e del Consiglio pubblicato in data 26 giugno 2020, che modifica il Regolamento (UE) 575/2013 ("CRR") e il Regolamento (UE) 876/2019 ("CRR II") e che ha apportato una serie di adeguamenti al quadro prudenziale di riferimento alla luce dell'emergenza sanitaria Covid-19, consentendo agli enti creditizi di applicare specifiche disposizioni transitorie, con lo scopo di fornire un sostegno patrimoniale che consenta agli enti creditizi di continuare a sostenere l'economia reale nel contesto della pandemia Covid-19. Il suddetto Regolamento, inoltre, aveva anticipato l'applicazione di alcune misure contenute nel CRR II, valide pertanto sino all'entrata in vigore di quest'ultimo a partire dal 28 giugno 2021. Tra le principali misure ancora in vigore si citano:
Si segnala, infine, che la Vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea, in collaborazione con le autorità nazionali competenti, ha effettuato un'accurata valutazione dei principali rischi e vulnerabilità che devono affrontare gli enti significativi sottoposti alla sua vigilanza diretta e ha definito le priorità strategiche per i prossimi tre anni. Le tre priorità individuate per il periodo 2022-2024 mirano ad assicurare che le banche:
Per ciascuna priorità, la Vigilanza bancaria della Banca Centrale Europea ha elaborato una serie di obiettivi strategici e relativi programmi di lavoro per i prossimi tre anni, in risposta alle vulnerabilità più rilevanti individuate attraverso l'esercizio su rischi e priorità del 2021.

L'emergenza sanitaria causata dalla propagazione della pandemia COVID-19 e l'incertezza della durata della stessa ha determinato forti ripercussioni sul sistema bancario e finanziario, la cui evoluzione nel prossimo futuro è tuttora di difficile previsione.
In tale contesto, oltre agli interventi dei governi nazionali e delle banche centrali volti a supportare l'economia reale, diverse Autorità si sono espresse con una serie di indicazioni e provvedimenti che riguardano gli aspetti contabili, che mirano a garantire agli intermediari una flessibilità nella gestione di questa particolare situazione, affinché possano assicurare il loro sostegno alle misure adottate dai governi nazionali per far fronte all'impatto economico causato della pandemia COVID-19.
I documenti emessi dalle diverse Autorità Europee/Standard setter, per quanto riguarda gli aspetti contabili e l'informativa finanziaria, hanno riguardato, in particolare, le seguenti tematiche specifiche:
Nello specifico, nel corso dell'esercizio 2020 erano stati emanati i seguenti principali documenti tuttora validi:
28 Banca d'Italia ha dato attuazione alle Linee Guida con comunicazione del 30 giugno 2020.

• in data 4 dicembre 2020, la Banca Centrale Europea ha pubblicato la lettera "Identification and measurement of credit risk in the context of the coronavirus (COVID 19) pandemic", indirizzata alle banche significative, volta a fornire ulteriori indicazioni in merito all'identificazione e alla misurazione del rischio di credito nell'ambito della pandemia COVID-19.
Si precisa, inoltre, che in data 29 ottobre 2021 l'ESMA ha pubblicato il public statement "European common enforcement priorities for 2021 annual financial reports", la sua dichiarazione pubblica annuale nella quale definisce le priorità comuni a livello europeo che devono essere applicate nella predisposizione delle relazioni finanziarie per l'anno 2021. La dichiarazione contiene le priorità legate ai bilanci redatti secondo gli International Financial Reporting Standards (IFRS), le priorità relative alle dichiarazioni non finanziarie e altre considerazioni relative agli Alternative Performance Measures (APM). Con riferimento ai bilanci redatti secondo gli IFRS le principali priorità riguardano:
Per quanto riguarda gli APM, la dichiarazione sottolinea che gli emittenti dovrebbero prestare attenzione durante l'adeguamento, l'etichettatura e/o la creazione di nuovi APM per rappresentare gli impatti del COVID-19.
In data 15 dicembre 2021, infine, l'ESMA ha pubblicato il "Report on the application of the IFRS 7 and IFRS 9 requirements regarding banks' expected credit losses (ECL)" nel quale fornisce una panoramica in merito all'applicazione dei principi e dei requisiti previsti dal principio contabile IFRS 7 "Strumenti finanziari: informazioni integrative" e IFRS 9 "Strumenti finanziari" da parte delle banche europee con riferimento alla valutazione e all'informativa delle perdite attese su crediti (ECL), con l'obiettivo di valutarne livello di conformità, trasparenza e comparabilità. La panoramica si basa sull'analisi dei rendiconti finanziari 2020 di un campione di 44 banche europee. Nel report sono fornite, altresì, raccomandazioni agli emittenti su come migliorare l'applicazione dei relativi requisiti, inoltre l'ESMA si aspetta che in sede di predisposizione e revisione del bilancio gli emittenti, le loro Società di revisione e i loro Comitati Audit considerino i risultati riportati nel report. Le raccomandazioni dell'ESMA agli emittenti riguardano le seguenti aree:
Nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, FinecoBank ha fornito indicazioni in merito agli impatti e ai rischi attuali e prospettici per il Gruppo conseguenti alla pandemia COVID-19, precisando come, in ottica prospettica, non si rilevano impatti sostanziali sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo. Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo, infatti, può contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi del Gruppo FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate nel paragrafo successivo, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti. Al 31 dicembre 2021 tali stime possono essere influenzate anche dall'evoluzione della pandemia COVID-19.
Nella presentazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga

misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio consolidato è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2021. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività del Gruppo, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti, dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dal Gruppo per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Si segnala, invece, che con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire dall'esercizio 2021, il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica, ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l'approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro.
Con riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 16 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la procedura adottata per la determinazione del valore d'uso

dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2022, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato – Sezione 10 – Attività immateriali della presente nota integrativa consolidata. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. (modello, assunzioni e parametri utilizzati), i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.
Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale e all'immobile di proprietà ad uso investimento detenuti da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa consolidata.
Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa consolidata.
Nella valutazione delle poste significative del bilancio sono stati considerati tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili. Pur considerando tale contesto, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2021, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.

Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un determinato periodo di tempo accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
In aggiunta a quanto sopra descritto, FinecoBank ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori fino a marzo 2021 (termine dell'accordo) per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento pandemico COVID-19 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA precedentemente citate. I soggetti interessati avevano la facoltà di chiedere la sospensione delle rate dei finanziamenti (solo capitale oppure capitale e interessi) per un periodo di tempo limitato accollandosi il pagamento del 100% degli interessi compensativi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. Il Gruppo ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi (100% a carico del cliente in caso di moratorie Accordo ABI oppure 50% a carico del cliente e 50% sostenuti da Consap in caso di moratorie con il ricorso al Fondo Gasparrini), non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19, al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti come conseguenza del COVID-19. Successivamente è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/1421 del 30 agosto 2021, che ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021. In entrambi i casi il Gruppo non ha applicato il practical expedient previsto.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2021 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 457 migliaia di euro (di cui 152 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 305 migliaia di euro ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2021 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 16 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.

La valutazione al fair value al 31 dicembre 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2021 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 723 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dal Gruppo utilizzando modelli e metodi valutativi applicati in analisi multi-scenario. Gli scenari ipotizzati recepiscono le più recenti notizie stampa riguardanti le offerte non vincolanti giunte al Fondo per l'acquisizione dell'intera partecipazione detenuta.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2021 risulta pari a complessivi 1.186.841 migliaia di euro (952.366 migliaia di euro nell'esercizio 2020), così ripartita:
La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2021 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2021, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 32.334 migliaia di euro (25.901 migliaia di euro nell'esercizio 2020), così composta:
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza del Gruppo per l'esercizio 2021, alla cui contribuzione partecipa solo la Capogruppo FinecoBank, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro nell'esercizio 2020). A questa si aggiunge la contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, richiamata da Banca d'Italia presso il sistema bancario, versata e contabilizzata nella voce 190. "Spese amministrative b) altre spese amministrative", per un ammontare pari a 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui il Gruppo non si è avvalso.

La Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815 hanno introdotto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA.
Il linguaggio XBRL (eXtensible Business Reporting Language) è leggibile da un dispositivo automatico e consente l'utilizzo automatizzato di grandi quantità di informazioni. Il linguaggio XBRL è consolidato e utilizzato in diverse giurisdizioni ed è attualmente l'unico linguaggio di markup appropriato per marcare le informazioni contenute nei bilanci. L'utilizzo del linguaggio di markup XBRL comporta l'applicazione di una tassonomia per convertire il testo leggibile da utenti umani in informazioni leggibili da un dispositivo automatico. La tassonomia IFRS, resa disponibile dalla Fondazione IFRS, è una tassonomia consolidata elaborata per marcare le informazioni presentate secondo gli IFRS. L'utilizzo della tassonomia IFRS facilita la comparabilità a livello mondiale dei markup dei bilanci redatti conformemente agli IFRS.
Il Regolamento (UE) 2021/337 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2021 ha introdotto la possibilità che uno Stato membro possa autorizzare gli emittenti ad applicare tale obbligo di comunicazione per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o dopo tale data, purché tale Stato membro notifichi alla Commissione la propria intenzione di autorizzare tale rinvio entro il 19 marzo 2021, e che tale intenzione sia debitamente giustificata. Successivamente, nel mese di marzo 2021 il Parlamento Europeo e il Consiglio dell'Unione Europea hanno approvato la proroga di un anno dell'entrata in vigore del Regolamento 815/2019. Nella Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 51 del 1° marzo 2021 è stata pubblicata la legge n. 21/2021 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183. All'articolo 3, comma 11-sexies, è disposto il rinvio di un anno dell'applicazione delle disposizioni del regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione, del 17 dicembre 2018, prevedendo che si applichino alle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021.
Pertanto, gli emittenti sono tenuti a redigere la relazione finanziaria annuale nel linguaggio XHTML e a "marcare" i bilanci consolidati IFRS contenuti nelle relazioni finanziarie annuali per gli esercizi finanziari aventi inizio il 1° gennaio 2021 o in data successiva. Per le "marcature", gli emittenti utilizzano il linguaggio di markup XBRL e una tassonomia i cui elementi sono quelli della tassonomia di base contenuti nel Regolamento Delegato (UE) 2019/815 e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto. Se non è opportuno utilizzare elementi della tassonomia di base, gli emittenti creano gli elementi della tassonomia di estensione.
Dal 1° gennaio 2021, e quindi a partire dal bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021, viene introdotto l'obbligo di marcare le seguenti informazioni:
Dal 1° gennaio 2022, e quindi a partire dalla Relazione finanziaria annuale chiusa al 31 dicembre 2022, l'obbligo di redazione secondo il nuovo formato ESEF si estenderà anche all'informativa contenuta nella Nota integrativa consolidata e alla Relazione sulla gestione consolidata nel caso vengano fatti rimandi.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 15 marzo 2022 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi del presente bilancio consolidato 2021, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank, e la versione XHTML, incluso nell'ESEF package, della stessa Relazione finanziaria annuale, che verrà pertanto pubblicata nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA, sul sito di Fineco (https://www.finecobank.com), per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla Direttiva 2004/109/CE (c.d. direttiva Transparency). Si precisa che la Relazione finanziaria annuale consolidata del Gruppo include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo FinecoBank. Si segnala, infine, che il presente documento "Bilanci e Relazioni 2021" è stato approvato dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella medesima seduta del 15 marzo 2022.
Il Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è sottoposto a revisione contabile ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.
Alcuni principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 risultano modificati rispetto a quelli adottati per la redazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2020.
Tali modifiche riguardano le operazioni di copertura, in quanto, a partire dal 1° gennaio 2021, il Gruppo ha deciso di applicare le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, in sostituzione dello IAS 39, per tutte le operazioni di copertura ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (c.d. "Macro Hedge Accounting"), per le quali continua ad applicare le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo 4. "Operazioni di copertura". La transizione al principio contabile IFRS9 ha generato un impatto economico negativo di circa 220 migliaia di euro, interamente registrato all'interno della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura".
Con riferimento ai Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti, il cui trattamento contabile non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale, il Gruppo ha predisposto un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni, come previsto IAS 8. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio".
Infine, come descritto nella Sezione 2 – Principi generali di redazione, in data 29 ottobre 2021 Banca d'Italia ha emanato il 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005, applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, con il quale sono state apportate modifiche che riguardano principalmente la rappresentazione in bilancio della voce di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", delle attività finanziarie "impaired acquisite o originate", delle attività immateriali, del dettaglio informativo relativo alle commissioni attive e passive e dei contributi al fondo di risoluzione e agli schemi di garanzia dei depositi (per maggiori dettagli si rimanda all'informativa fornita nella Sezione 2 – Principi generali di redazione).
Di seguito sono illustrati, per ciascuna voce dello stato patrimoniale e, in quanto compatibile, del conto economico, i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e rilevazione delle componenti reddituali.
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico consolidato.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale consolidato.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico consolidato alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:
Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, il Gruppo ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;
b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposti nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività consolidata complessiva ed anch'esse esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività consolidata complessiva ed esposte nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari), mentre sono esclusi i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), che sono rappresentati nella voce "Cassa e disponibilità liquide",
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
a) le attività finanziarie deteriorate acquistate o originate. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo corretto per il credito al costo ammortizzato dell'attività finanziaria dalla rilevazione iniziale;

b) le attività finanziarie che non sono attività finanziarie deteriorate acquistate o originate ma sono diventate attività finanziarie deteriorate in una seconda fase. Per tali attività finanziarie l'entità deve applicare il tasso di interesse effettivo al costo ammortizzato dell'attività finanziaria in esercizi successivi.
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie, per le quali applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3.
Le operazioni di copertura sono realizzate con lo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Possono essere identificate le seguenti tipologie di coperture:
Alle operazioni di copertura specifica il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia.
Una relazione di copertura è considerata efficace se vengono soddisfatti tutti i seguenti requisiti:
La verifica dell'efficacia della relazione di copertura deve essere effettuata all'inizio della relazione e su base continuativa, almeno ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale (reporting date), e comunque ogni qualvolta si verifichino delle modifiche significative nelle circostanze che influenzano i requisiti di efficacia. Il test di efficacia può essere anche solo di tipo qualitativo e svolto solo su base prospettica.
L'inefficacia di una relazione di copertura è misurata in base alle variazioni di fair value dello strumento coperto e di quello di copertura, comparando i cambiamenti dei loro valori. La misurazione del valore dello strumento coperto deve tener conto del valore temporale del denaro, pertanto deve essere effettuata al valore attuale netto. Per misurare i cambiamenti nel valore dello strumento coperto il Gruppo utilizza, come espediente pratico, un derivato "ipotetico" che abbia i termini identici a quelli dello strumento (senza però includere altri elementi – presenti nel derivato di copertura – di cui è privo lo strumento coperto).
Dalla relazione di copertura possono essere esclusi, come costi di copertura, i seguenti elementi:

La componente esclusa è sospesa a patrimonio netto e ammortizzata.
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura cessa inoltre integralmente quando cessa, nel suo complesso, di soddisfare i criteri di ammissibilità, ad esempio:
Non è consentito riclassificare, e quindi cessare, una relazione di copertura che:
Le operazioni di copertura sono valutate al fair value, in particolare:
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura specifica del rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
Alle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie il Gruppo applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39. Il Gruppo realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.

Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
Nelle operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" o 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Nella stessa voce di conto economico consolidato è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico consolidato. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60. dell'attivo o 50. del passivo è rilevata a conto economico consolidato tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del Bilancio consolidato il Gruppo ha in essere operazioni di copertura generica del rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela al dettaglio e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.
La voce include le interessenze detenute in società collegate e joint ventures.
I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni regolati dagli IFRS10 Bilancio consolidato, IAS28 Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS11 Accordi a controllo congiunto sono dettagliati, nella misura in cui applicabili, nella Sezione 3. "Area e metodi di consolidamento" della Parte A.1 della presente nota integrativa consolidata, che include l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole in ossequio a quanto previsto dall'IFRS12 (paragrafi 7-9).
Le restanti interessenze azionarie, diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" (si veda la Sezione 8 - Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione), sono classificate quali attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva o attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value e trattate in modo corrispondente (si vedano le Sezioni 1 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" e 2 – "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva").
La voce include:

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
La voce può includere, altresì, le attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonché le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 130. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:
• 190. "Spese amministrative: b) Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
• 230. "Altri oneri/proventi di gestione", se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce 280. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 210. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.
Le attività materiali costituiscono rimanenze laddove siano detenute per la vendita nel normale svolgimento dell'attività aziendale. Tali attività sono oggetto di valutazione al minore fra costo e valore netto di realizzo. Eventuali rettifiche di valore derivanti dall'applicazione del citato criterio sono rilevate alla voce "210. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato il Gruppo non detiene rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2.
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dal Gruppo, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| • | software | non superiore a 3 anni; |
|---|---|---|
• altre attività immateriali non superiore a 5 anni.
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 220. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico consolidato.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico consolidato, rispettivamente, alla voce "280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero "220. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio consolidato, corrispondente all'avviamento iscritto nel bilancio d'esercizio della Banca, riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico consolidato alla voce 270. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la Sezione 10.3 "Attività immateriali – Altre informazioni" della successiva Parte B della presente nota integrativa consolidata.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte rispettivamente nello stato patrimoniale consolidato alle voci 120. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività consolidata complessiva (si veda Parte D - Redditività consolidata complessiva).
Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 320. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico consolidato. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico consolidato.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti "Attività non correnti o gruppi di attività in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale consolidato del bilancio rispettivamente nelle voci 110. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite, sono calcolate applicando le legislazioni fiscali nazionali vigenti (con riferimento a ciascuna società consolidata integralmente) e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente, relativa a FinecoBank, l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
Per quanto riguarda la partecipata irlandese Fineco AM, le imposte sono state calcolate applicando l'aliquota del 12,5% (prevista dalla relativa legislazione fiscale).
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico consolidato alla voce 300. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività consolidata complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico consolidato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 120. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.
Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 200. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: b) altri accantonamenti netti" del conto economico consolidato, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.

Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico consolidato per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale del Gruppo, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico consolidato alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 140. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie del Gruppo non prevedono covenants che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:

Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico consolidato nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
• tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
• un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico consolidato nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 120. Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine esercizio.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto consolidato sono esposte anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
L'IFRS 4 definisce contratti assicurativi quei contratti in base ai quali una parte (l'assicuratore) accetta un rischio assicurativo significativo da un terzo (l'assicurato), concordando di risarcire quest'ultimo nel caso in cui subisca danni conseguenti a uno specifico evento futuro incerto.
In sintesi, il trattamento contabile di tali prodotti prevede l'iscrizione:

Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività e passività assicurative.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale consolidato nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività

finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale attività finanziaria "impaired acquisite o originate " (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
L'informativa relativa alle attività finanziarie "impaired acquisite o originate" riportata nella nota integrativa consolidata è esclusa dalla ripartizione per stadi di rischio di credito e rilevata separatamente.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti attività finanziarie "impaired acquisite o originate".
La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti e si suddividono in
I benefici ai dipendenti sono rilevati nel conto economico consolidato nella voce 190. "Spese amministrative a) spese per il personale" e sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti, ad eccezione dei benefici per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare, che sono iscritti sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale consolidato alla voce 100. "Fondo rischi ed oneri", e del trattamento di fine rapporto, iscritto nello stato patrimoniale consolidato alla voce 90. "Trattamento di fine rapporto del personale".
Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali "a vista" sono rilevate nella voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito".
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa consolidata, riportate in Parte B - Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
• i valori di bilancio, prima e dopo gli effetti della compensazione contabile, relativi alle attività e passività finanziarie che soddisfano le condizioni necessarie al riconoscimento di tali effetti;

Il trattamento contabile applicabile ai contributi ai fondi di risoluzione è stato disciplinato dalla Banca d'Italia con Comunicazione del 20 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza" e con Comunicazione del 25 gennaio 2017 "Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza". L'applicazione degli IFRS ai contributi ai fondi di garanzia ("Deposit Guarantee Schemes") sono stati oggetto di una Opinion ESMA "Application of the IFRS requirements in relation to the recognition of contributions to Deposit Guarantee Schemes in IFRS accounts" (2015/ESMA/1462 del 25 settembre 2015).
Ai fini del trattamento in bilancio è necessario far riferimento allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali" e all'Interpretazione IFRIC21 "Tributi". Quest'ultima, infatti, tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell'ambito di applicazione dello IAS 37. Ai sensi dell'IFRIC21, "un tributo rappresenta un impiego di risorse che incorporano benefici economici imposto dalle amministrazioni pubbliche alle entità in conformità alla legislazione". Gli obblighi di contribuzione, sia nella forma "ordinaria" sia nella forma "straordinaria", derivano da previsioni legislative e, conseguentemente, ricadono nella nozione di "Tributi" di cui all'IFRIC21. Lo IAS 37 e l'IFRIC21 prevedono che al verificarsi del fatto vincolante che crea un'obbligazione attuale debba essere registrata una passività. Poiché il decreto non prevede che i contributi siano, per intero oppure parzialmente, ridotti o restituiti agli intermediari, ogni volta che si verifica il fatto vincolante la passività connessa con i relativi contributi va registrata per l'intero importo. Poiché non è possibile ravvisare in contropartita alla passività né un'attività immateriale ai sensi dello IAS 38 né un'attività per un pagamento anticipato (prepayment asset), ne consegue che i contributi devono essere imputati a conto economico. Essendo forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi, tali contributi sono rilevati nella voce di conto economico consolidato 190 "Spese amministrative b) altre spese amministrative", nella quale vanno ricondotte, fra l'altro, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell'esercizio.
I contributi pubblici si manifestano sotto forma di trasferimenti di risorse alla società a condizione che questa abbia rispettato, o si impegni a rispettare, certe condizioni relative alle sue attività operative. Sono escluse quelle forme di assistenza pubblica alle quali non può ragionevolmente essere associato un valore e le operazioni con gli enti pubblici che non possono essere distinte dalle normali attività commerciali della società.
I contributi pubblici si possono distinguere in:
I contributi pubblici devono essere rilevati, con un criterio sistematico, nel conto economico negli esercizi in cui la società rileva come costi le relative spese che i contributi intendono compensare e solo nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che:
Il Gruppo iscrive i contributi pubblici in conto capitale nello stato patrimoniale consolidato come ricavo differito nella voce 80. "Altre passività" e rileva la quota parte di competenza dell'esercizio nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" durante la vita utile del bene.
I contributi in conto esercizio sono presentati nel conto economico consolidato nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione" oppure vengono dedotti dal costo correlato se tale compensazione consente di riflettere in modo più appropriato la sostanza dell'operazione.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di collocamento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori, i compensi pagati alla Società di revisione per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione e, più in generale, i costi sostenuti per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.
I Decreti Legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio")29 hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Per l'eco ed il sisma bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell'incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, al quale verrà riconosciuto un credito d'imposta. La maggior parte dei crediti d'imposta oggetto delle misure d'incentivo sono cedibili a terzi acquirenti, che li utilizzeranno secondo la specifica disciplina prevista. Nessuno dei crediti in oggetto è rimborsabile direttamente dallo Stato, in quanto gli stessi possono essere utilizzati in compensazione senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la quota parte non compensata nell'anno di riferimento per motivi di incapienza.
La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.
A tal fine il Gruppo, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità30, si è dotato di una accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria.
Il credito d'imposta viene inizialmente rilevato al suo fair value, corrispondente al prezzo dell'operazione, comprensivo dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurato con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato, in quanto ritenuto più idoneo a fornire un'informativa rilevante e attendibile, considerando che le attuali intenzioni di FinecoBank sono quelle di ottenere un rendimento lungo tutta la durata dell'operazione. Il tasso di interesse effettivo viene calcolato stimando i cash flow attesi, tenuto conto di tutti i termini relativi al credito d'imposta, compreso le compensazioni attese e il fatto che il credito d'imposta non utilizzato in ciascun periodo di compensazione sarà perso.
Ad ogni reporting period vengono rilevati a conto economico i proventi di competenza del periodo, ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica.
L'eventuale revisione delle stime dei cash flow attesi comporta il ricalcolo del valore contabile lordo del credito d'imposta come il valore attuale dei nuovi cash flow attualizzati all'originario tasso di interesse effettivo, come previsto dal paragrafo B5.4.6 dell'IFRS 9. Eventuali anticipazioni rispetto alle compensazioni stimate originariamente generanno delle riprese di valore, mentre eventuali posticipi genereranno delle rettifiche di valore, che verranno rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.
Il credito d'imposta non è assoggettato ad impairment secondo le regole definite dall'IFRS 9, in quanto l'operazione non espone il Gruppo ad un rischio di credito.
Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella voce di bilancio 130. "Altre attività", mentre i proventi determinati con il tasso di interesse effettivo vengono rilevati nella voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati". Nella medesima voce vengono rilevati gli utili/perdite determinati dalla revisione delle stime in merito ai cash flow attesi, ad eccezioni di quelli derivanti dal mancato utilizzo dei crediti d'imposta acquistati che vengono rilevati nella voce 230. "Altri oneri/proventi di gestione".
In caso di cessione a terzi, la differenza fra il prezzo incassato e il costo ammortizzato residuo alla data di cessione verrà rilevato nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
29 Convertiti in legge, con modificazioni, rispettivamente dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020.
30 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model del Gruppo è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (Risk Appetite Framework) stabilito annualmente. Tuttavia, una singola società può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, il Gruppo ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
Il Gruppo ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dal Gruppo nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.

Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.
In particolare, si tratta delle seguenti principali attività identificate dal Gruppo:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che il Gruppo non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale consolidato di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.

I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente Bilancio consolidato non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Capogruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile31. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking"32 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics.
31 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9
32 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

Ai fini del calcolo della perdita attesa per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire da gennaio 2021 il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali comuni al Gruppo costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA. Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni qualora l'ammontare del capitale, degli interessi o delle commissioni non pagate alla data in cui erano dovute superino entrambe le seguenti soglie: a) limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail; b) limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso debitore. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'IFRS 16 fornisce una definizione di leasing basata sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto. Rientrano nella definizione di leasing, oltre ai contratti di leasing propriamente detti, anche quelli di affitto, noleggio, locazione e comodato.
Il modello contabile da applicarsi da parte del locatario prevede che, per tutte le tipologie di leasing (leasing operativo e leasing finanziario) debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
Con riferimento, invece, al modello contabile che deve applicare il locatore, il principio contabile prevede la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Al momento dell'iscrizione iniziale l'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione, è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti ed eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).
La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.
I contratti di locazione stipulati dal Gruppo sono stati classificati come leasing operativo, pertanto i pagamenti ricevuti sono rilevati come proventi con un criterio a quote costanti nella voce di conto economico 230 "Altri oneri/proventi di gestione". Le attività sottostanti oggetto del contratto di leasing operativo sono ammortizzate e assoggettate al processo di verifica di perdite per riduzione di valore in modo analogo alle attività simili (per maggiori dettaglio si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).
Per maggiori dettagli in merito alle operazioni di leasing si rimanda alla parte M – Informativa sul leasing, contenuta nella presente nota integrativa consolidata.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.


Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.
Le passività relative alle operazioni TLTRO III sono iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9. Il Gruppo valuta il tasso di interesse come un tasso di mercato specifico per tali tipologie di operazioni, realizzate nell'ambito degli interventi di politica monetaria poste in essere dalla Banca Centrale Europea, che ne definisce il livello.
Il tasso d'interesse effettivo è determinato sulla base dei cash flow attesi, in modo distinto per singola operazione, nei quali sono incluse le previsioni di raggiungimento mantenimento dei "prestiti idonei netti", per l'ottenimento dell'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, verificati attraverso l'utilizzo di un approccio statistico che ne ipotizza la probabilità di raggiungimento con un adeguato livello di confidenza e supportati dalle stime previsionali.
Le operazioni TLTRO III sono assimilate alle passività finanziarie a tasso variabile, pertanto la modifica dei cash flow attesi conseguenti alla variazione del tasso medio sui depositi presso la Banca Centrale è rilevata in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9, il quale prevede che i flussi finanziari siano rideterminati periodicamente per riflettere le variazioni dei tassi di interesse di mercato e ciò altera il tasso di interesse effettivo. La rideterminazione dei futuri pagamenti di interessi non ha alcun effetto significativo sul valore contabile della passività. La modifica dei cash flow attesi relativi all'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, conseguenti alle modifiche nelle stime dei pagamenti dovute alla revisione della valutazione del raggiungimento dei criteri di ammissibilità, comporta invece la rideterminazione del valore contabile della passività.
Si evidenzia che in data 9 febbraio 2021 l'ESMA ha sottoposto un quesito all'IFRS Interpretations Committee (IFRS-IC) in merito alle modalità di contabilizzazione delle operazioni TLTRO III con particolare riferimento ai seguenti aspetti: applicabilità alle operazioni in oggetto dell'IFRS 9 o dello IAS 20, modalità di contabilizzazione degli interessi nei cosiddetti "special interest period" e trattamento contabile dei cambiamenti di stima (sia a seguito di modifiche contrattuali che in merito al raggiungimento dei benchmark che permettono di beneficiare dei tassi migliorativi) sui quali l'IFRS-IC al momento non si è ancora espresso in modo definitivo.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che possono consistere nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
In eventuali accordi di pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime e iscritte a conto economico in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando tutte le variazioni di fair value nel conto economico.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.

A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non siano sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico consolidato come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale consolidato in voce 140. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 150. "Riserve" del patrimonio netto consolidato, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 10 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del D.Lgs. n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.

I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico consolidato alla voce 190. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto consolidato nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività consolidata complessiva.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
• in un momento preciso, quando l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("point in time"),
o
• nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare trasferendo al cliente il bene o servizio promesso ("over time").

Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, il Gruppo procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.
L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che il Gruppo prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che il Gruppo utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza, la gestione di OICR o prodotti assicurativi) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dal Gruppo in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente alla definizione iniziale, la modifica dei propri modelli di business per la gestione delle attività finanziarie con conseguente riclassifica, ove ne ricorrano i requisiti, di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni del Gruppo e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza il Gruppo modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2021 il Gruppo non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale il Gruppo ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
Il Gruppo utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, il Gruppo pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dal Gruppo.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, il Gruppo utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dal Gruppo si citano:

• Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui il Gruppo dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value di livello 3, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
Il Gruppo determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che il Gruppo negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference) e opzioni (daily options e knockout options), e quelli che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.
Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) Fineco utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che il Gruppo negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima infatti effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C", il Gruppo ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2021 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 7,87%, stimando al 31 dicembre 2021 il "litigation risk" in misura pari allo 1,87% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando modelli e metodi valutativi applicati in analisi multi-scenario. Gli scenari ipotizzati recepiscono le più recenti notizie stampa riguardanti le offerte non vincolanti giunte al Fondo per l'acquisizione dell'intera partecipazione detenuta. Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Il Gruppo può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti dal Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.
Il fair value delle poste a vista, convenzionalmente ricondotte nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ad eccezione dei crediti a vista verso banche e banche centrali che solo rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", e delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando una metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.

Il fair value delle passività finanziarie a vista, convenzionalmente ricondotte nelle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.
Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare può trattarsi di:
I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.
Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.
Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:
Il Gruppo controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.
Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk del Gruppo con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che il Gruppo non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale".
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente, può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.
Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
17.083 | 3.348 | 5.347 | 13.973 | 3.491 | 10.521 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.894 | 3.346 | - | 13.506 | 3.491 | - | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 189 | 2 | 5.347 | 467 | - | 10.521 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
39.012 | - | 5 | 143.693 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 127.448 | - | - | 19.003 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 56.095 | 130.796 | 5.352 | 157.666 | 22.494 | 10.526 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 2.486 | 1.931 | - | 4.028 | 1.843 | 18 | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 57.313 | - | - | 214.388 | - | |
| Totale | 2.486 | 59.244 | - | 4.028 | 216.231 | 18 |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello
L3 = Livello 3
Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali il Gruppo detiene investimenti significativi.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 10.521 | - | - | 10.521 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 1.013 | 287 | - | 726 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 287 | 287 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 726 | - | - | 726 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 726 | - | - | 726 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 379 | - | - | 379 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (6.187) | (287) | - | (5.900) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (5.409) | (277) | - | (5.132) | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (778) | (10) | - | (768) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (778) | (10) | - | (768) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (768) | - | - | (768) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 5.347 | - | - | 5.347 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico consolidato, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci 2.2.2 "Profitti imputati a Patrimonio netto" e 3.3.2 "Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 120. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto consolidato - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico consolidato - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico consolidato alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura |
|
| 1. Esistenze iniziali | 18 | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | - |
| 2.1 Emissioni | - | - | - |
| 2.2. Perdite imputate a: | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (18) | - | - |
| 3.1. Rimborsi | - | - | - |
| 3.2. Riacquisti | (11) | - | - |
| 3.3. Profitti imputati a : | (7) | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (7) | - | - |
| - di cui plusvalenze | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.895.959 | 20.783.239 | 4.235.999 | 6.607.661 | 28.839.472 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.274.062 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 30.897.723 | 20.783.239 | 4.235.999 | 6.609.953 | 28.841.344 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.276.429 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.570.201 | 489.712 | 1.032.069 | 30.038.707 | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 31.570.201 | 489.712 | 1.032.069 | 30.038.707 | 29.424.598 | - | 942.853 | 28.474.782 |
Legenda:
L1 = Livello 1 - L2 = Livello 2 - L3 = Livello 3 - VB = Valore di bilancio
Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.
Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.
Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.
Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra il prezzo pagato/importo erogato e il fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profit/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| a) Cassa | 335 | 7 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 1.256.399 | 1.760.341 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 207.448 | 254.051 |
| Totale | 1.464.182 | 2.014.399 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 della composizione della voce "Cassa e disponibilità liquide" è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", che, coerentemente con la corrispondente voce dell'attivo di Stato patrimoniale, prevede che tutti i crediti a vista, nella forma tecnica di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), siano rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", mentre in precedenza includeva solo i crediti a vista presso banche centrali. In particolare, nel Bilancio 2020 i conti correnti e depositi a vista presso banche, indicati nella tabella sopra riportata alla lettera c) per un importo di 254.051 migliaia di euro, erano stati rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" verso banche.
La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia.
La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK e per la gestione della liquidità di Fineco AM.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| A. Attività per cassa | ||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 14.792 | - | - | 9.942 | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 5 | - | - | - | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A) | 14.797 | - | - | 9.942 | - | - |
| B. Strumenti derivati | - | - | - | - | - | - |
| 1. Derivati finanziari | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - |
| 1.1 di negoziazione | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - |
| Totale (B) | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - |
| Totale (A+B) | 16.894 | 3.346 | - | 13.506 | 3.491 | - |
L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities negoziati in contropartita dei clienti, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Turbo Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.310 migliaia di euro (3.352 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.133 migliaia di euro (3.702 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| A. Attività per cassa | |||
| 1. Titoli di debito | - | - | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 14.792 | 9.942 | |
| a) Banche | - | 7 | |
| b) Altre società finanziarie | 1.153 | 300 | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | 2 | |
| c) Società non finanziarie | 13.639 | 9.635 | |
| d) Altri emittenti | - | - | |
| 3. Quote di OICR | 5 | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| f) Famiglie | - | - | |
| Totale (A) | 14.797 | 9.942 | |
| B. Strumenti derivati | |||
| a) Controparti Centrali | 93 | 38 | |
| b) Altre | 5.350 | 7.017 | |
| Totale (B) | 5.443 | 7.055 | |
| Totale (A+B) | 20.240 | 16.997 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 72 | 2 | - | 50 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 72 | 2 | - | 50 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 1 | - | 5.347 | 7 | - | 10.521 | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 116 | - | - | 410 | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 189 |
2 | 5.347 | 467 | - | 10.521 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4.884 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2021 pari a 350 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 457 migliaia di euro (di cui 152 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 307 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2021 per effetto della valutazione al fair value di 793 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa consolidata.
Le preferred shares di Visa INC class "A" presenti nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" al 31 dicembre 2020 sono state vendute nel corso dell'esercizio 2021.
Il Gruppo ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Titoli di capitale | 5.348 | 10.528 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 5.341 | 10.516 |
| di cui: società non finanziarie | 5 | 11 |
| 2. Titoli di debito | 74 | 50 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 71 | 47 |
| c) Banche | 3 | 3 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 116 | 410 |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 5.538 | 10.988 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | 39.012 | - | - | 143.693 | - | - | ||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 39.012 | - | - | 143.693 | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 39.012 | - | 5 | 143.693 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali il Gruppo non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"33. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Titoli di debito | 39.012 | 143.693 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 39.012 | 143.693 |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 |
| a) Banche | - | - |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 |
| - altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| - società non finanziarie | 5 | 5 |
| - altri | - | - |
| 3. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 39.017 | 143.698 |
33 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
|||
| Titoli di debito | 39.018 | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - | ||
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale 31/12/2021 | 39.018 | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - | ||
| Totale 31/12/2020 | 143.710 | 143.710 | - | - | - | (17) | - | - | - | - |
3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||||||||
| Tipologia | Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| operazioni/Valori | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
298.040 | - | - | - | - | 298.040 | 271.500 | - | - | - | - | 271.500 |
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria |
298.040 | - | - | X | X | X | 271.500 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche |
5.459.466 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | 81.822 | 7.728.780 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 254.922 |
| 1. Finanziamenti | 81.822 | - | - | - | - | 81.822 | 254.922 | - | - | - | - | 254.922 |
| 1.1 Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
69.508 | - | - | X | X | X | 45.367 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti |
12.314 | - | - | X | X | X | 209.555 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
222 | - | - | X | X | X | 1.122 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 12.092 | - | - | X | X | X | 208.433 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 5.377.644 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito |
5.377.644 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| Totale | 5.757.506 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | 379.862 | 8.000.280 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 526.422 |
L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 della composizione merceologica dei crediti verso banche è stata riesposta in seguito all'entrata in 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", che, coerentemente con la corrispondente voce dell'attivo di Stato patrimoniale, prevede che tutti i crediti a vista, nella forma tecnica di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria) siano rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", mentre in precedenza i crediti a vista presso banche erano inclusi nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". In particolare, nel Bilancio 2020 i conti correnti e depositi a vista presso banche erano inclusi nel punto B. Crediti verso banche 1. Finanziamenti 1.1 Conti correnti per un importo di 254.051 migliaia di euro.
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 3.960 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (202.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e per 8.132 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (6.041 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 3.856.364 migliaia di euro (5.738.917 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Valore di bilancio | Fair value | Valore di bilancio | Fair value | ||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| 1. Finanziamenti | 5.997.216 | 4.380 | - | - | - | 6.227.799 | 4.524.307 | 3.530 | - | - | - | 4.747.640 |
| 1.1. Conti correnti |
2.107.400 | 2.242 | - | X | X | X | 1.600.663 | 2.103 | - | X | X | X |
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
193.176 | 100 | - | X | X | X | 154.963 | 51 | - | X | X | X |
| 1.3. Mutui | 2.478.473 | 882 | - | X | X | X | 1.667.948 | 338 | - | X | X | X |
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
823.203 | 1.020 | - | X | X | X | 732.489 | 871 | - | X | X | X |
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.7. Altri finanziamenti |
394.964 | 136 | - | X | X | X | 368.244 | 167 | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 19.136.857 | - | - | 19.344.296 | 244.282 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - |
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Altri titoli di debito |
19.136.857 | - | - | 19.344.296 | 244.282 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - |
| Totale | 25.134.073 | 4.380 | - | 19.344.296 | 244.282 | 6.227.799 | 20.835.662 | 3.530 | - | 17.044.069 | 49.098 | 4.747.640 |
Legenda:
L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa consolidata.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, il Gruppo effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

• le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa consolidata.
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
|||
| 1. Titoli di debito | 19.136.857 | - | - | 16.311.355 | - | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 19.136.857 | - | - | 16.311.355 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti verso: | 5.997.216 | 4.380 | - | 4.524.307 | 3.530 | - | ||
| a) Amministrazioni pubbliche | 5 | - | - | 4 | - | - | ||
| b) Altre società finanziarie | 377.439 | 1 | - | 353.013 | 1 | - | ||
| di cui: imprese di assicurazione | 27.042 | - | - | 20.393 | - | - | ||
| c) Società non finanziarie | 718 | 21 | - | 813 | 18 | - | ||
| d) Famiglie | 5.619.054 | 4.358 | - | 4.170.477 | 3.511 | - | ||
| Totale | 25.134.073 | 4.380 | - | 20.835.662 | 3.530 | - |
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 24.520.355 | - | - | - | - | (5.854) | - | - | - | - | |
| Finanziamenti | 6.373.936 | - | 15.639 | 24.540 | - | (8.624) | (3.873) | (20.160) | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 30.894.291 | - | 15.639 | 24.540 | - | (14.478) | (3.873) | (20.160) | - | - |
| Totale | 31/12/2020 | 28.842.734 | 23.792.707 | 13.277 | 25.489 | - | (16.311) | (3.758) | (21.958) | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi* |
|
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
124 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
107 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
- | - | 773 | - | - | - | (11) | - | - | - |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
231 | - | 773 | - | - | (2) | (11) | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
16.286 | - | 1.236 | 45 | - | (41) | (56) | (36) | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value 31/12/2021 |
Fair Value | |||||||
| VN | 31/12/2020 | VN | ||||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | |
| A. Derivati finanziari | ||||||||
| 1. Fair value | - | 127.448 | - | 6.228.710 | - | 19.003 | - | 620.000 |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | ||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 127.448 | - | 6.228.710 | - | 19.003 | - | 620.000 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Flussi finanziari | |||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
97.454 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 21.147 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 97.454 | - | - | - | - | - | 21.147 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 8.847 | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 8.847 | - | - | |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| 1. Adeguamento positivo | 19.648 | 55.448 | |
| 1.1 di specifici portafogli: | 19.648 | 55.448 | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 19.648 | 55.448 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | |
| 1.2 complessivo | - | - | |
| 2. Adeguamento negativo | (21.183) | - | |
| 2.1 di specifici portafogli: | (21.183) | - | |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (21.183) | - | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | |
| 2.2 complessivo | - | - | |
| Totale | (1.535) | 55.448 |
| Tipo di | Rapporto di partecipazione | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni | Sede legale | Sede operativa | rapporto | Impresa partecipante |
Quota % | Disponibilità voti % | |
| A. Imprese controllate in modo congiunto | |||||||
| B. Imprese sottoposte a influenza notevole | |||||||
| Hi-Mtf Sim S.p.A. | Milano | Milano | Influenza notevole |
FinecoBank S.p.A. |
20% | 20% |
Nel corso dell'esercizio 2021 FinecoBank ha acquisito il 20% di Hi-MTF Sim S.p.A., società sottoposta a influenza notevole, consolidata con il metodo del patrimonio netto. Per maggiori dettagli in merito all'illustrazione dei criteri e dei principi riguardanti l'area e i metodi di consolidamento si rimanda alla Sezione 3 - Parte A - Politiche contabili.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Denominazioni | Valore di bilancio delle partecipazioni |
Totale attivo |
Totale passività |
Ricavi totali |
Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte |
Utile (Perdita) delle attività operative al netto delle imposte |
Utile (Perdita) d'esercizio (1) |
Altre componenti reddituali al netto delle imposte (2) |
Redditività complessiva (3) = (1) + (2) |
| Imprese controllate in modo congiunto |
|||||||||
| Imprese sottoposte a influenza notevole |
|||||||||
| Hi-Mtf Sim S.p.A. | 1.294 | 6.150 | 938 | 2.165 | (520) | (520) | 1 | (519) |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||
| A. Esistenze inziali | - | - | ||||
| B. Aumenti | 1.321 | - | ||||
| B.1 Acquisti | 1.321 | - | ||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | ||||
| B.2 Riprese di valore | - | - | ||||
| B.3 Rivalutazioni | - | - | ||||
| B.4 Altre variazioni | - | - | ||||
| C. Diminuzioni | (26) | - | ||||
| C.1 Vendite | - | - | ||||
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | ||||
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | ||||
| C.3 Svalutazioni | (26) | - | ||||
| C.4 Altre variazioni | - | - | ||||
| D. Rimanenze finali | 1.295 | - | ||||
| E. Rivalutazioni totali | - | - | ||||
| F. Rettifiche totali | - | - |
Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.
Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore di iscrizione si procede alla rilevazione dell'impairment.
Per determinare il valore d'uso della partecipazione Hi MTF Sim S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili.

Per il calcolo del fair value la migliore evidenza è rappresentata dalla recente transazione di acquisto, che ha coinvolto da un lato FinecoBank e dall'altro quattro controparti istituzionali. Per confermare tale fair value, la Capogruppo ha comunque sviluppato dei metodi valutativi (Metodo Misto Patrimoniale-Reddituale e Metodo dei Multipli di Mercato) in linea con le metodologie utilizzate al momento dell'acquisto della partecipazione, variando, ove opportuno, i parametri principali (Ke, Beta, etc.) al fine di renderli omogenei a quelli già in uso in FinecoBank in altri contesti.
I risultati dell'impairment test eseguito sulla partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. hanno evidenziato un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio, pertanto non è stata apportata alcuna rettifica per riduzione di valore. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ha determinato una svalutazione di 26 migliaia di euro.
La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.
Sono considerate società sottoposte a controllo congiunto (joint ventures) le entità per le quali, su base contrattuale, il controllo è condiviso fra il Gruppo e una o più altre controparti e per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Sono considerate società sottoposte ad influenza notevole (collegate) le entità nelle quali il Gruppo detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Non sono presenti impegni riferiti a società controllate in modo congiunto.
Non sono presenti impegni riferiti a società sottoposte a influenza notevole.
Nessun dato da segnalare.
Per la valutazione con il metodo del patrimonio netto di Hi-MTF SIM S.p.A. sono stati utilizzati i dati preliminari riferiti alla data contabile del 31 dicembre 2021 forniti dalla stessa Società.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Attività di proprietà | 84.435 | 84.638 |
| a) terreni | 23.932 | 23.932 |
| b) fabbricati | 39.822 | 41.050 |
| c) mobili | 3.089 | 3.092 |
| d) impianti elettronici | 15.001 | 13.846 |
| e) altre | 2.591 | 2.718 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 64.148 | 65.361 |
| a) terreni | - | - |
| b) fabbricati | 63.830 | 64.920 |
| c) mobili | - | - |
| d) impianti elettronici | - | - |
| e) altre | 318 | 441 |
| Totale | 148.583 | 149.999 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata. Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Valore di | Fair value | Valore di | Fair value | |||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda:
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

9.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
9.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
9.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.

| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. Esistenze iniziali lorde | 23.932 | 127.156 | 17.661 | 44.670 | 12.975 | 226.394 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (21.186) | (14.569) | (30.824) | (9.816) | (76.395) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 23.932 | 105.970 | 3.092 | 13.846 | 3.159 | 149.999 |
| B. Aumenti: | - | 12.566 | 1.356 | 6.330 | 731 | 20.983 |
| B.1 Acquisti | - | 11.686 | 1.356 | 6.329 | 721 | 20.092 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 89 | - | - | - | 89 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 791 | - | 1 | 10 | 802 |
| C. Diminuzioni: | - | (14.884) | (1.359) | (5.175) | (981) | (22.399) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | (11.910) | (1.355) | (5.171) | (975) | (19.411) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | (2) | (4) | (3) | - | (9) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | (2) | (4) | (3) | - | (9) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (2.972) | - | - | (6) | (2.978) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 103.652 | 3.089 | 15.001 | 2.909 | 148.583 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (29.130) | (15.876) | (32.374) | (10.563) | (87.943) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 132.782 | 18.965 | 47.375 | 13.472 | 236.526 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 103.652 | 3.089 | 15.001 | 2.909 | 148.583 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 791 | - | - | 10 | 801 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso | - | (2.965) | - | - | (3) | (2.968) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | ||
| Terreni | Fabbricati | |
| A. Esistenze iniziali lorde | - | 3.600 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.728) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | 1.872 |
| B. Aumenti | - | - |
| B.1 Acquisti | - | - |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - |
| B.4 Riprese di valore | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - |
| B.7 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | - | (108) |
| C.1 Vendite | - | - |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | 1.764 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.836) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.292 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2021 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 1.196 migliaia di euro.
Segnaliamo inoltre che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | |
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.1 di pertinenza del gruppo | X | 89.602 | X | 89.602 |
| A.1.2 di pertinenza di terzi | X | - | X | - |
| A.2 Altre attività immateriali | 11.625 | 27.459 | 12.138 | 27.459 |
| di cui Software | 11.500 | - | 11.864 | - |
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 11.625 | 27.459 | 12.138 | 27.459 |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | 11.625 | 27.459 | 12.138 | 27.459 |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - |
| b) altre attività | - | - | - | - |
| Totale | 11.625 | 117.061 | 12.138 | 117.061 |
Nella tabella sopra riportata è stata aggiunta la voce "di cui Software", come previsto dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", nella quale sono esposti i software che non costituiscono parte integrante di hardware ai sensi dello IAS 38.
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre |
Totale | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 100.205 | 27.459 | 252.393 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (88.067) | - | (123.194) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 12.138 | 27.459 | 129.199 |
| B. Aumenti | - | - | - | 6.176 | - | 6.176 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 6.176 | - | 6.176 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (6.689) | - | (6.689) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (6.689) | - | (6.689) |
| - Ammortamenti | X | - | - | (6.689) | - | (6.689) |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 11.625 | 27.459 | 128.686 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (94.756) | - | (129.883) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 106.381 | 27.459 | 258.569 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 11.625 | 27.459 | 128.686 |
Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo non ha impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
• il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
• l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. cash generating unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
• anno 2022, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2021);

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale del 2023 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2023 (media a 3 anni, pari a 0,97%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2022. Il costo del capitale del 2023 viene poi mantenuto costante fino al TV.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2021. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2021 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di | Decremento dell'1% del tasso | Decremento | Utilizzo del Core Tier1 | ||
|---|---|---|---|---|---|
| attualizzazione al netto delle | Incremento dell'1% del | di crescita nominale per il | del 5% degli | ratio al 31/12/2021 | |
| imposte (ke) | Core Tier 1 Ratio target | calcolo del terminal value | utili annuali | (18,80%) | |
| Variazione valore d'uso | -18,0% | -0,3% | -14,4% | -5,3% | -0,5% |
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) pari a circa 20 punti percentuali, ovvero con una riduzione di circa il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 9.414 milioni di euro al 31 dicembre 2021, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

La voce "Attività fiscali", pari a 42.974 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 2.853 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 35.864 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti d'imposta del 2021. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 2.853 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Attività fiscali correnti | - | 5.166 |
| Passività fiscali correnti | 35.864 | 10.204 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale consolidato al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Per quanto riguarda Fineco AM le imposte correnti sono state determinate con l'aliquota del 12,5%.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 42.007 | 28.024 |
| - di cui Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 | 8.791 | 4.395 |
| - di cui Accantonamenti al Fondo rischi ed oneri | 19.329 | 19.736 |
| - di cui Riallineamento avviamenti art. 110 del D.L. n. 104/2020 | 10.011 | - |
| - di cui Altro | 3.876 | 3.893 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 1.048 | 835 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 1.048 | 835 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | - | - |
| Svalutazioni su crediti (di cui alla Legge 214/2011) | 2.772 | 3.300 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 45.827 | 32.159 |
| Compensazione con Passività per imposte differite - IAS 12 | (2.853) | (24.010) |
| Totale | 42.974 | 8.149 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 2.148 | 26.078 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 1.938 | 25.527 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 151 | 396 |
| - di cui Altro | 59 | 155 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 705 | 1.682 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 502 | 507 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 203 | 1.175 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 2.853 | 27.760 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (2.853) | (24.010) |
| Totale | - | 3.750 |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| 1. Importo iniziale | 31.322 | 50.914 | |
| 2. Aumenti | 18.633 | 7.196 | |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 18.299 | 7.149 | |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | |
| c) riprese di valore | - | - | |
| d) altre | 18.299 | 7.149 | |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | |
| 2.3 Altri aumenti | 334 | 47 | |
| 3. Diminuzioni | (5.176) | (26.788) | |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (5.176) | (26.788) | |
| a) rigiri | (5.176) | (26.788) | |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - | |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - | |
| d) altre | - | - | |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - | |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - | |
| b) altre | - | - | |
| 4. Importo finale | 44.779 | 31.322 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al riallineamento degli avviamenti ex art.110 del D.L. 104/2020, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2020 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Nella voce "Altri aumenti" sono state allocate le imposte anticipate iscritte in contropartita del fondo imposte e tasse per effetto della riclassifica contabile di alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 190. "Spese Amministrative", pertanto tale effetto non è stato rilevato nella voce 270 "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" del conto economico. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 3.299 | 3.828 |
| 2. Aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (527) | (529) |
| 3.1 Rigiri | (527) | (529) |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 2.772 | 3.299 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Importo iniziale | 26.075 | 25.998 |
| 2. Aumenti | 902 | 558 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 902 | 558 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 902 | 558 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (24.829) | (481) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (24.829) | (480) |
| a) rigiri | (24.829) | (480) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | (1) |
| 4. Importo finale | 2.148 | 26.075 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite passive sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti sugli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.
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| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 835 | 798 |
| 2. Aumenti | 213 | 233 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 132 | 233 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 132 | 233 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 81 | - |
| 3. Diminuzioni | - | (196) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | - | (196) |
| a) rigiri | - | (196) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 1.048 | 835 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alla rilevazione di imposte anticipate per perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||
| 1. Importo iniziale | 1.682 | 2.270 | ||
| 2. Aumenti | - | 427 | ||
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | - | 427 | ||
| a) relative a precedenti esercizi | - | - | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | ||
| c) altre | - | 427 | ||
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - | ||
| 2.3 Altri aumenti | - | - | ||
| 3. Diminuzioni | (977) | (1.015) | ||
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (977) | (1.015) | ||
| a) rigiri | (977) | (1.015) | ||
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - | ||
| c) altre | - | - | ||
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - | ||
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - | ||
| 4. Importo finale | 705 | 1.682 |
Le variazioni in diminuzione delle imposte differite in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alla vendita dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 12 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 120 dell'attivo e Voce 70 del passivo Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 5.397 | 3.603 |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - |
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 1.299 | 2.359 |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.236 | 6.361 |
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 14.593 | 15.632 |
| - titoli e cedole da regolare | 1.435 | 1.135 |
| - altre operazioni | 13.158 | 14.497 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 352.224 | 258.997 |
| - acconti d'imposta | 346.953 | 254.480 |
| - crediti d'imposta | 5.271 | 4.486 |
| - acconti d'imposta su TFR | - | 31 |
| Partite in attesa di regolamento | 6.480 | 2.627 |
| Partite in corso di lavorazione | 5.900 | 5.600 |
| - POS, bancomat e Visa debit | 5.897 | 5.591 |
| - Altre | 3 | 9 |
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 4 | 14 |
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
13.562 | 34.738 |
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
79.566 | 30.696 |
| Totale | 993.025 | 360.627 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo di bilancio al 31 dicembre 2021 pari a 328.560 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo, per un importo di bilancio di 39.132 migliaia di euro, da parte dell'Autorità giudiziaria in esecuzione di una ordinanza di sequestro nell'ambito di un procedimento penale che riguarda soggetti terzi. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio consolidato i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquistato il credito d'imposta in buona fede non perde il diritto ad utilizzarlo (cfr. Agenzia delle Entrate, Circolari n. 24/E dell'8.8.2020 e n. 30/E del 22.12.2020). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione. Pertanto, è da escludere qualsiasi forma di concorso della prima nell'eventuale violazione da parte del secondo dei presupposti necessari per ottenere la detrazione e non è configurabile una responsabilità in via solidale della Banca, ai sensi dell'articolo 121, comma 6, del D.L. 34/2020; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Infine, si segnala che con il decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13, pubblicato in G.U. in pari data, all'art. 3 è disposto che, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.

Si evidenzia, inoltre, che al 31 dicembre 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", mentre al 31 dicembre 2020 erano rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", per un importo di 19.529 migliaia di euro. È stata inoltre prevista una specifica evidenza delle operazioni effettuate con carte di debito da addebitare alla clientela, voce "Partite in corso di lavorazione – operazioni POS, bancomat e Visa debit", rappresentate al 31 dicembre 2020 nella voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - altre operazioni".
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa consolidata), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
Come sopra descritto, le esistenze iniziali sono state modificate in quanto a partire dall'esercizio 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi 31/12/2021 |
Ratei e risconti passivi 31/12/2021 |
|
| Esistenze iniziali | 30.696 | 9.731 |
| Modifica saldi apertura | 19.529 | - |
| Aumenti | 58.988 | 14.423 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 58.988 | 14.423 |
| Diminuzioni | (29.647) | (6.268) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | (1) | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (29.646) | (6.268) |
| Rimanenze finali | 79.566 | 17.886 |
La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2021 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2021. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2021, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2020.

Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno |
|
| 31/12/2021 | 31/12/2021 | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
18.542 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.311 | 4.879 |
| Totale | 19.853 | 4.879 |
L'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 24.732 migliaia di euro. L'80% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Fair Value | Fair Value | |||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Debiti verso banche centrali | 1.034.228 | X | X | X | 949.604 | X | X | X |
| 2. Debiti verso banche | 190.985 | X | X | X | 115.255 | X | X | X |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 62.800 | X | X | X | 43.317 | X | X | X |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.3 Finanziamenti | 42.437 | X | X | X | 53.422 | X | X | X |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 42.437 | X | X | X | 53.422 | X | X | X |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X |
| 2.5 Debiti per leasing | 3.910 | X | X | X | 4.225 | X | X | X |
| 2.6 Altri debiti | 81.838 | X | X | X | 14.291 | X | X | X |
| Totale 1.225.213 |
- | 1.032.069 | 190.985 | 1.064.859 | - | 942.640 | 115.255 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, FinecoBank ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045.000 migliaia di euro.
La voce 2.3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.4 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 29.518.974 | X | X | X | 28.033.748 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 1 | X | X | X | 213 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 100.301 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 100.301 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 61.425 | X | X | X | 61.988 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 167.021 | X | X | X | 160.206 | X | X | X |
| Totale 29.847.722 | - | - | 29.847.722 | 28.359.739 | - | 213 | 28.359.527 |
Legenda:
La voce 3.1. "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.5 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa consolidata.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "6. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "7. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 altre | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - | |
| 2. altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altre | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - |
Nel mese di ottobre FinecoBank ha portato a termine il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,5%.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Scaglioni temporali | Fino a 1 anno | Da 1 a 2 anni | Da 2 a 3 anni | Da 3 a 4 anni | Da 4 a 5 anni | Oltre 5 anni |
| Debiti per leasing | 10.542 | 9.234 | 9.026 | 8.401 | 7.111 | 21.021 |
| - Debiti per leasing - Banche | 360 | 383 | 391 | 400 | 409 | 1.967 |
| - Debiti per leasing - Clientela | 10.182 | 8.851 | 8.635 | 8.001 | 6.702 | 19.054 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2021 è pari a 11.532 migliaia di euro.

VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e Turbo Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo complessivo pari a 2.214 migliaia di euro (1.876 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.931 migliaia di euro (3.528 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2021 | VN | Fair value | 31/12/2020 | VN | ||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | ||
| A. Derivati finanziari | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 | |
| 1) Fair value | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura |
Flussi finanziari | |||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||
| Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
36.855 | X | - | - | X | X | X | - | X | X |
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 20.458 | X | - | X |
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - |
| Totale attività | 36.855 | - | - | - | - | - | 20.458 | - | - | - |
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X |
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X |
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
5.1 Adeguamento di valore delle passività finanziarie coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Componenti del gruppo | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 7.950 | 17.714 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 7.950 | 17.714 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60
Vedi sezione 11 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 12 dell'attivo.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Componenti | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 337 | 224 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 16.069 | 14.400 |
| Contributi previdenziali da versare | 7.818 | 7.012 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 32.888 | 32.889 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su azioni | 35 | 47 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 51.357 | 49.338 |
| - titoli e cedole da regolare | 11.535 | 11.513 |
| - deleghe di pagamento | 27.339 | 28.777 |
| - altre partite | 12.483 | 9.048 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 102.033 | 48.532 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 54.332 | 37.519 |
| - altre | 47.701 | 11.013 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 15.407 | 23.273 |
| Partite in attesa di regolamento: | 88.879 | 83.525 |
| - bonifici in partenza | 88.851 | 83.522 |
| - POS e bancomat | 28 | 3 |
| Partite in corso di lavorazione: | 1.018 | 662 |
| - bonifici in arrivo | 986 | 647 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 32 | 15 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
361 | 160 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
17.886 | 9.731 |
| Somme a disposizione della clientela | 8.756 | 3.991 |
| Totale | 342.844 | 273.784 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.924 | 4.810 |
| B. Aumenti | 163 | 125 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 32 | 40 |
| B.2 Altre variazioni | 131 | 85 |
| C. Diminuzioni | (54) | (11) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (54) | (11) |
| C.2 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 5.033 | 4.924 |
| Totale | 5.033 | 4.924 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2021 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali 31/12/2021 |
31/12/2020 | |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,00% | 0,65% |
| Tasso di inflazione atteso | 1,80% | 0,90% |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto: altre informazioni Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Accantonamento dell'esercizio | 32 | 40 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 32 | 40 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 131 | 35 |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | 35 | (52) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 96 | 87 |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 133 migliaia di euro (+2,64%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 128 migliaia di euro (-2,54%). Una variazione di - 25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 77 migliaia di euro (-1,53%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 78 migliaia di euro (+1,56%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale Voci/Componenti 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 52 | 61 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 116.704 | 112.580 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.288 | 28.363 |
| 4.2 oneri per il personale | 5.918 | 5.088 |
| 4.3 altri | 82.498 | 79.129 |
| Totale | 116.756 | 112.641 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.552 migliaia di euro (24.627 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.
La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 79.801 migliaia di euro (73.136 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 434 migliaia di euro (416 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, per un importo pari a 2.263 migliaia di euro (5.577 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 112.580 | 112.580 |
| B. Aumenti | - | - | 18.442 | 18.442 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 16.387 | 16.387 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 415 | 415 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 41 | 41 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | 1.599 | 1.599 |
| C. Diminuzioni | - | - | (14.318) | (14.318) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (14.278) | (14.278) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (40) | (40) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | - | 116.704 | 116.704 |
La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | ||
| Impegni a erogare fondi | 29 | - | - | - | 29 | |
| Garanzie finanziarie rilasciate | 23 | - | - | - | 23 | |
| Totale | 52 | - | - | - | 52 |
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Controversie legali e fiscali | 28.288 | 28.363 |
| - Cause in corso | 20.635 | 20.518 |
| - Reclami | 3.917 | 4.109 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.918 | 5.088 |
| Altri | 82.498 | 79.129 |
| - Indennità suppletiva clientela | 79.801 | 73.136 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 434 | 416 |
| - Altri fondi | 2.263 | 5.577 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 116.704 | 112.580 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi e oneri | Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale |
| 31/12/2020 | 31/12/2021 | |||||
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | (2.673) | - | - | 2.598 | 28.288 |
| - Cause in corso | 20.518 | (2.508) | 572 | - | 2.053 | 20.635 |
| - Reclami | 4.109 | (165) | (572) | - | 545 | 3.917 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | - | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.088 | (5.007) | - | - | 5.837 | 5.918 |
| Altri | 79.129 | (6.598) | - | 1.599 | 8.368 | 82.498 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | (1.381) | - | 1.584 | 6.462 | 79.801 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | - | - | 15 | 3 | 434 |
| - Altri fondi | 5.577 | (5.217) | - | - | 1.903 | 2.263 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | (14.278) | - | 1.599 | 16.803 | 116.704 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,00% | 0,65% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 2.047 migliaia di euro (+2,57%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.968 migliaia di euro (-2,47%). Una variazione di -25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 505 migliaia di euro (-0,63%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 517 migliaia di euro (+0,65%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di – 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 5 migliaia di euro (+1,97%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 5 migliaia di euro (-1,91%). Una variazione di -/+ 25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2021 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono il Gruppo nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dal Gruppo in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa consolidata.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività del Gruppo, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari. Al 31 dicembre 2020 gli Altri fondi accoglievano, inoltre, gli accantonamenti effettuati per piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari pagati nel corso dell'esercizio 2021.

Sezione 11 – Riserve tecniche – Voce 110 Nessun dato da segnalare.
Sezione 12 – Azioni rimborsabili – Voce 130 Nessun dato da segnalare.

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale di FinecoBank ammonta a 201.267 migliaia di euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2021 il Gruppo detiene in portafoglio numero 122.866 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.440 migliaia di euro. Nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 570 migliaia di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | |
| Capitale sociale | 201.267 | 201.153 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 650.202 | 664.489 |
| - Riserva legale | 40.253 | 40.229 |
| - Riserva straordinaria | 550.415 | 571.228 |
| - Riserva azioni proprie | 1.440 | 1.189 |
| - Altre riserve | 58.094 | 51.843 |
| (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) |
| Riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 380.711 | 323.571 |
| Totale | 1.726.797 | 1.687.125 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 609.434.109 | - |
| - interamente liberate | 609.554.043 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (119.934) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 609.434.109 | - |
| B. Aumenti | 397.795 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 345.727 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 345.727 | - |
| - a favore dei dipendenti | 327.390 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 18.337 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 52.068 | - |
| C. Diminuzioni | (55.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (55.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.776.904 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 122.866 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.899.770 | - |
| - interamente liberate | 609.899.770 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:

Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 114 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d'Italia del 18 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti, convocata per il 28 aprile 2021, l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, pari a 323.123 migliaia di euro.
L'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha approvato la seguente destinazione dell'utile dell'esercizio 2020 di FinecoBank S.p.A.:
In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP.
Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.247 migliaia di euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. La cedola è stata staccata il 22 novembre 2021 e messa in pagamento il 24 novembre 2021.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 13.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 570 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 251 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2021, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Si evidenzia, infine, che con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 10 giugno 2021, ha deliberato il riallineamento dei valori fiscali degli avviamenti iscritti nel bilancio di FinecoBank al 31 dicembre 2019 per un importo totale di 89.025 migliaia di euro. In ragione del predetto riallineamento, è stato appostato, a valere sulla Riserva straordinaria, un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione per una quota di 86.354 migliaia euro, pari all'importo degli avviamenti riallineati al netto dell'imposta sostitutiva pagata.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
• Additional Tier 1 emesso in data 31 gennaio 2018. Lo strumento finanziario è un private placement34, perpetuo, emesso per un ammontare di 200 milioni di euro, interamente sottoscritto da UniCredit S.p.A.. La cedola per i primi 5,5 anni è stata fissata a 4,82%;

• Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019. Lo strumento finanziario è un public placement, perpetuo, negoziato sul mercato non regolamentato Global Exchange Market gestito da Euronext Dublin, rating assegnato pari a BB- (S&P Global Ratings), emesso per un ammontare di 300 milioni di euro. La cedola per i primi 5 anni è stata fissata al 5,875%.
Nel corso dell'esercizio 2021 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
13.6 Altre informazioni
Nessun dato da segnalare.
14.1 Dettaglio della voce 190 "patrimonio di pertinenza di terzi"
Nessun dato da segnalare.
14.2 Strumenti di capitale: composizione e variazioni annue
Nessun dato da segnalare.

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.
| Totale Totale Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate 31/12/2021 31/12/2020 Impaired Primo stadio Secondo stadio Terzo stadio acquisiti/e o originati/e 1. Impegni a erogare fondi 17.791 420 11 - 18.222 a) Banche Centrali - - - - - b) Amministrazioni pubbliche - - - - - c) Banche - - - - - d) Altre società finanziarie - - - - - e) Società non finanziarie 55 - - - 55 f) Famiglie 17.736 420 11 - 18.167 2. Garanzie finanziarie rilasciate 27.533 - - - 27.533 a) Banche Centrali - - - - - b) Amministrazioni pubbliche - - - - - c) Banche 17.170 - - - 17.170 |
(Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 22.600 | |||||||
| - | |||||||
| - | |||||||
| - | |||||||
| - | |||||||
| - | |||||||
| 22.600 | |||||||
| 20.817 | |||||||
| - | |||||||
| - | |||||||
| 17.170 | |||||||
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - | |
| e) Società non finanziarie - - - - - |
- | ||||||
| f) Famiglie 10.363 - - - 10.363 |
3.647 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si precisa UniCredit S.p.A. ha peraltro rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.

| Valore nominale Totale 31/12/2021 1. Altre garanzie rilasciate di cui: esposizioni creditizie deteriorate - a) Banche Centrali - b) Amministrazioni pubbliche - c) Banche - d) Altre società finanziarie - e) Società non finanziarie - f) Famiglie - 2. Altri impegni 2.031.840 di cui: esposizioni creditizie deteriorate 85 a) Banche Centrali - b) Amministrazioni pubbliche - |
(Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|---|
| Valore nominale | |||
| Totale | |||
| 31/12/2020 | |||
| - | |||
| - | |||
| - | |||
| - | |||
| - | |||
| - | |||
| - | |||
| 1.718.119 | |||
| 284 | |||
| - | |||
| - | |||
| c) Banche | 1.349 | 2.138 | |
| d) Altre società finanziarie 21.237 |
34.098 | ||
| e) Società non finanziarie 613 |
267 | ||
| f) Famiglie 2.008.641 |
1.681.616 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31/12/2021 |
Importo 31/12/2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 2 | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 76.524 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.611.751 | 5.082.729 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, il Gruppo ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 257.346 migliaia di euro (452.396 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2021 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 399.705.811 |
| Titoli | 116.394.191 |
| a) acquisti | 58.893.916 |
| 1. regolati | 58.555.269 |
| 2. non regolati | 338.647 |
| b) vendite | 57.500.275 |
| 1. regolate | 57.156.789 |
| 2. non regolate | 343.486 |
| Contratti derivati | 283.311.620 |
| a) acquisti | 141.641.905 |
| 1. regolati | 141.579.113 |
| 2. non regolati | 62.792 |
| b) vendite | 141.669.715 |
| 1. regolate | 141.608.424 |
| 2. non regolate | 61.291 |
| 2. Gestioni di portafogli | 24.806.686 |
| a) individuali | - |
| b) collettive | 24.806.686 |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 16.250.020 |
| 1. titoli emessi dalle società incluse nel consolidamento | 4.133 |
| 2. altri titoli | 16.245.887 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 16.250.020 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 23.686.554 |
| 4. Altre operazioni | 51.723.348 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 51.723.348 |
| a) acquisti | 25.701.556 |
| b) vendite | 26.021.792 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche |
Ammontare lordo | Ammontare delle passività |
Ammontare netto delle attività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | ||
| delle attività finanziarie (a) |
finanziarie compensate in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2021 | 31/12/2020 | ||
| 1. Derivati | 509 | - | 509 | - | 509 | - | 358 | |
| 2. Pronti contro termine | 3.067.815 | 3.067.815 | - | - | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 222 | - | 222 | 222 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 3.068.546 | 3.067.815 | 731 | 222 | 509 | - | X |
| Totale | 31/12/2020 | 2.172.142 | 2.168.896 | 3.246 | 1.348 | 1.540 | X | 358 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche Ammontare lordo delle passività finanziarie (a) |
Ammontare delle attività |
Ammontare netto delle passività |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) 31/12/2021 |
Ammontare netto 31/12/2020 |
|||
| finanziarie compensato in bilancio (b) |
finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi in contanti posti a garanzia (e) |
|||||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 3.076.242 | 3.067.815 | 8.427 | 8.427 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 66.892 | - | 66.892 | 63.492 | - | 3.400 | 1.709 | |
| 4. Altre operazioni |
- | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 3.143.134 | 3.067.815 | 75.319 | 71.919 | - | 3.400 | X |
| Totale | 31/12/2020 | 2.243.297 | 2.168.896 | 74.401 | 72.692 | - | X | 1.709 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS e regolate tramite una Controparte Centrale. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2021 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 126.940 migliaia di euro ed un fair value negativo di 57.313 migliaia di euro, per i quali è stato ricevuto un margine di variazione di 74.991 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

Il Gruppo, in particolare la Banca, svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 44.232 migliaia di euro, per un fair value pari a 133.239 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che sono esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.302.689 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2021 | |||
| Ceduti in pronti contro termine | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 2 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 101 | 10 |
| Altri soggetti | 568 | 39.259 | 4.292 |
| Totale valore nominale | 568 | 39.362 | 4.302 |
(Importi in migliaia)
| Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2021 | |||
|---|---|---|---|
| Ceduti in pronti contro termine | |||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | passivi | Altre finalità |
| Banche | - | - | - |
| Società finanziarie | - | 27 | - |
| Assicurazioni | - | - | - |
| Imprese non finanziarie | - | 327 | 18 |
| Altri soggetti | 272 | 118.674 | 13.921 |
| Totale fair value | 272 | 119.028 | 13.939 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
4 | - | - | 4 | 3 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
4 | - | - | 4 | 3 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
695 | - | X | 695 | 1.274 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 192.818 | 75.857 | X | 268.675 | 292.624 |
| 3.1 Crediti verso banche | 59.469 | 89 | X | 59.558 | 99.675 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 133.349 | 75.768 | X | 209.117 | 192.949 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (34.309) | (34.309) | (21.024) |
| 5. Altre attività | X | X | 2.448 | 2.448 | 436 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 13.085 | 5.005 |
| Totale | 193.517 | 75.857 | (31.861) | 250.598 | 278.318 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 208 | - | 208 | 196 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | - | X | - | - |
I dati comparativi dell'esercizio 2020 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Gli interessi maturati sui suddetti crediti a vista sono rilevati nella voce "5. Altre attività", mentre nel Bilancio 2020 erano stati rilevati nella voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 3.1 Crediti verso banche" per un importo di 370 migliaia di euro.
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 10.376 migliaia di euro.
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Voci | 2021 | 2020 |
| Interessi attivi su attività in valuta | 9.261 | 10.686 |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.650) | (614) | X | (2.264) | (7.187) |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - |
| 1.2 Debiti verso banche | (109) | X | X | (109) | (231) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (1.541) | X | X | (1.541) | (6.956) |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (614) | X | (614) | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - | - | - | - |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (5.185) | (3.460) |
| Totale | (1.650) | (614) | - | (7.449) | (10.647) |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (980) | X | X | (980) | (1.063) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Voci | 2021 | 2020 |
| Interessi passivi su passività in valuta | (956) | (3.249) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Voci | 2021 | 2020 |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 102.958 | 100.785 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (137.267) | (121.809) |
| C. Saldo (A-B) | (34.309) | (21.024) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| a) Strumenti finanziari | 158.264 | 163.342 |
| 1. Collocamento titoli | 18.273 | 16.569 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 18.273 | 16.569 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 116.522 | 115.751 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 40.666 | 38.674 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | 75.856 | 77.077 |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 23.469 | 31.022 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 23.469 | 31.022 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 76.789 | 66.305 |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Gestione di portafogli collettive | 238.117 | 174.709 |
| f) Custodia e amministrazione | 868 | 694 |
| 1. Banca depositaria | - | - |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 868 | 694 |
| g) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| h) Attività fiduciaria | 30 | 40 |
| i) Servizi di pagamento | 72.598 | 55.960 |
| 1. Conti correnti | 23.490 | 13.100 |
| 2. Carte di credito | 27.492 | 25.459 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 13.034 | 9.998 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 8.582 | 7.403 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | - | - |
| j) Distribuzione di servizi di terzi | 312.040 | 249.329 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | 205.057 | 168.018 |
| 2. Prodotti assicurativi | 103.756 | 79.446 |
| 3. Altri prodotti | 3.227 | 1.865 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | 3.227 | 1.865 |
| k) Finanza strutturata | - | - |
| l) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| m) Impegni a erogare fondi | - | - |
| n) Garanzie finanziarie rilasciate | 60 | 38 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| o) Operazioni di finanziamento | 431 | 582 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - |
| p) Negoziazione di valute | - | - |
| q) Merci | - | - |
| r) Altre commissioni attive | 1.780 | 1.360 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| s) Operazioni di prestito titoli | 10.267 | 8.144 |
| Totale | 871.244 | 720.503 |

L'informativa relativa alle "Commissioni attive: composizione" è stata modificata in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi all'esercizio 2020.
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2021 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.237 migliaia di euro (1.110 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
Si segnala, infine, che la voce j) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 197.916 migliaia di euro (162.965 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| a) Strumenti finanziari | (9.749) | (10.212) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (9.749) | (10.212) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | (6.366) | (5.235) |
| c) Gestione di portafogli collettive | (31.717) | (25.607) |
| 1. Proprie | - | - |
| 2. Delegate a terzi | (31.717) | (25.607) |
| d) Custodia e amministrazione | (4.428) | (3.868) |
| e) Servizi di incasso e pagamento | (19.863) | (18.546) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (13.362) | (12.521) |
| f) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| g) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| h) Garanzie finanziarie ricevute | - | - |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (346.706) | (247.951) |
| j) Negoziazione di valute | - | - |
| k) Altre commissioni passive | (120) | (103) |
| l) operazioni di prestito titoli | (1.593) | (1.630) |
| Totale | (420.542) | (313.152) |
L'informativa relativa alle "Commissioni passive: composizione" è stata modificata, così come previsto dal 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi all'esercizio 2020.
Nella voce i) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 1.076 migliaia di euro (683 migliaia di euro nell'esercizio 2020).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||
| Voci/Proventi | 2021 | 2020 | ||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 153 | - | 56 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 46 | - | 52 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | - | - | - | - |
| Totale | 199 | - | 108 | - |

Al 31 dicembre 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 266 | 176.770 | (328) | (163.138) | 13.570 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.810 | - | (3.359) | 451 |
| 1.2 Titoli di capitale | 266 | 171.739 | (328) | (158.642) | 13.035 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.221 | - | (1.137) | 84 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 636 | (5) | (751) | (120) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 636 | (5) | (751) | (120) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.599 |
| 4. Strumenti derivati | 8.767 | 169.878 | (8.704) | (140.816) | 33.594 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 8.767 | 169.878 | (8.704) | (140.816) | 33.594 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 51 | 717 | (49) | (405) | 314 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 8.585 | 146.641 | (8.577) | (123.081) | 23.568 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 4.469 |
| - Altri | 131 | 22.520 | (78) | (17.330) | 5.243 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 9.033 | 347.284 | (9.037) | (304.705) | 71.643 |

Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 202 | 243.766 | (179) | (224.836) | 18.953 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.608 | - | (5.589) | 1.019 |
| 1.2 Titoli di capitale | 202 | 234.041 | (179) | (216.360) | 17.704 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 3.117 | - | (2.887) | 230 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.644 |
| 4. Strumenti derivati | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 29 | 1.284 | (34) | (1.207) | 72 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 7.108 | 189.526 | (7.985) | (156.002) | 32.647 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.445 |
| - Altri | 56 | 24.461 | (59) | (17.745) | 6.713 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 7.396 | 460.786 | (8.279) | (402.314) | 87.678 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 274.703 | 5.431 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | - | 138.636 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 9.764 | 268 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 284.467 | 144.335 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (9.793) | (139.688) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (272.169) | (1.023) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | (3.883) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (281.962) | (144.594) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | 2.505 | (259) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale 2020 |
||||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |||
| Attività finanziarie | ||||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
29.429 | (186) | 29.243 | 7.418 | (183) | 7.235 | ||
| 1.1 Crediti verso banche | 9.264 | - | 9.264 | 218 | - | 218 | ||
| 1.2 Crediti verso clientela | 20.165 | (186) | 19.979 | 7.200 | (183) | 7.017 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.898 | - | 2.898 | 1.770 | - | 1.770 | ||
| 2.1 Titoli di debito | 2.898 | - | 2.898 | 1.770 | - | 1.770 | ||
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale attività (A) | 32.327 | (186) | 32.141 | 9.188 | (183) | 9.005 | ||
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- | - | - | - | - | - | ||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1 | 99 | (774) | (1) | (675) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (4) | (1) | (5) |
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | 90 | (768) | - | (677) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 9 | (2) | - | 7 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 636 |
| Totale | 1 | 99 | (774) | (1) | (39) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 4.786 | 92 | (4.901) | (2) | (25) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 9 | (2) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 4.786 | 6 | (4.850) | (1) | (59) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 77 | (49) | (1) | 27 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | (733) |
| Totale | 4.786 | 92 | (4.901) | (2) | (758) |

8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) Riprese di valore (2) |
||||||||||||
| Operazioni/Componenti reddituali |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Impaired | Totale | Totale | |||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off Altre |
Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o originate |
||||
| 2021 | 2020 | |||||||||||
| A. Crediti verso banche | (28) | - | - | - | - | - | 158 | - | - | 130 | (5) | |
| - Finanziamenti | (20) | - | - | - | - | - | 87 | - | - | - | 67 | 84 |
| - Titoli di debito | (8) | - | - | - | - | - | 71 | - | - | - | 63 | (89) |
| B. Crediti verso clientela | (5.215) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 6.363 | 661 | 1.666 | - | (724) | (9.564) |
| - Finanziamenti | (3.728) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 3.869 | 661 | 1.666 | - | (1.731) | (3.412) |
| - Titoli di debito | (1.487) | - | - | - | - | - | 2.494 | - | - | - | 1.007 | (6.152) |
| Totale | (5.243) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 6.521 | 661 | 1.666 | - | (594) | (9.569) |
Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore nette | |||||||
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | |||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | 2021 | 2020 | |
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
(1) | - | - | - | - | - | (1) | (54) |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
(1) | - | - | - | - | - | (1) | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | - | (10) | - | - | - | - | (10) | (29) |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (2) | (10) | - | - | - | - | (12) | (83) |

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||||
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Impaired | Totale | Totale | |||||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o originate |
2021 | 2020 | ||||
| A. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | (15) | |||
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| Totale | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | (15) |
8.2a Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo a finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: composizione
Nessun dato da segnalare.

Sezione 9 – Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni – Voce 140
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale 2020 |
||||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 | ||
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Crediti verso clientela | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 |
Sezione 10 – Premi netti – Voce 160 Nessun dato da segnalare.
Sezione 11 – Saldo altri proventi e oneri della gestione assicurativa – Voce 170 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| 1) Personale dipendente | (107.495) | (97.557) |
| a) salari e stipendi | (73.451) | (66.653) |
| b) oneri sociali | (17.850) | (17.085) |
| c) indennità di fine rapporto | (748) | (916) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (60) | (65) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (5.169) | (4.263) |
| - a contribuzione definita | (5.169) | (4.263) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (4.703) | (3.817) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (5.527) | (4.794) |
| j) recuperi compensi personale distaccato | 13 | 36 |
| 2) Altro personale in attività | (9) | (189) |
| 3) Amministratori e sindaci | (2.096) | (1.800) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| Totale | (109.600) | (99.546) |
Nella voce "1 h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dal Gruppo in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 150. "Riserve" del patrimonio netto per 4.703 migliaia di euro (3.817 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| Dati al | |||
|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ||
| Personale dipendente | 1.238 | 1.249 | |
| (a) dirigenti | 37 | 29 | |
| (b) quadri direttivi | 427 | 396 | |
| (c) restante personale dipendente | 774 | 824 | |
| Altro personale | 16 | 16 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Tipologia di spese/Valori | 2021 | 2020 |
| Incentivi all'esodo | 127 | 58 |
| Piano medico | (1.692) | (1.642) |
| Buoni pasto | (191) | (501) |
| Altri | (3.771) | (2.709) |
| Totale | (5.527) | (4.794) |
La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 2.159 migliaia di euro relativi a FinecoBank e per un importo pari a 527 migliaia di euro relativi a Fineco Asset Management.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (145.162) | (117.044) |
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (20.898) | (22.896) |
| Comunicazioni su mass media | (17.686) | (20.268) |
| Marketing e promozioni | (2.749) | (2.203) |
| Sponsorizzazioni | (456) | (360) |
| Convention e comunicazione interna | (7) | (65) |
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.549) | (1.442) |
| Spese recupero crediti | (240) | (181) |
| Informazioni commerciali e visure | (1.309) | (1.261) |
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari | (2.455) | (20.392) |
| Altre spese personale | (245) | (579) |
| Spese consulenti finanziari | (2.015) | (19.510) |
| Spese di viaggio | (140) | (248) |
| Fitti passivi per immobili ad uso del personale | (55) | (55) |
| D) Spese relative all'ICT | (51.275) | (46.108) |
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.121) | (3.131) |
| Spese software - affitto e manutenzione | (12.294) | (11.244) |
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.359) | (8.359) |
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (14.113) | (10.068) |
| Infoprovider finanziari | (14.388) | (13.306) |
| E) Consulenze e servizi professionali | (5.164) | (4.381) |
| Consulenze e servizi professionali relative ad attività ordinarie | (3.881) | (3.219) |
| Consulenze e servizi professionali per progetti one-off di adeguamento normativo | (40) | (67) |
| Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (551) | (676) |
| Spese legali | (461) | (256) |
| Cause legali | (231) | (163) |
| F) Spese relative agli immobili | (4.722) | (4.440) |
| Service area immobiliare | - | (85) |
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (404) | (132) |
| Manutenzione locali | (921) | (524) |
| Fitti passivi per locazione immobili | (937) | (962) |
| Pulizia locali | (326) | (861) |
| Utenze | (2.134) | (1.876) |
| G) Altre spese di funzionamento | (29.127) | (36.200) |
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (280) | (199) |
| Spese postali e trasporto documenti | (3.460) | (3.319) |
| Servizi amministrativi e logistici | (17.179) | (16.450) |
| Assicurazioni | (3.992) | (3.622) |
| Stampati e cancelleria | (577) | (721) |
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (2.323) | (10.367) |
| Altre spese amministrative | (1.316) | (1.522) |
| H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (40.039) | (26.805) |
| Totale | (300.391) | (279.708) |
Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2021 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 32.334 migliaia di euro (25.901 migliaia di euro nell'esercizio 2020), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e il contributo addizionale versato al Fondo Nazionale di Risoluzione, per un importo di 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale |
| 2021 | |
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | (110) |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (7) |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | - |
| Totale | (117) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA sui canoni dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 2021 | 2020 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (26) | - | 48 | - | 22 | (35) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (18) | - | 5 | - | (13) | (4) |
| Totale | (44) | - | 53 | - | 9 | (39) |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale 2020 |
||||
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (5.118) | 2.521 | (2.597) | (5.167) | 3.704 | (1.463) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (6.462) | - | (6.462) | (5.858) | - | (5.858) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (877) | 37 | (840) | (1.017) | 1.067 | 50 |
| Totale | (12.457) | 2.558 | (9.899) | (12.042) | 4.771 | (7.271) |
La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Rettifiche di valore | Risultato netto | Risultato netto | ||
| Ammortamento | per deterioramento | Riprese di valore | 2021 | 2020 | |
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività materiali | (19.520) | (9) | - | (19.529) | (19.683) |
| 1 Ad uso funzionale | (19.412) | (9) | - | (19.421) | (19.575) |
| - Di proprietà | (8.548) | (7) | - | (8.555) | (8.350) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (10.864) | (2) | - | (10.866) | (11.225) |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (108) |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale (19.520) |
(9) | - | (19.529) | (19.683) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore | Risultato netto | Risultato netto | |||
| Attività/Componente reddituale | Ammortamento | per deterioramento | Riprese di valore | 2021 | 2020 |
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | |
| A. Attività immateriali | (6.689) | - | - | (6.689) | (5.757) |
| di cui: software | (6.541) | - | - | (6.541) | (5.562) |
| A.1 Di proprietà | (6.689) | - | - | (6.689) | (5.757) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (6.689) | - | - | (6.689) | (5.757) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale (6.689) |
- | - | (6.689) | (5.757) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 13.3 Altre informazioni.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Rimborsi e abbuoni | (1.688) | (255) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (1.033) | (363) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.194) | (2.209) |
| Insussistenze di attività | (30) | (60) |
| Altri oneri di gestione | (503) | (496) |
| Totale | (5.448) | (3.383) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Recupero di spese: | 139.471 | 110.512 |
| - recupero spese accessorie | 43 | 69 |
| - recuperi di imposta | 139.428 | 110.443 |
| Fitti attivi su immobiliari | 730 | 786 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 6.060 | 3.954 |
| Totale | 146.261 | 115.252 |
L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2021 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 48 migliaia di euro (80 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i proventi connessi con l'attività di asset manager esercitata dalla controllata Fineco AM, relativi all'applicazione del modello "Fixed Operating Expenses", per un importo di 4.846 migliaia di euro (1.633 migliaia di euro nell'esercizio 2020), e i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 83 migliaia di euro.
Il Gruppo non ha effettuato operazioni di sub-leasing. Il Gruppo non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, il Gruppo ha in essere, come locatore, operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

Sezione 17 – Utili (Perdite) delle partecipazioni – Voce 250
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1) Imprese a controllo congiunto | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | - | - |
| 1. Svalutazioni | - | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | - | - |
| 2) Imprese sottoposte a influenza notevole | ||
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (26) | - |
| 1. Svalutazioni | (26) | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (26) | - |
| Totale | (26) | - |
Sezione 18 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 260 Nessun dato da segnalare.
Sezione 19 – Rettifiche di valore dell'avviamento – Voce 270 Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Settori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | 1 | (6) |
| - Utili da cessione | 1 | 1 |
| - Perdite da cessione | - | (7) |
| Risultato netto | 1 | (6) |
Il Gruppo non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Imposte correnti (-) | (150.741) | (117.805) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 13.121 | (19.638) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 23.928 | (80) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (113.692) | (137.523) |

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Totale 2021 | |
| Utile ante imposte | 494.403 |
(Importi in migliaia)
| Imposte | ||||
|---|---|---|---|---|
| Componenti reddituali/Settori | IRES | IRAP | Estere | Totale 2021 |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (129.721) | (26.274) | (10.584) | (166.579) |
| - Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile |
(2.515) | (2.648) | - | (5.163) |
| - Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile |
55.381 | 5.340 | - | 60.721 |
| - Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti |
- | - | - | - |
| - Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (2.671) | - | - | (2.671) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (79.526) | (23.582) | (10.584) | (113.692) |
Negli "Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile" è stato incluso l'effetto derivante dal riallineamento degli avviamenti operato in base all'art. 110 del D.L. 104/2020. La citata disposizione ha comportato il rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti per 24.481 migliaia di euro e l'iscrizione di imposte differite attive IRES per 8.495 migliaia di euro e IRAP per 1.721 migliaia di euro.
L'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi pari al 3% del valore riallineato è stata indicata nella colonna dell'IRES per 2.671 migliaia di euro, ma il pagamento di tale imposta ha comportato il riallineamento degli avviamenti anche ai fini dell'IRAP.
Sezione 22 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 320 Nessun dato da segnalare.
Sezione 23 – Utile (Perdita) d'esercizio di pertinenza di terzi – Voce 340 Nessun dato da segnalare.

Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 210.923 |
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 258.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 22.500 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 516.423 |
Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019, il Gruppo ha escluso dall'informativa le attribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2021 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani.
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2021 | 2020 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 380.711 | 323.571 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 609.692.634 | 608.966.126 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 611.147.018 | 610.216.041 |
| Utile per azione base | 0,624 | 0,531 |
| Utile per azione diluito | 0,623 | 0,530 |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 380.711 | 323.571 |
| 20. | Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: |
(1.076) - |
(3.054) - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | (1.730) | (4.523) |
| 80 | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 654 | 1.469 |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (1.968) | (781) | |
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (2.941) | (1.166) |
| a) variazioni di fair value | (419) | 1.884 | |
| b) rigiro a conto economico | (2.522) | (3.050) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (8) | - | |
| - utili/perdite da realizzo c) altre variazioni |
(2.514) - |
(3.050) - |
|
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 973 | 385 |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | (3.044) | (3.835) |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 377.667 | 319.736 |
| 210. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza di terzi | - | - |
| 220. | Redditività consolidata complessiva di pertinenza della capogruppo | 377.667 | 319.736 |

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura
Al fine di garantire una efficace ed efficiente gestione dei rischi assunti, il processo di gestione dei rischi è strutturato in coerenza con quanto previsto dalle Istruzioni di Vigilanza per le Banche in materia di sistema dei controlli interni.
Il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla Direzione Chief Risk Officer (CRO), che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle funzioni aziendali che assumono il rischio, ed è responsabile dei rischi di credito, mercato, operativi e reputazionali.
Alla Capogruppo è affidata la responsabilità dei presidi di primo e di secondo livello, con particolare riferimento alla verifica che il livello dei rischi, individualmente assunti, sia compatibile con le indicazioni del Consiglio di Amministrazione, con la dotazione patrimoniale e le regole di Vigilanza prudenziale.
Il Sistema dei Controlli Interni di Gruppo prevede il coinvolgimento dei seguenti organi e funzioni di controllo, ciascuno per le rispettive competenze:
Gli organi aziendali e le funzioni di controllo collaborano e si coordinano tra loro sia attraverso specifici flussi informativi formalizzati nelle normative interne, sia attraverso l'istituzione di comitati manageriali dedicati a tematiche di controllo.
Il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo è deputato a stabilire gli indirizzi strategici e le linee guida delle impostazioni organizzative ed operative, sovrintendendo e controllando la puntuale esecuzione delle medesime all'interno dei profili di rischio assegnati. È compito del Consiglio di Amministrazione definire ed approvare le modalità attraverso le quali i rischi siano rilevati e valutati ed approvare gli orientamenti strategici e le politiche di gestione del rischio. Il Consiglio di Amministrazione, inoltre, verifica che l'assetto dei controlli interni sia coerente con la propensione al rischio stabilita ed approva le politiche per il governo dei rischi.
All'Amministratore Delegato e Direttore Generale sono conferiti dal Consiglio di Amministrazione specifici poteri in tutti i settori dell'attività del Gruppo. Tali poteri sono da esercitarsi nel rispetto della normativa di riferimento ed entro i limiti delle strategie, indirizzi, massimali, modalità di assunzione dei rischi e con le modalità operative disciplinate dalle informative di riferimento. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale predispone le misure necessarie ad assicurare l'istituzione ed il mantenimento di un Sistema di Controllo Interno efficiente ed efficace.
Il Collegio Sindacale, relativamente alla gestione dei rischi, ha la responsabilità di vigilare sulla completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità del Sistema dei Controlli Interni e del Risk Appetite Framework. Al Collegio Sindacale sono anche attribuite le responsabilità del Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, di cui all'art. 19 D.lgs. n.39/2010 (come modificato dal D.lgs. 135/2016).
Il Comitato Rischi e Parti Correlate è composto da cinque Amministratori non esecutivi e indipendenti e ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche.
Il Comitato Remunerazione è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione della politica generale per la remunerazione dell'Amministratore Delegato, del Direttore Generale, degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche e dell'altro Personale più rilevante; nell'esaminare i piani di incentivazione azionaria o monetaria destinati ai dipendenti e ai consulenti finanziari della Società e del Gruppo e le politiche di sviluppo strategico delle risorse umane.
Il Comitato Nomine è composto da tre Amministratori non esecutivi indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nel processo di nomina e cooptazione degli Amministratori e dell'Amministratore Delegato e/o del Direttore Generale e degli altri Dirigenti con responsabilità strategiche.
Il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale è composto da tre Amministratori non esecutivi e indipendenti ed ha il compito di supportare il Consiglio di Amministrazione nelle seguenti attività principali: nella definizione del sistema di governo societario di FinecoBank, della struttura societaria e dei modelli/linee guida di governance del Gruppo; nella supervisione delle questioni di sostenibilità connesse al modello di business di FinecoBank e alle dinamiche di interazione con tutti gli stakeholder.

