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Dovalue

Annual Report Apr 7, 2022

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Annual Report

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Relazioni e Bilancio Consolidato

RELAZIONE SULLA GESTIONE

INTRODUZIONE

BILANCIO CONSOLIDATO AL 31 DICEMBRE 2021

94

43

4

Prospetti Contabili Consolidati 96

Politiche contabili 106 Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 148 Informazioni sul Conto Economico Consolidato 178 Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura 190 Informativa di settore 204 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese 208

Operazioni con parti correlate 218

Allegati 225 Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato 229

Dichiarazione del Dirigente Preposto Relazione della Società di Revisione

Note illustrative

1

8

9 10 o rami d'azienda

DEL GRUPPO

Relazioni e Bilancio Consolidato

Sede sociale: Viale dell'Agricoltura, 7 – 37135 Verona Capitale sociale € 41.280.000,00 interamente versato

Capogruppo del Gruppo doValue Iscrizione al Registro delle Imprese di Verona, codice fiscale n. 00390840239 e P.IVA n. 02659940239

INTRODUZIONE

4

43

94

1 Prospetti Contabili Consolidati 96
Note illustrative
2 Politiche contabili 106
3 Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 148
4 Informazioni sul Conto Economico Consolidato 178
5 Informazioni sui Rischi e sulle relative politiche di copertura 190
6 Informativa di settore 204
7 Operazioni di aggregazione riguardanti imprese 208
o rami d'azienda
8 Operazioni con parti correlate 218
9 Allegati 225
10 Attestazioni e relazioni al Bilancio Consolidato 229
Dichiarazione del Dirigente Preposto
Relazione della Società di Revisione

Cari azionisti e stakeholder,

nel 2021 il Gruppo doValue ha raggiunto risultati record, con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati, Ricavi Lordi pari a €572,1 milioni, in crescita del 36% rispetto al 2020, ed un EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari €200,9 milioni, in crescita del 58% rispetto al 2020. Inoltre, la profittabilità del Gruppo è migliorata di quasi 5 punti percentuali, con un margine EBITDA (esclusi gli elementi non ricorrenti) che è passato dal 30,3% nel 2020 al 35,1% nel 2021.

La crescita registrata è stata raggiunta prevalentemente tramite le acquisizioni di Altamira Asset Management e FPS rispettivamente nel 2019 e nel 2020, oggi completamente integrate.

Grazie alla progressiva accelerazione della campagna vaccinale durante il 2021 che ha portato alla graduale normalizzazione delle attività dei tribunali e del venir meno delle varie misure attuate dai diversi governi a supporto delle aziende e delle famiglie, l'operatività del Gruppo è tornata ai livelli precedenti la pandemia, in particolare con un tasso di recupero pari al 4,3%, superiore sia al livello ottenuto nel 2020 e pari a 3,1%, sia al livello raggiunto nel 2019 pari a 4,1%.

Tra le operazioni più significative del 2021 è da menzionare il Progetto Frontier, la prima cartolarizzazione di crediti deteriorati da parte di NBG, la più grande banca greca per totale attivo, sotto l'Hellenic Asset Protection Scheme, assegnato con successo dopo un processo competitivo dove doValue ha partecipato in consorzio con società affiliate a Bain Capital e Fortress. Di recente abbiamo presentato alla Comunità finanziaria il nuovo Piano Industriale 2022-2024 in cui prevediamo una significativa crescita organica, facendo leva su trend di mercato strutturali di lungo periodo e su una maggiore attività di cross-selling tra le regioni in cui già operiamo. Continueremo a guidare l'evoluzione del settore del credit servicing con investimenti in tecnologia e rafforzando le partnership strategiche di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio per creare valore per tutti gli Stakeholder.

Con particolare riguardo ai dividendi, la forte generazione di cassa attesa e l'orientamento verso una crescita maggiormente guidata dallo sviluppo organico, ci consente di rivisitare la politica dei dividendi slegata all'utile, volta ad aumentare la distribuzione agli azionisti ed una maggior visibilità sulle stesse.

Come presentato nel Piano Industriale, doValue si impegna ad erogare un dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024, partendo da €0,50 per azione, ovvero di pagare dividendi totali di almeno €200 milioni.

La diversificazione, sia in termini di mercati geografici, sia di clienti e di prodotto è stata ricercata per ottenere un'offerta più completa per i clienti e un profilo di rischio più bilanciato per gli azionisti.

INTRODUZIONE

Parallelamente la strategia di innovazione si è focalizzata su nuove acquisizioni, come nel caso delle operazioni di minoranza sulla fintech QueroQuitar e sulla società proptech BidX1, nonché la creazione di JV con Debitos per la costituzione della piattaforma di trading NPL doLook.

La Sostenibilità costituisce uno dei pilastri del Piano Industriale della Società. Dall'ascolto dei propri Stakeholder e dalla volontà di contribuire attivamente a un futuro più inclusivo e sostenibile, a dicembre 2021 il Gruppo, unitamente alla Politica, ha pubblicato il suo primo Piano di Sostenibilità 2021-2023 approvato dal Consiglio di Amministrazione. doValue ha un ruolo delicato nell'ecosistema finanziario e ciò implica la necessità di agire con trasparenza, indipendenza e integrità rispetto a clienti e debitori. Il business di do-Value è legato alle persone per cui sono importanti la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità, driver strategici per garantire innovazione e crescita sostenibile.

L'eccellenza operativa e l'impegno concreto alla sostenibilità di doValue sono dimostrati dalle recenti valutazioni ottenute dalle Agenzie di Servicing Rating e di ESG Rating: a febbraio 2022 in qualità di Special Servicer, Fitch Ratings ha confermato il rating "RSS1-/ CSS1-" e Standard & Poor's "Strong", che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore.

Ad ottobre 2021 MSCI ESG Ratings ha incrementato il rating ESG di doValue dal livello "A" al livello "AA", esempio tangibile che doValue adotta le migliori pratiche nell'interesse dei suoi Stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera.

Ringrazio i nostri dipendenti, il Consiglio di Amministrazione e gli Stakeholder con cui continueremo ad operare con il massimo impegno proseguendo verso la creazione di valore e il raggiungimento di risultati sempre più importanti.

Presidente del Consiglio di Amministrazione Giovanni Castellaneta

doValue in breve

Gruppo leader nella gestione di asset non-performing in Sud Europa

Con circa 150 miliardi di asset in gestione e più di 20 anni di track record, doValue è il principale fornitore di servizi di asset non-performing (crediti e beni immobiliari) in Sud Europa.

La mission di doValue è creare valore per banche e investitori e contribuire alla crescita favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.

EBITDA1

(esclusi gli elementi non ricorrenti)

Ricavi Lordi1

Nel corso degli ultimi anni, doValue ha registrato una forte espansione dei principali indicatori economico-finanziari, grazie sia a un percorso di crescita organica, sia a operazioni di M&A che ne hanno accelerato la diversificazione geografica e di prodotto, pur nell'ambito di un'attenta disciplina finanziaria.

1° in Sud Europa, presente in 5 mercati

doValue è leader di mercato in Italia, Spagna, Grecia e Cipro, mercati caratterizzati da significative opportunità di crescita, in considerazione degli elevati livelli di asset non-performing in crescita post Covid e del forte interesse da parte di investitori internazionali.

Aree di attività

doValue fornisce servizi di gestione lungo tutto il ciclo di vita di gestione dei crediti e degli asset real estate:

  • Servicing di crediti performing e early arrears
  • Servicing di crediti UTP (unlikely-to-pay)
  • Servicing di crediti NPL (non-performing-loans)
  • Servicing di asset immobiliari rivenienti da azioni di recupero di crediti non-performing
  • Servizi di fornitura di dati e altri Servizi ancillari all'attività di servicing.

doValue fornisce inoltre ulteriori servizi ancillari a supporto di investitori in asset non-performing quali:

  • Master Servicing e strutturazione di cartolarizzazioni
  • Due Diligence
  • Altri servizi quali la fornitura e la gestione dei dati relativi al credito.

Circa 3.200 dipendenti

Il modello operativo di doValue prevede una capillare presenza territoriale e una profonda conoscenza delle peculiarità delle giurisdizioni nelle quali opera.

Modello di business

Il modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.

I clienti doValue

Banche: attraverso contratti di lungo termine, che prevedono anche la gestione dei flussi futuri di NPE, doValue supporta alcuni dei principali istituti finanziari europei nell'ottimizzazione dei loro processi di gestione dei crediti problematici, migliorandone l'asset quality e accelerandone i percorsi di de-risking.

Investitori specializzati: doValue supporta i principali investitori internazionali specializzati in asset non-performing nel raggiungimento dei propri obiettivi, offrendo un portafoglio completo di servizi di gestione dei loro investimenti sin dalla fase di due diligence e strutturazione.

INTRODUZIONE

Un modello di business attraente

Piattaforma di servicing indipendente e capital light, modello di business basato su commissioni, limitato utilizzo del capitale, focus su attività ad alto valore aggiunto

SERVIZI OFFERTI

Servicing

doValue fornisce un insieme di servizi integrati per la gestione di asset non-performing (crediti e asset real estate) ai suoi clienti (banche e investitori), con l'obiettivo di supportarli nei loro obiettivi di recupero di valore.

ALTRI SERVIZI

Special Servicing Master Servicing REO Servicing
Ristrutturazione
e liquidazione
del credito.
Gestione amministrativa
e strutturazione
dei veicoli
di cartolarizzazioni.
Commercializzazione,
lo sviluppo e la gestione
di asset real estate.
Attività
di due diligence
Servizi Ancillari
Gestione e fornitura
di dati e altri servizi
a supporto
del Servicing.

Banche e investitori affidano a doValue la gestione di crediti e beni immobili di loro proprietà sia attraverso partnership di lungo termine, sia attraverso contratti di più breve durata nell'ambito delle varie operazioni di investimento in portafogli di asset non performing. doValue viene scelta per alcune caratteristiche distintive quali: la propria esperienza ventennale, la tecnologia e l'efficienza di processo.

doValue è caratterizzata da un business model di servicer indipendente, aperto a tutte le banche e gli investitori specializzati del settore, che prevede una struttura semplice di remunerazione basata su commissione fisse e variabili senza contemplare investimenti diretti in portafogli di crediti o beni immobiliari - dunque "asset-light" e senza rischi diretti di bilancio.

Nell'ambito dei diversi asset non-performing, doValue si focalizza su quei segmenti in cui è possibile svolgere attività a più alto valore aggiunto quali: gestione di crediti bancari di dimensione medio-grande, di origine corporate e assistiti da garanzie immobiliari. In aggiunta, doValue è in grado di supportare le banche sin dalle prime fasi di gestione del credito performing (Early Arrears e UTP) e anche nella valorizzazione ottimale del portafoglio real estate di proprietà riveniente da azioni di recupero del credito (REO).

Il Piano Industriale 2022-2024 conferma doValue come operatore di riferimento nel settore del credit servicing nel Sud Europa con un modello di business efficiente, indipendente e capital light.

Tale modello è caratterizzato da diversi elementi di forza quali la sua semplicità, la visibilità di lungo termine di ricavi ed EBITDA, la capacità di offrire a tutte le banche ed investitori che operano nel settore dei crediti deteriorati un ampio grado di diversificazione in termini di prodotti e aree geografiche.

Il posizionamento competitivo di doValue è inoltre protetto da alte barriere all'ingresso, principalmente legate agli investimenti relativi ai sistemi IT ed al patrimonio di dati raccolti in molti decenni di attività.

Punti di Forza

• Nessuna acquisizione di portafogli di credito • Fabbisogno di investimenti limitato (solo IT) • Investimenti limitati in portafogli (co-investimenti)

• Protezione in caso di vendita di portafogli da parte dei clienti

• Nessun conflitto di interesse strutturale con i clienti • Capacità di collaborare con ogni banca/investitore

• Diversificazione di clienti, prodotti e mercati • Esposizione ai mercati post-COVID più interessanti

• Lo stock di NPE cresce durante le recessioni • Il recupero aumenta in periodi di ripresa economica

• Contratti a lungo termine (10+anni) • Ricavi ricorrenti e altamente prevedibili • Commissione fissa + commissione variabile

• Indennizzi contrattualizzati

• Dimensione, IT e dati • Termination fees elevate • Carenza di talenti specializzati

1

Capital light

Alta visibilità

Protezione

Indipendenza

Diversificazione

Alte barriere all'ingresso

Resiliente attraverso i cicli economici

2

3

4

5

6

7

Performing Loans

Early

Diversificazione (2019-2021)

Outsourcing

Banche Cessioni / Cartolarizzazioni Investitori

Business Model

Outsourcing

Development

Diversificazione (2019-2021)

Credit Servicing & Real Estate Management

Punti di Forza

• Nessuna acquisizione di portafogli di credito • Fabbisogno di investimenti limitato (solo IT) • Investimenti limitati in portafogli (co-investimenti)

Arrears UTPs NPLs REOs Real Estate

Prodotto Core

• Protezione in caso di vendita di portafogli da parte dei clienti

• Nessun conflitto di interesse strutturale con i clienti • Capacità di collaborare con ogni banca/investitore

• Diversificazione di clienti, prodotti e mercati • Esposizione ai mercati post-COVID più interessanti

• Lo stock di NPE cresce durante le recessioni • Il recupero aumenta in periodi di ripresa economica

• Contratti a lungo termine (10+anni) • Ricavi ricorrenti e altamente prevedibili • Commissione fissa + commissione variabile

• Indennizzi contrattualizzati

• Dimensione, IT e dati • Termination fees elevate • Carenza di talenti specializzati

1

Outsourcing

Performing Loans

Capital light

Early

Diversificazione (2019-2021)

Alta visibilità

Protezione

Indipendenza

Diversificazione

Alte barriere all'ingresso

Resiliente attraverso i cicli economici

2

3

4

5

6

7

Punti di Forza

Banche Cessioni / Cartolarizzazioni Investitori

Business Model

Credit Servicing & Real Estate Management

Arrears UTPs NPLs REOs Real Estate

Prodotto Core

Development

Diversificazione (2019-2021)

Outsourcing

INTRODUZIONE

Il mercato di riferimento

Esposizione attraente al mercato degli asset non-performing in Sud Europa

L'attività di servicing di asset non-performing (crediti e real estate) in Europa beneficia di trend strutturali che spingono banche e investitori ad un maggior ricorso ad attività di outsourcing per la gestione dei propri attivi.

Nonostante le numerose cessioni effettuare dalle banche verso investitori professionali negli ultimi anni, lo stock di crediti non-performing in Europa delle banche, e le relative garanzie immobiliari, costituiscono un significativo mercato di riferimento per i servicer e continuano ad attrarre l'interesse degli investitori specializzati.

In particolare, vi è una significativa concentrazione di queste tipologie di asset in Sud Europa, mercato caratterizzato da NPL ratio superiori alla media e maggiore urgenza da parte delle istituzioni finanziarie a cedere portafogli di crediti o favorirne una gestione più efficiente, attraverso contratti di outsourcing con operatori specializzati, tra cui doValue.

Questi mercati sono inoltre caratterizzati da maggiore complessità di gestione, fattore che rende ancora più indispensabile l'attività dei servicer, e da buone prospettive di crescita e profittabilità per il servicing di asset immobiliari.

419

Più in generale, l'attività doValue è supportata da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno le banche ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.

Non-perfoming loans (Euro miliardi)

Southern Europe

EU Southern Europe Spagna Italia Grecia Portogallo Cipro Fonte: EBA, dati al 30 settembre 2021

Fattori di mercato strutturalmente favorevoli

Diversi i fattori a supporto del mercato di riferimento di doValue sia nel breve, medio e lungo termine

Il mercato del servicing nel Sud Europa continua a essere vivace, con gli istituti bancari particolarmente desiderosi di accelerare i progetti di miglioramento della qualità dei propri bilanci considerato l'aumento dei tassi di default previsto a valle all'esaurirsi nel 2021 del periodo di moratoria. Infatti, alcune fonti terze stimano una sostanziale creazione di nuovi NPE nel Sud Europa, pari a circa €200 miliardi nel 2022-2024 in termini di GBV.

In aggiunta, i progressi della campagna vaccinale e la fine delle principali limitazioni ad attività di foreclosure insieme alla fine delle limitazioni alla vendita di asset immobiliari sottostanti procedure concorsuali hanno supportato la normalizzazione generale delle condizioni operative del settore del credit servicing.

Più in generale, l'attività doValue è sostenuta da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che le porteranno ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.

Fattori di mercato favorevoli

Breve Termine Fine
delle Moratorie
• Aumento dei flussi di nuovi NPE previsti dal 2022 in poi
• Inflazione e potenziale aumento dei tassi di interesse peggiorano le situazioni di sofferenza
• Aumento dei crediti Stage 2 e rilevanza degli UTP (non ancora attivamente gestiti dalle banche)
Attività
dei tribunali
• Ritorno a livelli normalizzati nonostante la pandemia da COVID-19
• Piattaforme informatiche potenziate per il Sistema giuridico nazionale italiano
Medio Termine Consolidamento
dei servicer
• Aumentare le economie di scala e mantenere il pricing power
• Investimenti in tecnologia, aggregazione di piattaforme
• Aumento della produttività, performance e margini
Originators
e investitori
• Challenger banks e fintech già producono NPL
• Gli investitori specializzati detengono quantità significative di capitale non ancora investito
• doValue gode di una forte relazione con i principali investitori di NPL, tra cui Fortress e Bain
Lungo Termine Regolamentazione
bancaria
• IFRS 9 (dal 2018), calendar provisioning (dal 2019), Basilea IV (dal 2023)
• Aumento della pressione per migliorare i ratio patrimoniali
• Accantonamenti più rapidi per i crediti non performing
• Più costoso detenere e gestire internamente gli NPL
Outsourcing • Comprovata efficienza dei servizi esterni di gestione del credito
• La riduzione dei costi e la performance degli incassi rafforzano la tendenza all'outsourcing
• Flight-to-quality verso i servicer più performanti

INTRODUZIONE

Un track record di crescita profittevole

Dall'IPO crescita significativa di tutte le metriche chiave

Dalla quotazione in Borsa doValue vanta una storia di valore e un considerevole track record.

Il Gruppo ha generato un aumento pari a 2x del GBV e pari a 3x dei Ricavi Lordi dell'EBITDA (con un miglioramento in termini di EBITDA margin dal 31% al 35%). La crescita ha portato doValue a conseguire un ampio grado di diversificazione, sia in termini di clienti e di prodotti che di aree geografiche. Diversificazione ricercata per ottenere un'offerta di prodotto più completa per i clienti e un profilo di rischio più bilanciato per gli azionisti.

La crescita registrata è stata raggiunta prevalentemente tramite le acquisizioni di Altamira Asset Management e FPS rispettivamente nel 2019 e nel 2020, oggi completamente integrate.

Parallelamente, la strategia di acquisizioni si è focalizzata anche sull'innovazione, come nel caso delle operazioni di minoranza sulla fintech QueroQuitar e sulla società proptech BidX1, nonché la creazione di JV con Debitos per la costituzione della piattaforma di trading NPL doLook oggi presente in Italia e Grecia.

Gli investimenti in progetti di innovazione tecnologica consentiranno un'ulteriore accelerazione della traiettoria di crescita di doValue.

2017 2018 2019 2020 2021

Tasso di Recupero LTM / GBV (%)

4,3%

3,1%

Impatto COVID

4,2%

2,5% 2,4%

2,0

Leva Finanziaria Tasso di Recupero

2,6

2,4 2,5 2,6

Jun-19 Dec-19 Jun-20 Dec-20 Jun-21 Dec-21

Net Debt / EBITDA PF (x)

2,4

Impatto COVID

2,0

1,4 1,3

Perfezionamento dell'acquisizione di FPS

Perfezionamento dell'acquisizione di Altamira

1,5

1 Free Cash Flow storico calcolato in base ai dati riesposti. Net Debt / EBITDA PF al dic-20 calcolato in base all'EBITDA riesposto

1,8

BB / Stable Credit Rating (Fitch / S&P)

96

87

Cash Flow

105

66

di Dividendi Pagati (post IPO nel 2017) €166m Debito Rimborsato (dic-19 / giu-21)

72

Nota:

€426m Generazione di Free Cash Flow (2017-2021) €88m

2017 2018 2019 2020 2021

Free Cash Flow (€mln)

Lorem ipsum

Un track record di diversificazione

Raggiunta un notevole di diversificazione geografica e clienti, con la possibilità di operare attraverso l'intera catena del valore del credito

Il business di doValue è diventato sempre più diversificato dalla sua quotazione in Borsa: doValue da servicer NPL, focalizzato sul mercato italiano a servizio di tre principali clienti, si è evoluta in piattaforma di credit servicing leader nel Sud Europa, con un'offerta di prodotti molto completa su tutto lo spettro del credito, con un portafoglio di oltre 70 clienti diversi (che comprende banche commerciali, bad bank, investitori e veicoli di cartolarizzazione).

Note:

Dec - 16

1 Calcolato come il GBV di doValue diviso per il GBV aggregato dei servicer operanti nel sud Europa 2 I client storici sono UniCredit, Fortress e Intesa Sanpaolo

Diversificazione post-IPO

Ricavi Lordi (€mln) EBITDA ex NRIs (€mln)

2016 2021

201

margine EBITDA

81 Un track record di resilienza

149

64 206 31% margine EBITDA Generazione di cassa significativa e consistente, riduzione dell'indebitamento post M&A e resilienza operativa, solo marginalmente influenzata dal COVID

2016 2021

La storia di doValue dalla sua IPO dimostra l'attrattività e la resilienza del suo modello operativo, che ha costantemente prodotto un Free Cash Flow (pre-dividendi e pre-M&A) di oltre €60 milioni e ha consentito un sostanziale deleveraging post-M&A. Inoltre, il Gruppo ha saputo affrontare la pandemia di COVID con solidità, preservando un margine EBITDA superiore al 30% e un mantenendo un Tasso di Raccolta elevato.

572

Nota:

1 Free Cash Flow storico calcolato in base ai dati riesposti. Net Debt / EBITDA PF al dic-20 calcolato in base all'EBITDA riesposto

Lorem ipsum

dic-16 dic-21

Gross Book Value (€mld)

Evoluzione strategica di doValue

Guidare l'evoluzione dell'industria del credit servicing in un mercato di riferimento più ampio

Il percorso di doValue dalla sua quotazione in borsa ha già visto il raggiungimento di un forte grado di diversificazione e maggiori dimensioni sulla scia delle acquisizioni effettuate (Altamira Asset Management e FPS). Queste acquisizioni sono state completamente integrate ed è già stato avviato un'attività di cross fertilisation che si svilupperà ulteriormente nei prossimi tre anni.

GROW

ENHANCE

TRANSFORM

INNOVATE

CARE

INTRODUZIONE

di riferimento più ampio

Raggiungere Intraprendere Rafforzare partnership strategiche Guidare l'evoluzione del settore I pilastri strategici di doValue 2024

diversificazione e dimensione critica/scala integrazione e cross fertilisation tra regioni e di lungo termine con banche e investitori in un mercato del credit servicing attraverso investimenti Il Piano Industriale 2022-2024 si basa su cinque pilastri: Grow, Enhance, Transform, Innovate and Care

La visione per "doValue 2024" gravita principalmente attorno alla capacità del Gruppo di guidare l'evoluzione del settore del credit servicing tramite investimenti in tecnologia e tramite la propria abilità nel rafforzare partnership strategiche e di lungo periodo con banche ed investitori in un mercato di riferimento più ampio. 2017-2020 2020-2021 2022-2024 … e oltre

in Tecnologia

INTRODUZIONE

Grow

Attesa una crescita dei Ricavi Lordi ed EBITDA nel periodo del Piano Industriale 2022- 2024, nonostante una sostanziale stabilità del livello complessivo di GBV. È inoltre previsto un miglioramento del vintage medio del GBV tramite un aumento del Collection Rate e l'assegnazione di nuovi mandati con volumi paragonabili agli ammontari vinti degli ultimi 3 anni. L' attività di rotazione delle masse in gestione, insieme ad un maggiore cross selling di prodotti e servizi tra paesi, consentirà quindi di estrarre maggiori ricavi a parità di GBV. Tali risultati verranno ottenuti con un uso molto limitato del capitale, in linea con il business model asset light di credit servicer. Ulteriore upside potrebbe derivare da una possibile accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento.

Il Piano Industriale 2022-2024 prevede di aumentare il livello di fertilizzazione tra le regioni in termini di prodotti, capacità e adozione dei migliori modelli operativi. Il piano include uno sviluppo ulteriore delle piattaforme REO e Early Arrears create in Italia ed in Grecia e l'attivazione dei servizi UTP e Early Arrears in Spagna, insieme ad un'offerta più ricca di servizi ancillari in Spagna, Cipro e Portogallo.

All'IPO 2021 2024
NPL
REO -
UTP -
Early Arrears -
Servizi
Allargamento del portafoglio prodotti rispetto allo status quo
Sfruttare pienamente le piattaforme già predisposte
nel 2020-2021 per generare ricavi nel 2022-2024

Transform

Il programma doTransformation che al centro del Piano Industriale 2022-2024 farà leva sulla struttura di Gruppo di recente creazione ed è orientato a supportare la crescita dei ricavi ed il controllo e riduzione dei costi, anche tramite un approccio migliorativo all'outsourcing. Trasformazione significa estrarre più ricavi per unità di GBV gestito, migliorare la produttività in modo da abbassare il costo per unità di GBV gestito, aggiornare il modello operativo per ridurre il punto di break-even di costo e rafforzare il capitale umano.

L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente tech-intensive.

Strategia di innovazione sviluppata internamente (Innovation Centre) e attraverso M&A

Favorire una crescita sostenibile di lungo termine

Ampliare il perimetro del mercato di riferimento

Nuovi servizi e value proposition per clienti esistenti e nuovi

2020

2021

2021

Pipeline di acquisizioni (non inclusa nel Piano Industriale 2022-2024)

Diminuire la correlazione con il ciclo del credito

• Joint venture tra doValue e Debitos • Piattaforma di trading NPL online

  • Sfruttare il calendar provisioning

• Società irlandese di proptech • Piattaforma di aste immobiliari online - Sia asset in bonis che deteriorati

la sua crescita con terze parti

Prop-Tech e Fin-TechBig Data e Artificial IntelligenceCredit Info, Legal Services e BPOEarly delinquencies e Granular UTPs

Budget per l'innovazione pari al 10% del piano doTransformation (2022-2024)

• Azienda fintech brasiliana

• Partnership esclusiva per NPL italiani e greci (espansione in Spagna)

• Partnership per sviluppare BidX1 all'interno di doValue e supportare

• Ha generato €6 milioni di ricavi dalla sua creazione

• App per piattaforma di gestione del credito unsecured • Importare strategie di recupero innovative in Europa

Promuovere l'innovazione nell'ecosistema doValue

Passare da un modello labour intensive al modello basato sulla tecnologia

INTRODUZIONE

Budget per l'innovazione pari al 10% del piano doTransformation (2022-2024)

La sostenibilità è un focus primario di doValue e nel 2021 il Gruppo ha approvato il suo primo Piano di Sostenibilità. doValue ha un ruolo importante e delicato nell'ecosistema finanziario e ciò implica la necessità di agire professionalmente, responsabilmente e in modo sensibile rispetto a clienti, regolatori e debitori. In ultimo, il business di doValue è un business legato alle persone, ed è di importanza assoluta l'attenzione verso i dipendenti in termini di formazione, inclusione e ritenzione. L'approccio serio e concreto all'eccellenza operativa e alla sostenibilità è dimostrato dagli ottimi risultati ottenuti da doValue in termini sia di Servicing Rating che di ESG Rating.

Agire in modo professionale, responsabile e sensibile

I migliori Servicer Rating e ESG Rating dimostrano l'eccellenza operativa continua a vantaggio di tutte le principali parti interessate

Servicer Ratings Rating Ambito
Fitch (Special Servicer) Level 1 (feb-22) Operating
S&P (Special Servicer) Strong (feb-22) Performance
Fitch (Primary Servicer) Level 2 (feb-22) Control Systems
S&P (Primary Servicer) Strong (feb-22) IT & Operations
Fitch (Master Servicer) Level 2 (feb-22) Human Resources
ESG Rating Rating Ambito
MSCI ESG Ratings AA (Oct-21) migliorato da A Environmental
Sustainalytics Medium Risk (Apr-21) Social
Vigeo Eiris Limited Risk (Jan-21) Governance

INTRODUZIONE

fiscali 2021-2024

Dell'attuale capitalizzazione di mercato distribuita agli azionisti

Free Cash Flow atteso

Possibilità di aumentare le distribuzioni durante il piano 2022-2024 tramite dividendi aggiuntivi e/o riacquisto di azioni (in caso di attività di M&A limitata)

almeno 0,86 Crescita del Dividendo per Azione di almeno > 30% Flussirecord nel 2021

9% Dividend Yield

il 20% all'anno

2021 2022 2023 2024

Dividendo Per Azione (€)

7% Dividend Yield

0,50 per il 2022-2024 (pre-dividendi e pre-M&A) > €300mln L'anno 2021 è stato caratterizzato da flussi record, con quasi €15 miliardi di nuovo GBV aggiudicato

10% Dividend Yield

Il 2021 è stato caratterizzato da risultati record con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati attraverso un mix di nuovi clienti e clienti esistenti. Circa €3,3 miliardi di nuovo Gross Book Value sono stati ricevuti da clienti esistenti tramite contratti flusso (livello ampiamente superiore al target di €2,0 miliardi) e circa €11,4 miliardi di nuovi mandati sono stati aggiudicati da doValue (livello ampiamente superiore al target di €7,0-9,0 miliardi). I dati menzionati includono Project Frontier (mandato da €5,7 miliardi in Grecia, firmato nell'ottobre 2021 e acquistato da doValue per €35 milioni). Dividend Yield calcolato sul prezzo di Borsa a fine 2021

Nota:

6% Dividend Yield

L'attività di doValue è molto diversificata in termini di clienti, aree geografiche e prodotti

Un GBV ben diversificato per regione e tipo di cliente

  • La maggiore quota di ricavi rispetto a GBV proveniente dalla Regione Ellenica e dall'Iberia riflette la differenza tra vintage medio (e le commissioni più elevate) rispetto all'Italia > I vintage più giovani portano a tassi di raccolta più elevati e maggiori ricavi
  • La maggiore quota di ricavi rispetto a GBV da banche commerciali riflette commissioni superiori alla media relative ai contratti acquisiti
    • In particolare, in relazione ai contratti con Santander e Eurobank.

• Nota:

• 1 Ricavi Lordi includono solo i Ricavi di Servicing

INTRODUZIONE

Un GBV ben diversificato per prodotto e tipo di security

  • I prodotti diversi dal segmento NPL sono caratterizzati da commissioni più elevate, e sono ben radicati nelle varie aree geografiche, come di seguito elencato: REO ben sviluppato in Spagna e Cipro
  • UTP ben sviluppato sia in Italia che in Grecia
  • Early Arrears ben sviluppato in Grecia e progetto pilota da lanciare in Italia a marzo 2022
  • GBV di alta qualità composto principalmente da attivi secured di grandi dimensioni.

• Note:

• 1 Ricavi Lordi inlcudono solo i Ricavi di Servicing

• 2 Suddivizione ipotizzata in linea con il GBV

Performance regionale

Un'esposizione regionale molto ben bilanciata

FOCUS SULL'ITALIA

Il mercato italiano ha raggiunto un alto grado di maturità e la maggior parte delle banche ha ampiamente sfruttato lo schema delle cartolarizzazioni (anche nella fattispecie GACS) per deconsolidare portafogli. In questo contesto, doValue negli anni ha proattivamente adattato il proprio business ad un mercato con commissioni più basse e in particolare ha lavorato nell'assicurarsi mandati ampliando la propria base clienti. Il Piano Industriale 2022-2024 per l'Italia è basato su una crescita dei ricavi derivante da una forte attività di origination e da un miglioramento dei tassi di recupero, dall'aumento verso attività più profittevoli quali gli UTP e gli Early Arrears e da un attento controllo dei costi. Complessivamente, l'aspettativa in Italia è di un CAGR dei Ricavi Lordi low-single digit nel 2021-2024, e un CAGR dell'EBITDA high-single digit, raggiungendo un miglioramento del margine EBITDA.

FOCUS SULLA REGIONE ELLENICA

Il mercato nella regione ellenica è ancora nella sua prima fase di sviluppo, con i principali credit servicer nati da pochi anni a seguito di spin off bancari e commissioni significativamente più alte rispetto agli altri mercati in Europa. Tale fase iniziale di sviluppo del settore, combinata con una struttura del mercato dei servicer relativamente concentrata, comporta che i livelli commissionali rimarranno relativamente alti da qui in avanti. In aggiunta, gli NPL ratio nella regione rimangono ampiamente al di sopra del target del 5% stabilito dalla BCE, il che lascia prevedere nel breve termine una vivace attività di cessione di portafogli da parte delle banche verso investitori specializzati. Tali fattori rendono la regione ellenica un mercato particolarmente attrattivo per doValue. In quest'area doValue ha un'offerta di prodotto molto completa (NPL, REO, UTP, Early Arrears, Servizi Ancillari). Ne deriva la centralità del mercato ellenico all'interno del Piano Industriale 2022-2024. L'attesa di una forte attività di origination in un contesto di mercato dinamico, porterà ad un CAGR dei ricavi lordi mid-single digit nel 2021-2024 e ad un CAGR dell'EBITDA mid to high single digit, con il margine EBITDA atteso migliorare al di sopra del livello del 50%.

FOCUS SULLA REGIONE IBERICA

La struttura del mercato del credit servicing e del real estate servicing in Iberia rimane molto frammentata e ci si attende che il processo di rinnovo del contratto Sareb stimolerà un cambiamento di mercato significativo. In data 24 febbraio 2022, Sareb ha comunicato di non aver aggiudicato il nuovo contratto a doValue (il contratto attuale scade a giugno 2022) così come a tutti i servicer attualmente attivi sul portafoglio. L'evento era già previsto come possibilità da doValue, come descritto nel Piano Industriale 2022-2024 presentato dal Gruppo il 26 gennaio 2022. Considerata la natura altamente competitiva del processo condotto da Sareb negli ultimi mesi (che si è concentrato sul livello di commissioni pagabili da parte di Sareb ai servicer), il nuovo contratto non avrebbe contribuito positivamente alla profittabilità di Gruppo, e quindi la decisione di Sareb non ha un imINTRODUZIONE

patto materiale sugli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022-2024 e sulla direzione strategica complessiva del Gruppo. Sareb è al momento un cliente rilevante di doValue in Spagna, e la decisione di Sareb comporterà una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella penisola Iberica. In aggiunta, la crescita di doValue in Spagna nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi. Il Piano Industriale in Iberia ipotizza CAGR 2021-2024 dei Ricavi Lordi low single-digit, e un EBITDA stabile, portando quindi ad un margine EBITDA superiore al 20%. Un'area di ulteriore crescita in Iberia è rappresentata dalla possibilità da parte delle maggiori banche commerciali, di esternalizzare la gestione degli UTP e Early Arrears, un'opportunità rilevante per doValue che sarebbe quindi in grado di fare leva sul suo consolidato track record sia in Italia che in Grecia.

Performance regionale nel 2021

doValue
Group
Italia Regione
Ellenica
Iberia
Collections €5,7mld €1,7mld
(30% del totale)
€1,3mld
(23% del totale)
€2,7mld
(47% del totale)
Collection Rate 4,3% 2,4% 6,0% 6,6%
Ricavi Lordi €572mln €180mln
(31% del totale)
€220mln
(38% del totale)
€172mln
(30% del totale)
EBITDA ex NRIs €201mln €40mln
(20% del totale)
€119mln
(59% del totale)
€42mln
(21% del totale)
Margine EBITDA
ex NRIs
35% 22% 54% 25%

• Note:

• 1 Collections escludono il curing

• 3 Collections rate calcolato sulla base del GBV in stock per l'intero 2021

Remunerazione degli azionisti

Un'attraente remunerazione degli azionisti basata su una nuova politica dei dividendi

Il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato di proporre agli azionisti un dividendo relativo all'esercizio 2021 pari a €0,50 per azione.

Come discusso in sede di presentazione del Piano Industriale 2022-2024, tenutasi il 26 gennaio 2022, la forte generazione di cassa attesa per i prossimi tre anni, e l'orientamento verso una crescita maggiormente guidata dallo sviluppo organico nell'arco del Piano Industriale permette a doValue di rivisitare la propria politica di dividendi verso una formulazione che consente maggiori distribuzioni agli azionisti e una maggior visibilità sulle stesse.

In particolare, doValue si impegna ad erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024, ovvero di pagare dividendi totali di almeno €200 milioni in riferimento agli esercizi 2021-2024. doValue si riserva la possibilità di incrementare ulteriormente le distribuzioni agli azionisti tramite dividendi e / o share buy-back nel caso l'attività di M&A fosse limitata.

Nota:

Dividend Yield calcolato sul prezzo di Borsa a fine 2021

2017 (onboarded)

Target per il 2021 Actual per il 2021

3,3 2,0

4,7

3,0

2018 (onboarded)

1,7 1,2

14,4

13,2

2019 (onboarded)

Panoramica dei flussi 2017-2021 (€ mld)

Forward Flows Nuovi Mandati

Forward Flows nel 2021 (€ mld) Nuovi Mandati nel 2021 (€ mld)

+1,6x +1,4x

2020 (onboarded)

7,0 - 9,0

3,3 4,8 4,4

11,4 8,6 8,7

13,0 13,5

2021 (aggiudicati)

11,4

Target per il 2021 Actual per il 2021

14,7

INTRODUZIONE

La sostenibilità per il Gruppo

Negli ultimi anni doValue ha integrato la Sostenibilità economica, sociale e di governance nella propria strategia di business per generare valore sostenibile di lungo termine per azionisti, investitori, dipendenti, clienti e comunità.

Al fine di rafforzare il proprio percorso verso la creazione di valore condiviso, nel 2021 doValue ha definito la propria strategia sui temi ESG (Environment, Social, Governance) pubblicando il primo Piano di Sostenibilità per il triennio 2021-2023 che rappresenta una tappa fondamentale del percorso avviato nel 2016.

Il Piano di Sostenibilità 2021-2023, nato dall'ascolto dei propri Stakeholder e dalla volontà di contribuire attivamente a un futuro più inclusivo e sostenibile, ha coinvolto il Management e diverse funzioni di tutte le società del Gruppo.

Un percorso condiviso e approvato dal Comitato Rischi e dal CdA di doValue a dicembre 2021, che si focalizza su tre aree di impegno coerenti con la strategia di business e in linea con gli obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile SDGs - Sustainable Development Goals dell'Agenda 2030 delle Nazioni Unite:

La Sostenibilità del Gruppo è diventata una componente integrante delle attività, dei processi e della strategia aziendale e rappresenta un driver fondamentale nelle scelte strategiche e finanziarie del Gruppo.

Le aree di impegno del Piano di Sostenibilità sono state inserite nel Piano Industriale 2022-2024 di Gruppo presentato a gennaio 2022, con l'obiettivo di perseguire un miglioramento continuo del proprio business e allo stesso tempo contribuire al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sociale, ambientale e di governance.

Nella definizione dei driver strategici e dei relativi impegni sono state tenute in considerazione le priorità definite nell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG).

Gli obiettivi e i target specifici, sia quantitativi che qualitativi, che il Gruppo si è posto in un'ottica di miglioramento continuo delle proprie performance di sostenibilità e su cui misurarsi nel triennio 2021-2023 sono finalizzati a:

  • sviluppare attività di business condotte in conformità alla normativa vigente e ai più alti standard etici e morali;
  • consolidare i sistemi di gestione della sicurezza delle informazioni e assicurare il massimo rispetto della privacy;
  • diffondere una cultura di inclusività;
  • promuovere la soddisfazione, la salute e il benessere di dipendenti e collaboratori;
  • valorizzare e supportare le comunità dei territori.

OPERARE RESPONSABILMENTE

Responsabilità Sociale

Il nostro business richiede di misurare le performance non solo dal punto di vista finanziario ma anche dal punto di vista delle tematiche ESG: la parte Sociale riveste un ruolo fondamentale per doValue.

Nell'interesse della collettività ricerchiamo soluzioni volte a perseguire la migliore strategia di gestione, prediligendo l'accordo stragiudiziale con il cliente debitore, evitandogli le vie giudiziarie, lunghe ed onerose e consentendogli di ristabilire un equilibrio finanziario per tornare a svolgere un ruolo economicamente attivo.

I principi di correttezza, responsabilità e integrità guidano le nostre attività e le relazioni secondo standard di condotta coerenti con quelli indicati nel Codice Etico di Gruppo e nel Codice Deontologico per la Rete Esterna.

Le attività vengono svolte nel pieno rispetto dei diritti e della dignità dei clienti debitori verso cui agiamo con trasparenza, sensibilità ed assoluta correttezza.

Tendiamo ad assumere un approccio conciliativo e conservativo che permetta al cliente debitore di risolvere le pendenze. Ogni soluzione viene parametrata alle delegation autority concesse, oppure sottoposta al comitato del cliente. Tutte le azioni poste in essere sono in linea con la normativa vigente in tema di tutela del consumatore (per i privati), nonché delle normative endofallimentari che tutelano le imprese in crisi.

Attenzione alle Persone

doValue riconosce il valore delle persone che ogni giorno, con impegno e dedizione, contribuiscono allo sviluppo delle attività del Gruppo e alla creazione di valore nel medio e lungo termine.

L'attenzione alle persone si traduce anche nel supporto alle comunità locali e ai territori in cui doValue opera. Con l'obiettivo di favorire l'inclusione sociale, sostenere le comunità che vivono in condizioni svantaggiate, doValue da anni sceglie di aderire a campagne di sensibilizzazione a favore di Onlus e Organizzazioni benefiche che operano per il benessere della collettività.

doValue considera inoltre la diversità e l'inclusione due elementi fondamentali della propria cultura aziendale ed al centro del proprio sistema valoriale e per questo si impegna a promuovere il valore di ogni persona e a creare un ambiente di lavoro che sia rispettoso, collaborativo ed inclusivo. Questo si traduce in un costante ascolto delle esigenze delle proprie persone ed in azioni concrete volte a favorire il benessere individuale e aziendale.

Attenzione all'Ambiente

doValue è attenta alle tematiche relative alla sostenibilità ambientale e compie ogni giorno azioni concrete per affrontare in maniera proattiva la sfida dell'inquinamento, ridurre gli impatti sull'ambiente generati dalle proprie attività e fare in modo che le future generazioni possano contare su un pianeta più pulito, vivibile e sostenibile.

A conferma del proprio impegno per l'ambiente, sono state redatte delle "Guidelines sulle tematiche ambientali", con l'obiettivo di definire principi e buone prassi che orientino i comportamenti quotidiani e i progetti che il Gruppo decide di sostenere a favore dell'ambiente.

Rating ESG

A conferma dell'impegno del Gruppo nell'adozione delle migliori pratiche nell'interesse dei suoi Stakeholder, MSCI ESG Ratings ha costantemente migliorato il Rating da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. Il framework ESG di doValue è attualmente valutato anche da Sustainalytics (con una valutazione a "rischio medio") e da Vigeo Eiris (con una valutazione a "rischio limitato").

La Politica di Sostenibilità del Gruppo

L'integrazione della sostenibilità all'interno del sistema normativo aziendale ha portato alla definizione della Politica di Sostenibilità del Gruppo doValue che fornisce i Princìpi Guida relativi agli ambiti sociali e ambientali individuati come prioritari e promuovere una cultura aziendale orientata allo sviluppo sostenibile.

La Politica di Sostenibilità si applica a tutte le realtà del Gruppo ed è stata redatta coerentemente con i principi e i valori definiti dal Codice Etico, i Modelli di Organizzazione, Gestione e Controllo che le Società del Gruppo hanno adottato ai sensi del D.Lgs.n. 231/2001 e le altre policy e procedure approvate dal Consiglio di Amministrazione.

Governance Sostenibile

Il costante coinvolgimento e impegno del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Rischi Parti Correlate e Sostenibilità sono un chiaro indicatore di quanto le tematiche ESG rivestano un ruolo centrale nella Governance del Gruppo.

Cariche sociali e società di revisione

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente GIOVANNI CASTELLANETA

Amministratore Delegato ANDREA MANGONI

Consiglieri FRANCESCO COLASANTI (2)

EMANUELA DA RIN GIOVANNI BATTISTA DAGNINO (4) NUNZIO GUGLIELMINO (1) ROBERTA NERI (4) GIUSEPPE RANIERI MARELLA IDI MARIA VILLA (2) CRISTINA FINOCCHI MAHNE (3)

COLLEGIO SINDACALE

Sindaci supplenti SONIA PERON

SOCIETÀ DI REVISIONE EY S.p.A.

Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari

Presidente NICOLA LORITO (6)

Sindaci effettivi FRANCESCO MARIANO BONIFACIO (6) CHIARA MOLON (5)

MAURIZIO DE MAGISTRIS

ELENA GOTTARDO

(1) Presidente Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (2) Membro Comitato per le Nomine e per la Remunerazione (3) Presidente Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (4) Membro Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità (5) Presidente dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001 (6) Membro dell'Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001

Struttura del Gruppo

doValue è uno dei principali operatori in Sud Europa nei servizi per la gestione di crediti e beni immobiliari (Servicing), per clienti Banche e Investitori, con asset in gestione pari a circa €150 miliardi a fine 2021 (gross book value).

Nel grafico seguente è esposta la composizione del Gruppo al 31 dicembre 2021 che riflette il percorso di crescita e di diversificazione realizzato in 21 anni di attività, attraverso uno sviluppo organico e per linee esterne.

INTRODUZIONE

La Capogruppo doValue S.p.A., società di Servicing regolata dall'articolo 115 T.U.L.P.S.1 , e le sue controllate svolgono attività di Servicing di asset PL, Early Arrears, UTP, NPL e Real Estate, ed erogano servizi ancillari per business information e per Master Servicing operando su una specifica area di business o su uno specifico mercato geografico.

doValue nasce nel 2016, dei due più grandi servicer italiani: UCCMB, originariamente parte del Gruppo UniCredit, e doNext (già Italfondiario), attiva dal 2000 in partnership con primari investitori specializzati.

A luglio 2017 il titolo doValue debutta in Borsa, con collocamento presso investitori istituzionali. Le azioni doValue sono identificate con codice ISIN IT0001044996 e codice alfanumerico DOV [Bloomberg: DOV IM].

Tra il 2018 e il 2019 doValue attraversa una fase di forte espansione e profonda diversificazione, con l'ingresso dapprima nel mercato greco con un mandato dalle quattro banche sistemiche locali, poi nel più ampio mercato del Sud Europa, con l'acquisizione di Altamira Asset Management, servicer attivo in Spagna, Portogallo e Cipro e leader nella gestione di asset real estate. Lo sviluppo di doValue è proseguito nel mercato italiano con l'acquisizione di nuovi mandati di gestione da parte di banche e investitori, in particolare con la leadership nel servicing di cartolarizzazioni assistite da garanzia statale "GACS".

A fine 2019 doValue annuncia l'acquisizione di FPS (oggi doValue Greece), servicer greco con oltre €26 miliardi di asset in gestione, che ha permesso al Gruppo di raggiungere la leadership anche nel promettente mercato ellenico. Il perfezionamento dell'acquisizione di FPS, completato a giugno 2020, rappresenta un ulteriore passo in avanti nel rafforzamento della leadership di doValue nel mercato del servicing in Sud Europa, attraverso un modello di business "asset-light" che non prevede investimenti diretti in portafogli di asset e mira a perseguire una sempre maggiore diversificazione nella catena del valore del credito.

doValue: una storia di crescita e diversificazione

INTRODUZIONE

I risultati di sintesi e gli indicatori

da parte del management.

dei valori presentati.

economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità

I risultati di sintesi e gli indicatori economico-patrimoniali sono basati sui dati di contabilità e sono utilizzati nel reporting direzionale per il monitoraggio delle performance da parte del management.

Essi sono altresì coerenti con le metriche di misurazione maggiormente diffuse nel settore di riferimento, a garanzia della comparabilità dei valori presentati.

0.1 Attività del Gruppo

Il Gruppo doValue fornisce servizi a Banche e Investitori per l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing").

doValue è il primo servicer in Sud Europa, con circa €150 miliardi di asset in gestione (gross book value) e più di 20 anni di track record.

Il suo modello di business è indipendente, rivolto a tutte le Banche e agli Investitori nel mercato, e "asset light": non prevede investimenti diretti in portafogli di crediti.

Le attività di doValue sono remunerate attraverso contratti di lungo termine basati su una struttura commissionale che prevede, da un lato, una commissione fissa parametrata agli asset in gestione e, dall'altro, una commissione variabile legata al risultato delle attività di servicing, come gli incassi da crediti NPL o dalla vendita di beni immobiliari di proprietà dei clienti o dalla numerosità dei servizi immobiliari e di business information forniti.

Il Gruppo fornisce servizi nelle seguenti categorie:

  • "NPL Servicing": attività di amministrazione, di gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale su portafogli di crediti prevalentemente non performing, per conto e su mandato di terzi. Nell'ambito Servicing di NPL, doValue è focalizzata su crediti corporate di origine bancaria, caratterizzati da una dimensione medio-grande e da un'elevata incidenza di garanzie immobiliari;
  • "Real Estate Servicing", attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui:
    • "Gestione delle garanzie immobiliari": attività di valorizzazione e vendita, diretta o attraverso intermediari, di beni immobili di proprietà dei clienti, originariamente posti a garanzia di prestiti bancari;

    • "Sviluppo immobiliare": analisi, realizzazione e commercializzazione di progetti di sviluppo immobiliare aventi oggetto beni di proprietà dei clienti;

    • "Property management": presidio, gestione e manutenzione del patrimonio immobiliare dei clienti, con l'obiettivo di massimizzarne la redditività attraverso la vendita o la locazione;

  • "UTP Servicing": attività di amministrazione, gestione e ristrutturazione di crediti classificati "unlikely-to-pay", per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di favorire la transizione degli stessi allo status di "performing"; tale attività è svolta primariamente dalle controllate doNext (già Italfondiario), regolata ai sensi dell'art. 106 T.U.B. (intermediario finanziario), e doValue Greece, regolata ai sensi della legge greca 4354/2015 (NPL Servicer con licenza e supervisione di Bank of Greece);
  • "Early Arrears e performing loans servicing": attività di gestione di crediti performing o in arretrato inferiore ai 90 giorni, non ancora classificati come non-performing, per conto e su mandato di terzi, con l'obiettivo di supportare il creditore e favorire una rapida transizione allo status di "performing";
  • "Master Legal": attività di gestione delle procedure giudiziali di ogni ordine e grado relativamente ai crediti, prevalentemente non performing, in gestione di doValue su mandato di terzi;
  • "Dati e Servizi ancillari": raccolta, elaborazione e fornitura di informazioni commerciali, immobiliari (attraverso la controllata doData) e legali che hanno ad oggetto i debitori e altri servizi strettamente connessi all'attività di recupero crediti, tra cui:
    • "Due Diligence": servizi di raccolta e organizzazione dati in ambienti di data room, di consulenza per l'analisi e la valutazione dei crediti per la predisposizione di business plan riguardanti l'attività di Riscossione e Recupero;

    • "Master Servicing e Strutturazione": servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione;

    • "Co-investimento": attività di Co-investimento in portafogli di crediti con primari investitori finanziari, dove l'attività sia strumentale all'ottenimento di contratti di servicing. L'attività viene svolta sottoscrivendo titoli emessi da veicoli di cartolarizzazione.

doValue e doNext (già Italfondiario), in qualità di Special Servicer, hanno ricevuto i seguenti giudizi di rating, confermati a febbraio 2022: "RSS1- / CSS1-" da Fitch Ratings e "Strong" da Standard & Poor's che rappresentano i più elevati giudizi di Servicer Rating tra quelli assegnati agli operatori italiani del settore, attribuiti alle due società sin dal 2008 prima di ogni altro operatore del settore in Italia. Nel 2017 è stato assegnato a doValue anche il Master Servicer Rating di RMS2/CMS2/ABMS2 da Fitch Ratings, oltretutto migliorato nel corso del 2019 di un livello.

Nel luglio 2020 doValue ha ricevuto il Corporate credit rating di BB con outlook stabile da Standard & Poor's e da Fitch.

Tale rating è stato confermato da entrambe le agenzie nell'ambito di una nuova emissione obbligazionaria perfezionatasi il 22 luglio 2021.

0.2 Contesto macroeconomico generale

L'economia globale nel 2021 è stata caratterizzata da una forte ripresa, che deve essere interpretata nel contesto della profonda recessione dell'anno precedente causata dalla pandemia COVID-19, dai relativi periodi di lockdown e delle varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai governi mondialie dalle banche centrali. La crescita del Prodotto Interno Lordo globale nel 2021 è stimata a circa +5,9% (rispetto ad una contrazione del -3,1% nel 2020) dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022), mentre per l'Unione Europea è stimata a +5,2% (rispetto ad una contrazione del -6,4% nel 2020).

Le varie misure di stimolo economico e monetario messe in piedi dai governi mondiali e dalle maggiori banche centrali, in combinazione con la discontinuità e i disequilibri creati dai periodi di lockdown del 2020 e del 2021, hanno portato ad un aumento dell'inflazione che nelle economie avanzate è stimata dal Fondo Monetario Internazionale (World Economic Outlook, gennaio 2022) a +3,1% nel 2021 (rispetto ad un livello pari a +0,7% nel 2020). L'aumento dell'inflazione ha modificato l'atteggiamento delle principali banche centrali, in particolare negli Stati Uniti e nell'Unione Europea, e le aspettative di un aumento dei tassi di interesse ha portato alla crescita dei rendimenti obbligazionari durante la seconda parte del 2021, in particolare nei primi due mesi del 2022. Questo elemento, insieme alle tensioni geopolitiche legate alla situazione in Ucraina, hanno generato un innalzamento della volatilità nei mercati azionari e obbligazionari nei primi mesi del 2022.

Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno alle società ed alle famiglie, messe insieme dai vari governi Europei, sia in termini di moratorie sui debiti che in termini di restrizioni all'attività di pignoramento dei beni a garanzia dei debiti. Inoltre, l'avanzamento della campagna vaccinale ha portato ad una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali, con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020.