La funzione di Compliance presiede la gestione del rischio di non conformità, ovvero il rischio di incorrere in sanzioni giudiziarie o amministrative, perdite finanziarie rilevanti o danni di reputazione in conseguenza di violazioni di norme imperative o autoregolamentazione.
La funzione di Internal Validation, collocata in staff al Chief Risk Officer, è incaricata di sottoporre a validazione i modelli interni sviluppati dalle diverse funzioni della Capogruppo, ed è pienamente indipendente da queste ultime.
A partire dal 1 gennaio 2021, in applicazione della modifica organizzativa approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 13 ottobre 2020, è stata costituita la nuova Direzione Chief Lending Officer (CLO). La nuova Direzione, a riporto diretto dell'Amministratore Delegato e Direttore Generale, è responsabile di tutte le attività che riguardano il processo creditizio, precedentemente svolte dalla Direzione CRO.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, presidia il corretto funzionamento del framework dei rischi del Gruppo definendo le appropriate metodologie di identificazione e misurazione del complesso di rischi, attuali e prospettici, conformemente alle previsioni normative, alle scelte gestionali della Banca individuate nella propensione al rischio di Gruppo (RAF) e dei principi e delle politiche definite dal CRO, svolgendo un'attività di monitoraggio degli stessi e di verifica del rispetto dei limiti stabiliti.
Il CRO, con il contributo del CLO e del CFO, ognuno per i propri ambiti di competenza, ha la responsabilità di proporre il Risk Appetite Framework di Gruppo e di definire, in coerenza con le strategie e gli obiettivi aziendali, gli indirizzi e le politiche in materia di gestione dei rischi, coordinandone e verificandone l'attuazione da parte delle unità preposte, anche nei diversi ambiti societari.
La Direzione CRO, nell'ambito dei controlli di secondo livello, ha la responsabilità della gestione e del controllo dei rischi di credito, di mercato, operativi/reputazionali ivi incluso il rischio informatico, di tasso di interesse, di liquidità e di sostenibilità in collaborazione con il CFO, il CLO ed il CIO per i rispettivi ambiti di competenza. Con riferimento all'informativa agli Organi Aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate), il CRO fornisce periodicamente informativa sull'attività svolta e sui risultati emersi dalle verifiche effettuate, i punti di debolezza rilevati e propone gli interventi da adottare per la loro rimozione al fine dell'assunzione delle decisioni più opportune per la gestione e riduzione dei rischi stessi.
In particolare, la Direzione CRO di Capogruppo:
La funzione svolge attività di monitoraggio e di informativa agli organi aziendali (Amministratore Delegato e Direttore Generale, Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi e Parti Correlate e Collegio Sindacale) e al Comitato Rischi e Parti Correlate. L'informativa fornita agli organi aziendali è rappresentata dalla Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio del Gruppo.
Infine, la partecipazione al Comitato Prodotti del CRO e del Responsabile della funzione Compliance permette di presidiare i rischi collegati alle nuove attività di business nonché creare e diffondere la cultura del rischio nelle diverse aree funzionali del Gruppo.

ll Gruppo attribuisce una forte rilevanza alla gestione ed al controllo dei rischi, quali condizioni per garantire un'affidabile e sostenibile generazione di valore in un contesto di rischio controllato. La strategia di risk management punta ad una visione completa e coerente dei rischi, considerando sia lo scenario macroeconomico sia il profilo di rischio del Gruppo, stimolando la crescita della cultura del rischio e rafforzando una trasparente e accurata rappresentazione della rischiosità dei portafogli del Gruppo. Le strategie di assunzione dei rischi sono riassunte nel Risk Appetite Framework (RAF) del Gruppo, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Il RAF è definito per garantire che le attività di assunzione del rischio rimangano in linea con le aspettative degli azionisti, tenendo conto della posizione di rischio in cui si trova il Gruppo e della congiuntura economica.
I principali obiettivi del Risk Appetite sono:
Il Risk Appetite è definito coerentemente al modello di business del Gruppo; per tale ragione, il Risk Appetite è integrato nel processo di budget e nel Multi Year Plan.
La struttura del Risk Appetite include uno Statement ed un insieme di KPI. Lo Statement definisce il posizionamento del Gruppo in termini di obiettivi strategici e dei relativi profili di rischio mentre i KPI sono volti a misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo nelle seguenti categorie:
Per ciascuna delle dimensioni sopramenzionate, sono identificati uno o più KPI a livello consolidato, in modo da poter misurare quantitativamente il posizionamento del Gruppo attraverso diverse modalità: valori assoluti, ratio tra misure comparabili, analisi di sensitività su parametri definiti.
Il Risk Appetite rappresenta l'ammontare di rischio (complessivo e per tipologia) che il Gruppo intende assumere per il perseguimento dei suoi obiettivi strategici.
La Risk Tolerance definisce la devianza massima dal risk appetite consentita; la soglia di tolleranza è fissata in modo da assicurare in ogni caso alla banca margini sufficienti per operare, anche in condizioni di stress, entro il massimo rischio assumibile.
La Risk Capacity rappresenta il massimo livello di assunzione di rischio che il Gruppo è tecnicamente in grado di assumere senza violare i requisiti regolamentari o gli altri vincoli imposti dagli azionisti o dall'Autorità di vigilanza.
La determinazione delle soglie è valutata caso per caso, anche attraverso decisioni manageriali da parte del Consiglio di Amministrazione, rispettando i requisiti regolamentari e degli Organi di controllo.
Le metriche sono regolarmente oggetto di monitoraggio e reportistica, almeno trimestrale. Il monitoraggio, per competenza, è effettuato dalla Direzione CRO e dalla Direzione CFO.
La definizione del Risk Appetite Framework è un processo articolato guidato dal Chief Risk Officer e dal Chief Financial Officer che si sviluppa in coerenza con i processi di ICAAP, ILAAP e Recovery Plan e rappresenta la cornice di rischio all'interno della quale sono sviluppati il Budget ed il Piano Strategico. In questo modo è garantita coerenza tra la strategia e la politica di assunzione dei rischi ed il processo di Pianificazione e di Budget.
Nell'ambito del processo di aggiornamento annuale del RAF è possibile individuare alcune fasi principali:

identificazione dei rischi coinvolge anche la società Fineco Asset Management, le cui valutazioni sono incluse nella mappa dei rischi a livello consolidato di Gruppo;
In coerenza con il principio di progressiva integrazione dei principi di sostenibilità ambientale e sociale (ESG) enunciato nello statement, e conformemente alle più recenti indicazioni rilasciate dai regulator in materia, la Dashboard del Risk Appetite integra alcuni indicatori di rischio/performance volti a monitorare, rispettivamente, l'obiettivo degli investimenti ESG del portafoglio di proprietà del Gruppo e la concentrazione garanzie immobiliari in aree ad elevato rischio sismico/idrogeologico (a specifico presidio del rischio climatico ed ambientale). Inoltre, nel corso del 2021, il RAF è stato aggiornato al fine di introdurre alcuni elementi di novità in ambito di rischio di condotta e trasparenza bancaria.
Il monitoraggio degli indicatori del Risk Appetite Framework non ha individuato superamenti dei livelli soglia stabiliti dal Consiglio di Amministrazione dovuti alla crisi determinata dall'emergenza sanitaria in corso.
La valutazione del profilo di rischio complessivo del Gruppo è effettuata annualmente con l'ICAAP, che rappresenta il processo di autovalutazione dell'adeguatezza patrimoniale, le cui risultanze sono oggetto di discussione e analisi da parte dell'Autorità di Vigilanza.
Il processo ICAAP incorpora due prospettive complementari: prospettiva economica e la prospettiva normativa. Tali prospettive si integrano reciprocamente e sono incorporate nelle attività e nelle decisioni imprenditoriali rilevanti.
Tramite la prospettiva normativa interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza patrimoniale assicurando di essere in grado di soddisfare tutti i requisiti normativi e le richieste di Vigilanza relative al capitale nonché di poter far fronte agli altri vincoli patrimoniali interni ed esterni nel tempo. L'obiettivo è quindi quello di garantire, anche in un'ottica prospettica, che la dotazione di Fondi Propri sia sufficiente a rispettare l'Overall Capital Requirement ed il Pillar 2 Guidance. Con la prospettiva economica interna il Gruppo gestisce l'adeguatezza economica del proprio capitale assicurando che i rischi economici siano coperti in misura sufficiente mediante la dotazione di risorse patrimoniali interne. La prospettiva economica considera uno spettro di rischi più ampio rispetto a quella normativa (si cita a titolo di esempio il rischio tasso di interesse).
Per la prospettiva economica di Secondo Pilastro, la metrica di riferimento è la Risk Taking Capacity, pari al rapporto tra il capitale disponibile (Available Financial Resources - AFR) ed il Capitale Interno Complessivo; tale metrica è monitorata con cadenza trimestrale ed illustrata agli Organi Sociali all'interno della Relazione sulle esposizioni al rischio di Gruppo.
Alla data attuale, non sono stati tuttavia registrati impatti negativi derivanti dalla pandemia per il Gruppo grazie al modello di business diversificato, alle prudenti politiche di erogazione che hanno sempre caratterizzato la Banca e alla tipologia di prodotti creditizi offerti, assistiti ove possibili da garanzie reali.
In seguito alle ulteriori richieste avanzate da Banca d'Italia in data 14 aprile 2021 al sistema bancario, il resoconto è stato integrato con dei templates in cui sono riportati i principali risultati della valutazione attuale e prospettica dell'adeguatezza patrimoniale del Gruppo.
Come evidenziato nel Risk Appetite Framework, il Gruppo conferma l'orientamento strategico verso l'adozione di un solido modello di business con una bassa propensione al rischio al fine di creare le basi per profitti sostenibili e ritorno sul costo del capitale, garantendo continuità nella generazione dei ricavi. L'ambizione del Gruppo è raggiungere tale risultato con il supporto di un ottimale Sistema di Controlli Interni con procedure efficaci ed efficienti nella gestione di ogni rischio.

Al fine di interiorizzare tali principi valori e implementare la cultura del rischio nelle attività giornaliere sono sviluppate numerose iniziative, in particolare:
Nella presente sezione sono fornite le informazioni riferite a FinecoBank e Fineco AM, imprese incluse nel consolidato contabile.
Per quanto riguarda Fineco AM, il presidio ed il controllo dei rischi sono assicurati dalla funzione Risk Management della società, affidata al Chief Risk Officer, gerarchicamente dipendente dal CEO e funzionalmente dipendente dal CRO di FinecoBank S.p.A.. Il sistema dei controlli interni di FinecoBank è strutturato secondo le indicazioni normative previste dalla legislazione vigente. Le modalità di controllo, monitoraggio e reporting già in essere in FinecoBank sono state estese a Fineco AM modificando, qualora necessario, le modalità di analisi ed i controlli adattandoli alla dimensione, natura e complessità del business.
Nello specifico sono due le principali attività di gestione del rischio svolte: la tradizionale attività di controllo dell'aderenza del profilo di rischio/rendimento di ciascun fondo (Fund Risk Management) e l'attività di presidio dei rischi operativi (Operational Risk Management), peraltro previste dalla normativa irlandese.
Come previsto dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella presente Sezione 1 "Rischi del consolidato contabile".
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.141 | 1.179 | 1.061 | 22.303 | 30.869.275 | 30.895.959 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 39.012 | 39.012 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 74 | 74 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
2.141 | 1.179 | 1.061 | 22.303 | 30.908.361 | 30.935.045 |
| Totale 31/12/2020 |
2.025 | 1.065 | 441 | 16.089 | 28.963.595 | 28.983.215 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nel Bilancio 2020 le "Attività finanziarie valutate al

costo ammortizzato – Altre esposizioni non deteriorate" includevano i crediti a vista verso banche, ora rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 254.051 migliaia di euro.
Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.
A.1.2 Distribuzione delle esposizioni creditizie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | |||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off* parziali complessivi |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
24.541 | (20.160) | 4.381 | - | 30.909.930 | (18.352) | 30.891.578 | 30.895.959 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 39.018 | (6) | 39.012 | 39.012 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 74 | 74 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
24.541 | (20.160) | 4.381 | - | 30.948.948 | (18.358) | 30.930.664 | 30.935.045 |
| Totale 31/12/2020 |
25.489 | (21.957) | 3.532 | - | 28.999.721 | (20.087) | 28.979.684 | 28.983.215 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nel Bilancio 2020 le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Non deteriorate" includevano i crediti a vista verso banche, ora rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", per un'esposizione lorda di 254.066 migliaia di euro, rettifiche di valore complessive per 15 migliaia di euro e esposizione netta per 254.051 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 7 | 5.436 |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 127.448 |
| Totale 31/12/2021 |
- | 7 | 132.884 |
| Totale 31/12/2020 |
- | 3 | 26.055 |

Nessun dato da segnalare.
B.2.1 Entità strutturate consolidate prudenzialmente
Nessun dato da segnalare.
B.2.2 Altre entità strutturate
Il Gruppo ha esposizioni verso entità strutturate non consolidate per effetto di investimenti in quote emesse da fondi di investimento (O.I.C.R.) che si qualificano quali entità strutturate secondo l'IFRS 12.
La seguente tabella riporta le attività, le passività e l'esposizione fuori bilancio nei confronti di entità strutturate rappresentate da quote di O.I.C.R. non consolidate.
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio / tipologia di entità strutturata |
Portafogli contabili dell'attivo |
Totale attività (a) |
Portafogli contabili del passivo |
Totale passività (b) |
Valore contabile netto (c=a-b) |
Esposizione massima al rischio di perdita (d) |
Differenza tra esposizione al rischio di perdita e valore contabile (e=d-c) |
| 1. Società veicolo | - | - | - | - | - | - | - |
| MFV | 116 | MFV | - | 116 | 116 | - | |
| 2. O.I.C.R. | CA | 29.653 | CA | 23.012 | 6.641 | 29.653 | 23.012 |
| HFT | - | HFT | - | - | - | - | |
| Totale | 29.769 | 23.012 | 6.757 | 29.769 | 23.012 |
Legenda
MFV = Attività finanziarie obbligatoriamente al fair value CA: Costo Ammortizzato HFT = Attività finanziarie di negoziazione

Sezione 2 – Rischi del consolidato prudenziale 1.1 Rischio di credito
Obiettivo del Gruppo è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
Il Gruppo ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A. che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2021 il Gruppo ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Al 31 dicembre 2021 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio dei crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 51% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021 in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.
Al 31 dicembre 2021 FinecoBank, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni.
Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 31 dicembre 2021.

In considerazione degli impatti limitati appena descritti, il Gruppo non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.
Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, il Gruppo FinecoBank si è dotato di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.
Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.
In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dal Gruppo alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.
Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:
Nello svolgimento della propria attività creditizia il Gruppo è esposto al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, il Gruppo è esposto all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre il Gruppo ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti da società del Gruppo potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi del Gruppo.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
Il Gruppo, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e la best practice di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dal Gruppo. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno del Gruppo FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.
La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui il Gruppo svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte.
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il "Piano di Investimenti"; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici di Gruppo, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici del Gruppo. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale il Gruppo avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
A marzo 2021 il Gruppo ha aggiornato la Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di Gruppo rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti del Gruppo mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.
La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.
In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio,

indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dal Gruppo come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese. Con riferimento a quest'ultimo, nel corso del 2021 sono stati introdotti alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni. A complemento di questi ultimi è stato introdotto anche un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Tale indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, tutte le moratorie attivate tra il 1 aprile 2021 e il 31 dicembre 2021 sono state classificate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente. In ogni caso, tutte le moratorie attive sono sottoposte ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF..), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, il Gruppo ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a deteriorato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.

Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire dall'esercizio 2021 il Gruppo ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dal Gruppo a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni il Gruppo si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni, di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

• estendere i parametri di rischio creditizio ad una prospettiva pluriennale.
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili - Impairment della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, il Gruppo FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Come espressamente raccomandato dalla Banca Centrale Europea, tali scenari utilizzano una serie di variabili macroeconomiche coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate da quest'ultima. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le moratorie concesse dal 1 aprile 2021 al 31 dicembre 2021 sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è stato considerato decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è stato valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.
Al 31 dicembre 2021, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, il Gruppo ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto coerente con le previsioni macroeconomiche della Banca Centrale Europea, e ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 considera una sostanziale ripresa dell'attività economica nell'area euro, con una previsione di crescita stabile del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona del 4,71%. L'elevato tasso di crescita è dovuto sia alle dinamiche

verificatesi in corso d'anno, tra cui la vaccinazione massiva della popolazione e il contenimento del virus a livelli tali da consentire un livello di attività economica quasi normale, sia alla profonda recessione economica registrata nel 2020 (-6,55%).
In Italia, paese in cui il Gruppo detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2021 sono stimate al 5,91%; con l'andamento positivo della campagna vaccinale, la minore incertezza politica e la disponibilità dei fondi europei per la ripresa, si stima che il Prodotto Interno Lordo italiano tornerà ai livelli pre-pandemia entro la metà del 2022. Nonostante l'outlook positivo, la combinazione di una maggiore spesa pubblica e di un ridotto gettito fiscale si stima che determini un incremento nel rapporto Debito/PIL a circa il 153,06%, destando preoccupazione per la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in aumento al 10,14% per il 2021, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui il Gruppo detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 ipotizza un allentamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 grazie all'implementazione dei protocolli di sicurezza e maggiore quota di popolazione vaccinata. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 6,44% nel 2021, per poi ridursi al 5,58% nel 2022. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2021 è pari al 152,10%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in aumento al 10,11%, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla diffusione di nuove varianti del virus resistenti ai vaccini, con ulteriori restrizioni agli spostamenti, chiusure delle attività commerciali e tagli ai consumi da parte della popolazione. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita ancora elevati nel 2021, pari al 5,51%, con una brusca inversione di tendenza nel 2022 (-0,63%) che determina un incremento del rapporto debito/PIL al 162,29% (153,91% nel 2021). Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in lieve aumento nel 2021 al 10,30%, per poi continuare a crescere fino al 12,37% nel 2023.
Al 31 dicembre 2021, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive del Gruppo, si sarebbero realizzate riprese di valore per circa 1,8 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 6,5 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive di Gruppo al 31 dicembre 2021 sono pari a 0,6 milioni di euro.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione di credito, il Gruppo acquisisce diverse tipologie di garanzie reali. Per i mutui fondiari, il Gruppo acquisisce a garanzia tramite ipoteca principalmente immobili residenziali, mentre sugli affidamenti in conto corrente sono accettati in pegno diverse tipologie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato.
Anche in presenza di garanzie reali il Gruppo effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare il Gruppo concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 31 dicembre 2021 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.
La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.
Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.
Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
Il Gruppo procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra il Gruppo procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business del Gruppo e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa consolidata al 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2021 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.
Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.

Come previsto dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 2 "Rischi del consolidato prudenziale", ad eccezione delle tabelle A.1.2, A.1.4, A.1.6, A.1.6bis e A.1.8 e B.3.
Con il suddetto aggiornamento, è stata altresì richiesta la ripartizione per stadio di rischio di credito e per "impaired acquisite o originate" dell'informazione relativa:
A.1.1 Consolidato prudenziale – Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | ||||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.956 | 2.536 | 77 | 24 | 1.508 | 190 | 16 | 5 | 4.040 | - | - | - | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2021 |
17.956 | 2.536 | 77 | 24 | 1.508 | 190 | 16 | 5 | 4.040 | - | - | - | |
| Totale 31/12/2020 |
12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 | - | - | - |

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (Importi in migliaia) |
|||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | |||||||||||||||||||
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | Attività rientranti nel terzo stadio | |||||||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla |
Attività finanziarie in corso di redditività complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla |
Attività finanziarie in corso di redditività complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla |
Attività finanziarie in corso di redditività complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | |
| Rettifiche complessive iniziali |
(77) | (16.311) | (17) | - | - | (16.406) | - | (3.759) | - | - | - | (3.759) | - | (21.959) | - | - | (18.752) | (3.207) | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
(6) | (4.400) | - | - | - | (4.406) | - | (475) | - | - | - | (475) | - | (1.111) | - | - | (388) | (723) | |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
- | 1.823 | 9 | - | - | 1.832 | - | 407 | - | - | - | 407 | - | 794 | - | - | 309 | 485 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
48 | 4.406 | 2 | - | - | 4.456 | - | (52) | - | - | - | (52) | - | (1.376) | - | - | (406) | (970) | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | 1 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | 4 | - | - | - | 3 | - | 5 | - | - | - | 5 | - | 3.491 | - | - | 3.464 | 27 | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (970) | 970 | |
| Rettifiche complessive finali |
(35) | (14.477) | (6) | - | - | (14.520) | - | (3.874) | - | - | - | (3.874) | - | (20.161) | - | - | (16.743) | (3.418) | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 26 | - | - | 26 | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | (1) | - | - | - | (1) | - | (20) | - | - | - | (20) | - | (82) | - | - | (82) | - |

A.1.2 Consolidato prudenziale – Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessivi
| (segue) | (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti complessivi su impegni a | |||||||||||
| Attività fin. impaired acquisite o originate | erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impegni a erogare fondi e garanzie fin. rilasciate impaired acquisiti/e o originati/ |
Tot. | |
| Rettifiche complessive iniziali | - | - | - | - | - | (61) | - | - | - | (42.184) | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
X | X | X | X | X | (38) | - | - | - | (6.030) | |
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | - | - | - | - | 51 | - | - | - | 3.084 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
- | - | - | - | - | (4) | - | - | - | 3.024 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | |
| Cambiamenti della metodologia di stima | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.500 | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rettifiche complessive finali | - | - | - | - | - | (52) | - | - | - | (38.605) | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.1.3 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | |||||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
||||||||
| Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.778 | 1.122 | 1.018 | 111 | 3.509 | 306 | |||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | 3 | - | 1 | 1 | 8 | - | |||||
| 31/12/2021 | 2.781 | 1.122 | 1.019 | 112 | 3.517 | 306 | |||||
| 31/12/2020 | 4.262 | 286 | 725 | 46 | 3.663 | 310 |

A.1.3a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||||||||
| Portafogli/qualità | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||||||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||||||
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 325 | - | - | - | - | - | ||||||
| A.1 oggetto di concessione conforme con le GL | - | - | - | - | - | - | ||||||
| A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | ||||||
| A.3 oggetto di altre misure di concessione | 325 | - | - | - | - | - | ||||||
| A.4 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||||||
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | - | - | ||||||
| B.1 oggetto di concessione conforme con le GL | - | - | - | - | - | - | ||||||
| B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | ||||||
| B.3 oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | ||||||
| B.4 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||||||
| Totale | 31/12/2021 | 325 | - | - | - | - | - | |||||
| Totale | 31/12/2020 | 1.236 | - | - | - | 38 | - |

A.1.4 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| A.1 A VISTA | 1.463.880 | 1.463.880 | - | - | - | (34) | (34) | - | - | - | 1.463.846 | - |
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 1.463.880 | 1.463.880 | - | X | - | (34) | (34) | - | X | - | 1.463.846 | - |
| A.2 ALTRE | 5.757.583 | 5.757.583 | - | - | - | (73) | (73) | - | - | - | 5.757.510 | - |
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
5.757.583 | 5.757.583 | - | X | - | (73) | (73) | - | X | - | 5.757.510 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) | 7.221.463 | 7.221.463 | - | - | - | (107) | (107) | - | - | - | 7.221.356 | - |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 558.323 | 17.170 | - | X | - | - | - | - | X | - | 558.323 | - |
| TOTALE (B) | 558.323 | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | - | 558.323 | - |
| TOTALE (A+B) | 7.779.786 | 7.238.633 | - | - | - | (107) | (107) | - | - | - | 7.779.679 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 413.629 migliaia di euro.

A.1.5 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi * |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 18.939 | X | - | 18.939 | - | (16.798) | X | - | (16.798) | - | 2.141 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
285 | X | - | 285 | - | (250) | X | - | (250) | - | 35 | - |
| b) Inadempienze probabili |
3.478 | X | - | 3.478 | - | (2.299) | X | - | (2.299) | - | 1.179 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
347 | X | - | 347 | - | (250) | X | - | (249) | - | 97 | - |
| c) Esposizioni scadute deteriorate |
2.124 | X | - | 2.124 | - | (1.063) | X | - | (1.063) | - | 1.061 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
118 | X | - | 118 | - | (34) | X | - | (34) | - | 84 | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
22.597 | 20.705 | 1.891 | X | - | (294) | (124) | (169) | X | - | 22.303 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
114 | - | 114 | X | - | (2) | - | (2) | X | - | 112 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
25.168.844 | 25.155.024 | 13.749 | X | - | (17.994) | (14.289) | (3.704) | X | - | 25.150.850 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
1.877 | - | 1.877 | X | - | (35) | - | (35) | X | - | 1.842 | - |
| TOTALE (A) | 25.215.982 | 25.175.729 | 15.640 | 24.541 | - | (38.448) | (14.413) | (3.873) | (20.160) | - | 25.177.534 | - |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 97 | X | - | 12 | - | - | X | - | - | - | 97 | - |
| b) Non deteriorate | 2.852.209 | 28.154 | 420 | X | - | (51) | (51) | - | X | - | 2.852.158 | - |
| TOTALE (B) | 2.852.306 | 28.154 | 420 | 12 | - | (51) | (51) | - | - | - | 2.852.255 | - |
| TOTALE (A+B) | 28.068.288 | 25.203.883 | 16.060 | 24.553 | - | (38.499) | (14.464) | (3.873) | (20.160) | - | 28.029.789 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta, inoltre, nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 998.380 migliaia di euro.

A.1.5a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni / Valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
||||||||||
| Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
|||
| stadio | stadio | stadio | o originate |
stadio | stadio | stadio | o originate |
|||||
| A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. FINANZIAMENTI IN INADEMPIENZE PROBABILI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. FINANZIAMENTI SCADUTI DETERIORATI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. ALTRI FINANZIAMENTI SCADUTI NON DETERIORATI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| E. ALTRI FINANZIAMENTI NON DETERIORATI |
1.004 | 231 | 773 | - | - | (13) | (2) | (11) | - | - | (991) | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
124 | 124 | - | - | - | (1) | (1) | - | - | - | (123) | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
107 | 107 | - | - | - | (1) | (1) | - | - | - | (106) | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | 773 | - | 773 | - | - | (11) | - | (11) | - | - | (762) | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A+B+C+D+E) | 1.004 | 231 | 773 | - | - | (13) | (2) | (11) | - | - | (991) | - |

A.1.6 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
Nessun dato da segnalare.
A.1.6bis Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
Nessun dato da segnalare.
A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 20.843 | 3.427 | 1.219 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 2.319 | 2.310 | 2.395 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 893 | 1.674 | 2.095 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 1.382 | 141 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 44 | 495 | 300 |
| C. Variazioni in diminuzione | (4.223) | (2.259) | (1.490) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (169) | (210) |
| C.2 write-off | (3.534) | (5) | (35) |
| C.3 incassi | (679) | (910) | (623) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (1.036) | (488) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (10) | (139) | (134) |
| D. Esposizione lorda finale | 18.939 | 3.478 | 2.124 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |

A.1.7bis Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 744 | 1.074 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 331 | 1.243 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 1.162 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 29 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 7 |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | - | - |
| B.4 altre variazioni in aumento | 302 | 74 |
| C. Variazioni in diminuzione | (325) | (326) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | (142) |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (7) | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (29) |
| C.4 write-off | (17) | - |
| C.5 incassi | (237) | (152) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (64) | (3) |
| D. Esposizione lorda finale | 750 | 1.991 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
A.1.8 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive

A.1.9 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | |||||
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
|
| A. Rettifiche complessive iniziali | (18.818) | (244) | (2.362) | (297) | (778) | (8) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - | |
| B. Variazioni in aumento | (2.190) | (55) | (1.445) | (111) | (1.048) | (53) | |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X | |
| B.2 altre rettifiche di valore | (1.194) | (13) | (1.327) | (72) | (1.025) | (30) | |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
(970) | (42) | (93) | (14) | - | - | |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | |
| B.6 altre variazioni in aumento | (26) | - | (25) | (25) | (23) | (23) | |
| C. Variazioni in diminuzione | 4.210 | 49 | 1.508 | 158 | 763 | 27 | |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 196 | 11 | 214 | 48 | 151 | 5 | |
| C.2 riprese di valore da incasso | 480 | 21 | 494 | 73 | 262 | 3 | |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - | |
| C.4 write-off | 3.534 | 17 | 5 | - | 35 | - | |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | 770 | 37 | 293 | 19 | |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | 25 | - | 22 | - | |
| D. Rettifiche complessive finali | (16.798) | (250) | (2.299) | (250) | (1.063) | (34) | |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

A.2.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Classi di rating esterni | ||||||||
| Esposizioni | Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | Senza rating |
Totale |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
5.478.377 | 6.063.548 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.346.322 | 30.934.479 |
| - Primo stadio | 5.478.377 | 6.063.548 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.306.141 | 30.894.298 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 15.640 | 15.640 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 24.541 | 24.541 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | 39.019 | - | - | - | - | - | 39.019 |
| - Primo stadio | - | 39.019 | - | - | - | - | - | 39.019 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 5.478.377 | 6.102.567 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.346.322 | 30.973.498 |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | 17.170 | - | - | - | 28.585 | 45.755 |
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 28.154 | 45.324 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 420 | 420 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 11 | 11 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 28.585 | 45.755 |
| Totale (A+B+C+D) | 5.478.377 | 6.102.567 | 12.968.665 | 87.254 | 7.483 | - | 6.374.907 | 31.019.253 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2021 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Consolidato prudenziale - Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali | |||||||||||
| Garanzie reali | (2) | ||||||||||
| (1) | Derivati su crediti | ||||||||||
| Altri derivati | |||||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | ipoteche Immobili - |
Finanziamenti per Immobili - |
leasing | Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
3.856.586 | 3.856.586 | - | - | 3.856.579 | - | - - |
||||
| 1.1. totalmente garantite | 3.856.586 | 3.856.586 | - | - | 3.856.579 | - | - - |
||||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - - |
||||
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - - |
||||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - - |
||||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - - |

A.3.1 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
|||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | ||||||||
| Altri derivati | Totale | ||||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | (1)+(2) | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- - |
- | - | - - |
- | 3.856.579 | |||
| 1.1. totalmente garantite | - - |
- | - | - - |
- | 3.856.579 | |||
| - di cui deteriorate | - - |
- | - | - - |
- | - | |||
| 1.2. parzialmente garantite | - - |
- | - | - - |
- | - | |||
| - di cui deteriorate | - - |
- | - | - - |
- | - | |||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- - |
- | - | - - |
- | 17.166 | |||
| 2.1. totalmente garantite | - - |
- | - | - - |
- | 17.166 | |||
| - di cui deteriorate | - - |
- | - | - - |
- | - | |||
| 2.2. parzialmente garantite | - - |
- | - | - - |
- | - | |||
| - di cui deteriorate | - - |
- | - | - - |
- | - |
A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||
| Derivati su crediti | ||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Ipoteche | Finanziamenti | Altri derivati | ||||
| Immobili - | per leasing Immobili - |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
4.708.685 | 4.702.418 | 2.479.332 | - | 2.174.779 | 48.274 | - | - |
| 1.1. totalmente garantite | 4.704.327 | 4.698.067 | 2.475.285 | - | 2.174.534 | 48.247 | - | - |
| - di cui deteriorate | 1.514 | 1.084 | 879 | - | 205 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 4.358 | 4.351 | 4.047 | - | 245 | 27 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
29.458 | 29.408 | - | - | 26.144 | 3.252 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 29.381 | 29.331 | - | - | 26.124 | 3.207 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 77 | 77 | - | - | 20 | 45 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.3.2 Consolidato prudenziale - Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti | Crediti di firma | Totale | ||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 4.702.385 |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 4.698.066 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 1.084 |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 4.319 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 29.396 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 29.331 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 65 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
A.4 Consolidato prudenziale - Attività finanziarie e non finanziarie ottenute tramite l'escussione di garanzie ricevute
Nessun dato da segnalare.

B.1 Consolidato prudenziale - Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
||||||
| Esposizioni/Controparti | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | (1) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | (1) | - | - | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 19.175.946 | (5.800) | 377.439 | (195) | 27.042 | (3) | ||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A) | 19.175.946 | (5.800) | 377.439 | (197) | 27.042 | (3) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | 2.335 | - | - | - | ||
| Totale (B) | - | - | 2.335 | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 19.175.946 | (5.800) | 379.774 | (197) | 27.042 | (3) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 16.455.100 | (7.330) | 355.823 | (211) | 20.393 | (3) |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Controparti | Società non finanziarie | Famiglie | |||||
| Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | 1 | (7) | 2.140 | (16.790) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 34 | (250) | |||
| A.2 Inadempienze probabili | 19 | (44) | 1.160 | (2.255) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 98 | (249) | |||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 1 | (2) | 1.060 | (1.060) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 85 | (34) | |||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 718 | (6) | 5.619.052 | (12.286) | |||
| - di cui esposizioni oggetto di concessioni | - | - | 1.954 | (37) | |||
| Totale (A) | 739 | (59) | 5.623.412 | (32.391) | |||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | 97 | - | |||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 334 | - | 1.851.108 | (51) | |||
| Totale (B) | 334 | - | 1.851.205 | (51) | |||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 1.073 | (59) | 7.474.617 | (32.442) | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 967 | (50) | 5.610.113 | (34.296) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | ||||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | ||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | 2.135 | (16.758) | 4 | (27) | 2 | ||
| A.2 Inadempienze probabili | 1.178 | (2.293) | 1 | (6) | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 1.052 | (1.051) | 9 | (12) | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 13.159.004 | (16.576) | 10.781.672 | (1.502) | 963.656 | ||
| Totale (A) | 13.163.369 | (36.678) | 10.781.686 | (1.547) | 963.658 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 97 | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.847.778 | (50) | 4.933 | (1) | 258 | ||
| Totale (B) | 1.847.875 | (50) | 4.933 | (1) | 258 | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 15.011.244 | (36.728) | 10.786.619 | (1.548) | 963.916 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 11.801.730 | (39.296) | 9.581.514 | (2.358) | 732.931 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | (13) | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (151) | 260.231 | (57) | 8.592 | (1) | ||
| Totale (A) | (164) | 260.231 | (57) | 8.592 | (1) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 773 | - | 35 | - | ||
| Totale (B) | - | 773 | - | 35 | - | ||
| Totale (A+B) 31/12/2021 |
(164) | 261.004 | (57) | 8.627 | (1) | ||
| Totale (A+B) 31/12/2020 |
(93) | 296.894 | (139) | 8.934 | (1) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizioni/Aree geografiche | Italia | Altri paesi europei | America | ||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
|||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.689.817 | (41) | 1.033.350 | (47) | 66.271 | ||
| Totale (A) | 5.689.817 | (41) | 1.033.350 | (47) | 66.271 | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | 127.524 | - | - | ||
| Totale (B) | 17.170 | - | 127.524 | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 5.706.987 | (41) | 1.160.874 | (47) | 66.271 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 8.083.920 | (105) | 1.425.033 | (162) | 109.500 |
(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (5) | - | - | 431.917 | (15) | ||
| Totale (A) | (5) | - | - | 431.917 | (15) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| Totale (B) | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | (5) | - | - | 431.917 | (15) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | (4) | - | - | 432.664 | (28) | |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nella colonna "Italia – Esposizione netta" e "Italia – Rettifiche valore complessive" è stata aggiunta, rispettivamente, l'esposizione netta, per 1.760.340 migliaia di euro, e le rettifiche di valore, per 62 migliaia di euro, relative ai crediti a vista verso banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide". Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

Al 31 dicembre 2021 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Si evidenzia che il Regolamento (UE) 876/2019, entrato in vigore a partire dal 28 giugno 2021, ha introdotto l'obbligo di applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente. Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute ("esposizioni indirette"). Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni del Gruppo Fineco.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Informazioni di natura qualitativa
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
Il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto il Gruppo realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.
La Banca effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | |||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto |
||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 2 | - | di 2 riacquisto |
X | - | - | di - riacquisto |
|
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 2 | - | 2 | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - | |
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - | |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | |
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.054.849 | - | 3.054.849 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | |
| 1. Titoli di debito | 3.054.849 | - | 3.054.849 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | |
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2021 |
3.054.851 | - | 3.054.851 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | |
| Totale 31/12/2020 |
2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Informazioni di natura qualitativa
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario del Gruppo è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
Il Gruppo è esposto nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2021. Precisiamo che il Gruppo detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 72 migliaia di euro.
Il Gruppo ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio |
|
| 31/12/2021 | 31/12/2021 | 31/12/2021 | 31/12/2021 | |
| Italia | 6.876.975 | 7.263.632 | 7.476.132 | 21,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.876.975 | 7.263.632 | 7.476.132 | 23,5% |
| Spagna | 4.495.000 | 4.749.778 | 4.886.822 | 14,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.495.000 | 4.749.778 | 4.886.822 | 15,4% |
| Germania | 125.000 | 126.716 | 132.133 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 126.716 | 132.133 | 0,4% |
| Francia | 1.248.500 | 1.289.919 | 1.311.232 | 3,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.248.500 | 1.289.919 | 1.311.232 | 4,2% |
| Stati Uniti | 737.242 | 745.907 | 748.317 | 2,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 737.242 | 745.907 | 748.317 | 2,4% |
| Austria | 512.500 | 519.695 | 536.987 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 519.695 | 536.987 | 1,7% |
| Irlanda | 945.500 | 982.475 | 1.022.071 | 2,9% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 39.012 | 39.012 | 100,0% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
910.500 | 943.463 | 983.059 | 3,1% |
| Regno Unito | 48.793 | 48.988 | 48.972 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 48.793 | 48.988 | 48.972 | 0,2% |
| Belgio | 540.000 | 557.732 | 577.615 | 1,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 557.732 | 577.615 | 1,8% |
| Portogallo | 330.000 | 386.528 | 392.368 | 1,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 386.528 | 392.368 | 1,3% |
| Svizzera | 43.558 | 44.164 | 44.123 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 43.558 | 44.164 | 44.123 | 0,1% |
| Arabia Saudita | 90.000 | 90.305 | 89.145 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.000 | 90.305 | 89.145 | 0,3% |
| Cile | 203.100 | 215.488 | 209.488 | 0,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 203.100 | 215.488 | 209.488 | 0,7% |
| Cina | 165.832 | 165.160 | 160.422 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.832 | 165.160 | 160.422 | 0,5% |
| Lettonia | 30.000 | 29.710 | 29.063 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.000 | 29.710 | 29.063 | 0,1% |
| Islanda | 15.000 | 14.962 | 14.680 | 0,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.000 | 14.962 | 14.680 | 0,0% |
| Totale esposizioni sovrane | 16.407.000 | 17.231.159 | 17.679.570 | 50,9% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio consolidato, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2021 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 50,9% del totale dell'attivo del bilancio consolidato. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dal Gruppo non vi sono titoli di debito strutturati. Il Gruppo, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2021 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali il Gruppo è esposto.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Francia | Aaa | AAA | AA+ |
| Stati Uniti | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Austria | A2 | A+ | AA |
| Irlanda | Aa3 | AA- | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa2 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aaa | AAA | AAA |
| Svizzera | A1 | A | A |
| Arabia Saudita | A1 | A- | A+ |
| Cile | A1 | A+ | A+ |
| Israele | A3 | A- | A+ |
| Cina | A2 | A | A |
| Lettonia | Baa3 | BBB | BBB |
| Islanda | Baa1 | A- | A |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio del Gruppo, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico del Gruppo è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite Framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO, nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del 2021 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dal Gruppo per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti del Gruppo. La Direzione CRO della Capogruppo FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio.
Il primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto del Gruppo. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
Il Gruppo assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è svolta centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici del Gruppo.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello prevede una serie di vantaggi:

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework di Gruppo utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
1.2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
Il Gruppo non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione del Gruppo è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui il Gruppo si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 72 | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 152 | 54.888 | - | - | 244 | - | 1.401 | - |
| + Posizioni corte | 152 | 54.260 | - | - | 244 | 320 | 1.613 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 15 | 523 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | 15 | 928 | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 75.913 | 80 | 35.740 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 62.293 | 660 | 49.280 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 159.501 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 159.149 | 298 | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 1.094 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 726 | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 15 | 91.082 | 869 | 72.681 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | 15 | 104.673 | 255 | 58.541 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotati | |||||||
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | U.S.A. | REGNO UNITO |
ITALIA | GERMANIA | FRANCIA | ALTRI PAESI | Non quotati |
| A. Titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 9.103 | 833 | 38 | 1.123 | 592 | 3.102 | - |
| - posizioni corte | 26 | 5 | 20 | 102 | 43 | 77 | - |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
|||||||
| - posizioni lunghe | 131.362 | 19 | 20.464 | 4.942 | 13 | 52.944 | - |
| - posizioni corte | 131.286 | 50 | 20.486 | 4.943 | 51 | 53.234 | - |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | |||||||
| - posizioni lunghe | 1.461 | 53 | 785 | 159 | 92 | 609 | - |
| - posizioni corte | 10.298 | 863 | 883 | 1.222 | 612 | 3.537 | - |
| D. Derivati su indici azionari | |||||||
| - posizioni lunghe | 23.676 | 241 | 8.131 | 10.884 | 1.103 | 3.608 | - |
| - posizioni corte | 23.829 | 267 | 5.682 | 12.413 | 1.349 | 3.715 | - |
Il Gruppo monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2021 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 101 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 199 migliaia di euro, con un picco massimo di 508 migliaia di euro ed un minimo di 32 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
Il Gruppo misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Capogruppo gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia (EBA/GL/2018/02).
Gli scenari relativi alla variazione del valore economico, utilizzati per la compilazione del template EU IRRBB riportato nel paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività", corrispondono agli scenari del Supervisory Outlier Test previsti dai citati orientamenti EBA.
Gli scenari applicati nel template EU IRRBB relativi alla variazione del margine di interesse invece riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity e sono calcolati con le seguenti ipotesi:
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 2.382.763 | 6.016.921 | 254.552 | 678.168 | 4.950.206 | 14.514.613 | 1.200.162 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.715.736 | 175.345 | 529.083 | 4.134.015 | 13.912.062 | 284.638 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 4.715.736 | 175.345 | 529.083 | 4.134.015 | 13.912.062 | 284.638 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 6.694 | 313.241 | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 2.376.069 | 987.944 | 79.207 | 149.085 | 816.191 | 602.551 | 915.524 | - |
| - c/c | 2.107.907 | 169 | 144 | 250 | 797 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 268.162 | 987.775 | 79.063 | 148.835 | 815.394 | 602.551 | 915.524 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 5.772 | 454.834 | 77.851 | 145.745 | 810.975 | 602.522 | 915.460 | - |
| - altri | 262.390 | 532.941 | 1.212 | 3.090 | 4.419 | 29 | 64 | - |
| 2. Passività per cassa | 28.615.582 | 76.914 | 1.036.757 | 71.990 | 33.618 | 517.580 | 710 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 28.470.946 | 76.836 | 2.436 | 29.364 | 32.035 | 18.414 | 644 | - |
| - c/c | 28.354.154 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 116.792 | 76.836 | 2.436 | 29.364 | 32.035 | 18.414 | 644 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 116.792 | 76.836 | 2.436 | 29.364 | 32.035 | 18.414 | 644 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 144.636 | 78 | 1.034.321 | 42.626 | 1.583 | 1.900 | 66 | - |
| - c/c | 62.800 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 81.836 | 78 | 1.034.321 | 42.626 | 1.583 | 1.900 | 66 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | 497.266 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | 497.266 | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 8.447.489 | 100.000 | - | 230.000 | 90.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 821.676 | 26.617 | 53.072 | 1.141.822 | 6.101.209 | 723.094 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 1.531 | 7.923 | 6.788 | 210 | 19 | 27 | - | - |
| + Posizioni lunghe | 488 | 3.599 | 3.906 | 210 | 19 | 27 | - | - |
| + Posizioni corte | 1.043 | 4.324 | 2.882 | - | - | - | - | - |

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 4.758 | 171.493 | 182.439 | 545.180 | 130.409 | 1 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 101.125 | 122.930 | 544.958 | 130.301 | 1 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 101.125 | 122.930 | 544.958 | 130.301 | 1 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 161 | 35 | 59.509 | 222 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 4.597 | 70.333 | - | - | 108 | - | - | - |
| - c/c | 402 | - | - | - | 8 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 4.195 | 70.333 | - | - | 100 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 4.195 | 70.333 | - | - | 100 | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 1.176.068 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 1.176.067 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| - c/c | 1.164.820 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 11.247 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 11.247 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 17.857 | 17.857 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 5.030 | 12.827 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.827 | 5.030 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio del Gruppo è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul margine di | ||||||
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2021 | 54.805 | -18.183 | 356 | 7.194 | 133.034 | -29.193 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a 54.805 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto negativo di -18.183 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto positivo che si attesta complessivamente a 356 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2021 l'Interest Rate VaR del Gruppo si attesta a circa 7.194 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 6.020 migliaia di euro con un picco massimo di 14.777 migliaia di euro ed un minimo di 1.375 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 49.334 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 71.328 migliaia di euro con un picco massimo di 165.896 migliaia di euro ed un minimo di 41.572 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 133.034 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -29.193 migliaia di euro.
Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2021 ed al 30 giugno 2021. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.
Template EU IRRBB
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| a | b | c | d | |||
| Supervisory shock scenarios | Changes of the economic value of equity | Changes of the net interest income | ||||
| Current period | Last period | Current period | Last period | |||
| 1 | Shock al rialzo parallelo | 55.009 | 68.685 | 136.991 | 133.969 | |
| 2 | Shock al ribasso parallelo | (18.202) | (15.258) | (50.005) | (55.020) | |
| 3 | Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) | 772 | (16.598) | - | - | |
| 4 | Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) | 6.551 | 20.213 | - | - | |
| 5 | Shock up dei tassi a breve | 20.764 | 35.679 | - | - | |
| 6 | Shock down dei tassi a lungo | (22.380) | (26.623) | - | - |
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Nell'ambito dell'attività di tesoreria, il Gruppo effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni del Gruppo non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valute | ||||||
| Voci | USD | GBP | CHF | JPY | AUD | ALTRE VALUTE |
| A. Attività finanziarie | 968.050 | 145.330 | 65.590 | 2.005 | 3.731 | 14.674 |
| A.1 Titoli di debito | 798.946 | 48.988 | 51.381 | - | - | - |
| A.2 Titoli di capitale | 16.056 | 711 | - | - | - | 124 |
| A.3 Finanziamenti a banche | 80.126 | 94.028 | 13.856 | 2.005 | 3.731 | 14.412 |
| A.4 Finanziamenti a clientela | 72.922 | 1.603 | 353 | - | - | 138 |
| A.5 Altre attività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| B. Altre attività | 76 | 123 | 1 | - | - | 5 |
| C. Passività finanziarie | 962.714 | 144.863 | 65.201 | 1.859 | 3.577 | 13.015 |
| C.1 Debiti verso banche | 1 | - | 1 | - | - | - |
| C.2 Debiti verso clientela | 962.713 | 144.863 | 65.200 | 1.859 | 3.577 | 13.015 |
| C.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - |
| C.4 Altre passività finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| D. Altre passività | 1.152 | 394 | - | - | - | 74 |
| E. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | 420 | 673 | - | 1 | - | - |
| + Posizioni corte | 217 | 16 | - | 508 | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | 84.956 | 31.005 | 11.300 | 20.417 | 4.953 | 14.117 |
| + Posizioni corte | 84.331 | 31.051 | 11.219 | 19.803 | 5.015 | 13.840 |
| Totale attività | 1.053.502 | 177.131 | 76.891 | 22.423 | 8.684 | 28.796 |
| Totale passività | 1.048.414 | 176.324 | 76.420 | 22.170 | 8.592 | 26.929 |
| Sbilancio (+/-) | 5.088 | 807 | 471 | 253 | 92 | 1.867 |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2021 il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 81 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 72 migliaia di euro con un picco massimo di 153 migliaia di euro ed un minimo di 18 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | |||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Over the counter | Over the counter | ||||||
| Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | |||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 1.000 | 531 | - | - | 470 | 456 |
| a) Opzioni | - | - | 28 | - | - | - | 24 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 531 | - | - | - | 456 |
| e) Altri | - | - | 972 | - | - | - | 446 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 93.645 | 21.901 | - | - | 61.840 | 15.564 |
| a) Opzioni | - | - | 19.245 | - | - | - | 5.866 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 21.901 | - | - | - | 15.564 |
| e) Altri | - | - | 74.400 | - | - | - | 55.974 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 233.634 | 160 | - | - | 164.932 | 154 |
| a) Opzioni | - | - | 1.637 | - | - | - | 1.215 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 160 | - | - | - | 154 |
| e) Altri | - | - | 231.997 | - | - | - | 163.717 | - |
| 4. Merci | - | - | 3.179 | 1.318 | - | - | 1.966 | 541 |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 331.458 | 23.910 | - | - | 229.208 | 16.715 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i Turbo certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | |||||
| Over the counter | ||||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Senza controparti centrali | Mercati | |||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |||
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 1 | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 68 | - | - | - | 22 |
| g) Altri | - | - | 3.242 | - | - | - | 3.330 | - |
| Totale | - | - | 3.243 | 68 | - | - | 3.330 | 22 |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 766 | - | - | - | 328 | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 4 | - | - | - | 52 |
| g) Altri | - | - | 1.444 | - | - | - | 1.495 | - |
| Totale | - | - | 2.210 | 4 | - | - | 1.823 | 52 |
La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i Turbo certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.000 |
| - fair value positivo | X | - | - | 2 |
| - fair value negativo | X | - | - | 14 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | 7.084 | 78 | 86.483 |
| - fair value positivo | X | - | 1 | 2.002 |
| - fair value negativo | X | 247 | - | 1.559 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 123.436 | 1.171 | 109.026 |
| - fair value positivo | X | 72 | 32 | 1.050 |
| - fair value negativo | X | 209 | - | 126 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 3.179 |
| - fair value positivo | X | - | - | 82 |
| - fair value negativo | X | - | - | 55 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 972 | - | 28 | 1.000 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 38.079 | 84 | 55.482 | 93.645 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 233.633 | - | - | 233.633 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 3.179 | - | - | 3.179 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
275.863 | 84 | 55.510 | 331.457 |
| Totale 31/12/2020 |
182.170 | 84 | 46.952 | 229.206 |
Nessun dato da segnalare.
Si precisa che il Gruppo ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività del Gruppo.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. Il Gruppo utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.
Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dal Gruppo.
A. Derivati finanziari di copertura
A.1 Derivati finanziari di copertura: valori nozionali di fine periodo
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | |||||||
| Over the counter | Over the counter | |||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | Mercati organizzati |
|||||
| Controparti centrali Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
|||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
||||||||||
| Totale 31/12/2021 Totale 31/12/2020 |
||||||||||
| Over the counter | Over the counter | Totale | Totale | |||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
|||
| Fair value positivo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
126.940 | 509 | - | - | 17.104 | 1.899 | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 126.940 | 509 | - | - | 17.104 | 1.899 | - | - | - | - |
| Fair value negativo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
57.314 | - | - | - | 214.388 | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 57.314 | - | - | - | 214.388 | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 8.617.489 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 126.940 | 508 | - | - |
| - fair value negativo | 57.313 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di | 581.364 | 1.371.822 | 6.914.303 | 8.867.489 | |
| interesse A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici |
- | - | - | - | |
| azionari A.3 Derivati finanziari su valute ed oro |
- | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - | |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 581.364 | 1.371.822 | 6.914.303 | 8.867.489 |
| Totale | 31/12/2020 | 321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 |
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa consolidata, il Gruppo applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalso della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").
Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali il Gruppo applica le previsioni dell'IFRS 9.
Per completezza di informazione, si segnala che le operazioni di copertura generica in essere al 31 dicembre 2021, per le quali il Gruppo applica le previsioni dello IAS 39, si riferiscono a:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Coperture | Coperture specifiche | |||||
| Coperture specifiche: valore di bilancio |
specifiche - posizioni nette: valore di bilancio delle attività o passività (prima della compensazione) |
Variazioni cumulate di fair value dello strumento coperto |
Cessazione della copertura: variazioni cumulate residue del fair value |
Variazioni del valore usato per rilevare l'inefficacia della copertura |
Coperture generiche: Valore di bilancio |
|
| A. Attività | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - copertura di: |
- | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - | - | X |
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | X |
| 1.3 Valute e oro | - | - | - | - | - | X |
| 1.4 Crediti | - | - | - | - | - | X |
| 1.5 Altri | - | - | - | - | - | X |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - copertura di: |
7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | 7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | X |
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | X |
| 1.3 Valute e oro | - | - | - | - | - | X |
| 1.4 Crediti | - | - | - | - | - | X |
| 1.5 Altri | - | - | - | - | - | X |
| Totale 31/12/2021 |
7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | - |
| Totale 31/12/2020 |
- | - | - | - | - | - |
| B. Passività | ||||||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - copertura di: |
- | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - | - | X |
| 1.2 Valute e oro | - | - | - | - | - | X |
| 1.3 Altri | - | - | - | - | - | X |
| Totale 31/12/2021 |
- | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
- | - | - | - | - | - |

Nessun dato da segnalare.
E. Effetti delle operazioni di copertura a patrimonio netto Nessun dato da segnalare.
1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura
Nessun dato da segnalare.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che il Gruppo, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dal Gruppo sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità il Gruppo investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade del Gruppo stesso.
L'obiettivo del Gruppo è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Il Gruppo è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi nel Gruppo. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata. A marzo 2021

la Policy è stata aggiornata al fine di assicurare coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contingency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.
La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di Controllo dei Rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
In tale contesto, il Gruppo considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così il Gruppo dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che il Gruppo sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
Il Gruppo calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo del Gruppo è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale del Gruppo è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dal Gruppo consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Con l'aggiornamento della Group Liquidity Policy è stato inoltre introdotto un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio". Il nuovo indicatore, sviluppato dalla Direzione CRO di Capogruppo ha l'obiettivo di monitorare gestionalmente il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca. Tale indicatore si affianca all'indicatore regolamentare NSFR sopra descritto, e ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche.
L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.
Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.

Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità del Gruppo.
FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di Capogruppo e validati dalla funzione di Validazione Interna del Gruppo.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità di Gruppo, definito nella Group Liquidity Policy, è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo è raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente il Gruppo valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP) e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Il Resoconto ILAAP 2020 include gli impatti derivanti della pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2020. Le prove di stress, condotte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia COVID-19; nei mesi di aprile e maggio 2020, la raccolta diretta è invece diminuita a seguito del maggior investimento della liquidità da parte della clientela. Nel secondo semestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità del Gruppo stabile. Complessivamente, dall'inizio della crisi pandemica, la raccolta diretta di FinecoBank è aumentata. Il trend di crescita è proseguito nel 2021.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 2.390.327 | 99.269 | 256.761 | 876.191 | 139.712 | 1.306.522 | 1.487.950 | 7.254.407 | 15.323.055 | 298.161 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.531 | 247.431 | 59.918 | 104.875 | 591.208 | 4.265.552 | 11.374.648 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 406 | 2.095 | 401.726 | 8.672 | 1.093.632 | 715.141 | 2.086.295 | 2.178.286 | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 116 |
| A.4 Finanziamenti | 2.390.327 | 98.863 | 252.135 | 227.034 | 71.122 | 108.015 | 181.601 | 902.560 | 1.770.121 | 298.045 |
| - Banche | 28.085 | 1.081 | - | 4.120 | 1 | 9.999 | - | - | - | 298.045 |
| - Clientela | 2.362.242 | 97.782 | 252.135 | 222.914 | 71.121 | 98.016 | 181.601 | 902.560 | 1.770.121 | - |
| Passività per cassa | 28.642.861 | 8.416 | 14.782 | 7.886 | 46.038 | 1.031.825 | 74.906 | 33.619 | 521.162 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 28.418.305 | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 62.800 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 28.355.505 | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 2.500 | - | 500.000 | - |
| B.3 Altre passività | 224.556 | 8.416 | 14.782 | 7.885 | 46.038 | 1.031.825 | 72.406 | 33.619 | 21.162 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 75.400 | 13 | - | 531 | - | - | 16 | 49 | 418 |
| - Posizioni corte | - | 75.676 | 5 | - | - | - | - | 88 | 580 | 418 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 644 | 40 | - | 7.449 | 5.336 | 19.680 | 30.534 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 991 | - | - | 11.208 | 15.057 | 27.576 | 58.782 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 2.882 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 2.882 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 73 | 53 | 191 | 784 | 104 | 3.906 | 210 | 19 | 27 | - |
| - Posizioni corte | 1.028 | 3.908 | - | 416 | - | - | - | - | 15 | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| Attività per cassa | 5.051 | 14.967 | 2.257 | 24.915 | 132.293 | 184.335 | 542.652 | 130.515 | 1 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 927 | 19.430 | 83.920 | 124.815 | 542.328 | 123.609 | 1 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 102 | 6.776 | - | - |
| A.3 Quote OICR | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 5.045 | 14.967 | 1.330 | 5.485 | 48.373 | 59.520 | 222 | 130 | - | - |
| - Banche | 161 | 13 | - | 35 | 28 | 59.520 | 222 | - | - | - |
| - Clientela | 4.884 | 14.954 | 1.330 | 5.450 | 48.345 | - | - | 130 | - | - |
| Passività per cassa | 1.176.105 | 5.176 | 88 | 958 | 8.701 | 25 | 59 | 151 | 27 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 1.164.851 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 1.164.851 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 11.254 | 5.176 | 88 | 958 | 8.701 | 25 | 59 | 151 | 27 | - |
| Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 181.041 | 5 | 528 | 160 | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 180.259 | 13 | 390 | 263 | 298 | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.652 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 1.220 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 5.030 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 5.030 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni irrevocabili a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 12.827 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 12.827 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Il Gruppo è dotato di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
A giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione della Capogruppo FinecoBank ha approvato la Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", che definisce una metodologia comune a livello di Gruppo per la valutazione dei rischi informatici e cyber, sia in un contesto di normale andamento dell'attività di business (impatto atteso), sia nell'ipotesi di eventi straordinari (impatto estremo).
Infine, a novembre 2021 l'Amministratore Delegato e Direttore Generale della Capogruppo ha approvato una Global Operational Regulation per il controllo e la gestione dei rischi operativi e reputazionali, che definisce l'insieme delle istruzioni di dettaglio di natura tecnica, operativa o metodologica a supporto delle attività di controllo e gestione del rischio operativo (incluso quello informatico e cyber) e reputazionale.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno del Gruppo e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business del Gruppo.
Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di Fineco è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano la Direzione CRO e Organizzazione; l'interazione tra le diverse funzioni ha come finalità la condivisione delle rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti, o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio del Gruppo. L'obiettivo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione qualora si verifichino particolari eventi operativi.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Nel corso del 2021, sono stati inoltre implementati dei controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti di Gruppo e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer.
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio operativo. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Il team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali il Gruppo si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG, in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business. Infine, nel corso del 2021 il numero di indicatori è stato ulteriormente ampliato al fine di potenziare i controlli in tema di rischio di condotta e di trasparenza bancaria.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione del Gruppo ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2021 risulta pari a 100.499 migliaia di euro (8% dei RWA).

Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti a FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che lo stesso potrebbe essere chiamato a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2021 un fondo per rischi e oneri pari a 24.552 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico del Gruppo in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono il Gruppo, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2021 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto da FinecoBank nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti.
A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2021 il Gruppo ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
Nel corso del 2021, con l'adozione della Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", il Gruppo ha definito un approccio comune per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione del Gruppo è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2021. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo del Gruppo è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario di dicembre 2021 del Gruppo FinecoBank, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo del Gruppo è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.

Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca d'Italia, il Gruppo effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati dal Gruppo e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2020 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021, così come chiesto dalla normativa citata.
Ad oggi non sono stati registrati impatti rilevanti della pandemia COVID-19 sui profili di rischio operativo del Gruppo. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
L'analisi delle perdite operative consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi del Gruppo e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per il Gruppo. Nell'ambito di quanto previsto dalla normativa prudenziale di Secondo Pilastro, il Gruppo conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposto il Gruppo, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività del Gruppo e prende in considerazione tutti i rischi definiti dal Gruppo come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo del Gruppo a dicembre 2021 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità del Gruppo ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Dal 2020 il Gruppo FinecoBank ha iniziato una progressiva integrazione dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance nel proprio framework di risk management.

In occasione del processo di Risk Inventory per il 2022 è stato predisposto un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dal Gruppo.
La valutazione dei rischi ESG, coerentemente alle priorità evidenziate dai Regulator, si è concentrata sui rischi climatici e ambientali, e non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio del Gruppo. In particolare, in considerazione del modello di business di FinecoBank, le categorie di rischi impattati da fattori ESG sono risultati i rischi di credito, che, seppur marginalmente, potrebbero subire gli effetti negativi di eventi fisici e di transizione, ed il rischio di business, che in un'ottica di lungo periodo potrebbe subire gli impatti derivanti dalla variazione delle preferenze dei clienti nell'ambito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni.
Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale in ambito del RAF e gli stress test in ambito ICAAP che prendono in considerazione sia il rischio fisico (deterioramento immobili a garanzia dei mutui fondiari) sia il rischio di transizione (cambiamento preferenze della clientela verso scelte maggiormente ESG).
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2021 è stata finalizzata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Tra le più rilevanti aspettative degli stakeholder evidenziate dall'analisi si citano, a titolo esemplificativo, il rispetto della legislazione applicabile, dei principi e delle norme di comportamento sanciti dal Codice Etico e dal Modello di Organizzazione e Gestione ex D. Lgs. 231/2001 (comprensivi della tutela dell'ambiente), il rafforzamento della capacità di Fineco di misurare le proprie prestazioni ambientali, di rendicontare le proprie performance ambientali e di fissare target di miglioramento, il soddisfacimento delle richieste dei clienti più attenti ai temi ESG, la sensibilizzazione del capitale umano in ambito ambientale e la necessità di garantire un dialogo aperto con gli stakeholder. I rischi e le opportunità derivanti da tali aspettative sono prevalentemente di tipo reputazionale, strategico e di conformità, e sono gestiti implementando specifiche attività volte alla loro mitigazione, quali ad esempio lo svolgimento di audit interni di conformità legislativa ambientale, la redazione e successiva pubblicazione della Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS, inclusiva degli obiettivi e target del Programma Ambientale 2021-2024, e l'intensificazione dei flussi informativi e formativi in ambito ambientale con i principali stakeholder.
Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui il Gruppo risulta esposto si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2021.
Il Gruppo continua lo sviluppo del business nel Regno Unito, con l'offerta alla clientela UK di servizi bancari e di investimento a distanza, attraverso la modalità di libera prestazione di servizi nel perimetro del Temporary Permission Regime (TPR) previsto dalle autorità inglesi.
FinecoBank, inoltre, è in continuo contatto con le autorità competenti circa l'evoluzione dello scenario, previsto al termine del suddetto periodo, e la correlata necessità di intervento sulla struttura del business UK per soddisfare i nuovi requisiti normativi post TPR.
Sezione 3 – Rischi delle imprese di assicurazione
Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 4 – Rischi delle altre imprese Nessun dato da segnalare.

Parte F – Informazioni sul patrimonio consolidato
La gestione del patrimonio del Gruppo è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale a livello individuale e consolidato è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dal Gruppo, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
Il Gruppo assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Capogruppo elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo termine perché da un lato esso rappresenta l'investimento nel Gruppo da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
35 Unrated e unlisted.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci del patrimonio netto | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale |
| 1. Capitale | 201.267 | - | - | - | 201.267 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | - | - | - | 1.934 |
| 3. Riserve | 650.202 | - | - | - | 650.202 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | - | - | - | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.440) | - | - | - | (1.440) |
| 6. Riserve da valutazione: | (5.877) | - | - | - | (5.877) |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair | |||||
| value con impatto sulla redditività complessiva | 410 | - | - | - | 410 |
| - Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti | (6.287) | - | - | - | (6.287) |
| 7. Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) del gruppo e di terzi | 380.711 | - | - | - | 380.711 |
| Totale | 1.726.797 | - | - | - | 1.726.797 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/valori | Consolidato prudenziale |
Imprese di assicurazione |
Altre imprese | Elisioni e aggiustamenti da consolidamento |
Totale | |||||||
| Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
Riserva positiva |
Riserva negativa |
|||
| 1. Titoli di debito | 410 | - | - | - | - | - | - | - | 410 | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 31/12/2021 | 410 | - | - | - | - | - | - | - | 410 | - | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.379 | - | - | - | - | - | - | - | 2.379 | - |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 2.379 | - | - |
| 2. Variazioni positive | - | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (1.969) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (280) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (6) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (1.683) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 410 | - | - |
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
| 1. Esistenze iniziali | (5.212) |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (1.075) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.075) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (6.287) |

Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2021", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio.
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.

Parte H – Operazioni con parti correlate Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Capogruppo hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale di FinecoBank in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Componenti reddituali/settori | 2021 | 2020 |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 7.169 | 6.974 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 254 | 257 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 254 | 257 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 2.893 | 2.480 |
| Totale | 10.316 | 9.711 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 10 giugno 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la ""Global Policy"). Si informa che la Global Policy è stata aggiornata in data 16 dicembre 2021, con efficacia dal 15 gennaio 2022, per adeguarsi a quanto previsto dall'art. 88 della CRD V.
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2021 sono state poste in essere dal Gruppo operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca e del Gruppo FinecoBank, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2021, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al |
31/12/2021 | ||||||
| Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
- | 917 | 516 | 1.433 | 0,01% | 4.647 | 0,02% |
| Totale attivo | - | 917 | 516 | 1.433 | 0,00% | 4.647 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
- | 5.756 | 1.631 | 7.387 | 0,03% | 1.124 | 0,00% |
| Altre passività | 89 | 139 | - | 228 | 0,07% | - | 0,00% |
| Totale passivo | 89 | 5.895 | 1.631 | 7.615 | 0,02% | 1.124 | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | - | 158 | 9 | 167 | 0,37% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico consolidato:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico |
esercizio | 2021 | |||||
| Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | - | 2 | 1 | 3 | 0,00% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | - | 4 | 5 | 9 | 0,00% | 17.482 | 2,01% |
| Commissioni passive | (95) | - | - | (95) | 0,02% | (2.373) | 0,56% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | - | 1 | 1 | 0,00% | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
- | - | - | - | 0,00% | (1) | 0,17% |
| Altri oneri/proventi di gestione | - | 64 | 10 | 74 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | (95) | 70 | 17 | (8) | 15.108 |
La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Hi-Mtf Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.294 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati Turbo emessi da Fineco.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Capogruppo (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit di FinecoBank, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.

Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:
I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2021 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza dell'esercizio 2021.

Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali
Nell'ambito dei piani di incentivazione a medio-lungo termine destinati a dipendenti e consulenti finanziari del Gruppo sono riconoscibili strumenti Equity-Settled Share Based Payment che prevedono la corresponsione di azioni di FinecoBank.
Alle categorie sopra riportate sono riconducibili le assegnazioni dei seguenti piani:
I piani di incentivazione riservati ai dipendenti che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti di capitale rivenienti da aumenti di capitale gratuiti ai sensi dell'art. 2349 del Codice Civile.
I piani di incentivazione riservati ai consulenti finanziari che prevedono l'attribuzione di azioni FinecoBank vengono serviti con strumenti finanziari acquistati sul mercato in esecuzione dell'autorizzazione dell'Assemblea della Banca ai sensi dell'art. 2357 del Codice Civile e dell'Autorità di Vigilanza.
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2014 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

Il sistema incentivante 2020 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2020 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate Sistema incentivante 2020 (bonus pool) differimento 5 anni |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rata 2022 | Rata 2024 | Rata 2025 | Rata 2026 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 15-gen-20 | 15-gen-20 | 15-gen-20 | 15-gen-20 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-20 | 01-gen-20 | 01-gen-20 | 01-gen-20 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | 31-dic-24 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 13,618 | 13,618 | 13,618 | 13,618 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,532 | -1,279 | -1,686 | -2,122 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 13,086 | 12,339 | 11,932 | 11,496 |
| Azioni FinecoBank assegnate | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2020 (bonus pool) differimento 4 anni | |||||
| Rata 2022 | Rata 2024 | Rata 2025 | |||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 15-gen-20 | 15-gen-20 | 15-gen-20 | ||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | ||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-20 | 01-gen-20 | 01-gen-20 | ||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | ||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 13,618 | 13,618 | 13,618 | ||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,532 | -1,279 | -1,686 | ||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 13,086 | 12,339 | 11,932 |
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2020 (bonus pool) differimento 3 anni | ||||
| Rata 2022 | Rata 2023 | Rata 2024 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 15-gen-20 | 15-gen-20 | 15-gen-20 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-20 | 01-gen-20 | 01-gen-20 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 13,618 | 13,618 | 13,618 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,532 | -0,895 | -1,279 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 13,086 | 12,723 | 12,339 |

Il sistema incentivante 2021 è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano fissa obiettivi legati ai target 2020 di FinecoBank in termini di creazione di valore, sostenibilità e rischio. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" della Banca, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano fissa obiettivi legati target del triennio 2021-2023 del Gruppo FinecoBank in termini di value creation, industrial sustainability, risk e stakeholder value. I destinatari del Piano sono selezionati tra le risorse "chiave" del Gruppo FinecoBank, ivi inclusi i Dirigenti con Responsabilità Strategiche.
Il Piano, che risulta allineato al quadro normativo di riferimento ed alle pratiche di mercato, prevede:
Il Piano prevede una struttura di pagamento in un arco pluriennale, definita secondo le categorie di beneficiari ed in linea con le previsioni normative.
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sistema Incentivante a Lungo Termine 2021-2023 Dirigenti Strategici | ||||||
| Rata 2025 | Rata 2026 | Rata 2027 | Rata 2028 | Rata 2029 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | 31-dic-27 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 14,178 | 14,178 | 14,178 | 14,178 | 14,178 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -1,683 | -2,117 | -2,577 | -3,064 | -3,577 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 12,495 | 12,061 | 11,601 | 11,114 | 10,601 |

| Azioni FinecoBank assegnate Sistema Incentivante a Lungo Termine 2021-2023 Altri "Identified Staff" |
|||||
|---|---|---|---|---|---|
| Rata 2025 | Rata 2026 | Rata 2027 | Rata 2028 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 14,178 | 14,178 | 14,178 | 14,178 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -1,683 | -2,117 | -2,577 | -3,064 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 12,495 | 12,061 | 11,601 | 11,114 |
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sistema Incentivante a Lungo Termine 2021-2023 "Non Identified Staff" | ||||||
| Rata 2024 | Rata 2025 | Rata 2026 | Rata 2027 | |||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | 19-gen-21 | ||
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | 11-mag-21 | ||
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | 01-gen-21 | ||
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-23 | 31-dic-24 | 31-dic-25 | 31-dic-26 | ||
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 14,178 | 14,178 | 14,178 | 14,178 | ||
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -1,277 | -1,683 | -2,117 | -2,577 | ||
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 12,901 | 12,495 | 12,061 | 11,601 |
Il valore economico delle azioni assegnate è pari al prezzo di mercato dell'azione ridotto del valore attuale dei dividendi non assegnati nel periodo che intercorre fra la data della promessa e la futura consegna dell'azione.
I piani sono strutturati in cluster, ognuno dei quali può presentare più rate di pagamenti in azioni differiti secondo l'intervallo temporale definito dal regolamento del piano. I piani sono stati assegnati a partire dall'anno 2016 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Sistema Incentivante 2020 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2020 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.

| Azioni FinecoBank assegnate | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sistema incentivante 2020 PFA | ||||
| Rata 2022 | Rata 2023 | Rata 2024 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 15-gen-20 | 15-gen-20 | 15-gen-20 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-20 | 01-gen-20 | 01-gen-20 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-21 | 31-dic-22 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 14,751 | 14,751 | 14,751 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,532 | -0,895 | -1,279 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 14,219 | 13,856 | 13,472 |
Il Sistema Incentivante 2021 PFA è basato su un approccio bonus pool, allineato con i requisiti normativi e con le prassi di mercato, che definisce:
Il piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2021 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
Il Piano è dedicato ai consulenti finanziari che sono stati identificati come personale più rilevante della Banca nell'anno 2020 e prevede obiettivi commerciali di performance triennali (2018–2020). Il piano inoltre prevede:
Il Piano è stato assegnato nel corso dell'esercizio 2018 e gli effetti economici e patrimoniali sono contabilizzati durante il periodo di maturazione degli strumenti.
| Azioni FinecoBank assegnate | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sistema Incentivante a Lungo Termine 2018-2020 PFA | ||||
| Rata 2023 | Rata 2024 | Rata 2025 | ||
| Data assegnazione Valore Economico Bonus Opportunity | 10-gen-18 | 10-gen-18 | 10-gen-18 | |
| Data definizione numero Azioni - Date of Board resolution | 09-feb-21 | 09-feb-21 | 09-feb-21 | |
| Inizio periodo di Vesting | 01-gen-18 | 01-gen-18 | 01-gen-18 | |
| Scadenza periodo di Vesting | 31-dic-20 | 31-dic-22 | 31-dic-23 | |
| Prezzo di mercato azione FinecoBank [€] | 14,751 | 14,751 | 14,751 | |
| Valore economico delle condizioni di vesting [€] | -0,895 | -1,279 | -1,686 | |
| Valore unitario Performance Share alla promessa [€] | 13,856 | 13,472 | 13,065 |

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio |
Consolidato prudenziale | Imprese di assicurazione | Altre imprese | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||||||
| Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
Numero opzioni |
Prezzi medi |
Scadenza media |
|
| A. Esistenze iniziali | 1.456.175 | - | ott-22 | - | - | - | - | - | - | 1.456.175 | - | ott-22 | 2.562.510 | - | giu-21 |
| B. Aumenti | 978.932 | - | X | - | - | X | - | - | X | 978.932 | - | X | 204.799 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 978.932 | - | lug-25 | - | - | - | - | - | - | 978.932 | - | lug-25 | 204.799 | - | lug-22 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (397.795) | - | X | - | - | X | - | - | X | (397.795) | - | X | (1.311.134) | - | X |
| C.1 Annullate | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | (1.440) | - | X |
| C.2 Esercitate | (397.795) | - | X | - | - | X | - | - | X | (397.795) | - | X | (1.309.694) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 2.037.312 | - | giu-24 | - | - | - | - | - | - | 2.037.312 | - | giu-24 | 1.456.175 | - | ott-22 |
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio |
266.277 | - | X | - | - | X | - | - | X | 266.277 | - | X | 397.795 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.

Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico consolidato è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | ||||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | ||
| Oneri | 5.779 | 5.091 | |||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5.779 | 5.088 | |||
| - relativi a Piani Cash Settled | - | 3 | |||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 12 | 12 | |||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | - | - | |||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 35 | 47 | |||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 69 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.
I debiti verso UniCredit S.p.A. si riferiscono a piani di incentivazione basati su azioni di UniCredit S.p.A. che non maturano più effetti economici.

Parte L – Informativa di settore L'informativa di settore non è esposta in quanto il particolare modello di business di Fineco prevede una forte integrazione fra le differenti tipologie di attività compresa quella svolta dalla controllata Fineco Asset Management DAC in virtù del modello di business integrato verticalmente; pertanto non è significativo identificare settori operativi distinti.
I servizi bancari e d'investimento sono offerti da FinecoBank attraverso la rete dei consulenti finanziari e i canali online e mobile, che operano in modo tra loro coordinato e integrato. La completezza dei servizi offerti consente di proporsi quale unico punto di riferimento del cliente (one stop solution) per l'operatività bancaria e le esigenze d'investimento. Questa strategia fortemente integrata e fondata sul cliente ha come conseguenza il fatto che i ricavi e i margini relativi ai diversi prodotti/servizi (investing, banking e brokerage) sono, quindi, profondamente interdipendenti. Tale logica di integrazione è la stessa che ispira il top management nella definizione degli obiettivi aziendali e nell'identificazione degli strumenti atti a raggiungerli.
Per quanto riguarda le informazioni sui ricavi da clienti per ciascun prodotto/servizio, in considerazione di quanto sopra esposto, si rimanda ai risultati esposti nella Parte C – Informazioni sul conto economico consolidato della presente nota integrativa consolidata.
Si evidenzia, infine, che la Banca opera in Italia e si rivolge, prevalentemente, a clientela retail italiana, stante il contributo non rilevante dell'operatività nei confronti dei clienti UK. La controllata Fineco Asset Management DAC svolge attività di gestione del risparmio sul territorio irlandese nei confronti di clientela retail italiana e nei confronti di clienti istituzionali, residenti principalmente in Lussemburgo e in Irlanda.
Le informazioni in merito al grado di dipendenza da eventuali principali clienti non sono considerate rilevanti dal management e quindi non vengono fornite.

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dal Gruppo e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
Il Gruppo è potenzialmente esposto ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
Il Gruppo ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca o della controllata di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica (in particolare per la Banca) e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture del Gruppo che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
Il Gruppo non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 9 – Attività materiali – Voce 90 della presente nota integrativa consolidata.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa consolidata.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 2021 | 2020 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (10.866) | (11.218) |
| 1.1 terreni | - | - |
| 1.2 fabbricati | (10.600) | (10.963) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (266) | (255) |
Alla data del 31 dicembre 2021 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2021.
Il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Il Gruppo non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa consolidata.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Fasce temporali | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 731 | 730 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 161 | 730 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 40 | 160 |
| Da oltre 5 anni | - | 40 |
| Totale | 2.394 | 3.120 |
Come indicato precedentemente, il Gruppo ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali il Gruppo gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 341
Allegati
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato

Allegati
342 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Allegati

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Consistenze al | ||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.464.182 | 2.014.399 |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 16.997 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
20.240 | 16.997 |
| Finanziamenti a banche | 379.862 | 526.422 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 5.757.506 | 8.000.280 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (5.377.644) | (7.473.858) |
| Finanziamenti a clientela | 6.001.596 | 4.527.837 |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 25.138.453 | 20.839.192 |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (19.136.857) | (16.311.355) |
| Altre attività finanziarie | 24.560.350 | 23.939.899 |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
5.538 | 10.988 |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 39.017 | 143.698 |
| 70. Partecipazioni | 1.294 | - |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 5.377.644 | 7.473.858 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 19.136.857 | 16.311.355 |
| Coperture | 125.913 | 74.451 |
| 50. Derivati di copertura | 127.448 | 19.003 |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | (1.535) | 55.448 |
| Attività materiali = voce 90 | 150.347 | 151.872 |
| Avviamenti = voce 100. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 |
| Altre attività immateriali = voce 100 al netto dell'avviamento | 39.084 | 39.597 |
| Attività fiscali = voce 110 | 42.974 | 13.314 |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - |
| Altre attività | 484.261 | 360.627 |
| 130. Altre attività | 993.025 | 360.627 |
| a dedurre: Crediti d'imposta acquistati | (508.764) | - |
| Totale dell'attivo | 33.867.175 | 31.755.017 |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | |
| Debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.739 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 29.847.722 | 28.359.739 | |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione | 497.266 | - | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 4.417 | 5.889 | |
| Coperture | 65.263 | 232.102 | |
| 40. Derivati di copertura | 57.313 | 214.388 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 7.950 | 17.714 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 35.864 | 13.954 | |
| Altre passività | 464.633 | 391.349 | |
| 80. Altre passività | 342.844 | 273.784 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 5.033 | 4.924 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 116.756 | 112.641 | |
| Patrimonio | 1.726.797 | 1.687.125 | |
| - capitale e riserve | 1.351.963 | 1.366.387 | |
| 140. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | |
| 150. Riserve | 650.202 | 664.489 | |
| 160. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 170. Capitale | 201.267 | 201.153 | |
| 180. Azioni proprie | (1.440) | (1.189) | |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 410 | 2.379 | |
| 120. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (6.287) | (5.212) | |
| - Risultato netto = voce 200 | 380.711 | 323.571 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.867.175 | 31.755.017 |

| Esercizio | (Importi in migliaia) | |
|---|---|---|
| CONTO ECONOMICO | 2021 | 2020 |
| Margine finanziario | 280.030 | 279.733 |
| di cui interessi netti | 247.889 | 270.728 |
| 30. Margine d'interesse | 243.149 | 267.671 |
| + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | 4.740 | 3.057 |
| di cui profitti da gestione della tesoreria + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a)attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) |
32.141 29.243 |
9.005 7.235 |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) | 2.898 | 1.770 |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni | (26) | - |
| 70. Dividendi e proventi simili | 199 | 108 |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | (153) | (56) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (46) | (52) |
| + rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto Commissioni nette = voce 60 |
(26) 450.808 |
- 379.351 |
| 60. Commissioni nette | 450.702 | 380.775 |
| + altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | 4.846 | 1.633 |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | (4.740) | (3.057) |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 74.308 | 86.769 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 71.643 | 87.678 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 2.505 | (259) |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
(39) 2.898 |
(758) 1.770 |
| a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non | ||
| deteriorati) | (2.898) | (1.770) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie | - | - |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 153 | 56 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 46 | 52 |
| Saldo altri proventi/oneri 230. Altri oneri/proventi di gestione |
(1.310) 140.813 |
1.933 111.869 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (139.471) | (110.512) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.194 | 2.209 |
| a dedurre: altri oneri/proventi relativi all'applicazione del modello Fixed Operating Expenses (FOE) | (4.846) | (1.633) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 29.243 | 7.235 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (29.243) | (7.235) |
| RICAVI Spese per il personale |
803.810 (109.600) |
747.786 (99.546) |
| 190. Spese amministrative - a) spese per il personale | (109.600) | (99.546) |
| Altre spese amministrative | (262.546) | (228.536) |
| 190. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (300.391) | (253.132) |
| a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 40.039 | 26.805 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.194) | (2.209) |
| Recuperi di spesa | 139.471 | 110.512 |
| 230. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 139.471 | 110.512 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali 210. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali |
(26.218) (19.529) |
(25.440) (19.683) |
| 220. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (6.689) | (5.757) |
| Costi operativi | (258.893) | (243.010) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 544.917 | 504.776 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.655) | (3.344) |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (594) | (9.569) |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (1.070) | 6.241 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8 | (15) |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b)attività valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni |
(8) - |
15 23 |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 9 | (39) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 543.262 | 501.432 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (49.938) | (34.076) |
| 200. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (9.899) | (7.271) |
| + contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (40.039) | (26.805) |
| Profitti netti da investimenti | 1.079 | (6.262) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito |
1.070 8 |
(6.241) (15) |
| 250. Utili (Perdite) delle partecipazioni | (26) | - |
| a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni | 26 | - |
| 280. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 1 | (6) |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 300 | (113.692) | (137.523) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 380.711 | 323.571 |
| RISULTATO DELL'ESERCIZIO | 380.711 | 323.571 |

Come descritto nel paragrafo "Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, nell'esercizio 2021 alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono stati riclassificati nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 190. "Spese Amministrative", al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" ("Ricavi" nello schema di conto economico riclassificato) sia della voce "Costi operativi". Per omogeneità di confronto sono stati riclassificati i dati comparativi esposti negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata, pertanto la voce 60. "Commissioni nette" e 190 "Spese amministrative - b) altre spese amministrative" relative al comparativo dell'esercizio 2020, esposte nella tabella sopra riportata, sono comprensive della suddetta riclassifica per un importo di 26,6 milioni di euro.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 347
Allegati
Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato

Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti
di bilancio consolidato riclassificato
348 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Attestazione del bilancio consolidato ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2021.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio consolidato è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio consolidato:
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente e dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 15 marzo 2022
FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Direttore Generale Alessandro Foti
FinecoBank S.p.A. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari Lorena Pelliciari

Nota integrativa consolidata
350 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank


FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 351
Relazione della Società di Revisione
352 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Relazione della Società di Revisione
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato in Nota Integrativa consolidata, Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale - Sezione 10 del passivo - Fondi per rischi e oneri, la voce 100 "Fondi per rischi e oneri: c) altri fondi per rischi e oneri" al 31 dicembre 2021 include fondi per controversie legali pari a Euro 24,6 milioni che accolgono gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relativi a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, di controversie in essere con i consulenti finanziari e di altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta. |
|---|---|
| Nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 - Rischi operativi della Nota Integrativa consolidata, al paragrafo "Rischi derivanti da pendenze rilevanti", gli Amministratori evidenziano che in relazione ai procedimenti giudiziari pendenti nei confronti del Gruppo, unicamente riferiti alla Banca, individualmente non rilevanti, vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che il Gruppo potrebbe essere chiamato a sostenere; laddove è possibile stimare in modo attendibile |
|
| l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura ritenuta congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente il Gruppo dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. |
|
| Il paragrafo "Rischi ed incertezze legati all'utilizzo di stime" della Parte A - Politiche contabili, A.1 - Parte generale, Sezione 5 - Altri aspetti della Nota Integrativa consolidata riporta l'informativa riguardo la soggettività e la complessità del processo di stima adottato a supporto del valore di iscrizione in bilancio di alcune poste di natura valutativa. Per alcune di esse, tra cui i fondi per rischi e oneri, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti dei procedimenti, controversie e contenziosi. |
|
| In relazione alla numerosità dei reclami e delle controversie in essere, sia pure fisiologica rispetto all'operatività tipica della Banca, e alla complessità ed articolazione del processo di stima, considerate le incertezze connesse agli esiti degli stessi, la stima dei fondi rischi e oneri per controversie legali è stata considerata un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021. |
Relazione della Società di Revisione

| svolte | Procedure di revisione Le nostre procedure di revisione hanno incluso, tra le altre, le seguenti: |
|---|---|
| · analisi e comprensione dei controlli rilevanti posti in essere dalla Banca, per l'individuazione, la gestione e il monitoraggio dei reclami da clientela e delle controversie legali con la stessa, in relazione all'operatività bancaria e all'operatività dei consulenti finanziari di cui la Banca si avvale; |
|
| · analisi e comprensione del processo seguito dalla Direzione per lo sviluppo delle stime nella determinazione degli stanziamenti e valutazione della ragionevolezza dei criteri, metodi e assunzioni utilizzati; |
|
| · svolgimento di periodici incontri con i responsabili delle preposte funzioni della Banca che hanno riguardato l'analisi e la discussione dello stato del pre contenzioso, del contenzioso e dei reclami; |
|
| · analisi della documentazione rilevante, tra cui il registro reclami e le relazioni predisposte dalle funzioni di controllo della Banca; |
|
| · ottenimento ed esame delle risposte alle richieste di informazioni ai legali incaricati dalla Banca; |
|
| · verifica, per una selezione di controversie e reclami, sulla base dei dati e delle informazioni disponibili raccolte ad esito delle procedure di cui sopra, della congruità del relativo accantonamento e dell'accuratezza e completezza dei dati utilizzati per la stima. |
|
| Abbiamo infine verificato la completezza e la conformità dell'informativa resa nella Nota Integrativa consolidata rispetto a quanto previsto dai principi contabili di riferimento. |
| Descrizione dell'aspetto chiave della revisione |
Come riportato in Nota Integrativa consolidata, Parte B - Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato - Sezione 4 dell'attivo - Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, al 31 dicembre 2021 le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - crediti verso la clientela per finanziamenti ammontano a Euro 6.002 milioni (esposizione netta) ed includono Euro 24,5 milioni di crediti deteriorati al netto delle relative rettifiche di valore per Euro 20,2 milioni. |
|---|---|
| Nella Nota Integrativa consolidata, Parte A - Politiche contabili, sono descritti i processi di classificazione e valutazione delle esposizioni creditizie per i quali la Banca fa riferimento alla normativa di settore, integrata dalle disposizioni interne che, secondo quanto previsto dai principi contabili applicabili, disciplinano le regole di classificazione e trasferimento delle suddette esposizioni nell'ambito delle diverse categorie di rischio e le relative modalità di valutazione. La Banca ha inoltre considerato tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia |
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 353
Relazione della Società di Revisione
354 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

| e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili. Nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 2 - Rischi del consolidato prudenziale, al paragrafo 1.1 "Rischio di credito", sono inoltre illustrate le politiche di gestione del rischio di credito. A tale riguardo, la Banca ha tenuto in adeguata considerazione l'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e l'adozione delle misure di sostegno statali, nella forma di moratorie legislative o private. In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e dell'accresciuta complessità dei processi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, anche tenuto conto dell'incertezza derivante dall'attuale scenario macroeconomico, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021. |
|
|---|---|
| svolte | Procedure di revisione Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: · valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; · valutazione e monitoraggio della qualità del credito; |
| · classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda taluni controlli rilevanti del processo di concessione, erogazione, valutazione e monitoraggio del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
|
| Le procedure di revisione, svolte anche avvalendoci del supporto di specialisti appartenenti al nostro network ove ritenuto opportuno, hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: · l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati; · l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; · l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; · per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle |
Relazione della Società di Revisione

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 355
Relazione della Società di Revisione
356 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank



FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 357


358 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 359
Relazione della Società di Revisione
Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione
360 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

| Bilancio dell'impresa di FinecoBan k S.p.A. Schemi del bilancio |
Stato patrimoniale | ||
|---|---|---|---|
| (Importi in euro) | |||
| Voci dell'attivo | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 10. | Cassa e disponibilità liquide | 1.442.790.535 | 2.006.347.220 |
| 20. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 25.661.887 | 27.574.467 |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 20.240.202 | 16.996.424 | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 5.421.685 | 10.578.043 | |
| 30. | Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 39.017.482 | 143.697.980 |
| 40. | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.868.131.953 | 28.816.986.654 |
| a) crediti verso banche | 5.747.507.499 | 7.988.281.129 | |
| b) crediti verso clientela | 25.120.624.454 | 20.828.705.525 | |
| 50. | Derivati di copertura | 127.448.133 | 19.003.017 |
| 60. | Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | (1.535.050) | 55.447.626 |
| 70. | Partecipazioni | 4.294.450 | 3.000.000 |
| 80. | Attività materiali | 149.506.272 | 150.882.841 |
| 90. | Attività immateriali | 128.580.207 | 129.039.673 |
| - avviamento | 89.601.768 | 89.601.768 | |
| 100. | Attività fiscali | 42.954.537 | 13.302.656 |
| a) correnti | - | 5.165.489 | |
| b) anticipate | 42.954.537 | 8.137.167 | |
| 120. | Altre attività | 992.710.409 | 359.809.201 |
| Totale dell'attivo | 33.819.560.815 | 31.725.091.335 |
I dati comparativi al 31 dicembre 2020 relativi alla voce 10. "Cassa e disponibilità liquide" e voce 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" sono stati riesposti al fine di recepire le modifiche introdotte dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Nel Bilancio 2020 i suddetti crediti a vista erano stati rilevati nella voce 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche" per un importo di 246.000 migliaia di euro (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa).
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci del passivo e del patrimonio netto 31/12/2021 |
31/12/2020 | ||
| 10. | Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.558.409.675 | 29.415.181.058 |
| a) debiti verso banche | 1.225.213.009 | 1.064.859.423 | |
| b) debiti verso clientela | 29.835.930.648 | 28.350.321.635 | |
| c) titoli in circolazione | 497.266.018 | - | |
| 20. | Passività finanziarie di negoziazione | 4.417.302 | 5.888.894 |
| 40. | Derivati di copertura | 57.313.456 | 214.388.013 |
| 50. | Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-) | 7.949.695 | 17.713.507 |
| 60. | Passività fiscali | 34.647.391 | 13.323.845 |
| a) correnti | 34.647.391 | 9.574.115 | |
| b) differite | - | 3.749.730 | |
| 80. | Altre passività | 336.402.937 | 269.959.811 |
| 90. | Trattamento di fine rapporto del personale | 5.033.318 | 4.924.424 |
| 100. | Fondi per rischi e oneri | 116.755.692 | 112.640.031 |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 51.695 | 60.888 | |
| c) altri fondi per rischi e oneri | 116.703.997 | 112.579.143 | |
| 110. | Riserve da valutazione | (5.876.807) | (2.832.700) |
| 130. | Strumenti di capitale | 500.000.000 | 500.000.000 |
| 140. | Riserve | 634.146.386 | 648.883.874 |
| 150. | Sovrapprezzi di emissione | 1.934.113 | 1.934.113 |
| 160. | Capitale | 201.266.924 | 201.152.834 |
| 170. | Azioni proprie (-) | (1.440.090) | (1.189.355) |
| 180. | Utile (Perdita) d'esercizio (+/-) | 368.600.823 | 323.122.986 |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.819.560.815 | 31.725.091.335 |


Conto economico
| (Importi in euro) | |||
|---|---|---|---|
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Interessi attivi e proventi assimilati | 250.597.941 | 278.307.256 |
| di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo | 269.371.016 | 293.887.247 | |
| 20. | Interessi passivi e oneri assimilati | (7.123.299) | (10.388.689) |
| 30. | Margine di interesse | 243.474.642 | 267.918.567 |
| 40. | Commissioni attive | 746.203.871 | 627.145.715 |
| 50. | Commissioni passive | (388.824.481) | (287.544.346) |
| 60. | Commissioni nette | 357.379.390 | 339.601.369 |
| 70. | Dividendi e proventi simili | 61.773.063 | 52.166.800 |
| 80. | Risultato netto dell'attività di negoziazione | 71.641.287 | 87.611.280 |
| 90. | Risultato netto dell'attività di copertura | 2.504.968 | (259.363) |
| 100. | Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: | 32.141.609 | 9.004.518 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.243.405 | 7.234.704 | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.898.204 | 1.769.814 | |
| 110. | Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
(46.104) | (786.089) |
| b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | (46.104) | (786.089) | |
| 120. | Margine di intermediazione | 768.868.855 | 755.257.082 |
| 130. | Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: | (585.610) | (9.573.528) |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (593.768) | (9.558.679) | |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8.158 | (14.849) | |
| 140. | Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | (202) | 22.613 |
| 150. | Risultato netto della gestione finanziaria | 768.283.043 | 745.706.167 |
| 160. | Spese amministrative: | (397.087.672) | (370.552.067) |
| a) spese per il personale | (101.446.560) | (95.020.884) | |
| b) altre spese amministrative | (295.641.112) | (275.531.183) | |
| 170. | Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri | (9.889.502) | (7.310.385) |
| a) impegni e garanzie rilasciate | 9.193 | (39.470) | |
| b) altri accantonamenti netti | (9.898.695) | (7.270.915) | |
| 180. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali | (19.323.936) | (19.488.604) |
| 190. | Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali | (6.635.831) | (5.703.724) |
| 200. | Altri oneri/proventi di gestione | 136.388.110 | 110.448.575 |
| 210. | Costi operativi | (296.548.831) | (292.606.205) |
| 220. | Utili (Perdite) delle partecipazioni | (26.497) | - |
| 250. | Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 992 | (6.232) |
| 260. | Utile (Perdita) della operatività corrente al lordo delle imposte | 471.708.707 | 453.093.730 |
| 270. | Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente | (103.107.884) | (129.970.744) |
| 280. | Utile (Perdita) della operatività corrente al netto delle imposte | 368.600.823 | 323.122.986 |
| 300. | Utile (Perdita) dell'esercizio | 368.600.823 | 323.122.986 |
I dati comparativi dell'esercizio 2020 relativi alla voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale precedentemente citata. Nel Bilancio 2020 gli interessi maturati sui crediti a vista verso banche erano stati rilevati nella voce "di cui: interessi attivi calcolati con il metodo dell'interesse effettivo" per un importo di 370 migliaia euro (per maggiori dettagli si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della nota integrativa).
| 2021 | 2020 | |
|---|---|---|
| Utile per azione (euro) | 0,60 | 0,53 |
| Utile per azione diluito (euro) | 0,60 | 0,53 |
Note:
Per maggiori informazioni sull'"Utile per azione" e sull'"Utile per azione diluito" si rimanda alla nota integrativa, Parte C – Informazioni sul conto economico, Sezione 22.

| Prospetto della redditività complessiva | (Importi in euro) | ||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Utile (Perdita) dell'esercizio | 368.600.823 | 323.122.986 |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro a conto economico | (1.075.780) | (3.053.943) | |
| 70. | Piani a benefici definiti | (1.075.780) | (3.053.943) |
| Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro a conto economico | (1.968.327) | (780.559) | |
| 140. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | (1.968.529) | (780.559) |
| 160. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | 202 | - |
| 170. | Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte | (3.044.107) | (3.834.502) |
| 180. | Redditività complessiva (Voce 10+170) | 365.556.716 | 319.288.484 |
| (Importi in euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||
| esercizio precedente | Operazioni sul patrimonio netto | ||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2020 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2021 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | Acquisto azioni proprie | straordinaria di Distribuzione dividendi |
di Variazione strumenti capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2021 |
Patrimonio netto esercizio 2021 |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
201.152.834 | 201.152.834 | 114.090 | 201.266.924 | |||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | ||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||
| - di utili | 617.700.528 | 617.700.528 | 323.122.986 | (19.708.434) | (323.246.878) | (114.090) | 597.754.112 | ||||||||
| - altre | 31.183.346 | 31.183.346 | 5.209.928 | 36.392.274 | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
(2.832.700) | (2.832.700) | (3.044.107) | (5.876.807) | |||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000.000 | 500.000.000 | 500.000.000 | ||||||||||||
| Azioni proprie | (1.189.355) | (1.189.355) | 569.722 | (820.457) | (1.440.090) | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
323.122.986 | 323.122.986 | (323.122.986) | 368.600.823 | 368.600.823 | ||||||||||
| Patrimonio netto |
1.671.071.752 | - | 1.671.071.752 | - | - | (19.708.434) | 683.812 | (820.457) | (323.246.878) | - | - | 5.094.838 | - | 365.556.716 | 1.698.631.349 |
L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha approvato la destinazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, come da proposta dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2021.
La colonna "Distribuzione straordinaria di dividendi" comprende la distribuzione del dividendo unitario di 0,53 euro messo in pagamento il giorno 24 novembre 2021, approvato dall'Assemblea degli Azionisti del 21 ottobre 2021 su proposta del Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale, al netto delle relative imposte, e i costi di transazione direttamente attribuibili all'emissione di nuove azioni ordinarie avvenute nel periodo, al netto delle relative imposte, nonché la quota dei dividendi non distribuita a fronte delle azioni proprie di cui la Banca si è trovata in possesso alla record date.
| (Importi in euro) | |||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Allocazione risultato | Variazioni dell'esercizio | ||||||||||||||
| esercizio precedente Operazioni sul patrimonio netto |
|||||||||||||||
| Esistenze al 31/12/2019 | Modifica saldi apertura | Esistenze al 01/01/2020 | Riserve | Dividendi e altre destinazioni |
Variazioni di riserve | Emissioni nuove azioni | Acquisto azioni proprie | straordinaria di Distribuzione dividendi |
Variazione strumenti di capitale |
Derivati su proprie azioni |
Stock options | Variazioni interessenze partecipative |
Redditività complessiva esercizio 2020 |
Patrimonio netto esercizio 2020 |
|
| Capitale: | |||||||||||||||
| - azioni ordinarie |
200.941.488 | 200.941.488 | 211.346 | 201.152.834 | |||||||||||
| - altre azioni | |||||||||||||||
| Sovrapprezzi di emissione |
1.934.113 | 1.934.113 | 1.934.113 | ||||||||||||
| Riserve: | |||||||||||||||
| - di utili | 351.801.917 | 351.801.917 | 285.891.403 | (19.781.446) | (211.346) | 617.700.528 | |||||||||
| - altre | 32.656.666 | 32.656.666 | (1.473.320) | 31.183.346 | |||||||||||
| Riserve da valutazione |
1.001.802 | 1.001.802 | (3.834.502) | (2.832.700) | |||||||||||
| Strumenti di capitale |
500.000.000 | 500.000.000 | 500.000.000 | ||||||||||||
| Azioni proprie | (7.351.109) | (7.351.109) | 6.561.514 | (399.760) | (1.189.355) | ||||||||||
| Utile (Perdita) di esercizio |
285.891.403 | 285.891.403 | (285.891.403) | 323.122.986 | 323.122.986 | ||||||||||
| Patrimonio netto |
1.366.876.280 | - | 1.366.876.280 | - | - | (19.781.446) | 6.772.860 | (399.760) | - | - | - | (1.684.666) | - | 319.288.484 | 1.671.071.752 |
La colonna "Riserve" comprende l'utile 2019 di FinecoBank S.p.A.. Si segnala che, nel pieno rispetto della normativa di riferimento, delle indicazioni delle Autorità di Vigilanza e della miglior prassi consolidata in materia, il Consiglio di Amministrazione del 6 aprile 2020 ha deciso di revocare la proposta di distribuzione di un dividendo unitario di 0,32 euro per complessivi euro 195.052.000 deliberata dal Consiglio di Amministrazione dell'11 febbraio 2020, deliberando di proporre all'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 l'assegnazione a riserve dell'utile dell'esercizio 2019. L'Assemblea ordinaria convocata per il 28 aprile 2020 ha quindi approvato la suddetta proposta.
La colonna "Stock options" comprende i piani incentivanti serviti con azioni FinecoBank.
La colonna "Variazioni di riserve" comprende: le cedole corrisposte sugli Strumenti di capitale al netto delle relative imposte; i costi di transazione direttamente attribuibili all'operazione di emissione di nuove azioni al netto delle relative imposte.
Rendiconto finanziario
| (Importi in euro) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| A. ATTIVITA' OPERATIVA | Importo | |||||
| 2021 | 2020 | |||||
| 1. Gestione | 514.065.180 | 523.982.568 | ||||
| - risultato d'esercizio (+/-) | 368.600.823 | 323.122.986 | ||||
| - plus/minusvalenze su attività finanziarie detenute per la negoziazione e sulle altre attività/passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico (-/+) |
188.613 | 1.573.474 | ||||
| - plus/minusvalenze su attività di copertura (-/+) | (1.042.803) | 743.637 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) | 3.442.988 | 10.540.043 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali (+/-) | 25.959.767 | 25.192.328 | ||||
| - accantonamenti netti a fondi rischi ed oneri ed altri costi/ricavi (+/-) | 22.523.926 | 18.428.328 | ||||
| - imposte, tasse e crediti d'imposta non liquidati (+/-) | 26.349.920 | 1.750.730 | ||||
| - rettifiche/riprese di valore nette delle attività operative cessate al netto dell'effetto fiscale (+/-) | - | - | ||||
| - altri aggiustamenti (+/-) | 68.041.946 | 142.631.042 | ||||
| 2. Liquidità generata/assorbita dalle attività finanziarie | (2.998.880.948) | (2.768.441.188) | ||||
| - attività finanziarie detenute per la negoziazione | (4.872.054) | (6.665.305) | ||||
| - attività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre attività obbligatoriamente valutate al fair value | 4.764.020 | (18.801) | ||||
| - attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 100.275.767 | 174.589.937 | ||||
| - attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (2.471.394.261) | (2.915.710.459) | ||||
| - altre attività | (627.654.420) | (20.636.560) | ||||
| 3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie | 2.194.623.848 | 3.262.209.119 | ||||
| - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.143.327.683 | 3.348.332.689 | ||||
| - passività finanziarie di negoziazione | 360.700 | (1.059.751) | ||||
| - passività finanziarie designate al fair value | - | - | ||||
| - altre passività | 50.935.465 | (85.063.819) | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività operativa | (290.191.920) | 1.017.750.499 | ||||
| B. ATTIVITA' DI INVESTIMENTO | ||||||
| 1. Liquidità generata da | 61.574.199 | 52.059.924 | ||||
| - vendite di partecipazioni | - | - | ||||
| - dividendi incassati su partecipazioni | 61.574.199 | 52.059.183 | ||||
| - vendite di attività materiali | - | 741 | ||||
| - vendite di attività immateriali | - | - | ||||
| - vendite di rami d'azienda | - | - | ||||
| 2. Liquidità assorbita da | (15.798.870) | (29.320.454) | ||||
| - acquisti di partecipazioni | (1.320.744) | - | ||||
| - acquisti di attività materiali | (8.301.761) | (21.458.435) | ||||
| - acquisti di attività immateriali | (6.176.365) | (7.862.019) | ||||
| - acquisti di rami d'azienda | - | - | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività d'investimento | 45.775.329 | 22.739.470 | ||||
| C. ATTIVITA' DI PROVVISTA | ||||||
| - emissioni/acquisti di azioni proprie | (136.645) | 6.373.100 | ||||
| - emissioni/acquisti di strumenti di capitale | - | - | ||||
| - distribuzione dividendi e altre finalità | (343.639.123) | (26.554.306) | ||||
| Liquidità netta generata/assorbita dall'attività di provvista | (343.775.768) | (20.181.206) | ||||
| LIQUIDITA' NETTA GENERATA/ASSORBITA NELL'ESERCIZIO | (588.192.359) | 1.020.308.763 |


| (Importi in euro) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci di bilancio | Importo | |||
| 2021 | 2020 | |||
| Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio | 2.006.419.033 | 998.634.444 | ||
| Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio | (588.192.359) | 1.020.308.763 | ||
| Cassa e disponibilità liquide: effetto della variazione dei cambi | 24.596.876 | (12.524.174) | ||
| Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio | 1.442.823.550 | 2.006.419.033 |

(+) generata
(-) assorbita
Con l'espressione "Cassa e disponibilità liquide" si intende la cassa e i crediti a vista, nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali contabilizzati nella voce 10 dell'attivo di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", esclusi eventuali fondi di svalutazione e ratei ricondotti sulle attività finanziarie.
I dati comparativi dell'esercizio 2020 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale precedentemente citata. Nello specifico, nel Bilancio 2020 la voce "Cassa e disponibilità liquide all'inizio dell'esercizio" e la voce "Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell'esercizio" erano state rilevate al netto delle passività liquide equivalenti contabilizzate nella voce 10 del passivo "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: a) debiti verso banche" per un importo, rispettivamente, di 70.396 migliaia di euro e 43.317 migliaia di euro. Di conseguenza è stata riesposta anche la voce "3. Liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie - passività finanziarie valutate al costo ammortizzato" e la voce "Liquidità totale netta generata/assorbita nell'esercizio".
La liquidità generata/assorbita dalle passività finanziarie della Banca, sebbene ai sensi dello IAS 7 par. 44A sia rappresentativa di flussi derivanti dall'attività di finanziamento/provvista, è classificata, coerentemente con l'attività bancaria svolta e come richiesto dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia, quale liquidità riveniente dall'attività operativa.