Secondo i dati dell'EBA, le banche Europee hanno registrato al 30 settembre 2021, un livello di NPEs pari a €419 miliardi, di cui €185 miliardi nei bilanci delle banche del Sud Europa (Italia €71 miliardi, Spagna €82 miliardi, Grecia €21 miliardi, Portogallo €8 miliardi e Cipro €2 miliardi). Gli NPE ratio rimangono a livelli relativamente bassi rispetto alla storia recente, con un NPE Ratio pari a 2,1% per le banche Europee e pari a 3,6% per le banche del Sud Europa (Italia 3,6%, Spagna 3,1%, Grecia 10,5%, Portogallo 3,9% e Cipro 6,9%). Si ritiene che tali livelli di NPE Ratio non siano effettivamente rappresentativi del reale grado di deterioramento del credito perché non scontino ancora appieno la fine delle moratorie e delle varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia e che siano destinati ad aumentare durante il 2022. Infatti, alcune fonti terze stimano una sostanziale creazione di nuovi NPE nel Sud Europa, pari a circa €200 miliardi nel 2022-2024 in termini di GBV.

Il mercato del servicing nel Sud Europa continua a essere vivace, con gli istituti bancari particolarmente desiderosi di accelerare i propri progetti di miglioramento della qualità dei propri bilanci in vista del previsto aumento dei tassi di default a valle all'esaurirsi del periodo di moratoria in tutto il Sud Europa nel 2021.

Più in generale, l'attività di doValue è sostenuta da elementi esogeni favorevoli nel medio-lungo termine, come l'implementazione, da parte delle banche, di regole stringenti per la contabilizzazione del credito (IFRS 9, Calendar Provisioning, Basel IV) che porteranno ad una gestione molto proattiva del proprio bilancio, in aggiunta all'atteso proseguimento della consolidata tendenza all'esternalizzazione delle attività di credit servicing.

Il 24 febbraio 2022, l'invasione militare del territorio ucraino da parte della Russia ha determinato l'inizio di una vera e propria guerra sul territorio. La crisi geopolitica, oltre ad innescare una crisi umanitaria per il popolo ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia. In particolare, la situazione di conflitto, le sanzioni economiche e finanziare imposte da diversi paesi alla Russia, e la rilevanza del territorio ucraino in termini di esportazioni di materie prime e beni agricoli primari, stanno già determinando un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte del Gruppo, ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrebbe comportare un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte del Gruppo.

0.3 Principali dati del Gruppo

Le tabelle riportano i principali dati economici e patrimoniali del Gruppo estratti dai relativi prospetti gestionali che sono rappresentati nella sezione dei Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2021.

(€/000)
Principali dati economici consolidati 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Ricavi lordi 572.051 420.535 151.516 36%
Ricavi netti 506.467 370.373 136.094 37%
Costi operativi (307.120) (253.724) (53.396) 21%
EBITDA 199.347 116.649 82.698 71%
EBITDA margin 35% 28% 7% 26%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA¹ (1.572) (10.869) 9.297 (86)%
EBITDA esclusi elementi non ricorrenti 200.919 127.518 73.401 58%
EBITDA margin esclusi elementi non ricorrenti 35% 30% 5% 16%
EBT 48.289 (658) 48.947 n.s.
EBT margin 8% (0%) 9% n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
23.744 (30.407) 54.151 n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
50.721 12.033 38.688 n.s.

¹Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati alla fusione tra doValue Greece e doValue Hellas, il rimborso assicurativo legato al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze legate a progetti di M&A

(€/000)
Principali dati patrimoniali consolidati 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 166.668 132.486 34.182 26%
Attività immateriali 545.225 564.136 (18.911) (3)%
Attività finanziarie 61.961 70.859 (8.898) (13)%
Crediti commerciali 206.326 175.155 31.171 18%
Attività fiscali 152.996 126.157 26.839 21%
Passività finanziarie 644.476 619.117 25.359 4%
Debiti commerciali 73.710 51.824 21.886 42%
Passività fiscali 113.060 91.814 21.246 23%
Altre passività 104.888 71.164 33.724 47%
Fondi rischi e oneri 44.235 87.346 (43.111) (49)%
Patrimonio Netto del Gruppo 156.645 156.011 634 0%

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Per facilitare la comprensione dell'andamento economico e finanziario, si riassumono nella tabella che segue gli indicatori alternativi di performance ("Indicatori Alternativi di performance" o "KPI") selezionati dal Gruppo. A partire dall'esercizio 2021 per rappresentare al meglio le performance del Gruppo si è deciso di inserire nella tabella seguente la ripartizione delle performance per Region. Pertanto sono stati aggiunti gli indicatori relativi al Gross Book Value, Incassi di Periodo e Incassi LTM / GBV EoP Stock per le tre Region (Italia, Iberia, Regione Ellenica). Tali dati vengono riportati, per omogeneità, anche per il periodo comparativo.

(€/000)
KPIs 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Gross Book Value (EoP) Gruppo 149.486.889 157.686.703
Incassi di periodo - Gruppo 5.743.101 4.272.111
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Gruppo 4,3% 3,1%
Gross Book Value (EoP) Italia 75.965.150 78.435.631
Incassi di periodo - Italia 1.698.356 1.386.817
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Italia 2,4% 1,9%
Gross Book Value (EoP) Iberia 41.523.359 45.098.915
Incassi di periodo - Iberia 2.726.453 1.760.061
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Iberia 6,6% 3,9%
Gross Book Value (EoP) Regione Ellenica 31.998.380 34.152.157
Incassi di periodo - Regione Ellenica 1.318.292 1.125.234
Incassi LTM / GBV EoP Stock - Regione Ellenica 6,0% 9,5%
Staff FTE / Totale FTE Gruppo 44% 43%
EBITDA 199.347 116.649
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (1.572) (10.869)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 200.919 127.518
EBITDA Margin 35% 28%
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 30%
Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo 23.744 (30.407)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
(26.977) (42.440)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
esclusi gli elementi non ricorrenti
50.721 12.033
Utile per azione (Euro) 0,30 (0,38)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (Euro) 0,64 0,15
Capex 29.640 19.735
EBITDA - Capex 169.707 96.914
Capitale Circolante Netto 132.616 123.331
Posizione Finanziaria Netta di cassa/(debito) (401.791) (410.556)
Leverage (Debito netto / EBITDA LTM PF) 2,0x 2,6x

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

LEGENDA

Gross Book Value EoP: indica il valore contabile dei crediti affidati in gestione alla fine del periodo di riferimento per l'intero perimetro di Gruppo/Italia, al lordo delle rettifiche di valore dovute all'attesa di perdite su tali crediti.

Incassi di periodo: utilizzati per il calcolo delle commissioni ai fini della determinazione dei ricavi dall'attività di servicing, consentono di illustrare la capacità di estrarre valore dal portafoglio in gestione.

Incassi LTM/GBV (Gross Book Value) EoP Stock: rapporto tra il totale degli incassi degli ultimi 12 mesi (LTM) riferiti al portafoglio di Stock esistente all'inizio dell'esercizio di riferimento e il GBV di fine periodo del relativo portafoglio di Stock gestito.

Staff FTE/Totale FTE Gruppo: rapporto tra il numero di dipendenti che svolgono attività di supporto e il numero di dipendenti totali del Gruppo full-time. L'indicatore consente di illustrare l'efficienza della struttura operativa e il focus relativo della stessa sulle attività di gestione.

EBITDA e Risultato del periodo attribuibile agli azionisti della Capogruppo: congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consentono di illustrare le variazioni della performance operativa e forniscono utili informazioni in merito alla performance economica del Gruppo. Si tratta di dati calcolati a consuntivo del periodo.

Elementi non ricorrenti: partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti: è definito come l'EBITDA riconducibile alla sola gestione caratteristica, escludendo quindi tutte le partite relative a operazioni straordinarie quali ristrutturazioni aziendali, acquisizioni o cessioni di aziende, avvio di nuove attività o ingresso in nuovi mercati.

EBITDA Margin: ottenuti dividendo l'EBITDA per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti: ottenuti dividendo l'EBITDA Ordinario per i Ricavi lordi (Gross Revenues).

Utile per azione: calcolato come rapporto tra il risultato netto del periodo e il numero di azioni in circolazione alla fine del periodo di riferimento.

Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti: è il medesimo calcolo dell'utile per azione, ma il numeratore differisce per il risultato netto del periodo esclusi gli elementi non ricorrenti al netto del relativo impatto fiscale.

Capex: investimenti in attività materiali e immateriali.

EBITDA – Capex: è l'EBITDA al netto di investimenti in attività materiali, immateriali e, congiuntamente ad altri indicatori di redditività relativa, consente di illustrare i cambiamenti delle performance operative e fornisce una indicazione in merito alla capacità del Gruppo di generare cassa.

Capitale Circolante Netto: è rappresentato dai crediti per corrispettivi fatturati ed in maturazione al netto dei debiti verso i fornitori per fatture di acquisto contabilizzate e in maturazione nel periodo.

Posizione Finanziaria Netta di cassa: è costituita dalla cassa e dalla liquidità disponibile nonché da titoli altamente liquidabili, al netto di debiti verso banche, delle obbligazioni emesse.

Leverage: è costituito dal rapporto tra la Posizione Finanziaria Netta e l'EBITDA degli ultimi dodici mesi pro-forma per tener conto di operazioni rilevanti a partire dall'inizio dell'esercizio di riferimento. Esso rappresenta un indicatore sul livello di indebitamento del Gruppo.

0.4 Risultati del Gruppo al 31 dicembre 2021

RISULTATI ECONOMICI

La tabella che segue confronta il conto economico consolidato gestionale al 31 dicembre 2021 con lo stesso periodo dell'anno precedente. Si precisa che i valori al 31 dicembre 2021 includono la piena contribuzione relativa a doValue Greece il cui closing si è perfezionato in data 5 giugno 2020, mentre i dati comparativi comprendono sette mesi di apporto economico.

(€/000)
Conto Economico gestionale 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Ricavi di Servicing: 528.626 386.082 142.544 37%
di cui: Ricavi NPE 446.097 318.442 127.655 40%
di cui: Ricavi REO 82.529 67.640 14.889 22%
Ricavi da co-investimento 8.846 429 8.417 n.s.
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 34.579 34.024 555 2%
Ricavi lordi 572.051 420.535 151.516 36%
Commissioni passive NPE (29.998) (22.147) (7.851) 35%
Commissioni passive REO (24.217) (17.407) (6.810) 39%
Commissioni passive Ancillari (11.369) (10.608) (761) 7%
Ricavi netti 506.467 370.373 136.094 37%
Spese per il personale (215.851) (172.911) (42.940) 25%
Spese amministrative (91.269) (80.813) (10.456) 13%
Totale "di cui IT" (30.183) (26.440) (3.743) 14%
Totale "di cui Real Estate" (6.159) (5.484) (675) 12%
Totale "di cui SG&A" (54.927) (48.889) (6.038) 12%
Totale costi operativi (307.120) (253.724) (53.396) 21%
EBITDA 199.347 116.649 82.698 71%
EBITDA margin 35% 28% 7% 26%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA1 (1.572) (10.869) 9.297 (86)%
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 200.919 127.518 73.401 58%
EBITDA margin esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 30% 5% 16%
Rettifiche di valore nette su attività materiali
e immateriali
(94.371) (79.313) (15.058) 19%
Accantonamenti netti (25.547) (11.272) (14.275) 127%
Saldo rettifiche/riprese di valore 545 162 383 n.s.
Utile/perdita da partecipazioni 83 (2) 85 n.s.
EBIT 80.057 26.224 53.833 n.s.
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate
al fair value
1.071 (3.466) 4.537 (131)%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (32.839) (23.416) (9.423) 40%
EBT 48.289 (658) 48.947 n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT2 (33.350) (25.139) (8.211) 33%
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 81.639 24.481 57.158 n.s.
Imposte sul reddito (15.116) (33.132) 18.016 (54)%
Risultato del periodo 33.173 (33.790) 66.963 n.s.

DEL GRUPPO

Conto Economico gestionale 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (9.429) 3.383 (12.812) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
23.744 (30.407) 54.151 n.s.
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (29.481) (47.550) 18.069 (38)%
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del
periodo attribuibile ai Terzi
(2.504) (5.110) 2.606 (51)%
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti
50.721 12.033 38.688 n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli
elementi non ricorrenti
11.933 1.727 10.206 n.s.
Utile per azione (in euro) 0,30 (0,38) 0,68 n.s.
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti
(in euro)
0,64 0,15 0,49 n.s.

¹ Gli elementi non ricorrenti nei Costi operativi includono prevalentemente oneri legati alla fusione tra doValue Greece e doValue Hellas, il rimborso assicurativo legato al contenzioso fiscale di Altamira e altre consulenze legate a progetti di M&A

² Gli elementi non ricorrenti inclusi sotto l'EBITDA si riferiscono prevalentemente a (i) piani di incentivi all'esodo pertanto riclassificati dalle spese del personale, (ii) effetto one-off dei transaction costs residui rilasciati a conto economico e legati alla chiusura del Senior Facility Loan per l'acquisizione di Altamira, (iii) poste one-off di accantonamento rischi, (iv) riconoscimento di un conguaglio prezzo nell'operazione di acquisizione di doValue Greece, (v) agli effetti del mancato rinnovo del contratto Sareb nonché a (vi) relative imposte

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Portafoglio in gestione

Al 31 dicembre 2021 il Portafoglio Gestito dal Gruppo (GBV) nei 5 mercati di riferimento di Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Cipro è pari a €149,5 miliardi, rispetto al dato al 31 dicembre 2020 pari a €157,7 miliardi, grazie ai nuovi mandati ed ai flussi relativi a contratti di lungo termine, acquisiti nel corso dell'anno al netto degli incassi perfezionati nel medesimo nel periodo. Tali dati confermano, da una parte, la bontà della scelta strategica fatta nei precedenti esercizi tramite una adeguata diversificazione geografica e, dall'altra, l'elevata capacità attrattiva del Gruppo sui vari mercati di riferimento.

Il grafico seguente mostra la distribuzione geografica del GBV: in particolare per ciascun Paese è evidenziata la quota gestita al 31 dicembre 2021.

L'evoluzione del Portafoglio Gestito che include solo portafogli onboarded, nel 2021, è stata caratterizzata da contratti relativi a nuovi clienti per circa €8,5 miliardi di cui €2,8 miliardi riferiti a contratti firmati nel 2020 e €5,7 miliardi relativi a contratti firmati nel 2021:

  • nuovi contratti per complessivi €1,4 miliardi, relativi ad un portafoglio rinveniente da un contratto sottoscritto con due primarie Banche in Spagna;
  • nuovi contratti per complessivi €4,5 miliardi, di cui €0,8 miliardi relativi a due portafogli per la gestione di posizioni NPL e UTP assegnati a seguito di un processo competitivo avviato da AMCO, €3,5 miliardi relativi al perfezionamento di cartolarizzazioni GACS in Italia e €0,2 miliardi relativi all'estensione del perimetro dei crediti in gestione in Grecia;
  • l'onboarding del portafoglio Icon relativo all'accordo con Bain Capital Credit per circa €2,6 miliardi, annunciato in data 2 luglio 2020 che prevede la gestione esclusiva di un portafoglio di crediti NPL.

Ai flussi su elencati se ne aggiungono ulteriori €3,3 miliardi provenienti da clienti esistenti onboarded tramite contratti flusso. Si segnala, inoltre, che per tale posta il target per l'anno risultava raggiunto già a partire dallo scorso mese di giugno, a testimonianza della particolare forza commerciale del Gruppo.

Con riferimento ai decrementi del GBV, si registrano nel periodo cessioni per complessivi €5,8 miliardi e write-off per complessivi €8,4 miliardi di cui €3,5 miliardi relativi al portafoglio NPL gestito a Cipro per conto di Alpha Bank che ha annunciato di volerlo cedere nel primo trimestre 2022 trasformando il contratto di gestione crediti in un contratto di consulenza al fine di permettere ad Alpha la preparazione della cessione del portafoglio.

Il Portafoglio Gestito è da considerarsi in ulteriore incremento rispetto a quanto già descritto grazie a nuovi mandati aggiudicati e attualmente in fase di on-boarding, per un totale di €8,3 miliardi di cui:

  • €5,7 miliardi relativi al nuovo mandato di servicing connesso al progetto Frontier, una importante cartolarizzazione di crediti deteriorati in Grecia, effettuata da National Bank of Greece;
  • €2,0 miliardi relativi a portafogli in gestione da primarie banche italiane e da un investitore in Grecia;
  • €0,6 miliardi relativi al Portafoglio Marina a Cipro, per il quale è stata annunciata la firma di un Memorandum of Understanding con Bain Capital Credit.

Gli incassi di Gruppo durante il periodo in esame ammontano a €5,7 miliardi, contro i €4,3 miliardi fatti registrare nel 2020. L'aumento è in parte attribuibile alle migliori performance complessive registrate in Italia e sul perimetro afferente alla controllata Altamira, e anche al contributo dei contratti di doValue Greece (presente nel 2020 per soli sette mesi). La ripartizione geografica degli incassi è la seguente: €1,7 miliardi in "Italia", €2,7 miliardi in "Iberia" (Spagna e Portogallo) e €1,3 miliardi nella "Regione Ellenica" (Grecia e Cipro).

Risultati economici

Nel corso del 2021 le condizioni legate all'emergenza sanitaria sono progressivamente migliorate anche se alcune limitazioni che erano contenute nei vari dispositivi di legge erogati tempo per tempo, hanno rallentato le attività di importanti servizi necessari allo svolgimento delle attività di servicing di crediti e asset real-estate, tra cui principalmente i tribunali e i servizi a supporto delle operazioni immobiliari. Questi provvedimenti, insieme agli interventi normativi che hanno prorogato in quasi tutti i Paesi in cui il Gruppo opera gli effetti delle moratorie sui crediti, hanno influenzato le normali attività di recupero e le condizioni di accesso usuali al business.

Pur operando in un contesto complesso sia dal punto di vista macroeconomico che sanitario, il Gruppo doValue ha fatto registrare nel 2021 Ricavi Lordi pari a €572,1 milioni, con un aumento del 36% rispetto ai €420,5 milioni a cui si attestò nel 2020. Si segnala, che il periodo in esame comprende il pieno contributo di tutte le controllate del Gruppo, mentre nel periodo comparativo l'attività della controllata doValue Greece, acquisita nel mese di giugno, rientra nei conti di Gruppo per soli sette mesi.

In termini aggregati pro-forma, includendo quindi gli effetti delle acquisizioni di Altamira Asset Management e doValue Greece dall'inizio di ogni periodo di competenza, i Ricavi Lordi del 2020 sarebbero stati pari ad €478,2 milioni. Conseguentemente, gli attuali €572,1 milioni sopra riportati farebbero registrare un incremento, a parità di perimetro, pari ad €93,9 milioni equivalenti al 20%.

I Ricavi di Servicing di asset NPE e REO, pari ad €528,6 milioni, evidenziano un incremento del 37% rispetto all'anno precedente, quando erano stati registrati ricavi pari a €386,1 milioni. L'esercizio corrente, come detto, ha beneficiato del pieno contributo di doValue Greece, ma in generale il Gruppo è stato in grado di raggiungere migliori risultati su tutte le aree geografiche in cui si trova ad operare.

L'andamento positivo delle base fee in ambito NPE (in crescita di circa il 20% rispetto allo stesso periodo del 2020), pur in un contesto di sostanziale stabilità delle fee medie sul GBV gestito, è legato alla maggiore rilevanza di questa componente di ricavo, in termini assoluti e di fee media, nei mercati del Sud Europa dove operano Altamira e doValue Greece rispetto all'Italia, elemento in grado di rafforzare ulteriormente la visibilità futura dei ricavi del Gruppo.

I Ricavi da co-investimento includono l'apporto di €8,8 milioni (€429 mila nel 2020) legati a proventi derivanti dai titoli ABS delle due cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui doValue detiene il 5%, nonché alle plusvalenze da realizzo legate alla cartolarizzazione Relais (€4,0 milioni) le cui notes mezzanine e junior erano state acquistate negli ultimi giorni del 2020 e rivendute nella prima metà di febbraio 2021 e alla cartolarizzazione greca Mexico (€4,6 milioni) le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%.

Il contributo dei Ricavi da prodotti ancillari e attività minori risulta invece più significativo, ed è pari a €34,6 milioni sostanzialmente stabili rispetto agli €34,0 milioni di dicembre 2020 che trovano origine:

  • sul perimetro Italia principalmente da proventi per servizi di elaborazione e fornitura di dati, e altri servizi strettamente connessi alle citate attività di servicing, come due diligence, master e structuring services e servizi legali;
  • sul perimetro Altamira specialmente da servizi offerti in ambito Rental, Real Estate Development e da attività diversificate in ambito Advisory e Portfolio Management.

Questi ricavi rappresentano il 6% del totale dei ricavi lordi del periodo mentre nell'esercizio precedente la loro incidenza era stata pari all'8% circa. La ragione del decremento in termini percentuali, ma a sostanziale parità di valori assoluti, va ricercata nell'aumentata capacità di produrre reddito dalle attività di servicing rispetto al precedente esercizio.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Ricavi NPE 446.097 318.442 127.655 40%
Ricavi REO 82.529 67.640 14.889 22%
Ricavi da co-investimento 8.846 429 8.417 n.s.
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 34.579 34.024 555 2%
Ricavi lordi 572.051 420.535 151.516 36%
Commissioni passive NPE (29.998) (22.147) (7.851) 35%
Commissioni passive REO (24.217) (17.407) (6.810) 39%
Commissioni passive Ancillari (11.369) (10.608) (761) 7%
Ricavi netti 506.467 370.373 136.094 37%

I Ricavi Netti, pari a €506,5 milioni, sono in aumento del 37% circa rispetto ai €370,4 milioni del precedente esercizio.

Le Commissioni passive NPE registrano un aumento complessivo del 35% (€30,0 milioni nel 2021 e €22,1 milioni nel 2020), legato al pieno contributo della controllata greca. L'aumento di tali commissioni risulta comunque meno che proporzionale rispetto all'aumento dei relativi ricavi registrando quindi un buon livello di efficienza globale.

Le Commissioni passive del servicing REO sono in aumento e pari a €24,2 milioni (€17,4 milioni nel 2020), legate essenzialmente alle maggiori masse in gestione da parte della controllata Altamira Asset Management, coerenti con l'andamento del business.

Le Commissioni passive su Business Ancillari si attestano a €11,4 milioni rispetto a €10,6 milioni del 2020 con un incremento pari al 7%.

I costi operativi, pari a €307,1 milioni, evidenziano un incremento complessivo del 21% rispetto al precedente esercizio (€253,7 milioni). Anche in questo caso l'incremento è interamente legato al più ampio perimetro di consolidamento per l'inclusione doValue Greece come detto in precedenza. L'aumento percentuale risulta quindi pari al 21% che si confronta con l'aumento pari al 37% dei ricavi da servicing NPE e REO.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Spese per il personale (215.851) (172.911) (42.940) 25%
Spese amministrative (91.269) (80.813) (10.456) 13%
di cui: IT (30.183) (26.440) (3.743) 14%
di cui: Real Estate (6.159) (5.484) (675) 12%
di cui: SG&A (54.927) (48.889) (6.038) 12%
Totale costi operativi (307.120) (253.724) (53.396) 21%
EBITDA 199.347 116.649 82.698 71%
di cui: Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (1.572) (10.869) 9.297 (86)%
di cui: EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 200.919 127.518 73.401 58%

Più in dettaglio, la crescita di €53,4 milioni è legata per €42,9 milioni ai costi del personale e per €10,5 milioni ai costi amministrativi. A testimonianza dell'efficacia della strategia di contenimento costi in atto, si segnala che il peso percentuale dei costi operativi sui Ricavi Lordi passa da circa il 60% dell'esercizio 2020 al 54% dell'esercizio 2021.

In particolare, le Spese per il personale sono in crescita del 25% rispetto al 2020, per l'allargamento dell'area di consolidamento ed il maggior peso della componente variabile della retribuzione di periodo, che nel corso del 2020 risentì in maniera notevole dell'impatto del Coronavirus. Si evidenzia inoltre che nel corso del precedente esercizio doValue ha usufruito delle misure di sostegno poste in atto dai vari Governi nazionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica. Nel corso del 2021 è continuato il programma di efficientamento delle risorse previsto anche nel Business Plan di recente approvato. Si sottolinea come il peso dei costi del personale sul totale ricavi passi dal 41% del 2020 al 38% circa del 2021. Di seguito viene esposta la tabella del numero di FTE (Full Time Equivalent) per area geografica.

Dipendenti per area geografica 31/12/2021 31/12/2020 Variazione Variazione %
Italia 994 1.020 (26) (3)%
Iberia 807 852 (45) (5)%
Regione Ellenica 1.296 1.342 (46) (3)%
Totale 3.097 3.214 (117) (4)%

Le Spese amministrative sono aumentate del 13% rispetto al 2020 attestandosi a €91,3 milioni contro €80,8 milioni nel corso del precedente esercizio. Per far fronte al manifestarsi dell'epidemia da COVID-19, il Gruppo ha messo in atto un piano organico di ulteriore razionalizzazione dei costi operativi, per creare delle maggiori economie a livello di Gruppo sfruttando le sinergie tra le diverse aree che lo compongono e che saranno ulteriormente efficientati nel periodo di attuazione del Business Plan. In questo piano è compresa anche la razionalizzazione delle varie sedi dislocate sul territorio nazionale.

In continuità con gli esercizi precedenti, tra i costi operativi di periodo sono stati individuati alcuni elementi non ricorrenti ("Non Recurring Items" o "NRIs") che vengono evidenziati a rettifica dell'indicatore EBITDA per favorire il confronto tra periodi e l'individuazione della profittabilità strutturale del Gruppo.

Tali elementi non ricorrenti, che nel precedente esercizio erano pari a €10,9 milioni, ammontano a €1,6 milioni e si riferiscono principalmente a costi relativi:

  • al progetto preliminare di acquisizione di un servicer a Cipro per le attività di advisory e due diligence ad esso sottese;
  • ai costi residuali relativi al progetto di acquisizione di doValue Greece;
  • ai costi della fusione della controllata doValue Hellas con doValue Greece;
  • al netto del rimborso assicurativo connesso all'accertamento fiscale riferito ad Altamira.

L'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti ha evidenziato una forte accelerazione attestandosi a €200,9 milioni (€127,5 milioni nel 2020) e un margine del 35% sui ricavi in crescita rispetto al 30% del periodo di raffronto.

Includendo gli oneri non ricorrenti, l'EBITDA è pari a €199,3 milioni, registrando quindi una crescita ragguardevole rispetto allo stesso dato del 2020 (€116,6 milioni). Tale risultato, pur beneficiando della maggior contribuzione della già citata controllata greca, risulta ancora più apprezzabile se si considera il quadro macroeconomico attuale.

L'EBIT del Gruppo si attesta a €80,1 milioni contro il risultato del 2020 restated pari a €26,2 come segno evidente di una maggiore marginalità complessiva.

L'EBT è pari a €48,3 milioni contro il risultato sostanzialmente in pareggio e pari a -€658 mila fatto registrare nell'esercizio precedente. In tale posta sono ricompresi i costi finanziari legati alle due emissioni obbligazionarie, il reversal dei costi in precedenza trattati al costo ammortizzato legati al finanziamento sottoscritto per l'acquisizione di Altamira ed altre poste minori legate alla contabilizzazione secondo il principio contabile IFRS-16.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
EBITDA 199.347 116.649 82.698 71%
Rettifiche di valore nette su attività materiali
e immateriali
(94.371) (79.313) (15.058) 19%
Accantonamenti netti (25.547) (11.272) (14.275) 127%
Saldo rettifiche/riprese di valore 545 162 383 n.s.
Utile/perdita da partecipazioni 83 (2) 85 n.s.
EBIT 80.057 26.224 53.833 n.s.
Risultato netto di attività e passività finanziarie
valutate al fair value
1.071 (3.466) 4.537 (131)%
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (32.839) (23.416) (9.423) 40%
EBT 48.289 (658) 48.947 n.s.

Sono inclusi nell'EBT oneri non ricorrenti per €33,3 milioni principalmente riferibili a:

  • €10,2 milioni di costi per incentivi all'esodo;
  • €7,2 milioni relativi agli effetti sugli ammortamenti legati al mancato prolungamento della gestione del contratto con Sareb;
  • €6,1 milioni relativi ad un contenzioso verso il cliente Sareb;
  • €4,6 milioni relativi al giro a conto economico dei transaction costs residui legati alla revolving facility chiusa lo scorso luglio contestualmente alla nuova emissione obbligazionaria;
  • €3,3 milioni legati al riconoscimento del net economic benefit alla controparte, all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece;
  • €1,6 milioni di elementi non ricorrenti inclusi nei costi operativi considerati nell'EBITDA, sopra menzionati.

Le Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali ammontano a €94,4 milioni, in crescita del 19% circa rispetto a €79,3 milioni fatti registrare nel precedente esercizio. La voce include principalmente l'ammortamento dei contratti di servicing del perimetro Altamira e doValue Greece per un totale di €70,1 milioni e che sono classificati nello stato patrimoniale come attività immateriali.

Il saldo della voce, inoltre, include la quota degli ammortamenti sui diritti d'uso, che derivano dalla nuova contabilizzazione dei contratti di locazione per l'introduzione dal 1° gennaio 2019 del principio IFRS 16 per un totale di €11,9 milioni. Il resto degli ammortamenti si riferisce prevalentemente a licenze software per investimenti tecnologici effettuati dal Gruppo nel periodo finalizzati al miglioramento della piattaforma IT.

Gli Accantonamenti netti risultano pari a €25,5 milioni, con un marcato incremento rispetto all'esercizio precedente pari a circa €14,3 milioni. Si tratta principalmente di accantonamenti per incentivi all'esodo, che - in linea con gli obiettivi del Business Plan - verranno erogati al personale dipendente (€10,2 milioni riconosciuti a dipendenti in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che ha aderito al piano avviato dalla Società, parzialmente compensato da rilasci di accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e da accantonamenti prudenziali per cause minori in corso. Altri accantonamenti sono riferiti ad un contenzioso verso il cliente Sareb per €6,1 milioni, alla definizione del Net Economic Benefit da riconoscere alla controparte all'interno dell'operazione di acquisizione della controllata greca doValue Greece per €3,3 e all'accantonamento delle subordination fee legate all'andamento di alcuni contratti di servicing sia in Italia che all'estero per €0,8 milioni, oltre ad altri accantonamenti residuali a fronte di controversie e svalutazioni di crediti commerciali non più esigibili.

Gli Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria ammontano a €32,8 milioni in aumento rispetto a €23,2 milioni del 2020 e riflettono principalmente il costo connesso all'onerosità delle due emissioni obbligazionarie a servizio del processo di acquisizioni effettuate in Spagna e in Grecia come attuazione della strategia di internazionalizzazione del Gruppo, nonché l'onerosità legata all'utilizzo di una revolving facility da parte della controllata spagnola.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
EBT 48.289 (658) 48.947 n.s.
Imposte sul reddito (15.116) (33.132) 18.016 (54)%
Risultato di periodo 33.173 (33.790) 66.963 n.s.
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (9.429) 3.383 (12.812) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
23.744 (30.407) 54.151 n.s.

Le Imposte sul reddito del periodo risultano pari a €15,1 milioni contro €33,1 milioni del precedente esercizio.

Tale posta risulta influenzata dal cambio di aliquota fiscale in Grecia che è diminuita di due punti percentuali determinando dei reversal positivi a conto economico soprattutto in relazione agli attivi iscritti in sede di PPA. Il tax-rate calcolato si attesta al 24,2% come effetto del maggior contributo delle controllate estere nella composizione del risultato ante imposte, se si esclude l'importo delle componenti non ricorrenti e/o indeducibili, e si normalizzano gli effetti delle imposte anticipate di Altamira S.A., del su citato cambio di aliquota in Grecia e quello dei canoni DTA.

Il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo esclusi gli elementi non ricorrenti risulta pari a €50,7 milioni, rispetto al risultato di €12,0 milioni del periodo precedente. Includendo gli elementi non ricorrenti, il Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo è pari a €23,7 milioni, rispetto al risultato negativo pari a -€30,4 milioni del medesimo periodo dell'esercizio precedente.

SEGMENT REPORTING

L'espansione internazionale di doValue nell'ampio mercato del Sud Europa con l'acquisizione dapprima di Altamira, e successivamente di doValue Greece, ha portato a rivedere la modalità in cui il Management valuta e analizza il proprio business passando da una segmentazione per clienti e linee di business ad una di tipo geografico.

Questa classificazione è legata a fattori specifici delle entità incluse in ciascuna categoria e alla tipologia di mercato. Le regioni geografiche così individuate sono: Italia, Regione Ellenica (Grecia e Cipro) e Iberia (Spagna e Portogallo).

Sulla base di questi criteri, nella seguente tabella sono riportati i ricavi e l'EBITDA (esclusi gli oneri non ricorrenti) di periodo dei segmenti di business indicati.

I ricavi lordi registrati nell'esercizio 2021 ammontano a €572,1 milioni (€420,5 milioni nel 2020) ed un EBITDA esclusi gli oneri ricorrenti pari a €200,9 milioni (€127,5 milioni nel 2020). Il segmento Italia contribuisce per il 20% all'EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti totale di Gruppo, il segmento Iberia contribuisce per il 21%, mentre il segmento Regione Ellenica con il 59%.

L'EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti sui segmenti Italia e Iberia risulta rispettivamente pari al 22% e al 25%, inferiori quindi rispetto alla Regione Ellenica che registra un risultato pari al 54%.

(€/000) Esercizio 2021
Conto Economico Gestionale Consolidato
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing 146.674 217.135 164.817 528.626
di cui NPE 146.674 204.442 94.981 446.097
di cui REO - 12.693 69.836 82.529
Ricavi da co-investimento 8.846 - - 8.846
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 24.484 3.084 7.011 34.579
Ricavi lordi 180.004 220.219 171.828 572.051
Commissioni passive NPE (9.949) (6.147) (13.902) (29.998)
Commissioni passive REO - (1.844) (22.373) (24.217)
Commissioni passive ancillari (9.756) - (1.613) (11.369)
Ricavi netti 160.299 212.228 133.940 506.467
Spese per il personale (87.858) (69.201) (58.792) (215.851)
Spese amministrative (32.506) (24.311) (32.880) (89.697)
di cui IT (14.130) (7.029) (9.024) (30.183)
di cui Real Estate (2.053) (2.744) (1.362) (6.159)
di cui SG&A (16.323) (14.538) (22.494) (53.355)
Totale costi operativi (120.364) (93.512) (91.672) (305.548)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 39.935 118.716 42.268 200.919
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti 22% 54% 25% 35%
Contribuzione EBITDA esclusi gli elementi
non ricorrenti
20% 59% 21% 100%
(€/000) Esercizio 2021 vs 2020 Restated
Conto Economico Gestionale Consolidato
(esclusi gli elementi non ricorrenti)
Italia Regione
Ellenica
Iberia Totale
Ricavi di Servicing
Esercizio 2021 146.674 217.135 164.817 528.626
Esercizio 2020 Restated 127.550 113.178 145.354 386.082
Variazione 19.124 103.957 19.463 142.544
Ricavi da co-investimento, prodotti ancillari
e altre attività minori
Esercizio 2021 33.330 3.084 7.011 43.425
Esercizio 2020 Restated 19.515 1.614 13.324 34.453
Variazione 13.815 1.470 (6.313) 8.972
Commissioni passive
Esercizio 2021 (19.705) (7.991) (37.888) (65.584)
Esercizio 2020 Restated (13.188) (4.153) (32.821) (50.162)
Variazione (6.517) (3.838) (5.067) (15.422)
Spese per il personale
Esercizio 2021 (87.858) (69.201) (58.792) (215.851)
Esercizio 2020 Restated (76.690) (42.864) (52.440) (171.994)
Variazione (11.168) (26.337) (6.352) (43.857)
Spese amministrative
Esercizio 2021 (32.506) (24.311) (32.880) (89.697)
Esercizio 2020 Restated (23.559) (19.769) (27.532) (70.860)
Variazione (8.947) (4.542) (5.348) (18.837)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2021 39.935 118.716 42.268 200.919
Esercizio 2020 Restated 33.627 48.006 45.885 127.518
Variazione 6.308 70.710 (3.617) 73.401
EBITDA Margin esclusi gli elementi non ricorrenti
Esercizio 2021 22% 54% 25% 35%
Esercizio 2020 Restated 23% 42% 29% 30%
Variazione (1%) 12% (4%) 5%

I dati RESTATED del 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

0.5 Situazione Patrimoniale e Finanziaria del Gruppo

PREMESSA

I valori patrimoniali sono stati riclassificati sotto un profilo gestionale, in coerenza con la rappresentazione del conto economico riclassificato e con la posizione finanziaria netta del Gruppo.

Al termine della presente Relazione sulla gestione del Gruppo, in linea con la medesima modalità espositiva del conto economico, viene inserito uno schema di raccordo tra lo schema patrimoniale gestionale di seguito riportato e il prospetto esposto negli schemi del bilancio consolidato.

(€/000)

Stato Patrimoniale gestionale 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Cassa e titoli liquidabili 166.668 132.486 34.182 26%
Attività finanziarie 61.961 70.859 (8.898) (13)%
Attività materiali 34.204 36.176 (1.972) (5)%
Attività immateriali 545.225 564.136 (18.911) (3)%
Attività fiscali 152.996 126.157 26.839 21%
Crediti commerciali 206.326 175.155 31.171 18%
Attività in via di dismissione 30 30 - n.s.
Altre attività 17.226 16.485 741 4%
Totale Attivo 1.184.636 1.121.484 63.152 6%
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 568.459 543.042 25.417 5%
Altre passività finanziarie 76.017 76.075 (58) (0)%
Debiti commerciali 73.710 51.824 21.886 42%
Passività fiscali 113.060 91.814 21.246 23%
Benefici a dipendenti 10.264 16.465 (6.201) (38)%
Fondi rischi e oneri 44.235 87.346 (43.111) (49)%
Altre passività 104.888 71.164 33.724 47%
Totale Passivo 990.633 937.730 52.903 6%
Capitale 41.280 41.280 - n.s.
Riserve 96.299 145.241 (48.942) (34)%
Azioni proprie (4.678) (103) (4.575) n.s.
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
23.744 (30.407) 54.151 n.s.
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
156.645 156.011 634 0%
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
1.147.278 1.093.741 53.537 5%
Patrimonio Netto attribuibile a Terzi 37.358 27.743 9.615 35%
Totale Passivo e Patrimonio Netto 1.184.636 1.121.484 63.152 6%

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

La voce Cassa e titoli liquidabili registra un incremento di €34,2 milioni rispetto alla fine dell'esercizio precedente, quale frutto della dinamica finanziaria del periodo descritta di seguito nel paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta.

Le Attività finanziarie passano da €70,9 milioni a €62,0 milioni con una diminuzione complessiva di €8,9 milioni.

Di seguito si espone la tabella che ne dettaglia la composizione.

(€/000)
Attività finanziarie 31/12/2021 31/12/2020 Variazione € Variazione %
Al fair value con impatto a CE 46.465 63.644 (17.179) (27)%
Titoli di debito 18.881 36.741 (17.860) (49)%
OICR 25.805 26.857 (1.052) (4)%
Titoli di capitale 197 46 151 n.s.
Derivati non di copertura 1.582 - 1.582 n.s.
Al fair value con impatto a OCI 9.989 - 9.989 n.s.
Titoli di capitale 9.989 - 9.989 n.s.
Al costo ammortizzato 5.507 7.215 (1.708) (24)%
Crediti verso banche diversi da conti correnti
e depositi a vista
66 75 (9) (12)%
Crediti verso clientela 5.441 7.140 (1.699) (24)%
Totale 61.961 70.859 (8.898) (13)%

La componente delle "attività finanziarie al fair value con impatto a CE" si riduce per €17,2 milioni, principalmente nell'ambito dei titoli di debito a seguito della cessione dei titoli mezzanine e junior riferiti alla cartolarizzazione Relais per €20,6 milioni, evento questo parzialmente compensato dalla sottoscrizione di nuove notes per €2,4 milioni relative all'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo.

A partire dallo scorso semestre le attività finanziarie hanno visto l'ingresso della categoria "al fair value con impatto a OCI" che accoglie per €1,5 milioni titoli di capitale riferiti all'acquisizione dell'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection e per €8,5 milioni, una quota pari al 15,2% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. I derivati non di copertura, con fair value positivo per €1,6 milioni, sono frutto di opzioni di acquisto call incluse nel contratto di acquisizione della quota partecipativa in BidX1 sopra descritta.

Tra le componenti di attività finanziarie "al costo ammortizzato", i crediti verso clientela registrano una diminuzione pari a €1,7 milioni che deriva principalmente dall'effetto combinato dello smobilizzo di un portafoglio crediti non performing (€5,8 milioni al 31 dicembre 2020) nonché dall'incremento di €4,3 milioni riconducibile alla controllata doNext (già Italfondiario) e derivante dall'impiego di una parte delle risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse, riferibile ad un finanziamento destinato ad uno specifico affare e classificato nelle altre passività finanziarie.

Le Attività materiali passano da €36,2 milioni a €34,2 milioni, con una riduzione di €2,0 milioni dovuta ad ammortamenti di periodo pari a €14,7 milioni e ad acquisti del periodo per €11,9 milioni, di cui €9,2 milioni relativi a nuovi diritti d'uso in applicazione del principio IFRS 16 - Leasing.

Le Attività immateriali passano da un dato restated di €564,1 milioni a €545,2 milioni registrando pertanto una diminuzione pari a €18,9 milioni determinata dall'effetto combinato di riduzioni di €79,8 milioni a fronte di ammortamenti e svalutazioni del periodo e da aumenti relativi a software per €25,3 (che includono le immobilizzazioni in corso e acconti), e per €35,5 milioni relativi al nuovo contratto di servicing pluriennale (SLA) per il portafoglio Frontier, descritto tra i fatti di rilievo del periodo e compreso nella categoria delle "altre attività immateriali".

Di seguito la composizione delle attività immateriali:

(€/000)
Attività immateriali 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Software 26.399 20.259 6.140 30%
Marchi 28.506 37.502 (8.996) (24)%
Immobilizzazioni in corso e acconti 12.571 2.807 9.764 n.s.
Avviamento 236.897 236.897 - n.s.
Altre attività immateriali 240.852 266.671 (25.819) (10)%
Totale 545.225 564.136 (18.911) (3)%

In particolare, la quota maggiormente significativa delle attività immateriali deriva dalle ultime due acquisizioni effettuate dal Gruppo, rispettivamente riferibili ad Altamira Asset Management e delle sue controllate intervenuta alla fine di giugno 2019 e alla business combination di doValue Greece conclusa a giugno 2020 ed i cui valori al 31 dicembre 2021 derivano dal calcolo definitivo effettuato in sede di Purchase Price Allocation (PPA).

Relativamente all'acquisizione Altamira le attività immateriali risultano così composte:

  • €10,0 milioni relativi a software;
  • €28,4 milioni relativi al marchio;
  • €45,1 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono per €44,1 milioni circa la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo ("SLA") con importanti Banche e società e per €1,0 milioni la componente di backlog & database;
  • €124,1 milioni relativi all'avviamento.

Per quanto concerne l'acquisizione di doValue Greece, al 31 dicembre 2021 le attività immateriali risultano composte da:

  • €160,2 milioni (al netto di svalutazioni e della quota di ammortamento dell'esercizio) relativi a contratti di Special e Master Servicing, per la gestione dei portafogli di esposizioni deteriorate;
  • €12,9 milioni relativi a software (incluse le immobilizzazioni in corso);
  • €112,4 milioni allocati all'avviamento.

A tali valori si aggiunge il citato nuovo contratto di servicing pluriennale (SLA) per il portafoglio Frontier.

Le Attività fiscali al 31 dicembre 2021 sono di seguito dettagliate:

(€/000)
Attività fiscali 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Attività per imposte correnti 6.392 6.977 (585) (8)%
Acconti 1.118 8.085 (6.967) (86)%
Crediti d'imposta 6.311 - 6.311 n.s.
Passività fiscali (1.037) (1.108) 71 (6)%
Attività per imposte anticipate 112.640 102.950 9.690 9%
Svalutazioni su crediti 49.370 49.344 26 0%
Perdite fiscali riportabili in futuro 17.598 16.821 777 5%
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 25.135 21.369 3.766 18%
Altre attività / Altre passività 9.182 556 8.626 n.s.
Accantonamenti 11.355 14.860 (3.505) (24)%
Altri crediti di natura fiscale 33.964 16.230 17.734 109%
Totale 152.996 126.157 26.839 21%

Le attività fiscali per imposte correnti sono sostanzialmente in linea rispetto ai saldi del 31 dicembre 2020, mentre le attività per imposte anticipate subiscono un incremento di €9,7 milioni che include l'effetto diminutivo di €1,0 milione derivante dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia di due punti percentuali. Anche gli altri crediti di natura fiscale, costituiti sostanzialmente dal credito IVA, registrano un aumento di €17,7 milioni riconducibile principalmente al perimetro della Regione Ellenica.

Di seguito, invece, si riporta la composizione delle Passività fiscali che evidenziano un incremento rispetto ai saldi del 2020 sostanzialmente per maggiori debiti IVA, maggiori imposte correnti legate agli imponibili positivi del periodo e altresì per effetto della riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia di due punti percentuali, con un impatto positivo nelle passività per imposte differite di €3,9 milioni:

(€/000) Passività fiscali 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED Variazione € Variazione % Imposte dell'esercizio 26.553 6.538 20.015 n.s. Passività per imposte differite 54.350 63.731 (9.381) (15)% Altri debiti di natura fiscale 32.157 21.545 10.612 49% Totale 113.060 91.814 21.246 23%

Al 31 dicembre 2021 le Passività finanziarie – debiti verso banche/bondholders passano da €543,0 milioni a €568,5 milioni, con un incremento di €25,4 milioni, principalmente legato alla modifica strutturale che la voce ha subito nell'esercizio: è stato infatti sostituito il residuo saldo del Senior Facility Loan sorto per l'acquisizione di Altamira nel 2019 (€244,3 milioni a giugno 2021), con un nuovo prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 avente scadenza 2026, per un importo in linea capitale pari a €300,0 milioni ad un tasso fisso annuo del 3,375%.

Al 31 dicembre 2021 il debito residuo al costo ammortizzato inclusivo del rateo interessi per i due bond emessi è il seguente:

bond 2020-2025 di €265,0 milioni, tasso del 5,0%: €261,2 milioni;

bond 2021-2026 di €300,0 milioni, tasso del 3,375%: €299,7 milioni.

In tale voce trova inoltre allocazione anche una residua revolving facility della controllata spagnola.

(€/000)
Altre passività finanziarie 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Passività per leasing 26.366 28.793 (2.427) (8)%
Earn-out 23.043 22.807 236 1%
Put option su minority 22.239 24.011 (1.772) (7)%
Derivati di copertura - 454 (454) (100)%
Altre passività finanziarie 4.369 10 4.359 n.s.
Totale 76.017 76.075 (58) (0)%

Le Altre passività finanziarie alla fine del 2021 sono di seguito dettagliate:

Le "passività per leasing" accolgono l'attualizzazione dei canoni per leasing futuri, in conformità alle previsioni dell'IFRS 16.

La passività per "Earn-out" si riferisce (i) all'operazione su Altamira per €17,5 milioni ed è relativa ad una quota del suo prezzo di acquisizione e (ii) all'operazione di acquisto di doValue Greece per €5,6 milioni il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024.

La passività "Put option su minority" è legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranze di Altamira. L'importo iscritto al 31 dicembre 2021 si riferisce al fair value dell'opzione rinegoziata il 6 luglio con una proroga di due anni rispetto alla put option precedente scaduta a luglio 2021 e con diritto di esercizio solo al termine del biennio.

Le "altre passività finanziarie" al 31 dicembre 2021 accolgono l'importo di €4,4 milioni di un finanziamento limited recourse riferito al sopraccitato finanziamento destinato ad uno specifico affare.

I Fondi rischi e oneri passano da un saldo di fine 2020 pari a €87,3 milioni a €44,2 milioni al 31 dicembre 2021. La riduzione di €43,1 milioni è in prevalenza riconducibile alla componente "Controversie legali e fiscali" per effetto della chiusura del Tax Claim Altamira avvenuta lo scorso 5 luglio con il pagamento di €33,0 milioni e con la contestuale presentazione delle dichiarazioni integrative per gli anni 2016-2017-2018 (si vedano a tal proposito anche i Fatti di rilievo del periodo).

Anche la componente "Oneri del personale" subisce un decremento di €5,4 milioni che è riconducibile principalmente all'utilizzo degli accantonamenti stanziati nell'esercizio precedente e al nuovo processo interno di determinazione dei compensi variabili per il personale dipendente, come previsti dalla nuova Politica di Remunerazione per il 2021 approvata dall'Assemblea dei Soci nella seduta del 29 aprile 2021, che ne comporta la rilevazione tra le Altre passività.

La componente "Altri", in riduzione di €6,4 milioni, include una provision emersa con la definizione della PPA connessa all'acquisizione di doValue Greece e determinata in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili.

(€/000)
Fondi per rischi e oneri
31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Controversie legali e fiscali 17.659 48.998 (31.339) (64)%
Oneri del personale 730 6.112 (5.382) (88)%
Altri 25.846 32.236 (6.390) (20)%
Totale 44.235 87.346 (43.111) (49)%

Le Altre passività passano dal dato restated di €71,2 milioni a €104,9 milioni con un incremento pari a €33,7 milioni dovuto all'effetto combinato di diverse componenti, come sintetizzate nella tabella di seguito esposta. In aumento di €26,1 milioni dei debiti relativi al personale per compensi variabili (accantonati a fondi rischi e oneri nel 2020), incentivi all'esodo, ferie maturate e tredicesima da liquidare, così come la componente dei debiti relativi a contratti di servicing che vede l'ingresso di una passività nei confronti di Eurobank legata alla "commissione di indennizzo anticipato", sottoposta a determinate condizioni di performance, ricevuta dal Gruppo a fronte della cartolarizzazione del portafoglio Mexico. In riduzione di €20,0 milioni la categoria dei risconti passivi e altre partite che include principalmente il rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo registrato a fine 2020 pari a €31 milioni, in applicazione del principio contabile IFRS15 e riferibile alla contabilizzazione del pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021.

(€/000)
Altre passività 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Variazione € Variazione %
Debiti relativi al personale 38.314 12.225 26.089 n.s.
Debiti relativi a contratti di servicing 31.068 3.488 27.580 n.s.
Risconti passivi e altri debiti 35.506 55.451 (19.945) (36)%
Totale 104.888 71.164 33.724 47%

Il Patrimonio Netto attribuibile agli azionisti della Capogruppo si attesta a €156,6 milioni, sostanzialmente stabile contro €156,0 milioni al 31 dicembre 2020, a fronte del positivo impatto economico del risultato economico conseguito dalle società del Gruppo che ha più che compensato la riduzione di riserve dovuta principalmente al pagamento di dividendi e al risultato negativo conseguito nell'esercizio precedente.

IL CAPITALE CIRCOLANTE NETTO

(€/000)
Capitale Circolante Netto 31/12/2021 31/12/2020
Crediti commerciali 206.326 175.155
Debiti commerciali (73.710) (51.824)
Totale 132.616 123.331

Il dato di periodo si attesta a €132,6 milioni rispetto a €123,3 milioni di dicembre 2020 con un andamento favorevole nell'ultimo trimestre del 2021, considerato che infatti a fine settembre tale indicatore si attestava a circa €144,3 milioni. Se rapportato ai ricavi, l'incidenza del capitale circolante si attesta al 23% verso il 29% dell'esercizio 2020 ed il 37% di settembre 2021. Nella determinazione di questo indicatore si deve anche tenere conto del contesto macroeconomico all'interno del quale le attività sono state svolte: in un quadro finanziario europeo instabile, ma in ripresa e soggetto a numerose iniziative di supporto all'economia, il Gruppo è riuscito a gestire in maniera ottimale tale posta cruciale per la creazione di cassa. Questi aspetti positivi sono anche frutto della scelta strategica di diversificazione geografica del business che ha permesso al Gruppo di poter usufruire di migliorativi flussi di cassa rivenienti dalle aree estere.

LA POSIZIONE FINANZIARIA NETTA

(€/000)
Posizione Finanziaria Netta 31/12/2021 31/12/2020
A Cassa e disponibilità liquide di conto corrente 166.668 132.486
B Liquidità (A) 166.668 132.486
C Debiti bancari correnti (7.607) (80.998)
D Obbligazioni emesse - correnti (9.993) (5.374)
E Posizione finanziaria netta corrente (B)+(C)+(D) 149.068 46.114
F Debiti bancari non correnti - (203.198)
G Obbligazioni emesse - non correnti (550.859) (253.472)
H Posizione finanziaria netta (E)+(F)+(G) (401.791) (410.556)

La Posizione finanziaria netta a fine dicembre 2021 si attesta a €401,8 milioni contro €410,6 milioni a fine 2020 (e €432,0 milioni a settembre 2021).

Il valore in esame è la risultante della vendita dei titoli ABS riconducibili alla cartolarizzazione Relais avvenuta nel mese di febbraio, alla cartolarizzazione greca Mexico le cui notes subordinate sono state sottoscritte nel quarto trimestre 2021 per il 95% con contestuale rivendita a terzo investitore per il 90%, degli investimenti di periodo, dei dividendi erogati (pari a €20,7 milioni, rispetto ai totali €20,8 milioni deliberati agli Azionisti della Società oltre ad €2,5 milioni erogati agli azionisti terzi della controllata doValue Greece) e dei flussi di cassa operativi. Nel periodo in questione, inoltre, si è dato seguito al pagamento del Tax Claim da parte della controllata spagnola Altamira per circa €33,0 milioni. Nel mese di luglio il Gruppo ha completato con successo un'emissione obbligazionaria pari a €300,0 milioni con lo scopo di allungare il profilo temporale delle proprie scadenze. Tale emissione ha scadenza nel 2026 ed un tasso fisso pari al 3,375%. Con i proventi della suddetta operazione è stato contestualmente chiuso anticipatamente il contratto di finanziamento senior stipulato nel 2019 per l'acquisizione del gruppo spagnolo Altamira. Nel corso del mese di luglio, inoltre, si è dato seguito all'acquisto di azioni proprie al servizio del piano di incentivazione per un controvalore totale di circa €4,6 milioni. Nel corso del 2021 si è dato seguito anche a due investimenti in società high-tech per un totale complessivo pari a €11,5 milioni (per maggiori dettagli si rinvia alla sezione "Fatti di rilievo intervenuti nel periodo").