Rendiconto finanziario
368 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Schemi del bilancio
Nota integrativa

Il presente Bilancio di FinecoBank S.p.A. (di seguito FinecoBank o Fineco o Banca) è redatto, in applicazione del Decreto Legislativo 28 febbraio 2005, n. 38, in conformità ai principi contabili (nel seguito "IFRS", "IAS" o "principi contabili internazionali") emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano il 1° gennaio 2021.
Esso costituisce inoltre parte integrante della Relazione finanziaria annuale ai sensi del comma 1 dell'articolo 154-ter del Testo Unico della Finanza (TUF, D.Lgs. 24/2/1998 n. 58).
La Banca d'Italia, con riferimento ai bilanci delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari, ha stabilito con la Circolare n. 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti, gli schemi di bilancio e della nota integrativa utilizzati per la redazione del presente Bilancio.
La redazione del presente Bilancio è avvenuta, come detto sopra, in conformità ai principi contabili internazionali omologati dalla Commissione Europea. A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione sono stati utilizzati i seguenti documenti, seppure non tutti omologati dalla Commissione Europea:
Il Bilancio è costituito dallo Stato patrimoniale, dal Conto economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario (elaborato applicando il metodo "indiretto") e dalla presente nota integrativa ed è corredato dalla Relazione degli Amministratori sull'andamento della gestione (si rimanda alla Relazione sulla gestione consolidata) e dagli Allegati. L'eventuale mancata quadratura tra i dati esposti negli schemi di bilancio e i dati delle tabelle di nota integrativa dipende esclusivamente dagli arrotondamenti.
Lo Stato patrimoniale e il Conto economico sono esposti a confronto con i corrispondenti schemi relativi all'esercizio precedente.
Nel Prospetto della redditività complessiva, all'utile (perdita) d'esercizio, rilevato nel Conto economico, vengono aggiunte le componenti reddituali rilevate, in conformità ai principi contabili internazionali, in contropartita delle riserve da valutazione, al netto del relativo effetto fiscale. La redditività complessiva consolidata è rappresentata fornendo separata evidenza delle componenti reddituali che, in futuro, non saranno riversate nel conto economico e di quelle che, diversamente, potranno essere riclassificate nell'utile (perdita) dell'esercizio al verificarsi di determinate condizioni. Il Prospetto è esposto a confronto con il corrispondente prospetto relativo all'esercizio precedente.
Nel Prospetto delle variazioni del patrimonio netto viene riportata la composizione e la movimentazione del patrimonio netto intervenuta nell'esercizio di riferimento del bilancio e nell'esercizio precedente.
Il Rendiconto finanziario riporta i flussi finanziari intervenuti nell'esercizio di riferimento del bilancio esposti a confronto con quelli relativi all'esercizio precedente ed è stato predisposto seguendo il metodo indiretto, in base al quale i flussi derivanti dall'attività operativa sono rappresentati dal risultato dell'esercizio rettificato degli effetti delle operazioni di natura non monetaria.
Gli schemi di bilancio sono redatti in unità di euro mentre la nota integrativa, salvo quando diversamente indicato, è redatta in migliaia di euro. Entrambi sono stati predisposti facendo riferimento alle istruzioni in materia di bilancio delle banche di cui alla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 di Banca d'Italia e successivi aggiornamenti; si precisa che, come previsto dalla Circolare di Banca d'Italia n. 262/2005, non sono state indicate le voci degli schemi di Stato Patrimoniale, Conto Economico e Prospetto della redditività complessiva che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente. Inoltre, non sono state indicate le tabelle della nota integrativa che non presentano importi né per l'esercizio cui il bilancio si riferisce né per l'esercizio precedente.
Con riferimento alla Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005, si segnala che in data 29 ottobre 2021 Banca d'Italia ha emanato il 7° aggiornamento, applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, con il quale sono state apportate modifiche che riguardano principalmente la rappresentazione in bilancio:
• della voce di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", nella quale sono rilevati tutti i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), mentre in precedenza erano rilevati solo i

depositi a vista presso banche centrali. Conseguentemente, nella voce di stato patrimoniale "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" sono ora rilevati solo i crediti verso banche e banche centrali diversi da quelli "a vista" e nello schema di conto economico la voce "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito" è stata adeguata per includere anche le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito sui crediti verso banche e banche centrali "a vista" riportati nella voce suddetta voce "Cassa e disponibilità liquide". Nell'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportata in nota integrativa, inoltre, è stato precisato che i crediti a vista verso banche e banche centrali rientrano nella definizione di esposizioni creditizie per cassa, ma sono convenzionalmente escluse dalle tabelle riportate nella sezione Rischio di credito della Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura, salvo i casi espressamente indicati in cui occorre considerarli (per maggiori dettagli si rimanda all'informativa riportata nella sezione Rischio di credito della nota integrativa);
Gli interventi di modifica recepiscono, altresì, le novità introdotte dagli emendamenti all'IFRS 7 in materia di informativa sugli strumenti finanziari, omologati con il Regolamento (UE) 2021/25 del 13 gennaio 2021, in vigore a partire dal 1° gennaio 2021, che tiene conto delle nuove richieste informative in relazione alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse sugli strumenti finanziari. Con l'occasione, Banca d'Italia ha recepito alcune indicazioni fornite tramite precedenti comunicazioni e pertanto già incluse nell'informativa di bilancio.
Per omogeneità di confronto, ove previsto, sono stati riesposti i dati comparativi relativi all'esercizio 2020. Si precisa, altresì, che FinecoBank al 31 dicembre 2021 non detiene attività finanziarie "impaired acquisite o originate".
Il presente Bilancio è redatto nel presupposto della continuità aziendale, secondo quanto previsto dal principio contabile IAS1, non sussistendo, tenuto conto della situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca, dubbi o incertezze circa la capacità di FinecoBank di proseguire la propria attività e di continuare ad operare come un'entità in funzionamento per il prevedibile futuro (almeno pari a 12 mesi).
I criteri di valutazione adottati sono pertanto coerenti con tale presupposto e rispondono ai principi di competenza, di rilevanza e significatività dell'informazione contabile e di prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica.
Tali criteri sono stati in parte modificati rispetto all'esercizio precedente anche con riferimento all'emanazione e all'entrata in vigore dal primo gennaio 2021 di nuovi principi ed interpretazioni, per il dettaglio dei quali si rimanda a quanto evidenziato nella successiva Sezione 4 – "Altri aspetti" e alla Parte A.2 "Parte relativa alle principali voci di bilancio". In particolare:
Infine, ai sensi dell'art. 123-bis comma 3 del TUF, come ricordato nelle "Altre informazioni" della Relazione sulla gestione, la "Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari" è disponibile nella sezione "Governance" del sito internet di FinecoBank.

Dopo la data di chiusura dell'esercizio non si sono verificati eventi significativi che inducano a rettificare le risultanze esposte nel bilancio al 31 dicembre 2021.
Nella giornata del 24 febbraio 2022 ha preso avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale. Per maggiori dettagli in merito si rimanda alla sezione "Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell'esercizio ed evoluzione prevedibile della gestione" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2021 è stato approvati dal Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2022, che ne ha autorizzato la diffusione pubblica, anche ai sensi dello IAS10.
Nel corso del 2021 sono entrati in vigore i seguenti principi, emendamenti ed interpretazioni contabili omologati dalla Commissione Europea, applicabili ai bilanci relativi ai periodi che decorrono dal 1° gennaio 2021 (1° aprile 2021 o in data successiva per il Regolamento UE 2021/1421, con facoltà di applicazione anticipata):
Nella misura in cui applicabili, tali principi, emendamenti ed interpretazioni contabili non hanno avuto impatti rilevanti sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria al 31 dicembre 2021.
In particolare, con riferimento al Regolamento (UE) 2021/25, che recepisce il documento "Riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse — fase 2 Modifiche all'IFRS 9, allo IAS 39, all'IFRS 7, all'IFRS 4 e all'IFRS 16", pubblicato dallo IASB in data 27 agosto 2020, le principali modifiche introdotte riguardano i possibili impatti contabili, in termini di rappresentazione delle modifiche dei contratti in essere e delle coperture contabili, derivanti dall'applicazione dei nuovi tassi (cd. replacement issue). In dettaglio, il Regolamento chiarisce che le modifiche a seguito della IBOR Reform relative alla sostituzione del tasso IBOR esistente con il nuovo tasso Risk Free Rate non devono costituire un evento di derecognition ai sensi dell'IFRS 9, ma anche in modo analogo in applicazione dell'IFRS 16 ai contratti di leasing, introducendo al tal fine un espediente pratico che consente di rappresentare tali modifiche, se effettuate come diretta conseguenza dell'IBOR Reform e su basi economiche equivalenti, con un adeguamento prospettico del tasso di interesse effettivo, con impatti sul margine di interesse dei futuri periodi. In tema di coperture contabili, sono state introdotte alcune eccezioni allo IAS 39 e all'IFRS 9 che consentono di non effettuare il discontinuing a seguito dell'aggiornamento della documentazione sulla relazione di copertura (per la modifica del rischio coperto, del sottostante coperto o del derivato di copertura o della modalità di verifica della tenuta della copertura) se conseguenza diretta dell'IBOR Reform ed effettuate su basi economiche equivalenti. Per maggiori dettagli in merito agli impatti per il Gruppo connessi alla riforma degli indici di riferimento si rimanda al paragrafo "Informazioni integrative aggiuntive relative alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse".
Si segnala inoltre che a partire dal 1° gennaio 2021 è entrata in vigore la disciplina relativa alla "Nuova definizione di default" (Regolamento UE 2018/171 e le Linee guida EBA 2016/07) che stabilisce criteri e modalità più restrittive in materia di classificazione delle esposizioni creditizie a default rispetto a quelli finora adottati dagli intermediari italiani, con l'obiettivo di armonizzare gli approcci di applicazione della definizione di default e di individuare le condizioni di improbabile adempimento tra le istituzioni finanziarie e le diverse giurisdizioni dei paesi dell'UE.
Le principali novità introdotte riguardano:
L'introduzione della "Nuova definizione di default" non ha avuto effetti significativi sulle esposizioni della Banca. Nel dettaglio, al 1° gennaio 2021 FinecoBank ha rilevato un incremento delle esposizioni deteriorate per cassa un importo di 271 migliaia di euro.
Alla data del 31 dicembre 2021, inoltre, risultano omologati i seguenti principi contabili applicabili a partire dagli esercizi successivi al 2021:

Infine, al 31 dicembre 2021 lo IASB risulta aver emanato i seguenti principi e interpretazioni contabili o revisioni degli stessi, la cui applicazione è tuttavia tuttora subordinata al completamento del processo di omologazione da parte degli organi competenti dell'Unione Europea non ancora conclusosi:
I possibili effetti dell'adozione futura di tali principi, interpretazioni ed emendamenti, nella misura in cui applicabili e rilevanti per la Banca, sono ragionevolmente stimati come non rilevanti; le relative analisi, anche in relazione alla non ancora avvenuta omologazione, sono comunque tuttora da completare.
In ultimo, con riferimento all'impatto della crisi ucraina, si segnala che l'European Securities and Markets Authority (ESMA) ha pubblicato, in data 14 marzo 2022, un Public Statement ("ESMA71-99-1864") che contiene raccomandazioni, indirizzate alle società quotate ed agli altri emittenti vigilati, sulle informazioni da divulgare in occasione dell'approvazione dei bilanci 2021 e delle successive rendicontazioni finanziarie.
Con riguardo alla riforma degli indici di riferimento per la determinazione dei tassi di interesse, alla data del presente bilancio non sussistono impatti di rilievo o modifiche nella strategia di gestione del rischio, in quanto la Banca già nel corso del 2020 aveva attivato il processo di transizione ai nuovi indici di riferimento che si è concluso nel corso del 2021.
Con riferimento alla clientela al dettaglio, nel corso del 2021 la Banca ha continuato ad offrire ai propri clienti i prodotti di credito esistenti sostituendo, con specifica modifica contrattuale, l'indice LIBOR utilizzato per la relativa remunerazione con tassi di riferimento alternativi, comunemente utilizzati dagli operatori del mercato. Con riferimento ai conti correnti multicurrency si precisa che l'indice LIBOR è stato sostituito a partire dal 1 aprile 2021.
Con riferimento alle operazioni con controparti istituzionali, già nel corso del 2020 la Banca aveva aderito al "Benckmark Supplement protocol e adesione e Ibor Fallbacks protocol". Per quanto riguarda le operazioni in contratti derivati realizzate tramite Clearing house, che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva OIS, in data 27 luglio 2020, per effetto della riforma condotta dall'European Money Markets Institute (EMMI) ed in linea con le clearing house (Eurex\LCH) utilizzate da FinecoBank, il tasso Eonia della curva OIS è stato sostituito dal tasso €STR, anticipando la dismissione del tasso Eonia avvenuto nel 2021. Infine, nel corso del 2021, la Banca ha rinegoziato alcuni contratti derivati bilaterali sostituendo il tasso EONIA con il tasso €STR.
Con riferimento agli interventi delle Banche Centrali conseguenti alla pandemia COVID-19 si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Gli interventi delle Banche Centrali conseguenti alla pandemia COVID-19" riportato nella Parte A – Politiche contabili – Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.
Con riferimento alle indicazioni e ai provvedimenti emanati dalle Autorità Europee/Standard setter in relazione agli impatti da COVID-19 sugli aspetti contabili, si rimanda a quanto descritto nel paragrafo "Documenti di supporto all'applicazione dei principi contabili in relazione agli impatti da COVID-19, emanati dalle Autorità Europee/Standard setter" riportato nella Parte A – Politiche contabili – Sezione 5 – Altri aspetti della nota integrativa consolidata.

Nel paragrafo "Eventi di rilievo del periodo" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, a cui si rimanda per maggiori dettagli, FinecoBank ha fornito indicazioni in merito agli impatti e ai rischi attuali e prospettici per il Gruppo e per la Banca conseguenti alla pandemia COVID-19, precisando come, in ottica prospettica, non si rilevano impatti sostanziali sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business del Gruppo e della Banca. Pur in questo contesto di incertezza e di difficile previsione, il modello di business del Gruppo e della Banca appare diversificato e ben equilibrato: il Gruppo e la Banca, infatti, possono contare su un modello di business le cui fonti di ricavo sono ampiamente diversificate e che permettono di affrontare situazioni di stress complesse come quella in corso. I ricavi di FinecoBank si basano su tre componenti principali (banking, brokerage ed investing) che nelle fasi di crisi tendono ad avere andamenti non correlati.
Nello stesso paragrafo sono state fornite indicazioni di dettaglio in merito alla determinazione dell'Expected Credit Loss (ECL) secondo l'IFRS 9 in ottica forward looking e indicazioni relative alla classificazione dei crediti ed al trattamento delle moratorie. Maggiori dettagli sono inoltre disponibili nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa.
In conformità agli IFRS e indipendentemente dalla crisi determinata dalla pandemia COVID-19, la direzione aziendale deve formulare valutazioni, stime ed ipotesi che influenzano l'applicazione dei principi contabili e gli importi delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi rilevati in bilancio, nonché sull'informativa relativa ad attività e passività potenziali. Le stime e le relative ipotesi, riportate nel paragrafo successivo, tengono in considerazione tutte le informazioni disponibili alla data di redazione del bilancio e si basano sulle esperienze pregresse e su altri fattori considerati ragionevoli nella fattispecie e sono state adottate per stimare il valore contabile delle attività e delle passività che non sono facilmente desumibili da altre fonti. Al 31 dicembre 2021 tali stime possono essere influenzate dall'evoluzione della pandemia COVID-19.
Nella presentazione del bilancio al 31 dicembre 2021 sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune delle poste di natura valutativa, così come previsto dai principi contabili e dalle normative di riferimento sopra descritte. Detti processi sono basati in larga misura, per quanto riguarda le attività, su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti in bilancio e, per quanto riguarda le passività, su stime circa la probabilità di impiego di risorse per adempiere alle proprie obbligazioni e sull'ammontare delle risorse a tal fine necessarie, secondo le regole dettate dalle norme e principi vigenti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale nel cui presupposto il presente Bilancio è redatto, ossia prescindendo da ipotesi di liquidazione forzata delle poste oggetto di valutazione.
I processi adottati confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2021. Per alcune delle suddette poste il processo valutativo risulta particolarmente complesso in considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato, caratterizzato sia da importanti livelli di volatilità riscontrabili nei parametri finanziari determinanti ai fini della valutazione sia da indicatori di deterioramento della qualità del credito ancora elevati, nonché, più in generale, dalla situazione di incertezza ed instabilità del settore bancario.
Per altre poste, invece, la complessità e soggettività delle stime è influenzata dall'articolazione delle ipotesi ed assunzioni sottostanti, dalla numerosità e variabilità delle informazioni disponibili e dalle incertezze connesse ai possibili futuri esiti di procedimenti, controversie e contenziosi.
I parametri e le informazioni utilizzati per la determinazione dei valori prima menzionati sono quindi significativamente influenzati da molteplici fattori che potrebbero registrare rapidi mutamenti ad oggi non prevedibili, per questo motivo non si possono escludere conseguenti futuri effetti sui valori di bilancio stimati.
Le stime e le ipotesi sottostanti sono riviste regolarmente. Le eventuali variazioni conseguenti a tali revisioni sono rilevate nel periodo in cui la revisione viene effettuata qualora la stessa interessi solo quel periodo. Nel caso in cui la revisione interessi periodi sia correnti sia futuri, la variazione è rilevata nel periodo in cui la revisione viene effettuata e nei relativi periodi futuri.
Il rischio di incertezza nella stima è sostanzialmente insito, tra gli altri, nella determinazione:
la cui quantificazione può variare nel tempo, anche in misura significativa, in funzione dell'andamento del contesto socio-economico nazionale ed internazionale e dei conseguenti riflessi sulla redditività della Banca, sulla solvibilità della clientela e sul merito creditizio delle controparti,

dell'andamento dei mercati finanziari, che influenzano la fluttuazione dei tassi, dei prezzi e delle basi attuariali utilizzati nella determinazione delle stime, delle modifiche normative e regolamentari di riferimento, nonché dell'evoluzione e degli sviluppi dei contenziosi in essere o potenziali.
In linea con gli orientamenti espressi a livello europeo in tema di valutazione dell'aumento significativo del rischio di credito ("SICR"), l'emergenza sanitaria COVID-19 non ha variato le normative interne adottate dalla Banca per l'assessment del merito creditizio delle esposizioni creditizie e nemmeno i criteri adottati per la staging allocation della clientela al dettaglio (valutazione della SICR e classificazione nello stadio 1, 2 e 3). Le misure adottate nel contesto dell'epidemia (quali ad esempio la sospensione dei pagamenti delle rate dei finanziamenti o i ritardi nei pagamenti), conformemente a quanto previsto dal framework regolamentare, non sono state considerate un trigger automatico di SICR né tantomeno un trigger automatico per la classificazione tra le esposizioni forborne.
Si segnala, invece, che con riferimento alle controparti istituzionali con cui la Banca svolge attività creditizia, a partire dall'esercizio 2021, FinecoBank ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati da FinecoBank a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto. La decisione di adottare una nuova metodologia per la staging allocation non è in alcun modo riconducibile alla crisi pandemica, ed è stata implementata in piena continuità e coerenza con l'approccio precedente. Non si sono infatti verificate variazioni di stage delle controparti ricomprese nel perimetro.
Con particolare riferimento alle proiezioni dei flussi di cassa futuri, delle assunzioni e dei parametri utilizzati ai fini della valutazione della recuperabilità dell'avviamento, dei marchi e domini Fineco iscritti in bilancio, si segnala che i parametri e le informazioni utilizzate sono significativamente influenzate dal quadro macroeconomico di mercato, che potrebbe registrare mutamenti non prevedibili alla luce delle incertezze sopra evidenziate. A tale riguardo si precisa che in data 16 dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso dell'avviamento, dei marchi e domini (modello, assunzioni e parametri utilizzati). I risultati, approvati dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2022, confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non facendo emergere in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, confermando un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile. Anche le analisi di sensitività effettuate evidenziano che l'impairment test raggiungerebbe un livello di break-even assumendo variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili nei principali parametri utilizzati nel modello di valutazione. Per maggiori dettagli in merito all'impairment test le relative analisi di sensitività si rimanda alla Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale– Sezione 9 – Attività immateriali della nota integrativa. Nella medesima data il Consiglio di Amministrazione ha approvato la metodologia per la determinazione del valore d'uso della partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. (modello, assunzioni e parametri utilizzati), i cui risultati evidenziano un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio.
Con riferimento all'immobile di proprietà ad uso funzionale e all'immobile di proprietà ad uso investimento detenuti da FinecoBank, al fine di valutare se esistano indicazioni del fatto che le attività possano aver subito una riduzione di valore, considerando anche l'attuale contesto determinato dalla pandemia COVID-19, la Banca, in occasione della chiusura del bilancio al 31 dicembre 2021, ha richiesto delle perizie a società terze indipendenti dalle quali non sono emerse evidenze che comportino la necessità di apportare riduzioni di valore ai sensi dello IAS 36.
Per quanto riguarda le metodologie valutative, agli input non osservabili e ai parametri, utilizzati nelle misurazioni di fair value e alle sensitivity a variazioni negli stessi, si rimanda alla Parte A - Sezione A.4 "Informativa sul fair value" della presente nota integrativa.
Infine, con riferimento ai fondi per rischi ed oneri per i rischi derivanti da pendenze legali e reclami, si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura – Sezione 5 – Rischi operativi della presente nota integrativa.
Nella valutazione delle poste significative del bilancio sono stati considerati tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili. Pur considerando tale contesto, si ritiene che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale della Banca in un futuro prevedibile né incertezze tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo. Tuttavia non è possibile escludere che, per loro natura, le ipotesi ragionevolmente assunte possano non essere confermate negli effettivi futuri scenari in cui la Banca si troverà ad operare. Nell'effettuare tale valutazione, sono stati considerati, peraltro, i principali indicatori regolamentari, in termini di dati puntuali al 31 dicembre 2021, relativi buffer rispetto ai requisiti minimi regolamentari ed evoluzione degli stessi in un futuro prevedibile.
In ottica prospettica, pertanto, non si rileva un impatto sostanziale sull'orientamento strategico, sugli obiettivi e sul modello di business della Banca, che si conferma innovativo e ben diversificato, né si stimano impatti economici e patrimoniali rilevanti.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze ritengono di avere la ragionevole certezza che la Banca continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio chiuso al 31 dicembre 2021 è stato predisposto in una prospettiva di continuità aziendale.
Al fine di limitare gli effetti di lungo periodo della crisi scatenata dall'emergenza sanitaria, il Governo italiano ha adottato misure straordinarie volte a contenere la disoccupazione e sostenere i settori più vulnerabili, alle quali sono stati abbinati prestiti bancari a favore delle imprese garantiti dal governo e l'estensione del fondo di solidarietà mutui prima casa (c.d. Fondo Gasparrini) per i lavoratori dipendenti nonché per i lavoratori autonomi e liberi professionisti che autocertifichino di aver registrato un calo del fatturato superiore al 33% rispetto all'ultimo trimestre del 2019 in conseguenza delle restrizioni adottate per l'emergenza COVID-19. I soggetti interessati possono sospendere le rate dei finanziamenti per un periodo di tempo determinato accollandosi il pagamento degli interessi compensativi nella misura pari al 50% degli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione. Il Fondo Gasparrini (c.d. Consap) sostiene il restante 50% degli interessi maturati nel periodo di sospensione.
In aggiunta a quanto sopra descritto, FinecoBank ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori fino a marzo 2021 (termine dell'accordo) per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento pandemico COVID-19 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA precedentemente citate. I soggetti interessati avevano la facoltà di chiedere la sospensione delle rate dei finanziamenti (solo capitale oppure capitale e interessi) per un periodo di tempo limitato accollandosi il pagamento del 100% degli interessi compensativi maturati sul debito residuo durante il periodo di sospensione.
Entrambe le moratorie, qualora non siano presenti ulteriori elementi non prettamente connessi alla moratoria in esame, sono state rilevate contabilmente applicando la c.d. modification accounting, in linea con le indicazioni ESMA, in quanto le modifiche contrattuali sono state valutate non sostanziali. La Banca ha effettuato una valutazione qualitativa e ha ritenuto che tali misure di sostegno forniscano un sollievo temporaneo ai debitori colpiti dalla pandemia COVID-19, senza intaccare in modo significativo il valore economico del prestito.
Considerando che sulle somme oggetto di posticipo maturano gli interessi (100% a carico del cliente in caso di moratorie Accordo ABI oppure 50% a carico del cliente e 50% sostenuti da Consap in caso di moratorie con il ricorso al Fondo Gasparrini), non sono state rilevate perdite significative in termini di modification loss.
Il Regolamento (UE) 1434/2020 del 9 ottobre 2020 ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19, al fine di fornire un espediente pratico, facoltativo e temporaneo ai locatari, ovvero la facoltà di non applicare le regole di contabilizzazione delle modifiche del leasing nel caso di concessioni sugli affitti direttamente derivanti come conseguenza del COVID-19. Successivamente è stato pubblicato il Regolamento (UE) 2021/1421 del 30 agosto 2021, che ha introdotto alcune modifiche all'IFRS 16 Leasing con riferimento alle concessioni sui canoni connesse al COVID-19 dopo il 30 giugno 2021. In entrambi i casi la Banca non ha applicato il practical expedient previsto.
FinecoBank ha aderito allo "Schema Volontario", introdotto dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD), con apposita modifica del proprio statuto, nel novembre 2015. Lo Schema Volontario costituisce uno strumento per la soluzione delle crisi bancarie attraverso interventi di sostegno a favore di banche ad esso aderenti, al ricorrere delle specifiche condizioni previste dalla normativa. Lo Schema Volontario dispone di una dotazione finanziaria autonoma e le banche ad esso aderenti si impegnano a fornire le relative risorse su chiamata per l'effettuazione degli interventi.
Dal 2016 al 2018 lo Schema Volontario, in qualità di soggetto privato, ha deliberato degli interventi di sostegno a favore di alcune banche, in particolare di Cassa di Risparmio di Cesena (CariCesena), Cassa di Risparmio di Rimini (Carim), Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) e Banca Carige.
A fronte degli interventi sopra citati, FinecoBank ha effettuato dei pagamenti monetari con il contestuale riconoscimento in bilancio, secondo quanto indicato al riguardo da Banca d'Italia, di strumenti di capitale dapprima classificati – in base al principio contabile IAS 39 in vigore fino al 31 dicembre 2017 – come "Attività finanziarie disponibili per la vendita" e, quindi, a partire dal 1° gennaio 2018 – in base al vigente principio contabile IFRS 9 – come "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Alla data del 31 dicembre 2021 l'esposizione complessiva in titoli di capitale derivante dalle suddette contribuzioni versate dalla Banca, al netto delle svalutazioni e cancellazioni operate negli esercizi precedenti e degli effetti della valutazione al fair value a tale data ammonta complessivamente a 457 migliaia di euro (di cui 152 migliaia di euro relativi ai contributi versati relativamente all'intervento a favore di Carige e 305 migliaia di euro ai contributi versati per l'intervento a favore di Carim, Carismi e CariCesena).
In particolare, la valutazione al fair value al 31 dicembre 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'operazione deliberata dallo Schema Volontario per fronteggiare l'intervento di Credit Agricole CariParma a supporto di CariCesena, Cassa di Risparmio di Rimini (Carim) e Cassa di Risparmio di San Miniato (Carismi) ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico nell'esercizio 2021 di una

ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 16 migliaia di euro. Il modello valutativo adottato è basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate.
La valutazione al fair value al 31 dicembre 2021 dei titoli di capitale rilevati dalla Banca nell'ambito dell'intervento a favore di Banca Carige S.p.A. ha evidenziato una riduzione che ha determinato la rilevazione nel conto economico dell'esercizio 2021 di una ulteriore valutazione negativa di fair value pari a 723 migliaia di euro. Non essendo disponibili valutazioni di mercato o prezzi di titoli comparabili, il fair value dello strumento è stato determinato dalla Banca utilizzando modelli e metodi valutativi applicati in analisi multi-scenario. Gli scenari ipotizzati recepiscono le più recenti notizie stampa riguardanti le offerte non vincolanti giunte al Fondo per l'acquisizione dell'intera partecipazione detenuta.
La direttiva 2014/49/UE del 16 aprile 2014 relativa ai sistemi di garanzia dei depositi (DGS - Deposit Guarantee Schemes) è volta ad accrescere la tutela dei depositanti tramite l'armonizzazione della relativa disciplina nazionale. La direttiva prevede un meccanismo obbligatorio di contribuzione a livello nazionale che consenta di raccogliere entro il 3 luglio 2024, un livello-obiettivo dello 0,8% dell'importo dei depositi coperti dei suoi membri. La contribuzione riprende quando la capacità di finanziamento è inferiore al livello-obiettivo, almeno fino al raggiungimento del livello obiettivo. Se, dopo che il livello-obiettivo è stato raggiunto per la prima volta, i mezzi finanziari disponibili sono stati ridotti a meno di due terzi del livello-obiettivo, il contributo regolare è fissato a un livello che consenta di raggiungere il livello-obiettivo entro sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari, se i mezzi finanziari disponibili di un DGS sono insufficienti a rimborsare i depositanti; i contributi straordinari non possono superare lo 0,5% dei depositi coperti per anno di calendario, ma in casi eccezionali e con il consenso dell'autorità competente i DGS possono esigere contributi anche più elevati.
Con riferimento agli obblighi contributivi di cui alla direttiva sopra citata, il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi ha comunicato che la contribuzione totale dovuta dalle Consorziate per il 2021 risulta pari a complessivi 1.186.841 migliaia di euro (952.366 migliaia di euro nell'esercizio 2020), così ripartita:
La quota di competenza di ciascuna consorziata è stata calcolata in funzione del rispettivo ammontare dei depositi protetti al 30 settembre 2021 e corretta per il rischio sulla base degli indicatori gestionali del modello risk based del Fondo per il calcolo delle contribuzioni, ai sensi dell'art. 28, comma 2 dello Statuto.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2021, versata e contabilizzata nella voce 160. Spese amministrative b) altre spese amministrative", ammonta complessivamente a 32.334 migliaia di euro (25.901 migliaia di euro nell'esercizio 2020), così composta:
Con l'introduzione della direttiva Europea 2014/59/UE, il Regolamento sul Meccanismo Unico di Risoluzione ("Direttiva BRRD", Regolamento (UE) n.806/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15 luglio 2014) ha istituito un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi, prevedendo un comitato unico di risoluzione e un fondo unico di risoluzione delle banche (Single Resolution Fund, "SRF"). La direttiva prevede l'avvio di un meccanismo obbligatorio di contribuzione che consenta di raccogliere entro il 31 dicembre 2023 il livello obiettivo di risorse, pari all'1% dei depositi protetti di tutti gli enti autorizzati nel territorio Europeo. Il periodo di accumulo può essere prorogato di ulteriori quattro anni se i meccanismi di finanziamento hanno effettuato esborsi cumulativi per una percentuale superiore allo 0,5% dei depositi protetti. Se, dopo il periodo di accumulo i mezzi finanziari disponibili scendono al di sotto del livello-obiettivo, la raccolta dei contributi riprende fino al ripristino di tale livello. Inoltre, dopo aver raggiunto per la prima volta il livello-obiettivo e, nel caso in cui i mezzi finanziari disponibili scendano a meno dei due terzi del livelloobiettivo, tali contributi sono fissati al livello che consente di raggiungere il livello-obiettivo entro un periodo di sei anni. Il meccanismo di contribuzione prevede quote contributive annuali ordinarie, finalizzate a distribuire nel tempo in maniera uniforme i costi per le banche contribuenti, e contributi straordinari addizionali, pari al massimo al triplo dei contributi annuali previsti, laddove i mezzi finanziari disponibili non siano sufficienti a coprire le perdite e i costi in relazione ad interventi.
La quota di competenza della Banca per l'esercizio 2021, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative" ammonta a 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro nell'esercizio 2020). A questa si aggiunge la contribuzione addizionale al Fondo Nazionale di Risoluzione (FNR) di cui all'art. 1, comma 848, della Legge n. 208/2015, richiamata da Banca d'Italia presso il sistema bancario, versata e contabilizzata nella voce 160. "Spese amministrative b) altre spese amministrative", per un ammontare pari a pari a 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
Entrambe le direttive n.49 e n.59 prevedono la possibilità di introdurre impegni irrevocabili di pagamento quale forma di raccolta alternativa alle contribuzioni a fondo perduto per cassa, fino ad un massimo del 30% del totale delle risorse obiettivo, facoltà di cui la Banca non si è avvalsa.

Si segnala che in base alla Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e il Regolamento Delegato (UE) 2019/815, è previsto l'obbligo per gli emittenti valori mobiliari quotati nei mercati regolamentati dell'Unione Europea di redigere le relazioni finanziarie annuali nel formato XHTML e di marcare i bilanci consolidati IFRS utilizzando il linguaggio di marcatura (detto anche di taggatura) XBRL, sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF (European Single Electronic Format), approvato da ESMA. La Relazione Finanziaria Annuale del Gruppo che è stata predisposta in formato XHTML, include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo, ma solo gli schemi del bilancio consolidato sono stati oggetto di taggatura sulla base delle informazioni minime richieste dal Regolamento per il 2021. La stessa è consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com). Per ulteriori informazioni si rimanda al paragrafo "Il formato elettronico unico di comunicazione per la redazione le relazioni finanziarie annuali" riportato nella Parte A - Politiche contabili della Nota integrativa consolidata.
Il Bilancio dell'impresa al 31 dicembre 2021 è sottoposto a revisione contabile, ai sensi del D. Lgs. 27 gennaio 2010 n.° 39 e del Regolamento (UE) n. 537/2014 da parte della società Deloitte & Touche S.p.A., incaricata della revisione legale dei conti della Banca in esecuzione della delibera assembleare del 16 aprile 2013.
I depositi dell'intero documento presso le sedi e le istituzioni competenti sono effettuati ai sensi di legge.

Alcuni principi contabili adottati per la predisposizione del Bilancio al 31 dicembre 2021 risultano modificati rispetto a quelli adottati per la redazione del Bilancio al 31 dicembre 2020.
Tali modifiche riguardano le operazioni di copertura, in quanto, a partire dal 1° gennaio 2021, la Banca ha deciso di applicare le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, in sostituzione dello IAS 39, per tutte le operazioni di copertura ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (c.d. "Macro Hedge Accounting"), per le quali continua ad applicare le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo 4. "Operazioni di copertura". La transizione al principio contabile IFRS9 ha generato un impatto economico negativo di circa 220 migliaia di euro, interamente registrato all'interno della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura".
Con riferimento ai Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti, il cui trattamento contabile non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale, la Banca ha predisposto un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni, come previsto IAS 8. Per maggiori dettagli si rimanda al successivo paragrafo "Crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio".
Infine, come descritto nella Sezione 2 – Principi generali di redazione, in data 29 ottobre 2021 Banca d'Italia ha emanato il 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" del 22 dicembre 2005, applicabile a partire dai bilanci chiusi o in corso al 31 dicembre 2021, con il quale sono state apportate modifiche che riguardano principalmente la rappresentazione in bilancio della voce di stato patrimoniale "Cassa e disponibilità liquide", delle attività finanziarie "impaired acquisite o originate", delle attività immateriali, del dettaglio informativo relativo alle commissioni attive e passive e dei contributi al fondo di risoluzione e agli schemi di garanzia dei depositi (per maggiori dettagli si rimanda all'informativa fornita nella Sezione 2 – Principi generali di redazione).
Di seguito sono illustrati, per ciascuna voce dello stato patrimoniale e, in quanto compatibile, del conto economico, i criteri di iscrizione, classificazione, valutazione, cancellazione e rilevazione delle componenti reddituali.
Si precisa che l'informativa sulle valutazioni e assunzioni significative adottate per stabilire l'esistenza di controllo, controllo congiunto o influenza notevole ai sensi dell'IFRS 12, paragrafi 7-9 non viene fornita, in quanto fornita nel bilancio consolidato, come previsto dalla Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione".
Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:
Le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.
Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.
Costituiscono eccezione i contratti derivati da regolare con la consegna di uno strumento non quotato rappresentativo di capitale il cui fair value non può essere valutato attendibilmente e che, analogamente al sottostante, sono valutati al costo.
Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

Un derivato incorporato è una componente di uno strumento ibrido (combinato) che include anche un contratto primario non-derivato, con l'effetto che alcuni dei flussi finanziari dello strumento nel suo complesso variano in maniera similare a quelli del derivato preso a sé stante.
Un derivato incorporato è separato dalle passività finanziare diverse da quelle oggetto di valutazione al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico e dagli strumenti non finanziari, e contabilizzato come un derivato, se:
Nei casi in cui i derivati incorporati siano separati, i contratti primari vengono contabilizzati secondo la categoria di appartenenza.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Se il fair value di uno strumento diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce 20. "Passività finanziarie di negoziazione" del passivo dello stato patrimoniale.
Un'attività finanziaria non derivata può essere designata al fair value qualora tale designazione consenta di evitare accounting mismatch derivanti dalla valutazione di attività e di associate passività secondo criteri valutativi diversi.
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value".
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti attività finanziarie classificate fra le "Attività finanziarie designate al fair value".
Un'attività finanziaria, che non è un'attività finanziaria detenuta per la negoziazione, è classificata fra le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value qualora la stessa non soddisfi le condizioni, in termini di business model o di caratteristiche dei flussi di cassa, per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
In particolare sono classificati in questa voce:
Il trattamento contabile di tali operazioni è analogo a quello delle "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" (si rimanda al precedente punto a) Attività finanziarie detenute per la negoziazione), ad eccezione della registrazione dei profitti e delle perdite, realizzati e valutativi, che vengono rilevati nel conto economico alla voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: b) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value".
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva qualora:

Sono inoltre inclusi nella voce gli strumenti di capitale, non detenuti per finalità di negoziazione, per i quali al momento della rilevazione iniziale, ovvero in sede di prima applicazione del principio, la Banca ha esercitato l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.
Le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e di capitale e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sugli strumenti fruttiferi di interessi sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:
Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo la rilevazione iniziale, per quanto concerne gli strumenti di debito, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
Tali strumenti sono oggetto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" in contropartita del Prospetto della redditività complessiva ed anch'esse esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto. I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
In caso di cessione, gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Per quanto concerne gli strumenti di capitale, gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposte nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto.
In ottemperanza a quanto previsto dal principio IFRS 9, per gli strumenti di capitale le perdite durevoli di valore non sono oggetto di rilevazione a conto economico.
In caso di cessione gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nella voce "140. Riserve" del patrimonio netto.
Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:
Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:
Sono inoltre inclusi in tale categoria i crediti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F. (ad esempio crediti di funzionamento connessi con la distribuzione di prodotti finanziari), mentre sono esclusi i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria), che sono rappresentati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".
Le attività finanziarie al costo ammortizzato sono inizialmente iscritte, alla data di regolamento per i titoli di debito e alla data di erogazione per i finanziamenti, al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo dell'operazione comprensivo dei costi e ricavi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.
Gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata contrattuale, ossia applicando il tasso di interesse effettivo al valore contabile lordo dell'attività finanziaria salvo per:

Gli interessi di mora sono contabilizzati a conto economico al momento dell'eventuale incasso.
Dopo l'iniziale rilevazione al fair value, le attività finanziarie sono valutate al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo eventualmente rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Tali riduzioni/riprese di valore sono registrate nel conto economico alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". I ripristini di valore connessi con il trascorrere del tempo sono rilevati nel margine di interesse.
Quando l'attività finanziaria in questione è eliminata, gli utili e le perdite sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
La Banca applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9, ad eccezione delle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie, per le quali applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39, come previsto dall'IFRS 9 paragrafo 6.1.3.
Le operazioni di copertura sono realizzate con lo scopo di ridurre i rischi di mercato (tasso, cambio, prezzo) ai quali sono esposte le posizioni oggetto di protezione. Possono essere identificate le seguenti tipologie di coperture:
Alle operazioni di copertura specifica la Banca applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9. La Banca realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia.
Una relazione di copertura è considerata efficace se vengono soddisfatti tutti i seguenti requisiti:
La verifica dell'efficacia della relazione di copertura deve essere effettuata all'inizio della relazione e su base continuativa, almeno ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale (reporting date), e comunque ogni qualvolta si verifichino delle modifiche significative nelle circostanze che influenzano i requisiti di efficacia. Il test di efficacia può essere anche solo di tipo qualitativo e svolto solo su base prospettica.
L'inefficacia di una relazione di copertura è misurata in base alle variazioni di fair value dello strumento coperto e di quello di copertura, comparando i cambiamenti dei loro valori. La misurazione del valore dello strumento coperto deve tener conto del valore temporale del denaro, pertanto deve essere effettuata al valore attuale netto. Per misurare i cambiamenti nel valore dello strumento coperto la Banca utilizza, come espediente pratico, un derivato "ipotetico" che abbia i termini identici a quelli dello strumento (senza però includere altri elementi – presenti nel derivato di copertura – di cui è privo lo strumento coperto).
Dalla relazione di copertura possono essere esclusi, come costi di copertura, i seguenti elementi:
• i basis spread in valuta estera
La componente esclusa è sospesa a patrimonio netto e ammortizzata.
Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura cessa inoltre integralmente quando cessa, nel suo complesso, di soddisfare i criteri di ammissibilità, ad esempio:
Non è consentito riclassificare, e quindi cessare, una relazione di copertura che:
Le operazioni di copertura sono valutate al fair value, in particolare:
Alla data di riferimento del presente Bilancio al 31 dicembre 2021 la Banca ha in essere operazioni di copertura specifica del rischio di tasso di interesse di titoli di debito.
Alle operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie la Banca applica le disposizioni sulla contabilizzazione delle operazioni di copertura di cui allo IAS 39. La Banca realizza le operazioni di copertura tramite la sottoscrizione di contratti derivati, che vengono inizialmente rilevati alla "data di contrattazione" in base al loro fair value.
Uno strumento finanziario derivato è classificato come di copertura se viene documentata in modo formale la relazione fra lo strumento di copertura e l'elemento coperto, includendo gli obiettivi di gestione del rischio, la strategia per effettuare la copertura e i metodi che saranno utilizzati per verificarne l'efficacia prospettica e retrospettiva. Di conseguenza, occorre verificare, sia all'inizio dell'operazione che lungo la sua durata, che la copertura mediante l'utilizzo dello strumento derivato sia altamente efficace nel compensare i cambiamenti del fair value o dei flussi di cassa attesi dell'elemento coperto.

Generalmente, una copertura viene considerata altamente efficace se all'inizio della copertura e nei periodi successivi questa è prevista essere altamente efficace e se i suoi risultati retrospettivi (il rapporto tra le variazioni di valore della posta coperta e quella del derivato di copertura) siano ricompresi all'interno di un definito intervallo (80% - 125%). La copertura è valutata sulla base di un criterio di continuità; deve quindi prospetticamente rimanere altamente efficace per tutti i periodi di riferimento per cui è stata designata. La valutazione dell'efficacia è effettuata ad ogni chiusura di bilancio o di situazione infrannuale (reporting date). Se le verifiche non confermano l'efficacia della copertura, da quel momento la contabilizzazione delle operazioni di copertura viene interrotta ed il contratto derivato di copertura viene riclassificato tra gli strumenti di negoziazione.
La relazione di copertura, inoltre, cessa quando il derivato scade, viene venduto, rescisso o esercitato; l'elemento coperto è venduto, scade o è rimborsato; non è più altamente probabile che l'operazione futura coperta venga posta in essere.
Nelle operazioni di copertura generica di portafoglio di attività/passività, lo IAS 39 consente che oggetto di copertura di fair value dal rischio di tasso di interesse sia non solo una singola attività o passività finanziaria, ma anche un importo monetario, contenuto in una molteplicità di attività e passività finanziarie (o di loro porzioni), in modo che un insieme di contratti derivati possano essere utilizzati per ridurre le oscillazioni di fair value delle poste coperte al modificarsi dei tassi di interesse di mercato. Non possono essere designati come oggetto di copertura generica (macrohedging) importi netti rivenienti dallo sbilancio di attività e passività. Analogamente alle coperture specifiche di fair value, una copertura generica viene considerata altamente efficace se, sia all'inizio che durante la sua durata, i cambiamenti del fair value dell'importo monetario coperto sono compensati dai cambiamenti del fair value dei derivati di copertura e se i risultati effettivi siano all'interno di un intervallo compreso fra l'80% ed il 125%. Il saldo, positivo o negativo, delle variazioni di valore, rispettivamente, delle attività e delle passività oggetto di copertura generica misurata con riferimento al rischio coperto è rilevato nelle voci 60. dell'attivo "Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)" o 50. del passivo "Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica (+/-)", in contropartita della voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico. Nella stessa voce di conto economico è rilevata la variazione del fair value dello strumento di copertura.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La quota di inefficacia della copertura è comunque ricompresa nella voce 90. "Risultato netto dell'attività di copertura" di conto economico. Se la relazione di copertura termina, per ragioni diverse dalla vendita degli elementi coperti, la rivalutazione/svalutazione cumulata iscritta nelle voci 60 dell'attivo o 50 del passivo è rilevata a conto economico tra gli interessi attivi o passivi, lungo la vita residua delle attività o passività finanziarie coperte. Nel caso in cui queste ultime vengano vendute o rimborsate, la quota del fair value non ammortizzata è rilevata immediatamente alla voce 100. "Utili (Perdite) da cessioni/riacquisto" di conto economico.
Alla data di riferimento del Bilancio al 31 dicembre 2021 la Banca ha in essere operazioni di copertura generica del rischio di tasso di interesse di mutui nei confronti di clientela al dettaglio e raccolta diretta a tasso fisso da clientela.
Gli investimenti partecipativi rientrano nella definizione di strumenti di patrimonio netto e, conseguentemente, di strumento finanziario, contenuta nello IAS32. Gli investimenti in strumenti di patrimonio netto, effettuati con l'intento di stabilire o mantenere un rapporto operativo di lungo termine nelle società partecipate possono essere considerati come un "investimento strategico".
In particolare, essi si distinguono in società controllate, a controllo congiunto e collegate.
Sono controllate le entità, incluse le entità strutturate, nelle quali si dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si evidenzia attraverso la capacità di esercitare il potere al fine di influenzare i rendimenti variabili cui si è esposti attraverso il rapporto con la stessa.
Al fine di verificare l'esistenza di controllo vengono considerati i seguenti fattori:
Laddove le attività rilevanti sono governate attraverso diritti di voto, l'esistenza di controllo è oggetto di verifica considerando i diritti di voto, anche potenziali, detenuti e l'esistenza di eventuali accordi o di patti parasociali che attribuiscano il diritto di controllare la maggioranza dei diritti di voto stessi, di nominare la maggioranza dell'organo di governo o comunque il potere di determinare le politiche finanziarie e operative dell'entità.
Tra le controllate possono essere comprese anche eventuali "entità strutturate" nelle quali i diritti di voto non sono significativi ai fini della sussistenza del controllo, ivi incluse società o entità a destinazione specifica ("special purpose entities") e fondi di investimento.

Nel caso di entità strutturate, l'esistenza del controllo è oggetto di verifica considerando sia i diritti contrattuali che consentono il governo delle attività rilevanti (ovvero quelle che contribuiscono maggiormente ai risultati) sia l'esposizione ai rendimenti variabili derivanti da tali attività.
Le partecipazioni in società controllate sono iscritte al costo, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisizione, e valutate al costo, eventualmente rettificato per perdite di valore. A tal fine, se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede a confrontare il valore di iscrizione in bilancio con il valore recuperabile della partecipazione stessa. Tale valore recuperabile è determinato facendo riferimento al valore d'uso degli investimenti partecipativi. Il valore d'uso è determinato mediante modelli di valutazione generalmente utilizzati nella pratica finanziaria e basati sull'attualizzazione dei previsti flussi finanziari futuri ricavabili dalla partecipazione (metodologia cosiddetta Discounted Cash Flow).
Nel caso in cui non sia possibile raccogliere sufficienti informazioni si considera come valore d'uso il valore del patrimonio netto della società. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata a conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
Un accordo a controllo congiunto è un accordo contrattuale nel quale due o più controparti detengono il controllo congiunto. Il controllo congiunto è la condivisione, su base contrattuale, del controllo di un accordo, che esiste unicamente quando per le decisioni relative alle attività rilevanti è richiesto il consenso unanime di tutte le parti che condividono il controllo.
Un accordo a controllo congiunto possiede le seguenti caratteristiche:
Secondo il principio IFRS 11 gli accordi a controllo congiunto devono essere classificati quali Joint operation (attività a controllo congiunto) o una Joint venture in funzione dei diritti e delle obbligazioni contrattuali detenuti dal Gruppo:
La Banca non detiene accordi a controllo congiunto.
Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né una controllata in maniera esclusiva né una controllata in modo congiunto.
L'influenza notevole si presume quando la partecipante detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure - pur con una quota di diritti di voto inferiore – ha il potere di partecipare alla determinazione delle politiche finanziarie e gestionali della partecipata in virtù di particolari legami giuridici quali la partecipazione a patti di sindacato.
Si precisa che possono essere classificate fra le società a influenza notevole solamente quelle entità il cui governo è esercitato attraverso i diritti di voto.
Lo IAS 27 – Bilancio Separato, al paragrafo 10, prevede che le partecipazioni in società collegate siano contabilizzate secondo il criterio del costo oppure in conformità all'IFRS9 o con il metodo del patrimonio netto.
La Banca ha adottato il metodo del patrimonio netto, che consiste nell'iscrizione iniziale della partecipazione al costo di acquisizione, comprensivo dei costi diretti iniziali connessi all'acquisto, e il suo successivo adeguamento di valore sulla base della quota di pertinenza del patrimonio netto della partecipata.
All'atto dell'acquisizione è necessario individuare la differenza tra il costo della partecipazione e la quota d'interessenza nel fair value (valore equo) netto di attività e passività identificabili della partecipata; tale differenza, se positiva, è imputata ad avviamento e inclusa nel valore contabile della partecipazione, se negativa, è rilevata come provento nella determinazione della quota d'interessenza della partecipante nell'utile (perdita) d'esercizio della collegata del periodo in cui la partecipazione viene acquisita.
Successivamente il valore contabile è aumentato o diminuito in misura pari alla quota di pertinenza della partecipante degli utili o delle perdite della partecipata realizzati dopo la data di acquisizione, rilevati in conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni".
Tale quota deve essere rettificata per tenere conto:

I dividendi percepiti non sono rilevati a conto economico ma sono trattati come mera transazione patrimoniale che riduce il valore contabile della partecipazione a fronte della liquidità ricevuta.
Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.
Se la collegata redige il proprio bilancio in valuta, le differenze di conversione alla data di bilancio vanno rilevate in una apposita riserva da valutazione per conversione monetaria da rilevare nel Prospetto della redditività complessiva.
Se esistono evidenze che il valore di una partecipazione possa aver subito una riduzione, si procede alla stima del valore recuperabile della partecipazione stessa, tenendo conto del valore attuale dei flussi finanziari futuri che la partecipazione potrà generare, incluso il valore di dismissione finale dell'investimento. Qualora il valore di recupero risulti inferiore al valore contabile, la relativa differenza è rilevata nel conto economico nella voce 220. "Utili (Perdite) delle partecipazioni". Qualora i motivi della perdita di valore siano rimossi a seguito di un evento verificatosi successivamente alla rilevazione della rettifica di valore, le relative riprese vengono imputate alla medesima voce di conto economico.
La voce include:
ed è suddivisa nelle seguenti categorie:
La voce può includere, altresì, le attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.
Le attività materiali ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo.
Nelle attività materiali confluiscono i diritti d'uso acquisiti con il leasing e relativi all'utilizzo di attività materiali di cui all'IFRS 16, nonché le migliorie su beni di terzi qualora le stesse costituiscano spese incrementative relative ad attività identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi. Qualora le migliorie e spese incrementative siano relative ad attività materiali identificabili ma non separabili, le stesse sono invece incluse nello stato patrimoniale consolidato nella voce 120. "Altre attività" .
Le attività materiali detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari, di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.
Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).
Per quanto riguarda le attività materiali per diritti d'uso acquisite con il leasing, al momento dell'iscrizione iniziale dette attività sono valutate sulla base dei flussi finanziari associati ai contratti di leasing, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario. I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing.
Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti e eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile.
Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato. Le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nell'esercizio nel quale sono sostenute, alla voce:

• 160. "Spese amministrative: b) Altre spese amministrative", se riferite ad attività ad uso funzionale;
ovvero:
• 200. "Altri oneri/proventi di gestione", se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.
Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento.
I fabbricati, se quantificabili separatamente, sono trattati separatamente ai fini contabili, anche quando sono acquistati congiuntamente. I terreni non sono ammortizzati in quanto, di norma, caratterizzati da vita utile illimitata; i fabbricati, invece, hanno una vita utile limitata e, pertanto, sono ammortizzati.
Le immobilizzazioni a vita utile limitata vengono sistematicamente ammortizzate a quote costanti durante la loro vita utile.
Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| • | Fabbricati | non superiore a 33,3 anni |
|---|---|---|
| • | Mobili e arredi | non superiore a 9 anni |
| • | Macchine e dispositivi elettronici | non superiore a 5 anni |
| • | Impianti, macchinari e attrezzature | non superiore a 14 anni |
• Automezzi non superiore a 4 anni
La stima della vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione, della obsolescenza attesa ecc. e se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la relativa vita utile viene rideterminata e la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.
In particolare, si precisa che le spese per migliorie capitalizzate sull'attività principale, con particolare riferimento agli immobili, possono determinare un significativo aumento della vita utile del bene, che non può in ogni caso superare la vita utile sopra riportata a partire dalla data di capitalizzazione della miglioria.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dal suo realizzo; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 180. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali".
Alla data di riferimento del presente Bilancio la Banca non detiene attività materiali rivenienti dall'escussione delle garanzie ricevute.
Le attività materiali costituiscono rimanenze laddove siano detenute per la vendita nel normale svolgimento dell'attività aziendale. Tali attività sono oggetto di valutazione al minore fra costo e valore netto di realizzo. Eventuali rettifiche di valore derivanti dall'applicazione del citato criterio sono rilevate alla voce "180. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali" di conto economico.
Alla data di riferimento del presente Bilancio la Banca non detiene rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS2.
Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società, e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.
Le attività immateriali sono relative principalmente ad avviamento, marchi e domini, software e oneri sostenuti per la realizzazione del sito Fineco.
Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte in bilancio al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate.
Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono sistematicamente ammortizzate a quote costanti in base alla stima della loro vita utile.

Le vite utili normalmente stimate sono le seguenti:
| • | software | non superiore a 3 anni; |
|---|---|---|
| • | altre attività immateriali | non superiore a 5 anni. |
Non sono presenti attività immateriali aventi durata indefinita, ad eccezione dell'avviamento, del marchio e domini Fineco.
Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali" di conto economico.
Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.
Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale consolidato (i) all'atto della sua dismissione o (ii) quando non sono previsti, dal suo utilizzo o dal suo realizzo, ulteriori benefici economici futuri; l'eventuale differenza tra il valore di cessione o valore recuperabile e il valore contabile viene rilevata a conto economico, rispettivamente, alla voce 250. "Utili (Perdite) da cessione di investimenti" ovvero 190. "Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali".
Ai sensi dell'IFRS3, l'avviamento è rappresentato dall'eccedenza, in sede di aggregazione aziendale ("business combination"), del costo d'acquisizione sostenuto rispetto all'interessenza acquisita nel fair value netto, alla data di acquisizione, degli attivi e dei passivi patrimoniali acquisiti.
L'avviamento sulle acquisizioni di società controllate e joint ventures (consolidate proporzionalmente) è esposto fra le attività immateriali; quello sulle acquisizioni di società collegate è invece insito nel costo di acquisto e, conseguentemente, esposto ad incremento del valore delle partecipazioni.
Nello specifico, l'avviamento iscritto tra le attività immateriali nel presente bilancio riviene dalle acquisizioni di società oggetto di fusione o incorporazione.
In sede di valutazione successiva, l'avviamento è esposto in bilancio al netto delle eventuali perdite di valore cumulate e non è assoggettato ad ammortamento.
L'avviamento è annualmente sottoposto ad impairment test. Le rettifiche di valore dell'avviamento sono registrate nel conto economico alla voce 240. "Rettifiche di valore dell'avviamento". Sull'avviamento non sono ammesse riprese di valore.
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi per il tramite di consulenti finanziari, attività che sono state completamente integrate nell'operatività corrente della Banca, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo rispetto alla profittabilità complessiva della Banca stessa. Ciò significa che ai fini della conferma della congruità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda FinecoBank. La cash generating unit (CGU) è la Banca nel suo complesso incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente.
Infatti, considerato il particolare modello di business della Banca, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari, piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, la contabilizzazione di costi/ricavi allocati alle macro aree di attività non è considerata rilevante e significativa.
Per ulteriori informazioni sull'avviamento ed il relativo test di impairment si veda anche la sezione 9.3 Attività immateriali – Altre informazioni della successiva Parte B della presente nota integrativa.
Rientrano in tali categorie le singole attività (materiali, immateriali e finanziarie) non correnti o gruppi di attività in via di dismissione, con le relative passività associate, come disciplinati dall'IFRS 5.
Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione) e le relative passività, sono iscritte nello stato patrimoniale rispettivamente alle voci 110. "Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione" e 70. "Passività associate ad attività in via di dismissione" al minore tra il valore contabile ed il fair value al netto dei costi di cessione.
Le riserve da valutazione relative ad Attività non correnti in via di dismissione, registrate in contropartita delle variazioni di valore a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva (si veda Parte D - Redditività complessiva).

Il saldo positivo o negativo dei proventi (dividendi, interessi, ecc.) e degli oneri (interessi passivi, ecc.) relativi ai gruppi di attività e passività in via di dismissione, al netto della relativa fiscalità corrente e differita, è rilevato alla voce 290. "Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte" di conto economico. Gli utili e le perdite riconducibili a singole attività in via di dismissione sono iscritti nella voce più idonea di conto economico.
Alla data di riferimento del Bilancio non sono presenti "Attività non correnti in via di dismissione".
Le attività e le passività fiscali sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci 100. "Attività fiscali" dell'attivo e 60. "Passività fiscali" del passivo.
In applicazione del "Balance sheet liability method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:
Le attività fiscali e le passività fiscali correnti e differite sono calcolate applicando la legislazione fiscale nazionale vigente e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate.
In particolare per la fiscalità corrente l'IRES è stata calcolata con l'aliquota del 27,50%, ai fini IRAP l'aliquota applicata è stata del 5,57%. A tale riguardo si evidenzia come gli effetti della riduzione dell'aliquota IRES dal 27,50% al 24% introdotta, a decorrere dal 1° gennaio 2017 con effetto per i periodi di imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2016, dalla Legge di Stabilità per il 2016 risultano "neutralizzati" per la Banca a seguito dell'introduzione, ad opera della medesima Legge, di una addizionale di 3,5 punti percentuali per gli enti creditizi con effetto per gli stessi periodi di imposta.
In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile.
Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente riviste al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative.
Inoltre, le attività fiscali differite sono rilevate solo nella misura in cui si preveda il loro recupero attraverso la produzione di sufficiente futuro reddito imponibile. In ossequio a quanto previsto dallo IAS12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite è oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.
Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate.
Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce 270. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente", ad eccezione di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a patrimonio netto, quali, ad esempio, quelle relative agli utili e perdite da valutazione su attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva, le cui variazioni di valore sono rilevate, al netto delle imposte, direttamente nel prospetto della redditività complessiva tra le riserve da valutazione.
Le attività fiscali correnti sono rappresentate nello Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali correnti qualora sussistano i seguenti requisiti:
Le attività fiscali differite sono rappresentate a Stato Patrimoniale al netto delle relative passività fiscali differite qualora sussistano i seguenti requisiti:
• esistenza di un diritto di compensare le sottostanti attività fiscali correnti con le passività fiscali correnti; e

• le attività e le passività fiscali differite si riferiscono a imposte sul reddito applicate dalla medesima giurisdizione fiscale sullo stesso soggetto passivo d'imposta o su soggetti passivi d'imposta diversi che intendono regolare le passività e le attività fiscali correnti su base netta (normalmente in presenza di un contratto di Consolidato fiscale).
La sottovoce dei fondi per rischi ed oneri in esame accoglie i fondi per rischio di credito rilevati a fronte degli impegni ad erogare fondi ed alle garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro di applicazione delle regole sull'impairment ai sensi dell'IFRS 9, secondo quanto illustrato nella successiva specifica sezione "Impairment". Gli effetti della valutazione sono registrati nel conto economico alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri: a) impegni e garanzie rilasciate".
I fondi di quiescenza – ossia gli accantonamenti relativi a benefici ai dipendenti erogati successivamente alla cessazione del rapporto di lavoro – si qualificano come piani a contribuzione definita o come piani a benefici definiti, a seconda della natura del piano.
In particolare:
Nel caso in cui tali fondi siano del primo tipo, ossia a benefici definiti, la determinazione dei valori attuali richiesti viene effettuata da un attuario esterno, con l'utilizzo del "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".
Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità teorica complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
Più precisamente, l'importo contabilizzato come passività/attività netta, in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised, nello stato patrimoniale alla voce 100. "Fondi per rischi e oneri: b) quiescenza e obblighi simili" è pari al valore attuale dell'obbligazione alla data di riferimento del bilancio, meno eventuali costi previdenziali relativi alle prestazioni di lavoro passate non ancora rilevate, meno il fair value alla data di riferimento del bilancio delle attività a servizio del piano diverse da quelle che serviranno a estinguere direttamente le obbligazioni aggiustato per gli effetti del cosiddetto "asset ceiling" (a limitare l'ammontare dell'attività netta riconoscibile al massimale di attività disponibili all'entità). Gli utili/perdite attuariali rivenienti dalla valutazione delle passività a benefici definiti vengono rilevati in contropartita del Patrimonio netto consolidato nell'ambito della voce 110. "Riserve da valutazione" ed esposti nel Prospetto della redditività complessiva.
Il tasso impiegato per attualizzare le obbligazioni (finanziate o non finanziate) connesse ai benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro varia a seconda del Paese/divisa di denominazione della passività e viene determinato in base ai rendimenti di mercato alla data di riferimento del bilancio di obbligazioni di aziende primarie con durata media coerente a quella della passività stessa.
Alla data di riferimento del presente Bilancio non sono presenti fondi di quiescenza e obblighi simili.
Gli altri fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:
Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. Nel determinare tale stima si considerano i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.
Il fondo rischi e oneri per controversie legali include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti.

Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente."
Inoltre, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.
I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente adeguati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.
Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto. L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce 170. "Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti" del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto degli eventuali storni.
Negli "Altri fondi" sono comprese anche le obbligazioni concernenti i benefici spettanti ai consulenti finanziari ed in particolare l'indennità suppletiva di clientela e l'indennità contrattuale, che sono assimilabili a piani a prestazione definita e quindi le relative obbligazioni sono state calcolate, da parte di un attuario, utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda il paragrafo "Fondi di quiescenza e obblighi simili"), e il patto di non concorrenza.
In alcune circostanze gli accantonamenti per rischi ed oneri (ad esempio quelli connessi alle spese del personale o alle spese amministrative) sono stati rilevati nella voce propria del conto economico per meglio rifletterne la natura.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato comprendono gli strumenti finanziari (diversi dalle passività di negoziazione e da quelle valutate al fair value) rappresentativi delle diverse forme di provvista di fondi da terzi (tra i quali depositi, conti correnti, finanziamenti, passività del leasing, debiti di funzionamento connessi con la prestazione di attività e di servizi finanziari come definiti dal T.U.B. e dal T.U.F.).
Le passività finanziarie sono inizialmente rilevate alla data di regolamento al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria; gli interessi maturati sono rilevati a conto economico, nel margine d'interesse, in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.
Dopo l'iniziale rilevazione, tali strumenti sono valutati al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
Le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato includono le passività del leasing rilevate inizialmente pari al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data. I pagamenti dovuti per il leasing sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica della corrispondente attività per diritto di utilizzo.
Gli strumenti di debito ibridi (combinati), indicizzati a strumenti azionari, valute estere, strumenti di credito o indici, sono considerati strumenti strutturati. Il derivato incorporato è separato dal contratto primario e rappresenta un derivato a sé stante qualora i criteri per la separazione siano rispettati. Il derivato incorporato è iscritto al suo fair value, classificato fra le attività o le passività finanziarie detenute per la negoziazione e successivamente fatto oggetto di valutazione al fair value con iscrizione dei relativi utili o perdite a conto economico alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione". Al contratto primario è inizialmente attribuito il valore corrispondente alla differenza tra l'importo complessivo incassato e il fair value del derivato incorporato.
Gli strumenti convertibili in azioni proprie comportano il riconoscimento, alla data di emissione, di una passività finanziaria e di una componente del patrimonio netto iscritta alla voce 130. "Strumenti di capitale", qualora il regolamento del contratto preveda la consegna fisica. In particolare, alla componente di patrimonio netto è attribuito il valore residuo risultante dopo aver dedotto dal valore complessivo dello strumento il valore determinato distintamente per una passività finanziaria priva di clausola di conversione avente gli stessi flussi di cassa. La risultante passività finanziaria è quindi misurata al costo ammortizzato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo.
I titoli in circolazione sono iscritti al netto degli ammontari riacquistati; la differenza tra il valore contabile della passività e l'ammontare pagato per acquistarla viene registrato nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: c) passività finanziarie". Il successivo ricollocamento/vendita da parte dell'emittente è considerato come una nuova emissione che non genera alcun effetto economico.
Si precisa che le esposizioni debitorie della Banca non prevedono covenants (si veda glossario negli allegati) che comportino la decadenza o la modifica dei benefici del termine, né sussistono operazioni che abbiano comportato la trasformazione delle stesse in strumenti di patrimonio (per i quali possa essere applicabile l'IFRIC 19 Estinzione di passività finanziarie con strumenti rappresentativi di capitale).
Alla data di riferimento del presente bilancio non sono presenti strumenti di debito ibridi e strumenti convertibili in azioni proprie.
Le passività finanziarie detenute per finalità di negoziazione comprendono:
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Gli utili e le perdite realizzati dalla negoziazione, cessione o rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al portafoglio di negoziazione sono iscritti nel conto economico nella voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione", ivi compresi i derivati finanziari connessi alla "fair value option".
Le passività finanziarie, analogamente alle attività finanziarie, possono essere designate, coerentemente a quanto disposto da IFRS 9, al momento della rilevazione iniziale ovvero in sede di prima applicazione del principio, come passività finanziarie valutate al fair value, purché:
• tale designazione elimini o riduca notevolmente una discordanza che altrimenti risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite;
ovvero,
• un gruppo di attività finanziarie, di passività finanziarie o di entrambe sia gestito e valutato al fair value secondo una gestione del rischio o una strategia di investimento documentata internamente al Consiglio di Amministrazione o organo equivalente.
Possono rientrare in tale categoria anche passività finanziarie rappresentate da strumenti ibridi (combinati) contenenti derivati incorporati che avrebbero, altrimenti, dovuto essere fatti oggetto di scorporo.
Le passività finanziarie appartenenti a tale categoria, inclusi i contratti derivati, sono valutate al fair value inizialmente e durante la vita dell'operazione.
Le variazioni di fair value sono iscritte a conto economico nella voce 110. "Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: a) attività e passività finanziarie designate al fair value", con l'eccezione di eventuali variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio che sono esposte a voce 110. Riserve da valutazione" del patrimonio netto a meno che tale contabilizzazione non determini una discordanza che risulterebbe dalla valutazione su basi diverse di attività o passività e dei relativi utili e perdite, nel qual caso anche le variazioni di fair value derivanti da variazioni del proprio merito creditizio sono iscritte a conto economico.
Alla data di riferimento del Bilancio non sono presenti passività finanziarie classificate fra le "Passività finanziarie valutate al fair value".
Le operazioni in valute estere sono rilevate al tasso di cambio corrente alla data dell'operazione.
Le attività e passività monetarie sono convertite utilizzando il tasso di cambio di chiusura dell'esercizio.
Le differenze di cambio derivanti dalla liquidazione delle transazioni a tassi differenti da quello della data di transazione e le differenze di cambio non realizzate su attività e passività monetarie in valuta non ancora regolate, diverse da quelle designate al fair value e da quelle di copertura, sono rilevate alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico.
Le attività e le passività non monetarie, iscritte al costo storico, sono convertite utilizzando il tasso di cambio essere alla data dell'operazione, mentre quelle valutate al fair value sono convertite utilizzando il cambio di fine periodo.
In questo caso, quando un utile o una perdita relativi ad un elemento non monetario sono rilevati a patrimonio netto, la differenza cambio relativa a tale elemento è rilevata anch'essa a patrimonio; quando un utile o una perdita sono rilevati a conto economico, è rilevata in conto economico anche la relativa differenza cambio.
Tutte le differenze di cambio rilevate nelle riserve da valutazione nel patrimonio netto sono esposte anche nel Prospetto della redditività complessiva.
Un'aggregazione aziendale consiste in una transazione con la quale un'entità ottiene il controllo di un'impresa o di un ramo aziendale, determinando la combinazione di attività aziendali distinte in un unico soggetto tenuto alla redazione del bilancio.
Un 'aggregazione aziendale può dare luogo ad un legame partecipativo tra capogruppo (acquirente) e controllata (acquisita); può prevedere l 'acquisto dell'attivo netto di un'altra impresa, con l'emersione di un eventuale avviamento, oppure l 'acquisto del capitale dell'altra impresa (nell'ambito di operazioni di fusione e conferimento).
In base a quanto disposto dall' IFRS 3, le aggregazioni aziendali aventi ad oggetto un ramo aziendale devono essere contabilizzate applicando il metodo dell'acquisto che prevede le seguenti fasi:
e
• allocazione, alla data di acquisizione, del costo dell'aggregazione aziendale alle attività acquisite e alle passività e passività potenziali assunte.
In particolare, il costo di una aggregazione aziendale è determinato come la somma complessiva dei fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti rappresentativi di capitale emessi, in cambio del controllo dell'acquisito.
La data di acquisizione è la data in cui si ottiene effettivamente il controllo sull'acquisito. Quando l'acquisizione viene realizzata con un'unica operazione di scambio, la data dello scambio coincide con quella di acquisizione.
Qualora l'aggregazione aziendale sia realizzata tramite più operazioni di scambio il costo dell'aggregazione è comunque pari al fair value dell'intera partecipazione acquisita. Ciò comporta la rivalutazione al fair value, con iscrizione degli effetti a conto economico, delle partecipazioni in precedenza detenute nell'impresa acquisita.
Il costo di un'aggregazione aziendale viene allocato rilevando le attività, le passività e le passività potenziali identificabili dell'acquisito ai relativi fair value alla data di acquisizione. Eccezioni a questo principio sono costituite dalle imposte sul reddito, dai benefici a dipendenti, dalle attività derivanti da indennizzi, dai diritti riacquisiti, dalle attività non correnti detenute per la vendita e dalle operazioni con pagamento basato su azioni che sono oggetto di valutazione secondo quanto disposto dal principio ad essi applicabile.
La differenza positiva tra il costo dell'aggregazione aziendale e l'interessenza dell'acquirente al fair value netto delle attività, passività e passività potenziali identificabili, deve essere contabilizzata come avviamento.
Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento acquisito in un'aggregazione aziendale è sottoposto con cadenza almeno annuale ad impairment test.
In caso di differenza negativa viene effettuata una nuova misurazione. Tale differenza negativa, se confermata, è rilevata immediatamente come ricavo a conto economico. Nel caso in cui l'acquisizione abbia ad oggetto una percentuale inferiore al 100% del patrimonio dell'impresa acquisita si procede alla rilevazione del patrimonio di pertinenza di terzi.
Alla data di acquisizione il patrimonio di pertinenza di terzi è valutato:
Qualora all'atto dell'iscrizione iniziale un'esposizione creditizia iscritta nello stato patrimoniale nelle voci 30. "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" o 40. "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", risulti essere deteriorata, la stessa è qualificata quale Attività finanziaria "impaired acquisite o originate " (Purchased Originated Credit Impaired- POCI).
Il costo ammortizzato e, conseguentemente, gli interessi attivi generati da tali attività sono calcolati considerando, nella stima dei flussi di cassa futuri, le perdite creditizie attese lungo l'intera durata residua dell'attività stessa. Tali perdite creditizie attese sono oggetto di periodica revisione determinando la rilevazione di rettifiche o di riprese di valore.
L'informativa relativa alle attività finanziarie "impaired acquisite o originate" riportata nella nota integrativa consolidata è esclusa dalla ripartizione per stadi di rischio di credito e rilevata separatamente.
Alla data di riferimento del presente Bilancio non sono presenti attività finanziarie "impaired acquisite o originate" .

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio netto, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti ed in aumento per il controvalore delle vendite. Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie ed il relativo costo di acquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al patrimonio netto.
Si definiscono benefici ai dipendenti tutti i tipi di remunerazione erogati dall'azienda in cambio dell'attività lavorativa svolta dai dipendenti e si suddividono in
I benefici ai dipendenti sono rilevati nel conto economico nella voce 160. "Spese amministrative a) spese per il personale" e sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale alla voce 80. "Altre passività" in base alla valutazione alla data di bilancio degli impegni assunti, ad eccezione dei benefici per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare, che sono iscritti sono normalmente iscritti nello stato patrimoniale alla voce 100. "Fondo rischi ed oneri", e del trattamento di fine rapporto, iscritto nello stato patrimoniale alla voce 90. "Trattamento di fine rapporto del personale".
Nella voce Cassa e disponibilità liquide sono rilevati il contante e tutti i crediti "a vista", nelle forme tecniche di conti correnti e depositi, verso banche e Banche Centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria). Nello schema di conto economico le rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito relative ai suddetti crediti verso banche e Banche Centrali "a vista" sono rilevate nella voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito".
La compensazione contabile tra poste dell'attivo e del passivo viene effettuata in base alle indicazioni dello IAS 32, accertata la presenza dei seguenti requisiti:
In ottemperanza a quanto richiesto dall'IFRS 7, informazioni di maggior dettaglio sono contenute nelle tabelle di nota integrativa, riportate in Parte B Altre informazioni.
In tali tavole, in particolare, sono esposti:
Il trattamento contabile applicabile ai contributi ai fondi di risoluzione è stato disciplinato dalla Banca d'Italia con Comunicazione del 20 gennaio 2016 "Contributi ai fondi di risoluzione: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza" e con Comunicazione del 25 gennaio 2017 "Contribuzioni addizionali al Fondo di risoluzione nazionale: trattamento in bilancio e nelle segnalazioni di vigilanza". L'applicazione degli IFRS ai contributi ai fondi

di garanzia ("Deposit Guarantee Schemes") sono stati oggetto di una Opinion ESMA "Application of the IFRS requirements in relation to the recognition of contributions to Deposit Guarantee Schemes in IFRS accounts" (2015/ESMA/1462 del 25 settembre 2015).
Ai fini del trattamento in bilancio è necessario far riferimento allo IAS 37 Accantonamenti, passività e attività potenziali" e all'Interpretazione IFRIC21 "Tributi". Quest'ultima, infatti, tratta la contabilizzazione di una passività relativa al pagamento di un tributo nel caso in cui tale passività rientri nell'ambito di applicazione dello IAS 37. Ai sensi dell'IFRIC21, "un tributo rappresenta un impiego di risorse che incorporano benefici economici imposto dalle amministrazioni pubbliche alle entità in conformità alla legislazione". Gli obblighi di contribuzione, sia nella forma "ordinaria" sia nella forma "straordinaria", derivano da previsioni legislative e, conseguentemente, ricadono nella nozione di "Tributi" di cui all'IFRIC21. Lo IAS 37 e l'IFRIC21 prevedono che al verificarsi del fatto vincolante che crea un'obbligazione attuale debba essere registrata una passività. Poiché il decreto non prevede che i contributi siano, per intero oppure parzialmente, ridotti o restituiti agli intermediari, ogni volta che si verifica il fatto vincolante la passività connessa con i relativi contributi va registrata per l'intero importo. Poiché non è possibile ravvisare in contropartita alla passività né un'attività immateriale ai sensi dello IAS 38 né un'attività per un pagamento anticipato (prepayment asset), ne consegue che i contributi devono essere imputati a conto economico. Essendo forme di contribuzione assimilate contabilmente a tributi, tali contributi sono rilevati nella voce di conto economico 160 "Spese amministrative b) altre spese amministrative", nella quale vanno ricondotte, fra l'altro, le imposte indirette e le tasse (liquidate e non liquidate) di competenza dell'esercizio.
I contributi pubblici si manifestano sotto forma di trasferimenti di risorse alla società a condizione che questa abbia rispettato, o si impegni a rispettare, certe condizioni relative alle sue attività operative. Sono escluse quelle forme di assistenza pubblica alle quali non può ragionevolmente essere associato un valore e le operazioni con gli enti pubblici che non possono essere distinte dalle normali attività commerciali della società.
I contributi pubblici si possono distinguere in:
I contributi pubblici devono essere rilevati, con un criterio sistematico, nel conto economico negli esercizi in cui la società rileva come costi le relative spese che i contributi intendono compensare e solo nel momento in cui esiste una ragionevole certezza che:
La Banca iscrive i contributi pubblici in conto capitale nello stato patrimoniale come ricavo differito nella voce 80. "Altre passività" e rileva la quota parte di competenza dell'esercizio nel conto economico nella voce 200. "Altri oneri/proventi di gestione" durante la vita utile del bene.
I contributi in conto esercizio sono presentati nel conto economico nella voce 200. "Altri oneri/proventi di gestione" oppure vengono dedotti dal costo correlato se tale compensazione consente di riflettere in modo più appropriato la sostanza dell'operazione.
Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi perdita di valore.
Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumento finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.
Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.
Per i titoli emessi, sono considerati nel calcolo del costo ammortizzato le commissioni di collocamento dei prestiti obbligazionari pagate a terzi, le quote pagate alle borse valori, i compensi pagati alla Società di revisione per l'attività svolta a fronte di ogni singola emissione e, più in generale, i costi sostenuti per il perfezionamento dell'operazione.
I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti, consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

I Decreti Legge n. 18/2020 (c.d. "Cura Italia") e n. 34/2020 (c.d. "Rilancio")36 hanno introdotto nell'ordinamento italiano misure fiscali di incentivazione connesse sia con spese per investimenti (es. eco e sismabonus) sia con spese correnti (es. canoni di locazione di locali ad uso non abitativo). che sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta e che si applicano a famiglie o imprese (in alcuni casi raggiunge anche il 110%). Tali incentivi fiscali si applicano a famiglie o imprese, sono commisurati a una percentuale della spesa sostenuta (che in alcuni casi raggiunge anche il 110%) e sono erogati sotto forma di crediti d'imposta o di detrazioni d'imposta (trasformabili su opzione in crediti d'imposta). Per l'eco ed il sisma bonus, oltre che per gli altri incentivi per interventi edilizi, è possibile usufruire dell'incentivo anche tramite sconto sul corrispettivo dovuto al fornitore, al quale verrà riconosciuto un credito d'imposta. La maggior parte dei crediti d'imposta oggetto delle misure d'incentivo sono cedibili a terzi acquirenti, che li utilizzeranno secondo la specifica disciplina prevista. Nessuno dei crediti in oggetto è rimborsabile direttamente dallo Stato, in quanto gli stessi possono essere utilizzati in compensazione senza possibilità di riportare a nuovo, né chiedere a rimborso, la quota parte non compensata nell'anno di riferimento per motivi di incapienza.
La contabilizzazione dei crediti d'imposta acquistati da un soggetto terzo (cessionario del credito d'imposta) non è riconducibile ad uno specifico principio contabile internazionale. Lo IAS 8 prevede che, nei casi in cui vi sia una fattispecie non esplicitamente trattata da un principio contabile IAS/IFRS, la direzione aziendale definisca un'accounting policy idonea a garantire un'informativa rilevante e attendibile di tali operazioni.
A tal fine la Banca, tenendo in considerazione le indicazioni espresse dalle Autorità37 , si è dotata di un'accounting policy che fa riferimento alla disciplina contabile prevista dall'IFRS 9, considerando che i crediti d'imposta in questione sono, sul piano sostanziale, assimilabili a un'attività finanziaria.
Il credito d'imposta viene inizialmente rilevato al suo fair value, corrispondente al prezzo dell'operazione, comprensivo dei costi iniziali direttamente attribuibili all'operazione, e successivamente misurato con un modello contabile basato sull'IFRS 9 corrispondente ad un business model "Held To Collect", che prevede la misurazione al costo ammortizzato, in quanto ritenuto più idoneo a fornire un'informativa rilevante e attendibile, considerando che le attuali intenzioni della Banca sono quelle di ottenere un rendimento lungo tutta la durata dell'operazione. Il tasso di interesse effettivo viene calcolato stimando i cash flow attesi, tenuto conto di tutti i termini relativi al credito d'imposta, compreso le compensazioni attese e il fatto che il credito d'imposta non utilizzato in ciascun periodo di compensazione sarà perso.
Ad ogni reporting period verranno rilevati a conto economico i proventi di competenza del periodo, ammortizzando secondo una logica finanziaria la differenza fra il valore nominale del credito d'imposta acquistato e l'importo riconosciuto al cliente maggiorato dei costi diretti iniziali connessi alla pratica.
L'eventuale revisione delle stime dei cash flow attesi comporta il ricalcolo del valore contabile lordo del credito d'imposta come il valore attuale dei nuovi cash flow attualizzati all'originario tasso di interesse effettivo, come previsto dal paragrafo B5.4.6 dell'IFRS 9. Eventuali anticipazioni rispetto alle compensazioni stimate originariamente generanno delle riprese di valore, mentre eventuali posticipi genereranno delle rettifiche di valore, che verranno rilevate nell'utile (perdita) d'esercizio.
Il credito d'imposta non è assoggettato ad impairment secondo le regole definite dall'IFRS 9, in quanto l'operazione non espone la Banca ad un rischio di credito.
Come specificato dal documento congiunto delle Autorità, tenuto conto che i crediti d'imposta acquistati non rappresentano, ai sensi dei principi contabili internazionali, attività fiscali, contributi pubblici, attività immateriali o attività finanziarie, la classificazione più appropriata, ai fini della presentazione in bilancio, è quella residuale nella voce di bilancio 120. "Altre attività", mentre i proventi determinati con il tasso di interesse effettivo vengono rilevati nella voce 10. "Interessi attivi e proventi assimilati". Nella medesima voce vengono rilevati gli utili/perdite determinati dalla revisione delle stime in merito ai cash flow attesi, ad eccezione di quelli derivanti dal mancato utilizzo dei crediti d'imposta acquistati che vengono rilevati nella voce 200. "Altri oneri/proventi di gestione".
In caso di cessione a terzi, la differenza fra il prezzo incassato e il costo ammortizzato residuo alla data di cessione verrà rilevato nella voce 100. "Utile (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".
Il nuovo metodo di classificazione e di valutazione delle attività finanziarie previsto dall'IFRS 9 si basa sulla modalità di gestione ("business model") e sulle caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali dello strumento finanziario (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
In base al business model perseguito dall'entità per la gestione degli strumenti finanziari, le attività possono essere classificate come:
36 Convertiti in legge, con modificazioni, rispettivamente dalla Legge n. 27 del 24 aprile 2020 e dalla Legge n. 77 del 17 luglio 2020.
37 Banca d'Italia, Consob e IVASS hanno pubblicato in data 5 gennaio 2021 il documento n. 9 del Tavolo di coordinamento in materia di applicazione degli IAS/IFRS "Trattamento contabile dei crediti d'imposta connessi con i Decreti Legge "Cura Italia" e "Rilancio" acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti o di precedenti acquirenti".

• "detenute nell'ambito di altri modelli di business", ad esempio detenute per la negoziazione, valutate al fair value rilevato a conto economico.
È possibile, inoltre, al momento della rilevazione iniziale:
Per quanto riguarda il business model, l'IFRS 9 individua tre fattispecie in relazione alla modalità con cui sono gestiti i flussi di cassa e le vendite delle attività finanziarie:
Il Business model della Banca è determinato dai Dirigenti con responsabilità strategiche ad un livello che riflette il modo in cui gruppi di attività finanziarie sono gestiti collettivamente per perseguire un determinato obiettivo aziendale. Il Business model non dipende dalle intenzioni della dirigenza rispetto ad un singolo strumento, di conseguenza questa condizione non configura un approccio strumento per strumento in materia di classificazione e deve essere stabilita ad un livello più elevato di aggregazione con l'obiettivo aziendale di perseguire, tempo per tempo, specifiche performances di massimizzazione del margine di interesse e delle commissioni accessorie, a fronte del contenimento del rischio di credito, sempre compatibili con il RAF (Risk Appetite Framework) stabilito annualmente dalla Banca. Tuttavia, la Banca può avere più di un modello di business per la gestione dei suoi strumenti.
Per il business model Held to collect, la Banca ha definito le soglie di ammissibilità delle vendite che non inficiano la classificazione (frequenti ma non significative, individualmente e in aggregato, oppure infrequenti anche se di ammontare significativo) e, contestualmente, sono stati stabiliti i parametri per individuare le vendite coerenti con tale modello di business in quanto riconducibili ad un incremento del rischio di credito.
La Banca ha ricondotto nel business model "HTC" le seguenti principali attività finanziarie, in funzione delle finalità di detenzione e dell'atteso turnover delle stesse:
Nel business model "HTCS" sono stati ricondotti i titoli di proprietà per i quali l'obiettivo perseguito dalla Banca nella propria politica di investimento è la gestione del fabbisogno di liquidità corrente della Banca, mantenere un determinato profilo di margine d'interesse o allineare le durate delle attività e passività finanziarie. Le vendite costituiscono parte integrante di tale modello di business, pertanto non esiste alcuna soglia di turnover delle vendite di portafoglio, né in termini di frequenza né in termini di ammontare delle vendite. Nonostante ciò, per perseguire l'obiettivo del modello di business, non è ammessa un'attività di trading e gli acquisti devono essere effettuati con un orizzonte temporale non di breve periodo.
Negli "Altri Business model" sono ricondotte le attività che non rientrano nei business model precedenti; si tratta di attività finanziarie che non sono possedute nell'ambito di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali o il cui obiettivo è perseguito mediante sia la raccolta dei flussi finanziari contrattuali sia la vendita delle attività finanziarie e che, invece, riflettono le intenzioni di trading.

In particolare, si tratta delle seguenti attività identificate dalla Banca:
Al fine di valutare se le caratteristiche dei flussi di cassa contrattuali delle attività finanziarie consentano la valutazione al costo ammortizzato (HTC) o al fair value con impatto sulla redditività complessiva (HTCS) - oltre all'analisi relativa al business model - è necessario che i termini contrattuali delle attività finanziarie prevedano, a determinate date, flussi finanziari rappresentati unicamente da pagamenti del capitale e dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (criterio SPPI - Solely Payments of Principal and Interests).
Il test SPPI deve essere effettuato su ogni singolo strumento finanziario, al momento dell'iscrizione nel bilancio. Successivamente alla rilevazione iniziale, e finché è rilevata in bilancio, l'attività non è più oggetto di nuove valutazioni ai fini del test SPPI. Qualora si proceda alla cancellazione (derecognition) di uno strumento finanziario e all'iscrizione di una nuova attività finanziaria occorre procedere all'effettuazione del test SPPI sul nuovo asset.
Ai fini dell'applicazione del test SPPI, l'IFRS 9 fornisce le seguenti definizioni:
Per l'effettuazione del test SPPI nell'ambito dei processi di concessione del credito e per l'operatività in titoli di debito è stato realizzato un tool basato su una metodologia sviluppata internamente (alberi decisionali).
Per l'operatività in titoli di debito, il test è effettuato, tramite l'utilizzo del tool precedentemente citato, nel momento dell'acquisto dello strumento finanziario.
Per i prodotti di credito standard, il test SPPI è effettuato in sede di proposta di commercializzazione di un nuovo prodotto o di variazione delle condizioni standard di un prodotto esistente, ad eccezione del repricing periodico dei tassi d'interesse, e l'esito del test viene esteso a tutti i singoli rapporti riconducibili al medesimo prodotto a catalogo. Per i prodotti di credito le cui condizioni contrattuali si discostano dalla scheda prodotto standard, il test SPPI è effettuato in sede di erogazione di ogni finanziamento/concessione di una nuova linea di credito attraverso l'utilizzo del medesimo tool.
Si precisa che la Banca non ha stabilito soglie "de-minimis" o "non genuine" considerando una qualsiasi clausola o caratteristica contrattuale dei flussi che non rispetta il requisito SPPI come un trigger che provoca il fallimento del test SPPI; ciò in considerazione della natura del portafoglio crediti e titoli della Banca, composto da attività finanziarie plain vanilla.
La "derecognition" è la cancellazione dallo stato patrimoniale di un'attività finanziaria rilevata precedentemente.
Prima di valutare la sussistenza delle condizioni per la cancellazione dal bilancio di attività finanziarie è necessario, secondo IFRS 9, verificare se queste condizioni siano da applicare a tali attività nella loro interezza ovvero possano riferirsi soltanto ad una parte di esse. Le norme sulla cancellazione sono applicate ad una parte delle attività finanziarie oggetto del trasferimento soltanto se sussiste almeno uno dei seguenti requisiti:
In assenza dei citati requisiti, le norme sull'eliminazione devono trovare applicazione all'attività finanziaria (o gruppo di attività finanziarie) nella sua interezza.
Le condizioni per l'integrale cancellazione di un'attività finanziaria sono l'estinzione dei diritti contrattuali, come la loro naturale scadenza, ovvero il trasferimento ad un terzo dei diritti all'incasso dei flussi di cassa derivanti da tale attività.
I diritti all'incasso si considerano trasferiti anche qualora vengano mantenuti i diritti contrattuali a ricevere i flussi finanziari dell'attività, ma venga assunto un obbligo a pagare quei flussi a una o più entità e si verifichino tutte e tre le seguenti condizioni (accordo pass-through):

• sussiste l'obbligo a trasferire senza alcun ritardo tutti i flussi finanziari incassati e non si ha diritto ad investirli, ad eccezione di investimenti in disponibilità liquide durante il breve periodo tra la data di incasso e quella di versamento, a condizione che vengano riconosciuti anche gli interessi maturati nel periodo.
Inoltre, l'eliminazione di un'attività finanziaria è subordinata alla verifica che tutti i rischi e i benefici derivanti dalla titolarità dei diritti siano stati sostanzialmente trasferiti. In caso di trasferimento sostanzialmente di tutti i rischi e i benefici si provvede alla cancellazione dell'attività (o gruppo di attività) cedute e si rilevano separatamente i diritti e gli obblighi relativi al trasferimento come attività o passività.
Viceversa, in caso di mantenimento dei rischi e benefici, è necessario continuare a rilevare l'attività (o gruppo di attività) cedute. In tal caso occorre rilevare anche una passività corrispondente all'importo ricevuto come corrispettivo per la cessione e registrare successivamente tutti i proventi maturati sull'attività così come tutti gli oneri maturati sulla passività.
Le principali operazioni che, in base alle regole anzidette, non consentono di operare la cancellazione integrale di un'attività finanziaria sono le operazioni di cartolarizzazione di crediti, le operazioni di pronti contro termine e le operazioni di prestito titoli.
Nel caso delle operazioni di cartolarizzazione, non si procede alla cancellazione delle attività finanziarie in caso di acquisto dell'equity tranche o di fornitura di altre forme di supporto alla struttura, che determinino il mantenimento in capo alla società del rischio di credito associato al portafoglio cartolarizzato.
Nel caso di operazioni di pronti contro termine e di prestito titoli, le attività oggetto delle transazioni non vengono cancellate dal bilancio poiché i termini delle operazioni comportano il mantenimento di tutti i rischi e benefici a esse associati.
Si segnala infine che le operazioni di prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia sono esposte fuori bilancio.
Alla data di riferimento del presente Bilancio non sono presenti operazioni di cartolarizzazione dei crediti.
I finanziamenti e i titoli di debito classificati nelle voci Attività finanziarie al costo ammortizzato, Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio (Impegni e garanzie rilasciate) sono oggetto di calcolo di impairment secondo le logiche previste dal principio IFRS 9, tenuto conto della normativa di riferimento integrata delle disposizioni e policy interne che disciplinano le regole di classificazione dei crediti ed il loro trasferimento nelle diverse categorie.
Le esposizioni sono classificate nello Stadio 1, Stadio 2 o Stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo Stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno. Per le esposizioni appartenenti agli Stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD stimati in modo conservativo e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile38. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" 39 attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali utilizzando i parametri creditizi forniti da Moody's Analytics.
Con riferimento alla perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire le richieste della normativa IFRS9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove
38 Si veda il successivo paragrafo "Parametri e definizioni di rischiosità utilizzati nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle misure di rischio utilizzate all'interno del Gruppo per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.
39 Si veda il successivo paragrafo "Informazioni prospettiche utilizzate nel calcolo delle rettifiche di valore" per una trattazione più dettagliata delle informazioni forward looking e degli scenari utilizzati per il calcolo della perdita creditizia attesa ai sensi di IFRS 9.

lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Il modello di valutazione della Stage Allocation si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono:
Con riferimento alle controparti istituzionali con cui il Gruppo svolge attività creditizia, a partire da gennaio 2021 la Banca ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dalla Banca a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni la Banca si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente. Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:
Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno, apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:

Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono state calibrate per riflettere previsioni point-in-time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
La richiamata Circolare n.272, inoltre, stabilisce che l'aggregato delle attività deteriorate si scompone nelle seguenti categorie:
Le esposizioni classificate tra le inadempienze probabili e qualificate come oggetto di concessione cosiddette forborne, possono essere riclassificate tra i crediti non deteriorati solo dopo che sia trascorso almeno un anno dal momento della concessione e che siano soddisfatte le condizioni previste dal paragrafo 157 degli Implementing Technical Standards dell'EBA. Con riferimento alla loro valutazione, esse sono generalmente valutate analiticamente ovvero applicando percentuali determinate in modo forfetario per tipologie di esposizioni omogenee e possono ricomprendere nelle svalutazioni l'onere attualizzato riveniente dall'eventuale rinegoziazione del tasso a condizioni inferiori al tasso contrattuale originario;
• Esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate: rappresentano esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Le esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate sono determinate facendo riferimento al singolo debitore. In particolare, esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni qualora l'ammontare del capitale, degli interessi o delle commissioni non pagate alla data in cui erano dovute superino entrambe le seguenti soglie: a) limite assoluto pari a 100 euro per le esposizioni retail e pari a 500 euro per le esposizioni diverse da quelle retail; b) limite relativo dell'1% dato dal rapporto tra l'ammontare complessivo scaduto e/o sconfinante e l'importo complessivo di tutte le esposizioni creditizie verso lo stesso debitore. Le esposizioni scadute sono valutate in modo forfetario su basi storico/statistiche.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Un contratto è, o contiene, un leasing se, in cambio di un corrispettivo, conferisce il diritto di controllare l'utilizzo di un'attività specificata per un periodo di tempo. L'IFRS 16 fornisce una definizione di leasing basata sulla nozione di controllo ("right of use" o "diritto d'uso") di un bene per distinguere i contratti di leasing dai contratti di servizi, individuando quali discriminanti dei leasing: l'identificazione del bene, il diritto di sostituzione dello stesso, il diritto ad ottenere sostanzialmente tutti i benefici economici derivanti dall'uso del bene e il diritto di dirigere (vale a dire controllare) l'uso del bene oggetto del contratto. Rientrano nella definizione di leasing, oltre ai contratti di leasing propriamente detti, anche quelli di affitto, noleggio, locazione e comodato.
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Il modello contabile da applicarsi da parte del locatario prevede che, per tutte le tipologie di leasing (leasing operativo e leasing finanziario) debba essere rilevata un'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione e, contestualmente, il debito finanziario relativamente ai canoni da pagare previsti nel contratto ("passività del leasing").
Con riferimento, invece, al modello contabile che deve applicare il locatore, il principio contabile prevede la distinzione tra leasing operativo e leasing finanziario: un leasing è classificato come finanziario se trasferisce, sostanzialmente, tutti i rischi e benefici connessi alla proprietà di un'attività sottostante; un leasing è classificato come operativo se, sostanzialmente, non trasferisce tutti i rischi e benefici derivanti dalla proprietà di un'attività sottostante.
Al momento dell'iscrizione iniziale l'attività, che rappresenta il diritto di utilizzo ("right of use" o "diritto d'uso") del bene oggetto di locazione, è valutata sulla base dei flussi finanziari associati al contratto di leasing alla data di decorrenza dello stesso, corrispondenti al valore attuale dei pagamenti dovuti per il leasing non versati a tale data ("passività del leasing"), comprensiva dei pagamenti versati alla data o prima della data di decorrenza e dei costi diretti iniziali sostenuti dal locatario (ove esistenti). I pagamenti dovuti per il leasing sono determinati alla luce delle previsioni del contratto di locazione e calcolati al netto della componente IVA, ove applicabile, in virtù della circostanza che l'obbligazione al pagamento di tale imposta sorge al momento dell'emissione della fattura da parte del locatore e non già alla data di decorrenza del contratto di leasing medesimo, e sono attualizzati utilizzando il tasso di finanziamento marginale della Banca, determinato sulla base del costo del funding per passività di durata e garanzie simili a quelle implicite nei contratti di leasing. Successivamente all'iscrizione iniziale tale attività è valutata in base a quanto previsto per le attività materiali da IAS 16 o IAS 40 e, quindi, al costo al netto di ammortamenti ed eventuali riduzioni di valore, al "valore rideterminato" oppure al fair value secondo quanto applicabile (per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).
La passività del leasing deve essere rideterminata, dopo la data di decorrenza, nel caso vengano apportate delle modifiche ai pagamenti dovuti per il leasing; l'importo della rideterminazione della passività del leasing deve essere rilevata come una rettifica dell'attività consistente nel diritto di utilizzo.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro), tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata. Si precisa inoltre che le componenti non leasing sono separate dalle componenti leasing e rilevate a conto economico per competenza secondo il principio contabile applicabile e che nel conto economico sono rilevati anche i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing.
I contratti di locazione stipulati dalla Banca sono stati classificati come leasing operativo, pertanto i pagamenti ricevuti sono rilevati come proventi con un criterio a quote costanti nella voce di conto economico 200 "Altri oneri/proventi di gestione". Le attività sottostanti oggetto del contratto di leasing operativo sono ammortizzate e assoggettate al processo di verifica di perdite per riduzione di valore in modo analogo alle attività simili (per maggiori dettaglio si rimanda al paragrafo 6- Attività materiali).
Per maggiori dettagli in merito alle operazioni di leasing si rimanda alla parte M – Informativa sul leasing, contenuta nella presente nota integrativa.
I titoli ricevuti nell'ambito di un'operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di successiva vendita e i titoli consegnati nell'ambito di una operazione che contrattualmente ne preveda l'obbligo di riacquisto, non sono rilevati e/o eliminati dal bilancio. Di conseguenza, nel caso di titolo acquistato con accordo di rivendita, l'importo pagato viene rilevato come attività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero come attività finanziaria detenuta per la negoziazione; nel caso di titolo ceduto con accordo di riacquisto, la passività è rilevata nelle passività finanziarie al costo ammortizzato, ovvero fra le passività finanziarie di negoziazione. I proventi degli impieghi, costituiti dalle cedole maturate sui titoli e dal differenziale tra prezzo a pronti e prezzo a termine dei medesimi, sono iscritti per competenza nelle voci di conto economico consolidato relative agli interessi.
Le due tipologie di operazioni sono compensate se, e solo se, effettuate con la medesima controparte e se la compensazione è prevista contrattualmente.
Le medesime regole si applicano alle operazioni di prestito titoli con garanzia rappresentata da contante (cash collateral) rientrante nella piena disponibilità del prestatore.
Le componenti reddituali connesse con tali operazioni sono rilevate rispettivamente:
Per quanto riguarda, invece, le operazioni di prestito titoli aventi a garanzia altri titoli, ovvero privi di garanzia, si continua a rilevare nell'attivo dello stato patrimoniale il titolo oggetto del prestito e quello eventualmente dato in garanzia, a seconda rispettivamente del ruolo di prestatore o di prestatario svolto nell'operazione.
Le operazioni TLTRO III sono strumenti non convenzionali di politica monetaria che permettono agli enti creditizi dell'Eurosistema di finanziarsi a lungo termine a tassi molto vantaggiosi, con l'obiettivo di aumentare l'erogazione di prestiti a favore di imprese e consumatori dell'area euro.
Le passività relative alle operazioni TLTRO III sono iscritte nelle "Passività finanziarie al costo ammortizzato" e misurate al costo ammortizzato, applicando le previsioni contenute nell'IFRS 9. La Banca valuta il tasso di interesse come un tasso di mercato specifico per tali tipologie di operazioni, realizzate nell'ambito degli interventi di politica monetaria poste in essere dalla Banca Centrale Europea, che ne definisce il livello.
Il tasso d'interesse effettivo è determinato sulla base dei cash flow attesi, in modo distinto per singola operazione, nei quali sono incluse le previsioni di mantenimento dei "prestiti idonei netti", per l'ottenimento dell'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, verificati attraverso l'utilizzo di un approccio statistico che ne ipotizza la probabilità di raggiungimento con un adeguato livello di confidenza e supportati dalle stime previsionali.
Le operazioni TLTRO III sono assimilate alle passività finanziarie a tasso variabile, pertanto la modifica dei cash flow attesi conseguenti alla variazione del tasso medio sui depositi presso la Banca Centrale è rilevata in base alle previsioni contenute nell'IFRS 9, il quale prevede che i flussi finanziari siano rideterminati periodicamente per riflettere le variazioni dei tassi di interesse di mercato e ciò altera il tasso di interesse effettivo. La rideterminazione dei futuri pagamenti di interessi non ha alcun effetto significativo sul valore contabile della passività. La modifica dei cash flow attesi relativi all'extra remunerazione prevista nei periodi di interesse speciale, conseguenti alle modifiche nelle stime dei pagamenti dovute alla revisione della valutazione del raggiungimento dei criteri di ammissibilità, comporta invece la rideterminazione del valore contabile della passività.
Si evidenzia che in data 9 febbraio 2021 l'ESMA ha sottoposto un quesito all'IFRS Interpretations Committee (IFRS-IC) in merito alle modalità di contabilizzazione delle operazioni TLTRO III con particolare riferimento ai seguenti aspetti: applicabilità alle operazioni in oggetto dell'IFRS 9 o dello IAS 20, modalità di contabilizzazione degli interessi nei cosiddetti "special interest period" e trattamento contabile dei cambiamenti di stima (sia a seguito di modifiche contrattuali che in merito al raggiungimento dei benchmark che permettono di beneficiare dei tassi migliorativi) sui quali l'IFRS-IC al momento non si è ancora espresso in modo definitivo.
Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti, o altri soggetti assimilabili (in particolare i consulenti finanziari), come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni, che consistono nell'assegnazione di:
In considerazione della difficoltà di valutare attendibilmente il fair value delle prestazioni ricevute come contropartita degli strumenti rappresentativi del capitale, viene fatto riferimento al fair value di questi ultimi, misurato alla data della loro assegnazione.
Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione o l'acquisto sul mercato di azioni FinecoBank a fronte di prestazioni di lavoro o altri servizi ricevuti è rilevato come costo a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative" o 50. "Commissioni passive" in contropartita della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, secondo il criterio di competenza in proporzione al periodo in cui viene fornita la prestazione.
In eventuali accordi di pagamenti basati su azioni e regolati per cassa, le prestazioni ottenute e le passività assunte sono misurate al fair value di queste ultime e iscritte a conto in contropartita della voce 80. "Altre passività". Fino a quando la passività non viene estinta, il fair value è ricalcolato a ciascuna data di chiusura di bilancio fino alla data di regolamento, rilevando tutte le variazioni di fair value nel conto economico.
Quando, nel corso della vita di uno strumento, le clausole contrattuali sono oggetto di modifica per volontà delle parti del contratto, occorre verificare se in seguito alla rinegoziazione l'attività originaria deve continuare ad essere rilevata in bilancio e rappresentata contabilmente tramite il "modification accounting" o se, al contrario, lo strumento originario deve essere oggetto di cancellazione dal bilancio (derecognition) e debba essere rilevato un nuovo strumento finanziario.
A tal fine le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali devono essere contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima.
La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. In alcuni casi è possibile stabilire se i cambiamenti introdotti modificano sostanzialmente le caratteristiche e/o i flussi contrattuali di una determinata attività/passività tramite un'analisi di tipo qualitativo. Per le passività finanziarie, inoltre, dovranno essere svolte ulteriori analisi, anche di tipo quantitativo, per apprezzare gli effetti delle stesse e verificare la necessità di procedere o meno alla cancellazione della passività ed alla iscrizione di un nuovo strumento finanziario (test soglia 10%).
Qualora i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, non siano sostanzialmente trasferiti, la rappresentazione contabile che offre informazioni più rilevanti per il lettore del bilancio è quella effettuata tramite il "modification accounting", che

implica la rideterminazione del valore lordo attraverso il calcolo del valore attuale dei flussi finanziari conseguenti alla rinegoziazione, al tasso originario dell'esposizione. La differenza fra valore lordo dello strumento finanziario prima e dopo la rinegoziazione delle condizioni contrattuali, adeguata per considerare le associate modifiche alle rettifiche di valore cumulate, è iscritta a conto economico come utile o perdita nella voce 140. "Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni".
In caso contrario, quando i rischi e i benefici della proprietà dell'attività finanziaria, successivamente alla modifica, sono sostanzialmente trasferiti, si procede con la derecognition.
In proposito, si precisa che sono considerate sostanziali le rinegoziazioni, formalizzate sia attraverso una modifica al contratto esistente sia attraverso la sottoscrizione di un nuovo contratto, che determinano l'estinzione del diritto a ricevere i flussi di cassa secondo quanto previsto dal contratto originario. In particolare, i diritti a ricevere i flussi di cassa sono considerati estinti in caso di rinegoziazioni che determinano l'introduzione di clausole contrattuali tali da determinare un cambiamento di classificazione dello strumento finanziario medesimo, che determinano una variazione nella valuta di denominazione che sono effettuate a condizioni di mercato non configurando, quindi, una concessione creditizia.
Gli strumenti di capitale sono strumenti rappresentativi di una partecipazione residuale nelle attività della società al netto delle sue passività. La classificazione di uno strumento emesso quale strumento di capitale richiede l'assenza di obbligazioni contrattuali ad effettuare pagamenti sotto forma di rimborso capitale, interessi o altre forme di rendimento.
In particolare sono classificati come strumenti di capitale gli strumenti che presentano:
Rientrano nella categoria in oggetto gli strumenti Additional Tier 1 coerenti alle previsioni del Regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) relativo ai requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento che, oltre a presentare le caratteristiche sopra descritte, comunque:
Gli strumenti di capitale, diversi dalle azioni ordinarie o di risparmio, sono classificati nello stato patrimoniale in voce 130. "Strumenti di capitale" per l'importo ricevuto. Le eventuali cedole corrisposte e i costi di transazione che sono direttamente attribuibili alla transazione stessa sono portati in riduzione della voce 140. "Riserve" del patrimonio netto, al netto delle relative imposte.
Il fondo trattamento di fine rapporto (TFR) del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio richiede la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda cap. 12 – Fondi per rischi ed oneri – Fondi di quiescenza e per obblighi simili). Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente. Le obbligazioni sono determinate come il valore attualizzato delle erogazioni medie future riproporzionato in base al rapporto tra gli anni di servizio maturati e l'anzianità complessiva raggiunta al momento dell'erogazione del beneficio.
A seguito della riforma della previdenza complementare di cui al Decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 (o sino alla data di scelta del dipendente – compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007 – nel caso di destinazione del proprio trattamento di fine rapporto alla Previdenza Complementare) rimangono in azienda e continuano a essere considerate come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti" e sono pertanto sottoposte a valutazione attuariale, seppur con una semplificazione nelle ipotesi attuariali che non tengono conto delle previsioni sugli aumenti retributivi futuri.
Le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 (data di applicazione del Dlgs n. 252) (o dalla data compresa tra l'01.01.2007 e il 30.06.2007) destinate, a scelta del dipendente, a forme di previdenza complementare o lasciate in azienda, e dalla stessa (in caso di società con più di 50 dipendenti) versate al fondo di Tesoreria dell'INPS, sono invece considerate come un piano a 'contribuzione definita'.
I costi relativi al trattamento di fine rapporto sono iscritti a conto economico alla voce 160. "Spese amministrative: a) spese per il personale" e includono, per la parte di piano a benefici definiti: (i) gli interessi maturati nell'anno (interest cost), per la parte di piano a contribuzione definita, (ii) le quote maturate nell'anno e versate alla Previdenza Complementare o al Fondo Tesoreria dell'INPS.
Gli utili e le perdite attuariali, definiti quali differenza tra il valore di bilancio della passività e il valore attuale dell'obbligazione a fine periodo, sono iscritti a Patrimonio netto nell'ambito delle Riserve da valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised e sono esposti anche nel Prospetto della redditività complessiva.

La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
La Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
I principali ricavi e costi sono rilevati a conto economico come segue:
Tra i costi, le spese amministrative includono, inoltre, i canoni di leasing a breve termine, i canoni di leasing di modesto valore (vale a dire i contratti i cui beni sottostanti al contratto non superano, quando nuovi, la soglia di 5 mila euro), i costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione dei debiti per il leasing, la componente IVA dei canoni di leasing da pagare/pagati sui contratti di leasing rilevati in accordo con IFRS 16 e i canoni per il leasing di attività immateriali.
Le commissioni attive e gli altri proventi di gestione sono rilevate a conto economico in funzione del grado di adempimento dell'"obbligazione di fare" contenuta nel contratto secondo quanto disposto da IFRS15: Ricavi provenienti da contratti con i clienti. In particolare, i ricavi per commissioni da servizi e altri proventi sono riconosciuti a conto economico:
Il bene o servizio promesso, ossia l'attività, è trasferito quando il cliente ne acquisisce il controllo.
Qualora la tempistica di incasso del corrispettivo contrattuale non sia allineata alle modalità di adempimento dell'"obbligazione di fare" sopra menzionata, la Banca procede alla rilevazione di un rateo attivo (contract asset) o di un risconto passivo (contract liability) per la quota parte del ricavo che occorre integrare nell'esercizio o differire ad esercizi successivi.

L'ammontare di ricavi rilevati a fronte di commissioni attive e altri proventi di gestione è misurato in funzione degli importi previsti contrattualmente.
Qualora l'importo stabilito contrattualmente risulti essere oggetto, in tutto o in parte, a variabilità, il ricavo viene rilevato a conto economico in funzione della valutazione dell'importo più probabile che la Banca prevede di ricevere. Tale importo è determinato alla luce di tutti i fatti e di tutte le circostanze considerati rilevanti ai fini della valutazione, che dipendono dalla tipologia di servizio fornito, e, in particolar modo, alla luce della circostanza che si ritenga altamente probabile che non si verifichi un significativo adeguamento al ribasso dell'ammontare dei ricavi.
Qualora un contratto includa più obbligazioni di fare aventi ad oggetto beni e/o servizi distinti e il cui profilo di adempimento non sia il medesimo, l'ammontare ricevuto come ricavo è ripartito fra le diverse obbligazioni di fare in proporzione ai relativi prezzi di vendita "stand-alone". L'ammontare di ricavi attribuito alle diverse obbligazioni di fare viene quindi rilevato a conto economico con modalità differenti ("over time" oppure "point in time") in funzione del relativo adempimento. Ove la suddivisione risulti particolarmente onerosa e in presenza di ricavi non materiali, il ricavo viene attribuito interamente alla performance obligation principale.
Ove previsti, i corrispettivi da pagare ai clienti sono contabilizzati in riduzione dei ricavi provenienti dalla fornitura dei beni o servizi e coerentemente con la rilevazione degli stessi.
Eventuali ricavi che includono una componente di finanziamento significativa sono rettificati per tener conto degli effetti del valore temporale del denaro, al fine di rispecchiare il prezzo che il cliente avrebbe pagato nel caso in cui il pagamento fosse avvenuto nel momento (o man mano) del trasferimento dei beni o servizi promessi. Si precisa che la Banca utilizza l'espediente pratico previsto dal paragrafo 63 dell'IFRS 15, per effetto del quale l'importo promesso non viene rettificato per tener conto degli effetti di una componente di finanziamento quando l'intervallo di tempo atteso tra il trasferimento del bene o servizio promesso e il relativo pagamento è inferiore ad un anno.
A tal fine si precisa che le prestazioni di servizi finanziari forniti nell'arco di un determinato periodo di tempo (ad esempio la tenuta e gestione dei conti correnti, i servizi di consulenza, la gestione di OICR o prodotti assicurativi) sono state considerate soddisfatte nel tempo ("over time"), indipendentemente dal momento in cui il corrispettivo viene corrisposto dal cliente, mentre le prestazioni di servizi finanziari che richiedono l'esecuzione di specifiche attività (ad esempio acquisto, vendita o collocamento di titoli, quote di OICR o prodotti assicurativi, esecuzione di bonifici) sono state considerate soddisfatte in un determinato momento ("point in time"), anche se il contratto prevede che il servizio venga prestato a tempo indeterminato.
In particolare, con riferimento ai principali ricavi rilevati dalla Banca in applicazione del principio contabile IFRS 15 si precisa che:

L'IFRS 9 e l'IFRS 7 permettono, successivamente all'iscrizione iniziale, la modifica del proprio modello di business per la gestione delle attività finanziarie e impongono, di conseguenza, la riclassifica di tutte le attività finanziarie interessate.
Tali modifiche, che dovrebbero accadere molto raramente, sono decise dai Dirigenti con responsabilità strategiche, a seguito di cambiamenti esterni o interni e devono essere rilevanti per le operazioni della Banca e dimostrabili alle parti esterne. Di conseguenza la Banca modifica il proprio modello di business solo in caso di inizio o cessazione di un'attività rilevante, ad esempio in caso di acquisizione, cessione o cessazione di un ramo di attività.
In particolare, possono essere riclassificate:
I seguenti cambiamenti di circostanze non sono considerati riclassificazioni:
Inoltre, le seguenti situazioni non rappresentano modifiche del modello di business:
Nell'esercizio 2021 la Banca non ha effettuato modifiche dei propri modelli di business e, conseguentemente, non ha effettuato alcuna riclassifica di attività finanziarie.
A.3.1 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, valore contabile e interessi attivi
Nessun dato da segnalare.
A.3.2 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business, fair value ed effetti sulla redditività complessiva
Nessun dato da segnalare.
A.3.3 Attività finanziarie riclassificate: cambiamento di modello di business e tasso di interesse effettivo
Nessun dato da segnalare.

La presente sezione comprende l'informativa sulla gerarchia del fair value richiesta da IFRS 13.
Il fair value (valore equo) è il corrispettivo che potrebbe essere ricevuto per vendere un'attività, o pagato per trasferire una passività, in una transazione ordinaria tra controparti di mercato nel mercato principale alla data di misurazione (exit price).
Il fair value di una passività finanziaria che sia esigibile (ad esempio un deposito a vista) non può essere inferiore all'importo esigibile a richiesta, attualizzato dalla prima data in cui ne potrebbe essere richiesto il pagamento.
Nel caso di strumenti finanziari quotati in mercati attivi il fair value è determinato a partire dalle quotazioni ufficiali del mercato principale (ovvero il più vantaggioso) al quale la Banca ha accesso (Mark to Market).
Uno strumento finanziario è considerato quotato in un mercato attivo se i prezzi quotati sono prontamente e regolarmente disponibili in un listino, operatore (dealer), intermediario (broker), agenzia di determinazione del prezzo o autorità di regolamentazione e tali prezzi rappresentano operazioni di mercato effettive che avvengono regolarmente in normali contrattazioni. Se la quotazione ufficiale in un mercato attivo non esiste per uno strumento finanziario nel suo complesso, ma esistono mercati attivi per le parti che lo compongono, il fair value è determinato sulla base dei pertinenti prezzi di mercato per le parti che lo compongono.
La Banca utilizza metodi di valutazione (Mark to Model) in linea con i metodi generalmente accettati e utilizzati dal mercato. I modelli di valutazione includono tecniche basate sull'attualizzazione dei flussi di cassa futuri e sulla stima della volatilità e sono oggetto di revisione sia durante il loro sviluppo sia periodicamente, al fine di garantirne la piena coerenza con gli obiettivi della valutazione.
Ad ulteriore garanzia dell'oggettività delle valutazioni rivenienti da modelli valutativi, la Banca pone in essere:
I processi di verifica indipendente del prezzo prevedono che i prezzi siano mensilmente verificati dalla Direzione CRO, che in qualità di funzione di controllo dei rischi, è indipendente dalle unità che assumono l'esposizione al rischio. Tale verifica prevede la comparazione e l'adeguamento del prezzo giornaliero alle valutazioni rivenienti da partecipanti al mercato indipendenti. Nel caso di strumenti non quotati su mercati attivi, il menzionato processo di verifica assume a riferimento i prezzi contribuiti da infoprovider, attribuendo maggior peso a quei prezzi che si considerano più rappresentativi dello strumento oggetto di valutazione. Detta valutazione include: l'eventuale "eseguibilità" della transazione al prezzo osservato, il numero di contributori, il grado di similarità degli strumenti finanziari, la coerenza nel prezzo contribuito da fonti differenti, il processo seguito dall'infoprovider per ottenere il dato.
Il framework normativo interno è costituito da una Global Policy e da un Manuale operativo: la prima definisce l'insieme di principi e regole che sovraintendono il quadro di riferimento per la misurazione del fair value ed il processo di verifica indipendente dei prezzi, il secondo ne definisce in dettaglio il processo ed identifica le specifiche tecniche di valutazione del Fair Value nonché le metodologie per la verifica indipendente del prezzo per ogni tipologia di strumento detenuto dalla Banca.
Per determinare il fair value di strumenti finanziari di Livello 2 e Livello 3 che non sono quotati e attivamente scambiati sul mercato, la Banca utilizza tecniche di valutazione diffuse sul mercato che sono di seguito descritte.
Tra i metodi di valutazione ammessi dalla Banca si citano:

• Adjusted Net Asset Value (NAV): il NAV è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento di tale valore, ceteris paribus, risulta in un aumento del fair value.
Quando gli strumenti finanziari non sono quotati su mercati attivi, essendo il fair value determinato attraverso modelli valutativi, possono rendersi necessari degli aggiustamenti di valore per tener conto dell'incertezza valutativa o la difficoltà di smobilizzo di particolari posizioni finanziarie. Tali rettifiche (Fair Value Adjustments, FVA) rappresentano la correzione al fair value teorico, determinato utilizzando una tecnica di valutazione, per i fattori non inclusi nel valore attuale netto di base che gli operatori di mercato valuterebbero al fine della costruzione di un exit price dello strumento.
Gli aggiustamenti possono essere calcolati come componenti additive della valutazione oppure essere incluse direttamente nella valutazione. Nel caso in cui la Banca dovesse acquisire strumenti la cui valutazione renda necessario il calcolo di aggiustamenti di valore, la Direzione CRO provvede alla stima di questi ultimi prendendo in considerazione le seguenti fonti di rischio: Close out cost, market liquidity, model risk, CVA/DVA.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente.
Con riferimento all'informativa quantitativa richiesta dall'IFRS 13 sugli input non osservabili significativi utilizzati nella valutazione delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3, si precisa che la Banca non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al successivo paragrafo "Titoli di capitale".
I Titoli obbligazionari a reddito fisso sono valutati attraverso due processi principali in base alla liquidità del mercato di riferimento. Gli strumenti liquidi in mercati attivi sono valutati al prezzo di mercato (Mark-to-Market) e conseguentemente tali strumenti sono assegnati al livello 1 della gerarchia del fair value.
Gli strumenti non scambiati in mercati attivi sono valutati a mark-to-model utilizzando delle curve di credit spread impliciti derivate da strumenti di Livello 1. Il modello massimizza l'uso di parametri osservabili e minimizza l'uso dei parametri non osservabili. In questo senso, in funzione della rappresentatività della curva di credit spread applicata, le obbligazioni sono classificate, rispettivamente, come Livello 2 o Livello 3; il Livello 3 è applicato nel caso in cui sia utilizzato un credit spread significativamente non osservabile.
Nel processo globale di verifica indipendente dei prezzi (IPV) delle obbligazioni, l'accuratezza dei prezzi di mercato delle obbligazioni di Livello 1 e dei modelli di valutazione per le obbligazioni illiquide sono regolarmente sottoposte a verifica.
La Banca determina il fair value dei prodotti finanziari strutturati utilizzando l'appropriato metodo di valutazione data la natura della struttura incorporata. Tali strumenti sono classificati al Livello 2 o al Livello 3 a seconda dell'osservabilità degli input significativi del modello.
Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
Il fair value dei contratti derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value è determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2, mentre quelle basate su significativi input non osservabili, sono classificate come Livello 3.
La determinazione del fair value degli strumenti finanziari e il relativo processo di verifica indipendente dei prezzi sono disciplinati a livello di Gruppo da una specifica Global Policy e da una Global Operational Regulation. Con particolare riferimento ai derivati OTC, occorre distinguere tra i derivati che la Banca negozia in contropartita diretta con la clientela, principalmente riconducibili a CFD (Contract for Difference) e opzioni (daily options e knockout options), e quelli che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie.
Per il calcolo del prezzo dei CFD (Contract for Difference) la Banca utilizza regole contrattualizzate e dati provenienti da Info Provider secondo le specifiche fornite dalle funzioni di business. Per le knockout options, il modello di determinazione del prezzo è lo stesso che è applicato al cliente, al quale si offre un prodotto con payoff lineare e di facile comprensione. La valutazione delle opzioni da parte delle funzioni di controllo dei rischi competenti ai fini IPV è svolta utilizzando le best practices di mercato (es. Hull per le opzioni esotiche). Il modello di determinazione del prezzo delle opzioni si basa sulla formula di Black & Scholes, che considera i seguenti input:
• current price del sottostante "St";

Infine, per gli strumenti derivati di tipo asset swap e Interest Rate Swap, che la Banca negozia a titolo di copertura con altre istituzioni finanziarie, il fair value è determinato tramite l'utilizzo di un sistema di Position Keeping, che applica il metodo del Discounting Cash Flow. Il valore attuale netto del derivato, che è rilevato quotidianamente, è utilizzato per adempiere agli obblighi di compensazione in conformità alla normativa EMIR e a quanto convenuto tra le controparti. Il fair value è controllato nell'ambito del processo di verifica indipendente dei prezzi (IPV) dalla Direzione CRO. Quest'ultima infatti effettua trimestralmente un confronto tra le curve fornite dalla funzione Tesoreria e quelle considerate set di riferimento per la valutazione delle posizioni di Bilancio.
I Titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti, se quotati, sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.
Per quanto riguarda la valutazione delle preferred shares di Visa INC class "C" e class "A", la Banca ha adottato un modello per la determinazione del fair value che converte in euro il prezzo di mercato in dollari delle azioni Visa INC class "A" ed applica un fattore di sconto; con riferimento alla valutazione al 31 dicembre 2021 per le preferred shares class "C" tale fattore è stato determinato pari al 7,87%, stimando al 31 dicembre 2021 il "litigation risk" in misura pari allo 1,87% ed il "illiquidity risk" in misura pari al 6%. La componente "litigation risk" è stata estratta da una serie storica di dati forniti da Visa INC, mentre la componente "illiquidity risk" è derivata dall'illiquidità delle azioni che hanno delle limitazioni alla trasferibilità per un determinato periodo temporale. Alle preferred shares di Visa INC class "C" è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
Con riferimento alle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, si precisa che il fair value dei titoli di capitale rilevati in relazione ai contributi versati per l'intervento di sostegno per il risanamento di Caricesena, Carim e Carismi è stato determinato utilizzando un modello valutativo basato sul Discounted Cash Flow model in funzione delle previsioni di recupero ipotizzate. Il fair value dei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate in relazione all'intervento a favore di Banca Carige S.p.A., invece, è stato determinato utilizzando modelli e metodi valutativi applicati in analisi multi-scenario. Gli scenari ipotizzati recepiscono le più recenti notizie stampa riguardanti le offerte non vincolanti giunte al Fondo per l'acquisizione dell'intera partecipazione detenuta. Ad entrambi i titoli è stata assegnata la gerarchia di fair value 3.
La Banca può detenere investimenti in fondi di investimento che pubblicano il Net Asset Value (NAV) per quota e possono includere investimenti in fondi gestiti da società del Gruppo. I fondi sono classificati generalmente come Livello 1 quando una quotazione su un mercato attivo è disponibile. I fondi sono classificati come Livello 2 e Livello 3 a seconda della disponibilità del NAV, la trasparenza del portafoglio e di possibili vincoli/limitazioni.
Di seguito si riepilogano, per tipologia di strumento finanziario, le principali informazioni sui modelli di valutazione utilizzati per la valutazione delle attività e passività valutate al fair value su base non ricorrente.
Gli strumenti finanziari non valutati al fair value su base ricorrente, compresi debiti e crediti valutati al costo ammortizzato, non sono gestiti sulla base del fair value. Per questi strumenti finanziari il fair value è calcolato solo ai fini di adempiere alle richieste d'informativa e non ha un impatto sul bilancio o in termini di profitti o perdite. Inoltre, la determinazione del fair value delle attività e passività che non sono generalmente scambiate, come ad esempio crediti e debiti, si basa sull'utilizzo di parametri interni non direttamente osservabili sul mercato come definito dall'IFRS 13.
Il fair value delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, diverse da quelle il cui fair value è determinato in base a prezzi di quotazione osservati su mercati attivi alle quali è assegnato il livello 1, è principalmente determinato utilizzando un modello di valore attuale aggiustato per il rischio. Per alcuni portafogli sono applicati altri approcci semplificati, che tengono comunque in considerazione le caratteristiche finanziarie degli strumenti finanziari in essi contenuti.
Il fair value delle poste a vista, convenzionalmente ricondotte nelle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato ad eccezione dei crediti a vista verso banche e banche centrali che solo rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", e delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti deteriorati è stato determinato considerando che il valore di realizzo espresso dal valore netto di bilancio rappresenti la miglior stima dei flussi di cassa futuri prevedibili attualizzati alla data di valutazione; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si rileva, infine, che ai titoli emessi da UniCredit S.p.A. contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" è stata assegnata la gerarchia di fair value livello 2. Il fair value è stato determinato utilizzando la metodologia basata sul discounted cash flow, che consiste nella determinazione di una stima dei flussi di cassa attesi lungo la vita dello strumento e la relativa attualizzazione ad un tasso che incorpora lo spread di

credito. La determinazione dello spread di credito è effettuata in funzione della curva di credit spread dell'emittente, costruita selezionando emissioni, anche dal mercato secondario, omogenee per specifiche caratteristiche.
Il fair value delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato è determinato attraverso l'utilizzo di un modello di valore attuale aggiustato per il rischio emittente associato.
Il fair value delle passività finanziarie a vista, convenzionalmente ricondotte nelle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato, e delle passività finanziarie valutate al costo ammortizzato con durata inferiore a 12 mesi è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali passività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Il fair value dei crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide" è approssimato uguale al valore di bilancio; a tali attività è assegnata la gerarchia di fair value livello 3.
Si riporta di seguito la descrizione dei principali input significativi utilizzati nella misurazione del fair value delle attività e passività valutate al fair value su base ricorrente e non ricorrente appartenenti ai Livelli 2 e 3 della gerarchia del fair value.
Gli input di Livello 2 sono prezzi diversi da quelli quotati di Livello 1 che sono osservabili sia direttamente sia indirettamente per le attività o le passività. In particolare può trattarsi di:
I fattori di Livello 2 devono essere osservabili (direttamente o indirettamente, ad esempio attraverso conferme con i dati di mercato) per tutta la durata contrattuale dell'attività o passività oggetto di valutazione. Sono inseriti nel Livello 2 i fattori di mercato che potrebbero non essere direttamente osservabili ma che si basano o sono supportati da dati di mercato osservabili, poiché tali fattori sono meno soggettivi dei fattori non osservabili classificati come Livello 3. Esempi di strumenti di Livello 2 sono obbligazioni il cui valore è derivato da una obbligazione simile quotata in borsa, Interest Rate Swap Over-the-Counter valutati a partire da un modello i cui input sono osservabili, obbligazioni societarie, titoli garantiti da attività, titoli di debito ad alto rendimento così come alcuni prodotti strutturati in cui i fattori della valutazione si basano principalmente sulle informazioni di prezzi facilmente disponibili.
Gli input di valutazione di Livello 3 non sono osservabili ed assumono rilevanza in assenza di input di Livello 1 e 2. Data l'esigenza di stimare un prezzo di realizzo (exit price) alla data di valutazione anche per gli strumenti classificati in gerarchia 3, tali input sono sfruttati da modelli valutativi sviluppati internamente.
Esempi di fattori di Livello 3 per attività e passività sono i seguenti:
La Banca controlla che il valore assegnato ad ogni posizione di trading rifletta il fair value corrente in modo appropriato. Le misurazioni al fair value delle attività e delle passività sono determinate utilizzando varie tecniche, fra cui modelli del tipo discounted cash flow e modelli interni di valutazione. Sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati, tutti gli strumenti finanziari sono classificati come Livello 1, Livello 2 o Livello 3 della gerarchia del fair value. Quando una posizione è caratterizzata da uno o più input significativi che non sono direttamente osservabili, un'ulteriore procedura di verifica del prezzo è attuata. Tali procedure comprendono la revisione dei dati storici rilevanti, l'analisi dei guadagni e delle perdite, la valutazione individuale di ciascun componente di un prodotto strutturato e il benchmarking. Affinché sia assicurata la giusta separatezza tra le funzioni a capo delle attività di sviluppo e le funzioni a capo dei processi di validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati dal front office sono testati e validati in modo indipendente. L'obiettivo di questa struttura di controllo indipendente è quello di valutare il rischio di modello derivante dalla solidità teorica dei modelli, dalle tecniche di calibrazione quando presenti e dall'appropriatezza del modello per uno specifico prodotto in un mercato definito.

Oltre alla valutazione giornaliera mark to market o mark to model, l'Independent Price Verification (IPV) è applicato mensilmente dalla funzione Market & Liquidity Risk e di Liquidità della Banca con l'obiettivo di fornire un fair value indipendente.
Con riferimento all'analisi di sensitività delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente di livello 3 richiesta dall'IFRS 13, si precisa che la Banca non detiene posizioni significative in strumenti finanziari classificati nella gerarchia di fair value 3, ad eccezione delle esposizioni nelle preferred shares di Visa INC class "C" e nei titoli di capitale rilevati a fronte delle contribuzioni versate allo Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela Depositi, per i quali si rimanda al precedente paragrafo "Titoli di capitale".
Il principio IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value in funzione del grado di osservabilità degli input delle tecniche di valutazione adottate.
Il livello di gerarchia del fair value associato alle attività e passività è definito come il livello minimo fra tutti gli input significativi utilizzati. Generalmente, un input di valutazione non è considerato significativo per il fair value di uno strumento se i restanti input spiegano la maggioranza della varianza del fair value stesso su un orizzonte temporale di tre mesi. In alcuni casi specifici, la significatività del limite è verificata in relazione al fair value dello strumento alla data di misurazione.
Sono previsti, in particolare, tre livelli:
Il trasferimento di livello di fair value delle attività e passività finanziarie valutate al fair value su base ricorrente può avvenire nel caso in cui cambino gli input utilizzati dal modello di valutazione (ad esempio se per uno strumento non è più disponibile la quotazione su un mercato attivo). Qualora per la valutazione di uno strumento ci si avvalga di una tecnica di valutazione che utilizza input riconducibili a diversi livelli della gerarchia, lo strumento è classificato interamente nello stesso livello di gerarchia in cui è classificato l'input di Livello più basso significativo per la valutazione. Un input di valutazione non è considerato significativo ai fini dell'assegnazione della gerarchia di fair value se i restanti input determinano il 90% del valore di fair value dello strumento.
Nessuna informazione da segnalazione con riferimento alle previsioni contenute nell'IFRS 13 paragrafi 48, 93 lettera (i) e 96.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| Attività/Passività finanziarie misurate al fair value | L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
16.967 | 3.348 | 5.347 | 13.563 | 3.491 | 10.521 | |
| a) attività finanziarie detenute per la negoziazione | 16.894 | 3.346 | - | 13.506 | 3.491 | - | |
| b) attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 73 | 2 | 5.347 | 57 | - | 10.521 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
39.012 | - | 5 | 143.693 | - | 5 | |
| 3. Derivati di copertura | - | 127.448 | - | - | 19.003 | - | |
| 4. Attività materiali | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Attività immateriali | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 55.979 | 130.796 | 5.352 | 157.256 | 22.494 | 10.526 | |
| 1. Passività finanziarie detenute per la negoziazione | 2.486 | 1.931 | - | 4.028 | 1.843 | 18 | |
| 2. Passività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Derivati di copertura | - | 57.313 | - | - | 214.388 | - | |
| Totale | 2.486 | 59.244 | - | 4.028 | 216.231 | 18 |
Legenda:
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2
L3 = Livello 3
Nel corso dell'esercizio corrente non vi sono stati trasferimenti significativi di attività finanziarie fra la gerarchia di fair value 1 e 2.
Non sono stati applicati Credit Value Adjustment (CVA) e/o Debit Value Adjustment (DVA) nella determinazione del fair value degli strumenti finanziari derivati.
La crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 non ha avuto un impatto in termini di misurazione del fair value. In particolare, non sono state rilevate riduzioni/scomparse di prezzi quotati su mercati attivi (Livello 1) e/o di input osservabili (Livello 2), né trasferimenti tra i vari livelli della gerarchia del fair value per strumenti finanziari nei quali la Banca detiene investimenti significativi.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico |
||||||||
| Totale | di cui: a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
di cui: b) attività finanziarie designate al fair value |
di cui: c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Derivati di copertura |
Attività materiali |
Attività immateriali |
|
| 1. Esistenze iniziali | 10.521 | - | - | 10.521 | 5 | - | - | - |
| 2. Aumenti | 1.013 | 287 | - | 726 | - | - | - | - |
| 2.1. Acquisti | 287 | 287 | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. Profitti imputati a: | 726 | - | - | 726 | - | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | 726 | - | - | 726 | - | - | - | - |
| - di cui plusvalenze | 379 | - | - | 379 | - | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (6.187) | (287) | - | (5.900) | - | - | - | - |
| 3.1. Vendite | (5.409) | (277) | - | (5.132) | - | - | - | - |
| 3.2. Rimborsi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.3. Perdite imputate a: | (778) | (10) | - | (768) | - | - | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (778) | (10) | - | (768) | - | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | (768) | - | - | (768) | - | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio netto | - | X | X | X | - | - | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 5.347 | - | - | 5.347 | 5 | - | - | - |
Le sottovoci 2.2.1 "Profitti imputati a Conto Economico" e 3.3.1 "Perdite imputate a Conto Economico" delle attività finanziarie confluiscono a conto economico, ove presenti, nelle seguenti voci:
Le sottovoci "2.2.2 Profitti imputati a Patrimonio netto" e "3.3.2 Perdite imputate a Patrimonio netto" derivanti dalle variazioni del fair value delle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono rilevati, ove presenti, nella voce 110. "Riserve da valutazione" del patrimonio netto - ad eccezione delle rettifiche e riprese di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) che sono esposti rispettivamente alla voce 130. "Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" ed alla voce 80. "Risultato netto dell'attività di negoziazione" di conto economico - fino a quando l'attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel conto economico alla voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Passività finanziarie detenute per la negoziazione |
Passività finanziarie designate al fair value |
Derivati di copertura |
|
| 1. Esistenze iniziali | 18 | - | - |
| 2. Aumenti | - | - | - |
| 2.1 Emissioni | - | - | - |
| 2.2. Perdite imputate a: | - | - | - |
| 2.2.1. Conto Economico | - | - | - |
| - di cui minusvalenze | - | - | - |
| 2.2.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 2.3. Trasferimenti da altri livelli | - | - | - |
| 2.4. Altre variazioni in aumento | - | - | - |
| 3. Diminuzioni | (18) | - | - |
| 3.1. Rimborsi | - | - | - |
| 3.2. Riacquisti | (11) | - | - |
| 3.3. Profitti imputati a : | (7) | - | - |
| 3.3.1. Conto Economico | (7) | - | - |
| - di cui plusvalenze | - | - | - |
| 3.3.2. Patrimonio Netto | X | - | - |
| 3.4. Trasferimenti ad altri livelli | - | - | - |
| 3.5. Altre variazioni in diminuzione | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Passività non misurate al fair value o misurate al | 31/12/2021 | 31/12/2020 | ||||||
| fair value su base non ricorrente | VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.868.131 | 20.783.239 | 4.235.999 | 6.579.833 | 28.816.987 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.251.577 |
| 2. Attività materiali detenute a scopo di investimento | 1.764 | 2.292 | 1.872 | 2.367 | ||||
| 3. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
||||||||
| Totale | 30.869.895 | 20.783.239 | 4.235.999 | 6.582.125 | 28.818.859 | 18.800.104 | 5.909.192 | 5.253.944 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 31.558.409 | 489.712 | 1.032.069 | 30.026.915 | 29.415.180 | 942.853 | 28.465.364 | |
| 2. Passività associate ad attività in via di dismissione | ||||||||
| Totale | 31.558.409 | 489.712 | 1.032.069 | 30.026.915 | 29.415.180 | - | 942.853 | 28.465.364 |
Legenda:
VB = Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Come descritto in precedenza, le attività e passività non valutate al fair value o valutate al fair value su base non ricorrente sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio.
Le Attività materiali detenute a scopo di investimento sono costituite da un immobile detenuto dalla Banca e il fair value indicato corrisponde al valore di mercato determinato con perizia effettuata da una società di valutazione esterna e indipendente.

Il valore di iscrizione iniziale in bilancio degli strumenti finanziari deve avvenire al fair value.
Normalmente, il fair value di uno strumento finanziario, alla data di rilevazione iniziale, è pari al prezzo pagato/importo erogato per l'acquisizione delle attività finanziarie o alla somma incassata per le passività finanziarie. Tale affermazione è generalmente riscontrabile nel caso di transazioni riferibili a strumenti finanziari appartenenti alla gerarchia di fair value livello 1 e anche livello 2, considerando che i prezzi sono normalmente derivati indirettamente dal mercato.
Nel caso del livello 3, invece, sussiste una parziale discrezionalità nella determinazione del fair value, ma proprio a causa dell'assenza di inequivocabile termine di riferimento da raffrontare con il prezzo della transazione, l'iscrizione iniziale deve sempre avvenire al prezzo della transazione. In quest'ultimo caso, tuttavia, la successiva valutazione non può includere la differenza tra prezzo e fair value riscontrato nel momento della prima valutazione, definita anche come "Day one profi/loss". Tale differenza deve essere riconosciuta a conto economico solo se deriva da cambiamenti dei fattori su cui i partecipanti al mercato basano le loro valutazioni nel fissare i prezzi.
L'utilizzo di modelli valutativi prudenti, i processi di revisione di tali modelli e dei relativi parametri e gli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello assicurano che l'ammontare iscritto a conto economico non rivenga dall'utilizzo di parametri valutativi non osservabili. In particolare, la quantificazione degli aggiustamenti di valore a fronte del rischio modello garantisce che la parte del fair value degli strumenti in oggetto che si riferisce all'utilizzo di parametri di natura soggettiva non sia rilevata a conto economico, bensì come aggiustamento del valore di stato patrimoniale di tali strumenti. L'iscrizione a conto economico di questa quota avviene, quindi, solo in funzione del successivo prevalere di parametri oggettivi e, conseguentemente, del venir meno dei menzionati aggiustamenti.
Non risultano "day-one profit/loss" dei quali fornire informativa secondo quanto previsto dal paragrafo 28 dell'IFRS 7.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | ||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| a) Cassa | 335 | 7 |
| b) Conti correnti e depositi a vista presso Banche Centrali | 1.256.399 | 1.760.341 |
| c) Conti correnti e depositi a vista presso banche | 186.057 | 246.000 |
| Totale | 1.442.791 | 2.006.348 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 della composizione della voce "Cassa e disponibilità liquide" è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", che, coerentemente con la corrispondente voce dell'attivo di Stato patrimoniale, prevede che tutti i crediti a vista, nella forma tecnica di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria) siano rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", mentre in precedenza includeva solo i crediti a vista presso banche centrali. In particolare, nel Bilancio 2020 i conti correnti e depositi a vista presso banche, indicati nella tabella sopra riportata alla lettera c) per un importo di 246.000 migliaia di euro, erano stati rilevati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" verso banche.
La voce "b) Depositi a vista presso Banche Centrali" rappresenta il saldo della liquidità depositata sul conto HAM (Home Accounting Model) e TIPS (Target Instant Payment Settlement) presso Banca d'Italia.
La voce "c) Conti correnti e depositi a vista presso banche" è costituita dai conti correnti aperti presso istituzioni creditizie per il regolamento delle operazioni sui circuiti di pagamento, per il regolamento dell'operatività in titoli, per la gestione della liquidità dei clienti UK.

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Attività per cassa | |||||||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 14.792 | - | - | 9.942 | - | - | |
| 3. Quote di O.I.C.R. | 5 | - | - | - | - | - | |
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | |
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A) | 14.797 | - | - | 9.942 | - | - | |
| B. Strumenti derivati | |||||||
| 1. Derivati finanziari | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - | |
| 1.1 di negoziazione | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - | |
| 1.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 1.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 di negoziazione | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 connessi con la fair value option | - | - | - | - | - | - | |
| 2.3 altri | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 2.097 | 3.346 | - | 3.564 | 3.491 | - | |
| Totale (A+B) | 16.894 | 3.346 | - | 13.506 | 3.491 | - |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3
I titoli di capitale presenti nel portafoglio di proprietà sono utilizzati principalmente per la copertura gestionale delle posizioni in CFD su azioni aperte in contropartita dei clienti e, in misura inferiore, possono derivare dall'attività di internalizzazione e sono destinati ad essere negoziati nel breve periodo.
I derivati finanziari comprendono la valutazione positiva dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities. nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali al fine di coprire gestionalmente i suddetti contratti derivati, le Opzioni Knock Out e i Turbo Certificates emessi, per un importo complessivo pari a 3.310 migliaia di euro (3.352 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 2.133 migliaia di euro (3.702 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| A. Attività per cassa | ||
| 1. Titoli di debito | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 2. Titoli di capitale | 14.792 | 9.942 |
| a) Banche | - | 7 |
| b) Altre società finanziarie | 1.153 | 300 |
| di cui: imprese di assicurazione | - | 2 |
| c) Società non finanziarie | 13.639 | 9.635 |
| d) Altri emittenti | - | - |
| 3. Quote di OICR | 5 | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale (A) | 14.797 | 9.942 |
| B. Strumenti derivati | - | - |
| a) Controparti Centrali | 93 | 38 |
| b) Altre | 5.350 | 7.017 |
| Totale (B) | 5.443 | 7.055 |
| Totale (A+B) | 20.240 | 16.997 |
Nel punto B. "Strumenti derivati" sono state ricondotte anche le valutazioni positive dei contratti di compravendita a pronti di titoli appartenenti al portafoglio "Attività Finanziarie detenute per la negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Titoli di debito | 72 | 2 | - | 50 | - | - | ||
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2 Altri titoli di debito | 72 | 2 | - | 50 | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 1 | - | 5.347 | 7 | - | 10.521 | ||
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - | - | ||
| 4. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.1 Pronti contro termine | - | - | - | - | - | - | ||
| 4.2 Altri | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 73 | 2 | 5.347 | 57 | - | 10.521 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2
L3: Livello 3
Le "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" sono costituite, principalmente, dalle preferred shares di Visa INC class "C", per un importo di 4.884 migliaia di euro, che hanno registrato una variazione positiva di fair value nel corso dell'esercizio 2021 pari a 350 migliaia di euro, e dall'esposizione residua in titoli di capitale contabilizzati in conseguenza della contribuzione versata alla Schema Volontario istituito dal Fondo Interbancario Tutela dei Depositi per un importo di 457 migliaia di euro (di cui 152 migliaia di euro relativi all'operazione Carige e 305 migliaia di euro relativi all'operazione Carimi, Carismi e CariCesena), con un impatto negativo registrato nel conto economico dell'esercizio 2021 per effetto della valutazione al fair value di 793 migliaia di euro. Per maggiori dettagli in merito alla valutazione al fair value degli strumenti finanziari si rimanda alla Parte A – Politiche contabili - A.4 Informativa sul fair value della presente nota integrativa.
Le preferred shares di Visa INC class "A" presenti nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" al 31 dicembre 2020 sono state vendute nel corso dell'esercizio 2021.
La Banca ha classificato in stato di sofferenza dei titoli di capitale emessi da soggetti in stato di default per un importo di bilancio complessivo di 2 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | (Importi in migliaia) | |
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Titoli di capitale | 5.348 | 10.528 |
| di cui: banche | 1 | 1 |
| di cui: altre società finanziarie | 5.341 | 10.516 |
| di cui: società non finanziarie | 5 | 11 |
| 2. Titoli di debito | 74 | 50 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | 71 | 47 |
| c) Banche | 3 | 3 |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| 3. Quote di O.I.C.R. | - | - |
| 4. Finanziamenti | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| Totale | 5.422 | 10.578 |
Sezione 3 – Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva – Voce 30
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||
| L1 | L2 | L3 | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Titoli di debito | 39.012 | - | - | 143.693 | - | - | |
| 1.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 Altri titoli di debito | 39.012 | - | - | 143.693 | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | 5 | - | - | 5 | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 39.012 | - | 5 | 143.693 | - | 5 |
Legenda: L1: Livello 1 L2: Livello 2 L3: Livello 3

Le "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" sono costituite da titoli emessi da Stati sovrani e, in parte residuale, ad interessenze azionarie in società nelle quali la Banca non esercita il controllo o l'influenza significativa per 5 migliaia di euro per le quali è stata esercitata l'opzione "FVTOCI"40. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale | Totale 31/12/2020 |
|
| 31/12/2021 | |||
| 1. Titoli di debito | 39.012 | 143.693 | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | 39.012 | 143.693 | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| 2. Titoli di capitale | 5 | 5 | |
| a) Banche | - | - | |
| b) Altri emittenti: | 5 | 5 | |
| - altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| - società non finanziarie | 5 | 5 | |
| - altri | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | |
| a) Banche Centrali | - | - | |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | |
| c) Banche | - | - | |
| d) Altre società finanziarie | - | - | |
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | |
| e) Società non finanziarie | - | - | |
| f) Famiglie | - | - | |
| Totale | 39.017 | 143.698 |
40 Relativamente agli strumenti di capitale non di trading, l'IFRS 9 prevede la possibilità di classificarli al fair value rilevato nelle altre componenti di conto economico complessivo (c.d. "FVTOCI" – Fair Value Through Other Comprehensive Income).

| (Importi in migliaia) |
|||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||
| Titoli di debito | 39.018 | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - | |
| Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2021 | 39.018 | - | - | - | - | (6) | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2020 | 143.710 | 143.710 | - | - | - | (17) | - | - | - | - |
3.3a Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva oggetto di misure di sostegno Covid-19: valore lordo e rettifiche di valore complessive
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale 31/12/2020 |
|||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
31/12/2021 Valore di bilancio |
Fair value | Valore di bilancio | |||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |
| A. Crediti verso Banche Centrali |
298.040 | - | - | - | - | 298.040 | 271.500 | - | - | - | - | 271.500 |
| 1. Depositi a scadenza |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 2. Riserva obbligatoria |
298.040 | - | - | X | X | X | 271.500 | - | - | X | X | X |
| 3. Pronti contro termine |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 4. Altri | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| B. Crediti verso banche |
5.449.467 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | 71.823 | 7.716.781 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 242.923 |
| 1. Finanziamenti | 71.823 | - | - | - | - | 71.823 | 242.923 | - | - | - | - | 242.923 |
| 1.1 Conti correnti | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| 1.2. Depositi a scadenza |
59.509 | - | - | X | X | X | 33.368 | - | - | X | X | X |
| 1.3. Altri finanziamenti |
12.314 | - | - | X | X | X | 209.555 | - | - | X | X | X |
| - Pronti contro termine attivi |
222 | - | - | X | X | X | 1.122 | - | - | X | X | X |
| - Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X |
| - Altri | 12.092 | - | - | X | X | X | 208.433 | - | - | X | X | X |
| 2. Titoli di debito | 5.377.644 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| 2.1 Titoli strutturati | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altri titoli di debito |
5.377.644 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | - | 7.473.858 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | - |
| Totale | 5.747.507 | - | - | 1.438.943 | 3.991.717 | 369.863 | 7.988.281 | - | - | 1.756.035 | 5.860.094 | 514.423 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2 L3: Livello 3
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 della composizione merceologica dei crediti verso banche è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", che, coerentemente con la corrispondente voce dell'attivo di Stato patrimoniale, prevede che tutti i crediti a vista, nella forma tecnica di conti correnti e depositi, verso banche e banche centrali (ad eccezione della riserva obbligatoria) siano rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide", mentre in precedenza i crediti a vista presso banche erano inclusi nella voce "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". In particolare, nel Bilancio 2020 i conti correnti e depositi a vista presso banche erano inclusi nel punto B. Crediti verso banche 1. Finanziamenti 1.1 Conti correnti per un importo di 246.000 migliaia di euro.
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.
La voce "Altri finanziamenti: Altri" si riferisce per 3.960 migliaia di euro all'importo dei margini iniziali, di variazione e depositi a garanzia nei confronti di istituzioni creditizie a fronte di operazioni in contratti derivati (202.393 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e per 8.132 migliaia di euro ai crediti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari (6.041 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

I titoli di debito sono costituiti principalmente da titoli emessi da UniCredit S.p.A. per un importo di 3.856.364 migliaia di euro (5.738.917 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | Totale | |||||||||||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori |
Valore di bilancio | Valore di bilancio | Fair value | |||||||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
L1 | L2 | L3 | |||
| 1. Finanziamenti | 5.979.387 | 4.380 | - | - | - | 6.209.970 | 4.513.821 | 3.530 | - | - | - | 4.737.154 | ||
| 1.1. Conti correnti |
2.107.400 | 2.242 | - | X | X | X | 1.600.663 | 2.103 | - | X | X | X | ||
| 1.2. Pronti contro termine attivi |
193.176 | 100 | - | X | X | X | 154.963 | 51 | - | X | X | X | ||
| 1.3. Mutui | 2.478.473 | 882 | - | X | X | X | 1.667.948 | 338 | - | X | X | X | ||
| 1.4. Carte di credito, prestiti personali e cessioni del quinto |
823.203 | 1.020 | - | X | X | X | 732.489 | 871 | - | X | X | X | ||
| 1.5 Finanziamenti per leasing |
- | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| 1.6. Factoring | - | - | - | X | X | X | - | - | - | X | X | X | ||
| 1.7. Altri finanziamenti |
377.135 | 136 | - | X | X | X | 357.758 | 167 | - | X | X | X | ||
| 2. Titoli di debito | 19.136.857 | - | - | 19.344.296 | 244.282 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | ||
| 2.1. Titoli strutturati |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2. Altri titoli di debito |
19.136.857 | - | - | 19.344.296 | 244.282 | - | 16.311.355 | - | - | 17.044.069 | 49.098 | - | ||
| Totale | 25.116.244 | 4.380 | - | 19.344.296 | 244.282 | 6.209.970 | 20.825.176 | 3.530 | - | 17.044.069 | 49.098 | 4.737.154 |
Legenda: L1: Livello 1
L2: Livello 2
L3: Livello 3
La voce "Pronti contro termine attivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.
I titoli di debito sono costituiti, principalmente, da titoli emessi da Stati sovrani e Enti sovranazionali. Per maggiori dettagli si rimanda all'informativa relativa alle esposizioni Sovrane riportata nella Parte E della presente nota integrativa.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:

• le controparti intendono regolare su base netta o in contemporanea ovvero le operazioni sono soggette ad un meccanismo di regolamento che funzionalmente determina l'equivalente di un regolamento netto.
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.
Le Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Attività impaired acquisite o originate |
|||
| 19.136.857 | - | - | 16.311.355 | - | - | |||
| 19.136.857 | - | - | 16.311.355 | - | - | |||
| b) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | |||
| di cui: imprese di assicurazione | - | - | - | - | - | |||
| - | - | - | - | - | - | |||
| 5.979.387 | 4.380 | - | 4.513.821 | 3.530 | - | |||
| 5 | - | - | 4 | - | - | |||
| 359.610 | 1 | - | 342.527 | 1 | - | |||
| 27.042 | - | - | 20.393 | - | - | |||
| 718 | 21 | - | 813 | 18 | - | |||
| 5.619.054 | 4.358 | - | 4.170.477 | 3.511 | - | |||
| Totale | 25.116.244 | 4.380 | - | 20.825.176 | 3.530 | - | ||
| - - |
| (Importi in migliaia) |
|||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | ||||||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi |
||||
| Titoli di debito | 24.520.355 | - | - | - | - | (5.854) | - | - | - | - | |||
| Finanziamenti | 6.346.104 | - | 15.639 | 24.540 | - | (8.620) | (3.873) | (20.160) | - | - | |||
| Totale | 31/12/2021 | 30.866.459 | - | 15.639 | 24.540 | - | (14.474) | (3.873) | (20.160) | - | - | ||
| Totale | 31/12/2020 | 28.820.244 | 23.792.707 | 13.277 | 25.489 | - | (16.306) | (3.758) | (21.958) | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore lordo | Rettifiche di valore complessivo | |||||||||
| Primo stadio |
di cui: Strumenti con basso rischio di credito |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
Impaired acquisite o originate |
Write-off parziali complessivi* |
|
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
124 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
107 | - | - | - | - | (1) | - | - | - | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione |
- | - | 773 | - | - | - | (11) | - | - | - |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
231 | - | 773 | - | - | (2) | (11) | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
16.286 | - | 1.236 | 45 | - | (41) | (56) | (36) | - | - |
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair Value | VN | Fair Value | ||||||||
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||||||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | |||
| A. Derivati finanziari | ||||||||||
| 1. Fair value | - | 127.448 | - | 6.228.710 | - | 19.003 | - | 620.000 | ||
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 3. Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| B. Derivati creditizi | ||||||||||
| 1. Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | - | 127.448 | - | 6.228.710 | - | 19.003 | - | 620.000 |
Legenda:
VN = valore nozionale L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | ||||||||||
| Specifica | Investim. | |||||||||||
| titoli di debito e tassi di interesse |
titoli di capitale e indici azionari |
valute e oro |
credito | merci | altri | Generica | Specifica | Generica | esteri | |||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X | ||
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
97.454 | X | - | - | X | X | X | - | X | X | ||
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 21.147 | X | - | X | ||
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - | ||
| Totale attività | 97.454 | - | - | - | - | - | 21.147 | - | - | - | ||
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X | ||
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 8.847 | X | - | X | ||
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | 8.847 | - | - | |||
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X | ||
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |

6.1 Adeguamento di valore delle attività coperte: composizione per portafogli coperti
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle attività coperte / Valori | Totale | Totale |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Adeguamento positivo | 19.648 | 55.448 |
| 1.1 di specifici portafogli: | 19.648 | 55.448 |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 19.648 | 55.448 |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 1.2 complessivo | - | - |
| 2. Adeguamento negativo | (21.183) | - |
| 2.1 di specifici portafogli: | (21.183) | - |
| a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (21.183) | - |
| b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - |
| 2.2 complessivo | - | - |
| Totale | (1.535) | 55.448 |
| Denominazioni | Sede legale | Sede operativa | Quota di partecipazione % |
Disponibilità voti % |
|---|---|---|---|---|
| A. Imprese controllate in via esclusiva | ||||
| 1. Fineco Asset Management DAC | Dublino | Dublino | 100% | 100% |
| B. Imprese controllate in modo congiunto | ||||
| C. Imprese sottoposte a influenza notevole | ||||
| 1. Hi-Mtf Sim S.p.A. | Milano | Milano | 20% | 20% |
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| A. Esistenze inziali | 3.000 | 3.000 |
| B. Aumenti | 1.321 | - |
| B.1 Acquisti | 1.321 | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| B.2 Riprese di valore | - | - |
| B.3 Rivalutazioni | - | - |
| B.4 Altre variazioni | - | - |
| C. Diminuzioni | (26) | - |
| C.1 Vendite | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - |
| C.3 Svalutazioni | (26) | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 4.295 | 3.000 |
| E. Rivalutazioni totali | - | - |
| F. Rettifiche totali | - | - |
Come richiesto dai principi IAS/IFRS, l'impairment test delle partecipazioni viene eseguito in caso vi sia l'obiettiva evidenza di una riduzione di valore, in seguito a uno o più eventi che si siano verificati dopo la rilevazione iniziale dell'investimento netto, e tali eventi di perdita abbiano un impatto sui futuri flussi finanziari previsti.
Per le partecipazioni di collegamento e controllo congiunto, il processo di rilevazione dell'obiettiva evidenza di una riduzione di valore prevede la verifica della presenza di indicatori di impairment di natura qualitativa e quantitativa. In presenza di indicatori di impairment, viene determinato il valore recuperabile, rappresentato dal maggiore tra il fair value al netto dei costi di vendita e il valore d'uso, e se quest'ultimo risulta inferiore al valore di iscrizione si procede alla rilevazione dell'impairment.
Le partecipazioni di controllo rilevate nel bilancio separato di FinecoBank sono sottoposte al test di impairment, qualora ne ricorrano i presupposti, mantenendo la coerenza fra le valutazioni effettuate nel bilancio separato e le valutazioni effettuate nel bilancio consolidato.
Per determinare il valore d'uso della partecipazione Hi MTF Sim S.p.A., unica società sottoposta a influenza notevole, è stato utilizzato il modello dei flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF), dove il costo del capitale (ke) è stato calcolato utilizzando i medesimi valori che FinecoBank utilizza all'interno di altri modelli già in uso in altri contesti, ad eccezione del Beta per il quale è stato fatto riferimento ad un paniere di società comparabili.
Per il calcolo del fair value la migliore evidenza è rappresentata dalla recente transazione di acquisto, che ha coinvolto da un lato FinecoBank e dall'altro quattro controparti istituzionali. Per confermare tale fair value, la Capogruppo ha comunque sviluppato dei metodi valutativi (Metodo Misto Patrimoniale-Reddituale e Metodo dei Multipli di Mercato) in linea con le metodologie utilizzate al momento dell'acquisto della partecipazione, variando, ove opportuno, i parametri principali (Ke, Beta, etc.) al fine di renderli omogenei a quelli già in uso in FinecoBank in altri contesti.
I risultati dell'impairment test eseguito sulla partecipazione in Hi-MTF Sim S.p.A. hanno evidenziato un valore recuperabile superiore al valore iscritto in bilancio, pertanto non è stata apportata alcuna rettifica per riduzione di valore. Si ricorda che la valutazione al patrimonio netto al 31 dicembre 2021 ha determinato una svalutazione di 26 migliaia di euro.
La metodologia per la determinazione del valore recuperabile sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.

Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.
Come previsto dalla Circolare 262 del 22 dicembre 2005 e successivi aggiornamenti "Il Bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", le informazioni di cui al presente paragrafo non vengono fornite nel bilancio individuale in quanto FinecoBank redige il bilancio consolidato ai sensi della stessa Circolare.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||
| 1. Attività di proprietà | 84.212 | 84.368 | ||||
| a) terreni | 23.932 | 23.932 | ||||
| b) fabbricati | 39.822 | 41.050 | ||||
| c) mobili | 3.006 | 2.949 | ||||
| d) impianti elettronici | 14.861 | 13.719 | ||||
| e) altre | 2.591 | 2.718 | ||||
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | 63.530 | 64.642 | ||||
| a) terreni | - | - | ||||
| b) fabbricati | 63.212 | 64.201 | ||||
| c) mobili | - | - | ||||
| d) impianti elettronici | - | - | ||||
| e) altre | 318 | 441 | ||||
| Totale | 147.742 | 149.010 | ||||
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute | - | - |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
La Banca ha in essere operazioni di leasing operativo rappresentate da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||
| Valore di | Fair value | Valore di | Fair value | |||||
| bilancio | L1 | L2 | L3 | bilancio | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Attività di proprietà | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| 2. Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) terreni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) fabbricati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 1.764 | - | - | 2.292 | 1.872 | - | - | 2.367 |
| di cui: ottenute tramite l'escussione delle garanzie ricevute |
- | - | - | - | - | - | - | - |
Legenda: L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

8.3 Attività materiali ad uso funzionale: composizione delle attività rivalutate
Nessun dato da segnalare.
8.4 Attività materiali detenute a scopo di investimento: composizione delle attività valutate al fair value Nessun dato da segnalare.
8.5 Rimanenze di attività materiali disciplinate dallo IAS 2: composizione
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Terreni | Fabbricati | Mobili | Impianti elettronici |
Altre | Totale | |
| A. Esistenze iniziali lorde | 23.932 | 126.236 | 17.362 | 44.469 | 12.975 | 224.974 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (20.985) | (14.413) | (30.750) | (9.816) | (75.964) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 23.932 | 105.251 | 2.949 | 13.719 | 3.159 | 149.010 |
| B. Aumenti: | - | 12.566 | 1.356 | 6.272 | 731 | 20.925 |
| B.1 Acquisti | - | 11.686 | 1.356 | 6.271 | 721 | 20.034 |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | 89 | - | - | - | 89 |
| B.3 Riprese di valore | - | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value imputate a | - | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze positive di cambio | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Trasferimenti da immobili detenuti a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| B.7 Altre variazioni | - | 791 | - | 1 | 10 | 802 |
| C. Diminuzioni: | - | (14.783) | (1.299) | (5.130) | (981) | (22.193) |
| C.1 Vendite | - | - | - | (1) | - | (1) |
| C.2 Ammortamenti | - | (11.809) | (1.295) | (5.126) | (975) | (19.205) |
| C.3 Rettifiche di valore da deterioramento imputate a |
- | (2) | (4) | (3) | - | (9) |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | (2) | (4) | (3) | - | (9) |
| C.4 Variazioni negative di fair value imputate a |
- | - | - | - | - | - |
| a) patrimonio netto | - | - | - | - | - | - |
| b) conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze negative di cambio | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | - | - | - | - |
| a) attività materiali detenute a scopo di investimento |
- | - | X | X | X | - |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione |
- | - | - | - | - | - |
| C.7 Altre variazioni | - | (2.972) | - | - | (6) | (2.978) |
| D. Rimanenze finali nette | 23.932 | 103.034 | 3.006 | 14.861 | 2.909 | 147.742 |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (28.828) | (15.660) | (32.255) | (10.563) | (87.306) |
| D.2 Rimanenze finali lorde | 23.932 | 131.862 | 18.666 | 47.116 | 13.472 | 235.048 |
| E. Valutazione al costo | 23.932 | 103.034 | 3.006 | 14.861 | 2.909 | 147.742 |
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono iscritte al costo.
Le voci B.7 e C.7 "Altre variazioni" comprendono, oltre alle variazioni derivanti dall'applicazione dell'IFRS16, le variazioni delle attività consistenti nel diritto d'uso per effetto delle modifiche intervenute ai pagamenti dovuti per il leasing successivamente alla rilevazione iniziale. Di seguito si riporta l'importo delle variazioni per tipologia di attività.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Impianti | ||||||
| Terreni | Fabbricati | Mobili | elettronici | Altre | Totale | |
| Altre variazioni in aumento per variazioni diritti d'uso | - | 791 | - | - | 10 | 781 |
| Altre variazioni in diminuzione per variazioni diritti d'uso | - | (2.965) | - | - | (3) | (2.968) |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | |||
| Terreni | Fabbricati | ||
| A. Esistenze iniziali lorde | - | 3.600 | |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.728) | |
| A.2 Esistenze iniziali nette | - | 1.872 | |
| B. Aumenti | - | - | |
| B.1 Acquisti | - | - | |
| B.2 Spese per migliorie capitalizzate | - | - | |
| B.3 Variazioni positive di fair value | - | - | |
| B.4 Riprese di valore | - | - | |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | |
| B.6 Trasferimenti da immobili ad uso funzionale | - | - | |
| B.7 Altre variazioni | - | - | |
| C. Diminuzioni | - | (108) | |
| C.1 Vendite | - | - | |
| C.2 Ammortamenti | - | (108) | |
| C.3 Variazioni negative di fair value | - | - | |
| C.4 Rettifiche di valore da deterioramento | - | - | |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | |
| C.6 Trasferimenti a: | - | - | |
| a) immobili ad uso funzionale | - | - | |
| b) attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - | |
| C.7 Altre variazioni | - | - | |
| D. Rimanenze finali | - | 1.764 | |
| D.1 Riduzioni di valore totali nette | - | (1.836) | |
| D.2 Rimanenze finali lorde | - | 3.600 | |
| E. Valutazione al fair value | - | 2.292 |
I Fabbricati indicati nella tabella sopra riportata sono iscritti al costo.
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2021 gli impegni contrattuali per l'acquisto di attività materiali ammontano a 1.196 migliaia di euro.
Segnaliamo, inoltre, che non esistono restrizioni sulla titolarità delle attività materiali e non vi sono attività materiali impegnate a garanzia di passività.
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||
| Durata definita | Durata indefinita | Durata definita | Durata indefinita | ||
| A.1 Avviamento | X | 89.602 | X | 89.602 | |
| A.2 Altre attività immateriali | 11.519 | 27.459 | 11.979 | 27.459 | |
| di cui Software | 11.394 | - | 11.705 | - | |
| A.2.1 Attività valutate al costo: | 11.519 | 27.459 | 11.979 | 27.459 | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | 11.519 | 27.459 | 11.979 | 27.459 | |
| A.2.2 Attività valutate al fair value: | - | - | - | - | |
| a) attività immateriali generate internamente | - | - | - | - | |
| b) altre attività | - | - | - | - | |
| Totale | 11.519 | 117.061 | 11.979 | 117.061 |
Nella tabella sopra riportata è stata aggiunta la voce "di cui Software", come previsto dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", nella quale sono esposti i software che non costituiscono parte integrante di hardware ai sensi dello IAS 38.
Le Altre attività immateriali a durata indefinita sono relative ai marchi e domini Fineco.
La vita utile dei software considerata ai fini della determinazione dell'ammortamento è di 3 anni, mentre la vita utile delle altre attività immateriali a durata definita è di 5 anni. Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Avviamento | Altre attività immateriali: generate internamente |
Altre attività immateriali: altre | Totale | |||
| DEF | INDEF | DEF | INDEF | |||
| A. Esistenze iniziali | 124.729 | - | - | 99.940 | 27.459 | 252.128 |
| A.1 Riduzioni di valore totali nette | (35.127) | - | - | (87.961) | - | (123.088) |
| A.2 Esistenze iniziali nette | 89.602 | - | - | 11.979 | 27.459 | 129.040 |
| B. Aumenti | - | - | - | 6.176 | - | 6.176 |
| B.1 Acquisti | - | - | - | 6.176 | - | 6.176 |
| B.2 Incrementi di attività immateriali interne | X | - | - | - | - | - |
| B.3 Riprese di valore | X | - | - | - | - | - |
| B.4 Variazioni positive di fair value | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| B.5 Differenze di cambio positive | - | - | - | - | - | - |
| B.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| C. Diminuzioni | - | - | - | (6.636) | - | (6.636) |
| C.1 Vendite | - | - | - | - | - | - |
| C.2 Rettifiche di valore | - | - | - | (6.636) | - | (6.636) |
| - Ammortamenti | X | - | - | (6.636) | - | (6.636) |
| - Svalutazioni | - | - | - | - | - | - |
| + patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| + conto economico | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Variazioni negative di fair value: | - | - | - | - | - | - |
| - a patrimonio netto | X | - | - | - | - | - |
| - a conto economico | X | - | - | - | - | - |
| C.4 Trasferimenti alle attività non correnti in via di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Differenze di cambio negative | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Altre variazioni | - | - | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali nette | 89.602 | - | - | 11.519 | 27.459 | 128.580 |
| D.1 Rettifiche di valori totali nette | (35.127) | - | - | (94.597) | - | (129.724) |
| E. Rimanenze finali lorde | 124.729 | - | - | 106.116 | 27.459 | 258.304 |
| F. Valutazione al costo | 89.602 | - | - | 11.519 | 27.459 | 128.580 |
Legenda DEF: a durata definita INDEF: a durata indefinita
Le classi di attività indicate nella tabella sopra riportata sono valutate al costo.
Al 31 dicembre 2021 la Banca non ha impegni contrattuali per l'acquisto di attività immateriali.
Segnaliamo inoltre che non vi sono attività immateriali acquisite per concessione governativa; non sono state costituite attività immateriali a garanzia di propri debiti; non vi sono attività immateriali oggetto di locazione finanziaria; non vi sono attività immateriali rivalutate.

Come disposto dallo IAS 36, l'impairment test delle attività immateriali a vita utile indefinita deve essere eseguito con cadenza almeno annuale e, comunque, ogni qualvolta vi sia oggettiva evidenza del verificarsi di eventi che ne possano aver ridotto il valore.
Il valore recuperabile di un'attività è rappresentato dal maggiore tra il suo valore d'uso (valore attuale dei flussi finanziari futuri stimati generabili dall'attività oggetto di valutazione) ed il relativo fair value al netto dei costi di vendita.
Il valore recuperabile delle attività oggetto di impairment test deve essere determinato per le singole attività a meno che sussistano entrambe le seguenti condizioni:
• il valore d'uso dell'attività non è stimato essere prossimo al suo fair value al netto dei costi di vendita;
• l'attività non è in grado di generare flussi finanziari in entrata ampiamente indipendenti da quelli derivanti da altre attività (o gruppi di attività). Quando si verificano tali condizioni l'impairment test è condotto a livello di Cash Generating Unit (CGU) alla quale l'attività appartiene, come richiesto dal principio contabile.
Ai fini della determinazione del valore d'uso delle attività soggette a impairment test, lo IAS 36 richiede che si debba fare riferimento ai flussi finanziari relativi alle attività nelle loro condizioni correnti alla data del test e che rappresentino la migliore stima effettuabile dalla Direzione aziendale riguardo l'insieme delle condizioni economiche che esisteranno nel corso della restante vita utile dell'attività.
Ai fini del test di impairment il valore d'uso della c.d. Cash Generating Unit (CGU) alla quale sono assegnate le attività immateriali deve essere calcolato considerando i flussi di cassa per tutte le attività e passività comprese nella CGU e non solo per quelle a fronte delle quali è stato rilevato l'avviamento e/o l'attività immateriale in sede di applicazione dell'IFRS 3.
La stima del valore d'uso ai fini della verifica dell'eventuale impairment di attività immateriali, ivi incluso l'avviamento, che non generano flussi finanziari autonomi ma esclusivamente con il concorso di altre attività aziendali, richiede la preliminare attribuzione di tali attività a unità operative relativamente autonome nell'ambito gestionale (sia dal punto di vista dei flussi finanziari generati sia dal punto di vista della pianificazione e sistema di reporting direzionale interno); tali unità operative sono definite Cash Generating Unit (CGU).
Relativamente all'avviamento iscritto in bilancio della Banca, occorre sottolineare che lo stesso riguarda acquisizioni di rami d'azienda o aziende impegnate nel business del trading o nella distribuzione di prodotti finanziari, bancari e assicurativi tramite consulenti finanziari. Queste attività sono state completamente integrate nell'operatività corrente di FinecoBank, per cui non risulta possibile isolare il contributo di ciascuna azienda/ramo alla profittabilità complessiva della Banca; ciò significa che ai fini della conferma della recuperabilità del valore dell'avviamento iscritto in bilancio occorre fare riferimento alla redditività complessiva dell'azienda.
La Banca nel suo complesso (incluso il contributo della controllata Fineco Asset Management DAC, società di gestione di diritto irlandese, grazie al modello di business integrato verticalmente) costituisce pertanto la cash generating unit (CGU) in relazione alla quale condurre il test di impairment. Infatti, considerato il particolare modello di business del Gruppo, che prevede una fortissima integrazione fra consulenti finanziari e piattaforma trading e banking, per cui la rete dei consulenti finanziari è parte integrante dell'offerta complessiva, che prevede servizi di banking, brokerage ed investing, una contabilizzazione di costi/ricavi per business unit non è rilevante e significativa. Alla medesima CGU sono attribuiti il marchio e i domini Fineco acquistati nel corso dell'esercizio 2019 da UniCredit S.p.A. a seguito dell'uscita dal relativo gruppo.
I principi contabili di riferimento richiedono che l'impairment test sia svolto raffrontando il valore contabile della CGU con il relativo valore recuperabile. Laddove quest'ultimo risultasse minore del valore contabile, una rettifica di valore dovrebbe essere rilevata in bilancio. Il valore recuperabile è il maggiore tra il suo fair value (al netto dei costi di vendita) ed il relativo valore d'uso.
Il valore recuperabile della CGU in questo caso è rappresentato dal valore d'uso, determinato sulla base dei flussi finanziari futuri.
Il calcolo del valore d'uso ai fini dell'impairment test è effettuato utilizzando un modello di flussi di cassa scontati (Discounted Cash Flow o DCF). Tali flussi di cassa sono determinati sottraendo dall'utile netto il fabbisogno di capitale annuo generato dalla variazione delle attività ponderate per il rischio. Tale fabbisogno di capitale è determinato considerando il livello di capitalizzazione che si intende raggiungere nel lungo periodo, anche alla luce dei livelli minimi di capitale regolamentare richiesti.
Il modello Discounted Cash Flow utilizzato è basato sulle stime dei flussi finanziari futuri effettuate dalla Direzione aziendale in quattro stadi:
• anno 2022, in cui vengono considerati i dati di budget (sottoposto ad approvazione del Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2021);

I flussi finanziari futuri sono stati attualizzati utilizzando una stima prudenziale del tasso di attualizzazione, incorporando nel costo del capitale proprio (Ke) i fattori di rischio connessi al settore di attività. Il tasso di sconto utilizzato è un tasso nominale al netto delle imposte.
In particolare, il costo del capitale per FinecoBank è la somma dei seguenti addendi:
Il costo del capitale del 2023 è calcolato considerando come Risk free il rendimento medio atteso del BTP a 10 anni previsto nel 2023 (media a 3 anni, pari a 0,97%); l'ERP è invece mantenuto uguale a quello calcolato per il 2022. Il costo del capitale del 2023 viene poi mantenuto costante fino al TV.
La metodologia per la determinazione del valore d'uso sopra descritta (modello, assunzioni e parametri utilizzati) è stata approvata dal Consiglio di Amministrazione del 16 dicembre 2021. Ai fini dell'impairment test si è proceduto a confrontare il valore di carico dell'avviamento, del marchio (inclusi i domini) e del patrimonio netto con il valore d'uso determinato secondo tale metodologia. L'esito del test, approvato dal Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022, conferma la sostenibilità dell'avviamento e del marchio iscritti in bilancio al 31 dicembre 2021 con un valore d'uso significativamente superiore al valore contabile.
In considerazione della complessità del processo di valutazione, della componente di incertezza insita nella formulazione di previsioni circa la redditività futura, in particolare di lungo periodo, sono state effettuate alcune analisi di "sensitività" ipotizzando il cambiamento dei principali parametri utilizzati nell'ambito della procedura di impairment test.
La tabella sottostante indica la variazione del valore d'uso, al netto del valore di iscrizione in bilancio, del marchio e del patrimonio netto, alla variazione dei principali parametri utilizzati nel modello DCF a base dell'impairment test.
| Incremento dell'1% del tasso di attualizzazione al netto delle imposte (KE) |
Incremento dell'1% del core tier 1 ratio target |
Decremento dell'1% del tasso di crescita nominale per il calcolo del terminal value |
Decremento del 5% degli utili annuali |
Utilizzo del core tier1 ratio al 31/12/2021 (18,80%*) |
|
|---|---|---|---|---|---|
| Variazione valore d'uso | -18,0% | -0,3% | -14,4% | -5,3% | -0,5% |
Core Tier 1 consolidato
I risultati confermano la sostenibilità dell'avviamento iscritto in bilancio, non emergendo in alcuno degli scenari ipotizzati la necessità di una svalutazione, restando il valore d'uso, determinato applicando tali variazioni, ben significativamente superiore al valore contabile.
Si evidenzia, peraltro, che l'impairment test raggiunge un livello di break-even assumendo per i parametri di cui sopra variazioni attualmente non ragionevolmente ipotizzabili. In particolare, l'impairment test raggiunge un livello di break-even ipotizzando un tasso di attualizzazione al netto delle imposte (Ke) di oltre 20 punti percentuali, ovvero con una riduzione di oltre il 70% degli utili annuali (mantenendo, in entrambe le ipotesi, inalterati gli altri parametri ed informazioni utilizzati).
Si evidenzia infine che, in relazione alle quotazioni del titolo "FinecoBank", emerge una capitalizzazione di borsa pari a 9.414 milioni di euro al 31 dicembre 2021, significativamente superiore al patrimonio netto della Banca e al risultato del modello utilizzato per il test di impairment, che conferma l'applicazione di criteri di prudenza nel calcolo del valore d'uso.

La voce "Attività fiscali", pari a 42.954 migliaia di euro al 31 dicembre 2021, è composta esclusivamente da "Attività fiscali anticipate", già al netto della compensazione con le "Passività fiscali differite" per 2.851 migliaia di euro.
La voce "Passività fiscali", pari a 34.647 migliaia di euro alla stessa data, è composta esclusivamente da "Passività fiscali correnti", già al netto della compensazione degli acconti IRES e IRAP versati nel corso del 2021. Non sono presenti "Passività fiscali differite" in quanto oggetto di compensazione con le "Attività fiscali anticipate" per 2.851 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Attività fiscali correnti | - | 5.166 |
| Passività fiscali correnti | 34.647 | 9.574 |
Le attività/passività fiscali anticipate/differite sono rappresentate nello Stato Patrimoniale individuale al netto delle relative passività/attività fiscali differite/anticipate e sono di seguito dettagliate:
In linea con le disposizioni normative e regolamentari vigenti si precisa che:
Nella determinazione delle attività e passività fiscali anticipate/differite e correnti si è tenuto conto dell'aliquota IRES del 27,5% (24% aliquota ordinaria e 3,5% aliquota addizionale per gli enti creditizi) e dell'aliquota IRAP del 5,57% per l'Italia.
Non vi sono imposte anticipate o differite non iscritte in bilancio in relazione a differenze temporanee. Inoltre non risultano perdite fiscali.

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 41.985 | 28.010 |
| 8.791 | 4.395 |
| 19.329 | 19.736 |
| 10.011 | - |
| 3.854 | 3.879 |
| 1.048 | 835 |
| 1.048 | 835 |
| - | - |
| 2.772 | 3.300 |
| 45.805 | 32.145 |
| (2.851) | (24.008) |
| 42.954 | 8.137 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Attività/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Accantonamenti in contropartita del conto economico | 2.146 | 26.076 |
| - di cui Avviamento e Marchio | 1.938 | 25.527 |
| - di cui Esposizioni in titoli di capitale verso lo Schema Volontario | 151 | 396 |
| - di cui Altro | 57 | 153 |
| Accantonamenti in contropartita del patrimonio netto | 705 | 1.682 |
| - di cui Riserve di valutazione in applicazione IAS 19 | 502 | 507 |
| - di cui Attività finanziarie valutate al fair value con impatto redditività complessiva | 203 | 1.175 |
| Totale ante compensazione IAS 12 | 2.851 | 27.758 |
| Compensazione con Attività per imposte anticipate - IAS 12 | (2.851) | (24.008) |
| Totale | - | 3.750 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 31.310 | 50.914 |
| 2. Aumenti | 18.623 | 7.184 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 18.289 | 7.137 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) riprese di valore | - | - |
| d) altre | 18.289 | 7.137 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 334 | 47 |
| 3. Diminuzioni | (5.176) | (26.788) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | (5.176) | (26.788) |
| a) rigiri | (5.176) | (26.788) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni: | - | - |
| a) trasformazione in crediti d'imposta di cui alla legge.n.214/2011 | - | - |
| b) altre | - | - |
| 4. Importo finale | 44.757 | 31.310 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono, principalmente, al riallineamento degli avviamenti ex art.110 del D.L. 104/2020, al beneficio fiscale connesso al regime di Patent Box ex D.L. n.3 del 2015 per l'anno 2020 e agli accantonamenti al fondo rischi ed oneri. Nella voce "Altri aumenti" sono state allocate le imposte anticipate iscritte in contropartita del fondo imposte e tasse per effetto della riclassifica contabile di alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 160. "Spese Amministrative", pertanto tale effetto non è stato rilevato nella voce 270. "Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente" del conto economico. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente all'utilizzo del fondo rischi ed oneri.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 3.299 | 3.828 |
| 2. Aumenti | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| 3. Diminuzioni | (527) | (529) |
| 3.1 Rigiri | (527) | (529) |
| 3.2 Trasformazione in crediti d'imposta | - | - |
| a) derivante da perdite di esercizio | - | - |
| b) derivante da perdite fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 2.772 | 3.299 |
Le variazioni in diminuzione si riferiscono alla deduzione delle svalutazioni e perdite su crediti verso la clientela secondo il piano di riassorbimento previsto dal D.L. n. 83 del 2015 come modificato dalla L. n. 145 del 2018 e dalla L. n. 160 del 2019.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 26.075 | 25.992 |
| 2. Aumenti | 900 | 558 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | 900 | 558 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 900 | 558 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (24.829) | (475) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (24.829) | (474) |
| a) rigiri | (24.829) | (474) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | (1) |
| 4. Importo finale | 2.146 | 26.075 |
Le variazioni in aumento delle imposte differite rilevate nell'esercizio in contropartita del conto economico si riferiscono all'iscrizione di imposte differite passive sull'ammortamento del marchio e degli avviamenti. Le variazioni in diminuzione si riferiscono principalmente al rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti sugli avviamenti oggetto di riallineamento ex art. 110 del D.L. 104/2020.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Importo iniziale | 835 | 798 |
| 2. Aumenti | 213 | 233 |
| 2.1 Imposte anticipate rilevate nell'esercizio | 132 | 233 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | 132 | 233 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | 81 | - |
| 3. Diminuzioni | - | (196) |
| 3.1 Imposte anticipate annullate nell'esercizio | - | (196) |
| a) rigiri | - | (196) |
| b) svalutazioni per sopravvenuta irrecuperabilità | - | - |
| c) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| d) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 1.048 | 835 |
Le variazioni in aumento delle imposte anticipate rilevate nell'esercizio in contropartita del patrimonio si riferiscono alla rilevazione di imposte anticipate per perdite attuariali iscritte a patrimonio netto nell'ambito delle riserve di valutazione in applicazione delle previsioni dello IAS 19 Revised.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| 1. Importo iniziale | 1.682 | 2.270 |
| 2. Aumenti | - | 427 |
| 2.1 Imposte differite rilevate nell'esercizio | - | 427 |
| a) relative a precedenti esercizi | - | - |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | 427 |
| 2.2 Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali | - | - |
| 2.3 Altri aumenti | - | - |
| 3. Diminuzioni | (977) | (1.015) |
| 3.1 Imposte differite annullate nell'esercizio | (977) | (1.015) |
| a) rigiri | (977) | (1.015) |
| b) dovute al mutamento di criteri contabili | - | - |
| c) altre | - | - |
| 3.2 Riduzioni di aliquote fiscali | - | - |
| 3.3 Altre diminuzioni | - | - |
| 4. Importo finale | 705 | 1.682 |
Le variazioni in diminuzione delle imposte differite in contropartita del patrimonio netto si riferiscono alla vendita dei titoli di debito classificati nella categoria "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva".
Nessuna informazione da segnalare.

Sezione 11 – Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione e passività associate – Voce 110 dell'attivo e Voce 70 del passivo
Nessun dato da segnalare
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||
| Crediti commerciali ai sensi dell'IFRS 15 | 5.397 | 3.603 | |||
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - | |||
| Crediti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 1.359 | 2.588 | |||
| Migliorie e spese incrementative sostenute su beni di terzi | 5.236 | 6.361 | |||
| Partite definitive non imputabili ad altre voci: | 14.849 | 15.632 | |||
| - titoli e cedole da regolare | 1.435 | 1.135 | |||
| - altre operazioni | 13.414 | 14.497 | |||
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Attività fiscali": | 352.224 | 258.552 | |||
| - acconti d'imposta | 346.953 | 254.035 | |||
| - crediti d'imposta | 5.271 | 4.486 | |||
| - acconti d'imposta su TFR | - | 31 | |||
| Partite in attesa di regolamento | 6.480 | 2.627 | |||
| Partite in corso di lavorazione | 5.900 | 5.600 | |||
| - POS, bancomat e Visa debit | 5.897 | 5.591 | |||
| - Altre | 3 | 9 | |||
| Partite viaggianti non attribuite ai conti di pertinenza | 4 | 14 | |||
| Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
12.931 | 34.137 | |||
| Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
79.566 | 30.696 | |||
| Totale | 992.710 | 359.810 |
La voce Crediti d'imposta acquistati include il valore di bilancio dei crediti d'imposta acquistati nel corso dell'esercizio 2021 nell'ambito del Decreto Legge 34/2020. Essi includono sia i crediti d'imposta acquistati a seguito di cessione da parte dei beneficiari diretti sia acquistati a seguito di cessione da parte di precedenti acquirenti.
Si precisa che fra i Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020 acquistati da FinecoBank sul mercato secondario, per un importo di bilancio al 31 dicembre 2021 pari a 328.560 migliaia di euro, risultano iscritti anche crediti che sono stati oggetto di sequestro preventivo, per un importo di bilancio di 39.132 migliaia di euro, da parte dell'Autorità giudiziaria in esecuzione di una ordinanza di sequestro nell'ambito di un procedimento penale che riguarda soggetti terzi. Attesa la totale estraneità della Banca ai fatti oggetto di indagine, nel presente Bilancio i suddetti crediti sono rimasti iscritti come crediti fiscali (voce "Crediti d'imposta acquistati"), alla luce del principio secondo cui, ove venga rilevato che il contribuente non aveva diritto alla detrazione, il cessionario che ha acquistato il credito d'imposta in buona fede non perde il diritto ad utilizzarlo (cfr. Agenzia delle Entrate, Circolari n. 24/E dell'8.8.2020 e n. 30/E del 22.12.2020). A tal riguardo, va, inoltre, sottolineato che: i) trattandosi di una sub-cessione, non vi è stato alcun rapporto tra FinecoBank e l'originario beneficiario della detrazione. Pertanto, è da escludere qualsiasi forma di concorso della prima nell'eventuale violazione da parte del secondo dei presupposti necessari per ottenere la detrazione e non è configurabile una responsabilità in via solidale della Banca, ai sensi dell'articolo 121, comma 6, del D.L. 34/2020; ii) sia le clausole e tutele incluse nel contratto di cessione dei crediti in discorso, sia le norme ivi richiamate (in particolare, gli articoli 1260 e seguenti del codice civile) approntano un'adeguata tutela a favore di FinecoBank, che può vantare diritti tanto sul piano dell'eventuale risoluzione della cessione (con le connesse conseguenze restitutorie), tanto su quello risarcitorio. Infine, si segnala che con il decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13, pubblicato in G.U. in pari data, all'art. 3 è disposto che, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli

121 e 122 del decreto-legge n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.
Si evidenzia, inoltre, che al 31 dicembre 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", mentre al 31 dicembre 2020 erano rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie", per un importo di 19.529 migliaia di euro. È stata inoltre prevista una specifica evidenza delle operazioni effettuate con carte di debito da addebitare alla clientela, voce "Partite in corso di lavorazione – operazioni POS, bancomat e Visa debit", rappresentate al 31 dicembre 2020 nella voce "Partite definitive non imputabili ad altre voci - altre operazioni".
Nella tabella successiva "Variazione dei Ratei e Risconti Attivi/Passivi provenienti da contratti con i clienti" si presentano le variazioni intercorse nelle voci "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" e "Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie" riportate, rispettivamente, nella tabella "Altre attività: composizione" e "Altre passività: composizione" (Sezione 8 - Passivo della presente Parte B della nota integrativa), così come richiesto dal par. 118 dell'IFRS 15.
Come sopra descritto, le esistenze iniziali sono state modificate in quanto a partire dall'esercizio 2021 i risconti attivi relativi al trattamento incentivante straordinario che la Banca accorda ai consulenti finanziari entranti in Rete sono stati rappresentati nella voce "Ratei e risconti attivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie".
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ratei e risconti attivi 31/12/2021 |
Ratei e risconti passivi 31/12/2021 |
|
| Esistenze iniziali | 30.696 | 9.731 |
| Modifica saldi apertura | 19.529 | - |
| Aumenti | 58.988 | 14.423 |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riprese di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | - | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | 58.988 | 14.423 |
| Diminuzioni | (29.647) | (6.268) |
| a) operazioni di aggregazione aziendale | - | - |
| b) adeguamenti dei ricavi su base cumulativa che incidono sulle corrispondenti attività derivanti da contratto o passività derivanti da contratto, in particolare gli adeguamenti dovuti a una modifica della valutazione dei progressi, a una modifica della stima del prezzo dell'operazione (inclusa l'eventuale modifica della valutazione riguardante la limitazione della stima del corrispettivo variabile) o a una modifica del contratto; (IFRS 15 Par 118.b) |
- | - |
| c) riduzione di valore dell'attività derivante da contratto (IFRS 15 Par 118.c) | (1) | - |
| d) modifica dei tempi necessari perché il diritto al corrispettivo diventi incondizionato (vale a dire, perché l'attività derivante da contratto sia riclassificata come credito) (IFRS 15 Par 118.d) |
- | - |
| e) modifica dei tempi necessari perché l'obbligazione di fare sia adempiuta (ossia per la rilevazione dei ricavi provenienti da una passività derivante da contratto) (IFRS 15 Par 118.e) |
- | - |
| f) altro | (29.646) | (6.268) |
| Rimanenze finali | 79.566 | 17.886 |
La voce "Aumenti f) altro" include il valore al 31 dicembre 2021 dei ratei e risconti sorti nell'esercizio 2021. La voce "Diminuzioni f) altro" include il rigiro a conto economico, per la quota di competenza dell'esercizio 2021, dei ratei e risconti in essere al 31 dicembre 2020.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dal paragrafo 120 dell'IFRS15 ("Prezzo dell'operazione assegnato alle rimanenti obbligazioni di fare"), di seguito si fornisce una informativa quantitativa con la suddivisione temporale (entro 1 anno e oltre 1 anno) dei ratei attivi e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Durata attese delle obbligazioni di fare <=1 anno |
Durata attese delle obbligazioni di fare >1 anno |
|
| 31/12/2021 | 31/12/2021 | |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Attività (IFRS 15 Par 120a) |
18.542 | - |
| Importo aggregato del prezzo dell'operazione assegnato alle obbligazioni di fare non adempiute (o parzialmente adempiute) alla fine dell'esercizio - Altre Passività (IFRS 15 Par 120a) |
1.311 | 4.879 |
| Totale | 19.853 | 4.879 |
Si segnala, infine, che l'ammontare complessivo dei ricavi da servizi alla clientela riguardanti le "obbligazioni di fare" non ancora soddisfatte, di cui alla tabella sopra riportata, è pari a 24.732 migliaia di euro. L'80% di tale ammontare riguarda performance obligation che ci si attende verranno soddisfatte entro la data di chiusura del prossimo esercizio.