La cassa e le disponibilità liquide risultano pari a €166,7 milioni rispetto a €132,5 milioni di fine 2020 permettendo quindi l'elasticità necessaria di cui il Gruppo necessita per sviluppare i propri piani operativi. Oltre a ciò, a fine dicembre 2021, il Gruppo dispone di €78 milioni di linee disponibili a supporto della liquidità totale. La Posizione finanziaria netta corrente è positiva per €149,1 milioni (€46,1 milioni a fine 2020) a testimonianza di una equilibrata struttura patrimoniale complessiva soprattutto grazie alla succitata emissione obbligazionaria che permetterà al Gruppo, qualora ci fossero, di poter cogliere future possibilità di investimento.

IL CASH FLOW GESTIONALE

(€/000)
Cash Flow gestionale 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
EBITDA 199.347 116.649
Investimenti (29.640) (19.735)
EBITDA-Capex 169.707 96.914
% di EBITDA 85% 83%
Aggiustamento accrual per sistema incentivante basato su azioni 1.027 3.098
Variazione del CCN (Capitale Circolante Netto) (9.285) 15.645
Variazione di altre attività/passività (21.340) 4.253
Cash Flow Operativo 140.109 119.910
Imposte pagate (IRES/IRAP) (12.827) (15.324)
Oneri finanziari (31.220) (17.807)
Free Cash Flow 96.062 86.779
(Investimenti)/disinvestimenti in attività finanziarie (26.489) (24.938)
(Investimenti)/disinvestimenti partecipativi - (234.057)
Pagamento del contenzioso fiscale (32.981) -
Acquisto azioni proprie (4.603) -
Dividendi liquidati ad azionisti di minoranza (2.502) (1.875)
Dividendi liquidati agli azionisti del Gruppo (20.722) -
Flusso di cassa netto del periodo 8.765 (174.091)
Posizione finanziaria netta all'inizio del periodo (410.556) (236.465)
Posizione finanziaria netta alla fine del periodo (401.791) (410.556)
Variazione della posizione finanziaria netta 8.765 (174.091)

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Il Cash Flow Operativo si attesta a €140,1 milioni (€119,9 milioni nel 2020), il dato in esame è stato positivamente influenzato dalla buona marginalità espressa nel periodo, con EBITDA pari a €199,3 milioni nonostante gli ingenti investimenti effettuati pari a circa €29,6 milioni (superiori al 5% dei Ricavi Lordi). La cash-conversion del Cash Flow Operativo rispetto all'EBITDA è pari al 70% a testimonianza dell'elevata capacità del Gruppo di convertire in cassa la propria marginalità operativa anche in presenza dei su citati livelli di investimento. L'andamento del circolante risente dell'andamento macroeconomico generale ma il suo valore, parametrato ai ricavi, si attesta al 23% in netto miglioramento rispetto a quanto fatto registrare a fine 2020 (29%) ed a settembre 2021 (37%). La variazione di "Altre attività/passività" risente del reversal dell'incasso relativo alle fee intervenuto lo scorso esercizio per la controllata doValue Greece parzialmente bilanciato dall'incasso dell'indennità sulla cessione del portafoglio Mexico.

Le imposte pagate risultano pari a €12,8 milioni contro €15,3 milioni del precedente esercizio. Gli oneri finanziari pagati sono pari a €31,2 milioni (€17,8 milioni del 2020) e risentono del maggior costo medio registrato a seguito delle emissioni obbligazionarie a supporto del processo di crescita internazionale del Gruppo. Tali operazioni hanno permesso al Gruppo di sostituire linee con piano di ammortamento prestabilito comprensivi di quota interessi e quota capitale con strumenti con profili di ripagamento bullet per la quota capitale ed a ripagamento semestrale delle cedole. Questo ha consentito un maggiore equilibrio delle fonti con relativo allungamento delle scadenze.

Le dinamiche su esposte determinano quindi un Free Cash Flow pari a €96,1 milioni contro €86,8 milioni del 2020 con un andamento del quarto trimestre 2021 (pari a €78,4 milioni) molto migliore rispetto a quanto evidenziato nell'omologo periodo del 2020 (pari a €42,9 milioni).

Gli investimenti in attività finanziarie sono stati pari a circa €26,5 milioni e comprendono gli investimenti nelle due cartolarizzazioni greche Mexico e Frontier, l'investimento nel capitale della società fintech brasiliana QueroQuitar e quello nel capitale della società irlandese BidX1, parzialmente bilanciato dal disinvestimento legato alla cartolarizzazione relativa a NOE per €1,6 miliardi (il "Progetto Relais").

Nel periodo in esame sono stati deliberati in distribuzione €20,8 milioni di dividendi, dei quali al 31 dicembre 2021 risultano incassati dai percettori €20,7 milioni, mentre nel corso del 2020 in virtù della pandemia COVID-19 in atto, si decise di lasciare liquidità nel Gruppo in attesa di valutare al meglio le dinamiche di mercato. A tale importo si aggiungono anche €2,5 milioni di dividendi pagati ai soci di minoranza della controllata doValue Greece. La performance finanziaria di periodo è stata negativamente influenzata anche dal pagamento del Tax Claim da parte della controllata spagnola Altamira per un totale di €33,0 milioni e dall'acquisto di azioni proprie per circa €4,6 milioni. Tali poste essendo non ricorrenti sono state classificate al di sotto del Free cash Flow per meglio rappresentare la produzione di cassa del Gruppo.

Il Flusso di cassa netto del periodo risulta essere quindi positivo per €8,8 milioni, in netto miglioramento rispetto a quanto fatto registrare nel 2020 quando si registrò una variazione di posizione finanziaria netta negativa pari a €174,1 milioni in virtù dell'investimento nella partecipata doValue Greece.

0.6 Fatti di rilievo intervenuti nel periodo

PORTAFOGLIO GESTITO E MANDATI

Il 2021 è stato caratterizzato da risultati record con circa €14,7 miliardi di nuovo Gross Book Value aggiudicati attraverso un mix di nuovi clienti e clienti esistenti. Circa €3,3 miliardi di nuovo Gross Book Value sono stati ricevuti da clienti esistenti tramite contratti flusso (livello ampiamente superiore al target di €2,0 miliardi) e circa €11,4 miliardi di nuovi mandati sono stati aggiudicati da doValue (livello ampiamente superiore al target di €7,0-9,0 miliardi). I dati menzionati includono Project Frontier (mandato da €5,7 miliardi in Grecia, firmato nell'ottobre 2021 e acquistato da doValue per €35 milioni).

A fine 2021, il Portafoglio Gestito (Gross Book Value) è pari a €149,5 miliardi, rispetto al livello pari a €157,7 miliardi di fine 2020. Il livello di Gross Book Value a fine 2021, pro-forma per i mandati già aggiudicati ma non ancora onboarded al 31 dicembre 2021, è pari a €157,8 miliardi.

PROGETTO FRONTIER

In data 15 ottobre 2021, doValue ha stipulato (attraverso la sua controllata doValue Greece) un nuovo mandato di servicing in relazione ad una importante cartolarizzazione da €5,7 miliardi di crediti deteriorati in Grecia effettuata da National Bank of Greece (Progetto Frontier). Il Progetto Frontier è la prima cartolarizzazione di crediti deteriorati da parte di NBG, la più grande banca greca per totale attivo, sotto l'Hellenic Asset Protection Scheme, ed è stato assegnato con successo dopo un processo competitivo dove doValue ha partecipato in consorzio con società affiliate a Bain Capital e Fortress. Fondi e veicoli gestiti da Bain Capital e Fortress rispettivamente hanno acquistato il 95% delle note mezzanine e junior emesse da uno Special Purpose Vehicle, che ha acquisito il Portafoglio Frontier, mentre doValue Greece è stata ingaggiata in qualità di servicer. Il prezzo per l'acquisizione del mandato di servicing da parte di doValue è pari a circa €35,5 milioni, ed è stato corrisposto nel quarto trimestre del 2021 al closing dell'operazione. L'onboarding del portafoglio relativo a Project Frontier è stato completato il 7 febbraio 2022.

PROGETTO MEXICO

Nella prima metà del 2021, Eurobank ha intrapreso il processo di cartolarizzazione del portafoglio Mexico. Il portafoglio Mexico, pari a circa €3,2 miliardi di Gross Book Value, era già in gestione da parte del Gruppo doValue in quanto appartenente al perimetro derivante dall'acquisizione di FPS da Eurobank nel 2020. Con l'intento di preservare il mandato di gestione del portafoglio, durante il terzo trimestre del 2021, doValue ha inviato ad Eurobank un'offerta vincolante (successivamente accettata da Eurobank) per l'acquisto di una quota pari al 95% delle note mezzanine e junior del portafoglio, con l'obiettivo di rivendere tali note sul mercato. Nel mese di ottobre 2021, doValue ha finalizzato l'accordo con Waterwheel Capital Management, un investitore istituzionale specializzato, per la cessione di una quota pari al 90% delle note mezzanine e junior relative alla cartolarizzazione del portafoglio Mexico (la cessione è stata perfezionata a dicembre 2021).

FUSIONE PER INCORPORAZIONE DI DOVALUE HELLAS IN DOVALUE GREECE

Con efficacia a partire dalla data del 4 agosto 2021 risulta perfezionata la fusione per incorporazione di doValue Hellas Credit and Loan Servicing Société Anonyme in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Con questa operazione doValue razionalizza la propria presenza in Grecia con un unico marchio e realizzerà sinergie di costo legate all'eliminazione di alcuni costi corporate e all'onboarding del portafoglio in gestione di doValue Hellas sui sistemi di doValue Greece.

ASSEMBLEA ORDINARIA DEGLI AZIONISTI DEL 29 APRILE 2021

L'Assemblea degli Azionisti di doValue S.p.A. si è riunita in data 29 aprile 2021 in sede ordinaria ed ha approvato tutti i punti del seguente ordine del giorno:

  • il Bilancio di esercizio di doValue S.p.A. al 31 dicembre 2020, che ha chiuso con un Risultato Netto pari a €7,8 milioni. Nel corso della seduta è stato presentato il Bilancio consolidato del Gruppo al 31 dicembre 2020, che ha chiuso con un risultato netto esclusi oneri non ricorrenti pari a €20,8 milioni;
  • la distribuzione di dividendi relativi all'esercizio 2020 per €20,8 milioni, pari ad €0,2616, lordo da imposte, per ciascuna azione ordinaria, corrispondente al 100% dell'utile netto consolidato esclusi gli oneri non ricorrenti (100% payout);
  • la Relazione annuale sulla Remunerazione e Incentivazione e il Piano Incentivante 2021 basato in strumenti finanziari;
  • l'autorizzazione all'acquisto e alla disposizione di azioni proprie e al compimento di atti sulle medesime, previa revoca della delibera di autorizzazione assunta dall'Assemblea ordinaria degli Azionisti in data 26 maggio 2020;
  • la nomina del Consiglio di Amministrazione e del Collegio Sindacale per il triennio 2021 - 2023.

INVESTIMENTO IN QUEROQUITAR E BIDX1

Il 13 maggio 2021 doValue ha sottoscritto un accordo di investimento per la partecipazione a un aumento di capitale nella società fintech brasiliana QueroQuitar per un ammontare complessivo di circa €1,5 milioni. L'acquisizione è stata perfezionata il 20 maggio 2021. A fronte di tale investimento, doValue ha acquisito una partecipazione di circa il 10% in QueroQuitar, con cui collaborerà in futuro per lo sviluppo di modelli di recupero e tecnologia di collection innovativi nel segmento di crediti deteriorati di tipo unsecured in Europa. Con sede a San Paolo, QueroQuitar è una tra le più promettenti start-up fintech che opera nel campo delle digital collection con circa 15 milioni di debitori registrati e oltre 20 clienti tra primari istituti finanziari brasiliani.

Il 4 Novembre 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue ha deliberato la sottoscrizione, da parte di doValue, di un aumento di capitale da €10 milioni in BidX1 per una quota di circa il 15%. L'operazione è stata perfezionata il 9 novembre 2021. BidX1 è una società proptech (controllata con quote paritetiche dal fondatore Stephen McCarthy e da Pollen Street Capital) specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale. A differenza dei tradizionali marketplace immobiliari (eg. Idealista, Immobiliare.it, etc), BidX1 si occupa dell'intero processo di vendita dell'immobile compresa la fornitura della documentazione contrattuale, le visite all'immobile e la finalizzazione dell'acquisto a seguito dell'asta. Basata in Irlanda, dove è stata fondata nel 2011 come casa d'aste tradizionale, BidX1 ha sviluppato a partire dal 2017 una piattaforma digitale per la vendita di asset immobiliari passando verso un business model completamente digitale e intraprendendo con successo un ambizioso processo di internazionalizzazione: in pochi anni BidX1 ha stabilito una presenza nei mercati UK, Spagna, Cipro e Sud Africa con proprie controllate e personale sul campo. L'investimento di doValue in BidX1 rientra nella strategia di crescita per linee esterne mediante operazioni che favoriscano lo sviluppo di un ecosistema di servizi a valore aggiunto a supporto delle attività NPL e REO e di diversificazione del business verso settori con alti tassi di crescita. È intenzione di doValue supportare la crescita di BidX1 quale operatore indipendente a servizio della più ampia platea di operatori del settore.

L'innovazione è stata da sempre al centro delle priorità di doValue, ed è stata realizzata sia internamente, sia esternamente tramite JV o acquisizioni. La spinta verso l'innovazione accelererà nel Piano Industriale 2022-2024, con particolare focus sulla gestione dei dati, sulla strutturazione dei processi e facendo leva sul know-how delle società di recente acquisizione nei settori fintech (QueroQuitar) e proptech (BidX1). Ulteriore innovazione riguarderà le aree dell'artificial intelligence, credit information, servizi legali, business process outsourcing, early delinquencies e UTP granulari, aree che saranno sviluppate anche tramite attività di M&A. Complessivamente, l'innovazione permetterà a doValue di aumentare la dimensione del proprio mercato di riferimento, diminuire la correlazione tra ricavi e andamento del GBV, nonché accelerare la transizione da un modello labour intensive verso un modello maggiormente tech-intensive.

RIACQUISTO DI AZIONI PROPRIE

Nel terzo trimestre 2021, doValue ha avviato e completato un programma di acquisto di azioni proprie a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione. Gli acquisti di azioni sul mercato sono iniziati il 1° luglio 2021 e si sono conclusi il 4 agosto 2021. doValue ha acquistato n. 500.000 azioni proprie (pari allo 0,625% del capitale sociale), per un controvalore complessivo di €4,6 milioni.

A valle del completamento del programma, e considerando le azioni proprie già in portafoglio antecedenti il programma, doValue detiene complessivamente n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale.

EMISSIONE DI OBBLIGAZIONI SENIOR GARANTITE

In data 22 luglio 2021, doValue ha completato l'emissione di obbligazioni senior garantite per un importo complessivo in linea capitale pari a €300 milioni con scadenza nel 2026 ad un tasso fisso pari al 3,375% annuo e con prezzo di emissione pari al 100,0%, riservato ad alcuni investitori istituzionali. I proventi derivanti dall'emissione delle obbligazioni sono stati utilizzati da doValue (i) per pagare anticipatamente e chiudere il contratto di finanziamento senior stipulato il 22 marzo 2019 (comprendendo gli interessi maturati e i relativi interest rate swap); (ii) per pagare le commissioni e le spese sostenute in relazione all'operazione, e (iii) per utilizzare la parte restante come liquidità per obiettivi d'impresa generali. Nell'ambito di tale emissione il rating di tali obbligazioni assegnato sia da Standard & Poor's che da Fitch è stato pari a BB/Stable Outlook, confermando quindi il corporate credit rating di doValue.

ACCERTAMENTO FISCALE SU ALTAMIRA ASSET MANAGEMENT

Nell'ambito di un'ispezione ("Tax Claim") riguardante gli esercizi 2014 e 2015 condotta dall'autorità fiscale spagnola ("Autorità") su Altamira Asset Management Holding ("AAMH"), veicolo riconducibile ai precedenti soci del gruppo Altamira e non rientrante nel Gruppo doValue, e Altamira Asset Management ("AAM"), AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità e, a luglio 2021, ha effettuato un pagamento pari a €33 milioni, risolvendo completamente le pendenze fiscali con l'Autorità. A seguito di tale pagamento, doValue ha ricevuto da AAMH un primo rimborso per €4,1 milioni a titolo di aggiustamento del prezzo di acquisizione di AAM e un secondo rimborso dall'assicurazione per €0,7 milioni. Si segnala che, a seguito della notifica da parte dell'Autorità, doValue ha prontamente attivato la copertura assicurativa accesa al momento dell'acquisizione di AAM avendo ricevuto pareri positivi in merito al diritto di indennizzo. Nonostante ciò, come accennato in occasione del Capital Markets Day del 26 gennaio 2022, doValue ha assunto una posizione prudente in materia, e l'eventuale rimborso del Tax Claim da parte della compagnia assicurativa non è stato inserito nel Piano Industriale 2022-2024.

MSCI ESG RATINGS INCREMENTA LA VALUTAZIONE DI DOVALUE

Nel mese di ottobre 2021, MSCI ESG Ratings ha incrementato il rating ESG di doValue dal livello "A" al livello "AA". MSCI ESG Ratings misura la resilienza di un'azienda rispetto ai rischi ambientali, sociali e di governance ("ESG") su un orizzonte di lungo termine. L'aggiornamento di MSCI ESG Ratings è un esempio tangibile dell'impegno di doValue nell'adottare le migliori pratiche nell'interesse dei suoi stakeholder, in particolare i clienti, i capital provider (azionisti e obbligazionisti), i dipendenti, ed il più ampio ecosistema sociale e ambientale in cui la Società opera. Il framework ESG di doValue è stato valutato da MSCI ESG Ratings sin dal 2018, ed il rating della Società è costantemente migliorato da BBB nel 2018, ad A nel 2020 e ad AA oggi, collocando doValue tra le aziende con le migliori prestazioni ESG nel settore Diversified Financials a livello globale. Si ricorda che il framework ESG di doValue è attualmente valutato anche da Sustainalytics (con una valutazione a "rischio medio") e da Vigeo Eiris (con una valutazione a "rischio limitato").

0.7 Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo

CONTRATTO SAREB

In data 24 febbraio 2022, Sareb (l'entità creata dal Governo spagnolo e dalle banche Spagnole nel 2012 con l'obiettivo di gestire e cedere attivi problematici che erano stati trasferiti dalle quattro istituzioni finanziarie Spagnole nazionalizzate) ha comunicato l'esito della gara per l'aggiudicazione del contratto di gestione per il suo portafoglio di crediti deteriorati ed asset immobiliari. In particolare, doValue non è stata selezionata da Sareb per il nuovo contratto di gestione (il contratto attuale scade a giugno 2022).

L'evento era già previsto come possibilità da doValue, come descritto nel Piano Industriale 2022-2024 presentato dal Gruppo il 26 gennaio 2022. Considerata la natura altamente competitiva del processo condotto da Sareb negli ultimi mesi (che si è concentrato sul livello di commissioni pagabili da parte di Sareb ai servicer), il nuovo contratto non avrebbe contribuito positivamente alla profittabilità di Gruppo, e quindi la decisione di Sareb non ha un impatto materiale sugli obiettivi finanziari del Piano Industriale 2022-2024 e sulla direzione stategica complessiva del Gruppo. Si precisa infatti a tale proposito che il tender è stato esclusivamente basato sul livello commissionale richiesto senza tenere in adeguata considerazione la struttura organizzativa del Servicer e i livelli di servizio espressi, di modo che tale operazione sarebbe risultata comunque non coerente con il modello complessivo di business del Gruppo.

La decisione di Sareb comporterà una riorganizzazione delle attività di doValue in Spagna con l'obiettivo di operare con una scala adeguata e preservare la profittabilità del business nella penisola Iberica. In aggiunta, la crescita di doValue in Spagna nel 2023 e 2024, in particolare in termini di EBITDA, sarà guidata da una maggior estrazione di valore dal GBV in gestione (escluso Sareb), nuovi accordi di servicing e nuovi flussi di ricavi.

Tale evento ha comportato peraltro una rettifica delle risultanze esposte nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 con riferimento all'aggiornamento dell'impatto degli ammortamenti e alla quantificazione del fair value delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di servicing rivenienti dall'acquisizione della controllata Altamira Asset Management. In particolare, si è provveduto ad adeguare gli ammortamenti e a rieseguire il test di impairment ai sensi del principio contabile IAS 36 per tener conto del mutato scenario prospettico, con la conseguente rilevazione di un incremento della componente di costo "rettifiche di valore nette delle attività materiali e immateriali" che influisce negativamente sul risultato netto dell'esercizio per complessivi €4,6 milioni al netto dell'effetto fiscale e delle minoranze.

In considerazione della natura atipica di tale evento, in ogni caso estraneo al business model del Gruppo, il valore complessivo di tale impatto è classificato gestionalmente tra le componenti di conto economico NRIs (Non Reccurring Items).

doValue riconferma peraltro i target per la penisola Iberica in termini di EBITDA per il 2024 (€35-40 milioni), ed i più ampi target finanziari del Gruppo presentati il 26 gennaio 2022.

GUERRA RUSSO-UCRAINA

Si menziona che in data 24 febbraio 2022 la Russia ha dato inizio ad una invasione militare del territorio Ucraino che ha portato ad un aspro conflitto con la popolazione ed l'apparato militare Ucraino. La reazione dei paesi occidentali, in particolare Stati Uniti ed Unione Europea è stata quella attuare varie sanzioni finanziarie ed economiche nei confronti della Russia. Tali sanzioni, insieme ad un maggior rischio geopolitico, hanno causato un aumento considerevole della volatilità nei mercati finanziari, tuttora in corso. L'esposizione diretta del Gruppo doValue alla Russia e all'Ucraina è trascurabile.

0.8 Evoluzione prevedibile della gestione

L'attuale situazione congiunturale legata agli effetti del COVID-19, che non si prevede possa tradursi in mutamenti strutturali delle dinamiche di settore, impone ancora un approccio cauto sull'andamento di breve periodo.

Nonostante la continuità operativa di doValue in tutti i suoi mercati e il trend di miglioramento progressivo delle condizioni di mercato, il Gruppo continua a monitorare con attenzione l'attività del sistema giudiziario e dei servizi di pubblica utilità in genere - che, grazie agli strumenti telematici, hanno ripreso le attività da remoto - insieme alle decisioni sulle moratorie bancarie e alle dinamiche del settore immobiliare, in grado di influenzare i tempi di gestione delle pratiche e degli incassi. Tuttavia, si osserva un progressivo miglioramento delle condizioni che si avviano verso una fase di stabilizzazione e normalizzazione che ha consentito di traguardare le previsioni di budget per il 2021.

La significativa diversificazione geografica, di prodotto e di cliente e la flessibilità dei costi, in particolare i costi di outsourcing e il piano incentivante dei dipendenti, rappresentano ulteriori elementi che hanno mitigato e tutt'ora potrebbero mitigare eventuali ulteriori impatti negativi legati alla pandemia da COVID-19, in vista di un graduale e progressivo rientro a condizioni di normalità nel corso del corrente esercizio, fino al ritorno ad una situazione pre-crisi COVID-19 negli anni successivi.

Per quanto riguarda l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, il Gruppo ne monitora con attenzione le conseguenze già in atto, in ordine alla accelerazione dell'inflazione, al rallentamento della crescita globale, nonché ad una maggiore volatilità dei mercati finanziari.

Alla data dell'approvazione del presente Bilancio, tuttavia, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi di tale crisi, è difficile e probabilmente prematuro stimarne gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. In generale, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione del tasso di recuperabilità delle attuali masse in gestione da parte del Gruppo ma al contempo portare alla creazione di nuove masse di crediti deteriorati da parte delle banche, la cui gestione, se esternalizzata, potrà portare ad un aumento nel medio periodo delle masse gestite da parte del Gruppo.

Si ritiene infatti che il business model di doValue si confermi in grado di rispondere alle diverse fasi del ciclo economico con l'espansione degli asset in gestione o degli incassi, rispettivamente in fase di contrazione o espansione del ciclo stesso, in coerenza con la missione del Gruppo di supportare banche, investitori, aziende e privati in tutte le fasi della gestione del credito, favorendo uno sviluppo sostenibile del sistema finanziario.

Per quanto attiene alla politica di distribuzione dei dividendi agli azionisti, si rappresenta infine che il nuovo Piano Industriale del Gruppo 2022-2024 che contempla una forte generazione di cassa attesa per i prossimi tre anni, sostiene previsioni di crescita guidate da uno sviluppo organico nell'arco temporale considerato. Tali prospettive consentono alla Società di adottare una formulazione che consente maggiori distribuzioni e una maggior visibilità sulle stesse.

In particolare, doValue prevede di erogare un Dividendo per Azione in crescita, a un tasso pari ad almeno il 20% all'anno nel periodo 2021-2024.

0.9 Principali rischi e incertezze

La posizione finanziaria del Gruppo doValue risulta adeguatamente dimensionata alle proprie esigenze, considerando l'attività svolta e i risultati.

La politica finanziaria perseguita privilegia la stabilità del Gruppo, e non persegue attualmente e prospetticamente finalità speculative nella propria attività di investimento.

Per quanto attiene ai principali rischi e incertezze, le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del Coronavirus, comportano ancora elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche più stabili rispetto a quanto accaduto nel corso del 2020. Va rilevato inoltre che l'attuale crisi geopolitica derivante dalla guerra che interessa il territorio ucraino, continua ad avere gravi ripercussioni sui mercati finanziari e sulla crescita globale dell'economia determinando già un'accelerazione dell'inflazione ed un rallentamento della crescita globale, oltre che un innalzamento della volatilità dei mercati finanziari. Alla data dell'approvazione del Bilancio, considerato l'elevato grado di incertezza legata a potenziali scenari evolutivi della crisi attualmente in atto, è difficile e probabilmente prematuro stimare gli effettivi impatti di breve, medio e lungo termine sull'attività del Gruppo. Come già rappresentato nel precedente paragrafo al quale si rimanda, scenari macroeconomici recessivi potrebbero portare ad una diminuzione sia del tasso di recuperabilità sia ad un aumento nel medio periodo delle masse in gestione da parte del Gruppo.

CONTINUITÀ AZIENDALE

Ai fini di esprimere un giudizio circa il presupposto della continuità aziendale in base al quale è stato redatto il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, sono stati attentamente valutati i rischi e le incertezze a cui il Gruppo si trova esposto:

  • in particolare, si è tenuto conto delle previsioni in merito agli scenari macroeconomici e sanitari caratterizzati dalla pandemia da COVID-19 e delle relative sue varianti, nonché dagli interventi governativi e comunitari e ai relativi potenziali impatti sul Gruppo come più in dettaglio esposto al successivo paragrafo "Impatti ed effetti dell'epidemia COVID-19";
  • nella valutazione di sostenibilità degli attivi patrimoniali alla data del 31 dicembre 2021 sono stati considerati la solida dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria e la confermata capacità di generazione di flussi di cassa, come riflessa nel nuovo Piano Industriale di Gruppo 2022-2024, nonché le caratteristiche dello specifico business model di doValue che risulta in grado di rispondere con flessibilità alle diverse fasi del ciclo economico;
  • si è tenuto conto, infine, del costante apporto di nuovi contratti per gestione di nuovi portafogli registrati anche nel corso del 2021.

Dalle analisi condotte e in base alle ipotesi sopra riportate non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerate singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale.

0.10 L'azione doValue

Le azioni doValue sono quotate dal 14 luglio 2017 sul Mercato Telematico Azionario gestito da Borsa Italiana (MTA). Il grafico di seguito rappresenta l'andamento del titolo dalla quotazione in borsa fino a fine 2021, in relazione all'indice dei titoli a media capitalizzazione della Borsa di Milano, di cui doValue fa parte.

doValue FTSE Italia Mid Cap Indicizzato (ribassato)

Dalla sua quotazione a fine 2019, il titolo doValue ha sovra-performato il paniere dei titoli italiani comparabili per dimensioni (FTSE Italia Mid Cap), con un apprezzamento dal valore di IPO a €9 per azione fino a €12 per azione. A tale andamento ha contribuito l'interesse degli investitori per il posizionamento strategico del gruppo, leader in un settore profittevole e in crescita. A ciò si aggiunge l'apprezzamento del mercato sia della strategia di crescita organica delineata dal Business Plan presentato nel giugno 2018 e aggiornato a novembre 2019, che delle acquisizioni di Altamira Asset Management e di FPS. Nel periodo, ad aumentare ulteriormente la remunerazione degli azionisti, sono stati distribuiti dividendi per €0,394 e €0,460 ad azione, relativi rispettivamente all'esercizio 2017 e 2018.

Nei primi mesi del 2020, a causa del propagarsi della pandemia di Coronavirus a livello globale, i mercati finanziari, inclusi i principali indici azionari e le azioni doValue, sono stati caratterizzati da elevata volatilità e un significativo deprezzamento. Nella seconda metà dell'anno grazie all'avvio di politiche monetarie e fiscali espansive in Europa e negli Stati Uniti, i mercati finanziari – e doValue di riflesso – hanno avviato una fase di recupero dei valori pre-pandemia. Tale movimento si è accentuato negli ultimi due mesi del 2020 con l'annuncio dell'efficacia dei primi vaccini contro COVID-19. Già nel corso del primo trimestre del 2021, il titolo è infatti tornato sopra ai livelli di IPO. Da ottobre 2021, invece, il titolo ha sotto-performato il paniere dei titoli italiani mid cap, principalmente a causa di incertezze legate al potenziale rinnovo del contratto di doValue con il cliente Sareb in Spagna (il maggiore cliente del Gruppo in termini di Gross Book Value e Ricavi Lordi nel 2021), in scadenza a giugno 2022. In particolare, l'incertezza che ha interessato l'ultimo trimestre del 2021 è stata legata agli impatti economici di un eventuale rinnovo del contratto con Sareb in funzione di una profittabilità attesa minore delle aspettative iniziali.

Le principali statistiche dell'andamento del titolo doValue sono riportate nella tabella seguente:

Dati di sintesi Euro Data
Prezzo di IPO 9,00 14/07/2017
Prezzo minimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) 4,79 23/03/2020
Prezzo massimo di chiusura (aggiustato per i dividendi pagati) 12,85 18/10/2017
Ultimo prezzo di chiusura 8,39 30/12/2021
Numero di azioni in circolazione 80.000.000 30/12/2021
di cui azioni proprie 972.339 30/12/2021
Capitalizzazione 671.200.000 30/12/2021
Capitalizzazione (escluse azioni proprie) 663.042.076 30/12/2021

0.11 Impatti ed effetti dell'epidemia COVID-19

La ripresa dell'economia mondiale dalla crisi pandemica è proseguita con una forte accelerazione nel corso del 2021, sebbene con modalità e intensità geograficamente diversificate. I fattori discriminanti sono costituiti dalla velocità delle campagne vaccinali, dall'efficienza dei meccanismi di prevenzione dei contagi e, infine, dall'intensità del sostegno fiscale alla ripresa. Durante il 2021 sono venute meno varie misure di sostegno a famiglie e imprese in termini di moratorie sui debiti e si è registrata una progressiva normalizzazione dell'attività dei tribunali con una conseguente accelerazione dell'attività di recupero da parte di operatori del settore rispetto a quanto registrato nel 2020. Si ritiene peraltro che le moratorie e le varie forme di sostegno dei governi messe in atto durante la pandemia, sia pure in prevalenza cessate, non abbiano consentito di percepire il reale grado di deterioramento del credito, che viene previsto in incremento nel corso del 2022.

Il Gruppo doValue, a partire dalla fine di febbraio 2020, ha attivato prontamente il Comitato di Business Continuity & Crisis Management in sessione di crisi al fine di assumere le decisioni conseguenti all'evoluzione della situazione. Le principali misure tempo per tempo assunte e tuttora vigenti sono state mirate a sostenere i propri dipendenti e collaboratori, sia in Italia che all'estero, nella gestione dell'emergenza COVID-19, tutelandone in primis la salute e il benessere, consentendo al contempo di mantenere il contatto con l'organizzazione.

In particolare, anche nel corso del 2021 il Gruppo ha garantito:

  • limitazione delle trasferte e preferenza per le riunioni da remoto;
  • monitoraggio della rete di comunicazione e dei sistemi di accesso dall'esterno per garantire un tempestivo intervento in caso di criticità;
  • utilizzo dello smart working, in tutte le filiali italiane e nelle sedi estere delle controllate;
  • potenziamento del servizio di service desk, per garantire una maggiore rapidità di consegna e un più adeguato servizio di supporto e consulenza telefonico;
  • adozione di sistemi di "unified communication" come Microsoft Teams così da facilitare i meetings e le video call fra gli utenti in smart working;
  • erogazione di corsi e seminari on-line relativi allo smart working per supportare il personale a gestire il cambiamento operativo al meglio;
  • erogazione di sessioni formative online su temi di health & safety correlati al COVID-19;
  • accesso alle sedi operative, sia in Italia che all'estero, in condizioni di elevata sicurezza, a tutela della salute e del benessere delle persone.

Ciò premesso, in conformità alle indicazioni emanate da Consob in data 16 febbraio 2021 (Richiamo di attenzione Consob n. 1/21 - Oggetto: COVID-19 - misure di sostegno all'economia - Richiamo di attenzione sull'informativa da fornire), e alle linee guida dell'ESMA, si forniscono di seguito le principali informazioni finanziarie utili alla comprensione degli effetti della pandemia sul business della società.

Valutazioni ai sensi dello IAS 36 "Riduzione di valore delle attività"

Con riferimento agli assets intangibles presenti in bilancio, si rappresenta preliminarmente che la consistenza iniziale delle attività immateriali che rappresentano il valore dei contratti di servicing pluriennali e l'avviamento legati all'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece), conclusasi il 5 giugno 2020, sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze risultanti al 31 dicembre 2020 quando era stata effettuata una allocazione provvisoria di Purchase Price Allocation (PPA) ai sensi dell'IFRS 3, per tener conto delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento (per ulteriori dettagli

si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda").

Per effetto di tale esercizio definitivo di PPA sono state identificate attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate, e conseguente avviamento. I relativi valori di prima iscrizione in bilancio sono stati rideterminati in base alla valutazione della stima del fair value delle attività nette di doValue Greece, che tiene conto delle informazioni utili a fini valutativi disponibili alla data di acquisizione e di ingresso in consolidamento, aggiornate alla luce di eventi e informazioni importanti non noti o non disponibili a tale data.

Il Gruppo ha effettuato il test di impairment sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2021, come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività", e tenendo conto delle indicazioni emanate dall'ESMA in data 28 ottobre 2020 nel Public Statement "European common enforcement priorities for 2020 IFRS annual financial reports".

A tal fine, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2020, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU Iberia (Spagna e Portogallo) e la CGU Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue, che tengono conto dell'andamento della pandemia, della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL.

Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo "Fatti di Rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso

correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.

Tale analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €3,5 milioni, di cui €2,9 milioni con riferimento a contratti Altamira e €0,6 milioni relativi a due servicing di doValue Greece.

Per quanto riguarda Il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento".

Per maggiori dettagli informativi circa tale esercizio di impairment test si rimanda alle Note Illustrative, paragrafi Politiche contabili e Nota 1 - Attività immateriali.

Incertezze e rischi significativi connessi al COVID-19

Le attuali condizioni dei mercati finanziari e le conseguenze degli eventuali impatti economici e finanziari derivanti dalla diffusione del COVID-19 comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Tuttavia, alla luce delle informazioni ad oggi disponibili, considerati gli interventi organizzativi posti in atto a garanzia della continuità operativa, le molteplici iniziative di contenimento costi poste in essere, e tenuto conto della tipologia del business condotto dal Gruppo, strutturalmente flessibile rispetto alle diverse fasi del ciclo economico, si ritiene che non sussistano ad oggi rischi di dar luogo a rettifiche dei valori contabili delle attività e passività esposte nel presente Bilancio.

Si ritiene inoltre che non sussistano incertezze significative relative a eventi o condizioni che, se rilevanti oltre il periodo di 12 mesi dopo la data di riferimento, possano mettere in dubbio la capacità del Gruppo di continuare ad operare come un'entità in funzionamento.

Impatti dell'epidemia COVID-19 sul conto economico

Gli effetti diretti della pandemia COVID-19 e delle misure di contenimento attuate dai governi europei hanno provocato difficoltà operative per il settore in cui opera il Gruppo che si sono protratte per tutto il 2021 anche se sono andate mano mano allentandosi. Tuttavia, seppur in un clima di incertezza complessiva, si notano segnali positivi rappresentati dalla ripresa dell'attività giudiziaria dei tribunali che fa registrare volumi crescenti di transazioni e dall'incremento delle definizioni stragiudiziali, a dimostrazione della crescente liquidità disponibile nel mercato di riferimento. Il Gruppo ha conseguito nell'esercizio 2021 i seguenti risultati (rispetto al precedente esercizio):

  • Incassi pari a circa €5,7 miliardi (€4,3 miliardi nel 2020);
  • Ricavi lordi pari a €572,1 milioni (€420,5 milioni nel 2020);
  • EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti pari a €200,9 milioni (€127,5 milioni nel 2020).

Si segnala inoltre che dall'inizio della pandemia sono state sostenute spese non ricorrenti relative al COVID-19 per un ammontare di circa €1,1 milioni comprendenti:

  • costi per l'acquisto dei dispositivi di protezione individuali (quali mascherine, guanti ed igienizzanti);
  • spese per adeguare i locali alle nuove norme sul distanziamento;
  • costi legati allo sviluppo dello smart working.

In termini di Portafoglio Gestito (GBV) il Gruppo, nonostante l'attuale contesto, nel 2021 ha stipulato nuovi mandati di servicing con investitori per un GBV pari a €8,5 miliardi oltre ai flussi rivenienti dai contratti di gestione a lungo termine per €3,3 miliardi, a testimonianza della solidità dell'attuale pipeline del mercato del Servicing in Sud Europa.

Informazioni relative agli impatti del COVID-19 sulla pianificazione strategica e sulle stime e assumptions sottostanti le traiettorie finanziarie, sulla situazione finanziaria e sui flussi di cassa

Il Consiglio di Amministrazione della capogruppo doValue ha approvato, lo scorso 25 gennaio il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 redatto sulla base delle più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate, tenendo conto dell'andamento della pandemia e della stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL.

Il Piano Industriale 2022-2024 di doValue si basa su una ipotesi in termini di nuovi flussi di crediti deteriorati aggiudicati dal Gruppo nei prossimi 3 anni sostanzialmente in linea con la storia recente del Gruppo. Tali ipotesi potrebbe rilevarsi conservativa se vista in un contesto di mercato in cui, con la normalizzazione post COVID dell'attività giudiziaria e la fine delle moratorie in tutte le regioni, ci si può attendere un'accelerazione nella formazione di nuovi NPE nei mercati di riferimento. La normalizzazione delle attività di Gruppo è anche evidente nei risultati raggiunti durante il 2021. In particolare, l'attività di Collection nel 2021 è stata pari a €5,7 miliardi (rispetto a €4,3 miliardi nel 2020). Tale aumento riflette in parte l'acquisizione di doValue Greece perfezionata a giugno 2020, ma anche il progressivo recupero post COVID delle attività dei tribunali e del venir meno delle varie restrizioni attuate dai diversi governi a supporto delle aziende e delle famiglie per far fronte alla pandemia. Il Collection Rate di Gruppo si attesta al 4,3%, in aumento di 120 bps rispetto al 2020 e maggiore del livello pre COVID pari a 4,2% raggiunto nel 2019.

0.12 Altre informazioni

DIREZIONE E COORDINAMENTO

Al 31 dicembre 2021 le azioni della Capogruppo doValue sono possedute per il 25,05% dal socio con maggior diritto di voto Avio S.à r.l., azionista di riferimento, società di diritto lussemburghese, affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017. Un ulteriore 3,22% di azioni doValue sono detenute da altri investitori analogamente riconducibili a Softbank Group Corporation, con una quota complessiva detenuta dal medesimo pari al 28,27%.

Al 31 dicembre 2021, il residuo 71,99% delle azioni risulta collocato sul mercato e l'1,22% è costituito da n. 972.339 azioni proprie, valorizzate al costo, per un totale di €4,7 milioni detenute dalla Capogruppo medesima.

L'azionista di riferimento non esercita nei confronti di doValue alcuna attività di Direzione e Coordinamento ai sensi dell'art. 2497 e seguenti del Codice Civile in quanto non impartisce direttive a doValue e, più in generale, non si inserisce nella gestione del Gruppo. Pertanto, la determinazione degli indirizzi strategici e gestionali del Gruppo doValue e, più in generale, l'intera attività svolta, sono frutto di libera autodeterminazione degli organi sociali e non comportano etero-direzione da parte di Avio.

La Capogruppo doValue esercita nei confronti delle proprie controllate dirette l'attività di direzione e coordinamento prevista dalla normativa sopra citata.

OPERAZIONI SU AZIONI PROPRIE

Al 31 dicembre 2021 risultano in portafoglio n. 972.339 azioni proprie, pari all'1,22% del capitale sociale complessivo. Il loro valore di carico è di €4,7 milioni e sono esposte in bilancio a diretta riduzione del Patrimonio Netto nella voce Azioni proprie in applicazione di quanto disciplinato dall'art. 2357-ter del Codice Civile.

L'Assemblea ordinaria del 29 aprile 2021 ha revocato l'autorizzazione all'acquisto ed alla disposizione delle azioni proprie conferita dalla medesima al Consiglio di Amministrazione di doValue con delibera del 26 maggio 2020. Contestualmente è stata conferita una nuova autorizzazione all'acquisto di azioni proprie in una o più operazioni, secondo gli stessi termini e condizioni di cui alla precedente delibera assembleare ossia sino a un massimo di n. 8.000.000 azioni ordinarie di doValue S.p.A., pari al 10% del totale, per un periodo di 18 mesi dall'approvazione assembleare. Nell'ambito di tale autorizzazione, in data 17 giugno 2021, il Consiglio di Amministrazione di doValue, ha approvato l'avvio di un programma di acquisto di azioni proprie unicamente a servizio dei piani di retribuzione e di incentivazione in essere, destinati al management di doValue e/o di società da questa controllate ai sensi dell'art. 2359 del Codice Civile.

Nel corso dei mesi di luglio e agosto 2021 doValue ha dato seguito a tale programma tramite l'acquisto di un numero di azioni pari a 500.000 per un controvalore di €4,6 milioni.

LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO

Nel corso dell'esercizio il Gruppo ha proseguito l'investimento in progetti di innovazione tecnologica, che si ritiene possano essere in grado di apportare nel futuro un vantaggio competitivo.

RISORSE UMANE

Il business del Gruppo doValue è legato alle persone e la valorizzazione e lo sviluppo delle professionalità sono driver strategici per garantire un'innovazione e una crescita sostenibile. Nel 2021, doValue ha continuato ad investire nelle sue persone attraverso politiche orientate alla valorizzazione e sviluppo delle risorse umane, con l'obiettivo di consolidare un clima di soddisfazione aziendale.

A fine 2021 i dipendenti del Gruppo sono 3.153 rispetto ai 3.230 del 2020.

Per ulteriori dettagli si rimanda a quanto indicato all'interno della Dichiarazione Non Finanziaria.

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

In conformità a quanto stabilito dal "Regolamento Operazioni con Parti Correlate" oggetto di delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010 e successive modifiche, le eventuali operazioni con parti correlate e soggetti connessi sono concluse nel rispetto della procedura approvata dal Consiglio di Amministrazione, il cui più recente aggiornamento è stato deliberato nella seduta del 17 giugno 2021.

Tale documento è a disposizione del pubblico nella sezione "Governance" del sito www.dovalue.it.

Con riferimento al comma 8 dell'art.5 - "Informazioni al pubblico sulle operazioni con parti correlate" del Regolamento Consob sopra citato si segnala che:

  • a) in base alla Policy in merito alle operazioni con parti correlate adottata dal Consiglio di Amministrazione di doValue S.p.A., nel corso dei primi nove mesi 2021 è stata deliberata la partecipazione ad una operazione di maggior rilevanza. Più precisamente, nell'ambito del Progetto Frontier riferito ad un'operazione di cartolarizzazione avviata da National Bank of Greece per un portafoglio crediti non-performing, nel mese di giugno è stata deliberata la presentazione di un'offerta vincolante in consorzio tra doValue (attraverso la propria controllata doValue Greece), Bain e Fortress, quest'ultima parte correlata del Gruppo. Successivamente, in data 21 luglio 2021, il consorzio è stato selezionato da National Bank of Greece come offerente preferenziale in relazione al Progetto Frontier e in data 15 ottobre 2021 è stato è stato firmato l'accordo sui principali termini e condizioni dell'operazione, ivi incluso il contratto di servicing per la gestione del portafoglio cartolarizzato che ha un GBV pari a circa €5,7 miliardi (per maggiori dettagli si rimanda ai Fatti di rilievo intervenuti nel periodo nonché al Documento Informativo redatto ai sensi Regolamento Consob 17221/2010 e pubblicato all'interno della sezione "Governance/Parti Correlate" del sito internet www.dovalue.it);
  • b) nel corso del 2021 non sono state effettuate operazioni con parti correlate a condizioni diverse dalle normali condizioni di mercato che hanno influito in misura rilevante sulla situazione patrimoniale ed economica del Gruppo;
  • c) nel corso del 2021 non vi sono state modifiche o sviluppi di singole operazioni con parti correlate già descritte nell'ultima relazione annuale che abbiano avuto un effetto rilevante sulla situazione patrimoniale o sui risultati del Gruppo nel periodo di riferimento.

DICHIARAZIONE NON FINANZIARIA

In conformità a quanto previsto dall'articolo 5, comma 3, lettera b, del D. Lgs. 254/2016, il Gruppo doValue ha predisposto la dichiarazione consolidata di carattere non finanziario che costituisce una relazione distinta. La dichiarazione consolidata di carattere non finanziario 2021 è disponibile sul sito internet del Gruppo www.doValue.it nella sezione "Valore sostenibile".

CORPORATE GOVERNANCE

In conformità al terzo comma dell'art. 123 bis del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58 (TUF), viene annualmente redatta la Relazione sul governo societario, la quale viene approvata dal Consiglio di Amministrazione e pubblicata congiuntamente al progetto di bilancio dell'esercizio chiuso al 31 dicembre 2021. Tale documento è consultabile nella Sezione "Governance" del sito internet www.doValue.it.

Unitamente a tale Relazione viene messa a disposizione anche la "Relazione sulla remunerazione" redatta ai sensi dell'art. 123 ter del TUF.

INFORMAZIONE RELATIVA AL REGIME DI "OPT-OUT"

Si comunica che doValue S.p.A. aderisce al regime di semplificazione previsto dagli artt. 70, comma 8, e 71, comma 1-bis, del Regolamento CONSOB in materia di emittenti n. 11971/1999, come successivamente modificato, avvalendosi, pertanto, della facoltà di derogare agli obblighi di pubblicazione dei documenti informativi previsti dagli artt. 70, comma 6, e 71, comma 1 del citato Regolamento in occasione di operazioni significative di fusione, scissione, aumenti di capitale mediante conferimento di beni in natura, acquisizioni e cessioni.

PROSPETTO DI RACCORDO TRA RISULTATO E PATRIMONIO NETTO DELLA CAPOGRUPPO E GLI ANALOGHI VALORI DEL GRUPPO

In applicazione della Comunicazione Consob n. DEM/6064293 del 28 luglio 2006, nel seguito si espone il prospetto di raccordo del Patrimonio Netto e del risultato dell'esercizio della Capogruppo con gli omologhi dati consolidati.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED
Patrimonio
Netto
Risultato
del periodo
Patrimonio
Netto
Risultato
del periodo
Bilancio separato doValue S.p.A. 206.456 (535) 222.805 7.831
- differenza tra il valore di carico e valore
del PN contabile delle partecipate
(74.118) - (36.765) -
- risultati conseguiti dalle partecipate al netto
delle quote di minoranza
- 58.001 - (12.570)
Storno dei dividendi - (23.214) - (20.429)
Altre rettifiche di consolidamento 563 (10.508) 378 (5.239)
Bilancio consolidato attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
132.901 23.744 186.418 (30.407)

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Roma, lì 17 marzo 2022 Il Consiglio di Amministrazione

RACCORDO TRA IL CONTO ECONOMICO GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Ricavi NPE 446.097 318.442
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 446.606 316.337
di cui: Ricavi diversi (509) 2.105
Ricavi REO 82.529 67.640
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 70.835 56.682
di cui: Ricavi diversi 11.694 10.958
Ricavi da co-investimento 8.846 429
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 8.846 429
Ricavi da prodotti ancillari e altre attività minori 34.579 34.024
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 13 15
di cui: Ricavi da contratti con i clienti 6.924 6.573
di cui: Ricavi diversi 27.873 27.864
di cui: Costi dei servizi resi (244) (388)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 13 (40)
Ricavi lordi 572.051 420.535
Commissioni passive NPE (29.998) (22.147)
di cui: Costi dei servizi resi (30.023) (22.146)
di cui: Ricavi diversi 25 (1)
Commissioni passive REO (24.217) (17.407)
di cui: Costi dei servizi resi (24.217) (17.407)
Commissioni passive Ancillari (11.369) (10.608)
di cui: Costi dei servizi resi (1.612) (5.349)
di cui: Spese amministrative (9.757) (5.177)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - (82)
Ricavi netti 506.467 370.373
Spese per il personale (215.851) (172.911)
di cui: Costo del personale (216.058) (172.925)
di cui: Ricavi diversi 207 14
Spese amministrative (91.269) (80.813)
di cui: Costo del personale (5.026) (3.899)
di cui: Costo del personale - di cui: SG&A (5.026) (3.899)
di cui: Spese amministrative (87.855) (77.779)
di cui: Spese amministrative - di cui: IT (29.995) (26.493)
di cui: Spese amministrative - di cui: Real Estate (6.159) (5.482)
di cui: Spese amministrative - di cui: SG&A (51.701) (45.804)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 661 (6)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: Real Estate - (2)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione - di cui: SG&A 661 (4)
di cui: Ricavi diversi 993 930
di cui: Ricavi diversi - di cui: IT (188) 53
di cui: Ricavi diversi - di cui: SG&A 1.181 877
di cui: Costi dei servizi resi (42) (59)
di cui: Costi dei servizi resi - di cui: SG&A (42) (59)
Totale "di cui IT" (30.183) (26.440)
Totale "di cui Real Estate" (6.159) (5.484)
Totale "di cui SG&A" (54.927) (48.889)
Totale costi operativi (307.120) (253.724)

RELAZIONE SULLA GESTIONE

DEL GRUPPO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
EBITDA 199.347 116.649
EBITDA margine 35% 28%
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBITDA (1.572) (10.869)
EBITDA esclusi gli elementi non ricorrenti 200.919 127.518
EBITDA margine esclusi gli elementi non ricorrenti 35% 30%
Rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali (94.371) (79.313)
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (94.536) (79.313)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione 165 -
Accantonamenti netti (25.547) (11.272)
di cui: Costo del personale (10.497) (6.596)
di cui: Accantonamenti a fondi rischi e oneri (3.865) (2.329)
di cui: (Oneri)/Proventi diversi di gestione (9.435) 192
di cui: Ammortamenti e svalutazioni (1.751) (1.039)
di cui: Spese amministrative 1 (1.500)
Saldo rettifiche/riprese di valore 545 162
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 30 -
di cui: Ammortamenti e svalutazioni 24 14
di cui: Ricavi diversi 491 148
Utile/perdita da partecipazioni 83 (2)
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni 83 (2)
EBIT 80.057 26.224
Risultato netto di attività e passività finanziarie valutate al fair value 1.071 (3.466)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari 1.071 (3.466)
Interessi e commissioni derivanti da attività finanziaria (32.839) (23.416)
di cui: (Oneri)/Proventi finanziari (32.297) (23.186)
di cui: Costi dei servizi resi (542) (232)
di cui: Utili (Perdite) da partecipazioni - 2
EBT 48.289 (658)
Elementi non ricorrenti inclusi nell'EBT (33.350) (25.139)
EBT esclusi gli elementi non ricorrenti 81.639 24.481
Imposte sul reddito (15.116) (33.132)
di cui: Spese amministrative (1.620) (1.719)
di cui: Imposte sul reddito (13.496) (31.413)
Risultato del periodo 33.173 (33.790)
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi (9.429) 3.383
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 23.744 (30.407)
Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo (29.481) (47.550)
Di cui Elementi non ricorrenti inclusi nel risultato del periodo
attribuibile ai Terzi
(2.504) (5.110)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo
esclusi gli elementi non ricorrenti
50.721 12.033
Risultato del periodo attribuibile ai Terzi esclusi gli elementi
non ricorrenti
11.933 1.727
Utile per azione (in euro) 0,30 (0,38)
Utile per azione esclusi gli elementi non ricorrenti (in euro) 0,64 0,15

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

RACCORDO TRA LO STATO PATRIMONIALE GESTIONALE E CIVILISTICO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Cassa e titoli liquidabili 166.668 132.486
Disponibilità liquide e depositi a breve 166.668 132.486
Attività finanziarie 61.961 70.859
Attività finanziarie non correnti 60.445 64.961
Attività finanziarie correnti 1.516 5.898
Attività materiali 34.204 36.176
Immobili, impianti e macchinari 34.149 36.121
Rimanenze 55 55
Attività immateriali 545.225 564.136
Attività immateriali 545.225 564.136
Attività fiscali 152.996 126.157
Imposte differite attive 112.640 102.950
Altre attività correnti 1.894 1.333
Attività fiscali 38.462 21.874
Crediti commerciali 206.326 175.155
Crediti commerciali 206.326 175.155
Attività in via di dismissione 30 30
Attività destinate alla vendita 30 30
Altre attività 17.226 16.485
Altre attività correnti 15.212 14.840
Altre attività non correnti 2.014 1.645
Totale Attivo 1.184.636 1.121.484
Passività finanziarie: debiti verso banche/bondholders 568.459 543.042
Prestiti e finanziamenti non correnti 550.859 456.670
Prestiti e finanziamenti correnti 17.600 86.372
Altre passività finanziarie 76.017 76.075
Prestiti e finanziamenti non correnti 4.365 6
Prestiti e finanziamenti correnti 4 4
Altre passività finanziarie non correnti 46.048 24.293
Altre passività finanziarie correnti 25.600 51.772
Debiti commerciali 73.710 51.824
Debiti Commerciali 73.710 51.824
Passività fiscali 113.060 91.814
Debiti tributari 58.710 28.083
Imposte differite passive 54.350 63.731
Benefici a dipendenti 10.264 16.465
Benefici a dipendenti 10.264 16.465
Fondi rischi e oneri 44.235 87.346
Fondi rischi e oneri 44.235 87.346
Altre passività 104.888 71.164
Altre passività correnti 75.052 71.164
Altre passività non correnti 29.836 -
Totale Passivo 990.633 937.730

Segue

RELAZIONE SULLA GESTIONE

DEL GRUPPO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Capitale 41.280 41.280
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserve 96.299 145.241
Riserva da valutazione (1) (215)
Altre riserve 96.300 145.456
Azioni proprie (4.678) (103)
Azioni proprie (4.678) (103)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 23.744 (30.407)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 23.744 (30.407)
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 156.645 156.011
Totale Passivo e Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
1.147.278 1.093.741
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 37.358 27.743
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 37.358 27.743
Totale Passivo e Patrimonio Netto 1.184.636 1.121.484

I dati RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

DATI GENERALI

Homepage dell'entità che redige il bilancio:

Denominazione dell'entità che redige il bilancio o altro mezzo di identificazione:

Sede dell'entità: Italia

Forma giuridica dell'entità: Società per Azioni

Paese di registrazione: Italia

Descrizione della natura dell'attività dell'entità e delle sue principali operazioni:

Codice LEI dell'entità: 8156007AF7DB5FE05555

doValue S.p.A.