1.1 Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione merceologica dei debiti verso banche
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia operazioni/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| 1. Debiti verso banche centrali | 1.034.228 | X | X | X | 949.604 | X | X | X | |
| 2. Debiti verso banche | 190.985 | X | X | X | 115.255 | X | X | X | |
| 2.1 Conti correnti e depositi a vista | 62.800 | X | X | X | 43.317 | X | X | X | |
| 2.2 Depositi a scadenza | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.3 Finanziamenti | 42.437 | X | X | X | 53.422 | X | X | X | |
| 2.3.1 Pronti contro termine passivi | 42.437 | X | X | X | 53.422 | X | X | X | |
| 2.3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.4 Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali |
- | X | X | X | - | X | X | X | |
| 2.5 Debiti per leasing | 3.910 | X | X | X | 4.225 | X | X | X | |
| 2.6 Altri debiti | 81.838 | X | X | X | 14.291 | X | X | X | |
| Totale | 1.225.213 | - | 1.032.069 | 190.985 | 1.064.859 | - | 942.640 | 115.255 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
La voce 1. "Debiti verso banche centrali" include esclusivamente la liquidità ricevuta dalla Banca centrale nell'ambito delle operazioni TLTRO III. In particolare, FinecoBank ha partecipato alla 6^ e 7^ tranche del programma TLTRO III per un importo complessivo di 1.045.000 migliaia di euro.
La voce 2.3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.6 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| 31/12/2021 | Totale | Totale 31/12/2020 |
||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair Value | ||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | |
| 1. Conti correnti e depositi a vista | 29.518.974 | X | X | X | 28.033.748 | X | X | X |
| 2. Depositi a scadenza | 1 | X | X | X | 213 | X | X | X |
| 3. Finanziamenti | 100.301 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.1 Pronti contro termine passivi | 100.301 | X | X | X | 103.584 | X | X | X |
| 3.2 Altri | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 4. Debiti per impegni di riacquisto di propri strumenti patrimoniali | - | X | X | X | - | X | X | X |
| 5. Debiti per leasing | 60.824 | X | X | X | 61.288 | X | X | X |
| 6. Altri debiti | 155.830 | X | X | X | 151.488 | X | X | X |
| Totale 29.835.930 | - | - | 29.835.930 | 28.350.321 | - | 213 | 28.350.109 |
Legenda:
VB: Valore di bilancio
La voce 3.1 "Finanziamenti - Pronti contro termine passivi" non comprende la forma tecnica del prestito titoli con garanzia costituita da altri titoli ovvero senza garanzia. Tali operazioni sono esposte tra le operazioni "fuori bilancio" nella tabella A.1.7 riportata nella Parte E - Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1 – Rischio di credito - Informazioni di natura quantitativa della presente nota integrativa.
Le attività e passività finanziarie possono essere oggetto di compensazione quando la società ha correntemente un diritto legale a compensare gli importi rilevati contabilmente e intende estinguere per il residuo netto, o realizzare l'attività e contemporaneamente estinguere la passività, come previsto dallo IAS 32.
Oltre a rispettare le previsioni dello IAS 32, la Banca effettua la compensazione delle attività e passività finanziarie solo quando:
Nella tabella sopra riportata le operazioni di pronti contro termine effettuate sul mercato MTS e regolate attraverso una Controparte Centrale sono state esposte compensate. L'effetto della compensazione è esposto nella tabella "5. Attività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" e nella tabella "6. Passività finanziarie oggetto di compensazione in bilancio, oppure soggette ad accordi-quadro di compensazione o ad accordi similari" riportate nella parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale della presente nota integrativa.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.
L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli/Valori | Totale 31/12/2020 |
||||||||
| Fair Value | Fair Value | ||||||||
| VB | L1 | L2 | L3 | VB | L1 | L2 | L3 | ||
| A. Titoli | |||||||||
| 1. obbligazioni | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - | |
| 1.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 1.2 altre | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - | |
| 2. altri titoli | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.1 strutturate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2.2 altre | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 497.266 | 489.712 | - | - | - | - | - | - |
Nel mese di ottobre FinecoBank ha portato a termine il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred per un importo complessivo pari a 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,5%.
Le Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato sono presentate sulla base del loro fair value e della loro gerarchia di fair value al solo fine di adempiere alle richieste d'informativa di bilancio. Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo "A.4 - Informativa sul fair value" riportato nella Parte A - Politiche contabili della presente nota integrativa.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Scaglioni temporali | Fino a 1 anno | Da 1 a 2 anni | Da 2 a 3 anni | Da 3 a 4 anni | Da 4 a 5 anni | Oltre 5 anni |
| Debiti per leasing | 10.435 | 9.127 | 8.919 | 8.294 | 7.004 | 20.954 |
| - Debiti per leasing - Banche | 360 | 383 | 391 | 400 | 409 | 1.967 |
| - Debiti per leasing - Clientela | 10.075 | 8.744 | 8.528 | 7.894 | 6.595 | 18.987 |
L'ammontare dei flussi finanziari per leasing pagati nel corso dell'esercizio 2021 è pari a 11.425 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||||||||
| Tipologia operazioni/Valori | Fair Value | Fair | Fair Value | Fair Value * |
|||||||
| VN | L1 | L2 | L3 | Value * | VN | L1 L2 |
L3 | ||||
| A. Passività per cassa | |||||||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | 589 | 272 | - | - | 272 | 593 | 467 | - | 18 | 485 | |
| 3. Titoli di debito | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1 Obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1.1 Strutturate | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.1.2 Altre obbligazioni | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2 Altri titoli | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2.1 Strutturati | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| 3.2.2 Altri | - | - | - | - | X | - | - | - | - | X | |
| Totale (A) | 589 | 272 | - | - | 272 | 593 | 467 | - | 18 | 485 | |
| B. Strumenti derivati | |||||||||||
| 1. Derivati finanziari | X | 2.214 | 1.931 | - | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X | |
| 1.1 Di negoziazione | X | 2.214 | 1.931 | - | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X | |
| 1.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 1.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2. Derivati creditizi | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.1 Di negoziazione | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.2 Connessi con la fair value option | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| 2.3 Altri | X | - | - | - | X | X | - | - | - | X | |
| Totale (B) | X | 2.214 | 1.931 | - | X | X | 3.561 | 1.843 | - | X | |
| Totale (A+B) | X | 2.486 | 1.931 | - | X | X | 4.028 | 1.843 | 18 | X |
VN = valore nominale o nozionale
L1 = Livello 1
L2 = Livello 2 L3 = Livello 3
Fair value* = Fair value calcolato escludendo le variazioni di valore dovute al cambiamento del merito creditizio dell'emittente rispetto alla data di emissione
I derivati finanziari comprendono la valutazione negativa dei contratti CFD forex, su indici, azioni, tassi di interesse e commodities, Knock Out Option e Turbo Certificates emessi, nonché i contratti derivati regolamentati o stipulati con controparti istituzionali utilizzati per la copertura gestionale dei suddetti contratti derivati, per un importo pari a 2.214 migliaia di euro (1.876 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nel punto B.1.1 "Strumenti derivati - Derivati finanziari di negoziazione" sono state ricondotte anche le valutazioni negative dei contratti di compravendita a pronti di titoli che soddisfano la definizione di "posseduti per negoziazione" e valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way"), per un importo pari a 1.931 migliaia di euro (3.528 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).
Nessun dato da segnalare.

2.3 Dettaglio della "Passività finanziarie di negoziazione": debiti strutturati
Nessun dato da segnalare.
Sezione 3 – Passività finanziarie designate al fair value – Voce 30 Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value | 31/12/2021 | VN | Fair value | 31/12/2020 | VN | |||
| L1 | L2 | L3 | 31/12/2021 | L1 | L2 | L3 | 31/12/2020 | |
| A. Derivati finanziari | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 |
| 1) Fair value | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3) Investimenti esteri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Derivati creditizi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1) Fair value | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2) Flussi finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | 57.313 | - | 2.638.780 | - | 214.388 | - | 6.257.777 |
Legenda
VN = valore nozionale L1 = Livello 1 L2 = Livello 2 L3 = Livello 3

| (Importi in migliaia) | |||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Tipo di copertura | Fair Value | Flussi finanziari | |||||||||||
| Specifica | |||||||||||||
| Titoli di debito e tassi di interesse |
Titoli di capitale e indici azionari |
Valute e oro |
Credito | Merci | Altri | Generica | Specifica | Generica | Investim. esteri |
||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | X | X | X | - | X | X | |||
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
36.855 | X | - | - | X | X | X | - | X | X | |||
| 3. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | 20.458 | X | - | X | |||
| 4. Altre operazioni | - | - | - | - | - | - | X | - | X | - | |||
| Totale attività | 36.855 | - | - | - | - | - | 20.458 | - | - | - | |||
| 1. Passività finanziarie | - | X | - | - | - | - | X | - | X | X | |||
| 2. Portafoglio | X | X | X | X | X | X | - | X | - | X | |||
| Totale passività | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |||
| 1. Transazioni attese | X | X | X | X | X | X | X | - | X | X | |||
| 2. Portafoglio di attività e passività finanziarie |
X | X | X | X | X | X | - | X | - | - |
Sezione 5 – Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica – Voce 50
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Adeguamento di valore delle passività coperte/ Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Adeguamento positivo delle passività finanziarie | 7.950 | 17.714 |
| 2. Adeguamento negativo delle passività finanziarie | - | - |
| Totale | 7.950 | 17.714 |
Sezione 6 – Passività fiscali – Voce 60 Vedi sezione 10 dell'attivo.
Sezione 7 – Passività associate ad attività in via di dismissione - Voce 70 Vedi sezione 11 dell'attivo.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Altri debiti relativi ad Amministratori e Sindaci | 183 | 195 |
| Altri debiti relativi al personale dipendente | 12.850 | 12.788 |
| Contributi previdenziali da versare | 7.818 | 7.012 |
| Debiti di funzionamento non connessi con la prestazione di servizi finanziari | 29.826 | 30.716 |
| Debiti per accordi di pagamento basati su azioni | 35 | 47 |
| Partite definitive ma non imputabili ad altre voci: | 51.354 | 49.335 |
| - titoli e cedole da regolare | 11.535 | 11.513 |
| - deleghe di pagamento | 27.339 | 28.777 |
| - altre partite | 12.480 | 9.045 |
| Partite fiscali diverse da quelle imputate alla voce "Passività fiscali": | 102.028 | 48.532 |
| - somme trattenute a terzi quali sostituti d'imposta | 54.332 | 37.519 |
| - altre | 47.696 | 11.013 |
| Partite illiquide per operazioni di portafoglio | 15.407 | 23.273 |
| Partite in attesa di regolamento: | 88.879 | 83.525 |
| - bonifici in partenza | 88.851 | 83.522 |
| - POS e bancomat | 28 | 3 |
| Partite in corso di lavorazione: | 1.018 | 662 |
| - bonifici in arrivo | 986 | 647 |
| - altre partite in corso di lavorazione | 32 | 15 |
| Ratei e risconti passivi diversi da quelli provenienti da contratti con i clienti e diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
361 | 160 |
| Ratei e risconti passivi provenienti da contratti con i clienti diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle pertinenti attività o passività finanziarie |
17.886 | 9.731 |
| Somme a disposizione della clientela | 8.758 | 3.991 |
| Totale | 336.403 | 269.967 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| A. Esistenze iniziali | 4.924 | 4.810 |
| B. Aumenti | 163 | 125 |
| B.1 Accantonamenti dell'esercizio | 32 | 40 |
| B.2 Altre variazioni | 131 | 85 |
| C. Diminuzioni | (54) | (11) |
| C.1 Liquidazioni effettuate | (54) | (11) |
| C.2 Altre variazioni | - | - |
| D. Rimanenze finali | 5.033 | 4.924 |
| Totale | 5.033 | 4.924 |
Il Fondo trattamento di fine rapporto del personale è da intendersi come una "prestazione successiva al rapporto di lavoro a benefici definiti", pertanto la sua iscrizione in bilancio ha richiesto la stima, con tecniche attuariali, dell'ammontare delle prestazioni maturate dai dipendenti e l'attualizzazione delle stesse. La determinazione di tali prestazioni è stata effettuata da un attuario esterno utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito" (si veda A.2 - Parte relativa alle principali voci di bilancio).
Il trattamento di fine rapporto copre l'ammontare dei diritti maturati a tale titolo al 31 dicembre 2021 dal personale dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro ed integrativi aziendali.
L'esercizio in corso è stato interessato dai normali accadimenti riferibili al fondo trattamento di fine rapporto in conformità alle previsioni di legge ed agli accordi aziendali vigenti.
Nel corso del 2007 è entrata in vigore la riforma della previdenza complementare di cui al D.Lgs. 252/2005, a seguito della quale le quote di trattamento di fine rapporto maturate fino al 31.12.2006 sono rimaste in azienda, mentre le quote di trattamento di fine rapporto maturande a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente (esercitata entro il 30.06.2007), destinate a forme di previdenza complementare ovvero al Fondo di Tesoreria dell'INPS. Ne consegue che:
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della rimisurazione della passività.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,00% | 0,65% |
| Tasso di inflazione atteso | 1,80% | 0,90% |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Trattamento di fine rapporto: altre informazioni | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| Accantonamento dell'esercizio | 32 | 40 |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro correnti | - | - |
| - Interessi passivi sull'obbligazione a benefici definiti | 32 | 40 |
| - Utili e perdite da riduzioni o estinzioni | - | - |
| - Costo previdenziale relativo alle prestazioni di lavoro passate | - | - |
| (Utili) Perdite attuariali rilevati a Riserve da valutazione (OCI) | 131 | 35 |
| - Utili/perdite attuariali sull'esercizio | 35 | (52) |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi demografiche | - | - |
| - Utili/perdite attuariali su ipotesi finanziarie | 96 | 87 |
Come richiesto dallo IAS 19 Revised, è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali. Una variazione di - 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 133 migliaia di euro (+2,64%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe una riduzione della passività di 128 migliaia di euro (-2,54%). Una variazione di – 25 basis points del tasso di inflazione comporterebbe una riduzione della passività di 77 migliaia di euro (-1,53%), mentre un equivalente aumento del tasso determinerebbe un incremento della passività di 78 migliaia di euro (+1,56%).
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
| 1. Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | 52 | 61 |
| 2. Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate | - | - |
| 3. Fondi di quiescenza aziendali | - | - |
| 4. Altri fondi per rischi ed oneri | 116.704 | 112.580 |
| 4.1 controversie legali e fiscali | 28.288 | 28.363 |
| 4.2 oneri per il personale | 5.918 | 5.088 |
| 4.3 altri | 82.498 | 79.129 |
| Totale | 116.756 | 112.641 |
La voce 4.1 "controversie legali e fiscali" accoglie, principalmente, gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti per 24.552 migliaia di euro (24.627 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli accantonamenti per vertenze fiscali (sanzioni e interessi) per 3.736 migliaia di euro (3.736 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso nella misura in cui si ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
La voce 4.2 "oneri per il personale" accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e/o l'ammontare.

La voce 4.3 "Altri" accoglie il Fondo di indennità suppletiva di clientela, per un importo pari a 79.801 migliaia di euro (73.136 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza, per un importo pari a 434 migliaia di euro (416 migliaia di euro al 31 dicembre 2020) e gli altri fondi costituiti a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, per un importo pari a 2.263 migliaia di euro (5.577 migliaia di euro al 31 dicembre 2020), tra i quali, in particolare, gli accantonamenti effettuati per eventi formativi per i consulenti finanziari.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Fondi su altri impegni e altre garanzie rilasciate |
Fondi di quiescenza | Altri fondi per rischi ed oneri |
Totale | |
| A. Esistenze iniziali | - | - | 112.580 | 112.580 |
| B. Aumenti | - | - | 18.442 | 18.442 |
| B.1 Accantonamento dell'esercizio | - | - | 16.387 | 16.387 |
| B.2 Variazioni dovute al passare del tempo | - | - | 415 | 415 |
| B.3 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | 41 | 41 |
| B.4 Altre variazioni | - | - | 1.599 | 1.599 |
| C. Diminuzioni | - | - | (14.318) | (14.318) |
| C.1 Utilizzo nell'esercizio | - | - | (14.278) | (14.278) |
| C.2 Variazioni dovute a modifiche del tasso di sconto | - | - | (40) | (40) |
| C.3 Altre variazioni | - | - | - | - |
| D. Rimanenze finali | - | - | 116.704 | 116.704 |
La voce B.1 Accantonamento dell'esercizio include gli accantonamenti netti rilevati nel conto economico. La voce C.1 Utilizzo nell'esercizio include solo gli utilizzi monetari.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondi per rischio di credito relativo a impegni e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
Totale | ||
| 1. Impegni a erogare fondi | 29 | - | - | - | 29 | |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 23 | - | - | - | 23 | |
| Totale | 52 | - | - | - | 52 |
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
|
| Controversie legali e fiscali | 28.288 | 28.363 |
| - Cause in corso | 20.635 | 20.518 |
| - Reclami | 3.917 | 4.109 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.918 | 5.088 |
| Altri | 82.498 | 79.129 |
| - Indennità suppletiva clientela | 79.801 | 73.136 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 434 | 416 |
| - Altri fondi | 2.263 | 5.577 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 116.704 | 112.580 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Fondo rischi e oneri | Totale | Utilizzi | Trasferimenti e altre variazioni |
Utili (perdite) attuariali IAS 19R * |
Accantonamenti netti** |
Totale |
| 31/12/2020 | 31/12/2021 | |||||
| Controversie legali e fiscali | 28.363 | (2.673) | - | - | 2.598 | 28.288 |
| - Cause in corso | 20.518 | (2.508) | 572 | - | 2.053 | 20.635 |
| - Reclami | 4.109 | (165) | (572) | - | 545 | 3.917 |
| - Vertenze fiscali | 3.736 | - | - | - | - | 3.736 |
| Oneri per il personale | 5.088 | (5.007) | - | - | 5.837 | 5.918 |
| Altri | 79.129 | (6.598) | - | 1.599 | 8.368 | 82.498 |
| - Indennità suppletiva clientela | 73.136 | (1.381) | - | 1.584 | 6.462 | 79.801 |
| - Indennità contrattuale e patti di non concorrenza | 416 | - | - | 15 | 3 | 434 |
| - Altri fondi | 5.577 | (5.217) | - | - | 1.903 | 2.263 |
| Totale fondo rischi ed oneri - altri fondi | 112.580 | (14.278) | - | 1.599 | 16.803 | 116.704 |
* La voce "Utili (perdite) attuariali IAS 19R" comprende gli utili (perdite) rilevati nella voce "Riserva da valutazione" in applicazione dello IAS 19R.
** La voce "Accantonamenti netti" comprende alcuni oneri ricompresi a voce propria di conto economico per meglio rifletterne la natura (ad esempio "Spese per il personale", Spese amministrative" e "Interessi passivi e oneri assimilati").
La tabella seguente riporta le principali ipotesi attuariali utilizzate ai fini della misurazione della passività relativa al Fondo indennità suppletiva di clientela e Fondo indennità contrattuale.
| Descrizione delle principali ipotesi attuariali | 31/12/2021 | 31/12/2020 |
|---|---|---|
| Tasso di attualizzazione | 1,00% | 0,65% |
| Tasso di incremento salariale | 0,00% | 0,00% |

Come richiesto dallo IAS 19 Revised è stata effettuata una sensitivity analysis al fine di individuare come cambia il valore attuale dell'obbligazione al modificarsi delle ipotesi attuariali ritenute più significative, tenute costanti le altre assunzioni attuariali.
Con riferimento all'indennità suppletiva di clientela, una variazione di -25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 2.047 migliaia di euro (+2,57%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 1.968 migliaia di euro (-2,47%). Una variazione di - 25 basis points della base salariale comporterebbe una riduzione della passività di 505 migliaia di euro (-0,63%); un equivalente aumento della base salariale, invece, comporterebbe un aumento della passività di 517 migliaia di euro (+0,65%).
Con riferimento all'Indennità contrattuale, una variazione di – 25 basis points del tasso di attualizzazione comporterebbe un aumento della passività di 5 migliaia di euro (+1,97%); un equivalente aumento del tasso, invece, comporterebbe una riduzione della passività di 5 migliaia di euro (-1,91%). Una variazione di -/+ 25 basis points della base salariale non comporterebbe alcuna variazione significativa della passività.
Inoltre, per quanto riguarda gli altri fondi iscritti in bilancio in base allo IAS 37, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo (di regola quando si prevede che l'esborso si verificherà oltre 18 mesi dalla data di rilevazione), l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato. Alla data del 31 dicembre 2021 è stata effettuata un'analisi volta a valutare l'impatto sugli accantonamenti effettuati della variazione di +/- 25 basis points del tasso di attualizzazione e non sono stati evidenziati impatti significativi.
Il Fondo rischi per controversie legali include gli accantonamenti effettuati a fronte di reclami e controversie relative a danni cagionati alla clientela per illeciti comportamenti da parte dei consulenti finanziari della Banca, accantonamenti relativi alle controversie in essere con i consulenti finanziari (generalmente di stampo giuslavoristico) ed alle altre vertenze giudiziarie ed extragiudiziarie in corso con la clientela, in relazione all'ordinaria attività bancaria svolta, e altri soggetti. Tale fondo include, oltre alle spese processuali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che assistono la Banca nelle controversie in corso. Tale stima è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
Il Fondo indennità suppletiva di clientela è costituito a fronte dell'indennità di fine rapporto da riconoscere alla rete dei consulenti finanziari, ai sensi dell'art. 1751 del Codice Civile, nel caso di scioglimento del contratto per fatto non imputabile al consulente, quale, ad esempio, il raggiungimento dell'età pensionabile. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo è stata effettuata, secondo quanto previsto dallo IAS 19, avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo Oneri per il personale accoglie gli accantonamenti effettuati a fronte delle remunerazioni variabili da erogare al personale dipendente negli esercizi successivi, per i quali risultano incerti la scadenza e l'ammontare.
Il Fondo indennità contrattuale e patti di non concorrenza sono correlati all'operatività di un numero limitato di consulenti finanziari e sono previsti contrattualmente. In particolare, il patto di non concorrenza è un'estensione dell'obbligo di fedeltà al termine del rapporto di lavoro che protegge la Banca da un'eventuale attività di concorrenza da parte dell'ex consulente finanziario; l'indennità contrattuale è una speciale indennità che la Banca si impegna a corrispondere al consulente finanziario, che ha esercitato la facoltà di cedere a terzi i diritti e gli obblighi nascenti dal contratto stipulato con la Banca, ove questi, dopo la cessazione del rapporto di lavoro, continui a mantenere un comportamento corretto sotto il profilo etico-professionale nei confronti della Banca, con particolare riguardo al portafoglio clienti. La valutazione dell'onere connesso alle obbligazioni in essere a fine periodo relativamente all'indennità contrattuale è stata effettuata avvalendosi del supporto di un attuario esterno indipendente.
Il Fondo rischi per controversie fiscali è costituito a fronte delle contestazioni ricevute da parte dell'Agenzia delle Entrate in seguito alle verifiche fiscali subite dalla Banca nel corso degli anni ed in relazione alle quali la Banca, ritenendo di aver calcolato le imposte correttamente e legittimamente, ha presentato ricorso nei diversi gradi di giudizio.
Nel suddetto fondo rischi ed oneri sono stati accantonati gli importi per sanzioni e interessi relativi alle maggiori imposte oggetto di contestazione e richieste dall'Amministrazione finanziaria tramite cartelle esattoriali o avvisi di pagamento e per l'onere stimato delle spese legali da sostenere nei diversi gradi di giudizio.
Per maggiori dettagli si rinvia alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura - Sezione 1.5 – Rischi operativi - paragrafo "Rischi derivanti da contenziosi e verifiche di natura tributaria" della presente nota integrativa.
Gli Altri fondi sono costituiti, principalmente, a fronte di rischi legati al business e all'operatività della Banca, tra i quali, in particolare, gli accantonamenti per eventi formativi per i consulenti finanziari. Al 31 dicembre 2020 gli Altri fondi accoglievano, inoltre, gli accantonamenti effettuati per piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari pagati nel corso dell'esercizio 2021.
Sezione 11 – Azioni rimborsabili – Voce 120 Nessun dato da segnalare.

Al 31 dicembre 2021 il capitale sociale ammonta a 201.267 migliaia di euro, composto da 609.899.770 azioni ordinarie di nominali 0,33 euro.
Al 31 dicembre 2021 la Banca detiene in portafoglio numero 122.866 azioni della Capogruppo FinecoBank, in relazione ai piani di incentivazione a favore dei consulenti finanziari, corrispondenti allo 0,02% delle azioni rappresentanti il capitale sociale, per un ammontare pari a 1.440 migliaia di euro. Nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 570 migliaia di euro.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione riunitosi l'8 febbraio 2021, ha approvato l'esecuzione dei seguenti sistemi di incentivazione/fidelizzazione:
A fronte degli aumenti di capitale sopra descritti sono state conseguentemente ridotte le riserve di utili disponibili.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | |
| Capitale sociale | 201.267 | 201.153 |
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| Riserve | 634.146 | 648.882 |
| - Riserva legale | 40.253 | 40.229 |
| - Riserva straordinaria | 550.415 | 571.228 |
| - Riserva azioni proprie | 1.440 | 1.189 |
| - Altre riserve | 42.040 | 36.238 |
| (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) |
| Riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) |
| Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| Utile (Perdita) d'esercizio | 368.601 | 323.123 |
| Totale | 1.698.633 | 1.671.072 |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Tipologie | Ordinarie | Altre |
| A. Azioni esistenti all'inizio dell'esercizio | 609.434.109 | - |
| - interamente liberate | 609.554.043 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
| A.1 Azioni proprie (-) | (119.934) | - |
| A.2 Azioni in circolazione: esistenze iniziali | 609.434.109 | - |
| B. Aumenti | 397.795 | - |
| B.1 Nuove emissioni | 345.727 | - |
| - a pagamento: | - | - |
| - operazioni di aggregazioni di imprese | - | - |
| - conversione di obbligazioni | - | - |
| - esercizio di warrant | - | - |
| - altre | - | - |
| - a titolo gratuito: | 345.727 | - |
| - a favore dei dipendenti | 327.390 | - |
| - a favore degli amministratori | - | - |
| - altre | 18.337 | - |
| B.2 Vendita di azioni proprie | - | - |
| B.3 Altre variazioni | 52.068 | - |
| C. Diminuzioni | (55.000) | - |
| C.1 Annullamento | - | - |
| C.2 Acquisto di azioni proprie | (55.000) | - |
| C.3 Operazioni di cessione di imprese | - | - |
| C.4 Altre variazioni | - | - |
| D. Azioni in circolazione: rimanenze finali | 609.776.904 | - |
| D.1 Azioni proprie (+) | 122.866 | - |
| D.2 Azioni esistenti alla fine dell'esercizio | 609.899.770 | - |
| - interamente liberate | 609.899.770 | - |
| - non interamente liberate | - | - |
Nella voce B.3 "Altre variazioni" sono state riportate le azioni assegnate ai consulenti finanziari nell'ambito dei piani "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA" a favore dei consulenti finanziari e manager di rete della Banca.
Le azioni non sono soggette a diritti, privilegi o vincoli; non vi sono azioni riservate per emissione sotto opzione e contratti di vendita.
Le riserve di utili sono costituite dalla:

Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'esecuzione dei sistemi di incentivazione/fidelizzazione con conseguente aumento di capitale, a fronte dei quali sono state ridotte le riserve di utili disponibili, in particolare la Riserva straordinaria, per un importo di 114 migliaia di euro. La medesima riserva è stata utilizzata anche a fronte del pagamento dei costi direttamente attribuibili alle suddette operazioni di aumento di capitale, per un importo di 6 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Si ricorda che tenuto conto della Raccomandazioni della Banca Centrale Europea BCE/2020/62 del 15 dicembre 2020 e della Banca d'Italia del 18 dicembre 2020, concernente le politiche in materia di distribuzioni dei dividendi e riacquisti di azioni proprie che gli enti creditizi e i gruppi bancari avrebbero dovuto adottare nel contesto economico gravato dell'emergenza COVID-19, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, aveva deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti, convocata per il 28 aprile 2021, l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, pari a 323.123 migliaia di euro.
L'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank del 28 aprile 2021 ha approvato la seguente destinazione dell'utile dell'esercizio 2020 di FinecoBank S.p.A.:
In data 23 luglio 2021, la Banca Centrale Europea ha deciso di non estendere oltre settembre 2021 la Raccomandazione BCE/2020/62, invitando comunque le banche ad adottare prudenza nelle decisioni sui dividendi e sul riacquisto di azioni proprie, considerando con attenzione la sostenibilità del proprio modello di business e senza sottostimare il rischio che perdite aggiuntive potranno in seguito incidere sull'evoluzione del profilo patrimoniale, quando le misure di sostegno adottate giungeranno a scadenza. In data 27 luglio 2021 anche Banca d'Italia ha pubblicato una nuova raccomandazione sulla distribuzione di dividendi e sulle politiche di remunerazione variabile delle banche, che abroga la Raccomandazione del 16 dicembre 2020, con la quale, in linea con la decisione assunta dalla Banca Centrale Europea, ha comunicato che la precedente Raccomandazione sui dividendi e sulle politiche di remunerazione sarebbe rimasta in vigore fino al 30 settembre 2021 e che Banca d'Italia tornerà ad adottare i criteri di valutazione del capitale e dei piani di distribuzione dei dividendi e di riacquisto di azioni da parte delle banche nell'ambito dell'ordinario processo SREP.
Fermo il dialogo allora in corso con la Banca d'Italia, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.247 migliaia di euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. In data 21 ottobre 2021 l'Assemblea degli Azionisti ha approvato la suddetta proposta. La cedola è stata staccata il 22 novembre 2021 e messa in pagamento il 24 novembre 2021.
Come precedentemente descritto nel paragrafo 12.1 "Capitale e Azioni proprie: composizione", nel corso del 2021 sono state acquistate 55.000 azioni, per un importo di 820 migliaia di euro, in relazione al "Sistema incentivante 2020 PFA" a favore dei consulenti finanziari identificati come "Personale più rilevante" e sono state assegnate ai consulenti finanziari n. 11.548, n. 5.527, n. 10.306 e n. 24.687 azioni ordinarie FinecoBank, detenute in portafoglio, nell'ambito rispettivamente del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA", "Sistema Incentivante 2017 PFA", "Sistema Incentivante 2018 PFA" e "Sistema Incentivante 2019 PFA", per un importo complessivo di 570 migliaia di euro. Conseguentemente la Riserva azioni proprie si è incrementata complessivamente di 251 migliaia di euro con contestuale riduzione della Riserva straordinaria.
Nel corso dell'esercizio 2021, inoltre, la Riserva straordinaria è stata utilizzata a fronte del pagamento delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso dalla Banca in data 31 gennaio 2018, per un importo di 6.989 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità, e dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo di 12.778 migliaia di euro al netto della relativa fiscalità.
Si evidenzia, infine, che con la Legge di stabilità del 2021 è stata espressamente riconosciuta la possibilità di applicare anche all'avviamento e alle altre attività immateriali risultanti in bilancio al 31 dicembre 2019 le previsioni in materia di riallineamento fiscale previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020 relativamente ai beni d'impresa. In tale ambito, il Consiglio di Amministrazione, nella seduta del 10 giugno 2021, ha deliberato il riallineamento dei valori fiscali degli avviamenti iscritti nel bilancio di FinecoBank al 31 dicembre 2019 per un importo totale di 89.025 migliaia di euro. In ragione del predetto riallineamento, è stato appostato, a valere sulla Riserva straordinaria, un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione per una quota di 86.354 migliaia euro, pari all'importo degli avviamenti riallineati al netto dell'imposta sostitutiva pagata.
In conformità all'art. 2427, comma 7-bis c.c., e secondo il documento n.1 emanato il 25 ottobre 2004 dall'Organismo Italiano di Contabilità, si fornisce l'indicazione analitica delle voci del patrimonio netto distinguendole in relazione alla loro disponibilità, distribuibilità ed al loro utilizzo negli ultimi tre esercizi.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Natura/descrizione | Importo | Possibilità di utilizzazione |
Quota disponibile |
Riepilogo delle utilizzazioni effettuate nei tre esercizi precedenti |
||
| Per copertura perdite |
Per altre ragioni |
|||||
| Capitale | 201.267 | |||||
| Strumenti di capitale | 500.000 | |||||
| Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | A, B, C | 1.934 | (1) | ||
| Riserve: | ||||||
| Riserva legale | 40.253 | B | 40.253 | |||
| Riserva straordinaria | 464.061 | A, B, C | 464.061 | 44.786 | ||
| Riserva straordinaria in sospensione d'imposta | 86.354 | A, B | 86.354 | (2) | ||
| Riserva connessa ai piani Equity settled | 36.392 | A, B, C | 21.952 | 19.899 | ||
| Riserva per azioni proprie | 1.440 | |||||
| Riserva da utili indisponibili (art. 6 comma 2 D.Lgs 38/2005) | 5.646 | B | 5.646 | (3) | ||
| Riserve da valutazione: | ||||||
| Riserve da valutazione Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
410 | (4) | ||||
| Riserve da valutazione utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali benefici definiti |
(6.287) | |||||
| TOTALE | 1.331.470 | 620.200 | ||||
| Quota non distribuibile | 132.253 | |||||
| Residua quota distribuibile (Ammontare distribuibile) | 487.947 |
A: per aumento di capitale. B: per copertura perdite. C: per distribuzione soci.
Note:
(1) Ai sensi dell'art. 2431 c.c., si può distribuire l'intero ammontare di tale riserva solo a condizione che la riserva legale abbia raggiunto il limite stabilito dall'art. 2430 c.c..
(2) La riserva, per un importo di 86.354 migliaia di euro, è soggetta ad un vincolo di tassabilità in caso di distribuzione, in seguito all'operazione di riallineamento fiscale degli avviamenti previste dall'art. 110 del DL 104 del 2020.
(3) La riserva può essere utilizzata per la copertura delle perdite di esercizio solo dopo aver utilizzato le riserve di utili disponibili e la riserva legale come stabilito dall'art. 6 del D.Lgs. n. 38/05. In tale caso essa è reintegrata accantonando gli utili degli esercizi successivi.
(4) La riserva, ove positiva, è indisponibile ai sensi dell'art.6 del D.Lgs 38/2005.
Dal prospetto sopra riportato risulta che l'Ammontare distribuibile è pari a 487.947 migliaia di euro, corrispondente alle riserve in corrispondenza delle quali è stata indicata la lettera C nella colonna "Possibilità di utilizzazione". Si precisa che l'Ammontare distribuibile non include l'utile dell'esercizio 2021, la cui destinazione sarà oggetto di approvazione da parte dell'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2022.
Di seguito si riportano in dettaglio gli utilizzi delle riserve effettuate nei tre esercizi precedenti.
Esercizio 2018:

all'operazione di emissione e delle cedole dello strumento finanziario Additional Tier 1 emesso in data 11 luglio 2019, per un importo, rispettivamente, di 1.764 migliaia di euro e 4.818 migliaia di euro, al netto della relativa fiscalità;
• utilizzo della "Riserva connessa ai piani Equity settled" per 6.790 migliaia di euro in seguito all'assegnazione ai Consulenti Finanziari e Manager di Rete della Banca di azioni ordinarie FinecoBank detenute in portafoglio, nell'ambito della seconda tranche del piano di stock granting "2015-2017 PFA PLAN" e della prima tranche del piano "Sistema Incentivante 2016 PFA".
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
Nel corso dell'esercizio 2021 non sono stati emessi Strumenti di capitale.
Nessun dato da segnalare.
41 Unrated e unlisted.

La tabella "1. Impegni e garanzie finanziarie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie oggetto di valutazione in base alle disposizioni contenute nel principio IFRS9. La tabella "2. Altri impegni e altre garanzie rilasciate" riporta gli impegni e le garanzie non oggetto di valutazione secondo il suddetto principio.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valore nominale su impegni e garanzie finanziarie rilasciate | Totale 31/12/2020 |
|||||
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisiti/e o originati/e |
|||
| 1. Impegni a erogare fondi | 17.791 | 420 | 11 | - | 18.222 | 22.600 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | - | - | - | - | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | 55 | - | - | - | 55 | - |
| f) Famiglie | 17.736 | 420 | 11 | - | 18.167 | 22.600 |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | 27.533 | - | - | - | 27.533 | 20.817 |
| a) Banche Centrali | - | - | - | - | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - | - | - | - | - |
| c) Banche | 17.170 | - | - | - | 17.170 | 17.170 |
| d) Altre società finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - | - | - | - | - |
| f) Famiglie | 10.363 | - | - | - | 10.363 | 3.647 |
Gli impegni a erogare fondi comprendono, principalmente, gli impegni a erogare pronti contro termine attivi.
Le garanzie di natura finanziaria verso banche comprendono le fideiussioni rilasciate nel corso dell'esercizio 2012 all'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., a tempo indeterminato, per un importo di 17.166 migliaia di euro (17.166 migliaia di euro al 31 dicembre 2020). Si precisa che UniCredit S.p.A. ha rinnovato la richiesta di svincolo al competente ufficio della Direzione regionale della Liguria per consolidamento dei carichi pendenti e si è in attesa del relativo riscontro.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Valore nominale | Valore nominale | |
| Totale | Totale | |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| 1. Altre garanzie rilasciate | ||
| di cui: deteriorati | - | - |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | - | - |
| d) Altre società finanziarie | - | - |
| e) Società non finanziarie | - | - |
| f) Famiglie | - | - |
| 2. Altri impegni | 2.031.840 | 1.718.119 |
| di cui: deteriorati | 85 | 284 |
| a) Banche Centrali | - | - |
| b) Amministrazioni pubbliche | - | - |
| c) Banche | 1.349 | 2.138 |
| d) Altre società finanziarie | 21.237 | 34.098 |
| e) Società non finanziarie | 613 | 267 |
| f) Famiglie | 2.008.641 | 1.681.616 |
Gli Altri impegni comprendono i margini disponibili sulle linee di credito revocabili concesse alla clientela e le operazioni di compravendita a pronti di titoli da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Portafogli | Importo 31/12/2021 |
Importo 31/12/2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico | 2 | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | 76.524 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.611.751 | 5.082.729 |
| 4. Attività materiali | - | - |
| di cui: attività materiali che costituiscono rimanenze | - | - |
Le Attività costituite a garanzia di proprie passività e impegni indicate nella tabella sopra riportata si riferiscono a:
Oltre alle attività rappresentate nella tabella sopra riportata, la Banca ha iscritto nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato" margini di variazione, margini iniziali e depositi a garanzia, compreso il default fund, a fronte di operazioni su contratti derivati e strumenti finanziari per complessivi 257.346 migliaia di euro (452.396 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia servizi | Importo 31/12/2021 |
| 1. Esecuzione di ordini per conto della clientela | 399.705.811 |
| Titoli | 116.394.191 |
| a) acquisti | 58.893.916 |
| 1. regolati | 58.555.269 |
| 2. non regolati | 338.647 |
| b) vendite | 57.500.275 |
| 1. regolate | 57.156.789 |
| 2. non regolate | 343.486 |
| Contratti derivati | 283.311.620 |
| a) acquisti | 141.641.905 |
| 1. regolati | 141.579.113 |
| 2. non regolati | 62.792 |
| b) vendite | 141.669.715 |
| 1. regolate | 141.608.424 |
| 2. non regolate | 61.291 |
| 2. Gestioni individuale di portafogli | - |
| 3. Custodia e amministrazione di titoli | |
| a) titoli di terzi in deposito: connessi con lo svolgimento di banca depositaria (escluse le gestioni di portafogli) | - |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | - |
| 2. altri titoli | - |
| b) titoli di terzi in deposito (escluse gestioni di portafogli): altri | 16.250.020 |
| 1. titoli emessi dalla banca che redige il bilancio | 4.133 |
| 2. altri titoli | 16.245.887 |
| c) titoli di terzi depositati presso terzi | 16.250.020 |
| d) titoli di proprietà depositati presso terzi | 23.686.440 |
| 4. Altre operazioni | 51.723.348 |
| Attività di ricezione e trasmissione degli ordini | 51.723.348 |
| a) acquisti | 25.701.556 |
| b) vendite | 26.021.792 |

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche |
Ammontare lordo delle attività finanziarie (a) |
Ammontare delle passività finanziarie compensate in bilancio (b) |
Ammontare netto delle attività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
Ammontare netto (f=c-d-e) |
Ammontare netto | ||
| Strumenti finanziari (d) |
Depositi di contante ricevuti in garanzia (e) |
31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||
| 1. Derivati | 509 | - | 509 | - | 509 | - | 358 | |
| 2. Pronti contro termine | 3.067.815 | 3.067.815 | - | - | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 222 | - | 222 | 222 | - | - | - | |
| 4. Altre | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 3.068.546 | 3.067.815 | 731 | 222 | 509 | - | X |
| Totale | 31/12/2020 | 2.172.142 | 2.168.896 | 3.246 | 1.348 | 1.540 | X | 358 |
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Forme tecniche |
Ammontare lordo | Ammontare delle attività |
Ammontare netto delle passività finanziarie riportato in bilancio (c=a-b) |
Ammontari correlati non oggetto di compensazione in bilancio |
||||
| delle passività finanziarie (a) |
finanziarie compensato in bilancio (b) |
Strumenti finanziari (d) |
Depositi in contanti posti a garanzia (e) |
Ammontare netto (f=c-d-e) 31/12/2021 |
Ammontare netto 31/12/2020 |
|||
| 1. Derivati | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Pronti contro termine | 3.076.242 | 3.067.815 | 8.427 | 8.427 | - | - | - | |
| 3. Prestito titoli | 66.892 | - | 66.892 | 63.492 | - | 3.400 | 1.709 | |
| 4. Altri | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 3.143.134 | 3.067.815 | 75.319 | 71.919 | - | 3.400 | X |
| Totale | 31/12/2020 | 2.243.297 | 2.168.896 | 74.401 | 72.692 | - | X | 1.709 |
L'ammontare delle attività e passività oggetto di compensazione in bilancio è riferito alle operazioni di pronti contro termine eseguite sul mercato MTS e regolate tramite una Controparte Centrale. Si precisa, inoltre, che al 31 dicembre 2021 sono in essere contratti derivati swap con un fair value positivo di 126.970 migliaia di euro ed un fair value negativo di 57.313 migliaia di euro, per i quali è stato ricevuto un margine di variazione di 74.991 migliaia di euro, non riportati nella tabella sopra esposta in quanto oggetto di clearing presso un Partecipante diretto di una Controparte Centrale. Tali esposizioni sono state oggetto del trattamento prudenziale previsto dall'articolo 305 del Regolamento (UE) n. 575/2013.

La Banca svolge attività di prestito titoli con continuità e sistematicità, con l'obiettivo di soddisfare le richieste della propria clientela, delle controparti istituzionali e ottenere un profitto. La Banca opera sia in qualità di prestatario, prendendo in prestito i titoli dai propri clienti, sia in qualità di prestatore, utilizzando i titoli ricevuti in prestito per operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro con clientela retail ed istituzionale interessata al possesso temporaneo dei titoli oppure prestando titoli di proprietà, senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, a clientela istituzionale interessata al possesso temporaneo.
A fronte delle operazioni di prestito titoli garantite da altri titoli realizzate dalla Banca in qualità di prestatario con la clientela retail ("Portafoglio remunerato"), la Banca ha costituito in garanzia titoli di debito emessi da UniCredit S.p.A., contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", depositati in un dossier dedicato presso la banca depositaria per un ammontare superiore ai titoli presi in prestito dai clienti, con lo scopo di fornire una garanzia in monte.
Il valore nominale dei titoli ricevuti in prestito e non iscritti nell'attivo ammonta complessivamente a 44.232 migliaia di euro, per un fair value pari a 133.239 migliaia di euro, come dettagliato nella tabella sotto riportata. Si precisa che esclusi i titoli ricevuti in prestito nell'ambito delle operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro che rientrano nella piena disponibilità economica del prestatore e che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine su titoli, rilevate nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato.
Il valore di bilancio dei titoli di proprietà rilevati nelle Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato e consegnati in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli ammonta a 1.302.689 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia titoli - Valore nominale al 31 dicembre 2021 | ||||
| Titoli ricevuti in prestito da: | Ceduti | Ceduti in pronti contro termine passivi |
Altre finalità | |
| Banche | - | - | - | |
| Società finanziarie | - | 2 | - | |
| Assicurazioni | - | - | - | |
| Imprese non finanziarie | - | 101 | 10 | |
| Altri soggetti | 568 | 39.259 | 4.292 | |
| Totale valore nominale | 568 | 39.362 | 4.302 |
Tipologia titoli - Fair value al 31 dicembre 2021 Titoli ricevuti in prestito da: Ceduti Ceduti in pronti contro termine passivi Altre finalità Banche - - - Società finanziarie - 27 - Assicurazioni - - - Imprese non finanziarie - 327 18 Altri soggetti 272 118.674 13.921 Totale fair value 272 119.028 13.939
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)

Parte C – Informazioni sul conto economico
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Titoli di debito | Finanziamenti | Altre operazioni | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: |
4 | - | - | 4 | 3 |
| 1.1 Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | - | - | - | - |
| 1.2 Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - |
| 1.3 Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
4 | - | - | 4 | 3 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
695 | - | X | 695 | 1.274 |
| 3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: | 192.818 | 75.857 | X | 268.675 | 292.614 |
| 3.1 Crediti verso banche | 59.469 | 89 | X | 59.558 | 99.665 |
| 3.2 Crediti verso clientela | 133.349 | 75.768 | X | 209.117 | 192.949 |
| 4. Derivati di copertura | X | X | (34.309) | (34.309) | (21.024) |
| 5. Altre attività | X | X | 2.448 | 2.448 | 436 |
| 6. Passività finanziarie | X | X | X | 13.085 | 5.005 |
| Totale | 193.517 | 75.857 | (31.861) | 250.598 | 278.308 |
| di cui: interessi attivi su attività finanziarie impaired | - | 208 | - | 208 | 196 |
| di cui: interessi attivi su leasing finanziario | X | - | X | - | - |
I dati comparativi dell'esercizio 2020 sono stati riesposti coerentemente con la modifica apportata allo Schema di stato patrimoniale introdotta dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare 262 di Banca d'Italia, che prevede la rilevazione dei conti correnti e dei depositi a vista presso banche nella voce 10. "Cassa e disponibilità liquide". Gli interessi maturati sui suddetti crediti a vista sono rilevati nella voce "5. Altre attività", mentre nel Bilancio 2020 erano stati rilevati nella voce "3. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: 3.1 Crediti verso banche" per un importo di 370 migliaia di euro.
Nella voce 6. "Passività finanziarie" sono inclusi anche gli interessi maturati sull'operazione di TLTRO III, per un ammontare pari a 10.376 migliaia di euro.
1.2.1 Interessi attivi su attività finanziarie in valuta
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Voci | 2021 | 2020 |
| Interessi attivi su attività in valuta | 9.261 | 10.686 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Forme tecniche | Debiti | Titoli | Altre operazioni | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | (1.641) | (614) | X | (2.255) | (7.178) |
| 1.1 Debiti verso banche centrali | - | X | X | - | - |
| 1.2 Debiti verso banche | (109) | X | X | (109) | (231) |
| 1.3 Debiti verso clientela | (1.532) | X | X | (1.532) | (6.947) |
| 1.4 Titoli in circolazione | X | (614) | X | (614) | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | - - |
- | - | |
| 3. Passività finanziarie designate al fair value | - | - - |
- | - | |
| 4. Altre passività e fondi | X | X | - | - | - |
| 5. Derivati di copertura | X | X | - | - | - |
| 6. Attività finanziarie | X | X | X | (4.868) | (3.211) |
| Totale | (1.641) | (614) | - | (7.123) | (10.389) |
| di cui: interessi passivi relativi ai debiti per leasing | (971) | X X |
(971) | (1.054) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Interessi passivi su passività in valuta | (956) | (3.249) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Voci | 2021 | 2020 |
| A. Differenziali positivi relativi a operazioni di copertura | 102.958 | 100.785 |
| B. Differenziali negativi relativi a operazioni di copertura | (137.267) | (121.809) |
| C. Saldo (A-B) | (34.309) | (21.024) |

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia servizi/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| a) Strumenti finanziari | 158.264 | 163.342 |
| 1. Collocamento titoli | 18.273 | 16.569 |
| 1.1 Con assunzione a fermo e/o sulla base di un impegno irrevocabile | - | - |
| 1.2 Senza impegno irrevocabile | 18.273 | 16.569 |
| 2. Attività di ricezione e trasmissione di ordini e esecuzione di ordini per conto dei clienti | 116.522 | 115.751 |
| 2.1 Ricezione e trasmissione di ordini di uno o più strumenti finanziari | 40.666 | 38.674 |
| 2.2 Esecuzione di ordini per conto dei clienti | 75.856 | 77.077 |
| 3. Altre commissioni connesse con attività legate a strumenti finanziari | 23.469 | 31.022 |
| di cui: negoziazione per conto proprio | 23.469 | 31.022 |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| b) Corporate Finance | - | - |
| 1. Consulenza in materia di fusioni e acquisizioni | - | - |
| 2. Servizi di tesoreria | - | - |
| 3. Altre commissioni connesse con servizi di corporate finance | - | - |
| c) Attività di consulenza in materia di investimenti | 76.789 | 66.305 |
| d) Compensazione e regolamento | - | - |
| e) Custodia e amministrazione | 868 | 694 |
| 1. Banca depositaria | - | - |
| 2. Altre commissioni legate all'attività di custodia e amministrazione | 868 | 694 |
| f) Servizi amministrativi centrali per gestioni di portafogli collettive | - | - |
| g) Attività fiduciaria | 30 | 40 |
| h) Servizi di pagamento | 72.598 | 55.960 |
| 1. Conto correnti | 23.490 | 13.100 |
| 2. Carte di credito | 27.492 | 25.459 |
| 3. Carte di debito ed altre carte di pagamento | 13.034 | 9.998 |
| 4. Bonifici e altri ordini di pagamento | 8.582 | 7.403 |
| 5. Altre commissioni legate ai servizi di pagamento | - | - |
| i) Distribuzione di servizi di terzi | 425.116 | 330.681 |
| 1. Gestioni di portafogli collettive | 318.133 | 249.370 |
| 2. Prodotti assicurativi | 103.756 | 79.446 |
| 3. Altri prodotti | 3.227 | 1.865 |
| di cui: gestioni di portafogli individuali | 3.227 | 1.865 |
| j) Finanza strutturata | - | - |
| k) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| l) Impegni a erogare fondi | - | - |
| m) Garanzie finanziarie rilasciate | 60 | 38 |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| n) Operazioni di finanziamento | 431 | 582 |
| di cui: per operazioni di factoring | - | - |
| o) Negoziazione di valute | - | - |
| p) Merci | - | - |
| q) Altre commissioni attive | 1.781 | 1.360 |
| di cui: per attività di gestione di sistemi multilaterali di scambio | - | - |
| di cui: per attività di gestione di sistemi organizzati di negoziazione | - | - |
| r) Operazioni di prestito titoli | 10.267 | 8.144 |
| Totale | 746.204 | 627.146 |

L'informativa relativa alle "Commissioni attive: composizione" è stata modificata in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", applicabile a partire dai bilanci chiusi al 31 dicembre 2021. Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi all'esercizio 2020.
L'ammontare delle commissioni attive rilevate nell'esercizio 2021 ed incluse nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 1.237 migliaia di euro (1.110 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
Si segnala, infine, che la voce i) "Distribuzione di servizi di terzi 1. Gestioni di portafogli collettive" include anche le commissioni di mantenimento di quote di fondi comuni di investimento pari a 310.992 migliaia di euro (244.317 migliaia di euro nell'esercizio 2020).

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Canali/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| a) presso propri sportelli: | - | - |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | - | - |
| 3. servizi e prodotti di terzi | - | - |
| b) offerta fuori sede: | 423.642 | 330.184 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 15.198 | 13.581 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 408.444 | 316.603 |
| c) altri canali distributivi: | 19.747 | 17.066 |
| 1. gestioni di portafogli | - | - |
| 2. collocamento di titoli | 3.075 | 2.988 |
| 3. servizi e prodotti di terzi | 16.672 | 14.078 |
Le commissioni riportate nel punto (c) "altri canali distributivi" si riferiscono alle commissioni generate dal canale online e comprendono anche le commissioni incassate dalle società prodotto, collocamento e mantenimento, a fronte della sottoscrizione online di quote di fondi comuni di investimento e prodotti assicurativi.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Servizi/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| a) Strumenti finanziari | (9.749) | (10.212) |
| di cui: negoziazione di strumenti finanziari | (9.749) | (10.212) |
| di cui: collocamento di strumenti finanziari | - | - |
| di cui: gestione di portafogli individuali | - | - |
| - Proprie | - | - |
| - Delegate a terzi | - | - |
| b) Compensazione e regolamento | (6.366) | (5.235) |
| c) Custodia e amministrazione | (4.428) | (3.868) |
| d) Servizi di incasso e pagamento | (19.860) | (18.545) |
| di cui: carte di credito, carte di debito e altre carte di pagamento | (13.362) | (12.521) |
| e) Attività di servicing per operazioni di cartolarizzazione | - | - |
| f) Impegni a ricevere fondi | - | - |
| g) Garanzie finanziarie ricevute | - | - |
| di cui: derivati su crediti | - | - |
| h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi | (346.706) | (247.951) |
| i) Negoziazione di valute | - | - |
| j) Altre commissioni passive | (122) | (103) |
| k) operazioni di prestito titoli | (1.593) | (1.630) |
| Totale | (388.824) | (287.544) |
L'informativa relativa alle "Commissioni passive: composizione" è modificata, così come previsto dal 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione". Per omogeneità di confronto sono stati riesposti anche i dati relativi all'esercizio 2020.
Nella voce "h) Offerta fuori sede di strumenti finanziari, prodotti e servizi" sono inclusi gli oneri relativi ai piani Equity Settled assegnati ai consulenti finanziari, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 1.076 migliaia di euro (683 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Voci/Proventi | Totale | Totale | ||
| 2021 | 2020 | |||
| Dividendi | Proventi simili | Dividendi | Proventi simili | |
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 153 | - | 56 | - |
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | 46 | - | 52 | - |
| C. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - |
| D. Partecipazioni | 61.574 | - | 52.059 | - |
| Totale | 61.773 | - | 52.167 | - |
Nella voce D. Partecipazioni sono rilevati esclusivamente i dividendi percepiti da Fineco Asset Management DAC.

Al 31 dicembre 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 266 | 176.770 | (328) | (163.138) | 13.570 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 3.810 | - | (3.359) | 451 |
| 1.2 Titoli di capitale | 266 | 171.739 | (328) | (158.642) | 13.035 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 1.221 | - | (1.137) | 84 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | - | 636 | (5) | (751) | (120) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | - | 636 | (5) | (751) | (120) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.597 |
| 4. Strumenti derivati | 8.767 | 169.878 | (8.704) | (140.816) | 33.594 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 8.767 | 169.878 | (8.704) | (140.816) | 33.594 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 51 | 717 | (49) | (405) | 314 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 8.585 | 146.641 | (8.577) | (123.081) | 23.568 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 4.469 |
| - Altri | 131 | 22.520 | (78) | (17.330) | 5.243 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 9.033 | 347.284 | (9.037) | (304.705) | 71.641 |

Al 31 dicembre 2020
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da negoziazione (B) |
Minusvalenze (C) | Perdite da negoziazione (D) |
Risultato netto [(A+B) = (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie di negoziazione | 202 | 243.766 | (179) | (224.836) | 18.953 |
| 1.1 Titoli di debito | - | 6.608 | - | (5.589) | 1.019 |
| 1.2 Titoli di capitale | 202 | 234.041 | (179) | (216.360) | 17.704 |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | 3.117 | - | (2.887) | 230 |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 1.5 Altre | - | - | - | - | - |
| 2. Passività finanziarie di negoziazione | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 2.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - |
| 2.2 Debiti | - | - | - | - | - |
| 2.3 Altre | 1 | 1.749 | (22) | (2.524) | (796) |
| 3. Attività e passività finanziarie: differenze di cambio | X | X | X | X | 24.577 |
| 4. Strumenti derivati | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| 4.1 Derivati finanziari: | 7.193 | 215.271 | (8.078) | (174.954) | 44.877 |
| - Su titoli di debito e tassi di interesse | 29 | 1.284 | (34) | (1.207) | 72 |
| - Su titoli di capitale e indici azionari | 7.108 | 189.526 | (7.985) | (156.002) | 32.647 |
| - Su valute e oro | X | X | X | X | 5.445 |
| - Altri | 56 | 24.461 | (59) | (17.745) | 6.713 |
| 4.2 Derivati su crediti | - | - | - | - | - |
| di cui: coperture naturali connesse con la fair value option | X | X | X | X | - |
| Totale | 7.396 | 460.786 | (8.279) | (402.314) | 87.611 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| A. Proventi relativi a: | ||
| A.1 Derivati di copertura del fair value | 274.703 | 5.431 |
| A.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | - | 138.636 |
| A.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | 9.764 | 268 |
| A.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| A.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale proventi dell'attività di copertura (A) | 284.467 | 144.335 |
| B. Oneri relativi a: | ||
| B.1 Derivati di copertura del fair value | (9.793) | (139.688) |
| B.2 Attività finanziarie coperte (fair value) | (272.169) | (1.023) |
| B.3 Passività finanziarie coperte (fair value) | - | (3.883) |
| B.4 Derivati finanziari di copertura dei flussi finanziari | - | - |
| B.5 Attività e passività in valuta | - | - |
| Totale oneri dell'attività di copertura (B) | (281.962) | (144.594) |
| C. Risultato netto dell'attività di copertura (A - B) | 2.505 | (259) |
| di cui: risultato delle coperture su posizioni nette | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale 2020 |
|||||
| Utili | Perdite | Risultato netto |
Utili | Perdite | Risultato netto | ||
| A. Attività finanziarie | |||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 29.429 | (186) | 29.243 | 7.418 | (183) | 7.235 | |
| 1.1 Crediti verso banche | 9.264 | - | 9.264 | 218 | - | 218 | |
| 1.2 Crediti verso clientela | 20.165 | (186) | 19.979 | 7.200 | (183) | 7.017 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
2.898 | - | 2.898 | 1.770 | - | 1.770 | |
| 2.1 Titoli di debito | 2.898 | - | 2.898 | 1.770 | - | 1.770 | |
| 2.2 Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | |
| Totale attività (A) | 32.327 | (186) | 32.141 | 9.188 | (183) | 9.005 | |
| B. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato | |||||||
| 1. Debiti verso banche | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Debiti verso clientela | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Titoli in circolazione | - | - | - | - | - | - | |
| Totale passività (B) | - | - | - | - | - | - |
Si segnala che gli effetti economici derivanti dalle vendite delle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato, rilevati nella voce 100. "Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", sono avvenute nel rispetto del principio IFRS9 e in applicazione delle regole definite per il business model HTC.

Sezione 7 – Risultato netto delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico – Voce 110
7.1 Variazione netta di valore delle altre attività e passività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico: composizione delle attività e passività finanziarie designate al fair value
Nessun dato da segnalare.
Al 31 dicembre 2021
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 1 | 90 | (772) | (1) | (682) |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | (4) | (1) | (5) |
| 1.2 Titoli di capitale | 1 | 90 | (768) | - | (677) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | 636 |
| Totale | 1 | 90 | (772) | (1) | (46) |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Plusvalenze (A) | Utili da realizzo (B) |
Minusvalenze (C) |
Perdite da realizzo (D) |
Risultato netto [(A+B) - (C+D)] |
| 1. Attività finanziarie | 4.786 | 15 | (4.852) | (1) | (52) |
| 1.1 Titoli di debito | - | 9 | (2) | - | 7 |
| 1.2 Titoli di capitale | 4.786 | 6 | (4.850) | (1) | (59) |
| 1.3 Quote di O.I.C.R. | - | - | - | - | - |
| 1.4 Finanziamenti | - | - | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie in valuta: differenze di cambio | X | X | X | X | (734) |
| Totale | 4.786 | 15 | (4.852) | (1) | (786) |
8.1 Rettifiche di valore nette per rischio di credito relativo ad attività finanziarie valutate al costo ammortizzato: composizione
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | |||||||||||
| Operazioni/Componenti reddituali |
Primo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Impaired | Totale | Totale | ||||||
| Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o originate |
2021 | 2020 | ||
| A. Crediti verso banche | (27) | - | - | - | - | - | 157 | - | - | - | 130 | (18) |
| - Finanziamenti | (19) | - | - | - | - | - | 86 - |
- | - | 67 | 71 | |
| - Titoli di debito | (8) | - | - | - | - | - | 71 - |
- | - | 63 | (89) | |
| B. Crediti verso clientela | (5.215) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 6.363 | 661 | 1.666 | - | (724) | (9.541) |
| - Finanziamenti | (3.728) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 3.869 | 661 | 1.666 | - | (1.731) | (3.389) |
| - Titoli di debito | (1.487) | - | - | - | - | - | 2.494 | - | - | - | 1.007 | (6.152) |
| Totale | (5.242) | (777) | (82) | (3.340) | - | - | 6.520 | 661 | 1.666 | - | (594) | (9.559) |
Nella tabella sopra riportata sono convenzionalmente esposte le rettifiche di valore nette relative ai crediti a vista verso banche e banche centrali rilevati nella voce "Cassa e disponibilità liquide".
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali Rettifiche di valore nette |
||||||||
| Secondo stadio |
Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Totale | Totale | ||||
| Primo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | 2021 | 2020 | ||
| 1. Finanziamenti oggetto di concessione conformi con le GL |
(1) | - | - | - | - | - | (1) | (54) |
| 2. Finanziamenti oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
(1) | - | - | - | - | - | (1) | - |
| 3. Finanziamenti oggetto di altre misure di concessione | - | (10) | - | - | - | - | (10) | (29) |
| 4. Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | (2) | (10) | - | - | - | - | (12) | (83) |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali |
Rettifiche di valore (1) | Riprese di valore (2) | ||||||||||
| Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Impaired | Totale | Totale | ||||||||
| Primo stadio |
Secondo stadio |
Write-off | Altre | Write-off | Altre | Primo stadio |
Secondo stadio |
Terzo stadio |
acquisite o originate |
2021 | 2020 | |
| A. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | (15) |
| B. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso clientela | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Verso banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | - | - | - | - | 8 | - | - | - | 8 | (15) |
Nessun dato da segnalare.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale 2020 |
||||
| Utili | Perdite | Risultato netto | Utili | Perdite | Risultato netto | |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 |
| 1.1 Crediti verso banche | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Crediti verso clientela | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - |
| Totale | 2 | (2) | - | 26 | (3) | 23 |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| 1) Personale dipendente | (99.440) | (93.151) |
| a) salari e stipendi | (67.297) | (62.982) |
| b) oneri sociali | (17.185) | (16.756) |
| c) indennità di fine rapporto | (748) | (916) |
| d) spese previdenziali | - | - |
| e) accantonamento al trattamento di fine rapporto del personale | (60) | (65) |
| f) accantonamento al fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili: | - | - |
| - a contribuzione definita | - | - |
| - a benefici definiti | - | - |
| g) versamenti ai fondi di previdenza complementare esterni: | (4.605) | (3.922) |
| - a contribuzione definita | (4.605) | (3.922) |
| - a benefici definiti | - | - |
| h) costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali | (4.622) | (3.774) |
| i) altri benefici a favore dei dipendenti | (4.923) | (4.736) |
| 2) Altro personale in attività | - | - |
| 3) Amministratori e sindaci | (2.011) | (1.717) |
| 4) Personale collocato a riposo | - | - |
| 5) Recuperi di spese per dipendenti distaccati presso altre aziende | 13 | 36 |
| 6) Rimborsi di spese per dipendenti di terzi distaccati presso la società | (9) | (189) |
| Totale | (101.447) | (95.021) |
Nella voce 1 "h) Personale dipendente: costi derivanti da accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali" sono stati ricondotti i costi sostenuti dalla Banca in relazione agli accordi di pagamento basati su strumenti finanziari emessi dalla Banca, che trovano contropartita nella voce 140. "Riserve" del patrimonio netto per 4.622 migliaia di euro (3.774 migliaia di euro al 31 dicembre 2020).

| Dati al | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| 2021 | 2020 | ||||
| Personale dipendente | 1.198 | 1.218 | |||
| (a) dirigenti | 30 | 29 | |||
| (b) quadri direttivi | 411 | 396 | |||
| (c) restante personale dipendente | 757 | 793 | |||
| Altro personale | 13 | 13 |
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Totale | Totale | |
| Tipologia di spese/Valori | 2021 | 2020 |
| Incentivi all'esodo | 127 | 58 |
| Piano medico | (1.619) | (1.584) |
| Buoni pasto | (191) | (501) |
| Altri | (3.240) | (2.709) |
| Totale | (4.923) | (4.736) |
La voce "Altri" include, principalmente, la componente in denaro dei benefici relativi ai piani di incentivazione del personale dipendente, per un importo pari a 2.159 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale | ||
| 2021 | 2020 | |||
| 1) IMPOSTE INDIRETTE E TASSE | (144.808) | (116.739) | ||
| 2) COSTI E SPESE DIVERSE | (110.791) | (131.987) | ||
| A) Spese di pubblicità - Marketing e comunicazione | (20.875) | (22.395) | ||
| Comunicazioni su mass media | (17.680) | (19.819) | ||
| Marketing e promozioni | (2.732) | (2.151) | ||
| Sponsorizzazioni | (456) | (360) | ||
| Convention e comunicazione interna | (7) | (65) | ||
| B) Spese relative al rischio creditizio | (1.549) | (1.442) | ||
| Spese recupero crediti | (240) | (181) | ||
| Informazioni commerciali e visure | (1.309) | (1.261) | ||
| C) Spese indirette relative al personale e ai consulenti finanziari | (2.328) | (20.294) | ||
| Altre spese relative al personale | (245) | (579) | ||
| Spese consulenti finanziari | (2.015) | (19.510) | ||
| Spese di viaggio | (68) | (205) | ||
| D) Spese relative all'ICT | (48.192) | (43.845) | ||
| Spese hardware - affitto e manutenzione | (3.121) | (3.131) | ||
| Spese software - affitto e manutenzione | (12.278) | (11.220) | ||
| Sistemi di comunicazione ICT | (7.310) | (8.273) | ||
| Consulenza e servizi ICT resi da terzi | (12.675) | (8.995) | ||
| Infoprovider finanziari | (12.808) | (12.226) | ||
| E) Consulenze e servizi professionali | (4.518) | (3.860) | ||
| Consulenze e servizi professionali relative ad attività ordinarie | (3.572) | (2.838) | ||
| Consulenze e servizi professionali per progetti one-off di adeguamento normativo | (40) | (67) | ||
| Consulenze e servizi professionali per strategia, evoluzione del business e ottimizzazione organizzativa | (551) | (676) | ||
| Spese legali | (124) | (116) | ||
| Cause legali | (231) | (163) | ||
| F) Spese relative agli immobili | (4.672) | (4.390) | ||
| Service area immobiliare | - | (85) | ||
| Manutenzione mobili, macchine, impianti | (404) | (132) | ||
| Manutenzione locali | (921) | (524) | ||
| Fitti passivi per locazione immobili | (937) | (962) | ||
| Pulizia locali | (320) | (854) | ||
| Utenze | (2.090) | (1.833) | ||
| G) Altre spese di funzionamento | (28.660) | (35.761) | ||
| Servizi di sicurezza e sorveglianza | (280) | (199) | ||
| Spese postali e trasporto documenti | (3.452) | (3.316) | ||
| Servizi amministrativi e logistici | (17.141) | (16.372) | ||
| Assicurazioni | (3.901) | (3.545) | ||
| Stampati e cancelleria | (569) | (703) | ||
| Diritti, quote e contributi ad associazioni | (1.998) | (10.103) | ||
| Altre spese amministrative | (1.319) | (1.523) | ||
| H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (40.039) | (26.805) | ||
| Totale | (295.641) | (275.531) |
Nella voce "H) Contributi a Fondi di risoluzione ed a Sistemi di garanzia dei depositi (DGS)" sono riportati i costi registrati nell'anno 2021 per il contributo ordinario, aggiuntivo e supplementare versato al Deposit Guarantee Schemes (DGS), per un importo complessivo di 32.334 migliaia di euro (25.901 migliaia di euro nell'esercizio 2020), il contributo ordinario versato al Single Resolution Fund, per un importo di 5.812 migliaia di euro (687 migliaia di euro nell'esercizio 2020) e il contributo addizionale versato al Fondo Nazionale di Risoluzione, per un importo di 1.893 migliaia di euro (217 migliaia di euro nell'esercizio 2020). Per maggiori dettagli si rimanda alle Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

Di seguito si riportano le informazioni previste dall'IFRS 16 in merito ai costi rilevati nelle Altre spese amministrative relativi a leasing a breve termine, ai costi relativi a leasing di modesto valore e ai costi per pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione delle passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale |
| 2021 | |
| Costi relativi a leasing a breve termine ("Short term lease") | - |
| Costi relativi a leasing di modesto valore ("Low value assets") | (7) |
| Costi relativi ai pagamenti variabili dovuti per il leasing non inclusi nella valutazione della passività del leasing | - |
| Totale | (7) |
Si precisa, inoltre, che nelle Altre spese amministrative è stata rilevata anche l'IVA dei contratti inclusi nell'ambito dell'IFRS 16, in quanto non inclusa nella valutazione della passività del leasing.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Operazioni/Componenti reddituali | Rettifiche di valore | Riprese di valore | Totale | Totale | ||
| Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | Primo e secondo stadio |
Terzo stadio | 2021 | 2020 | |
| 1. Impegni a erogare fondi | (26) | - | 48 | - | 22 | (35) |
| 2. Garanzie finanziarie rilasciate | (18) | - | 5 | - | (13) | (4) |
| Totale | (44) | - | 53 | - | 9 | (39) |
Nessun dato da segnalare.
(Importi in migliaia)
| Voci/Componenti reddituali | Totale 2021 |
Totale | 2020 | |||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | Accantonamenti | Riattribuzioni | Totale | |
| Controversie legali e fiscali | (5.118) | 2.521 | (2.597) | (5.167) | 3.704 | (1.463) |
| Fondo indennità suppletiva clientela | (6.462) | - | (6.462) | (5.858) | - | (5.858) |
| Altri fondi rischi ed oneri | (877) | 37 | (840) | (1.017) | 1.067 | 50 |
| Totale | (12.457) | 2.558 | (9.899) | (12.042) | 4.771 | (7.271) |
La voce accantonamenti include anche le variazioni dovute al passare del tempo e alle modifiche del tasso di sconto.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituali | Rettifiche di valore | Risultato netto | Risultato netto | |||
| Ammortamento | per deterioramento | Riprese di valore | 2021 | 2020 | ||
| (a) | (b) | (c) | (a + b - c) | (a + b - c) | ||
| A. Attività materiali | (19.314) | (9) | - | (19.323) | (19.489) | |
| 1 Ad uso funzionale | (19.206) | (9) | - | (19.215) | (19.381) | |
| - Di proprietà | (8.443) | (7) | - | (8.450) | (8.257) | |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | (10.763) | (2) | - | (10.765) | (11.124) | |
| 2 Detenute a scopo d'investimento | (108) | - | - | (108) | (108) | |
| - Di proprietà | (108) | - | - | (108) | (108) | |
| - Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - | |
| 3 Rimanenze | X | - | - | - | - | |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - | |
| Totale (19.314) |
(9) | - | (19.323) | (19.489) |
Le rettifiche di valore per deterioramento effettuate nell'anno sono di importo non rilevante e si riferiscono principalmente a mobili e impianti per i quali è stato determinato un valore d'uso pari a zero.
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Attività/Componente reddituale | Rettifiche di valore Ammortamento per deterioramento |
Riprese di valore (c) |
Risultato netto | Risultato netto | |
| 2021 | 2020 | ||||
| (a) | (b) | (a + b - c) | (a + b - c) | ||
| A. Attività immateriali | (6.636) | - | - | (6.636) | (5.704) |
| di cui: software | (6.488) | - | - | (6.488) | (5.509) |
| A.1 Di proprietà | (6.636) | - | - | (6.636) | (5.704) |
| - Generate internamente dall'azienda | - | - | - | - | - |
| - Altre | (6.636) | - | - | (6.636) | (5.704) |
| A.2 Diritti d'uso acquisiti con il leasing | - | - | - | - | - |
| B. Attività possedute per la vendita | X | - | - | - | - |
| Totale | (6.636) | - | - | (6.636) | (5.704) |
Per l'illustrazione delle metodologie di ammortamento si rimanda alla Parte A – Politiche contabili della presente nota integrativa.
Per quanto riguarda l'informativa richiesta dallo IAS 36 paragrafo 134, lettere d), e), f) e 135, lettere c), d), e) si rimanda alla Parte B paragrafo 12.3 Altre informazioni.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Rimborsi e abbuoni | (1.688) | (255) |
| Penali, ammende e sentenze sfavorevoli | (1.033) | (363) |
| Migliorie e spese incrementative sostenute su immobili di terzi | (2.194) | (2.209) |
| Insussistenze di attività | (30) | (60) |
| Altri oneri di gestione | (171) | (295) |
| Totale | (5.116) | (3.182) |
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di spese/Valori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Recupero di spese: | 139.471 | 110.512 |
| - recupero spese accessorie | 43 | 69 |
| - recuperi di imposta | 139.428 | 110.443 |
| Fitti attivi su immobiliari | 730 | 786 |
| Altri proventi dell'esercizio corrente | 1.304 | 2.331 |
| Totale | 141.505 | 113.629 |
L'ammontare degli altri proventi di gestione rilevati nell'esercizio 2021 ed inclusi nel saldo ad inizio esercizio delle passività derivanti da contratti con clienti è pari a 48 migliaia di euro (80 migliaia di euro nell'esercizio 2020).
La voce Altri proventi dell'esercizio corrente include i contributi pubblici di competenza dell'esercizio per 83 migliaia di euro.
La Banca non ha effettuato operazioni di sub-leasing. La Banca non ha in essere leasing finanziari. Per quanto riguarda i leasing operativi, la Banca ha, come locatore, in essere operazioni rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, i cui proventi sono rilevati nella voce "Fitti attivi su immobili" e possono includere proventi per rivalutazioni ISTAT.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| A. Proventi | - | - |
| 1. Rivalutazioni | - | - |
| 2. Utili da cessione | - | - |
| 3. Riprese di valore | - | - |
| 4. Altri proventi | - | - |
| B. Oneri | (26) | - |
| 1. Svalutazioni | (26) | - |
| 2. Rettifiche di valore da deterioramento | - | - |
| 3. Perdite da cessione | - | - |
| 4. Altri oneri | - | - |
| Risultato netto | (26) | - |
Sezione 16 – Risultato netto della valutazione al fair value delle attività materiali e immateriali – Voce 230
Nessun dato da segnalare.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componente reddituale/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| A. Immobili | - | - |
| - Utili da cessione | - | - |
| - Perdite da cessione | - | - |
| B. Altre attività | 1 | (6) |
| - Utili da cessione | 1 | 1 |
| - Perdite da cessione | - | (7) |
| Risultato netto | 1 | (6) |
La Banca non ha realizzato operazioni di vendita e retrolocazione di attività materiali.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/Valori | Totale 2021 |
Totale 2020 |
| 1. Imposte correnti (-) | (140.149) | (110.235) |
| 2. Variazioni delle imposte correnti dei precedenti esercizi (+/-) | - | - |
| 3. Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio (+) | - | - |
| 3.bis Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio per crediti d'imposta di cui alla Legge n. 214/2011 (+) |
- | - |
| 4. Variazione delle imposte anticipate (+/-) | 13.113 | (19.652) |
| 5. Variazione delle imposte differite (+/-) | 23.928 | (84) |
| 6. Imposte di competenza dell'esercizio (-) (-1+/-2+3+3bis+/-4+/-5) | (103.108) | (129.971) |
(Importi in migliaia)
| Totale 2021 | |
|---|---|
| Utile ante imposte | 471.709 |
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Imposte | |||
| Componenti reddituali/Valori | IRES | IRAP | Totale 2021 |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale teorica | (129.721) | (26.274) | (155.995) |
| - Effetti fiscali di oneri non rilevanti nella determinazione della base imponibile |
(2.515) | (2.648) | (5.163) |
| - Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile |
55.381 | 5.340 | 60.721 |
| - Effetti fiscali derivanti dall'utilizzo delle perdite fiscali anni precedenti | - | - | - |
| - Effetti fiscali derivanti dall'applicazione di imposte sostitutive | (2.671) | - | (2.671) |
| Importo corrispondente all'aliquota fiscale effettiva | (79.526) | (23.582) | (103.108) |
Negli "Effetti fiscali di proventi non rilevanti nella determinazione della base imponibile" è stato incluso l'effetto derivante dal riallineamento degli avviamenti operato in base all'art. 110 del D.L. 104/2020. La citata disposizione ha comportato il rilascio a conto economico di imposte differite passive IRES preesistenti per 24.481 migliaia di euro e l'iscrizione di imposte differite attive IRES per 8.495 migliaia di euro e IRAP per 1.721 migliaia di euro.
L'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi pari al 3% del valore riallineato è stata indicata nella colonna dell'IRES per 2.671 migliaia di euro, ma il pagamento di tale imposta ha comportato il riallineamento degli avviamenti anche ai fini dell'IRAP.

Sezione 20 – Utile (Perdita) delle attività operative cessate al netto delle imposte – Voce 290 Nessun dato da segnalare.
Riportiamo nella presente tabella un dettaglio dei corrispettivi (al netto di Iva e spese) riconosciuti alla società di revisione legale Deloitte & Touche S.p.A. ed alle entità della rete cui appartiene la società di revisione stessa.
| (Importi in euro) | ||
|---|---|---|
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 210.923 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 258.000 |
| Altri servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| Totale | 478.923 |
Ai fini dell'adempimento di quanto prescritto dall'art. 1, comma 125 della Legge n. 124/2017 – Legge annuale per il mercato e la concorrenza, modificato dall'art. 35 del decreto legge n. 34/2019, coerentemente con la circolare Assonime n. 5 del 22 febbraio 2019 e tenuto anche delle indicazioni fornite dal documento di approfondimento emanato da Assonime il 6 maggio 2019 la Banca ha escluso dall'informativa le "attribuzioni", i corrispettivi e le retribuzioni che trovano giustificazione in prestazioni dell'impresa e comunque in rapporti sinallagmatici che sono tipici dell'attività del percipiente, nonché quelle rivolte alla generalità delle imprese, quali le misure agevolative fiscali e contributive, limitando pertanto l'informativa ai contributi da presentare e dettagliare nel Registro Nazionale degli Aiuti di Stato sezione "Trasparenza" pubblicamente consultabile sul relativo sito internet.
Ai sensi dell'art.1, comma 125 della legge 124/2017 si informa che nel corso del 2021 FinecoBank non ha incassato contributi pubblici erogati da soggetti italiani.
Per ulteriori informazioni si fa rinvio al Registro nazionale degli aiuti di Stato sezione "Trasparenza".

L'utile base per azione è stato calcolato dividendo l'utile netto per la media delle azioni ordinarie in circolazione nel corso dell'esercizio.
| 2021 | 2020 | |
|---|---|---|
| Utile netto d'esercizio (migliaia di euro) | 368.601 | 323.123 |
| Numero medio delle azioni in circolazione | 609.692.634 | 608.966.126 |
| Numero medio delle azioni in circolazione (comprese potenziali azioni ordinarie con effetto diluitivo) | 611.147.018 | 610.216.041 |
| Utile per azione base | 0,605 | 0,531 |
| Utile per azione diluito | 0,603 | 0,530 |
Nessun dato da segnalare.
Parte D – Redditività complessiva

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Totale | Totale | ||
| Voci | 2021 | 2020 | |
| 10. | Utile (Perdita) d'esercizio | 368.601 | 323.123 |
| Altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | (1.076) | (3.054) | |
| 20. | Titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 30. | Passività finanziarie designate al fair value con impatto a conto economico (variazioni del proprio merito creditizio): | - | - |
| a) variazione del fair value | - | - | |
| b) trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto | - | - | |
| 40. | Coperture di titoli di capitale designati al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | - | - |
| a) variazione di fair value (strumento coperto) | - | - | |
| b) variazione di fair value (strumento di copertura) | - | - | |
| 50. | Attività materiali | - | - |
| 60. | Attività immateriali | - | - |
| 70. | Piani a benefici definiti | (1.730) | (4.523) |
| 80. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione | - | - |
| 90. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto | - | - |
| 100. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali senza rigiro a conto economico | 654 | 1.469 |
| Altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | (1.968) | (781) | |
| 110. | Copertura di investimenti esteri: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 120. | Differenze di cambio: | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 130. | Copertura dei flussi finanziari: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| di cui: risultato delle posizioni nette | - | - | |
| 140. | Strumenti di copertura (elementi non designati): | - | - |
| a) variazione di valore | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 150. | Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva: | (2.941) | (1.166) |
| a) variazioni di fair value | (419) | 1.884 | |
| b) rigiro a conto economico | (2.522) | (3.050) | |
| - rettifiche per rischio di credito | (8) | - | |
| - utili/perdite da realizzo | (2.514) | (3.050) | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 160. | Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 170. | Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto: | - | - |
| a) variazioni di fair value | - | - | |
| b) rigiro a conto economico | - | - | |
| - rettifiche da deterioramento | - | - | |
| - utili/perdite da realizzo | - | - | |
| c) altre variazioni | - | - | |
| 180. | Imposte sul reddito relative alle altre componenti reddituali con rigiro a conto economico | 973 | 385 |
| 190. | Totale altre componenti reddituali | (3.044) | (3.835) |
| 200. | Redditività complessiva (Voce 10+190) | 365.557 | 319.288 |

Parte E – Informazioni sui rischi e sulle politiche di copertura
Con riferimento alla struttura organizzativa, al Risk Appetite ed ai processi ICAAP ed ILAAP di FinecoBank S.p.A. si rimanda alla Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura della nota integrativa consolidata.
Obiettivo della Banca è quello di fornire un'adeguata gamma di prodotti che possa soddisfare e fidelizzare la clientela mediante una offerta competitiva e completa. Lo sviluppo dei prodotti e l'offerta si conciliano con il mantenimento della qualità del portafoglio e, comunque, con adeguati processi che consentano di monitorare la redditività.
I fattori che generano il rischio di credito sono determinati da politiche di accettazione e di valutazione del merito creditizio che sono sempre adeguatamente correlate al rapporto rischio/rendimento del prodotto nonché in linea con la propensione al Rischio (Risk Appetite) stabilita dal Consiglio di Amministrazione.
La qualità del portafoglio, costantemente monitorata e supportata da strumenti di mitigazione del rischio, è presidiata con modelli di scoring che contribuiscono alla valutazione in erogazione rendendola omogenea e controllata. Il monitoraggio del portafoglio e la sua segmentazione per prodotto e anzianità consentono, oltre ad un adeguato controllo sui livelli di rischiosità, la comprensione delle migliori strategie in erogazione. L'individuazione di eventuali aree di maggior rischio consentono interventi sia sui sistemi automatizzati di valutazione sia sulle normative di erogazione, con la possibilità di agire, in via preventiva, per la limitazione del rischio di credito.
L'offerta di prodotti di credito si è evoluta nel corso degli anni, in particolar modo attraverso l'offerta di mutui fondiari e la concessione di aperture di credito in conto corrente garantite da pegno su titoli e fondi con la clausola di rotatività (Credit Lombard). Credit Lombard è la soluzione di FinecoBank adatta a chi possiede patrimoni e desidera ottenere liquidità aggiuntiva dai propri investimenti.
L'offerta di mutui riguarda, principalmente, mutui per l'acquisto di prima e seconda casa (compresa la surroga), oltre a mutui liquidità e, in via residuale, mutui su immobili non residenziali.
La Banca ha inoltre continuato lo sviluppo dei prodotti già presenti in catalogo, quali l'emissione di carte di credito a saldo a favore della clientela correntista e l'erogazione di prestiti personali. Questi ultimi possono essere valutati anche con la modalità "Instant approval", servizio che consente di valutare la richiesta in pochi istanti e di erogare il prestito in tempo reale a clientela selezionata.
Le scelte di investimento della liquidità aziendale sono guidate da un approccio prudente volto al contenimento dei rischi di credito e prevedono principalmente l'acquisto di titoli governativi dell'area Euro a diversificazione dell'esposizione in strumenti obbligazionari emessi da UniCredit S.p.A che saranno portati a scadenza. Al fine di ottimizzare il portafoglio, diversificando il rischio di controparte, nell'esercizio 2021 la Banca ha incrementato l'esposizione in titoli di Stato (per maggiori dettagli si rimanda all'Informativa relativa alle esposizioni Sovrane).
Al 31 dicembre 2021 non si rilevano impatti significativi della crisi derivante dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti commerciali della Banca. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione. Nel caso dei mutui fondiari il loan to value medio è, infatti, pari a circa il 51% ed i fidi accordati prevedono l'acquisizione di garanzie con margini conservativi.
In risposta all'incertezza generata dalla pandemia COVID19 e all'adozione delle misure di sostegno statali, le principali Autorità europee ed internazionali (IASB, EBA, BCE, Commissione Europea, ecc.) hanno fornito agli enti indicazioni sul trattamento prudenziale delle esposizioni creditizie. Coerentemente a tali indicazioni, l'applicazione di misure di sostegno nella forma di moratorie legislative o private che rispettavano i requisiti stabiliti dall'EBA, non si sono configurate, di per sé, come misure di concessione (forborne) fino a marzo 2021 in quanto ritenute di natura preventiva e di portata generica (e non formulate ad hoc per il cliente). Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.
Al 31 dicembre 2021 FinecoBank, adottando un approccio prudenziale ed in seguito alle evidenze emerse sulle posizioni a cui è stata concessa la moratoria, ha provveduto ad incrementare gli accantonamenti per tali esposizioni

Per i dettagli quantitativi sull'asset quality delle moratorie accordate da FinecoBank alla clientela, si rimanda all'informativa riguardante le esposizioni soggette alle misure applicate in risposta alla crisi determinata dal COVID-19, prevista dagli EBA/GL/2020/07. Tale informativa, oltre ad essere trasmessa regolarmente alle Autorità di Vigilanza, è integrata nell'informativa consolidata di Terzo Pilastro al 31 dicembre 2021.
In considerazione degli impatti limitati appena descritti, la Banca non ha ritenuto necessario modificare né le strategie creditizie, né la propria politica di gestione, misurazione e controllo del rischio di credito.
Al fine di garantire un adeguato presidio del rischio di credito, FinecoBank si è dotata di un efficace sistema di governance interna, organizzato su distinti ed articolati livelli di responsabilità.
Al primo livello, il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria e il processo di concessione e allocazione dei plafond per controparti istituzionali è di responsabilità della Direzione Chief Lending Officer (CLO). In tale contesto la Direzione CLO effettua sia la valutazione del merito creditizio della clientela e delle controparti con cui la Banca svolge attività creditizie, sia il monitoraggio andamentale delle singole esposizioni creditizie, al fine di rilevare tempestivamente eventuali anomalie ed effettuare le necessarie classificazioni prudenziali.
In aggiunta al monitoraggio andamentale, la Direzione CLO provvede anche a calcolare i tassi di decadimento della clientela per tipologia di prodotto, finalizzati ad intercettare incrementi nella rischiosità dei prodotti offerti dalla Banca alla propria clientela, e alla stima dei parametri di rischio (PD e LGD) utilizzati per il calcolo delle perdite attese in ambito IFRS 9.
Al secondo livello, le attività di indirizzo e controllo del rischio di credito e del rischio controparte sono di responsabilità del Chief Risk Officer. All'interno della Direzione CRO il Team Credit Risk & Internal Capital ha la responsabilità di:
Nello svolgimento della propria attività creditizia la Banca è esposta al rischio che i crediti possano, a causa del deteriorarsi delle condizioni finanziarie dell'obbligato, non essere onorati alla scadenza e debbano pertanto essere svalutati in tutto o in parte. Tale rischio è sempre inerente all'attività tradizionale di erogazione del credito, a prescindere dalla forma tecnica in cui si estrinseca.
Le principali cause d'inadempienza sono riconducibili al venir meno dell'autonoma capacità del prenditore di assicurare il rimborso del debito, come pure anche al manifestarsi di circostanze macroeconomiche e politiche che si riflettono sulle condizioni finanziarie del debitore.
Oltre alle attività di concessione ed erogazione del credito, la Banca è esposta all'ulteriore rischio di controparte. Si definisce infatti come rischio di controparte il rischio che la controparte di una delle transazioni risulti inadempiente prima del regolamento definitivo dei flussi finanziari della transazione stessa.
Altre attività bancarie, oltre alle tradizionali di prestito e deposito, possono esporre la Banca ad ulteriori rischi di credito. Il rischio di controparte può, per esempio, derivare da:

Le controparti di tali transazioni o gli emittenti di titoli detenuti dalla Banca potrebbero risultare inadempienti a causa di insolvenza, eventi politici ed economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni. Inadempimenti di un elevato numero di transazioni ovvero di una o più operazioni di importo significativo, avrebbero un effetto materialmente negativo sull'attività, sulla condizione finanziaria e sui risultati operativi della Banca.
Generano inoltre "Rischio di Credito Non Tradizionale" le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli. Le operazioni leva/short effettuate con prestito titoli, anche in presenza di stop loss automatici effettuati all'interno dei margini, possono generare rischio di credito in mancanza di liquidità del titolo (ad esempio, in caso di eventi traumatici che pregiudichino il normale funzionamento dei mercati) e/o margine non sufficiente. Per prevenire tali eventi sono periodicamente sviluppate analisi di scenario volte a valutare gli impatti e porre in essere opportune politiche di mitigazione.
La Banca, pertanto, controlla e gestisce lo specifico rischio di ciascuna controparte così come il rischio complessivo del portafoglio crediti attraverso processi, strutture e regole volte ad indirizzare, controllare e standardizzare la valutazione e la gestione di tale rischio, in linea con i principi e le best practices di Gruppo.
Il rischio di credito, associato alla perdita potenziale derivante dal default del cliente/emittente o da un decremento del valore di mercato di un'obbligazione finanziaria dovuta al deterioramento del suo merito creditizio, è misurato a livello di singola controparte/transazione e a livello di intero portafoglio.
Come anticipato, la valutazione del rischio di credito durante la fase di erogazione dei crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è effettuata dalla Direzione CLO, ed è supportata da sistemi automatizzati di valutazione (c.d. sistemi di credit scoring). Tali sistemi sono inoltre integrati con tutte le informazioni ed evidenze disponibili: dati pubblici e privati rivenienti da Credit Bureau, flussi di Centrale Rischi o richieste di prima informazione a Banca d'Italia ed altre informazioni andamentali sulla clientela storicizzate dalla Banca. L'attenzione in fase di erogazione è sempre posta alla possibilità di sfruttare, al meglio, tutte le informazioni relative alla clientela fornite dalla Banca e dal Sistema.
La raccolta di eventuali garanzie, la loro valutazione ed i margini tra il fair value della garanzia e la somma concessa sono di semplice supporto per la mitigazione del rischio di credito, ma non esiste una rilevante correlazione positiva tra il valore della garanzia finanziaria ed il merito creditizio del richiedente. Le regole per l'ammissibilità, la valutazione, il monitoraggio e la gestione delle garanzie all'interno di FinecoBank sono disciplinate da una specifica Global Policy in tema di Collateral Management.
La Direzione CRO, in qualità di funzione di controllo dei rischi, svolge controlli di secondo livello su tutte le fasi che caratterizzano il processo creditizio relativo ai crediti di finanziamento verso clientela ordinaria. I controlli, che sono basati principalmente sullo sviluppo di indicatori che permettono di effettuare monitoraggi ad evento, vertono sulla verifica del rispetto della normativa interna e dei poteri delegati conferiti dal Consiglio di Amministrazione alle strutture deliberanti e sull'individuazione di irregolarità a livello di singola esposizione o di portafoglio, anche in relazione al portafoglio garanzie. In aggiunta ai controlli sopra descritti sono svolti anche monitoraggi periodici focalizzati sulla valutazione della qualità e della performance del portafoglio crediti.
La valutazione del merito creditizio delle controparti con cui la Banca svolge attività creditizia è effettuata dalla Direzione CLO nell'ambito del processo di concessione e allocazione dei plafond assegnati al Gruppo Economico di appartenenza della controparte, ossia considerando l'esposizione del Gruppo nei riguardi di tutti i soggetti giuridicamente o economicamente collegati alla controparte. Al termine della valutazione tali plafond sono monitorati sia dalle funzioni di primo che di secondo livello. I Plafond sono dei "tetti di rischio" e rappresentano i limiti più alti in termini di rischio di credito che il Gruppo è disposto ad accettare nei confronti di una determinata controparte
Il Consiglio di Amministrazione approva annualmente il Risk Appetite ed il Piano di Investimenti; il primo definisce la propensione ed i limiti per gli investimenti strategici della Banca, il secondo fornisce indicazione della composizione degli investimenti strategici della Banca. Sulla base delle linee guida del Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, il Gruppo definisce specifici limiti di rischio (plafond) verso ciascuna controparte FIBS ("Istituzioni Finanziarie, Banche e Sovereign") o Corporate con la quale la Banca avrà una esposizione creditizia, sempre nel rispetto dei limiti regolamentari delle Grandi Esposizioni ove applicabili.
A marzo 2021 FinecoBank ha aggiornato la Global Policy "Attività creditizia con Istituzioni Finanziarie, Banche, Stati sovrani e controparti Corporate" volta a definire principi e regole per un'efficiente e completa valutazione, controllo e limitazione del rischio di credito e di controparte associato all'attività creditizia con le suddette controparti, inclusi gli emittenti di strumenti obbligazionari presenti nel portafoglio bancario. Come stabilito nella Global Policy, la Direzione CLO, oltre a valutare il merito creditizio delle controparti e approvare i plafond richiesti dalle diverse funzioni di Gruppo conformemente ai poteri di delega tempo per tempo vigenti, effettua il monitoraggio operativo. Quest'ultimo è volto ad assicurare che tutte le funzioni di FinecoBank rispettino in ogni momento i plafond assegnati, i limiti delle Grandi Esposizioni e delle Parti Correlate, e che le controparti della Banca mantengano un merito creditizio sufficientemente elevato.

La Direzione CRO invece effettua il monitoraggio sistematico a livello accentrato e di singola controparte con esposizione rilevante, incentrato sull'analisi di una serie di indicatori di Early Warning, e svolge dei controlli di secondo livello sul rispetto del limite sulle Grandi Esposizioni e sulle esposizioni verso Parti Correlate.
In sostanza il processo di monitoraggio di secondo livello, effettuato dalla Direzione CRO, ha l'obiettivo di analizzare la qualità del credito e le dinamiche delle esposizioni a rischio calcolando indicatori sintetici di rischio e rappresentandone l'evoluzione nel tempo al fine di predisporre piani d'azione necessari a mitigare o evitare i fattori di rischio. In particolare, la Direzione CRO predispone la Relazione trimestrale sulle esposizioni a rischio, indirizzata al Consiglio di Amministrazione; in tale contesto è evidenziato l'andamento del portafoglio crediti e le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento. Con particolare riferimento al portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria è riportata l'analisi dei flussi tra classificazioni, lo stock dei crediti deteriorati e delle posizioni che usufruiscono di moratorie di pagamento e le relative perdite attese. Sono inoltre evidenziate le risultanze dei controlli di secondo livello svolti nel periodo di riferimento sulla concentrazione delle garanzie reali finanziarie acquisite dalla Banca come collateral per gli affidamenti in conto corrente. Con riferimento alle esposizioni verso controparti finanziarie, Banche e Stati Sovrani, sono invece evidenziate le risultanze dei monitoraggi sul rischio emittente, rischio controparte e rischio paese. Con riferimento a quest'ultimo, nel corso del 2021 sono stati introdotti alcuni indicatori (Worldwide Governance Indicator) sviluppati da un team di ricercatori in collaborazione con la World Bank, che hanno l'obiettivo di esprimere in modo sintetico l'efficacia delle politiche attuate dalle autorità governative delle diverse nazioni. A complemento di questi ultimi è stato introdotto anche un indicatore specifico di rischio ambientale, denominato ND-Gain, sviluppato da un team di ricercatori dell'università statunitense Notre Dame. Tale indicatore considera due grandezze fondamentali: il livello di vulnerabilità di un paese ai cambiamenti climatici ("vulnerability") e il posizionamento della rispettiva nazione in termini di capacità economica, sociale e di governance per far fronte ai mutamenti del clima ("readiness"). I due indicatori sono confrontati al fine di determinare l'esposizione di quel paese ai rischi climatici e ambientali.
A seguito dell'adozione avvenuta a partire dal 1° gennaio 2018 del principio contabile IFRS 9: Strumenti finanziari è stato introdotto un nuovo modello contabile di impairment per le esposizioni creditizie basato su (i) un approccio di "expected losses" al posto di quello precedente basato sulla rilevazione di "incurred losses" e (ii) sul concetto di perdita attesa "lifetime". Per ogni dettaglio si rimanda al paragrafo 2.3. Metodi di misurazione delle perdite attese.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie, tutte le moratorie attivate tra il 1 aprile 2021 e il 31 dicembre 2021 sono state classificate caso per caso, secondo il framework prudenziale vigente. In ogni caso, tutte le moratorie attive sono sottoposte ad un attento monitoraggio volto ad identificare tempestivamente eventuali segnali di deterioramento del credito. Tale monitoraggio, condotto anche attraverso l'utilizzo di indicatori di allerta precoce e l'interrogazione di basi dati esterne (Centrale Rischi, CRIF, ecc.), non ha finora evidenziato elementi di criticità a livello di portafoglio.
Secondo le logiche previste dal principio contabile IFRS 9, sono oggetto di calcolo di impairment le attività finanziarie al costo ammortizzato, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e le rilevanti esposizioni fuori bilancio.
Tali strumenti sono classificati nello stadio 1, stadio 2 o stadio 3 a seconda della loro qualità creditizia assoluta o relativa rispetto all'erogazione iniziale. In particolare:
Per le esposizioni appartenenti allo stadio 1 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale fino ad un anno.
Per le esposizioni appartenenti agli stadi 2 o 3 l'impairment è pari alla perdita attesa calcolata su un orizzonte temporale pari alla durata residua della relativa esposizione.
Al fine di rispondere alle richieste del principio, la Banca ha sviluppato specifici modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD utilizzati a fini regolamentari e ai quali sono apportati specifici correttivi al fine di garantire la piena coerenza con la normativa contabile. In tale ambito si è altresì proceduto all'inclusione di informazioni di tipo "forward looking" attraverso l'elaborazione di specifici scenari.
La perdita attesa è calcolata per le controparti istituzionali, utilizzando i parametri di rischio forniti dal fornitore esterno Moody's Analytics.
Al fine del calcolo della perdita attesa, per le controparti retail, non avendo a disposizione sistemi di rating interni, si utilizzano proxy: si procede ad una segmentazione per tipologia di prodotto e la PD è sostituita dal tasso di decadimento medio osservato dalle matrici di transizione che definiscono il passaggio a classificato. Tale approccio si basa sull'assunto che, in assenza di variazioni dei criteri di valutazione del merito creditizio delle singole
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controparti, la qualità del credito futura sarà coerente con la qualità del credito riscontrata nelle serie storiche a disposizione. Per recepire quanto previsto dal principio contabile IFRS 9 le proxy dei parametri sono corrette mediante analisi prospettiche denominate Forward Looking Information.
Un aspetto chiave derivante dal nuovo modello contabile richiesto per il calcolo della perdita creditizia attesa è rappresentato dal modello di Stage Allocation finalizzato a trasferire le esposizioni fra Stadio 1 e Stadio 2 (essendo lo Stadio 3 equivalente a quello delle esposizioni deteriorate), laddove lo Stadio 1 include principalmente le esposizioni di nuova erogazione e le esposizioni che alla data di reporting non presentano un significativo deterioramento del rischio di credito rispetto all'iscrizione iniziale.
Il modello di valutazione della Stage Allocation opera sempre a livello di singola esposizione, e si basa su una combinazione di elementi relativi ed elementi assoluti. Gli elementi principali sono stati:
Con riferimento alle controparti istituzionali con cui la Banca svolge attività creditizia, a partire da gennaio 2021 la FinecoBank ha sostituito l'approccio basato sul confronto tra la PD risultante dai modelli interni di UniCredit alla data di erogazione e alla data di reporting con il metodo del confronto tra il rating alla data di riferimento e quello registrato alla data di apertura del rapporto sopra descritto. Il metodo, che si avvale del rating esterno assegnato dall'agenzia Moody's, è applicato anche agli strumenti finanziari acquistati dalla Banca a titolo di investimento in sostituzione del precedente approccio basato sulla low risk exemption. Quest'ultimo approccio, espressamente previsto dal principio contabile, prevede un'esenzione al passaggio in stage 2 per i titoli che alla data di reporting risultano a basso rischio (investment grade) e prevede la classificazione in stage 2 per tutti gli strumenti finanziari classificabili come non-investment grade alla data di riferimento, indipendentemente dalla rischiosità dello strumento alla data di acquisto.
Con riferimento alle controparti retail, in assenza di rating interni la Banca si avvale dei backstop previsti dalla normativa e di ulteriori evidenze interne. In tale contesto sono classificate in stage 2 tutte le esposizioni che presentano più di 30 giorni di scaduto, o per le quali sono disponibili ulteriori informazioni che lasciano presumere un deterioramento del merito creditizio della controparte.
I criteri per la determinazione delle svalutazioni da apportare ai crediti si basano sull'attualizzazione dei flussi finanziari attesi per capitale e interessi che, coerentemente al modello di gestione del portafoglio, possono fare riferimento anche ad operazioni di mercato; ai fini della determinazione del valore attuale dei flussi, gli elementi fondamentali sono rappresentati dall'individuazione degli incassi stimati, dalle relative date di incasso e dal tasso di attualizzazione da applicare.
In particolare, l'importo della perdita, per le esposizioni deteriorate classificate come sofferenze, inadempienze probabili e esposizioni scadute e/o sconfinanti deteriorate, secondo le categorie più avanti specificate, è ottenuto come differenza tra il valore di iscrizione e il valore attuale degli stimati flussi di cassa, scontati al tasso di interesse originario dell'attività finanziaria.
Per tutte le posizioni a tasso fisso il tasso di interesse così determinato è mantenuto costante anche negli esercizi successivi, mentre per le posizioni a tasso variabile il tasso di interesse viene aggiornato in base alle condizioni espresse contrattualmente.
Laddove il tasso originario non sia direttamente reperibile, oppure il suo reperimento sia eccessivamente oneroso, si applica la sua migliore approssimazione, anche ricorrendo a soluzioni alternative ("practical expedients") che non alterano comunque la sostanza e la coerenza coi principi contabili internazionali.
I tempi di recupero sono stimati sulla base di business plan o di previsioni basate sull'esperienza storica dei recuperi osservati per classi omogenee di finanziamenti, tenuto conto del segmento di clientela, della forma tecnica, della tipologia di garanzia e di altri eventuali fattori ritenuti rilevanti o, qualora ne ricorrano le condizioni di transazioni di mercato attese.
Come menzionato nel precedente paragrafo, i modelli per il calcolo della perdita attesa che fanno leva sui parametri di PD, LGD e EAD, oltre che sul tasso di interesse effettivo. Tali modelli sono utilizzati per il calcolo delle rettifiche di valore di tutte le controparti istituzionali costituite prevalentemente da controparti FIBS (Financial Institutions, Banks and Sovereigns).
In particolare:

Tali parametri sono calcolati a partire dagli omologhi parametri di lungo periodo utilizzati anche ai fini del calcolo del Capitale Interno apportando specifici adeguamenti al fine di assicurare la piena coerenza ai requisiti previsti dal principio contabile IFRS 9.
I principali adeguamenti sono stati finalizzati a:
Per quanto riguarda le PD lifetime, le curve di PD through-the-cycle, ottenute adattando i tassi d'inadempienza cumulati osservati, sono stati calibrati per riflettere previsioni point-in- time e forward-looking circa i tassi d'inadempienza di portafoglio.
Il tasso di recupero incorporato nella LGD through-the-cycle è stato adattato al fine di riflettere i trend più attuali dei tassi di recupero così come le aspettative circa i trend futuri e attualizzati al tasso d'interesse effettivo o alla sua migliore approssimazione.
Con riferimento allo Stadio 3 si precisa che lo stesso comprende le esposizioni deteriorate verso debitori che ricadono, secondo quanto previsto dalle regole Banca d'Italia, definite nella Circolare n.272 del 30 luglio 2008 e successivi aggiornamenti, nella categoria "Non-performing" ai sensi del Regolamento 630/2019 che modifica il Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione, e successive modificazioni e integrazioni (Implementing Technical Standards). Sono esclusi gli strumenti finanziari rientranti nel portafoglio "Attività finanziarie detenute per la negoziazione" e i contratti derivati.
Ai fini dell'identificazione e classificazione delle esposizioni creditizie deteriorate occorre anche tenere conto di quanto previsto dalle Guidelines EBA sull'applicazione della definizione di default ai sensi dell'articolo 178 del Regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio (EBA/GL/2016/07) e dal Regolamento UE 2018/171. Le esposizioni creditizie deteriorate devono, durante il "cure period" di 3 mesi previsto dal paragrafo 71 (a) delle EBA/GL/2016/07, continuare a essere rilevate nelle pertinenti categorie nelle quali le stesse si trovavano.
In particolare si fa riferimento alla definizione di EBA delle esposizioni Non-Performing e quella di attività deteriorate stabilite da Banca d'Italia, così come riportate nella sezione Parte A – Politiche Contabili – Impairment della nota integrativa al 31 dicembre 2021.
La perdita creditizia attesa derivante dai parametri descritti nel precedente paragrafo considera previsioni macroeconomiche attraverso l'applicazione di scenari multipli ai componenti "forward looking".
Nello specifico, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è lo scenario centrale di riferimento ed è quindi ritenuto la realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Come illustrato nel precedente paragrafo, il principio contabile IFRS 9 prevede che ai fini della determinazione delle perdite attese siano considerate non solo le informazioni storiche e correnti, ma anche le informazioni previsionali macroeconomiche (componenti "forward looking").
Al fine di rettificare i parametri di rischio IFRS-9 con informazioni prospettiche aggiornate alla crisi determinata dalla pandemia da COVID-19, FinecoBank si avvale di una serie di scenari macroeconomici elaborati dal fornitore esterno Moody's Analytics. Come espressamente raccomandato dalla Banca Centrale Europea, tali scenari utilizzano una serie di variabili macroeconomiche coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate da quest'ultima. Per ulteriori dettagli si rimanda all'apposito paragrafo "Misurazione delle perdite attese".
In coerenza con le indicazioni fornite dalle Autorità di Vigilanza, fino al 31 marzo 2021 le moratorie conformi ai requisiti stabiliti dall'EBA sono state mantenute allo Stadio 1 della staging allocation, salvo siano intervenuti ulteriori fattori che abbiano determinato un aumento significativo nel rischio di credito, come ad esempio lo sconfinamento superiore a 30 giorni di altre linee di credito non soggette a moratoria o il recepimento di informazioni negative sul merito creditizio del cliente provenienti da banche dati esterne.
In seguito al mancato rinnovo da parte dell'EBA delle proprie linee guida in materia di moratorie legislative e non legislative, tutte le moratorie concesse dal 1 aprile 2021 al 31 dicembre 2021 sono state valutate e classificate caso per caso, conformemente a quanto previsto dal framework prudenziale e contabile vigente. A tal fine è stato considerato decisivo l'accertamento della difficoltà economica del debitore, che è stato valutato in considerazione della situazione reddituale/patrimoniale del beneficiario della misura di sostegno.

Al 31 dicembre 2021, ai fini del calcolo delle perdite attese su crediti per le esposizioni performing, la Banca ha utilizzato dei parametri di rischio (PD e LGD) rettificati attraverso gli scenari macroeconomici forniti dal nuovo fornitore esterno Moody's Analytics. Gli scenari incorporano informazioni prospettiche aggiornate alla crisi pandemica, coerenti con le previsioni macroeconomiche rilasciate dalla Banca Centrale Europea.
Come anticipato nella sezione relativa alla metodologia di calcolo della perdita attesa, la componente prospettica ("forward looking") è determinata da tre scenari macroeconomici, uno scenario base ("Baseline"), uno scenario positivo ed uno scenario avverso. Lo scenario base è pesato al 40% in quanto è ritenuto quello di realizzazione più probabile; gli scenari positivo e avverso invece sono pesati al 30%, e rappresentano delle realizzazioni alternative, rispettivamente migliore e peggiore.
Lo scenario base utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 considera una sostanziale ripresa dell'attività economica nell'area euro, con una previsione di crescita stabile del Prodotto Interno Lordo (PIL) dell'eurozona del 4,71%. L'elevato tasso di crescita è dovuto sia alle dinamiche verificatesi in corso d'anno, tra cui la vaccinazione massiva della popolazione e il contenimento del virus a livelli tali da consentire un livello di attività economica quasi normale, sia alla profonda recessione economica registrata nel 2020 (-6,55%).
In Italia, paese in cui la Banca detiene la quasi totalità delle esposizioni verso clientela al dettaglio, le previsioni di crescita del Prodotto Interno Lordo per il 2021 sono stimate al 5,91%; con l'andamento positivo della campagna vaccinale, la minore incertezza politica e la disponibilità dei fondi europei per la ripresa, si stima che il Prodotto Interno Lordo italiano tornerà ai livelli pre-pandemia entro la metà del 2022. Nonostante l'outlook positivo, la combinazione di una maggiore spesa pubblica e di un ridotto gettito fiscale si stima che determini un incremento nel rapporto Debito/PIL a circa il 153,06%, destando preoccupazione per la sostenibilità di lungo termine delle finanze pubbliche. Anche il tasso di disoccupazione è stimato in aumento al 10,14% per il 2021, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Altre variabili macroeconomiche, ad esempio il rendimento dei titoli di stato a 10 anni, sono considerate negli scenari a seconda del prodotto creditizio e delle caratteristiche anagrafiche della controparte verso cui la Banca detiene l'esposizione.
Lo scenario favorevole utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 ipotizza un allentamento della crisi determinata dalla pandemia COVID-19 grazie all'implementazione dei protocolli di sicurezza e maggiore quota di popolazione vaccinata. In Italia, la ripresa dell'attività economica, più veloce del previsto, si traduce in una previsione di crescita del Prodotto Interno Lordo al 6,44% nel 2021, per poi ridursi al 5,58% nel 2022. Il rapporto Debito/PIL previsto per la fine del 2021 è pari al 152,10%. Infine, il tasso di disoccupazione è stimato in aumento al 10,11%, per poi tornare gradualmente ai valori pre-crisi.
Lo scenario avverso utilizzato per il calcolo delle ECL al 31 dicembre 2021 ipotizza invece un aggravamento della crisi determinata dalla diffusione di nuove varianti del virus resistenti ai vaccini, con ulteriori restrizioni agli spostamenti, chiusure delle attività commerciali e tagli ai consumi da parte della popolazione. Le previsioni in tale scenario si traducono in livelli di crescita ancora elevati nel 2021, pari al 5,51%, con una brusca inversione di tendenza nel 2022 (-0,63%) che determina un incremento del rapporto debito/pil al 162,29% (153,91% nel 2021). Infine, il tasso di disoccupazione italiano è stimato in lieve aumento nel 2021 al 10,30%, per poi continuare a crescere fino al 12,37% nel 2023.
Al 31 dicembre 2021, applicando esclusivamente lo scenario favorevole sulle esposizioni complessive della Banca, si sarebbero realizzate riprese di valore per circa 1,8 milioni di euro, mentre applicando esclusivamente lo scenario sfavorevole le rettifiche sarebbero pari a 6,5 milioni di euro. Considerando tutti gli scenari - adottando le ponderazioni sopra descritte - le rettifiche di valore complessive della Banca al 31 dicembre 2021 sono pari a 0,6 milioni di euro.
Per quanto concerne le rettifiche sui crediti delle controparti retail di FinecoBank, sono finora stati rilevati impatti limitati sui crediti verso clientela ordinaria, sia in termini di nuovi flussi di erogazioni, sia in termini di qualità delle esposizioni creditizie.
Al fine di mitigare il rischio nelle varie forme di concessione dei crediti sono acquisite diverse forme di garanzie reali. Ipoteche sui mutui fondiari, pegni su azioni, obbligazioni, fondi di investimento, assicurazioni e titoli di stato assistono, infatti, aperture di credito in conto corrente.
Anche in presenza di garanzie reali la Banca effettua una valutazione complessiva del rischio di credito, incentrata principalmente sulla capacità reddituale del cliente indipendentemente dalla garanzia accessoria fornita. La valutazione delle garanzie pignoratizie è basata sul valore reale, inteso quale valore di mercato per gli strumenti finanziari quotati in un mercato regolamentato. Al valore così determinato sono applicati degli scarti percentuali (margini), differenziati in funzione degli strumenti finanziari assunti a garanzia e dalla concentrazione dello strumento nel portafoglio del cliente fornito a garanzia.
Per le garanzie immobiliari, i principi e le regole sono descritti dalla policy "Normativa erogazione crediti commerciali". In particolare la Banca concede alla propria clientela finanziamenti per un ammontare massimo pari all'80% del valore dei beni ipotecati. Il rapporto tra l'importo del finanziamento accordato ed il valore dell'immobile cauzionale, attestato secondo quanto sopra descritto, prende il nome di Loan To Value (LTV), ed è calcolato sull'intera consistenza immobiliare oggetto di garanzia. A seconda della finalità del mutuo (acquisto, surroga, rifinanziamento e liquidità) possono essere previsti dei limiti (LTV) più stringenti. Al 31 dicembre 2021 il LTV medio del portafoglio mutui è pari a circa il 50%.

La valutazione dei beni è effettuata da tecnici esterni inseriti in nell'Albo degli Ingegneri, degli Architetti, dei Geometri o periti industriali e non è quindi soggetta a conflitti di interesse. Il valore degli immobili è sorvegliato su base annuale attraverso indici di rivalutazione di mercato stimati da un fornitore esterno specializzato nelle valutazioni sul mercato immobiliare. Tale attività è finalizzata ad individuare eventuali immobili che necessitino di una rivalutazione e può essere svolta anche con maggiore frequenza qualora le condizioni di mercato siano soggette a variazioni significative.
Per le garanzie reali finanziarie invece, i principi e le regole sono descritte nella policy "Collateral Management". La valutazione degli strumenti finanziari avviene prendendo in considerazione diversi parametri, tra cui il rating di emissione, la classe di liquidità, la capitalizzazione e l'appartenenza ad un indice riconosciuto. Tali parametri, a seconda della tipologia di strumento oggetto di valutazione, possono influire oltre che sull'eligibilità a pegno dello strumento stesso, anche sul margine considerato al fine di determinare l'importo dell'affidamento.
Il monitoraggio del controvalore delle garanzie reali finanziarie è svolto su base giornaliera da procedure automatiche che effettuano il Mark to Market di ogni singolo strumento contenuto nei depositi a garanzia, e confrontano il controvalore derivante con l'importo affidato in fase di delibera. In caso di perdite superiori al valore soglia, si provvede caso per caso alla valutazione delle modalità di risoluzione in accordo con il cliente.

La classificazione dei crediti scaduti deteriorati, a inadempienza probabile o sofferenza è allineata ai criteri definiti da Banca d'Italia. La classificazione a sofferenza, legata all'insolvenza del cliente, è sempre analitica e definita sulla base dell'andamento delle azioni per il recupero dei crediti. Analitica è anche la previsione di perdita per le posizioni classificate a inadempienza probabile e scaduti deteriorati.
Per gli scoperti di conto il criterio di classificazione è correlato alla effettuazione di attività volte al recupero dei crediti o alla vendita forzosa di titoli per la compensazione del credito.
Le derubricazioni dei crediti e, quindi, il passaggio da uno stato ad un altro verso classificazioni di minore rilevanza sono autorizzate soltanto in caso di completo pagamento dello scaduto considerato rispetto al piano di ammortamento originale oppure in caso di consistenti versamenti concordati che inducono a ritenere molto probabile il rientro dell'esposizione debitoria.
Le procedure di gestione dei crediti ad andamento anomalo prevedono, in base alla anzianità dello scaduto, specifiche azioni per il recupero del credito.
La Banca procede ad iscrivere un write-off riducendo l'esposizione lorda di un'attività finanziaria qualora non abbia aspettative ragionevoli di recuperare, in tutto o in parte, l'attività medesima.
Per effetto di quanto sopra la Banca procede a riconoscere un write-off nei seguenti casi:
L'attuale modello di business della Banca e le policy aziendali approvate dal Consiglio di Amministrazione non prevedono né l'acquisizione di crediti deteriorati né l'erogazione di "nuova finanza" sotto ogni forma (prestiti personali, mutui, linee di credito in conto corrente, ecc.) a clienti già deteriorati.
Le rinegoziazioni di strumenti finanziari che determinano una modifica delle condizioni contrattuali sono contabilizzate in funzione della "sostanzialità" della modifica contrattuale medesima. La valutazione circa la sostanzialità della modifica deve essere effettuata considerando sia elementi qualitativi sia, nel caso di passività finanziarie, elementi quantitativi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto riportato nel paragrafo "Rinegoziazioni" nella Parte A – Politiche contabili della nota integrativa al 31 dicembre 2021.
Al 31 dicembre 2020 non si rileva un incremento significativo delle misure di concessione, in quanto, come evidenziato nella sezione "Impatti derivanti dalla pandemia COVID-19" riportata negli aspetti generali dei rischi di credito, la maggior parte delle misure di sostegno accordate in seguito alla crisi pandemica è conforme alle linee guida EBA in materia di moratorie, pertanto esente dalla classificazione a forborne.
Le misure a sostegno concesse dopo marzo 2021, sono state valutate e classificate in linea con il framework prudenziale vigente.

Come previsto dal 7° aggiornamento del 29 ottobre 2021 della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione", i crediti a vista verso banche e banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", sono inclusi nella definizione di esposizioni creditizie per cassa ma sono convenzionalmente esclusi dalle tabelle relative all'informativa quantitativa sulla qualità del credito riportate nella Sezione 1 "Rischio di credito", ad eccezione delle tabelle A.1.4, A.1.6, A.1.8, A.1.8bis, A.1.10 e B.3.
Con il suddetto aggiornamento, è stata altresì richiesta la ripartizione per stadio di rischio di credito e per "impaired acquisite o originate" dell'informazione relativa:
A.1.1 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
Esposizioni scadute non deteriorate |
Altre esposizioni non deteriorate |
Totale |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.141 | 1.179 | 1.061 | 22.303 | 30.841.447 | 30.868.131 |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | 39.012 | 39.012 |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value | - | - | - | - | 74 | 74 |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
2.141 | 1.179 | 1.061 | 22.303 | 30.880.533 | 30.907.217 |
| Totale 31/12/2020 |
2.025 | 1.065 | 441 | 16.089 | 28.941.110 | 28.960.730 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nel Bilancio 2020 le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Altre esposizioni non deteriorate" includevano i crediti a vista verso banche, ora rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", per un importo di 246.000 migliaia di euro.
Non sono presenti crediti acquistati deteriorati.

A.1.2 Distribuzione delle attività finanziarie per portafogli di appartenenza e per qualità creditizia (valori lordi e netti)
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Deteriorate | Non deteriorate | ||||||||
| Portafogli/qualità | Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Write-off parziali complessivi* |
Esposizione lorda |
Rettifiche di valore complessive |
Esposizione netta |
Totale (esposizione netta) |
|
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
24.541 | (20.160) | 4.381 | - | 30.882.097 | (18.347) | 30.863.750 | 30.868.131 | |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | 39.018 | (6) | 39.012 | 39.012 | |
| 3. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | X | X | - | - | |
| 4. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | X | X | 74 | 74 | |
| 5. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale 31/12/2021 |
24.541 | (20.160) | 4.381 | - | 30.921.115 | (18.353) | 30.902.836 | 30.907.217 | |
| Totale 31/12/2020 |
25.489 | (21.958) | 3.531 | - | 28.977.230 | (20.081) | 28.957.199 | 28.960.730 |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nel Bilancio 2020 le "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - Non deteriorate" includevano i crediti a vista verso banche, ora rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide", per un'esposizione lorda di 246.015 migliaia di euro, rettifiche di valore complessive per 15 migliaia di euro e esposizione netta per 246.000 migliaia di euro.
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Portafogli/qualità | Attività di evidente scarsa qualità creditizia | Altre attività | |
| Minusvalenze cumulate | Esposizione netta | Esposizione netta | |
| 1. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | - | 7 | 5.436 |
| 2. Derivati di copertura | - | - | 127.448 |
| Totale 31/12/2021 |
- | 7 | 132.884 |
| Totale 31/12/2020 |
- | 3 | 26.055 |

A.1.3 Distribuzione delle attività finanziarie per fasce di scaduto (valori di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate | |||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
Da 1 giorno a 30 giorni |
Da oltre 30 giorni fino a 90 giorni |
Oltre 90 giorni |
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
17.956 | 2.536 | 77 | 24 | 1.508 | 190 | 16 | 5 | 4.040 | - | - | - |
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
17.956 | 2.536 | 77 | 24 | 1.508 | 190 | 16 | 5 | 4.040 | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
12.991 | 409 | 36 | 10 | 1.340 | 1.304 | 33 | 22 | 3.099 | - | - | - |
A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive
| (Importi in migliaia) | |||||||||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Rettifiche di valore complessive | |||||||||||||||||||
| Attività rientranti nel primo stadio | Attività rientranti nel secondo stadio | Attività rientranti nel terzo stadio | |||||||||||||||||
| Causali/ stadi di rischio |
Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
value con impatto sulla redditività Attività finanziarie valutate al fair |
Attività finanziarie in corso di complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | verso banche e Banche Centrali a vista Crediti |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair | value con impatto sulla redditività Attività finanziarie in corso di complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | Crediti verso banche e Banche Centrali a vista |
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
value con impatto sulla redditività Attività finanziarie valutate al fair |
Attività finanziarie in corso di complessiva dismissione |
di cui: svalutazioni individuali | di cui: svalutazioni collettive | |
| Rettifiche complessive iniziali |
(77) | (16.306) | (17) | - | - | (16.400) | - | (3.759) | - | - | - | (3.759) | - | (21.959) | - | - | (18.752) | (3.207) | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
(6) | (4.400) | - | - | - | (4.406) | - | (475) | - | - | - | (475) | - | (1.111) | - | - | (388) | (723) | |
| Cancellazioni diverse dai write-off |
- | 1.823 | 9 | - | - | 1.832 | - | 407 | - | - | - | 407 | - | 794 | - | - | 309 | 485 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito (+/-) |
49 | 4.405 | 2 | - | - | 4.456 | - | (52) | - | - | - | (52) | - | (1.376) | - | - | (406) | (970) | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni |
- | 1 | - | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Cambiamenti della metodologia di stima |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | 4 | - | - | - | 3 | - | 5 | - | - | - | 5 | - | 3.491 | - | - | 3.464 | 27 | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | (970) | 970 | |
| Rettifiche complessive finali |
(34) | (14.473) | (6) | - | - | (14.514) | - | (3.874) | - | - | - | (3.874) | - | (20.161) | - | - | (16.743) | (3.418) | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 26 | - | - | 26 | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | (20) | - | - | - | (20) | - | (82) | - | - | (82) | - |

A.1.4 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: dinamica delle rettifiche di valore complessive e degli accantonamenti complessive
| (segue) (Importi in migliaia) |
|
|---|---|
| ---------------------------------- | -- |
| Rettifiche di valore complessive | Accantonamenti complessivi su impegni a | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività fin. impaired acquisite o originate | erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | ||||||||||
| Causali/ stadi di rischio | Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
Attività finanziarie in corso di dismissione |
di cui: svalutazioni individuali |
di cui: svalutazioni collettive | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impegni a erogare fondi e garanzie fin. rilasciate impaired acquisiti/e o originati/ |
Tot. | |
| Rettifiche complessive iniziali | - | - | - | - | - | (61) | - | - | - | (42.179) | |
| Variazioni in aumento da attività finanziarie acquisite o originate |
X | X | X | X | X | (38) | - | - | - | (6.030) | |
| Cancellazioni diverse dai write-off | - | - | - | - | - | 51 | - | - | - | 3.084 | |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
- | - | - | - | - | (4) | - | - | - | 3.024 | |
| Modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | 1 | |
| Cambiamenti della metodologia di stima | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off non rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | 3.500 | |
| Altre variazioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Rettifiche complessive finali | - | - | - | - | - | (52) | - | - | - | (38.600) | |
| Recuperi da incasso su attività finanziarie oggetto di write-off |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Write-off rilevati direttamente a conto economico |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.1.5 Attività finanziarie, impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate: trasferimenti tra diversi stadi di rischio di credito (valori lordi e nominali)
| (Importi in migliaia) | |||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | |||||||||||
| Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||||||||
| Portafogli/stadi di rischio | Da primo stadio a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|||||
| 1. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 2.778 | 1.122 | 1.018 | 111 | 3.509 | 306 | |||||
| 2. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | |||||
| 3. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | |||||
| 4. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate | 3 | - | 1 | 1 | 8 | - | |||||
| Totale | 31/12/2021 | 2.781 | 1.122 | 1.019 | 112 | 3.517 | 306 | ||||
| Totale | 31/12/2020 | 4.262 | 286 | 725 | 46 | 3.663 | 310 |
A.1.5a Finanziamenti oggetto di misure di sostegno Covid-19: trasferimenti tra i diversi stadi di rischio di credito (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Valori lordi/valore nominale | ||||||
| Portafogli/qualità | Trasferimenti tra primo stadio e secondo stadio |
Trasferimenti tra secondo stadio e terzo stadio |
Trasferimenti tra primo stadio e terzo stadio |
|||
| Da primo a secondo stadio |
Da secondo stadio a primo stadio |
Da secondo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a secondo stadio |
Da primo stadio a terzo stadio |
Da terzo stadio a primo stadio |
|
| A. Finanziamenti valutati al costo ammortizzato | 325 | - | - | - | - | - |
| A.1 oggetto di concessione conforme con le GL | - | - | - | - | - | - |
| A.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - |
| A.3 oggetto di altre misure di concessione | 325 | - | - | - | - | - |
| A.4 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| B. Finanziamenti valutati al fair value con impatto sulla redditività complessiva | - | - | - | - | - | - |
| B.1 oggetto di concessione conforme con le GL | - | - | - | - | - | - |
| B.2 oggetto di misure di moratoria in essere non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - |
| B.3 oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
325 | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
1.236 | - | - | - | 38 | - |

A.1.6 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
|||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | acquisite o Impaired originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| A.1 A VISTA | 1.442.489 | 1.442.489 | - | - | - | (33) | (33) | - | - | - | 1.442.456 | - |
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 1.442.489 | 1.442.489 | - | X | - | (33) | (33) | - | X | - | 1.442.456 | - |
| A.2 ALTRE | 5.747.583 | 5.747.583 | - | - | - | (72) | (72) | - | - | - | 5.747.511 | - |
| a) Sofferenze | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Inadempienze probabili | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| c) Esposizioni scadute | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
5.747.583 | 5.747.583 | - | X | - | (72) | (72) | - | X | - | 5.747.511 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
- | - | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - |
| TOTALE (A) | 7.190.072 | 7.190.072 | - | - | - | (105) | (105) | - | - | - | 7.189.967 | - |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
- | - | - | - | - | |||||||
| a) Deteriorate | - | X | - | - | - | - | X | - | - | - | - | - |
| b) Non deteriorate | 558.323 | 17.170 | - | X | - | - | - | - | X | - | 558.323 | - |
| TOTALE (B) | 558.323 | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | - | 558.323 | - |
| TOTALE (A+B) | 7.748.395 | 7.207.242 | - | - | - | (105) | (105) | - | - | - | 7.748.290 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli senza garanzia e di pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 413.629 migliaia di euro.

A.1.7 Consolidato prudenziale – Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Esposizione lorda | complessivi | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti | ||||||||||
| Tipologie esposizioni/valori | Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Primo stadio | Secondo stadio | Terzo stadio | Impaired acquisite o originate |
Esposizione Netta |
Write-off parziali complessivi* |
||
| A. ESPOSIZIONI CREDITIZIE PER CASSA |
||||||||||||
| a) Sofferenze | 18.939 | X | - | 18.939 | - | (16.798) | X | - | (16.798) | - | 2.141 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
285 | X | - | 285 | - | (250) | X | - | (250) | - | 35 | - |
| b) Inadempienze probabili | 3.478 | X | - | 3.478 | - | (2.299) | X | - | (2.299) | - | 1.179 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
347 | X | - | 347 | - | (250) | X | - | (249) | - | 97 | - |
| c) Esposizioni scadute | ||||||||||||
| deteriorate - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
2.124 118 |
X X |
- - |
2.124 118 |
- - |
(1.063) (34) |
X X |
- - |
(1.063) (34) |
- - |
1.061 84 |
- - |
| d) Esposizioni scadute non deteriorate |
22.597 | 20.705 | 1.891 | X | - | (294) | (124) | (169) | X | - | 22.303 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
114 | - | 114 | X | - | (2) | - | (2) | X | - | 112 | - |
| e) Altre esposizioni non deteriorate |
25.151.011 | 25.137.191 | 13.749 | X | - | (17.988) | (14.283) | (3.704) | X | - | 25.133.023 | - |
| - di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
1.877 | - | 1.877 | X | - | (35) | - | (35) | X | - | 1.842 | - |
| TOTALE (A) | 25.198.149 | 25.157.896 | 15.640 | 24.541 | - | (38.442) | (14.407) | (3.873) | (20.160) | - | 25.159.707 | - |
| B. ESPOSIZIONI CREDITIZIE FUORI BILANCIO |
||||||||||||
| a) Deteriorate | 97 | X | - | 12 | - | - | X | - | - | - | 97 | - |
| b) Non deteriorate | 2.852.209 | 28.154 | 420 | X | - | (51) | (51) | - | X | - | 2.852.158 | - |
| TOTALE (B) | 2.852.306 | 28.154 | 420 | 12 | - | (51) | (51) | - | - | - | 2.852.255 | - |
| TOTALE (A+B) | 28.050.455 | 25.186.050 | 16.060 | 24.553 | - | (38.493) | (14.458) | (3.873) | (20.160) | - | 28.011.962 | - |
Si precisa che le attività finanziarie detenute per la negoziazione, i contratti derivati e le operazioni fuori bilancio diverse da quelle soggette alle regole di svalutazione prevista dall'IFRS 9 sono state classificate, convenzionalmente, tra le esposizioni non deteriorate, ma non sono state incluse nelle colonne che prevedono la suddivisione per stadio di rischio.
Nella tabella sopra esposta nella voce B. "Esposizioni fuori bilancio" è stato incluso il rischio di controparte connesso con le operazioni di prestito titoli e in pronti contro termine passive rientranti nella nozione di "Operazioni SFT" definita nella normativa prudenziale, per un importo pari a 998.380 migliaia di euro.

A.1.7a Esposizioni creditizie per cassa verso clientela oggetto di misure di sostegno Covid-19: valori lordi e netti
| (Importi in migliaia) | ||||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologie esposizioni / Valori | Esposizione lorda | Rettifiche di valore complessive e accantonamenti complessivi |
Write-off | |||||||||
| Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Primo | Secondo | Terzo | Impaired acquisite |
Esposizione netta |
parziali complessivi* |
|||
| stadio | stadio | stadio | o originate |
stadio | stadio | stadio | o originate |
|||||
| A. FINANZIAMENTI IN SOFFERENZA | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. FINANZIAMENTI IN INADEMPIENZE PROBABILI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. FINANZIAMENTI SCADUTI DETERIORATI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| D. ALTRI FINANZIAMENTI SCADUTI NON DETERIORATI |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| E. ALTRI FINANZIAMENTI NON DETERIORATI |
1.004 | 231 | 773 | - | - | (13) | (2) | (11) | - | - | (991) | - |
| a) Oggetto di concessione conformi con le GL |
124 | 124 | - | - | - | (1) | (1) | - | - | - | (123) | - |
| b) Oggetto di misure di moratoria non più conformi alle GL e non valutate come oggetto di concessione |
107 | 107 | - | - | - | (1) | (1) | - | - | - | (106) | - |
| c) Oggetto di altre misure di concessione | 773 | - | 773 | - | - | (11) | - | (11) | - | - | (762) | - |
| d) Nuovi finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| TOTALE (A+B+C+D+E) | 1.004 | 231 | 773 | - | - | (13) | (2) | (11) | - | - | (991) | - |

A.1.8 Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde Nessun dato da segnalare.
A.1.8bis Esposizioni creditizie per cassa verso banche: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
Nessun dato da segnalare.
A.1.9 Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni deteriorate lorde
| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Causali/Categorie | Sofferenze | Inadempienze probabili |
Esposizioni scadute deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 20.843 | 3.427 | 1.219 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 2.319 | 2.310 | 2.395 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate | 893 | 1.674 | 2.095 |
| B.2 ingressi da attività finanziarie impaired acquisite o originate | - | - | - |
| B.3 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate | 1.382 | 141 | - |
| B.4 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| B.5 altre variazioni in aumento | 44 | 495 | 300 |
| C. Variazioni in diminuzione | (4.223) | (2.259) | (1.490) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate | - | (169) | (210) |
| C.2 write-off | (3.534) | (5) | (35) |
| C.3 incassi | (679) | (910) | (623) |
| C.4 realizzi per cessioni | - | - | - |
| C.5 perdite da cessione | - | - | - |
| C.6 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate | - | (1.036) | (488) |
| C.7 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (10) | (139) | (134) |
| D. Esposizione lorda finale | 18.939 | 3.478 | 2.124 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - |

A.1.9bis Esposizioni creditizie per cassa verso clientela: dinamica delle esposizioni lorde oggetto di concessioni distinte per qualità creditizia
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Causali/Qualità | Esposizioni oggetto di concessioni: deteriorate |
Esposizioni oggetto di concessioni: non deteriorate |
| A. Esposizione lorda iniziale | 744 | 1.074 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
| B. Variazioni in aumento | 331 | 1.243 |
| B.1 ingressi da esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | - | 1.162 |
| B.2 ingressi da esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | 29 | X |
| B.3 ingressi da esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | 7 |
| B.4 ingressi da esposizioni deteriorate non oggetto di concessione | - | - |
| B.4 altre variazioni in aumento | 302 | 74 |
| C. Variazioni in diminuzione | (325) | (326) |
| C.1 uscite verso esposizioni non deteriorate non oggetto di concessioni | X | (142) |
| C.2 uscite verso esposizioni non deteriorate oggetto di concessioni | (7) | X |
| C.3 uscite verso esposizioni oggetto di concessioni deteriorate | X | (29) |
| C.4 write-off | (17) | - |
| C.5 incassi | (237) | (152) |
| C.6 realizzi per cessioni | - | - |
| C.7 perdite da cessione | - | - |
| C.8 altre variazioni in diminuzione | (64) | (3) |
| D. Esposizione lorda finale | 750 | 1.991 |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - |
A.1.10 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso banche: dinamica delle rettifiche di valore complessive Nessun dato da segnalare.

A.1.11 Esposizioni creditizie per cassa deteriorate verso clientela: dinamica delle rettifiche di valore complessive
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Sofferenze | Inadempienze probabili | Esposizioni scadute deteriorate | ||||
| Causali/Categorie | Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
Totale | di cui: esposizioni oggetto di concessioni |
| A. Rettifiche complessive iniziali | (18.818) | (244) | (2.362) | (297) | (778) | (8) |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |
| B. Variazioni in aumento | (2.190) | (55) | (1.445) | (111) | (1.048) | (53) |
| B.1 rettifiche di valore da attività finanziarie impaired acquisite o originate |
- | X | - | X | - | X |
| B.2 altre rettifiche di valore | (1.194) | (13) | (1.327) | (72) | (1.025) | (30) |
| B.3 perdite da cessione | - | - | - | - | - | - |
| B.4 trasferimenti da altre categorie di esposizioni deteriorate |
(970) | (42) | (93) | (14) | - | - |
| B.5 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| B.6 altre variazioni in aumento | (26) | - | (25) | (25) | (23) | (23) |
| C. Variazioni in diminuzione | 4.210 | 49 | 1.508 | 158 | 763 | 27 |
| C.1 riprese di valore da valutazione | 196 | 11 | 214 | 48 | 151 | 5 |
| C.2 riprese di valore da incasso | 480 | 21 | 494 | 73 | 262 | 3 |
| C.3 utili da cessione | - | - | - | - | - | - |
| C.4 write-off | 3.534 | 17 | 5 | - | 35 | - |
| C.5 trasferimenti ad altre categorie di esposizioni deteriorate |
- | - | 770 | 37 | 293 | 19 |
| C.6 modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | - | - | - | - | - |
| C.7 altre variazioni in diminuzione | - | - | 25 | - | 22 | - |
| D. Rettifiche complessive finali | (16.798) | (250) | (2.299) | (250) | (1.063) | (34) |
| - di cui: esposizioni cedute non cancellate | - | - | - | - | - | - |

A.2.1 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate per classi di rating esterni (valori lordi)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Senza | ||||||||
| Esposizioni | Classe 1 | classe 2 | classe 3 | classe 4 | classe 5 | classe 6 | rating | Totale |
| A. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
5.478.377 | 6.063.548 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.318.489 | 30.906.646 |
| - Primo stadio | 5.478.377 | 6.063.548 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.278.308 | 30.866.465 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 15.640 | 15.640 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 24.541 | 24.541 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | 39.019 | - | - | - | - | - | 39.019 |
| - Primo stadio | - | 39.019 | - | - | - | - | - | 39.019 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C. Attività finanziarie in corso di dismissione | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Primo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (A+B+C) | 5.478.377 | 6.102.567 | 12.951.495 | 87.254 | 7.483 | - | 6.318.489 | 30.945.665 |
| D. Impegni a erogare fondi e garanzie finanziarie rilasciate |
- | - | 17.170 | - | - | - | 28.585 | 45.755 |
| - Primo stadio | - | - | 17.170 | - | - | - | 28.154 | 45.324 |
| - Secondo stadio | - | - | - | - | - | - | 420 | 420 |
| - Terzo stadio | - | - | - | - | - | - | 11 | 11 |
| - Impaired acquisite o originate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale (D) | - | - | 17.170 | - | - | - | 28.585 | 45.755 |
| Totale (A+B+C+D) | 5.478.377 | 6.102.567 | 12.968.665 | 87.254 | 7.483 | - | 6.347.074 | 30.991.420 |
La tabella riporta la suddivisione delle esposizioni per cassa e "fuori bilancio" nei confronti di controparti provviste di un rating esterno. Le agenzie di rating forniscono un giudizio sintetico sul merito creditizio di differenti tipologie di controparti: Paesi, Banche, Enti Pubblici, Compagnie Assicurative e Imprese, generalmente di grandi dimensioni.
La tabella fa riferimento alla classificazione prevista dalla Circolare 262/2005 di Banca d'Italia per i rating esterni che prevede la ripartizione in 6 classi di merito creditizio.
La rappresentazione sopra indicata fa riferimento ai rating di Standard and Poor's, ai quali sono associate anche le classi delle altre due principali Agenzie, Moody's e Fitch. Qualora per una singola esposizione esistano due valutazioni del merito creditizio operate da due agenzie di rating è stata rilevata quella peggiore; qualora esistano tre valutazioni differenti sono state individuate le due migliori e fra queste, se differenti, è stata rilevata la peggiore.
Nell'ambito del calcolo dei requisiti regolamentari, applicando il metodo standardizzato per la determinazione del rischio di credito, il Gruppo si avvale delle valutazioni delle agenzie di rating ai fini della determinazione dei coefficienti di ponderazione delle esposizioni verso Stati sovrani (portafogli "Amministrazioni centrali e banche centrali", "Enti" ed "Enti del settore Pubblico) e Obbligazioni garantite. Alle restanti esposizioni creditizie si applica, in via generale, un fattore di ponderazione del 100 per cento, fatte salve le principali eccezioni stabilite dal CRR 575/2013.
Le esposizioni verso soggetti retail (al 31 dicembre 2021 costituite principalmente da mutui, prestiti personali, spending di carte di credito a saldo e revolving, affidamenti chirografari o garantiti e operazioni di prestito titoli garantite da somme di denaro) non hanno rating esterno. Le esposizioni con rating verso soggetti non retail derivano principalmente dai crediti verso primari istituti bancari ad elevato standing creditizio.

A.2.2 Distribuzione delle attività finanziarie, degli impegni a erogare fondi e delle garanzie finanziarie rilasciate: per classi di rating interni (valori lordi)
La tabella non è stata redatta in quanto i rating interni non vengono utilizzati per la gestione del rischio di credito.
A.3.1 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso banche garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||||
| Derivati su crediti | ||||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | ipoteche | Altri derivati | |||||||
| Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
3.856.586 | 3.856.586 | - | - | 3.856.579 | - | - | - | ||
| 1.1. totalmente garantite | 3.856.586 | 3.856.586 | - | - | 3.856.579 | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - | - | ||
| 2.1. totalmente garantite | 17.166 | 17.166 | - | - | 17.166 | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | - | ||
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

(segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti Crediti di firma |
||||||||
| Altri derivati | Totale | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | (1)+2) | |
| 1. Esposizioni creditizie per cassa garantite: |
- | - | - | - | - | - - |
3.856.579 | |
| 1.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - - |
3.856.579 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - - |
17.166 | |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - - |
17.166 | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - - |
- | |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - - |
- |
A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie reali (1) |
Garanzie personali (2) |
|||||||
| Derivati su crediti | ||||||||
| Esposizione lorda | Esposizione netta | Ipoteche | Altri derivati | |||||
| Immobili - | Finanziamenti per Immobili - leasing |
Titoli | Altre garanzie reali | CLN | Controparti centrali |
|||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa | 4.708.685 | 4.702.418 | 2.479.332 | - | 2.174.779 | 48.274 | - | - |
| garantite: 1.1. totalmente garantite |
4.704.327 | 4.698.067 | 2.475.285 | - | 2.174.534 | 48.247 | - | - |
| - di cui deteriorate | 1.514 | 1.084 | 879 | - | 205 | - | - | - |
| 1.2. parzialmente garantite | 4.358 | 4.351 | 4.047 | - | 245 | 27 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
29.458 | 29.408 | - | - | 26.144 | 3.252 | - | - |
| 2.1. totalmente garantite | 29.381 | 29.331 | - | - | 26.124 | 3.207 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | 77 | 77 | - | - | 20 | 45 | - | - |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |

A.3.2 Esposizioni creditizie per cassa e fuori bilancio verso clientela garantite (segue)
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Garanzie personali (2) |
||||||||
| Derivati su crediti | Totale | |||||||
| Altri derivati | (1)+(2) | |||||||
| Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | Amministrazioni pubbliche |
Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti | ||
| 1. Esposizioni creditizie per cassa | - | - | - | - | - | - | - | 4.702.385 |
| garantite: 1.1. totalmente garantite |
- | - | - | - | - | - | - | 4.698.066 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | 1.084 |
| 1.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 4.319 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Esposizioni creditizie "fuori bilancio" garantite: |
- | - | - | - | - | - | - | 29.396 |
| 2.1. totalmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 29.331 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2. parzialmente garantite | - | - | - | - | - | - | - | 65 |
| - di cui deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.

B.1 Distribuzione settoriale delle esposizioni creditizie per cassa e "fuori bilancio" verso clientela (valore di bilancio)
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Amministrazioni pubbliche | Società finanziarie | Società finanziarie (di cui: imprese di assicurazione) |
||||
| Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| - | - | - | (1) | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | - | (1) | - | - | |
| - | - | - | - | - | - | |
| 19.175.946 | (5.800) | 359.610 | (190) | 27.042 | (3) | |
| - | - | - | - | - | - | |
| 19.175.946 | (5.800) | 359.610 | (192) | 27.042 | (3) | |
| - | - | - | - | - | - | |
| - | - | 2.335 | - | - | - | |
| - | - | 2.335 | - | - | - | |
| 19.175.946 | (5.800) | 361.945 | (192) | 27.042 | (3) | |
| 16.455.100 | (7.330) | 345.337 | (206) | 20.393 | (3) | |
| 31/12/2021 31/12/2020 |

(segue)
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Famiglie | |||||
| Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||
| 1 | (7) | 2.140 | (16.790) | ||
| - | - | 34 | (250) | ||
| 19 | (44) | 1.160 | (2.255) | ||
| - | - | 98 | (249) | ||
| 1 | (2) | 1.060 | (1.060) | ||
| - | - | 85 | (34) | ||
| 718 | (6) | 5.619.052 | (12.286) | ||
| - | - | 1.954 | (37) | ||
| 739 | (59) | 5.623.412 | (32.391) | ||
| - | - | 97 | - | ||
| 334 | - | 1.851.108 | (51) | ||
| 334 | - | 1.851.205 | (51) | ||
| 31/12/2021 | 1.073 | (59) | 7.474.617 | (32.442) | |
| 31/12/2020 | 967 | (50) | 5.610.113 | (34.296) | |
| Società non finanziarie |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | |
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | 2.135 | (16.758) | 4 | (27) | 2 | |
| A.2 Inadempienze probabili | 1.178 | (2.293) | 1 | (6) | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 1.052 | (1.051) | 9 | (12) | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 13.159.004 | (16.576) | 10.763.843 | (1.497) | 963.656 | |
| Totale (A) | 13.163.369 | (36.678) | 10.763.857 | (1.542) | 963.658 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 97 | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 1.847.778 | (50) | 4.933 | (1) | 258 | |
| Totale (B) | 1.847.875 | (50) | 4.933 | (1) | 258 | |
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 15.011.244 | (36.728) | 10.768.790 | (1.543) | 963.916 |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 11.801.730 | (39.296) | 9.571.028 | (2.353) | 732.931 |
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| America | Asia | Resto del mondo | ||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | (13) | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (151) | 260.231 | (57) | 8.592 | (1) | |
| Totale (A) | (164) | 260.231 | (57) | 8.592 | (1) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | 773 | - | 35 | - | |
| Totale (B) | - | 773 | - | 35 | - | |
| Totale (A+B) 31/12/2021 |
(164) | 261.004 | (57) | 8.627 | (1) | |
| Totale (A+B) 31/12/2020 |
(93) | 296.894 | (139) | 8.934 | (1) |
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | ||||||
| Esposizioni / Aree geografiche | Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
Esposizione netta |
complessive Rettifiche valore |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | 535 | (5.012) | 181 | (1.618) | 480 | (3.655) | 939 | (6.473) | |
| A.2 Inadempienze probabili | 550 | (875) | 62 | (178) | 186 | (538) | 380 | (702) | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | 115 | (210) | 153 | (138) | 278 | (291) | 506 | (412) | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 2.123.803 | (4.321) | 817.765 | (1.460) | 8.952.301 | (8.021) | 1.265.135 | (2.774) | |
| Totale (A) | 2.125.003 | (10.418) | 818.161 | (3.394) | 8.953.245 | (12.505) | 1.266.960 | (10.361) | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | 18 | - | 8 | - | 31 | - | 40 | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 724.863 | (26) | 308.394 | (9) | 451.222 | (11) | 363.299 | (4) | |
| Totale (B) | 724.881 | (26) | 308.402 | (9) | 451.253 | (11) | 363.339 | (4) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 2.849.884 | (10.444) | 1.126.563 | (3.403) | 9.404.498 | (12.516) | 1.630.299 | (10.365) |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 2.024.642 | (10.527) | 843.552 | (3.779) | 7.625.333 | (13.478) | 1.308.203 | (11.512) |

| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia | Altri paesi europei | America | ||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Rettifiche valore Esposizione netta complessive |
Esposizione netta |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | ||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 5.689.817 | (41) | 1.001.962 | (44) | 66.271 | |
| Totale (A) | 5.689.817 | (41) | 1.001.962 | (44) | 66.271 | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | ||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | 127.524 | - | - | |
| Totale (B) | 17.170 | - | 127.524 | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 5.706.987 | (41) | 1.129.486 | (44) | 66.271 |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 8.083.920 | (105) | 1.404.984 | (157) | 109.500 |
| (segue) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| (Importi in migliaia) | |||||||
| America | Asia | Resto del mondo | |||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta | Rettifiche valore complessive |
||
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | ||
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | ||
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| A.4 Esposizioni non deteriorate | (5) | - | - | 431.917 | (15) | ||
| Totale (A) | (5) | - | - | 431.917 | (15) | ||
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio | |||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| B.2 Esposizioni non deteriorate | - | - | - | - | - | ||
| Totale (B) | - | - | - | - | - | ||
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | (5) | - | - | 431.917 | (15) | |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | (4) | - | - | 432.664 | (28) |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nella colonna "Italia – Esposizione netta" e "Italia – Rettifiche valore complessive" è stata aggiunta, rispettivamente, l'esposizione netta, per 1.760.340 migliaia di euro, e le rettifiche di valore, per 62 migliaia di euro, relative ai crediti a vista verso banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide".
Sono escluse le esposizioni connesse con il rischio di controparte relativo alle operazioni di concessione o assunzione di titoli in prestito.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Italia Nord Ovest | Italia Nord Est | Italia Centro | Italia Sud e Isole | ||||||
| Esposizioni/Aree geografiche | Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
Esposizione netta |
Rettifiche valore complessive |
|
| A. Esposizioni creditizie per cassa | |||||||||
| A.1 Sofferenze | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.2 Inadempienze probabili | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.3 Esposizioni scadute deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| A.4 Esposizioni non deteriorate | 4.105.960 | (16) | 29.417 | (1) | 1.554.440 | (24) | - | - | |
| Totale (A) | 4.105.960 | (16) | 29.417 | (1) | 1.554.440 | (24) | - | - | |
| B. Esposizioni creditizie fuori bilancio |
|||||||||
| B.1 Esposizioni deteriorate | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| B.2 Esposizioni non deteriorate | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (B) | 17.170 | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale (A+B) | 31/12/2021 | 4.123.130 | (16) | 29.417 | (1) | 1.554.440 | (24) | - | - |
| Totale (A+B) | 31/12/2020 | 5.928.419 | (13) | 109.582 | (12) | 2.045.919 | (80) | - | - |
Si precisa che l'informativa comparativa al 31 dicembre 2020 è stata riesposta in seguito all'entrata in vigore del 7° aggiornamento della Circolare n. 262 "Il bilancio bancario: schemi e regole di compilazione" precedentemente citata. In particolare, nella colonna "Italia Centro - Esposizione netta" e "Italia Centro - Rettifiche valore complessive" è stata aggiunta, rispettivamente, l'esposizione netta, per 1.760.340 migliaia di euro, e le rettifiche di valore, per 62 migliaia di euro, relative ai crediti a vista verso banche centrali, rilevati nella voce di bilancio "Cassa e disponibilità liquide".

Al 31 dicembre 2021 le "posizioni di rischio" che costituiscono una "grande esposizione", secondo quanto disciplinato dal Regolamento di Esecuzione (UE) n. 451/2021 della Commissione del 17 dicembre 2020 che stabilisce norme tecniche di attuazione per quanto riguarda le segnalazioni degli enti a fini di vigilanza conformemente al regolamento (UE) n. 575/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio, e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, sono le seguenti:
Si precisa che in conformità con gli Orientamenti EBA sui clienti connessi ai sensi dell'articolo 4, paragrafo 1, punto 39), del Regolamento (UE) n. 575/2013, sono incluse tra le grandi esposizioni anche le controparti che presentano legami con amministrazioni centrali e che, pur non eccedendo singolarmente la soglia del 10% del capitale ammissibile ai fini delle grandi esposizioni, superano tale limite considerando anche l'esposizione verso lo stato sovrano a cui sono connesse con un legame di controllo.
Si evidenzia che il Regolamento (UE) 876/2019, entrato in vigore a partire dal 28 giugno 2021, ha introdotto l'obbligo di applicazione del "Metodo della sostituzione", in base al quale un Ente, quando riduce l'esposizione verso un cliente utilizzando una tecnica di attenuazione del rischio di credito ammissibile a norma dell'articolo 399, paragrafo 1, tratta, secondo le modalità stabilite all'articolo 403, la parte dell'esposizione corrispondente alla riduzione come esposizione verso il fornitore di protezione anziché verso il cliente ("esposizioni indirette"). Ciò comporta il rispetto dei limiti fissati dall'articolo 395 del CRR alla somma delle esposizioni dirette nei confronti dei clienti e delle esposizioni rappresentate dalle garanzie ricevute. Inoltre, il suddetto Regolamento prevede che gli enti aggiungono alle esposizioni totali verso un cliente le esposizioni derivanti dai contratti derivati laddove il contratto non sia stato stipulato direttamente con tale cliente ma lo strumento di debito o di capitale sottostante sia stato emesso da tale cliente ("esposizioni indirette").
In seguito al deconsolidamento di FinecoBank dal Gruppo UniCredit, FinecoBank e UniCredit S.p.A. hanno stipulato un contratto (Pledge Agreement) che prevede la concessione da parte di UniCredit S.p.A. di garanzie finanziarie in favore di FinecoBank volte a garantire le esposizioni al rischio di credito rappresentate dalle obbligazioni UniCredit, fino a naturale scadenza delle stesse, e dalle garanzie finanziarie rilasciate da FinecoBank a favore dell'Agenzia delle Entrate su richiesta di UniCredit S.p.A., fino a completa estinzione delle stesse. Tali garanzie rispondono ai requisiti richiesti dalla normativa applicabile per essere ammissibili nell'ambito delle tecniche di attenuazione del rischio di credito (CRM), con conseguente riduzione dell'esposizione verso il Gruppo UniCredit ai fini della determinazione delle grandi esposizioni della Banca.
Si informa, infine, che le imposte anticipate rientranti nell'esposizione verso l'Amministrazione Centrale italiana sono state esentate e, quindi, il loro valore ponderato è nullo.

Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Le informazioni di natura qualitativa e quantitativa di cui alla presente sezione non vanno fornite dalle banche che redigono il bilancio consolidato ai sensi della Circolare 262 di Banca d'Italia.
A. Attività finanziarie cedute e non cancellate integralmente
La Banca effettua operazioni passive di pronti contro termine e prestito titoli garantite da somme di denaro, che equivalgono, nella sostanza, a operazioni di pronti contro termine, a valere su titoli di proprietà e titoli non iscritti nell'attivo, ricevuti tramite operazioni attive di pronti contro termine e prestito titoli. I titoli di proprietà impegnati in operazioni di pronti contro termine non sono stati eliminati dal bilancio in quanto la Banca realizza operazioni passive di pronti contro termine con l'obbligo per il cessionario di rivendita a termine delle attività oggetto della transazione e mantiene tutti i rischi connessi con la proprietà dei titoli.
La Banca effettua, inoltre, operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, in qualità di prestatore, a valere su titoli di proprietà.

| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Attività finanziarie cedute rilevate per intero | Passività finanziarie associate | ||||||||
| Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
di cui deteriorate |
Valore di bilancio |
di cui: oggetto di operazioni di cartolarizzazione |
di cui: oggetto di contratti di vendita con patto di riacquisto |
|||
| A. Attività finanziarie detenute per la negoziazione | 2 | - | 2 | X | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | 2 | - | 2 | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 4. Derivati | - | - | - | X | - | - | - | ||
| B. Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| C. Attività finanziarie designate al fair value | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| D. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva |
- | - | - | - | - | - | - | ||
| 1. Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | ||
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | X | - | - | - | ||
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| E. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 3.054.849 | - | 3.054.849 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | ||
| 1. Titoli di debito | 3.054.849 | - | 3.054.849 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | ||
| 2. Finanziamenti | - | - | - | - | - | - | - | ||
| Totale | 31/12/2021 | 3.054.851 | - | 3.054.851 | - | 3.076.242 | - | 3.076.242 | |
| Totale | 31/12/2020 | 2.125.687 | - | 2.125.687 | - | 2.174.829 | - | 2.174.829 |
Si precisa che il valore delle passività finanziarie associate esposte nella tabella sopra riportata sono state indicate al lordo delle compensazioni effettuate in bilancio ai sensi dello IAS 32.
Nella tabella sopra riportata sono escluse le Attività finanziarie cedute in operazioni di prestito titoli senza garanzia o con garanzia rappresentata da altri titoli, alle quali non è associata alcuna passività.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Nessun dato da segnalare.
Il monitoraggio del rischio di credito assunto nell'ambito dell'attività di gestione del portafoglio di negoziazione è realizzato attraverso l'attribuzione della classe di rating per tutti gli strumenti finanziari detenuti.
Il portafoglio bancario della Banca è composto principalmente da titoli, conti correnti con istituzioni creditizie e depositi presso Banca di Italia. L'attività con la clientela retail è limitata alla concessione di prestiti personali, mutui, carte di credito e linee di fido.
La Banca è esposta nei confronti del debito sovrano di alcuni Paesi avendo investito parte delle proprie attività in titoli di debito emessi da governi e contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" e "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato". La tabella seguente indica il valore nominale, il valore di bilancio e il fair value di tali esposizioni al 31 dicembre 2021. Precisiamo che la Banca detiene anche esposizioni Sovrane in titoli di debito classificati nelle "Altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value" per 72 migliaia di euro.
La Banca ha inoltre investito in titoli di debito emessi da Enti sovranazionali e Agenzie governative contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato".

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Valore nominale al | Valore di bilancio al | Fair value al | % Sulla voce di bilancio | |
| 31/12/2021 | 31/12/2021 | 31/12/2021 | 31/12/2021 | |
| Italia | 6.876.975 | 7.263.632 | 7.476.132 | 21,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 6.876.975 | 7.263.632 | 7.476.132 | 23,5% |
| Spagna | 4.495.000 | 4.749.778 | 4.886.822 | 14,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 4.495.000 | 4.749.778 | 4.886.822 | 15,4% |
| Germania | 125.000 | 126.716 | 132.133 | 0,4% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 125.000 | 126.716 | 132.133 | 0,4% |
| Francia | 1.248.500 | 1.289.919 | 1.311.232 | 3,8% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 1.248.500 | 1.289.919 | 1.311.232 | 4,2% |
| Stati Uniti | 737.242 | 745.907 | 748.317 | 2,2% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 737.242 | 745.907 | 748.317 | 2,4% |
| Austria | 512.500 | 519.695 | 536.987 | 1,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 512.500 | 519.695 | 536.987 | 1,7% |
| Irlanda | 945.500 | 982.475 | 1.022.071 | 2,9% |
| Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività | 35.000 | 39.012 | 39.012 | 100,0% |
| complessiva Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
910.500 | 943.463 | 983.059 | 3,1% |
| Regno Unito | 48.793 | 48.988 | 48.972 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 48.793 | 48.988 | 48.972 | 0,2% |
| Belgio | 540.000 | 557.732 | 577.615 | 1,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 540.000 | 557.732 | 577.615 | 1,8% |
| Portogallo | 330.000 | 386.528 | 392.368 | 1,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 330.000 | 386.528 | 392.368 | 1,3% |
| Svizzera | 43.558 | 44.164 | 44.123 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 43.558 | 44.164 | 44.123 | 0,1% |
| Arabia Saudita | 90.000 | 90.305 | 89.145 | 0,3% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 90.000 | 90.305 | 89.145 | 0,3% |
| Cile | 203.100 | 215.488 | 209.488 | 0,6% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 203.100 | 215.488 | 209.488 | 0,7% |
| Cina | 165.832 | 165.160 | 160.422 | 0,5% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 165.832 | 165.160 | 160.422 | 0,5% |
| Lettonia | 30.000 | 29.710 | 29.063 | 0,1% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 30.000 | 29.710 | 29.063 | 0,1% |
| Islanda | 15.000 | 14.962 | 14.680 | 0,0% |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato | 15.000 | 14.962 | 14.680 | 0,0% |
| Totale esposizioni sovrane | 16.407.000 | 17.231.159 | 17.679.570 | 51,0% |
Le % riportate in corrispondenza della denominazione dei singoli Stati sovrani e nella voce "Totale esposizioni sovrane" sono state determinate sul totale attivo del bilancio della Banca, mentre le % riportate in corrispondenza delle voci di bilancio sono state determinate sul totale delle singole voci di bilancio.
Si precisa che i titoli in valuta diversa dall'euro sono stati convertiti in euro al cambio a pronti alla data di riferimento del bilancio.
Al 31 dicembre 2021 l'incidenza dell'investimento in titoli di debito emessi da Stati sovrani è pari al 51% del totale dell'attivo del bilancio della Banca. Tra i titoli di debito emessi da Stati sovrani detenuti dalla Banca non vi sono titoli di debito strutturati. La Banca, pertanto, risulta esposta ai movimenti dei titoli di debito pubblico degli stati sopra riportati; eventuali tensioni sul mercato dei titoli di Stato o la volatilità degli stessi potrebbero comportare effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria della Banca.

Nella tabella seguente sono indicati i rating al 31 dicembre 2021 forniti dalle società Fitch Ratings, Moody's e Standard & Poor's per gli Stati sovrani in relazione ai quali la Banca è esposta.
| Moody's | Fitch Ratings | Standard & Poor's | |
|---|---|---|---|
| Italia | Baa3 | BBB | BBB |
| Spagna | Baa1 | A- | A |
| Germania | Aaa | AAA | AAA |
| Francia | Aaa | AAA | AA+ |
| Stati Uniti | Aa1 | AA+ | AA+ |
| Austria | A2 | A+ | AA |
| Irlanda | Aa3 | AA- | AA |
| Belgio | Aa3 | AA- | AA |
| Portogallo | Baa2 | BBB | BBB |
| Regno Unito | Aaa | AAA | AAA |
| Svizzera | A1 | A | A |
| Arabia Saudita | A1 | A- | A+ |
| Cile | A1 | A+ | A+ |
| Israele | A3 | A- | A+ |
| Cina | A2 | A | A |
| Lettonia | Baa3 | BBB | BBB |
| Islanda | Baa1 | A- | A |

Il rischio di mercato deriva dall'effetto che variazioni nelle variabili di mercato (tassi di interesse, prezzi dei titoli, tassi di cambio, ecc.) possono generare sul valore economico del portafoglio della Banca, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel portafoglio bancario, ovvero l'operatività connessa con le scelte di investimento strategiche.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank stabilisce le linee guida strategiche per l'assunzione dei rischi di mercato, approva il quadro di riferimento generale per il rischio di mercato ed ogni modifica significativa, sotto il profilo della struttura organizzativa, delle strategie, delle metodologie e definisce i livelli massimi di propensione al rischio.
L'approccio strategico della Banca è mantenere il minimo livello di rischio di mercato compatibilmente con le esigenze di business ed i limiti stabiliti di Risk Appetite framework approvati dal Consiglio di Amministrazione.
Il rischio di mercato in FinecoBank è definito attraverso due insiemi di limiti:
La funzione Market & Liquidity Risk, all'interno della Direzione CRO nel completo rispetto degli obblighi regolamentari e legali locali è incaricata principalmente – ma non esclusivamente - di:
Nel corso del 2021 non sono stati registrati impatti sul profilo di rischio di mercato derivanti dall'emergenza sanitaria, né per quanto riguarda il portafoglio bancario né per quanto riguarda il portafoglio di negoziazione.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi di mercato.
Il principale strumento utilizzato dalla Banca per la misurazione del rischio di mercato sulle posizioni di trading è il Value at Risk (VaR), calcolato secondo l'approccio della simulazione storica.
Il metodo della simulazione storica prevede la rivalutazione giornaliera delle posizioni sulla base dell'andamento dei prezzi di mercato su di un opportuno intervallo temporale di osservazione. La distribuzione di utili e perdite che ne deriverebbe è analizzata per determinare l'effetto di movimenti estremi del mercato sui portafogli. Il valore della distribuzione al percentile corrispondente all'intervallo di confidenza fissato rappresenta la misura di VaR. I parametri utilizzati per il calcolo del VaR sono i seguenti: intervallo di confidenza 99%; orizzonte temporale di 1 giorno; aggiornamento giornaliero delle serie storiche; periodo di osservazione 250 giorni.

La responsabilità primaria per il monitoraggio ed il controllo della gestione del rischio di mercato nel portafoglio bancario risiede presso gli organi competenti della Banca. La Direzione CRO di FinecoBank è responsabile per il processo di monitoraggio del rischio di mercato sul portafoglio bancario definendo la struttura, i dati rilevanti e la frequenza per un adeguato reporting.
Le principali componenti del rischio di mercato del portafoglio bancario sono il rischio di credit spread, il rischio di tasso d'interesse e il rischio di cambio. l primo deriva principalmente dagli investimenti in titoli obbligazionari detenuti a fini di liquidità. Il rischio di mercato relativo al portafoglio obbligazionario è vincolato e monitorato mediante limiti sul nozionale, misure di sensitività al Valore Economico e limiti sul Value at Risk.
La seconda componente, il rischio tasso di interesse, è gestita con la finalità di stabilizzare tale rischio. La misura di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario riguarda il duplice aspetto di valore e di margine di interesse netto della Banca. In particolare, il rischio di tasso di interesse può essere valutato secondo due prospettive diverse ma complementari:
La terza componente è il rischio di cambio. Le fonti di questa esposizione si riferiscono principalmente allo sbilancio tra attività e passività in USD. L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La Banca assicura che il valore applicato a ciascuna posizione del portafoglio di negoziazione rifletta adeguatamente il fair (market) value, valore equo di mercato, cioè il corrispettivo al quale un'attività potrebbe essere scambiata, o una passività estinta, in una libera transazione tra parti consapevoli e indipendenti. Il fair value di uno strumento finanziario è basato su, o derivato da, prezzi di mercato o variabili osservabili. La disponibilità di prezzi o variabili osservabili differisce a seconda dei prodotti e dei mercati, e può modificarsi nel tempo.
Nel caso in cui i prezzi o i parametri osservabili siano prontamente e regolarmente disponibili (ossia soddisfino adeguati requisiti di liquidità), essi sono direttamente utilizzati nella determinazione del fair value (mark-to-market).
In mercati non attivi o per alcuni strumenti, per i quali prezzi o parametri osservabili non siano disponibili, il calcolo del fair value avviene attraverso tecniche di valutazione appropriate per lo strumento specifico (mark-to-model). Questo approccio prevede il ricorso a stime e giudizio e, pertanto, può richiedere rettifiche di valore che tengano conto degli spread denaro-lettera, della liquidità delle posizioni e del rischio di controparte, oltre che del modello utilizzato. Inoltre, ciascun modello di valutazione utilizzato per il calcolo del fair value è validato da una funzione dedicata indipendente dalle unità di business.
Al fine di assicurare l'adeguata separazione tra funzioni deputate alle attività di sviluppo e funzioni responsabili della validazione, tutti i modelli di valutazione sviluppati devono essere valutati e validati centralmente da funzioni indipendenti rispetto alle funzioni che hanno proceduto allo sviluppo. La convalida dei modelli è portata avanti centralmente anche nel caso di nuovi sistemi o strumenti di analisi il cui utilizzo abbia un impatto potenziale sui risultati economici della Banca.
In aggiunta alla valutazione giornaliera di mark-to-market o mark-to-model, la Direzione CRO esegue una verifica indipendente dei prezzi (IPV, Independent Price Verification). Questo è il processo in base al quale sono verificate regolarmente l'accuratezza e l'indipendenza dei prezzi di mercato o dei parametri utilizzati dai modelli. Mentre la valutazione di mark-to-market o mark-to-model può essere eseguita dagli operatori di front-office, la validazione dei prezzi di mercato e dei parametri dei modelli è effettuata su base mensile.
Il VaR calcolato nell'ambito della misurazione dei rischi di mercato del portafoglio bancario e di negoziazione utilizza l'approccio delle simulazioni storiche. La scelta del modello effettuata prevede una serie di vantaggi:

Per contro i modelli VaR basati sulle simulazioni storiche non forniscono alcuna informazione sull'entità della perdita eccedente il VaR. È per questo motivo che il framework della Banca utilizza strumenti complementari quali gli stress test.
2.1 Rischio di tasso di interesse e rischio di prezzo – portafoglio di negoziazione di vigilanza
Il portafoglio di negoziazione è destinato ad accogliere titoli di debito (ordinari e subordinati, strutturati e plain vanilla), titoli di capitale, certificati quotati e non – strettamente rivenienti dall'attività di intermediazione con la clientela retail.
La Banca non effettua trading proprietario e non assume posizioni speculative sui propri libri. Il portafoglio di negoziazione della Banca è movimentato in contropartita all'attività di intermediazione della clientela retail, in particolare, in sede di compravendita di strumenti OTC. Altre movimentazioni del portafoglio di negoziazione si rilevano in seguito all'attività di internalizzazione di diversi strumenti finanziari nel caso in cui la Banca si ponga come controparte del Cliente. Quest'ultima attività è effettuata grazie alle aperture normative di MiFID che consentono la possibilità di esecuzione degli ordini relativi a strumenti finanziari in una pluralità di sedi di esecuzione tra le quali è contemplata l'esecuzione in contro proprio.
Per quanto riguarda sia la descrizione dei processi interni di controllo e gestione del rischio che l'illustrazione delle metodologie utilizzate per l'analisi della rischiosità, si rimanda a quanto già esposto nel paragrafo introduttivo.

1. Portafoglio di negoziazione di vigilanza: distribuzione per durata residua (data di riprezzamento) delle attività e delle passività finanziarie per cassa e derivati finanziari - Valuta di denominazione: Euro
| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | 72 | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 152 | 54.888 | - | - | 244 | - | 1.401 | - |
| + Posizioni corte | 152 | 54.260 | - | - | 244 | 320 | 1.613 | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 15 | 523 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | 15 | 928 | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 75.913 | 80 | 35.740 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 62.293 | 660 | 49.280 | - | - | - | - |
Nella voce 3.1 "Derivati Finanziari con titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di titoli, diversi da azioni e quote di O.I.C.R., da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").
Nella voce 3.2 "Derivati Finanziari senza titolo sottostante – Altri derivati" sono convenzionalmente ricondotte le operazioni di compravendita a pronti di valute da regolare nei tempi previsti dalle prassi di mercato (c.d. "regular way").

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 1.2 Altre attività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.1 P.C.T. passivi | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.2 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | ||||||||
| 3.1 Con titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 159.501 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 159.149 | 298 | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | - | 1.094 | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 726 | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 15 | 91.082 | 869 | 72.681 | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | 15 | 104.673 | 255 | 58.541 | - | - | - | - |
Gli effetti di variazione della curva dei tassi sul margine di interesse derivanti da strumenti presenti nel portafoglio di negoziazione sono del tutto residuali. Per analoghe considerazioni riguardanti il portafoglio bancario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Quotati | ||||||||
| Tipologia operazioni/Indice quotazione | U.S.A. | REGNO UNITO |
ITALIA | GERMANIA | FRANCIA | ALTRI PAESI | Non quotati | |
| A. Titoli di capitale | ||||||||
| - posizioni lunghe | 9.103 | 833 | 38 | 1.123 | 592 | 3.102 | - | |
| - posizioni corte | 26 | 5 | 20 | 102 | 43 | 77 | - | |
| B. Compravendite non ancora regolate su titoli di capitale |
||||||||
| - posizioni lunghe | 131.362 | 19 | 20.464 | 4.942 | 13 | 52.944 | - | |
| - posizioni corte | 131.286 | 50 | 20.486 | 4.943 | 51 | 53.234 | - | |
| C. Altri derivati su titoli di capitale | ||||||||
| - posizioni lunghe | 1.461 | 53 | 785 | 159 | 92 | 609 | - | |
| - posizioni corte | 10.298 | 863 | 883 | 1.222 | 612 | 3.537 | - | |
| D. Derivati su indici azionari | ||||||||
| - posizioni lunghe | 23.676 | 241 | 8.131 | 10.884 | 1.103 | 3.608 | - | |
| - posizioni corte | 23.829 | 267 | 5.682 | 12.413 | 1.349 | 3.715 | - |
La Banca monitora il VaR del Trading Book con periodicità giornaliera.
Al 31 dicembre 2021 il VaR giornaliero del Trading Book ammonta a 101 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 199 migliaia di euro, con un picco massimo di 508 migliaia di euro, ed un minimo di 32 migliaia di euro.
La volatilità nel prezzo degli strumenti determina impatti diretti a conto economico.
Il rischio di tasso di interesse consiste nelle variazioni dei tassi di interesse che si riflettono:
La Banca misura e monitora ogni giorno il rischio di tasso di interesse nel quadro delle metodologie e dei corrispondenti limiti o soglie di attenzione approvate dal Consiglio di Amministrazione. Queste riguardano la sensitivity del margine di interesse ed il valore economico.
Il rischio di tasso di interesse incide su tutte le posizioni di proprietà rivenienti dalle scelte di investimento strategiche (banking book).
Le fonti principali del rischio di tasso di interesse si possono classificare come segue:

All'interno del contesto organizzativo già descritto in precedenza, il Consiglio di Amministrazione delibera i limiti di rischio tasso di interesse. Tali limiti sono definiti in termini di VaR (calcolato utilizzando la metodologia descritta in precedenza a proposito del portafoglio di negoziazione). È responsabilità della Banca gestire l'esposizione al rischio di interesse entro i limiti assegnati.
Al fine di valutare gli effetti di variazioni nella curva dei tassi di interesse sul portafoglio bancario, sono effettuate analisi di scenario che prevedono spostamenti paralleli della curva dei tassi di +/- 100 bps e +/- 200 bps con cadenza settimanale; sono inoltre condotti settimanalmente i sei scenari standardizzati come definiti dagli orientamenti EBA in materia (EBA/GL/2018/02).
Gli scenari relativi alla variazione del valore economico, utilizzati per la compilazione del template EU IRRBB riportato nel paragrafo 2 "Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività", corrispondono agli scenari del Supervisory Outlier Test previsti dai citati orientamenti EBA.
Gli scenari applicati nel template EU IRRBB relativi alla variazione del margine di interesse invece riprendono le ipotesi sottostanti le valutazioni degli scenari dell'EV sensitivity e sono calcolati con le seguenti ipotesi:
Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 2.382.763 | 5.989.116 | 254.552 | 678.168 | 4.950.206 | 14.514.613 | 1.200.162 | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 4.715.736 | 175.345 | 529.083 | 4.134.015 | 13.912.062 | 284.638 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 4.715.736 | 175.345 | 529.083 | 4.134.015 | 13.912.062 | 284.638 | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 6.694 | 303.242 | - | - | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 2.376.069 | 970.138 | 79.207 | 149.085 | 816.191 | 602.551 | 915.524 | - |
| - c/c | 2.107.907 | 169 | 144 | 250 | 797 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 268.162 | 969.969 | 79.063 | 148.835 | 815.394 | 602.551 | 915.524 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | 5.772 | 454.834 | 77.851 | 145.745 | 810.975 | 602.522 | 915.460 | - |
| - altri | 262.390 | 515.135 | 1.212 | 3.090 | 4.419 | 29 | 64 | - |
| 2. Passività per cassa | 28.615.582 | 65.697 | 1.036.730 | 71.937 | 33.192 | 517.511 | 710 | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 28.470.946 | 65.619 | 2.409 | 29.311 | 31.609 | 18.345 | 644 | - |
| - c/c | 28.354.154 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 116.792 | 65.619 | 2.409 | 29.311 | 31.609 | 18.345 | 644 | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 116.792 | 65.619 | 2.409 | 29.311 | 31.609 | 18.345 | 644 | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 144.636 | 78 | 1.034.321 | 42.626 | 1.583 | 1.900 | 66 | - |
| - c/c | 62.800 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 81.836 | 78 | 1.034.321 | 42.626 | 1.583 | 1.900 | 66 | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | 497.266 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | 497.266 | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | 9.269.165 | 126.617 | 53.072 | 1.371.822 | 6.191.209 | 723.094 | - |
| + Posizioni lunghe | - | 8.447.489 | 100.000 | - | 230.000 | 90.000 | - | - |
| + Posizioni corte | - | 821.676 | 26.617 | 53.072 | 1.141.822 | 6.101.209 | 723.094 | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | 1.531 | 7.923 | 6.788 | 210 | 19 | 27 | - | - |
| + Posizioni lunghe | 488 | 3.599 | 3.906 | 210 | 19 | 27 | - | - |
| + Posizioni corte | 1.043 | 4.324 | 2.882 | - | - | - | - | - |

| (Importo in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Tipologia/Durata residua | A vista | Fino a 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi a fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Da oltre 5 anni fino a 10 anni |
Oltre 10 anni |
Durata indeterminata |
| 1. Attività per cassa | 4.736 | 171.493 | 182.439 | 545.180 | 130.409 | 1 | - | - |
| 1.1 Titoli di debito | - | 101.125 | 122.930 | 544.958 | 130.301 | 1 | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | 101.125 | 122.930 | 544.958 | 130.301 | 1 | - | - |
| 1.2 Finanziamenti a banche | 161 | 35 | 59.509 | 222 | - | - | - | - |
| 1.3 Finanziamenti a clientela | 4.575 | 70.333 | - | - | 108 | - | - | - |
| - c/c | 380 | - | - | - | 8 | - | - | - |
| - altri finanziamenti | 4.195 | 70.333 | - | - | 100 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 4.195 | 70.333 | - | - | 100 | - | - | - |
| 2. Passività per cassa | 1.176.068 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| 2.1 Debiti verso clientela | 1.176.067 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| - c/c | 1.164.820 | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 11.247 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | 11.247 | 14.893 | 25 | 59 | 151 | - | - | - |
| 2.2 Debiti verso banche | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| - c/c | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri debiti | 1 | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.3 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 2.4 Altre passività | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - con opzione di rimborso anticipato | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3. Derivati finanziari | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.1 Con titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 3.2 Senza titolo sottostante | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Altri derivati | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - |
| 4. Altre operazioni fuori bilancio | - | 17.857 | 17.857 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni lunghe | - | 5.030 | 12.827 | - | - | - | - | - |
| + Posizioni corte | - | 12.827 | 5.030 | - | - | - | - | - |
Per la descrizione degli effetti di una variazione dei tassi di interesse sul margine di interesse, sul risultato d'esercizio, sul patrimonio netto nonché i risultati delle analisi di scenario si rimanda al paragrafo 2. Portafoglio bancario: modelli interni e altre metodologie per l'analisi di sensitività.

Al fine di misurare il rischio tasso di interesse insito nel bilancio della Banca è necessario misurare la sensibilità degli impieghi e della raccolta ai cambiamenti della curva dei tassi d'interesse. FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste dell'attivo e del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Nella tabella riepilogativa che segue sono riportati i risultati delle analisi effettuate in tutte le valute.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Analisi sul margine di | ||||||
| Analisi sul valore (shift | Analisi sul valore | Analisi sul valore | interesse | Analisi sul margine di | ||
| + 200 bp) | (shift - 200 bp) | (shift +1 bp) | Irvar* | (+100 bp) | interesse (-30 bp) | |
| 31/12/2021 | 54.805 | -18.183 | 356 | 7.194 | 133.034 | -29.193 |
*Holding period 1 giorno, intervallo di confidenza 99%
L'analisi di sensitività sul valore del patrimonio, effettuata ipotizzando uno shift pari a + 200 basis point sulla curva di tasso di interesse euro, evidenzia un impatto positivo che si attesta a 54.805 migliaia di euro. Uno shift di -200 basis point evidenzia un impatto negativo di -18.183 migliaia di euro.
L'analisi di sensitivity sul valore del patrimonio ipotizzando uno shift di + 1 basis point evidenzia un impatto negativo che si attesta complessivamente a 356 migliaia di euro.
Al 31 dicembre 2021 l'Interest Rate VaR della Banca si attesta a circa 7.194 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 6.020 migliaia di euro con un picco massimo di 14.777 migliaia di euro ed un minimo di 1.375 migliaia di euro.
Il VaR totale, comprensivo della componente Credit Spread Risk derivante prevalentemente dai titoli di Stato sovrani detenuti per l'impiego della liquidità e comprensivo del Credit Spread Risk dei titoli obbligazionari Unicredit, è pari a 49.334 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 71.328 migliaia di euro con un picco massimo di 165.896 migliaia di euro ed un minimo di 41.572 migliaia di euro.
L'analisi di sensitività sul margine d'interesse, effettuata ipotizzando uno shift pari a +100 basis point sulla curva di tasso di interesse, evidenzia un impatto positivo per 133.034 migliaia di euro. Uno shift di -25 punti base avrebbe un impatto negativo sul margine d'interesse nel corso dei prossimi 12 mesi di -29.193 migliaia di euro.
Le valutazioni contenute nel Template EU IRRBB, riportano le esposizioni delle metriche di rischio tasso d'interesse al 31 dicembre 2021 ed al 30 giugno 2021. Per la descrizione degli scenari si rimanda alla sezione Informazioni di natura qualitativa - Rischio Tasso.
Template EU IRRBB
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| a | b | c | d | |||
| Supervisory shock scenarios | Changes of the economic value of equity | Changes of the net interest income | ||||
| Current period | Last period | Current period | Last period | |||
| 1 | Shock al rialzo parallelo | 55.009 | 68.685 | 136.991 | 133.969 | |
| 2 | Shock al ribasso parallelo | (18.202) | (15.258) | (50.005) | (55.020) | |
| 3 | Steepener shock (discesa dei tassi a breve e rialzo dei tassi a lungo) | 772 | (16.598) | - | - | |
| 4 | Flattener shock (rialzo dei tassi a breve e discesa dei tassi a lungo) | 6.551 | 20.213 | - | - | |
| 5 | Shock up dei tassi a breve | 20.764 | 35.679 | - | - | |
| 6 | Shock down dei tassi a lungo | (22.380) | (26.623) | - | - |

Nell'ambito dell'attività di tesoreria, la Banca effettua raccolta in valuta prevalentemente in dollari, tramite conti correnti passivi con clientela, impiegando la medesima principalmente in conti correnti con primari istituti di credito ed emissioni obbligazionarie nella stessa valuta. È stimato l'impatto sul valore delle poste patrimoniali utilizzando l'indicatore di Forex VaR.
Il VaR delle posizioni della Banca non è utilizzato per il calcolo del requisito patrimoniale di Primo Pilastro in quanto è utilizzato il metodo standardizzato. Il VaR è utilizzato a soli fini gestionali e di monitoraggio del rischio.
L'attività di copertura del rischio cambio avviene mediante il pareggiamento di attività e passività in valuta o mediante operazioni di compravendita a termine di valuta.
La componente di rischio cambio che contribuisce alla formazione del VaR complessivo è legata prevalentemente allo sbilancio tra attività e passività in dollari.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Valute | ||||||||
| Voci | USD | GBP | CHF | JPY | AUD | ALTRE VALUTE | ||
| A. Attività finanziarie | 968.050 | 145.330 | 65.590 | 2.005 | 3.731 | 14.674 | ||
| A.1 Titoli di debito | 798.946 | 48.988 | 51.381 | |||||
| A.2 Titoli di capitale | 16.056 | 711 | 124 | |||||
| A.3 Finanziamenti a banche | 80.126 | 94.028 | 13.856 | 2.005 | 3.731 | 14.412 | ||
| A.4 Finanziamenti a clientela | 72.922 | 1.603 | 353 | 138 | ||||
| A.5 Altre attività finanziarie | ||||||||
| B. Altre attività | 76 | 123 | 1 | - | 5 | |||
| C. Passività finanziarie | 962.714 | 144.863 | 65.201 | 1.859 | 3.577 | 13.015 | ||
| C.1 Debiti verso banche | 1 | 1 | ||||||
| C.2 Debiti verso clientela | 962.713 | 144.863 | 65.200 | 1.859 | 3.577 | 13.015 | ||
| C.3 Titoli di debito | ||||||||
| C.4 Altre passività finanziarie | ||||||||
| D. Altre passività | 1.152 | 394 | 74 | |||||
| E. Derivati finanziari | ||||||||
| - Opzioni | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 420 | 673 | 1 | |||||
| + Posizioni corte | 217 | 16 | 508 | |||||
| - Altri derivati | ||||||||
| + Posizioni lunghe | 84.956 | 31.005 | 11.300 | 20.417 | 4.953 | 14.117 | ||
| + Posizioni corte | 84.331 | 31.051 | 11.219 | 19.803 | 5.015 | 13.840 | ||
| Totale attività | 1.053.502 | 177.131 | 76.891 | 22.423 | 8.684 | 28.796 | ||
| Totale passività | 1.048.414 | 176.324 | 76.420 | 22.170 | 8.592 | 26.929 | ||
| Sbilancio (+/-) | 5.088 | 807 | 471 | 253 | 92 | 1.867 |
L'impatto delle variazioni dei tassi di cambio è quantificato attraverso il Forex VaR giornaliero del portafoglio complessivo, come evidenziato nel successivo paragrafo.
Al 31 dicembre 2021 il Forex Var giornaliero del portafoglio complessivo (banking e trading) è pari a circa 81 migliaia di euro. La media per l'anno 2021 è pari a 72 migliaia di euro con un picco massimo di 153 migliaia di euro ed un minimo di 18 migliaia di euro.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | |||||
| Over the counter | ||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | 1.000 | 531 | - | - | 470 | 456 |
| a) Opzioni | - | - | 28 | - | - | - | 24 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 531 | - | - | - | 456 |
| e) Altri | - | - | 972 | - | - | - | 446 | - |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | 93.645 | 21.901 | - | - | 61.840 | 15.564 |
| a) Opzioni | - | - | 19.245 | - | - | - | 5.866 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 21.901 | - | - | - | 15.564 |
| e) Altri | - | - | 74.400 | - | - | - | 55.974 | - |
| 3. Valute e oro | - | - | 233.634 | 160 | - | - | 164.932 | 154 |
| a) Opzioni | - | - | 1.637 | - | - | - | 1.215 | - |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Futures | - | - | - | 160 | - | - | - | 154 |
| e) Altri | - | - | 231.997 | - | - | - | 163.717 | - |
| 4. Merci | - | - | 3.179 | 1.318 | - | - | 1.966 | 541 |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | - | - | 331.458 | 23.910 | - | - | 229.208 | 16.715 |
La lettera e) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i Turbo certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

| (Importi in migliaia) | ||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | |||||
| Over the counter | ||||||||
| Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati | Senza controparti centrali | Mercati | ||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
organizzati | |
| 1. Fair value positivo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 1 | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 68 | - | - | - | 22 |
| g) Altri | - | - | 3.242 | - | - | - | 3.330 | - |
| Totale | - | - | 3.243 | 68 | - | - | 3.330 | 22 |
| 2. Fair value negativo | ||||||||
| a) Opzioni | - | - | 766 | - | - | - | 328 | - |
| b) Interest rate swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | 4 | - | - | - | 52 |
| g) Altri | - | - | 1.444 | - | - | - | 1.495 | - |
| Totale | - | - | 2.210 | 4 | - | - | 1.823 | 52 |
La lettera g) Altri in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende i contratti derivati CFD.
La lettera a) Opzioni in corrispondenza della colonna "Over the counter – Senza controparti centrali – Senza accordi di compensazione" comprende le KO Option emesse da FinecoBank, nonché i Turbo certificates emessi da FinecoBank, negoziati sul segmento Hi-Cert e non regolati con controparti centrali.

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 1.000 |
| - fair value positivo | X | - | - | 2 |
| - fair value negativo | X | - | - | 14 |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | 7.084 | 78 | 86.483 |
| - fair value positivo | X | - | 1 | 2.002 |
| - fair value negativo | X | 247 | - | 1.559 |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | 123.436 | 1.171 | 109.026 |
| - fair value positivo | X | 72 | 32 | 1.050 |
| - fair value negativo | X | 209 | - | 126 |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | 3.179 |
| - fair value positivo | X | - | - | 82 |
| - fair value negativo | X | - | - | 55 |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | - | |||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | - | - | - | - |
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse | 972 | - | 28 | 1.000 |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari | 38.079 | 84 | 55.482 | 93.645 |
| A.3 Derivati finanziari su valute e oro | 233.633 | - | - | 233.633 |
| A.4 Derivati finanziari su merci | 3.179 | - | - | 3.179 |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2021 |
275.863 | 84 | 55.510 | 331.457 |
| Totale 31/12/2020 |
182.170 | 84 | 46.952 | 229.206 |
Nessun dato da segnalare.
Si precisa che la Banca ha in essere esclusivamente coperture di fair value che prevedono lo scambio del tasso fisso contro Euribor e la cui valutazione, in quanto collateralizzate, è effettuata attualizzando i flussi futuri con la curva € STR.
Le strategie di copertura del fair value, con l'obiettivo del rispetto dei limiti di rischio di tasso di interesse per il portafoglio bancario, sono attuate ricorrendo a contratti derivati non quotati. Questi ultimi, tipicamente interest rate swap, rappresentano la famiglia di strumenti utilizzata in prevalenza. Le coperture adottate sono qualificate di tipo generico, ossia connesse ad ammontari di moneta contenuti in portafogli di attività o passività, e di tipo specifico, a copertura di titoli obbligazionari a tasso fisso. I derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura dei flussi finanziari generati nell'ambito dell'operatività della Banca.
Attualmente non sono presenti operazioni di copertura investimenti esteri nell'ambito dell'operatività della Banca.
Una relazione di copertura generica di un portafoglio di attività/passività persegue l'obiettivo di compensare gli scostamenti di valore della posta coperta contenuta in un generico portafoglio di attività/ passività a tasso fisso.
L'inefficacia della copertura è rappresentata dalla differenza fra la variazione del fair value degli strumenti di copertura e la variazione del fair value dell'importo monetario coperto. La Banca utilizza una metodologia di test basata sulla sensitivity analisys. A tal fine si mettono in relazione le esposizioni della sensitivity totale della posta coperta e di quella relativa al derivato di copertura. La sensitivity esprime l'elasticità rispetto a ciascuno dei tassi che compongono la curva risk free ed è calcolata come variazione del fair value in relazione ad un incremento del tasso pari ad un basis point. Il test consente di verificare l'efficacia analizzando la "riduzione" della sensitivity della posizione complessiva dopo la copertura e confrontandola rispetto alla medesima misura riferita alla posta oggetto di copertura.
Il test di efficacia è effettuato separatamente per gli Interest Rate Swap a copertura degli attivi (mutui) e per gli Interest Rate Swap a copertura dei passivi (componente core insensible delle poste a vista). In una relazione di copertura specifica, i derivati sottoscritti allo scopo di effettuare la copertura replicano esattamente il titolo coperto in termini di nozionale, scadenza, date di pagamento degli interessi.