Indirizzo della sede legale dell'entità: Viale dell'Agricoltura, 7 - 37135 Verona

Principale luogo di attività: Lungotevere Flaminio, 18 - 00196 Roma

Le attività del Gruppo doValue sono concentrate sulla fornitura di servizi a banche e investitori attraverso l'intero ciclo di vita dei crediti e degli asset real estate ("Servicing)

Ragione sociale della capogruppo: doValue S.p.A.

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

NOTE ILLUSTRATIVE

POLITICHE CONTABILI

INFORMATIVA DI SETTORE

ALLEGATI

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

PROSPETTI CONTABILI CONSOLIDATI

NOTE ILLUSTRATIVE

POLITICHE CONTABILI

INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

INFORMAZIONI SUI RISCHI E SULLE RELATIVE POLITICHE DI COPERTURA

INFORMATIVA DI SETTORE

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE RIGUARDANTI IMPRESE O RAMI D'AZIENDA

OPERAZIONI CON PARTI CORRELATE

ALLEGATI

ATTESTAZIONI E RELAZIONI AL BILANCIO CONSOLIDATO

9

8

7

6

5

4

3

2

1

Prospetti contabili consolidati 1.0

Prospetti

1.0

contabili

consolidati

STATO PATRIMONIALE CONSOLIDATO

(€/000) NOTE 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Attività non correnti:
Attività immateriali 1 545.225 564.136
Immobili, impianti e macchinari 2 34.149 36.121
Attività finanziarie non correnti 3 60.445 64.961
Imposte differite attive 4 112.640 102.950
Altre attività non correnti 5 2.013 1.646
Totale attività non correnti 754.472 769.814
Attività correnti:
Rimanenze 6 55 55
Attività finanziarie correnti 3 1.516 5.898
Crediti commerciali 7 206.326 175.155
Attività fiscali 8 38.462 21.874
Altre attività correnti 5 17.107 16.172
Disponibilità liquide e depositi a breve 9 166.668 132.486
Totale attività correnti 430.134 351.640
Attività destinate alla dismissione 10 30 30
Totale attività 1.184.636 1.121.484
Patrimonio Netto
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione (1) (215)
Altre riserve 96.300 145.456
Azioni proprie (4.678) (103)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti 23.744 (30.407)
della Capogruppo
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 156.645 156.011
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 37.358 27.743
Totale Patrimonio Netto 11 194.003 183.754
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 12 555.224 456.676
Altre passività finanziarie non correnti 13 46.048 24.293
Benefici ai dipendenti 14 10.264 16.465
Fondi rischi e oneri 15 44.235 87.346
Imposte differite passive 4 54.350 63.731
Altre passività non correnti 17 29.836 -
Totale passività non correnti 739.957 648.511
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 12 17.604 86.376
Altre passività finanziarie correnti 13 25.600 51.772
Debiti commerciali 16 73.710 51.824
Debiti tributari 8 58.710 28.083
Altre passività correnti 17 75.052 71.164
Totale passività correnti 250.676 289.219
Totale passività 990.633 937.730
Totale Patrimonio Netto e passività 1.184.636 1.121.484

I dati patrimoniali RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

CONTO ECONOMICO CONSOLIDATO

(€/000) NOTE 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Ricavi da contratti con i clienti 20 524.365 379.592
Ricavi diversi 21 40.774 42.018
Totale ricavi 565.139 421.610
Costi dei servizi resi 22 (56.680) (45.582)
Costo del personale 23 (231.581) (183.420)
Spese amministrative 24 (99.231) (86.175)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 25 (8.596) 64
Ammortamenti e svalutazioni 26 (96.263) (80.338)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri 27 (3.865) (2.329)
Totale costi (496.216) (397.780)
Risultato operativo 68.923 23.830
(Oneri)/Proventi finanziari 28 (22.337) (26.208)
Utili (Perdite) da partecipazioni 83 1
Risultato ante imposte 46.669 (2.377)
Imposte sul reddito 29 (13.496) (31.413)
Risultato netto derivante dall'attività di funzionamento 33.173 (33.790)
Risultato del periodo 33.173 (33.790)
di cui: Risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
23.744 (30.407)
di cui: Risultato del periodo attribuibile ai Terzi 9.429 (3.383)
Utile per azione 30
di base 0,30 (0,38)
diluito 0,30 (0,38)

I dati economici RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

PROSPETTO DELLA REDDITIVITÀ COMPLESSIVA CONSOLIDATA

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Risultato del periodo 33.173 (33.790)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte senza rigiro
a conto economico:
Piani a benefici definiti
(161) (82)
Altre componenti reddituali al netto delle imposte con rigiro
a conto economico:
Copertura dei flussi finanziari 345 (66)
Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte 184 (148)
Redditività complessiva 33.357 (33.938)
di cui: Redditività complessiva attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
23.928 (30.555)
di cui: Redditività complessiva attribuibile ai Terzi 9.429 (3.383)

I dati economici complessivi RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO CONSOLIDATO AL 31/12/2021

(€/000) Capitale
sociale
Riserve da Altre riserve Azioni Risultato Patrimonio Patrimonio Totale
valutazione Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre proprie del periodo Netto
attribuibile
agli Azionisti
della
Capogruppo
Netto
attribuibile
ai Terzi
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280 (215) 61.082 84.295 (103) (21.943) 164.396 41.264 205.660
Allocazione
del risultato a riserve
- - 263 (29.771) - 29.508 - - -
Dividendi e altre
destinazioni
- - (12.976) - - (7.831) (20.807) (2.502) (23.309)
Variazioni di riserve - 30 (28) (7.592) - 266 (7.324) (10.833) (18.157)
Stock options - - 2.523 (1.496) (4.575) - (3.548) - (3.548)
Redditività
complessiva
del periodo
- 184 - - - 23.744 23.928 9.429 33.357
Esistenze finali 41.280 (1) 50.864 45.436 (4.678) 23.744 156.645 37.358 194.003

AL 31/12/2020

(€/000) Capitale Riserve da
valutazione
Altre riserve Azioni Risultato Patrimonio Patrimonio Totale
sociale Riserve da
utili e/o in
sospensione
d'imposta
Altre proprie del periodo Netto
attribuibile
agli Azionisti
della
Capogruppo
Netto
attribuibile
ai Terzi
Patrimonio
Netto
Esistenze iniziali 41.280 (13) 18.606 127.292 (184) 38.318 225.299 - 225.299
Allocazione
del risultato a riserve
- - 38.793 (190) - (38.603) - - -
Dividendi e altre
destinazioni
- (54) 3 (42.143) - 285 (41.909) 10.785 (31.124)
Variazioni di riserve - - 3.680 (664) 81 - 3.097 - 3.097
Stock options - - - - - - - 31.680 31.680
Redditività
complessiva
del periodo
- (148) - - - (21.943) (22.091) (1.201) (23.292)
Esistenze finali 41.280 (215) 61.082 84.295 (103) (21.943) 164.396 41.264 205.660

RENDICONTO FINANZIARIO CONSOLIDATO - METODO INDIRETTO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Attività operativa
Risultato di periodo ante imposte 46.669 (2.377)
Aggiustamenti per riconciliare il risultato ante imposte con i flussi
finanziari netti:
123.549 113.897
Plus/minusvalenze su attività/passività finanziarie detenute per
la negoziazione e sulle altre attività/passività valutate al fair value
con impatto a conto economico
(1.308) 1.997
Ammortamenti e svalutazioni 96.263 80.338
Variazioni negli accantonamenti netti ai fondi rischi ed oneri 3.865 8.775
(Oneri)/Proventi finanziari 23.785 19.689
Utili/perdite su partecipazioni ed investimenti (83) -
Costi per pagamenti basati su azioni 1.027 3.098
Variazioni nel capitale circolante: (11.037) 14.612
Variazione dei crediti commerciali (32.922) 15.319
Variazione dei debiti commerciali 21.885 (707)
Variazioni nelle attività e passività finanziarie: 23.488 (24.179)
Attività finanziarie valutate al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
(9.989) -
Altre attività obbligatoriamente valutate al fair value 27.331 (31.998)
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 1.896 7.819
Passività finanziarie valutate al costo ammortizzato 4.250 -
Altre variazioni: (59.065) (3.000)
Interessi pagati (18.135) (9.316)
Pagamento imposte sul reddito (12.143) (13.356)
Altre variazioni altre attività /altre passività (28.787) 19.672
Flussi finanziari netti da attività operativa 123.604 98.953
Attività di investimento
Vendita di rimanenze - 154
Vendita di società controllate e di rami d'azienda 440 -
Acquisto di immobili, impianti e macchinari (4.194) (7.123)
Acquisto di attività immateriali (61.012) (12.874)
Acquisto di società controllate e di rami d'azienda - (234.599)
Flussi finanziari netti da attività di investimento (64.766) (254.442)
Attività di finanziamento
Emissione/acquisto di azioni proprie (4.603) -
Dividendi pagati (23.224) (1.875)
Accensione finanziamenti 302.310 252.574
Rimborso finanziamenti (290.500) (83.067)
Pagamenti del capitale di passività per leasing (8.639) (7.819)
Flussi finanziari netti da attività di finanziamento (24.656) 159.813
Flussi finanziari netti del periodo 34.182 4.324
Riconciliazione
Disponibilità liquide e depositi a breve all'inizio del periodo 132.486 128.162
Flussi finanziari netti del periodo 34.182 4.324
Disponibilità liquide e depositi a breve alla fine del periodo 166.668 132.486

I dati finanziari RESTATED al 31 dicembre 2020 sono stati rideterminati in base alle risultanze definitive relative alla PPA di doValue Greece.

Note illustrative

Note illustrative

Politiche contabili 2.0

Politiche

2.0

contabili

2.1 Parte generale

DICHIARAZIONE DI CONFORMITÀ AI PRINCIPI CONTABILI INTERNAZIONALI

Il presente Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 è redatto, in applicazione del D.Lgs. 28 febbraio 2005 n. 38, in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS emanati dall'International Accounting Standards Board (IASB), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002, e attualmente in vigore, incluse le relative interpretazioni dell'International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC) e dello Standing Interpretations Committee (SIC).

A livello interpretativo e di supporto nell'applicazione, sono stati utilizzati i seguenti documenti:

  • The Conceptual Framework for Financial Reporting;
  • Implementation Guidance, Basis for Conclusions ed eventuali altri documenti predisposti dallo IASB o dall'IFRIC a complemento dei principi contabili emanati;
  • i documenti interpretativi sull'applicazione degli IAS/IFRS in Italia predisposti dall'Organismo Italiano di Contabilità (OIC);
  • i documenti ESMA (European Securities and Markets Authority) e Consob che richiamano l'applicazione di specifiche disposizioni negli IFRS.

Come richiesto dallo IAS 8 nel paragrafo "Nuovi principi contabili" sono riportati i nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione è divenuta obbligatoria dall'esercizio 2021.

Il Bilancio consolidato è corredato dall'Attestazione del Dirigente Preposto ai sensi dell'art. 154-bis del D.Lgs. 58/1998 ed è sottoposto a revisione contabile da parte della società di revisione EY S.p.A. ai sensi del D.Lgs. 27 gennaio 2010 n. 39.

PRINCIPI GENERALI DI REDAZIONE

Il Bilancio consolidato è redatto utilizzando l'euro quale moneta di conto, in conformità a quanto disposto dall'art. 5, comma 2, del D.Lgs n. 38/2005, ed è costituito da:

  • gli schemi di Bilancio consolidato che includono lo Stato patrimoniale consolidato, il Conto economico consolidato, il Prospetto della redditività consolidata complessiva, il Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto consolidato ed il Rendiconto finanziario consolidato (elaborato applicando il "metodo indiretto");
  • le Note Illustrative;

ed è corredato della Relazione sulla gestione del Gruppo.

I valori ivi presenti sono espressi in migliaia di euro, se non diversamente indicato.

Il presente Bilancio è redatto in applicazione dei principi generali previsti dallo IAS 1 e degli specifici principi contabili omologati dalla Commissione Europea e illustrati nella "Parte relativa alle principali voci di bilancio" delle presenti Note Illustrative.

Il Bilancio consolidato è stato predisposto nel presupposto della continuità dell'attività aziendale in conformità a quanto previsto dal principio contabile IAS 1, nonché secondo il principio della contabilizzazione per competenza, nel rispetto dei principi di rilevanza e significatività dell'informazione contabile, della prevalenza della sostanza economica sulla forma giuridica e nell'ottica di favorire la coerenza con le future presentazioni.

I criteri di iscrizione, classificazione, valutazione e cancellazione delle poste dell'attivo e del passivo e le modalità di riconoscimento dei ricavi e dei costi adottati nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 non sono stati oggetto di aggiornamento rispetto a quelli utilizzati nella redazione del Bilancio consolidato per l'esercizio chiuso al 31 dicembre 2020.

Non sono state effettuate deroghe all'applicazione dei principi contabili IAS/IFRS.

La Direttiva 2013/50/UE - che modifica la Direttiva 2004/109/CE (cd. "Direttiva sulla trasparenza") stabilisce che a decorrere dal 1° gennaio 2020 tutte le Relazioni Finanziarie annuali consolidate di emittenti di titoli negoziati sui mercati regolamentati devono essere redatte in un formato elettronico unico di comunicazione. L'obiettivo è quello di predisporre i bilanci consolidati in un formato che fornisca i dati strutturati richiesti da regolatori e analisti, consentendo ai redattori di mantenere il pieno controllo sul layout e sulla relativa presentazione. Il compito di elaborare norme tecniche di regolamentazione per specificare tale formato è stato conferito all'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (European Securities and Markets Authority - ESMA), che ha pubblicato l'European Single Electronic Format (ESEF).

In data 29/05/2019 è stato pubblicato il Regolamento UE 2018/815 che ha introdotto l'obbligo del formato elettronico unico (ESEF) per le relazioni finanziarie annuali.

A livello nazionale, la legge di conversione del Decreto Milleproroghe (D.L. 31 dicembre 2020 n. 183), pubblicata in Gazzetta Ufficiale in data 1 marzo 2021, ha previsto, all'art. 3, comma 11-sexies, che le disposizioni del Regolamento ESEF trovino applicazione alle relazioni finanziarie relative agli esercizi avviati a decorrere dal 1° gennaio 2021.

Il Gruppo doValue, in conformità a quanto precede, ha pertanto avviato la redazione del Bilancio consolidato nel formato elettronico unico (ESEF) con riferimento al presente Bilancio consolidato annuale 2021.

AREA E METODI DI CONSOLIDAMENTO

Per la predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 sono state utilizzate le situazioni contabili al 31 dicembre 2021 delle società incluse nell'area di consolidamento esposte nella tabella presentata al termine del presente paragrafo.

Le risultanze contabili delle società rientranti nel perimetro di consolidamento al 31 dicembre 2021 sono state opportunamente riclassificate e adeguate, al fine di tenere conto delle esigenze di consolidamento e, ove necessario, per uniformarle ai principi contabili del Gruppo.

Tutte le società utilizzano l'euro come moneta di conto e pertanto non risulta necessaria alcuna conversione di valuta estera.

Di seguito si espongono i principi di consolidamento adottati dal Gruppo nella predisposizione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021.

Società controllate

Sono controllate le entità nelle quali doValue dispone di controllo diretto o indiretto. Il controllo su un'entità si ottiene quando il Gruppo è esposto o ha diritto a rendimenti variabili, derivanti dal proprio rapporto con l'entità oggetto di investimento e, nel contempo, ha la capacità di incidere su tali rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

Per verificare l'esistenza di controllo si utilizzano i seguenti fattori:

  • lo scopo e la costituzione della partecipata per identificare quali sono gli obiettivi dell'entità, le attività rilevanti che determinano i suoi rendimenti e come tali attività sono governate;
  • il potere, al fine di comprendere se la controllante ha diritti contrattuali che attribuiscono la capacità di governare le attività rilevanti; a tal fine sono considerati solamente diritti sostanziali che forniscono capacità pratica di governo;
  • l'esposizione o i diritti detenuti nei confronti della partecipata al fine di valutare se la controllante ha rapporti con la partecipata i cui rendimenti sono soggetti a variazioni dipendenti dalla performance della partecipata;
  • la capacità di esercitare il proprio potere sull'entità oggetto di investimento per incidere sull'ammontare dei suoi rendimenti;
  • l'esistenza di potenziali relazioni "principale agente".

Generalmente, vi è la presunzione che la maggioranza dei diritti di voto comporti il controllo. A supporto di tale presunzione e quando il Gruppo detiene meno della maggioranza dei diritti di voto (o diritti simili), il Gruppo considera tutti i fatti e le circostanze rilevanti per stabilire se controlla l'entità oggetto di investimento, inclusi:

  • Accordi contrattuali con altri titolari di diritti di voto;
  • Diritti derivanti da accordi contrattuali;
  • Diritti di voto e diritti di voto potenziali del Gruppo.

Il Gruppo riconsidera se ha o meno il controllo di una partecipata se i fatti e le circostanze indicano che ci siano stati dei cambiamenti in uno o più dei tre elementi rilevanti ai fini della definizione di controllo. Il consolidamento di una controllata inizia quando il Gruppo ne ottiene il controllo e cessa quando il Gruppo perde il controllo.

Il valore contabile delle interessenze partecipative in società consolidate integralmente, detenute dalla Capogruppo, è eliminato – a fronte dell'assunzione delle attività e passività delle partecipate – in contropartita della corrispondente frazione di Patrimonio Netto di pertinenza del Gruppo.

I rapporti patrimoniali attivi e passivi, le operazioni fuori bilancio, i proventi e gli oneri, nonché i profitti e le perdite intercorsi tra società incluse nell'area di consolidamento sono elisi integralmente, coerentemente alle modalità di consolidamento adottate.

Le attività, le passività, i ricavi ed i costi della controllata acquisita o ceduta nel corso dell'esercizio sono inclusi nel bilancio consolidato dalla data in cui il Gruppo ottiene il controllo fino alla data in cui il Gruppo non esercita più il controllo sulla società.

La differenza tra il corrispettivo di cessione della controllata e il valore contabile delle sue attività nette (incluso l'avviamento) alla stessa data è rilevata nel conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti per le società oggetto di consolidamento integrale. La quota di partecipazione eventualmente mantenuta deve essere rilevata al fair value.

Per le società che sono incluse per la prima volta nell'area di consolidamento, il fair value del costo sostenuto per ottenere il controllo di tale partecipazione, esclusi gli oneri accessori, è misurato alla data di acquisizione.

Qualora la cessione non comporti perdita di controllo, la differenza tra il corrispettivo di cessione di una quota detenuta in una controllata e il relativo valore contabile delle attività nette è rilevata in contropartita del Patrimonio Netto.

Aggregazioni aziendali

In tema di Aggregazioni aziendali il principio contabile di riferimento è l'IFRS 3. Il trasferimento del controllo di un'impresa (o di un gruppo di attività e beni integrati, condotti e gestiti unitariamente) configura un'operazione di aggregazione aziendale. A tal fine il controllo si considera trasferito quando l'investitore è esposto a rendimenti variabili, o detiene diritti su tali rendimenti, derivanti dal proprio rapporto con la partecipata e nel contempo ha la capacità di incidere sui rendimenti esercitando il proprio potere su tale entità.

L'IFRS 3 richiede che per tutte le operazioni di aggregazione venga individuato un acquirente. Quest'ultimo deve essere identificato nel soggetto che ottiene il controllo su un'altra entità o gruppo di attività. Nel caso in cui non si sia in grado di identificare un soggetto controllante seguendo la definizione di controllo sopra descritta, come per esempio nel caso di operazioni di scambio di interessenze partecipative, l'individuazione dell'acquirente deve avvenire con l'utilizzo di altri fattori quali: l'entità il cui fair value è significativamente maggiore, l'entità che eventualmente versa un corrispettivo in denaro, l'entità che emette le nuove azioni.

L'acquisizione, e quindi il primo consolidamento dell'entità acquisita, deve essere contabilizzata nella data in cui l'acquirente ottiene effettivamente il controllo sull'impresa o attività acquisite. Quando l'operazione avviene tramite un'unica operazione di scambio, la data dello scambio normalmente coincide con la data di acquisizione. Tuttavia è sempre necessario verificare l'eventuale presenza di accordi tra le parti che possano comportare un trasferimento del controllo prima della data dello scambio.

Il corrispettivo trasferito nell'ambito di un'operazione di aggregazione deve essere determinato come sommatoria del fair value, alla data dello scambio, delle attività cedute, delle passività sostenute o assunte e degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente in cambio del controllo. Nelle operazioni che prevedono il pagamento in denaro (o quando è previsto il pagamento mediante strumenti finanziari assimilabili alla cassa) il prezzo è il corrispettivo pattuito, eventualmente attualizzato nel caso in cui sia previsto un pagamento rateale con riferimento ad un periodo superiore al breve termine; nel caso in cui il pagamento avvenga tramite uno strumento diverso dalla cassa, quindi mediante l'emissione di strumenti rappresentativi di capitale, il prezzo è pari al fair value del mezzo di pagamento al netto dei costi direttamente attribuibili all'operazione di emissione di capitale. Sono inclusi nel corrispettivo dell'aggregazione aziendale alla data di acquisizione gli aggiustamenti subordinati ad eventi futuri, se previsti dagli accordi e solo nel caso in cui siano probabili, determinabili in modo attendibile e realizzati entro i dodici mesi successivi alla data di acquisizione del controllo mentre non vengono considerati gli indennizzi per riduzione del valore delle attività utilizzate in quanto già considerati o nel fair value degli strumenti rappresentativi di capitale o come riduzione del premio o incremento dello sconto sull'emissione iniziale nel caso di emissione di strumenti di debito.

L'eventuale corrispettivo potenziale da riconoscere è rilevato dall'acquirente al fair value alla data di acquisizione. Il corrispettivo potenziale classificato come patrimonio non è oggetto di rimisurazione e il suo successivo pagamento è contabilizzato con contropartita il Patrimonio Netto. La variazione del fair value del corrispettivo potenziale classificato come attività o passività, quale strumento finanziario che sia nell'oggetto dell'IFRS 9 Strumenti finanziari, deve essere rilevata nel conto economico in accordo con IFRS 9. Il corrispettivo potenziale che non rientra nello scopo dell'IFRS 9 è valutato al fair value alla data di bilancio e le variazioni del fair value sono rilevate a conto economico.

I costi correlati all'acquisizione sono gli oneri che l'acquirente sostiene per la realizzazione dell'aggregazione aziendale; a titolo esemplificativo questi comprendono i compensi professionali corrisposti a revisori, periti, consulenti legali, i costi per perizie e controllo dei conti, predisposizione di documenti informativi richiesti dalle norme, nonché le spese di consulenza sostenute per identificare potenziali target da acquisire se è contrattualmente stabilito che il pagamento sia effettuato solo in caso di esito positivo dell'aggregazione, nonché i costi di registrazione ed emissione di titoli di debito o titoli azionari. L'acquirente deve contabilizzare i costi correlati all'acquisizione come oneri nei periodi in cui tali costi sono sostenuti e i servizi sono ricevuti, ad eccezione dei costi di emissione di titoli azionari o di titoli di debito che devono essere rilevati secondo quanto disposto dallo IAS 32 e dallo IAS 39.

Le operazioni di aggregazione aziendale sono contabilizzate secondo il "metodo dell'acquisizione", in base al quale le attività identificabili acquisite (comprese eventuali attività immateriali in precedenza non rilevate dall'impresa acquisita) e le passività identificabili assunte (comprese quelle potenziali) devono essere rilevate ai rispettivi fair value alla data di acquisizione. Inoltre per ogni aggregazione aziendale eventuali quote di minoranza nella società acquisita possono essere rilevate al fair value (con conseguente incremento del corrispettivo trasferito) o in proporzione alla quota della partecipazione di minoranza nelle attività nette identificabili delle società acquisite.

Se il controllo viene realizzato attraverso acquisti successivi, l'acquirente deve ricalcolare l'interessenza che deteneva in precedenza nella società acquisita al rispettivo fair value alla data di acquisizione e rilevare nel conto economico l'eventuale differenza rispetto al precedente valore di carico.

L'eccedenza tra il corrispettivo trasferito (rappresentato dal fair value delle attività trasferite, delle passività sostenute o degli strumenti di capitale emessi dall'acquirente), eventualmente integrato dal valore delle quote di minoranza (determinato come sopra esposto) e dal fair value delle interessenze già possedute dall'acquirente, ed il fair value delle attività e passività acquisite deve essere rilevata come avviamento; qualora queste ultime risultino, invece, superiori alla sommatoria del corrispettivo, delle quote di minoranza e del fair value delle quote già possedute, la differenza deve essere imputata a conto economico.

La contabilizzazione dell'operazione di aggregazione può avvenire provvisoriamente entro la fine dell'esercizio in cui l'aggregazione viene realizzata e deve essere perfezionata entro dodici mesi dalla data di acquisizione. Le contabilizzazioni di ulteriori quote di partecipazione in società già controllate sono considerate, ai sensi dell'IFRS 10, come operazione sul capitale, ossia operazioni con soci che agiscono nella loro qualità di soci. Pertanto le differenze tra i costi di acquisizione ed il valore contabile delle quote di minoranza acquisite sono imputate al Patrimonio Netto di gruppo; parimenti, le vendite di quote di minoranza senza perdita del controllo non generano utili/perdite nel conto economico ma variazioni del Patrimonio Netto di Gruppo.

Non configurano aggregazioni aziendali le operazioni finalizzate al controllo di una o più imprese che non costituiscono un'attività aziendale o al controllo in via transitoria o, infine, se l'aggregazione aziendale è realizzata con finalità riorganizzative, quindi tra due o più imprese o attività aziendali già facenti parte del Gruppo doValue, e che non comporta cambiamento degli assetti di controllo indipendentemente dalla percentuale di diritti di terzi prima e dopo l'operazione (cosiddette aggregazioni aziendali di imprese sottoposte a controllo comune). Tali operazioni sono considerate prive di sostanza economica. Pertanto, in assenza di specifiche indicazioni previste dai principi IAS/IFRS e in aderenza con le presunzioni dello IAS 8 che richiede che – in assenza di un principio specifico – l'impresa debba fare uso del proprio giudizio nell'applicare un principio contabile che fornisca un'informativa rilevante, attendibile, prudente e che rifletta la sostanza economica dell'operazione, esse sono contabilizzate salvaguardando la continuità dei valori dell'acquisita nel bilancio dell'acquirente. Le fusioni rientrano tra le operazioni di concentrazione tra imprese, rappresentando la forma di aggregazione aziendale più completa, in quanto comportano l'unificazione sia giuridica che economica dei soggetti che vi partecipano.

Le fusioni, siano esse proprie, cioè con la costituzione di un nuovo soggetto giuridico oppure "per incorporazione" con la confluenza di un'impresa in un'altra impresa già esistente, sono trattate secondo i criteri precedentemente illustrati, in particolare:

  • se l'operazione comporta il trasferimento del controllo di un'impresa, essa viene trattata come un'operazione di aggregazione ai sensi dell'IFRS 3;
  • se l'operazione non comporta il trasferimento del controllo, viene contabilizzata privilegiando la continuità dei valori della società incorporata.

Società collegate

Una società collegata è un'impresa nella quale la partecipante esercita un'influenza notevole e che non è né controllata in maniera esclusiva né controllata in modo congiunto. L'influenza notevole si presume quando la partecipante:

detiene, direttamente o indirettamente, almeno il 20% del capitale di un'altra società, oppure

  • è in grado, anche attraverso patti parasociali, di esercitare un'influenza significativa attraverso:
    • la rappresentanza nell'organo di governo dell'impresa;

    • la partecipazione nel processo di definizione delle politiche, ivi inclusa la partecipazione nelle decisioni relative ai dividendi oppure ad altre distribuzioni;

    • l'esistenza di transazioni significative;

    • lo scambio di personale manageriale;

    • la fornitura di informazioni tecniche essenziali.

Si precisa che le considerazioni fatte per determinare l'influenza notevole o il controllo congiunto sono simili a quelle necessarie a determinare il controllo sulle controllate.

Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto. Il valore di bilancio delle società collegate è testato ai sensi dello IAS 36 come un singolo asset, comparando lo stesso con il valore recuperabile (definito come il maggiore tra valore d'uso e fair value al netto dei costi di dismissione).

Metodo del Patrimonio Netto

Con il metodo del Patrimonio Netto, la partecipazione in una società collegata è inizialmente rilevata al costo. Il valore contabile della partecipazione nelle società valutate secondo il metodo del Patrimonio Netto include l'avviamento (al netto di qualsiasi perdita di valore) pagato per l'acquisizione. Il valore contabile della partecipazione è aumentato o diminuito per rilevare la quota di pertinenza della partecipazione agli utili e alle perdite post-acquisizione delle collegate con rilevazione a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti. L'eventuale distribuzione di dividendi è portata a riduzione del valore di iscrizione della partecipazione.

Se la quota di interessenza nelle perdite della partecipata eguaglia o supera il valore di iscrizione della stessa non sono rilevate ulteriori perdite, a meno che non siano state contratte specifiche obbligazioni a favore della società o non siano stati effettuati dei pagamenti a favore della stessa.

Gli utili e le perdite rivenienti da transazioni con società collegate o a controllo congiunto sono eliminati in proporzione della percentuale di partecipazione nella società stessa.

Le variazioni delle riserve da valutazione delle società collegate o a controllo congiunto, registrate in contropartita delle variazioni di valore dei fenomeni a tal fine rilevanti, sono evidenziate separatamente nel Prospetto della redditività complessiva.

Al 31 dicembre 2021 non risulta presente alcuna società valutata col metodo del Patrimonio Netto.

Partecipazioni in società controllate in via esclusiva

Nella tabella seguente sono elencate le società incluse integralmente nell'area di consolidamento:

Denominazione imprese Sede
legale e
Paese
Tipo di
rapporto
Rapporto
di partecipazione
Disponibilità
voti % (2)
operativa (1) Impresa partecipante Quota %
1. doValue S.p.A. Verona Italia Controllante
2. doNext S.p.A.
(già Italfondiario S.p.A.)
Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
3. doData S.r.l. Roma Italia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
4. Altamira Asset
Management S.A.
Madrid Spagna 1 doValue S.p.A. 85% 85%
5. doValue Portugal,
Unipessoal Limitada
Lisbona Portogallo 1 Altamira Asset
Management S.A.
100% 100%
6. Altamira Asset Management
Cyprus Limited
Nicosia Cipro 1 Altamira Asset
Management S.A.
100% 100%
7. doValue Cyprus Limited Nicosia Cipro 1 doValue S.p.A. +
Altamira AM S.A.
94%+6% 94%+6%
8. doValue Greece Loans and
Credits Claim Management
Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 80% 80%
9. doValue Greece Real Estate
Services single member
Société Anonyme
Moschato Grecia 1 doValue S.p.A. 100% 100%
10. Zarco STC, S.A. Lisbona Portogallo 1 doValue Portugal,
Unipessoal Limitada
100% 100%
11. Adsolum Real Estate S.L. Madrid Spagna 1 Altamira Asset
Management S.A.
100% 100%

Legenda

(1) Tipo di rapporto:

1 = maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria

2 = influenza dominante nell'assemblea ordinaria

3 = accordi con altri soci

4 = altre forme di controllo

5 = direzione unitaria ex art. 39, comma 1, del "decreto legislativo 136/2015" 6 = direzione unitaria ex art. 39, comma 2, del "decreto legislativo 136/2015"

(2) Disponibilità voti nell'assemblea ordinaria. I diritti di voto riportati si considerano effettivi

Variazioni nell'area di consolidamento

Le principali variazioni intervenute nell'area di consolidamento rispetto al 31 dicembre 2020 sono relative a:

  • fusione per incorporazione di doValue Hellas in doValue Greece;
  • scissione del ramo d'azienda REO di Altamira Asset Management nella nuova società Adsolum Real Estate, totalmente partecipata da Altamira Asset Management (efficacia dal 1° gennaio 2021);
  • costituzione di Zarco STC, società veicolo di cartolarizzazione totalmente partecipata da doValue Portugal.

Valutazioni e assunzioni significative per determinare l'area di consolidamento

Il Gruppo doValue determina l'esistenza di controllo e, conseguentemente, l'area di consolidamento verificando se ricorrono i requisiti previsti dall'IFRS 10 con riferimento alle entità nelle quali detiene esposizioni, ossia:

  • l'esistenza di potere sulle attività rilevanti delle entità;
  • l'esposizione alla variabilità dei risultati;
  • la capacità di influenzarne i risultati.

I fattori considerati al fine di tale valutazione dipendono dalle modalità di governo dell'entità, dalle sue finalità e dalla struttura patrimoniale.

L'analisi condotta ha portato ad includere nell'area di consolidamento al 31 dicembre 2021 le società controllate elencate al precedente paragrafo.

EVENTI SUCCESSIVI ALLA DATA DI RIFERIMENTO DEL BILANCIO

In relazione a quanto previsto dallo IAS 10, si informa che successivamente alla data di chiusura del bilancio e fino all'approvazione del presente bilancio si è verificato un evento significativo tale da comportare una rettifica delle risultanze esposte nel bilancio consolidato.

Si rinvia allo specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo per una descrizione dei fatti di rilievo significativi intervenuti dopo la chiusura del periodo.

ALTRI ASPETTI

Continuità aziendale

Nella redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, gli Amministratori considerano appropriato il presupposto della continuità aziendale in quanto a loro giudizio, pur in presenza del perdurare del complesso scenario economico e sanitario a seguito dell'evoluzione della pandemia da COVID-19 e delle relative sue varianti, nonché degli interventi governativi e comunitari e delle misure di contrasto adottate dai vari Paesi, non sono emerse incertezze legate ad eventi o circostanze che, considerati singolarmente o nel loro insieme, possano far sorgere dubbi riguardo alla continuità aziendale. Nella valutazione sono stati considerati la dotazione patrimoniale del Gruppo, la posizione finanziaria nonché la prevedibile evoluzione della gestione, pur nelle incertezze legate al permanere della situazione emergenziale; è stata inoltre valutata l'eventuale presenza di eventi o condizioni legati al clima che potessero influire sulla continuità del Gruppo, rilevando peraltro l'assenza di tali fattispecie.

Si rinvia inoltre a quanto riportato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo.

Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime

L'applicazione dei principi contabili implica talvolta il ricorso a stime ed assunzioni che hanno effetto sui valori iscritti in bilancio e sull'informativa fornita in merito alle attività e passività potenziali. Ai fini delle assunzioni alla base delle stime formulate viene considerata ogni informazione disponibile alla data di redazione del bilancio, nonché ipotesi considerate ragionevoli alla luce dell'esperienza storica e del particolare momento caratterizzante i mercati finanziari.

In particolare, sono stati adottati processi di stima a supporto del valore di iscrizione di alcune poste iscritte nel bilancio consolidato al 31 dicembre 2021, così come previsto dai principi contabili. Detti processi si fondano sostanzialmente su stime di recuperabilità futura dei valori iscritti e sono stati effettuati in un'ottica di continuità aziendale. Tali processi confortano i valori di iscrizione al 31 dicembre 2021. Le stime e le ipotesi sono riviste regolarmente.

In considerazione della presenza di elementi di incertezza nel contesto macroeconomico e di mercato non si può escludere che le ipotesi assunte, per quanto ragionevoli, possano non trovare conferma nei futuri scenari in cui il Gruppo si troverà ad operare e pertanto i risultati che si consuntiveranno in futuro potrebbero differire dalle stime effettuate ai fini della redazione del bilancio con conseguente probabile necessità di apportare rettifiche ad oggi non prevedibili né stimabili rispetto al valore contabile delle attività e passività iscritte in bilancio. Inoltre, gli effetti economici derivanti dalla pandemia da COVID-19 e le incertezze del quadro macroeconomico futuro in cui il Gruppo si troverà ad operare hanno imposto un'attenta analisi e ponderazione del nuovo contesto economico nei modelli di valutazione del valore recuperabile degli asset del Gruppo. Tali stime e valutazioni sono quindi difficili e comportano inevitabili elementi di incertezza, anche in presenza di condizioni macroeconomiche stabili.

Di seguito si illustrano le politiche contabili considerate maggiormente critiche al fine della rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria del Gruppo, sia con riferimento alla materialità dei valori in bilancio sia per l'elevato grado di giudizio richiesto nelle valutazioni.

Stima della quota in maturazione dei ricavi di servicing e degli effetti derivanti dall'applicazione dei contratti di servicing

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti, che possono generare da una parte proventi attivi e dall'altra anche passività potenziali derivanti da eventuali mancati assolvimenti di obblighi contrattuali.

L'importo del corrispettivo variabile stimato viene incluso in tutto o in parte l'importo del corrispettivo variabile stimato solo nella misura in cui è altamente probabile che quando successivamente sarà risolta l'incertezza associata al corrispettivo medesimo non si verifichi un significativo aggiustamento al ribasso dell'importo dei ricavi cumulati rilevati.

Alla fine del periodo vengono rilevati quindi ricavi maturati di competenza non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

Alla data di redazione del presente bilancio la quota di ricavi di servicing privi di tale manifestata accettazione ammonta al 34% rispetto al totale delle fatture da emettere al 31 dicembre 2021 ed è pari al 8% dell'aggregato Totale Ricavi dello schema di conto economico consolidato.

Inoltre, devono essere prudenzialmente determinate le eventuali passività certe o potenziali al fine di misurare la conformità agli obblighi complessivi previsti dai contratti di servicing, considerata anche la fisiologica dialettica delle interpretazioni sulle clausole contrattuali nel contesto della effettiva operatività dell'attività di recupero.

Determinazione del fair value di attività finanziarie

In presenza di strumenti finanziari non quotati su mercati attivi o di strumenti illiquidi e complessi è necessario attivare adeguati processi valutativi caratterizzati da una certa componente di giudizio sulla scelta dei modelli di valutazione e dei relativi parametri di input, che potrebbero talvolta non essere osservabili sul mercato.

Margini di soggettività esistono nella valutazione in merito all'osservabilità o meno di taluni parametri e nella conseguente classificazione in corrispondenza dei livelli di gerarchia dei fair value.

Con particolare riferimento alle metodologie valutative, agli input non osservabili eventualmente utilizzati nelle misurazioni di fair value, si rinvia alla specifica sezione – Informativa sul fair value.

Stima della recuperabilità delle attività fiscali per imposte anticipate

Il Gruppo presenta tra le proprie attività patrimoniali significative attività fiscali per imposte anticipate, derivanti da differenze temporanee tra la data di iscrizione nel conto economico di determinati costi aziendali e la data nella quale potranno essere dedotti. Le attività per imposte anticipate vengono svalutate quando ritenute non recuperabili in relazione alle prospettive reddituali ed ai conseguenti redditi imponibili attesi, tenuto conto della normativa fiscale, che consente – al ricorrere di determinate condizioni – la loro trasformazione in crediti di imposta, a prescindere quindi dalla capacità del Gruppo di generare una redditività futura. Nella sezione contenuta nell'Attivo delle presenti Note Illustrative relativa alle attività fiscali e passività fiscali viene fornita informativa sulla natura e sulle verifiche condotte in merito all'iscrivibilità delle attività per imposte anticipate.

Stima dei fondi per rischi e oneri

La complessità delle situazioni che sono alla base dei contenziosi in essere, assieme alle problematiche interpretative riguardanti la legislazione applicabile, rende difficile la stima delle passività che potranno emergere al momento della definizione delle liti pendenti. Le difficoltà di valutazione interessano sia il quantum sia i tempi di un'eventuale manifestazione della passività e risultano particolarmente evidenti qualora il procedimento avviato sia nella fase iniziale e/o sia in corso la relativa istruttoria.

Per l'informativa sulle principali posizioni di rischio del Gruppo relative a controversie legali (azioni revocatorie e cause in corso) e fiscali si fa rinvio alla sezione contenuta nel Passivo delle presenti Note Illustrative dedicata ai Fondi per rischi ed oneri.

Stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali

Con frequenza almeno annuale, in occasione della redazione del bilancio viene verificata l'esistenza di perdite durevoli di valore relativamente alle attività immateriali. Tale test di impairment viene abitualmente condotto determinando il valore d'uso o il fair value delle attività e verificando che il valore al quale l'attività immateriale risulta iscritta in bilancio sia inferiore al maggiore tra il rispettivo valore d'uso e il fair value al netto dei costi di vendita.

Il test di impairment riferibile alle unità generatrici di flussi finanziari (CGU), alle quali risulta attribuita la quasi totalità delle attività immateriali a vita definita e l'avviamento, è condotto prendendo a riferimento il Value in Use ottenuto attraverso l'applicazione del metodo Dividend Discount Model (DDM), in base al quale il valore di un'azienda è funzione del flusso di dividendi che essa è in grado di generare in chiave prospettica. Nella fattispecie, il metodo utilizzato è il DDM nella variante Excess Capital, il quale assume che il valore economico di una società sia pari alla somma del valore attuale dei flussi di cassa futuri (Dividendi Attesi) generati nell'orizzonte temporale di pianificazione prescelto, e distribuibili agli azionisti mantenendo un livello di patrimonializzazione adeguato a garantire lo sviluppo futuro atteso, e della capitalizzazione perpetua del dividendo normalizzato dell'ultimo anno di previsione, sulla base di un pay-out ratio funzione della redditività a regime. Procedimento similare viene adottato per stimare la recuperabilità dei valori iscritti connessi ai contratti di servicing attivi di lungo periodo che devono prendere a riferimento i business plan dei portafogli under management al fine di verificare la conseguente capacità di generare adeguati flussi finanziari.

Si deve comunque sottolineare che i parametri e le informazioni utilizzati per la verifica della recuperabilità delle attività immateriali, includendo l'avviamento (in particolare i flussi di cassa previsti per le varie CGU, nonché i tassi di attualizzazione utilizzati) sono significativamente influenzati dal quadro macroeconomico e di mercato e da comportamenti delle controparti, che potrebbero registrare mutamenti ad oggi non prevedibili.

Qualora il valore recuperabile delle attività oggetto del test di impairment sia determinato sulla base del relativo fair value, si deve altresì segnalare che la significativa e perdurante volatilità manifestata dai mercati, nonché le intrinseche difficoltà nella previsione dei flussi finanziari contrattuali non consentono di escludere che le valutazioni fondate su parametri tratti dagli stessi mercati e sulle previsioni dei flussi finanziari contrattuali possano dimostrarsi, in prospettiva, non pienamente rappresentative del fair value delle attività.

Con riferimento alle attività immateriali iscritte, si precisa che tali attività risultano prevalentemente valorizzate in base alla Purchase Price Allocation (PPA) definitiva delle due operazioni di aggregazione aziendale concluse negli scorsi anni; ossia, l'acquisizione del controllo di Altamira Asset Management S.A. (Altamira) e delle sue controllate avvenuta a giugno 2019 e quella di Eurobank FPS (ora doValue Greece) conclusasi nel mese di giugno 2020.

Il Gruppo, pur tenendo conto della difficoltà insita nella formulazione di previsioni anche di breve o medio periodo nel permanere dell'attuale clima di significativa incertezza e considerando che sia Altamira che doValue Greece hanno contratti di gestione crediti esistenti (stock) e futuri (nuovi flussi) di medio/lungo termine con primarie controparti bancarie e importanti fondi di investimento, ha effettuato il test di impairment come indicato dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività" e tenendo conto delle indicazioni emanate dall'ESMA.

Il test è stato condotto sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill come risultanti alla data contabile del 31 dicembre 2021 in dipendenza dell'allocazione della PPA definitiva di Altamira e di doValue Greece e dell'aggiornamento degli ammortamenti di competenza del periodo.

A tal fine sono state preliminarmente identificate le c.d. "Unità generatrice di flussi finanziari" (Cash Generating Unit - CGU) nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero Iberia (Spagna e Portogallo) e Regione Ellenica (Grecia e Cipro), e si è provveduto a determinare l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento alle due distinte CGU.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con il Piano Industriale di Gruppo 2022-2024 approvato dal Consiglio di Amministrazione lo scorso 25 gennaio che accoglie le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate che considera l'andamento della pandemia e la stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL. Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli. Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.

Tale analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore, per complessivi €3,5 milioni, quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo. Le perdite di valore sono state allocate alla pertinente voce di conto economico consolidato e le consistenze residue delle immobilizzazioni immateriali sono state adeguate in conseguenza.

Per quanto riguarda Il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore (per maggiori dettagli informativi si rimanda alle Note illustrative, paragrafi Politiche contabili e Informazioni sullo Stato Patrimoniale - Nota 1 Attività immateriali).

Rispetto all'approccio metodologico si evidenzia che, ai fini della stima del valore recuperabile di attività immateriali acquisite tramite aggregazione di aziende, doValue adotta per coerenza i modelli di valutazione utilizzati in sede di PPA.

Pertanto, per quanto riguarda il test di impairment sui valori delle singole attività immateriali, sono stati utilizzati:

  • per la stima del valore recuperabile delle immobilizzazioni immateriali relative ai contratti di Servicing: il Multi-Period Excess Earnings Method in base al quale è possibile stimare i benefici economici dell'attività immateriale nell'arco di più esercizi identificando i flussi di cassa generati dall'uso di tale attività e deducendo, da questi, un onere periodico corrispondente alla remunerazione per l'utilizzo di beni complementari che concorrono a generare i suddetti redditi (contributory asset charge o CAC);
  • per la stima del valore recuperabile del marchio connesso all'operazione Altamira: il Relief-from-royalty method in base al quale è possibile determinare il valore di una attività immateriale attraverso la somma dei flussi netti relativi alle royalties che la società prevede di ottenere per un determinato periodo di tempo a fronte della cessione in licenza del marchio.

Il tasso di attualizzazione utilizzato nelle analisi di impairment condotte da doValue esprime il costo delle fonti di finanziamento dell'attività oggetto di analisi: il costo dell'equity e il costo del debito. Nella prassi professionale il tasso di attualizzazione normalmente utilizzato è il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Di seguito si riporta la formula di calcolo del costo medio ponderato del capitale (WACC):

$$\mathbf{^0\mathbf{M}}\mathbf{^0\mathbf{C}} = \mathbf{^0\mathbf{d}} \begin{pmatrix} \mathbf{1} \ \mathbf{-t} \end{pmatrix} \begin{array}{c} \mathbf{D} \mathbf{+E} \ \mathbf{D} \end{array} + \mathbf{^0\mathbf{d}} \begin{array}{c} \mathbf{D} \mathbf{+E} \ \mathbf{E} \end{array}$$

dove

  • Kd , costo del debito;
  • Ke , costo dell'equity;
  • t d, aliquota fiscale;
  • D , peso della componente debito sulla struttura finanziaria; D+E
  • E , peso della componente equity sulla struttura finanziaria. D+E

IL COSTO DELL'EQUITY

Il costo del capitale proprio, calcolato attraverso l'utilizzo del Capital Asset Pricing Model (CAPM) misura il costo dell'equity, Ke , per un certo titolo come maggiorazione del tasso privo di rischio, sulla base della sensibilità del rendimento dell'azione, c.d. β, al rendimento atteso del mercato azionario d'appartenenza al netto dello stesso tasso privo di rischio (equity risk premium – ERP).

In base a quanto appena enunciato, si può scrivere la seguente formula:

$$\mathsf{E}(\mathsf{R}_{\mathsf{i}}) = \mathsf{R}_{\mathsf{i}} + \mathsf{B}_{\mathsf{i}} \star [\mathsf{E}(\mathsf{R}_{m}) \cdot \mathsf{R}_{\mathsf{i}}]^{\perp}$$

dove

  • E(Rm ), rendimento atteso dell'indice di mercato azionario;
  • Rf , tasso di rendimento risk-free;
  • βj , coefficiente beta.

In forma sintetica, l'equazione di cui sopra può essere scritta nel modo seguente:

$$\mathsf{K}^{\circ} = \mathsf{B}_{t} + \mathsf{B}^{\star} \mathsf{B} \mathsf{P} \mathsf{P}$$

dove

  • Ke , cost of equity;
  • Rf , tasso di rendimento risk-free;
  • β, coefficiente beta (misura del c.d. rischio sistematico);
  • ERP, equity risk premium, premio per il rischio di mercato azionario, E(Rm) Rf .

Ai fini del calcolo del WACC delle predette specifiche attività immateriali, in considerazione del fatto che il relativo business è attribuibile solamente a uno specifico paese, si è provveduto a:

  • stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del United States Treasury decennale, misurato al 31 dicembre 2021;
  • stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento, e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";
  • stimare l'equity risk premium, calcolato come il country risk premium (inteso come rating-based default spread) del paese specifico moltiplicato per il rapporto tra la volatilità del mercato azionario rispetto a quella dei titoli di stato del paese specifico stesso, utilizzando come fonte i dati forniti dalla New York University (Professor Damodaran database);
  • utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, Ke = Rf + β * ERP;
  • imputare un costo del debito (Kd ) pari al tasso di interesse dell'ultima acquisizione;
  • calcolare il WACC sulla base della stuttura finanziaria obiettivo, secondo la formula WACC = E/(D+E) * Ke + D/(D+E) * Kd , dove E e D rappresentano Equity e Debito della struttura finanziaria.

Il test condotto mediante i suddetti modelli, ha fatto emergere perdite di valore per €3,5 milioni dal confronto con il valore netto contabile delle attività (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).

Per quanto riguarda l'impairment test sull'avviamento, per effettuare il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle due CGU alla data del 31 dicembre 2021, è stata utilizzata la procedura di seguito descritta.

Il valore recuperabile di un'unità generatrice di flussi finanziari è il maggiore tra il fair value (valore equo) dedotti i costi di vendita e il valore d'uso della stessa.

Il metodo adottato assume che il valore recuperabile di una CGU sia pari alla somma del: valore attuale degli utili futuri generati nell'orizzonte temporale prescelto;

valore terminale, ovvero il valore della società al termine del periodo di previsione analitica dei flussi.

Il flusso di cassa operativo è a base della stima dell'"enterprise value"; questa metodologia si basa sui flussi operativi generati dalla gestione caratteristica della CGU, basandosi sul reddito operativo disponibile per la remunerazione dei mezzi propri e dei terzi. Attraverso il metodo DCF (c.d. Discounted Cash Flow) è possibile determinare il valore di una CGU attraverso la somma dei flussi di cassa prospettici della stessa, attualizzati mediante un apposito tasso.

Il tasso utilizzato per l'attualizzazione risulta anche in questo caso il WACC (costo medio ponderato del capitale o weighted average cost of capital), determinato facendo uso di tecniche valutative quali il CAPM.

Ai fini del calcolo del WACC dell'avviamento, in considerazione del fatto che il business attribuibile alle due CGU alle quali è stato allocato è attribuibile a più di uno specifico paese, si è provveduto a:

  • stimare il tasso di rendimento risk-free, calcolato come rendimento annuo del United States Treasury decennale, misurato al 31 dicembre 2021;
  • stimare il beta "unlevered" (al netto dell'effetto leva finanziaria) medio di un gruppo di società comparabili, a partire dai dati forniti dagli analisti finanziari di riferimento, e, successivamente, a ricalcolarlo in forma "levered";
  • stimare l'equity risk premium, calcolato come il country risk premium (inteso come rating-based default spread) del paese specifico moltiplicato per il rapporto tra la volatilità del mercato azionario rispetto a quella dei titoli di stato del paese specifico stesso, utilizzando come fonte i dati forniti dalla New York University (Professor Damodaran database);
  • utilizzare i valori stimati per calcolare il cost of equity, Ke = Rf + β * ERP;
  • imputare un costo del debito (Kd ) pari al tasso di interesse dell'ultima acquisizione;
  • calcolare il WACC sulla base della struttura finanziaria obiettivo, secondo la formula WACC = E/(D+E) * Ke + D/(D+E) * Kd , dove E e D rappresentano Equity e Debito della struttura finanziaria.

Il valore contabile della CGU da utilizzarsi per confronto con il valore recuperabile nel test di impairment include il valore contabile delle sole attività (non correnti) che possono essere attribuite direttamente, o ripartite secondo un criterio ragionevole e uniforme, alla singola CGU, considerando, oltre all'avviamento, anche tutte le attività immateriali rientranti nel perimetro di valutazione della CGU. Tale valore contabile è determinato in maniera coerente con il criterio con cui è determinato il valore recuperabile della CGU in base quindi ai i flussi finanziari utilizzati nell'informativa prospettica.

La metodologia sopra descritta ha evidenziato in entrambi i casi una differenza positiva tra il valore recuperabile e il valore netto contabile, che conferma l'assenza di perdite di valore (per il risultato del test si fa rimando a quanto indicato in Nota 1 "Attività immateriali" - Sezione Informazioni sullo Stato Patrimoniale).

Business combination

La rilevazione delle operazioni di business combination implica l'attribuzione alle attività e passività della società acquisita della differenza tra il costo di acquisto e il valore netto contabile. Per la maggior parte delle attività e delle passività, l'attribuzione della differenza è effettuata rilevando le attività e le passività al loro fair value. La parte non attribuita se positiva è iscritta a goodwill; se negativa è imputata a conto economico come ricavo. Nel processo di attribuzione del costo dell'aggregazione, il Gruppo doValue si avvale di tutte le informazioni disponibili; tuttavia, tale processo implica, per definizione, elementi di stima complessi e soggettivi.

Per l'informativa sulle operazioni di business combination del Gruppo si fa rinvio alla specifica sezione "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami d'azienda".

Derivati di copertura

Gli interest rate swap, in quanto aventi finalità di copertura, sono valutati al fair value con contropartita alle riserve di Patrimonio Netto di cash flow hedge. Il predetto fair value, classificato nelle voci delle altre attività o passività finanziarie correnti e non correnti, è determinato con adeguate tecniche di valutazione che utilizzano variabili finanziarie aggiornate e utilizzate dagli operatori di mercato. I contratti derivati in esame sono classificati come strumenti di copertura in quanto la relazione tra i derivati e l'oggetto della copertura è formalmente documentata e l'efficacia della copertura è elevata. In particolare, esiste una relazione economica tra i sottostanti coperti e gli strumenti di copertura poiché le condizioni degli IRS corrispondono alle condizioni dei prestiti al tasso variabile (i.e., importo nozionale, scadenze, date di pagamento). Tale efficacia, unitamente alla soddisfazione dei requisiti definiti dallo IAS 39 ai fini dell'hedge accounting, viene verificata periodicamente. Le variazioni del fair value dei derivati che non soddisfano le condizioni per essere qualificati come di copertura sono rilevate a conto economico. Al 31 dicembre 2021 non risultano presenti derivati di copertura in conseguenza della chiusura nel corso dell'esercizio del finanziamento passivo a cui erano correlati.

Nuovi principi contabili

Per la predisposizione del presente Bilancio consolidato il Gruppo ha adottato per la prima volta alcuni principi contabili e modifiche che sono in vigore per gli esercizi che hanno inizio dal 1° gennaio 2021 di cui si riporta di seguito un elenco, evidenziando che tali novità non hanno determinato effetti sostanziali sui valori patrimoniali ed economici esposti:

  • Amendments to IFRS 16 Leases: COVID-19-Related Rent Concessions beyond 30 June 2021 (issued on 31 March 2021);
  • Amendments to IFRS 9, IAS 39, IFRS 7, IFRS 4 and IFRS 16 Interest Rate Benchmark Reform – Phase 2 (issued on 27 August 2020);
  • Amendments to IFRS 4 Insurance Contracts deferral of IFRS19 (issued on 25 June 2020).

La Consob in data 16 febbraio 2021 ha pubblicato il Richiamo di attenzione (n. 1/21): COVID-19 - misure di sostegno all'economia.

In data 29 ottobre 2021 l'ESMA ha pubblicato il Public Statement con cui ha annunciato le priorità su cui gli emittenti quotati dovranno focalizzarsi nella predisposizione dei bilanci IFRS 2021, con particolare attenzione in merito agli impatti derivanti dal COVID-19 e alle questioni legate al clima.

Al 31 dicembre 2021 si rilevano infine i seguenti nuovi principi contabili internazionali, o le modifiche di principi già in vigore, la cui applicazione obbligatoria decorre dal 1° gennaio 2022 o data successiva (nel caso in cui il bilancio non coincida con l'anno solare):

  • Amendments, all issued on 14 May 2020, to:
    • IFRS 3 Business Combinations;

    • IAS 16 Property, Plant and Equipment;

    • IAS 37 Provisions, Contingent Liabilities and Contingent Assets;

    • Annual Improvements 2018-2020;

  • IFRS 17 Insurance Contracts, issued on 18 May 2017; including Amendments to IFRS 17, issued on 25 June 2020.

Infine di seguito vengono riportati i nuovi principi, emendamenti e interpretazioni contabili emanati dallo IASB, ma non ancora omologati dall'Unione Europea:

  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements: Classification of Liabilities as Current or Non-current and Classification of Liabilities as Current or Non-current - Deferral of Effective Date (issued on 23 January 2020 and 15 July 2020 respectively);
  • Amendments to IAS 1 Presentation of Financial Statements and IFRS Practice Statement 2: Disclosure of Accounting policies, issued on 12 February 2021;
  • Amendments to IAS 8 Accounting policies, Changes in Accounting Estimates and Errors: Definition of Accounting Estimates, issued on 12 February 2021;
  • Amendments to IAS 12 Income Taxes: Deferred Tax related to Assets and Liabilities arising from a Single Transaction, issued on 7 May 2021;
  • Amendments to IFRS 17 Insurance contracts: Initial Application of IFRS 17 and IFRS 9 – Comparative Information (issued on 9 December 2021).

2.2 Parte relativa alle principali voci di bilancio

ATTIVITÀ IMMATERIALI

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le attività immateriali sono attività non monetarie ad utilità pluriennale, identificabili pur se prive di consistenza fisica, controllate dalla società e dalle quali è probabile che affluiranno benefici economici futuri.

Le attività immateriali sono principalmente relative ad avviamento, software, marchi, brevetti e contratti attivi a lungo termine derivanti prevalentemente da operazioni di aggregazione aziendale esterne.

L'avviamento è pari alla differenza tra il corrispettivo sostenuto per un'aggregazione aziendale ed il fair value dell'attività nette identificabili acquisite, come meglio precisato nel paragrafo "Aggregazioni aziendali".

Le attività immateriali diverse dall'avviamento sono iscritte al costo d'acquisto, comprensivo di qualunque costo diretto sostenuto per predisporre l'attività all'utilizzo, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore eventualmente registrate. Le eventuali spese sostenute successivamente all'acquisto:

  • sono portate ad incremento del costo iniziale, se accrescono i benefici economici futuri delle attività sottostanti (cioè se aumentano il loro valore o la loro capacità produttiva);
  • sono imputate in un'unica soluzione al conto economico dell'esercizio in cui sono state sostenute negli altri casi (ossia quando non producono incrementi del valore originario delle attività, ma sono destinate unicamente a conservarne le funzionalità originarie).

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le immobilizzazioni immateriali aventi durata definita sono ammortizzate in base alla stima della loro vita utile. Non sono, invece, ammortizzate le attività immateriali aventi vita utile indefinita.

Il periodo di ammortamento ed il metodo di ammortamento di un'attività immateriale a vita utile definita è riconsiderato almeno ad ogni chiusura d'esercizio. I cambiamenti nella vita utile attesa o delle modalità con cui i benefici economici futuri legati all'attività si realizzeranno sono rilevati attraverso il cambiamento del periodo o del metodo di ammortamento, a seconda dei casi, e sono considerati cambiamenti di stime contabili. Le quote di ammortamento delle attività immateriali a vita utile definita sono rilevate nella voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività ed il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni.

Per le attività immateriali di durata indefinita, anche se non si rilevano indicazioni di riduzioni durevoli di valore, viene annualmente confrontato il valore contabile con il valore recuperabile. Nel caso in cui il valore contabile sia maggiore di quello recuperabile si rileva alla voce di conto economico Ammortamenti e svalutazioni una perdita pari alla differenza tra i due valori. La valutazione della vita utile indefinita è rivista annualmente per determinare se tale attribuzione continua ad essere sostenibile, altrimenti, il cambiamento da vita utile indefinita a vita utile definita si applica su base prospettica.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività immateriale, diversa dall'avviamento, precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Dopo la rilevazione iniziale, l'avviamento non è soggetto ad ammortamento, quindi è valutato al costo al netto delle perdite di valore accumulate determinate da una verifica periodica dell'adeguatezza del valore di iscrizione in bilancio.

In particolare, ogni volta che vi sia evidenza di perdita di valore e comunque almeno una volta all'anno, viene effettuata una verifica dell'inesistenza di riduzioni durevoli di valore. A tal fine viene identificata l'unità generatrice di flussi finanziari (cash generating unit – "CGU") cui attribuire l'avviamento. L'ammontare dell'eventuale riduzione di valore è determinato sulla base della differenza tra il valore contabile dell'unità generatrice di flussi finanziari cui l'avviamento è stato allocato ed il suo valore di recupero, se inferiore. Detto valore di recupero è pari al maggiore tra il fair value dell'unità generatrice di flussi finanziari, al netto degli eventuali costi di vendita, ed il relativo valore d'uso. Il valore d'uso è il valore attuale dei flussi finanziari futuri attesi dalle unità generatrici alle quali l'avviamento è stato attribuito. Le conseguenti rettifiche di valore vengono rilevate a conto economico. Non è ammessa la contabilizzazione di eventuali successive riprese di valore.

Il Gruppo valuta se i rischi climatici potrebbero avere un impatto significativo, come l'introduzione di normative sulla riduzione dell'impatto ambientale legato agli immobili in gestione (business REO) che possono aumentare i costi diretti di gestione dei portafogli. Questi rischi in relazione a questioni legate al clima sono inclusi come assunzioni significative qualora abbiano un impatto significativo sulla stima del valore di recupero. Relativamente alle attività condotte dal Gruppo con riferimento ad interventi sugli immobili in gestione nell'ambito del business Real Estate, si esclude la rilevazione di impatti significativi sulle stime dei valori di recupero a causa di rischi climatici.

Il Gruppo, ha definito nel "Manuale Impairment Test ai sensi del Principio contabile internazionale IAS 36" una serie di indicatori di perdita o di impairment, cosiddetti triggering events, in presenza dei quali la verifica per riduzione di valore, delle attività immateriali a vita utile definita e delle CGU a cui l'avviamento è stato attribuito, deve essere svolta anche nel corso dell'anno.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un'attività immateriale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

CRITERI DI ISCRIZIONE E DI CLASSIFICAZIONE

La voce include:

  • terreni e fabbricati
  • mobili ed arredi
  • impianti e macchinari
  • altre macchine e attrezzature

ed è suddivisa nelle seguenti categorie:

  • attività ad uso funzionale;
  • attività detenute a scopo di investimento.

Sono inoltre, iscritti in questa voce i diritti d'uso (Right of use) di attività materiali acquisiti con contratti di leasing, in qualità di locatario, indipendentemente dalla qualificazione giuridica degli stessi.

Le attività ad uso funzionale hanno consistenza fisica, sono detenute per essere utilizzate nella produzione o nella fornitura di beni e servizi o per scopi amministrativi e si ritiene possano essere utilizzate per più di un periodo. Le migliorie su beni di terzi sono migliorie e spese incrementative relative ad attività materiali identificabili e separabili. In tal caso la classificazione avviene nelle sottovoci specifiche di riferimento (es. impianti) in relazione alla natura dell'attività stessa. Normalmente tali investimenti sono sostenuti per rendere adatti all'utilizzo atteso gli immobili presi in affitto da terzi.

Le attività detenute a scopo d'investimento si riferiscono agli investimenti immobiliari di cui allo IAS 40, cioè a quelle proprietà immobiliari possedute (in proprietà o in leasing) al fine di ricavarne canoni di locazione e/o conseguire un apprezzamento del capitale investito.

Le attività materiali sono inizialmente iscritte al costo, comprensivo di tutti gli oneri direttamente imputabili alla "messa in funzione" del bene (costi di transazione, onorari professionali, costi diretti di trasporto del bene nella località assegnata, costi di installazione, costi di smantellamento).

Le spese sostenute successivamente sono aggiunte al valore contabile del bene o rilevate come attività separate se è probabile che si godranno benefici economici futuri eccedenti quelli inizialmente stimati ed il costo può essere attendibilmente rilevato.

Tutte le altre spese sostenute successivamente (es. interventi di manutenzione ordinaria) sono rilevate nel conto economico, nel periodo nel quale sono sostenute, alla voce:

Spese amministrative, se riferite ad attività ad uso funzionale;

ovvero

Ammortamenti e svalutazioni, se riferite agli immobili detenuti a scopo di investimento.

La valutazione iniziale dell'attività consistente nel diritto d'uso comprende il valore attuale dei pagamenti futuri dovuti per il leasing, i pagamenti dovuti per il leasing effettuati alla data o prima della data di decorrenza del contratto, i costi diretti iniziali ed eventuali costi stimati per lo smantellamento, rimozione o ripristino dell'attività sottostante il leasing, meno eventuali incentivi ricevuti dal locatario per il leasing.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività materiali sono iscritte al costo al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite di valore per deterioramento. Le immobilizzazioni a vita utile definita vengono ammortizzate a quote costanti durante

la loro vita utile.

Non sono, invece, ammortizzate le immobilizzazioni materiali aventi vita utile illimitata. La vita utile delle immobilizzazioni materiali viene rivista ad ogni chiusura di periodo tenendo conto delle condizioni di utilizzo delle attività, delle condizioni di manutenzione e della obsolescenza attesa, nonché considerando l'impatto della legislazione in materia di salute, sicurezza e ambiente e, se le attese sono difformi dalle stime precedenti, la quota di ammortamento per il periodo corrente e per quelli successivi viene rettificata.

Qualora vi sia obiettiva evidenza che una singola attività possa aver subito una riduzione di valore si procede alla comparazione tra il valore contabile dell'attività con il suo valore recuperabile, pari al maggiore tra il fair value, dedotti i costi di vendita, ed il relativo valore d'uso, inteso come il valore attuale dei flussi finanziari futuri che si prevede origineranno dall'attività. Le eventuali rettifiche di valore sono rilevate alla voce Ammortamenti e svalutazioni di conto economico consolidato.

Qualora venga ripristinato il valore di un'attività precedentemente svalutata, il nuovo valore contabile non può eccedere il valore netto contabile che sarebbe stato determinato se non si fosse rilevata alcuna perdita per riduzione di valore dell'attività negli anni precedenti.

Anche i diritti d'uso (Right of Use) iscritti all'attivo in relazione ad immobili acquisiti in leasing (IFRS 16) sono assoggettati periodicamente a verifica d'impairment sulla base sia di previsioni d'utilizzo, sia di opportune indicazioni di mercato rispetto al costo da sostenersi per l'affitto.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un'attività materiale è eliminata dallo stato patrimoniale all'atto della dismissione (ossia, alla data in cui l'acquirente ne ottiene il controllo) o quando per la stessa non sono previsti benefici economici futuri dal suo utilizzo o dalla sua dismissione. L'eventuale differenza tra il valore di cessione ed il valore contabile viene rilevata a conto economico alla voce Utili (Perdite) da partecipazioni e investimenti.

SPESE PER MIGLIORIE SU BENI DI TERZI

I costi di ristrutturazione di immobili non di proprietà vengono capitalizzati in considerazione del fatto che per la durata del contratto di affitto la società utilizzatrice ha il controllo dei beni e può trarne benefici economici futuri. I suddetti costi, classificati tra gli Immobili, impianti e macchinari e vengono ammortizzati per un periodo non superiore alla durata del contratto di affitto.

PARTECIPAZIONI

I criteri di rilevazione iniziale e valutazione successiva delle partecipazioni sono regolati dagli IFRS 10 – Bilancio Consolidato, IAS 27 – Bilancio separato, IAS 28 – Partecipazioni in società collegate e joint venture e IFRS 11 – Accordi a controllo congiunto.

Tali principi sono esplicitati nella precedente sezione "Area e metodi di consolidamento" dove è anche fornita l'informativa sulle valutazioni e assunzioni svolte per stabilire l'esistenza di controllo o influenza notevole.

Le restanti interessenze azionarie – diverse quindi da controllate, collegate e joint ventures e da quelle eventualmente rilevate nelle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita – sono classificate quali attività finanziarie a seconda della categoria di appartenenza.

ATTIVITÀ FINANZIARIE

Attività finanziarie detenute per la negoziazione

CRITERI DI ISCRIZIONE

Al pari degli altri strumenti finanziari, le attività finanziarie detenute per la negoziazione sono inizialmente iscritte alla data di regolamento al loro fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo pagato, con esclusione dei costi e ricavi di transazione che sono immediatamente contabilizzati a conto economico ancorché direttamente attribuibili a tali attività finanziarie. Gli strumenti derivati di negoziazione sono rilevati per data di contrattazione.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Un'attività finanziaria è classificata come posseduta per la negoziazione se:

  • è acquisita principalmente al fine di essere venduta a breve;
  • fa parte di un portafoglio di strumenti finanziari che sono gestiti congiuntamente e per il quale esiste una strategia volta al conseguimento di profitti nel breve periodo;
  • è un contratto derivato non designato nell'ambito di operazioni di copertura contabile ivi compresi i derivati aventi fair value positivo incorporati in passività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con iscrizione degli effetti reddituali a conto economico. Al 31 dicembre 2021 è presente esclusivamente questa fattispecie.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale tali attività finanziarie sono valutate al fair value e gli effetti dell'applicazione di questo criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.

Gli utili e le perdite realizzati sulla cessione o sul rimborso e gli utili e le perdite non realizzati derivanti dalle variazioni del fair value di strumenti appartenenti al Portafoglio di negoziazione sono iscritti in conto economico, inclusi i profitti e le perdite relativi a contratti derivati gestionalmente collegati ad attività e/o passività finanziarie designate al fair value e alle altre attività finanziare obbligatoriamente valutate al fair value. Se il fair value di uno strumento finanziario diventa negativo, circostanza che può verificarsi per i contratti derivati, tale strumento viene contabilizzato alla voce "Passività finanziarie di negoziazione".

Si considera come derivato uno strumento finanziario o altro contratto che presenta le tre seguenti caratteristiche:

  • il suo valore cambia in relazione alla variazione di un tasso di interesse, del prezzo di uno strumento finanziario, del prezzo di una merce, del tasso di cambio in valuta estera, di un indice di prezzi o di tassi, del merito di credito (rating) o di indici di credito o di altra variabile prestabilita (generalmente denominata "sottostante") a condizione che, nel caso di variabile non finanziaria, questa non sia specifica di una delle parti contrattuali;
  • non richiede un investimento netto iniziale o richiede un investimento netto iniziale

minore di quello richiesto per altri tipi di contratti da cui ci si aspetterebbe una simile oscillazione di valore in risposta a cambiamenti di fattori di mercato;

è regolato a data futura.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute e dalle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value con impatto a conto economico

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie avviene alla data di regolamento per i titoli di debito e per i titoli di capitale, alla data di erogazione per i finanziamenti.

In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato. La voce, in particolare, include le attività finanziarie obbligatoriamente valutate al fair value, rappresentate dalle attività finanziarie che non soddisfano i requisiti per la valutazione al costo ammortizzato o al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Si tratta di attività finanziarie i cui termini contrattuali non prevedono esclusivamente rimborsi del capitale e pagamenti dell'interesse sull'importo del capitale da restituire (cd. "SPPI test" non superato) oppure che non sono detenute nel quadro di un modello di business il cui obiettivo è il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali (Business model "Hold to Collect") o il cui obiettivo è conseguito sia mediante la raccolta dei flussi finanziari contrattuali che mediante la vendita di attività finanziarie (Business model "Hold to Collect and Sell").

Trovano, quindi, evidenza in questa voce:

  • i titoli di debito e i finanziamenti che sono inclusi in un business model "Hold to Collect" o "Hold to Collect and Sell" ma i cui flussi di cassa non rappresentano solamente la corresponsione di capitale e interessi (in altre parole, che non superano il test SPPI);
  • le quote di O.I.C.R.;
  • gli strumenti di capitale non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo non applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono imputati nel conto economico.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale delle attività finanziarie, per i titoli di capitale, avviene alla data di regolamento.

In particolare, al momento della contabilizzazione per data di regolamento, è rilevata qualsiasi variazione di fair value dell'attività che deve essere ricevuta nel periodo intercorrente tra tale data e la precedente data di negoziazione, nello stesso modo in cui si contabilizza l'attività acquistata.

All'atto della rilevazione iniziale le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva vengono rilevate al fair value, esso è rappresentato, salvo differenti indicazioni, dal corrispettivo pagato per l'esecuzione della transazione, senza considerare i costi o proventi di transazione direttamente attribuibili allo strumento stesso.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Sono classificate in questa categoria le attività finanziarie diverse da quelle classificate tra le Attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico e tra le Attività finanziare valutate al costo ammortizzato.

Trovano, quindi, evidenza in questa voce gli strumenti di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva sono valorizzate al fair value. Gli effetti dell'applicazione di tale criterio di valutazione sono rilevati nel Prospetto della redditività complessiva ed esposti tra le Riserve da valutazione nel Patrimonio Netto.

Per i criteri di determinazione del fair value, si rinvia alla sezione "Informativa sul Fair Value".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato

CRITERI DI ISCRIZIONE

L'iscrizione iniziale dell'attività finanziaria avviene alla data di regolamento per i titoli di debito ed alla data di erogazione nel caso di crediti.

Il valore iniziale è pari al fair value dello strumento finanziario, pari normalmente per i crediti all'ammontare erogato comprensivo dei costi/proventi direttamente riconducibili al singolo strumento e, per i titoli di debito, al prezzo di sottoscrizione o di acquisto sul mercato.

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

Un'attività finanziaria è classificata fra le attività finanziarie valutate al costo ammortizzato qualora:

  • l'obiettivo del suo business model sia il possesso di attività finalizzato alla raccolta dei flussi finanziari contrattuali ("Hold to Collect");
  • i relativi flussi di cassa rappresentino solamente la corresponsione di capitale e interessi.

Più in particolare, formano oggetto di rilevazione in questa voce:

  • gli impieghi con banche nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • gli impieghi con clientela nelle diverse forme tecniche che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente;
  • i titoli di debito che presentano i requisiti di cui al paragrafo precedente.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Dopo l'iniziale rilevazione al fair value queste attività sono valutate al costo ammortizzato che determina la rilevazione di interessi in base al criterio del tasso di interesse effettivo pro rata temporis lungo la durata del credito.

Il valore di bilancio delle attività finanziarie al costo ammortizzato è rettificato al fine di tener conto di riduzioni/riprese di valore risultanti dal processo di valutazione (impairment) e si rimanda a quanto illustrato nella specifica sezione "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio solamente se la cessione ha comportato il sostanziale trasferimento di tutti i rischi e benefici connessi alle attività stesse. Per contro, qualora sia stata mantenuta una quota parte rilevante dei rischi e benefici relativi alle attività finanziarie cedute, queste continuano ad essere iscritte in bilancio, ancorché giuridicamente la titolarità delle attività stesse sia stata effettivamente trasferita. Nel caso in cui non sia possibile accertare il sostanziale trasferimento dei rischi e benefici, le attività finanziarie vengono cancellate dal bilancio qualora non sia stato mantenuto alcun tipo di controllo sulle stesse. In caso contrario, la conservazione, anche in parte, di tale controllo comporta il mantenimento in bilancio delle attività in misura pari al coinvolgimento residuo, misurato dall'esposizione ai cambiamenti di valore delle attività cedute ed alle variazioni dei flussi finanziari delle stesse.

Infine, le attività finanziarie cedute vengono cancellate dal bilancio nel caso in cui vi sia la conservazione dei diritti contrattuali a ricevere i relativi flussi di cassa, con la contestuale assunzione di un'obbligazione a pagare detti flussi, e solo essi, senza un ritardo rilevante ad altri soggetti terzi.

RIDUZIONE DI VALORE (IMPAIRMENT) DI ATTIVITÀ FINANZIARIE

Ad ogni data di bilancio, ai sensi dell'IFRS 9, le attività finanziarie diverse da quelle valutate al fair value con impatto a conto economico sono sottoposte ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse. Un'analisi analoga viene effettuata anche per gli impegni ad erogare fondi e per le garanzie rilasciate che rientrano nel perimetro da assoggettare ad impairment ai sensi dell'IFRS 9.

Nel caso in cui tali evidenze sussistano (c.d. "evidenze di impairment"), le attività finanziarie in questione – coerentemente, ove esistenti, con tutte quelle restanti di pertinenza della medesima controparte – sono considerate deteriorate (impaired) e confluiscono nello stage 3. Per tali esposizioni devono essere rilevate rettifiche di valore pari alle perdite attese relative alla loro intera vita residua.

Per le attività finanziarie per cui non sussistono evidenze di impairment (strumenti finanziari non deteriorati), occorre, invece, verificare se esistono indicatori tali per cui il rischio creditizio della singola operazione risulti significativamente incrementato rispetto al momento di iscrizione iniziale. Le conseguenze di tale verifica, dal punto di vista della classificazione (o, più propriamente, dello staging) e della valutazione, sono le seguenti:

  • ove tali indicatori sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 2. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di una perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di rettifiche di valore pari alle perdite attese lungo l'intera vita residua dello strumento finanziario;
  • ove tali indicatori non sussistano, l'attività finanziaria confluisce nello stage 1. La valutazione, in tal caso, in coerenza con il dettato dei principi contabili internazionali e pur in assenza di perdita di valore manifestata, prevede la rilevazione di perdite attese, per lo specifico strumento finanziario, nel corso dei dodici mesi successivi.

Il processo di impairment di Gruppo si applica alle attività finanziarie valutate al costo ammortizzato che possono comprendere: prestiti, crediti commerciali, attivi patrimoniali derivanti da contratto, titoli di debito e alle attività finanziarie valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva che comprendo i titoli di capitale - non qualificabili di controllo, collegamento e controllo congiunto - per cui il Gruppo applica l'opzione prevista, in sede di rilevazione iniziale, per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva.

Per i crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" che prevede sostanzialmente il calcolo delle perdite totali attese sulla base della vita residua dell'attività finanziaria. Considerato che la vita residua dei crediti commerciali è generalmente inferiore all'anno, il calcolo della Perdita attesa a dodici mesi e life time coincidono.

RIMANENZE

La voce accoglie le attività materiali classificate in base allo IAS 2 - Rimanenze, che si riferiscono al portafoglio immobiliare del Gruppo, detenuto in un'ottica di dismissione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli immobili in corso di ristrutturazione sono valutati al minore tra il costo, aumentato delle spese che ne incrementano il valore e degli oneri finanziari capitalizzabili, ed il corrispondente presunto valore di realizzo al netto dei costi diretti di vendita.

Gli immobili di trading sono valutati al minore tra il costo e il valore di presunto realizzo, desunto da transazioni immobiliari similari per zona e tipologia. Il presunto valore di realizzo e il valore di mercato sono determinati sulla base di perizie indipendenti ovvero di valori inferiori cui la Direzione aziendale è disposta a vendere in forza di situazioni urbanistico/catastali non corrispondenti allo stato effettivo dei luoghi e problematiche di natura legale (quali l'occupazione abusiva dei beni).

Le eventuali svalutazioni, derivanti dalla valutazione sopra descritta, sono imputate alla relativa voce di conto economico.

Se vengono meno le ragioni che hanno comportato la svalutazione delle rimanenze, le svalutazioni iscritte in periodi precedenti sono ripristinate attraverso accredito al conto economico fino a concorrenza del minore tra il costo e il valore di presunto realizzo.

CREDITI COMMERCIALI E ALTRE ATTIVITÀ CORRENTI

Le voci di natura corrente accolgono essenzialmente i crediti derivanti da forniture di servizi non finanziari, partite in attesa di sistemazione e poste non riconducibili ad altre voci dello stato patrimoniale, tra cui si ricordano, le partite fiscali diverse da quelle rilevate a voce propria e i ratei attivi diversi da quelli che vanno capitalizzati sulle relative attività finanziarie, ivi inclusi quelli derivanti da contratti con i clienti ai sensi dell'IFRS 15, paragrafi 116 e successivi.

Relativamente all'impairment dei crediti commerciali, in considerazione di quanto previsto dall'IFRS 9 (par. 5.5.15-16) e della scarsa significatività della componente finanziaria di tali crediti, il Gruppo ha optato per l'"Approccio Semplificato" di cui al paragrafo "Riduzione di valore (impairment) di attività finanziarie".

FISCALITÀ CORRENTE E DIFFERITA

CRITERI DI ISCRIZIONE

Le attività e le passività fiscali correnti sono rilevate nello stato patrimoniale del bilancio rispettivamente nelle voci Attività fiscali dell'attivo e Debiti tributari del passivo mentre quelle differite rispettivamente nelle voci Imposte differite attive e Imposte differite passive.

In applicazione del "balance sheet method" le poste contabili della fiscalità corrente e differita comprendono:

  • attività fiscali correnti, ossia eccedenze di pagamenti sulle obbligazioni fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito di impresa;
  • passività fiscali correnti, ossia debiti fiscali da assolvere secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa;
  • attività fiscali differite, ossia gli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri come conseguenza di:
    • differenze temporanee deducibili (rappresentate principalmente da oneri deducibili in futuro secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa);

    • riporto a nuovo di perdite fiscali non utilizzate;

    • riporto a nuovo di crediti di imposta non utilizzati;

    • eccetto i casi in cui:

      • » l'imposta differita attiva collegata alle differenze temporanee deducibili deriva dalla rilevazione iniziale di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influisce né sul risultato di bilancio, né sul risultato fiscale;
      • » nel caso di differenze temporanee deducibili associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, le imposte differite attive sono rilevate solo nella misura in cui sia probabile che esse si riverseranno nel futuro prevedibile e che vi saranno sufficienti imponibili fiscali che consentano il recupero di tali differenze temporanee;
    • passività fiscali differite, ossia debiti per imposte sul reddito da assolvere in periodi futuri come conseguenza di differenze temporanee tassabili (rappresentate principalmente dal differimento della tassazione di ricavi o dall'anticipazione nella deduzione di oneri secondo la vigente disciplina tributaria sul reddito d'impresa) eccetto i casi in cui:

      • » le imposte differite passive derivano dalla rilevazione iniziale dell'avviamento o di un'attività o passività in una transazione che non rappresenta un'aggregazione aziendale e, al tempo della transazione stessa, non influenza né il risultato di bilancio né il risultato fiscale;
      • » il riversamento delle differenze temporanee imponibili, associate a partecipazioni in società controllate, collegate e joint venture, può essere controllato, ed è probabile che esso non si verifichi nel prevedibile futuro.

In generale, le attività e le passività fiscali differite emergono nelle ipotesi in cui la deducibilità o l'imponibilità del costo o del provento sono differite rispetto alla loro rilevazione contabile. Le poste della fiscalità corrente includono gli acconti versati (attività correnti) e debiti da assolvere (passività corrente) per imposte sul reddito di competenza del periodo. I debiti per imposte correnti e i relativi crediti per acconti versati ancora in essere a fine esercizio sono iscritti in bilancio in un'unica voce per il loro ammontare netto.

Le imposte anticipate e quelle differite vengono contabilizzate a livello patrimoniale a saldi aperti e senza compensazioni.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Le attività fiscali e le passività fiscali correnti sono rilevate applicando le aliquote di imposta vigenti e sono contabilizzate come onere (provento) secondo il medesimo criterio di competenza economica dei costi e dei ricavi che le hanno originate. In particolare, la fiscalità corrente IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, recependo, in particolare per doNext (già Italfondiario) l'addizionale italiana di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Le attività fiscali e le passività fiscali differite sono rilevate in base alle aliquote fiscali che, alla data di riferimento del bilancio, si prevede saranno applicabili nell'esercizio nel quale sarà realizzata l'attività o sarà estinta la passività, sulla base della vigente legislazione fiscale e sono periodicamente valutate al fine di tenere conto di eventuali modifiche normative. Le attività fiscali differite vengono contabilizzate soltanto nel caso in cui vi sia la probabilità del loro recupero da parte dei futuri redditi imponibili attesi valutati sulla base della capacità del gruppo di produrre redditi imponibili nei futuri esercizi. Le passività fiscali differite sono sempre contabilizzate. Presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili. In ossequio a quanto previsto dallo IAS 12, la probabilità che esista reddito imponibile futuro sufficiente all'utilizzo delle attività fiscali differite sarà oggetto di verifica periodica. Qualora dalla suddetta verifica risulti l'insufficienza di reddito imponibile futuro, le attività fiscali differite sono corrispondentemente ridotte.

Le imposte correnti e differite sono rilevate nel conto economico alla voce Imposte sul reddito, ad eccezione, ove presenti, di quelle imposte che si riferiscono a partite che sono accreditate o addebitate, nell'esercizio stesso o in un altro, direttamente a Patrimonio Netto, le cui variazioni di valore sono rilevate direttamente nel Prospetto della redditività complessiva tra le riserve di valutazione.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Le imposte differite attive e passive sono cancellate al momento del loro recupero/realizzo.

ATTIVITÀ DESTINATE ALLA VENDITA

Il Gruppo classifica, in conformità con l'IFRS 5, le attività non correnti e i gruppi in dismissione come detenuti per vendita se il loro valore contabile sarà recuperato principalmente con un'operazione di vendita, anziché tramite il loro uso continuativo. Tali attività non correnti e gruppi in dismissione classificati come detenuti per la vendita sono valutati al minore tra il valore contabile ed il loro fair value al netto dei costi di vendita. I costi di vendita sono i costi aggiuntivi direttamente attribuibili alla vendita, esclusi gli oneri finanziari e le imposte. La condizione per la classificazione come detenuti per la vendita si considera rispettata solo quando la vendita è altamente probabile e l'attività o il gruppo in dismissione è disponibile per la vendita immediata nelle sue attuali condizioni. Le azioni richieste per concludere la vendita dovrebbero indicare che è improbabile che possano intervenire cambiamenti significativi nella vendita o che la vendita venga annullata. La Direzione deve essersi impegnata nella vendita, il cui completamento dovrebbe essere previsto entro un anno dalla data della classificazione.

L'ammortamento di immobili, impianti e macchinari e delle attività immateriali cessa nel momento in cui questi sono classificati come disponibili per la vendita.

Le singole attività (o i gruppi di attività in via di dismissione), sono iscritte rispettivamente alle voci Attività destinate alla vendita e Passività associate ad attività destinate alla vendita. Le attività destinate alla dismissione sono escluse dal risultato delle attività operative e sono presentate nel conto economico in un'unica riga come Proventi (Oneri) netti di attività destinate alla dismissione.

PRESTITI E FINANZIAMENTI E ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

CRITERI DI ISCRIZIONE E DI CLASSIFICAZIONE

Nelle voci indicate vengono iscritte le passività finanziarie valutate al costo ammortizzato rappresentate da debiti verso banche, i debiti verso altri finanziatori e i titoli in circolazione oltre che gli strumenti finanziari rilevati inizialmente al fair value con variazioni rilevate a conto economico.

Sono inoltre inclusi i debiti iscritti dall'impresa in qualità di locatario nell'ambito di operazioni di leasing.

Tali passività finanziarie sono registrate secondo il principio della data di regolamento e inizialmente iscritte al fair value, che normalmente corrisponde al corrispettivo ricevuto, al netto dei costi di transazione direttamente attribuibili alla passività finanziaria.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Dopo la rilevazione iniziale, le passività finanziare, eccetto quelle rilevate al fair value con variazioni rilevate a conto economico, sono valutate con il criterio del costo ammortizzato usando il metodo del tasso di interesse effettivo. Gli utili e le perdite sono contabilizzati nel conto economico quando la passività è estinta, oltre che attraverso il processo di ammortamento.

Il costo ammortizzato è calcolato rilevando lo sconto o il premio sull'acquisizione e gli onorari o costi che fanno parte integrante del tasso di interesse effettivo. L'ammortamento al tasso di interesse effettivo è compreso tra gli oneri finanziari nel prospetto dell'utile/(perdita).

Fanno eccezione le passività a breve termine, per le quali il fattore temporale risulta trascurabile, che rimangono iscritte per il valore incassato.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Una passività finanziaria viene cancellata quando l'obbligazione sottostante la passività è estinta, annullata ovvero adempiuta. Laddove una passività finanziaria esistente fosse sostituita da un'altra dello stesso prestatore, a condizioni sostanzialmente diverse, oppure le condizioni di una passività esistente venissero sostanzialmente modificate, tale scambio o modifica viene trattato come una cancellazione contabile della passività originale, accompagnata dalla rilevazione di una nuova passività, con iscrizione nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio di eventuali differenze tra i valori contabili.

FONDI PER RISCHI ED ONERI

CRITERI DI ISCRIZIONE

I fondi per rischi ed oneri sono costituiti da passività rilevate quando:

  • l'impresa ha un'obbligazione attuale (legale o implicita) quale risultato di un evento passato;
  • è probabile che sarà necessario l'esborso di risorse atte a produrre benefici economici per adempiere l'obbligazione;
  • può essere effettuata una stima attendibile dell'ammontare dell'obbligazione.

Se queste condizioni non sono soddisfatte, non viene rilevata alcuna passività.

La voce accoglie gli accantonamenti relativi ad obbligazioni legali o connessi con rapporti di lavoro o contenziosi, anche fiscali, originati da un evento passato per i quali sia probabile l'esborso di risorse economiche per l'adempimento delle obbligazioni stesse, sempre che possa essere effettuata una stima attendibile del relativo ammontare.

Inoltre, vengono contabilizzate le passività potenziali per il personale dipendente.

Laddove l'elemento temporale sia significativo, gli accantonamenti vengono attualizzati utilizzando un tasso di sconto ante imposte che riflette, ove adeguato, i rischi specifici delle passività. L'accantonamento può essere rilevato sia a conto economico nella voce "Accantonamenti a fondi rischi ed oneri" ed include anche gli interessi passivi maturati sui fondi che sono stati oggetto di attualizzazione sia, per alcune particolari tipologie di fondi, in contropartita ad altre voci di conto economico.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Gli importi accantonati sono determinati in modo che rappresentino la migliore stima della spesa richiesta per adempiere alle obbligazioni. La stima si determina considerando i rischi e le incertezze che attengono ai fatti e alle circostanze in esame.

In particolare, laddove l'effetto del differimento temporale nel sostenimento dell'onere sia significativo, l'ammontare dell'accantonamento è determinato come il valore attuale della miglior stima del costo che si suppone sarà necessario per estinguere l'obbligazione. Viene in tal caso utilizzato un tasso di attualizzazione tale da riflettere le valutazioni correnti di mercato.

I fondi accantonati sono periodicamente riesaminati ed eventualmente rettificati per riflettere la migliore stima corrente. Quando, a seguito del riesame, il sostenimento dell'onere diviene improbabile, l'accantonamento viene stornato.

CRITERI DI CANCELLAZIONE

Un accantonamento è utilizzato solo a fronte degli oneri per i quali è stato originariamente iscritto.

L'accantonamento dell'esercizio, registrato alla voce Accantonamenti a fondi rischi e oneri del conto economico, include gli incrementi dei fondi dovuti al trascorrere del tempo ed è al netto delle eventuali riattribuzioni.

BENEFICI A DIPENDENTI

CRITERI DI CLASSIFICAZIONE

I benefici per i dipendenti, oltre ai benefici a breve termine quali ad esempio salari e stipendi, sono relativi a:

  • benefici successivi al rapporto di lavoro;
  • altri benefici a lungo termine.

I benefici per i dipendenti successivi al rapporto di lavoro sono a loro volta suddivisi tra quelli basati su programmi a contribuzione definita e quelli su programmi a benefici definiti, a seconda delle prestazioni previste:

  • i programmi a contribuzione definita sono piani di benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro, in base ai quali sono versati dei contributi fissi, senza che vi sia un'obbligazione legale o implicita a pagare ulteriori contributi, se non sussistono attività sufficienti ad onorare tutti i benefici;
  • i programmi a benefici definiti sono piani per benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro diversi dai piani a contribuzione definita.

In tale contesto, in Italia in base alla Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Legge Finanziaria 2007):

  • il TFR maturando dal 1° gennaio 2007 si configura come un piano a contribuzione definita, che non necessita di calcolo attuariale. Le quote maturate possono essere destinate, a scelta del dipendente, (i) a forme di previdenza complementare o (ii) lasciate in azienda e dalla stessa versate al fondo di Tesoreria dell'INPS;
  • il TFR maturato alla data indicata al punto precedente permane invece come piano a prestazione definita, ancorché la prestazione sia già completamente maturata. In conseguenza di ciò, si rende necessario un ricalcolo attuariale del valore del debito ad ogni data successiva al 31 dicembre 2006.

Gli altri benefici a lungo termine sono benefici per i dipendenti che non sono dovuti interamente entro i dodici mesi successivi al termine dell'esercizio in cui i dipendenti hanno prestato la loro attività.

CRITERI DI ISCRIZIONE E VALUTAZIONE

Il valore di un'obbligazione a benefici definiti è pari al valore attuale dei pagamenti futuri, previsti come necessari per estinguere l'obbligazione derivante dall'attività lavorativa svolta dal dipendente nell'esercizio corrente ed in quelli precedenti.

Tale valore attuale è determinato utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo distribuisce il costo del beneficio uniformemente durante la vita lavorativa del dipendente, tenuto conto di quanto disposto della legislazione nazionale di ogni Paese. I benefici per i dipendenti rientranti tra gli altri benefici a lungo termine, quali quelli derivanti da premi di anzianità che sono erogati al raggiungimento di una predefinita anzianità di servizio, sono iscritti in base alla valutazione alla data di bilancio della passività assunta, determinata utilizzando il "Metodo della Proiezione Unitaria del Credito".

Il Fondo TFR è rilevato tra le passività nella corrispondente voce "Benefici a dipendenti", mentre gli altri benefici successivi al rapporto di lavoro ed i benefici a lungo termine diversi vengono rilevati tra i "Fondi per rischi e oneri".

I costi per il servizio del programma (service costs) sono contabilizzati tra i costi del personale, così come gli interessi maturati (interest costs).

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi ai piani a benefici definiti successivi al rapporto di lavoro sono rilevati integralmente tra le riserve di Patrimonio Netto nell'esercizio in cui si verificano. Tali profitti e perdite attuariali vengono esposti nel Prospetto della Redditività Consolidata Complessiva, così come richiesto dallo IAS 1.

I profitti e le perdite attuariali (remeasurements) relativi agli altri benefici a lungo termine sono rilevati integralmente tra i costi del personale nell'esercizio in cui si verificano.

RICONOSCIMENTO DEI RICAVI

I ricavi rappresentano il trasferimento di beni o servizi al cliente e sono rilevati per un ammontare pari al corrispettivo che si stima di avere diritto a ricevere in cambio dei suddetti beni o servizi e sono rilevati seguendo il modello dei 5 step (identificare il contratto con il cliente; identificare le obbligazioni di fare («performance obligation») nel contratto; determinare il prezzo dell'operazione; allocare il prezzo dell'operazione alle performance obligation; rilevare il ricavo quando l'entità soddisfa la performance obligation). I ricavi derivanti da obbligazioni contrattuali con la clientela sono rilevati nel conto economico qualora sia probabile che l'entità riceva il corrispettivo a cui ha diritto in cambio dei beni o dei servizi trasferiti al cliente. Tale corrispettivo deve essere allocato alle singole obbligazioni di fare previste dal contratto e deve trovare riconoscimento come ricavo nel

I ricavi possono trovare riconoscimento nel conto economico in un momento preciso o nel corso del tempo, mano a mano che l'entità adempie l'obbligazione di fare. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

conto economico in funzione delle tempistiche di adempimento dell'obbligazione.

Qualora l'entità riceva dal cliente un corrispettivo che prevede di rimborsare al cliente stesso, in tutto o in una parte, il ricavo ottenuto, deve essere rilevata una passività a fronte dei previsti futuri rimborsi. La stima di tale passività è oggetto di aggiornamento ad ogni data di bilancio o situazione infrannuale e viene condotta sulla base della quota parte del corrispettivo che l'entità si aspetta di non avere diritto.

Nel caso in cui l'entità riceva il pagamento o il pagamento è dovuto dal cliente prima che gli sia stato trasferito il controllo dei beni o servizi viene rilevata una passività contrattuale. Le passività derivanti da contratto sono rilevate come ricavi quando vengono soddisfatte le obbligazioni di fare nel relativo contratto (i.e. il controllo dei beni o servizi è stato trasferito al cliente).

RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI E RICAVI DIVERSI

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza in base a quanto disciplinato nell'ambito dell'IFRS 15 (di seguito anche lo "Standard").

CRITERI DI ISCRIZIONE

Il modello utilizzato per il riconoscimento dei ricavi di servicing viene allineato al soddisfacimento dell'obbligazione di fare.

In molti casi questo allineamento è già previsto dal contratto, pertanto:

  • se le commissioni vengono pagate una tantum al fine di remunerare la fornitura di un servizio che si è verificato "in un determinato momento", saranno riconosciute come ricavi quando sono ricevute;
  • se la commissione viene pagata nel corso del tempo al fine di remunerare un servizio che viene fornito nel corso del tempo, essa sarà riconosciuta come ricavo al momento della ricezione.

Tuttavia, nel caso in cui la commissione sia ricevuta in anticipo in cambio di un obbligo di prestazione che viene fornito nel corso del tempo, lungo diversi periodi di rendicontazione, viene rinviato in bilancio l'importo complessivo della commissione e viene riconosciuta come ricavo lungo i periodi di riferimento in cui il servizio è fornito. In questi casi, la commissione verrà rilevata come ricavo in conto economico in proporzione al tempo (ossia in base a un criterio pro-quota).

I ricavi di vendita legati ai contratti di servicing per il recupero dei crediti gestiti in mandato vengono rilevati per competenza sulla base dell'attività svolta dal Gruppo tempo per tempo, tramite l'utilizzo di procedure informatiche gestionali e di complessi processi di consuntivazione che tengono conto delle differenti specificità contrattuali di ciascun mandato. I contratti di servicing prevedono articolate clausole di diritti e doveri in capo al Gruppo nei rapporti con i clienti aderenti.

Nell'ambito delle consuntivazioni, vengono rilevati quindi ricavi maturati nel periodo non ancora oggetto di una manifestata accettazione da parte del cliente che, a seconda delle previsioni contrattuali e dalla prassi consolidata, si può esplicare tramite l'emissione di fattura o di esplicita comunicazione.

CRITERI DI VALUTAZIONE

Lo Standard richiede che per la determinazione del prezzo dell'operazione l'entità debba tenere conto dei termini del contratto e delle sue pratiche commerciali abituali. Il prezzo dell'operazione è l'importo del corrispettivo a cui l'entità ritiene di avere diritto in cambio del trasferimento al cliente dei beni o servizi promessi. Il corrispettivo promesso nel contratto con il cliente può includere importi fissi, importi variabili o entrambi.

Per determinare il prezzo dell'operazione, l'entità deve considerare l'effetto di tutti gli elementi seguenti:

  • a) corrispettivo variabile;
  • b) limitazione delle stime del corrispettivo variabile;
  • c) esistenza nel contratto di una componente di finanziamento significativa;
  • d) corrispettivo non monetario; e
  • e) corrispettivo da pagare al cliente.

Nel dettaglio, il corrispettivo del contratto è variabile a seguito di riduzioni, sconti, rimborsi, incentivi, crediti, concessioni di prezzo, incentivi, bonus di esecuzione, penalità o altri elementi analoghi e può dipendere dal verificarsi o meno di un evento futuro. In presenza di corrispettivi variabili, la rilevazione del ricavo nel conto economico viene effettuata qualora sia possibile stimare in modo attendibile il ricavo e solo se risulta altamente probabile che tale corrispettivo non debba essere stornato dal conto economico, in tutto o in una parte significativa, quando successivamente sarà risolta l'incertezza legata al corrispettivo variabile.

Nell'ambito dei principali contratti di servicing del Gruppo, le seguenti tipologie di commissioni sono considerate variabili:

  • Commissione base, di perfomance e di extra-performance: legata rispettivamente agli asset in gestione ed al raggiungimento di target di incasso;
  • Indennità di cessione e indennità del personale: legate al verificarsi dell'evento di cessione di portafogli e a discrezionalità del cliente.

Relativamente alla limitazione delle stime del corrispettivo variabile, le commissioni variabili che dipendono dal verificarsi di un evento futuro non vengono iscritte a conto economico prima di essere certe mediante una stima delle stesse in quanto il risolversi dell'incertezza (ossia il verificarsi dell'evento), potrebbe comportare lo storno completo del ricavo stimato nel caso fosse stato precedentemente iscritto.

In caso di ricezione di pagamenti anticipati da parte dei clienti esiste una componente di finanziamento significativa in considerazione del lasso temporale che intercorre dalla data nella quale viene incassato il pagamento fatto dal cliente e il trasferimento del servizio, così come dei tassi prevalenti nel mercato. Pertanto, il prezzo di transazione per questi contratti viene attualizzato, utilizzando il tasso di interesse implicito del contratto (e.g. il tasso di interesse che riporta il prezzo a pronti dell'attrezzatura al valore pagato in anticipo). Questo tasso è commisurato al tasso che sarebbe stato utilizzato in un'operazione finanziaria distinta tra il Gruppo ed il cliente alla data di sottoscrizione del contratto. Il Gruppo applica l'espediente pratico per le anticipazioni di breve periodo ricevute dai clienti. L'ammontare del corrispettivo promesso non è infatti rettificato per tenere conto di componenti finanziarie significative se il periodo tra il trasferimento dei beni promessi o servizi e il pagamento è inferiore o uguale a un anno.

Relativamente ai punto d), il Gruppo non rileva tra i propri contratti di servicing alcuna clausola che porti all'individuazione di tali fattispecie.

DIVIDENDI

I dividendi sono rilevati a conto economico nell'esercizio in cui ne viene deliberata la distribuzione.

COSTI

I costi sono iscritti contabilmente nel momento in cui sono sostenuti nel rispetto del criterio della competenza.

Le perdite di valore sono iscritte a conto economico nell'esercizio in cui sono rilevate.

CONTRIBUTI PUBBLICI

I contributi pubblici sono rilevati quando sussiste la ragionevole certezza che essi saranno ricevuti e che tutte le condizioni ad essi riferiti saranno soddisfatte. I contributi correlati a componenti di costo sono rilevati come ricavi e ripartiti sistematicamente tra gli esercizi in modo da essere commisurati al riconoscimento dei costi che intendono compensare. Il contributo correlato ad una attività viene riconosciuto come ricavo in quote costanti, lungo la vita utile attesa dell'attività di riferimento.

ALTRE INFORMAZIONI

AZIONI PROPRIE

La movimentazione delle azioni proprie presenti in portafoglio è rilevata in contropartita diretta del patrimonio, ossia in riduzione di quest'ultimo per il controvalore degli acquisti e in aumento per il controvalore delle vendite.

Ciò implica che, in caso di successiva cessione, la differenza tra il prezzo di vendita delle azioni proprie e il relativo costo di riacquisto, al netto dell'eventuale effetto fiscale, è rilevata integralmente in contropartita al Patrimonio Netto.

RATEI E RISCONTI

I ratei ed i risconti che accolgono oneri e proventi di competenza del periodo maturati su attività e passività sono iscritti in bilancio a rettifica delle attività e passività a cui si riferiscono.

PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

Si tratta di pagamenti a favore di dipendenti o altri soggetti assimilabili, come corrispettivo delle prestazioni di lavoro o altri servizi/beni ricevuti, basati su azioni rappresentative del capitale che consistono nell'assegnazione di diritti a ricevere azioni al raggiungimento di obiettivi quanti-qualitativi.

Il costo delle operazioni regolate con strumenti di capitale è determinato dal fair value alla data in cui l'assegnazione è effettuata. Il fair value dei pagamenti regolati con l'emissione di azioni è basato sul loro valore di quotazione in Borsa. Tale costo, assieme al corrispondente incremento di Patrimonio Netto alla voce Altre Riserve, è rilevato tra i Costi per il personale lungo il periodo in cui sono soddisfatte le condizioni relative al raggiungimento di obiettivi e/o alla prestazione del servizio. I costi cumulati rilevati a fronte di tali operazioni alla data di chiusura di ogni esercizio fino alla data di maturazione sono commisurati alla scadenza del periodo di maturazione e alla migliore stima del numero di strumenti partecipativi che verranno effettivamente a maturazione. Il costo o ricavo nel prospetto dell'utile/(perdita) d'esercizio rappresenta la variazione del costo cumulato rilevato all'inizio e alla fine dell'esercizio.

Le condizioni di servizio o di performance non vengono prese in considerazione quando viene definito il fair value del piano alla data di assegnazione. Si tiene però conto della probabilità che queste condizioni vengano soddisfatte nel definire la miglior stima del numero di strumenti di capitale che arriveranno a maturazione. Le condizioni di mercato sono riflesse nel fair value alla data di assegnazione. Qualsiasi altra condizione legata al piano, che non comporti un'obbligazione di servizio, non viene considerata come una condizione di maturazione. Le condizioni di non maturazione sono riflesse nel fair value

del piano e comportano l'immediata contabilizzazione del costo del piano, a meno che non vi siano anche delle condizioni di servizio o di performance.

Nessun costo viene rilevato per i diritti che non arrivano a maturazione in quanto non vengono soddisfatte le condizioni di performance e/o di servizio. Quando i diritti includono una condizione di mercato o una condizione di non maturazione, questi sono trattati come se fossero maturati indipendentemente dal fatto che le condizioni di mercato o le altre condizioni di non maturazione cui soggiogano siano rispettate o meno, fermo restando che tutte le altre condizioni di performance e/o di servizio devono essere soddisfatte.

Se le condizioni del piano vengono modificate, il costo minimo da rilevare è il fair value alla data di assegnazione in assenza della modifica del piano stesso, nel presupposto che le condizioni originali del piano siano soddisfatte. Inoltre, si rileva un costo per ogni modifica che comporti un aumento del fair value totale del piano di pagamento, o che sia comunque favorevole per i dipendenti; tale costo è valutato con riferimento alla data di modifica. Quando un piano viene cancellato dall'entità o dalla controparte, qualsiasi elemento rimanente del fair value del piano viene spesato immediatamente a conto economico.

DEFINIZIONI RILEVANTI AI FINI IAS/IFRS

Si illustrano, qui di seguito, alcuni concetti rilevanti ai fini dei principi contabili internazionali IAS/IFRS, oltre a quelli già trattati nei capitoli precedenti.