Le attività coperte sono rappresentate da titoli a tasso fisso e mutui erogati a clientela a tasso fisso, contabilizzati nelle "Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato", coperti per la componente di rischio tasso con Interest Rate swap che scambiano la cedola a tasso fisso dei titoli o il tasso fisso dei mutui con un tasso variabile.
Le passività coperte sono rappresentate da raccolta diretta in conto corrente da clientela (liquidità core insensible), contabilizzata nelle "Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato", modellizzata secondo il modello delle poste a vista adottato dalla Banca.
| (Importi in migliaia) | |||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | ||||||||
| Over the counter | Over the counter | ||||||||
| Attività sottostanti/Tipologie derivati | Senza controparti centrali | Mercati organizzati |
Senza controparti centrali | ||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
|||
| 1. Titoli di debito e tassi d'interesse | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 2. Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 3. Valute e oro | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| b) Swap | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| c) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| d) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| e) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 4. Merci | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| 5. Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | |
| Totale | 8.617.489 | 250.000 | - | - | 6.627.777 | 250.000 | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Fair value positivo e negativo | Variazione del valore usato per calcolare l'inefficacia della copertura |
|||||||||
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | |||||||
| Tipologie derivati | Over the counter |
Over the counter | Totale | Totale | ||||||
| Senza controparti centrali | Senza controparti centrali | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |||||||
| Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
Controparti centrali |
Con accordi di compensazione |
Senza accordi di compensazione |
Mercati organizzati |
|||
| Fair value positivo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
126.940 | 509 | - | - | 17.104 | 1.899 | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 126.940 | 509 | - | - | 17.104 | 1.899 | - | - | - | - |
| Fair value negativo |
||||||||||
| a) Opzioni | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| b) Interest rate swap |
57.314 | - | - | - | 214.388 | - | - | - | - | - |
| c) Cross currency swap |
- | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| d) Equity swap | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| e) Forward | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| f) Futures | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| g) Altri | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| Totale | 57.314 | - | - | - | 214.388 | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Attività sottostanti | Controparti centrali | Banche | Altre società finanziarie |
Altri soggetti |
| Contratti non rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | X | - | - | - |
| - fair value positivo | X | - | - | - |
| - fair value negativo | X | - | - | - |
| Contratti rientranti in accordi di compensazione | ||||
| 1) Titoli di debito e tassi d'interesse | ||||
| - valore nozionale | 8.617.489 | 250.000 | - | - |
| - fair value positivo | 126.940 | 508 | - | - |
| - fair value negativo | 57.313 | - | - | - |
| 2) Titoli di capitale e indici azionari | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 3) Valute e oro | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 4) Merci | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |
| 5) Altri | ||||
| - valore nozionale | - | - | - | - |
| - fair value positivo | - | - | - | - |
| - fair value negativo | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Sottostanti/Vita residua | Fino ad 1 anno | Oltre 1 anno e fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Totale | |
| A.1 Derivati finanziari su titoli di debito e tassi di interesse |
581.364 | 1.371.822 | 6.914.303 | 8.867.489 | |
| A.2 Derivati finanziari su titoli di capitale ed indici azionari |
- | - | - | - | |
| A.3 Derivati finanziari su valute ed oro | - | - | - | - | |
| A.4 Derivati finanziari su merci | - | - | - | - | |
| A.5 Altri derivati finanziari | - | - | - | - | |
| Totale | 31/12/2021 | 581.364 | 1.371.822 | 6.914.303 | 8.867.489 |
| Totale | 31/12/2020 | 321.411 | 1.309.637 | 5.246.730 | 6.877.778 |
Nessun dato da segnalare.
C. Strumenti non derivati di copertura
Nessun dato da segnalare.

Come enunciato nella Parte A della presente nota integrativa, la Banca applica le regole di hedge accounting previste dall'IFRS 9 per le operazioni di coperture specifica ("MicroHedging"), mentre si è avvalsa della facoltà di continuare ad utilizzare lo IAS 39 per le operazioni di copertura di fair value dell'esposizione al tasso di interesse di un portafoglio di attività o passività finanziarie (copertura generica o "Macrohedging").
Nella tabella sotto riportata sono esposte le operazioni di copertura specifica ("MicroHedging") in essere, per le quali la Banca applica le previsioni dell'IFRS 9. Per completezza di informazione, si segnala che:
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Coperture specifiche - |
Coperture specifiche | |||||
| Coperture specifiche: valore di bilancio |
posizioni nette: valore di bilancio delle attività o passività (prima della compensazione) |
Variazioni cumulate di fair value dello strumento coperto |
Cessazione della copertura: variazioni cumulate residue del fair value |
Variazioni del valore usato per rilevare l'inefficacia della copertura |
Coperture generiche: Valore di bilancio |
|
| A. Attività | ||||||
| 1. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - copertura di: |
- | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - | - | x |
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | x |
| 1.3 Valute e oro | - | - | - | - | - | x |
| 1.4 Crediti | - | - | - | - | - | x |
| 1.5 Altri | - | - | - | - | - | x |
| 2. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - copertura di: |
7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | 7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | x |
| 1.2 Titoli di capitale e indici azionari | - | - | - | - | - | x |
| 1.3 Valute e oro | - | - | - | - | - | x |
| 1.4 Crediti | - | - | - | - | - | x |
| 1.5 Altri | - | - | - | - | - | x |
| Totale 31/12/2021 |
7.766.157 | 7.766.157 | (96.605) | - | (215.186) | - |
| Totale 31/12/2020 |
- | - | - | - | - | - |
| B. Passività | ||||||
| 1. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato - copertura di: |
- | - | - | - | - | - |
| 1.1 Titoli di debito e tassi d'interesse | - | - | - | - | - | x |
| 1.2 Valute e oro | - | - | - | - | - | x |
| 1.3 Altri | - | - | - | - | - | x |
| Totale 31/12/2021 |
- | - | - | - | - | - |
| Totale 31/12/2020 |
- | - | - | - | - | - |
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
1.3.3 Altre informazioni sugli strumenti derivati di negoziazione e di copertura
Nessun dato da segnalare.
Il rischio di liquidità può essere sinteticamente definito come il rischio che la Banca, anche a causa di eventi futuri inattesi, non sia in grado di far fronte ai propri obblighi di pagamento ovvero di gestire in maniera efficiente la corrispondenza dei flussi di cassa attesi in entrata e in uscita.
I diversi tipi di rischio di liquidità gestiti dalla Banca sono:
Per affrontare la propria esposizione al rischio di liquidità la Banca investe la componente della propria liquidità stimata dai modelli interni come persistente e stabile (cd. liquidità core) in investimenti a medio/lungo termine, mentre la parte di liquidità caratterizzata da un profilo di persistenza inferiore (c.d. liquidità non core) è impiegata in attività liquide o facilmente liquidabili, quali, a titolo esemplificativo, depositi a vista, impieghi a breve termine o titoli governativi utilizzabili come fonte di finanziamento a breve termine presso la Banca Centrale.
Alla data di bilancio non esistono potenziali flussi di cassa in uscita "Contingent liquidity and funding needs", quali, ad esempio, clausole di rimborso accelerato o di rilascio di ulteriori garanzie connesse con un downgrade della Banca stessa.
L'obiettivo della Banca è mantenere la liquidità ad un livello che consenta di condurre le principali operazioni in sicurezza, finanziare le proprie attività alle migliori condizioni di tasso in normali circostanze operative e rimanere sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento. In particolare, la politica d'impiego è improntata a principi di prudenza che considerano prioritario il criterio di liquidabilità degli strumenti; risultato di tale politica si traduce in indicatori di liquidità regolamentari di gran lunga superiori ai requisiti minimi.
Fineco è dotato di una "Group Liquidity Policy", direttamente applicabile alla stessa Capogruppo ed alla Società controllata, che ha lo scopo di definire l'insieme di principi e regole che sovraintendono la gestione della liquidità e dei relativi rischi. In particolare, la Policy descrive la gestione della liquidità e dei suoi rischi in condizioni standard ed in condizioni di crisi, le attività di controllo di primo e di secondo livello e la governance del Gruppo in materia, definendo ruoli e responsabilità degli Organi e delle funzioni interne di Capogruppo e della società controllata. A marzo 2021 la Policy è stata aggiornata al fine di assicurare coerenza tra il Piano di Contingency per il rischio di liquidità, il piano di Contincency di capitale, il RAF di Gruppo ed il Group Recovery Plan.

La "Group Liquidity Policy" stabilisce i principi adottati in termini di governance interna e che prevedono il coinvolgimento delle funzioni Tesoreria e Risk Management.
La gestione operativa della liquidità è effettuata dalla funzione Tesoreria che garantisce una gestione efficace ed efficiente della liquidità a breve e medio/lungo termine, il monitoraggio dell'esposizione di liquidità e la conduzione dei controlli di primo livello sul processo di gestione.
La funzione di controllo dei rischi è responsabile del monitoraggio del rispetto dei limiti e delle regole sul rischio di liquidità, dell'applicazione delle metriche di rischio e della valutazione delle metodologie scelte.
A tal fine la "Group Liquidity Policy" fa esplicito riferimento ai monitoraggi di primo e di secondo livello, sia dal punto di vista regolamentare sia da quello gestionale:
In tale contesto, la Banca considera tutte le attività, passività, posizioni fuori bilancio ed eventi presenti e futuri che generano flussi di cassa certi o potenziali, proteggendo così la Banca dai rischi correlati alla trasformazione delle scadenze.
L'obiettivo della gestione della liquidità di breve termine è di garantire che la Banca sia sempre nella condizione di far fronte agli impegni di pagamento, previsti o imprevisti, focalizzandosi sulle esposizioni relative ai primi dodici mesi.
La Banca calcola giornalmente la Maturity Ladder operativa, che misura i flussi di liquidità in entrata e in uscita, con dettagli dei principali bucket temporali, che comportano un impatto sulla base monetaria.
L'obiettivo della Banca è quello di garantire un sufficiente grado di liquidità a breve volto ad affrontare uno scenario di crisi di liquidità particolarmente avverso per almeno tre mesi.
L'obiettivo della gestione della liquidità strutturale della Banca è quello di mantenere un adeguato rapporto tra le attività e le passività di medio/lungo termine (convenzionalmente superiore all'anno) e mira ad evitare pressioni sulle fonti, attuali e prospettiche, a breve termine. A tal fine la tipica azione svolta dalla Banca consiste nel prudente impiego della liquidità rispetto al profilo delle scadenze della raccolta. L'indicatore utilizzato e monitorato nel più ampio ambito del Risk Appetite Framework (NSFR) garantisce che attività e passività presentino una struttura per scadenze sostenibile. Con l'aggiornamento della Group Liquidity Policy è stato inoltre introdotto un indicatore gestionale denominato "Structural Ratio". Il nuovo indicatore, sviluppato dalla Direzione CRO di FinecoBank, ha l'obiettivo di monitorare gestionalmente il rischio di trasformazione delle scadenze, considerando le specificità del funding di Fineco rappresentate nel modello delle Poste a Vista della Banca. Tale indicatore si affianca all'indicatore regolamentare NSFR sopra descritto, e ne condivide gli obiettivi e gran parte delle logiche.
L'attività di Liquidity Stress Test valuta l'impatto di scenari macro o microeconomici sulla posizione di liquidità di Fineco, con l'obiettivo di testare la capacità della Banca di continuare la sua attività in situazioni di tensioni di liquidità.
Gli stress test sono effettuati simulando scenari di stress idiosincratico (calo della fiducia dei clienti) e situazioni di generale shock di mercato; anche una combinazione delle due cause deve essere considerata nel programma di stress test. All'interno delle simulazioni di stress test, sono anche previste analisi di sensitività per valutare l'impatto prodotto dal movimento di un particolare singolo fattore di rischio.
Sono inoltre definiti degli scenari aggiuntivi (c.d. reverse stress testing) volti a individuare i fattori di rischio e la magnitudine degli stessi necessari a compromettere l'adeguatezza del profilo di rischio di liquidità della Banca.

FinecoBank ha sviluppato specifici modelli comportamentali volti alla stima del profilo di scadenza delle poste del passivo che non hanno una scadenza contrattuale; infatti alcune poste, percepite come esigibili a vista, in realtà sono soggette a comportamenti viscosi.
Più specificatamente, la modellizzazione del passivo mira a costruire un profilo di replica che riflette al meglio le caratteristiche comportamentali delle poste. Un esempio è costituito dalle poste a vista: le stime del profilo di scadenza riflette la vischiosità percepita. Tali modelli comportamentali sono sviluppati dalla Direzione CRO di FinecoBank e validati dalla funzione di Validazione Interna.
L'obiettivo del Contingency Plan sul rischio di liquidità definito nella Group Liquidity Policy è di assicurare l'attuazione tempestiva di interventi efficaci anche nella fase iniziale di una crisi di liquidità, attraverso la precisa identificazione di soggetti, poteri, responsabilità, delle procedure di comunicazione ed i relativi criteri per la reportistica, nel tentativo di incrementare le probabilità di superare con successo lo stato di emergenza. Tale scopo viene raggiunto attraverso:
Conformemente alle disposizioni prudenziali, annualmente la Banca valuta l'adeguatezza del sistema di governo e gestione del rischio di liquidità (processo ILAAP), e ne fornisce informativa all'Autorità di Vigilanza secondo i termini previsti dalla normativa di riferimento.
Il Resoconto ILAAP 2020 include gli impatti derivanti della pandemia COVID-19 sull'adeguatezza di liquidità del Gruppo al 31 dicembre 2020. Le prove di stress, condotte sulla base di scenari che considerano fattori di rischio idiosincratici, sistemici e una combinazione di essi non hanno tuttavia fatto emergere possibili criticità o impatti significativi per il Gruppo.
Nel corso del mese di marzo 2020 FinecoBank ha registrato un significativo aumento della raccolta diretta dovuto alla complessa fase sui mercati a causa della crisi determinata dalla pandemia COVID-19; nei mesi di aprile e maggio 2020, la raccolta diretta è invece diminuita a seguito del maggior investimento della liquidità da parte della clientela. Nel secondo semestre 2020 la dinamica dei flussi di liquidità in entrata ed uscita si è normalizzata evidenziando una posizione di liquidità stabile. Complessivamente, dall'inizio della crisi pandemica la raccolta diretta di FinecoBank è aumentata. Il trend di crescita è proseguito nel 2021.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo del rischio di liquidità.

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni | Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 2.368.936 | 99.269 | 227.113 | 876.190 | 151.533 | 1.296.523 | 1.487.950 | 7.254.407 | 15.323.055 | 298.045 |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 2.531 | 247.431 | 59.918 | 104.875 | 591.208 | 4.265.552 | 11.374.648 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | 406 | 2.095 | 401.726 | 8.672 | 1.093.632 | 715.141 | 2.086.295 | 2.178.286 | - |
| A.3 Quote OICR | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 2.368.936 | 98.863 | 222.487 | 227.033 | 82.943 | 98.016 | 181.601 | 902.560 | 1.770.121 | 298.045 |
| - Banche | 6.694 | 1.081 | - | 4.120 | 1 | - | - | - | - | 298.045 |
| - Clientela | 2.362.242 | 97.782 | 222.487 | 222.913 | 82.942 | 98.016 | 181.601 | 902.560 | 1.770.121 | - |
| B. Passività per cassa | 28.642.861 | 8.416 | 3.591 | 7.886 | 46.011 | 1.031.798 | 74.853 | 33.193 | 521.093 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 28.418.305 | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | 62.800 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 28.355.505 | - | - | 1 | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 2.500 | - | 500.000 | - |
| B.3 Altre passività | 224.556 | 8.416 | 3.591 | 7.885 | 46.011 | 1.031.798 | 72.353 | 33.193 | 21.093 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 75.400 | 13 | - | 531 | - | - | 16 | 49 | 418 |
| - Posizioni corte | - | 75.676 | 5 | - | - | - | - | 88 | 580 | 418 |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | 644 | 40 | - | 7.449 | 5.336 | 19.680 | 30.534 | - | - | - |
| - Posizioni corte | 991 | - | - | 11.208 | 15.057 | 27.576 | 58.782 | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 2.882 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 2.882 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 73 | 53 | 191 | 784 | 104 | 3.906 | 210 | 19 | 27 | - |
| - Posizioni corte | 1.028 | 3.908 | - | 416 | - | - | - | - | 15 | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale |
||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

| (Importi in migliaia) | ||||||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci/ Scaglioni temporali | A vista | Da oltre 1 giorno a 7 giorni |
Da oltre 7 giorni a 15 giorni |
Da oltre 15 giorni a 1 mese |
Da oltre 1 mese fino 3 mesi |
Da oltre 3 mesi fino a 6 mesi |
Da oltre 6 mesi fino a 1 anno |
Da oltre 1 anno fino a 5 anni |
Oltre 5 anni |
Durata Indeterminata |
| A. Attività per cassa | 5.051 | 14.967 | 2.257 | 24.915 | 132.293 | 184.335 | 542.652 | 130.515 | 1 | - |
| A.1 Titoli di Stato | - | - | 927 | 19.430 | 83.920 | 124.815 | 542.328 | 123.609 | 1 | - |
| A.2 Altri titoli di debito | - | - | - | - | - | - | 102 | 6.776 | - | - |
| A.3 Quote OICR | 6 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| A.4 Finanziamenti | 5.045 | 14.967 | 1.330 | 5.485 | 48.373 | 59.520 | 222 | 130 | - | - |
| - Banche | 161 | 13 | - | 35 | 28 | 59.520 | 222 | - | - | - |
| - Clientela | 4.884 | 14.954 | 1.330 | 5.450 | 48.345 | - | - | 130 | - | - |
| B. Passività per cassa | 1.176.105 | 5.176 | 88 | 958 | 8.701 | 25 | 59 | 151 | 27 | - |
| B.1 Depositi e conti correnti | 1.164.851 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Banche | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Clientela | 1.164.851 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.2 Titoli di debito | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| B.3 Altre passività | 11.254 | 5.176 | 88 | 958 | 8.701 | 25 | 59 | 151 | 27 | - |
| C. Operazioni "fuori bilancio" | ||||||||||
| C.1 Derivati finanziari con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 181.041 | 5 | 528 | 160 | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 180.259 | 13 | 390 | 263 | 298 | - | - | - | - |
| C.2 Derivati finanziari senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | 2.652 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | 1.220 | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.3 Depositi e finanziamenti da ricevere | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | 5.030 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | 5.030 | - | - | - | - |
| C.4 Impegni a erogare fondi | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | 12.827 | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | 12.827 | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.5 Garanzie finanziarie rilasciate | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.6 Garanzie finanziarie ricevute | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.7 Derivati creditizi con scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| C.8 Derivati creditizi senza scambio di capitale | ||||||||||
| - Posizioni lunghe | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |
| - Posizioni corte | - | - | - | - | - | - | - | - | - | - |

Si definisce rischio operativo il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, consulenti finanziari, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale.
Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
FinecoBank è dotata di una Global Policy per monitoraggio ed il controllo dei Rischi Operativi e Reputazionali, approvata dal Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, che stabilisce il ruolo degli organi aziendali, della funzione di controllo dei rischi, nonché le interazioni con le altre funzioni coinvolte nel processo e definisce il processo di misurazione e monitoraggio dei rischi, descrive le attività svolte ai fini di prevenzione e le strategie di mitigazione.
A giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato la Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", che definisce una metodologia comune a livello di Gruppo per la valutazione dei rischi informatici e cyber, sia in un contesto di normale andamento dell'attività di business (impatto atteso), sia nell'ipotesi di eventi straordinari (impatto estremo).
Infine, a novembre 2021 l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank ha approvato una Global Operational Regulation per il controllo e la gestione dei rischi operativi e reputazionali, che definisce l'insieme delle istruzioni di dettaglio di natura tecnica, operativa o metodologica a supporto delle attività di controllo e gestione del rischio operativo (incluso quello informatico e cyber) e reputazionale.
Il Consiglio di Amministrazione è responsabile dell'approvazione di tutti gli aspetti rilevanti del framework dei rischi operativi, per la verifica dell'adeguatezza del sistema di misurazione e controllo ed è informato regolarmente circa le variazioni del profilo di rischio e l'esposizione ai rischi operativi.
La reportistica prodotta dalla Direzione CRO per il Consiglio di Amministrazione garantisce che il Management e gli Organi di Controllo siano costantemente informati sull'andamento dei rischi operativi all'interno della Banca e possano intervenire attivamente nella gestione e mitigazione dei rischi. La partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management permette inoltre di presidiare i rischi operativi collegati alle nuove attività di business della Banca.
Il team Operational & Reputational Risk è inserito all'interno della Direzione CRO, cui fa capo il Chief Risk Officer di FinecoBank, che a sua volta riporta direttamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale. Per i dettagli relativi alle attività svolte dal Team Rischi Operativi si rimanda alla medesima sezione della nota integrativa consolidata.
Le principali attività svolte dal Team nell'ambito dei rischi operativi sono:

La gestione del rischio consiste nella revisione dei processi per la riduzione dei rischi rilevati, nella gestione delle relative politiche assicurative, con l'identificazione di idonee franchigie e limiti.
All'interno di FinecoBank è stato istituito un gruppo di lavoro "Permanent Work Group" (PWG) a cui partecipano la Direzione CRO e Organizzazione; l'interazione tra le diverse funzioni ha come finalità la condivisione delle rispettive conoscenze relative a progetti pianificati o in corso, nuovi processi, prodotti, o modifiche degli stessi ed ogni altro elemento che possa impattare sul profilo di rischio della Banca. L'obiettivo del PWG è individuare e successivamente sviluppare nuove azioni di mitigazione qualora si verifichino particolari eventi operativi.
Nell'ambito dell'attività di prevenzione dei rischi operativi e per il controllo a distanza dei canali di vendita, la Direzione CRO ha provveduto a concentrare la propria attività in controlli di prevenzione delle frodi.
Lo sviluppo dei controlli a distanza per la prevenzione delle frodi ha portato alla realizzazione di un sistema denominato "SoFIA" (System of Fraud Identification and Analysis). Il sistema consente di analizzare simultaneamente una maggiore quantità di dati ed informazioni rispetto a singoli indicatori ed inoltre permette di rilevare quotidianamente possibili anomalie attraverso un sistema di alert. In questo modo, tutti i nominativi proposti per i controlli sono valutati contemporaneamente rispetto a tutti gli indicatori per i controlli a distanza.
Gli addetti ai controlli, sulla base di valutazioni qualitative e quantitative degli indicatori stessi, selezionano eventuali casi da segnalare alla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete – a diretto riporto dell'Amministratore Delegato - per i successivi approfondimenti. Inoltre, la struttura Operational & Reputational Risk è portata a conoscenza dei risultati dei test annualmente effettuati secondo i Piani di Business Continuity e Disaster Recovery.
Nel corso del 2021, sono stati inoltre implementati dei controlli ex-post sulle verifiche svolte dalla Direzione Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete in merito alle frodi interne messe in atto dai consulenti finanziari a danno della clientela, finalizzati ad individuare eventuali aree di miglioramento.
Oltre ai presidi di cui sopra, i rischi reputazionali sono presidiati tramite la valutazione dei rischi effettuata dalla funzione di controllo dei rischi lungo tutta la fase di definizione, sviluppo ed approvazione dei prodotti della Banca e con la partecipazione al Comitato Prodotti del Chief Risk Officer e del Risk Management.
FinecoBank applica il Metodo Standardizzato per il calcolo del requisito patrimoniale relativo al rischio. Sono stati, peraltro, mantenuti la governance, i presidi ed il framework di reporting richiesti dal metodo interno per la misurazione del requisito di capitale (AMA), precedentemente adottato e sviluppato.
Il team Operational & Reputational Risk effettua la raccolta e classificazione dei dati di perdita, dei dati di perdita ipotizzati tramite analisi di scenario e degli indicatori di rischio.
L'attività di raccolta e classificazione delle perdite operative è effettuata con finalità di prevenzione e miglioramento interno. Per quanto riguarda gli indicatori, il team si avvale di una molteplicità di Key Risk Indicators suddivisi in aree di controllo (Carte di Pagamento, Compliance, HR, Legale, Operations Titoli, Sistemi di Pagamenti, Reclami, Risk management, Sistemi IT, Sicurezza, Amministrazione, Audit, Reputazione, Trasparenza, AML/CFT) con i quali la Banca si propone di misurare l'esposizione ai rischi operativi. Eventuali valori anomali assunti dai suddetti indicatori possono essere correlati a variazioni nell'esposizione ai rischi operativi. All'interno del cruscotto di monitoraggio dei rischi operativi e reputazionali, sono stati identificati un set di indicatori rilevanti ai fini ESG in quanto un loro valore anomalo potrebbe segnalare specifici rischi relativi alla relazione con i clienti (es. reclami pervenuti dalla clientela, problematiche di disponibilità o di sicurezza nei sistemi informatici), con il personale (es. turnover) o con i Regulator con conseguenze sulla sostenibilità del business. Infine, nel corso del 2021 il numero di indicatori è stato ulteriormente ampliato al fine di potenziare i controlli in tema rischio di condotta e di trasparenza bancaria.
Le analisi di scenario consentono di stimare l'esposizione della Banca ai rischi operativi, caratterizzati da una bassa frequenza ma da un sensibile impatto potenziale. Gli scenari sono identificati mediante l'analisi delle perdite interne, degli eventi esterni, dell'andamento degli indicatori di rischio, processi critici, prodotti e classi di rischio.
Il capitale di rischio dei rischi operativi utilizzato ai fini regolamentari in data 31 dicembre 2021, risulta pari a 99.319 migliaia di euro (8% dei RWA).
Esistono procedimenti giudiziari pendenti nei confronti di FinecoBank, individualmente non rilevanti, in relazione ai quali vi è incertezza circa il possibile esito e l'entità dell'eventuale onere che la stessa potrebbe essere chiamata a sostenere. Laddove è possibile stimare in modo attendibile l'entità dell'eventuale onere e lo stesso sia ritenuto probabile, sono stati effettuati accantonamenti nella misura considerata congrua date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali applicabili, effettuando la miglior stima possibile dell'ammontare che ragionevolmente la Banca dovrà sostenere per adempiere le relative obbligazioni. In particolare, a presidio delle suddette obbligazioni, nonché dei reclami della clientela non ancora sfociati in procedimenti giudiziari, FinecoBank ha in essere al 31 dicembre 2021 un fondo per rischi e oneri pari a 24.552 migliaia di euro. Tale fondo include, oltre alle spese legali a carico della Banca in caso di conclusione non favorevole della controversia, la stima delle spese da riconoscere ai legali ed eventuali consulenti tecnici e/o esperti che la assistono nelle controversie in corso nella misura in cui si

ritiene che le stesse non saranno rimborsate dalle controparti. Tale stima, con riferimento ai compensi degli avvocati che assistono la Banca, è stata determinata dalla Banca in relazione al contenzioso in essere, principalmente sulla base delle Tariffe Forensi previste dalla normativa vigente.
I rischi derivanti da contenziosi o verifiche di natura tributaria al 31 dicembre 2021 si riferiscono principalmente ad un avviso di accertamento relativo all'esercizio 2003 ricevuto dalla Banca nel quale è stata contestata la fruizione di crediti d'imposta per 2,3 milioni di euro, per il quale la Banca ha presentato ricorso in Cassazione ritenendo fondata la propria posizione. La Banca ha già versato le maggiori imposte e gli interessi dovuti. A fronte del suddetto contenzioso, è già stato rilevato a conto economico l'onere per le maggiori imposte e per interessi e sanzioni in contropartita, rispettivamente, delle passività fiscali e del fondo rischi e oneri. Inoltre, sono stati rilevati i crediti verso l'erario per le somme versate.
In relazione a quanto sopra rappresentato, al 31 dicembre 2021 la Banca ha in essere accantonamenti nella misura ritenuta congrua, date le specifiche circostanze e coerentemente con i principi contabili internazionali, a passività fiscali per maggiori imposte per complessivi 5,6 milioni di euro e al fondo rischi ed oneri a fronte di sanzioni e interessi per complessivi 3,7 milioni di euro.
La disciplina prudenziale prevede che le banche conducano, almeno annualmente, un'analisi del rischio informatico del Gruppo sottoponendo al Consiglio di Amministrazione i risultati della valutazione effettuata.
In particolare la normativa ha introdotto standard e requisiti specifici per la gestione e la valutazione del rischio informatico prevedendo che le banche valutino l'esposizione ai rischi in oggetto non limitandosi alla raccolta ed all'analisi delle perdite economiche, ma considerando elementi addizionali, quali ad esempio gli incidenti ICT occorsi ed elementi relativi alla rischiosità degli asset informatici del Gruppo (hardware e software).
Nel corso del 2021, con l'adozione della Global Policy "Operational Risk Management Framework per la valutazione del rischio informatico e Cyber", FinecoBank ha definito un approccio per la valutazione dei rischi informatici; l'esito dell'attività di analisi, svolta con la collaborazione delle strutture di business, ICT ed Organizzazione è stata sottoposta all'attenzione del Consiglio di Amministrazione nel mese di dicembre 2021. L'analisi ha evidenziato che, rispetto ai volumi di business trattati ed alla complessità dei processi coinvolti, il rischio informatico residuo di FinecoBank è mediamente basso; l'esposizione al rischio residuo è stata formalmente accettata dai responsabili di processo di Fineco senza necessità di identificare ulteriori misure di mitigazione.
L'obiettivo della Banca è, inoltre, quello di proteggere i clienti e l'attività garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità. Particolare attenzione è infatti posta alle tematiche di Cyber Security & Fraud Management fin dalla fase di progettazione dei sistemi, quali elementi abilitanti alla corretta definizione di soluzioni e servizi offerti, anche cogliendo le opportunità offerte dal contesto normativo in evoluzione, allo scopo di creare piena sicurezza per il cliente pur mantenendo la semplicità di utilizzo. Per ulteriori dettagli in merito a Cyber Security e Fraud Management si rimanda alla Dichiarazione Consolidata di Carattere Non Finanziario al 31 dicembre 2021, pubblicata sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).
Si evidenzia che il 24 febbraio 2022, con l'avvio del conflitto militare tra Russia e Ucraina, il CSIRT (il team di risposta dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale) ha chiesto di alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, un avviso rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini. Il 28 febbraio 2022 l'Agenzia ha prodotto un nuovo alert, questa volta indirizzato a tutti gli operatori di infrastrutture digitali nazionali, sollecitati ad adottare "una postura di massima difesa cibernetica": l'offensiva potrebbe infatti essere rivolta contro la coalizione che si è mobilitata per sostenere il Paese attaccato. Nel mirino, per quanto riguarda l'Italia, ci sono in generale ministeri, enti governativi, aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari. L'obiettivo della Banca è quello di assicurare la protezione dei clienti garantendo la sicurezza dei dati, declinata nelle sue caratteristiche di disponibilità, confidenzialità ed integrità: alla luce della crisi russo-ucraina sui mercati finanziari dell'UE, particolare attenzione è stata posta nella valutazione dei rischi correlati. Nel rispetto delle misure previste dalla legislazione vigente, Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa anche avvalendosi delle indicazioni e raccomandazioni suggerite dai diversi organi nazionali ed internazionali. Ferma restando l'adozione da sempre delle migliori pratiche in materia di sicurezza, sia in termini di misure tecniche che organizzativo/procedurali, sono stati ad ogni modo valutati ed introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
Conformemente al 28° aggiornamento della Circolare 285 di Banca di Italia, la Banca effettua una valutazione dei rischi operativi e di sicurezza relativi ai servizi di pagamento prestati e dell'adeguatezza delle misure di mitigazione e dei meccanismi di controllo messi in atto per affrontarli. La Relazione contenente le risultanze dell'analisi condotte per l'anno 2020 non ha evidenziato elementi di criticità o di attenzione, ed è stata trasmessa alla Banca d'Italia entro il 30 aprile 2021 così come chiesto dalla normativa citata.

Ad oggi non sono stati registrati impatti rilevanti della pandemia COVID-19 sui profili di rischio operativo della Banca. I KRI disponibili non forniscono indicazioni di variazioni del profilo di rischio né si evidenziano perdite operative strettamente guidate dall'emergenza COVID-19.
Si segnala che FinecoBank in seguito alla pandemia COVID-19 non ha modificato le strategie, gli obiettivi o le politiche di gestione misurazione e controllo dei rischi operativi.
L'analisi delle perdite consente al team Operational & Reputational Risk di formulare valutazioni sull'esposizione ai rischi operativi della Banca e di individuare eventuali aree critiche.
Di seguito si illustra la fonte principale delle perdite operative in funzione degli "event type", cioè delle tipologie di eventi - stabilite dall'Accordo di Basilea 2 - che le hanno generate:
Le fattispecie di rischio precedentemente descritte, pur costituendo le principali tipologie, non esauriscono il novero di tutte quelle considerate rilevanti per la Banca. Nell'ambito della normativa prudenziale di Secondo Pilastro, la Banca conduce annualmente il processo di identificazione di rischi rilevanti ai quali è esposta la Banca, oltre a quelli di Primo Pilastro (credito, mercato, operativo e liquidità). In aggiunta ai tradizionali rischi finanziari, sono individuati anche i potenziali rischi non finanziari rilevanti, tra cui si citano a titolo di esempio i rischi reputazionali e quelli derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance (ESG).
Successivamente all'individuazione dei rischi rilevanti, è definito il miglior metodo di analisi degli stessi: qualitativo e quantitativo. La misurazione quantitativa può essere effettuata tramite molteplici strumenti, quali ad esempio analisi di scenario (in particolare per i rischi difficilmente quantificabili, quali il rischio reputazionale o il rischio di compliance), il VaR o attraverso il calcolo del Capitale Interno. Quest'ultimo rappresenta il capitale necessario a fronte delle possibili perdite relative alle attività della Banca e prende in considerazione tutti i rischi definiti da Fineco come quantificabili in termini di Capitale Interno coerentemente con i requisiti di Secondo Pilastro.
I principali rischi inclusi all'interno del Capitale Interno Complessivo della Banca a dicembre 2021 sono quelli di default, concentrazione, migrazione, mercato, tasso di interesse, credit spread, operativo, di business ed immobiliare. Il Capitale Interno Complessivo è sottoposto periodicamente ad esercizi di stress test; tale strumento di valutare la vulnerabilità di Fineco ad eventi "eccezionali ma plausibili" e fornisce informazioni aggiuntive rispetto alle attività di monitoraggio.
Dal 2020 FinecoBank ha iniziato una progressiva integrazione dei rischi Ambientali, Sociali e di Governance nel proprio framework di risk management.
In occasione del processo di Risk Inventory per il 2022 è stato predisposto un focus sui rischi ESG e sui rischi reputazionali. Trattandosi di rischi trasversali, l'analisi ha avuto come oggetto di valutazione l'impatto dei fattori di rischio ambientali, sociali, reputazionali e di governance sulle tradizionali categorie di rischio già gestite e monitorate dalla Banca.
La valutazione dei rischi ESG, coerentemente alle priorità evidenziate dai Regulator, si è concentrata sui rischi climatici e ambientali, e non ha mostrato una elevata incidenza di questi ultimi sul profilo di rischio della Banca. In particolare, in considerazione del modello di business di FinecoBank, le categorie di rischi impattati da fattori ESG sono risultati i rischi di credito, che, seppur marginalmente, potrebbero subire gli effetti negativi di eventi fisici e di transizione, ed il rischio di business, che in un'ottica di lungo periodo potrebbe subire gli impatti derivanti dalla variazione delle preferenze dei clienti nell'ambito del processo di aggiustamento verso un'economia a basse emissioni.

Al fine di mitigare le esposizioni ai rischi ESG, nell'ambito dei controlli di secondo livello sui rischi di credito sono stati previsti una serie di monitoraggi volti a presidiare le aree ritenute maggiormente a rischio, tra cui si citano a titolo di esempio l'inserimento di un indicatore specifico di rischio ambientale (ND-Gain) nel contesto del monitoraggio del rischio paese, il monitoraggio sulla concentrazione degli immobili a garanzia dei mutui fondiari in aree ad elevato impatto climatico e ambientale in ambito del RAF e gli stress test in ambito ICAAP che prendono in considerazione sia il rischio fisico (deterioramento immobili a garanzia dei mutui fondiari) sia il rischio di transizione (cambiamento preferenze della clientela verso scelte maggiormente ESG).
Oltre a ciò, nell'ambito del processo di progettazione e implementazione, su base volontaria, del Sistema di Gestione Ambientale conforme ai requisiti del regolamento EMAS n. 1221/2009/CE, nel corso della prima metà del 2021 è stata finalizzata l'analisi ambientale iniziale, strumento che ha consentito di mappare i bisogni e le aspettative degli stakeholder in ambito ambientale, rilevandone i rispettivi rischi per FinecoBank, oltre a definire una classificazione dei rischi generati e subiti dall'organizzazione connessi agli aspetti ambientali maggiormente significativi sulla base delle attività aziendali. Tra le più rilevanti aspettative degli stakeholder evidenziate dall'analisi si citano, a titolo esemplificativo, il rispetto della legislazione applicabile, dei principi e delle norme di comportamento sanciti dal Codice Etico e dal Modello di Organizzazione e Gestione ex D. Lgs. 231/2001 (comprensivi della tutela dell'ambiente), il rafforzamento della capacità di Fineco di misurare le proprie prestazioni ambientali, di rendicontare le proprie performance ambientali e di fissare target di miglioramento, il soddisfacimento delle richieste dei clienti più attenti ai temi ESG, la sensibilizzazione del capitale umano in ambito ambientale e la necessità di garantire un dialogo aperto con gli stakeholder. I rischi e le opportunità derivanti da tali aspettative sono prevalentemente di tipo reputazionale, strategico e di conformità, e sono gestiti implementando specifiche attività volte alla loro mitigazione, quali ad esempio lo svolgimento di audit interni di conformità legislativa ambientale, la redazione e successiva pubblicazione della Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS, inclusiva degli obiettivi e target del Programma Ambientale 2021-2024, e l'intensificazione dei flussi informativi e formativi in ambito ambientale con i principali stakeholder.
Per ulteriori informazioni sui rischi derivanti da fattori ambientali, sociali e di governance a cui la Banca e il Gruppo risultano esposti si rimanda alla Dichiarazione di Carattere non finanziario 2021.
La Banca continua lo sviluppo del business nel Regno Unito, con l'offerta alla clientela UK di servizi bancari e di investimento a distanza, attraverso la modalità di libera prestazione di servizi nel perimetro del Temporary Permission Regime (TPR) previsto dalle autorità inglesi.
FinecoBank, inoltre, è in continuo contatto con le autorità competenti circa l'evoluzione dello scenario, previsto al termine del suddetto periodo, e la correlata necessità di intervento sulla struttura del business UK per soddisfare i nuovi requisiti normativi post TPR.
Parte F – Informazioni sul patrimonio

La gestione del patrimonio è orientata ad assicurare che i ratio prudenziali siano coerenti con il profilo di rischio assunto e rispettino i requisiti di vigilanza.
Il presidio dell'adeguatezza patrimoniale è assicurato dall'attività di capital management nell'ambito della quale vengono definite, nel rispetto dei vincoli regolamentari e in coerenza con il profilo di rischio assunto dalla Banca, la dimensione e la combinazione ottimale tra i diversi strumenti di patrimonializzazione.
La Banca assegna un ruolo prioritario alle attività volte alla gestione ed all'allocazione del capitale in funzione dei rischi assunti, ai fini dello sviluppo della propria operatività in ottica di creazione di valore. Le attività si articolano nelle diverse fasi del processo di pianificazione e controllo e, in particolare, nei processi di piano e budget e nei processi di monitoraggio. Nella gestione dinamica del capitale, pertanto, la Banca elabora il piano del capitale ed effettua il monitoraggio dei requisiti patrimoniali di vigilanza anticipando gli opportuni interventi necessari all'ottenimento degli obiettivi.
Il capitale e la sua allocazione, quindi, assumono un'importanza rilevante nella definizione delle strategie di lungo periodo perché da un lato esso rappresenta l'investimento nella Banca da parte degli azionisti che deve essere remunerato in modo adeguato, dall'altro è una risorsa soggetta a limiti esogeni, definiti dalla normativa di vigilanza.
Gli strumenti di capitale includono i seguenti strumenti finanziari:
42 Unrated e unlisted.

| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Voci/Valori | Importo 31/12/2021 |
Importo 31/12/2020 |
| 1. Capitale | 201.267 | 201.153 |
| 2. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 |
| 3. Riserve | 634.146 | 648.882 |
| - di utili | 597.754 | 617.699 |
| a) legale | 40.253 | 40.229 |
| c) azioni proprie | 1.440 | 1.189 |
| d) altre | 556.061 | 576.281 |
| - altre | 36.392 | 31.183 |
| 4. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 |
| 5. (Azioni proprie) | (1.440) | (1.189) |
| 6. Riserve da valutazione: | (5.877) | (2.833) |
| - Attività finanziarie (diverse dai titoli di capitale) valutate al fair value con impatto sulla redditività | 410 | 2.379 |
| complessiva | ||
| - Utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (6.287) | (5.212) |
| 7. Utile (perdita) d'esercizio | 368.601 | 323.123 |
| Totale | 1.698.631 | 1.671.070 |
| (Importi in migliaia) | |||||
|---|---|---|---|---|---|
| Totale | 31/12/2021 | Totale | 31/12/2020 | ||
| Attività/Valori | Riserva positiva | Riserva negativa | Riserva positiva | Riserva negativa | |
| 1. Titoli di debito | 410 | - | 2.379 | - | |
| 2. Titoli di capitale | - | - | - | - | |
| 3. Finanziamenti | - | - | - | - | |
| Totale | 410 | - | 2.379 | - |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Titoli di debito | Titoli di capitale | Finanziamenti | |
| 1. Esistenze iniziali | 2.379 | - | - |
| 2. Variazioni positive | - | - | - |
| 2.1 Incrementi di fair value | - | - | - |
| 2.2 Rettifiche di valore per rischio di credito | - | X | - |
| 2.3 Rigiro a conto economico di riserve negative da realizzo | - | X | - |
| 2.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 2.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 3. Variazioni negative | (1.969) | - | - |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (280) | - | - |
| 3.2 Riprese di valore per rischio di credito | (6) | - | - |
| 3.3 Rigiro a conto economico da riserve positive: da realizzo | (1.683) | X | - |
| 3.4 Trasferimenti ad altre componenti di patrimonio netto (titoli di capitale) | - | - | - |
| 3.5 Altre variazioni | - | - | - |
| - di cui operazioni di aggregazione aziendale | - | - | - |
| 4. Rimanenze finali | 410 | - | - |

| Utili (perdite) attuariali su piani previdenziali a benefici definiti |
|
|---|---|
| 1. Esistenze iniziali | (5.212) |
| 2. Variazioni positive | - |
| 2. Variazioni positive | - |
|---|---|
| 2.1 Incrementi di fair value | - |
| 2.2 Altre variazioni | - |
| 3. Variazioni negative | (1.075) |
| 3.1 Riduzioni di fair value | (1.075) |
| 3.2 Altre variazioni | - |
| 4. Rimanenze finali | (6.287) |
Si rimanda all'informativa sui fondi propri e sull'adeguatezza patrimoniale contenuta nel documento "Informativa al pubblico del Gruppo FinecoBank – Pillar III al 31 dicembre 2021", pubblicato sul sito internet della Società www.finecobank.com, previsto dal Regolamento (UE) 575/2013 (CRR) e successivi Regolamenti che ne modificano il contenuto, tra i quali si cita, in particolare, il Regolamento (UE) 876/2019 (c.d. CRR II) del Parlamento Europeo e del Consiglio.
Parte G – Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda

Sezione 1 – Operazioni realizzate durante l'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 2 – Operazioni realizzate dopo la chiusura dell'esercizio Nessuna informazione da segnalare.
Sezione 3 – Rettifiche retrospettive Nessuna informazione da segnalare.
Parte H – Operazioni con parti correlate

Si forniscono di seguito le informazioni sui compensi corrisposti ai dirigenti con responsabilità strategiche e sulle transazioni poste in essere con le parti correlate, ai sensi dello IAS 24.
I dirigenti con responsabilità strategiche sono i soggetti che nell'ambito della Banca hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività delle Società. Sono inclusi in questa categoria, oltre ai componenti del Consiglio di Amministrazione ed i membri del Collegio Sindacale in linea con le previsioni della Circolare di Banca d'Italia n. 262 del 22 dicembre 2005 e successive modifiche e aggiornamenti, l'Amministratore Delegato e Direttore Generale, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione GBS, il Responsabile Direzione Chief Financial Officer, il Vice Direttore Generale/Responsabile Direzione Commerciale Rete PFA e Private Banking, il Vice Direttore Generale/Responsabile Global Business.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Componenti reddituali/settori | Totale | Totale |
| 2021 | 2020 | |
| Retribuzioni corrisposte ai "Dirigenti Strategici", Amministratori e Collegio sindacale | ||
| a) benefici a breve termine | 7.169 | 6.974 |
| b) benefici successivi al rapporto di lavoro | 254 | 257 |
| di cui relativi a piani a prestazioni definite | - | - |
| di cui relativi a piani a contribuzioni definite | 254 | 257 |
| c) altri benefici a lungo termine | - | - |
| d) indennità per la cessazione del rapporto di lavoro | - | - |
| e) pagamenti in azioni | 2.893 | 2.480 |
| Totale | 10.316 | 9.711 |
Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 10 giugno 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, la nuova "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy"). Si informa che la Global Policy è stata aggiornata in data 16 dicembre 2021, con efficacia dal 15 gennaio 2022, per adeguarsi a quanto previsto dall'art. 88 della CRD V.
Tale Global Policy contiene le disposizioni da osservare nella gestione:
Premesso quanto sopra, nel corso dell'esercizio 2021 sono state poste in essere dalla Banca operazioni con parti correlate in genere, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti; non sono state poste in essere altre operazioni con parti correlate tali da influire in misura rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati della Banca, né operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, le passività e le garanzie e impegni in essere al 31 dicembre 2021, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Consistenze al |
31/12/2021 | ||||||
| Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela |
- | 917 | 516 | 1.433 | 0,01% | 4.647 | 0,02% |
| Totale attivo | - | 917 | 516 | 1.433 | 0,00% | 4.647 | 0,01% |
| Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso la clientela |
- | 5.756 | 1.631 | 7.387 | 0,03% | - | 0,00% |
| Altre passività | 89 | 139 | - | 228 | 0,07% | - | 0,00% |
| Totale passivo | 89 | 5.895 | 1.631 | 7.615 | 0,02% | - | 0,00% |
| Garanzie rilasciate e impegni | - | 158 | 9 | 167 | 0,37% | - | 0,00% |
Relativamente alle operazioni di cui sopra, distinte per tipologia di parte correlata, si propone anche il dettaglio dell'impatto sulle principali voci di conto economico:
| (Importi in migliaia) | |||||||
|---|---|---|---|---|---|---|---|
| Conto economico |
esercizio | 2021 | |||||
| Società collegate |
Amministratori, collegio sindacale e dirigenti strategici |
Altre parti correlate |
Totale | % sull'importo di bilancio |
Azionisti | % sull'importo di bilancio |
|
| Interessi attivi e proventi assimilati | - | 2 | 1 | 3 | 0,00% | - | 0,00% |
| Commissioni attive | - | 4 | 5 | 9 | 0,00% | 17.482 | 2,34% |
| Commissioni passive | (95) | - | - | (95) | 0,02% | - | 0,00% |
| Risultato netto dell'attività di negoziazione | - | - | 1 | 1 | 0,00% | - | 0,00% |
| Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito |
- | - | - | - | 0,00% | (1) | 0,17% |
| Altri oneri/proventi di gestione | - | 64 | 10 | 74 | 0,05% | - | 0,00% |
| Totale conto economico | (95) | 70 | 17 | (8) | 17.481 |
La categoria "Società collegate" comprende i rapporti nei confronti di Hi-Mtf Sim S.p.A., società sottoposta ad influenza notevole, nella quale FinecoBank detiene una partecipazione del 20% per un importo di bilancio di 1.294 migliaia di euro. I rapporti economici e patrimoniali sopra rappresentati sono originati dall'accordo stipulato dalla Banca con Hi-Mtf Sim S.p.A. per la negoziazione, sul segmento Hi-Cert, dei Certificati Turbo emessi da Fineco.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" si precisa che, in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
La categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici" comprende i rapporti nei confronti degli Amministratori, Collegio Sindacale e Dirigenti con responsabilità strategica della Banca (con esclusione dei relativi compensi di cui si è data informativa nel precedente punto 1. Informazioni sui compensi dei dirigenti con responsabilità strategica) e nei confronti del Responsabile Internal Audit, rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito, mutui e passività a fronte della liquidità depositata dagli stessi presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
Per quanto riguarda la categoria "Altre parti correlate" si precisa che la stessa raggruppa, ove presenti, i dati relativi:

I rapporti nei confronti di "Altre parti correlate" sono rappresentati principalmente da attività a fronte di crediti per utilizzo carte di credito e passività a fronte della liquidità depositata presso la Banca. Il conto economico dell'esercizio 2021 si riferisce ai costi e ricavi generati dalle attività e passività suddette.
La categoria "Azionisti" include gli azionisti e i relativi gruppi societari che alla data del 31 dicembre 2021 detengono in FinecoBank una partecipazione superiore al 3% del capitale sociale rappresentato da azioni aventi diritto di voto. Le consistenze patrimoniali sono rappresentate da crediti e debiti di funzionamento connessi con la prestazione di servizi finanziari riferiti alle commissioni da incassare e da pagare per l'attività di collocamento e gestione di prodotti del risparmio gestito. Il conto economico include le medesime commissioni attive e passive di competenza dell'esercizio 2021.
Sono escluse le consistenze al 31 dicembre 2021 e le componenti economiche maturate nel corso dell'esercizio 2021 nei confronti di Fineco Asset Management DAC, in quanto esposte nella tabella sotto riportata.
| (Importi in migliaia) | |
|---|---|
| Fineco Asset Management DAC | Totale 31/12/2021 |
| Attivo | 12.137 |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) Crediti verso clientela | 11.821 |
| Altre attività | 316 |
| Conto economico | 181.334 |
| Commissioni attive | 119.670 |
| Dividendi e proventi simili | 61.574 |
| Altri oneri/proventi di gestione | 90 |
Parte I – Accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali

Per la descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali si rimanda al paragrafo A. Informazioni di natura qualitativa - 1. Descrizione degli accordi di pagamento basati su propri strumenti patrimoniali - Parte I della nota integrativa consolidata.
| (Importi in migliaia) | ||||||
|---|---|---|---|---|---|---|
| Voci / Numero opzioni e prezzi di esercizio | Totale 31/12/2021 |
Totale 31/12/2020 |
||||
| Numero opzioni | Prezzi medi di esercizio |
Scadenza media | Numero opzioni | Prezzi medi di esercizio |
Scadenza media | |
| A. Esistenze iniziali | 1.456.175 | - | ott-22 | 2.562.510 | - | giu-21 |
| B. Aumenti | 978.932 | - | X | 204.799 | - | X |
| B.1 Nuove emissioni | 978.932 | - | lug-25 | 204.799 | - | lug-22 |
| B.2 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| C. Diminuzioni | (397.795) | - | X | (1.311.134) | - | X |
| C.1 Annullate | - | - | X | (1.440) | - | X |
| C.2 Esercitate | (397.795) | - | X | (1.309.694) | - | X |
| C.3 Scadute | - | - | X | - | - | X |
| C.4 Altre variazioni | - | - | X | - | - | X |
| D. Rimanenze finali | 2.037.312 | - | giu-24 | 1.456.175 | - | ott-22 |
| E. Opzioni esercitabili alla fine dell'esercizio | 266.277 | - | X | 397.795 | - | X |
Il numero delle azioni indicate nella tabella sopra riportata si riferisce esclusivamente ai piani per i quali è già stato definito il numero di azioni attribuite ai singoli beneficiari. Non sono stati indicati i prezzi medi di esercizio in quanto si tratta esclusivamente di strumenti assegnati gratuitamente.
Si riportano di seguito gli effetti economici e patrimoniali connessi ai piani di incentivazione basati su azioni FinecoBank, ad eccezione del saldo della Riserva connessa ai piani Equity Settled. L'impatto a conto economico è stato determinato anno per anno in base al periodo di maturazione degli strumenti (vesting).

| (Importi in migliaia) | ||||
|---|---|---|---|---|
| Totale 31/12/2021 | Totale 31/12/2020 | |||
| Complessivo | Piani vested | Complessivo | Piani vested | |
| Oneri | 5.697 | 5.048 | ||
| - relativi a Piani Equity Settled | 5.697 | 5.045 | ||
| - relativi a Piani Cash Settled | - | 3 | ||
| Somme pagate ad Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | 12 | 12 | ||
| Somme incassate da Unicredit S.p.A. a fronte di piani "vested" | - | - | ||
| Debito maturato verso Unicredit S.p.A. | 35 | 47 | ||
| Credito maturato verso Unicredit S.p.A. | 69 | 69 | ||
| Credito maturato verso Fineco AM | 212 | 160 |
Si precisa che gli oneri relativi ai Piani Equity Settled sono stati contabilizzati nelle Spese Amministrative – Spese per il personale relativamente ai piani assegnati al personale dipendente e nelle Commissioni passive relativamente ai piani assegnati ai consulenti finanziari.
I debiti verso UniCredit S.p.A. si riferiscono a piani di incentivazione basati su azioni di UniCredit S.p.A. che non maturano più effetti economici.
Parte L – Informativa di settore

L'informativa di settore, come richiesto dal principio contabile internazionale IFRS 8 viene presentata esclusivamente in forma consolidata. Si rimanda, pertanto, all'informativa di settore fornita nella Parte L della nota integrativa consolidata.

I contratti di leasing che rientrano nell'ambito di applicazione del principio sono rappresentati dai contratti di affitto degli immobili utilizzati dalla Banca e dai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari e gestiti direttamente dalla Banca, oltre ai contratti di locazione di macchinari e autovetture.
La Banca è potenzialmente esposta ai flussi finanziari in uscita, per pagamenti variabili dovuti per il leasing (riferiti in particolare alla rivalutazione ISTAT), non inclusi nella valutazione iniziale della passività per leasing.
La Banca ha determinato la durata del leasing, per ogni singolo contratto, considerando il periodo "non annullabile" durante il quale lo stesso ha il diritto di utilizzare l'attività sottostante e prendendo in considerazione tutti gli aspetti contrattuali che possono modificare tale durata, tra i quali, in particolare, l'eventuale presenza:
In generale, con riferimento ai contratti che prevedono la facoltà da parte della Banca di rinnovare tacitamente la locazione al termine di un primo periodo contrattuale, la durata del leasing viene determinata basandosi sull'esperienza storica e le informazioni disponibili alla data, considerando oltre al periodo non cancellabile anche il periodo oggetto di opzione di proroga (primo periodo di rinnovo contrattuale), salvo l'esistenza di piani aziendali di dismissione dell'attività locata nonché di chiare e documentate valutazioni da parte delle competenti strutture della Banca che inducano a ritenere ragionevole il mancato esercizio dell'opzione di rinnovo o l'esercizio dell'opzione di risoluzione, tenuto altresì conto, con riguardo in particolare ai negozi finanziari in uso ai consulenti finanziari della Banca, delle strategie commerciali di reclutamento ed organizzazione territoriale della rete.
La Banca non ha fornito garanzie sul valore residuo dell'attività locata e non ha impegni per la stipula dei contratti di leasing non inclusi nel valore della passività per leasing rilevata in bilancio.
In conformità con le regole del principio, che concede esenzioni al riguardo, sono stati esclusi i contratti che hanno oggetto i c.d. "low-value assets" (la cui soglia è stata identificata pari a 5 migliaia di euro) costituiti principalmente ai contratti di noleggio dei telefoni cellulari, tutti i contratti di leasing di durata contrattuale pari o inferiore ai 12 mesi (c.d. "short term lease") e si è deciso di non applicare il principio ai leasing di attività immateriali (rappresentati principalmente da locazione software). Per tali contratti, i relativi canoni sono rilevati a conto economico su base lineare per la corrispondente durata.
Per quanto riguarda le informazioni sui diritti d'uso acquisiti con il leasing si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Attivo - Sezione 8 – Attività materiali – Voce 80 della presente nota integrativa.
Per quanto riguarda le informazioni sui debiti per leasing contenute si rimanda a quanto illustrato nella Parte B – Passivo – Sezione 1 – Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato – Voce 10 della presente nota integrativa.
Inoltre, con riferimento alle informazioni:
Si precisa che non stati rilevati utili e le perdite derivanti da operazioni di vendita e retrolocazione, nonché proventi derivanti da operazioni di subleasing.

Si riportano di seguito gli ammortamenti rilevati nell'esercizio per i diritti d'uso acquisiti con il leasing suddivisi per classe di attività sottostante:
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Ammortamento | Ammortamento | |
| Attività | 2021 | 2020 |
| Diritti d'uso acquisiti con il leasing | ||
| 1. Attività materiali | (10.765) | (11.117) |
| 1.1 terreni | - | - |
| 1.2 fabbricati | (10.499) | (10.862) |
| 1.3 mobili | - | - |
| 1.4 impianti elettronici | - | - |
| 1.5 altre | (266) | (255) |
Alla data del 31 dicembre 2021 non vi sono impegni per leasing a breve termine per i quali non sia già stato rilevato il costo nel conto economico dell'esercizio 2021.
La Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate esclusivamente da contratti di locazione per una parte della superficie dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11, classificati in bilancio come leasing operativi.
Con riferimento alle modalità con le quali il locatore gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti, si precisa che i contratti includono delle clausole che vietano al conduttore di cedere a terzi il contratto senza il consenso scritto del locatore, aggiornamenti periodici del canone in funzione della variazione accertata dell'indice ISTAT per i prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati e una scadenza contrattuale al termine della quale, in caso di mancato rinnovo ove previsto, il contratto di locazione cessa e i locali rientrano nella disponibilità del locatore.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 16 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.
La Banca non ha rilevato finanziamenti per leasing. Per quanto riguarda le attività concesse in leasing operativo, come precedentemente descritto, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11.
I pagamenti dovuti per il leasing operativo sono stati rilevati, per competenza, nel conto economico consolidato come proventi. Per maggiori dettagli si rimanda a quanto illustrato nella Parte C – Sezione 14 – Altri oneri e proventi di gestione – Voce 230 della presente nota integrativa.
Nessun dato da segnalare.

Nessun dato da segnalare.
Di seguito si riportano i pagamenti dovuti per il leasing da ricevere non attualizzati suddivisioni per scadenza. Si precisa che i pagamenti si riferiscono ai canoni contrattuali previsti nei contratti di locazione di parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, i quali consentono ai locatari di recedere anticipatamente nel rispetto del preavviso previsto nel contratto stesso.
| (Importi in migliaia) | ||
|---|---|---|
| Fasce temporali | Totale | Totale |
| 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Pagamenti da ricevere per il leasing |
Pagamenti da ricevere per il leasing |
|
| Fino a 1 anno | 731 | 730 |
| Da oltre 1 anno fino a 2 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 2 anni fino a 3 anni | 731 | 730 |
| Da oltre 3 anni fino a 4 anni | 161 | 730 |
| Da oltre 4 anni fino a 5 anni | 40 | 160 |
| Da oltre 5 anni | - | 40 |
| Totale | 2.394 | 3.120 |
Come indicato precedentemente, la Banca ha in essere operazioni di leasing in qualità di locatore rappresentate da contratti di locazione di una parte dell'immobile di proprietà di FinecoBank, sito in Milano Piazza Durante, 11. Per l'informativa in merito alle modalità con le quali la Banca gestisce il rischio associato ai diritti che conserva sulle attività sottostanti si rimanda al paragrafo "Informazioni qualitative" contenuto nella presente sezione.

Nota integrativa
Parte M – Informativa sul leasing
578 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Allegati Allegati

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| ATTIVO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Cassa e disponibilità liquide = voce 10 | 1.442.791 | 2.006.348 | |
| Attività finanziarie di negoziazione | 20.240 | 16.997 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico a) attività finanziarie detenute per la negoziazione |
20.240 | 16.997 | |
| Finanziamenti a banche | 369.863 | 514.423 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche | 5.747.507 | 7.988.281 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | (5.377.644) | (7.473.858) | |
| Finanziamenti a clientela | 5.983.767 | 4.517.351 | |
| 40. Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela | 25.120.624 | 20.828.706 | |
| a dedurre: Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | (19.136.857) | (16.311.355) | |
| Altre attività finanziarie | 24.563.234 | 23.942.489 | |
| 20. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico c) altre attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value |
5.422 | 10.578 | |
| 30. Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 39.017 | 143.698 | |
| 70. Partecipazioni | 4.294 | 3.000 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) crediti verso banche - Titoli di debito | 5.377.644 | 7.473.858 | |
| Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) crediti verso clientela - Titoli di debito | 19.136.857 | 16.311.355 | |
| Coperture | 125.913 | 74.451 | |
| 50. Derivati di copertura | 127.448 | 19.003 | |
| 60. Adeguamento di valore delle attività finanziarie oggetto di copertura generica | (1.535) | 55.448 | |
| Attività materiali = voce 80 | 149.506 | 150.883 | |
| Avviamenti = voce 90. Attività immateriali di cui: avviamento | 89.602 | 89.602 | |
| Altre attività immateriali = voce 90 al netto dell'avviamento | 38.978 | 39.438 | |
| Attività fiscali = voce 100 | 42.955 | 13.302 | |
| Crediti d'imposta acquistati | 508.764 | - | |
| Altre attività = voce 120 | 483.948 | 359.810 | |
| 120. Altre attività | 992.712 | 359.810 | |
| a dedurre: Crediti d'imposta acquistati | (508.764) | - | |
| Totale dell'attivo | 33.819.561 | 31.725.094 |

| (Importi in migliaia) | |||
|---|---|---|---|
| Consistenze al | |||
| PASSIVO E PATRIMONIO NETTO | 31/12/2021 | 31/12/2020 | |
| Debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato a) debiti verso banche | 1.225.213 | 1.064.859 | |
| Debiti verso clientela | 29.835.930 | 28.350.321 | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato b) debiti verso clientela | 29.835.930 | 28.350.321 | |
| Titoli in circolazione | 497.266 | - | |
| 10. Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato c) titoli in circolazione | 497.266 | - | |
| Passività finanziarie di negoziazione = voce 20 | 4.417 | 5.889 | |
| Coperture | 65.263 | 232.102 | |
| 40. Derivati di copertura | 57.313 | 214.388 | |
| 50. Adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica | 7.950 | 17.714 | |
| Passività fiscali = voce 60 | 34.647 | 13.324 | |
| Altre passività | 458.194 | 387.529 | |
| 80. Altre passività | 336.403 | 269.964 | |
| 90. Trattamento di fine rapporto | 5.033 | 4.924 | |
| 100. Fondo rischi ed oneri | 116.756 | 112.641 | |
| Patrimonio | 1.698.631 | 1.671.070 | |
| - capitale e riserve | 1.335.907 | 1.350.780 | |
| 130. Strumenti di capitale | 500.000 | 500.000 | |
| 140. Riserve | 634.146 | 648.882 | |
| 150. Sovrapprezzi di emissione | 1.934 | 1.934 | |
| 160. Capitale | 201.267 | 201.153 | |
| 170. Azioni proprie | (1.440) | (1.189) | |
| - riserve da valutazione | (5.877) | (2.833) | |
| 110. Riserve da valutazione di cui: valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 410 | 2.378 | |
| 110. Riserve da valutazione di cui: utili (perdite) attuariali relativi a piani previdenziali a benefici definiti | (6.287) | (5.211) | |
| - Risultato netto = voce 180 | 368.601 | 323.123 | |
| Totale del passivo e del patrimonio netto | 33.819.561 | 31.725.094 |

| CONTO ECONOMICO Margine finanziario di cui interessi netti 30. Margine d'interesse + commissioni nette prestito titoli di Tesoreria di cui profitti da gestione della tesoreria |
Esercizio 2021 280.356 248.215 243.475 4.740 32.141 29.243 2.898 61.548 |
2020 279.981 270.976 267.919 3.057 9.005 |
|---|---|---|
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | 7.235 | |
| + utili (perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito (non deteriorati) | 1.770 | |
| Dividendi e altri proventi su partecipazioni 70. Dividendi e proventi simili |
52.059 52.167 |
|
| a dedurre: dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione inclusi in voce 70 | 61.773 (153) |
(56) |
| a dedurre: dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value inclusi in voce 70 | (46) | (52) |
| + rivalutazioni (svalutazioni) delle partecipazioni valutate al patrimonio netto | (26) | - |
| Commissioni nette = voce 60 | 352.640 | 309.969 |
| 60. Commissioni nette | 357.380 | 313.026 |
| a dedurre: commissioni nette prestito titoli di Tesoreria | (4.740) | (3.057) |
| Risultato negoziazione, coperture e fair value | 74.299 | 86.674 |
| 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione | 71.641 | 87.611 |
| 90. Risultato netto dell'attività di copertura | 2.505 | (259) |
| 110. Risultato netto delle attività e passività valutate al fair value | (46) | (786) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b) attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 2.898 | 1.770 |
| a dedurre: Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: b)attività finanziarie valutate al fv con impatto sulla redditività complessiva-titoli di debito (non deteriorati) 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: c) passività finanziarie |
(2.898) - |
(1.770) - |
| + dividendi e proventi simili su titoli rappresentativi di capitale detenuti per negoziazione (da voce 70) | 153 | 56 |
| + dividendi e proventi simili su partecipazioni e titoli rappresentativi di capitale obbligatoriamente valutati al fair value (da voce 70) | 46 | 52 |
| Saldo altri proventi/oneri | (888) | 2.144 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione | 136.389 | 110.447 |
| a dedurre: altri proventi di gestione - di cui: recupero di spese | (139.471) | (110.512) |
| a dedurre: rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | 2.194 | 2.209 |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (non deteriorati) | 29.243 | 7.235 |
| a dedurre: utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito (non deteriorati) | (29.243) | (7.235) |
| RICAVI | 767.955 | 730.827 |
| Spese per il personale 160. Spese amministrative - a) spese per il personale |
(101.447) (101.447) |
(95.021) (95.021) |
| Altre spese amministrative | (257.796) | (224.359) |
| 160. Spese amministrative - b) altre spese amministrative | (295.641) | (248.955) |
| a dedurre: contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | 40.039 | 26.805 |
| + rettifiche di valore su migliorie su beni di terzi | (2.194) | (2.209) |
| Recuperi di spesa | 139.471 | 110.512 |
| 200. Altri oneri/proventi di gestione - di cui: recupero di spese | 139.471 | 110.512 |
| Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali | (25.960) | (25.193) |
| 180. Rettifiche/riprese di valore su attività materiali | (19.324) | (19.489) |
| 190. Rettifiche/riprese di valore su attività immateriali | (6.636) | (5.704) |
| Costi operativi | (245.732) | (234.061) |
| RISULTATO DI GESTIONE | 522.223 | 496.766 |
| Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni | (1.655) | (3.334) |
| 100. Utili (Perdite) da cessioni o riacquisto di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato (deteriorati) 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato |
- (594) |
- (9.559) |
| a dedurre: rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | (1.070) | 6.241 |
| 130. Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva | 8 | (15) |
| a dedurre: Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito | (8) | 15 |
| 140. Utili/perdite da modifiche contrattuali senza cancellazioni | - | 23 |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri a) per rischio di credito relativo a impegni e garanzie rilasciate | 9 | (39) |
| RISULTATO NETTO DI GESTIONE | 520.568 | 493.432 |
| Accantonamenti per rischi ed oneri | (49.938) | (34.076) |
| 170. Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri b) altri accantonamenti netti | (9.899) | (7.271) |
| + contributi Fondo di risoluzione unico (SRF) e Sistemi di garanzia dei depositi (DGS) | (40.039) | (26.805) |
| Profitti netti da investimenti | 1.079 | (6.262) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: a) attività finanziarie valutate al costo ammortizzato - titoli di debito | 1.070 | (6.241) |
| + Rettifiche/riprese di valore nette per rischio di credito di: b) attività valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva - titoli di debito 220. Utili (Perdite) delle partecipazioni |
8 (26) |
(15) - |
| a dedurre: utili/perdite delle partecipazioni | 26 | - |
| 250. Utili (Perdite) da cessione di investimenti | 1 | (6) |
| RISULTATO LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 471.709 | 453.094 |
| Imposte sul reddito dell'esercizio dell'operatività corrente = voce 270 | (103.108) | (129.971) |
| RISULTATO NETTO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE | 368.601 | 323.123 |
| RISULTATO DELL' ESERCIZIO | 368.601 | 323.123 |

Come descritto nel paragrafo "Gli Schemi di bilancio riclassificati e gli indicatori" riportato nella Relazione sulla gestione consolidata, nell'esercizio 2021 alcuni costi connessi all'attività dei consulenti finanziari e correlati a servizi che rientrano nella normale attività bancaria offerti ai clienti (in particolare attività di distribuzione e gestione di prodotti finanziari) sono stati riclassificati nella voce 50. "Commissioni passive" dalla voce 160. "Spese Amministrative", al fine di fornire una migliore rappresentazione sia della voce "Margine d'intermediazione" ("Ricavi" nello schema di conto economico riclassificato) sia della voce "Costi operativi". Per omogeneità di confronto sono stati riclassificati i dati comparativi esposti negli schemi di bilancio riclassificati presentati nella Relazione sulla gestione consolidata, pertanto la voce 60. "Commissioni nette" e 160 "Spese amministrative - b) altre spese amministrative" relative al comparativo dell'esercizio 2020, esposte nella tabella sopra riportata, sono comprensive della suddetta riclassifica per un importo di 26,6 milioni di euro.

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 583
Allegati
bilancio riclassificato

Nota integrativa
584 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

Attestazione del bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del Regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 1. I sottoscritti, Alessandro Foti, nella sua qualità di Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank S.p.A., e Lorena Pelliciari, nella sua qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari di FinecoBank S.p.A., attestano, tenuto anche conto di quanto previsto dall'articolo 154-bis, commi 3 e 4, del Decreto Legislativo 24 febbraio 1998, n. 58:
delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio di esercizio, nel corso del periodo chiuso al 31 dicembre 2021.
La valutazione dell'adeguatezza delle procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio è basata su un modello definito in coerenza con l'"Internal Control - Integrated Framework (CoSO)" e con il "Control Objective for IT and Related Technologies (Cobit)", che rappresentano standard di riferimento per il sistema di controllo interno e per il financial reporting in particolare, generalmente accettati a livello internazionale.
I sottoscritti attestano, inoltre, che
3.1 il Bilancio d'esercizio:
3.2 la Relazione sulla gestione comprende un'analisi attendibile dell'andamento e del risultato della gestione, nonché della situazione dell'emittente, unitamente alla descrizione dei principali rischi e incertezze cui sono esposti.
Milano, 15 marzo 2022
Alessandro Foti Lorena Pelliciari
FinecoBank S.p.A. FinecoBank S.p.A. L'Amministratore Delegato e Il Dirigente Preposto alla redazione Direttore Generale dei documenti contabili societari

Nota integrativa
586 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank


FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 587
Relazione della Società di Revisione
588 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione

FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 589
590 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Relazione della Società di Revisione
| In considerazione della significatività dell'ammontare dei crediti verso la clientela per finanziamenti iscritti in bilancio e dell'accresciuta complessità dei processi di valutazione, gestione e controllo del rischio di credito adottati dalla Banca, anche tenuto conto dell'incertezza derivante dall'attuale scenario macroeconomico, l'erogazione, la classificazione e la valutazione dei crediti in oggetto sono state considerate un aspetto chiave della revisione contabile del bilancio d'esercizio della Banca al 31 dicembre 2021. |
|
|---|---|
| svolte | Procedure di revisione Nello svolgimento delle nostre procedure di revisione abbiamo preliminarmente acquisito una conoscenza del processo creditizio che ha incluso, in particolare, la rilevazione e la comprensione dei presidi organizzativi e procedurali previsti dalla normativa interna della Banca e messi in atto dalla stessa con riferimento a: |
| · valutazione del merito creditizio finalizzata alla concessione ed erogazione del credito; |
|
| · valutazione e monitoraggio della qualità del credito; | |
| · classificazione e valutazione dei crediti secondo le disposizioni della normativa di settore e in conformità ai principi contabili applicabili. |
|
| Tale attività ha compreso la verifica dell'implementazione dei corrispondenti processi aziendali e delle relative procedure, nonché, per quanto riguarda taluni controlli rilevanti del processo di concessione, erogazione, valutazione e monitoraggio del credito, la verifica dell'efficacia operativa. |
|
| Le procedure di revisione, svolte anche avvalendoci del supporto di specialisti appartenenti al nostro network ove ritenuto opportuno, hanno inoltre incluso, tra le altre, le seguenti: |
|
| · l'analisi e la comprensione dei sistemi e degli applicativi informatici utilizzati; |
|
| · l'ottenimento e l'esame delle risposte alle richieste di conferma saldi ai clienti effettuate su base campionaria; |
|
| · l'ottenimento e l'analisi della reportistica di monitoraggio predisposta dalle responsabili funzioni aziendali e unità organizzative coinvolte; |
|
| · per i crediti non deteriorati (in stage 1 e stage 2, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione secondo il quadro normativo sull'informativa finanziaria e regolamentare applicabile e l'esame della ragionevolezza dei criteri di valutazione e delle assunzioni adottati dalla Banca per la determinazione delle rettifiche di valore, anche tenuto conto della complessità e delle incertezze connesse all'attuale contesto macroeconomico conseguente al perdurare dell'emergenza pandemica; |
|
| · per i crediti deteriorati (in stage 3, secondo la classificazione IFRS 9), la verifica su base campionaria della classificazione e della relativa valutazione in conformità a quanto disposto dalla normativa di settore e dai principi contabili applicabili. |
Relazione della Società di Revisione
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 591
592 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Relazione della Società di Revisione

Relazione della Società di Revisione
FinecoBank · Bilanci e Relazioni 2021 593

Relazione della Società di Revisione
594 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank

ai sensi dell'art. 153 del D.Lgs. n. 58/1998 e dell'art. 2429, comma 2, del Codice Civile
all'Assemblea degli Azionisti convocata per il giorno 28 aprile 2022 per l'approvazione del Bilancio al 31.12.2021
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Signori Azionisti,
con riferimento a quanto disposto dall'art. 153 del D.Lgs. 58 del 24 febbraio 1998 ("TUF") e dall'art. 2429, comma 2, del Codice Civile, il Collegio Sindacale (il "Collegio") di FinecoBank S.p.A. ("FinecoBank" o la "Banca") riferisce in merito all'attività svolta nell'esercizio che si è chiuso il 31 dicembre 2021 ("Esercizio"), in osservanza dei doveri attribuiti dall'art. 149 del predetto decreto legislativo.
Il Collegio Sindacale è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020 e resterà in carica fino all'Assemblea di approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2022.
La nomina ha riguardato l'intero Collegio Sindacale (costituito da tre Sindaci effettivi e due Sindaci supplenti), per gli esercizi 2020-2022, nelle persone dei Signori Elena Spagnol, Massimo Gatto e Chiara Orlandini, quali Sindaci effettivi e dei Signori Luisa Marina Pasotti e Giacomo Ramenghi, quali Sindaci supplenti. A seguito delle dimissioni della Presidente Sig.ra Elena Spagnol e del Sindaco effettivo Chiara Orlandini, sono subentrati, con efficacia rispettivamente in data 1° ottobre e 12 ottobre 2020, i signori Luisa Marina Pasotti nel ruolo di Presidente e Giacomo Ramenghi, quale Sindaco effettivo. L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha poi deliberato la conferma della Sig.ra Luisa Marina Pasotti e del Sig. Giacomo Ramenghi nel ruolo, rispettivamente, di Presidente del Collegio Sindacale e di Sindaco effettivo della Banca, nonché l'integrazione dell'organo di controllo mediante la nomina di due nuovi Sindaci Supplenti: la Sig.ra Lucia Montecamozzo e il Sig. Alessandro Gaetano.
Il Collegio ha vigilato sul rispetto della disciplina relativa all'elezione dell'organo di controllo ai sensi della Comunicazione CONSOB n. DEM/9017893 del 26.2.2009 e dell'articolo 144-sexies, comma 5, del Regolamento Emittenti Consob.
In conformità alle previsioni del Regolamento degli Organi Aziendali, ed in linea con le raccomandazioni del Codice di Corporate Governance, in relazione all'anno 2021 ed ai primi mesi del 2022 il Collegio ha condotto il processo annuale di Autovalutazione nella seduta del 11 marzo 2022, confermando positivamente l'idoneità di tutti i componenti del Collegio Sindacale, nonché l'adeguatezza della composizione del Collegio stesso con riferimento ai requisiti richiesti dalla normativa, evidenziando una equilibrata ripartizione delle competenze presenti nel Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale nel corso dell'esercizio 2021 ha complessivamente tenuto n. 32 riunioni, della durata media di circa tre ore e quaranta minuti.
Nel corso del 2021, il Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le sedute del Consiglio di amministrazione. Alle Assemblee degli Azionisti, tenutesi in data 28 aprile 2021 e 21 ottobre 2021, ha partecipato in presenza il Presidente del Collegio, in ragione delle limitazioni dovute all'emergenza epidemiologica da Covid-19.
Inoltre, il Collegio Sindacale si è organizzato per la partecipazione di almeno due componenti a tutte le n. 23 riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, le n. 11 riunioni del Comitato Remunerazione, le n. 11 riunioni del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale nonché a n. 15 riunioni del Comitato Nomine. Relazione del Collegio Sindacale

Nel corso dell'esercizio 2021 il Collegio Sindacale ha svolto i propri compiti istituzionali nel rispetto del Codice Civile, dei D.Lgs. n. 385/1993 (TUB), 58/1998 (TUF) e 39/2010 e successive modificazioni e/o integrazioni, delle norme statutarie e delle norme emesse dalle Autorità che esercitano attività di vigilanza e di controllo, tenendo, altresì, in considerazione le Norme di Comportamento del Collegio Sindacale emanate dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili.
In data 5 marzo 2021 il Collegio Sindacale, nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010, ha finalizzato, in tempo utile per l'Assemblea degli azionisti di Fineco dello scorso 28.04.2021 - chiamata a deliberare in merito all'affidamento dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2022-2030 - la Proposta motivata ai sensi dell'art. 13 del D.LGS. 27 gennaio 2010 n. 39, ad esito di un'apposita procedura di selezione secondo i criteri e le modalità di cui all'art. 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014.
Le informazioni fornite di seguito tengono altresì conto delle indicazioni espresse contenute nella Comunicazione CONSOB n. DEM/1025564 del 06 aprile 2001 e successive modifiche e/o integrazioni.
Come richiamato nella Relazione sulla Gestione Consolidata, nonostante il perdurare della pandemia Covid-19, nel 2021 è continuata la ripresa dell'economia, grazie anche alle azioni intraprese da parte di governi e banche centrali, determinati nel voler continuare a garantire supporto all'economia reale e ai mercati, il cui percorso permane comunque caratterizzato da incertezze.
In tale contesto economico, i risultati conseguiti da FinecoBank nel 2021 hanno ulteriormente confermato la forza e la sostenibilità del modello di business, con il miglioramento dei risultati già più che positivi raggiunti nell'esercizio 2020.
L'utile dell'esercizio 2021 dell'Impresa si attesta a 368,6 milioni di euro, evidenziando un incremento del 14% circa rispetto all'esercizio precedente. Il cost/income ratio si attesta al 32% (32% al 31 dicembre 2020), a conferma dell'elevata leva operativa e della diffusa cultura aziendale in tema di governo dei costi. I Ricavi di FinecoBank del 2021 ammontano a 768 milioni di euro, in crescita del 5,1% rispetto ai 730,8 milioni di euro dell'esercizio precedente.
Per supportare le esigenze finanziarie della clientela correlate all'emergenza sanitaria COVID-19, FinecoBank, oltre ad attuare la sospensione delle rate dei mutui con il ricorso al Fondo CONSAP (in ottemperanza a quanto disposto dal Decreto Cura Italia) ha posto in essere alcune iniziative, in particolare, ha aderito all'Accordo ABI-Associazioni dei consumatori per la sospensione dei crediti alle famiglie a seguito dell'evento epidemiologico da COVID 19 valido sino al 31 marzo 2021 (prestiti personali e mutui diversi da quelli che rientrano nelle condizioni per il ricorso al Fondo Gasparrini), in linea con le Linee Guida EBA.
Il Gruppo ha garantito la continuità operativa con modalità di lavoro da remoto per la totalità dei dipendenti, assicurando nel contempo i medesimi livelli di servizio e l'efficacia del sistema dei controlli interni.
ll Collegio Sindacale rileva che, nel corso dell'esercizio, gli amministratori hanno provveduto a fornire, con la dovuta periodicità, informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni di maggior rilievo economico, finanziario e patrimoniale effettuate dalla Banca e dalla partecipata Fineco AM nel corso dell'esercizio 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank del 9 febbraio 2021 ha approvato l'offerta vincolante per l'acquisizione di una quota di partecipazione pari al 20% del capitale di Hi-MTF Sim S.p.A. (di seguito anche "Hi-MTF"), al costo di circa 1,25 milioni di euro. L'operazione di acquisizione si è perfezionata in data 22 luglio 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank, riunitosi in data 9 febbraio 2021, ha deliberato di proporre all'Assemblea degli azionisti l'assegnazione a riserve dell'intero utile dell'esercizio 2020, proposta approvata dall'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021.

In linea con la Raccomandazione BCE/2020/62 del 23 luglio 2021 e in osservanza della raccomandazione di Banca d'Italia del 27 luglio 2021, tenuto conto del patrimonio netto risultante dal bilancio chiuso al 31 dicembre 2020, della sostenibilità del modello di business e dei vincoli regolamentari cui è soggetta FinecoBank, anche in qualità di Capogruppo del Gruppo Bancario FinecoBank, il Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021 ha deliberato di proporre all'Assemblea degli Azionisti la distribuzione di un dividendo unitario di 0,53 euro per ognuna delle 609.899.770 azioni, da distribuire ai Soci titolari di azioni ordinarie aventi diritto al pagamento alla data prevista di godimento, per un importo complessivo di 323.246.878,10 euro, tratto dalle riserve di utili disponibili. L'Assemblea ordinaria degli Azionisti di FinecoBank, riunitasi in data 21 ottobre 2021, ha approvato la proposta formulata dal Consiglio di Amministrazione del 3 agosto 2021. Il dividendo è stato messo in pagamento, in conformità alle norme di legge e regolamentari applicabili, il giorno 24 novembre 2021 con data di "stacco" della cedola il giorno 22 novembre 2021.
Nel mese di giugno 2021 Fineco, aderendo alle previsioni normative di cui all'art. 110 del D.L. 104 del 2020, ha provveduto ad effettuare il riallineamento del valore fiscale degli avviamenti iscritti in bilancio al 31 dicembre 2019 e ancora presenti al 31 dicembre 2020, con il versamento della relativa imposta sostitutiva. In conseguenza della suddetta operazione di riallineamento, il bilancio della Capogruppo ha rilevato proventi per complessivi 32 milioni di euro.
In data 14 ottobre 2021 FinecoBank ha portato a termine con successo il collocamento della sua prima emissione sul mercato di strumenti Senior Preferred, destinata agli investitori qualificati, per un importo nominale di 500 milioni di euro e una cedola per i primi 5 anni pari allo 0,50%, con spread pari a 5 anni Mid Swap rate + 70 basis points rispetto a una guidance iniziale di 5 anni Mid Swap rate + 100 basis points. Il collocamento è stato effettuato nell'ottica di rispettare il requisito MREL fully loaded calcolato sull'esposizione complessiva ai fini del calcolo del coefficiente di Leva finanziaria richiesto attualmente al Gruppo FinecoBank a partire dal 1° gennaio 2024.
Nella valutazione delle poste significative del bilancio al 31.12.2021 gli Amministratori indicano di aver considerato tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili.
Al 31 dicembre 2021 non si rilevano impatti significativi derivanti dalla crisi innescata dalla pandemia COVID-19 in termini di deterioramento del portafoglio crediti di finanziamento verso clientela ordinaria di Gruppo. Quest'ultimo è infatti costituito principalmente da crediti accordati dalla Capogruppo alla clientela al dettaglio, prevalentemente assistiti da garanzie reali finanziarie ed immobiliari, ed erogati in applicazione di un'attenta e prudente politica di concessione.
L'emergenza sanitaria legata alla pandemia e la conseguente crisi economica e finanziaria non ha intaccato la situazione di liquidità complessiva di Fineco e del Gruppo, che si è mantenuta solida e stabile. Nel corso dell'esercizio 2021, nonostante il perdurare della pandemia, tutti gli indicatori e le analisi di adeguatezza di liquidità hanno evidenziato ampi margini di sicurezza rispetto ai limiti regolamentari ed interni. FinecoBank, infine, non ha incontrato impedimenti o peggioramenti nelle condizioni di accesso ai mercati e di perfezionamento delle relative operazioni.
In data 15 settembre 2021 la Banca Centrale Europea ha notificato la sua intenzione di adottare una decisione relativa alla classificazione di FinecoBank come soggetto significativo, con decorrenza 1° gennaio 2022. Tale decisione è motivata dal superamento, al 31 dicembre 2020, della soglia dimensionale di significatività di 30 miliardi di euro, individuata dal citato regolamento 468/2014 (MVU). Di conseguenza, nel 2022 l'annuale processo di revisione e valutazione prudenziale (SREP) e l'eventuale Comprehensive Assessment, saranno svolte da un Joint Supervisory Team (JST), composto da analisti della DG "Specialized Institutions & LSIs" della BCE e del Servizio Supervisione Banche 1 della Banca d'Italia.

Si segnala che il procedimento avviato nel mese di aprile 2021 dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ("AGCM") nei confronti di FinecoBank S.p.A., in relazione alla comunicata modifica della clausola di recesso dal conto corrente per condizioni di inattività, adottata tramite l'invio a tutti i correntisti in data 18 marzo 2021 di una lettera avente ad oggetto "Proposta di modifica unilaterale di contratto ai sensi dell'art. 118 del D.Lgs. n 385/93 (TUB)", si è concluso in data 16 novembre 2021 senza alcun accertamento di infrazione ai sensi dell'art. 27, comma 7, del "Codice del Consumo". Con il medesimo provvedimento l'Autorità ha altresì comunicato di aver deliberato l'obbligatorietà degli impegni che la Banca aveva proposto, ritenendoli idonei a far venire meno ogni possibile profillo di scorrettezza della pratica commerciale oggetto di istruttoria.
Nel corso dell'esercizio 2021 la Banca è stata sottoposta ad accertamenti ispettivi, da parte della Banca d'Italia, mirati a valutare il rispetto della normativa in tema di trasparenza delle operazioni e dei servizi bancari e correttezza delle relazioni con la clientela. L'ispezione è terminata in data 16 luglio 2021 e la consegna del rapporto ispettivo, che riporta un giudizio sintetico in area positiva, è avvenuta in data 9 novembre 2021. Il completamento del piano d'azione per recepire le osservazioni dell'Autorità è previsto entro il 30 giugno 2022.
Nel corso del terzo trimestre del 2021, nell'ambito dei piani di attività di verifica ordinaria della CONSOB sugli intermediari, ha preso avvio presso la Banca una verifica sulle procedure relative alla prestazione dei servizi di investimento e sugli adeguamenti alla normativa MIFID II.
FinecoBank nel corso del 2021 ha investito nell'acquisto sul mercato secondario di Crediti di Imposta ex art. 121 D.L. 34/2020, per un importo di bilancio al 31 dicembre 2021 pari a 328.560 migliaia di euro. In chiusura di esercizio 2021 e nei primi giorni del 2022 alcuni di detti crediti, per un importo di 39.132 migliaia di euro, iscritti in bilancio alla voce "Crediti d'imposta acquistati", sono stati oggetto di sequestro preventivo da parte dell'Autorità giudiziaria in esecuzione di una ordinanza di sequestro nell'ambito di un procedimento penale che riguarda soggetti terzi. Così come previsto dalla recente normativa - decreto legge 25 febbraio 2022, n. 13, pubblicato in G.U. in pari data - l'art. 3 ha disposto che, nelle ipotesi in cui i crediti d'imposta di cui agli articoli 121 e 122 d.l. n. 34 del 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 77 del 2020, non possano essere utilizzati in quanto oggetto di sequestro disposto dall'Autorità giudiziaria, il termine per l'utilizzo delle quote residue al momento del sequestro è aumentato di un periodo pari alla durata del sequestro stesso.
Il fascicolo di bilancio, le informazioni ricevute nel corso delle riunioni del Consiglio di Amministrazione e quelle ricevute dal Presidente e dall'Amministratore Delegato, dal Management, dal responsabile Internal Audit e dal Revisore legale non hanno evidenziato l'esistenza di operazioni atipiche e/o inusuali, anche infragruppo o con parti correlate.
Le operazioni infragruppo o con parti correlate sono evidenziate nella Relazione sulla Gestione Consolidata e nell'apposita sezione della Nota Integrativa con l'indicazione delle attività, delle passività, dei costi, dei ricavi e delle garanzie ed impegni in essere al 31 dicembre 2021, distinte per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.
Nel corso dell'esercizio 2021 sono state poste in essere dal Gruppo Fineco operazioni con parti correlate, italiane ed estere, di minore rilevanza rientranti nell'ordinario esercizio dell'attività operativa della Banca e della connessa attività finanziaria, operazioni perfezionate a condizioni standard, ovvero a condizioni analoghe a quelle applicate per operazioni concluse con soggetti terzi indipendenti.

Il Consiglio di Amministrazione, al fine di assicurare il costante rispetto delle disposizioni legislative e regolamentari attualmente vigenti in materia di informativa societaria riguardanti le operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse, ha approvato, in occasione della riunione del 10 giugno 2021, con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, una nuova versione della "Global Policy Procedure per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto di interesse del Gruppo FinecoBank" (la "Global Policy") per adeguarsi al Regolamento adottato con delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 come modificato con delibera Consob n. 21624 del 10 dicembre 2020. La suddetta Global Policy è stata inoltre modificata dal Consiglio di Amministrazione in occasione della riunione del 16 dicembre 2021, con efficacia dal 15 gennaio 2022, sempre con i preventivi pareri favorevoli del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Collegio Sindacale, per adeguarsi a quanto previsto dall'art. 88 della CRD V.
Con riferimento alla categoria "Amministratori, Collegio Sindacale e dirigenti strategici", in applicazione della speciale disciplina prevista dall'art. 136 del D.Lgs. 385/93 (TUB), le obbligazioni poste in essere nei confronti dei soggetti che svolgono funzioni di amministrazione, direzione e controllo ai sensi della richiamata norma hanno formato oggetto di unanime deliberazione del Consiglio di Amministrazione, assunta con il voto favorevole di tutti i membri del Collegio Sindacale, secondo le modalità ed i criteri previsti dal citato art. 136 TUB.
Il Collegio Sindacale, che nel corso dell'esercizio ha partecipato a tutte le riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate nelle quali sono state anche esaminate le operazioni con parti correlate e con soggetti collegati, ha vigilato sull'osservanza delle regole procedurali adottate dalla Banca nonché sul rispetto delle disposizioni in materia di trasparenza e di informazione al pubblico ed ha verificato che nella Relazione sulla Gestione consolidata e nelle Note Integrative al Bilancio il Consiglio di Amministrazione abbia fornito un'adeguata informativa sulle operazioni con parti correlate in base alla vigente disciplina.
Il Collegio Sindacale, identificato quale "Comitato per il controllo interno e per la revisione contabile" dall'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 nella versione riformulata a seguito della riforma della revisione legale recepita mediante il D.Lgs. 135/2016, ha vigilato: i) sul processo di informativa finanziaria; ii) sull'efficacia dei sistemi di controllo interno, e di gestione del rischio; iii) sull'attività di revisione legale dei conti annuali e dei conti consolidati e iv) sull'indipendenza del Revisore legale dei conti, in particolare per quanto riguarda le prestazioni di servizi non di revisione.
Il Collegio Sindacale ha esaminato le Relazioni di revisione rilasciate in data 31 marzo 2022 dalla Società di Revisione legale Deloitte e Touche S.p.A. ai sensi dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010 e dell'art. 10 del Regolamento (UE) 537/2014 sul Bilancio d'esercizio e sul Bilancio Consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2021. In particolare, dette relazioni:

In data 31 marzo 2022 la Società di Revisione ha inviato al Collegio la Relazione aggiuntiva, ai sensi dell'art. 11 del Regolamento (UE) n. 537/2014, da cui non emergono carenze significative nel sistema di controllo interno in relazione al processo di informativa finanziaria meritevoli di essere portate all'attenzione dei responsabili delle attività di governance.
Unitamente alla Relazione Aggiuntiva la Società di Revisione ha fornito al Collegio la dichiarazione sull'indipendenza (articolo 6 del Regolamento UE sopra citato) da cui non emergono situazioni che possono aver compromesso l'indipendenza.
Il Collegio ha tenuto incontri periodici, in conformità all'art. 150, comma 3, del TUF e delle disposizioni del D.Lgs. n. 39/2010, con la Società di Revisione – esaminando il piano delle attività di revisione 2021, verificandone l'adeguatezza, seguendone l'esecuzione e scambiando tempestivamente i dati e le informazioni rilevanti per l'espletamento dei rispettivi compiti - senza che siano stati evidenziati rilievi particolari da dover comunicare, né fatti ritenuti censurabili che abbiano richiesto la formulazione di specifiche segnalazioni ai sensi dell'art. 155, comma 2, del TUF.
Nella Nota Integrativa Consolidata, così come nella Nota Integrativa della Capogruppo, è data pubblicità dei corrispettivi di revisione legale dei conti nonché dei corrispettivi per i servizi consentiti, diversi dalla revisione, prestati nell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 a FinecoBank ed alla società controllata dalla Società di revisione e dalle entità della rete cui appartiene la Società di revisione stessa:
Si riportano di seguito i compensi in unità di euro (al netto di IVA e spese):
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
|---|---|---|
| Revisione Contabile | Deloitte & Touche S.p.A. | 210.923 |
| Servizi di attestazione | Deloitte & Touche S.p.A. | 258.000 |
| Altri Servizi | Deloitte & Touche S.p.A. | 10.000 |
| TOTALE | Euro | 478.923 |
relativi ai servizi prestati a Finecobank:
relativi ai servizi alla controllata Fineco AM
| Tipologia di servizi | Soggetto che ha erogato il servizio | Compensi |
|---|---|---|
| Revisione Contabile | Deloitte Ireland LLP | 15.000 |
| Servizi di attestazione | Deloitte Ireland LLP | 22.500 |
| TOTALE | Euro | 37.500 |
Nell'esercizio 2021 i Servizi di attestazione si sono incrementati ed hanno riguardato anche: - servizi professionali finalizzati all'emissione della relazione ISAE 3000 sulle segnalazioni di Third Reporting (TLTRO III, appartenenti alla categoria di servizi Audit Related); - servizi professionali finalizzati al rilascio della relazione sull'accuratezza dei dati segnalati da FinecoBank S.p.A. in qualità di partecipante alla terza serie delle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine della BCE (Targeted Longer-Term Refinancing Operations III); - servizi professionali finalizzati all'emissione di una Comfort Letter ed una Bring Down Letter nell'ambito dell'emissione di Senior Preferred Note.
A livello consolidato, i servizi di attestazione di Fineco AM si riferiscono alla revisione dei reporting package predisposti da Fineco AM per la redazione dei prospetti contabili consolidati del Gruppo FinecoBank al 31 marzo, 30 giugno e 30 settembre e revisione contabile del Bilancio di Fineco AM al 30 settembre di ogni esercizio.
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Nel corso del 2021 il Collegio Sindacale ha approvato in via preventiva l'assegnazione alla società di Revisione Deloitte & Touche S.p.A. degli incarichi riguardanti:
Con l'approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2021 da parte dell'Assemblea degli Azionisti di FinecoBank, convocata per il giorno 28 aprile 2022, giunge a scadenza l'incarico di revisione legale dei conti per il novennio 2013 - 2021 conferito in data 16 aprile 2013 a Deloitte & Touche S.p.A. dalla stessa Assemblea degli Azionisti.
L'Assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile 2021 esaminata la Proposta motivata di data 5.03.2021 del Collegio Sindacale nella sua veste di Comitato per il Controllo Interno e la Revisione Contabile, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. 39/2010 – proposta emessa ad esito di un'apposita procedura di selezione secondo i criteri e le modalità di cui all'art. 16 del Regolamento Europeo n. 537/2014 - ha approvato a maggioranza l'assegnazione dell'incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2022 – 2030, alla società KPMG S.p.A., con determinazione del relativo corrispettivo, così come riportato nella Proposta debitamente motivata del Collegio Sindacale.
Il Collegio Sindacale in data 7 marzo 2022 ha incontrato la società di revisione KPMG che ha preso i primi contatti con la struttura del CFO riguardo a tematiche che, a cascata, saranno affrontate anche nell'esercizio in corso.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sul rispetto della normativa che regola l'articolato processo amministrativo e contabile, in virtù del quale il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili e societari e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale rilasciano le attestazioni previste dall'art. 154-bis del TUF.
Il Collegio Sindacale, in quanto Comitato per il controllo interno e la revisione contabile, ha altresì monitorato il processo della informativa finanziaria, senza riscontrare problematiche o criticità.
Le procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio dell'Impresa, del Bilancio Consolidato e di ogni altra comunicazione finanziaria, sono state predisposte sotto la Responsabilità del Dirigente Preposto che, unitamente all'Amministratore Delegato e Direttore Generale, nella periodica rendicontazione sulle stesse e, da ultimo, nella "Relazione sul sistema dei controlli interni sul financial reporting in ottemperanza alla legge n. 262/2005", approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 9 febbraio 2022, ne attesta l'adeguatezza sulla base dei test di effettiva applicazione dei controlli, in relazione alle caratteristiche del Gruppo Fineco e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili per la formazione del Bilancio Consolidato e del Bilancio dell'Impresa al 31 dicembre 2021.
Il Dirigente Preposto e l'Amministratore Delegato e Direttore Generale di FinecoBank attestano altresì che il Bilancio Consolidato ed il Bilancio dell'Impresa.
sono redatti in conformità ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002;
corrispondono alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
sono idonei a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria dell'emittente e, per il Bilancio consolidato, dell'insieme delle imprese incluse nel consolidamento.