COSTO AMMORTIZZATO

Il costo ammortizzato di un'attività o passività finanziaria è il valore a cui questa è stata misurata al momento della rilevazione iniziale, al netto dei rimborsi di capitale, aumentato o diminuito dall'ammortamento complessivo calcolato utilizzando il criterio dell'interesse effettivo su qualsiasi differenza tra il valore iniziale e quello a scadenza e dedotta qualsiasi svalutazione a seguito di una riduzione di valore o di irrecuperabilità (impairment). Il criterio dell'interesse effettivo è il metodo di ripartizione degli interessi attivi o passivi lungo la durata di un'attività o passività finanziaria. Il tasso di interesse effettivo è il tasso che attualizza esattamente i pagamenti o incassi futuri attesi lungo la vita dello strumen-

to finanziario al valore contabile netto dell'attività o passività finanziaria. Esso include tutti gli oneri e punti base pagati o ricevuti tra le parti di un contratto che sono parte integrante di tale tasso, i costi di transazione e tutti gli altri premi o sconti.

Tra le commissioni che sono considerate parte integrante del tasso di interesse effettivo vi sono le commissioni iniziali ricevute per l'erogazione o l'acquisto di un'attività finanziaria che non sia classificata come valutata al fair value, quali, ad esempio, quelle ricevute a titolo di compenso per la valutazione delle condizioni finanziarie del debitore, per la valutazione e la registrazione delle garanzie e, più in generale, per il perfezionamento dell'operazione.

I costi di transazione, a loro volta, includono gli onorari e le commissioni pagati ad agenti (inclusi i dipendenti che svolgono la funzione di agenti di commercio), consulenti, mediatori e operatori, i contributi prelevati da organismi di regolamentazione e dalle Borse valori, le tasse e gli oneri di trasferimento. I costi di transazione non includono invece costi di finanziamento o costi interni amministrativi o di gestione.

2.3 Informativa sul fair value

L'IFRS 13 al paragrafo 9 definisce il fair value come "il prezzo che si percepirebbe per la vendita di un'attività ovvero che si pagherebbe per il trasferimento di una passività in una regolare operazione tra operatori di mercato alla data di valutazione".

La valutazione al fair value presuppone che l'operazione di vendita di un'attività o di trasferimento di una passività abbia luogo in un mercato c.d. principale, definibile come il mercato che presenta i maggiori volumi e livelli di negoziazione per l'attività/passività oggetto di valutazione. In assenza di un mercato principale, occorre assumere come riferimento il mercato più vantaggioso, ovvero il mercato che massimizza l'ammontare che sarebbe incassato nella vendita di un'attività o minimizza l'ammontare che verrebbe pagato nel trasferimento di una passività, dopo aver considerato i costi di transazione.

Con l'intento di massimizzare la coerenza e la comparabilità delle misurazioni dei fair value e della relativa informativa, l'IFRS 13 stabilisce una gerarchia del fair value che suddivide in tre livelli i parametri utilizzati per misurare il fair value:

  • Livello 1: il fair value dello strumento è determinato sulla base di prezzi di quotazione osservati su mercati attivi;
  • Livello 2: il fair value dello strumento è determinato in base a modelli valutativi che utilizzano input osservabili su mercati attivi, quali ad esempio:
    • prezzi quotati su mercati attivi per strumenti similari;

    • parametri osservabili quali tassi di interesse o curve di rendimento, volatilità implicite, rischio di pagamento anticipato, tassi di default e fattori di illiquidità;

    • parametri non osservabili ma supportati e confermati da dati di mercato;

  • Livello 3: il fair value dello strumento è determinato sulla base di modelli valutativi che utilizzano prevalentemente input non desumibili dal mercato che pertanto comportano l'adozione di stime ed assunzioni interne.

Tale classificazione ha l'obiettivo di stabilire una gerarchia in termini di oggettività del fair value in funzione del grado di discrezionalità adottato, dando la precedenza all'utilizzo di parametri osservabili sul mercato. La gerarchia del fair value è inoltre definita in base ai dati di input utilizzati nei modelli di determinazione del fair value e non in base ai modelli valutativi stessi.

LIVELLI DI FAIR VALUE 2 E 3: TECNICHE DI VALUTAZIONE E INPUT UTILIZZATI

Di seguito si riportano le informazioni richieste dall'IFRS 13 con riguardo ai portafogli contabili valutati al fair value su base ricorrente. Per le attività finanziarie non valutate al fair value il Gruppo ritiene che il valore contabile sia un'approssimazione ragionevole del fair value. Non sono presenti alla data di redazione del Bilancio consolidato al 31 dicembre 2021 attività o passività valutate al fair value su base non ricorrente.

Attività e passività misurate al fair value su base ricorrente

ASSET BACKED SECURITIES

Gli ABS vengono valutati tramite il modello valutativo discounted cash flow che si basa sulla stima dei flussi di cassa pagati dal titolo e sulla stima di uno spread per l'attualizzazione.

TITOLI DI CAPITALE

I titoli di capitale sono assegnati al Livello 1 quando è disponibile una quotazione su un mercato attivo considerato liquido e al Livello 3 quando non vi sono quotazioni o le quotazioni sono state sospese a tempo indeterminato. Tali strumenti sono classificati come Livello 2 solo nel caso in cui il volume di attività sul mercato di quotazione è significativamente ridotto.

Per i titoli di capitale valutati al costo, un impairment è previsto qualora il costo superi il valore recuperabile in modo significativo e/o prolungato nel tempo.

FONDI DI INVESTIMENTO

I fondi sono classificati come Livello 1 in caso essi siano quotati su un mercato attivo; in caso ciò non si verifichi, essi sono classificati come Livello 3 e sono valutati attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche del singolo fondo.

INTEREST RATE SWAPS (IRS)

Per la determinazione del fair value degli IRS è utilizzata la tecnica definita net discounted cash flow analysis a cui è assegnato il Livello 2.

ALTRI STRUMENTI DERIVATI

Il fair value dei derivati non scambiati su un mercato attivo deriva dall'applicazione di tecniche di valutazione mark to model. Quando è presente un mercato attivo per i parametri di input al modello valutativo delle differenti componenti del derivato, il fair value viene determinato in base alle quotazioni di mercato delle stesse. Le tecniche di valutazione basate su input osservabili sono classificate come Livello 2 mentre quelle basate su significativi input non osservabili sono classificate come Livello 3.

Descrizione delle tecniche di valutazione

Al fine di valutare posizioni per le quali le fonti di mercato non forniscono un prezzo di mercato direttamente osservabile vengono utilizzate specifiche tecniche di valutazione diffuse sul mercato e descritte di seguito.

DISCOUNTED CASH FLOW

Le tecniche di valutazione basate sul discounted cash flow, generalmente consistono nella determinazione di una stima dei flussi di cassa futuri attesi lungo la vita dello strumento. Il modello richiede la stima dei flussi di cassa e l'adozione di parametri di mercato per lo sconto: il tasso o il margine di sconto riflette lo spread di credito e/o di finanziamento richiesti dal mercato per strumenti con profili di rischio e di liquidità simili, al fine di definire un "valore attualizzato". Il fair value del contratto è dato dalla somma dei flussi di cassa futuri attualizzati.

MARKET APPROACH

Tecnica di valutazione che utilizza i prezzi generati da transazioni di mercato che coinvolgono attività, passività o gruppi di attività e passività identiche o paragonabili.

NAV

Il NAV (Net asset value) è la differenza tra il valore totale delle attività del fondo e le passività. Un aumento del NAV coincide con un aumento nella misura del fair value. Solitamente per i fondi classificati a Livello 3 il NAV rappresenta una valutazione risk-free, quindi in questo caso il NAV viene aggiustato per considerare il rischio di default dell'emittente e lo sconto di liquidità.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE

Agli strumenti finanziari viene associato un certo livello di fair value sulla base dell'osservabilità degli input utilizzati per la valutazione.

Quando il fair value è misurato direttamente utilizzando un prezzo osservabile e quotato in un mercato attivo, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 1. Quando il fair value deve essere misurato attraverso un comparable approach o attraverso l'utilizzo di un modello di pricing, il processo di attribuzione della gerarchia assegnerà il Livello 2 o il Livello 3, a seconda dell'osservabilità di tutti gli input significativi utilizzati nella valutazione.

Nella scelta fra le diverse tecniche di valutazione viene utilizzata quella che massimizza l'utilizzo degli input osservabili.

Tutti i trasferimenti tra i livelli di gerarchia del fair value vengono effettuati con riferimento alla data di chiusura del periodo di bilancio.

I principali fattori che contribuiscono ai trasferimenti tra i livelli di fair value (sia tra il Livello 1 ed il Livello 2, che all'interno del Livello 3) comprendono cambiamenti nelle condizioni di mercato e affinamenti nei modelli valutativi e nei pesi relativi degli input non osservabili utilizzati nella misurazione del fair value.

GERARCHIA DEL FAIR VALUE: ATTIVITÀ E PASSIVITÀ VALUTATE AL FAIR VALUE SU BASE RICORRENTE - RIPARTIZIONE PER LIVELLI DI FAIR VALUE

La tabella seguente riporta la ripartizione delle attività e passività che sono valutate al fair value, per livello gerarchico di valutazione del fair value.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value tra le componenti di conto economico" include principalmente:

  1. il valore delle notes emesse dalle società veicolo di cartolarizzazione:

  2. Romeo SPV e Mercuzio Securitisation, pari al 5% del totale dei titoli;

  3. Cairo, le cui notes mezzanine sono state acquistate il 5 giugno 2020 in concomitanza con l'acquisizione della controllata doValue Greece;

  4. Mexico, acquistate nel mese di dicembre 2021 e residuanti nel 5% del totale dei titoli subordinati emessi dal veicolo;

    1. le Quote O.I.C.R.: il controvalore dell'importo versato a fronte della sottoscrizione delle residue 27 quote del fondo di investimento alternativo riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II) al netto dei rimborsi;
    1. il fair value dell'opzione call su strumenti di capitale della partecipata BidX1, acquisita in uno con l'acquisto della partecipazione di minoranza pari al 15,2% del capitale della società in data 9 novembre 2021.

Il Livello 3 della categoria "Attività finanziarie rilevate al fair value con impatto sulla redditività complessiva" include il valore degli strumenti di capitale relativi alla sopraccitata partecipazione di minoranza nella società BidX1, per la quale il Gruppo applica in sede di rilevazione iniziale l'opzione per la designazione al fair value con impatto sulla redditività complessiva. Il fair value di queste attività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali della società acquisita. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali attività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.

Il Livello 3 della categoria relativa alle "Altre passività finanziarie" accoglie:

    1. l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività relativa ad una quota del prezzo di acquisizione di Altamira;
    1. l'Earn-out rappresentato dal fair value della passività legata ad una quota del prezzo di acquisizione di Eurobank FPS (ora doValue Greece), il quale è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni;
    1. il fair value della passività legata all'opzione per l'acquisto di residue quote di minoranza della controllata Altamira Asset Management, con scadenza in esercizi futuri.

Il fair value di queste passività finanziarie è stato determinato sulla base dei contratti di acquisizione delle quote societarie e dei parametri economico-finanziari desumibili dai piani pluriennali delle società acquisite. Non trattandosi di parametri osservabili sul mercato (direttamente o indirettamente) tali passività rientrano sotto il profilo della gerarchia nel Livello 3.

Il Livello 2 delle "Altre passività finanziarie" accoglie per l'esercizio 2020 il fair value dei contratti derivati posti a copertura del Facility Loan stipulato per finanziare l'acquisto della partecipazione in Altamira e per il rifinanziamento dell'indebitamento pre-esistente della medesima partecipata ed estinti nel corso del 2021 in occasione dell'estinzione del Facility Loan.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED
Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 1 Livello 2 Livello 3
Attività finanziarie rilevate
al fair value tra le componenti
di conto economico
- - 46.465 - - 63.644
Quote OICR - - 25.805 - - 26.857
Titoli di debito - - 18.881 - - 36.741
Titoli di capitale - - 197 - - 46
Derivati non di copertura - - 1.582 - - -
Attività finanziarie valutate
al fair value con impatto
sulla redditività complessiva
- - 9.989 - - -
Titoli di capitale - - 9.989 - - -
Totale - - 56.454 - - 63.644
Altre passività finanziarie - - 45.282 - 454 53.905
Earn-out - - 23.043 - - 22.807
Derivati di copertura - - - - 454 -
Put option su minority - - 22.239 - - 24.011
Totale - - 45.282 - 454 53.905

Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato 3.0

Informazioni

3.0

sullo Stato

Patrimoniale

Consolidato

3.1 Attivo

NOTA 1 – ATTIVITÀ IMMATERIALI

I movimenti del periodo sono riportati nella tabella che segue.

(€/000) Software Marchi Immobilizzazioni
in corso e
acconti
Avviamento Altre attività
immateriali
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
RESTATED
Esistenze iniziali lorde 129.158 46.870 2.807 192.992 440.007 811.834 499.614
Riduzioni di valore iniziali (108.899) (9.368) - - (116.107) (234.374) (158.734)
Esistenze iniziali nette 20.259 37.502 2.807 192.992 323.900 577.460 340.880
Rettifiche esistenze
iniziali
- - - 43.905 (40.554) 3.351 (28.274)
Aumenti 15.556 11 9.764 - 35.497 60.828 344.027
Acquisti 13.674 11 11.828 - 35.497 61.010 12.871
Operazioni di
aggregazione aziendale
(esistenze lorde)
- - - - - - 331.217
Altre variazioni 1.882 - (2.064) - - (182) (61)
Diminuzioni (9.416) (9.007) - - (77.991) (96.414) (92.497)
Vendite - - - - (86) (86) (182)
Operazioni di
aggregazione aziendale
(riduzioni di valore)
- - - - - - (20.112)
Ammortamenti (9.489) (9.007) - - (57.792) (76.288) (49.265)
Perdita di valore - - - - (3.524) (3.524) -
Altre variazioni 73 - - - (16.589) (16.516) (22.938)
Esistenze finali Lorde 144.714 46.881 12.571 236.897 431.340 872.403 815.185
Riduzioni di valore finali (118.315) (18.375) - - (190.488) (327.178) (251.049)
Esistenze finali Nette 26.399 28.506 12.571 236.897 240.852 545.225 564.136

Le Esistenze iniziali sono rappresentate principalmente dal valore dei contratti di servicing pluriennali incluso nella voce "Altre attività immateriali" e dall'avviamento derivanti dalle acquisizioni effettuate dal Gruppo: a giugno 2019, l'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate e, a giugno 2020, la business combination di Eurobank-FPS (ora doValue Greece). I valori relativi a quest'ultima operazione sono stati oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" e "Altre variazioni" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

L'esercizio definitivo di PPA di doValue Greece ha portato all'identificazione di un avviamento di €112,4 milioni, attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione di portafogli di esposizioni deteriorate, il cui fair value ammonta a €215,2 milioni (€160,2 milioni al 31 dicembre 2021 al netto della quota di ammortamento di competenza del periodo pari a €26,4 milioni). La società greca contribuisce inoltre alla voce con software (€4,9 milioni) e immobilizzazioni in corso sempre legate a software per €8,1 milioni.

Relativamente all'acquisizione di Altamira Asset Management e delle sue controllate, la cui PPA è stata resa definitiva al 30 giugno 2020, i saldi al 31 dicembre 2021 relativi agli asset allocati in tale sede, inclusivi di nuovi capex dell'esercizio e al netto degli ammortamenti e delle svalutazioni di competenza dell'esercizio sono i seguenti:

  • €10,0 milioni relativi a software;
  • €28,4 milioni relativi al marchio di Altamira;
  • €45,1 milioni relativi ad altre attività immateriali che includono per €44,1 milioni circa la valutazione di contratti di servicing attivi di lungo periodo ("SLA") con importanti Banche e società e per €1,0 milioni la componente di backlog & database;
  • €124,1 milioni relativi all'avviamento.

Tra gli Aumenti dell'esercizio si segnala il valore iscritto tra le "Altre attività immateriali" a fronte dei costi sostenuti per l'ottenimento del contratto di servicing del portafoglio Frontier pari a €35,5 milioni. Come indicato tra i fatti di rilievo del periodo nella Relazione sulla Gestione di Gruppo, doValue ha infatti stipulato, attraverso la sua controllata doValue Greece, un nuovo mandato di servicing in relazione ad una importante cartolarizzazione ("Progetto Frontier") di crediti deteriorati in Grecia effettuata da National Bank of Greece, la più grande Banca greca per totale attivo. Il portafoglio cartolarizzato è stato acquistato da uno Special Purpose Vehicle, le cui notes mezzanine e junior sono state sottoscritte da un consorzio composto da società affiliate a Bain Capital e Fortress Investment Group. Relativamente a tale portafoglio risultano inoltre in essere impegni per circa €6,4 milioni relativi all'adempimento di specifici obblighi contrattuali.

Altri aumenti significativi (€13,7 milioni) si registrano tra i "Software" per sviluppi legati agli applicativi di business delle posizioni non-performing nonché per l'implementazione di applicativi gestionali e contabili. Anche la voce "Immobilizzazioni in corso e acconti", risente di nuovi sviluppi software (complessivamente €11,9 milioni) a fronte di implementazioni volte al miglioramento degli applicativi dedicati al recupero crediti e al business nonché per nuovi portafogli acquisiti in gestione, soprattutto in Grecia, i quali richiedono investimenti tecnologici in software dedicati ai singoli mandati.

Gli sviluppi tecnologici resi operativi nel periodo sono stati classificati tra i Software per €1,9 milioni.

Le Diminuzioni con impatto economico del periodo sono ascrivibili per €76,3 milioni alle quote di ammortamento di competenza. Con particolare riferimento alla componente "altre attività immateriali" che incorpora i valori dei contratti pluriennali di servicing derivanti dalla valutazione delle operazioni di acquisizione di Altamira e doValue Greece, si precisa che gli stessi vengono sistematicamente ammortizzati in base alla curva di marginalità diretta di ogni contratto nel corso della sua intera vita utile, in coerenza con la migliore stima dei flussi finanziari relativi ad ogni singolo contratto. La quota di ammortamento di periodo di ciascun contratto è stata calcolata in misura corrispondente al margine diretto consuntivato nel periodo.

Altre diminuzioni con impatto economico per un totale di €3,5 milioni sono relative a Perdite di valore.

Queste ultime hanno tratto origine dall'esito del test di impairment effettuato sui valori delle immobilizzazioni immateriali e sul goodwill al 31 dicembre 2021, in coerenza con quanto previsto dal principio contabile internazionale IAS 36 "Riduzione di valore delle attività".

A tal fine, in continuità con l'esercizio svolto sui dati al 31 dicembre 2020 e al 30 giugno 2021, sono state utilizzate le Unità Generatrici di Flussi Finanziari (Cash Generating Unit - CGU) identificate nelle due zone di segmentazione geografica di pertinenza di Altamira Asset Management e delle sue controllate e di doValue Greece, ovvero la CGU Iberia (Spagna e Portogallo) e la CGU Grecia e Cipro, e si è provveduto a determinare sulle stesse l'allocazione delle attività immateriali e dell'avviamento.

Ai fini dell'esecuzione del test è stata considerata l'informativa prospettica determinata in coerenza con le più recenti ipotesi di scenario raccolte dalle controllate e riflesse all'interno del piano industriale 2022-2024 approvato lo scorso 25 gennaio 2022 dal Consiglio di Amministrazione di doValue, che considera l'andamento della pandemia e la stima degli effetti che questa ha comportato e comporterà in ottica futura in generale per il mercato del servicing di NPL. Per quanto riguarda in particolare la controllata Altamira Asset Management, si è inoltre tenuto conto delle implicazioni conseguenti al mancato rinnovo di un contratto di Servicing, come illustrato nello specifico paragrafo "Fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura del periodo" della Relazione sulla gestione del Gruppo, cui si fa rimando per maggiori dettagli.

Nell'ambito della predetta analisi sono stati quindi coerentemente stimati i valori d'uso correnti attribuibili ai singoli contratti di servicing attivi, considerando i rispettivi flussi reddituali attesi lungo l'intero arco della vita utile.

Per quanto riguarda il goodwill, il confronto tra il valore recuperabile e il valore netto contabile complessivi delle CGU alla data del 31 dicembre 2021, il modello ha confermato per entrambe le acquisizioni la capienza del valore recuperabile che conferma l'assenza di perdite di valore della voce "Avviamento".

Relativamente invece al test eseguito sulle altre componenti intangibili della voce, l'analisi ha fatto emergere alcune evidenze di perdita di valore quali differenze tra il valore d'uso dei contratti di servicing attivi e il relativo valore contabile depurato dall'ammortamento di periodo, per complessivi €3,5 milioni, di cui €2,9 milioni con riferimento ad uno dei contratti Altamira (Sareb) e €0,6 milioni relativi a due servicing di doValue Greece.

La tabella seguente riassume il risultato del test di impairment sulle attività immateriali di Altamira:

(€/000) Net present value Net book value Impairment
Software 8.755 8.755 -
Marchi 33.737 28.431 -
Altre attività immateriali - SLAs 38.188 28.926 (2.905)
Altre attività immateriali - Database 1.041 1.041 -
Attività Immateriali - Iberia 81.721 67.153 (2.905)
Software 1.145 1.145 -
Altre attività immateriali - SLAs 33.881 18.051 -
Attività Immateriali - Regione Ellenica 35.026 19.196 -
Totale 116.747 86.349 (2.905)

Si precisa inoltre che il citato evento relativo al mancato rinnovo di un contratto di servicing ha comportato una rettifica dei dati consuntivati per il bilancio 2021 in ordine alla necessità di aggiornamento delle quote di ammortamento dell'esercizio di tutti gli intangibili facenti capo alla CGU spagnola e ad una differente quantificazione del fair value alla data di riferimento, a seguito della riesecuzione del test di impairment sulle immobilizzazioni immateriali ai sensi del principio contabile IAS 36. Il valore complessivo di tale impatto risulta quantificato in €7,2 milioni in aumento della voce "ammortamenti e svalutazioni".

Similmente, di seguito si espone la tabella di sintesi del test di impairment eseguito sul valore definitivo attribuito agli asset intangibili di doValue Greece.

(€/000) Net present value Net book value Impairment
Attività Immateriali - Regione Ellenica 367.060 196.359 (618)
Totale 367.060 196.359 (618)

Per quanto attiene alle metodologie utilizzate per l'esecuzione del test si fa rimando a quanto illustrato nella sezione "Politiche Contabili – Rischi e incertezze legati all'utilizzo di stime" al paragrafo dedicato alla stima delle perdite presunte di valore a fronte di attività immateriali.

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
Esistenze iniziali lorde 45.898 2.909 10.500 17.175 76.482 44.474
Riduzioni di valore iniziali (20.290) (2.399) (8.323) (9.349) (40.361) (20.707)
Esistenze iniziali nette 25.608 510 2.177 7.826 36.121 23.767
Rettifiche esistenze iniziali - - - - - 1
Aumenti 9.159 278 1.294 1.134 11.865 33.497
Acquisti 10.269 369 1.317 1.412 13.367 17.610
di cui: Diritti d'uso 8.362 - - 811 9.173 14.569
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - 16.404
Spese per migliorie capitalizzate - - - - - 61
Altre variazioni (1.110) (91) (23) (278) (1.502) (578)
Diminuzioni (9.094) (80) (1.173) (3.490) (13.837) (21.144)
Vendite (168) - - (61) (229) (1.490)
Operazioni di aggregazione aziendale - - - - - (7.324)
Ammortamenti (9.641) (171) (1.196) (3.717) (14.725) (13.373)
di cui: Diritti d'uso (9.113) - - (2.766) (11.879) (10.885)
Perdita di valore - - - (30) (30) -
Altre variazioni 715 91 23 318 1.147 1.043
Esistenze finali lorde 54.889 3.187 11.794 18.218 88.088 76.482
Riduzioni di valore finali (29.216) (2.479) (9.496) (12.748) (53.939) (40.361)
Esistenze finali nette 25.673 708 2.298 5.470 34.149 36.121

NOTA 2 – IMMOBILI, IMPIANTI E MACCHINARI

Nel corso del 2021 il Gruppo ha rilevato un decremento complessivo di €2,0 milioni passando da € 36,1 milioni a € 34,1 milioni.

Gli Aumenti dell'esercizio sono stati pari a €11,9 milioni di cui €9,2 milioni relativi a nuovi diritti d'uso in applicazione del principio IFRS 16 - Leasing. In particolare, in questo ambito assume rilevanza il nuovo contratto di affitto per la sede di Atene di doValue Greece. Tali incrementi vengono più che compensati dalla quota degli ammortamenti di competenza del periodo pari a €14,7 milioni.

Per un dettaglio sulla movimentazione dei diritti d'uso si rimanda alla Nota 19.

NOTA 3 – ATTIVITÀ FINANZIARIE

Di seguito si riporta un riepilogo delle attività finanziarie diverse dalle disponibilità liquide possedute dal Gruppo.

31/12/2021 31/12/2020
60.445 64.961
44.949 63.644
25.805 26.857
18.881 36.741
197 46
66 -
5.507 1.317
5.441 1.242
66 75
9.989 -
9.989 -
1.516 5.898
1.516 -
1.516 -
- 5.898
- 5.898
61.961 70.859

Le Attività finanziarie non correnti rilevate al fair value tra le componenti di conto economico, includono quote OICR, titoli di debito, titoli di capitale e derivati non di copertura. Le quote di O.I.C.R. sono relative all'importo versato negli anni precedenti a fronte della sottoscrizione di 27 quote del fondo di investimento alternativo mobiliare chiuso riservato Italian Recovery Fund (già Atlante II). A fronte dei due versamenti effettuati, al 31 dicembre 2021 residua una quota minima iscritta tra gli impegni pari ad €1,2 milioni. Il fair value di tali quote viene determinato attraverso un credit adjustment del NAV basato sulle caratteristiche specifiche comunicate dal Fondo.

I titoli di debito registrano una diminuzione complessiva di €17,9 milioni dovuta alla combinazione di una cessione e di una nuova sottoscrizione. La prima, che comporta una riduzione della voce per €20,6 milioni, è relativa alla cessione dei titoli mezzanine e junior riferiti alla cartolarizzazione Relais; l'incremento dei titoli di debito, in aumento della voce per €2,4 milioni, si riferisce invece alle notes residue dall'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo. In tale contesto la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse, con il realizzo di una plusvalenza economica pari a €4,6 milioni; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior).

Oltre alle nuove notes Mexico, il saldo residuo dei titoli di debito è pertanto rappresentato per €13,8 dai titoli ABS delle cartolarizzazioni Cairo acquisiti nell'ambito dell'operazione di acquisizione di Eurobank-FPS (ora doValue Greece) e per €2,7 milioni è rappresentato dal controvalore residuo dei titoli ABS riferibili alle cartolarizzazioni Romeo SPV e Mercuzio Securitisation. L'ammontare sottoscritto da doValue corrisponde al 5% del totale delle notes emesse dai due veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation.

Ad eccezione delle notes Mexico, per le quali si è mantenuta la valorizzazione al costo in considerazione della sua realizzazione in prossimità del fine anno, la valorizzazione delle altre notes sopra citate è avvenuta tramite la metodologia del Discounted Cash Flow, così come descritta nella sezione delle Politiche Contabili – Informativa sul fair value.

I titoli di capitale classificati al fair value tra le componenti di conto economico sono riconducibili a partecipazioni di minoranza per le quali il Gruppo non ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consentirebbe di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza riciclo a conto economico.

I derivati non di copertura includono un'opzione legata all'acquisto di ulteriori quote partecipative nella società BidX1 citata di seguito tra le attività finanziarie rilevate al fair value con impatto a conto economico.

La categoria delle Attività finanziarie non correnti al costo ammortizzato, accoglie i crediti verso la clientela che registrano un incremento complessivo pari ad €4,2 milioni principalmente riconducibile alla controllata doNext (già Italfondiario) e derivante dall'impiego delle risorse finanziarie originate da un finanziamento limited recourse, destinato ad uno specifico affare e classificato nelle altre passività finanziarie. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione dei rischi finanziari nell'ambito del capitolo relativo alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

La categoria delle Attività finanziarie non correnti valutate al fair value con impatto sulla redditività complessiva accoglie da quest'anno il valore dei titoli di capitale riferiti a due società:

  • €1,5 milioni pari all'11,46% della società fintech brasiliana QueroQuitar S.A. che opera nel campo delle digital collection;
  • €8,5 milioni pari al 15,2% di BidX1, società irlandese proptech specializzata nella promozione ed esecuzione di transazioni immobiliari per il tramite di processi di asta online in tempo reale.

Per tali partecipazioni di minoranza il Gruppo ha esercitato l'opzione prevista dal principio IFRS 9 che consente di valutare questi strumenti al fair value con impatto sulla redditività complessiva senza "riciclo" (recycling) a conto economico.

Per maggiori informazioni si rimanda a quanto esposto nei Fatti di rilievo del periodo della Relazione sulla gestione del Gruppo.

Le Attività finanziarie correnti accolgono la valorizzazione di un derivato non di copertura nella categoria al fair value tra le componenti di conto economico. Il derivato, con fair value positivo per €1,5 milioni, è frutto di un'opzione di acquisto call inclusa nel contratto di acquisizione della quota partecipativa in BidX1 sopra descritta.

Le Attività finanziarie correnti al costo ammortizzato invece registrano un azzeramento nel 2021 a seguito dello smobilizzo del portafoglio crediti non performing acquistato nel 2019 nell'ambito di operazioni opportunistiche e non ricorrenti.

NOTA 4 – IMPOSTE DIFFERITE ATTIVE E PASSIVE

Le voci evidenziano la fiscalità anticipata per differenze temporanee deducibili nei futuri esercizi.

La voce Imposte differite attive ricomprende le quote relative alle svalutazioni dei crediti e le attività fiscali anticipate determinate puntualmente sulla base delle consistenze mantenute delle componenti alle quali si riferiscono (cause, stanziamenti sul personale). A tal proposito si rappresenta che la Capogruppo ha esercitato l'opzione sul mantenimento della possibilità di trasformazione in crediti di imposta di attività per imposte anticipate ai sensi dell'art. 11 D.Lgs. n. 59 del 3/5/2016 convertito dalla Legge n. 119 del 30/06/2016. Tale norma ha introdotto il regime opzionale con la finalità di rimuovere le criticità emerse in sede comunitaria circa l'incompatibilità della disciplina di trasformazione delle DTA con la normativa in materia di aiuti di Stato, facendo sì che la convertibilità in crediti d'imposta delle DTA qualificate sia garantita solo a fronte di uno specifico canone da corrispondersi sull'ammontare di tali DTA.

Con riferimento alle imposte anticipate di cui alla Legge 214/2011, per espressa previsione normativa di cui all'art. 56 del Decreto-Legge n. 225 del 29/12/2010, non sono deducibili i componenti negativi corrispondenti alle attività per imposte anticipate trasformate in credito d'imposta, procedendo ad annullare prioritariamente variazioni in diminuzione a scadenza più prossima per un ammontare cui corrisponde un'imposta pari alle DTA trasformate.

La legge di Bilancio 2019 (L. 145/2018) ha modificato il regime transitorio previsto dall'art. 16 commi 3-4 e 8-9 del DL 83/2015 in ordine alla deducibilità, sia ai fini IRES sia IRAP, delle perdite su crediti di banche, società finanziarie ed assicurazioni. La citata legge sostanzialmente ha differito al periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2026, sia ai fini IRES che IRAP, la deducibilità della quota del 10% dell'ammontare delle svalutazioni e delle perdite su crediti verso la clientela iscritti in bilancio a tale titolo, originariamente prevista per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2018.

Successivamente la legge di Bilancio 2020 (L. 160/2019), all'articolo 1, commi 712-715, ha disposto il differimento della deduzione dei componenti negativi IRES. Nello specifico, la deducibilità, ai fini IRES e IRAP, dello stock di svalutazioni e perdite su crediti per gli enti creditizi e finanziari, pari al 12%, originariamente stabilita per il periodo d'imposta in corso al 31 dicembre 2019, viene rinviata ai periodi d'imposta in corso al 31 dicembre 2022 e ai tre successivi. Il differimento avviene in quote costanti.

Per effetto di tali disposizioni di legge, l'ammontare delle imposte anticipate iscritte a bilancio inizierà a "movimentarsi" a partire dal 2023, invece che dal 2022, come previsto dalla precedente proroga intervenuta con la Legge di bilancio 2019.

Con riferimento a quanto previsto dallo IAS 12, le attività per imposte anticipate sono sottoposte a probability test tenendo conto di proiezioni economiche prevedibili per gli esercizi futuri e al fine di verificare che vi siano redditi imponibili futuri a fronte dei quali sia possibile utilizzare le medesime.

Il test eseguito sui dati al 31 dicembre 2021 ha tenuto conto del Piano industriale 2022- 2024, il quale ha evidenziato una base imponibile capiente che si conferma in grado di assorbire la fiscalità anticipata iscritta. Al 31 dicembre 2021 sono state iscritte complessivamente ulteriori DTA per €13,7 milioni, di cui €3,8 milioni in relazione ad immobili, impianti e macchinari e €6,8 milioni riferiti ad un risconto passivo relativo a somme fatturate nel 2021 per l'indennizzo relativo al portafoglio Mexico (si veda anche la Nota 17 – Altre passività). Tale incremento è stato parzialmente compensato da minori imposte differite attive relative agli annulli di imposte anticipate del periodo per €4,0 milioni.

I criteri utilizzati per l'iscrizione della fiscalità differita "attiva" possono essere così riassunti:

  • le attività per imposte anticipate corrispondono agli importi delle imposte sul reddito recuperabili negli esercizi futuri riferibili a differenze temporanee;
  • presupposto per la rilevazione di tali attività per imposte anticipate è la considerazione che, rispetto alle possibili evoluzioni societarie, si ritiene con ragionevole certezza che sarà realizzato un reddito imponibile a fronte del quale potranno essere utilizzate le differenze temporanee deducibili.

La fiscalità IRES ed IRAP è stata calcolata applicando le aliquote di imposta stabilite dalle disposizioni di legge in vigore in ogni Paese, con applicazione, solo a doNext (già Italfondiario) dell'addizionale IRES di 3,5 punti percentuali prevista per gli enti creditizi e finanziari italiani (Legge 28 dicembre 2015, n. 208).

Per quanto riguarda invece la determinazione della aliquota IRAP italiana, doValue mantiene i requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria al 31 dicembre 2021. A seguito di tale classificazione doValue determina la base imponibile come le società ordinarie, oltre a tener conto della differenza tra gli interessi attivi e proventi assimilati e gli interessi passivi e oneri assimilati nei limiti previsti fiscalmente e trovando applicazione anche l'aliquota maggiorata (pari al 5,57% salvo diverse disposizioni delle singole regioni competenti), come applicata agli enti creditizi e finanziari.

Imposte differite attive Composizione

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Accantonamenti in contropartita a Conto Economico 112.152 102.325
Svalutazioni su crediti 49.370 49.344
Perdite fiscali riportabili in futuro 17.598 16.821
Accantonamenti fondo rischi e oneri 9.474 12.309
Immobili, impianti e macchinari / attività immateriali 25.135 21.369
Spese amministrative 1.393 1.926
Altre attività / passività 9.182 556
Accantonamenti in contropartita a Patrimonio Netto 488 625
Piani a benefici definiti 488 516
Copertura dei flussi finanziari - 109
Totale 112.640 102.950

Variazione

(€/000) Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
RESTATED
Esistenze iniziali 94.077 625 94.702 90.740
Rettifiche esistenze iniziali 8.248 - 8.248 157
Esistenze iniziali rettificate 102.325 625 102.950 90.897
Aumenti 13.686 7 13.693 14.612
Imposte anticipate rilevate nell'esercizio 11.534 6 11.540 3.351
- Relative a precedenti esercizi - - - 35
- Altre 11.534 6 11.540 3.316
Nuove imposte o incrementi di aliquote fiscali - - - 264
Altre variazioni 2.152 1 2.153 551
Operazioni di aggregazione aziendale - - - 10.446
Diminuzioni (3.859) (144) (4.003) (2.559)
Imposte anticipate annullate nell'esercizio (2.857) - (2.857) (2.561)
- Rigiri (2.766) - (2.766) (2.548)
- Altre (91) - (91) (13)
Riduzioni di aliquote fiscali (1.001) (1) (1.002) -
Altre variazioni (1) (143) (144) 2
Totale 112.152 488 112.640 102.950

La consistenza iniziale delle imposte differite attive è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

Si segnala inoltre che l'esercizio è stato caratterizzato dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia dal 24% al 22% (€1,0 milioni).

Imposte differite passive Composizione

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Accantonamenti in contropartita C.E 54.330 63.711
Accantonamenti in contropartita P.N. 20 20
Totale 54.350 63.731

Variazione

(€/000) Contropartita
C.E.
Contropartita
P.N.
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
RESTATED
Esistenze iniziali nette 77.446 20 77.466 24.886
Rettifiche Esistenze iniziali (13.735) - (13.735) (9.541)
Esistenze iniziali rettificate 63.711 20 63.731 15.345
Aumenti 99 - 99 66.918
Imposte differite rilevate nell'esercizio (1.720) - (1.720) 5.540
- Relative a precedenti esercizi - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre (1.720) - (1.720) 5.540
Altre variazioni 1.819 - 1.819 -
Operazioni di aggregazione aziendale - - - 61.378
Diminuzioni (9.480) - (9.480) (18.532)
Imposte differite annullate nell'esercizio (5.579) - (5.579) (18.532)
- Rigiri - - - -
- Dovute al mutamento di criteri contabili - - - -
- Altre (5.579) - (5.579) (18.532)
Riduzioni di aliquote fiscali (3.900) - (3.900) -
Altre variazioni (1) - (1) -
Totale 54.330 20 54.350 63.731

Le imposte differite passive derivano principalmente da operazioni di aggregazione aziendale ed in particolare risultano dall'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) come effetto fiscale complessivo degli aggiustamenti di fair value apportati ai valori di ingresso in consolidamento delle società acquisite negli ultimi due anni ossia Altamira e doValue Greece entrambe determinate sulla base della PPA definitiva.

La consistenza iniziale delle imposte differite attive è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

Si segnala inoltre che l'esercizio è stato caratterizzato da annulli di imposte differite (€5,6 milioni) e dalla riduzione dell'aliquota fiscale in Grecia dal 24% al 22% (€3,9 milioni).

NOTA 5 – ALTRE ATTIVITÀ

Si espone di seguito un dettaglio della composizione delle altre attività correnti e non correnti.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Altre attività non correnti 2.013 1.646
Altre attività correnti 17.107 16.172
Ratei / Risconti attivi 1.852 2.126
Partite relative al personale dipendente 1.274 2.171
Crediti per anticipi 10.797 9.154
Crediti tributari 1.898 1.335
Altre partite 1.286 1.386
Totale 19.120 17.818

La voce complessivamente presenta un incremento rispetto al 31 dicembre 2020 di €1,3 milioni principalmente dovuto a maggiori crediti per anticipi spese su portafogli in gestione. Le altre attività non correnti includono prevalentemente depositi cauzionali.

NOTA 6 – RIMANENZE

La voce al 31 dicembre 2021 ammonta a €55 mila e risulta invariata rispetto al saldo del 31 dicembre 2020. Essa si riferisce al portafoglio immobiliare del Gruppo costituito dal valore di 2 immobili.

NOTA 7 – CREDITI COMMERCIALI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Crediti 209.123 176.857
Crediti in maturazione (Fatture da emettere) 139.201 96.712
Crediti per fatture emesse non ancora incassate 69.922 80.145
Accantonamenti (2.797) (1.702)
Accantonamenti per perdite future attese sui crediti (2.797) (1.702)
Totale 206.326 175.155

I crediti commerciali derivano da fatture emesse e da ricavi in maturazione prevalentemente connessi all'attività di servicing e di servizi immobiliari su mandato e pertanto principalmente riferibili alla voce di ricavo "ricavi da contratti con clienti".

La voce evidenzia un incremento netto di €31,2 milioni rispetto al saldo del 31 dicembre 2020 riconducibile principalmente all'effetto congiunto di minori crediti per fatture emesse da incassare, e di maggiori stanziamenti effettuati a fatture da emettere a fine periodo. In percentuale sul totale dei ricavi, l'incidenza dei crediti passa dal 42% al 37% evidenziando il costante impegno del Gruppo a migliorare i processi di fatturazione e collection dei propri ricavi. L'andamento risulta inoltre particolarmente positivo poiché è stato conseguito nonostante gli impatti negativi derivanti dall'epidemia di Coronavirus, a conferma della resilienza del business model del Gruppo doValue.

Gli accantonamenti per perdite future attese sui crediti si attestano intorno all'1% dei crediti.

NOTA 8 – ATTIVITÀ FISCALI E DEBITI TRIBUTARI

Si riporta di seguito la composizione dei debiti tributari.

Attività fiscali

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Crediti per imposte correnti 6.392 6.977
Iva a credito 32.070 14.897
Totale 38.462 21.874

L'incremento della voce, il cui totale ammonta a €38,5 milioni rispetto a €21,9 milioni del 31 dicembre 2020, è riconducibile principalmente ad un maggior saldo di credito IVA registrato dal segmento Regione Ellenica.

Debiti tributari

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Debiti per imposte correnti 26.553 6.538
Iva a debito 26.291 17.574
Ritenute d'acconto da versare e altri 5.866 3.971
Totale 58.710 28.083

Anche per i debiti tributari l'incremento della voce rispetto al 31 dicembre 2020 (€30,6 milioni) è prevalentemente da riferirsi al segmento Regione Ellenica, in particolare per maggiori debiti per imposte correnti strettamente correlate al positivo trend registrato da queste società nel risultato economico dell'esercizio.

NOTA 9 - DISPONIBILITÀ LIQUIDE E DEPOSITI A BREVE

Il saldo di €166,7 milioni, con un incremento di €34,2 milioni rispetto al saldo di €132,5 milioni al 31 dicembre 2020, rappresenta la disponibilità liquida alla data di chiusura dell'esercizio. Per informazioni circa l'evoluzione successiva si rimanda a quanto riportato nella Relazione sulla gestione del Gruppo al paragrafo relativo alla Posizione Finanziaria Netta. Per l'analisi delle variazioni delle disponibilità liquide si rimanda al prospetto del Rendiconto finanziario consolidato.

NOTA 10 – ATTIVITÀ DESTINATE ALLA DISMISSIONE E PASSIVITÀ ASSOCIATE

La tabella rileva i valori relativi alla partecipazione totalitaria nelle quote sociali di tre Special Purpose Vehicles (SPV) che il Gruppo sta liquidando o intende cedere a terze parti.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Attività Non Correnti:
Attività immateriali - -
Immobili, impianti e macchinari - -
Partecipazioni in società collegate e jount venture - -
Attività finanziarie non correnti 30 10
Imposte differite attive - -
Altre attività non correnti - -
Totale attività non correnti 30 10
Attività Correnti:
Rimanenze - -
Attività finanziarie correnti - -
Crediti commerciali - -
Attività fiscali - -
Altre attività correnti - -
Disponibilità liquide e depositi a breve - -
Totale attività correnti - -
Totale attività destinate alla dismissione 30 10
Passività non correnti:
Prestiti e finanziamenti non correnti - -
Altre passività finanziarie non correnti - -
Benefici a dipendenti - -
Fondi rischi e oneri - -
Imposte differite passive - -
Totale passività non correnti - -
Passività correnti:
Prestiti e finanziamenti correnti - -
Altre passività finanziarie correnti - -
Debiti commerciali - -
Debiti tributari - -
Altre passività correnti - -
Totale passività correnti - -
Totale passività associate ad attività destinate alla dismissione - -

3.2 Passivo e Patrimonio Netto

NOTA 11 – PATRIMONIO NETTO

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 156.645 156.011
Capitale sociale 41.280 41.280
Riserva da valutazione (1) (215)
Altre riserve 96.300 145.456
Azioni proprie (4.678) (103)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo 23.744 (30.407)
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 37.358 27.743
Totale 194.003 183.754

Di seguito la composizione del Capitale sociale:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Capitale sociale (in migliaia di euro) 41.280 41.280
Numero di azioni ordinarie 80.000.000 80.000.000
Valore nominale azioni ordinarie 0,52 0,52
Azioni proprie (in migliaia di euro) 4.678 103
Numero di azioni proprie 972.339 651.542

Le Riserve da valutazione al 31 dicembre 2021 si attestano ad un valore negativo di -€1 mila, (-€215 mila al 31 dicembre 2020) ed includono le componenti della valutazione del Trattamento di Fine Rapporto ai sensi dello IAS 19. Al 31 dicembre 2020 la voce accoglieva anche la valutazione al fair value dei contratti derivati (Interest rate swap) posti a copertura dei flussi finanziari relativi al Facility Loan legato all'acquisizione di Altamira il quale è stato interamente rimborsato nel corso dell'esercizio.

Le Altre riserve risultano così composte:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Riserve da utili e/o in sospensione d'imposta 50.864 61.080
Riserva legale 8.256 8.256
Riserva art. 7 L. 218/90 2.304 2.304
Riserva da aggregazioni aziendali 2 2
Riserva da FTA IAS art. 7 c7 D. Lgs. 38/2005 8.780 8.780
Riserva da FTA IAS IFRS 9 1.140 1.140
Riserva da utili a nuovo 16.935 29.647
Riserva statutaria acquisto azioni proprie 75 103
Riserva utili riportati a nuovo - Share Based Payments 13.372 10.848
Altre riserve 45.436 84.376
Riserva straordinaria 102.970 102.970
Riserva D.Lgs. n. 153/99 6.103 6.103
Riserva legale a fronte di utili distibuiti 44 44
Riserva art. 7 L. 218/90 4.179 4.179
Riserva da aggregazioni aziendali 1.746 1.746
Riserva connessa a Share Based Payments 4.689 6.185
Riserva di consolidamento (57.698) (21.333)
Riserva negativa per iscrizione put option su minority (16.597) (15.518)
Totale 96.300 145.456

Nel complesso la voce evidenzia un decremento di circa €49,0 milioni determinato dalla combinazione dei seguenti principali elementi:

  • €12,7 milioni circa di decremento della Riserva da utili a nuovo principalmente in seguito alla distribuzione dei dividendi deliberati dall'Assemblea degli Azionisti in data 29 aprile 2021 tramite l'utilizzo di riserve generatesi in esercizi precedenti oltre a €7,8 milioni di utile dell'esercizio 2020 della Capogruppo doValue, per un totale complessivo di €20,8 milioni di dividendi distribuiti;
  • €36,4 milioni di incremento della Riserva negativa di consolidamento principalmente dovuti ai risultati 2020 delle controllate;
  • €1,1 milioni di aumento della riserva negativa legata all'iscrizione della passività finanziaria per l'opzione di acquisto di interessenze di minoranza ai sensi dello IAS 32, la quale passa da -€15,5 milioni a -€16,6 milioni per effetto della quota che eccede l'importo del patrimonio di pertinenza di terzi relativo all'acquisizione Altamira;
  • €1,0 milioni di incremento netto delle riserve Share Based Payments contabilizzate ai sensi dell'IFRS 2 a seguito della politica di remunerazione post IPO che prevede l'attribuzione, a talune categorie di manager, di compensi sotto forma di azioni.

Le Azioni proprie, rappresentate a diretta riduzione del Patrimonio Netto, sono pari a €4,7 milioni, in incremento di €4,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2020 per effetto degli acquisti effettuati nel periodo.

Il Patrimonio Netto consolidato attribuibile ai Terzi è pari ad €37,4 milioni, comprensivo del risultato del periodo attribuibile ai Terzi pari a €11,3 milioni, e fa riferimento alla quota del 20% in doValue Greece detenuta da Eurobank. La quota di Patrimonio Netto attribuibile alle minorities di Altamira (€5,6 milioni) viene assorbita dall'iscrizione della passività per "Put option su minority", che include anche la relativa quota di risultato negativo del periodo attribuibile ai Terzi pari a -€1,9 milioni e che rappresenta l'opzione per l'acquisto della quota residua di minoranza di Altamira con scadenza prorogata a fine giugno 2023.

NOTA 12 – PRESTITI E FINANZIAMENTI

(€/000) Tasso
Interesse %
Scadenza 31/12/2021 31/12/2020
Prestiti e finanziamenti non correnti 555.224 456.676
Finanziamenti bancari - 203.198
Debiti versi altri finanziatori 3%-5% 31/12/2024 4.365 6
Obbligazione 2020 5% 04/08/2025 255.675 253.472
Obbligazione 2021 3,375% 31/07/2026 295.184 -
Prestiti e finanziamenti correnti 17.604 86.376
Finanziamenti bancari a vista 41 80.998
Scoperti bancari Euribor3m+1,9% a vista 7.566 -
Debiti verso altri finanziatori a vista 4 4
Obbligazione 2020 5% 01/02/2022 5.521 5.374
Obbligazione 2021 3,375% 31/01/2022 4.472 -
Totale 572.828 543.052

Il saldo dei Prestiti e finanziamenti al 31 dicembre 2021 accoglie i valori di debito residuo al costo ammortizzato dei seguenti finanziamenti (quota corrente e non corrente):

  • €299,7 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 22 luglio 2021 con scadenza 2026, per un importo in linea capitale pari a €300,0 milioni ad un tasso fisso annuo del 3,375%, utilizzato per rimborsare il Facility Loan concluso per finanziare l'acquisto della partecipazione in Altamira e per il rifinanziamento dell'indebitamento preesistente della medesima partecipata;
  • €261,2 milioni per il prestito obbligazionario senior garantito emesso il 4 agosto 2020 al tasso annuo del 5% per una linea capitale di €265,0 milioni ed utilizzato per rimborsare il finanziamento ponte (bridge) nel contesto dell'acquisizione di doValue Greece. Le obbligazioni hanno scadenza al 4 agosto 2025, sono state riservate a investitori qualificati e sono quotate sul sistema multilaterale di negoziazione Euro MTF dalla Borsa del Lussemburgo.

Ai sensi dell'IFRS 9, la valutazione del debito avviene in base al criterio del costo ammortizzato e tiene pertanto conto degli oneri connessi alla sottoscrizione del finanziamento nonché del rateo interessi in corso di maturazione.

La voce Prestiti e finanziamenti non correnti include Debiti verso altri finanziatori per un importo di €4,4 milioni relativo ad un finanziamento limited recourse destinato ad uno specifico affare. Per maggiori dettagli si rimanda alla sezione rischi finanziari nell'ambito del capitolo relativo alle Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura.

La voce Prestiti e finanziamenti correnti accoglie infine gli Scoperti bancari relativi ad una residua linea di revolving facility della controllata spagnola.

NOTA 13 – ALTRE PASSIVITÀ FINANZIARIE

31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
46.048 24.293
18.255 18.761
5.554 5.318
22.239 -
- 214
25.600 51.772
8.111 10.032
17.489 17.489
- 24.011
- 240
71.648 76.065

La Passività per leasing, suddivisa nella quota corrente e non corrente, è relativa alla rilevazione del valore attuale dei rimanenti canoni di leasing futuri a seguito dell'introduzione dell'IFRS 16. Si rimanda alla Nota 19 per la movimentazione del periodo delle passività per leasing.

La passività per Earn-out iscritta tra le altre passività finanziare correnti è legata alla quota del prezzo di acquisizione di Altamira (€17,5 milioni) mentre quella inscritta tra le non correnti, €5,6 milioni, fa riferimento al debito derivante dall'acquisizione di doValue Greece ed è legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte di dieci anni ed i cui eventuali pagamenti non saranno dovuti prima del 2024. Il valore di tale passività al 31 dicembre 2020 è stato oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento.

La Put-option su minority rappresenta la passività legata all'opzione per l'acquisto della residua quota di minoranza di Altamira con scadenza prorogata alla fine di giugno 2023 tramite un accordo siglato il 6 luglio 2021 il quale prevede la definizione di alcuni parametri di calcolo nonché il diritto di esercizio dell'opzione solo al termine del biennio.

Per effetto di tale rinegoziazione e proroga, la valorizzazione della put-option al 31 dicembre 2021 rientra tra le altre passività finanziarie non correnti, mentre nell'esercizio precedente era rappresentata nella categoria corrente.

La valutazione dell'opzione include l'effetto attualizzazione ed è aggiornata rispetto alla situazione contabile di Altamira al 31 dicembre 2021 nonché tiene conto dei risultati previsionali del piano industriale 2022-2024.

Indebitamento finanziario netto

Secondo quanto richiesto dalla comunicazione Consob del 28 luglio 2006 e in conformità con la Raccomandazione del CESR del 10 febbraio 2005 "Raccomandazioni per l'attuazione uniforme del regolamento della Commissione Europea sui prospetti informativi", si riporta l'Indebitamento finanziario netto del Gruppo al 31 dicembre 2021.

(€/000)

Note 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
9 A Cassa 3 5
9 B Conti correnti e depositi a breve 166.665 132.481
D Liquidità (A)+(B)+(C) 166.668 132.486
3 E Attività finanziarie correnti 1.516 5.898
12 F Debiti bancari correnti (7.566) -
12 G Parte corrente dell'indebitamento non corrente (41) (80.998)
12, 13 H Altri debiti finanziari correnti (25.604) (51.776)
I Indebitamento finanziario corrente (F)+(G)+(H) (33.211) (132.774)
J Posizione finanziaria netta corrente (I)+(E)+(D) 134.973 5.610
12 K Finanziamento bancario, non corrente - (203.198)
12 L Obbligazioni emesse (560.852) (258.846)
12, 13 M Altri debiti non correnti (50.413) (24.299)
N Indebitamento finanziario non corrente (K)+(L)+(M) (611.265) (486.343)
O Indebitamento finanziario netto (J)+(N) (476.292) (480.733)

Rispetto alla Posizione finanziaria netta, pari a €401,8 milioni, esposta nella Relazione sulla gestione del Gruppo, a cui si rimanda anche per informazioni circa l'evoluzione successiva, in questo prospetto sono incluse le voci di cui alle lettere E, H e M per un totale di €74,5 milioni.

Di seguito si espone una tabella di riconciliazione tra le due diverse rappresentazioni:

(€/000)

31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
A Indebitamento finanziario netto (476.292) (480.733)
Altri debiti finanziari correnti 25.604 51.776
Altri debiti non correnti 50.413 24.299
Attività finanziarie correnti (1.516) (5.898)
B Elementi esclusi dalla Posizione finanziaria netta 74.501 70.177
C Posizione finanziaria netta (A)+(B) (401.791) (410.556)

NOTA 14 – BENEFICI AI DIPENDENTI

All'interno del Gruppo, sono presenti piani a benefici definiti, ovvero piani per i quali la prestazione è legata al salario ed all'anzianità del dipendente.

I piani a benefici definiti delle società italiane includono prevalentemente il "Trattamento di fine rapporto" coerentemente con la normativa applicabile, nonché altri fondi di natura contrattuale. Per la Grecia esiste invece un piano a benefici definiti su base obbligatoria. In accordo con lo IAS19 le obbligazioni dei piani a benefici definiti sono determinate con il metodo della "Proiezione Unitaria del Credito". Tale metodo prevede che venga riconosciuto come costo d'esercizio il valore attuale dei benefici maturati da ogni partecipante al piano nell'esercizio stesso, considerando sia incrementi retributivi futuri che la formula di allocazione benefici. Il beneficio totale che il partecipante prevede di acquisire alla data di pensionamento è suddiviso in unità, associate da un lato all'anzianità lavorativa maturata alla data di valutazione e dall'altro all'anzianità futura attesa fino al pensionamento.

Le seguenti ipotesi demografiche sono state utilizzate nella valutazione delle passività e dei benefici previsti dai piani del perimetro Italia:

Tasso di sconto 0,80%
Tasso di incremento salariale 2,60%
Tasso di inflazione 1,80%
Mortalità IPS55
Invalidità Social Security Rates (INPS)
Anticipazione del TFR 1,5% annuo in aggiunta ai tassi
di turnover utilizzati
Età di pensionamento In accordo ai requisiti previsti
dall'Assicurazione Generale Obbligatoria
Pensionamento anticipato In accordo ai requisiti previsti
dall'Assicurazione Generale Obbligatoria

Per le società con sede in Grecia invece di seguito le principali ipotesi demografiche applicate:

Tasso di sconto 0,42%
Tasso di incremento salariale 1,25%
Tasso di inflazione 2,00%

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020 RESTATED Esistenze iniziali 16.341 8.544 Rettifiche esistenze iniziali 124 - Esistenze iniziali rettificate 16.465 8.544 Aumenti 728 10.956 Accantonamento dell'esercizio 525 777 Altre variazioni 203 10.179 Decrementi (6.929) (3.035) Liquidazioni effettuate (842) (1.758) Altre variazioni (6.087) (1.277) Esistenze finali 10.264 16.465

I Benefici a favore dei dipendenti rideterminati per l'applicazione dello IAS 19, risultano così movimentati nel corso dell'esercizio.

La consistenza iniziale è stata oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA della controllata doValue Greece ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

Complessivamente la voce evidenzia una diminuzione di circa €6,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2020; tale decremento è originato per €3,5 milioni da una diversa classificazione di alcune poste meglio riconducibili ai debiti verso il personale all'interno della voce "altre passività", mentre per €2,5 milioni la diminuzione deriva da una modifica della modalità di calcolo del trattamento di fine rapporto per la controllata doValue Greece.

NOTA 15 – FONDI RISCHI E ONERI

(€/000) Fondi in contropartita
alla voce "Accantonamenti a FRO"
di conto economico
Fondi in contropartita
ad altre voci
di conto economico
Controversie
legali e
fiscali
Controversie
stragiudiziali
e altri
fondi
rischi
Fondi su
altri
impegni
e altre
garanzie
rilasciate
Totale Fondi in
contropartita
alla voce
"Accantonamenti
a FRO" di conto
economico
Passività
potenziali
per il
personale
Controversie
fiscali
Altre Totale
fondi in
contropartita
ad altre voci
di conto
economico
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
RESTATED
Esistenze iniziali 8.852 6.159 3 15.014 6.112 33.984 - 40.096 55.110 25.669
Rettifiche esistenze
iniziali
- - - - - - 32.236 32.236 32.236 4.636
Esistenze iniziali
rettificate
8.852 6.159 3 15.014 6.112 33.984 32.236 72.332 87.346 30.305
Aumenti 2.892 4.371 - 7.263 258 898 12.422 13.578 20.841 73.964
Accantonamento
del periodo
2.899 3.728 - 6.627 255 205 12.422 12.882 19.509 37.454
Variazioni dovute
al passare del
tempo
e a modifiche del
tasso di sconto
(7) 4 - (3) 3 - - 3 - (48)
Operazioni di
aggregazione
aziendale
- - - - - - - - - 36.319
Altre variazioni - 639 - 639 - 693 - 693 1.332 239
Diminuzioni (4.280) (2.239) - (6.519) (5.640) (32.981) (18.812) (57.433) (63.952) (16.923)
Rilascio eccedenze
del periodo
(1.970) (789) - (2.759) (135) - (18.812) (18.947) (21.706) (3.384)
Utilizzo
nell'esercizio per
pagamenti
(2.144) (1.450) - (3.594) (3.101) (32.981) - (36.082) (39.676) (13.255)
Altre variazioni (166) - - (166) (2.404) - - (2.404) (2.570) (284)
Esistenze finali 7.464 8.291 3 15.758 730 1.901 25.846 28.477 44.235 87.346

Le esistenze iniziali sono state oggetto di restatement rispetto alle consistenze finali risultanti dal bilancio 2020, a seguito delle modifiche intervenute nella valutazione di PPA della controllata doValue Greece ai sensi dell'IFRS 3, resa definitiva al 30 giugno 2021, trascorsi 12 mesi dall'ingresso in consolidamento. Tali variazioni sono incluse nelle righe "Rettifiche esistenze iniziali" della tabella sopra esposta; nello specifico, è stato stanziato il "Fondo in contropartita alle altre voci di conto economico - Altre" che al 31 dicembre 2021 è pari a residui €25,8 milioni e fa riferimento alla provision stimata in sede di PPA definitiva pari ad iniziali €34,5 milioni determinata in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili. Per ulteriori dettagli si rimanda anche alla sezione Rettifiche Retrospettive del capitolo delle "Operazioni di aggregazione riguardanti imprese o rami di azienda".

La voce Controversie legali e fiscali, con contropartita economica nella voce "accantonamenti a FRO", contiene principalmente il fondo a presidio dei rischi per cause passive rinvenienti dall'attività core del Gruppo in diminuzione di €1,4 milioni a fronte del maggior impatto della definizione di alcune cause rispetto ad accantonamenti a fronte di nuove controversie.

La voce Controversie stragiudiziali e altri fondi rischi incrementa di €2,1 milioni passando da €6,2 milioni del 31 dicembre 2020 a €8,3 milioni al 31 dicembre 2021 e comprende principalmente stanziamenti effettuati a fronte di rischi per i quali non sono attivate al momento azioni legali.

La voce Passività potenziali per il personale accoglie gli stanziamenti contabilizzati necessari a finanziare eventuali premi che non rispondono ad accordi preesistenti o a meccanismi di quantificazione determinabili. Il saldo iniziale di tale voce accoglie anche i premi MBO.

Il dimensionamento di questa componente risente anche delle politiche retributive che prevedono, per selezionate categorie di manager, una differente modulazione della retribuzione variabile, che tiene conto di differimenti temporali ed assegnazione di strumenti di capitale. Il decremento del periodo pari a complessivi €5,6 milioni è riconducibile principalmente all'utilizzo degli accantonamenti stanziati nell'esercizio precedente e al nuovo processo interno di determinazione dei sopraccitati compensi variabili per il personale dipendente, come previsi dalla nuova Politica di Remunerazione per il 2021 approvata dall'Assemblea dei Soci nella seduta del 29 aprile 2021, che ne comporta la rilevazione tra le Altre passività correnti.

La componente Controversie fiscali, rientrante tra i fondi in contropartita ad altre voci, si riduce di €33,0 milioni per effetto della chiusura del Tax Claim Altamira avvenuta lo scorso 5 luglio con il pagamento della cifra pattuita con l'Autorità fiscale spagnola e con la contestuale presentazione delle dichiarazioni integrative per gli anni 2016-2017-2018. La dinamica della voce Altre evidenzia l'accantonamento e il rilascio a conto economico delle rispettive quote di competenza dell'esercizio dei corrispettivi variabili connessi alle ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15.

RISCHI CONNESSI AI CONTENZIOSI LEGALI IN ESSERE

specifiche policy interne in argomento.

Il Gruppo opera in un contesto legale e normativo che lo espone ad una vasta tipologia di vertenze legali, connesse al core business relativo all'attività di servicing di recupero crediti in mandato, a eventuali irregolarità amministrative e alle liti giuslavoristiche. I relativi rischi sono oggetto di periodica analisi al fine di procedere ad effettuare uno specifico stanziamento al "Fondo rischi ed oneri", qualora l'esborso sia ritenuto probabile o possibile sulla base delle informazioni di volta in volta disponibili, come previsto da

RISCHI CONNESSI AI CONTENZIOSI FISCALI IN ESSERE

Nell'ambito di un'ispezione fiscale condotta dall'amministrazione finanziaria spagnola sulla controllata Altamira Asset Management ("AAM") e sulla precedente controllante Asset Management Holding ("AAMH") per gli esercizi 2014 e 2015, in data 24 marzo 2021 AAM è stata informata dai Funzionari spagnoli circa un diverso approccio da parte delle autorità fiscali nel calcolo della base imponibile, rispetto a quello seguito a suo tempo dalla Società in base alla normativa vigente, principalmente per quanto riguarda la deducibilità fiscale delle spese e degli oneri finanziari sostenuti da Altamira e AAMH a seguito dell'acquisizione di Altamira da parte di AAMH da Banco Santander.

L'autorità fiscale spagnola, nel corso del mese di marzo 2021 ha dato disponibilità al raggiungimento di un accordo per la definizione completa delle pendenze fiscali (anche riferite alle annualità 2016-2017-2018 per le quali i medesimi oneri finanziari sono stati dedotti e che in caso di accordo si regolarizzeranno mediante presentazione delle dichiarazioni fiscali integrative entro il 5 luglio 2021) senza applicazione di sanzioni, il cui impatto in termini economico finanziari è stato quantificato complessivamente in circa €34 milioni. AAM ha ritenuto nel proprio interesse il raggiungimento di un accordo con l'Autorità in tali termini e ha provveduto all'adeguamento del fondo stanziato a fronte di tale verifica fiscale registrando un impatto sul conto economico 2020 di €29,2 milioni. Si ricorda che nel 2019 il fondo in questione era pari ad originari €4,6 milioni (aggiornato nel 2020 in €4,8 milioni per la capitalizzazione dei relativi interessi) e che la quota prevalente di tale importo, pari ad €4,1 milioni, rimane a carico del venditore di Altamira in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione.

Nel corso del mese di aprile 2021 l'autorità fiscale spagnola ha formalizzato ad AAMH e alla controllata AAM la proposta di accordo, quantificando puntualmente le somme dovute in misura sostanzialmente in linea con le stime precedentemente effettuate, confermando più che capiente lo specifico fondo stanziato. Le due società hanno provveduto, alla fine del mese di aprile, a sottoscrivere in accordo tale proposta.

Si precisa che gli oneri fiscali rilevati in base a tale accordo derivano dalla struttura originariamente posta in essere nel 2013 e 2014 per l'acquisizione di AAM da parte dei precedenti soci (Apollo, CCPIB e Adia) e che al momento dell'acquisizione di AAM da AAMH, doValue ha coperto il rischio di passività potenziali, comprese quelle fiscali, ottenendo dichiarazioni e garanzie dal venditore e integrandole con una specifica copertura assicurativa.

Alla fine del mese di giugno l'assicurazione ha provveduto al rimborso di €726 mila, relativi a parte del debito fiscale generato dall'accertamento riferito ad alcune spese riclassificate dall'Autorità come indeducibili, al netto della quota parte, pari a €4,1 milioni, a titolo di aggiustamento di prezzo dell'acquisizione, che è stata pagata ad inizio luglio dal venditore AAMH in base alle clausole previste nello Share Purchase Agreement.

In data 5 luglio è stato pagato il Tax Claim da parte di AAM e AAMH (in quanto nel periodo di accertamento le società appartenevano al medesimo Gruppo ed erano in regime di consolidato fiscale) e sono state presentate le dichiarazioni integrative per gli anni 2016- 2017-2018.

Per ulteriori informazioni si rimanda anche alla Relazione sulla gestione del Gruppo nella sezione dei Fatti di rilievo del periodo.

NOTA 16 – DEBITI COMMERCIALI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Debiti verso fornitori per fatture da ricevere 49.274 30.262
Debiti verso fornitori per fatture da liquidare 24.436 21.562
Totale 73.710 51.824

Il dato del 2021 rileva un incremento di €21,9 milioni rispetto a quello rilevato al 31 dicembre 2020 principalmente riconducibile ai debiti per fatture da ricevere (+63%) mentre i debiti per fatture da liquidare evidenziano un aumento meno significativo (+13%).

NOTA 17 – ALTRE PASSIVITÀ CORRENTI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Altre passività non correnti 29.836 -
Somme da riconoscere a terzi 29.668 -
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 168 -
Altre passività correnti 75.052 71.164
Somme da riconoscere a terzi 1.398 3.488
Debiti relativi al personale 32.484 7.959
di cui dipendenti 31.126 7.900
di cui Amministratori e Sindaci 1.358 59
Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale 5.830 4.266
Partite in corso di lavorazione 19.412 20.096
Risconto di contributi pubblici in conto capitale 121 -
Altri ratei / risconti passivi 13.932 33.318
Altre partite 1.875 2.037
Totale 104.888 71.164

Al 31 dicembre 2021 la voce si attesta a €104,9 milioni contro €71,2 milioni del 2020, con un incremento complessivo di €33,7 milioni.

Relativamente alle Altre passività non correnti, l'incremento di €29,7 milioni della voce "Somme da riconoscere a terzi" include passività nei confronti di clienti connesse ad indennizzi ricevuti dal Gruppo a fronte di cessioni di portafoglio e subordinati a determinate condizioni di performance.

Per quanto concerne le Altre passività correnti, l'aumento complessivo di €3,9 milioni deriva principalmente dall'effetto combinato di un incremento di €24,5 milioni dei debiti relativi al personale per il compenso variabile (stanziato nella voce "fondi rischi e oneri" nel 2020), incentivi all'esodo, ferie maturate e tredicesima da liquidare e, dalla riduzione dei ratei/risconti passivi per €19,4 milioni sostanzialmente conseguente al rilascio della quota riferita al periodo del risconto passivo registrato a fine 2020 pari a €31 milioni, in applicazione del principio contabile IFRS15 e riferibile alla contabilizzazione del pagamento anticipato di commissioni di servicing fisse di competenza dell'esercizio 2021.

Al 31 dicembre 2021 si rileva inoltre la presenza di €289 mila, suddivisi tra le passività correnti e non correnti, legati al risconto passivo dei proventi iscritti a fronte dei contributi pubblici in conto capitale relativi credito di imposta innovazione Legge 160/2019 calcolato per gli investimenti sostenuti nell'anno 2020 e dichiarati nella dichiarazione IRES 2021 di doValue. Il credito in oggetto è utilizzabile in tre quote annuali nelle dichiarazioni dei redditi a partire da quella riferita all'esercizio 2021.

NOTA 18 – PAGAMENTI BASATI SU AZIONI

La Relazione sulla Politica in Materia di remunerazione 2021 (di seguito "La Politica") e sui compensi corrisposti 2020 di doValue S.p.A. applicabile agli Amministratori, ai Dirigenti con Responsabilità Strategiche e ai Componenti degli Organi di Controllo è stata approvata dall'Assemblea degli Azionisti di doValue il 29 aprile 2021.

La Politica prevede sistemi di remunerazione in taluni casi tramite l'utilizzo di propri strumenti finanziari.

In particolare, si tratta delle seguenti tipologie di remunerazione:

  • una parte della remunerazione fissa e l'intera componente variabile derivante dal Sistema di incentivazione annuale di tipo Management By Objectives (MBO) dell'Amministratore Delegato viene corrisposta in azioni;
  • una parte della remunerazione variabile dei Dirigenti con Responsabilità Strategiche (di seguito, "DIRS") ossia quella derivante dal piano di incentivazione a lungo termine (LTI) viene corrisposta in azioni. Il Piano LTI prevede un premio annuale (Piano "rotativo") interamente basato sul valore delle azioni di doValue ("Azioni di performance") ed è basato su un'assegnazione con un periodo di vesting di tre anni (2021-2023). Il piano conferisce ai beneficiari il diritto a ricevere, su base rotativa, azioni gratuite della società se risulta rispettato un determinato insieme di condizioni di rendimento al termine del periodo di vesting.

La componente variabile della remunerazione dell'Amminstratore Delegato sopra indicata viene corrisposta in parte up-front e in parte in via differita. La parte up-front viene riconosciuta dopo l'approvazione, da parte dell'Assemblea degli Azionisti, del bilancio di esercizio riferito al periodo di maturazione dell'incentivo (accrual period) ed entro il mese successivo all'approvazione. La quota variabile differita è invece dilazionata pro-quota sul triennio successivo all'assegnazione della quota variabile up-front.

L'erogazione delle quote differite della componente variabile dell'Amministratore Delegato è soggetta alla verifica di un Gate di accesso e di alcune condizioni di malus, misurati al 31 dicembre dell'anno precedente la maturazione.

Per le azioni attribuite ai DIRS a fronte dei piani LTI è previsto un periodo di retention di 1 anno per il 50% delle azioni maturate, mentre per l'Amministratore Delegato, le azioni ricevute potranno essere vendute per un importo massimo, su base trimestrale, non superiore al 25% delle azioni assegnate.

Per le citate tipologie di remunerazione il Gruppo utilizza azioni proprie in portafoglio.

Il prezzo di riferimento per il calcolo del numero di azioni da assegnare quale valore equivalente della retribuzione variabile del piano di incentivazione LTI è determinato utilizzando la media dei prezzi di chiusura nei 30 giorni precedenti il giorno in cui il Consiglio di Amministrazione approva ciascun ciclo di assegnazione.

Al fine di riflettere i livelli di performance e di rischio effettivamente assunti, nonché tener conto dei comportamenti individuali, il Gruppo prevede l'applicazione di meccanismi di correzione ex post (malus e claw-back) definiti in accordo con quanto previsto dai contratti collettivi nazionali di riferimento, ove applicabili, o degli eventuali contratti/mandati individuali.

Per un maggior dettaglio sulle modalità e termini di attribuzione delle azioni, si rinvia alla documentazione informativa pubblicata sul sito internet del Gruppo doValue www.doValue.it (sezione "Governance/Remunerazione").

La quota imputata a conto economico per la parte di competenza del 2021 è pari a €2,0 milioni ed è riflessa in contropartita ad una specifica riserva di Patrimonio Netto.

NOTA 19 – LEASING

Il Gruppo ha contratti di leasing in essere aventi ad oggetto immobili ed autovetture che sono usati nelle attività operative o assegnati ai dipendenti. I leasing riferiti ad immobili hanno generalmente durata originaria di 6 anni, mentre quelli riferiti alle autovetture hanno generalmente una durata originaria di 4 anni. Le passività riferite a questi contratti di leasing sono garantite dal titolo di proprietà del locatore sui beni locati. Generalmente, il Gruppo non può concedere a sua volta in leasing a terzi i beni locati. La maggior parte dei contratti di leasing includono opzioni per rinnovo e cancellazione, tipiche dei contratti di locazione immobiliare, mentre non sono previsti pagamenti variabili.

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle attività per diritto d'uso e i loro movimenti nel periodo:

(€/000) Fabbricati Mobili Impianti
elettronici
Altre attività
materiali
Totale
31/12/2021
Totale
31/12/2020
Esistenze iniziali 24.238 - - 5.092 29.330 17.840
Rettifiche esistenze iniziali - - - - - -
Esistenze iniziali rettificate 24.238 5.092 29.330 17.840
Aumenti 8.362 - - 919 9.281 22.803
Acquisti 8.362 - - 811 9.173 14.569
Altre variazioni - - - 108 108 8.234
Diminuzioni (9.675) - - (2.912) (12.587) (11.313)
Ammortamenti (9.113) - - (2.766) (11.879) (10.885)
Altre variazioni (562) - - (146) (708) (428)
Esistenze finali 22.925 - - 3.099 26.024 29.330

Di seguito si fornisce informativa sui valori di bilancio delle passività per leasing (incluse nella voce "Altre passività finanziarie") e i loro movimenti nel periodo:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Esistenze iniziali 28.793 18.028
Rettifiche esistenze iniziali - -
Esistenze iniziali rettificate 28.793 18.028
Aumenti 7.833 20.113
Nuove passività 1.369 11.142
Oneri finanziari 674 580
Altre variazioni 5.790 8.391
Decrementi (10.260) (9.348)
Pagamenti (8.639) (7.819)
Altre variazioni (1.621) (1.529)
Esistenze finali 26.366 28.793
di cui: Passività per leasing non correnti 18.255 18.761
di cui: Passività per leasing correnti 8.111 10.032

Di seguito gli importi iscritti nel prospetto di conto economico:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Ammortamenti dei diritti d'uso (11.879) (10.885)
Oneri finanziari sulle passività per leasing (674) (580)
Totale (12.553) (11.465)

Il Gruppo inoltre detiene alcuni contratti di leasing aventi ad oggetto impianti elettronici (hardware), immobili ed autovetture, la cui durata è uguale o inferiore ai 12 mesi o il cui valore è modesto. Il Gruppo ha scelto per questi contratti di applicare le esenzioni previste dall'IFRS 16 riguardo i leasing di breve durata o di modesto valore per i quali si riporta di seguito una tabella di sintesi con riferimento ai costi sostenuti nell'esercizio:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Costi per leasing a breve termine (entro 12 mesi) (59) (89)
Costi per leasing di attività di modesto valore - (249)
Totale (59) (338)

Informazioni sul Conto Economico Consolidato 4.0

Informazioni

4.0

sul Conto

Consolidato

Economico

NOTA 20 – RICAVI DA CONTRATTI CON I CLIENTI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Servizi di servicing su mandato 270.050 209.489
Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione 183.658 113.498
Servizi immobiliari su mandato 70.657 56.605
Totale 524.365 379.592

La voce, complessivamente, registra un incremento del 38% rispetto al "Restated" del 2020, grazie all'apporto di doValue Greece, acquisita a giugno 2020, mentre a parità di perimetro, ossia escludendo l'apporto della società sia nel 2021 che nel 2020, l'incremento registrato dalla voce è del 14,5%. Tal voce, nell'ambito dei Servizi di servicing su mandato, ricomprende, in linea con il passato e con l'ordinaria operatività, anche componenti di ricavo legate ad indennizzi, a fronte di cessioni di portafoglio gestito intervenute su alcune entità del Gruppo.

In particolare, il contributo di doValue Greece nel 2021 rispetto alla voce Servizi di servicing su mandato, ammonta a €99,1 milioni e la voce registra complessivamente un incremento del 29% rispetto al 2020, mentre con riferimento alla voce Servizi di servicing per operazioni di cartolarizzazione il suo apporto è pari a €75,1 milioni.

I Servizi immobiliari su mandato derivano quasi esclusivamente dalle società del gruppo Altamira ed evidenziano un incremento di fatturato pari al 25% conseguente ad un maggior volume di masse gestite.

Obbligazioni di fare

SERVIZI DI SERVICING SU MANDATO E PER OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

I servizi di servicing comprendono le attività di amministrazione, gestione e recupero del credito in via giudiziale e stragiudiziale per conto e su mandato di terzi, su portafogli di crediti prevalentemente non performing.

Tali servizi di norma comprendono un'obbligazione di fare che viene adempiuta nel corso del tempo: il cliente infatti riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di recupero e la prestazione svolta migliora il credito che il cliente controlla.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output rappresentati sia dalle masse gestite che dagli incassi su ciascuna posizione in mandato, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente. Il Gruppo, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dal Service Level Agreement siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse ad una particolare tipologia di fee (c.d. "Curing Fee") ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili, ha allineato la relativa modalità di rilevazione dei ricavi, che vede in contropartita la costituzione di uno specifico fondo rischi e oneri a fronte delle possibili penalties sui portafogli ristrutturati di stock e flusso.

SERVIZI IMMOBILIARI SU MANDATO

Si tratta del complesso di attività di gestione di asset immobiliari per conto e su mandato di terzi, tra cui la gestione delle garanzie immobiliari, lo sviluppo e la gestione degli immobili oggetto di mandato.

Come per i servizi di servicing sopra citati, vi è un'obbligazione di fare adempiuta nel corso del tempo perché il cliente riceve e utilizza simultaneamente i benefici del servizio di gestione e/o vendita dell'immobile.

Per la rilevazione dei ricavi il Gruppo applica un metodo di valutazione basato sugli output delle attività di gestione degli immobili e dalle vendite su ciascuna posizione gestita, così da rilevare ricavi per un importo pari a quello per cui ha il diritto di fatturare al cliente. Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

Di seguito è riportata la suddivisione dei ricavi da contratti con i clienti del Gruppo:

(€/000)

Esercizio 2021 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 46.208 128.166 110.496 (14.820) 270.050
Servizi di servicing per operazioni
di cartolarizzazione
107.078 76.580 - - 183.658
Servizi immobiliari su mandato - 12.693 68.679 (10.715) 70.657
Totale ricavi 153.286 217.439 179.175 (25.535) 524.365
Esercizio 2020 RESTATED Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Servizi di servicing su mandato 40.711 82.264 103.756 (17.242) 209.489
Servizi di servicing per operazioni di
cartolarizzazione
92.249 21.249 - - 113.498
Servizi immobiliari su mandato - 10.076 56.281 (9.752) 56.605
Totale ricavi 132.960 113.589 160.037 (26.994) 379.592

NOTA 21 – RICAVI DIVERSI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Servizi amministrativi / Corporate Services Provider 10.299 5.254
Servizi informativi 4.655 4.733
Recupero spese 1.363 1.133
Due diligence & Advisory 2.618 8.810
Servizi immobiliari ancillari 18.990 18.375
Altri ricavi 2.849 3.713
Totale 40.774 42.018

La voce Ricavi Diversi rileva una variazione in diminuzione del 3% rispetto all'esercizio precedente in gran parte dovuto all'effetto di minori attività di due diligence & advisory parzialmente compensate da maggiori proventi su recupero spese, servizi immobiliari ancillari e soprattutto sulla categoria dei servizi amministrativi/CSP i quali sono principalmente svolti dalla Capogruppo doValue e includono la nuova linea di business "Master Legal" con proventi pari a €6,4 milioni contro €0,7 milioni del 2020 quando l'attività era appena iniziata.

NOTA 22 – COSTI DI SERVIZI RESI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Costi per gestione pratiche in mandato (34.564) (28.739)
Spese di brokeraggio (21.176) (15.875)
Costi per servizi vari (940) (968)
Totale (56.680) (45.582)

La voce, che accoglie le competenze del network dedicato al recupero, evidenzia un incremento del 24% rispetto all'esercizio precedente imputabile sia all'allargamento dell'area di consolidamento a doValue Greece (+17% a parità di perimetro), sia al maggior ricorso verso il network da parte di tutti i segmenti geografici per l'aumento delle masse gestite.

NOTA 23 – COSTO DEL PERSONALE

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Personale dipendente (224.481) (177.555)
Amministratori e sindaci (4.986) (4.479)
Altro personale (2.114) (1.386)
Totale (231.581) (183.420)

NUMERO MEDIO DEI DIPENDENTI PER CATEGORIA

31/12/2021 31/12/2020
Personale dipendente 3.156 2.863
a) Dirigenti 146 133
b) Quadri direttivi 1.043 995
c) Restante personale dipendente 1.967 1.735
Altro personale 82 56
Totale 3.238 2.919

La voce registra un incremento del 26%, mentre, a parità di perimetro, ossia escludendo doValue Greece, l'aumento è del 17%. Tale trend è principalmente giustificato dal fatto che nel 2020, a causa della pandemia in corso, il Gruppo ha scelto di non stanziare la quota variabile delle retribuzioni (MBO), ripristinata invece nel 2021, nonchè dal fatto che nel precedente esercizio il Gruppo ha beneficiato di misure di sostegno poste in atto dai vari Governi nazionali per fronteggiare l'emergenza epidemiologica.

In termini di forza lavoro il numero medio dei dipendenti sale dell'11% e, tenuto conto che doValue Greece contribuisce nell'esercizio per 1.046 unità, a parità di perimetro, il numero medio dei dipendenti diminuisce del 6% soprattutto per effetto della cessione a Dock Joined in tech (controllata da IBM) del ramo di azienda di doSolutions per la gestione dei sistemi IT e Back Office del Gruppo (circa 140 unità).

Il costo del personale include oneri legati ad incentivi all'esodo (complessivamente €10,2 milioni in Italia, nel perimetro Altamira e doValue Greece) che vengono erogati al personale dipendente che ha aderito ai piani avviati dal Gruppo, in linea con gli obiettivi del Business Plan 2022-2024.

Rispetto al dettaglio del costo per i benefici a dipendenti incluso all'interno della voce si rimanda a quanto esposto nella Nota 14 – Benefici a dipendenti.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Consulenze esterne (33.234) (30.455)
Information Technology (34.935) (29.918)
Servizi Amministrativi e logistici (5.386) (6.279)
Fitti, manutenzione immobili e sorveglianza (8.806) (3.622)
Assicurazioni (2.410) (2.067)
Imposte indirette e tasse (2.467) (2.564)
Servizi postali, cancelleria (1.378) (1.776)
Spese indirette relative al personale (2.782) (1.734)
Recupero crediti (772) (604)
Utenze (1.924) (1.760)
Pubblicità e marketing (4.495) (3.595)
Altre spese (642) (1.801)
Totale (99.231) (86.175)

NOTA 24 – SPESE AMMINISTRATIVE

La voce rileva un incremento del 15% rispetto all'esercizio precedente, (12% escludendo doValue Greece), il quale è principalmente legato a servizi IT connessi agli sviluppi capitalizzati, nonché ad un maggiore impatto di servizi amministrativi e logistici per effetto dell'esternalizzazione alla società parte del gruppo IBM, Dock Joined in tech. Nell'ambito delle consulenze esterne incidono inoltre alcuni costi one-off legati all'acquisizione di doValue Greece nonché per due diligence a fronte di potenziali future operazioni di aggregazione aziendale.

NOTA 25 – ONERI/PROVENTI DIVERSI DI GESTIONE

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Recupero di spese 726 -
Contributi pubblici 165 -
Insussistenza di attività (3.378) 205
Altri oneri (6.190) (141)
Altri proventi 81 -
Totale (8.596) 64

La voce presenta nel 2021 un saldo negativo significativo che deriva sostanzialmente dalla voce Insussistenza di attività la quale include per €3,3 milioni il riconoscimento di un "Net Economic Benefit" alla controparte venditrice nell'ambito dell'operazione di acquisizione di doValue Greece e dalla voce Altri oneri che comprende per €6,1 milioni indennizzi corrisposti a clienti a seguito di controversie contrattuali.

I contributi pubblici, per €165 mila, si riferiscono alla quota di competenza dell'esercizio derivante dal credito d'imposta per innovazione di cui alla L. 160/2019.

NOTA 26 – AMMORTAMENTI E SVALUTAZIONI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Attività immateriali (79.812) (65.940)
Ammortamenti (76.288) (65.940)
Perdita di valore (3.524) -
Immobili, impianti e macchinari (14.755) (13.373)
Ammortamenti (14.725) (13.373)
Perdita di valore (30) -
Attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 54 13
Rettifiche di valore (43) (13)
Riprese di valore 97 26
Crediti commerciali (1.750) (1.038)
Rettifiche di valore (1.750) (1.038)
Totale (96.263) (80.338)

La voce registra un incremento dell'20% rispetto al dato "restated" del 2020, che include gli effetti economici dei valori delle attività immateriali determinati in sede di Purchase Price Allocation (PPA) definitiva di doValue Greece.

I dati del 2021 includono la quota di ammortamento di ciascun contratto di servicing, iscritto tra le "altre attività immateriali", e derivante sia dalla valutazione dell'operazione di acquisizione di Altamira, sia dalla valutazione, ora definitiva, dell'acquisizione di doValue Greece. La perdita di valore delle attività immateriali pari a €3,5 milioni deriva dagli effetti del test di impairment condotto sui saldi contabili al 31 dicembre 2021 e si riferisce per €2,9 milioni al perimetro Iberia, mentre per €0,6 milioni al segmento Regione Ellenica (per maggiori dettagli si rimanda anche alla Nota 1 – Attività immateriali).

La voce è inoltre influenzata dagli effetti dello standard IFRS 16 per gli ammortamenti sui diritti d'uso che, per il 2021 incidono per un importo pari a €11,9 milioni.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale Accantonamenti Rilascio
eccedenze
Totale
Controversie legali e fiscali (2.892) 1.970 (922) (1.712) 1.325 (387)
di cui: Controversie
del personale
(318) 171 (147) (340) 31 (309)
Controversie stragiudiziali
e altri fondi rischi
(3.732) 789 (2.943) (3.113) 1.171 (1.942)
Totale (6.624) 2.759 (3.865) (4.825) 2.496 (2.329)

NOTA 27 – ACCANTONAMENTI NETTI AI FONDI PER RISCHI E ONERI

La voce è costituita dalle variazioni operative dei fondi per accantonamenti, esclusi quelli per benefici per dipendenti (classificati nel costo per il personale) e quelli per i contenziosi fiscali (classificati nelle imposte sul reddito), stanziati per adempiere alle obbligazioni legali e contrattuali, che si presume richiederanno l'impiego di risorse economiche negli esercizi successivi.

Al 31 dicembre 2021 la voce evidenzia un saldo negativo di €3,9 milioni (€2,3 milioni al 31 dicembre 2020), per l'effetto congiunto dei rilasci per accantonamenti di anni precedenti valutati non più sussistenti e degli accantonamenti prudenziali relativi sia a controversie legali che a rischi operativi e altri oneri.

In particolare gli accantonamenti del 2021 per controversie stragiudiziali e altri fondi rischi risultano principalmente riferibili a:

  • rischi conseguenti agli obblighi di indennizzo rivenienti da uno specifico Settlement Agreement commerciale stipulato nel corso del 2019 per €1,1 milioni;
  • rischi riferibili a controversie con i clienti di contratti di servicing per €1,3 milioni;
  • subordination fees legate all'andamento di alcuni contratti di servicing sia in Italia che all'estero per €0,6 milioni.

I rilasci (€2,8 milioni) emergono principalmente a seguito della liberazione di pregressi accantonamenti che fronteggiavano possibili rischi venuti meno in assenza di azioni giudiziali.

NOTA 28 – (ONERI) / PROVENTI FINANZIARI

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Proventi finanziari 9.198 599
Proventi da attività finanziarie valutate al FV con impatto a CE 8.846 429
Proventi da attività finanziarie valutate al costo ammortizzato 133 35
Altri proventi finanziari 219 135
Oneri finanziari (32.843) (24.810)
Oneri da passività finanziarie valutate al costo ammortizzato (31.220) (17.878)
Oneri da derivati di copertura (507) (323)
Altri oneri finanziari (1.116) (6.609)
Variazione netta di valore delle attività e passività finanziarie
valutate al fair value con impatto a CE
1.308 (1.997)
Titoli di debito 1.209 (1.425)
Quote O.I.C.R. 99 (572)
Totale (22.337) (26.208)

I Proventi finanziari da attività finanziarie valutate al fair value con impatto a conto economico includono prevalentemente l'utile di €4,0 milioni realizzato per la cessione dei titoli della cartolarizzazione Relais e quello pari a €4,6 milioni ricavato dalla vendita dei titoli Mexico; la restante parte è rappresentata dai proventi derivanti dai titoli ABS Romeo e Mercuzio, in diminuzione rispetto al 2020 in dipendenza del progressivo rimborso del valore outstanding.

Gli Oneri finanziari (€32,8 milioni) comprendono gli interessi passivi connessi al finanziamento Senior Facility Loan per l'acquisizione di Altamira (€10,5 milioni) che includono €4,7 milioni di costi inizialmente capitalizzati sul finanziamento e rilasciati a conto economico dell'esercizio per effetto della chiusura dello stesso e contestuale rifinanziamento tramite l'emissione del bond per €300,0 milioni a luglio 2021. Gli oneri finanziari includono inoltre, per complessivi €20,4 milioni, gli interessi passivi maturati sull'obbligazione citata nonché quelli derivanti dal bond emesso il 4 agosto 2020 per far fronte all'acquisizione di doValue Greece e quelli relativi all'utilizzo di una revolving facility da parte della controllata spagnola.

Gli "altri oneri finanziari" includono essenzialmente la quota di interessi calcolati ai sensi dell'IFRS 16, mentre nel 2020 la voce includeva anche un importo pari a €4,0 milioni relativamente agli oneri finanziari connessi al contenzioso fiscale della controllata Altamira, il quale è stato liquidato e definito nel corso dell'esercizio.

La Variazione netta di valore delle attività e passività finanziare valutate al fair value con impatto a CE è attribuibile al delta fair value positivo relativo alle notes delle cartolarizzazioni Cairo (€0,9 milioni), dei titoli Romeo SPV (€0,3 milioni) e, per la rimanente parte, delle quote O.I.C.R. di Italian Recovery Fund.

NOTA 29 – IMPOSTE SUL REDDITO

Ogni Paese in cui opera il Gruppo doValue è dotato di un sistema fiscale autonomo nel quale la determinazione della base imponibile, il livello delle aliquote d'imposta, la natura, la tipologia e la tempistica degli adempimenti formali differiscono tra loro.

Attualmente, per l'esercizio 2021, in tema di aliquote fiscali e con riferimento ai Paesi in cui opera il Gruppo, l'imposta sul reddito delle società è stabilita nella misura nominale del 25% in Spagna, del 21% in Portogallo (a cui si deve aggiungere l'1,5% per la "Municipal Surtax" e una ulteriore "State surtax" del 3%, 5% o 9% a seconda della fascia di reddito imponibile), del 22% in Grecia e del 12,5% a Cipro.

In Italia, l'aliquota standard dell'imposta sui redditi per le società (IRES) è pari al 24%, a cui va aggiunta un'addizionale del 3,5% applicabile esclusivamente agli enti creditizi e finanziari (Legge 28 dicembre 2015, n. 208), tra cui rientra la controllata Italfondiario.

Oltre all'IRES in Italia si deve aggiungere l'Imposta Regionale sulle Attività Produttive (IRAP). Al 31 dicembre 2021, per la determinazione della aliquota IRAP della Capogruppo doValue, è stato verificato il mantenimento dei requisiti di Holding di partecipazione non finanziaria con la conseguente applicazione dell'aliquota prevista per gli enti creditizi e dell'estensione della base imponibile anche agli oneri e proventi finanziari; l'aliquota nominale per gli enti creditizi e finanziari è pari al 4,65% (alla quale ogni Regione può autonomamente aggiungere una maggiorazione dello 0,92% fino ad un'aliquota teorica del 5,57% più un ulteriore 0,15% per le Regioni con deficit sanitario).

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Imposte correnti (31.255) (10.633)
Variazione imposte esercizi precedenti (1.116) (24.906)
Riduzione delle imposte correnti dell'esercizio - 394
Variazione imposte anticipate 7.676 4.473
Variazione imposte differite 11.199 (741)
Totale (13.496) (31.413)

Le imposte sul reddito del periodo risultano quantificate per competenza in €13,5 milioni, registrando una diminuzione di €17,9 milioni principalmente per effetto dell'impatto oneoff nel 2020 del contenzioso fiscale relativo alla controllata Altamira che incideva nella voce per €25,2 milioni.

Di seguito viene esposta una tabella che dettaglia l'effetto imposte sulle componenti del conto economico complessivo.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
Piani a benefici definiti 40 101
Copertura dei flussi finanziari (109) 21
Totale (69) 122

Di seguito si riporta la riconciliazione tra l'onere fiscale iscritto in bilancio consolidato e l'onere fiscale teorico, determinato sulla base delle aliquote teoriche vigenti in Italia:

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
RISULTATO ANTE IMPOSTE DELLE ATTIVITÀ IN FUNZIONAMENTO 46.669 (2.377)
Tasso teorico applicabile 24% 24%
Imposte teoriche (11.201) 570
- Aliquote fiscali differenti dall'aliquota teorica 2.452 1.216
- Ricavi non tassabili - differenze permanenti (3.690) (1.869)
- Costi non deducibili - differenze permanenti (2.602) (3.428)
- IRAP (528) (680)
- Anni precedenti e cambiamenti di aliquota 1.511 (25.420)
- Rettifiche nella valutazione e non iscrizione della fiscalità
anticipata/differita
1.028 (2.594)
- Altre differenze (466) 792
Imposte sul reddito registrate in conto economico (13.496) (31.413)

NOTA 30 – UTILE PER AZIONE

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti della Capogruppo [A] 23.744 (30.407)
Numero medio ponderato delle azioni in circolazione ai fini
del calcolo dell'utile (perdita) per azione
base [B] 79.156.795 79.049.423
diluito [C] 79.156.795 79.049.423
Utile (perdita) per azione (in euro)
base [A/B] 0,30 (0,38)
diluito [A/C] 0,30 (0,38)

L'utile base per azione è calcolato rapportando il risultato economico attribuibile ai possessori di strumenti ordinari di capitale della Capogruppo doValue al numero medio ponderato delle azioni in circolazione al netto delle azioni proprie.

L'utile diluito per azione è pari a quello base in quanto non esistono altre categorie di azioni diverse da quelle ordinarie e non esistono strumenti convertibili in azioni.

Informazioni

sulle relative

politiche

5.0

sui Rischi e

di copertura

PREMESSA

Il Gruppo doValue, in linea con le normative ad esso applicabili e le best practice di riferimento, si è dotato di un Sistema dei Controlli Interni, che è costituito dall'insieme di strumenti, strutture organizzative, norme e regole aziendali volte a consentire, attraverso un adeguato processo di identificazione, misurazione, gestione e monitoraggio dei rischi aziendali, una conduzione dell'impresa sana, corretta e coerente con gli obiettivi prefissati di performance e la salvaguardia del patrimonio aziendale nel suo complesso.

Il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo si fonda su organi e funzioni di controllo, flussi informativi e modalità di coinvolgimento tra i soggetti coinvolti e meccanismi di governance di Gruppo. In particolare, il Gruppo ha strutturato il proprio modello organizzativo dei controlli interni perseguendo l'esigenza di garantire l'integrazione ed il coordinamento tra gli attori del Sistema dei Controlli Interni, nel rispetto dei principi di integrazione, proporzionalità ed economicità, nonché di garantire l'attendibilità, l'accuratezza, l'affidabilità e la tempestività dell'informativa finanziaria.

Nel corso degli ultimi due anni le attività di revisione del sistema dei controlli interni sono state volte ad accompagnare l'evoluzione organizzativa e la crescita internazionale del Gruppo. In particolare nel corso del 2021 si è pienamente attuata una revisione della struttura organizzativa che ha portato al complessivo riassetto delle attività in aree geografiche omogenee (i.e. regioni) ed alla costituzione di funzioni di Gruppo responsabili di garantire il coordinamento trasversale delle attività in taluni ambiti (e.g. definizione ed implementazione delle strategie di sviluppo del business, gestione di processi corporate, etc.) ed il loro costante allineamento con gli obiettivi strategici del Gruppo.

In tale contesto, i principali impatti sul sistema dei controlli interni del Gruppo hanno riguardato, in continuità con il modello operativo introdotto in Italia nel 2019, la costituzione, a decorrere dal Gennaio del 2021, delle seguenti Funzioni di Gruppo:

  • Group Control Office, con riporto gerarchico al Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, responsabile di coordinare a livello di Gruppo, per gli ambiti di propria competenza, le attività di controllo volte a garantire una costante ed indipendente valutazione del complessivo sistema di controlli interni e di gestione dei rischi, dandone periodica informativa agli Organi Aziendali, nonché di assicurare l'adozione di omogenei approcci metodologici e modelli operativi da parte delle funzioni di Internal Audit ed Antiriciclaggio del Gruppo nel rispetto dei requisiti di indipendenza ed autonomia previsti dalle normative locali;
  • Group Internal Audit, con riporto gerarchico al Chief Group Control Officer, responsabile di definire una comune metodologia di esecuzione delle attività di revisione interna, strumenti comuni per lo svolgimento dei controlli, una comune reportistica destinata agli Organi ed al Management delle diverse componenti del Gruppo e di assicurarne l'adozione da parte delle diverse funzioni di Internal Audit locali che ad essa riportano funzionalmente;
  • Group AML, con riporto gerarchico al Chief Group Control Officer, responsabile di emanare linee guida e policy di Gruppo in materia di prevenzione del rischio di riciclaggio, di sviluppare un comune approccio metodologico alla gestione di tale rischio ed una comune reportistica destinata agli Organi ed al Management delle diverse componenti del Gruppo, supervisionandone l'adozione da parte delle diverse funzioni Antiriciclaggio istituite a livello locale che ad essa riportano funzionalmente;
  • Compliance & Global DPO, con riporto gerarchico al General Counsel di Gruppo, responsabile di sviluppare un framework uniforme di compliance a livello di Gruppo al fine di assicurare la conformità rispetto alle normative in perimetro (es. Market Abuse, Parti

Correlate, Normative Consob, Anticorruzione, Privacy) attraverso la definizione di linee guida e policy comuni, il monitoraggio normativo e l'implementazione degli interventi necessari a assicurare la conformità alle normative applicabili nonché l'introduzione di appositi flussi informativi infragruppo;

Group Administration & Internal Control for Financial Report, con riporto gerarchico alla Funzione Group Finance, al cui interno la struttura Internal Control for Financial Report è responsabile di supportare il Dirigente Preposto ex. L.262/2005 nell'assolvimento delle proprie responsabilità con riferimento all'emittente ed all'insieme delle società del Gruppo incluse nel consolidamento.

Al netto delle suddette modifiche organizzative il Sistema dei Controlli Interni del Gruppo doValue continua ad essere così strutturato:

  • la responsabilità primaria della completezza, adeguatezza, funzionalità e affidabilità è rimessa agli organi di governo, ed in particolare al Consiglio di Amministrazione, cui spettano compiti di pianificazione strategica, gestione, valutazione e monitoraggio del complessivo Sistema dei Controlli Interni, in ciò supportato dal Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità. In tale contesto, il Chief Executive Officer, in forza di specifica delega attribuita dal Consiglio di Amministrazione, sovrintende alla funzionalità del sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi, ai sensi del Codice di Corporate Governance di Borsa Italiana. È compito invece del Collegio Sindacale vigilare sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni accertandosi dell'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promovendo eventuali interventi correttivi;
  • i controlli di terzo livello sono mirati a valutare periodicamente la completezza, la funzionalità, l'adeguatezza e l'affidabilità in termini di efficienza ed efficacia del Sistema dei Controlli Interni in relazione alla natura e all'intensità dei rischi delle esigenze aziendali, individuando, altresì, eventuali violazioni delle misure organizzative adottate dal Gruppo. Nell'ambito del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi delineatosi, alle Funzioni Internal Audit istituite presso la Capogruppo e le principali società controllate (i.e. Altamira Asset Management, doValue Greece e Altamira Cyprus) è attribuita la gestione diretta delle attività di revisione interna, in un'ottica di controllo di terzo livello ed in coerenza con i principi e gli standard metodologici definiti a livello di Gruppo, ferme restando le competenze e le responsabilità dei rispettivi Organi Aziendali;
  • i controlli di secondo livello hanno l'obiettivo di assicurare la corretta attuazione del processo di gestione dei rischi, di verificare il rispetto dei limiti assegnati alle varie funzioni operative, di controllare la coerenza dell'operatività delle singole aree produttive con gli obiettivi di rischio-rendimento assegnati nonché di garantire la conformità dell'operatività aziendale alle norme, incluse quelle di autoregolamentazione. L'assetto organizzativo ed i perimetri di competenza delle funzioni che all'interno del Gruppo sono preposte al presidio dei suddetti ambiti è direttamente influenzato dalla struttura dei processi di business implementati nelle diverse realtà che lo compongono e dalla natura e rilevanza dei rischi ad essi associati nonché dalla presenza di specifici requisiti regolamentari in materia di governo dei rischi. i controlli di primo livello sono diretti ad assicurare il corretto svolgimento delle operazioni e sono in capo alle funzioni aziendali cui competono le attività di business/operative le quali sono chiamate, nell'ambito dell'operatività giornaliera, ad identificare, misurare, monitorare ed attenuare i rischi derivanti dall'ordinaria attività aziendale in conformità con il processo di gestione dei rischi e le procedure interne applicabili.

In tale contesto le Funzioni Aziendali di Controllo di Gruppo (Funzione Internal Audit, Antiriciclaggio e Dirigente Preposto) sono indipendenti dal punto di vista organizzativo e nettamente separate dalle altre unità organizzative, dispongono dell'autorità, delle risorse economiche e fisiche, nonché delle competenze necessarie per lo svolgimento dei loro compiti e riportano gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione o all'Amministratore Delegato della Capogruppo doValue S.p.A.

È previsto che le Funzioni Aziendali di Controllo includano nei rispettivi piani di attività, ciascuna per la propria mission, verifiche e/o attività di consulenza a livello consolidato volte ad accertare la rispondenza dei comportamenti delle Controllate in relazione agli indirizzi impartiti dalla Capogruppo nell'ambito della direzione e coordinamento nonché delle normative specifiche loro applicabili.

L'adozione di un sistema dei controlli interni e di gestione dei rischi è altresì coerente con quanto previsto dal Codice di Autodisciplina di Borsa Italiana cui la Capogruppo doValue ha ritenuto di aderire successivamente alla sua quotazione presso il Mercato Regolamentato Italiano (MTA), nella consapevolezza che uno degli snodi cruciali della governance di una società quotata è proprio rappresentato dal sistema dei controlli interni.

Consiglio di Amministrazione, Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità

Le linee di indirizzo del Sistema dei Controlli Interni e di gestione dei rischi sono definiti dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo in coerenza con gli indirizzi strategici e la propensione al rischio dal medesimo stabiliti. In tal modo il Consiglio assicura che i principali rischi siano correttamente identificati, misurati e monitorati in modo adeguato anche tenuto conto della loro evoluzione ed interazione.

Il Consiglio di Amministrazione effettua le valutazioni ed assume le decisioni in materia di sistema dei controlli interni e gestione dei rischi avvalendosi del supporto del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.

Nell'ambito delle proprie competenze, il Consiglio di Amministrazione approva la costituzione delle funzioni aziendali di controllo, i relativi compiti e responsabilità, le modalità di coordinamento e collaborazione, i flussi informativi tra le stesse e tra queste e gli organi aziendali, nominandone e revocandone i relativi responsabili, sentito il Collegio Sindacale, su proposta del Comitato Rischi, Operazioni con Parti Correlate e Sostenibilità.

Collegio Sindacale

Il Collegio Sindacale vigila sulla completezza, adeguatezza e funzionalità del Sistema dei Controlli Interni nonché dei processi di gestione e controllo dei rischi, accertando l'adeguatezza delle funzioni aziendali coinvolte, il corretto svolgimento dei compiti e l'adeguato coordinamento delle medesime nonché promuovendo gli eventuali interventi correttivi delle carenze e irregolarità rilevate.

Al medesimo scopo il Collegio Sindacale, avvalendosi delle funzioni aziendali di controllo, effettua verifiche, atte ad assicurare la regolarità e la legittimità della gestione, partecipando, tra l'altro, ai lavori del Consiglio di Amministrazione.

Il Collegio Sindacale della Capogruppo opera in stretto rapporto con i corrispondenti organi delle società da essa controllate e ha, altresì, il compito di informare senza indugio le Autorità di Vigilanza di tutti gli atti o fatti di cui venga a conoscenza nell'esercizio delle proprie attività, che possano costituire un'irregolarità nella gestione del Gruppo.

Secondo il modello di governance adottato dal Gruppo al Collegio Sindacale della Capogruppo sono attribuite anche le funzioni di Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001.

Direzione Controlli Interni

La Direzione Controlli Interni assicura il coordinamento a livello unitario del governo dei rischi – in coerenza con le linee di sviluppo strategico della Capogruppo – e garantisce nel continuo una valutazione di sintesi ed al tempo stesso prospettica dell'adeguatezza dei controlli implementati nei processi e nei sistemi aziendali sul perimetro del Gruppo doValue in Italia. Il Responsabile della Direzione Controlli Interni viene nominato dal Consiglio di Amministrazione della Capogruppo, cui riporta in via sia gerarchica che funzionale al fine di assicurarne la piena indipendenza. Nell'ottica di assicurare il presidio accentrato ed il coordinamento delle attività di controllo nonché della pianificazione ed esecuzione delle verifiche, oltre che di fornire linee di indirizzo per il governo dei rischi, sono poste a diretto riporto del Responsabile della Direzione Controlli la Funzione Internal Audit e la Funzione Antiriciclaggio, volte a presidiare rispettivamente:

  • l'adeguatezza, funzionalità, affidabilità e conformità dei processi aziendali di business e di supporto e l'adeguatezza dell'assetto organizzativo, amministrativo e contabile;
  • il rischio di riciclaggio e finanziamento del terrorismo.

Funzione Internal Audit

Nel contesto del modello organizzativo accentrato adottato dal Gruppo in Italia, la funzione Internal Audit istituita presso la Capogruppo assolve il ruolo di funzione di revisione interna per conto sia della Capogruppo sia delle società controllate italiane e provvede ad assicurare una costante, indipendente ed obiettiva valutazione del complessivo sistema dei controlli interni, affinché ne siano garantite le relative finalità e sia perseguito il miglioramento dell'efficacia ed efficienza dell'organizzazione. La Funzione Internal Audit di Gruppo è incaricata di:

  • assicurare, in un'ottica di controlli di terzo livello, un'azione di sorveglianza costante ed indipendente sul regolare andamento dell'operatività e dei processi della Capogruppo e delle Controllate, con l'obiettivo di prevenire o rilevare l'insorgere di comportamenti o situazioni anomale e rischiose;
  • valutare la completezza, l'adeguatezza, la funzionalità e l'affidabilità della struttura organizzativa e delle altre componenti del sistema dei controlli interni, del processo di gestione dei rischi e degli altri processi aziendali;
  • valutare l'efficacia del framework procedurale e di controllo posto a presidio dell'accuratezza, affidabilità e tempestività dell'informativa finanziaria, ivi incluse le attività di verifica effettuate dal Dirigente Preposto, i relativi esiti nonché la metodologia da questi utilizzata;
  • svolgere verifiche di conformità con la normativa esterna di riferimento tempo per tempo applicabile, dei processi aziendali di derivazione normativa o regolamentare (e.g. market abuse, privacy, usura, reclami, salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, etc.) afferenti le diverse Società non vigilate del Gruppo;
  • supportare la governance aziendale e assicurare una tempestiva e sistematica informativa sullo stato del sistema dei controlli e sulle risultanze dell'attività svolta agli Organi aziendali;
  • supportare direttamente l'Organismo di Vigilanza ai fini dell'espletamento dei propri compiti di vigilanza sul funzionamento e sull'osservanza del Sistema dei Controlli Interni.