Il Dirigente Preposto della Capogruppo, nel corso degli incontri con il Collegio Sindacale, non ha segnalato carenze nei processi operativi e di controllo che possano inficiare il suddetto giudizio di adeguatezza e di effettiva applicazione delle procedure amministrativo-contabili al fine della corretta rappresentazione economica, patrimoniale e finanziaria dei fatti della gestione in conformità ai principi contabili adottati.
Con regolare periodicità il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione un aggiornamento della situazione delle attività svolte e lo stato di avanzamento lavori delle attività dirette al miglioramento del Sistema di Controllo Interno relativo all'attività di Financial Reporting.
Nel corso dei periodici incontri finalizzati allo scambio di informazioni, il Revisore legale dei conti non ha segnalato significative criticità del sistema di controllo interno inerente il processo di informativa finanziaria.
Il Collegio ha vigilato sulla redazione del Bilancio dell'Impresa e del Bilancio Consolidato al 31 dicembre 2021 in conformità ai principi contabili emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), inclusi i relativi documenti interpretativi SIC e IFRIC, omologati dalla Commissione Europea, come previsto dal Regolamento dell'Unione Europea n. 1606/2002 del 19 luglio 2002 e successivi, ed applicabili ai bilanci degli esercizi che iniziano dal 1° gennaio 2021.
In osservanza della Direttiva 2004/109/CE (la "Direttiva Transparency") e del Regolamento Delegato (UE) 2019/815 nonché del Regolamento (UE) 2021/337 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 febbraio 2021 e successive modificazioni, utilizzando la proroga approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell'Unione Europea dell'entrata in vigore del Regolamento 815/2019 - recepita dalla legislazione italiana con la legge n. 21/2021 di conversione, con modificazioni, del Decreto Legge 31 dicembre 2020, n. 183, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, Serie generale, n. 51 del 1° marzo 2021, FinecoBank ha provveduto all'applicazione delle disposizioni del regolamento delegato (UE) 2019/815 della Commissione, del 17 dicembre 2018 alle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella seduta del 15 marzo 2022 ha approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi del bilancio consolidato 2021, parte integrante della Relazione finanziaria annuale di FinecoBank, e la versione XHTML della stessa Relazione finanziaria annuale, che verrà pertanto pubblicata nel linguaggio XHTML sulla base del formato elettronico unico di comunicazione ESEF approvato dall'ESMA, sul sito di Fineco (https://www.finecobank.com), per adempiere agli obblighi di comunicazione previsti dalla Direttiva 2004/109/CE (c.d. direttiva Transparency). Si precisa che la Relazione finanziaria annuale del Gruppo include sia il bilancio consolidato sia il bilancio d'esercizio della Capogruppo FinecoBank.
Alla luce delle evidenze riscontrate, dell'informativa resa dal Dirigente preposto, nonché delle osservazioni della Società di revisione, il Collegio Sindacale ha motivo di ritenere che il sistema amministrativo contabile della Banca e del Gruppo, sia affidabile e adeguato ad assicurare una completa, tempestiva ed attendibile rappresentazione degli accadimenti gestionali, conformemente ai principi contabili adottati.
Ai sensi del D.Lgs. 254/2016, Fineco ha redatto la "Dichiarazione consolidata di carattere non finanziario del Gruppo di FinecoBank" (nel seguito anche solo "DNF" o "Report") riferita all'esercizio 2021.
Il Report approvato dal Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2022 è redatto in conformità degli artt. 3 e 4 del D.Lgs. 254/2016, e costituisce una relazione distinta dalla Relazione sulla gestione consolidata, così come previsto dall'opzione dell'art. 5, comma 3, lettera b) del D.lgs. 254/2016.
E' consultabile sul sito internet di FinecoBank (https://www.finecobank.com).

La DNF ha l'obiettivo di offrire una corretta rappresentazione delle attività del Gruppo, del suo andamento, dei suoi risultati e degli impatti prodotti, rispetto ai principali temi di sostenibilità, relativi all'esercizio 2021 (periodo di rendicontazione dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021).
In linea con l'anno precedente, il Report è stato redatto in conformità ai GRI Standards: opzione Core e sono stati presi in considerazione i "Financial Services Sector Disclosures", definiti dal GRI. In conformità con quanto richiesto dal D.Lgs. 254/2016, il perimetro dei dati e delle informazioni comprende le società consolidate con il metodo integrale all'interno del Bilancio Consolidato 2021, ovvero FinecoBank S.p.A. e la Società controllata Fineco Asset Management DAC, con sede in Irlanda. Per il 2021 fa espresso riferimento al Regolamento UE n. 2088/2019.
La definizione dei contenuti della DNF e dei relativi indicatori oggetto di rendicontazione sono stati selezionati a partire dai risultati dell'analisi di materialità, nella versione aggiornata nel corso del 2020 e confermata per la rendicontazione 2021. Non si segnalano, pertanto, variazioni nei temi descritti rispetto all'anno precedente.
Dal 2021, il processo di rendicontazione è disciplinato dalla Global Operational Regulation FB 026_2021 "Redazione e pubblicazione della Dichiarazione Consolidata di carattere Non Finanziario del Gruppo FinecoBank" e, a differenza degli anni precedenti, è stato svolto attraverso l'utilizzo della nuova piattaforma dedicata alla raccolta dei dati e delle informazioni "Impact". Tale strumento prevede, per ogni area tematica oggetto di rendicontazione, l'attribuzione di specifici ruoli all'interno di ciascuna struttura della Banca coinvolta per competenza (data owner, data reviewer, data approver) al fine di assicurare i relativi controlli interni e, tramite le diverse funzionalità, ha reso il processo di reporting più efficiente, veloce e collaborativo, ed ha consentito di ridurre i rischi operativi derivanti dalle elaborazioni manuali dei dati.
Il Collegio Sindacale vigila sull'osservanza delle disposizioni in materia, previste dal D.Lgs. 254/2016.
Il Collegio Sindacale ha ottenuto periodici aggiornamenti in merito allo svolgimento delle attività propedeutiche alla predisposizione della DNF ed esaminato la documentazione resa disponibile, nonché la Circolare Assonime n. 13 del 12 giugno 2017 a commento del D.Lgs. 254/2016 e la Circolare n. 4 dell'11 febbraio 2019 (Novità in tema di dichiarazione non finanziaria).
A norma dell'art. 3, comma 10, del D.Lgs. 254/2016, la verifica di conformità delle informazioni fornite rispetto alle norme di riferimento e agli standard di rendicontazione adottati spetta ai revisori, con apposita relazione, distinta da quella dell'art. 14 del D.Lgs. n. 39/2010.
La DNF al 31.12.2021 è sottoposta a giudizio di conformità ("limited assurance engagement" secondo i criteri indicati dal principio ISAE 3000 Revised) da parte di Deloitte & Touche S.p.A., che esprime con apposita relazione distinta un'attestazione circa la conformità delle informazioni fornite ai sensi dell'art. 3, comma 10, del D.lgs. 254/16.
Il Collegio ha incontrato il Revisore per una preliminare indicazione riguardo la modalità di esame adottata e ha preso altresì atto della "Relazione della Società di revisione indipendente sulla Dichiarazione Consolidata di carattere non finanziario" (Relazione) relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021, emessa in data 31.03.2022, nella quale la Società di revisione, dopo aver espressamente indicato le procedure svolte, conclude affermando che non sono pervenuti all'attenzione della stessa elementi che facciano ritenere che la DNF del Gruppo FinecoBank relativa all'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 non sia stata redatta, in tutti gli aspetti significativi, in conformità a quanto richiesto dagli articoli 3 e 4 del Decreto e dai GRI Standards (Global Reporting Initiative).
L'approvazione da parte del Consiglio di Amministrazione nella seduta del 15 marzo 2022 è stata preceduta dall'esame e valutazione del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale e del Comitato Rischi e Parti Correlate nella riunione congiunta del 23 febbraio 2022.

FinecoBank, quale ulteriore strumento di comunicazione e trasparenza, nel 2021 ha altresì provveduto all'approvazione della "Dichiarazione Ambientale ai sensi del Regolamento EMAS n. 1221/2009/CE", previo esame e valutazione da parte del Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale.
Sulla base informazioni acquisite, il Collegio Sindacale indica che, nel corso della disamina relativa alla Dichiarazione non Finanziaria, non sono pervenuti alla sua attenzione elementi di non conformità e/o di violazione delle relative disposizioni normative.
FinecoBank, in qualità di Capogruppo, ha dotato il Gruppo di un sistema unitario di controlli interni finalizzato a consentire l'effettivo controllo sia sulle scelte strategiche del Gruppo nel suo complesso, sia sull'equilibrio gestionale delle singole entità del Gruppo.
Considerando le funzioni e le strutture coinvolte, il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si fonda su:
La Capogruppo FinecoBank definisce le opportune misure di controllo e monitoraggio della controllata Fineco AM, assicurando un allineamento dell'implementazione del sistema dei controlli interni a livello di Gruppo, ove possibile, in considerazione delle specificità del business svolto dalla controllata irlandese.
Le funzioni aziendali deputate ai controlli di 2° e 3° livello della Capogruppo presentano annualmente agli organi aziendali una relazione che illustra le verifiche effettuate, i risultati emersi, i punti di debolezza rilevati con riferimento, oltre che alla Capogruppo medesima, anche al Gruppo bancario nel suo complesso e propongono gli interventi da adottare per la rimozione delle carenze rilevate.
Il Collegio Sindacale ha acquisito informazioni, tenuto incontri con le funzioni aziendali e vigilato sul funzionamento e sull'adeguatezza del sistema di controllo interno.
In recepimento di quanto previsto dalla Circolare n. 285/2013 della Banca d'Italia e successivi aggiornamenti, la Banca si è dotata del "Documento degli Organi e delle Funzioni con compiti di Controllo" che definisce il Sistema dei Controlli Interni della Banca con l'analitica individuazione dei compiti e delle responsabilità degli Organi aziendali e delle funzioni di controllo, adottato con delibera del Consiglio di Amministrazione del 13 maggio 2020 e aggiornato da ultimo in data 18 gennaio 2022. Il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank si conforma ai principi del Codice di Corporate Governance dal 2021, alle normative di settore applicabili ed alle best practices.
In tema di articolazione delle competenze, il Regolamento degli Organi Aziendali stabilisce che la responsabilità del Sistema di Controllo Interno e Rischi compete al Consiglio di Amministrazione, che svolge un ruolo di indirizzo e di valutazione dell'adeguatezza del sistema e individua al proprio interno:
- l'amministratore incaricato dell'istituzione e del mantenimento di un efficace sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (l'"Amministratore Incaricato");

- un Comitato interno – denominato "Comitato Rischi e Parti Correlate" – composto esclusivamente da amministratori indipendenti, con il compito di supportare, con un'adeguata attività istruttoria, le valutazioni e le decisioni del Consiglio di Amministrazione relative al Sistema di Controllo Interno e gestione dei Rischi, nonché quelle relative all'approvazione delle relazioni finanziarie periodiche. Il Collegio Sindacale ha partecipato a tutte le riunioni di tale Comitato.
La Banca ha istituito le funzioni aziendali di controllo permanenti ed indipendenti: i) di conformità alle norme (Compliance); ii) di controllo dei rischi (Risk Management); iii) di revisione interna (Internal Audit). Analogo assetto del sistema di controllo è stato definito per la controllata Fineco AM che, a far data da giugno 2020, ha avuto un proprio Responsabile della funzione Internal Audit.
Il Collegio dà atto che le Relazioni trimestrali e la Relazione annuale, predisposte con riferimento al 2021, dall'Internal Audit per la propria valutazione del Sistema di Controllo Interno - contenenti anche sezioni dedicate alle risultanze dell'attività di Audit svolta sui processi della Banca, sulla Rete dei Consulenti Finanziari, agli Audit Findings nella loro composizione anche temporale - sono state regolarmente presentate al Comitato Rischi e Parti Correlate, al Collegio Sindacale ed al Consiglio di Amministrazione ed ivi discusse.
La Relazione al 31.12.2021, presentata al Consiglio di Amministrazione in data 15 marzo 2022, fornisce una visione d'insieme del sistema di controllo interno della Banca sulla base dei risultati delle attività di audit svolte, soffermandosi – nel dettaglio – sulle evidenze di particolare rischio emerse e sulle azioni correttive pianificate dal management e dagli owner dei processi.
Contiene anche informazioni sulla struttura e sull'organico della funzione di Internal Audit; inoltre, considerato il ruolo di funzione Internal Audit di Capogruppo, la Relazione include una sintesi dei risultati delle attività svolte dalla funzione Internal Audit della controllata Fineco Asset Management DAC e sulla valutazione del sistema dei controlli interni espressa dal responsabile locale della funzione.
Il Sistema dei Controlli Interni di FinecoBank S.p.A. è stato valutato dalla funzione Internal Audit mostly satisfactory, considerando i risultati delle attività di audit svolte nell'anno 2021, l'andamento dei finding, inclusi quelli formulati dai Regulators, nonché tutte le informazioni disponibili, fra cui le valutazioni espresse da altri "assurance providers" interni ed esterni.
Relativamente a FinecoBank S.p.A., il Piano annuale di audit per l'anno 2021, approvato dal Consiglio di Amministrazione nella seduta del 19 gennaio 2021, ha previsto lo svolgimento di n. 13 audit sui processi, n. 3 relazioni annuali obbligatorie e n. 400 audit sulla rete dei Consulenti Finanziari (PFA).
Nel corso dell'anno sono stati svolti tutti gli audit previsti dal piano ed un audit non pianificato (OSI Banca d'Italia Trasparenza: verifica della implementazione delle azioni correttive pianificate).
Relativamente ai report annuali obbligatori, sono state emesse:
Nel corso del 2021 sono state altresì completate tutte le attività previste dal programma di assurance e miglioramento della qualità.
In relazione all'emergenza Covid-19, l'intera funzione Internal Audit ha continuato a lavorare da remoto, in linea con le indicazioni fornite dalla funzione HR. Nel corso dell'anno tale modalità di lavoro non ha generato impatti rilevanti sull'esecuzione del Piano di Audit approvato; relativamente alle attività di audit sulla rete dei PFA non sono state effettuate verifiche in loco, posticipate alla conclusione dell'emergenza.

Nella seduta del 9 novembre 2021 il Consiglio di amministrazione ha approvato le Linee Guida del Piano di audit per l'anno 2022.
Nella riunione del Consiglio di Amministrazione del 18 gennaio 2022 sono stati approvati: i) i Piani di Internal Audit e di Quality Assurance Review annuali 2022; (ii) il Piano strategico relativo agli anni 2022 – 2026; redatti sulla base delle citate Linee Guida, delle risultanze del processo di Risk Assessment effettuato su tutte le attività e processi svolti da FinecoBank aggiornati, degli obblighi normativi vigenti e delle necessità di followup di precedenti audit emessi con valutazione negativa.
Il Collegio Sindacale, nel corso della propria attività, ha monitorato il rispetto del piano di Audit - per quanto concerne sia le strutture centrali ed i processi sia la rete dei Consulenti Finanziari - verificandone le tempistiche di effettiva attuazione.
Il Collegio ha altresì preso atto della "Relazione sull'attività di revisione interna di FinecoBank di cui al Manuale Consob degli obblighi informativi dei soggetti vigilati", elaborata dall'Internal Audit sulla base della propria attività svolta nell'anno 2021 nell'ambito dei servizi di investimento, presentata, al Comitato Rischi e Parti Correlate nella seduta del 9 marzo 2022, al Collegio Sindacale e successivamente al Consiglio di Amministrazione.
Il Collegio Sindacale ha esaminato gli Audit Report emessi dall'Internal Audit nel corso del 2021 utilizzando le informazioni ivi contenute e richiedendo anche supplementi di informativa, prontamente predisposti dalla funzione, ritenuti necessari per lo svolgimento della propria attività e per monitorare il recepimento delle raccomandazioni e degli interventi correttivi in essi contenuti. Vi è stata una particolare attenzione, nei confronti dei Responsabili delle Aree organizzative interessate, anche al rispetto delle scadenze per lo svolgimento delle azioni rimediali previste; è stato richiesto altresì alla funzione Internal Audit di valutare, nel corso dell'anno 2022, l'opportunità di inserire ulteriori verifiche su alcuni processi.
Al 31.12.2021 lo staff della Funzione Internal Audit – riclassificata dal 2021 Direzione - è composto complessivamente da n. 22 risorse; rispetto al target sizing definito a seguito della reinternalizzazione della funzione avvenuta nel 2019 con l'uscita dal Gruppo UniCredit, residua n. 1 risorsa da individuare per le attività di audit sui processi; l'attività di recruiting prosegue al fine di colmare il gap nel corso del 2022.
Nel corso del 2021 il Collegio ha incontrato periodicamente il Chief Risk Officer per svolgere nel continuo un controllo della funzione presieduta ed approfondire le relazioni informative dallo stesso predisposte per gli Organi Aziendali così da vigilare, anche attraverso la partecipazione alle riunioni del Comitato Rischi e Parti Correlate, sull'efficacia, la completezza, la funzionalità e l'affidabilità del sistema di controllo interno e di gestione dei rischi e del Risk Appetite Framework, in linea con le previsioni del Codice di Corporate Governance e con le disposizioni di vigilanza.
In data 15 marzo 2022 la funzione CRO ha provveduto, in conformità alle disposizioni di Vigilanza prudenziale, a presentare al Consiglio di Amministrazione la "Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo al 31 dicembre 2021" che, nell'ambito del quadro sinottico di Risk Appetite e Recovery Plan non evidenzia superamenti delle soglie di tolleranza e la quasi totalità degli indicatori sono superiori agli obiettivi di rischio 2021.
Dal punto di vista degli indicatori di capitale, a fine 2021 FinecoBank è ampiamente sopra le soglie regolamentari, così come la Leva Finanziaria.
Il monitoraggio del rischio di liquidità non ha evidenziato criticità; il Liquidity Coverage Ratio della Banca è elevato e molto al di sopra dei limiti regolamentari.
Con riferimento ai rischi di mercato, nel corso del 2021 i limiti di VaR sono stati monitorati su base giornaliera e non sono state registrate violazioni.

Nella Relazione vengono dettagliate le attività svolte dalla funzione nel corso del 2021. Fra le altre, sono state condotte analisi delle best practices e del quadro normativo relativo all'integrazione dei principi di sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) nel framework di risk management del Gruppo attraverso lo sviluppo di nuovi indicatori volti a monitorare le aree ritenute maggiormente a rischio (rischi di credito e reputazionali). Fra gli impegni straordinari specifici per il 2021, la funzione indica le attività svolte con riferimento all'emissione obbligazionaria
Come previsto dalla Global Policy Framework dei Controlli e dei Rischi Integrati, approvata dal Consiglio di Amministrazione a novembre 2020 e conformemente alle richieste normative, il Risk Management valuta la robustezza ed efficacia del programma delle prove di stress e la necessità di aggiornamento dello stesso almeno su base annuale.
Per l'anno 2021, il quadro generale delle prove di stress test nonché il programma per la loro conduzione è stato sviluppato in piena continuità con il framework adottato per l'esercizio 2020, confermando pertanto l'adeguatezza sotto il profilo della robustezza metodologica del programma delle prove di stress per gli esercizi condotti durante l'anno.
Nel corso dell'esercizio, al fine di allineare il framework alle nuove richieste del Regolatore e best practices di mercato che pongono un'attenzione sempre maggiore ai temi ESG e reputazionali, il Gruppo ha arricchito ulteriormente il programma di stress definendo appositi esercizi su tali tematiche.
FinecoBank ha approvato a dicembre 2021 – conformemente alle disposizioni di Banca d'Italia - il documento "Group Risk Appetite 2022" definito coerentemente alla Global Policy "Risk Appetite Framework" approvata dal Consiglio di Amministrazione a marzo 2021. Il Risk Appetite 2022 del Gruppo FinecoBank mantiene inalterata la struttura formata da Risk Appetite Statement e da Risk Appetite KPI (Key Performance Indicators). Per ciascun KPI sono individuate le rispettive soglie, costituite da Risk Appetite, Risk Tolerance e Risk Capacity, i cui valori sono stati opportunamente rivisti in considerazione del modello di business, del processo di budget, del Piano strategico e della composizione del portafoglio di FinecoBank. Fra le principali novità, si rileva l'introduzione delle misure MREL.
La Direzione Chief Risk Officer (CRO) – struttura organizzativa modificata dal 1° gennaio 2021 - è composta da 19 risorse (17,67 Full Time Equivalent). È organizzata internamente in cinque Team che rispondono al Chief Risk Officer; tre di questi sono articolarti in relazione ai singoli profili di rischio ritenuti di maggior rilievo per il Gruppo (credito, mercato ed operativi), due Team sono invece dedicati alle attività trasversali ai diversi profili di rischio.
Il Collegio Sindacale monitora, con massima attenzione e con regolare periodicità, l'attività anche straordinaria della funzione, anche alla luce delle criticità emerse a seguito del conflitto Russia-Ucraina ed agli effetti che ha innescato sul mercato finanziario.
Il Collegio Sindacale, nel corso dell'esercizio, ha tenuto incontri periodici con il Responsabile della funzione Compliance della Banca, per valutare l'attività di pianificazione dei controlli in base ai rischi evidenziati e gli esiti dei controlli di secondo livello svolti.
Ha altresì preso atto della "Relazione sulle attività 2021 della funzione Compliance", discussa nell'ambito del Comitato Rischi del 9 marzo 2022 e poi portata all'attenzione del Consiglio di Amministrazione dello scorso 15 marzo 2022, che si articola in quattro sezioni: - 1. Il modello organizzativo e le risorse umane di Compliance; - 2. Attività svolta e risultati conseguiti; - 3. Individuazione e valutazione dei rischi primari di non conformità; - 4. Presidi specialistici 285.
Nel corso del 2021, la valutazione dei rischi primari di non conformità soggetti a presidio diretto della Funzione Compliance, svolta considerando anche le risultanze dei controlli di secondo livello e i rilievi

formulati da Audit e dalle Autorità di Vigilanza, non ha individuato alcuna area normativa con livello di rischio "Critical" 43 .
Nel corso dell'anno 2021, anche al fine di contribuire alla realizzazione del piano di rafforzamento della Funzione di conformità definito a seguito dell'ispezione condotta dalla Banca d'Italia in materia di trasparenza, è stato condotto un assessment complessivo sulla Funzione Compliance in collaborazione con Organizzazione ed HR. L'assessment è stato svolto sulla base del quadro normativo di riferimento costituito dalla Circolare della Banca d'Italia n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti, dagli Orientamenti ESMA su alcuni aspetti dei requisiti della MiFID II relativi alla funzione di controllo di conformità alle norme del 6 aprile 2021, e dal nuovo Standard ISO 37301 –"Compliance management systems – Requirements with guidance for use", del 13 aprile 2021 che richiama gli obiettivi di integrità, cultura, conformità, valori etici e reputazione.
A seguito delle analisi svolte, con delibera del 3 agosto 2021, il Consiglio di Amministrazione ha approvato – con decorrenza dal 1° gennaio 2022 – la revisione di alcune delle responsabilità/ruoli all'interno della Direzione Compliance con l'obiettivo di meglio articolare lo span of control del Department e di favorire la focalizzazione delle strutture, identificando presidi verticali su specifici ambiti.
La suindicata riarticolazione prevede i seguenti passaggi organizzativi:
Nel marzo 2022 è stato approvato il Compliance Plan 2022 che illustra il programma annuale delle attività di Compliance definito sulla base dei principali rischi ai quali la società è esposta e per i quali sono pianificati i relativi interventi di gestione.
Riguardo all'organico della funzione, pari a 39 persone a fine 2021, in attuazione del piano di rafforzamento della Funzione Compliance sono in corso di finalizzazione le attività di ricerca, selezione e onboarding delle risorse necessarie a completare il target staffing di 44 elementi. Alla fine di febbraio 2022 la funzione si compone di 41 risorse.
Il Data Protection Officer (DPO) di FinecoBank ha predisposto la "Relazione del Data Protection Officer di FinecoBank S.p.A. - Anno 2021", presentata al Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2022, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale, che illustra, per macro aree, le tematiche poste all'attenzione del DPO da parte delle strutture della Banca, le iniziative intraprese per proteggere i dati personali e gestire il rischio di violazione di tali dati, i malfunzionamenti accertati e le relative
43 Il rischio di compliance è valutato in base alla seguente scala di valori, in ordine crescente: "limited", "medium", "significant" e "critical".

azioni correttive da attuare, nonché l'attività formativa del personale, in conformità a quanto richiesto dal Regolamento Generale sulla protezione dei dati (GDPR).
A dicembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato una nuova configurazione organizzativa e funzionale che prevede, tra l'altro, la costituzione, a far data dal 1° gennaio 2022, della UNIT "DPO Outsourcing e ICT Compliance" e la contestuale attribuzione del ruolo del Data Protection Officer ad una nuova risorsa all'uopo acquisita.
Con decorrenza 1° gennaio 2021, il Consiglio di Amministrazione ha nominato un nuovo Responsabile della Funzione, già dal luglio 2020 classificata Direzione, trasferendo le competenze dal responsabile della Direzione Compliance al Responsabile del Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo e contestuale creazione della nuova unit Funzione Antiriciclaggio, alla quale riportano i Team Servizio Antiriciclaggio e Antiterrorismo e Segnalazioni Operazioni Sospette. Il Responsabile della Funzione Antiriciclaggio è collocato a riporto del Responsabile della Direzione Compliance. Tale modifica ha permesso un focus maggiore e concentrato sugli specifici presidi di controllo di secondo livello.
La Relazione annuale al 31 dicembre 2021 comprensiva dell'esercizio di autovalutazione è in corso di predisposizione, mentre il report informativo relativo al secondo semestre 2021 è stato presentato al Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2022.
I report informativi semestrali 2021 sui presidi aziendali di antiriciclaggio e terrorismo, presentati al Consiglio di Amministrazione, dopo essere stati esaminati dal Comitato Rischi e Parti Correlate, illustrano la gestione andamentale del rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo; attestano inoltre che tutti i controlli di secondo livello pianificati in ciascun semestre sono stati svolti.
Al 31 dicembre 2021 l'organico contava 15 risorse (+ 1 risorsa rispetto al semestre precedente) così distribuite: 4 attribuite alla Unit SOS, 10 al Servizio AML e 1 Responsabile di Funzione.
Nel corso del 2021 sono stati tenuti due corsi di formazione obbligatoria su AML (rilasciato a ottobre per la rete dei consulenti finanziari e a novembre ai dipendenti) e Sanzioni Finanziarie (rilasciato ad agosto a dipendenti e PFA) presentavano a fine 2021 le seguenti percentuali di fruizione si attestano oltre il 96% per i dipendenti e oltre il 97% per i PFA.
Nell'anno 2021 non sono state avviate ispezioni, non sono stati formulati rilievi e non sono state ricevute comunicazioni da Banca d'Italia in tema AML/FS.
Il Collegio Sindacale ha preso atto della "Relazione della Unit Reclami e Contenzioso sulla situazione complessiva dei Reclami e del Contenzioso di FinecoBank S.p.A. relativa al periodo 1° gennaio - 31 dicembre 2021" predisposta dalla Unit Reclami e Contenzioso in conformità alla Global Policy" Gestione Reclami" ed ai Processi "Gestione dei reclami" e "Gestione e valutazione cause passive ed attive" in vigore.
La Relazione illustra l'attività svolta nell'anno 2021 fornendo, in forma aggregata, informazioni in merito ai reclami e al contenzioso e le relative analisi quantitative.
Tali informazioni – anche a seguito di specifica comunicazione da parte della UNIT – vengono analizzate nel continuo dalle funzioni competenti per individuare eventuali criticità ricorrenti ed assumere le iniziative necessarie per il loro superamento.
Le valutazioni circa le principali criticità riscontrate nonché l'adeguatezza delle procedure e delle soluzioni organizzative individuate vengono svolte dalla funzione Compliance.
Nel corso del 2021 i reclami ricevuti da FinecoBank registrano una diminuzione del 21,05% rispetto ai reclami pervenuti nel 2020.
La quasi totalità (99,89%) dei reclami evasi nel periodo, è stato chiuso nei termini prescritti.

Dall'analisi e dai controlli effettuati il Collegio Sindacale conclude con il rilevare che i reclami ricevuti non hanno evidenziato significative carenze nelle procedure interne e nell'organizzazione della Società.
In ottemperanza alle Disposizioni di Vigilanza di Banca d'Italia (Circolare 285/2013 e successivi aggiornamenti) e alla Legge 179/2017, che introduce nuove disposizioni a tutela di coloro che segnalano reati o irregolarità di cui sono venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato, il Gruppo FinecoBank S.p.A. ha definito e disciplinato con normativa interna (Global Compliance Policy – Whistleblowing, approvata dal Consiglio di Amministrazione in data 25 febbraio 2020) un processo volto a consentire la segnalazione da parte del Personale e di Terze Parti di atti o fatti che possano costituire violazione delle norme disciplinanti l'attività bancaria, mettendo a disposizione canali di segnalazione e impegnandosi a mantenere la riservatezza dei dati personali del Segnalante e del Segnalato.
La funzione Compliance ha redatto la "Relazione sul sistema interno di segnalazione delle violazioni (c.d. Whistleblowing)" 2021, presentata al Consiglio di Amministrazione del 15 marzo 2022, previo esame da parte del Comitato Rischi e Parti Correlate, e al Collegio Sindacale.
La Relazione illustra sinteticamente le informazioni concernenti le numero 4 segnalazioni Whistleblowing ricevute da FinecoBank nel 2021 (rispetto alle 5 ricevute nel 2020; -20%). Delle 4 segnalazioni n. 3 sono anonime ed una segnalazione, essendo sprovvista di elementi sufficienti per effettuare l'avvio dell'indagine, è stata archiviata.
Le prime tre segnalazioni ricevute sono state chiuse nel corso dell'anno, mentre l'ultima, arrivata a settembre 2021, è stata chiusa all'inizio del 2022.
Nessuna delle segnalazioni esaminate ha condotto ad accertare illeciti e/o irregolarità e dunque ad adottare provvedimenti disciplinari e/o interventi correttivi delle procedure aziendali.
FinecoBank si avvale di un Organismo appositamente istituito per lo svolgimento delle funzioni di Vigilanza di cui al D. Lgs. 231/2001. L'attuale Organismo di Vigilanza, che si compone di numero tre componenti, di cui due esterni ed uno interno alla Banca, ossia il Responsabile Internal Audit, resterà in carica sino all'approvazione del Bilancio al 31.12.2022.
Il Collegio Sindacale nel corso del 2021 ha incontrato l'Organismo di Vigilanza per un reciproco confronto sulle attività svolte da entrambi gli organi. In particolare nell'incontro dell'11 ottobre 2021 il Collegio ha ricevuto conferma dello svolgimento dell'attività pianificata per il 2021 e, a sua volta, ha informato riguardo le tematiche principali dell'attività di controllo svolta.
Gli organismi hanno poi concordato sull'opportunità di periodici incontri di allineamento e confronto sui temi più rilevanti e che presentano punti di interesse comune, nel rispetto dei ruoli e delle competenze propri di ciascun organismo.
Il Collegio ha altresì esaminato la "Relazione informativa dell'attività svolta dall'Organismo di Vigilanza (OdV) ai sensi del D.Lgs. 08 giugno 2001, n. 231, al 31 dicembre 2021" che illustra in dettaglio le attività del 2021. La Relazione è stata presentata al Consiglio di Amministrazione del 9 febbraio 2022.
Dalle risultanze delle attività svolte dall'OdV non sono emerse violazioni della normativa di riferimento.
* * *
Sulla base della documentazione esaminata, delle informazioni ricevute e dei riscontri effettuati nel corso della propria attività di vigilanza, il Collegio Sindacale, pur richiamando l'esistenza di alcuni interventi correttivi e implementazioni in atto, ritiene complessivamente adeguato il Sistema di Controllo Interno.

FinecoBank ha recentemente istituito un Comitato di Coordinamento delle Funzioni di controllo, il cui Regolamento è stato approvato dal Consiglio di amministrazione nella seduta del 18 gennaio 2022, a cui partecipano: il Responsabile Direzione Internal Audit, il Responsabile Direzione Compliance, il Responsabile Funzione Antiriciclaggio, DPO, CRO e CFO. Detto Comitato è preposto a garantire l'integrazione ed il raccordo fra le Funzioni di Controllo al fine di coordinare i percorsi di mitigazione dei rischi rilevati dalle funzioni stesse e migliorare il Sistema dei Controlli Interni della Banca.
Il Collegio Sindacale ha vigilato sull'adeguatezza della struttura organizzativa e sul suo corretto funzionamento nell'ambito di diversi incontri con i vertici aziendali e con i Responsabili delle varie aree e funzioni; da tale attività di vigilanza non sono emerse significative carenze di natura organizzativa.
In particolare il Collegio Sindacale, nel corso del 2021 e nei primi mesi del 2022, ha vigilato, riscontrandone l'efficacia, sui cambiamenti organizzativi effettuati in ambito CLO Department al quale è stata trasferita l'attività che riguarda l'intero processo creditizio e, nell'ambito della Funzione di Conformità alle norme, sulla creazione e sul corretto funzionamento della unit Funzione Antiriciclaggio, con uno specifico Responsabile.
Inoltre, con decorrenza primo febbraio 2021, il Responsabile del Network PFA & Private Banking Department è stato nominato Vice Direttore Generale, mantenendo anche la carica di Responsabile del Network PFA & Private Banking Department.
Infine, il Consiglio di Amministrazione di dicembre 2021 ha deliberato, con decorrenza primo gennaio 2022, una riorganizzazione del Compliance Department per il rafforzamento quali-quantitativo della Funzione di Conformità alle norme, con una migliore articolazione dei ruoli, mediante l'identificazione di presidi verticali su specifici ambiti (a titolo esemplificativo, nell'ambito della trasparenza bancaria e tutela del cliente, e nell'ambito DPO, Outsourcing e ICT compliance). Con pari decorrenza, è stata inoltre deliberata la ridenominazione delle strutture organizzative nell'ambito del Human Resources Department, per maggiore coerenza con il contesto attuale e per mettere in evidenza la centralità del ruolo delle persone.
Il Regolamento Interno della Banca – approvato nella sua ultima versione dal Consiglio di Amministrazione in data 15.03.2022 – descrive il modello organizzativo e la struttura in cui lo stesso si articola (organi, department, team).
La Banca nel 2021 ha pressoché concluso il Piano di Insourcing definito a seguito dell'uscita dal gruppo UniCredit, e finalizzato il conseguente adeguamento di procedure e processi interni, operativi e di controllo.
Si ricorda che la Banca è stata ammessa, dal luglio 2017, al regime di adempimento collaborativo istituito con D.Lgs. n. 128/2015 a cui possono aderire i contribuenti dotati di un sistema di rilevazione misurazione e controllo del rischio fiscale.
A gennaio 2021 è stata comunicata da Banca d'Italia la classificazione quale "Less Significant Institution LSI High Priority" anche per l'anno 2021. Con decorrenza 01.01.2022 la responsabilità diretta su FinecoBank, quale Significant Institution, è stata attribuita a BCE.
Sulla base della documentazione esaminata e delle informazioni ricevute nell'espletamento delle attività di vigilanza, in presenza di un Organigramma e del relativo Regolamento aziendale che dettaglia ruoli e responsabilità delle strutture organizzative, verificati il corretto esercizio del sistema di deleghe rilasciate dal Consiglio di Amministrazione e la definizione, l'applicazione ed il monitoraggio di precise normative aziendali finalizzate allo svolgimento delle attività proprie di ciascuna funzione di FinecoBank, nonché le implementazioni adottate o in corso di adozione, il Collegio Sindacale valuta complessivamente adeguato l'assetto organizzativo della Banca.

FinecoBank, iscritta in qualità di "Capogruppo" del "Gruppo Bancario FinecoBank" nell'Albo dei gruppi bancari (unitamente alla controllata Fineco AM) esercita attività di direzione e coordinamento sul Gruppo ai sensi della vigente normativa.
Relativamente alla controllata Fineco AM, dall'analisi delle informazioni richieste dal Collegio Sindacale al CEO ai sensi dell'art. 151, co.2, del TUF e dei risultati di audit, non sono emerse criticità.
Il Collegio dà atto del continuo presidio, in linea con le vigenti Disposizioni di cui alla Circolare di Banca d'Italia n. 285 e con la normativa interna, del Piano di Continuità Operativa della Banca (Business Continuity Plan) e della avvenuta esecuzione, con esito complessivamente positivo, delle attività di test di Business Continuity e di Disaster Recovery annualmente pianificate.
Il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 11 maggio 2021 ha approvato il "Piano di Risanamento di Gruppo 2021". Detto piano appare integrato nella governance, nelle policy e nei processi di gestione e controllo dei rischi, e poggia le proprie basi sul medesimo quadro di riferimento del Gruppo, costituito principalmente da: il modello di business, il piano strategico, il framework di Governance ed il Risk Appetite Framework.
Il Piano sviluppa più scenari di crisi, declinati in sistemico, idiosincratico e combinato con l'individuazione delle aree di vulnerabilità, delle potenziali fonti di rischio e degli impatti anche reputazionali e prevede l'adozione di misure preparatorie, disciplinando alcuni interventi organizzativi di supporto e il piano di comunicazione nei confronti dei soggetti a diverso titolo coinvolti.
Il Piano, recependo le aree di miglioramento individuate da Banca d'Italia alla luce di quanto previsto dalle disposizioni normative anche comunitarie e dalle indicazioni tecniche fornite dall'EBA, evidenzia in modo fattibile e concreto la capacità del Gruppo di FinecoBank di rispondere a scenari di stress finanziario e di mantenere o rispristinare la posizione finanziaria e la sostenibilità economica.
In data 09 novembre 2021 il Consiglio di Amministrazione ha approvato il nuovo Piano di Disaster Recovery (di seguito "DRP" o "Piano"). Lo scopo del DRP, quale parte integrante del Piano di Business Continuity di FinecoBank, è quello di definire le misure tecniche ed organizzative da implementare in caso di eventi naturali/incidenti che rendano indisponibili, in parte o in toto, le infrastrutture tecnologiche presenti nei Data Center della Banca a supporto dei processi aziendali critici a Piano di Business Continuity. Il Piano di continuità operativa è stato verificato con specifiche sessioni di test, per garantirne l'efficacia e l'adeguatezza, dimensionate alle peculiari situazioni di emergenza pandemica in corso.
Nel corso del 2021, secondo quanto disposto dalle Autorità di Vigilanza in materia di "Politiche e prassi di remunerazione e incentivazione", il Collegio Sindacale ha verificato l'adeguatezza e la rispondenza al quadro normativo delle politiche e delle prassi di remunerazione adottate ed i relativi processi aziendali, rilasciando, ove necessari, i propri pareri favorevoli al Consiglio di Amministrazione.
La Banca ha provveduto a dare esecuzione alla Politica retributiva 2021 approvata dall'Assemblea degli azionisti dello scorso 28 aprile 2021.
Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank in data 15 marzo 2022, tenuto conto del parere favorevole del Comitato Remunerazione, ha approvato la "Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti" di FinecoBank per l'anno 2022, formulata dalla funzione Risorse Umane con il contributo, per le parti di relativa competenza, delle funzioni Compliance, CRO, CFO e Controlli Rete, Monitoraggio e Servizi Rete.

La Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti è stata redatta in conformità al vigente quadro normativo nazionale ed internazionale. Tiene, dunque, in considerazione, a titolo esemplificativo e non esaustivo: il Testo Unico Bancario (D.lgs. n. 385/1993), il Testo Unico della Finanza (D.lgs. 58/1998), i Regolamenti europei e le Direttive come recepite nell'ordinamento giuridico italiano (es. Direttiva Europea 828/2017 Shareholder Rights Directive II, Direttiva EU 36/2013 come modificata dalla Direttiva EU 878/2019), il Regolamento Emittenti emanato da Consob con Delibera n. 11971 del 14 maggio 1999 (Consob) e la Circolare di Banca d'Italia n. 285/2013 come di volta in volta aggiornata.
Come previsto dalla Direttiva UE 2017/828, il documento è costituito da due distinte sezioni: Sezione I "Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022" e Sezione II "Relazione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021".
Ai sensi dell'art. 123-ter del Decreto Legislativo n. 58/1998 la "Sezione I – Relazione sulla politica in materia di remunerazione 2022" è sottoposta a deliberazione vincolante dell'Assemblea degli Azionisti, mentre è richiesto alla stessa di esprimere un voto consultivo non vincolante in merito alla "Sezione II - Relazione annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021".
La Politica Retributiva 2022, comprensiva della "Relazione Annuale sui compensi corrisposti nell'esercizio 2021" e recante in allegato "l'informativa al pubblico ai sensi dell'art. 450 del Regolamento (UE) n. 575/2013 e del Regolamento di Esecuzione (UE) n. 637/2021" e i "Piani retributivi 2022 basati su strumenti finanziari", è messa a disposizione del pubblico ai sensi del Regolamento Consob n. 11971/1999. La Relazione assolve contemporaneamente agli obblighi informativi di cui agli artt. 114-bis e 123-ter del TUF e agli obblighi previsti dalla normativa bancaria.
Il Collegio Sindacale da atto della Relazione emessa della funzione Internal Audit in data 11.03.2022 che si conclude con la formulazione di un giudizio "Good", avendo accertato il corretto adempimento degli obblighi previsti dalla normativa di riferimento, la generale conformità delle politiche di remunerazione alla normativa di vigilanza emanata dalla Banca d'Italia e alla Politica Retributiva definita per il 2021 ed approvata dall'Assemblea dei Soci e la sostenibilità rispetto alle condizioni reddituali e patrimoniali della Banca, la diffusione delle policy di Gruppo alla controllata Fineco Asset Management DAC e il corretto funzionamento degli organi preposti fra cui il Comitato Remunerazione e il Consiglio di Amministrazione. Nel corso del 2021 è stato aggiornato il framework della normativa interna che risulta complessivamente adeguata; inoltre è stata riscontrata la conformità alla normativa esterna del processo di individuazione delle risorse appartenenti alla categoria del personale più rilevante (Identified Staff), sia per il personale dipendente sia per i Consulenti Finanziari.
Le Funzioni Aziendali di controllo, in particolare Compliance e CRO di FinecoBank, sono state coinvolte, per le rispettive attività di competenza, nelle fasi di definizione della politica retributiva nonché nel processo di valutazione della performance annuale. Inoltre, la funzione Compliance ha coerentemente svolto i controlli previsti dalla Circolare Banca d'Italia n. 285/2013 finalizzati alla verifica del divieto di attivare programmi o accordi che specificatamente tutelino il valore di strumenti finanziari indisponibili assegnati all'interno dei piani incentivanti (c.d. personal hedging).
Il Collegio Sindacale esprime le proprie osservazioni riguardo a: Relazione sulle attività di Revisione Interna svolte sui servizi di investimento; Relazione annuale sulle esposizioni a rischio del Gruppo; Relazione annuale "Outsourcing - Presidi sulle funzioni operative importanti esternalizzate e sui servizi informatici esternalizzati o forniti da terze parti"; Relazione annuale sulle attività della funzione di Compliance".
Si è, inoltre, espresso, in vista delle deliberazioni di competenza del Consiglio di Amministrazione, come richiesto dal Codice delle società quotate in vigore nell'esercizio 2021 – art. 6, racc. 33, lett. C) del Codice di Corporate Governance.

Inoltre, il Collegio Sindacale ha emesso Parere analitico e motivato per ogni modifica della Global policy per la gestione delle operazioni con soggetti in potenziale conflitto d'interesse del Gruppo FinecoBank, in forza dei compiti assegnati dalla Circolare 285/2015 di Banca d'Italia e dal Regolamento Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, come successivamente modificato.
Il Collegio ha vigilato sull'osservanza della legge e dell'atto costitutivo e sul rispetto dei principi di corretta amministrazione sia nello svolgimento della propria attività, inclusiva della partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e dei Comitati endoconsiliari, sia durante gli incontri con il management e con i Responsabili delle varie Aree e Funzioni della Banca.
La partecipazione alle riunioni del Consiglio di Amministrazione ha consentito di ottenere periodicamente dagli Amministratori informazioni sull'attività svolta e sulle operazioni deliberate nell'esercizio.
Durante le riunioni del Consiglio di Amministrazione, il Collegio ha tra l'altro accertato che i soggetti delegati hanno riferito, ai sensi dell'art. 150, comma 1, del TUF, sulle operazioni compiute in funzione dei poteri loro attribuiti.
La frequenza delle riunioni del Consiglio di Amministrazione, le informazioni fornite nel corso delle riunioni e, in generale, il complesso dei flussi informativi, posti in essere, sono a giudizio del Collegio, esaurienti rispetto agli obblighi di legge e di Statuto e dei regolamenti applicabili.
Il Collegio Sindacale ha verificato l'osservanza degli obblighi informativi in materia di informazioni regolamentate, privilegiate o richieste dalle Autorità di vigilanza.
Durante le sedute del Comitato Rischi e Parti Correlate e del Consiglio di Amministrazione i Sindaci hanno preso visione delle relazioni trimestrali delle Funzioni di controllo della Banca, delle relazioni del Dirigente Preposto e hanno verificato che le relazioni e le informazioni previste dalla normativa di vigilanza sono state rispettate.
I componenti del Consiglio di Amministrazione hanno regolarmente partecipato all'induction program 2021, con la presenza dell'intero Collegio Sindacale, svolto in taluni casi con il supporto di consulenti esterni, comprendente anche sessioni di formazione ricorrente al fine di preservare nel tempo il bagaglio di competenze tecniche necessarie per svolgere in modo informato e consapevole il proprio ruolo.
In data 15 marzo 2022 il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank ha approvato, con riferimento all'esercizio 2021, la Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari ai sensi dell'art. 123-bis del TUF.
Sulla base delle informazioni acquisite il Collegio non è venuto a conoscenza di operazioni in contrasto con i principi di corretta amministrazione o deliberate e poste in essere non in conformità alla legge, allo Statuto, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.
FinecoBank aderisce al Codice di Corporate Governance delle Società Quotate ("Codice") e, in ossequio al Codice, all'interno del Consiglio di Amministrazione operano, con funzioni propositive, consultive e di coordinamento, il Comitato Corporate Governance e Sostenibilità Ambientale e Sociale, il Comitato Nomine, il Comitato Remunerazione e il Comitato Rischi e Parti Correlate. I comitati sono composti da amministratori indipendenti non esecutivi.
Il Collegio Sindacale ha riscontrato la corretta applicazione delle regole di governo societario espresse nel suddetto Codice.

Il Consiglio di Amministrazione in carica alla data della presente Relazione è stato nominato dall'Assemblea di FinecoBank del 28 aprile 2020. Nel marzo del 2021 è stata cooptata consigliere la signora Alessandra Pasini, a seguito delle avvenute dimissioni del consigliere Andrea Zappia. Fineco diventa così la prima azienda quotata in Italia nel FTSE MIB ad avere un Consiglio composto prevalentemente da donne (sei su un totale di undici componenti). L'Assemblea degli Azionisti del 28 aprile 2021 ha confermato la nomina del consigliere cooptato che, analogamente agli altri consiglieri, rimarrà in carica fino alla data dell'Assemblea di approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2022.
Si ricorda che ai sensi della vigente normativa e del Codice di Corporate Governance delle società quotate, il Consiglio di Amministrazione ha proceduto, in occasione della riunione del 15 marzo 2022, previo parere del Comitato Nomine, alla verifica annuale della sussistenza del requisito di indipendenza in capo alla maggioranza degli Amministratori, riportandone gli esiti nella Relazione sul governo societario e gli assetti proprietari relativa all'esercizio 1.1.2021 – 31.12.2021, oltre al mantenimento dei requisiti di idoneità ed il rispetto del divieto di interlocking. Il Collegio Sindacale verifica la corretta applicazione dei criteri e delle procedure adottati dal Consiglio di Amministrazione per valutare l'indipendenza dei propri membri.
In ottemperanza a quanto previsto dalle vigenti Disposizioni di Vigilanza per le banche in materia di governo societario, il Consiglio di Amministrazione ha identificato la propria composizione quali-quantitativa ritenuta ottimale per l'efficace assolvimento dei compiti e responsabilità loro affidati dalla legge, dalle disposizioni di vigilanza e dello Statuto.
FinecoBank ha redatto apposita normativa per garantire la corretta gestione delle informazioni privilegiate all'interno del Gruppo secondo le leggi ed i regolamenti vigenti.
In conformità alla normativa in vigore, il Consiglio di Amministrazione, da ultimo in data 15 marzo 2022, ha approvato l'attuale versione del Codice di comportamento in materia di internal dealing per regolare la gestione, il trattamento e la comunicazione delle informazioni relative ad operazioni sulle azioni e sugli strumenti di debito quotati di FinecoBank, nonché sui derivati e sugli strumenti finanziari ad essi collegati effettuate dai soggetti rilevanti e dalle persone ad essi strettamente legate.
In pari data, il Consiglio di Amministrazione ha approvato l'aggiornamento della disciplina delle Operazioni Personali aventi ad oggetto strumenti finanziari effettuate dai Soggetti Rilevanti – "Global Policy Personal Account Dealing" e "Global Policy Abusi di Mercato" – al fine di assicurare la conformità del Gruppo ai requisiti dettati dalla normativa in materia di abuso di informazioni privilegiate, comunicazione illecita di informazioni privilegiate e manipolazione del mercato, nonché misure per prevenire gli abusi di mercato.
Nel corso del 2021 il Collegio Sindacale ha ricevuto, tramite posta elettronica certificata, una comunicazione qualificata dal socio quale denuncia ai sensi dell'art. 2408 del Codice Civile per ritenuta mancata risposta a domanda pre-assembleare. Il Collegio, anche avvalendosi delle competenti strutture di FinecoBank, ha condotto le opportune verifiche circa il rispetto della normativa esterna e interna in relazione a quanto rappresentato nella denuncia. Da tali verifiche non sono emerse irregolarità imputabili a FinecoBank.
Nel corso dell'esercizio al Collegio Sindacale non sono pervenuti esposti.

Nella giornata del 24 febbraio 2022 prende avvio un'operazione militare della Russia in Ucraina, che ha dato inizio ad un conflitto militare ed una crisi internazionale.
Nella medesima giornata del 24 febbraio, prontamente i leader dell'UE, al termine di un vertice straordinario, concordano sanzioni nei confronti della Russia riguardanti, tra l'altro, il settore finanziario.
In data 28 febbraio l'UE adotta nuove misure che comprendono, tra l'altro, un divieto di effettuare operazioni con la Banca centrale russa; nuove sanzioni per altre 26 persone e un'entità.
In data 2 marzo l'UE blocca l'accesso a SWIFT a sette banche russe - Bank Otkritie, Novikombank, Promsvyazbank, Bank Rossiya, Sovcombank, Vnesheconombank (VEB) e VTB Bank - al fine di scollegarle dal sistema finanziario internazionale e pregiudicare la loro capacità di operare a livello mondiale. L'UE introduce inoltre il divieto di investire, partecipare o contribuire in altro modo a progetti futuri cofinanziati dal Fondo russo per gli investimenti diretti; di vendere, fornire, trasferire o esportare banconote in euro alla Russia o a qualsiasi persona fisica o giuridica o entità in Russia.
In data 9 marzo l'UE concorda nuove misure nei confronti della Bielorussia e della Russia che limitano la prestazione di servizi specializzati di messaggistica finanziaria (SWIFT) a tre banche bielorusse; vietano le operazioni con la Banca centrale della Bielorussia; vietano la quotazione e la prestazione di servizi concernenti le azioni di entità statali bielorusse nelle sedi di negoziazione dell'UE; limitano in misura significativa i flussi finanziari dalla Bielorussia verso l'UE; vietano la fornitura di banconote denominate in euro alla Bielorussia.
In data 15 marzo l'UE adotta il quarto pacchetto di sanzioni economiche e individuali in risposta all'aggressione militare della Russia contro la Russia. Le nuove misure vietano, tra l'altro, tutte le operazioni con determinate imprese statali; la prestazione di servizi di rating del credito a qualsiasi persona o entità russa; nuovi investimenti nel settore dell'energia della Russia.
Il Consiglio UE amplia l'elenco delle persone collegate alla base industriale e di difesa della Russia, cui sono imposte restrizioni più rigorose sulle esportazioni di beni a duplice uso e di beni e tecnologie in grado di contribuire al rafforzamento tecnologico del settore della difesa e della sicurezza della Russia. L'UE introduce inoltre restrizioni commerciali per i prodotti siderurgici e i beni di lusso e sanzioni nei confronti di altre 15 persone e 9 entità.
FinecoBank attiva prontamente i controlli principalmente riguardo: - agli obblighi di congelamento dei fondi di soggetti e entità sanzionati; - alle restrizioni alla compravendita di determinati valori mobiliari perché emessi o collegati ad emittenti sanzionati; - alle limitazioni ai flussi finanziarti da e verso la Russia, sia per quanto concerne di divieto di esposizione creditizia a favore di soggetti sanzionati che in termini di divieto di accettare depositi di cittadini russi o di persone giuridiche residenti in Russia, se il valore totale è superiore a 100.000,00 euro. Anche ai fini degli obblighi di comunicazioni delle restrizioni applicate alle autorità competenti, FinecoBank organizza presidi che consentono di monitorare sia nominativi sia ISIN di strumenti finanziari sanzionati, quale preliminare verifica per poter avviare il congelamento degli asset sottoposti a sanzione.
Fineco utilizza sistemi informativi per l'aggiornamento dell'informativa di riferimento che è in continua evoluzione.
Il Collegio Sindacale in un incontro dedicato, ha ottenuto dall'Amministratore Delegato la preliminare indicazione che Fineco, non avendo esposizioni dirette, non ha dovuto provvedere a congelare alcuna esposizione.
L'Amministratore Delegato ha adeguatamente relazionato anche il Comitato Rischi e Parti correlate in una specifica riunione supplementare e il Consiglio di Amministrazione riunitosi in data 15 marzo 2022.

Risulta così confermato che FinecoBank ha prontamente effettuato le verifiche per una tempestiva e compiuta attuazione della normativa riguardo all'applicazione delle sanzioni imposte dalle Autorità UE nei casi riscontrati ed ha provveduto ad inviare al JST, nel termine indicato, la richiesta Relazione riguardo ai provvedimenti adottati con riferimento alle sanzioni finanziarie introdotte dal Consiglio Europeo, fornendo riscontro al Collegio Sindacale.
Inoltre, in considerazione del Richiamo di CONSOB dello scorso 18 marzo 2022, in ordine all'attenzione degli emittenti vigilati sull'impatto della Guerra in Ucraina relativamente alle informazioni privilegiate e alle rendicontazioni finanziarie, il Collegio Sindacale conferma che FinecoBank, nei documenti di rendicontazione finanziaria, ha posto adeguata attenzione al Public Statement di ESMA pubblicato in data 14 marzo 2022, specificando che, dal punto di vista del proprio portafoglio investimenti, il Gruppo non è esposto direttamente agli asset russi colpiti dal conflitto e le esposizioni indirette, rappresentate da garanzie ricevute nell'ambito delle operazioni di finanziamento garantite da pegno (Credit Lombard e fido con pegno), sono di importo non significativo. Anche i prodotti di Fineco AM hanno un'esposizione diretta limitata in asset russi.
Con riferimento ai rischi ICT e Cyber ed alle raccomandazioni ad alzare l'attenzione ed adottare tutte le misure di protezione degli assetti ICT, rivolto alle aziende italiane che hanno rapporti con operatori ucraini ed in particolare ad aziende strategiche per l'interesse nazionale tra cui gli istituti finanziari, risulta espressamente indicato nei documenti di Bilancio, che Fineco ha intrapreso una serie di iniziative volte a verificare la propria postura di sicurezza e readiness operativa e sono stati ad ogni modo introdotti ulteriori meccanismi per far fronte ad eventuali impatti derivanti dalla situazione contingente.
Il Collegio Sindacale ha altresì provveduto a sottolineare alla funzione IT, l'importanza di un prudente rafforzamento dell'attenzione ai rischi connessi alla cybersecurity, anche alla luce delle recenti raccomandazioni diffuse dall'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, sottolineando l'opportunità di predisporre adeguati ed efficaci presidi organizzativi e tecnici volti alla mitigazione di tale rischio e prevedendo il rafforzamento dei flussi informativi con gli organi di controllo.
Il Collegio monitorerà adeguatamente l'evolversi della crisi e l'impatto della stessa sugli asset di Fineco e sull'evoluzione della gestione.
Si protrae, anche nel 2022, l'emergenza sanitaria Covid-19, con la necessità di proseguire nelle modalità di lavoro conseguenti ai provvedimenti emergenziali. FinecoBank molto attenta alla tutela delle proprie risorse umane, ha diramato nuove istruzioni sulle modalità di lavoro da remoto. Sono state altresì confermate sia la raccomandazione di limitare il numero di persone presenti contemporaneamente in ufficio sia l'indicazione di preferire l'organizzazione di riunioni con sistemi di collaboration.
Da ultimo si segnala che, come già comunicato al Mercato, in seguito alla conclusione del Supervisory Review and Evaluation Process (SREP) di Banca d'Italia, FinecoBank, a partire dal 31 marzo 2022, è tenuta a rispettare i seguenti requisiti minimi di capitale: 8,12% in termini di CET1 ratio; 10% in termini di T1 Ratio; 12,50% in termini di Total Capital Ratio. Al 31 dicembre 2021, i coefficienti di capitale del Gruppo sono ben al di sopra dei minimi regolamentari: 18,80% di CET1 Ratio e 29,63% di T1 Ratio e Total Capital Ratio.
Il Collegio Sindacale, a compendio dell'attività di vigilanza complessivamente svolta, non ha riscontrato significative irregolarità né omissioni e/o fatti censurabili, né è venuto a conoscenza di operazioni poste in essere nell'esercizio cui si riferisce la presente Relazione, non improntate al rispetto dei principi di corretta amministrazione, deliberate e poste in essere non in conformità alla Legge e allo Statuto Sociale, o non rispondenti all'interesse di FinecoBank, o in contrasto con le delibere assunte dall'Assemblea, o manifestatamente imprudenti o azzardate o tali da compromettere l'integrità del patrimonio sociale.

Il Collegio conferma di aver preso in debita nota i richiami CONSOB n. 6/20 del 09.04.2020, n. 8/20 del 16.07.2020, n. 9/20 del 30.07.2020, n. 1/21 del 16.02.2021 e n. 4/21 del 15.03.2021 nonché la comunicazione CONSOB n. 3/20 del 10.04.2020 in relazione alle attenzioni in conseguenze della pandemia da COVID-19, e da ultimo il richiamo CONSOB al public statement dell'ESMA in merito alle misure restrittive adottate dalla UE in risposta all'aggressione militare russa in Ucraina e di avere pertanto ulteriormente intensificato e rafforzato i flussi informativi con l'organo di amministrazione e con le diverse funzioni aziendali.
Il Collegio, sempre nell'ambito delle richiamate raccomandazioni, conferma di aver posto adeguata attenzione anche alla sussistenza del presupposto della continuità aziendale e all'adeguatezza del sistema di controllo interno, non rilevando a riguardo specifiche criticità nell'aver effettuato controlli non in loco.
Adeguati scambi di informativa si sono concretizzati anche riguardo alla partecipata Fineco Asset Management DAC.
Richiamando quanto precisato nei documenti di Bilancio al 31.12.2021, nella valutazione delle poste significative del bilancio gli amministratori indicano di aver considerato tutti gli elementi rilevanti, fra i quali il perdurare della pandemia COVID-19 e i suoi effetti sull'economia reale. A questi si aggiunge il conflitto in corso tra Russia e Ucraina, che ha innescano una crisi internazionale i cui esiti sono al momento imprevedibili.
Pur considerando tale contesto macroeconomico, gli Amministratori ritengono che non vi siano incertezze in merito alla continuità aziendale del Gruppo in un futuro prevedibile né variazioni tali da dar luogo a rettifiche significative dei valori contabili entro l'esercizio successivo.
Gli Amministratori hanno considerato tali circostanze e ritengono di avere la ragionevole certezza che il Gruppo continuerà ad operare proficuamente in un futuro prevedibile e, di conseguenza, in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS1, il bilancio di Fineco e il Bilancio consolidato chiuso al 31 dicembre 2021 sono stati predisposti in una prospettiva di continuità aziendale.
Con riferimento al Bilancio Consolidato del Gruppo, il Collegio Sindacale, considerato il contenuto delle relazioni emesse dalla Società di Revisione, dà atto che lo stesso è stato redatto in applicazione dei provvedimenti emanati in attuazione dell'art. 9 del D.Lgs. n. 38/05 e dell'art. 43 del D. Lgs. N. 136/15; in conformità agli International Accounting Standards Board (IASB), adottati dalla Commissione Europei.
Il Bilancio Consolidato è stato inoltre predisposto sulla base delle "Istruzioni per la redazione del bilancio delle imprese e del bilancio consolidato delle banche e delle società finanziarie capogruppo di gruppi bancari" emanate da Banca d'Italia, nonché delle integrazioni alle disposizioni della Circolare n. 262 del 2005.
L'area di consolidamento include FinecoBank e le società da questa direttamente controllate. Per il consolidamento integrale sono stati utilizzati:
Quanto alla partecipata Hi-MTF Sim S.p.A., il cui acquisto è stato perfezionato da FinecoBank nel luglio 2021 si fa presente che il Bilancio della Capogruppo, così come il Bilancio consolidato riferito all'esercizio 2021 include, pertanto, l'effetto della prima rilevazione della suddetta partecipazione che, coerentemente con quanto previsto dallo IAS 28, è stata valutata con il metodo del patrimonio netto.

Il Consiglio di Amministrazione di FinecoBank nella medesima seduta del 15 marzo 2022, oltre ad approvare il progetto di Bilancio Consolidato, ha autonomamente approvato la tassonomia da utilizzare per la marcatura degli schemi del Bilancio Consolidato 2021.
Nella Relazione sulla Gestione consolidata è data informativa anche dell'andamento della società controllata.
Il bilancio d'esercizio di FinecoBank S.p.A. è costituito dallo stato patrimoniale al 31.12.2021, dal conto economico, dal prospetto della redditività complessiva, dal prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal rendiconto finanziario per l'esercizio chiuso a tale data e dalla Nota integrativa ed è accompagnato dalla Attestazione relativa al bilancio d'esercizio ai sensi dell'art. 81-ter del regolamento Consob n. 11971 del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni. Per la Relazione sulla gestione del Bilancio dell'Impresa di FinecoBank S.p.A. si fa rinvio alla Relazione sulla Gestione Consolidata che riporta schemi e commenti ai risultati d'esercizio della Banca.
Il Collegio Sindacale, preso atto del contenuto e delle conclusioni della Relazione emessa dal Revisore legale dei Conti; preso atto altresì delle attestazioni rilasciate congiuntamente dall'Amministratore Delegato e Direttore Generale e dal Dirigente Preposto, non ravvisa, per quanto di propria competenza, elementi ostativi all'approvazione del Bilancio dell'Impresa dell'esercizio al 31 dicembre 2021, che evidenzia un utile di 368.600.823 euro, nonché alla sua destinazione così come proposta dal Consiglio di Amministrazione.
Non sono stati rilevati i presupposti per l'esercizio della facoltà del Collegio di formulare proposte all'Assemblea ai sensi dell'art. 153, secondo comma, del TUF.
Varese, 31.03.2022
Il Collegio Sindacale di FinecoBank S.p.A.
Luisa Marina Pasotti (Presidente)
Massimo Gatto (Sindaco effettivo)
Giacomo Ramenghi (Sindaco effettivo)

Relazione del Collegio Sindacale
620 Bilanci e Relazioni 2021 · FinecoBank
Glossario

Strumenti finanziari il cui rendimento e rimborso sono garantiti da un portafoglio di attività (collateral) dell'emittente (solitamente uno Special Purpose Vehicle – SPV), destinato in via esclusiva al soddisfacimento dei diritti incorporati negli strumenti finanziari stessi.
Requisito di coefficiente di leva finanziaria adeguato, che tiene conto dell'esclusione dall'esposizione complessiva della Leva finanziaria di talune esposizioni verso le banche centrali.
Procedura con cui vengono cedute ad investitori istituzionali quote societarie particolarmente rilevanti. Questo tipo di operazione è spesso utilizzata dagli azionisti di maggioranza per cedere pacchetti azionari oppure dalla stessa società per reperire velocemente capitali (per acquisizioni o per rifinanziamento del debito).
Applicando questa metodologia l'ammontare del requisito di rischio operativo è determinato per mezzo di modelli di calcolo basati su dati di perdita operativa e altri elementi di valutazione raccolti ed elaborati dalla banca. Soglie di accesso e specifici requisiti di idoneità sono previsti per l'utilizzo dei metodi Standardizzato e Avanzati. Per i sistemi AMA i requisiti riguardano, oltre che il sistema di gestione, anche quello di misurazione.
Vedi voce "RWA – Risk Weighted Assets".
Fondi comuni di investimento, gestioni patrimoniali e prodotti assicurativi.
Titoli di stato, obbligazioni ed azioni.
Processo di controllo sull'attività e sulla contabilità societaria che viene svolto sia da strutture interne (internal audit) che da società di revisione esterne (external audit).
Le AFR sono le risorse che possono essere utilizzate per tutelare la banca dall'insolvenza. Le AFR sono una misura economica che considera le riserve potenziali, gli strumenti di debito ibridi, le riserve IFRS, l'avviamento ed altri asset intangibili, le azioni proprie detenute ed i profitti attesi.
Riferito a strumenti finanziari, in particolare titoli, l'espressione identifica la parte di tali portafogli destinata all'attività "proprietaria".
Misure adottate delle competenti autorità di risoluzione che possono prevedere la conversione di strumenti di debito in azioni o la riduzione del valore delle passività, imponendo perdite ad alcune categorie di creditori ai sensi della BRRD.
Accordo internazionale sui requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalle stesse. Tale accordo è stato recepito, a livello nazionale, dalle rispettive autorità di vigilanza competenti, ivi inclusa, con riferimento alla Repubblica Italiana, Banca d'Italia. La nuova regolamentazione prudenziale, entrata in vigore in Italia nel 2008, si basa su tre pilastri.

prospettica, che tenga conto delle strategie e dell'evoluzione del contesto di riferimento. All'Autorità di Vigilanza spetta il compito di esaminare il processo ICAAP, formulare un giudizio complessivo ed attivare, ove necessario, le opportune misure correttive;
• Pillar 3 (terzo pilastro): introduce obblighi di pubblicazione delle informazioni riguardanti l'adeguatezza patrimoniale, l'esposizione ai rischi e le caratteristiche generali dei sistemi preposti all'identificazione, alla misurazione e alla gestione di tali rischi.
Accordo internazionale di modifica di Basilea 2 adottato nel dicembre 2010, contenente modifiche alla regolamentazione prudenziale in materia di capitale e liquidità delle banche, con un'entrata in vigore graduale dei nuovi requisiti prudenziali a partire dal 1° gennaio 2014 e fino al 31 dicembre 2019. Tali regole sono state attuate a livello europeo dal "Pacchetto" CRD IV.
Indica la Direttiva approvata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio, rispettivamente in data 15 aprile e 6 maggio 2014, concernente l'istituzione di un quadro di risanamento e di risoluzione delle crisi degli enti creditizi e delle imprese di investimento (Bank Recovery and Resolution Directive).
Il b.p. o basis point rappresenta lo 0,01% di una determinata quantità, ovvero la centesima parte di un punto percentuale. 100 basis point equivalgono ad un 1%.
Comportamento commisurato alle esperienze più significative e/o al miglior livello raggiunto dalle conoscenze riferite ad un certo ambito tecnico/professionale.
Stato previsionale dell'andamento dei costi e dei ricavi futuri di un'azienda.
Livello di capitale richiesto a una banca per coprire le perdite che potrebbero verificarsi con un orizzonte di un anno e una certa probabilità o livello di confidenza. Il Capitale Economico è una misura della variabilità della Perdita Attesa del portafoglio e dipende dal livello di diversificazione del portafoglio stesso.
Rappresenta l'ammontare di capitale necessario per fronteggiare perdite potenziali ed è necessario per supportare le attività di business e le posizioni detenute. Il Capitale Interno è dato dalla somma del capitale economico, ottenuto tramite aggregazione delle diverse tipologie di rischio, più una riserva per considerare effetti del ciclo e rischio di modello.
La componente primaria di capitale secondo la normativa di Basilea 3, rappresentata principalmente dal capitale ordinario versato, dalle relative riserve sovrapprezzo, dall'utile di periodo, dalle riserve e da altre rettifiche regolamentari, così come previsto dal Regolamento CRR e dalle Disposizioni di Vigilanza.
Strumenti rappresentativi di capitale in linea con le disposizioni del regolamento (UE) n. 575/2013 (CRR) sui requisiti prudenziali per gli enti creditizi e le imprese di investimento, che presentano le seguenti caratteristiche:
Capitale di classe 1 (tier 1) comprende il Capitale primario di Classe 1 (Common Equity Tier 1 - CET1) e il Capitale aggiuntivo di Classe 1 (Additional Tier 1 - AT1).

Contratto derivato con il quale un soggetto (venditore di protezione) si impegna, a fronte del pagamento di un importo, a corrispondere ad un altro soggetto (acquirente di protezione) un ammontare prefissato, nel caso si verifichi un prestabilito evento connesso al deterioramento del merito creditizio di una terza controparte (reference entity).
Strumenti finanziari derivati il cui valore è direttamente collegato a quello dell'attività sottostante (valori mobiliari, indici, valute, futures su obbligazioni, futures su indici di volatilità e futures su materie prime) e ne segue quindi l'andamento. In particolare, il CFD prevede il pagamento del differenziale di prezzo registrato tra il momento dell'apertura e il momento di chiusura del contratto.
Chief Financial Officer.
Un'unità generatrice di flussi finanziari è il più piccolo gruppo identificabile di attività che genera flussi finanziari in entrata che sono ampiamente indipendenti dai flussi finanziari in entrata generati da altre attività o gruppi di attività.
Classe, che dipende dai rating esterni, che è utilizzata per assegnare le ponderazioni di rischio nell'ambito dell'approccio standard del rischio di credito.
Azione di restituzione del bonus percepito qualora, successivamente all'erogazione, siano emersi comportamenti dolosi o colposi del dipendente che, se conosciuti al momento dell'erogazione, sarebbero stati tali da non rispettare la valutazione di conformità, ovvero tale erogazione sia stata effettuata in violazione delle disposizioni di legge o regolamentari.
Chief Lending Officer.
Segmento di clientela corrispondente alle imprese di medie e grandi dimensioni.
Rapporto tra i costi operativi e il margine di intermediazione. È uno dei principali indicatori dell'efficienza gestionale della banca: minore è il valore espresso da tale indicatore, maggiore l'efficienza della banca.
È il rapporto tra le Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media delle medie degli ultimi quattro trimestri, calcolati come media del saldo di fine trimestre e saldo del fine trimestre precedente). Il perimetro include solo i crediti di finanziamento verso la clientela ordinaria. È uno degli indicatori della rischiosità degli attivi della banca: al decrescere di tale indicatore diminuisce la rischiosità degli attivi della banca.
È il rapporto fra Rettifiche nette su crediti verso clientela degli ultimi 12 mesi e i crediti verso clientela (media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente). Il perimetro delle esposizioni esclude le posizioni derivanti da titoli e anticipazioni ai consulenti finanziari.
Il covenant è una clausola, concordata esplicitamente in fase di definizione contrattuale, che riconosce al soggetto finanziatore il diritto di rinegoziare o revocare il credito al verificarsi degli eventi previsti nella clausola stessa, collegando le performance economico-finanziarie del debitore ad eventi risolutivi/modificativi delle condizioni contrattuali (scadenza, tassi, ecc.).
Obbligazioni Bancarie Garantite (OBG) che, oltre alla garanzia della banca emittente, possono usufruire anche della garanzia di un portafoglio di mutui ipotecari od altri prestiti di alta qualità ceduti, per tale scopo, ad un'apposita società veicolo "SPV – Special Purpose Vehicle" (vedi voce).

EL%= EL/EAD
Rappresenta la perdita attesa come percentuale dell'esposizione in caso di default (EAD) del portafoglio in bonis.
Il perimetro è la clientela del portafoglio in bonis.
Direttive UE n. 2006/48 e 2006/49, recepite dalla Banca d'Italia con la circolare n. 263/2006 del 27 dicembre 2006 e successivi aggiornamenti. Il "Pacchetto" CRD IV invece abroga le due Direttive citate ed è composta dalla Direttiva UE 2013/36 sull'accesso all'attività degli enti creditizi e sulla vigilanza prudenziale e dal Regolamento UE 575/2013 relativo ai requisiti prudenziali, recepiti dalla Banca d'Italia con la circolare n. 285 del 17 dicembre 2013 e successivi aggiornamenti.
I crediti sono sottoposti ad una periodica ricognizione volta ad individuare quelli che, a seguito del verificarsi di eventi occorsi dopo la loro iscrizione (al valore di mercato pari, di norma, all'importo erogato comprensivo dei costi e ricavi di transazione che sono direttamente attribuibili all'erogazione del credito) mostrino oggettive evidenze di una possibile perdita di valore. Rientrano in tale ambito i crediti ai quali è stato attribuito lo status di sofferenze, inadempienze probabili e scaduti, secondo le regole di Banca d'Italia coerenti con la normativa IAS/IFRS (vedi voce).
Crediti di finanziamento verso clientela ordinaria, ovvero finanziamenti erogati a clientela relativi ad utilizzi di aperture di credito in conto corrente, carte di credito, prestiti personali, mutui e sovvenzioni chirografarie.
Attenuazione del rischio di credito (Credit Risk Mitigation) è un insieme di tecniche, contratti accessori al credito o altri strumenti (ad esempio attività finanziarie, garanzie) che consentono una riduzione dei requisiti di capitale di rischio di credito.
Chief Risk Officer
Identifica la condizione di dichiarata impossibilità ad onorare i propri debiti e/o il pagamento dei relativi interessi.
Relativa alle posizioni in o fuori bilancio, è definita come la stima del valore futuro di un'esposizione al momento del default del debitore. Sono legittimate a stimare l'EAD solo le banche che soddisfano i requisiti per l'adozione dell'approccio "IRB – Internal Rating Based" (vedi voce) avanzato. Per le altre è necessario fare riferimento alle stime regolamentari.
L'Autorità Bancaria Europea (ABE) è un'autorità indipendente dell'Unione europea (UE), che opera per assicurare un livello di regolamentazione e di vigilanza prudenziale efficace e uniforme nel settore bancario europeo.
Agenzia per il credito all'esportazione (Export Credit Agency).
Agenzia esterna per la valutazione del merito di credito (External Credit Assessment Institution).
Banca Centrale Europea (BCE). La BCE è la Banca Centrale per la moneta unica europea, l'euro.
Sono le perdite che si manifestano in media entro un intervallo temporale di un anno su ogni esposizione (o pool di esposizioni).


Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.
Indicatore della redditività di una società calcolato dividendo l'utile netto per il numero medio delle azioni diluite in circolazione al netto delle azioni proprie.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, le esposizioni non performing sono tutte le esposizioni in bilancio e fuori bilancio per le quali sono soddisfatti i seguenti criteri:
Esposizioni per cassa, diverse da quelle classificate tra le sofferenze o le inadempienze probabili, che, alla data di riferimento, sono scadute o sconfinanti. Esse rappresentano l'intera esposizione nei confronti di controparti, diverse da quelle classificate nella categoria delle inadempienze probabili e delle sofferenze, che alla data di riferimento presentano crediti scaduti o sconfinanti da oltre 90 giorni nonché i requisiti fissati dalla normativa prudenziale locale per l'inclusione degli stessi nelle "esposizioni scadute" (banche standardizzate) ovvero delle "esposizioni in default" (banche IRB).
L'EVA è un indicatore del valore creato da un'azienda. Esso esprime la capacità dell'impresa di creare valore; è calcolato come differenza tra l'utile netto, escludendo gli oneri straordinari e i relativi effetti fiscali (oneri di integrazione e i profitti netti da investimenti straordinari), e il costo figurativo del capitale allocato; quest'ultimo è stato calcolato sia utilizzando il maggiore tra il capitale regolamentare e il capitale economico assorbito sia utilizzando il patrimonio netto contabile (media dei fine trimestri dell'anno).
Corrispettivo al quale, in un mercato di libera concorrenza, un bene può essere scambiato o una passività estinta, tra parti consapevoli e indipendenti.
I Fondi propri di una banca sono costituiti da una serie di elementi normativamente definiti (al netto degli elementi negativi da dedurre) classificati in base alla qualità patrimoniale e alla capacità di assorbimento delle perdite. Dal 1° gennaio 2014, a seguito dell'entrata in vigore del CRR, i Fondi Propri sono costituiti dalla somma del capitale di classe 1 e del capitale di classe 2.
Ai sensi degli Implementing Technical Standard EBA, si definiscono Forborne le esposizioni a cui sono state estese misure di Forbearance, ossia concessioni nei confronti di un debitore che ha affrontato - oppure che è in procinto di affrontare - difficoltà a rispettare i propri impegni finanziari (financial difficulties).
Approvvigionamento, sotto varie forme, dei fondi necessari al finanziamento dell'attività aziendale o di particolari operazioni finanziarie.
Contratti standardizzati con cui le parti si impegnano a scambiarsi, a un prezzo predefinito e a una data futura, valute, valori mobiliari o beni. Tali contratti sono negoziati su mercati regolamentati, dove viene garantita la loro esecuzione.
Identifica l'avviamento pagato per l'acquisizione di una quota partecipativa, pari alla differenza tra il costo e la corrispondente quota di patrimonio netto, per la parte non attribuibile ad elementi dell'attivo della società acquisita.
Prodotti e/o servizi della Banca costruiti investendo in OICR selezionati tra quelli distribuiti per ciascuna asset class avendo riguardo ai differenti profili di rischio della clientela, offerti ai clienti della Banca nell'ambito del modello di architettura aperta guidata. Alla data del presente documento, rientrano

nella categoria dei guided products il fondo di fondi multi compartimentale "Core Series", i Piani individuali di risparmio "PIR" e le polizze Unit Linked "Core Unit", "Advice Unit", "Core Multiramo", "Advice Top Valor" e "Old Mutual", i fondi "FAM Evolution", "FAM Target", "FAM Global Defence" e "Core Pension", "Private Client Insurance" e "GP Private value", mentre rientra nella categoria dei guided services il servizio di consulenza evoluta (in materia di investimenti) "Fineco Advice", "Fineco Stars" e "Fineco Plus".
Rapporto fra i Guided products & services (vedi voce) e l'Asset Asset under management (vedi voce).
Rapporto fra i Guided products & services e il Total Financial Asset.
Indica la somma di tutte le esposizioni verso una controparte che sia uguale o superiore al 10% del Capitale ammissibile dell'Emittente, dove: (i) le esposizioni sono la somma delle attività di rischio per cassa e delle operazioni fuori bilancio nei confronti di una controparte, così come definite dalla disciplina sui rischi di credito, senza l'applicazione dei fattori di ponderazione ivi previsti (sono escluse dalle esposizioni le attività di rischio dedotte nella determinazione dei Fondi Propri); (ii) una controparte è un cliente o un gruppo di clienti connessi.
Differenza fra il valore dei beni costituiti in garanzia e l'ammontare del credito accordato in un'operazione di credito garantita. Nelle operazioni garantite da titoli, rappresenta la percentuale del prezzo di mercato (o del valore nominale) di un'attività finanziaria versata a garanzia da sottrarre al prezzo di mercato stesso (o al valore nominale) al fine della determinazione del valore di garanzia.
High Net Worth Individual, che identificano i clienti Privati con un TFA superiore ad un milione di euro.
Principi contabili internazionali (International AccountingStandards - IAS) emanati dall'International Accounting Standard Board (IASB), ente internazionale di natura privata costituito nell'aprile 2001, al quale partecipano le professioni contabili dei principali Paesi nonché, in qualità di osservatori, l'Unione Europea, lo IOSCO (International Organization of Securities Commissions) e il Comitato di Basilea. Tale ente ha raccolto l'eredità dell'International Accounting Standards Committee (IASC), costituito nel 1973 allo scopo di promuovere l'armonizzazione delle regole per la redazione dei bilanci delle società. Con la trasformazione dello IASC in IASB si è deciso, fra l'altro, di denominare i nuovi principi contabili "International Financial Reporting Standards" (IFRS). A livello internazionale è in corso il tentativo di armonizzazione degli IAS/IFRS con gli "US GAAP – United States Generally Accepted Accounting Principles" (vedi voce).
Vedi voce "Basilea 2 – Pillar 2".
Nell'ambito degli "IAS/IFRS" (vedi voce), si riferisce alla perdita di valore di un'attività di bilancio, rilevata nel caso in cui il valore di bilancio sia maggiore del valore recuperabile ossia dell'importo che può essere ottenuto con la vendita o l'utilizzo dell'attività.
Esposizioni per cassa e fuori bilancio, per cui non ricorrono le condizioni per la classificazione del debitore fra le sofferenze e per le quali sussiste una valutazione di improbabilità che, in assenza di azioni quali l'escussione delle garanzie, il debitore sia in grado di adempiere integralmente (in linea capitale e/o interessi) alle sue obbligazioni creditizie. Tale valutazione viene operata indipendentemente dalla presenza di eventuali importi (o rate) scaduti e non pagati. La classificazione tra le inadempienze probabili non è necessariamente legata alla presenza esplicita di anomalie (il mancato rimborso) ma è bensì legata alla sussistenza di elementi indicativi di una situazione di rischio di inadempimento del debitore.
Criterio utilizzato per verificare il passaggio di Stage. Se il rischio di credito dello strumento finanziario è significativamente aumentato dopo la rilevazione iniziale le rettifiche di valore sono pari alle perdite attese lungo tutta la vita dello strumento (lifetime ECL).
Polizze la cui prestazione a scadenza dipende dall'andamento di un parametro di riferimento che può essere un indice azionario, un paniere di titoli o un altro indicatore.

Metodo per la determinazione dei requisiti patrimoniali a fronte del rischio di credito nell'ambito del Pillar 1 di Basilea 2 (vedi voce). La disciplina si applica alle esposizioni del portafoglio bancario. Peraltro, nei metodi IRB le ponderazioni di rischio delle attività sono determinate in funzione delle valutazioni interne che le banche effettuano sui debitori (o, in taluni casi, sulle operazioni). Attraverso l'utilizzo dei sistemi basati sui rating interni, le banche determinano l'esposizione ponderata per il rischio. I metodi IRB si distinguono nel metodo di base e avanzato, differenziati in relazione ai parametri di rischio che le banche devono stimare: nel metodo di base le banche utilizzano proprie stime di "PD – Probabilità of Default" e i valori regolamentari per gli altri parametri di rischio; nel metodo avanzato le banche utilizzano proprie stime di "PD– Probabilità of Default", "LGD– Loss Given Default", "CCF – Credit Conversion Factor" e, ove previsto, "M - Maturity" (vedi voci). L'utilizzo dei metodi IRB ai fini del calcolo dei requisiti patrimoniali è subordinato all'autorizzazione della Banca d'Italia.
Vedi voce "Swap".
Accordo tra due o più imprese per lo svolgimento di una determinata attività economica attraverso, solitamente, la costituzione di una società per azioni.
Il costo del capitale è la remunerazione minima dell'investimento richiesta dall'azionista. È la somma di un tasso privo di rischio e un differenziale di rendimento che remuneri l'investitore per il rischio di credito e la volatilità del prezzo dell'azione. Il costo del capitale è calcolato utilizzando medie di medio-lungo periodo di parametri di mercato.
Insieme di indicatori che permettono di misurare le prestazioni di una determinata attività o processo.
Gli indicatori di rischio sono metriche quantitative che riflettono l'esposizione ai Rischi Operativi di specifici processi o prodotti: il valore espresso da un indicatore dovrebbe essere correlato a variazioni dei livelli di rischio.
Le Knock Out Option sono contratti derivati appartenenti alla categoria delle opzioni con barriera. Esse si caratterizzano per il fatto che la facoltà di acquisto o di vendita cessa di esistere quando il prezzo del sottostante tocca lo Strike predeterminato (detto anche "Barriera").
Loss Confirmation Period.
Il Liquidity Coverage Ratio (LCR) è strutturato in modo da assicurare che un ente mantenga un livello adeguato di attività liquide di elevata qualità non vincolate che possano essere convertite in contanti per soddisfare il suo fabbisogno di liquidità nell'arco di 30 giorni di calendario in uno scenario di stress di liquidità particolarmente acuto specificato dalle autorità di vigilanza. L'LCR è definito come rapporto tra lo stock di attività liquide di elevata qualità e il totale dei flussi di cassa in uscita nei successivi 30 giorni di calendario.
Contratto con il quale una parte (locatore) trasferisce il diritto di utilizzo di un'attività all'altra parte (locatario) per un periodo di tempo determinato ed in cambio di un corrispettivo.
Valore atteso (eventualmente condizionato a scenari avversi) del rapporto, espresso in termini percentuali, tra la perdita a causa del default e l'importo dell'esposizione al momento del default "EAD- Exposure At Default" (vedi voce).
La Marginazione è la modalità di negoziazione che consente all'investitore di poter acquistare (Leva long o acquisto in leva) o vendere (Short Selling o vendita in leva allo scoperto) investendo soltanto una parte della liquidità necessaria.

Processo di valutazione di un portafoglio di titoli o altri strumenti finanziari sulla base dei prezzi espressi dal mercato.
Tipologia di contratto in forza del quale due o più parti regolano i termini essenziali di successive operazioni e/o di ulteriori contratti da porre in essere tra le stesse in futuro.
Strumento per la gestione ed il monitoraggio della liquidità a breve termine (liquidità operativa) che, attraverso la contrapposizione di attività e passività la cui scadenza è all'interno di ogni singola fascia temporale, consente di evidenziare gli sbilanci (periodali e cumulati) tra i flussi di cassa in entrata ed in uscita e, quindi, di calcolare il saldo netto del fabbisogno (o del surplus) finanziario nell'orizzonte temporale di un anno.
Le MRC sono state introdotte a livello di gruppo per caratterizzare più dettagliatamente le tipologie di perdita operativa. Esse infatti sono ottenute dalla combinazione dei sette event type previsti da Basilea II con uno o più prodotti offerti alla clientela.
È il valore della quota in cui è frazionato il patrimonio di un fondo comune d'investimento.
L'indicatore Net Stable Funding Ratio (NSFR) è strutturato in modo da assicurare che le attività a lungo termine siano finanziate con almeno un importo minimo di passività stabili in relazione ai rispettivi profili di rischio di liquidità. L'NSFR è volto a limitare l'eccessivo ricorso alla raccolta all'ingrosso a breve termine in periodi di abbondante liquidità di mercato e a incoraggiare una migliore valutazione del rischio di liquidità basata su tutte le poste in bilancio e fuori bilancio. L'NSFR è definito come rapporto tra l'ammontare disponibile di provvista stabile e l'ammontare obbligatorio di provvista stabile.
L'indicatore NSFR Adjusted si basa sul ratio regolamentare NSFR (Net Stable Funding Ratio) ma è rettificato per scadenza (adjusted by bucket) considerando le scadenze rispettivamente superiori a 3 e 5 anni. L'NSFR Adjusted è quindi utilizzato per il monitoraggio e il controllo della situazione di liquidità strutturale sulle scadenze temporali più lunghe (oltre l'anno). L'NSFR è definito come rapporto tra le passività cumulate oltre l'anno e le attività cumulate oltre l'anno.
La voce comprende gli "OICVM – Organismi di Investimento Collettivo in Valori Mobiliari" (vedi voce) e gli altri Fondi comuni di investimento (fondi comuni di investimento immobiliare, fondi comuni di investimento chiusi).
La voce comprende i fondi comuni di investimento mobiliare aperti, italiani ed esteri, e le società di investimento a capitale variabile (Sicav). Queste ultime sono società per azioni a capitale variabile aventi per oggetto esclusivo l'investimento collettivo del patrimonio raccolto mediante l'offerta al pubblico di proprie azioni.
Rappresenta il diritto, ma non l'impegno, acquisito col pagamento di un premio, di acquistare (call option) o di vendere (put option) uno strumento finanziario a un prezzo determinato (strike price) oppure entro una data futura determinata (American option/European option).
La negoziazione OTC - Over The Counter consiste nello scambio di strumenti finanziari quali azioni, obbligazioni, derivati o merci direttamente fra due controparti. I mercati OTC non hanno contratti e modalità di compravendita standardizzati e non sono legati a una serie di norme (ammissioni, controlli, obblighi informativi, ecc.) che regolamentano i mercati ufficiali.
Indica la percentuale di utile netto distribuita agli azionisti. Tale quota dipende sostanzialmente dalle esigenze di auto finanziamento della società e dal rendimento atteso degli azionisti.

Probabilità che una controparte passi allo stato di "default" (vedi voce) entro un orizzonte temporale di un anno.
Piccole e medie imprese.
Servizi finanziari destinati alla clientela privata cosiddetta "di fascia alta" per la gestione globale delle esigenze finanziarie.
Conti correnti, pronti contro termine passivi e depositi vincolati.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'EVA (come sopra descritto) e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA) ed esprime in termini percentuali la capacità di creare valore per unità di capitale posto a presidio del rischio.
Indicatore dato dal rapporto tra il Capitale di Classe 1 (vedi voce) della banca e le sue attività ponderate in base al rischio "RWA – Risk Weighted Assets" (vedi voce).
Valutazione della qualità di una società o delle sue emissioni di titoli di debito sulla base della solidità finanziaria della società stessa e delle sue prospettive. Tale valutazione viene eseguita da agenzie specializzate o dalla banca sulla base di modelli interni.
Rapporto tra l'utile netto e il totale attivo di bilancio.
Il requisito minimo dei fondi propri e delle passività ammissibili (Minimum Requirement for Eligible Liabilities) è fissato dalle Autorità di Risoluzione per assicurare che una banca mantenga in ogni momento sufficienti strumenti idonei a facilitare l'attuazione della strategia di risoluzione definita dall'Autorità stessa in caso di crisi. Il MREL ha l'obiettivo di evitare che la risoluzione di una banca dipenda dal sostegno finanziario pubblico e, quindi, aiuta a garantire che gli azionisti e i creditori contribuiscano all'assorbimento delle perdite e alla ricapitalizzazione.
Segmento di clientela che comprende principalmente i privati, i professionisti, gli esercenti e gli artigiani.
Rappresenta il rischio che una variazione inattesa del merito creditizio di una controparte, del valore delle garanzie da questa prestate, o ancora dei margini da essa utilizzati in caso di insolvenza, generi una variazione inattesa nel valore della posizione creditoria della banca.
Rischio che la controparte di una transazione che riguarda strumenti finanziari possa andare in default prima del regolamento di tutti i flussi di cassa concordati.
Rappresenta il rischio che l'impresa non riesca a far fronte ai propri impegni di pagamento a causa dell'incapacità di smobilizzare attività o di ottenere in modo adeguato fondi dal mercato (funding liquidity risk) ovvero a causa della difficoltà/impossibilità di monetizzare facilmente posizioni in attività finanziarie senza influenzarne in misura significativa e sfavorevole il prezzo per via dell'insufficiente profondità del mercato finanziario o di un suo temporaneo malfunzionamento (market liquidity risk).

Rappresenta l'effetto che variazioni nelle variabili di mercato possono generare sul valore economico del portafoglio, dove quest'ultimo comprende le attività detenute sia nel trading book, ossia nel portafoglio di negoziazione, sia quelle iscritte nel banking book, ovvero l'operatività connessa con la gestione caratteristica della banca commerciale e con le scelte di investimento strategiche.
Rappresenta il rischio di perdite dovute ad errori, violazioni, interruzioni, danni causati da processi interni, personale, sistemi o causati da eventi esterni. Tale definizione include il rischio legale e di compliance, ma esclude quello strategico e reputazionale. Ad esempio possono essere definite operative le perdite derivanti da frodi interne o esterne, rapporto di impiego e sicurezza sul lavoro, reclami della clientela, distribuzione dei prodotti, multe e altre sanzioni derivanti da violazioni normative, danni ai beni patrimoniali dell'azienda, interruzioni dell'operatività e disfunzione dei sistemi, gestione dei processi.
Riserva di capitale anticiclica costituita da capitale primario di classe 1 ai sensi delle Disposizioni di Vigilanza, secondo la nozione contenuta negli artt. 128 e 130 della CRD IV, pari ai Risk-Weighted Assets calcolati conformemente all'art. 92, paragrafo 3, del CRR moltiplicati per il coefficiente anticiclico specifico della Società, determinato secondo i criteri previsti dalle Disposizioni di Vigilanza in una misura compresa tra lo 0% e il 2,5%.
Secondo la nozione contenuta nell'art. 128 della CRD IV, è una riserva di capitale la cui costituzione è richiesta dalla normativa – come precisato anche dalle Disposizioni di Vigilanza – con l'obiettivo di dotare le banche di un buffer patrimoniale di elevata qualità da utilizzare nei momenti di tensione del mercato per prevenire disfunzioni del sistema bancario ed evitare interruzioni nel processo di erogazione del credito, pari al 2,5% dei Risk-Weighted Assets, calcolati conformemente all'articolo 92, paragrafo 3, del CRR su base individuale e consolidata.
Rapporto tra Available Financial Resources e Capitale Interno.
È un indicatore calcolato come rapporto tra l'utile netto operativo e la media dei trimestri dell'anno del capitale allocato (calcolato con le stesse modalità previste per il calcolo dell'EVA).
Rapporto fra l'utile netto e il patrimonio netto contabile (esclusi i dividendi e le eventuali erogazioni liberali, per i quali è prevista la distribuzione, e le riserve da valutazione) medio del periodo, calcolato come media del saldo di fine periodo e quello del 31 dicembre precedente.
Si tratta del valore delle attività per cassa e fuori bilancio ponderate per il rischio in base a differenti fattori di ponderazione in funzione della classe in cui l'esposizione è classificata e della relativa qualità creditizia, ai sensi delle normative bancarie emanate dagli organi di vigilanza per il calcolo del coefficiente di solvibilità.
Identifica la situazione di maggiore o minore sensibilità con la quale determinate attività o passività reagiscono a variazioni dei tassi o di altri parametri di riferimento.
L'analisi di sensitività quantifica la variazione del valore di un portafoglio finanziario derivante da una variazione sfavorevole di fattori di rischio principali (tasso di interesse, tasso di cambio, equity).
Il complesso delle esposizioni nei confronti di un soggetto in stato di insolvenza (anche non accertato giudizialmente) o in situazioni sostanzialmente equiparabili, indipendentemente dalle eventuali previsioni di perdita formulate dalla banca (es. indipendentemente dalla presenza di garanzie – reali o personali – a copertura delle esposizioni).

Con questo termine di norma si indicano la differenza tra due tassi di interesse, lo scarto tra le quotazioni denaro e lettera nelle contrattazioni in titoli o la maggiorazione che l'emittente di valori mobiliari riconosce in aggiunta ad un tasso di riferimento.
Società veicolo, entità legale (nella forma di società di persone, di capitali, trust ecc.) costituita al fine di perseguire specifici obiettivi, quali l'isolamento del rischio finanziario o l'ottenimento di particolari trattamenti regolamentari e/o fiscali riguardanti determinati portafogli di attività finanziarie. Per tale ragione l'operatività delle SPV è circoscritta attraverso la definizione di una serie di norme finalizzate a limitarne l'ambito di attività. Generalmente le SPV non sono partecipate dalla società per conto della quale sono costituite, ma al contrario il capitale è detenuto da terzi soggetti al fine di assicurare l'assenza di legami partecipativi con lo "Sponsor" (vedi voce). Le SPV sono normalmente strutture Bankruptcy remote, poiché le loro attività patrimoniali non possono essere escusse dai creditori della società per conto della quale sono costituite, anche in caso di insolvenza di quest'ultima.
Operazioni consistenti, di norma, nello scambio di flussi finanziari tra operatori secondo diverse modalità contrattuali. Nel caso di uno swap di tassi d'interesse ("IRS"), le controparti si scambiano flussi di pagamento indicizzati o meno a tassi d'interesse calcolati su un capitale nozionale di riferimento (ad esempio: una controparte corrisponde un flusso sulla base di un tasso fisso, l'altra sulla base di un tasso variabile). Nel caso di uno swap di valute (currency swap), le controparti si scambiano specifici importi di due diverse valute, restituendoli nel tempo secondo modalità predefinite che possono riguardare sia il capitale (nozionale) sia i flussi dei tassi d'interesse.
I programmi relativi alle operazioni mirate di rifinanziamento a più lungo termine che offrono agli enti creditizi dell'area dell'euro finanziamenti con scadenze pluriennali diretti a migliorare il funzionamento del meccanismo di trasmissione della politica monetaria, sostenendo l'erogazione del credito bancario all'economia reale.
Asset Under Management (vedi voce), Asset Under Custody (vedi voce) e Raccolta diretta da clientela (vedi voce).
Le posizioni detenute a fini di negoziazione sono quelle intenzionalmente destinate a una successiva dismissione a breve termine e/o assunte allo scopo di beneficiare, nel breve termine, di differenze tra prezzi di acquisto e di vendita, o di altre variazioni di prezzo o di tasso d'interesse.
Un'unità esperta, interna ma sufficientemente indipendente giudica l'adeguatezza dei modelli interni per gli scopi interni e regolamentari e emette una conclusione formale circa la loro utilità ed efficacia. Di norma un prerequisito per il processo di validazione da parte delle autorità.
Metodo utilizzato per quantificare il livello di rischio. Misura la massima perdita potenziale che con una certa probabilità ci si attende possa essere generata con riferimento a uno specifico orizzonte temporale.

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