Nel contesto del complessivo Gruppo doValue, sono istituite Funzioni di Internal Audit anche presso le principali controllate estere (i.e. Altamira Asset Management, doValue Greece e Altamira Cyprus). Il loro coordinamento unitario, ivi compresa la medesima funzione di Capogruppo, è assicurato attraverso linee di riporto funzionale alla Funzione di Group Internal Audit che ha la responsabilità di supervisionare la puntuale applicazione dei principi metodologici comuni adottati a partire dal 2021.

Funzione Antiriciclaggio

Il modello organizzativo adottato dal Gruppo doValue, prevede la presenza di Funzioni Antiriciclaggio presso la Capogruppo e le altre società controllate destinatarie della normativa di settore emanata dalle rispettive autorità di vigilanza nazionali. In tale contesto dunque, la Funzione Group AML collocata presso la Capogruppo, con il supporto della Funzione Antiriciclaggio di doValue, è responsabile della definizione di standard comuni per la gestione del rischio di riciclaggio a livello dell'intero Gruppo nonché della supervisione ed monitoraggio della coerente adozione di tali standard da parte delle sue diverse componenti.

Tali funzioni, in coordinamento con le Funzioni Antiriciclaggio collocate presso le controllate, individuano le soluzioni organizzative idonee ad assicurare il rispetto delle disposizioni applicabili in relazione ai diversi ambiti di operatività ed esercitano un'attività di supervisione affinché la gestione dei rischi tenga conto di tutti gli elementi di valutazione e misurazione in possesso delle singole Società. Esse assicurano inoltre che le procedure presso le controllate italiane e le società del Gruppo con sede in Paesi terzi siano allineate agli standard del Gruppo e consentano la condivisione delle informazioni al suo interno. La Funzione Antiriciclaggio (AML) sovraintende le attività di prevenzione e gestione del rischio di riciclaggio e finanziamento al terrorismo, verificando nel continuo l'idoneità delle procedure interne in materia anche per le finalità di cui al D.Lgs. 231/2001. La funzione Antiriciclaggio supporta direttamente l'attività di controllo dell'Organismo di Vigilanza, monitorando nel tempo l'efficacia delle regole e dei principi di comportamento indicati nel Sistema di Controllo Interno e collaborando, insieme alle altre funzioni per quanto di loro competenza, all'aggiornamento del Sistema di Controllo Interno, per quel che concerne in particolare la gestione dei rischi in materia di antiriciclaggio e di finanziamento al terrorismo. Porta altresì all'attenzione dell'Organismo di Vigilanza eventuali criticità riscontrate nel corso delle proprie attività di verifica di secondo livello, con particolare riferimento a quelle potenzialmente connesse a profili di rischio di commissione di reati rilevanti, nonché monitorando che le funzioni competenti portino a termine le azioni di mitigazione

Dirigente Preposto

individuate a fronte di tali criticità.

Il Dirigente Preposto ha la responsabilità, prevista dalla normativa esterna, di definire ed implementare un idoneo sistema di controllo interno sull'informativa finanziaria nell'ambito del Gruppo e di predisporre adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d'esercizio e del bilancio consolidato, nonché di ogni altra comunicazione di carattere finanziario.

Il Dirigente Preposto comunica periodicamente ai competenti Organi Aziendali delle Società del Gruppo le attività svolte con evidenza di eventuali punti di attenzione e delle azioni intraprese per il loro superamento.

Il Dirigente Preposto comunica – nell'ambito della propria relazione annuale – il perimetro delle società e dei processi sensibili oggetto di test svolti, specificando le eventuali valutazioni quantitative e qualitative che hanno portato ad una variazione degli stessi rispetto alla puntuale applicazione delle regole metodologiche.

Comunica inoltre gli esiti delle valutazioni di affidabilità ed adeguatezza del sistema dei controlli interni sull'informativa contabile e finanziaria, funzionali alle attestazioni richieste dalla normativa.

Il Dirigente Preposto rilascia inoltre, unitamente all'Amministratore Delegato, un'attestazione in merito al bilancio di esercizio della Capogruppo, al bilancio consolidato ed alla relazione finanziaria semestrale consolidata concernente l'adeguatezza e l'effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili sopra indicate nel corso del periodo cui si riferiscono tali documenti contabili, nonché l'attendibilità dei dati ivi contenuti e la loro conformità con i principi contabili di riferimento.

Infine, tale Funzione verifica e attesta, tramite apposita dichiarazione, la corrispondenza alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili degli atti e delle comunicazioni della società diffusi al mercato e relativi all'informativa contabile anche infrannuale.

A tal fine, il Gruppo doValue ha previsto che il Dirigente Preposto sia supportato da un team di risorse dedicato allo svolgimento dell'attività, al fine di coprire tutte le entità del gruppo. Il Team di lavoro è così composto:

  • Responsabile delle Attività Presso la Controllata per il Dirigente Preposto (RACDP), ove nominato da delibera del Consiglio di Amministrazione della singola entità, di norma identificato, se presente, nello Chief Financial Officer (CFO) dell'entità rappresentata, che svolge a livello locale, per l'entità rappresentata ed eventuali ulteriori società controllate dirette ed indirette specificatamente selezionate, le attività di coordinamento e di attestazione previste in capo al Dirigente Preposto;
  • Management 262 (Italia), che provvede a svolgere i controlli previsti per le attività 262 in Italia e per il consolidamento;
  • Management 262 (Territoriale), ove nominato, che provvede a svolgere i controlli previsti per le attività 262, in base al proprio perimento di competenza.

Altre Funzioni Aziendali con compiti di controllo

Rientrano nel perimetro delle Funzioni Aziendali di Capogruppo coinvolte nella gestione del sistema dei controlli interni a presidio di specifici ambiti normativi/di rischio, e in quest'ottica di seguito rappresentate, le funzioni Operational Risk Management e Compliance & DPO di Capogruppo.

Compliance & DPO

Compliance & DPO è responsabile del corretto presidio del rischio di non conformità del Gruppo nonché del coordinamento delle Compliance locali collocate nelle diverse legal entities del Gruppo,relativamente alle norme negli ambiti di propria competenza (e.g. protezione dei dati personali, anticorruzione), fornendo consulenza e supporto alle strutture operative e di business, nonché predisponendo la necessaria informativa periodica agli Organi Aziendali.

Operational Risk Management

La Funzione ha il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali.

Per maggiori dettagli informativi sull'articolazione del Sistema di controllo interno e di gestione dei rischi del Gruppo doValue si fa rimando allo specifico capitolo della Relazione sul Governo Societario.

5.1 Rischi finanziari

RISCHIO DI CREDITO

Il rischio di credito è il rischio che una controparte non adempia ai propri obblighi legati ad uno strumento finanziario o ad un contratto commerciale, portando quindi ad una perdita finanziaria. Tale rischio discende principalmente da fattori economico-finanziari, ovvero dalla possibilità che si verifichi una situazione di default di una controparte.

Il Gruppo è esposto al rischio di credito derivante prevalentemente dalle sue attività operative, ossia da crediti di natura commerciale e, più limitatamente, dalle sue attività di finanziamento, depositi presso primarie banche e istituti finanziari ed altri strumenti finanziari, nonché a ridotte posizioni a sofferenza di proprietà.

Con riferimento ai crediti di natura commerciale, caratterizzati da una vita di brevissimo termine che si estingue con il saldo della fattura, si evidenzia che risultano sostanzialmente riconducibili alla sottoscrizione di contratti di servicing, ai sensi dei quali, le società del Gruppo maturano dei crediti verso le controparti le quali potrebbero rendersi inadempienti a causa di insolvenza, eventi economici, mancanza di liquidità, deficienza operativa o per altre ragioni.

Al fine di limitare tale rischio il Gruppo effettua il monitoraggio delle posizioni dei singoli clienti, analizza i flussi di cassa attesi e quelli consuntivati al fine di intraprendere tempestivamente eventuali azioni di recupero.

Ai sensi dell'IFRS 9, a ogni data di bilancio, tali crediti sono sottoposti ad una valutazione volta a verificare se esistano evidenze che possano far ritenere non interamente recuperabile il valore di iscrizione delle attività stesse.

Al 31 dicembre 2021, le principali controparti commerciali si riferiscono a Banche ed importanti Fondi di investimento caratterizzati da un elevato standing creditizio oltre che da Società Veicolo costituite ai sensi della Legge n. 130 del 1999.

Per un'analisi quantitativa si rimanda alla nota sui crediti commerciali.

Per quanto riguarda la componente associata alle singole posizioni a sofferenza, riconducibili ad un numero marginale di posizioni acquistate nel corso del tempo, le logiche di processo e gli strumenti a supporto dell'attività delle strutture di workout consentono sempre ai gestori delle posizioni di predisporre accurate previsioni circa gli ammontari e le tempistiche dei recuperi attesi sui singoli rapporti, in funzione del relativo stato di avanzamento nel processo gestionale di recupero. Tali valutazioni analitiche tengono conto di tutti gli elementi oggettivamente riferibili alla controparte e sono in ogni caso effettuate dai gestori della posizione nel rispetto del principio di una sana e prudente gestione.

Per quanto riguarda il rischio di credito relativo a rapporti con Banche e istituzioni finanziari il Gruppo ricorre solo ad interlocutori di elevato standing creditizio.

RISCHIO DI LIQUIDITÀ

Il rischio di liquidità si può manifestare con l'incapacità di reperire, a condizioni economiche sostenibili, le risorse finanziarie necessarie per l'operatività del Gruppo.

I due principali fattori che determinano la situazione di liquidità del Gruppo sono da una parte le risorse generate o assorbite dalle attività operative e di investimento, dall'altra le caratteristiche di scadenza e di rinnovo del debito o di liquidità degli impieghi finanziari e le condizioni di mercato.

Il Gruppo ha adottato una serie di politiche e di processi volti a ottimizzare la gestione delle risorse finanziarie, riducendo il rischio di liquidità.

La Capogruppo doValue identifica e monitora il rischio di liquidità in un'ottica attuale e prospettica. In particolare, la valutazione prospettica tiene conto del probabile andamento dei flussi finanziari connessi con l'attività del Gruppo.

Uno dei principali strumenti di mitigazione del rischio di liquidità è, inoltre, costituito dalla detenzione di riserve di attività liquide e linee revolving. La riserva di liquidità rappresenta l'importo delle attività liquide detenute dal Gruppo e prontamente utilizzabili in condizioni di stress e ritenute adeguate in relazione alla soglia di tolleranza al rischio definita.

Il management ritiene che i fondi e le linee di credito attualmente disponibili, oltre a quelli che saranno generati dall'attività operativa e di finanziamento, consentiranno al Gruppo di soddisfare i suoi fabbisogni derivanti dalle attività di investimento, di gestione del capitale circolante e di rimborso dei debiti alla loro naturale scadenza.

(€/000) A vista Meno di 3
mesi
Da 3 a 12
mesi
Da 1 a 5
anni
> 5 anni 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Prestiti e finanziamenti 7.566 10.034 4 555.224 - 572.828 543.052
Finanziamenti bancari 7.566 41 - - - 7.607 284.196
Debiti versi altri finanziatori - - 4 4.365 - 4.369 11
Obbligazioni - 9.993 - 550.859 - 560.852 258.846
Altre passività finanziarie 22 783 24.823 41.687 4.333 71.648 76.065
Passività per leasing 22 783 7.334 14.938 3.289 26.366 28.793
Earn-out - - 17.489 4.510 1.044 23.043 22.807
Put option su minority - - - 22.239 - 22.239 24.011
Derivati di copertura - - - - - - 454
Debiti commerciali 2.778 42.522 28.410 - - 73.710 51.824
Altre passività 4.043 17.682 20.836 62.327 - 104.888 71.164
Totale 14.409 71.021 74.073 659.238 4.333 823.074 742.105

RISCHIO DI MERCATO - RISCHIO DI TASSO D'INTERESSE

Il rischio di mercato è il rischio che il fair value dei flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificherà a causa delle variazioni nel prezzo di mercato. Il prezzo di mercato comprende tre tipologie di rischio: il rischio di tasso, il rischio di valuta e altri rischi di prezzo, come, ad esempio, il rischio di prezzo sui titoli rappresentativi di capitale (equity risk). Gli strumenti finanziari toccati dal rischio di mercato includono prestiti e finanziamenti, depositi, strumenti di debito e di capitale e strumenti finanziari derivati.

Il Gruppo, che utilizza risorse finanziarie esterne sotto forma di debito e impiega le liquidità disponibili in depositi bancari, è esposto al rischio di tasso di interesse, che rappresenta il rischio che il fair value o i flussi di cassa futuri di uno strumento finanziario si modificheranno a causa delle variazioni nei tassi di interesse di mercato. L'esposizione del Gruppo al rischio di variazioni nei tassi di interesse di mercato è correlata all'indebitamento di lungo periodo con tasso di interesse variabile.

Al fine di neutralizzare l'esposizione al rischio di variazione dei tassi d'interesse il Gruppo durante l'esercizio ha fatto ricorso alla sottoscrizione di Interest Rate Swaps (IRSs), dove il Gruppo concorda di scambiare, ad intervalli definiti, la differenza di ammontare tra il tasso fisso e il tasso variabile calcolata facendo riferimento a un importo concordato di capitale nozionale. Questi swap sono designati a copertura dell'indebitamento sottostante. I delta fair value degli strumenti derivati al 31 dicembre 2021, pari a positivi €345 mila, sono stati rilevati direttamente nel prospetto delle altre componenti di conto economico complessivo ed includono l'effetto della chiusura del derivato a fronte del rimborso del

finanziamento a cui erano correlati a luglio 2021. Il tasso di interesse oggetto di copertura è l'Euribor 6M ed il dettaglio degli strumenti finanziari oggetto di copertura è riportato in Nota 12 "Prestiti e Finanziamenti", mentre il dettaglio degli strumenti di copertura è riportato in Nota 13 "Altre passività finanziarie".

OPERAZIONI DI CARTOLARIZZAZIONE

Il 30 settembre 2016 è stata perfezionata la cessione del portafoglio non-performing della Capogruppo doValue al veicolo di cartolarizzazione Romeo SPV S.r.l. ("Romeo") costituito ai sensi della Legge 130/1999. Successivamente, nel corso del secondo trimestre 2017, è stata trasferita la quota di portafoglio unsecured a favore del veicolo Mercuzio Securitisation S.r.l. ("Mercuzio") e contestualmente è stata portata a termine l'emissione dei titoli ABS da parte di entrambe le SPV con un unico tranching di titoli.

La Capogruppo doValue, in qualità di originator, ha sottoscritto una quota nominale di notes pari al 5% del totale titoli emessi al fine di rispettare quanto previsto dalla retention rule di cui al Regolamento UE 575/2013 (CRR).

In entrambe le operazioni il Gruppo doValue svolge il ruolo di Servicer e di Administrative Services Provider.

Contestualmente all'operazione di acquisizione di Eurobank FPS, a giugno 2020 sono state sottoscritte notes mezzanine delle 3 cartolarizzazioni Cairo (Cairo I, Cairo II e Cairo III), i cui titoli sono assistiti da garanzie statali ("Asset Protection Scheme"). L'originator di questa operazione è Eurobank che ha ceduto €7,4 miliardi di crediti tra performing e non-performing.

Nel mese di dicembre 2020 sono stati inoltre sottoscritti titoli ABS mezzanine e junior della cartolarizzazione Relais che riguarda crediti leasing ceduti da UniCredit. Tali notes sono state tuttavia cedute nel mese di febbraio 2021, mentre il Gruppo ha mantenuto nell'operazione i ruoli di Master Servicer (svolto da doNext) e di Special Servicer (svolto da doValue).

Nella seconda metà del 2021, relativamente all'operazione Mexico descritta anche nei fatti di rilievo di periodo della Relazione sulla Gestione di Gruppo, la Capogruppo doValue ha sottoscritto un importo pari a €45,0 milioni di notes junior e mezzanine, pari al 95% delle notes emesse dal veicolo e contestualmente venduto ad un terzo investitore il 90% del totale delle notes emesse, con il realizzo di una plusvalenza economica pari a €4,6 milioni; la rimanente quota di notes iscritta in bilancio corrisponde pertanto al 5% di classe B (mezzanine) e al 5% di classe C (junior). Il Gruppo è servicer del portafoglio tramite la controllata doValue Greece.

PATRIMONI DESTINATI

Patrimonio Destinato "Vitruvian"

In data 16 marzo 2021 la controllata doNext (già Italfondiario) ha incassato i fondi derivanti da un contratto passivo di finanziamento destinato ad uno specifico affare, sottoscritto con la Vitruvian Investments SA e disciplinato dagli articoli 2447 – bis, comma 1 lett. B e 2447 – decies del codice civile.

In considerazione della caratteristica limited recourse di tale finanziamento, emerge che il rischio di credito assunto da doNext sia sostanzialmente nullo.

In particolare, lo specifico affare oggetto del finanziamento destinato, erogato da parte della Vitruvian a doNext e pari ad €4,4 milioni, è finalizzato a consentire l'intervento di erogazione di nuova finanza prededucibile ai sensi dell'art. 182quater Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 da parte di doNext nella procedura di ristrutturazione avviata ai sensi dell'art. 182bis Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 dal soggetto prenditore, e in particolare:

  • erogazione di finanziamento a medio-lungo termine di importo pari ad €1,7 milioni, con rimborso in rate trimestrali entro dicembre 2024;
  • l'apertura di credito fino a complessivi €2,5 milioni, con scadenza al 31 dicembre 2023.

Sulla linea di credito a medio lungo termine maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 500 bps (5%), mentre sull'apertura di credito per anticipo fatture maturano interessi attivi al tasso fisso pari a 300 bps (3%).

Sul finanziamento destinato maturano invece interessi corrispettivi per un importo corrispondente a quanto incassato da doNext relativamente all'affare a titolo di interesse a valere sulla nuova finanza.

Ai sensi e per gli effetti dell'art. 2447decies c.c., copia del contratto di finanziamento destinato è stata pubblicata presso il Registro delle Imprese.

Per la strutturazione iniziale dell'operazione, doNext ha già incassato una commissione pari a €40 mila.

Al 31 dicembre 2021 risulta erogato il finanziamento a medio lungo termine di €1,7 milioni e completamente utilizzata l'apertura di credito.

Di seguito si espone il dettaglio delle voci di Stato Patrimoniale al 31 dicembre 2021 riferite a tale finanziamento destinato, il cui riflesso a conto economico è pari a zero grazie alla completa compensazione di interessi attivi e passivi rilevati entrambe nella voce "(oneri)/ proventi finanziari".

(€/000) 31/12/2021
Attività non correnti:
Attività finanziarie non correnti 4.365
Totale attività non correnti 4.365
Attività correnti:
Altre attività correnti 1
Totale attività correnti 1
Totale attività 4.366
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 4.365
Totale passività non correnti 4.365
Passività correnti
Altre passività correnti 1
Totale passività correnti 1
Totale passività 4.366
Totale Patrimonio Netto e passività 4.366

5.2 Rischi operativi

Si definisce rischio operativo il rischio di subire perdite derivanti dall'inadeguatezza o dalla disfunzione di procedure, risorse umane e sistemi interni, oppure da eventi esogeni. Rientrano in tale tipologia, tra l'altro, le perdite derivanti da frodi, errori umani, interruzioni dell'operatività, indisponibilità dei sistemi, inadempienze contrattuali, catastrofi naturali. Nel rischio operativo (inclusa la sua componente informatica) è compreso il rischio legale, mentre non sono inclusi quelli strategici e di reputazione.

doValue adotta un complesso di presidi, principi e di regole per gestire il rischio operativo. In ambito organizzativo, all'interno della Direzione Operations Country Italy è istituita la struttura Operational Risk Management, con l'obiettivo di contribuire alla realizzazione della mission complessiva di tale Direzione, garantendo un monitoraggio costante ed una gestione proattiva dei rischi riconducibili ai processi di business e di supporto e dei loro possibili impatti in termini di accantonamenti e perdite operative.

La Funzione ha dunque il compito di presiedere la gestione dei rischi rilevanti cui sono esposte le attività della Capogruppo, con particolare riferimento ai rischi operativi, attraverso la definizione delle relative linee guida nonché l'identificazione ed il monitoraggio dei predetti rischi, avvalendosi a tale scopo di approcci metodologici, procedure e strumenti idonei, e garantendo l'opportuna informativa agli Organi Aziendali, coerentemente con l'approccio delineato nell'ambito del più ampio Sistema dei Controlli di doValue.

La struttura di Governance, in tema di rischi operativi, prevede oltre al diretto coinvolgimento dell'Alta Direzione anche il Comitato Rischi Operativi, che ha la responsabilità sul perimetro doValue di proporre interventi sui rischi rilevati, di esaminare i report sui rischi operativi, di proporre procedure di controllo e limiti sui rischi operativi e di monitorare le azioni di mitigazione dei rischi.

Per quanto concerne la gestione dei rischi, doValue si è dotata di un insieme strutturato di processi, di funzioni e di risorse dedicate:

  • alla raccolta, registrazione, verifica (prima dell'approvazione) e monitoraggio delle segnalazioni di rischio operativo provenienti dalle strutture di workout e da altre strutture aziendali;
  • all'analisi dei movimenti dei fondi rischi ed oneri;
  • alla definizione ed implementazione di indicatori di rischio operativo sulle aree di maggior rilievo per l'attività aziendale.

Con riferimento a tal ultimo processo, gli indicatori sono una componente prospettica che riflette con tempestività il miglioramento o il peggioramento del profilo di rischio, a seguito delle variazioni intervenute nei segmenti di operatività, nelle risorse umane, tecnologiche ed organizzative nonché nel sistema dei controlli interni. A tale riguardo, sono stati creati appositi indici che vengono monitorati mensilmente e confrontati con il mese precedente per giustificare le principali variazioni in positivo o negativo, allo scopo di evidenziare eventuali fenomeni di rischio nei processi aziendali nonché un piano di azione per gli indicatori che non rientrano tra i range stabiliti.

Infine, la Capogruppo doValue ha predisposto un sistema di reporting, con cadenze e livelli di sintesi diversificati, che assicura informazioni tempestive in materia di rischi operativi agli Organi Aziendali e ai responsabili delle funzioni organizzative interessate.

Similarmente, nella controllata doNext (già Italfondiario), iscritta all'Albo degli intermediari finanziari di cui all'art. 106 del TUB nonché all'Albo degli istituti di pagamento di cui all'art. 114 – septies TUB (pur non avendo ancora iniziato ad operare come Istituto di pagamento), è in essere un framework di risk management compliant con la Circolare n. 288 del 3 aprile 2015 di Banca d'Italia, che prevede per la gestione del rischio operativo processi di rilevazione non dissimili da quelli della Capogruppo.

5.3 Gestione del capitale

Ai fini della gestione del capitale del Gruppo, si è definito che questo comprende il capitale sociale emesso e tutte le altre riserve di capitale attribuibili agli azionisti della Capogruppo. L'obiettivo principale della gestione del capitale è massimizzare il valore per gli azionisti, salvaguardare la continuità aziendale, nonché supportare lo sviluppo del Gruppo medesimo.

Il Gruppo intende pertanto mantenere un adeguato livello di capitalizzazione, che permetta nel contempo di realizzare un soddisfacente ritorno economico per gli azionisti e di garantire l'efficiente accessibilità a fonti esterne di finanziamento.

Il Gruppo monitora costantemente l'evoluzione del livello di indebitamento da porre in rapporto al Patrimonio Netto e tenendo in considerazione la generazione di cassa derivante dai business nei quali opera.

Non esistono al momento covenants finanziari legati ad un gearing ratio, ossia al rapporto esistente tra il debito netto e il totale del capitale più il debito netto di seguito esposto.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Prestiti e finanziamenti (Nota 12) 572.828 543.052
Altre passività finanziarie (Nota 13) 71.648 76.065
Debiti commerciali (Nota 16) 73.710 51.824
Altre passività (Nota 17) 104.888 71.164
Meno: disponibilità liquide e depositi a breve (Nota 9) (166.668) (132.486)
Debito netto (A) 656.406 609.619
Patrimonio Netto 156.645 156.011
Capitale e debito netto (B) 813.051 765.630
Gearing ratio (A/B) 81% 80%

Il gearing ratio del 2021 è sostanzialmente stabile rispetto a quello del 2020. Di seguito viene riportata una tabella che riconcilia il dato del Debito netto esposto nella tabella precedente con l'Indebitamento finanziario netto presentato in Nota 13 delle Informazioni sullo stato patrimoniale consolidato.

(€/000) 31/12/2021 31/12/2020
RESTATED
Indebitamento finanziario netto (Nota 13) 476.292 480.733
Debiti commerciali (Nota 16) 73.710 51.824
Altre passività (Nota 17) 104.888 71.164
Attività finanziarie correnti (Nota 3) 1.516 5.898
Debito netto (A) 656.406 609.619

Informativa di settore 6.0

Informativa

6.0

di settore

L'informativa di Settore è stata preparata in accordo con l'IFRS 8 come ripartizione dei ricavi per Regione, intesa come localizzazione della fornitura dei servizi.

Ai fini gestionali, il Gruppo è organizzato in business unit in base alle aree geografiche della zona sud europea in cui opera a seguito delle ultime acquisizioni societarie in ambito europeo (Altamira a fine giugno 2019 e doValue Greece - già Eurobank FPS - a giugno 2020), illustrati di seguito:

  • Italia: comprende le società che operano nel territorio italiano, ossia la Capogruppo doValue, doData e doNext (già Italfondiario);
  • Regione Ellenica: comprende doValue Greece, doValue Greece RES, con sede in Grecia, e società del gruppo Altamira con sede a Cipro;
  • Iberia: comprende le società con sede in Spagna e Portogallo, ossia rispettivamente Altamira Asset Management e doValue Portugal.

(€/000)

Esercizio 2021 Italia Regione
Ellenica
Iberia Elisioni
infrasettore
Consolidato
Ricavi da contratti con i clienti 153.287 217.438 179.175 (25.535) 524.365
Ricavi diversi 23.852 1.608 22.176 (6.862) 40.774
Totale ricavi 177.139 219.046 201.351 (32.397) 565.139
Costi dei servizi resi (10.703) (8.235) (37.888) 146 (56.680)
Costo del personale (97.680) (68.565) (61.283) (4.053) (231.581)
Spese amministrative (48.619) (24.082) (36.564) 10.034 (99.231)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione (2.493) 57 (6.165) 5 (8.596)
Ammortamenti e svalutazioni (12.766) (32.145) (61.413) 10.061 (96.263)
Accantonamenti a fondi rischi e oneri (2.671) - (1.194) - (3.865)
Totale costi (174.932) (132.970) (204.507) 16.193 (496.216)
Risultato operativo 2.207 86.076 (3.156) (16.204) 68.923
(Oneri)/Proventi finanziari (14.730) (2.246) (8.592) 3.231 (22.337)
Utili (Perdite) da partecipazioni 83 - - - 83
Dividendi e proventi simili 10.008 521 11.739 (22.268) -
Risultato ante imposte (2.432) 84.351 (9) (35.241) 46.669
Imposte sul reddito 356 (17.338) 377 3.109 (13.496)
Risultato netto derivante dall'attività
di funzionamento
(2.076) 67.013 368 (32.132) 33.173
Risultato del periodo (2.076) 67.013 368 (32.132) 33.173
Totale attività (890.918) (505.993) (261.656) 473.931 (1.184.636)
Totale passività 672.771 308.158 239.785 (230.081) 990.633

I ricavi intra-settoriali sono eliminati a livello di consolidato e sono riflessi nella colonna "Elisioni infrasettore".

Operazioni di aggregazione riguardanti impreseorami d'azienda 7.0

Operazioni di

7.0

aggregazione

riguardanti

impreseorami d'azienda

7.1 Operazioni realizzate durante il periodo

In questa sezione sono fornite informazioni di dettaglio su operazioni di aggregazione aziendale riguardanti imprese e rami d'azienda, realizzate con controparti esterne al Gruppo, contabilizzate in base al purchased method così come previsto dal principio contabile IFRS 3 "Aggregazioni aziendali".

Si considerano quindi anche le operazioni di aggregazione aziendale con oggetto società o rami d'azienda già controllati direttamente o indirettamente da doValue, nell'ambito quindi di riorganizzazioni interne del Gruppo. Tali operazioni, prive di sostanza economica, sono contabilizzate nei bilanci del cedente e dell'acquirente in base al principio di continuità dei valori.

Nel 2021 non si rilevano operazioni di aggregazione aziendale esterne, ma un'operazione interna di fusione tra due società incluse nel perimetro di consolidamento.

OPERAZIONI DI AGGREGAZIONE INTERNE

Fusione per incorporazione doValue Hellas in doValue Greece

A seguito dell'approvazione di Bank of Greece, in data 4 agosto 2021 è stata perfezionata la fusione per incorporazione di doValue Hellas Credit and Loan Servicing Société Anonyme in doValue Greece Loans and Credits Claim Management Société Anonyme. Con questa operazione doValue ha inteso razionalizzare la propria presenza in Grecia con un unico marchio e realizzare sinergie di costo legate all'eliminazione di alcuni costi corporate e all'onboarding del portafoglio in gestione di doValue Hellas sui sistemi di doValue Greece. Il totale attivo di doValue Hellas incorporato in doValue Greece ammonta a €4,3 milioni, mentre il totale passivo è pari a €3,2 milioni.

Scorporo di ramo d'azienda di Altamira Asset Management in Adsolum Real Estate

Il 12 novembre 2021, con efficacia 1° gennaio 2021, è stato perfezionato lo scorporo del ramo d'azienda REO dalla controllata spagnola Altamira Asset Management alla newco Adsolum Real Estate.

Lo spin-off è avvenuto con l'obiettivo di creare nuovi flussi di crescita e di sviluppare in maniera più strutturata e mirata il business dello sviluppo RE. In aggiunta a questo, l'applicazione del quadro giuridico spagnolo implica alcune responsabilità e rischi per gli sviluppatori RE, che richiedono un'organizzazione specializzata nella gestione del rischio e nella conformità.

Il totale attivo scorporato in Adsolum al 31 dicembre 2021 ammonta a €36,2 milioni e si compone principalmente di attività immateriali e crediti commerciali legate ai contratti di servicing REO. Il totale passivo scorporato ammonta a €22,4 milioni ed è sostanzialmente rappresentato da debiti per anticipi legati ai contratti di servicing REO.

7.2 Operazioni realizzate dopo la chiusura del periodo

Dopo il 31 dicembre 2021 il Gruppo doValue non ha effettuato operazioni di aggregazione aziendale.

7.3 Rettifiche retrospettive

Nel corso del 2021 sono state applicate rettifiche retrospettive ad operazioni di aggregazione aziendale condotte in esercizi precedenti.

In particolare, le rettifiche retrospettive hanno riguardato i valori relativi all'acquisizione perfezionatasi il 5 giugno 2020 dell'80% del capitale sociale di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece, il cui fair value è stato reso definitivo ad un anno dall'operazione di aggregazione aziendale.

Tali rettifiche retrospettive sono riflesse all'interno degli "aggiustamenti restatement" allo stato patrimoniale e al conto economico del 31 dicembre 2020, il cui raccordo con quanto pubblicato rispettivamente nel Bilancio Consolidato 2020 viene di seguito esposto.

(€/000) 31/12/2020 AGGIUSTAMENTI
RESTATEMENT
31/12/2020
RESTATED
Ricavi da contratti con i clienti 377.300 2.292 379.592
Ricavi diversi 42.018 - 42.018
Totale ricavi 419.318 2.292 421.610
Costi dei servizi resi (45.582) - (45.582)
Costo del personale (183.430) 10 (183.420)
Spese amministrative (86.175) - (86.175)
(Oneri)/Proventi diversi di gestione 64 - 64
Ammortamenti e svalutazioni (63.663) (16.675) (80.338)
Accantonamenti a fondo rischi e oneri (2.329) - (2.329)
Totale costi (381.115) (16.665) (397.780)
Risultato operativo 38.203 (14.373) 23.830
(Oneri)/Proventi finanziari (26.471) 263 (26.208)
Utili (Perdite) da partecipazioni 1 - 1
Risultato ante imposte 11.733 (14.110) (2.377)
Imposte sul reddito (34.877) 3.464 (31.413)
Risultato netto derivante dall'attività (23.144) (10.646) (33.790)
di funzionamento
Risultato del periodo (23.144) (10.646) (33.790)
di cui: Risultato del periodo attribuibile
agli Azionisti della Capogruppo
(21.943) (8.464) (30.407)
di cui: Risultato del periodo attribuibile
ai Terzi
(1.201) (2.182) (3.383)

(€/000) 31/12/2020 AGGIUSTAMENTI
RESTATEMENT
31/12/2020
RESTATED
Attività non correnti:
Attività immateriali 577.460 (13.324) 564.136
Immobili, impianti e macchinari 36.121 - 36.121
Attività finanziarie non correnti 64.961 - 64.961
Imposte differite attive 94.702 8.248 102.950
Altre attività non correnti 1.646 - 1.646
Totale attività non correnti 774.890 (5.076) 769.814
Attività correnti:
Rimanenze 55 - 55
Attività finanziarie correnti 5.898 - 5.898
Crediti commerciali 175.155 - 175.155
Attività fiscali 21.874 - 21.874
Altre attività correnti 16.172 - 16.172
Disponibilità liquide e depositi a breve 132.486 - 132.486
Totale attività correnti 351.640 - 351.640
Attività destinate alla dismissione 30 - 30
Totale attività 1.126.560 (5.076) 1.121.484
Patrimonio Netto
Capitale sociale 41.280 - 41.280
Riserva da valutazione (215) - (215)
Altre riserve 145.377 79 145.456
Azioni proprie (103) - (103)
Risultato del periodo attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
(21.943) (8.464) (30.407)
Patrimonio Netto attribuibile agli Azionisti
della Capogruppo
164.396 (8.385) 156.011
Patrimonio Netto attribuibile ai Terzi 41.264 (13.521) 27.743
Totale Patrimonio Netto 205.660 (21.906) 183.754
Passività non correnti
Prestiti e finanziamenti non correnti 456.676 - 456.676
Altre passività finanziarie non correnti 31.380 (7.087) 24.293
Benefici ai dipendenti 16.341 124 16.465
Fondi rischi e oneri 55.110 32.236 87.346
Imposte differite passive 77.466 (13.735) 63.731
Totale passività non correnti 636.973 11.538 648.511
Passività correnti
Prestiti e finanziamenti correnti 86.376 - 86.376
Altre passività finanziarie correnti 51.772 - 51.772
Debiti commerciali 51.824 - 51.824
Debiti tributari 28.083 - 28.083
Altre passività correnti 65.872 5.292 71.164
Totale passività correnti 283.927 5.292 289.219
Totale passività 920.900 16.830 937.730
Totale Patrimonio Netto e passività 1.126.560 (5.076) 1.121.484

Eurobank FPS (ora doValue Greece)

Il 5 giugno 2020 il Gruppo ha acquisito l'80% delle azioni con diritto di voto di Eurobank Financial Planning Services (FPS), ora doValue Greece. Tale acquisizione è avvenuta per il tramite di una società – doValue Greece Holding -partecipata al 100% da doValue S.p.A., la quale è stata successivamente incorporata nella partecipata nel mese di dicembre 2020, tramite un'operazione di fusione inversa.

Di seguito si espone il fair value definitivo, determinato al 30 giugno 2021 a distanza di un anno dalla data di acquisizione, delle attività nette di doValue Greece alla data di acquisizione.

(€/000) Fair value riconosciuto in sede di acquisizione
Attività non correnti
Attività immateriali 215.384
di cui Altre attività immateriali 215.188
contratti di servicing (SLA) 215.188
di cui Software 196
Immobili, impianti e macchinari 9.080
Attività finanziarie non correnti 175
Imposte differite attive 12.892
Altre attività non correnti 315
Totale attività non correnti 237.846
Attività correnti
Crediti commerciali 13.441
Attività fiscali 5.039
Altre attività correnti 523
Disponibilità liquide e depositi a breve 3.518
Totale attività correnti 22.521
Totale attività 260.367
Passività non correnti
Altre passività finanziarie non correnti 7.182
Benefici a dipendenti 6.122
Fondi rischi e oneri 35.083
Imposte differite passive 53.579
Totale passività non correnti 101.966
Passività correnti
Altre passività finanziarie correnti 1.209
Debiti commerciali 5.887
Debiti tributari 3.672
Altre passività correnti 11.384
Totale passività correnti 22.152
Totale passività 124.118
Totale attività nette identificabili al fair value 136.249
Interessenze di minoranza valutate al fair value (27.250)
Avviamento derivante dall'acquisizione 112.391
Corrispettivo dell'acquisizione 221.390
Earn-out (5.182)
Corrispettivo pagato dell'acquisizione 216.208

Il processo di raccolta e analisi delle informazioni utili ai fini valutativi è stato completato a giugno 2021, a distanza di un anno dall'operazione ed entro i termini previsti dai principi contabili internazionali.

La tabella di seguito riassume i risultati derivanti dell'esercizio definitivo di Purchase Price Allocation (PPA) secondo l'approccio del partial goodwill:

(€/000)

Partial Goodwill - Purchase Price Allocation

Corrispettivo dell'acquisizione (80%) 221.390
(-) Patrimonio Netto (80%) (425)
Eccedenza corrispettivo dell'acquisizione 220.965
Fair value attività immateriali identificabili 215.188
(-) DTL (51.645)
(-) Aggiustamenti di fair value delle passività (36.612)
DTA 8.787
Totale attività nette identificabili al fair value 135.718
Avviamento dopo PPA 112.391
Interessenza di minoranza 27.144

Con l'esercizio di Purchase Price Allocation (PPA) definitivo sono state identificate:

  • attività immateriali relative ai contratti di Special e Master Servicing, per la gestione dei portafogli di esposizioni deteriorate;
  • una passività potenziale esistente alla Data del Closing relativa al rimborso dalla doValue Greece a Eurobank di una particolare tipologia di commissione (c.d. "Curing Fee") potenzialmente dovuta sullo stock relativo a crediti acquisiti alla Data del Closing, come previsto dallo Service Level Agreement (SLA) con Eurobank. Pertanto, è stato stanziato un fondo per tenere conto di eventuali future penalty connesse a tale rimborso;
  • workforce, considerata parte dell'avviamento ai sensi dell'IFRS 3R. Tale valore è stato calcolato al fine di identificarne il contributo relativamente ai contratti di Special e Master Servicing.

Le altre attività immateriali, iscritte in bilancio della Società alla data di riferimento, fanno riferimento a licenze software per computer, a cui non è stato attribuito un fair value in quanto acquisite e non generate internamente.

Il fair value definitivo delle attività immateriali legate ai contratti di servicing ammonta a €215,2 milioni ed è riconducibile a 7 contratti.

La determinazione del fair value definitivo dei contratti è il risultato della valorizzazione tramite il metodo "Multi-Period Excess Earnings Method (MEEM)" che prevede l'attualizzazione del valore dei flussi di cassa netti attribuibili specificatamente a tali contratti attivi. Il tasso di attualizzazione, corrispondente al costo medio ponderato del capitale (Weighted Average Cost of Capital "WACC"), che esprime il rendimento atteso delle risorse finanziarie impiegate nella Società (a titolo di capitale di rischio e debito) sulla base della struttura finanziaria presa a riferimento, è a pari al 10,6% dove il costo del debito è pari a 2,55% ed il costo dell'equity è pari a 8,04%.

(€/000) Fair value di acquisizione provvisorio esposto al 31 dicembre 2020 Nuova valutazione Fair value di acquisizione definitivo esposto al 30 giugno 2021 Attività non correnti Attività immateriali 255.937 (40.553) 215.384 di cui Altre attività immateriali 255.741 (40.553) 215.188 contratti di servicing (SLA) 255.741 (40.553) 215.188 di cui Software 196 - 196 Immobili, impianti e macchinari 9.080 - 9.080 Attività finanziarie non correnti 210 (35) 175 Imposte differite attive 2.199 10.693 12.892 Altre attività non correnti 315 - 315 Totale attività non correnti 267.741 (29.895) 237.846 Attività correnti Crediti commerciali 14.520 (1.079) 13.441 Attività fiscali 5.039 - 5.039 Altre attività correnti 537 (14) 523 Disponibilità liquide e depositi a breve 3.518 - 3.518 Totale attività correnti 23.614 (1.093) 22.521 Totale attività 291.355 (30.988) 260.367 Passività non correnti Altre passività finanziarie non correnti 8.391 (1.209) 7.182 Benefici a dipendenti 9.927 (3.805) 6.122 Fondi rischi e oneri 555 34.528 35.083 Imposte differite passive 61.378 (7.799) 53.579 Totale passività non correnti 80.251 21.715 101.966 Passività correnti Altre passività finanziarie correnti - 1.209 1.209 Debiti commerciali 5.561 326 5.887 Debiti tributari 4.053 (381) 3.672 Altre passività correnti 8.445 2.939 11.384 Totale passività correnti 18.059 4.093 22.152 Totale passività 98.310 25.808 124.118 Totale attività nette identificabili al fair value 193.045 (56.796) 136.249 Interessenze di minoranza valutate al fair value (38.609) 11.359 (27.250) Avviamento derivante dall'acquisizione 68.486 43.905 112.391 Corrispettivo dell'acquisizione 222.922 (1.532) 221.390 Earn-out (12.006) 6.824 (5.182)

Corrispettivo pagato dell'acquisizione 210.916 5.292 216.208

Di seguito si espone una tabella di confronto tra i valori provvisori esposti al 31 dicembre 2020 e i valori definitivi aggiornati al 30 giugno 2021 e rendicontati nella tabella precedente.

In sintesi, l'esercizio di PPA definitiva ha comportato, rispetto alla situazione rappresentata con riferimento alla data del 31 dicembre 2020 e riflessa nel bilancio consolidato a tale data:

  • una variazione in diminuzione di circa €40,6 milioni per i valori delle attività immateriali a vita utile definita, ed una variazione in aumento di circa €43,9 milioni del valore del goodwill, in dipendenza sostanzialmente di una più accurata stima delle componenti di costo inerenti la gestione del portafoglio oggetto di servicing;
  • una variazione in diminuzione di circa €9,7 milioni nella fiscalità differita passiva connessa ai contratti di servicing (anche in questo caso legata principalmente ad un più accurata stima delle componenti di costo che influiscono sui risultati prospettici oggetto di osservazione) e una variazione in aumento di 11,4 ml negli interessi di minoranza;
  • l'iscrizione di una provision per circa €34,5 milioni, e relativa fiscalità differita attiva per €8,3 milioni, in seguito ad una più puntuale interpretazione di alcune clausole previste dallo SLA siglato tra doValue Greece e Eurobank connesse alle c.d. "Curing Fee" ed in applicazione di quanto disciplinato dal principio contabile IFRS15 relativamente ai corrispettivi variabili.

I costi della transazione pari a €5,2 milioni sono stati spesati nel conto economico consolidato al 31 dicembre 2020 nella voce spese amministrative.

La tabella che segue espone i flussi di cassa definitivi dell'acquisizione.

(€/000)

Analisi dei flussi di cassa dell'acquisizione

Disponibilità nette acquisite con la controllata 3.518
Corrispettivo pagato (210.916)
Price adjustment (5.291)
Flusso di cassa complessivo dell'acquisizione (212.690)

Il price adjustment di €5,3 milioni che incrementa il prezzo complessivo della doValue Greece è stato determinato in applicazione di quanto previsto dallo Share Purchase Agreement che prevede che qualsiasi Net Economic Benefit debba essere pagato da una parte all'altra sulla base delle modalità di calcolo previste dall'accordo stesso. Tale variazione, in sede di PPA definitiva, è stata calcolata sulla base della migliore stima del Net Economic Benefit. La successiva diversa definizione dell'importo avvenuta nel corso del secondo semestre 2021 ha portato al riconoscimento economico di un onere pari a €3,3 milioni (si veda anche la Nota 25 – Oneri/Proventi diversi di gestione).

È inoltre previsto il pagamento di un prezzo differito (Earn-out) legato al conseguimento di taluni target di EBITDA in un orizzonte temporale di dieci anni. Gli eventuali pagamenti dell'Earn-out non saranno dovuti prima del 2024 e saranno legati al raggiungimento di performance superiori alle attuali aspettative di business plan.

La quota di Earn-out, che al 31 dicembre 2021 ammonta ad €5,6 milioni (di cui oneri finanziari per €0,2 milioni), è iscritta al fair value tra le altre passività finanziarie come descritto nella Nota 13; si segnala che anche tale valore è stato rivisto in occasione della definizione della PPA sulla base delle migliori stime dei risultati attesi per i periodi di osservazione.

Operazioni con parti correlate 8.0

Operazioni

8.0

con parti

correlate

PREMESSA

Ai fini dell'informativa sulle parti correlate trova applicazione il testo dello IAS 24 che definisce il concetto di parte correlata ed individua il rapporto di correlazione tra questa e l'entità che redige il bilancio.

Ai sensi dello IAS 24, le parti correlate significative per il Gruppo doValue, comprendono:

  • la società controllante;
  • le società collegate e le joint venture nonché le loro controllate;
  • i dirigenti con responsabilità strategiche;
  • i familiari stretti dei dirigenti con responsabilità strategiche e le società controllate, anche congiuntamente, dai dirigenti con responsabilità strategiche o da loro stretti familiari.

In ottemperanza alla delibera Consob n. 17221 del 12 marzo 2010, doValue ha adottato la "Policy per la gestione delle operazioni con parti correlate e delle operazioni in conflitto di interessi del Gruppo doValue", pubblicata sul sito istituzionale di doValue (www.doValue.it), volta a definire principi e regole per il presidio del rischio derivante da situazioni di possibile conflitto di interesse determinate dalla vicinanza di taluni soggetti ai centri decisionali. Per la gestione delle operazioni con parti correlate doValue ha istituito il Comitato Rischi e Operazioni con Parti Correlate - composto da un minimo di 3 (tre) ed un massimo di 5 (cinque) componenti scelti tra i componenti del Consiglio di Amministrazione, non esecutivi e per la maggioranza in possesso dei requisiti di indipendenza - organo al quale è affidato il compito di rilasciare, nelle ipotesi disciplinate dalla procedura, pareri motivati al Consiglio di Amministrazione in merito alle operazioni con parti correlate.

INFORMAZIONI SUI COMPENSI DEI DIRIGENTI CON RESPONSABILITÀ STRATEGICHE

Di seguito si forniscono le informazioni sui compensi ai dirigenti con responsabilità strategiche riferiti all'esercizio 2021.

La definizione di dirigenti con responsabilità strategiche, secondo lo IAS 24, comprende quei soggetti che hanno il potere e la responsabilità, direttamente o indirettamente, della pianificazione, della direzione e del controllo delle attività della Società. Rientrano in questa categoria, i componenti del Consiglio di Amministrazione, compreso l'Amministratore Delegato, il Direttore Generale, i Sindaci della Capogruppo e di tutte le società controllate, nonché gli altri dirigenti con responsabilità strategiche individuati nell'ambito "Personale Rilevante".

(€/000)

Dettaglio dei compensi 31/12/2021
Benefici a breve termine per i dipendenti 7.875
Benefici successivi alla fine del rapporto di lavoro 249
Indennità per la cessazione del rapporto di lavoro 350
Pagamenti basati su azioni 2.087
Totale 10.561

INFORMAZIONI SULLE TRANSAZIONI CON PARTI CORRELATE

Nel corso del periodo sono state realizzate operazioni con parti correlate di importo esiguo, di natura ordinaria e di minor rilevanza, relative principalmente a contratti di prestazione di servizi.

Tutte le operazioni con parti correlate compiute nel corso del 2021 sono state concluse nell'interesse del Gruppo e a condizioni di mercato o standard.

Nel prospetto che segue sono indicate le attività, passività e le garanzie e gli impegni in essere al 31 dicembre 2021 oltre che le voci di conto economico, distintamente per le diverse tipologie di parti correlate ai sensi dello IAS 24.

(€/000)
Voci di Stato
Patrimoniale
Società
controllante
Società
controllate
non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Immobili, impianti
e macchinari
- - - - - 90 90
Attività finanziarie
non correnti
2.755 2.755
Crediti commerciali - - - - - 11.249 11.249
Totale attività - - - - - 14.094 14.094
Debiti commerciali - - - - - 58 58
Altre passività
finanziarie correnti
- - - - - 117 117
Totale passività - - - - - 175 175
(€/000)
Voci di Conto
Economico
Società
controllante
Società
controllate
non
consolidate
Società
collegate
Joint
ventures
Dirigenti
con
responsabilità
strategiche
Altre parti
correlate
Totale
Ricavi da contratti
con clienti
- - - - - 37.926 37.926
Ricavi diversi - - - - - 5.209 5.209
Spese amministrative - - - - - (321) (321)
Spese del personale - - - - - 273 273
(Oneri)/Proventi
finanziari
- - - - - 482 482
Ammortamenti
e svalutazioni
- - - - - (1.082) (1.082)
Totale - - - - - 42.487 42.487

Con il 25,05% delle quote, la società controllante, come azionista di riferimento, è Avio S.à r.l., una società di diritto lussemburghese affiliata al Gruppo Fortress a sua volta acquisito da Softbank Group Corporation nel dicembre 2017.

L'azionista di riferimento Avio S.à r.l. non esercita nei confronti di doValue l'attività di Direzione e Coordinamento così come definita dagli artt. 2497 e seguenti del Codice Civile.

I principali rapporti con le altre parti correlate sono relativi a:

  • SPV di cartolarizzazione: il Gruppo svolge attività di "Master Servicing e Strutturazione", ossia servizi amministrativi, contabili, di cash management e reporting a supporto di veicoli di cartolarizzazione di crediti; servizi di strutturazione di operazioni di cartolarizzazione, regolate dalla legge 130/1999, oltre all'esercizio del ruolo di "soggetto incaricato" nell'ambito di operazioni di cartolarizzazione. Alcuni di questi veicoli, in particolare quelli collegati a Softbank, rientrano nel perimetro delle parti correlate e per il 2021 l'ammontare dei ricavi da contratti con clienti verso questa categoria di clienti ammonta a €37,7 milioni, mentre i ricavi diversi sono pari a €2,6 milioni con corrispondenti crediti commerciali per €9,8 milioni al 31 dicembre 2021; per i veicoli Romeo SPV e Mercuzio Securitisation di cui il Gruppo possiede notes ABS, risultano inoltre iscritti €2,8 milioni di attività finanziarie e €508 mila a fronte di proventi finanziari;
  • Torre SGR S.p.A.: la società offre al Gruppo il servizio di affitto di alcuni immobili per una delle principali sedi territoriali presenti a Roma. Tale contratto è contabilizzato ai sensi dell'IFRS 16 con ammortamenti per €1,1 milioni e oneri finanziari per €26 mila; nel periodo si registrano anche spese amministrative legate a tali immobili per €321 mila. Le contropartite patrimoniali sono rilevate tra gli immobili, impianti e macchinari (€90 mila), tra le altre passività finanziarie (€117 mila);
  • FIG LLC: doValue svolge attività di due diligence nei confronti della società e nel 2021 ha maturato ricavi per €557 mila, oltre ad avere crediti commerciali per €682 mila a fine periodo;
  • Reoco: doValue svolge attività di gestione del patrimonio immobiliare per alcune Reoco rilevando ricavi da contratti con i clienti e ricavi diversi nel periodo per complessivi €2,0 milioni e crediti commerciali per €597 mila.

Allegati

Allegati

COMPENSI CORRISPOSTI ALLA SOCIETÀ DI REVISIONE: INFORMAZIONI AI SENSI DELL'ART. 149-DUODECIES DEL REGOLAMENTO EMITTENTI CONSOB

(€)

Tipologia di servizi doValue S.p.A. Società controllate
Soggetto che ha
erogato il servizio
Corrispettivo
dell'esercizio
in Euro (IVA
e spese escluse)
Soggetto
che ha erogato
il servizio
Corrispettivo
dell'esercizio
in Euro (IVA
e spese escluse)
Revisione contabile EY S.p.A. 216.000 BDO, Network EY (*) 341.586
Servizi di attestazione EY S.p.A. 9.000 BDO, Network EY (**) 46.300
Altri servizi EY S.p.A. 120.000 -
di cui Dichiarazione
Non Finanziaria
30.000 -
Totale 345.000 387.886

(*) BDO per €25.500 (**) BDO per €4.000

EROGAZIONI PUBBLICHE AI SENSI DELLA L.124/2017

La legge 4 agosto 2017, n.124 introduce all'articolo 1, commi da 125 a 129 alcune misure finalizzate ad assicurare la trasparenza nel sistema delle erogazioni pubbliche che si inseriscono in un contesto normativo di fonte europea, oltre che nazionale.

Da segnalare, inoltre, la circolare Assonime 5 Attività d'impresa e concorrenza, pubblicata in data 22 febbraio 2019, che contiene alcuni orientamenti ed evidenzia i punti di maggior incertezza, auspicando un intervento normativo da parte delle autorità competenti che garantisca un corretto e uniforme adempimento degli obblighi da parte delle imprese, oltre alla non applicazione delle sanzioni contenute nella norma stessa.

Ciò premesso, si riportano di seguito i principali criteri adottati da doValue S.p.A. e dalle proprie società controllate con sede in Italia in linea con la circolare di Assonime precedentemente richiamata. Sono state considerate le sovvenzioni, i contributi e i vantaggi economici di qualunque genere ricevuti dal 1° gennaio al 31 dicembre 2021. Di seguito si espongono in forma tabellare le informazioni presenti nel Gruppo.

(€)
Tipo di contributo Importo
Fondo occupazione 62.880
Sgravi esonero contributivo per assunzioni o stabilizzazioni a tempo indeterminato (L.190/2014) 103.513
Credito d'imposta per innovazione tecnologica (L. 160/2019) 202.058
Totale 368.451

Attestazioni e Relazioni al Bilancio Consolidato

Attestazioni e Relazioni al Bilancio Consolidato

-

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-

-

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doValue Relazioni e Bilancio Consolidato 2021

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